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Brevi dal mondo

Ulster, l’Inla «Basta violenza» DUBLINO – L'Irish National Liberation Army (Inla), gruppo paramilitare repubblicano nato da una costola dissidente dell’Ira e responsabile di oltre cento morti nei 30 anni di violenza che hanno insanguinato l’Ulster, ha deposto le armi. «La lotta armata è finita», ha affermato l’Inla in un comunicato letto al cimitero di Bray, nella contea di Wicklow, da un esponente dell’Irish Republican Socialist Party, braccio politico della formazione, sottolineando che da ora in poi perseguirà solo «attraverso la lotta politica pacifica» l'obiettivo di «una repubblica socialista delle 32 contee (l'unità dell’Irlanda)».

Hamas-Fatah pace rinviata IL CAIRO – Mentre l’Egitto annuncia che l’accordo di riconciliazione tra Hamas e al Fatah potrebbe slittare, si è concluso con un nulla di fatto il secondo incontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'inviato speciale americano George Mitchell. Il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit ha ammesso che la pace tra le due fazioni palestinesi, la cui firma è programmata per il 25 ottobre proprio al Cairo, potrebbe essere rinviata addirittura di alcune settimane. Gheith ha parlato dopo aver incontrato Mitchell al Cairo.

Lunedì 12 ottobre 2009

Ionta: «Servono 1 miliardo e 600 milioni di euro»

Carceri, necessari 18mila posti Il ministro Alfano attingerà alla Cassa delle ammende

Angelino Alfano

ROMA – «Per un piano edilizio che permetta di stabilizzare il sistema e creare 17-18mila posti detentivi in più, ci sono costi rilevanti orientativamente intorno a 1 miliardo e 600 milioni di euro»: è il dato riferito lo scorso 7 ottobre dal capo del Dap, Franco Ionta, in audizione alla commissione Giustizia della Camera. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, dopo un Consiglio dei Ministri che, nel gennaio scorso, aveva nominato Ionta commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, aveva di-

chiarato che i nuovi edifici dovranno essere «eco-compatibili, cioè a emissioni zero». Per realizzarli, aveva aggiunto, si potrà attingere ai fondi della «Cassa delle ammende», su cui ora giacciono circa 170-180 milioni di euro fino ad oggi destinati a progetti di reinserimento dei detenuti. I soldi saranno racimolati anche grazie alla «corsia preferenziale che consente l’accesso ai fondi previsti dal decreto anticrisi» e «al ricorso a finanziamenti privati come accade in tanti paesi occidentali».

Roma, fuga di gas Consiglio europeo scoppia palazzina sull’influenza A evacuate 12 famiglie nuovo caso in Italia ROMA – Un’esplosione dovuta a una fuga di gas ha completamente sventrato a Roma il terzo piano di uno stabile in via di Grottarossa al civico 91. Lo scoppio è avvenuto dopo le 23 di sabato notte. Un anziano ha riportato gravi ustioni ed è stato ricoverato all’ospedale S. Eugenio. Dieci gli automezzi dei vigili del fuoco sul posto per un totale di quaranta uomini impegnati a mettere in sicurezza l’area. Lo stabile, una struttura di quattro piani, è ora completamente inagibile. Dodici le famiglie evacuate.

BRUXELLES – Consiglio straordinario dei ministri della sanità dell’Ue, oggi a Lussemburgo, sull’Influenza A. Le parole d’ordine sono: accesso al vaccino per tutti gli Stati membriesolidarietà peripaesi in via di sviluppo. Ma anche coordinamento negli interventi, e strategie per assicurare funzioni essenziali come i servizi sanitari e i trasporti. Intanto in Italia si è registrato ieri un nuovo caso: si tratta di un ragazzo quindicenne diArezzo, ricoveratoda sabato sera in terapia intensiva di emergenza all’ospedale fiorentino di Careggi.

Verona. Secondo il rapporto Inail, nel 2008 sono state 1.120 le vittime sul lavoro

Morti bianche, attenzione alta Monito del presidente Napolitano sui problemi della sicurezza VERONA – Sono state 1.120 le morti bianche nel 2008, rispetto agli 874.940 infortuni complessivi sul luogo di lavoro. Sono dati in flessione rispetto al 2007 (rispettivamente del 7,2% e del -4,1%) che hanno spinto però il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sottolineare l'invito a tenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza. Le cifre sono contenute nel Rapporto annuale 2008 Inail sugli incidenti sul lavoro diffuso ieri a Verona in occasione della 59ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, presente il ministro al welfare Maurizio Sacconi. Nel corso dello scorso anno sono state denunciate 29.700 ma-

lattie professionali, di cui 9.300 riconosciute; 5400 malattie professionali con esiti di inabilità permanente; 280 con esiti mortali. Significativo il dato sul luogo dove avvengono gli incidenti: 777.739 sono gli infortunati sul posto di lavoro, ben 97.201 i casi che riguardano un danno, anche mortale (276), subito lungo il tragitto per recarsi al lavoro. Il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è giunto attraverso un messaggio inviato al presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Franco Bettoni. Napolitano ha rilevato la necessità di «riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul

lavoro potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative già ora disponibili». «Il fenomenodegli incidenti sul lavoro –ha proseguito il Capo dello Stato – rimane dolorosissimo, inquietante e inaccettabile per una società che voglia dirsi civile. Anche per effetto degli interventi normativi adottati dal Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche e sociali, si è verificata una riduzione del numero delle morti bianche». Napolitano ha invitato poi a non abbassare la guardia. «Il livello di attenzione, di comune sensibilità sociale e civile al tema della

sicurezza nei luoghi di lavoro va dunque tenuto alto –ha affermato -. La battagliacontro gliinfortunie lemalattie professionalipuò esserevinta conuna sempre più solida cultura della sicurezza, con sistematiche campagne di informazione e di sensibilizzazione, con la diffusione di buone pratiche e la valorizzazione degli esempi migliori». Da parte sua il ministro Sacconi ha rilevato che sul fronte degli infortuni del lavoro «la prevenzione e la formazione restano una priorità del governo», così come l’attenzione “al reinserimento nel mercato di quanti ne rimangono esclusi a causa di un incidente». Letizia Bianco

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2 In Italia e nel Mondo


Varese, scoppia la tv, in fiamme l’appartamento

Benedetto XVI canonizza cinque santi e li addita a esempio di vita

Il Papa esorta a prendersi cura degli anziani CITTÀ DEL VATICANO – «Ignoranza, viltà e mancanza d’amore» sono le «nuove lebbre» delle società moderne, e colpiscono «i più poveri e i più piccoli», e in particolare – ha sottolineato ieri il Papa – gli anziani, troppo spesso poveri e soli, e «a volte abbandonati dalle loro stesse famiglie». Solo sei mesi sono passati dall’ultima proclamazione di nuovi santi, e già Benedetto XVI ne ha canonizzato una nuova cinquina, due spagnoli, un polacco, una francese e un belga morto tra i lebbrosi alle Hawaii, esortando a seguirne l'esempio. Ognuno ha la sua storia, e il Papa le ha ricordate ieri una ad una, ma tutti hanno avuto qualcosa in comune: il corag-

gio di «andare controcorrente», seguendo il Vangelo anche a costo di donare la propria vita, rinunciando a se stessi per gli altri. Comportamenti «talora umanamente incomprensibili», ha ammesso, ai quali tuttavia ogni cristiano dovrebbe tentare di avvicinarsi, prendendo le distanze dai beni materiali, tenendo a mente che «è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco nel Regno dei cieli». Capita invece – ha denunciato ieri Ratzinger, 82 anni da poco compiuti e non nuovo al richiamo al rispetto per le persone in età avanzata – che serva una nuova santa, come Marie de la Croix che dedicò la sua vita agli anziani, per ricordare concetti chiari

ma nonscontati. «Lenostre società– ha detto il Papa – «devono riscoprire il posto e l’apporto unico di questo periodo della vita», tenendo conto non solo delle necessità materiali delle persone «rese vulnerabili dall’ età» ma soprattutto della loro dignità. Hanno tutti qualcosa da insegnare, i santi scelti da Ratzinger: da Zygmunt Szsczesny Felinski, arcivescovo di Varsavia ed eroe dell’insurrezione del 1863, agli spagnoli Francisco Coll e Guitart e Rafael Arnaiz Baron, «che invitano i cristiani di oggi a rinvigorire la loro vita interiore». Più volte, poi, il pontefice ha richiamato l’esempio del belga Jozef Damiaan de Veuster, morto di lebbra alle isole Hawaii curando i lebbrosi, al

Il Papa durante la cerimonia

quale ha espresso ammirazione anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Ricordando de Veuster, Benedetto XVI ha affermato che il suo esempio «ci invita ad aprire gli occhi sulle lebbre che sfigurano l’umanità dei nostri fratelli». Domitilla Conte

Inizia dalla Gran Bretagna una missione di cinque giorni in Europa

ANGERA (VARESE)–Il televisore scoppia l'appartamento va a fuoco. È accaduto al settimo piano di una palazzina situata in via De Cristoforis, nel centro di Sesto Calende (Varese). Le fiamme hanno ben presto interessato l'intero alloggio e un denso fumo ha prima invaso la palazzina costringendo all’immediata evacuazione di tutti i presenti, pare una decina di persone in tutto, poi s'è levato verso il cielo fino ad essere visibile a qualche chilometro di distanza, persino dall’Autolaghi. Il rogo si è esteso agli appartamenti sottostanti.

Uccisi 13 ribelli in Waziristan

Pakistan parte l’offensiva Il segretario di Stato Usa da Londra avverte Teheran sul nucleare contro i talebani

Iran, Clinton: «Tempi limitati

LONDRA – Hillary Clinton alza la pressione sull'Iran, segnalando che il tempo del negoziato sul nucleare non è illimitato. «La comunità internazionale – ha detto da Londra, dove ha iniziato una missione di cinque giorni in Europa - non aspetterà all’infinito per vedere la prova che l’Iran è pronto a rispettare i suoi obblighi internazionali». Ovvero, che non sta costruendo ordigni nucleari. Il segretario di Stato Usa ha definito «costruttivo» l'incontro avvenuto il primo ottobre a Ginevra tra l’Iran e le sei potenze che negoziano sul nucleare, ma ha aggiunto che «le parole non bastano». Il ministro degli Esteri britannico David Miliband, che ha incontrato Clinton e poi ha tenuto con lei una conferenza stampa, ha affermato che l’Iran «non avrà un’occasione migliore» per stabilire normali rapporti con il resto del mondo. «Ma deve iniziare a comportarsi come un paese normale», ha aggiunto. La Gran Bretagna e gli Usa sono parte del gruppo dei sei che tentano la strada diplomatica con Teheran. A Ginevra l’Iran ha accettato di consentire agli esperti dell’Onu di ispezionare un nuovo impianto per l’arricchimento dell’uranio nei pressi della città di Qom. Quell'intesa ha per il momento evitato immediate, più dure sanzioni contro Teheran. Ma per Miliband il Paese deve ancora guadagnarsi la fiducia della comunità internazionale: «La storia iraniana di programmi segreti, nascosti... spiega perchè la comunità internazionale non abbia fiducia nelle affermazioni del regime sulla natura pura-

Il capo del Foreign Office, David Miliband e il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, durante la conferenza stampa

mente pacifica del programma nucleare». E sempre in tema di nucleare, i due ministri degli Esteri hanno espresso ieri fiducia sulla capacità del governo di Islamabad e dell’esercito pachistano di garantire la sicurezza dei propri impianti nucleari, all’indomani dell’attacco dei talebani contro il quartier generale delle Forze armate a Rawalpindi. Ma nella conferenza stampa, Clinton ha colto l’occasione per criticare Teheran anche sulla gestione delle proteste che hanno seguito le elezioni presidenziali di giugno, all’indomani delle condanne a morte di tre partecipanti alle proteste.

«La tragedia dell’Iran è che è un paese con una storia così grande, con così tanto da dare al resto del mondo... ma ha paura del suo stesso popolo. Il modo in cui usano prigioni segrete, detenzioni e processi esemplari, riflettono la consapevolezza del malcontento che la gente ha verso la propria leadership», ha detto. Intanto, dopo l’impiccagione ieri mattina di un giovane iraniano condannato per un omicidio commesso a 17 anni l’Italia ha rivolto un appello a Teheran affinchè sospenda le altre esecuzioni, sottolineando – nelle parole del ministro degli Esteri Franco Frattini – che so-

spendere altre esecuzioni avrebbe effetti positivi anche per il negoziato sul dossier nucleare. La salvaguardia della vita umana e dei diritti fondamentali della persona – ha dichiarato Frattini esprimendo profondo sconcerto per l’esecuzione capitale eseguita oggi – costituiscono una premessa necessaria per consolidare il clima di fiducia apertosi con il negoziato sulla questione nucleare di Ginevra. Un negoziato – ha aggiunto – che non può ignorare anche la dimensione dei diritti umani e la condivisione di valori essenziali tra l’Iran e la comunità internazionale. Patrizio Nissirio

NEW DELHI – È di almeno 13 talebani uccisi il bilancio dell’attacco aereo dell’aviazione militare pachistana contro roccaforti terroriste nel Sud Waziristan, nella parte occidentale del paese ai confini con l’Afghanistan. Non è stato confermato ufficialmente da nessunesponente delgoverno,ma questopotrebbe essere il segno dell’inizio dell’offensiva dell’esecutivo di Islamabad contro i talebani, offensiva ampiamente annunciata nei giorni scorsi dal ministro degli interni Rehman Malik e definita «imminente» in una intervista rilasciata in serata dallo stesso Malik a Singapore e rilanciata dalla televisione pachistana Dawn. Gli aerei militari pachistani hanno colpito nelle zonedi Makeene diLadha, nelSud Waziristan. Almeno 13 i talebani uccisi, ma non è escluso che ci siano vittime anche tra i civili. In un’altra operazione parallela, gestita da truppe di locali tribali che appoggiano la guerra dell’esercito di Islamabad contro i terroristi, sono state distrutte alcune roccaforti talebane nella zona di Lakki Marwat a Shami Khel. Anche qui si registrano vittime, secondo la televisione Geo Tv, che però non è in grado di quantizzarle. «Tutte le strade conducono al Sud Waziristan», aveva detto il ministro degli interni pachistano Rehman Malik commentando l'attentato di venerdì a Peshawar (nel quale sono morte 52 persone), «e noi non abbiamo altre opzioni che cominciare una operazione in Sud Waziristan». I talebani del Sud Waziristan, rivendicando l’attentato ad Islamabad alla sede dell’ONU e quello di sabato al quartier generale dell’esercito a Rawalpindi, hanno annunciato attentati nel paese se non si fermerà l’offensiva anti talebana dell’esercito. In Sud Waziristan, c'è il quartier generale dei talebani pachistani, soprattutto di coloro che sono vicini ad al Qaida, in particolare quelli del Tehrik-e-Taliban (Ttp), il gruppo dietro ai maggiori attentati degli ultimi giorni. Guidato fino ad agosto da Baitullah Mehsud, ritenuto anche dietro l'assassinio dell’ex primo ministro Benazir Bhutto, dopo la morte di Baitullah, il Ttp è ora guidato Hakemullah Mehsud, che in una intervista sabato scorso, ha annunciato attentati sempre più cruenti se il governo non ritira l’esercito. Ahmed Buzher

Dissuasori umani a Roma contro la guida pericolosa

Dalla Cina con amore ecco iPartment, casa virtuale

DISSUASORI umani contro la guida pericolosa. Ieri a Roma un tappeto di 5 mila persone disposte in filea 5 metri l’una dall’altra e stese a tempo di musica sull'asfalto in via dei Cerchi, al Circo Massimo, ha manifestato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla strage che ogni anno si compie sulle strade italiane. Il bilancio di incidenti dovuti ad alcol, forte velocità, distrazione ed inesperienza è di5 mila morti l’anno e un milione di feriti. La manifestazione 'Io dissuado', la prima in Europa di questo genere, è stata organizzata dalla Fondazione Ania per lasicurezza stradale, organismo collegato

CASE virtuali abitate da donne virtuali che attendono sulla soglia uomini reali da sposare. Succede in Cina dove impazza iPartment, un gioco a metà tra social network e community diventato talmente popolare da sostuire le normali tecniche di flirting. Se prima le giovani cinesi conoscevano i loro fidanzati tra i banchi di scuola ora li attendono direttamente su iPartment, nome inglese utilizzato per tradurre quello che in cinese suonerebbe meglio come "appartamento dell'amore". Inmezzo milione popolano il sito nato a Taiwan nel 2003, il 60% degli iscritti è formato da don-

Scatti rubati su Twitter all’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. «Servono – ha detto il presidente dell’Ania Sandro Salvati - progetti sistematici a breve, medio e lungo termine, come l'inserimento di un’ora di educazione stradale nelle scuole, più controlli dalle forze dell’ordine».

È UNA delle pubblicazioni più attese per gli amanti delle moda ma soprattutto della bellezza femminile. Ma come ogni anno sui set, e soprattutto sulla modella scelta per la copertina dello Swinsuit Issue di Sports Illustrated, c'è grande riservatezza. In attesa della pre-

sentazione ufficiale del prossimo numero, che avverrà il 9 febbraio, spuntano a sorpresa su Twitter unaseriedi scattirubatidal dietro le quinte. Tra piscine, natura selvaggia e camere d'albergo ci sono le due bellezze Esti Ginzburg e Hillary Rhoda (nella foto).

ne, quasi tutte studentesse e universitarie ma aumenta anche il numero di over 30, per lo più impiegate. Cosa fanno? Riempiono con gli arredi pù moderni l'appartamento vuoto che viene consegnato loro al momento dell'iscrizione e cercano l'amore.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 12 ottobre 2009


4 Primo piano

Lunedì 12 ottobre 2009

Primo piano 5

Lunedì 12 ottobre 2009

I tre candidati hanno illustrato le mozioni davanti ai delegati

Lo scontro politico

Pd, parte la sfida finale

Continua l’offensiva del premier dopo la sentenza sul lodo Alfano

Aperta la convention di Roma. Franceschini superstar di DANIELA NAVI

«Ci stanno sputtanando» Berlusconi a Benevento ne ha per tutti e promette «I pm saranno sottoposti all’esecutivo» di FEDERICO GARIMBERTI

D’Alema «Mozioni? Ce n’era solo una, quella di Bersani»

nale che ha undici giudici di sinistra». Lui non lo dice, ma qualcuno nel Pdl già sostiene che qualcosa potrebbe essere una riforma della Costituzione, magari in senso presidenziale o comunque fare in modo che chi governa possa farlo «per l’intera legislatura». Berlusconi non risparmia nessuno. Non il Pd, accusandolo di non essere democratico e di avere come vero leader Carlo De Benedetti, l’editore del gruppo Espresso che – attacca – con l'azione civile sul lodo Mondadori da 750 milioni di euro ha cercato di intaccare il suo patrimonio e farlo fuori politicamente. Una decisione assunta da un magistrato milanese (Raimondo Mesiano, ndr) sul quale «ne sentiremo venir fuori delle belle». L’ultimo affondo è per la stampa, italiana ed estera, che con «accuse infondate e assurde sputtana me, la democrazia e il Paese».

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Silvio Berlusconi durante il suo intervento alla Festa della Libertà a Benevento. Nella foto della pagina a fianco Rosy Bindi con la t-shirt andata a ruba al Marriot

DALL’ESTERO

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Commenti critici da tutto il mondo LONDRA - Nel giorno in cui il presidente del Consiglio torna ad attaccare la stampa estera («Sta sputtanando l'Italia»), sui giornali domenicali britannici compaiono ancora articoli e commenti molto critici. Particolarmente duro, nei confronti dell'Europa oltreché del presidente del consiglio italiano, il commento dell'Observer. Sotto il titolo «La risposta dell'Europa a Berlusconi è stata la codardia» Nick Cohen ricorda come i paesi europei abbiano superato gli anni del totalitarismo con «convenzioni sui diritti umani e trattati di pace». «Ma lo scambio non vale più. Le dittature dei nostri giorni si presentano in forme diverse, ma quella dominante è un capitalismo di stato o un'oligarchia in cui il capo controlla la cosa pubblica e le sinecure che ne derivano. Non si può parlare di dittature in senso stretto. I capi tollerano le elezioni a patto che i risultati possano essere manipolati e permettono le critiche, basta che non raggiungano le masse». Cohen sta parlando «non della Russia di Putin o del Venezuela di Chavez, ma dell'Italia di Berlusconi». I tentativi dei socialisti europei di portare a Strasburgo il tema del rotten state italiano si sono scontrati contro la mediazione dei conservatori. «Il silenzio dell'Europa democratica su Berlusconi - conclude l'Observer mette seriamente a rischio la sua abilità di ergersi contro qualsiasi tipo di politica corrotta in Europa. Per la prima volta nella sua storia,

L’Observer se la prende con l’Ue: «Codardi» e si chiede ironicamente se sarà lui il candidato al premio Nobel per il 2010 la reputazione dell'Europa come forza del bene appare precaria». Sempre sull'Observer, una breve nota satirica legata alla vittoria del Nobel per la pace da parte di Barack Obama. Il presidente Usa, si legge nell'editoriale del domenicale, ha un'opportunità per mettere a tacere i critici: «Garantire a Berlusconi, il più perseguitato di tutti i tempi, asilo politico negli Usa. Ma perché fermarsi qui? Berlusconi dice di non sentirsi inferiore a nessuno nella storia. Un candidato per il premio Nobel 2010?». Torna sulle vicende giudiziarie del premier italiano anche il Sunday Times. In un lungo e approfondito articolo sulla sentenza

Mills - l'avvocato condannato a 4 anni e mezzo per essere stato corrotto dal premier per prestare falsa testimonianza - Camilla Long ricostruisce passo passo le frequentazioni tra il premier e l'avvocato. Il quale «dovrebbe languire in un carcere italiano invece di starsene languidamente sdraiato sul divano... Dovrebbe? Chi lo sa. La giustizia italiana è così tortuosa che sembra che Mills non dovrà andare in prigione finché due appelli non siano completati... Per il momento è libero dall'amo. Forse lo stesso non si può dire del suo compare Berlusconi».

IL CASO Il “Giornale” rivela: «Napolitano aiutò a scrivere il lodo Alfano» ROMA – «Parti del testo del Lodo Alfano furono scritte da un consigliere giuridico di Napolitano» nell’ambito di un «patto tra gentiluomini» grazie al quale Berlusconi accettò di rinunciare a parte del decreto sulla sicurezza «in cambio del ritorno dell’immunità». Lo ha scritto ieri «Il Giornale» in un articolo del suo direttore, Vittorio Feltri (nella foto). Nell’estate del 2008, scrive Feltri, «i funzionari di Napolitano dissero: 'non preoccupatevi, sistemeremo noi il testo del Lodo in modo che non trovi ostacoli alla Consulta. Vi garantiamo, passerà'. Inoltre il Quirinale si impegnò affinchè l’opposizione non ritardasse l’iter alle Camere». Ma «così non è stato», scrive Feltri, «ed io ho l'impressione che il capo dello Stato non desideri imbattersi nel Presidente del Consiglio perchè un pochetto imbarazzato. Nei suoi panni, dato l’accaduto, lo sarebbe chiunque».

Dopo la dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Alfano, continua la giornalista britannica, «Papi tornerà processo per corruzione e truffa fiscale. O no?». Il Sunday Times rincara poi con un secondo articolo, sempre dedicato alle vicende del premier italiano: «Le speculazioni sulla sua vita privata continuano... Le sfortune politiche del generalmente esuberante Berlusconi sembra lo stiano trascinando al fondo».

LA CURIOSITÀ

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Pierluigi Bersani stira i muscoli

che era «ovvio che l’entusiasmo delle minoranze si facesse sentire di più». In effetti, la platea dell’assise era costituita dai delegati eletti dai circoli, quindi con una percentuale maggiore a favore di Bersani. Ogni mozione, poi, ha invitato 85 ospiti. Dunque i 'tifosi' erano equamente suddivisi. La linea di Bersani è chiara, spiegano: lui ha voluto fare «un discorso all’Italia» perchè pensa all’alternativa di governo, ha volutamente parlato di cose da fare, di riforme e di obiettivi. Ha parlato poco di Pd e poco anche di Berlusconi perchè, fanno notare ancora, non vuol cercare la pancia del partito e l’applauso facile; ma anche perchè pensa che «le spallate non servono». Secondo Bersani c'è bisogno di un cambiamento del partito e anche della sua leadership, poco spazio alla retorica e al populismo. E nonostante gli applausisiano statimenoemeno 'caldi'rispetto a quelli per Franceschini, Bersani - assicurano – è forte del risultato ai congressi, con 20 punti di vantaggio sull'attuale leader, ed è convinto di diventare segretario il 25 ottobre, alle pri-

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LA SCHEDA

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Tutti in piedi per la Bindi Ma il vero voto è il 25 di ALESSANDRA CHINI ROMA – Più dei tre candidati alla segreteria sono Giorgio Napolitano e Rosy Bindi a scaldare i cuori dei delegati della Convenzione del Pd. Il presidente della Repubblica e la vicepresidente della Camera incarnano per i mille delegati il simbolo di chi ha saputo mettere un argine alle intemperanze del Cavaliere. Mentre in sala in molti stanno commentando e biasimando l'articolo del 'Giornale' su Napolitano e il lodo Alfano, partono i lavori. E il primo lungo applauso è per il capo dello Stato. «So di parlare a nome di tutti noi – dice dal palco Anna Finocchiaro – e di tutti i nostri iscritti, militanti ed elettori impegnati, ovunque presenti nel nostro Paese nel rivolgere oggi, in una giornata importante per il Pd, un saluto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cui persona, al cui ruolo e al cui impegno quotidiano guardiamo con rispetto profondo per il modo in cui interpreta, onorando le sue funzioni, i valori essenziali dell’unità nazionale e della fedeltà alla Repubblica, per il rigore con cui osserva e difende la Costituzio-

ne italiana». La presidente dei senatori del Pd non fa nemmeno in tempo a finire la frase che in sala scoppia un fragorosissimo applauso e i presenti sono tutti in piedi. Più tardi lo stesso presidente della Repubblica ringrazierà con un messaggio. «Ringrazio vivamente il Congresso del Pd –dice –per il saluto rivoltomi e auspico il più ampio consenso tra le forze politiche per un sereno svolgimento della vita istituzionale nel Paese». Stessa scena pochi minuti dopo per Rosy Bindi che «con 7 parole –dice sempre la Finocchiaro – ha dato all’Italia il senso del valore e della dignità che tutto il Pd riconosce e garantisce alle donne italiane». Sette parole, quelle pronunciate dalla Bindi a 'Porta a Porta' in replicaal «più bella che intelligente» di Berlusconi che due esponenti del Pd, le prodiane Sandra Zampa e Marina Magistrelli, hanno pensato di stampare su una maglietta. Le t-shirt grigie con la scritta 'Non sono una donna a sua disposizione' sono il gadget che va più a ruba dell’assemblea. In vendita in tavolino del Marriot Hotel finiscono poco dopo l'inizio dei lavori.

Applausi anche per Napolitano

PRIMA il congresso di ieri e poi le primarie il 25 ottobre. In realtà il primo appuntamento avrebbe dovuto sancire i tre nomi in vista delle primarie. Il fatto che i nomi, fin dall'inizio, non siano andati oltre la terzina, avrà come conseguenza che l'11 ottobre andranno in scena solo i tre discorsi dei candidati. Alle primarie andranno i candidati che hanno ricevuto maggiori consensi, purché abbiano ottenuto almeno il 5% dei voti. Per votare basta semplicemente registrarsi il giorno del voto all'albo degli elettori e pagare un contributo di 2 euro. Ma non è detto che le primarie scriveranno la parola fine alla scelta del leader. Se nessuno candidato otterrà la maggioranza assoluta, la scelta toccherà ai membri dell'assemblea nazionale (eletti attraverso le primarie, sulla base di liste collegate ai candidati a segretario nazionale), con un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di membri dell'assemblea. Lamaggior partedeinomi noti del Pd è schierata con Bersani. A partire da Massimo D'Alema, suo primo sponsor (peri criticiuna presenza troppo ingombrante).

Ed ancora ex ministri come Enrico Letta e Rosy Bindi, nomi storici della sinistra come Anna Finocchiaro e Livia Turco. Molti i sostenitori tra gli amministratori sia regionali (per esempio i governatori della Toscana e dell'Emilia Romagna, Martini ed Errani) che locali (il sindaco di Napoli, Russo Iervolino). Intorno a Franceschini si raggruppa la pattuglia degli ex popolari, a partire da Franco Marini. Ma anche ex ds come Piero Fasssino e Cesare Damiano. Anche Walter Veltroni, di cui Franceschini è stato numero 2 ai tempi della segreteria non fa mistero del suo appoggio. Più sfumato quello di Francesco Rutelli che lo condiziona ad una serie di paletti precisi. Infine Debora Serracchiani, che proprio in faccia a Franceschini elencò tutti i difetti del Pd. Una performance mediatica che le valse il posto di eurodeputata (conquistato con una valanga di voti). Ignazio Marino può contare sul sostegno di Pippo Civati, volto noto dei giovani del Pd, sull'appoggio di Felice Casson, ex pm ora parlamentare. Ed anche su nomi noti del giornalismo come Miriam Mafai e della cultura come Stefano Rodotà.

Chiunque può votare bastano 2 euro

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BENEVENTO – «Non finirà come nel '94». L'obiettivo di Silvio Berlusconi è chiaro: impedire che «frange politicizzate della magistratura», con l’ausilio di una Corte costituzionale «di sinistra» e di una stampa che «sputtana il Paese», disarcioni chi è stato eletto «dalla volontà popolare». Anche su come raggiungere questo risultato il premier è netto: riformare la giustizia, separando i giudici dai pm; cambiare le norme sulle intercettazioni e forse, visto che non lo dice esplicitamente, ritoccando la Carta costituzionale. Se tutto questo avrà un seguito, quello di Benevento non sarà un discorso qualsiasi, ma l’annuncio di una svolta nella volontà di «riforme radicali» per il Paese. Forse non è un caso che Berlusconi decida di lanciare la sua offensiva in un comizio davanti ai suoi sostenitori in occasione della Festa del Pdl organizzata dalla giovane deputata Nunzia De Girolamo. Così come non sembra casuale la concomitanza con la convenzione nazionale del Pd. Che qualcosa bolla in pentola lo si capisce fin dalla premessa del Cavaliere: «Varrebbe la pena fare una profondissima riflessione» su ciò che sta accadendo in Italia, sui rapporti tra istituzioni e magistratura. Forse, aggiunge con un tocco di teatralità, «non siamo ancora pronti, ma lo dovremo fare». Di certo, prosegue, «non credo sia normale che al presidente del Consiglio si rivolgano improperi, insulti e infamie». Poi un richiamo a Tangentopoli, al tempo in cui «l'intervento della magistratura fece fuori tutti i protagonisti della politica». Oggi, aggiunge, «di diverso c'è il consenso del 68% degli italiani e il fatto che esista il Pdl». Il premier divaga: parla di nucleare, di Libia, sicurezza e immigrazione. Ricorda l’Italia «buona e generosa» dei vigili del fuoco e dei volontari che hanno aiutato l’Abruzzo e la paragona a quella di chi grida «vergogna e assassini». Un implicito riferimento alle contestazioni di sabato a Messina. Annuncia di voler introdurre il quoziente familiare con i ricavati della lotta all’evasione ed un piano per la costruzione di nuove carceri. Quindi torna al fulcro del suo ragionamento che è ben altro. Per spiegare dove vuole arrivare, il Cavaliere parte da lontano. Per la precisione dal '94. Ricorda l’avviso di garanzia durante il vertice di Napoli, il tradimento di Umberto Bossi convinto da Oscar Luigi Scalfaro ad abbandonare la maggioranza e la conseguente caduta del governo. Oggi, denuncia, «stanno cercando di fare la stessa cosa», ma «il governo porterà a termine la legislatura». Nel farlo, promette, farà la riforma della giustizia penale che è già pronta e prevede la separazione di giudici e pm. Del resto, aggiunge citando Francia e Gran Bretagna, «in moltissime democrazie i pm sono sot-

toposti all’esecutivo». L’altra cosa da fare è eliminare «quella patologia tutta italiana» che sono le intercettazioni telefoniche, poichè in Italia «il diritto alla privacy è calpestato» e per questo «permetteremo le intercettazioni soltanto in presenza di reati gravi». Riforme che il governo aveva rinviato in attesa del pronunciamento della Consulta sull'immunità temporanea delle alte cariche dello Stato. Quel lodo Alfano, bocciato dall’Alta Corte, contro la quale il Cavaliere si scaglia: ha «smentito se stessa», assumendo un «comportamento sleale» nei confronti del Parlamento. Così, prosegue, «non si può continuare e qualcosa dovremo pur fare perchè non si ritorni alla situazione del '92-'93» e cioè a «un popolo che non conta niente, a una democrazia che non è più tale e ad un Parlamento sottoposto ad organismi politici come la Corte costituzio-

ROMA–Partita all’ultimoapplauso. La sfida tra i tre candidati alla segreteria del Pd, ma forse è più esatto dire tra i due contendenti in testa, Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini, si gioca anche su questo. Alla convenzione nazionale del Pd al Marriot Park Hotel gli sfidanti hanno illustrato le loro mozioni e alla fine si dicono tutti molto soddisfatti, anche Ignazio Marino, e molto contenti. Ma gli applausi hanno segnato la differenza: parecchi per l'attuale segretario, soprattutto quando definisce Silvio Berlusconi «un ominicchio» per le parole usate nei confronti di Rosy Bindi. In ambienti del segretario non si nasconde la soddisfazione per come è stato accolto l’intervento fatto quasi a braccio. Franceschini ha lavorato sabato da solo al testo e ieri è stato l'unico a presentarsi al Marriott Park Hotel con una manciata di fogli di appunti, mentre Bersani e Marino hanno fatto affidamento su un testo scritto. Franceschini, assicura chi gli sta vicino, più volte ha saputo cogliere gli umori di una «platea difficile» soprattutto quando ha parlato di «un’opposizione intransigente» e convincere i delegati che non considera gli iscritti «un fatto residuale». E alla fine Franceschini è stato applaudito 38 volte, spesso così forte da doversi fermare, e «applaudito da tutti», hanno sottolineato le stesse fonti. Dunque quello che trapela è un giudizio «molto positivo». Ma, secondo quanto si apprende, Bersani non si lascia intimidire da quella che invece definisce «una claque evidente» mentre il partito, pensa l’ex ministro del governo Prodi, non ha bisogno di supporter ma di persone che tornino a ragionare, cosa fatta poco negli ultimi due anni, fanno notare polemicamente. Bersani, insomma, non si è fatto impressionare e chi gli è vicino sostiene

marie. Da oggi il terreno dello scontro si sposta in Campania: Franceschini sarà a Salerno, prima di spostarsi in Calabria, e Bersani sarà a Napoli. Per entrambi è l’inizio di una campagna serrata di due settimane in vista delle primarie. Soddisfatto anche Ignazio Marino che da outsider, fuori da logiche di appartenenza, ha raccolto molti consensi e applausi. Quando ha ribadito la necessità della laicità come «metodo irrinunciabile», quando ha invitato i dirigenti a non litigare e ha chiesto più rigore e garanzie nel tesseramento. Marino, dal canto suo, sembra avere apprezzato soprattutto Franceschini. «Anche Dario è stato bravo», si è lasciato sfuggire alla fine. Il senatore ha raccontato di avere avvicinato il segretario alla fine del discorso e di avergli detto: «Se fai ancora un piccolo sforzo e riconosci le unioni civili e l’adozione per i single potrai legittimamente iscriverti alla mozione Marino». Sconfitte poi le cassandre che avevano pronosticato una platea mezza vuota. Le oltre mille sedie rosse e oro erano tutte piene e affollati anche i corridoi laterali. Sono mancati i padri nobili: Romano Prodi e Walter Veltroni. I due «ex» hanno inviato messaggi in grande sintonia tra loro. L’ex presidente del Consiglio ha invocato un «partito forte per risvegliare l’Italia» e l’ex segretario del Pd si è augurato che dal dibattito e dalle primarie «esca un partito rafforzato». C'era invece Massimo D’Alema, su cui Franceschini ha puntato il dito durante l’intervento. «A D’Alema voglio dire che i primi a rispettare il voto delle primarie saranno proprio gli iscritti che continueranno ad amare il nostro partito», ha detto il segretario dal palco. Tranchant alla fine il giudizio dell’ex ministro degli Esteri: «Onestamente mi pare che l’unico progetto politico che è stato presentato è quello di Bersani. Per il resto, abbiamo sentito tante osservazioni giuste, qualcuna meno», ha detto. Un commento che nell’entourage di Franceschini non è passato inosservato.


6 Primo piano

Lunedì 12 ottobre 2009

Primo piano 7

Lunedì 12 ottobre 2009

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Bersaglieri nei Sassi

CURIOSITÀ DALLO “SFILAMENTO”

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Omaggio di un panificio cittadino alla bella manifestazione

C’è anche una nuova pagnotta dedicata ai cappelli piumati

Dai rioni di tufo al piano, la kermesse e il ricordo del colonnello Binetti

di MICHELANGELO FERRARA

Matera si sveglia con la Fanfara Uno dei corpi più amati dell’esercito riempie di gioia la domenica in città di FRANCESCO CALIA

difficoltà. L'usuale passaggio di corsa dalla piazza, ha seguito le parole dello speaker, che ha giustamente reso merito al compianto Binetti, dal quale oggi prende il nome la sede dei bersaglieri di Matera, con la Fanfara di Palermo in testa. Guidati dal Caporal Maggiore Giacomo Monticelli del VI Reggimeto Bersaglieri, da poco rientrato dalla missione in Kosovo, i bersaglieri siciliani con a capo il presidnete Giacomo Alfano, hanno effettuato un piccolo concerto, coronamento di quello svolto anche nella serata di sabato nell'auditorium del Conservatorio di Matera, strappando lunghi ap-

plausi. Poi, di seguito il trionfale arrivo in piazza è stato eseguito anche dalle altre Fanfare, ognuna a capo della propria regione d'appartenenza. Tanti anziani bersaglieri in pensione, ma tanti giovani, che sottolineano l'ottimo ricambio generazionele che il corpo vive in questi anni, senza cedere il passo alle nuove figure professionali in ambito militare. Un commosso Tonio Epifania, presidente della sezione di Matera, ha commentato al termine dello sfilamento la tre giorni del primo Raduno Bersaglieri del Sud: «Vorrei iniziare a commentare

hanno sempre più bisogno di sentirsi uniti. Il bagno di folla ci ha fatto sentire di famiglia e la visita della città è stata incantevole per il suo valore storico». La Fanfara di San Giovanni Rotondo è stata l'ultima a lasciare la città dei Sassi e insieme agli organizzatori dei reparti di Caserta, Napoli ed Eboli (Sa) hanno espresso il desiderio di ritornare nella città deiSassi magariper unultimo dell'anno. La festa è finita e ha smesso anche di piovere, per tutti rimane da visitare la città con i suoi antichi rioni in tufo e il tricolore festante delle bandiere che difficilmente saranno ammainate. matera@luedi.it

La nascita del Corpo e il primo battesimo del fuoco nel 1848

Alcune immagini dello “sfilamento” dei Bersaglieri tra i rioni di tufo, dove è stato ripescato anche un vecchio Topolino Fiat, simbolo del periodo della Prima Guerra Mondiale. Nelle stradine dei Sassi hanno sfilato le Compagnie ben rappresentate di tutto il sud Italia. Qui a sinistra la rappresentanza istituzionale materana e (a destra e sinistra) due giovanissimi Bersaglieri (tutte le foto sono state scattate da Videouno)

Mauro Binetti, che ha regalato alla sezione di Matera la nuova sede, rimessa a nuovo. Il colonnello materano, nato a Matera il 21 gennaio del 1989, ha subìto una mutilazione in occasione del primo conflitto mondiale, vivendo poi sino al 1965 con grande spirito combattivo, tanto da far riportare sulla sua lapide una frase importante che esordisce dicendo: “Qui non dorme ma riposa Mauro Binetti” e che conclude con “classe 1989, classe di ferro”, che identificano il personaggio del colonnello come un vero bersaglierie, sempre in prima linea e pronto ad affrontare direttamente tutte le

“bella giornata”. Non mancavano i venditori di foulard e bandierine, mentre il forno “La casa del pane”, che dispensa ricette da preparare con il buon pane di Matera, ha avuto l'originale idea di preparare il “Pane del Bersagliere”a base di spinaci, ricotta, patate e grano. «Mi complimento per l'organizzazione e per il calore umano ricevuto dai materani ha dichiarato Salvatore Tricarico- presidente dell'Associazione “Pasquale Dragano” (caporale maggiore dei bersaglieri deceduto il 24 giugno 1999 durante la missione di pace in kosovo) di San Giovanni Rotondo. Ho visto tanto entusiasmo intorno a i militari, che

L’intuizione di La Marmora IL Corpo dei Bersaglieri (oggi specialità della fanteria), nacque il 18 giugno deI 1836, per volontà del capitano Alessandro La Marmora. L’ufficiale presentò al re Carlo Alberto uno studio intitolato: “Proposizione per la formazione di una compagnia Bersaglieri”; il sovrano accolse la proposta e, con regio decreto del 18 giugno 1836, autorizzò la creazione della prima Compagnia del Corpo dei Bersaglieri. La Marmora voleva formare reparti celeri di carabine, che dovevano avere una notevole possibilità di rapidi spostamenti caratterizzati da un fuoco preciso e utile alle piccole distanze; in poche parole, l’intento era quello di avere a disposizione reparti di fanteria celere. I bersaglieri dovevano avere grande resistenza alle fatiche, per effettuare tanti e rapidi spostamenti, ottima mira con la carabina e intelligenza per trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto. La Marmora riassunse in un decalogo l’istruzione e

questa manifestazione da ieri -ha detto Epifania- quando all'auditorium del Conservatorio ho ricevuto diversi premi e, al momento del discorso, sono rimasto immobile, senza riuscire al termine delle premiazioni ad effettuare il dovuto discorso. Questo per sottolineare l'emozione che mi ha preso e reso felicissimo per aver portato a Matera una manifestazione di questo livello, anche se non nego il sogno di poter vedere un giorno un raduno nazionale nella nostra città, con oltre 100mila persone a sfilare». matera@luedi.it

Il generale Alessandro La Marmora storico padre dei Bersaglieri

l’educazione bersaglieresca: 1) Obbedienza; 2) Rispetto; 3) Conoscenza assoluta della propria carabina; 4) Molto esercizio di tiro; 5) Ginnastica di ogni genere fino alla frenesia; 6) Camerati-

smo; 7) Sentimento della famiglia; 8) Amore al re; 9) Amore alla Patria; 10) Fiducia in sè fino alla presunzione. Poco dopo la loro costituzione, i Bersaglieri furono armati di una speciale

carabina ideata e fatta costruire appositamente che aveva il vantaggio, rispetto a quelle in uso, di essere più leggera e di avere un tiro più celere. L’anno successivo, nel 1837, fu costituita la II compagnia Bersaglieri. Nel 1848, all’atto della guerra contro l’Austria, le compagnie diventarono 6 più una settima di volontari studenti. Queste 7 compagnie erano suddivise in 2 battaglioni, il primo di 4 compagnie, con quella dei volontari, il secondo di 3. Il battesimo del fuoco per il neonato Corpo del re fu la Campagna del 1848-49. La guerra del 1848 fu l’occasione per dimostrare la sua attitudine al combattimento. E fu proprio in quella occasione che la scelta di La Marmora, rimasti gravemente ferito in battaglia, si confermò un’ottima intuizione per il valore che i suoi nuovi militari riuscirono a dimostrare pur essendo rimasti senza comando.

IL FILM

LE FANFARE in piazza hanno concluso a ritmo di musica lo “sfilamento” del Raduno Interregionale sud Italia intitolato “Piume al vento”. Per la prima volta a Matera, i bersaglieri di tutto il Meridione hanno regalato un grande spettacolo e divertimento per il folto pubblico presente. Una mattinata vissuta appieno dai militari di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Molise e Basilicata, in giro per la città sin dalle prime ore. Infatti, è stato proprio il suono delle Fanfare a dare il buongiorno ai materani nella prima parte della mattina, con l'arrivo di tutti i partecipanti alla manifestazione, al termine se ne sono contati circa 6.000. Successivamente, presso la chiesa di San Pietro Caveoso si è celebrata la santa messa, che ha preceduto la partenza per lo sfilamento verso piazza Vittorio Veneto. Passando per via Madonna delle Virtù, via Gattini e via Cererie, per continuare su via Annunziatella e concludere il tratto di via XX Settebre ed entrare in maniera trionfale in piazza Vittorio Veneto. Durante la sfilata grande è stata la partecipazione e intensi i momenti che i militari dai cappelli piumati hanno regalato alla folla, con brani classici del repertorio bersaglieresco suonati rigorosamente di corsa, storica modalità di spostamento dei militari dal cappello con piume di gallo cedrone. Prima dell'arrivo in piazza dello sfilamento, dal palco accanto alla tribuna delle autorità è stata letta una breve storia del Corpo dei bersaglieri (se ne può leggere una sintesi nella pagina a fianco), che ha ricordato i fasti del Corpo, considerando anche gli interventi più recenti. Inoltre, è stata presentata la figura del colonnello

Foto ricordo con i bersaglieri nel giorno del sì (foto Vidoeuno)

L’orgoglio del Tricolore

Striscioni di benvenuto ovunque

La Puglia in pole position

Generazioni a confronto

La fede prima di tutto

Le star della piazza

UNA bandiera dispiegata in mezzo a una compagnia di Bersaglieri nei Sassi. Un’immagine simbolo della bellissima manifestazione tra i rioni. Tra gli obblighi stilati dal generale La Marmora c’era anche l’amore della Patria.

LA città ha accolto con molto calore e partecipazione le allegre brigate dei Bersaglieri provenienti da tutto il sud Italia e ieri tra i rioni di tufo per celebrare la loro gloriosa storia e ricordare il loro valore a tutti.

E’ stata una giornata particolare per i Bersaglieri, perchè proprio ieri si è toccato il culmine della partecipazione. Qui sopra le insegne della sezione cittadina di Turi, proprio la vicina Puglia è stata maggiormente rappresentata.

GRANDE la partecipazione anche dei più piccoli a questa manifestazione, che ha segnato un punto di continuità tra giovani e vecchie generazioni legate al mitico cappello con le piume di gallo cedrone.

LA messa dedicata ai Bersaglieri e celebrata nella chiesa di San Pietro Caveoso, ieri mattina, dall’arcivescovo Ligorio conferma anche la grande fede cattolica del Corpo, nato e cresciuto con i genuini valori dell’Italia gloriosa.

ALCUNE figure hanno segnato con forza l’orgoglio dei Bersaglieri in città. Merito della loro storica presenza, tradottasi in assidua partecipazione alla tre giorni, faticosa ma gratificante, conclusasi nella tarda mattinata di ieri.

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E' la piazza delle grandi occasioni. Due ali di folla hanno accolto le Fanfare dei Bersaglieri. Migliaia le piume al vento (gli organizzatori parlano di settemila presenze) che hanno svegliato la città al suono delle Fanfare che hanno percorso gli antichi rioni in tufo. Il tratto di strada tra Porta Pistola e via Madonna delle Virtù con tutte le sezioni partecipanti, le Fanfare, le maxi bandiere italiane, le biciclette della prima guerra mondiale e le persone ai balconi delle abitazioni hanno dato un tocco di colore a quanti hanno ammirato lo spettacolo da Sant'Agostino. Alle dodici in punto le fanfare sono arrivate in via XX Settembre per suonare a passo di corsa ( nonostante la pioggia ha reso pericolosa la pavimentazione di piazza Vittorio Veneto), tra i gonfaloni delle grandi occasioni e il suono delle fanfare dei Bersaglieri che ha destato brividi e momenti di autentica emozione. Una leggera pioggia ha scoraggiato una parte di cittadini; altri invece non si sono arresi e solidali con i Bersaglieri hanno sfidato la pioggia. Gli associati della sezione “Mauro Binetti”di Matera, per dovere di ospitalità, hanno sfilato per ultimi in una splendida ed emozionante festa dei militari piumati. La piazza è stata in parte transennata come nelle grandi occasioni colorate dalle bandierine nelle mani dei più piccoli. Nonostante i settantasette anni e gli acciacchi di salute, non si è risparmiato Francesco Paolo Cristallo, che a cinquantaquattro anni dal congedo presso il 1^ Reggimento Bersaglieri di Roma ha voluto essere presente questa


24 ore in Basilicata

LunedĂŹ 12 ottobre 2009

La sera della scomparsa una Panda è passata a prenderlo: dentro i 2 amici sospettati di omicidio

Il giallo Bevilacqua in un’auto Giuseppe e Raffaele sono stati gli ultimi a vederlo vivo. Il mistero della lettera LAURIA - Quella Panda 4x4 verde era l'auto che strombazzava sotto casa di Nicola Bevilacqua la sera in cui è scomparso. Gli investigatori della Squadra mobile di Potenza l'hanno trovata e sequestrata. Il sospetto è che in quella vecchia Panda, quella sera del 2003, Nicola sia salito vivo e sia sceso morto. Secondo gli investigatori era l'auto con cui Giuseppe e Raffaele, i due amici di Lauria, sospettati di omicidio, erano andati a prenderlo sotto casa. I due sono stati gli ultimi a vederlo vivo. A Lauria, di notte, non passa inosservata un’auto che strombazza. NĂŠ due persone che urlano ÂŤscinn’, scinn’ (Scendi, scendi). Anche se è casa di "Cocola" (cosĂŹ era soprannominato Bevilacqua, perchĂŠ da bambino non pronunciava bene il suo nome), dove, raccontano, c'era un via vai a qualsiasi ora. Nicola era uno zingaro, ma non andava piĂš in giro. Ormai lui e la sua famiglia, di origini cosentine, erano residenti a Lauria, nel centro storico, rione inferiore. Non aveva delle belle amicizie. Frequentava qualche piccolo spacciatore, qualche delinquente della zona di Castrovillari. E in compagnia di certa gente non è difficile trovarsi nei guai. Lui a volte i guai se li cercava. Beveva. A volte esagerava. E spesso finiva nella caserma dei carabinieri di via provinciale della melara. Nel suo fascicolo personale sono raccolte le segnalazioni che ha collezionato sin da ragazzino. Qualche rissa, quando era sbronzo, e qualche furto, quando era a corto di soldi. Come quando cercò di organizzare una rapina in un ufficio postale. Lo raccontarono i suoi due amici ai carabinieri qualche giorno dopo la scomparsa. Dissero, ognuno a modo suo, che se erano andati a prenderlo a casa a quell’ora era perchĂŠ stavano preparando la rapina. Qualche sospetto gli investigatori giĂ ce l’avevano. Poi, però, è arrivata una lettera. ÂŤSorella mia, stai tranquilla, sto beneÂť. Firmato Nicola Bevilacqua. La sorella di Nicola la portò ai carabinieri. E i carabinieri la inviarono in procura, a Lagonegro. Ma era troppo poco per ipotizzare l'omicidio. FinĂŹ con gli altri documenti nella polvere dell'archivio. E invece era importante

Nicola Bevilacqua, scomparso nel 2003

quella lettera. PerchÊ l'indirizzo non era esatto. E Nicola sapeva bene dove abitava sua sorella. Quella lettera porta la firma dell'assassino. Chi, altrimenti, avrebbe avuto interesse a mandare una lettera spacciandosi per Nicola? La tesi dell'allontanamento volontario era perfetta. Anche perchÊ lui, qualche anno prima di sparire, aveva rilasciato un'intervista all'Eco di Lauria, sostenendo che sarebbe andato a Ragusa. C'è chi dice che lÏ aveva dei parenti. Chi, invece, che sarebbe andato in una comunità . Ma dopo quell'annuncio non è partito. E' rimasto a

Lauria. E la sua situazione economica e sociale è peggiorata. Cosa c'è dietro l'omicidio non è ancora noto. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lagonegro Francesco Greco, intanto, ha disposto il sequestro della Panda verde. ÂŤIl proprietario - precisano gli investigatori - non c’entra nulla con il delittoÂť. La Panda, infatti, era stata venduta poco tempo dopo l'omicidio. Era intestata a un parente di Bevilacqua. Chi l'abbia data in mano ai presunti assassini stanno cercando di scoprirlo gli investigatori. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it

IN BREVE

Pd, si chiudono le liste. Restaino al “Don Bosco�

Dec, oggi terza tappa a Moliterno

Lasme, incontro al Ministero

IL PARTITO democratico di Basilicata chiude la sua prima fase congressuale, dedicata agli iscritti. Da oggi si apre la fase conclusiva, con l’avvio della campagna vera e propria delle primarie: è oggi, infatti, il termine ultimo per la presentazione delle candidature delle liste collegate ai candidati a segretario, da cui partiranno gli ultimi giorni che porteranno al 25 ottobre, data in cui tutti gli elettori ed i simpatizzanti potranno partecipare al voto per la scelta dei propri rappresentanti negli organismi dirigenti del partito. Intanto oggi, a partire dalle 18 nel cineteatro "Don Bosco", la mozione regionale del Pd "Franceschini-Restaino", presenta la candidatura alla segreteria regionale di Erminio Restaino. Alla serata, parteciperanno Margiotta, Santarsiero, Giuzio e Latorraca.

I DIRIGENTI dei “Democratici e Cattoliciâ€?incontrano i simpatizzanti e la cittadinanza della Val D'Agri e della Valle del Sauro. Tocca a Moliterno accogliere la manifestazione “Il nostro futuro è la Basilicata‌pensiamoci beneâ€?, iniziativa organizzata dal movimento politico DeC, che oggi celebrerĂ la sua terza tappa. Parteciperanno all'incontro, Rocco Orlando, segretario cittadino DeC di Moliterno, Aurelio Pace, coordinatore provinciale, Carmine Lombardi, vice segretario regionale DeC, nonchĂŠ dirigenti e simpatizzanti dell'area. L'appuntamento è per le 19 presso il Cine-teatro Bar Pino. Il segretario regionale, Roberto Falotico che concluderĂ l'evento spiega come ÂŤquesta manifestazione itinerante ha dimostrato fin ora la soliditĂ del sano rapporto fra cittadini e movimentoÂť.

OGGI a Roma, al ministero per lo Sviluppo economico, è previsto l’attesoincontro per discutere della situazione dei lavoratori Lasme. L’azienda dovrebbe, in questa sede, formalizzare le sue proposte, ovvero mantenimento del presidio lavorativo a San Nicola di Melfi e trasformazione del provvedimento di cassa integrazione straordinaria in ordinaria. Una speranza, quindi, per i lavoratori che avrebbero qualche certezza in piĂš di poter tornare al lavoro dopo il periodo di cigo. ÂŤAbbiamo condiviso con rispetto, con partecipazione e in prima linea - dice Giuseppe Giordano, della segreteria regionale UGL metalmeccanici della Basilicata - per tutto ciò che si poteva fare a sostegno dei 174 lavoratori della Lasme di Melfi fino alla scelta di scioperare, ma restiamo convinti che questo sia il momento giusto per chiudere questa vertenzaÂť.

segue dalla prima Le carte di questa vicenda furono anche utilizzate da Luigi De Magistris che ne fece il pilastro della sua inchiesta nota come “toghe lucaneâ€? che si è conclusa di recente con una specie di archiviazione tombale. Un clamoroso flop dell'attuale europarlamentare dell'IdV che aveva ipotizzato fantasiosi comitati d'affari, poi puntualmente smentiti dal collega magistrato che ha preso in mano e continuato il suo lavoro. Una vicenda che ha avuto una evidenza mediatica enorme, in cui le persone coinvolte sono state sbattute in prima pagina come il classico mostro per settimane e settimane. Non ci risulta che Filippo Bubbico e Vito De Filippo, messi sotto il torchio giudiziario e mediatico, abbiano mai parlato di complotto o abbiano mai attaccato i magistrati che li indagavano. Hanno sempre manifestato dignitĂ , rispetto per il lavoro degli inquirenti a cui hanno solo chiesto -semmai- di fare presto. Uno stile e un atteggiamento rispettoso delle diverse competenze che non è lonta-

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UNA QUESTIONE DI STILE namente paragonabile a quello iroso e vendicativo a cui ci ha abituato da anni il premier e i suoi ultras, ogni qual volta la magistratura si è accinta a fare il proprio mestiere in presenza di notizie di reato che lo riguardano. Ogni volta strilla e urla, accusa di complotto e recita della parte del perseguitato. Eppure le vicende con cui si è cercato di colpire negli anni la credibilità della classe di governo lucana sono state numerose è molto insidiose. Spesso sono state accompagnate da vere e proprie campagne di stampa su organi nazionali e che hanno avuto casse di risonanza persino nei massimi telegiornali. Chi sapeva di essere innocente avrebbe potuto reagire con veemenza, alzare la voce, nel sentirsi ingiustamente accusato. E invece no. Hanno preferito mantenere un corretto profilo istituzionale ed attendere lo svolgimento dei pro-

cessi, come ogni altro cittadino. Nulla a che vedere con il Berlusconi che ancora ieri ripeteva in tutti i TG nazionali che : “i processi di Milano quelli a cui dovrebbe sottoporsi- sono autentiche farse, andrò in TV e lo spiegherò agli elettoriâ€?. Lui i processi se li fa da soli. Fa l'imputato e il giudice di se stesso, ovviamente assolvendosi in via preventiva. Due stili, due modi di concepire le proprie funzioni, il proprio ruolo e il rispetto per quello degli altri. Due concezioni e due modi diversi di interpretare la funzione di rappresentante del popolo. C'è chi pensa che avere il voto dei cittadini significa avere il diritto a non rispondere delle proprie azioni dinanzi alla legge (per questo si fa addirittura leggi su misura per evitare di farsi processare) e chi, invece, come gli uomini di governo lucani -ma anche personalitĂ nazionali come Fini- si sotto-

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pongono tranquillamente e serenamente al giudizio dei giudici. Lo stile piagnone del premier, per altro, non fa che aumentare i sospetti che i fatti a lui contestati siano veri e che quindi questo suo cercare in tutti i modi di evitare di risolvere le cose nelle aule dei tribunali nasconda la paura di condanne certe. A noi non piacciono i processi mediatici e siamo sempre convinti dell'innocenza di tutti sino a prova contraria. Sancita da un tribunale della repubblica con una sentenzache, nondimentichiamolo, quella sĂŹ è pronunciata “in nome del popolo italianoâ€?. Siamo convinti, inoltre, che la azione istituzionale degli inquisiti deve poter andare avanti, in assenza di condanne, perchĂŠ la giustizia si muove su un altro piano rispetto alla politica. Due piani che non devono interferire fra loro e, questo, tocca ai soggetti in campo inverarlo. Ma il premier, invece di pensare a governare, passa il tempo a fare la vittima (dei giudici comunisti della Corte costituzionale e del Presidente della Repubblica comunista anche lui) e a vantare il suo essere primo, sempre e comunque, con dichiarazioni del tipo “io sono il migliore premier di sempreâ€? e poi “sono in assoluto il maggiore perseguitato dalla magistratura di tutta la storia di tutte le epoche del mondoâ€?. Nel contempo si prepara alla vendetta con l'accelerazione della riforma sulla

giustizia che, sembra, investirĂ il Consiglio superiore della magistratura, la separazione delle carriere e -ovviamentela stessa Corte Costituzionale. Insomma,“chianghie e fotteâ€? direbbero a Napoli. Scusate la battutaccia, ma è proprio il caso di dirlo. A proposito di stile, poi. In merito alla bassezza con cui Berlusconi ha apostrofato Rosy Bindi nel corso di Porta Porta, Massimo Granellini (sulla Stampa) ha opposto un Winston Churchil d'annata che, alla sua Rosy Bindi, che si chiamava Lady Astor e gli aveva appena detto in Parlamento ÂŤse io fossi vostra moglie, vi metterei del veleno nel tè, rispose impassibile: ÂŤE se io fossi vostro marito, lo berreiÂť. Enorme la differenza fral'ironia diquel perfido scambio di battute e il sarcasmo becero e sessista di espressioni come quella usata da un premier che, pure, sostiene di rappresentare lo stesso elettorato di Churchill. Ancora una questione di stile. Ma esso non può essere, evidentemente, appannaggio di chi, piuttosto che rappresentare “la buona borghesiaâ€?, perbenista e un po' ipocrita, ma solida e laboriosa italiana, è il capostipite di chi l'ha spazzata via. Una classe di arrampicatori spregiudicati e volgari che preferiscono Feltri al Corriere, troppo moderato e non abbastanza truculento per i loro gusti. I ÂŤbuoni borghesiÂť di un tempo amavano anch'essi il piacere e il denaro, ma ne arginavano gli eccessi con l'educazione, senza contrabbandare l'ostentazione continua del proprio interesse privato. Altra storia , altro stile, altra Italia. Vito Bubbico

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Lunedì 12 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Consegnato, al Teatro Stabile, il premio “Universum”. Edizione in fisiologico calo

Trentasei anni di impegno Riconoscimenti per Condorelli, Galasso e Giannola. Ricordato anche Fortunato SI E' RINNOVATO, nel teatro Stabile della città, il tradizionale appuntamento riservato al Premio internazionale “Universum”, l'ambito riconoscimento istituito dal Centro di Solidarietà “Giovanni XXIII”, presieduto da Giuseppe Bitetti. Trentasei anni di ininterrotta attività, sono tanti per davvero: dimostrano, da parte del presidente Bitetti, intraprendenza, costante applicazione, tenacia, in un ambiente che necessita di costante sollecitazioni e stimoli. Così come hanno tenuto a sottolineare, da diverse angolazioni, nel corso dei loro brevi interventi, rispettivamente, il prefetto di Potenza, Riccio, i presidenti di giunta e consiglio regionale di Basilicata, De Filippo e De Franchi, il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, il vice sindaco del Comune di Potenza, Molinari. Anche l'edizione 2009 del Premio Universum - e non poteva essere diversamente - si è svolta nella direzione di interessi sociali e culturali attuali, connessi alla ricerca di grandi personalità che sono emerse nel contesto nazionale. Uno scenario che si ripete, nuovo e diverso, con altri interpreti eccezionali che hanno ricevuto la preziosa statuetta del Mercurio: Gianluigi Condorelli (Medicina), direttore del Dipartimento di Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con la seguente motivazione: «Con la sua instancabile attività di medico e studioso, ha offerto un contributo determinante perché la scienza medica trasformi sempre più in certezze le speranze dell'uomo». Ha parlato sul tema. “Le sfide della medicina moderna”. Giuseppe Galasso (Cultura), meridionalista, storico di chiara fama: «Figura eminente della cultura italiana, ha compiuto la più profonda indagine critica sulla verità ed interpretazione ricostruttiva dei fatti politici, militari, economici e sociali, che sono l'essenza della storia». Ha parlato sul tema: “Per il Centocinquantenario dell'Unità d'Italia”. Adriano Giannola (Economia), presidente dell'Istituto Banco di Napoli. «Svolge con il massimo impegno attività di ricerca in Italia ed all'estero, occupandosi di problemi di teoria dell'impresa, della cooperazione ed autogestione, di politica monetaria, delle tematiche del dualismo italiano e dello sviluppo del Mezzogiorno». Ha parlato sul te-

Sabato sera tre pattuglie a presidiare il “salotto buono”

Partono i controlli in centro

Accanto Galasso. Sopra i familiari di Antonio Fortunato (Foto Andrea Mattiacci)

ma: “Federalismo fiscale e Mezzogiorno”. Premio alla memoria per il capitano Antonio Fortunato, ucciso nella strage di Kabul, «che ha offerto la propria vita per la causa della pace e della libertà nel mondo». Il premio è stato ritirato dalla sorella, presenti gli altri familiari e il sindaco di Tramutola, cittadina che ha dato i natali al militare tragicamente scomparso. Cultura, tradizione, valori, la decisa volontà di favorire incontri fra mondi culturali diversi: questi i temi affrontati, in rapida sintesi, in apertura della cerimonia del Premio, dal presidente del Centro di Solidarietà “Giovanni XXIII”, Giuseppe Bitetti. Per la cronaca, l'evento, presentato, impeccabilmente, dalla giornalista Loredana Costanza, è stato reso più suggestivo dagli intermezzi musicali interpretati da Marco Ranaldi (pianoforte), Baccellieri (fisarmonica), Lobosco (violino). Una edizione, il Premio Universum 2009, certamente riuscita, ma con “fisiologico” appannamento e calo di tensione, che ha influito, for-

se, sulla partecipazione della gente: più di qualche spazio era vuoto allo Stabile, sabato sera. Niente trionfalismi, retorica bolsa, dunque: offenderemmo l'intelligenza e l'impegno che continua a profondere Bitetti con la sua bella famiglia; una considerazione di fondo ci sta: quella, cioè, di una diversa impostazione della cerimonia, con al centro una intervista ai premiati di turno, per sentire la loro voce, conoscerli più da vicino. Niente “gossip”, per carità, ma sobrietà, spazio, anche e soprattutto, a donne emergenti, con la personalità giusta. In parole povere, si auspica più vivacità e qualche novità per il Premio e il suo futuro: pensiamo alla realizzazione, per l'anno 2010, di un memoriale delle precedenti 36 edizioni del Premio (arricchito da documentazione fotografica), tutto da leggere, per il contenuto della cronaca giornalistica, la varietà ed il grande spessore culturale ed umano delle personalità che si sono sin qui alternate sui palcoscenici dello “Stabile” e del “Due Torri” di Potenza. Pino Gentile

SONO stati richiesti più volte dal comitato di quartiere e predisposti perfino dal sindaco, dopo le diverse sollecitazioni dei residenti. Stiamo parlando dei maggiori “controlli” nel centro storico del capoluogo. Polizia municipale, polizia di Stato, arma dei carabinieri. Tutti sono stati interpellati affinchè, nel così detto “salotto cittadino”, prevalga l'ordine e la pulizia. Soprattutto il sabato sera, quando orde di giovani animano il corso. Sempre più spesso in modo sbagliato. Bottiglie di alcolici abbandonate, risse, spaccio. Questa la situazione denunciata. Forse qualcosa sta iniziando a cambiare. Lo scorso sabato, infatti, le maggiori arterie del centro sono state, per così dire, “blindate” da diverse pattuglie dei carabinieri. Piazza Prefettura, piazza Sedile, via XX Settembre. E ancora, Montereale e Piazza XVIII Agosto. In tre hanno pattugliato la zona anche a piedi. Alle 23.30 erano già in azione. Alle 2 del mattino erano ancora lì. «Non è usuale una situazione del genere», dicono i giovani del sabato sera. «Siamo abituati al passaggio delle ronde, ogni tanto. A qualche volante della polizia o dei carabinieri, ma solo in tarda nottata». Su questa massiccia presenza i pareri si dividono. «Era ora», commenta qualcuno. «È esagerato», risponde qualcun altro. Comunque sia, le divise nere a strisce non sono passate inosservate. Tra

una chiacchiera e un'altra, gli occhi sono stati sempre puntati su di loro. Uno schiamazzo in più, e tutti posavano lo sguardo sui carabinieri in servizio, domandandosi se sarebbero intervenuti o meno. Non è mancato chi, un po' troppo su di giri, si è avvicinato cercando di provocarli con cattivi gesti e imprecazioni. Senza esagerare, ovviamente. Perché in effetti, a primo impatto, sembra che la gente si sia contenuta. Guardiamo al parcheggio, per esempio. Da tempo non si vedeva la piazza completamente sgombera da automobili. Un vero e proprio miraggio, dopo un'estate in cui ognuno ha parcheggiato la propria vettura anche in seconda fila, in piena via Pretoria. È sembrato strano a tutti poter sostare davanti il Teatro Stabile senza la preoccupazione di essere investito da qualche automobilista distratto. Era diventata regola, infatti, transitare per quella strada. Insolito, sabato sera, anche il frequente passaggio di carro attrezzi. Se “il controllo” abbia generato degli effetti, anche solo immediati, sarebbe da chiedere a chi il centro lo abita e lo vive: residenti e commercianti. E se anche il loro verdetto fosse positivo, non dovremmo illuderci di aver risolto definitivamente il problema. Un ragazzo di ventotto anni, in proposito ha detto: «Questa è l'Italia. Non rubo non perché non si fa, ma perché sono visto». Anna Martino

Obiettivo è stato quello di sostenere i medici di base

Le patologie legate all’asma Una giornata di formazione ASMA in Pro. E' stato questo il tema del simposio organizzato sabato scorso presso la sala convegni dell'Ordine dei Medicidi Potenza.Mariano Celano, primario del reparto di pneumologia dell'Ospedale San Carlo di Potenza e l'aiuto primario del Raimondo Battiloro i relatori. Obiettivi terapeutici, gestione del paziente e strategie di miglioramento sono state al centro della giornata di studio che ha visto gli esperti medici cimentarsi in un tema di grande attualità. Tante i temi affrontati dai medici presenti, vedi quelle riguardanti gli obiettivi perseguibili nel trattamento dell'asma, il piano gestionale a lungo termine del paziente asmatico, l'asma dal punto di vista del paziente, le strate-

gie per il miglioramento della aderenza terapeutica di Outcomes, l casi clinici riguardanti l'asma non controllato, l'asma in assenza di un piano gestionale, l'asma con comorbitià, e quello instabile per inadeguata aderenza terapeutica. . Scopo del convegno è quello del miglioramento delle conoscenze del medico di famiglia. Asma in Pro, titolo del simposio ha evidenziato i casi clinici più delicati, che specialmente nei paesi industrializzati sono al centro delle diagnostiche degli esperti, vista la presenza dell'inquinamento, causa della patologia in questione che provoca, problemi cardio-polmonari gravi, fino al tumore al polmone. Una corretta diagnostica (e in questo senso la Ba-

silicata opera incessantemente alla ricerca di combinazioni scientifiche atte alla cura dei pazienti) consente un trattamento terapeutico assai tempestivo. Sia Mariano Celano che Raimondo Battiloro si sono soffermati sulle cause principali dell'asma che colpisce in regione indiscriminatamente uomini e donne, senza differenza. A pagarne le spese sono i bambini e gli anziani, soggetti deboli e maggiormente colpiti dalla sintomatologia in questione. Dalla stadiazione ai sintomi, dagli effetti alla diagnostica, tanti i temi affrontati nel corso di un convegno molto interessante sul piano formativo. Francesco Menonna. f.menonna@luedi.it

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Potenza


Lunedì 12 ottobre 2009

A festeggiarla tutta la comunità di San Chirico Raparo

A Muro la manifestazione dell’Anmil

Zia Maria Viggiani spegne le sue prime 100 candeline

Infortuni sul lavoro: bollettino di guerra

SAN CHIRICO RAPARO - E' lì sulla sua poltrona che continua a lavorare all'uncinetto, tranquilla, pacata come sempre, la nuova centenaria del paese. Con la sua solita educazione ci permette di scambiare due chiacchiere e di ripercorrere, tramite i suoi aneddoti, il secolo che ha vissuto. «Che ti posso dire: mi è sempre piaciuto mangiare, bere e stare a spasso». Così esordisce zia Maria, come tutti la conoscono, eppure chi la conosce sa benissimo che la sua vita è stata sempre accompagnata dal lavoro. Fin da bambina amava imparare, apprendere le nuove cose, ci racconta: «Ero piccola e chiedevo sempre a mia madre di mandarmi a lavare i panni, mia madre non lo faceva finché un giorno pur di non sentirmi mi consegna una bacinella con due panni da lavare, e mi dice “divertiti”. Mi avvio e arrivo al fiume ma l'acqua era tutta ghiacciata, così sono tornata indietro con la bacinella e i panni». Maria non immagina quanto bucato avrebbe poi lavato nella sua vita. Per procurarsi da mangiare, infatti, numerosi sono stati i mestieri di zia Maria, dal lavoro nei campi al trasporto di acqua per i ricchi dell'epoca, e ancora essere manovale per i muratori, tanto sudore per vivere. «Da giovane andavo alla marina, a Recoleta, a Stigliano - ci spiega zia Maria - per lavorare con gli uomini alla mietitura». Ed è proprio qui che compaiono anche i ricordi della guerra, o meglio delle due guerre. «Spesso quando eravamo a Recoleta - continua la centenaria - vedevamo i soldati fermarsi a bere, dopo un po' avevamo fatto amicizia e ogni tanto veniva-

no a mangiare con noi, e noi eravamo più felici perché tra una chiacchiera e l'altra il tempo passava prima». Più sbiaditi i ricordi della prima guerra mondiale, zia Maria era appena una bambina di 6 anni, il padre partì per il fronte e la madre costretta a lavorare per tirare avanti la famiglia, le lasciava in custodia i suoi fratelli perché li facesse mangiare e li mettesse a letto. In quegli anni la famiglia non partecipò neanche alla festa padronale. Poi la gioventù, per cento lire prima e trecento dopo, portava 3 “varril'” al giorno di acqua per la famiglia Emma e non solo, lavava i panni per molte persone, «una volta sono andata a lavare con la neve, le gocce d'acqua si gelavano vicino al mio fazzoletto». Sposatasi all'età di 44 anni, zia Maria accudirà i fi-

Maria Viggiani

RITROVATO SUL POLLINO Si perde cercando i funghi TERRANOVA DEL POLLINO - Si perde in montagna mentre cerca funghi. Tempestivo l'intervento degli uomini del soccorso alpino Basilicata. L'allarme, è stato lanciato intorno alle 12,15 da 6 amici dell'uomo tutti di Bari, venuti a trascorrere il fine settimana nel Parco Nazionale del Pollino alla ricerca di funghi e pranzare in una struttura del comune di Terranova del Pollino. Nel cercare funghi in zona Acqua Tremola tra San Severino lucano e Terranova, il malcapitato senza rendersene conto si è allontanato dal gruppo e, quando tutti si sono resi conto che mancava l'amico hanno provato a fare una prima ricerca ma senza esito. Fortunatamente nel giro di poche ore, più precisamente intorno alle 15,20, il disperso è stato trovato da 18 tecnici del soccorso alpino Basilicata in località Cugno dell'Acero a quota 1500 metri. L'uomo di 60 anni, si chiama Guarnera Agatino è stato trovato in buone condizioni di salute, ha preso solo freddo e tanta acqua per via delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito la zona in tarda mattinata. Lucio Vitale

Lavello: proposto un referendum

«Andiamocene con la Puglia» LAVELLO - Dopo la dichiarazione del portavoce della Primavera Lavellese, Antonio Pettorruso circa la volontà di intraprendere l'iter per il passaggio della cittadina dauna alla neonata vicina provincia BAT, anche altre forze politiche strizzato l'occhio all'iniziativa. Tra perplessità, incertezze e timori si fanno sentire altre voci sull'argomento. Tra le altre anche quella dell'assessore al Bilancio, Antonello Catarinella, esponente del Popolo delle Libertà. «E' da anni ormai - fa sapere Catarinella - che in alcuni ambienti politici si discute del fatto che Lavello, per la sua vicinanza con la Puglia, potrebbe chiedere di lasciare la Basilicata e cambiare così regione e provincia di appartenenza. Oggi con l'istituzione della nuova Provincia BAT, su questa ipotesi occorrerebbe riflettere seriamente, valutando attentamente se è il caso di proporre un referendum ai cittadini di Lavello al fine di aderire alla BAT o rimanere in Basilicata». «Per quanto mi riguarda ritengo che comunque il referendum vada promosso e proposto anche per capire cosa ne pensa tutta la cittadinanza in merito. Inoltre in questo modo si aderirebbe

gli che suo marito aveva avuto dalla prima moglie, poi deceduta, li farà crescere come figli suoi, spesso farà lei i lavori di campagna al loro posto. Una vita spesa per gli altri, vissuta all'insegna della bontà, della gentilezza e del dovere, tra cui il voto: «Prima votavano solo gli uomini, poi anche noi potevamo andare, mio marito ci teneva perché diceva che altrimenti si segnavano il tuo nome e non era una cosa buona». Esile e curva nella sua poltrona, racconterebbe i suoi aneddoti per ore perchè il suo vero nemico è solo la solitudine, del resto rispetto alla morte dice: «Io sono qua, quando il Signore vuole prendermi, fino ad allora rimango qui». Non resta che gridargli per ben cento volte auguri. Francesca Gresia

ad una regione, la Puglia, certamente più dinamica ed attenta alle politiche di sviluppo dei vari territori, a differenza della Regione Basilicata che ha dimenticato il nostro comune marginalizzandolo». «Penso alla sanità, alle attivtà produttive, all'agricoltura, temi sui quali Lavello non è mai stata presa in considerazone da questo governo regionale. Per non parlare del piano energetico, la cui assenza ormai pesa da molti anni, penalizzando i territori, a differenza dei comuni limitrofi della Puglia in cui investimenti in tal senso stanno portando benefici alle popolazioni residenti. Per questi motivi è sicuramente stimolante aprire un confronto tra tutte le forze politiche su questa possibilità». Per la cronaca, a gettare il sasso nello stagno è statao giorni fa , primo fra tutti , Antonio Pettorruso con la comunicazione ufficiale che il gruppo consiliare Primavera Lavellese muterà il proprio nome in Verso la BAT. Una uniziativa che non ha precedenti nella storia politica della cittadina lucana ma che da tempo aleggiava nell'aria. Daniele Masiello

Convegno a Rapolla

Il mercato dell’olio in crisi RAPOLLA - Si è svolto sabato scorso, presso la sede dell'O.P. Rapolla Fiorente Soc. Coop., l'incontro organizzato da Confcooperative di Basilicata, in collaborazione con Fedagri (Federazione Nazionale delle Cooperative Agricole ed Agroalimentari aderenti a Confcooperative), per approfondire gli aspetti applicativi dei programmi di aiuto comunitario (Reg. 867/2008) e le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata. I lavori del seminario tecnico hanno tracciato il quadro dell'attuale situazione del mercato nazionale ed internazionale dell'olio di oliva. Il comparto dell'olivicoltura ed in particolar modo quello dell'olio d'oliva extra vergine, infatti, sta vivendo una profonda crisi di mercato. Tutto ciò sta mettendo in ginocchio l'economia del comparto. La presidente di Confcooperative di Basilicata, Vilma Mazzocco, ha sottolineato che «la crisi è grave, è necessario attivare politiche di sostegno per un settore che costituisce un patrimonio insostituibile fatto di tradizioni, cultura, produzioni di qualità. Valorizzare l'identità territoriale e promuovere le produzioni di qualità per offrire nuove opportunità di sviluppo diventa strada ineludibile».

MURO LUCANO - 5.600 infortuni sul lavoro nell'anno 2008 di cui diciassette letali, solo in Basilicata. La dottoressa Memmolo, direttore provinciale dell'Inail, durante la “59 giornata provinciale vittime incidenti sul lavoro”, svoltasi a Muro Lucano, ha messo in risalto proprio la necessità di perseguire la strada della sensibilizzazione delle giovani generazioni, in merito alla prevenzione. Ieri, dopo la funzione religiosa, i soci dell'Anmil hanno depositato la corona d'alloro presso il monumento ai caduti sul lavoro, recandosi poi nella Sala Roma, dove si è redatto un bilancio complessivo sul mondo della scurezza sul lavoro. La relazione letta dal presidente provinciale dell'Anmil, Farfariello, è stata incentrata su una strategia di prevenzione, attuabile prevalentemente nelle scuole. Un tema ostico per alcune fasce imprenditoriali, che avvertono le normative stringenti sulla sicurezza, come un ostacolo. La dottoressa Simini, responsabile dell'Ufficio Istituzione e Prevenzione dell'Inail, ha delineato il quadro degli interventi messi in campo dall'Ente assicurativo. L'Inail interverrà negli istituti scolastici, in particolare con un progetto nelle scuole elementari per le classi quinte, che si propone di impegnare i piccoli scolari in un lavoro finalizzato ad una mostra, dove quest'ultimi spiegheranno ai loro genitori il valore del casco, delle scarpe antinfortunistiche e di tutte quelle precauzioni fondamentali per tutelare il lavoratore. Inoltre, l'Inail metterà a disposizione degli invalidi, figure professionali che

Un elmetto per i cantieri

aiuteranno gli stessi a ricollocarsi nel circuito lavorativo, rivalutandone le competenze. Il presidente regionale dell'Anmil, Diovisalvi, ha rimarcato la priorità di reinserire i disabili nel mondo del lavoro, attraverso l'aiuto delle istituzioni. La legge n. 68 del 99, secondo Diovisalvi, garantisce tali diritti, anche se, non suddivide gli invalidi civili da quelli diventati tali per un incidente lavorativo, rendendone l'attuazione farraginosa. Il sindaco di Muro Lucano, Mariani, ha promesso che il Comune assumerà almeno cinque persone, mentre l'assessore Potenza ha sottolineato l'esigenza di una sinergia tra la politica, l'Inail e l'Anmil o qualsiasi associazione che perori cause simili. Peccato per le diverse diserzioni di esponenti politici e istituzionali. Forse una semplice presenza, potrebbe risultare confortante per chi soffre e ha sofferto, pagando un prezzo molto alto per un salario o uno stipendio. Giovanni Petilli

PALAZZO S. GERVASIO IN LUTTO

Angelo Sabino, una vita per il calcio PALAZZO SAN GERVASIO - Improvvisa e dolorosa la scomparsa di Angelo Giuseppe Sabino. In un incidente stradale sulla Bradanica, una errata manovra di un automezzo pesante, ha costretto Sabino ad andare a scontrarsi col pesante mezzo, morendo sul colpo. Tutti conoscono Angelo Giuseppe Sabino a Palazzo. Ha dedicato una vita al calcio. Centravanti di sfondamento, assicurava almeno 20 gol a campionato. Da poco aveva abbandonato il calcio attivo per restare sempre nel calcio con una nuova veste, quella di presidente. Lo scorso mese di maggio è ritornato a giocare con alcune delle glorie del calcio palazzese. Oggi nel Palazzo calcio di seconda categoria gioca anche ilfiglio, Felice. Gerardo Liberatore, ex compagno di squadra per 10 anni così lo ricorda: «non si risparmiava mai, era un punto riferimento per la squadra e dai suoi piedi e dalla sua testa uscivano i gol per la vittoria finale del Palazzo. Giungeva

sempre in ritardo agli allenamenti e alla partita, per farsi perdonare, segnava. Resterà sempre nei ricordi dell'intera comunità palazzese». I funerali si svolgeranno oggi alle ore 15 nella chiesa madre di Palazzo. lo. zo.

in ricordo Un anno fa abbiamo dovuto tutti imparare a vivere senza il tuo sorriso. Un anno fa ti abbiamo abbracciato per l’ultima volta. E’ passato un anno ma il tempo non può cancellare il ricordo del tuo breve passaggio. Ciao David, da mamma e Francesco

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10 Potenza


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Lunedì 12 ottobre 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

In evidenza la modernità del messaggio educativo dalla Chiesa alle aule scolastiche

La lezione di Padre Minozzi Ricordata in un convegno la figura di un prete che ha cambiato la società UN uomo dal grande fascino e dalla forte vocazione: queste le parole che di sicuro spettano a Padre Minozzi, la cui riflessione e opera, per vastità, non riescono tuttavia a essere comprese all'interno di un'unica riflessione. Così, a cinquant'anni dalla scomparsa di questa figura benedetta, venuta da chissà dove, presso la Mediateca provinciale si sono tenuti i lavori del convegno: “Dalle parole ai fatti. Padre Giovanni Minozzi e la Questione sociale”, alla presenza di un folto pubblico e di qualificati relatori: Rocco Lista, Dirigente del Ministero della Pubblica istruzione - Csa di Pisa; Rosanna Lallone, Dirigente Politiche del Welfare della Provincia di Bari; Riccardo Rigante, dirigente scolastico Liceo scientifico “Federico II di Svevia” di Melfi; monsignor Francescantonio Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro; Savino D'Amelio della famiglia religiosa dei Discepoli; il can-

Il convegno su Padre Giovanni Minozzi (foto Videouno)

tautore lucano Antonio Labate. Padre Minozzi dedicò la sua vita agli ultimi, e in quest'ottica si inquadra il servizio prestato in terra di Basilicata, «la più negletta, eppure la più caramente diletta», dirà nei suoi discorsi. Oggi, il messaggio di un uomo di tale statura si sarebbe certamente appuntato nei confronti dei tanti giovani lucani, insoddisfatti dalla loro terra: «Padre Minozzi avrebbe invitato i nostri ragazzi a riscoprire il loro territorio, le sue po-

tenzialità ed il senso di appartenenza; a volte appare matrigna. -ha dichiarato il vescovo Nolè- Eppure, con l'impegno, e mettendosi insieme di sicuro si riuscirà a fare di più; don Minozzi ci direbbe di non aspettare sempre che venga qualcosa dall'alto, ma di iniziare a fare noi qualcosa; questa nostra terra -ha evidenziato monsignor Nolè- ha bisogno di essere rimessa in primo piano da noi tutti». Un'analisi focalizzata sulla centralità della società civile è apparsa nell'intervento della dottoressa Lallone: «Dobbiamo ritornare a dare risposte ai bisogni; occorre creare dei luoghi di vita, come ha fatto don Minozzi; penso anche all'opera nazionale per il Mezzogiorno, una grande esperienza di sussidiarietà, dove si ritrova la centralità della persona e della società civile rispetto allo Stato; si tratta di una pozione -ha dichiarato la Dirigente Lallone- di grande modernità; in quest'ottica possiamo rico-

struire dei luoghi dove riedificare l'Italia dei mestieri e delle professioni, per dare risposte concrete ai nostri giovani che vivono il bisogno del lavoro». Della necessità di mettere al centro un impegno diretto e la rinuncia alla delega ha parlato il dirigente scolastico Rigante: «Dobbiamo ritornare a operare sul nostro territorio, che perde i suoi giovani, senza che alcun intervento riesca a porvi rimedio; una ricetta sicuramente potrebbe essere individuata nella meritocrazia, ovvero -ha sottolineato il dirigente scolastico- nel premiare i più meritevoli, non lasciando che vadano via». Don Minozzi è stato, quindi, un uomo molto al di là del comune agire; ha avuto lucidità, passione e di sicura la grazia necessario per agire in favore degli ultimi: muoversi sui suoi passi significherebbe ricominciare un cammino pregno di implicazioni positive. Enzo Scalcione matera@luedi.it

Progetto Matera ‘90 Plauso del Sunia «FINALMENTE anche nel Materano l'imprenditoria privata, contrariamente alla Pubblica Amministrazione, volge lo sguardo sia all'Edilizia sociale sia alla tutela dell'ambiente senza ricorrere all'edificazione selvaggia». A sottolinearlo è il segretario provinciale del Sunia, il sindacato inquilini, Franco Casertano, a proposito della società “Matera 90”. «Il vantaggio di realizzare gli alloggi di Edilizia sociale prosegue Casertano- è quello di offrire ai cittadini alloggi con un affitto calmierato ola venditadi talialloggi a un prezzo al disotto di 1.000 euro almetro quadro. La novità dell'opera è quella di darealla zonainteressata (contrada San Francesco) un aspetto di una città vivi-

bile, fornito di un albergo a prezzi modici nei pressi dell'ospedale, una zona commerciale, la realizzazione di una metropolitana leggera all'aperto e vari servizi essenziali comechiesa, scuola ecc. e accollandosi l'onere di realizzare a proprie spese urbanizzazioni primarie con ampie zone di verde. La realizzazione di queste operenon risolveràcertamente il problema dell'edilizia sociale. -conclude CasertanoLo Stato, infatti, non finanzia l'edilizia economica e popolare volgarmente definite case popolari per i numerosi cittadini che hanno un reddito al disotto della soglia di povertà, ma è un primo passo che potrebbe dare spunto ad altri costruttori di seguirne l'esempio». matera@luedi.it

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Matera


Lunedì 12 ottobre 2009

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò

TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Trasloco previdenziale per i militari Dal 2010 le loro pensioni non saranno liquidate dagli uffici ministeriali di SERGIO D’ONOFRIO

Ora valgono le regole del pubblico impiego

Roma (AGA) - Trasloco previdenziale in vista per i militari delle diverse armi e per gli appartenenti all'Arma dei carabinieri e Guardia di finanza. Dal 1° gennaio del 2010 le loro pensioni saranno liquidate dall'Inpdap e non più dagli uffici dei ministeri per il personale che lascia il servizio a domanda, per invalidità o perdita del grado. All'Inpdap saranno affidate anche le pratiche per la ricongiunzione dei periodi assicurativi, il riscatto laurea e i versamenti volontari per le domande presentate dopo il 31 dicembre 2009.Ecco un quadro dei diversi trattamenti sui quali l'Inpdap ha fatto il punto con una serie di circolari consultabili sul sito www.inpdap.it PENSIONE DI VECCHIAIA Il limite di età per la pensione di vecchiaia è di 60 anni per la generalità del personale, elevato fino a un massimo di 65 anni per gli alti vertici. Il diritto si acquisisce con almeno 20 anni di contributi ma ne possono bastare anche 15 se sono stati maturati entro il 31 dicembre del '92. I militari e assimilati possono optare inoltre per la pensione contributiva se hanno maturato almeno 15 anni di contributi di cui almeno 5 risultano versati dal 1996 in poi. Mentre per coloro che lasciano il servizio senza aver raggiunto il requisito minimo per la pensione spetta una indennità una tantum pari a 1/8 della base pensionabile per ogni anno di servizio. In più possono contare sulla costituzione della posizione assicurativa presso l'Inps al fine di utilizzare la contribuzione versata

Contributi minimi e donne

Voglio esprimerle qualche mia incertezza. Quando si parla di contribuzione minima per la pensione di vecchiaia delle donne, si indica in ogni caso 20 anni di versamenti con 60 anni di età? Io ero rimasta alla notizia che chi aveva superato (come nel mio caso) i 15 anni alla data del 31/12/92 (riforma Amato), erano sufficienti i 15 anni. Mi può rassicurare? L. ANTENORI - VENOSA Può stare tranquilla per la sua pensione. Infatti, l'aumento del requisito contributivo minimo a 20 anni non si applica a chi aveva già maturato i 15 anni alla data del 31 dicembre 1992.

Contributi non accreditati

Negli anni 1981 e 1982 (avevo 20 anni di età) ho lavorato 16 mesi per conto di una ditta commerciale. In seguito, essa non è stata riconosciuta come tale dall'Inps e pertanto i relativi contributi di quel periodo non mi sono stati accreditati. Non solo, non mi sono state restituite nemmeno le somme versate. Parecchi anni dopo ne ho fatto richiesta con raccomandata, ma mi è stato detto che sono prescritte. Devo rinunciare? Posso chiedere di effettuare versamenti volontari per quel periodo, che ora risulta scoperto? F. CANCELLARA - ACERENZA Non è possibile effettuare ver-

Novita' in arrivo anche per gli invalidi militari. Se infatti viene riconosciuta un'infermità incompatibile con la continuazione del servizio, il militare può chiedere uno dei trattamenti di invalidità previsti per il personale del pubblico impiego. Vediamo i singoli casi. - Inabilità parziale: quando l'invalidità riscontrata non comporta un'inabilità assoluta l'assegno può essere di tre tipi. 1) Se i medici stabiliscono che le infermità dipendono da una causa di servizio spetta la pensione privilegiata. In questo caso l'assegno è pari alla pensione ordinaria maggiorata di un decimo se il soggetto può far valere almeno 15 anni di servizio utile. 2) Qualora invece la causa dell'invalidità (inferiore comunque al 100%) non è collegata al tipo di attività svolta, il militare ha diritto alla pensione detta di inabilità a proficuo lavoro . Il trattamento viene riconosciuto se al momento della domanda si possono far valere 14 anni, 6 mesi e un giorno di servizio. 3) C'è infine la pensione di inabilità permanente alle mansioni: è la forma meno grave di invalidità riconosciuta a chi può far valere almeno 19 anni, 6 mesi e un giorno di servizio. Entrambi i trattamenti di inabilità sopra indicati (punti 2 e 3) sono liquidati sulla base dell'anzianità acquisita senza maggiorazioni.- Inabilità totale: chi risulta invalido al 100% per cause che non dipendono dall'attività di servizio può contare sulla pensione di inabilità, se sono stati versati 5 anni di contributi di cui almeno 3 collocati nell'ultimo quinquennio. L'assegno viene calcolato con criteri molto più favorevoli rispetto alla normale pensione di invalidità. Si considerano infatti come lavorati anche gli anni mancanti all'età di collocamento a riposo fissata in genere a 65 anni. Esiste comunque un tetto: sommando gli anni di lavoro effettivi e quelli attribuiti con la maggiorazione non si possono raggiungere più di 40 anni di anzianità. Un altro limite è posto all'importo dell'assegno che non può superare l'80% della retribuzione presa a base per il calcolo della pensione, né quanto spetterebbe a chi viene riconosciuto inabile per causa di servizio. nel fondo pensione dei dipendenti privati. PENSIONE DI ANZIANITA' Considerata la specificità della loro funzione, ai militari dei vari corpi e alle forze dell'ordine non si applicano le regole più restrittive previste dalla legge 247/2007 per i dipendenti pubblici e privati. Il pensionamento anticipato è regolato quindi dalla normativa precedente che offre due canali di uscita : 1) il primo richiede 35 anni di servizio e un 'età minima di 57 anni o in alternativa almeno 40 anni di contributi a prescindere dall'età. 2) il secondo canale, specifico della catego-

samenti volontari per periodi pregressi. Il recupero del periodo scoperto può avvenire solo tramite riscatto oneroso. Le consiglio di presentare domanda all'Inps (allegando la documentazione in suo possesso) e decidere se pagare o meno quando conoscerà la somma da versare. Tenga, in ogni caso, presente che il riscatto può presentare convenienza solo nel caso in cui serve ad anticipare il pensionamento.

Decorrenza del pensionamento

Mio marito è nato nel mese di maggio 1949. Figlio di commercianti, ha fatto pure lui il commerciante. Nello scorso mese di marzo ha maturato 40 anni di contributi , tutti regolarmente versati. Ha in animo di cedere la sua azienda alla fine del corrente anno. Vorrebbe sapere, nel caso la chiusura della sua attività dovesse slittare di alcuni mesi, se da queste circostanze possano derivare ripercussioni alla decorrenza del suo pensionamento. S. TRALLI - NUOVA SIRI

ria, è riservato a coloro che al compimento del 53° anno di età hanno maturato l'anzianità assicurativa massima, corrispondente ad un trattamento pari all'80% dell'ultimo stipendio. Una possibilità questa di cui possono ormai usufruire in pochi. Ciò dipende dal fatto che dal '98 ogni anno di servizio oltre il ventesimo non rende più il 3,60% ma la stessa percentuale (2%) prevista per i lavoratori privati. Di conseguenza arrivano all'80% del trattamento con meno di 35 anni di servizio soltanto coloro che entro il '97 avevano maturato almeno 25 anni di contributi.

A RIPOSO PER LIMITI DI ETA' Restano di competenza dei ministeri le pensioni del personale che per limiti di età o riduzione di organico transita per un periodo massimo di 5 anni nella posizione di "ausiliaria". Una condizione quest'ultima che comporta il pagamento di un'indennità pari al 70% della differenza tra l'importo della pensione e la retribuzione dei pari grado in servizio. Alla scadenza del periodo di ausiliaria, durante la quale si versa lo stesso contributo detratto in attività dalla busta paga, spetta la riliquidazione del trattamento pensionistico.

Tfr all’Inps anche se si cambia lavoro Continua ad essere versato al fondo di tesoreria dell'Inps il Tfr del lavoratore che passa alle dipendenze di una impresa con meno di 50 dipendenti. Lo ha confermato l'ente di previdenza con una recente nota(messaggio 21062/09) nella quale si prende in considerazione la situazione, sempre più frequente, di operazioni societarie che comportano un cambio di datore senza che ciò comporti un'interruzione del rapporto di lavoro. Per inquadrare meglio la questione, va ricordato che il versamento del Tfr al fondo di tesoreria riguarda le quote maturate dal 1° gennaio 2007 in poi da lavoratori di imprese con almeno 50 dipendenti che non hanno optato per la previdenza integrativa . Nei casi di cessione, fusione e incorporazione di azienda la situazione non cambia se il datore di lavoro subentrante ha meno di 50 dipendenti. Per i soli lavoratori trasferiti resta infatti l'obbligo di continuare a versare le quote annuali del Tfr al fondo di Tesoreria. Ciò non incide minimamente sui diritti del lavoratore visto che alla cessazione dell'attività tutto il Tfr sarà corrisposto dall'ultimo datore di lavoro. Fermo restando che al momento della liquidazione del Tfr il datore di lavoro subentrante recupererà le somme versate al fondo di tesoreria.

Potete stare tranquilli. Le problematiche legate alla cessione di azienda non hanno alcuna rilevanza né sulla pensione di anzianità di suo marito, né sul cumulo dei 2 redditi, una volta soddisfatti i requisiti amministrativi per il suo riconoscimento.

facile, che esiste effettivamente un regolare rapporto di lavoro. Non occorre invece alcuna prova se il coniuge è un invalido cui è stato riconosciuto il diritto all'indennità di accompagnamento. Non sempre, però, l'ASL delibera tale indennità a chi è stato riconosciuto invalido al 100%.

che la casa di proprietà, adibita ad abitazione dell'interessato, non costituisce redditi ai fini del riconoscimento degli assegni di invalidità di qualsiasi tipo.

versati all'INPS dagli agenti di commercio. Infatti danno diritto a due prestazioni distinte pagate da entrambi gli Enti destinatari. Nel caso prospettato non è possibile neanche il riscatto, a titolo oneroso, di quei 3 anni.

La madre come colf

Invalidità civile

Contributi Enasarco

Mio marito ha quasi 59 anni e vorrebbe andare in pensione entro il 2010. Con i soli contributi da lavoratore dipendente non riuscirà nel suo intento. Si è però ricordato che, negli anni 80, è stato agente di commercio per poco più di 3 anni e l'Azienda dell'epoca gli ha versato i contributi all'Enasarco. Lui, da parte sua, non ha però effettuato, per lo steso periodo, i versamenti come commerciante all'INPS. Quegli anni possono essere ricongiunti? Sarebbero molto importanti. M. P. - MATERA

Versamenti volontari

In linea di principio, è possibile assumere il proprio coniuge come Colf. Ma occorre dimostrare, e la cosa è tutt'altro che

Suo fratello non deve nutrire alcuna preoccupazione. Infatti, le norme vigenti prevedono

Mia madre è una casalinga di 56 anni. Da giovane ha lavorato come bracciante agricola ed ha avuto accreditati 14 anni di contributi, che oggi sono insufficienti per un qualsiasi tipo di pensione. Poiché mio padre, per un infortunio, è stato dichiarato dall'ASL invalido al 100%, potrebbe assumere mia madre come colf o badante e versarle i contributi al fine di coprire il periodo mancante al raggiungimento dei requisiti minimi? Grazie. A. TORTORA - SPINOSO

Mio fratello, 58 anni, è titolare, dal 1998, di assegno di invalidità Inps, divenuto definitivo dopo le conferme triennali. In seguito anche l'Asl lo ha riconosciuto invalido civile con una percentuale dell'85 per cento. Di recente è divenuto, con la morte dei genitori, proprietario della casa paterna, in cui ovviamente continua a vivere. Poiché la rendita catastale è abbastanza alta, può correre il rischio che l'importo della prestazione venga, per tale motivo, diminuito? C. VITALE - CHIAROMONTE

Purtroppo no. Per il semplice motivo che i contributi che vengono versati all'Enasarco sono integrativi rispetti a quelli, pure obbligatori, che vanno

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

Sono un ex lavoratore dipendente di 56 anni, essendo nato il 28 agosto 1953. In data 30 settembre 2005 mi sono dimesso dal lavoro, per alcuni screzi in azienda. Ho chiesto subito l'autorizzazione ai versamenti volontari e li ho effettuati fino al 31 gennaio 2009, quando ho raggiunto i 35 anni di contributi. Il mio cruccio è che non trovo un lavoro confacente e non posso chiedere la pensione di anzianità a causa dell'età, ancora troppo bassa. In pratica, sto consumando il trattamento economico ricevuto per fine rapporto. Potrei chiedere almeno l'indennità di disoccupazione? T. VENEZIA - GROTTOLE La risposta è purtroppo negativa. Infatti, per ottenere l'indennità di disoccupazione, è necessario che essa sia “involontaria”, ossia non causata da un comportamento del lavoratore, come le sue spontanee dimissioni.Inoltre, sono necessari almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data del licenziamento. Infine, occorre presentare l'apposita domanda all'INPS entro 68 giorni dal licenziamento, Come potrà notare, sono requisiti che non possiede tutti insieme.

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Melfi, l’alba è Chiaria Seconda Divisione

I gialloverdi vincono in trasferta grazie alla doppietta del suo centravanti da pagina 26 a pagina 33

Prima Divisione

Potenza battuto a Lanciano Prestazione discreta solo nel secondo tempo da pagina 19 a pagina 26

Serie D

Del Prete regala il tris di vittorie Matera resta il tabù interno Pisticci, sconfitta dopo il vantaggio da pagina 34 a pagina 37

Basket A e B Dilettanti

La Bawer Matera vince in rimonta La Publisys riflette sul flop di Perugia Doppio stop per Corporelle e Bbc da pagina 46 a pagina 48

Volley

Passo falso interno della Livi La Sidel si ferma in Coppa La Medical si gode il primo acuto a pagina 49

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Sport


Lunedì 12 ottobre 2009

L’obiettivo è giocare la partita con l’Inter a inizio dicembre e approfittare della sosta natalizia

Buffon: «Gioco finché posso» Il portiere azzurro sente dolore al menisco rotto: «Ma ora non posso operarmi» FIRENZE – Il capitano è coraggioso, e stringe i denti finchè può. Neanche la gioia del quarto Mondiale personale, afferrato sabato a Dublino nonostante i due gol nella sua porta, toglie però a Gigi Buffon la preoccupazione per quel ginocchio sinistro che non tiene più. «Gioco col menisco rotto e fa male: ma ora non posso operarmi, c'è la Champions. Vado avanti finchè posso», confessail portiere,sabato seracapitano in casa dell’Irlanda, sul volo azzurro di ritorno a casa. Quel finchè posso, in realtà, nasconde una data precisa nella mente del numero 1 della nazionale e della Juve. «A inizio dicembre c'è la partita con l’Inter, vediamo se arrivo fino a lì. Io vorrei», precisa Buffon. C'è il precedente di Marchisio, tra azzurro e bianconero, a fare scuola: un menisco rotto (e nel caso del centrocampista anche trascurato in casa Juve), poi l’operazione e i 40 giorni di stop. Di qui l’idea di sfruttare la pausa di Natale per quel fermo necessario, senza incidere più di tanto sulle sorti della squadra di Ferrara in campionato. La data limite, sempre che il dolore provato dal giocatore non complichi i piani («alle volte fa male, e non solo nei movimenti laterali»), è il 6 dicembre, forse il 5: per quella domenica il calendario di Serie A fissa Juve-Inter, ma vista la concomitanza di Juve-Bayern l’8 dicembre è possibile che il derby d’Italia sia anticipato al sabato. Il 5 dicembre, e poi l’operazione, sempre che la sfida ai bavaresi di Van Gaal, ultima giornata di Champions, non sia a sua volta decisiva. Comunque, Buffon dovrebbe perdere solo due partite di campionato, Bari e Catania, prima della ripresa a Parma il 6 gennaio. Perderà però con ogni probabilità, vista la qualificazione acquisita, anche la festa azzurra di mercoledì a Parma, contro Cipro. Riposo a lui e spazio a Marchetti, la scelta di Lippi appare obbligata. «E' il mio quarto Mondiale,

«Dobbiamo lavorare sulla difesa alla Juve e in azzurro»

TURCHIA Terim: accettate le dimissioni da ct ISTANBUL - La Federcalcio turca ha accettato le dimissioni di Fatih Terim. L’ex tecnico di Fiorentina e Milan aveva annunciato l’addio alla Nazionale dopo la sconfitta di sabato sera in Belgio, gara che ha sancito il definitivo addio della Turchia alla possibilità di accedere agli spareggi per i Mondiali del 2010. Terim, che aveva condotto la Turchia in semifinale a Euro2008, era in carica dal 2005. «La partita contro l’Armenia sarà il mio match di addio – ha detto Terim, riferendosi alla partita di mercoledì, ultima gara delle qualificazioni ai mondiali del 2010 – Abbiamo iniziato bene – ha continuato l’ex tecnico di Fiorentina e Milan – ma non siamo riusciti a dimostrare stabilità». Nei prossimi giorni la federazione turca sceglierà il suo successore che a questo punto dovrà puntare alla ricostruzione e agli Europei del 2012 che si giocheranno in Polonia e Ucraina

WORLD (PT)

Gigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale

ho cominciato presto – scherza Buffon prima dell’atterraggio a Pisa –dal '98 al 2010, sembra una vita: ma ogni Mondiale è diverso, lo affronti con età e maturità diverse. Certo, come me solo Cannnavaro...», chiude con una punta di orgoglio. C'è invece anche rabbia nel rileggere il modo in cui l'Italia ha subito gol ieri dall’Irlanda del diabolico Trap: «Sul primo, era un loro schema. Le due squadre erano tutteschiacciate davanti a me, il pallone non l’ho visto neanche partire –spiega all’indomani del 2-2 del Croke Park – Meno male che Whelan l’ha girata bene sul palo lontano, se me la tirava a 20 centimetri dal naso non mi sarei mosso ugualmente, con tutta quella folla davanti». E il secondo gol? «Merito del loro portiere. Trap – racconta Buffon – si sgolava che non scendesseinarea atentareilcolpo ditesta,e richiamava anche Stuart Ledger. Ma

Given ha contravvenuto all’ordine, e ha inviato il suo numero 2 in area. E quello ha segnato». Ancora da un calcio piazzato. «Sì, dobbiamo lavorarci molto, questo è sicuro – chiude Buffon – e non solo con l’Italia, anche con la Juve». Che poi, quanto alla difesa, è la stessa cosa. «PROBLEMA VECCHIO». Enrico Castellacci conferma la versione di Gigi Buffon. «Gigi sta bene – spiega il responsabile medico azzurro - ha un problema al menisco esterno del ginocchio sinistro che non gli ha mai creato complicazioni cliniche e che si trascina dietro da tempo. Oggi ha rivelato che la sua intenzione è quella di operarsi, questo deriva semplicemente dal voler evitare complicazioni future sulla parte infortunata. Se il ginocchio non si infiammerà – continua Castellacci – non ci sarà bisogno di anticipare l’intervento. I tempi di recupero, dopo l’operazione, sono di circa 30 giorni».

Ha firmato la vittoria sul Perù. Ma ora c’è l’Uruguay

Argentina, la speranza si chiama Palermo BUENOS AIRES – Una rete del 35enne Martin Palermo al 93' ha regalato all’Argentina tre punti d’oro nella strada che porta ai mondiali in Sudafrica: la squadra guidata da Maradona ha battuto in casa 2-1 il modesto Perù e mercoledì affronterà a Montevideo l’Uruguay, che ha sconfitto 2-1 l’Ecuador . La 'Seleccion' di Maradona e Leo Messi è al quarto posto del girone, con 25 punti, uno in più dell’Uruguay: entrambe le squadre sono alle spalle di Brasile, Paraguay e Cile, che hanno già il passaporto per il Sudafrica. Dopo le sconfitte subite nelle ultime due partite di frontea paraguaiani e brasiliani, gli argentini sono quindi riusciti a portare a casa tre punti fondamentali e a rimanere i corsa per il 'mundial': vittoria immeritata e ottenuta grazie alla miracolosa rete di Palermo. A segnare la prima rete, al 47', è stato l’attaccante del Real Madrid, Gonzalo Higuain. Al 45' del secondo tempo è arrivato il pareggio peruviano, grazie a Hernan Rengifo. Tre minuti dopo, nonostante il campo pesante e la pioggia, Palermo – entrato nel secondo tempo al posto di Perez – è riuscito a spingere da distanza ravvicinata la palla in rete. Al di là del risultato, la nazionale argentina ha ancora una volta deluso sul piano del gioco e degli schemi. Sono

L’esultanza “con tuffo” di Maradona dopo il gol di Palermo

state poche le azionidi gol dei peruviani, ma gli argentini hanno spesso girato a vuoto, con una innegabile superiorità in campo che però non riusciva ad essere incisiva. A deludere è stato ancora una volta Messi, che quando gioca con l’Argentina sembra essere l’ombra della star del Barcellona. La sua intesa con Pablo Aimar ha funzionato solo a tratti. Per Martin Palermo quella di ieri è stata invece una serata da incorniciare, che conferma il suo ottimo momento: qualche giorno fa ha infatti segnato con il Boca Juniors un gol di testa al Velez Sarfield da una qua-

rantina di metri. Ora tutti gli sguardi puntano su Montevideo, dove argentini euruguaiani giocheranno una partita decisiva, quasi una “battaglia”, visti i precedenti storici. Mercoledì, Maradona, Messi e compagni avranno la possibilità di ottenere il biglietto per il Sudafrica, ma potrebbero anche finire il girone in quinta posizione e dover affrontare il ripescaggio con una nazionale del gruppo Concacaf. L'Argentina potrebbe infine rimanere anche esclusa dal 'Mundial', fatto che per Buenos Aires e dintorni sarebbe una vera catastrofe.

Santon durante la partitella contro la Primavera dell’Empoli

AZZURRI RIENTRATI A COVERCIANO Cinque gol alla Primavera dell’Empoli COVERCIANO – Rientrata da Dublino nel match che ha dato la matematica qualificazione ai Mondiali, la Nazionale di Marcello Lippi è subito tornata in campo per cominciare a preparare la gara di mercoledì, a Parma, contro Cipro. Per i giocatori che hanno affrontato l’Irlanda, lavoro di scarico. Differenziato, tra fisioterapia e palestra, per Gigi Buffon. Per il resto del gruppo, compreso chi ha giocato solo qualche minuto a Dublino, partitella contro la Primavera dell’Empoli. In campo anche capitan Cannavaro che, chiuso il giallo legato alla puntura d’ape, oggi si è aggregato al gruppo, dopo aver saltato la prima settimana di lavoro vista la squalifica per il match con l’Irlanda. Lippi, nel primo tempo della partitella, ha schierato la seguente formazione: Marchetti; Santon, Cannavaro, Gamberini, Bocchetti; D’Agostinio, Gattuso, Pepe; Rossi, Quagliarella, Gilardino. A difendere i pali dell’Empoli Primavera Morgan De Sanctis.

Under 21. La rincorsa al Galles continua

La fiducia di Paloschi «L’intesa è migliorata» Martedì azzurrini contro la Bosnia ROMA – L'obiettivo dell’Under 21 di Pierluigi Casiraghi, che a Rovigo prepara la sfida di martedì contro la Bosnia, è quello di avvicinare il più possibile il Galles, nella classifica del Gruppo 3 di qualificazione alla fase finale dell’Europeo di categoria. I gallesi, sabato, hanno battuto i bosniaci per 2-0 (doppietta di Evans) ed hanno allungato il passo in classifica, portandosi a 13 punti in 5 partite, contro i 3 dell’Italia in 2 match. Nel secondo giorno di preparazione alla sfida di Mantova, il clima è sereno all’interno del gruppo, che questa volta ha avuto a disposizione quasi una settimana per preparare il prossimo impegno. Tecnico e squadra sanno che, quella contro la Bosnia Erzegovina, sarà una tappa fondamentale nel loro cammino. Alberto Paloschi, vent'anni ancora da compiere, ha le idee chiare sui 90' che attendono gli azzurrini. Veterano della maglia azzurra, avendo compiuto tutta la trafila nelle varie Nazionali, ha esordito a soli 18 anni, il 18 novembre 2008, con l'Under 21, nell’amichevole Germania-Italia ed a marzo 2009, contro l’Austria, ha segnato la sua prima rete del nuovo corso. “Stiamo svolgendo una buona preparazione – ha dichiarato Palo-

Alberto Paloschi

schi – abbiamo ancora qualche giorno a disposizione per provare anche nuovi moduli di gioco e stiamo tutti molto bene dal punto di vista fisico. Il merito è anche delle partite di campionato che abbiamo accumulato nelle gambe. Sappiamo tutti che c'è un solo risultato possibile martedì: dobbiamo battere la Bosnia e poi continuare il cammino tutti uniti. L’intesa tra di noi, rispetto alla prima amichevole di agosto contro la Russia, è migliorata: quando scendiamo in campo, si pensa solo al gruppo e mai al singolo».

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18 Sport


Risultati e classifica Cosenza-Foggia

Marcatori

4-0

16’ e 61’ Scotto, 28’ Porchia, 44’ Biancolino

Portogruaro-Pescara

2-2

11’ Olivi (Pe), 47’ pt Sansovini (Pe), 55’ Marchi (PS), 59’ Altinier (PS)

PORTOGRUARO

19

8

6

1

1 14 7

4

2

1

1

6

4

4

4

0

0

8

3

R. Marcianise-Cavese

0-0

VERONA

18

8

5

3

0 12 2

4

2

2

0

6

2

4

3

1

0

6

0 10 +2

Ravenna-Reggiana

3-1

PESCARA

16

8

4

4

0 12 7

4

4

0

0

6

1

4

0

4

0

6

6

5

0

9’ Cavagna (Ra), 23’ Piovaccari (Ra), 52’ Toledo (Ra), 67’ st Temelin (Re)

TERNANA

15

8

5

0

3 12 8

4

3

0

1

9

4

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0

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Spal-Rimini

RAVENNA

12

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1

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5

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4

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1

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TARANTO

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-6

REGGIANA

11

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3 12 10 4

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1

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0-2

PESCINA

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1

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COSENZA

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GIULIANOVA

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2

8

9

4

1

2

1

5

5

4

1

2

1

3

4

-1 -6

V. LANCIANO

-3 -6

Rinv.

Stasera, ore 20:45

Taranto-Giulianova Ternana-Pescina

0-0

6’ Bettini, 79’ Locatelli

V. Lanciano-Potenza 41’ (r) Improta

Verona-Andria

3-1

4’ Sy (AB), 53’, 60’ e 62’ Selva (V)

Prossimo turno

9ª giornata 18/10/09 ore 15.00

Andria-Portogruaro Cavese-Ternana Foggia-Taranto Giulianova-Spal Pescara-Ravenna Pescina-V. Lanciano Potenza-Cosenza Reggiana-Verona Rimini-R. Marcianise

giornata

7

7 +3

10

8

2

4

2

6

9

4

1

1

2

3

7

4

1

3

0

3

2

SPAL

8

7

1

5

1

7

7

3

0

2

1

2

3

4

1

3

0

5

4

0

CAVESE

8

8

1

5

2

5

6

3

1

2

0

4

3

5

0

3

2

1

3

-1 -6

R. MARCIANISE

7

8

2

1

5

8 11 4

0

1

3

2

6

4

2

0

2

6

5

-3 -9

RIMINI

7

7

2

1

4

6 10 4

2

1

1

6

5

3

0

0

3

0

5

-4 -8

FOGGIA

6

8

1

3

4

5 14 4

0

2

2

3

6

4

1

1

2

2

8

-9 -10

POTENZA

5

8

1

2

5

5 12 4

1

1

2

4

6

4

0

1

3

1

6

-7 -11

ANDRIA

4

8

1

1

6

4 11 4

1

1

2

1

2

4

0

0

4

3

9

-7 -12

-5

5 RETI: Selva (Verona) 3 RETI: Scotto (Cosenza); Olivi (Pescara); Bocalon (Portogruaro); Tedesco (R.Marcianise); Stefani (1) e Temelin (Reggiana); Corona (1) (Taranto) 2 RETI: Biancolino (Cosenza); Melchiorri (Giulianova); Artistico e Sansovini (Pescara); Altinier, Cunico e Marchi (Portogruaro); Polani (Potenza); Packer e Piovaccari (Ravenna); Rossi (1) (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Arma (Spal); Innocenti (Taranto); Concas, Lacheheb e Noviello (Ternana); Berrettoni e Ceccarelli (Verona) 1 RETE: Giorgetti, Goisis, Maccan e Ousmane (Andria); Bacchiocchi, Bernardo, Farina, Favasuli e Varriale (Cavese); Bernardi, Caccavallo, Ceccarelli, Maggiolini e Porchia (Cosenza); Di Roberto, Goretti, Quadrini, Trezzi, Velardi (Foggia); Campagnacci (1) Carbonaro, Carratta (1), Croce, Garaffoni, Migliore (Giulianova); Colussi, Improta (1), Oshadogan, Turchi (Lanciano); Dettori, Ganci (rig), Tognozzi, Verratti e Zizzari (Pescara); Bettini, Choutos, De Angelis, Ferraresi, Locatelli e Piva (Pescina); Espina e Scozzarella (Portogruaro); Berardi, Catania, De Cesare (Potenza); Cavagna, Ciuffetelli, Rossetti, Scappini e Toledo (Ravenna); Alfano, D’ambrosio, Della Ventura, Poziello e Romano (R.Marcianise); Alessi, Anderson, Ingari e Nardini (Reggiana); Di Piazza, Docente, Frara e Longobardi (Rimini); Bazzani, Centi, Meloni, Migliorini e Schiavon (Spal); Correa e Scarpa (Taranto); Alessandro, Perna, Piccioni e Tozzi Borsoi (1) (Ternana); Ciotola, Farias e Pensalfini (Verona)

I veneti rimontano due reti di svantaggio con Marchi e Altinier e si isolano in vetta

Pescara forte, Porto di più Olivi e Sansovini illudono Cuccureddu. Ripresa a ritmi elevatissimi PORTOGRUARO 2 PESCARA 2 PORTOGRUAR0 (4-3-1-2): Rossi 6; Bianchi 6, Siniscalchi 6,5, Madaschi 6, Gotti 6; Espinal 6, Mattielig 5,5, Scozzarella 5,5 (39’ st Puccio sv); Cunico 7; Bocalon 5,5 (5’ st Altinier 7); Marchi 6 (24’ st Scapuzzi 6). A disp.: Marcato, Specchia, Pondaco, Vicente. All.: Calori 6. PESCARA (4-4-2): Pinna 6; Medda 5,5, Mengoni 5,5; Olivi 6, Vitale 6; Gessa 6 (16’ st Coletti 6), Dettori 6 (21’ st Zappacosta 6), Tognozzi 5.5, Ganci 6 (32’st Artistico sv); Sansovini 6, Bonanni 6,5. A disp.: Bartoletti, Rumito, Carboni, Verratti. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6,5. RETI: pt 11’ Olivi (PE), 46’ Sansovini (PE); st 10’ Marchi (PO), 14’ Altinier (PO). NOTE: Spettatori 2100 dei quali circa 700 provenienti da Pescara. Ammoniti: Mattielig, Cunico, Tognozzi, Scozzarella. Angoli 6-4 per il Pescara. Recupero:pt. 2’; st 3’. PORTOGRUARO. Il Pescara è forte, ma il Portogruaro lo è probabilmente ancora di più perché va sotto di due gol nel primo tempo ed ha una forza impressionante per recuperare il risultato con una ripresa dai ritmi indiavolati. La gara parte subito forte con gli uomini di Cuccureddu che prendono metri e possesso palla, ma la prima vera occasione è di marca granata: al 5’Marchi mette un ottimo pallone filtrante per Espinal che viene anticipato di un soffio dal portiere avversario. Cinque minuti più tardi è ancora Portosummaga: Mattielig riceve ai venticinque metri, si libera del marcatore e senza temporeggiare prova a sorpresa la botta, la sfera scheggia la parte alta della traver-

Nel posticipo derby emiliano romagnolo

Il gol del vantaggio del Pescara firmato da Olivi di testa

sa. All’11’ arriva il primo gol di giornata. Il capitano biancoazzurro Olivi riceve la sfera da calcio d’angolo, di testa la impatta scagliandola sull’angolino basso alla destra di Rossi. La reazione granata è fulminea: al 13’ Cunico lancia Bocalon che si invola verso l’area avversaria, ai venti metri tenta la conclusione che viene bloccata in due tempi dall’attento Pinna. Allo scoccare del 45’ ancora Bocalon protagonista. Il bomber trevigiano riceve in area, protegge la sfera dalla marcatura di Dettori, si gira e calcia in porta; Pinna si stende e para. Al primo minuto di recupero arriva il raddoppio del Pescara. Siniscalchi perde malamente palla a centrocampo, parte il contropiede biancoazzurro con Ganci che mette la sfera in mezzo all’area per lo smarcato Sansovini; per il bomber pescarese è un gioco da ragazzi infilare Rossi di piatto destro.

Nella ripresa è solo Portosummaga. Al 4’ Madaschi stacca di testa in area ospite, la palla esce di poco alla sinistra di Pinna. Al 10’ arriva il gol locale. Marco Cunico –il migliore dei suoi – con un colpo sotto mette Marchi a tu per tu con l’estremo difensore pescarese, il numero undici granata lo stende scagliando la sfera sotto all’incrocio. I giochi si riaprono e il Portosummaga inizia a crederci. Di contro, il Pescara si ritrae in difesa calando di ritmo e condizione fisica. Al 14’ Gotti mette in mezzo all’area un pallone a campanile sul quale si avventa il neo entrato Christian Altinier; il bomber mantovano sale in cielo e con un’ottima torsione del busto spedisce la sfera di testa verso l’angolino alto alla destra di Pinna. Lo stadio esplode per l’incredibile (e insperato) pareggio della propria squadra, e gli uomini di

Calori insistono tentando addirittura il sorpasso. Al 20’ azione travolgente del Portosummaga. Espinal viene liberato in area, il laterale dominicano tenta di battere Pinna con il piatto destro, l’estremo difensore compie un vero e proprio miracolo respingendo in centro area la sfera, Cunico arriva come un falco concludendo di prima, altro miracolo di Pinna che para, sulla sfera vagante si proietta Scozzarella che per la terza volta prova a battere il portiere pescarese ma stavolta il tiro viene mandato in angolo da Vitale. Il Pescara è in naftalina, i granata provano il tutto per tutto. Al 28’ lo scatenato Espinal ruba palla a centrocampo, va sulla fascia, serve al limite dell’area l’accorrente capitano, Cunico, che di prima prova la conclusione di piatto. Il pallone si alza ed esce abbondantemente a lato. Andrea Ruzza

FERRARA. Tempo di derby in casa Spal, con i biancazzurri che nel posticipo dell'ottava giornata, affronteranno il Rimini. Tegola per Aldo Dolcetti: nel match di coppa Meloni ha rimediato una forte contusione al ginocchio che lo ha messo fuori gioco per il match con i romagnoli. Ancora una volta, dunque, peso dell'attacco interamente sulle spalle di Bazzani, e unico dubbio a centrocampo fra Cazzamalli e il rientrante Migliorini. INFORTUNATI: Ioime, Rossi, Meloni, Licata. SQUALIFICATI: nessuno. RIMINI. Ritorna Ischia dalla squalifica e il tecnico Melotti deve decidere se riproporre Vitiello centrale dopo l'opaca prestazione di sette giorni fa. Il centrocampo rimarrà a tre, per l'attacco la soluzione più probabile è il ritorno al tridente con le due ali larghe piuttosto che il trequartista (Tulli) dietro alle due punte. Dopo le buone prestazioni in coppa, salgono le quotazioni di Christensen e Matteini, che comunque dovrebbero partire dalla panchina. Probabile che resti ancora fuori Baccin. INDISPONIBILI: Baccin. SQUALIFICATI: nessuno Probabili formazioni: SPAL (4-2-3-1) Capecchi; Bortel, Zamboni, Lorenzi, Cabeccia; Cazzamalli (Migliorini), Bedin; Schiavon, Centi, Laurenti; Bazzani. A disp.: Righetti,

Bazzani in azione

Ghetti, Quintavalla, Migliorini (Cazzamalli), Bracaletti, Valtulina, Agodirin. RIMINI (4-3-3): Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Ischia, Regonesi; Cardinale, D'Antoni, Frara; Tulli, Longobardi, Docente. A disp.: Tornaghi, Rinaldi, Lebran, Giacomini, Christensen, Matteini, Di Piazza. All.: Melotti. ARBITRO: Paparazzo di Catanzaro. Assistenti: Mascherano e Deriù.

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Sport 19

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Rossoblù ko su rigore a Lanciano. Espulso Vanacore. De Cesare non basta

Potenza, un periodo no Annullato pure un gol a Polani per un dubbio fuorigioco LANCIANO POTENZA

1 0

VIRTUS LANCIANO (4-42): Chiodini 6; Vastola 6, Antonioli 6, Moi 6,5, Mammarella 6,5; Turchi 6,5, Sacilotto 6, Di Cecco 5,5, Amenta 5,5 ( 9' st Zeytulaev 6); Colussi 6 ( 25' st Morante 6), Improta 6,5. A disp.: Aridità, Coppini, Colombaretti, Perfetti, Masini. All.: Pagliari 6,5 POTENZA (4-2-3-1): Gragnagniello 6; Lolaico 6, Cardinale 6, Chiavaro 6, Vanacore 5,5; De Simone 6 ( 1'st De Cesare 7), Berardi 5,5; Frezza 5.5, Giannusa 4,5, Catania 6,5 (36' st Nappello 6); Polani 5 (20' st Smith 6). A disp.: Tesoniero, Porcaro, Lucenti, Langella. All. Monaco 6 ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore 6 RETE: pt 40'Improta rig.(L) NOTE: giornata variabile, pioggia insistente nel secondo tempo. Terreno in buone condizioni. Spettatori: 1200, di cui circa 100 sostenitori del Potenza. Espulso al 39' pt Vanacore per aver interrotto una chiara occasione di gol con la mano. Ammoniti Cardinale, Di Cecco, Chiavaro, Berardi, Catania. Angoli 6 2 per il Potenza. Recupero: pt 3'; st 4' LANCIANO Il calcio non è solo numeri e schemi. È fatto soprattutto di uomini, quelli che alla fine scendono in campo e decidono le sorti di una partita, nel bene e nel male. Uno di questi è Ciro De Cesare, un tipo che a 38 anni e dopo una carriera prestigiosa condita di successi in ben altre categorie (tanto per dirne una la promozione in serie A con la Salernitana) accetta le scelte del suo tecnico e inizia la partita in panchina. Salvo poi entrare all'inizio del secondo tempo e cambiare faccia alla gara in cinquanta minuti, trascinando la reazione di un Potenza tutto cuore che ha provato a riattaccarsi alla partita nonostante l’inferiorità numerica. Quello che non cambia è il risultato del 'Guido Biondi', che vede vittorioso il Lanciano di Pagliari per 1 a 0. I rossoneri, autori di un primo tempo convincente, trovano al 39' il meritato vantaggio, con un rigore trasformato da Improta. I frentani legittimano il gol giocando la prima metà della gara con una grinta e una caparbietà che da tempo mancavano. Li agevola una prima frazione tutt’ altro che entusiasmante da parte dei lucani, nella cui formazione iniziale ha fatto scalpore l’esclusione di Langella a favore del recuperato Chiavaro, al rientro dopo lo stop precauzionale per sottoporsi ad accertamenti cardiologici. Sulle fasce Turchi, Amenta e Mammarella hanno spesso ragione dei ri-

Il rigore decisivo: Gragnaniello era sulla traiettoria del pallone. In basso a sinistra Improta (il match winner) semina il panico nella difesa potentina. A destra Berardi contrasta Sacilotto

spettivi avversari. Lo stesso Cardinale fa una gran fatica a controllare l’ex salernitano Colussi, che spalle alla porta facilita (e di molto) il gioco di Improta, sempre

pronto a partire in velocità. La pressione dei rossoneri è costante e nulla può il 42-3-1 presentato dall'ex di turno, Francesco Monaco, tutto votato (almeno nelle

intenzioni iniziali come poi dirà in sala stampa) alle ripartenze non sempre riuscite. A centrocampo gioca inizialmente bene Berardi, au-

tore di due tiri dalla distanza che non sorprendono però Chiodini, davanti Polani fa una gran fatica ad avere ragione di Moi e Antonioli. Già al 16' il Lanciano po-

L’anno scorso (con un punto in più) fu un lento declino. Oggi si può ancora rimediare

Ora non lasciamoli soli e disperati NON NE va una bene. Palo (col Verona), gol annullato (ieri), prestazioni altalenanti (sempre finora), espulsioni (Giannusa a Giulianova, Vanacore a Lanciano). Che sia un periodaccio non c’è che dire. Ma a questo punto non bisogna commettere l’errore di lasciare in balia di se stesso il Potenza. Occorre stringersi compatti intorno alla squadra e cercare di ottenere l’unica cosa che potrebbe far invertire la rotta: una vittoria. E l’occasione che si presenta dietro l’angolo è di quelle golose: vuoi perchè ci sarà la notturna, vuoi perchè con il Cosenza ci sarà il derby del Sud di questo campionato difficilissimo, vuoi perchè i calabresi hanno maramaldeggiato contro una squadra (il Foggia) che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda del Potenza, che potrebbe voler dimostrare di essere superiore almeno ai pugliesi (destinati a una rapida discesa verso gli inferi), vuoi perchè, in caso di un ennesimo passo falso, il bilancio anche di Monaco rischia di

Berardi rincorre Mammarella

diventare assai negativo. Una vittoria per ritrovare se stessi e la propria reale dimensione che non può essere tanto brutta come ora. Co-

munque, rispetto al passato una reazione c’è stata: anche se il dato che a suonare la carica sia De Cesare - il meno giovane di tutti, quello che sulla carta dovrebbe avere meno stimoli degli altri non può deporre a favore di nessuno. E’ pur vero che ilPotenza è stato costruito su alcuni giocatori che non stanno dando il contributo previsto (Gragnaniello, Langella, Frezza, Vanacore, Anderson e Lucenti su tutti) e che grossi stravolgimenti di organico non ce ne possono essere per il momento. Per questa ragione non resta che compattarsi e sperare che venga fuori un miracolo, anche perchè questo Potenza ha meno punti (5 rispetto ai 6 - che sulla carta erano 3 per la penalizzazione) della disastrosa scorsa stagione, culminata con l’ultimo posto. Allora ci fu l’abbandono a se stessa di società e squadra. Oggi, avendone la possibilità, si potrebbe cercare di evitare almeno questo e sperare che il vento cambi direzione. Alfonso Pecoraro

trebbe passare in vantaggio, ma Amenta colpisce l'incrocio dei pali dopo un bel traversone di Turchi. Dopo è un lungo monologo della Virtus, con il Potenza - per l'occasione in casacca bianca - che cerca di contenere. Il gol arriva cinque minuti prima di andare al riposo, dopo un intenso momento di pressione. Cross di Mammarella dalla sinistra, palla che finisce a Turchi, dopo un buco di testa di Vanacore: stop di petto, tiro a botta sicura dall'area piccola di rigore. Gragnaniello è battuto, lo stesso Vanacore fa le sue veci e devia di braccio la palla che sarebbe finita in rete. Rigore ed espulsione che segna la partita in modo indelebile. Improta segna e il Potenza deve reinventarsi in dieci uomini, non facile con ancora metà gara da disputare. Monaco però sceglie subito di giocarsela. Piuttosto che aspettare che il Lanciano si stanchi, toglie un centrocampista (De Simone) e mette dentro un attaccante (De Cesare) dal primo minuto della seconda frazione. Il 3-4-2 dà i suoi primi frutti, soprattutto per merito di De Cesare che in più di un'occasione riesce a fare tutto da solo: rifinisce, tira e contrasta. Il suo ingresso ha un duplice effetto: carica i compagni e impaurisce i rossoneri. Il Potenza ci mette una gran voglia di sopravvivere e si rende più pericoloso rispetto alla situazione di parità numerica. Pagliari se ne accorge e cerca di chiudere la partita con le ripartenze, allargando ancora di più Turchi sulla destra e inserendo il più offensivo Zeytulaev al 10'st per Amenta a sinistra. Proprio l'uzbeko si divorerà il raddoppio, dopo una bella azione di Improta, al 20' st. Tre minuti prima (al 17'st) il Potenza segna con Polani, ma l'arbitro annulla su segnalazione dell'assistente per fuorigioco. Quantomeno dubbia la chiamata della terna arbitrale, neanche le immagini televisive sono riuscite a chiarire ogni dubbio. Al 25' sempre De Cesare arriva con un attimo di ritardo, in spaccata, sul traversone di un Catania che si è spremuto all’inverosimile. Monaco si gioca anche le carte dei giovanissimi e vivaci Smith e Nappello, ma il pareggio non arriva. Il triplice fischio consegna così a Monaco un primo tempo da archiviare e un secondo da cui ripartire per muovere una classifica che comincia a farsi difficile, almeno per i numeri: penultimo posto con 5 punti in 8 gare. E lunedì sera (posticipo al 'Viviani' contro il Cosenza) ci sarà l'occasione per dimostrare che il calcio non è fatto solo di numeri, ma anche di uomini alla De Cesare. Pier Paolo Di Nenno sport@luedi.it

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20 Sport


I calciatori in sovrannumero potrebbero essere liberati in anticipo

Una mano dalla serie B Fragiello della Salernitana per l’attacco. Pedotti del Crotone per la difesa IL POTENZA cerca esplicitamente un attaccante, ma il bacino da cui attingere non è limitato ai pochi giocatori attualmente svincolati. A partire dal 15 ottobre (quindi giovedì) potrebbero liberarsi dalle società di serie B tutti i giocatori non inseriti nelle liste a numero chiuso consegnate prima dell'inizio dei campionati. In caso di risoluzione consensuale del contratto con la loro società di appartenenza, questi giocatori verrebbero equiparati agli svincolati che non sono mai stati tesserati nella stagione in corso, con la possibilità quindi di accasarsi sin da subito senza aspettare gennaio. Se la richiesta dell'Associazione Italiana Calciatori andasse in porto, ci sarebbe un anticipo dei tempi rispetto a quanto accaduto nella passata stagione, quando il Consiglio Federale del 9 ottobre 2008 autorizzò il tesseramento dei fuori rosa svincolati a partire dal primo novembre fino al 2 febbraio di quest'anno. Un particolare regime di deroga, quindi, che l'Aic ha ottenuto per tutelare i cal-

Decisione ufficiale in settimana Fu così anche l’anno passato

Il centravanti Fragiello

ciatori “vittime” della ristrutturazione dei campionati che ha reso le rose dalla B alla Seconda Divisione a numero chiuso per i giocatori nati prima del 1986.

Svincolati doc Di Vicino e Zanini Da liberare Peccarisi e Fusco Ufficialmente una lista degli elementi in esubero non è stata mai diffusa, ma la possibilità di una scadenza cosi' imminente sta smuovendo le acque, con i direttori spor-

Spogliatoio Il presidente Postiglione ringrazia i tifosi presenti

Monaco: condizionati dall’espulsione De Cesare: prestazione incoraggiante Chiavaro: il gol di Polani era buono Il tecnico del Potenza, Monaco inzuppato dalla pioggia battente di Lanciano

LANCIANO - Scelta tecnica. Ecco perché Ciro De Cesare è entrato al primo minuto del secondo tempo. “Accetto le decisioni del mister, ci sono altri attaccanti in squadra ed è giusto che faccia delle scelte. Non voglio creare nessuna polemica - sottolinea l'attaccante - voglio solo dare tanto per questa squadra e per questa società: penso si sia capito”. Sulla partita De Cesare dice di “aver visto solo una squadra in campo nel secondo tempo, li abbiamo schiacciati e il gol di Polani era regolare. Torniamo a casa senza punti ma con una prestazione che ci deve far ben sperare”. Mister Monaco ha lasciato un buon ricordo a Lanciano, dove riuscì a lanciare nel calcio che conta il difensore della nazionale Bocchetti. “Purtroppo la partita è stata condizionata dall'espulsione di Vanacore: lìè diventata difficile, ma appena rientrati dagli spogliatoi abbiamo cambiato passo. La reazione c'è stata, il Lanciano è una buona squadra, tosta. Dobbiamo ripartire da questo secondo tempo”. Per la gara contro il Cosenza (lunedì prossimo in notturna al 'Viviani' e in diretta su RaiSport) potrebbero esserci novita tattiche anche se il mister non si sbilancia: “Ci sono ancora 8 giorni per pensarci vedremo cosa ci diranno questi giorni di allenamento e tireremmo le giuste conclusioni”. Ai cronisti che gli chiedono del motivo dell'ingresso solo nel secondo tempo di Ciro De Cesare, Monaco spiega che “avevamo impostato la partita in una certa maniera nel primo tempo e in più abbiamo avuto l'infortunio grave di Aquino. De Cesare ha fatto bene, è un ragazzo del '71 che va gestito”. Lu-

nedì arriverà il Cosenza, una gara fondamentale secondo Agatino Chiavaro. “E' una partita che non possiamo sbagliare, per i nostri tifosi, per la nostra società, per tutti. Cercheremo di portare a casa i tre punti, è fondamentale per noi, sarebbe puro ossigeno”. Il difensoresispiegacosì ilsecondotempodelPotenza: “abbiamo reagito, c'è stato l'ingresso di De Cesare, un giocatore fondamentale per noi, e poi il Lanciano è un pò calato, forse si sono intimoriti. A noi è mancato solo il gol, anche se uno, forse buono, l'avevamo fatto con Polani. Ma ora non stiamo a recriminare - dice il centrale di Monaco - quello che è importante è la prestazione del secondo tempo, nel corso del quale si è vista una squadra che non vuole mollare e che vuole raggiungere un risultato positivo per muovere la classifica, che comincia a farsi difficile”. Il presidente Giuseppe Postiglione non vuole entrare nel merito delle scelte del mister. “Sono decisioni che competono a lui, quindi chiedete a lui perchè De Cesare è entrato nel secondo tempo. La partita è andata così, è il bello di questo sport: un primo tempo che ha visto il Lanciano crederci di più e un secondo tempo che ci ha visti protagonisti. La squadra - sottolinea il presidente - merita un plauso per l'impegno”. Postiglione ha un ringraziamento speciale da fare. “Voglio ringraziare i nostri tifosi che ci hanno seguito in tanti qui a Lanciano (molti giovani potentini sono arrivati dalle città dove si trovano per motivi di studio, ndr) e che nonostante il risultato ci hanno incoraggiato fino all'ultimo”.

tivi delle società di cadetteria interessati - al pari dei procuratori - a mettere in vetrina i giocatori di cui possono liberarsi. In settimana ne sapremo di più. Qualche nome intanto è già emerso: si trovano in questa condizione il difensore centrale del Crotone Pedotti e il suo collega Peccarisi della Salernitana. Il ds granata Acri ha inserito tra gli indesiderati di lusso anche il mediano Enzo Fusco e l'attaccante Fragiello. Quest'ultimo, assistito dall'avvocato palermitano Pietro Liberti, rappresenta una pista praticabilissima: “Il Potenza ufficialmente non me l'ha ancora chiesto - spiega l'agente - ma è un'operazione per la quale non vedrei difficoltà di sorta”. Liberti è anche il procuratore di Spinesi: “Per lui un deciso sondaggio della società rossoblu c'è stato (confermato anche da Galigani, ndr), ma l'operazione non sembra al momento fattibile, allo stesso modo smentisco ufficialmente che Spinesi possa finire al Pescina”. Sembra, come già accennato in estate, che il bomber pisano aspetti una concreta

proposta dall'Inghilterra. Considerato il profilo del giocatore gradito al Potenza - che non vuole più ultratrentenni - restano poche le scelte possibili tra gli atleti svincolati sin da questa estate (molti dei quali hanno svolto il ritiro dei disoccupati organizzato proprio dall'Aic). Il top sarebbe Giacomo Cipriani, 28enne ex Rimini. In alternativa c'è Fausto Rossini, mentre il nome di Nicola Ventola pare più adatto al fantacalcio. E sempre per restare in tema di svincolati, tra gli attaccanti, un nome di categoria e anche un giovane è quello di Di Vicino, ex Salernitana e Pescara. Monaco lo giudica un trequartista e non una seconda punta. Alla luce degli ultimi accadimenti tecnici, non è detto che un giocatore di questo ruolo possa tornare utile. Ma la sconfitta di Lanciano ha aperto altri interrogativi anche in mezzo al campo: a questa squadra manca una mente pensante e se qualcuno aveva pensato che potesse diventarlo Anderson, l’attuale stato di forma del brasiliano non ammette grandi speranze.

Considerato che allo stato attuale ci sono in rosa calciatori che questo palcoscenico non possono affrontarlo alla pari degli avversari potrebbe non essere distante molto dalla realtà il ricorso a qualche svincolato di lusso. Due nomi su tutti, il sempreverde Amerini (l’ultimo anno a Modena) o Zanini che è stato a Vicenza negli ultimi anni. Ma potrebbe anche sfruttarsi un canale privilegiato con Gorgone della Triestina (dove il vicepresidente è il potentino Bruno) finito in sovrannumero. Infine, sempre tra quelli in sovrannumero nelle rose di B, nel caso in cui il Potenza volesse rivedere il suo pacchetto difensivo (l’esclusione dai titolari di Langella potrebbe essere un indizio per le prossime mosse future) spicca il nome di Cioffi (Ascoli) e tra gli svincolati quello di Argilli (nell’ultima stagione alla Cremonese). Certo è che l’esigenza del Potenza di correre ai ripari salvaguardando casse societarie e badando all’anagrafe dei calciatori diventa assolutamente difficile da mettere in pratica. Pietro Scognamiglio

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Sport 21

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Le pagelle Difesa senza colpe. Chiavaro, buon rientro. Polani male

Giannusa inguardabile Un Catania inesauribile, ma se il migliore è De Cesare.... GRAGNANIELLO (6) - sicuro a metà primo tempo quando blocca un velenoso diagonale a mezz’altezza di Improta, c’erano almeno due maglie rossonere pronte ad avventarsi sulla ribattuta. Stesso tempismo su Morante, in uscita bassa. Nell’azione del rigore non esce sul traversone

sta avanzato, molto utile perché il Potenza un regista degno di tal nome, in mezzo al campo, non ce l’ha. FREZZA (5,5)-altissimo a destra, esonerato dai compiti difensivi che ha dimostrato di non poter reggere. Pericoloso alla mezz’ora su un cross che diventa tiro. Poi si sgonfia ricordando l’ultimo Cafu, quello che al Milan faceva tenerezza se paragonato ai bei tempi.

LOLAICO(6)-dove c’è lui Amenta non sfonda, il rigore per il Lanciano nasce da un cross dalla trequarti sul quale non poteva opporsi più efficacemente. Evita col cuore che la baracca affondi in modo eclatante.

BERARDI (5,5)-subito pericoloso al tiro, Ferrara insegna che lontano dal Viviani ha il piede caldo. Poi cala, soffrendo.

CARDINALE (6) - subito ammonito per rimediare ad un errore di Giannusa che avrebbe dato al Lanciano campo aperto. Regge dignitosamente mostrando una buona intesa con il collega di reparto.

GIANNUSA (4,5)-tocca con approssimazione decine di palloni. Percentuale sempre troppo bassa di idee a buon fine e passaggi a segno. Assente in fase di contenimento. Insistiamo: la Prima Divisione gli calza troppo larga.

CHIAVARO (6) - rientro incoraggiante da centrale, preferito al tentennante Langella degli ultimi tempi. Pulito nell’anticipo e attento tatticamente. Comunque una nota lieta, ricordando che qualche settimana fa una diagnosi affrettata gli aveva chiuso la carriera

CATANIA (6,5) - inizia a sinistra da mezz’ala vecchio stampo, si inventa una buona occasione da gol a 5’dall’intervallo concludendo dritto per dritto. Eccessivo il giallo che rimedia nella ripresa, quando Monaco gli affida l’intera fascia. Spinge e copre per due, non si sa da dove tiri fuori il fiato. Esce ai limiti del collasso.

VANACORE (5,5) - si immola generando il rigore, causato, però, da un suo mancato colpo di testa. In precedenza aveva salvato per due volte da ultimo uomo, chiudendo bene la diagonale, ma la sua espulsione è decisiva per il match.

NAPPELLO(6)-tanta confusione, ma ci mette cambio di passo e generosità nell’assalto finale. POLANI (5) - vede la porta solo segnando in fuorigioco, quando nessuno lo marca. Inappuntabile sul piano dell’impegno, ma quei due gol contro l’Andria alla vigilia della chiusura del mercato sono stati per il Potenza una letale illusione. Quella di avere un centravanti che la mettesse dentro.

DE SIMONE (6) - mediano basso, bloccato tra le linee a protezione della difesa. Funzione da diga assai delicata visto che già dopo venti minuti i centrali alle sue spalle sono entrambi ammoniti (Chiavaro per rimediare ad una sua palla persa). Limita i danni con esperienza, prima di essere sacrificato per far entrare la seconda punta. DE CESARE (7)-entra e ci mette tanta buona volontà, nonostante la scarsa In alto Gragnaniello in tuffo su un’incursione di Colussi. A sinistra Giannusa, il peggiore del Potenza. A destra Vanacore mobilità. Sulla trequarti è un vero regi- insegue Di Cecco

SMITH (6) - a questo punto, in mancanza d’altro, si può provare ad insistere. Almeno lui qualche margine di miglioramento potrebbe averlo Pietro Scognamiglio

Pagliari applaude ai suoi. In alto la formazione del Lanciano. A destra l’esultanza di Improta che ha deciso il match su calcio di rigore

di PAOLO COSTA

E’ accaduto ieri in Lega Pro

PALERMO Il Novara non vince, la Cremonese si aggiudica il big match con il Perugia ed effettua il sorpasso. Dall’altra parte finisce in parità anche Portogruaro-Pescara e il Verona è adesso a un solo punto dalla vetta. In seconda divisione rallentano Alghero e Lucchese, mentre Gela e Catanzaro collezionano successi. Questi alcuni degli spunti più interessanti dell’ottavo turno di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione altro cambiamento al vertice con la Cremonese nuovamente davanti: i grigiorossi di Venturato grazie a un gol di Guidetti nel finale risolvono l’atteso match contro il Perugia (1-0); gli umbri di Giovanni pagliari interrompono quindi una serie positiva che aveva fruttato ben quattro successi. Il Novara non riesce ad avere la meglio sull'ottimo Varese e subisce nuovamente il sorpasso: l’undici di Attilio Tesser era andato in vantaggio con Motta, quindi Tripoli ristabilisce la parità. La terza forza del gi-

La Cremonese torna leader Benevento sa vincere ancora rone è adesso l’Arezzo dopo la netta vittoria sul campo del Foligno, la seconda consecutiva; i locali si erano illusi con l’iniziale gol di Calderini, poi l’Arezzo dilaga con Togni, De Oliveira e una doppietta di Chianese. Battuta d’arresto per il Lumezzane, superato per 2-1 dal Benevento (2-1); si rilanciano i campani di Leonardo Acori grazie al terzo successo casalingo. Con l’Arezzo l’altro colpo esterno della giornata è quello dell’Alessandria che infligge il secondo stop casalingo stagionale al Monza (1-0); i brianzoli infatti avevano già perso alla prima giornata contro il Como. Vince il Figline di Moreno Torricelli che infligge l’ennesimo

dispiacere stagionale alla Pro Patria (2-1); decisivo il gol di Frediani nel recupero. Vittoria casalinga anche per il Lecco a spese del Sorrento (1-0). Si dividono la posta Como e Pergocrema (1-1).Per quel che riguarda la seconda divisione la capolista Alghero non va oltre il pari per 1-1 contro il Rodengo Saiano. Il Carpenedolo non ne approfitta perchè viene superato dal Valenzana (1-0). Pertanto il Pavia balza al secondo posto dopo l’affermazione con la Villacidrese (2-0). Balzano al quarto posto anche Mezzocorona e il Feralpisalò grazie ai successi esterni contro Pro Belvedere (0-2) e Pro Sesto (0-1). L'altra affermazione

esterna è quella del Legnano sul campo della Canavese (2-0). Cinque pareggi e ben tre a reti bianche nel girone B; uno è quello della capolista Lucchese nel derby con la Sangiovannese. Quattro i punti di vantaggio dei rossoneri sui cugini del Prato, autori dell’unica prodezza esterna di giornata sul campo del Bellaria (1-3). Si ferma invece il San Marino, caduto contro il Celano di Giacomo Modica (3-2). Comincia bene l’avventura del neo tecnico del Bassano Massimo Beghetto che aveva preso il posto di Giorgio Roselli: battuta 1-0 la Giacomense. In coda il Fano supera 3-0 la Pro vasto ed effettua il sorpasso.

Clemente del Benevento ha segnato su rigore

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22 Sport


Il prossimo avversario del Potenza nel posticipo di lunedì sera

Cosenza, quattro calci alla crisi Doppietta di Scotto e gol di Porchia e Biancolino: poker al Foggia COSENZA FOGGIA

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COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, Giardina, Roselli, Maggiolini ( dal 30 st Chianello); Caccavallo, Biancolino ( dal 12 st' Mortelliti), Scotto ( dal 23 st'Danti). A disp: Ameltonis, Ungaro, Giardina, Ceccarelli. All Toscano FOGGIA (4-2-3-1): Milan; Torta, D'Agostino, Burzigotti, Cuomo ( dal 1 st' Goretti); Velardi, D'Amico; Di Roberto, Mancino ( Dal 27 st' Mattioli), Quadrini; Compierco (dal 1 stTrezzi). A disp.: Bindi, Sgambato, Colomba, Tarantino, Mattioli. All.: Porta. ARBITRO: MARCATORI: 17’ pt e 23’ st Scotto, 28’ pt Porchia, 44’ pt Biancolino NOTE: Cielo nuvoloso dopo la pioggia della mattinata. Temperatura mite. Circa 4500 spettatori. Paganti 2160, abbonati 2069. Incasso complessivo di 35 mila euro. Al 54' espulso l'allenatore in seconda del Foggia Pecchia per proteste. Ammoniti: Torta, Maggiolini, Musca. Angoli 5-4. Recupero 2 pt e 2 st. In tribuna una delegazione di studenti del Burundi. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Quattro volte Cosenza 1914. Quattro motivi per essere felici del rotondo e mai in discussione risultato vincente. Primo perchè aiuta la classifica e colloca i Lupi al centro del guado. Secondo arriva dopo una sconfitta altrettanto pesante domenica scorsa a Reggio Emilia. Terzo concede una settimana tranquilla alla squadra e al suo allenatore per preparare al meglio il match di Potenza e quarto consegna due belle notizie: le conferme di Biancolino e Scotto sotto le insegne dei

Il gol di Biancolino

goleador. Il primo, Biancolino ha fatto intendere di voler partecipare al desco del campionato con l’ìintento di rimettersi in forma e metteral dentro, mestiere per il quale è stato chiamato a raccolta in riva al Crati. Il giovane genoano, invece, con tre gol, guida la classifica dei cannonieri cosentini e per un esordiente tre reti in due gare sono un bottino niente male che la dicono lunga sulle sue capacità sotto porta. Il tempo gli consentirà di migliorare. Toscano tirtno al suo modulo originari e cambia l’ordine die fattori, soprattutto in mediana dopve lancia la copia Roselli giradina. Poi conefrema le indiscrezioni di settimasna. Parte con tranquillità la squadra rossoblù che gioc a la palla alla ricerca del gol. Lo sfiora in due circo-

stanze. La prima su un calcio di punizione di Caccavallo che costriunge il portiere metterla in corner. _E la seconda su un calio di punizione di Porchia che chiana il portiere ad una bell’intervento mrisolutivo. Al 17' i Lupi passano. Palla in profondità sulla quale Biancolino fa il velo mettendo Scotto davanti la porta: portiere superato da un tiro di interno destro che sbatte sul palo e termina la sua corsa in fondo alla rete. Per il talento sardo è il secondo gol di fila. Il raddoppio arriva poco dopo. Maggiolini e Scotto dialogano alla perfezione sull'out mancino portantoTorta a commettere fallo sul vertice dell'area. Porchia disegna una traiettoria perfetta che questa volta s'insacca nel sette. Il Foggia, sarà per il piglio del Cosenza, sarà per la sua

inconsistenza si fa vedere di rado dalle parti dell’are aid rigore pugliese. Succesde intorno al quatrantesimo minuto con un tiro di Mancino deviato in angolo, poi due minuti più tardi lo stesso esterno rossonero s'incunea in aera e reclama il penalty. Melchiori concede solo un corner che non frutterà alcunchè. Ad un minuto dal riposo Caccavallo fa vedere il meglio del suo repertorio e dribbla due uomini prima di concludere con forza. Milan fa quel che può, ma la palla resta nei pressi della porta. Così il bomber Biancolino si ricorda di essere un vecchio marpione d’area di rigore e la mette dentro . Si torglie la maglia fa tutto il campo di corsa fino alla curva sud Donato Bergamini. E scatena la celebre danza del pitone che gli ha regalato il soprannome vincente. E’ il finale di tempo che tutti avevano sognato dopo la batosta di Reggio Emilia. Un grandissimo Cosenza, per la verità concreto e ordinato difronte ad un avversario con la testa pesante e le geometrie poco evidenti. Nell’intervallo festa grande in zona vip a suon di pasticcini , the e caffè caldo. Poi riprende il katch che regala dieci minuti di Foggia alla ricerca del gol, della bandiera. Neanche la verve dei nuovi entrati regala chance importanti, tranne un respinta di Musca. Poi il Cosenza riprende le fial della manovra e Scotto trova il modo di mettere a segno il gol del poker e la sua personale doppietta dopo un cross di Maggiolini e il velo di Mortelliti. Il finale sertve solo a concludere novanta minuti a sens unico che hanno regalato tre punti al Cosenza e rimesso a posto la classifica. Rossoblù che dimenticano di botto Reggio Emilia, ma la ricordano come monito per il futuro.

PAGELLE COSENZA PINZAN (6) - Ancora una volta ordinaria amministrazione per il portiere rossoblù che deve mai intervenire per salvare la sua porta. MUSCA (6) - Con tranquillità controlla Quadrini che quasi mai si rende pericoloso. Trova qualche sortita e incassa una domenica tranquilli dopo Reggio Emilia. PORCHIA (6.5) - Gioca con piglio e alla terza prova su calcio di punizione piega le mani al portiere del Foggia Milan. Una buona partita anche in fase difensiva. Riscatta le precedenti prove. DI BARI (6) - Come per Musca, in fase di copertura sbaglia poco o nulla dinzza ad un Foggia svogliato e spuntato. Comunque una match ordinato. BERNARDI (6.5)- Il “Tardelli del San Vito” torna titola da protagonista. Quantità e dinamismo e pressing da fare andare in tilt il Foggia. GIARDINA (6 ) - Geometra e qualche errore in fase di disimpegno, ma comunque una prova di buona fattura. ROSELLI (6.5) - Costante nel rendimento dall’inizio del campionato. Non sbaglia un colpo e si propone anche in fase offensiva con una corsa invidiabile. MAGGIOLINI (6.5) - Dirompente in alcue circostanze nell’asse con Scotto, fornisce assista e garantisce concretezza alla manovra sulla sua corsia. (dal 30 st CHIANELLO (sv) CACCAVALLO (6.5) - Scugnizzo e combattivo. Prova la conclusione su punizione, calcia forte in occasione del gol di Biancolino. BIANCOLINO (7) - Si presenta, o meglio, comincia a far vedere le sue caratteristiche. Una finta che vale un assit per Scotto in occasione del vantaggi. Un gol da opportunista. Avanti cosi’. (dal 12 st Mortelliti (6) - Ci mette impegno e fa reparto nel fina di partita. SCOTTO (7) - E’ un piccolo grifone di talento. Lo avevamo seguito con interesse negli allenamenti, lo abbiamo visto rapace. età verde: capocannoniere dei Lupi. ( Dal 23 st DANTI (6) - Agita le sue qualità anche se non al meglio delle sue giocate.

«La mancanza di rispetto non mi è piaciuta»

Mimmo Toscano non le manda a dire COSENZA - A suon di gol tutto torna come prima. O almeno mette i Lupi nelle condizioni di trovare una settimana di tranquillità e preparare al meglio la gara di lunedì sera in posticipo a Potenza. «Avevamo bisogno di un pronto riscatto e ci siamo riusciti alla grande. Ringrazio i tifosi e in modo particolare la curva. Mi aspettavo i fischi già dal primo minuto ed invece ci sono stati vicini come solo un pubblico maturo sa fare Di questo li ringrazio davvero di cuore e di come hanno saputo aspettare che ci mettessimo nelle condizioni di trovare il vantaggio». Tra i commenti e le allusioni da bar sport, dove si era parlato senza mezze misure di una squadra senz capo e nè coda, Toscano chiude bene i sette giorni e può guardare con disincanto alle considerazioni in libertà ascoltate tra i soliti conoscitori di calcio moderno. Toscano diventa serio e afferma. «Le critiche le accetto ma le mancanze di rispetto mi danno fastidio. Da quando sono a Cosenza io non l'ho mai fatto ed è per questo che pretendo massimo rispetto per la mia persona e la mia professionalità. Temevo che i ragazzi avessero ancora nella testa la mazzata nel punteggio bec-

cata al Giglio ma in settimana ho chiesto loro di resettare e dimenticarsene e di pensare che il nostro campionato sarebbe iniziato oggi. Non dimentichiamoci che siamo un gruppo nuovo e costruito in poco tempo ma assicuro che chiunque scenda in campo dà l'anima

per questa maglia». Biancolino e l’ex genoano Scotto hanno deciso la gara con tre dei quattro centri nella porta foggiana. Toscano spiega il suo punto di vista sugli attaccanti. «Scotto ha disputato un'ottima prova ma deve crescere ed essere continuo e solo con il lavoro settimanale può raggiungere la sua migliore forma». Sollecitato a raccontarlo pubblicamente Toscano rivela un particolare che fa capire la voglia di Scotto di fare bene e scalare la montagna del professionismo. «Dopo il noioso infortunio aveva voglia di mettersi in discussione e dimostrare, non solo a me, il suo valore e con molta sincerità mi ha detto: “Mister fammi giocare, dammi la possibilità di giocare titolare». Luci della ribalta sul “pitone” Biancolino capace di segnare e di mettersi soprattutto al servizio della squadra. «Se devo essere sincero - continua l’allenatore rossoblù - da lui vorrei vedere altre cose, ma Biancolino si è dovuto adattare al gioco dei suoi compagni. L'obiettivo è quello di vedere il Biancolino di Avellino e Messina quando faceva la differenza ed era capace di prendere la squadra in pugno e condurla alla vittoria».

L’esultanza dei rossoblù

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Sport 23

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Grande difesa e il Taranto si blocca in un assalto confuso

Giulianova blindato TARANTO GIULIANOVA

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TARANTO (4-3-3) Bremec 6; Calori 6, Migliaccio 6, Viviani 6, Bolzan 6; Felci 5,5 (21’ st Giorgino 6), Quadri 6, Mezavilla 5,5 (37’ st Russo sv); Innocenti sv (6’ pt Falconieri 5), Corona 5,5, Scarpa 5,5. A disp.: Barasso, Prosperi, Magallanes, Nocentini. All.: Brucato 5,5. GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi 6,5, Sosi 6, Garaffoni 6,5, Vinetot 7, Migliore 6,5; Dezi 6 (39’ st Mariani sv), Croce 6,5, Del Grande 5,5 (10’ st Lieti 6); Carbonaro 5,5 (26’ st Schneider sv), Melchiorri 6, Campagnacci 6,5. A disp.: Buono, Rinaldi, Iachini, Di Matteo. All.: Bitetto 6. ARBITRO: Bellutti di Trento 6. NOTE: spettatori 4.332 per un incasso di 48,512 euro. Ammoniti: Carbonaro, Sosi, Migliaccio, Dezi, Mariani, Schneider. Angoli 6-5 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st 4’. TARANTO Una difesa di ferro e tanto cuore permettono al Giulianova di strappare un punto allo Iacovone di Taranto. Una bella prova di maturità dei ragazzi di Bitetto che hanno saputo soffrire e meritare il risultato positivo. Brucato e Bitetto danno fiducia agli undici della gara precedente. I giallorossi modificano leggermente

Vinetot e Garrafoni bloccano un tiro di Corona

l’abituale 4-3-3. In fase di non possesso Croce è lo schermo davanti alla difesa, sporcando lo schema in un elastico 4-1-4-1. “Gaffe” iniziale dell’arbitro Bellutto di Trento che non rispetta il minuto di silenzio per la tragedia a Messina. Primo colpo di scena dopo sei minuti. Innocenti si infortuna e lascia il posto a Falconie-

ri. La partenza giuliese è ottima. La manovra fluisce con rapidità. Al 10’, però, c’è il primo brivido. Felci, dopo un’azione tambureggiante, calcia in scivolata e Dazzi devia di piede in angolo. La pressione rossoblù aumenta e i due centrali giallorossi sono chiamati ad un superlavoro in fase difensiva (Vinetot è il migliore). La

parte centrale di frazione vede il Giulianova piuttosto schiacciato all’indietro. Il Taranto preme anche se le azioni pericolose latitano. Il palleggio iniziato sempre da Croce è di buona fattura, ma gli uomini di Bitetto non riescono a sfondare nei sedici metri avversari. Al 35’ Corona lavora un buon pallone al limite

dell’area, ma la sua conclusione è fiacca. Dazzi blocca a terra. Azione scaturita da un originario fuorigioco non ravvisato dalla terna arbitrale. L’unica incursione nell’area ionica è del centrale Garaffoni che in modo macchinoso cerca la girata a rete, ma in modo infruttuoso. Il finale di tempo è del Taranto: Scarpa su punizione chiama alla respinta Dazzi. Il Taranto nella ripresa pare più reattivo. Sull’asse Corona-Falconieri nasce la prima occasione del secondo tempo. L’assalto rossoblù, ora, è prevedibile. Ma si scioglie con il passare dei minuti. Bitetto si copre. Entra Lieti ed esce Del Grande. Il Giulianova passa a cinque in difesa. Il baricentro si abbassa e il Taranto prende coraggio. Le mischie aumentano e il pubblico dello Iacovone entra ufficialmente in partita. Dazzi blocca al 19’ un rasoterra di Falconieri. La missione è ora rallentare i ritmi. Il Taranto va a folate: al 26’ Mezavilla sfiora il palo con un sinistro radente. Gli spazi, però, si creano anche per il Giulianova. Alla mezzora Migliore davanti alla porta non aggancia un tiro cross di Campagnacci. I minuti restanti hanno una trama unica. I giallorossi resistono all’assalto confusionario dei padroni di casa. Il pareggio non si sblocca e scorrendo i novanta minuti non poteva essere diversamente. Luigi Carrieri

I padroni di casa più incisivi, ma poco concreti

Marcianise e Cavese con le polveri bagnate R.MARCIANISE CAVESE

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MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli 6, Ciano 6, Murolo 7, D’Apice 5,5, Piscitelli 6, Manco 6 (44’ st Montanari sv), Alfano 6,5, D’Ambrosio 7, Della Ventura 6, Poziello 6 (11’st Romano 4), Tedesco 5,5. A disp. Mezzacapo, Orsi, Russo, Tomi, Alvino. All. Boccolini 6. CAVESE (4-2-3-1): Russo 6,5, Grillo 6, Cipriani 6, Rapino 6, Lagnena 6,5, Maiorano 7, Favasulli 6, Tarantino 6,5 (35’ st Pozza 6), Bernardo 6, Schetter 5,5 (19’ st Cruz 6), Varriale 5,5 (25’ st Turienzo 5,5). A disp. Pane, Prevete, Bacchi, Scartozzi. All. Maurizi 6. ARBITRO: Bagalini di Fermo 6 NOTE: spettatori 1200 circa di cui 500 ospiti. Ammoniti: D’Apice, Manco, Favasulli. Espulsi 42’ pt l’allenatore in seconda della Cavese Scotto e al 15 st’ Romano, entrambi per proteste. Ammoniti D’Apice, Manco, Favasuli. Angoli 7-5 per la Cavese. Recupero: pt 3’; st 4’. MARCIANISE. Polveri ba-

gnate per le punte del Marcianise e la Cavese può uscire imbattuta dal Progreditur, nonostante i gialloverdi abbiano costruito ben tre nitide palle gol senza finalizzarle. Il pareggio premia oltremodo l'approccio prudente dell'undici di Maurizi, mentre Boccolini coltiva il rammarico di una vittoria mancata a causa delle occasioni da rete non concretizzate da Murolo, Manco e Romano, prima della sua prematura espulsione. La Cavese, scesa in campo con una formazione molto simile a quella schierata domenica scorsa col Ravenna, ha puntato tutto sui duelli sulle fasce Tarantino-Piscitelli e Schetter-Ciano; la velocità degli esterni, specie di Tarantino per tutta la prima frazione di gioco, ha messo a tratti in difficoltà la retroguardia avversaria, mentre la linea centrale composta da Varriale e Bernardo è stata braccata con efficacia dalla prova molto attenta di Murolo, autore dalla migliore prestazione stagionale, e di D’Apice, con qualche difficoltà in più nel sostenere il ritmo degli attaccanti metelliani. La difesa della Cavese, invece, ha contenuto senza particolari affanni Poziello e

Tedesco, ancora poco efficace sottoporta. Sul fronte opposto Boccolini, privo di Di Napoli, che all’ultimo momento ha preferito non scendere in campo per via di un problema al ginocchio, ha investito centralmente sull’ex di turno Alfano, impiegato già mercoledì in Coppa. L'avvio della partita è molto equilibrato, pochi spazi e tanto pressing a centrocampo. Numerosi i capovolgimenti di fronte, con Tarantino che fa il bello e il cattivo tempo sulla corsia destra, mentre Poziello tiene sotto pressione Lagnena, costringendolo agli straordinari. Il Marcianise inizia a macinare gioco con il passare dei minuti, grazie agli spunti di Manco e Poziello che, all’11’, imbeccato da Tedesco, sfiora l’incrocio dei pali. Il solito Tarantino si ripropone, poi, al 24’: dalla destra mette in mezzo un cross teso che Fumagalli è costretto a respingere con i pugni uniti. Alla mezzora, poi, una incomprensione difensiva libera Alfano davanti all’area cavese: il centrocampista sbuccia il pallone e allora è Ciano ad andare al tiro dai trenta metri, sfiorando il palo di destra. Nel finale di tempo

Un attacco del Marcianise

si fa vivo, sulla destra, Favasulli che prova a piazzare la palla tra il portiere e il palo. Non ci riesce, ma il rimpallo favorisce Schetter che va al tiro sottomisura, fermato in angolo da Fumagalli coi piedi. ella ripresa il copione della gara rimane invariato con i marcianisani più propositivi al cospetto di un avversario a tratti rinunciatario. Al 14’ nitida occasione di marca gialloverde: su calcio di punizione battuto da D’Ambrosio, salta Romano, ma l’estremo difensore Russo si salva miracolosamente mettendoci una mano e un piede. Sugli

sviluppi è ancora Murolo a staccare, ma, questa volta, è il palo a negargli il gol. In quello che è il miglior momento gialloverde, però, arriva l’espulsione per proteste di Romano, dopo appena cinque minuti dal suo ingresso in campo. Cerca di approfittarne la Cavese, che, per qualche minuto, mette pressione addosso ai padroni di casa come quando, al 27’, un calcio d’angolo di Tarantino costringe Fumagalli ad uscire coi pugni. Al di là delle aspettative, tuttavia, i marcianisani, nonostante l’inferiorità numerica, continuano a tenere e ad amministrare il gioco, al co-

spetto di una formazione biancoblu apparsa decisamente rinunciataria. I padroni di casa si propongono addirittura in avanti con Manco (poi sostituito per crampi), che favorisce (29’) l’inserimento a tu per tu col portiere di Tedesco, anticipato di un soffio. E mentre la Cavese sembra accontentarsi del pareggio, continuano ancora a spingere i giocatori del Real che, prima con D’Ambrosio su punizione (36’), poi con un’involata centrale di Ciano (45’), rischiano addirittura di chiudere la partita in vantaggio. Gabriele De Luca

I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 8 ª giornata

Seconda Divisione Girone A 8ª giornata

Seconda Divisione Girone B 8ª giornata

Benevento-Lumezzane 2-1 Como-Pergocrema 1-1 Cremonese-Perugia 1-0 Figline-Pro Patria 2-1 Foligno-Arezzo 1-4 Lecco-Sorrento 1-0 Monza-Alessandria 0-1 Novara-Varese 1-1 Paganese-Viareggio 0-0

Alghero-Rodengo Saiano 1-1 Canavese-Legnano 0-2 Crociati NocetoPro Vercelli 3-3 Pavia-Villacidrese 2-0 P.B. Vercelli-Mezzocorona 0-5 Pro Sesto-Feralpi Salò 0-1 (ieri) Spezia-Olbia 1-1 Sud Tirol-Sambonifacese 1-1 Valenzana-Carpenedolo 1-0

Bassano-Giacomense 1-0 Bellaria-Prato 1-3 Carrarese-Poggibonsi 11 Celano-San Marino 3-2 Fano-Pro Vasto 3-0 Lucchese-Sangiovannese 0-0 Nocerina-Itala San Marco 1-1 Sacilese-Colligiana 0-0 Sangiustese-Gubbio 0-0

CLASSIFICA: Alghero 17 punti; Pavia 15; Mezzocorona, Feralpi Salò, Carpenedolo e Spezia 13; Sud Tirol e Rodengo Saiano 12; Olbia e Sambonifacese 11; Valenzana e Pro Vercelli 10; Crociati Noceto 9; Legnano, Villacidrese e Canavese 7; Pro Belvedere Vercelli 6; Pro Sesto 2. Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.

CLASSIFICA: Lucchese 19 punti; Prato 15; San Marino 13; Celano, Sacilese e Carrarese 11; Giacomense, Sangiustese, Sangiovannese e Nocerina 10; Bassano, Bellaria, Itala San Marco, Gubbio, Colligiana e Poggibonsi 9; Fano 7; Pro Vasto 6. Colligiana penalizzata di 1 punto.

