Brevi dal mondo
Fisica, i Nobel ai maghi della luce ROMA – Il Nobel per la fisica 2009 è andato ai papà dei sensori per le videocamere e fotocamere digitali. Willard Boyle (canadese) e George Smith (statunitense) lavoravano alla At&T quando svilupparono un semiconduttore capace di replicare un’immagine. Charles Kao, pioniere nell’uso delle fibre ottiche per le telecomunicazioni, è il terzo vincitore. Kao, nato a Shanghai, ha vissuto tra Hong Kong e Londra.
Iraq, autobomba fa sedici morti BAGHDAD – Un’autobomba ha fatto almeno sedici morti ad Amiriyeh, a sudest di Fallujah. Lo riferiscono fonti mediche. L’esplosione è avvenuta nei pressi di una moschea sunnita. I feriti sono più di una trentina.
India, decapitato un poliziotto NEW DELHI – I maoisti indiani hanno decapitato un poliziotto che avevano rapito una settimana fa per ottenere il rilascio di tre dei loro leader. È quanto riferisce la stampa indiana. Dopo il rifiuto del governo di New Delhi di accettare le loro richieste, i ribelli naxaliti hanno decapitato l’ispettore 37enne Francis Induwar e hanno fatto ritrovare il corpo a 12 chilometri dalla stazione di polizia di Raisha Ghati.
Falso in bilancio condannato Fiorani a 3 anni LODI–Condannato Gianpiero Fiorani, l’ex amministratoredelegato diBpiaccusato di falso in bilancio: tre anni e mezzo di carcere è stato il verdetto del Tribunale di Lodi, che ha invece assolto con formula piena altri tre manager della banca finiti con lui sotto processo. La sentenza, la prima per Fiorani al termine di un dibattimento, è arrivata nel pomeriggio di ieri dopo un paio d’ore di camera di consiglio. Il collegio, presieduto da Adriana Garramone, ha inflitto all’ex banchiere il doppio della pena chiesta dalla Procura.
Mercoledì 7 ottobre 2009
Bertolaso: «Non c’è ormai nessuna speranza». Trascorsi 5 giorni dall’alluvione
Messina, ancora dieci persone sotto il fango Alla fine i morti saranno 35 140 i dispersi 700 gli sfollati
Soccorritori ancora al lavoro
MESSINA – Ci sono Ilaria, Francesco e Lorenzo, bambini ai quali l’alluvione e l’incuria dell’uomo hanno negato il futuro; c'è Santi, il macellaio che vendeva la carne a tutto il paese e c'è Ketty, trascinata via dal mare di fango lungo la statale 114, fino a dove nessuno lo sa. Per la burocrazia sono i dispersi dell’alluvione che il 1 ottobre ha devastato i villaggi a sud di Messina, dieci in tutto dice la contabilità: ma per tutto il resto d’Italia sono altre vittime che si aggiungono alle 25 del bilancio ufficiale. «Non c'è nessuna speranza
che vengano trovati in vita», ammette amaramente il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. A cinque giorni dall’inferno che si è abbattuto su questo pezzo di Sicilia, si comincia dunque ad avere un quadro chiaro della portata del disastro: alla fine saranno 35 i morti, ai quali si devono aggiungere più di 140 feriti, di cui trenta ancora in ospedale, oltre 700 sfollati, quattro villaggie uncomune – Briga Superiore, Giampilieri Superiore, Molino, Altolia e Scaletta Zanclea – distrutti per sempre. Potrebbero inoltre esserci altre vitti-
me, morti che nessuno rivendica, anche se al momento questa resta soltanto un’ipotesi. «Si parla di alcuni alcuni extracomunitari che potrebbero essere stati coinvolti dalla tragedia – dice Bertolaso – ma mancano completamente informazioni al riguardo». Dunque dieci dispersi. Ma chi sono? Dove si trovavano quando è arrivato l’appuntamento con la morte? Nella lista stilata dall’unità di crisi ci sono 14 nomi, perchè quattro sono i cadaveri all’obitorio non ancora identificati. Matteo Guidelli
Il Pd: «Attenzione, così si costringeranno molte donne a restare chiuse in casa»
Lega, proposta norma antiburqa Cota assicura: «Non siamo razzisti, ma la legge è uguale per tutti» ROMA – Dopo le gabbie salariali, il dialetto a scuola e le bandiere regionali in Costituzione, la Lega apre un nuovo fronte di battaglia e deposita alla Camera una proposta di legge anti-burqa. Il testo, sottoscritto da tutto il gruppo parlamentare e di soli due articoli, chiede di modificare la legge del 1975 su «ordine pubblico e l’identificabilità della persona» che vieta l’uso di caschi o indumenti che rendano difficile il riconoscimento aggiungendo la dizione
«inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa». Leggi: il burqa. La proposta lascia per il resto invariata la legge del '75 prevedendo sanzioni dure come il carcere da uno a due anni e multe da mille a duemila euro. «Non siamo razzisti –dice in merito il capogruppo del Carroccio Roberto Cota – non abbiamo niente contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti». La proposta che il Carroccio auspica sia approvata in
«tempi strettissimi» va così a sommarsi a quella presentata a maggio e incardinata due giorni fa dalla commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e a prima firma dell’ex presidente della comunità marocchina e deputata del Pdl Suad Sbai (che è anche relatrice del provvedimento) e del suo collega Manlio Contento che propone esplicitamente il divieto di indossare il burqa e il niqab (il velo che lascia scoperti solo gli occhi). Per l’opposizione, Pd in
testa, si tratta, però, di una ipotesi incostituzionale e che rischia di condannare molte donne di religione musulmana alla segregazione in casa. «E' una norma incostituzionale – attacca la capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Donatella Ferranti – che lede la libertà religiosa. Ma come può una legge parlare di affiliazione religiosa? Le suore sarebbero affiliate? Ma stiamo scherzando?». Lo stesso rilievo che solleva il presidente dell’associazione degli intellettuali mu-
sulmani. Insomma, messa così, la norma «rischia di essere incostituzionale», riassume il presidente dei deputati dell’Idv, Massimo Donadi. Ma non manca chi, specie tra le donne anche nell’opposizione, evidenzia che il problema esiste. «E' da tempo immemore – dice la radicale Emma Bonino – che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola le leggi dello Stato e il concetto della piena assunzione della libertà individuale». Alessandra Chini
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2 In Italia e nel Mondo
Roma, manager Alstom bloccati in fabbrica
Roma, baby gang rumena bloccata dai carabinieri
sequestro, a spiegare la situazione è stato uno dei tre manager, Pierabon. «Siamo qui da stamani e non abbiamo - ha spiegato – ancora avuto necessità di uscire dalla fabbrica. Abbiamo tranquillizzato carabinieri e polizia che non siamo stati sequestrati. Volevamo sdrammatizzare, non c'è stato alcun tipo di intimidazione o violenza nei nostri confronti. Al momento è in corso una legittima e civile dimostrazione da parte degli operai». Nel pomeriggio il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha detto di aver potuto «appurare tramite il ministro dell’Interno che per fortuna la libera circolazione dalla e per la fabbrica è garantita da una presenza di
ROMA – Azioni brutali, rapine condite da violenza e ferocia come la banda di Arancia Meccanica. La polizia di Roma ha arrestato due minorenni (15 e 17 anni) rumeni di etnia rom, una terza di 27 anni è ricercata, che dal 20 settembre scorso ha seminato il terrore tra gli abitanti di due quartieri popolari di periferia, Centocelle e Torpignattara, mettendo a segno rapine, in particolare contro pensionati, che per pochi spiccioli e qualche cellulare venivano brutalmente picchiati e ridotti in fin di vita.
Protesta degli operai per la minaccia di chiusura. Ma non c’è stato sequestro
IL CASO RAI
ROMA – A tre manager dell’Alstom, fabbrica francese che costruisce e si occupa della manutenzione dei treni, è stato impedito dagli operai di uscire dallo stabilimento di Colleferro, in provincia di Roma, sulla falsariga dei sequestri di dirigenti avvenuti nei mesi scorsi in aziende in Francia. Durante un incontro con i tre manager (Bruno Juillemet, vice-presidente delle risorse umane, Francesca Cortella, direttore del personale e Riccardo Pierobon dell’ufficio comunicazione) gli operai hanno appreso che lostabilimento rischiadi chiudere fra nove mesi. Alle 12 hanno così deciso di entrare in sciopero, fare un presidio davanti alla fabbrica ed impedire a chiunque, anche ai manager
di uscire. «Di fatto è stato impedito di uscire ai dirigenti, ma il tutto si è svolto assolutamente senza violenza», ha detto Antonio Tiribocchi della Filcem Cgil di Pomezia. Ardenio Fanella della Rsu Cgil dell’azienda, dopo aver ribadito, a chi chiedeva se fossero stati sequestrati, che ai dirigenti è stato impedito di uscire, ha spiegato che «fino ad un anno e mezzo fa qui alla Alstom eravamo 350, ora siamo diventati 150, dei quali 50 in cassa-integrazione. Faremo di tutto per salvaguardare il nostro lavoro ed impedire che chiudano la nostra azienda». Nel pomeriggio quando la notizia è arrivata alla stampa e si è parlato di
I cancelli della Alstom
carabinieri» e che «si tratterebbe quindi di un tentativo di drammatizzazione mediatica che non può essere assecondato perchècostituirebbe un pericoloso precedente». Versione confermata dal sindaco di Colleferro Mario Cacciotti. Letizia Bianco
La Digos apre un fascicolo. Solidarietà bipartisan. Schifani: «Ha diritto a lavorare sereno»
Annozero, minacce a Ruotolo Recapitata una missiva: «Tu e la tua famiglia siete nella lista degli obiettivi» ROMA – Minacciato di morte, pedinato, sorvegliato: momenti da incubo per il numero due di Annozero, Sandro Ruotolo, che si è visto recapitare a casa una lettera minatoria con alcuni riferimenti al caso Boffo, il direttore di Avvenire che si è dimesso dopo la campagna del Giornale. La missiva avverte Ruotolo che è il secondo di una lista di 'obiettivi'. Non solo: l’autore fa capire che non scherza, mostrando di conoscere particolari della vita familiare del giornalista. La Digos ha giàaperto un fascicolo e le indagini sono in corso. Preoccupazione e costernazione sono i sentimenti che si diffondono da subito. Le minacce cadono in un momento particolarmente teso, dopo la vicenda di Dino Boffo, terreno di scontro politico e giornalistico, con Annozero al centro di furibonde polemiche e la 'questione-informazione' rappresentata nella piazza del 3 ottobre. Ruotolo è al lavoro per preparare la puntata di giovedì nella quale si parlerà di mafia con la testimonianza di Massimo Ciancimino, figlio di Vito, l’ex sindaco di Palermo, condannato per favoreggiamento e concorso esterno in associazione mafiosa. Un’altra puntata difficile e delicata che potrebbe turbare i vertici di Viale Mazzini (oggi si riunisce il Cda e discuterà dell’editoriale del direttore del Tg1, Augusto Minzolini). Ieri tutti sono uniti nell’esprimere una solidarietà non di maniera a Ruotolo. «Ogni giornalista, al di là delle polemiche - dice il presidente del Senato Renato Schifani – ha il diritto di poter lavorare in piena serenità. Mi augu-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Annozero in onda. A destra in alto, Sandro Ruotolo, in basso, Augusto Minzolini
E domani il caso Minzolini arriva in cda IL Consiglio di amministrazione Rai affronterà, con ogni probabilità, già nella riunione di domani il caso Minzolini. E dopo l'editoriale di sabato sera, con il quale il direttore del Tg1 ha criticato e definito «incomprensibile» la manifestazione in difesa della libertà di stampa, la commissione di Vigilanza Rai si appresta a convocare il responsabile del primo tg, per chiedere conto di quanto accaduto. A cominciare da quel commento che il presidente della commissione, Sergio Zavoli, definisce «non corrispondente con lo spirito del servizio pub-
estrazione del 6 ottobre 2009
34 66 17 49 22 90 27 74 45 35 75
40 3 78 14 33 83 1 80 14 44 23
33 87 57 21 81 14 8 45 21 18 42
15 89 22 28 88 30 79 8 78 67 61
27 31 81 37 37 56 14 17 65 62 83
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 3 - 14 - 17 - 22 - 27 - 33 - 34 - 35 - 40 44 - 45 - 49 - 66 - 74 - 78 - 80 - 83 - 87 - 90
ilSuperEnalotto
Conc. n° 120
Montepremi 4.261.504,08 euro
jolly
23 - 24 - 49 - 69 - 70 - 72
88
punti 6 jackpot 68.053.463,75 punti 4 356,51 18,08 punti 5+1 852.300,82 punti 3 punti 5 49.171,21 Num. Superstar 4
blico». È stato il numero uno dell'azienda di Viale Mazzini, Paolo Garimberti, a scrivere lunedì mattina al direttore generale Mauro Masi (designato mesi addietro in quota centrodestra) per preannunciare l'esame della vicenda in Consiglio di amministrazione. Una missiva con la quale il presidente ha manifestato tutto il disappunto per l'episodio che, tra l'altro, ha suscitato la presa di distanza del comitato di redazione del tg1. Garimberti ha definito «irrituale» la sortita dell'editoriale. Sottolineandone la «inopportunità» rispetto alla linea di un
Tutti pazzi per Carlà intasato il suo sito web BELLA , ricca e famosa, tre aggettivi che calzano a pennello per Carla Bruni Sarkozy, ma tre aggettivi che possono creare problemi sul web: l'eccesso di celebrità produce bug. E' successo anche al nuovo sito della first lady: doveva essere on line a partire dalle 12,30 di oggi, ma in pochi sono riusciti a vederlo. Motivo, quasi scontato, le troppe connessioni. La celebrità richiede una banda larga "molto larga". E i tecnici dell'Eliseo non hanno misurato bene l'ampiezza della popolarità di Carlita, come la chiama il presidente. Soltanto dopo qualche ora è stato possibile, con molta lentezza, vedere qualche pagina. Il sito è ovviamente diverso da quello della cantante Carla Bruni, atti-
vità cui non ha del tutto rinunciato. Secondo L'Express, che sabato ha rivelato il lancio del nuovo sito, la pagina web dell'ex modella si divide in tre parti: una dedicata alla sua Fondazione; una seconda che illustra le sue attività per la lotta contro l'Aids; la terza, infine, che mette in luce il suo ruolo di first lady.
telegiornale che per vocazione e tradizione ha sempre dato voce a tutti. E siccome c'è una dichiarazione di intenti alla quale i direttori si impegnano, ecco che il cda dovrà verificare il rispetto di quei termini. Il dg Masi non gli ha risposto per iscritto, ha preferito incontrare di persona Garimberti. Stando a quanto trapela da Viale Mazzini, il direttore generale ha confermato la sua disponibilità ad affrontare la vicenda Minzolini in consiglio di amministrazione (l'ordine del giorno d'altronde lo stila il presidente).
ro che Ruotolo non si lasci intimidire e continui a lavorare in piena serenità non sentendosi solo perchè ha al fianco i colleghi e le istituzioni». Massimo Liofredi, direttore di Raidue, telefona a Ruotolo per dargli appoggio e sostegno. Gli stessi sentimenti arrivano dal Pd con alcuni tra i principali esponenti del partito: Anna Finocchiaro, Walter Veltroni, Ignazio Marino, Paolo Gentiloni. Un invito agli investigatori a fare piena luce sull'accaduto è rivolto da senatori e deputati dell’Italia dei Valori. Jacopo Venier (Pdci) invia un telegramma: «Caro Sandro Ruotolo, quando un giornalista fa bene il suo lavoro, come tu fai da anni, non deve avere nessuna paura, perchè il solo sapere di avere con sè l’affetto e il calore di milioni di telespettatori, che sono sicuro in queste ore ti staranno esprimendo solidarietà, lo fa sentire immune da qualsiasi minaccia». Il segretario del Prc, Paolo Ferrero, esprime la vicinanza del suo partito a Ruotolo, oggetto di minacce di carattere assolutamente inquietante. «Le forze di polizia devono tenere molto alta la vigilanza a tutela della incolumità del giornalista», dice il presidente del Copasir, Francesco Rutelli. Sull'altro fronte, la solidarietà arriva anche da Udc e la Lega. Secondo Roberto Rao, le minacce di ieri sono un segno di «quanto sia esasperato il clima di scontro che si respira nel nostro Paese nel campo dell’informazione». Solidarietà sincera viene espressa dai senatori della Lega. Daniela Navi
Attaccata anche Gmail rubate password e user-id MASSICCIO attacco agli indirizzi di posta elettronica di Gmail, la e-mail di Google, per rubare password e nomi utenti di decine di migliaia di utenti: è l'ultimo allarme per la sicurezza online, ammesso oggi alla Bbc dal grande motore di ricerca di Mountain View, California. L'emittente inglese aveva parlato in un primo tempo di trentamila utenti colpiti. "Ci siamo accorti di recente di uno schema di phishing con il quale gli hackers ottenevano credenziali di accesso per indirizzi e-mail e abbonamenti, inclusi quelli di Gmail", ha detto un portavoce di Google alla tv britannica. "Raccomanderei di cambiare la password su ogni sito sul
quale fosse usata", ha suggerito un consulente di sicurezza, Graham Cluley. E' dimostrato infatti, che circa il 40 per cento delle persone usano la stessa password su tutti gli account elettronici (mail, banca, aerei, treni, ecc.) Gli account attaccati sono 500, di cui diecimila di hotmail.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi tra due lodi, da quello Mondadori a quello Alfano Il premier “accerchiato” e l’illusione delle urne
Il centrodestra si difende Tornano i fantasmi del ‘94 e grida al golpe e la paura “instabilità”
dal commento di Luigi Spina
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dall’editoriale di Angelo Panebianco
Ancora una volta, la magistratura italiana potrebbe determinare un mutamento importante nella storia politica del nostro Paese. Come negli anni ‘92-‘93 furono le procure ad accelerare la dissoluzione di una classe politica debole e impaurita, così oggi la più alta magistratura della Repubblica, la Corte Costituzionale, bocciando il cosiddetto «Lodo Alfano», protrebbe infliggere al presidente del Consiglio un colpo molto duro. Se si considerano, inoltre, gli effetti di un’altra sentenza della magistratura su un altro «lodo» quello sul caso Mondadori con la condanna della Fininvest a un ingentissimo risarcimento pecuniario in favore della Cir di carlo De benedetti, l’impressione di un accerchiamento giudiziario di Berlusconi si rafforza. [...]
Leggete con attenzione queste parole. Le diffondono nel primo pomeriggio i presidenti del gruppo del Popolo della Libertà alla Camera e al Senato, come dire la maggioranza politica che governa il Paese. Due i presidenti e due i vicari. Si chiamano Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello e Italo Bocchino. Ricordate questi nomi ché parlano e gridano come oche in Campidoglio nel nostro interesse, a difesa della nostra democrazia. Ecco che cosa dicono e di che cosa, preoccupatissimi, avvertono gli italiani: «Mentre il governoBerlusconi affrontala realizzazionedegli impegniassunti con gli elettori, si tenta di deleggittimarne l’azione. Siamo certi che questo disegno non troverà spazio nelle istituzioni» [...].
I capigruppo del Pdl di Camera e Senato hanno lanciato l’allarme contro un presunto piano eversivo che sarebbe in atto per «fare fuori» Silvio Berlusconi, per costringerlo alle dimissioni. Sono i «fantasmi del 1994» ad essere stati implicitamente evocati. Nel ‘94, ricordiamo, la caduta del governo Berlusconi fu propiziata dalla garanzia offerta ai «congiurati» che non ci sarebbero state immediate elezioni anticipate. Ma al Quirinale oggi siede un vero custode della Costituzione come Giorgio Napolitano e questa è la migliore garanzia che i fantasmi del ‘94, comunque, non si materializzeranno. I due capigruppo hanno reagito a un «clima» (soprattutto la sentenza ai danni di Fininvest sulla vicenda Mondadori, arrivata pochi giorni prima...). [...].
La migliore di oggi
E’ Scalfari il mandante
L’italica allergia ai governi forti
dall’editoriale di M. Belpietro
dal commento di Stefania Craxi
Nessuno lo ricorda più, ma fu Eugenio Scalfari a sollecitare la Procura di Milano affinché ficcasse il naso nel lodo Mondadori. Come è noto, il direttorefondatore aveva dei conti da regolare con Silvio Berlusconi e non trovò di meglio che farlo pochi giorni prima del natale del ‘97, chiedendo ai giudici come regalino un’indagine su quella che definì «la strana vicenda». Il Cavaliere era nel mirino dei magistrati per via delle dichiarazioni rese dalla contessina Stefania Ariosto a proposito dei rapporti tra Cesare Previti e il tribunale di Roma. [...].
Ci risiamo. le analogie con le vicende degli anni ‘90 sono troppo evidenti e bisogna fingere per ignorarle. Appena in Italia si afferma un governo forte, che affronta i problemi e li risolve, che non si straccia le vesti di fronte alle catastrofi ma le affronta e trova soluzioni, insomma, quando le cose stanno andando per il verso giusto, ecco farsi avanti i cosiddetti «poteri forti» a mettere in discussione ogni cosa, a seminare scandali, a tentare di destabilizzare un governo in cui vedono un ostacolo ai propri interessi. Non voglio trincerarmi dietro l’anonimato di cui i poteri in questione si servono per le loro
La politica che s’è fermata
Reazioni anomale
trame. I poteri forti hanno nome e cognome: sono le grandi banche e i loro clienti indebitati e ricattabili; sono la grande stampa in gran parte di loro proprietà; sono le procure affannate a scavare nel passato e nel presente per trovare motivi di attacco e diffamazione nei confronti di Berlusconi; stanno nella Fnsi eternamente in mani comuniste. I banchieri non sopportano più gli interventi di Tremonti che li richiama continuamente al loro ruolo di operatori economici e non di affaristi; non sopportano che il governo spenda miliardi per i terremotati dell’Aquila o gli ammortizzatori sociali senza passare per le loro mani. [...].
dall’analisi di Tania Groppi
Giannelli sul Corriere
Il cerchio si chiude. La decisione del Tribunale di Milano sul “Lodo Mondadori” e, soprattutto, le reazioni isteriche che ha provocato nella maggioranza mettono a nudo con crudezza l’ “anomalia italiana”. Udire il capogruppo del partito di governo invocare una grande manifestazione a sostegno del Presidente del Consiglio, “ingiustamente” colpito da una sentenza civile in virtù della quale la sua holding di famiglia, la Fininvest, è tenuta a pagare una somma esorbitante per una vicenda di corruzione, per la quale egli stesso è definito “corresponsabile”. [...].
Il Pdl scende in piazza e capovolge le regole
dall’editoriale di Stefano Folli
dal corsivo di Mario Ajello
Davvero qualcuno sta tramando per rovesciare il responso delle urne, che nel 2008 diede una larga maggioranaza al centrodestra e a Silvio Berlusconi? L’accusa, tanto generica quanto drammatica, tiene banco nelle cronache politiche delle ultime ore e va presa molto sul serio. Se fosse vera, saremmo inpresenzadiunfattoeversivo, esarebbedovereditutti,acominciare dal presidente della Repubblica, mobilitarsi in difesa della democrazia. Ma un’accusa di questo genere va dimostrata con argomenti convincenti. Viceversa, fin qui siamo nel regno delle nevrosi. E le nevrosi, quando si protraggono nel tempo, sono dannose per le istituzioni non meno che per gli esseri umani. In realtà i due capigruppo del partito di maggioranza che hanno alluso all’eversione hanno citato, in concreto, la sentenza sul lodo Mondadori che obbliga la Fininvest a versare 750 milioni di euro alla Cir di De Benedetti. [...]
La tele-piazza non basta - anche perché lì la sinistra pare più forte, grazie ai sette milioni e mezzo di baionette santoriane - e allora, per il Pdl, ci vuole un po’ di piazza vera. Col rischio di produrre un paradosso. S’è mai vista, dal secondo dopoguerra in poi, una piazza allestita dal governo in carica per difendersi dai nemici visibili e invisibili, veri o presunti, interni o sparsi nel mondo e intenti a tramare? Questa piazza che si sta qui preparando appare insomma come un esperimento nuovo e come una trova-
ta per certi aspetti inedita. I nemici della neo-piazza della destra sono un Gran Visir (chi sarà questa figura, di certo una colomba, evocata dal ministro Calderoli come il massimo manovratore?), sono il «Governo del Presidente» e sono le «trame dei salotti» (copyright Capezzone), i «golpisti» perchè «questo è un golpe, difendiamoci!» (ecco lo slogan della kermesse), i Poteri Forti, gli eventuali orchestratori del «piano eversivo» (Quagliariello dixit), i complottardi pronti a tutto («Ma per favore, siamo seri....», dice Casini) e dipinti come insidiosi e minacciosi nemici della «sovranità del voto popolare».
Quasi fossimo in quell’esilarante opera buffa con Ugo Tognazzi, «Vogliamo i colonnelli». Ad attizzare la piazza in difesa della democrazia elettorale messa a rischio dalle «forze oscure della reazione in agguato», negli anni ’70 era la sinistra, come si sa. Ma lo faceva dall’opposizione. Oppure è accaduto, ai tempi dell’ultimo governo Prodi, vedi il Family Day o le piazzate di Rifondazione Comunista, che partiti della maggioranza, con tanto di ministri in carica, scatenavano manifestazioni contro l’esecutivo di cui facevano parte. [...].
La fotografia
Medicina, nobel al segreto della longevità dall’articolo di Adriana Bazzi
Due donne, l’insegnante e la sua allieva, e un uomo che con loro ha condiviso la ricerca fin dall’inizio: Elisabeth Blackburn, classe ‘48, Carol Greider, tredici anni più giovane, e Jack Szostak, nato nel 1952, hanno vinto il premio nobel della medicina e della fisiologia per aver scoperto come funziona l’enzima dell’immortalità (la telomerasi) e come i telomeri (frammenti di Dna) proteggono le cellulle dall’invecchiamento. Una ricerca «guidata dalla curiosità», ha commentato Carol Greider, intervistata al telefono dalla radio svedese, e ha confessato anche «che stava facendo il bucato» quando ha ricevuto la notizia dal Karolinska Institute di Stoccolma. Tutti e tre gli scienziati hanno un passaporto americano, ma la prima è nata in Tasmania e Szostak in Gran Bretagna.
Una volta negli Stati Uniti, entrambi cominciano a lavorare su due enigmi biologici irrisolti dell’epoca (erano gli anni ‘70). Il primo: che funzione hanno le estremità dei cromosomi (i cromosomi sono segmenti di Dna), chiamate telomeri, individuate già negli anni Trenta? Il secondo: come mai, durante la divisione di una cellula in due, i telomeri non si duplicano come fa il resto del Dna? le prime risposte arrivano all’inizio degli anni Ottanta e indicano che i telomeri (presenti in tutti gli organismi, dalle piante all’uomo) hanno una funzione protettiva sui cromosomi; quando mancano i telomeri i cromosomi si deteriorano e le cellule invecchiano prima. A completare il puzzle, è Carol Greider che, il giorno di Natale del 1984, scopre nelle cellule l’esistenza di un enzima, la telomerasi appunto, che serve a fabbricare i telomeri. [...].
India, le donne partecipano ad una manifestazione elettorale (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Scomparso l’ex ministro Gino Giugni Addio al padre dello Statuto dei lavoratori dall’articolo di Giuseppe Berta
Aveva un sorriso ironico, Gino Giugni, quando sentiva citare il suo nome, seguito dall’inevitabile definizione di «padre dello Statuto dei lavoratori». Penso che a lungo gli avesse dato noia quell’etichetta che gli veniva regolarmente appiccicata dai media; poi aveva finito col rassegnarvisi, forse perché proprio quella stagione - gli intensi Anni Sessanta, per lui così fervidi di attività - era stata la stagione più decisiva della sua vita, persino più importante di quella in cui aveva raccolto i frutti maturi di una carriera operosa e fattiva, culminata col suo ruolo di ministro del Lavoro nel governo Ciampi, quando era stata istituzionalizzata la politica della concertazione, con l’accordo e parti sociali del luglio 1993. Quell’identificazione di Giugni con lo Statuto dei lavoratori è stata comunque inevitabile, perché lo Statuto (come si legge nel
Gino Giugni con Sergio Cofferati
bel ricordo autobiografico di Giugni, La memoria di un riformista, il Mulino 2007) ha rappresentato «un vero e proprio spartiacque per la classe operaia italiana». Un discrimine fra il periodo in cui «la condizione operaia era fortemente sottoprotetta» e quella successiva, in cui è stata garantita da un articolato sistema di tutele. Nella fase compresa fra la Ricostruzione e l’Au-
tunno Caldo l’azione sindacale nelle fabbriche era stata precaria e discontinua, caratterizzata da un’evidente asimmetria di potere e di influenza rispetto alle direzioni aziendali. Era da questo divario che aveva preso le mosse il progetto di uno statuto a difesa dei diritti dei lavoratori, cui Giugni si era applicato, verso la fine del decennio sessanta, come consulente legislativo del ministro so-
dal commento di A. Maccanico
Da luglio la questione meridionale ha riacquistato spazio: il 16 luglio è stato presentato il nuovo rapporto Svimez, che ha avuto straordinaria eco. la validità del documento è stata confermata da una ricerca della Confindustria sull’economia del Mezzogiorno. Ciò che impressiona è la non certo nuova scoperta che a 150 anni dall’unità dello stato il divario tra due Italie non è stato eliminato, in certo modo si è aggravato. le reazioni delle forze politiche a questi dati sono state improvvisate. Si è parlato di ritorno alle gabbie salariali, di
Questione Meridionale Una riforma non basta partito del Sud, di piano Marshall per il Sud. Sono state sottolineate le responsabilità delle classi dirigenti meridionali. Una riforma delle amministrazioni pubbliche, vitale per il Sud, è impensabile fuori da un quadro istituzionale ben definito. Si intende che un indirizzo politico efficace per l’economia del Sud presuppone un quadro istituzionale e
Ecco i nuovi italiani sui banchi di scuola
amministrativo adeguato. Nei 150 anni di unità sono stati registrati due fallimenti: lo stato prefettizio, burocratico, accentrato, finito con il fascismo, e lo stato delle autonomie regionali della Costituzione del 1948. All’inizio del nuovo secolo ci si chiede se, in un paese duale come l’Italia, un assetto istituzionale di forti autonomie, di tipo federale sia in
Caffarella, la violenza e la severità obbligata
cialista Giacomo Brodolini, che morì prima di veder approvata dal Parlamento la legge a cui aveva dedicato tutte le sue estreme energie. In questo senso, per i suoi artefici l’articolo fondamentale dello Statuto non è tanto il 18, quello sulle riassunzioni, su cui ci si è accapigliati tra governo, Confindustria e Cgil alcuni anni fa, quanto il 28, che sancisce alcuni principi a difesa dell’attività sindacale sul luogo del lavoro e che impedisce che un lavoratore possa essere licenziato a motivo della sua militanza come sindacalista di base. Bisognava cancellare per sempre la traccia dei reparti confino e della discriminazione sindacale nelle aziende, che aveva lasciato un profondo sentimento negativo nella vita collettiva dell’industria. Era certamente così che la pensava il riformista Giugni, il quale non era affatto per una difesa a oltranza della sua creatura. [...].
grado di consentire gli indirizzi di governo necessari a un’efficace politica di unificazione economica. Con la riforma del titolo V della Costituzione del 2009 si è dato vita a un nuovo modello di organizzazione statale. Su questa riforma molte polemiche, ma poche riflessioni. Essa nasce dall’esigenza di conciliare la legittima aspirazione della parte più sviluppata del paese a una maggiore autonomia e a un più robusto autogoverno e la necessità di assicurare all’area meno sviluppata (circa un terzo della comunità nazionale) i livelli essenziali delle prestazioni [...].
dal commento di Dacia Maraini
Due uomini aggrediscono una ragazzina di quattordici anni, dopo avere immobilizzato il suo fidanzato, la stuprano e l’abbandonano, pesta e sanguinante in mezzo agli squallidi prati della Caffarella. I due giovani, riconosciuti colpevoli dal tribunale di Roma, prendono uno sette anni, che diventano undici aggiungendo la punizione per un precedente atto di violenza e l’altro sei anni. Spiace dire che gli stupratori sono due rumeni. Non vorrei partecipare alla demonizzazione dello straniero, accusato di tutte le efferatezze cittadine. Potevano essere due italiani. La cultura dello stupro purtroppo è dura a morire, anzi direi che oggi è più viva che mai, e si propaga come una malattia contagiosa, indifferente alle leggi, ai cambiamenti di costume, alla emancipazione. Forse sono proprio i cambiamenti di costume e l’emancipazione femminile a creare un terreno fertile per la violenza maschile, intollerante di ogni libertà e autonomia dell’altro sesso. Lo stupro, non ci vuole lo psichiatra per dirlo, non ha niente a che vedere con la sessualità. È un atto di guerra, un’arma per offendere e umiliare chi si considera nemico. Un gesto del tutto umano infatti gli animali non stuprano che è stato sempre utilizzato per demoralizzare e assoggettare l’avversario. Una volta era considerato un “diritto di guerra”. Chiunque vincesse, aveva licenza di uccidere gli uo-
mini e di stuprare le donne del paese vinto. Tanto poco riguarda il sesso lo stupro che potremmo anche chiamarlo un atto simbolico di profonda e brutale dissacrazione. Da intendersi come la dissacrazione del sentimento di identità, che si compie e si esprime colpendo la parte più potente del corpo femminile, quella da cui nasce la vita. Il luogo della nascita, del dolore e della tenerezza, della sorpresa e della gioia più grande. Sporcare, deturpare, violare quella carne significa sconfiggere e distruggere nella sua struttura più profonda la psiche di una donna, ferendola, straziandola, rendendola nemica di se stessa e del mondo. Una ferita che non si rimarginerà mai. In questo rilancio della cultura dello stupro, che si nutre di immagini pornografiche, di un uso spregiativo e svilente del corpo femminile, potremmo dire che si manifesta tutta l’inquietudine, la paura di una antica cultura dei padri che vive nel terrore di perdere il controllo sulle figlie. Per questo è sbagliato pensare nei termini di etnie. Lo stupro è un male trasversale, che riguarda tutti i popoli e tutte le nazioni, sia quelle più sottosviluppate che quelle più avanzate. Per questo è importante che la legge si mostri severa. Uguale per tutti. Simbolicamente severa e ugualitaria. Per combattere non soltanto due bruti senza coscienza, ma una intera cultura basata sulla sistematica e mortuaria profanazione del corpo materno.
Dieci piccoli appunti sulla libertà d’informazione
dal blog di Corrado Giustiniani*
dal blog di Marco Mele*
Il dato è stato tenuto sotto chiave al ministero dell'Istruzione fino a pochi giorni fa. E adesso che è finalmente filtrato all'esterno, non suscita l'attenzione che dovrebbe. Si tratta di questo: nell'anno scolastico che è terminato a giugno gli alunni stranieri nelle nostre scuole sono aumentati “soltanto” di 54 mila 800 unità, per arrivare in totale a quota 629 mila. Nel quinquennio 2003-2008, invece, l'incremento medio annuale era stato di 72 mila unità, con un picco di 79 mila nell'anno scolastico 20042005. La pressione dei nuovi alunni stranieri, insomma, si è improvvisamente allentata, e probabilmente la frenata risulterà ancora più robusta quando si conosceranno i dati dell'anno scolastico in corso, il 2008-2009: la fotografia verrà scattata dal ministero dell'Istruzione, a dicembre-gennaio. Opportunamente, perché è purtroppo frequente il caso di alunni stranieri che, dovendo seguire i movimenti dei genitori, si iscrivono ad anno ampiamente iniziato. Un esempio su tutti, che ci fa intuire come il flusso di nuovi alunni si stia ulteriormente riducendo. Il preside dell'Istituto professionale di Stato di Castelfranco Veneto, in pieno Nord Est, in una zona tradizionalmente di forte immigrazione, al momento delle pre-iscrizioni, l'estate scorsa, aveva previsto 12 classi: ma, a conti fatti, ha dovuto ridurne due. Cosa significa questo rallentamento? Che la moria di posti di lavoro sta portando via dall'Italia migliaia di famiglie, soprattutto romene e nordafricane. Tornano nei loro paesi, dove peraltro morde la crisi economica, e quindi è assai difficile trovare un nuovo impiego. La Romania, per esempio, è passata in un anno da un aumento del prodotto interno lordo dell'8 per cento all'attuale crescita zero e si prevedono un milione di disoccupati a fine anno. [...]. *www.ilmessaggero.it
Qualche "appunto" sulle questioni libertà d’informazione-libertà di stampaRai-Governo. 1) La crisi economica ha aumentato la debolezza della stampa sul mercato pubblicitario, a favore della televisione. Mediaset chiuderà il 2009 con una perdita sotto il 10% mentre i grandi editori di carta stampata chiuderanno intorno al 20-25% in meno rispetto a un 2008 già negativo. 2) Tutti i grandi quotidiani sono costretti a ridurre l’organico, perdendo professionalità e capacità produttiva, in termini di nuove iniziative. 3) La televisione, grazie a una transizione al digitale massicciamente appoggiata dal Governo, moltiplica i suoi contenuti, li tematizza, affianca a un’offerta generalista un’altra rivolta a segmenti specifici di pubblico (andando a competerecon iperiodici), siagratuitasia apagamento. 4) Il digitale aumenta le distanze tra il duopolio e le altre emittenti, a causa della concentrazione delle risorse (pubblicità, canone) e dei diritti sui programmi. 5) Da fine 2010 Mediaset potrà acquistare e controllarequotidiani nazionali. Certo, i quotidiani non sono oggi un grande investimento. Ma sapere di poter essere acquistati da Mediaset può condizionare i corpi redazionali. 6) Internet è una sorta di "terra liberata", almeno sinora, anche se non manca-
no i progetti per imporle dei limiti ma la maggior parte degli italiani s’informa attraverso la televisione, anche quando si va a votare. 7)IlGovernoha avutonegliannisempre più poteri nei riguardi della Rai. Il Tesoro è l’azionista al 99,95% del capitale.LeComunicazioni decidonoilcanone e il contratto di servizio triennale. Uno dei nove componenti del Cda, quello decisivo per avere la maggioranza, è nominato direttamente dal Governo, senza passare dal Parlamento (legge Gasparri). Il Governo assegna le frequenze digitali. 8) Nonesiste piùlimite antitrustsulle reti televisive analogiche e digitali. [...]. *http://marcomele.blog. ilsole24ore.com
Il presidente Fnsi, Roberto Natale
Le balle di ‘fra Silvio dal blog di Leonardo Coen*
Balle di fra’ Giulio. Pardòn, di fra’ Silvio. Non aveva infatti solennemente promesso che avrebbe abbassato le tasse? Non continua a dire che i suoi provvedimenti legislativi sono in funzione del miglioramento del benessere degli italiani? Beh, tra poco in alcune regioni del cosiddetto Belpaese dal 15 ottobre si potranno riaccendere i riscaldamenti. E si
riaccenderanno pure le stangate sulle bollette. Perchè la tv di regime, le reti Mediaset, i giornali – quasi tutti – che gli sono devoti o sono di proprietà della sua famiglia o di amici degli amici, non vi dicono che deteniamo un record continentale di cui, però, andrebbe fiero. Il nostro non invidiabile primato tra i 27 Paesi dell’Unione Europea è quello di essere il più caro. [...]. *www.repubblica.it
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Mercoledì 7 ottobre 2009
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Mercoledì 7 ottobre 2009
Bindi: «Clima intimidatorio»
Lodo Alfano
L’attesa alza il livello dello scontro politico ma Casini è cauto
Ghedini: «Il premier eletto dal popolo è un “primus super pares”»
di YASMIN INANGIRAY
La Consulta rinvia a oggi Ma i giudici costituzionali restano spaccati La camera di Consiglio dura solo un’ora e mezza di SILVIA BAROCCI
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LA SCHEDA
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Per il leader di Idv il premier non «andrà a casa»
Il destino del premier nelle opzioni dei giudici ROMA – Infondatezza, inammissibilità, incostituzionalità parziale o totale: il ventaglio di opzioni da oggi all’esame della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sulla legittimità del 'Lodo Alfano', è ampio. E ciascuna ipotesi si può ripercuotere in maniera diversa sui processi a carico del premier Berlusconi e, di conseguenza, sulla stabilità di governo.
INAMISSIBILITA' O INFONDATEZZA Pronunce in tal senso sono state chieste ai giudici costituzionali dall’avvocatura dello Stato, a nome della presidenza del Consiglio, e anche dai legali di Berlusconi. In questo caso il 'Lodo Alfano' sopravviverebbe e i processi Mills e Mediaset a carico del premier resterebbero sospesi. Con una differenza: se le questioni di legittimità sollevate dai giudici di Milano e Roma saranno dichiarate inammissibili, allora significa che la Corte non è entrata nel merito del 'lodo'; in caso di pronuncia di infondatezza, invece, si può dire che la Corte avrà 'promosso' lo scudo che sospende i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato. ILLEGITTIMITA' PER VIOLAZIONE ART. 138 È la pronuncia più temuta dai legali di Berlusconi: comporterebbe una bocciatura totale del 'lodo' per necessità di intervento con legge costituzionale e non ordinaria (la sospensione dei processi verrebbe pertanto conside-
rata una immunità). In questo caso il premier tornerebbe sotto processo. E il governo avrebbe difficoltà a sanare il vizio di forma in tempi brevi, visto che un ddl costituzionale richiede una doppia lettura da parte di ciascuna Camera e una maggioranza qualificata se si vuole evitare il referendum confermativo ILLEGITTIMITA' PARZIALE O PER DISPARITA' DI TRATTAMENTO TRA PREMIER-MINISTRI E TRA PRESIDENTI CAMERE-PARLAMENTARI Anche in questo caso i processi milanesi con il premier imputato riprenderebbero, ma sarebbe meno arduo per il governo intervenire con una legge ordinaria per sanare gli eventuali profili di illegittimità rilevati dalla Corte Costituzionale. Non è, infatti, escluso che lo 'scudo' possa essere dichiarato illegittimo per una irragionevole disparità compiuta dal lodo tra il presidente del consiglio (ritenuto 'primus inter pares') e i ministri, oltre che tra i presidenti delle Camere e i parlamentari. Se così fosse, il 'lodo' potrebbe venire esteso.
Pietro Longo, uno dei legali del premier
«Vorrei parlare d’altro» Di Pietro prende le distanze di GIACOMO SOLIS ROMA – «Vorrei parlare dell’alternativa di governo, del programma, di contenuti ma come puoi pianificare il futuro quando stai affrontando la lotta più dura per la sopravvivenza del futuro stesso? Questo governo è un tumore della democrazia, non ti permette di pensare al tuo corpo, ai cittadini, ti attanaglia la mente e ti impegna con tutte le energie per non cedere, esattamente come si fa con una brutta malattia». È un’immagine senz'altro forte quella che Antonio Di Pietro sceglie per osservare che «una volta passato il pericolo riusciremo a pensare alla riabilitazione, se avrà senso farla, e con l’amara consapevolezza che forse il nostro fisico non tornerà mai come prima». Il leader Idv parla del lodo Alfano all’esame della Corte Costituzionale, ma prende le distanze da «un teatrino inutile»: «Non importa come si esprimeranno i 15 giudici della Corte Costituzionale. Per gli italiani e per la Costituzione italiana - assicura dal suo blog –quella legge è un aborto della democrazia. L’appello che lancio alla Consulta è di pensare alla reputazione della Corte e del Pae-
se. Se qualche commensale, tra i membri della Consulta, pensa che la propria decisione possa mandare a casa Berlusconi, ciò non accadrà poichè Ghedini e Alfano hanno ricevuto l’ordine di 'fregarsene' del parere della Corte e di predisporre il 'piano B' per eludere il parere di costituzionalità». Di Pietro si rifà alle parole di Ghedini e domanda «come può la Consulta pensare che il suo parere e le sue toghe nere possano fermare gente con un disprezzo così viscerale per le istituzioni?». «Con un ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che minaccia la Consulta dichiarando di'non immaginare neppure un giudizio che non confermi la costituzionalità della norma', ai 15 giudici costituzionali non rimane – consiglia - che prendere le distanze dall’anti-Stato, salvaguardando almeno l'integrità dell’organismo che rappresentano. Diversamente ci penserà il nostro referendum». L’ex pm descrive «un quadro di degrado assoluto» mentre «sul fronte internazionale siamo isolati a causa diunpresidente delConsiglioche dovrebbe essere affidato ad una badante che lo tuteli dalle escort, ma che lo tuteli anche dalle dichiarazioni convulse che rilascia sui processi di cui sembra aver perso
memoria, complici gli eccessivi compromessi personali e pubblici a cui ottemperare». La Procura della Repubblica di Roma, intanto, ha aperto un fascicolo per valutare se nelle dichiarazioni del leader di Idv di domenica, ci siano estremi di reato contro il Presidente della Repubblica. «Aspetto e rispetto serenamente le valutazioni che la Procura della Repubblica vorrà dare. Non mi avvarrò - ha dichiarato Antonio Di Pietro - di alcuna immunità parlamentare e rivendico il mio diritto-dovere, come cittadino e come rappresentante eletto dal popolo, di criticare quei provvedimenti e quelle azioni che ritengo lesive della Costituzione e del diritto da chiunque provengano, Capo dello Stato compreso». «Nel merito – aggiunge Di Pietro – faccio rilevare che, semmai, a sentirsi offeso dovrebbe esser quel povero cittadino che si è sentito redarguire dal Presidente della Repubblica perchè si era permesso di chiedergli di non firmare un provvedimento».
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Accreditati i maggiori quotidiani del mondo, televisioni straniere e agenzie di stampa
Sala stampa, posti esauriti come mai si era visto In prima fila New York Times Associated Press, Reuters e Bloomberg ROMA – Posti tutti esauriti – come non si era mai visto –per giornalisti e cameramen, a Palazzo della Consulta, per l’udienza sul 'lodo Alfano' e i destini dei processi –ora 'congelati' – che coinvolgono il premier Silvio Berlusconi. A seguire le arringhe dei difensori del Presidente del Consiglio – gli avvocati e parlamentari Niccolò Ghedini, Gaetano Pecorella e Piero Longo –si sono, infatti, accreditati tredici quotidiani, tra i quali il 'New York Times'. Folta anche la pattuglia delle agenzia di stampa straniere tra le quali la Associated Press, la France Press, la Reuters e Bloomberg. Attenzione, all’appuntamento, è stata dedicata pure dalle televisioni: pre-
sente la tv svedese, i tre canali della tv svizzera (in italiano, francese e tedesco), i due canali della tv tedesca, Associated Press tv e Bloomberg tv. Nutrita, ma scontata, la presenza dei media italiani. Alcuni erano in collegamento, pressochè costante, con le loro redazioni dalle quali venivano aggiornati i siti on line delle loro testate, anche con interventi degli utenti. Due gli spazi riservati –al secondo piano – agli operatori dell’informazione: i posti disponibili nella 'sala gialla', dove si è svolta l’udienza al cospetto dei quindici giudici costituzionali, e quelli nella 'sala avvocati' dove era stato allestito uno schermo con riprese a circuito chiuso. Nell’in-
tervallo dell’udienza, l’irreprensibile e pacato personale della Consulta ha messo a disposizione un grande thermos di caffè che è andato a ruba. Tra coloro che non si sono voluti perdere l’andamento di questa delicata discussione c'era anche il professor Federico Sorrentino, docente di diritto costituzionale e 'avversariò del 'lodo'. Di solito viene alla Consulta per discutere le cause - come quella sulle implicazioni del rapimento di Abu Omar - mentre ieri era tra il pubblico dei giornalisti, in prima fila davanti allo schermo. Anche al quinto piano era stato allestito uno schermo per il personale interno della Consulta – autisti compresi – intenzionato a 'monitorare' l’udienza: qui hanno seguito il 'lodo' anche i colleghi dell’Avvocato dello Stato Glauco Nori, 'patrocinante' di Palazzo Chigi. g. s.
Una prima pagina del Financial Times
L’ex pm «Il premier va tutelato dalle escort»
di GINO CAVALLO LE carte sono tutte sul tappeto. Da questo punto di vista nessuna sorpresa. Ci pensa Niccolò Ghedini a ribadire la linea su cui il Cavaliere e il suo governo si attestano: “primus super pares”. Così l'avvocato del premier sintetizza dinanzi ai giudici della Consulta chiamati a pronunciarsi sul lodo Alfano il perché, vista da centrodestra, quella norma non contraddice la Costituzione. Dinanzi alla legge, teorizza Ghedini, restiamo tutti uguali: cambia, almeno per i vertici istituzionali che il lodo tutela, l'applicazione della legge stessa. Per sapere che ne pensano i quindici giudici costituzionali di un provvedimento che per l'opposizione invece altro non è se non il distillato di anni e anni
IL COMMENTO
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MA È SOLO UNA SENTENZA Come le fibrillazioni della politica amplificano gli eventi di leggi ad personam, bisognerà attendere almeno fino ad oggi. Se il no della Consulta alla richiesta dei rappresentanti della Procura milanese di esporre in aula le loro ragioni passa per molti come un punto a favore dell'inquilino di palazzo Grazioli, va detto che i veri (o sedicenti) retroscenisti della Corte parlano di una spaccatura verticale di un “otto a sette” a favore della bocciatura del lodo. Voci, brandelli di notizie, chiacchiere, la logora caccia a un dietro le quinte che tra poche ore (anzi già da adesso) varrà poco o nulla. Di certo, e paradossalmente quali che siano gli esiti, la “ma-
dre di tutte le sentenze” innesca un processo destinato ad aprire una fase nuova della politica italiana. Se di bocciatura, totale o parziale, si tratterà e se il premier si lascerà tentare dalla voglia di farsi restituire dalle urne, e prima ancora dalla piazza, quella piena legittimazione che nelle aule di giustizia gli viene negata, il processo di risistemazione interna degli equilibri all'interno del Pdl e più complessivamente del centrodestra dovrà subire un'accelerazione che tutto sarà tranne che indolore. Da palazzo Madama il presidente del Senato Schifani non manca di ricordare che di governi isti-
tuzionali non se ne parla: o Berlusconi o il voto. Silenzio invece da parte di Gianfranco Fini, che all'ombrello protettivo del lodo ha già di recente rinunciato. Parla, e non ci vuol molto a pensare che lo faccia anche per lui, il “Secolo”, l'ex-quotidiano di Alleanza nazionale, che con un editoriale della direttrice Flavia Perina, finiana doc, boccia senza appello l'ipotesi di una manifestazione di piazza anti-giudici. E invita tutti, a cominciare da Berlusconi, a restare con i piedi per terra: non c'è in Italia un'emergenza democratica e meno che mai quel “rischio di golpe” di cui scrive l'house organ del
Cavaliere. Ma. come si diceva, nulla sarà come prima anche se il lodo resterà una legge (ordinaria) della Repubblica. Perché se in primavera non si andrà a votare anche per le politiche, la scadenza delle regionali c'è sempre. E il centrodestra appare decisamente diverso da quello monolitico che cancellò l'esperienza prodiana. Certo non per merito del Pd che, impegnato com'è nella vigilia congressuale, sembra poter profittare ben poco delle diatribe tra Berlusconi, Fini e Bossi. Quella che scriveranno i giudici della Consulta sarà perciò, come è giusto, solo una sentenza. Tocca ai politici fare la loro parte, tocca a loro levare le castagne dal fuoco: scorciatoie “giudiziarie” non ce ne sono.
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ROMA – Non è stato il giorno del giudizio ma quello di una udienza affollatissima di media italiani e stranieri. Sul 'lodo Alfano' i 15 giudici della Corte Costituzionale si sono aggiornati a oggi, quando in molti danno per certo l’atteso verdetto sulla legge che sospende i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato. A tenere banco, nel giorno più atteso per i suoi risvolti politicogiudiziari, sono stati gli interventi degli avvocati del premier, in particolare quello del parlamentareavvocato Niccolò Ghedini che, tra citazioni di articoli del codice e giurisprudenza costituzionale, è arrivato a concludere che il 'lodo Alfano' non è un’immunità e che poteva esser fatto con legge ordinaria perchè «la legge è uguale per tutti ma non sempre lo è la sua applicazione». L’udienza pubblica sul 'lodo' ha richiesto ben tre ore, e ha fatto slittare al pomeriggio il proseguimento dei lavori nella sala gialla al secondo piano di palazzo della Consulta, così da esaurire le altre cinque cause minori iscritte a ruolo. Solo a partire dalle 17.30 la Corte si è ritirata in camera di consiglio. La discussione a porte chiuse – dal cui esito dipenderà la ripresa o meno dei due processi milanesi Mills e Mediaset a carico del premier Silvio Berlusconi e anche la stabilità del governo – è durata appena un’ora e mezza: troppo poco per arrivare già ieri sera a un verdetto. Ma un primo giro di orizzonte sarebbe stato fatto dal giudice relatore della causa, Franco Gallo, che – secondo quanto si è appreso avrebbe relazionato, in un clima sostanzialmente sereno, sui nodi principali da sciogliere . In particolare uno, che più mette in fibrillazione il governo Berlusconi: il lodo Alfano poteva essere fatto con legge ordinaria o serviva una norma costituzionale? In caso di violazione dell’articolo 138, infatti, il governo potrebbe rimediare alla bocciatura solo con un ddl costituzionale. I giudici della Consulta ieriu mattina hanno potuto ascoltare in udienza unicamente le ragioni pro 'lodo' dei tre legali di Berlusconi (Niccolò Ghedini, Gaetano Pecorella e Piero Longo) e dell’avvocato dello Stato Glauco Nori: l’intervento della procura di Milano, per il quale era stato chiamato il presidente dei costituzionalisti Alessandro Pace, è stato dichiarato inammissibile dalla Corte. «Sono amareggiato. Ora la vedo male», ha commentato Pace, fermo assertore dell’illegittimità del lodo, non prima di aver lasciato Palazzo della Consulta auspicando che anche per i giudici costituzionali vengano introdotte le norme di ricusazione e di astensione, così da evitare il ripetersi di casi come la cena a casa del giudice Luigi Mazzella, con Berlusconi, il Guardasigilli Alfano e un altro giudice,
Paolo Maria Napolitano. La musica cambia quando la parola passa ai legali del premier, che con interventi di 15 minuti a testa hanno sostenuto che la sospensione dei processi prevista dal 'lodo' non è un’immunità ed è «perfettamente aderente al dettato costituzionale» perchè ha recepito tutte le indicazioni della precedente sentenza con cui la Consulta bocciò nel 2004 il lodo Schifani, in particolare la sospensione della prescrizione. Quanto all’ipotesi di una disparità di trattamento tra premier e altri ministri, l’avvocato Pecorella ha negato che il presidente del Consiglio possa essere considerato un 'primus inter pares', dal momento che «riceve la sua investitura direttamente dalla volontà popolare». A chiudere l’udienza pubblica è stato l'avvocato dello Stato Glauco Nori, autore della dibattuta memoria alla Corte in cui si paventava il rischio di elezioni anticipate in caso di bocciatura le 'lodo'.
Gli avvocati Niccolò Ghedini e Gaetano Pecorella durante l’udienza. Nella foto grande, l’aula della Consulta prima dell’inizio
ra totale del lodo Alfano sono argomento di discussione anche ROMA – L'attesa per la sentenza nell’opposizione. Pier Luigi Berdella Corte Costituzionale sul lodo sani non entra nel merito ed invita Alfano alza il livello dello scontro ad «avere grande rispetto per le detra maggioranza ed opposizione. cisioni della Corte, qualunque esPd e Italia dei Valori attaccano Nic- se siano». Diverso il tono di Stefano Ceccolò Ghedini, giudicando «preoccupante» l’arringa del legale del canti, che invece prende di mira la presidente del Consiglio che, da- maggioranza colpevole di fare vanti alla Consulta, ha sostenuto «una campagna un pò terroristiche «la legge è uguale per tutti, ca». Un ragionamento simile lo fa non necessariamente la sua appli- anche Rosy Bindi, che definisce «anomalo» il comportamento del cazione». Le opposizioni lo considerano centrodestra che «ha alimentato un «tentativo di legittimare l’ap- un clima grave ed intimidatorio». Pier Ferdinando Casini sceglie plicazione del diritto disuguale» e accusano la maggioranza di fare invece la cautela: «Non c'è nessuna attesa, non cadrà il mondo. Siamo «terrorismo» contro la Corte. Un attacco «violentissimo», con- interessati come tutti alla questiotroreplica l’avvocato di Silvio Ber- ne, ma non sarà la fine del mondo». lusconi, che «in realtà è l’ennesimo Il leader dell’Udc non si sbilancia tentativo di aggredire e condizio- nemmeno a tracciare scenari funare la Corte Costituzionale addi- turi: «Per ora c'è ancora Berluscorittura durante la Camera di Con- ni al governo. Non vorrei che si siglio». Pdl e Lega replicano al cen- confondessero le speranze con la trosinistra facendo quadrato in- realtà». Sulpiede diguerraè invecel’Itatorno al premier e mettendo in evidenza,comefa adesempioIgnazio lia dei Valori pronta, in caso la La Russa, che il lodo Alfano viene Consulta non bocci il Lodo, ad un referendum «di incontro alle obiemetà legislatura zioni che la Conassimilabile ad sulta sollevò per il un’elezione antilodo Schifani. cipata». Che il lodo sia un Intanto, nelle provvedimento ore in cui si regi«legittimo» lo ristra un crescendo badisce Paolo Bonello scontro ponaiuti, sottoselitico, alimentato gretario alla predal caso del 'dopsidenza del Consipio lodo', che ha glio: il testo, sotversato nuovi vetolinea, non conleni nei rapporti tiene «nessuna tra le forze politiimmunità ma soche, il presidente lo la sospensione della Repubblica dei processi». PaGiorgio Napolitarole, quelle del no, volge lo portavoce del presguardo altrove, mier, che sono la Fabrizio Cicchitto verso un’altra Itabase anche del ralia che, per fortuna, esiste, quella gionamento di La Russa. Il coordinatore del Pdl non sem- «migliore» del volontariato debra avere dubbi: «Non prendo in l'impegno civile, della solidarietà. considerazione una sentenza ne- Napolitano già quattro giorni fa a gativa», è la premessa; una even- Matera aveva manifestato, sia putuale bocciatura, avverte, «può es- re in modo indiretto, la sua amasere presa in considerazione solo rezza per il degrado della politica con ipotesi politiche e non di dirit- attuale confessando la sua «noto». E se sull'interpretazione giu- stalgia» per quella degli anni '50ridica non sembrano esserci di- '60, che pur essendo attraversata stinguo nella maggioranza, di- da profonde divisioni ideologiche, verso è l’atteggiamento di fronte era comunque fondata sul rispetalle conseguenze di una bocciatu- to. Ecco, ieri, Napolitano è tornato in qualche modo sul tema e l'occara totale del Lodo. Una ipotesi che vedrebbe come sione gli è stata fornita dalla cerisoluzione estrema il voto anticipa- monia celebrata nei giardini del to, ad esempio, per la Lega. «Il go- Quirinale per i 40 anni dell’Ail, verno è stato eletto dal popolo, e il l’Associazione italiana contro le popolo è sovrano», dice Roberto leucemie-linfomi e il mieloma. Cota, capogruppo alla Camera. «Per fortuna in Italia ci sono tanti L’idea di elezioni anticipate, però, campi, tanti terreni che lo scontro non convince Denis Verdini, altro politico non può contaminare», ha coordinatore del Pdl, che invita ad detto il capo dello Stato, elogiando aspettare ilpronunciamento della «l'Italia del volontariato, della soliCorte dicendosi pronto a discutere darietà e dell’impegno civile non partigiano, che è davvero l’Italia eventuali rilievi in Parlamento. Le conseguenze di una bocciatu- migliore».
