Brevi dal mondo
Gheddafi “spinge” il figlio nel Governo
TRIPOLI – Muammar Gheddafi cerca un incarico pubblico per il figlio Seif alIslam. Islam era stato a capo di un progetto per modernizzare il governo, ma aveva incontrato le resistenze dalla vecchia guardia.
Sesso in tv frustato e in cella GEDDA – Cinque anni di carcere e mille frustate: è la condanna di un tribunale saudita a un uomo che aveva parlato di sesso in una trasmissione sulla tv libanese 'Lbc'. Abdul-Jawad si era vantato delle sue conquiste femminili e aveva mostrato 'sex toys'.
Raid contro trans ma erano fighter LONDRA – Volevano dare una lezione a due trans a Swansea, nel Galles. Così i ventenni Sean Gardner e Jason Fender si sono avventati sulla coppia in calze a rete. Le vittime però erano 'cage fighters' in maschera per una festa e hanno reagito con micidiali calci e pugni.
Giovedì 8 ottobre 2009
Oltre 700 persone alla manifestazione per il terzo anniversario della morte
Mosca commemora Anna Politkovskaia MOSCA – Alzando al cielo due garofani rossi e un foglio con i nomi e le foto dei 22 reporter morti in Russia negli ultimi 9 anni, una folla di oltre 700 persone si è riunita ieri di fronte alla stazione della metropolitana Cistie Prudì di Mosca per partecipare al comizio organizzato da Novaia Gazeta in ricordo di Anna Politkovskaia, la giornalista di opposizione uccisa tre anni fa nell’ascensore della sua casa a Mosca. Un numero due volte superiore rispetto a quello per cui era stato autorizzato il comizio. Alle 16.03, l’ora in cui ilkiller esplose ilprimo colpodi pistola tre anni fa, i manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo di Anna, il cui volto è stato ri-
ti per cinque ore». Il diretchiamato da alcune immatore di Novaia Gazeta, gini che scorrevano su un Dmitri Muratov, è tornato maxischermo installato sull'omicidio di Anna chieaccanto al palco e due gidendosi come abbia fatto il gantografie poste ai suoi presunto killer a fuggire lati. Sul palco si sono avviall’estero, mentre l’ex precendati esponenti dell’opmier Mikhail Kasianov, posizione, scrittori e giorha detto che oggi si sta nalisti ma anche difensori svolgendo solo «un’imitadei diritti umani. Presenti zione delle indagini» sul anche i figli della giornalicaso. Ha lanciato un duro sta, Ilia e Vera, lontani dal Il ricordo a Mosca attaccoal poterelaresponpalco e dai fotografi. sabile del gruppo Helsinki di Mosca, A parlare per primo il presidente Liudmila Alekseieva. Lunghi applaudella fondazione per la trasparenza, si hanno accolto poi Aleksandr PodraAlexei Simonov: «Se dovessimo osserbinek, il giornalista «antisovietico» vare un minuto di silenzio per tutti i costretto a nascondersi dopo le migiornalisti morti per il loro lavoro in nacce del movimento Nashi. Russia dal 1993 ad oggi staremmo zit-
Il leader in visita italiana
Abu Mazen a Roma per inaugurare la nuova sede dell’Anp ROMA – La bandiera palestinese da ieri sventolaanche aRoma dove,a pochi passi dalle terme di Caracalla, è stata inaugurata la nuova sede dell’Anp. Una giornata storica per il popolo palestinese vissuta in prima persona dal leader dell’Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) che in occasione della sua visita in Italia non poteva mancare all’inaugurazione della nuova sede della delegazione generale palestinese. Al suo fianco, oltre al sindaco Alemanno, il delegato palestinese a Roma Sabri Ateyeh e l'ambasciatore libanese Melhem Mistou. Nel giardino della rappresentanza, gli “amici”, come lo stesso Abu Mazen li ha definiti, Massimo D’Alema, Stefania Craxi e Antonio Bassolino.
Otto anni di permanenza delle truppe ma Obama è contrario al ritiro
Gli Usa restano in Afghanistan Opinione pubblica divisa, si teme un nuovo Vietnam di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK – Con 'Lessons in Disaster', un saggio sul fiasco del Vietnam sul comodino, il presidente Barack Obama è alla ricerca di una compromesso nell’ottavo anniversario dell’intervento in Afghanistan. Contrario al ritiro, ma ancora incerto sull'invio di rinforzi, il presidente ha ricevuto ieri dal Pentagono la richiesta di escalation del generale Stanley McChrystal mentre i repubblicani gli fanno fretta e un nuovo sondaggio mostra un calo dei consensi tra gli americani per un conflitto costato finora la vita a 800 soldati.
Obama, che ha ereditato l’Afghanistan dal predecessore George W. Bush, ha convocato di nuovo il suo consiglio di guerra: Non vuole che il dibattito sia ridotto. Intanto alla Nato il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen ha detto che «è prematuro discutere di numeri» dopo aver acquisito la richiesta McChrystal che verrà discussa a fine ottobre alla runione dei ministri dela Difesa a Bratislava: fino a 40 mila uomini in più per combattere al Qaida e schiacciare l’insurrezione talebana. Per Obama qualunque decisione è gravida di rischi. In un sondaggio Quinnipiac una solida maggioranza crede che la guerra in Af-
ghanistan valga il sangue versato solo se l’obiettivo è la distruzione di al Qaida: gli americani continuano ad essere incerti sull'invio di rinforzi e tre su dieci temono un altro Vietnam. Molti democratici – tra gli altri la speaker della Camera Nancy Pelosi e il capo della commissione difesa del Senato Carl Levin – hanno intimato al presidente di non mandare altre truppe, mentre i repubblicani hanno chiesto l'escalation, con forza e senza indugi. Il senatore John McCain, ex rivale repubblicano nella corsa alla Casa Bianca, ha avvertito il presidente che «il tempo non è dalla sua parte».
Barack Obama
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel mondo
Nobel per la chimica a tre studiosi dei ribosomi
Sabato i funerali delle vittime dell’alluvione. Ancora polemiche sulla messa in sicurezza
Messina, proclamato il lutto nazionale I fondi promessi sono di un miliardo Proseguono gli scavi tra le macerie
I vigili del fuoco tra le macerie
di FRANCESCO TERRACINA MESSINA – In dieci restano nella lista dei dispersi, aspettando di scivolare verso l’elenco dei morti, finora fermo a 25, dicui tre nonidentificati. I numerideldisastro cheil1ottobre ha colpito Messina sono stati ribaditi oggi, durante l’audizione alla Camera, dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il quale non ha escluso la possibilità che sotto le macerie possano esserci anche cittadini stranieri, la cui scomparsa non è stata segnalata da nessuno. Mentre la città dello Stretto
prepara i funerali solenni che si svolgeranno sabato nel duomo, il sindaco Giuseppe Buzzanca sottolinea che, a sei giorni dall’alluvione, «il ministero delle Attività produttive non ha ancora fornito il numero telefonico a cui inviare gli sms per le donazioni dei cittadini». Buzzanca ringrazia però il premier Silvio Berlusconi, che sarà nuovamente a Messina per partecipare ai funerali. Palazzo Chigi ha anche deciso di proclamare per sabato una giornata di lutto nazionale, dopo le sollecitazioni in tal senso avanzate dal sindaco e perfino dalla Curia,
che aveva denunciato il rischio di «atteggiamenti diversi» rispetto ad altre tragedie. Resta invece ancora aperta la polemicasul frontedellamessa in sicurezza del territorio. Finora i fondistanziati per l'emergenza ammontano a 40 milioni: ai 20 messi a disposizione dalla Regione siciliana all’indomani della tragedia, si aggiunge una somma pari prevista da un’ordinanza dellaProtezione civile.Tuttoqui, in attesa di programmare gli interventi che dovrebbero portare, come ha detto domenica Berlusconi, allo stanziamento di un miliardo di euro.
Gli americani Ramakrishnan e Thomas Steitz e l’israeliano Yonath
Thomas Steitz
STOCCOLMA – E' stato assegnato a due americani e a un israeliano il premio Nobel per la chimica. Venkatraman Ramakrishnan, Thomas Steitz e Ada Yonath hanno conquistato il premio dell’Accademia svedese per le scienze per «aver mappato i ribosomi –uno dei meccanismi cellulari più complessi – a livello di atomi», ha riferito la commissione. I ribosomi producono proteine che controllano la chimica di tutti gli organismi viventi e hanno un’importanza fondamentale per lo sviluppo degli antibiotici.
Non istigarono l’ex questore di Genova a dichiarare il falso
G8, raid alla scuola Diaz assolti De Gennaro e Mortola GENOVA –L'ex capo dellaPolizia Gianni De Gennaro, attuale direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, e l’ex capo della digos di Genova Spartaco Mortola non istigarono l’ex questore di Genova Francesco Colucci a rendere falsa testimonianza al processo per la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8 del 2001. Lo ha stabilito la giudice Silvia Carpanini che li ha assolti stamani, al termine del processo svolto con il rito abbreviato, per non aver commesso il fatto. La gup ha inoltre rinviato a giudizio per falsa testimonianza l’ex questore Colucci, che, a differenza di De Gennaro e Mortola, aveva scelto di essere processato con il rito ordinario. La sentenza è stata letta dopo una camera di consiglio durata solo un quarto d’ora. De Gennaro non era presente alla lettura del dispositivo mentre era in aula Spartaco Mortola. Lo scorso luglio il pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, titolari dell’inchiesta, avevano chiesto due anni di reclusione per De Gennaro e un anno e quattro mesi per Mortola. «Siamo molto soddisfatti per l’esito della sentenza ma anche per la serenità con cui si è svolto il processo», ha commentato l’avvocato Carlo Biondi, difensore insieme al prof. Franco Coppi dell’ex capo della Polizia. «E' stata riconosciuta - ha proseguito il legale – l'estraneità e l’assenza di qualunque interesse o movente per De Gennaro di fare modificare la versione dei fatti di Colucci». «Quello descrittodalla Procura – ha concluso Biondi – è un comportamento estraneo a tutta la sua carriera professionale. Siamo contenti che sia stato riconosciuto e che non c'è stato alcun condizionamento del magistrato siamo stati infatti tranquilli per la serenità del giudice». E il pubblico ministero Enrico Zucca afferma: «Un appello per la sentenza di oggi non è per niente scontato». «Mai come in questo caso –prosegue –tutto è legato alla motivazione. Qui le premesse del giudice sembrano essere corrette. Perchè dovrebbe aver accettato
l’impostazione della Procura. Ci sembra che ci siano dei buoni presupposti giuridici». Commenti positivi anche da parte di molti politici. Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano sostiene: «La sentenza che assolve il prefetto De Gennaro non è solo un atto di giustizia che rende merito al diretto interessato. E' l'ennesima smentita del teorema del complotto, costruito da qualche pm: singoli appartenenti alle forze di polizia possono sbagliare, e sesbagliano è ovvio chepaghino. Ma il sistema è sano, a cominciare dai suoi vertici. La sentenza di Genova è un’ulteriore certificazione in questa direzione». Per il presidente del gruppo PdL al Senato, Maurizio Gasparri, «l'assoluzione del prefetto De Gennaro e del dirigente della Digos di Genova dimostra che per anni è stata organizzata una immotivata campagna di denigrazione delle forze dell’ordine,chea Genovanel2001difesero la legalità da un’autentica sommossa
che sconvolse la città. Anni ed anni di processo e di polemiche basate sul nulla. Rinnoviamo in questa occasione la solidarietà alle forze dell’ordine baluardo della democrazia in Italia». Il responsabile sicurezza del Pd Marco Minniti ha telefonato al prefetto Gianni De Gennaro per «felicitarsi ed esprimere soddisfazione per l’esito della vicenda». In controtendenza, come altri esponenti dell’estrema sinistra, l’ex deputato europeo di Prc ed ex portavoce del Genoa Social Forum Vittorio Agnoletto, secondo il quale «era prevedibile l’assoluzione di uno degli uomini più potenti d’Italia, depositario di molti segreti della storia del nostro Paese, sempre sostenuto dalla maggioranza degli schieramenti politici, a destra come a sinistra». «La sentenza non mi stupisce. De Gennaro fa parte della categoria degli intoccabili del nostro paese», ha commentato Heidi Giuliani ai microfoni di CNRmedia.
Al centro della riunione di oggi anche le nomine per il Tg2. Sul programma di Santoro incontro con Scajola
Il cda Rai discute i casi Minzolini e Annozero ROMA – Il caso Minzolini, dopo l’editoriale di sabato del direttore del Tg1 contro la manifestazione per la libertà di stampa, e le nomine dei vicedirettori di Tg2 e Gr Parlamento saranno al centro della riunione del consiglio di amministrazione della Rai di oggi. A completare una giornata intensa, nel tardo pomeriggio il vertice di Viale Mazzini sarà al ministero dello Sviluppo economico, Minzolini per l’incontro voluto da Claudio Scajola nell’ambito della verifica su Annozero, e in serata il programma di Michele Santoro si occuperà di mafia e politica, con possibili finestre sul lodo Alfano. Sarà il presidente Paolo Garim-
berti, con le comunicazioni in apertura del cda, ad aprire la discussione sul caso Minzolini, dopo aver definito «irrituale» l’editoriale di sabato scorso e aver chiesto di esaminare il caso in consiglio in una lettera al direttore generale Mauro Masi. Con ogni probabilità, il presidente inviterà a una riflessione sulla necessità di buon senso e moderazione, più che mai a fronte di un clima acceso nel Paese. Sulla vicenda si annunciano posizionidecisamente divergentiinconsiglio: seNino Rizzo Nervo ha criticato duramente Minzolini, i consiglieri di area Pdl lo hanno difeso citando tra l’altro i 26 editoriali del predecessore,
Mangia le polpette del capo segretaria licenziata DORTMUND - Come nella cultissima scena della saga di Fantozzi (nella foto), un’impiegata tedesca veva fame e così ha mangiato una polpetta di carne e due mezzi panini dal buffet che il capo aveva fatto preparare per un meeting. Il risultato è stato vedersi licenziata in tronco dopo 34 anni di onorato servizio come segretaria. Il quotidiano «Bild» sbatte in prima pagina con caratteri cubitali la vicenda di Magdalene H., 59 anni, che ha perso il posto per una bagattella del genere. «È mai possibile che un capo sia così senza cuo-
Gianni De Gennaro
Le caricature di Carla irritano lady Brown
Saturno, un nuovo anello re?», scrive il tabloid tedesco sotto il titolo «Licenziata solo perché ha mangiato la polpetta del capo». La vicenda risale al luglio scorso, ma è finita davanti al tribunale del Lavoro di Dortmund, con l'impiegata che ha chiesto la revoca del suo licenziamento.
Gianni Riotta. In cda Masi dovrebbe portare le proposte di nomina di cinque vicedirettori per il Tg2(MarioDeScalzi, MarcelloMasi,CarloPilieci, Rocco Tolfa e Ida Colucci) e due per il Gr Parlamento (Giovanni D’Anna e Giorgio Giovannetti), dopo la revisione, da parte del direttore Riccardo Berti, del piano editoriale che la scorsa settimana era stato ritirato per approfondimenti. Si lavora ancora, intanto, alla messa a punto del contratto per Marco Travaglio e alla ricerca di una soluzione che soddisfi sia l’azienda che il giornalista, che stasera sarà comunque da Santoro ancora in qualità di ospite. Sempre oggi, nel tardo pomeriggio è previsto l’incontro al ministero: con il ministro Scajola ci sarà il viceministro Romani, mentre la Rai sarà rappresentata da Garimberti e Masi.
PASADENA (CALIFORNIA) - Il telescopio spaziale della Nasa, Spitzer, ha scoperto il più grande anello di Staturno mai osservato. Il Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena ha annunciato che l’anello si trova all'estrema periferia del sistema di Saturno, in
un’orbita inclinata di 27 gradi rispetto al principale anello conosciuto. Di Saturno si conoscevano sette anelli principali e molti altri minori. Il nuovo anello è composto di particelle di ghiaccio e di polvere a una temperatura di 157 gradi sotto zero.
PARIGI – Da Barack Obama e Michelle, al principe Carlo e Camilla, fino a Bob Dylan: sono solo alcuni dei protagonisti della galleria fotografica pubblicata daCarla Bruni Sarkozy (nella foto) sul suo nuovo sito Internet. Ma insieme alle immagini, la premiere dame ha inserito una serie di disegni che sfiorano la caricatura. La prima a dirsi «stupefatta» è stata la first lady britannica Sarah Brown che ha scritto su Twitter: «Mi piace il nuovo sito Internet di Carla Bruni, anche se sono un pò stupefatta per la mia immagine». In effetti, nel disegno, Sarah Brown appare con le borse sotto gliocchi, i capelli
radi e un accenno di orecchie a sventola. I disegnatori della Bruni non hanno risparmiato neppure Barack e Michelle Obama: oltre alle abbondanti rughe, entrambi appaiono con un sorriso equino e, Michelle, con acconciatura super-vaporosa e zigomi pronunciati.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel mondo 3
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
Il fatto del giorno: Lodo Alfano, si aspetta la decisione della Corte Costituzionale Il verdetto slitta dopo ore di tensione
Nascerà comunque un partito di scontenti
Sì o no, il Cavaliere verrà processato
dall’articolo di Francesco Grignetti
dal commento di Massimo Franco
dal commento di Pierluigi Mantini
In piedi, entra la corte. I carabinieri scattano sull’attenti e schizzano dalle sedie i signori avvocati-parlamentari, Niccolò Ghedini e Gaetano Pecorella. Flash impazziti di fotografi. E’ arrivato il giorno del giudizio davanti alla Consulta per il Lodo Alfano. I quindici giudici costituzionali, severa toga nera, prendono posto e il presidente Francesco Amirante dichiara aperta l’udienza. S’inizia con la relazione del giudice Franco Gallo, molto tecnica, asettica, per dare conto delle istanze di incostituzionalità che sono state sollevate dal tribunale di Milano e dal gip di Roma. Vengono citate anche le argomentazioni della difesa e Gallo conclude sollevando la questione della procura di Milano, che chiede di partecipare all’udienza [...].
La sentenza della Corte costituzionale arriverà stasera o domani. E già l’attesa nervosa, quasi la sospensione della vita politica del Paese trasmette la sensazione di una vicenda patologica. Ma soprattutto, che il «lodo Alfano» sia dichiarato legittimo, o sia in qualche modo rimesso in discussione, difficilmente la tensione si allenterà. Il rapporto fra politica e giustizia sembra destinato a continuare sotto il segno del conflitto. E le elezioni regionali del prossimo anno promettono di intensificare le polemiche ed i veleni. La maggioranza di governo oscilla fra la presa d’atto rispettosa di quanto deciderà la Consulta, e l’insofferenza per qualunque sorpresa sgradita. [...].
Prima del cd. “lodo Alfano” fu il “lodo Schifani”. Il cosiddetto lodo Schifani fu bocciato dalla Corte Costituzionale, con la sentenza numero 24 del 2004, per tre ragioni. La prima, può apparire curioso, è che l'automatismo della sospensione del processo, stabilito per legge, lede il diritto degli imputati che non possono esercitare il diritto di difesa soggiacendo ad accuse talvolta pesanti e infamanti. La sospensione automatica, in sostanza, offende la reputazione della “alta carica dello Stato” che è costretta ad esercitare un così importante ruolo istituzionale sotto la spada di Damocle di un processo pendente. [...].
La migliore di oggi
Gli scenari impossibili
La riforma della giustizia resta un miraggio
dal commento di A. Campi
dal corsivo di Mario Ajello
Sono momenti davvero particolari per la politica italiana; e per chi di casa vive o di casa si occupa a qualunque titolo. Mentre si sta con il fiato sospeso, in attesa di capire cosa decideranno quindici rispettabili giuristi nel chiuso di una stanza, non potendo far altro che aspettare e sperare, chi nel maggior danno per gli altri, chi nel massimo vantaggio per sé, ci si accontenta di correre veloci con la fantasia. Si immaginano dunque gli scenari più diversi, in verità uno più improbabile dell’altro, anche se tutti all’apparenza plausibili [...].
Aria di grande attesa. Il Palazzo della Consulta quel luogo che un grande costituzionalista come Leopoldo Elia definì «l’isola della ragione» - ha tutti gli occhi addosso. Mentre i giudici sono in camera di consiglio, intorno a loro, ma a distanza, la polemica politica infuria, e chi tifa per la bocciatura e chi per la promozione del Lodo Alfano. E tuttavia c’è spazio pure per ragionamenti più in profondità. Come questo dell’ex presidente della Corte Costituzionale, Piero Alberto Capotosti: «Si può pensarla in tutti i modi nel merito del
Con Silvio 7 italiani su 10
Lodo Alfano e di quelli che lo hanno preceduto, ma queste cosiddette leggi ad personam in un certo senso distraggono le forze politiche dall’obiettivo di un’effettiva riforma generale della giustizia. Quella che i cittadini elettori, sia che abbiano votato Pdl sia che abbiano votato Pd, si aspettano da molti anni». Ecco, nel bailamme e nel bla bla del grande giorno del giudizio, trovano spazio - ma vanno cercati col lanternino - anche pensieri ”di sistema”, che riescono a insinuarsi fra le opposte tifoserie. O fra le dichiarazioni di rito dei vari leader. [...].
Ecco come voteranno dall’articolo di Liana Milella
Giannelli sul Corriere
Ecco l'elenco, ecco i nomi. Circolano tra le mani dei cronisti e tra quelle dei parlamentari. Chi potrebbe votare oggi per la bocciatura del lodo, chi invece è orientato ad approvarlo, chi è incerto e non vedrebbe male una bocciatura a metà. Il lodo salvato nell'impianto ma stagliuzzato, ridimensionato, reso monco. Ma comunque ancora applicabile. Un finale di partita che nel centrodestra viene ormai data per sicura, che ha forti sponsor alla Corte, che non spiacerebbe a Napolitano perché eviterebbe un nuovo, grave scontro istituzionale, e non sconfesserebbe la firma messa sotto il lodo il 23 luglio 2008. [...].
Attento premier, è in atto un doppio gioco
dal commento di Vincenzo La Manna
dal commento di Mario Sechi
Una volta si diceva ci fosse una profonda differenza tra il Paese legale e il Paese reale. In parole semplici, molti erano convinti che il Palazzo non rappresentasse fedelmente gli italiani benché questi esercitassero democraticamente il loro diritto al voto. Probabilmente il concetto esprimeva una parte di verità, non tutta: le istituzioni erano cioè peggiori dei cittadini, ma non troppo. Oggi abbiamo una certezza: il Paese reale non assomiglia al Paese descritto dai media. La dimostrazione è negli ultimi sondaggi[ che forniscono dati sconcertanti. Mentre giornali e tivù danno per spacciato il premier e la sua maggioranza sul punto di sgretolarsi, e parlano di una Patria sull’orlo del precipizio, derisa se non disprezzata in Europa e nel mondo, i risultati delle indagini demoscopiche dicono il contrario. [...].
Silvio, occhio all’avvocato. L’Italia è culla del diritto, ma bisogna ricordare che questa è la patria di Azzeccagarbugli, colui che crea l’impiccio e non trae d’impaccio. Il legale che fa al nostro caso si chiama Alessandro Pace e ieri a nome della procura di Milano ha presentato una memoria difensiva alla Consulta per sostenere l’illegittimità del Lodo Alfano. Fin qui tutto normale. Peccato che il Pace (...) (...) sia pure uno dei legali del gruppo Cir, la cassaforte di Carlo De Benedetti, editore di Repubblica. Ecco, cari amici di Li-
bero, state attenti perché da questo punto comincia un intreccio che alla luce di quel che sta accadendo è davvero interessante. Riepiloghiamo: la procura di Milano sostiene che lo scudo per le alte cariche dello Stato è illegittimo. E per dimostrare le sue tesi non sceglie un legale qualsiasi, ma una toga che ha difeso con le unghie e con i denti gli interessi di Carlo De Benedetti, il nemico numero uno del Cavaliere. Sì, proprio lui, il signore che si appresta a incassare un maxiassegno da 750 milioni di euro dalle tasche di Berlusconi a causa di un lodo perso, quello Mondadori. Causa civile, il ri-
sarci mento un po’ meno. Ma andiamo avanti. L’ombra dell’Ingegnere si proietta alla grande sul palazzo della Consulta. Perché? Semplicissimo, basta digitare la parola chiave “Cir” e trasformarsi in furetti d’archivio per capire che Pace in realtà è sinonimo di guerra senza esclusione di colpi contro il Cavaliere. Il suo zampino (e quello dell’editore di Repubblica) alla Consulta ha già colpito e affondato. Ricordate il lodo Schifani (che poi in realtà era di Maccanico)? Anche quella volta - correva l’anno Silvio 2003 - si cercò di proteggere il presidente [...].
La fotografia
La lotta contro le mafie e l’ingiustizia continua dall’editoriale di Rita Borsellino
Ci sono italiani di serie A e italiani di serie B. Quelli per cui val la pena un lutto nazionale e quelli per i quali basta una visita di cordoglio. Quelli che hanno messo la propria vita a servizio della giustizia, ricevendo in cambio l’umiliazione di uno Stato assente. E quelli che alla giustizia sfuggono, ottenendo in premio la protezione di uno Stato garantista. Si potrebbe continuare all’infinito, in questa sequela di paradossi italiani, e riderci anche sopra, tanto per non piangere. Ma il grido di dolore di Piera Aiello, donna coraggiosa che ha detto no alla mafia per venire oggi vergognosamente abbandonata dalle istituzioni, mi impone di soffermarmi su una questione mai risolta, quella dei testimoni di giustizia. Rita Atria era una di questi, una ragazza di 17
anni che ebbe la forza di ribellarsi a Cosa nostra e all’omertà che tanto la famiglia, quanto il contesto in cui viveva le avevano imposto. Per questo suo coraggio, lo Stato le diede in cambio l’indifferenza: la portò a Roma, ma la lasciò sola, senza un soldo e senza un appartamento, nonostante fosse ancora una minorenne. Quando morì Paolo Borsellino, l’unico uomo delle istituzioni che le era rimasto al fianco, Rita aveva ormai smarrito la fiducia nella giustizia, in uno Stato che l’avrebbe potuta e dovuta proteggere. E si uccise. Sono passati tanti anni da allora, ma per i testimoni di giustizia è cambiato poco e niente: eroi per la retorica istituzionale, fantasmi fastidiosi nella realtà quotidiana. Lo sa bene Piera Aiello, che visse da vicino il dramma di Rita, sua cognata. [...].
Roma, Studenti si scambiano baci davanti alla Sapienza per dire no all’omofobia (Ansa)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
4
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’alluvione di Messina scatena polemiche ed evidenzia il solco che divide le due Italie dal commento di F. La Licata
Sarà l’impressione di un siciliano malpensante ma quest’ultima tragedia, l’annunciata e non scongiurata frana messinese, ci sembra la conferma più evidente del profondo solco che si sta scavando fra le due Italie («il Nord operoso il Sud cialtrone»), complice una politica che - per stare in piedi - molto concede alle discutibili pulsioni umane. E così, senza che nessuno se ne vergogni, siamo arrivati a cinque giorni dal «fatto» senza neppure sapere quante sono effettivamente le vittime uccise dal fango. I responsabili dell’emergenza, gli stessi dei quali abbiamo avuto modo di ammirare rapidità ed efficienza in occasione del tragico terremoto abruzzese, ogni giorno si fanno schermo dell’ambiguità del termine «dispersi», l’unico che consenta di evitare la semplice ammissione che i morti sono più numerosi di quelli accertati. Non parliamo, poi, dei soccorsi. Le cronache e i servizi dei telegiornali, seppure at-
I funerali dell’agente della Polfer, Roberto Carullo
tenti a non cedere allo «sfascismo», hanno consegnato al Paese la semplice verità che queste vittime meridionali sono un po’ diverse dalle altre. I giornali ci hanno detto che i volontari «scavavano con le mani». E perché? Verrebbe da chiedersi. La risposta si può trovarla nelle stesse immagini del dopo tragedia: abiti accatastati alla meglio e distribuiti senza il rispetto di priorità, per il semplice fatto che
tutto sembrava affidato all’improvvisazione. «Qualcosa da mangiare, qualche genere di prima necessità è arrivato», ammetteva un ragazzo dal volto esausto e senza nessuna «etichetta» organizzativa. Poi abbiamo appreso che il numero più alto di salvataggi è stato compiuto da un anonimo giovane, incredibilmente terrone, che vinto dalla fatica - è andato a morire in mezzo a quella tempesta di fango annunciata po-
dall’editoriale di Dario Di Vico
Sembra incredibile ma nel Paese della concertazione oggi soffriamo di (poca) rappresentanza: è diventata un bene scarso. Complice la grande crisi scopriamo che interi pezzi della società sono diventati Invisibili. Non hanno santi in paradiso o lobby che li tutelino e le loro rivendicazioni non riescono nemmeno ad arrivare ai piani alti. È questa la condizione dei piccoli imprenditori costretti a far la fila in banca per chieder credito e non chiuder bottega, dei giovani licenziati dai grandi studi di avvocati e architetti che aprono la par-
Lavoro e piccole imprese Ecco gli italiani invisibili tita Iva per mancanza di alternative, dei consulenti del terziario avanzato che pagano all’Inps lauti contributi per pensioni che forse non matureranno. Non c’è da stupirsi quindi se tra gli informatici e i designer dell’associazione Acta il primo partito sia diventato quello dell’astensione, se siano nati in diverse realtà territoriali comita-
ti con il suggestivo nome di «Imprese che resistono » e se un gran conoscitore del mondo delle professioni come il sociologo Gian Paolo Prandstraller sentenzi: «Questo governo non vuole capire che senza le competenze dei professionisti non saremo mai un Paese avanzato ». Che aria tiri qualcuno nel Palazzo ha cominciato a ca-
che ore prima come «allarme meteo». Pochi ricordano che si chiamava Simone Neri, nessuna autorità lo ha proposto per una medaglia al valore, lo commemorano solo gli abitanti di Facebook. È proprio vero che neppure i morti sono uguali e la Livella è soltanto utopia del grande artista. D’altra parte basta prestare orecchio ad alcuni commenti, adesso che l’emozione è ancora più fredda, per verificare come la sciagura siciliana si appresti ad essere relegata al posto che «merita»: «Sono cose loro, se le risolvessero senza alcuna pretesa di poter usufruire delle risorse del Paese». Esattamente come per le mafie, i mali del Meridione vengono liquidati come fossero soltanto «scelte» dei cittadini di quelle latitudini. «Perché Messina non scalda i cuori», spiegava ieri il commento di Libero che non aveva in prima altri titoli sull’alluvione in Sicilia. Il Paese ha assistito a quella tragedia, è la spiegazione, pressappoco «nel modo in cui apprende di una catastrofe nel Terzo Mondo». [...].
pirlo e sta giocando la carta della captatio benevolentiae. I convegni sulle Pmi non mancano, le banche stanno attente a fare una comunicazione «amica » verso i Brambilla, i politici locali preoccupati chiamano i ministri sul territorio a render conto della loro azione e persino i parlamentari milanesi del Pd cominciano ad alfabetizzarsi sui problemi delle partite Iva. Tutto dire. Ma non basta. La strategia del sorriso dura lo spazio di un convegno e invece servono soluzioni. Prendiamo, ad esempio, i conflitti di interesse che scuotono il mondo dell’industria. [...].
Ricerca, la lezione dei nobel per l’Italia dall’editoriale di A. Oliverio
I Nobel per la Fisica sono stati assegnati a ricerche svolte in grandi aziende e in centri di ricerca privati. Non si tratta della prima volta ma di un trend che vede aziende e fondazioni al centro di studi estremamente innovativi e competitivi, si tratti appunto della fisica come della biologia o di altri settori scientifici. Purtroppo l’Italia è al di fuori di questa tendenza per diversi motivi: da un lato esiste un pregiudizio ideologico nei confronti del privato, dall’altro una carenza di investimenti legata a ragioni diverse. Tra queste, la complessità di innestare centri di ricerca privati nell’università, di ottenere agevolazioni fiscali, di raggiungere una massa critica in un paese in cui la piccola-media industria domina la scena nazionale. Ancor oggi molti continuano a distinguere tra ricerca pura e applicata in quanto si sono formati e appartengono a un’era in cui le barriere erano più nette, i ricercatori di base un’elite accademica mentre quelli dell’industria venivano considerati come ricercatori di seconda categoria: ma i tempi sono drasticamente cambiati e gran parte della ricerca privata non è diversa da quella pubblica. E’ un aspetto su cui dobbiamo riflettere: At&T, Bell Laboratories e tanti altri centri di ricerca nell’ambito delle telecomunicazioni, dell’energia, della genomica e del farmaco drenano ormai premi Nobel e attraggono ricercatori di prim’ordine. Ciò non avviene soltanto negli USA ma anche in alcuni paesi della vecchia Europa (Inghilterra, Francia, Germania) o dell’Asia.
I Nobel per la fisica, sono stati assegnati ieri a tre scienziati -Willard Boyle (canadese), George Smith (statunitense) e Charles Kao, (nato a Shanghai e vissuto tra Hong Kong e Londra) che hanno lavorato nel laboratori della multinazionale At&T, dei Bell Laboratories. Le loro ricerche hanno innovato la nostra vita quotidiana perché grazie ad esse usiamo telecamere e macchine fotografiche digitali e trasmettiamo o riceviamo dati grazie alle fibre ottiche che sono alla base delle telecomunicazioni. L’assegnazione di questi Nobel, e di altri del recente passato, sottolinea il fatto che non esiste più una rigida linea di confine che separi la ricerca “di base” da quella “applicata”: una scoperta in campo biomedico, apparentemente lontana da traguardi applicativi, può invece trovare rapide applicazioni in campo terapeutico, zootecnico, agroalimentare, ambientale. Ad esempio, le modifiche delle caratteristiche genetiche dei batteri possono rivoluzionare la chimica alimentare, lo smaltimento dei rifiuti, la protezione dell’ambiente. Inoltre, mentre un tempo erano necessari anni per trasferire conoscenze di base in applicazioni pratiche, oggi sono spesso sufficienti pochi mesi per passare da alcune conoscenze della fisica o della biologia alle loro applicazioni alla vita quotidiana. Il cellulare che tutti usiamo è passato nel giro di qualche anno da dimensioni monumentali, come indicano i film degli anni Ottanta, a un oggettino che è una summa di conoscenze dell’informatica, della fisica, della scienza dei materiali ecc. [...].
L’ “orgoglio lucano” Matera apre le porte ai graffitari e la fuga dal Sud e scopre il valore di una passione dal blog di Giovanni Calia*
dal blog di Luachan*
Non chiedetemi di scegliere, né di riflettere per l’ennesima volta sulle differenze nord-sud, sui costi-opportunità del vivere qui o lì, su dove scommettere e sacrificare, su dove aggiungeree cosatogliere. Se“tutto ilmondo èpaese”, ose laquestione meridionale sia ancora in piedi, come cinquant’anni fa, a guerre finite. Ho poche certezze: vivo lontana dalla Basilicata da 11 anni, per una scelta che nel tempo diventa via via più ragionata, consapevole, con tutti i suoi pro e i contro. Anni di studio, incontri straordinari e mediocri, amori (possibili e non), distanze, nostalgie e piccoli successi che mi hanno spinta sempreun po’piùin là.Cerco dinonsedermi, nonsentirmi maiarrivata da nessuna parte, davanti a nessuna scrivania, davanti a nessun nuovo capo. Questa ostinata ambizione me l’ha trasmessa la mia terra, ormai lo so. E se potessi scegliere se vivere qui o a mille chilometri di distanza, non so ancora cosa sceglierei. Ho forse superato il senso di colpa di chi parte e si sente traditore. Trovo legittimo andare a prendersi ciò che manca anche lontano, se necessario. Amo pensare che il mio “orgoglio lucano” stia nel rimanere fedele a me stessa, ai valori con cui mi hanno educata e a tutto quello che ho respirato sin da bambina. La lealtà, il senso del dovere dei miei genitori, l’onestà intellettuale come guida, regalo di alcuni, rarissimi, insegnanti, la gratuità, l’essere ben disposti verso il prossimo. Valori. Chemi fannosentirefedele amestessase inungruppo dipersone rimango quello che sono, anche se potrei essere percepita ingenua, o molto vicina allo stereotipo di donna cresciuta in provincia e partita in cerca di fortuna, invece che a quello di donna in carriera. Partire anche per imparare ad andare oltre quello che pensa la gente, rompere gli schemi, sentirsi vivi, col proprio bagaglio di ricordi, tradizioni, amici d’infanzia che stanno lì e ti rassicurano, ti sostengono, anche solo nel ricordo di una foto sulla spiaggia a vent’anni. Ma tu, insieme a un po’ di solitudineche tifa guardaredentro eti insegnaa capirechi sei, cosa togliere e cosa tenere, dove andare. [...]. *http://estrablog.net/
Dopo due mesi di lavoro, in cui siamo riusciti a ideare il primo writers contest in Basilicata, stilare il bando di partecipazione, promuovere l’evento sia attraverso i canali ufficiali e sia tramite il passaparola di amici writers di Matera, Potenza, Milano e Bari, trovare sette indomiti artisti dei graffiti pronti a creare la loro opera sotto gli sguardi incuriositi della gente che, in una domenica pomeriggio ricca di sole, passeggiava per Piazza Vittorio Veneto, diciamo “Arrivederci”al 2010 al FCV Puppets writers contest. Per me, appassionato di ogni forma di creatività urbana e dei nuovi linguaggi presenti nelle nostre città, è stata un’esperienza nuova e ricca di spunti e conoscenze che, altrimenti, non avrei fatto nè approfondito. Vi assicuro che guardare all’opera un writer e scoprire quanta pazienza e minuziosità – oltre alla scelta accurata degli strumenti delmestiere –occorrono percreare ungraffito degnodi talenome ècome vedere un pittore intento a fare il ritratto a un angolo di città o al volto di un turista che immortala la sua visita non con una foto ma con un dipinto. Supportato dagli ottimi consigli e dalla conoscenza di tecniche e stili del writing di Ivo Cirillo e Fabio Di Marsico, ho appreso la particolarità di un tratto, la cromia di una composizione, l’originalità di un’idea disegnata su quei teli che erano lì a dimostrare quante cose abbiano da dire le nostre città e i nostri paesi attraverso le
voci scritte dei writers. Sbaglia –ne sono ancora più convinto – chi addita la maggior parte dei writers come vandali dell’arredo urbano e la riuscita del FCV Puppets writers contest ne è la prova: la gente – di tutte le età – si fermava volentieri a guardare i ragazzi intenti a dare forma e colore alle proprie creazioni. Per la verità, un signore sulla settantina mi ha riempito di parole non proprio edificanti e inerenti i “graffitari”, ma ci può anche stare. Soprattutto, è stato bello constatare come ci siano floride realtà di writers e ragazzi che si riuniscono per ballare hip hop e breakdance a due passi da noi: è il caso dei ragazzi di Altamura e Potenza. O del vincitore del contest, Pin, che è di Molfetta e di design vive. *http://luachanblog.com
Opera vincitrice FCV Puppets 2009
Jonica, la strada paradosso dal post di Rokko77*
Sono giorni che mi imbatto in una vicenda a dir poco assurda! Sulla Statale 106 Jonica nel tratto lucano ci sono dei limiti di velocità di 40 km/h e come se non bastasse ogni giorno una pattuglia della polizia stradale è appostata a rilevare con l'autovelox la velocità, è una cosa davvero inaudita, innanzitutto perché già i limiti normali dovrebbero
essere di 110 km/h su una strada statale a 4 corsie, e invece ci ritroviamo che per tutto il tratto della statale da Taranto fino a Reggio Calabria il limite prevalente è di 90 km/h poi quando arriviamo nel tratto lucano questo limite scende a 40 km/h, risale a volte a 70 poi a 90 poi riscende a 40 e la beffa sta nel fatto che bisogna veramente stare attenti [...]. *www.montescaglioso.net
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
5
Giovedì 8 ottobre 2009
6 Primo piano
Giovedì 8 ottobre 2009
Primo piano 7
Giovedì 8 ottobre 2009
Il capo dello Stato: «Sto dalla parte della Costituzione»
I nodi della politica
Premier contro Napolitano è scontro istituzionale
Sbloccati due procedimenti al premier che torna imputato come gli altri
Il lodo Alfano è illegittimo La Consulta dichiara incostituzionale la legge che blocca i processi alle 4 più alte cariche dello Stato
La Corte: «Viola il principio di uguaglianza dei cittadini»
Un sit-in organizzato davanti a Palazzo Chigi dopo la decisione della Consulta
Il Cavaliere: «La Corte è di sinistra»
Il Pd frena: «Ora si sottoponga al giudizio»
«Una sentenza politica «ma io vado avanti»
L’opposizione si divide Idv e la sinistra: «Dimissioni»
di MARINA MARESCA
sabilità è della sinistra che, a suo parere, ha in mano l'Italia, i media ROMA - Un attacco durissimo ai e le istituzioni. «Se non ci fosse Silgiudici della Corte costituzionale, vio con tutto il suo governo, con un accusati di una decisione solo poli- supporto del 70% degli italiani, satica, e uno scontro senza preceden- remmo in mano a una sinistra che farebbe del nostro ti con il presidente paese quello che tutdella Repubblica è la ti sapete. Quindi va risposta di Silvio bene così». Berlusconi alla sen«Abbiamo una mitenza sul Lodo Alfanoranza di magino. strati rossi», ha ac«La Consulta è di cusato Berlusconi, sinistra, io vado «che è organizzatisavanti»: il presidensima e che usa la te del Consiglio, si è giustizia a fini di lotscagliato contro la ta politica. Il 72% Corte ieri sera, apdella stampa è di sipena uscito da panistra, gli spettacoli lazzo Grazioli. «Il di approfondimento capo dello Stato sadella tv pubblica papete voi da che parte gata con i soldi di sta: abbiamo giudici tutti, sono di sinidella Corte Costitustra, ci prendono in zionale eletti da tre giro anche con gli capi dello Stato della spettacoli comici». sinistra che fanno Il premier Berlusconi Ha spiegato di della Consulta non un organo di garanzia ma un or- non aver mai creduto al fatto che il gano politico», ha affermato il pre- lodo passasse «perché con una corte Costituzionale con undici giudimier. Il presidente del Consiglio ieri ci di sinistra era impossibile che lo non ha nascosto l'irritazione per il approvassero». Ma ha assicurato verdetto che lo riporterà davanti ai che la solidità del governo non è in giudici come imputato. La respon- alcun modo intaccata, «né tantomeno la mia volontà di proseguire con determinazione ne mandato ricevuto dal popolo e rinnovato in tutte le più recenti competizioni elettorali», come ha chiarito una nota diffusa da Palazzo Chigi dai toni più equilibrati e moderati. «Non posso non rispettare il responso della Corte Costituzionale nel quadro di un sistema democraforzato di elezione in elezione». Voci più moderate dal vice-presi- tico. Prendo atto tuttavia che quedente Pdl Italo Bocchino che prova sto sistema, soprattutto per le moa evitare toni da guerra civile. «Co- dalità con cui vengono eletti i me tutte le decisioni della Corte an- membri della Corte, rischia di alteche quella sul Lodo Alfano va accet- rare nel tempo un corretto equilitata e rispettata, pur ribadendo che brio fra i poteri dello Stato, i quali il governo ha agito tenendo atten- traggono tutti origine dalla sovratamente conto di quanto la Consul- nità del popolo», ha sottolineato la ta aveva scritto sul Lodo Schifani. nota concludendo con la certezza La decisione non cambia quindi il che «le accuse infondate e risibili quadro politico anche se costringe- che ancora mi vengono rivolte, carà Berlusconi a difendersi dagli at- dranno sotto il vaglio di magistratacchi giudiziari per dimostrare la ti onesti, indipendenti e ossesua estraneità dalle accuse che gli quienti alla legge e alla propria coscienza». vengono mosse».
Il senatùr: «Se si blocca il federalismo è guerra». Gasparri: «La Corte non è più organo di garanzia»
Il Pdl fa quadrato e Bossi minaccia: «Popolo in piazza» ROMA - Una sentenza temuta e giunta non del tutto a sorpresa. Ma di fronte alla decisione della Corte Costituzionale la maggioranza reagisce facendo quadrato intorno al premier e ribadendo che non sarà la sentenza della Consulta a far saltare il Governo. I toni però hanno gradi diversi anche se prevalgono le reazioni dure. A guidare la rivolta e a lanciare avvertimenti al limite dell'insurrezione questa volta più che il Pdl è la Lega con Bossi che torna a minacciare il ricorso alla piazza. «Se si ferma il federalismo scoppia la guerra», fa sapere Umberto
Bossi. I falchi sono comunque in maggioranza anche tra le fila del partito del premier dove prevale la lettura politica della decisione della Consulta. Da Quagliarello a Capezzone da Gasparri a La Russa si spiega che la sentenza dei giudici costituzionali è incomprensibile e incoerente quando chiede che una legge come il lodo Alfano deve avere carattere costituzionale (solo una legge costituzionale può modificare il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge) visto che un simile richiamo non era ar-
rivato quando fu bocciato il precedente lodo Schifani che aveva caratteristiche analoghe. In più si sforzano di leggere, come fa Maurizio Gasparri, una precisa volontà politica nella decisione della Consulta di togliere la “copertura” del Lodo ai processi in cui è imputato il presidente del Consiglio. «La Corte, un tempo costituzionale - attacca Gasparri - da oggi non è più un organo di garanzia, perchè smentendo la sua giurisprudenza ha emesso una decisione politica, che non priverà il Paese della guida che gli elettori hanno scelto e costantemente raf-
ROMA - Antonio Di Pietro e l'Italia dei Valori che poco prima aveva risposto con toni minacchiedono decisi le dimissioni del presidente del ciosi al leader del Carroccio Umberto Bossi, Consiglio e le elezioni anticipate. Il Partito de- rammentandogli che «il popolo non ce l'ha solo mocratico smorza invece i toni e chiede a Berlu- lui». Nessuna richiesta di dimissioni neanche sconi di rispettare i giudici e continuare a go- dal segretario Dario Franceschini: «Si è semvernare, accettando serenamente i processi. Le plicemente ristabilito il principio dell’uguaopposizioni si dividono ancora una volta netta- glianza davanti alla legge, Berlusconi se ne mente nel valutare le conseguenze della sen- faccia una ragione e rispettare la legge». «Spetenza della Consulta sul lodo Alfano, sentenza ro che nessuno –siaugura Massimo D’Alema – che comunque salutano unite come una con- in questo momento, perda la lucidità. Ho visto ferma «dell'uguaglianza dei cittadini di fronte dichiarazioni abbastanza preoccupanti...». Posizione che porta il Pd in netta rottura con Analla legge». «Spero che da oggi il presidente del Consi- tonio Di Pietro, che invoca le dimissioni e attacca il Capo dello Stato invitandoglio la smetta di fare leggi a prolo in futuro «a non essere così prio uso e consumo, si dimetta frettoloso nel firmare provvedidall'incarico e vada a fare quelmenti incostituzionali e immolo che da 15 anni si ostina a non rali». Attacchi inaccettabili per voler fare: l'imputato», attacca il Pd che in questo momento, Antonio Di Pietro. Polemizzanevidenzia Bersani nella riuniodo immediatamente con il Quine dello stato maggiore, «deve rinale e indirettamente con il essere paladino di tutte le istituPd: «Spero che il presidente delzioni». E poco importa se questa la Repubblica, d'ora in poi, non linea allargherà la frattura con sia così frettoloso nel firmare l’ex pm. «Non siamo alleati con provvedimenti incostituzional’Idv ma insieme all’opposizioli e immorali». Immediata la rine e non ho difficoltà a dire che sposta del Pd con la capogruple parole di Di Pietro sono fuori po al senato Anna Finocchiaro luogo e sbagliate», è l’altolà di che accusa il leader dell'IdV di Franceschini. «irresponsabile approssimaL'Italia dei Valori, invece, alzione» per l'attacco a Napolitaza ancora la voce per chiedere le no. Il leader dell’Udc Casini dimissioni di Berlusconi: «Il Dopo la decisione della Conpresidente Berlusconi farà besulta, il Pd prevede un’escalane a prendere le valige e a camtion di attacchi da parte del prebiare aria», dice secco il capomier Silvio Berlusconi e della gruppo al Senato Felice Belisamaggioranza e non esclude che rio. «Il governo ora ha il dovere il presidente del Consiglio, alla morale di dimettersi», gli fa eco fine, punti dritto alle elezioni il suo omologo alla Camera, anticipate nella logica «Muoia Massimo Donadi:«Si vadasubiSansone e tutti i filistei». «Nervi to ad elezioni». La pensa così ansaldi» è infatti la parola d’ordiche Sinistra e Libertà, il partito ne che circola ai piani alti del guidato da Nicki Vendola, che Partito democratico, che dopo ieri dopo la sentenza ha dato vimesi riunisce correnti e candidati e concorda una linea unitaria: nessuna ri- ta immediatamente a un sit-in a piazza Montechiesta di dimissioni, il premier governi e si citorio per chiedere le dimissioni di Berluscosottoponga ai processi come «tutti i cittadini»; ni: “E adesso fatti processare” e “la legge è difesa della Consulta e del capo dello Stato in uguale per tutti”, era scritto sui cartelli inalbenetta rottura con l’alleato Antonio Di Pietro. rati tra gli altri da Paolo Cento, Grazia FranceNessuno nel Pd si aspettava una bocciatura co- scato, Gennaro Migliore, Giuliana Sgrena. Di tutt'altro tenore l'opposizione dell'Udc: la sì netta del Lodo Alfano. La notizia coglie i tre candidati alla leadership mentre sono impe- sentenza «non è il giudizio universale», nota il gnati negli impegni congressuali. Ma per una leader Pierferdinando Casini: «La Corte costivolta, vista la delicatezza del momento, non ci tuzionale ha espresso un'opinione su di una sono distinguo e un vertice serale sancirà la po- legge eci si deveattenere a questa».E conclude sizione unitaria. «La Consulta mette un punto che «il governo che ha preso i voti degli elettori fermo e dice che Berlusconi è un cittadino come deve continuare a fare il suo lavoro: occuparsi tutti gli altri ed è tenuto a sottoporsi a giudi- dei problemi degli italiani, che vengono prima zio», è la lettura, a caldo, di Pier Luigi Bersani di quelli di Berlusconi».
Casini cauto «Il Governo deve continuare a lavorare»
lodo Alfano e dal Quirinale sono filtrati commenti ufficiosi che hanno reso bene il clima che si respira sul Colle. Ancora una volta si fa notare «che ogni giudizio di costituzionalità delle leggi spetta soltanto alla Corte Costituzionale», e in quest'ottica la decisione di ieri sera «è stata accolta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il consueto rispetto». Una indiretta risposta a quanti lo hanno accusato di aver firmato il lodo senza valutare la forma con cui è stato proposta. Si fa infatti notare al Quirinale che nel luglio scorso, al momento della promulgazione della legge, si era immediatamente sottolineato che la sentenza della Corte Costituzionaleche avevabocciatoilcosiddetto LodoSchifani, non aveva sancito che la norma dovesse essere adottata con legge costituzionale. E di questo Napolitano aveva preso atto. Ma la vera attenzione del Quirinale si è concentrata sugli attacchi arrivati da Silvio Berlusconi che ieri sera a caldo lo aveva accusato di stare a sinistra, terzo presidente della Repubblica «eletto da una certa parte politica». Immediata la replica del Quirinale questa volta con una nota ufficiale e molto secca. «Tutti sanno da che parte sta il presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con assoluta imparzialità e in uno spirito di leale collaborazione istituzionale». Una risposta che di fatto mette fine al clima di relativa serenità seguita a mesi ben più burrascosi. Ma ciò che più preoccupa Giorgio Napolitano è ciò che l'atteggiamento del premier puo' prefigurare in termini di clima politico generale. Il rischio di un'ulteriore avvelenamento dei rapporti politici e istituzionali, che potrà avere ricadute sullo svolgimento della vita civile del Paese.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
ROMA - «Il Lodo Alfano è illegittimo». Al termine del se- lano. DIRITTI TELEVISIVI MEDIASET Il processo Mecondo giorno di camera di consiglio i quindici giudici della Consulta hanno bocciato la contestata legge che so- diaset, fermato dai giudici, vede 11 imputati che il 7 luspende i processi delle quattro più alte cariche dello Stato glio del 2006 furono rinviati a giudizio dal gup Fabio Pa(il presidente della Repubblica, il premier e i presidenti di parella insieme a Silvio Berlusconi e al presidente di MeCamera e Senato). La sentenza emessa dalla Corte poco diaset, Fedele Confalonieri. Le accuse erano a vario di tidopo le 18 di ieri parla espressamente di violazione di due tolo di appropriazione indebita, falso in bilancio e frode diversi articoli della Costituzione, il 3 secondo il quale fiscale riguardo presunti fondi neri creati da Mediaset «tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge» e soprat- attraverso la compravendita di diritti televisivi e cinetutto il 138 che regola le leggi di revisione della Carta Co- matografici. Nel corso del procedimento, il pm Fabio De Pasquale aveva sollevato nuove accuse nei confronti di stituzionale. Per queste deve essere previsto un iter più complesso Berlusconi: quella di falso in bilancio (8 ottobre 2007) rispetto alla legge ordinaria con la quale è stato approva- per un documento contabile redatto da Mediaset nel toilLodo Alfanobocciato.Perunamateria comequesta- 2000 e depositato nel 2001 (la contestazione avrebbe secondo i giudici - serve infatti una doppia approvazione comportato lo slittamento dei tempi di prescrizione che dapartediciascunadelle dueCamereadistanzadialme- si sono comunque compiuti nel 2007) e quella di frode fiscale (19 novembre 2007) fino al no tre mesi e la maggioranza as2003, per una cifra pari a 30,9 soluta dei componenti i ciascuna milioni di euro, che ha scongiucamera nella seconda votazione. rato l’abbandono di Berlusconi Il richiamo alla necessità di della scena del processo a soltanuna legge costituzionale per uno to un giorno dalla prescrizione “scudo” alle alte cariche dello del reato (slittata al 26 aprile del Stato è venuto un pò a sorpresa e 2012). Prescrizione riconosciucontraddice la decisione presa ta invece al presidente di Medianel gennaio del 2004 quando la set, Fedele Confalonieri, che aveCorte rigettò la legge precedente va perso la qualifica di imputato in materia varata dal Parlamengrazie alla prescrizione del falso to, il Lodo Schifani. E ciò ha scain bilancio, ovvero dell’unico tenato la dura reazione del goreato dall’accusa del quale doveverno e della maggioranza che vadifendersi.Ora ilprocessodohanno parlato di “sentenza polivrebbe riprendere regolarmentica”. È stato lo stesso ministro te di fronte ai giudici della prima della Giustizia, Angelino Alfasezione penale del Tribunale di no, che ha dato nome al Lodo Milano e Berlusconi dovrà difenstesso a sottolinearlo: «se questo dersi dall’accusa di frode. argomento, che non condividiaPROCESSO MILLS In questo mo, fosse stato usato a tempo deprocedimento la posizione di bito, avrebbe evitato al ParlaBerlusconi, imputato di corrumento a essere indotto a utilizzazione, venneinvece stralciatae il re lo strumento della legge ordiprocesso è andato avanti solo a naria». carico dell’avvocato inglese DaL'esatta valutazione dei moti- Il presidente della Consulta, Amirante vid Mills che è già stato condanvi addotti dalla Consulta si avrà solo quando verranno rese note le motivazioni. Si cono- nato in primo grado a 4 anni e mezzo di reclusione con sceranno solo tra qualche settimana, quando il giudice l’accusa di falsa testimonianza e per il quale si aprirà il relatore, Franco Gallo, le avrà messe nero su bianco, per processo d’appello il prossimo 10 ottobre. A questo punpoi sottoporle nuovamente al voto dei giudici in camera to dovrà essere fissato un nuovo procedimento per il predi consiglio. Sicuramente però un'inversione di tenden- mier, accusato di corruzione in atti giudiziari, con una za rispetto al 2004 c'è stata anche se si deve considerare corte diversa da quella che si è già espressa per il legale che dei quindici giudici che hanno bocciato ieri il Lodo inglese. I due imputati erano stati rinviati a giudizio il 30 Alfano appena cinque allora facevano già parte della ottobre del 2006 dal gup Fabio Paparella mentre il processo difronte aigiudici presiedutida NicolettaGandus Corte. La decisione è stata presa dalla Corte a maggioranza. si era aperto 13 marzo del 2007. Secondo la Procura, MilNove giudici si sono schierati contro il Lodo e sei a favore. ls avrebbe taciuto la verità in due processi nei quali era Decisivi sono quindi stati i voti di due dei giudici che i stato chiamato a testimoniare, e che vedevano sul banco d’accusa proprio Silvio Berlusconi, fornendo deposizioboatos della vigilia davano per indecisi. Con la caduta dello “scudo”previsto dal Lodo Alfano la ni “comprate” per 600mila dollari. E proprio con l’accuprincipale conseguenza pratica - è l'immediata riapertu- sa di aver testimoniato il falso, Mills è stato condannato ra dei dei processi nei quali Berlusconi è imputato a Mi- in primo grado.
