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Brevi dal mondo

Due italiani rapiti in Venezuela CARACAS - Due imprenditori veneti, di Conegliano, sono stati rapiti a Caracas, in Venezuela. La notizia, anticipata da Il Gazzettino, trova conferma alla Farnesina che sulla vicenda chiede il silenzio stampa. I due imprenditori, Walter Iannotto, 80 anni, e Roberto Armellin, 48 anni,erano a Caracas per un viaggio di lavoro. E di loro non si avevano più notizie da mercoledì notte.

Scontro fra treni in Egitto, 15 morti IL CAIRO - E' di almeno 15 morti e 245 feriti il bilancio provvisorio dello scontro tra due treni passeggeri nella zona di Al-Ayyat nel distretto di Giza, 40 chilometri a sud-ovest. Secondo una prima ricostruzione, il primo treno, proveniente da sud, si è fermato sul binario, dopo poco il convoglio che seguiva lo ha investito in pieno.

Germania, intesa per il Governo BERLINO - Il nuovo governo di coalizione della cancelliera Angela Merkel (Cdu) è ormai realtà: l'ultima maratona negoziale ha sancito l'accordo con i liberali (Fdp) di Guido Westerwelle. «Il negoziato è finito. Abbiamo raggiunto un buon accordo e questo è veramente un bel giorno per la Germania» ha detto alla stampa Peter Ramsauer, deputato conservatore dell'Unione cristiana sociale.

Domenica 25 ottobre 2009

Perizie sul delitto Poggi respinte tutte le eccezioni E’ ripreso il processo per l’omicidio di Garlasco

Chiara Poggi

VIGEVANO (PAVIA) - Il gup Stefano Vitelli ha respinto tutte le eccezioni presentate da Procura e parte civile sulle superperizie in discussione da ieri alla ripresa del processo per l'omicidio di Chiara Poggi. Unico imputato il fidanzato Alberto Stasi. La Procura avrebbe sollevato alcune eccezioni perché la perizia sarebbe andata oltre i quesiti richiesti. La parte civile (la famiglia Poggi) avrebbe sollevato eccezioni più generiche su tutte le superperizie. Tutte le eccezioni sono state respintedaVitelli equindil'udienza prosegue.

Piogge torrenziali al Sud Una vittima in Puglia Nel Foggiano un uomo precipita con l’auto in un canale Frana nel Messinese

Piogge torrenziali in Puglia

BARI - Piogge torrenziali e disagi al Sud. In Puglia le precipitazioni hanno coperto le strade principali di fango, creando problemi alla viabilità e causando, in alcuni casi, gravi incidenti stradali. Nel Foggiano, un uomo è morto ieri mattina dopo che la sua vettura è finita nelle acque di un canale, Il maltempo continua a flagellare anche la Sicilia. Mentre le Eolie risultano isolate da venerdì pomeriggio, le ultime piogge hanno provocato una frana nella zona tirrenica del messinese.

Camorra in manette boss a Napoli NAPOLI - Arrestato all’alba di ieri Salvatore Esposito, 27 anni, ritenuto dagli investigatori legato in passato al clan Di Lauro e ora esponente del clan Sarno. Nei suoi confronti il gip del tribunale di Napoli lo scorso mese di settembre ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per un omicidio avvenuto nel 2003 nel quartiere napoletano di Scampia. L'uomo, che era sfuggito all'arresto lo scorso 1 ottobre, èstato bloccatodai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna in un appartamento di Afragola (Napoli).

Servirà ad accelerare la distribuzione del vaccino

Influenza A, Obama decreta Emergenza nazionale negli Usa NEW YORK - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha decretato l’emergenza nazionale per l’influenza A, che negli Usa ha colpito un milione di persone uccidendone un migliaio in 46 dei 50 Stati dell’Unione, in modo da accelerare la distribuzione dei vaccini e se necessario potere avviare operazioni speciali per far fronte a una grossa epidemia. In una dichiarazione diffusa ieri a Washington, la Casa Bianca ha precisato che Obama ha firmato la dichiarazione di emergenza venerdì sera, un fatto che permette di avviare operazioni su vasta scala, se necessario, per arginare l'epidemia o la pandemia, senza rispettare tutte le regole federali in vi-

gore in situazioni normali. La decisione di Obama si verifica mentre si registrano grossi ritardi negli Stati Uniti per rispondere all’epidemia di suina: secondo il Wall Street Journal, che alla notizia dà ampissimo rilievo, meno della metà dei vaccini richiesti dalle autorità Usa sono stati forniti dalle case farmaceutiche. L’indicazione viene confermataimplicitamente dalnumero uno dei Cdc, il Center for Disease Control and Prevention (che si occupa delle malattie infettive) Thomas Frieden, secondo cui tutto procede troppo lentamente, anche perchè non è ancora chiaro come si comporterà esattamente il virus. Frieden ipotizza una infezione ad ondate (quella che sta col-

pendo adesso gli Usa è la seconda), ma nessuno è in grado di anticipare quante saranno e soprattutto quando si abbatteranno sugli Stati Uniti. Barack Obama Attualmente, solo poco più di 16 milioni di dosi di vaccino sono di- controlla i nuovi medicinali, ma il desponibili negli Usa invece dei circa 30 creto Obama dovrebbe decisamente milioni previsti, una cifra già rivista al accelerare le cose. «Identificando rapiribasso nei giorni scorsi quando era damente il virus – scrive Obama -, orapparso chiaro che l’obiettivo iniziale ganizzando misure di sanità pubblica, di 40 milioni era assolutamente irrag- informando i professionisti della sanigiungibile. Uno dei colossi farmaceu- tàeil pubblicoattraversounavaccinatici fornitore dei vaccini, la Glaxo, cui zione efficace, abbiamo preso misure ne sonostati ordinati 7,6 milionidi do- energiche. Per continuare a preparare si, sta in particolare ancora aspettan- il paese, stiamo prendendo misure do il via libera della Food and Drug Ad- supplementari per agevolare la nostra ministration (Fda), l’ente federale che risposta».

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2 In Italia e nel Mondo


RICATTO A MARRAZZO

Il presidente della Regione Lazio fa un passo indietro e ammette: «Mia debolezza privata»

Il governatore si autosospende Travolto dallo scandalo, delega i poteri al suo vice Esterino Montino ROMA - Alla fine ha capitolato. Dopo la resistenza strenua, benché poco convincente a partire dalla fatica di sollevare lo sguardo nel corso delle “spiegazioni” televisive, il presidente della Regione Lazio è crollato. Si è autosospeso, delegando i poteri al vice Esterino Montino. Dopo aver fermamente negato di essere coinvolto nella vicenda del video a luci rosse con un trans, ieri Piero Marrazzo ha deciso di cambiare linea. «La mia permanenza è inopportuna. Ho detto la verità ai magistrati prima che l'intera vicenda fosse di pubblico dominio - ha spiegato -. L'inchiesta sta procedendo speditamente anche grazie a quelle dichiarazioni, che sono state improntate dall'inizio alla massima trasparenza. Si tratta di una vicenda personale in cui ho sempre agito da solo». Nel giorno in cui nel carcere di Regina Coeli sono iniziati gli interrogatori dei quattro carabinieri accusati di avergli chiesto denaro dietro la minaccia di divulgare il video hot in compagnia di un trans, il governatore si è confessato: «Debolezza privata, mi autosospendo e sono pronto alle dimissioni». «Nelle condizioni di vittima in cui mi sono trovato ho sempre avuto come obiettivo principale quello di tutelare la mia famiglia e i miei affetti più cari; gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo. Sono tuttavia consapevole che la situazione ha ora assunto un rilievo pubblico di tali dimensioni da rendere oggettivamente inopportuna la mia permanenza alla guida della Regione, anche al fine di evitare nel giudizio dell'opinione pubblica la sovrapposizione tra la valutazione delle vicende personali e quella sull'esperienza politico-amministrativa», ha precisato Marrazzo. Una capitolazione, dunque. Al termine della quale l'ex presidente della regione ha scelto la strada dell'autosospensione per concludersi con le dimissioni. Nella delega dei poteri al vicepresidente Montino sarebbe contenuto il riferimento a un impedimento di fatto nello svolgimento della carica e si parlerebbe espressamente di indisponibilità per motivi di salute.

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

estrazione del 24 ottobre 2009

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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

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ilSuperEnalotto

Conc. n° 128

Montepremi 4.754.908,58 euro

jolly

6 - 26 - 37 - 38 - 55 - 73

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punti 6 jackpot 77.026.222,24 punti 4 327,92 17,46 punti 5+1 950.981,72 punti 3 punti 5 37.538,76 Num. Superstar 63

Poi verso la fine dell'anno dovrebbero arrivare le dimissioni. Sarebbe questo il percorso messo a punto al termine di una mattinata convulsa aperta con una riunione tra i più stretti collaboratori politici di Marrazzo, alla presenza sia di Montino sia del legale del governatore, Luca Petrucci. La exit strategy avrebbe corretto la rotta scelta in un primo momento dal governatore, ovvero quella di non lasciare e concludere comunque la legislatura. Nel momento in cui i contorni dell'inchiesta hanno cominciato a farsi più chiari, si è optato però per l'autosospensione, istituto scelto dalla maggioranza, per non trovarsi forzatamente tra 90 giorni, ovvero a gennaio, alle urne. La legge 104 infatti prevede che dal momento delle dimissioni del presidente della Regione passino 90 giorni per andare al voto. Un tempo giudicato esiguo dalla maggioranza di centrosinistra, che ora dovrà affrontare le prima-

rie per trovare un nuovo candidato che fino a ieri era Marrazzo. In questo modo, invece, sarà il vicepresidente Montino a sostituirlo. Infatti, secondo l'articolo 45 dello Statuto della Regione Lazio, “il vicepresidente sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo” fino a nuove elezioni, traghettando dunque fino all'election day, già fissato al 28 e 29 marzo. Scongiurate, dunque, le elezioni anticipate a gennaio, come auspicato dal centrodestra e come sarebbe avvenuto se Marrazzo si fosse dimesso, si tratterà di scegliere il candidato del centrosinistra. «È bene che la coalizione scelga con le primarie il candidato con un percorso aperto e democratico, dando un segno di forte novità», ha osservato Montino. Che, per inciso, ha ribadito la propria indisponibilità a concorrere alla presidenza della Regione Lazio. Elisabetta Martorelli

Dimissioni entro la fine dell’anno

Sopra il palazzo di via Gradoli, a sinistra Piero Marrazzo

Accusati di aver ricattato Marrazzo

Il centrodestra esprime solidarietà

Restano in carcere i quattro carabinieri

L’imbarazzo del Pd «Scelta responsabile»

ROMA - Restano in carcere i quattro carabinieri accusati di aver ricattato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Lo ha deciso il gip di Roma Sante Spinaci al termine di oltre otto ore di interrogatori che si sono svolti nel carcere romano di Regina Coeli (nella foto). Il magistrato ha convalidato il fermo e ha emesso contestualmente quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Luciano Simeone, Carlo Tagliente, Nicola Testini, considerato il leader del gruppo, e Antonio Tamburrino, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari chieste dalla Procura di Roma. Proprio Tamburrino - che sarebbe stato incaricato dai colleghi di vendere ai media il video hot che riprendeva il governatore in atteggiamenti intimi in compagnia del trans Natalie ieri avrebbe dichiarato di non essere sicuro «che quello ripreso nel filmato fosse Marrazzo, però gli somigliava». I quattro sottufficiali arrestati dai Ros sono accusati a vario titolo di estorsione, violazione della privacy e violazione di domicilio. Due di essi, secondo le accuse, avrebbero fatto irruzione nel luglio scorso in un appartamento in via Gradoli dove avrebbero filmato Marrazzo, seminudo, insieme a un trans estorcendogli danaro e facendosi consegnare due assegni per un totale di 20mila euro, mai giunto all'incasso. Nel video dello scandalo ci sarebbe tra l'altro anche un breve fermo immagine con l'auto di servizio del presidente, con tanto di targa. Secondo indiscrezioni, Marrazzo sarebbe andato più volte a via Gradoli con l'auto blu, facendosi lasciare ad alcune centinaia di metri per poi proseguire a piedi verso l'appuntamento. Agli atti dell'inchiesta, al momento, non sono emerse responsabilità giudiziarie di nessuno oltre ai quattro militari.

Ora Google blocca le mail spedite all’indirizzo errato MAI più email all'indirizzo sbagliato. Quante volte c'è capitato di spedire una “lettera elettronica” a una persona piuttosto che a un'altra. Ma da oggi gli sbadati e i frettolosi possono dormire sonni tranquilli. Gmail, il servizio di posta elettronica di Google, offre un nuovo e innovativo strumento per evitare simili errori. Si chiama “Got TheWrong Bob?”(“è forse il Bob sbagliato?”) e avvisa l'utente quando sta mandando una email a un destinatario sbagliato. Il sistema è molto semplice: Gmailriesce astabilireil tipodi relazione che abbiamo con tutte le persone a cui periodicamente inviamo email. Se ad esempio stiamo per spedire l'invito di

una festa a una persona con la quale di solito abbiamo solo rapporti di lavoro, il servizio “Got The Wrong Bob?” si attiva immediatamente e ci avverte del possibile errore. Se vogliamo realmente spedire la lettera a quell'indirizzo email dovremo confermare una seconda volta l'invio della missiva.

ROMA - L'imbarazzo silenzioso del Pd fa molto più rumore della prudenza del centrodestra che non rinuncia a dimostrare piena solidarietà al governatore per il ricatto subito. La vicenda Marrazzo alla vigilia delle primarie ha turbato non poco l'intero entourage dei democratici che, nelle ultime oredi campagnaelettorale,ha subitofattofronte comuneconcordando con il governatore per l'autospensione, così da permettere un finale regolare alla legislatura. «Una scelta responsabile» l'hanno definita in una nota congiunta i tre candidati alla segreteria del partito Dario Franceschini (nella foto), Pierluigi Bersani e Ignazio Marino. L'Idv dal canto suo parla di lezione di stile e fa un paragone con le vicende che hanno coinvolto Berlusconi: «Almeno lui si è fatto da parte - ha detto il presidente dei senatori Felice Belisario - e avrà ora modo di dimostrare, come sostiene, di essere soltanto una vittima in questa vicenda». Da parte della maggioranza la linea seguita è quella del basso profilo. Niente attacchi personali, nessuna parola forte. La valutazione del Pdl è tutto centrata sul principio - sostenuto per Silvio BerlusconineicasiNoemiLetiziae PatriziaD'Addario-chelavita privata, anche di un rappresentante istituzionale, debba essere esclusa dalla contesa politica. Una solidarietà (sulla quale si è unita compatta la Lega) che non frena comunque la richiesta di dimissioni “vere” e di elezioni anticipate rispetto al 28-29 marzo. Se per FabrizioCicchittoeilministro RobertoMaroni,Marrazzonondoveva dimettersi, ad affondare il colpo è il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri. «La presunta superiorità morale della sinistra va in archivio» ha detto riservandosi di fare accertamenti giuridici per capire se con l'autosospensione c'è un abuso di legge. Luca Masotto

I genitori urlano troppo meglio le sculacciate NON tireranno più ceffoni a casaccio, non sculacceranno più come si faceva qualche decina di anni fa ma i genitori di oggi hanno perfezionato una tecnica forse ancora più fastidiosa: urlare. Secondo il New York Times, nelle famiglie oggi si urla molto più di ieri e alzare la voce è diventato il nuovo modo di “sculacciare” i figli, sostituendo i decibel alle sberle. Difficile imbrigliare la natura umana e, sebbene in Paesi come la Nuova Zelanda sia persino stata approvata una “legge antisculaccioni”, evitare che un genitore percuota il proprio bambino non significa eliminare ogni

traccia di violenza familiare. Stando all'inchiesta condotta negli Stati Uniti, una volta su dieci i genitori si rivolgono ai figli urlando. In genere il fenomeno accade la sera, quando si è più stanchi e incapaci di gestire i capricci con lucidità.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Il fatto del giorno:Economia, è allarme per 1 milione di imprese. Nel governo scontro sull’Irap Maggioranza al bivio senza via d’uscita

Quel documento sul tavolo del premier

Ecco un’altra tassa che non sarà mai abolita

dall’editoriale di Massimo Giannini

dal commento di Francesco Verderami

dal commento di Luca Ricolfi

Silvio Berlusconi ha inventato una "tormenta di neve", per giustificare il suo mancato rientro da Mosca ed evitare la resa dei conti con il suo ministro dell'Economia. Giulio Tremonti ha evocato una "coltre di nebbia", per descrivere la condizione di confusione politica in cui versa il suo presidente del Consiglio. Che sia neve, o che sia nebbia, questo governo naviga a vista. Ed è una tragedia per il Paese, solo un anno e mezzo dopo il trionfo elettorale del 13 aprile2008. Il nuovo "caso Tremonti" riprecipita l'Italia nello stesso psicodramma del 2004. Secondo governo Berlusconi. Anche allora, di fronte a una crisi assai meno grave, c'era una parte di centrodestra che reclamava "una gestione collegiale" della politica economica" [...].

l Cavaliere tende sempre a sdrammatizzare nei passaggi delicati. E se arriva a evocare Dino Grandi per allentare le tensioni con il suo ministro dell’Economia, se sorridendo cita il gerarca fascista — autore dell’ordine del giorno che segnò la fine di Mussolini — vuol dire che stavolta non è come le altre volte, che la lite con Giulio Tremonti è cosa seria. C’è un motivo se ieri Silvio Berlusconi ha disertato il faccia a faccia con il titolare di via XX Settembre, se dalla Russia è volato fino a Milano senza atterrare nella Capitale dov’era atteso per il «chiarimento» con Tremonti. «Avevo detto che sarei torna-to nella serata di venerdì senza passare da Roma. [...].

Spero di sbagliarmi, ma non credo che entro la fine di questa legislatura Berlusconi abolirà l’Irap. Non ci credo, innanzitutto, perché è dal 1994 che promette riduzioni delle tasse, e non ha mai mantenuto la promessa di «abbattere la pressione fiscale» (dal «Contratto con gli italiani»). Non ha abolito l’Irap, non ha portato al 33% l’aliquota massima dell’imposta sui redditi. Durante i suoi governi la pressione fiscale non è mai diminuita. Per l’anno prossimo il governo stesso, nei suoi documenti, prevede un ulteriore aumento della pressione fiscale (dal 42,8% al 43,0%). Non ci credo perché, come elettore, constato che il 95% della politica è fatta di annunci [...].

La migliore di oggi

Irap, prima vittima

Il filo delle riforme nel labirinto recessione

dal commento di Nicola Pini

dal commento di Luca Paolazzi

In attesa del chiarimento politico con Tremonti e forse anche per propiziarlo, Palazzo Chigi mette in pausa il piano sul taglio dell’Irap. È stato il sottosegretario Gianni Letta ieri a rassicurare i governatori, preoccupati per l’eventuale riduzione di gettito della tassa regionale sulle imprese, che lo sgravio fiscale non è «da domani». Nel vertice di ieri con il governo era stato il presidente della Conferenza delle Regioni Errani a chiedere chiarimenti. «Una cosa –ha risposto Letta – sono gli annunci, un’altra gli obiettivi, e quello della graduale riduzione dell’Irap è nel programma di governo e vogliamo rispettarlo. [...].

La crisinon è finita.Non solo perché alcuni nodi della fragilità del sistema finanziario non sono stati sciolti e rendono perciò più lenta e densa di insidie la ripresa. Ma soprattutto perché siamo immersi pienamente nelle conseguenze economiche e sociali della più violenta recessione degli ultimi ottant'anni. In termini di effetti sui mercati del lavoro, Pil potenziale, ristrutturazione dei settori, in particolare del manifatturiero, il più colpito dalla caduta della domanda.Come tuttele recessioni, anche questa ha messo e metterà in moto riorganizzazioni e ripensamenti dei modi di stare sul mercato da parte delle imprese, ridi-

...Per fare sul serio

I frutti velenosi dall’editoriale di R. Arditti

segnerà la geografia dell'economia globale, darà maggior slancio alle innovazioni in ogni ambito. D'altronde, la crisi stessa, come è stato notato da più parti, affonda le radici in mutamenti epocali, che prima avvengono lentamente sotto la superficie dei fenomeni e poi bruscamente si rivelano. Un po' come avviene per gli spostamenti delle placche tettoniche che d'improvviso causano terremoti. I mutamenti riguardano essenzialmente lo spostamento del baricentro della crescita globale verso l'Asia, con l'emersione di nuove potenze economiche come la Cina e l'India. Sono eventi irreversibili e ineludibili. Che vanno affrontati adattandosi al cambiamento. [...].

Forattini su La Nazione

Il ministro dell’Economia isolato per il suo rigore

dall’analisi di Oscar Giannino

dal commento di Mattia Feltri

Se dovessimo tenere un ideale referendum tra le imprese italiane sull’imposta più odiata, non c’è dubbio che l’Irap vincerebbe la palma. Vincenzo Visco, che la inventò dieci anni fa unificando imposte diverse tra cui l’Iciap e l’Ilor, non è mai stato d’accordo. Il punto che lo lascia senza parole, è che senza Irap non ci sarebbe il pilastro regionale per finanziare la sanità, al di là dei trasferimenti nazionali al Fondo sanitario. Ma alcune caratteristiche dell’imposta l’hanno resa particolarmente odiosa. Colpisce più duramente quanto più manodopera l’impresa occupa. E lo Stato ne pretende il pagamento anche in caso di reddito negativo, quando l’impresa è in perdita. [...].

