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Brevi dal mondo

Madrid in piazza contro l’aborto MADRID è scesa in piazza contro le nuove norme proposte in tema di aborto. Un corteo ha sfilato ieri sera su iniziativa di 40 organizzazioni provita contro la riforma promossa dal capo del governo spagnolo Zapatero. Le associazioni provita intendono chiedere il ritiro del disegno di legge sottoposto dall’esecutivo Zapatero al parlamento di Madrid, che prevede fra l'altro un diritto di libera scelta per ogni donna, se abortire o meno, fino alla 14ma settimana di gravidanza. Una facoltà estesa anche alle minorenni dai 16 ai 18 anni senza consultazione dei genitori.

Trattato Ue, vicina la firma di Klaus VIENNA Il presidente ceco Klaus ha ammesso che probabilmente non potrà più rinviare la firma del Trattato di Lisbona malgrado le forti riserve. Dalla firma del presidente ceco dipende l'entrata in vigore del Trattato nell'Unione europea. In un'intervista, l'euroscettico Klaus ha detto che non potrà aspettare le elezioni in Gran Bretagna. Stando ai media inglesi, infatti, il leader conservatore Cameron aveva assicurato Klaus che se il suo partito vincerà le elezioni, sarà indetto un referendum sul Trattato per respingerlo.

Domenica 18 ottobre 2009

Nozze per Ibitzen, unica sopravvissuta della famiglia Ayad Deflagrazione in un appartamento di Roma

Viareggio, superstite all’altare Fuga di gas, tre feriti La ragazza marocchina nella strage perse la madre, il padre e due fratelli

Hicham Mebi e Ibitzen Ayad

VIAREGGIO - Dopole lacrime del dolore, quelle della gioia. Ieri mattina a Viareggio si è sposata Ibitzen, la ragazza marocchina di ventuno anni unica superstite della famiglia Ayad, sterminata nel disastro ferroviario del 29 giugno scorso. Ibi si è unita in matrimonio con Hicham Mebi, venticinque anni, conosciuto alcuni anni fa a Viareggio e operaio della Nuovo Pignone a Firenze. Le nozze civili, celebrate nella splendida cornice di Villa Borbone, sono state celebrate dall’assessore al sociale del comune di Viareggio, Vitto-

rio Fantoni. Tra i tanti doni, i due sposi hanno ricevuto anche una composizione floreale da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra gli invitati, oltre al sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, anche il designatore arbitrale Pierluigi Collina. «Cosa mi auguro? Di avere quattro figli e di conoscere finalmente i nomi dei responsabili dell’accaduto». Ibi Ayad, nella strage di Viareggio, ha perduto il padre Mohamed, 51 anni, la madre Aziza Abou Talib, 46 anni, e i fratelli Hamza, 17 anni, e Iman, 4 anni.

Secondo i carabinieri esplosione causata dal tentato suicidio di un uomo di 68 anni

L’appartamento danneggiato

ROMA - Un'esplosione, forse procurata da una fuga di gas, è avvenuta ieri mattina intornoalle6 inunappartamentoa Roma. Secondo quanto affermano fonti dei carabinieri, i feriti sono 3 di cui uno in codice rosso, ma non in pericolo di vita, trasportato al centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio. Non si esclude l'ipotesi del tentato suicidio quale causa dell'esplosione. Secondo i carabinieri, all'interno dell'appartamento dove viveva V.F., di68 anni,doveè avvenutal'esplosione, sono state trovate le manopole del gas aperte.

Sono accusate di omicidio colposo per due crolli

L’Aquila, primi indagati sott’inchiesta venti persone L'AQUILA - Sarebbero oltre venti le persone individuate dalla Procura dell’Aquila, che avrebbero avuto delle responsabilità nei crolli della casa dello studente e del convitto nazionale, dove sono morti complessivamente undici giovani, e che per questo starebbero per essere iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul terremoto per omicidio colposo e disastro colposo. Secondo fonti interne alla stessa Procura della Repubblica, è questo il risultato a cui finora sono arrivati i magistrati nel corso del duro lavoro di approfondimento delle perizie presentate dai consulenti di

parte. La svolta nell'inchiesta sul terremoto - sempre stando a fonti della procura - è al rush finale tanto che la prossima settimana saranno ufficializzati i primi indagati, ai quali sarà notificato un avviso di garanzia e contestualmente l'invito a comparire per il primo interrogatorio. Quello appena iniziato potrebbe quindi essere l'ultimo week end di lavoro prima della svolta da parte dei magistrati che indagano sul terremoto dalle ore successive al tragico sisma del 6 aprile scorso. La Procura ha un quadro chiaro sulle cause dei crolli, il lavoro di

questi giorni servirà a definire i dettagli legati all'individuazione delle persone che hanno avuto ruoli nella filiera costruttiva ed autorizzativa degli edifici e che hanno responsabilità nei Vigile del fuoco davanti alla Casa dello studente crolli. «I magistrati vogliono cominciare con il piede giusto la guarderanno casa dello studente e fase dei primi provvedimenti - di- convitto nazionale. Secondo il procono ancora fonti della Procura - curatore capo, Alfredo Rossini, per cui stanno facendo approfon- che ha annunciato la svolta prima dimenti certosini sul voluminoso per la fine di settembre, poi per la materiale anche per mettere a pun- prima decade di ottobre, sono cinto un metodo di valutazione e lavo- que le perizie presentate finora: olro che sarà utilizzato nelle altre vi- tre alle due già citate, l'ospedale e cende gravi». Appare certo che in l'università. La quinta non è stata questa prima fase gli indagati ri- resa nota.

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2 In Italia e nel Mondo


Il governo afghano smentisce le accuse lanciate dal Times Fa discutere la proposta avanzata dal finiano Adolfo Urso

Kabul: niente mazzette italiane Insegnamento Islam, è polemica Ma il giornale inglese rilancia e parla di «strategia scandalosa»

Soldato italiano in Afghanistan

KABUL - Le accuse agli italiani di aver “comprato” la pace nelle loro zone di competenza in Afghanistan a suon di “mazzette” pagate ai capi talebani sono «prive di fondamento e irresponsabili». Con una nota ufficiale fatta diramare nel pomeriggio di ieri, il governo di Kabul difende l'Italia dagli attacchi del Times di Londra che ancora ieri – per il terzo giorno consecutivo – punta il dito contro «la scandalosa strategia» dell’Italia e chiama a risponderne il governo Berlusconi. Il quotidiano inglese con un editoriale non firmato dal tito-

lo beffardo (“The Italian Job”) accusa gli italiani, di stipulare «patti a livello locale» in modo «separato e unilaterale» e di causare così «discordia, caos e morti non necessarie» in seno all’Alleanza. Sul sito web del giornale inoltre vegono citate fonti americane che confermano l’esistenza di patti segreti con i talebani. Il “teste” citato per nomee cognome dal Times è l’ex analista della Cia Bruce Riedel, l’uomo che ha guidato la revisione della politica in Afghanistan per conto di Barack Obama ma che ora non fa più parte dell’amministrazione Usa.

L’idea piace al Pd Sul fronte del no la Lega e buona parte del Popolo della Libertà

Adolfo Urso

ROMA - Il Pd promuove la proposta avanzata dal finiano Adolfo Urso di introdurre l’insegnamento facoltativo dell’Islam nelle scuole. Un’iniziativa che, puntualizza la fondazione “Farefuturo” presieduta da Gianfranco Fini, «non è una provocazione. Ma una proposta politica condivisa tra settori della maggioranza e dell’opposizione». Ma la Lega e buona parte del Pdl non ci stanno. E nel centrodestra si apre un nuovo fronte di confronto interno, con le posizioni degli ex An in contrasto con quelle

del resto del centrodestra. Ma anche qualche distinguo tra gli ex di Forza Italia con il senatore Lucio Malan che ricorda come una legge del 1930 preveda l’insegnamento di altre fedi. Con Urso si schiera anche il socialista Riccardo Nencini, secondo cui l’insegnamento della religione islamica potrebbe essere associato nelle scuole a quello della storia. Ma la Lega non ci sta. «Non lo permetteremo mai: noi le nostre radici cristiane le difenderemo fino in fondo», tuona il capogruppo del Carroccio al Senato Federico Bricolo.

Manifestazione nazionale a Roma contro razzismo e omofobia

Possibile un’evacuazione

Duecentomila in piazza per dire no alle discriminazioni

Italia al freddo Allerta meteo a Messina

ROMA - La capitale scende in piazza per dire no a razzismo, omofobia, xenofobia e tutte le forme di discriminazione. Duecentomila persone, secondo gli organizzatori, tra immigrati, studenti e persone comuni, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato nel pomeriggio nel centro della Capitale, da piazza della Repubblica fino alla Bocca della Verità. La manifestazione nazionale, che ha raggiunto quest’anno il ventesimo anniversario dal primo corteo antirazzista organizzato nell’89 per l’uccisione dell’immigrato senegalese Gerry Masslo, è stata organizzata da un comitato che comprende associazioni, sindacati, comunità di stranieri in Italia, ong, artisti e intellettuali. Ad aprire il corteo piccoli canotti gonfiabili con scritte come “Maroni sui gommoni” e “No ai respingimenti”e l’immagine di una grande onda affiancata dalla scritta “Respingiamo il razzismo”. Dietro questo striscione oltre un migliaio di immigrati, soprattutto di Roma e della Campania. Sul tetto all’entrata della Sapienza, alcune studentesse hanno anche esposto striscioni con la scritta “Antirazziste, antisessiste, antifasciste” assieme alla bandiera della pace. Al corteo anche le immagini del “santino” di “San Papier, protettore degli imigrati” e striscioni contro la camorra. Al fianco degli immigrati, oltre alla Cgil che con le sue bandiere rosse ha colorato tutto il corteo, anche l’Arci, il Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra e Libertà.

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

Due immagini della manifestazione nazionale contro tutte le forme di discriminazione

Tra le frasi più caratteristiche scritte sugli striscioni anche “L'arte non ha confini di Stato nè nazioni, è verbo dell’umanità e non avrà padroni”, “Nessuna persona è illegale” e una frase tratta dal Vangelo di Matteo che recita “Ero straniero e mi avete accolto”, affiancata da un altro striscione con su scritto “Cristo è qui, quando ci sarà tutta la Chiesa?”. Un manifestante travestito da Gesù con tanto di corona di spine sulla testa e macchie di sangue finto sulla fronte, ha sventolato la bandiera della pace in testa al corteo antirazzista che si sta svolgendo a Roma. Il manifestante, un napoletano,

estrazione del 17 ottobre 2009

43 41 70 38 67 63 78 9 38 72 53

2 86 35 13 55 80 46 75 24 47 29

47 52 89 32 46 16 27 1 46 53 51

68 87 13 71 26 54 20 43 51 65 89

30 44 80 63 36 6 69 19 88 25 8

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

2 - 9 - 13 - 24 - 35 - 38 - 41 - 43 - 46 - 47 52 - 55 - 63 - 67 - 70 - 72 - 75 - 78 - 80 - 86

ilSuperEnalotto

Conc. n° 125

Montepremi 4.893.294,25 euro

jolly

8 - 24 - 45 - 47 - 72 - 84

78

punti 6 jackpot 73.574.344,99 punti 4 291,96 15,91 punti 5+1 - punti 3 punti 5 26.214,08 Num. Superstar 27

aveva addosso una veste bianca e un cartello dalla scritta “Mi hanno odiato senza motivo”: «Voglio simboleggiare - ha detto – la sofferenza di Cristo attraverso i migranti». E in merito ai recenti episodi di aggressioni a omosessuali a Roma per il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini: «Sono segnali molto preoccupanti. È preoccupante che la destra dopo essersi riempita la bocca di tante parole, blocchi una legge, come quella sull'omofobia, all’inizio del suo percorso». «C'è troppo razzismo – ha sottolineato il segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani

– nei sotterranei della società e non c'è consapevolezza dei rischi che corre una società che ha paura e fobia del diverso». «Il capo della destra – ha tuonato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – in questa città, Gianni Alemanno, esprime solidarietà alle vittime dell’intolleranza ma i fantasmi del razzismo e dell’omofobia si sono liberati». «A Roma – osserva il poeta e scrittore Moni Ovadia – molti gruppi di estrema destra, per il fatto che la destra governi, si sentono legittimati in comportamenti che altri governi della città non avrebbero consentito».

Maldive, prima riunione di un governo sott’acqua IL governo delle Maldive ha tenuto la prima riunione al mondo di un esecutivo sotto il mare per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui problemi ambientali che minacciano l’esistenza stessa dell’arcipelago corallino, una delle mete più ambite dai turisti. Erano le 10.30 locali di ieri mattina, le sei in Italia, quando l'esecutivo dell'arcipelago corallino, sotto la direzione del presidente Mohamed Nasheed, si è immerso nei pressi della capitale Malé per sensibilizzare il mondo sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale che minacciano l'esistenza delle Maldive. Sott'acqua, l'esecutivo ha sottoscritto una dichiarazio-

ne che sarà poi inviata a Copenaghen dove si riunirà la conferenza Onu sul clima. Nel pomeriggio, prima di un giro in bicicletta per la capitale maldiviana insieme con tutti i ministri, il presidente Nasheed ha incontrato i giornalisti per spiegare nei dettagli il motivo della riunione sott’acqua.

ROMA - Ancora maltempo sull'Italia. Il freddo si fa sentire da nord a sud, con un vero e proprio anticipo d’inverno che in alcune zone ha fatto scendere le temperature sotto zero. Ma è soprattutto la Sicilia, e in particolare la zona di Messina colpita nei giorni scorsi dall’alluvione, a temere gli effetti delle piogge, preparandosi anche a un’eventuale evacuazione. La Protezione civile ha emanato un nuovo allerta meteo per la città siciliana: per le prossime 24-36 ore sono previste precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale e venti forti. Il sindaco Giuseppe Buzzanca ha quindi informato gli abitanti della zona ionica compresa tra Ponte Schiavo e Giampilieri, invitando tutti i cittadini «a prestare la massima attenzione e ad eseguire tutte le istruzioni che verranno diramate». Il consiglio è di «raggruppare fin da ora gli effetti personali più importanti che potranno servire in caso di evacuazione, come chiavi di casa, soldi e preziosi, carta di identità, impermeabili e vestiario di ricambio, bottiglia d’acqua, torcia», avverte il sindaco, raccomandando inoltre «di chiudere le utenze di gas, luce e acqua». Sempre in Sicilia, a Siracusa, è in coma la donna di 44 anni che venerdì sera è stata travolta dall’acqua in seguito al nubifragio che si è abbattuto sulla città. Temperature sotto lo zero e prime nevicate in Calabria, sulla Sila Cosentina: a Monte Botte Donato, la cima più alta, sono caduti circa 10 centimetri di neve. A valle, ieri mattina alle 7, i centimetri di neve erano cinque con una temperatura di -3. Al nord, Valtellina e Valchiavenna sono state investite nelle ultime 24 ore da un’ondata di aria gelida proveniente dalle regioni balcaniche. Le temperature si sono abbassate di circa 12 gradi anche sul fondovalle. In quota, in particolare a Bormio, la società che gestisce gli impianti di risalita ha iniziato ad azionare i cannoni sparaneve per preparare al meglio le piste in attesa dell’apertura della stagione dello sci. Freddo e clima secco anche in Friuli Venezia Giulia, ma dalla metà della prossima settimana si attendono piogge abbondanti e vento di scirocco con un aumento deciso delle temperature.

Il ritorno della Supercar Kitt rinasce nel Pisano VE la ricordate Supercar? E’ tornata. Kitt vive a Pisa e nei weekend si fa un sacco di scorribande sulle colline del Chianti. A guidarla non c'è più Michael, l'eore della fortunata serie televisiva, ma Marco Valleggi, toscano, ingegnere. Marco, grande appassionato di Supercar, a febbraio 2007 ha deciso di costruire la sua Kitt, identica all'originale: ha scelto la macchina, una Trans AM, 1982 V8 5000 proveniente dalla California, si è improvvisato tappezziereper cambiaregliinterni, ma soprattutto ha compiuto un fine lavoro d'ingegneria. Ci ha messo un anno e mezzo ma a maggio del 2008, il suo sogno è diventato realtà. Kitt parla e risponde ai suoi coman-

di, sa riconoscere ogni tipo di voce, sa guidare da sola, si apre e chiude quando glielo chiedi, riesce anche a prenderti in giro o a offendersi. La kitt toscana è una perfetta riproduzione di quella hollywoodiana, tanto che alcuni pezzi arrivano direttamente dagli studios americani.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi rilancia: «Costituzione e Giustizia da cambiare» Il premier e la volontà di potenza

E’ finita l’era delle leggi ad personam

Le corna del toro e le riforme “condivise”

dall’editoriale di Carlo Galli

dall’editoriale di Marcello Sorgi

dal commento di Stefano Folli

Il nuovo discorso bulgaro di Berlusconi è solo apparentemente più conciliante del diktat che sette anni fa attuò una prima pulizia etnica del video. Anzi, contiene elementi per certi versi ancora più inquietanti. Si ammette, certo, la facoltà della stampa, e dei media in generale, di criticare il potere politico; ma questo è immediatamente personalizzato nella figura del premier, e nella sua asserita volontà d’amore e di giustizia, una volontà talmente universalistica da consentirgli di accettare (viene da dire “tollerare”) anche le critiche, purché, naturalmente, restino “nei confini della moderazione” [...].

Le schermaglie iniziali, che hanno accompagnato ieri il ritorno in scena della Grande Riforma, non devono trarre in inganno. Silvio Berlusconi non ha «preso un pugno in faccia» dall'opposizione, come pure ha lamentato. E se avesse adoperato un linguaggio più attento, vista la delicatezza della materia, invece dei soliti attacchi ai «Pm rossi», forse qualcuno dei «no» iniziali che ha ricevuto si sarebbe trasformato in un «ni». Anche perché, era forse troppo in questo momento aspettarsi una risposta chiara dal Pd, il partito a cui era principalmente rivolta la proposta del premier di riaprire il dialogo sui cambiamenti della Costituzione. [...].

Il quadro generale si può riassumere così. Da un lato, Berlusconi ha stretto accordi sulla presidenza delle regioni concedendo non poco ai due alleati, Bossi e Fini: al primo il Veneto, al secondo il Lazio. Dall'altro, il presidente del Consiglio non ha alcuna certezza di essere riuscito ad allineare dietro di sé, grazie a questa intesa, l'intera maggioranza. Né Bossi, né tantomeno Fini sembrano disposti a seguire il premier in qualsiasi avventura. Berlusconi è ancora il leader, non si discute, tuttavia nei giorni scorsi il capo della Lega e il presidente della Camera hanno scoperto tra loro un certo grado di sintonia. [...].

La migliore di oggi

Silvio fa il duro

«Avanti popolo Serve una rivoluzione»

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dall’articolo di Salvatore Dama

Tutto sommato la bocciatura del Lodo Alfano ha fatto bene a Berlusconi, meglio di un ricostituente. Si capisce che lui ha recuperato morale e la voglia di combattere contro il toro impazzito. Il discorso che ha fatto a Sofia, una sorta di predellino due, dimostra una decisione cui gli italiani non erano più abituati. Riformare la giustizia, subito, senza tante storie e senza timidezze: l’emergenza è questa. Basta con i tentativi patetici di andare d’accordo con tutti. Non è possibile, come si è visto nel recente e nel remoto passato. [...].

Sveglia, caffè e la rassegna stampa spedita da Roma. L’occhio cade sui ritagli che riguardano Santoro e la sinistra: «Ma come facciamo a dialogare con questi signori qui?». Basta, Silvio Berlusconi vuole dire come la pensa. È a Sofia, reduce da un bilaterale con il premier bulgaro Borisov, sta per riprendere l’aereo. Prima però ha delle dichiarazioni da fare, raggiunge i giornalisti nella hall dell’hotel, non c’è bisogno di fare domande: il Cavaliere parte in automatico. Su giustizia, televisioni, pm, Consulta. Vero: il giorno prima ha promesso a Gianfranco Fini che, sulle riforme costituzionali, avrebbe cercato le larghe intese e per

«Avanti da soli»

Freno Fini e Schifani dall’articolo di Danilo Paolini

Berlusconi quell’accordo non è carta straccia: lo ha assicurato anche al ministro Andrea Ronchi, in trasferta con lui in Bulgaria. Però Silvio, dato il materiale umano che vede dall’altra parte della barricata, si permette il lusso di essere scettico: «Vediamo quello che si può fare», ma tanto già lo sa come andrà a finire. La «rivoluzione», il presidente del Consiglio, vuole farla con il popolo e «in pieno accordo» con gli alleati. «Il toro per le corna». Con toni pacati, Berlusconi spiega la sua ricetta drastica. Il premier vuole «prendere il toro per le corna», il che significa «riforma costituzionale» sulla giustizia e non solo una legge che modifichi il processo penale. [...].

Forattini su La Nazione

Il cittadino e il valore delle istituzioni

dall’articolo di Fabrizio Dell’Orefice

dall’editoriale di Paola Severino

Si tuffa tra la gente. Scherza, ride. Si lascia abbracciare e baciare dagli aquilani che hanno appena ricevuto le nuove case di Preturo, con le rifiniture in legno, sembra di essere a Courmayer. È una sorta di sauna rigenerante per il Cavaliere, tanto che lui si lascia andare e si lancia verso le signore che lo aspettano, che gli chiedono una foto, verso i ragazzini che gli vogliono raccontare di quella sera del 6 aprile, la notte della scossa. Fino a metà pomeriggio non era stata una bella giornata con il premier. La sera prima, giovedì sera, era cominciata con l'amarezza della visione di Annozero. La trasmissione di Santoro manda in onda una lunga ricostruzione del giudice Carfì, colui che presiedeva il collegio che ha condannato Cesare Previti. Berlusconi è in camera d'albergo a Sofia. S'arrabia, chiede ai collaboratori di mettersi in contatto con la Rai, vuole intervenire in diretta. [...].

Il capo dello Stato è intervenuto ieri, con il consueto equilibrio e con la ben nota ponderazione, sul discusso tema della disciplina in materia di offesa all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica e sul connesso problema della libertà di manifestazione del pensiero. Nel discorso pronunciato in occasione della consegna di premi giornalistici Egli ha in primo luogo ricordato che al legislatore è rimessa ogni possibilità di proporre l’abrogazione dell’art. 287 del codice penale (poiché si tratta di norma ordinaria e non di rango costituzionale), pur ricor-

Taglio basso

Dovadola, il paese del dialetto che si presenta con doppio nome dall’articolo di Giorgio Gazzotti

Dovadola è il primo comune in Emilia Romagna ad avere il doppio nome, in italiano e in dialetto. Da qualche giorno, all’ingresso del paese, sotto il vecchio cartello con il nome in italiano, ne è stato messo uno a sfondo marrone (come quelli turistici) con scritto “Dvèdla”. La decisione è stata presa dal Consiglio comunale, con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e quello contrario del centro-sinistra. La proposta è stata portata avanti dal consigliere della Lega Nord, Riccardo Merendi, e accolta anche dal Pdl. L’iniziativa sta facendo scuola, ora anche il comune di Coriano, nel riminese, vuole il suo cartello in dialetto. Soddisfatto il sindaco, Carlo Adamczyk: «Il cartello interpreta bene il sentimento dei cittadini, perché è a salvaguardia del dialetto, una lingua vera e propria». Entusiasta naturalmente il leader della Lega in Romagna, l’onorevole

Una riforma costituzionale che sia per la giustizia e non contro la magistratura. Che sia «condivisa» da una maggioranza più ampia di quella di governo, per «evitare» il re-ferendum confermativo previsto dall’articolo 138. C’è sintonia tra Renato Schifani, a Firenze per il premio Spadolini-Nuova Antologia, e Gianfranco Fini, a Pisa per l’ Italian American Conference . Per qualche ora, le due città toscane sono idealmente più vicine: non i soliti 84 chilometri, ma i pochi passi che separano Palazzo Ma-dama da Montecitorio. [...].

Gianluca Pini. Onorevole Pini, sarà contento, Dvèdla è una bella vittoria. Finalmente! E’ un piccolo segnale che che non costa nulla, ma è un seme per far ricrescere le nostre radici. La Romagna come l’Alto Adige. E come mi auguro capiti in tutti i comuni d’Italia. La vera forza del paese sono le differenze e non l’omologazione. Un primo passettino verso la secessione della Romagna? La secessione resta un nostro obiettivo. Oggi non ci sono le condizioni, ma quando arriverà il federalismo costituzionale allora riproporremo la separazione della Romagna. E se diventasse presidente della Regione imporrà a tutti i comuni il nome in dialetto? Chiunque sarà, non sarò io. Impossibile vincere o non sarà candidato? Io, per coerenza politica, posso fare solo il presidente della Romagna. [...]. dal Resto del Carlino

dando che essa è stata mantenuta immodificata dalla recente riforma dei reati di opinione, che ha invece eliminato una serie di fattispecie penali ritenute non più coerenti con l’assetto socio-politico e con il sistema delle libertà di manifestazione del pensiero raggiunte dal nostro Paese. Occorre a tal proposito aggiungere che anche la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale sono più volte intervenute per ribadire la legittimità della norma che punisce le offese al Capo dello Stato, costantemente negando che essa violi il principio di pari dignità sociale dei cittadini, posto che non punisce la lesione dei beni comuni di ogni persona, ma

quella del prestigio dell’Istituzione repubblicana e dell’unità nazionale che il Presidente della Repubblica è chiamato a rappresentare. Il concetto è tanto chiaro da non richiedere commenti ulteriori. Stupisce invece constatare l’irrazionale differenziazione dei limiti edittali posti dalle varie norme che tutelano l’onore ed il prestigio delle più alte cariche dello Stato. Così, mentre la norma in questione punisce le offese all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica con la reclusione da uno a cinque anni (sanzione giustamente severa rispetto all’entità degli interessi aggrediti) [...].

La fotografia Bangkok, Un sostenitore dell'ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra (Ansa)

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Scelti per voi: inchieste, commenti, reportage

IL CASO Canale 5 scandaglia la vita del giudice Mesiano Informazione al servizio del capo dal commento di Michele Serra

IL VIDEO sul giudice Mesiano andato in onda su Canale 5 è spaventoso, e lo è qualunque sia la sua genesi giornalistica. È spaventoso se il suo impressionante effetto minatorio discende da un'intenzione consapevole. Ma è spaventoso anche se siamo di fronte a un gioco cretino, come di chi padroneggia malamente un'arma e credendo di sparare a salve esplode pallottole vere. Il testo, di livello perfino più basso di quel sub-giornalismo che è il gossip televisivo, farebbe propendere per la seconda ipotesi: un gioco cretino sfuggito di mano. Ma la costruzione del servizio (pedinamento di un magistrato ritenuto "nemico" del proprio editore, così da indicarlo all'odio e al dileggio della propria curva tifosa), e la sua messa in onda nel programma mattutino della rete generalista di Mediaset, con tanto di commento demolitore (e "senza contraddittorio", come dice l'onorevole Gasparri quando attacca la Rai)

Mesiano in un fotogramma estratto dal servizio del Tg5

di due giornalisti del gruppo, impedisce di credere che si tratti di un banale incidente. Il clima di forte scontro politico non può essere un alibi. Non è il cozzo delle idee, non la polemica ideologica a dettare questo genere di colpi sotto la cintura. È la volontà di attaccare e isolare personalmente, quasi uno per uno, quelli che il leader e padrone considera gli avversari veri e presunti, e dunque esercita, sui meno sereni e meno liberi

Quel Meridione ha bisogno di mercato dall’editoriale di Roberto Arditti

Il sottosviluppo del Sud non ha soluzioni di Stato, ma solo di mercato. Sarebbe ora che ci dicessimo questa verità allo scopo di cancellare l’illusione che per risolvere i problemi del Meridione ci vogliano più soldi pubblici. Anche se lo Stato spendesse 10 volte di più, ma senza "portare mercato", il Sud resterebbe sottosviluppato e disperato. Bisogna voltare pagina e trovare una nuova formula per il Sud massimizzata per portarvi mercato e capitale privati: (a) competitività per differenziale di costo; (b) nuova politica europea per le aree marginali; (c) formazione del mercato mediterraneo; (c) riallocazione delle risorse pubbliche dall'assistenza all’investimento. Dai primi anni ’90 la "globalizzazione" ha trasformato circa due miliardi di persone da povere in ricche. Come? Il capitalismo competitivo ha trasformato la povertà in

fattore concorrenziale. Alla ricerca del profitto e di più vendite gli attori economici hanno spostato capitali e competenze dai luoghi ad alto costo a quelli dove era più basso. Per semplificare, il capitalismo, entro un’architettura di libero mercato concorrenziale, compra la povertà per trasformarla in fattore di ricchezza. Non piacerà agli statalisti di sinistra e di destra, come non è piaciuto alla "Banca mondiale" e all’Onu, vedere che il capitale privato ha risolto in un lampo i problemi che quello pubblico internazionale destinato a sviluppare i Paesi poveri non è manco riuscito ad intaccare in decenni, ma questa è la realtà. Per sviluppare l'area costiera della Cina, poverissima e densa di mafie, il governo non ha fatto megainvestimenti di capitale statale, infrastrutture a parte, ma ha semplicemente aperto il mercato affinché vi potesse essere l'effetto dei differenziali di costo. [...].

I grandi rossi del Sud in degustazione a Lecco

dei suoi dipendenti, una doppia attrazione, politica ed economica. In una confusione oramai patologica, irreversibile e venefica (per il paese intero) tra patrimonio politico e patrimonio personale del Capo. È la voglia di andare a stanare dal barbiere Mesiano, sputtanarlo (verbo berlusconiano) con qualche sciatta considerazione sul suo abbigliamento del sabato mattina, dargli dello "stravagante" perché

fuma (?!), evitare che anche una sola parola sia spesa in sua difesa (nel vituperato "Anno zero" i giornalisti e i politici di destra hanno una postazione fissa), perché distruggere la persona è il sistema più rapido per risolvere i contenziosi, e levare di mezzo l'ingombro. O si trova, come nel caso del già dimenticato Boffo, qualche vecchia carta per dare fuoco alla pira, o si confeziona qualcosa di comunque infamante, per esempio spacciando una promozione pregressa per un "premio" (e di chi?) per la sentenza Cir. Il tutto, per giunta, sotto l'equivoco, ipocrita pretesto della "legittima difesa", perché l'argomento prediletto da chi pratica questo genere di pestaggio giornalistico è che anche l'attacco a Berlusconi è un attacco alla persona: come se la condotta di vita del presidente del Consiglio, i criteri con i quali dispensa le candidature, il genere di persone delle quali si circonda a palazzo, non fossero quanto di più pubblico si possa immaginare. [...].

Banca del Mezzogiorno Il Sud contro se stesso dal commento di M. Veneziani

Volete darci la Banca del Sud, ma siete matti? Volete reintrodurre una forma di sostegno al Meridione che somiglia alla cassa del Mezzogiorno, ma vi ha dato di volta il cervello? Volete fare il ponte sullo Stretto, ma ci volete morti? Volete rilanciare il turismo al sud facendo nascere i casino, ma voi siete solo pazzi... Non c’è programma, investimento, iniziativa di rilancio del sud che non sia criticato o bocciato. E non dai padani o dai romani, ma da quelli del sud. Al sud è nato il partito degli iettatori progressisti. Diceva tre secoli fa l’economista meridionale Antonio Genovesi, che la malattia del sud si traduce in una parola chiave, anzi in una parola chiavica, che fa sprofondare il sud nella fogna della paralisi: «Nonsipuò». Sono passati tre secoli e la sola differenza tra quel

tempo e il nostro è che a dire «Nonsipuò» non sono più gli agrari reazionari, le bigotte o i contadini - conservatori per indole e natura ma è un ceto intellettualemediatico progressista, laico e radicale. Se prendete i giornali del sud, e le pagine meridionali dei giornali nazionali, è un continuo non si può.Gli ultimi sudaticci negazionisti li abbiamo sentiti proprio giovedì, che è stata varata la banca del sud. Coro di no degli intellettuali e degli imprenditori progressisti alla nascita della Banca del Sud, titolano i giornali a mezzogiorno, «È il solito spot del governo», aggiungono. Ci sarebbe da aspettarsi una levata di scudi dei settentrionali, e invece no, a reagire così sono proprio i beneficiari dell’impresa. Che il governo o Tremonti in persona lo faccia per conquistare consensi non mi pare né una novità né un’oscenità [...].

Nella città dei Sassi si gioca con A/Maze

Clonata su Facebook dal racconto di Giulia Carcasi

io. Molti l’accusano d’inCi si sente scemi ad anda- coerenza e fanno bene: sore alla polizia postale e di- no andata in televisione, re: non mi hanno rubato ho detto, ridetto e scritto la macchina, né la borsa, che sono contraria a Facemi hanno scippato l’iden- book e poi su Facebook c’è tità. Viene da chiedersi un mio profilo personale. cosa sia in sostanza: qual- Chi dà un messaggio e fa cosa che mi lascia intatta, l’opposto non merita fimi sta cucita addosso co- ducia e quella che ha la me un’ombra, «Dove perde, giustissimo, ma gliel’hanno rubata?»” quella Giulia Carcasi non chiede l’ispettore. «Su Fa- sono io. Sul suo profilo è scritto: cebook»: nel mondo, valla «Se hai visto questo grupa trovare. Ci si sente soli alla poli- po e non ti iscrivi avrai zia postale quando si ten- Sfiga tutta la vita» e in un ta di far capire che quel- attimo mi trasformo in una sorta lo/a che usa di Vanna il mio nome Marchi, io e racconta che negli una vita anni ho inche dovrebterrotto be essere la mille catemia, non ne di sono io e Sant’Annon è un catonio epso di omopure anconimia, che ra vivo. sì, quella Il reato nella foto telematico che ha messi riperso sono cuote sulproprio io, la mia vita che no, su reale e non Facebook solo: tra non ho mai gli amici aperto un di Giulia profilo per- La scrittrice Giulia Carcasi Carcasi ci sonale. Mi sono raspiegano gazzine che la denuncia me la devo scrive- delle medie, adolescenti re (ah, non la scrivete che hanno letto i miei livoi?) e devo decidere se la bri, chiedono informaziovoglio fare tramite avvo- ni, consigli; chissà cosa cato. Mi chiedo cosa cam- risponde Giulia Carcasi bi o dovrebbe, mi torna in in privato, nella chat di mente un carabiniere che Facebook o tramite la tempo fa, per un’ingiusti- mail appositamente creazia diversa, mi disse ta, lui/lei che a tutti quelli «Chiami Striscia la noti- che per fortuna non gli/le zia», perché in Italia o hai credono assicura di essei soldi per chiamare l’av- re me e scrive idiozie che vocato o chiami il Gabib- con me non c’entrano bo, come non esistessero niente: «In amore si perservizi pubblici e forze dona finché si ama», no dell’ordine, come non fos- Giulia, non ci siamo capisero soldi i soldi delle tas- te/i, io sono vendicativa, se. Le tasse le pago e l’av- più amo meno perdono, vocato non lo metto, mi perché mi aspetto qualcodico, voglio vedere come sa da quelli che amo, va a finire, voglio finire m’aspetto qualcosa dal come finirebbe un cittadi- mio Paese, dalla giustizia, da questa denuncia: no qualunque. Ci si sente impotenti al- magari così, per sbaglio, la polizia postale quando qualcuno si mette al lavotorni a consegnare la de- ro e scopro chi sei. Chi sei? nuncia e ti senti dire la Uno/a psicopatico/a, vuoi frase dei peggiori provi- screditarmi?, un fallito/a, uno/a che vuole adescare ni: le faremo sapere. Passo giorni su Face- ragazzine, cerchi soldi? book a leggere cosa scri- contatti professionali?, ve, cosa fa, come vive Giu- non avevi altro da fare? lia Carcasi, che poi sarei [...].

Basilicata sorella dell’Andalusia

da http://vinoalvino.org/blog/

da http://www.clarita.it

da http://4.bp.blogspot.com

Penso non ci siano discussioni possibili e che anche gli irriducibili fan del Merlot, del Cabernet, del Syrah ad ogni costo, piantato in ogni dove, perché tanto matura comunque e fa (faceva) tanto fico, e fa (faceva) apparire meno provinciali, più trendy e sensibili al “gusto internazionale”, concorderanno con me che la vera, grande, straordinaria risorsa delle zone vinicole del nostro Sud è il vasto campionario di vitigni autoctoni su cui può contare. Sono proprio queste uve, quando la loro naturale ampelo-diversità non viene annientata e annullata stupidamente da scelte in materia di epoca di vendemmia e grado di maturazione delle uve, di vinificazione e affinamento normalmente utilizzate per le solite varietà internazionali, a fare la nobilitate [...].

Il 30 ottobre, a Matera, la Regione Basilicata e Visioni Urbane stanno organizzando, nell’ambito degli Open Days 2009, A|Maze, un gioco di corsa e orientamento realizzato dai ragazzi di Critical City,durante laquale sidebbono risolvere enigmi, trovare indizi, mentre si è inseguiti da misteriosi personaggi. A|Maze è una gara fra concorrenti, in una Matera post nucleare, che si contendono un premio finale. Sisvolgerà fra le18:00 e le23:00. Speriamo chele condizioni meteorologiche siano clementi. Lo spero davvero visto che vedendo le carte meteorologiche attuali la tendenza è di un periodo con forti piogge. Domani dovrebbe piovere parecchio. Poi la settimana dovrebbe scorrere instabile ma con tendenza al sereno. [...].

Più della Calabria e, perchè no, anche maggiore della Sicilia: la Basilicata è la sorella italiana dell' Andalusia. Punita per secoli a causa della sua povertà, la sua genta ha appreso dalla storia ad affrontare i problemi con l'umorismo e il sorriso sulle labbra. I suoi campi odorano di macchia mediterranea, di pino, di terra bagnata col sudore del lavoro. Il suo clima mediterraneo, suoi ulivi, le sue montagne... Se uno chiudesse gli occhi nella cordigliera Peniberica e li riaprisse tra queste terre continuerebbe a pensare di essere ancora in Andalusia. [...].

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Domenica 18 ottobre 2009 Toghe in aula di udienza A sinistra: Bossi Berlusconi Lombardo e Fini in una foto di qualche tempo fa

Scontro sulla giustizia Il segretario Cascini: «Si vuole ridurre l’indipendenza della magistratura»

Anm: «Punizioni e intimidazioni»

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LETTERA AL RIFORMISTA

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Minacce al premier a Bossi e Fini, firmate Brigate rivoluzionarie

Le toghe in agitazione: «È emergenza democratica» Il ministro Alfano: «Fanno una guerra preventiva» sa l’Anm di non rispettare l’autonomia del Parlamento e di chi ha vinto le elezioni. Come pure dal Pdl: «L’Anm si muove come un partitino ultrapoliticizzato e fazioso», accusa il portavoce Daniele Capezzone. Mentre il ministro della Difesa Ignazio La Russa invita le toghe alla serenità e non a «reazioni corporative». Il parlamentino del sindacato delle toghe avrebbe dovuto limitarsi ieri alla commemorazione di Maurizio Laudi, il leader di Magistratura Indipendente appena scomparso. Impossibile però ignorare il «clima avvelenato di attacco alla magistratura», come dice aprendo i lavori il presidente Luca Palamara, che subito avverte che «è a serio rischio la tenuta democratica del Paese» «C'è stata un’aggressione alle massime autorità di garanzia del Paese» denuncia il segretario Giuseppe Cascini che ricorda le accuse di «partigianeria» rivolte dal premier alla Corte costituzionale e allo stesso capo dello Stato dopo la bocciatura del Lodo Alfano; e che ritiene «più grave» delle riforme annunciate in materia di giustizia, «stavolta con l'intento esplicito di ridurre l’indipendenza della magistratura», «l'intimidazione» al giudice Mesiano. Di vera e propria «minaccia» parla il vice presidente Gioacchino Natoli: «il mezzo mediatico è stato usato come una clava che può abbattersi su chiunque dimostri di avere a cuore la democrazia». «Il giudice che decide, oggi sa che può essere sbalzato a una notorietà mediatica infamante», rilancia Rita Sanlorenzo, segreta-

Mancino boccia l’idea di sdoppiare il Csm

ria di Magistratura democratica. Mentre il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi punta l’indice sul gioco di «premi e punizioni», e fa un paragone con quanto accade nel mondo della stampa: «fortuna politica» per chi viola i doveri deontologici, «mentre chi rispetta le regole come Boffo e Mentana è costretto a lasciare». In tanti parlano di «emergenza democratica» come il segretario di Unicost, Marcello Matera e il leader del Movimento per la Giustizia Valerio Fracassi che paragona l’attuale situazione a quella degli anni Quaranta e propone uno «sciopero per la democrazia», che per ora però resta sullo sfondo in attesa che il governo metta nero su bianco le sue proposte di riforme. Nel frattempo i magistrati intendono chiedere incontri alle massime autorità istituzionali del Paese a partire dal capo dello Stato. Perchè la situazione è più che grave: «siamo all’attacco finale e definitivo» avverte Antonietta Fiorillo, di Magistratura Indipendente. E intanto stanno diventando tantissime le adesioni a una lettera di solidarietà a Mesiano partita dagli uffici giudiziari calabresi. In serata è giunta anche la risposta del presidente della Anm, Luca Palamara, alle parole del guardasigilli Angelino Alfano, secondo il quale lo stato d’agitazione proclamato dalle toghe sarebbe una guerra preventiva sulle riforme sorprendente e pretestuosa. «Non c'è nessun conflitto nè guerra preventiva». «La nostra posizione è molto chiara - aggiunge il leader dell’associazione magistrati – no a riforme costituzionali, sì a riforme per il funzionamento della giustizia. Non vogliamo essere trascinati in alcun conflitto nè in guerre preventive».

Il diktat del Cavaliere ai vertici del Pdl

di PAOLO CUCCHIARELLI

Fini non ferma Berlusconi «Andremo avanti anche soli»

ROMA – Una lettera di minacce per Berlusconi Fini e Bossi con una sigla–«Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente» –già utilizzata ai primi di ottobre per una lettera inviata a Il Messaggero, Il Foglio e Il Fatto quotidiano, e considerata da subito dagli investigatori come non attendibile e frutto di farneticazioni estata inviataieri anchea Il Riformista. La missiva formula minacce, indirette, di morte peril presidente del Consiglio, Gianfranco Fini e Umberto Bossi. Il presidente della Camera, che ha letto il testo che fissava a venerdì sera il termine ultimo per le dimissioni dei tre al fine di evitare una rivoluzione armata modello cubano, ha detto che si tratta, chiaramente, del «delirio di un folle». «Spero che ora non si apra un dibattito sul nulla», ha aggiunto. Per Fini è chiaro con chi vorrebbe evocare un clima da anni Settanta magari strumentalmente». «Evitiamo di discutere come se l’Italia fosse alla vigilia di chissà quali stagioni di piombo. I matti sono matti: trattamento sanitario obbligato, non dibattito». Ma la politica ha le sue regole e i suoi, necessari, dibattiti e il messaggio viene diversamente interpretato un pò da tutti i protagonisti del mondopolitico. Infatti, mentre Fini stempera gettando acqua sul fuoco, seguito da

di ELVIO SARROCCO

Il giudice Mesiano spiato da Canale cinque

VERSO LE REGIONALI IN VENETO Galan abbandonato dal Pdl alla Lega la presidenza MANCA ormai solo il nome del candidato presidente (Zaia, Tosi, Bricolo?), ma la bandiera della Lega sembra già virtualmente issata su Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. La decisione che la regione in mano da 15 anni a Forza Italia andrà alla Lega – non ufficilizzata ma nemmeno smentita da alcuno – sarebbe stata presa da Berlusconi e Bossi nella cena di mercoledì sera, a Palazzo Grazioli. Il premier aveva visto Giancarlo Galan solo poche ore prima. Da allora il presidente veneto sembra non aver pace, stretto dal desiderio di fedeltà all’amico Berlusconi, da un lato, e dall’altro dalla tentazione di uno strappo con il Pdl, per dar vita nel marzo 2010 alla “lista Galan”.

ROMA - L'altolà di Gianfranco Fini non ferma Silvio Berlusconi. Sulle riforme andremo avanti anche da soli, ha affermato in una riunione a palazzo Grazioli con i vertici del Pdl, perché il Paese è con noi ed è grande il consenso che ha il governo. Non c'è poi nessuna intenzione di ricorrere al voto anticipato, ha aggiunto il premier, e l'esecutivo ha come impegno principale quello di fare le riforme. Farle quindi anche da soli, ma prima i capigruppo del Pdl avranno il compito di sondare le opposizione per verificare la possibilità di trovare un difficile accordo. Se i sondaggi non avranno esito positivo, il Pdl, ha ribadito Berlusconi, farà le riforme con i propri voti approvando tre distinte leggi costituzionali: una sul presidenzialismo, un'altra sul superamento del bicameralismo perfetto e la terza sulla giustizia. L'annuncio di Berlusconi che le riforme si faranno a tutti i costi è arrivato mentre ad Asolo era in corso un convegno in cui il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e l'ex ministro del Pd, Massimo D'Alema, si sono detti d'accordo sul fatto che le riforme devono

essere condivise e non approvate solo dalla maggioranza di governo. Fini ha inviato un nuovo messaggio a Berlusconi: «Fare riforme solo con una parte - ha affermato - è legittimo ma non sempre politicamente preveggente». Anche perché una larga maggioranza parlamentare è «indispensabile quando si parla della casa di tutti che è il Parlamento». D'Alema si è detto d'accordo. Ed ha avvertito che in questo clima (reso rovente dalle dichiarazioni di Berlusconi sulla giustizia) è impossibile una intesa anche se l'ex ministro degli esteri considera le minacce del premier «molto velleitarie anche se preoccupanti». Non credo, ha affermato, che Berlusconi abbia la forza di riscrivere la Costituzione da solo e se ci provasse «si troverebbe di fronte a difficoltà insormontabili». Berlusconi, ha affermato D'Alema, deve «arrendersi al fatto che ci sono persone che la pensano diversamente da lui. Ha fatto due nomi: quelli del presidente della Camera Fini e dell'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. Al convegno di Asolo si e' parlato anche di immigrazione. Fini ha lanciato una proposta, condivisa da D'Alema: dare la cittadinanza a chi, figlio di immigrati regolari, è

nato in Italia o è arrivato nel nostro paese da piccolo, dopo il primo ciclo scolastico, cioè a 10-11 anni. In questo modo, ha spiegato, gli immigrati a 18 anni saranno molto più integrati piuttosto che lasciarli nel limbo ed esporli al richiamo di precedenti identità che possono essere pericolose». Fini ha ricordato anche di aver proposto qualche tempo fa il voto agli immigrati alle amministrative (ieri rilanciato da D'Alema) e, ha detto «fui crocifisso, ma non ho cambiato idea». Sulla stessa posizione del presidente della Camera e' Massimo D'Alema che però chiede di più. A suo parere bisogna accelerare l'iter per la cittadinanza riconoscendo la cittadinanza anche a chi non ha una frequenza scolastica, e concedendo agli immigrati il diritto di voto alle amministrative. D'Alema si è poi detto d'accordo anche sulla proposta del ministro Adolfo Urso (ex An) di introdurre nelle scuole l'ora di religione islamica. Una ipotesi che secondo Fini «non ha nulla di sandaloso». Ma è stata subito bocciata dalla Lega Nord. «Non lo permetteremo mai», ha avvertito il capogruppo dei senatori leghisti, Federico Bricolo, finché saremo in questa maggioranza.

Pdl all’attacco «Ecco i frutti del clima di veleni»

Il presidente del Senato: «Nessuno si tirerà indietro se bisognerà mettere mano alle norme»

Casini: «Affermazioni irresponsabili». Pardi: «Il suo vero obiettivo è far chiudere la Rai»

Schifani: «Pronti a rafforzare le leggi antimafia»

Il presidente contro il canone, infuria la polemica

di ALFREDO PECORARO PALERMO – Ancora una volta Renato Schifani, richiama «tutti all’unità nella lotta alla mafia, definendola «il male assoluto di questa terra» nei confronti della quale «non si può avere la minima distrazione, bisogna essere intransigenti». Il nuovo monito contro la criminalità organizzata, Schifani lo ha lanciato di fronte a decine di bambini presenti all’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri a San Martino delle Scale, frazione del comune di Mo-

«L’Italia ha ruolo strategico nelle missioni»

nreale, vicino Palermo. «L'esecutivo – ha detto Schifani – si sta distinguendo per la forte incisività nel contrasto alla mafia che va combattuta senza tentennamenti ma con un atteggiamento duro e incisivo». Per il presidente del Senato «non ci devono essere debolezze e nessun attimo di pausa nella lotta alla mafia» utilizzando le leggi varate dal governo Berlusconi. «Ritengo che le attuali norme antimafia stiano dando buoni risultati», ha aggiunto Schifani, che tuttavia assicura che «nessuno si tirerà indietro se ci sarà bisogno di rafforzare queste leggi». Dopo avere ricordato l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, ha auspicato che «il dibattito sulla giustizia possa riprendere nel solco di to-

ni pacati di un confronto sui contenuti privo di pregiudiziali, scevro da posizioni secondo cui si voglia adottare la riforma contro qualcuno». Schifani avrebbe dovuto accogliere oggi all’aeroporto di Punta Raisi la salma di Rosario Ponziano, il paracadutista di 25 anni della brigata alpini, morto due giorni fa in Afghanistan in un incidente stradale durante uno spostamento operativo dalla città di Herat a Shindad. Per problemi tecnici l’arrivo del velivolo è stato posticipato. «Per noi Ponziano è un caduto come gli altri – ha affermato Schifani – perchè è morto in terra ostile. Probabilmente gli avrò stretto la mano due settimane fa quando sono stato in Afghanistan, c'erano tanti giovani».

A Marco Intravaia, figlio del vice brigadiere dei carabinieri ucciso nella strage di Nassiriya sei anni e al quale è stata intitolata la nuova caserma di San Martino delle Scale, il presidente Schifani ha assicurato: «non ci dimenticheremo dei nostri caduti, pochi giorni fa ho fatto sostituire con una targa più grande quella sistemata nella sala conferenze del Senato, dedicata alle vittime della strage di Nassyria». «L'Italia ha un ruolo strategico nelle missioni all’estero – ha concluso il presidente del Senato durante la sua visita – siamo in tante parti del mondo come in Afghanistan e in Libano per portare la pace e lottare il terrorismo, un male invisibile che va contrastato».

NON si spengono le polemiche dopo le dichiarazione di Silvio Berlusconi, dalla Bulgaria, sulla possibilità che salga presto al 50% la percentuale degli italiani che non pagano il canone Rai a causa dell’uso «criminoso» che viene fatto della tv pubblica. Il commento più duro viene da Pier Ferdinando Casini. Quella del premier è «una delle tante affermazioni irresponsabili da parte sua» dice il leader dell’Udc che invita Berlusconi a fare «uno spot per il canone perchè questo è il compito del presidente del Consi-

Usigrai «Tentativo malriuscito di intimidire le testate» Il presidente del Senato Schifani

glio finché queste sono le regole». «E' un’abitudine del premier prima azzoppare la Rai poi chiedere di non pagare il canone», osserva invece l’esponente del Pd, Pierluigi Bersani che aggiunge: «Non so con quale faccia il premier chieda di non pagare il canone» visto che «di 11 testate Rai, tra radio e tv, abbiamo visto nomine di direttori e responsabili tutti di area centrodestra». Per il senatore dell’Idv Pancho Pardi «ogni volta che si reca a Sofia Berlusconi viene colpito da sindrome anti Rai. Faremo il possibile – aggiunge – per evitare che la Rai chiuda i battenti, perchè questo è l’obiettivo finale del Cavaliere». Dura anche la reazione del sindacato dei giornalisti della Rai.

«L'attacco al canone da parte del presidente signor conflitto d’interessi è stato l’ultimo mal riuscito tentativo di intimidazione – sottolinea il segretario nazionale Usigrai, Carlo Verna -. Propongo di pensare da subito ad una giornata di protesta per la difesa dell’autonomia in Italia dei poteri di controllo» visto che «l'emergenza democratica» non riguarda solo «l'informazione, ma anche la giustizia». Il coordinamento dei Cdr della testata regionale per l’informazione di viale Mazzini si dice pronto «a qualsiasi iniziativa per difendere la pluralità del servizio pubblico e la sua indipendenza da tutti i partiti» mentre il Cdr del Giornale Radio «chiede ai vertici dell’azienda di promuovere presso tutte le sedi istituzionali

D’Alema, una larga parte del Pdl prende lo spunto da questo messaggio per chiedere alla sinistra di smetterla con un certo linguaggio e certe accuse. Un atteggiamento che buona parte del Pdl interpreta come una possibile incubazione di una nuova stagione di sangue, come scritto pochi giorni fa suLibero da Giampaolo Pansa. La missiva andrebbe rubricata, quindi, sotto la voce: ecco i primi frutti di questo clima. Ed ecco quindi, mentre tutti esprimono a gran voce solidarietà ai tre ed esecrazione per qualsiasi ipotizzato ricorso alla violenza, che c'è chi chiede all’opposizione di «spegnere l’interruttore dell’insulto e dell’invettiva, verbale e scritta», come ha detto Giorgia Meloni, in una nota diffusa insieme a Francesco Pasquali, leader dei giovani del Pdl. Jole Santelli che però invita un pò tutti ad abbassare il livello dello scontro: questo –dice –è un preciso dovere di tutti. Dal Pd arrivanoimmediate parole di condanna: è un fatto grave ed allarmante, «del tutto estraneo alla politica», sottolinea una nota del partito. «Una cosa è lo scontro politico, tutt'altra le minacce di morte; sono due piani che non vanno mai confusi».Condanna per le minacce anche dall’Anm e dal Prc mentre dall’Udc viene una richiamo affinchè ci sia equilibrio e sobrietà nella polemica.

una campagna per risolvere il problema delle risorse del servizio pubblico». «Non vorrei che dopo il controllo politico su telegiornali e giornali radio, adesso scatti la fase due: quella del controllo industriale», osserva il consigliere di amministrazione Rai, Nino Rizzo Nervo. «In un momento di crisi economica – aggiunge - potrebbe essere conveniente avere una Rai non competitiva. La conferma potrebbe esserci nei prossimi giorni se si cercherà di avere anche il controllo di quei settori che garantiscono le risorse della Rai, a cominciare dalla Sipra. Credo – conclude Rizzo Nervo – che chi ritiene che il servizio pubblico possa e debba svolgere un ruolo importante in questo paese è bene che cominci a preoccuparsi».

Pierferdinando Casini

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NO ALLE «intimidazioni» non solo alla magistratura , ma anche alle massime autorità di garanzia; no a «riforme punitive» «minacciate» dal governo a fronte di «sentenze sgradite», come la separazione delle carriere e la modifica della composizione e dei poteri del Csm. Dopo l'aggressione «odiosa e barbara» a Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale di Milano che ha condannato la Fininvest a risarcire la Cir e che è stato «spiato e inseguito» dalla televisione del gruppo, Canale 5, con l’intento di denigrarlo, i magistrati sono sul piede di guerra. Per ora sono in stato di agitazione contro quella che ritengono una vera «emergenza democratica» e a difesa «a oltranza» dei valori della Costituzione , ma in assemblee che si terranno a breve in tutti i distretti giudiziari, valuteranno tutte le azione di protesta ad adottare, sciopero compreso. Iniziative che sono state decise ieri all’unanimità dal parlamentino dell’Associazione nazionale magistrati, con il consenso anche di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata e che attualmente è all’opposizione della giunta guidata la Luca Palamara (Unicost). La dura presa di posizione dell’Anm giunge nel giorno in cui il vice presidente del Csm Nicola Mancino, boccia la proposta di un doppio Consiglio superiore, bollando come «assurda» l’idea che uno dei due vada sotto il controllo del ministero della Giustizia. Ed è attaccata dal ministro della Giustizia Angelino Alfano che parla di «pretestuosa» «guerra preventiva alle riforme» e accu-


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Politica lucana

De Filippo mostra sicurezza Lacorazza e Folino forfait

Martorano, resta la riserva Parla di trasparenza e meritocrazia e attacca il governo regionale e l’organo di comunicazione «Basilicataniet» Martorano parla alla Platea curiosa di conoscere Fare Basilicata (f.M.)

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LE REAZIONI

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«Ci si aspettava di più» re». Il presidente del consiglio regionale, Franco Mattia del Pdl è fuori dall’edificio. Martorano ha chiuso il proprio intervento da pochi minuti. E a caldo Mattia dichiara: «Ci si poteva aspettare di più. Il problema è capire ancora cosa vuol fare e cosa propone per il bene della Basilicata». Poi riprende e aggiunge: «Ha fatto un discorso contro il governo regionale di Basilicata che ho condiviso». C’è anche il consigliere regionale Sergio Lapenna che si dice soddisfatto di quanto ha ascoltato e non va oltre. Interviene anche il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che proprio ieri era stato “designato” da “Il Giornale” di Feltri come “papabile” per il ruolo di candidato del Pdl alle regionali in Basilicata. Latronico ridendo smentisce: «Faccio bene il senatore. Mi piace fare il senatore. Voglio continuare a fare il senatore». Più chiaro di così. Poi sull’intervento di Martorano - sebbene anche Latronico non sia stato tutti sorrisi e applausi durante la manifestazione - dichiara: «La nostra regione ha bisogno di luoghi di giudizio onesto sull’impatto delle politiche sul tessuto produttivo e sociale e di elaborazione di proposte che si poggino sulla responsabilità della società e dei suoi soggetti vitali, superando dipendenze e rendite di posizioni. Da oggi con la presenza di “FareBasilicata” abbiamo una condizione più ricca». Tanti complimenti a Martorano quindi, ma nessuno incorona (ancora?) quale sfidante principe di De Filippo. sal.san.

Non c’era nemmeno l’annunciato Franco Stella, presidente della Provincia di Matera e il presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella (il quale però, da quanto si è appreso non era al corrente dell’iniziativa). Seguendo l’ordine degli interventi, sul palco sono saliti Speranza accompagnato dal giornalista di Panorama, Giovanni Fasanella, Erminio Restaino in compagnia del professore Paolo Albano e Salvatore Adduce che come testimonial ha “portato” l’ingegnere elettronico Agostino Lecci. Ogni “coppia” ha parlato ovviamente della mozione congressuale regionale che rappresentava. Dopo un’ora esatta in cui ognuno dei tre aspiranti candidati segretari regionali ha spiegato le proprie ragioni per essere eletto, sono saliti sul palco Santarsiero e De Filippo. In particolare il sindaco di Potenza si è soffermato a parlare dell’importanza delle amministrazioni comunali per il buon funzionamento della politica e dello Stato. Santarsiero non ha mancato di lanciare una “critica” al giovane candidato Speranza: «E’ un mio assessore. Quando mi disse che pensava di candidarsi alla segretaria gli consigliai di impegnarsi completamente sul Comune». Per quanto riguarda De Filippo - che potrebbe essere direttamente sfidato tra pochi mesi da Attilio Martorano per la presidenza della Regione - non si sono fatte attendere le risposte del governatore lucano alle dichiarazioni dell’ex presidente di Confindustria sul richiamo alla trasparenza e meritocrazia che in mattinata aveva suscita-

to applausi. Il governatore lucano ha attaccato: «Non so a che cosa si riferiva Martorano. Nel nostro Paese in genere c’è una tecnica retorica molto efficace: quando c’è un grande problema che la comunità percepisce chi lo pone sembra che diventi immune da quel problema. Nel caso dell’ex presidente di Confindustria sembrerebbe che il problema della trasparenza e anche della meritocrazia sia solo della politica. Io credo però che sia un problema generalesucui tuttidobbiamofaredegli sforzi perchè le opportunità siano quanto più impiantate profondamente sul merito e sulla capacità di rendere trasparenti le procedure di selezione». «Non mi pare ha aggiunto De Filippo che il mondo che abbiamo conosciuto sia facilmente divisibile manichea tra buoni e cattivi. C’è sicuramente una comunità che sente in maniera straordinaria questa necessità e faremo solo un errore gravissimo se non ascoltassimo. Ma non è da stamattina che raccolgo questa richiesta e alla Regione abbiamo provato già a partire dal presidente Bubbico a impegnarci in questa direzione». De Filippo quindi ha parlato degli Spin Off e degli strumenti per la ricerca che sono stati assegnati a giovani ricercatori lucani sulla base dei voti di laurea universitari. Per concludere, sempre De Filippo in una sorta di parallelo con Martorano, ha chiesto dal palco del Pd a essere più forti «perchè se si è forti è facile superare le difficoltà, Se non lo si è i problemi diventano più grandi». s.santoro@luedi.it

L’INTERVENTO

Quando la matrice è sociale e i partiti si chiudono a riccio La gente di Basilicata, negli ultimi mesi, si sta appassionando sempre più a forme di aggregazione e di dibattito celate con la facciata di movimenti e/o associazioni ma che, già in occasione delle recenti amministrative, hanno rivelato una comune matrice sociale. Un sociale che, giocoforza, vuole e chiede alla politica di diventare concreta e di leggere realmente il territorio per soddisfarne i bisogni e promuoverne lo sviluppo. Una sorta di fenomeno sociale, dunque, che come accadimento iniziale ha visto Franco Stella a Matera diventare presidente della Provincia e che continua a sortire i suoi effetti anche su scala potentina e regionale. Un fenomeno ancor più alimentato dallo sprone della gente stessa a personaggi in cui crede o che hanno ricoperto ruoli dirigenziali di un certo livello. E’come se si volesse riporre nelle mani di qualcuno, già palesemente efficace in altro settore, la sorte della propria regione e del proprio futuro. Un compito, questo, atavicamente asservito alla politica e che, oggi, sembra essere a disposizione di chi se ne voglia occupare meglio. Due dati sono certi e su questi bisognerà interrogarsi seriamente. Il primo è che in Basilicata le cose non vanno bene, potrebbe essere la regione più ricca d’Italia per le sue risorse endogene eppure è al penultimo posto di una clas-

sifica di povertà. A questo punto le forze politiche in campo, di maggioranza e di opposizione che siano, territoriali o nazionali, dovrebbero prendere atto di un disagio pluridiffuso, fare il mea culpa e correre ai ripari. Ma, al di là, degli enunciati sembra proprio che questo non accada ed il dibattito politico è un continuo rintuzzarsi su responsabilità o colpe presunte dell’una e dell’altra parte, mentre la chiusura del ponte di Picerno sulla Basentana continua ad amplificare l’isolamento. Alla stanchezza ed all’incredulità della gente fa eco un alzarsi di scudi da parte di quanti, non certo per bisogno proprio, catalizzano il malessere sociale e si pongono al servizio delle istituzioni. Ma con quale matrice? E questo è il secondo punto. Prima della presentazione di “Fare Basilicata” con Attilio Martorano, nei giorni scorsi, è stato presentato a Potenza un altro movimento nato con esigenze non dissimili, il MovimentoDemocratico di Alessandro Singetta che, parimenti, denuncia fortemente un substrato sociale ed economico di sofferenza ed apre un dibattito aperto a tutti i cittadini per addivenire ad una certa e possibile soluzione, individuarla insieme e deciderla insieme. Si cela, quindi, una voglia comune di uscire da un’ingiusta empasse, ma… Le consultazioni regionali sono alla porta, consultazioni importantissi-

me e vitali per la piccola Basilicata e soggetti come Franco Stella, Attilio Martorano ed Alessandro Singetta (pur avendounseguitoe cheseguito!)nonhanno una casa politica, in poche parole non appartengono a nessuno partito. Un altro dato comune a questi tre uomini. Come mai? E’ a loro che non piace nessuno partito o nessuna coalizione? Oppure, sono i partiti di destra e di sinistra e di centro che pure dovrebbero essere accorti ed accogliere tutte le forze migliori del territorio per fare tesoro delle loro capacità, che si chiudono a riccio quasi per una forma di garantismo interno? Come mai è sempre di ieri un’altra esasperata iniziativa tenuta al Teatro Stabile di Potenza con un titolo che, esso stesso, è una vergogna: Femminicidio? Un altro fenomeno vero come nessun altro in Basilicata. Un ennesimo fatto è certo: quella di ieri mattina a “Fare Basilicata”era una platea stracolma e carica d’attesa come non si vedeva da tempo e nessun partito, negli ultimi tempi, è stato in grado o ha avuto voglia di farlo. Da qui a marzo, questi non saranno gli unici esempi ed il momento è per così dire “topico”, non solo per regione ma per i partiti stessi. Dovrebbero interpretare quanto sta accadendo e scegliere per il bene di tutti. Questo è il loro compito, questo dovrebbe essere il loro interesse. Lucia Pangaro

Albano il mattatore

E’ citato alla presentazione di FareBasilicata come esempio di autore da leggere per capire la Basilicata. Lui Paolo Albano però, non c’è al Park Hotel. Ma da Martorano parlano del suo “Luoghi Forzieri Fantasmi”. Albano evidentemente ha la mattinata impegnata: ha altro da fare. Poi però è puntuale all’appuntamento del Pd in serata. In giacca e cravatta. Sale sul palco. Questa volta di persona e dice: «Votate per Erminio Restaino».

IL FILM

POTENZA - «E’ stata una bella manifestazione e credo sia un buon auspicio per la speranza di cambiamento». Taglia corto il senatore del Popolo della libertà, Egidio Digilio che però durante il corso delle relazioni e degli interventi, dalla “sua” prima fila non ha nascosto più volte una mimica di dissenso. E su quello che “off records” nei corridoi e nel piazzale del Park Hotel è stato definito un ragionamento un po’ troppo populista e antipolitico, da diversi ospiti, Digilio aggiunge: «Non mi sembra che ci siano stati degli attacchi così efficaci nei confronti della politica anche perché tutti quelli che preso la parola sono in fondo politici». C’è poi il segretario regionale dei Dec, Roberto Falotico: «Attilio è molto pungente. Credo che abbia fatto un’analisi serissima di una situazione che politicamente in Basilicata va modificata. Il tema secondo me riguarda tutti e non solo chi governa o l’opposizione, ma è un richiamo all’assunzione di responsabilità da parte del mondo politico perché siamo di fronte a una Basilicata che nonostante qualcuno la voglia raccontare a tinte rosee che ha molti aspetti di grigio». E ancora sugli aspetti più politici: «Bisogna riprendere il tema di cosa vogliamo fare, rimettere in campo piccole candidature e idee diverse e provare a mettere in campo nuovi leader con programmi seri e precisi». Alla domanda del cronista, Martorano ha dimostrato di essere oggi l’uomo migliore da candidare? Falotico risponde: «Non c’è bisogno di un uomo migliore, ma di una squadra migliore e anche in quel caso potrebbe non basta-

Alla kermesse del Pd è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Marina Sinigaglia, la psicologa di Melfi, morta ieri in un incidente stradale. La mozione “Franceschini-Restaino” del Pd di Basilicata, per cui la donna era candidata nella lista capeggiata da Antonio Bufano, si è stretta alla famiglia. «Il momento ludico – ha detto Restaino - è stato annullato per dolore e rispetto»

POTENZA - Non uno ma ben tre dibattiti. Così ha riposto ieri il Pd alla presentazione di FareBasilicata. La kermesse democratica si è svolta ieri sera nel salone dell’Efab a TitoScalo. E’ stato un appuntamento in cui i big del Pd lucano hanno provato a fare sintesi politica prima delle Primarie del prossimo 25 aprile. La scaletta ha previsto prima gli interventi dei tre candidati segretari, Roberto Speranza, Erminio Restaino e Salvatore Adduce ognuno dei quali accompagnato sul palco da uno “sponsor” a sorpresa. Poi un’intervista pubblica del direttore del Quotidiano, Paride Leporace agli amministratori del Pd, Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e Vito De Filippo, presidente della Regione e poi un’altra intervista ai parlamentari democratici lucani. Ovvio che su tutto aleggiavano le domande sul nuovo avversario politico per le elezioni regionali, Attilio Martorano. E non sono mancate le stoccate soprattutto da parte del candidato segretario Erminio Restaino che sulla crisi della Lasme ha “denunciato” un atteggiamento di Confindustria poco equilibrato «e non dovrebbe essere così». Per quanto riguarda la presenza di big alla kermesse di ieri sera, c’erano quasi tutti. Anche se a far discutere sono state più le assenze. Non si sono visti infatti, nè il presidente della Provincia, Piero Lacorazza (che pure era previsto nel manifesto dell’iniziativa) e nè l’ex segretario diessino, Vincenzo Folino entrambi sostenitori della mozione regionale di Roberto Speranza.

La curiosità insoddisfatta

Il Pdl schierato in prima fila

Tra simboli e indiscrezioni

Sfida a tre

Presenza sopra e sotto il palco

Platea stretta nel dolore

L’ex numero uno di Confindustria Basilicata non scioglie la curiosità degli intervenuti: non risponde a due delle domande “diffuse”: Martorano si candiderà come governatore? Con quale connotazione politica?

SE i big dello schieramento di centrodestra erano tutti presenti nelle prime poltrone, in compagnia di numerosi imrpenditori noti e qualche indipendente del centrosinistra, la presenza “virtuale” della dirigenza Pd è stata assicurata via telefonino

PRESENTI e numerosi gli uomini di Roberto Falotico, leader dei Dec, armati di spilletta con il simbolo. Mentre il senatore Pdl, Cosimo Latronico, dato da “il Giornale” di Feltri, come l’uomo in pole per la corsa a governatore, smentisce l’indiscrezione

PRESENTI naturalmente tutti e tre i candidati alla segreteria regionale del partito. L’abbraccio, come da manifesto promozionale, prima della sfida delle urne delle primarie, di Roberto Speranza, Erminio Restaino e Salvatore Adduce

COME da programma, sfilata di big, dirigenti, segretari locali del partito. Sul palco si sfidano (dialogano?) a suon di interventi sui vari “ci tengo”, come da slogan. Ma le parole non mancano neanche poco oltre il palco allestito.

NUMEROSE persone hanno raccolto l’invito a vivere le E-mozioni del Pd. Ma la politica si è dovuta piegare al dolore: silenzio e sgomento per la morte, ieri, in un brutto incidente stradale, di Marina Sinigaglia, candidata in una delle liste della mozione Restaino

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POTENZA - Folla delle grandi occasioni per il battesimo di FareBasilicata. La sala convegni del Park Hotel di Potenza è gremita. Le prime file della platea se le contendono politici e imprenditori di primo piano. Tanta la curiosità per il primo discorso da politico dell’ex presidente di Confindustria, Attilio Martorano. Curiosità che rimane insoddisfatta, almeno per quanto riguarda la “casacca” e la connotazione politica che Martorano vuole dare al proprio ingresso in politica. Perché è indubbio che in molti si attendevano questo dall’apertura in grande dell’associazione FareBasilicata di Martorano. Quesito a cui però lo stesso Martorano si sottrae anticipando eventuali domande dirette dalla platea o dalla stampa. «Immagino che voi siate qui innanzitutto per avere una risposta ad almeno tre domande». Dice Martorano in perfetto completo blu con camicia bianca, che poi prosegue guardando in faccia la platea: «Se mi candiderò alla presidenza della Regione», la prima autodomanda. «Con chi mi candiderò», seconda autodomanda. «Se sarò all’altezza di questo compito», terza autodomanda. E qui Martorano spiazza il pubblico: «Non voglio deludervi prima di iniziare, ma immagino che voi andrete via senza ottenere risposte almeno alle prime due domande». E in effetti così è stato. Martorano parla della Basilicata «che soffre». Aggiunge dati: «Siamo la prima regione d’Italia a livello di quantità a godere delle royalties del petrolio con 114 milioni di euro l’anno». E ancora: «Viggiano, Calvello, Grumento Nova e Montemurro sono i 4 comuni più avvantaggiati dalle royalties d’Italia». Spiega però che in gran parte sono soldi che non si riescono a spendere. Ma non scioglie il nodo sul proprio futuro. Non strizza l’occhio nemmeno alla prima fila composta in gran parte da esponenti del Pdl. Qualcuno se ne è risentito. Non è materia da affrontare con il cronista. Ma è chiaro che la classe politica accorsa adoccupare laplateanon èuscitadal ParkHotel entusiasta. Alcuni di loro alla fine del discorso di Martorano non hanno nemmeno fatto finta di spellarsi le mani dagli applausi. Martorano evidentemente - sebbene qualcuno gli ricordi che il tempo stringe e che forse non è più il tempo di indugiare ancora - aspetta di essere “designato” leader e non di autoproporsi. Di certo però, sono aperte due strade: o direttamente con il centrodestra e quindi con il Pdl oppure con un proprio soggetto che parte del centro per aggregare quanti si vogliano accodare. Non con il centrosinistra. Perché se il suo discorso non ha aggiunto nulla di preci-

so sul fronte centrodestra, di sicuro è stato un attacco all’azione politica del governo regionale di centrosinistra e del Pd. E guardando i politici che affollavano la sala, mancavano proprio quelli del Partito democratico. Per il resto c’eratutto ilgotha del Pdle alleati,più alcuni esponenti indipendenti del centrosinistra come l’ex sottosegretario di Stato, Mario Lettieri e l’ex assessore socialista, Donato Salvatore. Del Pd di certo c’erano in ascolto (via telefonino aperto) non pochi big. A partire dalla seconda fila nutrita la rappresentanza del mondo industriale e imprenditoriale lucano. E c’erano in gran numero i Dec di Roberto Falotico che hanno riempito tutti i settori della sala sfoggiando in bella mostra la spillina giallo verde dei Democratici e cattolici. Come a dire, «se qualcuno non se ne accorge, noi ci siamo». Martorano in ogni caso sceglie la linea del nuovo. Della necessità di cambiare il metodo di fare politica.Non alzamai iltono. Noncerca la polemica. Tranne in un caso. «Non è Basilicata, ma “Basilicataniet”». E’ l’unico affondo sopra le righe di Martorano. Ce l’aveva contro il portale di informazioni della Regione che «non mette i comunicati scomodi, o li mette solo dopo che ha dato la possibilità ai politici di anticipare la risposta o la questione». Eppure, ha esordito Martorano sul tema «Basilicatanet è un organo di informazione pubblico che nasce con lo scopo di essere terzo». Parla 30 minuti circa l’ex presidente lucano di Confindustria. Di proposte lancia il progetto “Cervelli fuori”, per indagare il fenomeno della nuova migrazione lucana e aprire uno spazio al confronto aperto e raccogliere proposte direttamente dai giovani. E su questo filone Martorano definisce «un’offesa» i tirocini formativi della Regione. Martorano punta più volte sulla necessità di “Trasparenza e meritocrazia” («ne abbiamo bisogno tutti»), cita Kennedy echiude con Sinisgalli invitandoi lucani «a superare la linea di gesso». La manifestazione si è aperta con l’intervento iniziale di Vittorio Restaino e con la relazione del docente Francesco Contò che ha descritto una Basilicata in piena crisi economica e che non ha mancato di criticare la politica lucana (compresi quelli in prima fila). A concludere c’è stato il dibattito aperto a tutti. Sono intervenutinumerosi imprendotorie giovanilaureati. Particolarmente duro è stato Paolo Patrone imprenditore ed ex sindaco di Pignola che a criticato il governo regionale incapace di affrontare le crisi e le “morie” delle aziende lucane. s.santoro@luedi.it

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Tre dibattiti e tanti big per respingere gli attacchi mattinieri

Deluso chi si aspettava (nel Pdl) il placet dell’ex numero uno di Confindustria

di SALVATORE SANTORO

KERMESSE DEL PD ALL’EFAB


Domenica 18 ottobre 2009

Fonti istituzionali danno una «quasi certezza». Solo la nave Eni potrà sciogliere i dubbi

Maratea, qualcosa c’è. Forse Si parla di un relitto a ottocento metri. Task force Regione-Legambiente MARATEA - La nave c’è. Quasi certamente. Se ne dicono convinte fonti istituzionali secondo cui c’è la «quasi certezza» che nelle acque del golfo di Maratea ci sia il relitto di una nave affondata. Se poi sia - o meno - la Yvonne A o un’altra nave carica di veleni, o solo un cargo vuoto come ce ne sono tanti dispersi nel Mediterraneo, non è dato saperlo. Il comandante della Capitaneria di porto di Maratea, il tenente di vascello Tiziana Manca, ieri ha smentito che l’Astrea, la nave ancorata a Maratea proprio per cercare eventuali relitti contenenti scorie velenose, abbia rintracciato alcunché. Potrebbe anche essere che gli esperti giunti con l’Astrea, esaminando le carte già esistenti (furono già effettuate ispezioni del tratto di mare interessato che portarono alla scoperta di misteriose “macchie” rintracciate dai sonar) abbiano ipotizzato con un certo margine di sicurezza che qualcosa c’è. Del fatto che anche la Perla del Tirreno sia coinvolta dai naufragi voluti dalle ecomafie, così come sembra sia Cetraro in Calabria (nelle cui acque è stato fotografato un relitto che si sospetta essere la Cunski, carica di tremendi veleni), lo aveva dichiarato il pentito Francesco Fonti. Un paradosso Bisognerà attendere la nave dell’Eni, più attrezzata, perché si arrivi a certezze più solide (l’Asprea non può scattare foto o effettuare filmati subacquei. E senza la foto, regina delle prove, non si può affermare nulla). Con il para-

Nave che affonda

dosso che dalla parte dell’ambiente si trovi l’Eni che certo non è conosciuta come associazione ambientalista ma come multinazionale del petrolio, settore da sempre considerato inquinante. Collaborazione Intanto Regione Basilicata e Legambiente, insieme alle associazioni ambientaliste che seguono la vicenda delle cosiddette “navi dei veleni”, «intendono adoperarsi per consentire la rapida individuazione del carico del relitto che si troverebbe ad 800 metri a largo della costa di Maratea, fornendo supporto e sostegno all’attività svolta dalla nave oceanografica Astrea dell’Ispra e a quella che sta per essere avviata da parte della Saipem, sotto il coordinamento della procura di Lagonegro». Interpellato dall’Ansa, il

vicepresidente della Giunta lucana e assessore all’ambiente, Vincenzo Santochirico, ha sottolineato che «la Regione Basilicata ha inteso, in questo modo, raccogliere la proposta che Legambiente aveva rivolto al ministro dell’Ambiente». Santochirico, e il vicepresidente nazionale di Legambiente Sebastiano Venneri, hanno concordato «di istituire un gruppo di osservatori indipendenti che possa seguire le operazioni di individuazione e monitoraggio del relitto». L’assessore lucano ha anche riferito di «considerare la vicenda delle navi affondate nel Mediterraneo con grande attenzione e preoccupazione, in quanto il lavoro dei ricercatori e quello degli investigatori sembra allontanare la speranza che nulla di tutto questo potesse essere accaduto. Il lavoro svolto si-

no ad ora dalla magistratura è stato positivo e necessita di essere supportato con mezzi e verifiche ulteriori. Non intendiamo sottrarci a nessuna responsabilità - ha concluso Santochirico - ed oltre ad avviare attività di esplorazione e controllo delle matrici ambientali, con le altre Regioni e gli organismi pubblici in materia ambientale e sanitaria, la Basilicata è pronta a sostenere anche le attività investigative, contribuendo così ad esaudire l’esigenza di trasparenza e di certezza che tutti i cittadini si attendono». Un problema vasto Quasi tutte le regioni costiere del nostro paese potrebbero essere compromesse, in particolare dai documenti raccolti in questi anni e dalle varie inchieste della magistratura, gli affonda-

Il tribunale autorizza la diffusione. Bolognetti: questa non è trasparenza

Fenice, resi noti i dati Arpab IERI l’Arpab ha diffuso una serie di tabelle con i dati ambientali rilevati nei pressi della Fenice, il termodistruttore di San Nicola di Melfi. Nelle settimane scorse tanti sono i timori che si sono diffusi proprio sull’inquinamento. Il direttore Vincenzo Sigillito ha reso noti i dati - molto tecnici e dunque di difficile interpretazione - dopo che l’autorità giudiziaria ha autorizzato la diffusione degli stessi. I numeri riguardano i parametri delle acque dei “pozzi-spia” nell’area della Fenice. Le tabelle non erano però accompagnate da alcune interpretazione degli esperti dell’Arpab. Il segretario dei Radicali lucani, Il termodistruttore “La Fenice” Maurizio Bolognett, ha scritto un comunicato stampa dal titolo che è disponibile a diffondere gli “L'Arpab, Fenice e il gioco delle tre stessi a chiunque ne faccia richiesta, “a patto, naturalmente, che si carte”. Dice Bolognetti: «Vincenzo Si- tratti dipersone titolate emosse da gillito, direttore dell'Arpab, pro- validi motivi”. Sigillito non ha caprio non riesce ad assimilare il con- pito che i dati non vanno forniti socetto di trasparenza. Dopo che la lo alle persone titolate con il sanProcura di Melfi ha deciso di toglie- gue blu, ma vanno resi pubblici, dire un incomprensibile segreto sponibili e scaricabili sul sito delistruttorio sui dati del monitorag- l'Agenzia. Inoltre, i dati devono esgio ambientale delle matrici acqua sere resi di facile interpretazione». «Direttore - aggiunge Bolognete terra in possesso dell'Arpab, l'ineffabile Direttore ha dichiarato ti - i dati non li deve dare solo ai Ra-

dicali e al sottoscritto, che li ha ripetutamente chiesti sentendosi rispondere che non potevano essere divulgati perché gli stessi erano vincolati dal segreto istruttorio; i dati, egregio direttore, vanno forniti a tutti i cittadini lucani. Dal 2002, e quindi ben prima dell'indagine aperta dalla Procura di Melfi, sul sito dell'Arpab non è mai stato pubblicato un solo dato sulle matrici acqua e terra dell'area del vulture-melfese».

menti sembrano riguardare particolarmente sette regioni, tra le quali anche la Basilicata. Dopo l'apertura di un nuovo fascicolo d'inchiesta da parte del sostituto procuratore di Lagonegro Francesco Greco, è arrivata l'Astrea. La nave oceanografica dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che dovrà esplorare i fondali marini. L'Astrea è nel porto di Maratea e da ieri mattina, dopo le avverse condizioni meteo dei giorni scorsi che non gli ha permesso di uscire in perlustrazione, ha iniziato la caccia al relitto della Yvonne A, la nave dei veleni che sarebbe stata fatta affondare a largo di Maratea con 150 fusti di fanghi radioattivi. Le esplorazioni si spingeranno fino a oltre 15 miglia dalla costa e dell'inchiesta, oltre alle Procure antimafia di Catan-

zaro e Potenza, si sta occupando anche la Procura di Lagonegro, competente sul litorale di Maratea. Le attività dell'Astrea si sono svolte attraverso l'utilizzo di un sonar e non con il robot, usato nelle acque antistanti la costa di Cetraro. Un'attivitàche siconcluderàall'inizio della prossima settimana considerando che sono autorizzati fino a lunedì. Partecipativa la presenza degli uomini della capitaneria di Porto di Maratea diretta dal tenente di vascello Tiziana Manca, che ha preso il comando della capitaneria lucana dal mese scorso. «Se questa nave esiste, la troveremo», ha dichiarato il sostituto procuratore Francesco Greco, che da pochi mesi è stato trasferito a Lagonegro dalla Procura di Paola. «Ho aperto un fascicolo ha spiegato il pubblico ministero Francesco Greco - per fare maggiore chiarezza su una questione ormai divenuta pubblica e che deve essere attentamente analizzata. Al più presto creerò, come ho già fatto a Paola, un apposito pool, che in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Maratea e il Ministero dell'Ambiente, si occuperà di questo caso». Dopo il ritrovamento della presunta motonave Cunsky, rinvenuta a circa venti miglia da Cetraro, è stata presentata una mozione dai parlamentari e tra i firmatari figura anche Salvatore Margotta del Pd. I parlamentari chiedono al Governo di coordinare l'azione dei ministeri in una task-force per far luce su questa gravissima vicenda. Emilia Manco

Mercure, contro la centrale anche Sinistra e Libertà TRA I SOGGETTI soddisfatti dall’ultima delibera dell'Ente Parco Nazionale del Pollino (che prende atto e fa proprio il parere reso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza, e dunque ritira il parere favorevole alla Centrale del Mercure),ci sonogli attivistidi “Sinistra e Libertà Mercure”che è vicina e partecipa alle iniziative di quanti si oppongono alla riapertura della Centrale Enel a biomasse di Laino Borgo. «La sensibile apertura dell'Ente Parco Pollino - si legge in una nota diffusa ieri dal movimento politico - unico ente che ha cominciato, dopo una dura opposizione delle popolazioni locali, a smuovere le acque di questa lunghissima e intricata vicenda consumatasi tra incomprensibili volontà politiche, accattonaggio industriale, forzature affaristiche da parte di Enel e miope valutazioni d'impattosocio-ambientale degli enti istituzionali di Calabria e Basilicata - ripaga degli sforzi e dell'impegno di quanti da giorni stanno presidiando civilmente la sede del Parco e stanno difendendo le ragioni di una vicenda che si protrae stancamente ormai da sette anni». «Dopo l'imponente manifestazione del 5 settembre - continua - che ha definitivamente comunicato all'Enel che la stragrande maggioranza della popolazione del Mercure ha voglia di ve-

der smantellato quell'obbrobrio che non solo darà occupazione ma che cozzacon iprincipi costitutividi unParco deturpandone l'immagine e minacciando la salute dei cittadini, Sinistra e Libertà Mercure constata che sulle questioni importanti e sui contenuti che attengono al futuro di una comunità la popolazione, dal basso, si ritrova e mette con la spalle al muro un certo tipo di politica imbolsita, autoreferenziale e sorda alle istanze del territorio, in specie per quanto concerne le decisioni che vengono prese dall'alto, senza la concertazione delle comunità locali e senza tener conto delle vere vocazioni di sviluppo di qualsivoglia area. Anche se rattrista vedere che, come succede in più parti d'Italia, siano le relazioni tecnico-giuridico e la perdita di sonno e di pace dei cittadini autocostituitisi in comitati popolari a doversi sostituire alle istituzioni e a dare umanità e valore alla politica». «In attesa che arrivi il definitivo ritiro dell'autorizzazione del direttivo adottata dal consiglio del Parco - proseguono - l'opposizione continuerà, sempre su questo altissimo piano di confronto, a tenere alta la guardia sugli altri fronti istituzionali perché venga definitivamente seppellito un progetto sovradimensionato, nocivo e inopportuno», concludono.

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24 ore in Basilicata

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Botta e risposta (con replica) fra il senatore Digilio (Pdl) e il presidente Sel Colangelo

Gas lucano, disputa sul valore «Una vera svendita per la regione». «Non è vero: la risorsa è stata valorizzata» LA VENDITA all’asta di gas lucano da parte della Sel ha colpito Egidio Digilio (Pdl), senatore fino a non molto tempo fa impegnato, in consiglio regionale, a capo di una commissione regionale sui temi delle estrazioni petrolifere. Fra Digilio e il presidente della Sel, si è registrato ieri un botta e risposta (e - diciamo così nuova botta) che riportiamo. Egidio Digilio: «Adesso che la prima vendita o “svendita”, secondo i punti di vista, della quota di gas lucano è avvenuta, come abbiamo appreso dai giornali, il silenzio del presidente della Sel Rocco Colangelo, che come si ricorderà nell'estate scorsa aveva diffuso una “risentita” precisazione a mie valutazioni politiche proprio riferite alla vigilia delle aste, è quanto meno incomprensibile se non sospetta. Appare più che doverosa un'informazione puntuale e dettagliata ai rappresentanti istituzionali e all'intera comunità sulla conclusione delle due aste pubbliche nell'ambito delle quali sono stati venduti complessivamente 44 milioni di metri cubi di gas provenienti dalle royalties della concessione Val d'Agri (Eni) e che avrebbero fruttato alla Sel 13 milioni di euro. Ciò, sul piano del metodo per fugare i dubbi e le perplessità che avevo sollevato e che il supermanager della Sel e grande esperto di mercato energetico si era affrettato a sminuire sottolineando quello che ha definito “un successo negoziale della Basilicata assolutamente originale, nel senso che indipendentemente dagli esiti di gara alla Regione Basilicata è comunque riconosciuto il valore che tale risorsa avrebbe generato”. Ed è proprio per questo, quindi nel merito che è necessario capire se le due aste potevano rendere di più e fugare il rischio di una “svendita”. C'è poi un altro aspetto che sta a cuore direttamente alle famiglie lucane e che riguarda le tariffe. Come è noto dal 1° ottobre, l'Autorità per l'energia ha stabili-

Il senatore Digilio

Colangelo, a destra il logo Sel

to un'ulteriore riduzione dell'1,2% dei prezzi di riferimento del gas naturale, per il quale la spesa annuale della famiglia tipo si riduce così ulteriormente di circa 12 euro rispetto al trimestre precedente. Da inizio anno le bollette del gas naturale della famiglia tipo sono diminuite cumulativamente del 22,4% (al netto delle imposte) e del 16,4% (al lordo imposte), mentre le bollette dell'energia elettrica risultano in calo dell'8% circa (sia al lordo che al netto delle imposte). Comprendendo le diminuzioni determinatesi per tutti i quattro trimestri 2009, la spesa complessiva delle famiglie (per gas ed elettricità) si riduce di 224 euro su base annua; ciò equivale ad un 12,3%. Un risparmio voluto dal Governo che è concreto mentre quello promesso dal Governatore De Filippo è ancora fermo al “bonus” una tantum sulla bolletta del gas, concesso lo scorso anno». Rocco Colangelo: «Il sen. Digilio reclama giustamente che sia data piena e puntuale informazione sugli esiti della vendita del gas della Regione al Punto di Scambio Virtuale (Psv) giudicando incomprensibile, se non so-

spetto, il silenzio del Presidente della Società Energetica Lucana. Non ho difficoltà a chiarire immediatamente che l'intera operazione è stata fatta oggetto di una relazione analitica, doverosamente trasmessa all'azionista unico della Società e pubblicata sul sito www.societaenergeticalucana.it, poi ripresa dalla stampa e dalla Tv. Sarà l'azionista della Società, e cioè la Regione Basilicata, e non il Presidente della Sel a stabilire forme e sedi in cui eventualmente fornire ogni dettaglio, e la Società sarà ben lieta di farlo. Ma posto che il sen. Digilio avanza il dubbio se si sia trattato di vendita o di svendita, se cioè si sia servito oppure no l'interesse primario della Regione, è urgente anticipare i termini generali dell'operazione. E' utile ricordare che la produzione totale di gas naturale in Val d'Agri nel 2008, al netto dei consumi interni, è stata pari a 773.428.863 metri cubi di gas standard (smc). Ai fini della determinazione della quantità destinata alla Regione Basilicata, ai sensi del d.lgs n. 625/96, va sottratta la quota di esonero da concessione, pari a

25.000.000 di smc. Le aliquote, pari al 7% del prodotto della coltivazione, destinate alla Basilicata risultano quindi pari a 44.531.517di smc. Il valore è la somma delle aliquote della concessione Val d'Agri in quota Eni, 27.061.803 di smc, pari al 60,77% del totale, e in quota Shell, 17.469.714 smc, pari al 39,23%. In relazione alla quota di concessione a titolarità Shell è stato offerto al Psv attraverso asta effettuata il 22 settembre 2009, un volume di gas naturale pari a 672.933 gigajoule (oltre 17 milioni di mc) per il periodo 1° gennaio 2010 - 31 marzo 2010. In relazione alla quota di concessione a titolarità Eni è stato offerto al Psv, attraverso l'asta del 24 settembre 2009, un volume complessivo di gas naturale pari a 1.042.421 gj (oltre 27 milioni di mc) (a titolarità Regione Basilicata) per il periodo 1° ottobre 2009 - 31 marzo 2010. I valori di aggiudicazione sono stati mediamente di: - 512,770 euro per gigajoule paria 19,75centesimi a smc in relazione alla quota di concessione a titolarità l Eni equivalenti ad un valore pari

a 19,75 centesimi a smc - 568,025 euro a gigajoule pari a 21,88 centesimi a smc In relazione alla quota di concessione a titolarità Shell equivalenti ad un valore pari a 21,88 centesimi smc Insomma, il valore complessivo determinato attraverso alla gara si stima sia stato pari a 9.397.986,00 euro, di cui 3.822.898,95 euro relativi alla quota Shell e 5.575.087,13 euro relativi alla quota Eni. E ora veniamo alla originalità della formula adottata dalla Regione Basilicata per la procedura di vendita. Grazie all'accordo concluso tra la Società Energetica Lucana e le compagnie, recepito nel disciplinare di vendita delle quote regionali, la quota incassata dalla Regione Basilicata, valorizzata all'indice Qe (Quote Energia, parametro di legge per indicare il costo della materia prima), è stata pari a 12.730.558,93 euro, superiore di oltre 3.35 milioni di euro al valore ottenuto applicando il prezzo di aggiudicazione delle procedure d'asta. Quindi la tipologia di procedura scelta non ha comunque prodotto alcun danno alle casse regionali, bensì un consistente beneficio, nono-

stante una fase di mercato con domanda in calo. E' altresì utile segnalare che, a differenza della Regione Basilicata, lo Stato non ha introdotto nella sua normativa un'analoga clausola di salvaguardia, cioè non ha imposto ai Concessionari la protezione del Qe del 2008, con la conseguente perdita rispetto alla 'formula lucana'- per le sole quote “Eni di produzione nazionale” di non meno di 19.687.197,99 euro. La Società Energetica Lucana è una piccola entità in corso di strutturazione e, ahimè, non dispone di supermanager né di superesperti di mercato energetico. Si accontenta di avere, per il momento, di tecnici e amministratori attenti alle dinamiche frenetiche di questo mondo e preoccupati soltanto di mettere a valore le risorse e le opportunità a disposizione della Regione Basilicata. A giudicare dalle aste di settembre, con risultati non disprezzabili, a quanto pare migliori di quelli realizzati, in questa circostanza, dai supermanager e superesperti di cui si avvalgono istituzioni ben più importanti della nostra Regione». Egidio Digilio: «Sono soddisfatto a metà della risposta deldottor Colangelo.Sorpreso positivamente dalla tempestività. Sia chiaro: il presidente della Sel ha fatto un servizio all'intera comunità e non a me che per le funzioni politiche ed istituzionali avrei potuto attingere alle informazioni richieste (con certo per pura curiosità ma proprio per assolvere al mio mandato parlamentare) nelle sedi competenti. E' evidente però che essa è monca degli aspetti tariffari che ho sollevato. Per questo sono deluso: mi sarei aspettato almeno qualche indicazione per la Giunta Regionale, come sono deluso del tono ironico utilizzato nella parte finale. Va ricordato al dottor Colangelo il suo ruolo tecnico e non politico, a meno che non abbia avuto dal Governo Regionale anche l'incarico di assessore regionale all'Energia».

Rionero in Vulture Convegno sui tumori della pelle

Quando il male più brutto va a colpire l’epidermide RIONERO IN VULTURE - “Tumori cutanei: stato dell’arte e prospettive future”. Il convegno organizzato dal Crob Irccs e curato dal direttore dell’unità operativa di chirurgia plastica ricostruttiva dell’istituto di ricovero e cura Tommaso Fabrizio ha visto la partecipazione di numerosi professionisti ed esperti provenienti da tutto il sud Italia. A presenziare l’evento l’assessore alla Sanità della regione Basilicata Antonio Potenza, il direttore generale Asp Potenza Pasquale Amendola, nonché il padrone di casa il direttore generale Crob Irccs Rocco Maglietta. A portare il saluto del comune di Rionero l’assessore comunale Pietro Pesacane. Dalla sala convegni del Crob di Rionero al più vasto e accogliente complesso alberghiero della Rosa Blu Village di Monticchio, per un giorno sede distaccata del Crob, anche per non creare disturbo ai pazienti ricoverati nell’hospice appena inaugurato al quinto piano. Rete oncologica regionale e ricerca, i temi trattati in apertura. Una rete oncologica regionale in ascesa soprattutto sulla radioterapia e l’ematologia mante-

nendo ferma la ricerca al Crob Irccs. Gratitudine dal direttore Maglietta nei confronti dell’assessore Potenza per l’impegno fattivo e l’interesse della Regione per il Crob Irccs. «Sarà affrontata al Crob Irccs tutta la patologia, dalla prevenzione alla cura alla ricerca. L’unico istituto a fare questa larga azione in tutto il territorio, speriamo di essere all’altezza», conclude Maglietta. Dell’Irccs nel panorama nazionale, dice Potenza, «dobbiamo lavorare affinché il nostro istituto sia di pari livello di scambio di esperienze». Il momento è «di transizione afferma l’assessore regionale - speriamo che sia il più breve possibile. Le cose, sono sicuro, andranno nel verso giusto». Massima collaborazione quella assicurata dall’Asl. «Come azienda sanitaria dobbiamo collaborare al massimo perché l’Irccs Crob dà prestigio alla sanità regionale», dice Amendola ex direttore sanitario Crob Irccs. Il convegno sui tumori alla pelle ha preso in esame tutte le forme in cui si può evolvere questa neoplasia. Dall’identificazione del tumore,

alla diagnosi, al trattamento chirurgico e medico, all’elettrochemioterapia fino alla ricerca. Un tumore, quello alla pelle, mediaticamente meno considerato rispetto a quelli più conosciuti. «Ho voluto dare voce a questo tipo di patologia. Il tumore alla pelle è il primo tumore maligno per diffusione in Basilicata», spiega Fabrizio che vanta un lungo passato presso l’Int di Mila- Il tavolo dei relatori, in piedi il primario Tommaso Fabrizio no. Occorre cominciare dall’auto esaminazione dai 40 anni in su. «Se si vedono comparire delle rcs sono aperte, noi siamo in grado di curamacchie che cambiano forma, aspetto, colo- re tutti i tipi di tumori cutanei, anche le forre è bene rivolgersi al medico di famiglia - di- me più gravi con le migliori e più innovative ce Fabrizio - il più delle volte però si viene ri- tecnologie». Insomma, non andare a cercamandati a casa con una pomata e non si da re lontano, ma guardare e capire l’imporpeso all’accaduto. Il mio invito è rivolto ai tanza di quello che si ha in casa. Il Crob Irccs medici di base, agli specialisti e soprattutto frequentato quotidianamente da pazienti di ai pazienti. Evitate i viaggi della speranza tutta Italia. cercando chissà dove. Le porte del Crob IrLucia Nardiello

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Domenica 18 ottobre 2009

Paladini della libertà di stampa Tanti i messaggi di solidarietà al Quotidiano dopo la minaccia di querela NE ARRIVANO tanti, di attestati di solidarietà al Quotidiano della Basilicata dopo la minaccia di querela da parte del senatore Felice Belisario (IdV), che alcuni non riusciamo a pubblicarli oggi. Li rinviamo ai giorni a venire. La vicenda, in breve: il Quotidiano ha fatto sapere che la rivista di approfondimento politico e culturale MicroMega aveva realizzato una lunga inchiesta su alcu-

ne “zone oscure” delle strategie politiche di Italia dei Valori. Fra le persone citate dall’indagine di MicroMega anche il senatore dipietrista lucano Felice Belisario. Sul giornale si è aperto un dibattito sulla questione. Belisario ha ritenuto di essere stato diffamato dalla pubblicazione di un’inchiesta realizzata da altro giornale e ha annunciato una querela nei confronti del Quotidiano della Basilicata. La cosa è sembrata a molti in

contrasto con le politiche di un partito che si contrappone frontalmente al premier Berlusconi - attaccato da molti media proprio per la sua insofferenza e le sue querele nei confronti della stampa e le sue querele - ed ha scatenato una ridda di interventi contro le parole e le decisioni di Belisario. In pagina pubblichiamo anche un intervento a favore del senatore, scritto da un esponente del suo partito.

«E se accadeva in Abruzzo?»

«Condivisione solo a Roma»

«GENTILE Direttore, di ritorno dal viaggio a L'Aquila dove insieme al Presidente del Consiglio Regionale De Franchi abbiamo fatto una breve visita nelle aree terremotate ed incontrato amministratori regionali abruzzesi, ho ancora negli occhi immagini del centro storico della città abruzzese violato e dei primi alloggi per i senza casa. E mi è venuto in mente, riflettendo sull'attacco che tu e con te tutti i giornalisti avete subito attraverso la querela del sen. Belisario, spontaneamente, una domanda: cosa sarebbe accaduto nel caso del terremoto in Abruzzo se giornalisti come te, i tuoi colleghi giovani e meno giovani, non avessero raccontato tutti i giorni gli effetti del sisma? E se insieme all'Italia della solidarietà i giornalisti non avessero scritto dei ritardi iniziali nella macchina dei soccorsi, dei problemi di ogni natura che abbiamo vissuto anche noi, quasi 30 anni fa? Non credo siano interrogativi formali. Piuttosto sono riconducibili alla funzione dell'informazione e a quell"insostituibile valore del pluralismo" nella carta stampata e nella radiotelevisione, a cui ha fatto riferito, autorevolmente, come hai già ricordato tu, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della "Giornata dell'informazione". Perché in Abruzzo il ruolo dell'informazione è stato fondamentale e lo è ancora per evitare che dopo la commozione e il lutto, chi ha responsabilità di Governo e l'intero Paese non dimentichino e abbandonino questa gente. Proprio come il lavoro che svolgi tutti i giorni raccontando i fatti della nostra regione e della nostra gente. Anche quando scrivete di inchieste giudiziarie che ci toccano direttamente. Sempre il Presidente Napolitano ha sottolineatocome il"maggior presidio"della liberta' e del ruolo dell'informazione trovi sostanza "nella qualita' dell'impegno e nel lavoro di ogni giornalista, nella professionalita', nel rigore, nell'equilibrio, nel tranquillo coraggio di chi si dedica a questo quotidiano lavoro". Rispetto a queste parole non credo ci sia altro da poter aggiungere altrimenti rischierei solo di ripetere. Posso solo aggiungere un incoraggiamento a te e ai tuoi colleghi a continuare nel delicato lavoro che svolgete, ancora più difficile perché so bene le difficoltà finanziarie che attraversano le “autentiche” imprese dell'editoria locale, sapendo che l'unica riconoscenza vera è quella che vi viene espressa dal lettore con l'attaccamento al suo giornale. Considerami uno di loro». Franco Mattia consigliere regionale Pdl

«PER CHI come noi tutti i giorni, a costo di diventare ossessivi, va ripetendo che la situazione politica nazionale è da allarme democratico e perciò l'informazione locale e nazionale è rimasta un “fortino”da difendere a denti stretti, la querela del sen. Belisario al direttore de Il Quotidiano Paride Leporace non solo non piace ma rafforza la nostra convinzione di continuare la battaglia a difesa dell'informazione democratica e pluralistica e dell'autonomia dei giornalisti. Ormai come è stato denunciato il 3 ottobre con la manifestazione per la libertà di informazione si sta scivolando verso una sorta di regime mediatico. Silvio Berlusconi fa e disfa a suo piacimento programmi Rai e Mediaset, il centrodestra attacca a testa bassa e senza alcun pudore tutte le voci critiche, a partire da quelle di RaiTre di Gabanelli e Santoro. Oltre ai giornalisti scomodi nel mirino sono entrati anche quelli che fanno satira, proprio come nei regimi autoritari di una volta. Tutto questo nasce dall'enorme conflitto di interesse che non è stato mai risolto, nemmeno ai tempi del centrosinistra. E perciò più grave che nel caso de Il Quotidiano non siamo in presenza dell'ennesima querela di Berlusconi ma essa provenga da un esponente di primo piano di Idv che sottovaluta l'emergenza informazione o peggio a Roma ma solo a Roma condivide il nostro allarme. Il problema della libertà di informazione è tuttavia molto più ampio. Riguarda il monopolio della pubblicità che soffoca i piccoli e medi editori e il blocco del sistema radio televisivo. Vi è poi il nodo dell'editoria locale dove la debolezza delle aziende tende a scaricarsi sull'autonomia delle redazioni, troppo spesso composte da precari senza tutela. Non esiste libertà di informazione se non esiste pluralismo, non può esistere pluralismo se non viene garantita l'autonomia dei giornalisti anche da comportamenti che di fatto puntano all'intimidazione e a ridurre o annullare valutazioni critiche». Giovanni Soave capogruppo regionale Pdci Giacomo Nardiello segretario regionale Pdci

«La colpa di Anna: la verità» «CARO Paride, consentimi di esprimere, attraverso le pagine del tuo giornale, la mia solidarietà e vicinanza ad Anna Rivelli, per un atto che ha il sapore dell'intimidazione. A mio avviso, Anna ha una sola colpa: aver descritto una realtà che qualcuno avrebbe voluto tenere chiusa nei cassetti in omaggioal vecchiodetto ipannisporchi silavano infamiglia. Anna ha invece preferito lavarli in pubblico i panni e raccontare scomode verità. Sento anche di dover esprimere gratitudine nei confronti della testata da te diretta. Caro Paride, ho letto la tua intervista a Left, testimonianza di un giornalismo non asservito a giochi di potere. Avanti così! Io continuerò ad essere un tuo/vostro assiduo lettore». Maurizio Bolognetti segretario Radicali lucani

«Chi predica bene e poi...» «ESPRIMIAMO tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza a lei e ad Anna Rivelli in riferimento all'attacco pretestuoso subito a seguito degli articoli da voi scritti e pubblicati. Ne deve fare di strada il nostro paese prima di potersi definire "libero, democratico e civile". E ne devono fare molta di più tutti quei personaggi che predicano bene e razzolano male». Con affetto e profonda stima Luciana Ciolfi

«Rei solo di riportare i fatti» «SOLIDARIETA’ a chi è stato querelato dal sen. Belisario contro il giornale lucano reo solo di aver riportato dei Fatti». prof. Maria Eleonora Forno

«Danno alla sua immagine» «EGREGIO direttore, ho avuto modo si seguire la vicenda inerente la scomposta reazione dell'on. Belisario nei confronti del Vostro giornale, e alla luce di quantoriportato dal dossier di "Micromega" del 26 settembre, e dal taglio strettamente giornalistico degli articoli di Anna Rivelli riguardanti questioni e fatti oggettivi e inconfutabili, posso solo osservare che le travi nell'occhio sono il sostegno più diffuso (ma anche più fragile) delle velleità censorie di taluni esponenti della politica locale. So che non vi farete intimidire, e auspico che un senso di reponsabilità convinca tali improvvisati censori a non intasare ulteriormente le aule dei tribunali civili, poichè dalla lettura della vicenda si deduce che il danno all'immagine del sen. Belisario è arrecato non da quanto evidenziato tra le vostre righe, ma dall'ormai diffusa (quanto odiosa) pratica della querela per impedire ulteriori considerazioni ed approfondimenti negli organi di stampa. Buon lavoro, e grazie per ciò che fate». Antonio Di Persia

L’ALTRA CAMPANA «IN BASILICATA per troppi anni sono stati fatti accordi di basso profilo sulla gestione delle ingenti risorse pubbliche tra forze politiche di maggioranza e forze politiche di minoranza. Tale situazione ha provocato una degenerazione del sistema politico che ha avuto anche una serie di vicende giudiziarie legate al malaffare. L'unica forza politica che si è opposta con tutte le proprie forze a tale vicenda è stata l'Italia dei Valori ed il suo più autorevole leader politico della Basilicata (sen. Belisario) che ha fatto scoperchiare la pentola come risulta da dichiarazioni e fatti degli

«Un leader politico che ha scoperchiato la pentola» anni scorsi ed in difesa della magistratura dagli attacchi sconsiderati di forze politiche e di taluni giornali. Questa è la sola verità! Tale verità dà fastidio a molti che hanno visto messo in discussione il proprio ruolo e le proprie aspirazioni future dall'impetuoso aumento elettorale dell'IdV in Basilicata. Le vicende interne all'Italia dei Valori che riguardano diversità su scelte organizzative e di alleanze politiche, vengono stru-

mentalizzate ad arte per tentare di offuscare il patrimonio di originalità e di autorevolezza dell'IdV che farebbero tornare indietro la Basilicata di decenni. L'Italia dei Valori ha conquistato il suo prestigio dimostrando concretamente e costantemente di essere dalla parte giusta con atteggiamenti sempre limpidi e cristallini schierandosi a viso aperto contro gli interessi delle grandi compagnie petrolifere e dalla parte delle popolazioni per la tutela e lo sviluppo del-

l'ambiente; contro i faccendieri che hanno selvaggiamente sprecato pubbliche risorse e aver poi licenziato centinaia di lavoratori. Contro la lentezza della pubblica amministrazione ed in difesa e a sostegno del tessuto di piccole e medie imprese dei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio e dei servizi che vivono una difficilissima situazione di crisi economica e di prospettiva. Il rischio che si corre in Basili-

cata è che si ritorni ad un grigio passato; a questo rischio noi ci opporremo con tutte le nostre forze e riporteremo questi temi al centro del dibattito politico. Querele o non querele a parte, l'Italia dei Valori sta sempre dalla parte della libera informazione e quindi respinge ogni falsità da qualsiasi parte provenga: la falsità è lo strumento che usa Berlusconi per plagiare le coscienze dei giornalisti e dei cittadini». Antonio Vitucci responsabile dipartimento lavoro-welfare IdV di Basilicata

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12 24 Ore in Basilicata Ancora critiche al senatore dell’Italia dei Valori da parte di esponenti politici e lettori


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Renato

Pezzano di ROSSELLA MONTEMURRO

n momento di ansia, a volte di vero e proprio panico, si corre con la testa alle ultime immagini della giornata, il viaggio, la città, il palco, l'albergo... poi, in fin dei conti, che differenza fa? Certo non posso alzarmi per andare a prendere la bottiglia d'acqua fresca nel mio frigo bianco, ma in compenso non devo nemmeno rifare il letto domattina... e poi, fra poche ore, sono di nuovo in viaggio per un altro letto, un altro albergo, un altro palco, e cento nuovi volti a cui sorridere, e mille nuovi volti che non riesco nemmeno a guardare bene negli occhi... Però ho l'anima nelle mani. Questa è una certezza che ho (…)». E' proprio “L'anima nelle mani. Diario emozionale di un musicista” il titolo provvisorio del libro di esordio del chitarrista lucano Renato Pezzano, in uscita a di-

U

cembre. «E' una sorta di diario emozionale degli anni di viaggi e di concerti che ho fatto dal 1990 ad oggi. spiega il musicista trentaseienne - Non è una biografia ma una sorta di romanzo raccontato attraverso le emozioni e le sensazioni vissute, le migliaia di persone conosciute e i milioni di chilometri percorsi». Un viaggio introspettivo, aggiunge, che diventa una specie di riflessione in generale «su un mestiere sconosciuto qui in Italia». Perché, come ha postato su Facebook Pezzano, «io sono un chitarrista. Un chitarrista. Quando lo dico, spesso le persone che non mi conoscono mi chiedono, ok, un chitarrista, ma come lavoro...? Il chitarrista... lo so, poi devi spiegare che fai lezioni, che componi, le colonne sonore, i corsi, i concerti con cinque gruppi diversi... come si fa a spiegare che suoni il blues così come la taranta o il pop più bieco?». Un flusso di coscienza trasposto su carta, nato per

caso: «A settembre sono stato a Cantalupo in Sabina, vicino Rieti, durante un percorso letterario e artistico. Ho conosciuto una poetessa sarda, Giovanna Mulas, l'ho accompagnata in un reading poetico e siamo rimasti in ottimi rapporti. Forse avevo già in mente l'idea di scrivere di questi 19 anni di viaggi e di vita. Mi faceva piacere mettere un punto ma non avevo idea di come farlo. Giovanna Mulas indirettamente mi ha aiutato, facendo leva sulle emozioni, sulle sensazioni: alla fine sono la cosa più importante che ti resta, i ricordi più intensi delle serate, aldilà del concerto in sé e per sé. E' così che ho iniziato a scrivere questi pensieri». Renato Pezzano, chitarrista principale nella formazione dei Tarantolati di Tricarico, collabora da anni con associazioni musicali nazionali e ha al suo attivo decine di incisioni con diversi artisti, centinaia di serate e concerti in tutta l'Italia.