ROMA – Mai, dall’inizio della legislatura, il termometro dei rapporti tra il presidente del Consiglio e il capo dello Stato aveva toccato livelli così altidi tensione.Lareazionedi SilvioBerlusconialla sentenza della Consulta sul lodo Alfano rappresenta una drammatizzazione dei toni senza precedenti, che arriva a lambire il Quirinale provocandone una dura reazione. La Corte Costituzionale, attacca il Cavaliere che, uscendo da Palazzo Grazioli è un vero e proprio fiume in piena, «è di sinistra»elo èancheperchè«ilcapo delloStatosapete voi da che parte sta: abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre capi dello Stato della sinistra che fanno della Consulta non un organo di garanzia ma un organo politico». La reazione del Colle è dura. In una nota il Quirinale respinge le accuse del premier. «Tutti – puntualizza il Colle – sanno da che parte sta il presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con un’assoluta imparzialità e in uno spirito di leale collaborazione istituzionale». Un rimbrotto che sembrerebbe non tangere più di tanto il premier. «Non mi interessa quello che detto il capo dello Stato – dice infatti Berlusconi ai cronisti che gli chiedono della nota del Colle – non mi interessa... Mi sento preso in giro e non mi interessa. Chiuso». Da parte del presidente della Repubblica, invece, un commento molto chiaro: pieno rispetto della sentenza della Consulta. Piena rivendicazione del suo ruolo di garante imparziale, messo in dubbiodal presidentedelConsiglio.Con inpiùun’autentica preoccupazione per l'evoluzione della situazione politica di cui in ogni caso nei prossimi giorni dovrà assumere il ruolo di arbitro. Giorgio Napolitano ha vissuto con questi stati d'animo la sentenza della Corte Costituzionale sul
8 Primo piano
Giovedì 8 ottobre 2009
Primo piano 9
Giovedì 8 ottobre 2009
Il centrodestra all’attacco sulla sicurezza idrogeologica
Politica lucana
«La Regione fa poco»
Il sindaco dimissionario di Matera descrive le luci e le ombre dei suoi due anni da primo cittadino
Napoli, Lapenna (Pdl) e Brusco (Mpa): «Basilicata a rischio»
Parla Buccico «Non accetto compromessi» di PARIDE LEPORACE segue dalla prima Poi la gran chiamata di Fini al Csm, quindi la designazione al Senato e l'orgoglio di poter diventare sindaco della sua amata Matera strappandola con il voto al potere di centrosinistra che come un monolite vi governava da mezzo secolo. Il sindaco dimissionario ha accettato di buon grado un'intervista per spiegarmi quello che è accaduto in città in questi 27 mesi e soprattutto annunciare che nei prossimi 18 giorni non ha intenzione di arretrare di un millimetro su quelle che sono le sue personali convinzioni su come si governa una città. Mi riceve nel suo studio che presto lascerà per andare ad esercitare nelle stesse stanze dove operò suo padre nel palazzo di famiglia. Il registratore incide un’ora di conversazione utile a comprendere un personaggio dotato di gran carattere, ma anche riascoltare i vizi e le virtù di una straordinaria città, le difficoltà di un nuovo partito in crisi con gli esponenti più decisionisti. Buccico legge delle mail di cittadini che sono dalla sua parte. Ovviamente è soddisfatto. Con crudo realismo parto dal fatto che la grande speranza di rinnovamento è finita. L'analisi parte da Matera che si “aggruma” alla sua persona. La classe dirigente che impera per decenni e Buccico trova l'occasione per la scesa in campo: «L'amore per la città e la furia calunniatoria che si scatena contro di me con Toghe lucane». I materani stanno dalla sua parte e lui li arringa nei comizi con la sua nota ironia oratoria: «Sono nato qua, voi mi conoscete ma io vi devo dire che sono il mostro di Firenze». Grande ilarità di massa e in due turni si festeggia Buccico sindaco. Il dimissionario con tecnica giurisprudenziale mi parla di una legge per i municipi incompiuta dove il primo cittadino è «ostaggio della maggioranza». Sul suo cammino l'ostacolo è stato rappresentato da liste civiche troppo spesso dotate di poco civismo. Buccico differenzia quella di Acito e boccia in toto le
IL NUOVO PARTITO
DA BRUXELLES
“Io Sud” di Poli Bortone nasce stamani a Roma ma è già critica al governo regionale di centrosinistra «Disoccupazione, emigrazione, fuga di cervelli, incertezza e povertà: questi i risultati di decenni di governo più attento alle logiche di partito che ai reali bisogni della nostra regione». Questo quanto denunciato dagli esponenti del neo-partito “Io Sud”in una nota diffusa agli organi di stampa. Il partito meridionalista (appena nato) della senatrice Adriana Poli Bortone e del segretario regionale Gerardo Graziano passa quindi all’attacco del governo regionale di centrosinistra: «Basta accontentarsi delle briciole, è arrivato il momento di far sentire la nostra voce. Basta con la miriade di sigle di partiti e partitini - continua la nota - di deputati e senatori fantasma sottomessi ai meccanismi della politica nazionale». La nota del partito della senatrice Poli Bortone prosegue: «La Basili-
formazioni di Tosto passate dall'altro lato della barricata e rispetto alle quali Buccico con tagliente giudizio afferma «faccio i migliori auguri al Pd». Affiora il trasformismo, secondo il nostro interlocutore, «endemico alle classi dirigenti meridionali». Il sindaco mi racconta di un «consenso frazionato racchiuso in perimetri di particolarismo esasperato». Una miscela che ha reso ingovernabile Matera. Ma Buccico come ha gestito questo percorso in salita per sua stessa ammissione? «Con il collante dei numeri bisognava inseguire le particolarità del singolo. Anche un ex sindaco di sinistra oggi afferma che questa frammentazione rende difficile il futuro della città». Ma il sindaco del cambiamento ritiene di aver comunque realizzato alcuni provvedimenti indispensabili. «L'ho fatto però con dei limiti. Le mie scelte sono
Adriana Poli Bortone
Gerardo Graziano
cata ed il Sud intero non possono più essere la cenerentola italiana, hanno il diritto di essere parte attiva nelle decisioni nazionali. Per questo è nato “Io Sud”, il partito per il Sud e per il riscatto del Meridione».
state fatte senza la paura che domani me ne dovessi andare. Non ho accettato compromessi, un dato di fatto riconosciuto anche dai miei avversari che lo hanno scritto in messaggi privati». Buccico mi racconta di aver trovato «una macchina comunale sclerotica, vecchissima. Incapace di camminare». Problema affrontato per gradi, in modo da scalfire «le aree del privilegio». Buccico rivendica con orgoglio di essere stato l’unico ad aver stabilizzato «sessanta precari ostaggio del mercato elettorale». Non banalizza mai l'ex sindaco: cita Dorso, chiama in causa le qualità geografiche e storiche della sua Matera. E’ orgoglioso di aver promulgato un bando architettonico internazionale per una piazza della città. Ma il cardine politico nel suo fluento parlare «è la ce-
Su Tosto al centrosinistra: «Auguri al Pd»
La presentazione ufficiale del partito è prevista per stamani nella sala stampa del Senato e sarà presente anche il coordinatore lucano Gerardo Graziano che ha anticipato: «Le decisioni importanti si pren-
sura forte, anzi ineludibile tra politica e potere gestionale». Non è stato facile, racconta Buccico, responsabilizzare i dirigenti, tornare a bandire appalti, ripulire il bilancio , ripensare la raccolta dei rifiuti tornando al porta a porta per differenziare. Piccoli segnali di cambiamento. Ma la grande battaglia era quella di ridisegnare il futuro di Matera. Buccico interrompe il flusso e mette sul piatto che l'Udc di Cappella ha sempre tenuto a cuore l'urbanistica materana non ottenendo grande ascolto dal sindaco. L'avvocato costruisce con logica giureconsulta la risposta alla mia domanda delle cento pistole: «Sulle ragioni dell'Udc ho scritto nella mia lettera che sarà il tempo a definire le astuzie della Storia. So che i dirigenti del mio partito, io no, avevano sottoscritto un accordo programmatico cui abbiamo dato il nostro assenso. Si vedrà quali sono le loro ragioni. Percorsi congetturali non ne faccio». Chiedo ragione dei fatti e Nicolino, come lo chiamano gli amici, risponde: «Il problema di Matera è ugua-
dono a Roma. È nelle aule del Parlamento che si decide il futuro dell'economia e dello sviluppo del Paese. La Basilicata non può rimanere ancora anonima, ha il diritto di essere presente e far sentire la sua voce».
le a quello del Sud. Noi abbiamo un piano regolatore datato e fermo. Una città cresciuta bene ma anche con le sue anomalie, che adesso saranno ingigantite dalla legge regionale sulla casa. Ma il vero problema è stato rappresentato dalla grandi aree. Io ho detto che area Barilla e campo sportivo sarebbero rimaste zone pubbliche. Non so se chi ha posto questioni avesse qualche retropensiero. La commissiona urbanistica diretta da un consigliere di minoranza ha visionato tutte le pratiche. Eravamo arrivati allo snodo del Piano regolatore. Io ho detto chiaro che avrei consultato la mappa catastale dei trasferimenti di proprietà e non ci sarebbe stato nessun abuso. Tutti sanno che la mia intenzione era di privilegiare l'edilizia sociale in tutte le sue articolazioni. Io penso di aver perorato un percorso di le-
galità diffusa». E' questo il nodo gordiano della vicenda. Il regolamento urbanistico avrebbe dato regole certe contro le mani sulla città. Buccico per sua ammissione è contro «l'edilizia contrattata» che piace anche a certi intellettuali di sinistra. Per il sindaco dimissionario non è questione invece di destra o di sinistra. Lui dichiara di aver messo in campo «progettualità e onestà» parole semplici e forse decisive. Si dipinge invece di sinistra per i soldi che ha speso in “politiche sociali”. Inattaccabile sui comportamenti istituzionali: ha rifiutato l'indennità, ha adoperato due volte l'auto blu, non ha telefonino del Comune. Tra i suoi ricordi più belli un ragazzo di estrema sinistra che lo ringrazia per aver vinto il concorso comunale dell'ufficio del piano meravigliato di tanta democrazia e aver istituito la zona franca. Si compiace dei rap-
La serenità: «Ho lavorato senza paura del domani»
Pittella soddisfatto per il fondo rapido per l’Aquila «GRAZIE all'iniziativa assunta dalla delegazione del Pd e con l'intervento che ho sollecitato come vicepresidente del Parlamento europeo, abbiamo chiesto ed ottenuto l'impegno di velocizzare il voto per la mobilizzazione del Fondo di solidarietà in favore dei terremotati abruzzesi». Lo ha dichiarato l’europarlamentare lucano Gianni Pittella e presidente vicario a Brucelles, che poi ha aggiunto: «Bisogna superare, senza perdere altro tempo, un ostacolo regolamentare che non permette di assumere decisioni senza che prima i testi siano stati tradotti in tutte le lingue. Non si può certo sottostare, e in questo sono d'accordo con quanto affermato in Aula dalla collega Barbara Matera (Pdl), a cavilli meramente burocratici quando ci si trova di fronte a situazioni gravissime come quelle che hanno colpito i cittadini aquilani».
porti istituzionali corretti con gli avversari. La prima telefonata di solidarietà è giunta dal presidente della giunta regionale De Filippo. E' lieto di aver creato uno spazio culturale come la Cava del sole. Voleva dare risposte moderne senza inseguire fantasmi sull'isolamento dei trasporti. Un uomo che coniuga l'“estetica” con l'“etica”. A 68 anni rimpiange la politica delle sezioni. Per farmi capire come culturalmente è con Fini mi cita la legge del 1865 della destra storica italiana che concedeva il diritto d'asilo a tutti gli stranieri. Matera città da sempre invasa è per lui città d’accoglienza e quindi libera nelle sue fondamenta civili. Un conservatore liberale che teorizza un 1799 sacro per tutti chiamandosi fuori da sanfedismo reazionario. Non ama la politica dell'insulto, come Napolitano. Voleva dimettersi prima. Il suo grande amico Viti ha consigliato di far passare la visita del presidente della Repubblica e lui si è lasciato convincere. Disdegna i «rumori popolari materani troppo diffusi». Con la sua amica Poli
Michele Napoli
Sergio Lapenna
Napoli - le responsabilità politiche da parte di una classe dirigente che ha sperperato, per anni, denaro pubblico in opere inutili senza mai concentrarsi sugli aspetti importanti legati non solo alla salvaguardia del territorio, ma anche alla programmazione di uno sviluppo socio economico complessivo imprescindibile per la crescita
della regione”. E ancora attacca il consigliere, «chiarissime le responsabilità politiche da parte di una classe dirigente che ha sperperato, per anni, denaro pubblico in opere inutili senza mai concentrarsi sugli aspetti importanti legati non solo alla salvaguardia del territorio, ma anche alla programmazione di uno sviluppo socio
economico complessivo imprescindibile per la crescita della regione». Gli fa eco, il consigliere regionale del Pdl, Sergio Lapenna: «Mentre il territorio diventa, anno dopo anno, sempre più vulnerabile, poco o quasi nulla si fa in termini di prevenzione. Il primato negativo di maggiore rischio idrogeologico nel territorio lucano è detenuto dalla provincia di Matera, con tutti i Comuni a rischio». E ancora “denuncia” Lapenna: «I risultati emersi da una prima sommaria valutazione dei dati sul dissesto idrogeologico evidenziano un quadro allarmante che sottolinea la poca attenzione verso una corretta gestione del territorio». A chiudere il coordinatore regionale dell’Mpa, Gerardo Brusco che sottolineando l’alto numero di comuni lucani a rischio dichiara: «Stupisce che la regione Basilicata non abbia ancora provveduto alla redazione della Carta dei suoli».
SCAGLIONE BACCHETTA I TRASFORMISMI
«La crisi al Comune di Matera sia di insegnamento per il centrosinistra» POTENZA - «Troppi trasformismi, poca coerenza, nuovi movimenti trasversali, liste del Presidente o civiche nominalistiche. La politica lucana è al bivio, via dal centrosinistra chi professa la fede del qualunquismo solo perfini personali. Ilcaso Matera ci insegna molto. Un cattivo esempio per i giovani di Basilicata». Questi in pillole i temi sollevati dal consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione all’indomani della crisi della giunta comunale di Matera che rappresenterebbe per lo stesso Scaglione il segnale di allarme per la politica che premia i “trasformismi”. In una nota Scaglione ha spiegato tutte le proprie valutazioni: «I Popolari uniti parleranno di società e di impegni a favore dei deboli e degli ultimi nella festa regionale di sabato prossimo che si svolgerà a Lauria, non senza guardare con attenzione alla evoluzione del dibattito politico regionale. Non è senza preoccupazione che guardiamo come Popolari alla rappresentazione scenografica che si fa di alcuni episo-
Bortone in questi giorni parlerà di futuro? «Prenderò al massimo un caffè». Sa che il Pdl rischia molto. Anche l'ennesima sconfitta regionale. La sua componente finiana materana lo segue con fedeltà. I big del partito verranno a parlargli, ma lui afferma che «ha poco da cambiare». Ammette di avere un caratteraccio ma sostiene che da buon borghese ha avuto «un contatto molto forte con i cittadini». In Italia è difficile parlare con uno che si dimette. Mi confida: «Sono borghese di nascita, qualcuno ha tentato di farne una colpa parlando di mie ricchezze, ma io non sono diventato ricco con la politica». E' contento di tornare ai suoi libri. Riprovo a chiedergli se nei prossimi diciotto giorni medierà con la sua vecchia maggioranza. Tutto sommato la politica è l'arte del possibile. E lui di rimando sorridendo mi risponde: «Le manderò qualche articolo culturale per il suo giornale». Gli aspiranti pontieri avranno molto da lavorare per rimettere in ordine il quadro politico del dopo dimissioni a Matera. p.leporace@luedi.it
di minori facendoli ergere ad esempi di buona politica da seguire. Preoccupazioni che arrivano direttamente dall'analisi del caso Matera, per il quale in tanti a destra lo avevano fatto diventare il vero elemento di novità e di cambiamento della storia politica lucana, con il portato di tante liste civiche buone a procacciare voti ed a contrabbandare come progetto di prospettiva, solo una banale contrattazione di poltrone. Un esempio che ha prodotto lo sfascio di questi giorni e che inseguito alla Provincia di Matera, dal centrosinistra questa volta, potrebbe ingenerare preoccupanti fenomeni emulatori nei prossimi mesi. Un esempio, cattivo, che si è perseguito alle elezioni provinciali e comunali di Potenza, da parte di entrambi gli schieramenti a caccia di una vittoria. Che poi non si governi a nessuno importa. La politica vive dunque la sua crisi qui, in Basilicata, proprio grazie a fenomeni, spesso ispirati dall'interno degli schieramenti, in maniera confusa e sicuramente per fi-
nalità poco nobili. Consiglieri che si tengono le mani libere facendosi eleggere in liste nominative di berlusconiana memoria; assessori indicati in quota personale che parlando di sfiducia verso la politica e di linearità da perseguire, saltellano di qua e di là facendo nascere movimenti politici trasversali capaci di alimentare nuova confusione; partiti consolidati che individuano i pericoli per la democrazia attaccando le istituzioni anche in maniera spregiudicata dopo aver dato corso ad operazioni di acquisiti e vendite di presenze politiche quasi come le figurine dei calciatori; partiti e sigle confuse tra ricerca di identità territoriali e nuovi leader già sconfitti in passato nelle loro regioni. E potremmo proseguire. Ma quale esempio si dà ai giovani a cui si chiede di credere nella politica? Di politica e di chiarimenti veri, questa Regione ne ha bisogno come il pane.Le buone intenzioni vanno fatte seguire dai fatti, dai comportamenti, dalle scelte coerenti e serie, sempre, non solo quan-
POLITICHE DIPIETRISTE
Belisario contro il governo nazionale
«E’ un disastro» Il Capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, Felice Belisario in una nota ieri ha dichiarato: «E' vero che il peggioramento del deficit è una caratteristica comune a tutti i Paesi colpiti dalla crisi, ma è anche vero che le maggiori spese sostenute non sono andate nella direzione giusta, cioè alle fasce più deboli». Il senatore lucano dipietrista ha poi aggiunto: Anche nella variazione al Dpef, che il Senato ha votato oggi, la filosofia resta la stessa: nessuna copertura per aiuti ai lavoratori, alle famiglie, ai cassintegrati, alle piccole e medie imprese, a tutti coloro che la crisi la stanno vivendo sulla propria pelle». Il capogruppo a palazzo Madama, Felice Belisario poi sempre sulla stessa questione ha concluso sottolineando che «l'inerzia del governo nazionale di centrodestra, che finora ha solo sprecato le risorse che aveva a disposizione, è devastante economicamente e socialmente».
Il capogruppo al Senato dell’Idv, Felice Belisario in una foto che lo ritrae durante la manifestazione di protesta a Roma contro l’approvazione della Legge sullo Scudo Fiscale, Belisario come Di Pietro indossa “ironicamente” la coppola. (L’immagine è stata pubblicata dal senatore su Facebook).
do ci fa comodo. La scommessa Basilicata, di cui evochiamo la prospettiva a partire dalla manifestazione di Lauria, sta tutta nelle dichiarazionidel segretario politico Antonio Potenza quando si auspica la possibilità di moltiplicare gli esempi virtuosi, premiare i meritevoli,puntaresui giovanipiùbravi e capaci, aiutare la ricerca e l'innovazione, mettere a valore le risorse ambientali e culturali. E se la prospettiva politica che ci si offre, è quella di vagheggiare già oggi liste del presidente alle elezioni regionali dove far confluire quelle espressioni che dalla politica succhiano linfa vitale e poi ne aborriscono i metodi per giustificare i continui balzelli da una parte all'altra degli schieramenti, meglio mettere in un cantuccio i trasformisti dellapolitica elasciare alla destra questo primato. Così facendo, la gente di Basilicata non potrà non premiare la coerenza dei comportamenti e riconoscere l'impegno vero per la risoluzione dei suoi problemi».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Basilicata diventa “urgente” la sicurezza idreogeologica. Dopo la catastrofe di Messina, la politica lucana si interroga sullo stato di sicurezza del territorio lucano. I più attivi su questo fronte sono i consiglieri della minoranza di centrodestra. Il primo che interviene è l’esponente del gruppo consiliare An verso il Pdl, Michele Napoli che dichiara: «La Basilicata è una delle regioni ad alto rischio idrogeologico, con intere aree potenzialmente minacciate da fenomeni franosi». «La salvaguardia del territorio - prosegue Napoli - è fuor di dubbio una operazione fondamentale che deve avvenire di concerto tra tutti gli organismi e responsabili istituzionali. Non solo a livello ministeriale ma, anche e soprattutto, a livello locale». E quindi Napoli si rivolge al governo regionale: «La Regione ha il dovere di individuare i canali di finanziamento che devono essere distribuiti». «Chiarissime – sottolinea
10 Primo piano
Giovedì 8 ottobre 2009
Primo piano 11
Giovedì 8 ottobre 2009
Inchiesta Asi Il geometra Piedilato in procura accusa una lobby che avrebbe impedito l’avvio dell’interporto
Tegola Lucandocks sul Consorzio
Lucandocks nasce nel 1987 e poi nel 1990 diventa spa Comincia così l’iter per la costruzione dell’interporto di Tito Un progetto che è piaciuto al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
Nel 1993 l'interporto viene inserito nel piano nazionale dei trasporti e nel giro di due anni viene ammesso a contributo di 16 miliardi di lire Fino a questo momento fila tutto liscio
«Progetto fallito per colpa loro»
LE TAPPE
Replica alle accuse. I due amministratori sono d’accordo sulle responsabilità
Oltre 20 anni per un piano che non è mai partito davvero LA società che avrebbe dovuto realizzare un centro intermodale di interscambio merci nella zona industriale di Tito, nasce nel 1987 e poi nel 1990 diventa spa. Nel 1993 l'interporto viene inserito nel piano nazionale dei trasporti e nel giro di due anni viene ammesso a contributo di 16 miliardi di lire. Il progetto piace. Nel 1998 presenta la prima richiesta di "Parere di compatibilità ambientale”. E due anni dopo il comitato tecnico della Regione Basilicata esprime parere favorevole. Nel 2003 anche il ministero dell'Ambiente esprime parere favorevole alla realizzazione del “primo lotto funzionale”. La consacrazione della Lucandocks arriva con la firma della convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l'inizio dei lavori. Fino a qualche mese fa qualcuno ancora era rimasto a sostenere che forse il progetto sarebbe stato realizzato. Poi i soci della Lucandocks hanno capito che le cose precipitavano e hanno annunciato l’intenzione di mettere in atto azioni di responsabilità nei confronti della società. La Lucandocks, invece, ha presentato un ricorso al Tar, per chiedere che venga annullato il provvedimento del commissario Navazio. Lucandocks chiede anche che il consorzio venga condannato ai danni derivanti dalla revoca dei terreni. Se il Tar non dovesse accogliere il ricorso i terreni verranno riassegnati. Dal primo gennaio, i lotti di Tito Scalo destinati alla realizzazione dell’Interporto cambieranno destinazione d’uso, secondo quanto previsto dal regolamento urbanistico del Comune di Tito. Il commissario Navazio nei mesi scorsi aveva cercato di sollecitare una risposta da parte della Lucandocks per chiarire le intenzioni sulla realizzazione dell’opera in via di progettazione ormai da vent’anni. A partire dal primo gennaio del nuovo anno, quindi, i lotti verranno riassegnati per nuovi insediamenti industriali. Lucandocks, secondo il progetto, avrebbe offerto circa duecento posti di ministero e la Lucandocks Spa. Perché si tratta di un’opera pubblica, anche se realizzata da privati. La storia comincia nel 2002. Nel giro di pochi mesi Piedilato raccoglie le prime soddisfazioni. L’idea al ministero piace. Il progetto supera anche le valutazioni per l’impatto ambientale. Ma, forse, viene ancora sottovalutato. Il Consorzio per lo sviluppo industriale di
lavoro. Di questi una cinquantina presso la Lucandocks e altri 150 presso le altre aziende. La Regione Basilicata ha sempre creduto in questa iniziativa tanto da inserirla nell’Accordo di Programma Quadro per i trasporti con il governo.
Potenza vende alla Lucandocks cento mila metri quadri di terreno a Tito Scalo al prezzo di 185 mila euro. Nel 2004 cominciano i primi problemi. Riguardano l’assegnazione dei lotti. Il prezzo cresce. Ci sono delibere che annullano delibere precedenti e si innesca una guerra a colpi di carta bollata e ricorsi al Tar. Non è, però, l’unico pro-
di ANNA MARIA CALABRESE
Qui sopra il progetto della Lucandocks A sinistra Piedilato
blema che dovrà affrontare il geometra Piedilato. Bisogna far partire le procedure di esproprio. I terreni assegnati alla Lucandocks sono per la maggior parte incolti o utilizzati per il pascolo, ma gli espropri vanno a rilento. E’ in quel momento, forse, che il geometra si rende conto che qualcosa non va. Cerca di sollecitare le istituzioni, ma si rende presto conto di esse-
re solo. Ed è solo anche quando sotto casa lo attende un uomo che con cadenza napoletana gli dice in modo minaccioso di lasciar perdere l’interporto. L’Asi attende in silenzio. I soci del geometra, invece, spingono. Vogliono vedere i primi risultati. Vorrebbero costruire già i primi capannoni e ultimare il «primo lotto». E allora Piedilato segna-
la all’Asi che ci sono altri terreni, oltre 60 mila metri quadri, già di proprietà del Consorzio industriale, che potrebbero essere trasferiti immediatamente. Quelle particelle, però, l’Asi non vuole cederle. La gestione di Mario Vasta, ultimo presidente, aveva svuotato le casse. Maggiorare il prezzo di quei terreni, quindi, poteva essere utile per risanare il bilancio. A gennaio la Lucandocks si ribella, ma l’Asi avvia i procedimenti di revoca. Piedilato capisce che la fine è vicina. In una lettera sostiene di avere i fondi per acquistare le superfici. In pochi sono disposti a credergli. Il commissario nominato al posto di Vasta è Alfonso Ernesto Navazio, sindaco di Melfi. Nella delibera di revoca sostiene «che la Lucandocks non ha manifestato alcuna concreta disponibilità a effettuare l’investimento programmato e che gli espropri risultavano incompleti». Piedilato in quel momento sostiene di avere in mano un milione di euro, ma ricorda al commissario che gli espropri sono di sua competenza. Navazio firma la «revoca dei terreni per la costruzione dell’interporto». Piedilato, invece, va in procura a denunciare quelli che definisce «giochi di potere». Tra i protagonisti ci sarebbero esponenti politici di entrambi gli schieramenti. Centrosinistra e centrodestra d’accordo per portar via l’interporto alla Lucandocks? E’ quello che stanno cercando di capire gli investigatori. f.amendolara@luedi.it
L’INCHIESTA
Intrecci con l’indagine condotta da Basentini
POTENZA - L’altra inchiesta sull’Asi risale a un anno fa. Il pm Francesco Basentini sospetta che qualcuno abbia predisposto falsi bilanci, distratto un finanziamento di 23 miliardi di lire elargiti dal ministero dell’Università e della Ricerca, pagato due volte una fattura di 520 milioni di lire a un’impresa di costruzioni e predisposto un falso programma di opere pubbliche. Quello che gestiva il Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza, secondo la procura, era un «sodalizio criminoso». Il sospetto: «Deviavano le risorse pubbliche per realizzare i loro affari privati». Ecco l’associazione a delinquere: Mario Vasta, già presi-
dente del consiglio d’amministrazione dell’Asi, Paolo Galante, vicepresidente, Vilma Mazzocco, Alessandro Gerardi, Angelo Ruggiero, Rocco Sarli e Donato Scavone, membri del consiglio d’amministrazione, Rocco Tramutola, presidente del collegio dei revisori dei conti dell’Asi, Tiziana De Bonis, consulente contabile esterno, Rocco Alfredo, direttore amministrativo, Mario Cerverizzo, direttore generale, Nunzio De Canio. Le operazioni, sospetta il sostituto procuratore Francesco Basentini, titolare dell’inchiesta, «erano in totale distonia con il core business dell’ente pubblico».
POTENZA - Il sogno impossibile. Un interporto, atteso da oltre 20 anni per favorire il trasporto integrato strade-ferrovie nell’area industriale di Tito e finanziato con fondi Fas. Un «sistema complesso destinato a generare sviluppo per un bacino di utenza ampio e diversificato» che si è perso in mezzo ai vari «tira e molla» tra il Consorzio Asi e la Lucandocks Spa e che ormai è destinato a rimanere soltanto un «sogno nel cassetto». Il Quotidiano ha chiesto a Ernesto Navazio, attuale commissario dell’Asi di Potenza, di fare chiarezza sull’argomento. «La realizzazione dell’interporto - commenta Navazio - si sarebbe dovuta avviare entro il 31 dicembre dello scorso anno, in quanto, secondo il “nuovo piano regolatore generale” dell’area industriale di Tito, successivamente a tale data, le aree oggetto del progetto devono cambiare la propria destinazione d’uso». Dunque, quella che avrebbe dovuto chiamarsi «area M», destinata alla movimentazione e allo stoccaggio di merci dell’interporto di Tito, si appresta ad essere destinata a nuovi insediamenti produttivi. Così come anche la realizzazione di un raccordo ferroviario finalizzato a dotare l’interporto di un’importante struttura logistica a servizio del tessuto produttivo e imprenditoriale locale sembra ormai andata in fumo. D’altra parte, «a che servirebbe - continua Navazio creare adesso un raccordo simile? Sarebbe l’ennesima “cattedrale nel deserto”, data la non realizzazione dell’interporto. E’ meglio destinare i fondi pubblici per sistemare altre situazioni e realizzare opere di cui necessita attualmente la nostra regione». Al momento sono state
Alfonso Ernesto Navazio
avviate le procedure con cui viene revocata l’assegnazione dei terreni destinati alla realizzazione del primo lotto dell’interporto. «E’ l’unica cosa da fare – afferma il commissario Navazio. Non possiamo certo continuare a tenere terreni occupati per un progetto di cui fino ad ora non si è visto nulla. La Lucandocks Spa ha fatto un ulteriore ricorso al Tar, ma sono tranquillo perché a questo punto non possiamo fare diversamente. Abbiamo provato a sollecitare questa società in diverse circostanze - sostiene il commissario dell’Asi - addirittura abbiamo provato a vendere loro le quote di partecipazione dell’Asi, ma senza riuscirci. Finora non abbiamo visto nessuna concreta disponibilità da parte della Lucandocks ad effettuare l’investimento inizialmente programmato». Dunque, nient’altro che la prevedibile fine di un infinito “braccio di ferro” tra Asi e Lucandocks Spa, finito anche davanti al tribunale amministrativo regionale, già diversi anni fa. Motivo della contesa il prezzo con cui i terreni dovevano essere venduti
dall’Asi alla Lucandocks. Il Tar, nel mese di giugno 2008, ha deciso che per le terre già acquistate dall’Asi la Lucandocks deve pagare 10 euro e 32 a metro quadro, mentre per i nuovi terreni da espropriare 30 euro a metro quadro. Ma non solo, essendo una parte di questi terreni già stati acquistati dall’Asi nel 2003 e aggiungendo a questa somma altri anticipi effettuati negli anni precedenti, il Consorzio regionale per lo sviluppo industriale vanta dalla Lucandocks «un credito pari a 800 mila euro – sottolinea il commissario del Consorzio industriale di Potenza - In varie circostanze e in vari incontri abbiamo sollecitato questo pagamento. Noi abbiamo un regolamento consortile che prevede che sulla base dell’esproprio dobbiamo aggiungere delle spese generali di circa il 10 per cento e questa è la cifra che ogni assegnatario ci deve pagare. Addirittura in un incontro di luglio con l’assessore regionale Loguercio, ho anche esortato i responsabili della Lucandocks ad acquistare direttamente i terreni in modo tale da velocizzare i tempi di
realizzazione dell’impianto, a testimonianza del fatto che l’Asi non vuole lucrare su niente. Il vero problema è che siamo di fronte ad una società che non è stata in grado di portare a compimento un’idea brillante, geniale, avuta negli anni ’90. Mi chiedo: è possibile mai che una società che si è candidata per effettuare un progetto così importante non è riuscita a trovare 800 mila euro prima del 31 dicembre scorso? E’ lecito allora pensare che forse è mancata una volontà reale di dare vita all’interporto». E Mario Vasta? Ecco come la pensa il presidente che ha preceduto Navazio: «Un progetto di 20 anni fa ormai è vecchio. In 20 anni il mondo cambia. Il tarlo sta all’interno di una società, la Lucandocks appunto, che, nonostante ingenti investimenti pubblici, non è riuscita a portare avanti questo importante progetto. Il problema sono stati loro, in quanto non capaci di sfruttare questa enorme opportunità. Non hanno pagato i terreni, cosa possono pretendere adesso? Tutto quello che sta succedendo è solo l’inevitabile conseguenza di una cattiva gestione».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
POTENZA - Quando quella che era solo un’idea stava per trasformarsi in un progetto da qualche milione di euro, già approvato dal ministero, sarebbero cominciati i problemi. Delibere che marciscono nei cassetti in attesa di approvazione, strane interpretazioni del piano regolatore, niente lavori di collegamento ferroviario, nessun terreno espropriato. Risultato: la Lucandocks Spa non è riuscita costruire neanche il primo lotto di un’opera che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti definisce «strategica», l’interporto di Tito Scalo. L’affare, c’è chi è pronto a giurarlo, faceva gola a tanti. Una lobby, addirittura, avrebbe cercato di acquisirlo. Un gruppo di potere «trasversale» che prima avrebbe cercato di scoraggiare gli imprenditori, poi avrebbe tentato di ostacolare il progetto e alla fine ne avrebbe impedito l’esecuzione. E’ su questa ipotesi che stanno lavorando gli investigatori della Squadra mobile di Potenza, coordinati dai magistrati della procura della Repubblica. L’inchiesta è partita da una deposizione. Dal racconto di un geometra che credeva di aver avuto un’idea geniale: Antonio Piedilato, classe 1942. Era riuscito a convincere imprenditori, amministratori pubblici e professionisti della bontà del suo progetto. Uno scalo ferroviario interno con braccio ferroviario su area autonoma per l’interscambio del trasporto gomma-rotaie e viceversa, un’area per lo stoccaggio di container, un’area specialistica per i prodotti agricoli e un collegamento diretto allo scalo ferroviario tramite un anello di raccordo, avrebbero fatto dell’interporto di Tito «un’opera d’interesse nazionale». Così la definiscono nel progetto. Qualche settimana fa, prima della partenza per Napoli del sostituto procuratore Henry John Woodcock, il geometra Piedilato era seduto in procura, per descrivere quelle che chiama «violazioni di legge» ed «eccesso di potere». Il racconto di Piedilato sarebbe partito da lontano. Dalla «convenzione» tra il
La consacrazione della Lucandocks arriva con la firma della convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’inizio dei lavori. E’ in questo momento che, secondo Piedilato, sono cominciati i problemi
PARLANO NAVAZIO E VASTA
«Giochi di potere» trasversali dietro il fallimento Chi ha ostacolato la proposta? Indaga la polizia di FABIO AMENDOLARA
Nel 1998 presenta la prima richiesta di "Parere di compatibilità ambientale” Due anni dopo il comitato tecnico della Regione Basilicata esprime parere favorevole
Giovedì 8 ottobre 2009
Il mare dei veleni Il racconto di un contabile tedesco che parlò ai giudici di business milionari
Dalle armi alle scorie L’anello che unisce i trafficanti di veleni alle cosche della ’ndrangheta reggina e cosentina mi sono stati effettuati quasi 12 trasporti di di GIUSEPPE BALDESSARRO un numero di armi di vario tipo nell'ordine REGGIO CALABRIA - Veleni e Calabria, di 150 circa per volta». A provvedere al tratrafficanti e società di comodo, rifiuti e cri- sporto c’era «una società di trasporti aerei minalità organizzata. Uno dei nodi sui quali con sede in Lugano, a nome Metro-Cargo». ci si è sempre interrogati sono i rapporti tra Nel fornire ogni dettaglio, come il colore del esponenti di rilievo della ‘ndrangheta e fac- piccolo aereo utilizzato per i traffici, l’ex trafcendieri internazionali coinvolti nello smal- ficante spiega anche dove questo materiale timento illecito di scorie. Come sono venuti a veniva custodito dai calabresi. Il luogo gli fu riferito da Felice Iaquinta, di contatto questi due mondi apparentemente non legati tra di loro? Una chiave di lettura, e Potenza (ma residente a Corigliano), che avequindi un’ipotesi, viene fatta proprio dai ca- va anch’esso un ruolo di primo piano nell’afrabinieri, nel rapporto di cui abbiamo inizia- fare. «C’era una specie di deposito ove soprattutto le armi venivano nascoste in attesa to a scrivere nell’edizione di ieri. L’anello di congiunzione sarebbe stato il di essere prelevate e distribuite». E tale nascondiglio era «un posto nel traffico di armi e droga, sviquale ci stavano dei monaci o luppato negli anni ‘90 dalle qualcosa di simile, in zona Ca’ndrine calabresi, che si ap- LA RICHIESTA signana». L’uomo insomma poggiavano a società di coperindividua un’area geografica tura estere. precisa. In quella parte della Ci sono due nomi in particoprovincia di Reggio Calabria, lare attorno a cui ruota, in a pochi chilometri da Africo, questo senso, parte dell’indaesistono due località che sagine sulle «navi a perdere». rebbero riconducibili alle deUno è la «Bavaria spa» e l’altro scrizioni del pentito. Uno è un è quello Marcus Instinsky, un vecchio convento a Pardesca, tedesco che per anni è stato il nel comune di Bianco e l’altro contabile della stessa società. è una zona sempre nella stesL’uomo ha dimostrato di cosa area detta appunto «connoscere molto bene le dinamivento». che calabresi, al momento delEd ecco le conclusioni dei le dichiarazioni tra l’altro era carabinieri dopo aver cercato stato arrestato in Italia. E nel i relativi riscontri. ’93 inizia a rendere dichiara«Ad Africo nuovo, regno inzioni rispetto ad un traffico di contrastato del clan Morabiarmi e droga che vedeva come to, in quel periodo fu sequeprotagoniste proprio le costrato un’ingente quantitatische della regione. Intervenga vo di armi. Nella zona sud di Si parte dalla premessa che Napolitano Reggio Calabria, nel ‘94, altro dopo la caduta del muro di sequestro viene fatto a CristoBerlino gli arsenali della ex IL RESPONSABILE Mezzoforo Eceliestino». E sono armi Rdt, furono smantellati e ven- giorno del Pdci, Michelangelo dello stesso tipo descritto da duti da ufficiali senza scrupo- Tripodi, si rivolge, in una nota, Instinsky. li al migliore offerente. al Presidente della Repubblica Insomma c’era un filo eviDice Instinsky: «Soprattut- chiedendo un suo intervento in dente tra la Germania e i poto nei primi tempi vi fu un merito alla scoperta del relitto tenti clan della Locride, ma enorme afflusso di quelle ar- di una nave contenente rifiuti anche tra i tedeschi e le famimi che, raccolte in una caser- tossici al largo di Cetraro. Sema di quel territorio della ex condo Tripodi, «la scoperta del glie di Corigliano. Il collaboratore infatti riconosce le foRdt e precisamente a Cottbus, relitto, con a bordo 120 fusti tografie di Giovanni Fino (apvenivano fornite sia a paesi o pieni di rifiuti tossici, sta angopunto di Corigliano) e Giusepgruppi armati che le richiede- sciando i cittadini. Angoscia pe Stipo (di San Luca). Quevano, sia a persone che le ac- accresciuta dal fatto che a dist’ultimo viene indicato dagli quistavano in proprio, ovvia- stanza di circa un mese dalla mente in quantitativi inferio- scoperta, nulla di concreto, so- investigatori quale «soggetto ri. Tra questi vanno inserite le prattutto da parte del Governo, di particolare importanza che spedizioni fatte in Calabria. è stato fatto. C'è da considera- collega la criminalità organizzata cosentina e quella C’era poi la droga che proveni- re anche la presenza di un’alreggina del versante ionico», va dalla Colombia e giungeva tra nave nei fondali di Amanin Europa e nella stessa Ger- tea, sempre in provincia di Co- anche perchè «Giuseppe Stipo è fratello di Francesco, gemania». senza, il recente ritrovamento A preoccuparsi delle spedi- di una collina di rifiuti radioattivi nero di Sebastiano Romeno, detto “U staccu”, esponente di zioni e dei traffici veniva usa- e l’aumento dei tumori sulla ta come società di copertura la costa. L’inerzia potrebbe com- rilievo della ‘ndrangheta di San Luca». Bavaria. promettere una situazione che A questo punto appare Per questo Instinsky, che è già delicata». chiaro il coinvolgimento dei ne era il contabile, è a conoclan calabresi nel traffico di scenza di «un vasto traffico di armi da guerra e droga, soprattutto cocaina, armi e droga. Ma non si capisce ancora il coled in misura minore eroina, che provenendo legamento con il traffico di rifiuti. Questo dalla Germania, arrivavano per via aerea in passaggio che viene spiegato da Aldo Anterritorio italiano e precisamente nei pressi ghessa. Anghessa, conferma lo scenario do Intindella montagna della quale ricordo il nome sky, durante l’interrogato dall’allora procu“Aspromonte”». Insomma il contabile dimostra di saperne ratore di Matera, Nicola Maria Pace, mentre tanto, e nel fornire tutti i dettagli sui soci del- si trova agli arresti domiciliari a Brumate la Bavaria, non dimentica neppure alcuni (Como). E’ un faccendiere che sa molte storie particolari inquietanti sul quantitativo di ed è agli arresti per «traffico di armi, matearmi e droga spedito a Reggio dal 1988, fino riale nucleare e titoli di stato falsificati». E lui che riferisce, secondo il rapporto dei caal maggio del ‘90. «Per la droga - riferisce - si effettuavano tre rabinieri «di stretti legami tra la società Batrasporti ogni due mesi per un quantitativo varia, la ‘ndrangheta (gruppo Morabito), la mediamente di 8 chili per volta di sostanza sacra corona unita, nonchè tra tutti i persostupefacente allo stato puro. Quanto alle ar- naggi di rilievo emersi nell'ambito delle in
LE INDAGINI L’assessore regionale all’Ambiente un’ora in Procura
Santochirico a Paola per un coordinamento Per contribuire alla formazione di un «quadro di conoscenze» nella vicenda che ha al centro l'affondamento di una nave carica di rifiuti tossici (forse anche radioattivi) nel mare Tirreno, il vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, che è anche assessore all’ambiente, ha incontrato ieri mattina il Procuratore della Repubblica di Paola, Giordano Bruno. Gli elementi esaminati durante l’incontro – durato circa un’ora – serviranno anche ad avviare l’azione di monitoraggio che le Regioni Basilicata e Calabria hanno deciso di avviare per individuare eventuali altri relitti sospetti (le organizzazioni criminali, infatti, avrebbero fatto affondare altre navi cariche di rifiuti davanti alla coste calabresi e lucane). Da fonti vicine all’assessorato all’ambiente della Basilicata è stato precisato che «finora dal Governo e dal Ministero dell’Ambiente non vi è stata la dovuta attenzione alla vicenda delle cosiddette navi dei veleni.
Il ministro Prestigiacomo risponde alla Camera al question time
«Già partita da Cipro una nave per verificare se è il Cursky» ROMA L'operazione di verifica sulla nave dei veleni è già partita. Lo ha riferito il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel corso del question time alla Camera. «In questo momento è partita una nave da Cipro, la nave della Saipem, società del gruppo Eni, che si è offerta gratuitamente di fare verifiche, innanzitutto per capire se si tratta del mercantile Cursky, nave utilizzata per il trasporto di rifiuti radioattivi dalla 'ndrangheta e affondata nel
1992». «Subito dopo – ha aggiunto il ministro – se è questa la nave, disporremo il recupero dei barili che faremo con la massima sicurezza» e «alla luce di quanto si accerterà, valuteremo se conviene tirare su il relitto o mettere in sicurezza il relitto nei fondali». Prestigiacomo ha difeso l’azione dell’esecutivo in merito alla vicenda, precisando che il problema non è stato sottovalutato: «Il governo è stato tempestivo e ha fatto tutto quello che si poteva fare».
E’ l’autore delle rivelazioni che hanno consentito di individuare il relitto
Oggi l’interrogatorio del pentito Fonti davanti ai magistrati antimafia di Reggio REGGIO CALABRIA - E' fissato per oggi l'interrogatorio del pentito di 'ndrangheta Francesco Fonti, che parlò dell’affondamento di alcune navi cariche di rifiuti altamente pericolosi, eseguito dalla malavita su commissione. L'uomo sarà ascoltato nell’ambito delle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, e relative al ritrovamento della presunta «nave dei veleni», individuata a largo di Cetraro , agli inizi del mese, grazie alle rivelazioni fatte da una fonte confidenziale agli inquirenti di Paola. Come aveva annunciato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, mercoledì al termine di una riunione fra i rappresentanti di tutte le Procure interessate dal caso, Fonti, che è stato per lungo
tempo legato alla criminalità organizzata di San Luca (Reggio Calabria), sarà ascoltato dai magistrati della Dda di Catanzaro e di Reggio Calabria, che approfondiranno se ed in che misura l’uomo può contribuire all’indagine. L’attività della Procura di Catanzaro è finalizzata, come prima cosa, ad accertare se il relitto della nave ritrovata sia o meno quello della nave «Cursky» che, secondo le ipotesi inizialmente costruite dalla Procura di Paola –che poi ha trasmesso il caso per competenza all’Ufficio del capoluogo calabrese -, sulla scorta delle dichiarazioni di una fonte confidenziale, potrebbe contenere una quantità di fusti che racchiudono scorie radioattive. È stata la misteriosa fonte, infatti, ad indicare, sia pur in maniera non del tutto precisa, la presenza del relitto a largo di Cetraro.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
12 Primo piano
Bruxelles mette sotto osservazione undici paesi. La ripresa è attesa nel 2012
Deficit, procedura Ue per l’Italia Giulio Tremonti frena: «Il nostro disavanzo non è tra i più alti» di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – La Commissione Ue ha aperto procedure per disavanzo eccessivo nei confronti di altri nove Paesi – tra cui l’Italia – che chiuderanno il 2009 con un deficit sopra il 3%. Salgono così a 20 su 27 gli Stati membri messi sotto stretta sorveglianza da parte di Bruxelles. Motivo: «Sebbene i livelli di disavanzo siano di natura eccezionale, principalmente conseguenzadella graverecessioneeconomica e delle sue dimensioni imprevedibili, tali livelli – spiega la Commissione – non sono nè prossimi al valore di riferimento del 3% nè possono essere considerati temporanei». «Deficit as usual», commenta il Tesoro con Giulio Tremonti, sottolineando come quella italiana «non è una situazione eccezionale» e come «rispetto a quello degli altri Paesi il livello del deficit dell’Italia non è certo tra i più alti». La Commissione evidenzia comunque che, nelle previsioni, l’Italia scenderà sotto il 3% di deficit solo nel 2012 e che il debito «non diminuisce in maniera soddisfacente» verso la soglia del 60%. A questo punto sono solo sette i Paesi della Ue che alla fine del 2009 avranno un deficit sotto il 3%: Cipro, Finlandia, Lussemburgo, Bulgaria, Svezia, Danimarca ed Estonia. E se per gli undici Paesi già sopra il 3% nel 2008 – tra cui Francia, Spagna e Regno Unito – la procedura per deficit eccessivo era scattata prima dell’estate, ieri è stata la volta, insieme all’Italia, Germania, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Portogallo. In pratica, «oltre il 90% del
Pil europeo è in deficit eccessivo», evidenzia il ministero guidato da Giulio Tremonti. Ora, entronovembre Bruxelles dovrà mettere a punto le raccomandazioni da indirizzare ai nuovi Paesi sotto procedura, indicando anche la data dalla quale dovrà cominciare l’opera di risanamento. Raccomandazioni che dovranno essere varate dal Consiglio Ue di dicembre. Nel rapporto sull'Italia si sottolinea come sia sul fronte del deficit sia su quello del debito le condizioni del Patto Ue di stabilità e di crescita non vengano rispettate. Questo pur considerando la flessibilità del Patto, che in tempi di grave crisi tollera disavanzi che non siano troppo lontani dal 3% e che siano temporanei. Condizioni non soddisfatte da tutti i Paesi sotto procedura. La situazione italiana, in particolare, è dovuta in parte alla «severa recessione» che ha colpito tutti i Paesi della Ue, ma in parte alle «debolezze strutturali» della nostra economia. Debolezze che penalizzeranno una ripresa attesa come «molto moderata». Sostenuta, comunque, dalle misure di rilancio adottate dal governo che – secondo Bruxelles – rappresentano «un’adeguata risposta alla recessione», tenendo conto dell’elevato debito pubblico e dei limitati margini di manovra a disposizione del nostro Paese. Nel dettaglio, la Commissione Ue spiega come il deficit 2009, previsto dal governo al 5,3%, non solo «va oltre» il 3%, ma si situa a un livello che «non è prossimo» al valore di riferimento. Inoltre si tratta di un disavanzo eccessivo che «non può essere considerato temporaneo», visto che resterà sopra il 3% «fino al 2011, per poi scendere al 2,7% nel 2012».
Si inizierà a lavorare da Villa S. G. spostando la ferrovia a Cannitello
A dicembre il primo cantiere per il Ponte sullo Stretto Ciucci: «Nessun collegamento con la tragedia di Messina» Matteoli: «Fondi privati, impossibile dirottarli sulla sicurezza» ROMA – Lo spostamento della linea ferroviaria a Cannitello, nel comune di Villa San Giovanni: sarà questa la prima opera di avvio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto. «Il cantiere partirà a dicembre» dice Pietro Ciucci, presidente Anas e amministratore delegato della Stretto di Messina spa e Commissario straordinario dell’opera fino a qualche giorno fa. «I primi lavori riguardano necessariamente lo spostamento delle interferenze – spiega Ciucci all’Ansa – in questo caso, la ferrovia di Cannitello che verrà spostata più a monte». Nei primi mesi del
Solo sette gli Stati “virtuosi” sotto il 3%
Lo Stretto visto dalla costa calabra
Crollo dei consumi dopo 28 anni
LaBorsa Titolo A2A Ansaldo Sts Atlantia Autogrill Banco Popolare Bca MPS Bca Pop Milano Bulgari Buzzi Unicem Campari Cir Enel Eni Exor Fiat Finmeccanica Fondiaria - Sai Generali Geox Impregilo Intesa Sanpaolo Italcementi Lottomatica Group Luxottica Group Mediaset Mediobanca Mediolanum Mondadori Parmalat Pirelli & C Prysmian Saipem Snam Rete Gas Stmicroelectronics Telecom Italia Tenaris Terna Ubi Banca Unicredit Unipol
Ultimo Prezzo 1,331 13,49 16,93 8,54 6,48 1,414 5,3 5,3 11,76 6,21 1,601 4,285 17,1 13,13 9,335 12,47 14,31 18,37 5,885 2,95 3,0175 10,24 15,2 17,78 4,7 9,365 4,8175 3,555 1,898 0,3815 12,78 21,04 3,285 6,39 1,181 12,05 2,68 10,41 2,66 1,042
2010 tocca all’altra sponda: partiranno i cantieri stradali in Sicilia, ovvero la progettazione e il collocamento della linea stradale Torre Faro verso Messina. «Dopo il blocco, ingiusto e dannoso, degli anni scorsi, i due soggetti principali hanno ripreso a lavorare da lunedì scorso» dice ancora Ciucci riferendosi a Eurolink (la società di progetto costituita dall’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata la gara per costruire il ponte, formata dalla capogruppo mandataria Impregilo e da altre imprese tra cui la spagnola Sacyr Sa e Condotte) e a Parson Transportation Group, incaricata delle attività di controllo e alta sorveglianza. La quota pubblica di risorse è pari al 40% del costo complessivo dell’opera. Per il Ponte sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro con delibera Cipe, cui si aggiungeranno 900 milioni di aumento di capitale «nei prossimi mesi». E Pietro Ciucci, concordando con il ministro Matteoli, si dice convinto che «non c'è nessun collegamento tra quanto accaduto nel Messinese e la realizzazione del ponte sullo Stretto. Anzi, se i cantieri fossero stati avviati due anni fa, come previsto, questo
avrebbe di certo aiutato tutta l’area, sia dal punto di vista economico che del monitoraggio ambientale». «Condivido tuttavia - aggiunge Ciucci - la necessità di mettere in sicurezza il territorio e opere infrastrutturali». I capitali per la costruzione del Ponte sono in gran parte privati e non possono essere dirottati. A precisarlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, in un intervento pubblicato da Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. «L'opera, –spiega Matteoli–considerata una priorità dal governo, verrà realizzata, per oltre 5 miliardi di euro facendo ricorso a capitali privati, attraverso il project financing. A questa cifra si aggiungerà un miliardo e trecento milioni di euro di fondi pubblici, già stanziati dal Cipe, per realizzare gli interventi propedeutici sulle costesiciliana e calabrese, cioè opere stradali, ferroviarie e di consolidamento dell’assetto urbano». «Alcuni esperti –aggiunge il ministro – mi dicono che se tali opere fossero state già eseguite, l'emergenza messinese sarebbe stata vissuta in modo più attenuato. Desidero, inoltre, precisare che i fondi pubblici per il Ponte non sono nella cassaforte del Ministero ma saranno stanziati di finanziaria in finanziaria». Il ministro lo ribadisce perchè «nell’immaginario collettivo e, purtroppo anche nella convinzione di qualche collega parlamentare, si ritiene che i fondi per il Ponte possano essere dirottati per mettere in sicurezza i territori colpiti dall’alluvione di Messina. Cosìnon èperleragioni chehoesposto, mentre è escluso che i privati investano nella messa in sicurezza dei territori senza possibilità di recuperare il capitale o ottenere ricavi».
Variazione 1,3372 13,5493 17,0031 8,6079 6,4872 1,4161 5,2572 5,3411 11,8015 6,2219 1,5955 4,2935 17,1747 13,1462 9,359 12,4603 14,2742 18,355 5,8988 2,9695 3,0173 10,2516 15,2047 17,9207 4,7158 9,3783 4,8124 3,5947 1,8887 0,3807 12,8182 21,1349 3,2933 6,4064 1,1871 12,1478 2,6892 10,4152 2,673 1,0366
Max
Min
1,359 13,65 17,23 8,7 6,575 1,427 5,35 5,4 11,9 6,29 1,609 4,32 17,31 13,28 9,47 12,58 14,43 18,46 5,94 3,005 3,05 10,3 15,3 18,17 4,77 9,48 4,85 3,63 1,899 0,385 12,97 21,38 3,3025 6,47 1,196 12,33 2,715 10,48 2,6975 1,045
1,323 13,45 16,85 8,525 6,39 1,405 5,145 5,225 11,71 6,16 1,581 4,2725 17,1 12,98 9,265 12,37 14 18,19 5,81 2,94 2,9775 10,17 15,09 17,68 4,6825 9,31 4,7225 3,555 1,861 0,375 12,69 20,93 3,28 6,32 1,18 11,9 2,675 10,31 2,64 1,023
Indici FTSE/Nome Valore Italia All-Share 23.897,61 MIB 23.414,28 Italia Mid Cap 25.756,30 Italia Small Cap 25.645,97 Italia Micro Cap 23.757,08 Italia STAR 11.285,11
Var % -0,18 -0,19 +0,11 +0,17 +0,74 -0,03
MaggioriRialzi Nome Bca Pop Mil Pirelli E C Geox Unipol Bulgari
Valore 5,30 0,3815 5,885 1,042 5,30
Var % +2,91 +1,60 +1,29 +1,26 +1,24
MaggioriRibassi Nome Mondadori Terna Mediobanca Impregilo A2A
Valore 3,555 2,68 9,365 2,95 1,331
Var % -1,32 -1,11 -1,06 -0,92 -0,89
MercatiEsteri Indice Cac 40 Dax 30 Dow Jones Ftse 100 Nasdaq
Valore 3.756,41 5.640,75 9.698,75 5.108,90 2.104,22
Var. % -0,37 -0,30 -0,33 -0,57 +0,03
Cambi Nome Acquisto Vendita Euro/Dollaro 1,4674 1,4678 Euro/Sterlina 0,9221 0,9226 Euro/Yen 130,31 130,40 Euro/Franco Sv. 1,5164 1,5177
MateriePrime Nome Petrolio Oro Argento
Valore Unità di misura $ 69,65 Barile (158,987 Litri) $ 1043,1 100 Troy Oz. (3,110 Kg) $ 17,4 5000 Oz. (155,517 Kg)
Versace abbandona il Giappone TOKYO – La “Gianni Versace” dice addio al Giappone e, dopo 28 anni di presenza, si avvia a liquidare entro fine mese la seconda e ultima unità operativa della Gianni Versace Japan, l’ufficio delle pubbliche relazioni che include anche quanto resta delle divisioni della sede centrale, chiusa a maggio. Il crollo dei consumi dei beni di lusso nel Sol Levante, avviato dalla crisi economica, fa la prima vittima illustre che è nel pieno di una ristrutturazione di gruppo dopo l’arrivo a luglio di Gian Giacomo Ferraris (ex ad di Jil Sander) alla guida di uno dei più famosi campioni del fashion Made in Italy, con testimonial del calibro di Elton John e Jennifer Lopez. A luglio la maison della “medusa” aveva già chiuso tre delle quattro boutique residue della rete di vendita diretta. «Stiamo risolvendo le ultime pendenze – ha spiegato all’Ansa il portavoce della società, Atsushi Oue, che dal prossimo mese sarà un consulente della Versace – e c'è il proposito di aprire nuovi negozi nel 2010: come e quando
Versace in passerella
è ancora da stabilire». In altri termini, ha aggiunto Oue, il Giappone è un mercato importante e quindi la speranza è di «tornare di nuovo aprendo negozi o attraverso i grossisti». Gianni Versace ha avuto un vero boom durante il periodo della 'buble economy' degli anni Ottanta, prima di perdere – secondo stime di settore – progressivamente terreno fino alla chiusura ormai prossima delle attività. Un dato su tutti: nel 2008 Versace ha segnato ricavi per 1,6 miliardi di yen (poco più di 12 milioni di euro al cambio attuale), contro i 4,1 miliardi di yen di quattro anni fa, in base alle proiezioni della società di consulenza Teikoku Data Bank.
Censite 300 imprese
Agriturismo estate nera il mercato è in flessione ROMA – Sondaggio di Agriturist, associazione agrituristica di Confagricoltura su un campione di 300 operatori, selezionati in tutta Italia, per conoscere l’andamento della domanda di agriturismo durante l’estate scorsa. «Chi, a inizio stagione, aveva annunciato che l’agriturismo sarebbe cresciuto – commentano da Agriturist – si è chiaramente allontanato dalla realtà. Non possiamo che guardare con preoccupazione ai fine settimana autunnali, nei quali la flessione della domanda registrata nei mesi estivi potrebbe farsi sentire ancor più severamente». Gli ospiti dell’estate, secondo quanto dichiarato dal 46% degli intervistati, sono diminuiti; e il 45% ha registrato prenotazioni per soggiorni più brevi, rispetto allo scorso anno. Il 39% degli operatori ha poi dichiarato che le prenotazioni degli stranieri hanno subito una flessione. Tutto questo ha contribuito a determinare, nel 24% dei casi, una utilizzazione dei posti letto inferiore addirittura al 50%.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Economia 13
Italia / Mondo
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
SIGNORI DELLA TRUFFA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ANDREA DI CONSOLi La storia dell'uomo è piena di truffe. L'ultimo clamoroso caso internazionale è quello di Bernard Madoff, “il mago di Wall Street”, che ha polverizzato miliardi di dollari che facoltosi businessman e istituti privati di ogni parte del pianeta gli avevano affidato, negli anni, con il massimo della fiducia. La cronaca quotidiana è piena di piccole e grandi truffe messe su per sbarcare il lunario, e ci sono alcune trasmissioni televisive italiane - come “Mi manda Raitre” e “Striscia la notizia” - che hanno tra le loro ragioni d'essere proprio la denuncia dei truffatori. Tutti conoscono la famosa scena di Toto' (in Tototruffa '62) che riesce finanche a vendere la Fontana di Trevi, ma tutti noi pensavamo che il clamoroso gesto di Toto' appartenesse soltanto alla fantasia cinematografica, e invece no, perchè leggendo il libro di Domenico Vecchioni I signori della truffa (Editoriale Olimpia, 187 pagine, 16,50 euro) scopriamo che il rampollo di un'agiata famiglia austro-unagrica, Victor Lustig, nato nel 1890, aveva fatto una cosa simile addirittura con la Tour Eiffel (si era finto Vice Direttore Generale delle Poste e dei Telegrafi e aveva convocato nel lussuoso Hotel Carillon di Parigi le più importanti società francesi di riciclaccio del ferro, dichiarando che la Francia voleva sbarazzarsi dell'ingombrante simbolo). Ovviamente la Tour Eiffel non è stata affatto venduta, ma il diabolico Lustig ha tratto il suo buon guadagno dalla tangente imposta al primo offerente a favore dell'intermediario, cioè di se stesso. Questa è solo una delle tante storie che Domenico Vecchioni racconta nel suo libro. Un'altra incredibile truffa di cui veniamo a conoscenza leggendo questo libro è quella di Otto Witte, un clown tedesco con qualche precedente penale alle spalle. Nell'agosto del 1913, approfittando di una impasse diplomatica e di qualche difetto di comunicazione, Otto Witte riesce a farsi incoronare per alcuni giorni Re d'Albania, finché non viene scoperto, e poi costretto a una rocambolesca fuga. Nei grandi truffatori, com'è evidente, c'è anche, spesso, un elemento fascinoso e geniale. È il caso di Hans Van Meegren, un pittore olandese un po' in ombra che però sapeva rifare i quadri di Vermeer alla perfezione, ma non nel senso di riprodurli, no, lui ne dipingeva proprio di nuovi “alla maniera di” Vermeer, tanto che il suo guadagno scaturiva dal fatto che ogni tanto “scopriva” un nuovo Vermeer, che ovviamente vendeva per cifre astronomiche. Nella sua vita Van Meegren ha dipinto e venduto 14 falsi Vermeer, riuscendone a vendere anche uno a Hermann Goering. Pochi lo sanno, ma tra le tante vittime di truffe c'è anche Marcel Proust, che racconta la sua esperienza in Pastiches et Melange, libro del 1919. La truffa è ideata da un certo Henri Lemoine, che nel maggio del 1905 si presenta nella sede londinese della società De Beers (proprietaria delle più importanti miniere di diamanti nel Sud Africa) e comunica al direttore della
società, Sir Julius Wernher, che lui è in grado di produrre diamanti in laboratorio grazie all'uso dell'elettricità. Wernher, sentendo la notizia, è preoccupato che questa “invenzione” possa far crollare le quotazioni societarie della De Beers, e quindi decide di sovvenzionare la ricerca di Lemoine, e di non perdere d'occhio questo strano scienziato francese. Dopo varie visite nel laboratorio, però, si scopre che non è vero che quelle che Lemoine tira fuori dal suo miracoloso forno (e dalle sue miracolose combinazioni di polveri) siano diamanti appena sintetizzati, ma che Lemoine le tira fuori con un abile gesto da prestigiatore. Intanto, però, la notizia dei diamanti “facili” si è già rapidamente diffusa, e le quotazioni della De Beers (incluse quelle di Proust) precipitano rovinosamente. Tra le tante storie di truffe che Domenico Vecchioni racconta, la più enigmatica e “scientifica” è quella che un raffinato signore di cui non si saprà mai il nome - mette a segno a Parigi nel 1964. In una fredda mattina di febbraio, davanti a una lussuosa gioielleria di piazza Vendôme, un elegantissimo signore scende da una Rolls-Royce. Entra nella gioielleria e dice al gioielliere proprietario di voler fare un regalo importante alla propria moglie. Dopo varie proposte, il ricco signore sceglie una bellissima margherita, un pezzo raro, un'opera d'arte. A quel punto chiede il prezzo. Il proprietario della gioielleria risponde a bassa voce la cifra, che ammonta a 200.000 franchi. Il ricco signore, senza scomporsi, accetta l'offerta. Soltanto, ammette di avere un piccolo problema; sì, perchè uscendo di casa non pensava di spendere più di 100.000 franchi. A quel punto chiede al proprietario se è possibile attendere qualche minuto, il tempo di mandare una lettera a sua moglie (tramite il suo autista) per chiederle di prelevare dalla cassaforte di famiglia la parte mancante della cifra. Il gioielliere accetta, dice che non c'è nessun problema. Bene. Però c'è anche un altro problema, dice il signore ricco: purtroppo ha il braccio destro ingessato, e quindi non può scrivere di suo pugno la lettera. Quindi chiede al gioielliere se può scriverla lui, la lettera. Il gioielliere dice di sì, che non ci sono problemi. E quindi detta la lettera, nella quale specifica che siccome si tratta di una sorpresa, non deve fare nessuna domanda all'autista sulla destinazione di tale somma. A quel punto la lettera viene data all'autista, ma questi, anziché andare a casa del signore ricco, va a casa del gioielliere, facendosi consegnare dalle mani della moglie 100.000 franchi. La sera, quando il gioielliere torna a casa, trova la moglie ansiosa e fremente, e ovviamente gli chiede con gioia di che sorpresa si tratti. Ma lui cade dalle nuvole e, dopo un po', capisce di essere stato pesantemente truffato. Un'ultima truffa che vorrei citare dal libro di Vecchioni è quella del falso scoop dei diari di Hitler. Nel 1983 un certo Gerd Heidemann, un semplice redattore di “Stern”, osses-
Siete molto abili nel condurre le trattative di affari, ma l'eccessiva sicurezza potrebbe danneggiarvi. In amore il dolce e l'amaro si alternano.