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Mercoledì 7 ottobre 2009
L’analisi scientifica del congresso del Pd
Politica lucana
I dati a confronto dalla Margherita - Ds al Partito democratico
Dopo le dimissioni di Buccico tutto il Pdl preoccupato sul futuro
I voti sono diminuiti e il rischio è che tutto si riduca a una conta
che se a Potenza città il sogno del centrodestra si è protratto dino al ballottagio). Poi il netto (almeno nella forma) tre a zero a favore della coalizione di centrosinistra ha smontato le aspirazioni di Viceconte e compagnia. Ed è stata subito corsa al consueto “Io l’avevo detto”. L’indice è stato puntato contro i candidati e chi li aveva scelti. La polemica interna è arrivata a livelli altissimi. Fino alle riunioni provinciali di Potenza e Matera dove tutti i big del Pdl si sono incontrati per fare l’analisi. Molti si aspettavano la resa dei conti. Ma alla fine è prevalsa la logica del “tutto va bene”. E anche gli animi più critici si sono allineati. Solo una promessa era stata strappata: che si facesse una nuova assemblea generale del Pdl per l’inizio dell’autunno. «Per decidere il candidato alla presidenza della Regione». Fu la richiesta dei più, «per non commettere gli stessi errori». Ma poi più nulla. Anzi. Le voci sul prossimo candidato si sono moltiplicate e sotto la cenere la polemica ha continuato a montare. E intanto è accaduto che anche l’avamposto del centrodestra tanto orgogliosamente presentato come l’inizio dell’era Pdl in Basilicata è franato. E le regionali si avvicinano senza che al momentosi comprenda quale sia la strategia. Torna di nuovo però la richiesta di convocazione degli Stati generali. Il primo a chiederle dopo le dimissioni di Buccico è stato Labriola. Ora riparte il dibattito. Ma il rischio che sia troppo tardi è alto. Per le voci che chiedono azioni è intervenuto ieri il dirigente provinciale di Potenza del Pd e consigliere regionale Antonio Tisici che ha dichiarato: «Le dimissioni di
Buccico pongono un serio problema all’interno del Popolo della libertà in Basilicata per quanto riguarda il rapporto fra gli eletti negli Enti locali e fra di loro, in primis i sindaci e il partito». «Due anni fa – ha ricordato Tisci - la vittoria di Buccico è stata la più grande vittoria del centrodestra in Basilicata e a molti apparve come l’inizio di una riscossa da parte del Pdl e del centrodestra che si candidava, anche sulla base di quel risultato, a realizzare il grande cambiamento che avrebbe dovuto portare il centrodestra alla guida della Regione Basilicata. Oggi le dimissioni del sindaco Buccico pongono un serio interrogativo sul percorso intrapreso dal centrodestra e possono essere un reale punto di svolta per le politiche del Pdl se la sua classe dirigente si mette nelle condizioni di partire da questo fatto per risalire la china proprio puntando sulla grande risorsa che costituiscono i sindaci e gli eletti negli enti locali per il Popolo della Libertà». «Sarebbe semplicistico - ha aggiunto Antonio Tisci -ridurre il tutto ad una questione locale o a problemi inerenti l’amministrazione comunale di Matera quasi che il partito potesselavarsi lemaniinnanzi ad un problema che è prima di tutto politico. Se il sindaco Buccico, che rappresenta sicuramente per personalità, professionalità e spessore politico una delle migliori se non la migliore espressione degli amministratori del Pdl, è stato costretto alle dimissioni, è evidente che il problema necessita di essere affrontato dall’intero centrodestra». «Non si tratta soltanto – afferma ancora il consigliere Antonio Tisci - di raccogliere l’invito del vice-coordinatore
Da Mattia (Pdl) critiche a De Filippo per il Bando con Mogol
«Un’offesa ai tanti laureati lucani» Franco Mattia, vicepresidente del consiglio regionale per il Pdl, in una dichiarazione, ha detto che «non accettiamo l’idea che i giorni lucani debbano darsi alla canzone. Non abbiamo capito se con la seconda edizione del bando “Basilicata Pop - Basilicata Rock”, presentata lunedì, da parte del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, ci sia un invito, più o meno esplicito, ai 30.072 che hanno presentato domanda per le selezioni concorsuali di 78 posti in Regione a rinunciarvi per tentare la strada della canzone e dello spettacolo». «La questione - ha aggiunto Franco Mattia - è troppo seria per essere liquidata in una
battuta e riguarda soprattutto l'affidabilità della giunta. Ma parlare come fa De Filippo di creatività giovanile e di opportunità formativa e lavorativa nel mondo dello spettacolo, francamente, ci sembra un’offesa ai tantissimi giovani laureati che hanno speso i propri anni nello studio per prepararsi ad una professione. Inoltre, l’annuncio pubblicato sul sito istituzionale, relativo a undici concorsi su 15, per i quali non si è in grado di far sapere agli interessati quando sarà possibile dar corso alle prove concorsuali – ha concluso Mattia - rischia di ingenerare ancora più sfiducia nell’esercito di concorrenti, diplomati e laureati disoccupati».
provinciale del Pdl, Labriola che con la richiesta di convocazione degli stati generali del Pdl chiede sostanzialmente il coinvolgimento del partito nella gestione della crisi aperta dalle dimissioni di Buccico, né si tratta soltanto di dare una risposta alla crisi del Comune di Matera, si tratta di rimettere al centro dell’azione politica del partito i sindaci e gli amministratori del centro destra e del partito. I consiglieri comunali, gli assessori ed i sindaci, insieme con i costituendi circoli del Pdl devono essere i veri presidii del partito sul territorio, i punti di riferimento e i suggeritori dell’azione politica dell’intera classe dirigente del Popolo della Libertà e di tutto il centrodestra. Questo vuol dire rivedere la strategia del Pdl nei Comuni della nostra regione, da un lato fornendo agli eletti gli strumenti per una migliore azione sul territorio e per una più efficace azione amministrativa, dall’altro facendo sentire la presenza attiva e fattiva del partito nella soluzione dei problemi politici che ostacolano l’attività amministrativa stessa dei nostri eletti». Da parte mia – conclude Tisci - non appena verrà ratificato l’esecutivo provinciale del partito c’è l’intenzione di affrontare tutti i nodi inerenti le questioni delle rappresentanze del Pdl negli enti locali della provincia di Potenza e di verificare con i sindacied i gruppi consiliari tutte le esigenze politiche che gli stessi hanno al fine di rafforzare la nostra presenza negli Enti locali e consentire al Pdl di partire dagli Enti locali per ribaltare definitivamente la situazione politica nella nostra regione». sal.san
di DOMENICO SALVATORE
L’intervento di Tisci all’ultima Direzione del Pdl a Potenza per l’analisi del voto alle amministrative della scorsa primavera. Al tavolo, al centro, Nicola Buccico
LA NOTA
La Dc offre aiuto al Pdl per trattenere i cattolici POTENZA - «Nella generale gara dell'ipocrisia dei commenti venuti sinora dal Popolo della libertà sulle dimissioni di Emilio Nicola Buccico da sindaco di Matera, l'unica voce sensata ascoltata sinora è quella dell'avvocato Labriola che invoca la convocazione degli stati generali del Pdl e noi aggiungiamo “allargata” a tutte le componenti che si riconoscono nel progetto, sempre valido, di centrodestra». E' il commento del segretario regionale della Basilicata della Dc Giuseppe Potenza per il quale «la crisi politica che si è aperta a Matera e che, se non governata in tempo e con adeguate iniziative, rischia di avere gravissime ripercussioni sulle prossime elezioni regionali del 2010, è il frutto di trabocchetti, agguati, trasformismi, personalismi, congiure e di conseguenza dell'incapacità dei gruppi dirigenti regionali, provinciali e comunali di Matera del Pdl di sostenere l'impegno innovativo avviato da Buccico». Parole di critica senza mediazioni quelle del segretario regionale della Dc di Basilicata che poi prosegue: «Adesso, pur individuando con lucidità
le responsabilità politiche ovunque si annidino più che versare lacrime di coccodrillo diventa necessario individuare le modalità per non disperdere un'esperienza positiva che ha rappresentato per tutto l'elettorato lucano una concreta prospettiva di cambiamento. La giunta Buccico è stata, nel bene e nel male, un faro per illuminare il centrodestra in tutta la regione nell'attività politica contro lo strapotere del centrosinistra nei grandi e nei piccoli comuni». «E' possibile - auspica Giuseppe Potenza - che quel faro torni a fare luce a patto che tutte le sensibilità civili, culturali, ideali, a partire dal mondo cattolico materano, trovino attenzione e sintesi in un'operazione di rilancio della cultura di governo di centrodestra. Noi siamo disponibili a dare il nostro contributo, soprattutto per non disperdere il patrimonio di consensi che è venuto dal mondo cattolico al sindaco Buccico». «Anche per questo - conclude il segretario della Dc di Basilicata - chiediamo che gli stati generali del Popolo della libertà lucano non si rinchiudano in una sala, ma si aprano alla realtà plurale del centrodestra materano».
Latronico sulla sicurezza idrogeologica: «La Basilicata utilizzi le royalties per questo» «Vanno sostenute l'analisi e la denuncia del sottosegretario Bertolaso finalizzate a costruire un grande piano di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio per onorare le tante vittime delle calamità naturali, molte delle quali conseguenza di un uso improprio del territorio, ma anche di una tragica amnesia sui doveri che vanno ripresi senza rinvii». Lo ha dichiarato ieri il senatore del Popolo della libertà Cosimo Latronico che poi è entrato nel meriuto delle questioni lucane: «La stessa regione Basilicata, che rappresenta uno dei territori più esposti a rischi idreologici e sismici, ha il dovere di rimet-
tere mano ad un programma finalizzato a questo tema utilizzando risorse spesso impiegate per scopi non sempre muniti di queste stesse caratteristiche di necessità». «Speriamo che la prossima programmazione regionale - ha concluso il senatore Latronico - sappia tener presente di queste urgenze che possono esplodere senza preavviso, in aggiunta ad un’iniziativa del governo nazionale che deve fare ogni sforzo per riprendere a dare sostegno finanziario al tema della difesa e della sicurezza del territorio, magari utilizzando parte delle royalties dell'acqua, del petrolio e del gas».
Belisario: «Male Rutelli legittima la richiesta dell’Idv a Napolitano «Difficile essere alleati con Francesco Rutelli». Lo dice il capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, il lucano Felice Belisario che nel merito spiega: «Fare opposizione in modo tenace e duro non vuol dire essere spregiudicati, come pensa Rutelli». «Chiedere - aggiunge Belisario - al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano di non promulgare la legge - schifezza sullo scudo fiscale è opinione condivisa da molti giuristi proprio per la gravità del provvedimento varato dal centrodestra». Belisario poi prosegue: «Anche l'Italia dei valori sta cercando di dare il suo contributo per risolvere i problemi del Paese. Ma è impossibile farlo con un governo e una maggioranza che si preoccupano solo dei guai giudiziari del premier e di favorire evasori fiscali e delinquenti di ogni risma anziché pensare ai problemi dei disoccupati, delle famiglie e dei soggetti deboli». «Rutelli se ne faccia una ragione - conclude il senatore lucano dipietristra - la nostra opposizione sarà sempre più incalzante e la portiamo avanti nell'interesse dell'Italia, non avendo interessi di bottega da difendere».
Singetta fa nascere Movimento democratico POTENZA - E’ il periodo della nascita di tante associazioni e movimenti che in maniera più oi meno espressa vanno ad arricchire le compagini politiche esistenti. L’ultima creazione, in ordine di tempo , è il “Movimento democratico” guidato da Alessandro Singetta. Ed è lo stesso assessore comunale Singetta che in una lettera spiega il perchè di questo nuovo contenitore: «In una fase caratterizzata dalla crisi degli schieramenti e dei riferimenti politici tradizionali e in un clima di sfiducia verso le logiche che ancora - troppo spesso - caratterizzano la vita politica, abbiamo deciso di costituire il “Movimento democratico” che vuole essere una risposta precisa all’esigenza di rinnovamento che da più parti è avvertita». «Il tentativo - prosegue Alessandro Singetta - di ristabilire regole chiare di funzionamento del sistema, atte a rigenerare comportamenti pubblici e pri-
vati deteriorati, modificando e rivedendo il rapporto tra cittadini e la politica, le istituzioni e i partiti, valorizzando professionalità e competenza». E ancora aggiunge l’assessore comunale ai Lavori pubblici: «La certezza di fornire un apporto credibile e qualificato di idee e progetti, per contribuire alla crescita della realtà sociale della nostra regione». Il movimento a quanto si è appreso dovrebbe mettere insieme non solo di esponenti politici che orbitano sia nella coalizione di centrosinistra e sia in quella di centrodestra ma anche persone estranee attualmente al mondo politico dei partiti. Il progetto ovviamente è guidato dall’assessore comunale ai lavori pubblici Alessando Singetta che ha sottolineato come Movimento democratico non sarà legato alla lista elettorale (quella del sindaco Santarsiero) con la quale egli stesso è stato eletto alle scorse elezioni comunali.
POTENZA - Una volta si faceva l’analisi del voto. Sarebbe utile una riflessione collettiva sui dati elettorali e congressuali? Provo ad avviarla. In allegato troverete due file (inviati insieme alla riflessione ndr). Uno che riporta i dati degli iscritti al Pd a luglio 2009 che insieme ai voti della Camera 2008 hanno dato diritto ai delegati dei singoli Circoli per i congressi Provinciali e Regionali. E’ stato riportato poi il rapporto fra gli iscritti e i voti della Camera e già qui si può notare come si passa da un iscritto per 380 voti (Castronuovo di S. A.) a un iscritto per poco più di un voto (Rapone e Castelmezzano). Se il raffronto si fa con i risultati elettorali dello stesso anno (Europee 2009), abbiamo che si passa da un iscritto per 248 voti (sempre Castronuovo) a più iscritti che voti (sempre Rapone). In pratica il rapporto voti - iscritti si dimezza in molti circoli perché si sono dimezzati i voti alle europee rispetto alle politiche di un solo anno fa. Si tenga conto che la differenza di voti ottenuti dal Partito democratico nel corso di un solo anno (Camera 2008 ed Europee 2009) è passato da 131.433 a 91.227 e con una partecipazione al voto non molto diversa. Se poi si considera quello che è avvenuto nello stesso giorno in cui si votava per il Parlamento europeo e per le amministrazioni provinciali notiamo che si scende a meno di 81.000 voti. Se consideriamo insieme i voti al Pd e quelli di Provincia futuro a Potenza e della Lista di Franco Stella a Matera (che sicuramente, almeno quelli di Stella, non andrebbero attribuiti al PD). Va considerato che ci sono stati diecimila votanti in meno. Stesso discorso per la Provincia di Matera dove Democratici di sinistra e Margherita superavano il 30 per cento e nel 2009 sono scesi al 20 cui aggiungere (?) il 6 per cento della lista elettorale del candidato presidente Stella. Nello stesso istante, cioè, diecimila se non oltre quindicimila elettori han-
no scelto Partito democratico per le Europee e non per le Province! Il calo di voti fra Europee e Provinciali che c’è stato quest’ anno non si verificò nel 2004 quando in Basilicata ci furono più voti alle amministrative che alle europee. Fra l’altro alla Provincia di Potenza l’attuale Partito democratico nel 2004 conquistò 77.047 voti ( con il 33,6 per cento) che si ottiene sommando i voti della Margherita 39.635 (17,3 per cento) con quelli dei Ds 37.412 (16,3 per cento). E nel 2009, considerando insieme al Pd anche la lista Provincia futuro, la somma è scesa a 53.667 voti: Pd 43.131 (19,82 per cento) + 10.519 (4,83 per cento). Per tornare al numero degli iscritti rispetto ai voti e li rapportiamo ai dati delle elezioni provinciali di quest’anno vi sono situazioni sconcertanti. Anche considerando insieme i voti del Partito democratico e quelli delle liste collegate ai due candidati presidenti provinciali poi eletti (Provincia Futuro e Lista Stella) abbiamo un circolo che ha 417 iscritti a fronte di 336 voti, un altro 206 a fronte di 71 voti e un altro ancora 80 iscritti a fronte di 61 voti. E altri con un rapporto 1 a 1: 59 iscritti a fronte di 67 voti o 50 a fronte di 53. Vi è poi un circolo con un solo iscritto che aveva diritto a due più due delegati; ne ha avuto uno solo e pare che non vi sia stato neanche un voto. Subito dopo i primi tre congressi mi è venuta voglia di scrivere una lettera ai tre candidati segretari per dirgli: “guardate che partito vi troverete a guidare”.
Alcuni fogli della dettagliata analisi del voto eseguita da Domenico Salvatore
Nel primo circolo un candidato ottenne quasi la totalità dei voti (92,41%); nel secondo un altro candidato ottenne il 97,56%; e, nel terzo congresso che si è tenuto, il segretario invitò al voto disgiunto e così fu il risultato: la quasi totalità dei voti andò a un candidato segretario nazionale di una mozione e al candidato segretario regionale della mozione avversa. A guardare il secondo file allegato (sempre inviato insieme al testo ndr) si può notare che di questi casi ve ne sono stati altri. Come pure vi sono stati nove circoli dove il 100 per cento è andato a un candidato a segretario nazionale; alcuni in cui il 100 per cento è andato a un segretario regionale. La lettera che volevo scrivere voleva proprio sottolineare la difficoltà a tenere unito un Partito che in molte situazioni ha schieramenti davvero di parte e la necessità di lavorare, al di là del segretario regionale che sarà eletto, perché si superi tutto ciò con il confronto. Perché quello che abbiamo avuto fino ad ora è stata solo una conta e basta, una conta che non ci porta lontano. Si è molto enfatizzato il dato, positivo certo, dei quasi tredicimila voti validi sui 17.651 iscritti. Ma una riflessione sulla moltiplicazione dei “pani e dei pesci” pure andrebbe fatta: quanti erano gli iscritti al PD a giugno, durante la campagna elettorale, a fronte di quelli del “21 luglio”?
Nardiello (Pdci) sulla Federazione sinistra comunista e alternativa
«Bloccare l’allargamento al centro» POTENZA - «Dopo la Germania e il Portogallo anche le elezioni in Grecia registrano l’affermazione dei Comunisti e della sinistra. E' una buona notizia e un risultato che ci incoraggia ad andare avanti nella ricerca dell'unità a sinistra». Queste le parole di Giacomo Nardiello, capogruppo dei Comunisti italiani in consiglio regionale. Per Nardiello «oggi più di ieri dico ai compagni di Rifondazione comunista: mettiamoci più coraggio e sbrighiamoci a rimetterci insieme e i buoni risultati arriveranno anche in Italia dove c’è bisogno di una grande forza comunista e di sinistra». E sulla nascita della “Federazione della sinistra comunista e alternativa” (lunedì scorso) il consigliere
regionale sottolinea: «L’iniziativa della federazione è senza dubbio importante e va sostenuta con incontri nel territorio. E' una prospettiva politica ancor più necessaria a stoppare i continui tentativi di allargare al centro moderato la maggioranza di centrosinistra sino alla cooptazione dell'Udc. Ma l'unità dei comunisti è soprattutto una richiesta dei lavoratori alle prese con i continui rischi di chiusure di fabbriche, dai precari che non intravedono a breve prospettive di lavoro stabile, dai giovani pronti a cercare fortuna fuori regione, dalle donne sempre più emarginate dal mercato del lavoro, dai ceti sociali più deboli, tutti soggetti che hanno bisogno di un saldo punto di riferimento della sinistra di alternati-
va». Per Giacomo Nardiello dei Comunisti italiani «parlare di lavoro, equità sociale, pace, politiche a favore dei ceti sociali più deboli colpiti dalla pesante crisi finanziaria e della economia reale del capitalismo significa parlare un linguaggio che comunica con la società e rappresenta la possibilità di un progetto che sa essere autonomo dal balbettio della socialdemocrazia. Un modello incapace di affrontare la crisi attuando una semplice gestione di un sistema, quello della globalizzazione neoliberista, che ha mostrato tutta la sua inefficacia e che produce profonde diseguaglianze, peggiorando la condizione di vita di milioni di cittadini». «Dobbiamo far crescere ha concluso il consigliere
Giacomo Nardiello
regionale - un movimento sociale alternativo alla proposta dei democratici che riesca a dare delle risposte concrete ai problemi di chi perde il lavoro per colpa della crisi finanziaria, a chi non arriva a fine mese per l'aumento dei prezzi, a chi non può permettersi i costi del sistema sanitario, a chi è costretto a sopravvivere con una pensione da fame. Essere utili socialmente è il nostro compito e la nostra scommessa».
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La vittoria dell’illusiome è un ricordo POTENZA - La vittoria a Matera del centrodestra di due anni era stata analizzata in tutte le maniere. Nicola Buccico e i suoi avevano sbaragliato per laprima voltain Basilicata(fino allora considerato un feudo del centrosinistraalla stregua di regioni rosse come l’Emilia Romagna o la Toscana) la corazzata del centrosinistra lucano - allora ancora composto dalla Margherita e dai Ds più le truppe dell’Ulivo contro ogni previsione. Suicidio del centrosinitra si disse - che fu protagonista di troppi tentennamenti nella scelta del candidato (Franco Dell’Acqua vinse il braccio di ferro con Vincenzo Viti a pochi giorni dai termini utili per la presentazione delle liste). La stessa scelta finale appannaggio di Dell’Acqua fu contestata non poco sia all’interno del centrosinistra e sia dal centrodestra che ebbe gioco facile nelle polemiche per la vicenda legata all’Asi di cui lo stesso Dell’Acqua fu commissario straordinario, nominato dall’ente Regione, fino all’indomani delle elezioni comunali. Ma la vittoria nella seconda città capoluogo di Provincia irrobustì le velleità di vittoria del centrodestra anche per le elezioni che sarebbero seguite. E il centrosinistra rinnovato intorno al Pd e a diversi equilibri nella colazione non ha più avuto la stessa tranquillità preelettorale. Insomma la vittoria di Nicola Buccico era stata letta come il possibile passaggio di testimone politico. Fino alle scorse amministrative. Il Pdl non è un mistero ha creduto possibile il sorpasso anche alle due Province in tutta la campagna elettorale e al Comune di Potenza. Fino allo spoglio delle urne (an-
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Cambio di rotta per la differenziata
Emergenza rifiuti
Sant’Arcangelo prova con il porta a porta
Reportage tra discariche e inceneritori dell’area sud della Basilicata
di FRANCESCA GRESIA
Impianto pronto Ma ancora chiuso In funzione, forse, per la fine del 2009 Le rassicurazioni del commissario Greco SANT’ARCANGELO - Un nuovo impianto di selezione per il riciclaggio pronto ma mai entrato in funzione. Progettato per un potenziamento dell’impianto per la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, già attivo a Sant’Arcangelo, i lavori per un importo pari a un milione e 900 mila euro hanno preso il via il 12 giugno 2008. Massima puntualità nell’esecuzione degli stessi che hanno visto l’ultimazione della parte strutturale entro i 120 giorni previsti, con la chiusura il 26 settembre, e la messa in opera dei macchinari nel mese successivo rendendo l’impianto pronto il 20 ottobre 2008. Ma da allora quest’area non è mai entrata in funzione, seppure ciò dovrebbe avvenire entro la fine del 2009, secondo quanto dichiarato dall’attua-
le commissario della comunità Montana Medio Agri, Rocco Greco. Un impianto che dopo la vagliatura del talquale, andrebbe a realizzare una naturale successiva fase di lavorazione delle frazioni derivate con la selezione dei materiali riciclabili. Il capannone, attualmente in minima parte occupato dalla frazione secca che si deve smaltire alla Fenice ma che a causa della chiusura della stessa per ristrutturazione nel mese di agosto, si è accumulata nel tempo, si presenta già pronto all’uso. Una buca, ricavata nel pavimento del capannone, entro la quale sarà scaricato il sopravaglio, dà origine ad un nastro trasportatore che conduce il materiale in un setaccio rotativo dove si perderanno i corpi contaminanti di piccole dimensioni che potrebbero diventare pericolosi per gli operatori della selezione.
L’impianto, infatti, oltre a potenziare l’attività della struttura potrebbe permettere la creazione di nuovi posti di lavoro. Il materiale che uscirà dal setaccio sarà immesso su un nastro di selezione sopraelevato per la selezione manuale dei prodotti selezionabili da riversare in apposite bocchette di scarico. In particolare verranno selezionati films plastici, carta/cartone, bottiglie in Hpde, in Pet neutro e colorato per un totale ipotetico di 12 postazioni nel massimo sfruttamento dell'impianto. Due quindi i grandi risultati, la diminuzione dei viaggi da effettuare verso il termovalorizzatore e la creazione di nuova occupazione in un momento nel quale trovare un posto di lavoro non risulta essere la cosa più semplice del mondo.
LA SECONDA CRISI
Tutti a Sant’Arcangelo Ma la fossa è ormai piena LAURIA - Prima emergenza rifiuti 2008: Lauria è in difficoltà, una parte dei comuni conferisce presso l’impianto di Sant’Arcangelo. La storia si ripete e la situazione precipita nel Potentino, ancora una volta sopperisce l'impianto della Comunità Montana Medio Agri, ma non c’è due senza tre. La discarica di Moliterno viene chiusa, in attesa di un suo innalzamento, i comuni dell'Alta Val D’agri conferiscono nell’impianto santarcangiolese che ancora una volta tampona la situazione. Ma per quanto tempo ciò potrà accadere, per quanto tempo ancora Sant’arcangelo potrà offrire il suo aiuto? Un giro presso l’impianto di preselezione e stabilizzazione dei rifiuti solidi urbani e degli assimilabili, situato in località Frantoni e realizzato nel 2004 dalla Comunità Montana Medio Agri, ci ha permesso di comprendere meglio la questione rifiuti. La macchina operativa è in piena azione, diversi sono i camion che attendono per conferire i rifiuti solidi urbani, dopo ovvia pesatura degli stessi. Attualmente l’impianto, dove vi lavorano stabilmente 7 persone, assorbe ben 40 municipalità, a fronte delle 21 che prevede il Bacino Sud che da sempre ha conferito i propri rifiuti a Sant’Arcangelo. Agli abitudinari si aggiungono 12 amministrazioni dell’alta Val D’agri e alcuni del basso lagonegrese, tutto per un raddoppio delle tonnellate che quotidianamente l’impianto smaltiva. Se, infatti, in passato la struttura gestiva un flusso di 35-40 tonnellate al giorno, oggi i suoi ritmi sfiorano una media di 85 tonnellate. Come possiamo osservare con i nostri stessi occhi, i rifiuti alla ricezione vengono triturati e vagliati affinchè si possa separare la parte secca da quella umida. La frazione
secca viene inviata al termovalorizzatore di Melfi, mentre quella umida viene compostata in biocelle per 15 giorni, depurandola dal percolato, e successivamente stoccata nell’adiacente discarica. Ed è così che da quando l’impianto accoglie nuove municipalità, i viaggi per la Fenice di Melfi sono aumentati con non poche difficoltà. I sette viaggi che generalmente erano sufficienti all’impianto per smaltire la parte secca, oggi non sono più adeguati, ne servirebbero 10 o 11, ma questi non vengono autorizzati. La Fenice, a seguito anche dei lavori di questa estate e in base ai flussi di rifiuti che riceve, non può autorizzare ulteriori viaggi, così spesso l’impianto deve attendere per lo smaltimento completo della parte secca. E sul fronte della parte umida, come stanno le cose? Se ci allontaniamo dall’impianto, spostandoci sulla destra ci inoltriamo verso i siti di smaltimento, una vasca è ormai stata riempita, delle altre due, una è già a metà. Quanta quindi l’autonomia che ci potrà essere? Certamente se si continua con questi ritmi, se i comuni non si decideranno a differenziare i propri rifiuti, diminuendo drasticamente i rifiuti indifferenziati che devono essere conferiti in discarica, l’autonomia potrebbe aggirarsi intorno ai 12-18 mesi. Ed è proprio sulla differenziata che si concentra l’ultima parte del nostro viaggio nell’impianto di preselezione. Al fianco del capannone con i macchinari utilizzati, un nuovo capannone ospita un nuovo impianto di selezione per il riciclaggio che, pronto per essere usato da novembre 2008, permetterebbe di ridurre i carichi per Melfi completando la prima differenziata fatta a monte dei cittadini. Forse è giunto il momento che lo stesso entri in funzione e che la macchina rifiuti si avvii lungo un nuovo percorso. f. g.
I dati della raccolta paese per paese
Ancora poco “ricicloni” i Comuni della Val D’agri MOLITERNO- E’giunta l’ora della differenziata. Forse la Val D’agri ha iniziato a comprendere che una situazione quale quella attuale non può più essere sostenuta. La chiusura della discarica di Moliterno, un triplicarsi della cifra da pagare per il conferimento per i comuni dell'alta Val D’agri che passano da 60 euro a 173 a tonnellata, un impianto quale quello diSant'arcangelo chenonpotrà reggere a vita, questi solo alcuni dei motivi che hanno spinto l’area ad orientarsi verso nuove scelte. In attesa del nuovo rapporto “Comuni Ricicloni” 2009 che considererà quanto fatto dai comuni nel 2008, non possiamo che prendere in considerazione i dati inerenti al rapporto 2008 che non rendono certo onore all’area. Nessun centro riesce a superare il 15 per cento di raccolta differenziata, e solo 5 dei venti considerati raggiungono una soglia del 10 per cento. A primeggiare il dossier il comune di Sarconi che raggiunge un ottimo risultato conquistando un 15,42 per cento. Mentre tra il 5 e il 7 per cento ritroviamo Marsicovetere, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Spinoso, Paterno, Tramutola e Roccanova.Stime chepotrebbero crescere a seguito delle nuove scelte amministrative: da diversi mesi, nonostante qualche problematica, Mar-
GLI ALTRI COMUNI
Manca l’autorizzazione di ANGELA PEPE MOLITERNO - Una storia infinita quella della discarica di Moliterno. Più volte annunciata la chiusura ma mai definitiva. Allocata a pochi chilometri dal centro abitato di Moliterno, in contrada “Tempa la Guarella”, a meno di un chilometro dall’oasi naturalistica del Faggeto, la discarica dello smaltimento dei Rsu (Rifiuti Solidi Urbani) si presenta quale comprensoriale in quanto ne usufruiscono ufficialmente 12 paesi della Val d’Agri. Questa volta il motivo legato alla sua chiusura è stato «l’autorizzazione integrata ambientale ed alla valutazione d'impatto ambientale del progetto relativo all'ampliamento. Ampliamento volumetrico di 40 mila metri cubi, disposto dall'ordinanza della Regione Basilicata a Dicembre scorso, con una franchigia di 10 mila per consentire alla progettazione ed appalto dei lavori necessari». Dopo l’adeguamento e il progetto di impatto ambientale la discarica riaprirà nuovamente.
«Impianto potenziato» sicovetere si è avviato con un nuovo sistema di raccolta porta a porta, lo stesso dicasi per Marsiconuovo. Ma non basta avviare la macchina, è necessario anche accertarsi che la stessa abbia carburante sufficiente per continuare a camminare e a crescere. Mentre per l’area del Sauro, i primi risultati raggiunti riescono ad essere mantenuti, come nel caso di Guardia Perticara e Corleto Perticara con i rispettivi14percento eil10,16 per cento, lo stesso non si può dire per i piccoli comuni della Bassa Val D’agri che hanno già intrapreso la strada della differenziata da diversi anni ma che non riescono a far cre-
scere le loro percentuali, anzi spesso queste diminuiscono. A chiudere il cerchio i fanalini di coda che fino allo scorso anno non avevano ancora avviato la differenziata quale Missanello e lo stesso Moliterno, oppure registravano livelli bassissimi, quale Sant’arcangelo. Quest’ultimo ha intrapreso la raccolta porta a porta da circa una settimana e sembra che i primi riscontri siano molto positivi, mentre Moliterno lo aveva già fatto dai primi mesi del 2009. Non resta che attendere i nuovi dati per comprendere come sia mutato lo scenario valligiano. f. g.
ROCCANOVA - Per meglio comprendere quando l’impianto di preselezione di Sant’Arcangelo potrà entrare in funzione, abbiamo rivolto qualche domanda all’attuale commissario della Comunità Montana Medio Agri, Rocco Greco. L’impianto di preselezione viene gestito da una società pubblico-privato, la Medio -Agri s.p.a, come appare oggi la situazione della stessa? «La società Medio-Agri , il cui 50,1 per cento è della Comunità montana, è una delle poche società miste che fa impresa». Nello scorso anno l’impianto è stato potenziato ma, ad oggi, questa nuova area non è entratain funzione.«Ilpotenziamento èstatocompletato loscorso novembre, dopo che la Comunità Montana avendo ricevuto le adeguate autorizzazioni ha proceduto ad eseguire i lavori per un intervento che va a completare la separazione della frazione secca. Ovviamente l’impianto andrebbe a spingereunaraccoltadifferenziata chedevecomunqueessere effettuata a monte dai comuni e che secondo quanto previsto dalla legge dovrebbe raggiungere il 60 per cento ma che ad oggi si attesta su valori di molto inferiori». f. g.
L’impianto di Sant’Arcangelo
A Viggiano parte un centro di raccolta Il capannone del nuovo impianto di Sant’Arcangelo
VIGGIANO - Un sito di trasferenza per il trattamento dei rifiuti solidi urbani nel territorio viggianese. Suscita clamore la notizia diffusa da qualche tempo nella capitale del petrolio sulla probabile realizzazione di un sito di trasferenza nel territorio comunale del paese. Una sorta di centro di raccolta dove confluirebbero Rsu provenienti dai comuni del comprensorio della Comunità Montana Alto Agri, per poi essere trasportati nella discarica di Sant’Arcangelo. Sito previsto nel Piano della Provincia di Potenza insieme alla realizzazione di altre sei stazioni di trasferenza nei comuni di Rapone, Genzano di Lucania, Baragiano Trivigno, Noepoli e Chiaromonte. Il tutto concretizzato nel protocollo di intesa tra la Regione e le due Province, Potenza e Matera, per dare atto alla programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi secondo un metodo coordinato al fine di “realizzare un sistema territoriale di gestione integrata, coeso e solidale, per il recupero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti in Basilicata”. Un sito scelto che a quanto pare ha già innescato qualche polemica nella comunità viggianese. Da parte dell’amministrazione comunale, il Primo cittadino del paese, Giuseppe Alberti riferisce che «l’ufficio tecnico comunale sta lavorando all’individuazione dell’area. Per ora - sottolinea - i tempi ancora non ci sono, quindi, bisogna attendere. Il rifiuti - ha spiegato il Sindaco - solo Rsu, confluirebbero nella stazione e poi il trasporto avverrà tramite cassoni scarrabili, portati nella discarica di Sant’Ar-
cangelo per ora, e Moliterno quando riaprirà». Un obiettivo quello di ottimizzare il costo dei trasporti anche in seguito all’ordinanza di chiusura della discarica di Moliterno. A chiedere delucidazioni ed informazioni al Sindaco sull’argomento: problema dei rifiuti solidi urbani e la stazione di trasferenza, i consiglieri del gruppo di minoranza del Partito della Libertà “Il Cambiamento”. «I sottoscritti - si legge nella interpellanza - Amedeo Cicala e Pierluigi Maulella, consiglieri comunali del gruppo di minoranza “il Cambiamento”, avuto notizia a mezzo stampa che il territorio del comune di Viggiano è stato individuato dal Piano provinciale per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e speciali quale sito di trasferenza degli stessi; considerato - si legge sempre nella comunicazione - che tale individuazione è stata effettuata nella completa disinformazione della popolazione e forse anche della stessa amministrazione comunale; ritenuto che sull'argomento si rende necessario uno specifico ed approfondito dibattito al fine di conoscere il reale stato dell’iniziativa e le proposte e le azioni che l’amministrazione intende portare avanti a salvaguardia del territorio e della popolazione; interrogano - conclude la nota dei consiglieri - ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 22 del vigente regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, su quanto innanzi segnalato con invito a fornire risposta scritta e riservandosi ogni ulteriore iniziativa qualora la presente fosse disattesa». an.pe.
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di FRANCESCA GRESIA
SANT’ARCANGELO Cambio di rotta per la raccolta differenziata, l’amministrazione decide di provare con la raccolta porta a porta. Dal 29 settembre si avvia la nuova campagna di educazione ambientale del Comune di Sant’Arcangelo, dal titolo “Dire, fare, differenziare” con un diverso servizio di conferimento dei rifiuti riciclabili, vetro, carta e cartone, plastica. Collocato in una delle ultime posizioni della classifica Comuni Ricicloni, stilata da Legambiente, Sant’Arcangelo aveva da tempo posizionato sul suo territorio i classici contenitori a campana che, però, non avevano prodotto risultati adeguati. Si cambia quindi modalità di raccolta e si prova con quella porta a porta che, almeno negli altri comuni limitrofi, ha fatto registrare buoni risultati. Spariscono quindi i cassonetti lungo le strade del paese e alle famiglie viene consegnato un secchio per la spazzatura indifferenziata, oltre, naturalmente, ai sacchetti per il vetro, la plastica e la carta. In soli due punti del paese, uno a Sant’Arcangelo nel centro storico e uno a San Brancato, saranno posizionate delle campane per emergenze e per facilitare questo primo periodo di transizione. Due i giorni a settimana in cui sarà ritirata la spazzatura differenziata, quattro quelli per l’indifferenziata. Per gli abiti in disuso gli abitanti potranno far riferimento alle campane situate nel centro abitato, mentre per i rifiuti ingombranti è stata prevista un’isola ecologica situata nella zona artigianale di San Brancato, con il ritiro a domicilio per chi avesse problemi nel conferimento degli stessi. Un’operazione non semplice ma necessaria, secondo l’amministrazione, per avviare la cittadinanza ad una prima reale raccolta differenziata. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Domenico Esposito: «Abbiamo organizzato incontri con le varie categorie sociali, preparato degli opuscoli, manifesti e diversi messaggi radiofonici per preparare i cittadini. Attualmente - riferisce Espostito - il comune conferisce nel proprio impianto ben sette tonnellate di rifiuti al giorno, sopportando costi non indifferenti. Se si riuscisse a ridurre del 50 per cento tale cifra - valuta il sindaco Esposito - l’amministrazione potrebbe impiegare le risorse risparmiate per il miglioramento dei servizi, e non potrebbe escludere una revisione della tassa di smaltimento. E’ un impegno che la comunità deve avere nei confronti dell’ambiente che la circonda». E non mancano le curiosità perché aggiunge il primo cittadino: «Con l’avvio della porta a porta sono emersi anche numerosi evasori che non comparivano nel registro comunale, tra questi diversi extracomunitari ma anche qualche locale che per diverso tempo non ha versato le tasse dovute».
Incontri
Mercoledì 7 ottobre 2009
Michele Cascino
Matera, a casa del vecchio vicepresidente della Regione
Quando la politica non era un mestiere Sempre socialista con onore. Il disagio rispetto all’attuale classe dirigente di PARIDE LEPORACE MATERA - Michele Cascino è stato un protagonista della vita pubblica lucana e nazionale ricoprendo ruolo di alto prestigio alla Regione e nel Partito socialista italiano. Lo vado a trovare nel sue tinello borghese della casa materana dove vive con la moglie. E' stato uno di quei dirigenti che hanno partecipato a quella stagione politica che il presidente Napolitano ha esaltato nei suoi impegni valoriali e per il rispetto che vigeva tra le ideologie contrapposte. Socialista lombardiano, uomo della sinistra a disagio con i tempi moderni mi sembra un testimone eccellente per capire il nostro complesso presente e comprendere perché in molti si sentono orfani della Prima repubblica. Dopo i convenevoli di conoscenza iniziamo a colloquiare del centrosinistra lucano, da sempre al potere, e chiedo se questa rendita di posizione poggia sul lavoro fatto dai padri fondatori. Cascino senza scomporsi demolisce subito la mia argomentazione: “Il nostro lavoro è andato disperso. Dei nostri propositi non c'è traccia di quello che si fa e anche di quello che si dice”. Rintuzzo e il vecchio politico ribatte: “E' andato perso l'interesse pubblico. Un tempo c'erano Verrastro, Calice, Schettini grandi personaggi che operavano solo per l'interesse pubblico”. L'oggi di Cascino è buio pesto. “Man mano la situazione si è degradata. Gli interessi principali sono diventati quelli di carattere personale”. A questo punto Michele Cascino apre l'album dei ricordi: “Pensi che quando è nata la Regione io andavo da Matera a Potenza con la mia 500. Nessuno rimborsava nulla, non c'erano auto blu e questo ero normale. Le racconto un aneddoto. Io essendo vicepresidente della Regione spesso sostituivo il presidente. Una volta l'economo mi voleva far firmare un contratto di locazione per un garage. Noi non avevamo ancora neanche una sede dove riunirci e mi sembrava innaturale questa spesa. Il funzionario meravigliato mi oppose che la Regione era nata per dispensare quattrini e distribuire ricchezza per il capoluogo. Ovviamente non ho firmato l'atto”. Osservo il risorgere dell'antica questione di Potenza centro della spesa pubblica ai danni di Matera e della periferia. Ma Cascino non guarda al pennacchio. Per lui Potenza è città burocratica, Matera città di attività produttive fertilizzata da una vocazione levantina ben diversa da un certo immobilismo lu-
Da Matera a Potenza con una 500 e senza rimborsi
L’ex vicepresidente della Regione Basilicata Michele Cascino. Sopra a un covegno socialista insieme a Baget Bozzo. Sotto: con Carlo Levi
cano. Butto altra legna nel fuoco della polemica chiedendo ad un socialista vecchio stampo ricordi e giudizi sul dominus di quegli anni: Emilio Colombo. E Cascino afferma: “Siamo amici personali pur avendo avuto scontri politici”. E ritorna in presa diretta il garbo e lo stile di quel periodo ma i giudizi restano netti:“Colombo è stata una persona che si è lasciato contaminare dal clientelismo. Non ne è stato l'artefice ma una vittima. E' stato costretto a praticarlo per alimentare un seguito numeroso e famelico. La Democrazia Cristiana lucana si è mossa in continuità con i vecchi agrari locali che hanno continuato i loro affari con nuovi incarichi”. Naturale chiedere lumi quindi sulla diversità socialista: “Noi abbiamo dato un contributo critico. Non ci siamo mai appiattiti sulla Dc. Siamo stati invece succubi dei comunisti. Nei comuni eravamo un
blocco unico. Nel mio paese a Stigliano per esempio facevamo battaglie comuni senza distinzioni nella lotta per le terre”. Infierisco sull'uomo di altri tempi chiedendogli cosa pensa della crisi della sinistra e dell'assenza dei socialisti nel parlamento italiano e Cascino risponde immediato: “Ho un rammarico profondo. Io sono rimasto socialista con coerenza personale. I comunisti ci hanno mal ripagato del sostegno che abbiamo dato.Non volevo riconoscenza personale, ma osservo che ci hanno sempre adoperato per stare nelle giunte. Tenga presente che in un'elezione regionale noi eravamo più forti di loro nei consensi”. La sponda va agli anni Novanta, quando la transizione forma il nuovo centrosinistra lucano. “I comunisti sono stati scaltri ad acquisire socialisti come Pittella che non avevamo valorizzato I comunisti quando Gianni era nell'ufficio di presidenza e sollevarono un
caso di incompatibilità io lo difesi lealmente da vicepresidente”. Mi sorgono curiosità su passato e presente politico lucano e pongo il paragone al vecchio Cascino che mi risponde: “Mi sembra che la Basilicata abbia perso la sua originalità. Il terremoto prima e l'industrializzazione della Val Basento hanno creato una classe politica parassitaria”. Il rimando obbligato è sulla Questione meridionale. Per Cascino “esiste ancora”ma in termini molto diversi. Il vecchio socialista vorrebbe “spazio per i giovani ma questo non avviene per le incrostazioni del potere”. La conversazione scivola sull'ultima crisi regionale di via Anzio e l'ex vicepresidente analizza in questo modo: “Hanno perso un sacco di tempo per decidere solo assegnazioni di poltrone”. E del Pd che pensa Cascino? “Una fusione tra Pci e Dc che ha cancellato la tradizione. Hanno saltato le periferie imponendo
dall'alto un processo che ha prodotto soltanto burocrazia”. Con il vecchio politico dopo aver concordato che la Basilicata non ha caratteristiche berlusconiane discettiamo di filosofia politica e al vecchio politico che vede assenza di cultura nei moderni partiti chiedo quali sono le sue colpe personali. “Io ho fatto troppo il puritano. Dovevo essere più cinico. Sono vittima di me stesso. Una volta non sono stato eletto in Parlamento per un pugno di voti”. A Cascino che ha avuto incarichi nazionali alla direzione di via del Corse chiedo della stella di Bettino e lui risponde: “Non sono mai stato craxiano, sono nato lombardiano”. “Come Cicchitto” replico. E lui amareggiato “Ha avuto una metamorfosi, Lo conosco personalmente, ogni venerdì ci riunivamo a via Santa Croce. Mi ha confessato quando gli ho chiesto perché di tutto questo e lui mi ha detto «Michè problemi economici»”. E i ricordi sono amari su “amici di Craxi che hanno imbastardito tutto”. Il pensiero corre ai compagni che sono rimasti socialisti senza partito e che al telefono ancora inseguono ricordi e analisi. In televisione oggi Cascino vede un ministro come Brunetta con cui duettò in una lontana riunione romana e che non comprende nelle sue trasformazioni. Entra la moglie che invece apprezza molto il new deal dei socialisti verso Berlusconi. Quasi una metafora in casa di una divisione storica. Michele invece tra malanni e acciacchi pensa all'Europa mediterranea, spera nei giovani e non ha più partiti in cui riconoscersi. Una solitudine molto rumorosa. Quella di un vecchio socialista lucano che ha avuto l'intuizione di creare l'Agrobios e il centro Geodesia ricevendo dai colleghi lo sfottò di essere appellato lo“scienziato”. Creata stornando fondi di bilancio con Verrastro che evidentemente credeva nelle sue intuizioni. Una vita spesa per la politica che ci fa piacere di aver sollevato dall'oblio.
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12 Primo piano
Veleni in mare La ricostruzione dei traffici di rifiuti dopo il ritrovamento del relitto di Cetraro
Una “rete” gestiva le navi I carabinieri: «Forze occulte non facilmente identificabili controllavano passo passo il lavoro degli investigatori» la palese omertà riscontrata in per- italiana, tuttora ancora avvolti nel Di GIUSEPPE BALDESSARRO sonaggi coinvolti direttamente o in- mistero. Come la fuga del massone REGGIO CALABRIA - Ci sono 49 direttamente nel fenomeno del nu- Licio Gelli dalle carceri svizzere; la strage del Dc9 di Ustica; la morte del scatoloni depositati alla Procura cleare in esame». Si legge ancora: «Il “muro di gom- dirigente della Partecipazioni statadella Repubblica di Reggio Calabria. Sono conservati negli archivi del Ce- ma”sucui inevitabilmenteandavaa li Sergio Castellari; l’uccisione della dir. Faldoni immensi nei quali sono “cozzare”l’attività degli inquirenti e giornalista Ilaria Alpi ed il caso Socontenuti centinaia di nomi, visure della Polizia giudiziaria, ha rappre- malia; il coinvolgimento dell’ente di di società italiane ed estere, lettere, sentato il principale ostacolo da ab- Stato per il nucleare “Enea” nella documenti e verbali. Decine di mi- battere per poter entrare nei mean- cattiva gestione delle centrali nucleari esistenti in Italia e gliaia di pagine di infornel possibile coinvolgimative della polizia giumento dello stesso ente diziaria. Atti archiviati, nei traffici illeciti dei ridopo anni d’indagini. fiuti radioattivi; e infine Mancava il corpo del reala vendita di armi all’Iran to, non c’erano le navi. e Iraq da parte dell’ItaNonostante le avessero lia». cercate, nessuna di essa Circostanze a cui si è era riemersa dai fondi interessata la procura di dell’abisso. E senza navi, Reggio, ma non solo. senza i carichi di veleno Tant’è che per dimoche si portavano nella strare la vastità dell’inpancia, restano le carte, Francesco Neri dagine si può ricordare, ma solo le carte non fanad esempio, quante siano no i processi. O almeno state, in più fasi e per didri del fenomeno non li hanno fatti in passato. versi aspetti, le procure italiane Mettere assieme la storia delle in esame. E’ sembrato che “forze occulte”, di coinvolte. A iniziare da Savona, Co«navi a perdere», evidentemente, non è facile. E’ un’inchiesta che si non facile identificazione, abbiano mo, La Spezia, Milano, Brescia, Vecompone di decine di rivoli, che por- controllato passo passo gli investi- nezia, Alessandria, Pescara, Roma, tano in altrettante direzioni. Un fiu- gatori nel corso delle varie attività Napoli, Salerno, Matera. Palermo, mecarsico dinotizie,capaci diemer- svolte. Inizialmente le indagini, ori- Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, gere e sparire, per poi riaffiorare ginate da un esposto presentato da Locri e Palmi, oltre alla Procura nanuovamente quando meno te lo Legambiente a codesta Procura del- zionale antimafia. L’informativa ha lo scopo di «rifela Repubblica, non facevano presaaspetti. Una sola certezza. La Calabria è gire uno scenario come quello che rire i collegamenti mafiosi emersi tra i soggetti coinvolti nel traffico e stata per 15 anni almeno al centro di sarebbe poi emerso». A scrivere queste parole non è un lo smaltimento dei rifiuti radioattivi molti traffici. Tutti intrecciati tra di essi, tutti mortali. Il pm Francesco magistrato infatuatosi del proprio e la criminalità organizzata calabreNeri che condusse la prima indagi- lavoro, un giornalista troppo zelan- se, nel traffico delle armi, degli stune sulle «navi dei veleni» e il coman- te, un pentito con secondi fini o pefacenti e del riciclaggio di titoli di dante Natale De Grazia, che era uno un’associazione ambientalista. So- credito». Nel farlo i carabinieri, di fatto, sindei suoi investigatori di punta, forse no parole dei carabinieri, dello Stato neppure immaginavano su cosa sta- quindi. Sonorighe prodotteda inve- tetizzano l’intera indagine. C’è infatvano indagando. Neppure lontana- stigatori, che sanno di cosa parlano. ti un filo unico, che diventa “rete”caE continuano: «Inizialmente, era pace di unire diversi tasselli. mente potevano sapere su quale miPezzi di un mosaico che oggi inina si erano seduti. E se non lo sapeva- inimmaginabile imbattersi in sceno loro, non lo sapeva nessun altro. nari inquietanti che hanno scosso la ziamo a raccontare, ma che ci portaForse. Si parla di business interna- coscienza civile della popolazione no lontano. zionali. Di scorie radioattive, di porcherie che ancora oggi uccidono il mare e la terra calabresi. Ma si tratta anche di altro. Si tratta di traffici di armi, di droga. Parliamo di ‘ndrangheta, di faccendieri, di servizi segreti deviati. Dell’antistato di cui forse neppure lo Stato, quello pulito, conosce la reale dimensione. Neri e De Grazia avevano messo la mani CETRARO - Francesco Fonti verrà sulla “Rete”. interrogato oggi dai pm della DireFaldonisi diceva,di cuinon èsem- zione distrettuale antimafia di Caplice raccontare. Una storia com- tanzaro e Reggio Calabria. La diretplessa, nella quale ci sono tanti dub- tiva di far condurre l'interrogatorio bi e poche sicurezze. Una però c’è. I del pentito della 'ndrangheta a maginomi che emergono, i fatti che si nar- strati di Catanzaro e Reggio in marano nei fascicoli sono stati archi- niera congiunta è partita dal procuviati. Tutti innocenti, niente rilievo ratore nazionale antimafia, Piero penale, nessuna responsabilità ac- Grasso, il giorno del vertice tenutosi certata. Però le carte restano, e ser- a Roma nella sede della Dna, a cui vono oggi a spiegare quello che per hanno preso parte i procuratori di vent'anni la gente non ha saputo. Catanzaro, Reggio, Paola, Lamezia L'INFORMATIVA Terme, Firenze e Livorno, tutti a vaE IL MURO DI GOMMA rio titolo interessati dalla vicenda La sintesi di buona parte di dell'illecito smaltimento dei rifiuti quell’inchiesta è scritta nero su radioattivi e delle “navi dei veleni”afbianco in un’informativa del Repar- fondate nel mare attorno all'Italia. to operativo del comando provincia- L'ex boss della Locride è stato il prile dei carabinieri di Reggio Calabria. mo a parlare dell'inabissamento delUn rapporto del 9 ottobre 1996, in- la nave, ritrovata nei giorni scorsi viato a Neri, che già in premessa fa sui fondali di Cetraro, indicando il tremare i polsi: «Le relative indagi- punto e le modalità dell'affondamenni, che si sono presentate subito lun- to, che sarebbe stato provocato per ghe e molto complesse, spesso han- nascondere in mare fusti. Il pentito Fonti ripreso di spalle no subito rallentamenti a causa delp. o.
Tra scorie velenose trafficanti di armi chili di cocaina e amici eccellenti
Oggi il pentito Fonti davanti ai giudici
| L’APPELLO | Il sindaco di Rotondella: «Ora nuovi accertamenti anche nelle acque del Mar Jonio» Il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano
ROTONDELLA - Il sindaco di Rotondella non ci sta. Chiede nuovi accertamenti nelle acque dello Jonio e chiede anche vengano realizzati al più presto. E affida a una nota stampa le proprie preoccupazioni, a seguito delle diffusione delle recenti e «inquietanti» notizie di stampa relative al rinvenimento, su un fondale al largo delle coste tirreniche della Calabria, di un natante verosimilmente contenente nelle proprie stive fusti di materiale radioattivo e comunque tossici. «E’ appena il caso di rammentare - spiega il primo cittadino di Rotondella, Vincenzo Francomano - che non più tardi di alcuni anni or sono state avviate indagini della magistratura su notizie di reato relative ad analoghe “imprese” compiute dalla criminalità organizzata nelle acque del Mar Jonio prospicienti le nostre coste». Dice così il primo cittadino, Francomanno.
E continua: «Stante la almeno apparente oggettiva attendibilità di rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si stima necessaria l’assunzione di una rinnovata e concreta iniziativa dei ministeri interessati (Ambiente, Interno, Giustizia, Difesa), dell’assessorato all’Ambiente della Regione Basilicata e dell’autorità giudiziaria, per quanto di rispettiva competenza». Secondo Francomano, i nuovi accertamenti devono essere rivolti innanzi tutto all’accertamento delle fondatezza delle notizie a cui si fa riferimento, se del caso, all’avvio di azioni di bonifica e recupero ambientale degli eventuali siti contaminati. «A nome della comunità rotondellese - conclude - notoriamente sensibile in particolar modo alle tematiche ambientali, anche in ragione del permanere sul proprio territorio di un deposito di materiale radioattivo si auspica pertanto una risolutiva opera di accertamento e di soluzione del problema».
Negli anni passati la magistratura aprì indagine su notizie di reato
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Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
INTERROGATIVI POST PRESIDENZIALI: MA IL FONDO L’ABBIAMO TOCCATO?
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di NICOLA LOMBARDI IL PRESIDENTE della Repubblica Giorgio Napolitano ha completato la sua visita istituzionale in Basilicata, prima a Matera poi a Potenza e infine a Rionero, dove, in un luogo dal forte legame con l'illustre meridionalista Giustino Fortunato, ha pronunciato un discorso molto costituzionale, particolarmente rivolto all'unità del Paese (Non vi può essere Italia senza il Mezzogiorno, ha detto). Quasi che i convenuti (istituzioni, politici, giornalisti, semplici cittadini) non anelassero altro che la secessione della Basilicata dal resto del Paese... Ho letto con molto interesse gli autorevoli interventi pubblicati da questo giornale Giovedì 1 Ottobre nel servizio di benvenuto al Presidente. Da questa lettura emerge piuttosto chiaramente che, ad esclusione di alcuni interventi di carattere prevalentemente istituzionale e di circostanza, la prevalenza dei sentimenti espressi è improntata a senso di delusione e sfiducia in chi governa la cosa pubblica nella nostra regione. Ho colto inoltre una denuncia ancora più risentita, per le tante cose che non vanno, da parte dei lucani che, come me, son tornati o che per ragioni di lavoro risiedono prevalentemente altrove. Forse perchè queste persone, non vivendo stabilmente e quotidianamente la realtà locale, hanno una maggior lucidità nell'osservare, nel mettere a fuoco. Diversamente da chi, non avendo una diretta e immediata opportunità di raffronto, è, suo malgrado, condannato all'assuefazione. E quindi, come non condividere la delusione di Carmen Lasorella quando osserva una Basilicata odierna sciatta e trasandata ? Come non condividere l'esortazione che Angelo Lucano Larotonda rivolge ai giovani lucani a essere più protagonisti dei loro destini, svincolati dal giogo delle raccomandazioni nel rivendicare diritti ? Come non riflettere sul serio pericolo di ulteriore emarginazione socio-economica che incombe sulla Basilicata - e sulle altre regioni del Sud - richiamato da Nino D'Agostino quando paventa la sciagurata conseguenza delle forti spinte secessioniste di molte aree forti del Paese ? Come non condividere il richiamo del valente cuoco Federico Valicenti ai nostri politici e amministratori locali ad "uscire fuori dal localismo feudale", ad uscire dai soliti tatticismi di parte spesso a difesa di interessi individuali a scapito di un benessere collettivo? Come non apprezzare il poetico, accorato, quasi struggente "Eravamo" di Pino Mango quando si riferisce alle straordinarie virtù della nostra bella regione quotidianamente mortificate, trascurate, spesso male utilizzate o, ancor più grave, utilizzate a fini poco nobili. Virtù, bellezze, ricchezze che abbiamo ereditato e che vediamo depauperare giorno dopo giorno sotto l'occhio "vigile" di chi è chiamato ad amministrarle e valorizzarle. Ho cercato di capire, e in parte ho dovuto condividere, lo scetticismo di Giancarlo Tramutoli, che "non si emoziona" difronte al rituale del viaggio isituzionale del Presidente della Repubblica se non è pregno di programmi concreti, caratterizzato invece da un lato da aspettative e speranze, dall'altro da tanta buona volontà e comprensione, mancante però di un reale potere decisionale. Concordo con Gianni Pittella quando esalta alcune peculiari potenzialità della nostra regione e condivido il suo pensiero, unitamente a quello di Maria Teresa Cascino, nel riconoscere la figura del Presidente Napolitano come ultimo baluardo a custodia della Costituzione, frequentemente minacciata nei tratti più fondamentali. E, peraltro, in un clima sociale e politico mai tanto avvelenato, Giorgio Napolitano sembra davvero essere uno dei pochi capisaldi - per moralità, rettitudine, equilibrio, senso dello Stato e difensore dei più alti valori etici - a cui potersi ancora affidare per trasmettere alle giovani generazioni la speranza che "toccato il fondo, c'è solo da risalire la china". Resta solo domandarsi: Ma il fondo l'abbiamo toccato? E, si, perchè, se il fondo non l'abbiamo ancora toccato, c'è davvero poco da stare allegri! Insomma, vorrei concludere osservando che va bene aggrapparsi ad una figura carismatica come il Presidente Napolitano per affidare le residue speranze di riscatto sociale-economico-culturale della Basilicata, va bene anche approfittare di questa occasione per cercare di rilanciare una volta di più la famosa "Questione Meridionale", da circa un secolo portata all'attenzione generale, spesso discussa e approfondita ma mai seriamente affrontata. Così come trovo giusto cogliere l'opportunità dell'effetto mediatico della visita. Va bene anche sfruttare l'occasione per rattoppare qualche pezzo di asfalto in città. Non possiamo però dimenticare che la stessa Costituzione Italiana, che il Presidente con tanto vigore cerca di difendere, assegna al Capo dello Stato ben pochi poteri esecutivi. E allora, val certamente la pena riferirsi ed appellarsi ad una figura di così alto valore morale e istituzionale per evidenziare il profondo disagio che il differenziale, sempre più accentuato, tra aree forti del Nord ed aree storicamente deboli come la Basilicata, provoca nelle popolazioni, in particolar modo in quelle più giovani e ancora alla ricerca di un dignitoso progetto di vita. A condizione però che resti ben presente in ognuno (o che maturi) la consapevolezza che il primo passo tocca proprio a noi cittadini, ad ognuno di noi, iniziando col modificare il modo di interpretare la politica, di usare la cosa pubblica, di esigere i diritti e di rispettare i doveri. E, ancora, di valorizzare meglio il patrimonio genetico di persone serie, affidabili e laboriose. Insomma, riesumiamo l'antico detto "Aiutati che Dio ti aiuta !" e proviamo a metterlo in pratica, chissà che qualcosa non cominci a cambiare.