Dicono i collaboratori di Giulio Tremonti che il ministro si è parecchio rabbuiato quando, una decina di giorni fa, ha assistito a una crudele doppietta del Corriere della Sera: Francesco Giavazzi prima e Piero Ostellino poi. «E’ cominciato l’accerchiamento», avrebbe sibilato. Giavazzi (tornato ieri sulla riduzione delle tasse con rara crudeltà) definì «punitiva l’Irap» e Ostellino, commentatore attento alle ragioni del centrodestra, rilanciò la necessità dell’allentamento della pressione fiscale primache diventasse temadel Giornale e di Libero. Ora la questione si è dunque fatta puramente politica e strategica,

Taglio basso

Par condicio delle gaffe virtuali Ecco il gruppo contro Franceschini dall’articolo di Elsa Muschella

Il problema sarà Modena o sarà Facebook? Dopo il caso di Matteo Mezzadri - il coordinatore del Pd di Vignola che sulla bacheca del social network si domandava «Possibile che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi?» - la par condicio delle gaffe virtuali investe la Lega Nord. Ieri, Mauro Manfredini, capogruppo della Lega in Emilia Romagna nonché consigliere regionale e comunale del Carroccio di Modena, ha preso la parola in aula e ha scritto una noto ufficiale per chiedere pubblicamente venia: «Sono iscritto al gruppo di Facebook “Sopprimiamo Franceschini”. Mi scuso per l’accaduto ma ci tengo anche a spiegare la situazione che si è verificata». Poi la precisazione: «E’ evidente che la parola sopprimiamo viene usata dal punto di vista politico, non fisico. Sebbene la responsabilità sia mia e me ne scuso, la volontà di decidere

L’anno nel quale abbiamo accettato di sfondare la porta di casa alla caccia, come lupi famelici, di segreti, pettegolezzi, cattiverie. Crediamo, sino a prova del contrario, alle parole del presidente Marrazzo. Ma ciò risulta del tutto irrilevante rispetto alla vera questione, che è quella di un mondo politico-giornalistico-giudiziario che, sobillato dall’oscena «cultura» dominante a sinistra, si è trasformato in un circo disgustoso, pronto a fare a pezzi la vita di chiunque pur di colpire il vero bersaglio, il Caimano Silvio Berlusconi. Tra ricatti e dossier, fotografie e soffiate, inchieste ed annunci d’inchieste [...].

l’adesione al gruppo è stata presa a mia insaputa. Ora, comunque, ho provveduto a cambiare password». La «solidarietà» per l’avversario politico - che a causa di quel suo post contro il Cavaliere era stato prima sommerso da critiche bipartisan e infine costretto alle dimissioni dal Partito democratico - scatta quasi automaticamente: «Episodio grave, ma non mi sento né di processarlo né di metterlo al muro». Il problema però non è ancora del tutto risolto. Manfredini risulta ancora iscritto anche a un altro gruppo, «Quelli che vogliono decapitare Romano Prodi». E qui ogni possibile giustificazione semantica sembra venir meno: «L’iscrizione al gruppo contro Franceschini è stato un errore ma quest’altro insulta l’intelligenza umana - spiega l’interessato - . Non mho mai voluto partecipare a un gruppo così». [...]. dal Corriere della Sera

perché i soldi pesano anche in cabina elettorale e negli equilibri di governo, e perché l’ottimista Silvio Berlusconi non si preoccupa se mancano denari per abbassare l’Irap: arriveranno col rilancio dei consumi e degli investimenti. E però, dieci giorni fa, Tremonti aveva avuto la sensazione che la diga del rigore si fosse crepata. Non si capisce mai se il ministro sia più intelligente o dietrologico, ma nella ribellione fiscale del Corriere aveva intuito un ulteriore segnale del rialzamento di capo delle banche, che nei momenti più critici aveva sbeffeggiato e creduto di tenere per la collottola; e poi era troppo recente la decisione di due colossi come Unicredit e Intesa di rinunciare ai Tremonti

bond. Come dire: dei savalgenti ministeriali ci facciamo niente. Preferiscono affidarsi al mercato in ripresa. E così, con l’idea che le vacche grasse stiano per tornare, si avanzano rancori e desideri di rivincita,eilpericolo perTremontièquello di trovarsi pochi al fianco. Umberto Bossi con classica brutalità ha spiegato che vogliono far fuori Tremonti, e Roberto Calderoli, pochigiorni fa,aveva tiratoin ballo un certo Gran Mestatore, individuato in Gianni Letta. Dentro la Lega sono persuasi che Tremonti sia insostituibile, anche per questioni di equilibrio politico, ma conservano il dubbio che vada difeso fino a un minuto prima: poi prevale Berlusconi. [...].

La fotografia India, Dimostrazione per ridurre il livello di carbonio della terra a 350 parti per milione (Ansa)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage

IL RICORDO Il governatore del Lazio travolto dallo scandalo e il dovere istituzionale di dire la verità dal commento di G. D’Avanzo

La versione ufficiale, per il momento, è questa: quattro carabinieri infedeli incastrano Piero Marrazzo in visita da un transessuale. Lo filmano. Lo ricattano. Il governatore paga il prezzo dell'estorsione. Marrazzo ammette dinanzi al pubblico ministero, che lo ascolta come vittima e testimone, di aver frequentato il transessuale. Ma quel che appare grave nel suo comportamento è quel che non dice, non ha detto e sembra di non voler dire. Il governatore del Lazio non ha detto di essere stato ricattato né tantomeno ha denunciato l'estorsione, come avrebbe dovuto fare. Non ha detto di aver firmato - ai carabinieri che lo minacciavano - degli assegni per evitare che scoppiasse uno scandalo. Ora che lo scandalo è esploso, non dice che cosa è accaduto e non sembra disposto ad ammettere le sue responsabilità. Marrazzo sembra non comprendere che gli scandali sono lotte per il potere proprio perché

Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo

mettono in gioco la reputazione personale di chi governa e la fiducia di chi è governato. Quanto è affidabile oggi il governatore? Si può avere fiducia in lui? Marrazzo si protegge da ogni interrogativo agitando le ragioni della privacy. Come se questa formula magica - la mia privacy - potesse evitargli quella che, altrove, chiamano "valutazione di vulnerabilità": quanto le sue decisioni possono essere libere dalle pres-

Un consiglio al presidente E’ meglio dire tutto dal commento di G. Sanzotta

La questione del ricatto inevitabilmente avrà delle conseguenze familiari. Ci saranno dei riflessi politici. Marrazzo vittima di un tentativo di estorsione, diciamolo ora che tutti da destra e da sinistra non lesinano attestati di solidarietà, ben difficilmente sarà messo in condizione di concorrere per la riconferma alla guida della regione Lazio. Questo a meno che le indagini non riveleranno che tutto era falso. Che le indiscrezioni di queste ore sono una montatura, che non c'è alcun video e se c'è è taroccato, ma che anche le supposizione su un rapporto mercenario sono solo fantasia. Il presidente, dopo le prime reazioni a caldo, ha scelto il silenzio, parleranno gli avvocati. Scelta ineccepibile per qualunque persona implicata suo malgrado in una vicenda di questo tipo. Ma Marrazzo è sì un cittadino che merita rispet-

to, anche solidarietà perché, appunto è la vittima, ma è anche un uomo politico. Un uomo delle istituzioni. Forse qualche chiarimento in più sarebbe doveroso. Non per placare l'ansia di una certa informazione a caccia di gossip, ma anche per mettere un freno a una serie di voci e di indiscrezioni, che alla fine potrebbero nuocere alla persona Marrazzo, nuocere all'immagine del presidente della Regione. Così alcune cose andrebbero chiarite. La prima è quella relativa al ricatto. Marrazzo dice di non aver mai versato degli assegni ai suoi ricattatori per comprarne il silenzio. Se vero resta il mistero degli assegni che invece ci sono. Le firme possono essere false, ma gli assegni sembrano veri. Quindi sono stati rubati, o meglio rapinati al presidente. Ma ha denunciato il fatto a suo tempo o, come sembra, la vicenda è venuta alla luce solo pochi giorni fa quando i carabinieri [...].

Studenti lucani si sfidano in cucina

sioni o dai ricatti ai quali lo espone la sua scapestrata vita privata? Nel pasticcio in cui si è cacciato, il governatore ha solo una strada davanti a sé. Obbligata ed esclusiva: assumersi la responsabilità della verità. Non c'è e non può essercene un'altra, meno che mai il farfuglio di mezze verità e menzogne intere che ieri Marrazzo ha sfoggiato. È nell'ordine delle cose che ora si voglia - in buona o mala fede,

non importa - apparentare lo scandalo di minorenni e prostitute che scuote Silvio Berlusconi con quel che accade a Marrazzo. È forse utile chiarire che i due affari non hanno la stessa natura anche se un identico valore pubblico. È sufficiente ricordare i fatti. È stato Berlusconi a trasformare la sua crisi coniugale e la sua avventata vita privata in affare pubblico. "Chi è incaricato di una funzione pubblica deve chiarire", dice Silvio Berlusconi (Porta a Porta, 5 maggio). Va allora dato atto al premier che, all'inizio dello scandalo che lo chiama in causa, è consapevole che in gioco ci sia il significato etico e politico di accountability e quindi del rendiconto di quel che si fa, della censurabilità delle condotte riprovevoli - anche private - perché è chiaro a tutti (e anche a quel Berlusconi) che non ci può essere una radicale contrapposizione "tra il modo in cui un uomo di potere tratta coloro che gli sono vicini (la sua morale) e il modo in cui governa i cittadini (la sua politica)". [...].

La soffiata e la cocaina messa ad arte dal corsivo di Cristiana Mangani

Dal giorno in cui la notizia è diventata pubblica, Piero Marrazzo continua a ripetere che si tratta di «una cosa surreale, di una vicenda assurda. Una bufala, che la verità è ben altra». Ha nominato un suo difensore, l’avvocato Luca Petrucci, e dice che la magistratura farà chiarezza. Ma quante incongruenze ci sono in questa storia? Quanti aspetti poco chiari? Nonostante la procura abbia tenuto a puntualizzare che non esiste alcun complotto dietro questo tentativo di ricatto, ma solo un episodio di criminalità comune, è pur vero che viene da chiedersi perché quattro carabinieri abbiano deciso di mettere il loro futuro a repentaglio per una cifra che non supera i 50 mila euro, chiaramente da dividere. Avranno forse pensato di rimediare molti soldi con la vendita del video, ma certo nulla che potesse veramente

cambiare la vita. A meno che non si tratti di quattro sprovveduti che sognavano il grande colpo. Chi li ha indirizzati, poi, a quella casa? Come sapevano che il governatore del Lazio si trovava lì in quell’ora? Gli indagati sostengono di essere andati casualmente, per un controllo, perché sapevano che nell’appartamento era in corso un festino con droga. Gli inquirenti, invece, ritengono che potrebbero avere seguito Marrazzo proprio per mettere in pratica il loro tentativo di estorsione. Resta da chiedersi se, dietro le minacce e il filmato, ci sia stata la “soffiata” di qualcun altro. Altro aspetto misterioso quello del presunto pagamento del ricatto con la consegna degli assegni. È stato lo stesso Marrazzo, durante l’interrogatorio di qualche giorno fa, ad ammettere di averne consegnati tre ai ricattori, perché spaventato dalle maniere aggressive e dalle intimidazioni. [...].

La Basilicata si scopre in tour su un bus

Vassalli, uomo di sfide di Giorgio Napolitano

sidente della Dc. Ma quel che nella lettuLa lettura degli scritti di ra degli interventi e degli Giuliano Vassalli consen- scritti raccolti in questo te, pur presentando un libro suscita uno speciale ben preciso profilo, di co- interesse è la trama di vigliere la triplice dimen- cende personali e collettisione - se così posso dire - ve che unifica i ritratti di di una personalità fra le uomini di primo piano del maggiori della nostra vi- movimento socialista e ta democratica. Quella dell’antifascismo (comdel grande giurista, im- presi gli ardimentosi che pegnato a offrire il contri- accorsero in Spagna a dibuto della sua dottrina fendere la Repubblica e all’azione di governo e al- caddero, come Mario Anla riflessione su esperien- geloni). Si sente qui quanto proze ed evoluzioni altamente significative della no- fonda sia stata la identifistra epoca nel campo del cazione di Giuliano Vassalli con diritto. momenti Quella di cruciali di coerente e una storia coraggioso da lui visantifascisuta diretsta e comtamente o battente assunta della libercome retà. Quella taggio di di appasgenerasionato mizioni prelitante policedenti la tico, semsua come pre fedele quella di agli ideali e Matteotti alla storia e di Di Vadel socialigno. Una smo italiaprofonda no. Appare identificachiaro lo zione, strettissi- Giuliano Vassalli ideale, pomo nesso litica e tra questi aggiungo tre aspetti della straordinaria figu- e sottolineo - umana e morale, perché nell’antifara di Giuliano Vassalli. Io l’ho potuto - pur ap- scismo, socialista e di partenendo ad una gene- ogni altra radice, si razione un po’ più giova- espressero un patrimone - seguire e ammirare nio di valori e di esempi, per lunghi anni nel corso una carica di intelligendella mia attività parla- za, di cultura e di generomentare, al di là delle ri- sità, che esercitano ancospettive collocazioni par- ra oggi una suggestione titiche. E in tempi recenti senza uguali per chi voho avuto occasione di glia esplorare le radici ascoltare suoi splendidi della nostra democrazia discorsi, come quello, che repubblicana. E colpisce molto mi colpì, dedicato a l’affetto, quasi filiale, con cui Giuliano Vassalli si Giacomo Matteotti. Nella commemorazio- avvicina alle figure di ne di Aldo Moro ho ritro- Pertini, di Saragat, di vato in felice sintesi il Nenni; la modestia con punto di vista dello stu- cui si colloca accanto a lodioso vicino al pensiero ro nel ricordo del rapporgiuridico del collega de- to di collaborazione che mocristiano, l’ammira- stabilì con ciascuno di eszione - da giurista e da po- si. Così come colpisce il litico - per l’ispirazione pudore di Vassalli nell’acmorale dell’impegno di cennare alla parte che Aldo Moro e il convinto ri- personalmente ebbe nella chiamo, da parte di Vas- Resistenza e in sfide eroisalli, alle posizioni da lui che - si può ben dirlo, al di sostenute nel tormentato fuori di ogni retorica periodo della prigionia contro il fascismo e conche avrebbe avuto per epi- tro l’occupazione e l’oplogo l’assassinio del pre- pressione nazista. [...].

Il Pollino e quei sentieri tanto attesi

da http://100basilicata.blogspot.com

da www.ilgiornaledelturismo.com/

da naturalmentepollino.com

Dal 25 al 29 ottobre in programma il terzo Concorso Basilicata a tavola. L’Istituto Alberghiero di Melfi, con il contributo della Regione Basilicata, gli Assessorati alla Formazione e all'Agricoltura, ha bandito ed organizzato il terzo concorso Nazionale per Istituti Alberghieri denominato: “Basilicata a Tavola”, volto alla valorizzazione dei prodotti tipici e delle produzioni di nicchia. Tra le scuole aderenti, ne sono state selezionate quindici nazionali e tutte e cinque le scuole alberghiere lucane che parteciperanno alla fase finale. [...].

Riparte “Basilicata in Bus”, l’iniziativa organizzata dal tour operator Caruso & Grassi in collaborazione con l’Apt e la Regione Basilicata. Primo week end quindi, alla scoperta della città dei Sassi. “Il tour – spiega un comunicato dell’operatore – si pone al servizio della clientela individuale e guarda con interesse al cosiddetto turismo di prossimità, in particolare alla Campania ed al Lazio che sul territorio lucano rispettivamente coprono una quota del 17 e del 12% in termini di presenze”. Due bus gran turismo partiranno dalle stazioni ferroviarie Termini di Roma e piazza Garibaldi di Napoli con soste, su richiesta dell’utenza, a Frosinone e Salerno. [...].

A gennaio 2009 parlavamo con entusiasmo del progetto di risistemazione della sentieristica del Parco Nazionale del Pollino. La buona notizia, buona perché dopo 16 anni finalmente il Pollino poteva avere la sua sentieristica, fu offuscata dalle polemiche, polemiche non tanto per la bontà dell’intervento, ma per la sua messa in opera. La contestazione si incetrava sia sul costo del progetto, ritenuto sproporzionato, e sia sulla tipologia dei lavori, per il timore di un’ azione inadeguata atta a creare “un’autostrada” piuttosto che un adeguamento delle mulatteriere con segnaletica. [...].

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Un operatore presente critica il Municipio

Navi dei veleni

«E adesso a Maratea chi vorrà venirci più?»

Manifestazione popolare ad Amantea per fare luce sulle scorie nel Tirreno

Perché la verità venga a galla Il ministro Prestigiacomo: irresponsabili alcuni pezzi della sinistra che speculano di CLEMENTE ANGOTTI AMANTEA (CS) - Da Chiaiano a Crotone, da Maratea ad Aiello Calabro e Praia a Mare: si è ritrovato in massa ad Amantea il popolo che si ribella alla contaminazione dei veleni affondati nelle «navi a perdere» o sotterrati nelle valli dell’interno sulla base di quello che è ormai uno dei business di punta della 'ndrangheta. In migliaia e migliaia, cittadini e studenti, ma anche autorità e sindaci, con tanto di fasce tricolori e gonfaloni, assieme a rappresentanti di associazioni (in prima fila Legambiente e Wwf), partiti e sindacati, hanno invaso la cittadina tirrenica diventata per un giorno la capitale di chi dice «no» all’avvelenamento di interi territori. Nemmeno la pioggia, caduta a intermittenza per tutta la mattinata, è riuscita a scoraggiare la marea umana scesa in piazza. Tanta era la voglia di sollecitare gli interventi immediati necessari

per fare chiarezza sul carico della nave inabissata al largo di Cetraro o dei fusti interrati nella poco distante valle del fiume Oliva, dove si registra una mortalità per tumore più elevata del 10% rispetto alla norma. Rabbia e bisogno di verità. Sentimenti espressi nei tantissimi slogan urlati soprattutto dagli studenti, alcuni dei quali hanno anche indossato maschere antigas. «Giù le mani dalla Calabria», hanno scandito i ragazzi provenienti da tutta la regione, imbracciando cartelli con la scritta «Le scorie portatele in Parlamento». Ad aprire il serpentone, colorato da bandiere, cappellini e palloncini che si sono librati nel cielo carico di nuvole, un grande striscione del «Comitato civico Natale De Grazia. Per non dimenticare». E proprio al capitano di fregata della Marina, scomparso improvvisamente nel 1995 mentre indagava per conto della Procura di Reggio Calabria sul business dei rifiuti radioattivi smaltiti in

Antonio Di Pietro (Idv) accanto a Pippo Callipo, imprenditore candidato alla presidenza della Regione Calabria

mare, è stato intitolato il lungomare di Amantea. La targa commemorativa è stata scoperta dalla vedova dell’ufficiale, Anna Vespia, accompagnata dal figlio Giovanni. Di «legalità violentata» ha parlato il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ha sfilato in mezzo alle bandiere del suo partito. «Dobbiamo lavorare – ha det-

to Di Pietro – per risvegliare le coscienze. Il silenzio e l’omertà sono atteggiamenti mafiosi». Dura la presa di posizione anche del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che ha partecipato alla manifestazione. «Assistiamo qui –ha detto –a un’insurrezione pacifica. I calabresi hanno diritto di sapere e que-

sta risposta la deve dare lo Stato perchè noi siamo andati oltre le nostre competenze». In coincidenza con la mobilitazione di Amantea, è intervenuto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, secondo cui «è irresponsabile la speculazione politica che pezzi della sinistra stanno conducendo sul caso

delle cosiddette “navi dei veleni”. Credo che dinanzi ad una realtà di tale problematicità, la politica debba mostrare responsabilità e capacità di intervento». Per il grande afflusso di pullman e auto, come hanno fatto rilevare con soddisfazione gli organizzatori, è andata in tilt la circolazione lungo la statale 18.

Il disimpegno delle autorità nella ricerca dei fusti

L’Astrea oramai è via e la Mare Oceano non verrà MARATEA - Navi veleni, si sondano i fondali della Calabria al largo della cittadina di Cetraro e quelli della Basilicata? Altro che task force: l'Astrea è salpata da Maratea mentre la Mare Oceano, la nave della Geolab di Napoli, non arriverà mai al largo della Perla del Tirreno, per setacciare il mare alla ricerca di una nave carica di rifiuti affondata e di cui non si sa nulla. Con le sue rivelazioni il pentito della 'ndrangheta Francesco Fonti, grazie al quale è già stata ritrovata una nave nei mari calabresi, non ha indicato il punto preciso nel quale cercare la nave al largo di Maratea, purtroppo per fare questo tipo di lavoro servono risorse importanti e oggi, con i pesanti tagli da cui siamo colpiti, non si procede a un'attività del genere. Tracce del relitto che è stato affondato non ne hanno mai trovate i pescatori eppure tirano su di tutto, da lavatrici a frigoriferi, ma mai materiale pericoloso.

