Brevi dal mondo
Gheddafi “spinge” il figlio nel Governo
TRIPOLI – Muammar Gheddafi cerca un incarico pubblico per il figlio Seif alIslam. Islam era stato a capo di un progetto per modernizzare il governo, ma aveva incontrato le resistenze dalla vecchia guardia.
Sesso in tv frustato e in cella GEDDA – Cinque anni di carcere e mille frustate: è la condanna di un tribunale saudita a un uomo che aveva parlato di sesso in una trasmissione sulla tv libanese 'Lbc'. Abdul-Jawad si era vantato delle sue conquiste femminili e aveva mostrato 'sex toys'.
Raid contro trans ma erano fighter LONDRA – Volevano dare una lezione a due trans a Swansea, nel Galles. Così i ventenni Sean Gardner e Jason Fender si sono avventati sulla coppia in calze a rete. Le vittime però erano 'cage fighters' in maschera per una festa e hanno reagito con micidiali calci e pugni.
Giovedì 8 ottobre 2009
Oltre 700 persone alla manifestazione per il terzo anniversario della morte
Mosca commemora Anna Politkovskaia MOSCA – Alzando al cielo due garofani rossi e un foglio con i nomi e le foto dei 22 reporter morti in Russia negli ultimi 9 anni, una folla di oltre 700 persone si è riunita ieri di fronte alla stazione della metropolitana Cistie Prudì di Mosca per partecipare al comizio organizzato da Novaia Gazeta in ricordo di Anna Politkovskaia, la giornalista di opposizione uccisa tre anni fa nell’ascensore della sua casa a Mosca. Un numero due volte superiore rispetto a quello per cui era stato autorizzato il comizio. Alle 16.03, l’ora in cui ilkiller esplose ilprimo colpodi pistola tre anni fa, i manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo di Anna, il cui volto è stato ri-
ti per cinque ore». Il diretchiamato da alcune immatore di Novaia Gazeta, gini che scorrevano su un Dmitri Muratov, è tornato maxischermo installato sull'omicidio di Anna chieaccanto al palco e due gidendosi come abbia fatto il gantografie poste ai suoi presunto killer a fuggire lati. Sul palco si sono avviall’estero, mentre l’ex precendati esponenti dell’opmier Mikhail Kasianov, posizione, scrittori e giorha detto che oggi si sta nalisti ma anche difensori svolgendo solo «un’imitadei diritti umani. Presenti zione delle indagini» sul anche i figli della giornalicaso. Ha lanciato un duro sta, Ilia e Vera, lontani dal Il ricordo a Mosca attaccoal poterelaresponpalco e dai fotografi. sabile del gruppo Helsinki di Mosca, A parlare per primo il presidente Liudmila Alekseieva. Lunghi applaudella fondazione per la trasparenza, si hanno accolto poi Aleksandr PodraAlexei Simonov: «Se dovessimo osserbinek, il giornalista «antisovietico» vare un minuto di silenzio per tutti i costretto a nascondersi dopo le migiornalisti morti per il loro lavoro in nacce del movimento Nashi. Russia dal 1993 ad oggi staremmo zit-
Il leader in visita italiana
Abu Mazen a Roma per inaugurare la nuova sede dell’Anp ROMA – La bandiera palestinese da ieri sventolaanche aRoma dove,a pochi passi dalle terme di Caracalla, è stata inaugurata la nuova sede dell’Anp. Una giornata storica per il popolo palestinese vissuta in prima persona dal leader dell’Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) che in occasione della sua visita in Italia non poteva mancare all’inaugurazione della nuova sede della delegazione generale palestinese. Al suo fianco, oltre al sindaco Alemanno, il delegato palestinese a Roma Sabri Ateyeh e l'ambasciatore libanese Melhem Mistou. Nel giardino della rappresentanza, gli “amici”, come lo stesso Abu Mazen li ha definiti, Massimo D’Alema, Stefania Craxi e Antonio Bassolino.
Otto anni di permanenza delle truppe ma Obama è contrario al ritiro
Gli Usa restano in Afghanistan Opinione pubblica divisa, si teme un nuovo Vietnam di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK – Con 'Lessons in Disaster', un saggio sul fiasco del Vietnam sul comodino, il presidente Barack Obama è alla ricerca di una compromesso nell’ottavo anniversario dell’intervento in Afghanistan. Contrario al ritiro, ma ancora incerto sull'invio di rinforzi, il presidente ha ricevuto ieri dal Pentagono la richiesta di escalation del generale Stanley McChrystal mentre i repubblicani gli fanno fretta e un nuovo sondaggio mostra un calo dei consensi tra gli americani per un conflitto costato finora la vita a 800 soldati.
Obama, che ha ereditato l’Afghanistan dal predecessore George W. Bush, ha convocato di nuovo il suo consiglio di guerra: Non vuole che il dibattito sia ridotto. Intanto alla Nato il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen ha detto che «è prematuro discutere di numeri» dopo aver acquisito la richiesta McChrystal che verrà discussa a fine ottobre alla runione dei ministri dela Difesa a Bratislava: fino a 40 mila uomini in più per combattere al Qaida e schiacciare l’insurrezione talebana. Per Obama qualunque decisione è gravida di rischi. In un sondaggio Quinnipiac una solida maggioranza crede che la guerra in Af-
ghanistan valga il sangue versato solo se l’obiettivo è la distruzione di al Qaida: gli americani continuano ad essere incerti sull'invio di rinforzi e tre su dieci temono un altro Vietnam. Molti democratici – tra gli altri la speaker della Camera Nancy Pelosi e il capo della commissione difesa del Senato Carl Levin – hanno intimato al presidente di non mandare altre truppe, mentre i repubblicani hanno chiesto l'escalation, con forza e senza indugi. Il senatore John McCain, ex rivale repubblicano nella corsa alla Casa Bianca, ha avvertito il presidente che «il tempo non è dalla sua parte».
Barack Obama
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