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Microrganismi buoni e cattivi Come evitare le false promesse

Quei bravi di FRANCESCOPAOLO LOBUONO

U

do un ruolo importante nella ricerca; quello che sgomenta è il loro ruolo nella commercializzazione sottoforma di prodotti che vantano proprietà spesso solo teoriche. Oggigiorno, centinaia di alimenti contenenti probiotici ed integratori vengono spacciati come necessari per il benessere dell'essere umano. E così ci troviamo di fronte a prodotti che dichiarano di combattere la costipazione e la fatica, batteri in grado di prevenire il cancro e trattare l'ipercolesterolemia. La confusione in merito all'effettivo utilizzo di probiotici è diventata totale, ma quali sono i benefici che questi probiotici possono arrecare al nostro organismo? Cosa c'è di vero in quello che viene pubblicizzato o le notizie che ci giungono sono il risultato esclusivo di bieche operazioni di marketing pubblicitario? Il termine probiotici fu introdotto per la prima volta nel 1965. In contrasto con gli antibiotici, i probiotici furono definiti come "quei microrganismi viventi che, quando somministrati in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell'ospite". I probiotici possono essere formulati in diversi tipi di prodotti, inclusi alimenti, farmaci, e di integratori alimentari. La specie dei lactobacilli e Bifidobacterium sono i più comuni probiotici, ma anche altri fermenti quali l'Escherichia coli, alcune specie di bacilli, ed il Saccharomyces cerevisiae, utilizzati per la conservazione degli alimenti (attraverso la loro azione di fermentazione) per migliaia di anni, possono essere utilizzati per la loro duplice azione di agenti per la fermentazione del cibo, ed in aggiunta, per la lo-

ro capacità di apportare benefici all'organismo. Il termine probiotico dovrebbe essere riservato solo a quegli organismi viventi per i quali sia stato dimostrato un beneficio effettivo per l'essere umano. Infatti l'utilizzo dei probiotici si è sviluppato al fine di migliorare la salute sia nei soggetti malati che in quelli sani. Se da un lato l'utilizzo di questi probiotici può trovare un suo ruolo nei soggetti malati, la domanda che dobbiamo porci è: perché produrre delle sostanze per della gente sana? E' bene sottolinearlo: a tutt'oggi non esiste nessuna chiara di evidenza che, alterando (mediante la somministrazione di fermenti lattici) l'ambiente microbico dell'apparato digerente di un soggetto in buona salute adulto, lo stesso trovi un giovamento. L'unica giustificazione oggi addotta (soprattutto dal marketing della pubblicità) è che l'utilizzo di probiotici un soggetto sano serva a prevenire alcune condizioni patologiche, dettate perlopiù da alimentazione sbagliata. Ma come fa il nostro organismo a riconoscere i microrganismi buoni (probiotici) dai microrganismi cattivi? Il nostro sistema immunitario deve distruggere i microrganismi cattivi mantenendo quelli buoni. Noi sappiamo che i batteri intestinali che di norma ospitiamo sono da noi riconosciuti, come microrganismi buoni, grazie al fatto che questi microbi espongono sulla loro parete alcune molecole particolari chiamate Mamps (Associated Molecular Patterns). Come al solito ci serviamo di un esempio: immaginiamo una serratura la quale sappia-

biotici

pro

mo che può essere aperta da una sola chiave. Nel nostro caso queste molecole particolari (Mamps) rappresentano una serratura. L'unica chiave che riesce a entrare in questa serratura è rappresentata da alcune molecole chiamate recettori presenti sulle cellule del sistema immunitario che si trova nel nostro intestino. Questi microbi buoni, riconosciuti grazie alla chiave presente sulle nostre cellule immunitarie intestinali, hanno la capacità di influenzare lo sviluppo del sistema immunitario, il funzionamento corretto del nostro intestino e il nostro metabolismo. Esiste una teoria molto suggestiva la quale afferma che molte delle allergie e delle malattie autoimmunitarie siano causate, o quanto meno aggravate, dal mancato stimolo del sistema immunitario da parte di questi microbi buoni, durante lo sviluppo, a causa dell'uso improprio degli antibiotici. Se questa teoria è corretta, per cui il nostro sistema immunitario richiede lo stimolo da parte di questi probiotici sviluppantesi “naturalmente” nel nostro intestino al fine di avere uno sviluppo adeguato, allora l'impiego di questi probiotici può trovare una propria ragione. Pertanto appare congrua la somministrazione di questi probiotici soprattutto nelle nazioni molto sviluppate, dove gli standard igienici sono molto elevati e l'esposizione batteri è molto bassa. In pratica la possibilità che i probiotici hanno di alterare la nostra flora intestinale potrebbe dare degli ottimi risultati in termini di: - proprietà anti-infettive

- stimolazione del sistema immunitario - miglioramento della funzione cosiddetta di barriera nei confronti dell'ingresso di microrganismi cattivi e/o sostanze tossiche - effetti sul metabolismo - effetti sulla mobilità intestinale Si dovrebbe sottolineare anche che alcuni probiotici possono avere un effetto esattamente opposto sull'ospite. Infatti, la risposta immunitaria di questi probiotici può avere sia effetti positivi sia negativi. Per esempio, la somministrazione di un probiotico chiamato Lactobacillus Rhamnosus nei pazienti affetti da una grave malattia quale il morbo di Chron, può peggiorare notevolmente le condizioni cliniche di questi pazienti. La somministrazione dello stesso probiotico, nei bambini appena nati, produce una sensibile riduzione della comparsa dell'eczema topico. Nessun prodotto probiotico è, comunque , considerato farmaco. La loro produzione in tutto il mondo è regolamentata secondo le regole alla base della produzione di alimenti, non secondo le norme molto più stringenti della produzione di farmaci biologici. Pertanto la qualità dei probiotici disponibile sul mercato è assolutamente inattendibile, sebbene vedremo che sarà possibile distinguere alcuni produttori in grado di assicurare una più alta qualità rispetto ad altri. Molti studi scientifici hanno purtroppo evidenziato che i dati riportati sulle etichette di questi integratori, compresi gli yogurt (identificazione dei probiotici, loro potenza,

la loro purezza, la quantità minima di probiotici per confezione, eccetera), spesso non coincidono con la realtà di quello che si trova all'interno del prodotto. Per "prebiotici" si intendono, invece, sostanze non digeribili che forniscono un effetto fisiologico positivo all'ospite tramite la stimolazione selettiva di alcuni batteri indigeni dell'ospite (stimolazione selettiva intesa o come aumento della crescita di questi batteri o aumento della loro attività). Per simbiotici si intendono quei prodotti che contengono sia probiotici che prebiotici. I probiotici sono sostanze alimentari (nella maggior parte dei casi consistono in zuccheri molto complessi e scarsamente digeribili dagli enzimi presenti nel nostro intestino) che favoriscono la crescita e la maggiore attività di microrganismi già esistenti nel nostro intestino. In tal modo favoriscono la crescita dei batteri buoni a scapito di quelli cattivi. A differenza dei probiotici, la maggioranza dei prebiotici sono utilizzati come ingredienti nei cibi (biscotti, cereali, cioccolato, prodotti caseari. I principali prebiotici conosciuti sono: - Oligofruttosio - Inulina - galatto-olisaccaridi - lattulosio Il lattulosio è un disaccaride sintetico usato come farmaco nel trattamento della costipazione ed altre malattie. Il prebiotico oligofruttosio si trova naturalmente in molti cibi tra cui cipolle, aglio, porri (da cui le vantate proprietà terapeutiche di queste spezie), banane, miele. Peraltro l'oligofruttosio può essere isolato anche dalla radice della cicoria o sintetizzato a partire dal saccarosio. E' molto importante sottolineare che la ricerca sui probiotici ha messo in luce le forti potenzialità e benefici per l'essere umano. Tuttavia gli effetti descritti possono essere attribuiti solo a particolari ceppi. Peraltro anche il veicolo attraverso il quale questi fermenti vengono somministrati può giocare un ruolo sulla capacità di questi probiotici a svolgere il loro ruolo. Nella comunità scientifica un ceppo di probiotici è indicato classicamente dal genere, specie, e una sigla alfanumerica. Ad esempio lactobacillus (genere) Casei (specie) DN-114001 (sigla alfanumerica), oppure il lactobacillus rhamnosus GG. Il problema nasce dal fatto che le aziende commerciali, le multinazionali che producono alimenti contenenti questi probiotici, non sono tenute a rispettare la nomenclatura utilizzata a livello internazionale per cui possono etichettare i loro probiotici con i nomi che vogliono. Le forme più comuni di probiotici si trovano in prodotti caseari o alimenti fortificati con probiotici. Esistono anche le compresse e capsule in commercio. La dose necessaria per rendere probiotici efficaci varia notevolmente in funzione del ceppo. Sebbene molti prodotti da banco riferiscono di contenere notevole quantità di probiotici (generalmente tra 1-10 miliardi di probiotici/dose), molti prodotti si sono dimostrati efficaci anche a più basse concentrazioni. Non è possibile stabilire una concentrazione che funzioni per i vari probiotici in quanto il dosaggio dovrebbe essere sperimentato in studi su esseri umani in cui si possa evidenziare un reale beneficio, cosa, peraltro estremamente difficile da realizzare. La flora intestinale è estremamente numerosa e formata da circa 100.000 miliardi di batteri, localizzati soprattutto nel colon e comprendenti centinaia di specie di batteri.

Il problema fondamentale è che ogni individuo ha un suo specifico insieme di batteri molto diverso dagli altri in termini sia qualitativi che quantitativi, in funzione delle caratteristiche genetiche dal soggetto e della colonizzazione iniziale avvenuta alla nascita ad opera della madre. Bisogna però tener presente che l'acidità dello stomaco, la bile, e le secrezioni del pancreas distruggono la stragrande maggioranza dei microrganismi ingeriti (e quindi anche i probiotici). Peraltro l'attività propulsiva impedisce una colonizzazione stabile da parte dei probiotici della cavità a questo livello o digiuno ed ileo: in queste due porzioni dell'apparato digerente il numero dei batteri aumenta progressivamente fino ad arrivare a una concentrazione di circa 100 milioni di batteri per grammo di contenuto intestinale all'altezza del punto di passaggio tra ileo e colon. o colon: è la porzione dell'apparato digerente più popolata di batteri, soprattutto anaerobi. qui si raggiungono concentrazioni di 10.000.000.000.000 batteri per grammo di contenuto all'interno del colon L'interazione tra i batteri presenti nell'intestino ed il loro ospite è una relazione molto stretta: è un amorevole simbiosi. Si suppone che batteri presenti nella prima parte del piccolo intestino (duodeno, digiuno, ileo) influenzino notevolmente la funzione immunitaria e ciò è dimostrabile dal fatto che in questa porzione di intestino si ritrovano tanti agglomerati di cellule del sistema immunitario. La parete di questa porzione intestinale è molto specializzata nell'assorbimento e analisi degli antigeni (sostanze estranee all'organismo che introduciamo con gli alimenti) e nella conseguente risposta immunitaria. Nel colon, i microrganismi possono proliferare grazie alla fermentazione del cibo parzialmente digerito e delle secrezioni da parte del nostro intestino. La parete dell'intestino contiene circa il 60% di tutte le cellule immunitarie presenti nel nostro corpo ed è qui che avviene la grossa battaglia contro i virus (rotavirus, virus della poliomielite), batteri (salmonella, listeria, clostridium, etc), parassiti (toxoplasma, etc). Riassumendo: i Probiotici - attivano il sistema immunitario localmente e favoriscono l'aumento della produzione delle immunoglobuline a - modulano i mediatori dell'infiammazione - favoriscono una diminuzione della risposta immunitaria verso le antigeni alimentari (diminuzione delle intolleranze alimentari) - favoriscono la digestione del cibo e competono per alcuni nutrienti con i microrganismi patogeni - alterano il pH locale creando un ambiente sfavorevole e microrganismi patogeni - producono due sostanze (batteriocine) che inibiscono la crescita di microrganismi patogeni - ripuliscono l’ intestino dai radicali liberi - stimolano la produzione del muco da parte delle cellule intestinali - aumentano la funzione di barriera intestinale - competono con i microrganismi patogeni per la loro adesione sulla parete intestinale - modificano le tossine prodotte dai patogeni rendendole innocue Nella prossima puntata parleremo dei principali probiotici in commercio e le loro eventuali indicazioni.

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n distico di Victor Hugo afferma: ''La science sans conscience est la mort de l'ame'' (La scienza senza coscienza è la morte dell'anima). Sagge parole che si scontrano però con una molteplicità di atteggiamenti sbagliati, dannosi e credenze più o meno diffuse che si perpetrano continuamente a danno della nostra stessa salute. Purtroppo bieche speculazioni commerciali, fantasiose pratiche salutistiche, strane leggende metropolitane troppo spesso non ci permettono di decidere consapevolmente, di compiere scelte responsabili per salvaguardare, difendere, preservare la nostra salute. Immaginate il solito sabato, dopo una settimana estenuante sotto tutti i punti di vista. Il sabato finalmente: giorno di riposo. E di valutazione del vostro corpo davanti allo specchio impietoso. Quello specchio “bastardo” che vi ricorda ancora una volta quell'addome prominente. "Maledetto intestino, oggi voglio cambiare: andrò al supermercato e, tra le tante cose, devo ricordarmi di comprare degli yogurt". Giungete alfine davanti gli scaffali degli yogurt ed ecco un trionfo di proposte. Un nuovo stress assale la vostra mente : quale sarà lo yogurt che mi farà bene? Quello con i fermenti lattici vivi, quello con i probiotici, quello arricchito con le vitamine, quello senza zuccheri aggiunti, quello al Lactobacillus “che-cosa-ne-saprò-maiio!!”. Stanchi di porvi ulteriori problemi prendete gli yogurt che si trovano all'altezza dei vostri occhi. Sappiate che molte aziende multinazionali pagano fior di quattrini per posizionare i propri prodotti all'altezza dei nostri occhi negli scaffali degli ipermercati. La realtà, però, è totalmente diversa, tanto diversa che ancora una volta dobbiamo maledire la scarsa informazione, o ancora peggio l'informazione pilotata di cui siamo vittime. Nel corso dei millenni, gli esseri umani si sono evoluti in presenza di microrganismi, al punto che noi ci siamo adattati alla loro presenza all'interno e al di fuori del nostro corpo. In verità non è possibile, né consigliabile, separare un adulto dalla popolazione di microrganismi che popolano la sua pelle, intestino ed altri punti di ingresso (bocca, vagina, uretra, ano), poiché la loro eradicazione potrebbe compromettere molte funzioni critiche del nostro corpo con la comparsa di diarrea cronica, deficit di vitamine, intolleranze varie ai cibi, ed infezioni opportunistiche. La colonizzazione da parte di questi organismi è fondamentale per lo sviluppo adeguato del nostro sistema immunitario sin da quando veniamo generati. Inoltre, la presenza di questi organismi funge da barriera nel prevenire la colonizzazione da parte di altri batteri a noi tossici. Ma come fanno i microrganismi a colonizzare un ospite? Questo processo inizia nell'uomo sin dalla sua nascita, o per meglio dire, durante la sua nascita. Prima della nascita gli esseri umani sono virtualmente sterili, per cui la colonizzazione primaria del nascituro avviene ad opera della mamma. A seguito del contatto durante il transito attraverso il canale vaginale, l'infante entra in contatto con i primi microbi; subito dopo, nel momento in cui respira e la pelle entra in contatto con l'ambiente che lo circonda, i microorganismi cominciano a “rivestire” e colonizzare il resto del corpo. Molti studi indicano che alcuni batteri (quali il lactobacillus reuteri e gasseri) possono essere trasmessi dalla mamma al

bambino attraverso il latte materno. I batteri anaerobi ( che vivono in assenza di ossigeno) sono probabilmente trasferiti al bambino dalla mamma durante il parto naturale e rappresentano una fonte importantissima per l'intestino di noi esseri umani. Alla nascita succede che spesso, accanto a questi batteri anaerobi obbligati, si sviluppino anche dei batteri in grado di crescere con o senza l'ossigeno (anaerobi facoltativi). Nel neonato a quel punto si scatena una dura battaglia silente che semina centinaia di milioni di morti ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, porta ad una vittoria schiacciante: i batteri anaerobi obbligati riescono finalmente (intorno al secondo anno di vita del bambino) a colonizzare tutto l'intestino. Esistono grandi differenze tra i bambini dei paesi industrializzati e quelli dei paesi in via di sviluppo. Infatti questi ultimi vengono colonizzati molto più rapidamente dai batteri (apparentemente a causa delle differenti condizioni igieniche). Nei paesi industrializzati esistono degli studi che hanno dimostrato come l'Escherichia coli (batterio che di norma colonizza l'intestino dei bambini in pochi giorni dalla nascita) colonizzi l'intestino dei nostri bambini dopo circa sei mesi. Un altro batterio (stafilococcus species) che di norma tende a colonizzare in primo luogo la pelle dell'infante, è diventato nei nostri paesi tra i primi batteri a colonizzare il nostro intestino. L'intestino, quindi, è colonizzato da questa composita flora intestinale la quale si trova all'interno (nel lume) dell'intestino stesso ed anche attaccato alla parete intestinale. Essi devono riprodursi a una velocità notevolmente elevata poiché, quelli che non riescono ad aderire alla parete, vengono continuamente spazzati via. Tra i fattori che possono alterare la stabilità della flora intestinale dobbiamo ricordare il tempo impiegato dal cibo per attraversare tutto l’ intestino (che varia tra gli individui), il tipo di dieta condotto, e soprattutto il numero di nicchie (cioè zone poco interessate dal passaggio di liquidi, passaggio di sostanze solide, eccetera) presenti lungo l'apparato digerente entro le quali è più facile per i microorganismi aderire alla parete. La flora batterica che colonizza il colon tende ad essere più stabile di quella dell'intestino tenue, probabilmente perché c'è una più forte competizione tra i batteri nell'intestino tenue per le nicchie disponibili (minori in numero rispetto a quelle presenti nel coro). Un dato molto importante è che sebbene le diverse popolazioni batteriche possano mostrarsi dinamiche e modificarsi, nel tempo sembrano essere abbastanza stabili nell'ambito dello stesso individuo. Perché è così importante questo concetto? Perché la somministrazione di questi probiotici tanto decantati può indurre un'alterazione che sembra essere solo temporanea all'interno dell'apparato digerente, essendo il tempo una variabile che gioca a favore del ripristino della flora intestinale precedente. Sembra molto più facile alterare la flora intestinale nei bambini rispetto alla possibilità di farlo negli adulti. In teoria questi probiotici (microrganismi per così dire buoni) dovrebbero essere usati per combattere i microrganismi patogeni (cattivi) e le malattie dovute a questi microrganismi. Si suppone che questi probiotici possano essere utilizzati per prevenire malattie infettive e disfunzioni del sistema immunitario. Il sistema immunitario nell'essere umano si basa sulla stimolazione da parte dei microbi. È innegabile che i probiotici stiano giocan-

15 I consigli Pro e contro dei batteri che ci accompagnano dalla nascita

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Il libro In “Gli internati militari italiani” il diario di Tommaso Melisurgo «Sono le ore 18: i carcerieri sono spariti. Ormai siamo liberi. Sono libero! Tutti gioiscono… Una vera grande esplosione di gioia»

Fame, freddo, violenza e lavoro forzato in “presa diretta”

ommaso Melisurgo. Ufficiale. Nato ad Avigliano (Potenza) il 12 ottobre 1899. Antifascista, geometra, cultore di poesia premiato in vari concorsi, veterano della prima guerra mondiale, viene richiamato alle armi col grado di capitano nel 10° Reggimento Fanteria della Divisione «Regina». L'8 settembre 1943 è sull'isola di Coo (Grecia), dove i militari italiani tentano di resistere alla 22ª Divisione tedesca comandata da Friedrich Wilhelm Muller (giustiziato ad Atene nel 1947 per crimini di guerra). Gravemente ferito il 3 ottobre, scampa all'eccidio degli ufficiali e, dopo le cure, viene internato in vari campi tra cui Gross Hesepe (Germania). Insignito tre volte della croce di guerra, muore il 4 novembre 1984. Di seguito pubblichiamo un brano del suo diario, “Oggi, è il mio giorno: quello della resurrezione”, pubblicato nel libro “Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1944” di Mario Avagliano e Marco Palmieri, Einaudi Editore.

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Gross Hesepe [Germania], 5 Aprile 1945 (Giovedì) Aprile! Dolce Aprile! …mese del risveglio alla vita dopo il letargo invernale degli uomini, degli animali e delle piante. Mese della Resurrezione, poiché il primo giorno è stata la Pasqua di Resurrezione. Oggi è il mio giorno: quello della resurrezione - il giorno di San Vincenzo F[erreri] - il Santo che spezza le catene, ed in questo giorno le mie catene sono state spezzate, per lo meno le più pesanti… A pochi chilometri dal mio campo di prigionia di Gross Hesepe, situato a circa 12, 15 chilometri dal confine olandese, in questa maledetta terra di Germania, in direzione sud-est da questa mane è in corso una battaglia tra i carri armati delle Forze Canadesi che agiscono sulla sinistra del fiume Ems e reparti tedeschi di retroguardia composti in gran parte di SS in ritirata verso la città di Meppen. Le mitraglie cantano in coro con i cannoni… Nel campo vi è grande agitazione tra i prigionieri: nel volto di ciascuno si legge chiaramente la certezza che la liberazione è prossima… si tratta di ore. I contatti tra il fiduciario nostro, Colonnello Amodio e il Capitano tedesco Comandante del Campo sono frequenti. Si parla di consegne… Ad un tratto la battaglia si allontana affievolendosi. Sono le 16,50: all'ingresso del Campo viene issata la bandiera internazionale della Croce Rossa che poi fu fatta togliere dal capitano tedesco (perché? …si dice che il capitano tedesco avesse detto che se le SS, che combattono ancora per il possesso della zona, si fossero accorte della bandiera, avrebbero squartato lui e noi prigionieri. Vero?…) Ormai la situazione dei tedeschi è critica. Il capitano e le guardie tedesche che hanno abbandonato i loro posti di guardia intorno al Campo sono nei pressi dell'uscita. Ad un tratto essi vanno via dal Campo stesso per raggiungere i loro camerati in ritirata. Sono le ore 18: i carcerieri sono spariti. Ormai siamo liberi. Sono libero! Tutti gioiscono… Una vera grande esplosione di gioia erompe da tutti i cuori. Si vedono scene commoventi: si abbracciano, si scambiano auguri per loro e per le loro famiglie… Il Colonnello Amodio ha rivolto a tutti noi brevi parole piene di fede, di entusiasmo e di auguri per la nostra cara Italia immortale. Io ho pochissimi

opo l'armistizio dell'8 settembre 1943 centinaia di migliaia di militari italiani furono disarmati dai tedeschi e posti di fronte ad una drammatica scelta: continuare la guerra sotto le insegne nazifasciste o essere deportati nei campi di concentramento? La gran parte di loro - circa 650 mila, tra cui 30 mila ufficialie 200generali -rifiutarono dicontinuare a combattere al fianco dei tedeschi e scelsero di non aderire alla Repubblica di Salò. La conseguenza del loro “no” fu la deportazione e l'internamento nei lager nazisti, non come prigionieri di guerra ma con lo status fino ad allora sconosciuto di IMI, Internati Militari Italiani, voluto da Hitler per sottrarli alla Convenzione di Ginevra e sfruttarli liberamente. Questa pagina sconosciuta della seconda guerra mondiale, della guerra civile tra italiani tra il 1943 e il 1945, della Resistenza e della Guerra di liberazione italiana ed europea, è stata a lungo trascurata e dimenticata nel dopoguerra. Ora torna a rivivere in un libro che la ricostruisce e la racconta attraverso la voce e gli occhi dei protagonisti, grazie a centinaia di lettere (sottoposte a censura e talvolta mai recapitate) e diari (spesso clandestini) scritti nei lager in quei drammatici giorni, rimasti fino ad ora inediti e “sepolti”in archivi pubblici,privatie difamiglia.Illibro è“Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945”, di Mario Avagliano e Marco Palmieri (Einaudi) e contiene anche gli scritti di diversi internati della Basilicata. I diari e le lettere degli IMI, inquadrati da una corposa introduzione storica, sono raccolti in nove capitoli, dal viaggio in tradotta verso i lager al ritorno a casa dei sopravvissuti, con un'appendice di foto e disegni dai campi. Ne emerge un affresco quanto mai nitido e dettagliato della vita (e della morte) nei campi di concentramento nazisti. Una sorta di storia “dal vivo” e “in presa diretta” della fame, del freddo, del lavoro coatto, delle violenze, dei crimini di guerra e degli altri avvenimenti che costarono la vita a circa 50 mila internati e segnarono per sempre tutti gli altri. Come nel caso del Capitano Tommaso Melisurgo di Avigliano (Potenza) che, dopo venti mesi di terribile sofferenze, al momento della liberazione il 5 aprile 1945 annotò nel suo diario: «Oggi è il mio giorno: quello della resurrezione - il giorno di San Vincenzo Ferreri - il Santo che spezza le catene, ed in questo giorno le mie catene sonostate spezzate, perlo meno lepiù pesanti…». Dagli stratagemmi per aggirare la censura e le riflessioni segrete sui taccuini di fortuna (dalle minuscole agendine tascabili alla carta igienica tenuta insieme con lo spago) emerge inoltre come la scelta di non aderire - compiuta in massa da una generazione nata e cresciuta sotto il fascismo - fu un vero atto di resistenza (il segretario del partito comunista Alessandro Natta, ex internato, parlò di “altra resistenza”ma il suo libro fu rifiutato nel 1954 e pubblicato solo quarantadue anni dopo da Ei-

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amici e nessun vero amico. Stringo la mano e scambio gli auguri con alcuni dei pochissimi, di cui meritano di essere ricordati il capitano medico Colozza, che conosco da quando ero a Spital Drau, ed il tenente medico Viola, di Potenza, che ho trovato in questo Campo. Perciò gran parte del mio entusiasmo è esploso in un soliloquio di

brevi parole e di affettuosi pensieri: «Maria mia, figli miei… son ritornato alla vita, sono ritornato un uomo libero, un capitano dell'Esercito Italiano che ha fatto il suo dovere sul campo di battaglia. «Maria, ritornerò, Amore», parole augurali trovate incise sulla gavetta che era appartenuta ad un soldato che immagino non sia più al mondo

e che io scelsi per me, fra quelle che erano state messe a disposizione degli Ufficiali nuovi giunti al campo di Wolfberg, tra i quali vi ero anche io». (tratto da “Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1944” di Mario Avagliano e Marco Palmieri, Einaudi Editore).

La copertina del libro e alcune immagini dei campi di concentramento

naudi), che contribuì al riscatto dell'Italia e degli italiani verso la democrazia e la libertà. «La rivendicazione della Resistenza antifascista - come scrive lo storico Giorgio Rochat nella prefazione del volume - si è ridotta per decenni al dibattito politico sulla guerra partigiana. Negli ultimi anni registriamo il recupero di una dimensione più ampia. Contiamo la resistenza contro i tedeschi delle forze armate all'8 settembre. Poi la guerra partigiana e la deportazione politica e razziale nei lager di morte. La partecipazione delle forze armate nazionali alla campagna anglo-americana in Italia. E infine la resistenza degli Imi nei lager tedeschi: le centinaia di migliaia di militari che invece della guerra nazifascista scelsero e pagarono la fedeltà alle stellette della patria. Tutti avevano ragione di sentirsi traditi dal re e da Badoglio, che li avevano abbandonati senza ordini agli attacchi tedeschi. Ciò nonostante, una grande maggioranza di questa massa di sbandati preferì la fedeltà alle stellette e la prigionia nei lager». In seguito a questa scelta gli IMI andarono incontro - “volontariamente”, come scrisse nel suo diario clandestino Giovannino Guareschi, l'autore di Don Camillo e Peppone all'epoca giovane sottotenente, a venti mesi di prigionia, lavoro coatto, sofferenze e morte. Altri duecentomila (ai quali è dedicato un capitolo) fecero invece la scelta opposta e decisero di aderire alla Repubblica Sociale, per motivazioni ideologiche, ma anche per paura, ricatto, incertezza e confusione. L'esperienza dei lager riguardò (e segnò) anche alcuni tra i più importanti esponenti della cultura, dell'arte, della politica e delle professioni del dopoguerra, di cui nel libro sono contenuti diversi scritti inediti dell'epoca (come l'attore Gianrico Te-

deschi, i senatori Paolo Desana e Carmelo Santalco, lo storico Vittorio Emanuele Giuntella, il manager d'industria Silvio Golzio, l'intellettuale cattolico Giuseppe Lazzati, il pittore Antonio Martinetti, il caricaturista Giuseppe Novello, il filosofo Enzo Paci, il musicista Mario Pozzi, gli scrittori Roberto Rebora, Mario Rigoni Stern e Giovannino Guareschi). Il libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri riporta in piena luce, attraverso gli scritti dei protagonisti, questa pagina importante di storia italiana. Mario Avaglianoè nato a Cava de' Tirreni, vive e lavora a Roma. Giornalista professionista e studioso di Storia contemporanea, è membro dell'Istituto Romano per la Storia d'Italia dal Fascismo alla Resistenza e della Sissco e dirige il Centro Studi della Resistenza dell'Anpi di Roma-Lazio. Tra le sue opere: Roma alla macchia. Personaggi e vicende della Resistenza (Cava de' Tirreni 1997); «Muoio innocente». Lettere di caduti della Resistenza a Roma (in collaborazione con Gabriele Le Moli, Milano 1999). Per Einaudi ha curato il volume Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945 (2006) e ha pubblicato Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945 (2009). Marco Palmieri ènato a Isernia, vivee lavora a Roma. Giornalista e studioso di Storia contemporanea,ha lavoratoperdiverse testate;è membro del Centro Studi della Resistenza dell'Anpi di Roma-Lazio e ha pubblicato numerosi articoli e saggi sulla deportazione, l'internamento e le vicende militari italiane nella Seconda guerra mondiale. Per Einaudi ha pubblicato Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945 (2009).

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Il GIORNO della resurrezione

Una pagina sconosciuta della II Guerra Mondiale torna a rivivere in un libro che la racconta con la voce dei protagonisti, grazie a lettere e diari


Domenica 18 ottobre 2009

Rosanna Schiaffino e Carla Boni

Cinema e musica in lutto

Addio al simbolo degli ANNI ‘60 i è spenta ieri a Roma, dopo una lunga malattia (dal 1991 era affetta da tumore al seno), l'attrice sessantanovenne Rosanna Schiaffino. Dalle copertine di moda degli anni Cinquanta, ai set del cinema degli anni della “Dolce vita” la Schiaffino è stata protagonista indiscussa delle cronache italiane. Poco più che ventenne il suo volto seducente e il profilo elegante figuravano spesso sulle copertine dei settimanali. Nata a Genova nel 1939, avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 25 novembre. La sua carriera cinematografica cominciò accanto a Totò (“Totò lascia o raddoppia?” di Camillo Mastrocinque, 1956). Ma, ancora prima di compiere venti anni, si misura con un ruolo drammatico (“La sfida”, di Francesco Rosi, 1958), imponendosi presto come una delle giovani più promettenti del cinema italiano. Bruna e avvenente, tipica bellezza mediterranea, accompagna le imprese notturne di tre giovani sbandati (“La notte brava”, di Mauro Bolognini, 1959), insieme alle altre incantevoli protagoniste femminili del tempo: Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, Elsa Martinelli: un poker di bellezze che fa sognare i cinespettatori. Per il lancio del film vengono immortalate in un celebre scatto organizzato dal press-agent Enrico Lucherini, mentre escono grondanti e molto sexy dal mare di Fregene. Una foto pubblicitaria che fa effetto negli anni della “Dolce vita”. Love story formato telenovela, indiscrezioni, amene curiosità. Nell'ambiente del cinema tutti conoscono la sua infaticabile mamma, la signora Yasmine, che l'accompagna costantemente sui set. La prima che ha avuto cieca fiducia nelle possibilità artistiche della figlia. Un produttore importante come Franco Cristaldi la mette allora sotto contratto. Ma Rosanna raggiunge poi i traguardi più importanti della carriera grazie al produttore Alfredo Bini, che sposa nel 1963 e dal quale avrà una figlia. Nei primi anni '60 diventa l'eroina di tanti film in costume o mitologici. Gira anche con il grande Vincente Minnelli, il quale - sotto gli occhi di Kirk Douglas - la fa tuffare in mare da una barca dopo aver dato un bacio a George Hamilton (in “Due settimane in un'altra citta”, 1962). Con Roberto Rossellini è poi protagonista di “Illibatezza” (episodio di 'RO.GO.PA.G.' 1963). Ne La mandragola (di Alberto Lattuada, 1965), c'è ancora Totò accanto a lei che interpreta Madonna Lucrezia, giovane moglie pronta a tutto pur di avere un figlio. La sua popolarità si estende anche all'estero; partecipa infatti film di produzione francese, inglese e americana. Ancora in costume da corsaro (“L'avventuriero”, Terence Young, 1967), o per stare nelle vicinanze di un Maximilian Schell versione Simon Bolivar (Alessandro Blasetti, 1969). Dalla seconda metà degli anni '70 dirada la sua attività. Nel 1980 divorzia da Bini e nel 1982 sposa l'industriale Giorgio Falck, padre del suo secondo figlio. Il matrimonio con l'industriale - velista Giorgio Falck riempie le pagine dei rotocalchi: soprattutto all'epoca del loro divorzio «miliardario», nella seconda metà degli anni Novanta. Il divorzio da Giorgio Falck arrivò dopo una lunga battaglia, prolungatasi per sei anni. L’attrice e l’imprenditore ruppero il loro legame dopo quattordici anni di grande amore. La separazione della celebre coppia comportò sei anni di battaglie giudiziarie tra accuse incrociate che avevano portato l’imprenditore e l’attrice ai ferri corti. Accuse di violenze, molestie, ingiurie. La vicenda si era chiusa otto anni fa, quando davanti alla nona sezione del Tribunale Civile era stata pronunciata la sentenza di divorzio.

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Alcune immagini dell’attrice Rosanna Schiaffino che ha lavorato con attori del calibro di Totò

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E’ morta ieri a Roma Carla Boni, una delle grandi voci della canzone italiana

Si è spenta la “cantante dell’urlo”

Carla Boni

NEL 1952 per il suo formidabile acuto a tutta voce alla fine della personale esecuzione di Jezabel fu definita la “cantante dell'urlo”. E' morta ieri nella sua casa di via delle Belle Arti a Roma, tra le braccia dei suoi cari, dopo una lunga malattia, Carla Boni, una delle grandi voci della canzone italiana. Nata a Ferrara, il 17 luglio 1925, nel 1951, dopo vari concorsi, entrò stabilmente nell'organico dei cantanti della Rai. E' stata sposata con il collega Gino Latilla, da cui si separò. Nel 1953 vince Sanremo con “Viale d'autunno”, in coppia

con Flo Sandon, che la consacrò anche come rivale di Nilla Pizzi. Il suo nome era tornato alla ribalta anni fa, in occasione del suo ottantesimo compleanno, con una nuova versione di Mambo Italiano in gruppo con i Flabbies della canzone che aveva lanciato nel 1956 con l'Orchestra Angelini. Al suo capezzale l'hanno assistita fino all'ultimo i figli, Luisella e Davide. Mentre l'ex marito Gino Latilla vive in un'altra città in non buone condizioni di salute. Con lui nel 1957 cantò “Casetta in Canadà”. Carla costruì con l'ex marito e con Giorgio Consolini e Nilla

Pizzi il gruppo "Quelli di Sanremo" . I quattro si esibirono in molte piazze e tv, riportando alla memoria quel repertorio allegro di un'Italia più innocente e ancora chiusa nei confini del suo provincialismo. Finita quella stagione, la bella voce di Carla Boni è rimasta a lungo sulla scena. Nel '99 il dj Flabby la invitò a partecipare a una nuova versione di "Mambo Italiano", che ebbe un discreto successo nelle discoteche; nel 2002 incise "Kobra", della Rettore. I funerali saranno celebrati martedì nella chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.

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La cucina

La cucina

di FEDERICO VALICENTI Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

Io e Peppe in cucina a cucinare cinghiale

A Villa Jamele in Orsara di Puglia due culture gastronomiche a confronto Sono stato “convocato” da Peppe Zullo, oste chef di Villa Jamele (0881.964763) in Orsara di Puglia provincia di Foggia, per il suo quattordicesimo appuntamento con il cinghiale. Il cinghiale del Pollino incontra il cinghiale della Daunia questo è il titolo che ha conferito. Io e Peppe in cucina. Non potevo mancare a questo grande appuntamento con il cibo, il gusto, l'arte. Sono anni ormai che Peppe Zullo raduna i suoi amici, chef, gastronomi , giornalisti, gourmet nella sua bellissima tenuta in Orsara, una cittadella che si fregia di essere Slow, come riferimento, come modello culturale, di conoscenza di un territorio. Peppe Zullo è il custode sapiente, l'ambasciatore, il divulgatore della filosofia del cibo buono, sano, pulito. Ha coniato e messo in rete dalla Terra alla Tavola. Ha coniato e messo in rete le Magie dell' Oste. Ha raccontato e continua a raccontare la sua, terra, i suoi artigiani del cibo, la sua gente, il suo territorio. Oste custode dei beni enogastronomici ed animatore della cultura e dell'economia sociale. Solo un forte richiamo può mettere seduti allo stesso tavolo persone del calibro di Peppe Bigazzi, gastronomo e conduttore Rai, Faith Willinger giornalista e scrittrice, Vito Cataffo esperto ed imprenditore gastronomico che ha avuto il coraggio di aprire un ristorante inglese a Bologna assieme al professore Mauro Di Giandomenico dell'Università di Bari e Maurizio Prosperi dell'Università di Foggia che hanno relazionato il Corso di Laurea in Beni Gastronomici appena istituito dall'Università di Bari e di quanto il mondo accademico sia attento a questa nuova ma antica filosofia del cibo. Filosofia del cibo che Vito Cataffo, della inglese catena ristorativa Dolce Vito, ci esorta a gridarlo al mondo, ad uscire fuori dai propri recinti per poter far comprendere, capire, conoscere, amare, che chef come noi, cucinano, raccontano e promuovono in nome della salvaguardia del territorio e della biodiversità. Peppe Zullo incarna tutto quello che noi siamo, gli osti custodi della filosofia del cibo intriso di arte, legato alla terra , madre di ognuno di noi. E ci racconta al suo ingresso, con un piccolo depliant, la sua, quindi la nostra, filosofia di vita. Da sempre gli uomini sono il frutto più pregiato della terra che abitano così come, da sempre, la terra è il risultato sofferto del sacrificio continuo di quegli stessi uomini. Un matrimonio inseparabile lega la natura dei luoghi ai suoi abitanti, testimoniato dalle forme e dai segni del tempo, dalla memoria degli eventi che si succedono, ma an-

Le ricette di Peppe Zullo FAGIOLI DI MONTAGNA CON ERBE SPONTANEE SU CROSTINI DI PANE DI ORSARA INGREDIENTI: 200 gr di Fagioli 200 gr di Erbe spontanee 100 gr di Olio extra vergine 200 gr di Pane di grano duro 100 gr di Pomodorini Sale q.b. Aglio q.b. PREPARAZIONE INGREDIENTI: Mettete a bagno i fagioli per circa 3 ore , lavate le verdure (borragine, finocchio selvatico, cicorie e marasciuolo) e tagliate i pomodorini e il pane. ORECCHIETTE DI FARINA DI STRAMBELLI CECI E BORRAGINE INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 350 gr. di orecchiette di farina di Strambelli 150 gr. di Ceci 300 gr. di Borragine 2 spicchi di aglio sale q.b. PREPARAZIONE INGREDIENTI: Per la pasta: Impastate la farina con acqua tiepida ottenendo un impasto morbido e formate dei bastoncini lunghi 1 cm e dategli la forma dell'orecchietta con l'aiuto di un coltello da cucina. Mettete a bagno i ceci per circa 6 ore. Lavate la borragine. PROCEDIMENTO: Fate cuocere in una pentola i ceci a fuoco lento. In una padella fate dorare l'aglio con l'olio extra vergine d'oliva e aggiungete i ceci. Lessate le orecchiette in abbondante acqua salata e a cottura ultimata scolate la pasta e unite i ceci e la borragine. Servite caldo. “MILLESFOGLIE DI DIETROCOSCIA DI CINGHIALE CON VERDURE CROCCANTI E FUNGHI CARDONCELLI” INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

che dai colori dei campi nelle diverse stagioni e dal profumo dei frutti e dai suoi indimenticabili sapori. La terra, per elezione, è il luogo privilegiato dell'incontro e delle relazioni tra l'uomo e la natura, un indispensabile atto di amore che si consuma quotidianamente in quei solchi rapiti all'aridità del tempo e piegati alle ragioni dell'esistenza. Il luogo dove, da sempre, si celebra la magia del tempo che si rinnova, ad ogni anno, ad ogni stagione, ad ogni latitudine, nel rituale sus-

500 gr di Dietrocoscia di Cinghiale 300 gr di Funghi cardoncelli 200 gr di Caciocavallo 200 gr di Rucola e radicchio Timo Olio q.b. Sale q.b. PREPARAZIONE INGREDIENTI: Legate il pezzo di dietrocoscia di cinghiale per un arrosto. In una teglia marinate la carne con olio extravergine d'oliva e vino rosso. Infornate a 220° e fate rosolare per 30 minuti. Fate raffreddare la carne e poi tagliatela a fettine sottili. Pulite e fate cuocere i funghi al forno con un po' di olio. PROCEDIMENTO: In una teglia da forno mettete dell'olio e disponete le fettine. Sopra mettete i funghi già cotti, il caciocavallo, la rucola, il radicchio e il timo.Fate dopoun altrostrato dicarne eaggiungete gli altri ingredienti come precedentemente descritto. Fate 4 strati, bagnate con dell'olio extravergine d'oliva e infornate per 15 minuti a 200°. PROCEDIMENTO: Fate cuocere in una padella a fuoco lento i fagioli e lessate le verdure. Fate dorare in una padella l'aglio e olio e aggiungete i pomodorini, i fagioli e le verdure. In un piatto mettete i crostini di pane dopo averli tostati al forno e adagiate sopra i fagioli con le verdure e aggiungete un filo d'olio. Servite caldo. PUPATIELLI CON IL VINCOTTO INGREDIENTI 1 Kg di farina 00 250 gr di zucchero 3 uova 1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva 250 gr di mandorle vino cotto q.b. mezza busta d'ammoniaca mezzo bicchiere di latte caldo PREPARAZIONE INGREDIENTI: Tritate le mandorle. PROCEDIMENTO: Preparate un impasto con farina, mandorle, zucchero, uova, mezzo bicchiere di olio, l'ammoniaca sciolta nel latte caldo e il vincotto q.b. per rendere l'impasto morbido. Formateconl'impasto dellestriscelarghe5 cm e spesse 4 cm e fatele cuocere nel forno a 160° per 10 minuti. Tagliare le strisce a pezzi in modo obliquo. Disporre i pezzi in una teglia con lo spessore rivolto verso il basso e continuare la cottura per altri 10 minuti.

seguirsi della semina, del raccolto, della preparazione dei campi, in un continuo baratto affettuoso di lavoro in cambio di gratitudine. Il luogo, per eccellenza, dove l'uomo rende gravida di frutti la madre terra. La magia è quella dei contadini, replicata nella sacralità dei gesti e nella cura sapiente delle sementi che rendono fertile la natura, una natura lenta, paziente, talvolta ostile, ma mai avara di doni e di frutti. Dalla terra nuda, il sacrificio e l'amore dell'uomo germoglia i se-

Un posto che vi consigliamo Dobbiamo ancora parlare della vigna di quattro ettari (merlot, cabernet, tuccanese e nero di Troia) inizialmente seguita da Severino Garofano e adesso da Sebastiano Fortunato, da cui nascono l'Ursara Daunia igt (tuccanese, uva di Troia e cabernet) e l'Aliuva Daunia igt (tuccanese, uva di Troia e merlot) e che hanno tenuto a battesimo Peppe per la prima volta come produttore nella rassegna Grandi Vini da Piccole Vigne organizzata con Mauro Erro a Castelvenere. E infine l'olio. A questo punto penserete di aver finito. Invece no. Più su, diciamo un paio di chilometri, nella struttura centrale appena fuori il centro storico nata attorno all'osteria c'è ancora la cantina da visistare, pensata per essere vissuta e non solo attraversata, con sale dopo banchettare,antri dovesi custodisconole passatedi pomodoro(da unadecina di biotipi diversi) coltivati in proprio nell'orto, le conserve e i formaggi, e dove riposano i vini. Un progetto nato alla fine degli anni '90, prima vendemmia nel 2001, dal 2007 c'è la conduzione biologica. La struttura è coperta da un vigneto di moscato e sorvegliata dal piccolo resort con 12 stanze dove volendo vi potrete dunque appoggiare per stare con un po' più di calma in zona anche il giorno dopo (c'è Lucera da vedere). Questo progetto straordinario di biodiversità nasce dalla energia interiore di Peppe, tipica di tutti quelli che sono emigrati invece di restare a dormire e a chiedere l'elemosina clientelare al boss politico locale: prima negli Usa negli anni '70 dove ha poi aperto il suo primo ristorante, poi in Messicodove ne ha avuti tuo, infineil ritorno dopo una ventina d'anni con i soldi e gli occhiali giusti per interpretare alla meglio il proprio territorio. Agricoltura e commercio, la formula che avrebbe dovuto adottare il Sud per costruire il proprio sviluppo e che invece solo adesso prende forma a macchia di leopardo nei diversi territori. Ora a tavola. Con queste premesse avete bisogno che vi dica i piatti? Sì, vi cito il millefoglie di vitello con caciocavallo, o i fusilli di grano arso al pomodor, ricorderemo l'agnello in fricassea con lampascioni e carciofi, il coniglio dissosato, , gli straccetti di cavallo, il trionfo di verdure fresche presentare in modo semplice e life style con l'aiuto di un po' di olio d'oliva, per esempio la borragine che qui abbonda sovrana. Da provare ovviamente i latticini tra cui le burrate ma anche i caciocavalli, i pecorini, e ancora i salumi. Infine i dolci fatti in casa. Nella bella sala dove avretemangiato la passeggiata potete ovviamente scegliere tra una infinita quantità di bottiglie storiche, soprattutto pugliesi anche se il Five Roses del 1946 difficilmente vi sarà aperto. Al termine della vostra visita avrete incrociato i sapori inimitabili del Sud, conosciuto un grande personaggio, realizzato come la battaglia, sostenuta anche da Slow Food, per la biodiversità e per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo rurale compatibile non sia ancora del tutto persa. Che aspettate a venire? Garantiamo noi. dal sito di Luciano Pignataro giornalista gastronomico

mi, e i germogli si fanno frutto, e i frutti si fanno cibo per la tavola, quel cibo che le mani esperte e sicure dell'oste sapranno trasformare in offerta generosa per l'ospitalità dell'intero territorio. Il territorio vasto ed aperto dell'intero Paese, sedimentato con i tempi lunghi della storia, epifania continua di un paesaggio accogliente e riservato, ma nello stesso momento profondo ed ebbro di energie. Un territorio da sempre in attesa del vostro arrivo. Come Peppe Zullo, principe

degli osti eletto da questa terra, contadino cuoco, custode solitario e maestoso delle ricchezze dei campi e del tesoro straordinario dei suoi sapori. Primo esploratore dei piatti e delle tradizioni di questo territorio ed estremo baluardo a difesa della genuinità sincera dei suoi prodotti. Prodotti e primizie di luoghi che hanno costruito il loro riscatto a partire dalla costruzione di un nuovo paesaggio, un paesaggio più intimo ed interiore, quello del gusto e dell'accoglienza.

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Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

CENTRALE DEL MERCURE I CONTRO ALLA SUA REALIZZAZIONE

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di MARIO NICOLA DI DIO* UNPLAUSOeun ringraziamentoalconsigliodirettivo dell'Ente Parco Nazionale del Pollino per aver fatto proprio il parere reso dall'Avvocatura dello Stato, in merito alla riattivazione della Centrale del Mercure, di sospendere gli effetti del parere favorevole del 28 luglio 2009. Un plauso a quanti, associazioni ambientaliste, singoli cittadini e amministratori locali che, con coraggio e determinazione, hanno portato, portano e continueranno a portare avanti questa battaglia civile e ambientalistica. Le centrali a biogas nascono per fornire energia alle comunità locali, non a scopo unicamente speculativo (cosa accettabile se non comporta danno all'ambiente e alla salute delle popolazioni residenti). La Centrale del Mercure, così come pensata e progettata, è una delle più grandi d'Europa. Ha una potenza di 35 MW elettrici netti. A pieno regime avrebbe bisogno di oltre 400.000 tonnellate l'anno di legname da incenerire (dovremmo disboscare aree enormi della nostra regione in un tempo in cui, ed è questa la nostra proposta, basta guardare l'enorme livello di dissesto idrogeologico in cui versa la nostra terra, vi è una necessità enorme di rimboschimento delterritorio della nostraregione), ecentinaia di camion che ogni giorno andrebbero a congestionare ulteriormente una viabilità già ora inadeguata ed a spandere i loro gas di scarico in un ambiente incontaminato e protetto com'è l'area del Parco Nazionale del Pollino. L'Enel ha, fin dall'inizio di questa bruttissima pagina della nostra terra, “grossolanamente” e “gravemente” alterato, nella sua intensa lotta mediatica e non solo, la realtà dei “fatti reali”. Vorrei accennare brevemente a quelli più gravi. In primis il problema delle malattie “possibili” in circostanze del genere. Penso a quelle derivanti da particolato fine ed ultrafine (patologie dell'apparato respiratorio, allergie, tumori, etc.). Queste patologie ed è bene sottolinearlo con forza, non sono una invenzione di noi Verdi o degli ambientalisti in generale. E' notorio, dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale, che le nano particelle più pericolose sono quelle più piccole, (da PM 2,5 a PM 0,1), che è impossibile catturare con i filtri oggi in uso. Per non parlare poi dei gas come l'ossido di zolfo, l'ossido di azoto, e diossine. Altro aspetto che spesso non si considera è la grande quantità di acqua che si dovrebbe sottrarre al piccolissimo fiume Mercure per far funzionare la centrale. Immaginiamo inoltre, le modifiche nella composizione e nella temperatura dell'acqua stessa e quale impatto negativo sull'ecosistema, con danno enorme per le piante e gli animali, (ricordo la presenza certificata di recente della Lontra in questi luoghi). Un ulteriore aspetto preso in considerazione dall'Enel è stato l'occupazione. A questo proposito, penso, dovrebbero vergognarsi solamente nel proferire e nel brandire quest'argomento come un'arma di “dissuasione di massa”. Evito di entrare nei particolari per non correre il rischio di incorrere in qualche reato ed essere querelato. Speculare su una tragedia regionale come la disoccupazione endemica al fine di perseguire interessi di bottega è cosa vile e umanamente grave. La Centrale a biomasse del Mercure non ridurrebbe di una unità questo annoso problema, ma lo aggraverebbe e di molto. I danni alla occupazione esistente sarebbero tanti. Penso a tutta la filiera del lavoro per il turismo della zona che si vedrebbe ridotta l'affluenza dei turisti perché, è persino elementare, nessuno va a rilassarsi in una zona inquinata. Penso agli agricoltori di prodotti tipici della zona che hanno nella buona qualità ambientale il loro punto di forza e che si vedrebbero compromesse le proprie produzioni. Noi Verdi, nell'auspicare che il parere espresso dal consiglio direttivo dell'Ente Parco dia finalmente il via alla fine della vicenda Mercure e nella direzione che tutti noi desideriamo, saremo sempre vigili e continueremo a lottare al fianco delle popolazioni interessate, per sbloccare definitivamente un “progetto di crimine ambientale”dannosissimo, speculativo e illegittimo. *Verdi Basilicata

MORATORIA SUI LICENZIAMENTI di MIMMO MASTRANGELO SICCOME il lavoro e i suoi quotidiani drammi sono da lungo tempo fuori dall'agenda della politica di casa nostra, temo che difficilmente possa essere presa in considerazione, come già è stato fatto in Germania, una proposta serissima come quella della moratoria sui licenziamenti. Potrebbe essere una variabile non di secondo ordine se la sua finalità è poi quella di difendere i salari, rilanciare i consumi tra le classi medio-basse e ritessere i nodi della questione sociale. Ma ha pienamente ragione il senatore Paolo Nerozzi quando scrive che, a differenza di altri paesi europei “Non voler vedere in questa richiesta una opzione possibile, è la netta dimostrazione della visione retriva che permea gran parte del dibattito politico-economico del nostro paese”. E' talmente retriva la discussione sul lavoro che c'è solo da sperare che qualche lingua illuminata (si fa per dire), che ignora (o sorvola) la moratoria sui licenziamenti, non ci venga a proporre un giorno - giusto per stare dentro un contesto di Europa-unita - la fiscalizzazione delle indennità dei lavoratori rimasti vittime di incidenti sul lavoro. Una pratica questa che deve essere adottata, con molto dissapore dei partiti e della stampa di sinistra, nella Francia di Sarkozy, il cui governo, in quanto a scelte avvilenti contro i ceti più deboli, fa il paio con quello nostro del “giusto e buono”cavaliere bellachioma.

Nei prossimi incontri professionali mostratevi più sicuri di voi stessi. Una relazione non ha molte prospettive.

TORO 21/4 - 20/5

Seguite il vostro istinto: negli affari ha sempre dato ottimi risultati. Ma siate più diplomatici. Fate chiarezza con il partner

GEMELLI 21/5 - 21/6

Siete ancora abbastanza disorientati dagli ultimi sviluppi nel lavoro: recuperate in fretta la lucidità mentale. In amore non date abbastanza.

CANCRO 22/6 - 22/7

INTERNI di ANGELO LUCANO LAROTONDA

Il lavoro in questo periodo segna il passo, ma potete approfittarne per studiare nuovi progetti. Incontri sentimentali importanti

LEONE 23/7 - 23/8

segue dalla prima A giugno il ragazzo è stato promosso grazie alla consapevolezza colpevole dei proff., che 'non vogliono grane con nessuno'. Il ragazzo è orgoglioso dei suoi studi. La madre è schifata della scuola. Interno esami di maturità scuola superiore di Melfi - Tutti i ragazzi sanno che quasi la metà di loro non aveva la sufficienza per essere ammessa. “I proff. ci hanno aiutato, cioè hanno capito che il programma era difficile”, affermano grati alcuni. [il programma cui si accenna è quello dell'ultimo anno]. Uno di loro è cosciente di aver studiato al trenta per cento. Lo confermano i suoi proff. che pure lo hanno ammesso agli esami. Il presidente della commissione lo interroga di persona. Risposte quasi zero. Ma egli rimane colpito perché “il maturando rivela una vivacità sviluppata che lo mette in condizione di percepire immediatamente la realtà che lo circonda consentendogli così di innescare una dialettica costruttiva”. Promosso. Interno sala da pranzo da amici - Inevitabilmente il discorso cade sui primi giorni di scuola. La padrona di casa si lamenta che la direttrice dell'istituto comprensivo di sua figlia non faccia entrare in classe i ritardatari di cinque minuti. Chiedo a che ora la bimba va a letto la sera. La madre infastidita: “A mezzanotte con noi perché a lei interessano molto i programmi serali e si diverte tanto quando vede Amici e Porta a porta!”. Aggiunge una spiegazione non richiesta: “Tutto il pomeriggio studia e la sera è pure giusto che si distragga un pochino, poverina. Però la bambina non può essere mortificata così da quella stupida! [della direttrice]”. Interno festa di compleanno - Il televisore è accesso. Arriva il telegiornale e sullo schermo striscia Berlusconi. Un ragazzino lo apostrofa con un epiteto pesante. Una signora benevolmente riprende quel suo linguaggio scurrile. Lui continua con foga: “E' l'uomo più ricco del mondo, affama i suoi dipendenti, fa chiudere le fabbriche, licenzia i professori, gli dobbiamo far scontare il 41-bis” [è il celebre articolo di legge che si applica ai mafiosi]. Alcuni presenti sorridono. La signora è di stucco: “Ma chi ti dice 'sté cose?!” Il ragazzino della seconda media di una scuola di Potenza ha soltanto riferito con orgoglio una parte della lezione della sua prof. [nota nel creare questi problemi alla scuola]. Interno Gran Caffè, Potenza - Due ragazzi

parlano della lezione d'inglese del giorno dopo. Il primo chiede all' altro notizie sulla nuova prof.. L'interpellato: “Tranquillo, ci è andata bene! Questa che è venuta quest'anno ci ha fatto capì' che ci dà a tutti il sei per protestare contro la Gelmini.” Bar a Santa Maria, Potenza, ore 9 - Un gruppo di studenti, sacco in spalla, stanno istericamente manovrando i videogiochi violenti e succhiacervelli. Da come parlano sono dell'istituto per geometri. Un signore anziano sta a sorbire il caffè e pensando d' essere spiritoso, chiede: 'Che fate sega a scuola?” Un ragazzo dall'aria pacifica: “Andiamo alla seconda ora…Alla prima c'è topografia…” Interferisce un secondo: “Due palle!” E il bevitore di caffè: “Ma è materia vostra, no?” Nessuno se lo fila. Capisce di dover sorbire il silenzio strafottente del gruppo ed esce. Uno di loro chiede all'altro: “Chi è sto' rompico…..?“. Interno di un istituto superiore del capoluogo - Entra la prof. per spiegare la Divina Commedia. Invita i ragazzi ad aprire il libro per seguirla. Lei legge i versi. Legge il commento a pie' di pagina. Chiude il libro. La spiegazione è terminata. Comincia a parlare “dei problemi della vita”: dei diritti dei giovani, dei diritti degli insegnanti, dei diritti di…Quanti diritti! Interno scuola superiore di Bernalda - La lezione integrativa è per le 15. La docente arriva alle 15,15. Attende. Gli studenti arrivano alle 15,30. Qualcuno finisce di fumare spegnendo il mozzicone sul pavimento. Un altro risponde ad una telefonata conversando con intimità. Parla con la ragazza. Per dieci minuti. Intanto la prof. ha iniziato la sua lezione. Tutto normale. No comment.. Gli episodi si spiegano da soli. Riporto però, a mo' di conclusione, un' affermazione, certamente comune a tante ma pregnante, fatta dal celebre scrittore portoghese José Saramago nel suo recentissimo “Il Quaderno”:“Che la scuola moderna, erede della vecchia tacitamente incaricata, in mancanza di meglio, di sopperire per successive generazioni alle deficienze educative delle famiglie, sia paralizzata, nell' accumulo di errori e contraddizioni, disorientata tra metodi pedagogici che in realtà tali non sono e che, molto spesso, non vanno al di là di mode passeggere o di sperimentazioni volontaristiche condannate al fallimento per l'assenza di maturità intellettuale e per la difficoltà di formulare e di rispondere alla domanda, a mio avviso essenziale: quale cittadino vogliamo formare?”. Già, quale cittadino vogliamo formare?

Nei prossimi giorni un incontro di lavoro vi darà la spinta per allargare i vostri orizzonti. L'amore va conquistato con calma.