Il pesce è controllatissimo ed è inutile fare allarmismi mentre si cacciano i fantasmi. I pescatori sono le sentinelle del mare con le loro imbarcazioni. Intanto, per troppo tempo sottovalutazioni, omertà, paure hanno portato a non vedere e a non sentire quello che stava accadendo mentre le mafie ingrassavano alle spalle dei cittadini esposti al rischio del mare e della costa compromessi dall'inquinamento. C'è un dialogo tra due boss contenuto in una delle intercettazioni telefoniche facenti parte dell'inchiesta, pubblicate dalla stampa, che, a questo proposito, è illuminante. Dice il primo “basta essere furbi, aspettare delle giornate di mare giusto, e chi vuoi che se ne accorga?”. Il secondo in un attimo di consapevolezza chiede “e il mare?”. Il primo replica “ma sai quanto ce ne fottiamo del mare? Pen-

sa ai soldi... che con quelli, il mare andiamo a trovarcelo da un'altra parte...”. Il condizionale è d'obbligo sarà finalmente individuata anche al largo di Maratea una nave dei veleni, confermando drammaticamente i sospetti e le denuncie di questi anni. Ma il ritrovamento il 12 settembre del relitto di un mercantile carico di fusti sospetti al largo di Cetraro, conferma le denunce di Legambiente sulle “navi a perdere”, affondate in mare volontariamente per smaltire in modo rapido e illegale rifiuti tossici e radioattivi. E’ bastato che un magistrato volesse fare chiarezza per trovare le prove di quanto più volte denunciato da Legambiente dalla metà degli anni '90 in numerosi dossier ha finalmente trovato riscontri inoppugnabili. Il ritrovamento pone le premesse per una immediata azione delle Istituzioni per riportare a galla la verità fino ad oggi ri-

Lo striscione principale

masta in fondo al mare. Utilizzando le tecnologie già disponibili occorre recuperare al più presto tutti i relitti con i relativi carichi di veleni e procedere all'immediata bonifica. E’ in gioco la salute dei cittadini e del delicato ecosistema del Mediterraneo. Il 20 ottobre i sindaci dell'Alto cosentino erano a Roma davanti

Palazzo Chigi, praticamente ignorati dalla Tv e considerati solo come sfondo per una comparsata di Ballantini-Maroni a Striscia la Notizia, per chiedere che lo Stato non ignori la richiesta d'aiuto dei sindaci e dei cittadini preoccupati per la grave situazione che minaccia il loro futuro. emi. ma.

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VOCI

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A sfilare c’è anche la Ola

Intitolazione a De Grazia

verio ed altri parlamentari del Pd, Roberto Occhiuto e altri esponenti dell'Udc, delegazioni dei Verdi, del Prc e di Sinistra e libertà, del Pdci. Assenti, come annunciato, gli esponenti del Pdl, che considerano la manifestazione come una sorta di iniziativa contro il Governo. «Niente di tutto questo - replicano i promotori - non si tratta di una passerella politica, ma di una manifestazione per chiedere la massima attenzione da parte del Governo centrale». Ad Amantea, sul Tirreno cosentino, neanche la pioggia, caduta in abbondanza nelle prime ore del mattino, ha fermato la manifestazione promossa dal comi-

delle certezze e le vogliamo subito – chiude Palermo - perché l’estate arriva presto e non si può programmare con tanti dubbi». Il sindaco Mario Di Trani ha spiegato che quella di non partecipare alla manifestazione è stata una scelta che rispecchia la linea dell’amministrazione.

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Rappresentati gli ambientalisti lucani. Le parole della vedova di De Grazia

AMANTEA - L'Organizzazione lucana ambientalista ha aderito alla manifestazione nazionale organizzata dal Comitato Civico Natale De Grazia “Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria Pulita!”. «Anche la nostra Associazione di comitati - spiegano dalla Ola - ha deciso di dare sostegno al Comitato De Grazia con la nostra partecipazione alla manifestazione». «Così come per le altre questioni critiche di questo nostro Sud - prosegue dalla organizzazione ambientalista - anche la questione delle navi affondate dei rifiuti tossici deve trovare necessariamente una soluzione. Questa manifestazione vuole essere, anche con la nostra partecipazione ed il nostro impegno, la dimostrazione che c'è una società civile che si sta muovendo e che cerca e chiede la verità». «Noi siano - aggiungono - un coordinamento a cui aderiscono oltre duecento gruppi e diciamo che ad Amantea siamo stati ben rappresentati. Come rappresentante del direttivo della Ola era presente Antonio Bavusi». Al corteo hanno partecipato numerosi esponenti politici e tanti amministratori, c'era il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e l'assessore regionale all'ambiente Silvio Greco, a cui si deve il ritrovamento del relitto, il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro, Franco Laratta, Nicodemo Oli-

Uno striscione pro Maratea

tato Natale de Grazia assieme a organizzazioni sindacali ed ambientaliste per chiedere interventi urgenti al Governo contro l'emergenza ambientale in Calabria, a cominciare dalla cosiddetta nave dei veleni, il relitto trovato al largo di Cetraro che, secondo le dichiarazioni di un pentito di 'ndrangheta, Francesco Fonti, conterrebbe dei fusti con scorie radioattive. Alla giornata di protesta organizzata dal comitato “Natale De Grazia” hanno aderito 370 associazioni e movimenti, scuole e sindacati. E ieri il nuovo lungomare di Amantea è stato intitolato proprio al capitano di fregata deceduto 15 anni fa. «Mio marito sarebbe orgoglioso dei giovani e delle persone che hanno sfilato oggi ad Amantea - ha detto Anna Vespia, vedova dell'ufficiale di Marina - proprio da qui penso possa partire un movimento di rinascita che faccia rialzare la testa alla Calabria». Il comitato “De Grazia” è soddisfatto per la partecipazione dei cittadini, un'adesione alla protesta andata ben oltre ogni immaginabile previsione. «Da oggi - ha asserito Gianfranco Posa, coordinatore del comitato - possiamo dire che si apre una nuova pagina di storia per la nostra terra. Questa è la nostra lotta. La lotta per la nostra sopravvivenza e per quella dei nostri figli. Noi ci impegneremo affinché si faccia luce su quanto sta accadendo». Emilia Manco

«Come ho ribadito in Consiglio comunale – ha detto – bisogna operare, ma in silenzio. Noi stiamo lavorando con le istituzioni e il Governo, ma senza clamore. Il rischio è che resta il clamore senza che si venga a capo di niente». Francesco Zaccara

L’ACCUSA DI E. SIMONETTI (PRC)

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«Per Provincia e Regione un’occasione sprecata» E’ L’UNICA esponente politica lucana ad aver detto qualcosa ieri, nel giorno della manifestazione di Amantea. Emilia Simonetti, capogruppo del Prc in consiglio regionale, ha puntato il dito anche sulla giunta lucana. Dice Simonetti: «A differenza della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza, non aderendo alla manifestazione popolare di Amantea, hanno perso un'occasione per testimoniare un impegno che sinora è limitato a quello personale dell'assessore regionale all'Ambiente Santochirico. «Esprimo - aggiunge - piena condivisione degli obiettivi della Emilia Simonetti manifestazione Amantea e - aggiunge - il rispetto dovuto all'au- tive istituzionali da assumere cotonomia di iniziativa del Comita- me Regioni ed enti locali di Calato civico che l'ha promosso come bria e Basilicata a sostegno del delle iniziative di tutti i comitati, movimento popolare che è divenassociazioni, movimenti calabre- tato un importante soggetto polisi e lucani da settimane mobilita- tico e di impegno civile delle popolazioni locali a testimonia di ti». Simonetti si fa poi pungente nei quanto stia a cuore alla gente la confronti dell’assessore regiona- salvaguardia dell'ambiente e del le all’Ambiente: «Pur riconoscen- territorio. Non è un caso che prodo a Santochirico - afferma - inte- prio ieri ho sollevato la “questione reventi sulla questione e una di- Arpab” perché l'Agenzia di protesponibilità di cooperazione con la zione ambientale, come sta facenRegione Calabria, in più occasio- do quella calabrese, dovrebbe esni espressa verbalmente, sino a sere mobilitata nell'attività di rimanifestare la possibilità (an- cerca e studio sui veleni nel Tirrech'essa verbale) di contribuire fi- no invece di essere incapace persinanziariamente alle spese delle no a instaurare corrette relazioni ricerche, c’è sottovalutazione da sindacali». «Sono certa che gli echi della parte delle due massime istituzioni locali, specie della Provincia di grande manifestazione di AmanPotenza che si è limitata ad un tea - chiosa l’esponente comunista - arriveranno anche nei palazpaio di generici comunicati». «E’ indispensabile invece - con- zi di Regione e Provincia per scuotinua Simonetti - saldare le inizia- terle dal torpore», conclude.

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MARATEA – Tra le migliaia di persone che ieri hanno manifestato ad Amantea per “una terra pulita” non c’era l’Amministrazione comunale di Maratea. Unico rappresentante è stato Osvaldo Palermo, Istruttore di arte marinaresca per il salvataggio che ha seguito il corteo con lo striscione “Marina di Maratea c’è”. Il sindaco Mario Di Trani, intanto, ha spiegato che in questo momento l’amministrazione preferisce “operare in silenzio”. Maratea è stata chiamata in causa nel traffico delle navi fantasma dal pentito Francesco Fonti che ha indicato l’affondamento della Yvonne con un carico di 150 bidoni di fanghi radioattivi nelle acque al largo della costa. «Sono venuto da solo senza nessuna rappresentanza perché io sono di mare e vivo di mare – ha spiegato Osvaldo Palermo, che vive a Marina di Maratea – Il Comune ha ritenuto opportuno non venire, ma così non va bene». Questi i dubbi sollevati da Palermo: che cosa sta facendo l’amministrazione comunale per l’immagine di Maratea? Perché s’impiega così tanto per scoprire una storia vecchia? Chi ci verrà l’anno prossimo a Maratea se le cose restano così? «La gente per venire quindici giorni a mare a spendere i risparmi di un anno di lavoro vuole la tranquillità – continua Palermo – A cosa ci serve la bandiera blu se poi non abbiamo la possibilità di lavorare serenamente e di dire ai nostri clienti che il mare è pulito?». «E’ una storia vecchia di dieci anni, però nessuno è chiaro verso i cittadini, nessuno ci dice se c’è inquinamento. Noi vogliamo


Domenica 25 ottobre 2009

I nodi della politica

Ad Arcore l’incontro chiarificatore alla presenza del leader del Carroccio

Tregua Berlusconi-Tremonti Decisiva la mediazione di Bossi: «Fino a quando sono vivo Giulio non si tocca» | LE REAZIONI | di MILENA DI MAURO

ROMA – Pace fatta ad Arcore, dopo l’incontro tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti? I report ufficiosi parlano piuttosto di una tregua armata, siglata a denti stretti dal premier e dal titolare del Tesoro. Il primo avrebbe di fatto per ora elusola richiesta,ribadita dal ministro dell’Economia, di una sua vicepremiership. Nel carniere del premier anche una maggiore 'aperturà (enunciata almeno a parole da Tremonti) al dialogo e al confronto con gli altri ministri sulla politica economica, fermo restando che il capo del governo è deciso ad avocare a sè l’ultima parola sulle scelte da fare. Il titolare del Tesoro porterebbe intanto a casa una 'non sconfessionè ed una nuova frenata sul taglio dell’Irap, che resta un obiettivo ma da raggiungere solo nel rispetto dei conti. «A proposito della dichiarazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Congresso della Cna sulla riduzione dell’Irap si ribadisce ancora una volta che questo obiettivo è nel programma digoverno echeesso saràrealizzato quando sarà definita la sua copertura senza provocare aumenti di deficit e di debito pubblico», è infatti la nota del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, che suggella a sera la (momentanea?) cessazione delle ostilità. Restano però forti malumori nel Pdl, che potrebbero affiorare a breve, quando si tratterà di affrontare il capitolo Finanziaria e scendere nei dettagli di singoli provvedimenti economici che danno voce in capitolo ad altri ministri. Più che pace, quindi, una pausa di riflessione, dopo una giornata nella quale il leader della Lega Umberto Bossi ritaglia per sè, a dispetto di tutto, un ruolo centrale. Nessuno infatti vede entrare Giulio Tremonti a Villa San Martino, in tarda mattinata. Così si ipotizza che l’incontro fissato ad Arcore per mezzogiorno stia

per saltare, come quello di ieri. Invece, premier e ministro dell’Economia stanno già da un pezzo uno di fronte all’altro, in un primo faccia a faccia senza Lega. Ma a ruota si presentano in villa anche UmbertoBossie RobertoCalderoli.È proprio il leaderdel Carroccio a fare un primo resoconto ufficiale dell’incontro, che lascerà alle opposizioni gioco facile nel dire «è Bossi che comanda», come fa il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. In sintesi: «Il governo è solido, siamo tutti una stessa famiglia»; «Finchè vivo io Tremonti non avrà problemi», «Taglieremo l’Irap, ma con il tempo». Ciò che più spicciamente Roberto Calderoli traduce in un «non c'è trippa per gatti», cioè non sono alle viste crisi di governo. C'è invece «un clima costruttivo, lucidità e chiarezza verso gli obiettivi». È ancora Bossi, più tardi, a descrivere così lo stato dell’arte: «Sono i soliti pasticcioni del PdL. Nei partiti ci sono persone invidiose. C'è gente che vuole spendere perchè pensa che solo così verrà eletta. Ma ora non si può spendere, altrimenti l’Europa ci uccide. Adesso però abbiamo trovato la soluzione». Ed è ancora Bossi –sebbene Calderoli neghi si sua discusso di Irap e Regionali – ad annunciare che «l'accordo è chiuso ed il Veneto va alla Lega». E ad aggiungere: «E' stata una buona giornata, abbiamo risolto. Io paciere? Berlusconi e Tremonti si pacificheranno da soli. Tremonti non se ne va. L'incidente è chiuso». Nel Pdl lo scontento è forte, nonostante le rassicuranti dichiarazioni di diversi ministri (“L'incontro appianerà tutti i problemi», In particolare, gli ex di An rimuginano malmostosi sull' «errore» del premier: aver ricevuto insieme Tremonti e Bossi, di fatto ricascando nel rituale delle cene riservate con il Carroccio del lunedì, che tanto irrita Gianfranco Fini.

«Il ministro resti al suo posto» Il popolo del centrodestra sul blog ufficiale del partito insorge e chiede la riduzione delle tasse ROMA – «Giù le mani da Giulio!» o «giù le tasse»? I due corni del dilemma attraversano gli internauti vicino al Pdl. Nel blog del sito ufficiale del Popolo delle libertà sono molti quelli che chiedono al governo di eliminare le odiate tasse, ma sono più numerosi gli estimatori

dell’ attuale custode dei conti pubblici italiani. Jack, che sembra appena uscito dalla Scuola di Chicago, spiega a Tremonti la politica economica da seguire: «Se tieni alta la pressione fiscale e non togli le spese improduttive, col cavolo che si riduce il debito pubblico!». E poi «se riduci le tasse e togli le spese inutili, vedrai che ci sarà maggior sviluppo e conti pubblici in ordine». «E' ora di tagliare spesa pubblica superflua e tagliare le tasse per sostenere crescita e ripresa», dice un anonimo. Concorda Giovanni 482: «Ci vuole una riduzione delle tasse che agevoli concretamente e velocemente tutti. Questo oltre a dare stimolo all’economia porterà il consenso ancora piu in alto». Ci sono poi i sospettosi verso il ministro del Tesoro, come Micmic: «Come già per l’approvazione alla Camera dello scudo fiscale, in cui fu assente, anche oggi Tremonti sceglie l'Aventino, disertando il Consiglio dei ministri! Un grazie e a casa!». E poi, insiste Micmic «Tremonti ribadisce la linea del rigore sui conti pubblici, ma è incapace di tagliare la spesa pubbli-

Si vota dalle 7 alle 20 nei gazebo organizzati in tutta Italia

Pd, 10mila seggi per scegliere il leader di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - La prima volta, il 16 ottobre del 2005, fu un plebiscito per Romano Prodi, il candidato premier del centrosinistra alle politiche del 2006; la seconda volta, il 14 ottobre 2007, venne incoronato Walter Veltroni, leader del Pd appena nato. Per la terza volta gli elettori del centrosinistra sono chiamati a scegliere il loro leader, ma oggi la competizione è tutta aperta tra Ignazio Marino, Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini. Anche se Bersani è in vantaggio secondo i sondaggi e ha raccolto la maggioranza dei consensi tra gli iscritti (55,1%), il risultato non èscontato comelo fuper Prodie per Veltroni. Il numero dei partecipanti alle primarie darà la misura del successo del Pd e della forza del suo nuovo leader. Per Franceschini "sopra i due milioni sarà un successo", mentre Bersani e D'Alema sperano siano ancora di più. Marino ha invocato una partecipazione di massa per dare una risposta alla destra. Vari scenari si apriranno dopo il 25. Lo Statuto del Pd prevede infatti che il segretario sarà eletto se otterrà il 51% più uno dei voti, ma se così

non fosse è previsto un ballottaggio nell'Assemblea nazionale, ossia il parlamentino cheverrà elettocon le primarie e che dunque sarà composto in proporzione ai voti presi dai tre candidati. Per scongiurare il rischio che l'Assemblea ribalti il voto popolare, Eugenio Scalfari ha proposto ai candidati di riconoscere la leadership a quello che avrà ottenuto più voti, il cosiddetto 'lodo Scalfari'. Sia Franceschini che Bersani hanno accettato il gentleman agreement, mentre Marino non ci sta, forse perché con i voti dei suoi delegati potrebbe dire l'ultima parola. Oggi comunque si potrà votare dalle 7 alle 20 nei 10 mila gazebo organizzati in tutta Italia, versando due euro e presentandosi ai seggi con carta d'identità e certificato elettorale. Ma potranno votare anche i giovani che hanno superato i sedici anni, gli extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno e i cittadini dell'Unione europea residenti in Italia. Il risultato della consultazione si avrà solo nella nottata, forse addirittura domani mattina. Ma oggi non arriverà solo un verdetto sulla leadership; si sceglierà anche la rotta politica: opposizione,

alleanze, forma di partito, laicità. Se fosse rieletto, Franceschini ha promesso "niente inciuci" con il centrodestra, un nuovo giuramento sulla costituzione, il mantenimento delle primarie come metodo di elezione del segretario e dei gruppi dirigenti, conferma della "vocazione maggioritaria" del Pd che tende al bipartitismo. Franceschini ha già scelto i due vicesegretari che lo affiancherebbero al vertice: il deputato Jean Leonard Touadi di origine congolese e l'eurodeputata Debora Serracchiani, che con le sue critiche alla gestione del partito è diventata molto popolare fino a conquistarsi un seggio a Bruxelles. Se diventasse segretario, Pierluigi Bersani ha annunciato che il suo primo impegno sarà quello di far uscire ilpartito dallo"splendido isolamento", dicendosi sicuro di riuscire a mettere insieme una coalizione che vada dall'Udc a Di Pietro, ma senza il Prc. In caso di vittoria, Ignazio Marino chiederebbe l'immediato scioglimento delle correnti perché così "sarà molto facile avere accordi in senso nobile e trovare soluzioni per l'interesse della gente".

ca improduttiva: il PdL non è scemo! Giù spese e tasse,se sei capace!!». Ma c'è anche chi la pensa al contrario: «Forza Tremonti resisti – scrive Giorgio –Silvio, meno proclami e più fatti». E qui si apre il fronte degli estimatori, decisamente ampio, dell’inquilino di via XX Settembre: «Sul caso Tremonti –scrive Francesco 1948 – solo Tafazzi farebbe peggio. Ma non è bastata l'esperienza della precedente legislatura? E comunque Tremonti deve assecondare le strategie di Berlusconi». «Se Tremonti va tuona Se – anch’io vado e come me tutti quelli che sanno che la validità delle azioni del governo è Tremontidipendente. Tutte le azioni». Gilberto si rivolge direttamente a Berlusconi: «Presidente, Tremonti deve restare! È qualcuno altro che deve essere sbattuto fuori». Gilberto ricorda poi il precedente del 2004: “Già durante il governo precedente qualcuno manovrò e ottenne di fare fuori Tremonti per difendere Fazio. Se dovesse ripetersi non avrete più il mio voto». Anche JJ è preoccupato: «Ci mancava solo lo scontro con Tremonti e i ricattidellaLega peravereilVeneto. Che tristezza! Sperava tanto in questa maggioranza! Addio cambiamento!». Un altro anonimo ricorda che nella precedente legislatura, «dalle dimissioni di Tremonti iniziò il declino». Infine, c'è il fronte dei delusi: «Caro Tremonti ti piace il posto fisso – scrive Elettore Deluso – ma io che ho una piccola impresa con 10 collaboratori. Sono costretto a chiudere strozzato da studi di settore e Irap». «Silvio vuol tagliare le tasse – osserva un anonimo – Giulio dice di no e minaccia dimissioni, Umberto dice “Giulio non si tocca”: meditate gente, meditate alle prossime regionali». E Mauritius General chiosa: “Peccato che il taglio delle tasse fu solo promessa come l'abolizione del Bollo Auto e ora dell’Irap».