TORO 21/4 - 20/5
Magnifiche novità per la vostra professione: dovrebbero darvi la carica per impegnarvi a fondo. In amore state scherzando con il fuoco
GEMELLI 21/5 - 21/6
La situazione nel lavoro è in evoluzione e si potrebbero presentare buone occasioni per voi: siate vigili. In amore dovete cambiare tattica.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete il cervello che va al massimo dei giri: sfruttatelo per scegliere la strada più giusta nella professione. Un amore altalenante.
I CONTRATTI IN DEROGA NON SONO PIÙ UN TABÙ
Anzi, li reputo necessari
LEONE 23/7 - 23/8
di NINO FALOTICO* segue dalla prima Lo stesso stabilimento Fiat di Melfi, ultimo grande investimenti industriale nel Mezzogiornoè nato anche grazie ad una deroga contrattuale, così come gli stessi patti territoriali ed il contratto d'area della provincia di Potenza prevedevano il ricorso alla deroga contrattuale, benché, alla luce dei poco soddisfacenti risultati conseguiti, andrebbero rimodulati incardinando la riduzione contratta del costo del lavoro in una più sistemica politica di convenienze localizzative. La riforma del modello contrattuale consolida dunque una consuetudine che si è dimostrata nel tempo efficace per ridurre il differenziale di competitività delle aree sottosviluppate, molto più delle gabbie salariali evocate a sproposito dalla Lega, una dannosa sciocchezza che respingiamo totalmente. La riduzione temporanea e soprattutto negoziata del costo del lavoro, insieme al contenimento dei costi energetici, alla riduzione del gap infrastrutturale e alla fiscalità di vantaggio, può essere uno dei fattori di rottura per vincere l'inerzia della crisi industriale e invertire il trend che sta penalizzando la base produttiva ed occupazionale della Basilicata. Da qui la necessità di un tavolo trilaterale con Regione, associazioni imprenditoriali e sindacati per rilanciare quelle politiche di crescita e sviluppo contenute nel documento unitario presentato da Cgil, Cisl e Uil nel dicembre 2008. Il contrasto alla crisi infatti non può esaurirsi con il solo ricorso agli ammortizzatori sociali, è ne-
sionato dai cimeli nazisti, conosce un pittore-falsario di nome Konrad Kujau. Insieme decidono di mettere a segno un colpo clamoroso, ovvero fingere di aver ritrovato 62 quaderni scritti direttamente da Hitler. Heidemann va dal direttore di “Stern” e gli chiede 10 milioni di marchi per avere l'esclusiva. Il direttore è perplesso, la cifra è troppo alta; epperò decide di far esaminare i
cessario invece una politica industriale di più ampio respiro per arginare un fenomeno inedito che qualifica in maniera radicalmente diversa dal passato questa crisi, ovvero la delocalizzazione alla rovescia, come dimostrano nella nostra regione le vicende Daramic e Mahle, per citare solo le più eclatanti, aziende sostanzialmente sane che hanno preferito abbandonare la Basilicata per concentrare la produzione, non in paesi a basso costo del lavoro, ma in altri stabilimenti occidentali. In una regione che vive una crisi al giorno e che incomincia a sentire il pesante costo sociale della recessione economica la deroga contrattuale, inquadrata in una più organica politica del lavoro e delle attività produttive, è una strada che può essere tentata, senza farsi irretire da una coerenza ideologica che nella sua miopia non sa farsi interprete della sempre più precaria condizione del lavoro in Basilicata. In questo scenario assume un ruolo significativo il rilancio delle proposte e delle iniziative sindacali unitarie che dovranno essere adeguatamente ponderate e condivise. La conclusione di alcuni contratti nazionali, come quello del settore alimentare, e le aperture sulla contrattazione territoriale, come sul programma operativo Val d'Agri, sono di buon auspicio perché rinsaldano quello spirito unitario che è ancora più necessario per tracciare e percorrere un nuovo percorso condiviso per il bene dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati della nostra regione. *segretario regionale generale della Cisl di Basilicata
diari ad alcuni autorevoli storici, e questi confermano che si tratta di diari originali, quasi certamente scritti da Hitler in persona. “Stern”quindi li acquista, e fa il colpo giornalistico del secolo. La storia ufficiale del nazismo, stando alla lettura dei diari, subisce una drastica rilettura. Ma, dopo qualche settimana, incominciano a emergere i primi dubbi, le prime domande.
Tempo qualche giorno e si scopre che i presunti “diari” di Hitler sono pieni di strafalcioni storici, di neologismi sconosciuti ai tempi del Terzo Reich, e che sono stati redatti con inchiostro recente. Heidemann finisce in carcere, e il suo sogno di pagare i debiti, che aveva accumulato per acquistare cimeli e testimonianze dell'epoca nazista, finisce miseramente in una stanza di prigione.
Da un incontro di lavoro può nascere un'idea molto interessante: merita di essere sviluppata. In amore state perdendo il controllo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Spesso siete troppo critici e polemici con i vostri collaboratori e questo certo non vi giova. In amore fatevi desiderare.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Negli affari potrebbe arrivare quanto prima una svolta decisiva: siate vigili. L'amore va afferrato al volo, con coraggio.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Le vostre scelte professionali nascono da una grande preparazione ed esperienza: sbagliare sarà quasi impossibile. Il feeling continua...
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Ancora una volta avrete la conferma di avere fatto la sintesi migliore negli affari. In amore guardate lontano: potete farlo
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete ottime carte in mano e nella professione potete osare di più. Non rincorrete una persona che fa sempre la preziosa.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Datevi da fare per rimediare nel modo migliore ad un errore di valutazione nel lavoro. Clima teso e instabile in amore.
PESCI 20/2 - 20/3
Il lavoro in questo periodo è molto impegnativo, ma vi farà fare molte esperienze positive. L'amore vi dà lo sprint giusto.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14
15
La cittĂ abbandonata e la villa di Oppido incoronate dalla World Monument Found
L’Unesco dei ricchi sceglie Craco I 100 siti del mondo da salvare: due localitĂ sulle tre italiane scelte sono lucane PRECEDENTI ILLUSTRI E FUTURO DA STAR di DAMIANO LATERZA LA Basilicata, questa volta, fa ambo. Ovvero ne piglia due su tre. Stiamo parlando del “World Monument Foundâ€?, una fondazione privata internazionale che si occupa di tutelare e valorizzare, in tutto il mondo, i beni culturali e ambientali in pericolo. Ebbene, questa sorta di Unesco dei ricchi che ha sede a Nuova York, in Madison Avenue - ogni due anni seleziona un centinaio di siti per i quali si propongono interventi di salvaguardia e rilancio culturale. Di questa magica lista, che si compila con cadenza - appunto - biennale (e dal 1996) hanno giĂ fatto parte le Chiese rupestri di Matera (1998) e celebri siti come l'antica Pompei, i trulli o le Cinque Terre e perfino il Cimitero Acattolico di Roma. Ed ecco il verdetto relativo alle localitĂ che usufruiranno di riguardi e sostegni per il biennio 20102012: in Italia spuntano solo tre luoghi, due dei quali sono in Basilicata (da discarica per rifiuti tossici a paradiso da tutelare il passo è breve). Si tratta di Craco vecchia, la cittĂ fantasma dalle mille suggestioni, giĂ location di illustri produzioni cinematografiche intercontinentali e la Villa di San Gilio a Oppido Lucano, gli smisurati resti di una lussuosa magione di campagna di epoca romana (con annesse terme) dalla monumentalitĂ straniante. La terza localitĂ , caso curioso, è “lucanaâ€?, si, ma solo di nome: Ponte Lucano, alle porte di Roma (si, non c'entra niente). Per tornare alle nostre rigogliose lande, invece, c'è da dire che gli interventi di cui i due siti individuati necessiterebbero (secondo le candidature che i rispettivi soggetti locali hanno inviato al Found) sono, attinenti al sempre costante rischio franoso (per l’abbagliante skyline post-we-
stern di Craco) e all’annientamento dell’incuria selvaggia e delle continue scorrerie di moderni tombaroli col metal detector, per la fascinosa villa di Oppido, già teatro di indicibili festini. Se per Craco il futuro passa, dunque, attraverso la via obbligata del recupero scenografico per una fruibilità massiva, quello di Oppido necessita della creazione di condizioni che rendano il sito almeno - udite, udite - visitabile. E già , perchÊ allo stato attuale la villa si trova soggetta alle sacrosante attività agricole che riguardano i terreni circostanti ed è resa inagibile da secoli di scosse sismiche insidiose. Per tale sito si punta alla creazione di un network - sul territorio limitrofo - di simili, incantevoli ruderi per la delizia del visitatore moderno piÚ esigente. Non dimentichiamo che il reperto si trova in una zona ricca di altre meraviglie archeologiche, come la villa ellenistica di Moltone di Tolve, tra le piÚ importanti del meridione, e la villa tardo romana di Masseria Ciccotti. Per Craco, come detto, il sogno è di quelli da far girare la testa e la partita è senza dubbio ostica: l’obiettivo finale sarebbe quello di sfruttare ulteriormente (e in maniera massimamente intelligente) la risorsa socio-paesaggistica nell’ambito dell’industria dell’audiovisivo. Il forte potere emozionale del luogo pare essere assai consono alla settima arte e Gibson, piÚ d’ogni altro, docet. A questo punto, però, la domanda è d’obbligo: a quando l’istituzione di una Film commission regionale, dotata di adeguate liquidità (ricordate le royalties?).
IL PROGETTO DELL’AMMINISTRAZIONE PER IL PARCO MUSEO SCENOGRAFICO di ANTONIO CORRADO CRACO - Il centro storico di Craco vecchia, noto come il “paese fantasmaâ€? perchè abbandonato a causa di una gravissima frana, è entrato ufficialmente a far
parte della “Watch List 2010â€?, che comprende i cento siti del mondo da salvare. Lo ha deliberato martedĂŹ a New York il “World Monument Foundâ€?, la Fondazione privata internazio-
In alto un’immagine di Craco vecchia In basso la villa di San Gilio di Oppido
Maratea Caso Marlane: il Prc di Potenza parteciperĂ alla manifestazione ad Amantea
Di Trani: Noi parte civile? Valuteremo MARATEA - Sulla vicenda della Marlane, la fabbrica di Paria a mare, al confine con la Basilicata, nella quale hanno trovato lavoro e morte anche molti operai di Maratea,il comuneguidato daMario DiTrani non ha intenzione di starsene a guardare. L’amministrazione ha avviato una valutazione per comprendere qual è stata l’incidenza del fenomeno per la cittadina lucana della costa tirrenica. In modo da prendere in considerazione l’ipotesi di costituirsi parte civile nel processo contro l’azienda tessile di Praia. L’inchiesta della Procura di Paola - come ormai è ben noto - è giunta ormai agli sgoccioli con una decina di rinvii a giudizi.Le ipotesidireatosono omicidiocolpo-
so dei dipendenti dell’azienda (forse piÚ di 150) che sviluppato malattie tumorali dopo essere stati a contatto con i materiali tossici che si trovavano all’interno dello stabilimento e disastro ambientale: nel sottosuolo sarebbero state sepolte sostanze tossiche di vario tipo che avrebbero provocato un profondo inquinamento di terra e mare. La vicenda delle sostanze nocive sepolte sotto il suolo della Marlane di Praja a Mare, emersa dall'inchiesta che conduce la procura di Paola - ha affermato ieri il segretario provinciale del Prc, Francesco Cirigliano - non può assolutamente essere slegata dalla vicenda delle navi dei veleni affondate nel tirreno al largo di Cetraro e, si teme, al largo di Mara-
tea. La federazione provinciale ha annunciato la propria presenza alla manifestazione che si terrà ad Amantea, in Calabria, il prossimo 24 ottobre. Se solo le istituzioni preposte - aggiunge Cirigliano - avessero avuto orecchie per ascoltare non si sarebbe dovuto aspettare l’inchiesta delle procure: alla Marlane si poteva intervenire a tempo debito se solo ispettorati del lavoro e Asl avessero compiuto il proprio dovere. Abbiamo la necessità di organizzare la piÚ ampia mobilitazione che siacapace di nonlasciar caderenel silenzio quanto sta emergendo rispetto ad un mezzogiorno d'Italia che - conclude rischia di essere trasformato in una discarica a cielo aperto.
nale che si occupa della tutela e valorizzazione di beni ambientali e monumentali. La nomionation di Craco era stata proposta la scorsa primavera dall’attuale sindaco Giuseppe Lacicerchia, allora neppure ufficialmente candidato, con il geologo Claudio Margottini, che ieri ha espresso immensa gioia e soddisfazione per il riconoscimento. Il piano generale di azione, delineato dal Comune già nel 1996, prevede il recupero e restauro di edifici ai soli fini conservativi e scenografici, di edifici ai fini di un loro riuso per le attività di produzione di progetti culturali e artistici da realizzare nel parco e la la messa in sicurezza dei percorsi di visibilità del centro, la realizzazione di reception, la sede del Parco museo scenografico, culturale e scientifico, e interventi per l’accessibilità : Il Comune - ha detto Lacicerchia alla presentazione della nomination il 27 aprile scorso - dovrà istituire un Parco Museo scenografico, culturale e scientifico prevedendo una regolamentazione che disciplini gli accessi, le attività e la gestione insieme a Craco Ricerche e una Fondazione dedicata al francescano Niccolò Onorati, scienziato naturalista di Craco, impegnato nella rivoluzione partenopea del 1799. AffinchÊ il Piano di Azione venisse realizzato, occorreva concentrare l'attenzione su Craco di molti soggetti nazionali e internazionali oltre alla popolazione locale. Questo per allargare la partnership e la cooperazione e spingere verso una maggiore internazionalizzazione del sito, delle sue attività e dei protagonisti di tale fantastico progetto. Anche sul piano finanziario, oltre alle autorità regionali e nazionali, è indispensabile lanciare una grande campagna di raccolta fondi per la preserva-
zione del sito e la sua valorizzazione. L'inserimento nella Wacth List del Wmf -disse in aprile Lacicerchia- potrà determinare, grazie all'importanza del riconoscimento e alla conseguente elevata esposizione mediatica internazionale che ne consegue, un impatto molto positivo su: conoscenza e sensibilizzazione della pubblica opinione e delle autorità pubbliche; supporto all'internazionalizzazione del sito, delle partnership e delle attività ; miglioramento della visibilità e interesse per potenziali finanziatori; attraverso eventuali specifiche reti di cooperazione con i nostri enti scientifici e in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana, Craco e altri siti inseriti nelle Wacth potranno progettare e realizzare interventi dimostrativi e diffondere buone pratiche. La cooperazione con Wmf migliorerà anche le performance gestionale del sito sotto il profilo dello scambio di esperienze e di valutazione con gli esperti Wmf. Oggi il sito è in totale abbandono e persino interdetto alla circolazione delle persone, per il forte rischio di crolli, ma presto potrebbe diventare un enorme spazio interdisciplinare. Non resta che predisporre, di concerto con il Wmf, il progetto di valorizzazione, ed è quello che faremo nei prossimi mesi. Di piÚ non posso dire anche perchè con la Fondazione internazionale vige un rigido protocollo anche in tema di comunicazione, che io sarò tenuto a osservare. Il World Monuments Fund (Wmf) è una delle organizzazioni private nonprofit la cui attività è dedicata alla conservazione delle opere d'arte e di architettura a livello mondiale mediante l'attività sul campo, la raccolta di fondi, l'istruzione e la formazione. a.corrado@luedi.it
$=,(1'$ 263('$/,(5$ 5(*,21$/( ³6$1 &$5/2´ $99,62 5(/$7,92 $*/, $33$/7, $**,8',&$7, , $]LHQGD 2VSHGDOLHUD 5HJLRQDOH ³6DQ &DUOR´ YLD 3RWLWR 3HWURQH ,QJ *LXVHSSH 6SHUD , 3RWHQ]D 7HO H PDLO SURYYHGLWR UH#RVSHGDOHVDQFDUOR LW )D[ ZZZ RVSHGDOHVDQFDUOR LW ,, /D JDUD KD SHU RJJHWWR O DIILGDPHQWR GHOOD JHVWLRQH GHO EDU ULVWR UR H WDYROD FDOGD XELFDWR QHL ORFDOL D TXRWD GHO 3DGLJOLRQH / GHO 3OHVVR 2VSHGDOLHUR ³6DQ &DUOR´ GL 3RWHQ]D 1XPHUR *DUD &,* '$ &DWHJRULD Q ,, 9DORUH ILQDOH WRWDOH Ÿ ,9$ SHU O LQWHUR GHFHQ QLR Ÿ DQQXL D IDYRUH GHOO $]LHQGD 2VSHGDOLHUD ,9 3URFHGXUD $SHUWD ,9 $**,8',&$=,21( 2IIHUWD HFRQRPLFDPHQWH SL YDQWDJJLRVD 9 $**,8',&$=,21( GDWD 9 2))(57( 5,&(987( 9 $**,8',&$7$5,2 6RFLHWj 0DJOLRQH 6UO *UXSSR 6DUQL 3LD]]D GHOO 8QLWj $SULFHQD )* ,9 %DQGR GL JDUD *8&( 6 GHO
*85, Q GHO 9 68%$33$/72 9, 'DWD GL VSHGL]LRQH GHO SUHVHQWH DYYLVR ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH ,QJ *LRYDQQL '( &267$1=2
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 ore in Basilicata
GiovedĂŹ 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
Gli indagati che hanno patteggiato ora raccontano in aula il sistema delle mazzette
«Questo è il metodo De Sio» Cambiano di nuovi i giudici del processo Eni-Agip. Prossima udienza a dicembre POTENZA - Cambiano i giudici per la quarta volta dall’inizio del dibattimento, e bisogna risentire i due testimoni chiave, tra cui Gerardo Gastone. Risultato: sono passati otto anni dai primi arresti nell’inchiesta della procura di Potenza sugli appalti Inail e la costruzione dell’oleodotto della Val D’Agri, si rinvia il processo a dicembre, e si ritorna indietro di tre udienze, con la garanzia che se gli imputati non dovessero riuscire a farsi assolvere nel merito per i reati di cui sono accusati, quasi tutti beneficeranno dei nuovi termini riformati per una comoda prescrizione. Quello che è rimasto a Potenza, e che è proseguito ieri mattina, in realtà è soltanto uno dei processi che sono scaturiti dalle indagini condotte nel 2001 dal pm Henry John Woodcock. Già sei anni fa venne inviato alla procura di Roma tutto quello che riguardava la corruzione dei vertici dell’Inail, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ente pubblico previdenziale ricco di un notevole patrimonio immobiliare. Il direttore generale di allora Alberigo Ricciotti patteggiò la pena con l’accusa, assieme al presidente del collegio dei sindaci, Vittorio Raimondi, morto qualche tempo fa, già a capo a Palazzo Chigi dell’ufficio legislativo della presidenza del Consiglio dei ministri, più tanti altri. Al pm Salvatore Colella, che ha ereditato il fascicolo, oggi resta da dimostrare l’esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di reati come quello, e per questo ieri mattina è sfilato in aula
proprio Alberigo Ricciotti, oramai un signore sulla settantina, che ha spiegato come gli venivano in tasca le mazzette della “De Sio costruzioni”, l’impresa potentina che è al centro del processo. «Raimondi mi corrispondeva delle somme. Lui mi diceva che erano il provento di alcune consulenze che voleva dividere con me… Sono stato massacrato, ma non rinnego la mia confessione». Ricciotti non ha detto a che titolo il defunto presidente del collegio dei sindaci dividesse con lui quel denaro. Il meccanismo con cui giravano le tangenti l’ha spiegato meglio poco dopo un agente immobiliare di Roma, che ha a sua volta patteggiato la pena nel 2003, e a quei tempi lavora-
va per un costruttore in affari con i De Sio, che faceva anche da intermediario proprio con i vertici dell’Inail. «Quando c’era una possibilità contattava i De Sio e si accordavano per la somma da pagare». La mazzetta si aggirava attorno all’8-10 per cento del valore dell’opera. L’intermediario incassava circa l’1 per cento, prendeva i soldi da uno dei titolari della “De Sio costruzioni”, che per l’accusa aveva costituito un cospicuo fondo nero anche coi prelievi dalle buste paga dei dipendenti, e la consegnava ai vertici Inail. I carabinieri sarebbero riusciti a documentare almeno uno di questi scambi dal vivo. Ma a volte l'intermediario avrebbe dovuto anticipare di tasca sua con
la garanzia di un certo numero di assegni depositati da un notaio. Quando poi la “De Sio costruzioni” si aggiudicava il lavoro lui se ne prendeva una parte in subappalto, e rientrava così del suo credito. L’affare andato in porto sarebbe stato almeno uno, quello della costruzione della sede Inail di Avellino, mentre per la costruzione della caserma dei carabinieri di Villa D’Agri e un progetto in Puglia le trattative si sarebbero arenate. «Mi raccontò che i De Sio l’avevano scavalcato grazie all'interessamento di un politico che li aveva accompagnati direttamente dai vertici dell’Inail». L’intermediario si chiama Emidio Luciani, e nella prossima udienza potrebbe anche raccontare chi era. Leo Amato
Solo qualche settimana aveva subito un’altra minaccia dei fondamentalisti islamici
Nuovo proiettile al giornalista Nello Rega ROMA - Un’altra busta con un'altra pallottola è stata trovata nell'auto del giornalista Rai di Potenza, redattore di Televideo Rai-Redazione Esteri, Nello Rega, nel parcheggio di Saxa Rubra. Lo aveva comunicato in una nota l’Usigrai che ha affermato : «Oltre alla solidarietà personale, alle indagini delle forze dell'ordine e della magistratura, serve che tutta la Rai si stringa attorno al nostro collega per costruire quella scorta mediatica che gli esperti dicono come l'unico vero deterrente a questo tipo di minacce». Nello Rega, che nel capoluogo lucano di recente ha presentato il suo ultimo libro “Divisi e diversi”, sulla convivenza di cristiani e islamici, aveva già ricevuto, a fine settembre,
Nello Rega
minacce di morte e proiettili . Nelle minacce, aveva spiegato Rega, «si parla di una sentenza di morte che sarà eseguita dagli sciiti libanesi di Hezbollah. In questo momento mi sento solo, senza un'adeguata protezione. Mi confortano gli attestati di
solidarietà, ma lo Stato lo vedo distante, indifferente». «Chiediamo dunque - prosegue l'Usigrai - ai direttori dei telegiornali, delle reti, ai responsabili delle rubriche e delle trasmissioni di informazione di dare il massimo della visibilità possibile alla vicenda di Nello Rega. E' questa la "scorta mediatica" che può aiutarlo, più di ogni altra cosa, rispetto al clima di paura e di intimidazione in cui vuole farlo cadere chi lo minaccia di morte». «L'errore più grave per tutti i giornalisti del servizio pubblico - conclude la nota - e soprattutto di chi ha responsabilità direttive, sarebbe proprio quello di sottovalutare queste minacce e "archiviare" i rischi di Nello Rega come semplici incidenti del mestiere».
Un coro di “no” alla decisione del commissario Sagona di revocare l’appalto a Ferrara
Totalgate, «così si rischia il collasso» Colpo a economia e occupazione nelle osservazioni di Lopatriello, Digilio e Massaro SAURO - E’ una tempesta di critiche quella che cade sulla decisione del commissario della Total di revocare l’appalto allaAti di Ferrara, rispetto all’attività estrattiva di tempa Rossa. In prima fila il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello. «Da tempo - spiega nel suo intervento - un imprenditore del posto, Franco Ferrara, si trova agli arresti domiciliari per un potenziale ad oggi reato di turbativa d’asta, senza la possibilità di difendersi dato che non è stato nemmeno rinviato a giudizio. Così, la presunzione di innocenza sancita dalla nostra Costituzione viene calpestata ancor prima che un indagato diventi imputato. L’annullamento d’ufficio della gara d’appalto - continua desta in me molte preoccupazioni per il risvolto occupazionale negativo della decisione del commissario giudiziario. Un danno economico incalcolabile. Il consorzio di imprese Ati di cui Ferrara è il presidente, ha già manifestato l’intenzione di ridimensionare il personale delle imprese coinvolte in questo scandalo, tutto da dimostrare ad oggi, con ripercussioni facilmente intuibili sul piano sociale ed economico». L’invito di Lopatriello è a tutte le istituzioni: far sentire la
Il senatore interroga Scajola e Alfano
Estrazione petrolifera
propria voce chiedendo giustizia verae rapidasu vicendedi cosìrilevante importanza avvolte ad oggi, mio malgrado, in un assordante silenzio». Ma il primo cittadino di Policoro non è l’unico a mettere in discussione la decisione del commissario. Per il senatore del Pdl, Egidio Digilio, che ha annunciato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e della Giustizia, non ha dubbi: il commissario «ha deciso, unilateralmente e senza moti-
vazioni valide». Anche il senatore sottolinea le ricadute economiche e occupazionali. «I programmi per l'estrazione petrolifera nel Sauro, che rappresenta un serbatoio energetico strategico per il futuro dell'intero Paese, rischiano una battuta d'arresto - aggiunge - che potrebbe avere ripercussioni negative e gravi direttamente sull'approvvigionamento petrolifero italiano oltre che sulla già disastrata economia locale e regionale». «La questione - precisa Digilio -
non riguarda in alcun modo l'inchiesta giudiziaria che può continuare a svolgersi (e che richiede senza dubbio un'accelerazione) senzabloccare ilavori dicostruzione del Centro Oli, in mancanza del quale l'attività petrolifera non può svolgersi». Del medesimo avviso anche il presidente del Csail di Basilicata, Filippo Massaro, che annuncia la mobilitazione spiegando così: «Il Sauro e le sue comunità locali non possono continuare ad essere “ostaggi” di vicende giudiziarie e di provvedimenti che dopo le tante promesse di lavoro e crescita economica, produttiva, sociale e civile si stanno rivelando una nuova beffa sempre più pesante da subire». Per Massaro il caso del Sauro è emblematico: piccole e medie imprese, si badi bene in un comprensorio che tutti gli indicatori socioeconomici segnalano come “area interne tra le più sottosviluppate d'Europa”, hanno scommesso con propri investimenti nelle possibilità di riscatto. Dunque ci sono piccoli operatori economici che hanno pensato a rafforzare i servizi ditte artigiane che hanno ammodernato le proprie strutture per competere nei subappalti che adesso, a seguito della rescissione del contratto tra il commissario nominato dal TribunaledelRiesame diPotenzae l'Ati capofila Ferrara, «rischiano il collasso».
BREVI IN III COMMISSIONE
Ponte di Picerno disagi dopo la chiusura IL PROBLEMA della chiusura al traffico del raccordo autostradale Sicignano-Potenza, è arrivato ieri all’attenzione della terza commissione consiliare permanente del Consiglio Regionale di Basilicata, su proposta del consigliere regionale del Pdl, Antonio Tisci. E’ stato ascoltato in proposito il vice sindaco del comune di Picerno, Rocco Faraone, il quale ha esposto la problematica sottolineando tutte le criticità che la chiusura del raccordo ha generato alla viabilità comunale del centro del Melandro. Il dirottamento dei veicoli - ha dichiarato il vicesindaco della città di Picerno - comporta un sostanziale e concreto aumento del traffico ordinario che non può essere opportunamente sorretto da quella che oggi costituisce la rete viaria interna al comune stesso. Rete viaria che, a causa delle precedenti chiusure del raccordo autostradale, ha subito danni ingenti culminati, in alcuni casi, in vere e proprie zone di degrado infrastrutturale. «Si rendono pertanto necessari – ha concluso ieri il vicesindaco Faraone in fase di audizione – interventi atti a ripristinare e mettere in sicurezza la rete stradale». Interventi che abbisognano del contributo economico di quegli enti, che ognuno per le proprie competenze, sono responsabili del danno cui la comunità picernese, e più in generale l’utenza tutta, è sottoposta. Sul punto la commissione regionale, nell’esprimere il proprio parere si è impegnata a trasferire alla Provincia per quanto di sua competenza, agli assessorati regionali e al presidente della Giunta Regionale, le richieste esposte dal vice-sindaco Faraone. Quest’ultimo, insieme al consigliere Tisci, si è detto «fiducioso».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16 24 Ore in Basilicata
La Regione spenderà 102 milioni di euro entro il 2009
Attacco di Vaccaro a Fiom e Cgil. Prc a Napoli
Fondi europei 2007-2013 De Filippo relazionerà al commissario Samecki
Metalmeccanici, Uil: «Sciopero strumentale»
ENTRO il 2009 la Regione Basilicata effettuerà una spesa di circa 102 milioni di euro, da fondi europei, con «una qualità delle scelte operate in tema di inclusione sociale, per sostenere fondi di garanzia impegnati nei campi dell’innovazione, della ricerca e dell’energia e i regimi di aiuto per le piccole e medie imprese, nel settore dell’ambiente e per la realizzazione di interventi infrastrutturali su tutto il territorio regionale». Sono questi alcuni dei contenuti della relazione che il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, presenterà domani al Commissario europeo, Pawel Samecki, sull’attuazione dei Programmi Operativi 20072013 e sul precedente Por. Nel corso della riunione, a cui parteciperanno anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e l’autorità di gestione del Por, Patrizia Minardi, De Filippo «dichiarerà – è scritto in una nota diffusa dall’ufficio stampa della giunta regionale – che la Regione ha già ad oggi certificato una spe-
Vito De Filippo
Pawel Samecki
sa pari a circa 28 milioni di euro». «La Basilicata – è scritto nel comunicato – a differenza di quanto sta accadendo per altre regioni, che lamentano difficoltà nella fase di avvio della nuova programmazione, causate dal-
la complessità dei nuovi regolamenti comunitari, può guardare con fiducia e tranquillità alla scadenza del 31 dicembre 2009, data entro la quale dovrà essere rendicontata la spesa del biennio 2007-2009, evitando il disimpegno automatico».
Convegno dell’Ans: rinnovati gli organi regionali
Sviluppo: contributo e ruolo del sociologo POTENZA - Sociologi a confronto a Potenza, presso la sala conferenze della società di ingegneria territoriale Geocart, per il congresso regionale dell’Ans, l’associazione nazionale di categoria. I lavori hanno visto la partecipazione dei laureati in sociologia appartenenti al dipartimento Basilicata provenienti da vari centri della regione, del presidente nazionale dell’Ans, Pietro Zocconali, di esponenti dei dipartimenti Campania e Puglia, nonché di esponenti di altre organizzazioni sociali e professionali. Il tema generale del congresso “Il sociologo Ans in Basilicata” è stato introdotto dal presidente uscente Dr. Raffaele Scaldaferri, mentre Rocco Chiriaco, sociologo dell’ambiente, ha tenuto una relazione sul tema “La questione Ambientale come questione Etica – Impatto sociale tra ecologia,politica edeconomia”. Numerosi gli interventi dei presenti, che hanno puntualizzato come la risorsa ambientale si sia tramutata in regione da occasione di sviluppo socio economico in problema ancora tutto da sviscerare e risolvere. Al termine del dibattito, si è proceduto alla elezione per il rinnovo delle cariche statutarie associative in seno al Dipartimento Basilicata. E’ risultato eletto il seguente direttivo: Rocco Chiriaco, Caterina Stabile, Lucia Genovese, Francolando Marano,Raffaele Scaldaferri, Franco Mastropierro, Giuseppe Milia. Con successivo voto del Consiglio direttivo si è provveduto a nominare Rocco Chiriaco come presidente dell’Ans della Basilicata. Caterina Stabile, invece, è stata nominata segretario, mentre Giuseppe Milia è il vice presidente. I sociologi Giorgia Mastroberti e Lorenzo Montemurno, rispettivamente: referente per la provincia di Potenza ed incaricato ai rapporti con l’Ateneo lucano.
Duro affondo dell’Ugl: «Relazioni industriali da riscrivere»
Al, «gestione superficiale e contratti lacunosi» POTENZA - Qualche giorno fa la Cisal aveva duramente contestato il novo modello organizzativo presentato dall’Acquedotto lucano ai sindacati, rispedendo indietroil nuovoorganigramma. Ieri il nuovo attacco dell’Ugl di Basilicata: «All’Acquedotto lucano - hanno dichiarato in una nota il segretario regionale, Giovanni Tancredi, e Giuseppe Giordano- è indispensabile riscrivere le relazioni industriali per assicurare la corretta applicazione delcontratto dilavoro intutto il gruppo e avere un sistemadi regoleaziendalimaturo e condiviso». Per il sindacato il botta e risposta tra la Cisal e una parte della rsu, «che addirittura si sostituisce all’azienda per confutare legittime critiche», dimostra, proprio dalla modalità e dai contenuti della difesa di ufficio fatta da una parte della Rsu , «che l’Acquedotto Lucano spa ha scelto per le proprie relazioni sindacali solo le sigle che gli fanno comodo e che in questi anni gli hanno consentito un’applicazione dei contratti balbettante e lacunosa oltre a disparità di trattamento tra i dipendenti delle società del gruppo che porteranno certamente nel medio periodo danni a tutti i lavoratori». «Noi dell’Ugl – continuano Tancredi e Giordano - abbiamo chiesto più volte quest’anno un incontro per conoscere il piano industriale delle società del gruppo, l’organizzazioneei carichidilavoro, il regolamento per gli incentivi dei tecnici addetti alla realizzazione delle opere finanziate con i fondi pubblici senza ricevere alcuna ri-
sposta. Che, sollevando dubbi e perplessità si ricevano in cambio insulti da una parte della Rsu, dimostra come viene difeso da certe sigle sindacali l’interesse dei lavoratori che arrivano a teorizzare l’inutilità dei contenziosi ma non spiegano quali accordi aziendali hanno fatto per evitarli e, come stia a cuore all’azienda un clima operoso e meritocratico. Nella realtà l’azienda, con l’avallo di alcune sigle sindacali, gestisce il personale con pressapochismo esponendo tutti i dipendenti in materie disciplinate da normative stringenti e sotto il controllo dell’Autorità di vigilanza dei lavori pubblici. Per nascondere i problemi -proseguono ancora i due esponenti dell’Ugl - i nodi prima o poi arriveranno al pettine , non serve la propaganda di brezneviana memoria sulla qualità dell’acqua della città di Potenza sulla base di un articolo della rivista Altroconsumo dimenticando piccoli ma determinanti particolari. I potentini pagano l’acqua ben più della media nazionale e, a parità di consumi, oltre 170 euro in più all’anno di Milano. Di questo dovrebbe chiedere conto il sindaco Santarsiero che, invece, nei giorni scorsi sulla materia si è prodotto in un’inutile eco. L’Acquedotto lucano potrebbe, invece, rendere nota a completamento delle informazioni diffuse in questi giorni la percentuale di acqua che si perde nelle condotte del capoluogo: questo sì un dato determinato dalla gestione dell’azienda».
POTENZA - Non ci sta il segretario della Uil, teressata a fare sindacato e non politica di Carmine Vaccaro. E sulla questione del rin- soppiatto, ha presentato una piattaforma novo del contratto dei metalmeccanici rispe- che contiene una richiesta di incremento salarialeragionevoleeche tienecontodelledifdisce le accuse al mittente. «Quello indetto dalla Fiom Cgil per il pros- ficoltà che il settore sta attraversando e, su questa piattaforma, insieme simo 9 ottobre (domani per chi alle altre organizzazioni sinlegge ndr)è uno sciopero strudacali, sta negoziando con Fementale, inutile, anzi dannodermeccanica, “alla luce del so. Esso serve solo a generare sole” e non nel “ chiuso delle confusione senza affrontare stanze”, un rinnovo contratnessuno dei problemi prodotti tuale utile per i lavoratori meda questa crisi economica e fitalmeccanici». nanziaria invasiva e laceranE poi continua: «Sappiamo te. bene dei rapporti non idilliaci Di più. Esso è uno sciopero che corrono tra la Cgil e il suo disfattista e irresponsabile, sindacato di categoria, ma è che semina falsità e veleni consconcertante come la Fiom sia tro la linea sindacale di Fim e ormai riconosciuta come una Uilm, colpevoli di sforzarsi di sorta di “repubblica indipentutelare i salari attraverso il dente”, visto che in altri settorinnovo del Ccnl di categoria. ri produttivi, anche numeriSolo una grande dose di macamente più rilevanti, come lafede può affermare che la ri- Carmine Vaccaro quello agro-alimentare, la forma del nuovo modello constessa Cgil non si fa problemi a trattuale distrugge il Ccnl nazionale. In realtà esso viene rafforzato sul rinnovare i contratti unitariamente applipiano economico sostituendo la vecchia in- cando le nuove regole. Purtroppo, di fronte a simili contro Uil flazione programmata con un indice di misurazione del costo della vita, imparziale e izioni, la Uil di Basilicata non può fare altro che registrare con amarezza il deteriorarsi adottato a livello europeo». Stabilisce, inoltre, tassativamente che gli dei rapporti unitari in un momento nel quale incrementi contrattuali negoziati devono es- sarebbe quanto mai preziosa una forte coesere esigibili immediatamente dopo la sca- sione». Chi, invece, sostiene le motivazioni dello denza, rafforza il salario legato alla produttività come strumento per attrarre nuove ri- sciopero indetto dalla Fiom di Basilicata è il sorse, ponendo le basi per una detassazione partito della Rifondazione comunista di Basilicata, che ha annunciato la propria predell’intero salario accessorio. La Uilm, dal suo canto, proprio perché in- senza alla manifestazione di Napoli.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Ore in Basilicata 17
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
Legacoop, congresso regionale: delegati presentano un documento in vista dell’appuntamento nazionale
La crisi vista dalle cooperative Le ricette verso la ripresa: a confronto sindacati, istituzioni e politica POTENZA - Un fronte comune contro la crisi; quello di politica, imprenditoria e sindacati a confronto ieri, al Park Hotel di Potenza, in occasione del congresso regionale “crescere nel cambiamento” promosso delle cooperative di produzione e lavoro ( Ancpl ) legacoop Basilicata. Occasione per illustrare il documento che i delegati delle cooperative associate presenteranno in occasione del congresso nazionale dell’Ancpl, previsto per i prossimi 17 e 18 di novembre. Un convegno, quello nazionale, che si svolgerà con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto, proprio per fare il punto sulla più grave crisi economica degli ultimi decenni i cui effetti negativi interesseranno in maggior misura le cooperative stesse. Crisi che investirà «in maniera divesificata nord e sud – come specificato da Paolo Laguardia, responsabile dell’Ancpl per il Mezzogiorno –e che in Basilicata interesserà per lo più i settori dell’industria, dell’edilizia e del manifatturiero. Il quadro che si delinea nella nostra regione è preoccupante e se ne uscirà solo con un una riforma della pubblica amministrazione e se si verificherà un cambiamento di rotta nei comportamenti e nelle relazioni industriali». A sentire gli imprenditori, l’impegno delle amministrazioni è ancora minimo; “ il sistema produttivo lucano si fonda su una rete di piccole imprese – ha spiegato Nunzio Olivieri dell’Api – il sostegno del mondo del credito fino ad ora è servito a ben poco, da tempo chiediamo aiuto allaRegione Basilicataaffinché questa istituisca e sostenga i consorzi di garanzia ma la politica sembra essere sorda alle nostre richieste”. «La Regione dovrebbe pensare ad un programma di opere immediatamente cantierabili – ha proposto invece Vincenzo Stigliano dell’Ance Confindustria – leopportunità fornitedalgoverno con lo stesso piano casa possono essere una grande opportunità per l’intero comparto industriale». Presenti al dibattito anche gli esponenti delle maggiori sigle sindacali con le loro proposte anticrisi. Di “investimenti da attrarre negoziando il costo del lavoro” ha parlato Vincenzo Tortorelli della Uilm, «allettare le imprese offrendo in Basilicata condizioni economiche più vantaggiose per la produzione», è stata invece l’ idea di Carlo Quaratino della Cisl chimici Tessili, mentre la soluzione di Angelo Vaccaro è stata quella di “puntare sulla diversificazione degli orientamenti produttivi”. A rispondere per le amministrazioni provinciali c’erano invece Piero Lacorazza e Franco Stella. «E’ importante puntare ad uno sviluppo verso settori diversi come ad esempio quello del turismo – ha commentato Stella- e pensare anche al fatto che spesso la stessa politica non può andare oltre limiti oggettivi come quelle imposti dalla stessa burocrazia.E’purvero peròche gli amministratori devono assumersi la responsabilità per sostenere le imprese locali ed agire in osmosi con queste il mondo del sindacato». «La crisi internazionale non deve giustificare la nostra impotenza di fronte ad una crisi che ha ben più profonde cause strutturali – ha aggiunto Piero Lacorazza - l’approccio più credibile in questo momento sarebbe quello di provare a fare cose normali fornendo alle imprese migliori condizioni in cui operare ,poi sarà il mercato a operare una selezione». Le cooperative, dal canto loro, una soluzione l’hanno già immaginata, come spiega Maurizio De Santis, presidente Nazionale dell’ Anacpl: “ sarà necessario sostenere politiche volte all’aumento delle dimensioni d’impresa, alla loro messa in rete ed alla valorizzazione delle risorsw umane. Le cooperative sono un valore aggiunto per tutto il territorio”. Anna Musacchio
CULTURE IN FORMAZIONE
Sei milioni e mezzo per progetti culturali La giunta regionale ha approvato l’avviso pubblico A chi è rivolto e come si fa per partecipare POTENZA - La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione, Antonio Autilio, ha approvato l’avviso pubblico denominato “Culture in formazione”, che prevede una spesa complessiva di 6 milioni 500 mila euro. L’avviso pubblico definisce le modalità e i termini per la presentazione di progetti integrati finalizzati alla formazione e
qualificazione professionale, allo sviluppo della produzione culturale, alla valorizzazione del patrimonio culturale regionale, alla promozione dell’occupazione e all’avvio di nuove imprese nel settore culturale e alla creazione di reti. I destinatari dei progetti sono le persone in cerca di occupazione, disoccupati o inoccupati, residenti in Basilicata e in
possesso di un diploma di scuola media superiore o titolo di laurea (triennale, specialistica-magistrale, vecchio ordinamento o titolo equipollente). Sono quattro le tipologie di progetti ammesse a finanziamento: progetti di formazione di figure professionali in grado di operare nei processi di valorizzazione deo sistemi archeologico lucano, storico-artistico, del sacro e ella religiosità popolare, dei beni demo-etno-antropologici, beni archivistici e bibliografici, letterario, musicale, etnico e bandistico; progetti di formazione di figure professionali di elevato livello di specializzazione i grado di operare nei processi di innovazione tecnica e gestionale e della ricerca nel settore dei beni culturali (in questo caso i progetti devono essere realizzati con la diretta partecipazione di centri di ricerca, università, sopraintenderne, soggetti altamente qualificati del settore; progetti di formazione di addetti tecnici ed esperti in grado di promuovere, sviluppare e supportare le attività di produzione culturale; progetti transnazionali e/o interregionali di formazione nel settore dei ben ed attività culturali (attività di formazione all’estero e scambi) finalizzati anche alla costruzione di reti per la sperimentazione di nuove competenze professionali, di strategie formative e occupazionali, al trasferimento di buone pratiche, agli scambi di esperienze e allo sviluppo di accordi collaborativi. I progetti possono essere presentati da associazioni temporanee di impresa di tipo verticale costituite o in fase di costituzione composte dai seguenti soggetti: un organismo di formazione accreditato dalla Regione, almeno un’associazione culturale, almeno un soggetto pubblico e privato qualificato nel settore della cultura. Il tavolo del congresso della Lega delle cooperative
Sono dieci le aziende della Cciaa presenti a Cesena
Eccellenze in bottiglia
4 etichette lucane nella guida “Duemilavini”
Ortofrutticolo lucano protagonista al Macfrut CESENA - La filiera ortofrutticola lucana è protagonista alla ventiseiesima edizione del Macfrut, la rassegna internazionale di settore che si è aperta ieri a Cesena che andrà avanti fino a domani, grazie alla missione commerciale organizzata da Unioncamere, dipartimento Agricoltura della Regione, distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino e distretto agroindustriale del Vulture. Dieci le aziende presenti, provenienti dalle zone lucane a carattere prevalentemente ortofrutticolo (Lavello e Palazzo, in provincia di Potenza, tutta la fascia ionica in quella di Matera), pronte ad implementare i contatti sul mercato nazionale e ad internazionalizzarsi ulteriormente, incrementando le rispettive posizioni sui mercati esteri. «La presenza di buyer nazionali, della grande distribuzione organizzata e delle aziende leader della produzione, delle tecnologie, della quarta gamma e delle sementi – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte – rende l’appuntamento romagnolo molto appetibile per gli operatori lucani, che quest’anno potranno vivere e confrontarsi in una dimensione globale». Queste le aziende lucane partecipanti: Ancona soc. coop. di Policoro, Agricola Felice soc. coop. di Tursi, Apo Lucania di Lavello, Assofruit soc. coop. di Scanzano Jonico, Esedra soc. con. Arl di Marconia di Pisticci, Lucaniafrutta di Policoro, Mediterraneo di Palazzo San Gervasio, Pam soc. coop. Agr. Di Policoro, Prometas Soc. Agr. Coop. di Scanzano Jonico, CO.VI.L. di Scanzano Jonico.
CI SONO anche quattro etichette lucane nella guida delle eccellenze “Duemilavini” 2010 (pp.1792; 34 euro). Anche quest’anno è il Piemonte con 73 etichette eccellenti a conquistare la vetta. La guida che ha preso in considerazione 1632 aziende con oltre 20.000 vini degustati e descritti. I vini premiati con i Cinque Grappoli, il massimo del punteggio, sono 298 per 264 aziende. Al secondo posto con 61 etichette è la Toscana, seguita dal Veneto con 21 Cinque Grappoli. Poi, seguito da Friuli Venezia Giulia e Sicilia pari merito a quota 17, poi le Marche con 16, Alto Adige e Lombardia 14 e Campania 12. A quota 9 troviamo l'Umbria, a 7 la Sardegna.
Produzione ortofrutticola
BREVI GIANNI PITTELLA
EMILIA SIMONETTI
Parte fondo solidarietà per l’Abruzzo
Assistenza psichiatrica inadeguata
IL PARLAMENTO europeo ha votato la mobilitazione dei 500 milioni di euro del Fondo di solidarietà in favore dei terremotati abruzzesi. «Questo grazie all’iniziativa assunta dalla delegazione del Pd e con l'intervento che ho sollecitato come vicepresidente del Parlamento europeo, i». Si tratta di quanto dichiarato Gianni Pittella, vice presidente del Parlamento europeo.
«L’ASSISTENZA psichiatrica regionale sotto molti aspetti è inadeguata ai bisogni reali della nostra comunità e il mancato pieno avvio di un servizio psichiatrico in tutte le sue articolazioni crea gravi difficoltà ai portatori di disagio psichico e alle loro famiglie». La questione è stata trattata nell’interrogazione urgente che il presidente del gruppo regionale del Prc in Consiglio regionale ha presentato all’assessore alla Sanità, POtenza.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
18 24 Ore in Basilicata
19
Giovedì 8 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera
Sant’Angelo
Avigliano
Trovata gabbia per cinghiali
Lavagna multimediale
Bracconieri in azione in contrada Radicata
La tecnologia entra all’Istituto comprensivo
a pag. 24
a pag. 23
Multa all’autista di Margiotta, il Gup non sentirà l’ex prefetto e il consigliere Falotico
No alle richieste della difesa Il deputato è accusato di abuso d’ufficio. La moglie di peculato HA deciso che non sentirà quello che hanno da dire l'ex prefetto di Potenza Luciano Mauriello e il consigliere regionale Roberto Falotico sulla multa per eccesso di velocità che si beccò il deputato del Pd Salvatore Margiotta. Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Potenza Luigi Barella ha respinto la richiesta dei difensori del deputato. La discussione conclusiva è prevista per il 13 gennaio del 2010. Ieri mattina nel palazzo di giustizia di Potenza è proseguita l'udienza preliminare del processo contro Margiotta, sua moglie, il vicequestore della polizia di Stato, Luisa Fasano, ex capo della Squadra mobile ora in servizio a Matera, il viceprefetto di Potenza Maria Laraia, e il segretario politico di Margiotta, Beppe D'Eboli. Sono tutti accusati di abuso d'ufficio per una multa per eccesso di velocità del 19 maggio del 2007 che sarebbe stata annullata senza che ci fossero i "motivi istituzionali" previsti. Tranne Luisa Fasano che è accusata di peculato. Il giudice Barrella ha interrogato proprio lei, ieri. E le ha chiesto del suo coinvolgimento nella vicenda. Lei si è detta del tutto estranea. Nel pomeriggio però il giudice ha respinto la richiesta di sentire il consigliere regionale Roberto Falotico, e l'ex prefetto di Potenza Luciano Mauriello. La vicenda della multa risale alla primavera del 2007 quando la polizia stradale di Potenza rilevò l'eccesso di velocità dell'autista di Margiotta, all'epoca esponente della Margherita, durante il loro viaggio verso l'aeroporto di Gioia del Colle (Bari) per accogliere l'ex ministro Francesco Rutelli. Su istigazione di Margiotta e della moglie, secondo l'accusa, la prefettura di Potenza avrebbe accolto il ricorso contro la multa e avrebbe archiviato il relativo
MOLESTIE A UNA POLACCA
Violenza e resistenza a pubblico ufficiale Un anno e 6 mesi di reclusione per Lacerra
Luisa Fasano e Margiotta
verbale evitando in questo modo, oltre che il pagamento della somma, anche la sospensione della patente di guida per l'autista. Margiotta si è difeso dicendo che andava di fretta, per motivi istituzionali. Particolare che avrebbero dovuto confermare l'ex prefetto e il consigliere regionale. l. a. f. a.
E’ STATO condannato a 1 e 6 mesi di reclusione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri mattina si è svolto il processo per direttissima nei confronti di Gerardo Lacerra, disoccupato, 52 anni, accusato di aver aggredito due agenti della polizia di Stato il 29 maggio scorso. La volante era stata allertata qualche giorno prima da una giovane polacca impiegata come badante per un'anziana signora residente in via del Popolo, che attraverso la Caritas diocesana tempo prima si era avvicinata a Lacerra per cercare di fornirgli assistenza. L'uomo si era infatuato di lei e aveva preso a perseguitarla, prima per telefono poi citofonando sotto casa anche in piena notte e, una settimana prima dell'aggressione ai due poliziotti, la donna aveva sporto denuncia per il danneggiamento della sua auto e del portone della sua abitazione, motivo per il quale si era subito attivata la sorveglianza degli agenti. Ritornato sui suoi passi il 29 maggio Lacerra era stato riconosciuto di fronte casa della donna e i due poliziotti lo avevano fer-
mato per un normale controllo, ma a quel punto lui si era opposto con violenza cominciando a urlare, e a scalciare contro di loro, e ferendone uno in maniera lieve, che ad ogni modo ha deciso di non esporre querela nei suoi confronti. Si scoprì che poteva andare molto peggio quando in una tasca dei pantaloni gli trovarono un coltello detenuto in maniera illegale. Il giudice Antonio Cantillo ha accolto la tesi dell'avvocato Giuseppe Potenza riconoscendo all'imputato la parziale
incapacità di intendere e volere, come attestato dalla perizia psichiatrica che è stata svolta sul suo conto, dove gli è stato riconosciuto un disturbo dissociativo bipolare di carattere paranoide, e per questo ha deciso il ricovero per sei mesi in una casa di cura e custodia. Ieri mattina Lacerra è stato accompagnato in Tribunale dagli agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Potenza dove è detenuto dagli inizi di giugno per un altro episodio verificatosi in occasione di una precedente udienza, quando non si presentò in aula e si barricò nel suo appartamento di via Mazzini, minacciando di far esplodere la casa con il gas, dando fuoco ad alcuni mobili, e tirando oggetti ai pompieri che facevano irruzione dal balcone. Per ragioni di sicurezza venne sgomberato tutto il palazzo. Ieri mattina è apparso molto più tranquillo, senza dare in incandescenze contro il giudice come in passato. Ha ascoltato la sentenza e si è fatto accompagnare fuori senza dire nemmeno una parola. Leo Amato
Operazione della Squadra Mobile
Incidente a San Rocco
In possesso di 30 grammi di eroina In manette due potentini
Due feriti nello scontro Intervenuti i Vigili urbani
SONO accusati di detenzione ai fini di spaccio le due persone arrestate l’altra sera dagli agenti della sezione antidroga della Squadra mobile di Potenza. A finire in manette R.D., di anni 35, e G.F., di anni 26, entrambi di Potenza. Gli arresti sono giunti dopo una serie di servizi investigativi finalizzati al contrasto dell’illecita attività di spaccio di stupefacenti. I due uomini sono finiti in manette in quanto responsabili, in concorso, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi sono stati portati nel carcere di Betlemme e sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà confermare l’arresto. Nel corso dell'attività investigativa, a seguito di perquisizioni personali e veicolare, gli agenti della Mobile hanno trovato e sequestrato circa 30 grammi di eroina “eroina”. Eroina custodita in 30 cilindretti che i due uomini, entrambi con precedenti penali in materia di stupefacenti, tenevano bene occultati a bordo dell’autovettura sulla quale si trovavano.
TRAFFICO in tilt per qualche minuto, ieri, in borgo San Rocco, a causa di un brutto incidente che ha visto coinvolte due autovetture (una Ford e una Opel vecchio tipo): feriti i due conducenti, il più grave in serata era ancora in osservazione al San Carlo, ma, sembra, non in pericolo. La reale dinamica dell’incidente (avvenuto all’altezza dell’incrocio tra via Lamarmora e la direzione Santa Maria), però, è ancora in fase di accertamento da parte degli agenti della Polizia municipale che sono prontamente intervenuti sul posto. Subito sul luogo anche il 118 che ha soccorso i due conducenti.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
20 Potenza
Giovedì 8 ottobre 2009
Il carteggio protestante di Giovanni Calvino
La “Vita non è un balocco” alla galleria “Idearte”
Le donne lucane nel ribellismo sociale
Domenica la tredicesima edizione di Expo Radio
IN OCCASIONE del quinto centenario della nascita di Giovanni Calvino, la Biblioteca nazionale di Potenza ha organizzato l’evento di presentazione del libro “Giovanni Calvino - Renata di Francia, lealtà in tensione”. E’ “un carteggio protestante tra Ferrara e l’Europa” tra il 1537 e il 1564. Il volume, edito da Alfa e Omega, sarà presentato in un dibattito a cui parteciperanno Francesco Sabia, direttore della biblioteca nazionale di Potenza, e Leonardo De Chirico, dell’istituto di Formazione evangelica di Padova e Roma. Appuntamento per il prossimo 15 ottobre, alle 17.30, nella sala conferenze della Biblioteca nazionale di Potenza.
PROSEGUIRA’ fino al prossimo 31 ottobre, nella galleria Idearte di Potenza, la personale di pittura dell'artista potentino Gianni Scioscia, dal titolo “La vita non è un balocco... giù la maschera. Utopia di una società perfetta”. La mostra, che raccoglie ben 41 opere, tutte tecniche miste su tele di medio e piccolo formato, sarà affiancata dalla proiezione di un prodotto multimediale che racchiude immaginivideo realizzate dallo stesso Scioscia e musiche con arrangiamenti del pianista potentino Alfredo Miglionico, il tutto su testi di Manuela Rita.
PROSEGUIRANNO fino ad oggi, nella Sala A del consiglio regionale, i seminari di storia sul tema “Itinerari della diversità di genere in Basilicata tra ‘800 e ‘900”, organizzati dalla Commissione regionale per la parità e le pari opportunità. Interverranno le presidenti della Commissione e dello Zonta, Antonietta Botta e Dina Russiello, nonché Michele Strazza della Società italiana studio storia contemporanea. Il prossimo appuntamento è in programma l’8 ottobre alle 17. Si discuterà della “Donne lucane nel ribellismo sociale durante il fascismo”
SARA’ inaugurata domenica prossima la tre giorni che all’Efab di Tito Scalo animerà la Tredicesima edizione di Expo Radio. L’appuntamento prevede l’esposizione di prodotti per l’informatica, l’elettronica ed i radioamatori. La manifestazione è stata ideata per consentire, agli operatori del settore informatico e radio, una migliore valutazione dell’offerta delle nuove tecnologie. La fiera offre tutta l’esperienza e la professionalità acquisita nel campo delle comunicazioni e dell’informatica. La manifestazione ha visto nelle precedenti edizioni, la partecipazione di innumerevoli aziende e visitatori provenienti dall’intero territorio nazionale.
L’INNOVAZIONE
LA LEGALITÀ NEL CAPOLUOGO
NUOVA FERMATA
Cinema 3D Pattuglie in borghese, multe salate e rischio di reclusione Stretta della Polizia municipale sbarca in centro contro i comportamenti incivili in città «SCRIVERE sui muri, gettare in terra mozziconi di sigarette, fare volantinaggio brevi manu o lasciando foglietti sotto i tergicristalli delle auto in sosta, soddisfare le esigenze corporali in luoghi non a ciò deputati». E’l’elenco di comportamenti “incivili” che saranno monitorati dalle pattuglie di operatori di polizia municipale in borghese. Si parte dalla prevenzione, ma resta l’avvertimenti di possibili sanzioni. «Il nostro – dice il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - è un centro storico bello, ben conservato, ricco di arte, da tutelare e valorizzare. Non possiamo consentire a pochi incivili, che si comportano in spregio della normativa vigente, di deturparla e far vivere situazioni di disagio alla maggioranza dei potentini, trasferendo anche a chi giunge da fuori Potenza, un’immagine distorta del capoluogo. Abbiamo promosso iniziative–prosegueil Sindaco – come quella del ‘tesserino’ per i graffitari cercando di concordare con loro i luoghi più adatti nei quali poter esprimere la propria arte. Ciò, pur ottenendo buoni risultati, purtroppo non ci esime dal constatare che, a fronte di coloro i quali hanno aderito all’iniziativa, ci sono tanti altri individui che preferiscono abbruttire i muri con scarabocchi che davvero poco hanno di artistico». Stessa cosa «dicasi per quanti lasciano in giro bottiglie e lattine, buttano in terra chewing-gum masticati, cicche di sigarette e cartacce, comportamenti chedifficilmente ripetono nelle altre città. La nostra Potenza potrebbe mostrarsi più graziosa se solo tutti insieme provassimo ad adottare comportamenti adifesa del decoro pubblico, sia in prima persona, sia segnalando eventuali trasgressori». Il comandante della Polizia municipale Salvatore Monserrati precisa che «sia il codice penale, sia il codice della strada, sia le leggi che sono andate di volta in volta a integrare la normativa vigente, prevedono sanzioni penali e pecuniarie, anche di notevole entità, che ci auguriamo di non dover applicare perché, soprattutto per quel che riguardaleprime, andrebberoadesseresegnalatesullafedina penale».Lesanzioni vanno da 6 mesi a tre anni di reclusione per chi deteriori e renda in-
servibili cose mobili e immobili altrui e sanzioni da 23 a 2.582 euro, più il ripristino dello stato dei luoghi, per comportamenti che vanno dal gettare rifiuti di ogni genere fuori dal finestrino di un’auto fino a deturpare con spray o altro immobili del centro storico. E’ previsto anche che ai responsabili il giudice imponga l’impiego in lavori di pubblica utilità per periodi che vanno da 10 giorni a tre mesi. Nel frattempo, rinnovata vigilanza anche per i proprietari dei cani che lasciano deiezioni sul suolo comunale: multe in arrivo da 50 a 300 euro. L’ordinanza sindacale, per la quale gli importi delle multe sono state recentemente aggiornate dal comandante della polizia municipale Salvatore Monserrati prevede l’obbligo di raccogliere i rifiuti organici qualora gli animali li producano. Gli operatori di polizia municipale applicano l’ordinanza quando colgono in flagranza cane e proprietario.
Potenza-Università
L’abbraccio migliore? Quello di un amico
NOVITA’ nella viabilità per gli studenti universitari, ma non solo: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso.
La pulizia dei muri imbrattati nel centro storico
I bassorilievi realizzati dagli studenti
UN PROGETTO ECOSOSTENIBILE
Con Alfa, abbattere le emissioni di CO2 ABBATTERE le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. questo l’obiettivo da cui ha preso le mosse l’incontro svoltosi nella sala dell’Arco del palazzo comunale in piazza Matteotti, ieri, al quale hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Nicola Lovallo, il dirigente dell’unità di direzione Ambiente Giancarlo Grano, l’energy manager comunale Gino D’Angelo e i rappresentanti della società “Progetto Alfa”. La società emiliana ha presentato il progetto “Carbonzero”, un servizio di supporto tecnico-scientifico che affianca le imprese, gli enti pubblici e i privati cittadini, verso l’abbattimento graduale delle proprie emissioni di CO2 e il miglioramento delle prestazioni energetiche. «Ogni iniziativa che persegua l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e, contestualmente, massimizzare l’efficienza e quindi la resa degli impianti termici non può che vedere interessata questa amministrazione» ha spiegato l’assessore Lovallo. Tra i temi toccati, la riduzione dei costi, il più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la sensibilizzazione dei cittadini. In un’ottica di un graduale cambio degli stili di vita. Questa senza tralasciare l’ipotesi di poter creare nuove opportunità economiche e occupazionali a partire dai mo-
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Bastardi senza gloria 18.15 - 21.15 Sala 2 Un amore all’improvviso 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3 G-Force 17 - 19 - 21 Sala 4 Basta che funzioni 20.30 - 22.30 Sala 5 Baari’a 18 - 21 Sala 6 L’Era glaciale 3 17.30 Il grande sogno 19.30 - 21.30 Sala 7 18 - 20.15 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
Bastardi senza gloria TARANTINO colpisce ancora e lo porta a riscrivere la storia ufficiale con un attentato a Hitler collocato nell'unico luogo in cui il regista americano può pensare si possa attuare una giustizia degna di questo nome: una sala cinematografica. .
Baaria UNA famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni. Sfiorando le vicende private di questi personaggii, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità
delli sostenibili ed ecocompatibili. «L’idea – ha proseguito l’assessore –è di verificare ciò che sarà possibile realizzare per gli edifici pubblici e, in una fase successiva, trasferire le esperienze maturate anche su quelli privati. Restiamo in attesa di una proposta progettuale che andremo a valutare attentamente, alla luce anche del grande ed encomiabile lavoro che sul tema stanno portando avanti da anni gli uffici comunali».
Una festa per gli alunni di alcune scuole di Potenza che hanno realizzato i due bassorilievi inaugurati, ieri, nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro, nella settimana dedicata a San Francesco. Accolti dal vicesindaco Molinari, dalle suore e dai frati che hanno dedicato la propria vita al Poverello e accompagnati dagli insegnanti, i ragazzi hanno mostrato i bassorilievi che sono stati realizzati dagli alunni della Media Busciolano, della primaria Madre della Divina Grazia e da Padre Tarcisio Manta. (F.m.)
Un amore all’improvviso HERRY ha una rarissima malattia genetica a causa della quale si trova involontariamente a viaggiare nel tempo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 8 OTTOBRE Mallamo - via Toti 9/13
0971/473447
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277
Enel
0971 331111
Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata
800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
ANCHE a Potenza arriva il cinema in visione 3D. Appuntamento da venerdì prossimo al cinema Due Torri di Potenza, in pieno centro storico, con la proiezione dell’Era glaciale tre - l’Alba dei dinosauri, il film della Blue Sky Studios. Il film sarà proiettato per tutta la settimana alle 18.30 e alle 21. «Ma in programma abbiamo già - spiega il titolare del cinema, Vito Ciuffreda - il nuovo film della Dysney/Pixar, Up, che sarà in sala dal 15 ottobre». Ma perchè questa scelta? «Ci siamo dotati di un proiettore che “gira”in digitale o in tridimensionale, a seconda di come viene realizzata la pellicola del caso. E’ una novità, siamo i primi in Basilicata, ma crediamodi aver fatto la scelta giusta, oltre che anche un po’ “obbligata”. Il mercato si sta orientando in questa direzione. Ma allo stesso tempo, questa innovazione, è un tentativo per convincere i cittadini non solo a tornare a cinema, ma soprattutto a farlo nel centro storico che ha bisogno di essere rivitalizzato. Spero che possa essere uno stimolo anche per gli altri commercianti». Al pubblico, saranno forniti occhiali per la visione tridimensionale che sono formati da piccoli schermi Lcd che si sincronizzano con le immagini dello schermo principale: all’uscita, poi, dovranno essere riconsegnati al personale del cinema. Costo del biglietto, poco meno di una decina di euro.
Potenza 21
Agenda
Giovedì 8 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Giovedì 8 ottobre 2009
Nuovi spiragli per il Coni Servono 2 milioni di euro per rimettere in sesto l’impianto sportivo cittadino LA questione relativa al Palazzetto Coni di Parco Montereale ha fatto registrare importanti novità in merito alla gestione dell’impianto sportivo cittadino. L'assessore allo Sport delComune, Gaetano Sabatella, nella giornata di oggi avvierà nuovamente la trattativa con i vertici nazionali del Coni per dare una degna riqualificazione allo stabile che per anni ha consentito la disputa delle gare di basket, volley e di manifestazioni di scherma, karate e boxe, solo per citare alcuni sport. Sabatella nella giornata di oggi avrà una serie di colloqui telefonici con i vertici romani che potrebbero dare linfa alle prossime strategie di Palazzo di Città in merito alla questione “Coni”, in sostanza, negli intenti c'è tutta la volontà di riaprire una trattativa che sembrava sul punto di arenarsi, viste le pretese economiche del Coni centrale che riguardavano sostanzialmente la gestione e la riqualificazione interna della struttura, i cui lavori dovrebbero ammontare a due milioni di euro. In questo senso va ad indirizzarsi il lavoro di Sabatella che è alle prese con una serie fitta di contatti e non ha escluso l'apertura di una serie di ipotesi ealternative finalizzate, all'apertura dell'impianto di Parco Montereale. Il 20 ottobre sarà una data fondamentale per gli appassionati di sport cittadini e anche per l'intera comunità del capoluogo visto e considerato che da Roma è previsto l'arrivo di
PISCINA A ROSSELLINO
Popolari uniti: «Siamo favorevoli ma occhio alle finanze comunali»
il palazzetto del Coni (foto Andrea Mattiacci)
un funzionario del Coni. Il delegato avrà una serie di incontri prima con il Sindaco Vito Santarsiero e, successivamente con l'assessore allo Sport Gaetano Sabatella per capire lo stato dell'arte di una trattativa che proprio Sabatella ha inteso riaprire per il bene della città di Potenza, ossessionata dalla cronica assenza di impianti cittadini. Il Comune di Potenza dovrà valutare con attenzione tutta una serie di problematiche, inerenti alla gestione, amministrazione e riqualificazione del sito, fattori che potrebbero mettere nelle condizioni l'Assessore allo Sport del Comune di Potenza, Sabatella di “ammorbidire” le pretese del Coni Centrale. Al momento resta l'apertura di una trattativa
Decisione presa senza consultare nessuno
Qualità urbana Molinari bacchetta il sindaco Santarsiero GIUSEPPE Molinari si scaglia contro l’istituzione dell’Agenzia per la qualità urbana. Istituzione decisa «in piena solitudine dalla giunta Santarsiero». I gruppi di opposizione, di cui Molinari è capogruppo, in seno al consiglio comunale denunciano l'atteggiamento della giunta che «ha scavalcato - dicono - il confronto mettendo di fronte ad una situazione di fatto. E' legittimo il dubbio che la decisione, presa e poi semplicemente comunicata, non avrebbe dovuto subire alcuna variazione rispetto a come era stata pensata. Riguardo poi all'utilità dell'agenzia abbiamo grandi dubbi in quanto alcune brutture e scempi edilizi sono già stati realizzati compromettendo pesantemente l'estetica della città». Molinari ha invitato il sindaco «ad uscire allo scoperto perché non è possibile decidere per tutti senza aver consultato nessuno».
che dalla primavera non ha fatto registrare passi avanti di un certo interesse ma che nelle prossime settimane potrebbe dare segnali di risveglio per il Palazzetto Coni e gli utenti finali, ovvero le società agonistiche, che già sotto la gestione Ginefra furono chiamate ad un tavolo di confronto circa la gestione dell'immobile, tuttora alle prese con problematiche strutturali e problemi di carattere logistico. Certo non sarà facile sviluppare nuove alternative, ma l'impressione, finalmente è che per il Palazzetto Coni il futuro potrebbe essere davvero migliore rispetto al presente scialbo e senza alternative come quello attuale. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
«LA notizia di una nuova piscina a Rossellino, pur nella positività dell'annuncio, ancorché preceduto da un serie di rumors nelle settimane scorse che la davano già per acquisita ed acclarata al patrimonio delle cose da fare, per i Popolari uniti, va meglio inquadrata nella esigenza di verificare in quale contesto si colloca rispetto alla complessiva situazione degli impianti sportivi cittadini». Lo affermano, in un comunicato stampa, il segretario cittadino dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione e il responsabile settore politiche sportive, Nicola Angelillo. «Costruire un nuovo impianto di quella portata rispondendo ai nuovi bisogni della città e non solo delle società sportive - si legge nella nota - è sicuramente un elemento interessante, se inquadrato nella logica degli interventi che il settore privato immagina di far sviluppare attraverso la collaborazione del settore pubblico con un preciso piano finanziario che contenendo i costi di gestioni immagini un utilizzo multiplo. E dunque con una maggiore fruibilità operativa che non pesi economicamente sull'Ente comunale e immagini l'utilizzo anche di altre aree cittadine». «Una serie di perplessità - sostiene Scaglione - emergono in ordine all'allocazione dell'impianto che ipotizzato in quella zona fa diventare il luogo determinante per immaginare la nascita di una cittadella sportiva che si accompagni ai campi di calcetto ed al palazzetto e
produca dunque esponenzialmente gli utenti dell'area. Noi dobbiamo per questo immaginare di ampliare l'offerta, di qualificarla invece che di pensare, come qualcuno ha impropriamente promesso di fare, di rimodulare attuali strutture. Positiva è invece l'idea di intervenire sulla struttura di Montereale. In questa direzione, i Popolari uniti ritengono idonea dunque la volontà espressa in giunta dai propri esponenti di pensare soluzioni da project financing a cui tutti possono sentire in grado di candidarsi, piuttosto che individuare a priori gli interlocutori». «Nel contempo immaginiamo - ha aggiunto Angelillo - che si inquadri l'iniziativa in un più ampio e costruttivo consenso di riadeguamento di talune strutture sportive cittadine che hanno bisogno urgente di restiling per il loro completo funzionamento. E' solo il caso di citare gli impianti di calcio, come quello comunale di Macchia Giocoli o quello della Figc di Rossellino, che con la sistemazione del prato sintetico avrebbero sicuramente una migliore e completa fruibilità multidisciplinare». E lo stesso si deve dire per quanto riguarda «il Campo Scuola di Macchia Romana che rimesso a nuovo nella sua pista ed aperto al pubblico, ha forse bisogno di immaginare una complessa azione promozionale per il suo servizio ottimale in un'area dove la popolazione giovanile potrebbe trovare giovamento dalla disponibilità di aree e strutture sportive al loro servizio».
Il consigliere del Pdl ha presentato un’interrogazione
Immobili in stato di abbandono Imbesi chiede al Comune IL consigliere comunale del Pdl, Antonino Imbesi, ha presentato al sindaco della città e agli assessori ai Lavori pubblici e all'Urbanistica una interpellanza urgente riguardante i tanti immobili cittadini in stato di abbandono. Sul territorio comunale «ci sono numerosi immobili, sia pubblici che privati, che risultano in stato di abbandono e, spesso, in condizioni deprecabili da molti lustri senza che nessuno si sia attivato seriamente per il loro recupero abbattimento». Il consigliere ha rimarcato che, nonostante il degrado di alcune situazio-
ni sia elevato, nessuna seria iniziativa è stata adottata, tanto è vero che gli immobili versano, spesso, nella più totale incuria. «Tra gli immobili pubblici e privati che necessitano di seri interventi - ha sottolineato Imbesi - si trovano, per esempio, l'ex caserma dei Vigili del fuoco, l'ex sede dell'ufficio telegrafico in corso XVIII Agosto, l'ex sede degli uffici finanziari sempre in corso XVIII Agosto, l'ex Biblioteca provinciale, l'ex Dispensario, l'ex sede Sirti in via Addone, l'ex sede del reparto delle malattie infettive dell'ospedale S. Carlo al rione
Risorgimento, la scuola sventrata in via Di Giura e l'ex liceo scientifico in via Mazzini». «Ho presentato l'interpellanza (che peraltro mi è stata anche sollecitata da più parti) - ha concluso mbesi - per chiedere se il Comune deve rassegnarsi per forza a mantenere tale degrado o può assumere qualche iniziativa, in collaborazione con gli enti proprietari per invertire una tendenza che è diventata, ormai, una consuetudine e per sapere quali provvedimenti intenda adottare il Comune e per conoscere in che tempi intenda approvarli».
BERTAZZONI BEATO
Nasce un gruppo per perorare la causa dell’arcivescovo di Potenza IL sacerdozio, l'attività pastorale di Augusto Bertazzoni, l'intera vita spesa per il prossimo: queste le matrici di fondo attraverso le quali egli ha cercato di orientare la sua comunità verso orizzonti di amore per tutti gli uomini, in particolare quelli della comunità di Basilicata, che devono al Presule un obiettivo riconoscimento per l'azione costante e lungimirante, che ha prodotto frutti di libertà, interpretati da uomini di valore che hanno dato lustro alla nostra terra in molteplici discipline. E tra questi uomini ce ne sono diversi che l'hanno conosciuto ed hanno cara la memoria del Servo di Dio Augusto Bertazzoni: è nata cosi - per iniziativa di don Gerardo Messina,
biografo di Bertazzoni, e direttore emerito dell'Archivio diocesano - la Postulazione della causa di beatificazione (nel 2000 il tribunale diocesano ha inviato il carteggio relativo al processo di beatificazione sorto per iniziativa dell'allora arcivescovo di Potenza, Ennio Appignanesi), costituita da un gruppo di lavoro formato da amici: Paolo Albano, Piero Biscardi, Rocco Brancati, Maria Catanzariti, Lello Colangelo, Giustino D'Addezio, Gianpaolo D'Andrea, Pino Gentile, Lello Mecca, Luigi Mistrulli, Giuseppe Mario Pizzuti, Rinaldi Maria Antonietta, Mauro Zinno, Leonardo Martino (segretario), Rocco Stigliani, Vittorio Sabia, Angelo Sagarese, Erberto
Stolfi, Vitantonio Telesca, Valeria Verrastro, don Pierluigi Vignola. «Scopo di questa iniziativa - sottolinea don Gerardo Messina, coordinatore del gruppo di lavoro - è studiare e realizzare insieme iniziative atte a promuovere, su larga scala, la memoria del Santo Vescovo, che tutti noi abbiamo conosciuto ed amato, consapevoli come siamo che il tempo che passa non offre alle nuove generazioni occasioni per prendere contatto con la grande figura di questo santo Pastore della nostra diocesi. Ed è comprensibile che, in assenza di una opportuna e diffusa informazione, anche i giovani sacerdoti che non hanno conosciuto, non ne coltivino, a lo-
ro volta, la memoria e non ne parlino con amore ai fedeli». C'è da dire intanto che il 29 ottobre prossimo, la chiesa ricorda il settantanovesimo anniversario dell'insediamento nella diocesi di Potenza, Marsiconuovo e Muro Lucano di Augusto Bertazzoni , che l'ha retta dal 1930 al 1966. Da mercoledì 29 ottobre, il via alla tradizionale Novena. Il Quotidiano ricorderà la nobile e mai dimenticata figura del presule mantovano con una chicca: la riproposta della tesi di laurea “Vita economica, sociale e religiosa di Potenza durante l'episcopato di Monsignor Augusto Bertazzoni”, di Giuseppina Fortunato di Potenza, relatore Massimo Maz-
Augusto Bertazzoni
zetti. . La tesi di laurea, anno accademico 1983-84, spazia dai problemi sociali e religiosi della città di Potenza negli anni trenta, al dramma della guerra, al periodo post bellico e gli anni della ricostruzione con la partecipazione attiva della chiesa lucana. Il ritratto, infine, di mons. Bertazzoni: la gente lo ricorda per quante volte lo ha visto pregare, per
quante volte lo ha visto soffrire, per quante volte lo ha visto andare per i paesi e le campagne portatore di Dio e della sua parola (durante il Suo episcopato vi di furono più di dieci visite pastorali a buona parte della sua Diocesi). Il Quotidiano si soffermerà su questi aspetti nella edizione di giovedì 15 ottobre, per proseguire in quelle di giovedì 22 e giovedi 29 ottobre. Pino Gentile
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
22 Potenza L’assessore comunale allo Sport pronto a tutto pur di riqualificare il palazzetto
23 Avigliano Parte dall’istituto comprensivo Carducci-Morlino la sperimentazione
Gessetti? C’è la lavagna interattiva Il progetto Lim riguarda 22 scuole della Provincia: «giusto stimolare gli studenti» AVIGLIANO – Lavagne e gesso? Presto saranno un ricordo, un po’ in tutte le scuole. La cartina geografica sulla quale puntare fiumi, città e regioni? Non c’è problema: alle traballanti e noiose mappe appese al chiodo in classe arriverà Google maps o altre diavolerie del genere. L’interrogazione e la lezione del prof? Se la memoria non aiuta, oppure non si è in aula per un qualsiasi motivo, non c’è problema: la posta elettronica e la “pen drive” veicoleranno lezioni e interrogazioni, con il beneficio magari di non perdere neanche un giorno di didattica. E’ la scuola del futuro che oggi diventa realtà: prima è toccato alle scuole superiori, ora tocca agli istituti comprensivi sperimentare le nuove tecnologie informatiche. In una ventina di istituti della provincia di Potenza il gesso è stato sostituito da una penna digitale e al posto della tradizionale lavagna c’è “Lim”, la lavagna interattiva e multimediale. Si tratta di un progetto sperimentale, che evidentemente si integra al tradizionale modo di fare scuola, presentato all’istituto comprensivo Carducci-Morlino di Avigliano, scuola capofila. Le lavagne sono 26, distribuite in 22 scuole.
Pietragalla assemblea Pro Loco
La lavagna interattiva e multimediale presentata con la sperimentazione
La prima fase del progetto, quella della dimostrazione e della formazione, è in corso da ieri al CarducciMorlino e terminerà questa sera. Alcune decine di insegnanti, tre per ogni scuola, partecipano al seminario dimostrativo per capire come funziona “Lim”, la nuova lavagna installata in una apposita aula che a rotazione sarà frequentata da ogni classe. Oltre ai ragazzi, alla didattica parteciperanno gli insegnanti di tutte le discipline scolastiche: dal prof di
italiano a quello di matematica, da quella di religione a quella di musica. Lim può funzionare come una normale lavagna, ma esprime potenzialità notevoli che ne permettono un funzionamento multimediale (audio e video) davvero sorprendente. I docenti di lingue, ad esempio, potranno scrivere le parole in lingua straniera e registrarle, per poi farle ascoltare ai ragazzi. Questa è solo una delle molteplici possibilità che offre il nuovo strumento di-
Una prima lezione della formazione pe ri docenti da avviare all’uso della “Lim”
dattico di tecnologia Promethean, dotato del software Active Inspire. Peppina Antonietta Arlotto, preside che ha dato vita al progetto coordinato dalla docente Mariangela Tripaldi, è convinta che la sfida della nuova didattica trova molte ragioni di essere nella nuove tecnologie: «Non c’è dubbio, occorre cambiare la mentalità di fare didattica da parte dei ragazzi e puntare sulla innovazione tecnologica da parte degli insegnanti, che nonostante i ri-
Anzi Celebrazioni per l’anno dell’astronomia
tardi in tema di applicazioni tecnologiche continuano a mettersi in gioco. I ragazzi, oggi, hanno bisogno di stimoli nuovi: nascono e vivono nell’era dell’informatica e quindi hanno bisogno che anche la scuola utilizzi gli strumenti informatici al passo con i tempi. E poi – conclude Arlotto – arrivano alle scuole superiori pronti a utilizzare le lavagne interattive già installate qualche tempo fa». Una scuola tecnologica e pure premurosa. Gianni Sileo
Iniziativa dell’Aism
“Viaggio per l’universo” visto dal planetario ANZI - Come in molte altre città d’Italia, anche ad Anzi si svolgeranno alcune iniziative dedicate all’astronomia in occasione dell’anno celebrativo di questa scienza. Appuntamento per domenica 11 ottobre 2009 con un evento organizzato dall’associazione Teerum Valgemon Aesai di Anzi. Il programma prevede, alle ore 17.30, una visita guidata presso la cappella di Santa Maria sul Monte Siri, dove sono custoditi degli affreschi dei fratelli Todisco di valore inestimabile. Alle ore 18 seguirà lo spettacolo “In viaggio per l’Universo” che andrà in scena sull’eccezionale palcoscenico del Planetario di Anzi. Poco dopo, una tavola rotonda sul tema “Universo curvo, curvatura per gravitazione e viaggi temporali”. Du-
PIETRAGALLA - E’ in programma per domani una importante riunione della Pro Loco Pietragalla, a partire dalle ore 19, presso la sala consiliare del palazzo municipale in via Cadorna. I punti posti all’ordine del giorno da parte del presidente Rocco Manzella sono tre. Si comincia in primo luogo con l’analisi del consuntivo del bilancio 2009 attraverso una relazione espositiva dettagliata da parte del tesoriere. Si prosegue poi con la relazione del collegio dei revisori dei conti. Infine il terzo punto riguarda la programmazione relativa al 2010 per cui occorre focalizzare l’attenzione sulle manifestazioni e sugli eventi da organizzare per il prossimo anno per cui è necessario predisporre naturalmente il conseguente bilancio di previsione. Dunque si tratta di una riunione ricca di contenuti alla quale, sottolinea il presidente Manzella, sono invitati tutti i soci e la stessa cittadinanza. Antonio Bevilacqua
Le mele della vita nelle piazze dell’hinterland ANCHE diverse piazze dell’hinterland metropolitano ospiteranno la manifestazione dell’Aism “una mela per la vita”. Appuntamento sabato 10 e domenica 11 ottobre, per tutta la giornata, ad Avigliano, in piazza Gianturco, ad Anzi in piazza Dante Alighieri, a Brindisi di Montagna in piazza Vittorio Emanuele, solo per citare alcuni dei punti di distribuzione delle mele della manifestazione (l’intero elenco è visibile sul sito dell’Aism). In tutto il paese, quando quattro milioni di mele emiliano-romagnole coloreranno tremila piazze italiane per sostenere la ricerca scientifica e fermare la sclerosi multipla, realizzato in collaborazione con Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio). 1«Fai andare la ricerca, ferma la sclerosi multipla»: è questo l’appello che accompagnerà la tredicesima edizione dell’evento, nato per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla sclerosi multipla. La sclerosi multipla è infatti una malattia con cui vivono oltre 58 mila persone in Italia, che si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 30 anni e rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità per i giovani. Oggi, attraverso programmi e strumenti innovativi, i giovani italiani che devono convivere ogni giorno con la sclerosi multipla trovano in Aism servizi, risorse e risposte concrete.
rante il seminario si cercherà di dibattere sulla possibilità di viaggiare nel tempo attraverso la curvatura spazio temporale dell’Universo. A moderare gli interventi, la giornalista del Quotidiano, Angela Scelzo. Interverrano il professore Giuseppe Zita, docente al liceo scientifico “Galilei di Potenza”, il poeta Nicola Filazzola e l’avvocato Ivan Russo, autore del libro “Relatività e logica comune.” Ma non è tutto: l’evento prevede anche un appuntamento culinario organizzato dal comitato di quartiere del rione “Torre” e dall’amministrazione comunale. In serata, infatti, la cittadina sarà allietata da una festa d’accoglienza con degustazione di prodotti tipici e locali in largo Valletta.
Pignola Anche il Pantano presente al convegno nazionale sulle piante mediterranee
Azioni di rilancio del “fasul ross scritt” PIGNOLA - Anche l’Alsia, azienda agricola sperimentale dimostrativa “Pantano” di Pignola, sarà presente con duelavorisul recuperodeifagioli di Pantano e sul recupero degli antichi cereali realizzati con la collaborazione dell’Università degli Studi di Basilicata e lacomunità montana Alto Basento al convegno nazionale delle piante mediterranee che si tiene a Nova Siri fino a domenica. La nostra regione è stata prediletta per la ricchezza dei paesaggi naturali e delle tradizioni popolari. L’evento è un occasione in cui esperti, ricercatori e professori discutono
del recupero di germoplasma vegetale in via di scomparsa in nome della biodiversità. Organizzato dall’Istituto di genetica vegetale del Cnr, dalla Regione Basilicata, dall’Alsia e dall’Università degli Studi della Basilicata, insieme ad altri enti partner, il convegno vuole contribuire a delineare il ruolo delle piante mediterranee nelle strategie di sviluppo del territorio e nella creazione di potenzialità di crescita economica che, in un contesto di sostenibilità, consentano una tipicizzazione, non solo delle produzioni locali, ma anche del panorama ambientale di cui es-
Le immagini dei fagioli tipici di Pantano
se fanno parte. Le tematiche trattate spaziano dalla biodiversità delle piante mediterranee spontanee e coltivate, alle produzioni vegetali di nicchia e tradizioni locali, dall’innovazione nei sistemi di produzione, al recupero ambientale e paesaggistico
dei sistemi agrari e forestali. Fin qui, lo scenario generale. Quanto alla produzione tipica del Pantano, saranno presentati nel corso dell’ultima giornata i dati del lavoro sui fagioli di Pantano che verranno pubblicati sul prossimo numero di “Agrifoglio”,
periodico Alsia. La rivista, nell’articolo “Fagiolo di Pignola e di Muro Lucano: studi per caratterizzare i semi e le piante”, illustra il lavoro di studio sulle caratteristiche morfologiche di forma, colore, peso e dimensione dei legumi, lunghezza e larghezza
delle foglie e sviluppo dei fusti. Un altro punto a favore per il rilancio del piccolo e gustoso legume pantanese che per le caratteristiche striature rossastre, è chiamato in dialetto “Fasul ross scritt”. Simona Brancati
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
24
Sant’Angelo Le Fratte Rinvenuta una gabbia di ferro per catturare i cinghiali. Intervenuta la Forestale
Bracconieri in azione in contrada Radicata SANT'ANGELO LE FRATTE - Domenica si è aperta la caccia al cinghiale e subito insorgono problemi. Una squadra di cacciatori della cittadina, nel perlustrare un'area impervia, ma frequentatissima dai cinghiali, per la presenza di sorgenti di acqua, in contrada Radicata, ha fatto una inaspettata e sconcertante scoperta: la presenza di una trappola per cinghiali. Si tratta di una gabbia in ferro, particolarmente capiente, che è capace di rendere prigioniero l'animale, attirandolo al suo interno quando vi viene depositato cibo adescante. La trappola è stata posizionata
proprio su una vecchio sentiero mulattiero, ormai coperto di rovi, proprio per adescare gli animali e cacciare così senza spendere un soldo e soprattutto in periodi estivi, quando la caccia è sospesa. I cacciatori, sensibili alle problematiche ambientali e sostenitori di una caccia leale, hanno chiamato il 1515, e sul posto, è arrivata la squadra delle guardie forestali di Vietri. Questi non hanno avuto dubbi: «si tratta di bracconaggio». A fare questo tipo di caccia sono persone che non hanno autorizzazione alcuna e soprattutto sono
fuori da ogni regola di caccia. Va ricordato che questo tipo di attività venatoria è proibita per legge e per questo tipo di attività illegale sono previste non solo ammende di natura pecuniaria ma anche provvedimenti di natura penale, se è colti in flagranza di reato. «Perciò forse conviene stare attenti» sentenziano le guardie forestali. Sono stati fatti i dovuti rilievi e, a brevissimo, la pesante gabbia sarà rimossa dal luogo. I cacciatori colgono l'occasione anche per manifestare, ai militari intervenuti sul posto, un disagio di sconfinamento da parte dei caccia-
tori provenienti dal territorio di Caggiano, regione Campania. Ciò perchè i cinghiali trovano più salutare dimora sul suolo di Sant’ Angelo, per la presenza di tante sorgenti d'acqua. Ora i cacciatori campani, dovendo prendere le tracce degli animali, partono sempre dalle sorgenti, di qui la necessità dello sconfinamento. Ciò è proibito e diventa per questo motivo di disagio ma anche di profondi scontri verbali con le squadre del posto. Ci auguriamo che siano sempre e solo scontri verbali… Antonio Monaco
La trappola per i cinghiali
Vietri Anita Canfield aveva promesso una visita nel paese natio
Prosegue il progetto della Provincia
Dagli Stati Uniti alla Lucania per ritrovare i suoi antenati
Cartelloni bilingue per tutti i paesi albanofoni
VIETRI - Lo scorso agosto scrisse ed inviò decine di lettere a Vietri di Potenza, a tutti coloro i quali portano il cognome “Gorga”. Ha scritto da Pittsburgh, capitale della contea di Allegheny in Pennsylvenia negli Stati Uniti. Il suo obiettivo era quello di trovare i suoi antenati, originari di Vietri, ed aveva promesso una visita ad inizio ottobre: c'è riuscita ed ha mantenuto il suo impegno, la sua promessa. Anita Canfield, 51 anni dalla Pennsylvania, è giunta a Vietri lunedì, e va via quest'oggi, dopo quattro giorni passati tra la gente di Vietri, tra i suoi parenti, anche se “lontani”, e tra visite in vari posti del paese. La storia risale al milleottocento. Le bisnonne della signora Anita Canfield sono nate a Vietri di Potenza, per poi emigrare negli Stati Uniti nel 1888. I genitori di questa signora, in occasione del terremoto dell'ottanta, fecero una raccolta fondi negli Usa e mandarono tutto a Vietri, per aiutare la popolazione nel post-terremoto, nel 1981. Il bisnonno di questa signora si chiamava Michele Arcangelo Cafaro, nato a Vietri il 7 maggio del 1847, i cui genitori erano Gennaro Cafaro e Antonia Marasco. La bisnonna si chiamava Luigia Faruolo, nata a Vietri nel 1856 da Andrea Faruolo e Maria Gorga. I due bisnon-
Anita Canfield (prima da sinistra) con alcuni concittadini
ni hanno dato alla luce a Vietri quattro figli, nati nel 1877, 1880, 1883 e 1886. Il bisnonno è morto e tre figli sono morti a causa di una epidemia tra il 1887 e 1888. Proprio nel 1888 la madre e l'unica figlia all'età di 11 anni sono emigrati negli Stati Uniti, a Pittsburgh in Pennsylvania. A Vietri è stata accolta con tanto entusiasmo. E' stata accompagnata
da un amico proveniente dagli Stati Uniti, un medico chirurgo, e ha trascorso diversi momenti con la gente. Non parla italiano, ma è stata aiutata da alcune persone di Vietri durante la sua permanenza nella terra dei suoi antenati. Ha visitato diverse zone del paese, alcune chiese, il cimitero ed e stata pure al Comune, in diversi uffici, anche in quello dell'anagra-
Coordinamento Fp-Cgil al San Carlo «Parte un percorso di partecipazione» IL comitato degli iscritti alla fp-Cgil che prestano servizio presso l’azienda ospedaliera “San Carlo”, si è riunito ieri. All’ordine del giorno della riunione, l’elezione del coordinamento e del coordinatore aziendale. «L’assemblea, dopo ampia e articolata discussione - spiega una nota della sigla sindacale - ha eletto il coordinamento aziendale» composto da Donato Summa, Giuseppe Verrastro, Maria Antonietta Di Tolla, Raffaele Mazziotta, Francesco Simonetti e Rocco Pietrafesa. E’ stato inoltre eletto coordinatore aziendale Donato Summa. «Con l’elezione del nuovo organismo - prosegue la nota del segretario generale della Fp Cgil, Angelo Summa - si dà avvio ad una nuova fase, caratterizzata dalla più ampia partecipazione dei lavoratori nelle scelte del sindacato». «Scelte dirette a costruire proposte per un’organizzazione del lavoro improntata al miglioramento delle condizioni lavorative ed al riconoscimento delle professionalità esistenti in azienda. Un’organizza-
zione del lavoro che valorizzi le professionalità interne attraverso percorsi di formazione ed aggiornamento chiari e trasparenti, che consentano a tutti i lavoratori di potervi partecipare». Obiettivo, «affermare quindi il protagonismo dei lavoratori nelle scelte aziendali in merito all’organizzazione del lavoro, consapevoli che da ciò dipende la condizione dei lavoratori e la qualità dei servizi.
fe, per studiare e capire meglio la storia dei suoi antenati e le origini. In giro per le vie del paese con fotocamera e documenti sui suoi antenati. La stessa Anita Canfield già nel 2007 scrisse sul sito internet del comitato vietrese per la protesta contro la discarica di Serra Arenosa, chiedendo di non far costruire la discarica. Claudio Buono
POTENZA - Prosegue il progetto “Cartellonistica bilingue nei centri albanofoni” Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha ricevuto ieri, nella sala Giunta di piazza Mario Pagano, i sindaci e i rappresentanti dei comuni di Barile, San Costantino e San Paolo Albanese, per una riunione operativa sul progetto “Cartellonistica bilingue nei centri albanofoni della provincia”. Il progetto, approvato dall'amministrazione provinciale nel 2005 e finanziato dal Dipartimento per gli affari regionali, è finalizzato alla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Tutela che l’ente, assieme ai comuni interessati (Barile, Ginestra, Maschito, San Costantino e San Paolo Albanese), ha deciso di concretizzare attraverso la realizzazione di cartellonistica bilingue e, in particolare, cartelli stradali da posizionare sulle arterie provinciali e in prossimità di ciascun comune arberesche. È prevista, inoltre, l'installazione nei cinque centri storici interessati, di bacheche riportanti notizie sugli aspetti di maggior rilievo culturale delle comunità e di informazioni necessarie per l'accoglienza dei turisti.
Un momento del vertice
«La cartellonistica bilingue - ha sottolineato Lacorazza - è estremamente utile per conservare lingua e identità culturale che contraddistinguono i piccoli centri albonofoni ma che rappresentano anche un patrimonio dell'intero territorio, da tutelare e valorizzare dal punto di vista turistico. Per questa sua valenza strategica il progetto vedrà anche il coinvolgimento delle scuole, a partire da quelle del capoluogo». Alla riunione era presente anche il dirigente del Settore Cultura Maria Cristina Caricati e l'esperto di lingua e tradizioni arberesche Nicola Scaldaferri di San Costantino Albanese, che ricercherà le caratteristiche culturali di maggior rilievo delle comunità albanofone.
Un laboratorio di scrittura creativa dedicato ai ragazzi
Legalità e Costituzione Se ne discute al comprensivo di Brienza
POTENZA - Si potranno inviare fino al prossimo 21 ottobre le iscrizioni al “Laboratorio di Scrittura per Ragazzi diagli 11 ai 14 anni”. Non costa nulla e può essere davvero divertente questa iniziativa organizzata da anni dal comune di Potenza. Il settore Cultura ha programmato, così, il quarto laboratorio per un’iniziativa che «rientra nel piano delle attività che l’amministrazione intende svolgere per favorire lo sviluppo culturale della comunità cittadina, a partire dai ragazzi». All’interno del laboratorio sono previste una serie di attività presso la Biblioteca comunale per l’Infanzia, dove, oltre al servizio di consultazione e prestito dei libri, viene offerta ai ragazzi una concreta opportunità di espressione creativa. Il laboratorio di scrittura narrativa è rivolto ai ragazzi che amano incontrarsi per scrivere e leggere insieme e desiderano confrontarsi per condividere un’esperienza creativa. Con una precisazione: non ci sono pagelle, né voti; non insegna a scrivere; ma a creare una storia, a partire da un’idea. Dieci lezioni pomeridiane, con divertimento assicurato.
BRIENZA - “Educare allalegalitàeinsegnare le competenze civiche”. Questo il tema del seminario, organizzato dall’Istituto comprensivo di Brienza, in programma il prossimo 17 ottobre alle 9.30 nell’aula magna dell’istituto scolastico burgentino. L’iniziativa prende le mosse dalla recente introduzione dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”che offre l’occasione per una profonda riflessione sul rapporto che lega la scuola alla Costituzione, sia dal punto di vistadellasualegittimazione, siadalpuntodi vista del compito educativo ad essa affidato. Al seminario parteciperanno Nicola Pascale, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Brienza, Paolo Russo, docente di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Cassino, Isa La Casa, professoressa di scuola secondariadi primogrado,e DonataLarocca, dirigente dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, che presenterà, alla presenza degli autori, il volume “L’educazione alla cittadinanza in Italia” scritto Emilio Lastrucci, Debora Infante e Angela Pascale.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
25 Melfi Il confronto sul monitoraggio ambientale non c’è stato. A novembre il prossimo incontro
Caso Fenice: fumata nera Disguido tra Arpab e i vertici dell’inceneritore sulla presentazione dei dati MELFI - Si è svolta ieri mattina a Melfi, presso la sala giunta municipale, la terza conferenza di servizio per affrontare la questione dell'inquinamento ambientale riscontrato nelle falde acquifere della zona industriale. Al tavolo melfitano hanno preso parte rappresentanti del termodistruttore, Fenice, dell'Arpab, della regione Basilicata ed il sindaco, Ernesto Navazio. La riunione si è risolta con un nulla di fatto dal momento che i tecnici diFenice, incaricatidi effettuare i rilevamenti sull'effettivo grado di inquinamento prodotto, hanno omesso di comunicare l'operazione all'Agenzia regionale per l'ambiente. Resta tuttavia difficile da comprendere come mai la stessa Arpab non abbia preventivamente chiesto ai tecnici dell'inceneritore lucano di comunicare i rilevamentiin corso così da velocizzare i tempi per la conclusione del piano di caratteriz- La Fenice zazione. In questo modo ieri a Melfi si sarebbero potuti confrontarei dati raccoltie dareun senso alla riunione che viceversa ha assunto carattere solo interlocutorio. L'ennesimo rinvio alla prossimaconferenza di servizio,per conoscere realmente quale sia stata la causa che ha provocato l'inquinamento delle falde acquifere nel basso melfese, presumibilmente porta la data della fine del mese di novembre. Ieri intanto ilsindaco, Navazioha rinnovatola richiesta
di un atteggiamento collaborativo a Fenice con la quale, ha spiegato il primo cittadino «abbiamo un rapporto di massima lealtà». In rappresentanza deltermodistruttore diSan Nicola è intervenuto il dirigente, Alifano che ha rassicurato tutti sulla definitiva soluzione dell'emergenza riguardante i dati raccolti sulla presenza di mercurio. Il pericolosissimo metallo pesante, infatti, pare non sia più riscontrato oltre i valori consentiti per legge, già da diverse settimane. Resta tuttavia da risolvere il problema dei solventi. Secondo Alifano la prossima settimana si cercherà: «con una mirata campagna sugli impianti di verificare tutte le ipotesi che hanno portato alla presenza delle pericolose sostanze rinvenute nell'acqua». Intanto tutto ciò che si smaltisce nel termodistruttore resterà all'interno dell'impianto così da evitare ogni pericolo di contaminazione esterna. Si tratta di un'implicita ammissione di responsabilità, in definitiva, circa il disastro provocato nei pozzi della zona industriale di Melfi. Come richiesto a Fenice dal rappresentante dell’Arpab Giordano Fortunato, infine, il Mise piano di messa in sicurezza andrebbe a questo punto definitivamente incrementato. Ora non resta che attendere la prossima conferenza di servizio. Vittorio Laviano
|
LA STORIA
|
I primi passi con l’avvento della Fiat MELFI - Con l'arrivo dello stabilimento Fiat a Melfi, c'è qualcos'altro, tenuto ben occultato sino all'ultimo. Poi, attraverso una gara di appalto, da parte di una certa Fenice, si apprendeche acomplemento dell'industriaautomobilistica sarà situato un inceneritore, unico nel meridione e isole, insieme ad altri due, l'uno in Piemonte ed altro in Lazio, destinati al «trattamento dei residui di lavorazione degli 80 siti Fiat che operano in Italia», come da dichiarazione dell'allora presidente Fenice, ingegnere Enrico Dorigo. Siamo al 1992 il termodistruttore della discordia, si va realizzando mentre un autentico braccio di ferro tiene banco per anni e coinvolge, a diverso titolo, Fiat, Regione, ambientalisti e residenti, impegnando “giudici amministrativi del Tar, sedi comunali e parlamentari, le piazze dei comuni interessati e giungendo ad un ricorso alla Procura della Repubblica di Melfi, contro la realizzazione del “mostro”, che si preannuncia sarà causa di inquinamento e malattie. Infatti è previsto l'incenerimento di 66.000 tonnellate all'anno di rifiuti, la gran parte di origine industriale, tra cui quote tossico - nocivi, provenienti, come detto, anche da altri siti Fiat nel meridione. A preoccupare, con lo smaltimento, anche il transito del materiale, per il quale si chiede un monitoraggio che verifichi la sua origine, le ricadute su atmosfera, suolo, agricoltura, acqua di superficie e di falda e viabilità, per la difesa am-
bientale, in particolare sull'inquinamento di produzioni agricole. Si arriverà finanche ad un referendum promosso dal Comitato “No a Fenice”, che nato a Melfi estende su tutta l'area circostante e regioni viciniori. Purtroppo la costruzione del termodistruttore avanzerà e alla fine giungeranno anche le contestate autorizzazioni ministeriali e regionali anche se rimangono le preoccupazioni per un impianto sovradimensionamento, i paventati danni connessi ad un rischio sismico, il rischio di incidenti nelle fasi di trasporto, l'evidente contraddizione con la vocazione turistica di Monticchio e di un futuro parco del Vulture ed insistendo in modo particolare sull'emissione di cianuri e diossina a danno della salute degli abitanti dell'area e soprattuttosi nutronodubbi sullagaranzia deicontrollii Dopo 20 anni giungiamo ai nostri giorni e purtroppo i timori e le paure di un tempo vengono confermate: le falde acquifere sono inquinate con sostanze cancerogene. Le popolazioni che hanno visto in questi anni un preoccupante crescendo delle malattie tumorali sono in fermento e torna in campo il Comitato “No a Fenice”, il movimento che fa capo a Michele D'Anghela, che, come riferito, chiede la costituzione di parte civile da parte del Comune con urgenza per non correre il rischio di una prescrizione dell'ipotesi di reato avanzata dalle autorità inquirenti. Franco Cacciatore
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
“Nuova stazione 380/150 kV in Comune di Aliano (MT) e raccordi alla rete AT esistente” AVVISO DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO CON DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA’ ED IMPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL’ASSERVIMENTO COATTIVO (art. 17, comma 2, D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni e art. 52 ter D.Lgs. 330/2004)
GIUSEPPE, IZZO Maria Rosa, LEPORE Maddalena; Foglio 45 p.lla 111 GUERRIERO Lucia; FU NICOLA; Foglio 45 p.lla 154 COMUNE DI ALIANO, DE ROSA Vincenzo; Foglio 46 p.lla 35 COMUNE DI ALIANO, DI LEO Vincenzo; Foglio 46 p.lla 328 COLUCCI Antonia; DI SENATRO, COMUNE DI ALIANO; Foglio 46 p.lla 25 COLUCCI Senato, COMUNE DI ALIANO; Foglio 46 p.lla 351 DE ROSA Natalina; Foglio 46 p.lla 19 COMUNE DI ALIANO, CURCI Angela; FU DOMENICO ANTONIO, CURCI Antonia; FU ROCCO, CURCI Carmine; FU ROCCO, CURCI Rosa; MARIA FU ROCCO, LA BELLA Anna; MARIA FU GIUSEPPE; Foglio 46 p.lla 16 COMUNE DI ALIANO, NOSCHESE Amedeo.
Provincia di Potenza - Comune di Roccanova TERNA - Rete Elettrica Nazionale - S.p.a., con sede legale in Via Galbani 70, Roma (C.F. 05779661007), PREMESSO Che TERNA S.p.a è concessionaria dello Stato per la trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica e per lo sviluppo della Rete Elettrica Nazionale, giusta concessione emanata in data 20.4.2005 e divenuta efficace in data 01.11.2005, sulla base di quanto disposto dal D.P.C.M. 11.5.2004; Che con decreto n. 239/EL-107/99/2009 emanato il 06.08.2009 all’art. 7, il Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, del D.P.R. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni, ha delegato (con facoltà di subdelega) la società TERNA S.p.A., in persona del suo legale rappresentante pro tempore, Amministratore Delegato Dott. Arch. Flavio Cattaneo ad esercitare tutti i poteri espropriativi previsti dal D.P.R. 327/2001 e dal D.Lgs. 330/2004 e ad emettere e sottoscrivere tutti i relativi atti e provvedimenti ivi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i decreti di asservimento coattivo, di espropriazione e retrocessione, i decreti di occupazione ex articoli 22, 22 bis e 49 del citato D.P.R. 327/2001, le autorizzazioni al pagamento delle indennità provvisorie e definitive, e di espletare tutte le connesse attività necessarie ai fini della realizzazione dell'elettrodotto; Che con procura rep. n. 83774 per notaio Paolo Silvestro di Roma, registrata a Roma il 4 ottobre 2007, il dott. arch. Flavio Cattaneo in quanto legale rappresentante pro tempore di TERNA S.p.A, ha dato incarico all'ing. Evaristo Di Bartolomeo, Dirigente dell’Ufficio Espropri ed Asservimenti, di emettere e sottoscrivere tutti gli atti e i provvedimenti relativi al procedimento ablativo e di espletare le connesse attività necessarie ai fini della realizzazione dell'elettrodotto; Che il numero dei destinatari della procedura di asservimento coattivo è superiore a 50; Tanto premesso, TERNA S.p.a., ai sensi dell’ art. 17, comma 2, D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni e dell’art. 52 ter del D.Lgs. 330/2004,
Foglio 5 p.lla 38 DE RUGGIERI Felice; Foglio 5 p.lla 21 RELITTI DI ACQUE ESENTI DA ESTIMO; Foglio 5 p.lla 50, Foglio 6 p.lla 304, 303, 302, 207, 201 DE RUGGIERI Chiarangela, DE RUGGIERI Filippo, DE RUGGIERI Giosue`, DE RUGGIERI Rocco Maria; Foglio 5 p.lla 49, Foglio 6 p.lla 111, 113 DEMANIO DELLO STATO-RAMO STRADE; Foglio 5 p.lla 54, Foglio 6 p.lla 133, 131, 140, 130, 128, 137 MINISTERO LAVORI PUBBLICI; Foglio 5 p.lla 52, 51, 17, Foglio 6 p.lla 205, 227, 230, 233, 236, 238, 241, 244, 247, 250, 252, 254, 257, 260, 263, 266, 267, 269, 271, 274, 277 DEMANIO REGIONE BASILICATA; Foglio 5 p.lla 18, Foglio 6 p.lla 71 DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO, ENTE AUTONOMO ACQUEDOTTO PUGLIESE; Foglio 6 p.lla 43, 118 SATRIANO Pasquale; Foglio 6 p.lla 310 IANNELLI Caterina; Foglio 6 p.lla 335, 324, 333, 336 GRECO Concetta, SATRIANO Donato Giuseppe; Foglio 6 p.lla 323 ENTE URBANO; Foglio 6 p.lla 331, 332, 337, 350, 347, 89, 346, 90 LEONE Antonio, LEONE Giovanni, LEONE Mario Rosario; Foglio 6 p.lla 135 LEONE S.R.L.; Foglio 6 p.lla 167, 139 IANNELLA GIORDANO Caterina; Foglio 6 p.lla 136 VECCHIO SANSEVERINO Angela;ALBINA; Foglio 6 p.lla 184, 220, 225 LEONE FRANCESCO CONGLOMERATI S.R.L.; Foglio 6 p.lla 186, 242 FERRARA Maria; MAR SOFIA, SOFIA Alessandro; Foglio 6 p.lla 226, 228 MASTROSIMONE Vito; Foglio 6 p.lla 231, 229 ADRIATICO Domenica, FIORILE Nicola; Foglio 6 p.lla 234, 232 ALEMMA Carlo; Foglio 6 p.lla 235 CERABONA Anna; ROSA FU GIOVANNI BATTISTA VED SCARDACCIONE, SCARDACCIONE Caterina; FU MICHELE; Foglio 6 p.lla 314, 239 CAVALLO Giuseppe, VIGORITO Teresa; DI MICHELE; Foglio 6 p.lla 64 COLONNA Ferdinando; FU ANDREA, CUDEMO Filomena; Foglio 6 p.lla 318 CAVALLO Francesco; Foglio 6 p.lla 316 CAVALLO Luciana; Foglio 6 p.lla 245, 243 TEDESCO Filomena Francesca, VERDONE Luciano; Foglio 6 p.lla 248, 246 MASTROSIMONE Luigi; Foglio 6 p.lla 249 AMOROSI Ettore; Foglio 6 p.lla 15 D`ARELLI Michelina; Foglio 6 p.lla 98 DI VIRGILIO Giovanni; Foglio 6 p.lla 251 CIMINELLI Andrea, LO PINTO Antonio; Foglio 6 p.lla 253, 255, 256, 258 TEDESCO Teresa; Foglio 6 p.lla 259, 261 CAVALLO Angela; Foglio 6 p.lla 60, 275, 273 GARGIA Antonio; Foglio 6 p.lla 262, 264, 265 GUARNIERI Vincenzo; Foglio 6 p.lla 59 BASILE Lucia; Foglio 6 p.lla 268, 278, 276 CASTRONUOVO Teresa, DI VIRGILIO Antonio; Foglio 6 p.lla 272, 270 DI DIO Giovanni;
AVVISA Provincia di Potenza - Comune di Sant’Arcangelo Che il Ministero dello Sviluppo Economico, con il citato decreto n. 239/EL-107/99/2009 emanato il 06.08.2009, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 44 del 01.10.2009, ha autorizzato in via definitiva la costruzione e l’esercizio dell’intervento denominato “Nuova stazione 380/150 kV in Comune di Aliano (MT) e raccordi alla rete AT esistente”, localizzato nei comuni di Aliano, Roccanova e Sant’Arcangelo con dichiarazione di pubblica utilità, urgenza, indifferibilità ed inamovibilità delle opere; Che con tale decreto è stato imposto il vincolo preordinato all’esproprio dei fondi di cui all’elenco allegato al presente provvedimento; Che il responsabile del procedimento espropriativo per l’elettrodotto in oggetto è l’ing. Paolo Paternò, Via Aquileia n. 8 – 80143 Napoli; Che tutti i documenti relativi al procedimento sono depositati presso gli uffici della Società Terna siti in Napoli – Via Aquileia n. 8 e restano a disposizione per essere visionati; Che ogni interessato potrà fornire ogni elemento utile alla determinazione del valore da attribuire all’area interessata al fine della liquidazione dell’indennità di servitù inviandone comunicazione al responsabile del procedimento.
Elenco proprietari Provincia di Matera - Comune di Aliano Foglio 45 p.lla 28 COMUNE DI ALIANO, DI LEO Lucia Donata, IZZO Rosina; Foglio 45 p.lle 32,147, 218 RACIOPPI Lucia; DI FRANCESCO MAR PADULA; Foglio 45 p.lla148 LA BOLLITA Giuseppe; Foglio 45 p.lla 34 CONTE Grazia; FU FRANCESCO, CONTE Maria; FU FRANCESCO, CONTE Rocco; FU FRANCESCO; Foglio 45 p.lla 149 DONADIO Rosa; FU SENATRO VED DI LEO, GUARINO Angiolina; FU PAOLO, GUARINO Antonietta; FU PAOLO, GUARINO Rosa; FU PAOLO; Foglio 45 p.lla 167 DI LEO Maria; FU SENATRO, DONADIO Rosa; FU SENATRO VED DI LEO, LABELLA Rosa; FU PAOLO VED DI LEO; Foglio 45 p.lla 46, 219, 135, COMUNE DI ALIANO, LA BELLA Prospero; DI DOMENICO ANTONIO; Foglio 45 p.lla 47,220,136, 57 CIRUZZI Antonio; DI ROCCO, COMUNE DI ALIANO; Foglio 45 p.lla 48, 221, 137 COMUNE DI ALIANO, SPINA Angiolino; Foglio 45 p.lla 116 CAMARDA Antonia; FU FRANCESCO VED ALBANO, COMUNE DI ALIANO; Foglio 45 p.lla 132 ACQUEDOTTO DELL AGRI; Foglio 45 p.lla 138, 165 DONADIO Rosa; FU SENATRO VED DI LEO, LA BELLA Prospero; DI DOMENICO; Foglio 45 p.lla 54 DONADIO Rosa; FU SENATRO VED DI LEO, LABELLA Donata; DI DOMENICO; Foglio 45 p.lla 56 COMUNE DI ALIANO, LA BELLA Donata; DI DOMENICO ANTONIO; Foglio 45 p.lla 184 Soppressa; Foglio 45 p.lla 58 COMUNE DI ALIANO, MICUCCI Senato; Foglio 45 p.lla 74, 374 COMUNE DI ALIANO, DI LEO Antonio; Foglio 45 p.lla 352, 375, 117, 307 BARRELLA Giuseppe, CONTE Cristina; FU GIUSEPPE, DI LEO Antonio; FU SENATRO, DI LEO Maria; FU SENATRO, LABELLA Rosa; FU PAOLO VED DI LEO; Foglio 45 p.lla 377 COMUNE DI ALIANO, DE ROSA Agata; Foglio 45 p.lla 378, 353, 376, 355, 361 DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO - RAMO STRADE ANAS - ENTE PER LE STRADE - ROMA; Foglio 45 p.lla 351, 359 DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO STRADE - ANAS - ENTE NAZIONALE PER LE STRADE con sede in ALIANO; Foglio 45 p.lla 360 BRUNO Senato, COMUNE DI ALIANO, MICUCCI Angela, MICUCCI Anna; Foglio 45 p.lla 105 MICUCCIO Maria Rosaria Palma; Foglio 45 p.lla 358 GUERRIERO Lucia; FU NICOLA; Foglio 45 p.lla 354,310 COMUNE DI ALIANO, DE ROSA Agata; Foglio 45 p.lla 89, 93, 318, 316 COMUNE DI ALIANO, LA BELLA Teresa, PEPE Nicola, PEPE Rocco, PEPE Rosalba; Foglio 45 p.lla 106, 108 BARRELLA Felicia, COMUNE DI ALIANO; Foglio 45 p.lla 107 BARRELLA Filomena, COMUNE DI ALIANO; Foglio 45 p.lla 295 BARRELLA Andrea, BARRELLA Antonio, BARRELLA Francesco;ROCCO FU ROCCO, BARRELLA Giuseppe, BARRELLA Luigi; FU ROCCO, BARRELLA Maria;GIUSEPPA FU ROCCO, BARRELLA Nicola; FU ROCCO, BARRELLA Rosa; MARIA FU ROCCO, BARRELLA Serafina; FU ROCCO, COMUNE DI ALIANO, CONTE Cristina; FU GIUSEPPE, GUERRIERI Maria; FU VINCENZO; Foglio 45 p.lla 292, 294 COMUNE DI ALIANO, PADULA Maria, TORTORELLI Lucia, TORTORELLI Margherita, TORTORELLI Maria; Foglio 45 p.lla 293, 291,323, 317, 320, 252, 245,264, 260, 266 DEMANIO DELLA REGIONE BASILICATA; Foglio 45 p.lla 290 COMUNE DI ALIANO, MARINO Paolo; Foglio 45 p.lla 324, 322 COMUNE DI ALIANO, MICUCCI Angela, MICUCCI Anna; Foglio 45 p.lla 321, 94, 319 COMUNE DI ALIANO, MICUCCI Margherita, MICUCCI Rocco; Foglio 45 p.lla 85 CAMERA Giovanni; Foglio 45 p.lla 313 COMUNE DI ALIANO, PEPE Domenica Maria; Foglio 45 p.lla 96 COMUNE DI ALIANO, PADULA Michele; FU FRANCESCANTONIO; Foglio 45 p.lla 123 COMUNE DI ALIANO, MICUCCI Rocco; Foglio 45 p.lla 110 RACIOPPI Rocco; DI FRANCESCO; Foglio 45 p.lla 86 DE LEO Francesco; FU LUIGI, LAVECCHIA Giaconto; FU DOMENICO; Foglio 45 p.lla 301 COMUNE DI ALIANO, FERRI Mario Carlo; Foglio 45 p.lla 298 COMUNE DI ALIANO, MATTATELLI Angiola, MATTATELLI Biagio, MATTATELLI Francesco Paolo, MATTATELLI Giulia, MATTATELLI Giuseppe, MATTATELLI Vincenzo; Foglio 45 p.lla 285, 121, 251, 253, 255, 246, 244, 259, 265, 261, 226, Foglio 46 p.lla 13 COMUNE DI ALIANO, FORTUNATO Luigi, FORTUNATO Michele, FORTUNATO Regina Lucia; Foglio 45 p.lla 267, 268, 336, 335, 334 Foglio 46 p.lle 613 DEMANIO DELLO STATO; Foglio 45 p.lla 113 BARRELLA Nicolino Assunto, COMUNE DI ALIANO, CONTE Cristina; FU
Foglio 9 p.lla 531, 534, 537, 540, 543, 546, 549, 552, 555, 558, 562, 559, 565, 568, 571, 574, 577, 580, Foglio18 p.lla 1905, 1907, 1909, 1911, Foglio10 p.lla 616, 619, 622, 625, 628, 631, 637, 640, 642, 645, 647, 650, 653, 656, Foglio 12 p.lla 1015, 1012, 1018, 1021, 1027, 1033, 1030, 1036, 1039, 1042, 1045, 1048, 1051, 1054, 1057, 1061, 1064, 1066, 1068, 1071, 1074, 1077, 1080, 1083, 1086, 1089, 1092, 1095, 1098, 1101, 1178, 1106, 1109, 1112, 1115, 1118, 1121, 1124, 1127, 1130, 1139, 1150, 1180, Foglio 13 p.lla 1090, 1045, 1054, 1057, Foglio 23 p.lla 827, Foglio 24 p.lla 466 DEMANIO REGIONE BASILICATA; Foglio 9 p.lla 532, 346 NATALINO Michele; Foglio 9 p.lla 535 MARINO Angela; Foglio 9 p.lla 347 MARINO Rosa; DI VINCENZO MAR MARINO; Foglio 9 p.lla 538, 348 SANSANELLI Maria; Foglio 9 p.lla 541 ROMEO Giovanni, SANSANELLI Maria; Foglio 9 p.lla 352 CIANCIA Pasqualina; VED LA CASA, LA CASA Angela, LA CASA Decio Domenico, LA CASA Giuseppe; Foglio 9 p.lla 330 MOBILIO Vincenzo; DI ANDREA; Foglio 9 p.lla 544 CAVALLO Antonia; Foglio 9 p.lla 544 CERABONA Gervasia; Foglio 9 p.lla 547 FOLIGNO Caterina, FOLIGNO Francesco, FOLIGNO Giambattista, FOLIGNO Saverio, FOLIGNO Vincenzo; Foglio 9 p.lla 509 CERABONA Immacolata; Foglio 9 p.lla 544 SIMEONE Giuseppe; Foglio 9 p.lla 97 SIMEONE Angela; FU NICOLA; Foglio 9 p.lla 315, 98, 349, 621, 350 LAURIA Antonio, LAURIA Marilena; Foglio 9 p.lla 553, 556, 554, 497 DI LEVA Franco; Foglio 9 p.lla 557, 563, 561, 566, 560 CRITONE Giuseppe Salvatore; Foglio 9 p.lla 569 LO ZITO Domenico, LO ZITO Michele; Foglio 9 p.lla 572 CUDEMO Giuseppe; Foglio 9 p.lla 575 CAVALLO Angela, DI GIURA Giuseppina, MISSANELLI Rosa; FU ANTONIO VED DI GIURA; Foglio 9 p.lla 578 DI GIURA Antonio; DI MICHELE, SATRIANI Giuseppe; FU MICHELE; Foglio 9 p.lla 581 LEMMA Carmela; FU CARMINE, MELE Rocco; DI SALVATORE; Foglio 18 p.lla 1898, 1904 MELE Rosa; DI SALVATORE; Foglio 18 p.lla 1900, 1902, 773, 770, 1692 MINISTERO LAVORI PUBBLICI; Foglio 18 p.lla 1906, 421 VILARDONE Maddalena; Foglio 18 p.lla 4, 613, 82 DI LORENZO Carmina; Foglio 18 p.lla 319 BRUNO Maria, BRUNO Stella; Foglio 18 p.lla 772 MELE Rocco; DI SALVATORE; Foglio 18 p.lla 771 D`ONOFRIO Angelo; FU NICOLA, D`ONOFRIO Maria; FU NICOLA MAR PELLEGRINO, D`ONOFRIO Michelangelo; Foglio 18 p.lla 765, 1908, 1912, 1910, 1913, 1622, Foglio 10 p.lla 617, 620, 623, 950, 626, 934, 632, 506, 1003, 997, 644, 320, 914, 648, 651 COMUNITA’ MONTANA MEDIO AGRI; Foglio 10 p.lla 826, 629, 251 CONSAGA Concetta; Foglio 10 p.lla 514 DE FINO Antonio, DE FINO Costatino, DE FINO Filomena, DE FINO Giovanni; Foglio 10 p.lla 1038, 1037 CERABONA Domenico; Foglio 10 p.lla 635 BRIAMONTE Donata Maria, BULFARO Donato; Foglio 10 p.lla 638 DI SARIO Vincenzo; Foglio 10 p.lla 1035, 1036 ENTE URBANO; Foglio 10 p.lla 641, 643 MERLINO Isabella; Foglio 10 p.lla 1004, 998 GESUALDI Francesco; Foglio 10 p.lla 995 RELIT STRAD; Foglio 10 p.lla 913 BARDANO Anna; DI FILOMENA, DE LUCA Michele, SOFIA Giuseppe; Foglio 10 p.lla 516 MARTORANO Antonio; Foglio 10 p.lla 274, 649 CUDEMO Giulia, CUDEMO Rosa, LUFRANO Antonia; FU FRANCESCO VED CUDEMO, LUFRANO Antonia; FU FRANCESCO VED CUDEMO; Foglio 10 p.lla 654 GIANNASIO Giuseppe, ZITAROSA Domenica; Foglio 10 p.lla 429, 284, 432, 285 CASTELLUCCIO Carmen, CASTELLUCCIO Rossella, CASTELLUCCIO Vincenzo; Foglio 10 p.lla 657 DI PACE Teresa; Foglio 10 p.lla 660 FIORITO Giuseppe; Foglio 12 p.lla 1010, 1016, 1013, 872, 1026, 1028 CAVALLO Giovanni; Foglio 12 p.lla 870, 792, 902, 1019 CAVALLO Carmine; Foglio 12 p.lla 1020, 1022 CASTRONUOVO Maria Caterina; Foglio 12 p.lla 871 CASTRONUOVO Vito; Foglio 12 p.lla 502 FITTIPALDI Angela; DI RAFFAELE VED MOSCATELLI, MOSCATELLI Antonio; FU ANDREA, MOSCATELLI Caterina; FU ANDREA, MOSCATELLI Domenica; FU ANDREA, MOSCATELLI Francesco; FU ANDREA, MOSCATELLI Raffaele; FU ANDREA; Foglio 12 p.lla 1031, 1032 ZENTI Maria; Foglio 12 p.lla 873 BRIAMONTE Felicia; Foglio 12 p.lla 874 LATRECCHIA Francesca; FU NICOLA; Foglio 12 p.lla 875, 1038, 1040 COLELLA Nicola; FU GIUSEPPE, LA GROTTA Margherita; FU GIUSEPPE VED COLELLA; Foglio 12 p.lla 1035, 1037 CHIARADIA Caterina; Foglio 12 p.lla 561 D`ONOFRIO Giuseppe; Foglio 12 p.lla 562, 1055 BRIAMONTE Margherita; Foglio 12 p.lla 877 CAVALLO Vincenzo; Foglio 12 p.lla 1041, 1043 CAVALLO Giovanni; Foglio 12 p.lla 1044, 1046 CAVALLO Francesco, CAVALLO Giovanni, CAVALLO Giuseppe, CAVALLO Lucia; Foglio 12 p.lla 1047, 1049 CAVALLO Giuseppe; Foglio 12 p.lla 878, 1050, 1052 ARENA Domenico, VICECONTE Francesca; Foglio 12 p.lla 879 BRIAMONTE Lucia, STIPO Angela; Foglio 12 p.lla 1058, 880 BRANCO Domenico, BRANCO Francesco, BRANCO Rosaria; Foglio 12 p.lla 569 FALCONE Donato; Foglio 12 p.lla 881 FINAMORE Rosa; Foglio 12 p.lla 571 VIGORITO Michele; Foglio 12 p.lla 1062 ALLEGRETTI Raffaele; Foglio 12 p.lla 1065 CUDEMO Maria; TERESA FU GIUSEPPE MAR TORTORELLI; Foglio 12 p.lla 575 D`ONOFRIO Domenica Michelina, GELONESE Salvatore Antonio; Foglio 12 p.lla 882 D`OFRIO Teresa, D`ONOFRIO Francesco, D`ONOFRIO Maria, D`ONOFRIO Michele, D`ONOFRIO Rosa,D`ONOFRIO Vito; Foglio 12 p.lla 1068 D`ONOFRIO Maria; MAR GESUALDI; Foglio 12 p.lla 1069, 1072 D`ONOFRIO Vito; Foglio 12 p.lla 1075 GIANNASIO Lucia, SANSEVERINO Giovanni; Foglio 12 p.lla 1078, 1081 CASSANO Donato; Foglio 12 p.lla 586, 1082, 1084 GESUALDI Antonia; Foglio 12 p.lla 585 CUDEMO Maria, CUDEMO Michele, SIMEONE Michele; Foglio 12 p.lla 883, 1087 DESALVO Donato, NAPOLI Vittoria Anna; Foglio 12 p.lla 884, 885 PUGLIESE Prospero; Foglio 12 p.lla 886 PALERMO Angela; MAR PUGLIESE, PUGLIESE Vincenzo; Foglio 12 p.lla 596 CICCHELLI Carolina; Foglio 12 p.lla 597 TEDESCO Angela, TEDESCO Virginia; Foglio 12 p.lla 887, 1096,
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
AVVISO AL PUBBLICO
27 Il consigliere comunale Pettorruso: «Ci sono validi motivi per indire un referendum»
Lavello: prove di secessione La provocazione: entrare a far parte della Bat , la nuova provincia pugliese LAVELLO - Da sempre paese di frontiera la cittadina dauna sta negli ultimi tempi assaporando il gusto di, come si suol dire, saltare la staccionata a entrare a far pare della neo costituita provinciale pugliese Bat. Primi fermenti proprio in seno al consiglio comunale con l'annuncio del portavoce della Primavera Lavellese, l'avvocato Antonio Pettorruso che il gruppo consiliare muterà il suo nome in “verso la Bat”. Strizzano l'occhio all'iniziativa, per quanto è dato sapere , anche altri compagini politiche. «Ritengo -fa sapere Pettorruso- che ci siano valide motivazioni affinché venga promosso movimento referendario per avviare l'iter legislativo previsto per la migrazione di Lavello alla neo nata provincia Bat». «Prima fra tutte la vicinanza del nostro Pettorruso dialetto a quello delle popolazioni pugliesi limitrofe, a cui si aggiungono i numerosi punti di contatto a livello culturale e demografico». «Circa il 75 per cento della popolazione che per motivi familiari o lavorativi gravita nella cittadina lavellese o nell'agro proviene dalla vicina provincia Bat di fatti le maggiori risposte economiche alle esigenze della popolazione lavellese sono da ricercarsi nei servizi offerto proprio dalle cittadine pugliesi limitrofe aderenti alla nuova provin-
cia». «Numerosi - prosegue Pettorruso - imprenditori pugliesi hanno deciso di aprire attività commerciali a Lavello con una spiccata incidenza in termini economici nelle nostre realtà. Da ultimo - conclude il consigliere della Primavera Lavellese Antonio Pettorruso la spiaggia di Margherita di Savoia, cittadina pure facente parte della provincia BAT , è sentita da gran parte dei lavellesi come il mare di Lavello , mea per antonomasia di soggiorni estivi e termali». Così la cittadina dauna si prepara a valutare una eventuale migrazione ad altra provincia . Per la cronaca La provincia di Barletta-Andria-Trani è una nuova provincia della Puglia settentrionale che conta 390.800 abitanti. Il capoluogo è congiunto fra le città di Barletta, Andria e Trani. È stata istituita nel 2004 e le prime elezioni del Consiglio provinciale si sono tenute il 6 e il 7 giugno 2009. Istituita con Legge 148/2004 dell'11 giugno 2004 è una delle tre nuove province italiane, insieme a quelle di Monza e Brianza e Fermo, con cui ha condiviso l'iter parlamentare di istituzione. La provincia di Barletta, Andria e Trani è la sesta della Puglia dopo quelle di Bari, Taranto, Foggia, Lecce e Brindisi. Si tratta del primo caso in Italia di provincia a tre teste. Daniele Masiello
1099 MASTROSIMONE Rosa; Foglio 12 p.lla 1090, 1093 D`AGOSTINO Lucia; Foglio 12 p.lla 1102 RICCIARDI Giuseppe; Foglio 12 p.lla 1177, 1113 AMOROSI Antonio, CERVINO Adelina; Foglio 12 p.lla 1107, 889 CAVALLO Felicia; Foglio 12 p.lla 888 LA GROTTA Angela; FU ANDREA VED PASCALE, PASCALE Felicia; Foglio 12 p.lla 890, 1110 SANSANELLI Felicia Domenica; Foglio 12 p.lla 605 CERABONA Giovanni; DI NICOLA; Foglio 12 p.lla 606 MASTROSIMONE Michele; DI PIETRO; Foglio 12 p.lla 891 PASCALE Felicia; Foglio 12 p.lla 892 LUCANO Angela, LUCANO Pietro; Foglio 12 p.lla 657, 1116 DE ROSA Pietro Domenico; Foglio 12 p.lla 1119 DE SALVO Paolo; Foglio 12 p.lla 1122, 833, 893 LUCANO Adelmo, LUCANO Antonio, LUCANO Francesco, LUCANO Pietro, OLIVIA Gerarda; Foglio 12 p.lla 1125, 894 AMOROSI Concetta; FU MICHELE, AMOROSI Donato, AMOROSI Isabella, AMOROSI Margherita, AMOROSI Teresa; Foglio 12 p.lla 1128 VIGGIANI Francesco; Foglio 12 p.lla 1131 SILVESTRELLI Antonio, SILVESTRELLI Ersilia, SILVESTRELLI Marino; Foglio 12 p.lla 895, 896 PANDOLFO Pietro; Foglio 12 p.lla 897 MASTROSIMONE Giovanni; Foglio 12 p.lla 1134, 1137 D`ONOFRIO Domenico; Foglio 12 p.lla 1140, 898 CASE Teresa; Foglio 12 p.lla 899, 1144, 1148 DI SALVO Angela; DI SALVATORE, DI SALVO Salvatore; FU DONATO; Foglio 12 p.lla 1143 DE MARCO Donato, DE MARCO Francesco; Foglio 12 p.lla 683 CORDASCO Maria Teresa, VIGGIANI Giuseppe; Foglio 12 p.lla 682 CHIORAZZO Felicia; Foglio 12 p.lla 678 D`AGOSTINO Eleonora; Foglio 12 p.lla 900, 901 SANSANELLI Luigi; Foglio 12 p.lla 1153 BRIAMONTE Giulia; DI ROCCO; Foglio 12 p.lla 1149, 1179 MERLINO Giuseppe; Foglio 13 p.lla 1031, 557 CASSANO Biagio; FU PROSPERO, MASSARO Vito; FU LUIGI, MODARELLI Angela; MAR VELOCE, PROVVIDENZA DI SANT ARCANGELO, VELOCE Francesco; Foglio 13 p.lla 1036 LA GROTTA Mario; Foglio 13 p.lla 1169 MODARELLI Angela; MAR VELOCE, VELOCE Francesco; Foglio 13 p.lla 1040 CERABONA Domenica, RICCIARDI Vito; Foglio 13 p.lla 543, 559 GELONESE Francesco, VELOCE Maria Giuseppa; Foglio 13 p.lla 1044, 560 MORISANO Giuseppe; Foglio 13 p.lla 509 ARMENTANO Domenica, ARMENTANO Lucio, ARMENTANO Teresa, ARMENTANO Vincenzo; Foglio 13 p.lla 561 CAVALLO Margherita; Foglio 13 p.lla 562, 1050 CAVALLO Felicia, PANDOLFO Giuseppe, PANDOLFO Maria; Foglio 13 p.lla 1206 PEDACCHIO Lucia Felicia; Foglio 13 p.lla 564 MOBILIO Vincenzo; Foglio 13 p.lla 565 BRANCALE Antonio Salvatore; Foglio 13 p.lla 1047 GIORDANO Vincenzo; Foglio 13 p.lla 1053 CAVALLO Elena Felicia, CAVALLO Giovanni, CAVALLO Lucrezia Lucia, CAVALLO Maria Angela, CAVALLO Prospero; Foglio 13 p.lla 1058 CHIURAZZA Caterina; Foglio 13 p.lla 566, 1064 MORISANO Maria; Foglio 13 p.lla 567, 1067 FORTUNATO Filomena; Foglio 13 p.lla 298 MASTROPIETRO Caterina Anna; Foglio 13 p.lla 1016 MASTROPIETRO Donato; Foglio 13 p.lla 299 DI LORENZO Angela, DI LORENZO Francesco, DI LORENZO Michelina, TITOLO Katia TITOLO Nicoletta; Foglio 13 p.lla 1061 BRANCALE Antonio Salvatore; Foglio 13 p.lla 305, 979, 356 MENSANO Michele; Foglio 13 p.lla 1019 MASTROSIMONE Angela; Foglio 13 p.lla 1020 BULFARO Carmine Vincenzo, BULFARO Giuseppe, BULFARO Michele, BULFARO Nicola, BULFARO Rosa; Foglio 13 p.lla 1070 TEDESCO Giuseppe, TEDESCO Maria, TEDESCO Nicola, TEDESCO Teresa, TEDESCO Vito; Foglio 13 p.lla 1073, 1076 LA CANNA Rocco; Foglio 13 p.lla 306 CUDEMO Giulia; Foglio 13 p.lla 312, 569 LA CANNA Giuseppe; Foglio 13 p.lla 313 BRANCALE Rosa; Foglio 13 p.lla 570, 1082 CUDEMO Pasquale; Foglio 13 p.lla 571 LO PONTE Carlo; Foglio 13 p.lla 1079 LA CANNA Giuseppe, VERDONE Teresa; Foglio 13 p.lla 1085 LOPONTE Nicola; Foglio 13 p.lla 1088, 572 FERRARA Caterina; FU PASQUALE, FERRARA Rocco, MURDICO Giovanni; DI ANTONIO; Foglio 13 p.lla 573, 1091 BRIAMONTE Margherita, FIORITO Rosa Fu Vincenzo; Foglio 13 p.lla 1094 GALLO Caterina; Foglio 13 p.lla 1097 DI DIO Francesco, MORISANO Maria; Foglio 13 p.lla 1098 DI DIO Rosa; Foglio 13 p.lla 1102 CAVALLO Albina, OLIVARES Giorgio Leonardo; Foglio 22 p.lla 1077, 1079, 1081, 776, 1075,
Monticchio Iniziativa dell’Ordine del Santo Sepolcro e la Cm
Dalla parte dell’ambiente MONTICCHIO - “Fare ambiente in Basilicata” è il titolo di un convegno organizzato dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e la comunità montana che vuole mettere al centro l'uomo, la sua spiritualità, la natura, l'esigenza di preservare l'ambiente in cui egli vive, il ruolo delle istituzioni in relazione a tale obiettivo, e la condivisione. L’iniziativa si terrà il 10 ottobre prossimo nella splendida cornice dei laghi di Monticchio. In mattinata, preceduta dall'incontro e dal successivo corteo dei cavalieri e dame del Santo Sepolcro, verrà celebrata una santa Messa presso l'abbazia di San Michele. Farà seguito, nel pomeriggio una conferenza, a cura di “fare Ambiente”, sul tema “La salvaguardia e la valorizzazione dell'abitat naturale di Monticchio” cui parteciperanno il presidente della comunità montana del Vulture Michele Sonnessa, il coordinatore regionale per la
Basilicata di “Fare Ambiente”, Renato Cittadini, il presidente nazionale del movimento Vincenzo Pepe. L'appuntamento di Monticchio sarà preceduto in primissima mattinata, a Rionero in Vulture, presso il palazzo Giustino Fortunato, da un incontro tra il sindaco di Rionero in Vulture, Antonio Placido, il sindaco di Atella, Roberto Telesca, i componenti dei consigli comunali dei due paesi, e il preside della sezione lucana dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Mario Coluzzi, i delegati di Potenza e Melfi dell'Ordine stesso rispettivamente Pasquale Bruno e Fernando Napoli. Nel corso della giornata presso il ristorante “Il pescatore”, sito nei pressi del lago piccolo di Monticchio, avrà luogo da parte dei partecipanti la degustazione di prodotti tipici lucani, si potrà visitare la mostra di opere ispirate all'ambiente lucano del pittore potentino Alessandro Calabrese.
1083, 213, Foglio 23 p.lla 865, 1016, 1026, 1018,1022, 1014, 1012, 1006, 828, 1008, 1004, 1028, 977, 998, 1000, 992, 990, 975, 979 DEMANIO DELLO STATO-RAMO STRADE; Foglio 22 p.lla 1080 MASTROSIMONE Maria; Foglio 22 p.lla 1074 CUDEMO Michele; DI NICOLA; Foglio 22 p.lla 1082, 56,214 IOCOLI Domenico, IOCOLI Giuseppe, IOCOLI Lucio, IOCOLI Michele, IOCOLI Rosa; Foglio 23 p.lla 1019 CERVINO Lucia; Foglio 23 p.lla 297 MERLINO Emma, MERLINO Ida, MERLINO Michele, MERLINO Rosa; Foglio 23 p.lla 1005 LA RAGIONE Luigi Domenico; Foglio 23 p.lla 391 DI LORENZO Margherita Domenica, LA GROTTA Giuseppe; Foglio 23 p.lla 83 PERGOLA Maria; Foglio 23 p.lla 991 DI GESE Michele; Foglio 23 p.lla 989 DI GESE Maria Celeste; Foglio 23 p.lla 974 DI GESE Ida; Foglio 23 p.lla 987 DI GESE Ida, DI GESE Maria Celeste, DI GESE Michele; Foglio 23 p.lla 637 ARMENTANO Maria;DOMENICA, DI GESE Ida, DI GESE Maria Celeste, DI GESE Michele, DI GESE Pasquale;Foglio 23 p.lla 638, Foglio 24 p.lla 280, Foglio 6 p.lla 199 ENTE URBANO; Foglio 23 p.lla 980 PROVINCIA DI POTENZA; Foglio 24 p.lla 474,455, 456 PALAZZO Antonio, PALAZZO Giovanni, PALAZZO Luisa, PALAZZO Mario Donato, PALAZZO Pasquale, PALAZZO Rosa,PALAZZO Vincenzo; Foglio 24 p.lla 297 DE MARCO Salvatore; Foglio 24 p.lla 467, 468, 452, 453, 454, 459 PALAZZO Antonio, PALAZZO Giovanni, PALAZZO Luisa, PALAZZO Mario Donato, PALAZZO Pasquale, PALAZZO Rosa,PALAZZO Vincenzo, PUPPIO Lucia; Foglio 24 p.lla 393, 395, 394, 426 DI VIRGILIO Fortunato, DI VIRGILIO Pasquale; Foglio 24 p.lla 279 GUARINI Franco; Foglio 24 p.lla 296 GUARINI Franco, GUARINI Giuseppe; Foglio 24 p.lla 481 PALAZZO Antonio; Foglio 24 p.lla 371, Foglio 6 p.lla 112, 111, 417, 51, 409, 113, 412 GUARINI Giuseppe; Foglio 6 p.lla 413 COMUNE DI SANT`ARCANGELO; Foglio 6 p.lla 73, 380, 208, 375, 377 GUARINI Antonio, GUARINI Vincenzo; Foglio 6 p.lla 374 GUARINI Antonio, GUARINI Mario Francesco; Foglio 6 p.lla 376 GUARINI Antonio, GUARINI Vito; Foglio 6 p.lla 114, 60, 206 GUARINI Vincenzo; FU GIUSEPPE ANDREA; Foglio 6 p.lla 110, 84, 304, 300 GUARINI Filippo Domenico; Foglio 6 p.lla 230 GUARINI Filippo Domenico, GUARINI Francesco Giuseppe; Foglio 6 p.lla 303, 295, 301, 294, 41, 42 GUARINI Francesco Giuseppe; Foglio 6 p.lla 302, 383 GUARINI Angela; Foglio 6 p.lla 92 CAVALLO Vito; Foglio 6 p.lla 91, 143 DICHIARA Gennaro; Foglio 6 p.lla 420 ALEMANNA Angelo, CALADACE Anna; Foglio 6 p.lla 80 ALLEGRETTI Anna; MARIA FU LUDOVICO VED GUARINI, GUARINI Andrea; FU FRANCESCO, GUARINI Ludovico; FU FRANCESCO, GUARINI Maddalena; FU FRANCESCO; Foglio 26 p.lla 184, 54, 217 LELLA Domenico, LELLA Lorenzo; Foglio 26 p.lla 274 BRIAMONTE Domenica, IZZO Antonia, IZZO Caterina, IZZO Rosa; Foglio 26 p.lla 194 IZZO Michele; Foglio 26 p.lla 253, 254, 239, 13, 9, 10 DE MARCO Michele; Foglio 26 p.lla 182 LA RAGIONE Maria, STELLA Nicola, STELLA Teresa; Foglio 27 p.lla 102, 4, 5, 141,10, 99 DE MARCO Nicola; Foglio 27 p.lla 14 BRIAMONTE Margherita; Foglio 27 p.lla 125 RINALDI Luigi, RINALDI Michele; Foglio 27 p.lla 16 ARENA Domenico; Foglio 27 p.lla 26 DE MARCO Nicola, LA RAGIONE Anna, LA RAGIONE Luigi, LA RAGIONE Maria Caterina FU Nicola, MANCINI Pasquale FU Domenico, MANCINI Saverio FU Pasquale, MANCINI Stella FU Pasquale
Terna SpA Reg. Imprese, C.F. e P.I. 05779661007 REA 922416 Capitale Sociale 440.199.936 Euro i.v. al 30 Aprile 2009
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
28 Intanto il Comune è stato citato da un automobilista per danni
Genzano di Lucania
Ginestra-Barile, al via i rilievi per la messa in sicurezza
Discarica, resta alta la guardia del Comitato
GINESTRA - Nelle giornate dello scorso 6 e 7 ottobre alcuni tecnici della Provincia hanno preso i rilievi sulla cosiddetta strada di nessuno, la Ginestra-Barile necessari per la progettazione di messa in sicurezza dell'arteria in base. I rilievi sono partiti in seguito agli accordi assunti lo scorso 16 settembre, presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, alla presenza dell'allora assessore regionale Loguercio, l'assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi e gli amministratori dei comuni di Ginestra e Barile. In quell'incontro fu deciso che i Comuni di Barile e Ginestra diventeranno gestori provvisori della strada intervenendo con finanziamenti regionali di circa 90 mila euro, nei punti critici della strada. Entro la fine dell'anno, la Provincia, che ha già avviato l'iter di provincializzazione della Ginestra-Barile il giorno dopo l'incontro dello scorso 16 settembre, con altri finanziamenti regionali, diverrà proprietaria di questa strada, con grande sollievo per chi
I tecnici della provincia a lavoro
transiterà e soprattutto per i Comuni di Ginestra e Barile. A prendere i rilievi di questa strada c'era Barbano, responsabile viabilità area nord provincia di Potenza, iCirigliano e l'esecutore tecnico Auletta, accompagnati dall'ex assessore comunale di Ginestra, Antonio Delfranco. Avvicinato Barbano a fine rileva-
zione dell'intero tracciato fatto a piedi ha riferito: «una volta ultimata la progettazione per la messa in sicurezza della strada da parte del nostro Ente, attendiamo ora il finanziamento della Regione Basilicata per il miglioramento dell'intero tracciato che avverrà presumibilmente entro la fine dell'anno. Sui
tanti incidenti che avvengono sulla Ginestra-Barile e sulla provinciale Ginestra-Venosa, raccomando gli utenti di questa strada, a non considerare queste strade un tracciato di formula 1, ma di andare cauti e non farsi prendere dalla fretta di arrivare sul posto di lavoro». Sui tanti incidenti verificatisi sulla Ginestra-Barile negli anni passati, il Comune di Ginestra è stato citato da un automobilista che ha subito danni al suo mezzo, tramite un avvocato di fiducia, a presentarsi il giorno 11 novembre prossimo per difendersi dal fatto che il sinistro, secondo l'automobilista, si è verificato per fatto e colpa esclusiva del Comune di Ginestra. Il Comune arbereshe per difendersi, su una strada che non è di sua competenza, ha conferito incarico ad un legale per costituirsi in giudizio avverso atto di citazione presentato al giudice di pace da parte di questa automobilista. Soldi che il Comune di Ginestra deve sborsare, per intanto ad un suo legale di fiducia, per difendersi. Lorenzo Zolfo
GENZANO - Ahimé! È il grido di costernazione dei cittadini di Genzano, esemplificato da 2322 firme, di fronte all'inizio dei lavori di costruzione della piattaforma di trasferenza in Contrada Mattinella. Al danno si aggiunge la beffa è stato già pubblicato il bando di gara per la costruzione della nuova discarica. «L'amministrazione e la Comunità Montana Alto-Bradano fanno sapere dal Comitato spontaneo cittadino apolitico e apartitico contro la discarica - tentano di far passare la discarica di prossima costruzione per una vasca per l'umido. Ma in realtà lo stesso progetto a pagina 3 della Relazione tecnica specialistica prevede la realizzazione di una discarica che, come si è già verificato con quella preesistente, dovrà assolvere alla funzione di servizio ed emergenza per un'ampia parte della provincia di Potenza». «Gli amministratori e il Commissario della Comunità Montana Alto-Bradano in un incontro recente si erano impegnati a stralciare dal progetto quella che loro chiamano “vasca per l'umido” e che in tutti gli
atti, anche nell'appalto per la realizzazione è una discarica vera e propria, per cui una presa in giro per tutti i cittadini di Genzano» continua il Comitato. L'impianto è stato classificato in base alla delibera della G.R. n.1504/2009 «discarica per rifiuti non pericolosi” per cui al suo interno saranno riversate anche scorie da trattamento termico di rifiuti solidi urbani e della frazione organica biostabilizzata di rifiuti solidi urbani, com'è previsto a pag. 10 della Relazione descrittiva del progetto, ove si fa riferimento alle ceneri prodotte dall'inceneritore Fenice, con il dichiarato intento di risparmiare sui costi di smaltimento delle ceneri fuori Regione sulla pelle dei cittadini». «Dunque - puntualizzano - si tratta di una discarica destinata a contenere rifiuti indifferenziati provenienti da tutta la provincia e non umido da compostaggio come vorrebbero far credere gli amministratori locali, che si ostinano ad avallare il loro progetto, che inevitabilmente arrecherà gravi danni al nostro territorio e alla salute pubblica». Angela Menchise
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
29
Marsiconuovo Le maestranze non percepiscono lo stipendio dal maggio scorso
Lavori fermi in cattedrale Lavoratori sul piede di guerra e l’impresa appaltatrice sembra sparita nel nulla MARSICONUOVO - Otto lavoratori che non prendono lo stipendio da maggio scorso. Un’opera pubblica la “Cattedrale di Marsico Nuovo”. L'Ente appaltante, la Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio della Basilicata, assente. E dulcis in fundo l'impresa aggiudicataria dei lavori “sparita”. Questa è la storia o per meglio quello che sta succedendo sul cantiere per i lavori di restauro della cattedrale marsicana. La storia inizia quando il Ministero per i Beni e le Attività culturali - Sopraintendenza per dei Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata appalta l'opera per i lavori di restauro del complesso monumentale. Ad aggiudicarsi i lavori l'Ica (imprese costruzioni associate srl) con sede a Padula. Ammontare complessivo presunto dei lavori di 1 milione e 490 mila e 69,79 centesimi. Fondi provenienti dall'accordo di Programma Quadro, legge 208/98 (delibera Cipe 142/99). I lavori iniziano nell'Ottobre del 2008. Mai primi segnaliche qualcosa non va, i lavoratori l'avvertono già agli inizi dell'anno corrente. Impresa che cede rami della propria società ad altre aziende, lavoratori presenti fisicamente sul cantiere ma assenti nella cassa edile. Nessuna sicurezza a detta delle maestranze. Degli otto operai,sei nonrisultano sulcantiere. Insomma una complessa matassa arrivata ad oggi con i lavori fermi, gli otto operai in stato di agitazione perle spettanzenon pagate,un impresa diventata fantasma per la non reperibilità e un Ente appaltante con tutti i soggetti affini dal responsabile del procedimento, progettista, coordinamento sicurezza esecuzione, direttore dei la-
A lato l’immagine della facciata esterna della cattedrale di Marsiconuovo. Sotto i lavoratori che nella giornata di ieri si sono riuniti in un’assemblea
vori, direttore operativo, tecnico dei lavori, sempre da quanto dichiarano i lavoratori, tutti assenti. E a pagare per ora, l'ultima ruota del carro, gli operai che ieri si sono incontrati con il responsabile della Fillea - Cgil, Raffaele Rotondaro al centro sociale per il da farsi. «Come sindacato - ha spiegato Rotondaro - avevamo già convocato l'Ica in sede il 2 settembre scorso, dove si era presentato come presidente attuale Massimi-
lano Lazzari, assicurando di chiudere la vicenda al più presto. Ma dopo l'incontro sembra essere sparito nel nulla. Abbiamo fatto richiesta di un incontro alla direzione provinciale dell'Ufficio del Lavoroconl'invito ditutteleParti in causa, quanto meno per chiarire la situazione. Dalla direzione provinciale hanno fatto sapere che tra dieci giorni sarà convocato il tavolo. Oggi i lavori si sono fermati oltre agli stipendi non pagati
c'è la mancanza di sicurezza. Come sindacalista chiamo in causa tutti i soggetti ad iniziare dal responsabile della sicurezza . Visto che si tratta di un opera pubblica, si può capire dove vanno a finire gli stati di avanzamento. Chiediamo all'ente appaltante di verificare tutta la situazione in essere sul cantiere per la sicurezza e la salvaguardia dei posti di lavoro e che vengano pagate le maestranze». Angela Pepe
|
LA DITTA
|
MARSICO NUOVO - L'Ica (imprese costruzioni associate s.r.l.) ha la sua sede a Padula. Nella sede di Padula fino a qualche settimana fa c'era qualcuno - ora a detta dei lavoratori - la sede è stata tutta svuotata, non cisono neanche piùle sedie.E' sparito tutto. Ma non solo sembra che abbia dato la gestione di un ramo della propria azienda all'Artemis di Napoli per un valore di 5 mila euro, cedendo anche alcuni lavoratori di cui degli otto, 6 si troverebbe con l'impresa napoletana e due con Ica. L'attuale o almeno così si è presentato all'unico incontro con il sindacato, Massimiliano Lazzari è irreperibile. Dopo aver rassicurato di voler risolvere la cosa è sparito. Ma non solo. Sembra che si sia diffusa la voce che uno degli amministratori della società sia sparito con una somma di liquidità della società. Oggi i lavoratori chiedono che si faccia chiarezza immediata, anche perché come spiega il capo cantiere Angelo Indiano «è una situazione tragica per i pagamenti. Non si può andare a lavorare con famiglia a carico e costretti a fare debiti per portare pasti a casa. Da ottobre 2008 ho iniziato a lavorare e già da prima l'azienda non versava in buone condizioni. Abbiamo lavorato per dare una mano ma non si è dimostrata leale nei nostri confronti. Solo parole buttate al vento. Pensavamo che la situazione si poteva risolvere subito invece non è stato così». I lavoratori hanno scritto a Ica per la loro messa a disposizione. Sono disposti a riprendere il lavoro in qualsiasi momento. Salvo la risoluzione della questione an. pe.
Le vetture sono di proprietà del vicesindaco che ha escluso l’origine dolosa dell’incendio
Sarconi, in fiamme due automobili SARCONI - Un locale garage quasi del tutto distrutto, due auto, una Fiat Punto ed un Audi, trasformate in carcasse. E' questo il bilancio di un incendio scoppiato nella notte nel centro storico di Sarconi. Bilancio che poteva avere più gravi e tragiche conseguenze se gli occupanti di una delle abitazioni vicine non si fossero resi conto di quanto stava accadendo. L'incendio, infatti, si è sviluppato in via Plebiscito in pieno centro storico, a due passi dalla piazza dove è situato il palazzo municipa-
le. Nel locale, oltre alle due autovetture, erano custodite due biciclette e suppellettili proprie di un garage. Il tutto chiuso da una serranda con apertura elettrica ed una piccola finestra sul retro. Fortuna ha voluto che il locale è costituito da un corpo di fabbrica a se stante, non sottostante ad alcuna abitazione, con dietro un giardino ed ai lati un locale deposito ed un'abitazione,al momento entrambi disabitati. Erano da poco trascorse le due allorquando un intenso odore di fumo ha sve-
gliato i componenti di una delle famiglie che abita nelle vicinanze. Alla coppia è bastato dare un occhiata fuori delle finestre per rendersi conto di quanto stava accadendo. Le fiamme, infatti, erano già abbastanza alte e le colonne di fumo, nero ed acre, avevano già reso l'aria irrespirabile. I due hanno subito avvisato di quanto stava accadendo i proprietari del locale, che abitano nelle vicinanze, mentre sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Villa D'Agri che hanno
provveduto a spegnere l'incendio, non prima di aver forzato la serranda d'ingresso deformata dal calore delle fiamme. Dei danni già detto. Due auto, due biciclette, il tetto del locale completamente crollato e la serranda d'ingresso rovinata dal fuoco e divelta dai Vigili del Fuoco per entrare. Il garage è di proprietà della famiglia Zambrino, molto conosciuta ed apprezzata in paese. Uno dei componenti, Domenico, avvocato di professione, è anche impegnato in politica a livello locale. Fa infatti
Le carcasse delle automobili
parte dell'amministrazione comunale dove ricopre la carica di vicesindaco. Lo stesso ha smentito in modo categorico che questo episodio sia da ricondurre alla sua attività professionale e, tantomeno, alla sua attività politica. Al momento, difatti, l'ipotesi più plausi-
bile è che le fiamme si siano sviluppate a causa di un corto circuito avvenuto nella Fiat Punto. E' facile immaginare come nell'auto abbiano trovato strada e materiale favorevole per alimentarsi e propagarsi al resto del locale. Gerardo Tempone
VIABILITÀ AREA SUD
SENISE AD ASSISI
VILLA D’AGRI
«Incontro positivo»
Il sindaco Castronuovo: «Esperienza positiva»
Idv sul Palazzetto
«Positivo l'esito dell'incontro operativo con l'assessore alla Viablità, Nicola Valluzzi, nel corso del quale sono state affrontare nel dettaglio le tematiche relative alla viabilità dell'area sud della Basilicata». E' il commento del presidente della Commissione Lavori pubblici della Provincia di Potenza, Carlo Tarantino. «Nell'incontro - spiega - abbiamo fatto il punto dell'emergenza infrastrutturale legata alla viabilità nell'area sud e abbiamo tracciato una ricognizione complessiva del servizio di trasporti di questo territorio rispetto al capoluogo».
SENISE – La comunità di Senise, con in testa il sindaco Giuseppe Castronuovo (nella foto a lato. Fonte: lasiritide.it - Di Ciancia) , il suo vice Ferrara, i consiglieri Tuzio e Sassone, hanno partecipato alle celebrazioni di San Francesco ad Assisi. Un nutrito gruppo di fedeli, circa una sessantina, partiti in pullman dalla cittadina sinnica, si sono recati insieme al parroco Don Pino Marino, per rendere omaggio alle cerimonie per la festa di San Francesco, patrono d'Italia. Ad assistere alla solenne messa, durante la quale è stato offerto dell’olio lucano, 26 quintali circa di extravergine di oliva, per alimentare la lampada sulla tomba del Santo, che la Regione Basilicata ha donato, molti fedeli e autorità civili con gli stendardi e gonfaloni dei comuni lucani. Allestiti anche degli stand con materiale turistico lucano. «L’emozione che ho avuto – dichiara il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo – nell’essere presente alla cerimonia è stata davvero tanta. Io sono stato colpito profondamente, da questa esperienza, che ha visto la nostra comunità partecipare insieme ad altri comuni della Regione ed i loro rappresentanti». Nella Basilica Papale di San Francesco (Superiore) la messa è stata presieduta da mons. Agostino Superbo e concelebrata con tutti i vescovi lucani e quello di Assisi, mons. Domenico Sorrentino. Presenti numerosi lucani, in totale sono partiti dalla Regione circa settemila pellegrini. «L’accoglienza fatta dal comune di Assisi – dice il primo cittadino di Senise – è stata davvero molto gradita da parte nostra. Tutti ci hanno fatto i complimenti per l’organizzazione e la partecipazione numerosa». Resterà certamente molto vivo nel ricordo di quanti hanno partecipato in prima persona, a questa giornata piena di raccoglimento, per il rito verso un uomo umile e al servizio di tutti. «La partecipazione della comunità senisese, con i numerosi pellegrini - conclude – è stata davvero positiva, perché ha messo in evidenza la tanta devozione nei confronti del Santo». Chi ha colto la profondità di questa esperienza è certamente ripartito con il cuore carico di gioia e con una serenità d’animo da trasmettere anche a coloro che non hanno partecipato. Claudio Sole
Esprime soddisfazione Vittorio Prinzi alla notizia che l’amministrazione starebbe pensando a una gestione esterna del palazzetto dello sport. «E' un buon primo passo - spiega l’esponente di Idv - verso l'obiettivo di creare una rete di impianti e strutture sportivi in Val d'Agri». Nel ricordare che l'Amministrazione Provinciale ha consegnato ufficialmente i contributi per la realizzazione di progetti a sostegno dell'impiantistica sportiva minore sette comuni Prinzi evidenzia «l'esigenza di estendere gli interventi per l'ammodernamento degli impianti sportivi sull'intero territorio provinciale».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
31
Giovedì 8 ottobre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Gli autori sono i lucani Nicola Pavese e Giuseppe Filardi e la fiorentina Lucetta Risaliti
Tre quadri sottratti in biblioteca Rubati da ignoti dalla sala“Biblioteca di Pinocchio” in tre giorni diversi FURTO DI quadri all'interno della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”. Le tele sono state trafugate nei giorni scorsi dalla sala denominata “Biblioteca di Pinocchio”, situata al piano terra del palazzo dell'Annunziata, sede della “Stigliani”. Si tratta di tre quadri, tutti intitolati “Pinocchio”, che interpretano la figura del famoso burattino partorito dalla fantasia di Collodi. Gli autori sono i lucani Nicola Pavese e Giuseppe Filardi e la fiorentina Lucetta Risaliti. Il quadro di Pavese è in acrilico ed è stato realizzato nel 2001. Più vecchia l'opera in pastello-olio di Filardi, datata 1983. Ha undici anni, invece, la tela ad olio della Risaliti. Il valore di ciascun quadro si aggira intorno ai mille euro. Da quanto si è appreso, sembrerebbe che il ladro (o i ladri) si sia impadronito dei tre quadri in giorni diversi. Il malfattore ha sicuramente agito senza alcun problema. Infatti, dal locale, dove si trovano altre opere dedicate a Pinocchio, di cui alcune realizzate da artisti internazionali, si può uscire senza difficoltà, attraversando una porta antipanico che immette subito sui portici di piazza Vittorio Veneto. La Biblioteca di Pinocchio è uno spazio multiculturale, istituito nell'ambito del progetto nazionale Nati per leggere. “Ha sede - si legge nel sito della Biblioteca di Matera - in locali ad accesso indipendente, all'interno della Biblioteca Provinciale 'T. Stigliani'. Vede la sua inaugurazione il 7 febbraio 1997 (ma si tratta di un errore, in realtà l'inaugurazione è avvenuta nel 2005 ndr) e subito viene aperta ad un pubblico eterogeneo composto da bambini, genitori e docenti. La biblioteca di Pinocchio viene uti-
Giordano sulle dimissioni del sindaco
«Il Pdl non può vanificare il lavoro di Buccico sprecando un’occasione»
Due ritratti spariti dalla biblioteca comunale
lizzata anche da altre scuole per attività didattiche finalizzate all'educazione alla lettura, progetto di cui si fa promotore (sic) la Biblioteca unitamente alle Scuole presenti all'interno del territorio”. Nella Biblioteca di Pinocchio si trovano testi di vario genere, a carattere narrativo, didattico, divulgativo e saggistico in versioni adatte ai bambini fino a 6 anni. Vi sono anche volumi pezzati e cartonati, illustrati e libri di favole brevi. L'ambiente è a misura di bambino, con piccoli tavoli e piccole poltroncine, molto grazioso, colorato ed accogliente. Anche per i ladri che vi hanno agito indisturbati. matera@luedi.it
«ERANO 15 ANNI, dall'inizio del sistema ad elezione diretta dei Sindaco, che a Matera si tentava di strappare la guida dell'amministrazione cittadina al centro-sinistra» così commenta le dimissioni di Buccico il sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano. «In questi due anni di amministrazione la Giunta Buccico, pur nella precarietà dei numeri, ha seminato molto e si è resa protagonista di azioni vere e proprie di governo, non di semplice ed ordinaria amministrazione. Ad esempio il bando e la relativa aggiudicazione del nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto all'immobilismo e all'inerzia del passato. Il concorso di ideeper la ristrutturazione di Piazza della Visitazione rappresenta l'innesco di un processo di rinnovamento strutturale dell'impianto urbanistico della città dei Sassi. L'isola pedonale a Piazza Pascoli, tanto contestata da alcuni negozianti, nell'estate trascorsa ha dimostrato invece il possesso di un pittoresco e suggestivo salotto turistico ad
immediato ridosso dei Sassi e dei contenitori culturali più importanti della città ( Palazzo Lanfranchi e il Museo Ridola).Di tutto ciò va dato merito al Sindaco Buccico» insiste Giordano, «alla sua tenacia e paziente capacità di tessere relazioni utili a superare la ristretta logica dei numeri. A mio avviso la stessa vittoria del 2007 non sarebbe stata conseguita senza la candidatura dell'Avv. Buccico alla carica di primo cittadino, basti rileggersi le dichiarazioni del Sen. Colombo al Corriere della Sera all'indomani dell'esito elettorale. Il PDL, la sua classe dirigente provinciale e regionale non può ignorare tutto ciò, anche per il significato che la vittoria di Matera ha avuto ed ha in tutto il contesto regionale. Si devono impiegare questi 18 giorni utili rimasti proficuamente per riannodare i fili di una tela politica che si dimostri forte e duratura; il PDL non può permettersi di sciupare un'occasione storica vanificando, tra l'altro, anche il duro e faticoso lavoro di seminagione amministrativa in questi primi due anni».
L’INTERVENTO Raduno dei Bersaglieri
Tortorelli: «Grande occasione» EVENTI come il 1^ raduno dei Bersaglieri del Sud, in programma a Matera dal 9 all'11 ottobre, rappresentano una opportunità per promuovere il territorio e per prolungare la stagione turistica. Lo ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che ha salutato con favore l'iniziativa denominata “Piume al Vento'' promossa dall'Associazione nazionale Bersaglieri di Matera “ Mauro Binetti'' patrocinandone l'evento. «L'arrivo stimato di 5000 persone -ha detto il presidente Angelo Tortorelli- in occasione del Raduno, che riempirà strade e piazze di fanti piumati, dei loro famigliari provenienti da varie regioni contribuirà a far conoscere Matera e la sua provincia. L'organizzazione di eventi radunistici, rappresenta una ulteriore opportunità per destagionalizzare l'offerta anche in autunno. Per la città, per gli operatori economici è l'occasione per diversificare proposte e soluzioni, che possano soddisfare le esigenze di un turismo particolare, festoso e di forti valori nazionali».
Violenza sulle donne
Centro di accoglienza UN centro di accoglienza per le donne vittime di violenza, come quello intitolato a «Ester Scardaccione» che opera a Potenza, è tra i progetti che i promotori del progetto «Tunnel» intendono realizzare a Matera a conclusione delle attività di informazione e di costituzione di una rete di intervento. Lo ha annunciato a Matera la consigliera provinciale di Pari opportunità, Antonietta Giacoia, nel corso di un seminario formativo del progetto «Tunnel», finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità per un importo di 147 mila euro.
H
Navetta per Palese: servizio minimo di PIO ABIUSI NEL RISPONDERE ad una interrogazione circa il ripristino della Navetta Bari Palese- Matera, l'assessore ai trasporti rispondeva, nella scorsa primavera, che:“l'intenzione della Regione Basilicata era di strutturare detto collegamento all'interno dei livelli minimi di competenza della Provincia di Matera e di aver già fatto precisa richiesta alla Provincia in data 18 dicembre 2008 di aggiungere questa linea nel programma di esercizio posto a gara”. La fase di sperimentazione del servizio che si protrasse fino a Dicembre dello scorso anno ed utile anche per lo studio delle esigenze del segmento di domanda casa-lavoro avrebbero consentito di ricalibrare opportunamente il servizio sia in termini di frequenze che di orari e compatibilmente con il budget a disposizione Espresso in parole povere la Regione si era fatto carico fino ad allora di 18 corse settimanali, cioè tre al giorno (A.R.) esclusa la domenica. Questo anno, nell'ambito della ricalibratura, le corse sono divenute 14, due al giorno per sette giorni, ma la spesa è ricaduta sulla Regione Puglia. Certo Matera, tra le provincie pugliesi è quella più vicina al Karol Wojtyla ed è giusto che avesse un tratta-
mento di riguardo insieme a Brindisi, le altre due Provincie , storiche, di Foggia e Taranto anche esse hanno due corse al giorno ma solo 12 settimanali, la Domenica il servizio è sospeso . La cosa trova una giustificazione nel fatto che Foggia e Taranto sono servite egregiamente dalle Ferrovie dello Stato. Certo nel servizio predisposto non possiamo far notare che Brindisi ha
21 corse settimanali, tre al giorno di A.R. più un'altra Bari-Brindisi al giorno in serata. C'è, evidentemente , una sproporzione e se a questo aggiungiamo che Lecce è esclusa la misura è colma. Bisognerà fare apposita interrogazione in consiglio regionale per far emergere le inconguenze e chiedere di porre rimedio, ma in quale consiglio? Evidentemente della Regione Puglia Scherziamoci pure ma la realtà è poco dissimile.. Il risultato dell'acceso dibattito regionale, questa volta lucano, è stato che il servizio è divenuto talmente minimo, per la Regione Basilicata, che è da considerarsi invisibile e che la opportuna ricalibratura , che ha tenuto conto di una serie di componenti, ha portato alla eliminazione , sempre da parte della Regione Basilicata del servizio stesso, malgrado le costanti sollecitazioni da parte dell'Amministrazione Provinciale e aspettando che qualche consigliere regionale, penso ci sia, eletto nella circoscrizione di Matera se ne accorga. Che non ci siano reconditi interessi con i trasportatori privati per tosare i viaggiatori? Nelle more non ci resta che ringraziare il presidente Vendola e L'assessore Loizzo per la squisita attenzione dimostrata..
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
Giovedì 8 ottobre 2009
Provincia, senza donne si va al Tar Il presidente: «Entro fine anno provvederemo, condividiamo questa necessità» «SENZA LA presenza femminile in giunta alla Provincia entro il 31 ottobre ricorerremo al Tar». Lo afferma Antonietta Tarsia presidente regionale di Cittadinanzattiva in una lettera al presidente della Provincia di Matera Franco Stella nella quale rievocando ciò che è successo nelle settimane passate a Taranto sottolinea la necessità di correre ai ripari. Sollecitazione che Stella, raggiunto telefonicamente dal “Quotidiano”, non prende affatto sotto gamba e spiega: «già in passato la Provincia si era resa conto di questa necessità, posso dire che al più presto, penso entro la fine dell’anno provvederemo ad avere almeno una presenza femminile in giunta. Siamo consapevoli infatti che le donne devono avere un ruolo importante in giunta. Lo statuto? Lo spiega per certi versi ma non lo dice in maniera espressa». Nella sua lettera inviata a Stella il presidente di Cittadinanzattiva Maria Antonietta Tarsia ha ripercorso i diversi momenti della situazione:«a seguito di elezioni è stato rinnovato il Consiglio Provinciale e lei è stato eletto Presidente della Provincia. Ha nominato la nuova Giunta composta interamente da persone di sesso maschile. La nomina è avvenuta in violazione dell'art. 34 dello Statuto dell'Ente il quale dispone che nella composizione della Giunta “ dovrà essere promossa la presenza dei rappresentanti di entram-
bi i sessi”. La nomina in parola è stata subito criticata sotto il duplice profilo della violazione di norme e della insensibilità politica. A tali rilievi si è risposto con motivazioni inaccettabili. A parere della organizzazione che rappresento lei aveva l'obbligo giuridico di nominare almeno un assessore con persona di sesso femminile. L'obbligo è previsto dallo Statuto il quale usa il verbo promuovere e lo rafforza con un altro verbo che esprime un dovere inderogabile. Per altro, la presenza di entrambi i sessi è prevista dalla legge nazionale costituita dall'art. 6 del Testo unico degli Enti Locali n.267/2000. Vi è di più. La legge regionale della Basilicata n. 27, del 26//11/1991, all'art. 2 prevede che ai soggetti che non assicurano l'applicazione della norma sulla parità, la Giunta Regionale può revocare eventuali contributi regionali ad essi assegnati» ricorda ancora la Tarsia. «Negli ultimi giorni è stata pubblicata una ordinanza con la quale il TAR Puglia, sezione di Lecce, ha ingiunto al Presidente della Provincia di Taranto di nominare, nel perentorio termine di giorni 30, un assessore donna. L'organizzazione cittadinanzattiva che io rappresento ha ricevuto varie sollecitazioni per agire affinchè la Giunta Provin-
Il presidente Franco Stella
ciale di Matera venga integrata da persona di sesso femminile con la ulteriore specificazione, che, in mancanza si sarebbe dovuto adire il TAR per i provvedimenti di competenza. Rappresentata l'esigenza di garantire il rispetto di norme di legge e di Statuto debbo aggiungere che, se non intervenisse un provvedimento nel senso richiesto, si correrebbero due rischi. Il primo rappresentato dal fatto
che tutti i provvedimenti della Giunta potrebbero essere impugnati per illegittima composizione dell'organo deliberante; il secondo dal rischio concreto di perdere eventuali contributi regionali. Tanto premesso, La invito formalmente al rispetto delle norme di legge e di Statuto integrando la Giunta con persona di sesso femminile. La richiesta di integrazione do-
vrà essere effettuata entro e non oltre la data del 30 ottobre 2009. Ciò perché essendo stata la Giunta nominata il 22 luglio 2009, il termine di impugnativa del relativo decreto va a scadere il 5 novembre 2009. Se, pertanto, l'invocato provvedimento non intervenisse entro il 31 ottobre, Cittadinanzattiva utilizzerà i primi 5 giorni di novembre per proporre ricorso innanzi al TAR. Confido in una sua pronta azione affinchè il problema, per il rilievo che ha sul piano giuridico e sul piano politico, venga risolto entro il termine innanzi indicato onde evitare di dover richiedere alla magistratura l'intervento sostitutivo. Alla Commissione di Pari Opportunità e ai Capi Gruppi Consiliari si chiede di adoperarsi per la soluzione del problema evidenziato. Al Presidente della Regione Basilicata espressamente si chiede, ove entro la data del 31/10/2009 la Giunta Provinciale non fosse integrata con la presenza di una donna, di revocare tutti i contributi regionali così come dispone l'art.2 della legge regionale n. 27/1991». La questione dunque rimane aperta e rischia di vivere nelle prossime settimane delle nuove puntate a meno che gli interventi previsti dallo statuto e la presenza femminile in giunta non venga garantita dal Presidente della Provincia Stella.
Rifiuti speciali di natura pericolosa, indagini per accertare le responsabilità Centoventi appassionati riuniti
Sigilli a una discarica abusiva Al via tre giorni Rinvenuti dagli agenti della Forestale pannelli di amianto ANCORA un sequestro di rifiuti speciali pericolosi in Via Montescaglioso alla periferia Sud della città ad opera degli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Matera. Tra i rifiuti abbandonati illegalmente sono stati rinvenuti numerosi pannelli di amianto con fibre esposte e pertanto a rischio di dispersione nell'ambiente a causa della loro esposizione agli agenti atmosferici. La scoperta è stata fatta all'interno di un terreno di proprietà privata in Via Montescaglioso. Una discarica senza regole di rifiuti di natura pericolosa. Rifiuti pericolosi dispersi nell'ambiente che invece sarebbero dovuti essere depositati in una discarica controllata per rifiuti speciali e che negli ultimi tempi si registrano sempre più frequentemente nel materano con grave rischio per la comunità. Anche in quest'ultima scoperta, il fatto più allarmante è dettato dalla pericolosità della frammentazione delle fibre esposte alle intemperie. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno provveduto a delimitare l'area e a porre i sigilli avviando le indagini presso l'autorità giudiziaria contro ignoti per accertare la responsabilità dell'illecito e risalire agli autori. Il proprietario del terreno dovrà farsi carico degli oneri della bonifica. La scoperta fatta dagli agenti del corpo forestale conferma come sono tante le aree del territorio materano considerate " terra di nessuno”,
Gli agenti della Forestale
dove regna la regola che si può abbandonare tutto. Aree periferiche e non solo, diventate di facile presa per disfarsi di cucine, gomme di auto, carcasse di frigoriferi, lavatrici, apparecchiature elettroniche, cuscini, coperte, spugna e brande. Luogo simbolo dell'abbandono sconsiderato è la zona Paip dove l'abbandono quotidiano è sotto gli occhi di tutti. Non mancano anche luoghi ad alto valore storico che potrebbero essere valorizzati dal punto di vista paesaggistico e che invece si trovano ad essere deturpate ad opera di balordi che ignari del rischio commettono reati punibili anche dal punto di vista penale. Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, continua
nell'opera di controllo del territorio per prevenire e reprimere un fenomeno che non trova consensi tra le nuove generazioni che considerano l'ambiente una risorsa e un bene di tutti. Sempre più frequentemente in periferia si rinvengono di cumuli di macerie derivanti da demolizioni edili, tra cui anche materiali pericolosi, quale, appunto, il fibrocemento contenute nelle onduline di eternit. Anche nel caso dell’ultimo sequestro, le piccole quantità di rifiuti fanno pensare che le stesse provengono da demolizioni domestiche e che la poca informazione in materia di smaltimento porta i cittadini all’abbandono. Il Corpo forestale dello Stato esorta i cittadini a se-
gnalare senza indugio ogni manomissione in danno al territorio direttamente al numero verde gratuito nazionale per le emergenze ambientali 1515. L’attenzione su questo tipo di problematiche è molto alta anche perchè sono diverse e vaste le zone della città che necessitano di un controllo e di un monitoraggio continuo e che possono presentare nel corso del tempo delle situazioni pericolose. In questo senso il controllo incessante che c’è negli ultimi tempi agevola certamente una generale situazione di miglioramento, recupero e bonifica di quelle che possono essere alcune aree periferiche della città. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
con il burraco
UTILIZZO virtuoso del virtuale. Così potremmo definirlo, il XIII Raduno “Burraco It’s magic”, che si terrà a Matera da oggi all’11 ottobre che vedrà riunirsi circa 120 dei 96000 utenti del sito www.tavoliverdi.com. Una passione per un gioco antico, si parla della sua nascita nell’Uruguay dei primi anni ’40, esaltata dalla potenza connettiva del web, ma non immemore del piacere della convivialità vis a vis. Con questo spirito, lo stesso che ha animato le precedenti edizioni, l’organizzazione, quest’anno ha scelto Matera come punto di scambio, non solo umano ma, anche culturale, tra persone appartenenti alle zone più disparate d’Italia. Promotori materani dell’iniziativa, Vittorio Notarangelo e Mariella Epifania, insieme agli altri coordinatori: la torinese Giovanna D’angelo e la casertana Sara Defilippo. Il torneo, che si terrà nelle sale dell’Hotel Palace, avrà inizio alle 21,30 di giovedì, con tre turni da 4 smazzate a sistema Mitchel e 1 turno, sempre da 4 smazzate, a sistema danese. Con la stessa formula, si procederà il secondo giorno, a partire dalla stessa ora, dopo che i partecipanti avranno avuto modo di visitare, nella mattinata, la città sul piano. Sabato, giornata della gran finale del torneo, alle ore 16.00, sarà anche occasione, nella mattinata, di escursioni nei Sassi, grazie ai Pollicini forniti dal comune, e di degustazioni di prodotti tipici locali, offerti dalle nove ditte che hanno sponsorizzato il progetto. Alle 20 in chiusura, la mu-
sica dal vivo e l’animazione sarà ancora una realizzazione tutta materana con l’esibizione del “Gruppo folk Matera”. Per la prima volta a Matera, il “Raduno di Burraco” si configura come un’altra opportunità per la nostra città di farsi conoscere, al cospetto di realtà vicine e lontane nel territorio italiano; di lasciare sui loro palati, nella loro memoria: immagini, sapori, tradizioni che meritano platee, ribalte, casse di risonanza sempre più alte, innescando quei circoli virtuosi fatti di turismo e commercio in cui ritrovare il rilancio economico della città e del circondario tutto. Patrocini gratuiti, quelli del comune di Matera e dell’Unesco. Francesco Giusto matera@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
32 Matera Tarsia di Cittadinanzattiva chiede a Stella di inserire in giunta un esponente femminile
Il liceo “Duni” incontra oggi il presidente Stella per affrontare alcuni problemi strutturali
Un campus per le Superiori Progetto di un’area verde tra il Classico, lo Scientifico e l’istituto Loperfido OLTRE 4000 metri quadrati nell'area compresa tra il liceo classico Duni, il liceo scientifico Dante Alighieri e l'istituto commerciale Loperfido da trasformare in un campus con impianti sportivi e un teatro all'aperto. Il progetto, che fu presentato un anno e mezzo fa tra le tre scuole, sarà ridiscusso oggi alle 17 nell’atrio del Classico durante l'incontro tra il Consiglio d'istituto del liceo e il presidente dell'Amministrazione provinciale Franco Stella. «Abbiamo già un disegno di massima, - spiega il dirigente scolastico del liceo classico Giuseppe De Rosa - ci sarebbe una recinzione unica dei tre plessi che vedrebbe gli spazi comuni gestiti dai 2000 studenti. Sono previsti impianti sportivi all'aperto, semplici e non costosissimi e un teatro che potrà essere fruito sia alla popolazione studentesca sia alla collettività. Sono aree destinate al verde, affinché il progetto vada in porto c'è solo una questione da risolvere tra Comune e Provincia. Un impegno dell'Amministrazione provinciale costituirebbe un primo passo». Nell'incontro di oggi al presidente della Provincia Stella, alla presenza dei docenti e dei genitori degli studenti, saranno illustrati anche i problemi di ordine logisti-
Il preside De Rosa «Inagibili due palestre, ascensore, aula magna e biblioteca» L’ingresso del liceo classico Duni
co e di sicurezza presenti nel liceo e che, sottolinea il preside De Rosa «costituiscono un ostacolo al diritto allo studio». «Si tratta - continua De Rosa - di superare l'ordinario. Ad esempio, delle due palestre una è inagibile, l'altra è un po' malconcia: non servono molti soldi, basterebbero sessantamila euro per renderle praticabili entram-
be. L'aula magna, invece, è inutilizzabile da oltre quindici anni, ha bisogno di essere rifatta e messa a norma. Attualmente, infatti, non possiamo svolgere incontri scolastici, attività didattica, o assemblee né possiamo metterla a disposizione il pomeriggio per le associazioni.
Altri spazi fruibili, nel caso in cui si proceda alla sistemazione della pavimentazione e degli impianti, sono quelli sotto la gradinata. Potrebbero - aggiunge il dirigente scolastico De Rosa - essere utilizzati per l'archivio storico dell'istituto, che vanta 150 anni di attività, e per il museo della scienza: al momento abbiamo le strumen-
tazioni ma non gli spazi nei quali esporle». Nel liceo, inoltre, proprio per la mancanza di spazi, non è possibile usufruire dei 20.000 volumi presenti. «Abbiamo tantissimi libri ma non possiamo beneficiare del prestito. - afferma il dirigente scolastico De Rosa - Molti di questi volumi sono in presidenza, altri per poter alleggerire i carichi dei piani superiori sono stati spostati nei locali occupati in passato dal centro anziani. Locali che, collegati all'ambiente sottostante la gradinata, necessitano di lavori». Da ripristinare anche l'ascensore dell'istituto. «E' stato costruito e realizzato qualche anno fa ma è stato usato pochissime volte perché si blocca. Infine - conclude il preside del liceo classico “Duni”- abbiamo la necessità di sistemare l'area antistante il liceo. Mi sono attivato con l'ingegner Montemurro del Comune (lo stabile è del Comune però è dato in comodato d'uso alla Provincia) per rendere agibili e più sicure le adiacenze, dal parcheggio, area per la raccolta degli studenti nel caso di un pericolo o calamità per cui sia indispensabile l’evacuazione dell’istituto». Rossella Montemurro r.montmurro@luedi.it
Dopo il servizio di “Striscia” i militari sequestrano 28 animali mal tenuti Cinquantamila dosi nei comuni dell’Asm
Cani nei Sassi: 4 denunce dei Nas Ieri in tv anche le immagini del falso medico “palpeggiatore” Cani malnutriti e in cattivo stato di salute chiusi in alcune locali degli antichi rioni in tufo. La denuncia è di Edoardo Stoppa inviato di Striscia la Notizia che in un servizio di due giorni fa ha trasmesso la puntata registrata nei Sassi lanciandosi da un aereoplano. Nel corso del programma sono state documentate le condizioni di vita di alcuni cani presi in affidamento dal canile comunale e tenuti dai loro “padroni” in locali demaniali ricadenti nel Rione Malve, meglio conosciuto come itinerario della via Crucis. Un ragazzo ripreso di spalle e con voce camuffata ha raccontato particolari della vicenda denunciando l’inettitudine di chi non interviene pur essendo a conoscenza dei fatti. Gli animali rinchiusi al buio sembrano essere abbandonati a loro stessi, senza cura, in luoghi sporchi e umidi. Una situazione di degrado ed abbandono per cani di taglie e razze diverse feriti in alcuni parti del corpo rinchiusi in ambienti fatiscenti che potrebbero essere recuperati per laboratori di artigianato. Mentre Edoardo Stoppa registra la puntata arrampicandosi sulle finestre per documentare la reale situazione arriva il padre di un ragazzo che detiene un cane affermando della passione del figlio per gli animali “ è pazzo per i cani” ha detto il signore all'inviato. Apre il lucchetto ed esce un pitbull di colore nero che scodinzola ai piede di Stoppa, mentre un meticcio bianco si lascia accarezzare. Il servizio si chiude con Edoardo Stoppa che attende invano fuori i cancelli chiusi del comune di Matera l'arrivo di Emilio Nicola Buccico dopo “ore e ore al telefono”
afferma l'inviato. Poi si sposta nei Sassi per verificare se qualcuno porta da mangiare agli animali anche qui senza risultato. “Il problema non finisce qui, ritorneremo” garantisce Edoardo Stoppa. Di sicuro ieri sono arrivati i Nas per verificare le condizioni in cui si trovano questi cani negli antichi rioni della città di Matera, e hanno sequestrato 28 animali maltenuti e malnutriti e denunciato 4 persone. Striscia comunque continua a tenere l’attenzione alta su Matera, ieri sera è andato in onda il servizio del falso medico scoperto dagli inviati Fabio e Mingo che esercitava l'attività di riflessologo senza averne titolo. mic.fer.