VERGINE 24/8 - 22/9

Siete proiettati con il pensiero troppo avanti e rischiate di perdere buone opportunità nel lavoro. Anche in amore non apprezzate quello che avete.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Se volete evitare spiacevoli imprevisti quando fate un progetto di lavoro curate anche i dettagli. Sta per sbocciare, imprevisto, un grande amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e passare all'azione: la concorrenza non aspetta. È scoccata una scintilla

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Prefiggetevi un obiettivo preciso nel lavoro e andate avanti spediti. La situazione sentimentale è piuttosto complessa, ma non può durare a lungo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Molta incertezza nella situazione lavorativa: per gestirla dovrete impegnarvi a fondo. In amore state bruciando le tappe

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Giornata piuttosto difficile soprattutto per quanto riguarda i rapporti con clienti o collaboratori. In amore vi manca una certa generosità

PESCI 20/2 - 20/3

La fretta di arrivare alla meta nel lavoro potrebbe farvi compiere un passo falso. In amore avete perso lo slancio: rifletteteci su

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Domenica 18 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Al teatro Stabile una giornata di studio per comprendere le ragioni della violenza sulle donne

Alle radici del “Femminicidio” Grazia ed Elisa le due involontarie protagoniste di una riflessione pubblica CI SONO due posti vuoti in platea. Vuoti perché qualcuno ha voluto cancellare i loro corpi. C’è il posto di Grazia Gioviale «bella e dolce, libera come uno stormo di rondini a cui qualcuno ha spezzato le ali», come ha scritto la sua famiglia nel giorno del funerale. C’è il posto di Elisa Claps, che da anni ci guarda dai manifesti fatti affiggere in città. Due storie diverse ma legate, che hanno in comune forse solo una città e una vita finita violentemente. Sono state loro le involontarie protagoniste di “Femminicidio”: un’intera giornata di studio e riflessione, al Teatro Stabile, sulla violenza alle donne. Un convegno scientifico - di livello davvero molto alto - fortemente voluto da Graziella Salvatore, cugina di Grazia Gioviale. Un momento di riflessione per andare al di là del dolore e capire le radici di un male sempre più profondo: la violenza contro le donne. Una violenza che accomuna gli uomini di tutti i paesi del mondo, come dimostrano gli spot trasmessi ieri nel primo pomeriggio. Dall’Italia alla Francia, dal Messicco all’Inghilterra, tutti devono affrontare un problema «che miete più vittime della mafia - come precisato da Barbara Spinelli (Associazione giuristi democratici) - L’Economist addirittura parla di un Olocausto femminile». Ma guai a discutere di “raptus”, come fatto anche a proposito di Bruno Condelli, l’assassino di Grazia. «Grazia è morta perché ha detto “no”e un uomo, di fronte a lei, ha visto lesa la sua dignità». E poi è fuggito, come tutti gli altri. Ha tentato di scappare da quello che aveva fatto ed è per questo che la sua successiva morte non può essere paragonabile a quella di Grazia, a cui - come sottolineato dalla famiglia - «è stato sottratto così anche il ruolo di vittima». Donne uccise due volte. Dall’uomo che dice di amarle ma le distrugge e dalla nostra società, quella che ancora divide “le donne per bene”da quelle “poco rispettabili”, quella che consente sostanzialmente l’impunità giuridica. «Grazia è stata uccisa - denuncia Luciana Iosca (psicoterapeuta dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa) - dalla certezza dell’impunità concessa ai maschi che uccidono. Lo dimostra la scandalosa sentenza dell’assassino di Patrizia Reggiani, dove c’è un giudice che ha scritto che quella morte non ci sarebbe stata se la donna non si fosse difesa». «Siamo in una fase di post patriarcato - riflette Monica Torado di Francia - in cui si assiste continuamente agli attacchi alle conquiste faticosamente fatte 40 anni fa da quel movimento femminista a cui oggi si dà una valenza quasi spregiativa». Inevitabile una riflessionesullinguaggioe suifattidegliultimi mesi che hanno visto Silvio Berlusconi protagonista. «Il corpo delle donne è mercificato - spiega Angelo D’Orsi, storico dell’Università di Torino - viene messo sul tavolo delle pietanze, pronto al consumo: basta avere un portafoglio pieno. E nel consumo è previsto tutto, anche la distruzione di quel corpo. Maschi “utilizzatori finali”: al capo qualcuno porta i corpi di quelle donne. E loro valgono solo se carine e disponibili, come dimostra la battuta al ministro Bindi “Lei è più bella che intelligente”». Una fase in cui «si tenta di ripristinare - dice Toraldo Di Francia - la virilità del capo e le donne servono a questo scopo. E c’è una continuità spaventosa tra l’industria dello spettacolo e quella politica, per cui si promette indifferentemente la carriera di velina o parlamentare». Donneviste noncomepersone macome corpi-oggetto che devono attenersi a modelli precisi, superati i quali il rischio è l’annullamento fisico. Anche qui, nel nostro Occidente che continuamente punta il dito contro i visi velati delle donne musulmane. Anche qui, dove si muore per un “no”. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

Quei “bravi ragazzi” che la fanno franca

La platea piena per la giornata di studio

Da sinistra Iosca, D’Orsa, Santarsiero, D’Andrea, Toraldo di Francia e Mele (Mattiacci)

«L’analfabetismo emotivo» «I GENITORI spesso consegnano ai figli le chiavi di casa a dieci anni, ma non consegnano loro la voglia di tornare». Luciana Iosca, nella sua città natale dopo più di un decennio («la propria terra - dice - la si ama di più da lontano, come la Basilicata che, come nell’uso dei contadini di un tempo, bacia i suoi figli quando dormono»), parla ai più giovani che riempiono l’intero teatro Stabile. Parla a loro, sapendo che se si vuole invertire la

rotta, bisogna ripartire da lì, da quei ragazzi che devono essere rieducati alle emozioni, «che pur avendo una intensa vita relazionale sono soli» e accumulano una aggressività e una violenza che poi si scarica sulle donne. E’ doloroso crescere senza fidarsi degli adulti. I grandi sono delusi da ciò che non hanno risolto e i giovani avvertono le perplessità di chi è deputato a educarli». Ritrovare quel dialogo diventa allora fondamentale.

L’OMICIDIO del Circeo, la scomparsa di Elisa Claps e quella di Cristina Golinucci. Tre casi, quelli di cui ha parlato Federica Sciarelli (presentatrice della trasmissione “Chi l’ha visto”), legati dalla violenza su donne inermi i cui corpi vengono straziati e poi fatti scomparire. «Nel caso del Circeo i corpi li abbiamo - dice - solo perché i tre aguzzini (Giovanni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira) decidono di andare a mangiare, lasciando Donatella Colasanti e Rosaria Lopez nel cofano di un’auto. Pensano che entrambe siano morte e rinviano, quindi, l’occultamento dei cadaveri. Tre bravi ragazzi dei Parioli, che avevano già dei prece-

denti ma che vengono lasciati liberi di fare ancora del male. Con alle spalle delle famiglie pronte a difenderli e a nascondere le tracce dei misfatti, anche pagando. Anche nel caso di Danilo Restivo - continua Sciarelli - c’erano dei precedenti: il taglio dei capelli alle donne, per esempio. E se la famiglia, così come gli inquirenti dell’epoca, avessero fatto le indagini in maniera diversa forse ora potremmo anche smettere di occuparci di Restivo. Invece non si sequestrano neppure i suoi vestiti che avrebbero potuto essere sporchi di sangue». In sala ad ascoltarla anche Gildo Claps e don Marcello Cozzi, da anni impegnati nella ricerca di quel corpo.

La guerra e il suo contrario: la denigrazione di un pacifismo che non fa vittime

Quando Marte uccide Venere «Se la bellezza non si può ottenere deve essere distrutta» «QUALE mondo è questo dove la bellezza deve essere distrutta quando non si è riesce ad ottenere?». Lo storico Angelo D’Orsi (nella foto) conclude così il suo intervento, basato sul ruolo differente di Venere e di Marte. La violenza contro le donne ha radici lontane e parla, infatti, un linguaggio di guerra. «In occasione della seconda guerra del Golfo - spiega lo storico - l’Europa che esprimeva delle per-

plessità venne considerata e trattata da “femmina imbelle”, continente vecchio e incapace di combattere. La stessa operazione compiuta - all’epoca del primo conflitto mondiale - dai Futuristi, che consideravano la guerra come l’unica igiene del mondo. La peggior iattura del mondo, in questo senso, sarebbe stato un governo delle donne, perché il mondo femminile è portato al pacifismo. Come si vede, quindi, le radi-

IL RICORDO

Grazia, strappata a una vita libera e felice GRAZIA Gioviale aveva solo 18 anni quando, il 27 aprile scorso, è stata uccisa da Bruno Condelli, 32 anni. Bruno era suo amico, si fidava di lui e per questo era andata a trovarlo a Tito, dove il ragazzo stava da qualche giorno. Nessuno saprà mai come sono andate le cose davvero. Bruno Condelli, infatti, dopo l’omicidio ha tentato di fuggire, morendo poi sulla A1 investito da un tir. Nessun superstite, quindi e neppure un assassino da giudicare e

condannare per quel barbaro gesto. Di Grazia esistono ora le sue foto, quelle che la ritraggono sorridente e felice. Esistono le poesie e le parole della famiglia e di chi le ha voluto bene. Esistono i ricordi che nessuno potrà mai cancellare. Esiste il dolore di quanti non l’hanno più accanto e si chiedono cosa avrebbe fatto ora la loro Grazia. Manca quel corpo, quel sorriso e quelle mani, cancellate da chi non aveva capito cosa significa amore. Grazia Gioviale

ci del presente sono lunghe». Questa è l’epoca di una nuova barbarie, però. E’ l’epoca in cui le donne cambiano e diventano maschi quanto più si avvicinano al potere. E’ l’epoca delle marine americane che umiliano i prigionieri iracheni nella prigione di Abu Ghraib, neppure per fini sessuali ma per il puro gusto di umiliare e sottomettere. E’ l’epoca in cui la violenza si usa indiscriminatamente per distruggere corpi inermi, come accaduto con i bombardamenti israeliani che hanno ucciso tanti bambini innocenti, colpevoli solo di abitare dalla parte sbagliata di Gaza. «E’ l’epoca in cui Grazia viene uccisa perché “colpevole” di aver detto “no” a un amico, a una persona di cui si fidava. Grazia ha tentato di vivere coraggiosamente la sua femminilità, la sua bellezza, ma la bellezza se non si può ottenere viene distrutta». «E’ un problema sociale e non privato - dice il sindaco, Vito Santarsiero - che vede i media e in particolare la tv sul banco d’accusa, con messaggi distorti che spesso modificano la scala dei valori». a. g.

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Potenza


22 Potenza

Domenica 18 ottobre 2009

Potenza 23

Agenda

Domenica 18 ottobre 2009

Dal prossimo 23 ottobre riprende “Di fiaba in fiaba”

A Gallicchio Rega parla di “Diversi e divisi”

Torna domani il Mercatino dell’usato

Fino al 31 ottobre la personale di Scioscia

RIPARTIRA’ il prossimo 23 ottobre la rassegna di Teatro ragazzi - giunta alla sua seconda edzione “Di fiaba in fiaba” Primo spettacolo, un classico: “Pinocchioo! Un burattino (bambino?) in fuga” liberamente ispirato al libro di Carlo Collodi di Nicoletta Briganti, Renato Patarca, Lino Terra, Fabrizio Valentini, Natascia Zanni con Renato Patarca, Nicoletta Briganti,Umberto Rozzi, Mauro Vitali regia Lino Terra Liberamente tratto dal capolavoro di Collodi, lo spettacolo è anche un simbolico omaggio alle versioni precedenti che altri hanno tratto dal mitico Pinocchio

SARA’ presenato oggi alle 17, nel salone del centro polivalente di Gallicchio, il libro “Diversi e divisi -diario di una convivenza con l’Islam” di Nello Rega. L’evento è organizzato dal Comune di Gallicchio e dalla locale Pro Loco. Interverranno l’autore del volume, Nello Rega, il sindaco Pasquale Sinisgalli, l’assessore comunale alla Cultura Mariachiara Montemurro, il promotore dell’iniziativa Paolo Sinisgalli e il presidente della Pro loco di Gallicchio Vincenzo Spina. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.

OGGI ultimo appuntamento per quest’anno con il “Mercatino dell’usato e delle cose d'altri tempi”. Come accaduto nel corso di tutte le domenica in cui si è svolta la manifestazione si terrà, dalle 9 alle 22, nel centro storico cittadino e precisamente in Largo Pignatari, Largo Serrao, Largo Isabelli. I potentini potranno girare tra i vocoletti del centro storico e, districandosi tra una bacarella e un’altra, cercare di accaparrarsi l’oggetto dei loro desideri. In vendita, come sempre, oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca.

CHIUDERA’ i battenti il prossimo 31 ottobre la personale di la personale di pittura dell’artista potentino Gianni Scioscia, dal titolo “La vita non è un balocco... giù la maschera. Utopia di una società perfetta”, inaugurata lo scorso 4 ottobre alla galleria “Idearte” di Potenza. La mostra, che raccoglie 41 opere, tutte tecniche miste su tele di medio e piccolo formato, sarà affiancata dalla proiezione di un prodotto multimediale che racchiude immagini-video realizzate dallo stesso Scioscia e musiche con arrangiamenti del pianista potentino Alfredo Miglionico, il tutto su testi di Manuela Rita.

IL RESTYLING

L’ESPERIENZA E LA SOLIDARIETÀ NEL CAMPO CIVITA DI BAGNO

Dopo sei mesi in Abruzzo tornati i volontari di Vol.A.

SARÀ’ riaperta al pubblico domani alle 18.30 Piazza Duca della Verdura completamente riqualificata. Con la sistemazione dell'ambito urbano di Piazza Duca della Verdura si completano gli interventi di riqualificazione urbana che hanno interessato Via Pretoria: la nuova pavimentazione dei due tratti “finali” del corso, quello posto ad ovest rappresentato da Via Portasalza e quello ad est, rappresentato dall'intersezione con Vico Corrado-Caserma dei Carabinieri. L'obiettivo principale dell'intervento è stato di ridefinire l'identità di tali spazi urbani, adeguandoli alla nuova pavimentazione, da pocorealizzata, in lastre di pietra lavica e tozzetti, ma pensata anche in funzione del diverso uso che si fa di tali tratti viari che contempla soprattutto anche il traffico veicolare. Piazza Duca della verdura è situata tra via del Popolo e via Pretoria, in prossimità della chiesa della Trinità. La piazza nacque nel 1843 come "spazio attrezzato", per volontà del Duca della Verdura che volle dare alla città un luogo in cui poter svolgere attività per il mercato alimentare in modo igienicamente controllato. Lo slargo preesistente fu ampliato "con la demolizione di un piccolo edificio, per ottenere uno spazio regolare di forma rettangolare, e successivamente il livellamento e la pavimentazione della piazzetta; infine un intervento sugli edifici posti lungo il perimetro in modo da realizzare una sequenza continua di botteghe e ricondurre i prospetti ad un disegno unitario". I Il luogo è attualmente molto frequentato per le molte attività commerciali che vi si affacciano, anche se risultava esteticamente poco qualificato, sia per la pavimentazione, che per gli elementidiarredo. L'interventohavalorizzato l'ambiente della piazza ridefinendone la pavimentazione e sottolineando la connessione tra via del Popoloe viaPretoria conil recuperodelle gradinate esistenti e rafforzando l'asse prospettico verso la chiesa della Trinità. Il disegno della nuova pavimentazione sobrio e modulare permette una più ampia vista prospettica della piazza dalla Via Pretoria e l'inserimento di nuovi elementi di pregio di arredo urbano permetteranno una maggiore fruizione di tale spazio.

SONO tornati ieri i volontari dell’associazione Vol.A. di Potenza che per sei mesi hanno gestito un campo a Civita di Bagno che ha ospitato centinaia di sfollati del sisma abruzzese. Hanno raggiunto la cittadina, settimane fa, alternandosi in gruppi di 15, con tutta l’attrezzatura necessaria, dalle cucine da campo ai bagni chimici. Ma gli stessi volontari, oltre che la competenza nella gestione del campo e nell’assistenza alla popolazione ospite, hanno messo a disposizione il proprio lavoro anche nelle operazioni che hanno preceduto l’ingresso della gente in tenda (armati di ruspe hanno persino realizzato la fognatura). Con amore, passione e un’incredibile dedizione questi ragazzi (con il supporto delle associazioni Legambiente Potenza, Eraclea di Policoro e l’associazione dei volontari di Montalbano) hanno regalato un po’ di normalità a 250 persone che a metà della settimana hanno lasciato il campo (le famiglie sono state trasferite dal dipartimento nazionale di Protezione civile in alloggi provvisori o presso la caserma della Guardia di Finanza de L’Aquila). Ai volontari, il compito di smontare il campo e di far ritorno, con un immenso bagaglio di ricordi e nuova esperienza, a casa. Ieri sera sono stati tutti accolti nel capoluogo dal dirigente dell’ufficio di Protezione civile regionale, Giuseppe Basile, e dai due funzionari Albano e Contristano. I volontari di Vol.A. guidati dal presidente dell’associazione, Salvatore Romano, hanno così concluso l’esperienza di solidarietà nei confronti delle popolazioni abruzzesi, portando con sè anche grandi riconoscimenti istituzionali oltre che l’affetto di quanti si sono sentiti accolti, accuditi e protetti dalle loro piccole e grandi attenzioni quotidiane (alcuni di questi volontari, sono stati spesso chiamati a collaborare con la direzione di comando e controllo - Dicomc della Protezione civile nazionale). Sul sito dell’associazione è possibile avere una piccola idea del lavoro svolto attraverso gli scatti che hanno immortalato i sei mesi di esperienza.

Potenza-Università

E Lacorazza distribuisce le tessere

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Up (in 3 D) 16.30 - 18.45 - 21 Sala 2 Bastardi senza gloria 18.30 - 21.30 Sala 3 Lo spazio bianco 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Halloween II 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Baar’ia 18 - 21 Sala 6 Orphan 17 - 19.30 - 22 Sala 7 La doppia ora 17 -21 Funny people 19

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Up - 3D 18.30 - 21

Lo spazio bianco

Le immagini dell’allestimento e della quotidianità del campo allestito nella cittadina di Civita di Bagno ferita dal sisma dello scorso aprile

Federico perché da un anno a questa parte, da quando sei arrivato tra noi, le nostre vite sono diventate più ricche e più belle. Buon compleanno da mamma Antonella, da papà Luciano e dai tuoi nonni.

NOVITA' a partire da domani: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso. La messa in esercizio della fermata ferroviaria presso il polo universitario - ha concluso l'assessore Innocenzo Loguercio - rappresenta un risultato importante che implementa il trasporto regionale dedicando particolare attenzione al mondo universitario e studentesco. L'impegno della Regione sarà quello di proseguire verso l'ottimizzazione dei servizi».

SUPERATI da poco i quarant'anni Maria, sta per passare i tre mesi più difficili della sua vita. Ha partorito in anticipo la piccola Irene, ora in incubatrice a giocare la sua scommessa più grande.

Orphan UNA giovane coppia, in seguito alla prematura perdita di un figlio, decide di adottare una bambina. Appena Esther entra a far parte della loro vita però, iniziano a succedere cose strane

La doppia ora SONIA e Guido Si incontrano in uno speed date. In pochi giorni imparano a conoscersi. Sono sul punto di innamorarsi, quando Guido muore.

NUMERI UTILI Servizio taxi

Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 18 OTTOBRE Perri - piazza Matteotti, 12

0971/21148

TURNO FESTIVO Mallamo - via Toti, 9/13

0971/473447

Perri - piazza Matteotti, 12

0971/21148

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515

Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

0971.53214 347.3015277 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150

Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso

118 611111 0971 612562

0971 26907 0971 310111

Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Riapre al pubblico la piazzetta

NUOVA FERMATA

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Domenica 18 ottobre 2009

I commercianti di viale Marconi spiegano di subire gravi perdite nelle giornate di sfida al Viviani

Ostaggi involontari dei Rossoblù Tre ore di viabilità bloccata e i clienti desistono: «Si trovi subito una soluzione» Il POTENZA gioca e le vendite calano. Sembra un paradosso, ma è proprio così. A denunciarlo sono i commercianti di viale Marconi che quando i Rossoblu giocano in casa vengono «letteralmente sequestrati – dicono – già alcune ore prima dell’inizio della gara, a causa di una incomprensibile e illogica decisione delle pubbliche autorità che impone il divieto di transito in viale Marconi in entrambi i sensi di marcia. In pratica, già quasi 3 ore prima della partita non possono accedere ed uscire dal nostro quartiere, «il che rende impossibile ai residenti e ai loro familiari e amici il raggiungimento delle abitazioni e ai commercianti il libero esercizio delle proprie attività, molte delle quali sopravvivono Carmine De Leonardis, Francesco Marino e Rocco Ruggiero quasi esclusivaQuando il Po- quando si gioca alle 14.30 la mente grazie altenza gioca in ca- strada verrebbe chiusa alle la clientela dosa vendo il 50 per 13.45. Ma non è un’alternamenicale». E cento in meno. tiva che mi convince molto. proprio queChi me la ripaga A mio avviso dovrebbero last’ultimo è il caquesta perdita? sciare sempre libero il tratto so di Carmine Abbiamo già di viale Marconi e chiudere De Leonardis, avuto un incon- al traffico via Viviani e via proprietario di tro con il Comu- Nazario Sauro. Noi com“Pasta fresca ne e la Questura e i diversi mercianti siamo uniti in mediterranea”. «Abbiamo fatto una ri- responsabili ci hanno detto questa lotta e lo stiamo fachiesta ben precisa ai nostri che stanno cercando di tro- cendo per “dare voce” anche amministratori - commenta vare una “via di uscita”. per chi abita in questo quarDe Leonardis - ovvero quel- Non si è arrivati ancora ad tiere». Le firme raccolte fila di darci la possibilità di la- una soluzione definitiva e nora per chiedere all’ammivorare. Lavoro principal- finora ci hanno proposto so- nistrazione locale di non mente la domenica e ho mol- lo questa ipotesi: quando si bloccare questo tratto di ti clienti che vengono dai gioca alle 15 chiudere viale strada sono circa 800. PasMarconi alle 14, mentre seggiando lungo il viale “inpaesi della provincia.

«Resistiamo con il cliente domenicale»

criminato” sembra un coro di voci. C’è anche chi “veste i panni” sia del commerciante che del residente, come l’edicolante Francesco Marino: «La settimana scorsa ci avevano promesso di dare un pass a chi vive e lavora in questo quartiere, ma a tuttora non abbiamo notizie. Tra l’altro la prossima partita di campionato si gioca di lunedì (domani per chi legge, ndr), dunque, se le cose non cambiano, perso-

nalmente sarò costretto a chiudere l’edicola già a partire dalle 18.30. Il problema comunque esiste sempre, indipendentemente dal giorno della settimana in cui il Potenza disputa le gare interne. E’necessario trovare quanto prima una soluzione». Gli fa eco Rocco Ruggiero che ha il suo negozio di fiori proprio davanti allo stadio Viviani. «Ormai – commenta il fioraio – quando i Ros-

«Ci era stato promesso un pass ad hoc»

soblu giocano in casa non posso più organizzarmi con i miei parenti che abitano qui per mangiare insieme la domenica, perché già dalle 12.30 si chiudono tutti i “passaggi” per arrivare in questo quartiere. Anche il mio lavoro ne risente molto. Sta per arrivare il 1 novembre, la giornata in cui forse si lavora di più durante tutto l’anno e, neanche a farlo apposta, proprio quel giorno, il Potenza giocherà al Viviani. La mia attività subirà inevitabilmente un danno». Anna Maria Calabrese

Dopo l’accordo sul dialogo con l’opposizione, due presidenze alla minoranza

Al via le commissioni Carretta sostituisce Santangelo alla guida del gruppo Pd SARANNO insediate lunedì e martedì prossimo le commissioni consiliari permanenti. L’appuntamento con l’avvio ufficiale dei lavori delle piccole assemblee comunali è stato rinviato di qualche giorno (era stato fissato per mercoledì scorso) perché entrambi gli schieramenti hanno avuto bisogno di “rimodulare” le presenze dei singoli consiglieri nelle varie commissioni. E la scelta è stata assicurano - bipartisan, soprattutto dopo il nuovo “patto”di dialogo e reciproco riconoscimento che ha messo attorno allo stesso tavolo (dopo lo strappo consumatosi durante le prime fallite elezioni per la presidenza del consiglio) maggioranza e opposizione. Durante l’ultima seduta di consiglio comunale, in cui a larga maggioranza si è riusciti ad eleggere, con i voti di entrambi gli schieramenti, Vincenzo Santangelo alla presidenza, e un lungo lavoro di mediazione, l’opposizione ha accettato il candidato della maggioranza, avendo avuto rassicurazioni sul futuro riconoscimento del proprio ruolo di controllo negli organismi istituzionali, di sottogoverno e sugli argomenti che necessitano di un’immediato impegno dell’aula. Sempre in virtù del riconoscimento del peso che, in questa legislatura, anche numericamente, ha l’opposizione, delle commissioni, due presidenze saranno del centrodestra (sicuramente quella della commissione Bilancio, per definizione, un ruolo di vigilanza). Ma la rimodulazione delle presenza in commissione arriva anche dopo una modifica rispetto allo scenario precedente (i membri per ciascuna assemblea sono stati portati a 19 e le commissioni stesse aumentate). Quello odierno fa i conti anche con una situazione di partenza “complicata” nata du-

rante la recente consultazione elettorale in cui sono scese in corsa ben 21 liste. A votazioni chiuse, molti monogruppi in aula (che per diritto sono presenti in ogni commissione) e una differenza numerica tra le parti che dovrebbe riproporsi anche nelle commissioni (non sono mancate, però, le polemiche sull’aumento consequenziale della spesa, secondo una sollecitazione fatta in aula, alcune sedute fa dal consigliere di Idv Galante). Quanto agli argomenti di competenza, le commissioni sono dedicate a Affari generali e istituzionali; Bilancio; Urbanistica e lavori pubblici; Sport, cultura, politiche sociali e giovanili; Programmazione e sviluppo economico; Mobilità e riqualificazione. Quanto alle priorità da affrontare (a diversi mesi dall’insediamento dell’amministrazione, il consiglio comunale potrà cominciare il lavoro di analisi e stesura dei prov-

vedimenti) l’opposizione ha più volte spiegato come è sul settore rifiuti che vuole concentrare l’attenzione, anche avviando - secondo una richiesta fatta più volte esplicitamente dal coordinatore dell’opposizione potentina, Giuseppe Molinari - una commissione ad hoc. Per la maggioranza, invece, alcune tematiche sono state indicate dal segretario cittadino del Pd, Giampaolo Carretta, che, nel frattempo prende il ruolo di capogruppo lasciato dal collega e neoeletto presidente: «Fermo restando l’importanza di tutte le zone della città, credo sia necessario un lavoro immediato e collegiale per la sicurezza e la pulizia nel centro storico, a cui si dovrà garantire il completamento della riqualificazione e la rivitalizzazione sociale, culturale ed economica. E’ il cuore antico della città, il primo biglietto da visita». s.l.

L’ultima seduta di consiglio comunale

LA SOLLECITAZIONE

«Sarebbe stato più democratico un accordo a telecamere accese» Il consiglio comunale si può seguire in diretta web. C’è chi accoglie l’opportunità e poi commenta. Fabio Lottino, de “La Potenza dei Giovani”, si riferisce, di seguito, alla seduta dello scorso 13 ottobre. Martedì 13 ottobre 2009 ero nella mia casetta di Salerno nel pomeriggio ed un lampo di genio mi ha fatto venire in mente che molto probabilmente ci sarebbe stata la diretta del consiglio comunale di Potenza via web, un consiglio importantissimo perchè dopo 4 mesi ancora non era stato eletto il presidente. Erano circa le 17.30 quando ho iniziato ad ascoltare le prime voci, ricordo Molinari, Libutti e le repliche del sindaco Santarsiero che si è dilungato in una lunga elencazione dei meriti

del suo gestire la città salvo poi essere ripreso garbatamente ed elegantemente dall’unico consigliere che non si era addormentato, o si era appena risvegliato, Fernando Picerno, che lo invitava a focalizzarsi sul problema della Presidenza del consiglio. (...) Dopo circa un’oretta dalla diretta accade che il sindaco della città accoglie le richieste dei consiglieri Molinari, Libutti e Carretta e sospende il consiglio comunale per riunioni private tra i capigruppo. Ecco. Non è educato. Non è democratico. Io cittadino, interessato alla mia città e al bene della mia città mi collego da ovunque io sia per assistere al consiglio comunale e la risposta dei nostri politicanti quale è? Allontanarsi dall’aula per dar spazio ad accordi pri-

vati e sotterranei tra maggioranza ed opposizione per garantire al comune la vivibilità amministrativa. Credo nella buona fede dei vari soggetti. Devo crederci, non si può vedere il marcio ovunque. Però allora non sarebbe stato più giusto raggiungere l’accordo pubblicamente, così da rendere partecipi tutti, cittadini e politicanti, in questo modo invece si è dato spazio a pensieri non positivi su questo atteggiamento. (...) Questo dimostra quanto noi cittadini e soprattutto noi che non abbiamo accesso alle stanze di comando viviamo una realtà surreale della politica, perchè la politica quella vera è fatta ancora di questi gesti meschini dei politici di professione.

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24 Potenza


25 Vaglio Marina Sinigaglia aveva 54 anni, illeso l’altro conducente. Il Pd sospende la festa

Muore una donna in un frontale Psicologa stimata dell’Asl, a Melfi aveva partecipato alle primarie per il sindaco VAGLIO - Ancora un drammatico incidente su quella che si conferma come una delle strade più pericolose della regione. Ieri, una donna di 54 anni, Marina Sinigaglia, ha perso la vita sulla strada a scorrimento veloce Potenza-Melfi, all’altezza dello svincolo di Vaglio, in uno scontro frontale. L’incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 10. La donna, nota psicologa di Melfi, dove lavorava presso il consultorio per la Azienda sanitaria locale, era alla guida di una Renault Twingo che si è scontrata con un furgone. Illeso l’autista del mezzo, che ha rifiutato il trasporto in ospedale per ulteriori accertamenti medici. Diversa la sorte della donna per cui era stata chiamata anche l’eliambulanza. Purtroppo anche gli uomini del 118, giunti subito sul posto, non hanno potuto che constatarne il decesso. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento, i rilievi sono stati portato avanti dalla Polizia Stradale (intervenuti anche i Vigili del Fuoco). Sembra che, per cause ancora da accertare, l’automobile si sia trovata sulla corsia opposta dove ha impattato con il furgone. La donna lascia nella sua città, Melfi, un grande vuoto: era impegnata nel sociale e nella politica, tanto da aver partecipato alle recenti primarie nella cittadina federiciana per il Pd, impegnato nella scelta del candidato sindaco. E per il profondo dolore che ha colto di

Il ritratto

sorpresa l’intera comunità, proprio il Partito democratico, ieri riunito nella convention in attesa delle prossime primarie, ha deciso di sospendere tutte le iniziative ludiche che erano state organizzate a margine della manifestazione politica.

Soldi falsi a Muro lucano Due bulgari denunciati

MURO LUCANO - I Carabinieri delle compagnie di Melfi e Venosa, nel corso di una serie di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, hanno denunciato due stranieri di origini bulgare per il reato di “spendita dimonete false”. E’ lo stesso Comando provinciale a dare comunicazione con una nota. I due sono in realtà residenti a San Giuseppe Vesuviano, paese della provincia di Napoli, ma sono stati denunciati a Muro Lucano grazie all’immediata azione dei militari che avevano ricevu-

to una segnalazione da un commerciante del posto. Il negoziante si era accorto di aver ricevuto in pagamento una banconota falsa e ha subito chiesto l’intervento degli uomini dell’Arma. Così, è stato subito possibile smascherare i due malfattori che sono stati fermati nel centro storico di Muro Lucano mentre stavano cercando di spendere altri soldi. Sono stati trovati in possesso di numerose banconote false da 20 euro che, ovviamente, sono state sottoposte a sequestro.

L’allarme del commerciante

Le drammatiche immagini dell’incidente lungo la Potenza-Melfi, all’altezza di Vaglio, in cui ha perso la vita Marina Senigaglia (f.M.)

La notizia dell’improvvisa scomparsa di Marina Sinigaglia, di anni 54, a causa del grave incidente stradale presso Potenza, ha suscitato viva commozione nella popolazione di Melfi, che ha appreso la notizia con incredulità. Marina era donna di largo impegno sociale e politico. Psicologa, espletava il suo compito, con vero trasporto, presso il Consultorio di Melfi per l’ex Asl di venosa (oggi Asp). Uguale impegno trasfondeva nel campo della politica, dove nelle scorse consultazioni elettorali, aveva partecipato alle primarie per lo schieramento della sinistra, quale candidata a sindaco della città. Altrettanta dedizione aveva dato nel campo scoutistico, al quale si era dedicato con passione. Con il marito Nicola Serini, agente di commercio, lascia un figlio quindicenne, Matteo, che frequenta la seconda classe presso il liceo Scientifico della città e la mamma, Ninetta Catapano. Franco Cacciatore

Acerenza Da quattro anni il vescovo Ricchiuti cura la diocesi con attenzione ai giovani

Nella comunità, sulle Orme della Speranza ACERENZA - Giovedì scorso si è concluso il quarto anno di attività religiosa da parte del vescovo di Acerenza Giovanni Ricchiuti, insediatosi ufficialmente nella sede arcivescovile nel 2005. Il bilancio del suo operato tra i diciassette comuni e le ventuno parrocchie presenti nell’intero territorio diocesano è ampiamente positivo. La sua presenza tra le varie comunità cittadine e di fedeli è continua e costante, così come in questi quattro anni diversi viaggi ha compiuto tra l’America, l’Australia e l’Africa, per essere vicino alle comunità lucane nel mondo e a chi soffre quotidianamente tra mille difficoltà in zone del pianeta che hanno tanti problemi. Nel corso di questo quadriennio ha conosciuto le varie realtà locali, in tutti i suoi aspetti positivi e negativi così come annualmente incontra tutti gli amministratori locali dei comuni diocesani per fare il punto della situazione relativamente alle problematiche dei giovani, dei disoccupati e delle attività ammiANZI - Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, attraverso una nota inviata alla stampa, è intervenuto, ieri, sui tirocini formativi nella pubblica amministrazione, relativi alle manifestazioni d’interesse da parte degli Enti locali. Petruzzi ha formalmente chiesto al dipartimento Formazione e lavoro della Regione Basilicata di «non sballottare i giovani che parteciperanno ai tirocini

nistrative quotidiane. La sua partecipazione ai numerosi incontri, seminari, convegni organizzati sia ad Acerenza che nei centri abitati presenti nella diocesi tende proprio ad affrontare e a conoscere ulteriormente le singole realtà locali in tutti i suoi aspetti. Tra le tante iniziative che hanno avuto l’apprezzamento della pubblica opinione, una riguarda la creazione di un bimestrale giornalistico denominato “Orme di Speranza” che in poco più di tre anni ha raggiunto un grande appprezzamento tra i lettori della Basilicata e dell’Italia intera in quanto al suo interno sono riportate notizie strettamente locali, ma anche iniziative a livello nazionale ed internazionale dove protagonista è la diocesi di Acerenza nelle sue varie espressioni. Dunque l’impegno tra le comunità continua e numerosi sono gli impegni in agenda per il futuro già fissati dal vescovo Ricchiuti per essere sempre vicino alla sua gente. Antonio Bevilacqua

Il vescovo Ricchiuti

La proposta da Anzi: «Graduatorie comunali per i tirocini formativi nelle amministrazioni» formativi da una parte all’altra del territorio regionale», facendo come esempio “pratico” quello di «un ragazzo della Val Camastra “costretto” ad effettuare il tirocinio formativo in Val Sarmento o viceversa». Il sindaco di Anzi gradirebbe che, nella selezione

dei partecipanti ai tirocini formativi, si seguisse il medesimo criterio d’accesso adottato per gli addetti al settore forestale, «ovvero con la definizione di graduatorie comunali - ha aggiunto Giovanni Petruzzi per residenza, quando il soggetto proponente è il Comune, e attinenti

all’area territoriale di riferimento dell’ente locale promotore del tirocinio formativo, quando si tratta di soggetti istituzionali sovra comunali». «Sarebbe una elementare norma di buonsenso - ha concluso il primo cittadino anzese - che eviterebbe inutili forme di pendolarismo, che mi auguro venga recepita dagli organi preposti della Regione Basilicata». Donato Pavese

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26 Vietri e Savoia sono i primi comuni lucani dove e partita la sperimentazione del digitale terrestre

E Rete 4 rimane visibile Nei due paesi, però, solo Rai due non si può più vedere con l’analogico VIETRI DI POTENZA - E’ ormai partito dal quattordici ottobre il cosiddetto “Digital switch-over”, semplicemente la fase intermedia della transizione alla televisione digitale in cui coesistono sia la televisione analogica che la televisione digitale. I primi due paesi lucani interessati a questo fenomeno sono stati Vietri di Potenza e Savoia di Lucania. Ma non è che se ne parli tanto tra la gente, c’è chi si interessa di questo fenomeno e chi non ci pensa più di una volta. Infatti, mentre qualcuno non sapeva niente di questa innovazione, come molti anziani, altri invece erano già pronti, già preparati con parabole e decoder satellitari per sopperire a questo problema. I due paesi lucani sono rientrati nella fase del “Digital switch-over” insieme a duecentocinquantadue paesi della vicina Campania, ed è per questo che ricevono in anteprima il segnale col digitale terrestre perché parte dei segnali televisivi vengono ricevuti dai ripetitori posizionati in Campania, vicinissima ai due paesi. A sentire la gente, c'è qualcuno che non vede più RaiDue ma invece visualizza rete quattro. E c'è chi invece, come accaduto in Via Vigna la corte, con le vecchie antenne non

I manifesti scelti dal ministero per pubblicizzare il digitale

E su Facebook spopola il gruppo di Vietri L’home page del social network

ha problemi e riesce ancora a visualizzare i canali televisivi, senza bisogno di parabole o decoder. Ma sembra però smentita la notizia data dalla task force per il passaggio al digitale del ministero dello Sviluppo economico. Infatti lo stesso ministero ha avvisato nei giorni scorsi che Vietri di Potenza e Savoia di Lucania erano interessati dallo “spegnimento” in analogico di Rai Due e Rete 4. Ma non sembra essere così. Infatti la smentita della

notizia arriva direttamente dal sito del ministero. E se si effettua una breve ricerca, si trova anche la lista, dettagliata, di tutti i comuni interessati. Ed infatti non tutti sono interessati dall'oscuramento dei due canali. Nella tabella riservata a Vietri e Savoia, c'è scritto “Solo Rai Due”. Quindi Rai due è l'unico canale, al momento, che è stato interessato dal fenomeno di “Switch-over”. Rete Quattro resta come prime, ed è visualizzabile come sem-

pre, fino a quando avverrà il passaggio definitivo, lo “Switch-off”, da analogico a digitale. Vietri e Savoia come la provincia di Benevento, Latina, Frosinone, Avellino, Salerno, dove molti paesi hanno visto il passaggio al digitale solo ed esclusivamente di Rai due, e non di Rete Quattro, che è ancora visibile. I risultati al momento di questo cambio definito “epocale”non sembrano così visibili. Claudio Buono

Laurenzana Rubinetti a secco fino alle 7 di domani

Un pomeriggio e una notte facendo a meno dell’acqua LAURENZANA - A partire dalle 14.30 di questo pomeriggio (domenica 18 ottobre) e fino alle 7 di domani mattina, nel centro abitato di Laurenzana, sarà sospesa l'erogazione dell'acqua. Per un intero pomeriggio ed una nottata, i cittadini del paese della Val Camastra dovranno fare a meno della preziosa risorsa idrica. A comunicarlo sono stati il sindaco di Laurenzana, Domenico Urga, attraverso un avviso pubblico rivolto alla cittadinanza, ed Acquedotto lucano. «E’ necessario sospendere l'erogazione idrica in tutto l'abitato laurenzanese - si legge nella nota di Acquedotto lucano - per consentire la sostituzione della condotta adduttrice, sita in contrada “Braida”». Donato Pavese

quel soldatino che nel lontano ottanta girava con la camionetta militare nella tendopoli, chissà se c'è qualcuno può ricordare di me, un saluto a tutto il paese, kiss”: lui è Vincenzo, scrive da Milano, e ha trascorso i giorni del terremoto dell'ottanta a Vietri. C'è anche Barbara: “ho avuto il piacere di visitare Vietri in queste vacanze di Pasqua, è davvero un bel paesino piccolo e raccolto e ci si sente protetti, spero di ritornarci presto, anche perché ho conosciuto gente fantastica”. Dall'Argentina ne scrivono in tanti, come Christian Jose Fabio, che ricorda che il suo babbo è nato a Vietri di Potenza. Silvia invece vive in Belgio, si è iscritta al gruppo, ed è nata a Vietri trentacinque anni fa. E c'è poi Gianluigi, che ha trascorso l'estate a Vietri, che ricorda che un gruppo di vietresi ha consegnato l'olio d'oliva ad Assisi. C'è poi Tonia, da New York, anch'essa reduce dall'ennesima estate trascorsa a Vietri. C'è poi Caterina, che fino all'età di nove anni è stata a Vietri, per poi emigrare. Insomma ci sono davvero tutti, da ogni parte del mondo, in un gruppo creato per la “promozione del nostro paese limitatamente alle possibilità offerte da Facebook. Inoltre, può essere anche luogo di incontro per i tanti vietresi che si trovano fuori per motivi di lavoro, studio o altro”. c.b.

Due fontane pubbliche di Laurenzana

Lacorazza incontra il generale Scaglione E rinnova il suo appello per salvare il Novantunesimo battaglione “Lucania” POTENZA - Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha incontrato, ieri mattina, il comandante del Comando militare esercito Basilicata generale di brigata, Domenico Scaglione. Nell'augurare al nuovo Comandante buon lavoro, Lacorazza ha sottolineato l'importanza di una costante cooperazione tra istituzioni ed esercito, per un'azione efficace sul territorio. «La sinergia del resto - ha affermato il Presidente - è l'elemento che ha caratterizzato, e continua a farlo, l'impegno di istituzioni, forze dell'ordine e cittadini per il mantenimento del presidio della Caserma Lucania». A tal proposito Lacorazza, che ha partecipato alla manifestazione a

VIETRI DI POTENZA Scrivono da ogni parte del pianeta, sono persone nate a Vietri di Potenza o emigranti che hanno nel cuore le loro origini, e non disdegnano ogni tanto ad informarsi su quello che succede e su quello che si fa a Vietri: stiamo parlando degli oltre duecentocinquanta iscritti al gruppo denominato “Vietri di Potenza” sull'ormai famosissimo social network Facebook. Al gruppo vietrese si sono iscritte persone residenti a Vietri, altri studenti fuori sede e tanti altri ancora che vivono in ogni angolo del mondo. Dalla Svizzera alla Germania, passando per Milano, Pisa, Francia, Perugia, Belgio, Buffalo (Usa), Brasile, Colombia, Terre Haute (Usa), Università de Oviedo (Spagna), Australia, Firenze e ancora dagli Stati Uniti, da Nissan Country: sono solo alcuni dei tanti vietresi che, chi per una ragione e chi per altro, non vivono più a Vietri e che per lavoro, emigrazione e studio, da anni hanno lasciato il proprio paese di origine. Scrivono davvero da tutto il mondo. C'è Javier, che scrive dall'Argentina e chiede delle ricette tipiche della nostra regione, c'è chi ha Vietri nel cuore per aver perso familiari importanti, c'è Michele che dice di essere di Vietri e di venire qui ogni estate, perché trascorre bei giorni. Poi c'è una persona che a distanza di circa trent'anni ha ricordato così Vietri: “Ciao a tutti, io ero

Roma lo scorso settembre, accogliendo il rinnovato appello del sindaco di Potenza, ha invitato tutti ad una nuova mobilitazione per il mantenimento di un presidio importante per la comunità lucana.

Tappa a Oppido lucano per il premio “Basilicata” OPPIDO LUCANO - E' in programma per il prossimo 24 ottobre presso il teatro Comunale Obadiah il Premio Letterario di Basilicata nel cuore dell'Alto Bradano. Il tutto inizierà alle 18. La conferenza verterà sulla situazione meridionale e gli statuti municipali di Oppido Lucano. L'introduzione della conferenza verrà fatta dal Professor Cosimo Damiano Fonseca, Presidente della Giuria di Saggistica storica. La relazione sarà, invece, curata dal Professor Mario Ascheri, Ordinario di Storia del Diritto Medioevale e Moderno all'Università Roma Tre. Nell'occasione sarà anche presentata l'edizione anastatica del

manoscritto degli statuti di Oppido a cura del Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi”. All'attuale conferenza ci sarà la proclamazione del vincitore della saggistica storica lucana giunta alla trentottesima edizione. Presiederà il Professor Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei. Seguiranno i saluti del Dottor Rocco Pappalardo, Sindaco di Oppido Lucano, e del Professor Santino Bonsera, Presidente del Premio. Interverranno alla conferenza l'avvocato Antonio Autilio, assessore alla Formazione culturale Regione Basilicata e il Piero Lacorazza, presidente Provincia di Poten-

za. Le conclusioni, infine, saranno curate dal Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata. Presenteranno Rocco Brancati e Eva Bonitatinus. Oppido Lucano, quindi, si appresta adospitare uno dei premipiù illustri di Basilicata alla presenza delle più alte cariche regionali in ambito politico e di professori illustri che spiegheranno, dibatteranno e proclameranno il vincitore della saggistica storica Lucana. Un sabato straordinario che porterà tanti appassionati di letteratura ad affollare il Teatro Obadiah di Oppido nel tardo pomeriggio di questo freddo autunno . Rocco De Rosa

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Venosa Ordinanza del sindaco. Momenti di forte tensione durante l’operazione

Viveva con 17 cani. Sottratti Dall’appartamento della signora proveniva un cattivo odore e strazianti latrati VENOSA - Disinnescata dai vigili urbanidi Venosauna situazione che di giorno in giorno diventava sempre più esplosiva. Disagi, pericolie rischi erano stati segnalati negli ultimi giorni da numerosi cittadini, allertati dagli odori, disgustosi e stomachevoli, e dagli strazianti latrati, che provenivano da una abitazione ubicata nelle prossimità di Piazza Castello, di proprietà della signora M.W. Le segnalazioni parlavano di un numero imprecisato di cani ospitati (si fa per dire!) in quellacasa, diventataunrifugio improprio per cani randagi. Immediata la risposta del Sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, che, preoccupato per le possibili conseguenze, che tale situazione avrebbe potuto avere sulla salute e sulla sicurezza della intera comunità, e per riportare la serenità tra i cittadini, ha emesso una ordinanza per il prelevamento dei cani e per il loro trasporto presso il canile di Picerno. Data la complessità dell'intervento da realizzare, sono stati coinvolti nella operazione oltre ai vigili urbani, operatori comunali (responsabile

Cani randagi a spasso

OPERAZIONE DEI CARABINIERI Lavello, arrestato per minacce Due persone sono finite in manette nell’ambito di due diverse operazioni dei carabinieri. A Lavello, i carabinieri della locale stazione, hanno tratto in arresto un pregiudicato lavellese, per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo si era posto alla guida della propria autovettura, sebbene avesse la patente revocata. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma guidava in maniera spericolata seminando panico lungo le vie cittadine. Grazie all'intervento dei carabinieri il responsabile, in preda ad un forte stato di agitazione, è stato bloccato. Sottoposto a controllo si rifiutava di farsi identificare, aggredendo e minacciando di morte i militari operanti. Per l’uomo si sono aperte del porte del carcere della città di Federico II. A Melfi, hanno tratto in arresto, su ordine di esecuzione per espiazione di pena in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla procura generale della repubblica presso la corte di appello di salerno, D.G.. 65enne del posto. L’uomo è stato rintracciato dai carabinieri, presso il proprio domicilio, dovendo espiare 5 mesi e 24 giorni di detenzione domiciliare in quanto riconosciuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

del servizio igiene , operai, assistente sociale servizio socioassistenziale), operatori dell'Asp (veterinario e operatore Dipartimento salute Mentale) la responsabile Lega Nazionale per la difesadel cane sez-Venosa,due carabinieri.E,come previsto, l'intervento non è stato semplice. Risultati inutili ivari tentativi difarsi aprire la porta dall'interno, i vigili hanno dovuto procedere allo scasso del cilindro della serra-

tura. Allucinante e raccapricciante lo scenario che si è presentato agli occhi di quanti sono entrati nella casa della signora M.W. Erano ben 17 i cani, di varia taglia, ammassati nella abitazione in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Ovunque: escrementi di cani, avanzi di cibo e sporcizia. Il tutto accompagnato da un forte e nauseabondo odore. Per constatarne lo stato di salute, il veterinario dell'Asp ha

visitato ogni cane riportando i dati nella relativa scheda e provvedendo alla loro registrazione all'anagrafe canina. La situazione è diventata incandescente, quando, nel corso delle varie operazioni, la proprietaria dell'abitazione usciva improvvisamente dall'interno dell'appartamento e inveiva furiosamente contro i pubblici ufficiali. E ci sono voluti due distinti viaggi per trasferire i 17 cani al canile sito

Nel guardaroba dei tuoi sogni c’è

nel comune di Picerno. E' stato, così, rimosso uno dei fattori che rendeva ingestibile e preoccupante il problema del randagismo nella cittadina oraziana. «Stiamo mettendo a punto una serie di iniziative per riportare alla normalità un settore, per molti anni abbandonato a se stesso - ci dice l'assessore comunale Saverio Mongiovì - Stiamo pensando ad una campagna di sensibilizzazione per evitare l'abban-

dono dei cani da parte dei nostri concittadini e a misure che scoraggino l'abbandono nella nostra città di cani randagi provenienti da altri comuni. Ma soprattutto stiamo cercando di accelerare tutte le procedure per arrivare nei tempi piu brevi possibili del nuovo canile comunale in contrada Boreano. Basta pensare che il ricovero dei 17 cani a Picerno ci costa 1.000 al mese!” Giuseppe Orlando

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Domenica 18 ottobre 2009


28 LAGONEGRO - Non c'è pace sui cantieri dell'A3, in particolari quelli del II macro lotto della Salerno - Reggio Calabria sul tratto gestito dall'impresa campana Icet. E’ da giovedì scorso che i cinquanta lavoratori sono in stato di agitazione per il mancato pagamento delle mensilità di Agosto e Settembre. E per martedì 20 previsto anche il sit - in di protesta. Protesta che come hanno spiegato le tre sigle sindacali, Fillea - Cgil, Filca Cisl e Feneal - Uil, nasce «sia dal mancato pagamento delle mensilità da Agosto a Settembre, già maturate e sia ulteriori inadempienze da parte dell'impresa come il licenziamento illegittimo di 4 lavoratori». «La cosa grave - spiegano i rappresentati sindacali - che la Icet ha preso uno stato di avanzamen-

Lagonegro I lavoratori senza stipendio. Martedì un sit-in

Acque agitate sui cantieri della A3 to da parte della Sis - General Contractor nel mese di Luglio scorso. Quindi la busta paga di Agosto poteva pagarla ai lavoratori. Oltre a ciò ci sono ulteriori inadempienze come il licenziamento illegittimo dei 4 lavoratori, non rispettando il protocollo sottoscritto a Roma tra Sis, Anas e Parti sociali, non solo altri accordi sottoscritti anche con Icet a lavori iniziati. Accordi che prevedevano che a scadenza dei contratti a tempo determinato, gli stessi venissero trasformati in tempo indeterminato». Una situazione che è diventa ancora più difficile a detta del sindacato perché sem-

bra che «la Sis abbia bloccato gli stati di avanzamento alla società per il Durc negativo per quanto

riguarda Inps, Inail e Cassa Edile». Ma tra le note stonate di tutta questa vicenda balza almeno una positiva per gli operai che la «Sis su richiesta delle sigle sindacali, Fillea, Filca e Feneal, anticiperà la somma dovuta ai lavoratori sia come spettanze e sia come accantonamento di cassa Edile». Per ora l'attesa è che l'Ufficio provinciale del Lavoro di Potenza convochi al più presto le parti dove è stata richiesta la presenza di Anas e Sis . La valutazione per il Sindacato è di chiedere in quella sede «la rescissione del contratto all'Icet perché è impensabile e insostenibile che una società che

prende un appalto da circa 30 milioni di euro, da un anno e mezzo a questa parte che è sul cantiere si dimostra inadeguata e inaffidabile verso i lavoratori, anche per la sicurezza». Nel frattempo, martedì 20 Ottobre dalle 7 di mattina, prenderà via il sit - in delle maestranze sotto la sede della Sis e Anas Alta sorveglianza a Lagonegro. Obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica. «Non è stato possibile organizzare il sit - in sul cantiere Icet - aggiungono le Organizzazioni sindacali - tra le altre adempienze della società spicca anche quella di non aver assicurato un posto adeguato per i lavoratori sia come luogo di assemblea e sia come mensa. Tutte queste problematiche le proteremo all'Ufficio provinciale del Lavoro e chiediamo anche agli Organi competenti di controllare». Angela Pepe

La protesta della minoranza. Problemi anche sulla differenziata

Riapertura prevista per fine ottobre

Illuminazione pubblica spenta Nemoli di sera resta al buio

Il sindaco Di Trani conferma: «La Ss 18 riaprirà presto»

NEMOLI – Una cartolina completamente nera con la scritta bianca, in un angolo, “Saluti da Nemoli”. E’ l’iniziativa del gruppo di minoranza per protestare contro lo spegnimento notturno dell’illuminazione pubblica. Il dibattito però, in questi giorni, ha interessato anche altri questioni: il pagamento per la concessione del suolo cimiteriale e la raccolta differenziata. Nel 2007 l’amministrazione comunale di Nemoli ha fissato il costo del suolo delle tombe a 250 euro a metro quadro, e per una quota non inferiore a 700 euro. «L’ultima vendita fatta del suolo cimiteriale è stata nel 1994 a 50 mila lire a metro quadro – dice Gerardo Melchionda, consigliere di minoranza – E’ chiaro che l’amministrazione non si è basata sul costo rivalutato del suolo, ma ha messo un costo necessario a far quadrare il bilancio. Noi abbiamo rivalutato con i coefficienti e gli indici della legge e ci esce un costo a metro quadro di 38,11 euro». La minoranza venerdì ha incontrato i cittadini ed ha avviato una raccolta di firme per rivedere il canone di concessione. «Nel consiglio comunale del 23 – continua Melchionda - presenteremo le firme con l’istanza fatta e chiede-

LAGONEGRO Convalidato il fermo per il pusher LAGONEGRO - Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere per il giovane catanzarese sorpreso con oltre 1.050 “bussolotti” con all'interno sostanza del tipo “eroina” pura pari a circa 225 grammi. Il Gip del Tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice, ha convalidato in carcere a Sala Consilina, l'arresto eseguito in flagranza, nel pomeriggio di mercoledì scorso, nei confronti del 32enne R. M. perchè scoperto nel corso di un'operazione di controllo del territorio finalizzata proprio al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti con un quantitativo di droga che avrebbe consentito di confezionare numerosissime dosi, più di tremila e di produrre un ingente guadagno al giovane pari a circa 100 mila euro. L’eroina era abilmente occultata all'interno dell'autovettura una Opel Corsa sottoposta poi a sequestro, con a bordo anche un altro giovane. Entrambi hanno cercato di eludere il controllo, fermandosi, in un primo momento, per sbarazzarsi di un involucro. Epicentro dell'operazione proprio la A/3. Secondo le fiamme gialle che conducono le indagini, l'ingente quantitativo sequestrato era destinato al consumo nella città di Catanzaro. Le indagini, ovviamente, continuano alla ricerca dei fornitori della sostanza stupefacente. Ricostruire rotte e percorsi degli approvvigionamenti, infatti, può essere utile agli inquirenti per affinare le strategie di contrasto. Si spiegherebbe quindi la decisione del giudice di confermare la prosecuzione della custodia cautelare in carcere al giovane catanzarese per permettere alla guardia di finanza di effettuare ulteriori accertamenti, nonostante il difensore di fiducia Tavano del foro di Catanzaro avesse chiesto al magistrato la scarcerazione o al massimo la detenzione ai domiciliari. e. m.

remo al sindaco la revoca della delibera e la riconvocazione di un consiglio per riadottare un criterio diverso da discuterne con i cittadini». Sulla raccolta, poi, Melchionda spiega: «a Nemoli non esiste la raccolta differenziata. I Cassonetti sono sporchi, sono rotti, non c’è un luogo dove mettere materiale di risulta, siamo nella

condizione di abbandono totale. I camion utilizzati non sono abilitati, ma adattati. Si aspetta quello che sta pensando di fare la Comunità montana Lagonegrese e intanto quella di Nemoli è tra le peggiori raccolte che ci possono essere in tutta la Regione». Infine la cartolina nera contro lo spegnimento delle luci dalle 3 alle 6 di mattina.

Vigilantes, continuano gli incontri MISSANELLO - Si continua a discutere il futuro dei vigilantes dell'impianto di potabilizzazione del Pertusillo. Diversi gli incontri che sono stati effettuati e che sono solo il primo passo per una nuova stesura di un accordo che possa meglio soddisfare le richieste dei lavoratori. Dopo le proteste, intentate dagli stessi vigilantes, con incatenamento e un principio di sciopero della fame, il tavolo della discussione si è riaperto. Come ha affermato il sindaco Senatro Vivoli: «Grazie all'impegno del presidente De Filippo, stiamo discutere sui termini di un accordo che speriamo di raggiungere il prima possibile, affinchè si possa assicurare un futuro a questi lavoratori e alle loro famiglie. Siamo fiduciosi perché il confronto è sempre una buona partenza». Resta quindi aperta la sorte dei vigilantes, che ricordiamo in base all'ultimo accordo, raggiunto nei primi giorni del mese di ottobre, mantengono la presenza ventiquattro ore su ventiquattro ma con un solo uomo per ogni turno. Tutto trova le sue origini nella metà di maggio quando, per la prima

volta, giunge la notizia ai lavoratori dell'intenzione della ditta di voler sostituire il presidio di vigilanza con un sistema di videosorveglianza con pattugliamento occasionale. Immediatamente viene effettuata una controproposta per mantenere in piedi almeno 243 ore lavorative che corrispondono ad un lavoratore di 173 ore e un secondo di appena 70 ore al mese, che viene accettata. Ma partono le proteste, capeggiate dai due amministratori locali, Pasquale Sinisgalli neo eletto sindaco di Gallicchio e Senatro Vivoli, primo cittadino di Missanello. Si chiede a gran voce l'intervento della Regione, il 17 luglio si giunge sul tavolo della presidenza, ma quello sarà solo il primo di una serie di incontri. Con il rinvio della scadenza a fine settembre, la questione si fa spazio nello scorso mese quando i lavoratori, in più occasioni, manifestano la richiesta di un accordo risolutivo della faccenda che vada oltre le proroghe temporanee. Accordo che attende di essere raggiunto. Francesca Gresia

“Noi avevamo proposto di lasciare delle luci spente dal momento in cui parte la pubblica illuminazione e per tutto l’arco della notte, senza un aggravio di spesa e senza aggravare la situazione alle 3 di notte quando il paese rimane al buio con poche luci in Piazza e al lago Sirino. C’è una questione seria di sicurezza”. Il sindaco Antonio Filardi sul cimitero si è riservato di rispondere e prendere decisioni dopo aver letto le richieste della minoranza. Mentre sull’illuminazione ha detto: “c’è un programma del bilancio 2009 che prevedeva una razionalizzazione della spesa della pubblica illuminazione, significa che le luci per adesso resteranno spente dalle 3 all’alba per fare delle previsioni di spesa. Per il 2010 ci regoleremo in base alle possibilità”. E sulla questione rifiuti: “non c’è la raccolta porta a porta, ma la raccolta differenziata c’è, ci sono i dati sul Comune. I risultati non sono straordinari per tanti motivi, a partire anche dalla collaborazione dei cittadini. Se non dovesse partire quella consortile noi dall’anno prossimo faremo un programma diverso, tutto nostro che sarà indipendente da quello della Comunità montana”. Francesco Zaccara

FRANCAVILLA Maratona di lettura FRANCAVILLA - Una maratona di lettura che avrà il suo culmine nella riapertura della Biblioteca comunale. Su questi due fronti che si muoverà la manifestazione che partirà domani a Francavilla sul Sinni. L'amministrazione comunale, nell'ambito della manifestazione “Ottobre piovono libri” promuove l'evento “Maratona di lettura. «L'iniziativa - si spiega in una nota - intende promuovere e stimolare alla lettua e a nutrirsi di cultura». L'iniziativa che si avvale della collaborazione delle Acli, vedrà protagonisti bambini, giovani e adulti, uniti tutti dall'amore delle lettura. La maraton, che si terrà il 22 e il 23 ottobre prossimi, vedrà alternarsi alla lettura , giovani, ex docenti e insegnanti e semplici appassionati.

MARATEA – Continuano i disagi per la chiusura della SS18 Tirrena Inferiore all’altezza di Acquafredda. Il sindaco Di Trani ha confermato la riapertura per la fine del mese, ma alcuni operatori turistici hanno dovuto anticipare la chiusura stagionale. La strada è stata chiusa al traffico tra il cimitero di Acquafredda e il Canale di Mezzanotte, al confine con Sapri (SA), dopo l’incendio sviluppatosi nella notte tra l’8 e il 9 settembre scorso. Le fiamme hanno mandato in fumo 60 ettari di Pineta, hanno fatto temere per abitazioni e strutture alberghiere. Lungo i 2,5 chilometri di strada statale interessata, le fiamme distruggendo la vegetazione e il sottobosco, hanno rotto l’equilibrio delle scarpate disseminate di massi di piccola e media dimensione. Le squadre di rocciatori, dopo aver completato l’opera di bonifica del terreno, stanno lavorando agli interventi per la messa in sicurezza dei costoni danneggiati. Gli interventi consisteranno anche nel posizionamento di reti metalliche paramassi. «La data resta prudentemente quella del 31 ottobre – ha dichiarato Mario DI Trani, sindaco di Maratea - con possibilità di qualche anticipo»”.

La previsione resta quella di fine mese, ma se tutto va secondo il cronoprogramma dei lavori, per il sindaco la riapertura potrebbe arrivare anche qualche giorno prima. Questo però non consola gli operatori turisti dell’area che hanno visto riflettersi sulle proprie attività le conseguenze del disagio. Ricevimenti disdetti e prenotazioni annullate, per alcuni hanno significato la chiusura anticipata di stagione. «Che restiamo aperti a fare, c’è vuoto totale - dice Rosa Amoroso, presidente del Consorzio Sotto il segno del delfino - Gli stranieri che prima venivano a Maratea ora si fermano nel cilento». Per recuperare, si punta sulla programmazione. Il consorzio, spiega Amoroso, il 21 parte per la fiera di Amsterdam, poi dal 29 ottobre al primo settembre sarà al “Salone svizzero delle vacanze” di Lugano e a novembre sarà a Londra. Per venire incontro al disagio dei pendolari che si spostano da Maratea a Spari, il Comune ha fatto aumentare le fermate dei treni alla stazione di Acquafredda. Mentre per chi si posta con la macchina resta ancora il peso di un percorso alternativo che supera i 50 chilometri. fra. zac

Studenti in Romania LAURIA - L'anno scolastico 2009-2010 è appena iniziato e per la scuola media “Lentini” è già ripreso a pieno ritmo il progetto Comenius. Undici studenti della scuola media “Lentini” di Lauria hanno aderito alla mobilità Comenius e si sono recati in compagnia delle professoresse di inglese Rita De Filippo e di francese Elisabetta De Gaudio in Romania, dal 5 all'11 ottobre. Nell'ambito delle attività incluse nel piano dell'offerta formativa, finalizzate all'arricchimento dei percorsi di insegnamento-apprendimento undici ragazzi frequentanti la classe terza della scuola secondaria di I grado hanno partecipato

alla mobilità prevista dal partenariato multilaterale Comenius tra Francia, Germania, Italia, Polonia e Romania sul tema “Make europe, not war”. Per l'Istituto comprensivo di Lauria erano presenti Raffaella Limongi, Alessandro Spagnuolo, Lorenza Mignone, Cristiana Sarubbi, Carme Mitidieri, Domenico Viceconti, Doriana Cascino, Gorge Homicenau, Nina Cozzi, Antongiulio Lentini e Donato Papaleo. Il programma del viaggio è stato intenso e i ragazzi hanno visitato i luoghi più famosi della Romania, trandone molto giovamento soprattutto dal punto di vista culturale. Emilia Manco

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Domenica 18 ottobre 2009


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Domenica 18 ottobre 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il capogruppo provinciale: «I dirigenti devono chiarire la situazione, o non si può andare avanti»

«Pdl, un partito senza progetto» Nuccio Labriola sul caso-Toto: «E’ il comportamento di un consigliere anonimo» UNA frattura senza possibilità di recupero. In gioco ci sono le sorti del Pdl che affronta una prova di forza da cui nessuna componente sembra essere esente. L’ultimo tassello a staccarsi, in ordine di tempo, è quello caduto dopo lo scontro a distanza fra il sindaco dimissionario Emilio Nicola Buccico e il consigliere Augusto Toto e che il capogruppo provinciale del Pdl, Nuccio Labriola commenta senza mezzi termini: «Si tratta di un’ennesimo chiarimento che il sindaco ha fatto sul comportamento di un consigliere comunale e provinciale anonimo. In passato lo avevo invitato, per dare tranquillità all’amministrazione comunale, a dare adesione completa al partito, in particolare quando si è trattato di nominare il vice presidente del consiglio provinciale. Lui, invece - prosegue Labriola - non lo ha mai fatto perchè sosteneva di rappresentare una lista civica. Quando in consiglio comunale il gruppo del Pdl avrebbe dovuto dimostrare la sua compattezza, lui si è assentato adducendo motivi familiari. Il Pdl, ora, deve fare chiarezza. Chi è contro, all’interno del partito, ottiene risultati. Chi, invece, è sempre a disposizione, viene sempre messo da parte».

Nuccio Labriola

Il richiamo di Labriola è diretto e porta, per molti versi, al coordinatore provinciale del Pdl, sen. Cosimo Latronico, che ieri è stato impossibile rintracciare telefonicamente. L’appello di Nuccio Labriola e i chiari riferimenti ad una gestione non condivisa delle sorti del partito, restano, per ora, senza risposta. I problemi interni, secondo Labriola, devono trovare però la quadra in tempi brevi. «Se i dirigenti regionali e provinciali non chiariscono la questione delle adesioni al Pdl, non si può andare avanti. Il partito, ad oggi, non ha un progetto po-

litico serio che sia alternativa vera al centrosinistra in Basilicata». Chiederà le dimissioni del consigliere Toto, anche dal consiglio provinciale? «La questione non mi riguarda. So solo che chi aderisce ad un partito ne deve rispettarne le regole. Augusto Toto fino ad oggi non lo ha fatto». Sulla vicenda si sono espressi anche i gruppi consiliari provinciale e comunale del partito che «Condividono integralmente le considerazioni del sindaco Buccico in merito alle esternazioni affidate alla stampa locale nei confronti del consigliere Augusto Toto. Quest’ultimo, infatti - prosegue la nota - ben poco ha fatto per dimostrare condivisione degli indirizzi politici del gruppo e la sua volontà di rassegnare le dimissioni dal Pdl, altro non dimostra che la naturale conseguenza di una decisione politica maturata nel tempo, d’altronde non stato solo il consigliere Toto a disertare l’ultimo consiglio comunale bensì l’intero gruppo di cui il medesimo è a capo. E’ volontà dei gruppi, di sollecitare - conclude la nota - il senso di responsabilità dei dirigenti tutti del partito affinchè sia i nodi interni, sia la complessiva situazione politica dell’amministrazione comunale, si avviino a risoluta conclusione». a.ciervo@luedi.it

LA POLITICA SENZA VOLTO E CORAGGIO LA longa manus della politica, a Matera, resta ancora senza volto. Detta regole, meccanismi, strategie senza comparire né dichiarare la propria identità. E' un gioco perverso, quello che la città dei Sassi si appresta a vivere che, nella delicatezza di una realtà in bilico, si muove quasi in silenzio, senza che alcun nome emerga, senza che esponenti istituzionali indichino precise responsabilità, si espongano nel rispetto del diritto-dovere che la politica impone. I segnali sono inequivocabili e conducono ad un imbarbarimento del fair play politico che il Capo dello Stato ha più volte messo alla berlina a livello nazionale, ad un analfabetismo che indica un percorso in picchiata. Non è necessario scomodare la goliardia sopra le righe del premier in Abruzzo con i volontari allesue spalleche glifanno lecorna. Basta,al contrario,osservare la città che sogna di diventare Capitale della cultura nel 2019 ma sviluppa la comunicazione politico-istituzionale attraverso voci di corridoio, liti da cortile, dichiarazioni sgrammaticate e bulimia ideologica. L'importante è non rivelare, non pronunciare mai alcun nome, lasciare che la nebbia continui a coprire palazzi, strade e vicoli di una città che nel 1943 seppe opporsi agli oppressori nazisti. Il coraggio in politica, a Matera, non appartiene più a nessuno. La forza delle idee sembra persa in un intricato reticolo dal quale nessuno riesce a districarsi. Eppure la chiarezza, la trasparenza tanto agognata, dovrebbe appartenere alla migliore politica. O forse a quella che nessuno si aspetta più, in una città rassegnata ad affrontare la prossima campagna elettorale osservandola dal buco della serratura. Antonella Ciervo

Inchiesta della Procura di Vibo. Altri due indagati

Falsa odontoiatra smascherata dai carabinieri C'E’ anche una quarantasettenne residente a Matera tra i tre falsimedici, constudi specialistici in diverse città italiane, smascherati e denunciati dai carabinieri della compagnia di Vibo Valentia. Anche lei ieri ricevuto un'informazione di garanzia emessa dalla Procura di Vibo Valentia per truffa, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale ed esercizio abusivo di una professione. A.L.B., nata a Gallipoli ma residente a Matera, odontoiatra, insieme ad un professionista di San Costantino Calabro ed un medico chirurgo proprietario di due studi di riabilitazione motoria e medicina olistica a Genova ed Acqui Terme è indagata nell'ambito di una inchiesta su false lauree in medicina ed esercizio abusivo della professione medica. Sembra che la donna esercitasse in un noto studio medico della città dei Sassi. Il provvedimento notificato dai carabinieri della Stazionedi SanCostantinoCalabro, in collaborazione con i colleghi delle altre località interessate scaturisce da un'attività investigativa avviata,nel mese di settembre, da militari della Stazione calabrese, dopo un accertamento presso l'ordine dei medici di Vibo Valentia. I carabinieri hanno accertato che i tre indagati, medici, risultavano residenti tutti al medesimo indirizzo del comune di San Costantino ed erano titolari di diploma di laurea, conseguito presso l'Università di Messina. L'attività successiva di riscontro ha consentito di stabilire che, nell’ateneo sicilia-

no, gli stessi in realtà non avevano maiconseguito alcuntitolo di studio e che la loro residenza era stata certificata mediante atti anagrafici falsi. Dall'esame degli atti così acquisiti, si è risaliti all'effettivo titolare del certificato stesso e la successiva perquisizione domiciliare ha consentito la scoperta e il sequestro di numerosi certificati di residenza del comune calabrese, piani di studi, certificati di laurea ed attestati di specializzazione della suddetta università, tutti contraffatti. Nel corso di perquisizioni lunghe e minuziose nelle abitazioni e negli studi dei due medici sono state sequestrate false lauree mentre, nell'abitazione del professionista vibonese, è stato trovato un vero e proprio laboratorio per la produzione di certificati di residenza, laurea ed assicurazione falsi. Migliaia i documenti sequestrati oltre a due computer contenenti importantissime informazioni per risalire ad altri falsi medici sparsi in tutta Italia che si erano rivolti all'illegale centro di produzione per ottenere ogni sorta di attestato. Addirittura trail materiale sequestrato i militari hanno trovato anche piani di studio e pergamene dell'Università di Messina, già pronte per essere consegnate ad altri clienti, certificati di residenza falsificati ed attestati di partecipazione a corsi di specializzazione nelle più disparate branche della medicina. Insomma, un vero e proprio laboratorio a cui ci si poteva rivolgere per ottenere, in una manciata di giorni, ogni sorta di titolo di studio.

A Piccianello

Oggi la Festa dei Nonni

La chiesa di Piccianello

UNA festa dedicata a chi «Vede i fiori, sente la musica, sono gli unici che si gode i figli». Lo scrive don Mimmo Spinazzola, direttore dell’Ufficio diocesano per il Ministero degli anziani che illustra la Festa dei Nonni in programma oggi, organizzata dall’associazione La Nuova età onlus. La manifestazione prevede alle 11 la messa nella chiesa di S. Maria Annunziata a Piccianello. «I bambini (la speranza), gli adulti (quelli che dovrebbero custodire, ma sono troppo indaffarati a vivere per vivere), gli anziani (quelli a cui la vita sta per essere tolta e la gustano, la inspirano, la sentono, la presentano, la sperano…) - scrive ancora don Mimmo - attraversano le nostre famiglie. Questo è il messaggio che oggi vi affido: che queste tre generazioni possano crescere insieme». matera@luedi.it

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Matera


Due mesi di indagini, provvedimento notificato dai carabinieri a un 25enne materano

Vietato avvicinarsi alla ex Stalking, la donna si era rivolta al 112 dopo ripetute telefonate e pedinamenti L'OSSESSIONE di ricevere telefonate continue, di dover subire, da parte dell'ex fidanzato, appostamenti sotto casa e nei pressi del posto di lavoro. Qualche sberla, uno stato costante di angoscia tanto da far temere per la propria incolumità. A fine luglio la ragazza ha deciso di chiedere aiuto, rivolgendosi ai carabinieri. Dopo un'indagine andata avanti per due mesi e condotta con passione dai militari dell'Arma anche perché, ricorda il capitano Paolo Sambataro, comandante della Compagnia dei carabinieri di Matera «lo stalking come tutti i reati perpetrati nei confronti di donne e bambini è un reato vergognoso», ieri mattina i militari della Stazione hanno provveduto a notificare ad un venticinquenne materano un'ordinanza cautelare personale di inibitoria in relazione ad atti persecutori (art. 612 bis c.p. “stalking”). Con il provvedimento emesso, primo caso del Comando provinciale diretto dal tenente colonnello Domenico Punzi, all'uomo è vietato avvicinarsi o contattare in qualsiasi modo l'ex fidanzata e la propria famiglia, nonché il luogo di residenza, il domicilio e la sede lavorativa. Il provvedimento di ieri scaturisce da una appro-

Da sinistra il tenente colonnello Domenico Punzi, il capitano Paolo Sambataro e il tenente Pomidoro (foto Videouno)

fondita attività di indagine svolta dai militari in maniera puntuale ma discreta, come richiede la materia estremamente delicata, sotto il coordinamento della Procura. Le indagini hanno permesso di raccogliere una cospicua serie di elementi probanti le vessazioni, le molestie e lo stato di tormento ed angoscia della vittima, a seguito della reazione dell'ex fidanzato dopo l'interruzione della relazione sentimentale. Una decisione che il venticinquenne non ha mai ac-

cettato, iniziando a perseguitare la ragazza, causandole un serio timore per l'incolumità personale e dei propri familiari, fino a condizionarne le abitudini di vita. «Si tratta di situazioni delicate che riguardano la sfera intima di una donna, aggiunge il capitano Sambataro - le indagini in questi casi devono essere condotte in maniera pacata, bisogna muoversi con estrema cautela. Abbiamo raccolto informazioni ed elementi sull'ex fidanzato che non ha mai

accettato la rottura del rapporto. Prestiamo particolare attenzione a vicende simili, il nostro è uno dei pochi Comandi in Italia ad avere una squadra antistalking che ha all'interno un'ufficiale donna che è in grado di affrontare il problema con sensibilità femminile. Lo stalking è sempre più diffuso come fenomeno perché i rapporti si sgretolano più facilmente. A volte le donne hanno timore di parlare. - continua il capitano Sambataro - C'è un senso di vergogna, si

fanno proprie colpe che in realtà non si hanno, si preferisce non denunciare per il bene dei figli. Scatta in loro un meccanismo particolare che porta a dire “sopporto, evito la rottura per il bene dei figli, non denuncio mio marito o il mio compagno”». E non sono pochi i casi in cui, nonostante l'interruzione della relazione e le conseguenti molestie, la donna decida di subire. L'ordinanza di ieri costituisce un primo deciso passo verso il ripristino della normalità e della serenità nella vita della vittima, anche in considerazione che ad una eventuale inosservanza da parte del persecutore, costantemente monitorato dai militari dell'Arma, scatterebbero immediatamente le manette. «Abbiamo creato il terreno per l'arresto. - sottolinea il capitano Sambataro Spesso queste persone non hanno la reale percezione della misura restrittiva che gli è stata data. Dopo qualche mese il persecutore pensa che tutto si sia risolto, dall'altra parte la donna può abbassare la guardia: e anche incontrarsi per strada e salutarsi può essere interpretato come un segnale di disponibilità, di tregua». E si ripiomba nell'incubo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Nove casi e una task force per affrontarli Sono nove le segnalazioni di casi di stalking ricevute dal Comando provinciale dei carabinieri (2 a Matera, 3 a Pisticci, uno a Policoro, uno a Tricarico e due al Reparto Operativo), quattro le persone denunciate in stato di libertà (una a Matera e 3 a Pisticci), due persone ammonite (una a Matera ed una a Tricarico) e un provvedimento inibitorio emesso dall'Autorità Giudiziaria. Il provvedimento di ieri dimostra la costante attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e della locale Procura al fenomeno, purtroppo molto diffuso e spesso non denunciato per vergogna dalle vittime che sopportano in silenzio le pesanti vessazioni. Il Comando Provinciale ha istituito da tempo una task force affidandola ad un'ufficiale donna, il tenente Annalisa Pomidoro, la cui sensibilità le consente di instaurare un dialogo che mette a proprio agio le vittime per consentire loro di aprirsi senza timori o vergogna, nel pieno rispetto della privacy. r.montemurro@luedi.it

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Matera 31

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

TAXI MATERA 3332685173

Luigi

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Antonio

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Progetto Il Sicomoro Martedì 20 ottobre alle ore 11.00 presso la sede dell'Informagiovani Incentro in Via Ridola n.22 a Matera, la Cooperativa Sociale “Il Sicomoro” presenterà la campagna di sensibilizzazione “L'Educazione fa crescere i diritti”, promossa dal Cisp-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Al termine della presentazione verrà ufficialmente installato il Mappamondo in cartapesta che raccoglierà i messaggi dei ragazzi lucani sui temi della Campagna, e che è stato realizzato nell'ambito del laboratorio della cartapesta del progetto Me.S.T., Mestieri, Sviluppo e Territorio. Saranno presenti il docente, Michelangelo Pentasuglia, e gli allievi del laboratorio.

Auguri per i tuoi 80 anni da Rocco, Rosa, Settimio, Maria, Nunzia, Pierantonio

Al nostro B editor preferito. Questa volta la fornitura di dolcini spetta a te… Auguri di buon compleanno

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Inizio anno scolastico Sarà una manifestazione in grande stile, quella che quest'anno l'Ufficio Scolastico Regionale ha organizzato per il 20 ottobre, per inaugurare l'Anno Scolastico 2009/10. L'occasione ideale per far diventare il consueto appuntamento annuale un momento di festa è il tema “Centocinquant'anni dall'Unità d'Italia”, scelto quest'anno dal Miur per inaugurare l'A.S. . In Basilicata, la cerimonia inaugurale si terrà a Matera, nell'Auditorium del Conservatorio. Interverranno scolaresche di diverse scuole cittadine, dirigenti scolastici di tutta la regione, docenti.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DI RENZO Via Persio 48

0835/333911

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria

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Influenza A spiegata on line La Prefettura che sul sito internet www.prefettura.it/matera nella sezione notizie è visionabile la circolare 23 luglio 2009 con cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha diffuso consigli per la prevenzione e il controllo dell’epidemia stagionale d’influenza per il 2009-2010. La circolare contiene, oltre alle più recenti indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali anche indicazioni sulla differenza tra il vaccino antinfluenzale e il vaccino per pandemia.

Musma su Scheiwiller OGGI alle ore 17, il Musma, in occasione del decimo anniversario della morte, organizza un ricordo di Vanni Scheiwiller che vede la presenza di un folto stuolo di amici convenuti da tutta Italia e, fra questi, Giuseppe Appella, Carlo Bertelli, Mary de Rachewiltz e Giovanni Russo che, introdotti dal Presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, ne delineeranno in Palazzo Viceconte, già Venusio (via San Potito 7) la figura e l'impegno di uomo di cultura, non ultimo il rapporto, lungo mezzo secolo, con la Lucania (da Potenza a Maratea, da Castronuovo Sant'Andrea a Venosa, da Rotondella a Metaponto e Nova Siri), in particolare con Matera, La Scaletta, “Le Grandi Mostre nei Sassi” e gli amici di sempre: Dinu Ademesteanu, Rocco Mazzarone, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro, José Ortega, Michele D'Elia, Ginetto Guerricchio, Vincenzo Baldoni, Mario Trufelli, Peppino Mitarotonda. Subito dopo, nelle Sale della Caccia, destinatedal Musma alle esposizionitemporanee, e nella Biblioteca che all'apertura del Museo, in segno di gratitudine, fu intestata all'accanito difensore della bellezza della Città assurta a Patrimonio dell'Umanità, verrà inaugurata la mostra che ricostruisce origini e sviluppi di un'attività editoriale che, con la presenza discreta del fratello Silvano e, dal 1980, della moglie Alina Kalczynska, ha segnato la cultura del secolo appena trascorso.

FINO AL 31 OTTOBRE 100 ANNI DI PASTA E TRADIZIONE Sapori, forme e suggestioni per celebrare la regina della buona tavola e trasformarla in occasione di promozione e valorizzazione del territorio materano. La Camera di Commercio di Matera ha indetto un concorso a premi riservato ai commercianti ed artigiani che svolgono la propria attività nella Città dei Sassi, che riguarda in particolare il tema della valorizzazione della Pasta di Matera. L'iniziativa rientra nel progetto avviato dall'Ente camerale sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'', con una mostra tematica ospitata per tutto ottobre nei saloni della sede di via Lucana, che raccoglie testimonianze, immagini, attrezzature, materiale promozionale sulla filiera molitoria e pastaia del territorio. I partecipanti potranno allestire la propria vetrina con l'obiettivo di esaltare le peculiarità culturali ed enogastronomiche che caratterizzano la tradizione della Pasta di Matera. I concorrenti potranno far riferimento nell'allestimento delle vetrine anche alla memoria storica della tradizione pastaia locale tra passato e presente. Le vetrine dovranno rimanere allestite sino al 30 ottobre 2009.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Up 17,30 - 19,30 - 21,30

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Halloween 2 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Bastardi senza gloria 16,30 - 19,15 - 22,00

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Fame - Saranno famosi 19-21,30

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Orphan 17,30 - 19,35 - 21,40

• CINEMA HOLLYWOOD• Programmazione al botteghino

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Baaria 19,00 - 21,30

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Svuotate le casse con 40.000 euro di bottino, poi la fuga a bordo di un’auto sulla provinciale

Rapina al Lidl di Montescaglioso Hanno agito in quattro armati di un grimaldello e travisati da passamontagna MONTESCAGLIOSO - Un autentico blitz per rapinare il magazzino Lidl di Montescaglioso. Tutto si è consumato venerdì sera, intorno alle 21.30. Quattro malviventi, con il viso coperto si sono introdotti nel supermercato di località Piani Bradano, lungo la strada a scorrimento veloce, nella zona periferica al centro abitato cittadino, portando via la somma di circa 40.000 euro. I quattro, resisi irriconoscibili indossando passamontagna e guanti calzati, sono entrati in azione poco dopo la chiusura; dopo aver forzato la porta d'ingresso con un grimaldello, utilizzato poi anche come arma, hanno potuto accedere all'interno dell'esercizio commerciale, costringendo con la forza, il responsabile della filiale e una dipendente che si trovava

ancora all'interno a consegnare l'intero incasso della giornata, a quanto pare una cifra intorno ai 40.000 euro. Dopo aver messo a segno il colpo, i rapinatori hanno rinchiuso in uno stanzino i due addetti, dandosi alla fuga a bordo di un'autovettura. La filiale commerciale di Montescaglioso si trova in una zona isolata, nelle vicinanze di collegamenti stradali e questi fattori hanno consentito ai rapinatori di agire senza avere eccessivi intoppi o disturbi da parte di eventuali passanti. Appena informati, i carabinieri della locale Stazione si sono subito recati sul posto insieme con i loro colleghi della Compagnia di Matera, i quali immediatamente hanno provveduto ai relativi rilievi ed avviato le ricerche dei quattro rapinatori. Sono stati ef-

fettuati numerosi posti di controllo lungo le principali arterie stradali e operate varie perquisizioni a pregiudicati della zona, anche se sembra non sia da escludere che i delinquenti autori della rapina ai danni della filiale Lidl possano essere venuti dalla vicina Puglia. Ieri, giorno successivo alla rapina, il supermercato ha osservato il normale orario di apertura; per i due malcapitati dipendenti, fortunatamente, si è trattato solamente di un episodio che ha creato paura ma nessuna lesione fisica, situazione che non ha impedito loro di recarsi normalmente sul posto di lavoro. Per la filiale montese, aperta da circa due anni, in ogni caso, non si tratta della prima rapina, già in passato ne aveva dovuto subire una. provinciamt@luedi.it

Tinchi di Pisticci

Ospedale E’ partita la petizione

L’interno di un supermercato

L’associazione invita i cittadini a riconsiderare la proposta di vincolo

Irsina è terra di centrali Allarme della Ola sui tanti progetti già in fase istruttoria

Una centrale termoelettrica

IRSINA - In questi giorni, alcuni gruppi politici, non solo di Irsina, appartenenti a diversi schieramenti, stanno alimentando il presunto “giallo” del Decreto proposto dal Ministero dei Beni Ambientali e Culturali che vincolerebbe l'intero territorio del comune materano ostacolando lo sviluppo del territorio e le installazioni di centrali di produzione elettrica. La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), coordinamento apartitico territoriale di associazioni, comitati, movimenti e cittadini, spiega in una nota come nel Comune di Irsina «erano e sono previsti nu-

merosi impianti energetici di cui, però, oggi nessuno parla. Cominciando da una nuova centrale termoelettrica nell'area industriale di Irsina in località Isca della Madonna -prosegue la Ola- dove il Consorzio Industriale aveva ipotizzato una centrale di potenza di 68 MW - e da un'altra centrale alimentata a biomassa proposta da Elettroambiente (società del Gruppo Enel Spa) - si arriva, di recente, alla bocciatura del Dipartimento alle Attività Produttive della Regione Basilicata di un impianto eolico della società Elica Srl (30 MW , 10 torri eoliche), con sede legale in provincia di Salerno, in quanto il progetto possedeva una potenza eccedente il limite previsto dal Piano Energetico Regionale vigente. Inoltre, presso l'Ufficio Valutazioni di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente è giacente un progetto di una mega centrale termoelettrica da 400 MW della società Bradano Energia Srl con sede a Milano, in viale Bianca Maria 24, per la quale si ha in previsione un investimento di 170 milioni di euro e un'ipotesi di occupazione di 40 addetti, su una superficie di 20 mila metri quadrati. In proposito, la Regione

Basilicata aveva espresso un parere negativo esclusivamente fondato su aspetti meramente estetici e architettonici. Sempre sulla mega centrale i cittadini di Irsina e della Valle del Bradano già avevano manifestato il loro dissenso, mentre la società attende ancora la conclusione degli iter di Via e della autorizzazione ambientale integrata ai sensi della legge 55 del 9 aprile 2002 e con riferimento alla procedura di impatto ambientale. Questa istanza è stata presentata anche ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, con richiesta a quest'ultimo di avviare la procedura ai fini dell'Autorizzazione integrata ambientale. In proposito, la società Terna ha accolto la richiesta di connessione della centrale alla Rete di trasmissione nazionale con collegamento in antenna a 380 KV con una nuova sottostazione di smistamento da inserire sulla linea a 380 KV della Rete di Trasmissione Nazionale “MateraSanta Sofia”. L'intero collegamento elettrico sarà composto da un nuovo elettrodotto aereo da 380 KV, della lunghezza di circa 10 chilometri, che si svilupperà interamente nel territorio del Comune di Irsina; una

nuova sottostazione elettrica da 380 KV in località Piana Cardone, nel Comune di Irsina; un nuovo elettrodotto di raccordo da 380 KV alla linea esistente Matera-S.Sofia. La società Snam Rete Gas ha accolto la richiesta di collegamento della centrale alla propria Rete che avverrà tramite un nuovo metanodotto interrato in derivazione avente lunghezza di circa 22 km e diametro nominale 20 pollici, il cui percorso si sviluppa per circa 6 Km nel Comune di Grottole e per circa 16 Km sempre nel Comune di Irsina». Al fine di poter esprimere un giudizio oggettivo e non di parte «legato esclusivamente ad interessi privati e di quelli delle società energetiche - o peggio viziato da una non conoscenza dei progetti in itinere nel territorio di Irsina», la Ola invita, pertanto, i cittadini e gli amministratori a considerare, nell'ambito della procedura di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio comunale di Irsina”, depositata all'Albo Pretorio del Comune in visione sino al 14 dicembre 2009, tutte queste opere sicuramente impattanti sull'ambiente, il paesaggio e la salute dei residenti. provinciamt@luedi.it

TINCHI DI PISTICCI Giovedì scorso i Comitati promotori delle proteste contro la chiusura dell'ospedale di Tinchi di Pisticci si sono riuniti in assemblea congiunta, pervenendo, dopo proficua discussione, alla decisione di raccogliere le firme in tutti i Comuni e le contrade comprensoriali dell'ospedale, interessati alla conservazione e al rafforzamento del presidio. Le firme raccolte saranno inviate alla Regione Basilicata al fine di emendare il Piano sanitario regionale e riconoscere il presidio di Tinchi come Ospedale Specialistico da rafforzare nei servizi sanitari già esistenti ed egregiamente funzionanti. La richiesta congiunta dei Comitati è conforme alla delibera del consiglio comunale di Pisticci, la numero 63/386 del 29 novembre 2008 con allegata proposta di Piano Strutturale. I Comitati hanno ribadito la loro decisa opposizione all'ipotesi di conversione della struttura ospedaliera di Tinchi in Centro Sperimentale di Neuropsichiatria Infantile “Stella Maris” di Pisa, così come proposto dalla Direzione generale Asm di Matera. La raccolta di firme interesserà i cittadini di Pisticci, Marconia, Tinchi, Pisticci Scalo, Bernalda, Metaponto, Ferrandina, Pomarico, Montalbano Jonico, Craco Peschiera e Scanzano Jonico «con l'intento -si legge in una nota congiunta- già ampiamente ribadito, di chiedere il rispetto di un sacrosanto diritto che non può essere essere negato alle popolazioni residenti in questo grande ambito territoriale». provinciamt@luedi.it

Marconia, oggi si chiude Caccia, al Materano servono più guardie la festa provinciale del Pd Appello alla Provincia dopo un incontro promosso dalla Dc a Pomario

POMARICO - Anche la Provincia di Matera, come ha fatto di recente quella di Potenza, deve accrescere ogni sforzo per incrementare le guardie volontarie ittico-venatorie. E’ la sollecitazione venuta da un incontro che si è svolto a Pomarico, per iniziativa del segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza, con la partecipazione del vice sindaco di Pomarico, Domenico Martino, di alcuni consiglieri comunali e volontari in rappresentanza di associazioni di volontariato. La selezione promossa dall'Apea (Agenzia Provin-

ciale per l'Energia e l'Ambiente) nel settembre scorso per sole 12 unità da impiegare per sei mesi presso i musei naturalistici di Bosco Pantano di Policoro e San Giuliano di Matera -è stato sottolineato- è insufficiente perché non garantisce la tutela del più vasto patrimonio naturalistico del Materano. «E' il caso di ricordare -ha evidenziato il segretario Potenza- il profondo squilibrio che si è creato tra la provincia di Potenza che nei giorni scorsi ha rilasciato il riconoscimento a operare a una cinquantina di guardie volontarie ittico-venatorie che si aggiungono a un'altra

sessantina di unità in attività negli anni passati e il numero troppo esiguo operante in provincia di Matera. L'inadeguatezza è ancor più marcata tenuto conto che il Corpo della Polizia provinciale di Matera può contare in totale su 16 agenti e due ufficiali». Per questa ragione, il contributo che può venire dalle guardie volontarie ittico-venatorie -è stato detto nell'incontro di Pomarico - è ancora più rilevante per sopperire alle carenze di organico della Polizia provinciale e per stoppare il diffuso fenomeno di bracconaggio e quello riferito ad atti di inciviltà e danneggia-

menti nelle nostre aree naturalistiche. «Siamo certi ha affermato Potenza- che il presidente Stella e il vice presidente Bonelli (che ha la delega nel settore caccia e pesca) troveranno le risorse finanziarie necessarie per incrementare le guardie volontarie e quindi intensificare i programmi e i progetti di tutela e salvaguardia ambientale. Un territorio più controllato inoltre è un obiettivo che realizza strumenti ed occasioni per nuova occupazione che, ci auguriamo, non sia solo precaria e quindi a tempo determinata». provinciamt@luedi.it

PISTICCI - Si è parlato di giovani, ieri pomeriggio a Marconia, nel corso della grande festa provinciale del Pd, durata tre giorni. La discussione si è spostata anche sulla scuola nell'ambito della “Serata Giovani”. I rappresentanti nazionali, regionali, provinciali e locali dei giovani del Pd affronteranno, infatti, il tema: “La scuola che vogliamo… stranieri di nome, italiani di fatto…”. Alle 21 si chiude con il concerto in piazza Elettra della Krikka Reggae. La festa provinciale del Pd porterà a termine il suo ricchissimo programma nella giornata di oggi. Alle 10.30, sempre nella sala consiliare di Marconia, è previsto un question time con i parlamentari lucani del Pd sui temi della politica nazionale. Saranno presenti, al cospetto dei giornalisti che vorranno formulare le loro domande, i senatori Maria Antezza, Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi, nonché i deputati Antonio Luogo e Salvatore Margiotta. Alle 18.30, invece, il direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace, intervisterà alcuni rappresentanti nazionali delle mozioni congressuali del Pd. Infine, ancora musica per dare il definitivo saluto all'evento: alle 21 in piazza Elettra si esibiranno i Seventy Level. provinciamt@luedi.it

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Enzo Galli: «In città c’è tanta gente povera che ha costante bisogno di un aiuto»

Il cuore grande di Bernalda Forte sensibilità per la raccolta alimentare promossa dalla Caritas BERNALDA - Il carrello della solidarietà davanti ai negozi alimentari di Bernalda. Una giornata, quella di ieri, all'insegna della donazione e dell'amore verso il prossimo. Questo il motivo che ha portato la Caritas del comune bernaldese a distribuire le buste della solidarietà da riempire con i beni di prima necessità. La ragione? Ebbene, come ci ha riferito Enzo Galli, uno dello staff presente per questa iniziativa, perchè ci sono sempre più poveri e la richiesta di aiuto diventa sempre più alta. «Bernalda -ha detto Galli- quando si parla di solidarietà si distingue sempre. C'è bisogno di donare perchè anche nel nostro paese si vivono situazioni al limite della fame. E poi c'è da sapere che per ogni mano che si allunga per donare ce ne sono due che si stendono per ricevere. Ecco perché bisogna essere più umili e donare di più. Certo, la crisi economica che stiamo vivendo in questo anno frena un po', ma la gente sta dimostrando di essere attenta a chi soffre. La povertà sta aumentando e i dati su questo male non sono felici. La gente, nei suoi limiti, sta rispondendo bene e nei loro occhi avvertiamo la voglia di donare di più. Noi ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e che continueranno a farlo in futuro in quanto la Caritas di Bernalda è attiva tutto l'anno ed è sempre pronta a ricevere i beni da destinare ai nostri concittadini; infatti, questa raccolta viene fatta per le persone del nostro paese che hanno bisogno di più aiuto. Que-

Una grande area attrezzata per i lavoratori extracomunitari Volontari Caritas all’opera

sto ci deve spingere ancora di più a fare uno sforzo. Inoltre, sempre sulla stessa linea della donazione per tutto l'anno, nella chiesa Mater Ecclesiae è presente una colonna, quella della solidarietà, dove ai suoi piedi è posta una cesta che bisogna riempire in quanto la richiesta di cibo aumenta di giorno in giorno. Noi oggi siamo presenti davanti a tutte le attività commerciali che vendono prodotti alimentari. Il bilancio è positivo e sulla stessa linea degli anni scorsi. Dati questi che potremo fornire con maggiore precisione nella giornata di domani quando, alle ore 18.30, presso il salone della Mater Ecclesiae si farà il punto di questa giornata legata alla solidarietà per la gente della nostra città. Prima ho ringraziato tutte le

persone che con il loro grande gesto hanno contribuito a questo carrello della solidarietà, naturalmente un ringraziamento va anche ai commercianti di Bernalda e -ha concluso Galli- alla Caritas che è scesa in campo con tutti i suoi uomini». Da sottolineare, oltre allo staff tutto della Caritas di Bernalda, anche la partecipazione di altre associazioni che hanno voluto dare il proprio contributo a questa iniziativa, tra questi l'Associazione bernaldese degli “Amici del Presepio”, i quali, tenendo presente ed alto il significato di amore e di speranza che lanciano durante il periodo natalizio, hanno contribuito alla raccolta dei beni di prima necessità da distribuire durante l'anno. Fabio Sirago

BERNALDA - Il Comune di Bernalda ha realizzato nei pressi di Metaponto borgo, lungo la Statale 175, un'area attrezzata per lavoratori extracomunitari impegnati solitamente in lavori stagionali. Lo ha annunciato il commissario prefettizio Mariarita Iaculli. Il progetto è stato realizzato con risorse della Regione Basilicata per complessivi 53 mila euro: 30mila legati allo sportello immigrati e 23mila per gli allestimenti. La realizzazione dell'area attrezzata «è stata possibile -ha aggiunto Iaculli- grazie al concorso di varie componenti della Regione Basilicata. Sono l'Ufficio Patrimonio per la concessione di un'area, della Protezione civile per la fornitura di quattro prefabbricati e della Consulta regionale per i lucani all'estero presieduta da Pietro Simonetti. L'area attrezzata -ha sottolineato il commissario prefettiziorisolve una situazione di precarietà che durava dal 2004. Abbiamo

attivato tutte le prerogative del Piano sociale di zona del quale Bernalda è capofila in questo settore, previa consultazione delle diverse componenti territoriali. Allo scopo ho emesso una ordinanza compatibile e urgente per attivare la struttura e approvato un regolamento di utilizzo. Nelle strutture, che sono arredate e dotate di tutto l'occorrente per viverci, potranno essere allocati 16 immigrati, per gran parte profughi, che dovranno mantenere gli immobili corrispondendo una piccola quota giornaliera. Le assegnazioni sono nominative e non sono previste ospitalità per terzi. I controlli sono affidati alle forze dell'ordine. È prevista anche una collaborazione con l'associazione “Tolbà” per l'integrazione culturale, con la quale in passato il Comune di Bernalda ha sottoscritto un protocollo di intesa». provinciamt@luedi.it

Tursi E’ Milena Guida della lista “The club school - Uniti per vincere”

Sindaco in rosa per i ragazzi Rinnovato il consiglio comunale dei più piccoli Occhio all’autovelox Settimana di controlli sulle strade provinciali

TURSI - Milena Guida, alunna di terza della scuola media “Sant'Andrea Avellino”è il nuovo sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi. E' stata eletta con 56 voti. Le operazioni si sono svolte in in occasione del rientro pomeridiano. Gli alunni iscritti erano 148, quelli che hanno votato 134. Dopo lo scrutinio dei voti validi, il presidente degli scrutatori Filippo Cesareo(di terza B) ha proclamato vincitore la lista numero tre denominata: “The club school - uniti per vincere”, collegata al candidato sindaco Milena Guida appunto. Le altre due liste erano: “Ci siamo anche noi”, il cui candidato sindaco era Pascal Bolettieri e “ Gli Illuministi” con il candidato a sindaco Antonio Gallo, tutti alunni di terza media. Di conseguenza sono stati eletti consiglieri di maggioranza: Marida Cesareo; Christian Cosma; Carmelinda Guglielmucci; Cinzia Guglielmucci; Danilo Mango; Giuseppe Romano; Vincenzo Cuccarese e Rossella Digno. Mentre i consiglieri di minoranza sono: Pascal Bolettieri; Antonio Gallo; Giuseppe Salerno e Salvatrice Caparbi. La neo sindaco del con-

Il sindaco dei ragazzi con il dirigente scolastico e con i compagni delle altre liste.

Il seggio elettorale

siglio dei ragazzi succede ai sei sindaci (tutte donne) che si sono succeduti da sei anni a questa parte. E se pensiamo che il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo “Albino Pierro”, dell'Istituto commerciale e per Geometri di Santi Quaranta e il commissario prefettizio del Comune sono donne, si può stabilire che a Tursi comanda il gentil sesso. I referenti del progetto

scolastico i prof Salvatore Gravino ed Antonio Rondinelli hanno iniziato questa avventura sei anni fa, anno scolastico 2003/2004, con l'obiettivodi educarei ragazzi di scuola media all'uso degli strumenti democratici, simulando un consiglio comunale che si occupasse dei problemi tipicamente scolastici. Hanno nominato una commissione elettorale composta dagli alunni: Mar-

gherita Guglielmucci, Grazia De Pizzo e Lucia Di Noia, che ha approntato le schede ed affisso in bacheca le liste dei candidati. Gli altri due scrutatori erano: Samuele Guglielmucci e Davide Fittipaldi, tutti e due di terza C. Le neo eletta sindaco ha già nominato la sua segretaria: Ilenia Stigliano. La dirigente scolastico, Carmela Liuzzi, ha voluto essere presente all'evento ed ha personalmente fatto gli auguri al nuovo sindaco ed a tutti i consiglieri eletti. Le classi di scuola media quest'anno sono soltanto sette: due prime, due seconde e tre terze medie, per un numero complessivo di 148 alunni. E dato che negli anni avvenire, il numero delle classi si ridurrà ancora, è il caso di pensare di includere nelle operazioni di voto anche gli alunni delle quinte elementari, come già avviene in alcune scuole di Basilicata. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

OCCHIO all'autovelox sulle strade della provincia. Parte domani la settimana di controlli predisposta dalla Polizia di Stato nell'ambito delle iniziative volte a contrastare gli incidenti stradali. Oltre la polizia, saranno impegnati i Corpi di polizia municipale dei comuni di Aliano, Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi e Valsinni. Fino al 25 ottobre saranno predisposti servizi di controllo della velocità lungo le arterie principali della provincia, ovvero la Ss 106 jonica, la Vald'Agri, la Sinnica, la Basentana e la Sp 175 Matera-Metaponto. Sono previste le seguenti sanzioni: Fino a 10 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 38 euro e 155; otre i 10 Km/h e sino a 40 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 155 euro e 694, con decurtazioni di punti cinque sulla patente; oltre i 40 Km/h e sino a 60 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 370 euro e 1.485,00 con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Oltre i 60 Km/h o sanzione amm.va compresa tra 500 euro e 2.000, con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Le sanzioni pecuniarie sono incrementate di un terzo per le violazioni commesse dopo le ore 22 e prima delle ore sette del mattino. provinciamt@luedi.it

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Montalbano L’Udc potrebbe proporre Riccardo Fattorini, il Pd pensa a Piero Marrese

C’è già fermento per le Comunali Il centrodestra va verso l’avvicendamento tra Giordano e Devincenzis MONTALBANO JONICO La neonata città di Montalbano Jonico vive in questi giorni momenti di forte fibrillazione politica. L'avvicinarsi delle elezioni comunali sta creando, com'è inevitabile, un vero e proprio pathos in ambo gli schieramenti. Nel centrodestra sembra ormai certa la rinuncia del sindaco uscente, Leonardo Giordano, a ricandidarsi. Scontato il passaggio di consegne al vice sindaco Enzo Devincenzis proveniente da Forza Italia. Anche se, da alcune indiscrezioni, pare che alcuni fedelissimi del sindaco Giordano abbiano proposto l'ambìta poltrona a un noto medico di base del paese, il dottor Aiello. Incassando, però, la rinuncia netta di quest'ultimo. Così nel Pdl, a partire da Giordano, è stata sciolta la riserva in favore di Devincenzis. La contropartita per la corrente di An consisterebbe, a quanto pare, la poltrona di vice sindaco per Donato Pierro, attuale as-

Da sinistra, Piero Marrese, Leonardo Giordano e Enzo Devincenzis

sessore ai Lavori pubblici, fedelissimo di Giordano. In questo scenario, la componente socialista del Pdl che fa capoall'assessore Gentilecome si collocherà? Ovviamente i cittadini si chiedono cosa farà l'attuale sindaco Giordano in caso di una molto probabile rinuncia a ricandi-

darsi al Comune? Per lui sembrano essere spianate le strade per una investitura in vista delle imminenti elezioni regionali. Certo è che essere elettoall'interno delleliste del Pdl nella competizione regionale non è sicuramente facile. Sarà fondamentale per Giordano il giudizio del

popolo montalbanese sulla sua gestione della cosa pubblica dal 2005 fino ad oggi. Infatti, il leader cittadino del Pdl dovrà necessariamente fare “il pieno” tra le mura amiche, per entrare nel range dell'elezione. Un'altra componente importante dell'attuale maggio-

Cerimonia ufficiale per l’imprenditore del Sudamerica

ranza di centrodestra, potrebbe addirittura staccarsi dalla coalizione e andare da sola. Si tratta dell'Udc, e in particolare del suo carismatico leader Riccardo Fattorini, attuale assessore alla Sanità della giunta Giordano. Questo perché il partito di Casini rivendica un ruolo di primo piano in vista delle prossime elezioni comunali. Infatti, per ben tre volte consecutive è stata la destra (Giordano nel '95, nel 2000 e nel 2005) a esprimere il candidato sindaco. Legittime, pertanto, le velleità di investitura nutrite da Fattorini. Questo nel centrodestra. Vediamo ora cosa si profila nel centrosinistra. I vertici provinciali e regionali del Pd, e non solo, sembrano puntare sul giovane avvocato Piero Marrese, ragazzo sveglio e intelligente, che incarnerebbe una vera e propria svolta generazionale. Ma, oltre a quest'ipotesi, allo stato attuale non vi è ancora un progetto organico di coalizione

per mettere in piedi una seria alternativa al centrodestra. Forse una lista con tutto il centrosinistra compatto, oppure un listone civico trasversale che vedrebbe partecipazioni autorevoli, come quella del consigliere comunale Vincenzo Maida e del sempre largamente suffragato medico di base, Francesco Amendola. Una incognita, non di poco conto, è rappresentata dai Popolari Uniti, che a Montalbano sono rappresentati dal capogruppo in seno al consiglio provinciale, Nicola Tauro. Infatti, i centristi dei popolari potrebbero rappresentare l'ago della bilancia per entrambi gli schieramenti. Intanto, pare che per la segreteria cittadina si faccia il nome del giovane Gabriele Propati, ex militante di An ed ex leader di Azione giovani, che ha consumato da mesi una rottura definitiva con Giordano ed il suo gruppo. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro Non erano autorizzati

Cittadinanza onoraria a Pugliese Controlli dei Nas uno stimato figlio di Rotondella Chiusi due bar ROTONDELLA - Cittadinanza onoraria a un altro illustre cittadino di Rotondella, che si è distinto per meriti imprenditoriali all’estero. Si tratta di Francesco Pugliese, nato a Buenos Ayres il 17 dicembre del 1935 da Vincenzo e Linda Divincenzo. Da giovane ha frequentato l'Università lavorando contemporaneamente nell'officina del padre Vincenzo (nato a Rotondella il 14 dicembre 1902 da Nicola e Domenica Fittipaldi), grande artigiano del ferro battuto ed imprenditore, alla cui genialità si deve la realizzazione del monumentale cancello di ingresso al Circulo Militare in Plaza S. Martin che tutti possono ancora oggi ammirare. Pugliese ha iniziato la propria attività negli anni Sessanta, ampliando la Industrias Pugliese S.A., azienda fondata dal padre nel 1942 che produceva componenti per l'industria calzaturiera. Oggi, l'azienda, con un grande spirito innovativo e un forte

impegno per elevare sempre più lo standard qualitativo, con i suoi oltre 200 addetti, è leader nel Sudamerica nella produzione di calzature alla moda, calzature e accessori per lo sport, nonché di componenti ed accessori destinati a tale settore. Inoltre, ha dato vita ad altre aziende che operano in diversi settori. Attualmente è presidente della Caipic, l'Unione Industriali Calzaturieri dell'Argentina. La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria si è svolta ieri sera, alle 18 presso la sala consiliare “Antonio Bianco”, su iniziativa dell'Amministrazione comunale e con il patrocinio del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) della Basilicata, nel corso di un importante incontro finalizzato a promuovere nella comunità locale un recupero della propria “memoria” caratterizzata, per questa occasione, dal tema dell'emigrazione. L'incontro prevedeva la presenta-

zione del volume di Renato Cantore, intitolato: “Lucani altrove - Un popolo con la valigia”, vincitore del Premio Basilicata 2007 e giunto oggi alla sua quarta ristampa, oltre al conferimento della cittadinanza onoraria a Francesco Pugliese, appartenente ad una famiglia rotondellese emigrata in Argentina agli inizi del secolo scorso e che ha continuato a mantenere con il paese d'origine un rapporto continuo. Sono intervenuti, oltre a Renato Cantore e Francesco Pugliese, il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano, il vice presidente della Commissione regionale dei Lucani all'Estero, Luigi Scaglione, e Giuseppe Lapolla (già sindaco di Rotondella). L'incontro è stato coordinato da Battista D'Alessandro. Una bella cerimonia che conferma come la piccola Rotondella non si dimentichi mai dei suoi figli. provinciamt@luedi.it

POLICORO - Continuano senza sosta i controlli dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Potenza nei locali pubblici della provincia. A seguito dell'intervento dei carabinieri e dei colleghi della Compagnia di Policoro, in città sono stati chiusi, su ordinanza del sindaco, due bar. Così come accertato dai carabinieri nel corso di una mirata attività di controllo, svolta nel mese di luglio di quest'anno, i due esercizi pubblici, siti nella stessa strada, risultavano attivati in mancanza delle prescritte autorizzazioni amministrative per la somministrazione di bevande e alimenti, con annesso trattenimento musicale. Non sono state riscontrate e contestate altre inadempienze. Il valore delle attività è stimato in 300.000 euro circa.

Policoro Parte oggi al PalaErcole un seminario di A.ba.co. e Feniarco

Maestri di coro in formazione POLICORO - Si terrà oggi a Policoro, presso il “PalaErcole” il “Primo seminario di perfezionamento e approfondimento di musica corale”. Un evento, questo, organizzato dall'A.BA.CO., Associazione Basilicata Cori, e patrocinato, oltre che dagli enti locali lucani, anche dalla Feniarco (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali) e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Docente del corso è il grande compositoree direttore,PierPaolo Scattolin; autore di diverse opere musicali e canore, personaggio di chiara fama internazionale, che arriverà nella cittadina jonica nel pomeriggio dopo una breve visita mattutina alla città dei Sassi accompagnato dal Commissario Nazionale della Feniarco, il maestro

Alessandra Barbaro e il presidente dell'Abaco Rocco Pontevolpe. Il presidente dell'Abaco, Rocco Pontevolpe, entusiasta dell'iniziativa, portata avanti dalla Commissione Artistica Regionale del sodalizio, ha dichiarato: «Questa giornata dedicata al perfezionamento dei nostri direttori e cantori, è una straordinaria attività che si è riusciti ad organizzare qui in Basilicata, un evento importante cui parteciperanno anche direttori di coro delle vicine Puglia e Calabria. Con questa giornata -aggiunge Pontevolpe- riusciremo a fornire ai direttori di coro la possibilità di approfondire ed esercitare le tecniche della direzione corale, nonché indicazioni in merito alla scelta e all'interpretazione del repertorio corale; approfondire, per direttori e coristi, le tematiche inerenti l'im-

postazione e l'emissione vocale, anche in funzione dell'esecuzione; concretizzare le nozioni teoriche, fissandone l'apprendimento attraverso il laboratorio corale, che sarà parte integrante del corso stesso». Il seminario si avvierà dalla mattina con il saluto del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello; dell'assessore Tommaso Siepe, e del Presidente della Provincia, Franco Stella, ed entreranno nel vivo alle 19 con una serie di canti, prodotti nel seminario. «La partecipazione -ha concluso Pontevolpe- vede una nutrita schiera di addetti ai lavori, infatti le adesioni sono andate oltre le aspettative, saranno presenti una trentina di direttori e oltre 200 coristi; per Policoro sarà un evento che rimarrà nella storia». Anna Carone

Il PalaErcole di Policoro

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Domenica 18 ottobre 2009


LIVERPOOL - Liverpool sconfitto 1-0 dal Sunderland in Premier. Il gol, realizzato da Bent al 5’ pt, è maturato in modo anomalo. Il pallone ha infatti colpito una palla da spiaggia che un bambino aveva lanciato precedentemente in campo.