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8 Primo piano


Politica lucana

Intervista al consigliere regionale al centro di un dibattito-scontro

«Non accetto lezioni morali» Rosa Mastrosimone e l’ingresso in Idv: «Siamo a buon punto ma devo parlare alla mia base» di PIERO QUARTO «NON ACCETTO lezioni morali perchè non ho mai ricevuto alcuna condanna, rispetto a tanti altri non ho mai avuto nemmeno una multa per divieto di sosta. L’approdo in Idv? Siamo a buon punto, per me fa testo quello che ha detto il segretario regionale, ora aspetto di confrontarmi con la mia base. E’unintero partito,l’Alleanza dei Democratici di Centro, che dovrà fare questa scelta. Una ricandidatura? Non credo che un partito nazionale possa non utilizzare le sue migliori risorse nelle prossime consultazioni». E’ questa la sintesi del pensiero, nei suoi tre punti salienti, di Rosa Mastrosimone che ha accettato con molta cortesia di rilasciare un’intervista al “Quotidiano” della Basilicata per chiarire gli ultimi passaggi e le ultime scelte, oggetto di una serie di commenti e di dispute interne all’Italia dei Valori che l’hanno vista, inevitabilmente ed involontariamente, coinvolta. Come mai ha deciso di approdare in Italia dei Valori? «Già da qualche mese è stato avviato un costruttivo dialogo con questo partito, dopo le provinciali di Matera visto anche l’ottimo risultato ottenuto abbiamo attratto l’interesse di molti ma abbiamo optato per un partito di cui condividiamo i principi, il modo di far politica, la trasparenza e la legalità». Questa scelta è ormai definita? «C’è un diritto alla partecipazione e alla discussione e non è una questione che riguarda solo me perso-

E’bene chiarire come stanno le cose anche se io non mi faccio condizionare. Sono in grado di reggermi da solae so comesi fa politica,chi ha un qualche valore rappresentativo può mettersi in gioco». Cosa succederà in Idv con il suo ingresso? «Se i consensi aumentano per Idv quando verrà ufficializzato il mio ingresso ed allora vorrà dire che il partito avrà acquisito più peso e più ricchezza politica. Ora mi riservo però di confrontarmi conla mia base anche se c’è l’esigenza di rapportarsi con un partito nazionale». In questi giorni ci sono stati pareri favorevoli e contrari al suo ingresso in Idv. Cosa ne pensa? «Io al momento mi rifaccio alla dichiarazione ufficiale, che mi pare ci sia stata, del segretario regionale Radice. Credo che faccia fede quella. Tengo poi a ribadire che non sono dell’Udeur ma che ho fatto la mia strada ed il mio percorso politico come molti altri che fanno politica. Come è normale. Non ho mai fatto politica di bandiera ma chi mi conosce sa che sono sempre stata coerente con gli impe-

gni verso la città». Non pensa che nel suo caso si sia aperto un dibattito morale sul suo ingresso nell’Italia dei Valori? «Le questioni morali attengono solo a reati, non ne ho mai commessi, nè ho mai subito condanne. Non ho mai avuto neanche una multa per divieto di sosta. La mia moralità è intatta e sfidochiunque adire il contrario. Le macchie sono quelle che riguardano i reati. Non si capisce di cosa si debba avere timore, certo non posso permettere che nei miei confronti si continui nella strada delle infamie e delle calunnie. Se così sarà è chiaro che mi tutelerò Non ho mai commesso nulla che possa intaccare la mia immagine, non so se altri possano dire lo stesso». Lei intende ricandidarsi alle prossime regionali? «Io credo che un partito nazionale voglia rafforzare le sue posizioni e la sua forza istituzionale. Non credo che un partito può rinunciare a candidare le sue risorse migliori». Parole che testimoniano come l’approdo in Idv della Mastrosimone è ad un passo e il resto solo una logica conseguenza. p.quarto@luedi.it

«Va bene la dialettica interna ma fa fede ciò che ha detto il segretario Radice»

Il consigliere regionale Rosa Mastrosimone

nalmente ma l’intero partito dell’Addc. In questi giorni ho degli incontri e degli appuntamenti con la base proprio per parlare di questa scelta alle persone che hanno voluto credere in me. Direi comunque che siamo a buon punto». In questi giorni è tornato d’attualità il caso Udeur che ha coinvolto direttamente Mastella e sua moglie Sandra e anche la sua pas-

sata appartenenza è riemersa con tutti gli accostamenti ad un modo di fare politica. «E’ bene chiarire e non continuare a dire imprecisioni da parte di persone maleinformate o da chi vuole fare strumentalizzazioni, io ho lasciato l’Udeur quando non ho più condivisola stradapresa daMastella che è stato mio avversario politico nelle ultime consultazioni.

«Ricandidarmi? Non credo si possa rinunciare a presentare le risorse migliori»

Oggi il voto per le Primarie: dalle 7 alle 20 il popolo del Partito democratico sceglie i propri segretari

L’appello finale dei tre candidati leader regionali RESTAINO: «IO CI SONO»

ADDUCE: «PER RIPARTIRE» SPERANZA: «AUTORIFORMARE»

«I TENTATIVI di boicottaggio non fermeranno il popolo del Pd. Nonostante qualcuno abbia cercato di far circolare ipotesi su presunti accordi per la segreteria regionale, sono convinto che tutti coloro che avevano deciso di partecipare a questa grande occasione di democrazia, domenica andranno ad esprimere la propria preferenza convinti più che mai che sarà quella e solo quella a decidere il futuro del Pd perché sa che lavoriamo a carte scoperte e alla luce del sole. Dobbiamo essere in tanti per dimostrare ancora una volta che il partito democratico è la più grande forza del centrosinistra. Questo è un momento importante della crescita del Pd, in Basilicata come a livello nazionale perciò è fondamentale individuare le persone giuste. Dal voto delle primarie emergeranno indicazioni precise su come e con chi si vorrà fare politica nei prossimi anni nel centrosinistra: una politica che vada esclusivamente nell’interesse dei cittadini e che favorisca la crescita della nostra regione. Abbiamo tutti una grande responsabilità a cui non possiamo sottrarci. Ognuno di noi farà le sue scelte ma da lunedì m’impegnerò a lavorare insieme a tutte le voci del Pd, per costruireun partitoche siasempre più democratico e rappresentativo. Come ho già affermato in più occasioni, il mio essere fortemente radicato nella vita vera, mi fa capire che stiamo chiedendo uno sforzo enorme a tutti. Oggigiorno 2

IL Pd ha bisogno di ripartire. Lo dice con chiarezza Bersani e gli iscritti al partito hanno manifestato un ampio sostegno ai suoi propositi di rilancio. Più modestamente lo ribadisco anch'io con riguardo alla situazione regionale, e giudico incoraggiante il riscontro che i congressi locali hanno fornito al mio appello a cambiare registro, a liberare il partito dalle tensioni e dai settarismi che lo hanno sfibrato, a ritrovare la sua capacità di apertura e di attrazione, a rinsaldare la credibilità e l'autorevolezza nei rapporti con le forze politiche e sociali, a recuperare i consensi perduti. La mia candidatura è stata finalizzata espressamente all'obiettivo di scongiurare uno scontro frontale tra opposti richiami identitari di rasserenare il clima e ristabilire le condizioni di una cittadinanza politica unitaria, non assoggettata agli intenti egemonici di chicchessia. L’esito della verifica congressuale ha confermato che il Pd è un partito plurale, e non accetta di essere irreggimentato, che respinge la cultura giacobina della guerra intestina, che invoca invece una conduzione unitaria ed equilibrata, sottratta alle logiche di potere e di carriera, ai personalismi ed alle vanità leaderistiche, alle suggestioni mediatiche ed alle improvvisazioni nuoviste. In altre parole, un partito serio ed affidabile, all'altezza delle sue grandi tradizioni ideali che pratica e premia la dedizione e la lealtà e combatte

Erminio Speranza

euro hanno il loro peso ma è necessario chiedersi: che prezzo ha la democrazia? Due euro non cambiano la vita ma possono cambiare le cose. Vi invito a partecipare alle primarie, consapevoli dell'enorme responsabilità che in questo momento particolare grava sul popolo del Pd. Gli inutili tentativi finalizzati esclusivamente a sminuire l’importanza del voto perché, secondo la tesi di qualcuno i giochi sarebbero già fatti, non hanno attecchito e non troveranno mai spazio nelle menti del popolo del Pd: persone in grado di distinguere i progetti concreti di un gruppo coeso dalle fantasie di singoli individui. Mai come ora ogni voto avrà il suo peso e il tuo sostegno ci darà ancora più forza per poter continuare a lavorare bene, per i lucani e per la Basilicata. Io ci sono e faccio sul serio. Il partito è partito».

Salvatore Adduce

invece l'opportunismo e l'arrivismo. A differenza d'altri non ho inteso il confronto congressuale come una prova muscolare, non ho dato fondo a dispendiose campagne pubblicitarie, non ho accettato di replicare a denigrazioni e mistificazioni e di portare la sfida sul terreno dei veleni personali. Quelloche tornoaproporre è unpatto di lealtà versoil partito , un impegno comune a riconoscere e a valorizzare le posizioni e gli apporti di tutti, a mettere insieme, e non a contrapporre, persone, culture, sensibilità, generazioni. Perché la scelta che sta dinanzi agli elettori delle primarie non è tra sedicenti innovatori e presunti conservatori, come si vorrebbe far crede, bensì tra chi lavora tenacemente per l'unità e chi pensa ancora di lucrare sulle divisioni.

«HO scelto di impegnarmi per promuovere in Basilicata l'autoriforma del Partito Democratico e dell'intero centrosinistra e per provare a riavvicinare la politica e la società. Tra i lucani vive un sentimento di stanchezza e sfiducia verso una politica che non sempre ha fatto fino in fondo il proprio dovere. Noi che, per una fase ormai lunga, abbiamo guidato i processi politici ed amministrativi in Basilicata non siamo riusciti a compiere fino in fondo il passaggio da un modello di sviluppo assistenziale e compensativo ad uno più dinamico aperto e competitivo. E’ questa la sfida irrisolta più importante a cui siamo chiamati a dare risposta. Il Pd è un progetto politico meraviglioso quanto complesso che deve saper in Basilicata guidare una nuova importante stagione di progresso e di sviluppo. Lavorerò per un partito più permeabile e più contendibile. Permeabile significa capace di connettersi e sintonizzarsi continuamente alla realtà che ci circonda, chiamando i soggetti sociali a corresponsabilità sulle grandi scelte strategiche del nostro futuro. Dobbiamo valorizzare di più le tante risorse che nella nostra società vivono e che troppo spesso non rie-

Roberto Speranza

scono a liberare le proprie potenzialità. Contendibile perché capace di dare a ciascuno la possibilità di contare e di incidere sulle scelte che si fanno. Contendibile perché in grado di promuovere una costante mobilità dei gruppi dirigenti, a partire dalla valorizzazione dei tanti amministratori che sui territori costituiscono il vero nerbo del Pd. In questo senso va inquadrata la mia insistenza sul limite dei mandati per il consiglio regionale e per il parlamento. Credo che il Partito democratico saprà vincere le sfide che ha innanzi a sé, a partire dalle prossime elezioni regionali, ma questo sarà possibile soltanto se saprà trovare una risposta alle difficoltà di questa fase guardando avanti e non tornando indietro.

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Primo piano 9

Domenica 25 ottobre 2009


24 ore in Basilicata

Domenica 25 ottobre 2009

Agricoltura, l’assessore annuncia la mediazione dopo la protesta: «Chiederò lo stato di crisi»

Viti tende la mano. Basterà? I coltivatori vogliono di più: credito, infrastrutture, politica fiscale IL COMMENTO

Incubatore della Val d’Agri Autilio: «Per noi un’occasione» «Il nuovo Incubatore di impresa realizzato a Grumento Nova con l’obiettivo di accogliere le imprese in fase di start-up, soprattutto quellead elevatotasso di innovazione industriale, può rappresentare un importante strumento per rafforzare i programmi del dipartimento FormazioneLavoro nel settore dell’alta formazione e per favorire l’alternanza scuola-impresa attraverso il nuovo Programma per la scuola». E’ il commento dell’assessore regionale, Antonio Autilio, che venerdì scorso ha partecipato a Grumento Nova al convegno per l’inaugurazione dell’ Incubatore di impresa, nell’ambito del progetto comunitario Fidibe “Sviluppo di Parchi innovativi per favorire l'innovazione”. L’assessore, facendo riferimento alla seconda fase di attuazione del Progetto Gel (giovani eccellenze lucane), che vede 66 giovani ricercatori coinvolti in un programma di alta formazione perla creazionedi nuova impresa ed occupazione, ha sottolineato che “«le attività programmate puntano ad aprire prospettive occupazionali di alto profilo, rafforzando le competenze professionali spendibili nei processi di innovazione del sistema produttivo locale e nazionale. Oltre a sostenere l’alta formazione, il programma prevede degli incentivi a favore dell’occupazione e della creazione di nuove imprese, come il Bonus occupazione per le imprese che assumeranno un giovane ricercatore e gli incentivi economici alla creazione di “spin-off” da ricerca. Gli investimenti sono rivolti a promuovere concretamente il contatto ed i possibili innesti tra giovani eccellenze e le imprese che vogliono innovarsi e migliorare i propri fattori competitivi». Per Autilio «le azioni già messe in campo e quelle che verranno a breve con il Catalogo Regionale dell’Alta Formazione intendono favorire da un lato la diffusione della cultura scientifica e dall’altra la formazione di nuove figure professionali per le imprese ad alta tecnologia. In particolare, la Regione con la collaborazione di Centri di Ricerca e l’Università intende promuovere progetti rivolti alle scuole per lo sviluppo dei saperi scientifici e delle competenze professionali per l’innovazione».

POLICORO - Giornata campale quella di sabato per gli agricoltori della fascia jonica, che da giovedì sono sul piede di guerra contro, a loro dire, l’insensibilità istituzionale davanti ai problemi di cui il comparto agricolo soffre da troppi anni. Così trattori e mezzi agricoli, tra cuicamion ma anche autoveicoli, sono fermi da giorni in pieno centro a Policoro nelle vicinanze della sede staccata del dipartimento agricoltura della Regione Basilicata ubicato nella centralissima via De Gasperi. L’arteria tra le più importanti del centro jonico è transennata da quattro giorni, e lo sarà presumibilmente fino a martedì prossimo, il giorno della verità per gli agricoltori e il loro futuro lavorativo. Infatti, sembrerebbe che l’assessore regionale Vincenzo Viti, non sia rimasto a guardare e si sia attivato, anche con la mediazione della Prefettura di Matera, per sollecitare la Giunta regionale ad approvare una declaratoria contro le calamità naturali, anticamera dello stato di crisi, che negli anni hanno messo in ginocchio il settore produttivo principale della Lucania. Ma non sarebbe sufficiente a far uscire dal tunnel della crisi il mondo agricolo della fascia jonica. E il motivo è semplice: per dichiarare lo stato di crisi del mondo agricolo non sarebbe sufficiente un semplice provvedimento della Regione, la quale pur avendo, costituzione alla mano, competenze per quanto riguarda l’agricoltura, in questo caso particolare l’ultima parola spetterebbe al Governo centrale. E comunque nella settimana prossima sicuramente qualche novità, in un senso o nell’altro arriverebbe. Viti sarebbe propenso a fare la sua parte, ma i margini per raggiungere l'obiettivo finale non spetta a lui né all'esecutivo regionale. Viceversa sul fronte del dilazionamento del pagamento dei canoni irrigui al Consorzio di bonifica Bradano-Metaponto, altra spina nel fianco della Regione, Viti avrebbe garantito agli scioperanti il suo massimo impegno affinché questa loro istanza vengaaccolta, datoche l'ente consortile, essendo di stretta emana-

Il blocco dei mezzi agricoli a Policoro

zione della Regione, dipende solo ed essenzialmente da lui. Sull'abolizione dello stesso ci sarebbero invece problemi di bilancio e comunque se ne riparlerebbe in un prossimo futuro. Su questi tre problemi gli agricoltori chiedono una mano perché gli altri dipendono da fattori internazionali, nazionali e congiunturali: politica fiscale più equa; sistema delle infrastrutture da ammodernare; crisi delmercato; marchiodi qualità;facilità di accesso al credito. Intanto in questi giorni gli scioperanti si sono resi conto di aver creato disagi ai cittadini per il blocco di una strada centrale, ma giudicano tale atto come l'unico per interloquirecon la Regio-

ne: «Sapevamo -dichiarano Pino Melidoro e Ovidio De Stefano portavoci del Cam (Comitato agricolo del Matapontino) - già prima di giovedì che avremmo danneggiato cittadini e commercianti dell'area, e chiediamo loro scusa pubblicamente, ma non avevamo altre alternative. Anzi ringraziamo loro per la solidarietà e la vicinanza dimostrataci tramite uno dei portavoce, Luigi Lavieri di Confcommercio, per il semplice fatto che questi problemi toccano da vicino tutti noi, non solo addetti ai lavori, ma anche chi grazie al mondo agricolo ha trovato un' occupazione e creato così un progetto di vita. Intorno all'agricoltura soprattutto Policoro è cre-

sciuta affermandosi tra le realtà della Basilicata più grosse, ed è per questo che noi protestiamo perché vogliamo che tra altri cinquant'anni con il nostro lavoro e quello di tutti diventi ancora più grande, bella e vivibile. Ma per concretizzare questo sogno c'è bisogno dell'aiuto dei nostri governanti, i quali tramite l'assessore all'Agricoltura, SaverioCarbone e il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, quello di Montalbano, Leonardo Giordano e il consigliere provinciale Serafino Di Sanza, ci sono vicini in questo momento e speriamo che nei prossimi giorni altri amministratori facciano lo stesso». Gabriele Elia

RAPPORTO UIL

Rapporto Uil: 7000 ore di cig nel 2009 «La crisi c’è, gli ammortizzatori tengono» POTENZA - Un dato positivo sulla cassa integrazione in Basilicata emerge dal nono Rapporto Uil di Basilicata è positivo: rispetto ad agosto si registra un -400 mila ore rispetto. E' invece sempre preoccupante (nonostante il dato di settembre) il monte ore di cassa ordinaria, cassa straordinaria, più deroga, concesse da gennaio a settembre, che complessivamente in Basilicata raggiunge quasi i sette milioni, di ore di cui 4 milioni nel potentino e 3 milioni nel materano. Quanto ai lavoratori interessati, a settembre sono 3.503 (2.200 nel Potentino e 1.300 nel Materano) contro i 5.850 di agosto ma da gennaio a settembre il numero complessivo è 4.536 con un incremento del 10,1,8 per cento in più rispetto ai primi nove mesi del 2008. «Siamo infatti convinti -

spiega Guglielmo Loy Segretario Confederale della Uil che l’uso della cassa integrazione è importante per il tipo di tutela che si dà al lavoratore ma è anche un efficace 'termometro' per misurare la febbre della crisi a livello locale, attraverso lo studio dei dati per province». «Se la malattia è ormai assodata (la crisi) – è l'analisi della Uil - si tratta di capire come la febbre salga o scenda e, quindi, abbiamo verificato l’andamento mensile da Gennaio 2009 a Settembre 2009. Questi dati si aggiungono al nostro recente studio (analisi ed elaborazione sulle ‘comunicazioni obbligatorie’) sull’andamento reale del mercato del lavoro che ci ha dato la chiara indicazione di quanti rapporti di lavoro sono stati attivati e di quanti ‘cessati’». «L’incrocio di questi due studi – commenta il segretario generale regionale della

Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro - conduce a quattro considerazioni: la crisi c’è, non sembra dar segnali di inversione dal punto di vista occupazionale, il sistema degli ammortizzatori regge ancora l’urto per coloro che possono usufruire dello strumento cassa integrazione, c’è da affrontare con coraggio la questione degli esclusi che hanno pochi strumenti di difesa a partire da chi ha lavorato con contratto ‘a termine’ e che, semplicemente non ha visto rinnovare il proprio contratto. Infine – dice il segretario regionale della Uil, Carimine Vaccaro – diventa importante verificare come le misure previste dal Piano triennale del lavoro della Giunta Regionale - conclude - possano realizzare le condizioni per il ritorno in produzione delle migliaia di lavoratori in cassa integrazione».

