Brevi dal mondo
Turchia-Armenia scoppia la pace ANKARA – Pur se con oltre quattro ore di ritardo sul previsto, Turchia e Armenia hanno firmato ieri a Zurigo uno storico accordo sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali, anche se si è temuto a lungo che l’intesa fosse saltata a causa di divergenze sorte sul filo di lana.
Rapinano e stuprano una donna di 74 anni: arrestati
Arancia meccanica a Catania Si tratta di due rumeni individuati grazie alla precisa descrizione della donna
Mitterrand in guai seri PARIGI – Per una settimana è stato protagonista di un caso personale, ora il “caso Mitterrand” investe in pieno tutto il governo francese e non più soltanto lui, responsabile della Cultura. Frederic Mitterrand, dopo le accuse di apologia di pedofilia e turismo sessuale, è ora criticato per aver testimoniato a favore di due presunti stupratori. La nuova «bomba» a carico del nipote del defunto presidente Francois Mitterrand è esplosa a tarda sera, quando sono rimbalzate a Parigi le copie di una lettera pubblicata da un quotidiano dell’isola francese de La Reunion, nell’Oceano indiano.
San Pietroburgo «No al grattacielo» SAN PIETROBURGO – L'antica capitale imperiale russa potrebbe essere «deturpata» da un grattacielo di oltre 400 metri. Per evitarlo, gli abitanti di San Pietroburgo hanno deciso di scendere in piazza contro la costruzione della torre che stravolgerebbe lo skyline della città. Oltre tremila persone hanno manifestato per le vie del centro contro il colosso energetico 'Gazprom'.
Domenica 11 ottobre 2009
I due romeni fermati
GRAMMICHELE (CATANIA) – «Per favore mi eviti questo supplizio, non fatemeli vederli mai più». Questa la richiesta rivolta da una pensionata di 74 anni,vittima diun’aggressione che ricorda il film «Arancia meccanica», al maresciallo dei carabinieri che le ha comunicato la cattura dei suoi aguzzini, due rumeni che l’hanno sequestrata, malmenata, violentata e rapinata nella sua abitazione di Grammichele, in provincia di Catania. La donna ha abbracciato, tra lelacrime, il militareche le ha comunicato la notizia della cattura dei due rapinatori.
Per identificarli ai carabinieri sono bastatepoche ore,grazie anche alla descrizione fornita dalla vittima che ha consentito di individuare gli autori della brutale aggressione: Vasile Borgovan, di 29 anni, e Nicolae Ghinea, di 22, che hanno subito confessato e sono stati fermati con l'accusa di sequestro di persona, lesioni, rapina e violenza sessuale. I due, che svolgono saltuari lavori nelle campagne della zona, sono stati fermati in un’abitazione del centro di Grammichele che dividevano con un terzo rumeno, risultato estraneo alla vicenda.
Roma, sfilano Maltempo al Sud gli “uguali” la Protezione civile fischi alla Carfagna lancia un allarme ROMA – «Semplicemente uguali», contro discriminazione, violenza e omofobia. Questo lo slogan che ha accompagnato il primo corteo nazionale che non era un gay pride del movimento lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) italiano. A Roma, in piazza della Repubblica, dove è partita la manifestazione, i partecipanti – cinquantamila secondo gli organizzatori – hanno accolto con una bordata di fischi un messaggio inviato dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.
ROMA – La perturbazione di origine atlantica che dalla giornata di venerdì insiste sulla penisola italiana, e sta interessando con temporali anche di forte intensità le regioni centrali e dal pomeriggio di ieri anche la Campania, andrà successivamente ad estendersi anche alle altre regioni meridionali. Lo comunica il Dipartimento della Protezione Civile che, sulla base delle previsioni disponibili, ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche che integra ed estende quello diffuso nella giornata di venerdì.
Scuola. Il ministero: «Non cambierà nulla, prepariamo un decreto»
Graduatorie bocciate dal Tar Trenta giorni di tempo per modificarle o arriva il commissario ROMA – Rischio commissariamento per il ministro Mariastella Gelmini se entro un mese non inserirà nelle graduatorie dei precari i punteggi 'a pettine' (rispettando cioè il singolo punteggio) invece che 'a coda'. Lo ha deciso il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso dell’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione (Anief) di un centinaio di insegnanti precari. Una decisione che secondo le stime della Uil scuola potrebbe interessare fino a 150 mila precari. Trenta giorni di tempo quindi al ministero di Viale Trastevere per rivedere le graduatorie; dopo di che diventerà operativo un commissario, già individuato – il dirigente generale della Funzione pubblica Luciano
Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini
Cannerozzi – che dovrà realizzare quanto deciso dall’ordinanza del Tar. L’Anief, sottolineando che altre udienze dovranno essere calendarizzate per pronunciarsi su altri ricorsi, segnala che il Miur è stato anche condannato alle spese per elusione
dell’ordinanza cautelare e violazione della Costituzione. Ma il ministero ribadisce che nulla cambierà: «la sentenza del Tar sarà superata da un emendamento al Decreto che sarà proposto in sede di conversione del DM salva-precari». Questo emen-
damento, spiega il ministero «non consentirà il trasferimento da una graduatoria all’altra, garantendo e limitando però la possibilità di inserimento in coda in altre 3 province, in posizione subordinata rispetto a coloro che sono già inseriti in queste ultime». «In questo modo, mentre vengono quindi garantite le legittime aspettative di coloro che hanno da tempo scelto una provincia e non devono essere scavalcati dai nuovi inseriti o dai trasferiti dell’ultima ora, con l’inserimento in coda in altre 3 province, vengono ampliate – sostiene il ministero – le possibilità di ottenere assunzioni a tempo indeterminato o determinato, soprattutto in quelle province in cui le graduatorie risultano meno affollate. Non è giusto
– conclude la nota – deludere l’aspettativa legittima di chi ha scelto una graduatoria provinciale per la sua iscrizione e si vede scavalcato da un trasferimento dell’ultimo momento di un candidato di un’altra provincia». Reazioni diverse alla sentenza da parte delle organizzazioni sindacali. Il Comitato insegnanti precari ipotizza un nuovo caos e si chiede «cosa succederà se un insegnante ora lavora e con l'inserimento dei precari a pettine non ne avrebbe avuto diritto? Le graduatorie saranno ovviamente sconvolte, ci saranno ancora ricorsi». Si associa al giudizio il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: «il ministero deve mettere un pò d’ordine». Daniela Navi
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