Buttatevi dietro le spalle le traversie e gli errori di lavoro: la fortuna sta cambiando in fretta. Difficoltà superabili in amore.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro puntate molto sulle vostre qualità dip0lomatiche per uscire da una situazione delicata. Incontri stimolanti in serata.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Oggi dovrete dar prova di grande coraggio, calma e adattabilità di fronte ad un'emergenza nel lavoro. Buone prospettive in campo sentimentale.
IL DOPO NAPOLITANO QUALCHE RIFLESSIONE di TOMMASO MARCANTONIO
CANCRO 22/6 - 22/7
Cercate di frenare le vostre mosse impulsive: nel lavoro la situazione è piuttosto delicata. In amore siete troppo esigenti.
LEONE 23/7 - 23/8
BELL’INTERROGATIVOhaposto ilbravo,sagace e pungente direttore Paride Leporace su Il Quotidiano, a seguito della recente visita del Presidente della Repubblica on.le Giorgio Napolitano in Basilicata, con la domanda “Quello che resta”. Ha fatto già eco, su tale argomento, l'attenta e oculata riflessione dell'amico vice presidente delConsiglio Regionaledi Basilicata Franco Mattia. Che ha subito registrato il “mea culpa” di Antonio Bassolino - quale governatore della Campania - nell'aver ammesso pubblicamente, così avrebbe riferito Franco Mattia e letto su Il Mattino di Napoli, le proprie responsabilità sul fallimento della propria gestione in quella regione prossima alla Basilicata. È un elogio all'autocritica come esempio di “Quello cheresta”. Mal'alta lezionedi meridionalismo del Presidente della Repubblica con la sfida all'autogoverno nell'avvento del processo di federalismo fiscale, non può essere trattato sinteticamente in indirizzi e/o in direttive e meno che meno in semplici messaggi promozionali. Ora piùche la riscoperta deldettame di Giustino Fortunato che già nel secolo scorso individuava i mali e le conseguenze dello sfasciume non solo geografico, quanto amministrativo delle regioni meridionali, si comprende come sia estremamente importante quello che ha ribadito a tutta la classe politica nostrana il Capo dello Stato. È evidente - giustamente che gli amministratori locali, provinciali e regionali debbano trarre utili insegnamenti dall'autorevole lezione dell'on.le Giorgio Napolitano. Perché - se a Messina ora si contano i morti e la distruzione di decine di fabbricati per la franadiunamontagnaa seguitodiunrapidoe violento nubifragio - la responsabilità è in maniera preminente di una poco onesta e disattenta amministrazione periferica. Di conseguenza, visti i tanti disastri tra i più gravi registrati nel secolo scorso quali quelli della diga del Vajont in Alto Adige, di Sarno in Campania e di Soverato in Calabria, sarebbe ora di prestare attenzione all'implosione del complicato caso Marinagri di Policoro. Che tanto tormento ha creato per il sequestro del complesso residenziale disposto dal P.M. Luigi De Magistris e della reazione della cosiddetta “Associazione delle Vittime …”. La lectio dell'illustrissimo sig. Presidente della Repubblica se quindi ha investito direttamente - senza interlocuzioni - tutti i responsabili della vita pubblica tra amministratori, politici, sindacati e dirigenti di riferimento per una operatività più omogenea e più rispondente a servizio dei cittadini, è diretta anche a tutte le altre componenti della società civile a cominciare da Confindustria per passare attraverso la Scuola, la Sanità e la Giustizia. Certamente la Regione Basilicata ha più meriti rispetto alle altre nel contesto del Meridione,
anche se, a dirla tutta, spesso i nostri responsabili - per l'avidità della “auri sacra fames”imbastiscono trame, ordiscono inciuci e praticano il trasformismo dei voltagabbana incuranti dell'interesse collettivo, badando a primeggiare e a occupare scranni per la conservazione del potere in barba allo spirito di servizio propagandato per la loro elezione. “Quello che resta” dunque, il dopo visita dell'on.le Giorgio Napolitano - è molto più eloquente ed incisivo di quanto possa apparire e ripreso. La Poli Bortone già sindaco di Lecce non può oggi menar il can per l'aia proponendo una nuova compagine meridionale “IO - SUD” per scimmiottare quanto persegue Bossi della Lega Nord e l'M P A (Movimento per le Autonomie) dello schizofrenico Salvatore Lombardo - oggi governatore della Sicilia - i quali rivendicano entrambi, in nome dell'autonomia politica, la libertà di premere sul governo Berlusconi per ottenere implementi di finanziamenti, riconoscimenti e privilegi. Il Presidente della Repubblica, on.le Giorgio Napolitano, proprio dalla Basilicata e dalla casa, da Rionero in Vulture, riprendeva le interpretazioni ei saggidi GiustinoFortunato con “la denuncia e il pericolo di tendenze particolaristiche che soleva chiamare - bestemmie separatiste” per scongiurare il disegno della disgregazione della Unità nazionale. Così ha tuonato - in vista delle celebrazioni del 150mo dell'Unità d'Italia che è occasione per rivedere la storia e nel federalismo la riaffermazione di superare inefficienze e atteggiamenti spregiativi del Nord. Certo, il Presidente Napolitano, nel ricordare il divario drammatico con il Nord, ha chiesto alla Basilicata e al Sud di non indulgere sui propri guai e di offrire uno scatto di reni per affermareuna volontàdirinnovamento.Se leclassi dirigenti del Sud non hanno retto alla prova dell'autogoverno, la colpa non è attribuibile a Bossi che fa il suo mestiere ma l'assenza di una determinazione del Mezzogiorno.Potrebbe bastare. Il “Dopo visita”non è quello di un digestivo per il nostro amabile Presidente che, nonostante il gravame dell'età avanzata, conserva integra la lucidità e le energie nel riaffermare con l'autorevole richiamo la educazione e la formazionedelle giovanigenerazioni. Aiquali non basta qualche pagina di storia, ma dovrebbero scolpire nelle loro menti il sacrificio e il martirio dei padri, la soddisfazioni di essersi liberati dalla schiavitù dell'oppressione, di mirare al miglioramento progressivo e costante dei valori. In altri termini impegnarsi nella ricerca della propria identità mediante la passione e l'impegno “con lo scatto di volontà”per l'intima soddisfazione di apportare un contributo onesto e sincero alla crescita del proprio ambiente avendo raggiunto la maturità.
Dopo un periodo di apatia finalmente state riprendendo interesse per il lavoro: ora non perdete tempo. In amore volete di più.
VERGINE 24/8 - 22/9
Giornata piena di impegni e di iniziative professionali stimolanti. Una persona vi attrae molto e non potete farci niente.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Il vostro lavoro sta andando bene come non era mai accaduto in passato: il vostro entusiasmo crescerà. In amore non fatevi prendere in giro.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nella professione in questo periodo dovrete fare precise scelte di fondo prima di qualsiasi iniziativa. Clima positivo per l'amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Approfittate della giornata di relax per esaminare con maggiore freddezza e lucidità la situazione lavorativa. L'amore bussa alla vostra porta.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Anche se il vostro punto di vista è giusto, nel lavoro conviene aspettare che le acque si calmino per parlare. Troppa diffidenza logora un amore.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Per poter affrontare delicate transazioni di affari dovete scegliere il momento migliore: vigilate. Tempi lunghi per un amore che sta sbocciando.
PESCI 20/2 - 20/3
Se volete contare di più sul contributo dei collaboratori vi conviene essere meno critici e più persuasivi. Contatti sociali interessanti.
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L’UNITA’ VALORE FONDANTE di ANTONIO PEPE* LA CGIL di Basilicata condivide il messaggio che il presidente della Repubblica ha dato in occasione della visita istituzionale in Basilicata, in cui ha ribadito l'unità del Paese quale valore irrinunciabile di una democrazia moderna. Ha riaffermato il proprio ruolo di garanzia per tutti i cittadini rappresentando, oggi, la vera autorità morale, indiscussa, del paese. Il richiamo forte all'unità e unicità dello stato democratico deve far riflettere quanti si apprestano a mettere mano al cosiddetto federalismo fiscale che non deve rappresentare motivo di ulteriore impoverimento e di nuove diseguaglianze a scapito delle regioni del mezzogiorno in termini di servizi pubblici e garanzie dei diritti fondamentali, quali la sanità, la scuola, l'Università per tutti i cittadini. Perciò, ogni attacco politico tendente a delegittimare la funzione del Capo dello Stato va respinta con forza. Le debolezze proprie dei partiti di opposizione in Parlamento vanno affrontate in quella sede, attraverso l'esercizio di una maggiore responsabilità da parte dei parlamentari, eletti dal popolo, per approvare le leggi ed essere presenti in tutte le fasi procedurali, compresa quella più delicata del voto. La legge relativa allo scudo fiscale è sicuramente un provvedimento iniquo che favorisce gli evasori fiscali e il riciclaggio del denaro proveniente da affari loschi e illegali. Il monito del Capo dello Stato deve valere per tutti, forze politiche e sociali, ad operare per una decisa ripresa delle attività che riguardano la qualità degli investimenti e l'allargamento del credito, in special modo per le PMI, operando un concentramento delle risorse nei settori industriali, della formazione e nella ricerca e sviluppo. Ci pare che il Presidente della Repubblica abbia ribadito in pieno quanto il sindacato, e la CGIL in particolare, da tempo sostiene ed ha messo in campo con azioni specifiche. Il presidente ha reso onore alla terra di Basilicata utilizzando la sua visita per sollevare temi importanti per la vita democratica e politica del paese, diffondendo un messaggio di alto profilo morale ed etico. Come abbiamo ribadito al Capo dello Stato, nell'incontro tenutosi all'Università della Basilicata, c'è bisogno di un salto di qualità, che vada al di là dei singoli territori e superi il dualismo nord-sud, che affronti le questioni strutturali, favorendo la realizzazione di un disegno condiviso in grado di incrementare la debole rete infrastrutturale materiale, immateriale e sociale di cui disponiamo, spingendo in avanti lo sviluppo e la sua sostenibilità. È indispensabile far assumere valore strategico alla ricerca e all'innovazione tecnologica di qualità, definire una diversa e nuova politica che sappia alimentare investimenti mirati a sostenere la qualità della ricerca valorizzando gli addetti. Crediamo vi sia un urgente bisogno di una nuova stagione politica, di un pensiero lungo sullo sviluppo eco-sostenibile del mezzogiorno. Riteniamo indispensabile ripartire dalla centralità del lavoro, che resta la condizione per mettere in campo idee e azioni per costruire una prospettiva di futuro delle genti della Basilicata, superando stereotipi che noi stessi abbiamo contribuito a costruire. *segretario generale CGIL Basilicata
RISERVE AUREE L’UMILTA’ DI ASSISI E TASSAZIONE E LA STAGIONE DEI DIRITTI di FRANCESCO BOCHICCHIO TREMONTI ha ottenuto l'introduzione nella recente normativa fiscale della tassazione delle riserve auree di Banca d'Italia nonostante il fermo parere contrario di quest'ultima e della Banca Centrale Europea (BCE), entrambe timorose di un'insidia per l'autonomia di Banca d'Italia : non potendo disattendere tali pareri, nella norma è stata introdotta quale condizione per l'applicazione della tassazione il parere favorevole di Banca d'Italia e di BCE. Prende quindi avvio una situazione non da politica economica ma rispondente ad una vera e propria rappresentazione artistica in cui si emana una normativa osteggiata dalla Banca Centrale dell'Unione Europea e dalla Banca Centrale nazionale, ma solo la condizione del cambiamento di parere di tali due Banche Centrali. Evidentemente, il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'Economia, notoriamente provvisti di un elevato senso dell'ironia, pensano che il parere negativo delle due Banche Centrali sia stato dato per gioco, gioco che si può ribaltare nel contrario. Ma qual è il senso di tale rappresentazione artistica? Perché di fronte ad una crisi finanziaria così drammatica quale quella che ha investito l'America e l'Occidente ed alla situazione economica negativa dell'Italia i due massimi responsabili dell'economia mettono in atto siffatta rappresentazione artistica che non è nient'altro che un vero braccio di ferro con le due Banche Centrali condotto, non via in via frontale ma in via metaforica e allegorica, in modo da non scatenare uno scontro espresso e da mantenersi aperta qualsivoglia via di uscita, sperando magari che possa esservi qualche modifica nei rapporti di forza o che in alternativa si possa aprire un negoziato più ampio con altre merci di scambio? La tassazione proposta è al di fuori di ogni logica economica , in quanto relativa a plusvalenze sia solo teoriche sia non rappresentative della reale situazione economica dell'Istituto di Emissione. Tremonti ha replicato che le riserve auree appartengono agli italiani e non a
Banca d'Italia e ciò ricorda la retorica fascista dell'oro della Patria: non che Tremonti sia fascista, sia ben chiaro, semplicemente ricorre alla retorica propria del populismo di destra contro i plutocrati. Non è politica economica questa, si tratta di retorica basata sull'enfasi nel creare ad arte contrapposizione tra mondo finanziario e tecnocrati di altissimo livello da un lato e dall'altro popolo vessato e martoriato, senza distinguere tra le vere situazioni. Si vuole ridimensionare e addirittura umiliare Banca d'Italia per esercitare poteri di controllo e di direzione nei confronti delle banche in maniera non tecnica e senza rispettare le esigenze di stabilità del sistema ma demagogica - per es. ricorso ai prefetti -. La discrezionalità di cui vorrebbe beneficiare senza sottostare ai paletti fissati da Banca d'Italia è solo illusoria e quindi le piccole imprese sono poste in condizione di operare convinte di avere il Governo a sostegno, ma è un sostegno che si concretizza solo in benefici fiscali e nella deregolamentazione, non in una coerente politica economica idonea a rimuovere gli ostacoli ad una loro effettiva competizione sui mercati: come si può contare su un continuo e corposo flusso di sostegni creditizi concessi dalle banche una volta che viene scatenata contro le banche stesse e contro Banca d'Italia una guerra santa? Ma poco importa, questi sono dettagli: l'importante è che in un frangente così critico Berlusconi e Tremonti dimostrino un invidiabile senso dell'ironia, con un simpatico braccio di ferro contro le due Banche centrali pur improduttivo di effetti, a meno di un miracoloso negoziato con altre merci di scambio, che nient'altro significa che ulteriore ed improduttiva commistione di ruoli e di responsabilità. Senza mancanza di rispetto per Berlusconi e Tremonti, sembra che gli stessi, per la loro politica economica, pensino, piuttosto che a schemi e modelli economici, alla bellissima canzone di Battisti- Mogol, “Confusione”. studiobochicchio@legalebochicchio.it
I COSTI DEI MOSTRI DELLA DOMENICA MA QUANTO costeranno al contribuente le ospitate della domenica pomeriggio? E quanto costa in termini di energia (da quella elettrica per illuminare a giorno gli studi fino all'emittenza) per trasmettere ai poveri ascoltatori (a milioni da una parte all'altra: Rai 1, Rai2, Canale 5) banalità surreali che neanche nei bar di periferia. Domenica scorsa Cecchi Paone contro Parietti, Corona contro Platinette, (è solo l'ultimo dei più squallidi dei teatrini) la scena domestica di domenica si affolla di mostri, che si pagano con i soldi del contribuente. E quanti soldi! Nessun Brunetta grida allo scandalo, nessun giudice sente di inquisire la signora dei pomeriggi di Canale 5 che mette al bando le ragazze mezze nude “prescelte” dall'acquirente di turno, in un gioco al massacro (per intelligenze le più comuni) che durerà fino alla prossima estate. Ma quello è o non è istigazione alla prostituzione? In attesa di risposte (appena annotate anche da Aldo Grasso sul Corriere) prepariamoci, pubblico di teledipendenti, ad una nuova lunga stagione di svuotamento delle coscienze, in nome degli ascolti e dei consigli per gli acquisti e la spesa al supermercato. Ma al posto di quelle vacuità perché non mandano un po' di film d'autore (a migliaia ne avrebbero sia dall'una che dall'altra rete), se volessero davvero somministrare pillole di cultura. E a costi irrisori. Mimmo Abate, Armando Bronzi, Pasquale De Luca, Armando Lostaglio, Raffaele Mele, Donato Russo, Gianfranco Tramutola, Vincenzo Uva
di MAURO ARMANDO TITA Carissimo direttore, sono rimasto "estasiato" dalle celebrazioni di Assisi. Da secoli invoco più umiltà e più semplicità nelle classi dirigenti lucane. Lo splendore e l'umiltà di San Francesco volendo mutuare il Presidente De Filippo e le accorate denunce di Mons Superbo ci inorgogliscono. Dopo decenni di muri di gomma e di cassandre qualcosa si muove sul serio. Tutti hanno compreso che il Sud e la Basilicata hanno bisogno di una nuova stagione dei diritti. La democrazia nel Sud è un bene da perseguire per ragioni etiche e pratiche. Il coraggioso Roberto Saviano ci sprona a curarne il suo funzionamento. Curare il suo funzionamento significa, in estrema sintesi, allargare e consolidare la sfera dei diritti. Dopo un periodo di dimenticanze e di totale scollamento la sensibile partecipazione dei cittadini, ovunque si eserciti,(dalla Basilicata ad Assisi) ci consola e ci ammonisce al tempo stesso. La partecipazione è il "sale" della politica e della democrazia. Oggi che ritroviamo ancora chiusura, scarso entusiasmo e poche aperture di credito verso i giovani occorre urgentemente riproporre un clima di forte emotività e di forte passione civile. Come nel recente passato, abbiamo definitivamente dimenticato la tanto decantata complementarietà, tra Nord e SUD. Lo ha ribadito il Prof Galasso in quel di Rionero. E' ormai risaputo che la vera sfida del prossimo quinquennio sta nella capacità di garantire un appropriato nucleo di diritti alla fascia giovanile della popolazione lucana per frenarne l'esodo biblico. Un vero sistema integrato di educazione permanente rivolto agli ultimi stenta a decollare. Bonus, Borse di studio, assegni formativi, vouchers e tirocini formativi sono considerati ancora "combinazioni panassistenziali". Le tante, ampie e aggressive polemiche di questi ultimi giorni sui tirocini formativi ne sono un esempio concreto. La lucida analisi della Riccardelli (mamme e figli per il lavoro) ci fa riflettere sul concetto di spesa e/o di investimento formativo. Su queste basi è difficile creare il NUOVO, è difficile ipotizzare percorsi innovativi di trasparenza e meritocrazia in una regione che risente di una crisi strutturale del settore privato, vocato all'assistenzialismo più retrivo e , soprattutto, di una passività strutturale delle Banche, presenti nel territorio. Poche le eccezioni nei mega interventi "Generazioni verso il lavoro e Dentro l'Impresa". Con questi presupposti così negativi è difficile rivisitare correttamente e metodologicamente la "Questione Meridionale",
quella auspicata da Galasso e da Sergio Romano sul Corriere della Sera nei mesi scorsi. Qualcuno aveva ipotizzato, perfino,che la realizzazione del Ponte sullo Stretto, avrebbe potuto dare più ruolo e più significatività ed una diversa sensibilità allo stesso Mezzogiorno. Con lo sfasciume del territorio messinese anche questa ulteriore certezza è stata per sempre vanificata. Noi eravamo e siamo , ancora di più, oggi, di parere opposto Noi ipotizziamo percorsi( suffragati dalla dichiarazione di Napolitano contro le opere faraonioche ) che vanno verso la definitiva riproposizione di quei progetti che hanno sempre avuto a cuore … "professionalità e cultura ,condivisione e riscatto " per consentire una vera "crescita democratica" delle nostre popolazioni. Non a caso in un crescendo di attività e di controlli sociali dal basso tante aree del Sud hanno acquisito più consapevolezza e più competitività. In questo modo sono nate aree industriali come quelle daune e salentine e, soprattutto, come quelle del melfese. Solo così garantiamo progresso economico e diritti alla tanto dimenticata cittadinanza attiva meridionale. Una cittadinanza "convinta e responsabile" che si appropria del "suo" territorio e LO DIFENDE dalle Mafie e dalle Istituzioni deviate, creando quei processi innovatori e globalizzanti che la economia e la politica degli ultimi governi nazionali vorrebbero ridurre drasticamente. Sono "spazi operativi" che Sergio Romano e Giuseppe Galasso auspicano per un nuovo Sud , partendo per l'appunto dai grandi meridionalisti come Nitti, Fortunato e Rossi Doria ,caduti nel dimenticatoio per tanto tempo , e che la Basilicata moderna non può più ignorare.. Il Presidente Napolitano scegliendo quel luogo simbolo ha voluto rivisitare in chiave moderna Fortunato e Nitti rimettendo al centro dell'attenzione generale un nuovo meridionalismo. Ritroviamoci con passione e rispetto, sulle stesse scelte dell'amato presidente Napolitano, sulla lezione di Assisi e sulle denunce di Mons Superbo per far si che, anche noi lucani, finalmente , possiamo riappropriarci del nostro territorio e delle sane abitudini di un tempo . Oggi con un territorio depredato, saccheggiato e "avvelenato" si può essere orgogliosi per aver dato i natali a così insigni meridionalisti come Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti , nella consapevolezza che la loro lezione di vita non vada più ignorata e che, soprattutto, la stagione dei diritti e del controllo sociale dal basso ricominci sul serio..?!?! mauro.armando.tita@alice.it
SCUDO FISCALE E FIRME FACILI di GIULIO LAURENZI Articolo 74 Costituzione - [Rinvio alle Camere di una legge da parte del Presidente della Repubblica] Testo in vigore dal 1 gennaio 1948 ------------------------------------------------Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata. Quando si dice la firma facile!?! Questa volta è per lo scudo fiscale... Napolitano, in occasione della sua recente visita in Basilicata, ha dato lezioni di Costituzione a un cittadino del Vulture spiegandogli che il Presidente della Repubblica “deve” promulgare e che è costretto quindi a firmare le leggi che gli arrivano dalle Camere. Ma ha dimenticato di ricordare che è anche il garante della Costituzione e che in alcuni, purtroppo, sempre meno rari casi potrebbe (e dovrebbe) rinviare gli incarta-
menti al mittente, non tanto per farli ridiscutere, ma per dare un segnale forte a un Governo che utilizza il voto dei cittadini per cambiare le basilari regole di convivenza civile del nostro Paese. Proprio la forza sembra difettare a questo Presidente che, se umanamente ispira tutto l'affetto e la stima che si è meritato con la sua storia politica e umana, dal punto di vista istituzionale sembra oggi a dir poco arrendevole all'arroganza di questo Governo. La sensazione, o la speranza, è che ci siano delle sfuggevoli questioni di opportunità politiche a giustificare questo atteggiamento. Ma che si racconti di questi fatti ai cittadini esasperati, si parli loro degli esili appigli ai quali ci si può trovare costretti ad aggrapparsi per evitare di precipitare nel baratro della dittatura. La nostra cagionevole Costituzione lasciamola invece riposare in pace, che con l'approssimarsi di questo lungo, profondo e freddo inverno si prevedono giorni difficili.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
Italia / Mondo
Mercoledì 7 ottobre 2009
Finanziaria illustrata al Senato. Il debito salirà al 115,1%
Le rilevazioni della Confcommercio
Tremonti: niente tasse né sgravi contro la crisi, prudenza fiscale
Risalgono i consumi scendono i prezzi dei beni non dei servizi
di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Nessun intervento sulla spesa pubblica, niente tasse né sgravi. Sono questi i cardini della “strategia di prudenza fiscale” su cui poggia la Finanziaria leggera che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha illustrato ieri nell'Aula del Senato segnando l'avvio della sessione di bilancio. A fronte di una situazione economica segnata da una grande incertezza, il governo - sottolinea Tremonti - non ha preso «impegni per gli anni a venire che potessero produrre effetti contrari all'interesse generale». Ma ha scelto di «adeguare i tempi della politica a quelli dell'economia e della società continuando a mantenere i conti in sicurezza, nella convinzione che la stabilità finanziaria costituisca un fattore essenziale per il paese e per la ripresa della crescita dell'economia». Dunque la linea del rigore nei conti pubblici andrà avanti nei prossimi mesi fino a che l'Europa non definirà tempi e modi dell'exit strategy dalla crisi. Intanto le nuove previsioni eco-
nomiche, che accompagnano il provvedimento, evidenziano un miglioramento della congiuntura. È in atto, conferma il ministro «un tentativo di ripresa ma siamo ancora in terra incognita». Quest'anno il deficit viaggia verso il 5% ma precisa - «non è augurabile andare oltre questa soglia». Il debito, invece, salirà al 115,1% (una quota giudicata «forte» anche se l'aumento registrato nel 2009 «è il più basso della media europea»). Tecnicamente la manovra 20102012, approvata il 22 settembre dal governo, consta di tre articoli più le tabelle, ha saldi invariati e non contiene alcuna correzione dei conti pubblici dopo quella inserita nel decreto anticrisi varato ai primi di agosto. Tutti gli interventi per il biennio sono confermati mentre per il 2012 restano dentro soltanto gli sgravi Irpef del 36% e l'Iva ridotta al 10% per le ristrutturazioni edilizie. Per la copertura di tutto il resto, cioè la mole di spese ineludibili, si spera nel gettito dello scudo fiscale. «Non è escluso che in caso di maggiori entrate siano adottati interventi per le priorità sociali più
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L’ANALISI
urgenti» conclude Tremonti. Quanto alle risorse per il rinnovo del contratto degli statali, sul piatto ci sono 3,4 miliardi di euro necessari a coprire l'indennità di vacanza contrattuale. Ma c'è l'impegno del governo a mantenere gli impegni presi con i sindacati. Una quota extra di risorse potrebbe essere stornata a favore di famiglie ed imprese grazie ai risparmi previsti sulla spesa per gli ammortizzatori sociali. Su un totale di 8 miliardi di euro, infatti ne saranno spesi complessivamente un paio. Oggi Tremonti sarà di scena a Palazzo Madama nella prima audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Dopodomani sarà la volta di sindacati e Abi. Ancora da definire le prossime date: martedì 13 ottobre dovrebbe toccare a Confindustria e alle altre associazioni datoriali. A seguire gli interventi di Bankitalia, Corte dei Conti ed Istat.
La linea del rigore andrà avanti
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La Fitch boccia lo Scudo “italiano” «Porterà vantaggi momentanei ma creerà vantaggi nel lungo termine» L'AGENZIA internazionale Fitch boccia lo scudo fiscale del governo italiano e ammonisce come il provvedimento, seppure porti vantaggi momentanei, possa creare nel lungo termine dei «danni». Brian Coulton, responsabile di Fitch dei rating sovrani europei, da Istanbul, dove partecipa ai lavori del Fondo Monetario Internazionale, non prevede modifiche a breve al rating AA- sul debito pubblico (outlook stabile), e rende merito al governo italiano di aver avuto un approccio “realistico e responsabile» nel riconoscere che c'era poco margine di manovra nel bilancio per mettere in campo misure di stimolo. Fitch, però, esorta Roma a tornare sulla strada del risanamento dopo che la crisi sarà passa-
ta. Nei giorni scorsi, sempre a Istanbul, il direttore per l'Europa del Fondo Monetario Internazionale, Marek Belka, parlando a titolo personale aveva affermato che lo scudo fiscale italiano o la misura simile adottata in Gran Bretagna sono misure da adottare «solo in casi eccezionali» e per «disperazione», e la loro frequenza ne riduce l’efficacia. Ora il responsabile di Fitch nota come il provvedimento «possa creare dei danni nel lungo periodo», soprattutto perchè «mina la cultura del pagamento delle tasse». Gli introiti derivanti dallo scudo, quindi, «aiuteranno il deficit, ma è un pò deludente che siano state usate di nuovo queste misure, perchè la loro ripetizione mina la cultura del paga-
mento delle tasse, non incoraggia i contribuenti a pagarle», quindi «mi preoccupa nel medio termine». Coulton ha ricordato che Tremonti, in occasione dell’ultimo condono fiscale, aveva detto che non ne avrebbe rifatti: quindi «ha perso un po’ di credibilita». L’agenzia di rating poi si interroga su come il governo, una volta passata la crisi, agirà per riportare i conti pubblici sulla strada del risanamento. «Dopo il 2010 speriamo che l'Italia faccia una dichiarazione di intenti su come garantire la sostenibilità di bilancio». Secondo le stime dell’Fmi, infatti, il debito dell’Italia salirà dal 115,8% al 120,1% del Pil il prossimo anno, contro l’86,3% della media dell’area Euro.
Nasce il Servizio europeo di telepedaggio
Paura inflazione
Basta code ai caselli Ue con il telepass italiano meno file e ticket bassi
Per l’oro nuovi record e scattano le corse
BASTA code ai caselli autostradali degli altri Paesi dell’Unione europea. In un futuro non troppo lontano il Telepass italiano funzionerà anche sulle altre reti a pagamento, e si potrà viaggiare da un capo all’altro dell’Unione evitando code e risparmiando carburante. Le basi di questa importante innovazione sono state gettate ieri dalla Commissione europea con l’approvazione di una decisione che fissa le caratteristiche tecniche del Servizio europeo di telepedaggio (Set), nonchè diritti e doveri dei gestori del servizio, delle società autostradali e degli utenti. «Dopo la soppressione dei controlli alle frontiere – ha detto oggi Antonio Tajani, vicepresidente dell’esecutivo europeo responsabile per i Trasporti – quello odierno è il miglioramento più importante per gli automobilisti, perchè consentirà agli utenti della strada di pagare facilmente i pedaggi in tutta l’Unione grazie a un unico abbonamento stipulato con un prestatore di servizi e un’unica apparecchiatura di bordo».
Un vantaggio non indifferente, se si considera che oggi, tanto per fare un esempio, per viaggiare dal Portogallo alla Danimarca utilizzando sistemi elettronici di pagamento sarebbe necessario montare sul cruscotto almeno cinque diversi apparecchi. L’eliminazione di inutili code e relativi consumi di carburante, ha osservato ancora Tajani, consentirà di compiere un altro passo avanti nella direzione di «un sistema di trasporti intelligente che riduce l’inquinamento e aumenta la sicurezza» facilitando la vita di tutti i conducenti. Secondo uno studio realizzato per conto della Commissione Ue, su una rete autostradale europea lunga circa 55.000 chilometri ben 33.000 sono a pagamento. Pedaggi sono richiesti in Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Austria, Portogallo, Slovenia Gran Bretagna e Danimarca e, in base ai dati del 2005, degli 8 miliardi raccolti dagli utenti in questo modo, ben l’86% provengono da quattro Paesi: Italia, Francia, Germania e Austria.
SCATTA la corsa all’oro sui mercati mondiali: il metallo prezioso ha inanellato una serie di record raggiungendo sul mercato di Londra il nuovo massimo storico di 1.043,78 dollari all’oncia, mentre a New York il contratto futures ha raggiunto i 1.045 dollari superando il precedente picco di 1.033,90 dollari segnato un anno e mezzo fa nel pieno della crisi finanziaria mondiale. Il riaffacciarsi delle preoccupazioni per un ritorno di pressioni inflazionistiche e la prospettiva di un inabissamento del biglietto verde hanno innescato il nuovo rally dell’oro, bene rifugioper eccellenzainperiodi di forte incertezza. Il metallo giallo si avvia così a totalizzare il nono anno consecutivo di quotazioni in costante crescita, la sequenza di rialzi più lunga dai tempi del dopoguerra. Dall’inizio dell’anno, il prezzo del metallo giallo ha registrato un incremento del 18% sull'onda dell’ormai conclamata debolezza di fondo del dollaro che negli ultimi mesi sta soffrendo il rischio di perdere lo status di valuta di riferimento a livello globale.
ROMA - Continua il segno positivo per la domanda dei consumi da parte delle famiglie italiane. Agosto, per il terzo mese consecutivo, registra infatti un aumento congiunturale dello 0,1% che, in termini tendenziali è dell'0,6%. Lo rileva l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc), secondo cui il miglioramento è dipeso soprattutto dall'incremento nella domanda di servizi. Quanto ai prezzi, il ridimensionamento è stato dell'1,4%, che ha interessato più i beni (-2,1%) che i servizi (-0,5%). Entrando nel dettaglio, la domanda sul fronte ricreativo ha registrato una crescita dell'1,9%, che per ristorazione e alloggio è stata dell'1,1% determinata dalla preferenza degli italiani a trascorrere le vacanze all'interno del territorio e dalla moderata ripresa dei flussi stranieri. La mobilità, pur confermando la tendenza al miglioramento (+4,9%), evidenzia tassi meno sostenuti rispetto ai mesi precedenti a causa del permanere di difficoltà nei segmenti di motocicli, trasporto aereo e carburanti. Bene per quanto riguarda invece la domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per le tecnologie domestiche (Ict) con un +4,9% tendenziale, sia pure a tassi più contenuti rispetto a quanto registrato nel 2008. Sul fronte della cura della persona, la diminuzione in volume è stata del 2,6%, confermando il trend di ridimensionamento in atto ormai da alcuni mesi. Gli acquisti di articoli d'abbigliamento e calzature evidenziano invece una flessione dell'1,2%, mentre la domanda in quantità di beni e servizi per la casa ha segnato ancora un -1,6%, confermando anche in questo caso le difficoltà del comparto. Infine, per quanto concerne la domanda per prodotti alimentari, bevande e tabacchi la contrazione è stata del 2,1% dei volumi acquistati.
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Totalgate L’annullamento dell’appalto a Tempa Rossa potrebbe provocare notevoli ritardi
De Filippo: «Fate presto» L’avvocato delle aziende dell’Ati Ferrara: «Impugneremo il provvedimento» POTENZA - «Ritardare l’inizio delle estrazioni dal giacimento della Valle del Sauro sarebbe un grande danno per la Regione. Spero che gli organi amministrativi e il commissario giudiziale mettano in campo meccanismi di trasparenza senza trascurare gli interessi del territorio». Il presidente della Regione Vito De Filippo si rivolge direttamente a chi ha assunto la gestione della concessione “Gorgoglione”. I diretti interessati studiano le mosse più opportune. Pietro Sagona, già ispettore della Banca d’Italia, e consulente del pm De Magistris nell’inchiesta “Why not”, è stato nominato dal Tribunale del riesame di Potenza per amministrare la concessione “Gorgoglione” fino al rientro del management di Total spa (società che ne detiene la quota di controllo), previsto per febbraio del 2010. Cinque giorni fa ha annullato l’atto del 2008 con cui l’Ati capeggiata dall’impresa di Francesco Ferrara si era aggiudicata i lavori per la costruzione del centro oli “Tempa rossa” di Corleto Perticara: un’infrastruttura fondamentale per lo sfruttamento del giacimento sottostante. La notizia è stata resa pubblica solo ieri, e la sua portata è ancora incerta, ma se da un lato sembra lasciare indifferenti le oscillazioni del titolo principale della società petrolifera d'oltralpe (che a metà settembre ha raggiunto i massimi di quest’anno sulla borsa di Parigi), in Regione apre degli scenari tutt’altro che confortanti sulle politiche che sono state intraprese grazie agli accordi stipulati sulla partecipazione ai ricavi delle estrazioni di petrolio proprio dal giacimento della Valle del Sauro. Tutto è nato dall’inchiesta della magistratura potentina soprannominata “Totalgate”, che ha avanzato l’accusa di aver truccato la gara per l’affidamento dei lavori ai dirigenti della Total, e ai responsabili di quell'associazione di imprese, primo tra tutti Francesco Ferrara, che è ancora ai domiciliari dal suo arresto il 16 dicembre scorso. L’avvocato Teresa Massari assiste sei delle otto aziende coinvolte. «Stiamo valutando - ha dichiarato quale è l’autorità competente dinanzi alla quale impugnare il provvedimento del commissario». Quindi il rischio che si concretizza è che si debba andare davanti a un giudice ordinario, come in una causa tra privati per la rescissione di un contratto, con i tempi che comporta un giudizio civile, che in un tri-
VELENI E TUMORI
I Vigili del Fuoco nello stabilimento Marlane di Praia Estrazioni petrolifere
bunale come quello di Potenza vuole dire anni, a volte dieci, e a volte fino a venti. «Noi siamo certi che la cosa verrà ridimensionata perché crediamo ancora nel principio della presunzione di innocenza, che è sancito all'articolo 97 della Costituzione della Repubblica». L’avvocato non va oltre, ma intanto è molto difficile che nel frattempo i lavori riprendano, perché occorrebbe rifare un bando di gara euro-
peo, e le imprese appena escluse si opporrebbero con ogni mezzo che il diritto gli consente per non vedere pregiudicati i diritti già acquisiti, fino all'esito del procedimento che stabilirà se quest'ultimo atto del commissario ha tutti i crismi di validità, in relazione al processo davanti ai giudici del collegio penale che deve ancora cominciare. «Non ci stiamo a fare i presunti colpevoli», dice l'avvocato in maniera
molto pacata. Quello che s'intende è che adesso oltre a qualche centinaio di lavoratori, rischia di finire a terra all'improvviso un programma pluriennale di infrastrutture finanziato con gli incassi delle royalties, e la Sel, Società energetica lucana, nata l'anno scorso per lo sfruttamento proprio dei gas prodotti dalle estrazioni nella Valle del Sauro, rischia di restare ferma al palo. Leo Amato
IL CASO
Assolti Leporace e Bolognetti Il Tribunale di Cosenza: «Non c’è stata diffamazione» COSENZA – Il 5 ottobre scorso si è tenuta l’ultima udienza del processo scaturito da una querela sporta nell’ottobre del 2007 dall’agente della Polizia di Stato, Andrea Coronella, nei confronti di Maurizio Bolognetti, segretario dell’associazione Radicali Lucani, e Paride Leporace, direttore de Il Quotidiano della Basilicata. Il querelante aveva ravvisato gli estremi della diffamazione in un articolo pubblicato il 30 luglio del 2007 sul giornale diretto da Leporace. Nell’articolo a firma di Maurizio Bolognetti venivano rivolte alcune domande al questore di Matera e al Procuratore capo della città dei sassi, dottor Giuseppe Chieco. A difendere l’autore dell’articolo e il direttore della testata lucana gli avvocati Leonardo Pinto, del foro di Matera, e Marina Pasqua, del foro di Cosenza. Il processo si è concluso lo scorso lunedì a Cosenza, con l’assoluzione, perché il fatto non sussiste. A pronunciata il giudice Branda. Da sottolineare che lo stesso Pm, Cozzolino, ha sostenuto che nelle domande poste da Bolognetti «non emerge alcun rilievo penale». Per l’avvocato Pinto, a leggere la querela non si comprende quale sia l’aspetto diffamatorio: nessuna diffamazione
nell’aver posto semplici domande a rappresentanti di istituzioni, quali il procuratore Chieco e il Questore. Insomma, per la Procura di Cosenza non ci fu diffamazione. Il giudice ha accolto le tesi difensive esposte dagli avvocati Leonardo Pinto e Marina Pasqua. Al termine dell’udienza, il segretario dei Radicali, Maurizio Bolognetti, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione. L’avvocato Pinto, intervistato da Radio Radicale, ha tra l’altro dichiarato: «Devo dire con soddisfazione che il Tribunale di Cosenza ha affermato il principio secondo cui l’informazione ha un’utilità sociale, come da noi rappresentato nel corso del processo. Non si può ritenere diffamatorio un intervento finalizzato ad informare l’opinione pubblica». Il segretario Radicale è stato assolto anche dall’accusa di diffamazione relativa ad una conferenza stampa, che si era tenuta a Matera il 2 agosto del 2007 e intitolata “Caso Basilicata come paradigma del caso Italia.I costi dell’antidemocrazia. Perquisizioni, fondi Ue, libertà di stampa, anagrafe pubblica delle attività degli eletti”.
Marlane Nel sottosuolo sostanze tossico nocive
Gruppo di lavoro se ne occupa con l’azienda sanitaria lucana MARATEA - Il caso della Marlane diPraia aMare sifa sempre più scottante. Tutto il sottosuolo dello stabilimento sarebbe interessato dal seppellimento di sostanze tossiche nocive. L’area è al confine tra la Calabria e la Basilicata. Disastro ambientale: è questa una delle ipotesi di reato, oltre a quella di omicidio colposo, dell’inchiesta della Procura di Paola, giunta ormai alle conclusioni con una decina di richieste di rinvio a giudizio. Oltre alle morte per tumore di molti dipendenti della fabbrica morti per tumore (forse più di 150), di cui molti di Maratea e dei comuni limitrofi, la Marlane avrebbe provocato anche altri decessi “indiretti”, per il pesante inquinamento di suolo e mare, e la diffusione di malattie tumorali nell’intera zona. «Ecco perché - ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri a Reggio Calabria - sulla vicenda c’è un gruppo di lavoro al quale stanno partecipando le Aziende sanitarie della nostra zona e della Basilicata. L’obiettivo è predisporre uno studio riguardante i picchi di incidenza di neoplasie rispetto a contaminazioni di vario tipo». Dal direttore generale dell’Asp di Potenza, Pasquale Amendola, non arriva nessuna conferma sulla partecipazione a questo gruppo di lavoro. «Al momento -spiega il dirigente, contattato telefonicamente - non abbiamo ricevuto nessuna richiesta in questo senso».
Nel frattempo, però, è sempre più chiaro che quella provocata dalla Marlane è un’emergenza anche lucana. Per comprendere appieno qual è la reale portata del danno provocato dall’azienda diPraia aMare, rimangono fondamentali le testimonianze degli operaiche lì per hanno hanno lavorato. Molti raccontano di nubi di vapori tossici, della polvere di amianto, delle narici piene di polvere nera, al ritorno a casa. Di tutte le sostanze inquinantiche sitrovavanoall’internodellafabbrica econcui i più di mille dipendenti che si sono susseguiti negli anni, l’amianto potrebbe essere il meno pericoloso. Qualche operaio azzarda i nomi di alcune sostanze: il colore nero della Bayer Milano, prodotti della Cibo-Geygi di Saronno, della Sandoz di Milano, della Francolor e della Henkel. Alcuni prodotto sono stati in seguito messi fuori produzione per la particolare tossicità. Più di tutto parla la testimonianza di Luigi Pacchiani, exoperaio dellaMarlane, sopravvissuto al tumore, a cui l’azienda ha negato il trasferimento nonostante la malattia. Pacchiani racconta di quei fusti che arrivavano con i coloranti che venivano fatti entrare nello stabilimento solo dopo aver tolto le etichette dove era disegnato il teschio con cui si indica la nocività delle sostanze utilizzate. Alla Marlane si andava avanti così, facendo finta di niente. Ora, invece, sembra essere arrivata l’ora della verità. mar. lab.
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24 ore in Basilicata
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Una lettera alla redazione del Quotidiano di Salvatore Scarcia: «Io detenuto ingiustamente»
«Ispettori o non mangio più» «Mi tengono dentro perché ho parlato di Marinagri. Intervenga il ministro Alfano» POTENZA - A Matera ce l’hanno con lui perché ha parlato con l’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Lo tengono in carcere «con accuse inesistenti» perché è «un teste chiave» dell’inchiesta sulle toghe lucane. Per annunciare che comincerà a rifiutare il cibo prende carta e penna e scrive undici pagine a stampatello. La lettera che ieri è giunta in redazione è firmata Salvatore Scarcia. E’ il secondogenito di zi' Emanuele, morto in carcere qualche anno fa. Per gli investigatori era un boss. «Mi tengono in carcere perché ho parlato di Marinagri», sostiene Scarcia. «Forse perché -- si legge nella lettera - ho indicato che tra i soci ci sono alcuni magistrati». Vorrebbe opporsi alla richiesta di archiviazione presentata al gip dal sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, magistrato che ha sostituito De Magistris, ma non sa che il suo nome non figura tra le parti offese. Sostiene: «Al sottoscritto non è stato ancora notificato alcun avviso di archiviazione, ma non appena mi sarà data notizia sarà da me proposta opposizione su tutti i fatti da me evidenziati a De Magistris». Ritiene che a Matera non riescano a «giudicarlo con serenità» per il procedimento Revival, un processo in cui è imputato per traffico di sostanze stupefacenti e per il quale ha presentato un'istanza di remissione. «Vengo giudicato -- scrive Scarcia -- per ciò che avrei dichiarato in Toghe lucane. Sul mio conto non ci sono reati accertati e riscontrati, nonostante ciò la custodia cautelare resta ancora in piedi solo per me». E ancora: «Che dire della mia ex compagna? Con le loro accuse false la fecero arrestare, per indispettire me, per farmi pentire».
Salvatore Scarcia
Poi annuncia lo sciopero: «Ho perso tutto. La mia vita è distrutta, non ha più un senso. Per questo intraprenderò lo sciopero della fame e della sete finché il ministro della giustizia non manderà un'ispezione nel palazzo di giustizia di Matera».
E’ un atto d’accusa quello di Scarcia: «Visto che la politica lucana ha altro a cui pensare. Visto che mi definiscono mafioso. Solo sulla carta, senza sostanza e senza fatti. Qualcuno mi dovrebbe conoscere meglio e non rifarsi solo al modo in
cui mi definiscono i carabinieri di Policoro». Scarcia, inoltre, si iscrive al club di quelli che sostengono che «in Basilicata la mafia non esiste. Dovrebbero studiare prima cosa significa mafia». E ancora: «Oggi anch’io mi chiedo così come ho letto sul vostro giornale martedì 11 agosto nella lettera di Antonio Di Sanza, mio conoscente e stimata persona di Policoro: «Dove sono finiti i difensori dei diritti civili?». Il politico del Pd lo diceva in favore di Ferrara, l'imprenditore coinvolto nel Totalgate. «Il consigliere Di Sanza -scrive Scarcia - si pone una domanda: se sia giusto che una persona pur sospettata di un crimine debba rimanere agli arresti tanto tempo. La mia situazione è identica a quella del signor Ferrara, con la differenza che io sarei un mafioso senza miliardi. Messo da parte il 416 bis anch'io sono un essere umano e un uomo come gli altri. Sono italiano come gli altri. Bravo Di Sanza, per il coraggio. Ma che fine hanno fatto i difensori dei diritti civili?». Firmato Salvatore Scarcia. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Viadotto Molino chiuso per la demolizione della carreggiata
A3, disagi sul tratto campano L’ANAS comunica che, per consentire la demolizione della carreggiata sud del viadotto Molino, dalle 6 alle 10 di domenica 11 ottobre sarà chiuso al traffico, in entrambe le direzioni,il trattodell’autostrada A3Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Campagna e Petina dal km 36,000 al km 64,700. La demolizione del viadotto Molino, una struttura risalente agli anni '60, edificata in occasione della precedente realizzazione autostradale e situata al km 53,00, all’altezza del raccordo SicignanoPotenza, sarà effettuata con l’utilizzo di esplosivi. Sulla carreggiata nord è stato ef-
fettuato lo stesso intervento il 18 aprile scorso. Nelle ore di chiusura il traffico diretto a Sud, verso Reggio Calabria, sarà deviato, con uscita obbligatoria allo svincolo di Campagna, attraverso il percorso alternativo della strada statale 19 e rientro in autostrada a Campagna. Percorso inverso per tutti i veicoli diretti a Nord, verso Salerno. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli enti e alle istituzioni interessate. Si ricorda, pertanto, che l’informazione agli automobilisti sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso le emittenti radio-televisive.
Assistenza sociale
Assistenti sociali Ecco i nuovi organi dell’ordine POTENZA - Si sono insediati gli organi collegiali dell’ordine regionale degli assistenti sociali della Basilicata che risultano così composti. Componenti del consiglio direttivo sono: Luisa Comitino (presidente), Clementina Caramuta (vice presidente), Antonella Cosenza (segretario), Antonio Fasano (tesoriere), i consiglieri Carmela Eufemia, Giuseppe Palo, Nicola Pergola, Emilia Piedricorcia Petrullo e Lucia Ruoti. Il C ollegio dei Revisori dei Conti, invece è così composto: Cosimo Maiellaro (presidente), Angelo Raffaele Antonio Dichio, Giuseppina Donata Monetta. Assistenti sociali: Angelina Bello e Maria Patrizia Fittipaldi. La funzione e i compiti dell’ordine, nei prossimi 4 anni, saranno di vitale importante per l’affer-
Una cassa dedicata
LA PRECISAZIONE
Apa, «quell’accordo viene da lontano» POTENZA - Nei giorni scorsi tra la Regione Basilicata, l’associazione italiana allevatori e le associazioni provinciali allevatori di Potenza e di Matera è stato siglato un protocollo d’intesa. Esso è il punto di arrivo di un percorso intrapreso da qualche anno dall’ente Regione in materia di valorizzazione delle produzioni lucane e di politiche di sostegno e rafforzamento delle filiere agro-zootecniche. E’ il frutto della stretta collaborazione tra la massima istituzione lucana ed il sistema allevatori. Sistema a cui aderisce la gran parte degli allevatori lucani, come dimostrano i numeri più volte comunicati al Dipartimento Agricoltura e dallo stesso verificati. Una collaborazione che ha prodotto importanti risultati in tutti questi anni. Una realtà nota a tutti gli operatori del settore che è frutto di un lavoro serio, puntuale e costante che dura negli anni e che non possiamo consentire venga in alcun modo offuscata. Pertanto, con riferimento all'articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 26 settembrescorso (pag.18)dal titolo“Quell'accordo non ci piace” che riferisce dichiarazioni del sig. Marcello Di Ciommo, ex vicepresidente dell'Apa di Potenza, è opportuno fare alcune precisazioni a beneficio dei
lettori e della onorabilità delle APA da noi rappresentate. Lo stesso, oltre ad esprimere il suo “dissenso circa il protocollo siglato”, si abbandona a dichiarazioni del tipo “l'AIAAPA ha perso il carattere unitario delle rappresentanze sindacali ed opera unilateralmente a favore di una sola sigla”, che occorrerebbe “porre fino ad un monopolio che oggi vende solo fumo alle istituzioni ponendosi come sovrastruttura non funzionale alle aziende agricole lucane”, sino a spingersi ad invitare “la Regione Basilicata a verificare la correttezza dell'operato di codesti enti”, oppure che le materie del protocollo “esulano dal ruolo delle APA.” Ma qual'è la realtà? Gli organi statutari dell'APA di Matera e di Potenza, democraticamente eletti, sono espressione di tutte le organizzazioni professionali agricole presenti sul territorio: Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri. All'APA di Potenza la Confagricoltura non ha partecipato alla competizione elettorale e alla lista unitaria di Coldiretti, Cia e Copagri è stata contrapposta una lista senza riferimento ufficiale alle organizzazioni professionali ma nella quale era candidato (non eletto) il sig. Di Ciommo. L'APA è una struttura fatta di tanti uomini e donne che
quotidianamente operano con dedizione a fianco degli allevatori lucani. Una struttura che da più di 50 anni non vende certamente “fumo” ma contribuisce alla crescita di tutto il settore zootecnico con risultati che non possono essere disconosciuti da nessuno; specie da chi queste cose le conosce bene ed utilizza quotidianamente l'assistenza offerta dalla stessa Apa che vorrebbe denigrare. Per quanto riguarda, poi, la correttezza dell'operato delle APA, ricordiamo che la Regione Basilicata ha accertato l'utilizzo dei finanziamenti erogati attraverso una commissione che al termine di un controllo tecnico-amministrativo si è così espressa:“verifica effettuata con estremo rigore sia a livello amministrativo che direttamente presso gli allevamenti e da cui è emersa una valutazione positiva sull'operato dell'APA e sui servizi erogati”. Vorremmo, inoltre, precisare che la materia del protocollo sottoscritto, contrariamente a quanto affermato, rientra appieno nelle funzioni proprie delle APA che (come da art. 2 del loro statuto) ”opera nel quadro delle direttive generali dell'A.I.A”., effettuando attività di valorizzazione dei prodotti di origine animale anche attraverso l'adozione di un marchio “Italialle-
mazione sempre più significativa del ruolo dell’assistente sociale. Il nuovo consiglio direttivo, in coerenza con gli impegni già assunti dal precedente consiglio, si propone di operare con continuità, imparzialità, correttezza e nell’interesse della comunità professionale, soprattutto per:tutelare, informare, divulgare la cultura del servizio sociale professionale, la specificità delle funzioni e delle responsabilità della comunità professionale, la peculiarità scientifica della formazione, la competenza in materia di programmazione e progettazione dei servizi sociali e il valore della collocazione dell’assistenza sociale, nella posizione dirigenziale, nella riforma legislativa regionale dei servizi socio-sanitari integrati.
va”, insieme alleattività tecniche di potenziamento del miglioramento genetico del patrimonio zootecnico. Questi i fatti. Meraviglia che tali dichiarazioni provengano dal Di Ciommo, un allevatore che ha ricoperto l'incarico di vice presidente in seno all'APA di Potenza sino al febbraio di quest'anno e, pertanto, in tale veste è stato anch'esso responsabile degli indirizzi programmatici e delle azioni messe in campo dalla stessa. Il sig. Di Ciommo, nelle stesse giornate in cui inviava quelle dichiarazioni denigratorie sull'APA alla regione ed alla stampa, in una lettera trasmessa (24-9-2009) all'APA di PZ, per evitare di essere espulso a norma di statuto, a discolpa della contestazione della sua adesione ad una nuova associazione di allevatori concorrente recentemente costituita, affermava ipocritamente il proprio “sentimento di appartenenza nei confronti di codesta a me carissima associazione.” Sono evidenti la doppiezza, l'incongruenza ed una maldestra voglia di rivalsa personale. Nulla a che fare, quindi, con gli interessi generali della zootecnia lucana a cui, invece, è interamente dedicata la mission delle APA di matera e Potenza. Palmino Ferramosca e Nunzio Di Mauro
Equitalia Intesa con l’ordine dei consulenti POTENZA - E’ stato siglato l’accordo tra Equitalia Basilicata e gli ordini dei consulenti del lavoro di Potenza e Matera. La collaborazione punta a migliorare i rapporti con i contribuenti e i professionisti che li assistono. Equitalia Basilicata mette a disposizione una cassa dedicata esclusivamente ai pagamenti degli iscritti all'ordine presso i propri sportelli di PotenzaeMatera nonchéunacasella di posta elettronica riservata infoconvenzioni@equitaliabasilicata.it. L’agente della riscossione, inoltre, assicura la disponibilità a intervenire in tutte le attività formative realizzate dagli Ordini.L'intesa, sottoscritta su base regionale, si colloca nell'ambito del Protocollo siglato lo scorso 26 giugno dal Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro ed Equitalia che prevede unmodello nazionale di convenzione tra i due enti, un tavolo tecnico permanente tra la categoria e la società di riscossione per affrontare le problematiche di comune interesse, oltre a una costante cooperazione sul fronte della convegnistica.
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18 24 Ore in Basilicata
La Fiom si prepara alla grande manifestazione di Napoli. Volantinaggio davanti alla Sata di Melfi
Metalmeccanici verso lo sciopero Rinnovo del contratto. «Dobbiamo dire no al progetto di Federmeccanica» MELFI - Per invitare gli operai della Fiat Sata di San Nicola di Melfi ad aderire allo sciopero nazionale che il prossimo 9 ottobre si svolgerà nelle principali piazze italiane, la Fiom Cgil di Basilicata ieri mattina ha distribuito dei volantini alle maestranze, davanti allo stabilimento. Il documento è stato consegnatoalle tutebludi Melfi,davanti il cancello B della Sata, duranteicambio delturno,alle tredici e trenta. Contemporaneamente il leader del comparto metalmeccanico Cgil ha spiegato al microfono i motivi della protesta. «I lavoratori devono partecipare in massa spiega il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis perché occorre dire no al progetto di Federmeccanica che, con la complicità di Fim e Uilm, mira a distruggere il contratto collettivo di lavoro con l’introduzione delle gabbi salariali. Oggi, però, non si può più accettare difformità di salario tra lavoratori del nord e del sud del Paese perché la fatica è uguale per tutti. Ecco perché noi abbiamo presentato una diversa piattaforma contrattuale che per giunta è stata votata dai lavoratori a differenza di quella sottoscrit-
Uno sciopero dei metalmeccanici
ta da Fim e Uilm. Noi chiediamo, a questo punto, che si svolga un referendum nelle fabbriche ma le altre sigle sindacalinon accettanodimisurarsi per evidenti motivi di opportunità sebbene contraria agli interessi dei lavoratori». Lo
sciopero che il nove ottobre prossimo si svolgerà nelle città di Milano, Firenze, Roma, Palermo e Napoli non vedrà la partecipazione del comparto metalmeccanico Cisl e Uil. La frattura nella Triplice è ormai consumata. «Fim e
Uilm si incontrano con Federmeccanica al chiuso delle stanze - aggiunge il segretario Fiom, Cillis - per un atteggiamento che è diventato davvero inconcepibile. Siamo ormai arrivati al punto che si utilizza la crisi per effettuare licenziamenti di massa ed abbassare i diritti dei lavoratori. Noi ci opporremo sempre a questo modo di fare ed è per questo motivo che chiediamo un'adesione altissima allo sciopero di giovedì prossimo». La distribuzione dei volantini si è avvalsa di tutti i sindacalisti Fiom. «Organizzeremo un presidio simile nei giorni prossimi anche davanti le fabbriche dell’indotto - conclude il responsabile Fiom, Vittorio Cilla - perché si rischia la paralisi dell'intero sistema. La penalizzazione sarà sia occupazionale che dei diritti di ogni lavoratore. Non possiamo accettare questo evolversi pericoloso». Numerosi sono stati gli operai che ieri hanno chiesto il volantino ai responsabili della Fiom di Basilicata. Ora non resta che attendere l'esito dello sciopero programmato il nove ottobre prossimo per comprendere l'umore delle maestranze. Vittorio Laviano
Indotto Fiat Si asterranno dal lavoro per 48 ore Azienda metalmeccanica
Protesta alla Commer MELFI - Stanno scioperando, nella zona industriale di San Nicola di Melfi, anche i dipendenti della ditta Mossucca, impiegati nel magazzino della Commer Tgs dell’indotto Fiat Sata. Dopo numerosi incontri, che non hanno sortito effetti positivi - precisa la nota del sindacato inviata ieri - i lavoratori hanno deciso in assemblea di effettuare questa prima astensione dal lavoro di 48 ore a sostegno della vertenza. «Alle richieste avanzate - pre-
cisa ancora il sindacato - dei lavoratori l'azienda ha inteso rispondere con la sostituzione degli stessi, in spregio a tutte le norme di legge e di contratto». Per il sindacato si tratta di «provocazioni». «Tesa solo - precisa la nota della Filt Cgil - ad inasprire la vertenza, i lavoratori e la Filt - Cgil, hanno deciso di continuare la protesta, di ribadire la disponibilità alla trattativa e di denunciare l’accaduto agli organi competenti.
