Brevi dal mondo
Rimpatri, Aubry contro Sarkozy PARIGI – Non si placano in Francia le polemiche sulla questione del charter franco-britannico che ha rimpatriato a Kabul 27 cittadini afghani, di cui tre sono stati imbarcati sul territorio francese. L’opposizione di sinistra e decine di associazioni fanno quadrato contro quella che viene bollata come una palese violazione delle norme internazionali sui rifugiati, visto che l’Afghanistan è un paese in guerra. «Sono proprio dei charter della vergogna. Tutto ciò è assolutamente incomprensibile», ha tuonato la prima segretaria del Partito socialista (Ps), Martine Aubry, nel corso di una visita a Grenoble, nel sud-est del paese.
Iran, approvata bozza di accordo VIENNA – Una burrascosa riunione all’Aiea a Vienna sul contenzioso nucleare iraniano si è chiusa ieri con molte speranze e molti se, e una bozza di accordo che, se approvata dagli stati, potrebbe significare la fine dell’annosa disputa fra l’Iran e la comunità internazionale. La Francia ha già fatto sapere di essere favorevole al documento, che prevede la fornitura di combustibile nucleare alla repubblica islamica. La riunione di due giorni e mezzo fra Iran e Usa, Russia, Francia era volta a definire i dettagli dell’accordo di massima negoziato a Ginevra l’1 ottobre.
Giovedì 22 ottobre 2009
Poche richieste non solo a Milano ma anche in molte città del Nord
Ronde: è un flop, non scatta la fila Nessuna iscrizione a Trento. A Treviso giunta una sola domanda
Una delle divise autorizzate
ROMA – Non solo a Milano, anche in altre città del centro nord, che si erano mostrate più sensibili all’arrivo delle ronde, non c'è la fila per iscriversi nell’elenco dei volontari per la sicurezza (i cosiddetti rondisti). A Bologna non c'è stata alcuna richiesta di iscrizione al registro. Anche a Firenze non ci sono associazioni di persone iscritte nè ci sono state richieste di iscrizioni in prefettura. A Bolzano nei prossimi giorni sarà presentata al commissariato di governo la prima domanda di iscrizione nell’albo delle
ronde. Lo ha annunciato Paolo Dall’Angelo, presidente dell’associazione Rangers Bolzano, che si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e alla prevenzione di atti vandalici. Nessuna richiesta di iscrizione per ora, invece, a Trento e negli altri comuni della provincia. Alla prefettura di Treviso è arrivata, per il momento, solo una richiesta di istituire una ronda. A presentarla è stato il Comune di Oderzo. La presiederà Daniele Pellicciardi, il figlio dei coniugi uccisi nel massacro di Gorgo al Monticano nell’estate del 2007.
Lucca, contro la zia Mosca, Berlusconi con la mannaia in visita privata ucciso da un finanziere dall’amico Putin CAPANNORI (LUCCA) – Un banale litigio con una zia ha scatenato la furia di Andrea Azzarri, 46 anni, che armatosi di mannaia ieri prima ha colpito la donna (64 anni) alla testa e poi ha ferito, lievemente, un’altra anziana zia di 84 anni e la sua badante di 46. Alla vista di un finanziere si è chiuso in casa. Da una finestra ha sparato altri colpi contro i sanitari del 118 e contro una pattuglia di carabinieri che erano stati chiamati dai vicini. I militari hanno risposto al fuoco e un colpo ha raggiunto Azzarri alla fronte uccidendolo sul colpo.
MOSCA - Cooperazione economico-commerciale, investimenti e consolidamento degli accordi di forniture energetiche all'Italia: in particolare il progetto del gasdotto South Stream, il ritorno della Fiat in Russia, una joint venture per la produzione di tram leggeri a San Pietroburgo e una fabbrica di elicotteri in Turchia. Sono questi i temi al centro della missione di tre giorni (ma si tratta di una visita privata) in Russia del premier Silvio Berlusconi ospite dell'amico Vladimir Putin iniziata ieri sera.
L’esercito e le forze Nato impegnate a garantire sicurezza per il voto
Afghanistan, corsa al ballottaggio Lo sfidante Abdullah telefona a Karzai per svelenire il clima KABUL - L'Afghanistan si prepara in fretta e furia a tornare alle urne per il ballottaggio presidenziale, un'ipotesi considerata improbabile fino a due settimane fa. Ieri, per la prima volta dalle elezioni del 20 agosto, i due candidati rimasti in lizza, il presidente uscente Hamid Karzai e il suo sfidante, l'exministro degli esteri Abdullah Abdullah, si sono parlati al telefono tentando di dare alla campagna elettorale un tono diverso da quello usato in questi mesi, decisamente al limite della guerra civile.
«Ho chiamato le notte scorsa Karzai e mi sono felicitato con lui per aver accettato che si tenesse un secondo turno elettorale», ha riferito ai giornalisti Abdullah, che secondo i risultati ufficiali nel voto di agosto avrebbe ottenuto 30,59% contro il 49,67% di Karzai: «Per quel che riguarda il ballottaggio, il mio unico desiderio è che si tenga alla data prevista, in condizioni ottimali sia sul piano della sicurezza che della trasparenza». Condizioni che difficilmente potranno però realizzarsi: lo ammette
lo stesso inviato dell'Onu Kai Eide: «Il secondo turno non potrà essere perfetto. Siamo in un Paese in guerra, non lo dobbiamo dimenticare». La sicurezza, ovviamente, è la prima preoccupazione, e le forze dell'Isaf, la coalizione internazionale a guida Nato cui partecipa l'Italia con 2500 uomini, è impegnata al massimo per evitare che attentati dei talebani insanguinino il nuovo voto. Diversi reparti vengono trasferiti in queste ore dai villaggi più sperduti verso le aree urbane dove il voto sarà
più massiccio e il rischio di attentati maggiore. Per ora, non ci saranno a disposizione del comandante in capo generale Stanley McChrystal i rinforzi richiesti con insistenza a Washington. Ma la "nuova strategia" Usa, ha ammesso ieri il portavoce di Obama, potrebbe essere annunciata ufficialmente prima del ballottaggio del 7 novembre. Intanto, anche l'esercito afghano promette di essere più efficiente che in passato: «Le forze armate afghane, con l'aiuto di Dio e la coopera-
zione delle forze internazionali, sono preparate a fornire una migliore garanzia di sicurezza per il secondo turno elettorale», assicura un comunicato diffuso ieri dal ministero della Difesa. Forte anche il timore di nuovi, pesanti brogli, come quelli verificatisi al primo turno in favore di Karzai: proprio ieri le pressioni internazionali hanno costretto il presidente a rimuovere 200 funzionari elettorali considerati autori dei brogli più eclatanti. Ugo Marini
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo