Brevi dal mondo
Rimpatri, Aubry contro Sarkozy PARIGI – Non si placano in Francia le polemiche sulla questione del charter franco-britannico che ha rimpatriato a Kabul 27 cittadini afghani, di cui tre sono stati imbarcati sul territorio francese. L’opposizione di sinistra e decine di associazioni fanno quadrato contro quella che viene bollata come una palese violazione delle norme internazionali sui rifugiati, visto che l’Afghanistan è un paese in guerra. «Sono proprio dei charter della vergogna. Tutto ciò è assolutamente incomprensibile», ha tuonato la prima segretaria del Partito socialista (Ps), Martine Aubry, nel corso di una visita a Grenoble, nel sud-est del paese.
Iran, approvata bozza di accordo VIENNA – Una burrascosa riunione all’Aiea a Vienna sul contenzioso nucleare iraniano si è chiusa ieri con molte speranze e molti se, e una bozza di accordo che, se approvata dagli stati, potrebbe significare la fine dell’annosa disputa fra l’Iran e la comunità internazionale. La Francia ha già fatto sapere di essere favorevole al documento, che prevede la fornitura di combustibile nucleare alla repubblica islamica. La riunione di due giorni e mezzo fra Iran e Usa, Russia, Francia era volta a definire i dettagli dell’accordo di massima negoziato a Ginevra l’1 ottobre.
Giovedì 22 ottobre 2009
Poche richieste non solo a Milano ma anche in molte città del Nord
Ronde: è un flop, non scatta la fila Nessuna iscrizione a Trento. A Treviso giunta una sola domanda
Una delle divise autorizzate
ROMA – Non solo a Milano, anche in altre città del centro nord, che si erano mostrate più sensibili all’arrivo delle ronde, non c'è la fila per iscriversi nell’elenco dei volontari per la sicurezza (i cosiddetti rondisti). A Bologna non c'è stata alcuna richiesta di iscrizione al registro. Anche a Firenze non ci sono associazioni di persone iscritte nè ci sono state richieste di iscrizioni in prefettura. A Bolzano nei prossimi giorni sarà presentata al commissariato di governo la prima domanda di iscrizione nell’albo delle
ronde. Lo ha annunciato Paolo Dall’Angelo, presidente dell’associazione Rangers Bolzano, che si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e alla prevenzione di atti vandalici. Nessuna richiesta di iscrizione per ora, invece, a Trento e negli altri comuni della provincia. Alla prefettura di Treviso è arrivata, per il momento, solo una richiesta di istituire una ronda. A presentarla è stato il Comune di Oderzo. La presiederà Daniele Pellicciardi, il figlio dei coniugi uccisi nel massacro di Gorgo al Monticano nell’estate del 2007.
Lucca, contro la zia Mosca, Berlusconi con la mannaia in visita privata ucciso da un finanziere dall’amico Putin CAPANNORI (LUCCA) – Un banale litigio con una zia ha scatenato la furia di Andrea Azzarri, 46 anni, che armatosi di mannaia ieri prima ha colpito la donna (64 anni) alla testa e poi ha ferito, lievemente, un’altra anziana zia di 84 anni e la sua badante di 46. Alla vista di un finanziere si è chiuso in casa. Da una finestra ha sparato altri colpi contro i sanitari del 118 e contro una pattuglia di carabinieri che erano stati chiamati dai vicini. I militari hanno risposto al fuoco e un colpo ha raggiunto Azzarri alla fronte uccidendolo sul colpo.
MOSCA - Cooperazione economico-commerciale, investimenti e consolidamento degli accordi di forniture energetiche all'Italia: in particolare il progetto del gasdotto South Stream, il ritorno della Fiat in Russia, una joint venture per la produzione di tram leggeri a San Pietroburgo e una fabbrica di elicotteri in Turchia. Sono questi i temi al centro della missione di tre giorni (ma si tratta di una visita privata) in Russia del premier Silvio Berlusconi ospite dell'amico Vladimir Putin iniziata ieri sera.
L’esercito e le forze Nato impegnate a garantire sicurezza per il voto
Afghanistan, corsa al ballottaggio Lo sfidante Abdullah telefona a Karzai per svelenire il clima KABUL - L'Afghanistan si prepara in fretta e furia a tornare alle urne per il ballottaggio presidenziale, un'ipotesi considerata improbabile fino a due settimane fa. Ieri, per la prima volta dalle elezioni del 20 agosto, i due candidati rimasti in lizza, il presidente uscente Hamid Karzai e il suo sfidante, l'exministro degli esteri Abdullah Abdullah, si sono parlati al telefono tentando di dare alla campagna elettorale un tono diverso da quello usato in questi mesi, decisamente al limite della guerra civile.
«Ho chiamato le notte scorsa Karzai e mi sono felicitato con lui per aver accettato che si tenesse un secondo turno elettorale», ha riferito ai giornalisti Abdullah, che secondo i risultati ufficiali nel voto di agosto avrebbe ottenuto 30,59% contro il 49,67% di Karzai: «Per quel che riguarda il ballottaggio, il mio unico desiderio è che si tenga alla data prevista, in condizioni ottimali sia sul piano della sicurezza che della trasparenza». Condizioni che difficilmente potranno però realizzarsi: lo ammette
lo stesso inviato dell'Onu Kai Eide: «Il secondo turno non potrà essere perfetto. Siamo in un Paese in guerra, non lo dobbiamo dimenticare». La sicurezza, ovviamente, è la prima preoccupazione, e le forze dell'Isaf, la coalizione internazionale a guida Nato cui partecipa l'Italia con 2500 uomini, è impegnata al massimo per evitare che attentati dei talebani insanguinino il nuovo voto. Diversi reparti vengono trasferiti in queste ore dai villaggi più sperduti verso le aree urbane dove il voto sarà
più massiccio e il rischio di attentati maggiore. Per ora, non ci saranno a disposizione del comandante in capo generale Stanley McChrystal i rinforzi richiesti con insistenza a Washington. Ma la "nuova strategia" Usa, ha ammesso ieri il portavoce di Obama, potrebbe essere annunciata ufficialmente prima del ballottaggio del 7 novembre. Intanto, anche l'esercito afghano promette di essere più efficiente che in passato: «Le forze armate afghane, con l'aiuto di Dio e la coopera-
zione delle forze internazionali, sono preparate a fornire una migliore garanzia di sicurezza per il secondo turno elettorale», assicura un comunicato diffuso ieri dal ministero della Difesa. Forte anche il timore di nuovi, pesanti brogli, come quelli verificatisi al primo turno in favore di Karzai: proprio ieri le pressioni internazionali hanno costretto il presidente a rimuovere 200 funzionari elettorali considerati autori dei brogli più eclatanti. Ugo Marini
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2 In Italia e nel Mondo
IL CASO MASTELLA
La moglie del leader dell’Udeur non potrà risiedere in Campania e a Potenza
Arpac, nei guai Sandra Lonardo Indagate 63 persone per appalti e assunzioni all’agenzia per l’ambiente
NAPOLI – Ruota intorno alle assunzioni ed agli appalti all’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente della Regione Campania, il nuovo filone d’inchiesta che coinvolge Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale ed il marito Clemente Mastella, leader dell’Udeur. Nell'inchiesta risultano indagate 63 persone (25 le misure cautelari), ma il provvedimento più vistoso assunto dal gip è il divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe (Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza) per la moglie del leader dell'Udeur. Agli arresti domiciliari è finito l’ex direttore dell’Arpac Luciano Capobianco, coinvolti nell’inchiesta funzionari pubblici, professionisti ed imprenditori. Truffa, falso, concussione, turbativa d’asta, abuso d’ ufficio, associazione per delinquere, i reati contestati dai pm Franco Curcio e dal procuratore aggiunto di Napoli Francesco Greco. In un computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell’ex direttore dell’Arpac è stato trovato un file con 655 nominativi quasi tutti accompagnati dalla segnalazione di un esponente politico, dell’Udeur, ma non solo. L' inchiesta – ha spiegato la Procura – ha fatto emergere «un ramificato Mastella oggi a Fiumicino sistema di potere e di gestione della cosa pubblica si è contraddistinto per un improprio utilizzo delle funzioni pubbliche a fini privatistici, con conseguente commistione fra interesse pubblico e interesse personale e/o del partito politico di appartenenza». Un sistema –secondo i magistrati - riconducibile alla «associazione per delinquere», che ruotava intorno ad alcuni esponenti di vertice dell’Udeur e ad alcuni professionisti ed imprenditori ad esso collegati. La procura ha compilato l’elenco degli autori delle segnalazioni. In testa, 100 con segnalazioni, compare l’ex assessore regionale all’ambiente dell’Udeur Luigi Nocera, poi l' ex deputato Tommaso Barbato (43), l’ex segretario regionale Antonio Fantini (36), il deputato Pasquale Giuditta (35), cognato di Mastella, poi passato all’Udc (26), Fernando Errico (17), Sandra Lonardo (12), e poi Bassolino (2), De Mita (2), Pecoraro Scanio (1), Isaia Sales (1). Le persone segnalate – secondo la Procura – sarebbero state favorite per incarichi esterni o per
assunzioni all’Arpac a scapito di aspiranti privi di sponsor politici. Gli inquirenti hanno accertato che i contratti di collaborazione erano stati assegnati ai nominativi accompagnati dalla segnalazione di un politico «per il 90 per cento». Tra il presidente della giunta regionale Bassolino e la presidente del consiglio divampa la polemica. «Se il quadro che appare dall’inchiesta sull'Arpac fosse confermato sarebbe un fatto grave e preoccupante», ha commentato Bassolino. «Nel quadro c' è anche lui –ha replicato a muso duro il portavoce della Lonardo –e tutta la politica, di destra, di centro e di sinistra». In effetti i commenti politici sugli sviluppi dell’inchiesta sui Mastella sono pochissimi. «La Destra» chiede al Pdl di rompere l’alleanza con l’Udeur, il deputato Francesco Pionati parla di «questione morale aperta» anche per il centrodestra, mentre il solo «Mis con Rauti» chiede lo scioglimento del consiglio regionale della Campania.
L’abitazione privata di Clemente Mastella a Roma è stata visitata ieri mattina dai carabinieri. In casa dell’ex ministro della giustizia c'era solo la figlia adottiva Sasha, 21 anni, studentessa universitaria. La giovane ha subito telefonato al padre, che era a Strasburgo per la seduta del Parlamento Europeo, per avvertirlo. Mastella si è fatto passare uno dei militari chiedendo spiegazioni. «Stiamo aspettando disposizioni», gli ha detto il carabiniere. «Ma quali disposizioni? Io sono un parlamentare europeo», ha replicato il leader dell’Udeur. I carabinieri sono andati via verso le 9, dopo circa tre ore. Anche uno dei figli del leader dell’Udeur, Pellegrino, 33 anni, avvocato, compare nell’inchiesta. Avrebbe ottenuto una «Porsche Cayenne» dal titolare di un autosalone di Marcianise (Caserta), legato al clan dei Casalesi. Un episodio grave per il gip Anna Laura Alfano. L’interessato afferma di aver regolarmente pagato l’auto. Daniela Navi
Fallito il tentativo di perquisizione della casa romana
Sandra Lonardo Mastella
L’Assemblea regionale nella bufera
Lei: «Lotterò come un leone»
IL Consiglio decide «Si va avanti lo stesso»
La famiglia compatta affronta il “ciclone”
NAPOLI – Ventuno mesi dopo il Consiglio regionale della Campania ripiomba nella bufera per un nuovo caso Udeur: il remake di un film già visto, con l’assemblea privata del suo vertice, Sandra Mastella, comincia quando sono da poco scoccate le 8. È allora che i carabinieri si La Gdf in azione presentano alle porte del grattacielo che si staglia nel Centro Direzionale di Napoli per perquisire gli uffici dell’Udeur e quelli del presidente del Consiglio. Per funzionari e commessi che li accolgono è come tornare a quel 16 gennaio di un anno fa quando la politica campana fu travolta dal primo filone dell’inchiesta che decapitò l’Udeur. In quegli stessi minuti Sandra Mastella chiama uno dei suoi vice, Gennaro Mucciolo, per comunicargli che non sarà in Consiglio, dove è attesa per presiedere la seduta dedicata al piano casa. L’obbligo di dimora fuori dai confini regionali le è stato appena notificato. Rispetto al terremoto di un anno e mezzo fa i contraccolpi politici sono limitati: l’Udeur non fa più parte della maggioranza, non ha più assessori in giunta e il suo gruppo, un tempo tra i più numerosi, ora conta solo su quattro consiglieri di opposizione più la Mastella. L’attività legislativa, peraltro, volge al termine e tra pochi mesi si vota. Ma il rumore della notizia, e lo sconcerto nel Palazzo, è forte lo stesso. Qualcuno pensa di far saltare la seduta, perchè ci sono i carabinieri nell’edificio, poi prevale la linea di chi ritiene che si debba andare avanti senza farsi condizionare. E così sarà dopo un rinvio di tre ore. Nel frattempo si cercano notizie: in mancanza di atti ufficiali i consiglieri fanno capannello davanti a tv e agenzie. E quando si diffonde l’elenco dei raccomandati con relativi sponsor si scatena la corsa per accaparrarsi il prezioso faldone. Armando Petretta
NAPOLI–Lei promette che lotterà come un leone «per far prevalere la verità». Lui, da Strasburgo vola in Italia, «per – assicura – stare vicino a mia moglie». Una nuova bufera giudiziaria si è abbattuta sulla famiglia Lonardo-Mastella. Sandra Lonardo sta valutando l’ipotesi di una La sede dell’Arpac conferenza stampa a Roma, dove si è trasferita nel primo pomeriggio per ottemperare al divieto di dimora nella Regione Campania, per difendersi dalle accuse della Procura di Napoli ed esclude le dimissioni dalla presidenza del Consiglio regionale della Campania. Una conferenza stampa di Clemente Mastella è stata annunciata per questa mattina a Napoli nella sede dell’Udeur. Sandra Lonardo ha affidato ad una lettera su Facebook la reazione al provvedimento notificatole ieri mattina. C'è la promessa ai sostenitori che lotterà come un leone «per far prevalere la verità». Dal suo staff trapelano reazioni indignate. «E' peggio dell’altra volta (gli arresti domiciliari disposti dalla Procura di S.Maria Capua Vetere il 16 gennaio 2008, ndr)–dice un collaboratore –è un attacco mirato, con una tempistica elettorale che ha il segno di una vera e propria persecuzione. Le accuse si riferiscono a fatti che risalirebbero al 2002. Le contestano una raccomandazione all’Asl di Benevento, fatta insieme ad altre 10 persone, che neanche conosce. Il resto non si riesce neanche a capire, sono migliaiadipagine daleggere.Mauna cosaècerta,non molliamoedi dimissioni non si parla». Come a gennaio 2008 la famiglia Mastella fa blocco. Compatti i figli Pellegrino, 33 anni, avvocato, nella cui casa romana Sandra Lonardo si è trasferita, anche lui coinvolto nell’inchiesta, Elio, 31, ingegnere nel gruppo Finmeccanica, e Sacha, 21, figlia adottiva. Pellegrino è sposato con Alessia Camilleri, figlia di Carlo Camilleri, segretario dell’ “Autorità di Bacino sinistra Sele”, un’altro degli indagati.
«I bit sono uguali per tutti» I big per Internet neutrale
Lo specchietto retrovisore diventa intelligente
CI SONO praticamente tutti. Dall'amministratore di Facebook, Mark Zuckerberg, a John Lilly, a capo di Mozilla, dal grande vecchio Eric Schmidt di Google, fino al cofondatore di Twitter, Evan Williams, passando per Linkedin, Skype, Flickr, YouTube e molti altri. Una dopo l'altra, le firme dei numeri uno delle più importanti azienda web del mondo (le dotcom)mondiali sonolì, in calce a una lettera spedita proprio ieri a Julius Genachowski, ovvero al presidente della Commissione federale delle comunicazioni degli Stati Uniti, al secolo la FCC. Al centro della questione, la cosiddetta "Neutralità
IN futuro i "vecchi specchietti" potranno assumere un ruolo più importante nel controllo degli autoveicoli grazie all'introduzione di un innovativo sistema che promette di renderli più intelligenti. Da "passivo riflettente" dell'ambiente circostante, lo specchietto diventerà un componente "attivo" per la sicurezza stradale fornendo al guidatore, nuove e maggiori informazioni in tempo reale circa l'andamento del proprio veicolo e di quelli vicini. Grazie all'utilizzo congiunto di uno speciale mini-proiettore che invia le immagini allo specchietto, sensori e di sistemi di calcolo su base geografi-
Stop a Beyoncè, troppo sexy della Rete". Ovvero l'idea che chi fornisceconnessione Internet - ad esempio se fossimo in Italia, aziende come Telecom, Tiscali o Infostrada - non possa decidere come e cosatrasmettere. Nonpossa filtrare i dati provenienti da un determinato servizio o da un'applicazione.
TROPPO sexy per la morale islamica. E' la motivazione che ha spinto il Partito islamico pan-malese (Pipm) a chiedere e ottenere il rinvio del concerto della cantante Beyoncè a Kuala Lampur il prossimo 25 ottobre. Gli organizzatori del concerto hanno co-
munque assicurato che l'evento è stato rinviato "a una data futura". Non è la prima volta che il Pipm insorge contro i concerti di cantanti pop occidentali. In precedenza Avril Lavigne e Gwen Stefani erano state costrette a esibirsi in abiti molto casti.
ca come il navigatore satellitare, si potranno ad esempio fornire al guidatore i dati relativi alla velocità del mezzo, sbandamenti rispetto alla propria carreggiata o segnalare eventuali pericoli infase di sorpasso(come il sopraggiungere da dietro di un altro autoveicolo).
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In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
Il fatto del giorno:Posto fisso: il premier con Tremonti, la destra si divide, Confindustria dice no Discussione animata e fuori tempo
Berlusconi come Leonard Zelig
E Silvio scippa l’asso calato dall’amico Giulio
dall’editoriale di Dario Di Vico
dal commento di Massimo Giannini
dal commento di Ugo Magri
A scanso di equivoci va detto subito: ne avremmo volentieri fatto a meno. L’animata discussione che nelle ultime 48 ore si è aperta sugli innegabili vantaggi del posto fisso (contrapposto all’aleatorietà del mercato) e che ha coinvolto, con toni anche appassionati, il capo e i ministri del governo di centrodestra, i principali esponenti dell’opposizione e i leader delle organizzazioni di rappresentanza, appare del tutto fuori tempo rispetto alla lenta evoluzione della crisi. L’impressione che un comune cittadino ne ricava è quella di avere a che fare con agende improvvisate che servono di più ad «emozionare » gli elettorati che a delineare convinte strate-gie di governo. Quasi che la logica del talk show dettasse le regole.[...].
Come il leggendario Leonard Zelig di Woody Allen, Silvio Berlusconi torna per un giorno presidente-operaio, e fa improvvisamente sua l'"apologia del posto fisso" azzardata il giorno prima da Giulio Tremonti. È il principio fondativo del populismo autoritario: nulla di ciò che interroga e investe il rapporto messianico con le "masse" deve sfuggire al dominio e al verbo del capo. Anchea costodi produrresolo demagogia,condizione fisiologica per il populista, a qualunque latitudine si trovi a governare. Ma quando l'identificazione mimetica si spinge a coprire tutto e il contrario di tutto, fino a generare forme di vera e propria "apostasia", allora si sfocia in una dimensione diversa, chiaramente patologica. [...].
Può darsi che il ministro Tremonti, secchione, si stia «portando avanti coi compiti» in vista della sfida con Bersani, tutta sul terreno sociale. Oppure è possibile, ipotizzano ai piani alti del Pdl, che il ministro dell’Economia si vada «riposizionando», ogni giorno sempre più al crocevia del post-Berlusconi. Lui nega seccato entrambe le teorie, e agli amici confida di aver parlato di «posto fisso» senza premeditazione: a suggerirgli l’uscita è stata lì per lì la platea molto speciale della Banca Popolare di Milano, dove vige la regola del «voto capitario», una finanza dal volto ancora umano. E poi, «stupore per lo stupore», sono tutti concetti illustrati nel suo libro di due anni fa, controlli chi non crede. [...].
La migliore di oggi
Flessibilità all’estremo
Il passato non torna Il futuro è di chi innova
dall’analisi di Domenico Rosati
dall’editoriale di Franco Locatelli
«Se il fordismo è andato in crisi perché la sua rigidità era arrivata all’estremo, il post - fordismo potrebbe andare in crisi perché ha portato all’estremo la flessibilità, e forse potrebbe implodere anche più rapidamente del modello taylorfordista». Era il pronostico di Marco Revelli in calce alla prefazione del libro di Aris Accornero “San Precario lavora per noi”. Viene spontaneo il collegamento con l’inopinata apologia del posto fisso e del welfare storico compiuta da Tremonti in un contesto che ha dato luogo a differenti reazioni. [...].
Né assistenzialismo né protezionismo. No, la modernizzazione del sistema-Italia non passa da qui ma impone un paradigma più audace, che è fatto di quattro diversi pilastri: il mercato, le regole, l'Europa e la coesione sociale. Dopo anni di sbornie finanziarie la crisi sta rivalutando giorno dopo giorno il ritorno all'economia reale e fa riscoprire l'importanza dell'industria manifatturiera, che per l'Italia vuol dire soprattutto anche se non solo il made in Italy delle piccole, medie e grandi imprese. Ma l'industria italiana è la prima a sapere che non può vivere di rendita e che il futuro si costruisce innovando e
Tremonti non è al sicuro
Vuoti da colmare dal commento di L. Festa
conquistando nuovi mercati. Sembrano questioni lontanissime ma c'è un evidente filo rosso tra il rifiuto del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, di tornare al passato con la cultura del posto fisso e il suo impegno a difendere il made in Italy non fuori o contro l'Europa ma, al contrario, chiamando a raccolta tutte le energie del paese per conquistare la definitiva approvazione del regolamento. Ue sull'obbligo di etichettare i prodotti importati dai paesi terzi. L'occupazione sta a cuore a tutti ma non si difende ingessando i posti di lavoro con misure vincolistiche che scassano gli equilibri delle imprese senza creare sviluppo. [...].
Marassi sul Mattino
La storia: Vita da precaria di una ricercatrice 41enne
dall’editoriale di Mario Sechi
dall’articolo di Antonella Baccaro
Dice Giulio Tremonti: «Ho detto che preferisco il lavoro fisso, e mi sembrava una cosa scontata». Una cosa perfino banale, se a pronunciarla non fosse il ministro dell’Economia del governo che ha fatto di Marco Biagi - e del suo sacrificio - una bandiera. Detto questo, la notizia è un’altra: è il posto di Tremonti a non essere più sicuro. Cosa è cambiato dentro il governo? Cosa sta succedendo nel Pdl? Quali sono le correnti di pensiero sui temi economici? Sono le domande a cui Libero ha cominciato da qualche giorno a dare una risposta, con un lavoro di cronaca, analisi e retroscena che ha reso visibile la faglia che si sta aprendo tra tremontismo e berlusconismo. I pezzi del Risiko nella maggioranza sono quasi tutti visibili e non occorre un grande sforzo per capire cosa sta accadendo. Silvio e Giulio. [...].
La pazienza la avverti già nel tono della voce, disteso e persino rassicurante, con cui Maria Grazia Di Certo, romana, 41 anni, ricercatrice in biotecnologie al Cnr, precaria da 15 anni, racconta la propria storia vissuta «sul filo». Quando si è abituati a camminare in bilico lassù, probabilmente non si solleva nemmeno più lo sguardo per scorgere l'approdo sicuro. Ci si concentra sul centimetro trattenendo il fiato, così come Maria Grazia fa ogni giorno, guardando con il microscopio il suo vetrino in una battaglia più grande di lei, quella contro le malattie genetiche.
Taglio basso
Su internet 11mila aspiranti killer «Dobbiamo uccidere Berlusconi» dall’articolo di Cristiano Gatti
Ridendo e scherzando, fanno passi avanti. L’odio stimola la fantasia, ormai siamo alle proposte concrete. Claudio Eros, uno dei più creativi, sceglierebbe questa strada: «Tagliategli le palpebre e pisciategli dentro gli occhi». Un moderato. Mattia è tendenzialmente più ambizioso: «Mettiamogli di fianco a casa una bella centrale nucleare, la facciamo saltare in aria, così la villa prende fuoco e scoppia». Poi c’è il palato fine, Francesco, che vuole gustarsi lo spettacolo a lenti sorsi: «Come Piergiorgio Welby, senza toccare morfina, ovviamente. Così si potrebbe rendere un po’ più lunga, suggestiva e accattivante la diretta su un canale pay-per-view di Mediaset Premium». Sogni e desideri di un’Italia che esiste davvero. Non c’è solo il coordinatore del circolo Pd, velocemente cacciato nei giorni scorsi: sono alcune migliaia. Giovani e meno giovani, Nord e Sud. Uniti da un disegno comune: vogliono morto Berlusconi. Come in un macabro gioco di società, o come in una soluzione
Ma veramente Giulio Tremonti ha buttato alle ortiche l’impostazione liberale che ha contraddistinto la sua politica di governo nel primo e nel secondo governo Berlusconi? È diventato o tornato socialista? Naturalmente sarebbe stolto negare la maturazione di punti di vista nuovi da parte del ministro dell’Economia ma è ugualmente semplicistico etichettare la sua attuale linea di condotta in modo sommario come una sorta di classica posizione «socialista». Il punto da cui partire per capire il ministro sono i processi di globalizzazione affrontati con l’allagamento di liquidità della fine degli anni Novanta [...].
strategica delle Br, cullano l’idea e progettano esecuzioni. Si radunano su Facebook, questo pianeta della galassia Internet che offre spazi sconfinati e sicuri. Non hanno nemmeno il problema di camuffarsi: le intitolazioni dei loro gruppi sono esplicite. Il più classico, il più affollato: «Uccidiamo Berlusconi». Sotto questa insegna, 11.380 iscritti (dato aggiornato al 20 ottobre). Va sottolineato due volte che non tutti aderiscono per accelerare bruscamente la dipartita del premier: si fanno avanti anche quelli con un minimo di buonsenso, come la spaventatissima Erika, scrivendo «Odddiooo!!! Voi non state bene, mi fate paura!». Ma altrettanto obiettivamente va detto che le persone di buonsenso restano esigua minoranza. Dilagano gli aspiranti killer. Neftali: «Vi dico senza mezze parole: lo vorrei morto. Sta rovinando il paese come il suo vecchio amico Craxi. Ora se ne deve andare anche lui. Berlusca deve morire». E Vittorio: «Magari qualcuno prendesse alla lettera questo Gruppo. Berlusconi deve essere ucciso. [...]. da Il Giornale
In fondo il sogno era questo qui, quando Maria Grazia ha iniziato frequentando, a Roma, Scienze biologiche. La laurea è arrivata nel 1994, nello stesso anno in cui a vincere il Nobel per la Medicina è Martin Rodbell, biochimico, scopritore delle proteine G. «Mi sono specializzata in patologia clinica — racconta Maria Grazia — e poi ho preso il dottorato di ricerca a L’Aquila in biotecnologie ». Comincia così un percorso instabile tra borse di studio e primi contratti: «Per carità, tutti noi sappiamo che la gavetta è lunga — spiega la ricercatrice —. Io arrotondavo facendo il rappresentante farmaceutico ». Da lì alla dura
realtà dei co.co.co, i collaboratori coordinati e continuativi introdotti nel 1995 con la riforma Dini e istituzionalizzati due anni dopo dal «pacchetto Treu», il passo è breve: «Di quei contratti ne avrò collezionati almeno una decina!». Poi una luce in fondo al tunnel: nel 2007 la Finanziaria Prodi introduce una graduale stabilizzazione dei precari. C’è la possibilità di approdare al mitico posto fisso, al contratto a tempo indeterminato, a una casa propria e forse, chissà, a una famiglia. Maria Grazia si mette in fila per la regolarizzazione ed è a un passo dall’ottenerla, quando cambia il governo e la sanatoria viene bloccata. [...].
La fotografia Honduras, Una bambina sventola la bandiera davanti ai sostenitori del presidente Zelaya (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
L’INTERVISTA Voli di Stato, archiviata l’inchiesta sul premier Il Tribunale dei ministri: ospiti a bordo erano legittimi dall’articolo di C. Mangani
Nessun abuso d’ufficio né peculato. Vanno in archivio le accuse formulate nei confronti del premier Silvio Berlusconi per la vicenda dei voli di Stato. Così come cade anche la contestazione di abuso d’ufficio per il ministro dell’Interno Roberto Maroni, riguardo all’inchiesta su un respingimento di 227 migranti salvati in acque internazionali nel maggio scorso. A scagionare il premier e il titolare del Viminale è stato il Tribunale dei ministri che ha accolto la doppia richiesta di archiviazione Il premier Silvio Berlusconi già avanzata dalla procura lata da direttive della presidi Roma. Nel primo caso, secondo denza del Consiglio dei miil collegio per l’esame dei nistri». Insussistente, secondo il reati ministeriali, l’ipotesi di abuso d’ufficio «deve es- Tribunale, è anche il reato sere necessariamente di peculato: «Vanno condiesclusa per la mancanza vise le argomentazioni del presupposto della viola- esposte nella richiesta di zione di norme di legge e di archiviazione avanzata dal regolamento, essendo la pm - scrivono i giudici - non materia interamente rego- essendo emersi casi di tra-
Senza digitale e tv si può vivere meglio dal commento di A. Mattioli
Da venerdì 9 ottobre vivo senza televisione. E non solo sopravvivo, ma sto benissimo. Dovrei mentire e scrivere che soffro, martire dell’esperimento sadico di restare senza tivù nel 2010? Beh, no. Intanto perché nessuno mi ha chiestoquestoeroismo ehodeciso da solo di trasformarmi nella cavia umana di me stesso. E poi perché la tivù dà dipendenza solo se l’accendi. Se accenderla non puoi, sei libero. E, a differenza di quel che avviene con droga, alcol, fumo, gioco, opera lirica e altri vizi che danno assuefazione, liberarsi è semplicissimo, almeno per chi ha la fortuna di abitare nel Piemonte occidentale (Torino compresa) o in Sardegna. Basta non comprare il decoder o, avendolo, non installarlo. Il 20 maggio sono sparite RaidueeRete4: fareamenodi Fede, lo confesso, all’inizio è stata dura, ma ci si abitua a tutto. In fin dei conti, l’uomo è
il più adattabile degli animali. Così, quando è arrivato, il fatale venerdì non è stato affatto nero. Semplicemente, dall’oggi al domani, spingendo il pulsante si è materializzato soltantoun pulviscolodipuntini tremolanti che ricorda alcune opere d’arte contemporanea e, in ogni caso, piace moltissimo alle mie gatte. Certo, per apprezzare davvero «il sagrifizio», come direbbe papà Germont, il sacrificato non dovrebbe fare il giornalista. In effetti noi la tivù la guardiamo poco: al mattino no perché dormiamo, al pomeriggio nemmeno perché siamo al giornale, alla sera neppure perché siamo ancora al giornale. Restano solo, come sottofondo di cene a ore in cui il resto del mondo digerisce, le code dei programmi cosiddetti di approfondimento. Insomma, delle indigestioni di Vespa e Vinci, con rari scantonamenti sugli ultimi insulti da Santoro, sui «Flòòòris!» della Prestigiacomo o sul filosofumo da Lerner. [...].
Pollino, un parco che cammina
sporto di soggetti estranei alle delegazioni in assenza del presidente del Consiglio dei ministri». A supporto delle proprie conclusioni, i magistrati avevano allegato una copiosa giurisprudenza, tra cui una sentenza della Corte costituzionale che, per un caso analogo, non aveva
rilevato profili penali né danni erariali. Nelle sette pagine del provvedimento viene spiegato inoltre che non vi è stata «condotta lesiva della funzionalità della pubblica amministrazione né un danno patrimoniale apprezzabile». L’inchiesta era stata aperta il 3 giugno scorso, dopo il sequestro di circa 700 scatti del fotoreporter sardo Antonello Zappadu, che ritraevano, tra l’altro, Silvio Berlusconi ed alcune delle persone ospitate a villa Certosa, su voli della presidenza del Consiglio diretti a Olbia. Per quanto riguarda, invece, i respingimenti e le accuse a Maroni, il Tribunale ha rilevato che si tratta di «un atto politico non sindacabile in sede penale». Secondo i giudici non si può ipotizzare l’abuso d’ufficio per difetto dell’elemento soggettivo (il dolo), ovvero non c’è stata l’intenzione di arrecare danno alle persone.
Olimpiadi, dal Coni le regole per le città dal commento di Carlo Santi
Il viaggio verso la candidatura delle Olimpiadi del 2020 può cominciare. La città di Roma ha ufficializzato la candidatura: il sindaco Alemanno lo ha fatto alla vigilia di una riunione della Giunta del Coni nella quale, stamani al Foro Italico, si discuterà delle regole. Roma scende in pista come lo ha già fatto Venezia. Roma e Venezia sono due candidature possibili, serie. Palermo e Bari, che peraltro non hanno mai ufficializzato gli intenti, non sembrano tali. Basterebbero poche considerazioni, e senza andare troppo in là nel tempo ricordando le nefandezze organizzative di Bari e della Sicilia che non hanno messo in buona luce l’Italia in campo internazionale, ci si può soffermare su vicende recentissime. Vicende politiche. Cominciamo da Bari. L’annuncio della candidatura l’ha data, con un’intervista, l’asses-
sore allo sport Elio Sannicandro e non il primo cittadino. E’ curioso, poi, osservare che Sannicandro è anche il presidente del Coni regionale pugliese e Sannicandro non si è mai consultato con il Foro Italico sulla candidatura di Bari. Non dimentichiamo, infine, che nel ’97 i Giochi del Mediterraneo non sono stati un buon viatico in vista dell’assegnazione dei Giochi 2004 per i quali correva Roma. Veniamo a Palermo. Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, ha annunciato un’azione ispettiva dopo un dossier presentato dall’Italia dei Valori che segnala presunte irregolarità al sindaco di Palermo, Diego Cammarata. I rapporti non sembrano ideali e con queste premesse appare difficile pensare a un’unione per i Giochi olimpici. «Le candidature non si sfornano come pizze napoletane», ha osservato il presidente del Coni, Petrucci. [...].
Buone notizie per pesca e acquacoltura
Sud, come ripartire dall’articolo di A. Troise
quello che serve per creare nuova occupaAvanti con il ponte sullo zione? Quando il ministro Stretto. Ma anche con la linea ferroviaria ad Alta dell’Economia considevelocità tra Napoli e Ba- ra il posto fisso un valori: i lavori partiranno re, come non essere d’accordo. nel 2010. I Intere generazioni sol ministro delle Infrastrutture, Altero Mat- no cresciute e vissute teoli, annuncia di aver avendo come punto di rigià inviato al suo collega ferimento e come certezper lo Sviluppo economi- za il posto fisso e un redco, Claudio Scajola, la dito sicuro. D’altronde il lavoro a nota per i progetti da inserire nel Piano per il tempo determinato è Sud. Un pacchetto da 12 stato introdotto per miliardi di euro. Nell’in- fronteggiare la crisi octervista replica a muso cupazionale che affligge i paesi a duro a chi causa contesta dell’inall’esecutisufficienvo una pote livello litica per il di svilupMezzopo econogiorno fatmico. ta solaE’ stato mente di introdotannunci. to per faE intervorire viene anmaggiore che sulla occupapolemica zione a innescata maggiore dall’elogio produziodel minine industro striale. dell’EcoMa sianomia, mo sicuri Giulio Tre- Il ministro Altero Matteoli che nel monti, sul Sud il poposto fissto fisso so: «Come non essere d’accordo. Il sia davvero la cura giulavoro a tempo indeter- sta per rilanciare l’ecominato è un valore so- nomia? E’ evidente che nel prattutto nel Sud». d’Italia Oggi Matteoli sarà a Mezzogiorno Napoli, insieme a 47 mi- meno sviluppato del renistri dei Paesi dell’Ue, sto del Paese il posto fisdell’Africa e dell’area del so rappresenta un valoMediterraneo per la con- re ancora più importanferenza internazionale te che altrove. Che cosa prevederà il sulle grandi vie di traPiano per il Sud che il sporto europee. Una due giorni alla governo dovrebbe vaquale parteciperanno rare a dicembre? Stiamo tutti collaboanche il presidente di turno del Consiglio Ue rando con il ministro dei Trasporti, Asa Tor- Scajola, al quale è stata stensson e il vicepresi- affidata la messa a pundente della commissio- to del progetto. Abbiamo ne europea, Antonio Ta- già a disposizione risorse per 27,6 miliardi, dejani. «Abbiamo scelto Na- stinate per il 43% al Mezpoli perché siamo con- zogiorno. Una percenvinti che il Mezzogiorno tuale mai riscontrata possa giocare un ruolo nel passato. Nel piano ci sarà anstrategico nella nuova geografia del commer- che il Ponte sullo Stretto? cio internazionale». Certo. I lavori cominIl ministro Tremonti, ieri, ha rilanciato il ceranno il 23 dicembre e tema del posto fisso. saranno conclusi in sei Cogliendo di sorpresa anni. [...]. un po’ tutti. E’ davvero
Bell’Italia racconta le Dolomiti lucane
da http://www.basilicata.travel/blog
da http://www.trmtv.it
da http://potenza.blogolandia.it/
Può lasciare a bocca aperta. Cattura lo sguardo con i suoi cromatismi. Conquista il palato con i suoi giacimenti golosi e incuriosisce per le sue tipicità culturali. E’ un paradiso botanico abitato da una fauna quanto mai varia. Meta prediletta per gli escursionisti. Il Parco Nazionale del Pollino, il più esteso d’Italia, lo si può vivere 365 giorni all’anno. E per farlo al meglio, gustando appieno tutte le attività di turismo all’aria aperta, la Guida Pollino Outdoor (Clementi Editore), fresca di stampa, propone 14 percorsi di trekking e offre utili consigli per scoprire le bellezze dell’area protetta calabro-lucana. [...].
Ci sono buone notizie per la pesca e l’acquacoltura in Basilicata. L’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo viti infatti ha spiegato i contenuti del documento di programmazione regionale per l’attuazione del Fondo europeo per la Pesca, per il periodo 2007/2013. A disposizione del settore oltre sei milioni di euro per l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria, l’acquacoltura, la pesca nelleacque interne, latrasformazione ela commercializzazione dei prodotti della pesca e della acquacoltura. “La Basilicata”ha detto Viti “diversamente dalle altre regioni italiane, mostra un comparto pesca poco sviluppato mentre per l’acquacoltura si evidenzia una recente espansione con nuovi diversi impianti che praticano l’allevamento ittico [...].
“Bell’Italia”, mensile sui viaggi, questo mese parla un po’ lucano. Propone in particolare le suggestioni d’arenaria delle Piccole Dolomiti Lucane (“autentici totem alla maestosità della natura”, scrive tra l’altro l’autore del servizio) e i paesaggi ombrosi custoditi negli anfratti della foresta di Gallipoli-Cognato. Si sofferma sui fascinosi profili di borghi come Castelmezzano e Pietrapertosa che si sporgono sui picchi superbi e sulle gole tagliate da torrenti vorticosi; serpenti d’acqua che trascinano correnti e detriti verso Oliveto Lucano, nelle strettorie del Basento e del Salandrella. [...].
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Difficile la quadratura del cerchio con la Lega in Veneto
Lo scontro politico
Regionali, tiene banco il caso Galan, Pdl spaccato
Mancino: «Inquietanti connotazioni anche per il Capo dello Stato»
di YASMIN INANGIRAY
Csm: «Toghe intimidite» I giudici del Consiglio superiore della magistratura esprimono preoccupazione per la vicenda Mesiano di LETIZIA BIANCO
può esser sottoposto a un processo mediatico senza possibilità di difesa». «Si è fatto il processo alle intenzioni. Si sono ravvisate intimidazioni, dove non esistono» hanno replicato i laici del Pdl, protagonisti con Gianfranco Anedda di una polemica con Mancino, cui hanno imputato «un lento decadimento della sua imparzialità» dopo che era stata respinta la loro richiesta di un congruo rinvio. Un’accusa rigettata dal vice presidente: «Non ho tessere, la mia imparzialità è fuori discussione». «La pronta levata di scudi a tutela di un magistrato e del suo diritto alla riservatezza è clamorosamente stridente con il massacro mediatico perpetrato nei confronti del presidente Berlusconi e passato sotto assordante silenzio», accusa il Pdl che poi con Maurizio Gasparri, chiama in causa direttamente Mancino e chiede che lo stesso zelo sia usato per far luce sulle vicende di mafia del 1992. «Se il diritto alla privacy riguarda un cittadino o anche il presidente del Consiglio invece non si indigna nessuno» fa invece notare il ministro della Giustizia Angelino Alfano. È giusto che il Csm «intervenga a tutela di un magistrato che fa il suo dovere e che non deve essere intimidito da nessuno» sostiene Massimo D’Alema. E l’Italia dei valori con Massimo Donadi definisce «gravissimo» il caso, rilanciando la questione del conflitto di interessi del premier. Tace invece Mesiano, anche ieri regolarmente al lavoro.
La maggioranza in Senato punta a modificare il testo, ma trova difficoltà
Intercettazioni, slittano le modifiche di ANNA LAURA BUSSA ROMA – La maggioranza punta a modificare il testo di riforma del sistema delle intercettazioni licenziato dalla Camera, ma la riunione nella quale si doveva fare il punto sui cambiamenti da introdurre è slittata per colpa della votazioni alla Camera che si sono protratte fino a tarda sera. Il relatore del provvedimento a Palazzo Madama, Roberto Centaro, avrebbe messo a punto alcune proposte di modifica insieme al deputato del Pdl e legale del premier Niccolò Ghedini. Ma il confronto sul merito tra i tecnici della giustizia del Pdl si avrà solo martedì, data a cui è stata aggiornata la riunione. L’unica certezza, ribadisce il presidente della commissione Giustizia del Senato Edmondo Berselli, è che sul fronte delle intercettazioni «si lavorerà presto e bene. Cercheremo un dialogo con
l’opposizione, ma solo se questa sarà disponibile a sotterrare l’ascia di guerra. Altrimenti andremo avanti per la nostra strada e credo che sarà possibile senz'altro approvare il testo entro dicembre, almeno qui al Senato, anche se potrebbero esserci delle modifiche». Secondo alcuni esponenti della Lega, «la parte che non verrà toccata è quella che riguarda i gravi indizi di colpevolezza. Su questo aspetto infatti – si spiega nel Carroccio – era stato raggiunto un accordo all’interno della maggioranza e quindi non si torna indietro». Nel centrodestra, intercettazioni a parte, si sta valutando anche l’ipotesi di riformare l’istituto della prescrizione. Di come realizzare una proposta di legge in questo senso si starebbe occupando Ghedini, ma secondo alcune indiscrezioni, una strada potrebbe essere quella di evitare che si calcolino gli atti interruttivi per tutti quei reati
commessi prima del maggio 2006. Il che significa, solo per fare un esempio, che il reato di corruzione potrebbe prescriversi sempre in otto anni, senza che si calcoli l’aumento di un quarto (due anni) quando intervengono degli atti interruttivi come potrebbe essere la richiesta di un interrogatorio o di un rinvio a giudizio. Ma anche sulla eventuale riforma della prescrizione il confronto nel centrodestra è più che mai aperto. «Se intendiamo andare avanti presto e bene sulle intercettazioni, però – interviene Berselli – questo non significa che lasceremo indietro gli altri provvedimenti all’esame della commissione Giustizia. Anche la riforma del processo penale e il provvedimento relativo agli ordini professionali restano per noi delle priorità. Non ci saranno affatto ritardi strumentali su questi temi, così come sostenuto oggi da alcuni esponenti dell’opposizione».
Il giudice Mesiano “sorpreso” mentre esce di casa
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IL CASO
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Ue, la sinistra battuta sulla libertà di stampa STRASBURGO – Alla fine il voto del Parlamento europeo sulla libertà di stampa rischia di trasformarsi in un boomerang per chi lo ha fortemente voluto, il centrosinistra, e in una vittoria per chi ne avrebbe fatto volentieri a meno, il centrodestra. Anche se le risoluzioni opposte presentate dai due schieramenti sono state entrambe bocciate. Col risultato di una spaccatura dell’aula di Strasburgo, al momento incapace di avviare un vero, costruttivo dibattito sul pluralismo dell’informazione e sulla concentrazione dei media in Europa. E sulla possibilità di arrivare su questi temi ad una direttiva Ue. Nel testo comune messo a punto dagli eurodeputati del Pd e dell’Idv (sulla base dell’intesa tra i gruppi di socialisti e democratici, liberaldemocratici, verdi e sinistra unitaria) si chiedeva proprio di lavorare a una direttiva sul pluralismo, denunciando l’esistenza di anomalie in diversi Paesi europei tra cui l’Italia, additata per l’irrisolto conflitto di interessi e per le «pressioni» del governo Berlusconi su media nazionali ed esteri. È stato bocciato per soli tre voti (su 686 votanti, 335 favorevoli, 338 contrari e 13 astenuti). Un pò a sorpresa, visto l’andamento delle votazioni: in precedenza era stata infatti respinta con una discreta maggioranza (25 voti) la risoluzione del centrodestra incui si affermavache in Italia non esiste alcuna minaccia per la libertà di stampa. Ed erano state respinte anche le risoluzioni presentate dai singoli gruppi del centrodestra e tutti gli undici emendamenti che il Ppe aveva presentato alla risoluzione del centrosinistra. Tra questi ultimi anche quello in cui si faceva riferimento alle parole del capo dello Stato, Gior-
gio Napolitano, che di recente ha invitato gli eurodeputati a non utilizzare l’aula di Strasburgo come «istanza di appello» delle decisioni nazionali. «Non nego che a quel punto ci speravamo», ha commentato il capodelegazione del Pd David Sassoli, che nonostante la grande delusione si dice soddisfatto per il risultato politico ottenuto: «E' sotto gli occhi di tutti che nel vasto campo conservatore ci sono consensi sulla nostra linea, quella di arrivare a delle regole comuni sul pluralismo di informazione. Anche se –ha aggiunto Sassoli – alle parole regole, conflitto di interessi, direttiva il Ppe ha fin qui negato ogni disponibilità». Certo, rimane il rammarico per quei tre voti, che per la pattuglia di eurodeputati dipietristi si trasforma in atto di accusa: il voto è stato influenzato da «pressioni e minacce ad altissimo livello», con riferimento particolare a tre eurodeputati irlandesi dell’Alde che si sono astenuti in seguito – afferma l’Idv – a pressioni dal governo di Dublino. Ma lo stesso Idv appartiene al gruppo Alde e finisce nel mirino del Pd: «Dispiace constatare che il gruppo dell’Alde e l’Italia dei Valorinon abbianogarantitola coesione necessaria», ha attaccato Sassoli in una nota, accusando i dipietristi di essere tra i responsabili del naufragio della risoluzione comune. Alla delusione degli uni fa da contraltare la soddisfazione degli altri. «Il Parlamento europeo ci ha fatto fare un bagno di realismo – ha esultato il capodelegazione degli eurodeputati italiani del Ppe, Mario Mauro – smantellando l'impianto accusatorio e strumentale di chi sostiene che la causa del male sia una singola persona», Silvio Berlusconi. f. c.
Sassoli (Pd) se la prende con Idv
LA CURIOSITÀ La Fnsi attacca D’Alema per la querela contro “Il Giornale” ROMA – «Non siamo e non saremo mai d’accordo con nessun politico, di qualsiasi colore sia, che querela un giornale ed i suoi redattori per aver raccontato fatti o avendone interpretato alcuni. La querela che l’onorevole Massimo D’Alema ha annunciato nei giorni scorsi contro Il Giornale ed alcuni suoi redattori è indice dell’insofferenza di un mondo politico che non sa rispondere all’informazione». Lo dice la Fnsi in una nota, aggiungendo «sono anni che tutte le istituzioni della nostra categoria chiedono una profonda riforma dell’ordinamento che rispetti la dignità e l’autonomia della professione giornalistica. Ma tutto ciò non arriva mai. Arrivano solo alzate di scudi o tentativi di mettere l'informazione al guinzaglio. Tutto questo non ci piace per nulla». La nota prosegue sottolineando che «il sindacato dei giornalisti è al fianco dei colleghi de Il Giornale colpiti da questo ennesimo atto contro la libera informazione. La Fnsi rilancia alla politica la sfida delle riforme nel segno della libertà dell’informazione e della responsabilità deontologica per un’informazione rispettosa dei fatti e delle persone e mai di fatti costruiti su tesi precostituite. Chiede inoltre un segnale chiaro, in primis a D’Alema nei confronti del Giornale, rinnovando l’istanza del 3 ottobre scorso a tutti i politici di vertice, ad interrompere ed a ritirare le azioni legali contro giornali e giornalisti».
L’Udc invece conferma di non scegliere
Pronta smentita di Franceschini e di Bersani Il popolo delle primarie voterà come gli iscritti?
Pd, Marino denuncia Un dilemma arrovella «Quei due fanno inciuci» i pensieri dei candidati di CRISTINA FERRULLI
di GIOVANNI INNAMORATI
ROMA – A quattro giorni dalle primarie, accordo e scissione sono due parole tabù nel Pd. A Ignazio Marino, che grida all’inciucio tra i rivali per la gestione del partito dopo il 25 ottobre, Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani rispondono a muso duro, liquidando voci e accuse come «speculazioni». Ma se non ci sono trattative in corso, alcuni 'pontieri' delle due mozioni sono al lavoro per una gestione unitaria del partito, che metta fine allo scontro interno e dia al Pd più forza anche in vista delle regionali. La 'pax interna' dopo le primarie non è tema da campagna congressuale, nella quale i candidati devono fare sfoggio di trasparenza e lottare fino all’ultimo voto per vincere le primarie. Ed è anche in chiave congressuale che Ignazio Marino, il candidato outsider che si presenta contro le «vecchie logiche», sfodera l’arma dell’inciucio. «Non voglio più sentire parlare di accordicchi e di poltrone, questioni che infervorano le persone del secolo scorso», attacca il senatore chiedendo la smentita ai rivali. Smentita che arriva immediata. «Nessun accordo per nessuna poltrona», assicura Franceschini. «Solo
ROMA – Sono il 5,82% degli elettori del Pd, gli iscritti che a settembre hanno votato nei circoli per scegliere il segretario; quanto è rappresentativo questo campione rispetto alla più ampia platea del «popolo delle primarie» che deciderà domenica chi guiderà il Partito Democratico? Il quesito fa arrovellare gli esperti di Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino, per calibrare il loro messaggio dei tre candidati al rush finale della campagna. Molto dipenderà da quante persone andranno ai gazebo; in ogni caso, Bersani crede nella conferma, Franceschini nel ribaltone, Marino attende con fiducia il 25 notte. Gli iscritti del Pd sono 827.259, pari al 10,33% di quegli 8.008.211 cittadini che il 6-7 giugno scorso hanno votato il partito alle elezioni europee. Un numero complessivo assai più basso rispetto ai 12.092.998 che misero la croce sul simbolo del Pd poco più di un anno prima, alle politiche dell’aprile 2008. Ma il numero degli iscritti che ha effettivamente partecipato ai congressi è stato poi inferiore: 466.573, pari al 56,40% dei tesserati (in Emilia Romagna la percentuale è stata
Ignazio Marino, l’outsider
fantasie, Marino non rilanci speculazioni che non hanno nè capo nè coda», taglia corto anche Bersani. Ma se l’accordo non c'è, l’aria che tira nel Pd è che dopo il 25 ottobre, chiunque vinca non si fanno prigionieri. E quindi chi diventa leader cerca di coinvolgere gli ex sfidanti nella gestione del partito per evitare nuove spaccature e divisioni tra correnti che questa volta potrebbero essere letali. All’ipotesi di gestione unitaria lavorano come pontieri big di spicco di entrambe le mozioni, come Piero Fassino, Franco Marini e Anna Finocchiaro. E d’altra parte
anche Franceschini ieri è stato chiaro: «Dopo le primarie massima unità interna e all’esterno massimo dell’opposizione». Tra i franceschiniani si assicura che, in caso di vittoria o di sconfitta, non «ci saranno muri contro muri ma tutti saranno coinvolti». E ieri, un pò a sorpresa, anche Walter Veltroni, che si è tenuto in disparte dalla battaglia congressuale, si è impegnato a dare una mano. Bersani, dal canto suo, è convinto che ci sarà bisogno di tutti ma unità non vuol dire, fanno sapere i suoi, «trattative e bilancini che blocchino la linea che esce vincente dal congresso».
Pierluigi Bersani (a sinistra) e Dario Franceschini, i favoriti
addirittura del 35%). La domanda dunque è: quanto è rappresentativo questo mezzo milione di scritti rispetto agli otto milioni di elettori, di cui sono esattamente il 5,82%. Massimo D’Alema, principale sponsor di Bersani, ha detto che «gli iscritti non sono marziani, ma normali cittadini» e quindi le primarie del 25 replicheranno i risultati dei circoli, dove Bersani ottenne il 55,13%. E poi nei sondaggi scientifici, il campione degli intervistati, seppur stratificato, costituisce l'uno per 10.000 dell’intero corpo elettorale: in questo caso, il campione ammonta al 5%, con
alto grado di veridicità. Sul fronte franceschiniano si dà una lettura assai diversa: «Gli iscritti – dice Antonello Giacomelli – non sono la copia sovrapponibile degli elettori. Questi ultimi pongono al Pd domande diverse rispetto ai tesserati». I primi spingono molto di più sul rinnovamento della classe dirigente, cosa che non è la principale preoccupazione dei dirigenti locali. «I tesserati che ho visto nei nostri circoli - dice Pierluigi Castagnetti – sono soprattutto persone mature, mentre il nostro elettorato è molto più composito. La differenza è visibile ad occhio».
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ROMA – Basta «delegittimazioni di un’istituzione nei confronti dell’altra»; basta con gli «episodi di denigrazione e condizionamento» della magistratura e dei singoli giudici che sono «inaccettabili». Lo chiede il Csm che, con una risoluzione, esprime «allarmata preoccupazione» per gli attacchi al giudice del tribunale civile di Milano Raimondo Mesiano, che ha condannato la Fininvest, holding della famiglia Berlusconi,a risarcire 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti. Una vicenda che ha «inquietanti connotazioni» anche per il capo dello Stato, come ha reso noto il vice presidente del Csm Nicola Mancino, che a sua volta, ha puntato l’indice contro «il clima invivibile» che c'è nel Paese, ha parlato di un uso del consenso «deviato» e che porta a ubriacature» e ha sottolineato che più un potere è forte, «più può intimidire» E nel dibattito che ha preceduto il voto in tanti hanno parlato di «intimidazione» all’intera magistratura e ai singoli giudici. Il documento passato a larghissima maggioranza, con il solo no dei laici del Pdl - che ne hanno contestato sia l’urgenza sia il contenuto e la sua stessa rispondenza ai nuovi canoni per le pratiche a tutela dei magistrati – bacchetta il premier e i capigruppo del Pdl in Parlamento, per i giudizi espressi sul giudice . Ce n'è anche per le immagini rubate relative a momenti della
vita privata del magistrato, accompagnate da «considerazioni gratuitamente offensive», andate in onda su Canale 5: un fatto di «inaudita gravità», accusa la risoluzione, che sottolinea la sua successione temporale all’annuncio fatto qualche giorno prima da Berlusconi che su Mesiano se ne sarebbero viste «venir fuori delle belle». «Tali condotte - avverte il plenum – possono produrre oggettivamente una forma di condizionamento per ciascun magistrato nell’esercizio della funzione giurisdizionale, in particolar modo quando si tratti di decidere controversie nelle quali siano parti soggetti di rilevanza istituzionale ed economica» . Nel dibattito tanti consiglieri sono stati più che espliciti nel parlare di una correlazione tra l’annuncio del premier e il servizio di Mattino 5. «Si è passati dalle parole ai fatti, toccando il magistrato nella sua privacy, a scopo di rappresaglia e intimidazione», ha accusato tra gli altri Antonio Patrono di Magistratura Indipendente. E se Vincenzo Siniscalchi (centro-sinistra) ha evocato il «colpirne uno per educarne cento», Fiorella Pilato, togata di Magistratura democratica, ha parlato di «olio di ricino mediatico» per chi emette «sentenze sgradite al potente di turno». Mentre per il relatore Ugo Bergamo (Udc) su Mesiano «il dossieraggio non ha avuto esito ma grazie allo zelo del giornalista del re ogni giudice ora sa che
ROMA – La frenata impressa da Gianfranco Fini alla candidatura di Nicola Cosentino per il Pdl in Campania è solo l’ultimo episodio che testimonia come nella maggioranza la partita delle regionali si faccia ogni giorno più complicata. Peril momentola listadei candidatisi ferma a tre: Lombardia, Calabria e Puglia. Il resto è fermo in attesa di capire quale sarà l’esito delle trattative per Campania e Veneto, dove Giancarlo Galan conferma, per il momento, il no a fare passi indietro. Il governatore appare irremovibile dalla sua decisione e dopo aver parlato della situazione sabato scorso con il presidente della Camera e lunedì con il premier Silvio Berlusconi, ieri è volato a Roma per un nuovo giro di incontri. Galan è stato a pranzo nel cuore della Capitale con la pattuglia di parlamentari veneti del Pdl suoi fedelissimi. Un incontro in cui avrebbe ribadito non solo la volontà di ricandidarsi, ma anche la possibilità di correre in solitudine. Dopo la riunione con i suoi, il governatore si è spostato a Montecitorio per incontrare il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e poi il vice presidente della Camera Antonio Leone, deputato del Pdl. Top secret i contenuti del faccia a faccia con l'ex presidente della Camera, anche se nei giorni scorsi i centristi non hanno fatto mistero di essere disponibili ad appoggiare una lista guidata dal governatore. Nonostante l’Udc non abbia ancora preso nessuna decisione sulle alleanze, su un punto non ci sono dubbi: non appoggerà candidati della Lega. Ed è proprio su presunte divisioni nel Carroccio sulla scelta del candidato, tra il ministro Luca Zaia e il sindaco di Verona Flavio Tosi, che i fedelissimi del governatore puntano per suggerire la conferma di Galan. La Lega tace, anche se chi ha avuto modo di parlare ieri con Umberto Bossi, ribadisce che il Senaturè determinato anon indietreggiare di un millimetro nella richiesta del Veneto per un esponente leghista. Nel Pdl, d’altra parte, molti danno per chiusa l’intesa con la Lega imputando a Galan la volontà di tenere alta la tensione per strappare un ruolo di peso, una volta smessi i panni di governatore. Un ruolo per il quale si fanno diverse ipotesi: da un incarico nel governo (vice ministro con deleghe di peso) fino alla presidenza di un grande ente.
In stallo è poi anche la questione campana. Nonostante i malumori delpartito, Nicola Cosentinoresta peril momentoil prescelto:«Lui stesso nutre qualche perplessità perchè la campagna elettorale è complessa – confessa Denis Verdini, coordinatore del Pdl – ma diciamo che è in pole position». Nella maggiorana appare ormai chiaro che la parola definitiva spetterà ai tre leader – Berlusconi, Fini e Bossi –nel vertice che si terrà al rientro del Cavaliere dalla Russia. E se nel Pdl la linea continua ad essere radicalizzata sulla Lega e nel Pd la parole d’ordine è quella dell’anti-berlusconismo, senza prospettive concrete: nell’Udc si fotografa così lo scenario delle possibili alleanze in vista delle regionali. E nel partito, mentre si tengono le mani libere per le scelte finali che non arriveranno prima della metà di dicembre, cresce la voglia di andare da soli al voto di marzo. I centristi, che si dicono certi di essere l’ago della bilancia in sette regioni su 13, del resto hanno da tempo riaffermato la linea di non fare accordi di portata nazionale nè con il Pdl nè con il Pd. E questo malgrado il corteggiamento di cui il partito di Pier Ferdinando Casini viene fatto oggetto da parte dei due schieramenti contrapposti. Ma nell’Udc, se non si esclude ancora la possibilità di poter stringere accordi a livello locale sulla base dei programmi, si stanno facendo i conti con alcuni elementi che pesano negativamente su possibili intese come, ad esempio, la reazione del Pdl alla sentenza negativa della Consulta sul lodo Alfano. I centristi, poi, non sembrano disposti a prestare il fianco della loro linea di opposizione alla criticadi aver perseguito obiettividi potere locale. La linea è piuttosto quella di non candidare uomini propri ma tentare di orientare piuttosto la scelta da parte dei due poli verso candidati moderati in grado di esprimere programmi di governo locale compatibili. Solo pochi giorni fa Casini aveva dichiarato l'indisponibilità del suo partito ad allearsi con il Pdl dove veniva candidato agovernatore un esponente della Lega. E, simmetricamente, l’orientamento del Pd a ricandidare 11 dei 13 presidenti di regione uscenti conferma ogni giorno di più ai centristi la validità della scelta di non andare ad alleanze strategiche con nessuno dei due poli, «dominati da Di Pietro da una parte e dal Carroccio dall’altra».
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Sul “Sole 24 Ore”. Sogin smentisce
Navi dei veleni
E di nuovo spunta il nome di Scanzano
Svelato il luogo della provincia di Mantova in cui vive il pentito della ‘ndrangheta
Siluro leghista contro Fonti Il deputato Fava: è inaffidabile. L’ex Dda Genovese sentita a Roma. Viene la Commissione d’inchiesta? LA “Nave dei veleni” di Cetraro finisce in prima pagina sul Financial Times ma in Italia il partito della verità ha le sue difficoltà per venire a capo dell'inquietante vicenda. Attorno al pentito Francesco Fonti si sta scatenando un'offensiva per ridurlo al silenzio e non solo giornalistico. Ma ieri per le questioni lucane sono giunte buone notizie da Roma. E' tornata a deporre nella Commissione parlamentare d'inchiesta dei rifiuti l'ex sostituto della Dda, Licia Genovese, che aveva istruito insieme al procuratore Galante il fascicolo contro la Nucleare connection di Rotondella. Parliamo dell'inchiesta ereditata e poi archiviata dal pm Basentini a Potenza che ha ravvisato l'impossibilità di accertare le responsabilità contro i vertici dell'Enea e degli 'ndranghetisti sospettati di aver occultato rifiuti nucleari. Ora la decisione pende davanti al gip di Potenza. L'audizione ha mostrato grande interesse per le circostanziate notizie fornite dalla Genovese. Infatti la Commissione è orientata a chiedere gli atti lucani come spetta ai suoi poteri per impedire che le vicende che riguardano il plutonio e le
scorie misteriosamente sparite restino un segreto insormontabile e un misterioso racconto giornalistico. Una volontà importante. Non sappiamo che orientamento assumerà sulla questione il parlamentare leghista Giovanni Fava che nei giorni scorsi è stato protagonista di una vicenda abbastanza inquietante. Domenica scorsa infatti il componente della Commissione d'inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti ha dichiarato alla “Gazzetta di Mantova”, giornale più diffuso del suo territorio: «Il collaboratore di giustizia Francesco Fonti, elemento di spicco delle 'ndrine calabresi è stato giudicato non affidabile. E' nella nostra provincia senza un programma di protezione ma la vicenda che racconta è ancora nebulosa e va approfondita». La rivelazione giornalistica ha atterrito Francesco Fonti. Nella località dove sconta gli arresti domiciliari per gravi motivi di salute è arrivata anche un'inibizione da parte del giudice di sorveglianza che lo invita a non intrattenere nessun rapporto con giornalisti o vicini di casa. Il suo stato depressivo è aumentato e difficilmente si potrà collaborare con lui. Abbiamo contattato l'onorevole Fava per sapere per quale motivo ha rivelato il
luogo di residenza della più celebre gola profonda della 'ndrangheta calabrese e lui ha risposto che la notizia sarebbe stata desunta dall'interrogazione parlamentare presentata dai parlamentari del Pd Marco Carra, Maria Grazia Laganà e Alessandro Bratti che nei giorni scorsi hanno invocato, nel silenzio mediatico generale, maggiore protezione dello Stato nei confronti dell'ex mafioso calabrese. Ma su questo punto il leghista Fava mente. Basta controllare infatti il testo dell'interrogazione parlamentare per appurare che non si fa cenno a nessuna località. C'è un ulteriore aspetto sconveniente in questa storia. Il parlamentare Fava risulta essere socio amministratore dell'impresa Econord di Viadana che ha nell'ambiente il suo business. Il diretto interessato ha affermato che la sua azienda non si occupa di smaltimenti di rifiuti. Speriamo sia vero. Abbiamo domandato all'onorevole Fava dall'alto della sua postazione in Commissione che idea si è fatto di Fonti e della vicenda delle navi fantasma e candidamente ha dichiarato: «Non ne so nulla. Mi occupo solo di questioni siciliane». Risulta strano che siano sparite le certezze cartesia-
ne rilasciate al giornale locale della sua città pochi giorni fa. Qualcosa non quadra. Mantova, come altre città italiane, non è estranea alla torbida storia delle navi a perdere. Infatti proviene dalla città di Virgilio Marino Ganzerla, 69 anni, domiciliato in Svizzera e socio in affari di quell'ingegner Comerio inventore dei siluri da depositare sui fondali marini al riparo da sguardi indiscreti. Ganzerla il 13 luglio 1995 è stato interrogato dal pm Francesco Neri della Dda di Reggio Calabria e nei suoi verbali si legge: «Era un decennio che si parlava di progetti di affondamenti di navi cariche di rifiuti chimici». La Commissione d'inchiesta parlamentare farebbe bene a non tralasciare la pista mantovana delle navi affondate. C'è molta determinazione nel voler scardinare la coltre di silenzio che si vuol far cadere sui rifiuti seppelliti in fondo al mare e in siti nascosti della terraferma. Il capogruppo del Pd, Alessandro Bratti, proclama «massima trasparenza» e annuncia che chiederà il sequestro della nave affondata a Cetraro e del suo contenuto per ottenere risposte certe. Inoltre è determinato a non far finire in un polveroso archivio la monumentale inchiesta lucana sulla Nucleare con-
Terzo Cavone. A lato, il servizio del Financial Times
di ROCCO PEZZANO
L’infografico del Finacial TImes)
nection che dalla Basilicata si è dispiegata a raggiungere l'Irak e la Somalia. Bratti in queste ore non ha esitato a denunciare: «Già nel 2006 il precedente governo Berlusconi era a conoscenza che a Cetraro era stata affondata una nave: la notizia risulta agli atti dell'allora Commissione Bicamerale sui Rifiuti presieduta da Paolo Russo». E appare inquietante che un'ordinanza della Capitaneria di Porto del 2007 vietava la pesca nella zona di Cetraro perchè le analisi chimiche delle acque ave-
vano evidenziato concentrazioni molto alte nei sedimenti marini relativamente all'arsenico, al cobalto alluminio e cromo. Intanto per le ricerche a Maratea non c'è certezza che si vada a scandagliare quel tratto di mare. Al Nord in uno sperduto paese del mantovano Francesco Fonti vive da solo con un gatto. Abbandonato da uno Stato che non mostra nessun interesse a verificare le sconcertanti notizie che ha rivelato ai giornali di mezzo mondo. p.leporace@luedi.it
POLEMICHE SUI RILIEVI
La Mare Oceano è in Calabria. Vertice governo-Dda di ALESSANDRO SGHERRI e ANTONELLO TROYA CETRARO (CS) - Restano distanti le posizioni del governo e della Regione Calabria sulle procedure avviate per fare chiarezza sul relitto trovato al largo della costa di Cetraro e sul suo contenuto, che si sospetta essere radioattivo. Proprio nel giorno in cui a Cetraro arriva la Mare Oceano, la nave inviata dal ministero dell’Ambiente per fare i rilievi, la Regione manifesta tutte le proprie perplessità sulle ricerche, definite «non rassicuranti» e continua a chiedere «con insistenza» che venga prelevato almeno un fusto per analizzarne il contenuto. La Mare Oceano, sostiene l’Ente presieduto da Agazio Loiero, non ha lo strumento per rilevare la radioattività che crea allarme, e cioè i raggi Alfa. Ma il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, ieri in Calabria per fare un sopralluogo
Intanto a Cetraro si aspetta il prelievo dei fusti dal mare sulla zona e per incontrare i magistrati della Dda di Catanzaro che indagano sul caso, resta sulle sue posizioni. «Il prelievo deifusti, se sarà necessario –dice in serata dopo avere incontrato i pm – bisognerà farlo con una serie di procedure di sicurezza». Un’impostazione sulla quale concorda anche il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo. «Prelevare i fusti – dichiara il magistrato dopo l’incontro con Menia – non sapendo cosa contengono potrebbe rivelarsi un’operazione molto pericolosa e che richiede molte cautele. Per ora, se possibi-
le, cercheremo di accertare il contenuto dei fusti così come stanno, in fondo al mare». A chiedere chiarezza e, soprattutto, notizie certe sul contenuto di quei fusti in parte adagiati sul fondo marino e in parte ancora racchiusi nella stiva del relitto, sono anche i pescatori della marineria di Cetraro. Loro le conseguenze del rincorrersi di notizie sulla presunta radioattività le stanno già pagando sulla pelle. Da quando è stato individuato il relitto le vendite del pescato sono crollate dell’80% tanto da spingerli a tenere i pescherecci fermi vista l’impossibilità di gua-
dagnare. E ieri mattina hanno sfogato la loro rabbia manifestando davanti alla Capitaneria di porto dove Menia stava facendo il punto sulla situazione. I rilievi, già al centro delle polemiche prima ancora di cominciare, dunque, dovrebbero prendere il via oggi e andranno avanti per una settimana, condizioni meteo permettendo. A spiegare cosa faranno gli esperti inviati dal ministero è lo stesso Menia: «La prima cosa da accertare è che cosa c'è sotto al mare. Al momento abbiamo delle immagini sgranate e di un lato solo». Il Rov,
il robot filoguidato che consente le riprese sottacqua, scenderà a 480 metri di profondità per «prelevare e repertare una serie di dati che sono fondamentali». Al Rov è affidato il compito di prelevare campioni del fondo marino e anche di raschiare le incrostazioni dal relitto per verificare se sono radioattive. Quest’ultima operazione avrà un duplice scopo: accertare se sullo scafo è ancora presente il nome del natante. La Mare Oceano, con le strumentazioni che ha a bordo, realizzerà poi una mappa tridimensionale dellazona euna ricostruzione, sempre in 3D, dello scafo che sarà poi comparata con i disegni del registro navale per cercare di capire di quale tipo di nave si tratti. Tutte le operazioni saranno seguite da ufficiali di polizia giudiziaria in modo da garantire le norme processuali affinché i risultati possano essere utilizzati in un eventuale processo penale.
NAVI & NUCLEARE
L’ALLARME
Il Financial Times parla di Rotondella
Gli ambientalisti mettono le mani avanti
di PINO SURIANO ROTONDELLA-Nessuno,forse, avrebbemaipotutoimmaginare che si arrivasse a parlare di Rotondella sulla copertina del Financial Times. Ma nessuno, di sicuro, lo avrebbe mai auspicato, se avesse potuto prevedere che l'argomento di interesse fosse tanto allarmante per le popolazioni del Meridione. Eppure, dopo le vicende degli ormai noti ritrovamenti marittimi, era diventato probabile che anche al piccolo e sperduto paesino jonico (poco meno di 3 mila anime residenti) potessero toccare i “disonori” (è proprio il caso di dirlo) della cronaca internazionale. Questo perché la vicenda, come il Quotidiano della Basilicata ha più volte scritto nei giorni scorsi, ha una effettiva rilevanza internazionale, per il coinvolgimento ampio di interessi, mezzi e territori di tutte le nazioni del Mediterraneo e non solo. Ecosì ieri,dopotanti giornididiscussioni epolemiche in Italia, la vicenda delle “navi dei veleni”è finita sulla prima pagina sul Financial Times. Il più autorevole giornale economico-finanziario del Regno Unito ha dedicato alla vicenda l'intera pagina 8 del quotidiano, in edicola con un richiamo in prima. L'articolo è stato scritto da Guy Dinmore, prima firma del quotidiano in Italia, e da Eleonora De Sabata, altra corrispondente del quotidiano inglese dal nostro Paese, che nei giorni scorsi ha ricostruito la vicenda da Reggio Calabria con la collaborazione di Nuccio Barillà di Legambiente. L'articolo ripercorre con ampi dettagli la vicenda dell'affondamento delle navi, con dichiarazioni del pentito Fonti e un'intervista all'ex presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, l'onorevole Massimo Scalia. Nel testo si fa riferimento anche alla vicenda della gestione del sito nucleare della Trisaia e ai problemi che questa complicata questione starebbe provocando alla politica di rilancio dell'energia nucleare. Sarebbe statodifficile, per unterritorio chevive essenzialmente di agricoltura e turismo, immaginare uno spot negativo di così ampia risonanza mediatica. Ma tutto ciò, a questopunto, è un dato di fatto.Ci saranno ripercussioni commerciali sul territorio? Ce lo diranno i prossimi mesi.
La Ola chiede a Vito De Filippo di indagare sulle indiscrezioni E ANCORA una volta la Ola a reagire con la maggiore velocità su questioni ambientali. Sulle indiscrezioni apparse sull'inserto "Sud" del Sole24Ore in edicola ieri, gli attivisti della Ola hanno chiesto al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, di verificarne l'attendibilità. «Nell'articolo allegato - dicono - si forniscono i dettagli delle localizzazioni di nuove centrali atomiche italiane tra cui figura la costa jonica lucana, con Scanzano Jonico quale sede provvisoria che potrebbe “raccogliere anche le scorie dell'Ena del Centro Casaccia (Roma), di Saluggia (Vercelli) e di quanto resta della fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo (Alessandria)”». «Sono ancora oscuri - evidenziano dalla Ola - i progetti governativi che riguardano il Centro della L’impianto lucano Itrec Trisaia di Rotondella presso cui si ipotizzerebbe di allocare in via provvisoria, secondo altre indiscrezioni, le scorie di alcuni centri italiani, in attesa della realizzazione del deposito unico. Proprio mentre riemergono nella cronaca quotidiana le cosiddette "navi dei veleni e dei rifiuti radioattivi" ritorna a farsi strada il ritorno all'atomo in una regione già purtroppo penalizzata e duramente provata dall'industria dei veleni». Dalla Ola fanno sapere di aver aderito alla manifestazione che si terrà sabato 24 ottobre prossimo ad Amantea (Cs) «per chiedere di fare piena luce sul passato dei veleni radioattivi affondati nei nostri mari assieme alle loro navi e forse seppelliti in quella che la malavita organizzata considera la "terra di nessuno", che fanno parte dello stesso disegno perverso che vuole asservire la Basilicata ed il Sud alle logiche del grande profitto privato e dell'inquinamento», concludono.
SEMBRA quasi diventato un binomio inscindibile. Quando si nomina su un qualsiasi organo di stampa la parola “nucleare”, salta fuori anche il nome della Basilicata. Lo fa anche l'inserto “Sud” del Sole 24Ore che, nel numero uscito ieri in edicola, disegna una mappa delle località papabili dal punto di vista dell'energia atomica. C'è anche Scanzano Jonico. La Ola, sentinella delle emergenze ambientaliste lucane, ha subito fatto sentire la propria voce intimando l'alt e invocando un immediato intervento della giunta regionale. In realtà l'articolo, scritto da Jacopo Giliberto, non cita alcuna fonte - né ufficiali né ufficiose, né palesi né anonime - a sostegno delle informazioni che dà. Sembra piuttosto un ragionamento del giornalista che cerca di capire come potrebbe muoversi il governo. Un'analisi da esperto, non rivelazioni basate su notizie riservate. Questo pare. Peraltro, c'è differenza fra la mappa che riporta le città italiane che potrebbero ospitare le future centrali (con un errore da matita blu: la provincia in cui si trova Scanzano, Matera, è siglata con Ma e non con il corretto Mt) e il testo dell'articolo. La citazione del territorio lucano arriva solo alla fine del lungo articolo ed è questa: «La Basilicata sembra ancora destinata a ospitare il deposito delle scorie a Scanzano Jonico, che potrebbe raccogliere anche le scorie dell'Ena alla Casaccia (Roma), di Saluggia (Vercelli) e di quanto resta della Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (Alessandria)». Spiegata così, sembra essere una notizia basata su informazioni riservate.
In un articolo di appoggio a quello principale dell'inserto Sud, il giornalista Francesco Prisco chiede un parere anche all'assessore lucano alle Attività produttive (chiamato Gennaro Strazzuso e non Straziuso): «Il nostro piano energetico dichiara Straziuso al Sole prescinde dal nucleare». La notizia del possibile deposito in Basilicata, fosse confermata, sarebbe un fulmine a ciel sereno. Un fulmine di cui sarebbe facile immaginare il seguito di tuoni da parte delle comunità locali, come avvenne già creando l'ormai proverbiale “effetto Scanzano”, madre di tutte le rivolte pacifiche e popolari. Ad affermare che non è così, la Sogin, azienda che nella vicenda del deposito ebbe un ruolo di primo piano e che oggi, impegnata nello smantellamento del sito nucleare di Rotondella, è interessata da una riorganizzazione di finalità e compiti da parte del governo. L'ufficio stampa nega che possa esserci stata da parte del governo una decisione in merito: «Non sono stati ancora decisi i criteri per stabilire dove ubicare gli impianti nucleari - spiegano - men che meno sono stati formalizzati quelli per il deposito unico delle scorie. Si tratta di decisioni di là da venire». Ma non è che la riorganizzazione della Sogin può fermare il processo di decommissioning (lo smantellamento, appunto) e far sì che l'Itrec rimanga quello che è attualmente, un deposito di scorie? «Assolutamente no - è la risposta da parte della Sogin - Il decommissioning va avanti. La riorganizzazione non inteferisce in alcun modo con lo smantellamento degli impianti italiani e di quello lucano in particolare». r.pezzano@luedi.it
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di PARIDE LEPORACE
Giovedì 22 ottobre 2009
Turismo d’eccellenza
Oltre 400 posti barca con servizi di qualità e supporto tecnico
Finalmente un porto lucano Sabato il taglio del nastro al primo approdo turistico annesso al villaggio degli Argonauti PISTICCI - Dopo anni di lavori e battaglie con gli ambientalisti, è nato nel cuore del mar Jonio il Porto degli Argonauti, il primo porto turistico per la nautica da diporto della Basilicata, a Marina di Pisticci. La struttura è collocata a un crocevia, in una posizione ideale per scoprire i tesori della Lucania, ma anche della Calabria e della Puglia, e per proseguire l'avventura verso lidi più lontani. Il porto si inserisce in una struttura turistica e ricettiva esclusiva: l'Argonauti Resort, 150 ettari immersi nella natura, nelle tradizioni e nei sapori del territorio e affacciati su una costa dorata e un mare cristallino. Un complesso di qualità attrezzato e completo, per riscoprire lo spirito del mare nel rispetto di un ambiente ancora intatto. L'Argonauti Resort è stato progettato dall'architetto Luigi Vietti e dall'ingegnere Antonio De Nicolò per l’aspetto architettonico generale e dai professori Alberto Noli e Alessandro Togna relativamente alle opere idrauliche e marittime. Il Porto degli Argonauti si presenta come un approdo turistico elegante e funzionale, in grado di ospitare fino a 450 imbarcazioni di piccolo e medio cabotaggio, anche di lunghezza superiore ai 30 metri. I servizi offerti saranno di eccellenza, con tanto di assistenza tecnica. Attraverso un comodo canale d'accesso, protetto da un avamporto esterno a moli foranei convergenti e con un'imboccatura di ingresso larga 50 metri e profonda 4,
Il plastico del Porto degli Argonauti visto dall’alto
il porto si sviluppa in due darsene interne, lunghe 220 metri, larghe 140 e profonde fino a 3,5 metri. Le darsene, attrezzate con pontili di ormeggio fissi, sono circondate dal verde di una fitta pineta da un lato e dal Resort dall'altro. I posti barca possono essere acquistati in proprietà o affittati per lunghi e brevi periodi, con un ampio ventaglio di formule. Questo incantevole porto interno offre tranquillità e sicurezza alle imbarcazioni. L'area viene sorvegliata; è fornita assistenza agli ormeggi oltre a un'attenta manutenzione dei natanti presso il cantiere nautico con annesso distributore di carburanti. Finalmente sullo Jonio metapontino un'offerta di servizi nautici e turistici completa e
rispondente alle esigenze dei “marinai” d'oggi; questo rende il Porto degli Argonauti una realtà turistica attrattiva, moderna e di pregio. L'Argonauti Resort è integrato nell'area della costa jonica della Basilicata, ricca di storia, cultura e paesaggi incontaminati, offre bellezza e comfort: il porto turistico potrà ospitare barche leisure ed è dotato di un hotel elegante con una spiaggia privata e un'immensa piscina laguna estesa su 6.000 metri quadri che ne disegna gli spazi. Nella struttura c’è anche “Oleandro Spa”, un Centro benessere all’avanguardia. Ville e comode case vacanza per diverse esigenze, avvolte da giardini incantevoli e verde rigoglioso, con pareti pa-
noramiche in vetro aperte sul mare e sugli approdi. Poi c’è il Borgo degli Argonauti, un villaggio a tema, ispirato alle case dei pescatori con una piazzetta vitale, animata da luci, negozietti, proposte di artigianato locale e ristoranti. Ma anche una scuola di vela, campi da tennis, una spiaggia dove cavalcare al tramonto e una pineta per tirare con l'arco o danzare avvolti nei suoi profumi. Insomma il paradiso a portata di mano. Mare, storia e ospitalità millenaria caratterizzano da sempre la costa jonica, una meta ricca di fascino. La posizione geografica della marina consente una piacevole navigazione tra le coste più belle, inesplorate e sicure dello Jonio. Il porto è una struttura tecnicamente
perfetta immersa nell'incanto di un villaggio vivace ed elegante. E’ circondato da una fitta pineta, costeggiato dalle acque del Basento. Attraverso un comodo canale d'accesso, il porto si sviluppa in due darsene interne, profonde fino a 3,5 metri, attrezzate con pontili fissi e mobili. Per chi desidera scoprire le meraviglie del navigare lungo la costa jonica, o aspira a un raffinato posto barca nel Mediterraneo, l’approdo degli Argonauti è la base ideale. Il Resort ospita, inoltre, un anfiteatro e una sala per le feste e i ricevimenti, e uno yachting club sorgerà a breve presso il porto per l’organizzazione di eventi artistici. Infine c’è Argojazz, rassegna musicale e di danza giunta alla sua sesta edizione, offre seducenti emozioni in più alle sere di agosto. Nelle vicinanze sono presenti due campi da golf e in un prossimo futuro sorgerà un aeroporto nell'area di Pisticci a soli 20 chilometri dal Resort, uno scalo aeroportuale di rilevanza per i flussi turistici dell'intera costa jonica. Attualmente il Resort è servito dagli aeroporti internazionali di Bari e Brindisi, a circa 50 minuti. La conferenza stampa di presentazione si terrà sabato 24 ottobre alle ore 10 presso il Porto degli Argonauti a Lido di Macchia - Marina di Pisticci in provincia di Matera. Dopo la presentazione i giornalisti potranno visitare in anteprima il Porto degli Argonauti. Seguirà, alle 11.30, la cerimonia inaugurale. regione@luedi.it
LA STORIA
Un’impresa nata nel 1995 IL Porto degli Argonauti è il primo approdo turistico realizzato sulla costa metapontina della Basilicata e si classifica come “porto interno”. E' preceduto da un avamporto esterno a moli foranei convergenti che delimita l'imboccatura di ingresso larga 50 metri, su un fondale dell'ordine di 4 metri, segnalata da due fanali a luce lampeggiante di colore verde e rosso. Le coordinate dell'imboccatura sono: 40° 20',00 Nord e 16° 49,00 Est. L'avamporto è in fondo al canale di accesso, con tracciato leggermente curvilineo lungo circa 450 metri e largo circa 40 metri; si aprono due darsene di forma rettangolare lunghe sui 200-220 metri e larghe sui
130-140 metri, attrezzate con pontili di ormeggio fissi e mobili. Le darsene, circondate dal verde rigoglioso della pineta, abbracciano, in posizione strategica, un'ampia zona di manovra e le banchine dell'area cantieristica del distributore di carburante. La Nettis Resort Srl, che ha realizzato la struttura annessa a villaggio turistico, opera nel settore della costruzione e gestione di strutture turistiche e ricettive, alberghiere ed extra alberghiere. La società ha avviato nel 1995 larealizzazione del Polo turistico integrato Argonauti Resort. Il compendio immobiliare sorge su un'area di 1.500.000 metri quadrati
di proprietà della società, lungo la costa jonica della regione Basilicata, in località Lido di Macchia e Lido di 48 del Comune di Pisticci. Il polo comprende già un hotel quattro stelle Hotel degli Argonauti ed una zona residenziale Villa degli Argonauti, e si avvarrà anche di un porticciolo turistico Porto degli Argonauti, di un borgo e villaggio turistico, di un parco fluviale con giochi acquatici. Socio di riferimento della Nettis Resort Srl è Giuseppe Nettis, imprenditore con una lunga esperienza nel settore della costruzione e gestione di strutture civili ed impiantistiche. regione@luedi.it
I comfort
Sicurezza e assistenza IL valore di un porto turistico dipende in gran parte dalla qualità dei servizi e dall'efficienza dell'assistenza offerta. Il Porto degli Argonauti è estremamente attrezzato nell'assistenza tecnica e nei servizi per la nautica. Sarà, infatti, garantita l’assistenza e ascolto h 24 su radio Vhf; assistenza all’ormeggio; distribuzione carburanti; impianto antincendio; raccolta acque nere; raccolta rifiuti solidi di bordo, olii usati e batterie scariche; sorveglianza; servizio meteo; attrezzature antinquinamento; pulizia dello specchio acque; posti barca con acqua e corrente elettrica (240/400); servizi igienici e docce; parcheggio; box e cantiere. L’approdo degli Argonauti è in assoluto il primo porto turistico per la nautica da diporto della Basilicata, a Marina di Pisticci. Centocinquanta ettari immersi nella natura, nelle tradizioni e nei sapori del territorio e affacciati su una costa dorata e un mare cristallino. Un complesso di qualità attrezzato e completo, per riscoprire lo spirito del mare nel rispetto di un ambiente ancora intatto. Si potrà navigare nel mare più grande d'Italia, a sud della Penisola tra le coste della Sicilia, dell'Albania e della Grecia, fino al Mar Libico. Oltrepassare il Canale d'Otranto e raggiungere l'Adriatico o lo Stretto di Messina, verso il Tirreno. O rimanere vicini, costeggiare il Golfo di Taranto o continuare e spingersi verso la Calabria o lungo le meraviglie del litorale pugliese. Oppure raggiungere il banco di Amendolara in una secca, oggi tra le mete preferite dai divers, da molti considerata ciò che resta dell'antica isola di Ogigia, cantata da Omero nell'Odissea e dimora della mitica ninfa Calypso che ammalia Ulisse in viaggio verso Itaca. regione@luedi.it
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10 Primo piano
Un incontro del candidato Speranza (mozione Bersani) è il palco atteso
Politica lucana
Le sferzate di Folino Ricompattare la mozione: «Poteva forse bastare un caffè a due giorni dalla scadenza?» di SARA LORUSSO POTENZA - A differenza di Attilio Martorano (l’ex numero uno di Confindustria Basilicata aveva annunciato di non poter soddisfare la curiosità su un suo eventuale schieramento politico in apertura della presentazione della suo movimento “Fare Basilicata), Vincenzo Folino, ex vicepresidente della Regione, apre il suo discorso spiegando che non deluderà l’attesa. Ieri, alla presentazione dei candidati a sostegno della mozione Bersani che ha in Roberto Speranza il proprio candidato alla segreteria regionale del Pd, Folino sapeva bene che forse «il gossip di questi mesi ha alimentato una certa attesa per questo intervento». E lui non delude, sostenendo Speranza, toccandone i temi e senza dimenticare duri e non certo collaterali passaggi su quelli che, all’interno dello stesso partito,ritiene abbianomesso in moto «un’azione subdola tesa a spingermi fuori dal Pd». Casalinga l’atmosfera al Principe di Piemonte, platea piccola, ma affollata, schierata per rimarcare che «adesso dice Speranza raccontando ancora una volta i temi della sua candidatura - bisogna uscire da questo congresso, lavorando subito per l’unità, sapendo che ruolo vogliamo avere in questa terra», di cui raccoglie le attese, «senza farne uno scontro tra classi dirigenti. Cosa diversa è la mobilità dei gruppi dirigenti», che pure sostiene apertamente. Una breve presentazione dei dei candidati condotta da Ignazio Petrone, segretario provinciale del Pd, che si alterna sul palco tra le poltroncine allestite e i candidati al microfono. Nessuno nasconde che il clima non è più lo stesso. Vogliono recuperare entusiasmo. La partenza è quella di un Pd che in Basilicata si “scontra”- dice Folino- con «una opposizione debole, in difficoltà nella costruzione di alleanze politiche e sociali più vaste e che ha finito per contribuire ad un sistema bloccato nel quale i gruppi dirigenti del centrosinistra in generale e del Pd in particolare, sentendo la vittoria certa, hanno man mano perso quella capacità di analisi della società lucana». E poi arriva al cuore del “problema”, di quella divaricazione interna della mozione che sostiene e che schiera da un lato Speranza (il “suo” candidato) e dall’altro Salvatore Adduce, sponsorizzatodal deputato Antonio Luongo. La spaccatura sembra figlia della «crescente divaricazione tra le aspirazioni personali di quanti fanno parte delle classi dirigenti e il profilo politico del nostro partito e della nostra coalizione, che appare sempre più sfuocato e meno adatto alle necessità della Basilicata». Ecco «il vero, anche se non il solo, punto di differenza nell’analisi tra me e Antonio Luongo». Sono - dice - sempre più visibili «i negativi rapporti tra politica, istituzioni e società» che hanno ad effetto «il fatto che esponenti e dirigenti di organizzazioni sociali decidono di proporsi per una assunzione diretta di responsabilità politica ed amministrativa». Vale per la Fiom, come per i confin-
Alcuni momento dell’incontro. E’ stato coordinato dal segretario provinciale Ignazio Petrone (f.M.)
dustriali. Ecco. Non declina il passaggio. «E’ l’imprenditore che irrompe sulla scena politica o è la politica che si è subdolamente intromessa nella vita delle associazioni cercandone il consenso a buon mercato per poi defilarsi?». A Martorano, anche da eventuale candidato nel centrodestra, rinnova pubblicamente il rispetto (in fondo a lungo hanno interloquito e cercato soluzioni di mediazione, l’allora presidente di Confindustria e l’assessore alle Attività produttive), se non altro perchè «ho sempre sostenuto le competenze, se ci sono, anche nella parte “avversaria”». Così spiega, e non si pente, di aver voluto Giampiero Perri all’Apt e Ernesto Navazio all’Asi. Folino in chiave congresso, mescola temi e problemi, mescola territorio e partito (che poi è uno dei punti base della candidatura di Speranza che
punta alpartito “permeabile”, piuttosto che chiuso, e “contendibile”, in cui anche il segretario del circolo più piccolo abbia voce). E’ alla nomenklatura democratica che si rivolge. Salvo richiamare a “buon esempio”, il presidente della Provincia Lacorazza e l’assessore alla Viabilità Valluzzi per labuona operazionesulleopere pubbliche. Nè tralascia l’ex governatore Bubbico e il vicegovernatore attuale Santochirico. L’idea di fondo è - in tutti i sensi - quella di “speranza”, perchè «non dobbiamo rinunciare - dice Folino - a difendere le produzioni industriali esistenti a cominciare dal polo dell’auto, rincorrendo al ripresa costruendo le condizioni per un nuovo percorso di reindustrializzazione connesso alla innovazione tecnologica». Ce ne è per la «nuova agricoltura», come per «lo svi-
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luppo turistico». Che dire poi deiprecari.Non sfuggeilriferimento ai mille tirocini formativi banditi dalla Regione (punto di critica che accumuna il suo al discorso di Martorano): «Ha senso aggiungere agli oltre ottomila precari della pubblica amministrazione locale un esercito di altri mille ragazzi che rischiano di essere prima illusi, poi delusi?». Nel frattempo si confronta parla a lungo Folino - con uno scontro da cui non si sottrae. E rilancia. Ecco il turno di Erminio Restaino, l’altro candidato alla segreteria regionale per la mozione Franceschini: ricorda di essere stato «il principale tessitore di una unità difficile che approdava all’ipotesi di Restaino segretario, anche per evitare strumentalizzazioni sul peso dell’area cattolica o meglio ex Margherita inseguito allafuoriuscita dal partito di Roberto Faloti-
co». Dell’ex assessore all’Agricoltura non ha condiviso l’addio al partito, ma quelle dimissioni sono frutto di «una tecnica raffinata proprio da coloro che avevano necessità di farsi spazio in quell’area del partito». Come ricorda al governatore De Filippo chese nonc’è pregiudiziale sulla riconferma, non puòessere decisioneatavolino, per pochi, «tra Potenza e Roma». La questione della Presidenza «riguarda tutto il centro-sinistra e l’intera Basilicata e penso che vi siano tanto nel nostro partito ma lui si tira fuori - come in altre formazioni del centrosinistrae nellastessasocietà lucana diverse personalità che potrebbero guidare questa regione». Ma perché non si è riusciti a costruire una linea politica unitaria ed un solo candidato a segretario regionale per
LA LETTERA APERTA
l’area Bersani? La risposta è ancora una domanda: «Perchè non si è riusciti a fare nemmeno un incontro collegiale per esaminare le divergenze tranne che un invito a prendere un caffè due giorni prima della presentazione delle candidature da parte del coordinatore meridionale della mozione Bersani», l’europarlamentare Gianni Pittella? Ce ne è ancora per «una dialettica congressuale a dir poco distorta con convergenze singolari tra l’area Franceschini e l’altro pezzo dell’area Bersani, quasi l’obiettivo fosse circoscrivere ed attaccare Speranza ed i suoi sostenitori». Allora, un ultimo messaggio, che è sintesi e sollecitazione. «Chi pensa a restaurazioni e ad “interessati” patti organigrammatici dovrà misurarsi con un pezzo significativo di partito e con la stessa opinione pubblica».
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«Dentro Idv? Per favore non si candidi» Un militante scrive alla consigliera Mastrosimone che pare abbia aderito al partito Da qualche giorno i rumors, più o meno consolidati, davano come certa l’adesione a Italia dei valori da parte di Rosa Mastrosimone, leader dell’Addc. Adesso, sembra che quelle voci non solo si siano
Rosa Mastrosimone
fatte più insistente, ma siano solo in attesa di ufficializzazione. Cosa che potrebbe, a questo punto, avvenire con qualche giorno di ritardo, visto il rinvio della visita di Antonio Di Pietro in Basilicata, attesa per sabato prossimo a Matera. Ufficialmente, l’ex ministro alle Infrastrutture sabato sarà impegnato nella trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Non potrà così essere presente nella città dei Sassi dove - soprattutto dopo le polemiche interne e quelle legate all’annunciata querela del senatore Belisario al Quotidiano a seguito della pubblicazione degli “inciuci” del partito - Di Pietro non avrebbe trovato clima semplice. Oggi, proprio dal
mondo dei militanti della sigla dipietrista, nel materano, arriva una lettera aperta alla consigliera Mastrosimone. Gentilissima consigliera Mastrosimone, sono un iscritto a Italia dei Valori di Matera. Faccio parte di un gruppo (composto in maggioranza da giovani) che, già da quasi due anni, crede appassionatamente nella possibilità che Italia dei Valori possa rappresentare la vera alternativa di governo locale in grado di contrastare le logiche clientelari e familistiche responsabili dell’arretratezza socio-economica, della devastazione e della depredazione del territorio lucano. Ieri è trapelata la notizia della sua adesione ufficiale a Italia dei Valori. Dopo averle infruttuosamente scritto via mail e via “Facebook”, mi permetto di rivolgerle questa lettera aperta per chiederle di rinunciare espressamente a non candidarsi per le regionali 2010 o alle eventuali comunali materane.
Attesi i suoi trascorsi politici (Udeur, DeC, Addc), una rinuncia espressa alla candidatura credo che sia l’unica strada che potrebbe permetterle una modalità di ingresso in IdV capace di ridurre notevolmente l’inevitabile conflittualità con la base “militante” del partito. Conflittualità che invece deflagrerebbe nel caso contrario, ovvero di un suo ingresso in IdV chiaramente ed esclusivamente finalizzato a una sua candidatura alle elezioni regionali. Un suo ingresso accompagnato invece da una espressa e volontaria rinuncia a qualsiasi candidatura, permetterebbe alla base del partito di iniziare un percorso di accettazione della sua presenza, di condivisione di obiettivi politici e programmatici di medio periodo, di metabolizzazione delle differenze. Insomma, sarebbe un gesto di notevole qualità e levatura politica da parte sua. La ringrazio dell’attenzione e dell’eventuale risposta. Francesco Filippetti
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Primo piano 11
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
SILVIO, LA CHIESA E LA STAMPA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di FRANCESCO BOCHICCHIO BERLUSCONI, finalmente, ha gettato la maschera, dimostrando chi è, senza infingimento alcuno: in primo luogo, in relazione alle sue vicende personali un po' piccanti, ha attaccato ferocemente la stampa che lo ha criticato e l'attacco è diventato così incontrollato da far causa a “Repubblica”per le domande rivoltegli, domande ritenute inammissibili in quanto offensive; non si tratta qui di entrarein sottilidisquisizioni semantiche,se siaaccoglibile il famoso aforisma di Oscar Wilde, secondo cui, pressappoco, “le domande non sono mai indiscrete, lo sono talvolta le risposte”, o se invece vi siano alcune eccezioni, quale quelle in esame, dove, secondo Ernesto Galli della Loggia, alcune domande sono retoriche; quello che conta è che domande retoriche (tra l'altro solo alcune e non la maggioranza) possono mettere in difficoltà persone ignare colte di sorpresa di fronte alla pubblica opinione, non un maestro della comunicazione che ha tutto il tempo per prepararsi; evidentemente, Berlusconi vuole intimidire la stampa solo perché in grado di sollecitare la pubblica opinione su punti scomodi; è da notare che si tratta di intimidazione con mezzi indubbiamente leciti, quale un'azione giudiziaria, che sarà fondata o no ma in ogni caso appartiene alla libertà di difesa dell'individuo; da questo attacco specifico Berlusconi è partito ad un'offensiva in grande stile, tale da tentare con pressioni indebite su vertici RAI di impedire programmi sgraditi (di Santoro) o di renderli di fatto impossibili mediante la privazione di tutela legale (quello della Gabbanelli); su vuole così rendere l'informativa televisiva del tutto omologata e priva di voci scomode; non contenti di ciò si finiti nel ridicolo nel momento in cui si è consentito a Berlusconi di tenere una lunga trasmissione (con insulti agli avversari) dal solito Vespa, con domande compiacenti e senza contraddittorio, ed addirittura si sono annullate tutte le trasmissioni politiche della stessa serata; quando parla l'Unto del Signore tutti devono tacere. Che si usino intimidazioni legittime, o pressioni indebite (ma non inusuali in una democrazia maggioritaria), il salto di qualità è rappresentato dal risultato finale perseguito ed ormai prossimo, omologare l'informativa giornalistica e televisiva. Può essere definito democratico un sistema in cui non è ammesso a voci dissenzienti di raggiungere la pubblica opinione? Certo, non è una dittatura, perché le elezioni si tengono, l'opposizionenon è perseguitata,ma il gradodi autoritarismo è così accentuato da rendere la democrazia solo nominale; altro che crisi della democrazia, qui vi è la sua presenza ma con svuotamento di ogni contenuto. In secondo luogo, di fronte a forti critiche di ambienti cattolici sempre per le vicende personali, “Il Giornale”, di proprietà della famiglia Berlusconi, fa un attacco personale al direttore di Avvenire, spingendolo alle dimissioni, con Berlusconi che apparentemente prende le distanze dal direttore Feltri, ma nello stesso tempo imputa il tutto al clima creato con le critiche nei suoi confronti, come a dire, “à la guerre comme à la guerre” : di fronte all'irrigidimento dei rapporti con la Chiesa, Berlusconi ha rilanciato alla grande, impegnandosi a far approvare in tempi stretti la legge sul testamento biologico, nei contenuti cari alla Chiesa Cattolica. I mezzi utilizzati sono certamente non eleganti, por usare un eufemismo, ma legittimi, salvo la diffamazione , incui i giornali nonraramente incorrono, ma addirittura si vuole impedire alla Chiesa Cattolica di criticare Berlusconi, in cambio dell'appoggio alle più discutibili battaglie della Chiesa, discutibili in quanto improntate al clericalismo ed all'integralismo. In terzo luogo, di fronte alla ormai prossima emanazione da parte della Corte Costituzionale della sentenza sul lodo Alfano, l'Avvocato dello Stato ha concluso la propria difesa di Berlusconi evidenziando che la declaratoria di incostituzionalità della legge comporterebbe le dimissioni di Berlusconi: l'Avvocato dello Stato ha ridimensionato il suo intervento, ma persone vicine a Berlusconi (persone di grande spessore intellettuale, come Gaetano Pecorella) hanno confermato che uno o fa il Presidente del Consiglio o si difende e che non si può fa entrambe le cose. Evidente la pressione sulla Corte Costituzionale, caricata di compiti abnormi rispetto all'unico effettivo, garante del rispetto della Costituzione, pressione indebita ma soprattutto abnorme in quanto effettuata da chi è sottoposto al controllo della stessa Corte Costituzionale. Berlusconi si vuol sottrarre ad ogni controllo: non è vero che non ci può difendere e fare nello stesso tempo il Presidente del Consiglio, in quanto è vero proprio il contrario, chi non si vuol difendere mira all'impunità, che è propria di un tiranno e non di un Presidente del Consiglio di una Repubblica democratica. Le tre vicende hanno denominatori comuni: innanzitutto, Berlusconi parte dalle proprie vicende personali per destabilizzare tutta la vita nazionale; è questo il rovesciamento del carisma che imprudenti commentatori esaltano; non le doti personali per risolvere problemi delPaese,ma ilpoterepoliticoper risolvereproblemipersonali; inoltre, si resta nell'alveo della democrazia, peraltro totalmente devitalizzata con il tentativo di rendere inoffensive rispettivamente la pubblica opinione, la Chiesa Cattolica e le istituzioni di controllo. E' questa la democrazia autoritaria su cui chi scrive da tempo insiste fino alla noia. Ma il gioco è ormai logoro e Berlusconi sta perdendo colpi, rendendo evidente che il suo carisma è evanescente:nonsipuòperaltro trascurarelasuarisolutezzae la sua spregiudicatezza, che in un Paese con solide tradizioni democratiche sarebbero del tutto insufficienti, ma che possono invece risultare vincenti in un Paese dalla democrazia fragile come l'Italia. Berlusconi ha capito che i tre obiettivi del suo attacco non hanno eguale peso e che uno può risultare decisivo,la Chiesa Cattolica. L'alleanza offerta allaChiesa Cattolica può consentirglidi acquisire quella forza e quel consenso con cui reggere al confronto con gli altri: saprà la Chiesa sottrarsi a tale abbraccio mortale e comprendere che il trionfo dell'integralismo non è un compenso sufficiente per la propria inoffensività in materie etiche sgradite al Grande Capo? Sbagliò Pio XI a concedere il consenso della Chiesa al Fascismo in cambio del Concordato e macroscopico fu l'abbaglio preso nel definire Mussolini come l'Uomo della Provvidenza. E' da augurarsi che Papa Ratzinger non faccia analogo errore. studiobochicchio@legalebochicchio.it
Novità positive si profilano all'orizzonte nella professione: dovrete saperle sfruttare. In amore qualche nota stonata
TORO 21/4 - 20/5
Avete fatto male i vostri calcoli nel lavoro ma siete ancora in tempo per rimediare. In amore mostrate più sicurezza.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Siate seri, concentrati, intraprendenti: gli errori del passato vi saranno utili nel lavoro. Vita sentimentale tormentata.
DAL GRECO AL SAET LA CORRUZIONE CI ASSEDIA di MAURIZIO BOLOGNETTI Mentre leggiamo di inadempienze in materia di trasparenza da parte delle Asl lucane, di appalti truccati, di monitoraggi ambientali criptati, giunge dal Consiglio d'Europa la conferma che l'Italia è stretta nella morsa di una corruzione “diffusa e sistemica”. Il Greco(Groupe d'Etats contre la Corruption) afferma che il fenomeno riguarda in particolare la pianificazione urbanistica, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e la sanità. Gioverà ricordare che il Procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato, ha affermato che l'impatto del fenomeno corruzione in Italia è stimabile in 60 miliardi di euro. Una tassa occulta che rappresenta un'autentica zavorra, soprattutto per il nostro Mezzogiorno. Nel rapporto relativo al 2009 del SAET (servizio anticorruzione e trasparenza) troviamo ai primi posti delle classifiche sulla corruzione tutte le regioni del sud. I dati sembrano disegnare un binomio corruzione-povertà in rapporto di causa-effetto. I rapporti Saet e Greco non fanno che confermare la nostra analisi sugli effetti perniciosi prodotti da un regime corrotto e corruttore. Il sessantennio partitocratico, che ha fatto seguito al ventennio fascista, ha fatto strame delle regole democratiche, che i padri costituenti intesero porre alla base della nostra Costituzione. Abbiamo provato a raccontare in un dossier intitolato la peste italiana i devastati effetti prodotti dal tradimento del dettato costituzionale. Abbiamo descritto la storia di un paese in cui non vige lo Stato di diritto, in cui la parola democrazia è stata svuotata di ogni contenuto, in cui l'illegalità regna sovrana. In questo contesto c'è dunque da stupirsi se la corruzione dilaga e distrugge speranze di sviluppo? Se la legge fondamentale, che dovrebbe essere il presidio del nostro vivere civile, è stata calpestata e vilipesa, c'è da stupirsi del fatto che tutto ciò abbia come conseguenza il dilagare della corruzione e dell'illegalità soprattutto nel nostro Mezzogiorno? Un Sud dove interi territori sono ostaggio della criminalità organizzata, ma anche, o forse soprattutto, delle cosche della partitocrazia, che hanno trasforma-
to le istituzioni in bivacchi dove si fanno gli interessi di famigli e clienti. In questi anni abbiamo descritto la corruzione endemica, montante e persistente di cui parlano i rapporti del GRECO, del SAET e della Corte dei Conti. Abbiamo provato a descrivere i perniciosi effetti di un sistema che nega quotidianamente democrazia, legalità, stato di diritto e conoscenza. La partitocrazia crea povertà, ma anche corruzione, e corruzione e povertà viaggiano a braccetto in questo nostro sud soffocato dal binomio Miseria e Malaffare. Marco Pannella afferma che “la strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di persone”. Quanto sia vera questa affermazione possiamo riscontrarlo anche nelle storie di veleni industriali, figli di veleni politici, che abbiamo raccontato in questi mesi. In un articolo pubblicato su Left il 28 agosto, Marco Cappato, parlando dei veleni lucani, ha affermato: “La Basilicata è una delle regioni italiane dove è più chiaro come il dissesto idrogeologico sia il frutto quel “dissesto ideologico” prodotto da sessant'anni di un regime fondato sulla corruzione e l'illegalità.” Sempre dalle pagine di Left, la deputata Radicale Elisabetta Zamparutti, occupandosi dei veleni industriali e politici della Basilicata, affermava: “Il degrado del nostro territorio da tutti i punti di vista ambientale e idrogeologico è frutto del degrado della classe dirigente del paese.” In una lettera inviata in questi giorni ai cittadini di Tito abbiamo scritto: “Il piombo, la trielina e le sostanze tossiche presenti nel sottosuolo di Tito stanno al vostro habitat come la tenia partitocratica sta alla democrazia”. Uno dei capitoli più interessanti de “La Peste Italiana” si intitola Partitocrazia, dissesto idrogeologico, distruzione dell'ambiente. Dopo i fatti di Messina torna attuale. “La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di persone”. Parafrasando Durrenmatt, scrittore amatissimo da Leonardo Sciascia, potremmo dire: “Ancora una volta vogliamo scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse restano di ripristinare in questo paese legalità, democrazia, stato di diritto, diritto a conoscere per deliberare.”
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete perso fin troppo tempo: ora nel lavoro dovete concentrarvi su un unico obiettivo, fino in fondo. Troppi equivoci da chiarire con il partner
LEONE 23/7 - 23/8
Non vale la pena prendersela più di tanto per gli alti e bassi negli affari: è il prezzo da pagare al successo. In amore s'impone un chiarimento.
VERGINE 24/8 - 22/9
La giornata lavorativa si profila molto movimentata, ma non dovrete agire frettolosamente. In amore finalmente non avete più dubbi
BILANCIA 23/9 - 22/10
Rischiate di entrare in rotta di collisione con un collaboratore per colpa del vostro brutto carattere. In amore siete invece vulnerabili.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Siete decisi e avete le idee chiare: due armi che negli affari vi faranno imporre sugli avversari. Esperienze affettive importanti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non dimenticate la diplomazia, può aiutarvi in modo decisivo negli affari. Novità importanti nel settore degli affetti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete ottime carte in mano e nella professione potete osare di più. Non rincorrete una persona che fa sempre la preziosa.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avrete la meglio su un concorrente se agirete tempestivamente negli affari, soprattutto giocando d'astuzia. Un amore intenso vi dà la carica.
PESCI 20/2 - 20/3
Un evento poco favorevole vi costringerà a riflettere su quanto avete fatto finora per il lavoro. In amore usate la dolcezza
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LO SPORT IN AGONIA di Antonio Nicastro Le lenta agonia che trascina la Basilicata nel baratro senza che nessuno faccia nulla per sopraffare questo assurdo destino non riguarda soltanto gli aspetti politici e dell'economia. Da una decina d'anni la nostra regione è interessata da un vistoso calo di abitanti dovuto in parte alla denatalità (di questi tempi per metter su famiglia ci vuole una solida base economica) e ad un massiccio flusso migratorio verso regioni che offrono prospettive di lavoro. Ultimamente si parla sempre più spesso di “fuga di cervelli” riferendosi ai tanti laureati che la Basilicata sforna e che non trovano occasioni di lavoro nella loro terra perlo sfaldamento e la decomposizione del tessuto produttivo. Già prima di entrare nel mondo del lavoro i nostri ragazzi fanno le valige, scelgono gli atenei extraregionali per proseguire gli studi snobbando l'Università lucana che sta diventando, per la inconsistente offerta formativa oltre che per una gestione tutt'altro che esaltante, un ateneo di serie B tant'è che oltre il 70% dei neodiplomati decide di frequentare le università di altre regioni, Ebbene questa situazione si ripercuote anche nel mondo dello sport lucano che vede progressivamente calare il numero di praticanti nelle fasce di età post scolastiche. Prendo ad esempio una disciplina che conosco molto bene, il basket, per essere dirigente del Comitato Regionale della Federazione da oltre un ventennio per cui conosco le dinamiche del movimento in maniera molto approfondita. La pallacanestro, dopo il calcio, insieme alla pallavolo è lo sport di squadra più praticato in Basilicata, con tradizioni ultradecennali in molte località e con una eccellente presenza nei campionati nazionali.
Eppure da qualche anno si verifica un fenomeno di erosione dei tesserati nella categoria senior. Consultando i dati statistici nazionali riferiti alle percentuali di praticanti fino all'età in cui si pratica il minibasket, 11 anni, la Basilicata è ben al di sopra della media nazionale, quando si leggono i dati degli atleti over 20 il rapporto crolla clamorosamente. Infatti fino a quando i ragazzi frequentano le scuole superiori fanno attività agonistica nelle società sportive, Arrivato il momento di iscriversi all'università le società cestistiche lucane perdono la stragrande maggioranza degli atleti. Si capisce che in queste condizioni è difficile immaginare che le società più blasonate investano risorse nei vivai perché nel momento in cuisi devecogliere ilfrutto dellavoro e dei sacrifici il campione in erba lascia la Basilicata. Si spiega perciò il fatto che tuttele squadre di rango hanno in organico pochissimi talenti lucani. Il panorama cestistico regionale sta diventando desolante perché piazze storiche dove la palla a spicchi impazzava non esistono più. Proprio ieri leggevo che chiude i battenti la gloriosa società di Picerno, un manipolo di ragazzi che fra immensi sacrifici svolgeva una decorosa attività agonistica ha gettato la spugna. Caso ancora più clamoroso a Vietri dove per anni due società femminili hanno dato lustro al basket lucano partecipando con merito ai campionati extraregionali, già da due anni a Vietri non ha più una squadra di basket, beffa delle beffe, per trent'anni nel centro del Melandro si è giocato all'aperto e la scomparsa dell'attività cestistica coincide con l'apertura di un moderno e funzionale palazzetto. Il massimo campionato regionale, la Serie D, in passato contava un discreto numerodi squadre oggia fatica si arriva ad una decina proprio per la difficoltà delle società che ri-
mangono privi di atleti che al termine degli studi superiori emigrano per proseguire gli studi. Tragedia nella tragedia è rappresentata dal fatto che la stragrande maggioranza di coloro che si laurea non trova occupazione e da emigrante-studente prende la “qualifica” di emigrante per lavoro. Ritengo che le vicissitudini che interessano il basket lucano siano le stesse di molte altre discipline. Ecco come si arriva alla quadratura del cerchio, alla soluzione dell'equazione: alla base di tutti i mali della nostra sventurata terra ci sono i “soliti”problemi che sono all'ordine del giorno della politica. Chi ha governato,a Romacome aPotenza, non ha saputo creare le condizioni per alimentare quel circuito virtuoso che, per esempio, esiste nel nord est. Eppure di risorse ne sono arrivate a vagonate….. Anche lo sport, in sostanza, è vittima delle scelte politiche che hanno inaridito il tessuto sociale ed economico della Basilicata. La politica vive di autocelebrazione, da qualche tempo le prime pagine dei giornali ci informano delle problematiche interne dei principali partiti, dei nuovi fermenti che ancora non si esplicitano in “discesa in campo”, mi riferisco a “Fare Basilicata” dell'ex presidente di Confindustria di Basilicata o di “Pinguini Lucani” Idee per la Basilicata” del manager lucano (guarda caso anche lui emigrante) Pietro De Sarlo e tanti altri che si stanno organizzando. Quasi tutti fanno analisi sociologiche ed economiche condivisibili, qualcuno timidamente propone una ricetta, altri, quelli che hanno tenuto in mano fino ad oggi le redini della macchina amministrativa, sono più che altro impegnati a difendere le loro postazioni. Nel frattempo se palazzetti dello sport e campi sportivi sono sempre meno frequentati a loro che gliene importa?
L’APPELLO DI FASSINO PER IL VOTO A FRANCESCHINI segue dalla prima Sin dal primo momento ho sostenutocon convinzione la candidatura di Dario Franceschini: perché è Segretario del PD da soli sette mesi, un tempo troppo breve per cambiare un leader; perché pur in un tempo così breve ha dimostrato di saper fare il Segretario e di avere doti di leader; soprattutto perché Dario meglio di tutti rappresenta quel Partito Democratico giovane, nuovo, plurale che abbiamo fondato per avere finalmente una "casa comune dei riformisti" e superare le divisioni del passato. Hosceltodisostenere Darioperchévaevitatoinogni modol'erroreditrasformare l'elezione del segretario del Partito Democratico in una competizione tra ex DS ed ex Margherita. Abbiamo voluto e fondato il Partito Democratico proprio per fondere, mescolare, unire le diverse culture progressiste italiane in un progetto unitario che vada oltre le appartenenze di origine di ciascuno di noi, per scriveree narrare insieme una storia nuova in cui tanti italiani possano riconoscersi. E garantire che il PD abbia un profilo largo, plurale ed aperto, e la condizioneper ottenereunconsenso elettoraleampioche consentaalPD disfidare Berlusconi e di riportare il centrosinistra alla guida dell'Italia . Per questo votare Dario Franceschini e farlo votare è la scelta giusta per l'Italia, giustaper il PartitoDemocratico, giustaper le speranzedi ciascuno di noi. Piero Fassino
RAFFORZARE I VALORI CATTOLICI HA ragione e pieno sostegno al Presidente Casini quando asserisce che necessita in Italia consolidare la piattaforma dei valori etici per rafforzare l'identità cattolica nel pieno rispetto del dettame costituzionale che prevede le libertà di fede. Di fronte a società sempre più globalizzate e interetniche e ai rischi di sincretismi e confusioni, l'Udc pone dei paletti attorno all'ora di religione che «non può essere trasformata in un insegnamento generico di cultura religiosa o di etica» e «deve mantenere il suo carattere confessionale e godere dello stesso status, in quanto a sistematicità e rigore, delle altre discipline scolastiche». Nell'ora di religione si insegna la religione cattolica». Il Vaticano ribadisce, dal suo punto di vista, il valore didattico dell'ora di religione, cioè il suo status di materia scolastica a tutti gli effetti. «Il rispetto della libertà religiosa,
a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com
Una domenica di luglio ho portato mio figlio in un parco giochi comunale. Mentre giocava sulle giostre, siè tagliato sulbordo di una lamiera nascosta che sporgeva sotto il sedile dell'altalena su cui si era seduto. Ho scritto al Comune per avere il risarcimento e, il mese scorso, ho ricevuto una lettera che mi comunicava che il Comune era assicurato e mi forniva i recapiti dell'assicurazione. Ho scritto alla compagnia e mi è stato detto che il danno a mio figlio è colpa mia, perché io non ho vigilato correttamente sul minore e che, dunque, il risarcimento non è dovuto. Vorrei sapere se quello che mi è stato detto è corretto o se ho diritto al risarcimento. Maria Catalani Come detto più volte in questa rubrica, nel nostro ordinamento esiste una norma che prevede che ciascuno è responsabile dei danni cagionati a terzi dalle cose che ha in custodia, e che il custode, per liberarsi dalla responsabilità, deve provare che l'evento è stato cagionato da un caso fortuito, ossia da un evento non prevedibile e, dunque, inevitabile. Il caso fortuito, infatti, interrompe il cd. nesso causale, ossia il legame causa-effetto che deve sussistere tra la cosa e l'evento dannoso per far sorgere la responsabilità del custode del bene. Un esempio di idoneo elemento interruttivo del nesso causale è proprio la condotta colpevole di unterzo odello stessodanneggiato, condotta che può sostanziarsi in una grave negligenza nell'uso della cosa. Quest'atteggiamento è, infatti, secondo il principio della regolarità e probabilità causale del fatto nelle circostanze di tempo e di luogo in cui si è verificato l'evento di danno, imprevedibilee perciòinevitabile e, dunque, non permette al custode di approntare idonee
RISPOSTE CIVILI
La culpa in vigilando misure di sicurezza. Va peraltro sottolineato come sia il custode, una volta che il danneggiato (o, come nel caso di specie, la genitrice del danneggiato) abbia dimostratoil fatto(l'utilizzo della cosa), il danno (la lesione) e il nesso tra fatto e danno (ossia la derivazione del danno dall'utilizzo della cosa) a dover fornire la prova che nella produzione causale del pregiudizio sia intervenuto, quale elemento interruttivo, il caso fortuito. Pertanto - premesso che le scarse notizie fornite dalla lettrice mi spingono a consigliarle di rivolgersi a un legale di fiducia per esaminare con il massimo approfondimento possibile le circostanze di fatto della vicenda -rilevo che, nel caso di specie: - l'evento dannoso occorso al bimbo si è verificato a causa dell'utilizzo di un bene del Comune secondo la destinazione funzionale che gli è propria (l'altalena è stata utilizzata per far giocare il bambino,ossia perlafunzione tipicaper la quale è costruita); - il bene in questione ha presentato un elemento di pericolosità (un lamierino tagliente, nascosto nel lato inferiore del sedile) che non dovrebbe presentare, vista la naturale destinazione dell'oggetto ai bambini, ossia a soggetti che non hanno piena capacità di discernimento; - detto elemento di pericolosità ha cagionato il taglio. Il quadro composto da questi tre dati lascia emergere, in prima battuta, una responsabilità dell'Ente che, qualora non voglia essere condannato al pagamento dei danni, dovrà provare le buone
condizioni di manutenzione dell'altalenae cheilcontatto delbambino con il lamierino si è verificato per un uso assolutamente improprio del predetto gioco, consentito dalla disattenzione del genitore. In altri termini, per andare esente da censure il Comune dovrà provare: - che l'utilizzazione che il bambino ha fatto della giostra è stata assolutamente inusuale e quindi imprevedibile; - che questa utilizzazione ha determinato il contatto con il lamierino; - che, di conseguenza, l'evento dannoso non è stato evitabile mediante l'adozione di opportune cautele, come ad esempio l'imposizione di un divieto di tale uso improprio, ovvero il rivestimento della lamiera con materiale di gomma o comunque non tagliente. Il mio amministratore di condominio si è comprato un programma di computer per gestire il condominio. Lui, però, gestisce parecchi condomini. Nella scorsa assemblea ha messo all'ordine del giorno la discussione sulla spesa del programma per farla approvare e scaricarla su noi condomini. Mi chiedo se il condominio deve pagare per un programma che serve all'amministratore e che si può fare, ora che l'assemblea ha approvato la spesa. Lettera non firmata La Suprema Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha stabilito che è nulla la delibera dell'assemblea di condominio che ratifichi e approvi una spesa del tutto estranea alla gestione condomi-
che vale per tutti, esige la possibilità di offrire agli alunni nelle scuole pubbliche e private un'educazione religiosa coerente con la loro fede cattolica», come raccomanda la Santa Sede. La Chiesa, inoltre, stigmatizza le «nuove regolamentazioni civili, che tendono a introdurre un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l'indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione dei giovani». Visto che lo Stato non può imporre una religione, il Vaticano chiarisce che «spetta alla Chiesa stabilire i contenuti autentici dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola, che garantisce, di fronte ai genitori e agli stessi alunni l'autenticità dell'insegnamento che si trasmette come cattolico». Gaetano Fierro
niale, come, con riferimento al caso di specie, quella relativa all'acquisto in proprio di una licenza software da parte dell'amministratore. Ciò indipendentemente dall'eventuale esiguità dell'importo della spesa oggetto di contestazione, anche in relazione al complessivo numero dei condomini ed all'entità del bilancio che ha il condominio. La sanzione di nullità, anziché quella dell'annullabilità, della delibera assembleare, comporta quale conseguenza, l'impugnabilità in ogni tempo di una simile delibera, senza che sia necessario rispettare il termine di decadenza stabilito dal codice civile e pari a trenta giorni (che decorrono dalla data della deliberazione per i codomini dissenzienti e dalla data di comunicazione per gli assenti). Dunque, qualora il condomino ritenga non inerente alla gestione condominiale la spesa in questione (come pare emergere dalla descrizione del fatto), egli potrà agire in giudizio per ottenere la dichiarazione di nullità del provvedimento dell'assemblea. Sono un pendolare che ogni mattina prende il treno per andare a lavoro. Spesso trovo sulle carrozze ragazzi senza biglietto e quando il controllore gli chiede i documenti si rifiutano di darglieli. A me non mi pare una cosa corretta, anche perché questi ragazzi viaggiano senza pagare, mentre noi pendolari dobbiamo pagare gli aumenti che ogni anno mettono sugli abbonamenti. Mi sembra assurdo che questi ragazzi non possono essere puniti. L'altro giorno un controllore mi ha detto che in azienda gira una voce che
dice che la Cassazione ha preso posizione e non permette più questi abusi. Mi sa dire qualcosa? Vito - Avigliano La Corte di Cassazione ha stabilito che, nonostante la trasformazione delle ferrovie dello Stato in società per azioni (ossia in un ente di diritto privato), il controllore deve considerarsi pubblico ufficiale. Infatti, i dipendenti delle ferrovie che - come il capotrenocontrollore dei biglietti - “provvedono alla constatazione dei fatti e alle relative verbalizzazioni nell'ambito di attività di prevenzione e accertamento delle infrazioni relative ai trasporti, sono pubblici ufficiali in quanto muniti di poteri autoritativi e certificativi e svolgenti una funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico”. La conseguenza di questa pronuncia è che il rifiuto di fornire al controllore le proprie generalità costituisce reato. Il Codice Penale prevede, infatti, che chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni, rifiuti di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a lire quattrocentomila. Tuttavia, devo ricordare che: - non è imputabile chi, nel momentoin cuihacommesso ilfatto, non ha compiuto i quattordici anni; - è imputabile chi ha compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto, sempre che sia verificata la suacapacità d'intendere odi volere; la pena, però, in tale ultimo caso è diminuita; - è pienamente imputabile e punibile il maggiore degli anni diciotto. La risposta al quesito di carattere penale è stata redatta dal dott. Pio Belmonte.
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Italia / Mondo
Giovedì 22 ottobre 2009
Dal 2010 prevista la dilazione di pagamento delle rate per 12 mesi
Mutui, moratoria di un anno L’Abi annuncia il piano per le famiglie in difficoltà di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - Dopo la moratoria in favore delle aziende, lanciata in agosto, l'Abi ha annunciato ieri un piano di dilazione dei mutui per la casa per le famiglie in difficoltà. Il comitato esecutivo dell'associazione ha approvato infatti un “Piano famiglie”, che prevede la sospensione del rimborso delle operazioni di mutuo per alcune categorie in difficoltà come disoccupati e cassaintegrati. E considerando il fatto che a breve i tassi potrebbero risalire, la moratoria sicuramente potrà dare una boccata d'ossigeno a coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. «La dilazione si riferisce alle rate delmutuo perl'acquisto della casa, la sospensione dovrebbe valere per un anno e partirà da gennaio 2010», ha annunciato Corrado Faissola, presidente dell'Abi, al termine della riunione. Faissola ha spiegato che l'iniziativa riguarderà chi ha perso il posto di lavoro, chi è in cassa integrazione, ma anche chi ha visto la cessazione dell'attività di lavoro autonomo e chi ha avuto la morte di uno dei componenti del nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia. Il presidente dell'Abi ha poi rilevato che le misure relative alla dilazione della rata di mutuo saranno in alcuni casi messe a disposizione dall'industria bancaria in modo autonomo, in altri deriveranno da partnership con governo, regioni, comuni e la Cei, e in altri ancora da accordi con le parti sociali. La moratoria cade in un momento particolare: a settembre la dinamica di crescita dei prestiti bancari al settore privato ha continuato a frenare, mentre i mutui hanno aggiornato i nuovi minimi al 3,23% (ad agosto erano 3,24% e un anno fa erano al 5,8%). Secondo primissime stime bancarie e in relazione
La moratoria è stata promossa da Federconsumatori e Adusbef; l'iniziativa promossa dall'Abi, che era stata sollecitata da tempo, è stata definita «una misura che può veramente far tirare un respiro di sollievo nel contesto della crisi che attraversa il Paese». Anche l'Adoc apprezza la decisione, che permetterà di «evitare il rischio di generare una grave situazione di insolvibilità». Secondo Adiconsum il provvedimento «interesserà una famiglia su cinque», mentre il Codacons considera «positiva l'iniziativa, solo ed esclusivamente a condizione che si consenta di sospendere le rate fino a 18 mesi,non12, echelasospensio-
ne valga per chiunque dimostri semplicemente di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo». Dal canto suo il segretario generale dell'Ugl Renata Polverini ha sottolineato che «la moratoria alle famiglie in difficoltà risponde alla richiesta più volte avanzata dall'Ugl in questi mesi di crisi». Per Annamaria Furlan, segretario confederale della Cisl, «finalmente dopo mesi di richieste avanzate dalle associazioni sindacali ed in particolare dalla Cisl, anche l'Abi ha scelto di dare un contributo alle tante famiglie in difficoltà ma sarebbe bene che il Piano famiglie partisse da subito senza aspettare gennaio».
Per chi è in cassa integrazione e chi ha perso il lavoro
alle ultime rilevazioni Istat, su un totale di 1,1 milioni di famiglie povere e indigenti presenti in Italia quelle interessate dalla sospensione
delle rate dei mutui per l'acquisto di casa potrebbero essere 110mila, per un valore complessivo di 8 miliardi di mutui erogati.
Edilizia a basso costo: 100.000 euro per 3 stanze
Casa con formula Lego POTREBBE essere nella casa “costruita in fabbrica” il futuro dell’edilizia residenziale a basso costo: con il sistema messo a punto da Rdb casa, una abitazione di tre stanze a Roma - ha spiegato il presidente di Rdb Giampio Bracchi – potrebbe costare meno di 100.000 euro. Il costo netto della costruzione infatti – precisa Bracchi – si aggira sugli 800 euro al metro, il 30% in meno rispetto all’edilizia tradizionale, a cui si dovrà aggiungere il prezzo dell’area sulla quale si costruisce. Il progetto presentato ieri a Roma
Riduzione del 30% sul previsto
prevede la costruzione di diverse tipologie di abitazione (con tagli da 40 a 200 metri) grazie alla combinazione di sei famiglie di componenti (strutture portanti, corpi scale e ascensori, tamponamenti perimetrali, tamponamenti e divisori interni, impianti e componenti di finitura) con la possibilità di costruire edifici fino a 10 piani fuori terra. La realizzazione di queste case “low cost” in tempi brevi (sette mesi circa contro i 12 dell’edilizia tradizionale è resa possibile dall’industrializzazione dei componenti strutturali e potrebbe essere la risposta alla richiesta crescente di “housing sociale” ma anche di residenze speciali come quelle per stu-
denti e di alberghi a prezzi contenuti. Questa sorta di “casa lego» che comunque rispetta i criteri antisismici, di sicurezza e di sostenibilità energetica e ambientale potrebbe a regime – sottolinea Bracchi – interessare il 20% del mercato residenziale. In pratica, essendo circa 300.000 le nuove abitazioni costruite nel 2008, un valore dimezzato rispetto alle 600.000 di un anno prima, potrebbero essere quindi almeno 60.000 unità. Il progetto è stato definito una «modalità costruttiva interessante» dal sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani: «E' nostro interesse – ha detto – favorire questo sistema».
Dalla stazione Tiburtina al porto di Marghera
Dall’Ue 80 milioni per le infrastrutture Molti progetti al Nord IL G.R.A di Roma, la stazione Tiburtina, ma anche i grandi canali fluviali del Nord e il porto di Marghera. Sono sei le opere che beneficeranno degli 80 milioni, tranche italiana dei complessivi 500 milioni decisi dalla Commissione Ue per le infrastrutture. Una pioggia di risorse annunciata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, responsabile dei trasporti, nel corso della prima giornata della conferenza “Ten-T Days”a Napoli. Un’occasione importante per definire le priorità comuni dei 27. Lo stesso premier Silvio Berlusconi, rammaricandosi di non poter essere a Napoli, ha sottolineato nel suo saluto l'importanza che il governo italiano attribuisce alla funzione«anticiclica» degliinvestimenti in infrastrutture, di cui ha particolarmente sete «il Mezzogiorno d’Europa». Il 16% delle risorse del pacchetto complessivo «pronto cassa e in distribuzione entro fine anno», ha detto Tajani, finanzieranno quindi sei opere italiane. Che sono: la terza corsia del grande Raccordo anulare di Roma(circa 3 milioni),
la stazione tiburtina sempre nella Capitale (6,9 milioni), il potenziamento del porto di Venezia-Marghera (3,9), il nodo di Torino nel tratto Susa-Stura (52,7 mln), il potenziamento dei sistemi di controllo del traffico aereo (4 mln), oltre a 9 milioni destinati ai grandi canali fluviali del Nord Italia. Il resto dei finanziamenti viene suddiviso tra 10 paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. Mentre Napoli di costituisce piattaforma verso l’Africa. «Il governo italiano ha compiuto una precisa scelta strategica nell’investire nelle infrastrutture e su quelle ubicate sulle reti Ten – ha detto Berlusconi nel messaggio di saluto letto dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - ritenendo questa scelta non solo anticiclica ma necessaria per superare il divario che il Mezzogiorno d’Europa vive nel contesto comunitario». È scattata insomma in risposta alla crisi, una sorta di sveglia infrastrutturale per il Sud d’Europa che guarda anche al superamentodei suoiconfini,verso il continente africano.
No di Confindustria
Cresce la bufera sul posto “fisso” ROMA - La polemica non si placa. Anzi i toni aumentano sempre di più. A due giorni di distanza l'apologia del posto fisso, pronunciata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, continua a far discutere. Dopo che Silvio Berlusconi l'ha fatta sua, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi offre una lettura più ragionata dell'accaduto. «I problemi non si pongono in questi termini, è una tempesta in un bicchier d'acqua» minimizza ai microfoni del Tg 3. Poi nega qualsiasi effetto collaterale sul governo: la posizione di Tremonti non «è isolata, i rapporti con Confindustria non sono incrinati e la strategia anti-crisi non si è sdoppiata in linee opposte di politica economica». L'opposizione non ci sta. Dopo la prima reazione all'insegna del sarcasmo, il Pd attacca rivendicando il merito dell'emendamento salva-precari della scuola, firmato dallo stesso Berlusconi e dal ministro Maria Stella Gelmini, che ha ottenuto il via libera bipartisan alla Camera. Il segretario Dario Franceschini denuncia la doppiezza dell'esecutivo: «Con una mano dice una cosa, con l'altra voleva licenziare i precari». E il capogruppo al Senato, Anna Finocchiaro, accusa: «Il governo fa solo chiacchiere. Vedo ministri che si azzuffano, senza strategia e senza proposte». Puntuale arriva la difesa d'ufficio del sottosegretario Paolo Bonaiuti. «Il posto fisso - ribadisce - è un elemento di coesione sociale, non un disvalore». Mentre i politici si scambiano accuse, l'unica proposta concreta resta quella del presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia. La flessibilità va gestita in modo più efficace: da un parte allentando le rigidità e gli automatismi del lavoro dipendente più garantito. Dall'altra regolando i settori più marginali del lavoro precario. Solo in questo modo si potrà far fronte all'aumento della disoccupazione in un fase di ripresa debole. Concorda il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ma avverte: «Senza la crescita tutti i discorsi rimangono sulla carta». La ricetta del vice-direttore della Banca d'Italia, Ignazio Visco insiste invece su conoscenza e formazione: sono essenziali - dice - «per sfruttare al meglio le opportunità del posto fisso, ma anche per combattere i rischi del precariato». Dal mondo delle imprese, piccole e grandi, arriva però l'altolà. «Non possiamo rinunciare alla competitività sul mercato altrimenti si rischia di impoverire il Paese e le famiglie», sostiene l'ex presidente di Assolombarda, Diana Bracco. Per il numero uno della Confcommercio, Carlo Sangalli, il posto fisso è il requisito chiave per «un futuro di serenità». Ma il mondo del lavoro marcia «verso forme di flessibilità».
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14 Economia
24 ore in Basilicata
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La Provincia di Potenza sposta fondi dal progetto europeo per i fiumi e paga una sua dipendente
Stipendio “Vie blu” per l’avvocato I lavoratori: «Noi penalizzati». Dal conto totale resterebbero fuori 400 mila euro POTENZA - Lo chiamano «ufficio di project management». Ha un incarico difficile. Deve realizzare un progetto ambizioso: restituire ai fiumi lucani il loro ruolo storico di «fonti di vita, fonti energetiche, generatori di paesaggi, generatoridi culture,mitigazione del rischio idraulico» e un’altra ventina di voci simili. Che il sistema di gestione del progetto “Vie blu” è particolarmente «complesso» l’amministrazione provinciale, in un documento, lo ammette anche. Ed è per questo, forse, che alla Provincia hanno pensato di dotare la struttura di «ulteriore personale». A maggio, con una delibera, viene disposta l’assegnazione di un funzionario amministrativo da trasferire dal settore viabilità, di un ingegnere ambientale da trasferire dal settore ambiente e di un funzionario amministrativo avvocato da individuare mediante lo scorrimento di una graduatoria. Il primo stop arriva all’ufficio ragioneria della Provincia. Il ragioniere capo Giovanni Palazzo scrive: «Si esprime parere favorevole di regolarità contabile, fatta esclusione per il funzionario amministrativo avvocato da individuare […] per il quale si esprime parere non favorevole». Ecco la motivazione: «Non è possibile finanziare una spesa corrente ripetitiva quale l’assunzione di personale a tempo indeterminato con entrate una tantum a specifica destinazione». E ancora: «Nel caso in cui si intenda assumere a carico del bilancio provinciale i relativi oneri si evidenzia che l’ente nella fase di redazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2009 ha rispettato la normativa vigente in materia di contenimento delle spese di personale, per cui il plafond disponibile in materia di spesa per il personale per il 2009 è stato interamente utilizzato». Conclusioni: «L’ente non può procedere a ulteriori assunzioni». Ma di quel funzionario l’ufficio di project management proprio non può fare a meno.
Per il Tribunale non ci sono stati brogli elettorali. Respinta la richiesta di sospensiva
Guerra dell’Apa a Potenza, il primo round lo vince il presidente Ferramosca
La sede della Provincia di Potenza
E con una successiva deliberazione la giunta provinciale guidata in quel momento da Sabino Altobello aggira l’ostacolo. Nei documenti che il Quotidiano ha potuto consultare si legge: «Verificata l’impossibilità di procedere in tempi immediati con l’assegnazione part-time di un dipendente con la qualifica di funzionario amministrativo avvocato, attesa la esiguità del personale attualmente in organico all’ente e il carico di lavoro allo stesso già assegnato, verificato che Maria Cristina Valente soddisfa i requisiti professionali richiesti per l’attuazione del progetto, verificato che l’assunzione a tempo determinato per un periodo fino a dieci mesi trova copertura finanziaria sui fondi del progetto “Vie blu”» delibera «l’assunzione temporanea». “Vie blu”,però, èun progetto speciale. Per la sua attuazione la Regione Basilicata, chepoiloha datoincaricoalle Province, ha previsto l’utilizzo di lavoratori da reclutare nell’ambito di apposite shortlist. «Il progetto esecutivo - sostengono alcuni lavoratori delle “Vie blu”-finanziato con fondi Fesr, non prevede nessuna aggiunta di personale amministrativo». Ma, soprattutto, il nome dell’avvocato Valente non compare nella short-list delle “Vie blu”. Ma-
ria Cristina Valente ha vinto un concorso per titoli ed esami bandito dalla Provincia. Può un dipendente della Provincia essere pagato con i fondi del progetto delle “Vie blu”? E’ la domanda insistente che da qualche giorno circola tra i lavoratori dell’ex Sma. C’è qualcuno che ha fatto due conti. Il geometra DonatoTrivigno, calcolatricealla mano, dice: «I fondi che la Regione ha liquidato con lo stato di avanzamento per il costo delle basi operative, ovvero del personale amministrativoe tecnico,èdiun milionee cento mila euro. Quello reale è di 688 mila euro». Che si ricava così: «9.425 euro lordi annuali perle 73unità delle“Vie blu”». Dal conto restano fuori 430 mila euro. Che fine hanno fatto? «Abbiamo provato a chiederlo al presidente della Provincia Piero Lacorazza - risponde il geometra Trivigno ma sembra proprio che non voglia riceverci». Altro tema: «La disparità di trattamento». All’avvocato vanno 18 mila euro per sei mesi di lavoro, ai lavoratori “Vie blu”, dopo anni di precariato e cassaintegrazione, solo la metà. «Un controsenso», dicono i lavoratori che, qualche settimana fa, hanno investitodel problema l’assessore Massimo Macchia. Risposte? «Nessuna». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
POTENZA - L’11 febbraio scorso si sono svolte le votazioni per l’elezione dei nuovi organismi dirigenti dell’Associazione provinciale allevatori di Potenza. Elezioni burrascose che hanno lasciato scontenti i perdenti della lista di cui faceva parte Marcello Di Ciommo di Confagricoltura il quale, con i suoi, ha scatenato un attacco frontale ai vincitori e contro l’Apa stessa, verso cui sono state lanciate pesantissime accuse. Tutto questo è stato ricordato un po’polemicamente da Palmino Ferramosca - presidente dell’Apa di Potenza - in un comunicato stampa con cui rende noto che il Tribunale di Potenza ha respinto la richiesta di sospensiva del risultato elettorale preteso dai ricorrenti. Ferramosca esordisce, ripercorrendo qualche tappa della vicenda, scrivendo che: «Spesso con titoli roboanti la stampa locale si è occupata tra febbraio ed aprile scorso dell’Apa di Potenza per presunte irregolarità, fantasiosi brogli elettorali, adombrando addirittura una improbabile guerra tra allevatori. L’imbeccata per questo scenario apocalittico era venuto da settori dell’associazione sconfitti nelle elezioni per il rinnovo delle cariche e che hanno mestato nel torbido sino a produrre un ricorso alla magistratura». Dopo questa premessa un pò polemica il neo presidente Ferramosca fornisce la notizia. «Ebbene, avevamo avuto modo di fare in precedenza precisazioni sulla infondatezza e pretestuosità di quelle affermazioni, ma ora è la stessa magistratura a mettere un punto fermo a questa incresciosa vicenda. Il Tribunale di Potenza, infatti, con sentenza del 6 ottobre scorso, ha rigettato la richiesta di sospensiva della deliberazione inerente le elezioni». Ma, in effetti, come sottolinea il rappresentante dell’Apa del potentino nel comunicato, il dato più significativo del provvedimento del giudice è che per assumere tale decisione esso ha «esaminato il merito delle tesi dei ricorrenti ritenendole del tutto infondate». In effetti è quello che emerge dalla lettura testuale della sentenza “(Rg 11851/2009) che ha rigettato, appunto, il ri-
corso depositato il 15-4-2009 dai candidati della lista “Allevare futuro” e con il quale si chiedeva di sospendere l’esecutività della deliberazione dell’Apa di Potenza relativa all'assemblea in cui sono stati eletti i nuovi organi dell’associazione per il triennio 2009/2012, svoltasi lo scorso 11 febbraio 2009”. Il giudice, effettivamente, nelle otto pagine della sentenza esegue una puntigliosa disamina dei fatti denunciati dai ricorrenti e delle controdeduzioni avanzate dall’Apa. La conclusione a cui egli giunge è abbastanza chiara e lo scrive: non vi è “prova di sussistenza di fumus boni iuris”, ovvero che il diritto vantato dai ricorrenti non esiste nel concreto. Tradotto ancora - come sottolinea Ferramosca- significa che il Tribunale (sebbene formalmente nel merito si dovrà comunque esprimere in seguito) dall'esame dei fatti e degli atti avanzati dai ricorrenti, nonchè di quelli opposti in contro deduzione dai legali dell’Apa, è comunque giunto ad una prognosi di infondatezza della domanda di merito”. Tutto questo fa dire con una punta di soddisfazione al presidente che «Quanto adombrato dai ricorrenti e quanto rimbalzato sui media è stato smontato punto per punto nelle motivazioni della sentenza». E che «questo pronunciamento che conferma la correttezza dell’azione dell’Apa, dei suoi dirigenti e dei suoi funzionari, fa giustizia del tentativo di screditare e delegittimare questa associazione e la sua struttura operativa. La decisione chiara del giudice ci conforta e ci spinge a lavorare di più e meglio negli interessi del mondo della zootecnia lucana. Allevatori e istituzioni che la sostengono a cui siamo impegnati a garantire giorno per giorno una nostra trasparente ed efficace collaborazione». Non sappiamo se vi saranno altre puntate di questa vicenda ma questa sentenza (anche per quella che preannuncia per l’esame del merito) è sicuramente un punto importante a favore della legittimazione di chi è oggi alla guida dell'associazione provinciale di potenza degli allevatori. Vito Bubbico
Ieri mattina la nomina. Approvato l’aggiornamento del piano stralcio per il dissesto geologico
Autorità di Bacino, Stella è il vicepresidente MATERA - E’ Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, il Vicepresidente del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Basilicata. La nomina è avvenuta ieri nel corso della riunione del comitato, convocata dal presidente della Regione, Vito De Filippo, a cui hanno partecipato Onofrio Introna, assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia, i presidenti delle province di Potenza e Matera, Piero Lacorazza e Stella, ed i rappresentanti delle province di Bari, Taranto e Cosenza. Nel corso della riunione il Comitato ha anche approvato l’aggiornamento del piano di bacino stralcio per l’assetto
idrogeologico. Il Pai (Piano assetto idrogeologico) ha la funzione di eliminare, mitigare o prevenire i maggiori rischi derivanti da fenomeni calamitosi di natura geomorfologica (dissesti gravitativi dei versanti) o di natura idraulica (esondazioni dei corsi d’acqua). “L’individuazione delle aree da proteggere dalla possibili crisi dell’assetto dei versanti collinari e montani e degli alvei fluviali – afferma De Filippo – costituisce la premessa per una pianificazione organica e sistematica del territorio avente come obiettivo fondamentale la tutela, la valorizzazione ed il recupe-
ro socio-culturale e ambientale dei sistemi naturali nell’ambito dei territori antropizzati e non”. Nello specifico, il Pai individua e perimetra le aree a rischio idraulico e idrogeologico per l’incolumità delle persone, per i danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, per l’interruzione di funzionalità delle strutture socio-economiche e per i danni al patrimonio ambientale e culturale, nonchè gli interventi prioritari da realizzare e le norme di attuazione relative alle suddette aree. “Con questo provvedimento – aggiunge De Filippo – in-
tendiamo tenere sotto controllo eda livelli costantila sistemazione del suolo. L’aggiornamento è uno strumento utile, insomma, per prevenire situazioni di dissesto idrogeologico a causa di imprevedibili fenomeni climatici. Le ragioni per le quali convochiamo a ritmo serrato il comitato sono, pertanto, strettamente connesse alla necessità di stringere i tempi del monitoraggio al fine di effettuare un costante aggiornamento del piano di bacino idrogeologico”. In particolare, il secondo aggiornamento 2009 del Pianostralcioper ladifesadalrischio idrogeologico riguarda le aree di versante nei se-
Franco Stella
guenti comuni: Abriola, Accettura, Altamura, Anzi, Avigliano, Brindisi di Montagna, Calciano, Campomaggiore, Episcopia, Ferrandina, Garaguso, Latronico, Laurenzana, Lauria, Miglionico, Missanello, Moliterno, Palazzo San Gervasio, Pigno-
la, Senise, Stigliano, Tito, Tolve, Trecchina, Tricarico. L’aggiornamento ha interessato anche la parte alta del fiume Agri, dalla diga di Marsico Nuovo alla località “Tempe”, riguardante i territori dei comuni di Marsico Nuovo, Paterno e Tramutola.
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Giovedì 22 ottobre 2009
GiovedĂŹ 22 ottobre 2009
Prima udienza per il troncone del Totalgate che riguarda lo spaccio di stupefacenti
Droga, Ferrara davanti al gup L’accusa: ÂŤL’imprenditore commissionava acquisti di cocaina e marijuanaÂť POTENZA - Sono almeno quattro i procedimenti aperti a partire dalle indagini sugli affari di Francesco Rocco Ferrara, l’imprenditore di Policoro arrestato nello scorso mese di dicembre durante il blitz che ha portato in carcere anche i vertici di Total Italia, e l’ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta per la costruzione del Centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara, la gestione e la realizzazione di una discarica abusiva in localitĂ Pane e Vino di Tursi, la ricettazione dei brogliacci con le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta trafugati dagli uffici della procura della Repubblica di Potenza, e l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Ieri mattina è iniziato il processo per quest’ultimo filone. Gli imputati sono in tutto sei, giĂ raggiunti da diverse misure cautelari sempre nel dicembre scorso. Ferrara è stato individuato dall’accusa come il “promotore, finanziatore, e organizzatore dell’associazioneâ€?. Per la procura rappresentata in aula dal pm Salvatore Colella, avrebbe commissionato e finanziato in maniera sistematica l’acquisto di una quantitĂ indefinita di marijuana e cocaina al suo fedele factotum, Leonardo Costanza, e all'amico
Il Riesame respinge il ricorso POTENZA - Il Tribunale del riesame di Potenza ha respinto l’appello presentato dai legali dell’Impresa Gaetano e Ottavio Ferrara Snc, contro la decisione del gip Rocco Pavese, che su richiesta del pm Henry John Woodcock nell’ambito dell’inchiesta soprannominata Totalgate, ha commissariato la ditta per un anno a partire dal primo giugno scorso, stessa sorte che è toccata ai primi di aprile alla gestione della concessione Gorgoglione per le estrazioni di petrolio nella Valle del Sauro, per la quota del cinquanta per cento controllata da Total Italia spa. Le motivazioni non sono ancora state depositate, ma il collegio composto dal presidente Antonio Cantillo, e dai giudici a latere Marco Del Vecchio e Ivana Salvatore, avrebbe accolto in buona sostanza le ragioni dell'ordinanza originale per cui si tratta di Gionni Giliberti, tutti e due di Policoro, da uno spacciatore di Bari, Luigi Anaclerio, e Giampiero Vinzi di Taranto. La droga sarebbe stata ceduta a un’amica di Ferrara, Elena Zippo, dirigente del comune di Scanzano Jonico fino a novembre del 2003, già implicata per una presunta truffa assieme all’ex sindaco Mario Altieri, che ne avrebbe data anche a una sua amica, oltre ad altre tre persone defi-
un’applicazione in regola con la legge sulla responsabilità penale degli enti e delle persone giuridiche, in questo caso una società in nome collettivo, per cui l’esecuzione delle sanzioni avverrebbe con largo anticipo anche rispetto all’inizio del processo vero e proprio. Da notare che in principio il commissario designato per la Gaetano e Ottavio Ferrara Snc era il comandante Francesco Fontanarosa, un ufficiale della Guardia di finanza in congedo, che a settembre è stato sostituito con l’avvocato Fabrizio Nastri del foro di Taranto. Sembra che alla base della decisione ci sia stato uno scontro, sempre con il gip Rocco Pavese, sulla valutazione dei diritti spettanti alla società sulle somme già stanziate da Total Italia in relazione allo stato di avanzamentodeilavori perlacostruzionedel Centro oli Tempa Rossa di Corleto Per-
nite come “soggetti legati a Ferrara da rapporti di parentela ovvero di amicizia.â€? Le indagini sono state condotte dal pm Henry John Woodcock con l'ausilio degli agenti della Squadra mobile del capoluogo. Francesco Ferrara e Leonardo Costanza sono difesi dall’avvocato Filippo Vinci, che è uscito dall’aula senza rilasciare dichiarazioni, ma lasciando intendere, come peraltro anche i suoi
Decisione gup slitta a gennaio
L’avvocato Vinci
ticara, giĂ iniziati da diversi mesi, per un ammontare di due milioni di euro. Gli avvocati sono intenzionati a presentare ricorso in Cassazione. l. a.
colleghi, che non dubitano di riuscire a smontare le tesi dell’accusa. Il loro punto di forza è che non è stato trovato un solo grammo delle sostanze indicate, mentre gli elementi in mano alla procura sono perlopiĂš intercettazioni telefoniche e ambientali. Per gli investigatori gli imputati avrebbero fatto riferimento alla “marmellataâ€?, la “benzinaâ€?, le “mozzarelleâ€?,i“documentiâ€?, e talvol-
La procura di Paola chiude le indagini
Marlane, disastro doloso PRAIA A MARE - La comunicazione di conclusione indagini riguardante la vicenda della ex fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare è stata depositata. La procura della Repubblica di Paola ha emesso, per la relativa notifica, l’avviso di conclusioni indagini nei confronti di quindici persone che, a vario titolo, hanno ricoperto incarichi dirigenziali presso la Marlane, l’industria tessile di Praia a Mare, la cui attività di produzione è cessata diversi anni fa. Gli avvisi di chiusura delle indagini rappresentano una tappa importante dell'inchiesta che i magistrati stanno
conducendo per accertare le cause che hanno provocato la morte pertumore di40 operai della fabbrica tra i quali alcuni di Maratea. L’ipotesi dell’accusa, infatti, è che i decessi siano riconducibili alle terribili emanazioni velenose diffuse dal materiale impiegato nel ciclo produttivo dell'azienda. I reaticontestati variano dalla creazione di discarica abusiva al disastro ambientale, dalle lesioni colpose al mancato rispetto della normativa in materia di infortuni sul lavoro e all’omicidio colposo. Nell’elenco delle persone raggiunte dagli avvisi compaiono ex amministratori del5 *
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VALLETTOPOLI
IL COMMISSARIAMENTO DELL’IMPRESA
la Marzotto e della Marlane, Silvano Storer, Antonio Favrin, Jean De jaegher, Carlo Lomonaco, Attilio Russe, Lorenzo Bosetti, Bruno Tarocco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Piero Marzotto ed Ernesto Emilio Fugazzola. I difensori delle persone offese, oltre cento, sono Lucio Conte, Marcello Gallo, Maristella Amicano, Augusto Marragony, Enrico Caterini, coadiuvati dai propri consulenti tecnici Pierantonio Ricci, Raffaele Ragone, Giovanni Sindona, Giuseppe Spagnoli, Paolo Crosignani, Giuseppe Aversa e Letizia Chiappetta hanno espresso soddisfazione per la conclusione delle indagini da parte della procura della repubblica di Paola, attenta da sempre alle problematiche ambientali ma che in una vicenda cosÏ complessa, seppur con l’ufficio sotto organico di sei magistrati e con l’enorme carico di lavoro, ha profuso enormi energie per portare a termine le indagini. Sia il pm, Antonella Lauri, che ormai da tre anni segue la vicenda, che il procuratore capo, Bruno Giordano, da poco piÚ di un anno capo della procura presso il tribunale di Paola che ha seguito sin dal momento del suo insediamento con straordinaria attenzione questa vicenda per la quale si chiede l’accertamento delle cause di decine e decine di decessi. Infatti l’attività della procura della repubblica di Paola, che ha portato all'emissione del provvedimento, si fonda su alcuni pareri di autorevoli consulenti dai quali si evincerebbe una profonda correlazione tra le morti per
tumore degli operai e l’impiegodicoloranti azoicichesono composti dalle ammine aromatiche che avrebbero generato le malattie fatali per la salute degli addetti dell'azienda. Secondo quanto sostenuto dai magistrati che hanno condotto le indagini, anche l'amianto contenuto negli impianti frenanti dei telai presenti all'interno della Marlane, sarebbe stato tra le cause delle tragiche morti. Contestualmente il lavoro della Procura prosegue, focalizzando ora l'attenzione sulle operazionidi smaltimentodeirifiuti generati dai processi produttivi della fabbrica incriminata e, a tal fine, hanno posto sotto sequestro l'area che circondava la sede industriale. Gli inquirenti sospettano che i decessi causati dalle emanazioni nocive possano essere stati oltre ottanta, sulla scorta della circostanza che in molti casi i familiari delle vittime non avrebbero esibito alcun esposto all'autorità giudiziaria. Gli indagati insieme ai loro difensori entro il termine di venti giorni potranno presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione, rilasciare dichiarazioni ovvero diessere sottoposti ad interrogatorio. Tra i reati contestati l’omicidio colposo, lesioni personali colpose, disastri dolosi e rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Scaduto il termine di venti giorni dall'ultima notifica agli indagati, quindi all'inizio del mese di novembre, la Procura potrà passare alla fase successiva che è la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati. Emilia Manco
ta persino i “quadriâ€?, alludendo in maniera criptica alla droga. Solo per questi reati rischiano una condanna a partire da un minimo di ventiquattro anni di reclusione. L’udienza si è svolta a porte chiuse davanti al giudice Luigi Barella che dovrĂ decidere se ci sono gli estremi per aprire un pubblico dibattimento. E’ stata subito rinviata al 3 febbraio del 2010. Leo Amato
lL 20 gennaio prossimo il gup di Potenza, Luigi Barrella, dovrebbe decidere sulle eccezioni di incompetenza territoriale e sulle richieste di rinvio a giudizio del pm Henry John Woodcock (trasferito a Napoli lo scorso settembre), per 14 persone, nell’ambito della cosiddetta “Inchiesta vipÂť su presunti ricatti ai personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che, a marzo del 2007, portò all’arresto del fotografo Fabrizio Corona. Ăˆ quanto è emerso nel corso dell’udienza che si è svolta stamani, a Potenza. Il rinvio a giudizio è stato chiesto da Woodcock a ottobre del 2008: a Corona e ad alcuni suoi collaboratori l’accusa contesta, tra l’altro, il reato di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, mentre una parte dell’inchiesta è stata trasferita ad altre sedi per competenza territoriale.
Cancellara Due sorelle imputate
Truffa sui farmaci in Tribunale Il palazzo di giustizia di Potenza
CANCELLARA - E’ cominciato ieri mattina nel Palazzo di giustizia di Potenza il processo contro le sorelle Caterini, medico e farmacista di Cancellara, imputate in concorso per il reato di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale. Rocchina Antonia Caterini, medico di base del paese, è accusata di aver “effettuato numerose prescrizioni di farmaci, parte dei quali venivano consegnati direttamente ai pazienti, privi del fustello (che sarebbe codice autoadesivo che si trova sulle confezioni dei farmaci ndr), che veniva apposto in seguito su alcune regolari ricette fatte “spesareâ€? presso la farmacia gestita dalla sorella Nicolina (nel vicino paese di Tito ndr).â€? Per la tesi della Procura, cosĂŹ facendo le due sorelle si sarebbero procurate un ingiusto guadagno, “inducendoin erroreilServiziosanitario nazionale sul titolare effettivo del diritto al rimborso dei farmaci vendutiâ€?,che sarebbestata lafarmacia diCancellara. Come parte offesa il giudice Antonio Cantillo ha accettato la costituzione dell'Azienda sanitaria locale di Potenza. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Acerenza, e i fatti risulterebbero accertati nel gennaio del 2006. Nel frattempo entrambe le sorelle hanno continuato a esercitare la loro professione, ma su un aspetto secondario della medesima vicenda giĂ a dicembre dello scorso anno ladottoressaRocchinaAntonia,che èanchelamaggioredelle due sorelle, è giĂ intervenuta una sentenza, su richiesta di patteggiamento,conuna condannaatremesi direclusionesostituita con una sanzione pecuniaria di due mila e trecento euro e l'estinzione della pena, per aver esercitato in maniera abusiva la professione di farmacista. In pratica i medicinali avrebbero viaggiato dalla farmacia di Tito allo studio della dottoressa di Cancellara fuori da ogni regola stabilita dalla legge, tenendo sempre i pazienti all'oscuro di tutto, e la cosa sarebbe andata avanti per diverso tempo. Il rischio in questi casi è soprattutto per i pazienti, perchè i farmaci nella migliore delle ipotesi potrebbero risultare privi di effetti, ma addirittura nocivi per la salute, sesi tiene contoanche dell'ipotesipeggiore, che èil motivo per cui la legge ha stabilito delle procedure molto complesse. L'udienza è stata aggiornata a Marzo del 2010. le. am.
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16 24 Ore in Basilicata
Già a partire dal prossimo anno potrebbero saltare Lingue e Scienze della comunicazione
Unibas, corsi di laurea a rischio Il preside Frascolla minimizza: «E’ solo una riorganizzazione formativa» POTENZA - Unibas: a rischio il corso di Laurea in Lingue e di Scienze della Comunicazione. Solo poco tempo fa gli studenti dell’Unibas hanno assistito alla chiusura degli alloggi universitari di via Fabio Filzi, perdendone il privilegio. Oggi vedono ridursi anche l’offerta formativa perché, come fanno sapere alcuni studenti del polo umanistico della facoltà di Lettere, esiste la possibilità di perdere due corsi di laurea già a partire dal prossimo anno accademico, il corso di lingue e culture moderne e il corso di scienze della comunicazione. Così si registra tra gli studenti, già da tempo, un forte e plausibile stato di preoccupazione per la possibile soppressione di uno dei corsi che nel 1982 fece nascere l’Università della Basilicata. «Esiste purtroppo la possibilità - come riferisce Simona Morlino, presidente del Senato degli Studenti e primo consigliere alla facoltà di Lettere - che i corsi di laurea in lingue e in scienze della comunicazione possano saltare perché non esistono i requisiti dettati dai nuovi ordinamenti didattici ministeriali». A quanto si è appreso dallo scorso aprile il consiglio di facoltà sta pensando di far fronte alle esigenze in vista del passaggio dal decreto ministeriale 209 al 270. Secondo le leggi vigenti, infatti, l'università della Basilicata non raggiunge i requisiti minimi, in quanto a numero di studenti, di docenti e di corsi di laurea. Eppure il corso di laurea in lingue e culture europee ha contribuito e contribuisce alla crescita dell’Unibas, attraverso i programmi
L’ingresso del polo umanistico dell’Unibas
comunitari, tra questi il progetto Erasmus, che proietta l’ateneo lucano in ambito internazionale incrementandone il valore. Il preside della facoltà di Lettere, il professor Pasquale Frascolla, tranquillizza e parla di «riconfigurazione dell’offerta formativa della facoltà il cui consiglio è impegnato da mesi nella discussione». Esiste quindi la possibilità di dover sopprimere i due corsi li laurea non per decisione arbitraria del consiglio di facoltà ma perché il ministero con le sue leggi e con i suoi ordinamenti non ne permette l’adeguamento. In questo l’Unibas non
è sola, ad averne la peggio saranno tutte le piccole università del Sud. Alla base del terremoto nella offerta formativa universitaria, infatti, ci sono i decreti ministeriali che già dal 2007 paventavano, secondo nuovi ordinamenti didattici, la riorganizzazione delle università. Il preside Frascolla ha garantito che il consiglio di facoltà farà tutto quanto possibile per mantenere in piedi i due corsi di laurea e che gli studenti verranno informati attraverso una adeguata campagna di informazione. Per adesso è ancora tutto da vedere. Enza Saluzzi
Latronico (Pdl): «Imboccata la via d’uscita dalla crisi» POTENZA - «Anche se con doverosa prudenza, possiamo dire di avere imboccato la via di uscita dalla crisi. Già a settembre è salita la fiducia dei consumatori italiani mentre il fondo monetario ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Paese facendo capire che il peggio potrebbe essere passato. Si susseguono quindi i segnali positivi. Come è evidente, non tutti i problemi sono però risolti. Occorre continuare ad essere estremamente vigili, sopratutto sul fronte dei conti pubblici. Il debito pubblico dovrebbe raggiungere il 120 per cento del prodotto l'anno prossimo: il secondo, tra i paesi sviluppati». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, relazionando in commissione bilancio sul disegno di legge di bilancio 2010. «Il bilancio a legislazione vigente per il 2010 recepisce le indicazioni del Dpef nonché della relativa nota di aggiornamento. In particolare, sono contemplate le misure e gli interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 nonché i provvedimenti anticrisi. Sulla base di queste premesse è stata impostata una manovra di impatto particolarmente limitato. Quanto al bilancio
Cosimo Latronico
annuale di previsione e a quello pluriennale per il triennio 2010-2012 sono impostati secondo la nuova struttura contabile per missioni e programmi, introdotta con il bilancio 2008, finalizzata a privilegiare il contenuto funzio-
nale della spesa. In particolare per quanto riguarda il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 a legislazione vigente, il quadro generale riassuntivo mostra come, al netto delle regolamentazioni contabili e debitorie, il saldo netto da finanziare si riduce progressivamente sino ad attestarsi a 37.263 milioni nel 2012. Tale risultato è legato ad un incremento delle entrate finali (472.330 milioni nel 2012) e ad un incremento meno che proporzionale delle spese finali (509.593 milioni nel 2012). Una volta che l’economia sarà tornata ad un livello di stabilità, occorre dunque riprendere con maggior vigore il cammino di risanamento dei conti pubblici tenuto conto del deterioramento dei conti pubblici a seguito della crisi economica-finanziaria, al pari di quanto sta accadendo nelle principali economie. Se l’obiettivo è quello di ridurre, a partire dal 2011, le spese per migliorare i conti pubblici, gli strumenti che si possono mettere in campo devono infatti partire necessariamente da una analisi degli spazi per ridurre la spesa. Riformare la normativa di contabilità, ridurre l'impatto della manovra annuale sono dunque le sfide del prossimo futuro».
La protesta dei sindacati del settore Sanità per il mancato rispetto dell’accordo
Basilicata soccorso è ancora senza progetto per gli incentivi POTENZA - «Nonostante l’accordo siglato in data 22/06/2009 e le relative rassicurazioni verbali, non è stato ancora approvato il provvedimento in merito alla liquidazione del Progetto Incentivante di Basilicata Soccorso relativo al primo semestre del 2009». Lo affermano in una nota Fp Cgil, Fps Cisl, Uil Fpl e Fials Nursing-Up. «È una cosa insostenibile che crea dissapori e ripercussioni negative fra i lavoratori del “118”che svolgono con grande spirito di abnegazione e dedizione un lavoro così importante. E’eviden-
te la necessità di una rapida soluzione di un problema che sta causando notevoli danni economici ai lavoratori e che rischia di influire negativamente sul buon funzionamento di un servizio delicato quale quello svolto dal personale predetto. Le scriventi Organizzazioni Sindacali a tal proposito chiedono che in tempi brevissimi si proceda alla liquidazione delle spettanze relative al suddetto semestre e alla proroga dello stesso per il secondo semestre 2009. Nell’attesa proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale coinvolto».
Ambulanza del 118
Il sindaco di Malfi bacchetta il direttore dell’Arpab
«Assurda la posizione assunta da Sigillito» MELFI - Non sono piaciute al sindaco Navazio e alla città di Melfi, le dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito. Non le manda certo a dire nella sua precisa replica lo stesso Primo cittadino federiciano: «Sono rimasto decisamente basito dalle parole di una persona esperta e solitamente attenta come Sigillito. Nessuno si può permettere di omettere dei dati così importanti come quelli relativi all’inquinamento ambientale, a causa di un semplice cavillo burocratico, se tra l’altro c’è. I dati vanno resi pubblici e letti da tutti, esperti e meno esperti. E’una questione di trasparenza in cui nessuno si può ergere a detentore di ciò che si può dire e di quello che non si può dire». Ernesto Navazio è un fiume in piena. Non ci sta, lui che rappresenta la massima autorità sanitaria cittadina: «Non posso apprendere ad un anno di distanza rispetto ai fatti incriminati, nel marzo del 2009,guarda casounasettimana prima che la Fenice si autodenunciasse, che vi erano dei valori fuori norma. E’inammissibile che io e la popolazione di Melfi, siamo rimasti, praticamente all’oscuro di tutto per così tanto tempo. Se non siamo di fronte ad omissione di atti di ufficio, poco ci manca. E poi l’Arpab a chi a riferito di questa vicenda. Alla Regione Basilicata. La Regione sapeva, era al corrente?». Parole forti, ma sentite, da parte di un Sindaco, particolarmente sensibile alle vicende ambientali. «In sede di conferenza, sottolinea Navazio, ho chiesto a Fenice, che entro la fine dell’anno vengano messi sul sito o sui monitor e visti quotidianamente, tutti i dati validati dall’Arpab e controllati, relativi alle emissioni di Fenice Io ho messo a disposizione di tutti coloro che li voglianoconsultare i dati in mio possesso. Stessa cosa dovrebbe fare l’Arpab, che deve aprire le sue porte e non trincerarsi dietro un ordine della magistratura per una mancata autorizzazione». Navazio
Il sindaco Navazio
ha un modello preciso cui ispirarsi. «L’inceneritore di Copenaghen viene gestito in maniera solare con un borgo mastro di goethiana memoria che passeggia per l’impianto, controllando e verificando la situazione. Le scolaresche visitano l’inceneritore nell’ambito di una situazione generale, diversa, aperta a tutti, in cui non ci sono lati oscuri. Un domani, insiste Navazio, se si registreranno malati o morti a causa di questa vicenda, io non voglio essere accusato da nessuno per non aver esercitato correttamente la giurisdizione in mio possesso. Bolognetti farà anche spettacolarizzazione, estremizzando in alcuni casi, ma condivido in pieno ciò che sostengono i radicali». Chiusura con un invito alla stessa Regione Basilicata: «Occorre un programma serio di intervento e prevenzione in materia ambientale. Noi come città di Melfi ci siamo dotati, spendendo molti soldi, dal lontano 2002, di una stazione mobile per il monitoraggio dell’aria. Il Consiglio mi chiede di investire ulteriormente per una struttura scientifica in grado di controllare anche quest’altro tipo di inquinamento. Ritengo che un ente come la Regione Basilicata abbia l’obbligo di farsi garante non soltanto relativamente a Melfi ma anche in altre situazioni, dotandosi di una apparecchiatura che possa monitorare puntualmente ogni tipo di inquinamento». Emilio fidanzio
Celebrazioni dell’Unità d’Italia Colombo presiederà il comitato POTENZA - La giunta regionale della Basilicata ha formalizzato l’intesa sulla composizione del Comitato promotore per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia già individuata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Lo ha riferito l’ufficio stampa specificando che «al senatore a vita Emilio Colombo sono state attribuite le funzioni di presidente onorario, mentre al presidente del Consiglio, Prospero De Franchi quelle di presidente del Comitato. Ne fanno parte parlamentari, prefetti, sindaci, magistrati, direttori di Uffici periferici dello Stato, giornalisti e rappresentanti di enti e associazioni».
Emilio Colombo
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24 Ore in Basilicata 17
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
In terza commissione regionale l’analisi dell’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti
Profondo rosso per l’Arbea Mancano però ancora i dati della commissione di vigilanza POTENZA - Per i risultati dell’incontro bisognerà attendere. Li illustrerà oggi il presidente della terza commissione regionale Franco Mollica. Ieri, nel corso dell’audizione presso la terza commissione consiliare regionale, l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha esposto in termini molto piani le sue valutazioni in ordine al funzionamento dell’Arbea, rammentando il percorso legislativo che condusse la Regione Basilicata a dotarsi di un organismo pagatore delle risorse comunitarie in agricoltura, sottolineando il coraggio che il Consiglio Regionale ebbe nell’avviare un’esperienza così innovativa. La verità è, secondo l’Assessore Viti, che la sfida che venne lanciata allora non è stata, per i risultati che è possibile osservare, compiutamente raccolta, per le difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e che pretendono che il funzionamento dell’Arbea venga coraggiosamente e radicalmente ripensato, perché l’Organismo diventi una effettiva risorsa a servizio dell’agricoltura e non un impedimento che alimenta malessere soprattutto in presenza delle grandi difficoltà che affliggono il settore agricolo. Io credo fermamente, ha proseguito l’Assessore Viti, nella possibilità che l’Arbea possa riguadagnare posizioni sul piano dell’efficienza nella considerazione del mondo agricolo. Ma la condizione è che superi le criticità che finora hanno impedito che essa rispondesse adeguatamente alla sua missione. Non mi muove, ha ancora detto l’Assessore Viti, né un intenzione luddista verso l’Organismo né persecutoria verso alcuno, ma solo il prezzo di un recupero di efficienza della struttura in tempi brevi può costituire la condizione per un pieno dispiegamento dell’azione di sostegno all’Arbea che la Regione non ha mai risparmiato, sovvenendo le strutture dell’Istituto pagatore sia dei supporti tecnici necessari sia dei finanziamenti che si sono di volta in volta resi necessari. Proprio le difficoltà di funzionamento, i ritardi nei pagamenti, le numerose correttive che si son dovute apportare, la mancanza di una certificazione in grado di garantire l’abilitazione dell’Organismo a proseguire nella sua funzione, la altalenante
IL COMMENTO DI TISCI
«Necessario un ente pienamente efficiente»
La sede Arbea di Potenza
operatività del sistema informatico in una situazione che ha ulteriormente denunciato la scarsa autonomia di Arbea hanno suggerito la istituzione, promossa dalla giunta tegionale su mia proposta, di una Commissione di Vigilanza che nei prossimi giorni consegnerà le risultanze di una indagine a tutto campo che avrò cura di sottoporre all’attenzione del Governo regionale e successivamente ai componenti della Commissione Consiliare. Si tratterà a quel punto di valutare la mappa delle criticità e dei nodi che tuttora si frappongono nel funzionamento dell’Agenzia e di trarne indicazioni operative che si traducano in scelte necessarie e urgenti. Sono queste le ragioni che mi hanno indotto a suggerire alla Direzione dell’Arbea di soprassedere dall’effettuazione dei concorsi in una fase nella quale viene svolgendosi una attività di indagine dalla quale dovrebbero scaturire soluzioni organizzative all’altezza dei problemi: concorsi che saranno comunque effettuati nel più breve tempo, una volta che sarà divenuto chiaro il quadro operativo all’interno del quale le nuove competenze e
capacità potranno essere efficacemente utilizzate. D’altra parte, ha concluso l’Assessore Viti, prima della dotazione organica, alla quale comunque si provvederà nel più breve termine e nel rispetto delle intese convenute con Bruxelles e con il ministero delle Politiche Agricole, assume rilevanza decisiva l’impianto organizzativo tale che consenta all’Organismo pagatore di fare quel che è nella sua natura, pagare cioè nel più breve tempo, nella trasparenza delle procedure ed evitando quelle correttive che poi finiscono per tradursi in penalità che gli Organismi comunitari infliggono alla Regione e conseguentemente agli operatori agricoli. L’Assessore Viti, ha infine dato atto della grande solidarietà che alla sua azione è venuta dal presidente della giunta regionale, dai colleghi di governo e dai tanti colleghi del consiglio regionale che, pur con accenti diversi, riconoscono quel che non è possibile negare: l’urgenza di un ripensamento funzionale dell’Arbea così da confermarne l’utilità e l’importanza a servizio dell’agricoltura regionale.
POTENZA - «Quanto dichiarato dall’assessore Viti in merito ad Arbea, nel corso della sua audizione in Terza Commissione consiliare, dà pienamente ragione a quanto da me sostenuto, fin da quando sono entrato in Consiglio regionale, circa la necessità di ripensare l’Ente di pagamento regionale in agricoltura». È quanto dichiara Antonio Tisci, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Potenza del Pdl, per il quale «la sfida che la Regione Basilicata ha lanciato scegliendo di dotarsi di un autonomo ente di pagamento non è stata vinta dalla stessa Regione, avendo Arbea dimostrato la totale inefficienza nello svolgere il proprio compito». «Da quando mi sono interessato della vicenda – prosegue Tisci – ho sentito le motivazioni più disparate in merito al cattivo funzionamento della struttura, dalla mancanza di personale, alla sua non professionalità, al non funzionamento dei sistemi operativi. E’ evidente che, in mancanza di conoscenza delle cause dei disservizi, vi è la risposta chiara alla impossibilità di trovare delle soluzioni per cui bene ha fatto l’Assessore regionale all’Agricoltura ad istituire una Commissione di Vigilanza sull’Ente e mi auguro che la stessa sia in grado di comunicare al Governo regionale ed al Consiglio quali siano le
cause dei disservizi che hanno ulteriormente messo in ginocchio il comparto agricolo in Basilicata». «Già quando vi è stata l’audizione del direttore di Arbea – afferma Ticsi – ho dichiarato che la pianta organica dell’Ente andava rivista nella sua totalità ed in conformità alle esigenze dell’Ente stesso, nonché degli agricoltori evidenziando, da subito, come fosse paradossale la scarsissima presenza di personale qualificato. Non posso che dichiararmi soddisfatto della dichiarazione dell’Assessore che ha ritenuto di bloccare i concorsi in attesa di una più puntuale definizione delle esigenze dell’Ente pagatore». Secondo il capogruppo di An-Pdl «in questi giorni vi è un continuo lancio di agenzie e di comunicati stampa sul destino di Arbea e sulla sua efficienza che somiglia più ad una lotta di potere che ad un confronto sulle esigenze reali dell’agricoltura. Da parte mia – conclude Tisci – continuo a credere che Arbea funzioni male, che sia inadeguata alle esigenze dell’agricoltura lucana e che necessiti di un ripensamento della sua organizzazione finalizzata ad un miglioramento della sua efficienza e mi auguro che, dopo i proclami, l’assessore Viti passi ai fatti fornendo una soluzione alle esigenze dell’agricoltura che merita un Ente pagatore pienamente efficiente».
Viti plaude all’iniziativa con il ministro Crisi cerealicola «Lieto che il senatore Digilio incontra Zaia sia in linea con la Regione» POTENZA - I problemi del settore cerealicolo in Basilicata e in tutte le regioni del sud a forte vocazione cerealicola sono stati esaminati in un incontro che il senatore del Pdl Egidio Digilio ha avuto con il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Antonio Buonfiglio. Digilio, raccogliendo le diffuse segnalazioni dei produttori cerealicoli lucani, e a sostegno della iniziativa promossa dagli assessori all’Agricoltura di Basilicata, Puglia, Molise, Sicilia e Calabria, ha sollecitato «l’attivazione al ministro di uno specifico tavolo di approfondimento delle questioni tuttora aperte specie in previsione delle semine per la prossima campagna cerealicola. La campagna 2009 in Basilicata – ha evidenziato il senatore - è ancora fortemente segnata in negativo da grandi difficoltà ed incognite di mercato e per l’intera filiera: produrre 1 ettaro di grano duro costa al produttore oltre 900 euro a fronte di ricavi che non superano i 570 euro; la resa si riduce tra il 20-25 per cento ad ettaro. I motivi di questo crollo delle produzioni, secondo quanto hanno evidenziato in queste settimane le organizzazioni professionali agricole lucane, sono da ricercare nell’andamento climatico e nelle minori superfici investite a causa dell’andamento di mercato durante le operazioni di semina, che ha reso fin troppo evidente che i costi di produzione avrebbero superato i ricavi. Un'azienda cerealicola con 20 ettari di terreno – secondo dati raccolti dai Gruppi di Interesse Economico-Cia del comparto - svilup-
pa un valore alla produzione di circa 30 mila euro l'anno, compresi gli aiuti comunitari pari a 350 euro a ettaro. Per arrivare alla raccolta del grano occorre aver investito almeno un 25 per cento di questo valore in sementi, fertilizzanti, macchinari. E, quindi, anche nell'ipotesi di una stagione climatica favorevole, il coltivatore avrà a fine anno un capitale di 20 mila euro, da cui deve ricavare reddito per sè e per i braccianti. Tutto ciò accade mentre le quotazioni del grano duro, in Basilicata, sono oggi inferiori a quelle di vent’anni fa: un quintale può essere pagato tra i 19 e i 20 euro. Per superare i problemi esistenti – ha detto Digilio – il piano cerealicolo nazionale deve individuare una “corsia preferenziale”per le produzioni meridionali di alta qualità e contribuire alla stipula di contratti di filiera diretti tra produttori e trasformatori industriali, in modo da evitare ai cerealicoltori meridionali di essere “vittime di speculazioni” da parte di grandi gruppi industriali. Occorre pertanto, da parte del Ministero, una nuova politica cerealicola per il Mezzogiorno”. Digilio ha anche sollecitato “maggiori controlli di dogana sull’arrivo nei porti italiani di grossi quantitativi di grano da Canada, Messico e comunque Paesi extra Ue che hanno provocato una “concorrenza sleale” nelle quotazioni del grano. Il sottosegretario Buonfiglio ha confermato l’impegno a seguire la situazione e ad avviare una specifica iniziativa con i parlamentari, le Regioni, i produttori del Sud».
POTENZA - «Sono lieto che il senatore Digilio abbia assunto un’iniziativa, che si colloca a sostegno di quella sostenuta dagli Assessori delle Regioni cerealicole intesa a sollecitare la definizione del Piano Cerealicolo Nazionale, di un più incisivo controllo alle frontiere e nei porti sull'importazione di grano che viene da sistemi produttivi extracomunitari, di un potenziamento delle azioni di sostegno ad un settore che versa in condizioni di gravissima crisi». Lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. «Mi auguro – conclude Viti - che a un intervento quale quello che il senatore Digilio ha spiegato seguano atti concreti».
L’assessore Vincenzo Viti
LIBERTA’ D’INFORMAZIONE Pittella: «Serve un confronto leale e di sostanza» "I ripetuti voti di oggi dell'aula di Strasburgo sulla libertà d'informazione dimostrano che il Parlamento è spaccato esattamente a metà. Tuttavia dal nulla di fatto in cui si è finiti, puo' essere tratta un'importante considerazione politica: nel Parlamento europeo esistono le condizioni per giungere, con un confronto leale e di sostanza, a immettere nel corpo della legislazione Ue, magari con una direttiva, una serie di regole che affrontino il conflitto d'interessi, il problema del pluralismo e della concentrazione dei media''. Lo afferma il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ''É su questa lunghezza d'onda - prosegue Pittella - che, d'ora in avanti, dovranno applicarsi innanzitutto le componenti progressiste ed europeiste di qualsiasi ispirazione".
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Giovedì 22 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Non è il primo caso di furto ai portalettere. I titoli trafugati erano stati versati nel Napoletano
Ventisette raccomandate rubate L’assegno contenuto in uno dei plichi, incassato a Casoria e poi restituito al mittente NON è la prima volta che capita. Non è la prima volta che qualcuno prende di mira le raccomandate giunte a Potenza e che fa bottino della posta in smistamento nel capoluogo. Poi, sembra che gli assegni eventualmente contenuti in questi preziosi pacchi - almeno secondo la casistica degli ultimi tempi, stando ad alcune fonti sicure - se non si fa in tempo a bloccarli, vengano cambiati a Casoria, Secondigliano o in altri piccoli centri del Napoletano. Allora facile ipotizzare che ci sia chi arrivi a Potenza di tanto in tanto e provi a fare “razzia”, per poi, fuori città, provare a incassare il bottino della refurtiva. E’ accaduto anche mercoledì scorso, nella mattinata, quando in via Vespucci, durante le normali operazioni di smistamento, il portalettere ha subito un furto: 27 raccomandate sono state rubate. Fortunatamente, almeno per un caso tra i malcapitati mittenti, la vicenda si è risolta bene: uno degli assegni contenuti nella raccomandata che un cittadino veneto, originario della Basilicata, aveva spedito a Potenza a un familiare, era stato incassato prima che si facesse in tempo a bloccarlo, in una banca di Casoria (gli altri tre, invece, dato l’allarme, non erano stati ancora trasferiti su nessun conto). Ieri, però - nel frattempo erano state avviate le indagini della Polizia Postale che aveva raccolto la denuncia delle Poste qui a Potenza e dei Carabinieri allertati dal mittente veneto - al cittadino è stato restituita la somma dell’assegno che era stato, nel frattempo, rintracciato. La settimana scorsa il cittadino si era accorto dell’accaduto allertato dal parente che, trovato nella cassetta della posta l’avviso di ritiro della raccomandata, aveva provato a contattare gli operatori di Poste italiane per capire in quale ufficio potesse ritirarla invece di attendere un nuovo tentativo di consegna a domicilio. Ci è voluto un po’, diverse telefonate, alcuni giri tra gli operatori e l’indomani mattina, quando il destinatario è riuscito a contattare l’operatore giusto, la scoperta: la raccomandata attesa era tra quelle trafugate al postino il giorno prima. Subito il tentativo di bloccare gli assegni. Per uno, nulla da fare: era già stato incassato. Nel frattempo, anche Poste italiane aveva sporto denuncia. Fino alla buona notizia, almeno per una delle 27 raccomandate: somma di denaro recuperata e disavventura accantonata. Così, Poste italiane, pur nella consapevolezza di aver procedure informatiche e percorsi di sicurezza elevate, ricorda ai cittadini che è bene sempre informarsi, prima di una spedizione, sulla modalità più idonea in base al prodotto da inviare. Nel caso di assegni, magari, meglio un’assicurata che consente alle Poste, con la massima riservatezza, di conoscere subito il contenuto della raccomandata e dunque avviare, in caso di furto o rapina, procedure di sicurezza e avviso delle banche e degli enti interessati. Nel caso specifico, si trattava di “raccomandata 1”, di quelle che garantiscono la consegna in sole 24 ore, ma sul cui contenuto non c’è assicurazione, seppure a fronte di una tassa di spedizione di nove euro. Va bene, almeno uno dei 27 mittenti ha potuto mettere la parola (lieto) fine all’accaduto. Restano massimi i livelli di allerta, anche per chi, come gli operatori delle Poste, deve fare i conti con malintenzionati non certo alle prime armi. Tanto vale, allora - soprattutto per i cittadini - prevenire. Alle Poste assicurano gli sportelli sono a disposizione per aiutare nella scelta del servizio più adeguato.
Asili nido
Stato di agitazione
DOPO la pubblicazione del nuovo bando per la gestione, la denuncia dei sindacati a pag. 22
Ruvo del Monte
Un convento da ricostruire
Un postino mentre consegna la posta
Provincia, approvata una modifica al bilancio per Grancia e trasporti
Variazione da due milioni Ritirata la modifica statutaria di Apofil: serve approfondimento
Una seduta di consiglio
UNA variazione di bilancio da 2 milioni di euro, approvata, ieri in consiglio provinciale (la minoranza si è astenuta) che “copre” entrate vincolate dalla Regione Basilicata alla Provincia di Potenza. Il pacchetto di risorse si compone di 200 mila euro a sostegno delle attività di valorizzazione del Parco storico, culturale e ambientale della Grancia e di 1 milione e 800 mila euro come “aggiunta” di sostegno al contratto di servizio del trasporto pubblico locale provinciale. In particolare, questi ultimi fondi «trasferiti da viale Verrastro all’ente
provinciale - ha spiegato l’assessore provinciale al Bilancio Vito Di Lascio – servono ad onorare gli obblighi già previsti nel contratto di servizio del trasporto pubblico locale al fine di mantenere invariato il livello dello stesso». Mentre è stato ritirato il secondo punto previsto dall’ordine del giorno sulla modifica dello Statuto dell’Apof-il. «La Commissione europea – ha affermato l’assessore provinciale alla Formazione Vitantonio Rossi – ha licenziato da poco un documento sul sistema di gestione e controllo in tema di formazione, per cui bisogna ef-
fettuare degli approfondimenti perché potrebbe esserci la necessità di eventuali nuove modifiche da apportare allo Statuto dell’Apof-il». Proprio la modifica dello Statuto dell’agenzia provinciale dedicata alla formazione era stata oggetto di dure polemiche durante la scorsa legislatura: alle voci di trasformazione dell’Apofil-il in una spa, i sindacati avevano opposto (unitariamente) gravi critiche. I lavoratori si erano detti preoccupati dal rischio di provatizzazione di un settore, come quello della formazione, nato per essere pubblico.
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Avigliano
Incendi, si pensa al dolo
SI CONTINUA a indagare sugli incendi di auto nel centro di Avigliano. a pag. 23
Melfi
INSEDIATO IL DIRETTIVO ANCI
Obiettivo, rafforzare il ruolo dei comuni SI è insediato il nuovo Consiglio direttivo dell’Anci Basilicata, convocato dal Presidente Vito Santarsiero (riconfermato nella carica solo poche settimane fa). «Si apre una consiliatura importante – ha detto Santarsiero - che mi auguro veda rafforzato ancor di più il ruolo dei Comuni. I Comuni oggi rappresentano non solo il riferimento primo dei cittadini ma anche il luogo dove si costruiscono i processi di sviluppo locale. Con il federalismo istituzionale ed il federalismo fiscale si apre una stagione di riflessione e confronto per concretizzare un si-
IL SINDACO scrive al ministero per salvare il convento di Ruvo del Monte.
stema normativo di reale decentramento e autonomia per gli Enti locali nel rispetto dei principi ispiratori del Titolo V della Costituzione». Come Anci assicura che saranno portati all’attenzione del dibattito la centralità e il protagonismo degli enti locali in materie quali rifiuti, energia, trasporti, politiche per la casa. «Dobbiamo riuscire infine – ha continuato - a creare aggregazioni di Comuni per la gestione di alcuni servizi, un esperimento che in molte altre regioni è stato già realizzato con grande successo».
Durante l’insediamento sono intervenuti tutti i membri del direttivo sono stati affrontati i tanti problemi che ogni giorno assillano le comunità locali e che risultano essere “uguali nelle varie realtà senza distinzione di colore politico”. E’ stata inoltre sollecitata una relazione più stretta con i livelli istituzionali superiori quali Provincia e Regione. Il coordinatore dei Consigli comunali, Antonio Triani ha in particolare evidenziato che «si apre una stagione molto significativa per un ruolo importante dei consigli comunali».
Senigaglia,colpa del furgone
LE INDAGINI sull’incidente della Senigaglia attribuiscono la responsabilità. a pag. 27
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Potenza
20 Potenza
Insorgere “di meriggio” con Franco Piperno
Allo Stabile due giorni con “Festival teatro Potenza”
Fino al 31 ottobre la personale di Scioscia
RIPARTIRA’ domani la rassegna di Teatro ragazzi - giunta alla sua seconda edzione - “Di fiaba in fiaba” Primo spettacolo, un classico: “Pinocchioo! Un burattino (bambino?) in fuga” liberamente ispirato al libro di Carlo Collodi di Nicoletta Briganti, Renato Patarca, Lino Terra, Fabrizio Valentini, Natascia Zanni con Renato Patarca, Nicoletta Briganti,Umberto Rozzi, Mauro Vitali regia Lino Terra Liberamente tratto dal capolavoro di Collodi, lo spettacolo è anche un simbolico omaggio alle versioni precedenti che altri hanno tratto dal mitico Pinocchio
APPUNTAMENTO con il laboratorio sociale Reset per il prossimo giovedì, al Carpe Diem di via XX settembre, alle 19, per la presentazione del libro “Vento del meriggio (insorgenze urbane e postmodernità nel Mezzogiorno)” edito da DeriveApprodi. All’appuntamento interverranno Franco Piperno, Francesco Caruso, Elisabetta Della Corte. Il dibattito sarà moderato dal direttore del Quotidiano, Paride Leporace. La serata sarà “condita” da un aperitivo bio-equo solidale (a cura della cooperativa Unaterra) e da una rotazioen musicale curata dalla redazione di Radio Red Azione.
APPUNTAMENTO il 28 e il 29 ottobre al teatro Stabile per la seconda edizione del Festival PotenzaTeatro. La manifestazione, ideata e organizzata dall’associazione Abito in Scena, ha la direzione artistica di Leonardo Pietrafesa e Monica Palese e si avvale del coordinamento organizzativo di Giovanni Palese. Dopo il successo della passata edizione anche quest’anno il festival vuole connotarsi per i nuovi linguaggi e la sperimentazione e si svolgerà nell’arco di due intense giornate. Domani sarà riproposto Teatro in Breve la rassegna nazionale di corti teatrali.
CHIUDERA’ i battenti il prossimo 31 ottobre la personale di la personale di pittura dell’artista potentino Gianni Scioscia, dal titolo “La vita non è un balocco... giù la maschera. Utopia di una società perfetta”, inaugurata lo scorso 4 ottobre alla galleria “Idearte” di Potenza. La mostra, che raccoglie 41 opere, tutte tecniche miste su tele di medio e piccolo formato, sarà affiancata dalla proiezione di un prodotto multimediale che racchiude immagini-video realizzate dallo stesso Scioscia e musiche con arrangiamenti del pianista potentino Alfredo Miglionico, il tutto su testi di Manuela Rita.
LA MANIFESTAZIONE
LA SEGNALAZIONE
Omofobia e diritti trovano spazio al Cube LA NEONATA associazione culturale “Metropolitan” ha esordito conquistandosi di diritto un plauso per il progetto di esordio della propria attività. “Liberarte” è la manifestazione che si tiene ogni giovedì all'interno del Cube, locale in via Isca del Pioppo a Potenza. Musica, pittura, scultura e poesia si incontrano e coesistono. Ma “Liberarte” è anche comunicazione, libero sfogo alla creatività, spazio e voce dati a chi è spesso costretto al silenzio o relegato in un angolo buio della società. Ogni sera protagonisti diversi, differenti passioni. Nella serata di giovedì scorso musica dei “Morgana”, cover band dei Litfiba, quadri di Lorenzo Mecca e frate Tarcisio Manta, accademia dell'arte sacra dell'Accademia di Brera, sculture in legno di Rocco Caldarola. Intenso e partecipato l'intervento di Nadia Grey sul tema dell'omofobia e della discriminazione di cui transessuali, omosessuali e bisex sono quotidianamente oggetto. «Bisogna inserirsi nella società ha affermato - oltre che lavorativamente, anche sentimentalmente superando falsi pudori e pregiudizi infondati. Molti di quelli che puntano il dito spesso li troviamo a far sesso a pagamento e trasgressivo. Lo stillicidio dell'omofobia non è altro che profonda repressione psico-fisica». Nadia riconosce che ci sono a volte forme di esibizionismo nel manifestare la propria sessualità ma «ogni battaglia - ha proseguito - tra omo e eterosessuali, bisex e trans è assolutamente inutile e infondata. Si tratta soltanto di etichette. Ognuno del resto ha le proprie piacevoli perversioni». Appassionante, infine, l'intervento di Luca Caricato, brillante giovane potentino studioso di Loeonardo Da Vinci. La presentazione del suo lavoro di ricerca ha letteralmente incantato i presenti. Il suo saggio “Scibile invisibile proibito” esamina le tele del genio e, attraverso l'osservazione delle opere con lo stereoscopio, svela i messaggi che egli celava nei suoi “errori”. Imprecisioni volute che rivelano il pensiero di Leonardo. Ne “La Vergine delle
Girare al largo...
Degrado a via Ionio
Scatti delle serate al Cube, tra musica, arte e poesia
rocce”, “L'ultima cena” e altre tele compaiono simboli attraverso cui l'artista affermava le sue convinzioni circa il dominio della scienza sulla credenza. Superlativo. La poesia “Lentamente muore “ di Pablo Neruda è ispiratrice di “Liberarte”. Sei date quante sono le sue strofe. Giovedi scorso, secondo
appuntamento seconda strofa “…Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti al-
CONTINUANO in città le segnalazioni di degrado urbano. L'ultimo esempio viene da Rione Cocuzzo e precisamente da via Ionio. Da tempo i residenti della zona hanno segnalato agli amministratori comunali e ai tecnici competenti situazioni di disagio causate dalla presenza di crepe, cemento in pessimo stato, marciapiedi in condizioni disastrose e avvallamenti nella zona a valle che delimita Cocuzzo con Gallitello. In sostanza nella zona di via Ionio da alcuni giorni sono state sistemate per consentire la messa in sicurezza della zona alcune strisce bianche e rosse che di fatto però ostacolano il regolare parcheggio delle auto dei residenti. Questo a causa della presenza di crepe. A fare la segnalazione sono stati due residenti, Michele Cardillo e Marcello Laspro Masi, che hanno richiamato la comunità di Cocuzzo e l'amministrazione comunale di Potenza. I residenti hanno infatti dichiarato: «Non possiamo vivere in queste condizioni. Ci sono problemi strutturali tuttora irrisolti. La strada è piena di avvallamenti, le buche cominciano ad aumentare, con ovvi problemi per i pedoni». Gli impianti d'illuminazione presenti a via Ionio sono stati circondati da fili di ferro che servono ad evitare la caduta sulle auto o sui passanti. Il marciapiedi che delimita i parcheggi dal muro versa in pessime condizioni. Le voragini sono evidenti e sono figlie dell'incuria e della mancanza di interventi precisi. C'è stanchezza e rassegnazione nella parole di Laspro Masi e Cardillo che commentano: «Viviamo in una situazione simile a quella del terzo mondo. E' mai possibile che per delimitare una zona bisogna perdere tutto questo tempo?». Domande, finora rimaste senza una degna risposta, nonostante l'arrivo in questi giorni di tecnici del Comune di Potenza e di un mezzo della Protezione Civile che hanno svolto sopralluoghi in via Ionio. A preoccupare il residente è lo stato del marciapiede e il distacco di alcune pareti del muro di cinta che divide via Ionio da Gallitello. L'area pedonale, infine, è ridotta in un vero e proprio colabrodo: buche, voragini e lesioni sono evidenti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
l'errore e ai sentimenti”. La poesia continua e le serate di “Liberarte” anche. Partecipare significa aprirsi a nuove realtà e mettere insieme la ricetta della felicità suggerita dal poeta cileno. Appuntamento a questa sera ore 21. Simona Brancati
IN ONORE DEL PATRONO
SETTIMANA EQUA E SOLIDALE
Tre giorni di festa per S. Gerardo
Oggi un banchetto in via Angilla vecchia
L’ASSOCIAZIONE culturale “San Gerardo La Porta” presenta un programma di tre appuntamenti, per celebrare il santo patrono della città di Potenza, San Gerardo. Il 30 ottobre, infatti, si commemora il giorno della morte del Santo. Il programma di eventi dell’Associazione comprende i giorni 27, 29 e 30 ottobre. Il giorno 27 ottobre, in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Scacciapensieri”, verrà rappresentata, presso il Teatro Stabile alle 20:30, la commedia in vernacolo U Sant’ Prutettor’ (costo del biglietto 6 euro). Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto per sostenere le opere missionarie di Padre G. Campochiaro. Il giorno 29 ottobre sarà dedicato all’ascolto della musica per organo: alle 20 in Cattedrale, esibizione del maestro Don Vincenzo De Gregorio (ingresso gratuito). Il giorno 30 ottobre si terrà la celebrazione della Santa Messa alle 19 in Cattedrale e infine, in Largo Pignatari alle 20, il programma si concluderà con “La Castagnata”.
IO FACCIO la spesa giusta: fino al prossimo 25 ottobre nella bottega “Equomondo” si celebrerà la settimana nazionale per la promozione del commercio equo e solidale. In occasione della settimana nazionale per la promozione del commercio equo e solidale, ideata e organizzata da Fairtrade Italia in collaborazione con Legambiente, Banca popolare Etica, Movimento Consumatori e Librerie Feltrinelli, infatti, l'associazione Equomondo di Potenza organizza per oggi un banchetto con materiale informativo, dalle 18.00 alle 20.30, in via Angilla Vecchia 170. Nella stessa giornata, si terranno iniziative di informazione e sensibilizzazione sul consumo critico e sul Commercio Equo e Solidale, in alcune scuole della città, quali l'Istituto St. d'Arte e l'Istituto Comprensivo Albini. Il commercio equo e solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale: il suo scopo è promuovere giustizia sociale ed economica e sviluppo sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la cultura, l'azione politica. Vuole riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati. Garantisce, infatti, ai produttori un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose.
A ROCCO per il suo primo mese di vita
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Up (in 3 D) 16.30 - 18.45 - 21 Sala 2 Bastardi senza gloria 18.30 - 21.30 Sala 3 Lo spazio bianco 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Halloween II 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Baar’ia 18 - 21 Sala 6 Orphan 17 - 19.30 - 22 Sala 7 La doppia ora 17 -21 Funny people 19
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 chiuso per riposo
Lo spazio bianco SUPERATI da poco i quarant'anni Maria, sta per passare i tre mesi più difficili della sua vita. Ha partorito in anticipo la piccola Irene, ora in incubatrice a giocare la sua scommessa più grande.
Orphan UNA giovane coppia, in seguito alla prematura perdita di un figlio, decide di adottare una bambina. Appena Esther entra a far parte della loro vita però, iniziano a succedere cose strane
La doppia ora SONIA e Guido Si incontrano in uno speed date. In pochi giorni imparano a conoscersi. Sono sul punto di innamorarsi, quando Guido muore.
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Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
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Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile)
813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
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Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 612562
Pronto Soccorso
0971 26907
Consultorio
0971 310111
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Ateneo Centralino
0971 201111
Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
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0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129 0971 305011
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RIPARTONO le attività di formazione a cura della compagnia teatrale Abito in Scena, che propone per il quarto anno il laboratorio teatrale permanente accompagnato da seminari di approfondimento con figure professionali di rilievo internazionale. E' necessario però dotarsi di un linguaggio che nel teatro viene definito dalla tecnica e dall'esperienza. I componenti della compagnia, ognuno con le proprie specificità, guideranno il gruppo alla scoperta delle potenzialità espressivo-comunicative, tra la disciplina che il teatro impone e la sua necessaria origine da cui trae linfa: il gioco. Il Laboratorio Teatrale si terrà ogni martedì a partire dal 17novembre prossimo,dalle 19alle 21. L’attività è suddivisa in micromoduli, spalmati da novembre a giugno. Il percorso si concluderà proponendo una serie di performances dimostrative. Tra gli argomenti di studio verranno approfonditi la dizione e l’impostazione della voce, l’espressività corporea, il potenziamento della presenza scenica, le tecniche di rilassamento, l’improvvisazione, la recitazione, l’analisi del testo e lo studio del personaggio. È possibile iscriversi entro il 31 ottobre 2009. Nel corso dell’anno Abito in Scena proporrà inoltre una serie di seminari di approfondimento condotti da personalità del teatro di rilievo internazionale. Per gli iscritti al laboratorio il primo seminario, previsto per il 14 novembre 2009 e a cura di Michele Monetta, sarà gratuito. Per informazioni e contatti: www.abitoinscena.it – info@abitoinscena.it
Potenza 21
Agenda
Giovedì 22 ottobre 2009
Da domani riprende “Di fiaba in fiaba”
ABITO IN SCENA
Formazione Partono le attività
Giovedì 22 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
L'11 FEBBRAIO scorso si sono svolte le votazioni per l'elezione dei nuovi organismi dirigenti dell'Associazione provinciale allevatori di Potenza. Elezioni burrascose che hanno lasciato scontenti i perdenti della lista di cui faceva parte Marcello Di Ciombo di Confagricoltura il quale, con i suoi, ha scatenato un attacco frontale ai vincitori e contro l'Apa stessa, verso cui sono state lanciate pesantissime accuse. Tutto questo è stato ricordato un po' polemicamente da Palmino Ferramosca - presidente dell'Apa di Potenza - in un comunicato stampa con cui rende noto che il Tribunale di Potenza ha respinto la richiesta di sospensiva del risultato elettorale preteso dai ricorrenti. Ferramosca esordisce, ripercorrendo qualche tappa della vicenda, scrivendo che: «Spesso con titoli roboanti la stampa locale si è occupata tra febbraio ed aprile scorso dell'Apa di Potenza per presunte per presunte irregolarità, fantasiosi brogli elettorali, adombrando addirittura una improbabile guerra tra allevatori. La Nuova del 14-2-2009, a pag.14, titolava “All'APA bro-
Giovedì 22 ottobre 2009
Le elezioni dell’11 febbraio scorso per il Tribunale sono valide
Apa, rigettata la richiesta di sospensiva gli e forzature”. Il Quotidiano, sabato 21-32009 a caratteri cubitali in prima pagina sparava “Il business degli allevatori/Caos di soldi e consulenze”, con il relativo articolo alla pag. 11 che titolava “La guerra degli allevatori”. La stessa testata il 7-4-2009 a pag. 20 pubblica un altro pezzo dal titolo “Brogli elettorali, bomba sull'APA”. L'imbeccata per questo scenario apocalittico era venuto da settori dell'associazione sconfitti nelle elezioni per il rinnovo delle cariche e che hanno mestato nel torbido sino a produrre un ricorso alla magistratura». Dopo questa premessa un pò polemica il neo presidente Ferramosca fornisce la notizia. «Ebbene, avevamo avuto modo di fare in precedenza precisazioni sulla infondatezza e pretestuosità di quelle affermazioni, ma ora è la stessa magistratura a
mettere un punto fermo a questa incresciosa vicenda. Il Tribunale di Potenza, infatti, con sentenza del 6 ottobre scorso, ha rigettato la richiesta di sospensiva della deliberazione inerente le elezioni». Ma, in effetti, come sottolinea il rappresentante dell'APA del potentino nel comunicato, il dato più significativo del provvedimento del giudice è che per assumere tale decisione esso ha «esaminato il merito delle tesi dei ricorrenti ritenendole del tutto infondate». In effetti è quello che emerge dalla lettura testuale della sentenza «(RG 1185-1/2009) che ha rigettato, appunto, il ricorso depositato il 15-4-2009 dai candidati della lista “Allevare futuro” e con il quale si chiedeva di sospendere l'esecutività della deliberazione dell'APA di Potenza relativa all'assemblea in cui sono stati eletti i nuovi organi del-
l'associazione per il triennio 2009/2012, svoltasi lo scorso 11 febbraio 2009». Il giudice, effettivamente, nelle otto pagine della sentenza esegue una puntigliosa disamina dei fatti denunciati dai ricorrenti e delle controdeduzioni avanzate dall'APA. La conclusione a cui egli giunge è abbastanza chiara e lo scrive: non vi è “prova di sussistenza di fumus boni iuris”, ovvero che il diritto vantato dai ricorrenti non esiste nel concreto. Tradotto ancora, - come sottolinea Ferramosca - «significa che il Tribunale (sebbene formalmente nel merito si dovrà comunque esprimere in seguito) dall'esame dei fatti e degli atti avanzati dai ricorrenti, nonchè di quelli opposti in contro deduzione dai legali dell'APA, è comunque giunto ad una prognosi di infondatezza della domanda di merito».
Tutto questo fa dire con una punta di soddisfazione al presidente che «quanto adombrato dai ricorrenti e quanto rimbalzato sui media è stato smontato punto per punto nelle motivazioni della sentenza». E che «questo pronunciamento che conferma la correttezza dell'azione dell'Apa, dei suoi dirigenti e dei suoi funzionari, fa giustizia del tentativo di screditare e delegittimare questa associazione e la sua struttura operativa. La decisione chiara del giudice ci conforta e ci spinge a lavorare di più e meglio negli interessi del mondo della zootecnia lucana. Allevatori e istituzioni che la sostengono a cui siamo impegnati a garantire giorno per giorno una nostra trasparente ed efficace collaborazione». Non sappiamo se vi saranno altre puntate di questa vicenda ma questa sentenza (anche per quella che preannuncia per l'esame del merito) è sicuramente un punto importante a favore della legittimazione di chi è oggi alla guida dell'associazione provinciale di potenza degli allevatori. Vito Bubbico
Una sola riga di occhiello LA PROTESTA LIGHT Una sola riga di occhiello LIGHT
Asili nido: stato di agitazione
Una riga STATO di agitazione di tutto il personale degli asili nido del Comune di Potenza e richiesta al sindaco di convocare «un tavolo per affrontare concretamente una situazione, quella dei servizi sociali, sempre più drammatica». Intervengono anche i sindacati Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl nel dibattito aperto in seguito alla pubblicazione del nuovo bando per la gestione degli asili nido. «Nonostante le assicurazioni dell'assessore Molinari - scrivono i sindacalisti - dobbiamo constatare il caos assoluto in cui versano gli asili nido di Potenza. Contribuisce ad aggravare ulteriormente la già difficile situazione il nuovo bando unico per la gestione degli asili nido, recentemente pubblicato, che esclude i consorzi sociali che operano attraverso le cooperative». I motivi di tale scelta sono incomprensibili, secondo i sindacati: «non si chiede la certificazione di qualità, e quindi la garanzia della sussistenza di determinati requisiti, alle singole cooperative, soggetti materialmente impegnati nella gestione del
servizi oggetto di affidamento, ma lo si chiede ai consorzi; è ovvio che tale scelta non si fonda sicuramente sull’esigenza di assicurare una migliore qualità dei servizi prestati. Tali questioni - sostengono ancora i sindacati - si aggiungono alla pesante condizione in cui versano i lavoratori dipendenti della Cooperativa “La giostra”, che gestisce gli asili nido di via Ionio, ancora una volta senza stipendio, costretti a subire l'ennesimo ricatto dei datori di lavoro che scaricano sui lavoratori le proprie difficoltà economiche. Difficoltà che, nel caso di specie, sono la sicura conseguenza della scarsa capacità economica del sistema della cooperazione sociale e delle ataviche responsabilità dell’amministrazione comunale, che continua a non tenere nella dovuta considerazione il valore dei servizi sociali. Tant’è che l’amministrazione continua a non pagare le rette alle cooperative che gestiscono importanti attività sociali, sia nel campo dell’assistenza all’infanzia che in quello degli anziani non autosufficienti».
Napoli: «Sanità lucana dai tempi lunghi» IN MERITO alle liste di attesa per prestazioni sanitarie il consigliere regionale Michele Napoli (An-Pdl) ha affermato che: «la Sanità lucana non è in grado di dare risposte immediate. Si è in presenza di una impostazione tale che non consente di sbrigare le pratiche di assistenza in tempi celeri con la garanzia di un tempestivo intervento risolutivo per il paziente. Lunghe liste di attesa - continua Napoli - sono di fatto obbligatorie per quanti si rivolgono alla struttura pubblica. In alcuni casi raggiungono e superano i 180 giorni e ci si rifugia dietro le solite ed ormai obsolete giustificazioni. Si utilizza come paravento l’apparato sanitario nazionale, presentando le liste di attesa come un male inevitabile che si è diffuso sull’intero territorio nazionale. Le Regioni, viceversa - sostiene Napoli - a nostro avviso, hanno pesanti responsabilità considerato che rispondono direttamente del buon funzionamento delle strutture sanitarie e milioni di euro vengono spesi per garantire i servizi. La realtà è che bisogna puntare sulla riorganizzazione, senza trincerarsi dietro affermazioni di luoghi comuni. Non si può sostenere assiduamente che la Sanità lucana funziona ed è efficiente quando, anche per una risonanza magnetica, bisogna aspettare mesi».
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22 Potenza
23 Avigliano Domani alle 17 un convegno per pacificare gli animi con Lagopesole
Un secco «No» al secessionismo Obiettivo quello di tenere insieme una realtà molto complessa e frastagliata AVIGLIANO – Un territorio diviso dal Monte Carmine e due associazioni che s’incontrano. «Bisogna lavorare sullo sviluppo dell’intera comunità», dicono dalle parti del centro studi Politeia che insieme con l’associazione culturale Il Carpine di Possidente ha promosso per domani un seminario di studi dal titolo “Avigliano che vogliamo” (sala consiliare, ore 17). Quindi «no a cambiamenti di confini o anacronistiche manie di scissionismi». La polemica è servita, anche se il patron del centro studi, Gerardo Coviello, in una conferenza stampa vuole stare alla larga dalle discussioni che si sono alimentate circa il ritorno a un dibattito secessionista alimentato a Lagopesole. Infatti il suo è solo un accenno. Come a dire: c’è chi vuole un ritorno al passato, noi dimostriamo che Avigliano deve andare avanti unito. Ed ecco il senso della giornata di domani, che coinvolge tra gli altri Maria Luisa Verrastro di Unioncamere, il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi e i due presidenti delle associazioni Giuseppe Coviello e Gerardo Coviello, che dice: «Siamo alla
Pietragalla L’incontro in programma il 26 una veduta di Avigliano
vigilia delle amministrative comunali e del rinnovo del governo regionale. Due elementi che danno contezza di ciò che Avigliano deve ritrovare, ovvero le linee fondanti di un progetto di sviluppo deciso e deliberato dalla intera comunità: no rettificatorie di confini o scissioniste. Per questo abbiamo articolato in un certo modo il convegno». “In un certo modo” sta per il punto di vista di Avigliano centro (Politeia) e quello di una parte delle frazioni (Il Carpine) circa lo sviluppo economico, infrastrutturale
In alcuni paesi del Potentino
e commerciale di Avigliano. Un’antica questione su come tenere insieme un territorio frastagliato come quello aviglianese, che per metà dialoga con Potenza e per l’altra con il Vulture-Melfese. In realtà venerdì sarà anche la giornata per parlare ai partiti. Dice Coviello: «Noi speriamo che il nostro contributo progettuale venga recepito dalle forze politiche. Sentiamo la necessità di una proposta perché da qualche tempo a questa parte manca un progetto organico di Avigliano in grado di
valorizzare le peculiarità del territorio. Dialogare con gli altri è una necessità di fondo». I lavori di domani cominceranno con un’analisi economica di Avigliano. Poi saranno affrontate le questioni infrastrutturali dai tecnici Nicola Grippa, Piero Pace e Nicola Camozza. Si tratta di un nuovo incontro, calibrato sulla scia di altri già organizzati in passato da Politeia in materia di sviluppo economico e culturale. Gianni Sileo
Recupero del “Colatammurro” Se ne discuterà in un convegno
PIETRAGALLA - E’ in programma per lunedì 26 ottobre un importante giornata di studi a Pietragalla, inerente il recupero e la valorizzazione del vitigno autocotono denominato "Colatammurro". L'evento è organizzato dall'Alsia in collaborazione con il Comune di Pietragalla, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, la Comunità montana Alto basento e la Camera di Commercio di Potenza. La manifestazione prenderà il via alle 10 presso il parco urbano dei palmenti
Avigliano Si tratta già del quarto caso
PESCOPAGANO
In 5 denunciati Incendiate due auto dai Carabinieri Si segue la pista dolosa ACERENZA - Sorpresi a guidare in stato di ebrezza, due persone, di 36 e 31 anni, sono stati denunciati e si sono visti ritirati la patente dai carabinieri. Carabinieri che a Cancellara hanno denunciato un uomo di 48 anni per mancata esecuzione dei provvedimenti del giudice ed ubriachezza molesta. L’uomo, con l'intento di vedere i propri figli, si è recato presso l'abitazione della convivente in evidente stato di ubriachezza ed incurante del provvedimento del giudice che dichiarava decaduta la sua potestà genitoriale. A Oppido lucano e a Tol-
ve, invece, due uomini di 44 anni sono stati denunciati perché accusati di danneggiamento, lesioni personali e minacce.
AVIGLIANO – C'è più d'un elemento certo intorno al movente e all'autore, o gli autori, dell'incendio che ha devastato due automobili in piazza Gianturco, l'altra notte. Ci sarebbe stata una volontà di appiccare il fuoco a una delle auto, la Fiat Panda, dalla quale si sono sprigionate le fiamme che hanno coinvolto anche una “Peugeot”, mentre una terza auto è stata allontanata da un carabiniere intervenuto poco dopo l'incendio. C'è dolo, dunque. L'autore, questo è l'altro elemento certo, non ha agito per motivi riconducibili alle attività criminali, droga o
L’incendio nella piazza
estorsione. Sulle cause e sugli indiziati, per ora, gli investigatori tengono il massimo segre-
di Pietragalla e proseguirà nel pomeriggio al palazzo Ducale con una tavola rotonda. Il "Colatammurro" è un vitigno coltivato da secoli a Pietragalla e vinificato nel palmenti che viene candidato a livello regionale al recupero e alla riscoperta. Esso è coltivato dal 1300 in Basilicata e sopravvissuto a Pietragalla e anche nel territorio di Ruoti. Alla tavola rotonda interverrano esponenti politici regionali ed esperti del settore. Antonio Bevilacqua
to. Di mezzo ci sono un'indagine e un fascicolo aperto, all'attenzione del magistrato che potrebbe decidere eventuali provvedimenti. Tra gli elementi raccolti, i carabinieri hanno ascoltato testimoni, visionato immagini, raccolto sul posto dell'attentato elementi validi a sostenere un'accusa. È tornato l'allarme delle auto incendiate ad Avigliano, dunque, ma su questo episodio la pista che si segue potrebbe portare presto a una soluzione del caso, il quarto nel giro di pochi anni. g.sil.
Detenzione e spaccio Un arresto PESCOPAGANO - E’ accusato di detenzione di stupefacenti e di spaccio il trentenne di Pescopagano arrestato ieri dai carabinieri. I militari della stazione di Pescopagano hanno fermato il giovane mentre si trovava all'interno di un esercizio commerciale del posto. Il trentenne, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 6 grammi di sostanza stupefacente, del tipo hashish. Immediatamente gli uomini dell’Arma hanno effettuato anche una perquisizione presso l'abitazione del giovane. Nella casa è stato trovato dell’altro stupefacente sottoposto subito a sequestro.
L’INTERVENTO PERCHÉ abbiamo bisogno di pensare in piccolo per contrastare il mancato cambiamento urbanistico locale? Ogni movimento o partito, grande o piccolo che sia, ha le proprie ortodossie ed eresie che, alla fine, non fanno altro che danneggiare i cittadini. Nel campo della politica urbanistica, mettere in discussione la supremazia del centro a scapito delle periferie (frazioni), o viceversa, equivale a suggerire che, dopotutto, Avigliano potrebbe anche non essere piatta (o meglio, una Città Lineare), contrariamente a quanto detto ed ipotizzato con articoli e convegni (serviti solo per la passerella di personaggi noti e meno noti). Un lungo parlare, a seguito del quale, non si è sintetizzato alcuna reale conseguenza (l’edilizia ad Avigliano è ferma al palo da un decennio). Perdere la periferia come il centro si-
«Avigliano ha bisogno di un Piano strutturale» gnifica sradicamento, dis-identità relazionale ed invisibilità degli spazi collettivi nella città capitalistica. Gli uomini della Sinistra che, assieme alla vecchia Democrazia Cristiana, governano Avigliano da oltre 17 anni, sanno bene che una città moderna, ritagliata con calcoli rigorosi, non possiede alcun contenuto sociale, non è altro che una superficie vuota espressa in metri quadri ed in unità volumetriche. In questi anni, abbiamo assistito alla carenza di spazi ed infrastrutture collettive, in parte dovuta ad una mancata attuazione degli strumenti urbanistici e, in parte, ad un’errata maniera di concepire lo spazio urbano. Tutto ciò
ha determinato un bisogno insoddisfatto di socialità ed uno straniamento o dis-identità relazionale. Si è solamente considerato l’architettura del vuoto, o meglio, il progetto delle strade mancate, delle piazze mancate e degli altri spazi pubblici mancati della città. Non si è sottolineato l’assenza di figure, di personaggi riconoscibili e significanti, capaci di dare identità al vuoto e, conseguentemente, alla collettività che lo abita. Sono prevalse, nella nostra città, forze economiche che hanno configurato lo spazio urbano secondo le proprie esigenze, trascurando completamente quelle dei cittadini-utenti. Avigliano ha bisogno, ancor prima del Rego-
lamento Urbanistico, di un vero e proprio Piano Strutturale Comunale completato dal suo Piano Operativo Urbanistico. Questi costituiscono gli unici strumenti, attraverso i quali, si potrà finalmente progettare una città moderna, declinando la sua identità formale come oggetto, ed in cui avrà luogo un vero processo d'osmosi. L'uso dell'architettura come soggetto consentirà di costruire una rete di relazioni e riconoscere che la “teoria critica della società” ha per oggetto gli uomini, intesi come produttori della totalità delle loro forme storiche vitali. Allora il vuoto non sarà più elemento configurabile, ma diventerà il vero elemento
di risulta delle figure dettate da volumi pieni (di contenuti). E potremo finalmente guardare agli spazi collettivi delimitati da un fronte urbano continuo (ad esempio, il filo delle facciate degli edifici progettato omogeneamente metterà in relazione visiva bi-direzionale lo spazio privato con quello pubblico). I luoghi collettivi della città, le strade e le piazze, hanno bisogno di visibilità e di simmetria che si configurano come alcuni degli elementi di relazione e vanno considerati, insieme alla importanza del punto di vista nella costruzione del vuoto urbano, fonde di riconoscibilità ed orientamento degli abitanti di una Avigliano contemporanea. Vincenzo Claps Responsabile Mpa Avigliano
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Giovedì 22 ottobre 2009
24 Ruvo del Monte Il sindaco Romano ha scritto alla Sovrintendenza e al ministero
Quale destino per il convento? La struttura di culto attende ancora di essere ricostruita dopo il sima del 1980 RUVO DEL MONTE - L'intera comunità di Ruvo del Monte è in attesa di conoscere il destino della chiesa e del convento di Sant'Antonio, luoghi di culto ai quali si è sempre sentita particolarmente legata. Risalente al tardo Medioevo, il convento èstato gravementedanneggiato dal terremoto del 1980, che ha portato via un pezzo della storia ruvese. A quasi trent'anni da quel tragico evento, il popolo ruvese e tutta la comunità cristiana sono ancora privati di questo bene storico-monumentale. Il sindaco di Ruvo del Monte, Donato Romano, non intende più tollerare questa situazione insostenibile. Ha scritto, pertanto, alla Soprintendenza per i Beni ambientali ed architettonici della Basilicata, e per conoscenza al ministro per i Beni culturali ed ambientali, al presidente della Giunta regionale, al vescovo della diocesi di MelfiRapolla-Venosa, al parroco di Ruvo del Monte ed all'Ordine dei Frati minori conventuali di Assisi. «Nonostante i molteplici, ma non risolutivi interventi della Soprintendenza - ha affermato il primo cittadino di Ruvo del Monte - non si è ancora risolta la questione. Questo luogo di culto, tanto caro a tutti i ruvesi, importante monumento anche dal punto di vista culturale ed architettonico, sembra essere caduto nell'oblio, abbandonato e soggetto a manomissioni ed usurpazioni». Il sindaco Donato Romano ha ricordato che i monumenti
LA STORIA RUVO DEL MONTE - Nella lettera inviata alla Soprintendenza per i Beni ambientali ed architettonici della Basilicata, il sindaco di Ruvo del Monte, Donato Romano, ha ripercorso, in sintesi, la storia della Chiesa e del Convento di Sant'Antonio. Tenuto dai Frati francescani conventuali sin dal tardo Medioevo, il convento ha svolto, nel suo lungo periodo di attività, un'importante opera sia religiosa che sociale ed economica. Infatti, il monastero possedeva numerosi beni, per cui, per oltre due secoli, rappresentò un vero e proprio esercizio economico locale per le necessità della gente. Molte famiglie di contadini trovavano nella coltivazione delle terre del convento - concesse ad esse in fitto con contratti a lungo termine - il mezzo per assicurare il sostentamento a sé ed alla propria discen-
Quello che rimane dell’antico convento dopo il terremoto del 23 novembre del 1980. A destra il sindaco di Ruvo del Monte, Donato Romano
sono una risorsa importante per un paese, soprattutto per una piccola comunità, che vede nel turismo culturale-architettonico-ambientale, un punto di forza, una via percorribile per la propria sopravvivenza. «Questa comunità - ha osservato Romano - non vuol morire, è stanca di non essere ascoltata e di vedere languire i
suoi beni culturali, per cui chiede alla Soprintendenza di voler riprendere e completare i lavori di riparazione del convento, che ha avuto un aspetto di rilievo nella storia del francescanesimo di queste zone, e che riveste un ruolo importante e vitale per questa comunità e per il suo futuro». Il primo cittadino di Ruvo del Monte, Donato Romano,
ha, poi, invitato la Regione Basilicata, nell'anno in cui è stata chiamata ad onorare San Francesco d'Assisi, Santo Patrono d'Italia, «ad intervenire per sollecitare e, se nel caso, a compartecipare alla necessaria spesa per il completamento dei lavori, per restituire al culto popolare un luogo che testimonia, appunto, l'opera diFrate Francesco.Come ilSi-
Savoia Parla il commissario della Comunità montana, Ostuni
Le Comunità locali come delle mini Province SAVOIA - C'è chi guarda alle Comunità locali come a delle “mini”Province. E' il commissario della Comunità montana del Melandro, Vincenzo Ostuni a farlo. Così «competenze più corpose» andrebbero proprio alle future Comunità locali. Commissario Ostuni, cosa pensa della razionalizzazione delle Comunità montane? «In Basilicata oltre alla razionalizzazione delle Comunità montane si è preceduto a qualcosa di più. Si stanno costituendo le Comunità locali. E’ una scelta regionale quella di suddividere il territorio in sette aree e di cercare di dare risposte al territorio dando delle deleghe dall'alto cioè dalla regione alle comunità locali. In pratica si punta a decentrare dei poteri e ad avere delle deleghe anche dal basso. In tal senso è una straordinaria opportunità per la Basilicata. Ritengo che la legge sia validissima». Crede che le aree geografiche del Melandro e del Marmo Platano con le autonomie locali siano omogenee? «Si, ci siamo battuti affinchè la suddivisione territoriale ci portasse proprio in tale direzione. Da dieci anni abbiamo dialogato con i Pit e con tutti gli amministratori». Si ricalca lo schema geografico delle aree Pit. Secondo lei questa è la migliore soluzione affinchè il territorio sia protagonista del proprio futuro? «Si, è la migliore soluzione. Non ho dubbi». E' giusto che a rappresentare le Autonomie locali debbano essere i primi cittadini? «Su questo è in atto un grosso dibattito. Nei prossimi giorni faremo degli incontri con i sindaci e con le comunità. La
legge esiste ma ancorai sindaci, la politica e le rappresentante territoriali non la conoscono bene. Discuteremo gli statuti. Con la conferenza dei Commissari ci siamo ripromessi di lavorare per una bozza di statuto che sia definitiva. Nello statuto si parla di un sindaco o di un suo delegato. Credo che si opportuno pensare ad un amministratore locale o ad una giunta esterna visto gli attuali impegni dei sindaci». Saranno poi i Comuni ad approvare gli statuti? «Certo, entro fine anno». Con le Autonomie locali è possibile fare una programmazione dal basso che sia utile al comprensorio? «Sicuramente, perché vengono dati alle Comunità locali alcune deleghe sempre in relazione però alla capacità anche della classe dirigente. Tra le deleghe basti pensare alla pianificazione del territorio, ai servizi socio-sanitari ed assistenziali sino alla forestazione». In pratica una programmazione non solo per le infrastrutture ma che pensi anche al reale sviluppo economico e quindi anche occupazionale? «Certo, molto è stato fatto in questi 10 anni. Nel Marmo Platano -Melandro abbiano 4 aree industriali. Ci stiamo battendo per la strada “Visciglieta”. Dopo un incontro con tutti i sindaci dell'area, lunedì avremo un appuntamento con l'assessore alle infrastrutture, Rocco Vita». Per la Visciglieta, una strada che collega le due Comunità Montane, cosa chiede? «La Provincializzazione con l'allargamento, l'eliminazione di alcune curve e con nuova segnaletica». Con la legge regionale 11 del 2008 istitutiva delleComunità localisecon-
do lei si aprono nuove prospettive di crescita e sviluppo professionale del comprensorio? «La legge non trova ancora attuazione perché i tempi sono quelli che sono. Stiamo già lavorando ai Pois. La Regione sta calibrando i finanziamenti sulle aree. Il Marmo Platano-Melandro ha 11 milioni di euro per le infrastrutture socio-assistenziali. Nei prossimi giorni costituiremo un ufficio comune per avviare il monitoraggio delle istanze da raccogliere». Tra Comunità montane e Comunità locali cosa sceglie? Perché? «Scelgo le Comunità locali nonostante sia stato amministratore per dieci anni della Comunità montana. Solo per un fatto affettivo potrei scegliere le Comunità montane ma oggi occorre guardare oltre». In qualità di commissario della Comunità del Marmo Platano, secondo lei, in termini di programmazione l'area di cosa ha bisogno? «L'area ha catalizzato tantissimo con il Pit, non dal punto di vista turistico. Tanti interventi vanno però ultimati. Già con le premialità le completeremo. Ci sono le 4 aree industriali che non vanno abbandonate. L'area del Melandro si è svincolata anche verso le altre regioni limitrofe». Commissario Ostuni, come giudica la nuova fase della governance sub regionale? «In modo positivo, ma è un giudizio preventivo. Occorre vedere i risultati. La riforma delle Asl, delle Asi e delle Comunità Locali vanno nella direzione sia di razionalizzazione delle spese sia delle competenze. L'iterperò vaaccelerato per l'efficienza e per il territorio lucano». Angela Scelzo (3.continua)
gnore chiese a Francesco: “Va e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”, così San Francesco, ora, domanda a chi di competenza, agli amministratori lucani: “Riparate il mio convento, perché troppe primavere sono passate!”». «E' giunto, quindi, il momento in cui i lavori di ricostruzione di questo bel complesso monumentale, signifi-
denza. Nonostante la chiusura del convento avvenuta nel 1809, a seguito della soppressione dei vari monasteri da parte del Governo rivoluzionario di Napoli, la chiesa fu sempre custodita, restaurata (1890) e riparata (dopo il terremoto del 23 luglio del 1930) ed ha conservato, fino al sisma del 23 novembre del 1980, le statue ed i dipinti di maggior pregio, oggi custoditi nella chiesa madre e presso il Museo parrocchiale d'arte sacra. Essa è stata sempre un luogo di culto frequentato, con antiche tradizioni e funzioni a cui la gente di Ruvo del Monte si è sempre sentita legata. Inoltre, all'interno di questa chiesa, si sono svolti anche importanti concerti di musica sacra e classica. Con il disastroso terremoto del 1980, questo luogo di culto è stato gravemente danneggiato. d.p. cativa testimonianza del francescanesimo in questo lembo di Lucania - ha concluso Donato Romano - siano portati a compimento nell'anno 2010, in cui la Basilicata ha l'onore di tenere viva ed “accesa” la memoria dell'umile fraticello di Assisi». Per quanto tempo ancora dovrà attendere la comunità di Ruvo del Monte? Donato Pavese
Muro Lucano Al via i corsi
Università della terza età Un summit operativo per l’inizio delle attività MURO LUCANO - Prosegue l'impegno sociale del gruppo culturale Cuorimuresi, finalizzato all'aggregazione sociale, alla riscoperta delle tradizioni e alla comunione d'intenti tra: cittadini; associazione e istituzioni locali. Su questa scia, l'associazione del ridente comune in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano, ha posto la prima pietra di una nuova ed importante novità culturale. Nella sede della Società operaia di piazza San Marco a Muro Lucano, si è dato luogo ad un summit operativo sulle attività didattiche dell'Unitre, Università delle tre età e della terza età. Durante l'incontro didattico, il presidente della struttura culturale murese, Cosimo Ponte, ha presentato i compiti e i ruoli dell'Unitre, ben assistito dagli amici e docenti. L'incontro ha preso forma nella sala del secondo piano del palazzo della società operaia, che ospiterà per il futuro anche i corsi e le iniziative della costituita sede Unitre di Muro Lucano. La nuova struttura istruttiva è nata con l'intento di soddisfare i richiami di conoscenza e di diffusione della cultura. Tanto è vero questa istituzione pian pianino si sta diffondendo capillarmente in tutto l'ambito re-
gionale, oltre che nazionale. La società moderna tende ad emarginare la persona nel momento in cui esce dal ciclo produttivo, indifferentemente dall'età di appartenenza. Scopo principale dell'associazione è quello di prevenire, quanto più possibile queste eventualità, per abbattere le barriere d'incomunicabilità fra le generazioni e per promuovere cultura e socialità. Motto del gruppo è: “Una persona diventa "vecchia" non quando oltrepassa una certa età, ma quando sostituisce la speranza con la rassegnazione.” Oltre al presidente Cosimo Ponte, il direttivo è composto dal vice presidente, l'ex dirigente scolastico professor Arcangelo Pizza che per anni ha guidato brillantemente la scuola media Giovanni Pascoli, dal direttore dei corsi il biologo Gaetano Baldassarre, dal vice direttore dei corsi il presidente dell'associazione Cuorimuresi Alberto Iuzzolino, dal segretario Pietro Cavallo e dal tesoriere il presidente del gruppo Speleo Marmo Platano Gerardo Ferrara. L'Unitrèntrerà nel vivo con l'inizio della attività la prossima settimana con sei corsi annuali. Carmine Pepe
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Giovedì 22 ottobre 2009
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26 a
Nell’Istituto venosino domani si concluderà la seconda festa dell’accoglienza
Al “Battaglini” formazione sul campo VENOSA - Non solo nozioni, ma anche formazione, innovazione, sport: questi alcuni degli elementi che caratterizzano l'identikit dell’Iiss “Battaglini” di Venosa. E in tutti questi campi l'Istituto realizza valide iniziative e ottiene ottimi risultati. In linea con la oramai ventennale tradizione, il nuovo anno scolastico è partito sotto i migliori auspici. In questi giorni, anzi, si assiste ad una vera e propria accelerazione, con una settimana densa di attività. Si è partiti lunedì con la presentazione del libro di Patrizia Salacone “Messaggini: Amore con le Ali”: un'occasione per riflette-
re su come combattere le avversità e reagire ai disagi della vita, e un'opportunità per incontrare il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo; il sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello; il firettore dell'Istituto dei Trinitari, Padre Angelo Cipollone; la giornalista Rai, Beatrice Volpe. Si è proseguito martedì con l'incontro con don Mazzi, che ha affrontato temi relativi alle problematiche giovanili, ponendo in particolare l'accento sui rapporti genitori-figli. Si conclude domani con la seconda edizione della “Festa dell'accoglienza”, un originale percorso con il quale l'Istitu-
to cerca di mettere a proprio agio gli studenti, provenienti dalla scuola media, e fa conoscere spazi e modalità operative della nuova scuola. Il programma della “Festa”prevede anche un seminario su “La formazione a scuola tra complessità educativa e opportunità tecnologica” e la presentazione di un nuovo sistema informatico che consente la gestione, tramite web ed sms, della didattica, delle assenze, dei voti, delle giustificazioni. Anche il settore sportivo fa registrare un forte impegno del “Battaglini” in questa settimana. Lunedì scorso, infatti, due campioni di atletica leg-
gera, categoria “Allievi”, ell'istituto sono partiti alla volta di Lignano Sabbiadoro per partecipare alla fase nazionale dei “Giochi sportivi studenteschi”, che si concludono domani. Si tratta di Antonio Di Vietri, che nella fase regionale si è classificato con 11,70 nel lancio del peso; e di di Alessandro Lanzano, chenella fase regionale si è classificato con 1,80 nel salto in alto. Con la partecipazionidi duesuoistudenti alla fase nazionale dei Giochi sportivi. Amici e docenti sono ora in trepida attesa, incrociano le dita e sperano in buone notizie da Lignano. Giuseppe Orlando
La sede del “Battaglini” di Venosa
Angela Montagna, 27 anni, incinta e senza alcun sostegno ha occupato una casa popolare
Una storia di ordinaria solitudine Situazione tesa a rione Valleverde dove si attende a breve lo sgombero MELFI - La storia di Angela Montagna, ventisette anni nata a Melfi ma residente a Fano, è quella di una ragazza disperata. Nella Marche la giovane donna aveva trovato lavoro presso i cantieri navali, ma la crisi non si è fatta attendere nemmeno a Fano e per Angela è scattata la cassa integrazione. Rimasta incinta di un ragazzo che oggi ha scelto di lasciare sola la sua compagna, l'operaia lucana ha deciso di tornare a casa dove però la mamma non ha accettato la gravidanza della figlia. «Sono stata cacciata di casa - spiega Angela - e ho chiesto aiuto al sindaco di Melfi. Ernesto Navazio non si è reso disponibile e nemmeno mi ha voluta aiutare». Da martedì 19 ottobre scorso la giovane donna, con l'aiuto di uno zio, ha deciso di scardinare il balcone di una casa popolare ancora non assegnata e vi si è insediata. «Non ho
un altro posto dove andare a dormire - aggiunge la giovane donna - e con il freddo di queste notti non riesco a passare tante ore fuori di casa. Qualcuno deve aiutarmi. Non ho altra scelta che rimanere in questa abitazione, senza acqua, né energia elettrica. Qui sono già passati i vigili urbani e i carabinieri. I militari dell'Arma si sono dimostrati molto cordiali, professionali ed, a differenza del sindaco, disponibili ad ascoltarmi». Angela Montagna, tuttavia, distruggendo il muro che proteggeva la finestra ha violato la legge ed è presumibile che già nelle prossime ore scatteranno le operazioni necessarie per lo sgombero. La polizia municipale attende l'avallo del sindaco che non tarderà ad arrivare. Senza scelta la posizione del primo cittadino di Melfi che afferma: «indipendentemente dal dramma della ragazza,
il mio compito resta quello di far rispettare le regole. Comprendo il caso umano ma non si può pensare di subentrare in una casa che per giunta era già stata assegnata ad altra famiglia. Sono stati sempre numerosi i nostri interventi nel sociale ed abbiamo esaudito il nostro compito ma tutto è avvento secondo regole ben precise e nel pino rispetto della legge». In via Pertini a Melfi c’è tensione. I vicini di casa osservano discretamente, da dietro le finestre delle proprie case, l'evoluzione di una situazione che va facendosi sempre più difficile. La sensazione è che nelle prossime ore, quando i vigili urbani e i carabinieri giungeranno nel quartiere di Valleverde per sgomberare l'appartamento occupato da Angela Montagna, si vivranno momenti di grande tensione. Vittorio Laviano
UN ARRESTO A MELFI Minaccia con la pistola un addetto del circo COLPEVOLE di avergli offerto un ingresso omaggio per il circo equestre “Montecarlo”, in questi giorni a Melfi. E’ questo il motivo per il quale un residente di Melfi, M. G., ha minacciato con una pistola beretta un cittadino romeno che lavora per il circo. Per questo motivo, nella serata di martedì, gli agenti del commissariato di Melfi (diretti da Mario Russo), hanno arrestato un uomo di 27 anni. Il fatto si è verificato intorno alle 20. M. G., alla guida del suo furgone, è stato avvicinato nella centralissima piazza Abele Mancini da un dipendente romeno del circo “Montecarlo”. Quest‘i all'atto di offrirgli’ultimo gli ha offerto un ingresso omaggio e si è visto puntare con un atteggiamento minaccioso una pistola in faccia. Allontanatosi per paura di essere colpito, ha fatto appena in tempo a prendere parzialmente il numero di targa del furgone e riferirlo ad una pattuglia di vigili urbani presenti nelle immediate adiacenze. La pattuglia della polizia municipale ha subito contattato l'utenza telefonica 113, e ha riferito all'operatore di turno l'accaduto. Gli agenti del commissariato di Melfi, intervenuti immediatamente sul posto, dopo aver ricevuto la descrizione sommaria del furgone e del soggetto responsabile, hanno iniziato una meticolosa attività di indagine che ha consentito una serrata caccia all'uomo, conclusasi subito dopo con un inseguimento e, infine, l'arresto del malvivente trovato ancora in possesso dell'arma da fuoco. Subito dopo l'arreso, M. G. è stato associato alla locale Casa circondariale e dovrà rispondere di minaccia a mano armata e porto illegale di arma da fuoco.
Rionero in Vulture: eletto nuovo direttivo dell’Inter club RIONERO IN VULTURE - Inter Club “Sandro Mazzola”. A far parte del nuovo direttivo sono stati eletti i due vice presidenti nelle persone di Giovanni Gianturco e di Michele Consiglio, nonché il segretario Carmine Morano e i consiglieri Michele Martinelli, Filomena Massaro e Antonio Vurchio. Il neo direttivo, autorizzato dal Centro di Coordinamento di Milano, si avvale anche della collaborazione dei consiglieri esterni Lello Catenacci per la Lombardia e Benedetto Vigilante per la Puglia. Presidente onorario è Savino Armando Bruscella. Il neo organigramma è stato reso noto nel corso di un’assemblea dei soci tenuta presso la sede sociale posta in via Garibaldi 66, a cui hanno preso parte anche il presidente della Pro Loco di Rionero Michelino Verde e il segretario della locale sezione dell’Udc Beniamino Valzer, che intervenendo hanno dato il proprio contributo al dibattito che ne è seguito agli interventi del neo riconfermato presidente Gianturco e del vice Consiglio. In particolare i due massimi rappresentanti dell’Interclub Sandro Mazzola hanno posto l’accento su quella che sarà l’attività del sodalizio nerazzurro di Rionero per il prossimo anno sociale. Essi hanno sottolineato che al di là di quelle che saranno le iniziative prettamente legate all’attività inerente le trasferte e quant’altro per tenere alto il nome della “benamata Inter”, il sodalizio come per il passato si impegnerà molto nel sociale a livello di volontariato con inziative solidali e non solo, come per esempio organizzare manifestazioni di intrattenimento o feste religiose locali come già avviene da qualche anno per la festività di Sant’Antonio di Padova ripristinata anche
L’allenatore dell’Inter Mourinho
per iniziativa del Sandro Mazzola. I dirigenti e soci nerazzurri locali si sono impegnati e continueranno a farlo nel comitato della festa patronale. In questi ultimi mesi l’Interclub “Sandro Mazzola” si è dato molto da fare nella raccolta di fondi per i terremotati d’Abruzzo così come per altre iniziative sempre a carattere di volontariato. A conclusione dell’assemblea, che ha approvato il programma tratteggiato a grandi linee dal presidente Gianturco, ai presenti è stato offerto un ricco e gustoso buffet. Michele Rizzo
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Melfi Questa la ricostruzione della Stradale
Melfi La manifestazione si terrà questo fine settimana
Decesso della Sinigaglia Il furgone avrebbe invaso l’altra corsia
Raduno dei falconieri Presentato il programma
MELFI - Al centro della comune attenzione è ancora il grave incidente stradale sulla Melfi - Potenza che è costato la vita a Marina Sinigaglia di Melfi. In un primo momento la colpa del sinistro era stata attribuita alla giovane donna. Oggi un esame più attento ribalterebbe la situazione. Secondo gli accertamenti della Stradale di Melfi, senza dubbio i più attendibili, a causare l'incidente sarebbe stato proprio il furgone, con il quale è avvenuto il mortale scontro frontale con la Renault Twingo. Il mezzo risulterebbe procedere addirittura contromano. I motivi ovviamente sarebbero tutti da verificare. Una prima componente potrebbe essere una manovra sbagliata o una velocità fuori della norma. Però al tutto e certamente è da unire la componente strada. Guarda caso, e ancora una volta, sotto accusa è il tratto all'altezza dello svincolo di Vaglio, che ad
oggi ha procurato non pochi incidenti e numerosi quelli mortali. Gli automobilisti parlano di una curva dalla falsa visibilità, cosa che imporrebbe una immediata rettifica del tracciato. Ugualmente di grosso pericolo si presenta l'uscita all'altezza di Rapolla. In conclusione una strada per nessun motivo dovrebbe essere una trappola mortale. Per questo motivo abbiamo già richiesto e lo ripetiamo un opportuno intervento da parte di chi di dovere e questa volta con estrema urgenza. La problematica si ripresenta ogni volta che quella strada o meglio quel tratto di strada fa la sua vittima, poi tutta torna come prima, finendo nel solito dimenticatoio. Riteniamo che ora sia davvero giunto il momento di intervenire ed esaminare con attenzione le cause dei frequenti incidenti, eliminando una volta per sempre le loro cause. Franco Cacciatore
MELFI - Presso la sala giunta del municipio di Melfi si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione del sedicesimo raduno nazionale di falconeria che si svolgerà in città durante il prossimo fine settimana. Alla riunione ha preso parte l'assessore al Turismo, Vincenzo Castaldi il presidente dell'associazione Falconieri del Melfese, Giovanni Laviano ed il presidente della locale Pro Loco, Tommaso Bufano. Come tradizione, domani sarà annunciato l'evento con l'arrivo al castello di figuranti in abiti medievali che rappresenteranno la corte e lo stesso imperatore, Federico II. La mattina di sabato 24 ottobre sarà possibile seguire sui campi di caccia le magnifiche evoluzioni di rapaci appena giunti a Melfi da tutta Italia. La zona individuata è quella a ridosso dello stabilimento Sata di San Nicola. Nel pomeriggio, poi, ancora presso il castello si svolgerà l'immancabile convegno a tema con relazione dello storico,
Enzo Navazio. In serata spazio agli spettacoli teatrali in strada e nell'intero borgo medievale dove sono stati allestiti appositi padiglioni per la vendita di prodotti tipici enogastronomici e souvenir medievali. Completano l'offerta turistica le mostre filateliche, artistiche e l'annullo speciale. Gli stessi spettacoli, l'ultimo giorno di caccia ma soprattutto l'imponente e prestigioso corteo storico, che può vantare circa quattrocento figuranti, sfilerà per le vie cittadine domenica 25 ottobre. «Devo ringraziare la direttrice del castello di Melfi, Rosanna Ciriello - spiega il presidente dell'associazione falconieri, Giovanni Laviano - che ogni anno dimostra sempre grande sensibilità nell'ospitarci all'interno del magnifico maniero federiciano. Tutto è pronto, non resta che sperare nella clemenza del tempo». Proprio le cattive condizioni climatiche della scorsa settimana hanno rovinato la cinquantesima
edizione della sagra della varola. «Riproponiamo l'evento legato alla nostra castagna parallelamente alla falconeria - aggiunge l'assessore al turismo, Vincenzo Castaldi - grazie soprattutto ad un rinnovato spirito di collaborazione tra associazioni e l'ente comunale. Il risultato sarà quello di una migliore offerta di eventi che garantiremo alle migliaia di turisti attesi in città a partire da domani. L'ottobre melfitano è pronto per diventare una meta turistica permanente. Chiedo infine ai nostri concittadini di utilizzare le navette per raggiungere il castello e non le auto private». Il pericolo è quello di congestionare la zona del borgo medievale fino in piazza Duomo e piazza Umberto I dove sarà possibile degustare la varola. Un ultimo invito. «Spero che i proprietari dei fondi - conclude il presidente della Pro loco, Tommaso Bufano - vogliano accogliere con la proverbiale ospitalità i tanti turisti in gita sul Vulture». Vittorio Laviano
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Paterno L’ente di bonifica non porta migliorie
Lauria Di scena il reggimento Sirio
Anacronistico il tributo da pagare al Consorzio
Soccorso alpino Esercitazione dell’aviazione
PATERNO – C’è imbarazzo tra i cittadini di Paterno che, ormai da anni, sono tenuti al pagamento di un tributo in favore del Consorzio di bonifica “Alto Agri”, denominato “quota consortile”, in ragione del fatto che gli immobili esistenti in tale territorio rientrano in quello che viene definito perimetro del comprensorio consortile. Sono tenuti a contribuire i proprietari di immobili rientranti nel comprensorio, che traggono benefici dalla bonifica qualunque sia la loro destinazione, agricola o extra agricola. In definitiva l’obbligo della contribuzione sorgerebbe dalla coesistenza di due requisiti essenziali: l’inclusione della proprietà nel perimetro consortile ed il beneficio che essa trae dall’opera eseguita dall’Ente precisandosi, però, che detto beneficio o utilità deve
riflettersi direttamente sul fondo e non già sul territorio nel suo complesso, e tradursi, quindi, in un incremento di valore. La mancanza di uno solo di detti presupposti fa venire meno il potere impositivo attribuito al Consorzio. Sul concetto di beneficio o utilità è ormai affermato, nella dottrina e nella giurisprudenza di merito, di legittimità e costituzionale, il principio secondo cui “l’utilitas si deve tradurre in un vantaggio di tipo fondiario, cioè strettamente incidente sull’immobile, dovendo intendersi come un vantaggio diretto e specifico traducendosi in una qualità del fondo”. Se questo è il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento, non vi è chi non veda che tale imposizione tributaria in moltissimi casi non trovi riscontro in un effettivo servizio reso ai
cittadini in termini di miglioramento fondiario diretto. Si aggiunga che dagli avvisi di pagamento non è dato al contribuente evincere il criterio e le modalità di calcolo adottati per determinare nello specifico l’imposizione tributaria, così da quantificare la stessa in relazione agli immobili di sua proprietà. Il nocciolo del problema, comunque, non è rappresentato dal tributo in sé, peraltro di proporzioni decisamente irrisorie, quanto nella natura anacronistica di un balzello che trovava nell’eccezionalità e nella straordinarietà di contingenze storiche ed economiche la propria ragion d’essere. Contingenze storiche ed economiche che costituivano il fondamento originario degli stessi Consorzi di bonifica.
Viene da chiedersi quale sia il ruolo attuale di tali enti amministrativi ed in ragione di quali scelte pubbliche programmatorie i Consorzi di bonifica decidono di realizzare opere idraulico – forestali e di regimentazione delle acque su territori ora più che mai presidiati istituzionalmente, per più completa ed articolata competenza delegata, dagli Enti locali e regionali espressamente rappresentanti degli interessi e delle volontà delle comunità interessate. A fronte di una sempre più sistematica attuazione di decentramento amministrativo, voluto dalla legge 59/197, sembra, infatti, urgente ed inderogabile smantellare proprio quel ruolo suppletivo che i Consorzi di Bonifica vorrebbero ancora ingiustificatamente continuare a mantenere. Nuario Fortunato
LAURIA - Prove di soccorso alpino a Lauria. Ieri mattina, un elicottero del “Secondo reggimento aviazione dell'esercito Sirio” ha sorvolato i cieli della cittadina impegnato in operazioni di soccorso con il personale del Corpo nazionale di soccorso alpino. Base di appoggio per l'atterraggio è stato il campo sportivo del rione Superiore. «Siamo venuti a Lauria mediante accordi con il Cai (Club alpino italiano ndr), che fa da tramite tra noi dell'esercito e il Corpo nazionale del soccorso alpino, per fare svolgere prove di routine», ha spiegato il comandate del reggimento Ermanno Emanuele. Le prove hanno riguardato la modalità di imbarco, il comportamento a bordo e le modalità di sbarco. Alcune si sono svolte nel campo sportivo di Lauria superio-
re, altre in un punto poco distante nella campagna dove il personale è stato lasciato e poi ripreso dall'elicottero. Il secondo reggimento è un reggimento di elicotteri nato di recente, impiegato nelle campagne estive antincendi boschivi ed in attività di protezione civile. «Negli anni scorsi - continua il comandante Ermanno - ci siamo adoperati nelle missioni antincendio. Come reparto abbiamo una missione all'estero, abbiamo degli elicotteri in Libano dove ci diamo il campo periodicamente con i colleghi anche degli altri reparti dell'esercito». L'esercitazione è andata avanti per tutta la mattinata. «Il volo è bellissimo per noi - chiude il comandante Ermanno - quindi siamo sempre contenti di lavorare divertendoci». Francesco Zaccara
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Giovedì 22 ottobre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il Consorzio Sviluppo Sassi: «Scellerata è stata la chiusura al traffico che non rivitalizzerebbe nulla»
Ztl nei Sassi, dibattito aperto Si riapre il confronto cittadino sulla presenza delle auto negli antichi rioni AUTO SÌ o auto no nei Sassi. Il dibattito aperto ha condizionato per molti mesi il lavoro dell’Amministrazione Porcari che aveva completato l’iter per l’installazione dei tanto famosi telepass che in più occasioni sono stati criticati e oggetto di una critica ferrea degli operatori commerciali nei Sassi che non accettavano l’ipotesi di veder limitata la possibilità di accesso e traffico negli antichi rioni. La nuova amministrazione comunale ha di fatto, ed attraverso un paio di proposte che si sono succeIL COMITATO spontaneo dei residenti, commercianti ed artigiani dei Sassi, in seguito divenuto “Consorzio Progetto Sviluppo Sassi” replica, all'Associazione B.R.I.O. il cui intervento è stato pubblicato sul Quotidiano lo scorso 15 ottobre, circa la scelta definita “scellerata” fatta dalla attuale Amministrazione Comunale per la revoca della Zona a Traffico Limitato. «Alla istituzione della Z.t.l. -si legge nella nota- il Comitato si è sempre opposto adducendo motivazioni più che valide e non pretestuose, ottenendo il risultato della raccolta di più di mille firme presso i presidi permanenti agli ingressi dei Sassi per la condivisione del documento programmatico presentato ai cittadini materani ed ai turisti in visita ai Sas-si, nonché il sostegno della Chiesa attraverso i Parroci di San Pietro Caveoso e Sant' Agostino. Di scelte 'scellerate' si può parlare relativamente a quelle fatte dalle Amministrazioni precedenti ed in ultima quella del Sindaco Porcari, della chiusura al traffico degli antichi Rioni, tanto da indurre anche la magistratura competente ad annullare le decine di migliaia di multe per i ricorsi presentati di ignari frequentatori deiSassi, soprattuttoturisti,
dute nel tempo, riaperto il traffico negli antichi rioni della città anche se il vicesindaco Acito ha spiegato più volte: «il traffico limitato che abbiamo avviato nel centro storico verrà poi esteso anche negli antichi rioni Sassi e anche ai residenti». Matera insomma avrebbe dovuto nei prossimi mesi e velocemente adeguarsi a chiudere il proprio centro al traffico, come succede nella maggior parte delle città che vogliono preservare il proprio fulcro culturale dal traffico. Ad oggi però le auto nei Sassi circolano li-
beramente e viste anche le prospettive politiche, la crisi dell’Amministrazione Buccico ed il probabile approdo ad elezioni anticipate, il tema torna ad essere di estrema attualità. Non è di quelli che condizionano una campagna elettorale ma di certo spaccano in due l’opinione pubblica tra la voglia di preservare i Sassi dal traffico e l’esigenza di renderli fruibili e rivitalizzarli davvero. Matera si divide e prova a discutere, alla ricerca di una soluzione che possa accontentare tutti.
La questione telepass nei Sassi potrebbe tornare presto di attualità
vittime di una segnaletica ingannevole, oltre a quelli di operatori e residenti per le loro giuste motivazioni che ha condannato il Comune al pagamento di oltre 500.000 Euro di spese. I suggerimenti citati dall'Associazione B.R.I.O. nel loro intervento sul Quotidiano, per una migliore vivibilità dei Sassi fanno parte da tempo del programma del Consorzio presentato in diverse occasioni alle Amministrazioni Comunali che si sono succedute compresa l'ultima e che la nostra posizione nonè assolutamentemotivata dal 'rapporto proporziona-
le transito veicolare e volume d'affari', ma frutto di valutazioni e considerazioni fatte da chi ha deciso di vivere e di lavorare nei Sassi recependo le sollecitazioni della legge sui Sassi per la loro rivitalizzazione e che con i visitatori, portatori di esperienze di altri centri storici italiani ed esteri, giornalmente si confronta. In questo senso riteniamo che la soluzione, dopo aver adottato le necessarie iniziative, comprese quelle dilocalizzazione diattivitàdi servizio essenziali per la residenzialità, sarebbe l'adozione di zone pedonali nei luoghi più congestionati dei
Sassi. Inoltre alcune delle affermazioni fatte nell'articolo sono false o prive di senso, come ad esempio quella dello 'sgombero delle auto avvenuto in maniera coatta nelle strade dei Sassi in occasione della visita del Presidente della Repubblica', azione preceduta, invece, da regolare affissione di avviso. O sullo 'stato di anarchia e di caos generato dalla presenza indiscriminata di auto nelle strade dei Sassi', cosa, ammesso che ciò sia vero, risolvibile solamente con una maggiore presenza di vigili. Pretestuose sembrano le la-
mentele dei turisti solamente riferite al 'modo di parcheggiare degli automobilisti', come avviene nel resto della città e non per la carenza di servizi essenziali, quali quelli igienici, di informazio-ne turistica e di trasporto pubblico. L'Associazione B.R.I.O., inoltre, afferma che 'se Matera vuol aspirare a divenire città d'arte, può solamente farlo rendendo il suo centro storico area pedonale': a questo proposito si invitano i componenti dell'Associazione a percorrere a piedi le scalinate scivolose dei Sassi in una serata nebbiosa ed umi-
da di autunno inoltrato. Unplauso inveceva allaattuale Amministrazione Comunale che sin dal principio ha sostenuto che alla revoca dell'ordinanza dell'istituzione della Z.T.L. sarebbero seguite, come è avve-nuto, una serie di iniziative sperimentali sulla viabilità nei Sassi atte a scongiurarne innanzitutto l'utilizzo come circonvallazione, assieme ad altre mirate a migliorare la vivi-bilità, sino alla soluzione definitiva nel tempo della chiusura al traffico veicolare, tranne che agli aventi diritto per legge e solo dopo l'adozione di dovuti accorgimenti e l'introduzione degli strumenti e mezzi necessari per una fruizione consapevole del Patrimonio Sassi da parte di visitatori e soprattutto di tutti i cittadini materani e non solo di alcu-ni. In ultima considerazione vogliamo sperare che i Sassi possano anche rappresentare davvero una grande opportunità di lavoro per coloro che sono fuoriusciti da altri settori produttivi e grazie a queste nuove risorse umane riuscire ad esprimersi al meglio come eccellenza di un turismo Culturale di qualità come già da tempo si realizza in tutti gli altri siti insigniti del titolo di Patrimonio UNESCO”. g.m.
EDILIZIA SCOLASTICA
IL CASO
Provincia investe 1,6 milioni di euro
Restano inutilizzate le autoambulanze della Regione, si aspettano le nomine
L'EDILIZIA scolastica una priorità per la Provincia di Matera. A dichiararlo l'assessore alle Reti e Infrastrutture strategiche Gianni Rondinone che spiega come: «le problematiche che si trova ad affrontare l'Amministrazione provinciale in questo settore sono tutt'altro che semplici. In questi due mesi di attività istituzionale ci siamo resi conto delle numerose emergenze che affliggono gli edifici che ospitano gli studenti del Materano. La maggior parte di essi, infatti, necessita di interventi per garantire un migliore livello di sicurezza e comfort indispensabili per rispondere adeguatamente alle esigenze didattiche. La Provincia, nei limiti delle proprie possibilità economiche, ha predisposto una serie di interventi per affrontare le criticità. Sono partite in questi giorni, un primo gruppo di procedure di appalto per un importo che supera il 1.600.000 . Gli interventi interessano l'Istituto professionale servizi sociali “I. Morra” di Matera per 135.000 euro, l'Istituto professionale maschile “L.da Vinci ” di Matera per 200.000 euro, il Liceo Scientifico “C. Levi” di Tricarico 650.000 euro, il Liceo Artistico “C. Levi” di Matera 450.000 euro, il Convitto dell'Alberghiero “A. Turi”di Matera per 90.000 euro, il Liceo Classico “E. Duni” di Matera 140.000 euro. «Stante la cospicua dotazione scolastica che amministra la Provincia, - ha proseguito l'assessore Rondinone - che ci vede impegnati nella gestione di 32 istituti con 38 plessi per una superficie coperta complessiva di oltre mq 150.000 , la pur generosa attenzione posta all'edilizia scolastica anche nell'ultimo Piano Triennale delle opere pubbliche approvato dalla Giunta nella seduta del 15 ottobre non ci consente di affrontare tutte le emergenze e necessità , è indispensabile che vengano resi disponibili al più presto i fondi nazionali per poter predisporre un Piano organico di edilizia scolastica che dia risposta alle emergenze, adegui le strutture alle normative e costruisca edifici scolastici adeguati alle esigenze del prossimo decennio. Naturalmente su un obiettivo strategico come la scuola con le sue strutture decisivo sarà anche l'apporto della Regione Basilicata». matera@luedi.it
La Uil sollecita nomina degli autisti Dal 31 marzo 2009 si è dato il via ad uno spreco didenaro pubblico conla cerimonia di consegna di 12 autoambulanze tecnologicamente avanzate, pronte e collaudate (destinate a sostituire l'attuale gestore del servizio “118” dell' ASM), che oggi però ad oltre sei mesi dalla consegna non possono essere utilizzate per l'assenza degli autisti necessari. La denuncia proviene da Raffaele Pisani della segreteria provinciale della Uil Fpl. “Per l'assunzione dei suddetti autisti, l'Azienda Sanitaria Locale di Matera - si legge nella nota di Pisani - ha pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata del 16/06/2009 un apposito avviso pubblico, al seguito del quale sono state espletate le prove concorsuali ed è stata redatta la relativa graduatoria dei vincitori. Purtroppo, ad oggi, nessuno ancora è stato assunto. Ma la cosa più curiosa è che, al contrario, l'ASP (Azienda Sanitaria Locale di Potenza) ha assunto nel mese di luglio 2009 degli autisti destinati all'apertura di due postazioni territoriali di soccorso mai attivate con il conseguente uso improprio di risorse umane”. “Preso atto che questo non è certamente un esempio di buon governo del sistema Sanità, che la qualità del servi-
Le ambulanze del 118 ancora ferme in attesa che arrivino gli autisti soccorritori
zio territoriale di Emergenza-Urgenza trarrebbe benefici dalla effettiva disponibilità di queste nuove ambulanze, sarebbe giusto ed auspicabile - sottolinea Pisani - nell'interesse primario della tutela e della salvaguardia della salute, rendere certi e comunque veloci i tempi per l'assunzione dei nuovi autisti”. “A tal riguardo la Uil Fpl - conclude la
nota - chiede al direttore di Basilicata Soccorso di spiegare le oggettive motivazioni che impediscono l'attivazione delle PTS previste e l'assunzione degli autisti necessari per l'utilizzo delle autoambulanze, e di confermare la presa d'atto dell'inevitabile sperpero di denaro pubblico”. ro.se.
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Matera
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Convegno di Pastorale giovanile
Comunicazione politica
Corso raccolta funghi
SARA’ inaugurata il 24 ottobre e rimarrà aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell'Angelo, in Via Sant'Angelo n. 63 a Matera la mostra la mostra "Tonino Guerra e il mare di Ulisse" di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale. Sono innumerevoli le nomination sia per l'Oscar che per il Leone d'oro e la Palma d'oro. L’esposizione materana, curata dall'artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall' artista romagnolo. Sarà possibile visitarla tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20.
E’ IN E' in corso a Metponto fino al 25 ottobre l'XI Convegno Nazionale di pastorale giovanile dal titolo “Non per essere servito ma per servire. La diocesi, la parrocchia, i giovani”. Dopo un primo momento di accoglienza dei partecipanti, che dovrebbero essere quasi 400 partecipanti, oggi Sua Eccellenza Monsignor Mariano Crociata (nella foto), segretario generale della Cei, presiederà la celebrazione eucaristica in programma alle 9. Il Convegno nazionale che si sta svolgendo a Metaponto è rivolto agli incaricati regionali per la pastorale giovanile e ai rappresentanti di diocesi e congregazioni religiose.
NUOVO APPUNTAMENTO domani al Centro Levi in piazzetta Pascoli 1. Alle ore 18, incontro su "Comunicazione politica formazione, democrazia". Relatore sarà il prof. Giuseppe Elia della Facoltà di scienze dell'informazione dell'Università di Bari. Giuseppe Elia è professore ordinario di Pedagogia generale e Pedagogia della comunicazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bari, in cui è componente della Giunta e della Commissione didattica. E' altresì docente di didattica speciale presso l'Università di Basilicata. Dal 2003 al 2008 è stato presidente del Corso di Laurea in Scienze dell'educazione e della formazione.
E’ APERTO a tutti, e senza limitazioni di iscrizioni, il 16° corso di formazione promosso dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria di Matera finalizzato al rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi epigei spontanei. Il corso formativo è rivolto ai raccoglitori che ne faranno richiesta utilizzando lo specifico modello disponibile anche sul sito internet della Asm, nello spazio destinato al Dipartimento di Prevenzione, e con un versamento di 30,99 euro. Le lezioni, che si terranno a Matera presso la sede dell’Azienda sanitaria , saranno articolate in due giornate fissate per domani dalle ore 14 alle 20 e il 24 ottobre dalle ore 8 alle 14.
E’ IN corso al museo “Domenico Ridola” la mostra “La cura dei defunti nel Materano tra età tardo antica e altomedievale”. La mostra è dedicata al ricco patrimonio di reperti tardoantichi ed altomedievali conservati nei depositi del Museo "Domenico Ridola" di Matera e costituisce il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla conoscenza e alla valorizzazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano, ancora in buona parte sconosciuta. Viene presentato per la prima volta il consistente nucleo di manufatti in ceramica e di oggetti in metallo e vetro, provenienti da diverse aree di necropoli presenti nell’agro materano, in un percorso espositivo di particolare interesse sia per il grande pubblico che per gli studiosi. L’insieme dei reperti offre l’opportunità di ricostruire i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C.. La mostra può essere visitata il lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20. matera@luedi.it
L’INIZIATIVA
Primi piatti degli chef a base di Pasta di Matera ZITONI, cannerozzi, perciatelli e gran mischiglio serviti in tavola con ricette tradizionali o con le mille fantasie degli chef dei 15 ristoranti della Città dei Sassi e della provincia, che da una settimana offrono i “primi' con la Pasta di Matera. A prepararla e in formati differenti, i ristoranti, contrassegnati da una vetrofania, che hanno aderito al progetto "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'', avviato con la mostra tematica ospitata per tutto ottobre nei saloni della sede di via Lucana, su testimonianze, immagini, attrezzature, materiale promozionale sulla filiera molitoria e pastaia del territorio. Gli chef stanno offrendo a buongustai e turisti una variegata tipologia di ricette che spazia dagli zitoni al ragù di carni miste e pecorino ai perciatelli con pomodoro fresco e cacioricota e non mancano gli omaggi alla tradizione con tocchetti di salsiccia “pezzente'' sbriciolata e funghi porcini, ragù di melanzana e capocollo, con l'aggiunta di aromi della dispensa e dell'orto, spazio anche agli accostamenti con i legumi (puree di fave e ceci), e con carne di cinghiale, podolica, acciughe, aglio e zucca. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le abitudini alimentari, all'insegna della genuinità e della semplicità. All'iniziativa hanno aderito i ristoranti “Le Spighe” in via Gravina, “Da Mario” in via XX Settembre, “Trattoria del Caveoso” in via Bruno Buozzi e “Le Dodici Lune” in via San Giacomo nel Sasso Caveoso, “Oi Marì”, “Le Botteghe”' e “Residence San Pietro Barisano” nel Sasso Barisano, “La Grotta di Bacco” e “Il Cantuccio” in via delle Beccherie, “Don Matteo” in via San Biagio, “Al Falco Grillaio” in via Ridola, “La Cantina della Bruna” in via Spartivento, “Lucanerie” in via Santo Stefano, “Kappador” in via Potenza e “Il Ritrovo del Cima” a Miglionico. I ristoratori sono stati invitati a inserire nella propria offerta settimanale «una pietanza di pasta di una particolare trafila, cucinata alla maniera che ciascuno riterrà adeguata alle proprie performances culinarie». Si è cominciato con gli zitoni e fino a sabato con i perciatelli, dal 25 al 31 con i cannerozzi e dal 1 al 7 novembre con il mischiglio. La Camera di commercio ha fornito ai ristoratori, anche dei cartoncini “dedicati'' a integrazione del proprio menù, finalizzati alla diffusione della tradizione pastaia e della pietanza cucinata nella settimana. Ma c'è spazio anche per dare un'occhiata al passato visitando la mostra allestita nella sala convegni della Camera di commercio.
foto di Videouno
Pronto intervento
DA NON PERDERE
CINEMA
Il nono Linux Day
Comunale Matera - 0835334116 Cosmonauta 18 - 19,45 - 21,30
Kennedy Matera - 0835334116 Riposo settimanale
Duni Matera - 0835334116 Orphan 17,30 - 19,35 - 21,40
Patron Antonio Matera - 0835334116 Baaria 19,00 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835334116 Halloween 2 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835334116 Riposo settimanale
Hollywood Policoro - 0835334116 Programmazione al botteghino
Orphan
A sinistra gli chef di “Lucanerie”; in alto gli chef di “Kappador” (Videouno)
dei visitatori, con l'auspicio unanime rivolto al mondo economico a riprendere la tradizione e a continuare la mostra o a istituire un vero e proprio museo. Suggerimenti sui quali la Camera di commercio si sta adoperando affinchè stimoli e auspici possano concretizzarsi, per portare valore aggiunto all'economia locale. matera@luedi.it
Finora l'hanno visitata, negli orari di ufficio e con l'apporto di personale dell'azienda speciale Cesp, in 800 destando interesse sia tra i giovani delle scuole, che tra quanti hanno potuto apprezzare la genuinità della pasta di Matera o di Stigliano, prodotte con grano duro Cappelli, e dei tanti impianti molitori e pastai della tradizione industriale locale. Tanti suggerimenti segnalati nel registro
AL TRIO di via Marconi: il Lungo il Corto e il Pacioccone
C'È ANCHE Matera fra le 118 città italiane in cui sabato si terrà la nona edizione del Linux Day, l'iniziativa, promossa da Isl (Italian Society Linux) che ha come finalità la promozione e la diffusione della cultura open source e in particolare di Linux. La manifestazione, nata nel 2001 per iniziativa di Davide Cerri, è organizzata localmente dai Lug (Linux User Group) e da altri gruppi che condividono la stessa passione per Linux. La responsabilità dei singoli eventi locali è lasciata ai rispettivi gruppi organizzatori, che hanno libertà di scelta per quanto riguarda i dettagli delle iniziative locali, nel rispetto delle linee guida generali definite da Ils. E' possibile conoscere gli eventi in programma in ciascuna città collegandosi alle home page dei rispettivi gruppi organizzatori, il cui elenco esaustivo può essere visionato sul sito ufficiale del Linux Day (www.linuxday.it). A Matera la manifestazione è stata organizzata da Associazione Loe Bottega del Mondo, Agesci, Associazione Strane Nuvole, Fidas. L'appuntamento è dalle ore 17 alle 20,30 presso la Bottega del commercio equo, in via delle Beccherie 63. Si parlerà, fra l'altro, di aspetti di sicurezza dei sistemi Gnu/Linux, a cura di Francesco Silvestri, “Una Live per Software geografico (GPS, GIS...)” a cura di Massimo Di Stefano, “Rischi Inondazione? usare Dati e Software Liberi”, a cura di Margherita Di Leo, “Wubi: Come passare a Linux senza difficoltà” e “Risparmiare nella pubblica amministrazione con Linux”, a cura di Angelo Giordano, “Gimp” l'alternativa libera a Photoshop. Impariamo a usarlo”, a cura di Enzo Epifania presso l'associazione fumettistica Strane Nuvole in via delle Beccherie 43, “Progetto Rosa: recupero di vecchissimo Hardware!Attivare unavecchia macchinaper la signora Rosa di 60 anni” a cura di Luigi Pirelli e Angelo Giordano. Verranno distribuiti depliants, vademecum e dvd e, per i neofiti, non mancherà la possibilità di provare Linux dal vivo e discutere con gli esperti per la risoluzione dei problemi. Biagio Tarasco
LA famiglia Coleman ha un vuoto incolmabile. Nonostante due figli e una situazione economica solida un aborto ha lasciato una ferita e la risposta sembra essere l'adozione della piccola Esther, bambina di circa 12 anni che li folgora all'orfanotrofio con il suo acume e il suo candore.
Cosmonauta A cavallo degli anni ‘60 Arturo e Luciana, fratello e sorella, comunisti, vivono insieme il fenomeno della corsa allo spazio facendo il tifo per i cosmonauti sovietici.
Baaria LA storia di una famiglia siciliana dal ventennio fascista in cui Cicco, sin da bambino apertamente contestatore, è un pastore che ha la passione per la letteratura epica.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Direnzo - via Persio 48
0835/333911
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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L’ingresso del museo Ridola
Matera 31
Agenda
Giovedì 22 ottobre 2009
Guerra e il mare di Ulisse
LA MOSTRA
Al Museo “La cura dei defunti”
Giovedì 22 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Giovedì 22 ottobre 2009
Genchi sceglie l’approdo in Idv “Traditi” dal vicesindaco Acito e da Plati, non hanno assolto al loro ruolo» «IL VICESINDACO Acito e l’assessore Plati hanno tradito il loro compito politico di tenere insieme l’esperienza delle civiche, portando per mano anche quei consiglieri comunali che erano alla loro prima esperienza e che hanno dovuto cercare una guida altrove». Il consigliere comunale di “Città Domani” Mimmo Genchi analizza l’esperienza delle civiche, non la considera fallimentare, spiega il venir meno della coesione delle liste civiche ma sottolinea altresì la forza dell’esperienza derivante dalla società civile. In questa ottica guarda al futuro e annuncia: «ho scelto di aderire al neonato Circolo materano di Italia dei Valori intitolato a Gino Giugni, ritengo di poter mettere la mia esperienza al servizio di queste persone. Una ricandidature per le Comunali? Non è questo che mi interessa al momento, voglio solo continuare a lavorare in questa realtà, poi il resto si vedrà» racconta Genchi in un intervista concessa al “Quotidiano” sulla consiliatura in corso e sulle prospettive future. Dove porta la strada imboccata dall’Amministrazione Buccico con le dimissioni del sindaco? «E’ una strada che porta a nuove elezioni, non dobbiamo però avere paura dello spettro del commissario prefettizio. Spero che nel futuro la componente civica possa giocare ancora un ruolo determinante come lo è stato due anni fa, non per il centrodestra ma per un raggruppamento che non doveva avere bandiere». Ma le civiche dopo poche settimane hanno fatto scelte diverse e si sono nei fatti sbriciolate? «Le civiche sono state per molto tempo vicine all’Amministrazione con degli opportuni distinguo tanto che quest’Amministrazione è durata due anni. Non è caduta per colpa delle civiche così come qualcuno ha voluto millantare ma per scelta di un partito che faceva parte del raggruppamento di centrodestra. L’Amministrazione va in crisi perchè il gruppo iniziale del centrodestra non ha tenuto». Ma di fatto i consiglieri delle civiche hanno preso strade diverse, ben presto. Perchè? «La maggior parte, diciamo un sessanta per cento dei consiglieri delle civiche era alla sua prima esperienza, alcuni anche molto giovani. Chi ha tradito i consiglieri delle civiche sono stati il vicesindaco Acito e l’assessore Plati. Quando dico tradico intendo che non hanno assolto il loro ruolo politico di tenuta e di bilanciamento. Sono finiti schiacciati su posizioni di centrodestra». I programmi però sono stati portati avanti, ad esempio l’assessore Plati ha sostenuto di aver completato quanto previsto per le politiche sociali dalle civiche? «Queste risposte le daremo dopo aver fatto un’analisi finale di quest’esperienza, io non discuto l’operato in giunta ma l’operato politico verso il gruppo di cui sono espressione. Il gruppo civico andava tenuto insieme, invece è stato lasciato allo sbando. E’ normale poi che ci sia, lo capisco, chi ha cercato altri riferimenti.
Io un tributo lo voglio dare a Cesare Carmentano che quando si è reso conto che istanze civiche erano minoranza in giunta, si è dimesso. E’ stato lui l’unica vera espressione civica». Ci sono altri motivi di delusione? «L’ultimo bilancio per me è stato un profondo motivo di delusione con il transito, in quei giorni, degli assessori Acito e Plati nella Pdl. Le civiche erano un raggruppamento eterogeneo che avrebbe richiesto uno sforzo maggiore per essere tenuto insieme. Gli attacchi subiti sono stati costanti. E’ venuto meno l’entusiasmo di collaborare in una stagione di rinnovamento che poi rinnovamento non è stato». Cosa pensa del fatto che la politica materana finisca sempre condizionata dal cosiddetto “partito del mattone”. Sembra sia successo anche all’Amministrazione Buccico. «Il partito del mattone è trasversale ed il centrodestra non ne è fuori come dimostrano le ultime decisioni, molto discusse. Avanzare poi colpe generiche non vuol dire nulla. Invito a fare riferimenti espliciti a persone e fatti». Cosa vede nel futuro?
«Non c’è stato alcun fallimento ma in verità è mancata una guida ed un’espressione in giunta Il gruppo civico è stato lasciato allo sbando e andava tenuto insieme Solo Carmentano lo ha difeso» «Il futuro ora è incerto, ma spero che le forze della società civile possano continuare ad avere voce Per questo ho deciso di mettere la mia al servizio del neonato circolo di Idv» Il consigliere comunale, Domenico Genchi approda nell’Italia dei Valori
«Il futuro è incerto, unico vantaggio è stato scardinare il precedente sistema, spero ci siano gli anticorpi perchè la prossima esperienza porti più persone della società civile. Le istanze della società civile devono continuare ad avere voce».
Lei che scelta farà per il futuro? «In questo panorama non c’era molto da scegliere, ho scelto l’unica forza aperta alla società civile e che le consente di trovare voce. Ho scelto di aderire insieme ad altri 23 giovani al neonato circolo di Italia dei Valori
dedicato a Gino Giugni. Ne sono tra i fondatori, spero di mettere la mia esperienza al servizio delle istanze di associazioni e movimenti su quei principi di legalità, di sussidiarietà che mi hanno sempre caratterizzato». Si ricandiderà alle prossime elezioni comunali?
di CARMINE NIGRO
Nigro sull’allargamento al centro
Diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato però molto spesso si indovina”. Non mi sarei aspettato tanta attenzione per un'intervista telefonica rilasciata a Pierantonio Lutrelli nella quale, per la verità, non ho fatto nessun nome; infatti se coloro che mi hanno risposto avessero letto con attenzione la mia intervista e le mie parole “tra virgolette”come si usa in gergo giornalistico, non si sarebbero dovuto nemmeno scomodare; se si sono scomodati è perché si sono sentiti essere parte in causa e perciò i lettori del Quotidiano, non per merito mio, ma degli stessi interessati, hanno meglio compreso i giochi consumati. E questo è il primo punto per cui li devo ringraziare; al tempo stesso devo complimentarmi per il bel linguaggio utilizzato negli articoli, molto preciso e ben scritto da politici consumati ed accorti; queste cose non sempre sono riuscito a coglierle nelle riunioni che qualche volta ci hanno visto assieme; prendo buona nota anche di questa positività. Vorrei ricordare ai due, atteso
«Perchè l’Udc si allarga? Quale disegno politico?» che i loro scritti sono analoghi, che quando io ho aderito al CDU, è stato perché la DC da cui provenivo, si divise in Partito Popolare e Cdu; ed ancora, quando a livello nazionale con il governo Dalema prese corpo l'Udr, di centro, io vi aderii con altri e lasciai a Flovilla (Ccd) l'incarico che coprivo. Quando l'Udeur di Mastella è passato al Centro-Destra, molti di noi hanno fondato i “Popolari” per coerenza, non per comodità, tant'è che abbiamo sostenuto il Presidente Stella pur non occupando più la poltrona di Presidenza della Provincia. Mi si dice che avrei paura dell'Udc così formata? Mi spiace deludere gli interlocutori; il sottoscritto fa politica non al-
I responsabili dell’Mpa nei diversi Comuni IL COMMISSARIO Regionale dell'MPA (Movimento per le Autonomie della Basilicata), Onorevole Luciano Sardelli, insieme al Responsabile della Provincia di Matera Nicola Andrisani ed alla Coordinatrice Femminile Rosa Porsia, in un incontro con i dirigenti del partito hanno nominato i responsabili territoriali nei diversi Comuni della provincia di Matera nei quali il partito si è formato e radicato nell’ultimo periodo. «Dopo il successo elettorale che ha consentito la nomina a consigliere provinciale del Senatore Saverio D'Amelio, candidato Presidente della Lista dell'MPA, si è ritenuto necessario attuare, con gli stessi uomini e donne che si sono spesi nella campagna elettorale alle elezioni Provinciali, un'azione di radicamento su tutto il territorio provinciale con il mandato di sovrintendere al tesseramento di coloro che condividono la difesa del territorio e soprattutto la tutela del Mezzogiorno che è stato abbandonato da tutte le forze politiche del Paese» spiega ancora il responsabile della Provincia di Matera del partito Nicola Andrisani in una nota in cui comunica anche i nomi, pubblicati a fianco, dei diversi responsabili comunali che sono stati nominati nei giorni scorsi.. «Alle prossime elezioni Regionali l'MPA sarà impegnata con le proprie liste di Potenza e Matera con l'obiettivo del rilancio economico e sociale della Basilicata» conclude il suo intervento lo stesso Andrisani. matera@luedi.it.
tro e perciò chi mi sta vicino, mi segue per quello che esprimo e comunico, per la mia storia personale. Qualche domanda ai miei interlocutori vorrei farla; me l'hanno sollecitata loro: che senso ha passare all'Udc che oggi non è nella maggioranza alla Provincia? Essi non erano già nella maggioranza di CentroSinistra essendosi candidati con la lista Stella? Bene! Ora sono nel Centro-Sinistra o fuori? “Sono fuori, perché l'Udc oggi è fuori dal Centro-Sinistra”. Che giochi sono questi? Quale progetto di alta politica si sta confezionando? E a danno di chi? Il sottoscritto, sempre secondo “l'Andreotti pensiero”, qualche dubbio ce l'ha (è legittimo averlo o dobbiamo chiedere il permesso a
LE NOMINE
«Al momento mi interessa mettere a disposizione la mia esperienza, è presto poi per fare proiezioni, di certo non sono legato a questo ma ad una voglia di impegnarmi per un obiettivo generale». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Carmine Nigro
qualcuno?) e cioè qualcuno vuole mettere il cappello sulla sedia dell'assessore da attribuire all'Udc in caso di allargamento della Maggioranza alla Provincia? Questo qualcuno non è lo stesso che oggi discute sotto altra veste delle Agenzie e delle altre postazioni? Chi vivrà vedrà!
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32 Matera Intervista all’esponente civico che difende quell’esperienza e definisce le scelte future
«Il settore è cresciuto, il prodotto è di qualità ma deve avere più valore sul mercato»
Olivicoltura, la chance dei Fesr Chiesto un tavolo urgente sulle emergenze agroalimentari alla Regione NUOVO APPELLO della Coldiretti Basilicata: durante il convegno “Olio extra vergine di oliva. Il miglioramento della qualità e le nuove norme sull'origine obbligatoria” svoltosi presso il frantoio Fratelli Quarto a Matera ha chiesto con urgenza alla giunta regionale la convocazione di un tavolo agroalimentare per affrontare le emergenze del mondo agricolo. Gli imprenditori olivicoli della collina materana si sono incontrati per ragionare sulle opportunità del Piano di sviluppo rurale (Psr) della Basilicata 2007-2013 e sull'annunciato bando di filiera. Sia l'Asso.prol (associazione di produttori olivicoli aderenti a Unaprol e Coldiretti) sia l'Organizzazione di categoria hanno rappresentato alla Regione la necessità di ragionare anche oltre la filiera produttiva e di attivare delle azioni sinergiche con settori come la ricerca e il turismo. «Negli ultimi anni - ha detto Piergiorgio Quarto, presidente dell'Op Asso.Prol - il settore olivicolo nella nostra Regione è cresciuto in termini di qualità e capacità imprenditoriale e lo dimostrano le presenze sul mercato di etichette aziendali, mentre prima l'olio veniva venduto in cisterna e in maniera anonima. Il
Coldiretti impegnata con gli olivicoltori
nostro olio extra vergine di oliva sta percorrendo una linea di valorizzazione, di qualità e di distintività delle cultivar. Oggi, però, da parte del mondo olivicolo si leva un grido di allarme per lo scarso valore riconosciuto sul mercato anche per un olio di elevata qualità come il nostro. È urgente un tavolo agroalimentare per avere delle risposte politiche e operative per evitare la chiusura di imprese agricole che oggi stanno soffrendo per prezzi alla produzione eccessivamente alti
non corrisposti dal valore delle vendite. L'occasione dei fondi del Psr - ha continuato Quarto non dovrà essere disattesa né dalle imprese olivicole che devono decidere di investire sull'innovazione tecnologica e sul miglioramento qualitativo attraverso l'aggregazione di produttori, né da parte della Regione che deve metter in campo tutti gli strumenti per facilitare l'utilizzo dei fondi e non seguir il vecchio percorso che preferiva solo sistemi vincolistici e lunghe procedure burocratiche”. L'innovazione e la velocizzazione delle pratiche sono due elementi che insieme al progetto nazionale della Coldiretti, quello della costituzione di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori, potranno rendere competitiva l'impresa agricola lucana. Arriva la novità per la campagna 2009 dell'olio. Saranno in commercio con il marchio di garanzia “I.O.O.% - Italian Olive Oil” bottiglie di olio extra vergine di oliva di alta qualità che rispetteranno procedure di rintracciabilità, produzione e trasformazione nonché precisi parametri analitici, sensoriali e nutrizionali descritti in uno specifico disciplinare che tutela e valorizza l'origine territoriale delle olive.
Lo spiega Giovanni Aureli della Fim Cisl
«Ruolo internazionale al centro di geodesia» «IL RUOLO del Centro di geodesia spaziale di Matera e i programmi in corso sull'osservazione della Terra rappresentano per la società E-Geos e per i lavoratori una grande opportunità di crescita per il settore e per il territorio, che la Fim Cisl intende contribuire a valorizzare per farne un centro di eccellenza di livello internazionale». Lo ha detto a Matera Giovanni Aureli, coordinatore nazionale della Federazione italiani metalccanici per il settore ricerca spaziale, nel corso di una riunione con i rappresentanti delle rappresentanze sindacali unitarie dei siti nazionali di Telespazio. Riunione nella quale è stato evidenziato il ruolo di primo livello che il progetto e il centro potranno interpretare nei prossimi anni. «La nascita di E-Geos – ha aggiunto ancora Giovanni Aureli – rappresenta per il Centro di Matera e per la Basilicata una grande opportunità di crescita nel settore delle applicazioni agli studi sul-
l'osservazione della Terra. Riteniamo che accanto agli impieghi di natura ambientali ci possano essere spazi anche per il settore della sicurezza, sempre più importante per la vivibilità dei territori». Il segretario regionale della Fim Cisl di Basilicata, Gerardo Evangelista, nel ricordare che il 21 ottobre del 1982 venne firmato l’accordo tra Regione Basilicata e Agenzia spaziale italiana per la realizzazione del Centro «Giuseppe Colombo» a Matera, ha auspicato che venga rafforzata la centralità della società E-Geos, come polo industriale di altissima tecnologia, per l’arrivo di nuovi investimenti. «La centralità prospettata alla società E-Geos come polo industriale ad altissima tecnologia per l'osservazione della terra non può prescindere da nuovi investimenti con l'obiettivo di consolidare ulteriormente il ruolo del centro materano nello scacchiere scientifico nazionale».
Duecento auto fermate e 300 persone identificate dai carabinieri Non solo l’odontoiatra materana
Controlli serrati del territorio Un arresto e quattro denunce
UN arresto, quattro denunce e uno straniero irregolare espulso: è l'esito di un vasto servizio di controllo svolto ieri su tutto il territorio provinciale dai carabinieri di Matera su disposizione del Comando Regione di Potenza. Per l'attività sono stati impiegati complessivamente 65 militari e 3 ufficiali. L'arresto è stato operato ad Irsina, dove i carabinieri hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale di Trieste nei confronti di un settantaseienne del posto, che deve scontare una un anno e 2 mesi di reclusione, perché già condannato per bancarotta, truffa, resistenza e lesioni personali. L'uomo, dopo la notifica del provvedimento, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Quattro, invece, le persone denunciate a Policoro, rispettivamente un trentaseienne per false attestazioni sulla propria identità e guida di autocarro con patente revocata, un cittadino del Marocco di 24 anni perché sorpreso con permesso di soggiorno scaduto, ancora un ventiduenne per essersi rifiutato di sottoporsi ad accertamento mirato verificare il suo stato di alterazione psicofisico, dovuto ad assunzione di droghe e, infine, un minore, perché sorpreso alla guida di un'auto senza patente e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Lo straniero irregolare è stato avviato in Questura per la procedura di espulsione dal territorio nazionale. Complessivamente, duecento gli automezzi controllati e trecento le persone identificate, per un totale di venticinque infrazioni
Alcuni controlli dei militari dell’Arma sulle strade (Videouno)
amministrative al codice della strada contestate, comprese naturalmente le verifiche svolte con l'impiego dell'etilometro. Nei territori delle Compagnie carabinieri di Matera, Policoro e Tricarico, i militari, anche con il contributo dei reparti speciali dell'Arma, hanno svolto controlli alla circolazione stradale, alle attività commerciali e ai locali pubblici. Sono state effettuate, inoltre, numerose perquisizioni veicolari e personali di persone di interesse operativo. Durante i controlli svolti ieri sono intervenute anche le unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di stanza a Tito e un veicolo del VI Elinucleo Carabinieri di Bari. Nello specifico, hanno provveduto a pattugliare nel territorio le zone agricole ed i casolari isolati. matera@luedi.it
False lauree Altri indagati C'È UN NUOVO indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia sui falsi medici e sulla vendita di finte lauree in medicina che vi sarebbero state in base agli accertamenti degli investigatori. Si tratta di una donna, M.C., 50 anni, ufficialmente laureata in odontoiatria e di fatto odontotecnica in uno studio di Ostia (Roma). I carabinieri di San Costantino Calabro (Vibo Valentia) hanno compiuto a Roma una perquisizione nell’abitazione della donna che è indagata per i reati di truffa, esercizio abusivo della professione medica e falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno trovato e sequestrato l’attestato di laurea dell’Università di Messina contraffatto ed altro materiale attualmente all’esame degli inquirenti che stanno proseguendo nelle indagini. Nell’inchiesta sono già indagati un professionista di San Costantino Calabro, un odontoiatra di Matera ed un medico chirurgo proprietario di due studi di riabilitazione motoria e medicina olistica a Genova ed Acqui Terme (Alessandria). matera@luedi.it
Carmelo Gugliotta e numerosi poliziotti si sono sottoposti al prelievo
In Questura la giornata della donazione SI E’ svolta ieri la giornata dedicata alla donazione del sangue da parte del personale della Polizia di Stato. Il prelievo è stato effettuato da sanitari della Fidas direttamente in Questura, nell'ambulatorio dell'Ufficio Sanitario appositamente attrezzato per l'occasione. Numerosi sono stati i poliziotti che hanno aderito donando il proprio sangue, tra cui lo stesso questore Carmelo Gugliotta ed alcuni congiunti degli agenti. L'appuntamento con la donazione del sangue, da parte del Gruppo donatori sangue della Polizia di Stato affiliato alla Fidas come anche da parte della Avis, sta ormai diventando un evento consueto in Questura. Questa è già la terza volta nel corso del 2009 che viene effettuata la donazione in Questura. Altre giornate saranno organiz-
zate nei prossimi mesi. «Donare il sangue - ha affermato il Questore di Matera Carmelo Gugliotta - è un modo concreto di manifestare la propria solidarietà verso il prossimo e testimonia ancora una volta l'impegno dell'operatore di polizia autenticamente vicino alla gente. E' un gesto che aiuta chi ha bisogno ma non costa nulla per chi lo fa. La legge prevede la possibilità di fruire di una giornata di riposo per incoraggiare la donazione, ma tutti i poliziotti dopo il prelievo hanno scelto di riprendere regolarmente il servizio. A Matera sono oltre 30 i poliziotti iscritti alle diverse sigle associative della donazione del sangue che almeno 2 volte all'anno si sottopongono al prelievo». matera@luedi.it
Si è svolta ieri in Questura la giornata della donazione
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Matera 33
Giovedì 22 ottobre 2009
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Pomarico Al via la fase di informazione dei cittadini, a novembre l’inizio nel rione Moro
La raccolta differenziata parte davvero ne di Pomarico sta praticando la fase di sensibilizzazione nelle scuole. Prima che questo tipo diverso di raccolta finalmente cominci a essere attivato, si svolgerà un momento di incontro anche con la cittadinanza. Sull'argomento, va di nuovo fatto sapere per respingere le polemiche, che se un servizio particolare di qualsiasi tipo viene introdotto, vuol dire che prima non era effettuato. Dunque, a oggi, come Il Quotidiano ha ricordato giorni fa, esistono bidoni con etichette non rispondenti alla loro funzione, perchè la raccolta differenziata non c'è mai stata. E questo nono-
POMARICO - La raccolta differenziata pronta per la sperimentazione anche a Pomarico. E' stato annunciato durante l'ultima riunione del consiglio comunale cittadino, la fase di sperimentazione della raccolta differenziata. Si dovrebbe partire a inizio novembre dal quartiere Aldo Moro. «Si comincerà con la separazione di carta e plastica -ha spiegato fra le altre cose l'assessore all'Ambiente, Domenico Martino- e per svolgere mettere in pratica quest'attività le famiglie del rione Serre saranno riforniti di sacchetti e brochure informativa». Nel frattempo, il Comu-
stante impegni e accordi del passato, e ancora attuali. Le brochure, che saranno consegnate ovviamente da “ProgettAmbiente” alle famiglie di Pomarico che hanno residenza in quella che è ancora definita da diversi “zona nuova”, sono realizzate per spiegare tempi e modi della raccolta separata, in che maniera a separazione effettuata liberarsi delle buste piene. Il primo vero passo sta per essere compiuto in questi giorni. La sperimentazione pensata per l'area del quartiere Moro permetterà di comprendere i primi risultati. Ottenute le risposte iniziali si capirà in che modo amplia-
re l'attività. Partire da carta e plastica servirà, pure, a toccare con mano l'idea di passasare in futuro ad altre selezioni. La questione non può che essere centrale. In special modo su un territorio che da tempo a una discarica spesso portatrice di problemi e situazioni imbarazzanti per più persone. Come con le varie inchieste. Pomarico, inoltre, è allo stesso tempo uno di quei piccoli centri dove a volte si decide d'abbandonare, vedi l'ultimo caso dell'ex mattatoio cittadino (punto d'altronde attualmente dissequestrato dalla magistratura inquirente), edificazioni e materiali di scarto alle giornate
Bidoni della raccolta differenziata
che saranno. Con una buona gestione della raccolta differenziata, per lo meno, di parecchio si riuscirebbe a ridurre la mole di rifiuti che i pomaricani portano nella discarica di Manferrara Sot-
tana. L’auspicio è di raggiungere quanto prima le percentuali di differenziazione fissati dalla legge in materia. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Ferrandina Dal 1° novembre orario ridotto del 25% per i 95 dipendenti in organico
Anche Novatex segna il passo Da isola felice nella Valbasento al compromesso del contratto di solidarietà FERRANDINA - La crisi non risparmia più nessuno. A scricchiolare, sotto i colpi della congiuntura economica negativa internazionale, anche la Novatex di Ferrandina. L’azienda di filati, negli ultimi mesi, ha registrato una contrazione di commesse del 25%. Troppo per non sentirne il contraccolpo. Unica via d’uscita per fronteggiare la difficoltà, che l’azienda ha tenuto a rassicurare è solo momentanea, il contratto di solidarietà. Nessun esubero, ma una riduzione da 40 a 30 ore settimanali dell’orario di lavoro. Lavorare meno, lavorare tutti, il principio applicato che, se non intacca i livelli occupazionali, incide in maniera non indifferente sulla busta paga. Per i 95 lavoratori attualmente in organico, infatti, significherà rinunciare tra i 150 e i 200 euro mensili. Un sacrificio che Novatex ha chiesto di sostenere ai suoi dipendenti per i prossimi 16 mesi. L’orario ridotto dovrebbe scattare dal prossimo 1 novembre e restare in vigore fino a febbraio 2011. A meno che il mercato
Uno stabilimento Novatex
non faccia registrare una ripresa inattesa. In tal caso, le verifiche trimestrali, che l’azienda ha dato disponibilità a effettuare, consentirebbero di rimodulare l’orario e ai lavoratori di veder ridotto il disagio di una busta paga più leggera.
Il contratto di solidarietà, infatti, prevede la copertura da parte dello Stato solo per l’80% delle ore non lavorate, come di solito accade per la cassa integrazione. Una somma che, in ogni caso, Novatex si è detta disposta ad anticipare per
evitare ulteriori disagi ai lavoratori. Non si toccano, invece, incentivi e meccanismi di premialità, quattordicesima compresa che Novatex, caso unico in Valbasento, ha sempre riconosciuto ai suoi dipendenti pur non es-
Sabato l’annuale raduno sul tema: “Il tempo rimasto è ridotto”
sendo previsto dal contratto di categoria. L’ipotesi di accordo, illustrata dall’azienda ai rappresentanti di Filcem Cgil, Uiltucs Uil, Femca Cisl, è stata approvata, ieri, dall’assemblea dei lavoratori. «Certo non sono mancati i mal di pancia - ha detto Filippo Viggiano (Uil)- ma i lavoratori hanno convenuto con noi che il contratto di solidarietà è una strada obbligata per scongiurare scelte più drastiche da parte dell’azienda». Ottenuto il mandato dei lavoratori, le organizzazioni sindacali di categoria incontreranno il management dell’azienda entro la prossima settimana per mettere nero su bianco i termini dell’accordo. «Questo è solo un primo confronto - ha dichiarato Mega (Filcem Cgil) - Da quanto emerso, la nuova tecnologia su cui Novatex aveva puntato sia in termini di risorse umane sia di investimenti, non finora portato i frutti sperati. L’azienda ha assicurato che si tratta di una riduzione degli ordinativi di tipo congiunturale, ma da parte nostra siamo pronti a
monitorare la situazione per evitare che anche per una bella realtà produttiva, presso cui lavorano 95 giovani, non inizi un percorso di declino come accaduto per altre realtà in Valbasento». Che Novatex sia in affanno, in effetti, non può non destare scalpore. Nell’area industriale di Ferrandina da circa tredici anni, da quando cioè la multinazionale ha rilevato le attività di Orla (gruppo Enichem), l’azienda non ha mai dovuto far ricorso agli ammortizzatori sociali. Anzi, in questi anni, in controtendenza con le altre realtà produttive della Valle, si è distinta per la continua crescita della produttività e dell’organico. Una sorta di isola felice, additata da tutti come modello virtuoso. Nessun incentivo pubblico, solo investimenti privati e grande attenzione alle condizioni di lavoro die propri dipendenti. Ma la continua ascesa adesso, a quanto pare, ha raggiunto il suo picco. I venti di crisi soffiano anche sull’isola felice. Che così tanto felice più non è. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Testimoni di Geova materani a Bitonto
Si riunisce il Consiglio di Montescaglioso
cia l'iniziativa è lo sforzo di porre al primo posto «l'adorazione al nostro Creatore, il quale si è proposto di intervenire per rendere la vita sulla terra degna di essere vissuta, eliminando la causa del male, Satana il Diavolo». Un momento particolarmente sentito, previsto anche in occasione della speciale conferenza autunnale, sarà quello del Battesimo. Attraverso il discorso sarà dimostrato, con le Scritture, come si può stabilire chi sono i veri seguaci di Cristo. Solo lo scorso anno sono stati oltre 5.000 in Italia e circa 300.000 in tutto il mondo a simboleggiare la loro dedicazione a Dio nel corso di questa sentita cerimonia pubblica. Il programma ha lo scopo di aiutare ognuno a schierarsi dalla parte di Dio, con la consapevolezza che gli attacchi del Diavolo presto sono destinati a fallire. Come affermato nelle precedenti occasioni, l'ingresso è libero e non si fanno mai collette. Michele Marchitelli
MONTESCAGLIOSO -La presidente del consiglio comunale, Anna Martinelli, ha convocato, in prima convocazione e in seduta straordinaria, i componenti l'assise cittadina oggi pomeriggio, alle ore 16.30; se l'adunanza dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata, alla stessa ora, il giorno successivo. Tre gli argomenti all'ordine del giorno: dopo la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si procederà a due ratifiche. La prima riguarda la Deliberazione di Giunta comunale numero 74 del 25 agosto scorso avente come oggetto la variazione numero 1 al Bilancio di Previsione 2009. il secondo punto riguarda la Deliberazione di Giunta numerro 2 al Bilancio di Previsione 2009. mic.mar.
Un raduno di Testimoni di Geova
MONTESCAGLIOSO - L' Ufficio Pubbliche Relazioni della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova della Provincia di Matera, nella persona del suo referente Renzo Guadagno, ha reso noto che sabato prossimo, presso la Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova di Bitonto (Ba), si svolgerà un raduno speciale. Saranno presenti oltre 1.500 delegati provenienti da Matera e provincia, tra uomini, donne e bambini. Il tema che sarà affrontato verterà su: “Il tempo rimasto è ridotto”. L'intero programma sarà ricco di discorsi, dimostrazioni, esperienze e interviste. Alcuni soggetti trattati saranno: “Accertatevi delle cose più importanti” e “Continuate a rendere testimonianza alla verità”. L'incontro trae spunto dalla considerazione che il mondo attuale molto spesso costringe a una vita frenetica che fa dimenticare che c'è Dio. L'aspetto evidenziato nel comunicato che annun-
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San Mauro Forte E’ interessata l’area che dal campo sportivo arriva fino alla scuola media
Lavori per consolidare le frane Sarà messa in sicurezza la zona Sud, aggiudicati interventi per oltre 340.000 euro SAN MAURO FORTE - Prosegue l’opera di messa in sicurezza dell'abitato avviata dall'amministrazione cittadina da qualche anno. Con determinazione n.204/2009 del capo dell'Area Tecnica del Comune, affissa all'albo pretorio, è stato approvato il verbale di gara per l'aggiudicazione dei lavori di consolidamento dell'abitato per 340.399,90 euro, al netto del ribasso d'asta del 14,75%, oltre 10.000 euro relativi agli oneri per la sicurezza e non soggetti a ribasso. L'opera interesserà la zona sud dell'abitato, quella che parte dal campo sportivo e si snoda fino alla scuola media. Ad aggiudicarsi la gara della procedura negoziata messa in campo dall'Ente, sulle dieci offerte pervenute al protocollo dell'ente entro i termini fissati nell'invito, è stata l'impresa CO.GE.SUD srl con sede a Garaguso. I lavori in questione sono parte del progetto esecutivo, approvato con deliberazione n. 76 del 22 settembre della Giunta Comunale, di 600 mila euro che riguarda il consolidamento della frana nella zona del campo sportivo. Per il finanziamento si utilizzerà l'assegnazione ricevuta dallo Stato in attuazione dell'annualità 2008 del secondo piano annuale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Per questa opera si è già intervenuti l'anno scorso mediante l'utilizzo di un più modesto trasferimento di soli centomila euro, attribuiti al Comune dalla Regione. Con questo nuovo cospicuo trasferimento, il cui iter burocratico si è già completamente concretizzato, sino alla fase dell'erogazione vera e propria, la civica amministrazione prova a dare corso con più vigore alla impegnativa azione di messa in sicurezza dell'intero abitato che è interessato da sostanziosi movimenti franosi. Infatti,
San Mauro Forte
queste nuove risorse, destinate specificamente dal decreto ministeriale, al «consolidamento della frana in zona Campo sportivo-Vico Diaz» si aggiungono ai centomila già utilizzati per l'avvio di tali lavori e che sono in avanzata esecuzione ad opera dalla ditta Rocco Grieco di Garaguso. Inoltre, questo nuovo finanziamento va ad aggiungersi al corposo intervento di un milione e quattrocentomila euro, i cui lavori si sono conclusosi nel 2007 ed hanno interessato la zona nord dell'abitato, quella sottostante lo stesso municipio e specificamente l'area che sale dal Fosso Canala. Certo, nemmeno con questo nuovo intervento sarà possibile portare a termine tutte le opere necessarie a porre in sicurezza questo altro versante dell'abitato, considerato che nel relativo progetto di massima (opera del locale servizio tecnico comunale) si quantifica in un milione e seicentomila euro la somma complessivamente necessaria per far fronte all'intervento. Dunque va avanti questa vitale opera di salvaguardia di una zona si cui si affacciano numerosi edifici del centro abitato, al-
GRASSANO - Il dibattito religioso, culturale e politico relativo all'insegnamento della religione cattolica nelle scuole è sempre vivo e si arricchisce di posizioni e novità spesso eclatanti. Pubblichiamo sull'argomento l'intervento del grassanese Nicola Incampo, docente di religione, membro della Commissione paritetica ministero-conferenza episcopale per l'insegnamento della religione cattolica, direttore dell'ufficio scuola della Diocesi di Tricarico e consulente della Cei. Ma lasciamo per ora da parte tale problema che, per quanto importante, non è che logica conseguenza della riflessione sulla necessità dell'insegnamento della religione cattolica (Irc): è da questa asserita importanza che consegue la presenza nella scuola italiana di tale insegnamento, il suo rapporto di piena attuazione delle finalità della scuola e quindi il suo necessario e pieno inserimento nel sistema scolastico di cui deve condividere e servire le finalità e le metodologie. L'Irc non «dipende dalla revisione del Concordato» come scri-
cuni dei quali di ragguardevoli dimensioni. Una zona che è costituita da un antico bacino di frana che si estende dal limite delle predette aree urbane sino a raggiungere il Fosso Rumolo ed il Fosso Varricello. L'evolversi del fenomeno erosivo, a detta dei tecnici, sembra essere particolarmente veloce e verrebbe accentuato dal fatto che le acque piovane provenienti dal
centro abitato si riversano in tale zona generando fenomeni profondi che, per la particolare conformazione geologica del sito, hanno determinato nel breve periodo la formazione di un fosso di dimensioni ragguardevoli. Prova della recente formazione di questo fosso è il fatto che esso non è riportato nelle mappe catastali. L'intera zona, sempre secondo il documento progettuale, sarebbe già localmente danneggiata e in alcuni punti potrebbe diventare in breve tempo direttamente minacciata dai “movimenti di massa di colamento ed erosione che se non arginate adeguatamente potrebbero trasformarsi in frane di crollo”. Occorre tenere conto che essa interessa direttamente una popolazione di circa trecento abitanti e, indirettamente, un totale di circa cinquecento. Anche i tragici fatti di cronaca di queste settimane riguardanti altre zone della penisola spingono a procedere rapidamente alla realizzazione di queste opere di prevenzione a salvaguardia della pubblica incolumità. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Accettura, sospesa l’erogazione idrica ACCETTURA - Ancora qualche disagio in alcuni comuni del Materano per quanto riguarda l’erogazione idrica.In particolare, per lavori di adeguamento e potenziamento dell'impianto di sollevamento di Monte Mella (schema Frida), oggi l'erogazione sarà sospesa dalle ore 12 e fino alle ore 6 di domani mattina, quando la situazione dovrebbe ripristinarsi. provinciamt@luedi.it
Piani di offerta integrata di servizi
Progetto Pois Irsina capofila IRSINA - Irsina sarà capofila del progetto “Pois”. Il progetto Pois sarà presentato ed illustrato alla presenza del Commissario straordinario Francesco D’Alessio, oggi nella sala consiliare del comune di Irsinaalleore 17,inqualitàdi amministrazione capofila dell'Ambito terriroriale Bradanica-medio Basento. «I Comuni appartenenti all’Ambito territoriale bradanico - spiega in una nota l’assessore provinciale alla programmazione Domenico Smaldone - sottoscriveranno la convenzione per la costituzione ed il funzionamento della partnership istituzionale. L'adempimento ammnistrativo, previsto dalla deliberazione della G.R. 744 del 5/5/2009, è finalizzato zione dei Piani di offerta Integrata di servizi (Pois), a valere sul programma operativo Fesr 2007/2013, Asse VI inclusione sociale / obiettivo specifico VI.1 "potenziamento e qualificazione della rete regionaledei servizi volti alla promozione dell'inclusione sociale". L'ambito territoriale è costituito dai comuni di Bernalda, Calciano, Ferrandina, Garaguso, Grassano, Grottole, Irsina, Montescaglioso, Miglionico, Oliveto Lucano, Pomarico, Salandra,Tricarico. Sono dunque tredici Comuni per una popolazione di 63.483 abitanti. I piani di offerta integrata di servizi sono finalizzati a sostenere il potenziamento e la qualificazione di reti integrate di servizi alle
SPUNTI Nicola Incampo: «Il valore universale dell’insegnamento della religione cattolica» ve qualcuno in questi giorni ma dallo stesso Concordato del 1929 che così recita all'articolo 36: «L'Italia considera fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica l'insegnamento della dottrina cristiana secondo la forma ricevuta dalla tradizione cattolica. E perciò consente che l'insegnamento religioso ora impartito nelle scuole pubbliche elementari abbia un ulteriore sviluppo nelle scuole medie, secondo programmi da stabilirsi d'accordo tra la Santa Sede e lo Stato». L'Accordo di revisione dello stesso Concordato sancito con legge 121 del 25 marzo 1985 nell'articolo 9.2 stabilisce, a nostro avviso, una continuità ed un orientamento nuovo, quando dice: «La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno
parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare nel quadro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado». È più che evidente la continuità con il passato (la sottolineatura della parola continuità è nostra), ma dobbiamo anche evidenziare il nuovo assetto dell'Irc che viene messo in relazione non con l'istruzione pubblica, ma con il patrimonio culturale del popolo italiano e sempre in rapporto con le finalità della scuola. Sono due le sottolineature che vanno bene evidenziate: da una parte per chiarire le caratteristiche di un insegnamento che si inserisce nella formazione culturale dell'alunno e dall'altra per distinguere l'Irc dalla catechesi che ha come finalità di formare il credente.
Ma valore culturale del cattolicesimo non significa insegnamento dimezzato o di un generico cattolicesimo che non conosca i suoi aspetti caratteristici e individualizzanti, ma conoscenza precisa nella sua interezza, che comprende fonti, contenuti della fede, aspetti di vita, espressioni di culto e quant'altro è necessario per apprenderlo. [...] I programmi, (Bibbia, storia, religioni, problemi attuali ed esistenziali), spaziano su tutto ciò che il cattolicesimo ha incontrato, assunto, vissuto o rigettato, fino alla domanda di senso personale e decisiva di ogni uomo che ha il diritto di incrociare la risposta della nostra fede. Che cosa deciderà rispetto a tale risposta - come ricorda il Cardinale Martini nella lettera Andiamo a scuola è responsabilità personale, ma porre il problema del senso di tutto ciò che si studia in riferimento alle
persone, alle famiglie e alle comunità, da attivarsi sulle aree territoriali individuate, di cui due in Provincia di Matera». L'assessore Smaldone aggiunge che «alla sottoscrizione della convenzione parteciperà la Provincia di Matera che intende mettere a disposizione dei territori la propria azione amministrativa e istituzionale di supporto e di coordinamento della programmazione e di delle complesse azioni che dovranno essere poste in campo. Il primo obiettivo, definite le modalità di funzionamento e organizzazione della Partnership istituzionale è la redazione e presentazione entro il 31/12/2009 della proposta di Pois. Un appuntamento importante che pone l'esigenza di rafforzare la coesione territoriale, di migliorare e strutturare la capacità di programmazione integrata in un ambito di importante rilievo sociale quale i servizi alla persona, alle famiglie e alle comunità. In tale ambito la Provincia di Matera - continua Smaldone con le Amministrazioni capofila, un denso programma di iniziative per sviluppare un piano aderente ai principi di un welfare lucano ispirato ai principi di qualificazione della rete di offerta integrata, di universalità dell'accesso ai servizi sanitari e socio assistenziali, di valorizzazione dell'economia sociale nell'offerta di servizio». Mimmo Donvito
questioni decisive della vita, è il servizio specifico che l'Irc si ripromette di essere nell'attuale contesto scolastico. In questo senso l'insegnamento della religione cattolica riscopre il suo valore universale, cattolico appunto. Ogni dialogo può iniziare laddove i soggetti sono chiari: il contributo all'assolutamente necessario dialogo tra culture, ha bisogno della chiarezza di identità (come ha ricordato il documento Dominus Jesus). Per un bambino musulmano, figlio di una famiglia credente, trovarsi in un contesto scolastico dove la fede - diversa - non sia nascosta e, naturalmente, non sia imposta, è vera accoglienza. A Natale scoprirà cos'è il Natale per noi cristiani, e non la festa dell'Albero. Così forse avrà un'idea dell'occidente più seria dell'assurdo consumismo ateo che vorremmo mostrare per essere accoglienti. In questo senso il cardinale Martini, nella lettera già citata, riteneva che tale insegnamento dovesse essere “obbligatorio”. Conoscere è diritto per tutti e rende più liberi.
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Rotondella Il professor Scarascia Mugnozza ha invitato gli studiosi a fare network
All’Enea il gotha della scienza Plauso per l’attività di ricerca del Centro nel settore agro-biotecnologico ROTONDELLA - Esiste un Mezzogiorno che non è solo sinonimo di arretratezza e malaffare. E' un Mezzogiorno virtuoso, che tanto ha dato alla scienza e all'innovazione del Paese, in questi primi 150 anni di storia nazionale. E l'Enea di Trisaia è uno dei luoghi più significativi di questa storia positiva. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta, operata Comitato nazionale per la scienza nel Mezzogiorno, di inserire il centro tra le poche tappe della sua visita ufficiale in Basilicata. Un convegno di venti minuti ha permesso ai ricercatori della Trisaia di illustrare le attività del centro jonico negli ultimi anni. In platea, ad ascoltare le relazioni dei ricercatori del centro, non c'era gente qualunque. Presente, per citare un nome su tutti, il professor Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, presidente dell'Accademia nazionale delle Scienze, ma anche membro
Il centro Enea della Trisaia e il professor Scarascia Mugnozza
dell'Accademia nazionale dei Lincei, della Società Italiana di Genetica Agraria, della Società Italiana di Ecologia, dell'Accademia di Agricoltura, dell'Accademia dei Georgofili, dell'America Society of Agronomy, della European Society of Plant Improvement, della New York Acade-
my of Sciences. Insomma, un'autentica istituzione della scienza italiana, tra i più eminenti studiosi nostrani del secolo appena concluso. A fare gli onori di casa ci ha pensato Donato Viggiano, direttore delcentro EneaTrisaia, che ha sottolineato la gratitudine e il significato
simbolico di una visita tanto prestigiosa. Ha poi preso la parola il professor Luigi Rossi, presidente Fidaf (Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali) che ha relazionato sui contenuti e il valore storiografico dell'opera “La Scienza nel Mezzogiorno dall'Uni-
tà d'Italia a oggi”, curata dal Comitato Nazionale ed edita da Rubbettino. L'opera, realizzata con la collaborazione di eminenti studiosi di caratura internazionale, offre un contributo alla storia scientifica delle regioni del Mezzogiorno e rappresenta «un vero unicum -ha detto Rossinel panorama editoriale nazionale per qualità dei documenti e delle analisi». A seguire l'intervento di Roberto Balducchi, responsabile Sviluppo Sostenibile Sistema Agroindustriale dell'Enea di Trisaia. Balducchi ha illustrato i grandi passi avanti compiuti nel centro lucano, in particolare nelle attività di ricerca e sperimentazione del settore agro-biotecnologico. Importante il suo richiamo al lavoro fatto in termini «di apertura al sistema produttivo e alla possibilità, per le aziende, di utilizzo e sperimentazione dei risultati del centro». Le conclusioni sono state affidate al professor Scara-
scia Mugnozza, che ha espresso un «sincero apprezzamento per l'attività svolta all'Enea di Rotondella». L'illustre scienziato ha poi lanciato un messaggio ai tanti giovani ricercatori presenti in sala: «Vi invito a ricercare sempre il contatto con i vostri colleghi italiani e stranieri. Solo attraverso il rapporto avviene il trasferimento delle conoscenze e il progresso delle scienze». Al termine dell'incontro, il comitato si è recato in tutta fretta presso i laboratori “Metapontum Agrobios”, ultima tappa del “tour storico-scientifico”in Basilicata. Quella di ieri è stata una giornata importante per la scienza della nostra regione. La presenza del Comitato è forse passata in sordina sul piano mediatico, ma segna un importante punto di riconoscimento per ciò che sul nostro territorio si è fatto di buono per la crescita el'innovazione ditutto ilPaese. Pino Suriano
Bernalda Convegno promosso da “Ambiente Sud” Metaponto La riunione entra nel vivo
Esperti a confronto Pastorale Giovanile sull’edilizia eco sostenibile Una giornata intensa
BERNALDA - La cittadina jonica in primo piano per l'iniziativa dell'associazione lucana “Ambiente Sud”, che in collaborazione con il Centro di Fisica Edile di Gravina e con il patrocinio della Regione Basilicata, organizza per oggi pomeriggio, all'interno della Sala incontro di via Cairoli, un seminario dal tema “Strategie progettuali per l'efficienza energetica delle abitazioni”. Quello di Bernalda, in merito all'edilizia eco-sostenibile, è solo uno degli appuntamenti fissati per questo progetto che di fatto vedrà anche le altre comunità impegnate con l'associazione “Ambiente Sud”. Precedentemente, nel percorso dedicato all’edilizia eco-sostenibile, punto di arrivo è stata Ferrandina. Oggi alle ore 16 sarà la città di
Bernalda ad aprire le porte al secondo convegno su tale tema. Il tutto verterà sull'efficienza sul risparmio energetico che, con le nuove tecnologie e le conoscenze del momento, si possono ottenere all'interno delle case. I lavori inizieranno alle ore 15,30, momento questo che vedrà la registrazione dei partecipanti al convegno bernaldese. Alle ore 16, ci sarà l'apertura con l'architetto Marco Pagano, presidente dell'associazione “Ambiente Sud”, subito dopo la parola passerà, secondo il programma stilato dagli organizzatori, all'ingegner Marco Tataranno, dirigente settore urbanistico del Comune di Bernalda. Tra gli interventi sarà quello del vice presidente e assessore all'ambiente della regione Basilicata, Vincenzo Santochirico con “L'abitare sostenibile nella
regione Basilicata”. A seguire interverrà l'architetto Salvatore Paterno, del TBZ centro di fisica edile, che relazionerà sulla “Qualità dell'abitare”. Con i “Cantieri dell'efficienza nella realtà locale” interverrà l'architetto Antonio Stragapede, del TBZ centro di fisica edile. A chiudere gli interventi e la manifestazione bernaldese saranno le parole del dottor Vincenzo Dottorini, economista ambientale, con “Opportunità di sviluppo nella Regione Basilicata”. A coordinare il tutto sarà il geometra Nicola Mastromarino, mentre, nello spazio antistante alla sala Incontro, le aziende presenti esporranno i loro prodotti. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
METAPONTO - Entra nel vivo il Convegno nazionale di Pastorale giovanile. Questa mattina alle 9 la Santa Messa di inizio del Convegno, presieduta da Sua Eccellenza monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei. Alle 10 segue l' introduzione di Don Nicolò Anselmi del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei; alle 10,30 simposio su: “Lo spirito di servizio, anima della comunità cristiana… ” di Sua Eccellenza Monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Teggiano - Policastro ed anche vescovo delegato della Conferenza Episcopale Campana per la pastorale giovanile e Membro della Commissione Episcopale della Cei per la Famiglia e la Vita e alle ore 11,30. Alle 12 il dibattito con il relatore, moderatore don Valerio Baresi - Cism, e il pranzo alle ore 13 come sarà nei giorni se-
guenti. In primo pomeriggio si terrà la tavola rotonda sulla tematica “La parrocchia che vorrei… Cosa si aspettano i giovani, le famiglie, la scuola dalla comunità cristiana ” della professoressa Paola Dal Toso dell'Università di Verona e Segretaria Generale della Consulta Nazionale delle Aggregazioni laicali - Cnal; parteciperanno pure i Coniugi Leone dell'Ufficio per la Famiglia Cei, il dottor Davide Guarneri presidente Age associazione genitori; dottor Antonio De Napoli portavoce Forum Nazionale dei Giovani. Alle 17,30 partenza per Matera con visita alla città dei Sassi, e cena in piazza e preghiera. Domani, dopo le lodi, una comunicazione sul tema “Giovani ed emergenza in Abruzzo”, e poi laboratori per i giovani. Gianfranco D’Angella
Tursi E’ finita in parità la partita contro il Satriano
Percorso in salita per l’Aurora TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha pareggiato in casa contro la squadra del Satriano. Il campo era stato reso scivoloso dalle abbondanti piogge ed i giocatori del Tursi, anche se dotati di tecnica, non hanno potuto giocare con la palla a terra e le poche occasioni gol, o sono state neutralizzate dal portiere ospite o sono finite fuori dallo specchio della porta. Anzi in alcuni casi, sono stati i giovani del Satriano ad essere pericolosi sotto porta, tanto che il bravo portiere della squadra tursitana Lo Basso, ha sventato almeno due occasioni da gol in favore degli ospiti. La partita è finita a reti inviolate e il portiere del
Satriano, può continuare così a mantenere la sua imbattibilità, non avendo subito ancora un gol. Per la squadra allenata da mister Angelino resta il rimpianto per non aver raggranellato i tre punti e restare in cima alla classifica. Invece il Bernalda, vincendo contro il Roccanova, è salito a quota 12 punti distaccando di due lunghezze la squadra del Tursi. A nove punti, cioè distaccato di una sola lunghezza c'è proprio la squadra che i tursitani dovranno incontrare in trasferta, andando a giocare sabato prossimo alle 15.30 a Picerno contro il Metanauto. Se il Tursi ha pareggiato domenica scorsa, forse ha pesato anche la con-
dizione atletica dei vari giocatori, che vengono si da categorie superiori ed hanno quindi esperienza di gioco, ma i giovani del Satriano, hanno opposto la loro buona condizione fisica ed attuavano la famosa tattica cara a molti allenatori, che è quella di palla in avanti e pedalare. Per cui, il percorso per la squadra tursitana si presenta da questo momento in salita, almeno per rispettare le ambizioni di restare in vetta alla classifica, o di realizzare come qualcuno ha detto “Il grande sogno”, partecipare l'anno prossimo nel campionato di promozione. Il Tursi a detta di qualche allenatore è comunque una
Vincenzo Lo Basso
grande squadra, deve continuare ad allenarsi due volte a settimana al completo (cosa molto difficile, visto che molti giocatori sono pugliesi), accettare gli eventuali stop ai risul-
tati e continuare a credere in questo progetto, lasciando lavorare in pace mister Angelino. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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La fabbrica ex Allione Cabina tocca i cavi, operaio folgorato vale 5 milioni di euro
Nova Siri Tragedia sfiorata per montare un’insegna, ustionato sul 46% del corpo
NOVA SIRI - Ha riportato ustioni sul 46 per cento del corpo, Carlo Morano, un operaio quarantenne di Montegiordano (Cosenza), folgorato da un'improvvisa scarica elettrica mentre stava lavorando per installare un'insegna luminosa. L'incidente si è verificato intorno alle 18 di ieri nei pressi della “Braceria”, lungo la Strada statale 106. Una vera e propria fatalità, per il quarantenne di Montegiordano, colpito da una scarica elettrica sprigionatasi dai cavi dell'alta tensione contro cui ha urtato, accidentalmente, il cestello elevatore metallico sul quale stava lavorando. Subito dopo l'urto, si è
sviluppata una fiammata che ha colpito il quarantenne. Alcune persone presenti hanno subito aiutato Morano a scendere dal ponteggio preoccupando-
fettuando lavori per la ditta De Liguoro, azienda di Monte Giordano che si occupa dell'installazione di impianti elettrici. A causa delle gravi ustioni riportate, l'uomo è stato trasportato in eliambulanza presL’eliambulanza so l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera prima del servizio di essere trasferito presso 118 il Centro ustionati dell’Ospedale di Brindisi. Al momento dei soccorsi il ragazzo era cosciente ma in stato confusionale. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Nova Siri per acsi di prestare i primi e fon- certare la dinamica dei fatdamentali soccorsi al gio- ti. L’operaio quarantenne, vane. Il locale, tra l'altro, è vici- celibe, vive in famiglia con no ad una cabina Enel che la madre, due fratelli ed serve l'intero abitato di una sorella a MontegiorNova Siri. L'uomo stava ef- dano Marina.
POLICORO - “L’Ute (Ufficio tecnico erariale), dietro sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Policoro, ha provveduto nei giorni scorsi con tempestività a stimare l’immobile pubblico comunale di via Puglia in oltre 5 milioni di euro e all’interno del quale l’imprenditore austriaco Pfanner effettuerà un investimento per il confezionamento e la successiva commercializzazione di succhi di frutta”. Lo rende noto, con un comunicato stampa, il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, precisando che «l’immobile, come previsto da un elenco approvato in consiglio comunale, sarà dismesso poiché non porta utili alle casse comunali, anzi per la manutenzione l’ente è costretto a sobbarcarsi spese improduttive. Ora, dopo la prima convenzione sottoscritta ad agosto ha spiegato Lopatriello- ci sarà una seconda convenzione alla luce della stima effettuata, dopodichè con un successivo atto di vendita trasferiremo a titolo di proprietà alla Pfanner l’immobile», che secondo quanto riferito dallo stesso imprenditore al sindaco di Policoro, dovrebbe portare «un incremento della produzione nell’ex stabilimento Allione di almeno 200 unità lavorative, compreso l’indotto». Numeri di tutto rispetto che daranno certamente una boccata d’ossigeno alla produttività del territorio jonico in un momento storici di oggettive difficoltà in tutto il mercato globale del lavoro. provinciamt@luedi.it
Policoro In progetto l’idea di far diventare l’antico maniero un centro di promozione
Il castello è tempio della cultura Presentata l’originale mostra di boccali da vino della tradizione meridionale POLICORO - “Boccali Divini”è il titolo della mostra allestita all'interno del restaurato Castello di Policoro, che verrà inaugurata domani 23 ottobre e si concluderà il prossimo 22 novembre. L'iniziativa, realizzata dall'associazione “Arte al Castello”, è stata presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa. La mostra, che raccoglie pezzi provenienti dalla collezione del marchigiano Gianni Brandozzi, ha lo scopo di valorizzare “oggetti vissuti” della dispensa e delle osterie per parlare anche di tradizione enologica e culinaria, della maestria di ceramisti e maiolicari, di prodotti tipici e di cultura del vino tra arte, letteratura e archeologia. I manufatti, esposti su tavoli, banconi, madie e mobili da osteria, accanto a stampe d'epoca, sono contrassegnati da scritte e decorazioni che hanno segnato la vita di generazioni di famiglie di Basilicata, Campania, Puglia, Marche e Abruzzo. «La mostra -ha spiegato il presidente dell'associazione Arte al Castello, Ottavio Padula- è l'occasione per far conoscere l'antico castello restaurato e per promuovere altre mostre tematiche come quella che seguirà sul presepe». All'interno i visitatori potranno ammirare “Boccali”, “quartare”, “trufi”, “cucchi”, vasellame in ceramica nelle diverse forme e decorazioni della tradizione popolare e artigiana italiana centro meridionale, tra il 1500 e il 1800. «Avevamo la necessità ha detto l'architetto Padula, che con i figli ha lavorato per il restauro- di dare un senso al fatto che questo edificio viene chiamato castello. Abbiamo avuto l'idea di riportarlo allo splendore originale. Nostra intenzione è farlo diventare un centro di aggregazione sociale e centro di divulgazione della cultura locale. Così -ha spiegato- sono
Impossibile pagare i debiti
Agricoltori oggi in strada Una protesta di agricoltori metapontini
La conferenza stampa di presentazione della mostra e alcuni dei boccali da vino che saranno esposti (foto Lutrelli)
nati eventi che puntano alla valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio. A ottobre -ha concluso Ottavio Padula- è giusto che si parli di vini, ma poi arriveremo anche ai prodotti tipici». L'artista Gianni Brandozzi ha parlato di «omaggio alla cultura meridionale». All'interno della mostra si inseriscono eventi di tipo culturale; per questo sono state coinvolte le associazioni del posto, gruppi folk locali, l'Apt e con un ruolo particolarmente attivo, l'associazione “Il presidio del Libro”. In assenza della dottoressa D'Elia, presidentessa di quest'ultimo sodalizio culturale, è intervenuto il professor Franco Roseto: Il Presidio del libro -ha dettointerviene per coinvolgere più persone per la divulgazione della lettura. In questa mostra interveniamo perché il vino è cultura. C'è tutta una storia di profanità - ha conclusa - che viene contrastata con l'evento religioso, che vede il vino come bevanda di purezza». Tra gli eventi in calendario “Vini e affini” di domani 23 ottobre e “Vini e affini nell'arte e nella letteratu-
ra” del 13 novembre. Il 31 ottobre, inoltre, è prevista una tavola rotonda sul tema “L'enogastronomia per lo sviluppo del territorio” alla quale parteciperà il di-
rettore regionale dell'Agenzia per la promozione del territorio, Giampiero Perri. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Lopatriello entra nel Pdl Il benvenuto di Latronico Il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello
POLICORO - «Esprimo compiacimento e soddisfazione per la scelta del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, di entrare ufficialmente nel Popolo della libertà, ricoprendo la carica di componente del coordinamento regionale». E’ il commento del coordinatore, Cosimo Latronico. «Si tratta di un altro tassello importante nella costruzione del partito, che ormai rappresenta significative esperienze amministrative e realtà territoriali strategiche per lo sviluppo della regione».
MONTALBANO JONICO «Quattro milioni di euro. A tanto ammonta l'importo del canone irriguo che gli agricoltori colpiti dalle grandinate e dalla forte crisi di mercato devono corrispondere entra il 30 novembre 2009 al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto». Così, esordisce una nota a firma del sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano, e del suo vice, Enzo Devincenzis. Lo scopo è denunciare il grave stato di crisi in cui versa il settore agricolo piegato da contrari eventi atmosferici e dalla grave crisi di mercato degli ultimi anni, e per cui oggi si terrà una manifestazione che coinvolgerà anche tutti gli imprenditori agricoli e amministratori jonici. «Il mondo agricolo metapontino -continua la notasi chiede come può fare a pagare a novembre quello che non ha potuto corrispondere a giugno, vista la distruzione diffusa di ogni raccolto e la crisi di mercato ancora fortemente in atto. Questo è lo spirito della manifestazione di oggi a Policoro a cui la scrivente Amministrazione comu-
nale aderisce a sostegno di tutti gli agricoltori lucani». Un appello al Governo regionale affinché si faccia carico della crisi in cui versa il settore e vada incontro a soluzioni più idonee per gli imprenditori. «La Regione Basilicata si legge nella nota- può far fronte a questo debito degli agricoltori nei confronti del Consorzio di Bonifica, facendo accedere il Consorzio stesso a un mutuo a 10 o 15 anni con pagamenti a proprio carico per cui la rata andrebbe da un importo di circa 400.000 a circa 260.000 euro a seconda che il mutuo stesso sia a 10 o 15 anni. Riteniamo questo un dato facilmente conseguibile se vi è la volontà politica per farlo. La Regione, qualora venisse dichiarato lo stato di crisi dell'agricoltura da parte del Governo nazionale, potrebbe recuperare le somme e l'operazione finanziaria costituirebbe una semplice anticipazione di cassa. L'auspicio -conclude la nota- è che domani le Istituzioni di Basilicata tutte diano un segnale forte di vicinanza al Mondo Agricolo in forte affanno». Anna Carone
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Giovedì 22 ottobre 2009
LOTTO&CONCORSI
Giovedì 22 ottobre 2009
La propongono anche Milano e Venezia. Tre ruote sulla ventina
Cadenza 7 su Cagliari di GIOIA GASPARINI ROMA – Il podio dei numeri ritardatari presenta ancora una volta sul gradino più alto il 22 (il pazzo) di Cagliari con 136 assenze, al secondo posto il 44 (il carcere) di Roma a quota 134, al terzo posto il 90 (la paura) di Venezia giunto a una sole lunghezza dal ritardo a tre cifre. Tra i numeri maggiormente assenti usciti nel corso della prima estrazione della settimana segnaliamo il 52 (la madre) e il 59 (la gallina) secondo e decimo di Roma dopo 80 e 48 turni, l'11 (i topi) ottavo di Cagliari con 48 assenze e nono di Palermo con 37, il 20 (la festa) nono di Bari dopo 39 ritardi. A Milano l'ambo vertibile 23-32 ha fatto terno di figura 5 con il 59 a Torino, invece, la coppia vertibile 24-42 ha sviluppato il terno di figura 6 con il 69. Terno di controfigura 7 (40-73-84 a Roma. Ambi complementari (di somma 90) sono usciti a Bari (43-47), Firenze (8-82) e Milano (32-58). Sempre a Milano è uscito l'ambo simmetrico (di somma 91) 39-52. A Palermo è sortito l'ambo gemello 1155. Sulla ruota Nazionale è stata estratta una bellissima quaterna di cifra 2 (2-20-24-28). NAZIONALE - La figura del 5 con la serie 5-23-41-59-68 e la cadenza 2 con la serie 2-32-52-72-82 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 714 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo la cadenza del 9 con la serie 29-39-59-79-89 e la figura del 3 con la serie 3-21-48-66-84. Previsione speciale 17-72 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Le 58 assenze consigliano di non escludere dal gioco i numeri di finale 7, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 17-37-47-67-77. In alternativa la ventina con la combinazione 21-23-25-27-28. Previsione speciale 22-29 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura del 9 non produce giochi da 63 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-3142-53. Buona anche la figura del 3 con la cinquina 12-30-48-66-75. Previsione speciale 71-88 per estratto ed ambo GENOVA - Per ambo e terno la figura del 2 con la serie 2-20-38-56-74. In alternativa la cadenza 8 con la cinquina 28-38-48-58-88. Previsione speciale 33-35 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno la statistica suggerisce la figura del 9 con la serie 36-45-54-63-90 e la cadenza del 7 con la cinquina 7-17-27-47-57. Previsione speciale 12-78 per estratto ed
SCACCHI
31 50 22 88 43 47 74 24 44 43 90
97 73 136 96 71 90 95 64 135 71 99
32 17 37 65 34 70 72 77 52 4 46
84 68 86 82 68 73 88 56 81 68 62
90 36 77 86 56 69 7 22 90 89 14
71 48 77 70 64 58 65 48 63 51 45
Pronostico concorso n. 127 (del 20/10/2009) 12 14 25 31 45 64 71 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 77 55 63 80 90
Frequenza 125 119 117 116 115 114 113 113 112 112
Numero 42 78 46 7 35 37 57 2 16 27
Ritardo 85 48 47 37 37 34 28 26 26 25
Gli ambi di ottobre
BRIDGE
di PASQUALE GRANDE
Da sinistra: Veselin Topalov ed Elena Sedina, prima scacchiera azzurra a Novi Sad
che dovrà vedersela, sempre sulla carta, con Georgia, Ukraina e Polonia sue dirette concorrenti al titolo. L’Italia è presente nei due tornei con le seguenti formazioni: Maschile: Caruana Fabiano (2662), Godena Michele (2530), D’Amore Carlo
67 23 42 48 58 45 1 51 28 10 69
VENEZIA -In primo piano sulla ruota ambo NAPOLI - Per ambo proponiamo la ca- lagunare la figura del 6 con la serie 6denza 1 con a serie 21-31-41-61-81. 15-24-42-69 e la cadenza del 7 con la Come alternativa per il medesimo gio- cinquina 17-27-37-47-57. Previsione co la controfigura del 7 con la serie 7- speciale 81-90 per ambo e ambata. 18-29-40-51. Previsione speciale 55- TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 5-9-55, 21-6167 per estratto ed ambo. PALERMO - La decina del 20 non do- 89, 15-63-87, 17-26-57, 22-44-90. vrebbe far mancare ambi, combinateli nella serie 21-26-27-2829. In alternativa la UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-6474. Previsione speciale 4-43 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza NEL “Magico” mondo dei 90 71 - 37 del 3 con la serie 13- numeri del lotto esistono delle 23-33-53-63 e la venti- combinazioni particolarmente 74 - 89 na con la combinazio- “fortunate” abbinate ai vari mene 21-23-24-25-26 si si dell’anno. 37 - 33 prestano a giocate Tali combinazioni si possono giod'ambo e terno. Previ- care su tutte le ruote, o su ruota di 14 - 90 sione speciale 26-44 preferenza per ambo e sorti supeestratto ed ambo. 40 - 33 riori, per un periodo di 6/7 colpi cirTORINO - Per ambo ca. segnaliamo sulla ruo12 - 25 ta piemontese la figuMESE DI OTTOBRE ra 4 con la serie 4-3149-76-85 e la cadenza Per informazioni e chiarimenti 3 - 31 del 5 con la cinquina 5telefonare 348-8024342 da 15-35-55-75. Previsiomartedì a sabato dalle 17,30 al17 - 22 ne speciale 23-70 per le 19 o dopo le 21,30. estratto ed ambo.
Novi Sad, al via il campionato europeo a squadre CON la cerimonia di apertura è iniziata ieri a Novi Sad in Serbia la 17a edizione del Campionato Europeo a Squadre. La manifestazione, che si concluderà il 31 ottobre 2009, vede ai nastri di partenza 31 squadre nell’open maschile e 28 in quello femminile. Gli incontri si disputeranno su 4 scacchiere; la maggior parte delle rappresentative sono presenti con una riserva, quindi in tutto 5 giocatori; fanno eccezione la Russia con ben 3 riserve, e Monaco e Scozia senza alcuna riserva. In testa alla lista delle favorite nel maschile è la Russia con un punteggio Elo medio di 2742; over 2700 anche Azerbaijan e Armenia; segue la Bulgaria con 2687, che annovera tra le sue file Veselin Topalov, ex campione mondiale e sfidante di Anand per il titolo 2010; con i suoi 2813 punti Elo il bulgaro è il giocatore più forte in questo torneo; fanalino di coda il Principato di Monaco con un Elo medio di 2218. Anche nel femminile è la Russia la favorita della vigilia (2500 punti Elo)
76 52 79 77 67 59 73 49 76 66 59
(2489), Shytaj Luca (2481), Rombaldoni Denis (2469). Capitano Carlos Garcia Palermo, Elo medio 2541 (23° posto) Femminile: Sedina Elena (2335), Zimina Olga (2319), Ambrosi Eleonora (2159), Brunello Marina (2162), Chierici Marianna (2053).
Capitano Fabio Bruno Elo medio 2244 (19° Posto). Oggi pomeriggio, con inizio alle ore 15,00, si disputerà il primo turno. E’ possibile seguire gli andamenti degli incontri sul sito ufficiale della manifestazione che è: http://www.eurons2009.com/eng.htm
di VITTORIO CATANZARO
La 2 quadri multicolor NELLA scorsa puntata abbiamo descritto le caratteristiche dell’apertura 2 quadri multicolor, giocata, oggi, da numerose coppie. Illustriamo, ora, le possibili risposte a tale apertura: 2 cuori: indica mano negativa di massimo 11 p.o ma con possibilità di essere rivalutata se l'apertore ha le picche. L'apertore ridichiara passo con mano debole e le cuori, 2 picche con mano debole a picche, 2 sa con la tricolore forte, 3 fiori /quadri con la monocolore o bicolore forte 2 picche: indica mano negativa se il compagno ha le picche, invitante se l'apertore possiede le cuori. L'apertore ridichiara passo con mano debole e le picche, 2sa tricolore forte, 3fiori/quadri con la mono/bicolore forte, 3cuori con le cuori e la monocolore debole , 4cuori con una buona sottoaperture. Sulla ridichiarazione di 2sa dell'apertore il 3fiori del rispondente è interrogativo su cui l'apertore dichiarerà il singolo posseduto. In caso il singolo sia a fiori dichiarerà 3sa. Le dichiara-
zioni successive sono di logica naturale. Nel prossimo articolo le risposte conclusive. CAMPIONATI. Disputata a Reggio Calabria la fase regionale del campionato a coppie miste. Dopo tre turni di gioco per complessive 44 mani è risultata vincitrice la coppia di casa composta da Mario ed Emma Claudia Corigliano che con il 58,40% ha preceduto Maurizio Giacobbe - Ornella D'Apa (57,03%) e Gaetano Leonetti - Silvana Morelli D'Agostino (56,70%). Le altre coppie qualificate sono Franzoso - De Morelli, Simonetta x 2, Spina - Bertini, Sposato - Genise e Monaco Bartolo. Primi degli esclusi Gallo-Iuliano e Pace-D'Andrea. Ben 24, superiore quindi ad ogni previsione, il numero delle coppie partecipanti. L'AB Cosenza informa che lunedì 26 ottobre avranno inizio presso la sede dell'Associazione, in via Roma 28/d, i nuovi corsi di bridge. Gli interessati possono telefonare allo 098474734 per ogni informazione.
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Champions League Una papera di Dida apre le danze Nella ripresa esce fuori il Diavolo Eurogol di Pirlo e doppietta di Pato
Milan galactico al Bernabeu Rossoneri vecchia maniera. La Juventus vince di misura sul Maccabi Haifa REALMADRID MILAN
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REAL MADRID (4-3-3): Casillas 5; Sergio Ramos 6, Albiol 6.5, Pepe 6, Marcelo 6; L. Diarra 5.5, Xabi Alonso 6.5, Granero 5.5 (21'st Drenthe 7); Kakà 5.5, Raul 6.5, Benzema 6. In panchina: Dudek, Arbeloa, Garay, M. Diarra, Van Der Vaart. Allenatore: Pellegrini 6 MILAN: Dida 4; Oddo 6, Nesta 6.5, Thiago Silva 6.5, Zambrotta 6; Ambrosini 6.5, Pirlo 6.5, Seedorf 5.5; Ronaldinho 7 (46'st Flamini sv), Pato 8, Inzaghi 5.5 (15'st Borriello 6). In panchina: Roma, Kaladze, Jankulovski, Antonini, Huntelaar. Allenatore: Leonardo 6 ARBITRO: De Bleeckere (Bel) 4 RETI: 19' pt Raul; 17' st Pirlo, 21' e 43' st Pato, 30' st Drenthe NOTE: serata piovosa, terreno in buone condizioni, spettatori 80.000. Ammoniti: Albiol, Zambrotta, Nesta, Ronaldinho, Raul, Marcelo. Angoli: 10-3 per il Real. Recupero: 1', 4'. di GIORGIO POLI MADRID – Un Milan galactico nel secondo tempo ha espugnato il Santiago Bernabeu con un eurogol di Pirlo e una doppietta di Pato. I madrileni nel primo tempo, a dispetto di una generalizzata superiorità territoriale, ha avuto tre sole opportunità: al 14' quando Benzema ha dribblato Zambrotta sulla destra dell’area, vi è entrato e il terzino rossonero lo ha agganciato da dietro senza che il mediocre arbitro De Bleeckere battesse ciglio; al 19' quando ha segnato per un paperone di Dida che, sul tiro di Granero da lontano, è sembrato controllare bene la palla che invece gli è sfuggita di mano, ha carambolato sulle gambe del portiere, è stata ghermita dal falco Raul che ha depositato nella porta vuota; al 46' allorchè Marcelo ha fuori ha esploso un sinistro ben deviato da Dida. Dopo il gol il Milan ha cominciato a girare, ha tentato qualche affondo, facendosi anche apprezzare, ma non ha
JUVENTUS MACCABIH.
I giocatori del Milan fanno mucchio dopo il gol vittoria
mai tirato: Seedorf da sinistra ha cercato Pato -che ha sbagliato parecchio- oppure Inzaghi che in realtà è parso chiuso da Albiol. Come nel primo tempo, il Real ha attaccato di più nella ripresa: parecchi i tentativi di tiro, ma tutta roba inutile salvo uno, di Kakà, deviato da Dida al 6'. Il Milan pian piano ha conquistato metri, ha tirato con Pato (rimpallato), poi Leonardo ha fatto entrare Borriello al posto dell’inconsistente Inzaghi. A questo punto, al 17', Pirlo s'è inventato un irresistibile tiro da 30 metri a fil di palo, sulla destra di Casillas: pareggio. Il disorientato Real
ha ripiegato: un diagonale di Zambrotta fuori e poi il raddoppio: lungo pallone di Ambrosini, Casillas è uscito male al limite, la palla lo ha superato e dalla destra Pato ha insaccato nella porta vuota. Risultato ribaltato in quattro minuti. La rabbiosa reazione del Real ha portato al pareggio al 31' con Drenthe. L'arbitro ha annullato incredibilmente un gol di testa di T. Silva su angolo e mani di Sergio Ramos ! Ma i rossoneri hanno vinto ugualmente con una grande azione di Ronaldinho e Seedorf che ha servito Pato: il piattone del «papero» ha lasciato di stucco il Bernabeu.
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JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 7; Zebina 5.5 (35'pt Caceres 6), Cannavaro 6, Chiellini 6.5, Grosso 6.5; Felipe Melo 6 (17'st Poulsen 6), Sissoko 6; Camoranesi 6, Diego 6.5, Giovinco 6; Trezeguet 6 (36'st Amauri sv). In panchina: Manninger, Legrottaglie, De Ceglie, Iaquinta. Allenatore: Ferrara 6.5 MACCABI HAIFA (4-4-2): Davidovitch 6.5; Meshumar 5.5, Teixeira 5.5, Keinan 6, Masilela 6 (1'st Zaguri 6); Osman 6, Boccoli 6, Culma 5.5, Refaelov 5.5 (12'st Tiago Dutra 4); Dvalishvili 6.5, Arbeitman 5 (1'st Ghadir 6). In panchina: Edri, Harazi, Maymon, Strahman. Allenatore: Levi 6 ARBITRO: Benquerenca (Portogallo) 6 RETI: 3' st Chiellini NOTE: serata fredda con fitta pioggia, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20mila circa (1500 tifosi ospiti). Espulso al 23'st Tiago Dutra per gioco scorretto. Angoli: 20. Ammoniti: Culma, Teixeira, Osman, Zaguri, Sissoko, Boccoli. Recupero: 2'; 3'. TORINO – Prima vittoria in Champions League per la Juve che all’Olimpico supera di misura il Maccabi Haifa con rete decisiva di Chiellini. Ferrara manteneva le “promesse” e presentava una Juve con nuovo modulo. Brivido per i bianconeri al 3': colpo di testa ravvicinato di Dvalishvili respinto d’istinto dall’attento Buffon. All’8' fallo su Trezeguet al limite
Felipe Melo saluta festante il gol messo a segno da Chiellini
dell’area del Maccabi e punizione di Grosso respinto a pugni chiusi da Davidovitch. All’11' punizione di Giovinco respinto dalla barriera israeliana. Al 17' fuga sulla destra di Giovinco e cross al centro ma Trezeguet non riusciva arrivava tardi alla deviazione verso la porta del Maccabi. Al 20' occasione Juve: angolo dalla sinistra e deviazione in spaccate di Trezeguet con palla di poco fuori. Al 25' Camoranesi serviva l’accorrente Sissoko che da fuori area lasciava partire un interno destro con palla a lato. Gara piacevole in questa fase nonostante la pioggia che rendeva
GRUPPO C
GRUPPO A
Marsiglia vince a Zurigo Milan e Real a 6 punti
Il Bordeaux supera il Bayern e guida a 7 punti
NELL’altra gara del Gruppo E lo Zurigo ha ceduto il passo in casa all’Olympique Marsiglia (0-1, gol di Heinze, foto). Questa la classifica: Milan e Real Madrid 6 punti; Olympique Marsiglia e Zurigo 3. Nel prossimo turno (3 novembre) il Milan riceverà il Real Madrid e l’Olympique Marsiglia ospiterà in casa il Zurigo.
NELL’altra gara del gruppo A il Bordeaux ha battuto il Bayern Monaco per 2-1 (reti di Ciani - foto - e Planus per i francesi e autorete di Ciani a favore dei tedeschi). In classifica: Bordeaux 7 punti; Juventus 5; Bayern 4 e Maccabi 0. Prossimo turno (3 novembre): Bayern Monaco-Bordeaux e Maccabi Haifa-Juventus.
viscido il manto erboso dell’Olimpico. Al 35’ fuori per infortunio muscolare Zebina, entra Caceres. Al 40' colpo di testa di Sissoko con palla a lato. Prima del riposo (44') ennesima punizione di Diego fuori d’un soffio e gran tiro da fuori area di Dvalishvili (46') bloccato da Buffon. Nella ripresa al 3' la Juve sbloccava il punteggio: punizione di Diego e colpo di testa vincente di Chiellini. All’8' ancora il brasiliano con un delizioso pallonetto provava a beffare Davidovitch ma la palla terminava sopra la traversa. Al 10' cross dalla sinistra di Grosso e deviazione al volo di Trezeguet ma Davidovitch in uscita negava la rete all’attaccante francese. Al 17' Felipe Melo, in seguito a una brutta entrata sulla caviglia di Tiago Dutra era costretto al cambio e cedeva il posto a Poulsen. Al 36' Ferrara inseriva Amauri al posto di Trezeguet e due minuti dopo Dvalishvili impegnava Buffon con un gran destro. Al 40' Camoranesi calciava di punta e centrava il palo a pochi passi dal portiere avversario. Al secondo minuto di recupero Buffon salvava il risultato con la respinta su tiro a botta sicura di Ghadir.
Europa League per Roma, Lazio e Genoa ROMA - Serata di Europa League questa sera per Roma, Lazio e Genoa, le portabandiera del calcio italiano nella nuova competizione continentale. Il Genoa di Gasperini è di scena in Francia contro il Lilla, formazione transalpina di media forza nel campionato di Ligue 1. Una occasione per confermare le buone giocate nel match casalingo contro lo Slavia Pra-
ga. La Roma, invece, reduce dal pesante ko in campionato domenica scorsa a San Siro, ha la chance di riprendersi nel match inglese contro il Fulham. Per Ranieri, alle prese con un inizio altalenante, novanta minuti per dare slancio alle ambizioni della squadra giallorossa nella competizione europea. Fulham guidato dall’ex allena-
tore dell’Inter, Roy Hodgson. «Per me la Roma non è solo la favorita del girone, ma anche la favorita dell’intero torneo», ha detto l'ex tecnico nerazzurro. Chiude il quadro la gara in scena all’Olimpico di Roma dove si affrontano il Villareal, squadra spagnola che vive un momento di crisi nella Liga, e la Lazio. r. s.
De Rossi della Roma
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Giovedì 22 ottobre 2009
Domani alle 18 manifestazione dal sindaco: “Postiglione deve sparire”
Si mobilitano gli ultrà Nessuno crede più al patron: la squadra oggi fa un comunicato I TIFOSI del Potenza chiedono l’intervento del sindaco Santarsiero per “costringere” Postiglione a farsi da parte nel vero senso della parola. Ossia, chiedono che questa fase di ordinaria amministrazione del Potenza sia gestita direttamente dall’amministrazione comunale, per il tramite di una persona di fiducia del primo cittadino, e non dal direttore generale Vittorio Galigani, dirigente inviso alla massa della tifoseria che contesta tanto lui quanto il patron. E la forma di protesta è quella che manca, a memoria, dalla immediata vigilia di Benevento-Potenza, finale dei play off, quando furono bloccate le vie di accesso allo stadio per dire no al divieto di trasferta imposto dal prefetto della città sannita ai tifosi del Potenza. Allora, scendere in massa in mezzo alla strada portò a un risultato senza precedenti: il ritiro di quell’ordinanza. Puntano, i tifosi dei club organizzati, a sancire definitivamente l’era-Postiglione o, quantomeno, a farla chiudere direttamente dall’amministrazione che potrebbe fungere da tramite anche perchè, nell’immaginario di ciascuno dei tifosi, la decisione di Postiglione non è chiara e ricalca, in grande parte, quella delle volte passate. Ossia: dimissioni poi rientrate senza nessun effetto pratico; trattative (ci sia consentito questo termine assai “largo”) inutili con chiunque, perpetuazione di comportamenti e decisioni non giudicati idonei dalla tifoseria. L’appuntamento è sotto la sede del Municipio, in piazza del Sedile, domani alle 18, ma c’è la possibilità di un anticipo per far sì che il primo cittadino, che ha altri impegni istituzionali, possa dare udienza ai manifestanti. Intanto, la rete è piena di messaggi di adesione all’iniziativa e il coro dei dissensi verso Postiglione sta crescendo a vista d’occhi. Addirittura si paventa qualche iniziativa privata, da parte di abbonati, volta a chiedere un rimborso dei soldi spesi per manifestare il consenso alla campagna acquisti. Insomma, come dire che se il tentativo di Postiglione era quello di disimpegnarsi completamente, nessuno gli ha creduto (e la conferma del ruolo di Galigani ha insinuato questo sospetto). Oltretutto, la minaccia ventilata di non pagare quanto dovuto all’erario
Alle 20.30 in Coppa contro la Cavese
I tifosi del Potenza
IL COMUNICATO DEGLI ULTRAS Il Potenza è dei potentini. Restituiamo gli abbonamenti LA SITUAZIONE catastrofica in cui il Potenza Calcio si ritrova a neanche due mesi dall’inizio del campionato richiede un grande impegno da parte di tutti i tifosi, un’ennesima prova di amore per tentare di salvare un patrimonio che non è di un privato ma di tutti i potentini. Siamo ultimi in classifica e con la squadra che abbiamo sembra impossibile anche solo sognare la salvezza. Eppure questo non è il problema più grande che abbiamo: le dimissioni del presidente e la sua scellerata decisione di non pagare i contributi maturati fin’ora nei confronti dell’Erario mettono a rischio il campionato e soprattutto l’immagine sportiva della intera città. Una città che invece ha dimostrato in ogni modo il suo immenso amore per questi colori, sottoscrivendo oltre mille abbonamenti e soprattutto riempiendo lo stadio sempre, nonostante i risultati scandalosi. L’ex presidente del Potenza ha deciso di lasciare l’attività ordinaria nelle mani di Galigani, che dovrebbe gestire la situazione basandosi economicamente sulle sole entrate degli incassi. Noi pensiamo che Galigani non abbia nessun diritto, nessuna capacità, nessun merito per svolgere questa attività: se gli incassi devono essere gestiti, che siano gestiti dalla città, proprietaria morale del Potenza. Venerdi 23 ottobre alle ore 18.00 andiamo tutti sotto il Palazzo di Città e chiediamo che la squadra sia messa nelle mani del Sindaco. Chiediamo che gli incassi siano gestiti dal Comune. Se ciò avvenisse siamo pronti a far sì che lo stadio torni a riempirsi per poter dimostrare ancora di più la voglia e la passione che esistono nella città, nella provincia. Siamo persino disposti a consegnare gli abbonamenti nelle mani del Sindaco e tornare a pagare i biglietti per le partite che verranno, se la gestione passasse nelle mani da noi auspicate. E’ ora di tornare a lottare per difendere il Potenza; è ora che in massa torniamo in piazza per chiedere la giusta attenzione della politica all’unica grande infinita passione sportiva del Capoluogo. Non è più tempo di chiacchiere. E’ ora di lottare ed impegnarsi per costruire la società e la squadra che i tifosi potentini meritano.
entro il 30 ottobre (con conseguente rischio di penalizzazione in classifica) è stata letta come una forma di ricatto insopportabile. Tifosi in piazza, quindi, con una certezza ancora maggiore: nonostante prestazioni non proprio esaltanti, i gruppi organiz-
BARLETTA (4-3-3): Di Masi 6,5; Cutrupi 6,5, Romeo 6, Sportillo 6, Legittimo 6; Menicozzo 7, Muwana 6,5, Carozza 6 (25' pt Rescio); Simoncelli 6,5, Caggianelli 6 (33' pt Infantino 6), Fanasca 5,5 (48' st Manganaro sv). A disp.: Bersellini, Marchetti, Lanotte, Shiba. All.: Sciannimanico 6. MANFREDONIA (4-2-3-1): Fortunato 6; Moro 6, Nossa 6,5, Carrieri 6,5, Sabatino 6; Vitiello 6 (46' st Triggiani sv), Pirrone 6; Luppi 6,5, Mignogna 5,5 (15' st Napolitano 6), Arigò 6; Giglio 6. A disp.: Groppioni, Pisa, Perna, La Torre, De Rita. All.: Bucaro 6. ARBITRO: Peretti di Verona 6. RETE: st 45’ Menicozzo. NOTE: spettatori 1000 circa. Ammonito: Carrieri. Angoli 9-5 per il Barletta. Recupero: pt 2’; st 4’. BARLETTA.Scocca il novantesimo minuto al “Cosi
della comunicazione resa loro da Galigani, dell’impossibilità da parte di Postiglione di onorare agli impegni da settembre e fino al mese di dicembre. Data utile a che ciascuno di loro possa rescindere il contratto con il Potenza e trovarsi un’altra sistemazione. «E’ giusto che i tifosi sappiano
zione e poi partire per Venezia. Allo stadio Viviani l’esercito delle seconde linee, avvalorato soltanto dal difensore centrale Rapino (che deve recuperare ritmi e condizione dopo un lieve trauma contusivo) e dagli attaccanti Cruz e Sorrentino, che in campionato hanno avuto pochissime opportunità per mettersi in mostra. Agenore Maurizi quasi snobba la competizione tricolore pensando all’impegno di domenica sul campo della capolista Portogruaro. Risparmiati i quattordici calciatori utilizzati contro la Ternana. Il modulo di coppa dovrebbe essere il 4-4-2 con Lagnena e Pozza a costituire l’asse destro e con Felice Prevete in cabina di regia, sostenuto dal giovane e talentuoso Siano. La lista dei convocati è piena zeppa di ragazzi precettati dalla Berretti. Le probabili formazioni: POTENZA (4-4-2): Tesoniero; Porcaro, Barbato, Langella, Vanacore; Scardini, Profeta, Anderson, D’Aguanno; Smith, Nappello. A disp. Gragnaniello, Cardinale, Chiavaro, Frezza, Catania, Giannusa, Lucenti. All. Monaco CAVESE (4-4-2): Pane; Lagnena, D’Orsi, Rapino, Bacchi; Pozza, Prevete, Siano, Pascucci; Cruz, Sorrentino. A disp.: Santi, Chirico, Di Stani, Liberatore, De Maio, Citro, Barra. All.: Maurizi. Arbitro: Cafari di Cassino (Belmonte-Ernetti)
come stanno le cose e come intendiamo comportarci», ha detto qualcuno dallo spogliatoio. Insomma ci sarà altra carne a cuocere e il tentativo di Postiglione di poter vivere giorni più tranquilli e spensierati sembra essere miseramente fallito. Alfonso Pecoraro
La sfida degli ex (ci sono anche Pasca, Zaminga e Cammarota)
IL RECUPERO BARLETTA 1 MANFREDONIA 0
zati si sono stretti intorno alla squadra, quasi a voler creare un fronte comune contro Postiglione. In mattinata è atteso un comunicato stampa a firma dei calciatori, rappresentati dal capitano Peppe Lolaico, nel quale saranno rese note le loro decisioni a fronte
NELL’ATTUALE contesto, in un ambiente decisamente ostile alla società, sembra essere salda la posizione dei calciatori che comunque hanno inteso allenarsi in maniera assolutamente professionale. Riferiamo a parte della loro intenzione di emettere un comunicato stampa per chiarire le loro posizioni, in questo spazio dobbiamo obbligatoriamente porre l’accento sull’impegno di Coppa Italia che - alle ore 20,30 - vedrà in campo la squadra di Monaco al cospetto della Cavese. L’interesse (semmai ce ne fosse stato uno) è chiaramente minimo, l’annuncio da parte campana di far giocare la formazione giovanile svuota di contenuti la gara di una competizione che non interessa a nessuno. Monaco darà spazio alle seconde linee, favorendo il minutaggio di quegli atleti finora meno impiegati e che potrebbero sicuramente tornare utili a partire dalla gara di domenica. Prevedibile lo spazio tra i pali a Tesoniero, in difesa a Porcaro e Barbato, a centrocampo a Profeta, in attacco a Nappello e Smith. Ritornerà a giocare dopo la squalifica in campionato anche Vanacore. Al momento, però, non è dato sapere se possano venire fuori altre situazioni per le quali qualsiasi discorso tecnico verrebbe a cadere. QUI CAVA DE’ TIRRENI. La Cavese titolare resta in sede perché domani deve rifinire la prepara-
amo Puttilli”, si gioca il recupero del match tra Barletta e Manfredonia non disputato lo scorso 13 settembre per via del tragico incidente stradale in cui persero la vita, prima dell'incontro, moglie e figlio dell'attaccante dei sipontini, Mauro Marchano. Il risultato è ancora inchiodato sullo zero a zero, gara abbastanza vivace su ambo i fronti, che scorre giustamente su binari di perfetto equilibrio. Pochi istanti dopo, però, il Barletta azzecca il colpo che vale la conquista dei tre punti. In uno degli ultimissimi assalti, Menicozzo dalla media distanza, azzecca il rasoterra vincenteo. Una beffa che condanna il Manfredonia alla terza sconfitta consecutiva. LA CLASSIFICA: Catanzaro (-3)22, Gela 21, Cisco Roma 18, Brindisi 16, Cassino 15, Juve Stabia 15, Siracusa 14, MELFI 14, Scafatese 13, Monopoli 12, Aversa 11, Barletta (-1) 11, Manfredonia 8, Igea (-1) 6, Vico Eq. 5, Vibonese (-1) 3, Noicattaro 3, Isola Liri 1
Schiavon: «Gela attento al Melfi» GELA - MELFI È una partita particolare. Lo è per la classifica, due squadre che viaggiano nelle alte sfere della graduatoria, due organici di qualità, due formazioni in grado di regalareuno spettacolo divertente. Sarà inoltre, lo scontro tra la migliore difesa del torneo, quella sicula solamente due reti subite, con il Verona la difesa meno perforata in assoluto in ambito professionistico, e uno dei migliori attacchi, quello del Melfi16 golsegnati innove partite. Ma il match riveste un significato speciale per quella che non è errato definire una vera e propria colonia di ex melfitani. Sono ben quattro i calciatori del Gela con trascorsi importanti in gialloverde. Roberto Pasca, attaccante, Claudio Zaminga centrocampista, Andrea Cammarota interno,Nathan Schiavon, regista. L'intera zona mediana siciliana è formata quindi da giocatori ex Melfi. Proprio Nathan Schiavon, due anni in Lucania, abbiamo raggiunto telefonica-
Schiavon con la maglia del Gela
mente per parlare della prossima partita: “ E' sempre una emozione particolare incontrare il Melfi. Non è una banalità, ma per me non è una gara come tutte quante le altre. Sono molto legato a Melfi, dove sono stato davvero bene, ho incontrato persone meravigliose, ho ottenuto risultati molto importanti. Ecco la situazione attuale qui a Gela,
mi ricorda proprio la stagione di Melfi. Dopo investimenti importanti l'anno precedente, la società ha deciso di ridimensionare i costi, limitando il budget. Anche a Melfi capitò la stessa cosa, dopo il campionato di Papagni. Poi con l'avvento di Novelli andammo nei play-off, ora a Gela stiamo facendo bene, nonostante all'inizio siamo partiti
con poche ambizioni”. Schiavon, legato al Gela da contratto biennale, è uno dei pochi reduci dalla stagioni precedente, come Pasca ed il laterale Scopelliti. Il regista lombardo teme il Melfi per la prossima partita ed in particolare Federico Arcamone che l'anno scorso segnò un gol importante nella finale per l'accesso alla categoria superiore, Pescina - Gela. “ Il Melfi è un ottima squadra. Ha un attacco assai prolifico. Arcamone lo conosco bene e so il suo valore. Dovremo fare molta attenzione”. C'è da sfatare anche il tabù del “ Vincenzo Presti”, campoche non ha mai visto trionfare il Melfi. “ Noi in casa non abbiamo mai perso finora. Certo e che sono proprio dovessi scegliere una squadra con cui perdere, opterei per il Melfi”. L'ennesima dichiarazione d'amore da parte di un giocatore che a Melfi sarà ricordato piacevolmente e positivamente per la sua bravura, dentro e fuori il rettangolo verde. Emilio Fidanzio
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40 Sport
Coppa Italia Qualificazione dal dischetto, ma ineccepibile. Ora il Campobasso
Rigorosamente Matera De Vecchis sbaglia, ma Cottet rimedia e il palo poi elimina il Casarano CASARANO 4 MATERA 5 DCR CASARANO (4-4-2) Leopizzi 7; Salvadore 6, Fazio 6, Piccolini 6, Serao 6; Palazzo 6, Caracciolo 6 (39’ st Villa 6,5), Bonaffini 6, Presicce 6 (39’ st Clemente sv); Palumbo 6 (17’ st Contino 6,5), D’Anna 6. A disp.: Lazoi, Sambati, Miccoli, Aragao. All. Bianchetti MATERA (4-4-2) Cottet 7,5; Catalano 6 (48’ st Logrieco 6,5), Martinelli 6,5 (23’ st Albano 7), Bartoli 6,5, Scudieri 6; Salemme 6 (23’ st Diop 5,5), Martone 6, Leta 7, Campo 7; De Vecchis 6,5, Genchi 6,5. A disp.: Mirabelli, Carretta, Conte, Branda. All. Giusto ARBITRO : Carrisi di Brindisi NOTE: Giornata di sole, clima mite e campo in ottime condizioni. Spettatori circa 400. Trasferta vietata dal prefetto di Lecce ai tifosi del Matera. CASARANO resta al palo di Fazio, Matera agli ottavi. All’inferno e ritorno. Perchè bisogna partire dalla fine. Segna Campo e gli risponde Villa del Casarano. De Vecchis si fa parare il rigore da Leopizzi e il Matera vede l’uscita della coppa. Segna d’Anna, poi Genchi e Contino. Sul pallone va Salvadore e Cottet compie il miracolo di riportare il Matera a galla. Segna Albano, lo stesso fa Leopizzi portiere del Casarano. Si va ad oltranza. Leta insacca, tocca a Fazio ed è palo. Il Matera passa il turno e sfiderà il
IL GIUDICE Stop di un turno a Di Maria (Pisticci) TRA I calciatori squalifiche di 4 gare Isidoro Di Meglio (Ischia); 2 gare Tobia Melis (Ostuni); 1 gara Sergio De Tommaso (Francavilla), Tommaso Salvestroni (Ostuni), Vincenzo Di Maria (Pisticci), Antonio Picci (Pomigliano). Tra gli allenatori, squalifiche di 2 gare a Carlo Di Bari (Matera).
Coppa, altri risultati NEAPOLIS eliminato ai calci di rigore dal Sapri, dopo che i tempi regolamentari erano terminati con un pirotecnico 3-3. Il Campobasso ha battuto ai rigori il Pianura (2-2) per 6-4. Modica-Rosarno si gioca il 28-10 e chi vince sfida il Sapri. La vincente sfiderà chi prevale tra Matera e Campobasso dell’11-11. Una fase del match di ieri al Capozza di Casarano
Campobasso che ha battuto il Pianura (ai rigori) e si giocherà 11 novembre (forse a Matera) e la vincente sfiderà ai quarti la vincente tra Modica e Rosarno (si gioca il 28-10) e il Sapri che ha eliminato ai rigori il Neapolis. LA GARA- Il tecnico Pino Giusto non po’ utilizzare lo squalificato Mazzoleni e tiene Albano inizialmente in panchina affidando a Genchi e De Vecchis il reparto avanzato. Un under in più avanti consente a Giusto di poter schierare un seniores in più in difesa e quindi tocca a Raimondo Catalano (come a Pomigliano) la fa-
scia destra della difesa con Scudieri a sinistra. Giovanni Campo, tenuto in panchina a Fasano, a guidare gli assalti dagli esterni di centrocampo insime a Salemme. Esordio per Martone dal primo minuto a far coppia con Leta. Un turnover sensato e ragionato in vista della gara di campionato domenica contro l’Angri. Casaro con Leopizzi tra i pali, un seniores, e cinque under in mezzo al campo con Binchetti che fa riposare qualche elemento della prima squadra.Parte bene il Matera che sembra ben quadrato a centrocampo e attivo sugli estrni. Ci prova su-
Il capitano del Francavilla analizza il momento
bito Campo dl limite on una trattoria a rientrare ma il pallone esce di poco alto sull’incrocio alla destra di Leopizzi. Quattro minuti dopo è Genchi a provarci dal limite con palla di poco fuori. Il Casarano ci mette 15’ per affacciarsi dalle parti i Cottet, lo fa con Bonaffini che non aggancia un buon pallone in area. Al 19’ la migliore occasione dei salentini con Palumbo con il pallone che esce di poco alla alla destra i Cottet che sembrava esserci. Ancora Palumbo al 25’ in sospetta posizione di fuorigioco calcia forte un metro dentro l’area, ma Cottet è attento e
respinge. Giusto incita i suoi e comprende il momento delicato in cui il Casarano beneficia di tre calci d’angolo. Il Matera si scuote e con Campo su punizione mette i brividi ai sostenitori salentini. Si va al riposo con la convinzione che entrambe potrebbero sbloccare da un momento all’altro. Nella ripresa invece c’è equilibrio per 20’. Poi Bianchetti inserisce Contino e Villa, ma Giusto risponde con Diego Albano e cambia la musica. Salvataggio sulla linea su pallonetto di Salemme. Catalano ciabatta a porta vuota dopo una respinta su punizione di Genchi. Il Matera preme, non vuole la lotteria dei rigori. Al 34’ sembra fatta, Genchi per Diop che tutto solo sbaglia il gol. Albano tre minuti dopo stesso al limite. Campo esalta Leopizzi su punizione. Al 42’ Albano riopete l’azione di Fasano ma non la precisione del tiro. Il Casarano prova il colpo gobbo e Contino cade in area, ma l’arbitro non abbocca e lo ammonisce. C’è paura di “beccare” un gol e uscire, perchè ai punti qualcosa in più il Matera l’ha fatta, ma la beffa viene evitata da una difesa attenta e un Cottet preciso. In effetti ai rigori è lui a tenere il Matera in corsa annullando l’errore di De Vecchis. Il portiere (con l’aiuto di Alessio Musco che l’ha torchiato a dovere) sta rispondendo con i fatti alle giuste critiche dopo qualche errore di gioventù. Ora al Matera non resta che iniziare a vincere anche in casa. Renato Carpentieri
Giusto:«Paura di uscire. Poi grande gioia» «E’ vero ho creduto di uscire dopo l’errore di De Vecchis. Poi-afferma Pino Giusto- è andata bene. Ma non a caso viene definita lotteria dei rigori. Non volevamo arrivarci e non ho utilizzato Albano dall’inizio perchè aveva un leggero affaticamento muscolare. Però quando è entrato potevamo chiudere il match in almeno quattro occasioni. In merito alla scelta De Vecchis, doveva calciare Martone ma aveva subito una botta al fianco e De Vecchis si è subito proposto. Quando un calciatore si propone è doveroso ascoltarlo. A parte il rigore ho molta fiducia in questo ragazzo cheha disputatounabuona partita, poi sbagliare un rigore può starci ma per me conta la prestazione e il carattere. Credo che questa squadra ne abbia da vendere. Solo fuori casa? No, non sono d’accordo. Perchè la mentalità è cresciuta tanto ed è quello che conta nel calcio. Sono felice per questo risultato a cui la società teneva tanto, ma anche il pubblico. Ora non ci resta che continuare contro l’Angri. Perchè oggi non c’è pausa e si lavora per i tre punti in casa. Il tabù ha le ore contate». r.carpentieri@luedi.it
La prossima sfida di Bitonto anticipata a sabato
Del Prete chiama i tifosi Albano: «Compattiamoci intorno al Pisticci» «Serve tanto entusiasmo» FRANCAVILLA – Con lo sguardo proiettato al prossimo impegno casalingo contro la Virtus Casarano , il Francavilla si gode la quarta vittoria consecutiva in campionato, conquistata con un altisonante 0-4 in trasferta contro la Turris. L ’affermazione in terra campana, proietta i rossoblu al terzo posto in classifica, in piena zona playoff, con quattordici punti. Un successo che, però, oltre a migliorare la classifica,conferisce atuttol’ambiente maggioreserenità e sicurezza nei propri mezzi e cancella un rendimento in avvio di campionato poco felice. Da Torre del Greco infatti, giunge la conferma che il Francavilla c’è, non solo per il risultato pieno, ampiamente meritato, ma anche per quello che la squadra ha saputo fare nel corso dei novanta minuti. Un commento a freddo sulla gara, lo fa il capitano dei sinnici Genny Del Prete, autore di una doppietta, che porta a cinque le sue reti in questo campionato: «Contro la Turris –dice –siamo stati bravi a prendere subito le distanze, e mettendo in campo tanta grinta,sindaiprimi minutidigioco.Unavolta andati in vantaggio, è stato tutto più facile per noi, perché abbiamo sfruttato gli spazi lasciati da loro, nel tentativo di recuperare lo svantaggio». Il Francavilla è stato bravo a saper approfittare delle occasioni avute, senza lasciare scampo agli avversari, che dal canto loro, volevano a tutti i costi mettere la palla alle spalle del portiere Di Vincenzo, che si è saputo disimpegnare egregiamente, ogni qualvolta veniva chiamato in causa. «A mio avviso – prosegue l’attaccante – il campo di Torre del Greco, resta uno dei più ostici della Campania in questo girone, sono convinto che poche squadre andranno lì a fare risultato pieno». La gara è stata praticamente perfetta; gioco brillante, ritmi alti sin dai primi minuti, senza dare la possibilità di far ragionare l’avversario. Tutte cose che aveva chiesto alla vigilia della partita, il tecnico serbo Ranko Lazic. Il Francavilla è al suo sesto risultato utile consecutivo, con il terzo migliore attacco del campionato con tredici reti, insieme a Pomiglianoe Matera, alle spalledi Neapolis Mugnano e Sant’Antonio Abate. Seconda migliore difesa, che non prende goal da tre tur-
I tifosi del Francavilla
ni. Numeri, che fanno dei sinnici un collettivo di tutto rispetto. Ma adesso, bisogna pensare al prossimo impegno, che vedrà il Francavilla confrontarsi con la Virtus Casarano : «La cosa fondamentale – dichiara Del Prete – è dimenticare la vittoria di domenica con la Turris , pensando a restare concentrati e senza cali di tensione. Sappiamo che sarà una gara non facile da affrontare, ma dobbiamo sfruttare il momento positivo». Casarano, che è reduce dal pareggio casalingo per 3-3 contro il Neapolis Mugnano. Una squadra che di certo arriverà in riva al Sinni, per rendere la vita difficile. Infine, un appello del capitano rossoblu ai suoi tifosi: «Spero che sugli spalti si possa vedere il pubblico delle grandi occasioni, con tanto entusiasmo. I nostri tifosi meritano tutto questo – prosegue – per questo noi ci aspettiamo molto da loro. Il loro tifo - conclude Del Prete - deve darci quella spinta in più, per farci conquistare altri punti importanti». Insomma, una squadra che ha grosse potenzialità e che quest’anno potrà togliersi davvero tante soddisfazioni. Claudio Sole
IL BITONTO ha chiesto ufficialmente alla Lnd di poter anticipare la gara di domenica con il Pisticci a sabato, per via della festa patronale del centro barese. Richiesta esaudita, quindi, e anticipo virtualmente concesso. ALBANO “I nostri ragazzi danno tutto quello che possono, solo che in questo momento le situazioni non girano a nostro favore. Non è un buon momento, ma credo che bisogni fare quadrato intorno alla squadra che già ci ha dato delle soddisfazioni e che fa di tutto per darcene altre. Rimaniamo consapevoli che il cammino in serie D, per un gruppo così giovane e non molto esperto, è difficile, così come sappiamo che gli errori purtroppo si pagano. Ma la società è vicina a questo gruppo ed al suo staff”. Ha le idee chiare il vice presidente del Pisticci, Domenico Albano. Le situazioni difficili si affrontano con serenità, con il giusto polso, ma senza scomporsi, perché un organico che ha il dichiarato intento di lottare per la salvezza inevitabilmente sa di dover andare incontro a qualche passaggio a vuoto. E per questo c'è bisogno che anche il pubblico capisca la situazione ed attui comportamenti logici adeguati. “Anche la gente ed i tifosi - prosegue Albano - dovrebbero stare vicino alla squadra ed a noi, perché questi ragazzi ci mettono tanto impegno. Per questo vanno soltanto elogiati e spronati. Sapevamo di dovere affrontare un campionato di sofferenza e soprattutto adesso tutti dobbiamo essere bravi a far quadrato. E poi il Pisticci non è certo una cenerentola che viene messa alla berlina dagli avversari. Ci siamo tolti delle soddisfazioni, altre volta abbiamo perso, ma ce la siamo giocata sempre con tutti tanto che le sconfitte sono arrivate con il minimo scarto”. Sulla contestazione Albano usa rispetto, ma fa anche un invito: “i nostri tifosi sono ovviamente liberi di esprimere il loro dissenso, ma credo che sia prematuro prende-
re questo tipo di posizioni. Abbiamo lottato fino alla fine anche con la capolista e non era certo quella di domenica la gara da vincere a tutti i costi. Ci vorrebbe maggiore comprensione e più pazienza”. E poi c'è da dire che il gruppo presenta molte facce nuove. E' fisiologico, allora, che qualche innesto possa non essere stato azzeccato. Ma il mercato di riparazione esiste anche per questo. E la dirigenza jonica, che fa di tutto per trovare le risorse sufficienti ad affrontare la D, nonostante le poche risposte ottenute dal tessuto economico circostante, è attiva anche nell'intento di apportare quei coretti che serviranno. “Vedremo - spiega Albano - se ci sarà da intervenire sul mercato, il confronto con l'area tecnica è continuo e soprattutto in questa fase è normale discutere su quello che potrebbe servirci per essere più competitivi, sempre tenendo presente le nostre potenzialità. Di sicuro, però, non possiamo operare in questa fase, perché il mercato è aperto solo per i giocatori svincolati e non è che in giro ci siano poi chissà quali pezzi pregiati. E poi credo che ci sia bisogno ancora di tempo per comprendere il vero valore del gruppo attuale al quale confermiamo piena fiducia”. Domenico Albano ha un ruolo di primaria importanza nel ramo economico della società e fino a questo momento non è che siano giunte delle iniezioni di fiducia extra. Ed allora, pur essendo forte la volontà di salvarsi, la dirigenza ha il dovere di fare una riflessione che va condivisa. “Vogliamo salvarci - conclude Albano - e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo, ma è nostro dovere ragionare sulle risorse a nostra disposizione. E pertanto dobbiamo mantenere la squadra e la società, pensando alla salvezza, ma anche alla continuità gestionale, perché noi vogliamo fare calcio anche nei prossimi anni”. Roberto D’Alessandro
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Sport 41
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
La doppietta di Anaclerio fa felice Manniello col Valdiano
Oppido, gol e spettacolo A.C. OPPIDO VALDIANO
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ANGELO CRISTOFARO: R. Vaccaro, Giganti, Volturno, C. Provenzale, D. Manniello, M. Vaccaro, G. Leone, Santopietro, Ciardiello, Anaclerio, D'Amico; All. Don. Manniello RUGGIERO VALDIANO: Serra, Colombo (8’ st Salamone, 37’ st Trezza), Guida, Di Falco, Pascuzzo, Amoroso, Corcione, Chiacchio, Petilli, Ragone, Malito. All.: Masullo. ARBITRO: Albano di Potenza. RETI: 22'pt Leone G., 11'st Petilli, 17'st Amoroso, 28'st (rig.) e 33'st Anaclerio. NOTE: Ammoniti Santopietro e Manniello tra i bianco verdi e Guida tra gli ospiti. Espulso al 35'st Malito e al 43'st mister Masullo. Angoli sette a cinque per l'A.C. Oppido. Recupero: 1'pt, 4'st. OPPIDO LUCANO – Come da pronostico la super sfida di Coppa Italia Regionale tra A.C. Oppido e Ruggiero Valdiano regala gol e tante emozioni. Tre a due in favore dei padroni di casa è il risultato alla fine dei primi novanta minuti di gioco e qualificazione al prossimo turno ancora apertissima. L'A.C. Oppido centra la quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa e continua a mostrare segni di una condizione psico-fisica sempre crescente. La gara: neanche il tempo di prendere posto tra le gradinate del comunale di Oppido che le due squadre iniziano a fare sul serio ed infatti già al 6' R. Vaccaro è provvidenziale su una punizione dai venti metri di Petilli. Al 14' è D'Amico con un tiro cross che per poco non beffa serra a mettere paura agli ospiti. Otto minuti più tardi è ancora il giovane bianco verde, spostato tutto a sinistra, ad apri-
Mister Manniello dell’Oppido
re il gioco per Leone G. che prima salta due uomini, poi vince un rimpallo e, a tu per tu con Summa non sbaglia per il primo vantaggio locale. Gli ospiti non ci stanno e al 25' è ancora R. Vaccaro provvidenziale nell'uscire su Malito neutralizzando l'attaccante ospite. La partita vive di lanci dalle difese a scavalcare il centrocampo ma entrambe le retroguardie concedono poco agli avversari. Nella prima frazione di gioco non succede praticamente più niente e si rientra negli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio per uno a zero. Il ritorno in campo vede i bianco
verdi subito in attacco con Anaclerio che al 5 'sciupa un ottima occasione calciando sul fondo a pochi passo da Serra. Al 10' fallo a metà campo, difesa locale in bambola e la punizione battuta a sorpresa dagli ospiti regala il momentaneo pareggio di Pettilli. Proteste vivici sia della squadra locale che dei tifosi, comunque numerosi sugli spalti. Al 17' Amoroso porta in vantaggio gli ospiti sfruttando un calcio d'angolo e battendo di testa l'incolpevole R. Vaccaro. Gli animi in campo, e sugli spalti si surriscaldano, e il Signor Albano fatica a mantenere la calma nel rettangolo di gioco. Il momento sembra favorevole agli ospiti ma l'A.C. Oppido è letale in contropiede e al 27' Leone scappa via sulla sinistra e per fermarlo servono le maniere forti; ma il fallo è in area e il rigore sacrosanto. Dal dischetto Ananclerio non sbaglia ed è due a due. Le emozioni non finiscono perché l'A.C. Oppido vuole la vittoria e continua ad attaccare con tutti gli effettivi. Al 33' Cierdiello, lanciato a rete, salta Summa e invece di tirare verso la porta serve Anaclerio che da due passi non sbaglia portando il risultato sul tre a due. Gli ultimi minuti vedono prima le espulsioni di Malito al 35'st e di mister Masullo al 43'st e poi un A.C. Oppido vogliosa di arrotondare il risultato in vista del ritorno. La partita, però, finisce con il punteggio di tre a due con i padroni di casa che portano a casa un importante successo tra le mura amiche. Domenica trasferta difficile in quel di Policoro ma Manniello e compagni vorranno continuare questa striscia positiva e continuare a mettere pressione alla capolista Ricigliano. Rocco De Rosa
La Vultur non passa contro la Fortis Murgia. L’accesso alle semifinali si decide al ritorno
Gara tattica, pareggio sacrosanto VULTUR F.MURGIA
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VULTUR: Martone, Chimenti(13’st Lovasto), Di Tolve, Cozzolino, Lanciano, Zona(33’st Argenti), Barbaro, Izzi, Di Francesco, Giuliani(28’st Marmora), Larotonda. A disp.: Radesca, Lanotte, Brescia, Grieco. All. Finamore F.MURGIA: D’Elia, Chessa, Di Girolamo, Castoro N., Cannillo, Grassani F., Grassani D., Maurelli, Frazzica(23’st Andriotti), Martemucci(17’st Vitale), Petruzzella. A disp.: Napolitano, Di Vito, Delle Foglie, Castoro R., Lorusso. All. Squicciarini ARBITRO: Santoro di Potenza (Russo-Cantiani) NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, pomeriggio soleggiato. Ammoniti Grassoni D., Cannillo. Angoli: 1-0 per la Vultur. Recupero: p.t +1’; s.t. +3’ RIONERO Nel primo turno dei quarti di finale di Coppa Italia regionale al comunale Corona tra Vultur e Fortis Murgia è finito in parità. Uno zero a zero giusto a conclusione di un incontro senza infamia e senza lode tra due formazioni che si sono dato battaglia soprattutto nella zona nevralgica del campo e dove i due reparti d’attacco hanno creato pochissime difficoltà alle rispettive retroguardie. Tant’è che ci sono voluti ben 19’ prima di annotare il primo tiro in porta, che è stato del materano Castoro N., su cui il portiere locale Martone si è disimpegnato senza
difficoltà. Dopo un tiro dalla distanza di Frazzica al 22’ sono i rioneresi al 23’ a farsi vedere dalle parti di D’Elia con un cross di Chimenti finito sul fondo dopo che Larotonda era riuscito di testa soltanto a sfiorare la palla. Il calcio piazzato di Giuliani al 28’ frutta soltanto un corner dopo una mischia davanti all’estremo difensore ospite. Nell’ultimo quarto d’ora sono state registrate due punizioni per parte tutte rimaste senza esito positivo. Nella ripresa, dopo un primo tempo piuttosto mono-
tono e senza particolari acuti, i vulturini al 2’ sciupano una buona opportunità da rete con Di Francesco il cui rasoterra è respinto con i piedi da D’Elia. Vane le conclusioni dalla distanza al 5’ del materano Grassani D. e al 12’ del rionerese Giuliani. Al 13’ e al 22’ Petruzzella della Fortis ha sciupato due buone occasioni per andare a segno, prima mandando di poco lontano dalla porta avversaria e poi colpendo il palo dal limite in una veloce azione di contropiede che ha trovato alquanto impre-
parati i locali protesi verso la porta materna. Al 33’ ancora un tiro dal limite dei materani ad opera di Andriotti, subentrato a Frazzica, finito sul fondo. Nel finale gli uomini di mister Finamore hanno provato con più caparbietà la via del gol creando anche qualche buona occasione non sfruttata però a dovere, per cui il risultato è rimasto inchiodato sullo zero a zero. Sarà quindi la gara di ritorno a decretare il passaggio alla fase successiva della Coppa Italia regionale. Michele Rizzo
Due rigori fissano l’1-1 REAL TOLVE BORUSSIA PLEIADE POLICORO
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REAL TOLVE: Perillo, Girelli. Santarsiero, Postiglione (33’ s.t. Lardiello), Santagata (1’s.t. Sarubbo), Mazzacane, Lottino V. , Benedetto, Ragone, Pietrafesa, Camelia. A disp.: Paradiso, Palladino, Lottino A. , Santorsa. All. : Camelia B.PLEIADE : Coretti, Manolio, Buongiorno (35’s.t. Giannini), Valicenti, Romano, Lanzara, Sergi (19’s.t. Mastrosimone) , Frabetti, Laviola (11’s.t. Schettino), Fratianno, Margiotta. A disp. : De Rosa, Liuzzi, Pendinelli, Nettis. All: Viola. RETI : 35’ s.t. Pietrafesa rig. (T) , 45’ s.t. Schettino rig. (B) NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in ottime condizioni. Ammoniti per il Tolve : Mazzacane, Girelli, Ragone. Espulso per il Tolve: Santarsiero. Ammoniti per il Borussia : Liuzzi. Espulsi per il Borussia: Lanzara e De Rosa (dalla panchina). TOLVE – Di solito il mercoledì è riservato al grande calcio inteso come Champions League. Il pomeriggio calcistico che si è visto al San Rocco , di grande, ha avuto ben poco. Una partita noiosa, animatasi solo nel finale a causa di un nervosismo eccessivo, procurato più dalle decisioni di un incerto Carretta che dalla furia agonistica. Andiamo alla cronaca. Al 7’ punizione di Margiotta alta sull’incrocio. Per i primi venti minuti partita giocata prevalentemente a centrocampo con azioni da gol date per disperse. Al 20’ è Postiglione a provarci di sinistro ed a trovare un ottimo Coretti a deviare sulla traversa. Bello scambio al 26’ Camelia –Benedetto che da terra in mezza rovesciata impegna in una parata plastica l’estremo ionico. Ancora Postiglione al 33’ su cross dalla sinistra a concludere a volo e trovare pronto Coretti. Al 35’ un banale errore di Santagata mette in moto Fratianni che conclude alto. Il primo tempo si chiude senza neanche un minuto di recupero. Resta negli spogliatoi un frastornato Santagata. Al 6’ scambio in velocità Postiglione-Benedetto il quale viene anticipato al momento di concludere a rete. Sul successivo corner Mazzacane di testa per poco non trova l’incrocio dei pali. Contropiede del Borussia al 14’ e conclusione di Manolio di un niente a fil di palo. Al 34’ fallo su Benedetto appena dentro l’area, Carretta indica il dischetto. Sulla palla Pietrafesa che spiazza l’ottimo Coretti per l’uno a zero. Nell’occasione espulsi Lanzara e dalla panchina De Rosa. Al 41’ doppio passo di Benedetto e palla alta. Viene vanificato un contropiede dai ragazzi di mister Camelia e sul capovolgimento di fronte Santarsiero atterra un giocatore ospite e rigore sacrosanto, con conseguente espulsione del terzino bradanico. Sul dischetto si porta Schettino che spiazza a sua volta Perillo per l’uno a uno. Termina qui l’incontro con un risultato equo che penalizza i padroni di casa in vista del retourn match in quel di Policoro. Gianluigi Armiento
In trasferta sul neutro di Vietri si impone la squadra di Labriola sul Balvano con reti negli ultimi 20’
Quaterna del Policoro e qualificazione ipotecata BALVANO POLICORO
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BALVANO: Villani, Cilibrizzi, Pentangelo, Turturiello P., Iacullo, Bochicchio, Matturro, Falcone, Bovino, Picerno, Grasso (83' Turturiello C.). All. Turturiello P. POLICORO: Piarulli, Cirrottola, Panetta, Saccente, Nuzzi, Andres, Faillace, Romano, Gatti (46' Ripa), Savoia (83' Carlomagno), Zizzamia (85' Miraglia). All. Labriola ARBITRO: Amendolara di Moliterno (RagoVerrastro) RETI: 70' e 79' Savoia, 86' Andres, 91' Miraglia (P) NOTE: Ammoniti: Gatti e Ripa (P), Cilibrizzi, Turturiello P., Bochicchio, Grasso (B). Recupero: 1' p.t. e 3' s.t. VIETRI DI POTENZA Ciclone Policoro sul Balvano, che può ormai dire addio alla Coppa Italia. Infatti ieri al “Santa Domenica” di Vietri di Poten-
za, il Policoro di mister Labriola ha inflitto un duro poker alla squadra di mister Turturiello, approdando virtualmente in semifinale. Tutto succede nel secondo tempo, negli ultimi venti minuti, con un Policoro molto più determinato del primo, andato in rete due volte con Savoia e poi con Andres e con l'esperto veterano 45enne Miraglia appena entrato. Fuori dalla Coppa Italia quindi l'unica squadra supersite della Promozione lucana. Ora il Balvano potrà concentrarsi solamente sul campionato, vista la tragica situazione con soli quattro punti. Molto scialbo il primo tempo. Al 5' il tiro di Nuzzi del Policoro va alto oltre la traversa. Ci prova il Balvano al 23', quando dai 35 metri, su punizione, ci prova Grasso: in due tempi blocca Piarulli. Ancora il Balvano su punizione con Cilibrizzi, al 34', ma il tiro è ancora preda dell'estremo ospite. Reazione del Policoro al 43', ma il tiro di Savoia, servito da Andres, va di poco fuori. Finisce con pochissime emozioni il primo tempo. Nel secondo tempo parte forte il Policoro, che va alla conclusione per tre volte in pochi minuti. La più nitida palla-gol viene smorzata da
Villani che respinge un bel tiro di Zizzamia. Da qui è solo Policoro, che crea azioni da gol e tiene possesso palla. Prima a Savoia viene annullato un gol per un dubbio fuorigioco, e poi realizza la prima rete su assist di Faillace, al 70': evita il portiere e porta in vantaggio il Policoro. Il Balvano non reagisce e al 79' c'è un retropassaggio sbagliato dei padroni di casa. Si avventa sulla palla ancora Savoia, evita prima il portiere e poi alcuni avversari e sigla la sua personale doppietta, per poi essere sostituito e lasciare spazio a Carlomagno. Il Balvano è in tilt, a all'86' subisce il tris del Policoro: splendida azione partita da Panetta, classe 90', palla per il giovane Ripa, cross per Andres che rasoterra gonfia ancora la rete di Villani. Mentre il Balvano perde per infortunio Grasso e Labriola lascia spazio a Miraglia, lo stesso al 91', servito ancora da Panetta, calcia da fuori area, il suo tiro subisce una lieve deviazione e spiazza Villani, per il poker del Policoro. E' il 4 a 0 finale che di fatti porta avanti il Policoro e chiude l'ottima avventura del Balvano in Coppa Italia. Claudio Buono
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42 Sport
Promozione Dopo il recupero col Montescaglioso
Lambertini agguanta il Pietragalla in testa Miglionico vola. Tensione nel finale MIGLIONICO MONTESC.
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MIGLIONICO: Deceglie V., Battilomo M. (28'st Lamacchia), Gallitelli, Deceglie (42'st Salluce), Menzella, Scandiffio, Cappiello, Venezia, Lambertini (37'st Galeota), Tataranni, Andrulli. A disp.: Prisco, Fattor, Nicois, Grande. All. Paterino. MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Mossuti, Petruzzo,Ditaranto, Tafuno, Franco, Cifarelli (37'st Palumbo), Casalingo, Venezia, Simmarano (27'st Mangia), Ciracì Cl. A disp.:Braj, Criracì Cr., Mossuto, Andrisani,carriero. All. Menzano. ARBITRO: Santoro A. di Venosa (Granieri-Maffia). RETI: 5'st e 34'st Lambertini, 39'st Petruzzo. NOTE: Vento favorevole al Montescaglioso 1't. Amm. Deceglie,Venezia,Menzella,Scandiffio(Mi), Franco,Tafuno,Ciracì (Mo). Espulsi: Prisco(Mi), Ciracì Cr e Mangia (Mo). Rec: 1' pt, 6' st. MATERA. Non c'è stata la pioggia dal cielo per il recupero della seconda giornata ma quella di cartellini, sventolati nella ripresa. Un po' troppi.
Lambertini ha segnato una doppietta (Videouno)
Sette gialli e tre rossi per una partita che almeno nel primo tempo è stata alquanto corretta e rispettosa fra le due squadre che hanno chiuso la frazione sul nulla di fatto. Un Monte pimpante iniziava a punzecchiare con Cifarelli e Venezia spinto dal vento. Una punizione di Angelo Venezia diretta sotto la traversa e una girata al volo di Andrulli a fil di traversa sul finire del tempo erano le concrete risposte del Miglionico che proprio al 45' ha l'occasione con Andrulli che sbilanciato calcia alto. La ripresa si apre con un
intervento duro di Menzella su Cifarelli sui quali i montesi recrimano a lungo con il compaesano. E' la scintilla che accende gli animi. Con il vento alle spalle Lambertini è una furia e dopo la prima prova alla seconda gonfia la rete per il vantaggio del Miglionico con proteste ospiti per un presunto fuorigioco. Assist di Venezia e doppio tiro da distanza ravvicinata. Ancora Lambertini al 10' è anticipato in angolo da Franco. Risponde il Monte con Cifarelli su punizione al 17' con la sfera che termina a lato e subito
dopo con un colpo di testa di Franco che finisce sulla rete. Al 22' Lambertini, lanciato a rete viene atterrato in area e questa volta le proteste sono dei locali. Si ripete il Lambert al 25' quando solo davanti a Cifarelli calcia in diagonale facendo la barba al palo. Il gol del raddoppio arriva al 34'. Partenza in contemporanea del trio d'attacco con Lambert che spara una saetta in diagonale da destra verso sinistra. Sul 2 a 0 è Andrulli ad avere un'altra palla buona ma il portiere si esalta. Animi riscaldati e partita che scema quando il Montescaglioso con una puntata in avanti pareggia. Su cross dalla sinistra è Petruzzo con un perfetto colpo di testa a beffare Deceglie. Finale con rossi anche esagerati soprattutto per il corretto Mangia, appena entrato e per un tocco di mano innocente di Ciracì costretti a saltare le prossime partite. Alla fine sei le volanti arrivate al campo. 3 della polizia 2 dei carabinieri e 1 della polizia municipale e animi stemperati. Antonio Centonze sport@luedi.it
Grande entusiasmo e un organico importante
Montescaglioso per la prima volta in Terza MONTESCAGLIOSO- La settima stagione di attività dell'A.S. Deportivo Montescaglioso è caratterizzata da novità importanti, che riguardano lo staff tecnico e le categorie alle quali prenderà parte. La società montese, infatti, parteciperà, per la prima volta nella sua storia, alla Terza categoria, competizione che avrà inizio il 25 ottobre prossimo. La formazione ha iniziato la preparazione lo scorso 16 settembre e sarà guidata in panchina dall'ex centrocampista di tante formazioni montesi Nicola Martino, affiancato dall'ex stopper Pietro Zito. I dirigenti sono stati individuati nelle persone di Rocco Andrisani, Giuseppe Pietrocola e Francesco Salluce, mentre la rosa vede la presenza di elementi di notevole esperienza come l'esperto e sempre validissimo portiere Giambattista Raddi (ex Pol. Montescaglioso), l'attaccante
Rocco Masiello (in passato con Pol. Montescaglioso, Pomarico e Grottole), i difensori Rocco Soranno e Domenico Brigante, il centrocampista Valentino Andrisani, nei campionati scorsi militante in Eccellenza e Promozione con Irsina e Pomarico. Negli ultimi tempi si sono aggiunti alla rosa Francesco Montemurro e Antonello Suglia, i quali avevano iniziato la preparazione con il Miglionico. In queste settimane la squadra ha sostenuto tre amichevoli per prepararsi al meglio al campionato: per due volte la Juniores del Ginosa e una volta il Grassano (1^ categoria) sono state superate dal Deportivo Montescaglioso. L'ultimo di questi confronti ha visto andare a segno Francesco Lacanfora e Luigi Masiello, due delle frecce all'arco della formazione montese. Nella stagione 2009 - 2010, in ogni caso, il Deportivo Montescaglioso
Giambattista Raddi, portiere
proseguirà con la meritoria attività nel settore giovanile, coinvolgendo, in questo, il comprensorio territoriale, in comune accordo con alcune società amiche: nello specifico esistono stretti rapporti con Miglionico, Pomarico, Grassano e Grottole. Michele Marchitelli
Prima Infranto il record del portiere del Cancellara
Laurita capitola dopo 600’ La sua porta non è più inviolata CANCELLARA – E’ durata circa 600 minuti l’imbattibilità personale di Donato Laurita. Il portiere che abita a 10 chilometri da Cancellara, ovvero sia a Pietragalla, si è visto violare la porta nei primi minuti della ripresa nella partita poi vinta 2-1 contro il Vitalba. Personalmente non subiva un gol dalla terzultima giornata di campionato di Promozione con il Viggiano in casa del Varisius dove subì la rete al 40’ del secondo tempo. Poi da quella partita in poi quattro gare con i valligiani senza subire reti e una con la maglia altobradanica all’esordio in quel di Oppido contro l’Albatros. Con Laurita il Cancellara non ha mai perso e lo stesso garantisce una sicurezza che infonde fiducia a tutta la squadra. Come sempre ha fatto. Ha firmato circa quindici giorni fa per sostituire Rienzi squalificato per cinque giornate, quasi per gioco, ma lui dice di trovarsi molto bene nel nuovo ambiente che lo circonda. Prima di arrivare al Cancellara si era allenato con il Pietragalla la cui società è stata molto disponibile nei suoi confronti negli allenamenti. Addirittura il tecnico Potenza alcune volte si fermava con lui per fargli un allenamento specifico. Difficile trovare queste persone professionali in queste categorie. Laurita era anche a suo agio perché come portiere aveva trovato Ciriello che era il suo secondo a Rionero qualche anno fa. Le richieste per l’estremo difensore
Terza Tre gruppi distinti si uniscono e mettono in gioco Sant’Arcangelo
parti di via Tommaso Morlino, sede della nuova squadra è: “Non saremo professionisti, ma vogliamo essere professionali”. A tale proposito è stata selezionata e consegnata a mister Salvatore Di Noia una rosa di 25 calciatori, tutti del posto e tutti desiderosi di mettersi in gioco. Così, l'entusiasmo dei dirigenti si è fuso con quello dei calciatori e ha contagiato tutta la comunità, moltissime le attività commerciali che hanno dato un contributo economico per coprire le spese di gestione che, in una squadra senza un presidente mecenate, possono rappresentare un ostacolo molto impegnativo da aggirare. Tra le tante nuove esperienze di questo progetto spicca quella del presidente Giam-
battista La Grotta, al quale abbiamo chiesto che sensazioni stia provando, “Sono un ragazzo che ha sempre praticato lo sport e in particolare il calcio, questa nuova esperienza da dirigente mi sta particolarmente affascinando in quanto mi mette in prima persona davanti a scelte importanti, ma nonostante le numerose difficoltà sono molto determinato nel raggiungere i vari traguardi prefissati con gli altri componenti della dirigenza”. Anche il resto della dirigenza è alla prima esperienza, qual è stata finora la difficoltà maggiore? Siamo un gruppo giovane, nessuno dei dirigenti attuali aveva ricoperto cariche dirigenziali prima d'oggi e per tanto le difficoltà iniziali so-
no state tante è stato fatto un lungo lavoro di analisi, durato diversi mesi, prima di intraprendere tale avventura;conl'impegno dituttiisoci-dirigenti pian piano, pur sapendo che gli ostacoli da superare saranno molti, ci stiamo preparando nel modo migliore per affrontare la stagione sportiva 2009/2010. A Sant'Arcangelo c'è una nuova realtà, come ha risposto la comunità? Sinceramente, ancora non posso fare un analisi reale perché il campionato non è ancora iniziato, però devo ammettere che sono stati molti i giudizi favorevoli soprattutto da parte dei giovani che hanno capito lo spirito che realmente anima la nostra attività. Devo dire che
originario di Potenza non erano mancate però. Dopo che gli era stato comunicato dal Viggiano di non rientrare nei piani tecnici, aveva ricevuto offerte dal Picerno (che ha poi preferito prendere Lettieri) e dal Balvano (la cui proposta non era esigente alla sua richiesta). Più avanti si era fatto avanti il San Chirico Nuovo, però la preparazione ritardata e l’organico carente lo hanno indotto subito ad un no secco. Qualcuno potrebbe pensare che scendendo di categoria Laurita possa perdersi. E’ uno sbaglio. Dall’alto della sua professionalità il portiere adottivo di Pietragalla si mantiene sempre ai suoi livelli e resta tra i migliori in regione. Che nessuno se lo dimentichi. Biagio Bianculli
Il presidnete Giambattista Lagrotta
Le grandi ambizioni dell’ Acs 09 A poche domeniche dall'inizio del campionato di terza categoria lucano, il sogno di dieci giovani si sta realizzando. Tutto nasce il 13 giugno 2009 quando, a Sant'arcangelo, viene ufficialmente fondata una nuova squadra di calcio: l'"ACS'09". La nuova squadra nasce dall'incontro di tre gruppi distinti, i quali, ognuno all'insaputa dell'altro, stavano cercando di creare un' alternativa positiva ai tanti giovani presenti nella propria comunità. Fin dall'inizio sono stati chiari i principi che avrebbero dovuto animare i soci fondatori e tutti i membri del nuovo team. Innanzitutto la voglia di divertirsi, seguire i veri valori dello sport e soprattutto la serietà, tanto che il motto che circola dalle
Donato Laurita
molti ragazzi, si sono proposti per far parte della rosa, purtroppo non tutti potranno essere accontentanti ma chiedo loro di seguirci e sostenerci, l' ACS09 deve essere un alternativa per i giovani, è aperta a tutti. Facciamo, quindi, i nostri migliori auguri al presiden-
te e a tutti i dirigenti per l'inizio del campionato per il loro sogno. In fondo, quando ci sono passione e impegno, a volte i sogni diventano realtà. Tutte le attività della società si possono seguire sul sito www.acs09.it, un forum molto seguito dai tifosi. c.g.
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Sport 43
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
Fantacalcio A Primo passo falso del Napoli sconfitto da un buon Siena
Al Bari lo scontro al vertice I biancorossi battono il Milan e restano al comando col Chievo MATERA - Cade per la seconda volta il Milan. Gli attuali campioni della fanta lega sono stati infatti costretti a segnare nuovamente il passo da un Bari che definire una sorpresa equivale ad ammettere la propria incompetenza in materia di calcio cittadino. Pur provenendo dalla serie cadetta i biancorossi possono sicuramente vantare un collettivodi tuttorispettocomposto da giocatori provenienti dai campionati nazionali e regionali di calcio a cinque. I risultati, almeno sino ad ora, hanno dato ampiamente ragione ai ragazzi in casacca biancorossa, e del resto la classifica è sotto gli occhi di tutti. Quarantaquattro gol all'attivo consegnano al Bari la palma di miglior attacco, mentre ventisei al passivo indicano che la squadra lascia giocare e predilige la fase offensiva a quella difensiva. Anche contro il Milan i galletti di Puglia, forti di attaccanti del calibro di Valentino Chimenti, Daniele Conte e Fedele Manicone, hanno badato più ad attaccare che a difendere riuscendo a prevalere nel secondo tempo allorquando, in soli quattro minuti, dal 35' al 39', due volte Daniele Conte ed una volta Daniele Fragasso hanno, per quello che riguarda il risultato, decisamente scavato un solco tra le due squadre. In precedenza le reti di Luigi Annicchiarico, Alessandro Fontana, Domenico Ventura e Angelo Andrulli per i rossoneri, e di Fedele Manicone, Paolo Taratufolo, Nicola Duni e Valentino Chimenti per i biancorossi avevanomantenuto ilrisultato sul sostanziale equilibrio. Al 42' la seconda rete personale di Chimenti portava a più quattro il vantaggio del Bari, così i gol sul finire di Giovanni Andrisani ed Antonio Cosentino rendevano soltanto meno pesante la sconfitta milanista. A mantenere il passo indemoniato del Bari soltanto il solito Chievo che però ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro una coriacea Atalanta che ha avuto in Giuseppe Papapietro il proprio condottiero, nonché cannoniere dal momento che è stato l'autore delle tre reti neroazzurre. Le marcature gialloblu, invece, sono state messe a
Alessandro Iacobellis della Fiorentina e accanto Sebastiano Conte del Bari
segno da Luca Carlucci, Angelo Rubino e, due volte, da Nicola Festa. A soli tre punti di distanza, a quota quindici, veleggia sicura la Fiorentina sospinta dal bomber, e capocannoniere della serie A, Antonio Castaldi che, anche contro il Livorno, ha marcato il proprio cartellino due volte. Le altre reti della gara sono state di Daniele Duni, doppietta anche per lui,
Emanuele Colucci, Donato Cristalli, Alessandro Iacobellis e Francesco Volpe per i viola, mentre per i labronici a segno due volte Donato Ferrandina ed una Antonio Ferrandina. Perde la testa della classifica, invece, il Napoli. I partenopei, mai in partita, contro il Siena hanno sicuramente disputato una gara a dir poco sconcertante subendo quattro reti, autori Giovanni D'Er-
cole, che ha aperto e chiuso le marcature, Pietro Innella e Pasquale Rizzi, e andando a propria volta in gol soltanto a tre minuti dalla fine con Giovanni Marcosano. Torna a sorridere il Cagliari, vittorioso sul Parma seppure con il minimo scarto. Rossoblu in cattedra sino alla metà del secondo tempo allorquando, sul risultato di sette a tre i sardi tiravano i remi in
barcaconsentendo larimonta degli emiliani e rischiando nel finale la beffa del pareggio. Le reti: a segno per il Cagliari tre volte Giovanni Marinaro, due volte Michele Di Trinco ed una Giuseppe Sanchirico ed Emanuele Piccinni; per il Parma doppiette di Donato Albano e Francesco Caiella, e reti di Luigi Picenna e Francesco Calia. Appaiata al Cagliari la Juventus che, da parte propria ha regolato il sempre insidioso Bologna. Sei a quattro il risultato finale in virtù delle doppiette di Pasquale Vizziello ed Eustachio Rubino per i bianconeri dellatripletta delrossobluMichele Cammisa, e delle reti degli juventini Filippo Parente e Domenico Andrulli, e del bolognese Gianfranco Vitale. A quota dici punti solitario viaggia l'Udinese. I bianconeri, pur senza strafare, stanno sicuramente dando un senso al proprio campionato con una condotta di gara sempre avveduta ed attenta. Ed infatti, anche contro il Genoa, i friulani hanno ottenuto il massimo risultatocon ilminimo mezzo mettendo in cascina altri tre punti vincendo per due a uno. Dopo la rete del genoano Giuseppe Di Pede al 15'
del primo tempo, Bruno Barbafolta ha ribaltato il risultato nella seconda frazione di gioco andando a segno al 35' ed al 42'. Di misura anche l'Inter, vittorioso sulla Sampdoria per tre reti a due. Il gol vittoria del nerazzurro Antonio Albano dopo la doppietta di Simone Bitetti e quella del Doriano Angelo Di Lecce. Gara ricca di reti, invece, quella tra la Lazio ed il Palermo. Alla fine è stato un salomonico pareggio buono per muovere la classifica di entrambe. A Segno per i biancocelesti Giovanni Darretta e Damiano Domenichiello, due centri ognuno, Adriano Vaccaro, Angelo Catoggio, ed Antonio Natrella, mentre per i rosanero quattro reti Alfonso Casillo, due Giuseppe Cuscianna ed una Giovanni Continisio. Ottiene altri tre preziosi punti, infine, il Catania, che ha regolato con il minimo scarto la Roma. Marcatori della gara Emanuele Tragni, Vito Moramarco, Saverio Ventricelli e Paolo Corrado per i rossoblu, e Domenico Verde e due volte Antonello Caserta per i giallorossi. Annibale Sacco sport@luedi.it
Fantacalcio B Al comando restano Frosinone, Cittadella, Modena e Triestina
Gallipoli e Reggina perdono terreno MATERA - La giornata che non ti aspetti, Gallipoli e la Reggina si staccano dalle battistrada. Il Gallipoli, perde contro il Grosseto 3-4, mentre la Reggina si fa inchiodare sul 3 a 3 dal Vicenza che conquista il suo secondo punto. Gallipoli e Reggina si uniscano a braccetto a quota 6 in compagnia dell'Albinoleffe. Le altre formazioni di testa non hanno fallito continuando la loro marcia, cominciando così a crearsi un piccolo solco dalle altre inseguitrici. Le squadre vincenti in testa alla classifica, non hanno avuto vita facile tranne che, per i canarini emiliani. Gli alabardati della Triestina battono con un 3-1 il Sassuolo, il Modena ha vita facile contro la Salernitana liquidati con un secco 30, il Cittadella sconfigge 4-2 il Cese-
CALCIO A 7 MATERA
na, mentre una vittoria non facile per il Frosinone che ha sudato le proverbiali sette camicie, per avere ragione di un Lecce, andato sotto grazie alla doppietta di Angelastri, ma i salentini fino all'ultimo hanno cercato di pareggiare la gara. Il Frosinone si salva, grazie al portiere Montemurro che ha sfoderato tre ottimi interventi sul finale di gara, salvando il risultato e riuscendo a far tenere la testa della classifica, anche se in condominio con le altre tre formazioni. La seconda posizione è confermata anche questa settimana, dal Piacenza vittorioso contro il Padova 4-3, l'Ascoli 4 punti, con la legge dei piccoli passi, si sta portando fuori dalle zone basse della classifica. Torino ed Empoli stabili a quota 3, ma l'Empoli deve recuperare an-
serie A
cora una gara. Il Vicenza conquista un importantissimo punto contro la Reggina, sale a 2 punti, ma questo per i vicentitini, è un risultato che porta una ventata di ottimismo e fiducia per le prossime partite. La coda della serie B vede penultimi con un solo punto conquistato, ancora cinque formazioni. Salernitana, Sassuolo, Ancona, Mantova e Lecce, che non riescono ad uscire dal pantano creatosi in coda, mentre il Padova, Brescia (bresciani che devono recuperare una gara) e Cesena sono imprigionate nelle sabbie mobili, ancora senza punti in compagnia del Crotone in grande ritardo e che deve disputare ancora la prima gara di campionato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
CALCIO A 7 MATERA
Giuseppe Angelastri del Frosinone
serie B
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44 Sport
L’avversario si chiama Palestrina E’ LA CAPOLISTA Palestrina imbattuta nelle prime quattro giornate di campionato il prossimo avversario della Bawer Matera nel campionato di A Dilettanti. Una partita che, viste anche le due successive trasferte con Barcellona e Ostuni, risulta particolarmente importante per la formazione materana che smaltite le tossine fisiche e psicologiche del match contro il Trapani ha ripreso a concentrarsi sulla sfida contro la forte formazione laziale. Matera ha mostrato di avere le qualità per mettere in difficoltà anche gli avversari più titolati e contro il Palestrina sarà il primo, vero e proprio esame di maturità per la formazione di coach Corà. La temibile formazione laziale è reduce da un successo in rimonta contro il Potenza che ne ha esaltato le qualità caratteriali e confermato le peculiarità tecniche. Nei prossimi giorni lo stesso tecnico concentrerà l’attenzione sugli aspetti tattici per limitare al meglio le qualità di un avversario molto forte ed equilibrato. Matera ha bisogno soprattutto di trovare fiducia e continuità nella speranza che la settimana scorra liscia e senza imprevisti di sorta per la formazione lucana. Unico obiettivo nella mente sarà quello di superare Palestrina. p.quarto@luedi.it
Silvestrini e Maioli ancora out
Cristiano Grappasonni
FATTA eccezione per gli infortunati Stefano Maioli e Riccardo Silvestrini, ancora ai box, dopo la partita di domenica contro il Palestrina, la Publisys Potenza ha svolto il consueto allenamento del mercoledì in previsione della lunga trasferta di domenica prossima a Barcellona Pozzo di Gotto. Coach Paternoster ha fatto lavorare duramente il complesso bianconero, ancora attanagliato a quota zero in classifica e fortemente intenzionato a schiodare l'ultimo posto in graduatoria. Si è allenato invece Francesco Santamaria sulla via del completo recupero dopo il colpo al volto rimediato contro i laziali al Pala Pergola. La squadra ha provato uomini e schemi in vista dell'appuntamento di Barcellona Pozzo di Gotto che costituisce un match molto importante per le future ambizioni del complesso bianconero. Anche oggi i giocatori potentini si alleneranno nella consueta seduta del giovedì pomeriggio per preparare al meglio la delicata trasferta siciliana nella quale il Potenza proverà a centrare il suo primo successo stagionale in campionato. f.menonna@luedi.it
Maioli della Publisys
C2 girone C Espulso nel primo quarto Moretti dello Stabia, ma Senise soccombe
Il Ctr s’arrende nel finale Avanti per quasi tutta la gara, poi cede in un clima incandescente STABIA CTRSENISE
B Donne Metabolizzato il ko
79 72
Basilia decisa a voltare pagina
NUOVA POLISPORTIVA STABIA: Olivieri 9, Telese ne, Moretti, Salvatore 5, Federici 14, Ruggero 25, Gaudino 2, Cicalese 15, Giordano 9, Serto. Allenatore Persico. CTR SENISE: Acito 12, Sassano ne, Pernice ne, Visceglia 8, Kreiber 15, Palazzo 4, Galdine 13, D’Aranno ne, Genovese, Femminini 20. Allenatore Di Gioia. ARBITRI: Radicetti di Caserta e Cammuso di San Nicola La Strada. PARZIALI: 9-22, 32-35, 5152, 79-72. NOTE: Espulso dopo 5’ del primo quarto Moretti dello Stabia. CTR SENISE ancora sconfitto. Questa volta la battuta d’arresto arriva sul parquet dello Stabia, dopo aver condotto la sfida per lunghi tratti, chiudendo tutti tre i parziali intermedi in vantaggio. Ma in quello decisivo è arrivato il sorpasso da parte dei padroni di casa che hanno potuto usufruire di qualche fischio arbitrale favorevole in un finale convulso e condizionato da una situazione ambientale “rovente”. E dire che le cose per il Ctr Senise si erano messe sul binario giusto sin dal primo quarto quando, dopo quasi
Il Ctr Senise in azione in questa stagione
cinque minuti di gara, la coppia arbitrale manda anzitempo negli spogliatoi Moretti, espellendolo. Così nel primo parziale la formazione allenata da Michele Di Gioia riesce a prendere un vantaggio di 13 punti. Vantaggio che poi sarà di-
Marika Aurigemma in azione contro il Brindisi (foto Mattiacci)
lapidato, o quasi, nel secondo periodo, visto che si va al riposo lungo sul 32-35. Il terzo parziale è combattuto tanto da chiudersi con una sola lunghezza di vantaggio dei i sinnici (51-52). Ma è l’ultimo parziale quello “incriminato”. Nel dubbio gli arbitri fi-
schiano in maniera “casalinga” dando così la possibilità allo Stabia di rientrare in partita. Poi anche qualche errore di troppo dei lucani determina la sconfitta del team del presidente Mario Totaro. a.mutasci@luedi.it
C2 C’è da confermare il buon momento dopo la vittoria contro il Barra
Lucos Montescaglioso all’esame Salerno MONTESCAGLIOSO - Con la vittoria interna per 74 a 60 colta sul Centro Ester Barra, la Lucos Ingest Montescaglioso è salita a quota quattro in classifica e pareggiato il bilancio delle gare stagionali: due vittorie e due sconfitte, perfettamente distribuite. Contro la squadra di Napoli i cestisti di casa hanno denotato una partenza lenta, senza la necessaria intensità ed attenzione, mentre gli ospiti sono partiti a mille ed hanno sfruttato le occasioni che si presentavano loro. Dopo aver chiuso la prima metà di gara sul pari 34 - 34, la squadra di casa ha finalmente fatto vedere quanto di buono è capace, capitalizzando la buona vena mostrata da Davide Resta e Francesco Albanese, alla fine migliori marcatori della serata grazie ai rispettivi 21 e 19 punti. Ha invece disputato una gara sotto tono il giovane montenegrino Ivan Prelevic, autore di un solo punto, mentre il play Ga-
Francesco Albanese
briele Biacoli ha fatto vedere solo a tratti le sue capacità, uscendo poi nel finale per cinque falli. Gli ospiti del Barra, guidati dal tecnico Lanzano, nella seconda parte della gara, esaurita l'iniziale spinta offerta loro dal duo Varriale - Barone, hanno ridotto sempre più il numero dei canestri ef-
fettuati e non hanno potuto fare molto per impedire il prepotente ritorno del roster montese. I ragazzi del coach Pietro Scarano sono adesso chiamati ad un nuovo impegno in trasferta: oggi, nel turno infrasettimanale, si recheranno sul campo della Nuova Pallacanestro Salerno, con inizio di gara fissato per le ore 21 (arbitri Emilio Ascione di Massa di Somma e Fabio Martone di Nola). I salernitani, 2 punti come l'AS Sporting Portici, sono reduci dalla gara giocata sul campo della Partenope Napoli, terminata con la loro sconfitta per 86 a 76. A distanza di soli tre giorni dall'ultimo impegno, nuovo appuntamento, tra le mura amiche del Palauditorium "Karol Wojtyla": domenica, alle 18, la Lucos Ingest Montescaglioso sarà chiamata ad affrontare proprio la squadra di Portici. Michele Marchitelli sport@luedi.it
LA BASILIA guarda avanti. Cosciente di avere sbagliato tanto, soprattutto dal punto di vista dell'approccio e della gestione delle emozioni (oltre che nell'interpretazione tattica di più di qualche situazione), nella partita che l'ha costretta al primo stop della stagione, sabato scorso al PalaPergola al cospetto del Brindisi. Ma altrettanto consapevole che contro Palmisano, Bolognese e compagne, nonostante tutto quello che non è andato per il verso giusto, ha dimostrato di potersela giocare alla pari. E che lavorando sodo sui propri limiti, caratteriali prima che tecnici, le possibilità per colmare il gap rispetto alle battistrada del girone restano assolutamente intatte. «È stato duro mandar giù la sconfitta con il Futura, soprattutto perché ci siamo rese conto che gran parte di questo ko è dipesa da noi. Ma dobbiamo ripartire e pensare al resto del torneo, a cominciare dalla preparazione alla sfida col Benevento: che aspettiamo già con grande ansia e trepidazione, perché abbiamo in corpo una gran voglia di tornare a muovere la classifica».
Così Marika Aurigemma proietta la Basilia oltre quello che è stato nel terzo turno di campionato, e verso una gara - la seconda consecutiva sul parquet amico - che potrebbe definitivamente cancellare le scorie del 40-47 incassato dal Brindisi. «Tutto quello che poteva andare storto contro le pugliesi c'è andato - aggiunge il playmaker rossoblù -, ed è difficile capire il perché di una così brutta serata. Abbiamo sbagliato troppo, sotto ogni aspetto, e al limite mi sento di dire che è meglio che una prestazione del genere sia arrivata ora piuttosto che dopo: quando potrebbe costare di più». Aurigemma cerca comunque una chiave di lettura per la prova sottotono della sua squadra: «Dopo i primi due successi, ci tenevamo tantissimo a fare tris, anche per dimostrare il nostro valore al cospetto di una avversaria il cui tasso tecnico non si discute. Ma gli errori in serie, figli probabilmente - spiega di un eccesso di tensione, e le situazioni negative che si sono accumulate nel corso del match ci hanno decisamente tagliato le gambe». Luca Carlone sport@luedi.it
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Sport 45
Giovedì 22 ottobre 2009
Giovedì 22 ottobre 2009
Basket B Dilettanti La Corporelle anticipa a sabato con inizio alle 17 e 30
Grattacapi per Schiavi Preoccupano le condizioni di Marino e Serino in vista del Siracusa POTENZA - Con il morale alle stelle per la prorompente prestazione contro la Libertas Foggia, prosegue a ritmo serrato la preparazione dell'Invicta Centre Corporelle in vista della difficile sfida di sabato prossimo al Palapergola contro la capolista Siracusa. Al momento due sono i motivi di preoccupazione del coach Schiavi: le condizioni di Marino, assente nel capoluogo dauno, e di Davide Serino che nella gara di domenica scorsa ha accusato una lieve contrattura muscolare. Per il primo sono molto ridotte le possibilità di vederlo in campo sabato prossimo. Il dolore alla spalla è ancora forte e bisognerà aspettare che il liquido si assorba del tutto per sottoporlo ad esami diagnostici finalizzati ad appurare di che cosa soffre il giocatore potentino. Serino viene tenuto prudenzialmente a riposo per fare assorbire l'infortunio e le sue condizioni sono migliorate. Per cui non si dispera di poterlo utilizzare nell'importante appunta-
Marco Schiavi
mento con il Siracusa. Una partita da affrontare con la stessa determinazione messa in campo a Foggia perché l'avversario è sicuramente di quelli tosti e pericolosi. Ma nel clan lucano c'è molta euforia e grande fiducia che il periodo favorevole iniziato a Foggia possa avere una lunga durata.
E' una speranza suffragata anche dai fatti che si chiamano grande organizzazione difensiva e adesso una migliore fluidità della manovra offensiva che vede Corvo e compagni operare al tiro con maggiore serenità ed efficacia. L'importante, come va ripetendo da martedì Schiavi, è non abbassare assolutamente la guardia e la concentrazione perché le insidie sono dietro l'angolo. In un campionato nel quale i reali valori tecnici stanno venendo a galla come ha dimostrato la quarta giornata del campionato. Oltre alla conferma di Corato e Siracusa, sono da segnalare il risveglio del Massafra che ha avuto la meglio sul Patti e il cammino regolare tra le mura amiche del Bisceglie e del Pozzuoli. Mentre il Catania ha inanellato il terzo successo consecutivo. “Diciamo che le prime tre giornate del torneo sono servite - è il pensiero di Schiavi - a molte formazioni per trovare il giusto assetto e la migliore condizio-
ne complessiva. Però già domenica scorsa le squadre che alla vigilia erano indicate come protagoniste hanno cominciato a macinare punti e successi. E' successo anche a noi che abbiamo dovuto fare i conti all'inizio con qualche difficoltà dovuta al fatto che alcuni elementi non erano ancora al massimo. E, tutto sommato, la classifica attuale rispecchia quello che erano le aspettative con la sola eccezione del Massafra i cui due punti rappresentano davvero un bottino molto magro considerato il roster che i dirigenti hanno attrezzato. Ma sono convinto che alla lunga i pugliesi riusciranno ad emergere e ad occupare posizioni di classifica più consone alle loro ambizioni e qualità. Un discorso che vale anche per noi che abbiamo necessità di avere continuità di rendimento per recuperare al più presto la sconfitta interna con il Corato”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Pallanuoto B Saranno due i giovani prescelti per il doppio tesseramento
Silipo pesca nel Posillipo Cinque giocatori aggregati alla Basilicata Nuoto 2000 CONTINUA a ritmo intenso la preparazione della Basilicata Nuoto 2000 Potenza in vista del campionato maschile di serie B di pallanuoto. La compagine di Francesco Silipo è impegnata in una serie di test in famiglia tesi a valutare l'effettiva condizione fisica e atletica dei pallanotisti biancoverdi. Al gruppo si sono aggregati cinque giocatori del Posillipo che verranno scelti da Silipo per dare linfa alle istanze tecniche del complesso biancoverde. Solo due giocatori faranno parte della rosa a disposizione di Silipo e verranno prelevati con la formula del doppio tesseramento dalla società potentina. In sostanza i pallanotisti dispute-
ranno il campionato maschile di serie B di pallanuoto con la compagine potentina e quelli giovanili con il team campano, visti gli ottimi rapporti tra le due formazioni. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza è impegnata in piscina, per migliorare schemi e caratteristiche di gioco. In questo senso gli uomini di Francesco Silipo hanno lavorato duramente nelle ultime settimane, disputando mini test con la compagine dello Sporting Napoli. Le condizioni tecniche e atletiche dei frombolieri di Silipo sono nel complesso positive. Tutti gli atleti stanno lavorando con impegno e determinazione evidenziando netti miglioramenti sul piano strettamente fisico. In questo periodo lo staff tecnico biancoverde non intende stravolgere
il programma di lavoro, niente amichevoli impegnative onde evitare pericolosi contraccolpi di carattere fisico e atletico per Josuè De Rosa e compagni. Al momento non si conoscono le avversarie del trofeo Luciano Messina, che salvo imprevisti dell'ultim'ora dovrebbe disputarsi a Potenza, presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale a metà dicembre. Sarà l'unica occasione utile per assistere alle gare della compagine potentina, costretta nuovamente ad emigrare a Napoli presso la Piscina Felice Scandone per disputare le gare di campionato maschile di pallanuoto di serie B. f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Buon pari esterno
Raro, partenza col piede giusto MATERA - Buon pari esterno per la Pattinomania nella prima gara di campionato. I ragazzi allenati da mister Caricato hanno conquistato il primo punto stagionale in quel di Sandrigo dove hanno pareggiato per sette a sette. E' stato un match giocato intensamente da entrambe le formazioni che avevano come fine quello di portare a casa l'intera posta in palio. Alla fine, sia il team vicentino che quello materano si sono dovuti accontentare di dividere la torta in parti uguali. Un punto che ha permesso comunque di smuovere la classifica e che, forse, vale più per la Pattinomania che per la formazione veneta. Bene i materani, che nonostante l'assenza del portiere titolare Gaetano Picca sostituito dal bravo under Mele, sono stati bravi ad equilibrare una gara a pochi minuti dalla fine. I biancazzurri, infatti, perdevano sette a cinque ma grazie alla doppietta di Luigi Lezoche, a una manciata di minuti dal suono della sirena, sono riusciti a riportare il risultato in equilibrio. Oltre a Lezoche, il trascinatore principale della formazione materana è stato Jonathan Cellura, autore di quattro reti che l'hanno già proiettato al vertice della classifica marcatori insieme a Costanzo del Vercelli. L'altra marcatura, poi, è stata segnata dal solito difensore con il vizio del gol, Roberto Vivilecchia. Dopo la parentesi di coppa, dunque, i pattinatori materani hanno iniziato la “vera” attività agonistica: quella del campionato. Gli obiettivi e i propositi sono buoni, la Pattinomania è una formazione com-
Volley Under 16 Contro l’Altamura c’è la terza affermazione
Bocce Battuto il Melfi per due a zero
Tris dell’Edil Loperfido
La Montereale impone la sua legge
CONTINUA esaltante la marcia dell'Edil Loperfido Matera nel campionato maschile under 16 pugliese iniziato lo scorso 10 ottobre. I ragazzi materani giocano nel girone C insieme all'Acquaviva delle Fonti, Cassano, Gioia del Volley, Pallavolo Gioia, San Michele, Pallavolo Joha e Scuola e Volley Altamura. Dopo le vittorie contro il Joha per tre a zero (23/25; 15/25; 16/25), e con il Le Checine de Nononne di Acquaviva delle Fonti sempre per tre a zero (25/17; 25/20; 25/10), i materani, lunedì scorso, hanno ottenuto la terza affermazione di fila. I ragazzi di coach Logallo hanno superato lo Scuola e Volley Altamura tre set a zero (25/9; 25/11; 25/12) restando primi in classifica a punteggio pieno. “Il gruppo under 16 del Volley Group Matera è formato da atleti che lavorano insieme da 2 anni ed ora i miglioramenti individuali cominciano a vedersi rispecchiati nei risultati - ha
Fedele Manicone
spiegato Julian Lozowy. I ragazzi hanno incontrato squadre forti come quella di Gioia del Colle (serie A2), riuscendo a vincere senza problemi. Il risultato di 3-0 ci ha lasciato, infatti, sorpresi e contenti perché non pensavamo di essere arrivati a un livello avanzato, di stare avanti in maniera cosi netta rispetto a squadre di spessore come quella gioiese. I ragazzi mostrano margini di miglioramento quo-
tidiani, anche per questa ragione alcuni atleti dell'under 16 giocano in squadre superiori come l'under 18 e la Serie C. Gli ottimi risultati raggiunti fin ora sono stati, inoltre, premiati con la convocazione in nazionale pre Juniores Italiana di Fedele Manicone, con la completa convocazione di tutto il sestetto nelle file della selezione provinciale e, forse, anche in quella regionale. Siamo molto contenti - ha concluso Lozowy - del lavoro fatto dal tecnico Nicola Logallo che ci fa ben sperare in un futuro roseo della pallavolo materana”. Questa la rosa dell'under 16 dell'Edil Lo perfido Matera: Fedele Manicone, Michelle Mallano e Roberto Bia sono i centrali, Adriano Stella e Claudio D'Adamo gli opposti, Francesco Di Lecce, Alessandro Fensore, Nicola Albano, Silvio Paolicelli, Edoardo di Muro i martelli e Emanuele D'Ercole l'alzatore. lo.tor.
LA TERZA ed ultima giornata di ritorno del campionato di bocce ha visto prevalere ancora una volta la Montereale, capolista del girone A che ha sconfitto il città di Melfi per due azero. Risultato che haevidenziato tutto il potenziale dei potentini che hanno vinto tutti gli incontri disputati. Per la città di Melfi doppia beffa perché l'Aurora vincendonel matchcontrolaCorletana hasuperato in classifica il team federiciano praticamente con l'ultima boccia giocata. Amara delusione per la squadra del presidente Tonino Di Meglio a cui fa naturalmente riscontro la soddisfazione dei dirigenti dell'Aurora B che hanno terminato il campionato in crescendo. Nel girone B la capolista ha superato in casa la Gialloverde Melfi con un netto 3-0; l'Aurora a differenza del Montereale pure chiudendo il campionato imbattuta ha ottenuto 5 vittorie ed un solo pareggio. La Potentina con un convincente 30 ha superato la Burgentina relegando quest'ultima all'ultimo posto, mentre l'unica formazione a non avere mai vinto è stata la Nuova Corletana. Infine, domenica 25 con inizio alle ore 9 sul neutro della Potentina di Villa S. Maria saranno effettuate le semifinali ad incrocio tra la prima del girone A e la seconda del girone B (Montereale/Gialloverde) e la prima del girone B e la seconda del raggruppamento A (Aurora “A”/ Aurora “B”). A seguire sarà disputata la finale. l.t.
Luigi Lezoche
petitiva che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa alla fine della regular season. Mister Caricato può comunque essere soddisfatto di quanto stanno facendo i ragazzi fino ad ora perché anche a Sandrigo la squadra ha messo in evidenza buone basi tecniche e anche un gioco corale che ha permesso di portare a casa un punto importante. Messo da parte il pareggio di sabato scorso, ora i materani dovranno concentrarsi sul prossimo incontro casalingo con il Montebello. Non sarà una gara facile perché i veneti sono reduci dall'exploit interno contro il forte Thiene, ma Barbano e compagni dovranno dare il massimo impegno per invertire il pronostico, confermare di essere un team da non sottovalutare e per riscattare i due ko che il Montebello gli ha rifilato nello scorso campionato. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Atletica, gongola il Marathon Club GRANDE Marathon Club. La società sportiva di Grassano gongola per gli ultimi risultati ottenuti in questi mesi. Grazie ad exploit di alcuni interessantissimi alteti, per i grassanesi è arrivata la ribalta nei campionato di società. Il team presieduto da Angelo Raffaele Potenza nelle gare di Materaha raccolto diversi successi e podi. Ci sono state delle conferme importanti, come quella di Giorgio Latorre, secondo nei 1000 metri e di Dadive Elettrico, terzo nei 40 metri ostacoli, oltre che di Luca Potenza, primo nel lancio del Vortex. Inoltre, è arrivata, grazie al grande impegno e sacrificio dell'ottimo atleta, la ribalta per il giovane Simone Elettrico, che ha raccolto successi in ben due specialità, completamente diverse tra loro, ma interpretate in maniera perfetta dal giovane grassanese. L'atltata del Marathon Club, infatti, ha raccolto l'oronel salto in lungoe nei 300metri piani. Nella prima specialità il suo salto ha raggiunto i 3,86 metri, mentre nei 300 piani, il tempi di 50”netti per affrontare la corsa gli permettono un ulteriore exploit, quello che riguarda l'ottenimentodel settimoposto assoluto nella graduatoria nazionale dei tempi stabiliti in questa stagione. Una grande e bella soddisfazione per la piccola realtà grassanese del Marathon Club, società piccola, ma seria nella preparazione deipropri atletie nellaprogrammazione della sua attività. Il presidente Angelo Potenza, intanto, si gode l'ottimo momento dei suoi e prepara un 2010 spumeggiante per la sua squadra in tutte le competizioni giovanili. fra.cal.
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46 Sport
Mountain Bike Buoni i riscontri al Gran Fondo in provincia di Latina
Una Basilicata da top ten Decimo posto per Gaudioso del team Valnoce. Invidiato è undicesimo Chiuso il circuito lucano di Mountain Bike
Di Niso vince a Bernalda staccando Panza e Preste POTENZA - Si è conclusa il dodici ottobre a Bernalda (Mt), la quinta edizione del Circuito Lucano MTB. I numero sono a favore della manifestazione lucana che ha riscosso grande successo, e tanti consensi, anche tra gli atleti provenienti da fuori regione. Negli ultimi anni la mountain bike in Basilicata ha avuto una buona impennata di iscritti, soprattutto nelle categorie giovanili. La macchia che invece resta è la regressione delle manifestazioni regionali che, in questo 2009, è calata del 50% rispetto alla passate stagioni. Ma veniamo alla gara di Bernalda che ha visto hai mastri di partenze ragazzi delle categorie Esordienti e Allievi nella prima partenza, e Juniores, Elite-Under 23 e tutte le categorie amatoriali nella seconda. Nella prima categoria il podio è stata completato dai tre Allievi Gianvito di Niso (Pol. Cavallaro) che ha vinto precedendo Mirco Panza (Sele Salerno Bike) e Federico Preste (G.S. Tugliese) rispettivamente secondo e terzo. Per Lucio Invidiato (Ciclo Team Valnoce) un quinto posto a ridosso dei primi. Tra gli Esordienti si è invece imposto il lucano Daniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) davanti al pugliese Mauro Piccolo (Pol. Cavallaro) e l'altro lucano Vincenzo Pece (Pol. Libertas Melidoro). Tra le Esordienti Donne Lucrezia Di Benedetto (Pol. Cavallaro) ha preceduto sulla linea del traguardo la beniamina di casa Silvia Acquaro (Re-Cycling Bernalda) e Mimì Lopopolo (Pol. Cavallaro). Nella seconda partenza, primo posto assoluto per l'amatore M1 Nicola Mileo (Ciclo Team Valnoce) che ha preceduto Dario Di Raimondo (MTB Castle Corato), cat. MT, e Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro), cat. Under 23. Tra le varie categoria, ottima la prestazione dei due lucani tra gli M1 con Nicola Mileo che ha preceduto il materano Berardino Guida (Re-Cycling Bernalda) e Leonardo Colucci (A.S.D. Locorotondo), rispettivamente secondo e terzo. Tra gli M2 ancora un lucano davanti a tutti, è Saverio Guida (G.S. C. Baser Matera) che ha vinto davanti a Edigio Carone (MTB Castle Corato), alla coppia del'U.C. Il Velocifero Rionero Giancarlo Colaianni - Costantino Brenna e il compagno di squadra alla Baser Marco Antonio Martielli. Paolo Paracelli (G.S. Tugliese) si è imposto nella categoria M3 precedendo Domenico Barberio (G.S. C. Baser Matera) e Pasquale Gentile (A.S.D. Locorotondo). Tra gli M4 prima posizione per Pasquale Marino (Heraclea Bike - Policoro) e terza piazza per l'altro lucano Lorenzo Passabì (Re-Cycling Bernalda); il secondo posto, invece, è stato portato a casa da Luigi Panunzio (MTB Giovinazzo). Tra gli M5 vittoria per Michele Partipilo (Fausto Coppia Acquaviva delle Fonti); secondo posto per Nicola Pepe (A.S.D. Capur-
so); terza piazza per Francesco Rinaldi (G.S. C. Baser Matera). Tra gli M6 bella affermazione del materano Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser) che ha preceduto Domenico Favia e Francesco Palazzo entrambi affiliati nelle fila del Fausto Coppi Acquaviva delle Fonti. Tra gli MJ vittoria per Canio Di Luccio (U.C. Il Velocifero Rionero). Tra gli MT il podio è stato composto da Dario Di Raimondo (MTB Castle Corato), Marco La Manna (A.S.D. Bike Sport Team) e Dario Noviello (ASD G.S. Bike It). I lucano al traguardo in questa categoria sono stati Pasquale Di Stefano (Re-Cycling Bernalda) quinto, Arcangelo Libutti (U.C. Il Velocifero Rionero) sesto, e Giuseppe Avesio (G.S.C. Irsina A.S.) ottavo. Tra gli Under 23 Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro) ha preceduto Andrea Cazzato (G.S. Ciclica Maglie). Tra le W1 vittoria per Sabina Manco (G.S. Tugliese), mentre tra le Donne Elite primo posto per Jennifer Manco (G.S. Tugliese). Tra gli Elite, il lucano Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) si piazza ai piedi del podio preceduto da Francesco Guarini (G.S. Rasc De Santis) primo al traguardo, Carlo D'Urzo e Carlo Saracino compagni di squadra al G.S. Tugliese, rispettivamente secondo e terzo. Nella categoria Juniores, infine, vittoria per Angelo De Gioia (G.S. Tugliese) davanti a Alessandro Lopriore (G.S. Rasc De Santis) e Giacomo Romanelli (G.S. Crecchio). r.d.r.
POTENZA - Buone prove dei bikerslucani allaGranFondo “Parco dei laghi di Fondi” a Salto di Fondi (Lt). Domenica scorsa, infatti, nelle varie categorie i porta colori lucani hanno battagliato conquistando risultati di ottimo prestigio. In terra laziale, erano quasi quattrocento bikers provenienti datutta lapenisola, che si sono dati battaglia nella provincia di Latina. I lucani, come sempre, hanno evidenziato ancora una volta di poter lottare e conquistare risultati di prestigio. Tre le partenze, che hanno visto al via atleti di diverse età: la prima, dove hanno partecipato le categorie amatoriale dagli M1 alle W2, gli Elite, le Donne Elite, gli Juniores e gli Under 23; la seconda, dove hanno partecipato i ragazzi ESC; la terza, che ha visto ai nastri di partenza gli Esordienti, le Donne Esordienti e gli Allievi. Partendo dai più giovani, da segnalare le ottime prestazioni di Daniele Gaudioso (Esordiente) e Lucio Invidiato (Allievo), entrambi in forza al Ciclo TeamValnoce, giuntirispettivamente decimo e undicesimo nella classifica generale. L'ordine di arrivo ha visto tre Allievi davanti a tutti con Antonio Giaconella (A.S.D. Racing Team Eurobike) che ha vinto precedendo Simone Del Giovane e Luca De Nicola, entrambi in forza al Pro Bike Riding Team. Questitre atleti hanno di conseguenza occupato anche i tre posti nella speciale classifica riservata agli Allievi dove Lucio Invidiato ha centrato l'ottavo posto. Tra gli Esordienti, invece, Daniele Gaudioso ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio, preceduto sulla linea del traguardo da Christian De Filippis (A.S. Vigili del fuoco Latina) e Emanuele Pizzo (U.S. Anagni Cicli Nereggi A.S.). Emanuela Di Lorenzo (A.S. Roma) ha vinto tra le Donne Esordienti. Nella seconda partenza riservata agli ESC bella prestazione dei pugliesi in forza al Team BikeExplore Santeramo grazie alla vittoria di Giuseppe Colaiemma, al terzo posto di Stefano Ninni e al sesto di Claudio Colaienna; il secondo posto è invece stato conquistato da Mauro Massaro (U.C. Massico). Il lucano Pasquale Gautieri, in forza all'U.C. Il Velocifero Rionero si è classificato in
trentesima posizione, precedendo di pochi minuti il compagno di squadra Vincenzo Galgano. Nella prima partenza, invece, Paolo Alberati (Umbria Cycling) ha dominato conquistando di conseguenza la vittoria su Massimo Folcarelli e Stefano Capponi, alfieri al Pro Bike Rinding Team. Primo dei lucano al traguardo è stato Nicola Mileo (Ciclo Team Valnoce) giunto decimo. Mileo ha, però, conquistato la vittoria tra gli M1 grazie ad un finale thriller che lo ha vistoimporsi per pochissimo su Vincenzo Della Rocca (InfoTre - Lee Cougan); terza piazza per Michele De Santis (G.S. Vigilo del fuoco Cinelli). Tra gli M1 da segnalare anche l'ottava posizione di Berardino Guida (Re-Cycling Bernalda) e la trentaquattresima di Giuseppe Gerace (U.C. Il Velocifero Rionero). Tra gli M2 vittoria per Massimo Folcarelli (Pro Bike Rinding Team) davanti a Gianluca Pedone (G.S. Ciclica Maglie) e Massimiliano De Leo (G.S. Dominasud). Quinta posizione per Saverio Guida (G.S. C. Baser Matera), mentre più indietro hanno tagliato il traguardo Costantino Brenna, Giancarlo Colaianni e Donato Franco, tutti militanti tra le fila dell'U.C. Il Velocifero. Tra gli M3 vittoria per l'intramontabile Maurizio Carrer (A.S.D. Racing Team Eurobike) davanti a Vittorio Pallino (A.S.D. Bike Sport Team) e Angelo Salati (Ciociaria Bike). Donato Pruonto (U.C. Il Velocifero) è stato l'unico lucano a tagliare il traguardo, in trentacinquesima posizione. Tra gli M4 Giuseppe Zamparini (Cicli Montaini) ha vinto precedendo Antonio Fusco (D'Aniello Bike) e Domenico
Carparelli (A.S.D. Nrg Bike). Tra gliM5 bellaaffermazione di Pierluigi Pagliaro (A.S.D. Center Bike Casagiove) davanti a Elio Montella (A.S.D. Bike Sport Team) e Roberto Coretti (A.S.D. Team Eurobici Orvieto). Ottima prestazione del materano Francesco Rinaldi (G.S. C. Baser) che si è classificato ottavo. Tra gli M6 straordinario Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser Matera) che si è imposto con quasi cinque minuti di vantaggio sul primo rivale di categoria Giancarlo Quaglia (Center Bike Velletri) e Vincenzo Cestra (Fun Bike). Tra gli MJ vittoria per Giacomo Tascillo (Caiazzo Bike) che ha preceduto la coppia Alessio Petrolini - Stefano Altieri dell'A.S.D. Sessan Bike Sport e Natura. Quinta piazza per Canio Di Lucchio (U.C. Il Velocifero). Nella cat. MT Stefano Capponni (Pro Bike Rinding Team) ha vinto davanti a Vito Buono (Leonessa di Puglia) e Luigi Ferritto (Giannini Bikes). Arcangelo Linutti (U.C. Il Velocifero) ha centrato la trentesima posizione. Tra gli Under 23 ha vinto Emilio Nocco (G.S. Tugliese); tra le W1 Sabina Manco (G.S. Tugliese) ha stravinto demolendo le avversarie anche lontano dacasa; trale W2Monica Manuela Mancini (A.S.D. Amici della bici Spoltore) ha rifilato quasi tre quarti d'ora al resto della concorrenza. Tra le Donne Elite da segnalare la vittoria di Jennifer Manco (G.S. Tugliese); Tra gli Elite Paolo Alberati ha vinto, mentre il lucano Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) ha portato a casa la settima piazza; tra gli Juniores, infine, ha vinto Lorenzo Benetton (Pro Bike Rinding Team). Rocco De Rosa sport@luedi.it
Atletica Figundio e Orlando alla maratona di Amsterdam e Sarubbi alla StraSalerno ilSudoku
CorrerePollino, due eventi per brillare CHIAROMONTE - La Maratona di Amsterdam è stata vinta, al suo debutto sui 42.195 chilometri, dal giovane 21enne keniano Gilbert Yegon, che nonostante qualche piccolo problema di crampi nel finale, ha tagliato il traguardo in 2 ore 06 minuti 18 secondi davanti ai connazionali Elijah Keitany (2 ore 06 minuti e 41 secondi) e Paul Biwott (2 ore 07 minuti 02 secondi). Mentre tra le donne si è imposta Eyerusalem Kuma dell'Etiopia in 2 ore 27 minuti e 43 secondi precedendo la connazionale Woinshet Girma (2h29'50”) e Hilda Kibet (2h30'33”) che giocava in casa. Al ventisettesimo posto in assoluto, ma, primo tra gli italiani, con l'ottimo tempo di 2 ore 23 minuti e 28 secondi si è piazzato il ventiquattrenne Corrado Mortillaro dell'Atletica Gonnesa (personale per lui). Mentre i nostri Tony Figundio (che ha chiuso senza sforzo in 3 ore 07 mi-
nuti e 06 secondi) e Camillo Orlando (personale sulla distanza, in 3 ore 32 minuti e 25 secondi) correvano sotto un splendido sole che irraggiava la capitale olandese, l'altro atleta dell'ASD Atletica CorrerePollino, Stefano Sarubbi, ha dovuto fare i conti con le abituali intemperie della StraSalerno: «questa gara è sfortunata - commenta amareggiato il giovane - 3 anni fa Salerno si allagò per un nubifragio, la gara fu rimandata a giorno con pioggia, due anni trovai pioggia e freddo gelido, nel 2008 decisi di non partecipare e ci fu il sole, quest'anno, invece, ho dovuto affrontare un vento forte e fastidioso. Forse sono io che porto male alla StraSalerno. In ogni caso - conclude Sarubbi - Sono riuscito a limare solo di poco il mio personale, ma potevo fare molto meglio». Nella città campana, la gara maschile è vissuta sulla fuga immediata di Abdelkhebir Lamachi (Atl. Capua) e Abdelhadi Ben Khadir (Antoniana
Runners): una corsa sul piede dei 3 ore 7 minuti e 08” a km. Passaggio a metà gara con proiezione 1 ore e 06 minuti, per poi subire l'azione del vento con conseguente decelerazione negli ultimi chilometri. Alla fine 1 ora 06 minuti e 49 secondi per Lamachi (e per la sua vittoria) e 1 ora 07 minuti e 06 secondi per Ben Khadir. La gara delle donne si è invece svolta con un confronto annunciato: Luisa Corso -1 ora 23 minuti e 40 secondi - (Atl. Lamezia Terme) e Annamaria Caso -1 ora 25 minuti e 18 secondi (Napoli Nord Marathon), terzo “incomodo” la siciliana Teresa La Tella (Genesis Catania) -1 ora 29 minuti e 14 secondi, capace di una bella prestazione. Quest'ultima, ha anche trionfato nell'ultima edizione del Trofeo Dei Briganti Del Pollino. Lucio Vitale sport@luedi.it
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Giovedì 22 ottobre 2009
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Giovedì 22 ottobre 2009
Concerti e laboratori nel cartellone 2009 dell’Onyx
Gezziamoci winter MATERA -Un mese da batteristi e appuntamenti con il jazz internazionale. Così il Gezziamoci 2009 si appresta a varare la stagione invernale dopo quella tradizionale estiva che si è conclusa il 30 agosto scorso . Il presidente dell’Onyx, Gigi Esposito, ha illustrato ieri i particolari della «seconda fase della stagione che vede confermata la partnership con l’associazione Villa Schiuma, con cui il 28 dicembre abbiamo organizzato un concerto con cena, a conferma della nostra filosofia che abbina la musica alla promozione gastronomica lucana, come già avvenuto nel corso del Gezziamoci estate con il camioncino del jazz». Lo stop imposto ai concerti del 19 settembre e dell’’1 ottobre a causa della mancanza dei finanziamenti, è stato superato e, sembra, risolto come conferma Esposito: «E’ stata recuperata un’ottima strada con la Regione Basilicata». Dicembre sancirà anche la consegna ufficiale del bollino Ijt 2009 che quest’anno è stato assegnato al quartetto di Giovanni Scasciamacchia e al quintetto di Gianfranco Menzella, entrambi musicisti lucani. L’Onyx tornerà, poi, a produrre come conferma il progetto in corso con Marco Lo pomo, musicista affetto da sclerosi multipla che presenterà il suo cd, “In the sky” nel concerto del 20 dicembre il cui ricavato verrà devoluto all’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla, sezione provinciale di Matera).
Particolare spazio avranno i laboratori dell’Onyx che quest’anno vedono la musica popolare e tradizionale al centro delle attività. I primi corsi, previsti a gennaio (iscrizione gratuita già aperta, rivolgendosi all’Onyx jazz club – www.onyxjazzclub.it) saranno tenuti da Oscar Del Barba e riguarderanno la musica popolare lucana, le nuove dizioni e le evoluzioni che la riguardano. Il saggio conclusivo è previsto nella primavera del 2010. Il secondo percorso sonoro è affidato ai musicisti del gruppo di Paolo Fresu che saranno a Matera giovedì 17 e venerdì 18 dicembre per gruppi formativi riservati a 4 gruppi, già attivi che si esibiranno in session pubbliche alla fine dei corsi insieme al loro docenti. Le lezioni saranno tenute da Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Attilio Zanchi, Ettore Fioravanti. Infine, come conferma il presidente dell’Onyx, Esposito: «Nel 2010 tenteremo anche il recupero del progetto di un concorso per gruppi rock che avevamo già avviato alla fine degli anni ‘80». «Abbiamo intrapreso una bellissima esperienza con l’Onyx – ha spiegato Mario Schiuma –che proseguiremo anche nella fase invernale e in occasione della cena con concerto il 28 novembre per la quale stiamo già preparando un menù a tema. Unire il cibo e la musica in un ambiente adatto è un’idea che si potrà ripetere». cultura@luedi.it
Gigi Esposito presenta il cartellone invernale di Gezziamoci (foto Videouno)
NEI SASSI
Al ritmo dei Petramante MATERA - “Qualcosa luccica nell'underground italiano; è la musica dei Petramante, un gruppo che dalla sua 'briciola di provincia' ha trovato un punto di osservazione assolutamente nuovo da cui guardare e rileggere la realtà e le piccole grandi implosioni dell'anima e dei sensi”. Così si è espresso il critico Vincenzo Incenso a proposito dei Petramante, il gruppo umbro che stasera terrà un concerto a Matera presso il Vicolo Cieco, nel Sasso Barisano, il locale rivelazione di quest'anno, dove negli ultimi mesi si sono esibiti musicisti ed artisti di diverse nazionalità. Francesca Dragoni, caratterizzata da una vocalità malinconica e sospesa, e Maurizio Freddano, i due musicisti che sono l'embrione del gruppo, hanno scelto il nome della band evocando il paesaggio dell'Umbria. La vocazione dapprima cantautorale ed asciutta degli esordi dei Petramante
con il tempo si è plasmata ed irrobustita, grazie all'ingresso degli attuali membri Simone Stopponi e Alessandro Graziani. Nel 2009 è uscito “E' per mangiarti meglio”, album prodotto con la partnership martelabel/X-beat/Goodfellas. I Petramante hanno diviso il palco in giro per l'Italia con Subsonica, Bugo, Eugenio Bennato, Paolo Benvegnù, AndreaRivera, MauMaued altri,oltre ad una incursione in terra austriaca. Dal 2006 producono personalmente in serie limitata un vino, il “petramante”, bianco o rosso in base alle raccolte dell'anno. I testi delle loro canzoni sono “pezzi di pellicola che fotografanodove siamopassatie nonabbiamo visto; tracce di vita impresse su uno spartito che sdogana gli accenti, la sequenza logica del pensiero, per andare diretto all'emozione”. Biagio Tarasco
A SENISE di CLAUDIO SOLE SENISE – Un cocktail di emozioni, musica a 360 gradi e serate a tema. Ormai fa parte della vita dei giovani del senisese, che lo affollano ogni sera d’estate, per passare delle ore all’insegna della tranquillità. Stiamo parlando del disco pub “Calì Alive Summer”, un locale che si trova nel centro storico di Senise, nelle mura antiche del vecchio convento San Francesco. Nato nell’estate del 2007, dall’idea di Nicola Lista, per movimentare le notti della cittadina in riva al Sinni e del suo circondario, il “Calì alive summer” ha uno staff di circa dieci persone: Francesco, Filomena, gli chef, Maria e Giuseppe, i barman, Giuseppe, Vincenzo, Maddalena, Gabriele e Salvatore il resto del gruppo, ognuno con i propri compiti. Giovani del posto, che hanno così un lavoro, in una area abbastanza disagiata dal punto di vista lavorativo. Cocktails bar, feste private, addii al nubilato e celibato, serate a tema, serate cubane e brasiliane, compleanni. Un mix molto apprezzato dalla gente che lo frequenta. Ma il forte del locale, è senz’al-
Le “gustose” notti del Calì tra musica live e cucina tipica
Una festa al Calì di Senise
tro, la tanta buona musica dal vivo che ogni sera, ha allietato le numerose presenze. Nel menù del locale musica leggera italiana e straniera, evergreen, dance, revival, caraibici, latino americano, classico, e altro ancora. Gli ospiti? Cover band ufficiale Negramaro “Nuvole e lenzuola”, cover band ufficiale Luciano Ligabue “Libera nos a malo”, cover band ufficiale Vasco Rossi “Alibi”, cover band Rino Gaetano “Rino's garden”, animazione cubana and dj Andrea, animazione brasiliana and dj Alex Morres. Tanta buona musica, che ha riguardato anche giovani talenti dell’area, che si sono messi in mostra con esibizioni live che hanno coinvolto i numerosi presenti. Circa centosettanta posti a sedere, su una superficie ampia e su due piani, a quella superiore, si trova il ristorante pizzeria, con una settantina di posti a sedere, dove poter gustare la cucina tipica senisese. Insomma, un locale che ha davvero tanti ingredienti per essere visitato e far conoscere i tanti gruppi locali emergenti, non solo d’estate, ma anche per movimentare le lunghe e fredde serate autunnali. cultura@luedi.it
CARNET Il Cosmonauta protagonista del Cineclub
MATERA - “Cosmonauta”. Ecco la pellicola proposta per questo giovedì dal “Cineclub del giovedì” dell' associazione materana di cultura cinematografica “Cinergia”. Trama del film? A cavallo degli anni Sessanta Arturo e Luciana, fratello e sorella, comunisti convinti e sfegatati nonostante la giovane età, vivono insieme il fenomeno della corsa allo spazio facendo il tifo per i cosmonauti sovietici: ma il rapporto tra i due si complica a mano a mano che crescono. Luciana, adolescente aggressiva e spregiudicata,comincia ad avere i primi fidanzati e a vergognarsi sempre di più di quel buffo fratellone che invece, forse per via dell'epilessia, sembrerebbe non crescere mai. La commedia, della regista Susanna Nicchiarelli è visionabile presso il cinema Comunale in piazza Vittorio Veneto in tre diversi orari: 18, 19.45 e 21.30. il costo del biglietto è di 3,50 euro. Sceneggiatura: Nicchiarelli e Teresa Ciabatti. Attori: Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Mariana Raschillà, Pietro Del Giudice, Susanna Nicchiarelli e Angelo Orlando. Maria Anna Flumero
LiberArte al Cube di Potenza POTENZA - Nella serata di oggi, alle ore 21, al Cube, nuovo appuntamento con l'associazione culturale Metropolitan. Si tratta del terzo incontro con “LiberArte.... 6 serate come 6”, le strofe di una poesia molto cara e che verrà ricostruita durante ogni incontro. L’obiettivo dell’iniziativa è comunicare, interagire, emozionare, emozionarsi, conoscere, conoscersi, perdersi e contaminarsi in un contesto dove gli attori principali saranno le passioni che si esprimono con la musica live, ascoltando un poesia, un racconto, guardando opere d'arte, parlando di un esperienza, un sogno, un urgenza... tutto nella totale libertà. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
In libreria
Oliva ristampa le sue “Cronache metapontine”
Telline anni ’70 di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Tornano le “Telline”. Il grafico e artista materano Pino Oliva si concede in anteprima per la sua ultima fatica editoriale. “Telline, cronache metapontine degli anni 70” è una «riedizione completamente rivisitata nei disegni, della precedente uscita circa 4 anni fa - ha dichiarato Oliva- E' un racconto crepuscolare, intimo, per certi versi sognato di un'infanzia trascorsa a Metaponto a cavallo degli anni 70. E' una dedica a un mare meraviglioso e ad una spiaggia immensa e pulita che oggi non c'è più. E' al contempo una severa critica, celata ma evidente a chi non ha mai capito le potenzialità turistiche della nostra costa jonica perdendo una grande occasione di sviluppo». Quando la presentazione? «Il libro esce a dicembre prossimo. Mancano pochi giorni al suo completamento a all'invio in stampa presso i miei editori della Stamperia Liantonio. Il libro sarà presente in tutte le librerie di Matera ma anche su tutti i motori di ricerca per l'acquisto dei libri».
Work in progress, ma le peculiarità della trilogia? «Il mio precedente lavoro “Cronache materane degli anni ‘70” ha avuto un inaspettato successo a livello nazionale. Da quasi due anni sto inoltre lavorando al libro che chiuderà la mia trilogia delle memorie raccontate: “Tutto succederà, cronache materane degli anni ‘80”. Parla del terremoto in Irpinia e Basilicata, parla degli anni del liceo, parla di una Matera ancora "piccolo paese" pieno di persone intelligenti che pur-
troppo dopo gli studi sono dovute "emigrare" lasciando un vuoto incolmabile, prestando la loro opera e il loro ingegno altrove». I suoi libri sono antropologia cittadina. Accattivanti. Divertenti. Quanta nostalgia della Matera di una volta? Di cosa in particolare? «Nessuna nostalgia, solo voglia di raccontare qualcosa che non c'è più, che aveva lati positivi e negativi. Ovviamente tanto tanto amore per la mia città». Artista e fumettista. Quale personaggio vor-
rebbe ritrarre e quindi dedicare il prossimo lavoro? «Nessun personaggio attuale mi affascina. Nei racconti bisognerebbe parlare di ciò che si ama e si conosce bene. Ed io cerco di conoscere bene solo me stesso e chi mi circonda». Come si diventa fumettisti? A Matera, in Basilicata, si può? «Si può tutto ciò che si vuole fermamente. Io non sono mai voluto andar via da questa terra. Ho realizzato il mio sogno già da tanti anni, e spero di continuare imparando ogni giorno qualcosa di e creandomi stimoli sempre nuovi». Progetti futuri oltre la promozione di Telline? «Ancora un altro anno di lavoro e oltre 700 disegni da completare per un'opera molto complessa e lunga... poi si vedrà». Sotto l'albero di Natale, tre oggetti e perchè... « "Telline - cronache metapontine negli anni '70", un po' di serenità per tutte le famiglie in questo momento di crisi economica, un po' di tolleranza in più verso il diverso, perchè non gusta mai e fa bene al cuore». cultura@luedi.it
AD ALIANO
Il Premio Levi incorona Di Consoli e la Maraini di NUNZIO FESTA ANDREA DI CONSOLI tra i premiati del “Carlo Levi”. La sezione narrativa rende omaggio a Dacia Maraini. Per lo scrittore d'orgini lucane Andrea Di Consoli continuano ad arrivare riconoscimenti anche dalla Basilicata. L'autore del superbo romanzo “Il padre degli animali”e del più recente “La curva della notte”, infatti, sabato 7 novembre sarà premiato ad Aliano per la sezione “Regione Basilicata” del Premio letterario Nazionale “Carlo Levi”; il momento ufficiale anticiperà la visita ai luoghi leviani. Di Consoli, inoltre, autore di romanzi, poesie, saggi, collaboratore per diverse testate tra le quali Il Quotidiano stesso, sarà per l'occasione intervistato da una delle più talentuose penne del Sud, Raffaele Nigro. Il programma della giornata è corposo. Si comincia dalle 10.30 con il convegno titolato “Intertestualità leviane”. All'incontro - che sarà aperto dai saluti del primo cittadino alianese Antonio Colaiacovo - interverranno: Silvana Ghiazza, curatrice del volume “Carlo Levi: scritti in versi” e docente presso la facoltà di Scienze della formazione di Bari, Guido Sacerdoti, presidente della Fondazione Carlo Levi di Roma e il critico letterario Giulio Ferroni. Per continuare col conferimento a Di Consoli. Fino ad andare avanti nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.30, dove lo spazio sarà riservato al Premio innanzitutto con la proiezione del videoclip “Le ragioni di un Premio” realizzato da Angelo Colangelo, Vito Caruso e Mimmo Rizzo. Contribuire inoltre toccherà, oltre che nuovamente quello del sindaco Colaiacovo, a Pietro Dilenge, presidente del circolo “N. Panevino”, all'assessore regionale alla
“La magia dei colori” MELFI Nel weekend dedicato alla sagra della varola di Melfi, Ps2mania, l’associazione socio-culturale di volontariato, ha presentato una “Collettiva d'arte e di pittura”. Nel cuore del centro storico, a due passi dal Duomo, colori, estro, passione e fantasia hanno animato una delle sale del centro diurno “Hospitalis”. Dettagli paesaggistici, figurativi, copie d'autore, volti noti ma anche quadri astratti, tutti realizzati con le tecniche più disparate. E poi ancora decorazioni su tessuti, plastica, latta e ceramica, oggetti realizzati con la tecnica del decoupage, bigiotteria artigianale e molto altro ancora. Queste le creazioni realizzate da Francesca Asquino, Rosa Maria Del Buono, Francesca D'Amato, Emilia D'Arace, Maria Pina Logrippo, Teresa Maiorino, Maria Teresa Palomba, Valeria Quaranta, Maria Romeo, Antonietta Tudisco ed Emanuele Venezia. Nel corso delle due giornate gli artisti, a turno, hanno anche dato prova delle loro doti, mostrando come nasce un'opera d'arte. La magia dei colori e la bellezza dell'arte hanno il potere di catturare l'attenzione di curiosi, esperti e turisti, che non sono mancati in questa mostra malgrado le incessanti piogge cadute a partire dalla serata di sabato. La collettiva continuerà nel prossimo fine settimana: venerdì 16 - 23; sabato e domenica: 9-23. La Ps2mania non perde occasione per valorizzare la propria terra e i propri talenti. Lo dimostrano le iniziative che l'hanno vista artefice
od ospite di numerosi eventi. A tal proposito è doveroso ricordare l’estemporanea dedicata al Pollino di Chiaromonte. L'associazione ha collaborato nell'organizzazione della VII Sagra della castagna e dei prodotti tipici svoltasi nella suggestiva location naturale del Parco Urbano delle Cantine di Rapolla , nella sezione dedicata all'arte. Un altro week end autunnale che ha visto gli artisti dell'associazione protagonisti di una mostra d'Arte e di un concorso di pittura con tema “Rapolla su tela”. Vincitore della competizione è stato Emanuele Venezia, il secondo premio è stato conquistato da Teresa Maiorino mentre il terzo è andato ex aequo a Leonilda Telesca e Antonietta Tudisco. A premiare gli artisti sono stati il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza , l'assessore alle Infrastrutture della Regione Rocco Vita e il padrone di casa Michele Sonnessa, Sindaco di Rapolla nonché Presidente della Comunità Montana del Vulture , che hanno apprezzato le opere in concorso elogiando tutti i partecipanti. Un'altra occasione questa che ha consentito al presidente dell'Associazione, Giulio Venezia, ed ai suoi tesserati un'ulteriore e diversa visibilità nell'ambito di una manifestazione che negli ultimi anni è divenuta uno degli appuntamenti autunnali più importanti della zona e che continua a dare grandi soddisfazioni agli iscritti e soprattutto alla sezione degli artisti della nostra cittadina.
A SCUOLA DI MIMO
Cultura, Antonio Autilio, al presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e al presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi. Un intermezzo musicale è pensato a precedere le altre premiazioni. Insieme alla scrittrice Dacia Maraini, per la saggistica l'alloro è riservato a Giorgio Otranto. Mentre il premio speciale per la cinematografia al giornalista Emilio Salierno. Nigro intervisterà Maraini, Otranto e Salierno, in qualità di presidente della giuria. E il passaggio s'annuncia di grande bellezza. Come sicuramen-
te molto interessante sarà seguire lo scambio fra Andrea Di Consoli e il poeta e scrittore Raffaele Nigro. Perché, per esempio, fra l'altro i due autori hanno entrambi a cuore la letteratura del Novecento che fu e il Meridione. La Maraini, della quale il libro più recente è “Il treno dell'ultima notte”, è l'altra grande attesa. La giornata, insomma, darà pezzi di tempo alla dialettica partecipata da scrittori che hanno un punto di vista sulla letteratura che potrebbe tenere fortemente impegnata l'attenzione. cultura@luedi.it
UNA SCUOLA particolare, davvero interessante. Il riferimento va ai corsi di mimo che dal 25 ottobre avranno inizio presso i locali della Chiesa di Sant’Anna e San Gioacchino a Potenza. Tutto questo grazie alla passione di Gerardo Lucente, manager artistico che ha deciso di mettere in pratica le sue capacità artistiche. Per Potenza si tratta di un biglietto da visita importante per quanto riguarda l’espressione culturale e artistica. La scuola di mimica corporea tenuta da Lucente si divide in una parte teorica e una pratica sulle seguenti materie: mimica facciale, dell’espressione corporea, del linguaggio del corpo, delle emozioni e stato d’animo, della terapia della risata, umorismo e autoironia, riscoperta del sé gioioso, la ricerca della felicità, la libertà del corpo, la musicalità interiore, la tecnica di riscoperta del fanciullino allegro, il benessere, la gioia e il rilassamento, acrobazie ed equilibrio, la profonda serietà del clown, l’amore per il divertimento voluto da Dio, la risata come medicina, il corpo amico del cuore, l’entusiasmo e la pienezza della vita, mimare le canzoni, scenette e cabaret, la danza divina, i colori della vita, l’arte di far ridere, i movimenti buffi, la risata contagiosa, gli stati esilaranti, l’endorfine naturali, il canto e il corpo libero. Lucente ha messo insieme tutte le esperienze artistiche grazie alla vocazione culturale, nata nel 1968 quando il manager potentino suonava le canzoni dei Pink Floyd. Dal 1968 ad oggi tante cose sono cambiate, nello stile di vita, la mimica ha assunto un valore imprescindibile, sia nelle relazioni familiari che in quelle lavorative, dove le mani, il volto e il corpo rappresentano una vera e propria forma di comunicazione. La mimica a Potenza fa scoprire nuovi orizzonti, nuove sinergie, grazie ad una scuola che promette di far divertirei. «Credo che il mimo per antonomasia in Italia - ha detto Lucente- sia stato Franco Franchi, bravissimo nel muovere occhi, volto e mani durante i film. Con lui nel panorama artistico cito Marcel Marceau, Charlie Chaplin, re del muto e Buster Keaton. La mimica figura tra le grandi arti e da naturalezza alle cose. I corsi sono aperti a tutti». Francesco Menonna
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Cultura e Spettacoli 49 A MELFI
Giovedì 22 ottobre 2009
Il ritorno di Aznavour
Giovedì 22 ottobre 2009
Julio papà grazie al Viagra
Grande ritorno nella prima serata di Raiuno: Charles Aznavour, leggendario interprete francese della musica che non conosce tempo, sarà l’ospite d’eccezione della sesta puntata de “I Migliori Anni”, il programma condotto da Carlo Conti, in onda domani, alle ore 21, su Raiuno. Aznavour proporrà i brani “Lei” e “Ed io tra di voi”, due dei suoi più grandi successi in italiano. Torna in Italia dopo ben ventisei anni di assenza.
Per Laura forme sospette
Anche il maschio latino per eccellenza Julio Iglesias sotto le lenzuola ora ha bisogno di un aiutino. Ebbe sì, il cantante iberico 66 enne prende il Viagra. Secondo quanto riportato da El Mundo il sempreverde donnaiolo ha ammesso di assumere la pillolina blu durante un concerto a La Pazt. Il sempreverde latin lover iberico confessa di ricorrere all'aiuto della pillola blu, grazie alla qualela moglie Miranda sarebbe incinta. E siamo a nove.
Laura Pausini si prepara ai Latin Grammy con una serie di concerti sold out in tutta America. E sfoggia una linea piuttosto tondeggiante: solo stravizi o è in arrivo la cicogna? Uno stato di forma che, anche per lei che non è mai stata filiforme né troppo preoccupata della linea, ha suscitato qualche perplessità. E una speranza, quella che Laura sia in carne perché è riuscita a coronare il suo sogno di diventare mamma.
Al Roma Film Fest nei panni della cuoca Julia ritirerà il premio “Le cattedrali letterarie europee”
Meryl regina della Capitale ROMA - L'attrice Meryl Streep è a Roma. Giunta poco prima delle 8 di ieri mattina all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Newark, la pluripremiata sessantenne statunitense due Oscar e 15 nominations all’attivo, 6 Golden Globes vinti - presenterà oggi, al Festival Internazionale del Film di Roma, «Julie & Julia», l’ultimo film girato, con la regia di Norah Ephron. Cappotto e pantaloni blu, foulard fantasia, occhiali da vista, capelli raccolti con la coda, la diva di Hollywood, che è accompagnata dal marito, lo scultore Donal James Gummer, ritirerà a Roma anche il Premio Marc'Aurelio ed il premio “Le cattedrali letterarie Europee”, riconoscimento attribuito a personalità della cultura mondiale, la cui consegna si svolgerà sabato 24 ottobre nella sede del Centro Studi Americani di Roma. Un pò stanca per il viaggio, prima di uscire dalla sala arrivi per salire sulla Mercedes grigia dell’ospitalità del Festival, inforca gli occhiali da sole e, con un saluto in italiano – «Buongiorno» -, ringrazia sorridendo alcune persone che le si sono avvicinate per attestarle ammirazione. L’attrice, che oggi alle 19.30 incontrerà il pubblico nella sala Sinopoli nell’ambito della sezione «L'altro cinema-Extra», ha messo questa volta tutta la sua arte per trasformarsi in cuoca. Ovvero diventare Julia Child autrice di un libro di ricette “Mastering the Art of French Cooking”, contenente 524 ricette. La diva ripartirà da Roma nella giornata di domenica prossima. Il film, che ha segnato anche il ritorno in forze per la spiritosa scrittrice, sceneggiatrice e regista Norah Ephron, della quale si ricordano «Insonnia d’amore» e «C'è posta per te», è tratto dal romanzo di Julie Powell (nel film il ruolo è di Amy Adams) e racconta la vita di Julia Child, la leggendaria cuoca americana che ha cambiato per sempre il modo di cucinare in America. Visse, a partire dagli anni '50, a Parigi con il marito (nella pellicola è interpretato da Stanley Tucci) dove scoprì l’amore non solo per il cibo ma anche per la cucina. Divenne in breve una grande chef non priva di cinismo, autrice di libri di ricette diventati bestseller e protagonista dagli anni '60 agli anni '90 di seguitissimi programmi tv. cultura@luedi.it
CineCult
Quattro film di Leone in 100 magici scatti
L’attrice Meryl Streep
Anna Valle dice sì al “ritocchino” ROMA - «Non ne ho ancora fatto uso, ma non escludo di ricorrervi in futuro. Quando i segni del tempo cominciano a farsi molto evidenti è legittimo correre ai ripari. Fino a un certo punto però, non mi piacciono le esagerazioni. Non mi piacciono i seni troppo grossi o i visi inespressivi». Così Anna Valle a Donna Moderna, il settimanale diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall’Orto in edicola domani, parlando di chirurgia estetica. In questi giorni l’attrice si trova a Praga dove sta girando il nuovo spot per
di BIAGIO TARASCO MATERA - I suoi fumetti sono noti anche in Giappone ed in gran parte d'Europa. Giuseppe Palumbo, classe 1964, dopo il diploma al Liceo Classico “Duni” di Matera e durante gli studi universitari, un giorno si presentò con i suoi disegni presso la casa editrice Primo Carnera, che all'epoca pubblicava riviste underground come “Frigidaire” e “Tempi supplementari”. Non ci volle molto a capire che quel ragazzo, «che parlava con un accento mai sentito», come ha dichiarato in seguito Vincenzo Sparagna, era un astro nascente nel mondo del fumetto italiano. Il successo arriva già nel 1986, quando su “Frigidaire” Palumbo pubblica le avventure del personaggio che l'ha reso famoso: Ramarro, il primo supereroe masochista. Da allora il fumettista
una famosa crema di bellezza. Ma parlando più specificamente di cinema, Anna Valle dice «Mi piacerebbe lavorare con George Clooney», che giudica «bellissimo uomo» per poi specificare che «il mio genere è più Daniel Day – Lewis o Jeremy Irons. E poi, mi sbaglio o Clooney è già impegnato?». «Un desiderio che ho da sempre – continua la Valle – è fare un film con Tornatore. Insieme a Bertolucci, è il regista che quando ero ragazza mi ha fatto innamorare del cinema».
ROMA - Le celebrazioni ad ottant'anni dalla nascita e a vent'anni dalla scomparsa di Sergio Leone continuano nello spazio espositivo di Cinecittàdue Arte Contemporanea, con un’esposizione curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, e prodotta da Cinecittàdue Arte Contemporanea. Una mostra fotografica in uno dei luoghi simbolo del grande Maestro. Un viaggio attraverso gli scatti più celebri e significativi per ricordare, immersi nel suo mondo, Sergio Leone, una tra le personalità più rappresentative del cinema italiano e mondiale. Dal 29 ottobre at- Sergio Leone traverso 100 fotografie inedite si potrà ripercorrere la vita privata e professionale del grande maestro, dagli esordi ai suoi successi internazionali. Un’occasioneper ritrovare il piacere della materia fotografica grazie alla quale sono restituiti dettagli, segreti e atmosfere di quattro set di altrettanti film di Sergio Leone: Il buono, il brutto e il cattivo, C'era una volta il West, Giù la testa e C'era una volta in America. Cento fotografie di grande qualità scattate da Angelo Novi,
Tra i fumetti di Palumbo Il disegnatore di Diabolik in mostra nella sua Matera Giuseppe Palumbo il fumettista di Diabolik
materano di strada ne ha fatta tanta, fino alle recenti collaborazioni con gli scrittori Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo, autori dei testi, rispettivamente, di “Tomka, il gitano di Guernica” e “Un so-
gno turco”, disegnati da Palumbo ed editi da Rizzoli. La sua carriera è contrassegnata da numerosi premi vinti come migliore disegnatore, quali il prestigioso Yellow Kid, il Bo-
naventura e l'Attilio Micheluzzi. Nel 1995 Palumbo è entrato a far parte dello staff di disegnatori di Martin Mystere, per cui ha disegnato alcune storie pubblicate sulle serie "Extra", "Storie di altrove" e "Almanacco del Mistero". Nel 2001 ha ridisegnato il numero uno di Diabolik, pubblicato in volume dalla casa editrice Astorina con il titolo "Diabolik il re del terrore. Il remake". Nel 2004 ha realizzato una nuova storia di Diabolik su testi di Sandrone Dazieri e Tito Faraci. Giuseppe Palumbo alterna il lavoro sul personaggio delle sorelle Angela e Luciana Giussani a collaborazioni con le case editrici BD Edizioni, Comma
provenienti dal “Fondo NovI” dell’Archivio fotografico della Cineteca di Bologna,saranno espostenelloro magico bianco e nero, in formato 50 x 70. Il progetto di allestimento è dello Studio Purini–Thermes. Una mostra “tradizionale” se comparata a quella presentata all’Auditorium per il Festival Internazionale del Cinema di Roma, dove in quel caso l’immaterialità dell’allestimento ha giocato sulla relazionalità fra lo spazio e le immagini scorrevoli. Qui si ritorna al tradizionale per chi ama soffermarsi davanti ad un’immagine, carpire i segreti tecnici ed estetici adottati dall’autore-fotografo, lasciarsi affascinare dal glamour e dalla bellezza dei volti degli interpreti dei film. Sono immagini inedite sia perchè molte di esse sono esposte per la prima volta sia perchè contengono piccoli particolari difficilmente percepibili dalle immagini in movimento e che solamente la stampa della fotografia, riesce ad indicare con precisione, diventando una straordinaria fonte di informazione intorno al cinema e ai suoi protagonisti.
22 e Rizzoli. Proprio la casa editrice Comma 22 nel 2005 ha dedicato al fumettista della città dei Sassi una collana di volumi aperta da “Diario di un pazzo”, adattamento di un racconto di Lu Xun, seguita da “Cut Cataclisma”, che raccoglie tutte le storie del personaggio Cut prodotte fino al 2006 per la casa editrice giapponese Kodansha, e da “Tosca la mosca”. Per chi volesse conoscere più da vicino le opere di Palumbo, l'occasione si presenta in questi giorni con una mostra dei suoi disegni aperta fino al mese di novembre presso l'area galleria dell'associazione culturale “Strane Nuvole”, la neonata biblioteca del fumetto in via delle Beccherie 43. L'esposizione si può visitare dal lunedì al venerdì, dalle ore 17 alle ore 21, e il sabato dalle ore 16 alle ore 20. cultura@luedi.it
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50 Cultura e Spettacoli
23.20
TALKSHOW
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
21.05
TALKSHOW
21.10
FILM
16.55
ATTUALITÀ Barbara D’Urso
23.40
FILM Syriana
21.10
FILM Chiedimi se sono felice
21.10
FILM
Michele Santoro
Windtalkers
L’ultimo imperatore
06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiCercando Cercando 06.15 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare 06.25 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.45 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -ShowScalo 76 Talent 17.20 -TelefilmLas Vegas 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaChièdiscena 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -CONTENITORE Trebisonda 15.40 -TelefilmZorro 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 16.35 -CartoniMartin Mystere 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 - Show Mattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film Vorrei non essere ricca! con Sandra Dee, Maurice Chevalier, Robert Goulet, Andy Williams - regia di Jack Smight (U.S.A.) 1964 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore 20.05 -TelefilmWalker texas Ranger
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.10 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitty e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniWillcoyote 15.20 -TelefilmGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComIcarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Film Il ponte di Remagen con George Segal, Ben Gazzara, Robert Vaughn - regia di John Guillermin (USA) - 1969 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale TG 2 23.35 -RubricaPalco e Retropalco
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmWindtalkers con Nicolas Cage, Adam Beach, Christian Slater - regia di John Woo (USA) - 2002 23.25 -Talk ShowParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Telefilm Dr. House - Medical division 23.15 -News Terra
20.55 -SportEuropa League - Calcio 23.10 -RubricaSpeciale Europa League 23.40 -Film Syriana con George Clooney, Matt Damon, Christopher Plummer - regia di Stephen Gaghan (USA) - 2005
20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -FilmChiedimi se sono felice con A. Baglio, G. Storti, G. Poretti regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier (Italia) - 2000 23.15 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Film L'ultimo imperatore con Peter O'Toole, John Lone, Joan Chen - regia di Bernardo Bertolucci (Italia) - 1987
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaCinematografo Festival Internazionale del Film di Roma 2009 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro
00.55 -RubricaIl cartellone di Palco e retropalco 01.05 -TelegiornaleTg Parlamento 01.15 -Real TvX Factor 02.00 -RubricaTg2 Costume e società 02.10 -TelefilmLa piovra 4
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaRai Educational Off Holliwood 2009 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.15 -RubricaFuori orario
00.15 -TelefilmTelefilm 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03.45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.10 - NewsMeteo 5 notte
02.10 -TelegiornaleTg4 02.40 - FilmLa rivale con G. Landry - regia di Anton Giulio Majano (Ita) - 1955 04.05 -TelefilmLaw & Order: Unità speciale
01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmQuando Alice ruppe lo specchio 05.25 -TelefilmLa famiglia Bradford
00.05 -ShowVictor Victoria 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaOtto e mezzo 02.15 -TelefilmAlla corte di Alice 03.15 -RubricaDue minuti un libro 03.20 -AttualitàCNN News
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Televisioni 51
Giovedì 22 ottobre 2009
TERREMOTO NELL’UDEUR A NAPOLI
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Anno 8 n.256â‚Ź 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
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L’ex pm della Dda di Potenza, Licia Genovese, sentita in commissione parlamentare rifiuti Saranno acquisiti gli atti dell’inchiesta ereditata da Basentini. E rispunta il caso Scanzano $ 0$5,1$ ', 3,67,&&,
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Rispetto critico perlascelta politica diMartorano
E’ il primo grande approdo lucano Il resort dopo anni di lotte ambientaliste D SDJLQD
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$33(//2 $/ 9272 3(5 )5$1&(6&+,1, GL 3,(52 )$66,12 Il 25 ottobre si svolgeranno le consultazioni primarie per eleggere il Segretario nazionale del PD.Oltre 10.000 seggi saranno allestiti in tutta Italia e potranno votare tutti coloro che si riconoscono nel Partito Democratico: iscritti, elettori (anche non iscritti) e simpatizzanti.Potranno votare anche tutti i giovani con piĂš di 16 anni, immigrati ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. segue a pagina 13
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Papello: Memento Mori.
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