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Lo conferma l’ultima rilevazione dell’ente irrigazione

Dighe lucane in ottima salute

Il grafico che raccoglie i dati relativi alla situazione delle dighe lucane

se. Solo l’area del Lavellese ha raccolto nello scorso settembre “appena” il 50 per cento di

pioggia in più. Entrando nel dettaglio, la diga che presenta il maggior progresso rispetto allo scor-

so anno (oltre 260 Mmc in più) è quella di Monte Cotugno. Rispetto al minimodi undici mesi fa (22 novembre '08,

appena 6 milioni e mezzo) l’impianto oggi raccoglie circa 280 mmc d’acqua in più. Il livello ora supera quota 242

metri sul livello del mare, con il lago più alto in prossimità dello sbarramento di circa 32 metri rispetto allo scorso anno. Nella zona, come detto, è già piovuto molto, tanto che tutti i principali corsi d'acqua immissari (Sinni e Serrapotamo) presentano ad oggi una già buona portata. Situazione positiva anche nel Pertusillo. Qui il livello è circa 18 metri più alto rispetto a dodici mesi fa, per un accumulo che raggiunge la quota netta di 87 Mmc. Situazione ottimale nelle altre due grandi dighe della regione. Il Camastra invasa quasi 10 milioni di metri cubi, uno e mezzo in più dello scorso anno. Bene anche San Giuliano con un accumulo pari a più del doppio. In ottima salute anche il Basentello con una disponibilità attuale superiore ai 20 milioni di metri cubi (circa 6 in più dell’ottobre 2008). Con quasi due milioni e mezzo di metri cubi d'acqua è colmo infine anche il piccolo lago di Gannano. Senza contare che le piogge abbondanti degli ultimi giorni devono aver ulteriormente migliorato la situazione. Giuseppe Pomarico

Interrogazione dei Radicali al ministero dell’Ambiente sulle «gravi» dichiarazioni di Sigillito

Fuoco incrociato sull’Arpab Cgil e Uil accusano su nuove assunzioni ma la Cisl difende l’operato del dirigente POTENZA - Tempi duri per l’Arbea. L’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente è sotto il fuoco incrociato di istituzioni, sindacati e associazioni. Desta preoccupazione l’atteggiamento del direttore dell’ente, Vincenzo Sigillito, in merito alle tematiche ambientali ma anche rispetto alla gestione del personale interno, assunzioni e nuovi concorsi. Queste le accuse lanciate nei giorni scorsi da Fp Cgil e Fpl Uil. La Cisl, ieri, invece, ha preso le distanze da questo attacco, prendendo le difese del dirigente. Chi, invece, non arretra rispetto alla posizione assunta sono i Radicali, che reputano «gravi» le dichiarazioni di Sigillito, rispetto alla mancata informazione sui dati ambientali legati all'inceneritore Fenice. La deputata radicale Zamparutti ha presentato su questo un’interrogazione parlamentare . Insieme al segretario regionale, Maurizio Bolognetti, ha dichiarato: «Le risposte date dal presidente Sigillito all'iniziativa radicale per una maggior trasparenza dei dati ambientali evidenziano una totale mancanza di senso istituzionale. Negare il proprio dovere di comunicare questi dati significa occupare abusivamente un incarico di grande rilevanza per l'ambiente e la salute dei cittadini lucani. Ma la Regione non ha nulla da dichiarare in proposito? E il Governo, non sente e non vede nulla?». I Radicali si riferiscono alle dichiarazioni del dirigente secondo le quali “non sarebbe stato possibile divulgare i dati relativi al monitoraggio ambientale perché in Italia esistono le leggi e vanno rispettate” e che “"l'Arpab non era tenuta a informare le istituzioni entro tempi determinati, rispetto all'inquinamento provocato da Fenice. Se l'avessimo detto prima, a cosa sarebbe servito? A creare allarmismo?”. «Va ricordato - sostengono Zamparutti e Sigillito - che l’articolo 304 comma 2 del D.lgs 152/2006 impone che la presenza di agenti inquinanti oltre i valori di soglia venga comunicata entro le 24 ore agli enti interessat». L’Arpab, invece, ha avvisato il sindaco di Melfi ha potuto disporre solo a marzo del 2009, mentre dichiara di esserne stata a conoscenza già dall’anno precedente. L’Arpab - ricordano i radicali - è preposta al monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell’ambiente, informa la cittadinanza sullo stato dell'ambiente e promuove cul-

Riforma Brunetta

La Fp Cgil replica e attacca la Uil

Dolo l’intervento su caso Fenice di Melfi

L’Agenzia regionale per l’Ambiente

tura e comportamenti coerenti con i principi e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”. Zamparutti chiede dunque al ministro dell'Ambiente, quali azioni intenda intraprendere «a fronte di un comportamento dell'Arpab non trasparente e di una sostanziale inattività da parte della Regione Basilicata». Zamparutti chiede anche se ministro della Giustizia sappia se l'inchiesta della Procura di Melfi, a parte la secretazione di dati, «sia giunta ad individuare responsabilità che appaiono palesi». Ma sotto accusa, come si diceva in apertura, sono finiti anche gli aspetti relativi al personale, a nuovi concorsi e assunzioni. Problemi sollevati da Cgil e Uil e poi ripresi dal consigliere regionale, Emilia Simonetti. A difesa dell’Arpab, invece, si è schierata ieri la Cisl, che chiede invece al direttore Sigillito e al governatore De Filippo, di potenziare ulteriormente l’Agenzia con compiti, mezzi, uffici e personale, «affinchè possa svolgere sempre meglio il proprio ruolo istituzionale di salvaguardia dell’ambiente e dei cittadini della nostra Regione». «Con la nota diffusa da Cgil e Uil scrive la rsu Cisl dell'Arpab - si assiste invece all’ennesima farsa, che viene subito ripresa da una parte po-

litica per perseguire evidentemente altri obiettivi, che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei lavoratori. Adesso siamo davvero stanchi di questi teatrini, utili solo a denigrare quotidianamente sulla stampa una Agenzia che cerca di uscire da quel periodo di oscurantismo e dalle nebbie dell’anonimato nel quale era stata tenuta sino a qualche anno fa, probabilmente in maniera voluta, grazie ad una gestione, a dir poco “elefantiaca». La Cisl ricorda che «poco importanti erano le condizioni di vita e professionali nei luoghi di lavoro, la mancata retribuzione della produttività per gli anni 2003, 2004, 2005 e 2006, elargita solo nel 2007, grazie al decisionismo del dottor Sigillito, le mancate progressioni orizzontali di ben due fasce, e di quelle verticali, anch’esse concretizzatesi dal 2007 al 2009, la mancanza di personale tanto lamentata dai Dirigenti e dai colleghi del Comparto». E continua: «La istituzione dell’Ufficio Legale all’interno dell’Agenzia, è infatti stato comunicato dall’amministrazione ai sindacati in sede di delegazione trattante alla presenza anche di Cgil e Uil. Ci si chiede: chi ha partecipato a tali riunioni, è stato indotto a farlo con la forza?».

APPAIONO alquanto singolari le affermazioni fatte in data odierna da alcuni rappresentanti sindacali, che esaltano la “riforma” Brunetta come elemento di forza per la contrattazione collettiva. Siamo al paradosso:i74 articolideldecretolegislativo recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri rappresentano un duro attacco ai lavoratori pubblici. Probabilmente l’interpretazione data di sale riforma è il frutto di una poco approfondita lettura del testo o, peggio, rappresenta il malcelato tentativo di mistificare la realtà, prospettando ai lavoratori opportunità inesistenti. I lavoratori conoscono bene i contenuti di tale legge e le conseguenze che graveranno sulla propria condizione lavorativa, a partire dal sostanziale annullamento della contrattazione e dal blocco dei processi di valorizzazione delle professionalità interne. Si tratta, nei fatti, di un reale annullamento della contrattazione, demandando alla legge la definizione dei processi di progressione e di valutazione dei lavoratori. Il nostro giudizio è estremamente negativo su una riforma che invece di riorganizzare la Pubblica Amministrazione la riporta indietro di 20 anni, cancellando la normativa vigente e riportando il lavoro pubblico alla legge e non più ai contratti. Basti pensare che, in assenza di rinnovo del contratto nazionale, decorsi 60 giorni dall’entrata in vigore della legge Finanziaria, le singole amministrazioni potranno erogare, in via provvisoria, gli aumenti retributivi sulla base delle risorse stanziate in Finanziaria. Per i contratti integrativi varrà lo stesso principio: se non si raggiunge un

accordo con le rappresentanze sindacali aziendali l’amministrazione interessata può provvedere unilatelateralmente. In buona sostanza il decreto Brunetta, che interviene su istituti quali le progressioni verticali e sule modalità di valutazione individuale dei lavoratori (attraverso il modulo 25% - 50% - 25% si decide con legge che il 25% dei lavoratori non riceverà alcun premio perché non meritevole) , rappresenta la prosecuzione di quel percorso di smantellamento della contratto collettivo del pubblico impiego già avviato con il decreto legge 112/08, successivamente convertito in legge (la 133/08) che interveniva sulla regolamentazione della malattia e sui fondi integrativi, apportandone riduzioni. Sicuramente i lavoratori pubblici, che sono destinatari degli effetti di tale legge, sapranno nel prossimo futuro valutarne gli effettideleteri. Ancorpiù curiosa appare poi l’enfasi dell’annuncio dell’iniziativa per l’immediata erogazione ai lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale e del sistema delle autonomie locali dei benefici contrattuali derivanti dal rinnovo del biennio economico 2008–2009). E’ bene chiarire che ambedue i contratti collettivi (Ccnl del Comparto Sanità Pubblica e Ccnl del Comparto Regioni e Autonomie Locali) sono stati definitivamente sottoscritti il 31 luglio scorso e sono pienamente in vigore, tant’è che nella stragrande maggioranza degli enti dei due comparti risultano già corrisposti gli incrementi economici. Pertanto non si comprende la portata di un’iniziativa che risulta essere tardiva e, pertanto, inutile. Angelo Summa

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ACQUA in abbondanza negli invasi lucani. La conferma viene dall’ultima rilevazione effettuata venerdì 16 ottobre dall’ente Irrigazione: nei sei impianti operativi della regione la disponibilità raggiunge quasi i 500 milioni di metri cubi, 400 in più rispetto a dodici mesi fa. Merito soprattutto delle “scorte” accumulate durante l'inverno e la primavera scorsa. Allora in tutti gli invasi, con l’esclusione di Monte Cotugno, vennero aperte le paratie perconsentire losversamento a valle dell'acqua in eccesso proveniente da monte. Anche l'ultimo mese di settembre, dopo un'estate tutto sommato nella norma, ha fatto registrare precipitazioni ben al di sopra della norma. Lungo la costa tirrenica, sul Lagonegrese, l'Alto Sinni, la valle del Mercure, l'accumulo pluviometrico nei trenta giorni ha raggiunto il 250 per cento della media di riferimento (trentennio 19611990). Numeri importanti anche nel resto della regione. Procedendo verso Est, + 150 per cento in Val d'Agri, Senisese e Metapontino; +100 per cento nel Potentino, fascia appenninica, Materano, +75 per cento nel Vulture-Melfe-

Calabria 11

24 ore

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Sulle irregolarità del progetto i consiglieri della minoranza provinciale: «Se confermato fatto gravissimo»

Vie blu, condanna unanime Si parla anche di opere pubbliche e sicurezza. Il presidente Lacorazza replica così POTENZA - Una condanna unanime è arrivata dai consiglieri provinciali di opposizione alle irregolarità denunciate da questo giornale rispetto al Progetto “Vie blu”: «Se confermate, sarebbero di una gravità inaudita». Questo il giudizio del coordinatore dell’intergruppo di minoranza, Aurelio Pace, che ieri mattina sul caso ha tenuto una conferenza stampa insieme ai consiglieri dell’opposizione al Comune e alla Provincia di Potenza. Seduti al tavolo Giuseppe Morero, (Pdl), Antonio Imbesi, (Pdl), Salvatore Lacerra, (Mpal’altra città). Unanime l’indignazione: davvero ci sono state violazioni all’applicazione del Ccnl? Davvero si sono assunti, con fondi progetto Vie Blu soggetti mai iscritti nelle liste preposte? Queste le comunicazioni di amministrativi e tecnici impegnati nel progetto ai capigruppo provinciali. Anche su questo punto la minoranza vuole risposte. Ma la conferenza stampa di ieri è stata pure occasione per parlare di opere pubbliche. «Sapete quale sia il rapporto matematico fra i lavori pubblici aggiudicati e quelli i cui contratti siano stati effettivamente firmati?», ha chiesto Pace. La risposta è: «cinquanta a tre», dice il consigliere mentre sfoglia il documento e aggiunge «di questi tre contratti firmati nessuno è ancora diventato un cantiere». Restando in argomento, ma analizzando il piano triennale dei lavori pubblici si apprende che, quello che è stato definito dalla maggioranza un “libro dei sogni” «non prevede nulla di nuovo se si eccettuano i 14 milioni di euro scippati alla città capoluogo e qualche intervento tampone su lacune frane». «La maggioranza risponda - tuona Pace - e lo faccia anche sul piano della sicurezza degli edifici sul territorio di competenza, palazzi che ospitano uffici e scuole. Edifici che pretendiamo sicuri e che, stando al rapporto Barberi ed ai dati tecnici in nostro possesso, andrebbero monitorati e, per un numero non trascurabile, consolidati». Di sicurezza ha parlato anche il capogruppo Pdl, Giuseppe Morero, che scendendo nel dettaglio del censimento nazionale Barberi del 2001 afferma come, «nell’indicazione degli edifici ad alta vulnerabilità sismica, la casa dello studente de L’Aquila e la scuola media Torraca sono pericolosamente in cima alla lista

La conferenza stampa dei consiglieri di opposizione alla Provincia

degli edifici a rischio. L’una è già drammaticamente crollata, l’altra viene dichiarata in regola per sostenere le leggi della staticità, ma come si comporterebbe in caso di sollecitazione tellurica? Ci piacerebbe che il Comune e la Provincia di Potenza rispondessero concretamente ai dubbi che

legittimamente solleviamo». «Le due amministrazioni - ha concluso - si attivino per verificare il reale stato delle cose e per dare certezze ai cittadini, considerato anche che non basta proclamare di poter fare le cose per poter dire domani di aver bene amministrato e

non bastano conferenze stampa per nascondere l’evidenza: in cento giorni di attività questa maggioranza non ha ancora fatto nulla di concreto, se si eccettuano le epurazioni di dirigenti e dipendenti non allineati”». Il consigliere Morero, prima di cedere la parola al suo collega al Comu-

ne, lancia una domanda al primo cittadino Santarsiero, che ha tutto il sapore della provocazione: «Perchè il sindaco tace di fronte al furto di 14 milioni di euro destinati alla realizzazione della tangenziale? Se fossi al posto suo, mutuando il concetto del buon padre di famiglia, per lo meno chie-

SUL PIANO TRIENNALE DELLA PROVINCIA DI POTENZA

Santoro: «Il primo atto Vicesindaco Grumento: dell’ente che vogliamo» Provinciale 25 dimenticata «IL PROGRAMMA triennale delle Opere pubbliche approvato dalla giunta provinciale è un primo atto della idea di Provincia che vogliamo». Lo afferma, in un comunicato stampa, Ivano Vito Santoro, consigliere provinciale di Potenza di Sinistra per la Basilicata. «Quest’atto - dichiara in un comunicato stampa che attenziona ogni parte del territorio è un documento importante di programmazione che costituisce uno dei punti fondamentali della impostazione del Bilancio di Previsione dell’Ente. Il Piano triennale rappresenta un programma di interventi ed investimenti che la Provincia realizzerà tra il 2010-2012 che regge in modo attento una visione generale e complessiva delle variegate e complesse esigenze territoriali». Nel ringraziare gli uffici e la Giunta - aggiunge nella nota inviata ieri agli organi di informazione «per il lavoro capillare e

L'ANISAP Basilicata è impegnata a rafforzare la sua azione, che ha per denominatore comune la reale salvaguardia dell'integrità operativa di tutte le strutture ambulatoriali a gestione privata, le quali costituiscono un patrimonio inalienabile, non tanto della regione in cui operano, quanto dei cittadini-utenti lucani. Indipendentemente dal loro singolo volume operativo, tali strutture e i professionisti avranno un futuro solo se, evitando improduttive diaspore rappresentative, spesso sostenute da interessi di pochi, esse continueranno ad “occupare” capillarmente il territorio con la reale “presa in carico” di ogni singolo paziente con le sue personali difficoltà e le sue attese. Sono queste le conclusioni di un incontro a cui hanno partecipato dirigenti e titolari di aziende aderenti all’Anisap Basilicata, associazione

impegnativo di ricognizione e di programmazione messo in campo in pochi mesi dall’insediamento», Santoro sottolinea che «questo importante e rilevante atto deliberativo, disposto dall’Esecutivo Provinciale, potrà necessitare di implementazioni ed emendamenti che saranno sicuramente, in modo più soddisfacentemente, capaci ad offrire risposte più adeguate alle molteplici sollecitazioni che quotidianamente provengono dai tanti Comuni del territorio. Sono convinto che il tavolo di monitoraggio delle opere pubbliche che verrà convocato dal Presidente Lacorazza entro la fine dell’anno risulterà utile sia per approdare ad una illustrazione del piano e sia per meglio definire le modalità d’intervento e priorità per giungere, a valle di un ampio confronto fra le forze politiche e, con le rappresentanze economiche e sociali del territorio, alla sua definitiva approvazione».

«NEL PIANO triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta provinciale di Potenza non è compreso il progetto di lavori di ammodernamento della strada provinciale 25 che dalla statale 103 porta al centro abitato del comune di Grumento Nova». Ad evidenziarlo è il vice sindaco di Grumento Nova Antonio Di Pierri esprimendo «grande rammarico», anche a nome del sindaco Vertunni, in lettere inviate al Presidente della Provincia Lacorazza e all’assessore alla viabilità Valluzzi. «Il precario stato dell’arteria provinciale – aggiunge il vicesindaco Di Pierri – è stato segnalato più volte dall’Amministrazione Comunale di Grumento, sin dal suo insediamento, agli uffici provinciali competenti». In proposito, il vice sindaco ricorda di un incontro istituzionale avvenuto nella sede dell’Assessorato alla Viabilità con l’obiettivo di individuare una rapida soluzioneal problema evidenziato e rinviato da parte degli amministratori provinciali alla nuova programmazione. «Dobbiamo rileva-

re –dice Di Pierri –che si è persa un’occasione importante specie per l’entità delle risorse finanziarie messe a disposizione nel settore delle opere pubbliche per dare risposta all’esigenza della comunità grumentina di miglioramento nei collegamenti della viabilità provinciale. Si rende perciò indispensabile – conclude il vice sindaco – individuare un altro canale finanziario per rimediare alla “dimenticanza” tenuto conto che Grumento Nova è al centro di rilevanti progetti di sviluppo a partire dalla realizzazione dell’Incubatore di Impresa». «Nessuna occasione è persa se si tiene conto delle risorse di cui l’area oggetto dell’estrazione petrolifera dispone - è stata la replica dell’assessore Valluzzi - e potrebbe disporre anche per interventi su strade e manutenzioni straordinarie». «Insieme - conclude l’assessore Valluzzi – saremo certamente in grado di costruire la soluzione più efficace e rapida ad un problema importante per la comunità di Grumento Nova”.

Anisap: territorio protagonista in sanità Incontro tra dirigenti e titolari delle aziende che aderiscono all’associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il ministero della Salute, presieduta da Francesco Toscani. «Il “territorio”, rimasto per anni condizionato dalla politica “ospedalicentrica” - è stato sottolineato - sta riacquistando la sua funzione primaria, creando intuibili difficoltà al “centralismo gestionale sanitario” che (causa la sua cultura) non ha consolidato significative presenze di strutture ambulatoriali pubbliche e private extraospedaliere. Uno Stato

che ha voluto “gestire” la salute dei cittadini, invece di “garantirla” nel modo migliore, controllando competitività e concorrenza; uno stato che ha annullato (con il D.L. 229) il tentativo di “primavera assistenziale”, annunciato nel D.L. 502 del 1992 - è stato evidenziato - si trova trent'anni dopo ad effettuare un bilancio consuntivo di contenuti sicuramente deludenti. Non a caso si è aperto il concreto avvio dei Fondi assistenziali integrativi che assegnano ai Cittadini il diritto a scegliersi, secondo fiducia, professionisti e presìdi. Tuttavia i Fondi, per intuibili ragioni, non possono essere un'alternativa ai

presupposti su cui si fonda il sistema sanitario italiano. Occorre continuare a impegnarsi per rendere quest'ultimo duttile e razionale, deburocratizzato, produttivo supporto alle fasce più deboli dei cittadini. L'esperienza dei poteri regionali nell'assistenza - a parere dell'Anisap Basilicata - suggerisce, certo, una revisione dei L.E.A., ma anche una contemporanea introduzione dei L.U.A. (Livelli Uniformi di Assistenza) che riattribuiscano al Governo centrale alcuni interventi legislativi di riferimento (tariffe, requisiti minimi, tipologia di controlli ecc.), non ultimo contrattazioni na-

derei lumi». «Si è creata una buona cabina di regia integrata fra il Comune e la Provincia - sostiene Antonio Imbesi - soddisfatto di come ad una sua interpellanza sul rapporto Barberi abbia fatto eco quella sottoscritta dalla minoranza in Consiglio e rincara la dose analizzando la questione delle opere pubbliche dalla prospettiva del Palazzo di città». Non si è fatta attendere la replica del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Sul progetto Vie Blu «stiamo lavorando a valutare missione, organizzazione ed impiego delle risorse per meglio finalizzare gli interventi ed il lavoro di coloro che ci operano. Se da una parte siamo impegnati con l'assessore Macchia e con gli uffici a rendere efficace, efficiente e trasparente il progetto Vie Blu, dall'altra - come pubblicamente ho già dichiarato - è impegnata a fare chiarezza. Sulla sicurezza delle scuole, sulle quali si è accesa l'attenzione della politica e dell'opinione pubblica, Lacorazza ricorda che per il 2009 si prevedono investimenti per circa 25 milioni di euro sulla sicurezza, sulla costruzione di nuove scuole e sull’efficienza energetica. «Di queste risorse solo il 2 per cento (circa 340 mila euro) sono trasferimenti del governo nazionale, il resto sono risorse della Provincia, della Regione e della Comunità Europea. Il nostro impegno è massimo a fronte dei continui tagli che si abbattono sulla scuola, sulle strutture e sugli organici mortificando la qualità dell'offerta formativa». Infine, sulla Viabilità, aver avviato cantieri in questi mesi per 30 milioni di euro, ci pare un segno importante. In più indirizziamo le risorse per il completamento della Oraziana e della Sp 32, per importanti interventi sul dissesto idrogeologico che provoca disagi, restringimenti e talvolta chiusure su 22 strade della provincia. I 110 milioni di euro programmati per la viabilità rappresentano un obbiettivo al quale tendere con ogni sforzo e determinazione. Sulla tangenziale di Potenza, infine, abbiamo sottolineato la necessità di mettersi intorno ad un tavolo con Regione e città di Potenza per individuare risorse che si stimano per un importo superiore a 40 milioni di euro rispetto ai 14 programmati».

zionali per tutte le categorie sanitarie, destinati ad uniformare le basi dell'assistenza nel Paese, evitando l'instaurarsidiventi tipidisanitàregionali, riservando tuttavia alle Regioni ampi spazi di autonomia destinati a rispondere alle esigenze socio sanitarie locali. Questi alcuni motivi per i quali è ipotizzabile una nuova stagione per l'assistenza sanitaria italiana, a partire dalla istituzione dei Distretti sociosanitari, decisa dalla Giunta Regionale, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio per dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute. Sono questi gli obiettivi per i quali l'Anisap Basilicata invita la Regione a potenziare il plafond di risorse destinate a sostenere la rete di strutture sul territorio, in tal modo favorendo un maggiore avvicinamento dei servizi al cittadino utente».