TRE JUVENTINI ARRESTATI

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TORINO - Tre tifosi juventin sono state fermate prima dell’incontro tra Juventus e Fiorentina fuori dallo stadio di Torino. Uno di questi ha morso un poliziotto a una mano, ed è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Direzione e Redazioni: POTENZA, viaREDAZIONE: Nazario Sauro via 102,Rossini, cap 85100, 2 - 87040 tel. 0971-69309, Castrolibero fax 0971-601064; (CS) - Tel. (0984) MATERA, 852828 Piazza - Fax Mulino (0984) 15, cap 853893 75100,- E-mail: tel. 0835-256440, ilquotidiano.sport@finedit.com fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Messaggio chiaro a tutte le contendenti La squadra di Mou adesso è a +4 da Juve e Sampdoria: show nel primo tempo

Inter, terribilmente più forte I nerazzurri sbancano Genova con un pokerissimo senza storia: primato solido GENOA INTER

MONDIALI UNDER 20

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Il Ghana è campione Tutta l’Africa è in festa

GENOA (3-4-3): Amelia 4.5; Biava 6, Moretti 5.5, Bocchetti 5.5; Papastathopoulos 5 (24' st Tomovic 5), Milanetto 5.5, Zapater 5, Modesto 5; Palladino 6, Floccari 5 (17' st Crespo 5), Sculli 5 (17' st Palacio 5.5). In panchina: Scarpi, Rossi, Esposito, Raggio Garibaldi. Allenatore: Gasperini 5 INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 6; Maicon 7, Lucio 6, Samuel 6.5 (32' st Cordoba sv), Chivu 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 7 (1' st Vieira 7), Muntari 6.5; Stankovic 7, Sneijder 7.5 (28' st Mancini sv); Balotelli 7; In panchina: Toldo, Suazo, Santon, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 7 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 RETI: 6' pt Cambiasso, 31' pt Balotelli, 49' Stankovic, 21' st Vieira, 26' st Maicon NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 37.000 circa. Angoli: 6-2. Ammoniti: Balotelli, Modesto, Samuel, Muntari, Milanetto. Recupero: 4';0'. GENOVA – Una dimostrazione di forza impressionante, un messaggio chiaro a tutte le rivali: questa Inter è ancora la più forte, è la squadra da battere e i 4 punti di vantaggio su Juventus e Fiorentina, dopo 8 giornate, lo dimostrano. In attesa di vedere cosa farà oggi la Samp sul campo della Lazio, Josè Mourinho si gode un primato in tutta solitudine, ma soprattutto una prestazione perfetta, contro un Genoa in formazione ampiamente rimaneggiata. Il match si mette subito in discesa per i campioni d’Italia che, privi di Milito ed Etòo, si affidando ad un 43-2-1 con Sneijder e Stankovic alle

I giocatori ghanesi in festa dopo il trionfo

IL CAIRO (Egitto) – E alla fine venne la volta dell’Africa: dopo quattro finali perse il continente nero inizia a mettere le mani sul Mondiale Under 20. Caroselli di auto e tutta la nazione in festa, così come l’intero continente. Se è un antipasto di quanto succederà in Sudafrica lo sapremo fra qualche mese. Vince il Ghana e lo fa in maniera europea, con una solida difesa e intelligenza tattica, nonostante abbia giocato in

dieci dal 37’ pt. Vince con un ribaltamento durante i rigori, quando pareva spacciato, ma viene salvato da un tiraccio alto di Maicon, e poi esaltato dal suo portiere Agyei, non eccelso, ma in serata di grazia. Il Brasile recrimina, e perde un Mondiale dopo un supplementare dominato e con una occasione divorata sempre da Maicon al 5’ del p.t.s, con la collaborazione di una buona uscita di Agyei.

Cambiasso esulta con Stankovic e Maicon Sopra: Balotelli e Stankovic

spalle di Balotelli e, già al 6', passano in vantaggio con una girata a rete di Cambiasso che, deviata da Modesto, beffa Buffon. Il Genoa, che era partito bene, gioca con il classico 3-4-3, con Floccari al centro dell’attacco, Sculli e Palladino sulle fasce. Dopo il gol il Grifone stenta a ritrovarsi,

Stankovic sfiora due volte il gol, ma al 31' è Balotelli, su assist di Sneijder, a trovare il gol del 2-0. Partita nervosa e, al 49', arriva il 3-0 con un incredibile gol da centrocampo di Stankovic che beffa Amelia, intercettando il suo rilancio e calciando al volo in porta.

Nel finale di un primo tempo, comunque nervoso, tensione alle stelle, con Rossi, Scarpi e Maicon protagonisti. Nella ripresa ancora Inter, Amelia è bravo a respingere il colpo di testa di Balotelli, ma nonostante i cambi di Gasperini, il Genoa crolla. Al 21' Sneijder inventa un perfetto

assist per Vieira che supera Modestro e batte Amelia siglando il 4-0. Grifone abbattuto, Inter spietata: al 26' Maicon sfrutta un rimpallo e segna il 5-0. La squadra di Mourinho si porta a quota 19 punti, 3 in più della Samp (una partita in meno), +4 su Juve e Fiorentina.

Motomondiale. In 250 primo De Rosa, secondo Simoncelli Formula Uno. Partirà in prima posizione, Raikkonen 5°

Pole di Stoner: sarà lui l’arbitro Barrichello sogna in Brasile PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) – Casey Stoner beffa i due litiganti e all’ultimo giro utile strappa a Valentino Rossi la pole del Gp d’Australiaper soli50millesimi.Un belritornosulla pista di casa per il pilota Ducati, che già nel 2008 era scattato primo a Phillip Island, andando poi a vincere. Secondo partirà Rossi (Yamaha) e terzo Dani Pedrosa (Honda). Quarto, ad appena un millesimo, dal connazionale, l’altro spagnolo Jorge Lorenzo, unico che ancora contende il titolo al compagno di team. Soprattutto Rossi non vede l’ora di capire se la sensazione provata ieri, quella di poter essere più veloce del suo compagno di squadra/antagonista Jorge Lorenzo, sia vera. Il campione del mondo è stato aggressivo, preciso e veloce abbastanza da poter rimanere in pole provvisoria per molto tempo. Lorenzo non è mai entrato in partita. Lo spagnolo non sta bene fisicamente, ha contratto un fastidio intestinale dovuto a qualcosa che ha mangiato. I piloti della Yamaha sembrano scambiarsi i problemi di gara in gara. All’Estoril, era Rossi che non riusciva a trovare il bandolo della matassa per avere una moto performante, ora è il turno di Lorenzo al quale mancano quei 4 decimi di secondo, gli

stessi che Rossi non trovava in Portogallo. Lorenzo, comunque, non si perde d’animo. Anche perchè ha un’unica chance per limare i 18 punti che lo separano da Rossi: andare all’attacco. «Sono un pò deluso di aver perso il mio record del 100% di partenze in prima fila - ha detto Lorenzo - ma semplicemente non avevamo il ritmo sufficiente.Domani (oggi,ndr) cercheròdi salire sul podio». Nella 250 davanti a tutti c’è il napoletano Raffaele De Rosa, in sella alla Honda, che conquista a Phillip Island la sua prima pole position in 250. Alle spalle di De Rosa c’è Marco Simoncelli. In 125 la pole position per lo spagnolo Espargaro. In prima fila anche Simone Corsi. Solo ottavo Andrea Iannone. Al temine delle prove si è poi saputo che un grave lutto ha colpito la famiglia allargata del campione di motociclismo Valentino Rossi. Si èucciso aPesaro sparandosial pettocon unfucile, senza lasciare un biglietto d’addio a spiegare il suo gesto, il secondo marito della mamma StefaniaPalma. Mauro Tecchi, 52anni, era molto conosciuto a Pesaro. «Sono cose terribili è stata la prima reazione di Valentino Rossi non so cosa dire».

Suicida il patrigno di Vale Rossi

SAN PAOLO (Brasile) – Rubens Barrichello terlagos. Nonostante una serie interminabile partirà dunque in pole position nel GP del Bra- di tentativi, iltedesco è rimasto fuoridalla Q2 e sile, con il tempo di 1’19”576. Al suo fianco par- oggi domani in 16ª posizione. Vittime della Q1 tirà la RedBull di Mark Webber (1’19”668). In anche i due piloti della McLaren, Hamilton e seconda fila la Force India di Adrian Sutil Kovalainen, entrambi eliminati, che partiran(1’19”912) e la Toyota di Jarno Trulli no appaiati in penultima fila. La seconda manche è stata inter(1’20”097). In quinta posizione la rotta dalla bandiera rossa dopo due Ferrari di Kimi Raikkonen minuti e mezzo per un pauroso inci(1’20”168). Chiudono le prime 10 denteallaForce IndiadiVitantonio posizioni Buemi al sesto, Rosberg Liuzzi, schiantatasi contro le barin settima, Kubica ottavo, Nakajiriere per il fenomeno dell’aquaplama nono e Alonso decimo. L’intera ning. Alla ripresa, dopo che la pioggiornata di prove, prima quelle libegia era cessata, è iniziato il calvario re del mattino, poi le ufficiali, è stata di Jenson Button. Il pilota inglese e tormentata da una pioggia battente leader della classifica iridata con 14 che ha reso arduo il compito dei pilopunti di vantaggio sul compagno di ti, il cui primo problema è stato quelsquadra Barrichello e 16 lunghezlo di tenere in pista le monoposto. ze su Vettel, è finito subito nelle ultiDopo pochissimi giri, la prima vittime posizioni e non è mai riuscito a ma è stato il ferrarista Fisichella, Rubens Barrichello imbroccare il giro giusto per rienche si è girato a bassa velocità, ma trare nelle prime 10 posizioni, quelhaavuto iltortoola sfortunadispegnere il motore. Al pilota romano non è rima- le che permettono l’accesso alla Q3. Partirà in sto altro da fare che uscire dalla vettura che è settima fila. La posizione di Button è stata comstata parcheggiata fuori pista da una gru. Per plicata molto dalla successiva pole di Barri“Fisico”, le qualifiche sono finite lì. Nel corso chello, che pure nella Q2 si era qualificato per della prima manche, brutto colpo anche per Se- un soffio in decima posizione. Buona la prova bastian Vettel, le cui residue speranze di mon- di Raikkonen, che si è mostrato competitivo in diale sono naufragate nellepozzanghere di In- tutte e tre le manche.

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Sport

LIVERPOOL: KO CURIOSO


Il brasiliano rompe il digiuno dopo otto mesi, ma non basta per trovare la vittoria

I viola fermano la Juventus Jovetic inventa l’assist per la rete di Vargas, Amauri salva i bianconeri JUVENTUS FIORENTINA

1 1

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Grygera 6, Cannavaro 6, Chiellini 6, Grosso 6; Sissoko 6.5 (24' st Camoranesi 5.5), Felipe Melo 5.5, Poulsen 6; Diego 5.5 (39' st Trezeguet sv); Amauri 6.5, Iaquinta 5.5 (35' st De Ceglie sv) In panchina: Manninger, Zebina, Giovinco, Legrottaglie. Allenatore: Ferrara 6 FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; Comotto 6, Gamberini 6.5, Dainelli 5.5, Gobbi 6; Montolivo 5.5, Zanetti 6.5; Marchionni sv (24' st Santana 5), Jovetic 7 (24' st Mutu 6), Vargas 7 (27' st Pasqual 6); Gilardino 6 In panchina: Avramov, Donadel, Natali, De Silvestri. Allenatore: Prandelli 6.5 ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6 RETI: 5' pt Vargas, 19' pt Amauri NOTE: Serata fredda e piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 27.941. Angoli: 8-3 per la Fiorentina. Ammoniti: Sissoko, Jovetic, Grygera, Gobbi. Recupero: 3'; 3' st. TORINO - Amauri rompe il digiuno, ma non basta alla Juventus per ritrovare la vittoria. I bianconeri pareggiano 1-1, all’Olimpico, contro un’ottima Fiorentina che al

Il rientrante Sissoko in uno scontro a centrocampo

5' si era portata in vantaggio con Vargas e che anche dopo il pari del brasiliano (al 19', l’ex Palermo non segnava da 8 mesi), ha cercato con insistenza il gol dell’12. Giusto il pari tra due squadre che hanno sempre cercato la vittoria, ingenerosi i fischi al termine della partita all’indirizzo dei bianconeri che, in campionato, da 4 turni non conquistano l'intera posta in palio.

Si comincia con Ferrara che lascia in panchina Camoranesi e schiera titolare il rientrante Sissoko, con Felipe Melo e Poulsen a completare il reparto. In attacco Diego alle spalle della coppia Iaquinta-Amauri. Prandelli sceglie Jovetic, nel suo 4-2-3-1 va fuori Mutu, mentre Vargas e Marchionni sono i trequartisti esterni. Gara sentita e piena di ex (Prandelli, Zanetti, Marchionni e Mutu da una

parte, Chiellini e Felipe Melo dall’altra), le due squadre vogliono i tre punti e iniziano subito forte. Già al 5' il match si sblocca: invenzione di Jovetic per l’inserimento di Vargas che, al 5', porta in vantaggio la Fiorentina battendo Buffon in uscita. La Juve reagisce, la difesa viola rischia e, al 19', arriva il pareggio di Amauri che non ha problemi a mettere in rete, a porta vuota, dopo un tiro di Iaquinta che si era trasformato in assist. Partita bella, le due squadre cercano il gol, al 32' lo trova Vargas su punizione, ma il gioco era stato fermato qualche secondo prima per un fallo di Dainelli su Chiellini. Ancora Vargas, al 47', costringe Buffon in angolo. Ritmi alti e tante occasioni anche nella ripresa, al 4' Sissoko impegna Frey che si salva con i piedi, un minuto più tardi contropiede Vargas-Jovetic, largo il destro del montenegrino. La Juve ci prova con i cross dalle fasce, ma i colpi di testa di Amauri e Felipe Melo non spaventano Frey. Anche la Fiorentina cerca il gol, ma le due difese tengono bene e, nonostante gli ingressi di Mutu, Camoranesi e Trezeguet il risultato non si sblocca. Finisce 1-1, Juventus e Fiorentina salgono a quota 15 punti.

De Laurentiis: «Valuteremo la situazione»

Lavezzi paga caro il ritardo Il Pocho va in panchina Mazzarri punta su Quagliarella e Denis CASTELVOLTURNO – Più che della partita di domani col Bologna, in casa Napoli, si parla del «caso Lavezzi». L’argentino, che aveva smarrito il passaporto dopo la gara di qualificazione contro l’Uruguay, è rientrato soltanto oggi a Castelvolturno, giusto in tempo per conoscere Mazzarri e partecipare alla rifinitura pomeridiana. «Nei prossimi giorni si valuteranno i motivi del suo ritardo –ha detto il presidente, Aurelio De Laurentiis - noi non facciamo i poliziotti. L’interesse massimo ora è rivolto al match col Bologna. Siamo tutti concentrati sulla prima uscita del nuovo Napoli di Mazzarri». Favorito per il ruolo di partner di Quagliarella in attacco, comunque, resta Denis, con il Pocho che potrebbe così scivolare in panchina. Il tecnico toscano, dunque, confermerà il 3-5-2, modulo adottato anche dai

suoi due predecessori (Reja e Donadoni). In difesa tornerà Campagnaro, con Cannavaro e Contini. A centrocampo, sulle fasce, Maggio e Aronica; in mezzo Gargano, Cigarini e Hamsik. «Sono cosciente che sarà la mia partita più difficile – dice Walter Mazzarri -, perchè non ho ancora pienamente padronanza della situazione. Però è un momento in cui si azzera tutto e si comincia una nuova avventura. Questo conta e per questo motivo dovremo dare tutto, al di là di chi indosserà questa maglia. Sarà un match delicatissimo. Chiedo perciò l’apporto dei tifosi affinchè ci sostengano fino alla fine». Per la partita di domani sono attesi a Fuorigrotta circa 30 mila spettatori. Probabile formazione (3-52): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini, Hamsik, Aronica; Quagliarella, Denis.

Il Milan proverà a riprendersi contro i giallorossi

Leonardo e Ranieri chiamano alla carica CARNAGO - Il tour de force aspetta il Milan: non è una nuova gara ciclistica ma è il filotto di partite che attendei rossoneri da quia un mese circa. La prima parte di stagione è già archiviata e dimenticata, spera Leonardo: ora via con la seconda,anche seleavversarienon sarannodi certo le stesse. Ma questo non conta, Atalanta o Real Madrid non è importante, per i rossoneri è arrivato il momento di alzare la voce: «In certi momenti abbiamo fatto bene - sottolinea il brasiliano -. Non siamo stati costanti e sono arrivate prestazioni e risultati negativi ed è questo che dobbiamo cambiare. Questo è il momento ideale per farlo: confrontarsi con la Roma, in casa,il momentoèstraordinario perdimostrare le nostre qualità. Abbiamo tante potenzialità e dobbiamo utilizzarle per farle bene, senza lamentarsi. Scendiamo in campo dopo la sosta, i nazionali sono arrivati riposati perchè l’Italia ha conquistato la qualificazione ai Mondiali con una partita d’anticipo e mercoledì Pirlo e Zambrotta non hanno giocato». Quale occasione migliore se non contro la Roma? Di fronte una squadra orfana del suo capitano Francesco Totti, nemmeno convocato da Claudio Ranieri: «La Roma è una squadra che gioca in un modo molto particolare, possiedegiocatori chenondannotanti riferimentiin attacco. Totti domani non ci sarà perchè non è stato convocato, ma resta comunque una squadra difficile da affrontare». Le difficoltà ci sono e ci saranno, ma Leonardo non vuole sentire parlare di Milan come un malato cronico: «Tutte le squadre hanno problemi, non possiamo credere che il Milan abbia più problemi rispetto alle altre. Tutti hanno infortuni, assenze, ma se il Milan riuscirà ad esprimersi al meglio potremo fare molto meglio rispetto a quello fatto fino ad oggi. Se c'è una base solida soprattutto a livello mentale, si può solo fare meglio». La Roma, invece, arriva a Milano per dimostrare diessere alpunto della svoltae dinon dipendere da Francesco Totti. È il diktat giallorosso alla vigilia della sfida contro il Milan in programmadomaniseraa SanSirodovelaRoma proverà a restare in scia al treno di alta classifica. Non ci sarà Totti ma Ranieri recupera Doni e potrà contare anche De Rossi e Vucinic. «Stanno bene, solo per precauzione non si sono allenati. Doni ha recuperato, quindi giocherà lui dall’inizio. Okaka o Menez? Questo dubbio mi accompagnerà fino a domani. Sono due

L’assente di giornata, capitan Francesco Totti

buoni giocatori con caratteristiche differenti, va analizzato bene tutto». Dopo un mese alla guida della squadra giallorossa Ranieri invece si inizia a fidare del suo nuovo gruppo. «Fidarsi è una parola grande. Non è che non mi fidi. So che abbiamo avuto una buona continuità di risultati ma dobbiamo lavorare ancora tanto». San Siro quindi test vero per capire dove può arrivare questa Roma. «Sarà importante, non decisivo per dire cosa possiamo fare. Il Milan è una delle squadre candidate allo scudetto per cui dobbiamo cercare di far bene». Quindi argomento Totti: nota dolente della giornata. «Spero non incida. È inutile dire che ci mancherà. Voglio vedere la reazione della squadra senza di lui. Non conta soltanto il risultato ma, per me, anche vedere come si comporta la squadra senza un punto di riferimento come Totti. In passato non ha sentito la sua assenza? Sì, però era una Roma diversa col vento in poppa e con tutto che gli riusciva. Questa è un partita importante, voglio vedere come reagiscono i ragazzi».

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Sport 37

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

A Vibo una sfida salvezza che vale il doppio

Cassino-Gela, che match Catanzaro ne approfitta? Nei due anticipi vincono Cisco e Siracusa (1-0) Brindisi

IL PRONOSTICO

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Aversa

Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Lobozzo-Battista BRINDISI - Silva, dopo la buona prova di Ge- AVERSA - Dopo il successo di Monopoli, la, ora pretende maggiore concretezza. In l'Aversa Normanna torna in Puglia per afporta rientra Petrocco, mentre Taurino po- frontare il Brindisi. La rosa non sarà però trebbe tornare in campo a distanza di quasi al completo per le defezioni di Pettinari e un mese. In mezzo al campo Silva farà a me- Parisi entrambi fermi per infortunio. Al no dell'infortunato Pizzolla, vittima di un posto del portiere sicuramente Biagio Del leggero stiramento nella partitella del gio- Giudice, mentre per i restanti 10/11 la forvedì. In questo modo salgono le quotazioni mazione dovrebbe essere la stessa di Modi Alessandrì. In avanti non da escludere nopoli, con Sarli e Perna in attacco e il cenun turn over con Albadoro e Galetti pronti a trocampo guidato dal giovane faro Massientrare in campo. mo. BRINDISI (4-4-2): Petrocco; Panarelli, AVERSA (4-4-2): Del Giudice; Balestrieri, Trinchera, Taurino, Suriano; Fiore, Batti- Campanella, Di Girolamo, Bertoncini; Masti, Piccinni, Alessandrì; Moscelli, Galetti. riniello, Arini, Massimo, Chietti; Perna, A disp.:Ferrante, Idda,Maulella, Pasquali- Sarli. A disp.: Di Ronza, Pistillo, Ciminari, ni, Minopoli, Albadoro, Da Silva. All.: Silva. Zolfo, Longo, Coquin, Prisco. All.: Sergio.

Catanzaro

IL PRONOSTICO

1

Barletta

Arbitro: FERRAIOLI di Nocera Assistenti: Napolano-Curatoli CATANZARO - E' rientrato anche il dubbio inerente i Mosciaro che risente di un malanno muscolare all'intersezione della coscia e non di un principio di pubalgia come in un primo momento si era temuto. L'unico cambio è quello forzato dalle condizioni di Benincasa al cui posto, sulla corsia di sinistra del centrocampo, potrebbe giostrare Daniele Unniemi. Conferme per i terzetti titolari in difesa e in attacco, dove però scalpita Longoni. CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Lodi , Bruno, Unniemi; Montella, Mosciaro, Caputo. A disp.: Parisi, Di Meglio, Gigliotti, De Franco, Basile, Longoni, Corapi All.: Auteri.

Scafatese

BARLETTA. Infermeria vuota, fatta eccezione per l'attaccante Cavaliere. Il Barletta al gran completo a Catanzaro, consapevole di dover disputare una partita perfetta per sperare di tornare a casa con un risultato positivo. Sciannimanico sembra orientato a confermare l'undici-tipo che ha sconfitto domenica scorsa l'Isola Liri . Da non escludere il turn-over, considerati i tre impegni ufficiali che attendono i biancorossi in otto giorni. BARLETTA (4-3-3): Di Masi; Cutrupi, Marchetti, Sportillo, Legittimo; Menicozzo, Muwana, Carozza; Simoncelli, Caggianelli, Fanasca. A disp.: Bersellini, Moring, Romeo, Rescio, Manganaro, Bendjemia, Infantino. All.: Sciannimanico

IL PRONOSTICO

1

Monopoli

Arbitro: CECCARELLI di Terni Assistenti: Servilio-Atta SCAFATI - Emergenza piena: il successo di Cassino è costato caro. Fuori tre big di squadra. Il portiere De Felice ha riportato una lussazione alla spalla - al suo posto c'è il giovane Sorriso (in panchina il classe '91 D'Auria) -. Sifonetti s'è stirato al flessore della coscia e non sarà della partita, così come Pignatta. Recupero in extremis per Matinella che comporrà il centrocampo con Basile e con gli esterni Corsale e Nunziata. SCAFATESE (4-4-2): Sorriso; Colella, Mastronicola, Miale, De Girolamo; Corsale, Basile, Matinella, Nunziata; Ramaglia, Martone. A disp.: D'Auria, Del Sorbo, Pagano, Pepe, Avallone, Ammirati, Cerasuolo. All.: Esposito.

Cisco R.

MONOPOLI - Per sostituire lo squalificato Caccavale, Pellegrini potrebbe impiegare il terzino Vincenti in coppia con Ciminà. A centrocampo, Tranchina prenderà il posto dell'infortunato Bonfardino, con Lanzillotta e Cortesi a completare il reparto. In attacco, con il rientro di Lacarra, potrebbe esserci una novità tattica: probabile infatti, l'impiego di Volpe dietro le due punte, che sarebbero appunto Lacarra e Balistreri. MONOPOLI (4-3-1-2): Vurchio; Costantino, Vincenti, Ciminà, Imburgia; Tranchina, Lanzillotta, Cortesi; Volpe; Balistreri, Lacarra. A disposizione: Corno, D'Angelo, Scrò, Corsi, Loseto, Lisi, Lucarelli. Allenatore: Pellegrini.

L’ANTICIPO

1-0

CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6, Doudou 6, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 5,5, Romondini 5,5, La Rosa 6; Bellè 5,5 (24' st Morbidelli sv), Ciofani 5, Franchini 6,5 (32' st Guglielmelli sv). A disp.: Baiocco, Lo Piccolo, Padella, Amadio, Di Iorio. All.: Incocciati 6. MANFREDONIA (4-3-3): Fortunato 6; Moro 6, Nossa 5,5, Carrieri 6, Sabatino 5,5; Vitiello 6, Di Toro 6 (28' st Napolitano sv), Pirrone 5,5 (39' st Triggiani sv); Mignogna 6 (20' st Luppi 6), Giglio 6, Arigò 6,5. A disp.: Groppioni, Pisa, Perna, La Torre. All.: Bucaro 6. ARBITRO: Saia di Palermo 6. RETE: 13' pt Franchini. NOTE: spettatori 800 circa compresi

Manfredonia

una ventina di tifosi ospiti. Ammoniti: Vitiello, La Rosa e Chiappara. Angoli 3-2 per il Manfredonia. Recupero: pt 1'; st 5'. ROMA. Decide Franchini. Il Manfredonia perde (1-0) allo stadio Flaminio con la Cisco Roma. Si arrende dopo 13' al gol dell'esterno capitolino, già a segno nei primi minuti contro Isola Liri e Igea Virtus. La squadra di Bucaro paga cara l'unica disattenzione difensiva e riesce comunque a limitare il potenziale di una squadra costruita per vincere il campionato. Se il Manfredonia è quello visto al Flaminio, non avrà problemi a salvarsi.

Cassino

IL PRONOSTICO

X

Gela

Arbitro: CORLETTO di Castelfranco Assistenti: Fortarezza-Morelli CASSINO - Concentrazione in casa azzurra GELA - C'è anche Giovanni Rosamilia tra in vista della sfida contro la capolista Gela. i convocati del Gela per la trasferta di CasLa truppa di mister Pellegrino ha lavorato sino. L'allenatore Nicola Provenza ha lasodo in settimana per cancellare la sconfitta sciato a casa gli altri acquisti Vigna, ex contro la Scafatese. Novità sono annunciate dell'Arezzo, e il difensore Lordi. Per il nel pacchetto difensivo, ove mancherà lo centrocampista ex Pescina si comincia squalificato Bianciardi: in suo luogo do- dalla panchina. In campo gli stessi undivrebbe giocare Agius. Bica Badan è sulla ci che hanno mantenuto il primo posto in graticola ed potrebbe essere rilevato da Sfa- classifica. In grande spolvero l’esterno nò. Conti torna in panchina: l'esperienza di sinistro Memè. Kone potrebbe essere il valore aggiunto. GELA (4-3-3): Nordi; Scopelliti, D'Aiello, CASSINO (4-3-2-1): Indiveri; Sfanò, Merli Geraldi, Memè; Zaminga, Schiavon, Sala, Agius, Martinelli; Camorani, Gianno- Cammarota; Vianello, Pasca, Criniti. A ne, Kone; Mezgour, Frisenda; Croce. A disp.: disp.: Ferla, Ambrosecchia, Di Muro, Amadio, Bica Badan, Poli, Conti, Romeo, Carraro, Rosamilia, Rabbeni, Manca. Scappaticci, Bardeggia. All.: Pellegrino. All.: Provenza.

Noicattaro

IL PRONOSTICO

X

J. Stabia

Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Bisbano-Vitelli NOICATTARO - Contro la Juve Stabia il Noicattaro cerca la prima vittoria stagionale. Indisponibili lo squalificato Fiorentino e gli infortunati Bartolo Lorusso e Salvati. Acciaccati Lanave e Sassarini ma saranno della partita. Carella opta per il 4-4-2 con Coppola e Piano centrali di centrocampo. Esterno destro Colluto. In difesa ballottaggio tra Loseto e Lanera per un posto da titolare. NOICATTARO (4-4-2): Musacco; Perrone, Fumai, Sassarini, Lanera; Colluto, Coppola, Piano, Zotti; Doria, Giampaolo. A disp.: Petruzzelli, Aliperta, Loseto, Lorusso Benedetto, Lanave, De Lorenzo, Libera. All.: Carella.

Vibonese

CASTELLAMMARE DI STABIA - Torna disponibile Moretti per la corsia sinistra. Restituito alla naturale dimensione di terzino destro D'Ambrosio (scivola in panchina Ametrano). In dubbio Peluso per una contusione al collo del piede: se non recupera tocca a Grieco completare l'elenco dei diciotto. Ancora panchina per il bomber Vicentin: Rastelli sceglie nuovamente Dall'Acqua per la partenrship con De Angelis. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Ambrosio, Gritti, Maury, Moretti; Capparella, Acoglanis, Ruscio, Amore; De Angelis, Dall'Acqua. A disp.: Panico, Ametrano, Fabbro, Mineo, Gomes, Grieco, Vicentin. All.: Rastelli.

IL PRONOSTICO

1

Isola Liri

Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Minardi-Palazzo V. VALENTIA - Ballottaggio per Galfano tra Biava e Milanese, entrambi in predicato di sostituire lo squalificato Di Mauro. Rientra Pascuccio dal primo minuto, che andrà a comporre con Orefice, Conti e Patanè la linea a quattro a protezione di Mengoni. A centrocampo, con Pirrone e Lopetrone in cabina di regia, Biava o Milanese a destra e Riccobono a sinistra, nel ruolo di rifinitore, a sostegno delle due punte Camilluzzi e Omolade. VIBONESE (4-4-2): Mengoni; Orefice, Conti, Pascuccio, Patanè; Biava, Lopetrone , Pirrone, Riccobono; Camilluzzi, Omolade. A disp.: Senatore, De Marco, Milanese, Gatto, Pirrone, Sperandeo, Rugiero All.: Galfano

Siracusa

ISOLA LIRI - Tre rientri nell'Isola Liri che affronta oggi la Vibonese. Sperati e La Rocca hanno scontato le relative squalifiche e sono a disposizione di mister Grossi insieme a Bussi che ha smaltito l'infortunio alla coscia e sarà regolarmente a destra. Simonetta affiancherà Federici in attacco. Fuori gli infortunati Mucciarelli, D'Alessandro e Fofana che non sono partiti per la trasferta in terra calabrese. ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo; Galuppi, Matrisciano, Paolacci, Sperati; Bussi, Raffaello, Costanzo, La Cava; Federici, Simonetta. A disp.: Fiorini, Mallardi, Bassoule, La Rocca, Carboni, Gennari, Bianchini. All.: Grossi.

L’ANTICIPO

1-0

SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6,5; Nigro 6, Iodice 7, De Pascale 6,5, Capocchiano 6; Giurdanella 6,5, Berti 6, Lewandowski 5 (43’ st Perricone s.v.); Pagani 5 (35’ st Carrozza sv), Dal Rio 6,5, Bigatti 5 (6’ st Gaudio 5). A disp.: Siringo, Dalì, Calabrese, Strigari. All.: Sonzogni 6. VICO EQUENSE (3-4-3): Munao 6,5; Scognamiglio 6, Cinque 5 (35’ pt Trapani 6), Chiarello 6,5 (38’ st D’Esposito sv); Gargiulo 6, Armellino 6,5, Burgos 6,5, Loreto 7; Lupico 6, Morfù 6, Donnarumma 7. A disp.: Izzo, Violante, Marciano, Rapesta, Tedesco. All.: Ferraro 6,5. ARBITRO: Aureliano di Bologna 4. RETE: pt 28’ Dal Rio. NOTE: Gara giocata a porte chiuse e co-

Vico E.

minciata con un quarto d’ora di ritardo. Ammoniti: Burgos, Nigro, Dal Rio. Angoli 4-2 per il Vico Equense. Recupero: pt 1’; st 4’. PALAZZOLO ACREIDE – Torna alla vittoria il Siracusa dopo cinque turni di campionato, resta ancora a digiuno il Vico Equense che fin qui non ha mai ottenuto il colpaccio da tre punti. Eppure ai punti avrebbe meritato la formazione di Ferraro, capace di comandare sempre il gioco, di esercitare una continua supremazia a centrocampo e di sfondare sulle fasce coi movimenti di Loreto e Donnarumma. Chi non segna ha sempre torto.

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38 Sport


Arriva l’Igea in crisi e la possibilità del terzo successo di fila è concreta

Melfi non vuol fermarsi Rodolfi: «Siamo carichi». Occhio alla diffida di Arcamone La formazione

L’avversaria

Undici confermato

Giocatori senza stipendi

Il portiere del Melfi Careri

Vignati e Sicignano in azione (foto Nino Valerio)

Naglieri

Zampollini

AVANTI con la stessa formazione. Rodolfi non cambia e conferma l'identico undici che ha superato il Monopoli prima ed il Manfredonia sette giorni fa. Il campo ha fornito risposte convincenti al tecnico gialloverde che punta ancora sulla squadra base, indiscutibilmente la formazione tipo. Unico problema nella composizione della panchina. Dentamaro è out e Bulla squalificato. Marino, ormai ai margini, aggregato alla Berretti. In definitiva un solo centrocampista di ruolo alle spalle del quartetto titolare. Si tratta di Viola che nell'occasione sarà accompagnato da Bizzarri che ritorna tra i diciotto con Gabrieli, Arvia, Pellecchia, Scarzanella e Laporta. In tribuna Di Maio. In campo invece tutto confermato. In difesa la coppia Vignati - Sicignano dovrà confermare i progressi mostrati recentemente. I due hanno affinato l'intesa. Il Melfi si affida spesso alla tattica del fuorigioco con difesa alta. Un sistema difensivo applicato in maniera corretta e non ossessionata che con il passare del tempo si sta rivelando importante. Stesso dicasi del contributo di Naglieri e Rogato, tra i migliori a Manfredonia e chiamati ad una altra prova convincenti. Domenica scorsa la spinta specie di Naglieri è stata determinate, come in occasione del secondo gol di Chiaria. Ma a Manfredonia si è messo in evidenzia un centrocampo molto forte. Contro l'Igea il quartetto della linea mediana dovrà riproporsi in tutta la sua qualità. Mitra ed El kamch in mezzo e Lo Iacono e D'Andria esterni. Quest'ultimo si è ormai appropiato del suo nuovo ruolo di esterno e sta evidenziando ottime attitudini. Lo Iacono, giocatore in possesso di doti importanti e particolarmente seguitodagli osservatori, dovrà rispolverare una prestazione super, sulla scorta di quanto fatto vedere ad inizio torneo. D'Altronde in casa, lui ha il compito di raccordo con il reparto offensivo. Attacco chiamato ancora a mostrare tutto il suo spessore. Il Melfi possiede un binomio tra i più completi e virtuosi del campionato. Lo dimostrano i numeri e non soltanto. Contro l'Igea, Arcamone vorrà rispondere a Chiaria e magari agguantarlo nella classifica cannonieri. Una bella lotta fratricida, con i tifosi che gongolano. e.f.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Non c'è pace per l'Igea Virtus, che dopo il cambio di allenatore (Zampollini per Bacci) e la penalizzazione in classifica di un punto, deve adesso fare i conti con l'ammutinamento della squadra che ha preso posizione in merito alla vicenda-stipendi. I calciatori hanno diffuso un comunicato per contestare alla società il mancato pagamento dei rimborsi sin dal mese di luglio. “Ad oggi” si legge nella nota diffusa dal capitano Giuseppe Alizzi, “ la società ha corrisposto unicamente a quattro calciatori compensi contrattuali riferibili alla mensilità di luglio e ad altri solamente qualche acconto. Le ripetute promesse fatte nell´ultimo periodo dai rappresentati della società non hanno trovato alcun riscontro e hanno determinato ulteriore tensione ed incertezza sui programmi e sulla prospettive dell´attuale stagione agonistica”. L'Associazione Italiana Calciatori è stata già allertata, mentre non si è fatta attendere la replica del presidente Pietro Caminiti, arrivata attraverso un contro-comunicato: “Sono realmente amareggiato dall´iniziativa prese dalla squadra nel creare dei problemi a due giorni della delicata partita che ci attende in trasferta” si legge. “Smentisco categoricamente della mancanza degli stipendi del mese di luglio in quanto tutti i contratti sono stati sottoscritti dopo il periodo di prova pertanto con decorrenza dal mese di agosto”. Ed a proposito della partita di Melfi, il tecnico Zampollini deve rinunciare allo squalificato Deliperi, ma ha recuperato Giardina che potrebbe andare in panchina. Ancora out Zarini, Caminiti e Crinò, scontata la conferma della squadra che ha pareggiato col Siracusa. Non c'è più Tummiolo che ha rescisso il contratto e si sistemerà in serie D. Pochi giorni fa è andato via anche Sedu, costretto a lasciare Barcellona per le difficoltà di tesseramento. Maurizio Licordari sport@luedi.it

VINCERE e proseguire il momento d'oro. Il Melfi va alla ricerca del terzo successo consecutivo, opposto all'Igea Virtus, avversario da non sottovalutare, come sottolinea il tecnico gialloverde Paolo Rodolfi. " Partita molto difficile. L'Igea è una squadra che potenzialmente è decisamente superiore alla classifica che occupa. Quindi si tratta di un cliente scomodo. Dovremo fare molta attenzione, avere la massima concentrazione e sbagliare il meno possibile". Gara trappola per il Melfi lanciato all'inseguimento di un posto al sole. Le ultime due prestazioni sono state decisamenty confortanti. Il Melfi ha vinto e convinto, ma non è proprio il caso di sedersi sugli allori. La gara con l'Igea dovrà servire proprio a questo. Farci capire di che pasta è fatta questa squadra. Se può affrontare un torneo ambizioso e fare parte dell'elite del campionato, o pensare ad una classifica più modesta con l'esclusivo obiettivo della permanenza tranquilla. Bisogna evitare facili distrazioni. In settimana sono stati diversi gli appelli alla squadra affinchè sia mantenuto alto il livello di intensità. Rodolfi spiega meglio il concetto. " Non abbiamo ottenuto nulla finora. Le due vittorie consecutive sono servite solo a recuperare i punti banalmente persi per

strada nelle occasioni precedenti. Quindi mi aspetto molto da questa partita ed un Melfi ancora più carico e motivato delle ultime uscite". Tatticamente Rodolfi non modifica l'assetto con-

sueto. L'Igea presumibilmente si chiuderà pronta a ripartire, sfruttando il contropiede. " Ripeto, afferma il trainer parmense. Sono una buona squadra che è in grado di metterci in diffi-

IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO 1/a Divisione Girone A 9ª giornata LE GARE: Arezzo-Paganese Cremonese-Benevento Lecco-Alessandria Lumezzane-Novara Perugia-Pergocrema Pro Patria-Como Sorrento-Monza Varese-Figline Viareggio-Foligno LA CLASSIFICA Cremonese 19 punti; Novara 18; Arezzo 15; Varese, Perugia e Lumezzane 14; Pergocrema 12; Alessandria e Benevento 11; Lecco 10; Figline e Viareggio 9; Sorrento, Monza e Foligno 8; Como 7; Pro Patria 5; Paganese 4. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto.

2/a Divisione Girone A 9ª giornata LE GARE: Carpenedolo-Sud Tirol Feralpi Salò-Crociati Noceto Legnano-Pavia Mezzocorona-Spezia Olbia-Canavese Pro Vercelli-Alghero Rodengo Saiano-Valenzana Sambonifacese-Pro Sesto Villacidrese-P.B. Vercelli LA CLASSIFICA: Alghero 17 punti; Pavia 15; Mezzocorona, Feralpi Salò, Carpenedolo e Spezia 13; Sud Tirol e Rodengo Saiano 12; Olbia e Sambonifacese 11; Valenzana e Pro Vercelli 10; Crociati Noceto 9; Legnano, Villacidrese e Canavese 7; Pro Belvedere Vercelli 6; Pro Sesto 2. Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.

2/a Divisione Girone B 9ª giornata LE GARE: Colligiana-Bellaria Giacomense-Celano Gubbio-Nocerina Itala San Marco-Bassano Poggibonsi-Fano Prato-Sacilese Pro Vasto-Lucchese San Marino-Sangiustese Sangiovannese-Carrarese LA CLASSIFICA: Lucchese 19 punti; Prato 15; San Marino 13; Celano, Sacilese e Carrarese 11; Giacomense, Sangiustese, Sangiovannese e Nocerina 10; Bassano, Bellaria, Itala San Marco, Gubbio, Colligiana e Poggibonsi 9; Fano 7; Pro Vasto 6. Colligiana penalizzata di 1 punto.

coltà. Noi però abbiamo i mezzi e le armi per creare pericoli e svolgere il nostro gioco. Il risultato finale dipende principalmente dalla nostra prestazione". Al Valerio finora il Melfi ha ben impressionato, ottenendo punti e facendosi apprezzare per il bel gioco. Una caratteristica indiscutibile del Melfi targato Rodolfi, che sempre attraverso lo sviluppo della manovra, cerca di arrivare al raggiungimento del risultato. Anche questo pomeriggio il pubblico gialloverde si attende uno spettacolo degno di nota, facendo leva su i numeri eloquenti del Melfi formato casalingo. D'altronde la compagine federiciana possiede il terzo attacco del campionato con ben 15 realizzazioni, di cui 12 messi a segno dal tandem Chiaria- Arcamone. Proprio l'argentino dovrà fare molta attenzione, essendo in diffida. Un eventuale giallo gli costerà la squalifica e l'impedimento di partecipare alla prossima trasferta di Gela. Per concludere un avviso alla tifoseria. In occasione della sagra della Varola, per non ostacolare il traffico, l'amministrazione comunale invita a spostarsi e raggiungere lo stadio con i mezzi pubblici, per l'occasione corsa gratuita con fermata nei pressi del Valerio. Emilio Fidanzio

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Sport 39

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Il Pescara può approfittarne ospitando il Ravenna

La capolista ad Andria ma anche per il Verona è dura a Reggio Emilia Derby ad Avezzano Andria

IL PRONOSTICO

1

Portogruaro

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Marengo-Provesi ANDRIA. Pochi dubbi per Papagni che va PORTOGRUARO. Altinier in attacco dal ad affrontare il Portogruaro nel più classi- primo minuto. Il rientro a tempo pieno delco dei testa coda. Il modulo sarà il 3-5-2 con l'attaccante mantovano, si profila come l'uil rientro dal 1' di Di Simone. Unico neo è nica novità in casa granata dove, peraltro, l'assenza forzata di Dionigi ancora fermo la settimana è trascorsa all'insegna della per infortunio. Trio in mediana formato da totale pretattica. Ancora infortunato l'ePaolucci-Ottobre-D'Allocco. Ancora pan- sterno difensivo D'Alterio, mentre Diogo china per Ceppitelli ed il redivivo Mastrolil- Felipe è volato a Barcellona per sottoporsi li con il fantasista Salvatore Rizzi pronto a all'intervento ai crociati del ginocchio destro. subentrare a gara in corso. ANDRIA (3-5-2): Mennella; Sibillano, Goi- PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; sis, Pomante; Pierotti, Paolucci, Ottobre, Bianchi, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; D'Allocco, Di Simone; Maccan, Sy. A disp.: Scozzarella, Mattielig, Espinal; Cunico; AlPazzagli, Ceppitelli, Nicolao, Doumbia, tinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Rizzi, Mastrolilli, Anaclerio. All.: Papa- Specchia, Vicente, Puccio, Bocalon, Scapuzzi. All.: Calori. gni.

Foggia

IL PRONOSTICO

2

Taranto

Arbitro: CARBONE di Napoli Assistenti: Falanga-Ciampa FOGGIA. Derby delicatissimo per il Foggia reduce da quattro sconfitte di fila. La coppia di tecnici Porta-Pecchia, si affida al mercato e getta subito in campo i due nuovi acquisti Carbone e Micco. In porta, Bindi insidia Milan. Novità a centrocampo: Trezzi è in vantaggio su Velardi per affiancare D'Amico. Sorprese pure in prima linea, orfana dello squalificato Salgado: torna dal 1' l'americano Ferrari, mentre alle sue spalle ci saranno Di Roberto, Quadrini e Mancino. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi; Carbone, Burzigotti, Goretti, Micco; Trezzi, D'Amico; Di Roberto, Quadrini, Mancino; Ferrari. A disp.: Milan, Sgambato, Cuomo, D'Agostino, Velardi, Colomba, Mattioli. All.: Porta.

Pescara

TARANTO. Qualche problema in fase offensiva per il Taranto, che non vince allo “Zaccheria” da 24 anni. Il tecnico Brucato sapeva di dover rinunciare ad Innocenti, ma due giorni fa ha scoperto di non poter recuperare l'argentino Correa (noie muscolari). Il 4-3-3 resta, però, invariato con l'inserimento di Falconieri, che comporrà il terzetto d'attacco insieme a Corona e Scarpa. Immutati i settori di difesa e centrocampo. TARANTO (4-3-3) Bremec; Calori, Viviani, Migliaccio, Bolzan; Felci, Quadri, Mezavilla; Falconieri, Corona, Scarpa. A disp.: Barasso, Nocentini, Prosperi, Magallanes, Berretti, Giorgino, Russo. All.: Braglia.

IL PRONOSTICO

1

Ravenna

Arbitro: COLASANTI di Siena Assistenti: Ostuni-Volpe PESCARA. Cuccureddu cambia qualcosa: a centrocampo Zappacosta promosso quasi sicuramente tra i titolari al posto di Tognozzi. Il dubbio è tra l'ex baby della Pro Patria e il pugliese Coletti. In attacco, non recupera Zizzari, disponibile domenica prossima a Ferrara. Conferma per Ganci e Sansovini con Artistico in panchina. Ci potrebbe essere un avvicendamento a destra tra Medda e Zanon, ma il tecnico deciderà solo prima della gara. PESCARA (4-4-2): Pinna; Medda, Olivi, Mengoni, Vitale; Gessa, Zappacosta, Dettori, Bonanni; Ganci, Sansovini. A disp.: Bartoletti, Romito, Coletti, Carboni, Verratti, Tognozzi, Artistico. All.: Cuccureddu.

Reggiana

RAVENNA. Ancora un Ravenna con gli uomini contati. Anche oggi l'allenatore ravennate non avrà molte alternative, perché l'infermeria continua ad essere affollata: Rizzo e Giordano sono ancora fuori causa.A loro si è aggiunto Sabato, squalificato. Rientra però Anzalone che dovrebbe andare a comporre la coppia centrale in difesa insieme a Ciuffetelli.Acentrocampo SciaccalugaconFonjocke Rossetti. In attacco Piovaccari al centro e Toledo e Packer ai lati. RAVENNA (4-3-3): Anania; Ferrario, Ciuffetelli, Anzalone, Fasano; Rossetti, Sciaccaluga,Fonjock;Toledo, Piovaccari,Packer.A disp.: Rossi, Squillace, Basso, Cavagna, Riberto, Gerbino Polo, Scappini. All.: Esposito.

IL PRONOSTICO

1

Verona

Arbitro: TIDONA di Torino Assistenti: Paganessi-Ranghetti REGGIO. Recuperato Alessi dal mal di VERONA. Motivi di preoccupazione per il schiena, Dominissini dovrebbe confermare tecnico Remondina vengono dalla difesa: l'abituale 4-3-1-2. Qualche dubbio in difesa: non c'è Ceccarelli, Campagna non ha recuballottaggio sulla destra fra Mallus e il rien- perato e Pugliese si è allenato a corrente altrante D'Alessandro, con quest'ultimo fa- ternata, ma dovrebbe comunque farcela. Al vorito. A sinistra dovrebbegiocare Mei, An- centro della retroguardia ci sarà Anselmi, derson è l'alternativa. A centrocampo Ro- al debutto stagionale. Nessuna variazione mizi, al rientro dalla nazionale Under 20, negli altri reparti. Probabile il cambio di modifficilmente scalzerà Nardini. Convocati dulo nel corso della partita, ma invariato lo in 19: in tribuna andrà uno tra Ferrari e Mo- schieramento di partenza: 4-3-3, quindi, il 4-3-1-2 sarà una soluzione successiva. relli. REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig; D'Ales- VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Anselmi, sandro, Zini, Stefani, Mei; Nardini, Saveri- Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Penno, Maschio; Alessi; Temelin, Rossi. A disp.: salfini; Ciotola, Selva, Berrettoni. A disp.: Manfredini, Mallus, Anderson, Viapiana, Ingrassia, Massoni, Bertolucci, Garzon, Farias, Rantier, Colombo. All.: Remondina. Romizi, Morelli, Ingari. All.: Dominissini.

Cavese

IL PRONOSTICO

1

Ternana

Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Levato-Granella CAVA DE' TIRRENI. Rientrano da squali- TERNI. Allarme rosso in casa umbra: Balfica Nocerino e Bacchiocchi e torna dopo dassarri dovrà fare a meno di Camillini, Picdue settimane di stop Farina, che potrebbe cioni e Di Dio. In pratica, nel caso di Camillini soffiare il posto a Rapino, vittima di una e Piccioni, dovrà reinventarsi completamencontusione al polpaccio, ma comunque in- te la fascia sinistra del campo. Per quanto riserito nella lista dei 21 convocati. Tanti guarda il ruolo di terzino sinistro, l'idea del dubbi dalla cintola in su: con la rinnovata tecnico è quella di impiegare il “jolly”Bertoli; disponibilità di Bacchiocchi, Favasuli po- per il ruolo di esterno sinistro di centrocamtrebbe anche essere avanzato sulla linea po le soluzioni sono due, Lacheheb o Alessandei trequartisti e portare al sacrificio di dro. Per il resto ballottaggio fra Tozzi Borsoi uno tra Bernardo e Tarantino. e Perna. CAVESE (4-2-3-1): Russo; Grillo, Farina, TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, TedeCipriani, Nocerino; Maiorano, Favasuli; schi, Borghetti, Bertoli; Concas, Di Deo, DaTarantino, Bernardo, Schetter; Varriale. A nucci, Lacheheb; Noviello, Tozzi Borsoi. A didisp.: Pane, Bacchi, Lagnena, Pozza, Bac- sp.: Cunzi, Bizzarri, Perney, Marino, Costanchiocchi, Prevete, Turienzo. All.: Maurizi. tini, Alessandro, Perna. All.: Baldassarri.

Giulianova

IL PRONOSTICO

X

Spal

Arbitro: PENNO di Nichelino Assistenti: Palermo-Mosca GIULIANOVA. Bitetto conta a centrocampotre infortunati,per cuisivede costrettoa “spostare”qualche giocatore. Mancano per infortunio, Carratta, Del Grande, Dezi e Pucello.Fra i titolari in mediana il solo Croce, per cui inserisce Mariani, che aveva giocato domenica nel finale di gara a Taranto ed avanza a centrocampo Migliore. Al posto di quest'ultimo inserisce Sosi facendo giocare nel ruolo di terzino destro Lieti, tra i giocatori più in forma. GIULIANOVA (4-3-3): Dazzi; Lieti, Vinetot, Garaffon, Sosi; Croce, Mariani, Migliore; Carbonaro, Melchiorri, Campagnacci. A disp. Buono, Rinaldi, Amato, Iachini, Giovanetti ,Shneider, Di Matteo. All.: Bitetto.

Pescina

FERRARA. Dopo la sconfitta nel derby con il Rimini, la Spal si presenta a Giulianova con un innestto di lusso Giacomo Cipriani. L'ex Bologna, svincolato, è il rinforzo che colma il vuoto lasciato da Arma. Cipriani a Giulianova partirà probabilmente dalla panchina, e Dolcetti potrebbe gettarlo nella mischia a gara in corso. A centrocampo Cazzamalli potrebbe essere preferito all'acciaccato Bedin, mentre al fianco di Bazzani, forse Bracaletti. SPAL (4-3-1-2) Capecchi; Bortel, Zamboni, Lorenzi, Cabeccia; Cazzamalli, Migliorini, Schiavon; Centi; Bracaletti, Bazzani. A disp.: Iome, Ghetti, Quintavalla,Bedin, Laurenti, Marongiu, Cipriani. All.: Dolcetti.

IL PRONOSTICO

X

Lanciano

Arbitro: CAFARI di Cassino Assistenti: Fiorucci-Drago PESCINA. E' tutto pronto in casa Valle del Giovenco per il derby con il Lanciano. Nella sfida con i frentani è previsto l'esordio dal 1' di Cesar, candidato a sostituire lo squalificato Censori, con Cruciani dirottato lungo la corsia destra. Per il resto, Cappellacci è intenzionato a confermare la formazione che ha espugnato Terni, con Berra alle spalle di Bettini. Ancora out Giordano, Pomponi e Franciel. VALLE DEL GIOVENCO (4-4-1-1): Bifulco; Di Berardino, Petitto, Blanchard, Birindelli; Cruciani, Ferraresi, De Angelis, Cesar; Berra; Bettini. A disp.: Merletti, Locatelli, Molinari, Bettega, Laboragine, Choutos, Cipolla. All.: Cappellacci.

Rimini

LANCIANO. Torna trai convocati l'esterno di centrocampo Sansone dopo un infortuniodi perun mese.Daescludere chefigurerà tra i titolari, più probabile uno spezzone di partita nel secondo tempo. Unico indisponibile Oshadogan che sarà sostituito ancora una volta da Moi. Amenta non è al meglio: potrebbe lasciare il posto a Mammarella, che per l'occasione sarebbe avanzato dalla difesa.In avanti Improta-Colussi. VIRTUS LANCIANO (4-4-2):Chiodini; Vastola, Antonioli, Moi, Colombaretti; Turchi, Sacilotto, Di Cecco, Mammarella; Improta, Colussi. A disp.: Aridità, Coppini, Zeytulaev, Sansone, Perfetti, Morante, Masini. All.: Pagliari.

IL PRONOSTICO

1

Marcianise

Arbitro: CERVELLERA di Taranto Assistenti: Ridolfi-Gaspari RIMINI. Infermeria piena e soluzioni da cer- MARCIANISE. Dopo il blitz di Foggia, Boccare all'ultimo istante. Il Rimini, oltre ad es- colini prova a ripetere l'impresa a Rimini. sere senza Baccin, Rinaldi e Ferretti, deve fa- Con gli uomini decimati, il tecnico del Real re i conti con i forfait di Regonesi, Matteini e conferma il 4-4-2 degli ultimi turni, puntanDocente. Anche Vitiello è in dubbio, ma do- do, in avanti, sulla coppia d'attacco Poziellovrebbe essere recuperato. Difesa a quattro Tedesco. A centrocampo, giostreranno cenobbligata, centrocampo a tre che non presen- tralmente D'Ambrosio e Di Napoli. In alterterà cambiamenti e attacco pure, visto che è nativa è pronto Alfano. In difesa la squalifica improbabile che con la presenza di Giacomi- di D'Apice costringerà l'allenatore a gettare ni, Melotti rischi anche Tulli dietro due pun- nella mischiadal primo minutoFilosa schierato centralmente assieme a Murolo. te. RIMINI (4-3-3): Pugliesi; Vitiello, Ischia, MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Ciano, Lebran, Catacchini; Cardinale, D'Antoni, Filosa, Murolo, Piscitelli; Manco, D'AmbroFrara; Tulli, Longobardi, Giacobini. A disp.: sio, Di Napoli, Tomi; Tedesco, Poziello. A diTornagli, A. Marchi, Temperino, Christen- sp.: Mezzacapo, Orsi, Russo, Della Ventura, sen, M. Marchi, Nolè, Di Piazza. All.: Melotti. Alfano, Montanari, Alvino. All.: Boccolini.