CLASSIFICA: Cremonese 19 punti; Novara 18; Arezzo 15; Varese, Perugia e Lumezzane 14; Pergocrema 12; Alessandria e Benevento 11; Lecco 10; Figline e Viareggio 9; Sorrento, Monza e Foligno 8; Como 7; Pro Patria 5; Paganese 4. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 18 OTTOBRE): Arezzo-Paganese Cremonese-Benevento Lecco-Alessandria Lumezzane-Novara Perugia-Pergocrema Pro Patria-Como Sorrento-Monza Varese-Figline Viareggio-Foligno

PROSSIMO TURNO (DOMENICA 18 OTTOBRE): Carpenedolo-Sud Tirol Feralpi Salò-Crociati Noceto Legnano-Pavia Mezzocorona-Spezia Olbia-Canavese Pro Vercelli-Alghero Rodengo Saiano-Valenzana Sambonifacese-Pro Sesto Villacidrese-P.B. Vercelli

PROSSIMO TURNO (DOMENICA 18 OTTOBRE): Colligiana-Bellaria Giacomense-Celano Gubbio-Nocerina Itala San Marco-Bassano Poggibonsi-Fano Prato-Sacilese Pro Vasto-Lucchese San Marino-Sangiustese Sangiovannese-Carrarese

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Espugna Terni con le reti di Bettini e Locatelli e una prestazione superba

L’impresa del Pescina Gli umbri frenati dalle parate di un Bifulco in stato di grazia TERNANA PESCINA 2

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TERNANA (4-4-2): Visi 6,5; Del Grosso 5,5, Tedeschi 5,5, Borghetti 6, Camillini 5,5 ( 30' st Lacheheb) Concas 6,5, Danucci 6, Di Deo 6, Piccioni 6,5; Noviello 5 (26' st Alessandro), Perna 5 (5' st Tozzi Borsoi). A disp.: Cunzi, Bertoli, Bizzarri, Marino. All. Gabriele Baldassarri 5,5. PESCINA (4-4-2): Bifulco 7; Di Bernardino 5,5, Petitto 6, Blanchard 6,5, Birindelli 5,5; Berra 7, Ferraresi 6,5, De Angelis 6, Cruciani 7; Censori 6 (15' st Locatelli 7), Bettini 7 (36' st Choutos sv). A disp.: Merletti, Piva, Molinari, Laboragine, Dos Santos. All. Roberto Cappellacci 7. ARBITRO: Daniele Bindoni (Venezia) 5,5 RETI: pt 7' pt Bettini; st 33' Locatelli. NOTE: Spettatori 2500 circa. Angoli 7 a 3 per la Ternana. Ammoniti: Di Bernardino, Censori, Piccioni. Recupero: pt 2'; st 4'. TERNI. Cuore, grinta, concentrazione: ecco il tris di qualità che ha permesso al Pescina di sbancare il “Liberati” di Terni. Il 2 a 0 finale non porta solo ed esclusivamente le firma di Bettini e Locatelli, autori dei due gol-partita al 7' del primo tempo e al 33' della ripresa. Il Pescina visto a Terni, infatti, ha dato una dimostrazione pratica di cosa vuol dire, al di là delle belle parole, il termine “vittoria collettiva”. E pensare che la gara in terra umbra non era delle più facili, visto che la formazione rossoverde in casa aveva sempre vinto. Ed anche la tempistica del gol di Bettini, giunto in apertura di match, sulla carta non si preannunciava di facile gestione. Invece il Pescina ha saputo gestire la gara, rinunciando alla tentazione di chiudersi in difesa e affidandosi alla velocità dei suoi esterni. Logico che i padroni di casa, dopo il gol di Bettini, abbiano preso in mano le redini del gioco: ma il Pescina non ha mostrato il fianco, riuscendo ad assecondare gli avversari nella fase centrale del primo tempo per poi giovarsi, con il trascorrere dei minuti, della scarsa lucidità degli umbri causata dalle tante energie profuse in campo. I padroni di casa hanno collezionato qualche occasione da gol, come era inevitabile. Ma i tentativi di Perna, Concas, Piccioni e Noviello hanno puntualmente trovato in Bifulco una vera e propria saracinesca. E quando il portiere non avrebbe potuto far nulla sulle conclusioni degli avversari, si sono messi di mezzo Petitto e Blanchard, a chiudere varchi pericolosi. E ad ogni attacco della Ternana è corrisposta, puntualmente, una rispo-

A sinistra il tecnico del Pescina Cappellacci. Qui accanto l’esultanza di Bettini dopo il vantaggio del Pescina

sta velenosa del Pescina. Come al 33', quando Berra è riuscito a liberarsi della marcatura in area ed a deviare verso la rete di Visi un suggerimento proveniente dalla destra; non fosse stato per quella “vecchia volpe” di Stefano Visi, che ha girato sul palo la conclusione, il Pescina avrebbe chiuso la gara. La ripresa è proseguita sulla falsariga del primo tempo: Pescina attento in fase difensiva e pronto a ripartire; Ternana in avanti a testa bassa. In apertura Perna si è visto annullare, giustamente, un gol per netta posizione di fuorigioco: l'azione della Ternana non si è rivelata, comunque, come un campanello d'allarme. E la conferma è giunta dieci minuti più tardi, quando Cruciani, dopo uno splendido contropiede, ha ciccato clamorosamente il gol del raddoppio. La Ternana fatica. Il finale fa registrare un largo possesso di palla dei padroni di casa: ma le azioni-chiave sono tutte di marca biancoverde. Come al 30', quando Berra “vede” Bettini e piazza un cross al bacio: l'attaccante baincoverde devia di testa, ma Visi è ancora “super”. Poi, tre minuti più tardi, il neoentrato Locatelli chiude le ostilità con un contropiede da manuale, innescato da un erroraccio di Borghetti, trafiggendo ll'incolpevole Visi con un diagonale preciso. I minuti finali fanno registrare una Ternana che spinge con il solo ardore agonistico e senza idee. Il Pescina va a nozze, considerato che gli spazi non mancano: ci provano Choutos e Berra, ma Visi evita il peggio. Una vittoria meritata, quella del Pescina. Senza strafare, senza chiudersi in difesa e senza paura, la formazione biancoverde ha avuto il merito di non perdere la testa quando gli attacchi dei padroni di casa si sono fatti più insistenti. Una formula vincente, quella di De Angelis e soci, che hanno mostrato come nel calcio si possa vincere attraverso una condotta di gara lineare. Matteo Lattanzi sport@luedi.it

E’ stata la classica vittoria del collettivo che non si è difeso

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Sport 25

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Primo successo interno. Espulso il lucano Sabato

Ravenna, che show RAVENNA REGGIANA

3 1

RAVENNA (4-2-3-1): Anania 6,5; Ferrario 7, Ciuffetelli 6,5, Fasano 6,5, Sabato 5; Fonjock 6,5, Sciaccaluga 6,5; Packer 7 (18’ st Basso 5,5), Cavagna 7 (37’ pt Rossetti 7), Toledo 7; Piovaccari 6,5 (31’ st Gerbino Polo sv). A disp.: Rossi, Squillace, Riberto, Scappini. All.: Esposito 6,5. REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig 6; Mallus 5 (1’ st Anderson 6), Stefani 5, Zini 5, Mei 5,5 (36’ st Viapiana sv); Nardini 6 (16’st Ingari 5,5), Saverino 5,5, Maschio 5; Alessi 5,5; Rossi 5, Temelin 5,5. A disp.: Manfredini, D’Alessandro, Ferrari, Morelli. All.: Dominissini 5,5. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6,5. RETI: pt 9’ Lavagna (RA), 23’ Piovaccari (RA); st 7’ Toledo (RA), 22’ Temelin (RE). NOTE: giornata calda e terreno in buone condizioni. Spettatori 3000 circa. Ammonito: Zini. Espulso al 13’ st Sabato per fallo da dietro su Alessi. Angoli 5-4 per la Reggiana. Recupero: 2’ pt; 3’st.

Il gol della Reggiana segnato da Temelin (col numero 11)

RAVENNA. Il Ravenna si diverte con la Reggiana e centra il primo successo casalingo (3-1). Un vittoria rotonda, meritata ed anche un po’ striminzita se relazionata all’enorme mole di gioco ed occasioni prodotta dagli uomini di Esposito. Il Ravenna deve fare i conti con la solita emergenza, il reparto più colpito è la difesa con Rizzo e Anzalone, senza dimenticare Giordano che pur essendo un cen-

trocampista nelle ultime gara ha dato una mano dietro. Esposito però recupera Ciuffetelli e propone un 4-2-3-1 inedito. Piovaccari unica punta centrale, dietro a lui Cavagna nel ruolo di trequartista e ai lati, Toledo a sinistra e Packer a destra. La Reggiana è la stessa di domenica scorsa contro il Cosenza, con il 4-3-1-2, che presenta Alessi dietro alle due punte Rossi e Temelin.

Il Ravenna al Benelli non ha ancora vinto, così come la Reggiana lontano dal Giglio, così i ritmi di gara sono alti fin dal primo minuto. I giallorossi si fanno vedere con una punizione di Sciaccaluga, respinta goffamente da Tomasig, poi sono gli emiliani a prendere a pallonate Anania, che fa punchingball. Temelin e Rossi impegnano il portiere giallorosso per vie centrali. Al 6’ Cavagna imbecca con un

cross teso Piovaccari sul secondo palo, che per un soffio non ci arriva. Tre minuti più tardi azione fotocopia dalla parte opposta: assist teso di Toledo, seguito da Cavagna che stacca di testa e infila nell’angolino per il vantaggio giallorosso. Gli amaranto non si arrendono e da fuori area vanno più volte alla conclusione con Alessi, Saverino e Maschio. All’19’ il Ravenna raddoppia. Un tiro di Toledo è deviato

in angolo. Dalla bandierina Packer per Toledo, il brasiliano crossa in area, batti e ribatti, la palla finisce a Cavagna. Il suo assist rasoterra è raccolto da Piovaccari che con un tap-in vincente batte Tomasig. La Reggiana risente del 2-0, ma non perde la sua grinta e con Nardini in area tenta di accorciare, però il suo tiro è fuori. Gli uomini di Esposito non si accontentano del doppio vantaggio e Cavagna va alla conclusione, di poco a lato. Al 37’ Esposito toglie Cavagna e inserisce Rossetti, così il Ravenna passa al 4-3-3. Poco dopo pericoloso colpo di testa di Stefani, che termina tra le braccia di Anania da pochi passi. L’intervallo fa riflettere Dominissini che inserisce Anderson per Mallus per avere più spinta, spostando così Stefani a destra con coppia centrale Zini e Mei. Ma il risultato non cambia anzi peggiora, perché il Ravenna al 52’ cala il tris con Toledo, imbeccato da un assist di Packer. Al 58’ il Ravenna resta in dieci per l’espulsione di Sabato, per una brutta entrata su Alessi. I giallorossi tuttavia non perdono l’abitudine a spingersi avanti: Fonjock appoggia per Piovaccari, che in area marcato da tre uomini trova lo spazio per servire Toledo, il suo tiro è deviato in angolo dal piede di Tomasig. Al 67’ la Reggiana accorcia: cross di Anderson, colpo di testa di Temelin in rete. I ragazzi di Dominissini ci riprovano da angolo, tiro di Rossi, salva sulla linea Sciaccaluga. All’84’ Toledo entra in area, assist non raccolto, poi recupera Rossetti, il cui pallonetto si stampa sulla traversa. Francesca Angeli

Tripletta del bomber. Sy aveva illuso gli ospiti che crollano in 10’

Andria disperso nella Selva Striscione dei tifosi pugliesi: «Gli ultimi saranno i primi» VERONA ANDRIA BAT

3 1

VERONA (4-3-3): Rafael 6,5; Cangi 6, Ceccarelli 6, Comazzi 5,5, Pugliese 6; Russo 7, Esposito 7, Pensalfini 6,5; Ciotola 5’ (4’ st Colombo 7), Selva 8 (20’ st Garzon 6), Berrettoni 6,5 (13’ st Rantier 6). A disp.: Ingrassia, Anselmi, Bertolucci, Farias. All.: Remondina 7. ANDRIA BAT (3-5-2): Mennella 6,5; Pomante 6,5, Goisis 5,5, Sibilano 6; Pierotti 6, Paolucci , Ottobre 6, D’Allocco 6 (19’ st Mastrolilli 5,5) Doumbia 5,5 (27’ st Giorgetti 6); Rizzi 6 (13’ st Ceppitelli 5,5), Sy 6. A disp.: Pazzagli, Braca, Iennaco, Margarita. All.: Papagni 6. ARBITRO: Barbeno di Brescia 6. RETI: pt 4’ Sy (A), st 8’, 15’, 18’ Selva (V). NOTE: spettatori 13454, incasso 105038 euro. Ammoniti: Ceccarelli, Rizzi. Angoli 10-4 per il Verona. Recupero: pt 3’; st 5’. VERONA I sogni di gloria dell’Andria, a Verona, durano un tempo. C’è il vantaggio-lampo di Sy, c’è una squadra che gira, nei primi 45’, ed è quella di Papagni. Poi, nella seconda frazione, viene fuori la qualità dell’Hellas e Andy Selva trafigge per tre volte Mennella. Resta a mani vuote l’Andria, che si presentava al Bentegodi, dopo una settimana complicata, tra le contestazioni e la scelta di Antonio Bellavista, ex che era molto atteso a Verona,

di salutare la compagnia con la rescissione del contratto. E, davanti, i gialloblù sono in forma smagliante e vengono da tre vittorie consecutive. Ma non si fanno intimorire, gli uomini di Papagni, e trovano il vantaggio dopo soltanto 4’: Sy (“beccato” da una parte della tifoseria di casa) buca in velocità la difesa dell’Hellas, calcia forte e batte Rafael, che non subiva reti da oltre 700’. Il copione della partita, così, diventa ben più confacente alle strategie andriesi: tutti bloccati dietro, pronti a ripartire con contropiedi incisivi. Il Verona abbozza il primo tentativo di reazione con Ciotola, al 10’: la sua conclusione finisce a lato senza grosse ansie per Mennella. Ben più insidioso è il tentativo di Berrettoni, al 16’, e Mennella, stavolta, è determinante nella respinta che evita il pareggio. Nonostante la pressione dell’Hellas, comunque, l’Andria resiste, stringe i denti e si trincera dietro un accorto schieramento tattico che regge bene all’urto. Il Verona fa collezione di calci d’angolo e punizioni da angolature che possono procurare apprensioni. E sale la tensione, di conseguenza, in una partita che si arricchisce di insistenti scariche di adrenalina. Non abbassa la testa l’Andria, e l’Hellas comincia a creare sempre di meno, il solo Berrettoni provoca un grattacapo a un at-

A sinistra un euforico Selva. In alto il tecnico Remondina

tento Mennella, allo scadere. E, clamoroso, in pieno recupero è Rizzi ad avere tra i piedi il pallone del raddoppio, con un miracolo di Rafael che ha dello strepitoso. Può essere contento dei suoi, all’intervallo, Aldo Papagni, e non soltanto per il risultato positivo: è la prestazione che convince. Quando si riprende il copione prevedibile è quello di un Verona che si lancia all’assalto, ma non perde la calma l’Andria, dando l’impressione di essere del

tutto in grado di contenere l’urto dei gialloblù. Urto, per la verità, che si stempera contro la solidità, tra tutti, di un Pomante abilissimo nel governare la fase di copertura pugliese. E Remondina, tecnico dell’Hellas, prova a cambiare uomini e modulo: fuori Ciotola, dentro Colombo, e dal 4-3-3 il Verona transita al 4-3-1-2. Una mossa che mette in crisi, all’improvviso, l’Andria, che viene agguantato dal gol di Selva, all’8’: a nulla vale l’intervento di Men-

nella su Colombo, l’altro centravanti dell’Hellas è lesto nel ribattere in rete per l’1-1. C’è aria di assedio vero, a questo punto, e Papagni corre ai ripari togliendo Rizzi per inserire Ceppitelli. Ma l’argine crolla ugualmente, al 15’: ancora Selva, pescato da Russo, fa il 2-1. E 3’ dopo è ancora l’indemoniato Selva ad essere spietato e a battere un Mennella senza colpe: 3-1 e tutto va male per l’Andria. Difficile, a questo punto, rigirare le sorti dell’incontro, ci prova lo stesso Papa-

gni mettendo in campo Mastrolilli, e poi Giorgetti, che alla mezzora scalda le mani a Rafael con una conclusione dalla distanza. I sostenitori andriesi, allora, estraggono uno striscione nel loro settore: “Gli ultimi saranno i primi”, il contenuto. L’auspicio, non c’è che dire, viene da una citazione evangelica. E qualche santo in Paradiso sarà meglio trovarlo, per Papagni, dopo aver visto l’inferno, a Verona, nella testa e nei piedi di Selva. Matteo Fontana

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26 Sport


Risultati e classifica Barletta-Isola Liri

2-0

Cassino-Scafatese

2-3

pt 46' Cutrupi; st 25' Simoncelli

GELA

Gela-Brindisi

1-0

Igea V.-Siracusa

pt 7' Agostinelli(IV); st 20' (r) Dal Rio (S)

Juve Stabia-Cisco Roma

1-1

Manfredonia-Melfi

1-2

pt 7' Ciofani (CR), 20' Fabbro (JS)

pt 15' Chiaria (Me); st 7' Arigò (Ma), 23'Chiaria (Me)

20

8

6

2

0 14 2

4

4

0

0

0

4

2

2

0

CATANZARO

19

8

7

1

0 20 7

4

4

0

0 10 3

4

3

1

0 10 4 13 +6

CISCO ROMA

15

8

4

3

1 13 4

3

3

0

0

0

5

1

3

1

6

4

9 +1

JUVE STABIA

14

8

4

2

2 18 11 4

2

2

0 10 3

4

2

0

2

8

8

7

-2

CASSINO

14

8

4

2

2 13 10 4

2

0

2

7

8

4

2

2

0

6

2

3

-2

BRINDISI

13

8

3

4

1 11 8

4

3

1

0

5

1

4

0

3

1

6

7

3

-3

SCAFATESE

12

8

3

3

2

4

2

1

1

4

3

4

1

2

1

4

5

0

-4

MELFI

11

8

3

2

3 15 12 4

2

2

0 10 5

4

1

0

3

5

7

3

-5

8

8

8

7

6

2 12 +4

Monopoli-Aversa

0-1

Vibonese-Catanzaro

0-1

AVERSA

11

8

2

5

1

9

9

4

0

3

1

3

6

4

2

2

0

6

3

0

-5

Vico Eq.-Noicattaro

0-0

MONOPOLI

11

8

3

2

3

9

9

4

2

1

1

5

4

4

1

1

2

4

5

0

-5

SIRACUSA

11

8

3

2

3

8

9

3

1

1

1

3

3

5

2

1

2

5

6

-1 -3

BARLETTA

8

7

2

3

2

7

8

3

2

1

0

5

2

4

0

2

2

2

6

-1 -4

MANFREDONIA

8

7

2

2

3

8 13 4

1

1

2

6

8

3

1

1

1

2

5

-5 -7

IGEA V.

6

8

1

4

3

5 13 5

1

4

0

5

3

3

0

0

3

0 10 -8 -11

VICO EQ.

5

8

0

5

3

3

6

5

0

4

1

2

3

3

0

1

2

1

3

-3 -13

VIBONESE

2

8

0

3

5

3

9

4

0

1

3

1

5

4

0

2

2

2

4

-6 -13

NOICATTARO

2

8

0

2

6

6 17 4

0

1

3

4 11 4

0

1

3

2

6 -11 -14

ISOLA LIRI

1

8

0

1

7

1 16 4

0

1

3

1

0

0

4

0

9 -15 -15

pt 37' Sarli

st 21’ Caputo

Prossimo turno

9ª giornata 18/10/09 ore 15.00

Brindisi-Aversa Cassino-Gela Catanzaro-Barletta Cisco Roma-Manfredonia Melfi-Igea V. Noicattaro-Juve Stabia Scafatese-Monopoli Siracusa-Vico Eq. Vibonese-Isola Liri

L’Aversa Normanna ha realizzato l’impresa della giornata, vincendo a Monopoli

1-1

giornata

Marcatori

pt 11' Mezgour (C), 20' Pignatta (S), 28' (r) Sifonetti (S); st 14' Mezgour (C), 18' Ramaglia (S) st 3' (r) Cammarota

7

4

Ciofani della Cisco Roma ancora in gol: è il capocannoniere del campionato

9 Reti: Ciofani (3) (C.Roma) 7 Reti: Chiaria (Melfi) 6 Reti: Mosciaro (Catanzaro); Vicentin (J.Stabia) 5 Reti: Arcamone (Melfi) 4 Reti: Mezgour (Cassino); Caputo (1), Di Maio (Catanzaro); Cunzi (Gela); Agostinelli (Igea V.); Arigò (Manfredonia); Lacarra (Monopoli); Giampaolo (Noicattaro) 3 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Moscelli (Brindisi); Longoni (Catanzaro); Criniti (Gela); Amore, De Angelis (J.Stabia); Pignatta (1) (Scafatese); Dal Rio (1) (Siracusa) 2 Reti: Simoncelli (Barletta); Albadoro, Da Silva (Brindisi); Croce, Giannone, Scappaticci (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Peluso (J.Stabia); Balistreri (Monopoli); Colluto (Noicattaro); Bigatti (1) (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Trapani (Vico E.) 1 Rete: Chietti, Perna, Prisco (Aversa); Caggianelli, Cavaliere, Cutrupi, Manganaro, Muwana (Barletta); Alessandrì, Fiore, Panarelli, Pizzolla (Brindisi); Gemmiti, Martinelli, Romeo (Cassino); Amadio, Di Iorio, Franchini (C.Roma); Geraldi, Manca, Memè, Pasca (1) Vianello (Gela); Angotti (Igea V.); Bianchini (Isola L.); Capparella, D'Ambrosio, Fabbro (J.Stabia); Luppi, Marchano, Mignogna, Nossa (Manfredonia); La Porta, Mitra (Melfi); Caccavale, Ciminà, Lisi (Monopoli); Corsale, Matinella, Miale, Ramaglia, Sifonetti (1) (Scafatese); Capocchiano, Cardinale (1), Giurdanella (Siracusa); Patané (Vibonese); Napoli (Vico E.)

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Sport 27

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

I gialloverdi espugnano Manfredonia trascinati dal centravanti

Melfi, finalmente Una doppietta di Chiaria legittima la superiorità lucana MANFREDONIA 1 MELFI 2 MANFREDONIA (4-3-3): Fortunato 5,5; Di Pasquale 4, Parisi 5,5, Nossa 5,5, Sabatino 6; Vitiello 6 (28' st Luppi sv), Pirrone 5,5, Stella 5 (1' st Napolitano sv); Mignogna 5,5, Giglio 5, Arigò 6 (44' st Triggiani sv). A disp.: Groppioni, Pisa, Carrieri, Di Toro. All.: Bucaro MELFI (4-4-2): Careri 6; Rogato 6,5, Sicignano 6, Vignati 6, Naglieri 6,5; Lo Iacono 6 (20' st La Porta sv), Mitra 6,5, El Kamch 6, D'Andria 6,5; Arcamone 6,5 (42' st Gabrieli sv), Chiaria 7,5 (25' st Bulla sv). A disp.: Scarzanella, Di Maio, Viola, Pellecchia. All.: Rodolfi ARBITRO: Giorgetti di Cesena RETI: pt 15' Chiaria; st 7' Arigò (MA), 23'Chiaria. NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime dell'alluvione di Messina. Espulso al 32' del st Sabatino per condotta violenta. Spettatori 1130 per un incasso di 9.758 euro. Ammoniti: El Kamch (ME), Vignti (ME), Mitra (ME), Bulla (ME), Pirrone (MA) Angoli 7-6 per il Manfredonia . Recupero: pt 1'; st 5'. MANFREDONIA.Buona la prima? Anzi no, la quarta. Il Melfi dopo tre sconfitte esterne centra, nel derby appulo-lucano con il Manfredonia, la prima vittoria esterna sul sintetico del “Miramare”. Una vittoria meritata quella ottenuta dagli uomini di mister Rodolfi, ben messi in campo, superiori a centrocampo dove Mitra e soci l'hanno fatto da

Esultanza del Melfi e, sopra Chiaria

padrone, capaci di aggredire il Manfredonia per tutta la gara e di colpire la squadra sipontina proprio nel suo momento migliore. Giornata da ricordare non solo per la prima vittoria esterna ma anche per la seconda doppietta consecutiva di Roberto Chiaria, arrivato a quota sette marcature. A secco, invece, l'altro bomber, l'argentino Arcamone. Contro i sipontini il tecnico dei giallo-verde deve rinunciare al centrocampista Marino, per influenza e

al difensore Bizzarri, alle prese con noie muscolari. Prima dell'inizio della gara viene osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell'alluvione di Messina. Poi è gara vera. Parte subito forte il Melfi che al 2' con un gran bolide di Chiaria da quaranta metri centra la parte superiore della traversa. Quattro minuti più tardi è Arcamone ad impegnare Fortunato. Intorno al 14' si vede il Manfredonia con una punizione di Mignogna che sfiora il

palo alla sinistra di Careri. Al 15' il Melfi trova la via del gol: D'Andria serve il libero Chiaria che ringrazia, entra in area e batte Fortunato. Gioia in campo ma anche sugli spalti, dove un centinaio di tifosi giallo-verdi, arrivati in riva al Golfo per sostenere i propri beniamini, esultano per il vantaggio acquisito. Al 23' Sicignano atterra Arigò in area, il Manfredonia invoca il rigore ma l'arbitro fa cenno all'attaccante sipontino di rialzarsi. Poi è di nuovo il Melfi a ren-

dersi pericoloso con il solito Chiaria, ma Fortunato è bravo a respingere la conclusione dell'attaccante giallo-verde in angolo. Al 30' il Manfredonia chiede nuovamente il penalty, ma anche questa volta il signor Giorgetti di Cesena lascia correre. Ancora Manfredonia in avanti e su una punizione calciata da Mignogna, Careri interviene senza problemi. Sul finire della prima frazione di gioco, Careri compie un gran intervento su una bella conclusione al

volo di Giglio, ben servito da Pirrone, e con la punta delle dite manda la sfera in angolo. Si chiude il primo tempo con il Melfi in vantaggio. Ad inizio ripresa il tecnico del Manfredonia sostituisce l'evanescente Stella con Napolitano nel tentativo di dare più sostanza al centrocampo, ma è il Melfi a rendersi subito pericoloso con una sassata di El Kamch che Fortunato neutralizza in due tempi. Al 4' D'Andria lavora un buon pallone sulla corsia mancina e poi effettua un tiro-cross , Fortunato non blocca e ci pensa Sabatino ad allontanare la minaccia. Al 6' sugli sviluppi di una punizione, Nossa manda fuori da due passi. E' il preludio al gol che arriva un minuto dopo: El Kamch perde palla a centrocampo, Vitiello serve in profondità Arigò che entra in area e batte Careri. Sulle ali dell'entusiasmo il Manfredonia va al tiro in altre tre occasioni, ma la mira è da dimenticare. Poi, nel momento migliore del Manfredonia, il Melfi trova la rete del sorpasso ancora con Chiaria bravo a deviare al volo il cross di D'Andria. Nell'occasione l'attaccante lucano subisce un colpo alla testa e dopo una manciata di minuti mister Rodolfi lo sostituisce per precauzione. Il Manfredonia, accusato il colpo tenta di reagire, ma lo fa in maniera confusa. In chiusura, terzo rigore invocato dal Manfredonia, l'arbitro impassibile lascia correre. Al triplice fischio finale si festeggia in casa lucana per l'importante vittoria conseguita contro una diretta concorrente per la salvezza. Antonio Guerra

LE PAGELLE CARERI (6) - Perfetta gestione dell'ordinario. Nella prima frazione di gioco compie un autentico miracolo sulla conclusione di Giglio, mandando con la punta delle dita la sfera in angolo. Una parata che vale un gol. Non può far nulla sul momentaneo pareggio di Arigò. ROGATO (6,5) - No butta mai il pallone. Attento e preciso per tutta la gara il giovane difensore giallo-verde. Nella ripresa cerca di dar man forte anche in attacco e riesce arginare il velocissimo Arigò. SICIGNANO (6) - Assieme al compagno di reparto fa buona guardia su ogni pallone e riesce a bloccare ogni tentativo di Giglio. VIGNATI (6) - Gioca bene in coppia centrale col compagno di reparto Sicignano, e nell'arco dei novanta minuti di gioco risulta sempre attento e preciso. Nel finale si lascia prendere un po' dal nervosismo e si becca un'ammonizione . NAGLIERI (6,5) - Si impegna molto, buona corsa, nella ripresa cerca in qualche occasione il fondo e in fase difensiva riesce a contenere Mignogna senza grosse difficoltà. LO IACONO (6) - Inizia bene muovendosi con disinvoltura: a lungo andare risulta molto importante sotto l'aspetto tattico, regala sostanza, poi, col passare dei minuti la sua spinta si affievolisce, mister Rodolfi se ne accorge, e provvede a sostituirlo per lasciar intatto l'assetto di centrocampo. EL KAMCH (6) - In occasione del momentaneo pareggio di Arigò, è lui a farsi soffiare la palla da Vitiello. Nel- Due protagonisti della vittoria gialloverde a Manfredonia: a sinistra El Kamch, a destra Arcamone l'arco dei novanta minuti di gioco, però, risulta molto efficace sotto l'aspet-

to tattico. Regala sostanza e quantità. MITRA (6,5) - Il capitano della formazione lucana mantiene sempre vivo il centrocampo giallo-verde. E' l'autentico baluardo della formazione di mister Rodolfi. Efficace e sempre prezioso il suo contributo alla causa del Melfi che oggi conquista tre punti preziosi. D'ANDRIA (6,5) - Ha il merito di originare i due assist che il compagno di squadra, Chiaria mette alle spalle di Fortunato. Nella prima frazione di gioco offre diverse soluzioni, sia in fase difensiva che in chiave offensiva. Nel secondo tempo, invece, assieme ai compagni di reparto difende il prezioso risultato acquisito. ARCAMONE (6,5) - Contro il Manfredonia non va a segno, ma il suo contributo è efficace e determinante. Si impegna al massimo e riesce puntualmente a mettere in affanno la difesa dei sipontini. CHIARIA (7.5) - Seconda doppietta consecutiva per Roberto Chiaria, arrivato a quota sette gol. Lotta, si impegna, e per due volte trafigge Fortunato, la prima con una precisa conclusione, la seconda con una girata volante. LA PORTA (SV) - Sostituisce Lo Iacono, e rispetta i compiti assegnati da mister Rodolfi. BULLA (SV) - Subentra a Chiaria e dà man forte ai suoi compagni. GABRIELI (SV) - Subentra ad Arcamone e porta a termine con la dovuta attenzione le indicazioni impartite dal mister.

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28 Sport


Nello spogliatoio gialloverde un coro unanime per i tre punti acciuffati

«Ce la siamo meritata» Chiaria: «Più dei miei gol sono importanti le vittorie del Melfi» MANFREDONIA - Contro il Manfredonia è arrivata la prima vittoria esterna dopo tre sconfitte. A fine gara c'è soddisfazione in casa del Melfi per l'importante vittoria conseguita contro i pugliesi, una diretta concorrente per la lotta per non retrocedere. Il primo a concedersi a microfoni e taccuini è mister Rodolfi, sereno in volto e molto disponibile. «Quella ottenuta oggi - sottolinea il tecnico del Melfi - è una vittoria meritata, nell'arco dei novanta minuti di gioco abbiamo avuto più di un'occasione per chiudere la gara. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi per ciò che hanno fatto oggi. Contro il Manfredonia abbiamo stretto le linee e siamo ripartiti velocemente negli spazi che i nostri attaccanti si creavano e i risultati sono stati soddisfacenti». Il mister lucano analizza poi gli avversari: «Il Manfredonia - argomenta Rodolfi - è una squadra propensa all'offensiva, una squadra pericolosa, noi, però, abbiamo preso le giuste misure, siamo stati bravi a gestire ogni situazione e a ripartire. Alla fine i tre punti ottenuti sono più che meritati». Anche oggi il bomber Chiaria è andato a segno, e i suoi gol hanno regalato la vittoria al Melfi. «Chiaria - dice il mister dei giallo-verde - sta attraversando un buon momento. Conosco Roberto e sono convinto che possa fare molto bene». Tre punti, dunque, importantissimi quelli conquistati oggi sul sintetico del “Miramare”, dopo quelli ottenuti domenica scorsa contro il Monopoli al “Valerio”. «Stiamo attraversando un buon momento - conclude soddisfatto mister Rodolfi - e le due vittorie consecutive ottenute lo dimostrano. Giochiamo ogni partita come se fosse una finale e il nostro obiettivo è quello e di raggiungere la salvezza diretta il prima possibile, i conti li faremo alla fine». Poi è la volta di capitan Mitra, metronomo del centrocampo e autore di una bella prestazione. «Abbiamo ottenuto una vittoria importante - dice sorridente Mitra - nelle precedenti occasioni non ci eravamo riusciti, questa volta, invece, portiamo a casa tre punti preziosi». Una gara di quantità e qualità quella del Melfi con-

Il tecnico Rodolfi

IGEA VIRTUS SIRACUSA

1 1

IGEA V. (4-2-3- 1): Deliperi 7,5; Mottola 6,5 Palma 6,5 Alizzi 6,5 Vicentini 6; Procopio 6,5 (40' st Nuccio sv) Pisciotta 6,5; Di Miceli 6 Grillo 6,5 (25' st Nabil 6) Cocuzza 6 (27' st Cilli sv); Agostinelli 6,5. A disp.: Stelitano, Lo Verde, Angotti, Cocimano. All.: Zampollini 6 SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6; Iodice 6 De Pascale 6 Perricone 6,5 (25' st Nigro 6) Capocchiano 6 (42' st Bufalino sv); Giurdanella 6,5 Berti 6,5 Lewandowski 6,5; Gaudio 6 (17' st Dalì 6) Dal Rio 6,5 Bigatti 6. A disp.: Siringo, Strigari, Carrozza, Calabrese. All.: Sonzogni. ARBITRO: Viti di Campobasso 6 RETI: pt 7'Agostinelli(I); st 20'Dal Rio rig. (S) NOTE: si giocava a porte chiuse. Espulso al 27'st Deliperi per proteste. Ammoniti Alizzi, Pisciotta, Gaudio, Vicentini, Cocuzza, Lewandoski. Angoli 14-2 per il Siracusa. Recupero: pt 5', st 3'. BARCELLONA P.G. - E' finita con tanta rabbia, per tutti. E con la sensazione di aver buttato via una grande occasione. Il derby di Sicilia lascia tutti insoddisfatti. Insoddisfatto il Siracusa che ha dominato sin dai primi minuti la partita ed avrebbe meritato di vincerla. Insoddisfatta l'Igea che era in vantaggio stava portando a casa tre punti pesantissimi. Tutti delusi, insomma. Eppure il derby ha regalato emozioni nonostante l'assenza di pubblico (sabato la commissione per i pubblici spettacoli ha bloccato l'ingresso dei tifosi). Il presidente dell'Igea Caminiti avrebbe voluto destinare l'incasso del derby alle vittime della trage-

Mitra in azione

Mister Rodolfi: «Partita perfetta. Sempre corti, poi bravi a ripartire» tro il Manfredonia. «Si - conclude il capitano della formazione lucana - oggi abbiamo corso tanto e bene. Abbiamo efficacemente limitato i loro attaccanti, soprattutto gli esterni, e poi colpito nelle occasione che ci sono capitate, per cui ritengo che quella ottenuta oggi sia una vittoria meritata». Infine è il bomber Chiaria,che con la doppietta di oggi arriva a quota sette reti, a commentare la preziosa vittoria ottenuta contro il Manfredonia. «Sto attraversando un momento felice - dice Roberto Chiaria, in viso soddisfatto e raggiante - sono

arrivato a quota sette ma nello stesso tempo in due gare siamo riusciti a raccogliere sei punti, ossia il massimo. Tra l'altro oggi abbiamo ottenuto la prima vittoria in trasferta, per cui la soddisfazione è maggiore». Sette reti per Chiaria, si diceva, mentre l'altro bomber, l'argentino Arcamone, è rimasto a secco. «Si - dice il bomber gialloverde - tra il sottoscritto e Arcamone c'è un'ottima intesa, ci troviamo a meraviglia, ma l'importante non è chi segni, ciò che conta è il bene del Melfi». Antonio Guerra

L’avversaria di domenica prossima

Igea, pari nel silenzio Il centravantio del Siracusa Dal Rio, ieri in gol

dia di Messina che ha colpito anche Scaletta, il suo paese d'origine. Tra le novità, la presenza sulla panchina dell'Igea del nuovo dies-

se Giovanni Gallo, subentrato a Daniele Piraino, sostituito senza preavviso della società per ragioni ancora difficili da spiegare. In-

sieme a Piraino è stato silurato anche il centrocampista Tummiolo e in settimana potrebbero arrivare altre novità. L'Igea parte for-

tissimo e dopo un brivido sul tiro di Gaudio, messo in angolo dallo strepitoso Deliperi, passa in vantaggio col solito Agostinelli, pescato in piena area da un delizioso assist di Procopio. La botta al volo del bomber dell'Igea, al quarto centro stagionale, è una doccia fredda per il Siracusa che reagisce costruendo una lunghissima serie di palle gol. Deliperi però è in giornata di grazia e prende tutto quel che c'è da prendere (la parata su Lewandowski al 27' è strepitosa). E quando non c'arriva lui ci sono Mottola (10') e Alizzi (23') a salvare la porta dell'Igea. La partita diventa praticamente un tiro al bersaglio, l'Igea si vede solo di rado, anche se in un paio di occasioni mette i brividi a Cecere (Di Miceli al 37' pt, Grillo al 2' st). La svolta del match arriva al 20': sugli sviluppi di un calcio di punzione Perricone spinge il pallone in rete, nonostante l'evidente trattenuta di Cocuzza. L'arbitro, in confusione, fischia mentre il pallone sta entrando in porta e assegna il penalty invece del gol. Il Siracusa protesta, poi Dal Rio mette tutti d'accordo segnando la rete del parteggio. Passano pochi minuti e il direttore di gara di rende protagonista di un altro discusso episodio. C'è un corner per il Siracusa, l'area è affollata, il signor Viti di Campobasso ferma tutto ed espelle, direttamente, il portiere dell'Igea Deliperi, sino a quel momento il migliore in campo. Una parola di troppo, sembra, anche se il giocatore giura di non averla indirizzata all'arbitro. Zampollini rinuncia a Cocuzza e mette dentro Cilli che però non è mai impegnato. Il Siracusa paga lo sforzo profuso per trovare il pareggio, l'Igea in dieci si accontenta. Ma il pari non fa felice nessuno.

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Sport 29

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

2ª Divisione. Sfortunata la Vibonese che colpisce due traverse nel primo tempo

Le aquile vincono il derby I giallorossi concedono un tempo agli avversari. Caputo regala i tre punti ai suoi VIBONESE CATANZARO

0 1

VIBONESE (4-4-2): Mengoni; Orefice Conti Pirrone Patanè; Riccobono Di Mauro Lopetrone (34' st Sperandeo) Milanese (4' st Biava); Cammilluzzi Omolade (20' st Rugiero). A disp. Senatore, Scrugli, Gatto, Pascuccio. All.: Galfano CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano Gimmelli Di Maio; Di Cuonzo Lodi Bruno Benincasa (27' st Unniemi); Caputo (46' st Basile) Mosciaro Montella (27' st Longoni).A disp.: Parisi, De Franco, Di Meglio, Corapi. All.: Auteri ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto 5,5 (Salvato di Messina e Messina di Catania) MARCATORE: 21' st Caputo NOTE: spettatori 3000 circa, di cui quasi duemila ospiti. Osservato un minuto di raccoglimento in onore delle vittime di Messina. Ammoniti: Pirrone, Conti, Di Mauro, (V), Lodi, Bruno, Unniemi (C). Angoli: 0 - 3. Rec.:1' pt; 5' st. di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Un primo tempo in balia degli avversari seguito da una ripresa decisamente migliore, in cui è bastato un lampo del solito Caputo per regalare la vittoria al Catanzaro. Una vittoria sofferta, contro una buona Vibonese, generosa, ben messa in campo e, soprattutto, sfortunata. Il Catanzaro fa suo “il derby dell'amicizia”, al termine di una gara in cui i ragazzi di Auteri hanno rischiato più volte di andare sotto.

L’azione che ha portato al vantaggio del Catanzaro realizzato da Caputo A destra: l’esultanza dell’attaccante giallorosso

TATTICA. Formazione tipo per il Catanzaro, schierato con il solito 3-4-3. Galfano, invece, recupera all'ultimo minuto Di Mauro, e a sorpresa lo schiera dal primo minuto, affidandosi al 4-4-2, con Riccobono e Milanese esterni di centrocampo pronti ad offendere e ripiegare. Galfano ordina ai suoi pressing alto e dinamismo sulle fasce e, di fatto, imbriglia il Catanzaro che soffre e, nel primo tempo, concede parecchio ai locali. CRONACA. Al primo affondo della gara la Vibonese sfiora il gol. All'11', contropiede degli uomini di Galfano, Cammilluzzi vola sulla sinistra e mette in mezzo una palla invitante per Riccobo-

no che, lasciato solo dai difensori ospiti, da posizione favorevolissima colpisce clamorosamente la traversa, con Vono battuto. Tira un sospiro di sollievo il Catanzaro che replica tre minuti dopo. Conti perde Montella, ma l'attaccante giallorosso da posizione favorevole cicca clamorosamente la palla. Si salva, dunque, la Vibonese che al 19' va ancora una volta vicina al vantaggio: Omolade si libera al limite dell'area di rigore e di prima intenzione lascia partire un tiro che termina la sua corsa sulla traversa. Il Catanzaro fatica ad imbastire una manovra fluida. Soffre l'aggressività e il dinamismo della Vibonese,

che pressa alta e riparte velocemente. E proprio da una ripartenza scaturisce un nuovo brivido per i giallorossi, ma Vono respinge con i pugni la conclusione ravvicinata di Riccobono. E' ancora il fantasista locale, al 28', a sfiorare il gol: Omolade libera Riccobono in area, ma, sul suo pallonetto, Vono si supera e salva i suoi. Nulla potrebbe, l'estremo difensore giallorosso, quattro minuti dopo, ma la punizione di Riccobono sfiora solamente l'incrocio dei pali. Sfiora il vantaggio, però, il Catanzaro al 45': punizione di Caputo che trova al centro Gimmelli, ma il suo colpo di lambisce il palo. La verve dei locali, però, si

spegne nella ripresa. Così il Catanzaro può rifiatare e, soprattutto, ragionare. La Vibonese abbassa i ritmi lasciando il pallino del gioco al Catanzaro, che alza così il baricentro. E, al quarto d'ora, si fa pericoloso con Montella, che si libera di due difensori e batte a rete, ma Mengoni è attento. Quattro minuti dopo è Mosciaro che salta Conti, ma il numero 1 della Vibonese non si fa sorprendere e salva i suoi. Galfano allora corre ai ripari e inserisce Rugiero per Omolade: un centrocampista per un attaccante, dunque. Ma, neppure venti secondi dopo, il Catanzaro passa. Azione insistente di Montella, l'aeroplanino mette in mezzo per Caputo

che in acrobazia insacca in rete, facendo saltare di gioia i duemila sostenitori ospiti. Sostenitori ospiti che al 39' gridano al gol, ma Mengoni si supera su Longoni. Negli ultimi minuto la Vibonese si riversa in avanti, ma in contropiede il Catanzaro rischia di raddoppiare: al 41' Longoni lancia Mosciaro, che sbaglia da buona posizione. Ma, per il Catanzaro va bene così. Anche perchè non succede più nulla, prima del triplice fischio finale, accolto con il tripudio di applausi dei duemila sostenitori ospiti per Caputo e compagni. A Catanzaro, dunque, è tornato l'entusiasmo. E la fiducia ha preso il sopravvento.

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30 Sport


2ª Divisione. Auteri elogia la Vibonese ed esalta il ruolino di marcia dei suoi ragazzi

Il rammarico di mister Galfano «Senza i due infortuni, nella ripresa la partita sarebbe stata diversa» VIBO VALENTIA - Ancora una volta, per l'ennesima volta è stato costretto a commentare una gara che gli ha lasciato, inevitabilmente, l'amaro in bocca: la Vibonese non è andata oltre i complimenti, al termine di una prestazione apprezzata, elogiata e sicuramente positiva. «Il rammarico è tanto», ha esordito Angelo Galfano in sala stampa. «Siamo scesi in campo con il piglio giusto. I miei ragazzi hanno dimostrato di essere squadra», ha aggiunto il tecnico rossoblu, prima di lasciarsi andare ad una concisa e puntuale disamina del match. «Se il primo tempo fosse finito con la Vibonese in vantaggio di un paio di gol nessuno avrebbe potuto recriminare nulla. Anche nel secondo tempo non abbiamo fatto male; peccato per il loro gol, nato da una palla buttata in area, senza particolari pretese». Galfano ha recriminato anche «per le sostituzioni forzate» cui ha dovuto far fronte durante la ripresa. «Nel secondo tempo mi volevo giocare la gara diversamente. Peccato per le due sostituzioni forzate che, quindi, non mi hanno permesso di apportare i cambiamenti che avevo preventivato». Insomma, la sconfitta contro il Catanzaro ha lasciato l'amaro in bocca al tecnico rossoblu, che ha comunque voluto elogiare la prestazione, «positiva», dei suoi ragazzi. «Se anche in futuro riusciremo a giocare con la stessa intensità e con la stessa determinazione credo che non faremo fatica a centrare il nostro obiettivo stagionale», ha concluso, infine, Galfano, ostentando fiducia in vista del proseguo di questo

Il tiro di Riccobono che si infrangerà sulla traversa

campionato di Seconda Divisione. E' mancato solo il risultato, dunque, ad una Vibonese che non ha affatto demeritato al cospetto dei giallorossi. Certo, qualcosa soprattutto in fase offensiva resta ancora da perfezionare. Bisogna trovare maggiore incisività in zona gol, come ha riconosciuto Luca Cammilluzzi. «Ancora una volta non ci resta altro che ripetere le solite cose. Siamo stati sfortunati - ha aggiunto il centravanti - ma siamo davvero molto soddisfatti della prestazione. La squadra ha giocato davvero bene, ma ora non bisogna fasciarsi la testa, anche perchè la squadra, ri-

peto, gioca bene e, quindi, sono convinto che i risultati prima o poi arriveranno». Non ha voluto fare drammi, dunque, il centravanti. Ma, da domenica, quando al cospetto della Vibonese ci sarà una diretta concorrente per la salvezza, l'Isola Liri, i rossoblu non potranno più restare all'asciutto. «Domenica saremo impegnati in una gara che assume un valore fondamentale per noi. Una gara da non sbagliare assolutamente: dobbiamo conquistare quei punti che finora ci son mancati», ha chiosato Luca Cammilluzzi, prima di lasciare la sala stampa del Luigi Razza. ant. sch.

VIBO VALENTIA - Al triplice fischio finale ha tirato un sospiro di sollievo. Liberatorio. Gaetano Auteri ha visto la sua squadra soffrire per 45 minuti. Soltanto due legni hanno fermato la grinta e la determinazione della Vibonese, che nella prima frazione di gioco ha messo in difficoltà la sua squadra. Poi, nella ripresa, la reazione dei suoi, il gol del solito Caputo e tre punti che confermano il Catanzaro nelle zone alte di classifica. «Faccio i complimenti alla Vibonese. La squadra di Galfano ha disputato davvero una bella partita», ha esordito Auteri. «Ci è andata bene», ha aggiunto con disarmante e apprezzata sincerità il tecnico del Catanzaro. «Nella prima frazione di gioco loro hanno avuto diverse occasioni per andare in gol. Nel primo tempo non siamo stati bravi a far girare la palla ma nella ripresa abbiamo fatto decisamente meglio». E' soddisfatto per una vittoria che consente ai suoi di mantenere una posizione di classifica tale da annoverare il Catanzaro come una delle squadre maggiormente accreditate per la vittoria finale del campionato. Un argomento, questo, che come vedremo in seguito ha catalizzato le attenzioni dell'allenatore del Catanzaro. «Rinnovo i complimenti alla Vibonese - ha poi proseguito l'allenatore giallorosso - ma faccio un plauso anche ai miei ragazzi che sono usciti vittoriosi da una partita difficile, contro un avversario determinato e ben schierato in campo». Il Catanzaro una delle favorite per la vittoria del campionato? «In otto gare-

Un contrasto tra Bruno e Lopetrone

ha detto in merito Auteri abbiamo conquistato sette vittorie e un pareggio. La stagione è ancora lunga e noi non dovremo fare altro che dare sempre e comunque il massimo», ha chiosato nella sala del Luigi Razza il trainer giallorosso, prima di lasciare la scena all'eroe di giornata, Max Caputo. «Abbiamo sofferto parecchio nel primo tempo - ha aggiunto l'attaccante campano - sapevamo che la Vibonese avrebbe giocato a ritmi alti. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo, quando hanno creato i presupposti per farci male. Ma, nella ripresa siamo riusciti a contenerli e loro nel secondo tempo non

hanno fatto neppure un tiro in porta». Il suo gol, che ha deciso l'incontro, è stato un mix di opportunismo e tecnica. «Sono contento. Per il mio gol, per la squadra e per i tre punti. Spero di farne tanti di gol in questo campionato - ha ammesso- anche perchè quest'anno l'atteggiamento del Catanzaro può favorirmi in questa direzione. Rispetto allo scorso campionato siamo più offensivi. Comunque, al di là delle mie ambizioni personali, spero che questo sia l'anno giusto per il Catanzaro. L'anno giusto - ha concluso Caputo - per regalare alla città e ai tifosi l'agognato salto di categoria». ant. sch.

PAGELLE VIBONESE

PAGELLE CATANZARO

MENGONI (6,5) - Montella mette in mezzo una palla apparentemente innocua. Ma, Caputo è più lesto di tutti e anticipa tutti, compreso il numero uno della Vibonese. Per il resto, si supera in almeno un paio di circostanze.

VONO (6) - Salvato in due occasioni dai pali, si supera su Riccobono nel primo tempo. DI CUONZO (5,5) - Meno propositivo del solito. Soffre l'intraprendenza di Milanese.

PATANE' (6) - Resta prevalentemente bloccato dietro, anche perchè, quando attacca il Catanzaro, Galfano gli chiede di fare il terzo centrale difensivo.

DI MAIO (6) -Qualche sbandata nel primo tempo, insuperabile nella ripresa. BRUNO (6) - Male nel primo tempo. Soffre la grinta dei centrocampisti locali. Ma, quando nel secondo tempo la Vibonese perde dinamismo sale in cattedra.

MILANESE (7) - Schierato nell'insolito ruolo di esterno di centrocampo. Ma il giovanissimo terzino svolge al meglio i compiti assegnatigli: si sacrifica in fase difensiva, si propone in avanti e contiene Di Cuonzo. Esce per infortunio. (Dal 4' st BIAVA (5) Doveva dare brio e qualità all'azione offensiva della Vibonese, ma non riesce ad essere incisivo).

CIANO (6) -Gli attaccanti della Vibonese si scambiano spesso la posizione senza dare punti di riferimenti. E lui soffre. Cresce notevolmente nella ripresa, quando contribuisce ad alzare una diga invalicabile a difesa di Vono.

PIRRONE (5,5) - A sorpresa, viene schierato come centrale difensivo. E non demerita, almeno fino a quando non perde di vista Caputo in occasione del gol. OREFICE (5,5) - Impiegato a destra, con il compito di contenere Caputo. Lui se la cava come può. CONTI (5,5) - Ottimo primo tempo. Concede davvero poco a chiunque passi dalle sue parti, ma sbanda letteralmente nella ripresa. OMOLADE (6) - In evidente crescita, fa soffrire Ciano e svaria su tutto il fronte d'attacco. Esce stremato. (Dal 20' st RUGIERO (5) - Nemmeno il tempo di entrare e il Catanzaro passa in vantaggio. La Vibonese sbanda e lui fatica ad entrare in partita). LOPETRONE (6) -Bene nel primo tempo. Dove, assieme a Di Mauro, sovrasta la coppia Bruno-Lodi. Nel secondo tempo, però, non può tenere l'intensità della prima frazione (Dal 34' st SPERANDEO (SV). CAMMILLUZZI (6) - Lotta con ardore tra i difensori giallorossi. Ma non si vede quasi mai in zona gol. DI MAURO (6,5) - Galfano lo schiera dal primo minuto. E il capitano, sebbene in settimana non si sia mai allenato, ripaga con una prestazione super. Detta i tempi a suoi, avvia il pressing e non sdegna qualche proiezione offensiva.

GIMMELLI (6) - Così come i compagni di reparto, soffre l'intraprendenza degli attaccanti rossoblu nel primo tempo. Anche per lui, però, diventa tutto più facile nella ripresa. I due tecnici: sopra Angelo Galfano della Vibonese, sotto Gaetano Auteri del Catanzaro

MONTELLA (6,5) -Nel primo tempo fallisce clamorosamente una buona occasione. Scambia spesso la posizione con Mosciaro e si sacrifica su tutto l'out di attacco. Ha inoltre il merito di servire una palla d'oro a Caputo in occasione del vantaggio ospite. (Dal 27' st LONGONI (6,5) - Entra e dà dinamismo e qualità all'azione offensiva dei suoi). LODI (6) - Gira spesso a vuoto nel primo tempo, dove patisce il dinamismo dei dirimpettai rossoblu. Meglio nella ripresa. MOSCIARO (6) - Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di trovare la via del gol. Ma, la mancanza di lucidità e il senso della posizione di Mengoni gli impediscono di andare a rete. CAPUTO (6,5) - Non ha brillato come al solito. A tratti appare avulso dal resto della squadra. Ma, quando si ritrova solo soletto in area di rigore, batte Mengoni regalando tre punti preziosissimi ai suoi, con un gol che è un mix di tecnica e opportunismo. Decisivo. Quando esce i tremila del Razza gli riservano un tripudio (dal 46' st BASILE (sv).

RICCOBONO (6,5) -Nel primo tempo, assieme a Di Mauro, è il migliore in campo. Cala alla distanza.

BENINCASA (5,5) - Riccobono nel primo tempo è imprendibile. E lui è costretto a starsene sulla difensiva per dare una mano dietro. (Dal 27' st UNNIEMI (6) - Entra con il Catanzaro già in vantaggio. E con una Vibonese in evidente difficoltà).

ant. sch.

ant. sch.

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Sport 31

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Juve Stabia e Cisco Roma si dividono la posta dopo una gara spettacolare

Un pari in venti minuti Fabbro risponde a Ciofani, poi emozioni fino al fischio finale Exploit dell’Aversa a Monopoli

Sarli colpisce Pettinari salva Sarli ha firmato l’exploit dell’Aversa Normanna

MONOPOLI AVERSA N.