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12 24 Ore in Basilicata


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Dj fra movida e Sassi Francesco Di Stefano, alias Mr. Frank

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guru consolle

Il della

considerato a tutti gli effetti un'istituzione della scena house italiana e non solo, mattatore della movida nei locali più trendy. È timido ma dategli due giradischi e un mixer e riuscirà a far muovere anche le pietre a ritmo della migliore produzione musicale internazionale. Stiamo parlando di uno dei disc jockey più affermati del momento, Mr. Frank, al secolo Francesco Di Stefano, 43 anni, originario di Ferrandina ma da anni residente a Matera. La sua carriera professionale ha seguito un iter originale che gli ha permesso di diventare un “guru” del beat riscuotendo successo proprio al Sud Italia. «Rispetto alla maggior parte dei dj -af-

È

ferma Mr. Frank- che parte dal Sud e fa fortuna al Nord, io ho fatto un percorso inverso: ho iniziato a lavorare al Nord facendo serate nelle discoteche della Toscana, per poi approdare nei locali più prestigiosi da Roma in giù toccando Calabria, Sicilia, Puglia e ovviamente la Basilicata». La carriera di Mr. Frank inizia presto: dopo le prime serate a Ferrandina, quando aveva ancora 16 anni, il dj materano ha raggiunto traguardi professionali ragguardevoli entrando subito nell'olimpo dei maghi dell'house connection. Nell'agosto del 1993 ha vinto il premio come “Dj più bravo d'Italia nell'arte del missaggio” mentre nel '94 ha rappresentato l'Italia a Malta al Campionato Europeo riservato ai migliori dj del Vecchio Continente.

di GIOVANNI MARTEMUCCI

Più recentemente, nell'ottobre 2006, a Mr. Frank è stato assegnato dalla Regione Basilicata il “Premio Giovane 2006” che insignisce il lucano che più si è distinto nel campo dell'arte, della cultura, o in questo caso, della musica co una motivazione che la dice lunga sul suo valore: “portando il nome della nostra Regione nelle discoteche più prestigiose d'Italia”. Ma Mr. Frank è considerato un guru anche tra gli addetti ai lavori tanto da esser stato indicato da un sondaggio della rivista “Trend discotec” (praticamente la rivista cult del settore) come “uno dei dj più bravi del Sud Italia” mentre l'Associazione Italiana Disc-Jockey (A.I.D) lo invita a partecipare in diretta su Radio Italia Network al concorso “Dj-at-work” dove sbanca la concorrenza più quotata risultando

il migliore per “l'ottima tecnica di base, la disinvoltura e la creatività con cui esegue e sopratutto senza mai commettere errori”. Frutto di duro allenamento passato attraverso il vinile, con i mitici Technics SL1200, fino agli odierni lettori cd. A non cambiare negli anni è lo stile di Mister Frank: inconfondibile, seducente, tanto da rendere il suo, uno tra i groove più piacevoli da ascoltare e ovviamente da ballare. Quel “sueno latino” che Mr Frank indica come uno dei dischi più belli di sempre (era un successo degli anni 90) la dice lunga sulla sua capacità di creare atmosfere musicali sofisticate che dalla consolle catturano anima e corpo. Tutto a ritmo della notte.

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Il caso letterario

“Espianti” di Giuseppe Catozzella vince il premio Basilicata

L’venduta UMAN I T À a pezzi di VITO BUBBICO iuseppe Catozzella con la sua opera prima “Espianti” (Transeuropa 2008) è uno dei quattro vincitori della trentottesima edizione del Premio letterario Basilicata per la narrativa e la letteratura spirituale. Avevamo recensito l'opera su queste colonne già agli inizi di febbraio e ci aveva colpito l'ottima costruzione della struttura narrativa, il sapente intreccio delle vicende, i colpi di scena disseminati nel racconto, quel saper tenere teso il filo degli eventi sino alle ultime pagine. Un bel thriller di un giovane scrittore milanese (classe 1976) ma con radici ben piantate in terra lucana essendo i suoi genitori nativi uno di Grassano e l'altra di San Mauro Forte. Si intuisce sin dal titolo il drammatico tema-denuncia che fa da sfondo alla storia (che si dipana tra Milano, l'India e l'Australia, passando per Secon Life e la Basilicata; Matera e San Mauro Forte nello specifico): il traffico di organi dai paesi del terzo mondo sino alle nostre cliniche private e ospedali pubblici. Non un tema di immaginazione, ma uno spunto letterario basato su atti della Procura di Bologna che indaga sul fenomeno. Un tema carsico che ciclicamente appare per poi sparire nell'oblio. Un tema scarsamente indagato anche nel campo della comunicazione. “Abbiamo delle evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia” fu l'allarme lanciato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni all'assemblea annuale dell'UNICEF che si tenne a Roma a fine gennaio scorso. Poi il silenzio. Ancora nei giorni scorsi al festival del cinema di Roma Roberto Orazi ha presentato un documentario choc sull'argomento che da atto del circuito criminale internazionale di questo orrendo traffico che dal Brasile all'India, dal Nepal al Sudafrica, ha raggiunto livelli impressionanti ed ha le sue appendici anche in Italia. Una realtà sempre negata ufficialmente. Un tema su cui l'autore di “Espianti” per documentarsi si è avvalso della collaborazione di Maria Rosa Dominici, Consigliere onorario della Corte d'appello di Bologna. Uomini, donne, bambini del terzo mondo poveri al punto da diventare carne da macello, fornitori di pezzi di ricambio per l'occidente opulento. Un orrore difficile persino da immaginare e su cui finora è stato scritto e detto poco o niente. Una velo omertoso generale che il romanzo di Catozzella ha cercato di squarciare. Un thriller di notevole spessore culturale ed etico apprezzato persino di Roberto Saviano, al punto che ha voluto (cosa assai rara per lui) concedere una sua frase (“Questa è scrittura che fa aprire gli occhi sulla realtà più oscena. Quella più nascosta. Che nessuno vorrebbe mai vedere”) da utilizzare come fascetta alla seconda edizione del romanzo, dopo che la prima era andata esaurita in sole tre settimane. “Espianti” è un romanzo che, per il suo volere affondare premesse e struttura nel pensiero filosofico essenziale, appare inizialmente ostico. Poi, invece, il racconto scivola via in modo gradevole e coinvolgente. Una narrazione magistralmente intermezzata da spezzoni di una telefonata Sidney-Milano, agli inizi enigmatica ma che poi si esplicita nei contenuti e negli interlocutori. Livio è il personaggio a cui Giuseppe Catozzella affida, nel romanzo, la voce narrante. Un cittadino metropolitano che parte da una visione apocalittica dell'uomo che abita questa nostra società occidentale e che giunge alla determinazione di farne saltare le contraddizioni con la creazione di una setta segreta di suicidi tutti appartenenti all'alta società. Uomini e donne vincenti ma vinti. Ma è la curiosità per una quattordicenne affiliata alla “Sfinge” (il nome della setta), l'omicidio della figlia di un funzionario del ministero degli esteri e un fascicolo dei servizi segreti che devia il percorso del protagonista fino portarlo a svelare l'agghiacciante verità nascosta dell'uomo nato con Edipo che è oramai morto in un mondo in cui esso non è altro che carne da macello, un bene di consumo anch'esso. Un viaggio interiore e fisico che porta il protagonista in un sud d'Italia ancora integro, in luoghi che lo portano fuori dalle tenebre in cui sembra essere precipitata la coscienza occidentale, fino alla ricerca della terza via proprio sull'agognato mitologico fiume “invisibile” indiano Saraswati. Ed è proprio quando su una barca Livio rimane fermo sul punto di congiunzione dei tre fiumi santi (il Gange, lo Yamuna e il mitologico Saraswati) che lo fa così riflettere: “Quella sensazione di pace paragonata al caos mi aveva fatto venire in mente i primi giorni che avevo passato al sud, a San Mauro Forte : la tranquillità fuori dal tempo di quei luoghi, animati da un ritmo così diverso da Milano, e in cui io avevo in qualche modo trovato me stesso. Proprio lì, forse, avevo compreso che determinate origini potevano rappresentare qualcosa che ancora mi apparteneva, qualcosa di mio a cui non volevo rinunciare. Una pace conquistata.” Un originale modo di riavvicinarsi alle proprie radici. Come abbiamo già avuto modo di scrivere il romanzo di Catozzella, pur nella crudezza della descrizione del fenomeno su cui è capace di far riflettere, mantiene una cifra narrativa notevole che lo rende molto godibile e capace di emozionare. Dopo l'apprezzamento di Saviano e il riscontro delle vendite, questo premio in terra lucana ci sembra un importante ulteriore riconoscimento, per nulla scontato, di una qualità letteraria e di un impegno civico che ci eravamo già permessi nel nostro piccolo di segnalare ai lettori. Vito Bubbico

G

Giuseppe Catozzella

Scrittura e consulenza Giuseppe Catozzella è nato nel 1976 a Bresso dove è tornato dopo aver trascorso un periodo a Sydney. Laureato in Filosofia Teoretica, fa il consulente editoriale per Mondadori, il giornalista freelance e l'ufficio stampa di un importante teatro milanese. Suoi testi in prosa e poesia sono comparsi su riviste e antologie nazionali ed estere. Ha pubblicato nel 2007 il libro in versi “La scimmia scrive”per le Biagio Cepollaro Edizioni. “Espianti” è il suo primo romanzo. Tutti gli anni, in India, all'incrocio di tre fiumi - uno dei quali è invisibile, secondo la tradizione - si celebra unafestareligiosaalla qualeprendonopartemilioni di fedeli, il Kumbha Mela, il più grande raduno dell'umanità. In occasione delle celebrazioni, tutti gli anni, le Autorità nazionali e internazionali debbono rilevare la scomparsa di migliaia di individui, di cui si perde letteralmente ogni traccia. Il romanzo si ispira ad un'indagine della magistratura italiana da cui l'autore ha tratto il materiale per realizzare un viaggio, serio e documentato, nel cuore di tenebra di un Occidente che ha fatto del controllo demografico una religione. All'ombra di questo mito - reso sempre più efficace dai progressi della medicina e dall'orribile pratica di considerare i paesi meno sviluppati una riserva di materiale umano di cui disporre a piacimento c'è chi è disposto a sacrificare la vita di altri esseri umani per la propria sopravvivenza, come le cronache dall'inferno del traffico degli organi, spesso sottovoce e di straforo, qualche volta segnalano.

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Il libro

“Angeli e orchi” di Nicolò Angileri e Raffaella Catalano

Piccoli

GUERRIERI

contro

il mostro di NUNZIO FESTA

l mondo salvato dai bambini. Per salvarsi, il mondo, però ha bisogno del rispetto da riservare in special modo ai più piccoli. Invece, le nostre città, grandi e piccole, sono piene di drammi consumati proprio sulla pelle di bimbe e bimbi. In questi giorni, le librerie italiane hanno potuto accogliere, oltre a vari saggi e altri volumi diversi ma importanti per comprendere e prendere sensibilità su politica e temi sociali in genere, un volume nato grazie al contributo importante d'un poliziotto in servizio presso la sezione specializzata minori di Palermo, che ha raccontato storie d'abusi appunto sui bambini. La testimonianza è raccolta grazie alla giornalista ed editor Raffaella Catalano. Nicolò Angileri, in virtù dell'intesa con la Dario Flaccovio, racconta le numerose esperienze d'abuso con le quali ha dovuto confrontarsi come allo stesso tempo quelle di recupero dell'innocenza. “Ho sentito le emozioni di Nicolò - scrive in sede di premessa la stessa Catalano - ho vissuto la sua passione e capito i sacrifici che gli richiede ogni caso giudiziario in cui si impegna”. Il libro ha comunque una storia particolare. Le vicende d'abusi sessuali raccolti, tutte vere anche se riservate sul campo dell'identità, in principio erano solamente una que-

I

stione privata di Angileri, ovvero testi scritti su scorta del consiglio della psicologa del poliziotto (a sua volta a conoscenza di fatti simili) e intesi quali via d'uscita da una crisi. “Condividiamo il dolore per ciò che giunge alle nostre orecchie, ma anche la gioia di costituire alleanze sane con quei bambini costretti, per anni, a rimanere ingabbiati in alleanze malate”, afferma proprio la psicologa Angela Ruvolo. Mentre gli attori sicilani Ficarra & Picone, che spesso sostengono battaglie civili sugli stessi temi, scrivono che “bisogna scovare questi ladri di sogni. Perché un bambino violato non sogna più. Questo libro servirà a tutti, specialmente a chi sa e non parla”. I casi resi pubblici da Nicolò Angileri, ricordiamo tutti veri anche se senza identità rintracciabili delle vittime, permettono di nuovo d'entrare nell'esperienze della pedofilia. In singhiozzi di soggetti maltrattati e sottoposti alla irresponsabilità e disumanità d'uno degli abusi più assurdi. Spesso le storie vere, e per queste si potrebbe giungere alle stesse conclusioni e raggiungere tramite esse gli stessi obiettivi, sono l'esem-

pio che spingono tante e tanti a ingoiare coraggio e sputare fuori i danni subiti. Oltre essere la spinta utile per tanta gente a impegnarsi per far sì che questo tipo di cose non accadano, segnalare esperienze note, diventare difensori e pure difensori preventivi delle piccole vittime, presenti e ipotetiche. In tanti casi esistono già gli ambienti a rischio. Ma non è solamente nelle terre del rischio già considerato che si deve stare attenti. Il volume di Nicolò Angileri realizzato con Raffaella Catalano, inoltre, spiega che ci sono situazioni nelle quali la polizia deve realmente diventare soggetto sensibile, per arrivare a risolvere questi problemi, e dimenticare contemporaneamente d'essere corpo che si fregia di pistola. Il poliziotto Angileri e la giornalista Catalano quest'ultima già collaboratrice di Repubblica e La Sicilia per la cronaca giudiziaria - hanno messo a disposizione del pubblico motivi civili utili a diventare più civili. Adesso tocca a lettrice e lettore giungere a discussioni e analisi sul grande argomento “pedofilia”, che dobbiamo sconfiggere.

La copertina del libro

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Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Il libro

“Memoria, cervello e storia” di Aurelio Musi

Quando

ha

il sapere

un’anima di SARA LORUSSO

e «la storia è scienza della vita», e come tale «si pone al crocevia tra il caso e la necessità», è possibile che con la storia si riesca a recuperare quel pezzo di sé (collettività compresa) che una contemporaneità troppo “schiacciata” sull'istante, sull'oggi, ha perso nel tempo. Aurelio Musi, docente ordinario di Storia moderna all'Università di Salerno e coordinatore del dottorato in Storia dell'Europa mediterranea dall'antichità all'età contemporanea dell'Università degli studi di Basilicata, ha racchiuso nel volume “Memoria, cervello e storia” l'idea che l'unità del sapere possa collocarsi proprio attorno alla storia come, appunto, “scienza della vita”. Non è un caso se la prefazione del volume (edito da Guida) è curata da Alberto Oliviero, uno dei più noti psicobiologi. Ma che cosa c'entra la storia con la scienza genetica? Parecchio se si pensa che non è poi così diverso il funzionamento del cervello (la selezione delle informazioni con le strategie per la soluzione dei problemi) da quello della disciplina che, sia chiaro, non è certo l'insieme delle nozioni raccolte dai testi scolastici. Piuttosto è storia dell'individuo e della collettività, in continuo divenire. Alla stesura del saggio, Musi arriva studiando molti testi di ricerca teorica ed empirica sulla memoria cerebrale. «Con la descrizione di questi esperimenti recentissimi nel campo delle neuroscienze mi sono accorto che il rapporto tra presente e passato caratterizza tutta l'esperienza dell'essere vivente, a partire proprio dall'esperienza che ciascuno fa della memoria. Il problema del rapporto con il tempo, in fondo , tocca tanto la memoria storica che quella biologica, tocca l'individuo “persona” e l'individuo “biologico”». Poi, la scoperta «sorprendente. Perché

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mentre le diverse discipline, dalla matematica alla biologia ri-scoprono e si concentrano sul rapporto tra passato e presente, proprio il senso comune storico non fa i conti con questa relazione». Inutile negare che parte della “colpa” spetti ai media, alle modalità con cui le informazioni vengono analizzate. «C'è una sorta di regno dell'istante e tutto sembra senza tempo». L'esempio, ormai, purtroppo, è quotidiano: «Se un kamikaze si fa esplodere, il racconto si ferma all'azione, all'accaduto in quel momento. Ma quasi mai si

approfondisce il contesto. Dove viveva? Che cosa accade in quel Paese? Quali sono le condizioni di quel luogo?». Invece «proprio il rapporto tra passato e presente è fondamentale nella crescita dell'individuo. Lo sa, ai miei studenti - prosegue Musi che anche in una chiacchierata veloce e informale non cela l'entusiasmo della ricerca,della scoperta - chiedo sempre di partire dalla loro biografia il cui tempo (della vita) è anche tempo della storia». Passaggio facile - ma non impervio - quello dalla memoria individuale alla memo-

ria collettiva: «Esattamente come c'è una falsa memoria, quei “buchi neri” delle neuroscienze, esiste una falsa memoria della collettività di cui spesso si fa un uso pubblico». Quello che Musi indica come un passaggio delicato ha i suoi effetti - lo sa bene da docente - nella divulgazione: il racconto storico in certi libri di testo o in particolari Paesi del mondo «è un tipico esempio di uso strumentale della memoria storica. Ecco perchè sono importanti la conservazione e il recupero dei segni». Regola di “sopravvivenza” (sempre perché il presente è inderogabilmente collegato al passato) anche per questa terra. «La Basilicata, come ogni altro spazio, è piena di segni che vanno dal patrimonio architettonico a quello gastronomico, dai sapori, ai colori, all'esperienza culturale. Il complesso della memoria si fa con tutto questo. Solo che bisogna fare i conti con ciò che c'è oggi». Detto in altri termini, va evitato quello che Musi chiama il “doppio rischio”. Da un lato la memoria storica come «pura nostalgia, l'idea di un ritorno alle tradizioni così come erano, in una sorta di isolamento ideale. Dall'altro la memoria “falsata” schiacciata completamente sul presente, in cui si costruisce tutto solo a partire dai segni lasciati dalla contemporaneità». Allora, la missione: «Ai miei dottorandi provo a insegnare questo rapporto tra passato e presente tenendo conto di una doppia libertà della storia.. Libertà retrospettiva, se sollecitati dai problemi del presente si va ad indagare indietro, pur senza rimanere chiusi in quello scenario. Ma la storia concede anche la libertà prospettiva, perchè nessuno può definire che cosa sarà un luogo, uno spazio, una collettività da qui a trent'anni. Solo in parte il futuro può essere programmato dall'uomo».

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La storia

La famiglia Leo di Chiaromonte

POSTERI degli AVI

ai il luogo urono medici, magistrati, avvocati, sindaci, poeti e patrioti: Sono i Leo di Chiaromonte. L'origine del cognome “Leo” sembrerebbe d'origine normanna, e che si sia sviluppato con il loro arrivo nell'Italia meridionale, specialmente nel Salento ed in altre zone del sud e dell'Italia centrale, oltre che in Piemonte e Lombardia. Sembrerebbe che derivi da legatus (legato), che nell'antica Roma di solito era associato alla carica di governatore di una provincia (legatus pro pretore). Nel dialetto chiaromontese il casato dei Leo, è sempre stato pronunciato “I Leg”, quasi fosse una forma contratta di legatus. Di questa nobile famiglia chiaromontese, in ogni caso, si ha tracce della loro presenza nel territorio di Chiaromonte, già nel 1080, con un certo notaio Leo, che redasse in quel periodo un atto con in quale Giamarda, vedova del Conte Ugo Chiaromonte, donò all'abbazia di San Anastasio di Carbone, il Monastero di San Filippo di Beniamino, vicino alla terra di Tygano (Teana). In seguito ricompaiono a Chiaromonte con il notaio Domenico, che vi rogò dal 1960 al 1735 e che era originario della terra di Morano (in Calabria). La tradizione notarile di questa antichissima famiglia sarà confermata dall'attività notarile con Deodato Leo, patriota partenopeo, che esercitò dal 1796 al 1845 e Nicola, invece dal 1846 al 1868. In seguito, i Leo profusero a Chiaromonte, nell'arco di cento anni, un impegno politico e professionale di non poco conto. Molti furono gli esponenti di questa illustre famiglia che esercitarono l'attività di medico, di magistrato, di giurista, di legista e di avvocato nel centro della valle del Sinni e tra Lagonegro, Salerno, Roma ed altre città d'Italia. Di questa famiglia, quattro esponenti ricoprirono la carica di sindaco di Chiaromonte tra il primo decennio dell'ottocento ed i primi decenni del novecento. Proprio nello stesso periodo, precisamente dal 1863 al 1864, Francesco Leo fu eletto consigliere provinciale, mentre Eduardo Leo fu eletto nel mandamento di Chiaromonte come consigliere provinciale e confermato per circa trent'anni, nei quali fu anche Presidente della Deputazione Provinciale dal 1910 al 1912. Successivamente ricoprì la carica di sindaco di Lagonegro nel 1914. Ma è con Francesco, che la famiglia si fa riconoscere in Italia e nel mondo per le sue non comuni doti di poeta e patriota. Uno dei più grandi ingegni della Basilicata di quel tempo, Vito Maria Magaldi, nel 1894 disse di lui: «Fu poeta vero, e lui diranno le sue opere - il suo verso fu flagello ad ogni menzogna, fu sprone acuto e gagliardo sentire; ideale dei suoi canti la Patria, per la quale soffrì ben sette anni di ferri». Francesco Leo, nasce a Chiaromonte il 26.3.1811 da Don Emmanuele Leo, e da donna Regina Grandinetti. Nel 1834 si laurea in giurisprudenza, è oltre ad esercitare la professione forense, non rinuncia ai suoi ideali politici, nutriti durante i suoi anni di studio a Napoli. Nei fatti del 1848 fu membro del Circolo Costituzionale di Chiaromonte ed organizzò gli arruolamenti per Campotenese. La reazione che seguì, il 15 maggio di quell'anno, lo costrinse

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Nel 2004 Eduardo Leo, erede di questa importante famiglia, ha tramandato ai posteri ad una latitanza penosa. Pur potendo, non chiese rifugio a casa Sole a Senise, per non mettere in pericolo la vita e la reputazione dell'amico Alessandro. Arrestato nel 1850, fu processato dalla Gran Corte Speciale di Potenza e condannato a 7 anni di carcere, nonostante che il Procuratore Generale aveva chiesto per lui la pena perpetua. Scontò la sua pena tra Potenza, Napoli e Procida. Si dice, che quando Francesco Leo entrò a Potenza nel carcere a notte inoltrata, si annunciò con un motto che rivela l'uomo e che lo rese da quell'istante caro agli altri concaptivi. Chiese scusa del disturbo, e ammiccando ai gendarmi, aggiunse: «Di mio volere non mi sarei mai permesso di disturbarvi a quest'ora». In altri tempi ed altro ambiente egli avrebbe di certo lasciato maggior orma di sé. Il 1860 lo trovò più pronto che mai. Fu Presidente della Giunta insurrezionale di Chiaromonte, ma l'età, (era ormai quarantanovenne) la salute, per natura cagionevole, indebolita maggiormente dalla lunga prigionia, non gli consentirono di riprendere le armi e perciò offrì al paese delle vite più care della propria. Aveva due figli, Emanuele ed Errico, il primo poco più che ventenne ed il secondo non ancora ventenne, e questi mandò tra i garibaldini a combattere sotto le mura di Capua nell'agosto 1860 aggregandosi alla VI colonna delle forze insurrezionali,

che operano al comando di Aquilante Persiani. Errico venne poi, appena laureato, strappato al suo affetto nel 1864 da un male ribelle. Tra quelli nati dopo la sua carcerazione vi sono Eduardo ed Umberto. Divenuta una radiosa realtà il sogno della sua giovinezza e della sua maturità, di vedere una ed indipendente l'Italia sotto lo scettro di Casa Savoia, Francesco Leo rifiutò onori ed uffici lucrosi. Giacinto Albini lo voleva prefetto; gli elettori deputato al Parlamento; ma le cure di famiglia, l'arte che lo chiamava con lusinghiere promesse, lo attrassero e restò semplice cittadino, elargendo, quando occorreva, l'opera sua al proprio Comune. Tanto disinteresse e tanta nobiltà di propositi non gli costarono sforzi, perché ebbe, come pochi, anche nei tempi più tristi, la visione chiara dell'Italia unita. Fu così che potette sopportare il dolore di essere stato, come sempre diceva, un parricida. Il padre Emmanuele Leo, infatti, vedendo il suo unico figlio, straziato dal martirio delle catene dei forzati nel penitenziario di Procida, si spense con il crocifisso ed il ritratto dell'adorato Francesco tra le mani. Uomo di mente versatile, aperta a tutte le manifestazioni dell'arte, si dedicò pure alla botanica, studiando e coltivando piante e fiori rari. Fece lavori di pittura e di scultura non di spregevoli. Ebbe ad erudirsi in molte

branche del sapere, aiutato in ciò dalla conoscenza perfetta del latino e del francese. Ma la sua grande passione restò la poesia. Nemico e avversario di preti e di clericali, vedeva in loro l'elemento conservatore, gretto e refrattario che impediva al popolo di trovare sfogo verso quelle idee rivoluzionarie e risorgimentali che portavano l'Italia verso più alti destini. Nonostante tutto, dopo il 1860, quando ne avrebbe avuto la possibilità, non volle che fosse torto neanche un capello a quei clericali suoi nemici e persecutori. Volle anzi che i loro nomi fossero ignoti perfino ai suoi figli. Virtù del perdono, che gli veniva impartito dallo studio dei Vangeli. Francesco Leo trascorse gli ultimi anni della sua vita, nella villa Leo di Savino. Ubicata a metà tra il centro abitato di Chiaromonte ed il fiume Sinni, questo bellissimo pezzo di terra, diventato per mano di Francesco un po' orto botanico, un po' giardino, caratterizzato da un doppio filare di cipressi che si prolungano verso il paese rappresentò l'oasi di tranquillità e di pace voluta da Francesco. Sull'ingresso di casa, sono ancora scolpite le parole da lui volute: “Amici set ne paucis pateat etiam Fictis” le quali, in buon volgare, vanno così intese: (“questa porta sia aperta agli amici, e affinché non siano pochi, anche ai finti amici”). Si spense nel suo paese natio il 1 ottobre 1894 ad 83 anni, spesi tutti nell'amare la patria, la famiglia e le lettere. All'indomani della sua morte, le spoglie furono composte nella bara con ancora evidenti alle caviglie i segni delle catene borboniche. Pochi furono gli omaggi resi dai suoi concittadini alla memoria di Francesco Leo. Soltanto tre anni dopo la sua morte, un gruppo di suoi umili conterranei già emigranti da molto tempo nella lontana Argentina, dedicò alla sua memoria una targa di bronzo con questa scritta: «A Francesco Leo, cittadino esemplarissimo, avvocato e poeta venusto, martire del dispotismo. I suoi concittadini residenti al Plata offrono. Buenos-Aires 1897». Nel 1903, un altro dono ancora più prezioso e pieno di ossequiosa devozione giunse da quei concittadini lontani (identico dono gli Italiani emigrati in Argentina fecero avere a Giuseppe Garibaldi); un quaderno contenente una lettera (indirizzata al figlio Umberto, sindaco di Chiaromonte, nella quale si magnificano le capacità amministrative dello stesso ed il ricordo del patriottico padre suo Francesco) con apposte le loro firme, sia dei compaesani emigrati a Buenos-Aires che quelli emigrati a Gualeguychù. A Francesco Leo Chiaromonte ha dedicato la strada più lunga ed importante del centro storico, sulla quale si affaccia la casa natale. Anche il comune di San Severino Lucano, ha dedicato a Francesco una piazza. Nel 2004, Eduardo Leo, erede di questa importante famiglia, ha tramandato ai posteri uno splendido libro: “I Leo di Chiaromonte”. Dedicato alla memoria dei propri avi, ai posteri e ai cittadini di Chiaromonte, Eduardo ha ricostruito e raccontato la storia di questa famiglia che per più di un secolo ha contribuito ha rendere grande l'immagine di Chiaromonte, «Affinché - scrive Eduardo non si perda la memoria della loro storia e delle persone che la scrissero».

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La Beatificazione Don Carlo Gnocchi, il padre dei “mutilatini”

La “Pro Juventute” è nata per l’attenzione nei confronti degli ultimi

A sostegno delle vittime di guerra

Il giorno del

Beato

Commozione e gioia nei Centri della Fondazione

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la Rotonda”di Inverigo(Co), cheda oltre mezzo secolo vede grazie allo straordinario dono della cornea deciso in punto dimortedallo stessodonGnocchi.Come primo, concreto gestodi riconoscenza, è stato portato alla tomba il plastico della nuova chiesa, dedicata al beato don Carlo, che sorgerà accanto al Centro. Il risalto che i media hanno dato alla notizia e la gioia con la quale è stata accolta nel Paese sono l'ennesima testimonianza della diffusa fama e della devozione popolare verso l'apostolo dell'infanzia sofferente, mai venuta meno, sempre cresciuta ed accelerata in questi ultimi anni, a poco più di mezzo secolo dal commosso saluto del piccolo mutilato Domenico al termine dei funerali (1° marzo 1956): «Prima ti dicevo: “Ciao, don Carlo”. Oggi ti dico: “Ciao, san Carlo”». Festa grande anche tra gli alpini (don Carlo fu l'indimenticato cappellano della Divisione Tridentina nella drammatica ritirata di Russia) e negli ambienti dell'Aido (a ricordo del dono delle cornee, quando ancora in Italia i trapianti di organi non erano regolati dalla legge). Campane a festa anche a San Colombano al Lambro, presso Lodi, paese natale di don Gnocchi, e a Montesiro di Besana, il paesino della Brianza dove viveva la zia e dove don Carlo, fin da piccolo, soggiornò a lungo. E dove, il 6 giugno del 1925, celebrò la sua Prima Messa. A Montesiro oggi riposano le spoglie della mamma, del papà e dei fratelli. Tanti i telegrammi giunti da tutta Italia in Fondazione: da rappresentanti delle istituzioni, civili ed ecclesiali, a semplicicittadini; daoperatorisanitari apazienti e loro familiari; da responsabili di associazioni a simpatizzanti o frequentatori della “Baracca”, moltideiqualisaranno presenti alla celebrazione di oggi a Milano. Maggiori informazioni sono disponibili agli indirizzi internet www.chiesadimilano.it e www.dongnocchi.it.

aver voluto donare, in punto di morte, le proprie cornee a due ragazzi ciechi. La cerimonia di beatificazione porterà a compimento il processo di canonizzazione dell'indimenticato “papà dei mutilatini”, avviato nell'86 dal cardinale Carlo Maria Martini e svoltosi in oltre vent'anni grazie all'impegno della diocesi di Milano, della Congregazione vaticana per le Cause dei Santi e della Fondazione Don Gnocchi, che ha portato tra l'altro al riconoscimento dell'eroicità delle virtù di don Gnocchi, quando, nel dicembre 2002, Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Venerabile. La notizia è stata accolta in questi mesi con gioia e commozione in tutti i Centri della Fondazione, che tra l'altro hanno osservato tutti insieme, in contemporanea, nello scorso gennaio, un breve momento di silenzio e preghiera che ha coinvolto dirigenti, operatori, degenti e pazienti. «Siamo consapevoli dello straordinario dono che ci è stato dato - è il messaggio fatto arrivare dal presidente, monsignor Angelo Bazzari, a tutto il personale della “Baracca” di don Carlo, dalla Lombardia alla Basilicata - e vogliamo prepararci tutti a viverlo con la giusta intensità e il necessario orgoglio: siamo eredi e continuatori, con cuore traboccante di riconoscenza, dell'Opera di un Santo!». Delegazioni di tutti i Centri della Fondazione si sono poi ritrovate il 24 gennaio, alla tomba di don Gnocchi, presso il Centro “S. Maria Nascente” di Milano per un momento comunitario di raccoglimento e riflessione, alla presenza del responsabile dell'Ufficio per le Cause dei Santi della diocesi di Milano, monsignor Ennio Apeciti. Nell'occasione, hanno ricordato con grande emozione la figura di don Carlo monsignor Giovanni Barbareschi, amico e curatore testamentario; Luisa Arnaboldi, presidente dell'Associazione degli Ex Allievi e Silvio Colagrande, direttore del Centro “S. Maria al-

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LA VITA

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Con i sacerdoti della Pro Juventute

Ed è in quei giorni che, assistendo gli alpini feriti e morenti e raccogliendone le ultime volontà, matura in lui l'idea di realizzare una grande opera di carità, che troverà compimento, a guerra finita, nella Fondazione Pro Juventute. Muore il 28 febbraio 1956. L'ultimo suo gesto profetico è la donazione delle cornee a due ragazzi non vedenti quando ancora in Italia il trapianto d'organi non era regolato da apposite leggi. Trent'anni dopo la sua morte, il cardinale Carlo Maria Martini ha istituito il Processo di Beatificazione. La fase diocesana, avviata

nell'87, si è conclusa nel '91. Nel 2002 Papa Giovanni Paolo II, riconoscendone l'eroicità delle virtù, ha proclamato don Gnocchi “Venerabile”. Nel dicembre 2004 il cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, ha chiuso in diocesi la sessione straordinaria del processo per l'analisi di un presunto evento miracoloso. Miracolo che nel gennaio 2009, Papa Benedetto XVI ha attribuito all'intercessione di don Carlo, annunciandone di fatto la beatificazione, che si terrà in piazza del Duomo a Milano oggi.

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Don Carlo: «Condividere la sofferenza è il primo passo terapeutico»

di SIMONETTA MOSCA*

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Una grande opera di carità

LA LETTERA

L’attività dei Centri in Basilicata

I testi delle pagine sono a cura di Enza Saluzzi

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ato a San Colombano al Lambro, presso Lodi, il 25 ottobre 1902, Carlo Gnocchi viene ordinato sacerdote nel 1925. Assistente d'oratorio per alcuni anni, è poi nominato direttore spirituale dell'Istituto Gonzaga dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Allo scoppiare della guerra si arruola come cappellano volontario e parte, prima per il fronte greco-albanese, e poi - con gli alpini della Tridentina - per la campagna di Russia. Nel gennaio del '43, durante l'immane tragedia della ritirata del contingente italiano, si salva miracolosamente.

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«UN volto, uno sguardo che viene da lontano: l'amore per i giovani, la passione educativa, lo slancio di un lungo e mai finito cammino, tra i sentieri della guerra, nei silenzi smarriti della terra russa, l'affetto tenero ed appassionato per i suoi mutilatini». Lo scrisse il cardinale Carlo Maria Martini nella prefazione agli scritti di don Carlo Gnocchi, oggi proclamato Beato. Un primo passo verso la canonizzazione di un uomo che fu sacerdote, educatore e missionario alleviando i dolori che il secondo conflitto mondiale aveva portato dopo l'esperienza come cappellano militare sul fronte russo insieme ai soldati tra morte e disperazione. La sua passione per i bambini, per i “mutilatini” lo spinse verso una delle più grandi opere di carità: assistere le vittime della guerra. Nasce così dopo la guerra la Fondazione Pro Juventute la madre di tutte le fondazioni sparse per l'Italia, due delle tante, arrivate anche in Basilicata in qualità di centri di riabilitazione per motulesi ad Acerenza e a Tricarico. Centri di eccellenza non solo nella materia specifica della medicina ma soprattutto nell'eccellenza umana. Così a seguire il suo credo e a proseguire l'opera di carità del Beato Carlo Gnocchi sono tutti i dirigenti e gli infermieri di ogni centro della Fondazione animati dal profondo senso di carità missionaria verso gli ammalati. Così oggi, don Carlo Gnocchi, il “padre dei mutilatini” viene proclamato Beato in una solenne liturgia nel duomo di Milano. La dirigente dei due centri lucani, Simonetta Mosca, è stata accompagnata dal sindaco di Acerenza Rossella Quinto e dal sindaco di Tricarico, Raffaello Marsilio. «Amis ve raccomandi la mia baracca» è il motto di tutti coloro che vivono per la carità nel ricordo forte e indimenticabile degli insegnamenti del loro “San Carlo”.

LA STORIA

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I 5400 della Fondazione ISTITUITA oltre mezzo secolo fa dal Venerabile Servo di Dio don Carlo Gnocchi per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai mutilatini, vittime della barbarie della guerra, la Fondazione ha progressivamente ampliato nel tempo il proprio raggio d'azione. Oggi continua ad occuparsi di ragazzi portatori di handicap, affetti da complesse patologie acquisite e congenite; di pazienti di ogni età che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori; di assistenza ad anziani non autosufficienti, malati oncologici terminali e pazienti in stato vegetativo persistente. Intensa, oltre a quella sanitario-riabilitativa, socioassistenziale e socio-educativa, è l'attività di ricerca scientifica e di formazione ai più diversi livelli. Riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, segnatamente per i Centri di Milano e Firenze, oggi la Fondazione Don Gnocchi conta oltre 5400 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali, per i quali sono approntati costanti pro-

grammi di formazione e aggiornamento. Le prestazioni sono erogate in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in 28 Centri, distribuiti in 9 regioni. Tali strutture offrono una pluralità di servizi,che può essere così riassunta: 2 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), 22 Unità di riabilitazione polifunzionale. 9 Unità di riabilitazione ospedaliera, 3 Unità per le gravi cerebrolesioni acquisite, 6 Residenze per anziani non autosufficienti (RSA), 1 Hospice per malati oncologici terminali, 2 Case di Cura, 1 Centro di Formazione, Orientamento e Sviluppo (CeFOS), 39 ambulatori territoriali di riabilitazione, 3 Centri Diurni Integrati per anziani (CDI), 5 Centri Diurni per Disabili (CDD), 3 Residenze Sanitarie per Disabili (RSD), 1 Casa vacanza per disabili, 3.726 posti letto didegenza pienae day hospital,oltre 9000persone curate o assistite in media ogni giorno. Nell'aprile 2003 il presidente della Repubblica ha insignito la Fondazione Don Gnocchi della medaglia d'oro al merito della Sanità pubblica.

SONO passati quattro anni dall'inaugurazione delle attività della Fondazione in Basilicata e, in questo particolare momento della Beatificazione del nostro fondatore, vorremmo esternare sentimenti e percezioni di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei centri di Acerenza e Tricarico. L'impegno delle istituzioni e la fiducia con la quale hanno accolto, sostenuto e condiviso il progetto, hanno permesso non solo la realizzazione delle attività riabilitative ma anche l'avvio di un nuovo servizio di Residenza Sanitaria per Anziani (Rsa) nel Polo Riabilitativo di Tricarico, per dare risposte concrete agli anziani in stato di bisogno e alle loro famiglie. «Condividere la sofferenza è il primo passo terapeutico» raccomandava don Gnocchi ai suoi operatori. L'attività di cura, riabilitazione e assistenza svolta quotidianamente dal nostro personale ha contribuito significativamente, ciascuno con il proprio lavoro e la propria personalità, alla crescita delle strutture riabilitative. A dare anima ai centri ci sono differenti soggettività, ciascuna apportatrice di qualità e virtù arricchenti. Vi sono persone sicuramente non alla prima esperienza lavorativa che, con tenacia e spirito di sacrificio, hanno offerto le proprie competenze ed esperienze a servizio dell'altro rimboccandosi le maniche “come ai vecchi tempi”. Vi è poi una grande percentuale di giovani che si è affacciata alla vita lavo-

rativa in un contesto di grande rilevanza sociale, che induce al contatto umano e che spinge al confronto quotidiano con la sofferenza dell'altro. La scelta della Fondazione di reperire risorse lavorative nel territorio lucano ha generato una positiva ricaduta occupazionale che, oltre a sviluppare l'economia del territorio, ha dato un forte contributo all'identificazione della persona come parte integrante della comunità e al rafforzamento della speranza di poter realizzare i propri sogni di vita. Ancora più importante è l'arricchimento di valori più sostanziosi ed edificanti. Prendersi cura del paziente e della sua famiglia ci permette di dilatare la nostra capacità di accoglienza e di relazione beneficiando, nel contempo, di sentimenti di riconoscenza. «… Il mio progetto va oltre la pastorale di assistenza… Lui assiste con amore la vita che c'è. Io vorrei recuperare e intensificare, attraverso la riabilitazione, la vita che non c'è, ma che ci potrebbe essere. Andare alla ricerca di tutti i più piccoli frammenti perché anche questi lodino il Signore» (dalle parole di don Gnocchi ad Aldo Monte, 10 gennaio 1946). Desideriamo concludere questo breve messaggio augurandoci di poter offrire un servizio sempre più improntato agli insegnamenti di Don Carlo, con la consapevolezza che in questi quattro anni di attività siamo riusciti a dare vita al progetto riabilitativo ove molto è stato fatto ma ancor di più sarà da fare. *Direttore Polo Lucano - Acerenza e Tricarico

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on Carlo Gnocchi, l'indimenticato “padre dei mutilatini” (1902-1956), sarà proclamato Beato oggi, nel corso di una solenne liturgia a Milano, in piazza Duomo, presieduta dall'Arcivescovo di Milano, Sua Eminenza Cardinale Dionigi Tettamanzi, alla presenza del Legato Pontificio, Sua Eccellenza monsignor Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La liturgia avrà inizio alle ore 10 e si prevede la partecipazione di non meno di 40 mila fedeli. La cerimonia è stata preceduta, ieri sera, da una veglia di preghiera nella chiesa milanese di Santo Stefano, presieduta dal Vicario Generale della diocesi ambrosiana, monsignor Carlo Redaelli. L'urna con il corpo di don Gnocchi è giunta nel tardo pomeriggio nella chiesa di San Bernardino alle Ossa (sempre in piazza Santo Stefano), la stessa che accolse la camera ardente in occasione dei funerali, celebrati il 1° marzo 1956 dall'Arcivescovo Giovanni Battista Montini. Da qui, oggi, alle ore 9, muoverà il corteo che porterà l'urna sul sagrato del Duomo. La beatificazione fa seguito all'annuncio con cui il Papa, lo scorso gennaio, haautorizzato lapubblicazione del decreto che attribuisce all'intercessione di don Gnocchi il miracolo che ha visto protagonista, il 17 agosto 1979, un alpino elettricista di Villa d'Adda (Bg) incredibilmente sopravvissuto a una mortale scarica elettrica. La beatificazione di don Carlo è un traguardo atteso con gioia dai 28 Centri della Fondazione Don Gnocchi - presieduta da monsignor Angelo Bazzari - attivi oggi in Italia, dalle migliaia di ex allievi, dagli alpini, dagli iscritti all'Aido e da numerosissimi amici della “Baracca” di don Carlo, cappellano delle penne nere durante la tragica ritirata di Russia e precursore del trapianto di organi per

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Domenica 25 ottobre 2009


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La cucina

La cucina Troppi sommelier dove sono gli osti?