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40 Sport


DOMANI si gioca POTENZA-COSENZA

Bilancio nero sugli schermi Rai: solo una vittoria col Castel di Sangro

In tv più odio che amore Nella storia resta la promozione in C1 di Benevento-Potenza POTENZA IN TV: non sempre è amore. Il bilancio, almeno nelle gare di campionato trasmesse sul piccolo schermo, nelle quali sono state protagoniste le magliette rossoblù annovera parecchi precedenti negativi. Chissà, magari il prossimo, quello di domani sera con inizio alle 20.45 potrebbe invertire la tendenza che è positiva in una situazione in particolare. Benevento, 17 giugno 2007: la gara della promozione in Prima Divisione con il gol di Delgado a sancire l’1-1 nei tempi supplementari. Per il resto ricordiamo in rapida carrellata quelle che sono le apparizioni televisive della squadra del capoluogo lucano, a partoire dalla prima. Era il 27 novembre 1966, quando il secondo canale della Rai seguì il secondo tempo di Potenza-Sampdoria (terminata 0-0) di Serie B, conilcommento delcompiantoNandoMartellini. La Tv di stato tornò ad occuparsi dei lucani già l'anno dopo, nel settembre 1967, quando mandò in onda la gara Lazio-Potenza (1-1). Bisogna attendere la stagione 1993-94, con l'avvento dei canali a pagamento, per rivedere in tv una partita di campionato con impegnato il Potenza: fu la volta di Tele+2 che trasmise due gare in trasferta dei rossoblù, sconfitti in entrambe le occasioni (Siena-Potenza 3-2 e Reggina-Potenza 1-0). Sempre nella stessa annata, il 12 maggio 1994, dagli schermi di Telemontecarlo, le voci di Luigi Colombo e Giacomo Bulgarelli commentarono le immagini in diretta della prestigiosa amichevole notturna conla Juventus (02, doppietta di Ravanelli), durante la quale

I PRECEDENTI Il successo lucano manca da 30 anni IL COSENZAtorna a far visita al Potenza in gare di campionato dopo 27 anni di assenza. Il confronto nacque il 18 novembre 1934 e, da allora, le due squadre si sono incontrate sempre in serie C, ad eccezione delle stagioni 1952/53 (quando Potenza e Cosenza militavano in IVª Serie) e 1963/34 (entrambe in serie B). Il bilancio dei ventuno precedenti finora disputati in Basilicata è favorevole ai padroni di casa che si sono imposti in undici occasioni (il successo più largo per il Potenza risale al 4 maggio 1941, quando si impose per 4-0), contro quattro vittorie dei calabresi (di cui una ottenuta a tavolino, nella stagione 1942/43): completano il consuntivo sei pareggi, l'ultimo dei quali (il tristemente famoso 2-2 del 25 aprile 1982 con i lucani che si portarono sul 2-0 grazie ai gol di Sauro Magni e Giuseppe Catalano e poi si fecero raggiungere a causa della sfortunata autorete di De Filippis ed alla rete di Donetti ad un quarto d'ora dal termine) risultò determinante per gli esiti del campionato, con il Potenza terzo classificato con 38 punti, uno solo dietro il Cosenza secondo a quota 39 e promosso in Serie C1 insieme al Barletta. Il Potenza non batte il Cosenza da oltre trent'anni: l'ultima vittoria dei lucani risale infatti all'8 aprile 1979 quando gli uomini allenati da Gino Masperi annientarono gli avversari per 3-1 con la doppietta di Lorenzo Barbieri (al 7' ed al 15' ) ed il gol di Francesco Corigliano ( 42' ); Tortelli solo all'87' siglò la rete che salvò l'onore dei “lupi della Sila”. Polani

vennero inaugurati i riflettori dello stadio “Viviani”. Poi ci fu il fallimento ed i tanti anni in Serie D. Il Potenza tornò sul piccolo schermo il 24 novembre 2001, quando RaiSportSat seguì l'umiliante sconfitta (per 6-2) patita a Brindisi. Nella stagione 2003-04, il 9 maggio, le telecamere di Telecapri trasmisero l'ultima gara di

campionato tra Juve Stabia e ASC Potenza (2-1) determinante per la vittoria finale del campionato. Ma, dopo appena un mese, il 13 giugno, anche l'ASC poté festeggiare il successo nei play-off (con conseguente ripescaggio in C2), superandoper 3-1il Savoianella decisivafinale di ritorno. Per motivi di ordine pubblico, la gara fu trasmessa in chiaro ed in diretta da

RaiTre nella sola regione Campania. Il 3 dicembre del 2004 ancora un appuntamento, stavolta in Serie C2 e sulle frequenze di RaiSportSat, quando in un'altra gara in notturna il “Viviani” illuminato fece da splendido palcoscenico per la vittoria sul Castel di Sangro (2-0). Il posticipo di lunedì 15 gennaio 2007 della partita tra Nocerina e Potenza (0-0) fu un'altra trasmissione satellitare. Mentre su territorio regionale fu trasmessa Potenza-Monopoli(1-2), giocataa portechiuseil 4febbraio 2007. Da segnalare che gli ultimi tre derby di campionato con il Melfi trasmessi da RaiTre nell'intero territorio della regione per motivi di sicurezza. Video Mediterranea, televisione siciliana, trasmise il ritorno di Potenza-Gela (1-1), semifinale play off, l'ultima domenica di maggiodel 2007.Prologo perlafinale diritorno per la promozione, 17 giugno 2007, Benevento-Potenza (1-1), diramata in Basilicata da Rai Tre. Con le trasmissioni satellitari il rapporto del Potenza con le telecamere è stato abbastanza frequente. Quattro sfide con il Taranto sono state trasmesse dai canali di Studio Cento, emittente pugliese; Lucchese-Potenza (1-0), il sabato di Pasqua del 2008, fu data sulle frequenze della Rai e Potenza-Gallipoli del 10 aprile, fu trasmessa da Salento Channel. Infine le telecamere di Conto Tv trasmisero la sfida-scandalo Potenza-Salernitana (0-1), giocata a porte chiuse il 24 aprile 2008. Insomma, un bilancio abbastanza scadente che può essere invertito da subito. Alfonso Pecoraro

Le ultime sulla sfida del VIviani: si inizia alle 20,45

Cosenza a carte scoperte. Potenza no SOLO dopo la rifinitura di questa mattina si potranno conoscere le scelte di mister Monaco per il suo Potenza da opporre a un Cosenza che arriverà al Viviani con il chiaro intento di dare un seguito importante alla vittoria, larga (4-0), di sette giorni fa con il Foggia.Monaco con il 4-4-2. Si torna, insomma, alle due punte, dopo un paio di partite in cui c’è stato un solo terminale offensivo supportato da una mezza punta (Aquino a ridosso di Polani con il Verona, Catania a Lanciano). La promozione sul campo è certamente per De Cesare, dalla nostra tabella di valutazione del rendimento (pubblicata mercoledì scorso) uno dei migliori dei rossoblù. Si va quindi verso l’accoppiata De Cesare-Polani, con alle loreo spalle un centrocampo a quattro in cui l’ex Catania agirà a sinistra e Frezza proverà a sfondare sul versante opposto. Dopo la brutta prestazione di Lanciano, invece, è destinato alla panchina Giannusa, il cui posto in mezzo sarà preso quasi certamente da De Simone, accanto a Berardi. I dubbi maggiori riguardavano la retroguardia, priva di Vanacore squalificato. Saranno sciolti solo stamattina, ma tra le

varie ipotesi considerate da Monaco sta prendendo sempre più piede quella che vuole il lancio dal primo minuto di Giorgio Lucenti. Giocherà a destra, con il conseguente dirottamento sul lato opposto di Peppe Lolaico. In mezzo sembrano destinati alla conferma, a protezione dle portiere Gragnaniello, Cardinale e Chiaaro. Le altre ipotesi da considerare erano: Porcaro a destra. Oppure Chiavaro con Langella centrale. Oppure anche Langella a sinistra senza altri stravolgimenti. Restano, comunque, tutte soluzioni valide. Per i tifosi un’agevolazione: i botteghini resteranno aperti fino alle ore 19 di domani Sul fronte cosentino solo conferme, a partire dal numero dei tifosi al seguito (ieri sera venduti 310 tagliandi dei 400 disponibili). Tecnicamente sarà schierato lo stesso Cosenza di sette giorni fa, col 3-4-3: Biancolino (torna a Potenza dopo la famosa rissa con Postiglione prima della sfida con la Juve Stabia dell’anno scorso) sarà il centravanti, mentre in cabina di regia ci sarà Roselli (recuperato). Fiore non è stato convocato, al pari di Ceccarelli e Lacanna. a.p.

Botteghini aperti fino alle 19 di domani per aumentare la presenza

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Sport 41

Domenica 18 ottobre 2009


ECCO PERCHÉ APRIAMO DOVE GLI ALTRI CHIUDONO.

NUOVI IPERCOOP DI BRINDISI, MATERA E BARI

LA COOP SEI TU

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DOVE GLI ALTRI VEDONO DEI PRODOTTI, NOI VEDIAMO UNA CULTURA. LA NOSTRA.


Leta squalificato. Pino Giusto lancia Logrieco, Conte e Diop dall’inizio

Matera, voglia di riscatto Dopo il terzo pari interno i biancazzurri a Fasano per vincere Tocca a Logrieco. A lui spetta il ruolo di punta alta del rombo di centrocampo che Pino Giusto manderà in campo oggi al Vito Curlo di Fasano. Salvo cambiamenti dell’ultimora, il tecnico barese ha scelto il bitontino perchè ha caratteristiche diverse da Giovanni Campo, inizialmente in panchina, e gli può assicurare maggiore qualità alle spalle della coppia d’attacco formato da Diego Albano e Peppe Genchi. Un potenziale notevole quello che affronterà un Fasano che finora non ha ancora vinto, ma che non va sottovalutato. In effetti, l’atteggiamento della squadra biancazzurra con il Fasano è molto più equilibrato in quanto sia Conte che Diop saranno le due ali del rombo di centrocampo per garantire maggiore filtro alla difesa davanti alla quale agirà Achille Mazzoleni. Di certo l’hailander biancazzurro non poteva più sopportare un centrocampo a due dove era costretto a spezzare il gioco avversario e impostare quello della propria squadra. Lavoro troppo dispendioso e che penalizzava le qualità tecniche di Mazzoleni. Infatti, nel secondo tempo della gara con il Forza e Coraggio si è visto il miglior Mazzoleni e quindi Giusto cavalcherà questo tipo di atteggiamento. Non a caso la

JUNIORES NAZIONALI Matera-Casarano 1-0 Resta a punteggio pieno la squadra di Danza battendo 1-0 l’ostico Casarano grazie ad un gol di Donnadio su spizzata di Cifarelli a 10’ dal termine.

Pisticci-Bitonto 1-4 Travolto in casa dal Bitonto. La squadra di Enzo Di Trani è alla seconda sconfitta consecutiva ed i pugliesi l’hanno scavalcato in classifica balzando al secondo posto a 15 punti.

Francavilla-Rosarno 9-1 FANELLI con un poker, tripletta di Appella, Bellusci e Gesualdi completano l’opera. Per il Francavilla c’è un nuovo successo La squadra del Matera ed a fianco Palladino in azione (foto Videouno)

tattica adottata in precedenza con gli esterni alti di centrocampo aveva anche portato alle diffide contemporanee di Leta e Mazzoleni e infatti il primo salterà la gara per squalifica. Unica perplessità potrebbe essere la posizione di Marco Conte che a sinistra non è certo a suo agio, ma è chiaro che dovrà fare di necessità virtù perchè l’occasione di met-

tersi in mostra è grande dopo essere stato in tribuna troppe volte. In effetti Conte e Acampora l’anno scorso hanno tenuto il centrocampo nella parte finale del campionato quando è stata salvata la stagione evitando di cadere addirittura nei play out. Diop è da gestire e guidare, ma al momento sembra l’unica soluzione possibile visto che Salemme ha altre ca-

ratteristiche e gli altri tre 1991 a disposizione non sono al top (D’Amanzo e Cusimano hanno problemi da risolvere ed hanno lavorato a parte anche ieri) a parte Milzi che è però un esterno destro basso di difesa e sarebbe un vero scompenso per l’assetto degli under da mandare in campo (Scudiero è del 1990). Dopo l’ennesima delusione tra le mura

amiche, il Matera è chiamato a tenersi in media puntando al bottino grosso anche a Fasano. Perchè sarebbe davvero problematico restare ancora nelle parti anonime della classifica. La vicinanza della località brindisina permetterà ai giocatori del Matera di avere a seguito un buon numero di tifosi. Renato Carpentieri

Avversario abbordabile e con l’attacco anemico Fasano alla portata, ma mai fidarsi. Peggior attacco del campionato con appena quattro reti messe a segno in sei gare (il Fasano ha già osservato il turno di riposo) e penultimo posto in classifica a quota tre punti in coabitazione con il Francavilla Calcio. Una stagione iniziata bene, con il pari interno contro l’ostica Casertana ed il prezioso uno a uno conquistato sul campo del Pomigliano, ma sono poi arrivati il pesante zero a tre casalingo contro il Pisticci, il pari nel derby di Francavilla Fontana, l’uno a tre interno contro il Forza e Coraggio e la sconfitta di misura ad Angri. Il Fasano che l’anno scorso dava spettacolo con un gioco brillante e divertente attualmente sembra un lontano ricordo. Questo a causa di un drastico ridimensionamento delle ambizioni del club, seguito alla consegna del titolo sportivo nelle mani del sindaco da parte del presidente dimis-

sionario De Finis. Il fallimento del sodalizio fasanese è stato scongiurato solamente grazie alla passione dei tifosi che, nonostante i tanti dubbi e la concreta possibilità di non iscriversi al campionato, hanno sottoscritto numerosi abbonamenti convincendo un manipolo di imprenditori locali a versare un budget comunque modesto nelle casse societarie. La società biancoazzurra ha inizialmente affidato la panchina al giovane Francesco Esposito che però a fine Agosto è stato sollevato a sorpresa dall’incarico per alcune divergenze con la dirigenza; al suo posto è stato quindi chiamato Gabriele Geretto, veneziano di nascita ma meridionale d’adozione avendo allenato, tra le altre, Monopoli, Casarano, Reggina, Avellino, Turris, Campobasso e lo stesso Fasano, quattro anni fa. Il modulo adottato da mister Geretto è il classico 4-42. (www.fc matera.it)

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Sport 43

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Corallini con tre assenze di peso, mentre Lazic non ha problemi di formazione

Francavilla cerca il poker Sinnici al Liguori per conquistare la quarta vittoria consecutiva FRANCAVILLA – Un match che si preannuncia spettacolare, tra due squadre che scenderanno in campo, alla ricerca di punti preziosi per la classifica. Si presenta cosi, l’ottava giornata del campionato di serie D, tra Turris e Francavilla. Allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco, scenderanno in campo due squadre che negli ultimi turni di campionato, hanno dato grossi segni di ripresa. I lucani, vengono da tre vittorie di fila e sperano di fare il poker, ma di certo non sarà impresa facile, visto che negli ultimi anni la squadra rossoblu, non ha mai ottenuto una vittoria allo stadio “Liguori”. Per quanto riguarda i campani, pareggio domenica scorsa in trasferta nel derby contro il Neapolis Mugnano, per 1-1 e sconfitta interna per 0-2 contro i pugliesi del Grottaglie. Una squadra quindi, che dopo il pareggio nel derby, che gli è costata tre espulsi; Russo, De Luca e Melcarne, ha urgentemente bisogno di fare punti tra le mura amiche, per proseguire la corsa verso i piani alti della classifica. Nelle file francavillesi, il tecnico serbo Lazic, dovrebbe confermare lo stesso undici che domenica scorsa ha superato di misura l’Ostuni in casa. Una squadra che nonostante qualche difficoltà, ha portato a termine la vittoria. Dal primo minuto scende-

Gioia in azione

ranno in campo i seguenti giocatori: il giovane portiere Di Vincenzo tra i pali. Lo schieramento difensivo sarà composto dal solito modulo a quattro, con Tarantino che agirà sulla corsia di destra e De Santo su

quella di sinistra. Coppia centrale formata da Gioia e Di Giorgio. A centrocampo, toccherà al duo Verdesca-Manzillo pressare i portatori di palla avversari, invece sugli esterni spazio a Di Senso,

sulla fascia sinistra e Scavone, su quella destra. In avanti, la coppia Del Prete e Chisena. Si accomoderanno invece in panchina, i seguenti giocatori: Masi, Marziale, Simeone, Cocina, Di Sanza, Manco, La Neve.

Marino assente per squalifica. Nei giallorossi rientra l’attaccante Maffucci

Pisticci alla prova capolista Il tecnico col Sant’Antonio conferma il produttivo 4-1-4-1 A Pisticci arriva la capolista Sant'Antonio Abate. “Chi l'avrebbe mai detto”, per dirla con le parole di Valente “che oggi questa squadra avrebbe affrontato da una posizione di metà classifica la capolista di serie D”? Fa bene il tecnico pisticcese a ricordare a tutti quanto questa società e la sua gestione tecnica siano riusciti ad ottenere in due anni, scalando le classifiche di Promozione ed Eccellenza lucana. Perché per Pisticci essere in Interregionale è un sogno, forse un passo più lungo della gamba, ma finora la piccola matricola lucana di certo non ha sfigurato, pur con tutti i suoi limiti. E proverà a proseguire su questa strada anche contro la prima della classe. “Affrontiamo l'organico che finora ha fatto meglio di tutti - spiega Valente, che rientra dalla squalifica - pur non essendo forse sulla carta il migliore. Ma la classifica del Sant'Antonio Abate non mi sorprende, perché ha mantenuto la squadra che nel girone di ritorno dell'anno scorso riuscì a fare più punti del Brindisi capolista. Hanno confermato buona parte di quella rosa ed ora hanno un impianto di gioco consolidato che gli ha consentito di balzare in testa”. Per il Pisticci, dunque, tutt'altro che un compito facile. “Se si fa eccezione per la partita con il Bacoli, credo prosegue Valente - che il Pisticci abbia espresso finora un calcio dignitoso e se continueremo a farlo, giocan-

do come ci è riuscito anche a Pianura, nonostante il risultato finale sia stato negativo, possiamo fare risultato. Noi giocheremo per vincere, al di là dei moduli e dei numeri, perché conta con quanti giocatori si fanno le fasi offensive e difensive. Certo, in questo momento, per le nostre caratteristiche, avere un uomo in più davanti alla difesa, ci fa comodo e probabilmente punteremo su questo, perché così possiamo sfruttare meglio la velocità e giocare palla a terra. Per il resto bisognerà limitare le ingenuità commesse finora in casa”. Il Pisticci, insomma, sembra aver trovato una fisionomia consolidata per le sue caratteristiche ed il tecnico pare intenzionato ad insistere su questa strada. Probabile allora che in campo ci vadano, oltre a Maida che sostituisce Marino fra i pali, Angiò, Vallefuoco, Di Maria e Polichetti in difesa, Guarino a protezione del reparto arretrato, Farinola e Ferrentino come centrocampisti centrali. Chiaffitella e Lavecchia, invece, potrebbero andare sugli esterni alti. Rovira è in vantaggio come unica punta. I ballottaggi più probabili sono quelli tra il bomber argentino e il corazziere Lupacchio. Sulla fascia destra, invece, se la giocano Lavecchia e Grieco. Il Sant'Antonio Abate viene a Pisticci per dare continuità al suo torneo, vincere

e rimanere in testa alla classifica. Mister Di Nola proverà a cercare i tre punti e per farlo pare intenzionato a dare ancora maggior spessore al reparto d'attacco. Oltre a Maffucci e Siano potrebbe giocare un terzo attaccante a scelta tra il neo acquisto brasiliano D'Antoni ed il giovane Tedesco.

Probabile formazione: Maida; Angiò, Vallefuoco, Di Maria, Polichetti; Guarino; Lavecchia, Farinola, Ferrentino, Chiaffitella; Rovira Arbitro: Gianluca Manganiello (Pinerolo) Collaboratori: Massimiliano Urbano, Mauro Biase. Roberto D’Aledssandro

Per i ragazzi di Ranko Lazic, una eventuale vittoria, varrebbe oro colato e quindi c’è da attendersi una prestazione ad alti livelli, con la speranza da parte della dirigenza rossoblu, di fare ritorno nella cittadina in riva al

Sinni, almeno con dei punti in tasca. Ma non sarà semplice, ecco perché il Francavilla dovrà scendere in campo sin dalle prime battute di gioco, con molta concentrazione e determinazione. Claudio Sole

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44 Sport


E’ la sfida clou: miglior attacco contro miglior difesa

L’Atella misura le ambizioni del rinato Oppido OPPIDO LUCANO - Oggi pomeriggio al Comunale di Oppido Lucano, l'Angelo Cristofaro guidata da mister Manniello proverà a centrare la terza vittoriadi filain campionato. Dall'altro lato, però, arriva ad Oppido una squadra agguerrita e in cerca di conferma dopo l'ottimo avvio di stagione: è l'Atella M. di mister D'Urso che sette giorni fa ha demolito la Murese tra le mura amiche. Mister Manniello sembra intenzionato a non variare molto la formazione che una settimana fa ha passeggiato sui giovani del Ferrandina con Brancale tra i pali; Giganti, Volturno, Lettieri e Provenzale sulla linea difensiva; Vaccaro, i gemelli Leone (Antonello e Giampiero), e Manniello F. a centrocampo; tandem offensivo Ciardiello e Anaclerio. Gli unici dubbi sono quelli di Man-

VULTUR-R. TOLVE

VALDIANO-F. MURGIA

Manniello

niello F. che potrebbe perdere il postoin favore delpiù esperto Santopietro, e quello di Anaclerio se il mister deciderà di cambiare modulo e inserire Colangelo. Mister D'Urso, dal canto suo, potrebbe schierare i medesimi undici che da inizio stagione stanno facendo davvero benecon DiBiase, Co-

langelo, Lamorte, Larotonda V., Carretta, Larotonda G., Gerardi, Telesca, Valente, Ciarriero e Rinaldi. Entrambe le formazioni sono appaiate in classifica con dieci punti all'attivo. La partita di cartello di questa sesta giornata sarà Ruggiero Valdiano - Fortis Murgia Irsina, ma la sfida che andrà di scena oggi pomeriggio a Oppido sarà di sicuro la seconda più importante del calendario. Per la cronaca da segnalare che si affronteranno due formazioni che dimostrano punti di forza opposti con l'Atella Monticchio che attualmente detiene lo scettro di miglior attacco avendo segnato undici volte in cinque gare, e l'Angelo Cristofaro che al contrario detiene il primato di miglior difesa con un solo gol al passivo. Rocco De Rosa

MURESE-AVIGLIANO

Occasione di riscatto per due

Fortis, debutta Frazzica

Per Lardo una gara verità

RIONERO - La Vultur, dopo lo stop di domenica scorsa in quel di Picerno, che ha ha consentito agli uomini di Caivano di agguantare la prima vittoria stagionale, ritorna al Corona con una gran voglia di riscattare una sconfitta determinata soprattutto dalle espulsioni di Cozzolino e Chimenti. I rioneresi di Finamore dovranno vedersela con un Tove formato trasferta. Infatti a Camelia manca ancora un successo sul proprio terreno, mentre fuori ha vinto due volte. Un undici che ha fatto meglio in campo esterno e quindi da prendere con le pinze. In classifica il C.S.Vultur ha soltanto un punto più degli ospiti avendo fatto meglio in casa dove una volta ha vinto e una pareggiato, mentre in trasferta ha riportato una vittoria, un pareggio ed una sconfitta. Due formazioni, che al di là del punto di differenza, si equivalgono anche dal punto di vista dei gol fatti e subiti. In cinque partite i rioneresi ne hanno messo a segno quattro e subiti cinque a fronte degli ospiti che ne hanno fatti quattro e presi sei. Anche in questo sono divisi soltanto dalla rete in più subita dal Tolve. Stando ai numeri le due squadre in un certo qual modo si equivalgono, il che fa pensare che al comunale daranno vita ad uno spettacolo intenso per affermare la propria superiorità. Visto l'anemicità dei due reparti attaccanti la gara si svolgerà soprattutto a centrocampo con l'obiettivo poi di fare centro a spese dell'avversario. I rioneresi, che saranno privi dei due espulsi di Picerno, dovranno essere determinati al massimo per impedire al Tolve di conquistare punti e mirare alla vittoria. Michele Rizzo

SANT’ARSENIO – Seri problemi per il Valdiano. Mancheranno cinque titolari contro la Fortis Murgia. Claudio Mainenti è il primo della lista. Già domenica era assente a Tolve per un problema alla coscia e non è stato nemmeno convocato per la gara di oggi. Poi il portiere Dario Serra per un problema ad una caviglia sarà sostituito dall’under classe 1992 Giuseppe Adinolfi al suo esordio in assoluto in Eccellenza. Un altro elemento di sicuro affidamento che potrebbe saltare la gara sicuramente è il capitano Antonino Guida per un risentimento muscolare. In questo caso ci potrebbe essere l’impiego di un altro under in difesa. I problemi non finiscono qui però. A centrocampo Ragone che era uscito nel secondo tempo di Tolve per una botta ad una caviglia non sarà della partita e probabilmente sulla mediana verrà spostato Amoroso. Inultimo l’altro assenteillustre è ilcapocannoniere attuale del campionato (quattro gol all’attivo) che per ora divide la classifica marcatori con Francesco Campisano del Viggiano: è Peppe Salamone. L’attaccante di Caselle in Pittari non sarà dell’incontro e a far coppia con Giovanni Petilli ci sarà il promettente under classe 1992 Angelo Canonico. Nel Fortis Murgia sarà schierato dall’inizio il nuovo acquisto, l’attaccante Fabio Frazzica classe 1974, alto 1, 78 m, con una carriera iniziata nel Messina Peloro, per poi indossare le maglie di Spal, Bisceglie, Pordenone, Alto Adige, Ragusa, Matera, Gallipoli, Cosenza, Vigor Senigallia, Rossanese, Arzignano, Thiene e Montecchio e l’anno scorso ha diviso la stagione tra Hinterreggio e Castiglione in serie D. Il siciliano prenderà sin da subito il posto del bomber Margiotta.

LA MURESE di Lardo è in crisi? Solo il campo potrà dire oggi se i padroni di casa, trascinati dall'incoraggiamento e il tifo dei propri sostenitori, riuscirà o meno ad uscire da questo momento negativo. La Murese da quando è ritornata in Eccellenza non ha mai steccato per tre gare consecutive. Tutti nell'ambiente murese hanno piena fiducia nel mister, e sanno che questo primo scorcio di campionato è stato pienamente condizionato dai tanti infortuni: ben tre calciatori hanno riportato la rottura del legamento crociato, per non dire degli infortuni minori che stanno condizionando il rendimento in campo di calciatori del calibro di Nardiello P., Farenga, Dutra e Cella. Oggi c'è l'Avigliano che ha fermato la corsa del Ricigliano.Lasquadra diFiladelfiasache alRigamontifare punti è sempre un'impresa, e soprattutto sa che i padroni di casa hanno il dente avvelenato per la fin qui deficitaria classifica. Ma tutti ad Avigliano sanno che per ottenere grandi traguardiin ognipartitabisognaavere lagiustaconcentrazione e determinazione per tutti i novanta minuti di gioco, quella concentrazione che gli è stata fatale nella gara di Policoro di quindici giorni fa. Alle motivazioni fanno eco le iniziative e l'entusiasmo dei supporters muresi che con l'Avigliano, secondo quando riportato sul sito ufficiale della Murese, ancora una volta non faranno mancare le loro coreografie e il loro tifo. Le due squadre si presentano alla gara non al meglio. I padroni di casa dovrebbero rinunciare all'esterno Zaccardo, a Iacullo, a Nano, e a Gerbasio. Mentre non si segnalano assenze di rilievo nella formazione ospite. Carmine Pepe

IRSINESE - BORUSSIA

GENZANOB.-VIGGIANO

RICIGLIANO-PICERNO

POLICORO-FERRANDINA

I padroni di casa giocheranno

Volti nuovi per Terranova

Ora ci prova Caivano

Aragonesi vicini all’epilogo

QUANDO sidice attaccamento allamaglia: i ragazzi dell’Irsinese, sulla basedi una possibile prospettiva apertasi in merito ad una nuova società, hanno deciso di presentarsi , per disputare l'incontro contro il Borussia Plaide. Una controversa situazione societaria, impedisceancora oggi,alla nuovasocietà, di poter intraprendere un nuovo percorso. Intanto i ragazzi si sono dati appuntamentoa Irsina,peraffrontarela garacontro il Borussia. Non è una situazione semplice, che potrebbe aldilà degli interessi di ognuno, essere risolta solo attraverso il buon senso di tutti gli addetti ai lavori, e soprattutto da parte di “coloro che si dicono molto innamorati del calcio e dei valori che esso rappresenta”,edunpo' dirispetto,neiconfrontidei giocatori, che nonostante tutto decidono di giocare in condizioni, precarie,sia sul piano fisico che, su quello psicologico. Non è facile scendere in campo, senza avere nelle gambe gli allenamenti, e rimanere inermi, d'avanti all'avversario,magari pure più modesto tecnicamente. Le voci che si rincorrono nell'ambiente sembrano confermare una nuova trattativa con i soci, che dovrebbe culminare con un accordo definitivo la prossimasettimana,fermo restandocheanche la Figc dia gli ok per poter continuare nella difficile impresa di non perdere questa squadra, il suo futuro e magari anche il campionato sempre più svuotato da queste incresciose situazioni. I tifosi saranno ancora più motivati ad incoraggiare questi giovani che se la vedranno tutta da soli. Mimmo Donvito

TORNA AL cospetto del proprio pubblico, il GenzanoBanzi, reduce dalla sonora sconfitta di domenica scorsa ad opera del Borussia Policoro Oggi arriva al comunale di Genzano un avversario di tutto rispetto, il Viggiano, forse la vera sorpresa in positivo di questo inizio di stagione. Vista la classifica, sembra un match d'alta quota, che promette emozioni e spettacolo. Chiusa la parentesi societaria con l'elezione di Fedele Zotta alla carica di presidente, il GenzanoBanzi potrà tuffarsi definitivamente sul mercato alla ricerca di giocatori che consentirebbero alla formazione di mister Terranova quel salto di qualità lungamente sperato. Di ufficiale nelle ultime ore c'è l'arrivo del difensore centrale ex Marghera Ronzulli, ma potrebbero esserci sorprese già nella gara odierna. Per quanto riguarda la formazione, Viliuzzi dovrebbe sostituire Militello squalificato. In avanti spazio alla coppia Impagliazzo-Vigliucci, sei le reti finora, di fronte troveranno il re dei bomber d'eccellenza Campisano. Atteso il pubblico delle grandi occasioni, per mister Terranova “gara difficile, attenti al loro attacco, vogliamo riscattare la pessima prova di Scanzano, campionato equilibrato. Vogliamo essere protagonisti.” Giulio Carcuro sport@luedi.it

RICIGLIANO – Riprendere il cammino. Quello interrotto ad Avigliano una settimana fa. Con un pareggio che poteva costare una sconfitta per il bel gioco espresso dagli uomini di Filadelfia. Il Ricigliano reduce da quattro vittorie consecutive e un pareggio, dove non ha nemmenosegnato per la prima volta in questo campionato, per mantenere la leadership deve vincere contro il Picerno per allontanare le inseguitrici. Soprattutto dalla Ruggiero Valdiano che con la vittoria in quel di Tolve ha accorciato ad un punto le distanze dagli uomini di Dente ad un punto. I valdianesi oggi hanno l’occasione per togliere dalla concorrenza il Fortis Murgia (che ha preso l’ex Matera Frazzica) in casa propria (anzi a Sant’Arsenio) e fare un favore contemporaneamente anche al Ricigliano impegnato momentaneamente per la corsa alla D. Cosa estremamente difficile visto che la compagine del presidente Lordi vuole salvarsi con anticipo e non ha nessuna intenzione di salire di categoria. Però sarebbe un peccato non provarci considerato che c’è un tecnico giovane dotato di grandi capacità e un organico dove si possono ammirare giocatori come Giordano, Maienza e Daniele. La squadra salernitana ha “affettato” già nelle scorse giornate Real Tolve e Fortis Murgia e in qualche modo vorrà cercare di portare a termine quel che di buono sta facendo. Il Picerno attuerà i suoi contrattacchi con l’inventiva di Castagno, le genialità di Mastroberti e la velocità di Fringuello. A Caivano mancherà Barra squalificato. Biagio Bianculli

IL POLICORO ha un'opportunità facile facile per allungare la striscia positiva inaugurata due turni fa. La formazione jonica, infatti, dovrà vedersela con il Ferrandina fermo ancora, in fondo alla classifica, a quota zero. Un avversario solo sulla carta. Sì, perché in casa rossoblu è trascorsa un'altra settimana vanamente. Nessuna schiarita rispetto a una domenica fa. La società continua a essere virtuale come la squadra. In organico ancora solo e soltanto un manipolo di volenterosi ragazzi locali e null'altro. “E' solo grazie alla loro disponibilità - conferma il presidente Rocco Capalbo- se siamo riusciti a scendere in campo finora. Ma se non ci dovessero essere novità significative entro la prossima settimana, temo che questa sia l'ultima partita del Ferrandina”. Entro dieci giorni, infatti, c'è da versare il saldo dell'iscrizione al campionato e pagare la sanzione di 2.600 euro per la mancata partecipazione al torneo juniores di due stagioni fa. Troppo per Capalbo. “Non sono in grado di fare miracoli - ha dichiarato - se qualcuno si fa avanti per rilevare la società bene, altrimenti saremo, nostro malgrado, a comunicare il ritiro del Ferrandina dall'eccellenza. Non si può chiedereai ragazziche hannodatola lorodisponibilità di sacrificarsi oltre. O ci sono le condizioni per mettere in piedi una squadra dignitosa o basta. L'unica cosa che mi rammarica -conclude il presidente- è vedere, ora chelanaveaffonda, scapparetantichefinoa qualche mese fa si dicevano miei sostenitori. Mi dispiace per il Ferrandina”. Margherita Agata

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Sport 45

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

VARISIUS-ROTONDELLA

BELLA-BLN PIGNOLA

PESCOPAGANO-PIETRAGALLA

Materani senza difesa

Bellesi con Ricigliano

Attesa per la capolista

Varisius con un doppio stato d'animo, dopo cinque partite il bottino in classifica è un po magro, l'infermeria sempre piena, ma qualcosa di positivo inizia a trapelare il pareggio ottenuto sette giorni fa, dà molto morale. Armaiuoli e tutta la squadra hanno iniziato a carburare, l'armata del Miglionico che alla vigilia faceva tanta paura, è stata brillantemente fermata forse i nero-verdi hanno giocato meglio. Campanella è stato all'altezza del suo temibile avversario, ma purtroppo anch'egli si è fermato ai box dell'infermeria. Per oggi c'è da sistemare il reparto difensivo ancora una volta tartassato dagliinfortuni, dopoCristallo,ePerrone ancheCampanella deve saltare la delicata sfida del Gaetano Scirea. Ritornando all'incontro di oggi pomeriggio, i materani di mister Tucci devono assolutamente incamerare i tre punti per non trepidare nel proseguo del campionato. Reparto difensivo obbligato nelle scelte e imbarazzo degli uomini negli altri, negli ultimi giorni è stato tesserato il bomber di Altamura Tragni Giuseppe, proveniente da campionati superiori, probabile un suo impiego a partita in corso. Tra gli ospiti gioca il materano ed ex Montemurro che purtroppo accusa malanni muscolari e difficilmente potrà essere impiegato da mister Martino. Il Rotondella, da anni in ottimi raporti con il sodalizioneroverde, vienedalla buonaaffermazionecontro ilLagonegro e quindi arrivera con il morale a mille. Si prospetta una buona gara oggi tra le due formazioni, entrambe amano giocare palla a terra e offrire buone azioni veloci, gli ospiti, per le statistiche, sono imbattute al Gaetano Scirea. p.l.

BELLA-Un Bella frastornato dall'avvio deludente del campionato, deve tirar fuori il meglio di se contro il BlnPignola, oggi pomeriggio tra le proprie mura. Non disperarsi e andare avanti, senza lasciarsi trasportare dallo scoramento, mai come in questo caso fisiologico, dovrebbero essere le parole d'ordine della squadra di mister Del Pino. I ragazzi devono reagire e riprendere a giocare, come ben hanno dimostrato durante i primi incontri del torneo. Ricigliano Marco sarà della partita dopo aver scontato i due turni di squalifica e tenterà di ridare sicurezza ad una difesa, avvilita dalle troppe reti subite. A centrocampo, Remollino avrà l'incombenza di fornire palloni all'attacco. Gli undici titolari che scenderanno in campo questo pomeriggio, lo sapremo solo al momento della consegna della distinta. Vitiello e Mauro Ricigliano, quasi sicuramente della partita, sono obbligati a cercare assolutamente il gol, contro una formazione ostica e per nulla remissiva. Il Bln -Pignola di Mister Tramutola dovrà rinunciare a Romaniello e Buonansegna, ma nel contempo si affiderà a Pirulli, calciatore, secondo gli addetti ai lavori, con una buona corsa e tecnicamente bravo. Il Bln-Pignola, terzo in classifica ed una delle poche squadre al mondo ad aver sbagliato tre rigori in un solo match contro il Pescopagano, punta ad un campionato di vertice. Il Bella mira semplicemente a ritrovarsi, ma solo gettando il cuore oltre l'ostacolo, riscoprirà la tranquillità di un campionato, di scuro alla sua portata. Giovanni Petilli

PESCOPAGANO- La compagine locale del Pescopagano del nuovo corso targato Vito Pantuosco, ospita sullo storico Comunale “Pascone”la capolista Pietragalla. Gli ospiti con un inizio di stagione esaltante, hanno dimostrato chiaramente di essere tra le compagini che ambiscono al salto di categoria. Nella giornata precedente, gli uomini di Potenza hanno letteralmente strapazzato il malcapitato e irriconoscibile Bella, che ha dovuto incassare un pesantissimo 6-0. Storicamente i portacolori rossoblu', davanti ad impegni probanti e quasi proibitivi, si sono sempre esaltati ed hanno sempre invertito il favore del pronostico. Il Presidente Laurenziello ed il Direttore Tecnico Toscano, sperano che anche questa volta la squadra dia una dimostrazione di grande carattere che emuli le grandi imprese del passato. Non sarà certamente facile interrompere l'impressionante ruolino di marcia degli ospiti, che non perdono in campionato da oltre cinquanta partite, ma gli uomini di Pantuosco, dopo un inizio stentato, sembrano aver raggiunto una buona amalgama e i risultati degli ultimi tre incontri ne sono una chiara testimonianza. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Rosa, Perillo, De Mito, Lanza, Cantone, Tavarone, Bergamasco, Tummillo, Nicastro, Lotano, Capasso. Gabriele Lotano

Moliterno e Grottole aspirano a un posto tra le big

Al Venezia sono di fronte le ambizioni da vertice E' il big-macht della giornata quello che si disputa nel pomeriggio al Venezia. In campo duesquadre chevolanospedite nella zona di vertice. Dietro ai risultati, innanzitutto, c'è il lavoro dei due allenatori, Vignati e D’ Ascanio, che fino ad oggi hanno saputo dare ai rispettivi gruppi un assetto di gioco redditizio ai fini della classifica. Moliterno (che ha la difesa meno battuta, solo un gol al passivo) e Grottole (che ha l'attacco più prolifico, quattordici le rete all'attivo) vanno crescendo di domenica in domenica e per questo ci si aspetta di vedere in campo due squadre motivate a scontrarsi a viso aperto e senza timori. La formazione del Moliterno non dovrebbe subire variazioni rispetto alla trasferta del turno scorso con il Balvano, i suoi alfieri più quotati (da Lancellotti a Molletta, da Albini a Petro-

LAGONEGRO-MONTESCAGL.

SANTARCANGIOLESE-BALVANO

Pinuccio D’Ascanio

celli a capitan Mastrangelo ) sono tutti dellagara. Sul fronte opposto da tenere d'occhio sotto porta l'attaccante Moramarco (che è andato in rete già cinque volte) e le incursioni del tornante Buono che quando arriva nelle zone calde del campoè imperdonabile.Negli ambienti della tifoseria rossoblu il clima è caldissimo: “Come inizio campionato - dichiara entusiasta Antonio Viscio-

SCANZANO-MIGLIONICO

Riapre il Rossi Alla ricerca Calone rispetta e Oliva sorride di nuovi equilibri il Miglionico Ritorna a giocare tra le mura amiche la Soccer, che oggi ritrova anche il suo pubblico al comunale Rossi di Lagonegro riaperto per 99 spettatori. Quella di oggi è una formazione in crisi, di risultati ma soprattutto di uomini. Persquadra lagonegresel'impegno di oggi è poi importante perché si tratta di affrontare il quotato Montescaglioso alla ricerca di altri risultati positivi. L'undici di Mister Oliva si presentacon una formazione rimaneggiatissima: non saranno presenti Giampiero Messuti per squalifica, ma anche il capitano Rocco, Falabella A., Martino e Rossino tutti lontani dal terreno di gioco per infortunio. Mister Oliva non fa una grinza in merito agli assenti ma allo stesso tempo ammette che “sarà una partita delicatissima, però sono sicuro che i giocatori che andranno in campo onoreranno al massimo i colori della Soccer”. “Mi aspetto- conclude il tecnico lagonegrese- una grande prova dei ragazzi”. Dopo la opaca prestazione contro il Rotondella della settimana scorsa la squadra del Presidente Fortunato ha oggi bisogno di punti importanti per risollevare la propria posizione in classifica. “E' un momento difficile per noi a causa delle molteplici assenzeha dichiarato il patron Lagonegrese- ma sono sicuro che il Mister insieme ai ragazzi possano dare il meglio di sé e agguantare i tre punti che servono sia alla nostra classifica ma soprattutto al morale del gruppo”. La Soccer oggi finalmente avrà il sostegno del suo pubblico, dopo i lavori di ammodernamento dell'impiantoPaola Vaiano

SANT'ARCANGELO- Non c'è verso, la squadra non riesce a trovare il giusto equilibrio e i risultati si fanno attendere. L'ennesima sconfitta, ricevuta la scorsa settimana con il BLN Pignola, ha rilegato la Santarcangiolese in penultima posizione, con soli 3 punti, in compagnia del Varisius Matera e del Lagopesole. Ma questa settimana l'occasione è ghiotta e non si può sprecare. La formazione si ritrova ad affrontare, in uno scontro quasi diretto, il Balvano che sovrasta di una sola posizione con quattro punti. Una vittoria permetterebbe non solo la conquista di tre punti, da tempo sognati, ma anche il sorpasso del Bella Calcio impegnata in una partita dai toni poco semplici con il BNL Pignola. Altro punto a favore la possibilità di giocare in casa e di regalare una vittoria ai numerosi tifosi che la attendono dai primi passi del campionato. Eppure mai sottovalutare gli ospiti che, certamente, hanno tutto l'interesse a vincere una sfida che appare interessante per le prospettive che potrebbe aprire nella classifica. Nonostante la sconfitta sul campo di casa con la prima in classifica, il Moliterno, il Balvano ha tutta l'intenzione di rimettersi in carreggiata. Una vittoria permetterebbe, infatti, la possibilità di agguantare il Lagonegro, impegnato in uno scontro quasi diretto con il Montescaglioso, e il Pescopagano che dovrà vedersela con il primo in classifica, il Pietragalla. Sfida interessante per due formazioniche nonvogliono enon possonolasciar spazio ad una nuova sconfitta. Francesca Gresia

SCANZANO JONICO- In 5 giornate di campionato, 4 le sconfitte subite dalla formazione jonica di mister Calone e 1 pareggio. Zero vittorie e ultimo posto in classifica con 9 gol subiti e 1 solo realizzato. Questo il biglietto da visita un po' stropicciato con il quale la formazione jonica si presenta al cospetto del Miglionico per affrontare la 6^ giornata. Un secco 4-1 subito a Pietragalla con poi una sconfitta casalinga per 01 dal Bln Pignola. Pareggio per 1-1 a Rotondellanel derbyepoiancora dueulteriori sconfitte. In casa dal Montescaglioso per 1a0ead Irsinanell'ultimauscitacontrola Real. Questo il ruolino di uno Scanzano che affrontera' un Miglionico che finora ha viaggiato con il vento in poppa. Dopo 3 vittorie consecutive e una partita da recuperare in settimana, la squadra del Presidente Grande e' stata fermata sul pareggio dal Varisius Matera domenica scorsa. Con il trio di attacco formato da Lambertini, Tatararanni e Andrulli la formazione della collina materana giunge a questo derby sicuramente per riscattare l'opaca prestazione ultima. Vittoria a Rotondella e a Lagopesole per gli uomini guidati da mister Paterino e battuto il Real Irsina a La Martella e pareggio con il Varisius, questo il biglietto ospite.Nove ipunti cheseparano in classifica, le due squadre. L'incontro sulla carta sembra proibitivo per gli uomini di mister Calone ma si sa nel calcio le “carte” non contano o meglio contano poco. Contano molto di più i fatti ossia i palloni in rete. Antonio Centonze

ne dei Boys Moliterno - la nostra beneamata è andata già oltre tutte le attese. Speriamo che il prosieguo di campionato ci riservi ancora altre sorprese, la squadra ha ottimi elementi ed è guidata da un allenatore, che come è già stato riportato su questa testata altre volte, potrebbe allenare benissimo club di categoria superiore”. Mimmo Mastrangelo

LAGOPESOLE-REAL IRSINA

Alfano senza Pace LA CLASSIFICA, innanzitutto. Dopo tre sconfitte consecutive, l’obbiettivo primario è rimpinguarla. Perché sì, è vero che il campionato sta muovendo ancora i primi passi, ma rimanere attardati già adesso è cosa che sarebbe meglio evitare. E dunque, per il Lagopesole fondamentale diventa far punti. E sfruttare i turni casalinghi, nei quali i ragazzi di Alfano, anche in occasione della sconfitta di due settimane fa contro il Miglionico, hanno dimostrato di essere in grado di giocarsela con chiunque. E dal momento che, almeno fino ad oggi, è soprattutto in trasferta che sono emersi i problemi di inesperienza di una squadra tanto giovane come quella federiciana di questa stagione, approfittare del fattore campo diventa imperativo categorico. Real Irsina permettendo, ovviamente. E che permetta tanto facilmente sembra francamente difficile. Reduce dalla prima vittoria stagionale, il 2-0 inflitto al fanalino di coda Scanzano, la squadra di Dragonetti arriva ad Avigliano decisa ad allungare quella che attualmente è una mini striscia positiva che le ha fruttato quattro punti nelle ultime due partite. Nell’anno difficiledelcalcioirsinese, insomma, un raggio di luce, con prospettive aperte sul futuro, considerato che il Real è squadra con un’ossatura formata da tanti elementi giovani. Proprio come il Lagopesole, che sulla linea verde ha puntato per garantirsi il futuro. Quel futuro che, sul breve termine, passa per la gara di oggi, che gli uomini diAlfano affrontano senzalo squalificato Pace. Giancarlo Tedeschi

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46 Sport


La squadra di Romano ancora senza stadio

A POTENZA FINISCE PARI (TOLVE E DIANA IN GOL)

Savoia- Fst Rionero si disputa a Satriano SATRIANO –Ancora una volta il Savoia giocherà in campo neutro. La squadra del tecnico Romano avrebbe voluto tornare a disputare le gare interne tra le mura amiche, ma i lavori di ammodernamento non sono ancora terminati. Perciò che per la seconda volta in questa stagione il Savoia dovrà giocare il big match contro la capolista Fst Rionero che non ha subito nemmeno una rete al “Pasquale Daraio” di Satriano. Quella di oggi è soltanto la quarta giornata di campionato, quindi esprimere verdetti non tornerà utile a nessuno. I punti vanno raccolti man mano e dunque chi riuscirà ad ingranare la marcia giusta, potrà andare avanti. Novità importanti in casa Savoia. Con dei dubbi però. Rientreranno molto probabilmente dal primo minuto il “parroco” Caggianese al centro della difesa, Pagano che ritorna da una botta al ginocchio in mezzo al campo e Di Bitonto in attacco che aveva giocato soltanto la ripresa a Rapone contro il Ruvo per via di un attacco influenzale. Sicuramente Romano perderà per il resto della stagione il difensore Lupo per motivi di studio. I dubbi che dicevamo in precedenza riguardano il fronte offensivo. Villano che ha

un problema ai gemelli e sarà sottoposto ad un’eventuale verifica prima della partita per vedere se sarà in grado di giocare. Un altro acciaccato è Palo, che domenica si è sbloccato contro il Ruvo, ed alle prese con una contrattura. Se dovesse mancare uno dei due, è sempre pronto Di Bitonto a fare la sua parte che ancora non ha trovato la via del gol in questo campionato. Nella giornata di ieri abbiamo ascoltato Rosario Romano, tecnico del Savoia che ci ha detto: “Siamo pronti alla sfida contro l’Fst Rionero, ma non giocare a Savoia di certo non ci facilita. Noi siamo una squadra abituata al terreno battuto e non sull’erba come quella di Satriano. –spiega il tecnico potentino –Sicuramente questo fattore non avvantaggerà nemmeno la capolista che anch’essa come nel nostro caso è abituata a disputare le partite in un campo polveroso. Abbiamo qualche problema con qualche giocatore, però cercheremo di riparare al meglio alcuni acciacchi. In ultimo vorrei dedicare in caso di vittoria il successo al presidente Agoglia per l’impegno che sta mettendo per la squadra.” Biagio Bianculli

TURSI E BERNALDA PER L’ALLUNGO

FIDES SCALERA, PRIMA VERIFICA

SANTA CECILIA A BALVANO

LE CAPOLISTA IN TRASFERTA

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Sport 47

Domenica 18 ottobre 2009


Calcio a 5

Domenica 18 ottobre 2009

B girone D Il Mathera dedica la vittoria a Taratufolo che festeggiava il compleanno

Bng, Giovinazzo al tappeto Quattro doppiette per centrare il secondo successo consecutivo BNG MATHERA 9 GIOVINAZZO 5 BNG-ECOBAS MATHERA: Appio, Gammariello N., Gammariello A., Caione, Orlando, Miriello, Santos, Vivilecchia, Da Cunha, Cavalcante, Panarella, Paolicelli. All. Eustachio Rondinone. ATLETICO GIOVINAZZO: Lucivero, Abbattista, Siberiani, Marrano, De Fedusis, Bavaro, Straziota, Piscitelli, De Palma, Mastrandrea, Papapicco, Verricello. All. Diego Iessi. ARBITRI: D'Angelo e Miseri di Pescara. Cron. Giannella di Matera. RETI: 1' Gammariello N. (M), 1'30” De Palma (G), 2'57” Panarella (M), 10'30” Santos (M), 13' 46” e 17'54” Straziota (G), 18'30” Santos (M), 19'17” Panarella (M), 6'03” st Gammariello N. (M), 6'31”e 11'17”st De Palma (G), 14'10' Cavalcante (M), 14'23”e 19'33”st Da Cunha (M), 19'47” Cavalcante (M). NOTE: ammoniti Orlando, Santos e Miriello del Mathera e Marrano, Bavaro, Straziota, Piscitelli e De Palma del Giovinazzo.Espulso al 2'47”st De Feudis (G). MATERA - Partita non bella ma sicuramente molto intensa. Alla fine hanno vinto i materani che, oltre ad incamerare altri tre preziosi punti, hanno così festeggiato le quarantaquattro primavere, ma forse è più appropriato dire quarantaquattro autunni, del loro presidente Nico Taratufolo. Partono bene i biancoazzurri, nell'occasione in casacca arancione, che vanno a segno dopo appena un minuto di gioco con Nico Gammariello che, pescato molto bene da Cavalcante, dalla destra del fronte di attacco insaccava con un tiro forte di punta. La premessa per una facile vittoria? Neanche per sogno perché il Giovinazzo pareggiava subito i conti grazie a De Palma che, in contropiede, infilava Paolicelli con un rasoterra non irresistibile. Il pallino del gioco, però, restava saldamente in mano ai ragazzi di Rondinone, e così, al terzo minuto toccava a Panarella con-

cludere in maniera vincente una bella azione avviata da Cavalcate ed impreziosita dal velo di Santos. Il momento era favorevole al Mathera che attaccava bene ma denunciava preoccupanti distrazioni in fase difensiva. Al 6' e 30 secondi Panarella ha l'occasione per portare a tre il conto delle reti ma il carioca, dopo aver evitato il portiere in uscita, spediva sul palo. S'incaricava allora Paolinho, quattro minuti dopo, di allungare sugli avversari. La reazione dei pugliesi era però immediata e al 13' e al 18' Straziota pareggiava incredibilmente i conti. A tre secondi dalla fine era ancora Panarella ad andare a segno, ma il grande merito era di Nico Gammariello bravissimo a crossare dalla linea di fondo. La ripresa era caratterizzata da fasi convulse ed disordinate cui non erano

estranei i duew arbitri di Pescara: davvero insufficiente la loro direzione di gara. Al 3' minuto circa, infatti, era costretto ad uscire dal campo De Feudis per un fallo su Miriello, ma i materani, in superiorità numerica, non ne approfittavano. Approfittava invece Nico Gammariello dell'occasione presentatagli al sesto minuto: tiro violento di punta e palla in rete per il doppio vantaggio. A quel punto si catapultava nuovamente in avanti il Giovinazzo che provava a giocare con il portiere avanzato. La tattica premiava i biancoverdi che pareggiavano i conti con due reti di De Palma. Il finale, però, vedeva i materani padroni del campo e inesorabili stoccatori con Cavalcate e Da Cunha due volte a segno ciascuno. Annibale Sacco sport@luedi.it

B girone F Ko con la Bagnolese

La Meco Potenza resta ancora a secco BAGNOLESE MECO PZ

Leonardo Panarella autore di una doppietta

B girone D Latorre, Rispoli, Gasparetto, Laccetti e Coelho in gol

Frascella, blitz ad Altamura ha permesso a Gasparetto e compagni ALTAMURA 4 nali di ribaltare la gara e vincerla. E’ stata un FRASCELLAMATERA 5 match difficile per i materani, che non hanno chiuso l’incontro nella prima frazione, riPELLEGRINO ALTAMURA: Divagno, Gri- schiando nella ripresa di non portare a casa i maldi, Laterza, Palasciano, Pometti, Di Be- tre punti. Inizio in discesa per la squadra di nedetto, Creanza, Basile, Signorelli, Sardo- Bommino, che riesce a trovare la rete quasi doipo 3’ grazie a Latorre, bravo a ne, Maiullari, Zeverino. All. Masfruttare l’ottimo scambio tra scolo Rispoli e Gasparetto. Passano FRASCELLA MATERA: Laviodue minuti e, proprio Cesare Rila, Di Lecce, Kleinans, Laccetti, spoli, riesce a trovare il varco Rispoli, Gasparetto, Pavone, giusto per realizzare il raddopCoelho, Latorre, Cancelliere, pio. Alcuni errori non permettoCarlucci. All. Bommino no ai materani di allungare in ARBITRI: De Benedictis e Tamaniera definitiva ed al 10’ arrimilia di Campobasso va l’autorete di Coelho, sfortuRETI: 3’ pt Latorre, 5’ pt Rispoli, nato nel deviare nella propria re10’ pt Coelho (aut.), 2’ st Creante un diagonale degli altamuraza, 4’ st Gasparetto, 8’ st Creanni. Nella ripresa è girandola di za, 9’ st Sardone, 14’ st Laccetti, reti. Creanza inaugura la festa 18’ st Coelho del gol al 2’. Gasparetto illude i NOTE: Gesualdi arrivato ad Almaterani prima del doppio sigiltamura con il gruppo non è scelo dei padroni di casa con Creanso in campo per un risentimento Nico Latorre za e Sardone, il tutto nei primi 9’. al ginocchio Poi, rimettono la testa fuori gli uomini di CONFERME per mister Bommino dalla ga- Bommino, che prima colgono il palo con ra di Altamura. Con grande carattere e i giu- Coelho, poi sfruttando Gasparetto come porsti mezzi tecnici, la Frascella Matera si impo- tiere di movimento trovano le reti della vittone sul parquet della Pellegrino Sport sfrut- ria grazie a Laccetti prima e proprio Coelho tando alla perfezione lo schema che prevede al 18’, portando a casa tre punti importanti. il portiere di movimento, che nei minuti fifra.cal.

5 2

BAGNOLESE: Guerra, Morra, Spezzalegna, Ciscognetti, Seccia, Coglitore, D’Addio, Busino, Feo, Borriello, Paduano, Cordua, Fabbrini. All. Di Costanzo. MECO POTENZA: Galasso, Cantalejo, Sabia, Cuviello, Corbino, Pioggia, Passarella, Manganiello, Pace, Moretti, Santarcangelo. All. Napoli. ARBITRI: Stefania Cedraro di Perugia e Daniele Fratangeli di Frosinone RETI: Busino (B), Fabbrini (B), Fabbrini (B), Busino (B), Cantalejo (M), Santarcangelo (M), Fabbrini (B). ANCORA una sconfitta per la Meco Potenza, ma questa volta i ragazzi di mister Napoli perdono di misura sul terreno di gioco della Bagnolese. Convocati nella rosa dei rossoblu anche i due argentini fortemente voluti dalla società potentina, Sabia, centrale di 26 anni e Cantalejo, classe ’86 che hanno fatto il loro esordio in Coppa Italia contro il Ruvo martedì scorso. Pesanti le assenze di Lioi e Benevento, rispettivamente alle prese con uno strappo muscolare alla coscia e una caviglia slogata. Partono bene i potentini. Corbino e Cantalejo si trovano più volte davanti lo specchio della porta avversaria, ma non riescono a concretizzare. Passano pochi minuti e sono i padroni di casa ad andare in vantaggio con Busino che segna in contropiede. La Meco Potenza però non si arrende e Moretti fallisce due occasioni da gol.

