Brevi dal mondo
Ulster, l’Inla «Basta violenza» DUBLINO – L'Irish National Liberation Army (Inla), gruppo paramilitare repubblicano nato da una costola dissidente dell’Ira e responsabile di oltre cento morti nei 30 anni di violenza che hanno insanguinato l’Ulster, ha deposto le armi. «La lotta armata è finita», ha affermato l’Inla in un comunicato letto al cimitero di Bray, nella contea di Wicklow, da un esponente dell’Irish Republican Socialist Party, braccio politico della formazione, sottolineando che da ora in poi perseguirà solo «attraverso la lotta politica pacifica» l'obiettivo di «una repubblica socialista delle 32 contee (l'unità dell’Irlanda)».
Hamas-Fatah pace rinviata IL CAIRO – Mentre l’Egitto annuncia che l’accordo di riconciliazione tra Hamas e al Fatah potrebbe slittare, si è concluso con un nulla di fatto il secondo incontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'inviato speciale americano George Mitchell. Il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit ha ammesso che la pace tra le due fazioni palestinesi, la cui firma è programmata per il 25 ottobre proprio al Cairo, potrebbe essere rinviata addirittura di alcune settimane. Gheith ha parlato dopo aver incontrato Mitchell al Cairo.
Lunedì 12 ottobre 2009
Ionta: «Servono 1 miliardo e 600 milioni di euro»
Carceri, necessari 18mila posti Il ministro Alfano attingerà alla Cassa delle ammende
Angelino Alfano
ROMA – «Per un piano edilizio che permetta di stabilizzare il sistema e creare 17-18mila posti detentivi in più, ci sono costi rilevanti orientativamente intorno a 1 miliardo e 600 milioni di euro»: è il dato riferito lo scorso 7 ottobre dal capo del Dap, Franco Ionta, in audizione alla commissione Giustizia della Camera. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, dopo un Consiglio dei Ministri che, nel gennaio scorso, aveva nominato Ionta commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, aveva di-
chiarato che i nuovi edifici dovranno essere «eco-compatibili, cioè a emissioni zero». Per realizzarli, aveva aggiunto, si potrà attingere ai fondi della «Cassa delle ammende», su cui ora giacciono circa 170-180 milioni di euro fino ad oggi destinati a progetti di reinserimento dei detenuti. I soldi saranno racimolati anche grazie alla «corsia preferenziale che consente l’accesso ai fondi previsti dal decreto anticrisi» e «al ricorso a finanziamenti privati come accade in tanti paesi occidentali».
Roma, fuga di gas Consiglio europeo scoppia palazzina sull’influenza A evacuate 12 famiglie nuovo caso in Italia ROMA – Un’esplosione dovuta a una fuga di gas ha completamente sventrato a Roma il terzo piano di uno stabile in via di Grottarossa al civico 91. Lo scoppio è avvenuto dopo le 23 di sabato notte. Un anziano ha riportato gravi ustioni ed è stato ricoverato all’ospedale S. Eugenio. Dieci gli automezzi dei vigili del fuoco sul posto per un totale di quaranta uomini impegnati a mettere in sicurezza l’area. Lo stabile, una struttura di quattro piani, è ora completamente inagibile. Dodici le famiglie evacuate.
BRUXELLES – Consiglio straordinario dei ministri della sanità dell’Ue, oggi a Lussemburgo, sull’Influenza A. Le parole d’ordine sono: accesso al vaccino per tutti gli Stati membriesolidarietà peripaesi in via di sviluppo. Ma anche coordinamento negli interventi, e strategie per assicurare funzioni essenziali come i servizi sanitari e i trasporti. Intanto in Italia si è registrato ieri un nuovo caso: si tratta di un ragazzo quindicenne diArezzo, ricoveratoda sabato sera in terapia intensiva di emergenza all’ospedale fiorentino di Careggi.
Verona. Secondo il rapporto Inail, nel 2008 sono state 1.120 le vittime sul lavoro
Morti bianche, attenzione alta Monito del presidente Napolitano sui problemi della sicurezza VERONA – Sono state 1.120 le morti bianche nel 2008, rispetto agli 874.940 infortuni complessivi sul luogo di lavoro. Sono dati in flessione rispetto al 2007 (rispettivamente del 7,2% e del -4,1%) che hanno spinto però il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sottolineare l'invito a tenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza. Le cifre sono contenute nel Rapporto annuale 2008 Inail sugli incidenti sul lavoro diffuso ieri a Verona in occasione della 59ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, presente il ministro al welfare Maurizio Sacconi. Nel corso dello scorso anno sono state denunciate 29.700 ma-
lattie professionali, di cui 9.300 riconosciute; 5400 malattie professionali con esiti di inabilità permanente; 280 con esiti mortali. Significativo il dato sul luogo dove avvengono gli incidenti: 777.739 sono gli infortunati sul posto di lavoro, ben 97.201 i casi che riguardano un danno, anche mortale (276), subito lungo il tragitto per recarsi al lavoro. Il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è giunto attraverso un messaggio inviato al presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Franco Bettoni. Napolitano ha rilevato la necessità di «riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul
lavoro potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative già ora disponibili». «Il fenomenodegli incidenti sul lavoro –ha proseguito il Capo dello Stato – rimane dolorosissimo, inquietante e inaccettabile per una società che voglia dirsi civile. Anche per effetto degli interventi normativi adottati dal Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche e sociali, si è verificata una riduzione del numero delle morti bianche». Napolitano ha invitato poi a non abbassare la guardia. «Il livello di attenzione, di comune sensibilità sociale e civile al tema della
sicurezza nei luoghi di lavoro va dunque tenuto alto –ha affermato -. La battagliacontro gliinfortunie lemalattie professionalipuò esserevinta conuna sempre più solida cultura della sicurezza, con sistematiche campagne di informazione e di sensibilizzazione, con la diffusione di buone pratiche e la valorizzazione degli esempi migliori». Da parte sua il ministro Sacconi ha rilevato che sul fronte degli infortuni del lavoro «la prevenzione e la formazione restano una priorità del governo», così come l’attenzione “al reinserimento nel mercato di quanti ne rimangono esclusi a causa di un incidente». Letizia Bianco
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