La Cisl aveva abbandonato il tavolo sollevando dubbi di trasparenza
Ammortizzatori in deroga Le precisazioni della Regione POTENZA - Qualche giorno fa la Cisl di Basilicata aveva abbandonato il tavolo tecnico della Regione Basilicata sugli ammortizzatori in deroga, sollevando pronunciando le testuali parole: «In Basilicata non è lecito sapere a quanto ammontano le risorse per pagare la mobilità e la cassa integrazione in deroga». Parole che, secondo i tecnici della Regione, meritano alcuni chiarimenti. «Il tavolo tecnico - si legge nella nota dell'Ufficio lavoro del dipartimento regionale alla Formazione - ha regolarmente approvato gli elenchi forniti dall’Inps, (come prevede la norma), dei lavoratori aventi diritto agli ammortizzatori sociali in deroga, compresi gli ultracinquantacinquenni, per cui gli interessati nei prossimi giorni di questo mese riscuoteranno regolarmente le indennità di luglio, agosto e settembre 2009. Per quanto riguarda gli apprendisti, l’Ufficio ha evidenziato alle organizzazioni sindacali di non aver potuto procedere a definire gli accordi con le aziende interessate in quanto gli stessi sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro non hanno dato tempestivo riscontro alle richieste della Regione di indicare gli enti bilaterali di riferimento nel territorio regionale e la misura in cui tali Enti intendessero partecipare all’erogazione delle prestazioni integrative, di cui al Decreto interministeriale del ministro del Lavoro e del ministro dell’Economia
Il Palazzo della Regione Basilicata
n. 46441, pubblicato sulla G.U. n. 168 del 22.07.09. Anche l’Inps ha dichiarato di aver esperito analoga procedura per acquisire notizie in merito da parte degli enti bilaterali presenti in Basilicata». Per quanto riguarda, infine, la nota della Cisl, la Regione sottolinea pure che «il verbale sottoscritto a conclusione della riunione tecnica dalle organizzazioni sindacali, dai dirigenti e funzionari Inps e dai rappresentanti della Regione, recita testualmente: «Nel merito il Dirigente dell’Ufficio evidenzia che già nella fase introduttiva alla riunione ha comunicato ufficialmente la volontà della Regione a garantire la copertura finanziaria per l’erogazione degli ammortizzatori a tutto il 31.12.2009 intervenendo, eventualmente, con risorse regionali per antici-
pare le somme necessarie qualora intervenissero ritardi di trasferimento delle risorse da parte del Governo». «In una successiva riunione - continua ancora il verbale - dopo che l’Inps avrà regolarmente pagato il trimestre di cui al presente accordo e avrà verificato in sede contabile con la Regione la situazione complessiva relativa alle risorse riguardante tutti gli ammortizzatori in deroga. Le organizzazioni sindacali – è scritto sempre nel verbale sottoscritto al termine deltavolo tecnico- chiedonoche le procedure di verifica con l’Inps in merito alle risorse necessarie per gli ammortizzatori per l’anno corrente vengano fatte entro il mese di ottobre e, quindi, vengano forniti i relativi dati entro la fine dello stesso mese».
Il segretario della Cgil di Basilicata, Antonio Pepe
Gli appelli
«Ecco perché è importante esserci» VENERDÌ è stato indetto lo sciopero generale di tutti i lavoratori metalmeccanici in tutto il Paese con l'organizzazione di 5 grandi manifestazioni: Milano, Roma, Firenze, Palermo e Napoli, dove parteciperanno i lavoratori della Basilicata. L’atteggiamentoassunto daFedermeccanica che, in spregio ad ogniregola democratica, ha deciso di discutere la piattaforma per il rinnovo del contratto presentata da una sola parte, per di più minoritaria, escludendo di fatto la Fiom Cgil dalla trattativa che sostiene una piattaforma contrattuale presentata e validata democraticamente dai lavoratori. La volontà di Federmeccanica è di procedere a trattare sulla base delle regole previste dall'accordo separatodel 21 gennaio, su cui manca la firma della Cgil, e in assenza del naturale percorso democratico che deveportare alla validazione degli accordi sul metodo di contrattazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Il modo in cui Federmeccanica sta procedendo è grave e risulta antidemocratico, anche alla
luce del fatto che i meccanici della CGIL hanno formulato la proposta di sospendere l'applicazione dell'accordo separato al modello contrattuale, il blocco dei licenziamenti e gli aumenti contrattuali pari a 130 euro, più 30 euro per chi gode della contrattazione di secondo livello, con la tassazione degli aumenti contrattuali. Non sfugga che il rinnovo del contratto dei lavoratori metalmeccanici rappresenta il banco di prova più importante per evitare lo svuotamento di fatto del contratto di lavoro che se fosse riletto proceduralmente con le regole contenute nell'accordo separato non assumerebbe più autoritàsalariale, negoziale, e sarebbe svuotato di tutti i principi di rappresentanza sindacale, se si considerano tutte le deroghe previste. Per questi motivi tutta la CGIL è impegnata a sostenere, con la lotta, le ragioni del rinnovo di un contratto dignitoso per tutti ed il rispetto delle regole elementari di democrazia. Antonio Pepe segretario regionale Cgil Basilicata
Fp, «Ci saremo anche noi» POTENZA - Allo sciopero dei Metalmeccanici di venerdì 9 ottobre a Napoli, aderiranno anche i lavoratori della Funzione pubblica Cgil di Basilicata, per sostenere «le giuste ragioni» della Fiom, che lotta per difendere i diritti della categoria contro l’attacco di Federmeccanica. «È inaccettabile - dice il segretario della categoria lucana del pubblico impiego, Angelo Summa - la posizione assunta da Federmeccanica che, incurante delle basilari regole democratiche del confronto, prova a scegliersi le controparti sindacali, stravolgendo regole e ignorando la volontà della maggioranza dei lavoratori rappresentati dalla Fiom. I lavoratori sanno bene che i propri diritti e la propria condizione di lavoro è strettamente legata all’affermazione delle regole democratiche di rappresentatività e di partecipazione dei lavoratori agli accordi sottoscritti. E’ inutile il tentativo di Federmeccanica di sce-
gliersi le controparti più favorevoli a far arretrare le condizioni dei lavoratori metalmeccanici e, complessivamente, di tutti i lavoratori dipendenti». La battaglia per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici «è anche la battaglia dei lavoratori pubblici per difendere il valore del contratto nazionale che rimane l’unico strumento di difesa del potere d’acquisto». Per la Funzione pubblica Cgil di Basilicata, in un quadro di crisi generale, aggravato dal fatto che i lavoratori italiani percepiscono i salari più bassi d’Europa, la questione salariale è una priorità imprescindibile. «Non possiamo dimenticare - conclude il segretario della Fp Cgil, Angelo Summa - che nel nostro Paese ci sono oltre tre milioni di italiani che non pagano le tasse, sottraendo così risorse per oltre 100 miliardi di eruo. La battaglia per la giustizia fiscale è la battaglia per la democrazia».
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Due quintali di carne scaduta e di verdura rovinata sequestrata dai Nas del capoluogo
Un supermarket poco fresco L’esercizio sito nel centro storico: confiscata merce per 450.000 euro BREVI
RUBRICALe nostre radici
Quei trovatelli chiamati Esposito
Un supermercato
DUE quintali di carne scaduta e di verdura rovinata. Li hanno scoperti e sequestrati ieri mattina i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Potenza. Erano nel deposito di un supermercato di una catena nazionale. I carabinieri del Nas hanno agito d'iniziativa, senza che fosse giunta alcuna segnalazione. «Si tratta di controlli tesi ad assicurare la genuinità e la sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori», spiegano i carabinieri del capitano Pierangelo Parisi in un comunicato. Il supermercato, del quale però i carabinieri non forniscono il nome, «è sito nel centro urbano di Potenza», a ridosso della centralissima via Pretoria. Il sequestro: «Due quintali dialimenti confezionati, inparte scadutie inparte privi di etichettatura». Nel corso della verifica i carabinieri del Nas, che hanno operato in collaborazione con i medici dell'Azienda sanitaria di Potenza, hanno disposto la chiusura del deposito in cui sono stati rinvenuti gli alimenti scaduti, «poiché spiegano - in carenti condizioni strutturali e igienicosanitarie, tali da non garantire la salubrità dei prodotti alimentari commercializzati». Il valore del deposito e della merce sequestrata ammonta, secondo i carabinieri, a450mila euro.Leviolazioni sono di carattere amministrativo e hanno portato alla denuncia del titolare del supermercato all'autorità sanitaria «per l'adozione dei provvedimenti di competenza». f. a.
CI SONO luoghi in cui il tempo si è fermato. Forzieri di tesori spesso sconosciuti. Custodi di storie che aspettano solo di essere narrate. Sono i luoghi della memoria. Biblioteche, archivi di stato, che servano in sé quell'atto su cui da sempre si erge la società: l'atto del tramandare. Sono luoghi pieni di fascino, anche se rinchiusi in edifici gretti e moderni, che per nulla rimandano a quel mondo passato. Come l'Archivio di Stato di Potenza. Un ufficio qualunque, quello sito in via Nazario Sauro. All'entrata ci sono gli appositi cassetti dove riporre la propria borsa. La maggiore parte della gente che vi fa visita, convoglia in aula studio. Ricercatori universitari e studiosi, per lo più. L'archivio di Stato per loro è “strumento”; di lavoro, di conoscenza. Eppure, queste porte sul passato, sono aperte a tutti. A chiunque abbia qualche curiosità da soddisfare. È da lì, l'aula studio, che iniziamo a entrare in confidenza con quelle che gli archivisti chiamano “fonti”. Partiamo da ciò che segna l'inizio di una qualsiasi storia: la nascita. Gli atti di nascita, insieme a quelli di morte e matrimoniali costituiscono i così detti atti di stato civile. Quaderni dai fogli ingialliti, che profumano di antico. In alcuni casi è davvero difficile decifrarne la scrittura. Bisogna essere studiosi esperti, per effettuare già solo un lavoro del genere. Valeria Verrastro ha fatto qualcosa di simile per un atto di nascita risalente al 6 ottobre del 1817 (la cui traduzione è stata pubblicata in “Fatti di vita quotidiana”). Allora accadeva spesso che
Ai trovatelli poteva capitare di avere il cognome della levatrice chiamata per l’occasione o quello di Esposito
i neonati venissero abbandonati davanti alle chiese o nei conventi. E Maria Teresa Lo Giudice, nata il 6 ottobre 1817, era stata trovata in un «cestello», come si legge nell'atto, nel convento della Chiesa di Santa Maria. «Si è chiamata la levatrice Michela La Rocca, ed avendola fatta sfasciare da' cenci che portava addosso, l'abbiamo ritrovata di sesso femminile senza nessun segno, e s'è mandata a battezzare, ed endis'è data a nudrire a Rosa Lo Giudice, di Corleto, domiciliata in questo comune di Potenza, a cui s'è dato il nome di Maria Teresa Lo Giudice». In questo caso la “trovatella”, affidata alla nutritrice dal comune, ha preso il cognome della stessa. Altre volte, invece, anche gli orfani di Potenza acquisivano, per il solo fatto di essere tali, il cognome Esposito, come scritto nella guida dell'archivio di Stato di Potenza. Esposito, da
“esposto”, “trovatello”. Non a caso, in “Dizionario storico di cognomi in Lucania”, dello studioso tedesco Gerhard Rohlfs, alla lettera E, leggiamo: «Esposito: a Tursi, Maratea, Potenza e spesso altrove: trovatello». Al di là dell'etimologia del cognome, ciò che colpisce leggendo il documento, è la storia personale di questo fagottino abbandonato, che si intreccia con quella di un bambino di appena dodici anni che vede il «cestello, il quale l'ha appeso alla fune del campanello della porta battitore», e vi scopre dentro una «creatura». Il bambino è di Matera ed è un mendicante, figlio della povertà. Ecco che il documento si fa racconto di vita quotidiana, ritratto di una società dalla cui evoluzione discendono tutti gli Esposito e i Lo Giudice potentini di oggi e di domani. Anna Martino 1. Continua
LA PROTESTA
La polizia scende in piazza MANIFESTAZIONE di protesta ieri per gli agenti di polizia. I sindacati, infatti, hanno indetto una manifestazione per protestare contro «la politica delle promesse del governo Berlusconi verso gli operatori di sicurezza e contro i pesantissimi tagli di risorse che produrranno il collasso del sistema sicurezza». I sindacati, inoltre, denunciano la mancanza di nuove assunzioni «per abbassare l’età media dei poliziotti, che è superiore ai 47 anni, ripianare le insostenibili carenze di organico e le vacanze che si determinano con i pensionamenti».
AL SAN CARLO
Atteggiamento anti sindacale IL Tribunale di Potenza, sezione lavoro, nella causa che l’Ugl Sanità ha avviato contro l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza ha dichiarato il diritto della Ugl Sanità a vedersi riconosciute le prerogative sindacali presso l’azienda ospedaliera San Carlo e ha dichiarato che il comportamento dell’azienda è stato antisindacale. Il San Carlo avrebbe in più occasioni ostacolato l’attività della Ugl Sanità, non riconoscendo i dirigenti sindacali e negando al sindacato il diritto dio di affissione sulle apposite bacheche, nonché rifiutando la concessione di permessi ai dirigenti Ugl.
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Potenza
La posizione previdenziale dei lavoratori italiani all’estero
Intesa Inps e Provincia Opportunità per 85 lucani nelle “Giornate internazionali di informazione” DEFINIRE chiaramente con i rappresentanti di enti previdenziali stranieri la propria posizione contributiva, dopo aver svolto un periodo lavorativo all’estero. E’l’opportunità offerta ieri e oggi a 85 lucani che hanno lavorato in Germania (60) e in Svizzera (25) nell’ambito delle “Giornate internazionali di informazione previdenziale”, promosse dall’Inps e dalla Provincia di Potenza. Frutto di un’iniziativa nazionale, legiornate informative–presentate ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala giunta della Provincia –si rivolgono a chi, avendo lavorato in Germania e Svizzera, ha prenotato all’Inps un incontro con i rappresentanti degli
enti previdenziali di tali Paesi, per fugare ogni dubbio circa la possibilità di ottenere la pensione. Particolarmente apprezzata è stata l’opportunità di parlare con i funzionari tedeschi, dal momento che «ogni anno – ha affermato Raimund Spies – dalla Basilicata arrivano in Germania circa 4.000domande di pensionee il nostro istituto di previdenza gestisce più dell’85 per cento delle posizioni italiane». «La Provincia di Potenza – ha affermato il presidentePiero Lacorazza – ha sostenuto con convinzione quest’iniziativa, perché permette all’ente di avvicinarsi alle comunità e, soprattutto, a quei lucani che con sacrificio hanno contribuito allo sviluppo di Paesi esteri. L’attenzione ai
migranti di una volta, inoltre, richiama l’amministrazione provinciale all’impegno di costruire risposte concrete per quei giovani che, non trovando sbocchi lavorativi nella propria regione, rischiano di rivivere l’esperienza dell’emigrazione». «Competenze della Provincia, lavoro e sicurezza sociale sono dunque ha concluso Lacorazza – i tre motivi che ci spingono a impegnarci in un progetto che potrà evolvere nel quadro di una riorganizzazione del sistema di formazione e orientamento, aprendo un nuovo terreno di relazionetra l’Inpsela Provincia».Per i direttori regionale e provinciale dell’Inps,Palermo GenerosoeAntonio D’Ago, il valore aggiunto del progetto è quello dell’accoglienza,
perché gli utenti del servizio sentono di essere cittadini europei, ma anche la preziosa sinergia instauratasi tra l’istituto italiano, gli omologhi stranieri e la Provincia». «Le giornate dell’infor- Un momento della conferenza stampa di ieri mazione previdenziale – hanno aggiunto i presidenti del co- neato come «questo momento di inmitato regionale e provinciale Inps formazione inauguri una nuova di Potenza, Raffaele Paradiso e An- stagione di confronto e scambio di tonio Deoregi – hanno il merito ren- buone pratiche, soprattutto con la dere meno burocratica l’immagine Germania, dove i nostri concittadini dell’istituto, avvicinandola ai citta- hanno sempre saputo di avere dei didini, in un’ottica di trasparenza». ritti. L’augurio è che dallo scambio Mettendosi nei panni degli utenti, possa derivare una nuova tendenza l’assessore alle Politiche sociali e al- nelle politiche di accoglienza anche l'immigrazione della Provincia di nel nostro Paese, sempre più meta di Potenza, Paolo Pesacane, ha sottoli- immigrati».
Galante, non più in lizza per la presidenza del consiglio sollecita la maggioranza
La polemica
Idv, «diano una risposta»
Nasce l’agenzia Qualità urbana «Non è questo il modo giusto»
Sull’eventualità di una ri-candidatura: «Non mi scandalizzerei» LUI è il candidato alla presidenza del consiglio comunale che, per tre volte, havisto il proprionome sottoposto al “quorum mancante”. Roberto Galante è anche l’unico esponente dell’Italia dei valori in consiglio comunale e, indirettamente, uno dei punti di snodo delle fibrillazioni che si stanno consumando all’interno della maggioranza e dell’intera aula consiliare. In attesa del prossimo consiglio, gli incontri, i dialoghi a distanza, le riunioni, più o meno ufficiali, non si fermano. Ma che cosa è cambiato dall’ultima seduta? «Praticamente nulla. E’chiaro che il centrosinistra sia in affanno, ma è anche vero che sulla presidenza il regolamento non ci viene incontro. Servono 27 voti, ma noi, la coalizione - e ovviamente includo anche me, visto che mi sento assolutamente interno - siamo 26 consiglieri. Tengo fuori l’Udc perchè, a differenza della Provincia dove ha incassato la presidenza, al Comune, mantiene una posizione di equidistanza». Ma il regolamento, approvato nella scorsalegislatura, contaanche il suo voto. La maggioranza qualificata non si rifaceva all’idea che il presidente dovesse essere condiviso? «In questo caso, la situazione si è complicata. In un primo momento si diceva “no” a IdV perchè, in entrambi gli schieramenti, c’era chi si faceva paladino contro la scelta del nostro esserci schierati solo al secondo turno. Ma l’opposizione si è opposta anche a due autorevoli esponenti del Pd, perchè, sostenevano, troppo politicizzati. Credo che a questo punto il “no” dell’opposizione sia anche legato al proprio ruolo». Posta così, i numeri necessari potrebbero mancare ad oltranza... «Avevamo deciso di accelerare sulla presidenza perchè, in occasione della visita del Capo di Stato Napolitano, sembrava opportuno presentare il capoluogo di Regione con gli organismi istituzionali al completo. Ma nonè bastato,nè cene sonostate le condizioni. Mi sembra chiaro, però, che l’opposizione dica “se credete di avere la maggioranza, votate il presidente da soli”. Ma è proprio alla minoranza che faccio un appello: dopo tre “bocciature” sui consiglieri, si eviti di mettere in difficoltà anche un quarto nome che potrebbe, a questo punto, anche trovarsi in una situazione di imbarazzo». Ma resta un problema anche della maggioranza e interno... «Ho fatto, come richiesto, più volte e in modo esplicito la mia dichiarazione di adesione ai programmi, pur avendoli sostenuti solo al secondo turno. Al momento l’atteggiamento dei miei colleghi è altalenante. Mi invitano alle riunioni e ai tavoli, ma spesso, quando di parla di numeri, il 26esimo consigliere non è conteg-
giato. Chiedo solo che mi rispondano e rendano chiara la mia posizione, che poi è anche la posizione del partito». Ma perchè crede sia stato tanto contestato per la presidenza? «C’è chi ha parlato di “scambio”. Non ci si scandalizzi se in un accordo politico ed elettorale rientra anche l’offerta di un posto di garanzia come la presidenza. Sta nelle cose. Del resto, non è forse proprio l’opposizione che si irrigidisce sull’assenza nel cda dell’Acta? Fin dalla composizione delle liste, chiunque concorra, sa che da maggioranza si governa e ai vincitori, scelti dal popolo, vanno le posizioni declinate a questo scopo». E se le offrissero un posto in giunta? «Non me lo sarei mai aspettato. E’ giusto così. Non abbiamo corso, come gli altri partiti, al primo turno.
Diversa, ma non meno gradita, la presidenza del consiglio con cui ci saremmo fatti carico di rappresentare la garanzia per tutti i partiti». Al momento non sono stati fatti altri nomi, se non i tre già discussi e votati in aula (Galante, Santangelo e Carretta, ndr). Potrebbe tornare a fare il candidato? «Se me lo chiedessero, non lo troverei scandaloso. Resto uomo di partito e di maggioranza. Nè mi allerterei per nomi diversi». Che cosa chiede per tornare a votare i provvedimenti e non astenersi più? «Se il partito mi darà indicazioni, mi atterrò. Credo, però, che questo “congelamento” non debba essere visto com una posizione di sfida o minaccia, piuttosto una sollecitazione a chiarire la nostra posizione». Sara Lorusso
Roberto Galante
DA PALAZZO DI CITTA’ PRESTO L’INSEDIAMENTO
IMBESI (PDL) SUL CONFRONTO
Le commissioni istituite
«Riaprire il dialogo con la minoranza»
L’ATTO è stato approvato durante l’ultima seduta di consiglio comunale. In attesa di sciogliere lo stallo sulla presidenza, l’aula - pur di avviare l’attività consiliare, anche con quella che molti ritengono una “forzatura” di consuetudine in assenza del del presidente - ha costituito le 6 commissioni permanenti: Affari generali e istituzionali; Bilancio; Urbanistica e lavori pubblici; Sport, cultura, politiche sociali e giovanili; Programmazione e sviluppo economico; Mobilità e riqualificazione.
ANTONINO Imbesi, consigliere del Pdl, in una nota spiega che, adesso, «il centrosinistra dovrebbe prendere atto, proprio seguendo la logica sottolineata qualche giorno fa, dal Presidente della Repubblica, che è necessario un confronto democratico sulle istituzioni cittadine e che queste non possono essere ridotte a mera merce di scambio elettorale». Imbesi ha sottolineato «che la diatriba in atto sulla presidenza del consiglio potrebbe essere il mezzo per riaprire un dibattito più corretto all’interno delle istituzioni», maggioranza e minoranza.
FESTA DI SAN FRANCESCO
Oggi l’inaugurazione dei bassorilievi E’attesa per oggi alle 10, nell’ambito dei festeggiamenti per San Francesco, nella piazza Aldo Moro, nella Ciesa di Santa Maria del Sepolcro, l’inaugurazione di duse bassorilievi dedicati a San Francesco, realizzati dagli alunni della scuola media Busciolano, della scuola primaria Madre dellaDivina Graziaeda PadreTarcisio Manta. Nel frattempo, ieri, dopo l’arrivo della Reliquia di San francesco nel capoluogo (un panno di lino del saio del poverello d’Assisi) la processione con cui il prezioso tesoro è stato trasferito nella chiesa di Santa Maria del sepolcro dal del prezioso tesoro dalla chiesa di Gesù Maestro del Principe di Piemonte. Poi la messa celebrata dal vescovo di Potenza, Agostino Superbo.
Le immagini della processione e della Messa (f.M)
Vistoche, sileggeinuna notadelcomune, «è intenzione dell’amministrazione comunale promuovere una maggiore partecipazione alle scelte fondamentali che dovranno contribuire a promuovere l’immagine urbana nei prossimi anni», ecco la decisione di attivare l’Agenzia per la Qualità urbana. L’idea è quella di invitare alla partecipazione i rappresentanti degli Ordini professionali, dei comitati di quartiere, delle associazioni. «Intendiamo promuovere –spiega la nota del sindaco Santarsiero e dell’assessore alla Qualità urbana, Alessandro Singetta - una maggiore partecipazione alle scelte fondamentali che dovranno caratterizzare la città dei prossimi anni, che saranno oggetto di incontri aperti a tutti i cittadini e ai comitati di quartiere». Quanti volessero far parte dell’Agenzia potranno chiedere l’iscrizione all’Albo entro il 26 ottobre 2009 all’assessorato ai Lavori pubblici. Ma la polemica è dietro l’angolo. E’ dei Popolari uniti la sollecitazione secondo cui sia «fuori luogo il sistema adottato per l’istituzione dell’agenzia». Senza contare che «i rappresentanti dei Popolari uniti in giunta,che purerappresentanosettori considerati vitali nell’idea di agenzia “volontaria” che si intende avviare, non hanno ancora avuto la opportunità di esprimere la loro idea intorno al progetto». Quasi «che il ruolo di chi lavora alla definizione di strumenti di pianificazione sia da sconfessare». E poi, tanto per sottolineare, «la collegialità è un modus vivendi e non un’opzione variabile».
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Potenza 21
Mercoledì 7 ottobre 2009
22 Potenza
La “Vita non è un balocco” alla galleria “Idearte”
Le donne lucane nel ribellismo sociale
Torna nelle piazze la mela per la vita dell’Aism
SI terrà dal prossimo 9 ottobre, fino a domenica 11 la fiera espositiva “expo radio”: informatica, energetica ed exposec. La fiera sarà inaugurata alle 17.30 del venerdì. Il giorno successivo sono previste esercitazioni della protezione civile e un dibattito sull'attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila. Dopo altre iniziative previste nel pomeriggio (si terrà anche un workshop sulla sicurezza informatica), aggiornamento alla giornata di domenica in cui sarà sempre possibile visitare gli stand. L’evento è organizzato dall’Efab (ente fiera autonomo di basilicata) e dall'ari (associazione radioamatori) di Melfi.
PROSEGUIRA’ fino al prossimo 31 ottobre, nella galleria Idearte di Potenza, la personale di pittura dell'artista potentino Gianni Scioscia, dal titolo “La vita non è un balocco... giù la maschera. Utopia di una società perfetta”. La mostra, che raccoglie ben 41 opere, tutte tecniche miste su tele di medio e piccolo formato, sarà affiancata dalla proiezione di un prodotto multimediale che racchiude immaginivideo realizzate dallo stesso Scioscia e musiche con arrangiamenti del pianista potentino Alfredo Miglionico, il tutto su testi di Manuela Rita.
PROSEGUIRANNO fino al prossimo otto ottobre, nella Sala A del consiglio regionale, i seminari di storia sul tema “Itinerari della diversità di genere in Basilicata tra ‘800 e ‘900”, organizzati dalla Commissione regionale per la parità e le pari opportunità. Interverranno le presidenti della Commissione e dello Zonta, Antonietta Botta e Dina Russiello, nonché Michele Strazza della Società italiana studio storia contemporanea. Il prossimo appuntamento è in programma l’8 ottobre alle 17. Si discuterà della “Donne lucane nel ribellismo sociale durante il fascismo”
SABATO 10 e domenica 11 Ottobre torna l’appuntamento autunnale di AISM con la solidarietà “Una mela per la vita”, quando quattro milioni di mele emiliano-romagnole coloreranno tremila piazze italiane per sostenere la ricerca scientifica, in collaborazione con Unaproa. «Fai andare la ricerca, ferma la sclerosi multipla»: è questo l’appello che accompagnerà la tredicesima edizione dell’evento, nato per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla sclerosi multipla. Oggi, i giovani italiani che devono convivere ogni giorno con la sclerosi multipla trovano in AISM servizi, risorse e risposte concrete.
L’ASSOCIAZIONE
NUOVA FERMATA
La musica viaggia con “Metropolitan” LA NOSTRA città non è proprio il massimo quando si parla di spazi dedicati alla pittura, alla musica e in generale a tutte le forme di espressività artistica. Parliamo in particolare di musicisti in erba, band agli esordi, pittori o scrittori che, pur avendo talento, fanno tanta, troppa fatica per emergere e forse non emergeranno mai. Pochissimi sono luoghi dedicati e le possibilità di espressione e in molti casi manca la capacità o la possibilità di inserirsi nei famosi canali giusti, croce e delizia della nostra piccola realtà cittadina e regionale. In questo panorama non proprio esaltante, ecco però inserirsi le iniziative delle associazioni, lodevoli tentativi di dare voce a tutte le forme di arte e di comunicazione. In quest'ottica è da pochissimo nata “Metropolitan”. Ha preso corpo e consistenza tra le mura della sala prove, sala di registrazione “Panda Records”, in via Isca del Pioppo partendo dalla musica. «Attraverso la musica - spiega Pierluigi Tancredi, uno dei fondatori - e venendo in contatto con i ragazzi che provano da noi, ci siamo interrogati sulle tema della passione che ci unisce e, inevitabilmente, dalla voglia di instaurare nuove relazioni, è scaturita la curiosità di esplorare nuovi mondi». L'associazione esordisce con un progetto ambizioso, “Liberarte” che si svilupperà nell'arco di sei appuntamenti, tutti i giovedi a partire da domani. In collaborazione con il vicino locale “Cube”, che ospiterà gli eventi, ogni sera spazio ad ogni forma di espressione e di espressività artistica. Estemporanee di pittura e quadri in mostra, faranno da sfondo alla lettura di poesie e presentazione di libri. Giovani band emergenti avranno la possibilità di esibirsi, mentre altre associazioni, in spazi appositamente allestiti, potranno presentarsi e illustrare le proprie iniziative.
«Sei serate - spiega Pierluigi come sei sono le strofe di una poesia a noi molto cara, “Lentamente muore…”, che ricostruiremo durante ogni incontro. L'obiettivo è comunicare, interagire, emozionare ed emozionarsi, conoscere e conoscersi, contaminarsi in un contesto dove gli attori principali saranno le passioni da esprimere insieme in totale libertà». «Crediamo fortemente in questo progetto - conclude - i temi in gioco sono innumerevoli e tanti gli ospiti. Cercheremo di dare ad ognuno il giusto spazio». Il progetto è sperimentale e le presenze ancora da definire. Chiunque può mettersi in contatto con l'associazione e partecipare o proporre nuove attività chiamando il 380/6812273 o inviando una mail a pierluigi_tancredi@libero.it. Simona Brancati
Potenza-Università
Una passione che corre...come un treno
NOVITA’ a partire da domani: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso.
La locandina della manifestazione
LA PROTESTA
Per la partita si chiude un’ora tutto ANCORA sul piede di guerra i residenti di via Marconi che, tutte le volte che il Potenza calcio gioca in casa, restano “ostaggio” della partita. Hanno fatto appelli, richieste, raccolto firme e consensi ma, finora, non solo le loro proteste non sono state raccolte, ma la situazione è peggiorata: si è deciso, infatti, di anticipare di un’ora l’orario di chiusra al traffico. I cittadini hanno scritto una lettera aperta, per sensibilizzare «relativamente a un grave problema che, ormai da tempo, sta tormentando il nostro quartiere. Ogni domenica che il Potenza Calcio gioca in casa, noi residenti e commercianti nelle zone adiacenti e circostanti lo stadio, veniamo letteralmente sequestrati, già alcune ore prima dell’inizio della gara, a causa di un’incomprensibile e illogica decisione delle pubbliche autorità che impone il divieto di transito in viale Marconi in entrambi i sensi di marcia. In pratica, già 2/3 ore prima della partita, un’ordinanza ci impedisce (e vi impedisce!) di accedere ed uscire dal nostro quartiere, il che rende impossibile sia ai residenti il raggiungimento delle proprie abitazioni, sia ai commercianti il libero esercizio delle proprie attività (molte delle quali, è bene sotto-
linearlo, sopravvivono quasi esclusivamente grazie alla clientela domenicale). Anziani costretti a raggiungere a piedi le auto dei loro parenti che li attendono a centinaia di metri di distanza; attività commerciali che hanno perso buona parte della clientela e che a breve, probabilmente, saranno costrette a chiudere i battenti; un parcheggio di recente costruzione, creato proprio per accogliere dell’inerzia e delle insensate decisioni dei nostri amministratori. Abbiamo provato a far sentire la nostra voce con una petizione (corredata da quasi 800 firme raccolte in una sola giornata!)». Per tutta risposta, «l’orario di chiusura è stato anticipato di un’ora! Ora basta false promesse, vogliamo fatti concreti! Siamo anche noi tifosi del Potenza, la squadra che rappresenta i colori della nostra splendida città, ma riteniamo assurdo che, per l’organizzazione di un evento sportivo, debba essere sacrificato, non essendovene necessità, il nostro sacrosanto diritto a vivere serenamente, a rientrare nelle nostre abitazioni, nonché a lavorare! I nostri amministratori sappiano che resteremo tutti uniti per difendere i nostri diritti».
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Bastardi senza gloria 18.15 - 21.15 Sala 2 Un amore all’improvviso 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3 G-Force 17 - 19 - 21 Sala 4 Basta che funzioni 20.30 - 22.30 Sala 5 Baari’a 18 - 21 Sala 6 L’Era glaciale 3 17.30 Il grande sogno 19.30 - 21.30 Sala 7 18 - 20.15 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Baari’a 18.15 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
Bastardi senza gloria TARANTINO colpisce ancora e lo porta a riscrivere la storia ufficiale con un attentato a Hitler collocato nell'unico luogo in cui il regista americano può pensare si possa attuare una giustizia degna di questo nome: una sala cinematografica. .
Baaria UNA famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni. Sfiorando le vicende private di questi personaggii, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità
Un amore all’improvviso Happy Birthday Mr. President!
Al Presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco dalla Struttura speciale del Consiglio e dall'Ufficio stampa
Anche se sei diventata grande per il tuo papà rimarrai sempre così piccola, la figlia prediletta. E così fai tu con i tuoi figli, “una mamma chioccia”. Auguri anche dalla cara mamma e da tutta la famiglia
Oggi "Spupazza" compie 1 anno!!! AUGURI da tutti quelli che ti vogliono bene...
HERRY ha una rarissima malattia genetica a causa della quale si trova involontariamente a viaggiare nel tempo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 7 OTTOBRE Perri - piazza Matteotti, 12
0971/21148
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277
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Cif (Centro it. femminile)
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Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
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0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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L’INCIDENZA della crisi sulla Basilicata e sul Mezzogiorno, le prospettive a breve e medio termine e le misure adottabili a tutti i livelli per la tenuta del sistema imprenditoriale. Questi i temi che verranno affrontati durante il Congresso regionale “Crescere nel cambiamento”, organizzato dalle Cooperative di Produzione e Lavoro della Legacoop Basilicata che si terrà oggi a Potenza presso la Sala Basento del Park Hotel, con inizio alle 16. «I dati che emergono descrivono la Basilicata come una regione a rischio - dichiara Paolo Laguardia, responsabile per il Mezzogiorno dell'Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro - in cui la crisi congiunturale si sta trasformando in strutturale». «Manifatturiero, metalmeccanico e in particolare tutto il comparto dell'edilizia sono i settori maggiormente colpiti, ovvero quelli fino ad oggi determinanti per la tenuta economica e sociale della Basilicata. Occorre prendere atto - continua Laguardia cheunafasee unciclosisonoconclusi, donde l'esigenza di un cambiamento di rotta radicale nei comportamenti e nelle relazioni sociali ed industriali». La giornata terminerà con l'elezione dei delegati per l'assemblea congressuale che si terrà a Bologna il 17 e 18 novembre prossimi e con l'approvazione dei documenti.
Potenza 23
Agenda
Mercoledì 7 ottobre 2009
Expo radio: amatori e professionisti all’opera
LEGACOOP
L’incidenza della crisi in Basilicata
Mercoledì 7 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
24 Tito Mantenimento dei livelli occupazionali e con un progetto di prototipo di treno innovativo
C’è l’accordo per la Firema Oggi il voto dei lavoratori sul documento sottoscritto tra azienda e sindacati TITO - E’ stato firmato la scorsa notte l’accordo di secondo livello per i 146 dipendenti dello stabilimento di Tito della Firema, azienda del comparto ferroviario che produce motori e componenti elettro-meccanici per il parco rotabile. L’accordo, che è stato sottoscritto presso la sede di Potenza di Confindustria dai rappresentanti dell’azienda, delle organizzazioni sindacali e dell’associazione degli industriali, dovrà ora essere approvato dall’assemblea dei lavoratori, convocata per oggi. Nel verbale d’accordo è precisato che nonostante «nel settore ferroviario si assista ad una situazione di stallo negli investimenti del principale cliente nazionale Trenitalia», per lo stabilimento di Tito «si prevede per il 2009 il mantenimento degli attuali livelli occupazionali». Durante l’incontro, la Firema ha annunciato che «gli investimenti previsti Tito nel triennio 2009-2011 ammonteranno a circa 1.8 milioni di euro, con il 20 per cento dedicato a interventi mirati al miglioramento nelle aree sicurezza e rispetto dell’ambiente». L’azienda ha anche deciso «di continuare il suo percorso strategico nel trasporto
Parte dell’area industriale di Tito
regionale, con un progetto di investimento che prevede a partire dal 2009 la concezione e la realizzazione di un prototipo di treno regionale innovativo», che «grazie alla possibilità di avere più alimentazioni elettriche, potrà essere offerto in un vasto mercato internazionale». E per una buona notizia che arriva dal mondo del lavoro e dall’area industriale di Tito, non sembra diminuire la crisi che sta attanagliando anche il comparto edile. Di ieri la notizia dello stato di agitazione proclamato dai dipendenti della
Novaselect di Tito, azienda che opera in ambito farmaceutico e che produce soluzioni fisiologiche e infusionali. E proprio in questo settore la Novaselect riveste un ruolo di “forza”, se non altro per la garanzia di qualità dei prodotti a seguito dei continui e numerosi controlli ministeriali. La decisione è stata resa nota dalle rsu, dopo un incontro con le segreterie territoriali di Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil di Potenza. Le sigle sindacali hanno reso noto di attendere dall’azienda «risposte chiare» riguardo al futuro della
produzione. Le aspettative, al momento, a detta delle rappresentanze sindacali, non sono certo “tranquillizzanti” visto il rischio occupazionale per i dipendenti (l’azienda conta 85 addetti). La situazione si è venuta a creare - hanno spiegato le tre sigle sindacali - viste le «decisioni sbagliate» da parte dell’azienda di «relegare a ruolo marginale lo stabilimento di Tito, invece che favorire le condizioni per avviare una prospettiva di sviluppo del mercato di riferimento, diversificata rispetto a quella attuale».
Pietragalla La corale “Lorenzo Perosi” si è esibita ad Assisi
Voci lucane alla messa per il Patrono L’emozione e la grande preparazione PIETRAGALLA - Domenica 4 ottobre oltre all’importante evento religioso che ha visto la Basilicata offrire per un anno l’olio lucano a San Francesco per l’accensione della lampada votiva c’è stato un altro evento religioso sempre strettamente legato al Santo. Per la festa del santo protettore di Assisi, San Francesco, patrono d’Italia, che si è festeggiata domenica 4 ottobre, anche la città di Pietragalla era presente nella storica cittadina umbra. Infatti la corale parrochiale polifonica “Monsignor Lorenzo Perosi” di Pietragalla, è stata invitata per un evento di grande spessore religioso, sociale e musicale. Essa si è esibita nella mattina di domenica a partire dalle ore 9 presso la bellissima basilica papale Santa Maria degli Angeli di Assisi durante la celebrazione euca-
ristica in onore del protettore San Francesco. Si è trattato davvero di un evento speciale per il gruppo di quaranta coristi (tra soprani, contralti, tenori e baritoni) che costituiscono la corale musicale. E’ nata circa quindici anni fa, all’epoca guidata dal maestro Pino Cillis: dal 2001 è guidata dal maestro Teodosio Bevilacqua. Nel corso della celebrazione solenne sono stati eseguiti brani dedicati a San Francesco ed è stata cantata la “Missa de angelis” risalente al 1.500. In totale sono stati eseguiti una dozzina di brani. La corale pietragallese nel corso della sua storia artistica si è esibita in varie zone dell’Italia: dalla nuova chiesa di San Giovanni Rotondo, a Pompei, dalla basilica di San Pietro a Roma, a Viggiano, ad Acerenza, a Palazzo San Gervasio e ovviamente a
Pietragalla, per citare solo qualche località. Dunque si è trattato di un evento che ha aggiunto un altro tassello del percorso artistico e musicale del gruppo vocale di Pietragalla e per la preparazione a questo appuntamento i coristi si sono preparati con prove continue per circa due mesi con cadenza pressocchè quotidiana. Naturalmente l’emozione di tutti i coristi è stata davvero notevole nell’affrontare questo importante e significativo evento. Infatti al ritorno dall’Umbria tutti hanno espresso grande soddisfazione e gratitudine per aver avuto la possibilità di esibirsi in un contesto davvero unico per un evento religioso rilevante e significativo. Antonio Bevilacqua
COLLEGAMENTI DI PROSSIMITÀ
Fondovalle Canale, da via Appia fino all’ospedale POTENZA - E’stato approvato dalla giunta comunale il progetto definitivo del primo lotto della strada fondovalle Canale destinata a collegare la via Appia al polo ospedaliero. Il primo lotto si sviluppa per una lunghezza di 1.200 metri e sarà finanziato da un importo complessivo di circa 2.600.000 euro con fondi ex Agensud (il tratto si sviluppa dalla via Appia a via dei Mille). Nei prossimi giorni - spiega una nota del Comune - sarà avviata la procedura di appalto e presumibilmente entro la prossima primavera i lavori inizieranno. Per il secondo lotto, legato a fondi Prusst, per un importo di 2.332.000 euro, è già stata esperita la gara per la progettazione. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e dall’assessore alla Mobilità Pietro Campagna, per i quali «procede il programma di infrastrutturazione della città. Con questa arteria si realizza un asse di penetrazione che consentirà di col-
legare rapidamente il polo ospedaliero e universitario con la Basentana. Tale nuovo asse viario consentirà il migliore utilizzo del nodo ospedaliero in fase di ultimazione».
Da Vietri, Francesca trionfa a Lagopesole
Francesca Priore, vincitrice di “Castelli in aria”
VIETRI DI POTENZA Ancora un premio per l’Istituto comprensivo di Vietri di Potenza. Infatti, durante il concorso tenutosi a Lagopesole domenica scorsa, denominato “Castelli in Aria”, nell’ambito dell’evento “Piovono Libri” promosso dalla Regione Basilicata, il Comprensivo di Vietri di Potenza è stato premiato nella sezione narrativa, rappresentata dall’unica vincitrice, l’alunna Maria Francesca Priore, grazie alla sua semplicità. L’alunna vietrese è una delle quindici vincitrici della Regione nella manifestazione di Lagopesole, che ha visto partecipare tantissimi alunni delle scuole elementari lucane (un migliaio), di terza, quarta e quinta classe. Tra i bambini lucani partecipanti, sono stati selezionati oltre mille racconti. Infatti, il concorso consisteva nella realizzazione di un libro realizzato con materiali di scarto, veri e propri manufatti, aventi come oggetto favole “costruite” attorno allo splendido Castello di Lagopesole. L’Istituto comprensivo di Vietri è stato premiato, così, con il risultato ottenuto dall’alunna Maria
Francesca Priore. La motivazione della giuria è stata la seguente: «Per la semplicità con cui si muove nella bellezza del sogno». La manifestazione è stata coordinata e sostenuta dalla Regione Basilicata. Alla premiazione presenti, oltre alle centinaia di bambini con insegnanti e genitori, anche il dottor Durante e la dottoressa Claps. In una location unica, come quella del Castello di Lagopesole, si è tenuto un vero e proprio “incontro con l’arte della lettura”. Libri in arte. Libri che danzano e suonano. Ed ancora libri che parlano, recitano e si incontrano. Durante la manifestazione dal primo al quattro ottobre, si sono tenuti anche convegni riguardanti “Letteratura e internet” e un altro riguardante le quattro giornate dedicate ai libri. Diverse anche le mostre che si sono tenute, come quella sui diritti per l’infanzia e dedicata ai cento anni del Corriere dei Piccoli. Sono stati presenti alla manifestazione i gruppi musicali lucani come Ethnos, Tarantolati di Tricarico fino al complesso a Plettro “Manfredi” di Avigliano. Claudio Buono
Nasce l’associazione ”Vivere Pietragalla” PIETRAGALLA - Si è costituita in questi giorni a Pietragalla l’associazione politico-culturale “Vivere Pietragalla”, composta da un consistente gruppo di giovani locali che sono coordinati nell’attività da Gabriele Miranda. L’omonima lista civica nelle elezioni amministrative dello scorso mese di giugno ha ottenuto un seggio, in qualità di opposizione, nel consiglio comunale nella persona di Valentino Pepe, e quest’ultimo sottolinea che «con questa nuova struttura associativa si vuole dare concretamente continuità al progetto iniziale che ha come finalità quella di impegnarsi per il rilancio della comunità - spiega - L’associazione si propone di promuovere attività poli-
tiche, culturali, ricreative e sociali aventi lo scopo di coinvolgere nella partecipazione i cittadini nelle questione legate in primo luogo all’attività dell’amministrazione comunale pietragallese e più in generale alla vita politica nazionale ed internazionale». Questo «nel convincimento che i cittadini debbano essere correttamente e prontamente informati oltre che coinvolti sulle problematiche del proprio territorio e sui vari processi che portano alla formazione delle decisioni politico-amministrative al fine di ottenere una loro più attiva e diretta partecipazione alle scelte che possono condizionare la loro vita». ant.be.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
25 La consigliera Zaccardo attacca il sindaco di Muro, Mariani
Antonella Perrone la prescelta
«Quante delle 100 promesse sono state realizzate?»
Progetto Erasmus Una lucana rappresenta l’Italia
MURO LUCANO - Una Teresa Zaccardo a tutto campo, che non risparmia certamente critiche al sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani. La consigliera comunale di minoranza Zaccardo, leader del gruppo “Insieme per la Rinascita”, ricorda che «sono trascorsi oltre cento giorni dall'insediamento della nuova amministrazione comunale» e pone un interrogativo, alludendo allo slogan utilizzato da Mariani, che recitava: “Cento cose in cento giorni”. La consigliera, ponendosi ironicamente la domanda «delle cento promesse, quante ne sono state effettivamente realizzate e programmate?», passa al contrattacco. «Il processo di ricostruzione per ora può considerarsi arrestato - dichiara - le uniche somme a disposizione, 1.400.000 euro, sono state destinate alla realizzazione del primo stralcio funzionale dell'ex ospedale Diocesano». «Un'opera - fa notare la consigliera - non immediatamente cantierabile e non facente parte del patrimonio comunale». In merito, la Zaccardo contesta aspramente l'operato del sindaco, ribadendo a chiare lettereche ifondi succitati«sottratti ai finanziamenti destinati alla ricostruzione dell'ediliziaabitativa privata»non
Il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani
erano indirizzati dalla scorsa amministrazione alla realizzazione dell'opera, «come il sindaco vuol lasciar credere a quei cittadini ancora in attesa della propria abitazione». Teresa Zaccardo passa in rassegna tutte, a suo dire, le promesse mancate «dalla sceneggiata dell'apertura della strada Nerico-Muro Lucano, alla previsione di un aeroporto in località Pontegiacoia; dalla messa in sicurezza della stradadi c/da Cerrito, all'adozione di dubbie ordinanze in materia di traffico e all'affidamento di incarichi… per concludere - in-
calza l'avvocato Zaccardocon la creazione di una “long list” dove si tenta di mettere insieme capre e cavoli». La consigliera richiama alle responsabilità assunte dal Primo Cittadino in campagna elettorale, riferendosi al «risanamento dell'ente, alla questione Aias e alla vicenda dei canoni enfiteutici». Teresa Zaccardo, punta l'indice contro «l'approvazione di una delibera di Giunta municipale, con la quale si è deliberata la costituzione in giudizio del Comune di Muro Lucano», in relazione al ricorso promosso dalle opposizioni
sull'incompatibilità del neoeletto sindaco. «E' paradossale - afferma la consigliera che il Comune possa avere interesse alla difesa della posizione del sindaco Mariani», inquanto«l'ente èaldisopra delle parti». Inoltre, la Zaccardo evidenzia il ruolo del Comune che «non può avere interesse aprendere ledifese di un sindaco, dalla cui permanenza in carica, potrebbe subire grave pregiudizio». La allusione, neanche tanto velata della consigliera, si riferisce alla ormai famosa vicenda del denominato “Muro del Pianto”, «il cui giudizio è ora pendente in Corte D'Appello». Secondo l'avvocato Zaccardo, Mariani potrebbe «temendo la pronuncia di una sentenza che lo condanni personalmente al pagamento, far transigere al comune che amministra la controversia con l'impresa affidataria per un valore rilevante. A ciò si aggiunga che non ci si è accontentati di legali della nostra terra lucana, ma, compiendo un'ulteriore violazione, si è optato per un pool di avvocati dai nomi altisonanti. Il nostro sindaco ha voluto accanto a se legali di un certo calibro. Peccato che in questo caso si sia servito, per una vicenda personale, dei soldi pubblici». Giovanni Petilli
Riunione del Comitato degli iscritti
Provincia di Potenza Le priorità per la FP Cgil POTENZA - Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato degli iscritti FP Cgil della Provincia di Potenza alla presenza del segretario provinciale. «Pur valutando positivamente le intenzioni della nuova amministrazione tese a valorizzare le risorse umane dell’Ente, il coordinamento - si legge in una nota - ha discusso delle priorità da sottoporre in sede di confronto con l’amministrazione. Innanzitutto è necessario restituire dignità e ruolo alla delegazione trattante, unico strumento contrattuale legittimato alla discussione degli argomenti riguardanti il personale, presupposto essenziale per quanto attiene questo aspetto è, diversamente dal passato, una delegazione di parte pubblica, presieduta dal direttore generale. Altro punto che il coordinamento ha ritenuto di fondamentale importanza è l’inizio
del confronto, in via preventiva, sul nuovo modello organizzativo che l’Ente si accinge a presentare». Inoltre il Comitato degli iscritti ha discusso «le questioni inerenti la costituzione del fondo 2010 e soprattutto l’utilizzazione, in itinere, del fondo 2009, la cui gestione ha lasciato e lascia seri dubbi circa la trasparenza e la legittimità di alcune voci di spesa». Nel merito della discussioni sono emersi tutti gli aspetti legati «alla valorizzazione delle risorse umane a cominciare: progressioni verticali e orizzontali, assegnazione piani di lavoro, compensi per la produttività, attribuzione indennità, criteri da adottare per la mobilità interna, utilizzo fondi provenienti Unione Europea e Regione Basilicata, trasformazione da part-time a fulltime dell’orario di lavoro dei dipendenti
stabilizzati, assegnazione a tutti i settori di un monte ore da utilizzare per il lavoro straordinario, ridefinizione bando per il conferimento e la revoca degli incarichi di posizione organizzativa». Il Comitato si auspica che «le buone intenzioni espresse dall’amministrazione si sostanzino nell’instaurare corrette e compiute relazioni sindacali».
L’ingresso dell’Università della Basilicata
POTENZA - Si chiama Antonella Perrone la studentessa Erasmus italiana. Quest’anno il progetto Erasmus ha raggiunto quota 2 milioni di studenti. Era impossibile stabilire chi fosse effettivamente il bimilionesimo ragazzo ad usufruire del programma di mobilità, così, per festeggiare il traguardo raggiunto, sono stati selezionati simbolicamente 31 studenti, uno per ogni paese che partecipa al progetto. Antonella Perrone è stata scelta per rappresentare l'Italia «grazie alla dedizione dimostrata durante il soggiorno all’Università di Glasgow» si legge sul sito della Commissione Europea. «La maggior parte degli studenti Erasmus ricordano le feste e i posti che hanno visitato, ma sinceramente io ho trascorso la maggior parte del tempo in laboratorio e non ho rimpianti», dice Antonella. Studentessa di Ingegneria aerospaziale all’Università di Potenza, ha studiato per 6 mesi all’Università di Glasgow usufruendo di una borsa Erasmus. «Quando ho scoperto che potevo fare la tesi su un argomento che mi interessava spostandomi in un laboratorio straniero - dice An-
tonella - non potevo crederci. Nessuno degli argomenti di ricerca della mia università mi entusiasmavano, così ho fatto richiesta al Dipartimento di ingegneria aerospaziale di Glasgow per occuparmi della dinamica computazionale dei fluidi . Un argomento caldo - spiega - ha a che fare con le turbine eoliche, una risorsa promettente di energia rinnovabile». Alla fine dei sei mesi, Antonella è rientrata in Italia laureandosi con lode all’Università della Basilicata, per poi ritornare subito dopo a Glasgow per un dottorato di ricerca di 3 anni con lo stesso team. Per festeggiare il “bimilionesimo studente Erasmus” si è tenuta una conferenza a Lund, in Svezia. «Il fatto di andare all’estero per studiare dovrebbe diventare per i giovani europei la regola più che l’eccezione», ha detto Maros Sefcovic, commissario europeo per l’istruzione, la formazione e la cultura. «La conferenza di Lund - ha continuato contribuisce a tradurre in realtà questo obiettivo». Il programma Erasmus è stato avviato nel 1987 e coinvolge circa il 90% delle università europee. Ogni anno più di 180.000 studenti vanno all’estero grazie al suo sostegno.
SOLIDARIETA’
Muro Lucano, successo dell’Unicef locale MURO LUCANO - La due giorni della solidarietà ha fatto centro nello scorso e ultimo weekend. Come da rituale anche quest'anno ha preso vita il 3 e 4 ottobre 2009 l'appuntamento con l'orchidea Unicef per i bambini, in oltre 1800 piazze italiane, tra cui molte delle Lucania. L'iniziativa secondo i dati forniti dall'Unicef ha coinvolto oltre 10.000 volontari per distribuire sul territorio nazionale oltre 140.000 orchidee per la raccolta fondi, utili a realizzare progetti ed iniziative per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza. Anche il neo costituito gruppo Unicef di Muro Lucano è sceso in campo con
una significativa mobilitazione condividendo con i donatori di tutta Italia storie che raccontano di diritti violati. I fondi raccolti servono a finanziare la “ACD Accelerated Child Survival and Development”. Tale progetto prevede un pacchetto integrato di interventi con alimenti, vaccinazioni, vitamina A, zanzariere e altri strumenti essenziali per la sopravvivenza dei bambini. Anche il nostro territorio ha risposto a tale appello dimostrando, grande sensibilità e maturità. Sabato dalle 9,30 alle 18 e domenica dalla 10 alle 19,30 in Piazza Don Minzoni a Muro Lucano è stato allestito un gazebo contenete 48 piantine di
orchidee, a testimoniare il senso di solidarietà e di consapevolezza dei lucani, molto sensibili alle problematiche giovanili. L'iniziativa è stata di una giovane studentessa e dottoressa in informatica, Nunzia Diovisalvi, che con l'aiuto di altri amici ha venduto tutte e 48 le piantine di orchidee per un totale di 720 euro. Ad accompagnare Nunzia Diovisalvi (prima associata dell'Unicef a Muro Lucano), si sono prestati diversi volenterosi: Roberta Gilberto, Osvaldo Bianchini, Graziano Pacella e Rosa Diovisalvi di Muro Lucano, Caterina Galasso di Baragiano, e Gabag Sirag di Potenza. Quest'ultimo sobbarcandosi le curve della
Il gruppo dei volontari dell’Unicef a Muro Lucano
deviazione forzata di Picerno ha coinvolto tutta la famiglia vendendo ben 7 piantine fuori dalle mura del paese. Per Nunzia e i suoi amici si è trattato di un vero battesimo a tutti gli effetti perché
l'evento ha inaugurato ufficialmente, nel centro in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano, le attività di volontariato dell'Unicef. Carmine Pepe
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Mercoledì 7 ottobre 2009
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Strada Racanello, al via i lavori CASTELSARACENO - Si avviano i lavori sulla tanto chiacchierata Fondovalle del Racanello. Dopo il taglio del nastro avvenuto lo scorso 27 maggio, il cantiere era rimasto solo sulla carta mentre il cartello che segnalava l'inizio dei lavori continuava a rimanere a testa in giù. Finalmente, però, il momento tanto sognato dalla comunità di Castelsaraceno che vede nell'arteria un vero punto di snodo, sembra essere arrivato. Si avvia così il percorso per la realizzazione dell'appalto pari a oltre tre milioni di euro, stanziati per i lavori di adeguamen-
to della strada e la rispettiva messa in sicurezza affinchè questa possa diventare un'arteria provinciale. Due gli anni previsti per l'ultimazione degli interventi e la popolazione si augura che, dopo le numerose peripezie della strada, i tempi vengano rispettati. Realizzata nel corso degli ultimi trent'anni, la Racanello vede il via negli anni 1970 -1975, quando grazie ai fondi Feoga viene realizzato il tratto interpoderale che congiunge la fondovalle del Racanello con la A7. Dopo la realizzazione di due tronchi per un importo di tre miliardi e mezzo di vecchie lire ad
opera della Comunità montana del Lagonegrese, solo nel 2004 con la determinazione dirigenziale della Provincia n. 113 vengono stanziati 2.582.284,50 euro per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di adeguamento funzionale lungo la strada, e il 2 dicembre del 2008 si giunge alla gara di appalto dei lavori. Soddisfazione è stata espressa dall'Amministrazione Comunale di Castelsaraceno che con un comunicato del suo primo cittadino Domenico Muscolino ha affermato: «Esprimo vivo apprezzamento per l'inizio dei lavo-
ri di completamento della fondovalle del Racanello, malgrado le aspettative in ordine alla ben altra tempistica che sarebbe dovuta conseguire alla modalità di consegna degli stessi, avvenuta il 27 maggio 2009, “sotto riserva di legge”. Si ringraziano, per l'impegno profuso, il Presidente e l'Assessore alla Viabilità dell'Amministrazione provinciale di Potenza, anche relativamente al problema della definizione della striscia di mezzeria lungo la sp n. 36 - variante di valico, più volte rappresentato da questa Amministrazione». Francesca Gresia
Una immagine di repertorio della Racanello
Villa D’Agri Due settimane fa la struttura è stata presa di mira dai vandali. 10.000 euro di danni
Il palazzetto resta ancora chiuso Il sindaco promette interventi e poi la gestione passerà a una ditta esterna VILLA D'AGRI - Interventi, collaudo e gestione esterna. Questo è l'iter che seguirà il Palazzetto dello Sport, dopo l'incursione dei vandali all'interno della struttura. Resterà chiuso, per ora, il palasport del centro valdagrino che meno di due settimane fa fu preso di mira da una banda di teppisti. Oltre 10 mila euro di danni tra vetri rotti, porte divelte ed estintori presenti all'interno della struttura svuotati del loro contenuto sul rivestimento che ricopre il campo di gioco. Episodi vandalici che già in passato avevano fatto danni all'interno della struttura sportiva considerata fiore all'occhiello del paese. Struttura che era stato chiuso prima di Maggio, doveva riaprire per la stagione in quanto c'erano già state molte richieste da parte di diverse associazioni sportive. Gli ultimi suoi interventi risalgono a proprio sei mesi fa. Da parte dell'amministrazione comunale l'impegno è di riaprire l'edificio il più presto possibile. Il Primo cittadino del paese, Claudio Cantiani fa sapere di aver già dato disposizione “all'Ufficio Tecnico del Comune con il responsabile l'inge-
Alcune immagini del palazzetto preso di mira dai vandali
gnere Damiano di approntare tutti gli interventi necessari perché al più presto la struttura possa essere di nuovo agibile e riutilizzata sia dalle associazioni sportive e da chi ne farà richiesta”. Chiaramente dopo i diversi atti vandalici, la gestione sarà diversa. «Approveremo in consiglio comunale -
chiarisce sempre il Sindaco - un regolamento di gestione per l'utilizzo dell'immobile. Per una migliore fruibilità - ha evidenziato Cantiani - ci sarà una gestione esterna, in cui, però il Comune dovrà esercitare la funzione di controllo. Io mi auguro - ha continuato il Primo cittadino - e spero che
i tempi siano rapidi e colgo anche l'occasione di annunciare a giorni il nuovo impianto sportivo di Barricelle costituito da campo da calcetto e campetto da tennis in erba sintetica. Seguirà lo stesso iter gestionale del Palazzetto per evitare tutto quello che si è successo. L'amministrazione - ha con-
cluso il Sindaco - è attenta a quelle che sono l'esigenze dei giovani e si fa a carico delle loro aspettative con risposte concrete». Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore comunale allo Sport, Mario Marsicano che aggiunge «ci saranno gli interventi, una recinzione, il collaudo e poi la gestione
esterna. Abbiamo promesso alle varie associazioni sportive di fare al più presto possibile. Gli interventi saranno di messa in sicurezza e per il rilascio del certificato da parte dei Vigili del Fuoco. Cercheremo di chiudere al più presto questa vicenda». Angela Pepe
IL RICORDO di ALDO VIVIANO A POCO più di vent_anni dall’improvviso transito di un uomo che ha amato la sua terra, il suo paese natio, i paesi di adozione professionale ed i loro abitanti, la natura, l’arte, la scienza, le persone di qualunque provenienza ed estrazione sociale, e con la montagna ha condiviso le sorti della civiltà indigena, le condizioni della gente, le attese di quanti ha incontrato lungo i sentieri talora aspri dei crinali lucani e trentini insieme, lasciandoci tutti sorpresi nell’ultimo incontro con lui in Vallarsa tra gli alberi di quella foresta, cui aveva già rivolto in vita le profetiche parole della titolazione di una delle tante sue pubblicazioni librarie: “Addio Vallarsa mio grande amore”. 1989-2009: Vent’anni sono una generazione adulta. Come dire che al passato subentra una nuova società, In esse, cioè nell’esse-
Mario Egidio Guerriero: l’uomo che amava la sua terra re, non in divenire, bensì divenuta, pronta a succedere. Pertanto la memoria del medico, nostro concittadino di nascita e di vita, anche se non di professione svolta tra Guardia Perticara e Raossi (Trento), diventa puramente celebrativa di generico ricordo per i giovani, di forte impatto emotivo e nostalgico o di consolidato esempio per noialtri suoi conterranei, suoi coetanie, suoi contemporanei. Amiamo rivisitarlo, ripresentarlo soprattutto a noi stessi, prima di propri quale testimone autentico nel tempo della condivisione esistenziale. Uomo di due anime il dottor Guerriero Mario Egidio: quella contadina, prima, di elevata carica socio-caratteriale; la culturale, poi, in simbiosi con l’attività sanitaria ed i momenti del tempo libero,
amorevolmente distribuita non solo nelle abitazioni dei pazienti di turno, quanto specialmente tra le locali istituzioni, i presidi civici, i gruppi, le associazioni di qualsiasi levatura, e nelle annesse opere di assistenza, in parallelo con attività plurime di natura liberal- creativa. Quale delle due anime sia da preferire, potrebbe obbligare a scelta di parte, quindi incompleta, addirittura non identificativa al completo del personaggio, anche se nell’uomo il tutto sta pure nella parte. Il borgo che gli ha dato i natali segna di localismo la comparsa del cittadino. Però si può tranquillamente affermare che le sue migrazioni ed il lavoro all’estero per poter affrontare gli studi superiori non lo hanno sottratto alla paesanità d’origine. Egli è sempre
ritornato tra noi in virtù degli essenziali connotati anagrafici, Mario Guerriero e non il Mario Guerriero. Nota caratteristica dell’uomo radicato nelle famiglie, nelle relazioni di alterità, nell’amicizia cordiale e spontanea, mai manierata o di convenevoli ipocriti. In nome di queste qualità fondamentali nel borgo che qualcuno osa chiamare di margine, lo abbiamo visto sempre intento ad incontrare menti e non soltanto volti, affetti sinceri e non uffici. L’amore per il villaggio e la campagna circostante lo ha sempre avvicinato alla gente, in nome della quale ha intrapreso gli annuali ritorni alla contrada, offrendo a questa altresì, nella solitudine delle ore lo spettacolo del famoso coro degli alpini denominato “Pasubio”, accompa-
gnandolo di persona nel lungo viaggio tra queste balze, a proprie spese, con grande passione d’animo, nell’intento di interagire tra due realtà apparentemente distanti e separate. In sua memoria questa parrocchia “S. Luca Abate” in Carbone ha istituito l’annuale giornata a lui dedicata delle tradizioni popolari, così ben illustrate nella pubblicistica delle sue opere edite negli anni 70 ed 80 dello scorso secolo XX, ed illuminate dai fuochi artificiali di autunno, accesi al medesimo abilitato agli spari pirotecnici nella ricorrenza stagionale della sagra cittadina. Il comune di Carbone gli ha intitolato ad unanimità la sala consiliare e nel raduno di popolazione convenuta, presieduto dalla gent.ma sua signora Loredana Mancino Guerriero, la civica amministrazione ne ha motivato la scelta, da tutti desiderata con soddisfazione comune.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
28 Il partito di Casini vuole un assessorato e la delega da vicesindaco. Navazio verso le regionali
Melfi, l’Udc batte cassa Gli esponenti del Popolo delle Libertà hanno preso 72 ore per decidere MELFI - E' avvenuto come da noi anticipato, l'incontro tra la delegazione dell'Udc composta dal segretario Moccia, Pietro Monico, Corbo, Tartaglia e Piccolella e la componente Pdl formata dal coordinatore Roselli, Giorgio, Cavuoti, Destino ed il sindaco Ernesto Navazio. L'Udc ha ribadito l'intenzione di entrare in giunta anche se continua a chiedere oltre l'assessorato, non specificato, potrebbe essere sport o attività produttive, anche la delega da vice sindaco. Una richiesta quest'ultima, che il Pdl non può accontentare a cuor leggero, principalmente per tre motivi. Innanzitutto perché ritenuta oggettivamente esigente ed un tantino esagerata. Poi perché richiederebbe sacrifici pesanti nella persona del dottor Rauseo, che secondo il Pdl non meriterebbe di subire rinunce così palesi, ma soprattutto perché alla base c'è una forte motivazione politica. Con Navazio assai probabile candidato alle regionali con la prospettiva di essere eletto, l'incompatibilità tra i due ruoli, primo cittadino di Melfi, e consigliere regionale, porterebbe l'Udc un domani, ad avere in mano il comune della città, con la carica maggiore in suo possesso. Una prospettiva che non alletta di certo i berlusconiani che si sono presi 72 ore
Un consiglio comunale di Melfi
per decidere e fornire una risposta definitiva. Cosa succederà se la risposta alla richiesta, risultasse negativa? Difficile stabilirlo adesso, anche perché l'Udc deve comunque far fronte ad una serie di problematiche interne. Aldilà delle dichiarazioni di facciata del dottor Moccia, che da buon segretario lascia trapelare sempre unità nel partito, sono in molti, soprattutto i più esperti,a porsiilquesito sesia strategicamente utile entrare adesso in giunta. Oltre all'aspetto rappresentato dal tempo, materialmente poco per imprimere una svolta, resta sempre l'aspetto regionali a far riflettere. L'Udc a livello lucano è vicino al centrosinistra e alle prossime consultazioni elettorali, non è da escludere che componenti melfitani Udc
possano salire sui palchi insieme ad esponenti di centro sinistra. Come verrebbe vissuta dall'elettore questa situazione un tantino contraddittoria? E' vero che a livello locale, la sezione chiede autonomia di manovra, ma non è errato tatticamente, come pensa qualcuno, decidere di stringere un alleanza adesso, ma che si possa evidenziare in futuro, dopo le regionali, preparando accuratamente le prossime comunali. In parole povere quello che hanno deciso di fare iDec. Dare appoggio in alleanza al centro destra, controllare e monitorare la situazione, soprattutto a livello programmatico, non chiedere nulla in cambio, ma contare per le prossime votazioni che decideranno il futuro assetto comunale. Nell' Udc, però c'è
chi invece spinge per entrare adesso in giunta, costi quel che costi, per un suo interesse personale,ed invirtùdi unaccordo che lo porterebbe ad appoggiare un candidato del Pdl alle prossime regionali. Un giochino che l'attento Navazio ha fiutato eche vuole evitare che si compia. Per questa ragione il sindaco non ha dato seguito alla revoca già pronta, mancante di firma, che riguardava l'assessore alle Attività produttive. Innanzitutto perché più volte il primo cittadino federiciano, ha rimarcato di non sentirsi un semplice "notaio", che certifica solamente le imposizioni altrui, da qui il desiderio di avere a disposizione una rosa di nomi Udc da cui attingere, ma soprattutto perché politicamente non vuole scontentare nessuno, tantomeno l'Mpa che gli è vicina, che fa parte della maggioranza e che elettoralmente gli potrebbe dare una mano. Per uscire da questa empasse si profila l'ipotesi tutt'altro che remota di chiedere un sacrificio a qualche Pdl, Quaranta allo sport forte indiziato, ma non bisogna dimenticare che all'interno della maggioranza, qualche forte mal di pancia, Russo, Flammia, c'è già, ed alimentarne altri, potrebbe risultare dannoso. Emilio Fidanzio
Melfi, degrado nei pressi della chiesa dell’Incoronata MELFI - Buste di spazzatura aperte con rifiuti riversi in strada e sul prato antistante la chiesetta dell'Incoronata a Melfi hanno desolatamente deturpato la contrada a poche centinaia di metri dal quartiere di Valleverde. Lo spettacolo indecoroso ha fatto da cornice alla funzione religiosa che domenica quattro ottobre scorso si è svolta, come accade ogni settimana, nella minuscola chiesa della periferia. Sono tanti i fedeli che in città amano frequentare l'Incoronata perché appartata, intima e molto facile da raggiungere in auto. La brutta sorpresa nel giorno di San Francesco ha accolto per giunta anche le famiglie di tre giovani melfitani che proprio domenica scorsa hanno celebrato il battesimo dei piccoli neonati. “Di fronte a questo ennesimo atto di inciviltà non abbiamo nemmeno la possibilità
di intervenire - spiega il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio - dal momento che il giardino della chiesa è privato. Resta lo sconcerto per un senso di inciviltà assurdo considerata la presenza a pochi metri da quel recinto di tutti i contenitori per la raccolta dei rifiuti, anche differenziati”. Già da qualche mese la città subisce azioni simili. I casi già segnalati nel popoloso quartiere di Valleverde ed in contrada Serre sono solo gli ultimi due esempi di degrado ambientale prodotto da residenti senza scrupoli. “Chiedo ancora una volta ai cittadini onesti che dovessero notare simili azioni di inciviltà - aggiunge il primo cittadino, Navazio - di segnalarci quanto accade, anche in forma anonima. In seguito provvederemo ad intervenire e denunciare all'autorità giudiziaria il reato perpetrato. Dall'inizio del 2009
abbiamo già speso oltre ottantamila euro per bonificare siti inquinati. Il rischio è quello di dover aumentare le tasse comunali. Ecco perché ognuno di noi dovrebbe sentirsi responsabile del decoro di Melfi. Una città più pulita è anche più accogliente e meno onerosa da vivere”. Sulla strada statale che porta a Monticchio, domenica quattro ottobre scorso il pic nic di pochi ha rovinato la giornata festiva di tanta gente che, davanti la chiesa dell'Incoronata, ha trovato rifiuti di ogni genere. Ora si attende l'arrivo in città di migliaia di turisti pronti ad invadere Melfi che dal prossimo fine settimana inaugura la sagra della castagna. Per non ridurre il centro storico ad un'enorme pattumiera, non resta che sperare nel più alto senso civico possibile di tutti i partecipanti. Vittorio Laviano
Ripacandida e Assisi Sì al patto di amicizia
Un momento della firma del patto
RIPACANDIDA - Grande soddisfazione per l'amministrazione comunale di Ripacandida, ed è un motivo di orgoglio per tutta la popolazione, presente non solo come Comune per rappresentare la Basilicata ad Assisi per accendere la lampada dei Comuni Italiani, ma per stipulare un patto di amicizia con il Comune di Assisi, che lo scorso 30 settembre aveva deliberato durante il consiglio comunale. Questo patto di amicizia e di fratellanza rafforza il gemellaggio del 2005 avvenuto tra la Chiesa di San Donato di Ripacandida e la Basilica Superiore di Assisi, durante il quale alla comunità di Ripacandida è stata donata una reliquia di San Francesco, gelosamente custodita dalle suore dell'annesso convento di San Donato. Il patto di amicizia e di fratellanza si è tenuto alle 16 nella sala della conciliazione del Comune di Assisi, alla firma di questo patto oltre ai due Sindaci di Assisi, Claudio Ricci e di Ripacandida, Giuseppe Annunziata, erano presenti il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, l'assessore regionale all'attività produttive Gennaro Straziuso ,il Sindaco di Potenza Vito San-
tarsiero oltre a numerosi sindaci della Basilicata. Non hanno voluto far mancare il loro sostegno anche le pro loco di Ripacandida e di Assisi, che nel passato furono i protagonisti del gemellaggio tra Ripacandida ed Assisi. Avvicinato il vice Sindaco Antonio Lettieri, presente al patto di amicizia e di fratellanza, ha riferito: «con un pizzico di orgoglio oggi possiamo affermare che Ripacandida è il primo comune d'Italia ad aver avuto l'onore di stringere questo patto di Amicizia e Fratellanza con il Comune di Assisi. Voglio ricordare che tutto ciò è frutto di un grande lavoro da parte di tutta l' amministrazione comunale di Ripacandida , dell'assessore alla cultura che insieme all'ufficio cultura ha fortemente creduto su questo patto di amicizia e di fratellanza con Assisi, capitale mondiale della pace, grazie al S. Francesco. Devo ringraziare la grande collaborazione e disponibilità dell' sindaco di Assisi iClaudio Ricci e di tutta l'amministrazione comunale di Assisi. Pensiamo di intensificare nei prossimi mesi, visto l'anno francescano della Regione Basilicata, una serie di attività per meglio promuovere il nostro territorio». Lorenzo Zolfo
Venosa Raccolte più di 400 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare
Quando l’apprendimento è un diritto
VENOSA -“ Sapere per contare”. Con questoslogan sonostate raccolte nella cittadina oraziana oltre 400 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per il riconoscimentodel dirittoall'apprendimento permanente.Per tuttala giornatadi domenica il responsabile della locale lega dei pensionati SPI Cgil, Antonio Boccomino, in collaborazione
con l'Auser, ha allestito presso il ParcoGiochi diViaAppia ungazebo per fornire informazioni e raccogliere firme. Tanti i cittadini che si sono fermati e hanno dato la propria adesione e il proprio sostegno alla proposta di legge: pensionati e pensionate (anche un anziano di 98 anni) lavoratori, lavoratrici giovani, donne, esponenti di partiti politici e
di istituzioni locali. A fornire spiegazioni e dare informazioni anche Angelo Pace, segretario provinciale SPI CGIL di Potenza. La proposta di legge prevede, in particolare: l'accesso gratuito alla formazione; la promozione della coesione sociale e dello sviluppo economico e civile del Paese; il diritto per i lavoratori ad almeno un annodi congedo formativo non retribuito e ad almeno trenta ore annue di permesso retribuito; iniziative per agevolare l'accesso al mercato del lavoro, oltre alle misure a sostegno dell'apprendimento dei pensionati per l'aggiornamento delle loro competenze vitali, per la promozione del benessere e della cittadinanza attiva; agevolazioni per l'accesso al credito e prestiti di onore; lo
sviluppo delle capacità di comprendere le trasformazioni sociali, tecnologiche e culturali. “ Questa proposta di legge, voluta da Cgil, Spi, Auser, Flc- commenta Maria Lorusso, segretario generale Spi Cgil di Basilicata, mira ad assicurare la continuità dell'apprendimento lungo l'intero arco della vita” Alla base della iniziativa, la consapevolezza della rapidità e della profondità dei cambiamenti nella società moderna, permeata da fermenti creativi e innovativi, che rendono obsolete conoscenze e competenze già acquisite. Tutto questo richiede interventi mirati, in grado di sviluppare la capacità di usare le conoscenze in maniera efficace e in costante evoluzione. Insomma, occorre mettere le persone
nelle condizioni di adattarsi e adeguarsi ad una società che cambia in continuazione. Un discorso che i venosini hanno recepito, visto le adesioni e le firme in calce alla proposta di legge. Ed è dal mese di agosto che la Spi Cgil è impegnata in questa campagna di sensibilizzazione. Iniziative simili a quella di Venosa, con gazebo e raccolta firme sono state tenute, in occasione delle feste dei pensionati Cgil, a Lagonegro, Rivello, Avigliano, Lavello, Corleto Perticara, Tramutola, Potenza, Forenza, Pisticci, Scanzano Ionico, Matera. Complessivamente più di 1500 le firme raccolte. Nelle prossime settimane verranno realizzate altre iniziative in altre piazze della Basilicata. Giuseppe Orlando
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Mercoledì 7 ottobre 2009
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Barile L’uomo, che è stato arrestato, avrebbe compiuto atti sessuali anche sulla figlia minorenne
Nella morsa del padrone Imprenditore costringeva una sua dipendente macedone ad avere rapporti sessuali BARILE - Con l’accusa di violenza sessuale continuata, atti sessuali con minorenne ed estorsione continuata i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Melfi, hanno tratto in arresto un imprenditore di 65 anni originario di Barile. L’uomo, che nel comune di Atella svolge la sua principale attività imprenditoriale, avrebbe costretto una sua dipendente di nazionalità macedone ad avere rapporti sessuali dietro il ricatto di un possibile licenziamento. La donna, preoccupata di perdere il posto di lavoro e di conseguenza il permesso di soggiorno, avrebbe accettato suo malgrado le violenze. L’incubo della donna è poi proseguito quando anche la figlia minorenne è stata costretta a su- Carabinieri bire le attenzioni dell’orco, celatosi sotto le sembianze di un datore di lavoro. Per porre fine ad una storia assurda ci è voluto tutto l’intuito e la professionalità dei carabinieri del Norm di Melfi, coordinati dal tenente, Vincenzo Varriale. I miliari dell’Arma, in collaborazione con i colleghi della stazione di Atella, sono partiti da un pettegolezzo di paese di cui purtroppo si è avuta successiva conferma. Dopo quasi cinque mesi di indagini i carabinieri della compagnia di Melfi, capitanati da Antonio Contente sono riusciti a trar-
re in arresto l’imprenditore sessantacinquenne che dovrà pure rispondere di estorsione continuata. Pare infatti che la donna macedone intascasse solo poche decine di euro a fronte di una busta paga che invece rimaneva a disposizione del suo aguzzino. Stessa sorte è toccata ad altro dipendente maschio, pure macedone, costretto a lavorare per pochi euro al mese. Sorpresa ed incredulità sono i sentimenti che l’uomo tratto in arresto avrebbe manifestato davanti ai carabinieri pronti ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa da tribunale di Melfi. La circostanza porta i militari dell’Arma a credere che l’aguzzino di Barile consideri i suoi dipendenti più che altro come servitori o vittime da vessare. La presunta violenza subita dalla donna andrebbe avanti da oltre un anno. Il capillare controllo del territorio posto in essere dai carabinieri di Melfi e l’attività di polizia di prossimità ha portato al raggiungimento di un brillante risultato investigativo. Ciò che più conta, tuttavia, è l’aver restituito un minimo di tranquillità ad una famiglia macedone che in Italia pensava di poter risolvere ogni problema economico. Vittorio Laviano
Un bonus di più di 174.000 euro per il patto di stabilità
Melfi, Comune virtuoso MELFI - La città di Federico tra i comuni più virtuosi d’Italia. Come dire: “La meritocrazia paga e porta a Melfi una dote di 174.533”. A tanto, infatti, ammonta il bonus che Melfi, in regola con il patto di stabilità 2008 potrà scomputare dal saldo rilevante ai fini del raggiungimento dell'obiettivo per l'anno 2009. Non dunque assegnazione di nuove risorse ma possibilità di sforare, nella misura assegnata dalla premialità, sui pagamenti in conto capitale di competenza 2009 e, quindi, mantener fede agli impegni assunti per la realizzazione delle opere pubbliche programmate, senza fastidiose ricadute sugli operatori economici del territorio. Il rispetto del patto di stabilità era, però, solo una premessa per l'ottenimento del bonus. Contestualmente risultava necessario superare, rispetto al dato medio nazionale per fascia di abitanti, altri due indicatori di bilancio: l'autonomia finanziaria misurata dal peso delle entrate proprie sul totale e la rigidità strutturale che dipende dal rapporto tra le spese fisse (personale, prestiti ed interessi passivi) e le entrate correnti. Mantenere i propri conti in ordine, ave-
re una finanza sana, evitare sprechi, è sempre stato al centro dell'azione di questa amministrazione. Aver ottenuto un formale e tangibile riconoscimento è stato per tutti noi, parte politica e struttura burocratica, motivo di grande soddisfazione, oltre che stimolo a continuare sempre nella stessa direzione. Ciò nonostante, condividiamo le perplessità di tanti amministratori che chiedono meno confusione ed incertezza sulla assegnazione delle risorse agli Enti locali. Da più di un decennio facciamo i conti con la riduzione dei trasferimenti statali ma che ciò avvenga a bilanci già approvati è una novità che vorremmo venisse consolidata. Difficile fare una seria programmazione se ciò che è una entrata certa a dicembre non lo è più in corso d'anno, ne è dato sapere se e quando verrà compensata. Pieno appoggio, dunque, al tavolo di confronto che l'Anci ha avviato con il Governo rispetto alle regole da adottare per l'anno 2010 e per quelli a divenire. Regole condivise, preventivamente conosciute ma soprattutto stabili e che non mortifichino l'autonomia operativa degli Enti locali.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
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Mercoledì 7 ottobre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Vincenzo Viti commenta le dimissioni del sindaco distinguendo politica e amicizia
«Escludo che Buccico ci ripensi» «Non si adatterebbe a compromessi di basso profilo, ora si apra grande sfida» «Escludo conoscendo Buccico che ci sia terreno per il recupero delle possibilità di governo e ci sia profilo di una maggioranza in grado di reggere le difficoltà. Escludo anche che lui possa ripensarci, è persona coerente, forte, orgogliosa che non si adatterebbe a compromessi di basso profilo». Sono parole di stima pur nella diversità politica quelle pronunciate dall’assessore regionale Vincenzo Viti, amico personale di Nicola Buccico a prescindere dalle collocazioni politiche e proprio da Viti arriva il ritratto e l’esame più crudo della realtà che si è venuta a creare a Matera. «Queste dimissioni arrivano in una condizione difficile perchè il quadro politico non poteva garantire la durata. Su quest’esperienza», analizza Viti, «hanno pesato dati di debolezza politica e inconsistenza progettuale e le radicali divisioni interne. Handicap insuperabili che hanno reso velleitarie le grandi qualità di Buccico, la capacità culturale, il gusto per la battuta irridente e qualche volta irritante per gli interlocutori. Come tutte le persone di spessore», continua Viti, «hanno giocato le coordinate caratteriali: l’orgoglio della sua condizione professionale, intellettuale, civile, la sottovalutazione delle vischiosità dei rapporti umani e della loro reversibilità, il disgusto malcelato per le noie di gestione e di mediazione. Una certa ombrosità nei rapporti e nelle relazioni umane ma si tratta di aspet-
I prossimi venti giorni si annunciano intensi
L’assessore regionale e consigliere del Pd Vincenzo Viti
ti del carattere che hanno convissuto con una personalità forte, anche per eccesso di carisma difficile da inquadrare in un progetto collettivo e quindi difficilmente “sostenibile” con il quadro umano con cui è stato indotto a convivere». Viti conosce meglio degli altri Buccico, sostiene di aver “vissuto in una posizione privilegiata questi mesi di amministrazione ma non perchè conoscevo alchimie o segreti ma solo perchè ne avevo un rapporto franco e diretto». Il giudizio sulla mancanza di progettualità politica della maggioranza e dell’Amministrazione è stato sempre lo stesso mitigato solo «da qualche intuizione ed iniziativa del sinda-
IL COMMENTO DI SILVESTRI DI ADDC «Buccico chiarisca chi ha remato contro» «LUNGI dal giungere inattese, anche alla luce delle dichiarazioni rese dal Sindaco nel corso dell'ultimo consiglio comunale, queste dimissioni sono l'evidente risultato della impossibilità a proseguire in una azione amministrativa» scrive il consigliere comunale dell’Alleanza dei Democratici di Centro Bartolomeo Silvestri, «da parte di una maggioranza che nulla o quasi aveva più di quella che aveva vinto le elezioni e caratterizzata sempre più spesso dalla adozione di provvedimenti che talvolta hanno scavalcato le competenze di un Consiglio Comunale sempre più svuotato delle prerogative ad esso affidate dall'elettorato. Alcuni passaggi nella nota con cui Buccico ha comunicato la sua decisione sottendono, in maniera nemmeno troppo velata, al fatto che a determinare il fallimento del progetto politico della sua maggioranza hanno concorso fra l'altro non meglio precisati comportamenti che, per perseguire oscure finalità, necessitano di un chiarimento che solo nel tempo, come egli dice testualmente, potrà venire. Poiché va riconosciuto a Buccico, pur nella diversità delle posizioni politiche e senza nulla togliere alla stima personale che resta immutata ed immutabile, di aver mantenuto comunque alto il profilo della sua personale interpretazione della politica, chiediamo che egli spieghi non a noi, partito di opposizione, ma alla città che pure gli aveva dato una maggioranza per governare e cercare di risolvere i suoi problemi, cosa e chi ha invece agito contro gli interessi di questa comunità e soprattutto per quali motivi» scrive Silvestri. «Egli, evidentemente, ne ha contezza, se sono stati così forti da portare a questa conclusione un progetto che nelle intenzioni di chi lo aveva propugnato, doveva dare un nuovo volto alla politica materana per molti e molti anni ancora. Se decorsi i termini temporali previsti dalla legge la attuale situazione dovesse esitare, con la impossibilità di ricostituire una maggioranza, nella necessità di tornare alle urne, dobbiamo fare in modo che la parte sana della città e della politica, nella maniera più ampia possibile per evitare futuri ricatti e condizionamenti da parte di pochi, prevalga su chi invece tenta sempre di perseguire interessi personali. E' solo con queste forze che ADDC potrà avere interlocuzione, tenendo tuttavia sempre presente che una azione politica è tanto più pregnante e risolutiva per gli interessi delle nostre comunità se inserita in un contesto che veda un continuum nella azione comunale, provinciale e regionale».
co». «Io do due giudizi di queste dimissioni: uno positivo come atto di chiarezza e di lealtà che mette fine al teatro dei rancori, delle violenze verbali, dei gossip che rischiano di essere il pane quotidiano di una città che non ne ha bisogno. Si chiude un’esperienza di una maggioranza non all’altezza delle sfide raccolte e che non ha saputo assecondare le imprese del primo sindaco di centrodestra nella storia della città». Anche se Buccico viene inquadrato da Viti come «un liberale un po’ anarchico con un umorismo alla Longanesi e qualche veleno nella coda». Ma c’è anche una parte negativa per Viti in queste di-
missioni: «riguarda i miei sentimenti privati e la valutazione personale, sia per le qualità di cui dispone, sia per la sua intelligenza, sia per la sua eccelsa competenza professionale. Sotto questo profilo la città guadagna in termini di rasserenamento e chiusura di una stagione turbolenta, perde però la qualità ed il profilo intellettuale». Infine un occhio al futuro «il mio lavoro è stato fatto all’interno di un gruppo rigoroso e civile come quello del Pd, ora bisogna andare avanti rimettendo la politica a guida della città, la sfida che ci attende è molto grande, quasi impossibile». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Un recupero in extremis scartato dalla ragione ma temuto dalla tattica VENTI GIORNI di passione sono quelli che accompagneranno Nicola Buccico e la sua Amministrazione fino al termine stabilito per ritirare le dimissioni e riprovarci. Ce la farà davvero? Stando ai numeri, alle dichiarazioni ed ai rapporti politici non si vede come e non si capisce cosa potrebbe cambiare le carte in tavola. Se però andiamo a leggere tra le righe ed allora la situazione cambia, molti se non tutti sono convinti che qualcosa in questi venti giorni accadrà, che Buccico troverà nuova linfa per riprovarci. Non fa nulla che la strada sia tutta in salita perchè non gli serve un solo voto ma almeno quattro. Eppure la corsa è appena cominciata ed il cammino è tutt’altro che chiuso. E’ la convinzione generale, è la voce che si ripete, è lo spiffero che riferiamo e che trova conferme nella ricerca di quelle famose ventuno firme di dimissioni con le quali i consiglieri comunali riuscirebbero da subito a far decadere il Consiglio. Il motivo è quello di non aspettare i fatidici venti giorni e gli appelli che si rincorrono in queste ore sono contrari ai trasformismi. Ed allora un timore diffuso che qualcosa possa
accadere c’è, resta solo da capire se si tratta solamente di una mozione di sfiducia che la politica e le forze politiche in Consiglio comunale si autorivolgono oppure c’è qualcosa di più concreto e cioè la possibilità davvero di lavorare su un qualche fronte per poter rimettere in piedi l’Amministrazione Buccico. Una strada potrebbe essere, ad esempio quella, di un azzeramento della giunta con l’esclusione del vicesindaco Acito spesso pomo della discordia ma che Buccico ha sempre sostenuto e difeso. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di riaprire un dialogo con l’Udc di Cappella ma anche in questo caso si tratterebbe di un colloquio tra sordi. La terza ipotesi è che l’aiuto arrivi proprio dalla minoranza, magari dal Pd. Altra ipotesi irrealistica. Ed allora che rischio c’è? Non lo sappiamo ma c’è di certo la preoccupazione o la convinzione che qualcosa succeda. Eppure Buccico finora di occasioni per rimettere in piedi le cose e scendere a compromessi ne avrebbe avute. Ha preferito, a torto o a ragione, non farlo. Perchè dovrebbe iniziare ora? p.quarto@luedi.it
L’INTERVENTO
No all’umiliazione del commissario di GIUSEPPE OLIVIERI* NELL'APPRENDERE con amara sorpresa le dimissioni dalla carica di Sindaco, da parte dell'Avvocato Buccico, ritengo in questo momento utile un gesto di responsabilità da parte di tutti i partiti, e di tutte le rappresentanza consiliari, onde proseguire un cammino amministrativo che, al di là delle legittime appartenenze, non può essere mortificato con l'umiliazione civica del commissariamento prefettizio. La nostra civiltà si è storicamente sempre distinta per il pervicace e nobile attaccamento rispetto alle istituzioni, e pertanto la consegna delle chiavi della città a personalità avulse dal nostro scenario, provocherebbero una straordinaria presa d'atto, rispetto al fallimento programmatico e culturale che questa amministrazione ha sempre avuto in cima alle proprie preoccupazioni. Sotto il profilo storico poi, un simile gesto di resa rappresenterebbe una violenza rispetto ad una memoria che, dalla Resistenza in poi, ha visto gli uomini e le donne di Matera sempre pronti a non mollare le redini ed il cuo-
Giuseppe Olivieri
re rispetto alle proprie ragioni ed alle proprie aspettative. Ora è il momento delle riflessioni, è il momento di capitalizzare al massimo questi venti giorni che restano per
riprendere il cammino, non per consegnare la città di Matera ad una ignobile eutanasia. Ha ragione il Senatore Latronico quando dice che il lavoro posto in avvio da parte di Buccico non deve essere perso, ma valorizzato e rilanciato. Abbiamo il dovere perciò di ritrovarci serenamente attorno ad un tavolo per ricominciare tutto dal principio perché, sia chiaro, l'agonia non finirebbe con l'interruzione di questo percorso, ma incomincerebbe proprio a partire dallo spettro del commissariamento. Il Popolo della Libertà in tutto questo sarà chiamato a dirimere, vista la statura numerica e la vocazione Governativa, tutte le fasi di questo processo perché, soprattutto in questa epoca di grandi convulsioni politiche non può, in prospettiva, lasciare il campo ad una alternativa di Governo che francamente non esiste. Ad Emilio Nicola Buccico va tutta la nostra solidarietà, con l'augurio di poter riprendere presto il lavoro che così bruscamente si sta interrompendo, e le cui ripercussioni sarebbero tutte a svantaggio non della politica ma della città di Matera. *commissario Pdl Matera
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Matera
Il provvedimento dell’amministrazione Minieri, risale al 2003, ma non può essere applicato
Il Comune recupera 162.000 euro La giunta annulla la delibera che riconosceva a Franco Pepe 27 mila euro all’anno RIPRISTINO della norma ovvero ricondurre l'attività amministrativa sui corretti binari della legalità . Questo il principio di fondo a base della delibera approvata dalla giunta comunale sabato scorso su proposta congiunta dell'assessore agli Affari Legali e Contenzioso, Nicola Rocco, e del Sindaco, Nicola Buccico. I fatti risalgono al 2003, quando Franco Pepe, già dirigente della Polizia Municipale, ottenne dall'amministrazione comunale in carica all'epoca (guidata da Angelo Minieri), un'indennità di 27 mila euro all'anno che, aggiungendosi al trattamento stipendiale percepito, sforava i massimi stipendiali contrattualmente previsti. Il presupposto previsto dalla legge per poter andare oltre i massimi contrattuali è rappresentato dall'essere a capo di una struttura organizzativa complessa, condizione che non sussisteva all'epoca e tuttora non esiste nell'ambito dell'organizzazione comunale. Infatti, affinchÊ questo principio possa essere applicato, è necessario, innanzitutto, un provvedimento ufficiale con cui la Giunta riconosca formalmente la struttura complessa di un determinato settore, atto che non è mai stato adottato da nessuna delle giunte che si sono succedute alla guida della città , come verificato in occasione dell'approvazione della pianta organica degli uffici, poco prima dell'inizio dell'estate. Una struttura può definirsi complessa quando si intersecano competenze diverse e particolarmente delicate, numero di addetti maggiore rispetto al normale e altre condizioni di eccezionalità rispetto alla tradizionale organizzazione dei settori. In base a questi elementi, dunque, la giunta ha annullato la delibera che risaliva alla giunta Minieri nella parte che riguarda il superamento dei limiti massimi stipendiali, con effetto immediato. Franco Pepe dovrà restituire all'Amministrazione tutte le somme percepite in piÚ dal 2003 ad oggi, essendo stata la sua retribuzione ricondotta entro i limiti applicati agli altri tre dirigenti, Franco Gravina, Delia Tommaselli
CHIETERA IN BIBLIOTECA Il Presidente del Consiglio Provinciale di Matera Aldo Chietera, accompagnato dal Dirigente della struttura del Consiglio Dott. Nicola Savino, accolto dalla Direttrice Dott.ssa Anna Maria Carbone, ha visitato nei giorni scorsi la Biblioteca Provinciale. Il Presidente Chietera si è reso consapevole di una serie di problematiche di cui si è fatto carico, con l'intento di rendere agli studenti di ogni ordine e grado e alla cittadinanza tutta un servizio sempre piÚ efficiente e proficuo alla loro formazione culturale. Con la Dott.ssa Carbone e il Dott. Savino, il Presidente ha ritenuto opportuno calendarizzare una serie di incontri che possano rilanciare nel sistema culturale territoriale una cosÏ pregevole struttura. La valorizzazione delle risorse umane è il presupposto essenziale per far emergere le potenzialità ad oggi ancora inespresse. Il Presidente Chietera ha espresso il chiaro intendimento di assumere ogni utile iniziativa, programmando una ricognizione conoscitiva per l'intero Consiglio. Il Comandante e dirigente della Polizia Municipale, Franco Pepe con il sindaco Emilio Nicola Buccico
e Enrica Onorati. Tra le vicende che interessano il Comandante della Polizia municipale e dirigente del medesimo settore vi è anche quella che riguarda un procedimento disciplinare per insubordinazione, attualmente sospeso per effetto del ricorso
all'arbitrato da parte di Pepe. Sulla vicenda si era espresso anche il comitato dei garanti composto da avvocati che hanno valutato i comportamenti contestati a Pepe ritenendo che la sua condotta rappresentasse “un disvalore sotto il profi-
lo deontologico e disciplinare�. Il sindaco, preso atto del parere espresso dal Comitato dei Garanti, ha applicato a Pepe la sospensione di due mesi dalle funzioni dirigenziali che attualmente sono state comunque ripristinate.
Sotto il profilo legislativo, il Dirigente nei cui confronti è stata applicata la sanzione disciplinare può impugnarla, avvalendosi del rimedio arbitrale oppure facendo ricorso al Giudice del Lavoro previo tentativo di conciliazione alla Direzione Provinciale del La-
voro. E' la stessa legge a prevedere espressamente che, nel caso di in cui il dipendente si avvalga del rimedio arbitrale, l'efficacia della sanzione che gli è stata applicata, venga automaticamente sospesa. a.ciervo@luedi.it
Il trattamento è stato anticipato per l’emergenza influenza A
Asm, pronta la vaccinazione Riguarderà i bimbi con piÚ di 6 mesi e gli anziani over 65 E’ iniziata ieri in tutti gli Uffici Sanitari dell’Asm e presso i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera scelta la vaccinazione antinfluenzale stagionale ed antipleumococcica ( per la prevenzione della malattia invasiva da pneumococco ). In anticipo rispetto agli anni precedenti e in previsione delle vaccinazioni per l’influenza A. L’offerta della vaccinazione antinfluenzale stagionale è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati, quali i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluso l’asma,
la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva); malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite: diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da Hiv; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari).
Inoltre sono vaccinati con priorità bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veteri-
L’ospedale Madonna delle Grazie
nari pubblici. Una informativa in tal senso è stata inviata ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta che rappresentano i referenti sanitari piÚ vicini ai cittadini ed alle famiglie. matera@luedi.it
L’artista Di Pede critica l’idea di sostituire l’opera del progettista Pasquale Calabrese
Cattedrale, assurdo cambiare il pavimento UN’ALTRA OPERA di un artista materano che purtroppo sparirà definitivamente dal patrimonio della città . Ad affermarlo è lo scultore Franco Di Pede dello Studio Arti Visive, riferendosi al progetto di rimozione del pavimento della Cattedrale, risalente alla fine dell’Ottocento, il quale sarà sostituito con uno nuovo. I lavori sono previsti nel bando di gara per il consolidamento ed il restauro del Duomo, i cui termini dell’avviso scadono il prossimo 20 ottobre. Il progettista dello storico pavimento è Pasquale Calabrese (Matera, 1852 – Napoli, 1927). E’ davvero assurdo –ha dichiarato Di Pede – cancellare in questo modo tracce della nostra cultura e dei nostri illustri artisti del passato. Calabrese ha realizzato, verso la fine dell’Ottocento, una serie di opere importanti per la nostra città . E’autore della scultura di San Francesco da Paola eseguita nell’oratorio della chiesa omonima, della Pietà , in cartapesta, della chiesa di San Giovanni Battista, della scultura lignea conservata presso il santuario ru-
pestredella Madonnadelle Vergini.Inoltre, ha realizzato ‘Il Redivivo’, un’imponente scultura in terracotta, che fu inviata all’Esposizione mondiale d’arte di Parigi del 1875, ma non venne esposta in quanto vi giunse in frantumi. Pasquale Calabrese è stato un artista che ha fatto molto per la sua cittĂ e per farla conoscere il piĂš possibileâ€?. Nel 1889 l’artista materano si trasferĂŹ a Napoli, dove divenne frate laico della Congregazione dei frati Bigi e gli fu imposto il nuovo nome di Frate Angelico. “In Campania - ha detto Di Pede - Calabrese ha lasciato altre opere, che, a differenza di Matera, non sono destinate ad essere distrutte. Ha realizzato la riqualificazione interna della chiesa della sua comunitĂ di Posillipo, elaborando il progetto di un nuovo altare e quello del pavimento in maiolica, recanti i simboli piĂš noti della catacombe romane. Si è occupatoanche dieffettuare ladecorazione interna dell’abitazione del Beato Ludovico, ubicata a Casoria. Inoltre, ha progettato l’altare e la balaustra della chiesa del-
la Santa Croce d Sapri ed ha eseguito alcune sculture collocate nella chiesa dell’istituto dei sordomuti di Assisi o in quella dell’Immacolata a Roma. La sua opera piĂš importante resta l’imponente statua del Redentore, realizzata in rame. Venne collocata nel 1901 sul terrazzo dell’Ospizio marino, una struttura non distante dallo storico palazzo di Donn’Annaâ€?. Il pavimento attuale del Duomo di Matera verrĂ rimosso e saranno eliminate le mattonellerotte. Conilmateriale restantesaranno recuperate le due navate centrali della Cattedrale, mentre per la navata centrale verranno usati mattoni nuovi. L’operazione consentirĂ anche di installare un impianto di riscaldamento a pavimento. “Sembra proprio – ha concluso Di Pede – che il destino del pavimento di Calabrese sia giĂ stato scritto. Vuol dire che i materani che vorranno conoscere ed apprezzare le sue opere dovranno spostarsi in Campania o in altre regioni, dove la sua arte è apprezzata e conservata beneâ€?. Biagio Tarasco
L’interno della Cattedrale
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Matera 31
MercoledĂŹ 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mensa abusiva alle porte della città Sequestrati cento chilogrammi di carne, denunciato un cittadino cinese CENTO chilogrammi di carne di vario genere detenuta all'interno di congelatori sequestrati, la denuncia in stato di libertà di un cittadino cinese legale rappresentante della ditta in cui è avvenuto il sequestro e la chiusura di una mensa abusiva in quanto sprovvistadi D.I.A.e relativa autorizzazione in un opificio in via Gravina. Nel corso dell'operazione interforze promossa ieri mattina dai carabinieri del Comando provinciale sono stati raccolti anche numerosi dati informativi, da sviluppare in seguito, per verificare l'esistenza sul territorio materano di fenomeni di immigrazione clandestina con cui incentivare l'attività lavorativa degli opifici, anche con l'eventuale favoreggiamento di soggettilocali. Dalle prime ore di ieri sono stati coinvolti oltre 40 carabinieri del Comando Provinciale di Matera, affiancati dai colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Ispettorato del lavoro, delle Unità cinofile antidroga ed esplosivi di Tito, da personale della Asm, dagli agenti dell’Ufficio immigrazione della questura (coordinati da Luisa Fasano, dirigente dell'ufficio immigrazione) e della Guardia di Finanza (coordinati dal tenente Alberto Mollica della Polizia tributaria) per gli aspetti di specifica competenza (regolarità dei permessi di soggiorno e controlli tributari-amministrativi). «In particolare - spiega il capitano Paolo Sambataro, comandante della Compagnia dei carabinieri di Matera - sono stati individuati preventivamente due opifici e quattro negozi di vendita di abbigliamento, scarpe e generi per la casa gestiti da cittadini cinesi. Si è proceduto a verificare la
regolarità delle licenze amministrative, eventuale presenza di merce contraffatta, eventuali irregolarità nei permessi di soggiorno, eventuali abusi edilizi. Nei due opifici (in via delle Arti e in via Gravina, ndr) si è procedutoa verificarelasussistenza di forme di lavoro minorile, sfruttamento e riduzione in schiavitù del personale dipendente». Uno dei due opifici controllati ieri (in uno stabile nella zona Paip, in via delle Arti) è stato ispezionato anche lo scorso 25 marzo. Nonostante fosse già stato sottoposto a chiusura dai carabinieri, all’interno è proseguita l'attività di mensa, portata avanti in condizioni igienico sanitarie precarie. Nel piano superiore dello stabile, stanze adibite a dormitori. I cittadini cinesi, comunque, non si facevano mancare niente: da alcuni portatili lasciati sui letti, in contrasto con il
Le immagini relative all’opificio di via Gravina interessato dall’operazione contro il lavoro nero (foto Videouno)
degrado e la precarietà degli ambienti, all'antenna parabolica installata sul balcone. Anche nel secondo opificio, in via Gravina, oltre ai locali adibiti alla produzione di divani, una mensa,
chiusa dai militari in quanto in condizioni igieniche pessime (pareti annerite dalla muffa, polvere e sporcizia sui pavimenti) e un soppalco pieno di materassi raggiungibile con una scala a pioli, presumibilmente
Auto senza carburante, personale ridotto e aumenti di 10 euro
un dormitorio di fortuna. Alle spalle della struttura, un'area utilizzata come discarica. L’ambiente lavorativo presentava condizioni disastrose, specie per quanto attiene l’osservanza delle norme che regolano la sicurezza sui luoghi di lavoro. Durante l’operazione di ieri i militari del N.I.L. con ispettori civili hanno identificato 30 lavoratori identificati tutti regolarmente assunti. E' in corso la verifica della corrispondenza tra fatturazione del prodotto e ore lavorative dichiarate. I carabinieri del Nas di Potenza con il Servizio Veterinario Asm e il Servizio Igiene ed alimenti Asm ha provveduto al sequestro dei cento chili di carne e alla chiusura della mensa abusiva. Il Servizio sicurezza sul lavoro Asm ha riscontrato violazioni relative al Testo Unico n. 81/2008 (Sicurezza sul lavoro): art.18 c.1 (mancanza dispositivi di protezione individuale); art.70 c.2 (mancanza dispositivi di protezione per macchinari per cucire); art. 64 c.1 (mancanza vie di lavorazione e circolazione dei lavoratori sul luogo di lavoro) e art.146 c.3 ( zona soppalcata mancante delle misure di protezione). Quello di ieri, come ricorda il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri, èil quintoservizio svoltodall'inizio dell'anno per contrastare l'immigrazione clandestina e il lavoro nero: «E' duplice l'obiettivo che si vuole raggiungere: evitare che i cittadini cinesi continuino a lavorare in condizioni pessime e permettere che la loro attività venga svolta nel pieno rispetto delle leggi italiane». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Interrogazione di Pasquale Di Lorenzo
Si riattivino al più presto i corsi in scienze infermieristiche Sei sindacati di Polizia in piazza contro i tagli del Governo
La sicurezza nonostante tutto OGNI giorno si vedono in divisa. Sulle strade, negli ufficio della Polizia di Stato, nei quartieri, a presidio dei luoghi pubblici. Ieri in piazza Vittorio Veneto i rappresentanti dei sindacati di Polizia avevano lasciato, per un giorno, l'uniforme per protestare contro il Governo che li vuole pronti a difendere la sicurezza pubblica, ma non li mette in condizione di poter usufruire degli strumenti adeguati. Il 28 ottobre saranno tutti in piazza a Roma per manifestare contro i tagli del Governo alla sicurezza e, in particolare, contro le difficoltà più drammatiche provocate dai tagli indiscriminati del Governo. Siulp, Sap, Siap, Silp, Ugl Polizia e Coisp (Manzo Costanza, Lorenzo Creanza e Giuseppe Fiore, Angelo Sacco, Giacomo Di Luca) hanno riunito le loro forze per chiedere allo Stato di investire sulla sicurezza dei cittadini. «Dal tavolo di trattativa che si è tenuto alla fine di settembre - spiega però il sostituto commissario Pasqua Lillo.- è emersa la netta chiusura. Non ci sono fondi, ci hanno detto». E così i poliziotti sono spesso costretti a mettere mano al portafoglio. Ad an-
Due momenti del volantinaggio effettuato ieri mattina dai poliziotti di sei sigle sindacali contro i tagli del Governo sugli strumenti di sicurezza. Il 28 ottobre è prevista una manifesta zione di protesta a Roma
ticipare spese per il carburante delle auto, a fare di necessità virtù quando i numeri risicati del personale costringono a tirare la coperta che è sempre più corta. Nel 2015, intanto, dovrebbe entrare in vigore
una probabile riforma del sistema di polizia italiano, sul modello francese che divide le competenze della Gendarmerie da quelle dei commissariati. «Una idea - spiega Lorenzo Creanza segretario del Sap - che difficilmente si po-
trebbe applicare e che, divenuta realtà, creerebbe non poche difficoltà». Uomini e donne impegnati nella tutela e sicurezza dei cittadini (la sola Questura di Matera ne conta 170) rassicurano la città: «La tranquillità dei cittadini proseguirà ad essere garantita. Il nostro lavoro, nonostante tutto, andrà avanti». Le difficoltà dell'intero Sistema Italia non sono un mistero e passano, ad esempio dall'offerta del Governo di attribuire un aumento biennale di 40 euro lordi per agente (“Offende la professionalità e la dignità della funzione degli agenti - spiegano i sindacati), al mancato rinnovo del contratto nazionale di categoria per mancanza di risorse economiche. Per la Polizia non sono previste, inoltre, assunzioni in un settore nel quale l'età media è superiore ai 47 anni. Alla valorizzazione professionale, come si legge nel volantino distribuito, il Governo Berlusconi attribuirà 2 euro lordi per ogni poliziotto. «Dopo quasi due anni di promesse e atteggiamenti dilatori - si legge ancora - i poliziotti dicono basta e si preparano ad attuare una serie di azioni di protesta per denunciare all'opinione pubblica la scandalosa e inaccettabile situazione in cui vivono e operano». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Il consigliere regionale del gruppo di An-Pdl, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta orale agli Assessori alla Sanità ed alla Formazione professionale, nella quale si chiede la riattivazione dei Corsi di laurea in Scienze infermieristiche e sanitarie a Matera e Montalbano Jonico. ”Da alcuni anni – dice in premessa Di Lorenzo - a seguito di Protocolli di Intesa sottoscritti dalla Regione Basilicata tramite il Dipartimento Formazione-Cultura e Lavoro e di successive convenzioni poste in essere dalle ex-ASL 5 di Montalbano Jonico e 4 di Matera».. Di Lorenzo sottolinea, quindi, che “per l'anno accademico 2009/2010 l'Asm non ha rinnovato le convenzioni né con l'Università degli Studi di Bari , né con quella di Catanzaro, per cui i corsi sono stati, di fatto, soppressi, mentre quelli in itinere del II e del III anno vanno ad esaurimento e molti studenti sono stati trasferiti a Catanzaro, depotenziando in tal modo il Polo Universitario di Montalbano Jonico».. Il consigliere fa, anche, riferimento al fatto che “le notizie della stampa riportano che vi è un notevole fabbiso-
gno di infermieri a livello nazionale e la Regione Basilicata ha posto in essere iniziative, come quella dei tirocini formativi, che non rappresentano certamente una risposta risolutiva alla richiesta di occupazione dei giovani, mentre i citati Corsi universitari hanno creato occupazione vera e duratura. Gli studenti, nelle professioni sanitarie citate infatti – rinarca Di Lorenzo - con i tirocini che effettuavano presso le strutture ospedalieri della provincia di Matera rappresentavano una risposta, sia pure temporanea, anche alla carenza degli organici di quelle strutture”. Alla luce di quanto esposto, il consigliere Di Lorenzo interroga gli Assessori regionali alla “Salute, Sicurezza e SolidarietàSociale”ed alla “Formazione, Lavoro e Cultura” per conoscere: “le ragioni per cui non sono state prorogate le convenzioni da parte della Asm con le Università di Bari e di Catanzaro e quali iniziative si intendono porre in essere al fine di consentire, per il prossimo anno, la riattivazione dei Corsi in questione per evitare la smobilitazione dei Poli Universitari di Matera e di Montalbano Jonico”.
PRECISAZIONE Padre Giuseppe dirige l’orchestra IN RELAZIONE all’articolo pubblicato ieri sulla presenza materana ad assisi vogliamo precisare che L'orchestra lucana delle province di Matera e Potenza è stata diretta ad Assisi da padre Giuseppe Magrino e non da Massimo Polidori. Ci scusiamo per questa imprecisione con i lettori e con gli interessati.
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32 Matera Controlli promossi dai carabinieri nell’ambito di un’operazione interforze
Stella: «Questo documento è un vademecum di impegni nei confronti delle fasce deboli»
«I pensionati sono una risorsa» Provincia e sindacati firmano un’intesa per sostenere la terza età «LE parti stipulanti concordano nel ritenere gli anziani una risorsa culturale, sociale e democratica da utilizzare nell'interesse di uno sviluppo nuovo della società verso cui bisogna tendere». Con questa premessa ieri mattina presso la sala Giunta della Provincia di Matera è stato firmato il protocollo d'intesa tra l'Amministrazione Provinciale e il sindacato dei pensionati di Spi-Cgil Matera, rappresentato dal segretario generale Angelo Eustazio, di Fnp-Cisl Matera, rappresentato da Antonio Cirillo e di Uilp-Uil Matera, rappresentato dal segretario generale Franco Coppola. Sono undici gli articoli del protocollo che è frutto, così come ha spiegato il presidente Franco Stella, di un'intesa che prevede una serie di importanti provvedimenti. Tra gli altri, l'attivazione di un sistema di mobilità urbana ed extraurbana coordinato tra comuni e provincia che favorisca gli anziani nei propri spostamenti; l'istituzione dell'osservatorio provinciale con il compito di monitorare le iniziative da mettere in campo e l'evoluzione della condizione delle persone anziane; l'individuazione e messa a disposizione della terza età di spazi pub-
La firma del protocollo d’intesa
blici di socializzazione che permettano lo svolgimento di attività culturali; la promozione di politiche che permettano a tutti gli anziani di continuare a vivere nel proprio ambiente sociale con particolare attenzione alla cura delle relazioni familiari e di vicinato. Alla presenza del vice-presidente Giovanni Bonelli, dell'assessore Antonio Montemurro, del segretario genera-
le Carmela Gerardi e dei rappresentanti dei sindacati, il presidente Stella ha evidenziato gli obiettivi principali di questa intesa tra Provincia e il sindacato dei pensionati. «Uno degli obiettivi principali - ha detto Stella - è quello di mantenere questo accordo e darci delle scadenze, perché diventa fondamentale fare ogni sforzo per poter alimentare positivamente ogni setto-
re della vita quotidiana. Questo documento rappresenta un vademecum di impegni da parte nostra con la completa attenzione nei confronti di tutti coloro che operano nel territorio, in modo particolare delle fasce deboli. Inoltre, bisogna sensibilizzare le amministrazioni e i sindaci per ospitare al meglio gli anziani. La Provincia non è insensibile; si può fare e si può dare di più con atti concreti, anche riducendo le spese politiche superflue. Il sindacato - così come ha spiegato Angelo Eustazio - ha avanzato anche la richiesta di un sostegno ai malati oncologi che non possono raggiungere il Crob di Rionero per le terapie. «Vorrei sottolineare la sensibilità del presidente Stella - ha detto Eustazio - per avere accettato questo incontro e per il protocollo d'intesa rivolto ai pensionati che rappresentano una categoria particolare». Opportuno e proficuo è il protocollo d'intesa anche per Antonio Cirillo e Franco Coppola, che hanno ribadito l'attenzione e la volontà da parte di tutti affinché queste iniziative si concretizzino con il coordinamento della Provincia. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Ieri incontro con l’Osservatorio della Chimica
Rilancio della Valbasento presto vertice istituzionale IL PRESIDENTE della Giunta provinciale di Matera, Franco Stella, convocherà un incontro tra i componenti dell’Osservatorio provinciale della chimica e l'assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, per attivare iniziative e un confronto sui problemi legati al rilancio dell’area industriale della Valbasento. Lo ha annunciato lo stesso presidente Stella nel corso di un incontro dell’Osservatorio finalizzato alla ripresa delle attività e alla definizione di priorità e percorsi per un rilancio dell’organismo che si è svolto ieri presso la sede dell’ente, in via Ridola. Stella, che ha riferito di aver avuto la disponibilità di Straziuso, ha fatto riferimento alle opportunità di nuovi investimenti legati a un bando della Regione Basilicata, dotato di 50 milioni di euro, ma non ha nascosto le difficoltà determinate dai ritardi nella bonifica dei siti inquinati e dai costi dei servizi. Contributi al dibattito sono venuti dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, di Confindustria e Api e da alcuni amministratori locali che hanno partecipato al vertice. matera@luedi.it
Summa: «Si esce dall’instabilità». Coppola:«Ora il riordino del sistema agricolo» Il commento del commissario dell’ente
Alsia, stabilizzati i 53 co.co.co. Bollettino della Cisl: «Risorse fino al 2012, grande vittoria» DOPO un lungo periodo durato mesi d'attesa, finalmente è avvenuta “l'ennesima” sottoscrizione dei contratti dei famosi 53 co.co.co. in servizio. «Si è giunti, come ogni volta dichiara Giuseppe Bollettino, segretario regionale Cisl Fp, comparto autonomie locali della provincia di Matera - a questo risultato con notevoli difficoltà, determinate dalla scarsezza delle risorse economiche, necessarie per i rinnovi, che li rendono difficilmente realizzabili in tempi accettabili. Mi preme ricordare che la sottoscrizione di questo contratto siè sviluppatain duefasi: una prima attinente 44 lavoratori diplomati che vanno dal 10 ottobre al 10 febbraio prossimo. Una seconda fase invece riguardante 9 laureati e che si sviluppa temporalmente dall’1 novembre 2009 al 10 febbraio2010. Entrambi i periodi hanno trovato attuazione grazie ad un accordo sindacale, che vedrà impegnata la Regione Basilicata allo stanziamento delle risorse economiche fino al 2012. Il raggiungimento di questo obiettivo - spiega con orgoglio Bollettino - è per la Cisl un risultato importanteche civede protagonisti, in un momento delicato come quello che sta vivendo la nostra regione e in particolar modo la nostra economia. E' comunque un risultato, che non risolve a titolo definitivo laproblematica, quindi il futuro di questi lavoratori che, da un decennio svolgono di concerto con i dipendenti dell'Alsia un'importante attività d'assistenza tecnica alle aziende agricole, che costituisce per tutti noi un patrimonio che non può andare assolutamente disperso. La Cisl Fp si appella alla sensibilità dell'Assessorato all'Agricoltura regionale di tenere presente questi lavoratori precari indispensabili per garantire il rilancio del sistema agricolo lucano, questo potrà
accadere stanziando le risorse in bilancio a tutela del loro prosieguo lavorativo. Questo porrebbe fine alla annosa querelle di 53 lavoratori diplomati e laureati, stanchi e delusi da una situazione lavorativa confusa e precaria, senza prospettive certe, se non l'umiliazione di recarsi ogni 3 o 4 mesi in processione agli uffici della Regione per elemosinare mesi di lavoro in più. La Cisl Fp - conclude Bollettino - ha assunto da tempo l'impegno affinché si giunga alla tanto attesa e giusta stabilizzazione”. Soddisfazione è stata espressa anche da Angelo Summa della Fp Cgil «Finalmente, dopo 8 anni di precarietà, questi lavoratori escono da una condizione di estrema instabilità. In una regione come la nostra,a forte vocazione agricola, è bene che l'azienda regionale che si occupa di sviluppo ed innovazione in agricoltura punti sulle persone per la sua crescita. Riteniamo che questo sia solo un primo passo che porterà verso un inserimento più strutturato dei lavoratori all'interno dell'agenzia». Ha aggiunto il segretario generale della Fp Cgil di Basilicata, Summa. «Una cosa è certa da oggi 53 lavoratori potranno guardare al futuro in maniera diversa e con maggiore serenità». Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Coppola della Uil: «La firma dei contratti a tempo determinato per tre anni sottoscritti dai tecnici precari dell'Alsia costituisce un risultato fortemente voluto dalle Organizzazioni Sindacali e doppiamente positivo. Adesso per dare nuovo e proficuo impulso al settore primario, bisogna portare a compimento la definizione del progetto di riordino del sistema agricolo Lucano, attraverso la razionalizzazione ed efficientizzazione degli Enti che lo compongono». matera@luedi.it
Giuseppe Bollettino, segretario regionale Cisl Fp
«Risultato sinergico tra Alsia, Regione e forze sindacali»
Un risultato importante, frutto di un impegno sinergico tra Alsia, Dipartimenti regionali della Giunta e dell'Agricoltura e forze sociali: è stato questo il primo commento di Paolo Galante, Commissario straordinario dell'Alsia a Matera, al momento della sottoscrizione dei contratti per l'assunzione a tempo determinato per la possibile stabilizzazione di 44 tecnici agricoli. Dal 2002 i tecnici, tutti diplomati, erano in forza all'Agenzia con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (i cosiddetti Co.Co.Co.) nei settori della formazione degli imprenditori agricoli, dei servizi specialistici di supporto e dell'assistenza tecnica alle aziende. Ora saranno utilizzati per un triennio nell'ambito del Programma stralcio
2009-2012 dei Servizi di Sviluppo agricolo regionali promosso dall'Alsia, approvato dalla Giunta regionale e finanziato con fondi comunitari. Alla sottoscrizione dei contratti era presente Vito De Filippo, presidente della Giunta regionale, per il quale - ha detto - il momento rappresenta, al contempo, un primo traguardo per i lavoratori nel percorso della propria stabilizzazione, e un importante tassello nella riorganizzazione dei servizi per l'agricoltura lucana. Presenti pure l'assessore regionale all'Agricoltura, Sviluppo rurale e Economia montana, Vincenzo Viti, il direttore dello stesso dipartimento, Pietro Quinto, oltre ai senatori Carlo Chiurazzi e Maria Antezza.