Fabio Santarcangelo

Sull’altro versante Galasso para un insidioso tiro di Fabbrini, il forte universale recuperato in extremis da mister Di Costanzo. Un primo tempo avaro di emozioni che viene però riscattato da una seconda frazione di gioco decisamente più vivace. Nel giro di 5 minuti, ancora una volta su azione di contropiede, Fabbrini (2 gol) e Busino stordiscono gli ospiti con 3 reti di seguito. Sembra fatta per la Bagnolese, ma la Meco, al contrario delle partite disputate finora, riesce a reagire. Il fantasista Cantalejo, dopo una bella azione collettiva, trafigge di punta la porta difesa da Guerra. L’azione dà coraggio ai ragazzi allenati da mister Napoli. Passano pochi minuti e Sabia crossa in area per Santarcangelo che accorcia le distanze e firma la rete del 4-2. Le azioni fioccano da una parte e dall’altra, ma nella parte finale della gara Cantalejo perde palla e ne approfitta Fabbrini che suggella il definitivo 5-2. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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48 Sport


A Dilettanti Corà: «Mi aspetto una gara tattica, avversario temibile ma non al meglio»

Bawer all’esame esterno Sul difficile campo del Trapani il Matera in cerca di conferme Primo esame in trasferta per la Bawer Matera. A Trapani si cercano conferme e risposte sulle qualità e sulle prospettive della formazione materana, al primo test di spessore della stagione. Trapani è una squadra costruita per fare una stagione da protagonista, con coach Benedetto reduce dalla vittoria di campionato con Latina e uomini di grande importanza come Evangelisti, Marcante, Masper, Tessitore che possono fare davvero la differenza in questa categoria. Matera però, finora, è sembrata una formazione quadrata e che in difesa ha trovato un suo equilibrio e in attacco ha diverse alternative a cui far ricorso. Manca però la giusta continuità di rendimento e qualche passaggio a vuoto che andrà inevitabilmente limitato per riuscire a fare il salto di qualità. In questa ottica la prima trasferta stagionale in un campo difficile come quello di Trapani sarà l’occasione giusta per cercare di capire il vero valore di questo Matera. «Rispetto alla passata settimana stiamo un po’meglio anche se Gilardi con la tonsillite e Provenzano con la schiena hanno avuto piccoli acciacchi», spiega coach Corà, «il resto della squadra si è però allenato a pieno compresi atleti come Longobardi e Gergati che erano rimasti fermi la scorsa settimana. Ci attende una partita difficile contro una squadra forte, che ha un quintetto di primo livello ed una panchina che non è dello stesso valore. Finora hanno giocato una serie di partite diverse con molti alti e bassi. Noi dovremo stare attenti e costringerli a tiri cattivi, mi aspetto una partita molto tattica soprattutto all’inizio». Matera dovrà cercare, su questo è d’accordo anche coach Corà, di controllare i ritmi e di non dare modo alle qualità individuali del Trapani di esprimersi campo aperto, cercando magari con l’atteggiamento mentale e la difesa di rendere la vita dura, il più possibile alla formazione di coach Benedet-

to. Del resto le difficoltà del match con Ruvo sono state superate e Matera da quella gara può trarre anche importanti elementi: «mi è piaciuto molto il carattere, la concretezza, l’atteggiamento avuto in alcuni momenti della partita. Quando abbiamo capito che non potevamo essere belli e giocare bene ed allora siamo riusciti a risultare efficaci al momento giusto. Sono qualità che verranno utili anche in futuro». Corà e la Bawer ci credono e ci sperano. Quello di oggi sul campo di Alcamo (il PalaIlio di Trapani è al momento indisponibile) sarà un primo esame per la Bawer. Il primo test esterno della stagione. L’occasione per fare un vero e proprio salto di qualità. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

L’AVVERSARIA

Francesco Longobardi e coach Corà durante un time out

C2 Montescaglioso cerca conferme al PalaWojtila

C2 Al PalaRotalupo senza Durante e Femminini

Lucos in casa con il Barra Senise, pesano le assenze MONTESCAGLIOSO - Nelle ultime due gare la Lucos Ingest Montescaglioso si è esibita in trasferta, perdendo per 73 a 63 nella prima occasione, sul campo dell'AS Baloncesto Napoli e imponendosi, per 81 a 71, in casa dell'Euro Service Pallacanestro Benevento, squadra, quest'ultima, sino a quel momento a punteggio pieno. Questa sera, alle ore 18, a tre settimane di distanza dall'esordio stagionale, la squadra montese, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla”, per il quarto turno del campionato di serie C, girone campano, disputerà la sua seconda partita interna della stagione ospitando il Centro Ester Barra di Napoli. Gli arbitri designati per dirigere la gara sono Antonio Marino di Mercogliano e Marco Ampollino di Avellino. I partenopei chiudono la classifica a quota zero punti, avendo perso le tre gare sinora disputate, l'ultima delle quali, in casa, contro la Partenope Napoli, con il punteggio di 59 - 67 a suo sfavore. La formazione di Montescaglioso potrà sfruttare il turno interno per dare seguito alla vittoria riportata in terra sannitica, a patto, però, di mantenere sempre alta l'attenzio-

ne. Le due ultime prestazioni hanno dimostrato che il rinnovatissimo roster montese, da quest'anno guidato dal coach Pietro Scarano, subentrato a Michele Di Gioia, sta diventando sempre più squadra e gli atleti stanno sempre più integrandosi negli schemi. Larocca e i fratelli Resta, in attesa dell'eventuale ritorno di Nicola Ottaviano, attualmente infortunato, infatti, sono gli unici superstiti della squadra che lo scorso campionato seppe conquistare la permanenza in serie C2 battendo il Forio Ischia in casa propria. Nelle prime gare, tra i nuovi arrivi, si stanno distinguendo il play Biacoli e il montenegrino Prelevic, autore, nelle due ultime trasferte, di ben 45 punti totali. Dopo l'impegno interno con il Barra, la Lucos Ingest Montescaglioso sarà chiamato, nel turno infrasettimanale di giovedì 22 ottobre, all'impegno esterno sul campo della Nuova Pallacanestro Salerno, il cui inizio è fissato per le ore 21. Domenica 25 ottobre nuova gara casalinga con il Portici. Michele Marchitelli sport@luedi.it

SENISE - Finalmente una gara che gioca in casa il Ctr La Cascina Senise, che alla quarta di campionato ritrova la palestra dell'Isis finalmente concessa dalla Provincia di Potenza contro il San Michele. Alla buonanotizia peròsi contrappone quella non tanto buona che riguarda le indisponibilità. Quella di Lino Durante infortunatosi durante il riscaldamento di domenica scorsa a Boscoreale; un infortunio che appare molto più serio di quello che l'aveva costretto al forfait appunto di quella gara. Il giocatore ha pure provato a cominciare gli allenamenti ma ha dovuto declinare ancora prima di cominciare. Una tegola dunque per il coach Di Gioia che dovrà ricorrere ai ripari utilizzando magari giocatori che finora hanno avuto poche possibilità. Come Di Monte e come ad esempio Genovese ma anche ricorrendo ai giovani cresciuti nel vivaio che non mancano e che hanno bisogno di farsi le ossa. Alla pesante assenza anzidetta, si aggiunge purtroppo, a meno di recupero lampo, quella altrettanto pesante di Christian Femminini. Il giocatore si sa, è di altro livello e la sua presenza in campo, significa garanzia in assoluto. Un giocatore capace di far fare il

salto di qualità a qualsiasi roster. Il girone è appena all'inizio ed allora sembra comunque fuori luogo fasciarsi la testa. La squadra rimane sempre e comunque competitiva ed il resto della compagnia farà di tutto per sopperire alle assenze dei compagni. C'è Kreiber, c'è Galindez, c'è il trottolino Rocco Palazzo che allorquando è in venariesce amodificareanche dasolo il corso della gara; e ci sono tutti gli altri che seppure non proprio appariscenti, forniscono ogni volta un serio ed importante contributo all'economia della gara. Per quanto riguarda gli ospiti, al momento a pari punti(quattro), c'è da segnalare la buona forma di un gruppo dove non eccelle nessuno in particolare ma che finora ha detto la sua in questo primo scorso di girone. Per il presidente Mario Totaro: “Putroppo, saremo quasi sicuramente costretti a giocare senza l'apporto di due importanti pedine e questo non ci rallegra;siamo comunque fiduciosi, perché sappiamo dell'impegno che ci metteranno gli altri come sempre capaci di fare comunque un'ottima gara”. Gianni Costantino sport@luedi.it

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Sport 49

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

I tifosi della Publisys Potenza saranno l’arma in più contro il Palestrina (foto Mattiacci)

A Dilettanti Arriva il Palestrina per un Potenza a caccia del primo acuto

Paternoster suona la carica Il tecnico della Publisys: «Riconquistiamo la fiducia dei nostri tifosi» LA PUBLISYS è pronta, il suo pubblico anche. Ci vorrà tutto il sostegno del PalaPergola per spingere stasera la squadra di coach Paternoster, a partire dalle 18, nella delicatissima sfida - valida per il quarto turno della serie A Dilettanti e affidata alla direzione del lucchese Fabiani e dell'aretino Rossi - alla Etika & Solsonica Palestrina. Se da un lato Rato e compagni si rendono conto della possibilità di rilancio che questa gara, la seconda casalinga del campionato, mette sul piatto del loro campionato, dall'altro sono ben consapevoli dei rischi e delle implicazioni psicologiche che l'ennesimo risultato negativo porterebbe con sé. «Vogliamo riscattare la brutta prestazione di quindici giorni fa con il Siena, e ci teniamo a riconquistare la fiducia e l'affetto dei nostri tifosi. Ai quali chiediamo di starci vicino dal primo all'ultimo secondo di una partita da non fallire». Antonio Paternoster chiama così a raccolta i supporter bianconeri: fermamente convinto, con una prestazione finalmente all'altezza del suo gruppo, di poterli tornare a coinvolgere e convincere. «Siamo determinati e ancora arrabbiati per le prime tre prestazioni non all'altezza prosegue il tecnico -, e sia io che i ragazzi puntiamo senza mezzi termini a invertire la marcia». Sulla strada dei primi punti stagionali, però, la Potenza '84 si troverà una delle squadre più in forma del girone B. Un Palestrina la cui fame di successi non sembra essere stata saziata dagli scalpi di Agrigento, Trapani e Sant'Antimo. La giovane banda verdearancio del triestino Steffè vuole continuare a stupire, e si presenta in terra lucana - a cui tornerà a far visita tra sette giorni per il match con la Bawer - al gran completo (in dubbio solo il lungo Gironi), e con il morale alle stelle. «Quella romana si sta dimostrando una formazione difficile da affrontare», conferma Paternoster. «Fatta di giovani che corrono tanto, e che può di-

L’AVVERSARIA

Il tecnico Antonio Paternoster assieme al lungo della Publisys Maioli

sporre, al di là dei punti di riferimento rappresentati da Alessandri, Plateo e Laudoni, di molte alternative in attacco. Arriveranno qui carichi, ma dal canto nostro, al di là del dovuto rispetto per un'avversaria che viaggia in testa alla classifica, non dovremo

mostrare alcun segnale di paura. L'imperativo resta quello di sbloccarci, e per farlo dovremo giocarcela fino in fondo e con tutto quello che abbiamo in corpo. Perché i due punti sono troppo importanti per risollevare classifica e morale».

L'allenatore potentino, che deve ancora valutare le condizioni di capitan Rato frenato in settimana da un problema alla schiena che non dovrebbe comunque pregiudicarne la presenza , si sofferma poi su una delle note dolenti del suo gruppo fino a questo punto del tor-

neo. «Quello che ci è sicuramente mancato è stata la necessaria presenza sotto canestro. Concedere (come è successo nelle ultime due gare) 15 rimbalzi in più ai nostri avversari è stato decisamente troppo». Su questo aspetto lo staff tecnico della Publisys ha lavorato

sodo nel post Perugia. Alla squadra, ora, toccherà mettere in pratica tutto quanto è stato preparato sulla carta per mettere in difficoltà il Palestrina. E, quel che più conta, ricordarsi di come si fa a vincere. Luca Carlone sport@luedi.it

B Donne Brindisi più cinico dalla lunetta e per il team di Guerriero è notte

La Basilia paga i troppi errori BASILIAPOTENZA FUTURABRINDISI

40 47

BASILIA POTENZA: Aurigemma 4, Toscano 5, Imperiale 9, Petrazzuoli 4, Marino ne, Carluccio 7, De Luca 4, Sanza 1, Crovatto 4, Stamegna 2. All. Guerriero FUTURA BRINDISI: Vargiu 7, Castorani 19, Leo ne, Bolognese 3, Palmisano 10, Tarlo 5, Saracino 1, Capozziello ne, Lauria 2, Mummolo. All. Pagliara - Gervasi ARBITRI: Tammaro di Salerno e Pagano di Scafati PARZIALI: 11-11, 23-19, 32-32, 4047. NOTE: Spettatori 150 circa. Uscita per 5 falli De Luca a 7’’ dal termine. TROPPI, troppi errori. La Basilia becca una serata di percentuali disastro-

se al tiro e lascia il primato alla Futura Brindisi, che espugna il pala Pergola raggiungendo Campobasso in vetta alla classifica. Guerriero lascia la regia in quintetto alla giovanissima Toscano (classe ’92) dando respiro ad Aurigemma, dentro solo a primo quarto avanzato ma in condizioni che si dimostreranno non ottimali. Brindisi pare più squadra sull’asse Vargiu – Castorani, ma la Basilia è tenuta a galla dalle triple di Imperiale. La zona con cui entrambi i coach iniziano il secondo parziale inibisce gli attacchi innescando una serie infinita di tiri dalla distanza. Imperiale a volte forza, ma insieme a Carluccio trascina le potentine al massimo vantaggio (23-15 a 1’45’’). La risposta è il contro break della Futura, grazie alla felice serata di Castorani. Il parziale a cavallo dei due tempi è addirittura di 8-0 per le brindisine, rotto da Petrazzuoli e To-

scano che riportano in vantaggio le potentine (27-24 a 6’), con una situazione falli che però inizia a preoccupare Guerriero. Anche perché le ospiti dalla lunetta ci sanno fare. La playmaker Vargiu sigla un momentaneo sorpasso (27-28 a 4’20’’), ma i ribaltamenti di fronte restano una costante (5-0 Basilia fino al 32-28). Sul 32 pari Guerriero chiama time out a 1’25’’, quando i falli di Imperiale sono già 4 e il tabellone non si muoverà fino all’ultimo intervallo. Gli innumerevoli errori esemplificano la tensione che domina sul parquet. La panchina pugliese insiste su una zona produttiva, che manda le padrone di casa a canestro solo una volta in 5’ con Aurigemma. In un tale equilibrio la sfera pesa come una palla medica, Brindisi la spinge con più fiato e lucidità. A 3’52’’ dalla sirena Palmisano fissa il vantaggio esterno sul 35-41. La differenza la

La Petrazzoli in azione

fa anche e soprattutto Castorani, che pare di un’altra categoria. Il risultato finale è anche il massimo vantaggio. Ma è un divario che nel corso della stagione si potrà colmare. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

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50 Sport


L’ex materano Giuffrida, assieme a Corvino, saranno gli uomini che la Bbc dovrà tenere a bada

B Dilettanti Insidiosa trasferta in casa della capolista Siracusa per il Bernalda

Bbc, Paradiso ci crede L’assistent coach: «Abbiamo lavorato bene e siamo fiduciosi» BERNALDA - “Prati verdi intorno a me, cosa non darei per restare con voi…”: così cantava nel 1970 un gruppo storico del pop italiano, i Gens, gruppo, guarda caso!, siciliano; forse proprio da quella canzone ha preso spunto l'azienda sponsor del Basket Club Siracusa, la Prativerdi appunto, per darsi un nome accattivante. Ma per la BBC Bernalda, che stasera (ore 18, arbitri i reggini Baccellieri e Scarfò) affronta il team della presidentessa Ambrogio sul parquet amico del PalaZopiro, non si tratterà di un intermezzo musicale quanto piuttosto di una vera e propria battaglia sportiva in cui tentare di opporsi ad una delle regine del girone che nei primi tre turni ha messo in mostra qualità e quantità tali da indicarla per ora come una delle favorite alla vittoria finale. Merito sicuramente della società isolana che non ha lesinato sforzi per allestire una squadra di ottimo livello, altrettanto di un allenatore bravo e pragmatico come Paolo Marletta, e, ovviamente, dei giocatori che compongono un gruppo ben assortito; guardiamolo dunque da vicino questo roster che parte da un back court di assoluto rilievo costituito dal trentaseienne play Corvino (ex Melfi, ex Matera, ed ex tante squadre di prestigio, classe allo stato puro e carattere peperino), per passare al “mitico” Giuffrida siracusano puro (classe '74, indimenticato e micidiale bomber materano per tanti anni), e il venticinquenne regista argentino Cornejo che tanto bene ha fatto negli anni passati a Bergamo e Canicattì. Virando sulle ali ci troviamo di fronte Nesti ('78, 194 cm.) ormai da tre anni nella “città dei tiranni” ma già noto ai tifosi rossoblu da quando vestiva la casacca del Lamezia, e Lombardo ('83, 196 cm.) ex Torre dei Passeri e Messina; e per finire con la batteria dei lunghi vanno citati Agosta ('84, 203 cm.) ex Gragnano e Modena, Iannuzzi ('84, 210 cm.) ex Tiber Roma e Ragusa, e la giovane promessa Raffaele ('88, 200 cm.) ex Palestrina, Canicattì e Maro-

B Dilettanti Schiavi: «Più soluzioni offensive per dar fastidio ai dauni»

Corporelle, serve il riscatto Foggia è a punteggio pieno, ma l’Invicta non parte battuta

Dolic del Bernalda

stica. E la Cestistica? Lasciamo la parola all'assistant coach Paradiso: “Abbiamo fatto una buona settimana di allenamento, anche l'amichevole di giovedì a Montescaglioso, pur giocando contro una squadra di C2, è stata utile a ripassare ed affinare gli schemi tattici da adottare nel match col Siracusa; la situazione fisica è discreta, infatti nella seduta di venerdì abbiamo lasciato a riposo Dolic e Russo per qualche piccolo acciacco ma direi che ora la situazione è sotto controllo. Insomma siamo abbastanza fiduciosi di disputare una buona gara anche perché abbiamo verificato che lo spirito dei ragazzi è positivo e che l'incidente di domenica scorsa è stato psicologicamente accantonato”. Dunque, in quello che, a ricordo delle grandi civiltà di Metaponto e Siracusa, si può definire il “derby della Magna Grecia”, ciò che ci si aspetta dalla prova dei rossoblu (al di là del risultato, che, se negativo, non scandalizzerebbe nessuno) è una prestazione di orgoglio e carattere che possa confermare i progressi del team di coach Vandoni sul piano della maturità e della esperienza. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Pino Corvo e accanto il tecnico Marco Schiavi (foto Andrea Mattiacci)

POTENZA - L'imperativo categorico dell'Invicta Centre Corporelle è la ricerca dell'immediato riscatto dopo due battute di arresto consecutive prima a Catania e poi in casa con il Corato. Anche se l'impegno non è dei più facili dovendo il quintetto di Schiavi rendere visita ad una delle tre capolista del girone D della B dilettanti. Si gioca stasera al palazzetto Russo di Foggia contro la Libertas capace nelle prime tre giornate di ottenere altrettante vittorie a spese del Cus Bari, della Viola Reggio Calabria e domenica scorsa del Bernalda. Sicuramente, a dare retta agli addetti ai lavori, la Libertas Foggia è una buona squadra di categoria, ma non ha grandi ambizioni se non quelle di puntare a conquistare un posto nei play off. Anche se la buona partenza nel campionato può avere l'effetto di incoraggiare oltre misura le aspettative dei pugliesi. Si diceva del fatto che in sede di allestimento dell'organico i dirigenti foggiani hanno cercato sul mercato elementi che conoscessero molto bene questa categoria e cosi è stato. Affidata la regia a Salvato-

re Desiato, lo scorso anno arrivato ai play off con Corato, hanno sistemato sotto i tabelloni Marmugi, Toppino e Bruno e contano di avere i punti necessari dai giovani Castoro e Pignalosa, oltre che dalle guardie Chirico, Magnani e Marinelli. Insomma un avversario da prendere con le molle per il felice momento che sta vivendo e che cercherà di continuare a sognare ad occhi aperti. Sul piano tattico e tecnico è necessario dire che la Corporelle ha tutti i mezzi e le possibilità per ottenere il successo. Come ha dimostrato l'aver combattuto ad armi pari con il Corato ed essere uscita battuta solo per sfortunati episodi. Ma per superare il quintetto di Leonetti, la formazione potentina non solo deve continuare a fare affidamento sulla difesa che sta svolgendo il suo compito in maniera molto egregia, ma deve superare i problemi in attacco che sono costati la sconfitta con il Corato. E' di questo avviso anche il tecnico Schiavi: “E' proprio così, se vogliamo aumentare le nostre possibilità di successo, non possiamo assolutamente affidarci solo al-

la difesa dove peraltro i ragazzi stanno esprimendosi davvero alla grande. Per questo motivo, come avevo detto anche al termine della gara con il Corato, ho fatto lavorare la squadra molto sugli schemi offensivi per mettere i lunghi nelle condizioni di essere liberati sotto canestro enon affidarci solamente alle conclusioni dal perimetro. Perché questo potrebbe essere di nuovo penalizzante per le nostre ambizioni e renderebbe sicuramente più facile il compito degli avversari, nella fattispecie il Foggia. Che rimane una buonissima formazione che ci affronterà molto gasata per la posizione di classifica. E aldilà dell'aspetto psicologico, bisogna dire che i pugliesi dispongono di una intelaiatura composta da elementi molto esperti della B/2 e che non vogliono affatto sfigurare davanti ai propri tifosi”. A Foggia non giocheranno gli stessi 10 di domenica scorsa, perchè Stefano Marino non ha superato i problemi alla spalla e sarà sostituito dal giovane Auria. Rocco Sabatella sport@luedi.it

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Sport 51

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

B1 Uomini La Virtus Potenza batte il Casoria al tie-break e centra il bis

Medical, Zuccaro decisivo Entra nel quarto set e cambia l’inerzia della gara: 13 punti per lui GIOTTO VOLLEY CASORIA MEDICAL CENTER PZ

2 3

25-23, 18-25, 25-20, 23-25, 16-18

GIOTTO VOLLEY CASORIA: Nocera 4, Pacecchi 11, Ferrentino, Di Domenico, Fasulo 15, Saccone 17, Coppola, Arzeo, Di Salvatore 2, Vitale 12. All. Romano MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 13, Torsello 9, Alamprese, Di Tommaso 7, Cavaccini (L), Minenna 7, Gribov 22, Durante 10, Dal Molin 17, La Maida, Orlando. All. Draganov. ARBITRI: Giacomo Tartaglione e Barbara Bonafiglia NOTE: durata totale dei set 2 ore e 30 minuti. VITTORIA esaltante al tie-break e due punti portati a casa per la Medical Center Potenza che batte sul parquet campano il Casoria. Una partita ricca di emozioni, giocata quasi sempre punto a punto, ma sono i rossoblu allenati da Giorgio Draganov alla fine a spuntarla, continuando la serie positiva di risultati iniziata dopo lo “sblocco” casalingo con il Galatina. E’ stata una partita caratterizzata anche da diverse sviste arbitrali a sfavore della compagine rossoblu in momenti delicati e fondamentali, ma la grinta e la determi-

Zuccaro decisivo anche a muro e accanto Gribov

nazione dei potentini questa volta è stata più forte delle decisioni “avverse”. Non parte benissimo la Medical Center, mentre i ragazzi allenati da mister Romano iniziano da subito a macinare gioco e a segnare punti. Il Casoria gioca una buona gara, grazie anche all’ottima prestazione del centrale Saccone, top scorer per i suoi. Nel secondo set i rosso-

blu iniziano ad imporsi. I campani non riescono a contenere gli attacchi di Dal Molin e del bulgaro Gribov che colleziona 22 punti personali e riesce a dare alla squadra maggiore sicurezza anche in ricezione e in battuta. Si continua a combattere in una vera e propria lotta di nervi e nella terza frazione di gioco hanno la meglio i padroni di casa. L’oppo-

sto Fasulo e il martello Vitale prendono per mano la squadra campana e con convinzione chiudono il set per 25-20, complice anche un momento di “appannamento” dei potentini. I ragazzi di mister Romano iniziano a “prendere le misure” e Dal Molin non riesce più ad essere così incisivo come all’inizio. Sul punteggio di 6-1 del quarto set, arriva la svolta. Esce

B2 Uomini Sconfitto il Triggiano nel segno di Toma

Matera, buona la prima PALLAVOLO MATERA TRIGGIANO

3 1

25-16, 21-25, 25-17, 27-25

PALLAVOLO MATERA: Suglia 13, Anselmo 14, Albanese 2, Rinelli 13, Lacalamita 10, Bisci (L), Toma 19, Andrulli, Chieco, Forcillo, Palumbo, Riccardi, Sabino. All. Lozowy TRIGGIANO: Mirizzi, Colapinto 12, Costernino 18, Tria 14, Azzone 9, Loiacono 4, Percoco (L), Salatino, Conte, Nanno 2, Milano, Mariani. All. Sportelli ARBITRI: Spagnuolo e Sorrentino di Cava dei Tirreni NOTE: tempi di gioco: 23', 28', 24' e 34' per un totale di 1h e 49’. MATERA - Inzio positivo per la Pallavolo Matera che è riuscita a superare, nella prima gara di campionato, il Triggiano per 3 set ad 1. Bene la formazione materna, che partiva subito determinata nel primo set chiuso a proprio favore con il punteggio di 25 a 16 grazie ai colpi di Toma e di Lacalamita che riuscivano a scardinare il muro barese. Il secondo set iniziava con il piede giusto per i ragazzi del Triggiano che si portavano subito in vantaggio di tre lunghezze, recuperate dai materni con gli attacchi di Rinelli, Toma e Lacalamita per il sei a sei. Ai locali non bastava la grinta di Anselmo e Lacalamita perché i pugliesi si riportavano in vantaggio nuovamente; vantaggio favorito anche da una minore concentrazione dei materani che permettevano al Triggiano di restare avanti e di portarsi addirittura sul più sette. Fine set in rimonta per la Pallavolo Matera grazie alle schiacciate imprendibili di Rinelli e di Anselmo che portavano la formazione di Lozowy sul meno due (21-23). Nel finale, però, due punti di Cister-

Anselmo ha chiuso in doppia cifra

nino chiudevano il set. Nel terzo parziale, inizio sprint per la formazione di casa che raggiungeva il più tre (7-4) grazie alle ottime giocate di Toma e di Anselmo. Il vantaggio materano veniva, però, vanificato da alcu-

ni errori di battuta e di concentrazione che permettevano, dunque, ai neri baresi di portarsi in vantaggio di una lunghezza. Lo svantaggio non demoralizzava i biancazzurri che trovavano un nuovo break vincente grazie a due attacchi del materano doc,Vittorio Suglia. Superato il momento di stanca, la Pallavolo Matera allungava il margine di vantaggio portandosi sul più sette (22-16). Il Triggiano era distratto in battuta e i materani ne approfittavano chiudendo il terzo gioco con il punteggio di 25 a 17. Nel quarto ed ultimo set, i padroni di casa iniziavano con la grinta giusta raggiungendo subito il quattro a zero. Ancora una volta, però, il Triggiano dimostrava di essere vivo pareggiando e giocando punto a punto fino al 12-12 quando i ragazzi di Sportelli ottenevano il sorpasso ad opera di Azzone.

Il vantaggio galvanizzava gli ospiti che allungavano il margine portandosi sul 18 a 12. Break pugliese che veniva interrotto dall'errore di Mirizzi che consegnava il tredicesimo punto alla Pallavolo Matera. Coach Lozowy decideva di far entrare il giovane Giuseppe Chieco (che faceva l'esordio assoluto nel campionato di serie B2), ma la gara non cambiava con il Triggiano sempre avanti di sei punti. Nel finale, rimonta pazzesca della Pallavolo Matera che si portava a meno uno (22-23) riaprendo un set che sembrava ormai chiuso a favore degli ospiti. L'errore di Loiacono, poi, regalava ai biancazzurri il pari ventitré e il via libera per chiudere il match che terminava con il punteggio di 27 a 25 per i materni che festeggiavano così la prima vittoria della stagione. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

l’opposto veneto ed entra capitan Zuccaro, vero trascinatore, che mostra piglio e sicurezza nei propri mezzi e inizia a macinare punti (ben 13 in due set). La partita cambia volto e proprio un muro di Zuccaro consente ai potentini di chiudere il set sul 23-25. Si arriva al tiebreak. I rossoblu di mister Draganov sbagliano qualche contrattacco di troppo e il Casoria ne approfitta immediatamente. Alla fine però, viene premiata la grande voglia di vincere e il cuore dei potentini che suggellano il definitivo 16-18. Una partita lunga, giocata sul filo del rasoio, con due formazioni che non si sono risparmiate. Un Casoria che ha fatto una bella partita, forse al di sopra di quello che ci si poteva aspettare e una Medical Center tecnicamente superiore, ma a fasi alterne che però riesce a portare a casa 2 punti importanti in chiave salvezza contro una diretta concorrente. Una gara giocata in un PalaCasoria fatto per più di 5 mila persone, ma quasi vuoto. Forse un pubblico più “caldo” sarebbe stato di maggior supporto ai padroni di casa che, invece, hanno “ceduto il passo” ad una Medical Center che sta pian piano mostrando di che “pasta” è fatta. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

B2 Uomini Il Lauria recupera Salerno

Nicodemo all’esordio in casa del Caltanissetta con qualche acciacco LAURIA - Dopo il mese di preparazione la Nicodemo Arredamenti si organizza per il suo esordio nel campionato nazionale di B2. Il calendario ha riservato ai laurioti la prima partita fuori casa, tra le mura del Caltanissetta, compagine che va per ora tra le migliori. Prima della partenza Mister Santomassimo fa il punto della situazione sull'inizio del campionato e con uno sguardo alla preparazione e alle altre gare dichiara che “le partite di coppa, anche se lontane dal campionato, ci hanno confortato poiché abbiamo fatto man mano sempre passi in avanti”. “Nelle prime partite ci siamo dedicati molto- ha continuato Santomassimo-a sottolineare le cose che facciamo bene e a migliorare le altre”ma oggi l'impegno è di quelli gravosi. Dopo una settimana di acciacchi vari, per oggi il mister lauriota recupera in extremis l'opposto Salerno e solo in parte il palleggiatore Mastroianni che scenderà in campo non al 100% a causa di un infortunio alla caviglia che lo ha lasciato ai box già dall'ultima contro il Paola in coppa Italia. Il palleggiatore lauriota, come è già successo nelle altre partite disputate fin ora, si alternerà con il giovane Mandarino, che si dichiara “tranquillo rispetto a questo esordio in campionato”. “All'interno del gruppo-continua Mandarino si è creata una buona solidità” e pensando già alla prossima casalinga il giovane atleta non vede l'ora di tornare in casa per giocare davanti il proprio pubblico, che “già durante le partite di coppa ci ha sostenuti benissimo”. Appuntamento dunque per questa sera alle 18 per l'esordio della Nicodemo, alla ricerca di conferme dopo l'ottimo primo posto conquistato nel primo turno di coppa. p.v.

B2 Uomini Secco tre a zero della formazione allenata da Stigliano. Buon approccio per Vaiana

La Sidel Lagonegro vince e convince in Sicilia SAN FELICE NICOSIA SIDEL LAGONEGRO

0 3

21-25, 20-25, 16-25

SIDEL Che vince e convince al suo esordio in casa del quotato Nicosia. Parte subito con piede giusto la compagine di mister Stigliano che si aggiudica i primi due set poche difficoltà, al cospetto di un avversario forte e motivato anche dal proprio pubblico per i tre primi punti della stagione. Pur non partendo in vantaggio i lagonegresi recuperano e non cedono ai padroni di casa che soffrono e lasciano per strada molti punti importanti. Gioca bene la Sidel che schiera in campo i suoi uomini che sotto la regia del giovanissimo palleggiatore Vaiana mettono a terra palle con precisione. Galvanizzati dal vantaggio dei primi due set i lagonegresi nel terzo set lasciano poche speranze ai siciliani, che in deciso affanno non riescono a recuperare l'avanzata Sidel. La conclusione

è dunque tutta a favori degli ospiti che con questa prima vittoria mettono a segno tre importantissimi punti che sollevano il morale della dirigenza e della squadra. “è stata una vittoria di tutto il gruppo- ha dichiarato il presidente Cosentino- che non vuol parlare dei singoli, ma poi spende parole di lodi per il giovanissimo palleggiatore MatteoVaiana, che “ha giocato benissimo senza farsi prendere dall'emozione di quella che è soltanto la sua seconda gara ufficiale, dopo quella di coppa Italia”. “Partita giocata con il cuore- ha dichiarato il team manager Tortorella- da tutti che premia degli sforzi compiuti in questi due mesi di tribolazioni” sia per la dirigenza che per i giocatori. “Siamo stati superiori contro un avversario di tutto rispetto”. Partenza dunque con il piede giusto per la Sidel che ha subito dimostrato di volersi far valere in questo suo secondo campionato di B2. sport@luedi.it

Cosentino, presidente della Sidel Lagonegro

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52 Sport


B1 Donne Franco, Pierantoni e Pericolo chiudono in doppia cifra

Lore Lei, avvio giusto Superato il Sabaudia in quattro parziali nel match d’esordio LORE LEI POTENZA SABAUDIA

3 1

25-17, 25-19, 17-25, 25-14

PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino 4, Pierantoni 19, Rotondo 8, Pericolo 15, Franco 11, Composto 7, Ligrani (L), Pagano ne, Magherini ne, Carbonara ne, Draganova ne. All.: Gagliardi. SABAUDIA: Cimoli 2, Agola 16, Centi 1, Fiore 5, Liguori 10, Carminati 6, Scongnamillo (L), Vaccarella, Motulese ne, Blunda 3, Marinelli, Di Pierro. All.: Casalvieri. ARBITRI: Notarnicola e Montanarelli. NOTE: Durata set: 23’, 25’, 26’ e 25’ per un totale di 1 ora e 39 minuti. Batt.vinc.: PM 5, Sabaudia 2; b.s. PM 12, Sabaudia 11.

Negli scatti di Mattiacci la vittoria della Lore Lei sul Sabaudia

POTENZA - Arrivano i primi tre punti del campionato per la Lore Lei Avis Potenza. Esordio vincente, e prestazioni convincente per lunghi tratti di una partita che si è dimostrata più insidiosa del previsto, per Masino e

compagne. Che dopo una partenza cauta, un ottimo finale di primo set e una seconda frazione agevolmente condotta dall’inizio alla fine, hanno dovuto subire la reazione di carattere e di orgoglio di un Sabaudia che si

è dimostrato avversario tutt’altro che morbido. Prima di ritrovare concentrazione e gioco grazie ai quali, quando il match si poteva complicare, Pierantoni e socie hanno impresso il deciso cambio di marcia.

B2 Donne Questo l’imperativo in casa Asci

Battere il Salerno per tornare a vincere RICOMINCIARE. E' questa la parola d'ordine in casa di una Giocoleria che stasera, con inizio alle 18, ospita alla Caizzo il Salerno. Ricominciare a vincere, ma soprattutto ricominciare a esprimere quel gioco che, seppure con ampi margini di miglioramento, aveva consentito alla formazione di coach Telesca di fare bottino pieno nelle prime due giornate al termine di partite condotte in porto con buona autorità. L'occasione odierna appare propizia per entrambi gli obiettivi. La formazione campana si presenta a Potenza senza particolari velleità. Il roster ospite è stato allestito quasi alla vigilia del campionato e può contare su un gruppo di ragazze molto giovani, ma piuttosto acerbe per recitare su questi palcoscenici. E la classifica parla chiaro: zero punti all'attivo, un solo set vinto in quattro partite e un destino quasi segnato che parlaaddirittura dellapossibilità che le salernitane non arrivino a concludere la stagione. Ma tutto questo ad Avena e compagne deve interessare poco. La partita di oggi conta molto, oltre il semplice risultato, comunque fondamentale, e richiede uno sforzo particolare di concentrazione e di attenzione. Perché è vero che contro formazioni che non ti creano difficoltà sul piano tecnico può diventare difficile tenere la giusta tensione, ma alle potentine un'altra partita sotto tono non è consentita. La via per la salvezza passa attraverso un percorso fatto di serio lavoro e determinazione. “Siamo una squadra vera - conferma coach Telesca - quando rendiamo al massimo in sette, anzi quando c'è il contributo pieno anche di chi è chiamato a dare il proprio contributo a partita in corso. Non possiamo permetterci individualismi o atteggiamenti di sufficienza. Dobbiamo sempre e tutti insieme dare il massimo per la

La Ghersetti assieme alla Nolè (foto Andrea Mattiacci)

causa”. Forte e chiaro. Il messaggio ai naviganti del nocchiero dicasa Ascinon lascia dubbi. Passi quello che è stato con il Taranto e anche con l'Arzano, ma ora bisogna cambiare registro, o meglio bisogna tornare al vecchio registro, quello delle prime gare. “Purtroppo - prosegue l'allenatore della Giocoleria - le ultime cattive prestazioni hanno lasciato qualche strascico, magari anche a livello inconscio. Purtroppo ci vuole poco a minare alcuni meccanismi, specialmente quelli di una squadra come la nostra che è profondamente rinnovata. Il nostro sforzo principale deve essere proprio quello di recuperare le nostre certezze, il resto verrà di conseguenza. Ma deve essere ben chiaro che la prima e imprescindibile condizione è quella di recuperare il giusto spirito di sacrificio”. Formazione standard in casa Asci con la possibilità e l'augurio, se il match dovesse incanalarsi sui giusti binari, di dare spazio anche a chi finora è stato meno impiegato, come Ridolfo e le giovani Di Camillo e Prete. L'importante è ricominciare a fare l'Asci. Pietro Floris sport@luedi.it

Inizio di partita a rilento per entrambe le squadre, che visto il clima già invernale faticavano letteralmente a scaldarsi. PM comunque sempre in controllo (5-3 e 7-4) e avvicinata da Agola e compagne solo a

B2 Donne Livi ad Oria per cancellare lo zero

Voglia di punti

Pamela Petrone

B2

serie

metà set (9-10 dopo due errori delle potentine). A cavallo del secondo time out tecnico l’allungo deciso delle ragazze di Gagliardi: il 17-13 lo metteva giù una ispiratissima Franco (6 punti nel parziale), e con

uno stordente 7-0, che la portava sul 24-14, la Lore Lei imponeva il suo marchio sul set. Quello succesivo, in discesa (8-5 e 16-12 per una PM sempre più convinta e determinata), pareva il prologo di una sfida che per le lucane sembrava avviarsi verso una conclusione piuttosto rapida e indolore. Ma a quel punto il leggero calo mentale patito delle rossoblù di casa era immediatamente messo a frutto da un Sabaudia che di mollare non ne aveva proprio voglia. Agola e Liguori salivano di tono, le laziali si gasavano e ai primi accenni di difficoltà la Lore Lei perdeva la sicurezza fin lì messa in campo. Recuperata la necessaria lucidità, dopo un finale di terza frazione un po’ confusionario, le potentine tornavano ad esibire il loro gioco migliore. Fatto di aggressività in battuta, difese a tutto campo e contrattacchi: che le facevano definitivamente involare (8-4, 13-9 e 19-13) verso il primo sigillo del loro torneo. l.c.

È SUL CAMPO di Oria che la Materman Nusco Livi Volley Potenza, nella sfida in programma questo pomeriggio con inizio alle ore alle 18 e valida per il quinto turno di campionato, proverà finalmente a schiodare lo zero dalla casella punti in classifica. Compito tutt'altro che agevole, in effetti, quello che attende Pamela Petrone e compagne nella tana della neopromossa formazione brindisina: che può contare sull'apporto di punti e di esperienza di gente del calibro di Ida Taurisano e Monica Casalino. La squadra di coach Parentela, reduce dal tie-

Donne Girone G CLASSIFICA

break perso a Taranto (secondo stop al quinto set della stagione) e capace fin qui di imporsi solo sull'Accademia Benevento, staziona comunque a quota cinque punti appena al di fuori della zona rossa. Di una graduatoria che la Livi, almeno per un po', farebbe bene a non guardare: per concentrarsi esclusivamente su quanto c'è da fare, in termini di gioco e atteggiamento mentale, per lasciarsi definitivamente alle spalle il suo complicato avvio di stagione. «Noi continuiamo ad impegnarci a fondo in allenamento, come e più delle scorse settimane. Convinte che questo momento passerà, e che con i primi punti dell'anno anche il morale tornerà su». Mara Di Martile, la palleggiatrice pescarese che si è aggregata in corsa al gruppo della Materman a poche ore dall'esordio stagionale di Benevento, spiega così il momento della compagine rossoblù. «In questa fase - aggiunge l'atleta abruzzese - dobbiamo solo pensare a concentrarci sul lavoro e a tirare fuori tutto il nostro potenziale, che sappiamo di non avere ancora espresso. Senza guardare a chi ci troviamo dall'altra parte della rete, ma badando a fare le nostre cose nel modo giusto. Chiaramente ad Oria non sarà semplice, e d'ora in avanti per noi ogni gara andrà interpretata come una finale. La battaglia per la salvezza si annuncia dura, e sappiamo di doverla affrontare con il coltello tra i denti un turno dopo l'altro. Ma siamo fermamente convinte, da qui in poi, di avere le carte in regola per risalire la china». lu.ca.

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Sport 53

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Volley B1 Donne L’opposta Romanò autentica mattatrice dell’incontro

Ecco la vera Master Group Netta vittoria in casa del Sambuceto per il Matera di D’Onghia Auto Secondo posto a Monza in gara-1

Postiglione protagonista

L’auto di Postiglione e sotto il pilota potentino

SI SONO svolte nella mattinata di ieri a Monza le prove ufficiali del campionato Porsche Cup Italia. Il pilota di origini lucane Vito Postiglione è finito terzo in griglia. Buona questa qualifica che permette a Postiglione di partire tra i primi evitando la bagarre classica della prima curva del tracciato monzese. Allo start di gara-1 Postiglione parte subito molto bene infilando la sua Porsche 997 tra quelle del poleman Balzan ed il suo compagno di team Fantini, secondo in griglia, ma lo spunto non è sufficiente ad infilare Fantini e così dopo la prima curva le posizioni sono invariate ma l'attacco alla seconda posizione avviene alla variante Della Loggia, dove Postiglione con una grande staccata infila di forza Fantini mettendosi nei tubi di scappamento del capoclassifica Balzan, iniziando così una rincorsa che pur-

troppo non si concretizza rimanendo di fatto secondo fin sotto la bandiera a scacchi. Avanti Balzan, neo campione italiano, ha tenuto un ritmo elevato sin dalle battute iniziali ed il lucano ha risposto giro su giro, ma il colpo di reni vincente non è riuscito a trovarlo perchè le prestazioni erano troppo simili tra le due Porsche in prima e seconda posizione. Buono quindi il secondo podio in appena tre gare. Comunque il podio di gara-1 lo chiude Zampedri in terza posizione. Con questo secondo posto, in virtù della partenza che avviene a griglia invertita Postiglione partirà settimo in gara-2, posizione dalla quale è possibile attaccare subito. La gara sarà trasmessa in diretta oggi alle 14,30 dal canale satellitare Nuvolari 218 della piattaforma di Sky. sport@luedi.it

SAMBUCETO MASTERGROUPMT

0 3

13-25, 19-25, 22-25

SAMBUCETO: Tedensi (L), Caldarelli D. 1, Pace 7, Caldarelli G. n.e., Floro 7, Speranza (L), Belfiglio 5, Spinosi, Canella 14, Di Valentino 3, Piazza n.e., Diodato 1. All. Orsatti MASTER GROUP TIME VOLLEY MATERA: Marulli 9, Romanò 22, Floridia 8, Cianflone n.e., Piscopo 8, Di Blasi n.e., Picerno, Romano 4, Russo n.e., Pontillo n.e., Cacciapaglia (L). All. D’Onghia ARBITRI: Bianchini e Cassini NOTE: tempi di gioco: 19’, 28’e 25’per un totale 1h e 12’. Battute vincenti: Sambuceto 2 e Matera 4; battute sbagliate: Sambuceto 2 e Matera 4. CONCENTRAZIONE e determinazione per il primo successo in campionato della Master Group di coach D’Onghia. Con una gara perfetta, le ragazze materane si sono sbarazzate delle padrone di casa abruzzesi in poco

Maria del Rosario Romanò (foto Videouno)

più di un ora di gioco, sfruttando la forma perfetta della migliore in campo e top scorer, Maria del Rosario Romanò, che ha realizzato ben 22 punti schiacciando da prima e seconda linea indifferentemente. Primo set fortemente ad appannaggio delle materane, che partendo concentrate hanno subito aggredito le

locali chiudendo i due time aout tecnici sul 4-8 e sul 7-16. Infine, ulteriore allungo sul 7-20 per concludere lasciando Canella e compagne solamente 13 punti. Nel secondo set, piccola reazione delle padrone di casa, andate subito sull’8-2. Poi, grande ritorno soprattutto grazie alla Romanò per la Master Group, che torna immediatamente

avanti al tempo tecnico sul 15-16, poi conquista il secondo set sul 25-19. Nel terzo set, avanti di 4 sul 12-16, le materane completano l’opera lasciando alcuni punti per strada, a causa di un rilassamento dovuto all’avvicinarsi del risultato pieno, ma senza pericoli di un possibile ritorno delle avversarie. «Abbiamo confermato quanto di buono fatto vedere nell’ultima gara di Coppa Italia -ha commentato il presidente Michele Frangione a fine gara- assimilando i frutti della preparazione». Intanto, dopo aver portato a casa i primi tre punti dell’anno sul parquet abruzzese, la testa è già rivolta al prossimo impegno. «Prendiamo questi punti sapendo -ha concluso Frangione- che a Matera avremo già una prova del nove contro il Latina, una delle squadre costruite per stare in alto in classifica e ben attrezzata. Per ora, comunque, possiamo dirci molto soddisfatti per quanto hanno fatto vedere le ragazze». Francesco Calia sport@luedi.it

I melfitani alle finali dei Giochi Studenteschi

Il Righetti a Lignano Dal prossimo 19 al 25 ottobre si svolgeranno a Lignano Sabbiadoro i giochi sportivi studenteschi. Una manifestazione molto importante che vedrà tra i partecipanti anche alcuni atleti lucani. Tra questi segnaliamo quelli appartenenti all'Istituto Itis di Melfi. La scuola melfitana non è nuova ad imprese di questo tipo, riuscendo nel recente passato, a metterai in evidenza per alcuni risultati apprezzabili. Il professor Vincenzo Sonnessa che guiderà questi ragazzi, all'evento nazionale, ha messo su una squadra in grado di ben figurare anche se predilige mantenere i piedi ben saldi a terra, in questa immediata vigilia, prima della partenza: "Per noi è già un onore partecipare ad una manifestazione come i giochi sportivi studenteschi, che vedranno il coinvolgimento di circa tremila atleti, provenienti da tutta Italia. Cercheremo di difendere al meglio i colori lucani, cercando di ottenere risultati dignitosi. Mi corre l'obbligo ringraziare, la scuola ed i suoi dirigenti per l'apporto fornitoci, il comune di Melfi che ci ha regalato le divise da gara, l'As Melfi che ci ha consentito di ef-

Gli alunni dell’Itis Righetti di Melfi

fettuare gli allenamenti allo stadio ed uno sponsor, amico personale, la San Paolo Invest". Saranno diverse le discipline inerenti l'atletica leggera che vedranno la partecipazione dei ragazzi dell'ltis. Nei100 metri piani correrà Mattia Iorio. Nei 100 ostacoli Antonio Ricciardi. Nel 100 metri Stefano Tronnolone. Nei 300, specialità anomala, Francesco Orfino. Nell'alto toccherà a Mario Montanarella. Nel lungo a Lorenzo Buscicchio, nel peso a Rocco Cerone e nel disco a Salvatore Patanella. A

loro il compito, non facile, di portare a casa allori importanti e risultati che esaltino l'orgoglio lucano. Non sarà semplice competere con realtà dl lunga tradizione e dl provata esperienza. Ma si sa alcune volte Davide riesce a superare Golia specie nello sport giovanile. Questa la speranza dei ragazzi dell'Itis di Melfi alla vigilia di quella che comunque vada, resterà una esperienza indimenticabile della loro vita. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

Atletica Figundio e Orlando gareggeranno in Olanda mentre Sarubbi sarà in Campania ilSudoku

CorrerePollino, da Salerno ad Amsterdam OGGI, Antonio Figundio e Camillo Orlando dell'ASD Atletica CorrerePollino prenderenno parte alla Maratona di Amsterdam mentre Stefano Sarubbi sarà impegnato sui 21,097 chilometri della StraSalerno. Orlando, residente a San Benedetto Del Tronto ma tesserato con il team lucano, cercherà di migliorare il proprio personale sui 42,195 km. Figundio, presidente oltre che atleta della CorrerePollino, che disputerà la sua decima maratona ha intenzione di non forzare troppo il ritmo di corsa. Il leader del gruppo, che ha un personale di 2 ore e 55 minuti, ha ripreso l'allenamento per la maratona da sole sei settimane. Dopo essersi classificato ventunesimo assoluto, in maggio, alla Maratona Del Piceno, nei caldi mesi estivi ha voluto dedicarsi solamente a gare e distanze inferiori ai 10 chilometri. Alla sua 34a edizione la Amsterdam Marathon si colloca fra le 10 maratone più prestigiose del mondo. Saranno 25000 partecipanti di 63 nazioni di-

verse (tra maratona, mezza e 7.5 km) e 200000 spettatori. Percorso superpiatto, record della gara 2h06'20” (2005) di Haile Gebrselaisse, quinto tempo più veloce al mondo. Il limite per concludere la maratona è di 6 ore, 3 per la mezza e 55 minuti per la 7.5 chilometri. Temperature medie previste 10/12 gradi.

Nella passata edizione il keniano Paul Kirui si è aggiudicato la vittoria in 2h07'52”, mentre tra le donne ha vinto Lydia Cheromei, al suo debutto in maratona, in 2h25'57”. Sarubbi invece, che si sta preparando per alcune importanti maratone da disputere nel 2010, ha tutte le carte in regola per migliorare il suo personale sulla mezza maratona. Mentre Figundio e Orlando attraverseranno la capitale olandese, lui costeggerà il mare di Salerno insieme agli altri circa mille podisti che si riverseranno nella città campana. Degno di nota l'esordio del promettente Maurizio Carlomagno in mezza maratona: a soli diciassette anni, il 4 ottobre scorso, al Pantano di Pignola, il giovane ha voluto assaporare la distanza dei 21,097 chilometri fermando il crono in 1 ora e 26 minuti. Ora si allenerà per distanze più corte, in vista di importanti manifestazione previste in primavera. sport@luedi.it

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

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54 Sport


SHOW

14.00

PRIMA SERATA

Massimo Giletti

SHOW

13.45

20.10

Simona Ventura

RUBRICA

20.40

SHOW

Fabio Fazio

Paperissima Sprint

22.30

RUBRICA

FILM

19.00

ControCampo

Ritorno al futuro parte III

21.30

FILM Mussolini, ultimo atto

06.00 -RubricaQuello che 06.30 -RubricaUnoMattina WeekEnd 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti 10.30 -ReligioneA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa celebrata da Sua SantitĂ Benedetto XVI 12.00 -EVENTO Recita dell'Angelus da Piazza San Pietro - Religione 12.20 -Rubrica Linea Verde - In diretta dalla natura 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.05 -Show Domenica In - 7 giorni 17.05 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.10 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.15 -SportGran Premio del Brasile di Formula 1 - Automobilismo 17.55 -Sport Gran Premio del Brasile F1 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -DocumentarioTesori in fondo al mare 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaCi vediamo domenica 11.00 -RubricaRaiSport Numero Uno 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -RubricaRai Sport 90° minuto 19.00 -FilmInside Donald Duck

07.00 -CONTENITORE Aspettando è... 07.55 -RubricaMamme in blog 08.00 -RubricaE' domenica papà 08.20 -PUPAZZI ANIMATI 09.20 -ShowIl Gran Concerto 09.50 -FilmFermo con le mani con Toto' - regia di Gero Zambuto (Italia) - 1957 11.15 -TelegiornaleTGR Buongiorno Europa 11.45 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere Salute 12.55 -RubricaOkkupati 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 ora 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -RubricaChe tempo che fa

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -News Traffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.50 - Show Le frontiere dello spirito 09.45 -Sit Com Finalmente soli 10.15 -News Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -Show Domenica cinque - 5a puntata 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5 20.40 -ShowPaperissima sprint

07.15 - Film TvIl club dei rapimenti con A. Evans - regia di Stefan Schwartz (G. B.) - 2002 08.55 -Sit ComNonno felice 09.30 -ShowArtezip 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -NewsS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -Telegiornale Tg4 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -ComicheLe comiche di Stanlio e Ollio 14.40 -FilmDetective Harper: acqua alla gola con P. Newman - regia di Stuart Rosenberg (USA) - 1975 16.50 -Film Caccia selvaggia con C. Bronson - regia di Peter R. Hunt (USA) - 1981 18.55 -Telegiornale Tg4 19.40 - TelefilmIl ritorno di Colombo

07.00 -SportGrand prix - Campionato Mondiale Motociclismo 08.05 -Cartoni 10.00 -SportGrand prix - Campionato mondiale motociclismo 11.00 -SportGrand prix - Campionato mondiale motociclismo 12.00 -RubricaGrand Prix 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -SportGuida al campionato 13.50 -SportGrand prix - Campionato Mondiale Motociclismo 14.50 -RubricaGrand prix - Fuori giri 15.35 -FilmFree Willy - Un amico da salvare con Jason James Richter, Lori Petty, Jayne Atkinson - regia di Simon Wincer (USA) - 1993 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -FilmRitorno al futuro parte III con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Mary Steenburgen - regia di Robert Zemeckis (USA) - 1990

07.00 -RubricaOmnibus Week-end 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Week-end 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -AttualitĂ La settimana 10.30 -RubricaMovie Flash 10.35 -FilmIl computer con le scarpe da tennis con Kurt Russell - regia di Robert Butler (USA) - 1970 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl giardino indiano con D. Kerr - regia di Mary McMurray (GB) - 1985 15.50 -FilmMike Hammer - Molto piĂš di un omicidio con S. Keach - regia di Gary Nelson (USA) - 1984 17.50 -FilmEster e il re con Joan Collins, Richard Egan, Daniela Rocca - regia di Mario Bava (Italia) - 1960 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Una sera d'ottobre 23.30 -TelegiornaleTG 1 23.35 -RubricaSpeciale TG1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -TelefilmHarper's Island 22.35 -Rubrica La Domenica Sportiva

21.30 -AttualitĂ Report 23.25 -Telegiornale Tg 3 23.35 -Telegiornale Tg Regione

21.30 -Film Tv Io non dimentico 23.30 -Talk Show Maurizio Costanzo show

21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Contro campo posticipo 22.40 -Rubrica Contro campo

21.25 -Film Batman Begins con Christain Bale, Michael Cane regia di Christopher Nolan (Usa) 2005

20.30 -Real Tv S.O.S. Tata 21.30 -Film Mussolini, ultimo atto con Rod Steiger, Lisa Gastoni, Henry Fonda - regia di Carlo Lizzani (Usa) - 1974

00.40 -TelegiornaleTG 1 01.00 -RubricaApplausi 02.00 -RubricaSpeciale Cinematografo 03.00 -VideoframmentiSuperStar 03.30 -FilmVampiro 04.25 -Serie TvDon Matteo

00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProterstantesimo 01.50 -Reality ShowX Factor 02.25 -RubricaInconscio e Magia 02.35 -FilmTutto Totò

23.40 -ShowGlob - L'osceno del villaggio 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere Salute 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.15 -FilmRadiofreccia con S. Accorsi - regia di Luciano Ligabue (Ita) - 1998 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 06.00 - NewsMeteo 5 notte

01.00 -TelegiornaleTg4 01.15 -FilmIlona arriva con la pioggia con M. Rosa De Francisco - regia di Sergio Cabrera (Spa) - 1996 03.25 - TelefilmLaw & Order: unita' speciale

00.00 -FilmDracula's Legacy con G. Butler - regia di Patrick Lussier (USA) - 2000 02.25 -FilmSaranno famosi con I. Cara - regia di Alan Parker (USA) - 1980

00.00 -DOCUFICTION CittĂ criminali 01.10 -NewsSport 7 01.40 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaUniversication 02.05 -Real TvUniversication 03.10 -AttualitĂ CNN News

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Televisioni 55

Domenica 18 ottobre 2009


GIUSTIZIA & GOVERNO

I giudici in stato di agitazione contro gli annunci del premier Roma , corteo anti-razzismo

Valicenti in cucina a cucinare cinghiale con Peppe

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.251€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

L’anima nelle mani di Renato

Addio a Carla Boni e Rosanna Schiaffino

Storia di internati in Italia

Le promesse dei batteri probiotici

Domenica 18 ottobre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Martorano presenta le sue idee ma non si schiera

Elezioni regionali siamo ai preliminari

SPORT Prima Si gioca alle 20.45 col Cosenza

Potenza alla finestra in attesa del posticipo di domani Seconda Al Valerio arriva l’Igea in crisi

Melfi punta al tris di vittorie

alle pagine 8 e 9

Italia dei Valori

Coro di “no” all’annuncio di querela di Belisario Attilio Martorano durante la conferenza

Querelare fa sempre rima con censurare

a pagina 12

Serie D Francavilla a Torre del Greco

La capitaneria di porto smentisce

Matera a Fasano per i tre punti Pisticci con la capolista

Voci insistenti: individuata la nave affondata al largo di Maratea

Publisys per il primo acuto

a pagina 10

Psicologa impegnata in politica

POTENZA

Morta una donna in uno scontro sulla Potenza-Melfi a pagina 25

Alle radici del femminicidio Marina Sinigaglia

a pagina 21

di ANGELO LUCANO LAROTONDA

INTERNI INTERNO scuola media Matera - Una madre è andata dal prof. di matematica per ringraziarlo di aver messo quattro a suo figlio. Il quale, secondo la madre preoccupata, non studia nessuna materia sostenendo di essere per lui sufficiente seguire la lezione in classe. Poi si è recata dagli altri proff. pregandoli di non mettere voti facili a suo figlio. continua a pagina 20

La Bawer Matera di scena a Trapani Corporelle a Foggia Siracusa per la Bbc Volley Ieri giornata ricca di soddisfazioni e vittorie per tutte le formazioni di Basilicata

La Publisys in azione

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Il Pd serra le sue fila Il Pdl timido e attendista Folino convitato di pietra


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