Striscia la Notizia a Matera per i cani nei Sassi
Somministrazione gratuita di vaccino antinfluenzale
COMINCERA’ oggi la somministrazione gratuita di 50.000 dosi di vaccino antinfluenzale presso i Comuni della Azienda sanitaria locale di Matera. Lo ha reso noto il Dipartimento di prevenzione della Asm. Il vaccino sarà somministrato presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e i punti vaccinali di ciascun Distretto. Potranno rivolgersi ai pediatri i bambini colpiti da patologie cliniche. La somministrazione è raccomandata ai soggetti ultrassessantacinquenni, alle persone affette da diabete, malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, cardiocircolatorio, a quanti sono addetti a servizi pubblici di interesse
primario collettivo, al personale di assistenza e ai bambini affetti da malattie croniche. Non sono segnalate particolari controindicazioni all'uso del vaccino. Alle stesse categorie viene offerta gratuitamente la vaccinazione contro il pneumococco, un batterio che è causa di gravi polmoniti e malattie sistemiche (sepsi fulminanti, meningiti, otiti ecc). Si ricorda che per vaccinarsi è sufficiente una sola somministrazione. In vista dell' arrivo dell'influenza pandemica AH1N1 la vaccinazione per l'influenza stagionale riveste una maggiore importanza ai fini della tutela della salute. matera@luedi.it
Architetti del Sud a confronto sulla riqualificazione urbana in Cina OGGI alle ore 10,30 i presidi e i rappresentanti delle facoltà di Architettura di Napoli 2, Reggio Calabria, Siracusa, Palermo e Matera, aderenti alla “Piattaforma Sud Mediterranea”, si riuniranno in un convegno a Matera dal titolo “Fenomenologia Urbana a Guangzhou in Cina”, presso la sede della Facoltà di Architettura in via Lazzazera. Nel corso della mattinata saranno relazionati e discussi argomenti di riqualificazione urbana in Cina. Il convegno organizzato dalla facoltà di Architettura di Matera dell'Università degli Studi della Basilicata, si svolgerà in due fasi. La mattina, alla presenza del Magnifico Rettore dell'Università degli studi della Basilicata, professor Mauro Fiorentino e del presidente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Architettura di Matera, professor Armando Sichenze, prevede relazioni ed interventi sulle opportunità di lavoro e sulle aree della città di Guan-
gzhou (Canton). Ci si soffermerà sulla lettura fenomenologica della città a partire dagli strumenti dell'Architettura. Oggi pomeriggio, invece, è prevista una riunione di lavoro limitata alla presenza delle Facoltà di Architettura e dei rappresentanti delle Istituzioni Regionali. Prevista numerose presenze istituzionali. Per la Regione Basilicata ci saranno rappresentanti dell'assessorato all'Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità, assessorato alla Formazione, Lavoro, Cultura, e Sport, Assessorato alle Attività Produttive, Politiche dell'impresa, Innovazione Tecnologica, Dipartimento Ambiente e Territorio, Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata e Dipartimento di Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Il polo universitario in via Lazazzera
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 33
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
TAXI MATERA 3332685173
Giusy
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Piera
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Asm, endoscopia d’urgenza CASISTICA, terapie, metodiche di indagine e di intervento sul tema "Le emorragie digestive di urgenza" saranno affrontate a Matera nel corso di un convegno, che si terrà domani e sabato –a partiredalle 8.30 presso l’auditorium "Giuseppe Moscati" dell’ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno relatori dalle regioni Basilicata, Puglia, Campania, Marche, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna. Tra gli argomenti trattati dai relatori, nelle tre sessioni in programma nella prima giornata, figurano ll modello gestionale e organizzativo dell’endoscopia di urgenza. L’iniziativa è stata organizzata dal Reparto di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale di Matera, con l’apporto della Società italiana di endoscopia digestiva, Asm e Regione Basilicata.
Tanti auguri per il traguardo del quattordicesimo anno da mamma Genny, papà Cosimo Gaudiano e dai nonni.
Tanti auguri piera per i tuoi tanto attesi 18 anni da tutta la tua famiglia
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Giornata della vista La sezione provinciale dell’U.I.C.I. (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti) di Matera aderisce oggi alla giornata mondiale della vista che si terrà dalle 9 alle 13 in piazza Vittorio Veneto. Durante la mattinata sarà distribuito il materiale informativo per una maggiore promozione della cultura per la prevenzione della cecità. La giornata mondiale della vista è voluta dall'Organizzazione mondiale della sanità ed è promossa nel nostro Paese dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA T. Via Nazionale 120 0835/385632 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
Influenza A spiegata on line La Prefettura che sul sito internet www.prefettura.it/matera nella sezione notizie è visionabile la circolare 23 luglio 2009 con cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha diffuso consigli per la prevenzione e il controllo dell’epidemia stagionale d’influenza per il 2009-2010. La circolare contiene, oltre alle più recenti indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali anche indicazioni sulla differenza tra il vaccino antinfluenzale e il vaccino per pandemia.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Raduno dei bersaglieri Il “ 1° Raduno Bersaglieri del Sud'' si svolgerà a Matera da domani all'11 ottobre 2009 per una tre giorni che cercherà di coinvolgere l’intera città e che annuncia una numerosa presenza di persone, si parla di circa cinquemila unità.. La manifestazione, organizzata dalla sezione “Mauro Binetti'' di Matera dell'Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B), vedrà per tre giorni Matera invasa da oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 tra famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi'', la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno'' sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. «Stiamo sostenendo -ha detto il presidente dell'Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E' opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all'economia e al turismo locale anche per il futuro». Per l'occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze.
0835/256309 •Le Botteghe
FINO AL 31 OTTOBRE 100 ANNI DI PASTA E TRADIZIONE Sapori, forme e suggestioni per celebrare la regina della buona tavola e trasformarla in occasione di promozione e valorizzazione del territorio materano. La Camera di Commercio di Matera ha indetto un concorso a premi riservato ai commercianti ed artigiani che svolgono la propria attività nella Città dei Sassi, che riguarda in particolare il tema della valorizzazione della Pasta di Matera. L'iniziativa rientra nel progetto avviato dall'Ente camerale sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'', con una mostra tematica ospitata per tutto ottobre nei saloni della sede di via Lucana, che raccoglie testimonianze, immagini, attrezzature, materiale promozionale sulla filiera molitoria e pastaia del territorio. I partecipanti potranno allestire la propria vetrina con l'obiettivo di esaltare le peculiarità culturali ed enogastronomiche che caratterizzano la tradizione della Pasta di Matera. I concorrenti potranno far riferimento nell'allestimento delle vetrine anche alla memoria storica della tradizione pastaia locale tra passato e presente. Le vetrine dovranno rimanere allestite sino al 30 ottobre 2009.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Le ombre rosse 18 - 19,45 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo settimanale
• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Baaria 19 G. I. Joe 21,45
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Baaria 19 - 21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 District 9 17,30 - 19,30 - 21,30
• CINEMA HOLLYWOOD• Riposo settimanale
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
34 Matera agenda
35
Pisticci Soddisfazione del segretario dei Popolari Uniti sui bandi emanati dalla Regione
Capistrano: «Tutelare l’ospedale di Tinchi» PISTICCI - Il segretario cittadino dei Popolari Uniti di Pisticci-Marconia Antonio Capistrano, interviene con una dichiarazione sulla scadenza dei diversi bandi emanati di recente dalla Regione Basilicata e sulla situazione che da tempo interessa il nosocomio di Tinchi. «Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n° 40 del 1 settembre 2009 afferma il segretario- è stata pubblicata la delibera di giunta regionale n° 1443 del 05 agosto 2009 avente ad oggetto il bando per la concessione ed erogazione di contributi agli enti locali per la diffusione di sale cinematografiche. Possono accedere alle agevolazioni i Comuni della Regione Basilicata che contraggono mutui dell'importo massimo di 1 milione di euro per il recupero, l'adeguamento, la riqualificazione e l'allestimento di sale cinematografiche. Degnodi nota-prosegue Capistrano - è anche il programma denominato “Transizione alla vita attiva -crescita professionale - qualificazione dell'azio-
ne pubblica - tirocini formativi nella Pubblica Amministrazione per diplomati e laureati“, approvato con D.G.R. n. 911 del 19/05/2009, che prevede lo sviluppo di tirocini formativi da parte di persone diplomate e/o laureate presso tutte le pubbliche amministrazioni della regione Basilicata. Tutte le Amministrazioni Pubbliche presenti sul territorio regionale, devono far pervenire entro il 16 ottobre 2009 la propria manifestazione di interesse, corredata dalla scheda progettuale allegata alla DGR in questione, pubblicata sul BUR n. 42 del 16/09/2009. Vi sono poi i 4 nuovi bandi del Piano di Sviluppo Rurale aventi le seguenti scadenze: Misura 132 "Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare" - scadenza 15 Ottobre 2009; Misura 311 "Diversificazione in attività non agricole" Azione C "Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili" scadenza 15 Novembre 2009; Misura 121 "Ammoderna-
mento delle aziende agricole" - scadenza 15 Novembre 2009; Misura 112 "Insediamento dei giovani agricoltori" PSR 2007-2013 scadenza 15 Novembre 2009. C'è da ritenersi tutto sommato soddisfatti per come l'attuale Giunta Regionale sta affrontando le varie problematichedi interessecomune,predisponendo ingenti risorse e valorizzando in particolare le giovani generazioni. Mi auguro altresì che la medesima Giunta affronti in modo equo la vicenda dell'ospedale di Tinchi che, con le sue professionalità è diventato negli anni realtà essenziale per le diverse comunità del metapontino e non solo. Pieno sostegno va dato alla ipotesi di far diventare Pisticci sede del Distretto della Salute, ma credo anche che se tale proposta dovesse concretizzarsi, l'ospedale di Tinchi sia tutelato e rafforzato in primis nel suo Pronto Soccorso e poi in quei reparti che già da tempo operano con efficienza grazie alle degne professionalità nostrane».
Il simbolo della protesta all’ospedale di Tinchi di Pisticci
Pisticci «Doveva essere una bomboniera, ma chiude solo per questioni politiche»
Lavoratori Basind in presidio Sit-in davanti ai cancelli per protestare contro la smobilitazione della Adler PISTICCI SCALO - Silvestro ha due figlie. Francesca e Jennifer. Giovanni ne ha tre. Noemi, Angela e Silvia. Domenico, ci tiene a precisare, due e mezzo. Oltre a Matteo e Giusi c'è in arrivo Michele. Silvestro Domenico e Giovanni sono solo tre dei 35 lavoratori della Basind di Pisticci scalo, che ieri si sono messi a presidiare lo stabilimento in un pomeriggio torrido di ottobre. Anche se la metà di loro ha figli a carico e mutui contratti per la casa, la vita degli altri non è che sia meno complicata. Tutte esistenze organizzate a partire da un’asserzione di Antonio Mesce (Amministratore delegato della Basind srl). Anni addietro aveva esordito affermando davanti agli operai che quello stabilimento era “la bomboniera dell'Adler (la società per azioni cui la Basind fa capo). Oggi i lavoratori ironizzano che “mancavano i confetti”. Una metafora dura, che ci aiuta a capire attraverso il loro vissuto la distanza che separa la logica affaristica dalla realtà. «Adesso per salvare la faccia questo signore cerca l'accordo per i quattro anni di mobilità e l'80 per cento di stipendio». E dopo? «Dopo si dormirà in stazione dicono- o si andrà a rubare». Come si è arrivati a questo punto? C'è una letteratura giornalistica enorme sui fallimenti societari in Basilicata. E non è da meno il caso Basind, che inizia con incontri e contro incontri tra impresa, Confindustria, sindacati, Regione, e finisce sempre, come per tanti altri, finalizzando il tutto sulla sussistenza, soluzione ottimale determinata dall'improduttività dello stabilimento. «Possibile -si chiedono i lavoratori- che una fabbrica che fino a maggio ha avuto tre turni, anche di notte, senza nessun cassintegrato e che era nel pieno della produzione ad agosto doveva chiudere per perdi-
I lavoratori della Basind in presidio davanti l’azienda
te?». È la crisi economica globale? È la “new poverty” frutto della new economy come dicono gli statunitensi. No, niente di tutto questo. Per i lavoratori si tratta semplicemente di una “questione politica”. E spiegano irritati la strategia pensando al rapporto tra management Basind e Regione Basilicata. «Mesce ci viene a parlare di mancanza di commesse mentre pensa di creare una sede ad Atella. Chiaro no! Si piglia gli sgravi fiscali e i finanziamenti per assorbire gli oltre 50 dipendenti dell'ex tessile Vitale e intanto cerca di uscire pulito da questa sporca faccenda con la mobilità nei nostri confronti». Più che new economy e guerra tra poveri, dà l'idea d'una nuova schizofrenia del management all'italiana. Sono gli operai che ricordano come questo “finto fallimento” sia piuttosto frutto di “mala gestione”. E bisogna pur ricordare che in Italia i fallimenti degli ultimi anni sono tutti il prodotto di cattiva gestione, e non dei lavoratori, che eseguono le loro mansioni. Il solo fatto, poi, di pensare che dopo aver operato in questo modo come ammi-
nistratori ci si possa riorganizzare a 100-200 chilometri più in là sullo stesso territorio fa venire seri interrogativi. Questa è stata davvero una “gestione sporca”. Gli operai raccon-
tano i paradossi. «Magari ci cronometravano, poi lavoravamo l'isocianato (uno dei prodotti chimici più tossici, ndr) senza dispositivi di protezione individuale». Pur di mantenere gli standard e il lavoro, si sono tappati naso, occhi, e hanno continuato, dando comunque fiducia ai manager. Pian piano, pensavano, avrebbero rinvestito per migliorare le cose. Invece niente. Controlli dell'Arpab, dell'Asm, dei Vigili del fuoco. Persino i più elementari sistemi di sicurezza, gli estintori, scarseggiavano. E poi isocianato scaricato nelle fogne. In questa storia, dunque, il premio a chi va? Alla mala gestione. I lavoratori se tornano a casa. Gli resta solo un comunicato, appiccicato sul cancello d'ingresso, che gli ricorda di essere in Cassa integrazione straordinaria. Il futuro non c’è. Andrea Spartaco provinciamt@luedi.it
Ferrandina ad Assisi per promuovere la pace FERRANDINA - C’era anche una delegazione ferrandinese tra i lucani che domenica scorsa, in rappresentanza di tutte le regioni italiane, sono stati chiamati a offrire l’olio che alimenta la Lampada Votiva che arde sulla tomba di San Francesco, Patrono d’Italia. Il solenne Pontificale, presieduto da Sua Eccellenza monsignor Agostino Superbo, è stato celebrato con diretta televisiva su Raiuno alle ore 10. Il sindaco Raffaele Ricchiuti, a nome di tutta la comunità, ha partecipato all’evento di rilevanza nazionale accompagnato dal gonfalone della città. «La decisione del primo cittadino -si legge in una nota del municipio- è maturata dal suo intimo convincimento che fosse doveroso ed altamente simbolico, alla luce degli eventi luttuosi che solo pochi giorni fa hanno colpito i militari italiani in Afganistan e segnato profondamente le esistenze dei loro familiari, rendere personalmente omaggio al più santo degli Italiani ed al più italiano dei Santi, a colui che ha illuminato il mondo intero con la propria testimonianza di vita e con il proprio messaggio di amore e di fratellanza universale. Infatti, il suo messaggio di pace, di dialogo, di condivisione, di fraternità rimane per ogni paese, ogni territorio, per ciascuna comunità civile e religiosa». provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Dopo l’ultimo Consiglio
Il Pd traccia un quadro preoccupante delle finanze comunali MONTESCAGLIOSO - Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale montese si è riunito, in seduta ordinaria, per discutere della salvaguardia degli equilibri del Bilancio di previsione 2009 e dello stato di attuazione. A distanza di alcuni giorni i consiglieri comunali di minoranza Rocco Santarcangelo e Vincenzo Scialpi sono tornati sull'argomento nel corso di un incontro con la stampa. Ne è emerso un quadro preoccupante delle finanze comunali, con i dati citati relativi al 30 settembre scorso: i rappresentanti del Pd in seno all'assemblea consiliare, nell'annunciare l'approvazione del punto da parte del solo gruppo di maggioranza, hanno fatto riferimento alla cifra di 1 milione 250 mila euro di anticipazione di cassa, somma che è nei limiti delle possibilità di Bilancio alle quali l'ente comunale può accedere; è stato poi annunciato che gli stipendi ai dipendenti comunali, relativi al mese di settembre 2009, sono stati pagati con alcuni giorni di ritardo «e con enorme fatica». A questa situazione si devono, poi, aggiungere i ritardi dei pagamenti verso grandi e piccole imprese che forniscono al Comune di Montescaglioso beni e servizi di primaria necessità: sono citate la principale società che fornisce i farmaci alla farmacia comunale, il cui ultimo pagamento ottenuto è risalente al mese di gennaio 2009; la società che opera la raccolta di rifiuti ha ottenuto l'ultimo pagamento nel mese di aprile 2009. Per quel che concerne la ditta che forni-
sce i pasti per la mensa scolastica, i tempi di mancato pagamento sono ancora più lunghi: dicembre 2008. Si pone in evidenza come i dati conosciuti non siano da considerare gli unici ma ci siano diverse altre situazioni meno evidenti che contribuiscano a rendere la situazione ancora più complicata. I componenti del Pd, presenti all'incontro con Vincenza Abbatiello, componente del coordinamento, non hanno nascosto il loro allarmismo di fronte a questa grave situazione, «destinata ad aggravarsi» ed hanno evidenziato come queste difficoltà siano ben presenti nonostante «gli sconsiderati aumenti delle tasse comunali operati l'anno scorso». Viene, pertanto, «ancora una volta» avanzata la richiesta, all'Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mario Venezia, di avviare una seria politica di risanamento dei conti del Comune, pagando tutte le insolvenze accumulate sino ad ora «nei confronti delle innumerevoli imprese creditrici, dei liberi professionisti e dei singoli cittadini». Un'altra richiesta riguarda le modalità di finanziamento per qualsiasi opera si intenda realizzare: evitare il ricorso a mutui, facendo invece riferimento solo a fondi regionali e nazionali. E' questa la strada individuata dal Pd montese per evitare «un vero e proprio dissesto finanziario che metterebbe in ginocchio l'intera economia della città di Montescaglioso, con evidenti conseguenze gravi per tutti». Michele Marchitelli
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
36 Salandra Insofferente ai domiciliari, arrestato dai carabinieri
Per i cittadini lontani da casa
Informazione Si nasconde nell’armadio Nasce il periodico dopo l’ennesima evasione “Il tricaricese” SALANDRA - Non riesce proprio a stare tranquillo a casa per scontare i domiciliari, il quarantaduenne Antonio De Marinis. Il richiamo della libertà, per lui, malgrado il debito con la legge, è più forte di qualsiasi restrizione. E' arrivato persino a nascondersi in un armadio, martedì notte, pur di evitare i controlli dei carabinieri ed essere arrestato ancora una volta per evasione. E dire che soltanto pochi giorni fa, per il pregiudicato di Salandra erano scattate di nuovo le manette: i militari dell'Arma lo avevano arrestato per evasione, quando, durante i controlli, non era stato trovato in casa. Più o meno simile il “copione”: il 3 ottobre scorso, i carabinieri verificata l'evasione, dopo una notte di ricerche, l'avevano rintracciato e arrestato. In questo caso, De Marinis aveva provato a nascondersi in un locale attiguo all'abitazione. Martedì, però, ha vivacizzato un po' la sua fuga: a passeggio per Salandra ha
Una pattuglia dei carabinieri
aggredito un quarantacinquenne del posto, con il quale, sembra, in passato, avesse avuto dei dissapori. La vittima ha contattato il 112, segnalando ai carabinieri l'aggressione. I militari della Stazione di Salandra e i colleghi della Compagnia di Tricarico,
giunti sul posto, dopo aver verificato, l'effettiva assenza dall'abitazione del soggetto, hanno, nuovamente, avviato le ricerche. Poco prima della mezzanotte, fedele alle sue abitudini, il quarantaduenne è stato rintracciato nella sua abitazione, nascosto nell'ar-
Tricarico D’Amelio si rivolge a Gaudiano
«Ospedale, la chirurgia non si deve fermare» TRICARICO - Ospedale di Tricarico verso un ridimensionamento: il consigliere provinciale, Saverio D’Amelio, non ci sta. «La notizia dell’avvio dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle due sale operatorie dell’ospedale circondariale di Tricarico -si legge in una nota di D’Amelio- da un lato è una buona notizia, dall’altro preoccupa non poco quanti tengono alla continuità del servizio di chirurgia, che ha dato buoni risultati, grazie alla indiscussa professionalità del dottor Magnante. Non vorremo, cioè, che con la scusa dei lavorisifinisse colsopprimerelachirurgia a Tricarico, con grave danno per i tricarichesi e per i cittadini dei paesi vicini che si vedrebbero costretti a raggiungere Matera o Potenza, nel disagio di infrastrutture stradali precarie, spesso inagibili, specie d’inverno. Sono convinto che il direttore generale, dottor Gaudiano,
non la pensa così, assicurando che le sale operatorie funzioneranno, appena saranno finiti i lavori, cioè fra tre mesi. Non ho motivo di dubitare della parola del dottor Gaudiano -prosegue D’Amelio-anche se,nelcasodell’ospedale diStigliano, di mesi ne sono passati parecchi e la struttura ancora non funziona, tanto che i cittadini di Stigliano e dei paesi del comprensorio sono giustamente preoccupati e in agitazione permanente. Ma allora, dottor Gaudiano, per fugare sospetti e preoccupazioni, perché non autorizza i lavori in una sola sala operatoria, in modo da consentire l’uso della seconda? La pensa così anche il sindaco di Tricarico. Perciò, dottor Gaudiano, la prego di fare in modo che possa subito riprendere l’attività chirurgica nell’ospedale di Tricarico ed evitare che le popolazioni, esasperate, scendano in piazza, dando vita a proteste che giudico serie e doverose. provinciamt@luedi.it
madio. L'uomo, ai militari che lo hanno arrestato, per giustificare la sua ennesima assenza, ha riferito che era uscito solo per fare la spesa. Per lui, sono così scattate le manette e dall'abitazione è stato accompagnato nel carcere di Matera. De Marinis era agli arresti domiciliari a seguito di un suo precedente arresto per inosservanza delle prescrizioni inerenti la misura preventiva della sorveglianza speciale, danneggiamento e minaccia, operato sempre dai carabinieri il 12 luglio di quest'anno. La vicenda di De Marinis rientra nell'ambito dei consueti controlli previsti dall'Operazione “Icaro” che da tempo i carabinieri svolgono proprio nei confronti di soggetti beneficiari di misure alternative alla detenzione e dei sorvegliati speciali, in modo da evitare che gli stessi eludendo gli obblighi loro imposto da tali misure, possano commettere altri reati. r.montemurro@luedi.it
Accettura Salvati da Cfs
Cuccioli abbandonati nel bosco ACCETTURA - Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Accettura hanno rinvenuto in agro di Accettura dei cuccioli maremmani abbandonati. I lamenti provenientidalbosco hannoattiratol'attenzione dei Forestali che si sono addentrati nel bosco ed hanno individuato un contenitore di cartone contenente gli animali appena nati ed accanto ad esso altri cuccioli in fin di vita. La cucciolata composta da 8 cagnolini è stata immediatamente sottoposta alle visite del Servizio Veterniario dell'Asm di Stigliano e successivamente è stata consegnata al Canile di Matera. Sono state avviate indagini per risalire all'identità delle persone che hanno tentato di disfarsi degli otto cuccioli responsabili del gravo reato di maltrattamento degli animali. L'abbandono di cuccioli o animali adulti prevede, infatti, l'applicazione di sanzioni penali quali l'arresto fino a 12 mesi o l'ammenda. provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte, fondi del Comune alle associazioni che operano in paese SAN MAURO FORTE - Sono in arrivo, per le associazioni e comitati festa presenti sul territorio comunale di San Mauro Forte, i contributi economici stanziati per il 2009 in loro favore dall'Amministrazione cittadina. Infatti, la Giunta comunale (presenti il sindaco, Francesco Diluca, e gli assessori Donato Tricarico, Pietro Cirillo, Francesco Grassano e Tremamondo Innocenzio) nella seduta del 17 settembre scorso, con propria deliberazione numero 75 (affissa all'albo pretorio), ha fissato l'entità dei contributi da assegnare ad ognuna delle associazioni e comitati richiedenti. A seguito di questo atto di indirizzo dell'organo di governo cittadino, toccherà poi al dirigente responsabile competente procedere con proprio provvedimento alla concreta erogazione delle somme. I contributi assegnati vanno da un minimo di trecento euro a un massimo di duemila e ottocento euro. Queste somme vanno a sostenere l'azione di associazioni di volontariato quali l'Avis (Associazione di volontari per la donazione del san-
gue) di cui è presidente Patrizia Ferraro e la “Vola” (che opera nell’ambito dello spegnimento e della prevenzione incendi) di cui è presidente Nicola Savino. Nonché associazioni che intervengono nel campo culturale come la “Castellum magnum” (che mantiene in vita la tradizione musicale della banda da giro guidata dal maestro Antonio Difato) e, più in generale, nel settore del tempo libero e valorizzazione delle tradizioni come la Pro Loco, presieduta da Salvatore Tricarico. Il sostegno giunge anche ai comitati delle due principali feste religiose del paese. Quella di San Mauro Abate (il protettore che si festeggia il 23 maggio) e quella di San Rocco (il santo di Montpellier che in questa comunità si festeggia il 3 settembre). Un aiuto certamente importante per chi continua a spendersi per il benessere e lo svago dei residenti in piccoli centri come San Mauro Forte. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte
I giovani di “Vivere Tricarico”
TRICARICO - Serata di doppia presentazione per l'associazione “Vivere Tricarico”. Dapprima Rosamaria Cataldo ha presentato e introdotto “Il re del niente” prima raccolta di poesie di Domenico Lauria. Potentino, 35 anni, diploma di ragioniere programmatore Lauria ha detto della raccolta: «Non sono io a presentare il libro, è il libro che presenta me. In esso ci sono 20 anni della mia vita. Ci sono le mie emozioni, i miei sentimenti, ma anche tematiche generali come l'alcolismo, che non mi toccano direttamente ma che servono per far capire le varie sfaccettaturedellavita.. Iltuttotrattato in maniera diretta, con parole semplici; il messaggio per essere efficace deve arrivare al lettore con immediatezza». Lauria si è poi sottoposto alle domande del pubblico presente. Tra l'altro ha sottolineato che la spinta a pubblicare un libro, a tratti molto intimo, derivasia dalla voglia di condividere il proprio vissuto con gli altri sia dalla voglia di mettersi in gioco. Le parole di Lauria sono state intermezzate dalla lettura di “Stato d'animo”, “La sorgente”,“Il segreto allo specchio” eseguita da Maria Diele la quale è stata ringraziata dall'autore perché “capace di farmi rivivere le emozioni raccontate, ho avuto la pelle d'oca”. Lauriaè statocapace di attirare la curiosità di molti presenti i quali alla fine
della serata si sono intrattenuti a lungo a conversare con l'autore. La seconda parte ha visto protagonisti i ragazzi di “Vivere Tricarico” i quali hanno dato vita a “Il tricaricese”, notiziario socio-culturale, a scadenza mensile. I ragazzi hanno sottolineato che la pubblicazione è stampata in proprio e sarà distribuita gratuitamente in circa 250 copie; per chi non riuscisse ad avere una copia cartacea ci sarà la possibilità di visualizzare Il tricaricese sul sito www.tricaricoeventi.it, sito creato egestito sempreda Vivere Tricarico. L'obiettivo è quello di far conoscere Tricarico ai tricaricesi: quello che eravamo e quelli che siamo, quello che facevamo e quello che facciamo. Collaboratori fissi saranno Antonietta Viuzzuso, che farà da guida tra la storia, la tradizione e la cultura tricaricese; Paola Benevento che si occuperà di associazioni e associazionismo; Rocco Ruggieri, che terrà i lettori informati sull'attività sportiva svolta a Tricarico dai tricaricesi, Paolo Paradiso che di mese in mese cercherà di individuare tematiche di interesse collettivo. Inoltre si proverà a coinvolgere i tanti ragazzi che vivono, per necessità di studio o di lavoro, lontano da Tricarico, il tutto per non farli sentire soli ma anche per non sentirci soli”. provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
37 Rotondella Dopo 68 anni un nipote che si chiama come lui ha scoperto le spoglie a Bari
Ritrovato un disperso in guerra Salvatore Salerno era scomparso nella campagna della 152° Legione in Albania ROTONDELLA - «Eravamo seduti sulla sponda di un fiume, quando, all'improvviso, una granata colpì Salvatore». Era stato questo, all'incirca, il racconto con cui Rocco Paladino aveva descritto la morte di Salvatore Salerno. L'anno era il 1941, la terra era l'Albania. I compaesani Rocco e Salvatore avevano condiviso praticamente tutto nella 152esima Legione d'Assalto della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Non condivisero quella morte improvvisa e violenta, che colse il solo Salvatore. A Rocco toccò raccontarla ai familiari. Senza dimenticare un particolare, che commosse tutti: l'unico oggetto ritrovato fu la baionetta del caduto, sulla quale aveva inciso il nome di sua figlia “Tina”. Il resto del corpo, secondo Paladino, era stato portato via dalla corrente del fiume. Quel racconto, fedele e dettagliato, bastò a chiudere le indagini su un eventuale ritrovamento del corpo e costrinse i fami-
Una foto della campagna d’Albania e Salvatore Salerno, il milite ritrovato dopo 68 anni
liari a rassegnarsi. E infatti nessuno, fino a poche settimane fa, aveva cercato quelle spoglie. Finché un nipote del caduto in guerra, suo omonimo, non si trovò a parlare di questo con un amico che cercava, a sua volta, le
spoglie di un parente. «Perchè non provi a chiedere al sacrario di Bari?», gli fu detto. Gli sembrava un tentativo quasi disperato, ma pensò che una telefonata non sarebbe costata nulla. E così, incre-
dibilmente, dall'altra parte del telefono arrivò una risposta affermativa. Grazie all'impegno del maresciallo Giacinto Panebianco si seppe subito che i resti di nonno Salvatore si trovavano nel capoluogo barese. I parenti sono corsi a
Bari per onorarne le spoglie. Accolti con grande gentilezza dal personale in servizio, hanno potuto assistere a una piccola cerimonia militare per onorare il caduto, con l'esecuzione di “Va' pensiero” e la recita di alcune preghiere.
Sulla lapide c'era scritto C.N. (“Camicia Nera”?). Un milite che aveva sposato la causa fascista? O che da una camicia nera era stato ucciso? Non è dato di saperlo. Quel che è certo, e che sicuramente gli fa onore, è la ragione per cui si trovò alle armi: sulla scorta di una particolare legge di quegli anni, andò al fronte per permettere il rientro di suo fratello Giambattista, con un gesto di straordinaria solidarietà familiare. Salvatore, che quando partìperla guerraaveva28anni, lasciò a casa due bambini: Tina (due anni) e Nicola (pochi mesi). Non lo hanno mai conosciuto. Oggi, in un modo diversoma nonprivo diemozione, hanno potuto riabbracciarlo. Adesso c'è l'intenzione di riportare le sue spoglie a Rotondella. I familiari presso la milizia volontaria di sicurezza nazionhanno già avviato il lungo iter burocratico. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Bernalda «Il Comune è così squattrinato da non poter partecipare ad Assisi» Risposta al senatore Latronico
«Perchè senza gonfalone?» Il consigliere Carbone (Pdl) chiede notizie al commissario BERNALDA - L'assenza del gonfalone di Bernalda ad Assisi non scende giù al consiliere provinciale di Matera, FrancoCarbone.Un'emozione, lasua,vissuta da vicino in quanto il rappresentante politico, l'unico visto ad Assisi di Bernalda, era sul palco dei rappresentanti isituzionali che nella mattinata di domenica hanno partecipato alla cerimonia che ha visto la Basilicata donare l'olio per l'accensione della lampada che si trova sulla tomba di S. Francesco. «L'occasione alla quale tutta la Basilicata -ha detto Carbone- è stata invitata e a cui numerosissimi pellegrini hanno partecipato, ovvero il dono dell'olio per l'accensione della lampada che arde sulla tomba di S. Francesco, è stato un momento di grande e intensa emozione per tutti coloro che hanno avuto modo di assistere alla cerimonia. La città di Bernalda gode di un ulteriore motivo di vicinanza alla città del “Poverello”di Assisi poiché il nostro patrono San Bernardino fu tra le altre cose Ministro Generale
dell'Ordine Francescano. Con grande meraviglia di tutti noi pellegrini bernaldesi ad Assisi, il gonfalone della nostra città era assente e, al di fuori del sottoscritto, non vi era alcun rappresentante delle istituzioni comunali alla cerimonia dell'accensione della lampada. La mancata partecipazione del Comune di Bernalda è un fatto di una gravità inaudita ed inaccettabile per tutti coloro che sentono, nonostante tutto, di appartenere a questa comunità perché lede ancora una volta e, se ancora non bastasse, l'immagine di una cittadina che da perla della costa jonica è stata intenzionalmente relegata a fanalino di coda dei comuni lucani. Non è accettabile che pur in mancanza di un'amministrazione Bernalda sia dimenticata e cancellata dal novero dei comuni più rappresentativi della nostra regione. I motivi per i quali non si è provveduto alla partecipazione non sono noti ufficialmente ma vorremmo che il commissario, Maria Rita Iaculli, le rendesse pubbliche; do-
po la mancata pulizia di corso Umberto durante la sfilata del corteo storico in occasionedella festadel Santopatrono, la presenza di una seppur ristretta delegazione comunale ad Assisi. Il clima di austerithy che Bernalda e Metaponto stanno vivendo, non da oggi, si può giustificare solo con una situazione economica ai limiti della miseria. Non sono lontani i tempi in cui i comunicati stampa erano distribuiti con tanta solerzia direttamente nelle case dei cittadini bernaldesi al termine della consiliatura Renna il quale vantava di aver portato finalmente il comune fuori dal dissesto finanziario del 1991 e, soprattutto, di avere lasciato in eredità ai cittadini bernaldesi un avanzo di bilancio quasi a voler costituire un vero e proprio tesoretto da poter immediatamente impiegare per le necessità dell'Ente. E' doveroso che si faccia ufficialmente chiarezza sulla reale situazione economica lasciataci in eredità dalla giunta Renna». Fabio Sirago
Sicurezza Enea Oggi in Aula ROTONDELLA - Stamane, in Aula, il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, risponderà a quattro interrogazioni presentate dal senatore lucano del Pdl, Cosimo Latronico. Tra esse un'interrogazione ai ministri dell'Istruzione, università e ricerca per sapere quale sia lo stato di attuazione dei programmi di messa in sicurezza del materiale nucleare e radioattivo custodito nel centro Enea di Trisaia, proveniente dalle attività di ricerca e sperimentazione, affidate all'iniziativa della Sogin; quali siano i sistemi di protezione allestiti per realizzare in assoluta sicurezza l'esecuzione dei lavori programmati, se il cronoprogramma a suo tempo convenuto tra Governo nazionale, Regione Basilicata e Sogin Spa sia stato rispettato, nei tempi e nelle modalità di esecuzione e di salvaguardia dei livelli di sicurezza per i lavoratori e per il territorio circostante e quale sia lo stato di realizzazione del programma di delocalizzazione dell'uranio irraggiato a suo tempo importato e del materiale radioattivo messo in sicurezza e attualmente custodito nel Centro Enea di Trisaia, e se e quali misure urgenti intendano adottare affinché il Centro diventi infrastruttura strategica nel campo della ricerca e dell'innovazione tecnologica e reale strumento per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia. provinciamt@luedi.it
Tursi Vittoria ostica ma meritata per il team rinnovato a Tricarico
La nuova Aurora inizia bene TURSI - La nuova “Aurora Nicola Russo” ha vinto la sua seconda partita di campionato, giocando fuori casa, contro la forte squadra del Tricarico. Non è stata una vittoria facile, perché i padroni di casa avevano dominato per tutto il primo tempo. E' stato bravo Lobasso, il portiere del Tursi, a sventare i ripetuti attacchi dei giocatori avversari. Qualcuno ha parlato di un certo vuoto che si era creato a centrocampo nelle fila del Tursi, ma nel secondo tempo l'allenatore della squadra tursitana ha schierato tre punte e cosi si sono fatti pericolosi in area avversaria. Poi l'allenatore Pino Angelino ha effettuato un cambio, che si è rivelato strategico per le sorti della partita. Ha fatto entrare
Marzano al posto di Mele e lui giocatore dai piedi buoni, con un passato in categorie superiori, ha piazzato due reti su calcio di punizione dal limite dell'area. Due gol alla “Del Piero”, come sono stati definiti da alcuni tifosi al seguito, che hanno permesso alla compagine tursitana di capitan Policarpo di portare a casa i tre punti. Adesso la squadra del presidente Virgallito si gode il primo posto assieme al Bernalda che avendo battuto in casa il forte Valsinni, si sono trovati tutti e due a punteggio pieno. Al comando della classifica ci sono soltanto loro. Adesso giocatori, dirigenti e allenatore pensano ad affrontare con la consueta concentrazione la prossima partita. Il Tursi gio-
ca ancora una volta in trasferta a Grassano. Se vince confermerà la forza della squadra, rinnovata tutta quest'anno, dove i dirigenti non nascondono l'intenzione di giocare un campionato di vertice. Ma come dice il mister Angelino, ogni partita ha una storia a sè e adesso ci si concentra sulla prossima trasferta. Qualcuno ha dichiarato: «Se vincete anche a Grassano siete forti». Ma non bisogna prendere la partita sotto gamba, perché la nuova squadra dell'Aurora Nicola Russo si deve ancora amalgamare. La quasi totalità dei giocatori arriva da fuori ed è possibile vedersi tutti insieme soltanto una volta a settimana, il giovedì alle sei di sera, nel vecchio campo sportivo “Angelo
Bruno Gagliardi
Cuccarese”. E solo in quella occasione, mister Angelino può provare alcuni schemi di gioco, fare un allenamento completo con partitella finale a tutto campo. Del resto la squadra forte si deli-
nea dopo le prime sette partite di campionato. Per adesso dirigenti e giocatori si godono questa seconda vittoria e si preparano ad affrontare il Grassano fuori casa. Salvatore Martire
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
38
Policoro Firmata la convenzione tra gli enti beneficiari di 17 milioni per 80mila cittadini Minacce nel Metapontino
Comuni insieme per i servizi alla persona
La Prefettura dispone più controlli sul territorio
te le comunità, e su questo mi aspetto un confronto serrato e serio con i sindaci per l'ubicazione del distretto della salute che metta tutti d'accordo». Infine ha preso la parola l'assessore provinciale Domenico Smaldone: «I Pois sono l'anticamera delle comunità locali in quanto introducono elementi di sistema tra i Comuni nel campo dei servizi sociali e sanitari costruendo quelle relazioni istituzionali necessarie affinché tutti i Comuni siano protagonisti. E in questo l'Ente provincia farà da raccordo tra la Regione Basilicata e i Comuni, i cui Pois sono elemento fondante delle future Comunità locali». Nelle prossime settimane sarà costituito l'ufficio comune e nominato il Pois manager. provinciamt@luedi.it
METAPONTINO - Il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, ha disposto ieri la «immediata intensificazione dei servizi di controllo coordinato del territorio» e con il concorso di tutte le forze di polizia, a seguito di episodi intimidatori che hanno portato al rinvenimento di alcune bottiglie di benzina con proiettile nei pressi di tre aziende del Metapontino. La decisione è emersa in Prefettura, a conclusione di una riunione del Coordinamento interforze, che ha visto la partecipazione dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e del Questore. Sono in corso, intanto, le indagini per accertare moventi e autori dei gesti criminali che hanno destato un «certo allarme» tra gli operatori economici dell’area jonica» preoccupati per il reiterarsi di fenomeni che lasciano prefigurare probabili tentativi estorsivi». provinciamt@luedi.it
POLICORO - E' stata sottoscritta nella serata di martedì nel municipio di Policoro, la convenzione tra tutti i Comuni rientranti nel Pois (Piano offerta integrata di servizi alla persona) di cui il Comune jonico è capofila. Erano presenti alla conferenza di servizi sedici amministratori su diciassette per un totale di oltre 80mila abitanti; mancava solo il rappresentante del Comune di Pisticci, che non ha ancora deliberato in consiglio comunale ma la cui adesione dovrebbe essere scontata. Inoltre, nella gestione di questi fondi comunitari, 17 milioni di euro, vengono coinvolti anche la Provincia di Matera e l'Asm (Azienda sanitaria di Matera). In apertura lavori il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ha portato all'assise degli amministratori
il suo saluto: «Mettiamo da parte le guerre di campanile e pensiamo al territorio, alla sua promozione e come incrementare le opportunità di lavoro. Sicuramente i Pois sono un supporto importate, anche se noi come Comune di Policoro ci siamo già mossi con altre municipalità in un progetto di unione di Comuni per la promozione delle nostre aree che anticipa ma non sostituisce le costituende Comunità locali». Poi il padrone di casa l'ha fatto il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali, Rocco Leone, che ha seguito da vicino l'iter che ha portato Policoro ad essere Comune capofila di questo piano: «Questa è una grossa opportunità per la nostra area jonica ma anche per la Collina materana coinvolta nei Pois, in quanto ci saranno investimenti
in asili nido, case di cura per anziani e tutte quelle strutture che possano aiutare le persone a vivere meglio. Il mio Comune ha già studiato il territorio e le sue esigenze con i Piani sociali di zona (Psz), ora si passa alla programmazione dello stesso». In rappresentanza dell'Asm c'era il Direttore generale, Vito Gaudiano: «Anche la sanità sta vivendo un momento difficile, in quanto la Regione fa fatica a distribuire i soldi del Fondo sanitario regionale ai trentuno Comuni della provincia di Matera, e le sollecitazioni degli stessi sui servizi sanitari sono tanti. Mi auguro che i sindaci siano dei seri ed etici nostri alleati: non si può fare tutto ovunque perché mancano i soldi e le risorse umane. Gli investimenti utili devono essere fatti nell'interesse di tut-
Policoro Serve un Mercato ortofrutticolo e un Polo logistico aiuto alle aziende
Agricoltura senza commercio La Coldiretti chiede un Tavolo regionale per affrontare la crisi di settore POLICORO - «Un Tavolo regionale sull'agroalimentare, con la presenza del presidente della Regione, Vito De Filippo, per affrontare le tematiche di crisi dell'intero settore e individuare immediatamente strumenti che la Regione possa mettere in campo per fronteggiare le criticità». E’ la richiesta presentata ieri mattina da Piergiorgio Quarto, vice presidente regionale Coldiretti Basilicata, all'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti, durante ilconvegno su:“Le occasionidi Psr eFas afavore diuna filieraortofrutticola tutta lucana”, svoltosi a Policoro. Nelle prossime settimane l'assessore ha assunto l'impegno di convocare il Tavolo. «Noi abbiamo una produzione di frutta per 6 milioni di persone a fronte di un mercato locale che interesserebbe 600mila abitanti. -ha detto Cosimo Stigliani, presidente della sezione di Policoro- In questa prospettiva dobbiamo pensare a una struttura logistica per la commercializzazioneper raggiungereeconfrontarci con i mercati del nord Europa. La Basilicata è l'unica regione a non avere un mercato ortofrutticolo sul territorio». A fronte di una diminuzione degli acquisti e di una crisi del mercato sempre più dilagante, la Coldiretti propone la realizzazione di una piattaforma logistica che possa servire alla commercializzazione dei prodotti in accordo con le Organizzazioni dei produttori. «Le Organizzazioni di produttori non sono un anello della catena -ha detto Giuseppe Brillante,direttore dellaColdiretti Basilicata- e se si sostituiscono all'intermediazione, non abbiamo risolto i problemi di vendita. I 26 milioni di euro provenientidaifondiFas (Fondiperleareesot-
Un frutteto
toutilizzate) per la realizzazione di un Polo logistico ortofrutticolo in quest'area devono essere spesi nel migliore dei modi per dare delle risposte concrete. Questo Polo deve essere collegato al territorio e con i programmi integrati di filiera (Pif) con l'obiettivo di mettere insieme le diverse produzioni di questo territorio, fare da collegamento con le Op, le Cooperative e le imprese. Ci potrebbe essere la possibili-
tà di acquistare a Zona franca in questo polo. Serve costruire una rete sinergica con gli enti di ricerca, con il Distretto agroalimentare per far funzionare il sistema in modo operativo ed efficiente. Ben vengano -ha continuato Brillante- i contatti con aziende come Orogel o Pfanner, ma a condizione che siano utilizzati prodotti del territorio per la costruzione di una filiera tutta lucana firmata dagli agricoltori. In questo modo, significa fare gli interessi del territorio, restituendo redditività ai produttori e consentendo la crescita e lo sviluppo delle nostre aree». «La Basilicata -ha illustrato Lorenzo Bazzana, dirigente nazionale del servizio tecnico economico di Coldiretti- ha un'incidenza della produzione lorda vendibile (Plv) pari al 39%. I consumi sono in calo e il programma comunitario sull'ortofrutta nellescuole serveperrilanciare unsettore in affanno. La piattaforma da sola non risolve tutti i problemi di commercializzazione e dietro deve esserci una sinergia tra operatori, enti per tentare di soddisfare le rischieste di mercato. Vogliamo potenziarei diversicanali di vendita, dalKm 0 ai farmer'smarket, dagli agriturismi al dettaglio tradizionale per far recuperare redditività alle imprese». Giuseppe Blasi, direttore generale per lo Sviluppo Rurale del Ministero per le Politiche Agricole, ha espresso apprezzamenti alla Regione Basilicata che è stata tra le poche che ha riservato nel programma Fas fondi specifici per le infrastrutture agricole. Le idee per rilanciare il settore ci sono tutte, occorre solo predisporre una strategia utile. provinciamt@luedi.it
Alcuni giovani della città jonica parteciperanno ai concorsi della trasmissione Rai
Policoro a “Mezzogiorno in famiglia” POLICORO - Ci sarà anche una delegazione di giovani di Policoro alla fortunata trasmissione televisiva “Mezzogiorno in famiglia”, che va in onda su Raidue dagli inizi degli anni Novanta durante il fine settimana. Il programma si divide in due parti: Mattina in famiglia dalle ore 6.45 alle 10 il sabato e la domenica (Talk show); Mezzogiorno in famiglia dalle ore 11.35 alle 12.55 il sabato, dalle ore 11.30 alle 12.55 la domenica (Intrattenimento). Questi sono gli orari dell'ultime edizioni che sono stati riconfermati anche per il 2009/2010. La
fascia di orario dedicata ai Comuni italiani partecipanti è quella di mezzogiorno del sabato e della domenica, nei quali i rappresentanti delle stesse, che poi sono i residenti, attraverso giochi di forza, abilità, fortuna e sapere, si affrontano tra di loro con il fine di mettere sotto le lente di ingrandimento: storia, personaggi, usi, costumi delle loro rispettive comunità. Dieci persone selezionate dalle municipalità che hanno dato l'ok alla partecipazione si sfidano negli studi romani di via Teulada 66. Inoltre, è previsto anche un collegamento dalle ri-
spettive piazze centrali dove viene proiettato un filmato sulle bellezze delle comunità concorrenti dei seguenti giochi: Regioniamoci Sopra + Mini Golf; Prova Artistica; Cogli la prima mela; Il Tapis Roulant; Nomi e Cognomi; Vero o Falso; Il Ribaltone (birilli). Al termine dei quali il Comune vincitore dell'edizione 2009/10 riceverà come premio uno scuolabus. «Ho candidato la mia città -osserva il sindaco Nicola Lopatriello- poiché ritengo questa trasmissione, che va in onda in tutta Italia e in una fascia oraria che registra un alto audience, televisiva una
vetrina sulla nostra città in quella politica di marketing territoriale che caratterizza la mia amministrazione, avendo messo in cantiere una serie di iniziative finalizzate proprio ad esportare il buon nome di Policoro sia oltre nazione che a livello internazionale. Quello di Mezzogiorno in famiglia è un' ulteriore tassello di questo mosaico che stiamo costruendo nel tempo e che sono sicuro aiuterà non solo la città jonica ma anche la Basilicata ad essere un territorio ancora tutto da scoprire». provinciamt@luedi.it
Impegno e chiarimenti dell’assessore Viti L’ASSESSORE regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, intervenendo ieri a Policoro al convegno organizzato dalla Coldiretti ha dichiarato che: «La chiarezza e la lealtà nelle valutazioni politiche e nella comunicazione dovrebbero sempre essere un grande valore della democrazia. Perciò -ha proseguito Viti- credo che solo una grossolana disinformazione possa aver autorizzato un’affermazione secondo cui la Regione non avrebbe speso finora addirittura seicento milioni di euro, con un Psr fermo al palo. E non credo che se ne possa essere fatto carico alcuno che abbia avuto ed abbia responsabilità istituzionali. In effetti gli oltre 600 milioni di cui si parla sono l’intero importo del Psr sino a tutto il 2013. A tal proposito si segnala che, ad oggi, la Regione ha attivato le procedure per la selezione dei Gal (Gruppi di azione locale) e dei Progetti Leader, sta assicurando le risorse per la forestazione ossia la Misura 226 del Psr, ha inoltre attivato i bandi sulla Misura 211 relativa alle indennità, 112 sull’insediamento dei giovani, 121 sull’ammodernamento delle aziende agricole, 132 sull’adozione dei sistemi di qualità, 311 C sulla produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili. Si fa presente in proposito che gli ultimi 5 bandi hanno attivato oltre 26,5 milioni di euro. Al tempo stesso è nota l’attività del Dipartimento Agricoltura sulla progettazione di filiera che riguarderà i comparti ortofrutta, cerealicolo, olivicolo, vitivinicolo, zootecnico da carne e da latte. Tale approccio integra-
Vincenzo Viti
to consente l’attivazione contemporanea di 10 Misure del Psr e metterà a disposizione del territorio e del settore diverse decine di milioni di euro. In ordine all’utilizzo dei fondi finora impegnati e impiegati con riferimento al varo dei bandi pubblicati, in soli otto mesi, con l’imminente approvazione di quelli per i progetti di filiera e con la prossima approvazione della legge sulla governance agricola un raccordo puntuale e un’ampia discussione sarà possibile sia in sede di consiglio regionale, sia nelle sedi politiche, sia negli Stati generali dell’agricoltura che avranno luogo entro nel mese di dicembre». Intanto l’assessore Viti, aderendo alla richiesta presentata nel corso del convegno dalla Coldiretti, si è impegnato a convocare nelle prossime settimane un Tavolo sull’agroalimentare al quale sarà presente il presidente della regione, Vito De Filippo. La risposta che si attendeva. provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 8 ottobre 2009
39
Giovedì 8 ottobre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Sudafrica 2010 Al vaglio del ct nuove ipotesi tecniche con il centrocampo da ridisegnare e il dubbio Di Natale in attacco
Il menisco che inguaia Lippi L’infortunio di Marchisio stravolge i piani del commissario tecnico azzurro FIRENZE – L'Italia va ridisegnata per colpa di un menisco. La diagnosi ufficiale per Claudio Marchisio l’ha fornita il medico azzurro, professor Enrico Castellacci. Lippi ha ascoltato, ha preso nota, e ha ripensato l’assetto della sua nazionale. «Marchisio ha una meniscopatia al ginocchio sinistro – ha spiegato Castellacci – starà con noi due o tre giorni, e prima di partire per Dublino valuteremo se le cure mediche hanno avuto effetto». Altrimenti il centrocampista tornerà a Torino, la Juve lo sottoporrà a un esame clinico (dopo quello che, assicurano dal club bianconero, aveva già escluso lesioni gravi) e valuterà cosa fare. La meniscopatia, ha aggiunto infatti Castellacci, è una sofferenza del menisco esterno che può voler dire semplice infiammazione o lieve lesione: nel primo caso il recupero del giocatore anche solo per la partita con Cipro è comunque difficile, nel secondo (ma al momento l'operazione resta ipotesi lontana) è assolutamente impossibile. Al momento, spiegano in nazionale, non è stato necessario un nuovo esame. Il giocatore comunque è pessimista: “Va così così, fa ancora un pò male». Continuo il contatto con lo staff medico della Juve, e di lì il tentativo estremo di tenere Marchisio ancora 48 ore in ritiro azzurro. Ma è chiaro che Lippi prepara le alternative al 4-4-2 provato con successo nell’ultima partita, contro la Bulgaria. In difesa, le scelte sono obbligate dall’assenza dello squalificato Cannavaro. Zambrotta e Grosso la coppia dei terzini, Legrottaglie e Chiellini quella dei centrali. De Rossi si piazzerà di fronte alla difesa per consentire a Pirlo di giocare qualche metro più avanti, dietro la coppia di attaccanti. E qui tre azzurri si giocano due maglie: tra loro Iaquinta è in pole per il po-
“Decide il ct”
De Rossi torna su Cassano e Totti
Il giovane centrocampista Marchisio In alto da sinistra Totò Di Natale ed il ct della Nazionale Marcello Lippi
sto di centravanti, con lo juventino autore del gol dell’andata all’Irlanda dovrebbero far coppia uno tra Di Natale e Gilardino. A favore del primo gioca il momento d’oro, la necessità di sfruttare il contropiede, la disponibilità a giocare in sacrificio anche sulla fascia sinistra. È quello, vista l’assenza di Marchisio, il lato scoperto dell’Italia. Palombo è la soluzione più concreta, ma allora sarebbe piuttosto un 4-2-3-1. Più o meno quello che ha provato nell’allenamento a porte chiuse oggi Lippi, con Camoranesi a destra, Iaquinta a sinistra e Gilardino centravanti. Se si sostituisce Gilardino con Di Natale e si sposta Iaquinta
centravanti, l’alternativa per Dublino è pronta. Un’altra chance potrebbe essere Camoranesi spostato a sinistra con Pepe a destra. Ma pare un’Italia troppo offensiva. C'è poi la carta Gattuso. Il milanista è punto fermo in azzurro, ma viene da un periodo difficile. E poi, Lippi valuterà anche le diavolerie di Trapattoni. «Ma nel calcio – notava De Rossi – non si inventa nulla: lui è stato bravissimo a trasformare l'Irlanda, non credo abbia altre magie da tirar fuori». Nelle due sessioni di allenamento di oggi, Lippi ha lavorato soprattutto sulla velocità e il ritmo, alternando sia a centrocampo sia in avanti molto azzurri. Intan-
to, la nazionale tiene sempre alta l’attenzione sulla severità arbitrale. «Hauge è il direttore di gara che ha espulso Balotelli in Champions? Sappiamo bene che in campo internazionale si lascia di più giocare per certi versi, ma si è molto più intransigenti per altri – il commento di De Rossi - Noi italiani ci portiamo dietro il nostro stress e il nostro nervosismo: però qualcosa dovremmo cambiare. Io dopo la brutta esperienza del Mondiale 2006 l’ho fatto: ho cambiato approccio agonistico, ed approccio in campo». In pratica, a Dublino occhio ai cartellini gialli.
«Per me e Trap una sfida speciale, ma dobbiamo onorare il nostro lavoro». Fervono le polemiche per i play off
Tardelli lancia la sfida alla Nazionale italiana PALERMO – «Per battere l’Italia contiamo sulla nostra passione, sui 70.000 che saranno al “Croke Park”». Lo ha detto Marco Tardelli, viceallenatore dell’Irlanda ai microfoni di CNR Media. In attesa della sfida che sabato vedrà contrapposte l'Italia e l’Irlanda nelle gare di qualificazioni ai Mondiali del 2010, l’allenatore toscano ha continuato: «Per noi italiani all’estero è una sfida speciale, però siamo professionisti e speriamo di affrontarla nella giusta maniera. Io mi aspetto l'Italia di sempre, quella che vuole vincere, una squadra agguerrita. Noi lo saremo altrettanto perchè abbiamo bisogno di punti. Se sono contento dell’assenza di Cassano? È una scelta di Lippi e io rispetto Lippi». Interpellato sulla decisione di Blatter di far scontrare le se-
conde dei gironi in base al lo- cose, un buon lavoro, devo A pochi giorni dalla sfida ro ranking mondiale (e quin- ringraziare Trapattoni. La- con l’Italia , Shay Given si fa di fare teste di serie squadre vorare con lui è una cosa fan- portavoce del malumore deleccellenti come Francia, tastica, si può imparare mol- la squadra in merito alla deGermania o Russia in modo to sia calcisticamente che cisione della Fifa di stabilire che non si incontrino in que- con i media. Spero di andare le teste di serie per i play-off sti spareggi), il tecnico ha avanti ancora per tanto tem- di qualificazione. «Sinceraprecisato: «Non mi sembra po. Sono fiero di allenare mente penso che sia un’idea giusto mettere le squadre questa squadra che ha delle disgustosa - ha dichiarato il più forti da una parte e le più buone qualità e soprattutto portiere del Manchester City deboli dall’altra. Sarebbe sta- una gran voglia di fare». -. Certe cose andrebbero to bello dare l’opchiarite a bocce ferportunità a qualsiame». L’Irlanda ha si squadra di inconquattro punti di trare qualsiasi alsvantaggio sugli Aztra squadra, ma il zurri e cinque in più mondo del calcio è sulla terza del Grupfatto anche di cose po 8, la Bulgaria: il non giuste». Il visecondo posto è molceallenatore dell’Irto più che una possilanda ha poi conclubilità per i «verdi». so facendo un bilan«Adesso la Fifa vuole cio personale della cambiare perchè alsua esperienza ircune grandi Naziolandese: «Qui sto nali sono in difficolbenissimo. Stiamo tà – ha aggiunto Gifacendo delle buone Tardelli e Trapattoni al momento della presentazione ven con chiaro riferi-
mento a Francia, Germania e Portogallo -. Cambiare a questo punto è assurdo, non capisco come sia stato possibile e non capisco perchè le nazioni più piccole non si siano fatte sentire». Dell’argomento teste di serie ha parlato anche Giovanni Trapattoni: «In futuro, Fifa e Uefa devono pensare a cambiare questa regola.Quattro ocinque anni fa i grandi team, come Manchester United, Barcellona e Real Madrid, volevano creare una Superlega, una cosa pericolosa per il calcio e hanno lasciato perdere. Sarebbe stata la morte del calcio, era calcio soltanto tra otto squadre. Questa situazione – conclude il tecnico italiano - in futuro deve cambiare perchè tutte le nazioni hanno il dirittodi qualificarsi. Il sorteggio deve offrire le stesse opportunità a tutti».
ANCHE STAVOLTA, nel ritiro di Coverciano, si continua a parlare dell’assenza di Antonio Cassano. A differenza di Lippi, Daniele De Rossi torna sull'argomento. «Lui continua ad essere un giocatore che fa bene il suo lavoro – dice il romanista – così come Pazzini. Deciderà il mister». E a chi domanda perchè il talento di Bari nel suo libro abbia definito un 'gruppo di sfigatì l’ex under 21 di Gentile, De Rossi risponde con una battuta. «Non era un gruppo di 'sfigatì, erano calciatori dal grande carattere e dalle grandi qualità. Sono 10 anni che cerchiamo di fargli capire che non èdettoche chisiadiverso da lui sia uno 'sfigatò». A proposito di assenze: c'è anche quella di Totti in maglia azzurra, per scelta propria. De Rossi prende le difese del suo compagno di squadra. «Ne parliamo a volte, ma rimangono cose nostre – spiega – Credo che Francesco non rimarrà indifferente di fronte al fascino del Mondiale. Quando ha preso la sua decisione sapeva bene che ci sarebbero state cose belle e brutte legate a questa sua scelta. All’inizio il suo ritiro dalla Nazionale sembrava una scusa ma vi garantisco che fece questo per amore della Roma e di se stesso».