Master dell’Isfor per diplomati e laureati in collaborazione con l’Università
Assistenti manager si può diventare Due corsi di specializzazione e due master rivolti a diplomati di scuola secondaria superiore, purché occupati (anche Cigo e Cisg), e a laureati (vecchio o nuovo ordinamento universitario), indipendentemente dalla condizione occupazionale. E'questa l'offerta formativa dell'Ifor , Istituto di Formazione, Orientamento e Ricerca, accreditato dalla Regione Basilicata, nato nel 1994 con l'intento di supportare i continui mutamenti del sistema produttivo e del mercato del lavoro attraverso interventi formativi mirati e specifici. Quest'anno propone il corso di specializzazione in “Assistant Manager” con l'obiettivo di formare professionisti capaci di supportare le attività di management d'impresa, in partenariato con “Secretary.it”, il servizio specializzato nella ricerca, selezione ed inserimento in azienda di segretarie ed assistenti di alta direzione; il corso di specializzazione in “Sviluppo e commercio internaziona-
le nell'area mediterranea”con l'obiettivo di formare esperti che abbiano un'elevata conoscenza delle realtà sociali, economiche e culturali degli Stati della sponda meridionale e del Mediterraneo, in partenariato con l'Inea - Istituto Nazionale di Economia Agraria; il master in “Knolwledge management e progettazione organizzativa”con l'obiettivodi fornire competenze e strumenti operativi per attivare e supportare processi di miglioramento continuo alle problematiche proprie del controllo di gestione, in partenariato con l'università degli studi di Macerata; il master in “Esperto dei processi formativi” con l'obiettivo di fornire opportunità di consolidamento e di perfezionamento di competenze che mettano il futuro professional nelle condizioni di operare un'approfondita lettura delle differenti realtà organizzative, in partenariato con l'università degli studi di Basilicata-Ssis Progetto Leonardo, IPE., A.FO.RI.S, C.R.E. Atti-
va, Celfi - Centro e-learning e formazione Università degli studi di Macerata, IFOC, ASS.Gruppo Girasole, Confsalform. La partecipazione ai corsi, che prevedono metà delle ore di frequenza in aula e metà a distanza, è finanziata dalla Regione Basilicata attraverso l'erogazione di voucher formativi assegnati alla singola persona e relativi alla copertura delle spese di iscrizione e frequenza . «L'Ifor - ha spiegato la direzione del centro di formazione - per poter operare con efficacia negli ambiti propri della formazione, dell'orientamento e della ricerca applica metodi rigorosi, controlli di qualità e innovazioni pedagogiche, grazie alle sue risorse umane, professionalmente preparate e ad una fitta rete di partenariati con soggetti pubblici e privati come l'Università degli studi di Macerata con la quale collabora da oltre 3 anni, proponendo master e corsi di perfezionamento». m.l.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
TAXI MATERA 3332685173
Andrea
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Giovanni
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Pagamenti Cig Nicoletti Il Curatore del Fallimento della ex Nicoletti s.p.a. (ora "Produzione Industriale Mobili Imbottiti s.p.a."), avv. Paolo Porcari, informa tutti i dipendenti, attualmente in cassa integrazione guadagni, che la firma dei modelli Ig Str. Aut. per la conferma dei dati relativi alla cassa integrazione del mese di settembre potrà avvenire nei giorni anche oggi e domani. Gli iscritti ad una organizzazione sindacale dovranno recarsi presso: Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Ugl costruzioni. Coloro che non sono iscritti a nessun sindacato dovranno invece recarsi , presso Studio Base di Festa & Castellano - Via E. De Martino,22 negli orari d'ufficio.La firma vaapposta personalmente dagli interessati o su delega scritta accompagnata da copia del documento di identità.
Tanti auguri dagli amici del bar Valentino e dalla tua famiglia per il tuo 51esimo compleanno, anzi 51 e un giorno.
Sono 41 anni e un giorno, ma l’amicizia è invariata. Auguri di buon compleanno dai tuoi amici e dalla tua famiglia.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Pacchetto sicurezza Si terrà oggi alle 15.30 nella sala convegni del Palace hotel l’incontro dibattito promosso dall’Ordine degli avvocati e dalla Camera penale di Matera su «Le nuove disposizioni in materia di sicurezza introdotte con la legge n.94/2009 (pacchetto sicurezza). All’incontro prenderanno parte esperti del settore che si confronteranno sulle recenti disposizioni e sull’applicazione. La discussione sul Pacchetto sicurezza sta riguardando non solo i settori giuridici ma richiede approfondimenti e chiarimenti.
Influenza A spiegata on line
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 PASSARELLI Via Annunziatella 76 0835/332752 ì ì PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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La Prefettura che sul sito internet www.prefettura.it/matera nella sezione notizie è visionabile la circolare 23 luglio 2009 con cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha diffuso consigli per la prevenzione e il controllo dell’epidemia stagionale d’influenza per il 2009-2010. La circolare contiene, oltre alle più recenti indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali anche indicazioni sulla differenza tra il vaccino antinfluenzale e il vaccino per pandemia.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Raduno dei bersaglieri Il “ 1° Raduno Bersaglieri del Sud'' si svolgerà a Matera dal 9 all'11 ottobre 2009 per una tre giorni che cercherà di coinvolgere l’intera città e che annuncia una numerosa presenza di persone, si parla di circa cinquemila unità.. La manifestazione, organizzata dalla sezione “Mauro Binetti'' di Matera dell'Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B), vedrà per tre giorni Matera invasa da oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 tra famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi'', la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno'' sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. «Stiamo sostenendo -ha detto il presidente dell'Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E' opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all'economia e al turismo locale anche per il futuro». Per l'occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze.
0835/256309 •Le Botteghe
FINO AL 31 OTTOBRE 100 ANNI DI PASTA E TRADIZIONE Sapori, forme e suggestioni per celebrare la regina della buona tavola e trasformarla in occasione di promozione e valorizzazione del territorio materano. La Camera di Commercio di Matera ha indetto un concorso a premi riservato ai commercianti ed artigiani che svolgono la propria attività nella Città dei Sassi, che riguarda in particolare il tema della valorizzazione della Pasta di Matera. L'iniziativa rientra nel progetto avviato dall'Ente camerale sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'', con una mostra tematica ospitata per tutto ottobre nei saloni della sede di via Lucana, che raccoglie testimonianze, immagini, attrezzature, materiale promozionale sulla filiera molitoria e pastaia del territorio. I partecipanti potranno allestire la propria vetrina con l'obiettivo di esaltare le peculiarità culturali ed enogastronomiche che caratterizzano la tradizione della Pasta di Matera. I concorrenti potranno far riferimento nell'allestimento delle vetrine anche alla memoria storica della tradizione pastaia locale tra passato e presente. Le vetrine dovranno rimanere allestite sino al 30 ottobre 2009.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Bastardi senza gloria 17 - 19,30 - 22 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Biancaneve e gli 007 nani 17,30 La ragazza che giocava con il fuoco 19,15 - 21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Baaria 19 - 21,30 •PATRON ANTONIO•
Via XX Settembre, 14 District 9 17,30 - 19,30 - 21,30 • CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Baaria 21 G. I. Joe 21,45 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Era glaciale 3 19 Tris di donne & abiti nuziali 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Riposo settimanale
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Pisticci In discussione la riforma sanitaria e il ruolo dei Distretti della Salute
«Non toccate l’ospedale di Tinchi» Seduta monotematica del consiglio comunale e confronto con i cittadini PISTICCI - Il consiglio comunale di Pisticci si è riunito ieri per discutere in merito delle strategie più appropriate per la salvaguardia dell'ospedale di Tinchi, sul cui futuro è in atto una mobilitazione di cittadini organizzati in Comitato. Per questa ragione i lavori del consiglio comunale sono stati aperti agli interventi esterni. I membri del Comitato di Difesa dell'Ospedale di Tinchi, i Cittadini Attivi di Bernalda, l'associazione Diritti del Fanciullo e diversi semplici cittadini assieme ai numerosi consiglieri comunali intervenuti, hanno dato vita ad un dibattito articolato in merito all'Ospedale di Tinchi ed alle sue prospettive di futuro. Sono state formulate proposte, avanzate strategie, esposti ampi resoconti. Alla fine il Consiglio Comunale ha deciso all'unanimità per una linea che ha inteso tenere conto delle varie posizioni espresse, ma andare nello stesso tempo in una direzione fattiva al fine di ottenere la salvaguardia della struttura ospedaliera di Tinchi e l'istituzione di servizi essenziali che possono essere
L’ospedale di Tinchi
raggiunti realisticamente, in base a quanto previsto dalle linee guida di riforma della sanità in Basilicata, dalle quali non si può prescindere. In questo senso, come ha avuto modo di rimarcare il Sindaco di Pisticci, Michele Leone «Bisogna andare avanti con una idea precisa di quello che vogliamo e fare i conti con la legge. Le riforme prevedono che il Distretto della Salute non eroghi soltanto servizi amministrativi, ma anche sanita-
ri. Leggendo attentamente i documenti vengono poste le basi per una rivoluzione, perché il Distretto diventa un centro di servizi per l'ammalato e per la persona sulla base del modello “forte”, che è una battaglia portata avanti dalla Conferenza dei Sindaci e dal direttore generale Gaudiano. Distretto “forte” significa erogazione di servizi anche a carattere sanitario rivolti soprattutto alla diagnostica. Pisticci ha titolo ad avere il Distretto della Salute. Noi siamo i candidati naturali di questo tipo di insediamento, anche come elemento di compensazione. A tale proposito abbiamo già una struttura che è l'ospedale di Tinchi e soprattutto abbiamo già i suoi contenuti tecnici, strutturali ed umani che possono essere valorizzati con il Distretto attraverso una adeguata riconversione. L'uso di queste risorse in altri modi, superati dalla storia e vietati dalla legge, porterebbe, invece, quello sì, alla chiusura dell'ospedale. Si tratta in sintesi di recuperare tutte le risorse esistenti, umane, professionali e strutturali e rilanciarle in un grande progetto che è alla base del-
la riforma prevista dalla legge numero 12». L'idea del Sindaco è inoltre quella di ampliare i servizi sanitari mediante la creazione di poli di eccellenza e di ricerca che facilmente potrebbero trovare collocazione intorno all'ospedale di Tinchi avendo il Comune la disponibilità di aree pari a 20 ettari concesse dalla Regione Basilicata, che lo stesso Comune metterebbe a disposizione unitamente alla predisposizione di progetti che l'Amministrazione Comunale è in grado di offrire a enti pubblici e privati. E di conseguenza di realizzare a Tinchi - Marconia il centro della salute a servizio di un territorio che potrebbe servire anche utenti da fuori Regione. Il documento conclusivo emerso dall’incontro chiede di istituire il Distretto della Salute per Pisticci a Tinchi, che racchiude le condizioni territoriali baricentriche essenziali per accogliere questa struttura. Ma fino al momento in cui queste proposte non avranno risposte certe, il Consiglio chiede che rimangano a Tinchi i servizi sanitari attualmente esistenti. provinciamt@luedi.it
Pisticci Necessaria la tipicizzazione delle produzioni locali e nazionali
Risorse vegetali sotto tutela Un convegno approfondirà i temi dell’oro nero PISTICCI - Si terrà in Basilicata, regione di particolare interesse dal punto di vista paesaggistico, il IV Convegno nazionale sulle piante mediterranee. Il convegno si svolgerà presso il “Villaggio Turistico degli Argonauti - Hotel degli Argonauti Club Resort” dall' 8 al 10 ottobre. Il successo di partecipazione delle precedenti edizioni del Convegno Nazionale sulle Piante mediterranee e la vastità dei temi dibattuti confermano l'importanza degli argomenti affrontati nelle scelte gestionali dei territori coinvolti al fine di definire modelli di sviluppo a salvaguardia dell'ambiente, delle risorse naturali, delle tradizioni e della cultura. L'interesse ma-
nifestato dalle istituzioni scientifiche di ricerca, dagli enti pubblici, dalle imprese e dalle associazioni impegnate nella salvaguardia e valorizzazione delle risorse vegetali dell'area mediterranea hanno spinto ad approfondire la ricerca ed il dibattito sul ruolo delle piante mediterranee nel contesto agroambientale nazionale, coinvolgendo ad ogni edizione nuovi ambiti territoriali, differenti realtà produttive e problematiche emergenti. Quest'anno, organizzato dall'Istituto di genetica vegetale del Cnr, dalla Regione Basilicata, dall'Alsia e dall'Università degli Studi della Basilicata, insieme ad altri enti e partner, il convegno vuole contri-
buire a delineare il ruolo delle piante mediterranee nelle strategie di sviluppo del territorio e nella creazione di potenzialità di crescita economica che, in un contesto di sostenibilità, consentano una tipicizzazione, non solo delle produzioni locali, ma anche del panorama ambientale di cui esse fanno parte. Le tematiche che verranno trattate spazieranno , quindi, dalla biodiversità delle piante mediterranee spontanee e coltivate, alle produzioni vegetali di nicchia e tradizioni locali, dall'innovazione nei sistemi di produzione, al recupero ambientale e paesaggistico dei sistemi agrari e forestali. provinciamt@luedi.it
Corrado (Acli) sulla cittadinanza
Immigrati da garantire IL presidente provinciale delle Acli di Matera, il pisticcese Mimmo Corrado, comunica che il movimento a stimato, con una propria ricerca, che circa 1 milione e 600mila “nuovi italiani”. Tanti sarebbero i cittadini stranieri potenzialmente interessati da una riforma della legge della cittadinanza che prendesse in considerazione il principio dello jus soli -si è cittadini italiani se si nasce sul suolo italiano- e dimezzasse da 10 a 5 gli anni di residenza necessari per poter richiedere la cittadinanza italiana. Corrado dichiara che è tempo di riconoscere la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati, ossia a quelle seconde generazioni che rappresentano il futuro del nostro Paese. Non si possono aspettare 10 anni di residenza per poter ottenere la cittadinanza, né appare più un segno di civiltà che un bambino nato in Italia da genitori stranieri debba attendere fino a 18 anni per poter diventare nostro connazionale. «La riforma della cittadinanza -spiega- diventa il banco di prova del modello di convivenza che vogliamo realizzare. Le Acli chiedono, dunque, una profonda revisione della legge 91 del 1992 sulla cittadinanza. L'introduzione del principio dello jus soli conferirebbe la cittadinanza ai figli degli stranieri che nascono in Italia. Ad oggi sono 530mila. Il dimezzamento da 10 a 5 anni del tempo di residenza necessario per poter chiedere di diventare cittadino italiano interesserebbe invece oltre un milione di immigrati extracomunitari:
1.136.424. Il calcolo è stato fatto dall'Iref, l'istituto di ricerca delle Acli, tendendo conto che circa uno stranero su due, al 2006 (dati Istat), era in Italia da almeno 5 anni. Mettendo insieme i numeri si arriva a una stima di oltre 1 milione e 600 mila immigrati pronti a diventare, in base ai nuovi requisiti, cittadini italiani. Ma non è tanto un discorso di numeri né solo un problema di riduzione dei tempi. -ha detto Corrado- Si tratta di costruire un percorso anche rigoroso ma chiaro e praticabile per l'ottenimento della cittadinanza, oggi di fatto soggetta alla discrezionalità delle autorità competenti». Basti pensare che a fronte di oltre 600mila stranieri residenti da più di 10 anni, le cittadinanze italiane concesse dal 1992 al 2007 sono state appena 261mila. 303mila ne sono state concesse in Francia solo nell'anno 2006-2007. «Quali che siano le condizioni poste dal legislatore o le competenze richieste, esse debbono poter essere acquisite da parte dei cittadini immigrati in modo praticabile e riconosciute in modo certo e trasparente». A chi vede un rischio nell'estensione della cittadinanza agli immigrati, Corrado risponde: «Il problema non sono gli stranieri, ma il riconoscimento dei valori comuni. La storia d'Italia è una storia di accoglienza, di inclusione e di accettazione delle differenze, pur tra luci e ombre ovviamente. Disconoscere questi valori significa disconoscere la storia e l'identità italiana, in particolare l'identità cristiana del nostro Paese».
Tre punti con tre punte portano i castellani a un passo dalla capolista
Il Miglionico tira dritto MIGLIONICO - Tre punti con tre punte. I tre punti sono quelli che siaggiungono inclassifica eche portano il Miglionico a toccare quota 9 e un secondo posto, a una sola lunghezza dalla capolista ma con una partita casalinga da recuperare. Letre punte,andate tutte a segno in queste tre giornate, sono quelle composte dal trio Alt, Andrulli-LambertiniTataranni. Anche sul campo di Avigliano hanno macinato gioco e creato scompiglio nella difesa castellana creando una quantità industriale di azioni da gol non concretizzate in rete per un nonnulla. «Anche contro il Lagopesole precisa Pizzolla- si è visto un Miglionico a trazione anteriore sin dai primi minuti di gioco. Alle
tre punte si è aggiunto anche Gallitelli e il rientrante Venezia che hanno mantenuto alto il centrocampo. Tante le azioni mancate per un soffio. La vittoria per 1 sola rete a zero sembra un risultato saltato fuori per combinazione ma così non è stato. Il Miglionico ha dominato. La partita si poteva chiudere prima e con un risultato ben più rotondo. Diverse le occasioni limpide presentatesi sui piedi di Lambertini e Andrulli con i difensori locali ed il loro portiere che riuscivano ad esaltarsi e salvarsi dalla capitolazione. Capitolazione che c'è stata, e liberatoria per noi del Miglionico che iniziavamo a crederenellamalasorte. Neiprimiminuti della ripresa il colpo di testa di Lambertini, su assist di An-
drulli, non ha dato scampo all'estremo difensore castellano. La palla si è insaccata nel sette imprendibile». Ed è Perrone che aggiunge: «Nel primo tempo ci poteva stare anche un rigore per noi sempre su Lambertini che ha vissuto costantemente in area del Lagopesole arricchendo i block notes dei cronisti. Un Miglionico bum-bum non c'è che dire. Un po’ di sofferenza l'ha dato solo per il risultato che non si sbloccava nonostante il lavorio dei nostri per fornire palloni in avanti. C'è da perfezionare qualche ingranaggio anche se c'è da dire che ho visto un po' di difficoltà ad adattarsi al campo in sintetico». E Pizzolla precisa: «Quando si giocherà a Miglionico, speriamo a breve, sul campo in erba
Giovanni Pizzolla
naturale vedremo sicuramente un Miglionico rodato e ingranato. Una squadra che comunque sta regalando belle soddisfazioni con questo ottimo avvio». La squadra di mister Paterino in 3
partite ha conquistato 3 vittorie di cui2 intrasferta. Seigol fattie zero subiti sono garanzia di un futuro roseo che lascia ampio margine di miglioramento. Antonio Centonze
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Grassano Ventenni incensurati viaggiavano sulla Ss 106 con 30 grammi di eroina in dosi
Tre giovanissimi spacciatori arrestati in Puglia GRASSANO - Tre giovani incensurati di Grassano, arrestati dai carabinieri in Puglia per possesso di droga pesante. La notizia, che ha fatto il giro del paese, risale a domenica scorsa. In serata i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Massafra, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti, sulla Statale 106 all’altezza del bivio della località Chiatona (Ta), hanno notato un’autovettura con i tre giovani a bordo, che proveniva da Taranto. I militari hanno deciso di eseguire un controllo di polizia del mezzo, al fine di generalizzare il conducente e gli occupanti. Subito dopo il fermo, i militari, insospettiti dallo strano comportamento e dall’eccessivo nervosismo palesato dai
tre ragazzi, hanno deciso di procedere alla perquisizione, a seguito della quale sono stati trovati tre involucri di cellophane contenenti 10 grammi di eroina ciascuno, per un totale di 30 grammi di sostanza stupefacente. I tre giovani, tutti incensurati, studenti, sono: M.S., classe 1990; S.G.A. ,classe1988 e L.P., classe1989. I tre ragazzi sono stati immediatamente tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefanti al fine di spaccio, e dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa circondariale di Taranto a disposizione del Pubblico ministero. Un fatto grave per tre giovani incensurati e ancora non noti alle forze dell’ordine locali, che dovranno rispondere a vario titolo di un reato piuttosto grave. provinciamt@luedi.it
Le foto segnaletiche dei tre giovani arrestati a Chiatona dai carabinieri
Grassano Calano gli iscritti ma l’istituto si impegna a garantire una formazione di qualità
Abbraccio ai nuovi arrivati Festa dell’accoglienza organizzata dalla Media per le piccole matricole GRASSANO - La scuola media di Grassano ha inaugurato ufficialmente, sabato scorso, l'inizio del nuovo anno scolastico. Un'ufficialità che si è trasformata, come sempre, in una grande festa dedicata in particolare alle piccole “matricole” delle prime, che hanno fatto il loro primo ingresso nella “scuola dei grandi”. E sono stati proprio loro, i circa 60 ragazzi, i veri protagonisti della mattinata all'insegna del divertimento. Promotrice dell’evento, come ogni anno, la professoressa Isabella Lacertosa che ha guidato i ragazzi, sorpresi e un po' spaesati alla scoperta della nuova realtà scolastica che li attende. L'idea di accoglierli in modo diverso e giocoso è venuta al professore di Educazione tecnica Vito Abate, che coadiuvato dall'insegnante di musica, Mario Soranno, ha messo su una grande tombolata “musicale”, con più di cento brani della tradizione musicale italiana adattati proprio per i “concorrenti” e preparati insieme agli alunni delle seconde e delle terze classi. Così il grande quiz ha avuto inizio con i gruppetti che facevano a gara, cantando, ad indovinarelecanzonie vincerecosìpiccolipremi. E cantando e giocando alle matricole è stata illustrata la scuola, gli orari , i comportamenti da tenere e le regole da osservare tutto sotto l'occhio attento del dirigente, Anna Martelli, che dopo l'ufficialesaluto haauguratoadalunni eprofessori un anno scolastico sereno. Quest'anno hanno fatto il loro ingresso in
prima media circa sessanta alunni che sono stati divisi in tre prime, ma anche a Grassano, come sta accadendo in altre realtà scolastiche della provincia, si registra una flessione in negativo delle iscrizioni (in riferimento a tutto l'Istituto comprensivo) a causa della diminuzione del tasso di natalità. A parte i dati numerici anche l'Istituto comprensivo “Ilvento”fa i conti con la nuova riforma e con i conseguenti tagli che hanno portato anche alla soppressione del tempo prolungato. «Pur tramille difficoltà, abbiamo cercato di garantire ai nostri studenti un'offerta formativa di qualità. -ha commentato il dirigente Martelli- Purtroppo molte attività e tanti progetti non
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LA STORIA DEI LUOGHI
Servizio garantito in Collina I ragazzi di prima media accolti all’istituto di Grassano
potranno essere svolti così come si è fatto negli anni addietro ma mi auguro che nel corso dell'anno si trovino soluzioni economiche così da garantire alcune attività facoltative anche per i ragazzi delle prime». E sulla festa dell'accoglienza spiega: «Il nostro è un modo gioioso di accogliere i nuovi studenti così come si fa in ogni vera famiglia quando c'è un nuovo arrivato» e come ogni anno in occasione della festa a dell'accoglienza a tutti i ragazzi delle prime classi è stato consegnato un “libretto di istruzioni” in cui sono contenute tutte le “istruzioni per l'uso”della nuova scuola. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
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Tricarico Un tempo si raggiungeva a piedi o a dorso di mulo in onore della Madonna
Pellegrinaggi al santuario di Fonti TRICARICO - II nome proprio della Madonna di Fonti e del suo santuario è come recita l'ufficiatura liturgica: S. Maria Fonte di Grazie. È il santuario diocesano della Diocesi di Tricarico ed è proprietà del Capitolo cattedrale di Tricarico, territorio della parrocchia Cattedrale di S. Maria Assunta in Tricarico. Il santuario èsituato a circa 12 km a nord-ovest di Tricarico a 824 metri sul livello del mare, immerso nel bosco comunale di Fonti, composto da alberidi querce, cerri, castagni e faggi. È situata a poche decine di metri dal confine col territorio di San Chirico Nuovo. Dove ora
sorge la chiesa vi sarebbe stato anticamente un roveto impenetrabile. Un mandriano, avendo smarrito una delle migliori vacche, la ritrovò piegata sulle gambe posteriori intenta a fissare l'immagine della Vergine dipinta su un muricciolo diruto e corroso. L'affresco è collocato sull'altare maggiore all'interno di una nicchia sulla quale è una tela raffigurante la Ss. Trinità. La Vergine è rappresentata assisa: ella sorregge tra le braccia il Bambino che con la destra benedice e con la sinistra regge la sfera del mondosormontata da una croce. Alle spalle della due figure è rappresentato
un baldacchino, mentre due angeli incoronano la Madonna. Alla base dell'immagine era dipinto un piccolo pozzo, ora il restaro a messo alla luce che l'originale è una “fonte battesimale”. Nell'interno della nicchia, una iscrizione data 1902, dice così: “Ianuarius quercia juni mense 1902” ( Germano Quercia, mese di giugno 1902). Si trattava di una ridipintura di scarsa qualità di un affresco probabilmente tardo-medioevale, risalente intorno al XV secolo, improntato alle tante immagini mariane di ascendenza tardo-bizantina, riscoperto e restaurato a cura del Capitolo Cattedrale, dal-
la restauratrice Rita Padula di Matera nel 1996. Nel mese di maggio e in parte anche in quello di giugno si svolgono pellegrinaggi dai paesi vicini in domeniche diverse secondo un ordine prestabilito. Nel passato venivano a Fonti pellegrini delle regioni contermini: dalla Puglia (provincia di Bari), Campania (provincia di Salerno), Abruzzo e Calabria. Oggi il raggio d'azione si è esteso. Un tempo i fedeli venivano a piedi, qualunque fosse il tempo, molti scalzi, altri a schiena di muli o su carri agricoli, e passavano la notteinveglia nelsantuario,alternando canti e preghiere.
Agenzia Entrate Il presidio resta SAN MAURO FORTE - Lo lato l'area servizi rimane raSportello dell’Agenzia delle dicata nel territorio, qualiEntrate di Stigliano resterà ficata e specializzata, dall'altro si sono concentrate le in funzione. Ne dà notizia con soddi- attività di controllo, in mosfazione il sindaco di San do da permettere lo scambio MauroForte, FrancescoDi- veloce di idee, conoscenze e competenza, significative luca. La possibile chiusura, pa- sinergie nell'impiego delle ventata all'inizio dell'anno, risorse qualificate disponiaveva fatto intervenire il bili e l'utilizzazione di ecoprimo cittadino che con una nomie di scala». Oggi al polettera indirizzata al Diret- sto dei due Uffici di Matera e tore generale dell'Agenzia Pisticci, c'è la Direzione delle Entrate di Potenza provinciale di Matera, che aveva lanciato un appello ha competenza per l'intera provincia. La chiedendo di Direzione rivedere «le provinciale è decisioni asarticolata in sunte e di asdue Uffici tersicurare la ritoriali, a permanenza Matera e Pidella sezione sticci, e in un distaccata di unico Ufficio Stigliano per Controlli. Ma garantire, alper i territori la popolaziointerni, la ne ed a chi la buona novelrappresenta, la è rappreun minimo di sentata dal dignità e confatto nonosiderazione». stante la riorLa bella notiganizzazione zia è stata rafrimangono forzata anoperativi i che da un ardue sportelli ticolo pubbli- Francesco Diluca decentrati cato sulla rivista telematica “Fisco Og- dell'Ufficio territoriale di gi” in cui si faceva il reso- Pisticci: Policoro e Stigliaconto di una iniziativa svol- no.«Quanto dichiaratodaltasi a Matera e nell'ambito la Direttrice Regionale deldella quale il Direttore Re- l'Agenzia delle Entrate di gionale della Basilicata Hil- Basilicata, sottolinea il Sindegard Olga Ungerer, par- daco Diluca, rende giustilando della riorganizzazio- zia alla Montagna Materane dell'Agenzia delle Entra- na che si era vista privata di te illustrava il progetto “In- uno sportello, quale quello sieme”, cioè il modo con cui di Stigliano, che serve ben l'Agenzia delle Entrate del- sette comuni della Provinla Basilicata presenta ai cit- cia di Matera e anche alcuni tadini servizi fiscali ade- della Provincia di Potenza. guati alle loro esigenze at- Il mio auspicio -ha contitraverso specifici canali di nuato il primo cittadino- è comunicazione. La riorga- che tale intento sia confernizzazione, aveva afferma- mato anche dopo il 31 ottoto la dirigente, è impronta- bre, data a cui sono state rita alla ricerca di una sempre mandate le decisioni di sormaggiore efficienza a tutti i ta definitive». livelli della struttura: da un Anna Giammetta
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San Giorgio L. Ignoti hanno rubato 150 quintali di insaccati e mezzi
Svaligiato un salumificio Blitz nella notte alla Cib Srl. I camion ritrovati nel Barese
SAN GIORGIO LUCANO - Hanno forzato i cancelli e le porte del “Salumificio San Giorgio”, di proprietà della ditta Cib srl, situato a San Giorgio Lucano e si sono introdotti all'interno del deposito, rubando circa cento quintali di ottimi salumi tipici il cui valore è piuttosto elevato. Il fatto è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi, quando
ignoti malviventi hanno potuto agire indisturbati, rubando addirittura due camion ed un'autovettura adibiti per il trasporto della gustosa refurtiva: salamino, schiacciata, culatello, pancetta coppata, guanciale, capocollo, salsiccia stagionata, soppressata, prosciutto crudo stagionato, pancetta tesa e pancetta arrotolata. Ieri mattina, una volta che l'ammini-
stratore unico della società, Rocco Corrado, ha appreso dell'accadimento increscioso, ha ovviamente denunciato il tutto ai carabinieri della locale Stazione, che a loro volta hanno poi comunicato del reato alla Compagnia di Policoro, agli ordini delcapitano, FernandoCarbone. Sono subito scattate le indagini da parte del Nucleo operativo, che hanno portato nel giro di poche ore al ritrovamento dei tre mezzi nel comune di Terlizzi nel Barese, dove i ladri hanno scaricato la refurtiva per portarla in altre direzioni. La sede della Cib srl è ubicata in contrada “Palio” ai piedi del Pollino. Si tratta di un'azienda nata da un'attività di commercio di carni e bestiame iniziata nel 1940, da Giuseppe Corrado, padre dell'attuale amministratore. Da allora l'azien-
da si è evoluta e viaggi al passo con i tempi. I numerosi spostamenti e viaggi, la qualità della merce che commercia, la capacità intuitiva, aumentano le richieste e nel tempo i clienti si moltiplicano. Da questo processo economico, che sembra svilupparsi per forza propria e in cui la nuova generazione cerca di farsi avanti con spirito imprenditoriale, pronta a non lasciarsi sfuggire le occasioni favorevoli, ha inizio l'attività di imprenditore, dell'attuale legale rappresentate Rocco Corrado, che segue con occhio attento e vigile l'operato dei genitori, con i quali collabora con interesse ed entusiasmo. Giovanissimo ha avviato abilmente la sua attività imprenditoriale con impegno e serietà; amministra la sua azienda di carni e bestiame per oltre trent'anni conqui-
stando il mercato nazionale ed estero senza tralasciare altre attività imprenditoriali che lo aiutano a prendere coscienza sull'importanza del settore agro-alimentare e soprattutto della sempre maggiore richiesta del mercato di prodotti di elevata qualità. Questa sua convinzione lo ha portato a investire su un sogno con abilità e orgoglio: trasformare la già affermata azienda commerciale Cib in una giovane industria agroalimentare, specializzata nella preparazione di salumi. Ora dovrà ricominciare con la forza e la determinazione che certamente non gli mancano. Intanto le indagini proseguono per capire se i ladri hanno commesso errori e lasciato tracce rilevanti. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Rotondella Nel mirino ordini e acquisti. Schiarita nella vertenza dei lavoratori delle pulizie
Controlli della Finanza all’Enea Per una settimana sono stati prelevati documenti e informazioni sulle attività ROTONDELLA - Non c’è pace al Centro Enea della Trisaia di Rotondella, negli ultimi anni interessato da una serie di inchieste conoscitive e investigative, dalla gestione del nucleare, attraverso l’attività della Sogin, ai progetti di ricerca e innovazione sotto la lente del controllo sulla spesa. Proprio su quest’ultima voce pare abbia gravitato l’ultimo controllo effettuato nella scorsa settimana dagli uomini delle Fiamme gialle della Tenenza di Policoro. Non è chiaro se la Guardia di finanza si sia mossa su input di un’indagine della Procura della Repubblica (eventualmente “stimolata” da qualche esposto), o si tratta di un monitoraggio definibile di routine. Sta di fatto che per un’intera settimana i finanzieri con l’auto di servizio hanno visitato il Centro chiedendo di visionare e acquisire documentazione contabile relativa a ordini, acquisti e, pare, anche rim-
Il Centro Enea della Trisaia e il direttore Donato Viggiano
borsi spesa per missioni esterne. Nulla si sa di ufficiale sulle ragioni del blitz, ma è certo che il Centro è oggetto di un’attenzione particolare proprio in un momento storico divacche magre,come confermano le recenti vertenze aperte prima dalla vigilanza interna alla struttura e poi dal
personale del servizio di pulizia. A cosa mirerà l’indagine fiscale? Chi l’ha disposta e perchè? Ne sa poco anche il direttore del Centro, Donato Viggiano, che ci ha spiegato di aver accolto i finanzieri come anche in altre circostanze, fornendo loro tutti i documenti di cui avevano bisogno.
Intanto, come promesso nei giorni scorsi, da lunedì si è ufficialmente risolta la vertenza dei 17 lavoratori delle pulizie, che hanno ottenuto la proroga fino a dicembre, in attesa del rinnovo già previsto per gennaio 2010. «Abbiamo trovato i fondi necessari nelle pieghe del bilancio annuale -
ci ha spiegato Viggiano- grazie anche all’impegno di Roma, che ha autorizzato il rinvio al 2010 alcune spese previste entro fine anno. Per garantire la copertura sono stati investiti 12mila euro.Da gennaio ci sarà uno stanziamento congruo a coprire il servizio fino alla naturale scadenza dell’appalto, prevista per maggio 2010». Soddisfatti per il positivo esito della trattativa anche i sindacati, che dopo 3 giornate di sciopero, numerosi incontri in Prefettura a Matera e in sede sindacale, hanno incassato il risultato. «L'Enea -si legge in una nota sindacale- ha comunicato che a partire dal 1 novembre prossimo ripristinerà l'intero servizio, con la conseguenza che i 17 operai ritorneranno a svolgere l'orario di lavoro antecedente alla riduzione (cioè 4 ore giornaliere). Per quanto riguarda il mese di ottobre, invece, le organizzazioni sindacali di categoria hanno concordato con
l'azienda “Nuovi Orizzonti Sociali”, che i lavoratori riceveranno comunque la retribuzione piena, attraverso la liquidazione di una una tantum. Si tratta di un risultato importante, che ha premiato la determinazione messa in campo unitariamente dal sindacato e che ha visto la reazione compatta dei 17 operai. Al raggiungimento del risultato positivo, hanno contribuito il sostegno e la solidarietà della Rappresentanza sindacale unitaria e dei lavoratori Enea e Sogin, dei parlamentari e delle Istituzioni, che dal primo momento hanno giocato un ruolo decisivo nella vertenza. I sindacati continueranno a lavorare per mantenere alta la guardia nel settore degli appalti e per definire regole certe, attraverso protocolli d'intesa con gli enti pubblici, che tutelino i lavoratori coinvolti». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Rotondella Rinnovati i vertici dell’associazione nel ricordo della compianta presidente
La sezione Fidas dedicata a Maria Rapanaro ROTONDELLA - La Sezione Fidas di Rotondella ha rinnovato gli organi statutari a seguito della prematura scomparsa della presidente Maria Rapanaro. Nella sala consiliare del municipio di Rotondella si sono riuniti i soci donatori rotondellesi alla presenza del vice presidente della Fidas nazionale, Antonio Bronzino, del coordinatore Fidas Basilicata per l'area del Metapontino, Pino Passarelli, del presidente della sezione donatori dell'Enea, Mimmo Stigliano. Vari e articolati gli interventi che si sono succeduti alla relazione introduttiva di Bronzino che ha fatto una disamina dei problemi del pianeta sangue che continua a far registrare apprensioni soprattutto in alcuni periodi critici come i mesi estivi e in alcune aree dove la carenza di disponibilità di sangue
è una costante. «Ancora una volta ha ribadito- l'estensione del divieto di donazione a molti territori dell'area padana per la presenza del West Nile Virus, ha fatto scattare l'allarme per la diminuzione delle raccolte di unità di sangue e per la ridotta disponibilità presso le strutture trasfusionali di quelle zone. La capacità del sistema di fare rete e di offrire compensazioni tra zone carenti e zone eccedentarie, ha consentito di superare l'emergenza e di assicurare il corretto funzionamento del sistema. La Basilicata, in controtendenza nel settore sangue, ha vissuto una stagione piuttosto tranquilla, ma questo non deve farci abbassare la guardia e deve indurci a sempre meglio programmare l'attività di raccolta per concorrere alla realizzazione di un sistema sanitario di
qualità. E proprio da Rotondella deve partire un rinnovato impegno per accrescere le raccolte e per diversificarle in modo da rispondere alle richieste delle strutture sanitarie». Consenso unanime dell'assemblea per la proposta di intitolare la Sezione Fidas Rotondella alla memoria della compianta Maria Rapanaro, presidente dalla fondazione. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l'impegno, la passione e la dedizione profusi da Maria per l'affermazione della cultura della solidarietà e della donazione e l'intitolazione delle Sezione rotondellese rappresenta solo un piccolo tributo alla sua memoria, mentre altre iniziative sono all'attenzione dell'Amministrazione Comunale e della Fidas Basilicata. Sottolineata la volontà di ripren-
dere con slancio e maggiore partecipazione l'attività donazionale e di programmare attività che facciano della Fidas Rotondella un punto di riferimento per l'associazionismo ed il Terzo settore in un momento in cui la comunità ed il territorio continuano ad assistere ad una crisi sociale ed economica rilevante. Al termine della discussione sono stati eletti gli organini statutari: Presidente Enzo Morano, cofondatore della Fidas Rotondella, già dirigente della Fidas Basilicata; vice presidente Daniela Lateana; segretaria Laura Pastore; segretario amministrativo Onelia Santarcangelo; consiglieri: Nicola Comparato, Maria Lippo, Maria Morano, Rosanna Persiani, Pasquale Suriano, Bruno Varasano.
Maria Rapanaro
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Policoro In una lettera ai genitori la richiesta di contributi per materiale didattico
Il preside della Primaria fa la colletta POLICORO - In tempi di vacche magre tutti devono stringere la cinghia: dalla famiglia normale a quella benestante, la povera lo ha sempre fatto. E anche le istituzioni, a tutti i livelli, mai come in questi ultimi anni stanno chiudendo i rubinetti e dando segnali di rigore contabile, impensabile fino a pochi anni fa. Così tutti i ministeri della Repubblica, e a cascata le altre istituzioni, hanno fatto la loro parte, compresa la tanto bistrattata scuola italiana, stretta tra l'incudine di continue riforme e il martello delle sacche di precarietà che si annidano in tutti gli ordini e gradi. Così,
per far fronte a spese di: carta igienica, tende, magari cancelleria, della scuola elementare “Papa Giovanni Paolo II”, o Primaria come si chiama oggi, c'è chi ha aguzzato l'ingegno chiedendo con una certa disinvoltura ai genitori dei ragazzi che frequentano quella scuola: “Un congruo contributo finanziario annuale secondo le vostre possibilità (ma allora non è più congruo!) per garantire e fruire di materiale didattico e funzionale per l'istruzione e la formazione dei vostri figli”, questo c'è scritto nella missiva protocollata il due ottobre scorso e recapitata ai genitori degli iscritti. E sem-
brerebbe che qualcuno abbia immediatamente preso alla lettera la richiesta nel nuovo dirigente scolastico, Giuseppe Spataro, comprando tende gialle per riparare dal sole e dal caldo le aule. Ma il colore non sia piaciuto ad alcune docenti, che avrebbero anche protestato contro questa decisione unilaterale senza spirito di collaborazione. Ma, se il preside ha chiesto un aiuto e qualcuno si è prodigato per la causa, a sue spese, che c'entra la concertazione con i professori? Perché non chiedere a questo punto un sacrificio economico anche a chi lavora all'interno della scuola,
preside compreso, visto che nella lettera egli parla di rendere l'istruzione più funzionale, e sono proprio loro gli attori principali? Un dirigente scolastico è anche un manager, e i bravi manager sono tali quando fanno quadrare i conti, a maggior ragione con poche risorse. Se il suo istituto è in debito d'ossigeno, si potrebbe iniziare a tagliare le spese improduttive che ci sono sempre in ogni bilancio, pubblico specialmente. E se si lamenta una scuola che in passato ha avuto sempre un buon numero di iscritti, cosa dovrebbero dire i presidi delle scuole di parigrado dei piccoli centri della Lucania
Bambini a scuola
o di altre regioni d'Italia? Quello di dire in buona sostanza ai genitori: aprite il portafogli è la soluzione più semplice ma meno praticabile, e comunque non ha precedenti nella nostra Penisola. I tagli alla scuola ci sono
stati anche in passato, ma mai nessuno si è sognato di rimpinguare il bilancio con i soldi del contribuente, il quale pagando tasse ed imposte già alimenta il sistema pubblico, scuola compresa. Gabriele Elia
Policoro Piergiorgio Quarto: «Offriamo un prodotto competitivo e garantito ai consumatori»
Parte la filiera tutta lucana Coldiretti Basilicata analizza oggi in un convegno realtà e prospettive POLICORO - Parte dal Metapontino, area vocata all'ortofrutta, il progetto di Coldiretti Basilicata a favore di una filiera ortofrutticola tutta lucana. Oggi alle 10 l'Organizzazione di categoria ha programmato a Policoro presso l'Orohotel (Via Lido) il convegno dal titolo “Le occasioni di Psr e Fas a favore di una filiera ortofrutticola tutta lucana”. Diversi i relatori della mattinata che illustreranno le opportunità per l'intero comparto. Insieme ai dirigenti di Coldiretti e al saluto del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, sono previsti gli interventi del direttore generale per lo Sviluppo Rurale del Ministero per le Politiche Agricole, Giuseppe Blasi, di un esperto nazionale di gestione logistica, Roberto Canelli, del dirigente nazionale del servizio tecnico economico di Coldiretti, Lorenzo Bazzana, mentre le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Viti, Assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata. Dalla produzione alla commercializzazione. Coldiretti vuole aprire un ampio dibattito sulla necessità di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dal Pro-
NELLA FASCIA JONICA LA PATRIA DI PESCHE E ALBICOCCHE
Frutta metapontina
gramma di Sviluppo Rurale in sinergia con i Fondi previsti per le Aree Svantaggiate allo scopo di costituire sistemi strutturali quali una piattaforma logistica e un mercato ortofrutticolo che possano servire da raccolta e valorizzazione delle produzioni territoriali per chiudere una filiera che sappia portare valore alle imprese agricole e permanenza sui mercati internazionali. «La qualità della nostra frutta, la vocazione dell'area, la differenziazione di prodot-
to e le tecniche produttive - ha detto Piergiorgio Quarto, vice presidente Coldiretti Basilicata - sono gli elementi che ci permettono di offrire un prodotto competitivo e garantito ai consumatori nel rispetto delle notevoli peculiarità ambientali che la Basilicata offre, ma che vanno supportati da interventi strutturali per accorciare la distanza fisica che esiste tra le nostre aree produttive ed i centri di commercializzazione del nord Europa ». provinciamt@luedi.it
POLICORO - L'area di maggiore sviluppo della frutticoltura è la fascia Jonica, i fondovalle ed i pianori, dove il settore primario assume, un ruolo di primo piano sia per l'economia dell'area che dell'intera Regione Basilicata. Particolari produzioni si conseguono anche nella Valle dell'Ofanto (percoco) e nell'Alta Val d'Agri (mele). Secondo dati elaborati da recenti studi, in Basilicata si aggirano intorno ai 12.000 ettari di frutta a cui si aggiungono circa 14.000 ettari di ortive. Pesche, nettarine e albicocche (la cui superficie coltivata fa del meta pontino la terza area nazionale e l'unica in costante e continua crescita), ma anche mele, susine, pere, agrumi. La frutticoltura e l'agrumicoltura per l'intero territorio lucano rappresentano, per i risvolti economici e sociali, dei settori fondamentali per l'intera economia regionale. Produzioni integrate e biologiche La continua evoluzione della tecnica colturale ha portato ad una gestione ecosostenibile, infatti se 20 anni fa si è praticata la tecnica di conduzione integrata, negli ultimi anni vi è stato un ulteriore passo in avanti con l'adozione della conduzione biologica. Tale scelta è stata guidata dalla forte esigenza del consumatore che, alle tradizionali caratteristiche qualitative (colore, sapore, ecc.) richiede salubrità e sicurezza alimentare dei frutti. L'agricoltura biologica in Basilicata
ha avuto una forte fase di espansione, grazie all'accresciuta sensibilità verso le problematiche ambientali e salutistiche, nonché all'opportunità di meglio collocare le produzioni ortofrutticole. La superficie frutticole ed agrumicola destinata alla coltivazione biologica è di circa 5.000 ha, con una prevalenza degli agrumi, seguite dalle albicocche e dalle pesche. E' stato possibile conseguire questi risultati grazie alle vocate condizioni ambientali ed alle scelte di varietà a maturazione precoce con cui si riesce a evitare ai principali parassiti estivi. Tutti i processi produttivi sono codificati da restrittivi disciplinari di produzione che ormai sono parte integrante dei contratti di vendita stipulati con la GDO. Questo viene utilizzato per conseguire certificazioni di prodotto come l'Eurep-gap, BRC, private label, presente sui mercati nazionali ed esteri. La produzione è commercializzata principalmente in Italia con marchi di produzione legati alle strutture organizzate, a commercianti privati ed aziende agricole produttrici. L'incidenza dell'orticoltura lucana su quella nazionale, sia in termini di superficie che di produzione, è circa il 3%, dato non rilevante anche se per alcune produzioni (brassicacee e fragola) è tra le prime regioni italiane. provinciamt@luedi.it
Da domani a sabato convegno nazionale sulle Piante mediterranee
Biodiversità e ambiente a Nova Siri NOVA SIRI - La Regione Basilicata, per le sue peculiari caratteristiche ambientali, è stata scelta all'unanimità, dalla comunità scientifica del settore, quale sede del “4° Convegno nazionale sulle Piante Mediterranee; Le potenzialità del territorio e dell'ambiente” che si svolgerà a Nova Siri dal 8 al 10 ottobre 2009. Il convegno è stato organizzato dal CnrIstituto di Genetica Vegetale, dall'Alsia e dall'Università di Basilicata ed aprirà i lavori il giorno 8 ottobre con una relazione dell'assessore all'agricoltura Vincenzo Viti, mentre le considerazioni conclusive saranno a cura del presidente della regione Vito De Filippo. «La particolare e giustifi-
cata attenzione rivolta da molti anni alla tutela della biodiversità vegetale ed animale - spiega Giulio Sarli, che ha curato con i colleghi degli altri enti l'organizzazione scientifica del convegno - di cui è ricca l'area mediterranea, e la nostra regione in particolare, può spiegare l'attenzione di autorevoli istituzioni scientifiche a livello nazionale per il nostro territorio e per le sue bellezze naturalistiche ed ambientali. Allo stesso tempo - prosegue Sarli - diventano sempre più pressanti i profondi mutamenti nei modelli di vita della società moderna, che se da un lato si avvale del progresso tecnologico, dall'altro va perdendo un immenso patrimonio di
tradizioni, cultura, consuetudini alimentari, e bellezze naturali di cui la nostra Regione è particolarmente dotata. Sono pervenuti numerosi ed innovativi contributi da parte dei più qualificati Dipartimenti delle varie istituzioni scientifiche pertanto, anche per una più viva testimonianza alla comunità scientifica, auspichiamo una vasta partecipazione ai lavori congressuali. Tra gli obiettivi prioritari la Regione Basilicata annovera proprio la conservazione della biodiversità, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi vegetali ed animali ad elevato valore ed a rischio di estinzione. Infatti proprio la legge Regionale n° 26 del 14 ottobre 2008
A Nova Siri si parlerà di biodiversità
sulla “Tutela e Conservazione delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali” rappresenta una concreta testimonianza di come questi temi siano al centro dell'agenda agricola regionale. L'occasione dovrà essere una ulteriore momento per tutti i partecipanti, non solo di arricchire le
reciproche conoscenze del patrimonio naturale dell'area mediterranea, ma anche di far conoscere le tradizioni della civiltà lucana e le bellezze dei luoghi, attraverso un programma di escursioni naturalistiche nel corso del meeting. provinciamt@luedi.it
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Sudafrica 2010 Primo giorno di ritiro per gli azzurri in vista della gara di sabato in Irlanda Basta un punto per qualificarsi ai Mondiali
«Cassano? Ora mi avete stufato» Lippi blinda l’Italia e intanto sbotta sulla mancata convocazione del doriano di FRANCESCO GRANT FIRENZE– Un punto divide l’Italia dal Mondiale, un abisso separa Cassano dalla prossima avventura azzurra in Sudafrica. Almeno a sentir l’ultima di Marcello Lippi. Dopo aver aperto nei giorni scorsi uno spiraglio alla speranza di tutti gli ammiratori del barese (“vedrete a giugno»), il ct azzurro al primo giorno di ritiro ha sbattuto di nuovo la porta con un «mi avete stufato». Frutto piuttosto, a dire il vero, della voglia di blindare la Nazionale da qualsiasi spiffero e di concentrarla sulla partita di sabato a Dublino contro l’Irlanda di Trapattoni. Dove basta un pari per la qualificazione. «Se questa volta fregherà qualcosa a qualcuno della Nazionale, lo diremo venerdì: io intanto metto le mani avanti, e parlo solo di azzurro. Del resto, non mi interessa nulla», la premessa del tecnico, pronto a definire quella in corso «la settimana più importante di questi due anni di Italia». Niente da dire sull'esonero di Donadoni, niente sulla Nazionale inglese trasmessa solo sul web (“non mi interessa proprio nulla»), meno che mai sul campionato e sui suoi protagonisti assenti qui: a Coverciano, per ordine del ct, si parla solo di Italia. Un mese fa – in volo per Tbilisi – lo sfogo su quanto poco l'imminente impegno con la Georgia avesse affascinato l’opinione pubblica, a tutto vantaggio del caso del barese, delle dispute con Mourinho, di polemiche varie. Stavolta Lippi si è premunito, chiedendo ai giocatori di sentirsi solo azzurri e chiudere la saracinesca al mondo. Quella del box intitolato al talento Samp ha fatto un rumoraccio nel calar giù fino a terra. “Garrone dice che Pezzotti a Genova ha parlato di un Cassano che sta per tornare in azzurro? Pezzotti deve essere impazzito – la prima botta di Lippi, protagonista il suo vice –Replico come ha fatto Meneghin all’ennesima domanda su Recalcati: 'mi avete stufatò. Lì tutti hanno riso. Ecco, io rispondo allo stesso modo». Anche a costo di non suscitare risate nè applausi. A Lippi, interessano solo da sabato sera in poi. Senza lo squalificato Cannavaro e con un dubbio serio a centrocampo (Marchisio), a Dublino l’Italia a suo dire deve esser superiore alle ferite che i giocatori si portano dietro dal campionato, all’impatto ambientale dei 75.000 del Croke Park, alle astuzie di Trap. Ma anche ai propri freni mentali. «Di questa Irlanda – spiega infatti il ct – sono sorpreso, più che preoccupato. Non mi aspetto magie di Trapattoni, lui le ha già fatte trasformando la sua in una Nazionale competitiva in assoluto, e convinta di potersela giocare con chiunque. Ma il vero rischio è un altro: se penseremo solo a quel punticino. Abbiamo due risultati su tre, ma dobbiamo giocare da Italia, non per il pari». Alla prova d’appello con Cipro a Parma, dove in caso di ko a Dublino servirebbe la vittoria, per ora non vuole pensare: “Ottenere la qualificazione subito, in Irlanda, sarebbe importantissimo per me. E per tutti».
«Dell’Eire sono molto sorpreso e non preoccupato»
Allenamenti
Buffon e Marchisio restano a riposo
Gennarino Gattuso torna in azzurro per mettere in cascina il punto che manca alla qualificazione dell’Italia
A tu per tu con il forte difensore della “new Italia”
La nuova guardia azzurra nell’entusiasmo di Bocchetti
Marcello Lippi ct azzurro
FIRENZE – «Sentirsi definire l’erede di Fabio Cannavaro mi riempie d’orgoglio, da un campione così c'è solo da imparare. Ma se il ct vuole io sono pronto». L’ultimo arrivato in azzurro è anche uno dei più giovani, Salvatore Bocchetti, 23 anni, difensore del Genoa che Marcello Lippi ha richiamato per la doppia sfidacon Irlandae Ciprodopo averlo escluso nelle ultime convocazioni. «Già il fatto di essere aCoverciano, adallenarmi con grandi campioni, è una cosa bellissima – dice Bocchetti guardandosi attorno – Da loro c'è da apprendere tanto e io cercherò di approfittarne il più possibile». Da qui però a pensare che i baby della Nazionale si accontentino del ruolo di semplici spettatori ce ne corre. Anzi loro vogliono dimostrare di essere già pronti e preparati e questo Lippi lo sa e ne tiene conto. Anche perchè l’entusiasmo, la freschezza, la voglia di mettersi in mostra dei più giovani possono infondere nuova e importante linfa alla Nazionale in previsione dei prossimi impegni nonchè costituire uno stimolo per i veterani del gruppo. Non a caso oggi il ct ha a lungo
elogiato gli azzurrini dell’Under 20 reduci dall’entusiasmante successo ottenuto ieri al Mondiale di categoria contro la Spagna, ritenuta una delle favorite per il titolo, grazie al quale sono approdati ai quarti di finale. «Nel calcio non esistono Davide e Golia. Però non è il momento di commentare perchè in generale si dia così poco spazio ai giovani» ha detto Lippi facendo comunque capire cheilfuturo delcalcioitalianoè assicurato grazie agli elementi di qualità di cui dispongono le varie rappresentative nazionali, dall’Under 21 in giù. Intanto Bocchetti scalpita: “Sarei orgoglioso di diventare l’erede di Cannavaro, allenandomi con i campioni c'è sempre tanto da imparare. Anche se, sia chiaro, uno spera sempre di giocare, figurarsi una partita importante come quella di sabato contro l’Irlanda». Il difensore del Genoa e l’interista Davide Santon sono fra i più giovani del gruppo azzurro e fra l’altro alla ripresa del campionato ci sarà proprio Genoa-Inter: «Con Santon non ne abbiamo ancora parlato, ci sarà tempo, ora pensiamo all’Irlanda».
COVERCIANO – Seconda seduta di allenamento, a porte chiuse, per la Nazionale di Marcello Lippi nel primo giorno di lavoro degli azzurri in vista del doppio impegno di qualificazione contro Irlanda e Cipro. Un doppi appuntamento che vale la qualificazione ai prossimi mondiali in Sud Africa che distano solo un punto nella graduatori del girone. Lavoro tattico per la squadra, a riposo precauzionale Gigi Buffon e Claudio Marchisio. Lippi ha cominciato a lavorare sulla formazione da opporre agli irlandesi del Trap e, in base ai primi esperimenti tattici di oggi, il ct azzurro potrebbe affidarsi ad un 4-3-1-2 con Zambrotta e Grosso esterni di difesa. In mezzo, privo dello squalificato Cannavaro (rientrerà contro Cipro), Lippi dovrebbe puntare sulla coppia juventina LegrottaglieChiellini. A centrocampo Camoranesi, De Rossi e Palombo con Pirlo vertice alto del rombo e quindi trequartista alle spalle della coppia d’attacco Gilardino-Iaquinta. Domani in programma altre due sedute di allenamento.
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Sport
Mercoledì 7 ottobre 2009
Serie A. Riccardo Bigon probabile nuovo ds. Per il tecnico contratto fino al 2011
Mazzarri, un altro film al Napoli De Laurentiis ha scelto il successore di Donadoni per rilanciare gli azzurri NAPOLI– Era diventata una scelta necessaria, bisognava cambiare a tutti i costi e prima che i danni diventassero irreparabili. È il pensiero del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che dopo sette giornate di campionato in cui Lavezzi, Quagliarella e compagni hanno racimolato altrettanti punti, si è trovato a dover esonerare Roberto Donadoni scegliendo al suo posto Walter Mazzarri (a Napoli già come vice di Ulivieri in B nel '98-'99). La decisione di affidare la panchina azzurra in altre mani era nell’aria da tempo, specialmente dopo la sconfitta di Milano contro l’Inter ma il produttore cinematografico ha atteso concedendo all’ex commissario tecnico della Nazionale di guidare i partenopei per altre due gare. Il primo ad essere allontanato, in vista dell’inizio del nuovo corso, è stato Pierpaolo Marino che, dopo 5 anni, ha dato definitivamente addio al progetto De Laurentiis lasciando vacante il posto di direttore generale. Poi il produttore cinematografico ha avuto modo di concentrarsi sul nome di colui che dovrà guidare il Napoli verso l’Europa ma, prima di tutto, fargli risalire la classifica. Ed allora via con riunioni ed 'intervistè, come ha detto lui. Inizialmente i candidati alla carica di allenatore del Napoli erano tre: oltre a quello ufficializzato c'erano i nomi di Delio Rossi e di Roberto Mancini. L’accordo tra l’ex tecnico blucerchiato e la dirigenza azzurra è arrivato nella giornata di lunedì dopo che De Laurentiis aveva incontrato il direttore della Sampdoria Beppe Marotta, club al quale Mazzarri era ancora legato. Bisognava però attendere il faccia a faccia con
Mondiali Under 20
Ora l’Italia sogna l’impresa in Egitto
Il nuovo allenatore del Napoli Walter Mazzarri subentrato all’esonerato Roberto Donadoni
Roberto Donadoni avvenuto stamani negli uffici della Filmauro. Per il nuovo tecnico contratto fino al 2011 ed 1,5 milioni di euro a stagione. L’allenatore in brevissimo tempo si è aggiudicato un posto nel presepe 2009 ad opera di Marco Ferrigno e ora la sua statuina fa bella mostra di sè nel negozio di via san Gregorio Armeno. «E' stata una decisione indispensabile per dare nuovo impulso alla stagione azzurra e in chiave futura per il prossimo quinquennio», ha spiegato De Laurentiis. «Dovevo fare chiarezza con me stesso. Ho ripensato agli ultimi cinque anni dove abbiamo fatto cose giuste, ma anche tanti errori. Per
me era necessario un azzeramento per ripartire in questo secondo quinquennio. Adesso ripartiamo perchè non c'è più tempo da perdere», ha sostenuto ancora. «Questo è un progetto e non un’avventura – ha sottolineato De Laurentiis – Prima mi fidavo di chi conosceva il calcio meglio di me, occupandomi solo della parte economica. Ma in questi cinque anni ho capito che le cose sono interdipendenti. Per andare in Europa ci vuole un’altra organizzazione rispetto a quella che avevamo, e per questo obiettivo ho scelto le persone più adatte, almeno secondo me», ha aggiunto prima di lasciare gli uffici romani della
Filmauro suo quartier generale. De Laurentiis è andato via in compagnia di Riccardo Bigon che si è trattenuto a colloquio per due ore con il produttore cinematografico: sarà lui, con tutta probabilità, ad essere nominato direttore sportivo. Nessuna ufficializzazione per l'incarico a Montali come direttore generale. «Vedremo», ha detto De Laurentiis. Oggi presentazione mattutina per Mazzarri e poi via con il primo allenamento. C'è da capire in che modo il tecnico coniugherà il suo modulo preferito, il 3-5-2, che poi era quello di Donadoni e che non pochi problemi ha provocato, con i calciatori a disposizione.
SUEZ (EGITTO) – Un’impresa targata Mustacchio, Fiorillo, ma soprattutto Francesco Rocca. È il ct il segreto di questa Under 20 che ha eliminato a sorpresa la grande favorita del Mondiale in corso in Egitto. Un 3-1 netto al termine di una gara dominata dal primo all’ultimo minuto dagli azzurri contro una Spagna che finora aveva solo vinto senza subire un solo gol. I ragazzi di Rocca hanno bucato tre volte la porta spagnola, guadagnandosi i quarti con grande merito. Il ct in panchina non c'era per un’espulsione rimediata nell’ultimo match del girone contro i padroni di casa dell’Egitto, una gara che contava poco per gli azzurri già matematicamente qualificati, ma Rocca è così: Il ct azzurro Rocca vuole sempre e comunque il massimo impegno e non ci stava a perdere. «Sono felice per questo 3-1, ma ancora di più perchè abbiamo fatto il nostro dovere: questo è l’aspetto più importante - spiega Rocca. Qualche errore c'è stato e dobbiamo correggerlo, però i ragazzi sono stati bravi. E non dimentichiamo che siamo qui con appena dieci giorni di preparazione. La Spagna ha una scuola calcistica ai massimi livelli, soprattutto per quanto riguardai giovani. Qui si è presentata con giocatori che hanno esperienza in squadre di primo piano». In fondo la Spagna che tre anni vinse gli Europei maggiori in Austria e Svizzera, eliminando tra gli altri anche l’Italia dell’allora ct Roberto Donadoni, è nata facendo tutta la trafila delle nazionali giovanili.
Al posto dell’attuale numero uno del club bianconero Cobolli Gigli Francia: musulmani si rifiutano
«Sì, il presidente sarà Blanc» «Quelli sono gay Svolta in casa Juventus, Jonh Elkann conferma l’indiscrezione
non giochiamo»
TORINO–Si cambia in campo (ilmodulodi gioco),sicambia dietro lescrivanie. Ètempo di grandi rinnovamenti, alla Juventus, in buona parte annunciati: Giovanni Cobolli Gigli, come lui stesso aveva anticipato nel maggio scorso, non sarà più presidente dopo il termine del proprio mandato, che scade nei prossimi giorni. Al suo posto, Jean Claude Blanc, come ha ribadito oggi l'azionista bianconero di maggioranza, John Elkann, dopo le indiscrezioni di questi giorni, che andavano in tale direzione: “Exor presenterà il 12 ottobre la lista dei prossimi consiglieri della Juventus, ma posso confermare che sarà Blanc il futuro presidente». Formalmente, sarà l’assemblea dei soci bianconeri, il prossimo 27 ottobre, ad approvare il cambio della guardia. Blanc assumerà almeno fino a gennaio la nuova carica ad interim assieme a quelle di ad e di dg. «La carica di presidente esecutivo è il cumulo di tutte le altre», ha precisato Elkann, ma è chiaro che non si andrà avanti così per lungo tempo. Manca infatti un tassello, quello di una carica operativa e tecnica, il direttore generale, attualmente vacante e a maggior ragione indispensabile se Blanc assumerà altri impegni: anche qui, il futuro è annunciato da tempo, con Beppe Marotta in
PARIG – Le nostre convinzioni sono più importanti di un semplice incontro di calcio. Così i giocatori di un club musulmano di Creteil, vicino Parigi, hanno rifiutato di scendere in campo contro una squadra dichiaratamente gay. La partita doveva svolgersi domenica scorsa. Ma sabato nella posta elettronica del Paris Foot Gay arriva una mail a firma del Creteil Belel (questo il nome del club musulmano) che, in poche righe, chiede l’annullamento dell’incontro che doveva tenersi il giorno dopo. Il motivo? I calciatori non hanno intenzione di incontrare sul campo gli avversari omosessuali. «Siamo spiacenti – scrivono i calciatori nella mail pubblicata oggi da diversi media francesi – ma tenuto conto del nome della vostra squadra e conformemente ai principi della nostra, composta da musulmani praticanti, non possiamo giocare contro di voi. Le nostre convinzioni sono di gran lunga più importanti di un semplice incontro di calcio. Scusateci – concludono –di avervi avvertito così in ritardo». La storia ha scatenato accese discussioni Oltralpe. È intervenuta anche l’associazione Sos Racisme che, denunciando il fatto, sostiene che «questa omofobia aperta e senza complessi non deve restare senza seguito».
Blanc, probabile prossimo presidente della Juventus Football Club
pole position. Il direttore generale della Samp si è già incontrato nella scorsa primavera con lo stesso Blanc e John Elkann, avrebbe già avuto ilbenestare perl’operazione dal presidente blucerchiato Garrone. Ma resta in piedi anche un’altra ipotesi, pure questa più volte annunciata: Marcello Lippi, terminato il Mondiale sudafricano. Già lunedì prossimo, cioè 15 giorni prima dell’assemblea dei soci, come prevede la legge, verranno ufficialmente resi noti i nomi dei nuovi consiglieri di amministrazione proposti, che saranno nominati per sostituire Cobolli Gi-
gli e Giampaolo Montali, in partenza verso il Napoli. Si parla con insistenza di Fabrizio Giugiaro, figlio del designer Giorgetto. L’intento è anche quello di snellire una struttura troppo macchinosa per una squadra di calcio: come più volte è successo, infatti, a ogni operazione di mercato, si doveva riunire il comitato sportivo del cda, con perdite di tempo notevoli. Ancheil comitatoetico, natonella nuova Juventus subito dopo Calciopoli, potrebbe avere esaurito la propria funzione storica ed essere sciolto. È la fase-due del progetto di rilancio della società che John El-
kann aveva disegnato già tre anni fa. Due i presupposti di base: la capacità di autofinanziarsi, concretizzata con il progetto stadio, che sarà pronto nel 2011, e l’ingresso in società di un numero sempre maggiore di esperti di calcio, per lasciare al solo Blanc la responsabilità manageriale complessiva. Il presidente Exor ha ringraziato Cobolli Gigli: “Gli sono grato per questi tre anni molto difficili, in cui ha dato tanto». E sulla attuale crisi della Juventus, si è espresso così: «Sono deluso, ma si lavora con grande umiltà. La strada è lunga, ma c'è tanto potenziale».
A denunciare la discriminazione presso la lega di calcio che ha organizzato l'incontro, la Commission Football Loisirs (Cfl, un organismo indipendente dalla Lega francese di calcio), è stato innanzi tutto proprio il Paris Foot Gay. Nonostante il tono gentile della mail, riconosce il club, fatto sta che il Creteil Bebel «rifiuta di giocare contro degli omosessuali». E così la squadra di Parigi, che – nonostante il nome – sottolinea di non essere un club strettamente comunitario, ma aperto anche agli eterosessuali, non esclude di fare causa. Il club ha anche chiesto alla Cfl di applicare le “adeguate sanzioni». L’omofobia, ricordano, è passibile di sanzioni penali proprio come il razzismo. Anche Jacques Stouvenel, presidente del Cfl, giudica la situazione «inaccettabile»: «Il calcio – commenta –non ha nè colore nè religione». Il Creteil Bebel potrebbe essere escluso dalla lega. Ma i giocatori si difendono, al microfono della radio France Bleu un dirigente del Creteil Bebel ha confermato la posizione del club: «In quanto musulmano ho tutto il diritto di non voler giocare contro il Paris Foot Gay, semplicemente perchè non condivido la loro causa». Poi si scusa «se qualcuno si è sentito offeso o ferito».
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40 Sport
Sfida serale in Coppa Italia, il Potenza deve dare risposte concrete
A Gela per la reazione Squadra rivoluzionata: non si punta al risultato, ma alla prestazione Il tabellone e le date
Primi due turni: chi perde è fuori Dal terzo turno triangolari FOGGIA-JUVE STABIA, è stata posticipata al 14 ottobre come Perugia-Ravenna e Novara-Como. si giocheranno domani, invece. Rimini-Giulianova e Verona-Sambonifacese. Ecco il tabellone completo dalla prima fase di Coppa Italia. Ricordiamo che le gare sono ad eliminazione diretta: 1) Novara – Como, 2) Verona – Sambonifacese 3) Pro Patria – Alessandria 4) Lumezzane – Rodengo Saiano 5) Varese – Canavese 6) Reggiana – Monza 7) Pergocrema – Mezzocorona 8) Spal – Bassano Virtus 9) Portogruaro S. – Cremonese 10) Rimini – Giulianova 11) Prato – Viareggio 12) Perugia – Ravenna 13) Arezzo – Lucchese 14) Sangiovannese – Figline 15) Ternana – Gubbio 16) Cisco Roma – Alghero 17) Pescara – Pro Vasto 18) Benevento – Pescina VG 19) Foggia – Juve Stabia 20) Cosenza – Sorrento 21) Real Marcianise – Aversa Normanna 22) Taranto – Nocerina 23) Cavese – Vico Equense 24)Gela - Potenza. IL SECONDO TURNO (con questi accoppiamenti - da sorteggiare il campo - vinc. 1/vinc. 2, 3/4, 5/6, 7/8, 9/10, 11/12, 13/14, 15/16, 17/18, 19/20, 21/22, 23/24 ) si gioca il 21 ottobre, sempre a eliminazione diretta, mentre i triangolari per il terzo si giocheranno l’11 e il 25 novembre e il 9 dicembre.
News alla Lega Pro
Il Foggia conferma Porta Degano va al Pergocrema IL FOGGIA non cambia: saranno ancora Antonio Porta ed il suo vice Fabio Pecchia a guidare i pugliesi. Questa la decisione presa dalla Società rossonera a seguito dello schieramento dell'intera squadra a favore dei due, che dopo la sconfitta interna col Real Marcianise di domenica scorsa avevano rimesso il mandato nelle mani dell'Amministratore Unico Francavilla. Una presa di posizione importante, accompagnata dall'obiettivo comune di intervenire sul mercato degli svincolati (e dei calciatori in esubero in serie B) per cercare di ingaggiare elementi di esperienza, alcuni dei quali già individuati dal consulente esterno Filippo Fusco, da inserire in una rosa molto giovane e bisognosa di calciatori-guida. Il Pergocrema mette sotto contratto l'attaccante Daniele Degano di 27anni, giocatore rimasto svincolato dopo l'annata di Pisa (due reti in 33 presenze). La punta, che si stava allenando con la Caratese (serie D), avrà questo pomeriggio il primo contatto con il gruppo gialloblu.
Il giudice sportivo
1500 euro di multa al Potenza IL GIUDICE sportivo della Lega Pro Pasquale Marino ha squalificato otto 8 giocatori in prima divisione e 11 in seconda divisione. In PRIMA DIVISIONE sono stati squalificati per due turni Salgado (Foggia), e per una giornata Pencelli e Cavagna (Foligno), Di Simone (Andria Bat), Fanucci (Cosenza), Iacopino (Monza), Schettino (Alessandria) e Nocerino (Cavese). Ammende a società: Giulianova 5000 euro, Cosenza 2000, Foggia e Potenza 1500, Pro Patria e Novara 500, Monza 300. In SECONDA DIVISIONE, squalificati per due giornate Marchetti (Fano) e Serrapica (Nocerina) e per un turno Ferretti (Mezzocorona), Tursi (Celano), La Rocca (Isola Liri), Bricchetti (Olbia), Petrocco (Brindisi), Lorenzini (Pro Belvedere), Calvi (Rodengo Saiano), Collini (Colligiana) e Manzo (Villacidrese).
Andria
Bellavista rescinde il contratto ANTONIO BELLAVISTA lascia a sorpresa l'Andria esattamente due mesi dopo il suo arrivo in maglia azzurra. Il centrocampista ex Bari e Verona ha operato col club pugliese la risoluzione consensuale del contratto. Nello Di Costanzo potrebbe a breve tornare in panchina: l'ex allenatore dell'Ascoli è molto vicino infatti all'Arezzo, che lo ha già contattato per sostituire l'ormai in bilico Semplici.
Cosenza
Piena fiducia a Toscano TRAMITE UN comunicato, il Cosenza ha ribadito la piena fiducia nel tecnico Mimmo Toscano dopo un incontro tra la dirigenza e lo stesso tecnico convocata per analizzare l'andamento della squadra in campionato. "Riguardo dunque a toto-nomi di possibili sostituti in panchina, o ad eventuali rivoluzioni tecniche, questa società smentisce categoricamente qualsiasi fantasioso quadro di cambiamento", chiarisca la nota del club. Intanto, è stato imposto a tutti i tesserati il silenzio stampa, che "va inquadrato nella ricerca di concentrazione di un team che in questa fase trova giusto accantonare le parole per rivolgersi esclusivamente ad ottenere risultati". Il solo Toscano parlerà eccezionalmente dopo le partite di campionato e di Coppa Italia.
FOSSIMO nei giocatori del Potenza, anche e soprattutto per tenere quiete le acque, giocheremmo al massimo delle nostre possibilità nell’incontro di questa sera (ore 20.30) contro il Gela, valido per il primo turno della fase finale di Coppa Italia. Riassiumiamo qui a lato il programma delle sfide, annunciando che si tratta di uno scontro a eliminazione diretta e che la vincente incontrerà, nel secondo turno o la Cavese o il Vico Equense. Se in casa o fuori, lo deciderà il sorteggio di Lega successivo. Quanto possa essere importante, soprattutto dal punto di vista emotivo e motivazionale, il passaggio del turno è presto detto: il Potenza sfida la capolista della Seconda Divisione, girone C, che annuncia sì un massiccio turnover, ma che ha una rosa competitiva e pronta a dare fastidio. Considerazione, questa, che assume un particolare valore se si pensa che anche il Potenza opta per un turnover, per via del quale andranno certamente fuori dall’undici titolare giocatori che hanno speso di più finora come Cardinale, Lolaico, Catania. Fermo restando che ancora Monaco non può disporre di Anderson ed Aquino. Indipendentemente da chi scenderà in campo, però, dal Potenza si attendono risposte di un certo spessore, vuoi per dimostrare che la squadra non è morta come dice l’attuale classifica di Prima Divisione, vuoi anche per dimostrare effettivamente alla società che nessuno è venuto in Basilicata per fare una gita di piacere. E’ chiaro, a ciascuno le proprie responsabilità, ma la reazione del gruppo alla decisione societaria di un ritiro di carattere quasi punitivo (la previsione iniziale non era certo quella di mandare in Sicilia la rosa di prima squadra) non potrà materializzarsi con una prestazione di un certo tipo. Indipendentemente dal risultato finale. Evidentemente, però, non sarà certo la gara di una Coppa che non interessa a nessuno a risolvere i problemi di questa squadra. Per cui anche in caso di eliminazione non saranno in tanti quelli che si fasceranno la testa, ma dal punto di vista della prestaione, invece, i fari saranno puntati su tanti di quelli che scenderanno in campo.
Frezza in azione nella gara di domenica contro il Verona (Mattiacci)
Monaco ha fatto svolgere ieri un solo allenamento, sul campo di Santa Croce, quartiere di Gela, la rifinitura si terrà in mattinata e solo al termine di essa sarà deciso l’undici da mandare in campo, ma la sensazione è che si prenderà per buono tutto quanto uscirà dal Presti, ma senza pregiudicare l’avvicinamento a quella tappa fondamentale del cammino potentino che è rappresentata dalla trasferta di Lanciano. Fatto sta che sembrano scontate le defezioni di Berardi, Cardinale, Lolaico e Catania e le prove da effettuare su Smith, Lucenti, D’Aguanno e Scardini, anche per consentire al tecnico di avere un quadro della situazione migliore e più completo disponendo di atleti mai visti finora in gare ufficiali. AQUINO Non si hanno ancora riscontri sullo stato di salute di Aquino. L’attaccante si sottoporrà solo oggi alla risonanza magnetica che indicherà che danno ha riportato il suo ginocchio destro. Alfonso Pecoraro
IN CAMPO ALLE 20.30 Le probabili formazioni GELA (4-3-3): Ferla; Scopelliti, Di Muro, Italiano, Ambrosecchia; Viviano, Carraro, Cammarota; Rabbeni, Manca, Vianello. A disp. Nordi, Lordi, Puccio, Nasca, Rosamilia, Pasca, Criniti. All. Provenza POTENZA (4-4-2): Tesoniero; D’Aguanno, Langella, Porcaro, Vanacore; Nappello, Profeta, De Simone, Lucenti; Smith, Polani. A disp. Gragnaniello, Cardinale, Lolaico, Scardini, Giannusa, De Cesare, Catania. All. Monaco ARBITRO: Quartarone di Messina Assistenti: Ruggierello e Cinquemani
Seconda Il gialloverde proiettato verso Manfredonia
Mitra rilancia il Melfi SI È RITROVATO al Valerio il Melfi dopo la seconda vittoria stagionale ottenuta a spese del Monopoli. Clima sereno e tranquillo e nessun problema particolare, anche se la mente è già proiettata alla prossima sfida in casa del Manfredonia. Si giocherà sul sintetico, come da tradizione al " Miramare", per questa ragione sono previsti in settimana allenamenti a Venosa, città dotata di un campo di questo genere. Obiettivo adattarsi ad una superficie differente rispetto alla classica erbetta. A Manfredonia l'imperativo categorico è quello di invertire il trend negativo esterno. Finora il Melfi lontano dal Valerio, non ha raccolto punti, tornando a casa sempre a mini vuote. "Vogliamo modificare questo dato ed iniziare a fare risultato - rimarca Damiano Mitra, capitano in campo del Melfi- Non sarà semplice perchè il Manfredonia è una buona squadra, ma noi abbiamo i mezzi e le qualità per imporci anche in trasferta". A Manfredonia oltre che sul sintetico si giocherà su di un campo piccolo, ridotto. Potrebbe essere un pericolo per il Melfi che ama far girar palla ed impostare con tra-
La squadra si allenerà a Venosa per provare schemi e gioco sul campo sintetico Mitra in azione contro il Monopoli (foto melfilive.it)
me manovrate: "Potrebbe essere un problema - sottolinea Mitra - ma se giochiamo come sappiamo, velocemente, potremo metterli molto in difficoltà e non avere problemi". Il centrocampista empolese, giunto a Melfi a fine mercato, dopo la breve parentesi in Prima Divisione con la Paganese, ha deciso di ritornare in Basilicata dove si trova benissimo. "Qui a Melfi sto bene sottolinea il toscano. C'è l'ambiente ideale per fare calcio anche divertendosi senza particolari pressioni. Poi ritengo che quest'anno il
Melfi abbia un ottima squadra, la migliore da quando io sto qui. Forte in tutti i reparti, compresa la panchina dove abbiamo gente di qualità". In base a queste considerazioni, lecito attendersi, qualcosa in più in termini di punti e risultati. "Credo - sottolinea Mitra - che ci manchi davvero poco per fare il salto di qualità. Abbiamo dimostrato anche domenica, che possiamo giocarcela contro chiunque. Peccato per qualche punto banalmente perso per strada come a Barletta o a causa di qualche nostra disattenzione. Siamo una
squadra che creiamo tanto e che segniamo con una certa facilità. Abbiamo subito troppi gol, ma ora la situazione è nettamente migliorata. Non è un caso che quando non abbiamo subito reti, abbiamo poi vinto la partita. In ogni caso il gruppo c'è, la voglia di giocare anche. Bisogna dare continuità e Manfredonia rappresenta l'occasione giusta per farlo". Insomma c'è aria di svolta in casa gialloverde. Se arriverà già a Manfredonia, come chiedono i tifosi, lo sapremo presto. Emilio Fidanzio
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Sport 41
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
La vittoria sull’isola partenopea vale doppio perchè rilancia le ambizioni sinniche
Francavilla, un’iniezione di fiducia FRANCAVILLA – Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio per il Francavilla, che agli ordini dello staff tecnico, ha eseguito una seduta di scarico, per coloro che sono scesi in campo ad Ischia, e seduta regolare per quelli non impiegati. Il preparatore atletico Pasquale Natale come al solito, ha sostenuto la parte atletica, che è servita ai ragazzi a spezzare i ritmi alti del match di Ischia. Il vice allenatore Salvatore Marino invece, ha lavorato con i portieri per cercare di tenere gli estremi difensori rossoblu, in piena forma. Allenamenti che sono poi proseguiti con la seduta affidata al tecnico serbo Lazic, che ha provato degli schemi tattici con i ragazzi impegnati nei ruoli di competenza. Una vittoria quella ottenuta ai danni dell´Ischia, che ha regala-
to ai sinnici un iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. I tre punti, se pur sofferti, contro un avversario che ha badato soprattutto a non scoprirsi più di tanto, sono stati il frutto della caparbietà e della voglia di arrivare al novantesimo con la vittoria in pugno. Quella del Francavilla non è stata una prestazione eccezionale, ma è bastato il minimo sforzo per portare via l'intera posta in palio. In doppia superiorità numerica, a causa della doppia espulsione nelle fila isolane del difensore Ayari nel primo tempo e del regista Onesti nella ripresa. I sinnici, hanno spinto mettendo in pressione la difesa di mister Impagliazzo, che dal canto suo, non ha potuto fare altro che coprirsi con due uomini in meno. Però c’è da dire che i padroni di casa, una volta
subito il gol, hanno abbozzato una reazione e in pieno recupero, il difensore Monti di testa ha fatto venire i brividi al portiere Di Vincenzo, spedendo la palla di poco al lato. La gara contro l’Ischia comunque, hadato dei buonisegnali sotto l’aspetto della grinta e della voglia di fare, con la squadra che ha lottato fino ai minuti di recupero per guadagnare la vittoria. Merito va dato al tecnico Lazic, che su un campo difficile, ha saputo arginare tatticamente gli avversari, imbrigliandoli soprattutto nella parte centrale di gioco. Un Francavilla quindi, che con la vittoria è ancora più sereno e tranquillo, per proseguire a disputare questo campionato, con tanta serenità ma senza abbassare la concentrazione. Claudio Sole
Scavone in azione a Ischia
Oggi allenamento a Palagianello. Domani test con la Juniores di Danza
Matera, inversione netta Carrera: «Bella risposta, ma ora c’è da vincere pure in casa» SITUAZIONE che torna sui binari della tranquillità. Ripresa degli allenamenti con la serenità che le vittorie danno. «Abbiamo un buon gruppo ed ha saputo rispondere subito alla sbandata del derby-afferma Gino Carrera, direttore tecnico del Materama è la normalità questa e non la straordinarietà. Siamo stati bravi a sorprendere il Francavilla ed a spostare subito l’ago del comando dalla nostra parte. Ma non tempo per riflettere, perchè domenica ci attende la partita con il Forza e Coraggio tra le mura amiche dove finora non abbiamo ancora vinto». Ieri pomeriggio lavoro di carico atletico insieme al preparatore atletico Pasquale Ambruosi al “XXI Settembre-Franco Salerno”, mentre oggi la comitiva si sposterà a Palagianello. «E’ necessario per dare al manto erboso la possibilità di respirare e non rovinarsi. Credo che domani invece disputeremo una gara amichevole con la Juniores di Franco Danza al nostro impianto di via Sicilia. Il tecnico ha l’opportunità di pro-
Il Bitonto manda in crisi il Casarano
Luigi Carrera
vare varie situazioni e ci abitueremo a giocare siul nostro campo.Dobbiamo lavorare bene ed è l’unica ricetta per dire la nostra. Abbiamo le carte in regola per dire la nostra e sono convinto che lo faremo». Il Matera è al ridosso della cosiddetta zona nobile del campionato ed a solo un tiro di schioppo dalla secon-
da posizione. Ma la strada è sempre tortuosa e irta di pericoli, non a caso il tecnico Pino Giusto non ha certo fatto particolari salti di gioia dopo la vittoria a Francavilla. In effetti, la prestazione aggressiva e concentrata della squadra non può non essere confrontata con quella di sette giorni prima con il Pistic-
ci. Facendolo, è proprio la rabbia la sensazione che prevale perchèla classificapoteva essere ben altra. Comunque, non tutti i mali vengono per nuocere e questa vittoria avrebbe potuto creare delle illusioni dannose se fosse stata interpretata in maniera diversa. Invece, Giusto l’ha considerata una tappa di
un lavoro solo all’inizio. Ma anche Genchi è sembrato sulla stessa lunghezza d’onda. Quindi, è stata ripresa la strada giusta ma c’è da lavorare per mettersi alle spalle il derby e concentrarsi sulla prima vittoria in casa da centrare contro il Forza & Coraggio Benevento. Renato Carpentieri Armento del Bitonto
Pisticci, Fortunato ai box ma è un capitano ottimista
Pianura, Gargiulo resta in sella
questo ci ha condizionato. Una volta andate in vantaggio lontana da casaloro lesquadretendono achiudersi e per noi è difficile trovare spazi. In trasferta, invece, è capitato il contrario: abbiamo giocato con avversari messi in campo per fare la partita e sono potute venir fuori le nostre caratteristiche, grazie agli spazi che abbiamo saputo sfruttare. Per il resto c'è da considerare l'aspetto anagrafico, perché una squadra così giovane può avere qualche esitazione davanti al pubblico di casa. Tra l'altro, a questo proposito, voglio fare un plauso ai tifosi che ci seguono e che soprattutto al Michetti stanno dando un grande contributo. Nonostante la sconfitta, domenica la gente ha applaudito la squadra a fine gara. E' il segno che in tanti hanno compreso quanto sia difficile questo torneo, riuscendo a calarsi nella parte giusta per affrontare questa stagione, per la quale ci serve fino in fondo il contributo dei nostri sostenitori”. L'analisi di Fortunato prosegue prendendo inconsiderazione unaltro aspetto: “la presenza di cinque under in campo - è il ragionamento del capitano - determina maggiori difficoltà di tute le squadre ad esprimersi in modo continuo. Non è un caso chefinora i risultatisiano stati spesso sorprendenti ogni domenica. Ci sono squadre ben organizzate che non riescono ancora ad esprimersi per il loro potenziale ed altre che, pur non avendo grandi nomi,
Almeno per il momento, Mimì Gargiulo resta alla guida del Pianura. A confermarlo è il presidente dei napoletani, Lino Cafasso, che spiega i motivi della decisione: “La situazione rimane stabile e la ragione è semplice. E’ vero che quando una squadra non rende è l’allenatore a pagare per primo, ma non posso esonerare Gargiulo. Questa è una decisione che va presa quando c’è tensione tra la squadra e il tecnico, e io non posso affermare questo. Questo gruppo non è rotto; anzi, è con il suo allenatore e prendere una decisione drastica in questo momento sarebbe stupido. Chi arriverebbe troverebbe sicuramente difficoltà, perchè andrebbe a rompere questa sintonia tra squadra e tecnico”. Quindi, almeno per il momento Gargiulo resta in panchina: “Speriamo che le cose si rimettano in sesto, se si continua così invece saranno presi provvedimenti. Sicuramente cambierebbe parecchio, forse anche l’obiettivo. Ma ora resta tutto come prima, non ci sono fratture, solitamente si parla del gruppo spaccato ma devo dire che è ben saldo. Dobbiamo rispettare questo rapporto tra Gargiulo e i calciatori. Non dovessero venire i risultati, è normale che bisogna prendere qualche provvedimento. Al momento non è nelle previsioni, si va avanti così. Se ci mettono con le spalle al muro sarà inevitabile, ma contiamo ancora di rimettere in sesto la situazione”. (www.report.it)
SONO trascorsi quindici giorni, ma non c'è ancora una diagnosi precisa per il capitano del Pisticci Giuseppe Fortunato, uscito dopo pochi minuti dal suo ingresso nella gara di Coppa contro il Matera per un risentimento al ginocchio operato lo scorso febbraio ai legamenti crociati. Il centrocampista terrà domani un consulto con il presidente-dottore Donato Panetta per comprendere, dopo aver eseguito una risonanza magnetica, l'entità dell'infortunio e valutare a fondo una situazione poco chiara.“Al momento-dice Fortunato - il ginocchio si è sgonfiato e non sento dolore, ma bisognerà capire benecosa èsuccesso analizzando tutta la documentazione medica”. Fiato sospeso, dunque, per il capitano gialloble che non nasconde le sue preoccupazioni e la sofferenza per non poter essere in campo con i suoi compagni.Domenica, per stare comunque vicino alla squadra, è andato in panchina, a dispensar consigli da uomo esperto e comunque utile allospogliatoio pisticcese. In attesa di capirne di più, Fortunato analizza il momento del Pisticci, che finora ha avuto un campionato fatto dialti e bassi. “Forse-spiega in relazione alla sconfitta interna di domenica con il Bacoli - abbiamo qualche difficoltà quando dobbiamo fare la partita. Ma credo anche che per quanto riguarda l'esito delle tre gare giocate in casa abbiano influito gliepisodi, perchéabbiamo preso sempregol nei primiminuti e
hanno avuto un'ottima partenza. Credo che l'equilibrio nel girone ed i molti risultati altalenanti si possano spiegare anche in questo modo e sono convinto che il torneo sarà caratterizzato da forte incertezza fino alla fine. Proprio il Pianura, contro cui giocheremo domenica prossima, è un esempio di questa situazione, perché ha un ottimo organico, ma finora ha raccolto poco”.La situazione, tuttavia, può giocare proprio a vantaggio delle piccole. Bisognerà essere bravi a non perdere le distanze fino in fondo per poi fare i conti nella fase clou della stagione. “Noi - conclude Fortunato - dobbiamo stare tranquilli, senza a andare a cercare colpe specifiche. D'altra parte avrei messo la firma per avere otto punti dopo sei partite. Quindi non dobbiamo far altro che guardare avanti con fiducia, confidare nei nostri mezzi e continuare a lavorare con grande intensità”. Roberto D’Alessandro
. E' stato molto bello uscire tra gli applausi del pubblico di Casarano, pubblico abituato ad altri palcoscenici di serie superiore. Ho visto un Casarano con poca intensità che subisce squadre come noi corte ed aggressive. Cenciarelli è stato l'unico che ci ha creato grattacapi fin quando è stato sostituito. Infine voglio fare i complimenti a Martellotta perché è stata una mia scommessa schierarlo in quella posizione di centrocampo ed è stato quasi perfetto nell'interpretare il suo ruolo. Marco Martellotta vero protagonista della gara è molto emozionato a fine gara ma ci dice: E' stato molto difficile entrare in partita in un ambiente caldo come questo di Casarano anche perché la nostra è una squadra di giovani tutti uniti nello spogliatoio non ci sono prime donne e durante la settimana ci alleniamo in modo sereno e in allegria. Ringrazio mister Pizzulli nell'avermi dato fiducia in questo modulo 4-3-3 dove rendo al meglio ruolo che ricoprivo anche a Martina Franca. Se continuiamo così e con l'innesto del nuovo acquisto Konte sicuramente possiamo giocarcela alla pari con tutti.
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42 Sport
Prima Categoria Fst Rionero, Tursi e Bernalda a punteggio pieno
Solo in tre hanno bissato Dopo due giornate c’è hi ha preso 7 gol: lo Sporting Lauria DOPO LE roboanti affermazioni ottenute al debutto stagionale in campionato, l'Aurora Tursi ed il Bernalda si sono riconfermati leader solitari del raggruppamento B di Prima Categoria. Infatti, in questo secondo turno del terzo torneo lucano, le squadre allenate rispettivamente da Pino Angelino e da Guido Margoleo hanno affondato i colpi contro il Tricarico ed il Fagnano Valsinni. In seconda posizione ci sono le sorprese Fortitudo Moliterno e Real Grumento, accompagnate dal Satriano. Nel girone A, il vertice della classifica è esclusivamente di proprietà dell'Fst Rionero di mister Cassese. I vulturini hanno bissato il successo della prima giornata, affossando in esterna il San Chirico Nuovo. All'insegui-
mento troviamo una caterva di squadre a quota quattro punti. GIRONE A L'Fst Rionero ha concesso il bis in campionato. Dopo aver piegato il Ruvo all'esordio, con il medesimo risultato ha schiantato anche il San Chirico Nuovo, fermo ancora al palo in graduatoria. La squadra del riconfermato Cassese, inoltre, in queste prime due giornate, ha dimostrato di avere una difesa impenetrabile (nessuna marcatura rimediata finora). Alle spalle dell'undici vulturino, si è formato un vero e proprio plotone. Il Savoia ha tramortito con facilità il Possidente con la tripletta di Villano e la marcatura di Tolve; l'Abriola di Gino Ramaglia ha scoperto un nuovo goleador: Schettino, con una doppietta, ha so-
stituito l'assente bomber Petraglia. Le due reti hanno regalato il successo agli abriolani in casa del Ruvo (gol della bandiera ad opera di Santoro). Primo sorriso stagionale per il CastelPantano, vittorioso a spese del Castelgrande. Nella parte alta della classifica c'è anche l'Albatros Oppido di Leone, cheha fermatouna super favorita per il titolo, chiamata Atletico Potenza. La sfida è terminata con un pareggio “ad occhiali”. Guizzo in avanti del Futura Potenza che, grazie a Farabella, ha battuto nel derby il Barrata. Hanno gioito anche il Real Montemilone ed il Sant'Angelo Avigliano. La formazione guidata da Massimo Tarricone l'ha spuntata sul Cancellara con la doppietta di Urana (non è bastato ilmomentaneo paridi
Soldo). Il Sant'Angelo si è affidato al bis di Astino contro il Vitalba (in gol con Gilio). GIRONE B Il Bernalda e l'Aurora Tursi viaggiano con il vento in poppa in questo avvio di stagione. Seconda gioia per entrambi dopo i primi centottanta minuti del campionato. Il Bernalda ha faticato un pochettino alcospetto delquotato Fagnano Valsinni. Dopo il vantaggio bernaldese di Sarubbi, i ragazzi di Marto Modarelli avevano pareggiato i conti con Mastrangelo. E' stato decisivo il guizzo di Margarita nel finale. L'Aurora Tursi di Angelino è passata a Tricarico con il doppio centro di Marzano. In pieno recupero, l'undici locale ha dimezzato le distanze con unpenalty di Potenza. Spettacolo del gol tra Fortitudo Moliterno e Spor-
ting Lauria. Doppietta di Aiello per i valdagrini e bis di Melchionda per il Lauria. Messuti ha, poi, lanciato in orbita la Fortitudo, dedicando il gol al giovane cugino di Sarconi, morto sul lavoro poco tempo fa. Il Real Grumento ha chiuso in parità col Satriano. Tris del Pomarico alla Metanauto Picerno: hanno chiuso i conti Nasca (secondo centro di fila), Lospinuso e Montano. Tre reti le ha rifilate anche il Salandra al Latronico, grazie a Giasi, D'Alessandro e Visceglia (gol della bandiera dei “termali” ad opera di Santoianni). Lo Bosco ha fatto felice il Villa d'Agri contro il Grassano, mentre l'Invicta Burgentia si è regalata i tre punti in palio al cospetto del Roccanova. I NUMERI 41 gol messi a segno (80 marcature in totale)
in questa seconda giornata (20 nel girone A, 21 nel B), di cui 26 dalle formazioni che hanno giocato in casa (11 nel girone A, 15 nel B), 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 10 successi interni (4 nel raggruppamento A, 6 nel B), 4 vittorie esterne (3 A, 1 B) e 2 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il B con 41 reti, (A 39). I migliori attacchi (6 reti) sono del Savoia, dell'Aurora Tursi e del Bernalda. Castelgrande, San Chirico Nuovo e Grassano non hanno ancora segnato. Le migliori difese sono Fst Rionero, Atletico Potenza, Real Grumento e Satriano (0 reti subite). Colabrodo lo Sporting Lauria (7 reti subite). Donato Pavese
Un triangolare amichevole precampionato Terza Categoria Il presidente del sodalizio è Lucio Castucci
Il Foggiano vince il torneo del Pisicchio LAVELLO - Asd Atletico Lavello con Asd Sporting Palazzo, che si apprestano a disputare il campionato di Terza categoria lucana hanno disputato un triangolare di 45 minuti per incontro con l'Asd Foggiano, formazione che giocherà il campionato di Seconda categoria lucana. Terreno di gioco il “Franco Pisicchio” di Lavello. Nel primo match si sono fronteggiate Il Lavello ed il Foggiano. Il risultato di 1 a 1 ha portato poi ai rigori che hanno visto a bersaglio maggiormente i ragazzi di mister Massari che hanno guadagnato i due punti rispetto al solo punto dei calciatori lavellesi allenati da mister De Donato. Ne è uscito un duello interessante da entrambe le parti con occasioni anche nitide come nel finale per i padroni di casa che hanno trovato un salvataggio sulla linea di porta di un difensore del Foggiano. Al 20' Gala comunque porta in vantaggio il Foggiano da destra con un preciso diagonale, mentre al 29' Di Matteo al volo di destro pareggia i conti su preciso traversone da sinistra di Siconolfi. E l'1 a 1 consegna le due formazioni alla lotteria dei rigori vinti
appunto dal Foggiano. Nel secondo incontro il Foggiano supera per 1 a 0 l'Asd Sporting Palazzo con Telesca al 42' con un tapin vincente sotto porta. Anche questa esibizione calcistica ha offerto momenti significativi per gli spunti tecnici e tattici messi in mostra. Il terzo ed ultimo incontro vede di fronte le pari categoria del Lavello e del Palazzo. Al 3' apre le marcature Buslan per il Plazzo da sinistra con un pallonetto che supera Finiguerra. Al 7' su lancio di Siconolfi Di Matteo con un pallonetto scavalca il portiere e pareggia. Al 17' Zef da ds crossa al centro dell'area dove Luceri di testa anticipa l'estremo lavellese e colloca il punteggio sull'1 a 2. Il definitivo 2 a 2 arriva al 37' dopo che Costantino da destra tira e coglie il primo palo, il pallone carambola su Di Matteo a due passi e finisce in rete. Nel finale ancora un'occasionissima del Lavello che viene sventata sulla linea di porta dalla difesa avversaria. La lotteria dei rigori consegna in questo caso la vittoria al Palazzo. g.c.
Nasce l’Atletico Lavello Società voluta dal pugliese Rocco De Donato LAVELLO - Nel panorama calcistico lavellese ai nastri della Terza cataegoria lucana debutterà per la prossima stagione 20092010 la compagine fortemente voluta da Rocco De Donato, proveniente dalla vicina Puglia e stabilmente nel centro lavellese, pronto con la propria esperienza di calciatore e tecnico da offrire alla piazza locale. "Spero di dare alla comunità lavellese - ha dichiarato mister De Donato una garanzia in più con lo sport impegnandomi e facendo impegnare protagonisti del calcio e spettatori in un sano e puro divertimento con l'immancabile aggregazione secondo modelli sportivi e sociali". Presidente del sodalizio lavellese è Lucio Castucci. Dell'organigramma societario fanno anche parte Alessandro Colonna, Mauro Catarinella e Giovanni Spennacchio. Segretario e direttore sportivo risulta es-
sere Sabino Di Già. Nell'entourage sportivo rientra anche Michele Antonio Celentano in qualità di preparatore atletico. Il parco giocatori dell'ASD Atletico Lavello è di oltre venti calciatori. Tra i portieri ci sono Di Noia Maurizio e Finiguerra Francesco. Come difensori appaiono in rosa Catalano Antonio, Vilonna Andrea, Colonna Alessandro, Tavarone Vito, Duino Mauro, Catarinella Mauro, Zampino Mirko, Colonna Daniele, Parenza Pietro. I centrocampisti in organico rispondono ai nominativi di Marrone Roberto, Tummolo Mauro, Guglielmi Giuseppe, Tudisco Sandro, Gisondi Girolamo, Casieri Antonio, Costantino Mauro. In attacco militano invece Di Matteo Fabio, Ramando Nicola, Montingelli Francesco, Siconolfi Nicola, Zampino Salvatore, Perrone Cataldo. Giuseppe Catarinella
«Il calcio garanzia di gioia»
L’ORGANICO PRESIDENTE Lucio Castucci STAFF SOCIETARIO Alessandro Colonna, Mauro Catarinella e Giovanni Spennacchio SEGRETARIO E DS Sabino Di Già PREPARATORE ATLETICO Michele Antonio Celentano PORTIERI Di Noia Maurizio, Finiguerra Francesco DIFENSORI Catalano Antonio, Vilonna Andrea, Colonna Alessandro, Tavarone Vito, Duino Mauro, Catarinella Mauro, Zampino Mirko, Colonna Daniele, Parenza Pietro CENTROCAMPISTI Marrone Roberto, Tummolo Mauro, Guglielmi Giuseppe, Tudisco Sandro, Gisondi Girolamo, Casieri Antonio, Costantino Mauro ATTACCANTI Di Matteo Fabio, Ramando Nicola, Montingelli Francesco, Siconolfi Nicola, Zampino Salvatore, Perrone, Cataldo
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Sport 43
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Non c’è accordo sul recupero Non c’è l’accordo tra Igea Barcellona e Bawer Matera per la data del recupero della seconda giornata del campionato di serie A di basket. La formazione materana aveva proposto il 15 di ottobre mentre Barcellona preferiva il 21 se entro qualche giorno non verrà trovata una soluzione soddisfacente per ambedue le formazioni la decisione toccherà direttamente alla Federazione Pallacanestro. Al momento quest’ultima sembra l’ipotesi più probabile perchè le lunghe trasferte a cui le due squadre saranno sottoposte non permettono affatto di poter conciliare le diverse e confliggenti esigenze. Ieri intanto la Bawer ha ripreso la preparazione in vista del match casalingo di domenica prossima contro il Ruvo. La formazione di coach Corà dovrà cercare al più presto di ritrovare il ritmo partita e non potrà subire le difficoltà tecniche derivanti dal riposo. La buona notizia per l’allenatore è che la squadra è al completo e non ci sono particolari problemi di formazione. Ieri Corà insieme al preparatore atletico Albanese hanno dedicato la seduta del martedì prevalentemente alla parte atletica, in questi giorni poi si entrerà nel vivo della preparazione in vista del delicato match di domenica in cui Matera è chiamato a ripetersi. p.quarto@luedi.it
Giuseppe Pallotta
A Siracusa voglia di riscatto LA PUBISYS Potenza si è allenata ieri al Pala Pergola. I ragazzi di Antonio Paternoster hanno lavorato prima sul piano atletico e successivamente sugli aspetti atletici, durante il pomeriggio invece la compagine bianconera ha svolto la seduta tattica. Il quintetto potentino ha ragionato sulle cause della sconfitta rimediata domenica contro il Siena. Paternoster ha parlato con il gruppo e, subito dopo l'allenamento ha osservato la cassetta del match perso in malo modo con la Virtus. C'è tanta voglia di riscatto in casa Publisys verso la sfida di sabato ( ore 21 ) contro la Liomatic Perugia che sarà disputata al Palasport Evangelisti del capoluogo umbro. La rabbia in corpo non è stata sbollita da Vincenzo De Bartolo e compagni che dovranno necessariamente invertire il trend negativo e cominciare da sabato a incasellare i primi punti del campionato. Oggi il quintetto di Paternoster continuerà ad allenarsi al Pala Pergola. Non sono previste amichevoli in questa settimana. Per la squadra bianconera questa settimana sarà fondamentale per capire la cifra tecnica di un complesso che al momento ha fatto registrare soltanto sconfitte, figlie di alcuni errori e della mancanza di carattere. f.menonna@luedi.it
Paternoster
Volley B1 donne Roster al top per Gagliardi del Potenza e D’Onghia del Matera
Derby di Coppa a Potenza Gara di ritorno proibitiva per le materane battute 3-1 all’andata QUI POTENZA
QUI MATERA
SI RIAPRONO stasera per la Lore Lei Avis, impegnata nel penultimo turno della prima fase di Coppa Italia, le porte del PalaPergola: teatro dalle 19.30 del secondo atto del derby tra PM Potenza e Master Group Matera. A due settimane dall'esordio sul parquet amico, bagnato con il successo al tie-break e in rimonta sullo Scafati, la squadra di Nino Gagliardi torna dunque ad esibirsi di fronte ai suoi sostenitori. Forte del morale e delle prime certezze che i quattro successi in fila (tre dei quali lontano da casa) e le belle prove offerte nelle gare ufficiali fin qui disputate le hanno dato. Reduci dal 3-1 di sabato scorso a Scafati, con il quale sono salite a quota nove punti nel girone - riagguantando il Mercato San Severino -,Pericolo ecompagne cercanoquest'oggi, nella ripetizione della sfida (risolta al tie-break al PalaSassi) con le cugine materane, altri segnali doc in funzione campionato. A presentarci la sfida è il direttore sportivo della Lore Lei Avis, Michele Calia: «E' vero si tratta di un derby, ma mi preme sottolineare la cordialità e la buona accoglienza a noi riservataci dalla dirigenza materana nella gara d'andata. Le nostre avversarie sono sicuramente una compagine da rispettare e da prendere, pertanto, nella giusta considerazione. E' una squadra di prima fascia che nelle sue file annovera, tra le altre, atlete quali Romanò e la Picerno, palleggiatrice abituata a vincere da diversi anni».
Ancora una gara esterna, la seconda per la Master Group Matera, oggi le ragazze di mister D'Onghia saranno ospiti in Coppa Italia delle cugine dell'Avis Lore Lei Potenza, momentaneamente prime in classifica a quota 9 a pari merito con il Mercato San Severino. La squadra di mister Gagliardi di sicuro vorrà tenere la testa della classifica, cercando di ripetere le buone prestazione fin qui fatte, compresa quella vista al Palasassi di Matera, dove ha ben impressionato (vincendo 3-1) tutto il complesso potentino, già ben affiatato, con 5 giocatrici andate in doppia cifra. La Pericolo ( di nome e di fatto), la Franco, Rotondo e Composto che hanno già una marcia in più rispetto alle materane. Dalle premesse ci possiamo aspettare un bel derby sempre all'insegna del buon gioco e della correttezza in campo e fuori. La Master Group sabato scorso, ha fatto intravedere dei sensibili progressi, segno che man mano si va avanti, i carichi di lavoro vanno alleggerendosi, con le ragazze che acquisiscono più confidenza e velocità nell'esecuzione dei movimenti dettati da D'Onghia. Va migliorando anche l'intesa in tutto il gruppo, dimostrando progressi anche sul piano mentale, con la reazione dimostrata nel quarto set disputato a Mercato San Severino. Sull' andamento della preparazione e dei progressi di squadra, c’è il commmento di Michele Frangione, presidente del sodalizio materano. Cosa c’è da atten-
Una fase del derby di andata, giocato a Matera
«Per quanto riguarda noi - continua Calia - la società è contenta di tutte le atlete per quanto espresso finora. Personalmente non mi aspettavouna partenzacosì positivaconsiderando che la squadra è nuova nella quasi totalità;per questo sono felicissimo per tutte le ragazze ed il loro rendimento. A questo proposito - evidenzia il diesse rossoblù - tra le nuove, mi ha bene impressionato la Composto, una ragazza di sicuro valore che, tra l'altro, è stata il primo acquisto. Altra ragazza che sta esprimendo il suo potenziale è la Rotondo, che nella passata stagione aveva trovato poco spazio a Soverato, ma che qui da noi sta mostrando
tutte le sue doti». «Senza dimenticare - continua Calia - che atlete quali Pierantoni, Masino e Franco, oltre alle giovani Carbonara, Draganova e Magherini. Le confermate stanno rispondendo alla grande rispetto alla fiducia accordata per cui non possiamo che essere soddisfatti. Bisogna sottolineare che tutte le ragazze stanno sostenendo con entusiasmo i carichi di lavoro ed il mio plauso va proprio al loro impegno e professionalità, doti che contraddistinguono anche il coach Gagliardi con il quale lavoriamo insieme ormai da dieci anni». Luca Carlone
dersi da questo derby contro il Potenza? «Io, mi aspetto dei miglioramenti da parte di tutto il gruppo, questo sarà il nostro primo obbiettivo in vista del campionato. Stiamo verificando la squadra, ed un netto miglioramento si è già visto. Il Potenza è una squadra collaudata che dirà la sua in campionato, ma per giudicare meglio bisogna aspettare almeno un mese. Ricordo che lo scorso anno perdemmo con la corazzata Taranto in coppa Italia, poi in campionato sappiamo come finì, vincemmo in casa e fuori, seguita poi con la promozione. Noi continuiamo per la nostra strada, lo staff tecnico lavora per migliorare i meccanismi necessari a far si, che la squadra si esprima come il tecnico vuole. Aspettiamo questo mese e poi cominceremo a dare giudizi più dettagliati, la squadra è a posto e sono abbastanza fiducioso del lavoro che si sta svolgendo. Poi che venga o meno la vittoria sarà il campo a dirlo ma non è un dramma, le nostre priorità sono altre ». Chiaro ed esaustivo il presidente Frangione, la società si sta sforzando per affrontare un campionato di alta classifica, ma da quanto è dato sapere è deludente la risposta del pubblico in termini di campagna abbonamenti. Forse gli appassionati sono influenzati dai risultati negativi di questa coppa? Sarà importante dare una risposta in campo, ma serve anche il giusto sostegno alla società. Solo dopo, i dirigenti e lo staff tecnico, potranno intervenire sull’organico per i giusti correttivi. Vincenzo Bochicchio
In Coppa sfida il Ge.ki. Paola. Il patron Chiarelli evidenzia il processo di crescita
Nicodemo, l’ultima fatica prima del via ULTIMA PARTITA di coppa per la Nicodemo Arredamenti. Dopo aver affrontato il derby i laurioti oggi pomeriggio chiudono la finestra sulla coppa Italia giocando a partire dalle 18 con il Ge.ki. Paola,che nella partita di andata ha superato la Nicodemo per 3-1 ed in questo momento è primo in classifica nel girone 16 della coppa di lega. Dopo la partita di sabato scorso il Presidente Chiarelli aveva elogiato i suoi ma nello stesso tempo ha voluto sottolineare la necessità di tenere i piedi per terra, perche “questi non sono punti che ci interessano, per noi è importante il campionato e la salvezza”quindi bisognerà aspettare che inizi la regular season per poter parlare seriamente . “I presupposti li iniziamo a vedere- ha commentato il patron della Nicodemo- a Lagonegro ci siamo fatti valere ma bisogna stare con i piedi per terra”. La politica dei giovani è ormai il “chiodo fisso”dei lau-
A destra il presidente Chiarelli, a sinistra Mastroianni e Santomassimo
rioti che hanno confermato i tanti che già lo scorso anno militavano nelle loro fila e che hanno portato alla conquista del campionato. Nel derby infatti sono stati i giovani a prevalere nel sestetto base messo in campo da Santomassimo, che ha potuto così testarein queste partite le
varie individualità. Parlando in generale della nuova squadra il presidente spende qualche parola in più sul centrale Pesca, nuovo acquisto che “già in queste due partite ha fatto la differenza”ma anche del giovane palleggiatore Francesco Mandarino che “in cabina di regia ha lavo-
rata bene” sabato scorso e anche oggi il mister Santomassimo schiererà in alternanza con Mastroianni. “Nel derby siamo riusciti ad imporci sia nell'andata in casa che nel ritorno a Lagonegro, ma parlerei di una vittoria di gruppo che rispecchia una forza di squadra” ha con-
cluso Chiarelli che farà ancor più la differenza nelle giornate di campionato ormai alle porte. Infatti dopo la partita di oggi per la Nicodemo ci sarà una pausa in attesa del 18 ottobre, quando i laurioti apriranno il loro campionato in casa del Look Nissa Volley di Caltanissetta.