0 1

MONOPOLI (4-3-3): Vurchio 6; Vincenti 6, Ciminà 5, Caccavale 5, Imburgia 6; Bonfardino 5 (38' pt Tranchina 5, 43' st Corsi sv), Lanzillotta 6,5, Cortesi 6,5; Loseto 5,5 (17' st Volpe 6), Balistreri 6,5, Lisi 5. A disp.: Corno, Costantino, Scrò, Curri. All.: Pellegrini 6. AVERSA (4-4-2): Pettinari 8 (31' st Del Giudice 7); Balestrieri 6,5, Campanella 6, Di Girolamo 6,5, Pistillo 6; Chietti 6, Arini 6, Massimo 6,5 (18' st Zolfo 6), Mariniello 5,5; Sarli 7, Perna 6,5 (40' st Coquin sv). A disp.: Ciminari, Tovalieri, Longo, Prisco. All.: Sergio 6. ARBITRO: Belardi di San Giovanni Valdarno 6. RETE: pt 37' Sarli. NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Caccavale, Pettinari, Del Giudice. Angoli 12-1 per il Monopoli. Recupero: pt 2'; st 5'. MONOPOLI - Blitz esterno in terra pugliese per l'Aversa di mister Sergio, che grazie alla rete di Sarli e alle prodezze di un super Pettinari espugna il Veneziani di Monopoli. Fischio d'inizio dopo un minuto di raccoglimento, ed è subito il Monopoli a prendere in mano le redini del gioco. Al 7' arriva la prima conclusione della partita, con Balistreri che sfrutta una disattenzione difensiva di Di Girolamo e calcia verso la porta, ma la palla termina abbondantemente al lato. Al 15' cross insidioso dalla sinistra di un ispiratissimo Lanzillotta, ma Mariniello interviene in maniera decisiva anticipando di un soffio l'accorrente Loseto. Al 23' inizia lo show di Pettinari: cross dalla sinistra di Cortesi dopo una brillante azione personale, colpo di testa di Balistreri ed intervento miracoloso dell'estremo difensore campano, che devia in corner. Al 34' è un grande intervento difensivo di Campanella a negare il gol a Balistreri, il quale si vede respingere il suo tiro a distanza ravvicinata proprio da un intervento in extremis del giovane difensore dell'Aversa. Al 37' il Monopoli batte una punizione, sulla quale

Pettinari interviene in presa sicura. Sul suo rilancio in gioco, la palla va a Chietti che lancia in maniera impeccabile per Sarli, il quale supera in velocità una spiazzata difesa monopolitana ed anticipa in uscita il portiere Vurchio con un preciso pallonetto che vale la rete del vantaggio campano. Al 41' l'Aversa reclama un rigore per una presunta spinta su Sarli che solo davanti al portiere avversario viene fermato dai difensori pugliesi in maniera sospetta. Al rientro dall'intervallo, il Monopoli parte con il piede sull'acceleratore come da previsione, è da il via al valzer del gol mangiato: al 12' Lisi serve a Cortesi una palla d'oro, ma il tiro del centrocampista monopolitano sfiora il palo alla destra di Pettinari; al 19' una precisa e potente punizione di Lanzillotta viene deviata in corner da Pettinari, mentre al 23' sempre una conclusione del centrocampista ex Bari termina di poco al lato. Al 24' altra grande occasione sprecata dall'Aversa, con Sarli che servito da Perna, non riesce a segnare a tu per tu con il portiere Vurchio, che si rende protagonista di una parata importante. Al 27' Pettinari si conquista la definitiva nomination di migliore in campo con l'ennesimo miracolo sempre su tiro di Lanzillotta, che questa volta ci prova dalla destra ma trova sulla sua strada sempre l'estremo difensore campano. Lo stesso Pettinari pochi minuti dopo deve lasciare il campo per infortunio, sostituito da Del Giudice. Al 30' clamoroso errore dei pugliesi, con Tranchina che servito da Volpe si ritrova a due metri dalla linea di porta campana, ma il suo tiro finisce incredibilmente alto. Al 35' il Monopoli pareggia: cross dalla destra di Vincenti, colpo di testa di Balistreri in posizione regolare, ma il direttore di gara annulla tra le proteste dei pugliesi, con il direttore sportivo Manzari che viene allontanato dalla panchina. Il Monopoli ci prova fino al 50', ma l'Aversa si chiude bene e può festeggiare i tre punti al triplice fischio finale. Antonello D'Alessandro

JUVE STABIA CISCO ROMA

1 1

JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6; Gritti 6, Maury 6,5, Fabbro 6,5, Ametrano 6; Capparella 6, Acoglanis 6, Ruscio 6, Amore 6,5; De Angelis 6 (26' st Peluso 6), Dall'Acqua 5,5 (21' st Vicentin 6,5). A disp.: Panico, Bocchetti, Mineo, Gomes, Grieco. All.: Rastelli 6,5. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 7; Balzano 6, Di Fiordo 6, Doudou 6,5, Angeletti 6; Chiappara 6 (43' st Lo Piccolo sv), Romondini 6, Mazzarini 6 (27' pt La Rosa 6); Babù 6, Ciofani 6,5, Franchini 6. A disp.: Baiocco, Padella, Guglielmelli, Morbidelli, Di Iorio. All.: Incocciati 6. ARBITRO: Irrati di Pistoia 6,5. RETI: pt 7' Ciofani, 20' Fabbro NOTE: spettatori 3.000 circa. Ammoniti: Fabbro, Balzano, Maury. Angoli 7-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt 2'; st 4'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Pari e patta, con un pizzico di rammarico per la Juve Stabia. I padroni di casa hanno provato a vincere fino alla fine ma hanno dovuto fare i conti con una Cisco altrettanto ambiziosa, e che non ha rinunciato a giocare. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, dando vita ad una gara godibilissima fin dalle prime battute. La Cisco non ha perso troppo tempo nel prendere le misure all'avversario, e già dopo pochi minuti è passata in vantaggio: Franchini si è inserito per vie centrali ed ha lasciato partire un tiro ribattuto coi piedi da Soviero, con il capocannoniere Ciofani (al suo nono gol stagionale) che è stato il più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera e a siglare il tap-in vincente. La Juve Stabia si è subito riversata in avanti per pareggiare i conti, e dopo un paio di assalti respinti dalla difesa laziale, il gol è arrivato a metà tempo grazie a Fabbro, che di testa ha deviato in rete un calcio d'angolo bat-

Esultanza della Juve Stabia

tuto da Capparella. Una bella soddisfazione per il centrale stabiese, rientrato nell'undici titolare in seguito all'infortunio che ha costretto D'Ambrosio ai box dopo l'allenamento di rifinitura. Non paga del pari, la squadra di Rastelli ha continuato ad attaccare, e dopo alcune sortite offensive imprecise, poco dopo la mezz'ora ha sfiorato il raddoppio con Acoglanis, la cui conclusione è stata deviata in corner da Ambrosi. Nella ripresa, a proporsi per prima è stata la Cisco Roma, che intorno al quarto d'ora è andata al tiro in due circostanze, prima con una punizione di Angeletti (alta), poi con una conclusione mancina di Babu (para Soviero). E' stato poi il turno della Juve Stabia, che ha aumentato la pressione e, prima della mezz'ora, ha replicato

alla formazione ospite rendendosi pericolosa due volte con il subentrato Vicentin (conclusione a lato su servizio di De Angelis e colpo di testa pericolosissimo). I ritmi della gara si sono alzati con il passare dei minuti, la ripresa si è fatta spettacolare perché entrambe le squadre erano desiderose di raccogliere l'intera posta in palio. Gli ultimi brividi li ha regalati ancora la Juve Stabia proprio nei minuti finali: Peluso ha concluso alto dopo un'azione personale, poi in pieno recupero Ambrosi ha compiuto la parata di giornata su una conclusione di Maury. E' stato l'ultimo sussulto di una partita scoppiettante, tra due squadre in salute che hanno confermato tutto il proprio valore. Marco Santopaolo

La Scafatese passa nonostante lo svantaggio e l’infortunio a De Felice

Mezgour non basta, Cassino ko Decidono la rete di Ramaglia e le parate di Sorriso nel finale CASSINO SCAFATESE

2 3

CASSINO (4-4-2): Indiveri 5,5; Bica Badan 5 (23'st Frisenda 6), Merli Sala 6, Bianciardi 5 (40'pt Agius 5,5), Martinelli 5,5; Camorani 5,5, Giannone 5,5, Conti 6,5, Scappaticci 6,5; Mezgour 6, Romeo 6 (3'st Croce 6). A disp.: Amadio, Sfanò, Kone, Bardeggia. Allenatore: Pellegrino 5. SCAFATESE (4-3-3): De Felice ng (12'pt Sorriso 6,5); Colella 5, Mastronicola 6, Miale 6, De Girolamo 6; Corsale 7, Basile 7, Nunziata 5 (34'st Avallone); Sifonetti 6,5 (3'st Ammirati 6), Pignatta 6, Ramaglia 5,5. A disp.: Pagano, Pierantozzi, Pepe, Del Sorbo. Allenatore: Esposito 6,5. ARBITRO: D'Iasio di Matera 5. MARCATORI: pt 11' Mezgour (C), pt. 20' Pignatta (S), pt. 28' Sifonetti rig. (S); st 14' Mezgour (C), st. 18' Ramaglia (S). NOTE: Spettatori circa 1.000, con rappresentanza ospite. . Il portiere della Scafatese De Felice ha riscontrato la lussazione della spalla sinistra: le prime cure gli sono state prestate presso il nosocomio di Cassino. Ammoniti: Bianciardi, Romeo (C); De Girolamo, Basile, Ramaglia, Nunziata, Sorriso (S). Angoli: 7-1 per il Cassino. Recupero: pt 5'; st 3'. CASSINO - Quinto risultato

Mezgour ha segnato due gol inutili per il Cassino

utile di fila per la Scafatese di Esposito, che al termine di una gara tirata riesce nell'impresa di espugnare Cassino. Al cospetto della formazione locale la compagine campana oppone grinta, carattere e quel pizzico di buona sorte che serve sempre. La gara, scoppiettante e nervosa, non iniziava per i canarini nel modo auspicato. Prima era Romeo a prendere le misure alla porta avversaria inserendosi tra Miale e De Felice, rubando al primo il pallone e calciando sull'esterno della rete da posizione defilata; poi era Mezgour ad innescare l'azione del vantaggio, ricevendo a sinistra ed accentrandosi, apertura a destra per Bica Badan il cui cross, dopo una serie di rimpalli, terminava ancora al marocchino che infilava praticamente da terra la porta ospi-

te. Proteste reiterate da parte dei tesserati ospiti: il portiere De Felice, infatti, nella mischia che scaturiva dal cross del romeno si scontrava con un suo compagno e subiva la lussazione della spalla sinistra. Il numero uno campano lasciava il suo posto a Sorriso e l'impianto di gioco in ambulanza. La gara sembra mettersi in discesa per il Cassino che sfiora il raddoppio con una punizione di Giannone sulla quale Sorriso inizia a scaldarsi i guantoni. Un contropiede squarcia l'economia del match: lancio lunghissimo per Pignatta che brucia sullo scatto la difesa azzurra, si allarga a sinistra e fredda Indiveri in disperata uscita. Gli uomini di Pellegrino accusano il colpo: Sifonetti guadagna una punizione sulla sinistra; si accende un parapiglia in area con un cal-

ciatore ospite che rovina a terra dopo scontro con Bianciardi. D'Iasio è irremovibile ed indica il dischetto tra le proteste generali. Sifonetti non sbaglia e spiazza Indiveri. Il resto del tempo vola tra ammonizioni e colpi proibiti. Nella ripresa la formazione di Pellegrino si presenta più tonica: inizia subito il giovane Conti (tra i migliori) a calciare forte dalla distanza ma il suo valido tentativo si perde di poco alto. Quindi è Croce a non agganciare in area un comodo invito griffato Mezgour: da questa mancata possibilità scaturisce il contropiede che porta Pignatta a fallire un non impossibile tap-in. Ma il Cassino ci crede e pareggia: lancio dalle retrovie per Mezgour che porta a spasso Miale e Mastronicola con scatto da centometrista e fredda con un destro in diagonale Sorriso. L'equilibrio dura quattro minuti: Ramaglia intuisce lo scambio tra Martinelli e Giannone, si invola verso la porta di Indiveri e lo gela con un destro da antologia. E' il matchpoint per la Scafatese. Il Cassino recrimina per un miracoloso intervento di Sorriso su un'inzuccata di Croce, per la rete annullata a Mezgour su lancio di Camorani e per il prodigioso intervento del difensore campano che salva sulla linea, a dieci secondi dal triplice fischio, un altro colpo di testa di Croce destinato in fondo al sacco. Alessandro Salveti

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32 Sport


Decide Cammarota. Brindisi, primo ko. Nordi para tutto

Il Gela non si ferma GELA BRINDISI

1 0

GELA (4-3-3): Nordi 8; Scopelliti 6, D'Aiello 7,5, Geraldi 7, Memè 6; Zaminga 6, Schiavon 6 (37' Manca sv), Cammarota 6; Vianello 6,5 (30' st Carraro 6), Pasca 6,5, Criniti 6 (15' st Rabbeni 6,5). A disp.: Ferla, Ambrosecchia, Di Muro, Viviano. All.: Provenza 6,5. BRINDISI (4-4-2): Ferrante 6,5; Panarelli 6, Trinchera 6,5, Idda 5,5, Suriano 6,5; Fiore 5,5 (13' st Alessandrì 6,5), Piccinni 6,5, Battisti 6,5 (34' st Albadoro sv), Pizzolla 5,5; Moscelli 6,5, Da Silva 5,5 (16' st Galetti 6). A disp.: Brescia, Taurino, Pasqualini, Minopoli. All.: Silva 5,5. ARBITRO: Donati di Ravenna 6. RETE: st 3' rig. Cammarota. NOTE: Spettatori 2.500 circa, con rappresentanza da Brindisi. Ammoniti: Vianello, Geraldi, Moscelli, Memè e Pasca. Angoli 7-4 per il Gela. Recupero: pt 3'; st 3'.

Andrea Cammarota del Gela

GELA. Il Brindisi conosce la prima amarezza sul campo della capolista Gela. Classico 4-4-2 per gli ospiti, con Pizzolla e Fiore larghi sulle fasce, Battisti e Piccinni nel ruolo di interdittori. I fischi non condizionano Raffaele Battisti, che da buon ex gioca con persona-

lità. In difesa Trinchera francobolla Pasca, con Panarelli e Suriano che devono guardarsi da Vianello e Criniti. Il Gela non cambia schieramento. Il 4-3-3 delle ultime settimane viene riproposto con gli stessi uomini. Provenza mette sulle calcagna del rapido

Moscelli il capitano D'Aiello, mentre Geraldi si occupa di Da Silva, Scopelliti deve contenere le folate di Pizzolla e Memè quelle di Fiore. Per vedere un tiro in porta bisogna attendere il minuto 24', quando Schiavon trova un pertugio dai sedici metri ed esplode il suo sini-

stro di prima intenzione che sfiora il palo alla destra di Ferrante. Clamorosa palla-gol per il Brindisi al 25'. Moscelli scappa in sospetta posizione di fuorigioco, entra in area e serve un pallone d'oro a Fiore che riesce a sprecare gettando fuori con tutto lo specchio della porta disponibile. Schiavon è in difficoltà sui raddoppi di marcatura del Brindisi e solo quando accelera il Gela si rende pericoloso. Sulla punizione del varesino al 30' e la respinta della barriera Geraldi si trova un pallone invitante, calciato però senza forza. Il Brindisi si salva in calcio d'angolo. Negli ultimi dieci minuti il Gela esce la testa fuori dalla propria metà campo e riparte con maggiore convinzione. Il Brindisi rallenta e appare in difficoltà. Ripresa. Non ci sono novità nei due schieramenti. Cambia l'atteggiamento del Gela, che inizia con grande velocità. Dopo 120 secondi, Idda stende Pasca appena entrato in area di rigore. Il Brindisi protesta per un presunto precedente fallo dello stesso attaccante biancazzurro. Dal dischetto Cammarota spiazza Ferrante con grande freddezza. La reazione brindisi arriva tre minuti dopo con l'incornata di Da Silva che non imprime però forza al pallone. Facile la parata di Nordi. Silva decide di dare una

scossa alla squadra. Dentro Alessandrì per Fiore e Galetti per Da Silva. Provenza risponde tirando fuori Criniti e inserendo il giovane Rabbeni. Break del Gela con Vianello al 20' con una conclusione a giro potente ma imprecisa. Palo di Suriano dopo 5 minuti con una sventola dai venti metri. I fischi esaltano Alessandrì che esplode un destro violento che impegna Nordi in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Suriano tira di prima intenzione e tra una selva di gambe il portiere gelese salva d'istinto con i piedi. Il Brindisi stringe d'assedio l'area biancazzurra ed ancora Nordi è strepitoso quando al 33' respinge sempre con i piedi su conclusione ravvicinata di Galetti. Il Gela respira al minuto 39', quando Alessandrì serve involontariamente Pasca, la cui girata scalda i guanti di Ferrante. Al 45' i biancazzurri potrebbero chiudere la partita. Da un'invenzione di Cammarota parte la verticalizzazione per Rabbeni, fermato da uno strepitoso Ferrante. Nei 3 minuti recupero, Rabbeni ha lo spunto vincente. Salta due avversari, salta anche Ferrante, ma conclude alto. Vince il Gela, che mantiene il comando della classifica e stacca un temibile Brindisi. Fabrizio Parisi

Un gol per tempo e Isola Liri battuta

Barletta, bene così BARLETTA ISOLA LIRI

2 0

BARLETTA (4-3-3): Di Masi 6,5; Cutrupi 6,5, Marchetti 6, Sportillo 6, Legittimo 6; Menicozzo 6,5, Carozza 6,5 (35' st Romeo sv), Muwana 6; Simoncelli 7 (40' st Infantino sv), Caggianelli 6,5, Fanasca 6 (21' st Rescio 6). A disp.: Bersellini, Manganaro, Bendjemia, Shiba. All.: Sciannimanico 6,5. ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo 6; Mallardi 5 (17' st Gubinelli 6), Matrisciano 5,5, Mucciarelli 5 (17' st Paolacci 6), D'Alessandro 4,5 (1' st Mirarchi 5,5); Galuppi 5,5, Falco 6, Costanzo 6, La Cava 5,5; Binachini 5, Federici 6. A disp.: Fiorini, Gennari, Simonetta, Marantoni. All.: Grossi 6. ARBITRO: Fabbri Michael di Ravenna 6. RETI: pt 46' Cutrupi; st 25' Simoncelli. NOTE: spettatori 2.000 circa. Ammoniti: Menicozzo e Matrisciano. Angoli 6-1 per il Barletta. Recupero: pt 2'; st 3'. BARLETTA- Vince il Barletta più cinico sotto rete, rispetto ad un' Isola Liri ordinata sul piano del gioco ma sterile dalla cintola in su. Pronti via e il Barletta mostra subito i denti: all'8' il cross perfetto di Simoncelli trova la testa di Caggianelli che per un soffio non realizza l'1-0, con il pallone che finisce a lato. La riposta dell'IsolaLiri è nella punizione di Bianchini, che sfiora la traversa della porta di Di Masi con una gran conclusione che finisce sopra il montante. Si fa rivedere in avanti l'Isola Liri con una conclusione da fuori di Federici che impegna Di Masi. All'ultimo respiro della prima frazione la squadra di Sciannimanico trova il gol del vantaggio: punizione di Simoncelli che fini-

sce sulla testa dell'indisturbato Cutrupi che a due passi da Mangiapelo non sbaglia. Il vantaggio sul fischio del primo tempo mette in discesa la ripresa del Barletta ed innervosisce l'Isola Liri, che soffre una classifica molto precaria. Grossi lascia negli spogliatoi D'Alessandro preferendogli Mirarchi. Il Barletta parte meglio, subito Fanasca per poco non raddoppia con un diagonale che finisce di un soffio a lato. L'Isola Liri cambia ancora: dentro Paolacci e Gubinelli, fuori Mallardi e Mucciarelli. Federici ottimamente servito da Bianchini costringe Di Masi al corner con una conclusione insidiosissima. Al 17' l'occasionissima del pari capita sui piedi dell'appena entrato Paolacci, il portiere biancorosso Di Masi ci mette

una pezza, sulla respinta la conclusione di Federici finisce fuori. E' un inizio di stagione davvero negativo per l'Isola Liri, perché proprio nel momento migliore dei laziali il Barletta va in gol: gran sgroppata di Simoncelli che fa più di trenta metri palla al piede, nessun calciatore in maglia azzurra riesce a fermare l'esterno biancorosso che arrivato in area ha addirittura la forza di saltare Mirarchi e depositare il pallone alle spalle di Mangiapelo. Il 2-0 di fatto chiude la partita e manda in piena confusione l'Isola Liri. Al 28' la splendida punizione di Carozza deviata in corner da Mangiapelo è l'ultima limpida occasione dell'incontro. Il resto della gara è pura accademia. Emanuele Losapio

Il tecnico del Barletta Sciannimanico

Musacco salva su Armellino. Il portiere del Vico, Munao, è spettatore non pagante

Noicattaro, missione compiuta con un solo rischio VICO EQUENSE NOICATTARO

0 0

VICO EQUENSE ( 3-4-1-2): Munao sv, Chiariello 6, Scognamiglio 6.5, Gargiulo 6; Burgos 6 (1'st Donnarumma 6.5),Armellino 7, Violante 6, Loreto 6.5; Trapani 5 (15'st Lupico 5 ); Napoli 5, Hodza 6 (1'st Morfù 6.5). A disposizione: Izzo, Marciano, Cinque, Lupico, Rapesta. Allenatore: Ferraro 6.5 NOICATTARO (4-3-1-2): Musacco 7, Perrone 6,5, Fumai 6, Sassarini 6 (24'st Lorusso 6), Lanera 5 (33'st Aliperta sv); Coppola 6.5, Fiorentino 5, Piano 5.5; Zotti 6; Gianpaolo 5, Doria 5 (19'st Loseto 5.5 ). A disposizione: Petruzzelli, Libera, Ladogana, De Lorenzo. Allenatore: Carella 6 ARBITRO: Operato di Isernia 6.5 NOTE: spettatori 450 circa. Ammoniti: Loseto, Gargiulo, Coppola. Espulso: Fiorentino per doppia ammonizione. Angoli 4-3 per il Vico. Recupero: pt. 2'; st. 5' SORRENTO Un pareggio a reti bianche allo stadio Italia fra Vico e Noicattaro al termine di

una gara nella quale la compagine pugliese bada solo a non prenderle e non impegna il portiere di casa in nessun intervento degno di nota. Il tecnico Carella conferma il modulo con il trequartista Zotti alle spalle delle due punte Gianpaolo, un ritorno per lui a Sorrento, e Doria. Ferraro tecnico dei costieri manda in panchina il nuovo acquisto Morfù, insieme al capitano Cinque, in attacco fiducia a Hodza dal primo minuto a fianco di Napoli. A dispetto dello zero a zero finale, la gara è stata bella è intensa sino alla fine con i padroni di casa che in più di una occasione potevano modificare le sorti dell'incontro. Passano solo sette minuti della prima frazione e il Noicattaro trema, ma la conclusione di Loreto scheggia il palo. Il Vico gestisce le operazioni i pugliesi si affidano alle invenzioni di Zotti soprattutto in ripartenza. Dopo quindici minuti Napoli devia un cross di Hodza, ma la palla termina sul fondo. Ancora Napoli, questa volta prova di testa, a metà frazione, ma la palla sorvola di un metro la trasversale. Il Noicattaro cerca di portarsi in avanti con il capitano Zotti, ma la conclusione del trequartista in chiusura di prima frazione termi-

na alta sulla traversa. Dopo l'intervallo il leitmotiv della partita non cambia Vico proteso in attacco e Noicattaro che aspetta pronto alle ripartenze. I primi dieci minuti per la formazione pugliese sono da incubo con Napoli, Donnarumma e Loreto che impegnano Musacco. Il Noicattaro si fa vedere in avanti con una punizione battuta da Zotti che viene allontanata da un provvidenziale intervento di Violante. La gara per la formazione rossonera diviene ancora più difficile dopo l'espulsione di Fiorentino al quindicesimo. Dopo dieci minuti, Carella perde anche Sassarini per infortunio e il tecnico pugliese deve inserire Lorusso. Lupico per due volte grazia Musacco, prima con un tocco sotto che termina a lato e poi con una conclusione che centra il portiere in uscita disperata a due metri dalla porta. A dieci minuti dalla fine la parata più importante del portiere pugliese che blinda il risultato. Armellino parte dalla destra e si accentra, evita un avversario calcia a giro di sinistro sul palo lungo, Musacco sembra fuori causa, ma con un balzo felino devia la palla in angolo e regala il secondo punto ai pugliesi. Josè Astarita

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Sport 33

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Risultati e classifica Angri-Fasano

1-0

Marcatori

33' pt Incoronato

Bacoli-Francavilla Br

0-0

Bitonto-Casertana

0-1

S. ANTONIO

16

7

5

1

1 12 8

4

3

1

0

6

3

3

2

0

1

6

5

4 +1

1-0

CASERTANA

14

7

4

2

1

3

3

2

0

1

5

2

4

2

2

0

3

1

5 +1

NEAPOLIS

13

6

4

1

1 16 9

3

2

1

0

8

3

3

2

0

1

8

6

7 +1

ANGRI

12

7

3

3

1

8

7

4

2

2

0

4

2

3

1

1

1

4

5

1

-3

FRANCAVILLA PZ

11

6

3

2

1

9

6

3

2

1

0

5

2

3

1

1

1

4

4

3

-1

POMIGLIANO

11

7

2

5

0 11 9

3

0

3

0

4

4

4

2

2

0

7

5

2

-2

GROTTAGLIE

11

6

3

2

1

3

1

2

0

4

3

3

2

0

1

5

4

2

-1

MATERA

10

7

2

4

1 12 11 4

0

3

1

4

7

3

2

1

0

8

4

1

-5

pt 8' Ferrentino (PIS), st 8' (r) Sibilli (PIA), 43' Ausiello (PIA)

F. E C. BN

9

6

2

3

1 10 8

3

1

1

1

5

5

3

1

2

0

5

3

2

-3

S. Antonio-Pomigliano

BACOLI

9

7

2

3

2

8

4

1

2

1

4

4

3

1

1

1

3

4

-1 -6

PISTICCI

8

7

2

2

3 11 8

3

0

1

2

2

4

4

2

1

1

9

4

3

BITONTO

8

7

2

2

3

8

9

4

1

0

3

4

6

3

1

2

0

4

3

-1 -7

PIANURA

8

7

2

2

3

8

9

4

2

0

2

5

5

3

0

2

1

3

4

-1 -7

ISCHIA

6

6

2

0

4

9 11 3

0

0

3

2

7

3

2

0

1

7

4

-2 -6

V. CASARANO

6

7

1

3

3

5

3

1

0

2

3

4

4

0

3

1

2

3

-2 -7

TURRIS

6

7

1

3

3 10 15 3

1

1

1

5

5

4

0

2

2

5 10 -5 -7

FRANCAVILLA BR

3

6

0

3

3

4

9

3

0

2

1

3

6

3

0

1

2

1

3

-5 -9

FASANO

3

6

0

3

3

3

9

3

0

1

2

2

7

3

0

2

1

1

2

-6 -9

OSTUNI

2

7

0

2

5

7 14 3

0

2

1

5

8

4

0

0

4

2

6

-7 -11

31' st Olcese

Francavilla Pz-Ostuni pt 13’ Del Prete

Grottaglie-V. Casarano

1-1

31' pt Arcadio (G); 33' st Serao (C)

Matera-F. e C. Bn

1-1

31' pt Salvati (F), 30' st Albano (M)

Neapolis-Turris

1-1

42' pt Somma (N), 49' pt (r) Russo (T)

Pianura-Pisticci

2-1

1-1

10' pt Siano (SA), 8' st Alizzi (P)

Riposa: Ischia

Prossimo turno

8ª giornata 18/10/09 ore 15.00

Casertana-Grottaglie F. e C. Bn-Bacoli Fasano-Matera Francavilla Br-Pianura Ostuni-Ischia Pisticci-S. Antonio Pomigliano-Bitonto Turris-Francavilla Pz V. Casarano-Neapolis Riposa: Angri

giornata

8

9

7

7

7

-5

5 Reti: Albano (1) (Matera); Maffucci (2) (S.A. Abate); Russo (1) (Turris) 4 Reti: Olcese (Casertana); De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Bonanno, Fontanella (Neapolis); Malagnino (1) (Ostuni); Siano (S.A. Abate) 3 reti: Incoronato (1) (Angri); Solimene (Bacoli); Marsico (2) (Bitonto); Mallardo, Tortora (Forza e C.); Del Prete, Manzillo (Francavilla); Sergi (1) (Ischia); Moxedano (Neapolis); Sibilli (1) (Pianura); Ferrentino, Vallefuoco (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano) 2 reti: Carnicelli, Galdi (Angri); Zinno (Bacoli); Gargiulo (Bitonto); Bencardino (Casertana); Massaro (Forza e C.); Laviano, Somma (Neapolis); Ausiello (Pianura); Rovira (Pisticci); Alizzi, Cutolo, D’Avanzo (1) (Pomigliano); Vitale (Turris); Villa (1) (V.Casarano) 1 Rete: Grillo (Angri); Di Domenico, Ingenito (1) (Bacoli); Armento, Laus, Persia (1) (Bitonto); Di Lauro, Mautone (Casertana); Capocchiano, D'Onghia, Schiavone (Fasano); El Ouazni, Salvati (Forza e C.); Chisena, Verdesca (Francavilla); Di Tacchio, Di Tommaso, Micieli, Paglialunga (F.Fontana); Ancora, Arcadio, Cornacchia, D'Amblé, Fraschini (Grottaglie); Agosto, Trofa (Ischia); Branda, Campo, De Vecchis, Genchi, Leta, Mazzoleni, Salemme (Matera); Pastore (Neapolis); Barnaba, De Palma (Ostuni); De Luca, Galdean, Manzo (Pianura); Basile, Fortunato, Grieco (Pisticci); D’Arienzo, Picci (Pomigliano); Costantino, Sekkoum (1), Vitiello (S.A. Abate); Follera, Noviello (Turris); Calabro, Palazzo, Serao (V.Casarano)

Per Albano è la quinta rete personale in sette gare. Il tabù vittorie interne resta. Tifosi delusi

Matera, buona solo la ripresa Vantaggio del Forza e Coraggio con Salvati, Diegol riequilibra il match MATERA F&C (BN)

1 1

MATERA (4-4-2) Cottet 6,5; Scudieri 6, Martinelli 6, Bartoli 6, Palladino 5,5; Salemme 5,5 (1' st Diop), Leta 6 (31' st De Vecchis sv), Mazzoleni 6,5, Campo 6 (24' st Logrieco); Albano 7, Genchi 6. A disp.: Mirabelli, Catalano, Martone, Carretta. All. Giusto 6 FORZA E CORAGGIO (44-2): Di Matteo 6; Valletta 6 (22' st Cantile 6), Fiscariello 6, Salvati 6,5, Clemente 6; Massaro 6 (17' st Candrina 6), Caruso 6, Gasparini 6, Riccio 6; Tortora 6,5, El Quazni 5,5 (31' st De Falco sv). A disp.: Cimmino; De Carlo, Mandato.Mallardo. All. Mauro-Lepore 6 ARBITRO: Bianchi di Formia RETI: 31' pt Salvati (F), 30' st Albano (M) NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1800. Ammoniti: Leta, Albano e Logrieco del Matera; Clemente e Caruso del Forza e Coraggio. Angoli 5-3 per il Forza e Coraggio. Recupero : 1' pt; 3' st. MATERA- Il tabù resta. Matera ancora una volta a bocca asciutta, la quarta, in termini di vittorie tra le mura amiche. Il quinto gol personale di Albano è una delle note liete assieme ad un secondo tempo giocato bene e con un modulo che probabilmente sarà facilmente riproposto da Giusto visto i risultati ottenuti nella ripresa. Mazzoleni più libero di smistare palloni e con responsabilità di copertura meno gravose. Fallita la possibilità di portarsi a ridosso della vetta anche se la classifica resta corta e nulla è compromesso, ma c'è qualcosa da rive-

Il gol di Albano e in alto il vantaggio del Forza e Coraggio con Salvati (fotoVideouno)

dere a livello di modulo perchè nel primo tempo i beneventani erano sistematicamente con un uomo in più in mezzo al campo. Ripresa con il piglio giusto e grande voglia di mettere l'avversario all'angolo e colpirlo a piacere, anche se la cosa è riuscita solo una volta ad Albano ma ci si è messa a frenare il Matera una terna arbitrale che ha lasciato molto a desiderare ed un assistente ha indispettito il pubblico con una sfilza di fuorigioco inesistenti. Matera con lo stesso undici vincente di Francavilla Fontana, recuperando in extremis Mazzoleni vittima di una botta alla coscia venerdì in allenamento ed anche Cottet febbricitante fino a sabato; sulla sponda giallorosa dentro El Quazni a fianco di Tortora con Riccio dal primo

minuto a rinforzare il reparto il centrocampo con un seniores in più. Due squadre che si rispettano e che prendono la gara con serietà già dalle prime battute. Matera senza vittorie in casa e smanioso di regalare ai propri tifosi il primo sorriso, ma il Forza e Coraggio è il primo ad affacciarsi dalle parti di Cottet. Malinteso difensivo tra Bartoli e Martinelli e per El Quazni c'è l'occasione del vantaggio ma Cottet ci mette la cosiddetta pezza e respinge con i piedi il tiro scagliato dal dischetto del rigore. Il Matera non si scuote e passano venti minuti senza particolari emozioni o sussulti. Ino al tro di Albano dal limite, alto ma che incoraggia i suoi. Fino alla punizione per atterramento di Genchi di 25 metri al 25'. Calcia lo stesso Genchi e respinge la

barriera, riprende Campo ed è nuova respinta delle maglie giallorosse serrate in area a difesa di Di Matteo. Sembra il momento migliore del Matera che comincia a trovare più spazi sugli esterni, ma è solo un'illusione perché arriva il vantaggio del Forza e Coraggio. Punizione i Gasperini al vertice destro dell'area di rigore del Matera, Tortora colpisce a botta sicura ma Cottet si supera respingendo d'istinto. Arriva Salvati che anticipa tutti e insacca. Il Matera reagisce al 32' con un angolo di Campo su cui Genchi sfiora il pareggio calciando a terra da pochi passi ed il pallone si innalza alto sulla traversa. C'è uno strano rumoreggiare tra i tifosi del Matera che salutano la squadra alla fine del primo tempo con fischi di delusione. Daltronde, la

prestazione del Forza e Coraggio nel reparto nevralgico di centrocampo è senza sbavature e le scelte del tecnico dei gillorossi risultano azzeccate, almeno fino al fischio finale dei primi quarantacinque minuti di gioco. In effetti la delusione del pubblico di casa si trasforma in applausi di incoraggiamento al rientro in campo per la ripresa. L'altra mossa di Giusto è l'inserimento di Diop a centrocampo tirando via Salemme (con la testa alla convocazione in Rappresentativa oggi alla Borghesiana). Ripresa con il Matera che è padrone del campo e il Forza e Coraggio soffre la voglia del Matera di riequilibrare le sorti della gara che assume un canovaccio ben preciso: Matera a fare la gara e beneventani chiusi a riccio. Genchi si fa apprezzare

sulla destra mettendo in difficoltà i beneventani, bello lo scambio che mette Albano in condizione di battere a rete. Gran gol. Poi c’è l’opportunità del raddoppio, con Albano fermato irregolarmente in area, ma il cannoniere biancazzurro trae in inganno il diorettore di gara perchè riesce a calciare ma in condizioni precarie.Inutili le proteste e c’è solo il giallo ad Albano. Ci prova Genchi un altro paio di volte ma senza fortuna, anzi un rinvio corto di Cottet stava per regalare al Forza e Coraggio il pallone di una vittoria che avrebbe avuto le dimensioni di una beffa. L’appuntamento con la prima vittoria in casa per il Matera è ancora rimandato, ma l’atteggiamento tattico e mentale della ripresa è piaciuto. Renato Carpentieri

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34 Sport


Il bomber biancazzurro: «Nella ripresa abbiamo giocato un buon calcio»

Giusto: primo tempo opaco Il tecnico: «Ancora una volta subìto un gol su palla inattiva» NUOVO pareggio interno per il Matera di mister Giusto. I biancazzurri non sono riusciti a conquistarela primavittoria al XXI Settembre - Franco Salerno dividendo ancora una volta la posta in palio con l'avversario, ieri è stato il turno del Forza e Coraggio. Uno ad uno il risultato finale con le reti di Salvati e poi di Diego Albano.“Nel primo tempo abbiamo sofferto solamente nell'azione del goldello svantaggio- haaffermato a fine gara Diego Albano. Come è capitato nelle altre gare, anche il Forza e Coraggio ha trovato il gol su calcio piazzato. Nella circostanza è stato bravo Nicolas Cottett a respingere un primo tiro ravvicinato di Tortora, poi niente ha potuto quando Salvati ha ribattuto la palla in rete. La reazione c'è stata, non è mancata. Nel secondo tempo, infatti, abbiamo giocato un buon calcio trovando il gol del pareggio dopo una bella azione con Genchi, poi l'arbitro non ha fischiato un fallo del portiere Di Matteo nei miei confronti.. Purtroppo siamo costretti a commentare ancora una volta un pareggio, ma non dobbiamo demoralizzarci. Dobbiamo pensare solamente a lavorare per arrivare pronti alla prossima gara esterna contro il Fasano”. L'analisi di Diego Albano ha trovato conferma nelle parole diPino Giustoche hacommentato anche lui la gara in sala stampa. “Il primo tempo è stato abbastanza opaco, mentre nel secondo i ragazzi hanno giocato meglio. Ho modificato qualcosa nell'assetto tattico e la scelta è ritornata utile perchèha messoin seriadifficoltà gli atleti del Forza e Coraggio. Ancora una volta, purtroppo, abbiamo subito un gol su azione da fermo, è stato un caso isolato perché i ragazzi nella seconda frazione hanno dato il massimo e questo non fa altro che aumentare il rammarico. E' brutto commentare un nuovo pareggio casalingo però il campionato è lungo e sicuramente ci rifaremo”. Per quanto riguarda il fallo in area su Albano, c'erano gli estremi per assegnare il calcio di rigore? “Diego ha subito un intervento abbastanza rude - ha continuato Giusto. Non mi va di commentare l'arbitraggio, mi ha un po' infastidito il guardalinee che spesso e volentieri ha alzato la bandierina per segnalare fuori gioco a volte inesistenti. In settimana lavoreremo per correggere gli errori”. Per quanto riguarda il Forza e Coraggio, il pareggio a Matera

può considerarsi sicuramente soddisfacente. I giallorossi campani sono riusciti a portare a casa un punto importante riuscendo a passare per primi in vantaggio grazie alla rete di Salvati per poi subire, nel secondo tempo, il pareggio materano con Albano. “Ai punti il risultato di parità è il più giusto ha commentato a fine gara il tecnico campano, Ciro Mauro. Il Forza e Coraggio ha giocato un buon primo tempo che poteva chiudere anche con due gol di scarto; nella ripresa, invece, i ragazzi hanno sofferto. Siamo una matricola, è vero, però la nostra rosa è composta da giocatori esperti che sicuramente concorreranno a raggiungere una tranquilla salvezza. Alla fine va bene lo stesso così, abbiamo portato a casa un punto chefa classifica, consapevoli anche di averlo conquistato col Matera che è un'ottima squadra e che sicuramente non ha espresso ancora tutto il suo potenziale”. Lorenzo Tortorelli

PAGELLE MATERA COTTET (6,5) - Non sbaglia niente, bene sulle palle alte anche se “cicca” un rinvio, ma per uno che ha avuto la febbre per vari giorni è senza dubbi una partita positiva. SCUDIERI (6) - Spinge bene nella ripresa, come sa fare. Forse sul gol di Salvati potrebbe avere qualche responsabilità ma nel contesto porta a casa una buona prestazione, in particolare nella ripresa. MARTINELLI (6) - Non era facile contrastare Tortora, ma l’ha fatto bene in particolare nella ripresa. BARTOLI (6) - Sta migliorando l’intesa con Martinelli e ci sono meno sbavature. PALLADINO (5,5) - Si è fatto superare troppe volte facendo crossare dalla destra il suo diretto avversario Massaro. Non si propone. Forse i troppi complimenti gli stanno giocando un brutto scherzo, ma c’è il tempo e il modo per tornare umili. L’esultanza di Albano e Genchi dopo il pari (foto videouno)

Derby tra Neapolis e Turris terminato con un punto a testa

Russo risponde a Somma NEAPOLIS TURRIS

1 1

NEAPOLIS (4-4-2): Napoli 5,5 (18’st Errichiello 6); Attanasio 6, Daleno 4,5, Bianchi 6, Mannone 6, Bonanno 6,5, Somma 7, Barone 5,5, Moxedano 5 (28’st Civita 6), Laviano 5 (34’ st Pastore 5,5 ), Fontanella 5. A disp. D’Ascia, Foggia, Monticelli, Mazzei. All. Catellucci 6 TURRIS (4-3-3): Sorrentino 6; Melcarne 5, Visciano 6, Follera 6, Noviello 6, Leccese 6, D’Ambrosio 6,5 (34’st Bogliolo sv), D’Angelo 6 ( 37’Qualano sv), De Luca 4, Pepe 5,5, Russo 5,5.A disp. Prete,Punzo, Baratto, Giocondo, Granozi. All. Longo 6. ARBITRO: Cocchiara di Piacenza (assistenti Faraldi-Marano). RETI: Somma al 41’pt, Russo al 48’ pt (R). NOTE: Amm. : Napoli, Mannone, D’Angelo, Pepe. Esp. : De luca al 45’pt,Russo al 24’st, Daleno al 28’st e Melcarne al 43’st. Angoli 4-3. Recupero: 3’ pt,6’ st. Spettatori: 500 di cui 200 da Torre Del Greco. Terreno in pessime condizioni. MUGNANO DI NAPOLI (NA) - Termina in parità, 1-1, il derby campano tra Neapolis e Turris, al termine di un match condizionato da almeno due fattori negativi: innanzitutto il terreno di gioco, ai limiti della praticabilità, allentato dalla pioggia caduta copiosamente fino a pochi minuti prima dell’inizio della gara e dall’evidente nervosismo delle due compagini, che ha costretto l’arbitro Cocchiara a tirare fuori addirittura per quattro volte il cartellino quello rosso, tre per la Turris ed uno per i padroni di casa. Ne viene fuori una partita

agonisticamente molto valida ma tecnicamente scadente, visto che nei primi quaranta minuti non vi è neppure uno spunto per la cronaca, se non al 35’, quando, su cross di uno spento Laviano, Fontanella riesce solo a sfiorare la sfera di testa. Poi al 41’ un lampo nel vuoto: dopo una travolgente azione di Bonanno sulla destra, Laviano in spaccata prende la traversa. Sulla respinta della difesa torrese, la palla arriva a Somma, il quale trova una strana traiettoria, mettendo in rete con un tiro-cross. Ed è a questo punto che il nervosismo emerge visto che l’ex De Luca si fa espellere per una testata ai danni di Attanasio. Le proteste torresi portano a tre minuti di recupero, al termine dei quali, dopo aver respinto goffamente un tiro di Russo, Napoli atterra D’Ambrosio in area ed è rigore,dubbio, trasformato da Russo. La ripresa segue la falsariga del primo tempo, ravvivandosi solo al 24’, quando ancora D’Ambrosio, a tu per tu col neo-entrato Errichiello, si fa parare il suo destro. Il Neapolis si scuote ma il destro di Barone coglie il palo, prima della sagra del cartellino. Infatti in tre minuti finiscono sotto la doccia Russo, espulso per proteste, e Daleno, fuori per doppia ammonizione. La gara, nonostante la superiorità numerica del Neapolis, sembra incanalata verso il pari fino al colpo di scena finale, quando, al 43’, il neo-entrato Pastore, lanciato a rete dall’opaco Fontanella, è steso in area da Melcarne: ed è ancora penalty, con il difensore torrese espulso per fallo da ultimo uomo. Ma Pastore mette incredibilmente a lato, condannando al pari un Neapolis che non approfitta del pari di Pomigliano per ridurre il distacco dal S. Antonio Abate, distante sempre tre punti.

SALEMME (5,5) - Ieri era già alla Borghesiana e si è visto. La Rappresentativa l’ha trasformato e non ha timbrato il cartellino risultando evanescente. (1' ST DIOP (6) - Entra a fa temere il peggio perchè duetta con l’arbitro. Il carattere è il limite di questo ragazo che fa tutto bene risultando uno dei più positivi a centrocampo dove fa vedere di avere carattere da vendere e “mena” senza risparmiarsi). LETA (6) - Rimedia il giallo e salterà la gara a Fasano. Una buona prestazione a metà campo (31' ST DE VECCHIS (6) - Entra subito in partita, poteva giocare meglio qualche pallone). MAZZOLENI (6,5) - Quando Giusto cambia e schiera il Matera a rombo, fa la sua grande figura facendo vedere di che classe è fatto. Dispensa palloni e consigli. CAMPO (6) - Poco servito a inizio gara, poi si perde e si riprende ad intermittenza. Paga il cambio tattico e il Matera gioca meglio non certo per demerito suo, perchè è un giocatore di qualità che serve al Matera (24' ST LOGRIECO (6) - ) La punta avanzata del rombo poteva far ancora più male. E’ un giocatore di qualità e lo dimostra come tratta il pallone, attrezzo del suo lavoro. ALBANO (7) - Probabilmente ci sarà ancora qualcune che proverà a parlare su di lui in maniera distruttiva, ma un gol de genere è roba di prima qualità perchè il pallone è stato calciato di sinistro e con una coordinazione da attaccante di razza. Diegol è a quota 5. GENCHI (6) - Tanto rumore ed un assist ad Albano di rara fattura. Vorrebbe risolvere le gare da solo, ma deve gestire meglio certe emotività e diventare più utile per la squadra. r.carpentieri@luedi

DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI FASANO

1 0

ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 6, Grillo 5.5, Cacace 5.5, Cascella 6; Lambiase 6, Vitagliano 6.5, Amarante 5.5, Galdi 6 (32' st Maruggi 6.5); Incoronato 8, Carnicelli 6.5 (36' st Cuomo 6). In panchina: Carotenuto, Della Femina, De Sena, Falcone, Ferraioli. Allenatore: Criscuolo. FASANO (4-4-2): Dell’Anna 5.5; Pistoia 5.5, Prete 5.5, Fortunato 5.5, Colucci 5.5; Sanso 6.5, Sojalò 6 (37' st D’Onghia 6), Comandatore 6.5 (21' st Lentini 6), Capocchiano 6.5 (18' st Schiamone 6); Evacuo 6.5, Tateo 6. In panchina: Veneziano, Ciuffreda, Cucchiaro, Salvi. Allenatore: Geretto. ARBITRO: Martelli di Lanciano. MARCATORE: 33' pt Incoronato. NOTE: spettatori 1000 circa di cui 50 ospiti. Espulsi: al 4' st Grillo (A) ; al 29' st Fortunato (F) ; al 31' st Amarante (A). Ammoniti: Incoronato (A) e Prete (F).

BACOLISIBILLA FRANCAVILLAF.

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BACOLI SIBILLA FLEGREA (3-43): Annunziata 6.5; Di Domenico 5.5 (16' st Costagliola 6), Rea 6, Zinno 5.5; Poziello 6, Dinolfo 5.5 Carannante 6 (1' st Giliberti 6), Tulino 5.5; Solimene 6, Ingenito 5, Visone 6 (8' st Bavero 6). In panchina: Monteleone, L. Punziano, Esposito, Napolitano. Allenatore: Carannante. FRANCAVILLA FONTANA (4-42):Di Punzio 7; Ciano 5.5, Anglani 6, Paglialunga 6, Petrachi 6; Russo 6, D’Amario 5.5 (43' st Di Tacchio sv), Cazzarò 6 (28' st Novelli 6), Ferrari 6; Messina 5.5 (30' st Miceli sv), Schirinzi 5.5. In panchina: Cito, Esposito, Del Zotti, Lo Noce. All.: De Rosa. ARBITRO: Lacagnina di Caltanissetta. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Rea (B), Dinolfo (B), Poziello (B), Anglani (F), Novielli (F). Angoli: 114 per il Francavilla. Recupero: 1' pt e 5' st.

BITONTO CASERTANA

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BITONTO (4-3-3): D’Antonio 5.5; Armento 6, Colangione 6, Falanca 6, Montefusco 6 (40' st Fiorentino 6.5); Martellotta 6.5, De Santis 5, Sasso 5; Gargiulo 6, Persia 5.5 (7' st Konte 6.5), Di Pierro 6.5 (7' st Modesto 6.5). In panchina: Lattanzi, Dispoto, Toscano, Cellamaro. Allenatore: Pizzulli. CASERTANA (4-2-4): Schiavella 5.5; Guida 5.5, Raucci 6, Florindo 6, Stigliano 6; Torrens 6, Bencardino 6; Di Lauro 6.5 (20' st Mastroianni 6), Olcese 6 (32' st Criscuolo 6.5), Falco 6.5 (36' st Monaco 6.5), Guadagnuolo 6. In panchina: Merola, Pinto, Castellano, Lucarelli. Allenatore: Feola. ARBITRO: Minelli di Varese. MARCATORE: 31' st Olcese. NOTE: spettatori 1200 circa, di cui 150 della Casertana. Ammoniti: Guida (C), Armento (B), Falanca (B), Konte (B), Mastroianni (C).

GROTTAGLIE CASARANO

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GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5,5; De Icco 5,5, Cornacchia 7, Papasidero 6,5, De Giorgi 6; Greco 6 (28' st Hurtado sv), Arcadio 6,5, Marchi 6, Fraschini 5,5 (37' st De Riccardis sv); De Angelis 5,5, Ancora 5,5. In panchina: Turco, Roccisano, Cantoro, Masella, Monteleone. Allenatore: Maiuri. CASARANO (3-4-1-2): Corradini 5,5; Serao 7, Calabro 7, Niccolini 6,5; Fazio 6,5, Caracciolo 6 (1' st Contino 6,5, 44' st Palumbo sv), Rocco 6, De Marco 6 (1' st Presicce 6,5); Cenciarelli 6,5; Villa 6,5, D’Anna 6. In panchina: Leopizzi, Aragao, Palazzo. Allenatore: Bianchetti. ARBITRO: Pierro di Nola. MARCATORI: 31' pt Arcadio (G); 33' st Serao (C). NOTE : Spettatori 1500 circa di cui 200 da Casarano. Ammoniti: Calabro, D’Anna, Serao, Laghezza.

S.ANTONIOABATE POMIGLIANO

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SANT´ANTONIO ABATE (4-4-2): Terminiello 6; Nettuno 5.5, Coccorullo 6, Itri 6, Di Maio 5.5; Temponi 5.5 (33´st Costantino sv), Chierchia 6 (42´st Vitale sv), Sekkoum 6, Vitiello 6.5; Tedesco 7 (18´st D´Antoni 6), Siano 5.5. In panchina: Della Pietra, D´Aniello, De Sio, Madonna. Allenatore: Di Nola. POMIGLIANO (4-3-3): Sorrentino 6; Panico 5.5, Mauro 5.5, D´Arienzo 6, Spinelli 6 (9´st Ramora 6.5); Mollo 6, Nicoletti 6, Cutolo 6 (8´st Novello 6); D´Avanzo 6.5 (42´st Musoni sv), Alizzi 7, Auricchio 6. In panchina: Violante, Gisonna, Iacullo, Picci. Allenatore: Pietropinto. ARBITRO: Trasarti di Terano. MARCATORI: 10' pt Siano (S), 8'st Alizzi (P). NOTE: spettatori 1200 circa. Ammoniti: Sekkoum (S), Nettuno (S), Ramora (P). Angoli: 4-4. Recupero: 1´pt; 4´ st.

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Sport 35

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Dopo l’espulsione di Malagnino l’Ostuni rischia anche il secondo gol

Francavilla, tris centrato Basta una rete di Del Prete per rimpinguare la scia di vittorie PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6) - bravo e attento tra i pali, però non compie nessun intervento di rilievo nell’arco dei novanta minuti. DE SANTO (6,5) - insieme ai compagni di reparto riesce ad amministrare bene gli attaccanti avversari che giungono dalle fasce. Bravo in alcune discese in fase di attacco. GIOIA (7) - l’esperto difensore senisese risulta alla fine il migliore in campo. Una vera e propria diga ad arginare gli attacchi avversari. Impeccabile sul gioco aereo, che l’ha visto sovrastare gli attaccanti avversari. DI GIORGIO (6,5) - in coppia con Gioia, regge il reparto difensivo, facendo giungere pochi pericoli alla propria porta. Bravo in fase di impostazione, cogliendo diverse volte i suoi compagni di gioco con dei precisi lanci. TARANTINO (6) - esegue il suo compito sulla fascia arginando bene gli attacchi avversari. Strepitoso nella ripresa, nel recupero in scivolata su Di Gennaro. SCAVONE (5,5) - appare poco incisivo rispetto alle gare precedenti, ma tutto sommato tiene onestamente il campo. VERDESCA (6,5) - chiude bene la zona centrale del campo. Puntuale e pungente sui portatori di palla avversari, con delle giocate davvero provvidenziali nella parte nevralgica del campo. MANZILLO (5,5) - sin dalle prime battute non appare in buona forma, il giocatore che in queste gare ha fatto la differenza in campo, appare in giornata no. DI SENSO (6) - corre si sacrifica sulla fascia sinistra, prova la conclusione in più di una circostanza, ma senza creare particolari pericoli alla difesa avversaria. CHISENA (6,5) - il fantasista materano è pimpante in campo, facendo il bello e cattivo gioco nella difesa avversaria. Sua la furbata in occasione della punizione, che ha consentito a Del Prete di realizzare la rete della vittoria. DEL PRETE (7) - il bomber napoletano, ancora una volta corre e si sacrifica su tutti i palloni. Per lui una settimana difficile per la scomparsa prematura del cugino. La sua rete, consente ai sinnici di volare nelle parti alte della classifica. Davvero un leader in campo. MANCO (6) - entra nella ripresa al posto di Di Senso e fa il suo dovere in mezzo al campo. LAZIC (6,5) - l’allenatore serbo, mette in campo una squadra ordinata e grintosa, contro una formazione per nulla arrendevole. I cambi nella ripresa, portano i suoi frutti mettendo in cassaforte tre punti d’oro. (Claudio Sole)

FRANCAVILLA OSTUNI

1 0

FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Di Vincenzo 6; De Santo 6,5, Gioia 7, Di Giorgio 6,5, Tarantino 6; Scavone 5,5, Verdesca 6,5 (42’st Di Sanza sv), Manzillo 5,5, Di Senso 6 (12’st Manco 6); Chisena 6,5 (43’st Marziale sv), Del Prete 7. A disp.: Masi, Cocina, Bocconi, La Neve. All.: Lazic 6,5. OSTUNI (4-4-2): Semprevivo 6; Mazzitelli 5,5, Melis 5, Trovato 5,5, Dall’Armi 6; Salvestroni 5,5 (12’ st Marino 5), Di Gennaro 6 (18’st Miccoli 5,5), Scarongella 5, Malagnino 4,5; De Palma 6, Vignola 6,5 (1’st Candita 6). A disp.: Chisena, Giovannico, Borscia, Andreozzi. All.: Lombardo 5,5. ARBITRO: Ospromolla di Salerno 6. RETE: pt 13’ Del Prete. NOTE: spettatori 400 circa, di cui una ventina ospiti.Espulso al 31’ del secondo tempo, Malagnino per proteste. Ammoniti: Salvestroni, Verdesca, Gioia, Chisena, De Palma. Angoli: 6-2 per l’Ostuni. Recuperi: pt 3’; st 5’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Tre punti fondamentali per il Francavilla, che nonostante una gara sottotono, porta a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Gara che vede in campo due squadre ben disposte e battagliere. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria del cugino trentunenne dell’attaccante Genny Del Prete, scomparso prematuramente in settimana. La squadra di mister Lombardo, reduce dalla pesante sconfitta interna di una settimana fa, contro il forte Neapolis Mugnano, giunge in riva al Sinni per cercare di accaparrarsi punti importanti per la propria classifica. Il Francavilla invece, alla ricerca della terza vittoria di fila in campionato. Al 5’pt Scarongella serve una palla per Malagnino, che però viene anticipato dal difensore Di Giorgio. Al 12’pt rispondono i padroni di casa con il centrocampista Manzillo, che da calcio d’angolo, costringe il portiere

La formazione del Pisticci scesa in campo ieri

I due capitani e sotto Di Maria, in basso a sinistra Guarino

Semprevivo alla respinta di pugno. Un minuto dopo, al 13’pt, il fantasista del Francavilla, Chisena, è abile a battere veloce-

mente un calcio di punizione, al limite dell’aria, che sorprende tutti, indirizzando la palla sui piedi di Del Prete, che è bravo a depositare la sfera in rete,

per il vantaggio sinnico. Per l’Ostuni, la gara si mette subito in salita. Ma i ragazzi di mister Lombardo, al 14’pt provano la conclusione con De Palma, ma la palla viene deviata in calcio d’angolo. Al 21’pt combinazione Chisena - Manzillo, con quest’ultimo che calcia in porta, ma la sfera termina di poco alta sulla traversa. Al 23’pt l’azione più pericolosa di tutta la gara dell’Ostuni. Il difensore francavillese Gioia, effettua un rinvio corto, che termina sui piedi di De Palma, con il portiere Di Vincenzo a sventare la minaccia in uscita, ma la palla termina sui piedi di Scarongella, che con un pallonetto, colpisce la parte bassa del palo e successivamente il pallone va verso la linea di porta, ma l’estremo difensore sinnico in tuffo, sventa la minaccia bloccando la sfera. Nei minuti di recupero, calcio d’angolo a favore degli ospiti; la palla va sui piedi di Di Gennaro, che dribbla un avversario, calcia in porta, ma Di Vincenzo è bravo a bloccare la sfera. Nella ripresa, al 16‘st però, chance per i pugliesi, con Malagnino che serve Di Gennaro in profondità che entra in area, ma il difensore Tarantino in scivolata, intercetta il tiro mandando la palla in angolo. Al 19’st rispondono i padroni di casa, con il fantasista Chisena, che serve una palla in area di rigore, per la testa di Manco, che debolmente manda la palla a lato. Al 21’st ancora Chisena, lancia in profondità il bomber Del Prete, ma la sua conclusione termina sopra la traversa. Al 31’st, Ostuni in dieci per l’espulsione di Malagnino, mandato anzi tempo sotto la doccia per ripetute proteste all’indirizzo del direttore di gara. Al 37’st contropiede dell’Ostuni con Miccoli, ma è bravo Gioia, a sventare in acrobazia la minaccia. La gara termina così con la vittoria dei padroni di casa, che la spuntano su un ostico Ostuni. Con questa vittoria, i ragazzi di Lazic, si portano a ridosso delle prime in classifica. Claudio Sole sport@luedi.it

Spogliatoio Per il cugino morto a soli 31 anni

Lazic: «Dedica a Genny» I SINNICI portano a tre la serie di vittorie consecutive, ottenendo un successo sofferto ma cercato con le proprie forze. Il Francavilla si aggiudicacosì i trepunti contro una formazione che certamente non merita l’ultima posizione in classifica. Il tecnico Lazic in sala stampa, entra soddisfattoper il risultato, meno invece per il gioco espresso dalla sua squadra. «In questa gara – dice Lazic – abbiamo fatto un passo indietro sul piano del gioco, ma per il risultato invece, sono molto soddisfatto. Nonostante, non abbiamo espresso un bel gioco, abbiamo creato numerose palle goal. Non siamo stati in palla come le altre volte, non capisco cosa sia successo, ma guadagnaretre punticosìèindice dimaturitàe forza».Un Francavillache è sceso in campo, determinato a fare suo il risultato, per scalare posizioni in classifica. Una gara, dove i rossoblù, hanno fatto vedere delle buone trame di gioco, specie nella prima mezz’ora di gara. «La vittoria ottenuta contro l’Ostuni – continua Lazic – la dedichiamo al nostro capitano Genny Del Prete e a suo cugino, che venerdì sera è morto a soli trentuno anni».

Una settimana difficile per il bomber napoletano, che con una sua retenel primotempo, haregalato i tre punti alla sua squadra. Francavilla che ha tirato fuori il carattere e la grinta, di una squadra che nei momenti difficili sa anche soffrire. «Della mia squadra, non mi è piaciuta la reazione dopo il vantaggio, dove noi dovevamo continuare a giocare e a divertirci, invece così non’è stato. Rispetto alle due gare contro Neapolis e Ischia – termina il tecnico serbo – abbiamo fatto un passo indietro». Della stessa lunghezza d’onda il patron dei sinnici Franco Cupparo, con la quale abbiamo commentato la gara: «I mieiragazzi –dice – non hanno fatto vedere in campo, la stessa organizzazione di gioco che si è vista contro il Neapolis e l’Ischia. A sprazzi, si è visto il bel gioco e poi per il resto poca incisività nel finalizzare le azioni pericolose. Probabilmente la paura di non portare a casa i tre punti, ha condizionato un po’il risultato e di conseguenza il comportamento dei mieiragazzi incampo». Lafortuna finalmente si è ricordata anche del Francavilla, con l’episodio del palo al 23’ del primo tempo da

Valente espulso dall’arbitro (foto in pagina di gialloble.com)

parte di Scarongella, che a porta vuota,hafatto lacosapiùdifficile, centrare in pieno la parte bassa del palo. «Nella mia squadra – continua Cupparo – c’erano tre quattro elementi, che per dei problemi fisici non erano al top della condizione, però tutto sommato si sono comportati bene. L’unica nota positiva di questa gara è stata sicuramente la prova di carattere dei ragazzi, che hanno saputo gestire il risultato fino alla fine, senza subire più di tanto la pressione ospite. Questo – conclude il presidente – è un elemento molto importante». Chiusuracon iltecnico deipugliesi Lombardi: «Purtroppo usciamo da questo campo con molto ram-

marico – dice – per non aver preso neanche un punto, visto l’atteggiamento in campo dei miei ragazzi. Rispetto a domenica scorsa, meritavamo almeno il pareggio. Purtroppo così non’è stato, abbiamo avuto le nostre buone occasioni per segnare, ma non ci siamo riusciti». L’Ostuni certamente per quello che ha fatto vedere in riva al Sinni, non merita affatto l’ultima posizione in classifica, ma si sa, la legge del calcio è anche questa. «Adesso – conclude il mister - è il momento di pensare già alla prossima gara, cercando di correggere gli eventuali errori commessi qui a Francavilla». cl.so.

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36 Sport


Maida para un rigore. Sibilli dagli 11 metri e poi Ausiello in sospetta posizione

Pisticci, primo stop esterno Eurogol di Ferrentino vanificato da decisioni arbitrali. In 10 un’ora PIANURA PISTICCI

2 1

PIANURA (4-2-3-1): Despucches 6; Carbonaro 5.5, Mattera 6, Allocca 6 (41' pt Del Sorbo 6.5), Letizia 5; Galdean 7, Ausiello 6.5; Ventre 5 (11' st Improta 5), Manzo 5 (17' st De Luca 6), Scarpato 5.5; Sibilli 6. A disp. Lima, Russo, Ianniello, Acampora. All. Gargiulo 6. PISTICCI (4-1-4-1): Marino 6; Angiò 5.5, Di Maria 6, Vallefuoco 5.5, Polichetti 5; Guarino 5.5; Grieco 6 (15' st Lavecchia 5.5), Ferrentino 6.5, Farinola 6, Chiaffitella 5 (27' st Truglio sv); Rovira sv (19' pt Maida 6). A disp. De Biasi, Basile, Nencini, Lupacchio. All. Valente (squalificato, in panchina Camassa) 5.5. ARBITRO: Rasia di Bassano del Grappa 5. RETI: pt 8' Ferrentino(PIS), st 8' Sibilli su rigore(PIA), 43' Ausiello(PIA). NOTE: Spettatori circa 400. Al 21' Maida para un rigore a Manzo. Espulso al 19' Marino per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Ausiello, Improta, Angiò, Polichetti, Di Maria. Angoli 8-1 per il Pianura. Recupero: pt 2'; st 4' PIANURA. Decantata la sconfitta, subita tra le mura amiche per mano del Bacoli, il Pisticci si ritrova ad affrontare la prima trasferta campana dell'anno per affrontare il Pianura. Valente arriva al giorno della gara del "Simpatia" potendo contare su tutta la rosa ad eccezione di capitan Fortunato, ormai fuori dalla partita di coppa contro il Matera. Il tecnico dei lucani, in tribuna per squalifica, affida al suo secondo Luciano Camassa un undici, ancora una volta diverso dalla precedente gara di campionato, schierato con un 4-1-4-1. Marino tra i pali, linea difensiva con Di Maria e Vallefuoco centrali, Angiò che rileva Basile a destra e Polichetti a sinistra. Con Guarino davanti alla difesa il centrocampo si schiera con Grieco a destra Ferrentino e Farinola cen-

Camassa: «Rigore e fuorigioco inventati»

Ferrentino ieri in gol a Pianura

trali e Chiaffitella a sinistra. Unica punta Rovira. Di contro Gargiulo, trainer dei biancoazzurri, si gioca il tutto per tutto nel tentativo di ancorare la sua panchina all'erba sintetica dello stadio Simpatia. Per farlo si affida ad un inedito 4-2-3-1 di spallettiana memoria con un'unica punta centrale che, per la verità, punta non è come Sibilli supportata da un trio di trequartisti anomali come Ventre, Manzo e Scarpato. La gara si accende al 2' con Sibilli che si inserisce in area e fa partire un interno destro che increspa l'esterno della rete. Tre minuti dopo è Manzo a provare la conclusione da calcio franco ma da posizione defilata non centra lo specchio della porta. Il Pianura non riesce a trovare la giocata pulita e finisce per fare il gioco del Pisticci che tenendo la squadra corta scatta ed ordinata scatta come una molla. Siamo al 10' quando la strategia gialloblé paga: Grieco recupera palla sulla destre e pennella al centro dove la sfera viene raccolta

da Ferrentino che si incunea e scarica un tiro ad incrociare che si infila imparabilmente nel sette alla destra di Despucches. La gara pare tramutarsi in favola. Come in ogni fiaba che si rispetti ci sono ad un certo punto dei colpi di scena; così arriva al 19' quello che non ti aspetti: il Pianura butta palloni alla rinfusa per tentare la via del goal, uno di questi finisce a Carbonaro che serve Manzo, scatto del numero 10 e Marino che alla disperata esce travolgendo l'avversario. Per l'arbitro, che da qui in poi diverrà il cattivo della nostra storia, è rigore ed espulsione. Lo stesso Manzo calcia ma il neo entrato Maida, fuori Rovira, non si fa superare parando il tiro dagli undici metri. Il Pisticci si difende con ordine e per il Pianura ci sono solo le conclusioni di Mattera, sugli sviluppi di un corner, e Manzo, tiro sparacchiato fuori misura, a tentare di trasformare il carbone in oro. La seconda frazione vede i biancoazzurri in campo con altre due punte, Del Sorbo e De Luca, ma la mu-

sica non cambia. Nella favola del Pisticci, però, irrompe l'errore di Maida che regala al 7' il pallone a Sibilli che entra in area e poi toccato da Polichetti si lascia cadere. Per il cattivo, l'arbitro, è rigore ed ammonizione, da regolamento avrebbe dovuto tirare fuori il rosso nuovamente. Questa volta Sibilli non sbaglia mortificando Maida con un morbido cucchiaio. Il fortino del Pisticci è assediato, i padroni di casa si lanciano all'attacco e con De Luca colpiscono anche un palo, ma i loro affondi sono casuali ed affidati ai singoli più che ad una manovra collaudata. La fiaba gialloblé diventa un incubo al minuto 43': Galdean mette in verticale la sfera buona per Ausiello, stringe anche Improta in evidente fuorigioco che poi lascia il tiro al numero otto di casa che giustizia Maida con un rasoterra che bacia mortalmente la rete lucana. Non c'è più tempo per reagire. La favola è durata solo 88' minuti. Marco Pompeo sport@luedi.it

PIANURA. Le nubi e la pioggia che hanno accolto i lucani nel trasferimento di sabato a Napoli dovevano essere di buon auspicio per Valente e soci. Trasferta bagnata, trasferta fortunata avranno pensato Rovira ed i suoi compagni. Invece, sullo stadio Simpatia alle 15 il sole è tornato a splendere bucando con i suoi fertili raggi quella cappa dinubi scure chesi addensavano sulla panchina del tecnico di casa, Mimì Gargiulo. Niente da dire sui differenti valori in campo, il Pianura è squadra nata per vincere, costruita con malta di qualita e fondamenta di calcestruzzo classe A+. Il calcio, però, per fortuna è uno sport in cui tutto può starci, anche che una squadra operaia come il Pisticci metta in difficoltà il Real Madrid del girone H. Vallefuoco, Ferrentino, Grieco, Guarino. Alcuni dei nomi di un undici che non avrà mai timori reverenziali nello scendere in campo così come dimostrato contro il Pianura. Poi si può perdere, ma c'è sconfitta e sconfitta e quella arrivata ieri havisto i lucaninon arrendersi mai, sfiorando l'impresa di uscire indenni dal Simpatia. A renderel'onore delle armi a Di Maria e compagni è lo stesso Gargiulo che analizza così la gara: «Il Pisticci ha fatto la sua onesta partita dichiara iltecnico dei flegrei - mettendoci in difficoltà per il loro modo di stare in campo, squadra molto corta e pochi spazi. Ci sono voluti quasi novanta minuti di gioco per avere la meglio nonostante la superiorità numerica dal 20' a dimostrazione che il Pisticci è una squadra tignosa che darà del filo da torcere a chiunque». Cocente la delusione nello spogliatoio dei lucani, mister Camassa è scuro in volto e nonostante le nostre insistenze non vuole rispondere a nessuna domanda: «Scusatemi si giustifica il mister - ma perdere grazie ad un rigore inventato ed un fuorigioco netto mi brucia troppo ed in questo momento non ho la

PAGELLE PISTICCI MARINO - (6) - . È ingenuo nell'occasione dell'espulsione, Manzo infatti si allunga leggermente la palla quando lo salta e cerca quasi il portiere che tuttavia disarciona la punta flegrea beccandosi un ineccepibile cartellino rosso. Fino a quel momento si era mostrato sicuro condottiero di una difesa attenta. (dal 19' Maida - 6. Il voto è l'esatta media tra bonus e malus dell'estremo lucano. Ipnotizza Manzo dagli undici metri ma nel secondo tempo regala su un suo rinvio la palla a Sibilli che si guadagnerà il secondo rigore. Inoltre mette spesso i brividi agguantando spesso e volentieri la sfera in due tempi. ANGIÒ - (5.5)-Certo nessuno lo ribattezzerà piè veloce. Nonostante questo ha il merito di non andare tanto per il sottile quando si tratta di buttare la palla in tribuna. Sulla grinta non si discute ma il carattere non è tutto e quando Sibilli o Mazzo accelerano lui va in crisi finendo sotto la doccia con un gran mal di testa. DI MARIA - (6)-. Chiamatelo pure fattore “Diga”, lui è la costante nota positiva. Che si trovi di fronte Manzo, Sibilli o De Luca non fa differenza, lui è arcigno, bravo negli anticipi di testa e veloce di piede. La sua crescita da alcune partite è evidente e fa ben sperare per il prosieguo del campionato.

VALLEFUOCO (5.5) - . A tratti poco lucido soffre la presenza di Scarpato centralmente. Ad ogni modo se il Pianura calcia poco in porta il merito è anche suo. POLICHETTI - (5.5) - Ancorato alla linea difensiva si fa apprezzare per la volontà senza tuttavia mostrare quei cross e quello spunto che tanto lo caratterizzano. Mezzo voto lo perde per la colpevole ingenuità con la quale permette a Sibilli di guadagnarsi un secondo rigore inesistente. GUARINO (5.5) - . Dopo la gara mediocre contro la Sibilla ci si attendeva un pronto riscatto, ma sebbene faccia un gran movimento questo non è mai propedeutico alla realizzazione di giocate o manovre ficcanti. Non lesina comunque impegno finendo la gara stremato GRIECO (6) - Una partita molto disciplinata quella dell'esterno lucano che ha il merito di leggere bene la gara soprattutto all'avvio quando è decisivo il suo affondo sulla destra con tanto di cross che ha regalato a Ferrentino l'assist decisivo per la rete gialloble. (DAL 15' ST LAVECCHIA - (5.5) - . Entra nel peggiore momento quando i biancoazzurri cingono d'assedio la trequarti. Tuttavia non si

tira indietro nella lotta). FERRENTINO (6.5) - Una vita da mediano. Sta sempre lì nel mezzo a recuperar palloni e poi fa quello che non ti aspetti sfoderando un interno destro affilatissimo che si infila sotto l'incrocio sul palo opposto. Un eurogol che avrebbe meritato un risultato finale diverso. FARINOLA (6) - . Quando Rovira è costretto ad uscire per far entrare Maida diventa il terminale offensivo e per poco non realizza un gran gol con un tiro di prima intenzione che, invece, muore sul fondo. Da una mano a centrocampo quando il gioco si fa duro. CHIAFFITELLA (5)-. Non da la spinta che ci si apettava su quell'esterno, teme troppo le scorribande avversarie e si finisce col tenersi fin troppo basso e avvantaggiando le comunque rare incursioni avversarie. (dal 19' st Truglio - ng). ROVIRA - (NG) - . Scende in campo per essere il punto di riferimento della manovra offensiva gialloblé, il calciatore che riesce a creare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Questo sulla carta non fa una piega ma poi nella cronaca reale deve abbandonare il campo troppo presto, sacrificato da Camassa per far entrare il portiere Maida.

Il portiere del Pisticci Marino

Gioia e Sergi

giusta serenità per rispondere alle vostre domande». Una sconfitta che, quindi, non è piaciuta al tecnico in seconda di Valente che accusa l'arbitro di aver rovinato con le sue scelte una partita che ha visto il Pisticci giocare con umiltà e grinta contro giocatori di caratura superiore come quelli del Pianura. Più sereno si presenta ai taccuini degli inviati della carta stampata Farinola che analizza la gara rammaricandosi per il risultato sfuggito proprio quando lui ed i suoi compagni ci avevano fatto la bocca. «Il Pianura ha cominciato bene la gara esordisce il talentuoso calciatore gialloblù - attaccando gli spazi ma noi ci siamo difesi egregiamente ed arrivando anche a segnare un bellisimo goal con Ferrentino. La gara a quel punto era ovvio la dovessero fare i padroni di casa e noi da quel momento siamo stati sotto attacco del Pianura. Attacchi che non ci hanno creato particolari problemi ma poi ci si è messo l'arbitro con i suoi errori. Per noi non era facile giocare in dieci contro una corazzata come quella del Pianura, eppure se non avessimo commesso quell'errore sul secondo rigore forse ora torneremmo a casa con un punto. È bello ricevere i complimenti per la prestazione ma contano i punti e noi veniamo via senza».

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Sport 37

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Risultati e classifica Atella M.-Murese

2-1

Avigliano-Ricigliano

0-0

Az Picerno-Vultur

2-0

Borussia P.-GenzanoB.

4-1

Marcatori

st: 1’ Veglio (M), 20’ Leccese (A), 31’ Rinaldi (A)

pt: 11’ Mazza, 45’ Sabia

pt: 7’ Fabretti (B), 39’ Schettino (B); st: 2’ Fabretti (B), 18’ Impagliazzo (G), 31’ Fratianni (B)

F. Murgia-Irsinese

Rinv.

Ferrandina-A. Cristofaro 0-5 pt: 1’ Lettieri, 30’ Ciardiello, 37’ Colangelo; st: 22’ Leone V., 40’ Leone A.

RICIGLIANO

13

5

4

1

0 10 1

2

2

0

0

6

0

3

2

1

0

4

1

9 +4

R. VALDIANO

12

5

4

0

1

3

2

2

0

0

4

1

3

2

0

1

3

2

4 +3

ATELLA M.

10

5

3

1

1 11 4

3

3

0

0

9

1

2

0

1

1

2

3

7

A. CRISTOFARO

10

5

3

1

1

8

1

2

1

0

1

2

1

3

2

1

0

6

0

7 +1

VIGGIANO

9

5

2

3

0

9

5

3

1

2

0

4

3

2

1

1

0

5

2

4

-2

GENZANOBANZI

7

5

2

1

2

8

8

2

1

1

0

4

1

3

1

0

2

4

7

0

-2

F. MURGIA

7

4

2

1

1

4

5

2

1

1

0

3

2

2

1

0

1

1

3

-1 -1

7

-1

R. Tolve-R. Valdiano

pt: 4’ Petilli (RV), 13’ Salamone (RV); st: 46’ Mazzacane (RT)

1-2

VULTUR

7

5

2

1

2

4

5

2

1

0

1

1

1

3

1

1

1

3

4

-1 -2

Viggiano-Policoro

1-1

AVIGLIANO

6

5

1

3

1

7

5

3

0

3

0

2

2

2

1

0

1

5

3

2

-5

BORUSSIA P.

6

5

2

0

3

6

5

3

2

0

1

6

3

2

0

0

2

0

2

1

-5

AZ PICERNO

6

5

1

3

1

4

4

3

1

2

0

3

1

2

0

1

1

1

3

0

-5

R. TOLVE

6

5

2

0

3

4

6

3

0

0

3

1

5

2

2

0

0

3

1

-2 -5

POLICORO

5

5

1

2

2

5

5

2

1

0

1

3

1

3

0

2

1

2

4

0

MURESE

4

5

1

1

3

4

6

2

1

0

1

2

2

3

0

1

2

2

4

-2 -5

IRSINESE

0

4

0

0

4

1

8

2

0

0

2

1

4

2

0

0

2

0

4

-7 -8

FERRANDINA

0

5

0

0

5

0 21 3

0

0

3

0 13 2

0

0

2

0

8 -21 -11

pt: 34’ Spera (V), 46’ Nuzzi (P)

Prossimo turno

6ª giornata 18/10/09 ore 15.30

A. Cristofaro-Atella M. GenzanoBanzi-Viggiano Irsinese-Borussia P. Murese-Avigliano Policoro-Ferrandina R. Valdiano-F. Murgia Ricigliano-Az Picerno Vultur-R. Tolve

giornata

-4

4 Reti: Campisano (Viggiano); Salamone (1) (Valdiano) 3 Reti: Valente (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Impagliazzo, Vigliucci (1) (GenzanoBanzi); Avallone , Daniele (Ricigliano) 2 Reti: Ciardiello (A.C. Oppido); Telesca (Atella); Fabretti, Gialdino (Borussia P.); Margiotta (F. Murgia); Gatti, Savoia (Policoro); Maienza (1) (Ricigliano); Petilli (Valdiano) 1 Rete: Colangelo, D'Amico, Leone A., Leone G., Leone V. (A.C. Oppido); Carretta, Carriero, Gerardi, Leccese, Libutti, Rinaldi (Atella); Lasco, Lorusso, Mele, Tornillo (Avigliano); Castagno, Fringuello, Mazza, Sabia (AZ Picerno); Fratianni, Schettino (Borussia P.); Chessa (F. Murgia); Cacace, Russo (GenzanoBanzi); Di Cecca (Irsinese); Antohi, Carlucci, Dutra, Veglio (Murese); Nuzzi (Policoro); Fernicola (1), Gaudiosi (Ricigliano); Damiano, Mazzacane, Nardiello, Santagata (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Chirichella, Cicchelli, Mangieri, Sanchirico (1), Spera (Viggiano); Cozzolino, Di Francesco, Lanciano, Larotonda (Vultur)

Salernitani lanciati dai gol-lampo di Petilli e Salamone. Tardiva la rete di Mazzacane

Tolve, è ancora tabù casalingo Col Valdiano i giallorossi raccolgono la terza sconfitta di fila al San Rocco TOLVE VALDIANO

1 2

REAL TOLVE : Perillo, Sarubbo, Girelli. Camelia, Santagata (23's.t. Santarsiero) , Mazzacane, Lardiello (14's.t. Lottino V.) , Benedetto, Montenegro (34's.t. Ragone), Pietrafesa, Damiano.. A DISP.: Paradiso, Postiglione, Lottino A. , Palladino, Santarsiero. Dir. Acc. Pisani D. VALDIANO : Serra, Fiumarella, De Luca, Di Falco, Malito, Amoroso, Trezza ( 39' s.t. Di Brizzi), Pascuzzo, Petilli, Ragone (24's.t. Colombo) , Salomone (18' s.t. Corcione). A DISP.: Adinolfi, Canonico, D'Alto, Guida. ALL. : Masullo. ARBITRO: Benevento (Verrastro-Fantini). RETI: 4'p.t. Petilli (V) , 13' p.t. Salamone (V), 46' s.t. Mazzacane (T) NOTE: giornata nuvolosa, terreno in perfette condizioni, spettatori 300. Ammoniti per il Tolve: Mazzacane, Santagata . Per il Valdiano: Amoroso, Trezza, Colombo, De Luca. Recupero: 3 min . p.t. ; 5 min. s.t. TOLVE - Lanciare il cuore oltre l'ostacolo non è servito al Tolve per raddrizzare una partita che è stata compromessa subito in avvio. Di contro un Valdiano che ha sfruttato le ingenuità della squadra di casa ed ha controllato con pochi affanni il ritardato ritorno dei giallo rossi. Al 4' gli ospiti sono in vantaggio: Petilli sugli sviluppi di un'azione in verticale, con un pallonetto batte Perillo in uscita. Al 13' il raddoppio: dal vertice sinistro dell'area di rigore con un perfetto diagonale Salomone trafigge per la seconda volta l'estre-

Camelia: «Decisivo l’uno-due» Terza partita in casa e terza sconfitta per il Tolve. Così mister Camelia: “ Diventa difficile riprendere la partita dopo l'uno - due iniziale contro una buona squadra. I ragazzi hannoreagito beneenel secondotempononabbiamo corsoseri pericoli. Sebbene ci siamo svegliati tardi abbiamo avuto qualche buona occasione. Ancora unavolta paghiamo a caro prezzo gli unici errori e non riusciamo a sfruttare le occasioni che ci capitano.” A raggiungerci nell'area interviste è il Direttore Sportivo del Valdiano, Antonio Larocca. Una grande squadra si caratterizza da fattori fondamentali:sfruttare glierrori altrui,giocarebene esaper soffrire.Il Valdiano in 90 minuti ha espresso tutti i fattori in questione, dovevolete arrivare?“Sonod'accordo sututto, anchese nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di realizzare altri gol. Il non aver chiuso la partita ci ha portato a soffrire nel secondo tempo. Non nascondiamo le nostre ambizioni ed abbiamo l'organico adatto. In questo momento ci va bene il ruolo di inseguitori così le pressioni non sono eccessive”. g.a.

In alto il Tolve e sotto il Valdiano: le due formazioni scese in campo ieri

mo tolvese. Il Tolve non pervenuto. Incassato l'uno - due ha fatto molta fatica a macinare gioco ed in qualche altra occasione ha rischiato di capitolare. Al 23' perde palla Lardiello a centrocampo

e costringe Santagata a commettere fallo al limite dell'area. La seguente punizione di Ragone trova Perillo pronto alla respinta. Il Tolve ha le idee confuse mentre il Valdiano mette

sul rettangolo di gioco una condizione fisica invidiabile. Al 28' è Trezza ad incunearsi centralmente ed a vedersi respingere la conclusione da Perillo. Nella prima mezz'ora non si regi-

stra neanche una conclusione del Tolve. Al 36' scontro Montenegro e Di Falco che resta a terra, sugli sviluppi dell'azione è Lardiello a trovarsi a tu per tu con Serra e a farsi deviare la palla in angolo. Proteste veementi da parte dei rossoblu campani. Sul finire della prima frazione di gioco, al 40' su punizione, è Damiano a trovare pronto l'estremo difensore ospite. Nel secondo tempo si assiste ad una partita dove il Tolve cerca di rimettersi in sesto ed il Valdiano che riduce il raggio di azione e contiene le azioni dei padroni di casa, cercando di colpire in contropiede. Su uno di questi ribaltamenti di fronte e su uno sciagurato retro passaggio di Santagata, per poco Petilli non ne approfitta e manda la palla sull'esterno della rete. Ci prova il Tolve, ma si arriva in area solo in maniera confusionaria. Ci prova ancora su punizione

Damiano, al 25', ma Serra respinge con i piedi. Al 26' Montenegro conclude alto. Al 28' un attivo Damiano si libera centralmente e conclude, vedendosi deviare in angolo la conclusione da uno stinco ospite. Al 34' sono sonori i fischi che accompagnano Montenegro verso la panchina, al suo posto Ragone. Al 35' bello scambio Camelia - Damiano e tiro deviato in corner. Sono cinque i minuti di recupero ed al 46' sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre quarti, battuta da Damiano, trova la deviazione vincente Mazzacane che realizza il primo gol della stagione al San Rocco. Troppo tardi per riacciuffare il risultato ed altra sconfitta tra le mura amiche per il Tolve. Il Valdiano, complice anche il pareggio del Ricigliano, si porta ad un solo punto dalla vetta. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

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Leccese e Rinaldi (classe ‘91) regalano ai vulturini tre punti pesanti

I ragazzi terribili dell’Atella Di Veglio l’illusorio vantaggio di una Murese al secondo ko di fila ATELLA MURESE

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ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Colangelo, Lamorte, Larotonda V., Carretta, Gerardi, Larotonda G., Telesca (9’st Leccese), Valente, Carriero (19’st Angelillo), Rinaldi (42’st D’Urso D.). A disp.: Sicuro, D’Annucci, Strozza, Libutti. All. D’Urso P. MURESE: Pescatiella, Gerbasio, Cella, Nardiello, Farenga, D’Arca (27’st Calocero), Hantoi, Iacullo, Dutra, Zaccardo, Veglio (31’st Cardillo). A disp.: Cocina, Ponte, Ruvo G., Ruvo R., Carlucci. All. Lardo ARBITRO: Burgi di Matera (Chiechi-Picerno) RETI: nel s.t. al 1’Veglio(M), al 20’ Leccese(A), al 31’ Rinaldi(A) NOTE: ammoniti Gerbasio, Farenga per la Murese e Larotonda G., Valente, Carretta, Rinaldi, D’Urso D. per l’Atellamonticchio. Espulso al 28’ del s.t. Gerbasio (già ammonito) per fallo da ultimo uomo su Rinaldi. Angoli: 6 a 3 per l’Atellamonticchio. Recupero: p.t. +1’; s.t. +4’ ATELLA – Leccese e Rinaldi, due giovani (classe 1991) provenienti dal vivaio atellano di Roberto Perchinelli, hanno affossato la Murese già in vantaggio per una rete a zero. Una vittoria dell’Atella Monticchio fortemente voluta dall’undici locale che proprio non ci stava a subire uno stop interno. Un successo meritato nonostante un primo tempo

La formazione dell’Atella Monticchio che ieri è riuscita a superare la Murese

L’undici della Murese che ieri è stato sconfitto dalla compagine allenata da D’Urso

poco brillante e arrivato, dando il meglio, proprio quando si sono trovati sotto di un gol, riuscendo così a piegare un avversario mai domo, piuttosto ostico e dal gioco maschio, arrivato al comunale di Atella deciso a portare a casa qualcosa e che nell’arrembaggio finale ha pure sfiorato di agguantare

il pareggio. Nella prima frazione di gioco le due squadre hanno badato di più a controllarsi a centrocampo senza mai impegnare i due portieri, lasciando a due estremi difensori di svolgere l’ordinaria amministrazione. Pochissime le azioni pericolose tutte susseguenti a

calci da fermo che comunque non hanno creato alcuna apprensione ai numeri uno delle due formazioni. Nella ripresa la musica è subito cambiata e già al 1’, gli ospiti sono andati a segno con Veglio che dal limite ha sorpreso la retroguardia atellana rimasta nell’occasione piuttosto ferma.

D’Urso: «Vittoria del gruppo» Così a fine gara i due allenatori "Credo – ha detto mister Pasquale D’Urso – che abbiamo vinto anche meritatamente. Devo perciò elogiare il gruppo tutto perché i cambi, secondo me, hanno determinato in positivo l’andamento della gara, per cui chi è stato chiamato in causa in corso d’opera ha cambiato il volto della partita e questo la dice lunga sulla unità d’intenti e sulla qualità della squadra. Da sottolineare –ha proseguito il tecnico atellano – che abbiamo trovato una squadra che ha venduto cara la pelle, e questo lo sapevamo già dalla vigilia e quindi ce lo aspettavamo, ma ciò nonostante credo che noi abbiamo fatto la partita per tutti i novanta minuti e che alla fine credo che il risultato sia giusto così". Dal canto suo mister Lardo, che per squalifica ha dovuto seguire la partita dagli spalti, ha così commentato la gara: "Purtroppo già da un paio di partite paghiamo delle ingenuità in fase difensiva dovute più a un problema di attenzione e di concentrazione, una pecca purtroppo che stiamo pagando a caro prezzo, dobbiamo correre ai ripari e rimediare sicuramente a questo stato di défaillance che ci accompagna durante la gara. Speriamo in futuro che con qualche dovuto accorgimento, con un po’ di lavoro e un po’ di attenzione in più di colmare questa lacuna perché poi è un peccato perdere queste gare a seguito di un fallo laterale o su un calcio di punizione su un fallo dubbio laddove le palle inattive ci hanno condannato". m.r. Colpiti nel vivo gli atellani hanno prontamente reagito andando vicinissimo al gol all’8’ con Gerardi che dall’altezza del dischetto ha tirato a colpo sicuro ma il pallone è andato a infrangersi sul corpo del proprio compagno di squadra Rinaldi venuto a trovarsi per mera sfortuna sulla traiettoria del pallone salvando così la porta avversaria. Insistono i locali che, dopo una punizione di Gerardi finita vicinissimo al palo e un gol incredibilmente mancato da Rinaldi dal vertice dell’area piccola, hanno pareggiato il conto con la rete

di Leccese, da poco subentrato a Telesca, lesto in mischia a mettere nel sacco. Gli ospiti accusano il colpo mentre i locali continuano ad attaccare alla ricerca della rete della vittoria che puntuale arriva al 31’ con Rinaldi, pronto al tap-in sulla debole respinta del portiere murese. Al 38’ ospiti vicino al gol ma Carretta con perfetta scelta di tempo anticipa Cardillo davanti alla propria porta. Negli ultimi minuti i locali resistono bene all’assalto dei muresi riuscendo a mettere in cascina tre punti preziosi. Michele Rizzo

Vittoria a tavolino per il Fortis Murgia Mazza e Sabia mettono al tappeto la Vultur con un gol per tempo

L’Irsinese diserta Silvano preoccupato Giacomo Silvano, attualmente presidente del Fortis Murgia Irsina e che ne suo passato è stato anche dirigente della US Irsinese 1950

MATERA - E’ stata vana l’attesa della terna arbitrale formata da Blasi, Bonavoglia e Sofia. L’Irsinese non si è presentata all’impianto sportivo “Gaetano Scirea” per disputare la partita contro il Fortis Murgia. Gara persa 3-0, multa e penalizzazione di un punto in classifica. Ma ciò che più fa male è la rinuncia in se per se. Si sa da tempo che l’Irsinese (come anche il Ferrandina) in questa stagione ha dei problemi. I rossoneri avevano già fatto intendere in settimana che non si sarebbero presentati a Matera. «E’ stata scritta - commenta il presidente del Fortis Murgia, Giacomo Silvano una pagina nera del calcio lucano. Lo dico sia da presidente, sia da irsinese e sia da ex dirigente dell’Irsinese. Questa rinuncia deve aprire un profondo momento di riflessione sia tra le società, ma soprattutto per il comitato regionale della Figc. E necessario indire imme-

diatamente una riunione con tutti i presidenti delle società in modo da tutelare il regolare svolgimento di questo campionato. Con due squadre che, guardando lo stato delle cose, si possono considerare destinate alla retrocessione, la lotta per la permanenza in pratica scompare. E’quindi dovere della Figc - conclude Giacomo Silvano intervenire al più presto per salvaguardare la regolarità del campionato, garantendo il suo regolare svolgimento fino alla fine della stagione, attuando, se necessario, anche misure straordinarie». Silvano ha lanciato l’input, adesso sta ai vertici del comitato regionale della Figc attivarsi in modo concreto, determinato e immediato. Fermo restando l’amarezza per l’eventuale scomparsa di una società con un’anzianità di più di 50 anni, come l’Us Irsinese. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Picerno, ecco la prima gioia Gli ospiti terminano la gara in nove. Radesca para un penalty PICERNO VULTUR

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AZPICERNO: Lettieri, Capece, Salvia, Bottiglieri (89'Vaccaro), Mazza, Naturale, Fringuello (69'Sabia), Castagno, Giordano (77'Cauzillo), Passavanti, Laurino. Adisp: Barba, Pietrafesa, Quagliata, Corrado. All. Caivano VULTUR: Radesca, Chimenti, DiTolve, Cozzolino, Lanciano (46'Barbaro), Zona (63' Rapolla), Giuliani (53'Lovasto), Izzi, DiFrancesco, Larotonda, Moramarco. Adisp: Martone, Brescia, Grieco, Argenti. All. Finamore ARBITRO: Ciccarelli di Castellamare di Stabia (Martinese-Esposito) RETI: Mazza 11', Sabia 90' NOTE: Ammoniti: 18' Salvia (P),52' Giuliani (V), 56'Mazza (P), 87' Laurino (P). Espulsi: 62' Cozzolino(V) ,74' Chimenti(V), Barba(P). Note: osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime dell'alluvione di Messina. Rec. 1 min p.t. / 4 min s.t. PICERNO - Il Picerno trova la prima gioia della stagione grazie al 2 a 0 rifilato alla Vultur che ha terminato la gara in nove in virtù delle espulsioni comminate a Cozzolino e Chimenti. Una vittoria frutto della grande determinazione messa in campo dai ragazzi di Caivano che ha letto alla perfezione la ga-

I tecnico Lino Caivano

ra, limitando un Rionero che negli ultimi quindici metri ha fatto davvero fatica. Il primo acuto è del Picerno: Giordano impegna Radesca su punizione, presa in due tempi dell'estremo difensore vulturino. La risposta della Vultur non si fa attendere, Di Francesco prova l'assolo ma viene fermato per ben due volte al limite dell'area. All'11 il Picerno passa in vantaggio. Calcio d'angolo battuto da Castagno -il migliore dei suoi- Mazza è lesto a depositare in rete, sorprendendo la retroguardia bianconera. La Vultur non sembra accusare il colpo, duettano bene Di Tolve e Di Francesco che va al tiro, Lettieri respinge e Izzi sbaglia incredibilmente sulla ribattuta. Ancora Vultur con Cozzolino che raccoglie l'in-

vito di Giuliani da calcio di punizione ma manda la palla fuori. Al 25' splendido lancio dalla metà campo di Giordano per Laurino, Radesca si avventura in una coraggiosa uscita scontrandosi con la punta picernese. Attimi di paura visto il violento impatto ma per fortuna il gioco riprende senza problemi. Il forcing finale della Vultur prosegue con un contropiede da manuale al 37': Zona lancia Giuliani sull'out di sinistra, cross al centro per Chimenti che fa sponda per Izzi il quale manda la palla ad accarezzare la rete alla sinistra di Lettieri. Nella ripresa il Picerno ha l'occasione per chiudere la gara dopo appena due minuti: corridoio di Passavanti per Fringuello in area, ma la punta rossoblu spreca clamorosamente.

Al 55' lo stesso Fringuello si invola verso la porta vulturina e viene messo giù da Cozzolino il quale viene ammonito. E' il secondo giallo per il difensore bianconero che lascia i suoi in dieci. Il calcio di punizione lo batte Castagno che colpisce la traversa dai 35 metri. Al 67' gran palla di Capece per Laurino che sbaglia un gol già fatto. Al 74' Passavanti si incunea in area e viene messo giù. Per l'arbitro è calcio di rigore ed espulsione di Chimenti. Dal dischetto Giordano si fa respingere il penalty, Laurino calcia a rete ma Radesca è davvero super nel dire no. L'errore non galvanizza il Rionero che non riesce a pungere più di tanto e al 90' il Picerno legittima il risultato: due contro uno in contropiede, Cauzillo crossa dall'out di destra e Sabia di potenza la mette dentro per il 2 a 0 che vale la prima vittoria in campionato. C'è tempo per l'ultima occasione della Vultur: Passavanti perde ingenuamente palla a metà campo, ne approfitta Rapolla che calcia dalla distanza colpendo la traversa. Nel finale panico sulla panchina del Picerno che viene colpita dai tifosi della Vultur, inviperiti per l'arbitraggio ed in particolar modo per l'episodio che ha portato all'espulsione di Chimenti. Maurizio Cardone

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Sport 39

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Il punto sofferto consente ai campani di mantenere la vetta solitaria

Avigliano, quasi capolavoro I giovani granata imbrigliano la più esperta capolista. Palo di Tornillo Battuto facile il Genzano

Il Borussia cala il poker BORUSSIA P. GENZANOBANZI

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BORUSSIA PLEIADE: Coretti, Manolio, Ripoli, Giannini, Pentinelli, Gialdino, Nettis, Fabretti L., Laviola, Schettino, Fabretti R.. A disp. Fratianni, Valicenti, Lanzana. All. Viola. GENZANOBANZI: Grandolfo, Russo, teto, Militello, Sansone, Cannito, Cacace, Mancini, Vigliucci, Impagliazzo, Stolfa. A disp. Laginestra, Pappalettera, Mincarone, Arresta, Muscillo, Martinelli, Di Stasio. All. Terranova. ARBITRO: Albano di Potenza (PaolilloRusso). RETI: 7’ pt e 2’ st Fabretti R. (B), 18’ st Impagliazzo (G), 31’ st Fratianni (B), 39’ st Schettino (B). NOTE: Espulso al 20’ del secondo tempo Cannito (G) per doppia ammonizione. RITORNA al successo il Borussia Pleiade di Pino Viola, e lo fa con una prestazione di ottimo spessore al cospetto del GenzanoBanzi. Mai in partita gli ospiti, trafitti dopo nemmeno dieci minuti da Fabretti R., autore poi del raddoppio jonico a inizio ripresa. Il gol di Impagliazzo sugli sviluppi di una punizione ridava speranza al GenzanoBanzi, poi però messo definitivamente ko dalla giocata personale di Fratianni. Con il definitivo sigillo del Borussia che arrivava dopo otto minuti ad opera di Schettino. sport@luedi.it

AVIGLIANO RICIGLIANO

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AVIGLIANO : Castaldo, Muzzillo, Carlucci W., Mele, Coviello; Tornillo, Sabia M., Costa (41’ s.t. Carlucci D.), Vitolo (30’ s.t. Vaccaro); Salbini, Lasco (44’ s.t. Darwish). Non entrati Sabia D., Volini, Viggiano, Scarano. All. Filadelfia. RICIGLIANO : Guerriero, Giordano, Pignata, Piegari R., Gaudiosi; Corsaro, Carneo, Saraco (30’ s.t. Fernicola), Piegari V., Avallone; Maienza (12’ s.t. Tommasiello). Non entrati Gorga, Adelizzi, Cernera, Pascente, Lepore. All. Dente. ARBITRO : D’Oronzo di Barletta (guardalinee La grotta e Sapienza). NOTE : pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Sabia M., Carlucci D. (A) e Corsaro (R). Calci d’angolo 7-1 per il Ricigliano. AVIGLIANO – Sarà stata la voglia di riscatto, o gli stimoli che dà giocare contro la travolgente dominatrice di inizio campionato. Sarà stato questo o altro, il risultato è che l’Avigliano è tornato quello di due settimane fa. Prima squadra quest’anno a strappare un punto al Ricigliano, bloccato sul pareggio dopo una gara nel complesso equilibrata, e in cui, a voler fare la cernita delle occasioni, forse qualcosina in più l’hanno costruita proprio i ragazzi di Filadelfia. Bravi ad imbrigliare un Ricigliano forse troppo attendista nel primo tempo, che poi non è riuscito, dopo il riposo, a

trovare la verve giusta per proseguire la sua marcia. Spuntati gli attacchi, nonostante il gran lavoro di Salbini da una parte, di Maienza dall’altra; bravi Castaldo e Guerriero quando chiamati in causa; non baciato dalla sorte l’Avigliano, quando il palo interno ha respinto la punizione di Tornillo. Alla fine, ovvio lo 0-0, che lascia gli uomini di Dente solitari al comando della classifica, e restituisce all’Avigliano il morale perduto. Dura solo un tempo, la partita. Avigliano, che dopo tre settimane ritrova in panchina Filadelfia, un po’ timoroso in avvio, ma che capisce presto che il diavolo non è così brutto come la classifica lo dipinge. Fra i granata, la novità è Vitolo, che parte esterno sinistro di centrocampo, nel reparto completato da Tornillo a destra e da Costa e Maurizio Sabia in mezzo. Confermata la difesa, Muzzillo e Coviello esterni, Walter Carlucci e Mele centrali; in avanti il duo Salbini (che tende a partire dalla destra, e che è sempre pronto a rientrare a centrocampo a recuperare una marea di palloni)-Lasco. Ricigliano che parte con il freno a mano tirato e gioca su ritmi compassati, anche perché brava è la mediana di casa a metter pressione alle fonti del gioco giallobleu, in particolare ad Avallone, dal quale passa la parte maggiore della manovra campana. Dente, che deve rinunciare a Daniele e a Bochicchio, schiera Corsaro a cavallo fra la linea difensiva (Giordano, Pignata, Rosario Piegari e Gaudiosi) e quella di metà campo (Carneo, Saraco, Vincenzo Piegari), con Avallone a far da sponda per

SALA STAMPA Filadelfia e Dente: «un pareggio giusto» L’ULTIMA stilla di voce serve a Bartolo Filadelfia per spiegare la metamorfosi dell’Avigliano. “In realtà –afferma il tecnico granata- noi abbiamo sbagliato solo la gara di Policoro. Per il resto, stiamo giocando con le squadre più forti del torneo, e anche oggi abbiamo offerto una prestazione valida, giocando con umiltà e cercando di contrastare una formazione fatta di elementi esperti, che siamo riusciti a limitare, proponendoci in qualche occasione in avanti e riuscendo a renderci anche pericolosi. E’ la dimostrazione che giocando con la giusta determinazione, possiamo ottenere i risultati. In definitiva, una prestazione della quale non posso che ritenermi soddisfatto”. E soddisfatto si dichiara anche Dente, che considera il pareggio “il risultato giusto, perché l’Avigliano ha colpito un palo e ci ha messo in difficoltà sui calci da fermo, e noi siamo riusciti a creare alcune buone occasioni, senza fruttarle. Qualche decisione arbitrale in avvio di partita ci ha un po’ innervositi, e comunque per i primi 10 minuti abbiamo giocato bene, poi, non riuscendo a sbloccare il risultato, abbiamo perso un po’ di lucidità, e bravo è stato l’Avigliano a aspettarci ed a chiuderci gli spazi. Alla fine, questo è un punto che considero buono”. g.t.

Maienza. Da saltare a piè pari il primo tempo, non fosse per Castaldo, che mostra tutta la sua bravura andando a togliere la palla dall’incrocio dei pali destro sulla sventola di Avallone, unica palla gol dei primi 45 minuti. Più vivacità dopo l’intervallo, quasi che le squadre si fossero lasciate alle spalle timori e riverenzialità. Subito è Salbini che lancia Lasco, Guerriero deve uscire a chiudere lo spazio; dall’altra parte la risposta è un mischione pauroso in area, con Maienza che prova il tocco decisivo e Castaldo ancora attento. Ci prova poi Saraco, e Castaldo respinge in tuffo, un minuto dopo Lasco ha la palla buona al limite, Guerriero con la punta delle dita ci arriva. Dente prova la carta Tommasiello al posto di Maienza, ma nonostante il lavoro

ed il movimento di Avallone, ben controllato da un sempre più convincente Carlucci, il Ricigliano non trova gli spiragli per farsi pericoloso. Si vede, invece, l’Avigliano, salbini ruba uno dei suoi mille palloni e tocca a Tornillo, che si libera e cerca un pallonetto che scavalca di un niente la traversa. Poi, i granata provano a sfruttare i calci da fermo, Salbini scodella in mezzo dal vertice sinistro, Carlucci si fa vedere anche in avanti ma manda fuori. Dall’altra parte, Tornillo cerca direttamente la porta, la palla prende il palo interno, torna in campo, Lasco cerca il tap-in, Guerriero gli dice di no. Sul finale, ancora su punizione, ci prova Mele da quasi 40 metri, Guerriero mette in calcio d’angolo, e sigla lo zero a zero. Giancarlo Tedeschi

Tra Viggiano e Policoro il pareggio è un classico

Per il Ferrandina futuro sempre più nebuloso

Nuzzi risponde a Spera Tutto nel primo tempo

Oppido a valanga

Non è pervenuto lì davanti Gatti, incolore la sua prova, sostituito nel finale per una botta dal difensore Panetta. Il Viggiano prova subito a far male con Campisano che per due volte non riesce a metVIGGIANO: Perna, La Neve (4’ pt Papaleo), Iaquin- terla dentro, prima con un diagonale di poco a lato e ta, Chirichella, Sabia, V. Cicchelli, Spera (24’ st Gar- poi con un gran tiro che scalda le mani all’under pugaro), Piscopia, Campisano, Mangieri (28’ st B. Cic- gliese Campanella (5’ e 7’). Qualche minuto più tardi V. Cicchelli tenta di techelli), Lo Prete. A disp.: Nigro, Stefani, Marchese, sta su angolo di Lo Prete, ma spedisce fuori (9’). La Salera. Allenatore: Villani. POLICORO: Campanella, Marta, D’Agostino, Sac- squadra di Labriola attenta soprattutto nel non cente (28’ st Lofrano), Nuzzi, Andres, Romano (28’ prenderle, cerca di cominciarle a darle. Perna in tre st Carlomagno), Sfarzetta, Gatti (45’ st Panetta), Sa- circostanze deve compiere tre parate importanti. La voia, Zizzamia. A disp.: Piarulli, De Giorgio, Duran- prima volta deve uscire su Zizzamia, poi neutralizzare una conclusione di Savoia ed infine respingere te, Miraglia. Allenatore: Labriola. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Martone – Me- in corner una botta decisa di Zizzamia (16’, 17’ e 21’). In seguito di azioni manco a parkonen). larne fino a quando non arriva il RETI: 34’ pt Spera, 46’ pt Nuzzi. vantaggio del Viggiano. NOTE: Giornata soleggiata. TerSpera inventa il gol della domereno di gioco in buone condizioni. nica che inganna Campanella dalAmmoniti: Lo Prete, Spera, Iala distanza. E’ la prima rete in Ecquinta, Chirichella (V); Marta (P). cellenza per l’under di Satriano alAngoli: 8-3 per il Policoro. Recula sua seconda partita da titolare pero: pt 1’; st 4’. Spettatori: circa in questo campionato. Il Policoro 100 di cui una sparuta minorannon demorde e cerca di pungere za jonica. con Zizzamia il cui tiro è bloccato da Perna (36’). PER LA terza volta di fila tra VigNel recupero giunge il pari del giano e Policoro finisce 1-1 al CoPolicoro. Savoia pennella su puniviello. Gli stessi risultati infatti si zione una gran palla che il capitaverificarono due anni fa, una volno Nuzzi insacca sul lato destro di ta in campionato, e l’altra nei play Perna. Nella ripresa poche sono le – off che permisero agli eraclei di palpitazioni ma abbastanza signipassare in Eccellenza. Risultato ficative. che alla fine accontenta tutti per Al 2’ Pascaretta decide di non decome si sono messe le cose. cretare un rigore il mani di Nuzzi Il Viggiano ha giocato il medesu rovesciata di Campisano. Al 5’ il simo incontro disputato contro il barese Campanella sventa una puPicerno tre giornate fa (terminanizione di Chirichella. Al 20’ Camto con l’identico punteggio): gara Villani, tecnico del Viggiano pisano passa la palla a Mangieri, di pieno tatticismo nel primo tempo, partita di assalto nella ripresa. Villani in forma- che può tirare a portiere battuto, ma viene fermato zione rispetto a domenica deve fare a meno di San- sul più bello dall’anticipo di un difensore ospite. Al 33’ Lo Prete non sfrutta l’opportunità di segnachirico per problemi alla caviglia inserendo il giovane Mangieri (che non giocava una partita da titolare re con Campanella fuori dai pali dalla sinistra. Ad dal match d’esordio ad Avigliano) e recupera dopo un minuto dalla fine Gatti potrebbe gelare il Covieldue turni di stop Piscopia (non proprio eccezionale lo, ma ci pensa Sabia a salvare il pari e scaraventare la sfera in angolo. la sua prestazione) in luogo di Biagio Cicchelli. I risultati degli altri campi incoraggiano entramPer il resto la formazione è la stessa. Il Policoro si è affidato in particolare alla velocità di Zizzamia, alle be le squadre. La salvezza per tutte e due le formagiocate di Savoia e all’esperienza di Nuzzi che ha ca- zioni quantomeno non è un miraggio per quanto viricato la squadra e segnato il gol che ha fissato il sto finora. punteggio nell’ultima azione del primo tempo. Biagio Bianculli

VIGGIANO POLICORO

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All’intervallo già 0-3, poi è accademia FERRANDINA OPPIDO

0 5

FERRANDINA: Fraccalvieri, Cirigliano, Caputo, Cistirnini, Luongo, Macaj, Piccini V, Pallotta (1' st Martoccia), Masellis, Vinciguerra, Piccini D (1' st Ventura). OPPIDO: Vaccaro R, Giganti, Maglione, Santopietro (1' st Provenzale C), Provenzale R, Lettieri, Leone V, Vaccaro M (23' st Gioiello), Colangelo, Ciardiello (10' st Smaldone), Leone A. A disp. Brancale, Manniello, Volturno. All. Manniello ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (assistenti Ferrara e Mugnolo) RETI: 1' pt Lettieri, 30' pt Ciardiello, 37' pt Colangelo, 22' st Leone V, 40' st Leone A. UN'ALTRA SCONFITTA annunciata. Cambiano le formazioni, ma il risultato non cambia. A raccogliere tre punti facili facili questa volta è l'Oppido. Per la squadra di Manniello si è trattato di una sorta di partitella di allenamento. Senza sforzarsi più di tanto gli ospiti sono riusciti a chiudere l'incontro in mezz'ora. E' bastato un minuto ai biancoverdi per portarsi in vantaggio. A firmare il gol del vantaggio Lettieri che ha ribattuto in rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il raddoppio al 30' ad opera dell'ex Ciardiello che, arpionata la palla dal limite, è riuscito a trovare l'angolo giusto alla destra di Fraccalvieri. Ma il passivo avrebbe potuto essere ancora più pesante se Leone A., forse per eccesso di sicurezza, non avesse malamente sprecato due conclusioni agevolissime al 16' e al 17'. Non sbaglia il bersaglio, invece, Colangelo al 37' , che incorna a porta sguarnita, dopo una miraco-

losa respinta sulla linea bianca di Fraccalvieri. Il giovane portiere, nonostante il risultato, è stato ancora una volta il migliore in campo dei suoi. Se il Ferrandina è riuscito a limitare i danni lo si deve a lui, nonostante ogni incontro si riveli una sorta di tiro al bersaglio. Decisivi i suoi interventi al 44' della prima frazione e all'8' della ripresa. In campo di calcio se ne vede poco e l'undici rossoblu, ancora una volta senza guida tecnica (Motta, a quanto pare, non ha ancora accettato ufficialmente l'incarico), si barcamena come può. E gli ospiti, in verità, non infieriscono. Mai impegnato il portiere ospite Vaccaro. Il Ferrandina riesce a vedere la porta avversaria solo al 19' della ripresa con Caputo, ma senza impensierire. Poi è l'Oppido ad arrotondare il bottino al 22' mandando a bersaglio Leone V. Al 31' a provarci è Smaldone ma Fraccalvieri gli nega la gioia del gol con un'uscita provvidenziale. E ancora si difende in tuffo al 38'. Nulla può, invece, al 40' sul diagonale di Leone A che fissa il risultato sul definitivo 0-5. Ma davvero impossibile chiedere di più ai ragazzi che con generosità ancora una volta sono scesi in campo, evitando sanzioni e ammende a una società che continua ad essere inesistente. Come nebulosi continuano a essere i piani futuri. Ma fino a quando si potrà andare avanti alla giornata? A breve si dovrà versare la seconda tranche dell'iscrizione al campionato e saldare ammende pregresse. E se non esce fuori chi paga il conto, è difficile immaginare di arrivare a fine stagione. Il Ferrandina si merita ben altro che tirare a campare. Margherita Agata m.agata@luedi.it

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40 Sport


Risultati e classifica Balvano-Moliterno

Marcatori

0-3

4' pt Mastrangelo, 4' st Petrocelli, 17' st Fratantuono

Bln Pignola-Santarcang. 2-1 1' pt Brancato (BLN), 5' st Olita (BLN), 27' st (r) Petrillo (S)

PIETRAGALLA

13

5

4

1

0 14 2

3

3

0

0 12 1

2

1

1

0

2

1 12 +2

Grottole-Lagopesole

MOLITERNO

13

5

4

1

0

1

2

1

1

0

1

3

3

0

0

7

0

GROTTOLE

12

5

4

0

1 14 4

3

3

0

0 10 1

2

1

0

1

4

3 10 +1

MIGLIONICO

10

4

3

1

0

7

1

2

1

1

0

3

1

2

2

0

0

4

0

6 +2

BLN PIGNOLA

10

5

3

1

1

5

3

3

2

0

1

3

2

2

1

1

0

2

1

2

-1

S. LAGONEGRO

7

5

2

1

2

5

5

2

1

1

0

4

1

3

1

0

2

1

4

0

-2

1' pt e 15' pt Cammarota, 6' pt e 35' pt Pietragalla L., 41' pt (r) Carlucci, 44' st Potenza

PESCOPAGANO

7

5

2

1

2

6

7

2

1

0

1

2

3

3

1

1

1

4

4

-1 -2

R. Irsina-A. Scanzano

L. MONTESCAG.

6

4

1

3

0

5

4

3

0

3

0

4

4

1

1

0

0

1

0

1

-4

R. IRSINA

6

5

1

3

1

4

4

3

1

2

0

3

1

2

0

1

1

1

3

0

-5

ROTONDELLA

5

5

1

2

2

4

7

3

1

1

1

3

4

2

0

1

1

1

3

-3 -6

BALVANO

4

5

1

1

3

5

9

3

1

0

2

3

5

2

0

1

1

2

4

-4 -7

BELLA

4

5

1

1

3

2 13 2

1

0

1

1

4

3

0

1

2

1

9 -11 -5

VARISIUS

3

5

0

3

2

5

7

2

0

1

1

3

4

3

0

2

1

2

3

-2 -6

SANTARCANG.