WORLD (PT)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Giovedì 8 ottobre 2009
La soddisfazione di De Laurentiis: «L’ho cercato nel passato, è l’allenatore che fa per noi»
«Napoli, ora serve l’anima» Presentato Walter Mazzarri, che succede all’esonerato Donadoni NAPOLI –«Voglio una squadra con l’anima». Walter Mazzarri comincia così la sua avventura alla guida del Napoli: un club ricostruito dal presidente Aurelio De Laurentiis, che sta ridisegnando casella dopo casella l'organigramma (Riccardo Bigon è il nuovo direttore sportivo, Gianpaolo Montali il responsabile dell’area tecnica) e che sottolinea di avere sul suo taccuino il nome del successore di Donadoni da molto tempo. «Due anni fa – spiega il presidente – da Los Angeles chiesi a Marino di trattare per Mazzari ma poi, non so perchè, la trattativa non si concluse: anzi la Samp per via del nostro interessamento forse fu costretta ad aumentargli l’ingaggio. Tra Mancini, Delio Rossi e Mazzarri ho puntato sempre direttamente su Mazzarri che è la scelta più ponderata, voluta e giusta per il mio club: anzi, siamo in ritardo di un anno e mezzo. Non è vero che non ho scelto Mancini per questioni economiche: sono talmente amico di Moratti che se avessi avuto un’esigenza del genere ne avrei parlato direttamente con lui, e non penso ci sarebbero stati problemi di nessun tipo». Mazzarri si dice in totale accordo con la filosofia calcistica del patron, tranne che sulla battuta sull'ingaggio alla Samp («L'interessamento del Napoli non mi servì assolutamente ad ottenere di più dal mio vecchio club»). Il primo tema è quello delle prospettive, cominciando da quell'Europa che De Laurentiis chiedeva a Donadoni e che gli insuccessi di inizio stagione hanno allontanato domenica dopo domenica. «Europa? Per me – dice Mazzarri – esiste anche il sesto posto. Comunque nei prossimi 5 anni dobbiamo puntare ad una tra le prime quattro posizioni. È ovvio che tutti vorremmo essere primi da subito, ma ci vuole pazienza». E soprattutto bisognerà che il neo tecnico conosca la squadra. Oggi pranzo insieme e poi primo allenamento, anche se mancano i sette nazionali che torneranno alla vigilia della ripresa del campionato. L’allenatore, dopo un primo discorso collettivo, inizierà ad avere una serie di incontri individuali con i giocatori. «Per me il Napoli è una piazza importante che può essere un punto di arrivo. Il bacino d’utenza del Napoli mi sembra sia il quarto in Italia, è una grande piazza, conosco il calore della città e della tifoseria, da questo punto di vista è il top, anche come stimoli e pressione mediatica. Non si può esitare ad accettare un’occasione così». Mazzarri, che anche se da secondo (di Renzo Ulivieri) ha già lavorato nel Napoli, preferisce non sbilanciarsi sugli obiettivi. «Un allenatore prima di parlare deve saggiare la squadra personalmente. Ho un’idea generale per aver visto il Napoli in tv, ma ho bisogno di interagire con i giocatori tutti i giorni per capire cosa fare e quali indicazioni dare alla società. La differenza la può fare il lavoro, ma questa è probabilmente la rosa più dotata tecnicamente che ho allenato. Nella mia carriera ho dimostrato che posso insegnare ogni tipo di modulo, ma il calcio non è numeri. Alla Reggina facevo il 3-4-3, alla Sampdoria volevano ricalcare quel calcio ma mi sono dovuto adattare a ciò che la società mi aveva messo a disposizione. La cosa importante sono i giocatori, l’anima, il ritmo in cui si fanno le cose, i movimenti. Sulla carta non ho mai avuto una rosa così competitiva. Ma i valori a tavolino non contano nulla. Dovremo creare un gruppo pieno di valori e di entusiasmo. E lo faremo lavorando giorno dopo giorno». «Vigilerò – assicura il mister – affinchè i miei giocatori diano il massimo, cosa che fino ad ora mi è riu-
Mazzarri spiega «Squadra tecnica e fortissima»
Da quarto portiere a titolare fisso
La favola di Storari contratto rinnovato
Walter Mazzarri e il presidente De Laurentiis nella conferenza stampa
scita. Il Napoli squadra con la difesa peggiore? Ricordo che lo scorso anno si era partiti bene e poi si è finito male. Non è una questione di modulo ma bisogna capirne i motivi». E visto che a Napoli è arrivato Mazzarri perchè non portare anche Cassano? La replica del presidente è secca: «Il sogno Cassano lo lascio a voi. Piuttosto in Lega ho riproposto la questione dei giocatori prestati alle nazionali. Se Quagliarella o Lavezzi si infortunano gravemente, chi mi ripaga del danno subito? Chi
rompe dovrebbe pagare». ALLENAMENTO. Intanto, primo incontro ed allenamento pomeridiano per la squadra. L’ex allenatore della Sampdoria ha fatto sostenere una seduta tecnico-tattica, facendo lavorare i suoi sia sulla fase difensiva che su quella offensiva. Per gli azzurri anche lavoro atletico di potenza aerobica. Assenti i nazionali e Santacroce che prosegue la sua tabella di riabilitazione. Domani doppia seduta. Dopo la sosta il Napoli affronterà in casa il Bologna.
LA CLASSIFICA DEI MISTER INGLESI
MILANO – Era tornato al Milan solo per partecipare alla tournee americana dei rossoneri e magari trovare una squadra di suo gradimento. Marco Storari, invece, da terza o quarta scelta, si è ritrovato ad essere il titolare del Diavolo ed è sempre tra i migliori in campo. Prestazioni premiate con il rinnovo del contratto fino al giugno del 2012. La firma è arrivata oggi e Storari non può che esserne soddisfatto, visto che il prolungamento se lo è meritato sul campo. «Sono molto contento. Avevo il contratto in scadenza e ci speravo – spiega Storari - Il Milan si è sempre comportato molto bene con me. Abbiamo rinnovato e sono felice. Abbiamo deciso insieme di prolungare fino al 2012, se tutto andrà bene fino ad allora sarò rossonero. I contratti si prolungano solo se le parti sono d’accordo e ciò significa che la società mi ha dato fiducia. E avere la fiducia del club, della squadra e dei compagni per me è la cosa più importante».
L’ultimatum di Toni al Bayern
«Se non gioco via a gennaio» Fabio Capello il “Paperone” degli allenatori del Regno Unito LONDRA –Fabio Capello è il tecnico più ricco del calcio inglese. Lo rivela la classifica pubblicata dalla rivista britannica «FourFourTwo», secondo la quale il ct dei Tre Leoni guadagna 32,5 milioni di euro tra ingaggi, sponsor e una collezione d’arte in suo possesso . Secondo Roy Keane dell’Ipswich, poi Sir Alex Ferguson. Quarto posto per Carlo Ancelotti, da qualche mese allenatore del Chelsea, completa la top five Sven Goran Eriksson, direttore tecnico del Notts County, club di League Two.
«CONTRO LA MOVIOLA IN CAMPO»
Platini ribadisce: «Il calcio deve avere il suo lato umano» NYON – «Sono contro la moviola, il calcio deve avere un lato umano. Le ingiustizie ci sono perchè l’arbitro non può vedere tutto». Michel Platini ribadisce il suo no alla moviola. Nel corso di una visita alla Federcalcio israeliana, il numero 1 della Uefa continua a puntare sugli uomini per limitare al minimo le sviste arbitrali che, secondo lui, fanno e faranno sempre parte del calcio. Platini ha ribadito il suo concetto con il presidente Luzon, membro del Comitato Esecutivo Uefa.
BERLINO –Luca Toni è stufo di andare in tribuna: l’azzurro campione del mondo vuole continuare al Bayern Monaco, ma se la fiducia del club nei suoi confronti verrà a mancare, preferisce «sedersi attorno a un tavolo per cercare di trovare una soluzione». Intervistato dal tabloid tedesco Bild, l'attaccante italiano, reduce da un lungo stop, non nasconde la sua insofferenza nei confronti di una situazione definita “insoddisfacente», che comincia a diventare pesante. Soprattutto in prospettiva mondiale: visto che il mondiale si avvicina Toni ha paura che se il tecnico Louis Van Gaal continuerà a tenerlo fuori non riuscirà a riconquistare la forma in tempo per poter andare in Sudafrica. «Ormai, sono fuori già da tre-quattro mesi – ha detto Toni al giornale – Nella mia carriera, questo non mi era mai successo, eccetto quando ero al Brescia, dopo una frattura alla caviglia». Il recente infortunio al tendine, come è noto, lo ha tenuto lontano dalla Bundesliga, ma già da alcuni giorni il campione non fa mistero della sua voglia di tornare nella prima divisione. «Questa per me è una situazione molto difficile – ha proseguito -. Provo in me una grande delusione. Sono diventato quello che sono, sebbene nessuno mi abbia regalato niente: voglio solo tornare in campo e dimostrare alla gente che ci sono ancora, penso che la
Luca Toni
rabbia che provo per questa situazione insoddisfacente potrà aiutarmi». Per recuperare la condizione fisica, Toni ha accettato anche di giocare nelle seconda squadra del Bayern, che milita nella categoria semidilettantistica del campionato tedesco. Ma adesso non vuole più aspettare e vuole tornare in prima squadra al più presto. Se le cose per lui non dovessero cambiare dunque non è escludo che per lui a gennaio ci sarà qualche cambiamento. «Oggi non so cosa succederà a gennaio – ha risposto Toni - e soprattutto non ho ancora ricevuto nessuna risposta sia dal tecnico che dalla società. Voglio portare a termine il mio contratto, voglio giocare per il Bayern Monaco. Ma se non ho più la fiducia di chi mi circonda, allora bisogna sedersi attorno a un tavolo e cercare di trovare una soluzione».
Lui è il titolare, Dida il secondo portiere, Roma il terzo, ma fra poco tornerà Abbiati. «Si allena con noi portieri da qualche settimana e sta abbastanza bene – spiega Storari -. Lo aspettiamo a braccia aperte e speriamo che possa rientrare il prima possibile. Conosciamo il valore di Christian». Intanto in questo Milan che stenta c'è un grande Alessandro Nesta, tornato ai livelli stratosferici di qualche anno fa. «Mi fa piacere che sia tornato a questi livelli dopo la lunga inattività e gli infortuni - spiega Storari -. Rivederlo al centro della difesa e rivederlo davanti a me in campo in queste grandi condizioni fa felice me e tutta la squadra». Eppure ilMilan nonriesce a decollare: «Quello che posso dire è che stiamo analizzando tutte le componenti e i problemi – spiega Storari per noi la cosa importante è continuare a lavorare, come stiamo facendo. Con una squadra così i risultati arriveranno».
La decisione del Casm
Atalanta vietata la trasferta ROMA – Si è tenuta questa mattina la riunione del Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive per decidere in merito alle gare «a rischio» indicate dall’Osservatorio. Il CASMS ha determinato la chiusura del settore ospiti per i seguenti incontri di calcio: «Udinese – Atalanta» (Serie A del 18/10/09); «Acicatena – Messina» (Serie D del 11/10/09); «Foggia – Taranto» (1^Div. B del 18/10/09); «Arezzo – Paganese» (1^ Div. B del 18/10/09); « Villasimius – Sassari Torres» ( Eccellenza del 18/10/2009); «Due Torri – Acireale» (Dilettanti del 21/10/09); «Acireale – Ragusa» (Dilettanti del 11/10/09); Determinata la vendita di un singolo biglietto per i tifosi ospiti delle seguenti gare: «Catania – Cagliari» (Serie A del 18/10/09); «Milan – Roma» (Serie A del 18/10/09); «Napoli – Bologna» (serie A del 18/10/09); per l’incontro previsto il 18/10/2009 «Reggiana – Verona» (1^ Div. A ) il CASMS ha determinato la vendita del biglietto singolo per tutti gli spettatori. Per la gara «Barletta – Manfredonia» (Lega Pro 2^ Div. del 21/10/09), programmata per il 20 settembre scorso e successivamente rinviata, il CASMS ha confermato la determinazione del 3 settembre con la quale è stata disposta la chiusura del settore ospiti. Da tutte le prescrizioni sopra specificate sono esenti i possessori della «Tessera del tifoso», rilasciata in maniera conforme alla normativa di settore.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Sport
In tv il tecnico individua nel dg il colpevole della situazione rossoblù
Capuano spara su Galigani «Me ne dovevo andare quando è arrivato. Distruggerà il Potenza» SCATENATO, senza giri di parole. Domenica sera Eziolino Capuano ha partecipato da opinionista alla trasmissione “Zona Cesarini”, salotto calcistico di Tele SalernoUno. Si parlava delle vicende granata, ma l’ex tecnico rossoblu non ha perso l’occasione di dire tutto ciò che pensa del suo peggior nemico: il dg Vittorio Galigani. Le vicende si intrecciano tra Salerno e Potenza, i toni sono vulcanici. Da ieri un ampio estratto della trasmissione circola su Youtube (consultabile anche sul nostro sito www.ilquotidianodellabasilicata.it). “Quando è arrivato a Potenza – attacca Capuano – il direttore mi disse che sarebbe dovuto andare a Salerno, io penso che Lombardi (il presidente della Salernitana, ndr) non è ancora impazzito, perchése fossearrivato anche Galigani qui sarebbe stata l’apoteosi delmanicomio diMontelupo Fiorentino”. Per chi non lo sapesse, la località toscana è sede di un rinomato ospedale psichiatrico giudiziario. L’ostilità tra i due ha radici lontane. “A mio parere –spiega Capuano –i giocatori deve sceglierli l’allenatore e non gli devono essere imposti, noi avevamo costruito un bellissimo giocattolo, anche se da completare; andavamo tutti d’accordo, poi la sera del ripescaggio è arrivato il signor Galigani e in quel momento ho sbagliato, ero io che dovevo andare via perché avevo avuto un precedente dieci anni fa con
Ezio Capuano a TeleSalerno1. A destra Galigani
luiaTrapani, dovedovettescapparedi notte portandosi via anche la cucina”. Una vecchia storia di mobili, per altro smentita dal dirigente. Pesante la chiusura del capitolo: “prima di andare via ho dichiarato che lui, Galigani, distruggerà il Potenza”. Ma l’analisi di Capuano è onnicomprensiva, anche quando si parla di giovani: “il Potenza ha in rosa Tesoniero, uno portieri più forti che c’è in Italia, e un altro ’88, Porcaro, che farà parlare di sé.I giovani liso vedere:qualche annofaconsigliaiad Alibertidiportarea Salerno Evra, che giocava nel Nizza.
Evra andò al Monaco e adesso gioca nel Manchester Utd”. Gonfia il petto, Eziolino. Ma si torna a parlare di Potenza: “Da quando è arrivato lui (Galigani, ndr) non si è preso più un giocatore, ma chi dovrebbe essere impiccato sono io. Dopo essere stato eletto miglior allenatore della Lega Pro ed essere uscito da Coverciano con il massimo dei voti mi sono fatto convincere da Pellegrino ad accettare il Potenza in Seconda Divisione, quando il presidente – non me ne voglia, è una persona assai per bene-nonpoteva usciredicasadopola retrocessione”. “A Potenza non voleva
venire nessuno, era diventata come Kabul, andare a Potenza per i giocatori era come andare in Afghanistan. Io ho conosciuto questo giovanotto (Postiglione, ndr), che non è una persona sgradevole. Il giorno della presentazione sembrava avesse vinto il campionato. Ero riuscito attraverso la mia credibilità a portare giocatori importanti anche prima del ripescaggio, poi è arrivato il signor Galligani e ha fatto di tutto per distruggere, dovevamo prendere deigiocatori enon sonostati più presi”. Non manca l’accenno all’ultimo giorno di mercato: “dovevamo prendere dei giocatori che non sono più arrivati –spiega il tecnico –Galigani ha portato un ragazzo che giocava in Eccellenza (Smith, ndr), agisce come Attila ovunque egli passa”. Vengono quindi tirate in ballo le devastazioni barbariche, addirittura il “flagello di Dio”reso celebrenellaparodia deifilm di Abatantuono. Ma c’è poco da ridere. L’ultima dedica è per il Mago: “a Potenza c’era Michele Caso, tra i fisioterapisti più competenti che io abbia mai trovato in 20 anni di calcio, ma è una personadi grandedignitàche haalzato il telefono ed è andato via, perché il signor Galigani imponeva anche chi chiamare e chi non chiamare”. Conclusione degna delle premesse: “siamo all’apoteosi dell’immondizia illimitata, se ha il coraggio mi venga a denunciare per quello che sto dicendo”. Pietro Scognamiglio
LA REPLICA DEL DG «Lo querelo» NON SI è fatta attendere la replica del dg del Potenza Galigani alle affermazioni di Capuano, attraverso un comunicato stampa: «In relazione alle ultime dichiarazioni rese dal signor Capuano a mezzo stampa e radio tv, il direttore generale del Potenza sport club, Vittorio Galigani, esprime il proprio personale vivo rammarico per le gratuite offese ricevute dal medesimo. Senza voler cadere nell' avventizio tranello tesogli e senza accettare alcun tipo di provocazione polemica, si comunica che è in fase di preparazione idonea querela contro il citato signor Capuano per la tutela delle ragioni e della lesa onorabilità del signor Vittorio Galigani. Il tutto non solo per un mero tuziorismo difensivo ma anche e soprattutto al fine di far emergere la verità per come effettivamente essa è e non per quella fenomenica rappresentata dissimilmente dal signor Capuano.
Avanti ai rigori. Nei 90’ Tesoniero ne para uno a Manca
PASSANO GLI UOMINI DI MAURIZI
Potenza, gioia dal dischetto
La Cavese è il prossimo avversario Si gioca il 21 ottobre
GELA POTENZA
2 DCR 4
GELA (4-3-3) : Ferla; Puccio, Italiano, Di Muro, Ambrosecchia; Carraro, Nasca, Viviano; Rabbeni (22' st Scopelliti), Manca (43' st Pasca), Vianello (1' st Criniti). A disp. Nordi, D'Aiello, Memè, Schiavon. All. Provenza POTENZA (4-4-2) : Tesoniero; Lucenti, Porcaro, Chiavaro (33' st Langella), Lolaico (16' st Vanacore); Frezza, De Simone, Profeta (39' pt Giannusa), Nappello; Smith, De Cesare. A disp. Gragnaniello, Catania, Sacco, Bacio Terracino. All. Monaco. ARBITRO : Quartarone di Messina. NOTE : Circa 800 spettatori. Ammoniti Italiano (G), Chiavaro (P), Criniti (G). Recuperi 1' e 4'. GELA -Il Potenza supera il
turno di Coppa Italia vincendo 4-2 ai calci di rigore. Due squadre rivoluzionate per il secondo turno di Coppa Italia. Sotto i riflettori dello stadio Vincenzo Presti le motivazioni sono oltre una semplice gara di Coppa. I lucani sono andati in ritiro in Sicilia subito dopo la sconfitta di campionato per ordine del presidente Postiglione (presente ieri sera in tribuna). Ampio turn-over in entrambi gli schieramenti, malgrado nel Potenza sette undicesimi siano potenziali titolari. Più consistente il numero di cambi nella squadra di casa. Rispetto alla formazione tipo c'è solo Vianello. Tutti gli altri sono in panchina. Ma chi gioca non sfigura affatto. Anzi. Inizia con un piglio autoritario il Gela inedito proposto da Provenza. A centrocampo il dinamismo di Carraro, Viviano e Nasca mette in difficoltà lo statico Potenza. I lucani sono lenti e
poco convinti quando vengono avanti. La squadra sembra subire la ruggine psicologica del campionato. Nella prima mezz'ora non succede nulla. Primo brivido (si fa per dire) al 30', quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo rossoblù Porcaro incorna, ma spedisce alto. La risposta del Gela arriva al minuto 41', quando Rabbeni ci prova da circa venti metri. Il pallone spizzica la traversa e finisce sul fondo. Prima che si chiuda il tempo il Potenza perde Profeta per infortunio. Dentro Giannusa. Tutto qui il primo tempo, dove sono mancate le emozioni e i due portieri sono rimasti inoperosi. Il Gela rientra in campo con una novità. C'è Criniti al posto di Vianello. Tatticamente non cambia nulla. La difesa del Potenza si fa trovare impreparata quando Rabbeni si infila tra Lolaico e Chiavaro che lo stringono in san-
dwich. Calcio di rigore che Manca spreca, facendosi parare da Tesoniero, bravo a distendersi e indovinare l'angolo giusto. Sulla ribattuta nessuno del Gela è bravo ad approfittarne. Scampato il pericolo la partita torna sui binari dell'equilibrio. Provenza manda in campo Criniti e Scopelliti per velocizzare le ripartenze sulle corsie. Il Potenza non si vede mai dalle parti di Ferla. Per rivedere un'azione pericolosa bisogna attendere il 30', quando De Cesare ci prova dai sedici metri con scarsa fortuna. Gela vicinissimo al gol al 32', quando Scopelliti tira a botta sicura da distanza ravvicinata: Tesoniero è il migliore in campo dei suoi e ancora una volta dice di nò ai giocatori di casa. I lucani appaiono giù di corda e i biancazzurri ci provano sino in fondo. Criniti sfugge spesso alla guardia dei suoi avversari sulla sinistra ma è
PASSA IL TURNO la Cavese di Maurizi che supera 2-0 il Vico Equense. Momento positivo per Bernardo, che dopo il gol vittoria sul Ravenna, concede il bis sbloccando il match del Lamberti al 32’ del primo tempo. Nella ripresa chiude i conti Tarantino al 35’. La squadra di Maurizi è il prossimo avversario del Potenza con la gara unica, quindi ad eliminazione diretta, che si svolgerà il 21 ottobre. L Lega stabilirà in questi giorni il sorteggio per decidere quale delle due giocherà in casa la partita.
poco concreto, come quando subisce fallo ma cade in area, beccandosi il giallo per simulazione. Proprio all'ultimo minuto di recupero ancora Tesoniero evita la rete sulla punizione di Carraro. Si va ai supplementari. Le due squadre giocano a viso aperto. Smith si libera bene in area, ma il diagonale è fuori di poco. Traversa del Potenza al 10' del primo tempo supplementare di Giannusa su punizione. Il Gela
replica con un diagonale di Carraro, spento in angolo da Tesoniero. Incredibile l'errore di De Cesare dopo essersi presentato solo davanti a Ferla, bravo ad anticiparlo. Negli ultimi 15 minuti non succede più nulla. Ai calci di rigore vanno in gol Giannusa, Nappello, Smith e De Cesare per il Potenza. E per il Gela Carraro, Criniti. Sbagliano Di Muro e Viviano, Vanacore per i lucani. Fabrizio Parisi
Seconda Divisione A Manfredonia stesso terreno di gioco. Con i pugliesi servono conferme
Prove di sintetico a Venosa: il Melfi si adatta
El Kamch
IL MELFI SI trasferirà da questo pomeriggio a Venosa. La classica partitella in famiglia verrà disputata presso la cittadina oraziana. Anche l'allenamento di venerdì verrà effettuato a Venosa. Motivo essenziale di questo spostamento, cercare di adattarsi al meglio al terreno in sintetico. A Manfredonia si giocherà su questa superficie che risulta totalmente diversa rispetto all'erbetta. Principalmente è il rimbalzo del pallone a preoccupare i giocatori gialloverdi, più che la linearità del campo. Svolgere due sedute lavorative in prossimità del match, può risultare utile nel non avere difficoltà domenica pomeriggio, quando al " Miramare" il Melfi andrà alla ricerca dei primi punti stagionali in campo esterno. L'anno scorso il Melfi perse una partita rocambolesca in terra dauna. Due a uno per i biancazzurri pugliesi, al termine di una partita che lasciò molto amaro in
bocca nell'ambiente federiciano, in virtù di un arbitraggio assai discutibile. All'epoca Palumbo, allenatore dei gialloverdi, ebbe molto da ridire, tant'è che espulso, aspettò nel tunnel il direttore di gara al termine del match. Volarono parole grosse ed alla fine giunse non inaspettata, una maxi squalifica per il trainer lucano. Meglio pensare ad un precedente migliore per il Melfi. Quello della stagione 2004-2005. I gialloverdi si imposero per uno a zero con gol di Ferrara e miracolo finale di Fumagalli che neutralizzò un calcio di rigore. Ora questa partita tra due compagini ferme ad otto punti, anche se il Manfredonia deve sempre recuperare il match con il Barletta, allora rinviato per la tragedia che colpì l'attaccante Marchano. I pugliesi non vanno sottovalutati. Rappresentano un avversario ostico, ma in casa normanna c'è la voglia di cambiare marcia relativamente alle gare fuori casa.
Tante finora, lontano dal Valerio, le disattenzioni e gli errori, che sono costate parecchio in termini di punti. Già a Cassino comunque, nonostante la sconfitta, il Melfi ha mostrato un volto differente, una maggiore compattezza. Aspetti che vanno riconfermati anche al " Miramare", dove è d'obbligo tornare a casa non a mai vuote. Oggi Rodolfi inizierà a valutare la formazione da mettere in campo. Difficile che ci siano cambiamenti rispetto all'undici che ha brillantemente superato il Monopoli. In questo momento questa formazione titolare ha garantito affidabilità e coesione, anche se la panchina offre alternative valide ed importanti al tecnico parmense. Problemi di abbondanza che per una allenatore rappresentano sempre un buon punto di partenza. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
Il dirigente ha archiviato la prova di Ischia e guarda al match di domenica al Fittipaldi
L’Amico: «Francavilla pensa all’Ostuni» LA FORMAZIONE sinnica vinta la difficile gara di Ischia, per una rete a zero, continua nella sua preparazione per affrontare tra le mura amiche il fanalino di coda Ostuni. Ma sulla vittoria di Ischia, dice la sua il direttore generale L’Amico: «La partita vinta domenica scorsa ad Ischia – dichiara il dg – ci ha soddisfatti, perché tornare con una vittoria dal campo di Ischia, o in generale da un campo campano, non è facile». Ricordiamo che i sinnici, nelle ultime due stagioni, contro l’Ischia, allo stadio “Mazzella” aveva ottenuto una vittoria e una sconfitta. Il successo, di due anni fa, terminò con il risultato di 2-1 per il Francavilla, con le reti di Del Prete e Chisena, il goal degli isolani invece fu realizzato da Saurino. L’anno scorso, vittoria degli isolani per 2-0, con
le firme di Mattera e autorete di Romaniello. «Sul piano del gioco – continua il dg –abbiamo alternatodelle buone giocate a momenti meno brillanti, ma la squadra è ancora all’inizio e tenendo conto che abbiamo cambiato parecchi elementi dell’organico, ci può stare questa condizione non ottimale». Adesso il Francavilla archiviata positivamente la trasferta in terra campana, pensa al prossimo impegno casalingo contro l’Ostuni. Una gara che dovrebbe essere alla portata dei ragazzi di mister Lazic, che vogliono continuare la serie positiva di risultati. «Domenica riceveremo la visita dell’Ostuni – prosegue L’Amico –una squadra che non sta attraversando un periodo felice, e che si trova all’ultimo posto in classifica. Ma noi, non per questo dobbiamo scendere in
campo convinti di vincere, anzi, bisogna tenere alta la concentrazione per evitare di compromettere quanto di buono è stato fatto fin’ora». L’Ostuni, occupa l’ultima posizione in classifica, insieme al Francavilla Fontana, con due soli punti, ed in queste prime sei gare della stagione, ha ottenuto due pareggi e quattro sconfitte. I brindisini hanno la peggior difesa del torneo, con tredici reti subite. La formazione di mister Lombardo, è reduce dalla pesante sconfitta casalinga ad opera del Neapolis Mugnano per 2-5. «Noi dalla gara con l’Ostuni – continua L’Amico – ci aspettiamo una conferma della squadra, sia sotto l’aspetto dei risultati, ma anche sotto quello del gioco e quindi della condizione atletica dei ragazzi». Claudio Sole
Del Prete in azione contro il Neapolis
Oggi amichevole al “XXI Settembre-Franco Salerno” con la Juniores di Danza
Matera, mese nero finito Fragasso: «Ottobre è cominciato bene, bisogna continuare» Settembre di fuoco in archivio. Ora c’è ottobre, cominciato nella maniera giusta con la vittoria a Francavilla Fontana e che continua con la prima gara del mese tra le cosiddette mura amiche. «Il tempo per vincere in casa è maturo già dalla prima gara di campionato. Come abbiamo potuto costatare più volte il calcio non è una scienza certa. La squadra domenica scorsa mi è piaciuta per come ha interpretato la gara, nel senso-afferma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso- della reazione e del carattere mostrato partendo con il piglio giusto già dal primo giro di lancette. La rabbia messa in campo è stato il segnale più confortante dato dalla squadra e non bisogna certo pensare di aver raggiunto qualcosa. Deve essere il punto di partenza la vittoria a Francavilla Fontana». Il dirigente precisa, inoltre, un concetto molto confortante visto che arriva dalla cosiddetta stanza dei bottoni.
Giudice, Ischia rimedia multa e diffida
Giuseppe Fragasso con Achille Mazzoleni
«La gara con il Pisticci nbon dovrà essere mai dimenticata. Dobbiamo tenerla presente tutte le volte che scendiamo in campo. E’ un monito importante. La rabbia di domenica scorsa deve essere sempre una compagna di viaggio della nostra squadra, fiono all’ultimo titolo di coda di
questo campionato». Ieri pomeriggio allenamento a palagianello, mentre oggi alle 15 allo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” ci sarà un test amichevole con la Juniores di Franco Danza. Il tecnico Pino Giusto sabato scorso ha assistito alla vittoria della squadra Juniores contro il Ro-
sarno e oggi avrà l’occasione di vedere all’opera i ragazzi di Cerabona in un test più probante. «E’ confermata l’amichevole allo stadio. Comunque-conclude Fragassp- il polso della squadra ieri a Palagianello mi è sembrato quello di una squadra che ha assunto consapevolezze ulteriori
Di Maria: «A Pianura il Pisticci va per vendere cara la pelle» Facce tirate alla ripresa degli allenamenti in casa Pisticci. E non poteva essere diversamente.La sconfitta con il Bacoli brucia ed il gruppo vuole fare di tutto per mettere alle spalle questa parentesi negativa, tra l'altro preventivabile per una squadra che sa di dover lottare per la salvezza. Altrimenti, se fosse tutto facile, l'obiettivo stagionale non sarebbe certo questo. “Eravamo arrabbiati - commenta Vincenzo Di Maria, difensore centrale al terzo anno in gialloble - e mi sembra normale. Abbiamo fatto ottimi risultati fuori casa giocando bene e poi abbiamo perso nel nostro stadio in un modo che è difficile da digerire. Non so bene se ci sia una spiegazione specifica, non sempre se ne può dare una. Ma comunque abbiamo pensato che la cosa migliore fosse riprendere ad allenarsi con la massima serietà e l'impegno che ci abbiamo messo finora, se non di più”. La voglia diriscatto, insomma, è tanta, ad iniziare dalla partita di domenica prossima a Pianura, una sfida tutt'altro che semplice. “Dobbiamo preparare bene questa gara - aggiunge Di Maria - perché il Pianura è una buona squadra anche se la classifica dice il contrario”. Il difensore, dopo un inizio non semplice, ha trovato continuità di impiego ed è in crescita in fatto di prestazioni. “Sono contento in parte - dice - perché finalmente gioco con serenità e questo è impor-
tante. Ma credo di poter fare ancora meglio, così come tutta la squadra. Abbiamo margini di crescita sia nel mio reparto che nell'intero collettivo. Ma c'è bisogno di lavorare in modo costante. Noi lo stiamo facendo e credo che sia la strada giusta. Si lavora sodo in fase di preparazione atletica e poi a livello tattico. Durante la settimana analizziamo spesso gli errori commessi in partita. E' un metodo molto completo, da cui dipendono i nostri risultati”. Perché quest'anno ogni punto va conquistato con sudore e Di Maria ne è consapevole: “la serie D è totalmente un altra cosa. Ci sono giocatori di categoria che fanno la differenza. E mentre in eccellenza e promozione ti puoi permettere di sbagliare qualcosa, in questa categoria non è concesso. Appena commetti un errore gli avversari di colpiscono. Bisogna stare sempre concentrati fino all'ultimo, senza mai mollare”. Anche il difensore centrale pisticcese dice la sua sul tema del momento. Dei cinque under in campo si parla tanto e non solo a Pisticci. “In effetti - è il pensiero di Di Maria schierare mezza squadra under mi sembra eccessivo. I tecnici sono molto condizionati da queste scelte ed in più si rischia spesso di far giocare un calciatore in una categoria che poi è destinato ad abbandonare appena smette di essere under. Capita spesso. Per agevolare i ragazzi, far emergere i valori dei
sui propri mezzi e che abbia voglia di fare la sua parte per intero domenica». L’avversario di turno è il Forza e Coraggio Benevento, matricola che finora si è ben comportata ma che sulla carta è senza dubbi un avversario della squadra di Giusto. Renato Carpentieri
Di Nola: «Col Pomigliano esame da big»
Sant’Antonio, preso il brasiliano D’Antoni
migliori e non snaturare troppo le squadre,invece, credocheandrebbero schierati al massimo tre under. Anche perché impiegarne cinque significa essere costretti a portare i cambi adeguati in panchina, con ulteriore condizionamento delle scelte degli allenatori”. Gli under, insomma, sono una variabile in più sulla strada che porta alla salvezza, un percorso che, in ogni caso, per il Pisticci rimane difficile, in quanto per conquistare la permanenza in D dalla porta principale bisogna mettersi sei squadre alle spalle. Ma Di Maria, sul tema, fa professione di ottimismo: “Dobbiamo riuscirci, con impegno ed umiltà. Se crediamo in quello che facciamo possiamo lasciarci sei concorrenti dietro. Mi hanno insegnato che volere è potere. E ci credo. Ne sono convinto. Noi abbiamo i mezzi per lottare per questa salvezza”. Roberto D’Alessandro
Il Sant´Antonio Abate acquista anche un brasiliano. Gaspare Leonardo De Oliveira D´Antoni, per tutti semplicemente D´Antoni. Sitratta di unattaccante classe ´89,che è già in Italia da due anni.In estate si è allenato anche con la Nocerina di Pastore. Adesso sarà dura nascondersi, sarà dura continuare a dire “ci interessa solo la salvezza”. Il primato del Sant’Antonio Abate permane. Anzi, il vantaggio dei giallorossi sale a tre dopo la vittoria al Pinto di Caserta. E Mario Di Nola può finalmente uscire allo scoperto e dichiarare i suoi obiettivi: “Adesso vogliamo rimanerci in testa alla classifica, ci abbiamo preso gusto, anche se so che sarà difficile mantenere questi ritmi. La nostra non è una squadra costruita per vincere il campionato, ma magari, se riusciremo ad aumentare il vantaggio, possiamo pensare di amministrarlo con intelligenza. Ora pensiamodiavermesso fienoincascina,consapevoli che bisogna conquistare altri 30 punti per stare tutti più tranquilli”. E di questo passo non sarà difficile tenere fede a quest’obiettivo, visto che il ruolino di marcia del Sant’Antonio Abate è davvero invidiabile: cinque vittorie ed una sconfitta in sei partite, con una media di 2,5 punti a partita. Meglio, dalla serieA alla D, hannofatto soltanto Lucchese (Seconda Divisione girone B), Tamai (Serie D girone C), Pisa (Serie D girone D) e Vigor Lamezia (Serie D girone I). “Noi comunque viviamo alla giornata – continua il tecnico abatese – Vediamo dove possiamo arrivare, ma qualcosa in più potremo sapere soltanto dopo il derby contro il Pomigliano (domenica prossima, ndr). Vincere questa partita significherebbe cambiare totalmente il nostro obiettivo”.
Il giudice della D: 2.200,00 e diffida ISCHIA ISOLAVERDE Per avere, al termine della gara, persone non identificate, chiaramente riconducibili alla società ospitante ed indebitamente presenti nell'area antistante gli spogliatoi, rivolto espressioni ingiuriose e minacciose all'indirizzo degli Ufficiali di gara. Una di dette persone entrava nello spogliatoio arbitrale ingiuriando gravemente l'Arbitro e colpendo più volte con violenza la porta del locale. Per assembramento ostile delle stesse persone che, mentre gli Ufficiali di gara si accingevano a lasciare l'impianto sportivo, rivolgevano loro insulti e minacce,senza che alcun dirigente della società intervenisse, costringendo la terna a prendere posto in un'auto della Polizia di Stato. 1.800,00 TURRIS 1944 A.S.D. 1.300,00 ANGRI CALCIO 1927 A.S.D. 400,00 PIANURA Allenatori: Squalifica per 1 gara effettiva al Sig. VALENTE ANTONIO (COMPRENS. SPORT PISTICCI) Per essere ripetutamente uscito dalla propria area tecnica, allontanato. Tre gare : AYARI RENZO (ISCHIA ISOLAVERDE) Per avere, a gioco fermo, colpito con una violenta manata al viso un calciatore avversario facendolo cadere a terra. Due gare: ONESTI ALESSANDRO (ISCHIA ISOLAVERDE) Espulso per somma di ammonizioni, ala notifica del provvedimento disciplinare si avvicinava con atteggiamento minaccioso al Direttore di gara cercando il contatto fisico e continuando nelle proteste. Soltanto dopo l'intervento dei compagni di squadra abbandonava il terreno di gioco. Una gara: Coppola Enea (Turris 1944 A.S.D.) Kouyo Gballou Ange Arnaud (Francavilla Calcio). Maffucci Roberto (S.Antonio Abate) Vitale Francesco (Turris 1944 A.S.D.) Bonaffini Alessandro (Virtus Casarano) Rainone Pasquale (Bacoli Sibillaflegrea Srl) Cantatore Francesco (Bitonto.)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
Fantalega A/Matera Livorno, Catania, Bologna, Palermo e Roma ferme al palo
Una poltrona per quattro Bari, Chievo, Cagliari e Napoli in vetta a punteggio pieno Fantalega Matera serie B
La Reggina parte alla grande Triestina d’assalto Matera - Partito anche il fantacampionato di serie B. Come tutte le avventura che si rispettano c'è molta curiosità di capire quali saranno le squadre che quest'anno si contenderanno le posizioni di vertice che poi aprono l'accesso alla serie A. Volendo stabilire un criterio di precedenza incominciamo la carrellata con le gare più ricche di gol. Il risultato più eclatante della giornata è quello che la Reggina ha inflitto al Cesena, un nove a uno che non lascia molti dubbi in merito all'andamento della partita. Sono stati ben cinque i gol siglati dall'amaranto Antonio Moliterni, tre quelli di Michele Di Liddo ed uno quello di Nunzio Caggiano. Per i bianconeri romagnoli soltanto una rete di consolazione ad opera di Roberto Armaiuoli. Sotto i riflettori anche l'immancabile Triestina. Gli alabardati hanno, da parte loro, sbrigato la pratica Mantova con un perentorio nove a tre frutto delle quattro marcature di Rocco Montemurro e delle due doppiette di Massimo Martulli ed Antonio Amendolaggine. Soltanto tre, invece, i centri dei mantova ni a segno sempre con Marco Selvaggi. Ottima la partenza del Grosseto capace di superare un Torino che non sembra essere niente male. Tre reti per tempo per i maremmani ad opera di Nicola Allegretti, Innocenzo Di Giacomo, due gol ognuno, Nazario Melchionda e Giovanni Amato; per i granata, invece, la doppietta di Angelo Plasmati e la rete di Michele Posa. Con un secondo tempo giocato davvero bene il Modena si aggiudica il confronto con il Padova. Concluso il primo tempo in vantaggio per uno a zero, con rete di Giuseppe Mininno, i canarini si sono scatenati nella ripresa andando in gol co Michelangelo Bianchi, Valerio Riccardi, Giovanni Panzetta e Giacinto Maragno; di Domenico Marra l'unica rete biancorossa. Non fallisce la partenza neanche il Frosinone: che sia l'anno buono? I ciociari hanno infatti superato la Salernitana con un perentorio cinque a due grazie alle marcature di Eustachio Tarasco, Pasquale Cifarelli, Gianfranco Onofrio, Giuseppe Angelastri e Danilo Bochicchio. Bella vittoria anche per l'inossidabile Piacenza che ha superato per quattro a due l'Empoli. Le reti della gare sono state di Nicola Fabrizio, Coaudio D'Aria, luigi Veglia e Antonio D'Aria per gli emiliani, e di Alfredo Santoiemma e Vincenzo Rugieri per i toscani. Il Gallipoli si è imposto per tre a uno sull'Ascoli, con reti di Marco Casamassima, Danilo Schiuma e Bruno Fiore, mentre il Cittadella ha regolato per tre a due il Brescia grazie al gol vittoria allo scadere di Luca Galessiere. Soltanto una rete, infine, tra Albinoleffe e Vicenza, il gol vittoria al secondo minuto di gioco ad opera di Daniele Vizziello. an.sa.
POTENZA - Manca davvero poco per dare ufficialmente lo start alla quinta edizione del “Calcio in Città” di Potenza. Molto probabilmente, il campionato inizierà il prossimo 12 ottobre o, comunque, slitterà, al massimo, alla metà del mese. Numerose sono le novità apportate, quest'anno, al torneo potentino di calcio a sette. Di questo e molto altro si è discusso alla presentazione dei due campionati “Calcio in Città”ed “Over 35”di Potenza, presso la sede della Figc lucana, nei giorni scorsi. Innanzitutto, l'organizzatore dei due tornei potentini di calcio a sette, Michele Sangregorio, ha sottolineato che, quest'anno, la squadra del “Calcio in Città” che chiuderà la classifica al primo posto, non avrà vinto il campionato. Infatti, anche la compagine ca-
MATERA - Assume velocemente forma la classifica della fanta-lega di serie A. Dopo tre giornate, infatti, soltanto quattro squadre sono a punteggio pieno avendo ottenuto tre vittorie su altrettanti incontri: il Chievo, che l'anno scorso concluse la stagione in terza posizione, il Cagliari, ex Torino, sapientemente guidato da Tommaso Di Simine e notevolmente rinforzatosi quest'anno, il Napoli, ex Lecce, squadra dalle grandi potenzialità così come l'anno scorso, e la matricola Bari sulla quale, personalmente, sarei disposto a scommettere qualche soldo. A due punti di distanza la coppia composta da Milan e Udinese con i rossoneri che hanno ceduto due punti nello scontro diretto con la storica rivale Inter, autentica bestia nera della squadra capitanata da Giovanni Ruggieri, ed i bianconeri friulani che si confermano squadra di ottima levatura nonostante i molti cambiamenti. Sorprende alquanto la posizione defilata della Fiorentina che ha dovuto soccombere nei confronti del Cagliari, mentre lasciano letteralmente esterrefatti i miseri due punti sin qui ottenuti dall'Inter del presidente Daniele Pizzolla. Sicuramente alla terza giornata di campionato nulla è perduto, ma certo concedere già sette punti alle battistrada non è un buon presagio. Sono stati due i turni giocati in questa settimana,dueimpegniche hannovistoilprolifico Bari, attualmente la squadra con l'attacco migliore, seppellire sotto una valanga di reti prima il Bologna e poi il Palermo. Da sottolineare i due poker calati da Fedele Manicone, attualmente al comando della speciale classifica marcatori, le triplette di Daniele Conte e Valentino Chimenti il quale, poi, si è ripetuto con una doppietta nei confronti del Palermo. Niente male anche il ruolino del Cagliari che, dopo aver avuto la meglio su Livorno e Siena, si è tolto lo sfizio di superare anche la Fiorentina. Squadra capace di andare a segno con tutti i giocatori in campo, tra i rossoblu si sono distinti Michele Ditrinco e Gaiovanni Marinaro, autori di una bella doppietta contro i viola. Vince senza strafare anche il concreto Chievo. Gli scaligeri hanno infatti battuto la Lazio ed il Bologna rispettivamente per 4 a 1 e 6 a1 condoppietta diAngelo Sanchiricoe triplettadi NicolaFesta.Sicuramente piùprolifico il Napoli, in questo momento secondo attacco del campionato, che ha regolato a suon di gol il Livorno e il Genoa. Cinque le reti, nelle due gare, realizzate da Stefano Orsi,mentresonoandatitre volteasegnoVittorioFelice Tataranni, Raffaele Paladino e Giovanni Marcosano. Buona anche la partenza del Milan e dell'Udinese che, in settimana, hanno ottenuto rispettivamente quattro e sei punti. I rossoneri, dopo aver pareggiato con l'Inter, hanno straripato a spese del Livorno, mentre i bianconeri hanno regolato la Sampdoria ed il Catania. Notevoli i sei gol siglati da Domenico Ventura contro i labronici, ma sicuramente degne di nota le tre reti di Barbafolta che hanno determinato la vittoria dei friulani sugli etnei. A quota sei punti viaggiano appaiate la Fiorentina e il Genoa. Entrambe sono cadute proprio nel turno appena trascorso rispettivamente ad opera del Cagliari, come, detto, e del forte Napoli. Solitaria, invece, la quarta posizione del Parma che, dopo aver superato il Catania, ha costretto l'Inter al secondo pareggio su tre gare disputate. Tre le doppiette dei crociati adopera di Germano Iannella, Donato Albano e Francesco Calia. A quota quattro veleggia invece l'Atalanta che, dopo aver ceduto le armi nei confronti del Genoa, si è rifatta a spese dell'altra genovese Sampdoria. Da segnalare la doppietta del nerazzurro Luciano Di Cuia.
Abbastanza grigio l'inizio di campionato per Juventus, Siena e Sampdoria, in questo momento appaiate a quota tre punti. Soltanto una vittoria per ognuna di esse, un magro bottino che non lasciapresagire nulla di buono. In evidenza, per i bianconeri piemontesi, Eustachio Rubino e Cosimo e Pasquale Vizziello, autori di una bella doppietta contro la Lazio, il senese Pietro Innella, autore delle tre reti con cui i bianconeri toscani hanno rego-
latolaRoma,e illazialeAntonioNatrella,autore anch'egli di una doppietta. Letteralmente disastroso, invece, l'inizio di campionato dell'Inter. Una sconfitta, alla prima giornata con il Bari, e due pareggi, con il Milan e con il Parma, questo il magrissimo bottino sin qui racimolato. Soltanto un punto per la Lazio, mentre sono ancora ferme a quota zero Bologna, Catania, Livorno, Palermo e Roma. Annibale Sacco
La Figc di Basilicata ha varato le nuove regole per i campionati “Over 35” e “Calcio in Città” polista parteciperà ai play-off, che inizieranno dai quarti di finale, con gare di andata e ritorno. I gol realizzati in trasferta in questa fase, come avviene per le competizioni europee, varranno doppio. Sono dodici le squadre ai nastri di partenza del “Calcio in Città” di Potenza per un totale di ventidue giornate in calendario, a cui ci aggiungiamo naturalmente l'intera fase dei play-off. Da quest'anno, inoltre, saranno designati arbitri federali per dirigere tutti gli incontri. A riguardo, ha ricordato Michele Sangrego-
rio, i direttori di gara faranno un raffronto tra due documenti per identificare i calciatori e non saranno più ammissibili comportamenti scorretti da parte degli atleti. Ci sarà un unico grado di giudizio per quanto concerne le squalifiche e non si potrà fare ricorso alla commissione disciplinare. Possono prendere parte al torneo di calcio a sette anche giocatori tesserati in altre società, affiliate alla Figc, purché presentino il nulla osta concesso dai presidenti delle squadre di appartenenza. I minorenni non possono essere tessera-
ti. Nel corso della presentazione dei due tornei potentini, Michele Sangregorio ha chiesto la massima puntualità a tutte le società partecipanti, ricordando che non sarà possibile rinviare gli incontri in programma. I siti di riferimento del “Calcio in Città” sono due: www.centrosportivorossellino.com e www.figcbasilicata.it. Ecco le squadre partecipanti al “Calcio in Città” di Potenza (all'appello, però, manca ancora una formazione): Bari, Bologna, Catania, Cagliari, Fiorentina, Genoa, Napoli, Palermo, Roma, Sampdoria,
Udinese. Per quanto riguarda, invece, il torneo “Over 35” di Potenza (alla sua terza edizione), sono dodici le squadre che partecipano al campionato. Il calendario è costituito da ben quarantaquattro giornate (due gironi di andata ed altrettanti di ritorno). La fine del torneo è prevista per il mese di giugno. Ecco le squadre partecipanti al campionato “Over 35” di Potenza (all'appello, però, mancano ancora due formazioni): All Blacks, Amici Ritrovati, Azzurra Isomax, Basinvicta, Benfica, Cosmos, Emiloenanado, Comune di Potenza, Studio Immagine, Regione. Infine, quest'anno, entrambi i tornei potentini di calcio a sette saranno seguiti con attenzione anche dal portale www.basilicatasport.it. Donato Pavese
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Giovedì 8 ottobre 2009
Giovedì 8 ottobre 2009
Brutta tegola per la Bawer Matera Pallanuoto B, il difensore De Torres Longobardi fuori per 15 giorni rinforzo per la Basilicata Nuoto UNA MICROFRATTURA da stress mette fuori causa il capitano della Bawer Francesco Longobardi in vista della sfida di domenica prossima contro Ruvo. «Fortunatamente siamo riusciti a risalire in tempo all’entità dell’infortunio per cui i tempi di recupero di un inconveniente di questo tipo dovrebbero ridursi» spiega al “Quotidiano” il medico del Matera, Paolo Vizziello, «il rischio altrimenti sarebbe stato ben più alto. Al momento il giocatore dovrà rimanere a riposo assoluto facendo un’idonea terapia nella speranza di poterlo recuperarealpiùpresto.Pensoproprioche controilRuvononcisiaalcuna possibilità, poi la prossima settimana verificheremo il recupero dell’atleta». Certo per il Matera si tratta di una bruttissima tegola proprio nel momento più caldo e difficile dell’intera stagione agonistica. Oltre a Longobardi il medico Paolo Vizziello è stato alle prese nelle ultime ore con altri piccoli inconvenientiche hanno tenutofermi ai boxsia Amadori che Lovatti. Il primo alle prese con una leggera sindrome influenzale, il secondo fermo per un leggero problema alla caviglia a causa di un colpo rimediato in allenamento. Nella tarda serata di ieri intanto la società materana e l’Igea Barcellona hanno concordato la data del recupero del match nondisputatodomenica scorsa,sidisputeràalle 21dimercoledì 28 ottobre. p.quarto@luedi.it
Francesco Longobardi
SI CHIAMA Alberto De Torres l'ultimo acquisto della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Classe 1987, difensore proviene dalla Canottieri Napoli. Dunque la società del presidente Roberto Urgesi ha messo a segno un colpo di mercato davvero importante in un periodo molto difficile sotto l'aspetto tecnico e logistico. L'atleta, stando alle indiscrezioni maturate nel corso della giornata di ieri sarebbe dotato di ottimi fondamentali di gioco e dell'agonismo necessario a dare man forte alla difesa che nel corso della stagione 2010 dovrà supportare il lavoro del portiere Pipicelli. La squadra biancoverde nelle prossime giornate potrebbe essere completata con l'arrivo di un giocatore proveniente dalle giovanili del Posillipo con la formula del doppio tesseramento. Non è escluso però un ritorno di fiamma per Vincenzo Renzuto, vista la richiesta del presidente Roberto Urgesi e del tecnico Francesco Silipo di riavere in rosa l'atleta
campano che, nella stagione 2009 ha fatto vedere ottime cose con la compagine biancoverde. Intanto la squadra ha cominciato ad allenarsi a Napoli. I giocatori sono apparsi in buone condizioni fisiche dando prova di grande impegno e determinazione in vasca. Il tecnico Francesco Silipo ha fatto riprendere la preparazione con una serie di sedute tattiche. Non sono previste al momento gare amichevoli, visto e considerato che il campionato maschile di serie B avrà inizio nel prossimo mese di gennaio. C'è tutto il tempo per i potentini per dare linfa e sostanza ai programmi della società che, nel frattempo, opera meticolosamente per organizzare il Memorial Luciano Messina, in programma a dicembre presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. La formula dovrebbe ricalcare quella del 2008 con le squadre impegnate per due giorni nel corso della manifestazione. f.menonna@luedi.it
A Dil. Nell’anticipo di sabato impegno arduo contro i lanciatissimi umbri
A Perugia per rialzarsi Il play Fazio: «Contro Siena un approccio sbagliato alla gara» E' SCHIUMOSA di rabbia la Publisys Potenza dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Siena. La compagine potentina ha ripreso gli allenamenti con tanto ardore agonistico e la voglia matta di recitare il proprio ruolo a partire dalla delicata partita di sabato sera alle ore 21, quando al Palasport Evangelisti di Perugia Luca Vetrone e compagni sfideranno la lanciatissima Liomatic Perugia, allenata da Massimo Buscaglia. I perugini sono reduci dalla squillante e larga affermazione di Molfetta e non intendono mollare la presa in un confronto molto importante per il futuro del campionato in casa umbra. La Publisys Potenza ha recuperato tutti gli effettivi, ma dovrà migliorare tanti aspetti del proprio gioco, in primis la gestione del match, l'approccio mentale e le percentuali al tiro che nelle due partite iniziali del torneo sono state alquanto deficitarie. Insomma ci sarà tanto da lavorare per la squadra allenata da Patenoster che a Perugia troverà un cliente estremamente scomodo. La Publisys Potenza anche ieri si è allenata regolarmente al Pala Pergola nel tentativo di dimenticare la scialba prestazione fornita contro la Consum.it Siena. I giocatori cercheranno di alimentare le ambizioni della società
Il play della Publisys, Fazio
bianconera che ha fatto ingenti sforzi e sacrifici pur di allestire un complesso capace di dare soddisfazioni al pubblico potentino. Il team di Antonio Paternoster affronterà un complesso, quello perugino, allenato da Maurizio Buscaglia che vanta nel roster elementi in grado di fare la differenza, in
primis Marco Pazzi, Andrea Raschi, Lorenzo Calibro, Giacomo Chiatti, Mattia Caroldi, Daniele Grilli e Davide Poltronieri. I perugini stanno esperimento un gioco davvero eccellente, in difesa la Liomatic concede poco, mentre in attacco i frombolieri di Buscaglia fanno davvero male a tutte le avversa-
rie. A parlare del momento di forma attraversato dalla Publisys è il play maker Antonio Fazio che ha rimarcato: “Stiamo lavorando tantissimo. Tutta la squadra è consapevole di dover mantenere fede alle aspettative”. L'atleta di Antonio Paternoster parla della brutta prestazione fornita contro la Virtus Consum.it Siena: “A causare la sconfitta a mio avviso è stato l'approccio sbagliato. Eravamo troppo tesi, per noi era la prima gara davanti al nostro pubblico. Contro il Perugia, ne sono convinto le cose cambieranno, bisogna sempre migliorare”. All'atleta non piace parlare delle percentuali al tiro negative, anzi Fazio rimarca un dato differente: “Se andiamo a vedere la partita possiamo dedurre che abbiamo tirato troppo da tre. Il gioco c'è stato. Non credo che le percentuali disastrose sono state alla base della sconfitta”. Il play maker della Publisys Potenza ha chiuso il suo commento parlando delle condizioni fisiche del gruppo: “Siamo tutti in buone condizioni di forma. Stiamo lavorando intensamente con il coach Paternoster e il preparatore atletico. Dalla prossima settimana saremo in ottime condizioni di forma”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Basket C2 Decisioni arbitrali opinabili nel finale danneggiano il Montescaglioso
Lucos, rabbia per la sconfitta col Mugnano MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso, dopo aver perso, in casa, di un punto (68 - 69) la prima gara stagionale contro la Partenope Napoli, si è dovuta arrendere, perdendo per 73 a 63, sul campo di Mugnano di Napoli, terreno di gioco dei gialloblu dell'AS Baloncesto Napoli, formazione che sale quota 4 punti dopo due gare del campionato di serie C2. Una sconfitta che, però, lascia una coda polemica: come affermato dal dirigente montese Lino Santarcangelo, la squadra lucana, allenata da Pietro Scarano, al 5' dell'ultima frazione di gioco, si trovava in vantaggio di due punti sui padroni di casa: il play montese Biacoli, in contropiede, riusciva a segnare e subiva anche una carica. Uno dei due arbitri sanzionava il fallo mentre l'altro, al contrario, ravvisava un'infrazione di passi. La decisione presa dal duo arbitrale casertano composto da Radicetti e De
Il play Resta
Lucia scatenava le proteste dei componenti della panchina della squadra di Montescaglioso, la quale, danno ol-
tre che beffa, ne ricavava anche un fallo tecnico. Una situazione favorevole che poteva preludere ad un incremento del vantaggio, quindi, si è invece trasformata in una di notevole negatività per i colori montesi, che si sono visti superare e infliggere dieci punti di distacco. Per quel che concerne le prestazioni personali, il montenegrino Ivan Prelevic, aggregatosi la scorsa settimana alla squadra, ha messo a segno 26 punti, seguito dai fratelli Davide Resta (10) e Giuseppe Resta, 8 punti come Giovanni Larocca. Tra le fila della squadra napoletana allenata da Maddaloni in evidenza Scola con 22 punti e Cusitore con 15. Domenica 11 ottobre, alle 18, la squadra di Montescaglioso sarà nuovamente di scena in trasferta: si recherà sul campo della Pallacanestro Benevento. Michele Marchitelli
Basket C1 Di Gioia resta sereno
Ctr, una vittoria assai sofferta
Michele Di Gioia
SENISE-Vittoria davverosofferta e strappata all'over time da parte del Ctr La Cascina che si è trovata di fronte una bellissima formazione ospite. Il Monte di Procida infatti non è più la squadra materasso che magari si poteva immaginare. Questo roster molto ben guidato da Di Lorenzo,ha alcune individualità di spicco,come ad esempio Jlongo e Scotto di Perta, con uno straniero fermo ai box del quale si dicono ottime cose e poi ci sono i Fevola,Fiore e Matarazzo già conosciuti al pubblico senisese.Insomma una buona squadra che sicuramente farà sentire la propria voce in questo girone C. La forzata trasferta al nuovissimo Palaercole di Policoro, non scoraggia i fedelissimi fans di Durante e compagni; il tifo supera anche l'ostacolo della lentocrazia e della insensibilità. Poco male se dunque ci si deve trasferire ed affrontare oltre cinquanta chilometri tra andata e ritorno. La passione non ha misure. La squadra allenata da Michele Di Gioia parte molto bene e prende un leggero vantaggio di più quattro ma soffrevistosamente apartiredalla seconda frazione che si chiude con un meno due. A dimostrazione che è gara vera e gli avversari ci sono eccome. L'equilibrio infatti,regna sovrano ed anzi verso la fine si sposta a favore degli avversari che prendono il largo ipote-
cando la vittoria. Non hanno però ancora fatti i conti con Rocco Palazzo che imita Christian Femminini (18) e Lino Durante (21) il quale ha messo in canestro ventidue punti e scuote i compagni alla reazione,avvicinandosi a Kreiber (24) che già sembra sulla via di diventare beniamino di questo pubblico, alla pari di Galindez (9) che pure si è inserito molto bene e mostra di crescere e che intanto sta già ampiamente dimostrando la sua classe. Con questa vittoria,il Ctr si porta al comando della classifica e si rende più agevole sia pure con tutte le insidie del caso. Per Rocco Palazzo: “è stata una gara molto difficile che siamo riusciti a riagguantare dopo aver perso il comando. La ragione sta evidentemente nell'equilibrio delle forze in campo che non da alcun vantaggio a nessuna e dunque dobbiamo lottare partita dopo partita”. Sulla stessa lunghezza d'onda il vicepresidente Peppino Vignola, già protagonista in campo nel passato: “Stiamo lavorando bene, anche se ci sono stati problemi logistici che non ci hanno favorito. Ma intanto siamo obbligati a vedercela con squadre come il Monte di Procida che ha dimostrato di avere nelle gambe tanto allenamentoe chepuò disporredi un roster di assoluto rispetto”. Gianni Costantino
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport
Volley B1 La Master Group si arrende in tre set ma non senza lottare
La Lore Lei concede il bis Ancora un successo nel derby per le ragazze di coach Gagliardi LORE LEI MASTER GROUP
3 0
PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino 3, Pierantoni 16, Rotondo 7, Pericolo 13, Franco 9, Composto 7, Ligrani (L), Pagano, Magherini 1, Carbonara ne, Draganova ne. All.: Gagliardi. MASTER GROUP MATERA: Picerno 2, Piscopo 9, Marulli 8, Romanò 18, Floridia 8, Romano, Cacciapaglia (L), Pontillo ne, Di Blasi , Russo ne, Cianflone ne. All.: D'Onghia. ARBITRI: Di Nicola e Chiechi. NOTE: Durata set: 29’, 27’ e 28’ per un totale di 1 ora e 24 minuti. Batt.vinc.: Potenza 4, Matera 3; b.s. Potenza 4, Matera 4. E’ DELLA LORE LEI anche il secondo derby della stagione, quello valido per il quinto e penultimo turno di Coppa Italia. Le rossoblù di Gagliardi stavolta hanno risolto la contesa tutta lucana con un 3-0 che però, come testimonia l’ora e mezzo di partita giocata al PalaPergola, non depone affatto a sfavore della Master Group: capace per lunghi tratti di tenere la sfida in equilibrio, e trafitta dal deciso cambio di marcia nei finali dei tre set (in particolare il secondo) di Pericolo e compa-
La Lore lei in difesa e un muro di Rotondo e Masino
gne. Il testa a testa che caratterizzerà gran parte del match comincia fin dal set inaugurale: parte meglio la Lore Lei con la solita Pericolo (già quattro i suoi punti nel 5-2 PM), ma Matera replica e si porta avanti (7-6) con Piscopo. 8-7 Potenza e 1614 Master Group ai tempi tecnici, ma sul 16-18 la premiata ditta Pie-
rantoni-Pericolo e il servizio vincente di Rotondo ribaltano l’inerzia del parziale. Sotto di tre punti le ragazze di D’Onghia reagiscono, impattando a quota 21. Ma lì un altro strattone della Lore Lei, stavolta sul turno in battuta di Serena Masino (suo l’ace finale), decide il set. L’andamento del secondo par-
ziale è in fotocopia, e si arriva alla stretta finale praticamente nella stessa situazione di quello precedente. Master Group avanti 16-14 e 19-16, e stavolta le potentine con Composto (un muro in faccia a Romanò e poi un ace) e Franco riescono solo a restare a contatto (1921). L’errore di Pericolo sembra lan-
I ragazzi di Santomassimo chiudono con il 3-1 sui calabresi la prima fase del torneo
Nicodemo, gran prova col Paola Vittoria in quattro set e primato in Coppa NICODEMO LAURIA PAOLA
3 1
25-16, 25-27, 25-20, 25-23
NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: MandarinoF., Mandorino C., Riccio, Gallucci, Salomone, Shelepayuk, Rija, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenti, Salerno. All. Santomassimo GE-KI. PAOLA: Camassa, Giglio, Cimino, Lamberti, Malluzzo, Mammone, Presta, SAbatini, Signorelli, Vetri, Marano, All. D?Alessandro.
ULTIMO ROUND di coppa per la Nicodemo Arredamenti. In attesa che inizi il campionato la compagine del Presidente Chiarelli, ha chiuso ieri con le partite della Coppa Italia. Nicodemo che si aggiudica il primo set con facilità, chiudendo in venti minuti e lasciando a distanza gli avversari che subiscono l'avanzata dei laurioti dai primi minuti. Il secondo set riporta l'equilibrio, con gli ospiti che marcano stretto i padroni di casa, evitando le fughe come era successo nel primo set. Si procede infatti di punto in punto e
sul finale il Paola ottiene il vantaggio spuntandola però solo alla fine. Mette poi un'ipoteca sulla vittoria la formazione di Santomassimo che guadagna strada con il terzo set, equilibrato fino al 18-18, quando Rija e compagni spingono sull'acceleratore. Vantaggio che prosegue anche nel quarto set ma solo inizialmente perché i laurioti si lasciano recuperare sul 1111, quando la partita si riaccende e ogni punto messo a terra da entrambi riapre le speranze dei cosentini. Sul 20-22 il pubblico incita i suoi: Salerno e
ciare Picerno e socie verso la chiusura, ma sotto 20-23 la Lore Lei decide di accelerare: e dopo l’attacco out di Floridia sono Pierantoni (diagonale stretto e lungolinea), Rotondo (primo tempo a terra) e ancora una volta Masino (suo il muto del 25-23) a regalare il set alla PM. A quel punto il Matera non si demoralizza, e sfruttando un leggero calo mentale della squadra di Gagliardi conduce le danze fino al 12-8. Manco a dirlo, però, la Lore Lei ritorna in sella e sospinta da Rotondo e Composto, sempre più cercate da Masino, trova il primo vantaggio sul 16-15. Tutto continua a girare piuttosto bene in casa rossoblù e in un attimo si arriva al 24-20 apparentemente decisivo. Stavolta però Marulli e socie cercano di piazzare la rimonta disperata, che si arresta quando, sul 2422, Livia Magherini (appena buttata nella mischia) mette a terra il pallone che suggella il successo franco della Lore Lei. Ora giunta, alla vigilia della decisiva sfida di sabato con il Mercato san severino, a quota 12 punti nella classifica del girone. Luca Carlone sport@luedi.it
IL coach Santomassimo della Nicodemo Lauria
Pesca rispondono e chiudono la partita. Vittoria meritata e precisa per gli uomini di Chiarelli, tra i quali spicca sicuramente l'ottima prestazione dei fratelli Mandarino, che insieme ai compagni chiudono la coppa con un'altra vittoria che vale soprattutto per il morale. “Anche stasera è fatta”- ha concluso il patron lauriota che durante la partita ha elogiato i suoi a far bene al di là dell'impegno di coppa, che comunque vede la Nicodemo per ora prima in classifica. p.v.
Bocce seconda e quarta due lucane: Palazzo e Montesano Bocce Si è svolta la prima di ritorno del campionato di Terza
Lodato è “Lady Basilicata” Aurora e Montereale, conferme IL BOCCIODROMO della società “La potentina”di villa S. Maria è stato il teatro della gara individuale femminile di bocce “Lady Basilicata”. Alla competizione hanno partecipato atlete in rappresentanza di società provenienti dali comitati di Napoli, Salerno, Taranto, Foggia, Macerata, Matera e Potenza. Il gruppo delle lucane presenti (quattro) si è ben comportato conquistando il 2° e 4° posto; nel primo turno venivano eliminate Ciorciaro Cinzia e D'Angelo Rosaria pur avendo disputato entrambe un'ottima partita, in particolare la seconda aveva sempre condotto l'incontro in vantaggio e cedeva nel finale 10-12 contro la più esperta Cristina Lodato (già campionessa italiana) che si avvierà a vincere anche questa manifestazione. La giocatrice del “Les Amis” nel turno successivo viene messa ancora in serie difficoltà dalla “tarantina” Siniscalchi Erminia ma anche questa volta con il solito sprint finale la salernitana passa il turno vincendo 12-11; in semifinale contro la giovanissima Roberta Romano, anche lei del comitato di salerno, contrariamente alle precedenti partite parte forte, la Romano la rimonta mettendola alle corde ma anche questa volta l'esperta e fredda Lodato riece ancora a vincere. Le altre due atlete lucane: Rachele Montesano (Montereale) e Palazzo Lucia (Tursitana) dopo avere superato i turni eliminatori si sono trovate faccia a faccia in semifinale di-
Il presidente Larocca con le due vincitrici
sputando un interessante incontro con la Montesano che dopo un ottimo inizio cede nel finale 10-12. La finale si è quindi disputata tra la Lodato e Palazzo, l'incontro è risultato molto equilibrato ma nella fase conclusiva la “Tursitana” cedeva il passo alla più navigata avversaria che comunque ha dimostrato il proprio valore per la tecnica e la tenacia mostrata nei momenti più critici. Questa la classifica finale: 1° Lodato Cristina “Les Amis” (SA) 2° Palazzo Lucia « Tursitana » (SA) 3° Romano Roberta “C. S. Anna” (SA) 4° Montesano Rachele “Montereale” (PZ)
SABATO 4 ottobre si è disputata la prima giornata di ritorno del campionato di bocce di Terza Categoria. questo un resoconto dell’andamento della giornata, nei due raggruppamenti. Girone “A” Montereale/Aurora “B” ha visto prevalere con sufficiente disinvoltura la capolista che chiudeva il primo tempo con un netto 2-0; nella seconda parte dell'incontro c'è stata la reazione dell'Aurora che comunque è riuscita soltanto a pareggiare nella coppia e nel singolo contenendo praticamente la sconfitta, sfiorando la possibilità di ottenere un 1° 2. Per entrambe una conferma, il Montereale continua la marcia a punteggio pieno i “muresi” mostrano piccoli segnali di progresso a prescindere dal risultato finale, ora li attende l'incontro decisivo casalingo con il Città di Melfi che dovranno vincere a tutti i costi per sperare in un aggancio per la verità che si preannuncia difficile ma non impossibile. Il Città di Melfi è riuscito a passare indenne la trasferta insidiosa di Corleto riuscendo ad ottenere un prezioso pareggio che gli consentirà nel prossimo turno di affrontare con maggiore tranquillità la difficile trasferta di Muro Lucano. Girone “B” Scontata la vittoria casalinga dell'Aurora A ai danni della Potentina per 31, dopo un primo tempo all'insegna dell'equilibrio (1-1) nel secondo la società diretta
dal presidente Vito Pace cedeva nettamente per la mancanza di validi ricambi in contrapposizione ai locali più attrezzati per questo tipo di campionato. La Gialloverde ha prevalso nell'incontro casalingo contro la Burgentina per 2-0 ma il risultato non è stato così netto come sembra, nel I° tempo i “burgentini” di Antonio Altavista ribattevano colpo su colpo nella terna pareggiandola ma non riuscivano altrettanto con l'individuale perdendo un “set” fondamentale per 7-8. Nel secondo tempo si sono ripetuti i giochi pareggio ancora nella coppia e vittoria finale della Gialloverde ancora con l'individuale..del esprime appieno le cose viste in campo L'Aurora resta saldamente al comando della classifica ancora imbattuta, per la Potentina resta solo un'alternativa superare la Gialloverde a domicilio per portarsi ad una sola lunghezza da quest'ultima per poi sfruttare l'ultima giornata in casa con la Burgentina e confidare nella sconfitta della squadra del presidente Franco Pastore a Muro Lucano.Naturalmente la Gialloverde è favorita perché i tre punti di vantaggio le consentono di affrontare con maggiore tranquillità il prossimo incontro casalingo giacchè a differenza dei “potentini” che dovranno giocare solo per vincere la squadra melfitana ha possibilità del doppio risultato in quanto anche il pareggio le consentirebbe la qualificazione alle finali.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Giovedì 8 ottobre 2009
LOTTO&CONCORSI SCACCHI
Giovedì 8 ottobre 2009
Centrati un ambo e due estratti con le nostre previsioni
Torino “chiama” il 3 finale ROMA – La prima estrazione della settimana ha portato alla ribalta un ritardatario a tre cifre. Il 28 (le tette), capolista di Genova, è stato pescato dopo 106 turni. Invece gli altri quattro “centenari” il 22 (il pazzo) di Cagliari con 130 assenze, il 44 (il carcere) di Roma con 129 ritardi, il 62 (l'omicidio) di Napoli con 124 estrazioni negative e il 40 (la neve) di Milano con 116 mancati riscontri continuano la loro fuga. Altri ritardatari che non possiamo considerare più tali sono il 15 (il ragazzo) settimo di Bari uscito dopo 41 assenze, il 3 (il gobbetto) e il 66 (le due zitelle) secondo e decimo di Cagliari pescati dopo 80 e 49 turni, il 17 (la disgrazia) settimo di Firenze dopo 58 mancati riscontri e il 62 (morire eroicamente) settimo di Venezia sortito dopo 40 assenze. Due gli ambi a valenza doppia: 22-81 uscito a Firenze e Milano, 14-21 estratto a Genova e Torino. Nei raggruppamenti numerici in evidenza Bari con il terno di decina 33-34-40, Milano con il terno gemellare 22-33-88, Roma con l'ambo simmetrico 17-74 e il terno di figura 8 (8-17-80), Venezia con il terno di figura 8 (25-44-62). NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la figura del 4 con la serie 13-22-49-6785 e la decina 61/70 con la serie 62-6365-67-68. Previsione speciale 15-69 per estratto ed ambo. BARI - Da 62 estrazioni la cadenza 9 è priva di riscontri, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la figura del 5 con la serie 23-3250-77-86. Previsione speciale 13-27 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la prima decina con la combinazione 1-3-5-7-8. Previsione speciale 19-22 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9 è statisticamente interessante, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Buona anche la decina del 60 con la cinquina 61-62-63-66-68. Previsione speciale 36-64 per estratto ed ambo GENOVA - Vinto l'estratto con il 28 della previsione speciale. Per ambo e terno la figura del 2 con la serie 2-2038-56-74. In alternativa la decina 61/70 con la cinquina 62-63-64-65-69. Previsione speciale 20-86 per estratto ed ambo. MILANO - La figura del 9 con la serie 36-45-54-63-90 e la cadenza 4 con la cinquina 4-14-24-44-54 sono interessanti per ambo e terno. Previsione speciale 40-69 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 2 non dovrebbe far mancare ambi, ancorateli alla serie
31 13 22 88 67 40 62 76 44 43 90
91 93 130 90 72 116 124 62 129 65 94
32 51 37 65 43 47 74 24 52 4 25
78 77 80 76 65 84 89 58 75 62 65
90 50 77 86 34 70 16 64 90 89 70
67 17 42 67 56 69 72 77 11 10 46
65 62 71 69 61 53 82 50 63 45 56
Pronostico concorso n. 121 (del 08/10/2009) 3 12 13 22 40 45 64 82 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 1 82 85 63 77 80 55 8
Frequenza 125 118 115 115 115 113 113 112 111 110
Numero 42 65 3 78 46 55 7 35 1 33
22-32-42-62-82. Come alternativa per 63-64-67-68-69 e la cadenza del 2 con il medesimo gioco la controfigura del la cinquina 12-22-32-42-52 reclama7 con la serie 7-18-29-40-51. Previsio- no il gioco per ambo. Previsione spene speciale 62-63 per estratto ed am- ciale 80-90 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Genova l'ambo 21-37. bo. PALERMO - Per ambo segnaliamo la Le terzine da giocare prevalentemente figura del 6 con la serie 15-60-69-78- per ambo: 7-45-54, 34-61-80, 27-4987 e la cadenza del 4 con la cinquina 4- 69, 16-21-61, 25-31-77. 24-44-64-74. Previsione speciale 22-48 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO del 3 con la serie 13-2333-53-63 e la controfigura dell'8 con la combinazione 19-30-4152-63 si prestano a giocate d'ambo e ter- NEL “Magico” mondo dei 90 1 - 26 no. Previsione specia- numeri del lotto esistono delle le 22-44 estratto ed combinazioni particolarmente 14 - 80 ambo. “fortunate” abbinate ai vari meTORINO - La cadenza si dell’anno. 46 - 64 3 è attesa da 83 estra- Tali combinazioni si possono giozioni, formate ambi e care su tutte le ruote, o su ruota di 11 - 79 terni nella cinquina preferenza per ambo e sorti supe23-33-43-53-63. Per riori, per un periodo di 6/7 colpi cir14 - 87 ambo la cadenza 4 con ca. la serie 14-34-44-747 - 31 84. Previsione speciaMESE DI OTTOBRE le 1-19 per estratto ed ambo. Per informazioni e chiarimenti 39 - 83 VENEZIA - Preso il telefonare 348-8024342 da 23, estratto della premartedì a sabato dalle 17,30 al24 - 83 visione speciale. La le 19 o dopo le 21,30. sessantina con la serie
Gli ambi di ottobre
di PASQUALE GRANDE
Genocchio si aggiudica le semifinali del CIA AD ARVIER, in Valle d'Aosta, si sono svolte dal 26 settembre al 4 ottobre scorso le semifinali del 69° Campionato italiano assoluto. Sono stati 29 i partecipanti che hanno gareggiato in un torneo Open, con nove turni di gioco. Ha vinto il MF Daniele Genocchio, già vincitore lo scorso anno dello stesso torneo, che ha staccato di mezzo punto un quintetto di forti concorrenti. Ricordiamo che alla semifinale possono prendere parte giocatore con elo uguale o maggiore di 2100, oltre ai giocatori che si sono qualificati lo scorso anno nell'open di qualificazione e quelli che si sono qualificati nei campionati regionali. Ecco la classifica relativa alle prime dieci posizioni: 1° Daniele Genocchio p. 6,5 ; 2°-6° Denis Rombaldoni, Alessio Valsecchi, Lexy Ortega, Axel Rombaldoni, Mario Sibilio p. 6,0 ; 7°-10° Luca Shytaj, Daniel Contin, Daniyyl Dvirnyy, Pierluigi Piscopo. I primi cinque giocatori, se non già qualificati per altri motivi, accedono alla finale del C.I.A. 2009. Parallelamente, si è svolto anche il torneo open di qualificazione, aperto a tutti i giocatori italiani, torneo, che dà la possibilità a 10 scacchisti di conquistarsi un posto per le semifinali del C.I.A. dell'anno successivo. La partecipazione è stata inferiore ad ogni aspettativa con soli 19 giocatori iscritti. Ha vinto il maestro Giampiero Rossi con p. 6,5 /9; ecco i nomi degli altri 9 gioca-
70 67 73 71 62 67 84 51 70 60 59
Daniele Genocchio
tori che i potranno disputare le semifinali del 70° C.I.A. 2010: Giancarlo Badano, Gianni Giacomelli, Endy Baloire, Antonio Barletta, Giovanni Amalfitano, Sandro Britti, Sabrina Reginato, Marino Serrajotto, Roger Cattaneo. Il programma della manifestazione prevedeva anche i tornei di categoria nazionale con in palio il titolo di cam-
pione italiano per ciascuna categoria (CM, 1N, 2N, 3N). Ma a quanto pare questi titoli non sono per nulla ambiti, anzi non interessano nessuno, visto che i tornei non si sono svolti per mancanza di iscritti. Una manifestazione quindi molto deludente sotto l'aspetto della partecipazione, che deve far riflettere gli organizzatori per le edizioni future, pensando anzitutto di scegliere periodi più favorevoli e pensando a nuove e più attraenti formule. GENOCCHIO-MARTORELLI: 1. e4 c5 2. Nf3 e6 3. Qe2 Nc6 4. g3 g6 5. Bg2 Bg7 6. O-O Nge7 7. Re1 d6 8. c3 Rb8 9. Na3 O-O 10. d4 cxd4 11. cxd4 Bxd4 12. Nb5 Bg7 13. Rd1 d5 14. Bf4 e5 15. exd5 exf4 16. dxc6 Qb6 17. c7 Ra8 18. Qxe7 Qxb5 19. Rd8 fxg3 20. hxg3 Bf5 21. Nd4 Qa5 22. Bd5 Bg4 23. Bxf7+ Kh8 24. Ne6 Bxe6 25. Rxa8 Bc8 26. Be6 Qb6 27. Qxf8+ Bxf8 28. Rxc8 Kg7 29. Rxf8 1-0 VEZZOSI-ORTEGA: 1. Nf3 f5 2. c4 Nf6 3. g3 g6 4. Bg2 d6 5. d4 Bg7 6. Nc3 O-O 7. O-O Nc6 8. d5 Na5 9. Nd2 c5 10. Rb1 e5 11. a3 Bd7 12. b4 cxb4 13. axb4 Nxc4 14. Nxc4 Qc7 15. Qb3 Rfc8 16. Nxe5 Qxc3 17. Nxd7 Nxd7 18. e4 fxe4 19. Bxe4 Qxb3 20. Rxb3 a5 21. bxa5 Nc5 22. Rb4 Rxa5 23. Bb1 b5 24. Bf4 Bc3 0-1.
Ritardo 79 68 45 42 41 39 31 31 30 28
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Rubriche
47
Giovedì 8 ottobre 2009
Carnet
Dal museo alla libreria
Le opere dell’Antologica raccolte in un elegante volume
Basaldella da catalogo di MIMMO MASTRANGELO MATERA - Novemila spettatori. Tanti. Anzi tantissimi per una mostra ospitata in una piccola città del Sud. Anche se è pur vero che la città in questione è poi Matera, dove da tempo arrivano per tutti i dodici mesi dell'anno frotte di forestieri. Ciononostante la valenza e la riuscita di una mostra non si misura dai biglietti staccati al botteghino o dal luogo dove viene ospitata. La retrospettiva dedicata a Dino Basaldella (19091977) - curata dal critico Giuseppe Appella e con percorso gli interni del Circolo Scaletta e le Chiesi Rupestri di San Nicola dei Greci e della Madonna delle Virtù - è stata largamente visitata ed ha avuto l'attenzione di tutti i principali giornali italiani, innanzitutto, per aver riscoperto uno scultore che si è mosso per dare un nuovo slancio al plasticismo italiano. Chiusi i battenti il progetto espositivo si consegna agli scaffali con il bel catalogo dell'edizione Della Cometa per la curatela della stesso Appella e i contributi scientifici di Cesare Milanese, Paolo Campiglio e Giovanni Bianchi. Appella nel suo saggio ritesse il lavoro dell'artista friulano in sei periodi, ciascuno caratterizzato da scelte e impronte plastiche ben definite, ma soprattutto cerca di portare alla luce il critico lucano come Basaldella “ha sempre avuto cura di lasciare piena libertà alla sua facoltà inventiva, arricchendo il suo repertorio stilistico con forme originali e ritmi inattesi”. Cesare Milanesi fa una
zoomata sul Basaldella tutto friulano, lui primogenito di una famiglia di artisti (il padre Leo e i fratelli Mirko e Afro) che fa della città natale, Udine, il suo luogo mentale il quale “si riflette nel luogo esterno con le caratteristiche della nettezza dei lineamenti e dei colori, con la nettezza della sua pulizia esteriore, con la chiarezza della sua eleganza, con il suo ritmo, con la sua cadenza, con la tersità del suo immaginario fatto di oggetti dai contorni ben delimitati”. Paolo Campiglio riapre un finestra sul Basaldella scultore monumentale (da ricordare “Monumento alla Resistenza” per il Palazzo degli Uffici delle Finanze di Udine, “Kennedy” per l'Istituto Tecnico Industriale di Pordenone) intento a raccordare spazi ambientali con un plasticismo non retorico e di “alta concentrazione espressiva destinata a variare la percezione urbana”. Infine, Giovanni Bianchi presenta l'arte di Dino Basaldella attraverso una scultura in gesso rappresentante “La Repubblica” e collocata a Venezia nel 1946, a campo San Salvador, dove vi rimase per una decina di giorni e poi fu demolita. La scultura voleva simboleggiare nell'immaginario dell'artista la vittoria democratica che si contrappone con forza alle non lontane immagini della vittoria fascista. A chiusura del catalogo Giuseppe Appella, in collaborazione di Bruno Fontana, sfoglia l'intensa biografia di Basaldella e l'arricchisce di un nutrito album di fotografie. cultura@luedi.it
La mostra Tremila visite per “Oltre il moderno” PALAZZO SAN GERVASIO - Sono stati oltre tremila i visitatori che, in tre mesi, nelle sale restaurate di palazzo D'Errico, nella cittadina di Palazzo San Gervasio, hanno visitato una quindicina di opere nell'ambito della mostra «Oltre il moderno». Un successo che è andato al di là di ogni più rosea previsione. Emozioni regalate dalle suggestioni della struttura e dalla bellezza dei capolavori della collezione d'Errico e dell'arte contemporanea che sono esposti fra quelle storiche mura. Un risultato dovuto a una pluralità di fattori e al contributo decisivo che è giunto dai volontari dell'Associazione Amici della Pinacoteca (che si sono proposti come guide per i visitatori) e da quelli di Torre Ardente. Anche per via del successo raccolto, il conservatore della pinacoteca D'Errico, Mario Saluzzi, ha deciso di organizzare una nuova mostra invernale: si aprirà a Natale e durerà quattro mesi. Saranno
esposte una quarantina di opere. Saluzzi, nell'esprimere la propria soddisfazione per i risultati ottenuti dalla mostra che si è appena conclusa, ha anche voluto sottolineare il significato del riconoscimento venuto dalla Regione. Sia per quanto riguarda "la validità delle attività dell'Ente morale", sia per lo stanziamento di "nuovi fondi: ottantamila euro, in aggiunta ai quindicimila già stanziati precedentemente”. Ora la pinacoteca intende organizzare il servizio di biblioteca con i suoi cinquemila volumi e la esposizione delle sue stampe, preziose al pari dei quadri. Inoltre si sta lavorando alacremente per costituire il Parco letterario Vincenzo d'Errico (esponente di spicco della scuola liberale moderata di Basilicata e presidente della Real Società Economica), in concomitanza con le celebrazioni per i centocinquant'anni dall'unità d'Italia. cultura@luedi.it
Sorsi di pittura GINESTRA - L'Associazione Orme ha reso noti i nomi dei membri della giuria di esperti che valuterà le opere partecipanti alla I edizione del “Premio Enogea”, concorso di pittura sul tema “Il vino tra paesaggi, storie, emozioni” organizzato con il sostegno del Comune di Ginestra. I giurati, chiamati ad esprimersi sulle opere in gara in occasione della mostra che si terra_ nella Sala Consiliare del Comune di Ginestra dal 30 ottobre al 1 novembre, saranno l'artista lucano Gaetano Dimatteo, il professor Romeo D'Emilio dell'Accademia di Belle Arti di Foggia, il giornalista e critico d'arte Rino Cardone, il critico d'arte e redattore della rivista “In Arte” Fiorella Fiore, il designer ed esperto di arti visive Daniele Bracuto, il produttore vinicolo Gerardo Giuratrabocchetti. All'artista primo classificato sarà assegnato un premio in denaro di 1.500 euro e la sua opera comparirà
e
Il “Premio Enogea” rende nota la giuria Al primo la copertina di InArte sulla copertina della rivista specializzata “In Arte”. Al secondo e terzo classificato andranno rispettivamente premi del valore di 750 e 450 euro. Le iscrizioni al Premio resteranno aperte fino al 19 ottobre prossimo; possono partecipare artisti affermati o emergenti di qualsiasi età, nazionalità o altra qualificazione, con opere realizzate con tecnica e supporto liberi, purchè riferite al tema del concorso, nelle sue
molteplicità. Il “Premio Enogea” ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere il patrimonio storico-culturale e ambientale del luogo che ospita l'evento, il Vulture, patria del vino Aglianico Doc. A tal fine è stata programmata, per il secondo giorno della manifestazione, una visita guidata in alcune delle località più belle e affascinanti del territorio: dalla Chiesa rupestre di Santa Margherita a Melfi ai laghi di
Monticchio, dalle antiche cantine sotterranee di Rionero in Vulture alla Chiesa di San Donato di Ripacandida. Speciali pacchetti turistici, inoltre, sono a disposizione di chi vorrà soggiornare nel Vulture durante i giorni della manifestazione. Il progetto ha anche delle finalità sociali, in quanto gli artisti partecipanti avranno la possibilità di donare la propria opera agli organizzatori, affinché possa essere utilizzata per un'asta benefica da svolgersi nei mesi successivi alla manifestazione e il cui ricavato verrà devoluto a favore dell'Aido (associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule). Per maggiori informazioni sul “Premio Enogea” consultare il sito www.premioenogea.it, dove è possibile scaricare il bando di concorso, oppure contattare il numero 347.1241178 o l'indirizzo email info@premioenogea.it. cultura@luedi.it
Le donne lucane durante l’età del Regime POTENZA - Nella sala A del Palazzo del Consiglio regionale, nel pomeriggio, alle ore 17, si svolgerà il secondo e ultimo degli incontri seminariali di storia “Itinerari della diversità di genere in Basilicata tra ‘800 e ‘900”, dal titolo “Donne In Piazza - Le donne lucane nel ribellismo sociale durante il fascismo”. All’incontro, organizzato dalla Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità in collaborazione con lo Zonta International Club di Potenza, prenderanno parte Antonietta Botta e Dina Russiello, rispettivamente presidente della Crpo e dello Zonta. Relazionerà Michele Strazza, socio della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea. «Il filo conduttore del seminario –spiega Antonietta Botta – verterà sul rapporto tra regime fascista e figura femminile che il Duce volle sempre subordinata a quella maschile. Il ruolo delle donne nella Basilicata durante il Ventennio fascista sarà esaminato nelle sue varie sfaccettature, comprendendo nella disamina storica, la loro partecipazione attiva alle organizzazioni di partito, analizzando se fu presente in maniera pregnante il sintomo di un’adesione al regime o, piuttosto, v’era dell’altro, visto che le donne furono protagoniste di numerosi tumulti popolari causati da motivazioni squisitamente economiche e sociali. In essi – ricorda Botta –un ruolo rilevante ebbero, è giusto ricordarlo, le donne lucane che, preoccupate per l’aumento della povertà, scesero in piazza per protestare, pagando duramente, anche con il carcere».
Colonna e “La deriva populista” MATERA - Nel pomeriggio di oggi, alle 18,30 presso il centro Carlo Levi – Piazzetta Pascoli, incontro su “La deriva populista”. Relatore il professor Nicola Colonna, docente universitario e avvocato. Insegna alla Cattedra di Storia delle dottrine politiche della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bari. Dopo questo primo incontro, venerdi 23 , il professor Giuseppe Elia tratterà il tema Comunicazione politica, formazione, democrazia; a fine novembre il professor Mario Fistetti parlerà su “Il futuro incerto delle democrazie liberali”; seguiranno le conferenze della professoressa Teresa Massari e del professor Gianfranco Liberati. cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura&Spettacoli
Giovedì 8 ottobre 2009
Proclamati i vincitori del primo concorso internazionale promosso da Cuorimuresi di CARMINE PEPE MURO LUCANO - Tante poesie e premi accompagneranno la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso internazionale di poesia dal tema: "Una poesia per San Gerardo Maiella” che si svolgerà il 16 ottobre 2009, nella giornata in cui ricadono i 254 anni dalla morte del santo patrono della Basilicata, presso la Chiesa San Gerardo Maiella in contrada Pontegiacoia di Muro Lucano alle ore 19.30. Artefice dell'iniziativa è l'associazione Cuorimuresi. Il gruppo culturale murese ha promosso la poesia quale mezzo per comunicare e trasmettere le proprie emozioni sulla figura del santo patrono della Basilicata. San Gerardo Maiella, nato a Muro Lucano il 6 aprile 1726 e morto a Caposele il 16 ottobre 1755, è stato proclamato santo da Pio X nel 1904. L'associazione del ridente comune in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano, sta dando vita alla prima edizione del concorso internazionale di poesia dal tema: "Una poesia per San Gerardo Maiella”. L'iniziativa come riporta testualmente il bando in appendice: “nasce dalla volontà di promuovere la cultura, la comunicazione scritta e l'espressione dei sentimenti e delle emozioni che esprimono la figura di San Gerardo Maiella. Per dare voce a quei colori che spesso, per mille ragioni, rimangono chiusi all'interno dell'anima di ciascuno”. Il concorso con testi rigorosamente scritti in Italiano, inediti e senza non aver mai ricevuto premi in altri concorsi letterari, è stato aperto a tutti e si è chiuso il 30 settembre 2009. Al concorso articolato in due sezioni: “Adulti” che prevede la poesia a tema libero articolata da un massimo di 40 versi, e dalla sezione “Giovani”, sempre con la poesia a tema libero, ma con un componimento di massimo 30 versi, hanno partecipato più di trenta poesie. Per la sezione “Adulti” sono stati in gara ben 22 poesie provenienti da ogni parte d'Italia: da Bassano del Grappa, Scanzano Jonico, Matera, Pisticci, Sicignano degli Alburni, Fa-
Una poesia per San Gerardo
gnano Olona di Varese, Potenza, Castel del Piano di Grosseto, Bisceglie, Rionero in Vulture, Tursi, Verona, Policoro, Lagopesole, Accettura, Siena, Bella, Muro Lucano e Montalbano Jonico. Mentre alla sezione “Giovani” sono stati in gara una decina di poesie. Gli elaborati partecipanti alle sezioni sono state prodotte in 2 copie dattiloscritte su fogli formato A4, e una soltanto delle 2 copie, sigillata in una busta chiusa, contiene le generalità del concorrente. Questo per rendere ancora più accattivante il concorso e dare maggior valore al testo delle poesie. La giuria, composta dalla presidente professoressa Adele Bucchieri, dalla professoressa Maria Caterina Galella e dalla professoressa Antonietta Tarricone, dopo aver esaminato gli elaborati pervenuti alla segreteria dell'associazione “Cuorimuresi” ha determinato all'unanimità l'elenco dei vincitori e dei premiati che è stato pubblicato anche sul sito del concorso www.cuorimuresi.it. Per la categoria “Adulti”, Carmelo Caldone di Fagnano Olona ha ottenuto il
Sopra Iuzzolino e Ponte di Cuorimuresi, il presidente De Filippo a sinistra il santo
gradino più alto del podio con la poesia “Mai oscura in volto”, a seguire Silvia Galliani di Siena con “Benedetti frammenti”, e i terzi classificati ex equo Lucia Marina Muscillo di Bella con “Sul fronte isontino” e
Gerardo Nardozza di Rionero in Vulture con “Nella terra dei sogni”. Per la categoria Giovani il primo posto è andato a Francesca Barone di Ceppaloni, e il secondo a Miriam De Michele di Portici. Il Premio della
critica è stato attribuito a Claudio Beccalossi di Verona, mentre il Premio Speciale è andato al professore Salvatore Accardo di Potenza e a Cristina di Lagopesole. Un premio speciale “Pre-
mio poesia più bella (fuori concorso)” è andato alla scrittrice Lucia Santoro di Potenza con il componimento “Il giovane innamorato di Dio” che ha riportato la seguente motivazione: «La poesia presenta in modo nuovo ed originale la figura di San Gerardo: Egli, infatti, appare parte integrante del paese-presepe, quasi “gemma in uno scrigno roccioso”. La ricchezza e la freschezza delle immagini, la incisività delle espressioni emergono grazie ad un linguaggio fortemente evocativo». Oltre al premio i vincitori che desiderano pernottare a Muro Lucano, e deliziarsi della manifestazione “Notte della Luce” tra il 15 e il 16 ottobre 206, usufruiranno di uno sconto del 15% presso l'Hotel delle Colline di Muro Lucano, dove inoltre è possibile degustare piatti tipici del posto. cultura@luedi.it
IL SAGGIO di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Dall'Italia unita all'Europa unita nel pensiero storico-pedagogico italiano”. E' stato presentato, martedì, l'ultimo libro di Antonio Giampietro. La serata si è tenuta presso il Cine Teatro Duni di Matera ed è fruttodi anni di raccolta e studio, come specifica il sottotitolo: attraverso i libri della scuola elementare, nell' arco di 2 secoli. La serata è stata moderata da Francesco Porcari. Al tavolo dei relatori, ai lati dell'autore Giovanni Caserta, Tommaso Calculli, Don Donato Giordano e Giovanni Oliva. «L' opera è memoria storica - ha dichiarato Porcari, anche ex allievo di Giampietro, che per ben 34 anni è stato dirigente scolastico Un lavoro svolto con oculatezza e novizia di particolari che dimostra l'opera silenziosa di grande educatore quale è stato ed è». «Siamo alla sua fatica annuale - ha proseguito lo storico Caserta - questo volume è nato da una chiacchierata, tra le pagine troverete libri della scuola elementare dal 1860 ad oggi. Questo archivio è stato adottato dall' Università diBari, facoltà di pedagogia.Dal libro riusciamo a vedere come, attraverso il tempo, l'unità d' Italia d Europa è evoluta. Oltre cin-
Con Antonio Giampietro “Dall’Italia unita all’Europa unita”
La presentazione del libro di Giampietro (foto Videouno)
quecento pagine che escono proprio quando si parla di federalismo e aggressione verso l' Unità d' Italia». Puntuale anche l' intervento di Don Giordano, priore del Santuario Benedettino della Madonna di Picciano: «il libro si sintonizza bene per i festeggiamenti del 2011 per l'Unità d' Italia. L'unità ebbe inizio molti secoli prima, già al tempo di Augusto. Infatti, il sentimento nazionale esisteva da secoli e trovava identità nella Chiesa». Giordano ha proseguito: «Dopo la caduta dell' impero romano c'era il papa come figura cardine. La chiesa ha prodotto storia, cultura e spiritualità. E' un errore confondere l'unità statale con la Nazione. La preesistenza dell'identità ci impegna a vigilare». Giampietro è nato a Foggia ma risiede a Matera da molti anni. Ha operato come insegnante e per oltre trent'anni come dirigente. Ha fatto parte del Centro didattico nazionale di Firenze “Gruppo sperimentatori nazionale”. Numerose benevolenze civile e scolastiche ricevute, tra cui la medaglia d'oro della Cultura e dell'arte, conferita dal presidente della Repubblica Scalfaro in Campidoglio, nell' anno 1992. Attualmente dirige il Centro studi di storia delle tradizioni popolari di Puglia - Basilicata - Calabria.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Cultura e Spettacoli
Il viaggio in Basilicata di Katlin e George Eszterhai, autori di un film documentario
Dal Canada alla terra dei castelli di FRANCO CACCCIATORE MELFI ancora sotto l'occhio della cinepresa, dopo la pellicola con Maria Grazia Cucinotta. Questa volta la città è un'importante tappa del film-documentario della televisione canadese sulla regione, che si avvale del determinante apporto dell'Apt. Con Melfi, un po' tutta la Basilicata da Metaponto a Policoro, a Ferrandina, Nova Siri, Rionero, Banzi, Venosa, Acerenza, Lagonegro, Maratea, Potenza e Matera. Regista e produttrice è Katalin Eszterhai, una specializzata in pellicole di promozione turistica, dall'Europa all'Africa alle Americhe; direttore della fotografia George Lajtai, membro della Canadian Society of Cinematography, che ha girato anche per il National Geography, ricevendo prestigiosi riconoscimenti . L'emittente è la Telelatino di Toronto, che per il programma “Italia senza confini”, del quale fa parte il documentario sulla Basilicata (titolo provvisorio, “la terra dei castelli”), riesce ad avere uno share di 12.000 telespettatori. I bravi Katalin e George, si sono introdotti inMelfi con le riprese di un castagneto, effettuate con dovizia di immagini, nonostante una pioggia insistente. Ed ancora della castagna, frutto simbolo del centro lucano, la sua raccolta, una varolata (leggi caldarroste) in montagna e la cernita per le varie pezzature, con moderni macchinari nell'azienda Silpa. Poi man, mano nella monumentalità e nella vita della città. Dalla chiesa rupestre di S. Margherita che conserva l'immagine di Federico II, al Castello delle Costituzioni e il suo Museo Archeologico Nazionale, a Porta Venosina, alla Basilica Cattedrale, agli storici palazzi. Un lungo percorso in una città, che di volta in volta li ha sorpresi ed affascinati e che, a loro dire, merita una promozione ed un'attenzione, forse sinora sfuggita, unitamente ad una riscoperta di tradizioni e personaggi del luogo, sia pur leggendari, elementi che sicuramente attraggono il turista. E dopo questa lezioncina da parte di veri esperti nella
Il regista e il direttore di produzione della televisione canadese durante le riprese effettuate a Melfi per il film documentario sulle bellezze della Basilicata
di NUNZIO LONGO MATERA - Quest'anno ricorre il decennale della scomparsa di Fabrizio De Andrè. Matera ha celebrato l'anniversario del grande cantautorepoeta con un concerto, allestito all'ultimo momento, e rispondente alla filosofia di vita di De Andrè. La manifestazione si è tenuta presso l'Auditorium “Raffaele Gervasio” in Piazza Sedile.Sono intervenuti:Vito Viola fisarmonica, Franco Bossanova basso elettrico, Nicola D'Antona, Gregorio Giamba violino, Mino Lionetti voce ed armonica, Piero Pacione voce e chitarra, Francesco Altieri pianoforte, Giuseppe Duni pianoforte, Enzo Melasia sassofono, Mario Montemurro voce, Adriana Ciannella e Marta Manduca voce, Stefano D'Oronzio chitarra ed il trio “Andaiò”diMolfetta compostoda Pantaleo Annese voce e pluristrumentista, Felice Sallustio chitarra e Federico Ancona flauti traverso e dolce. Direttore artistico ed anima dell'organizpromozione del territorio, la regista Eszterhai, ci concede, in esclusiva, un'intervista, illustrandoci l'intero iter del documentario sulla regione, che tiene a dire si avvale del contributo dei lucani in Canada e del significativo apporto dell'APT, al quale, spera, si unisca quello della Regione Basilicata.
A Matera tributo a De Andrè zazione Felice Lucio Lionetti. Rita Montinaro ha presentato gli artisti ed i brani. Patrocinio della manifestazione: Fondazione De Andrè, Associazione musicale Bela Bartòk, Energheia ed Emergency. Sono stati coinvolti: il Coro del V Circolo del plesso elementare La Martella guidato da Gelsomina De Lorenzo pianista diplomata, il liceo classico “Duni” ed il liceo scientifico “Alighieri” di Matera, il liceo scientifico “Federico II” e l'Istituto alberghiero “Denora” di Altamura. Sono state eseguite varie canzoni tra cui: “Spirituals”, “Girotondo”, “Storia di Marinella”, “Bocca di rosa”, “Guerra di Piero”, Via del Campo, il “Gorilla”, “Amore che va, amore che viene”, “Amore perduto” ed il “Servo pastore”. Fabrizio De Andrè è stato uno dei più grandi cantautori italiani, dalla
La pellicola è prodotta dalla Georgicam Inc., una società che vanta un'ampia e comprovata attività documentaristica in ambito televisivo. In Italia il programma si è già soffermato sul Molise e sulla Calabria. Oggi la grande avventura di un viaggio nella “bella e meno conosciuta Basilicata”.
A SCANZANO
verve creativa penetrante ed incisiva ed in grado di commuovere fino alle lacrime. Nonostante la sua timidezza, per la sua ritrosia ad esibirsi nei pubblici concerti, e la censura radiotelevisiva riservata a molti dei suoi brani, ugualmente si è affermato per la qualità delle melodie, l'originalità ed il contenuto socio-psicologico dei suoi testi. È stato il primo in Italia a realizzare il concept-album, dischi a 33 giri formati da canzoni legate da un filo conduttore. Storie di diseredati ed emarginati vengono raccontate in tono ironico ed uno stile elegante e persuasivo. L'aspetto musicale delle sue creazioni è corredato da difficili melodie poliritmiche, legate strettamente alla metrica del verso. L'armonizzazione è piuttosto semplice. «Mi sono occupato della direzione artistica, mi sono indirizzato verso
La magia di questa terra prosegue - verrà svelata in tre episodi della durata di 48 minuti ciascuno, in edizione italiana e inglese. L'intento è di aprire una finestra inedita sulla regione ed incoraggiare altra gente, in particolare del Nord America, a scoprire il calore umano e la bontà dei suoi prodotti, elementi che
una metodologia didattica per rispettare la psicologia dei ragazzi coinvolti appartenenti al Coro del V Circolo del plesso elementare La Martella - afferma Lionetti - Arrangiare i pezzi di De Andrè non è facile, perché le sue composizioni sono legate al verso. È stata una piacevole scoperta la rivisitazione di questo autore, specie per la difficoltà d'interpretazione della complessa creatività dell'autore. Avvicinare i piccoli ad una musica di temi profondamente vissuti e di vasto impatto sociale è impresa molto difficile».
esaltino nel mondo la realtà lucana. Il mio intento - precisa Katalin - è di presentare la Basilicata come una perla d'Italia, attraverso la sua storia e la sua cultura. Sono poi certa che in particolare i tanti lucani, che popolano il Nord America, si ricorderanno della loro amata terra, scoprendone
aspetti, forse anche sconosciuti. Ed infine: “Sono molto onorata di presentare e promuovere la Basilicata, i suoi colori, i suoi sapori, la sua bellezza nascosta. Davvero una regione da vedere non soltanto con gli occhi, ma con il cuore”. cultura@luedi.it
IL CINECLUB
Ultimi ciak per Rocco “Ombre rosse” sui Sassi SCANZANO JONICO - In fase di conclusione nel centro storico di Scanzano Jonico le riprese del film “Basilicata Coast to Coast” per la regia di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Max Gazzè e lo stesso Papaleo. Un film che in un certo qual modo segna l'esordio come regista dell'attore lucano. Della pellicola, tratta da uno spettacolo teatrale, Papaleo è anche lo scenaggiatore insieme a Walter Lupo. Diverse le riprese da parte della troupe fatte nel centro materano. L'amministrazione comunale ha, dal canto suo, messo a disposizione della produzione del film Piazza Gramsci allestita con un palco dove sono state girate le scene con-
clusive. Basilicata coast to coast è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi che porta una combriccola di musicisti a mettersi in cammino al ritmo delle loro strofe musicali per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al progetto. Il viaggio avrà un valore terapeutico. Una squisita commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata, che tra gag esilaranti, sagaci dialoghi e amare constatazioni di vita, prende quota per crescere ininterrottamente fino all'epilogo a sorpresa. cultura@luedi.it
MATERA - “Le ombre rosse”. La pellicola, uscita lo scorso 4 settembre sarà la protagonista del prossimo “Cine club del giovedì” materano. Una pellicola di quasi due ore per la regia di Francesco Maselli. Interpreti: Ennio Fantastichini, Arnoldo Foà, Roberto Herlitzka, Valentina Carnelutti, Flavio Parenti, Lucia Poli, Luca Lionello, Eugenia Costantini, Ricky Tognazzi, Ninni Bruschetta, Massimo Bonetti. La trama ? Un intellettuale di fama mondiale viene invitato nel centro sociale “Cambiare il mondo”, creato nei locali fatiscenti di un vecchio cinema romano. L'uomo resta profondamente colpito dal fermento e dalla vita che anima questo luogo. Da una intervista rilasciata alla “Tv di
strada” nasce casualmente un'idea rivoluzionaria: da questi luoghi giovanili così vitali possono svilupparsi delle realtà socialmente e culturalmente innovative. L'idea raccoglie l'entusiasmo generale e diventa un progetto destinato a creare grande clamore mediatico. Si apre un caso internazionale. Tutti si mobilitano e vogliono cavalcare l'occasione. Ma quel fermento vitale che tanto aveva colpito l'intellettuale viene ben presto stravolto, fatto oggetto di diatribe e scontri tra le diverse anime della sinistra. Fino allo smarrimento. Appuntamento presso il Cinema Comunale di Matera. Gli orari dei tre spettacoli sono: 18, 19,45 e 21,30. Il costo del biglietto è di 3,50 euro. Maria Anna Flumero
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura e Spettacoli 49
Giovedì 8 ottobre 2009
Spettacoli e televisione Giovedì 8 ottobre 2009
di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Fenomeno Garko: gli ascolti, oltre 7 milioni e il 27%, 1 milione in più e 5 punti percentuali dello sfidante nonno Libero su Raiuno, complice l’ultima puntata del drammone mafioso di amore e morte L'onore e il rispetto, lo hanno portato alle stelle e ora si va avanti. Le due fiction si sono fronteggiate con L’Onore e il rispetto sempre avanti a Un medico in famiglia: per entrambi c'è stata prevalenza di pubblico femminile, bambini e giovanissimi sono i più fedeli spettatori della fiction di Raiuno, mentre la serie su Canale 5 ha il suo forte tra i giovani adulti (dai 15 ai 44 anni, presso il quale ha fatto anche il 30%). «A maggio saremo sul set per la terza serie, sempre con Gabriel Garko protagonista», dice all’Ansa Giancarlo Scheri, responsabile della fiction Mediaset che sottolinea i successi del genere che, anche con la serie Intelligence con Raoul Bova, stanno dando a Canale 5 ascolti superiori alla media di rete. «La fiction è tornata strategica nel palinsesto, merito di prodotti con linguaggio innovativo pensati però per il pubblico familiare di Canale 5», aggiunge Scheri. La fiction si è conquistata cosi un’altra serata sulla rete ammiraglia Mediaset: quella della domenica dove andranno tv movie e miniserie, dopo i due speciali Zelig (Checco Zalone e Brignano). La prossima settimana un altro bello, Bova, prenderà il posto di Garko: è previsto infatti un raddoppio di Intelligence lunedì e martedì. Poi il lunedì, dal 26 ottobre, diventerà la serata del Grande Fratello, quest’anno al decennale. «Anche con Intelligence andremo avanti, si stanno scrivendo le nuove puntate e diventeranno serie anche
In lizza anche Maria Perrusi
Fiction strategica e Garko batte nonno Libero
Maria Perrusi, Miss Italia 2009
Non smettere di sognare con Alessandra Mastronardi, Occhio a quei due con Ezio Greggio e Enzo Iacchetti, Fratelli detective con Brignano», dice Scheri. Mediaset invece si è sfilata da Romanzo Criminale: «non saremo nella seconda serie, è un bel prodotto e sta dando buoni risultati nella seconda serata di Italia 1 ma dovendo orientarci su Canale 5, non è una fiction adatta al pubblico familiare cui ci rivolgiamo». Garko tornerà in tv a gennaio con il thriller Caldo Criminale con Sabrina Ferilli e la regia di Eros Puglielli e poi con Il peccato e la vergogna con Manuela Arcuri attualmente sul set vicino Roma, mentre la terza serie dell’Onore e il rispetto, prodotta ancora da Teodosio Losito e Patrizia Marrocco, e con la regia di Luigi Parisi che ha preso il posto di Salvatore Samperi, ha Garko-Tonio Fortebraccio come punto fermo e un cast in via di definizione (Miss Italia 2009 Maria Perrusi, Larissa Volpentesta in lizza). Il nuovo titolo cui appassionarsi nelle prossime settimane (ma la data di avvio ancora non c'è) è Il falco e la colomba, una storia ambientata alla fine del '500, serie tv in sei puntate di Giorgio Serafini, con Giulio Berruti, Cosima Coppola, Anna Safroncik e Enrico Lo Verso, con le partecipazioni di Fabio Testi e Anna Galiena, ispirata a La Badessa di Castro di Stendhal, con temi e storie che evocano Elisa di Rivombrosa. Alla fiction italiana manca ancora la maturità per affermarsi nei mercati internazionali: «è questa la prossima sfida. Intanto a dicembre andremo in onda con una coproduzione con Isabella Ferrari protagonista del giallo Nel bianco ispirato al romanzo di Ken Follet e al Mipcom in corso a Cannes stiamo cercando di chiudere altri progetti».
John Reilly e Salma Hayek i protagonisti di “Cirque du Freak: The vampire assistant”
Hollywood, i vampiri sono sempre di moda LOS ANGELES – John C. Reilly e Salma Hayek sono i due protagonisti di un nuovo film ispirato al mondo dei vampiri, «Cirque du Freak: The vampire assistant», in italiano «Il circo degli orrori». La pellicola prende spunto da un romanzo di Daren Shan dal titolo La saga di Darren Shan (il primo di una serie intitolata Cirque du Freak) e racconta le vicende di due giovani ragazzi che finiscono per essere coinvolti in un circo abitato da vampiri. La serie di libri ha riscosso parecchio successo ed è stata pubblicata in 37 Paesi e tradotta in 30 lingue differenti. Il circo dove i due ragazzi si imbattono è composto da mostri che però, proprio in virtù delle loro deformazioni,
sono umanissimi. Come Madame Truska, per esempio, che ha una lunga e folta barba. «Ho accettato questo ruolo – spiega Salma Hayek, resa famosa dal film Frida «perchè Madame Truska è un personaggio forte, che sa quel che vuole, ma talvolta sa essere molto dolce e vulnerabile». Il protagonista, interpretato dalla giovane promessa Chris Massoglia, è Darren, il ragazzino che, per aiutare il suo amico, accetterà di essere trasformato in un mezzo vampiro dal bicentenario Crepsley. «Non è comune interpretare un personaggio di duecento e passa anni» ha sottolineato l’attore, John C. Reilly, che ha già ricevuto una nomination al premio Oscar per il film Chicago nei panni di Amos Hart. «Mi ha eccitato scoprire questo
personaggio –continua Reilly - quanto cinica possa diventare una persona dopo aver vissuto tutti quegli anni». Il film parla anche dell’evoluzione dell’essere umano, che da bambino deve diventare adulto. Un punto di vista, questo, che è lo stesso regista Paul Weitz a metter in evidenza. «Il libro è anche pieno zeppo di scene dark e grottesche – dice – quel genere di materia letteraria e cinematografica che mi ha sempre ossessionato durante l’infanzia. C'è qualcosa nell’entrata nel mondo degli adulti che ti fa sentire di essere in una zona grigia, dove il confine tra bene e male diventa labile. Per questo sono convinto che la storia di Darren sia una metafora del diventare adulti».
CINEMA
Mimmo Calopresti durante il Festival di Venezia
Festival di Roma spazio a Calopresti in sala con Panatta di DANIELA NAVI ROMA – Se il festival di Toronto ha scatenato i fan di uno sport tipicamente americano come il roller derby grazie al film di Drew Barrymore, Whip It, il Festival di Roma (15-23 ottobre) catturerà i fan di altri sport più tradizionali: nel suo programma infatti, trasversalmente alle varie sezioni, ci sono ben tre film che parlano di pugilato e tre dedicati rispettivamente a tennis, canottaggio e wrestling. Il tennis entra nel festival come evento speciale attraverso un documentario di 50 minuti firmato da Mimmo Calopresti che si intitola La maglietta rossa ed è dedicato a Adriano Panatta, il tennista azzurro che il 18 dicembre 1976, in occasione dell’incontro decisivo della finale di Coppa Davis nel Cile di Pinochet, indossò appunto una maglietta rossa e convinse il suo compagno di doppio Paolo Bertolucci a fare altrettanto. Fu un gesto che nel paese dominato dalla dittatura richiedeva coraggio ed aveva un pregnante significato simbolico. Il documentario, oltre a riproporre immagini ufficiali e amatoriali di quell'incontro, ricostruisce l’atmosfera dell’Italia di quegli anni che mise in discussione la retorica qualunquistica dello sport. Come contraltare ci sarà il film in concorso
di Miguel Littin, Dawson Isla 10, che mostra le atmosfere del Cile al momento della caduta di Allende raccontando le vicende dei funzionari del suo governo deportati nell’isola di Dawson. La parte del leone spetta però ad uno sport che è sempre andato molto d’accordo con il cinema: il pugilato. Si parla infatti di boxe nel film in concorso di Alessandro Angelini, Alza la testa, con Sergio Castellito nella parte di un operaio che riversa sul figlio il fallimento della propria vita e lo spinge a diventare il pugile che lui, per anni anonimo dilettante, non è mai stato. Gli altri due film sul pugilato sono nella sezione Extra: Sons of Cuba è un documentario cubano che segue le vicende di tre ragazzini allenati per diventare campioni del mondo nella gloriosa La Havana Boxing Academy; My Flesh My Blood è invece un film polacco con protagonista un ex pugile che non può più combattere perchè il suo cervello è stato seriamente danneggiato dai colpi subiti sul ring. Per trovare il canottaggio si passa alla sezione Alice nella città con il belga La Regate di Bernard Bellefroid che racconta la voglia di riscatto di un adolescente determinato a vincere il campionato belga, mentre per il wrestling si torna a Extra con un documentario veramente singolare.
IL CASO
Liz Taylor un’altra volta sotto i ferri L’annuncio su Twitter. L’operazione al cuore per sostituire una valvola di MARCELLO CAMPO WASHINGTON – Liz Taylor torna sotto i ferri. E lo annuncia su Twitter, mettendo in ansia i suoi 157.389 ammiratori che la seguono costantemente sul microblog più famoso al mondo. Senza precisare nè dove nè quando verrà ricoverata, l'ultima grande diva di Hollywood, a settantasette anni suonati e nove matrimoni alle spalle, ha assicurato i suoi fan che non si tratta di un’operazione a cuore aperto. L’attrice, considerata americana anche se londinese di nascita, si sottoporrà a un intervento dalla tecnica innovativa che migliorerà le sue funzioni cardiache. «Cari amici –ha scritto on-line – vorrei farvi sapere, prima che lo leggiate sui giornali,
che vado in ospedale. Useranno una nuova tecnica medica – prosegue la diva con una buona dose di autoironia - utilizzando una specie di molletta per riparare una mia valvola che perde...Grazie a tutti per ogni vostra preghiera, vi farò sapere quando sarà tutto finito». La salute della star, famosa per i suoi occhi viola e vincitrice di due Oscar, da tempo è al centro di mille illazioni: i biografi parlano di almeno 30-40 operazioni subite nel corso degli anni. Il primo incidente serio lo patì da ragazzina, a 12 anni, quando cadde da cavallo durante una scena del film 'Gran Premio' (t. o. 'National Velvet') facendosi molto male alla schiena. Più volte in fin di vita per casi di polmonite acuta, la Taylor nel 1997 è stata operata
per un tumore cerebrale, scoperto poi essere benigno. Quindi ha subito interventi a entrambe le anche e spesso s'è dovuta disintossicare dalla dipendenza di alcol e ansiolitici. Ormai raramente appare in pubblico: le ultime due volte, è stato in occasione dei funerali di Michael Jackson, suo grande amico, e per una serata di beneficenza per raccogliere fondi per la lotta all’Aids, una battaglia che porta avanti dall’85, quando rimase scossa dalla tragedia della morte di un altro suo grande collega e amico, Rock Hudson. Nel 2000 ricevette la massima onorificenza dalla Regina Elisabetta, l’anno dopo il presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton la premiò con la Presidential Citizens Medal, per il suo impegno filantropico.
Liz Taylor in una foto del 2007 e in basso in una da giovanissima
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
50
PRIMA SERATA
23.20
TALKSHOW
21.05
TALKSHOW
21.10
FILM
21.10
SHOW
21.10
FILM
20.10
GIOCO
21.10
FILM
Bruno Vespa
Michele Santoro
Nella morsa del ragno
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare 06.25 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -ShowScalo 76 Talent 17.20 -Telefilm90210 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba Volant 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaChièdiscena 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -TelefilmZorro 16.00 -NewsTG3 Ragazzi 16.05 -CartoniCacciatori di draghi 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -Sit ComTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.30 -Film Una nave tutta matta con Robert Walker Jr. , Walter Matthau , Jack Nicholson , Burl Ives - regia di Joshua Logan (U.S.A.) - 1964 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniOne piece tutti... 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & Jerry 18.15 -CartoniLa Pantera rosa 18.20 -CartoniWill Coyote 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II loading 20.00 -Sit ComLove bugs II 20.10 -GiocoIl colore dei soldi
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmDuello nell'Atlantico con Robert Mitchumn, Curd Jurgens - regia di Dick Powell (USA) 1957 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale TG 2 23.35 -Serie Tv Nebbie e delitti
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmNella morsa del ragno con Morgan Freeman, Monica Potter - regia di Lee Tamahori (USA) - 2001 22.55 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Checco Zalone Show 23.30 -News Terra!
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmBasic Instinct 2 con Sharon Stone, David Morrissey, Charlotte Rampling, David Thewlis, Hugh Dancy - regia di Michael Caton-Jones (USA) - 2006 23.35 -ShowCinema festival
21.10 -Telefilm Grey's anatomy 23.00 -Telefilm Er - Medici in prima linea
20.30 -RubricaOtto e mezzo 21.10 -Film L'ultimo dei Mohicani con Daniel Day Lewis, Madelene Stowe, Russell Means - regia di Michael Mann (USA) - 1992 23.30 -ShowVictor Victoria
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmArrivano i bersaglieri
23.40 - TeatroIl sangue e la neve 01.15 -TelegiornaleTg Parlamento 01.20 -RubricaIl cartellone di Palco e retropalco 01.35 -Real TvX Factor 02.05 -Previsioni del tempoMeteo 2
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaMagazzini Einstein 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.15 -RubricaFuori orario 02.20 -AttualitàRai News 24
00.30 - TelefilmTelefilm 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03:30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.00 - NewsMeteo 5 notte
23.40 -FilmMunich con E. Bana - regia di Steven Spielberg (USA) - 2005 02.50 -FilmB.B. e il cormorano / Bags Banny e il cormorano 04.15 -ShowPeste e corna e gocce...
23.55 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 03.55 -FilmNon si deve profanare...
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.40 -TelefilmAlla corte do Alice 2 02.40 -RubricaDue minuti un libro 02.45 -AttualitàCNN News
Checco Zalone
Basic Instinct 2
Enrico Papi
L’ultimo dei Mohicani
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
Giovedì 8 ottobre 2009
NO ALL’IMMUNITÀ GIUDIZIARIA
/D &RQVXOWD ERFFLD LO ORGR $OIDQR 6LOYLR Š(¡XQD VHQWHQ]D SROLWLFDª Ora il premier subirà due processi
&2175$77, ,1 '(52*$ 121 6212 3,Ă• 81 7$%Ă• Di fronte al Lodo Alfano ti vien da lodare perfino Al Bano.
GL 1,12 )$/27,&2 6RQR IDYRUHYROH DOOD GHURJD FRQWUDWWXDOH SHU LQFHQWLYDUH QXRYL LQYHVWLPHQWL LQGXVWULD OL QHO 0H]]RJLRUQR SXUFKp VLD FRQWUDWWD WHPSRUDQHD H IDYRULVFD LQ SURVSHWWLYD OD SDU WHFLSD]LRQH GHL ODYRUDWRUL DJOL XWLOL G LPSUHVD /D GHURJD QHJR]LDWD DL FRQWUDWWL QD]LR QDOL SHU DEEDWWHUH LO FRVWR GHO ODYRUR H IDYRULUH OD ORFDOL]]D]LRQH GL QXRYH LPSUHVH QRQ q Qp XQ WDE Qp XQD QRYLWj DQFKH SHUFKp OD VL SUDWLFD GD TXDVL YHQW DQQL FRPH XQD GHOOH SULQFLSDOL OHYH GHOOD SURJUDPPD]LRQH QHJR]LDWD segue a pagina 14
DOOH SDJLQH H
Anno 8 n.241â‚Ź 1.00
GiovedĂŹ 8 ottobre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
,QFKLHVWD $VL 3RWHQ]D
&ULVL DO FRPXQH $ FROORTXLR FRQ LO VLQGDFR GLPLVVLRQDULR
3LHGLODWR LQ 3URFXUD
'DO FHQWURGHVWUD DO FHQWURVLQLVWUD HFFR FKL H SHUFKp KD RVWDFRODWR LO SURJHWWR /XFDQGRFNV
Il primo cittadino non arretra sulle sue posizioni ŠLa frammentazione rende ingovernabile la città Non ho accettato e non accetto compromessi Volevo privilegiare l’edilizia sociale nel piano regolatore ª GL 3$5,'( /(325$&( MATERA- Il partito del mattone ha vinto ancora. Come nelle migliori tradizioni meridionali la giunta della svolta di Nicola Buccico è arrivata al capolinea su questioni urbanistiche. Troppo energico questo gran borghese. Un conservatore di tipo anglosassone. Amico di Tatarella e contiguo alla politica di Fini. Bibliofilo. Intellettuale colto e raffinato. Un sindaco
troppo innamorato della storia della sua città per venire a patti con persone e gruppi di una politica che guarda allo stesso modo irato del presidente Napolitano. Nicola Buccico nelle sue parole è animato dalla nostalgia eroica ma corretta dello scontro ideologico che lo vide giovane consigliere comunale del Msi, rifugio della sua eresia abbandonata ai tempi di Democrazia Nazionale per tornare a fare l'avvocato a tempo pieno.
DOOH SDJLQH H
VHJXH DOOH SDJLQD H
/$08/7$( /¡862 '(/7(/()21,12
$QWRQLR 3LHGLODWR
Lo studio dell’Interporto di Tito faceva gola a molti Giochi di potere trasversali lo bloccarono
0$7(5$
0$7(5$
/¡(; &$32 '(//$ 02%,/(
7(/( &21 8*8$/( 62**(772 3,12&&+,2
/XLVD )DVDQR LQ 7ULEXQDOH SHU LO SHFXODWR
/DGUL LQ D]LRQH DOOD ELEOLRWHFD 5XEDWL TXDGUL
Gup : no a sentire prefetto e Falotico
Blitz alla Stigliani in giorni diversi
Il presidente condivide: ÂŤCi sarannoÂť
D SDJLQD
D SDJLQD
D SDJLQD
&LWWj GD VDOYDUH
&UDFR H 2SSLGR QHOOD OLVWD GHO :RUOG PRQXPHQWV ZDWFK GL 1HZ <RUN D SDJLQD
LIHKM
327(1=$
&DSXDQR VSDUD D ]HUR VX *DOLJDQL
&,77$',1$1=$ $77,9$ 62//(&,7$ 67(//$
3URYLQFLD Š6HQ]D GRQQH VL YD DO 7DUª
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
$ 0DWHUD KD YLQWR LO SDUWLWR GHO PDWWRQH %XFFLFR Š1RQ FL ULSHQVRª