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44 Sport
B1 A Gela la terza sconfitta consecutiva. Serve una svolta caratteriale
Medical, s’è spenta la luce Il ds Crichigno: «Adesso serve restare uniti e umili come in passato» BLACK-OUT Medical Center. Domenica scorsa i ragazzi allenati da Giorgio Draganov hanno subito la terza sconfitta consecutiva in casa del Gela. Una partita tirata, giocata punto a punto, come dimostrano i parziali (25-23, 21-25, 25-19, 25-23). Una gara in cui nessuna delle due formazioni si è risparmiata, ma in cui i padroni di casa hanno “avuto la meglio”, perché più concentrati e determinati a vincere. «Non era certo questa la partita che i nostri ragazzi dovevano vincere ad ogni costo - commenta il ds Piero Crichigno - ma è fondamentale che ora tutti capiscano che bisogna essere uniti e che gli individualismi da parte di chi si reputa una “prima donna” non vanno bene e non sono più accettabili. Il nostro punto di forza è sempre stato il gruppo. Se uno sbaglia, tutti gli altri hanno il dovere di fare in modo che quell’errore non si riproponga più e non di certo i problemi si risolvono andando contro quel compagno. Occorre ridimensionare al più presto alcuni aspetti
Draganov e la Medical Center
caratteriali degli atleti che devono rientrare in quello che la nostra società chiede ai giocatori, dentro e fuori dal campo». Riguardo la gara di domenica, Crichigno continua affermando che «il problema della squadra ri-
mane quello della mancanza di esperienza e di coraggio nei momenti cruciali della partita. Dobbiamo entrare nell’ottica di idee che non giochiamo più in B2 e che in una serie come questa non possiamo permetterci di
sbagliare nei momenti fondamentali e di avere momenti di “appannamento” perché alla fine paghiamo “caro”». «E’ tutta una questione mentale - gli fa eco il centrale della “vecchia guardia” Gigi Alamprese – e dobbiamo la-
vorare molto su questo durante la settimana di allenamento. La troppa tensione e la voglia di dimostrare di essere all’altezza ci stanno giocando brutti scherzi. Certo, tre sconfitte consecutive non ci rallegrano e l’umore
non è dei migliori, ma questa sconfitta non deve scoraggiarci perché sono evidenti i segnali di crescita di tutto il gruppo. Dobbiamo solo continuare a lavorare con umiltà e fiducia. Abbiamo allestito una squadra competitiva. Bisogna solo trovare i giusti equilibri e “oliare” al meglio gli ingranaggi. Comunque, in casa col Gela non abbiamo per nulla sfigurato, considerato anche il fatto che ci siamo trovanti di fronte ad una formazione allestita per vincere e composta da atleti molto più esperti di noi. Ci è mancata la lucidità necessaria per chiudere a nostro favore i set». Ma la concentrazione, la determinazione, la lucidità mentale, l’attaccamento alla squadra «non sono cose che si possono insegnare – conclude il ds rossoblu. Ogni giocatore deve trovare questi elementi dentro di sé, insieme alla voglia di vincere e di far bene, nell’interesse di tutta la società. Mi aspetto una reazione dai miei ragazzi. Tutti possono dare molto di più di quello che abbiamo visto finora». Anna Maria Calabrese
Coach Telesca commenta lo stop con il Taranto B2 donne Prossimo impegno con il Sarno
«Asci, non facciamo drammi ma questa lezione servirà» «SONO il responsabile tecnico e mi assumo la piena responsabilità di questa sconfitta». Schietto e onesto come sempre massimo Telesca quando si prova a cercare con il suo aiuto qualche motivazione particolare prima ancora che alla sconfitta di domenica scorsa, alla prestazione davvero da dimenticare della sua Giocoleria. Eppure non può bastare una disamina di questo tenore, per quanto verosimile. Nel senso che è ovvio che si vince e si perde tutti insieme e che, soprattutto quando si perde, la responsabilità è dell’allenatore per il ruolo che gli compete, am di fronte all’esibizione di Avena e compagne contro il Palafiom Taranto c’è da riflettere in maniera più seria. Si fa fatica, anche a distanza di due giorni, a pensare che una squadra che sinora si era messa in mostra per certe virtù all’improvviso le abbia disimparate. L’Asci tutta sostanza, pazienza, concretezza delle prime due giornate ha lasciato il posto a una squadra svagata, ansiosa, quasi insofferente ai propri limiti. Che qualcuno avesse all’improvviso pensato di essere entrato in una dimensione diversa? «A dire il vero - spiega coach Telesca - bisogna intanto render merito alle nostre avversarie che hanno disputato una partita molto accorta e ben preparata. Evidentemente io non sono stato altrettanto bravo a fare lo stesso. E mi riferisco sia agli aspetti tecnico-tattici che all’approccio mentale». Ecco, l’approccio mentale: domenica sera, fin dalle prime battute è apparso evidente come Avena e compagne avessero il cosiddetto “braccino”. Ricezioni sempre un po’ troppo corte, appoggi sempre un po’ troppo bassi, insomma un atteggiamento quasi di sufficienza. In certi momenti è trasparito
L’Asci Potenza in azione contro il Benevento
dall’espressione di qualche giocatrice un senso di fastidio verso quanto accadeva in campo. Addirittura pareva che la colpa di certi errori fosse del pallone! «Sicuramente - ammette l’allenatore delle potentine qualcosa non ha funzionato sul piano dell’approccio mentale. Probabilmente ho gestito male l’avvicinamento alla partita. Però non è il caso di fare drammi. E poi una sconfitta arrivata in questo modo, può rappresentare un bel bagno di umiltà. Sicuramente avremo di che discutere, anche se io, per natura, credo che in questi casi si debba fare un’analisi serena degli errori di tipo tecnico e immediatamente dopo mettersi a lavorare per correggerli». Non si sbilancia Telesca, ma lascia intendere che le sue valutazioni le ha fatte e che soprattutto ha le idee ben chiare su come intervenire. Se da una parte, infatti, è vero che non è il caso di fare drammi, dall’altra è grande il rammarico per non aver raccolto punti che potrebbero rivelarsi importanti in ottica salvezza contro un’avversaria francamente mediocre. Pietro Floris
La Materman Nusco resta ancora bloccata
La Alexandrova
TRE SET vinti, per due volte a un passo dal tie-break ma con nessun punto all'attivo in classifica dopo le prime tre giornate. La Materman Nusco non riesce proprio a sbloccarsi in questo campionato, nel quale pure per spirito, grinta e voglia esibiti in campo avrebbe meritato miglior sorte. Probabilmente nello scorcio iniziale di torneo la Livi sta pagando a caro prezzo lo scotto del noviziato, insieme con le insidie di un calendario che non sembra essere stato disegnato per rendere la vita facile, al primo impatto con la B2, a Pamela Petrone e compa-
Basket giovanile: riscatto Pielle I ragazzi allenati da Luciano Cotrufo, pur lamentando la assenza del prezioso pivot Carlo Latorre, fermo per un infortunio, hanno ottenuto una preziosa vitLA FONDIARIA PIELLE MATERA: toria in una gara giocata per 35 minuti Acito 11, D'Ercole 30, gaudiano C.D. 22, punto a punto. Ha avuto la meglio la sagacia tattica Vignola 11, Gaudiano R., Coretti 5, Racanelli 5, Latorre n.e., De Bartolo 15. all. del coach materano che, pur con una squadra un anno più giovane rispetto Luciano Cotrufo all'età del campionato, ha SOAVEGEL FRANCAVILsaputo impostare la partita LA: De Leonardis, Musci 33, in relazione alle caratteriCannalire, Tamborrino, Itastiche degli avversari limiliano 33, Grasso 5, Varratta tando le “bocche di fuoco” n.e., santoro, Argentieri, Siavversarie specialmente gn n.e., Ricchiuti 15. all. Danell'ultimo quarto di giovide Olive. co. ARBITRI: Lorusso di ConBuona, comunque, la versano e Volgarino di Caprova dell'intero collettivo stellana della squadra materana, PROGRESSIVI: 21-22, 45Luca D'Ercole su tutti con 42, 72-70, 98-86. uno scorer personale di ben 30 punti e Luca Acito menPRONTO riscatto dei ragaz- Luca D’Ercole te delle trame offensive zi della Pielle Matera targati pielline. Tra gli ospiti in La Fondiaria nel campionato “Under 19 eccellenza” che, dopo la buona evidenza Italiano e Musci che per sconfitta interna della prima di campio- tre quarti della gara hanno accompanato ad opera del Brindisi per soli due gnato per mano la squadra. In casa Pielle si rimane con i piedi per punti, si sono prontamente riscattati incamerando due vittorie consecutive. La terra e si pensa già ai prossimi impegni prima a Corato con il risultato 60-76 e con la consapevolezza che solo con lavosuccessivamente nell'incontro interno ro ed abnegazione si possono migliorare contro l'imbattuto Francavilla con il le prestazioni. punteggio 98-86. sport@luedi.it
LA FONDIARIA MATERA 98 FRANCAVILLA 86
gne. Attese domenica prossima da un altro impegno, quello interno con il Sarno, da non lasciare troppo tranquilli. Eppure, anche nell'ultima occasione nella tana del Battipaglia, le rossoblù potentine hanno dimostrato di saper giocare a viso aperto al cospetto di un'ottima squadra, impensierendola fino al beffardo sprint finale del quarto set. Che deludeva ancora una volta le speranze di Alexandrova e socie di uscire dal parquet con qualcosa di concreto in mano: obbligandole, invece, a tornare a casa con il terzo stop di fila (l'ennesimo per 3-1) sul groppone. L'inizio del match in terra salernitana non era stato in effetti di quelli da ricordare per la Materman, subito in difficoltà: Battipaglia avanti 9-3 e in netto vantaggio fino al 18-12, quando però le lucane cominciavano a trovare le giuste contrarie. Riportandosi in un amen in partita (18 pari), prima di pagare lo sforzo compiuto per rientrare e cedere così 2520. Seconda frazione, invece - proprio come era accaduto una settimana prima, alla Caizzo, con il Molfetta senza storia per le ragazze di coach Petrone: che mollavano decisamente la presa, affidando a quel punto tutte le loro speranze di recupero al terzo set. Nel quale si rivedeva una Livi brillante e volitiva: trascinate da Michela Benefico le potentine si issavano fino al 24-19, e chiudevano, nonostante qualche tentennamento finale, il parziale. Salvo poi vedersi negare il tie-break, e il primo punto dell'anno, al termine di un ancor più serrato quarto gioco, chiuso 25-23 dal Battipaglia. lu.ca.
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Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Calcio a 5 B Coppa Italia: all’andata la gara aveva visto la vittoria di Bommino e soci per 2-1
Bng sconfitta, Frascella passa il turno BNG MATHERA 5 FRASCELLA 6 BNG ECOBAS MATHERA: Appio, Gammariello N; A. Gammariello; Lamacchia, Orlando, Miriello, Santos, Vivilecchia, Da Cunha, Cavalcante, Panarella, Paolicelli. All. E. Rondinone FRASCELLA MATERA: Volpe, Di Lecce, Kleinhans, Laccetti, Rispoli, Gasparetto, Pavone, Coelhio, Latorre, Stigliano, Gesualdi, Laviola. All. Bommino ARBITRI: Nitti di Barletta, Sessa di Foggia; Russo di Bari cronometrista RETI: 4,32’’ Cavalcante (B); 6’ Stigliano (F); 12,35’’ Vivilecchia (B), 13, 20’’ Da Cugna (B), 15’ Stigliano (F); 10, 51’’ Cavalcante (B); 16,20’’
Stigliano e Miriello (foto sassilive)
Gasparetto (F); 17,30’’ Latorre (F); 19,59’’ Panarella (B). Supplementari: 18’’ Rispoli; 2,20’’sts Laccetti. MATERA-Rischia il passaggio del turno e poi l’eliminazione, ma Panarella gli regala i supplementari all’ultimo secondo e poi il Frascella Matera riesce a vincere. Non ci si è annoiati in un match vibrante e incerto. I primi minuti sono di studio, poi è il Bng a fare la prima mossaa con il gol di Cavalcante. Si scuote il Frascella e la gara si ravviva. C’è il pari di Stigliano su punizione battuta in maniera abile e con gran mestiere. Errore di Pavone e Vivilecchia ringrazia portando nuovamente in vantaggio la Bng. Tutto da rifare per il Frascella
Una fase del derby
che però rimedia anche il 31 su tiro libero calciato da Da Cugna. Però il Frascella ha Osvaldo Stigliano che riporta in partita il suo team con una rete su calcio d’angolo. Cavalcante nel secon-
do tempo illude la Bng, perchè Gasparetto prima e Latorre ribaltano la situazione fino al gol di Panarella. Nei supplementari Rispoli e Laccetti eliminano la Bng. Annibale Sacco
Hockey A2 Ultima gara del Torneo d’Apertura di Coppa di Lega
Raro, una trasferta agevole Biancazzurri di Caricato impegnati in Puglia col Molfetta B QUESTA sera la Raro Pattinomania Matera sarà impegnata nell'ultima gara del torneo di Apertura - coppa di Lega. I biancazzurri saranno di scena in terra barese per incontrare ilMolfetta B.Dopo le sconfitte subite contro il Molfetta A e il Giovinazzo, entrambe formazioni di serie A1, per il club allenato da Antonio Caricato il match odierno si presenta meno difficile rispetto agli ultimi due ma al tempo stesso abbastanza impegnativo. Il team pugliese pur giocando in serie B, ha un organico competitivo perché composto da diversi giocatori che nella scorsa stagione hanno militato in A2. La formazione materana sarà sicuramente spinta dalla voglia di riscattare le ultime due prestazioni deludenti e bissare la vittoria ottenuta contro il Molfetta B, nella gara d'esordio della competizione tricolore, per ben 9 ad 1. “I pugliesi giocano in serie B ma hanno una compagine da serie A2 - ha affermato il difensore materano, Roberto Vivilecchia. Abbiamo tastato le loro qualità nella gara d'an-
Il coach Caricato
data della coppa di Lega. In quella occasione, a Matera, non si sono espressi al massimo; hanno sicuramente giocato al di sotto delle loro caratteristiche tecniche e atletiche che noi conosciamo e sappiamo essere molto buone. Per questa ragione oggi non sarà una gara facile; il Molfetta
giocherà in casa e cercherà di non fare brutte figure davanti al pubblico amico. Inoltre, la pista molfettese è molto più piccola della nostra, uno svantaggio per noi ed un vantaggio per loro che sono abituati”. Questa sera mister Caricato dovrebbe avere l'intera rosa
a disposizione. Ricordiamo, infatti, che nelle ultime due gare giocate (contro il Molfetta A e il Giovinazzo), il tecnico materano ha dovuto fare a meno di Barbano, Lezoche, Cellura e Vivilecchia. Questa sera, invece, tutti dovrebbero essere convocati compreso l'attaccante Luigi Lezoche che pare aver smaltito pienamente l'infortunio avendo regolarmente ripreso gli allenamenti. “Dovremmo esserci tutti disponibili - ha continuato Vivilecchia. Un punto in più a nostro favore perché con la rosa al completo potremo sicuramente dire la nostra. Dobbiamo assolutamente riscattare le ultime due prestazioni non certo esaltanti. Anche se giocate contro formazioni superiori, le gare contro il Molfetta Ae ilGiovinazzonon cihanno soddisfatto molto”. La partita contro il Molfetta B, dunque, sarà l'ultima nella competizione tricolore edizione 2009/10 per la Pattinomania che potràcosì concentrarsi esclusivamente sul campionato che è ormai alle porte. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Basket Under 19 d’Eccellenza Risposta di carattere dopo la sconfitta col Brindisi
Pronto riscatto della Pielle Fondiaria Domenica 4 ottobre nel Centro Oasi Wwf del Lago Pantano di Pignola per la Podistica Ferrandina impegnata nella "Martorun 2009" corsa agonistica su strada di km, 21,097 organizzata ottimamente dalla Podistica Amatori Potenza e dal Gruppo Martorano E' stata la splendida cornice dell' Oasi naturalistica di Pantano a stimolare i 13 componenti della spedizione ferrandinese ad impegnarsi allo spasimo in una maratonina che ha visto al via oltre 200 atleti su un percorso pianeggiante, molto veloce con una sola salita impegnativa verso il km.16. La vittoria finale con il tempo di 1h10'55" è andata a Donato Becce della "Pol. Rocco Scotellaro di Matera". Per la Podistica Ferrandina miglior tempo per Nicola Pennuzzi che ha chiuso la gara in 1h26'22" classificandosi al 27° posto in classifica generale, trascinandosi alle sue spalle il duo formato da Giovanni Schiavone e Antonio Zizzamia. Superba la prova di Marco Saponara che riesce a stabilire il primato personale con 1h37'00", seguito da Tommaso Mestria con il tempo di 1h40'37". Note liete per Cosimo Zambrella
La Podistica Ferrandina e, a destra l’atleta Tommaso Mestria
rientrato in forma smagliante e sulla linea del traguardo insieme a Mimì Lacarpia e Vincenzo Zaltini dopo 1h e 44 minuti di corsa; alle loro spalle con il tempo di 1h e 47 minuti è giunto Giuseppe Selvaggi che ha preceduto di oltre 30 secondi Antonio Ierino' che sta ancora smaltendo le tossine della Maratona di Berlino. Gara interpretata con acume tattico per Pietro Bitonti, Andrea Cavallo e Salvatore Cerabona.
A fine gara la Podistica Ferrandina premiata come 2^ società lucana con più atleti giunti al traguardo, mentre Domenico Lacarpia ha ricevuto il trofeo per il 3° posto nella cat. MM55. Nella stessa giornata di domenica, Giuseppe Laselva ha disputato ad Agerola nella penisola sorrentina la 3^ edizione della "Corri San Francesco" su un tracciato ondulato di circa 12 chilometri. sport@luedi.it
Ca5 B Fatale una brutta ripresa
Meco, debutto da dimenticare
Roberto Napoli
Brutto esordio per la Meco Potenza in serie B. I ragazzi allenati da mister Napoli sono stati travolti in casa dall’Acireale. Un verdetto pesante (2-10), forse troppo, visti i primi 20’ della gara. Bello lo spettacolo che hanno dato da subito le due formazioni, con una Meco che ha giocato al meglio, mostrando piglio e sicurezza nei propri mezzi. Poi, nei minuti finali del primo tempo, sono bastati due gol avversari, dovuti ad ingenuità della difesa dei padroni casa, per far crollare tutto. Nella ripresa un’altra Meco. Irriconoscibile. Niente concentrazione, niente lucidità e davvero troppi errori. «Non me lo riesco ancora a spiegare – commenta mister Napoli. Si è trattato di un vero e proprio calo psicologico. Avevamo preparato bene la gara, con attenzione, calma e serenità, come dimostrato nel primo tempo. Nel momento, invece, in cui dovevamo reagire non abbiamo rispettato niente di quanto fatto in allenamento. Non per mancanza di voglia, anzi, ma per troppa tensione, forse troppa voglia di dimostrare. Abbiamo sbagliato molto, anche le palle più semplici e loro, invece, sono stati bravi ad approfittare del nostro momento di “appannamento”». Una sconfitta che pesa, ma che «ci fa anche bene continua Napoli. Siamo ritornati con i “piedi per terra”. Forse la vittoria di 6-1 in casa
contro l’Altamura per la partita di Coppa Italia ci ha gasati più del dovuto. Non dobbiamo scoraggiarci, ma è necessario riflettere sugli errori commessi. In questa gara sono emersi i nostri punti di forza e di debolezza. E’ su questo che dobbiamo lavorare. Complimenti comunque all’Acireale: una “signora squadra”, con ottimi elementi in organico che hanno giocato anche in serie superiori». «Dobbiamo reagire e riprendere ad allenarci con serietà e in un clima tranquillo – conclude Napoli. In una serie come questa non possiamo permetterci momenti di appannamento perché ci troviamo di fronte squadre allestite per vincere. Bisogna continuare a lavorare con umiltà e acquisire più fiducia nei nostri mezzi. Abbiamo allestito una squadra competitiva che, se riuscirà a trovare i giusti equilibri e metterà il cuore, la grinta e la determinazione, sono sicuro che farà bene, a partire dalla trasferta sabato a Siracusa. Ci peserà sicuramente il lungo viaggio, ma nonpossiamo permetterci di sbagliare in questo modo. Diventa importante riuscire a non sprecare palloni e a mantenere un livello alto di gioco in tutti i frangenti della gara. Siamo in buona forma fisica e il morale sta ritornando alto. Il cammino è lungo e c’è ancora tanta strada da fare». Anna Maria Calabrese
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Mercoledì 7 ottobre 2009
La consegna nelle mani dell’ambasciatore a Roma nel Palazzo Rospigliosi
Il suo libro d’artista al presidente dell’Uzbekistan
Il dono di Antonella di BIAGIO TARASCO UN LIBRO d'artista realizzato dalla poetessa materana Antonella Pagano donato all'ambasciatore plenipotenziario dell'Uzbekistan nel corso di un evento tenutosi a Roma nel Palazzo Rospigliosi. Il libro, dedicato alla capitale Tashkent, è stato donato all'ambasciatore Jakhongir Ganiev e signora per il Presidente dell'Uzbekistan Islam Abduganievich Karimov. Il Paese cui la Pagano ha dedicato il suo Libro d'artista, l'Uzbekistan, è il cuore dell'Asia Centrale. La presenza dell'uomo la si può registrare già dalla metà del primo millennio a.C. Le prime comunità agricole si riunirono in forma di stati nelle fertili oasi di Bactria, Khoresm, Sogdiana e Parfia. Nel VI secolo a.C. l'Asia Centrale finì sotto ilpotere deiPersiani sconfittinel IV secolo da Alessandro Magno, re di Macedonia. In seguito, il territorio dell'attuale Uzbekistan fu assorbito completamente o parzialmente dai grandi stati del mondo classico: dopo Alessandro Magno,dal RegnodiSeleucidi, dalRegno di Greco-Battria e dal potente Impero del Kushan. Tra il 1922 ed il 1991 l'Uzbekistan è stata una delle 15 repubbliche dell'Urss. I processi di democratizzazione e la disintegrazione dell'Urss hanno consentito che l'Uzbekistan ottenesse nel 1991 la piena indipendenza. Del 1997 è la Carta Costituzionale di questo Paese che conta 447.400 chilometri quadrati di territorio, 25.563.441 abitanti e dove si trova Samarcanda, una delle più antiche città del mondo, mitico crocevia di culture lungo la via della seta tra Cina ed Europa. Nel Libro d'artista che la Pagano ha dedicato alla bimillenaria capitale uzbeka sono riportate alcune delle sue più belle liriche, come quelle che hanno attinenza con i principi espressi dalla Carta Costituzionale di questo Paese dell'Asia Centrale e condivisi dalla poetessa lucana. E' alle opere d'arte del Turkestan, ai
La poetessa Antonella Pagano
luminosi manufatti zoroastriani, agli affreschi sogdiani, alla fioritura dell'arte ottocentesca che Antonella ha pensato nel realizzare il suo Libro d'artista. Con le sue pagine di seta, col suo “libro abbraccio”, ancora uno della collana ”L'Abbraccio della poesia”, la Pagano ha inteso “materializzare l'abbraccio a tutti gli artisti che con i loro gesti faranno nuova preziosa storia, l'abbraccio all'illuminato Presidente, all'Ambasciatore plenipotenziario e alla Costituzione nella quale i Diritti Umani hanno piena residenza”. I gesti poetici della poetessa lucana percorrono quindi anche le vie di Alì Babà. E' recente l'apertura del particolarissimo percorso turistico che porta alla leggendaria caverna dove fu girato il film indiano “Le avventure di AlìBabà e i quaranta ladroni”. Ama e inneggia allafiaba Antonella,la rispetta moltissimo, ne celebra l'importanza e non smette di meravigliarci nel seguirla nei suoi percorsi affascinanti. Non è escluso di poterla vedere presto nella straordinaria piazza Mustakillic, dove campeggia il monumento all'Indipendenza e all'Umanesimo, mentre suona i suoi mille campanelli e racconta le storie delle contrade lucane insieme a quelle delle terre che presto Antonella Pagano percorrerà. cultura@luedi.it
CinePrime I “Mineurs” di Wetzl in dvd POTENZA - E’uscito ieri il dvd del film “Mineurs” del regista Fulvio Wetzl, girato anche a Satriano di Lucania che racconta l'epopea dei giovani lucani che partirono per il Belgio per farsi una nuova vita. Mineurs in francese ha un doppio significato: minori e minatori. Questo il punto di partenza della storia. Una storia che racconta quindi di quattro bambini Lucani nel 1961. Armando ed Egidio sono di estrazione popolare, Mario invece è figlio del medico del paese, mentre Vito è figlio di Giovanni, scultore e restauratore. La classe a scuola è il punto dove tutti si ritrovano. Il maestro Fer-
nando è un vero 'buon maestro', educa alla coscienza etica, alla consapevolezza critica e storica. Molti in paese sono gli uomini emigrati per lavorare nelle miniere in Belgio e alcuni sono tornati minati dalla silicosi. Anche Armando ed Egidio sono destinati a partire. Armando, con la madre Vitina, va a ricongiungersi ai fratelli e al padre. Egidio parte con l'intera famiglia. In Belgio mentre gli adulti faranno i conti con lo sfruttamento e le difficili condizioni di vita, i ragazzi dovranno trovare il modo di integrarsi nella nuova scuola. cultura@luedi.it
L’iniziativa MATERA - Al via il I Festival di Poesia della Basilicata. C' è tempo fino a questa sera. Ultime ore per la costituzione dello staff e quindi per la fase organizzativa - creativa del direttivo del I Festival di Poesia della Basilicata. Come fare? E' possibile inviare suggerimenti ed adesioni fino a mercoledì 7 ottobre 2009 al contatto email: pressitaly@gmail. com con oggetto “I Festival di Poesia della Basilicata”. «Matera, dai Sassi alla gastronomia è una città sinonimo di poesia - ha dichiarato Maria Anna Flumero, ideatrice e direttrice artistica del primo concorso “Poesie lucane: Matera nella giornata Unesco”, edizione 2006 a cui ha fatto seguito, l'anno successivo nell'ambito della Settimana Italiana della Cultura la silloge.
Al via il I Festival della poesia lucana Ancora aperte le adesioni L’ arte poetica - ha proseguito merita più dignità e vetrine costanti, per tanto da anni con meeting serali cerco e spero di “contagiare” con germi poetici tutti i lucani. Credo sia importante non incorrere nell' isolamento del computer o della penna. Dentro ognuno di noi c'è un lato poetico. Pertanto lancio la proposta di organizzare il I Festival della
poesia in Basilicata nell' ambito della giornata Mondiale Unesco della Poesia 2010». Ovviamente «il supporto degli Enti sarà fondamentale ma anche quello dei giovani dell' epoca di Facebook e i lucani tutti. Si cercano volontari ed appassionati per poter, ognuno nel proprio campo (dal grafico al giornalista), costituire un direttivo motivato per dare spazio ad un nuovo format di poesia luca-
na, letterario ma creativo». La tenacia e la sinergia in rete per dare il via al I Festival di Poesia della Basilicata ha incuriosito molti lucani, infatti «molte le prime chiamate a partire da fine luglio scorso di corregionali entusiasti a fornire il loro contributo ma anche di personalità di rilievo nazionale». Flumero ha concluso: «la poesia, la Basilicata e Matera non sono solo inchiostro su un foglio, ma potrebbero diventare anche il volano per un vero marketing culturale fatto dai cittadini che amano e lottano per la Lucania restandoci ed investendo i propri talenti, troppo spesso rilegati in un angolo». “Poesie lucane: Matera nella giornata Unesco” ha avuto come progetto grafico e impaginazione la firma di “Adecom”, copertina di Pino Oliva. cultura@luedi.it
Carnet Alla scoperta del musicista Mazzone MATERA - Nell’ambito delle manifestazioni Ottobre Piovono Libri – I luoghi della lettura 2009, promosse dal Ministero dei Beni Culturali, la Biblioteca Provinciale di Matera ha organizzato un evento per conoscere Marc’Antonio Mazzone da Miglionico, letterato e musicista del Rinascimento. Nell’incontro, che si terrà venerdì 9 ottobre 2009 alle ore 18,30 nella Sala di lettura della Biblioteca Provinciale di Matera, sarà illustrato il volume "Il primo libro delle canzoni a quattro voci" di M.A. Mazzone del 1569, raccolto da Maria Antonietta Cancellaro, e altri testi letterari del musicista presenti nella Biblioteca Provinciale, per far appezzare la sua pregevole produzione letteraria e musicale.Pier Franco Moliterni (musicologo – Università di Bari) parlerà del musicista lucano e della sua importanza nel dibattito culturale della seconda metà del XVI secolo. Le vaghe ninfe (Giovanna Sapone – soprano, Tomomi Ogasa – soprano, Maria Antonietta Cancellaro –clavicembalo) intoneranno alcune canzoni tratte dal Primo Libro delle canzoni. Vincenzo Failla (attore di teatro e cinema, noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla fiction di RAITre La Squadra I) darà voce a Marc’Antonio Mazzone.
Gara online per il calendario di Latronico LATRONICO - L’assessore al Turismo del Comune di Latronico, Fausto De Maria comunica che fino al 5 novembre sul portale turistico di Latronico (www.termepollino.it) si possono votare le foto con le quali si dovrà realizzare il calendario 2010 del comune. I concorrenti al concorso fotografico sono sei. Il sistema di voto utilizzando il web è insolito per un concorso fotografico, ma lo si è scelto per promuovere in primis il portale turistico del comune e poi per dare la possibilità a chiunque di scegliere gli scatti che rappresenteranno Latronico sul calendario, il quale poi potrà essere scaricato dallo stesso sito e quindi riprodotto in qualsiasi parte del mondo. Nelle fotografie dei sei concorrenti sono state immortalate degli angoli molto suggestivi dello stesso comune, dei paesaggi incantevoli e degli spazi particolari che rappresentano un’autentica attrazione per il territorio.
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Cultura&Spettacoli
Mercoledì 7 ottobre 2009
L’autore di Brienza ha presentato il romanzo “Bidibù Bianca di Burgentia”
A Parente l’“Anguillarino d’argento” ANGUILLARA SABAZIA - Nella splendida cornice tra eternità e storia rinascimentale del Palazzo Baronale Orsini. Testimone del tempo, nel filo che lega passato e presente, nella sala consiliare sede istituzionale della Città di Anguillara Sabazia. Luogo dove si incontrano la forza della storia che affonda nell'antichità e nella memoria. Sabato l'appuntamento con l'universo letterario patrocinato dal Comune di Anguillara Sabazia e organizzato dall'associazione culturale Arché è stato l'incontro con la narrativa dell'autore di Brienza Antonio Parente con la presentazione del libro “Bidibù Bianca di Burgentia” della Rocco Curto Editore. Una fiaba tra leggenda e realtà per condividere la magia e i sogni tra i fili del temo, tra le mura del Castello Caracciolo di Brienza. Il professor Antonio Parente è Commendatore della Repubblica italiana, laureato in giurisprudenza, giornalista e saggista. Dirigente presso il Ministero della Giustizia. Docente presso il Master di Scienze Criminologiche Forensi (diretto da Vincenzo Mastronardi) del Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi “ La Sapienza di Roma”, docente della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi “Roma Tre” ha collaborato alla cattedra di Criminologia Facoltà di Giurisprudenza Università degli Studi Federico II di Napoli, in qualità di studioso esperto della Storia del carcere, della Funzione della pena e della sua evoluzione, criminalità e del disagio minorile. Sensibilità e cultura, fuse in una grande personalità, riconosciuta dal Ministero della Giustizia con la Medaglia d'oro al merito della Redenzione Sociale. E' autore di numerosi libri, soprattutto saggi e monografie di carattere socio-antropologico. L'Anguillarino d'argento è stato il riconoscimento speciale assegnato ad Antonio Parente per l'impegno per i diritti civili e le libertà fondamentali testimoniano un dovere costante, diventato uno stile di vita e di pensiero con la seguente motivazione: “Come segno di riconoscimento e stima a testimonianza del profondo sentimento di gratitudine per la meritoria opera civile che ha onorato nelle istituzioni, unita al lucido lavoro intellettuale animato di profondità etica e di grande umanità”. Hanno consegnato il Premio al professor Parente il sindaco della Città di Anguillara Sabazia Antonio Pizzigallo, il consigliere delegato alla Cultura Enrico Serami e la Myriam Vittoria Sebastianelli fondatore e presidente dell'Arché. Nel corso della serata riferendosi alla storia del romanzo, ha argomentato uno dei relatori Giovanni Francesco Piano: «Il castello Caracciolo di Brienza, si lega profondamente al territorio in cui dimora e con il tempo, diventa testimonianza visiva della sua storia. Una storia ricca di fascino, mito, storia e leggenda di travolgente forza narrativa. Un viaggio affascinante di grande sensibilità e
Antonio Parente premiato ad Anguillara Sabazia dal sindaco Pizzigallo
di straordinaria ampiezza senza tempo: immaginaria e insieme reale. La storia illumina con rara sensibilità il medioevo fantastico travalica i limiti del racconto, lacera la stessa trama della storia e fa sprigionare da essa un bagliore improvviso. Una figura femminile alla ricerca della propria identità più profonda, quella che coincide con l'essenza stessa della libertà. L'autore sa toccare corde amorose con sentimento e delicatezza. Una giovane principessa in intima sintonia con la natura, in una trama di azioni e sentimenti forti, porta un messaggio, un simbolo di libertà. Percepiamo un potente ed intenso barbaglio di gioia e un desiderio del cuore che travalica i limiti del racconto, lacera la stessa trama della storia, e fa sprigiona-
re da essa un bagliore improvviso. In questa cornice interpretativa Parente raccoglie i protagonisti in uno sfondo storico intrecciato a una notevole invenzione letteraria, il filo in cui lo scrittore tesse e trova il senso della fiaba. La bellezza, la magia del racconto si innalza, brilla di luce, ponte tra i millenni di storia e cultura che caratterizzano questo luogo. Un inno d'amore nel fascino unico e immortale nelle sue oniriche atmosfere». Il tema è quello dell'identità per ritrovare le proprie radici afferma l'autore: «Scrivere di Bianca di Burgentia, partendo da una leggenda popolare burgentina ambientata tra fine del 1200 nel medioevo, mi ha procurato molta emozione. Un'elegia in cui, il destino personale e la storia si intrecciano in
un unico sentimento della vita. Scrivere per me è un divino mestiere: ricerche, ritorno di memorie, di orizzonti incantati. In questo senso offro il rigore dell'analisi, attraverso la nostra realtà, il racconto del mio transitare di esperienza in esperienza, di osservazione in osservazione da appassionato con entusiasmo della mia terra. E' un viaggio interiore doloroso e affascinante, la rappresentazione letteraria racconta personaggi, inventa situazioni che
non sono mai state vissute, ma trasforma avvenimenti, pensieri, sentimenti intensamente vissuti. L'autobiografia non è soltanto quello che abbiamo veramente fatto: E' anche la scoperta di quello che sentiamo dentro di noi. Il gorgo centrale è la storia d'amore di una personalità viva con i suoi sentimenti e le sue passioni. In questo senso nel dramma c'è un grumo profondo autobiografico e inventato». cultura@luedi.it
L’artista lucana Antonietta Montemurro vince a Vasto il premio Histonium
Il successo socchiude l’uscio alla poesia POTENZA - L'uscio è stato appena socchiuso e del senso di Antonietta Montemurro per la poesia si stanno accorgendo in molti. Gli ultimi a dargliene atto sono stati i responsabili dell'associazione “Premio nazionale Histonium”, che le hanno consegnato l'importante riconoscimento a Vasto, in provincia di Chieti. Lì, in Abruzzo, la Montemurro ha rappresentato la Basilicata con il suo primo libro di poesie, che s'intitola proprio “L'uscio è socchiuso”. L'artista, nata ad Anzi, il primo riconoscimento di fatto l'ha ottenuto nel 2008. Dopo aver ricevuto la sua opera, le edizioni Tracce le comunicano subito l'intenzione di pubblicarglielo. Aspetto fondamentale: a spese della stessa casa editrice e non dell'autore. Da anni è ormai abitudine di molte case editrici anche quelle più note - di sfruttare la grafomania e la presunzione narcisistica di molti aspiranti letterati. E' un vero business, su cui molti campano. Al sedicente poeta o scrittore si fanno due lusinghe, li si solletica sul valore della loro opera e poi si cala l'affondo: noi vogliamo anche pubblicarti, ma tu devi venirci
incontro. Basta comprare cinquecento copie del libro e l'affare è fatto. Traduzione: a noi del tuo libraccio non interessa nulla, non ci crediamo e non vogliamo crederci, tu per noi sei solo una fonte di guadagno. Con Antonietta Montemurro è andata diversamente. Anzi: all'opposto. La casa “Tracce”ha contattato la poetessa originaria di Anzi, non lesinando belle parole sulle sue composizioni e dicendosi pronta a portarle in libreria. Pagandole con i propri fondi. Manifestando cioè la reale volontà di puntare su quell'artista. Segno evidente che il lavoro di Montemurro era piaciuto e ci si poteva scommettere sopra. Con questo libro Montemurro vince il primo premio del Calicanthus a Patti (Me). Poi, l'Histonium a Vasto. Ed è passato un solo anno. L'Histonium è alla sua ventiquattresima edizione, negli anni trascorsi vi sono andati anche Mario Luzi e Alda Merini, fra i tanti. Riceverlo è una soddisfazione non da poco. In rappresentanza della Basilicata, poi, per una
persona che ama la propria terra è una soddisfazione doppia. La creatività di Antonietta Montemurro non si esprime solo con le parole: i suoi dipinti hanno un'impronta cromatica che si riconoscerebbe fra mille. Ed ha un occhio così elegante nell'arredare e organizzare spazi che molti la chiamano architetto (“Sono solo un'autodidatta con molte passioni”, si schernisce lei). “Impigliata / ai fondali bui / dei cinquant'anni / ora emergi / Composta e pensosa / affondi lo sguardo / nella mia anima / colorata di silenzi”. Farsi una fotografia in versi non è facile. Questo è l'autoritratto di Antonietta Montemurro. Che continua la sua esplorazione in “quel grumo di parole / foderato di silenzi”, mentre “la sera / si macchia di luna” e noi andiamo avanti nella nostra “esistenza... ferma / nell'effimera illusione / del movimento”. Di Antonietta Montemurro si stanno accorgendo in molti. E l'uscio è appena socchiuso. r. p.
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48 Cultura e Spettacoli
Sedici le opere recensite nel numero interamente dedicato all’Italia
“Piccoli cantieri teatrali” al nido Imparola
I due progetti tra gli esempi di architettura contemporanea
La Cantina taverna e il Parco Obliquo nella top list della rivista Domus di GIOVANNI MARTEMUCCI L'ARCHITETTURA lucana in vetrina su Domus, la principale rivista italiana del settore. Due interventi progettuali realizzati a Potenza e a Nova Siri sono stati recensiti sul numero di ottobre della prestigiosa rivista fondata nel 1928 da Giò Ponti. Tra i migliori esempi dell'architettura contemporanea nel nostro Paese ci sono dunque “Il Parco Obliquo di Potenza” e la “Cantina Taverna” a Nova Siri. Questo numero è interamente dedicato all'Italia, allo stato dell'architettura nel nostro Paese. La rivista ha infatti invitato attraverso il suo sito www.domusweb.it gli architetti italiani a presentare progetti realizzati nel nostro Paese, da Nord a Sud senza distinzioni di scala. La redazione ha così raccolto oltre 300 progetti che ha successivamente censito e selezionato. Di questi oltre 125 sono stati citati all'interno del poster “atlante istantaneo” allegato al numero, una vera e propria mappa delle nuove architetture italiane. I migliori, 16 in tutto, sono stati recensiti all'interno del numero quali progetti che esprimono il meglio dell'architettura contemporanea in Italia. Tra queste sedici opere due si trovano in Basilicata. Il primo è il Parco Obliquo di Potenza realizzato da “Vortex A” di Giacinto Cerviere e recensito per Domus dal vice presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella. Il Parco Obliquo infatti, realizzato nel quartiere in espansione di Poggio Tre Galli, è stato realizzato grazie a fondi comu-
Nelle foto la Casa Taverna di Nova Siri e il Parco Obliquo di Potenza pubblicati dalla rivista Domus
nitari. Si tratta di passaggi pedonali intrecciati con micro-aree di verde pubblico. I passaggi agganciano tre strade (via Adriatico, via Vienna e via Parigi) su un declivio, superando in totale ventisette metri di dislivello. Le due direttrici di progetto sono una lunga scala lineare di cemento e un guscio di acciaio contenente nove rampe pedonali. “Il guscio - scrive Pittella - diviene un vero e proprio elemento caratterizzante il quartiere, e la sua illuminazione notturna dona un'impronta fortemente architettonica all'intero parco”.
Il secondo progetto recensito da Domus è quello della “Cantina Taverna” realizzato da Onsitestudio (Angelo Lunati e Luca Varesi) per l'Azienda Agricola Taverna a Nova Siri in provincia di Matera. Per Onsitestudio si tratta di una vera e propria opera prima. Il risultato è positivo ed è la dimostrazione di come siano sufficienti poche buone intuizioni per ideare un buon progetto. La costruzione denuncia certamente alcune piccole pecche, eppure queste non ne sminuiscono il valore, anzi attestano l'autenticità e la naturalezza del prodotto. cultura@luedi.it
di BIAGIO TARASCO MATERA - C'è tempo fino al 7 ottobre per presentare la domanda di iscrizione a “Piccoli cantieriteatrali”, unpercorso laboratoriale per bambini dai 3 a 13 anni che si terrà presso il Nido Imparola, in via Caropreso 8 (www.cinefabrica.com; www.imparola.it). Il laboratorio prevede un incontro settimanale (mercoledì o giovedì) della durata di un'ora e mezza ed ha un costo di 60 euro mensili (Info: 3385017064). L'attività teatrale, sottolineano gli organizzatori, permette aibambini lasperimentazione creativa delle loro potenzialità rivolta alla costruzione di un equilibrio emotivo e relazionale. Il linguaggio teatrale, inoltre, consente di conoscere i vari canali espressivi, grafici, narrativi, musicali, ludici, plastici, visivi e di orientarli verso un'espressione autentica e personale. Diversi sono gli obiettivi che “Piccoli cantieri teatrali” si prefigge, come sviluppare la consapevolezza del proprio corpo e delle capacità espressive attraverso il gesto e il movimento; imparare a individuare e comunicare le emozioni e i bisogni attraverso l'integrazione dei linguaggi artistici; sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri; prendersi cura dell'altro e riconoscere il mondo dell'altro come arricchimento per il proprio mondo; giungere alla costruzione di un prodotto comune, in cui ognuno si senta parte integrante e necessaria per il proprio gruppo; imparare a gestire il conflitto al fine di trasformarlo in momento di crescita creativo-costruttivo. L'attività teatrale rappresenta un momento importante per la formazione dei bambini. Il teatro, infatti, utilizza la comunicazione corporea, la capacità espressiva del corpo e del movimento, sviluppa una partecipazione attiva alla ricerca di più linguaggi per cercare il proprio linguaggio. Inoltre, pone la massima attenzione sull'individuo, sul suo vissuto e sulla sua esperienza, scoprendo le differenze per mostrare le affinità. cultura@luedi.it
Cala il sipario sul Festival della Cultura di FRANCO CACCIATORE
La cattedrale di Melfi
MELFI - Conclusione del “Festival della Cultura” a cura dell'Università Popolare “Nitti”, nella sala dei congressi del Centro Culturale, intitolato al grande statista, con gli interventi di Francesco Florenzano, presidente Università Popolari Nazionali e Maria Anna Fanelli, consigliera regionale di Parità. Ai saluti della presidente Rosa Zinna Berardi, che per l'occasione ha inaugurato l'anno accademico 2009/10, si sono uniti quelli del consigliere rtegionale, Nicola Pagliuca e del sindaco della città, Ernesto Navazio, che hanno plaudito alla decennale attività del sodalizio, che agisce d'intesa con il Centro Nitti, presto fondazione,
presidente Stefano Rolando, consorte di Patrizia Nitti, nipote dell'illustre statista. Le relazionidi MariaAnna Fanelli, consiglieraregionale Parità, che ha sottolineato la sua attività tesa ad inserire il lavoro femminile in una strategia di mercato e combattere ogni forma di discriminazione. Consona al suo intento l'attività dell'Università Popolare di Melfi che cerca con la sua attività di dare input ad un'educazione permanente unitamente al recupero di storie e tradizioni locali. Francesco Florenzano, che da tempo ha sposato la causa del sodalizio, nella sua di presidente delle Università Popolari e dell'Unione Italiana Educazione degli Adulti, ha spaziato in una relazio-
ne, o meglio in una conversazione di grande interesse e fascino, che ha spaziato nel tempo e nello spazio, evidenziando quanto i pregi e i difetti del nostro tempo sono rintracciabili nei secoli trascorsi. Così nella Roma imperiale, così al tempo di Carlo Magno. La disamina è poi passata alla formazione con costosi corsi di scarsa efficacia e risultati, al contrario dei molti affidati al volontariato, volontariato che di certo non può essere ed ancora l'unica via per raggiungere obiettivi e realizzazioni. E' necessario riformare il settore, coniugando mezzi finanziari al vero raggiungimento di mete utili alla creazione di un'autentica formazione, atta a migliorare e far crescere il territorio.
E poi da dire che il Festival ha spaziato con iniziative, forme letterarie, concerti ed una mostra che per la prima ha accomunato artisti affermati, dilettanti ed emergenti, unitamentead ogniforma di artigianato del luogo. Ed a premiare questa iniziativa, da parte nostra, la pubblicazione di tutti i partecipanti, dividendoli per settore artistico e dell'artigianato ed in quello della pittura. Nel primo, che accomuna biedermeier, patchwork, ceramica e artigianato, questi gli espositori: Giuseppe Basso, Giovanni Bochicchio, Adriana Corona, AnnaCorona, LeonardaCurci, Adriana Guglielmo, Antonio Lancieri, Assunta Lombardi, Gina Lopinto, Adria-
na Messaghi, Giuliana Monelli, Gina Natale, Giustina Piglia, Maddalena Sasso, Vito Tedesca, Filomena Terribile e Giovanni Tudisco. I partecipanti alla mostra di pittura: Michele Carlucci, Oscar Cerillo, Paola Cerone, Alessandro Cesarano, Antonella Ciano, Lucia Cittadini, Luigi D'Andrizza,Teresa Di Muro, Emilia Di Nardo, Giovanni Di Virgilio, Silvia Ferrara, Giusi Gramigna, Filomena Guidi, Marirosy Lagala, Giovanna Lioi, MariaPia Logrippo, Gaetano Maranzino, Lina Moscaritolo, Ariella Nador Moccia, Cristina Navazio, Giulia Rubinetti, Antonella Rufino e Assunta Taddonio. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 49
Mercoledì 7 ottobre 2009
Mercoledì 7 ottobre 2009
Riparte “Chi ha incastrato Peter Pan?”. E per il prossimo anno c’è un nuovo progetto
Il ritorno di Bonolis al posto della Tribù di MAURETTA CAPUANO ROMA – E' contento di tornare, dopo dieci anni, con il suo 'Chi ha incastrato Peter Pan?', in 8 puntate nel prime time di Canale 5, ma Paolo Bonolis ha pronto per Mediaset un progetto innovativo per il prossimo anno. «E' una cosa completamente nuova» spiega Bonolis che in questa stagione ha accettato, in accordo con Mediaset, di proporre format già visti fra cui an-
GINEVRA – E' già fuggito unavoltadagli StatiUniti,potrebbe quindi rifarlo. Meglio che resti in carcere. Le autorità svizzere si sono opposte alla domanda di libertà provvisoria su cauzionepresentata dai legali di Roman Polanski. Il noto regista franco polacco è stato arrestato il 26 settembre 2009 all’aeroporto di Zurigo, in esecuzione di un mandato di cattura spiccato dalla Procura di Los Angeles per atti sessuali con una 13enne, avvenuto nel 1977. Nei giorni scorsi si era parlatodi unpossibile rilasciodel regista per assegnarlo agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad, nell’Oberland bernese. Ma la presa di posizione del competente Ufficio federale di giustizia (Ufg) è chiara. «Abbiamo chiesto ieri al Tribunale penale federale di Bellinzona di respingere il ricorso di Polanski», ha dichiarato il portavoce dell’Ufficio di giustizia Folco Galli all’agenzia francese Afp. «Siamo convinti che vi sia un alto rischio di fuga. Una libertà su cauzione o altre misure di sicurezza non ci possono garantire che Polanski non si sottragga alla procedura di estradizione» ha poi aggiunto il portavoce. Gli avvocati di Polanski avevano infatti presentato la richiesta di rilascio all’Ufficio federale di Giustizia lo scorso 29 settembre. Lo stesso giorno hanno inoltrato al Tribunale penale di Bellinzona un ricorso contro «l'ordine d’arresto in vista dell’estradizione» negli USa, accompagnato da una domanda di libertà provvisoria. La corte ha indicato di volersi pronunciare «nelle prossime settimane». Gli avvocati del regista hanno subito respinto le argomentazioni di Berna: “Polanski si impegna a non lasciare il
che il Senso della vita e Ciao Darwin, ma guardando a un futuro di novità. Fra i suoi progetti c'è sempre un programma di divulgazione scientifica«a cuisto lavorando»e quellasorta di Grammy italiani, per cui si era parlato anche di un contro Sanremo, con Maria De Filippi: «E' un programma di Maria, se lei avrà piacere a collaborare con me e l’azienda con lei –spiega –la cosaprenderàcorpo.È inviadi sviluppo, poi l’azienda deciderà».
Polanski resta in cella «C’è pericolo di fuga» Clooney: «Pronto a sposarmi anche stanotte»
Roman Polanski
territorio elvetico durante tutto il procedimento di estradizione e a rispettare tutti gli obblighi che potrebbero essergli imposti per garantire questo impegno», hanno affermato i legali Hervè Temime e Georges Kiejman in un comunicato. I due precisano che l’avvocato svizzero di Roman Polanski farà «conoscere le sue osservazioni per consentireal TribunalediBellinzona
Un’invasione di Up il film della Disney animazione in 3d di ALESSANDRA MAGLIARO
per fare la prima puntata ma il Peter Pan reale lo vedremo dalla seconda, terza puntata. È un piccolo programma, non è un grande varietà come Sanremo, che si propone di essere leggero. allegroe gentile.E soprattuttodove ci sono bambini da trattare con tatto e riguardo. La novità di questa edizione –racconta –èche cercheremodi avvicinarli maggiormente alla realtà e di capire quanto latv è pervasiva nei confronti dei bambini».
Le autorità svizzere si sono opposte alla richiesta di libertà provvisoria
In uscita da giovedì 15
ROMA – Per il mondo del cinema 'Up' di Pete Docter e Bob Peterson, il film d’animazione Disney Pixar che ha aperto il festival di Cannes, è più di un film: è il test per l’avvento del 3d, la tridimensionalità cinematografica che dovrebbe riportare il pubblico nelle sale cinematografiche e dribblare la pirateria. Per questo in Italia sarà lanciato dal 15 ottobre, di giovedì, in oltre 700 copie, 300 delle quali in 3d: praticamente ogni sala trasformata con la nuova tecnologia sarà invasa dai palloncini colorati di Up. Il film, che in America ha incassato circa 300 milioni di dollari, ha in Italia voci famose: Giancarlo Giannini (l'anziano burbero protagonista Carl), Arnoldo Foà (il perfido esploratore Charles Muntz) e Neri Marcorè che doppia il cane Dug. «E' un
Intanto, in fretta e furia, Bonolis si è dato da fare per partire con Peter Pan una settimana prima del previsto e nella collocazione non facile del mercoledì, lasciata libera dal reality La Tribù, mai arrivato alla messa in onda. Primi ospiti del programma, prodotto da Endemol Italia, Mourinho, Antonella Clerici che parlerà anche di Sanremo e Max Tortora. «Ci siamo tirati tutti su le maniche
grande piacere far parte di questo film che si preannuncia di successo – dice Marcorè –è stato bello aver condiviso il microfono con Giannini e Foà, il cane ero io». Tanta tecnologia, per giunta tridimensionale, non deve depistare: la storia di Up, al di là degli effetti speciali, è toccante, tenera e magica e gli effetti, come ha detto John Lasseter, capo dell’ufficio creativo della Disney e Pixar Animation Studios, fresco Leone d’oro alla carriera a Venezia, sono emozionali. Il protagonista è Carl Fredricksen, un vecchietto quasi ottantenne con dentiera, apparecchio acustico e deambulatore che riscoprirà la vita inseguendo l’avventura che aveva sempre pensato di compiere. Cinque anni di lavoro, una sceneggiatura curata affinchè ogni cosa fosse funzionale alla storia e il gioco della tecnologia non prendesse mai il sopravvento.
Una storia tenera e magica
di prendere una decisione in piena cognizione di causa». Polanski è stato arrestato in vista di un’estradizione negli Usa, da dove era fuggito nel 1978. L’arresto a sorpresa del vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2002 per il film Il pianista ha suscitato scalpore, polemica e la mobilitazione di numerosi esponenti del mondo cinematografico e intellettuale.
ROMA – «Non voglio dire nulla perchè non mi sembra che questo sia il posto adatto per fare degli annunci, ma penso che sì, potrei sposarmi anche stanotte». Lo ha confidato a Tu Style, in edicola oggi, George Clooney. Alla vigilia del suo secondo red carpet con Elisabetta Canalis, previsto il 17 ottobre a Roma per presentare «Up in the Air», l’attore più chiacchierato del momento racconta al settimanale la sua gavetta in tv: «Sono stato buttato fuori innumerevoli volte dagli show televisivi. Una volta mi hanno perfino chiamato per dirmi che la trasmissione pilota era andata bene, quindi avrebbero fatto lo show, ma che l’unico da rimpiazzare ero io. Ho circa 12 anni di televisione andata male sulle spalle e sono sicuro che la situazione potrebbe ripresentarsi». Quando la svolta nella sua carriera? «Tutto è fortuna –
Quelli che si smutandano
Simona Ventura
UN tubino nero molto stretto, una poltrona troppo bassa e un accavallamento di gambe pericoloso. E fu così che SuperSimo divenne la Catherine de' noantri. La Ventura come Sharon Stone? Alcune immagini riprese durante un fuorionda della trasmissione domenicale hanno fatto nascere il dubbio: seduta sulla poltrona che campeggia nella nuova scenografia sembra non indossare gli slip. Ma è davvero smutandata? «Io le mutande in trasmissione le indosso sempre».
QUI AMICI
George Clooney Davide Flauto
dice – tutto ciò che facciamo dipende dal caso e la pura verità è che io sono finito in un serial tv che si chiamava E.R. e che faceva milioni di telespettatori. Questo ti rende famoso al di là di quello che sei e che fai». Nonostante la fama e l’esperienza, l’attore dichiara di ammirare coloro che sono celebri e che usano bene la loro celebrità.
Tante copie e remake Usa per il noir di Capotondi di FRANCESCO GALLO
SIMONA VENTURA
Manica larga coi cafoni
“La doppia ora” nelle sale da venerdì
ROMA – Al Festival di Venezia, dove era in concorso per l’Italia, 'La doppia ora’ di Giuseppe Capotondi aveva diviso la critica nostrana e conquistato invece quella anglosassone. Ora il noir, con protagonisti Ksenia Rappoport e Filippo Timi, arriva nelle sale venerdì 9 ottobre e Medusa, che lo distribuisce e lo ha prodotto in collaborazione con la Indigo Film, mostra di crederci parecchio lanciandolo in 250 copie. Del film, che si muove con disinvoltura Ksenia Rappoport tra sogno e della realtà, in Usa già si pensa di farne un remake. «Ci sono molte richiesta da parte degli States, staremo a vedere» dice stamani in conferenza stampa a Roma Nicola Giuliano produttore della Indigo Film. Protagonisti de 'La doppia orà (ovvero la semplice coincidenza che fa leggere sul quadrante di un orologio un’ora ripetuta come 10:10) Sonia (Ksenia Rappoport, che per questo ruolo ha vinto al Lido la Coppa Volpi), una bella e triste ragazza che viene da Lubiana e fa la cameriera in un hotel, e Guido (Filippo Timi) ex poliziotto con la mania dei rumori naturali e impiegato in una lussuosa villa fuori Torino. I due si incontrano in uno speed date ed è subito
PERSONAGGI
passione. In pochi giorni sembrano già totalmente presi, quando Guido all’improvviso muore durante una rapina in villa alla presenza della stessa Sonia. Per la donna il lutto si rivelerà come un sogno pieno di paura e incubi, in cui nulla sembra avere senso. E, mentre la polizia comincia a sospettare di lei, l'immagine di Guido sembra rientrare come un fantasma pauroso nella sua vita. Lo vede, lo sente al telefono... Tutto ovviamente si rivelerà in un finale sorprendente e malinconico. «Fare un film noir in Italia è un pò una sfida – dice Capotondi -. Se ne fanno così pochi –aggiunge –forse perchè la tv, che condiziona sempre di pi— la produzione cinematografica, vede in questo genere qualcosa di scomodo e preferisce la commedia». Mentre sull'apprezzamento da parte dei critici esteri, dice «non è propriamente un film italiano forse per questo piace tanto agli stranieri». Filippo Timi, che ha ricevuto nel corso della conferenza stampa il Premio Pasinetti del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci), ci scherza su: «mi sono accorto che stavo facendo un noir solo dopo. Così ogni volta che lo rivedo mi ritrovo spaventato».
TRE giorni di sospensione. Questa è la prima punizione esemplare della nona edizione di Amici. Davide Flauto è il primo cattivo messo alla porta. A conti fatti quindi la commissione ha chiuso un occhio e non ha dato retta alla Celentano. La prof di danza aveva chiesto che fosse allontanato dalla scuola per una settimana, il resto degli insegnanti ha deciso che tre giorni erano sufficienti. Evidentemente dare dell'idiota a un professore non è poi così grave.
ANNA SAFRONCIK
C’è sempre una prima volta
Anna Safroncik
ANNA Safroncik si è messa a nudo su Max di ottobre. Uno spazio riservato a poche elette. Non servono altri dettagli perché le foto sono già ovunque, per strada (nelle edicole) e sotto gli occhi di tutti (in Rete). Le abbiamo chiesto che effetto fa stare su quella copertina. «È la mia prima volta, non avevo mai posato senza veli» , racconta. Lei ha interpretato il ruolo della perfida Anna in Centovetrine.
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50 Spettacoli e televisione
PRIMA SERATA
21.10
FILM
21.05
REALITYSHOW
23.20
RUBRICA
20.30
SHOW
21.10
FILM
FILM
21.10
21.10
TALKSHOW
Herbie Il Super maggiolino
Francesco Facchinetti
Serena Dandini
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniWinx Club 08.20 -CartoniI miei amici Tigro e Pooh 08.45 -CartoniLittle Einsteins 09.05 -CartoniCurioso come George 09.15 -CartoniI magici piedini di Franny 09.25 -CartoniPucca 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -ShowScalo 76 Talent 17.20 -Telefilm90210 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba Volant 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -NewsTg3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -TelegiornaleTG3 Flash L.i.s. 15.45 -Tv per ragazziMelevisione 16.00 -NewsTG3 Ragazzi 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -Sit ComTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film I cannoni di San Sebastian con Anthony Quinn, Charles Bronson - regia di Henri Verneuil (Messico) - 1968 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniBlue dragon 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & Jerry 18.15 -CartoniLa Pantera rosa 18.20 -CartoniWill Coyote 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II loading 20.00 -Sit ComLove bugs II 20.10 -GiocoIl colore dei soldi
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmL'ispettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmM., il mostri di Dusseldorf con Peter Lorre, Ellen Widmann regia di Fritz Lang (Germania) 1931 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -RubricaRai Sport 21.10 -FilmHerbie - Il super maggiolino con Linsday Lohan, Matt Dillon regia di Angela Robinson (Usa) 2005 23.00 -TelegiornaleTg 1 23.05 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Reality Show X Factor
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Telefilm La nuova Squadra 23.20 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Miniserie Intelligence - Servizi & segreti 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film ...PiĂš forte, ragazzi! con T. Hill, B. Spencer - regia di Giuseppe Colizzi (Ita) - 1973 23.20 -FilmDue candidati per una poltrona
21.10 -FilmLa fabbrica di cioccolato con Johnny Depp, Freddie Highmore, David Kelly - regia di Tim Burton (USA/Gran Bretagna) 2005 23.30 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show Exit
00.40 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.10 -RubricaChe tempo fa 01.15 -RubricaAppuntamento al cinema 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRai Educational Art News
00.00 -TelegiornaleTg 2 00.15 -ShowScorie 01.15 -RubricaTG Parlamento 01.25 -RubricaRai Sport Reparto Corse 02.10 -TelefilmIl Capitano 03.40 -VideoframmentiCercando...
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 00.40 -RubricaGli speciali di teatro in corto 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.00 - TelefilmProvidence 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
01.20 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.45 -FilmPassione nel deserto con M. Piccoli - regia di Lavinia Currier (USA) - 1998 03.25 -TelefilmPeacemakers
01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 03.55 -FilmTop Line con F. Nero - regia di Nello Rossati (Ita) - 1988
23.45 -ShowVictor Victoria 00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -RubricaOtto e mezzo 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 2 02.55 -RubricaDue minuti un libro
Striscia la notizia
...PiĂš forte, ragazzi!
La fabbrica di cioccolato
Ilaria D’Amico
Panni stesi, asciutti, in un attimo! Stendino riscaldabile ‡ 3UDWLFR SLHJKH YROH H FRPRGR GD WUDVSRUWDUH ‡ $VFLX JDWXUD UDSLGD UDSLGD GHJOL DELWL DQFKH LQ LQYHUQR TXDQGR VL q FRVWUHWWL D VWHQGHUH LQ FDVD ‡ 3LHJKHYROH H FRPRGR GD VSRVWDUH ‡ )RUQLWR GL XQ VROLGR SLHGLVWDOOR GD SDUHWH FRQ XOWHULRUL EDUUH SHU VWHQGHUH L SDQQL ‡ &DYR H OXFH GL FRQWUROOR ‡ 3RWHQ]D DVVRUELWD : ‡ 6WUXWWXUD PHWDOOLFD ‡ EDUUH ULVFDOGDWH D VROL
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Televisioni 51
MercoledĂŹ 7 ottobre 2009
LA CRISI A MATERA
LODO ALFANO
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SESSO E SFRUTTAMENTO A BARILE
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Anno 8 n.241€ 1.00
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www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 7 ottobre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
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Prima l’inchiesta giudiziaria, poi la decisione del commissario francese: e i lavori restano bloccati D SDJLQD
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Obama evita il Dalai Lama. La Cina è vicina.
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