3

5

1

0

4

4

9

2

1

0

1

3

1

3

0

0

3

1

8

-5 -6

LAGOPESOLE

3

5

1

0

4

3

9

2

1

0

1

2

1

3

0

0

3

1

8

-6 -6

A. SCANZANO

1

5

0

1

4

2

9

2

0

0

2

0

2

3

0

1

2

2

7

-7 -8

3-0

5’ pt Zeverino, 26’pt Moramarco, 31’ st Buono

L. Montescag.-Pescopag. 2-2 25' pt Ditaranto (M), 35' pt Capasso (P); 11' st Vicinanza (P), 17' st Venezia (M)

Miglionico-Varisius

1-1

45' pt Lambertini (M), 37' st Armaiuoli (V)

Pietragalla-Bella

6-0

38’ pt Savino, 40’ st Cataldo

2-0

Rotondella-S. Lagonegro 2-0 25' pt Guida, 40' st Santoro

Prossimo turno

6ª giornata 18/10/09 ore 15.30

A. Scanzano-Miglionico Bella-Bln Pignola Lagopesole-R. Irsina Moliterno-Grottole Pescopagano-Pietragalla S. Lagonegro-L. Montescag. Santarcang.-Balvano Varisius-Rotondella

giornata

9

2

8 +4

6 Reti: Pietragalla L. (Pietragalla) 5 Reti: Buono (Grottole) 3 Reti: Moramarco (Grottole) 2 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Ricigliano Mau. (Bella); Brancato (BLN Pignola); Armento, Bitetti (Grottole); Lambertini, Tataranni (1) (Miglionico); Fratantuono, Molletta (2), Petrocelli (Moliterno); Cammarota (Pietragalla); Guida (Rotondella); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Assi (Varisius) 1 Rete: Falcone, Pentangelo, Petraglia (1), Turturiello P. (Balvano); Galluzzi, Olita, Romaniello (BLN Pignola); Zeverino (Grottole); Colangelo D., Sabato (Lagopesole); Carriero I., Cifarelli S., Ditaranto, Mangia, Venezia (L.Montescaglioso); Andrulli (Miglionico); Lancellotti, Petrocelli, Savone (Moliterno); Arcamone, Bergamasco, Capasso, Lotano, Venezia (Pescopagano); Alfonso, Carlucci (1), Di Tomaso, Gorga, Pietragalla M., Potenza (Pietragalla); Cataldo, Gagliardi, Papangelo N. (1), Savino (R.Irsina); Galati, Ripa, Santoro (Rotondella); Aurelio, Lemma, Malaspina, Petrillo (1) (Santarcangiolese); Cantisani, Falabella N., Ielpo (S.Lagonegro); Armaiuoli, Di Lena, Volpe (Varisius)

Doppiette per Cammarota e L. Pietragalla. Carlucci dal dischetto e Potenza chiudono il conto

La capolista gioca a tennis Il Pietragalla vince 6-0 travolgendo il malcapitato Bella sotto già dopo un minuto PIETRAGALLA BELLA

6 0

PIETRAGALLA: Cirello C., Pappalardo, Di Tomaso, Carlucci, Pietragalla M. (17'st Summa), Sarli (19'st Di Bello), Gorga, Pietragalla L., Cammarota (1'st Vertone), Pallotta, Potenza; A disp. Monetta, Alfonso, Ciriello R., D'Amico; All. Potenza. BELLA: Troiano S., Campanella, Iubizzi, Maruggi, Remollino G. (35'st Remollino A.), Angrisani E., Parisi, Vitiello, Ricigliano (1'st Angrisano G.), Troiano D., Errichetti (17'st Parisi); A disp. Zanfino, Aliassi, Daino; All. Del Prete. ARBITRO: Muscatiello di Venosa (Lattanzio - Macrì). RETI:1' pt e 15' pt Cammarota, 6' pt e 35' pt Pietragalla L., 41' pt Carlucci (rig.), 44' st Potenza. NOTE: Terreno di gioco abbastanza polveroso. Temperatura ambientale ottima. Ammoniti Campanella, Maruggi e Vitiello per il Bella, Pietragalla M. per il Pietragalla. Angoli sei a cinque per il Pietragalla. Recupero 1' pt e 3' st. PIETRAGALLA -Finisce con un punteggio tennistico (60) la quinta giornata di campionato di Promozione Lucana tra Pietragalla e Bella. Il Pietragalla di mister Potenza continua a stupire in questo inizio di campionato centrando la quarta vittoria in in cinque partite, continuando così a guidare il secondo campionato regionale. Il Bella di mister Del Prete, invece, dopo la scoppola di otto giorni fa tra le mura amiche contro il Grottole subisce un'altra pesante sconfitta contro la sorpresa di questo campionato, il Pietragalla. La gara: inizio entusiasmante per i beniamini di casa che dopo appena 40” dal fischio di inizio trovano il pri-

L’esultanza della capolista (www.altobradano.it/scpietragalla.htm)

mo gol di giornata con una volé di Cammarota che batte Troiano S.. La partita vede gli ospiti letteralmente sovrastati dal Pietragalla che al 6', direttamente da calcio piazzato, tro-

va la rete del raddoppio con Pietragalla L.. I Padroni di casa dettano i ritmi di gioco e al quarto d'ora trovano la terza rete ancora con Cammarota che, approfittando di un lunghissi-

mo lancio di Ciriello e dell'ennesima dormita della difesa ospite, deposita la palla in rete con un delizioso pallonetto. Al 35' è ancora Pietragalla L., ancora da calcio piazzato, a fare poker per i bianco blu alto bradanici. Il primo tempo non va ancora in archivio perché al 41' è Carlucci a realizzare un calcio di rigore concesso per un fallo di mano in area avversaria. La seconda frazione di gioco è ben controllata da Pallotta e compagni che a un minuto dalla fine chiudono i conti con Potenza bravo a liberarsi dell'uomo e a battere Troiano S. per la sesta volta mettendo parola fine al mach. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Le reti di Savino e Cataldo mettono ko lo Scanzano di Calone

Real, primo sorriso interno REAL IRSINA SCANZANO

2 0

REAL IRSINA: Lolaico, De Biasi (19’ st Cataldi), Addamiano, Papangelo G (25’ st Di Nardo), Ventricelli, Abruzzese, Cataldo, Masiello M, Papangelo N (43’ st Capezzera), Scaraggi, Savino. A disp: Rizzi, Decollanz, Masiello R. All. Rizzi SCANZANO: Suriano, Mairo (1’ st Fittipaldi), Garrino, Achillea, Leone, Lavegas, De Vito (29’ st Corleto), iacovino, De Luca (10’ st Pinelli), Corleto, Valinuti. A disp: Marzano, Viviani, Rimoci. All. Calone ARBITRO: Di Noia di Potenza (Autieri Collocola) RETI: 38’ pt Savino, 40’ st Cataldo PRIMA vittoria casalinga per il Real Irsina. I ragazzi allenati da mister Rizzi hanno conquistato i primi tre punti interni battendo per due a zero lo Scanzano dopo aver giocato un a buona gara per gli interi novanta minuti. In rete per i materani per prima è andato Savino al 38’ del primo tempo che grazie ad un gran rasoterra riusciva a beffare

Suriano alla sua sinistra. Nella ripresa i padroni cercavano subito il raddoppio con l’under Masiello, ma il suo tiro terminava sul palo esterno della porta ospite. Al 17’ era bella iniziativa di Valinuti per gli jonici ma Lolaico non si faceva sorprendere e deviava la palla sul palo. Successivamente Abruzzese non sfruttava al meglio una ghiotta occasione. Il colpo di testa dell’atleta irsinese veniva, infatti, respinto miracolosamente da Suriano che mandava la sfera in angolo. Al 40’ , arrivava il raddoppio locale: dopo una grande azione solitaria, Cataldi crossava al centro per Cataldo che di testa siglava il due a zero. Al 45’ infine, Abruzzese solo davanti al portiere non riusciva a realizzare il tre a zero. Bella vittoria per gli irsinesi che sono riusciti finalmente a sbloccarsi tra le mura amiche mettendo in graduatoria il sesto punto stagionale ottimo per il morale di un gruppo che non aspettava altro che ottenere la prima vittoria davanti al pubblico amico Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Moliterno, tre squilli e il Balvano va al tappeto BALVANO MOLITERNO

0 3

BALVANO: Villani, Casciano (52' Pacella), Pentangelo, Iacullo, Bochicchio, Simone, Cilibrizzi, Falcone, Bovino, Grasso, D'Eboli. All. Turturiello (squalificato) MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli (91' Cosentino), Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Albano, Albini (88' Genovese), Lancellotti, Fratantuono, Molletta (82' Gatta). All. Vignati ARBITRO: Cappiello di Matera (Galli-Gioia) RETI: 4' Mastrangelo, 49' Petrocelli, 62' Fratantuono (M) NOTE: Spettatori 150 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti: Bochicchio (B); Molletta e Albini (M). Espulsi: al 62' espulso dalla panchina il preparatore dei portieri del Balvano. Espulso Pentangelo (B) all'88' su segnalazione del guardalinee e successivamente il presidente del Balvano Turturiello. Recupero: 1' p.t. e 3' s.t. VIETRI DI POTENZA - Continua la trionfale marcia della capolista Moliterno che ieri, al “Santa Domenica” di Vietri, ha battuto con un secco tre a zero il Balvano, privo di mister Turturiello squalificato e di Matturro, Picerno, oltre a Petraglia infortunato. Ormai per il Balvano è vera crisi, dopo la terza sconfitta in cinque gare di campionato, dove ha racimolato solamente quattro punti (vittoria casalinga col Bella e pari a Matera col Varisius). Sulle ali dell'entusiasmo invece la squadra di mister Vignati, che senza tanti patemi si è sbarazzato

del Balvano, grazie alle reti di Mastrangelo dopo soli quattro minuti, e di Petrocelli e Fratantuono. Passano solamente quattro minuti: capitan Simone svirgola e manda in angolo. Dall'angolo batte Molletta, cross perfetto e preciso stacco di testa da parte di Mastrangelo, per il vantaggio ospite. La reazione del Balvano avviene al 12', quando Falcone recupera palla, lancia Grasso, ma il suo tiro va oltre la traversa. Proteste del Moliterno al 25', quando sulla punizione di Molletta escono i gomiti alti della barriera: l'arbitro lascia correre. Lo stesso Molletta simula vistosamente in area e viene ammonito. Al 37' ci prova il Balvano ancora con Grasso, su punizione, ma dai 30 metri si distende Lanzolla. Il Balvano ci prova ancora al 42': triangolo Grasso-Cilibrizzi-Falcone, che a pochi passi calcia debole. Ancora partenza razzo del Moliterno nel secondo tempo: al 49' Molletta libera Petrocelli, che prima dribbla il portiere balvanese Villani, e poi a porta libera, rasoterra, realizza il secondo gol ospite. Il Balvano è pero smarrito, non riesce a trovare buoni sprazzi di gioco, tranne il tiro di Cilibrizzi, al 60' su assist di Bovino, andato fuori. E dopo due minuti, al 62', arriva il gol che chiude il match. Perfetta punizione di Petrocelli, leggera deviazione di Fratantuono e terzo gol del Moliterno, che chiude di fatto i conti. Espulso Pentangelo del Balvano su segnalazione del guardalinee e poi per proteste il preparatore e il presidente del Balvano. Claudio Buono sport@luedi.it

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Sport 41

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

Il diagonale di Lambertini in chiusura di primo tempo aveva aperto le marcature

Armaiuoli, il tocco dell’ex Il Varisius Matera riacciuffa nella ripresa il Miglionico di Paterino MIGLIONICO VARISIUS

1 1

MIGLIONICO: Deceglie V., Lamacchia, Acito, Deceglie, Menzella, Gallitelli (41' st Battilomo A.), Cappiello (35' st Scandiffio), Venezia (20' st Galeota), Lambertini, Tataranni, Andrulli. A disp.: Prisco, D'Aria, Battilomo M., Grande. All. Paterino. VARISIUS MATERA: Rondinone, Bongermino, Cifarelli, Giordano, Tataranni, Campanella (11' st Antezza), Pisciotta, De Bellis (32' st Di Lena), Volpe (23' st Galeota), Bellomo, Armaiuoli. A disp.:Stella, Materamarcosano, Acquasanta, Festa. All. Tucci. ARBITRO: Cauzillo di Venosa (Guida-Pallotta). RETI: 45' pt Lambertini, 37' st Armaiuoli. NOTE: un minuto di raccoglimento per vittime alluvione in Sicilia. Ammoniti: Giordano (V), Cappiello, Menzella

Marco Armaiuoli ieri in gol

(M). Recuperi: 1' pt, 3' st. MATERA - Fermata la corsa del Miglionico. Dopo 3 vittorie di fila, è l'ex Armaiuoli che a otto minuti dalla fine lo riporta con i piedi per terra.

Mezzo scivolone interno della formazione di mister Paterino contro un Varisius che gli impone il pari non rubando nulla. Prova incolore dei locali che non tambureggiano come altre volte rendendo vitale un Varisius imbottito di giovani. Già al 4' i neroverdi di mister Tucci, con Volpe impegnano il portiere Deceglie. Un primo tempo con ritmo blando. Azioni di rilievo poche da segnalare. La gara si accende solo al 32' quando su una punizione di Tataranni dalla sinistra, il colpo di testa di Deceglie di potenza da dentro l'area piccola vede Rondinone smanacciare in angolo salvando la rete. Al 44' una bordata dal limite di Acito si perde a fil di palo. Preludio al gol, che arriva allo scadere della prima frazione. Dalla sinistra, lancio di Andrulli per Lambertini che dalla destra spara un diagonale imprendibile per Rondinone. La ripresa si apre con un Varisius pimpante che

non demorde e nel pareggio ci crede. Varie le occasioni per il Miglionico per poter chiudere la partita. Tutte sciupate per un nonnulla sottoporta o fermate sul filo del fuorigioco. Al 17' è un piede di un difensore materano che salva su un tiro a botta sicura di Lambertini. Al 25' è invece il Miglionico a correre un grosso rischio pareggio. Bellomo alza a pallonetto in area e Deceglie ci arriva con la punta delle dita in angolo. Al 37' il Varisius trova il gol. Taglia in area Bellomo. Aggancia al volo Armaiuoli che dalla destra intercetta e si coordina. Con un bolide sull'angolo opposto centra il “sette” meritandosi un “otto” per un gol da cineteca e proprio contro la sua ex squadra. Miglionico torna a casa mogio meditando sui propri errori mentre il Varisius si gode il terzo pareggio in 5 giornate. Antonio Centonze sport@luedi.it

Bnl a segno con Brancato e Olita. Petrillo dimezza il passivo dal dischetto

Il Pignola torna al successo Alla Santarcangiolese non basta il cambio di allenatore BARLANOTTEPIGNOLA 2 SANTARCANGIOLESE 1

200 circa. Angoli: 4-2 per il Bar La Notte Pignola. Recupero: 2' pt, 4' st.

BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G., Santarsiero, Sabia V., Palo, Santangelo, Galluzzi M. (29' st Pirulli), Olita, Brancato (18' st Gerardi), Lauria (1' st Sodo), Romaniello. A disp.: Notargiacomo, Buonansegna A., Giuzio, Sabia R. All.: Tramutola. SANTARCANGIOLESE: Annunziata, Dora, Malaspina (9' st La Canna), Marra, Corsano, Armentano, Lemma, Cavallo I., Adduci (20' pt Aurelio), Cavallo F. (15' st Cifarelli), Petrillo. A disp: Bonavita, De Salvo, Lo Zito, Costantino. All: Esposito. ARBITRO: Santoro di Venosa (Pescuma e De Luca). RETI: 1' pt Brancato (BLN), 5' st Olita (BLN), 27' st (rig.) Petrillo (S). NOTE: Minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'alluvione in Sicilia. Espulso: 34' pt Romaniello (BLN) per doppia ammonizione. Ammoniti: Romaniello, Sodo, Sabia V., Buonansegna G. (BLN), Cavallo F., Dora (S). Spettatori:

RIFREDDO DI PIGNOLA - Il Bar La Notte Pignola del presidente Gerardi ha nuovamente riassaporato il gusto della vittoria dopo due domeniche di magra. Lo ha fatto con merito, con un uomo in meno (rosso a Romaniello), con una prova gagliarda e con una prodezza balistica di Olita (ha deciso lui le sorti dell'incontro con una punizione di precisione chirurgica). La Santarcangiolese è capitolata sotto i colpi dei “cecchini” pignolesi all'inizio dei due tempi (Brancato nel primo e Olita nella ripresa) ed è ritornata mestamente a casa con il quarto ko consecutivo sul groppone. Mister Esposito ha spronato la sua squadra per tutti i novanta minuti, ma non è bastato per portare a casa un risultato positivo. In tribuna ha assistito all'incontro anche il nuovo allenatore della Santarcangiolese, Chiappetta (firmerà domani per i giallorossi). Durante alcune fasi del match non sono mancate punte di nervosismo. Si parte dal gol-lampo di Brancato che anticipa

tutti e “buca”Annunziata sul primo palo, dopo una fuga solitaria di Santarsiero sulla sinistra (sono trascorsi appena 57 secondi). Pignola in costante proiezione offensiva con Brancato che calcia sull'esterno della rete al 21'. Zaccagnino salva la porta di casa alla mezzora su un'incursione di Aurelio. Al 34' Romaniello, ingenuamente, dopo aver rimediato un giallo, applaude sarcasticamente all'indirizzo del direttore di gara e si becca il rosso. Il Pignola in inferiorità numerica trova addirittura la via del raddoppio, ad inizio ripresa, con una pennellata su calcio piazzato di Olita (5'). La Santarcangiolese non c'è e subisce le iniziative di Brancato (3'), Santangelo (8') e Buonansegna G. (20'). Tutti i tentativi non hanno fortuna. Al 27' l'arbitro giudica falloso un contatto nell'area locale di Santangelo su un avanti ospite. Petrillo dimezza le distanze dal dischetto. La Santarcangiolese manca il pari con un'incornata di Lemma al 44' e, nel recupero, subisce i contropiedi di Gerardi (palla a lato) e Pirulli (traversa piena). Donato Pavese

Guida e Santoro archiviano la pratica Soccer Lagonegro

Primo acuto del Rotondella ROTONDELLA LAGONEGRO

2 0

ROTONDELLA: Ciccimarra, Mele, Toscano, Acciari, Santarcangelo (25' st Santoro), Rubolino, Fella, Tarantino, Ripa, Manolio, Guida. All. Martino SOCCER LAGONEGRO: Armando, Borreca, D'Agostino, Rossino, Falabella, Catonio, Ielpo, Messuti, Giampieto, Mastroianni, Martino, La Corte. All. Oliva ARBITRO: Capolupo di Matera (Granirei - Amati) RETI: 25' pt Guida, 40' st Santoro IL ROTONDELLA festeggia la prima vittoria stagionale tra le mura amiche. I ragazzi allenati dal tecnico Martino hanno superato il Soccer Lagonegro con un rotondo due a zero grazie ai gol, uno per tempo, segnati da Guida al 25' della prima frazione e poi da Santoro, subentrato al 25' della ripresa a Santarcangelo,

quando mancavano cinque minuti al termine delle ostilità. Una vittoria importante per i materani che sono ritornati a giocare in Promozione dopo venti anni di assenza. L'affermazione di ieri è stata la prima casalinga, ed ha confermato le potenzialità del gruppo rotondellese che, gara dopo gara, sta trovando il giusto adattamento al campionato di Promozione. Alla fine del match, molto soddisfatto è stato il tecnico materano, Martino, che ha commentato così: “E' stata una vittoria bella e forse aspettata. In settimana abbiamo giocato delle amichevoli ed ho potuto notare il netto miglioramento dei ragazzi che hanno dimostrato di aver acquisito la giusta mentalità per fare bene e per uscire indenni da un campionato ostico come è quello di Promozione. La squadra sta lavorando bene anche durante gli allenamenti e proprio per questa ragione attendevamo la vitto-

ria. Alla fine i tre punti sono arrivati confermando appieno i nostri pronostici. Siamo soddisfatti anche perché abbiamo vinto contro il Lagonegro che ha dimostrato di essere una buona squadra, un team forte e insidioso”. Al club materano non resta che dare continuità ai risultati per raggiungere la permanenza nel campionato di Promozione. “Il Lagonegro non ha dato il meglio di se - ha spiegato invece il presidente potentino, Mimmo Fortunato - i ragazzi hanno affrontato i materani sottotono. E' stata una partita no, una giornata da cancellare”. Nessuna bocciatura, comunque, per il Lagonegro che sicuramente nelle prossime gare potrà togliersi numerose soddisfazioni. Grazie alla vittoria di ieri, il Rotondella ha raggiunto quota sette facendo un importante balzo in avanti in classifica e raggiungendo proprio il Lagonegro. l.t.

Zeverino, Moramarco e Buono i marcatori

Un Grottole imperioso travolge il Lagopesole D’Ascanio vuole essere protagonista GROTTOLE LAGOPESOLE

3 0

GROTTOLE: Zaccaro, Carbone, Scarfone, Buono (32’ st Giove), Lanzolla, Allegretti, Zeverino, , Paladino R. (43’ st Paladino F.), Moramarco (13’ st Amodio), Armento, Bitetti. A disp: D’Alessandro, Iacovino, De Giacomo, Di Pede. All.D’Ascanio. LAGOPESOLE: Mariano, Pace G., Rosa, Pace P., Coviello T., Mecca A. (1’ st Romaniello), Lorusso (5’ st Lovello), Mecca D., Coviello C., Colangelo, Sabato. ARBITRO: Cassano di Moliterno (Armandi-Rago) RETI: 5’ pt Zeverino, 26’ pt Moramarco, 31’ st Buono. NOTE: Spettatori 150 circa. Ammoniti: Allegretti, Lanzolla, Colangelo. Espulsi: Lanzolla e Pace P. al 12’ st. GROTTOLE – Continua con un’altra vittoria schiacciante il cammino del Grottole di D’Ascanio che s’impone con un divario di tre reti su un buon Lagopesole impotente di fronte alla corazzata biancazzurra. Nelle ultime tre gare, infatti, i grottolesi hanno raccolto 9 punti siglando 12 gol senza subirne alcuno; un ottimo progresso in vista dello scontro di domenica prossima sul campo del Moliterno. Dopo una piccola fase di studio il Grottole passa subito in vantaggio: dalla linea mediana del terreno di gioco, Zeverino lancia Bitetti sulla sinistra che, dopo aver saltato due avversari, piazza la palla al limite dell’area di rigore trovando lo stesso Zeverino pronto a chiudere l’ampio triangolo e spedire la sfera in rete. Il Lagopesole abbozza un tentativo di reazione ma né Sabato (13’), né Colangelo (15’) riescono a rendersi pericolosi. D’altro canto, invece, il Grot-

Pinuccio D’Ascanio

tole si rende pericoloso con Buono e Armento senza trovare il pareggio che, però, arriva al 26’ con Moramarco pronto a calciare a volo la sfera dopo un imperfetto disimpegno difensivo. Nella seconda metà di tempo è ancora il Grottole ad attaccare incessantemente ma, prima Bitetti e poi Moramarco non sono abbastanza “cattivi” per chiudere la gara. Nella ripresa la musica non cambia. Al 12’ Lanzolla commette fallo a centrocampo su Pace P. dopo che era stato già ammonito e rimedia il rosso ma lo stesso giocatore del Lagopesole colpisce da tergo il grottolese, viene espulso e complica ancor di più la partita della sua squadra. I locali gestiscono la partita nella metà-campo avversaria e sfiorano il tris con Buono ed Armento prima del sigillo finale dello stesso Buono(cinque reti in quattro partite) che, come domenica scorsa, appoggia in rete un traversone dell’ala destra Carbone. Carlo Amodio sport@luedi.it

Uno spettacolare botta e risposta tra Montescaglioso e Pescopagano MONTESCAGLIOSO PESCOPAGANO

2 2

MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Mossuti, Ciracì Cr. (78' Petruzzo), Casalingo, Tafuno E., Franco, Cifarelli S., Ditaranto, Venezia, Mangia (56' Bubbico), Carriero. A disp: Raddi M., Ciracì Cl., Palumbo, Andrisani F. All: Cicorella PESCOPAGANO: Rosa, Perrillo, De Mito Bergamasco (68' Lotano) Cantone, Tavarone (54' Di Già), Capasso, Lanza, Nicastro (56' Vicinanza), Arcamone, Tummillo. A disp.: Briuolo, Laurenzano, Borea, Montano All: Pantuosco. ARBITRO: Martinelli di Matera (Pecoraro e Alagia). RETI: 25' Ditaranto (M); 35' Capasso (P); 56' Vicinanza (P), 62' Venezia (M). NOTE: Ammoniti: Tafuno, Carriero (M); Vicinanza (P). Espulso: 77' Franco (M) per doppia ammonizione. MONTESCAGLIOSO - Terzo pareggio (tutti in casa) per i montesi in una gara dalle forti emozioni, con quattro reti, una traversa ed un espulso. Al posto di Menzano, assente per lavoro, in panchina sedeva Cicorella. Prima conclusione, al 16', con S. Cifarelli che impegna, da 30 metri, il portiere ospite. Dopo i tentativi di Ciracì e Mangia, al 25' Montescaglioso in vantaggio: Mangia pesca in area Venezia, as-

sist per l'accorrente Ditaranto, sinistro e palla in rete. Il Pescopagano accusa il colpo ma i montesi non riescono ad approfittarne e, anzi, subiscono il ritorno degli ospiti: al 35' assist per Capasso, sinistro in diagonale e pareggio dei potentini. Un 1' dopo Perillo calcia a lato dal limite, mentre al 38' Nicastro, liberatosi da solo davanti a Cifarelli, calcia incredibilmente fuori. Al 43' punizione di poco fuori di Cantone; sul ribaltamento di fronte gran sinistro di Carriero leggermente deviato, Rosa devia sulla faccia della traversa. Nella ripresa è nuovamente Carriero ad impegnare il portiere avversario (51'), mentre al 53' Venezia gira di testa ma la palla lambisce il palo. Alla prima occasione il Pescopagano ribalta il risultato: Vicinanza, entrato da pochi secondi, effettua un tiro cross dalla sinistra: nessuno tocca e la palla finisce in rete ma almeno due uomini erano in posizione di off side attivo non ravvisato. I montesi non ci stanno a perdere e si lanciano verso l'area avversaria, pareggiando al 62' con un colpo di tacco di Venezia su assist di S. Cifarelli. Gli ospiti si fanno vedere al 66' con Vicinanza, il cui sinistro finisce di poco alto. Nel finale rigore non concesso al Montescaglioso per evidente trattenuta su Venezia ed espulsione, al 77', per doppia ammonizione, per Rocco Franco. Ultima emozione al 92': Casalingo gira fuori di testa dopo un corner. Michele Marchitelli sport@luedi.it

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42 Sport


Risultati e classifica Abriola-Castelpantano

1-0

Albatros-Cancellara

0-0

Castelgr.-R. Montemilone

1-1

FST RIONERO

9

3

3

0

0

5

0

2

2

0

0

3

0

1

1

0

0

2

0

5 +2

SAVOIA

7

3

2

1

0

9

4

1

1

0

0

4

2

2

1

1

0

5

2

5 +2

Fst Rionero-Barrata

1-0

FUTURA

7

3

2

1

0

6

3

2

1

1

0

5

3

1

1

0

0

1

0

3

Futura-S. Angelo

4-2

A. POTENZA

7

3

2

1

0

3

0

1

0

1

0

0

0

2

2

0

0

3

0

3 +2

Possidente-A. Potenza

0-2

ABRIOLA

7

3

2

1

0

5

3

2

1

1

0

3

2

1

1

0

0

2

1

2

0

VITALBA

6

3

2

0

1

4

2

2

2

0

0

3

0

1

0

0

1

1

2

2

-1

ALBATROS

5

3

1

2

0

2

1

2

1

1

0

2

1

1

0

1

0

0

0

1

-2

CANCELLARA

4

3

1

1

1

4

2

1

1

0

0

3

0

2

0

1

1

1

2

2

-1

CASTELPANTANO

4

3

1

1

1

3

2

1

1

0

0

2

0

2

0

1

1

1

2

1

-1

R. MONTEMILONE

4

3

1

1

1

3

3

1

1

0

0

2

1

2

0

1

1

1

2

0

-1

S. ANGELO

3

3

1

0

2

5

7

1

1

0

0

2

1

2

0

0

2

3

6

-2 -2

POSSIDENTE

3

3

1

0

2

4

7

2

1

0

1

2

3

1

0

0

1

2

4

-3 -4

CASTELGRANDE

1

3

0

1

2

1

4

2

0

1

1

1

2

1

0

0

1

0

2

-3 -6

BARRATA

0

3

0

0

3

1

4

1

0

0

1

0

1

2

0

0

2

1

3

-3 -5

RUVO

0

3

0

0

3

1

7

2

0

0

2

1

5

1

0

0

1

0

2

-6 -7

S. CHIRICO N.

0

3

0

0

3

0

7

1

0

0

1

0

2

2

0

0

2

0

5

-7 -5

Ruvo-Savoia

0-3

Vitalba-S. Chirico N.

2-0

Prossimo turno

4ª giornata 18/10/09 ore 15.30

A. Potenza-Futura Barrata-Abriola Cancellara-Vitalba Castelpantano-Possidente R. Montemilone-Albatros S. Angelo-Castelgrande S. Chirico N.-Ruvo Savoia-Fst Rionero

giornata

giornata

0

A Doppietta di Tolve

C’è il poker del Futura col S.Angelo FUTURA PZ S. ANGELO

Risultati e classifica

4 2

FUTURA POTENZA: Uva, Centola, Cirillo, De Luca, Tolve, Manzi, Rosa A. (Marcogiuseppe), Verrastro (Russillo), Farabella, Inglese (Pappalardo), Tolve. A disp: Sacco, Rosa, Carleo, Laurino. All: Silipo Paolo. S. ANGELO: Sileo V.A., Sileo A., Bovino, Mecca (Rofrano), Romaniello, Dandrea (Galasso), Sabia D., Aiuola, Astino, Bochicchio, Mastandrea (Filippi). A disp: Guglielmi, Pisani, Sabia L., Lavinia. All: Petilli Mario. ARBITRO: Spagna Vincenzo Daniele. RETI: 4' Sabia D., 22' Astino (S.Angelo), 12' Manzi, 13' (rig) e 81' Tolve, 78' Marcogiuseppe (Futura). NOTE: Ammoniti: Russillo (Futura), Mecca (S.Angelo). Espulsi: Farabella (Futura). Angoli 7 a 1 Futura. Spettatori: 100. POTENZA- Osservato il minuto di raccoglimento per le vittime di Messina, il sig. Spagna dà il via all'anticipo della terza giornata tra il Futura e il S. Angelo. L'avvio è promettente per gli ospiti che vanno subito in vantaggio con Sabia Donatello lasciato solo difronte a Uva che segna senza difficoltà. Il Futura reagisce calciando tre angoli in sequenza trovando l'estremo difensore sempre pronto a respingere tutti i tentativi sotto porta, ma al 12' e 13' ribalta il risultato. Mastandrea del S. Angelo viene fermato sulla sinistra da Centola. Batte la punizione lo stesso Mastandrea con Centola che respinge innescando il contropiede per l'ammonizione di Mecca che causa il calcio di rigore a favore dei padroni di casa trasformato dagli 11 metri da Manzi. Palla a centro. Fuga di Tolve sulla destra, entra in area, indovina l'angolo opposto depositando la sfera in rete di precisione. Cerca il terzo goal il Futura, ma al 22' si fa rag-

giungere da Astino, smarcato in area da Mastandrea e realizza nonostante Uva tenti la parata. Gli ospiti provano a riportarsi in vantaggio con Mecca e Bochicchio ma Uva non si fa sorprendere. Non è da meno Sileo V.A. deviando in angolo conclusioni di Inglese, Tolve e Deluca che di testa da buona posizione sbaglia. Al 48' Rofrano subentra a Mecca costretto a uscire dopo uno scontro fortuito. Le due formazioni si equivalgono alla ricerca del vantaggio impegnando i rispettivi portieri. 59' Farabella solo davanti a Sileo sbaglia incredibilmente (e all'85' si fa espellere per contestazioni) a seguito di un fallo subito da Galasso del S.Angelo). 78' e 81' non sbagliano: prima Marcogiuseppe, servito alla perfezione in area si avventa sul pallone, anticipando l'uscita di Sileo, poi Tolve dalla sinistra arrotonda il risultato con un preciso pallonetto a spiovere. Leonardo Martino sport@luedi.it

A. TURSI

9

3

3

0

0 11 1

1

1

0

0

4

0

2

2

0

0

7

1 10 +4

BERNALDA

9

3

3

0

0

8

2

1

1

0

0

2

1

2

2

0

0

6

1

6 +4

SATRIANO

7

3

2

1

0

3

0

2

2

0

0

3

0

1

0

1

0

0

0

3

0

I.F. VALSINNI

6

3

2

0

1

5

3

2

2

0

0

4

1

1

0

0

1

1

2

2

-1

METANAUTO

6

3

2

0

1

3

4

2

2

0

0

3

1

1

0

0

1

0

3

-1 -1

POMARICO

4

3

1

1

1

4

2

1

1

0

0

3

0

2

0

1

1

1

2

2

-1

SALANDRA

4

3

1

1

1

5

4

1

1

0

0

3

1

2

0

1

1

2

3

1

-1

R. GRUMENTO

4

3

1

1

1

1

1

1

0

1

0

0

0

2

1

0

1

1

1

0

-1

F. MOLITERNO

4

3

1

1

1

4

5

2

1

0

1

3

4

1

0

1

0

1

1

-1 -3

TRICARICO

3

3

1

0

2

2

3

1

0

0

1

1

2

2

1

0

1

1

1

-1 -2

LATRONICO

3

3

1

0

2

2

4

2

1

0

1

1

1

1

0

0

1

1

3

-2 -4

V. D AGRI

3

3

1

0

2

1

3

1

1

0

0

1

0

2

0

0

2

0

3

-2 -2

I. BURGENTIA

3

3

1

0

2

2

6

1

1

0

0

2

0

2

0

0

2

0

6

-4 -2

ROCCANOVA

2

3

0

2

1

1

3

2

0

2

0

1

1

1

0

0

1

0

2

-2 -5

S. LAURIA

1

3

0

1

2

4

8

2

0

1

1

2

5

1

0

0

1

2

3

-4 -6

GRASSANO

0

3

0

0

3

0

7

2

0

0

2

0

6

1

0

0

1

0

1

-7 -7

F. Moliterno-Bernalda

0-2

Grassano-A. Tursi

0-5

I.F. Valsinni-V. d Agri

2-0

Latronico-Tricarico

0-1

Metanauto-R. Grumento 1-0 Roccanova-Pomarico

0-0

S. Lauria-Salandra

1-1

Satriano-I. Burgentia

2-0

Prossimo turno

4ª giornata 18/10/09 ore 15.30

A. Tursi-Satriano Bernalda-Roccanova I. Burgentia-F. Moliterno Pomarico-S. Lauria R. Grumento-Latronico Salandra-I.F. Valsinni Tricarico-Grassano V. d Agri-Metanauto

A Albatros e Cancellara non vanno oltre lo zero a zero muovendo la classifica

Un pareggio buono per entrambe ALBATROS CANCELLARA

0 0

ALBATROS OPPIDO: Caterini, Lancellotti C., Giganti (1'st Viola - 36'st De Luca), Lancellotti D., Monaco, Mancuso F., Pepe, Calabrese B., Silipo (44'st Mancuso R.), Paolucci, Pagano; A disp. Carbutti, Giacinto, Calabrese P.; All. Leone. CANCELLARA: Laurita, Troiano, Calogero P. (32'st Lorusso), Pappalardo, Racina, Cosentino, Balsamo, Frario (15'st Calogero R.), Fanuele, D'Andria (35'st Lancellotti), Gaddi; A disp. Cerverizzo, Rienzi, Angilena, Fasano; All. Cosentino. ARBITRO: Caggianelli da Venosa. NOTE: Temperatura ambientale gradevole. Partita sostanzialmente corretta ma ad

alta tensione negli ultimi minuti. Ammoniti Lancellotti D. (A) Lorusso (C). Espulso Pepe (A) per proteste. Angoli cinque a quattro per l'Albatros. Recupero 2'pt, 5'st. OPPIDO LUCANO - Finisce a reti inviolate l'anticipo di campionato di Prima Categoria (girone A) tra Albatros Oppido e Cancellara. Per l'Albatros arriva il secondo pareggio stagionale dopo quello di dieci giorni fa a Potenza contro l'Atletico. Per il Cancellara un pareggio che potrà ridare fiducia alla squadra dopo il ko esterno rimediato in quel di Montemilone. La gara: partita che parte in sordina con rare opportunità da rete su azioni e pericoli maggiori per i due portieri su calci piazzati. Mancuso F. da una parte prova a mettere paura a Lauria al 9', ma la pal-

la finisce a lato, dall'altra parte al 20' ci prova Gaddi ma Caterini blocca. Al 24' ci prova Pappalardo dal limite ma la sua conclusione non è precisa. Le due squadre cominciano a pungere di più; al 27' Paolucci salta l'uomo e spara a botta sicura ma Laurita ci mette la mano e devia in angolo. Due minuti più tardi è Pagano che serve in area Paolucci che da due passi centra la parte esterna della rete. Al 31' si rivede il Cancellara con Gaddi ma Monaco è bravo ad anticipare l'attaccante ospite e mettere la palla in angolo. Al 40' è D'Andria che ci prova ma ancora una volta trova Caterini ci mette una pezza. Il numero uno rosa nero è provvidenziale al 43' quando riesce a deviare in angolo una conclusione ravvicinata di Gaddi evitando così il

vantaggio ospite. La seconda frazione di gioco regala pochi sussulti con le due squadre molto guardinghe e qualche indecisione arbitrale che ha surriscaldato eccessivamente gli animi in campo. Per la prima mezz'ora non succedere praticamente nulla ma al 32' Paolucci è bravo a districarsi in area e a presentarsi a tu per tu con Laurita che, senza troppi complimenti, lo atterra negandogli un ghiottissima occasione. Per il Signor Caggianelli è tutto regolare e la partita continua. Alla prima interruzione di gioco le proteste dei locali sono animate e costano il rosso diretto a Pepe che lascia i suoi in dieci per gli ultimi minuti. Il mach finisce e le formazioni portano a casa un punto che fa solo morale. Rocco De Rosa sport@luedi.it

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Sport 43

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

B Il Tricarico espugna Latronico con un gol nella ripresa

Soldo vale i tre punti LATRONICO TRICARICO

B Infantino: «Abbiamo sprecato troppo»

0 1

Pareggio a reti bianche tra Roccanova e Pomarico

LATRONICO: Guarino, Ferrazzano (Gioia), Propato, Caricati (Mitidieri), Scaldaferri, Lorito, Forastiere (Costanza), Gaudioso, Matinata, Santoianni, Reale. A disposizione: Milione, Gioia, La Banca, Costanza, Cosentino, Viola, Mitidieri. All. Matinata TRICARICO: Messina I., Salerno (Fois), Cortese L., Potenza, Lapeta, Novellino, Cortese F., De Biasi, Soldo, Lancone, Lo Cuoco (Calabrese). A disposizione: Messina G., Fois, Iannella, Pisani, Calabrese. All. Scotto. ARBITRO: De Fina di Moliterno RETI: 39' Soldo (T) NOTE: Ammoniti: Guarino, Lorito, Santoianni (L), Salerno, Novellino, Lo Cuoco (T). Espulsi: Gaudioso (L). Spettatori circa 70. Recupero: 2' p.t., 3' s.t. Calci d'angolo: 55. Latronico in divisa biancoazzurra; Tricarico in maglia bianca. LATRONICO - Nella terza giornata di campionato il Latronico di mister Matinata cade in casa contro un Tricarico alla ricerca del primo risultato positivo. Non funziona il cambio di modulo effettuato da Matinata, che si presenta con un 4-2-3-1, con il giovane Reale unica punta. Parte comunque bene il match per i padroni di casa, che al 7' sfiorano il vantaggio. Santoianni si accentra, finta il tiro e mette una palla morbida al centro. Forastiere prova di prima al volo, ma il suo tiro è debole per il portiere. Al 10' Santoianni subisce fallo da Novellino. Sul calcio piazzato battuto da Matinata, è proprio Santoianni che spreca e di testa manda alto. Al 24' avanza ancora il Latronico con Lorito, che davanti a sé ha una prateria. Serve sulla destra Forastiere, il quale non sfrutta al meglio l'occasione. Si vede il Tricarico con tre

ROCCANOVA POMARICO

ROCCANOVA: Bellitto, Di Sario, Rocco, Vascetta (60'Arleo), De Risi, Bianculli, Bellitto L, Torresi, Esposito, Pesce, Mobilio (62' Miraglia). POMARICO: Marino, Montano, Lupo, Laterza, Carioscia, Lospinuso, Dimotta, Cambio, Nasca, Montano, D'adamo. ARBITRO: La banca di Moliterno

La formazione del Latronico scesa in campo ieri

azioni pericolosissime: al 29' De Biasi pesca con un lancio lungo Soldo, il centravanti supera Caricati e si trova a tu per tu con Guarino, che con una prodezza salva la porta biancoazzurra; passano due minuti e ancora Soldo, questa volta scavalca il portiere termale, ma il suo tiro è bloccato sulla linea di porta da Scaldaferri; l'azione successiva vede per la terza volta consecutiva Soldo contro Guarino, e il portiere del Latronico sembra insuperabile. Al 39' la svolta della

partita. Santoianni e Propato perdono una palla a centrocampo e Soldo ne approfitta per andare a rete. Nulla può questa volta Guarino. Si va a riposo sul punteggio di 1-0 per gli ospiti. Il secondo tempo vede un Latronico grintoso, ma che non crea molte azioni pericolose. L'espulsione di Gaudioso al 26' complica ancora di più le cose, mentre gli ospiti difendono il risultato inaspettato e conquistano i loro primi tre punti. mi.lo.

A Piegato il Castelpantano con una rete in chiusura di gara

Abriola, basta Petraglia ABRIOLA 1 CASTELPANTANO 0 ABRIOLA: Calzaretta, Bonavoglia, D'Elia, Larocca M., Palmieri (1' st Larocca V.), Luongo, Romano F., Telesca (20' st Sarli D.), Schettino, Romano G. (30' st Petraglia), Caso. A disp.: Videtta, Augeri, Sarli G., Sarli M. All.: Ramaglia. CASTELPANTANO: Arleo, Gallo, Nolè, Zaccagnino (19' pt Mancusi), Colonnese, Minici, Sileo, Accetta, Maraglino (31' st Falce), Coiro, Gianfreda. A disp.: Paggi, Ragone, Vaccaro, Molfese. All.: Laurenzana. ARBITRO: Mastropietro di Moliterno. RETE: 34' st Petraglia. NOTE: giornata mite. E' stato osservato un minuto di silenzio, prima della partita, in memoria delle vittime dell'alluvione in Sicilia. Ammoniti: Bonavoglia, D'Elia, Schettino (A), Nolè, Coiro (CP). Spettatori: 25 circa. Angoli: 4-3 per il CastelPantano. Recupero: 3' pt, 5' st. ABRIOLA - L'Abriola di Gino Ramaglia non si ferma più. Punta dritto alla cima della classifica del campionato di Prima Categoria girone A. Contro il CastelPantano, ci è voluta un'invenzione del solito Petraglia, nel finale, per sbloccare la partita e centrare il secondo successo di seguito in sette giorni. Il bomber abriolano è partito inizialmente dalla panchina ed, appena è entrato in campo, ha scaraventato, di testa, la palla all'incrocio dei pali, alle spalle dell'incredulo Arleo. Fino a quel momento, la contesa era stata abbastanza equilibrata ed è bastato il colpo di un “genio” per indirizzare la

0 0

sfida in direzione di Abriola. Il team di Ramaglia, lo ricordiamo, è imbattuto in queste prime tre giornate di campionato (due affermazioni ed un pari) ed è a un passo dal primato in graduatoria. Per la cronaca, occorre rimarcare che il primo tempo è stato alquanto scialbo di emozioni. Non si sono intraviste grandi occasioni da gol. Segnaliamo soltanto un colpo di testa pignolese ad opera di Maraglino, diventato facile preda dell'attento Calzaretta (37'). La ripresa è decisamente più vivace. In avvio, dopo un rapido scambio tra Luongo e Schettino, la palla arriva tra i piedi di Caso, che conclude sul fondo (1'). L'Abriola insiste

con Telesca che innesca la testa di Schettino nell'area avversaria, ma è provvidenziale il salvataggio di Arleo (12'). Quando si fa avanti il CastelPantano, sono dolori per la retroguardia abriolana. Infatti, al 13', Sileo centra il palo liberissimo di colpire in area, poi sbroglia la difesa di casa. Al 21' la compagine locale sfiora il vantaggio con Schettino su punizione, ma nulla da fare. Schettino ci prova davvero in tutti i modi a sbloccare il risultato. Al 28' riceve palla da La- Gino Ramaglia rocca V. e la spedisce di poco a lato. Dopo la mezzora, Petra- stro (34'). E l'Abriola vola in alglia mette tutti d'accordo, si- to. glando il gol-vittoria, su preciDonato Pavese so assist di Caso dall'out sinisport@luedi.it

ROCCANOVA - Tarda ancora ad arrivare la prima vittoria della Polisportiva Roccanova. In una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre la squadra di Mister Infantino impatta ancora contro la traversa e oltre alle tante occasioni avute, pesa nella partita il rigore calciato fuori da Bianculli al 82esimo. E' il Pomarico che si fa vivo dalle parti di Bellitto con i sempre pericolosi Nasca e D'adamo ma Rocco e De Risi riescono a controllare senza troppi timori. La prima vera palla gol della partita capita sui piedi di Mobilio che al 19' servito da Esposito incrocia ottimamente il tiro dalla sinistra ma la conclusione fa la barba al palo. Passano cinque minuti, Esposito esplode il destro dai 20 metri, la palla termina sulla traversa e sulla ribattuta è ancora Mobilio a calciare a lato. Le ripartenze degli ospiti sono sempre pericolose e al 32' è Bianculli ad evitare il tiro a colpo sicuro di D'Adamo. Sul finire del tempo è il portiere ospite Marino che evita il gol a De risi e sull'azione successiva è bravo ad uscire con i pugni. Il secondo tempo vede il Pomarico sugli scudi, al 58' è Pesce a servire Esposito che semina Lupo e sul tiro a colpo sicuro Marino si supera tra l'incredulità generale. Con l'innesto di Arleo il centrocampo roccanovese risulta essere piu ordinato, e all 82esimo dopo un'azione ben manovrata l'arbitro concede il rigore al Roccanova per il tocco di mani di Laterza in area. Sul dischetto Bianculli spiazza il portiere ma la sfera termina al lato. Inutili gli attacchi arrembanti finali della squadra di casa con Torresi e Esposito, la partita termina 0-0. Ancora mal di gol per il Roccanova che ha mostrato buon gioco nonostante le troppe assenze. Mister Infantino a fine gara è soddisfatto della gara giocata dai suoi: "Abbiamo sprecato troppo ma la squadra mi è piaciuta, prima o poi arriveranno i risultati". Buon punto per il Pomarico che ha mostrato di essere squadra di categoria, ottima condizione fisica e buone trame di gioco. Due squadre che diranno sicuramente la loro e lotteranno per posizioni di classifica nobili. Ma che per il momento si devono accontentare di questo pareggio. Vincenzo Nubile sport@luedi.it

Seconda Categoria Battuta la Fratelli Cafaro grazie a Ponzio, Ciancio e Marino

Allo Sporting il derby di Francavilla SP.FRANCAVILLA FRATELLICAFARO

3 1

SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Accattato, Ciancio, Sarubbi; Ponzio, Marcelli, Ricciardi (Carlomagno); Strazza (Bartolomeo), Marino, Lista, Ciancia. A disp: Santamaria, Chiurazzi, Roseti, Franchino, Di Sario. All. Antonio Amatucci FRATELLI CAFARO FRANCAVILLA: Sarubbi, Pangaro, De Lorenzo (Fanelli); Marziale, Fittipaldi, Sarubbi G.; Ciminelli, Maurella (Cafaro), Salvo, Stalfieri, Costanza. A disp: Di Nubila, Cafaro II, Ciancia, Fanelli P., Captano. All. Gaetano Marziale ARBITRO: Favale di Bernalda RETI: 25’ pt Ponzio, 33’ t Salvo, 15’ st Ciancio, 44’ st Marino. SENISE - Prima di campionato e pri-

mo derby in assoluto nel campionato di seconda categoria, tra lo Sporting e la Fratelli Cafaro di Francavilla che però giocano a Senise per la indisponibilità del campo comunale, dov'era impegnata la Fc, squadra che milita nella quarta serie. C'è un clima disteso e tanta sportività in campo, tra giocatori, dirigenti e tifosi sugli spalti che altro non chiedono se non di assistere ad una bella gara. Cosa che si è poi verificata tuttosommato. A prevalere infatti, la prestanza fisica, lo strapotere dello Sporting che mostra i muscoli sotto ogni punto di vista. Più leggere anche se forse più tecnica la squadra avversaria che però pur impegnandosi allo spasimo alla fine dovrà soccombere. Eppure era andata in gol già dopo tre minuti con Salvo che aveva preso il tempo al portiere ma l'arbitro ha annullato fischiando un fallo proprio sull'estre-

mo difensore. Con tanti dubbi da parte di tutti. Anche lo Sporting, forse era andato in rete al 28' ma il pallone essendo stato rinviato al volo, dalla linea o poco dentro, l'arbitro ha optato per l'annullamento. E pure in questo caso, sono rimasti tantissimi dubbi. Per l'impegno e la corretteza in campo, la gara valeva il pareggio. La rete intanto l'aveva segnata Ponzio, anticipando di testa il portiere e raccogliendo l'altro colpo di testa del compagno Ricciardi. Uno a zero per la squadra di Egidio Marino che tramutava in oro i palloni che toccava. Pareggio al 33', altro colpo di testa questa volta di Salvo ancora ad anticipare il portiere avversario. Al 40' ottima iniziativa di Strazza che però poi non riceve tempestivamente e preciso lo scambio da parte del compagno. Nella ripresa, i due allenatori, cercano di mischiare le carte e tro-

vare nuove soluzioni con cambi da una parte e dall'altra. Al 60', la seconda rete per lo Sporting ad opera di Ciancio che raccoglie un invito delizioso di Egidio Marino ed insacca solo davanti al portiere. Ancora Marino decisivo, si regala anche il gol personale qualche attimo al fischio di chiusura, su ficcante punizione da sinistra. Gianni Costantino sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

44 Sport


Risultati e classifica A. Genzano-S. Melfi

4-1

Garnet Bella-F. Scalera

0-1

Palazzo-S. Vaglio

Rinv.

0

0

4

1

1

1

0

0

4

1

0

0

0

0

0

0

3

1

0

0

2

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

2

0

2 +2

S. FELE

3

1

1

0

0

2

0

1

1

0

0

2

0

0

0

0

0

0

0

2

F. SCALERA

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

S. Fele-Lavello

2-0

S. NICOLA

1

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

2

2

0

0

RUOTI

1

1

0

1

0

2

2

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

0

-2

GINESTRAC.

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

PALAZZO

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

S. VAGLIO

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

GARNET BELLA

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

LAVELLO

0

1

0

0

1

0

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

2

-2 -1

RAPOLLA

0

1

0

0

1

0

2

1

0

0

1

0

2

0

0

0

0

0

0

-2 -3

S. MELFI

0

1

0

0

1

1

4

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

4

-3 -1

2ª giornata 18/10/09 ore 15.30

2 0

3

1

1

0

0

3

0

1

1

0

0

3

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0

0

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0

3

STIGLIANO

3

1

1

0

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4

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0

0

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0

1

1

0

0

4

3

1 +2

0

A. BALVANO

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

P.S.CECILIA

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

A. ALBANO

1

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

PROGETTO TITO

1

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

ANZI

1

1

0

1

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-2

MARSICO

1

1

0

1

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-2

LAURENZANA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

S. ANGELO

0

1

0

0

1

3

4

1

0

0

1

3

4

0

0

0

0

0

0

-1 -3

S. PICERNO

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

PIETRAPERTOSA

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

VIETRI

0

1

0

0

1

0

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

3

-3 -1

Sanseverin.-Rotunda M. 4-1 V.R. Episcopia-Sarconi

Prossimo turno

3-1

2ª giornata 18/10/09 ore 15.30

Castelluccio-Sanseverin. F.lli Cafaro-Nemus Rotunda M.-V.R. Episcopia S. Chiaromonte-Castelsarac. S.M. d Agri-O.L. Maratea Sarconi-S. Francavilla

3-0

Anzi-Progetto Tito

0-0

Marsico-A. Albano

0-0

P.S.Cecilia-S. Picerno

1-0

3-4

Riposa: Laurenzana

Prossimo turno

2ª giornata 18/10/09 ore 15.30

A. Albano-S. Angelo A. Balvano-P.S.Cecilia Laurenzana-Marsico S. Picerno-Anzi Stigliano-Accettura GC Vietri-Pietrapertosa Riposa: Progetto Tito

0-0

S. Francavilla-F.lli Cafaro 3-1

Accettura GC-Vietri

S. Angelo-Stigliano

Castelsarac.-Castelluccio 1-1

O.Maratea-Chiaromonte 1-1

giornata

Pietrapertosa-A. Balvano 0-1

Risultati e classifica Nemus-S.M. d’Agri

0

Risultati e classifica ACCETTURA GC

giornata

0

2-2

Il San Fele si sbarazza del Lavello con Pittaro

SAN FELE - I padroni di casa si aggiudicano l'intera posta in palio giocando di rimessa ed arginando gli assalti lavellesi che per buona parte della prima frazione di gioco sono stati incessanti ed asfissianti. Dalla loro il Lavello può solo recriminare nella poca fortuna avuta e nel non sapere sfruttare determinate occasioni che potevano chiudere il match a loro favore. Al 1' Colonna per i rossi lavellesi colpiva dalla distanza l'incrocio dei pali. E i tentativi successivi dei vari Caprioli, Foscolo e Latorraca per gli ospiti risultavano infruttuosi, mentre al 38' i locali vanno in vantaggio con un tiro da fuori area di Pittaro che centra la traversa e rimbalza sul portiere Di Noia infilandosi in rete. La ripresa vede i lavellesi ancora in avanti per recuperare il risultato e Tudisco al 25' sfiora il palo, ma al 36' Pittaro raddoppia per i suoi ed è 2 a 0. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

1

1

Ruoti-S. Nicola

F. Scalera-A. Genzano Foggiano-Ruoti Lavello-Rapolla S. Melfi-S. Fele S. Nicola-Palazzo S. Vaglio-Ginestrac. Riposa: Garnet Bella

ASD SAN FELE: Carnevale, Ferrara C., Del Monte (44' st. Sperduto), Carlucci, D'Angelo, Stia (40' st. Bencivenga), Romaniello N., Di Giacomo, Pittaro, Della Mura (31' st. Romaniello M.), Tomasulo. A disp. Ferrara F. All. Traficante. USD LAVELLO: Di Noia, Iacoviello, Natale, Carretta, Volonnino, Damiano, D'Alfonso (5' st. Tudisco), Latorraca, Caprioli, Foscolo, Colonna (30' st. Catarinella). All. Fierro, Pinnetti, Costantino, Bruno, Damiani. All. Mastrullo. ARBITRO: Pistritu di Potenza. RETI: 38' pt e 36' st Pittaro. NOTE: 150 spettatori circa. Terreno in terra battuta. Ammoniti: Tomasulo per il San fele e Di Noia, Natale, Damiano, Latorraca, Colonna per il Lavello. Angoli: 4-2 per il Lavello. Recuperi: 1' pt e 4' st.

1

3

0-2

Prossimo turno

SANFELE LAVELLO

3

FOGGIANO Rapolla-Foggiano

Riposa: Ginestrac.

Doppietta del bomber

A. GENZANO

SANSEVERIN.

3

1

1

0

0

4

1

1

1

0

0

4

1

0

0

0

0

0

0

3

0

S. FRANCAVILLA

3

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1

0

0

3

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1

0

0

3

1

0

0

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0

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0

2

0

V.R. EPISCOPIA

3

1

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0

3

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0

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0

2

0

CASTELLUCCIO

1

1

0

1

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1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

S. CHIAROMONTE

1

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0

1

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1

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0

0

0

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0

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1

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CASTELSARAC.

1

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1

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O.L. MARATEA

1

1

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1

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-2

S.M. D AGRI

1

1

0

1

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0

0

0

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0

0

0

1

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0

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0

NEMUS

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0

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-2

F.LLI CAFARO

0

1

0

0

1

1

3

0

0

0

0

0

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0

0

1

1

3

-2 -1

SARCONI

0

1

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0

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1

3

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1

3

-2 -1

ROTUNDA M.

0

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1

1

4

0

0

0

0

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1

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4

-3 -1

giornata

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

A Dilettanti Matera in affanno per tre quarti, poi il cambio di passo

La Bawer soffre ma vince Provenzano e Gergati ribaltano il match con Ruvo in 12 minuti BAWERMATERA RUVO

66 56

le PAGELLE AMADORI (NE) -

BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 11, Gergati 8, Provenzano 19, Longobardi 7, Lovatti 3, Maestrello 4, Hassan, Grappasonni 8, Candido 6. All. Corà RUVO: De Falco 3, Zambon 4, Antonicelli ne, Bonfiglio 16, Bossini 9, Cazzolato 6, Zampolli 6, Delli Carri 3, Simeoli, Zerini 9. All. Cadeo ARBITRI: Scudiero di Milano e Bianchini di Firenze PARZIALI: 13-23, 31-42, 48-51, 66-56 NOTE: Spettatori 1500 circa con rappresentanza di tifosi pugliesi. Fallo antisportivo nel primo quarto a Delli Carri, nel terzo quarto a Cazzolato. Fallo tecnico nel terzo quarto a Grappasonni. Uscito per 5 falli Maestrello. Tiri liberi Matera 14/17, Ruvo 11/14 VITTORIA sofferta per la Bawer Matera che strappa con i denti i due punti ad un buon Ruvo di Puglia al termine di una partita che i padroni di casa hanno giocato per lunghi tratti di rincorsa. Poche le azioni spettacolari e molti gli errori nelle conclusioni, Ruvo riesce a far bene il proprio gioco per almeno due quarti, tiene duro nel terzo e poi crolla letteralmente nell’ultimo subendo un parziale di 24-5 negli ultimi dodici minuti di gioco (dal 42-51 del 28’ al 66-56 finale per Matera). La sintesi della partita è tutta qui, con la Bawer che perfeziona la difesa alla distanza e trova, soprattutto, i punti di un Provenzano super e di un buon Gergati, autore di alcune preziosissime intuizioni e che combatte su tutti i palloni. Con questi elementi ed una maggiore esperienza e versatilità nel gioco, la Bawer riesce ad avere la meglio su un avversario implacabile quando riesce ad imporre il proprio ritmo, a tratti forsennato. Ma più umano quando si tratta di inventare canestri a difesa schierata e con le squadre avversarie già pronte. Matera comunque in tutto questo non è nella sua giornata migliore e si vede, la pausa forzata per il rinvio del match con Barcel-

GILARDI (6,5) - Va a sprazzi ma riesce con un parziale di cinque a zero a reagire nel secondo quarto al momento più difficile della Bawer. Non trova la necessaria continuità ma risulta importante per uscire fuori dalle difficoltà della sfida. GERGATI (7) - Partita in crescendo con un finale ad alti livelli per intensità di gioco e motivazioni. Appare caricato a molla, difende e attacca riuscendo a trovare un paio di soluzioni, fondamentali, a canestro con relativo fallo del difensore. Riesce a trovare quelle incursioni che in altre occasioni gli mancano per un pizzico di incertezza di troppo.

Stefano Provenzano, migliore in campo del Matera (foto Videouno)

lona ha fatto perdere brillantezza ai padroni di casa che trovano un Maestrello in giornata storta ed un Longobardi tangibilmente non al meglio della propria condizione. Corà prova a cambiare le carte soprattutto in difesa ma la squadra non risponde, è disattenta, perde troppi rimbalzi difensivi e concede molto al Ruvo. Per fortuna che i pugliesi non hanno la capacità di chiudere la sfida quando potrebbero e Matera è poi bravo a riaprirla nel finale. Ma andiamo in cronaca. L’avvio è nel segno di Maestrello che realizzerà l’unico canestro dal campo della sua partita, Matera va 5-2 ma la risposta di Ruvo è immediata. I pugliesi ribaltano la situazione in un battibaleno e vanno sul 5-12 al 4’ minuto, poi gestiscono il vantaggio con un Bonfiglio ispirato, un buon Cazzolato ed un Zerini che si fa valere. Allo scadere sono dieci le lunghezze di vantaggio per Ruvo sul 13-23, gli ospiti insistono e arrivano al massimo vantaggio sul 16-29 del 12’. La Bawer

è in grossa difficoltà, prova a reagire ma continua a sbagliare e Bonfiglio e Zerini la puniscono. Al riposo si va sul 31-42 con Matera in ombra ed un buon Ruvo. Nel terzo quarto la musica cambia, Matera continua a sbagliare ma prova il recupero e Ruvo vede restringersi di molto il canestro. A metà frazione è 38-44 ma la Bawer non si fa sotto, Ruvo sembra gestire fino al 42-51 del 28’. Qui la partita cambia, ci sono sei punti consecutivi di Matera con Gergati e Provenzano che riportano la Bawer sul 48-51 a fine terzo quarto. L’ultima frazione è ancora nel segno di Gergati e Provenzano, al 33’ è 52-51 proprio con Gergati. Poi sono due triple di Provenzano ad annientare il Ruvo e mettere al 38’ sul 62-55 la parola fine sulla partita. Matera può sorridere, il successo è arrivato davanti ad un buon Ruvo, in futuro però bisognerà avere altra tempra contro avversari di spessore ed esperienza superiore. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

l’INTERVISTA

Corà nell’intervallo trova le contromosse

«La crescita della difesa è stata la chiave del match» LA BAWER lascia il parquet tra gli applausi del pubblico materano dopo una rincorsa conclusasi vittoriosamente contro un Ruvo che per tre quarti di gara è stata sempre in vantaggio. Dopo la pausa negli spogliatoi è scattato un qualcosa, che ha trasformato i giocatori raggiungendo così la seconda vittoria consecutiva in casa. Uno dei protagonisti di questa gara è stato Provenzano con i suoi 19 punti. Un inizio come il diesel, primi due quarti per utili a scaldarsi e poi Matera è venuto fuori. «Si, diciamo che abbiamo avuto un inizio al rallentatore, in difesa troppo macchinosi e loro facevano girare benissimo la palla tirando da tre. Poi grazie al coach che ci ha spronati nell'intervallo abbiamo cominciato a difendere e cominciato a segnare ». Migliore in campo, 19 punti, e due bombe che hanno affossato il Ruvo, è stato lui il vero e proprio killer della serata. «No, questo è avvenuto grazie alla squadra che mi ha fatto lavorare bene uscendo dai blocchi ed io sono stato pronto a segnare, quindi il merito è di tutti, poi il fattore campo è molto importante, dobbiamo solo fare qualche vittoria fuori e lasciare il nostro campo inviolato ». Infatti ora l'incognita è la prestazione fuori le mura amiche. « Questo è vero, ma è importante non cominciare le gare come questa sera altrimenti sarà difficile recuperare in campi come Barcellona, Trapani ed altri ».

Un altro protagonista della gara è stato Francesco Gergati che esordisce parlando della prestazione della squadra. « Siamo partiti sotto tono, dobbiamo fare meglio. Siamo una squadra più esperta mentre loro sono giovani e noi abbiamo fatto valere l'esperienza ed il fattore campo. La partita è stata vinta difendendo, sia a zona che a uomo e poi sia io che Provenzano, siamo riusciti a centrare il bersaglio, una volta che passiamo avanti è difficile recuperarci». Arriva anche il momento per i due coach, il primo a parlare è Cadeo allenatore del Ruvo « Abbiamo iniziato giocando una buona pallacanestro per lunghi tratti di gara, poi la gara è diventata più maschia, più dura e lì Matera ha avuto il sopravento. Lapercentuale per noi siè abbassata di molto, l'errore è stato prima nella costruzione del gioco, abbiamo abusato nel palleggio ma queste sono le nostre caratteristiche ». Chiudiamo con mister Corà. Dopo l'intervallo,èscesauna squadracambiata,cosahadetto ai suoi ragazzi. « Loro sapevano cosa dovevano fare, stavamo pagando una serie di circostanze visto che in settimana non si è allenato Longobardi, certe sicurezze mancavano, partita difficilissima con un Ruvo che fa una bellissima pallacanestro, noi abbiamo aumentato il tono difensivo, con loro che hanno fatto solo 14 punti e questa è stata la chiave dell'incontro ». Vincenzo Bochicchio

PROVENZANO (7,5) - E’ il match winner della sfida, si comincia a vedere già in avvio di terza frazione quando prova a suonare la carica ai compagni e propiziare il recupero di Matera. L’avvio, dopo l’intervallo, è con un 5-0 griffato che lo mette in grandissima evidenza. Poi gli ultimi minuti quando prende le responsabilità e i tiri più pesanti conducendo Matera ad una vittoria che in quel frangente può sembrare per molti versi insperata. LONGOBARDI (6) - Non è al meglio della forma e si vede, prova a lottare con il solito accanimento sotto i tabelloni, non riesce a pungere come dovrebbe ma comunque si batte LOVATTI (6) - Una tripla in un momento importante e tanta buona volontà nella sua partita MAESTRELLO (5) - Non è in una giornata positiva, condizionato probabilmente dai due falli fischiati nel primo quarto di gioco. Disputa un match al di sotto delle proprie possibilità con soli 4 punti, un canestro dal campo ed una prova molto poco esaltante. Alla fine trova anche modo per fare un fallo, inutile, che gli costa l’uscita per falli.

La grinta di Francesco Gergati

HASSAN (6) - Pochi minuti in campo e solo qualche pallone toccato. Non incide sulla partita GRAPPASONNI (5,5) - Non sembra molto presente, soprattutto in avvio. Distratto, soffre le incursioni ed i tagli repentini del Ruvo. Prova ad uscire alla distanza anche se commette molti errori ed un’ingenuità, cioè un fallo tecnico, che un uomo della sua esperienza non può commettere in un momento fondamentale della sfida. CANDIDO (5,5) - Va a sprazzi, buone incursioni, anche in attacco ma poca continuità nelle giocate. CORÀ (6) - Sotto il profilo della brillantezza e dell’organizzazione il suo Matera è piaciuto meno rispetto alla prima di campionato, molti errori in attacco e in difesa ed una squadra spesso distratta e sbadata. A suo merito va comunque, il non trascurabile particolare di aver portato a casa due punti preziosissimi contro un avversario comunque scorbutico. p.quarto@luedi.it

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46 Sport


A Dilettanti Il diesse Blasone: «Sarebbe folle mandarlo via, non è in discussione»

«Paternoster non si tocca» La Publisys conferma di avere enormi problemi a far canestro IL TABELLINO LIOMATIC PERUGIA PUBLISYS POTENZA

87 63

LIOMATIC PERUGIA: Caroldi 6, Pazzi 17, Raschi 11, Poltroneri 24, Bonamente 13, Chiatti 2, Grilli 7, Urbini, Defant 3, Tessitori 6. All. Maurizio Buscaglia. PUBLISYS POTENZA: Fazio, Silvestrini, Ruggeri 14, De Bartolo 6, Carrichiello 10, Antrops 12 , Maioli 13 , Santamaria n.e. Vetrone 8, Rato. All. Antonio Paternoster. ARBITRI: Gaudino di Nocera Inferiore e Capurro di Reggio Calabria. PARZIALI: 23-21, 43-34, 68-49, 87-63. NOTE: Spettatori 1500 circa. Uscito per cinque falli Defant. Tiri liberi Perugia: 7/9 tiri da due 29/49, tiri da tre 8/17. Tiri liberi Potenza: 19/19, tiri da due 10/27, tiri da tre 8/19. PRIMO quarto in equilibrio per la Publisys che rincorre nel secondo e crolla letteralmente nel terzo, rimediando alla fine ventiquattro punti di scarto. Paternoster in allenamento mentre è a colloquio con Maioli

“LA PANCHINA di Paternoster non traballa, anzi abbiamo massima fiducia nel lavoro del nostro allenatore”. E' il pensiero di Valentino Blasone, direttore sportivo della Publisys Potenza nel day after della pesante sconfitta patita al Palasport Evangelisti contro la Liomatic Perugia. Dunque Antonio Paternoster non si tocca e, anzi, la società punta nel giro di due giorni a valutare altre alternative, ivi compresa la possibilità di allargare il roster a disposizione del coach potentino. Al momento le voci che danno per vicino Francesco Ponticello non trovano alcuna conferma. La sconfitta pesante nelle forme e nei contenuti rimediata dai lucani a Perugia ha fatto però scattare il primo, serio campanello d'allarme. L'87 a 63 incassato da Ernesto Carrichiello e compagni contro i grifoni aumenta in un momento molto delicato le paure della società. La squadra gioca male, da tre non riesce ad esprimersi come dovrebbe, in attacco segna con il contagocce e in difesa non c'è quel rendimento che serve per dare continuità al gioco potentino. Ragioni che faranno riflettere i dirigenti, di ritorno dall'Umbria nelle prossime ore. La scoppola rimediata contro il quintetto di coach Buscaglia è troppo duro per essere metabolizzato in fretta e richiederà un esame accurato della situazione nelle prossime ore per cercare di capire come risolvere i problemi che in questo momento condizionano i risultati della Publisys, chiamata a sbloccarsi nel prossimo match casalingo contro Palestrina. Valentino Blasone, analizza il match con toni duri e polemici affermando: «Abbiamo enormi problemi nel far canestro. Non è colpa di Paternoster se non segnamo ma della squadra che stenta a decollare in fase realizzativa. Il tecnico non si tocca, sarebbe folle farlo adesso. Antonio è una nostra scommessa». Il dirigente bianconero è duro nei confronti dei ragazzi di Paternoster: «Segnamo sessanta punti a partita, troppo pochi per una squa dra allestita con altre ambizioni. Incontreremo la squadra

in settimana, durante una riunione alla quale parteciperà anche il nostro coach Paternoster. Nessuno di noi ha mai messo in discussione la figura di Antonio». La società continuerà ad avere fiducia in Paternoster, anche se non sono

Il diesse Valentino Blasone

escluse novità sostanziali. Finora in tanti hanno deluso, la pessima prestazione di Perugia, soprattutto sul versante caratteriale è stata un boccone amaro per tutto l'ambiente potentino che punta a dare linfa alle ambizioni della Publisys. La partita di Perugia è sta-

ta negativa, in difesa sono stati tanti gli errori, in attacco la formazione lucana ha segnato davvero pochino. Non è bastato il solito Massimo Ruggeri a salvare una baracca davvero in crisi d'identità e di gioco. In cabina di regia qualco-

sa non quadra, la formazione potentina è lenta nel proporre trame di gioco decenti. Nelle prossime ore il summit società-squadra farà emergere fatti nuovi. I dirigenti sono molto attenti nel guardarsi intorno e non hanno nessuna voglia di

commettere errori, che potrebbero risultare fatali. Le prossime ore saranno calde e decisive per il futuro della squadra. Paternoster resta in panchina, i problemi sembrano altri… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Donne La vittoria nell’anticipo di Latina convince il coach Guerriero

Basilia in crescita e avanti senza intoppi CONTINUA spedita e senza intoppi la marcia della Basilia in questo inizio di stagione. Che vede ancora imbattuta, tra amichevoli e primi impegni ufficiali in campionato, la truppa di coach Marco Guerriero. Da Latina, venerdì sera, Aurigemma e compagne sono rientrate con due punti davvero preziosi. Soprattutto perché ottenuti contro un'avversaria che in casa si è confermata arcigna e difficile da domare. «Non sarà semplice per nessuno passare sul loro campo. Per questo siamo molto soddisfatti della prestazione e del successo della squadra, fondamentale in prospettiva futura», ha sottolineato Guerriero. Che aveva annunciato le difficoltà che il Latina avrebbe potuto proporre alla Basilia: «Come nelle attese, ci siamo trovati di fronte una squadra giovane e che fa della cor-

sa e dell'agonismo le sue doti principali. Le ragazze però hanno saputo interpretare molto bene la gara fin dall'inizio, riuscendo poi a venire fuori in modo evidente tra secondo e terzo quarto, e con un gioco che mi ha soddisfatto in pieno». E in effetti era proprio l'eccellente ritorno sul parquet dopo l'intervallo lungo a propiziare l'allungo delle rossoblù potentine, che in avvio di terzo periodo aumentavano l'intensità e allungavano il passo fino ad accumulare un margine di quindici punti. Decisivo per portare a casa il risultato, nonostante l'estremo tentativo di rientro delle laziali, facilitato in effetti da una conduzione arbitrale che lasciava un po' a desiderare. E che in qualche modo rischiava di riportare in partita proprio nel momento clou il Latina. «Alla fine i due direttori di gara

hanno concesso troppo al Latina, che l'ha messa sul piano prettamente fisico. Ma ciò nonostante il mio gruppo ha saputo stringere i denti, portando fino in fondo un risultato prezioso». Che permette a coach Guerriero di guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti che attendono la formazione potentina nelle prossime settimane: «A cominciare dal match col Brindisi (primo dei due impegni interni consecutivi), che per noi rappresenterà una vera e propria prova del nove». Da quel momento in poi si capirà se davvero la Basilia ha trovato quella quadratura complessiva di squadra dimostrata in questa fase di avvio della stagione e che l’ha portata a raccogliere soddisfazioni importanti come l’ultima nella trasferta di Latina. Luca Carlone sport@luedi.it

Il coach Guerriero

Prima amarezza per il Ctr La Cascina Ko col Savoia negli ultimi 40 secondi SAVOIA CTR SENISE

73 67

BASKET SAVOIA: Festa, Iodice 9, Carrozzo 18, Di Luise 4, Pagano 4, Di Maria 15, Campanile 15, Santoro n.e. Canfora 1, Pollinaro 7. All. Castaldo. CTR LA CASCINA SENISE: Pernice, Le Rose n.e. Durante n.e., Visceglia 4, Kreibner 11, Palazzo 22, Galindez 15, Daran n.e. Genovese, Femminini 15. All. Michele Di Gioia. ARBITRI: Rinaldi di San Nicola La Strada e Palmieri di Caserta. PARZIALI: 20-11, 40-26, 59-52, 73-67. NOTE: Spettatori 150 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Fallo tecnico al coach Castaldo. SCONFITTA esterna per il Ctr Pallacanestro Senise

nella terza giornata del campionato maschile di serie C/2 di basket. La compagine di Michele Di Gioia si arrende al Savoia al termine di una partita condotta con una certa autorità dai padroni di casa. I sinnici hanno infatti commesso tanti errori in attacco durante i primi due quarti, spianando la strada ai padroni di casa, abili a sfruttare gli errori di mira dei cecchini lucani. Il Ctr Senise ha dovuto fare a meno, proprio in extremis di Durante, infortunatosi proprio nelle fasi del riscaldamento e inutilizzabile da Di Gioia nel corso del match. La reazione dei sinnici è stata evidente nel terzo e quarto periodo, quando il Ctr ha potuto recuperare il gap, grazie alla difesa attenta e ad una maggiore

precisione al tiro, elemento caratterizzante in negativo per i giocatori di Di Gioia nel corso della prima fase di gara. La squadra lucana, grazie ai canestri di Palazzo, Femminini e Galindez ha agguantato a quaranta secondi dal termine i campani sul punteggio di parità. In quel momento la gara era tutta da giocare. Poi alcune decisioni arbitrali avverse ai ragazzi del presidente Mario Totaro, vedi due presunti falli in attacco e un'infrazione di passi avrebbero penalizzato il team lucano, costretto a subire sei punti proprio nelle battute decisive del match. Senise perde ma recrimina contro la direzione di gara dei signori Rinaldi di San Nicola La Strada e Palmieri di Caserta. f.menonna@luedi.it

Il tecnico Michele Di Gioia e la guardia Palazzo

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Sport 47

Lunedì 12 ottobre 2009


Lunedì 12 ottobre 2009

A Dilettanti Percentuali bassissime in attacco, non basta il solito Corvo

Una Corporelle sciupona Troppe occasioni perse e palle gettate, Corato è più concreto CORPORELLE CORATO

59 64

CENTRE CORPORELLE: Saccoccio 13, Marino 3, Tombolini 4, Serino 8, Viggiano, Corvo 23, Ginefra, Blardone, Marchese ne, Nocioni 8. All.Schiavi CORATO: Stella 18, Graziani 12, Cozzali 2, Grimaldi 3, Trionfo, Pelliccione 6, Lorenzetti 7, Kavaric 8, Mariani 8, Castro ne. All. Meneguzzo ARBITRI: Perrone e Castaldo di Napoli PARZIALI: 14-15, 31-33; 4544, 59-64 NOTE: Spettatori: 600 con un centinaio da Corato Usciti per 5 falli: Lorenzetti e Mariani(Corato) Nocioni( Corporelle) STA diventando, purtroppo, una costante della Corporelle. Grande difesa e meccanismi di marcatura quasi perfetti e al contrario una infinità di palloni sprecati in attacco. Cosi si spiega la sconfitta con il Corato. Indubbiamente una signora squadra, autoritaria molto brava a difendere, dinamica e con elementi, uno per tutti, il play Stella con un bagaglio tecnico molto elevato. Ma non traggano in inganno i 5 punti di scarto del risultato finale. Perché la partita, ad eccezione dell'ultimo minuto e mezzo, è vissuta costantemente sul filo dell'equilibrio quasi perfetto senza che nessuna delle due formazioni riuscisse ad allungare cospi-

Pino Corvo

cuamente i piccoli vantaggi che si creavano ora sull'uno, ora sull'altro fronte. Dal punto di vista dell'intensità e della combattività è stata davvero un incontro molto godibile perche Corporelle e Corato hanno davvero dato fondo a tutte le energie per prevalere. Ma alla fine, aldilà dell'indubbio valore dei pugliesi, nel clan potentino c'è molto rammarico per l'esito negativo del match. Perché di una cosa siamo convinti e lo saranno certamente anche i dirigenti ed i giocatori potentini: è stata un'occasione persa perché la gara si poteva concludere in maniera diversa. Probabilmente la differenza, molto minima tra vittoria e sconfitta, l'hanno fatta gli errori in attacco della Corporelle che sono stati davvero tanti e molte volte anche gratuiti, nel sen-

so che non sono state causate dall'asfissiante marcatura degli ospiti. A conferma della nostra analisi basta citare un paio di dati che si riferiscono al primo e al quarto periodo. In cinque minuti e ventidue secondi di gioco del primo quarto la Corporelle ha segnato la miseria di 3 punti buttando alle ortiche la bellezza di dieci possessi consecutivi senza mettere il pallone nella retina. E nell'ultimo periodo in otto minuti la squadra di Schiavi ha segnato solamente 6 punti. E con queste percentuali di realizzazione sarebbe stato un miracolo ottenere la vittoria. Miracolo che hanno fatto invece Stella e compagni più lucidi ed un tantino più fortunati dei lucani al tiro. Molto meglio il comportamento della Corporelle nel secondo e nel terzo periodo dove la squadra trascinata da Corvo, miglior realizzatore della serata con 23 punti è rimasta attaccata alla partita. Ed anche psicologicamente sembrava che l'Invicta fosse in grado di avere alla fine la meglio sullo squadrone pugliese, che era alla portata dei lucani. Come ha detto Schiavi al termine dell'incontro, bisognerà lavorare ancora per cercare di eliminare le disfunzioni in attacco cercando soluzioni diverse per cambiare l'esito degli incontri. Ed anche sperando che una grossa mano arrivi dalle qualità di Di Pierro che in settimana firmerà con la Corporelle. Rocco Sabatella

Spogliatoio L’analisi di Schiavi B Dilettanti La stanchezza per la lunga rincorsa pagata a caro prezzo

«Bisogna affidarsi di più ai lunghi» NON SI FANNO eccessivi drammi nel clan della Corporelle al termine della gara con il Corato, che ha sancito la seconda sconfitta consecutiva dei lucani dopo quella subita a Catania. Resta forse più di qualche rammarico per l'esito della partita alla quale la Corporelle è stata attaccata fino quasi alla sirena. Adesso si pensa ai rimedi da apportare alla squadra per il futuro e per invertire già da domenica prossima il trend negativo. Rimedi che arriveranno dal mercato con il taglio, già avvenuto, di Delli Carri e l'arrivo del play Vincenzo Di Pierro che potrà giocare a partire dalla gara di Reggio Calabria prevista per il primo novembre. Per le due prossime dovrà provvedere a cambiare qualcosa coach Schiavi che cosi analizza la gara con il Corato:”E' inutile negare che abbiamo collezionato un'altra serata con percentuali di realizzazioni molto basse. Allo stesso tempo non posso rimproverare nulla ai ragazzi che per carattere e combattività avrebbero meritato sicuramente la vittoria. Ancora una volta e di questo sono contento abbiamo lavorato davvero bene in difesa contro una squadra tosta e ben organizzata. Ma siamo stati poco lucidi in attacco dove abbiamo sbagliato anche tanto da sotto. E nonostante questo

avremmo avuto anche la possibilità di poter fare l'impresa. Nei momenti cruciali dell'incontro la fortuna ci ha girato le spalle perché le nostre conclusioni si sono spente sul ferro mentre in particolare una di Stella e una di Grimaldi, pur effettuate in maniera forzata hanno centrato il canestro. Non vuole essere un'attenuante ma solo la speranza che in futuro la dea bendata possa essere più benevola con noi. Adesso rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di trovare qualche soluzione. Soprattutto e qui mi assumo tutte le responsabilità per non averlo fatto prima, cercando di sfruttare alla meglio le qualità dei nostri lunghi. Che anche con il Corato avrebbero potuto fare volgere l'incontro a nostro favore visto che i pugliesi ci concedevano diversi centimetri. Da martedì dedicheremo grande attenzione per cercare sistemi di gioco attraverso i quali fare valere le doti fisiche dei vari Nocioni, Marino e Serino. Come qualcosa dovremo fare anche in sede di mercato per immettere nel nostro organico l'elemento più idoneo per risolvere i nostri problemi”. Schiavi non ha fatto nomi ma ha dato il suo placet incondizionato all'arrivo di Di Pierro del quale conosce molto bene le qualità per averlo allenato a Gragnano. r.s.

La Bbc si sveglia troppo tardi

Regala metà partita al Foggia poi rimonta ma cede nel finale BERNALDA FOGGIA

62 72

BBC BERNALDA: Favia, Bortone n.e., Gaeta 6, Basili 8, Benenati 2, Russo 22, Salvatore 14, Dolic, Marinelli 10, Bonafede n.e. All. Vandoni LIB. FOGGIA: Desiato 10, Magnani 7, Castori 11, Macchiarola, Marinelli L. 3, Pignalosa 4, Bruno 2, Toppino 14, Chirico 9, Marmugi 12. All. Legnetti ARBITRI: Rinaldi (SA) e Loscalzo (PZ) PARZIALI: 9-21, 27-44, 4848, 62-72 STAVOLTA alla BBC non è bastato il cuore, quel cuore che le ha consentito di risalire dal -17 del 20' al +6 del 35', ma che, proprio per le tante energie spese nello sforzo della durissima rimonta, si è annebbiato nel finale consentendo ai dauni di pareggiare e poi di vincere un match che sembrava ormai incredibilmente sfuggito dalle loro mani. La chiave di lettura della partita è tutta in quel primo tempo in cui il team di coach Vandoni è apparso totalmente assente dal parquet, incapace di contrastare bravi avversari che non sembravano trascendentali, e regalando loro per totale abulia un vantaggio che a pochi secondi dal riposo lungo era anche di 20 punti. I soli 9 punti realizzati nel quarto iniziale (roba da minibasket!) e i complessivi 27 nei primi due parziali stanno lì a dimostrare la pochezza della prestazione dei rossoblu per metà sfida. Tutti inguardabili i lucani, compresi i più esperti come Russo, nervoso dal fi-

schio d'inizio e troppo ostinato nel cercare soluzioni solitarie, e Gaeta completamente chiuso dai lunghi avversari sia in difesa che in attacco; gli altri, impacciati e come non mai confusionari. Nella pausa lunga sguardi increduli tra i sostenitori bernaldesi, e, anche se la Cestistica sta giocando troppo male per poter giocare peggio, ci sono poche speranze per il terzo quarto. Il terzo quarto, in realtà, tarda misteriosamente a cominciare per il mancato rientro sul parquet della coppia arbitrale, ma il mistero viene subito chiarito: l'arbitro potentino Loscalzo ha avuto un malore e per questo motivo non può riprendere la direzione di gara che da quel momento resta affidata al solo fischietto salernitano Rinaldi. I locali partono con piglio ben diverso da quello dei primi 20' e i risultati si vedono: lentamente ma inesorabilmente il vantaggio degli ospiti si assottiglia e in questo frangente salgono in cattedra capitan Russo, che finalmente diventa una spina nel fianco della difesa avversaria, e Salvatore che alla fine risulterà, insieme a Marinelli, il migliore dei suoi; ad un minuto dalla penultima sirena l'inseguimento viene coronato da successo e la bomba di Russo sancisce il 48-48 che chiude il quarto. Incredibile rimonta basata su una altrettanto incredibile difesa che ha concesso ai foggiani appena 4 punti in 10 minuti; il PalaCampagna è una bolgia e lo diventa ancora di più quando, in apertura del quarto decisivo, ancora Russo mette in retina il pallone del +2 per i rossoblu, decretando così il pri-

mo vantaggio bernaldese che si allunga addirittura fino al +6. Purtroppo le tossine accumulate nella lunga e dispendiosa rincorsa cominciano a farsi sentire mentre i foggiani, che sembravano cotti, recuperano le ultime energie e con due bombe di Castoro e Marmugi impattano per poi scappare nuovamente in avanti senza che stavolta i lucani abbiano la forza di contrastare gli avversari. La partita avrebbe avuto sicuramente un destino diverso se la BBC non avesse regalato metà partita agli avversari. Giovanni Palmieri

Salvatore del Bernalda

Intervista a Vandoni «Lavoriamo sulla testa» LA DELUSIONE sui volti bernaldesi al termine della gara è evidente, ma Vandoni non si sottrae alle domande e così spiega il match: «Abbiamo regalato due quarti e non ci può essere una logica quando si prendono 44 punti nei primi 20' e solo 28 negli altri; inizialmente abbiamo fatto delle scelte assolutamente prive di raziocinio e siamo stati inesistenti in difesa. Dobbiamo lavorare soprattutto sulla testa poiché non è possibile che una squadra cambi così radicalmente atteggiamento da un quarto all'altro, finendo la partita stanchi e carichi di falli per la fretta di recuperare; non c'è equilibrio, troppadisparità traladifesa delprimo tempoequella delsecondo, e poi non è concepibile che sul +6 commettiamo due clamorosi errori tattici andando a difendere sul lato forte, sbaglio che non si fa nemmeno nel minibasket, e permettendo due bombe proprio ai loro tiratori. Ripeto, dobbiamo lavorareancora moltosoprattuttosullatesta diquestiragazzi». Marinelli, uno dei pochi a salvarsi, aggiunge: “Abbiamo iniziato la partita come nel secondo quarto di Catanzaro, dimenticando tutto ciò che abbiamo fatto nella settimana; peccato perché ci siamo svegliati nel terzo quarto e avremmo potutovincere lagarase nonavessimocommessonel finalealcuni errori evitabilissimi sia in difesa che in attacco”. g.p.

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48 Sport


B2 Donne La Livi regge il confronto con le forti campane per due set

La Materman resta al palo Pronostico rispettato alla Caizzo: il Sarno passa facile e senza affanni LIVI SARNO

0 3

B2 Uomini Coppa Italia Lagonegro sconfitto a Paola

La Sidel sfiora il tie break

15-25, 20-25, 23-25

MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile 5, Petrone 8, Golluscio 3, Alexandrova 2, Benefico 19, Barbaro 4, Marchese (L), Rasola ne, Blanca ne, Nobile ne, Cillis ne, Stenta ne, Restaino (L2). All.: Petrone. SARNO: Capriotti 4, Torrisi 12, Salvati 6, Pereira 15, Amitrano 6, Santos 6, Castiello (L), Amati ne, Polito, Costantino ne, Palmieri ne. All.: Loparco. ARBITRI: La Gioia e Stefanelli. NOTE: Durata set: 23’, 26’ e 32’ per un totale di 1 ora e 21 minuti. Batt.vinc.: Livi 5, Sarno 7; b.s. Livi 1, Sarno 4. SI ARRENDE in tre set, ma a dispetto del punteggio non senza lottare e impensierire a più riprese il Sarno, la Materman Nusco Potenza. Anche il quarto turno del campionato ha visto così Pamela Petrone e compagne uscire dal campo senza punti. Ma al cospetto di un’avversaria che ha confermato alla Caizzo tutto il suo potenziale, e contro la quale pure la Livi - a parte un disastroso inizio che condizionava il primo set - ha giocato la sua onesta partita. L’inizio per la Materman, come

PAOLA SIDELLAGONEGRO

3 1

25-17, 25-16, 21-25, 29-27

Alcune ragazze della Materman Nusco Livi Potenza (foto Andrea Mattiacci)

detto, non era proprio di quelli che inducevano all’ottimismo: pronti via e il tabellone segnava 10-0 per le ospiti, che al di là dei loro meriti sfruttavano alla perfezione la difficoltà delle potentine nel mettere il primo pallone a terra. Il turno al servizio di Capriotti (anche due battute vincenti per lei) lanciava così subito il Sarno, che sul 14-1 capiva di aver già fatto suo il set. Eppure fin dalla seconda parte del parziale la Livi cominciava a tirare fuori la testa, e a reagire palla su palla facendo intendere di poter reggere l’urto delle pur forti salernitane. Manco a dirlo però, quando le rossoblù parevano essere defini-

tivamente entrate nel ritmo-partita, ecco l’altro inizio shock che condizionava anche l’andamento della seconda frazione: 6-1 e 10-3 per Pereira e socie, che con Torrisi arrivavano al 16-8 al tempo tecnico. Le lucane però avevano la forza per rifarsi sotto (19-20), facendo capire che le possibilità di giocarsela c’erano ancora tutte. Ma il controparziale del Sarno (51) portava la squadra di Loparco sul 2-0 nel conto dei set. Quindi un ultimo gioco, quello giocato meglio dalla Livi (avanti 14-6 e fino al 18-15), che deludeva però nello sprint finale le sue speranze di allungare la contesa. lu.ca.

GE.KI PAOLA: Lamberti, Malluzzo, Signorelli, Camossa, Veltri, Presta Libero Marano. All. Marano. SIDEL LAGONEGRO: Lopis, Cimino, Ruggiero, Vaiana, Manzolillo, Galante, Libero Crisco. All. Stigliano. ARBITRI: Travaglio di Cosenza e Di Centro di Reggio Calabria. NOTE: Durata sets: 22', 25', 20', 34'. LA SIDEL Lagonegro esce dalla Coppa Italia maschile di volley. Il sestetto del coach Stigliano perde a Paola contro la Ge.Ki per 3 sets a 1 e dice addio ai sogni di gloria. La gara è stata guidata dai calabresi che hanno legittimato il successo facendo leva sulla migliore organizzazione di gioco e sulla ricezione dei giorni migliori. I calabresi sono stati bravi a controllare le folate dei lucani, sospinti dal tandem Cimino-Lopis, autori di ventidue punti. Nei primi due sets il Paola ha chiuso agevolmente la pratica, al cospetto del Lagonegro, forse

troppo timoroso e privo di Ruggiero, e del palleggiatore Ferro che ha lasciato il sestetto lagonegrese. Ebbene entrambe le assenze hanno pesato e non poco nell'economia del gioco lagonegrese, favorendo i paolani che hanno vinto i primi sets per 25 a 17 e 25 a 16. Nel terzo set, si è registrata la reazione dei lucani che hanno fatto della ricezione e della voglia di lottare a muro le armi migliori per mettere in difficoltà il Paola, il parziale si è chiuso con il punteggio di 25 a 21 per i lucani. Nel quarto set è stata battaglia totale, con le due formazioni abili sotto rete e preparate alla lotta a muro. La frazione è stata combattuta, tanto da durare trentaquattro interminabili minuti. Il Paola ha tenuto bene il campo, facendo della forza dei nervi il punto di forza per arginare i ritorni dei lagonegresi, più pronti in difesa e maggiormente precisi in attacco. La formazione calabrese ha chiuso con successo il quarto sets sul 29 a 27 dopo una vera e propria battaglia di nervi e di colpi ad effetto. Paola vince e per differenza set passa il turno a spese del Lagonegro e del Lauria. f.menonna@luedi.it

B1 Uomini Dal Molin valore aggiunto. Di Tommaso: «Vittoria cercata»

La Medical si è sbloccata Cancellato lo zero in classifica con una bella prova UNA BELLA vittoria. Una bella Medical Center. Sabato sera al Palapergola contro il Galatina i rossoblu allenati da Giorgio Draganov hanno sfoderato una prestazione notevole da tutti i punti di vista. Hanno cancellato lo zero in classifica e portato a casa i tre punti con cuore, grinta e determinazione. Una Medical Center che ha evidenziato notevoli progressi dal punto di vista della continuità: sono infatti diminuite le pause di "smarrimento" che avevano contraddistinto le prestazioni dei potentini nelle prime tre partite di campionato sino a qui affrontate. E' sempre più evidente il valore aggiunto dell´opposto Davide Dal Molin, top scorer della gara e «vero trascinatore della squadra», commenta a fine partita il palleggiatore Di Tommaso. Così come sono in ascesa gli apporti di Minenna, Durante e Gribov. C´è ancora da lavoraretanto,da "oliare"imeccanismi, ma i segnali di ripresa sono stati evidenti a tutto il pubblico accorso asostenere i rossoblu. «Volevamo la vittoria a tutti i costi - continua Di Tommaso. Dovevamo vincere per noi, per i tifosi che, indomiti, continuano a seguirci e per ripagare gli sforzi e la fiducia della società e del nostro allenatore. Sentivamo molto il peso di questa partita, ma siamo riusciti finalmente a gestire la tensione, le situazioni di difficoltà e a non avere i momenti di "black out" che ci sono costati cari nelle precedenti gare, quando, ad un passo dalla vittoria dei set, abbiamo "ceduto il passo". Il Galatina è una buona squadra e ha fatto la sua partita, ma noi siamo stati bravi a dominare fin da subito e a non lasciare troppo spazio agli avversari». E infatti i pugliesi hanno davvero poco da recriminare. A parte il terzo set più combattuto fin dai primi scambi, le prime due frazioni

di gioco hanno evidenziato una prestazione maiuscola sia sul piano dell'intensità che del gioco da parte della Medical Center. «Adesso dobbiamo continuare a lavorare con umiltà, tenendo i piedi per terra, consci però che siamo una buona squadra, composta da elementi di valore. Dobbiamo entrare nell´ottica diidee chenon giochiamopiù in B2 e che in una serie come questa non possiamo permetterci di sbagliare nei momenti fondamentali. Importante è cercare di stare calmi anche quando si presentano situazioni sfavorevoli durante la gara. Sono convinto che se riusciremo a trovare i giusti equilibri e a mettere il cuore e la grinta visti con il Galatina, faremo bene in questo difficile campionato e non saremo solo una comparsa». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Il palleggiatore della Medical, Di Tommaso

La Lore Lei passa il turno in Coppa Master Group migliora contro Scafati SI AVVICINA il via del campionato di serie B1 di volley femminile e arrivano solo buone notizie dalle due formazioni lucane. Vittoriose ambedue sabato scorso in Coppa Italia con la Lore Lei Potenza che ha addirittura conquistato il primo posto nel mini girone e passato il turno. Gagliardi predispone una vera e propria gabbia, attorno all'asso bulgaro del Mercato San Severino Boteva, che a fine partita risulterà determinante, come ammette il coach della Rota Mercato San Severino Carratù. «Questa sera abbiamo avuto difficoltà nelle situazioni di contrattacco. Merito del Potenza che in casa ha fatto valere in pieno il fattore campo». La Classifica finale del girone vede Potenza al primo posto con 15 punti su 18 disponibili, Mercato San Severino 11, Master Group Matera 7 e Scafati 3. Po-

tenza e Mercato sono qualificate alla prossima fase della Coppa mentre la Master Group attende il possibile ripescaggio. La formazione di D’Onghia ha giocato forse la migliore partita di questo scorcio iniziale di stagione contro Scafati battuto nettamente sabato sera al PalaSassi con Marulli, Romanò ed un’ottima Piscopo in buona evidenza. Prossimo appuntamento d’esordio per le due formazioni lucane è sabato in campionato con la Lore Lei che ospita alle 18,30 il Sabaudia e invece la Master Group che gioca la prima partita fuori casa. Per le giocatrici materane partita in casa del Sambuceto sempre sabato alle 19,30 nel primo vero test per saggiare le potenzialità del complesso materano in un match che conta. p.quarto@luedi.it

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Sport 49

Lunedì 12 ottobre 2009


TEMPO INVERNALE CON PIOGGIA E NEVE SUI MONTI Oggi schiarite in mattinata. Rapido peggioramento nel pomeriggio con piogge e temporali. Martedì mattina neve in Appennino oltre i 1000 metri. Parziale miglioramento mercoledì. Di nuovo maltempo da giovedì, con neve a quote medio-alte. Freddo anche nel weekend. FINO ad un paio di settimane fa le previsioni relative al prossimo inverno si erano assestate su di un modello stabile di clima caldo e mite, seguendo anche l'andamento di un Niño che pareva essere il più forte dal 1998 e delle temperature oceaniche particolarmente elevate. Ultimamente, però, il Niño si sta dimostrando piuttosto blando, tanto che le ultime previsioni lo danno assai più debole di quanto preventivato. Questi nuovi dati oceanici sono stati recepiti dal modello di previsione a lunghissimo termine della NASA che, dopo aver annunciato fino a poco tempo fa per l'Italia un Inverno 2009/2010 molto mite, adesso si sta orientando verso una previsione più fredda e perturbata. Tra Gennaio e Marzo il modello individua infatti una depressione fredda quasi stazionaria tra l'Italia e i Balcani; un vortice capace di rendere molto rigido il clima sulla fascia adriatica e jonica della Penisola. Detto che si tratta di previsioni ancora a carattere sperimentale, è anche vero che la loro attendibilità cresce man mano che la distanza temporale si riduce. Come nelle attese, la scorsa settimana ha fatto segnare in Basilicata valori termici da piena estate. Complice il richiamo di aria calda esercitato dall'alta pressione Nord Africana, tra mercoledì e venerdì in alcune località del Medio-Basso Basento e del Lavellese sono state registrate temperature massime superiori ai 30 gradi (30.2° a Grassano Scalo venerdì 9). Anche nei due capoluoghi massime diffusamente oltre i 20 gradi (22-24° a Potenza, 25-27° a Matera). Solo nella giornata di ieri, con il passaggio di un primo debole fronte atlantico, le temperature sono rientrate nelle medie del periodo e qualche breve rovescio ha interessato in ordine sparso il territorio lucano. Ma i prossimi giorni faranno registrare una improvvisa “sterzata” invernale. L'anticiclone oceanico disporrà il suo asse in direzione NordSud, spingendosi dalla Penisola Iberica fino alle Isole Britanniche e all'Islanda. Sul suo bordo orientale aria molto fredda scivolerà a più riprese verso l'Adriatico ed i Balcani, andando a rinvigorire una depressione che per più giorni stazionerà sull'Est Europeo, influenzando il tempo anche dalle nostre parti. Anche sulla Basilicata, quindi, per tutta la settimana avremo un clima freddo, ventoso e piovoso. Oggi persisterà qualche schiarita in mattinata poi, tra il pomeriggio e la sera, giungeranno piogge e rovesci anche intensi. Addirittura martedì mattina la neve potrebbe cadere già intorno ai 1000 metri. Un breve intervallo si avrà mercoledì, quindi, giovedì e venerdì, tornerà il maltempo. Farà sempre freddo, ma la neve cadrà solo in alta montagna. Temporanee schiarite sabato. Per domenica di nuovo tempo instabile su tutta la regione. Lunedì: Ultimi spazi soleggiati in mattinata, soprattutto sul Metapontino e l'area jonica. Prime piogge invece sul Lagonegrese. Sensibile peggioramento dal pomeriggio con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. Neve nella notte oltre i 1200 metri. Temperature in forte calo dalla sera per l'arrivo di aria fredda sospinta da forti venti di Maestrale. Mari molto mossi. Martedì: Ancora maltempo in mattinata con piogge e rovesci localmente intensi. La neve potrà cadere in Appennino fino ai 1000-1100 metri. Dal primo pomeriggio si assisterà ad un parziale miglioramento, con attenuazione dei fenomeni e della nuvolosità. La serata sarà molto fredda anche se stellata. La temperatura scenderà ulteriormente raggiungendo valori tipicamente invernali. Mercoledì: La giornata trascorrerà all'insegna della variabilità. Le schiarite interesseranno soprattutto il Lagonegrese e la costa tirrenica; altrove avremo una nuvolosità irregolare che potrà dar vita a locali precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Fiocchi di neve cadranno in Appennino e sul Vulture oltre i 1200 metri. Temperature stazionarie, venti sostenuti di Grecale. Giovedì: Il tempo tenderà nuovamente a peggiorare. Il continuo afflusso di aria fredda dal Nord Europa andrà infatti a rinvigorire il vortice freddo presente sui vicini Balcani. Anche sulla Basilicata quindi avremo un clima freddo, ventoso e a tratti piovoso. I fenomeni saranno più intensi e probabili sul Vulture/Melfese e settore bradanico. Temperature in lieve aumento e mari mossi. Venerdì: Persisterà sulla Basilicata un tempo instabile, a tratti perturbato. Non mancheranno parziali schiarite, soprattutto tra il pomeriggio e la sera a partire dal Lagonegrese. Le piogge saranno a prevalente carattere di rovescio. La neve cadrà solo in alta montagna. Le temperature saranno in lieve diminuzione, su valori tipici di fine dicembre. Venti sostenuti, mari molto mossi. Sabato: Cielo irregolarmente nuvoloso. La giornata trascorrerà con alternanza di schiarite e annuvolamenti. Qualche breve rovescio potrà interessare il Materano ed il Metapontino tra la mattinata ed il primo pomeriggio. In serata persisterà una nuvolosità parziale con deboli piogge solo sul Lagonegrese e Appennino. Temperature in leggero aumento, venti in rotazione a Sudovest. Domenica: La giornata festiva sarà prevalentemente grigia e piovosa. Le precipitazioni interesseranno in particolare il settore tirrenico e la fascia appenninica; fenomeni invece più isolati sul Materano e Metapontino. Le temperature saliranno di un paio di gradi, pur restando comunque ben al di sotto della norma. Venti moderati da Ovest/Sudovest e mari mossi o molto mossi. Giuseppe Pomarico

Lunedì 12 ottobre 2009

CAOS NORMATIVO NEI RIMBORSI PER I RITARDI DEI MEZZI PUBBLICI C'è una specie di caos normativo nella disciplina dei rimborsi per i passeggeri che viaggiano sui mezzi pubblici in caso di ritardo, che può rovinare una vacanza per la perdita di coincidenze, prenotazioni e appuntamenti. Questo è il quadro attuale delineato dall'Unione Consumatori. TRENI. L'ultima Carta dei servizi di Trenitalia prevede il rilascio di un "bonus" pari al 50 per cento del prezzo del biglietto per ritardi all'arrivo superiori a 25 minuti degli Eurostar, del 30 per cento del prezzo del biglietto e della prenotazione per gli Intercity ed Eurocity(tranne, per questi ultimi, quando il ritardo si è fermato all'estero), del 30 per cento del prezzo del biglietto e della prenotazione per un ritardo superiore a 60 minuti negli Intercity notte ed Espressi. Il bonus è valido per l'acquisto di altri biglietti entro 6 mesi, ma non viene rilasciato in caso di occupazione dei binari da parte di

estranei, di calamità naturali come nevicate, incendi, smottamenti, allagamenti, eccetera o scioperi del personale delle ferrovie. AEREI. Il regolamento CE n.261/2004 ha stabilito che il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto quando il ritardo alla partenza supera le 5 ore, anche se prende l'aereo. Per i ritardi da 2 a 4 ore, secondo la lunghezza del tragitto, il passeggero avrà diritto soltanto ad una assistenza che si concretizza in "pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell'attesa" e in due chiamate telefoniche gratuite. Quando il ritardo supera il giorno, il passeggero avrà anche diritto, oltre al rimborso del biglietto, al trasporto e alla sistemazione gratuita in albergo. NAVI. nessuna norma europea prevede ancora rimborsi in caso di ritardi nella partenza o all'arrivo. Il Codice italiano della navigazione (regio decreto n.327/1942) disciplina invece il ritardo alla partenza, ma è sempre una burletta perchè a completo favore delle compa-

NOTIZIE SULLE LAMPADINE Da qualche tempo anche le lampadine devono riportare sull'imballaggio l'etichetta informativa comprendente la classe di efficienza energetica, il flusso luminoso in lumen, la potenza in watt e la durata media di vita in ore. La classe di efficienza energetica indica quanta luce fornisce la lampadina per ogni watt assorbito ed è espressa con una lettera dalla A(efficienza massima, nel senso di un maggiore risparmio di corrente) alla D (efficienza minima). La controprova è fornita dal valore in lumen e dal valore in watt:più è alto il primo e basso il secondo epiù èalta l'efficienzaluminosa e bassoilconsumo dielettricità.Esistono sostanzialmente due grandi categorie di lampadine, quelle a incandescenza e quelle a scarica elettrica in gas. Le prime sono le più diffuse negli ambienti domestici e funzionano con un filamento di tungsteno che diventa incandescente all'interno di un bulbo di vetro riempito di gas inerte; fannoparte delle lampade a incandescenza anche le alogene, che durano di più e danno una luce più bianca e brillante perchè le particelle che con il temposi staccanodal filamentonon si posano sul bulbo, facendolo annerire, ma ritornano sullo stesso filamento allungandone la durata. Alla categoria delle lampade a scarica elettrica in gas, invece,appartengono,fra lealtre,quelle al neon e quelle cosiddette "compatte". Sfruttano ilprincipio in base alquale se fra due elettrodi immersi in gas o in vapori metallici viene applicata una differenza di potenziale opportuna, si genera una scarica costante che fornisce la

luce. Rimangono comunque validi alcuni consigli per la scelta e per l'uso ai fini del risparmio. -il lampadario centrale provvisto di molte luci non è una soluzione vantaggiosa in termini energetici. Sei lampadine da 25 watt forniscono la stessa efficienza luminosa di una da 100watt, maconsumanoil50 percento in più. -Quando si acquistano apparecchi di illuminazione con lampadine alogene è bene scegliere sempre quelli con variatore di intensità luminosa, che consente di regolare la luce secondo le esigenze. -Le lampadine che danno il maggior rendimento con il minor consumo sono le fluorescenti compatte. tuttavia, queste lampadine hanno un costo elevato e realizzano un reale risparmio solo se utilizzate in ambienti dove la luce rimane accesa per molte ore. Non sono indicate, invece, per locali dove la luceviene accesa e spentamolte volite in quanto continue accensioni e spegnimenti potrebber danneggiarle. -Con l'invecchiamento, lelampadine emettono sempre meno luce, pur consumando sempre la stessa quantità di energia. E' opportuno che superata la vita media, vengano sostituite. -Anche i muri interni assorbono la luce. Per risparmiare energia, quindi, la tinteggiatura dovrebbe essere chiara. Una stanza di colore scuro, per esempio verde bottiglia, può arrivare ad assorbire anche il 70 per cento di luce. Ciò significa che sono necessarie piùlampadineperilluminarebene il locale. -Scegliere sempre lampadine con il marchio IMQ, che danno più garanzie di qualità,durataesicurezza.

gnie di navigazione, ovvero con le seguenti modalità(art.404): -se la partenza è ritardata, il passeggero ha diritto durante il periodo del ritardo all'alloggio e al vitto sulla nave, ma solo se sono compresi nel prezzo del biglietto, del quale non è previsto alcun rimborso totale o parziale; -se il viaggio in nave doveva durare 24 ore, dopo 12 ore di ritardo alla partenza il passeggero può chiedere il rimborso del biglietto, rinunciando però a partire; -se il viaggio doveva durare più di 24 ore, il passeggero può chiedere, sempre rinunciando alla partenza, il rimborso del biglietto dopo 24 ore di ritardo nei viaggi tra porti del Mediterraneo e dopo 48 ore di ritardo nei viaggi più lunghi. AUTOBUS e PULLMAN di LINEA. Nessuna norma europea o italiana prevede rimborsi in caso di ritardi, quindi tutto dipende dalle condizioni di trasporto del gestore della linea, che il passeggero accetta automaticamente quando compra il biglietto.

SUGLI AUTOBUS INTERREGIONALI I PASSEGGERI NON POSSONO STARE IN PIEDI Gli autobus ad uso del pubblico che svolgono un servizio di linea collegando due o più regioni dovranno essere di classe "granturismo" e senza passeggeri in piedi. lo ha stabilito il decreto legislativo n.285/2005 che ha riordinato i servizi automobilistici interregionali. Dal 1 gennaio 2011 i gestori delle linee devono disporre di autobus immatricolati per la prima volta da non più di sette anni. Gli autobus potranno anche essere di tutti i colori, considerato il venir meno, in seguito ai processi di integrazione e liberalizzazione comunitari, della esigenza di una colorazione esterna imposta per norma. Per aver imposto il colore degli autobus l'Italia rischiava forse una condanna della Corte di giustizia europea. Tanti anni fa c'erano solo i tram e dovevano essere verdi. Con un decreto del 18 aprile 1977 il ministero dei trasporti stabilì poi anche il colore degli autobus in tutto il territorio nazionale. Il motivo era più che valido, poichè consentiva a turisti e viaggiatori di riconoscere gli autobus in qualunque città: quelli urbani dovevano essere giallo-arancio, quelli interurbani azzurri e quelli gran turismo (lunghe distanze) di colore celeste o grigio chiaro. Anche per gli scuola-bus era stato imposto un colore, il giallo-limone. Con un altro decreto del 21 luglio 1989 vi fu una piccola modifica per gli autobus interurbani su linee a concessione statale, che potevano essere anche rossi, oltre che azzurri.

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23.15

TALKSHOW

PRIMA SERATA

Porta a Porta

21.05

RUBRICA Roberto Giacobbo

21.10

RUBRICA Federica Sciarelli

16.55

ATTUALITÀ Barbara D’Urso

23.20

FILM Lolita

21.10

FILM

21.10

TALKSHOW

Garfield - Il film

Gad Lerner

06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiCercando cercando 06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowX Factor 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg 2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -Rubrica Italia sul due 16.10 -ShowScalo 76 Talent 17.20 -Telefilm90210 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -Sport Rai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 Si, Viaggiare 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra Speciale Cobra 11

06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.20 - RubricaMelevisione 15.40 -TelefilmZorro 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 16.35 -TelefilmBARZ 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -ShowMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.35 -FilmDave - Presidente per un giorno con Kevin Kline, Sigourney Weaver, Frank Langella - regia di Ivan Reitman (USA) - 1993 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.05 -Sit ComStill standing 06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy Days 09.30 -TelefilmA-Team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.10 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.50 -TelefilmFuturama 15.20 -MiniserieGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComiCarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friend 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.05 - News Studio sport 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl gatto con Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru - regia di Luigi Comencini (Italia, Francia) 1978 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Tutta la verità 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager 23.10 -Telegiornale TG 2 23.25 -DocumentarioLa storia siamo noi

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaRai Sport Replay

20.30 - Show Striscia la notizia - La voce dell'influenza 21.15 - Miniserie Intelligence - Servizi & Segreti 23.30 -News Matrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmJulie Lescaut 23.15 -ShowI bellissimi di Rete 4 23.20 - FilmLolita con Jeremy Irons, Dominque Swain, Melanie Griffith - regia di Adrian Lyne (USA) - 1997

20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -Film Garfield - Il film con Breckin Meyer, Jennifer Love Hewitt, Stephen Tobolowsky - regia di Peter Hewitt (USA) - 2004 23.25 -TelefilmRomanzo criminale

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show L'infedele 23.40 -Reportage Reality

00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.30 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -MiniserieUna donna per amico 2

00.30 -RubricaMagazine sul due 01.00 -TelegiornaleTg Parlamento 01.10 -RubricaSorgente di vita 01.40 -Real TvX Factor 02.25 -RubricaTg2 Costume e società 02.40 -Film TvL'ombra nera del Vesuvio

00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.10 -RubricaInconscio Magia Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 03.55 - NewsMeteo 5 notte 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica

02.10 -TelegiornaleTg4 02.35 -RubricaPianeta mare 03.20 -ShowVivere meglio 04.25 -ShowPeste e corna e gocce di storia 04.30 - ShowIeri e oggi in tv

01.25 -ShowPoker1mania 02.20 -TelegiornaleStudio aperto 02.35 -Reality ShowTalent 1 player 03.35 -FilmBye Bye Baby con L. Barbareschi - regia di Enrico Oldoini (Ita) - 1988

00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.40 -RubricaL'intervista 02.10 -TelefilmAlla corte di Alice 03.10 -RubricaDue minuti un libro

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Televisioni 51

Lunedì 12 ottobre 2009


IL DOPO LODO ALFANO

GIORNATA ANMIL

Berlusconi al contrattacco contro stampa e giustizia Pd alla stretta finale

Infortuni e morti sul lavoro Ancora un bollettino di guerra Commemorazione a Muro L.

alle pagine 4 e 5

Anno 8 n.245€ 1.00

alle pagine 2 e 10

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Lunedì 12 ottobre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

SPORT

Potenza, periodo triste

Basket Solo la Bawer sorride Francavilla tris di vittorie

Serie D

Volley

Matera resta un tabù senza vittorie in casa

Passo falso della Livi Sidel stop in coppa

Serie D

Basket B Dilettanti

Il Pisticci sconfitto in rimonta

Perdono Bernalda e Corporelle

A LAURIA

I BERSAGLIERI NEI SASSI

Omicidio Bevilacqua Il mistero legato a una Panda verde a pagina 8

Quando il popolo è bue il potere raglia.

Pattuglie dei carabinieri nel centro storico

La domenica di Matera rallegrata dalla Fanfara alle pagine 6 e 7

QUESTIONE DI STILE! di VITO BUBBICO Nei giorni scorsi la Corte d'Appello di Potenza, confermando la sentenza di primo grado del 3 marzo 2008, ha assolto, definitivamente, i componenti della Giunta Regionale in carica nel 2000 “perché il fatto non sussiste”, nel processo del cosiddetto “caso Panio”. Tra gli imputati personalità politiche di primo pianodella nostra regione. In primis l'allora presidente della giunta ed ora senatore della Repubblica Filippo Bubbico e l'allora assessore alla sanità ed ora presidente della Giunta regionale Vito De Filippo. continua a pagina 8

Potenza

La sfilata dei bersaglieri

a pagina 9

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Chiaria trascina il Melfi


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