di FEDERICO VALICENTI

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

In vino veritas, si diceva una volta. Ma dove sono finiti i “cantinieri”, gli osti. Troppi sommelier, troppi degustatori, troppi assaggiatori, troppi di tutto. Il vino sta perdendosi tra trucioli di legno e affinamenti strani. Da come si beve il vino, si capisce lo spirito del tempo. Sta perdendo il suo vero significato, simbolo di comunione, di fratellanza, gioia, ospitalità, amore. Sin dall'antichità l'uomo ha messo il vino tra i suoi bisogni primari esistenziali, investendolo di un grande valore simbolico. Il vino, è la storia che lo racconta , è uno dei massimi piaceri che non ha tempo, data di inizio e di scadenza. Durante l'evoluzione della civiltà , diventa un bene prezioso, una merce di scambio, a volte rimedio curativo. Raccontare l'incontro tra l'uomo e il vino è come raccontare la Storia della vita, diventa un racconto senza capo ne coda, parte dall'antichità e attraversa i secoli senza mai interrompersi. Storia racchiusa in un quadro appeso nelle taverne, nelle osterie, nelle cantine, nei bar. Il quadro del vecchio signore o coppia di anziani che giocano a carte sorseggiano un buon bicchiere di vino, si raccontano il tempo ridacchiando al ricordo di amicizie femminili. I ricordi prendono forme e colori sotto la spinta di tannini e profumi del vino. Gote rosse e lingua lunga, bicchieri vuoti e sguardi vivaci, l'allegria contagia anche l'astemio. Difficile distinguere chi tra l'uomo e il vino sia il soggetto del dialogo a due, l'uno raccoglie l'altro. Nei tempi addietro all'uomo era consentito dialogare da solo con il vino, alla donna era proibito, anche se raramente la donna beve da sola. La donna che beve è legata ad un incontro, una festa, un amore. Per la donna bere del vino è partecipazione, gioia, unione ed esaltazione erotica dove è facile perdere le inibizioni, il controllo, aiutate dall'ebbrezza dell'alcool. Mentre per l'uomo, il vino bevuto da solo diventa un piccolo e dolce istante, suggerisce una similitudine erotica del piacere solitario. “Dopo il vino, il liquido che più amo bere è una bella lacrima, ben limpida e chiara che tremola sull'orlo di un ciglio biondo o bruno” confessa lo scrittore Gautier (1811 -1872). Prima di un incontro il sommelier lo versa

nel calice, lo fa ondulare con una delicata oscillazione, sembra che “evochi lo spirito del vino che si condensa”-Emyle Peynaud, enologo (1912-2004)-. Ed è in quel preciso atto che il vino forma cerchi miracolosi sulla parete dei bicchieri, da cui si staccano gocce come lacrime. Imita l'uomo che versa in improvvisa tristezza, segno premonitore di felicità, quando riesce a rubare la lacrima sull'orlo delle ciglia. Eros e vino, un misto di profumo e piacere che fin dall'antichità seduce gli uomini stuzzicando la fantasia, liberando il corpo al piacere divino, offuscando la mente in fervide fantasie libertine. Non si fa risalire l'origine del vino alla lacrima di Dioniso, per i greci Bacco per i latini, dio del piacere e dell'abbandono voluttuoso ? Tra calici e vendemmie, uve e bicchieri colmi, tutti hanno immortalato il nettare degli dei. Una storia infinita quella dell'uomo e del vino, uniti da un legame stretto e indissolubile. Fino a diventare fonte di passioni e di illuminazioni, di pennellate ricche di colori e luci, a volte tenebre e oscure. Senza perdere di vista il suo ruolo sociale, il suo affascinante carisma, la sua storia e il suo piacere, il vino mette a nudo la vita e ne illustra anche le nefandezze. Fa emergere i nostri aspetti più nascosti, segreti labirinti in cui è possibile non riconoscersi. Non c'è stata espressione artistica che non l'abbia immortalato e non gli abbia dato un significato. La pittura, la scultura, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutti hanno raffigurato il vino. In un affresco su una tomba a Tebe, antico Egitto, è raffigurata la vendemmia, la pigiatura e il vino. Nella Villa dei Misteri di Pompei, epoca romana, è raffigurato un uomo che tiene un boccale di vino con accanto una giovane e ne indica la perdita della verginità. Il vino è il simbolo dell'ebbrezza che concede l'abbandono ai sensi. Nelle Nozze di Cana , Gesù Cristo compie il miracolo di trasformare l'acqua in vino, lo sdogana come bevanda della festa, fa un miracolo per averne di più, perché ne riconosce il valore di comunione, strumento di apertura verso gli altri. Un simbolo che rimane nell'ospitalità , nelle feste, nei momenti di gioia, fratellanza, amore. Per sapere se il vino è veramente buono bisogna che riempia la bocca di umori, la tempesti di profumi e di tannini e se il profumo persiste nella bocca durerà anche in cantina.

Tra i fornelli FUSILLI AL VINO ROSSO Ingredienti 300 GR DI FUSILLI 1 bicchiere di vino rosso Aglianico 100 gr confezione di pancetta cubetti 1 una cipolla piccola farina q.b. olio e.v.o sale grosso 50 gr formaggio pecorino stagionato PROCEDIMENTO Mettere sul fuoco una pentola d'acqua con metà bicchiere del vino rosso e aggiungere il sale grosso quando l'acqua bolle. Nel frattempo in una padella capace antiaderente fate imbiondire la cipolla tagliata fine con -4 cucchiai di olio extra .vergine di oliva poi aggiungete la pancetta e fate rosolare qualche minuto, irrorate con il bicchiere di vino rosso, coprite con un coperchio e lasciate andare fino a che la salsa al vino di "rapprende" , se vi si asciuga troppo, unite un pochino di acqua di cottura della pasta poco per volta. Poi spegnete il fuoco e lasciate coperto. Versate la pasta nell'acqua bollente e fate cuocere , poi prelevateli direttamente dalla pentola con un forchettone e adagiateli nel tegame con la salsa al vino rosso e fateli saltare unendo una cucchiaiata di farina, mescolate bene così la salsa si addensa meglio. Spolverizzate con il formaggio stagionato a scaglie e servite

FILETTO DI MAIALE AL VINO ROSSO INGREDIENTI 1. kg filetto 20 fettine pancetta tesa e fina 1.5 lt. di vino rosso erbe aromatiche spago per arrosti PROCEDIMENTO Bagnate il filetto nel vino e poi asciugatelo. Disponete le erbe aromatiche sul filetto, poi avvolge-

te il tutto con la pancetta ed imbrigliatelo con lo spago. Tagliate il filetto a rondelle non troppo sottili, infarinatele e fatele rosolare in poco olio e sale. Dopo che le fettine si sono cotte ai due lati, aggiungete un poco per volta il vino e continuate la cottura a fuoco lento. Quando il vino sarà diventato denso il piatto è pronto per essere servito.

TORTA AL VINO ROSSO COTTURA: 45 MINUTI IN FORNO A 180° INGREDIENTI: 200 gr farina 00 50 gr di farina di riso 4 uova, 1 pizzico di sale 50 di pezzetti di cioccolato 180 gr di burro 180 gr di zucchero, 1 bustina di vanillina, 1 bustina di lievito 1 cucchiaino di cannella 1 cucchiaio di cacao amaro mezzo bicchiere di vino rosso. PREPARAZIONE: Montare a crema le uova con lo zucchero, poi aggiungere un pizzico di sale, il burro fuso o l'olio, la vanillina e mescolare bene. Quindi unire le farine, il lievito, la cannella e il cacao e amalgamare il tutto. Unite poco per volta il vino rosso fino ad ottenere un impasto cremoso e morbido ma non troppo denso ne troppo liquido Aggiungete il cioccolato amalgamate bene e distribuite in una tortiera con cerniera (diametro 24 o 26 cm) imburrata e infarinata e infornate a 180° per 45 minuti circa. Fate la prova stecchino. Lasciate raffreddare e spolverate con zucchero a velo.

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PMI, PICCOLO E’ BELLO SE...

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di FRANCO MATTIA*

Evitate gli azzardi: in questo periodo per gli affari i segnali non sono del tutto positivi. In amore siete ancora fragili dopo una delusione.

segue dalla prima al 2007, nonostante la crisi, l'industria in Basilicata rappresenta il 22,6% del totale del valore aggiunto e il 28,2% dell'occupazione complessiva, a fronte di percentuali che nel Mezzogiorno sono pari rispettivamente al 18,1% e 22,8%. Tutto ciò mentre nel periodo 2002-2007 si è accentuato il processo di forte deindustrializzazione con il risultato che in cinque anni il peso del valore aggiunto sul Pil si è ridotto di ben tre punti percentuali, mentre la quota di occupazione diretta di un punto e mezzo. Pochi numeri, sommati alle 2 mila aziende agricole (di cui parla la Cia) che potrebbero chiudere alla fine dell'anno e a qualche centinaio di imprese edili (di cui parla l'Api edili) che potrebbero scomparire dagli albi delle Cciaa, a conferma della necessità di interventi e di misure non più, come è accaduto sinora a livello regionale, per “tamponare” singole situazioni di crisi aziendali, con i tavoli della task force, ma di più ampio respiro. E' indispensabile acquisire una consapevolezza che solo teoricamente sembra diffusa negli ambienti politico-istituzionali della nostra regione: a medio e lungo termine non ci potrà essere ripresa produttiva ed occupazionale in Basilicata senza il consolidamento dell'apparato manifatturiero esistente e cioè senza la ristrutturazione dei poli chimico (Val Basento), del mobile imbottito (Matera), corsetteria (Lavello), auto motive (Melfi), a cui aggiungere le filiere agro-alimentare ed estrattiva delle risorse energetiche (petrolio e gas). La strada maestra da seguire, ovviamente, è quella dell'innovazione. Di qui la “ricetta”interessante che viene da Confindustria attraverso il progetto T-holding (dove T sta per tutela) per favorire l'aggregazione tra le piccole imprese (che la Regione potrebbe assecondare con programmi di incentivi finanziari) e quella checi continua a ripetere il presidente dell'Unioncamere di Commercio Lamorte, sempre attuale, per accrescere ulteriormente la responsabilità degli attori locali nella gestione delle politiche di sostegno alla crescita dell'economia lucana. La Basilicata, peraltro, ha il vantaggio (rispetto alle altre aree del Mezzogiorno) di beneficiare di un surplus di risorse finanziarie mobilitabili per lo sviluppo, quelle derivanti dall'utilizzo di tutte le risorse naturali, petrolifere e non. Un potenziale dal grande valore aggiunto per il rafforzamento del sistema economico locale, a patto di liberarle da vincoli di natura troppo localistici e dispersivi e finalizzarle prevalentemente a rimuovere gli storici ostacoli allo sviluppo regionale. Senza queste condizioni - è il grido d'allarme del presidente Lamorte che facciamo nostro - c'è il rischio di un ulteriore 'strappo' nello sviluppo del Paese, con la Basilicata e le altre regioni meridionali non in grado di agganciare i segnali di miglioramento economico attesi per il prossimo anno. Perché, per riprendere uno slogan che negli anni passati ha fatto fortuna, piccolo è sempre bello ma a condizione che il piccolo sia sostenuto nello sforzo di consolidamento di impresa e diventi unione di piccoli. *consigliere regionale Fi-Pdl

MARTORANO SOLO CRITICHE di MIMMO MASTRANGELO NONè checi siaspettasseche AttilioMartorano, allapresentazione del suo movimentoFare Basilicata, parlasse a nome e per conto di queilucani appartenenti ai ceti subalterni, su cui più fortemente sta gravando l'attuale crisi e verso cui la politica-politica dovrebbe dare risposte chiare ed irrevocabili. Come ha scritto il direttore di questa testata, Paride Leporace, al Park Hotel sabato scorso si è notata “una platea griffata”, un parterre il cui cruccio non è certamente il precariato, la disoccupazione, i licenziamenti, la riduzione del valore d'acquisto dei salari o il disagio della crescita del costo della vita. Fin qui copione rispettato, il rampollo in carriera non ha sorpreso nessuno. Ciò che ha lasciato interdetti è che Martorano è stato “inappuntabile”nel mettere a nudo le lacune e ritardi dell'attuale governoregionale,ma omessodiricordareche dentrolamoria delle attività produttive qualche peccato l'avrà avuto anche la classe degli impresari e lui stesso. Non si può dire che è tutta colpa della politica, troppo comodo. Talmente comodo, che poi recriminare diventa un modo come un altro per dimostrare che in fondo si hanno poche idee politicamente spendibili. Tant'è…Martorano ha poi aggiunto che la Basilicata è la terra del petrolio e, dunque, delle risorse e delle potenzialità non sfruttate. Bene insieme a questo (e al ripensamento dell'utilizzo delle royalties) perché non ha detto pure come si potrebbe costruire un modello innovativo di sviluppo attraverso le estrazioni degli idrocarburi? Martorano ha voluto ricordare che la trasparenza e la meritocrazia dovrebbero essere i punti fermi della nuova politica. Bene, pensiero ineccepibile. Ma perché poi non ha indicato come si potrebbe sciogliere nel merito (e non solo a botte di proclami) il perverso intreccio tra politica ed affari, tra la politica che mette i soldi e qualche impresario che scappa a bottino pieno senza creare un solo posto di lavoro? E visto che lui è un industriale (figlio di industriali) perché non si è sbilanciato nel dare la ricetta giusta per individuare i comportanti produttivi su cui la nostra Regione dovrebbe investire nei prossimi dieci-quindici anni? Niente di tutto questo. Martorano ci teneva far sapere al suo uditorio che in Basilicata bisogna cambiare metodo, le cose vanno male, la politica va riformata. E che De Filippo, il Pd e il centrosinistra non possono più governare la Regione Basilicata. Cioè, ha detto esattamente, né più né meno, cose che stanno sulla bocca dei tanti e che uscite dalla sua appaiono puerili. Tanto puerili.

TORO 21/4 - 20/5

Giornata molto importante: getterete le basi per una nuova e proficua collaborazione di lavoro. Lasciate da parte le gelosie.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una serie di felici combinazioni apre la giornata, ma dovete impegnarvi per arrivare alla meta nel lavoro. Un amore intenso.

CANCRO

PRE-VISIONI URBANE

22/6 - 22/7

Nel lavoro sarebbe un errore dormire sugli allori dopo i primi successi. Rischiate di essere scavalcati. Incertezza nei sentimenti.

di ANGELO LUCANO LAROTONDA

LEONE 23/7 - 23/8

segue dalla prima La singolarità del debito sta però anche nel fatto che i giovani lucani della prima tornata del “Patto”, e questi altri della seconda, a causa della mentalità locale, non hanno coscienza di essere debitori del Governatore. Il quale, come amoroso padre, ha recentemente detto loro: “Carissimi, ho una montagnetta di soldi da spendere per voi”. E loro, i giovani, infallibili nella loro certezza creativa [raramente confrontatasi fuori regione], sollecitati dalla frustrazione del proprio disagio [quanta retorica e quanti quattrini si scialano in nome del disagio giovanile!], si sono messi ad elaborare Progetti. Quelli della prima tornata hanno preso i soldi e li hanno spesi, come legge comandava. Ovviamente erano soldi pubblici, non del Governatore. Il quale, munito di nuovo specchietto, ha attirato freschi Progetti per nuove Visioni Urbane. L'iniziativa è encomiabile, dicono in giro. A cominciare dagli “esperti” di quella Società di servizio del Nord qui discesi come schiera di angeli sulla grotta di Betlemme cantando gli osanna dell'iniziativa e non invidiando il bue e l'asinello della mangiatoia. Detta Società cura “le azioni di accompagnamento allo start-up dei Centri Lucani per la creatività Visioni Urbane.” Cioè? Beh, per capire di più leggi l'apposita scheda. Troverai scritto che “la Regione Basilicata organizza vari forum internazionali sulle sfide delle piccole e medie città nell'economia della conoscenza”. Aria nuova? Continui a leggere: “La sfida originale consiste nel formare, trattenere e attirare persone e imprese che esercitano un elevato grado di mobilità globale nelle scelte di localizzazione (!). Per attirare risorse umane, investimenti e imprese avanzate, le piccole e medie città devono superare i 'limiti' derivanti dalla loro taglia, dalla loro posizione geografica e da altri fattori come le connessioni di trasporto, lo spessore e la qualità delle risorse economiche, sia private che pubbliche, la densità delle relazioni umane”. Oh Gesù!. Chissà quale spiritello maligno ha scritto queste parole per creare un'aria di solennità barocca intorno all'iniziativa. O, forse, questa frase vuole prospettare la creazione di un Eden in Basilicata. Eppure si sa che l'Eden finì male! Poi vai a leggere i Progetti presentati Sono tutti contrassegnati dal marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Vedi

che nell'area del Vulture ci sarà un insieme di spazi: “Spazio-teatro+Spazio-sociale+ Spazio-Musica+Spazio-Eventi”. Così quelli del paese - chi altri sennò? - li potranno frequentar a costo zero. Tali spazi avranno la capacità di “attirare investimenti e imprese avanzate”? (vedi sopra). Poi guardi il Progetto-IGP per l'utilizzazione dell'ex Centro polifunzionale di Tito e puoi rimanere stregato dai prospettati “Eventi matrice”: Arti contemporanee+Musiche attuali+Basilicata Musica Net (!)+Consumo critico del cibo (?)+ Laboratori: per il teatro [in una sala dove il progettista ha sbagliato il palcoscenico], per il Cinema e proiezioni [in una sala tecnicamente inidonea], per Videogame territoriale [buona idea se producesse videogame del petrolio,v-game delle culture in loco, v-game della Gracia. Ma perché riprodurli in game? Lasciamoli nella loro realtà drammatica]. Vai a leggere il ProgettoIGP Val Sarmento: ipotizza undici Laboratori, tutti ad uso territoriale. Ve ne uno carino: il “Laboratorio del Sapone“ [a chi lo venderanno? a quelli dell'ENI per pulirli dalle scorie che producono?]. Poi continui a leggere… Tra i Laboratori creati dalla Società nordista qui calata e i Laboratori dei vari Progetti-IGP qui elaborati uno si domanda: ma la Basilicata è un laboratorificio? Possibile che non ci sia un solo Progetto “forte”, che “voli alto”, che possa far dire in Italia o almeno nel Sud o almeno in qualche regione vicina: “Toh, in Basilicata sta avvenendo qualcosa di originale, andiamo a vederlo”. E' vero, si salvano alcuni: ad e., quello improntato all'alta cultura (Assoc. 1779) e un altro alla piccola imprenditoria (i giovani di Pisticci). Gli altri brillano dell'accecante luce dell' autoreferenzialità. Si esaltano nell'estasi della mediocrità creativa, E questi Progetti dovrebbero “far superare alle medie città i 'limiti' derivanti dalla loro taglia”? Dove sta “la sfida originale” propugnata da lei, caro Presidente? Intanto i Progetti-IGP sono entrati nella stanza di compensazione politica. Tutti sanno che essi, come i precedenti, non renderanno un euro. Tutti sanno che non sopravvivranno a finanziamento finito. I giovani già sanno però che prenderanno i quattrini, tanti!, a gennaio [due mesi prima delle elezioni]. Ma…il debito è dei giovani verso De Filippo o di De Filippo verso la comunità impoverita? A me è dato essere spettatore di questa festa del reciproco inganno.

Dopo un periodo di deprimente routine una felice intuizione potrebbe rimettere in moto il vostro lavoro. Stati d'animo confusi.

VERGINE 24/8 - 22/9

State facendo molte scelte indovinate ma nel lavoro montarsi la testa è un grosso rischio. Qualcuno comincia a capire i vostri sentimenti.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Meglio non precipitare decisioni o iniziative professionali se non siete sicuri dei risultati. In amore state prendendo le cose poco sul serio.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Contrattempi e lungaggini burocratiche vi rovineranno la giornata lavorativa, ma domani andrà meglio. In amore siete troppo severi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro le questioni che finora vi sembravano incomprensibili si riveleranno facili e risolvibili. L'amore va afferrato al volo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Qualcuno cercherà di mettere in discussione il vostro operato professionale: potete tenergli testa. Sarete vittime di un colpo di fulmine.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Imparate a ragionare con la vostra testa e non date retta ai cattivi consiglieri nel lavoro. Un amore da afferrare al volo.

PESCI 20/2 - 20/3

Prima di prendere qualsiasi iniziativa di lavoro valutate a fondo i rischi e le prospettive. In amore l'orgoglio vi blocca.

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Domenica 25 ottobre 2009


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Domenica 25 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Una vicenda di burocrazia e concorsi al vertice dell’unità complessa “Medicina del lavoro”

Un incarico conteso all’Asp L’episodio dovrà essere risolto nell’ambito di un ricorso civile LITI da direttore. Al centro della polemica, un avviso per un incarico quinquennale da direttore di struttura complessa di Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro, pubblicato dalla Asp di Potenza. La vicenda che è trapelata da indiscrezioni autorevoli racconta una serie di questioni che negli anni si sono incatenate intorno alla Direzione della struttura complessa di Medicina del lavoro dell’allora Asl due. I fatti in questione risalgono a quasi 10 anni fa, quando lo stesso incarico venne conferito al dottor Michele Via. Questa l’origine della vicenda che ha creato polemiche nel tempo. All'epoca, un altro concorrente fece ricorso dichiarando che «il dottor Via non possedeva i requisiti per partecipare all'avviso». Il procedimento di ricorso poi dura 9 anni e si conclude solo qualche mese fa con la condanna del dottor Via e relativa decadenza dall'incarico. In seguito la direzione generale dell'Asp attiva la procedura per la pubblicazione di un nuovo avviso, mantenendo l'incarico al dottor Via e accettano anche la domanda che costui inoltra con i requisiti acquisiti nei nove anni di direttore. Vediamo di fare ordine e chiarire la questione. Innanzitutto, c'è da sottolineare che la procedura di selezione avviata dall'Azienda sanitaria locale nel 1999 non aveva carattere concorsuale, ma si trattava di una scelta di carattere essenzialmente fiduciario di un professionista ad opera del Direttore generale dell'azienda, nell'ambito di un elenco di soggetti ritenuti idonei da un'apposita commissione per requisiti di professionalità e capacità manageriali. Cosa si richiedeva all'epoca? Il possesso della specializzazione in Medicina del lavoro e sette anni di anzianità di servizio di cui almeno cinque nella disciplina o, in alternativa, dieci anni di anzianità nella disciplina. L'incarico venne conferito nel 2001. Il concorrente che fece ricorso sosteneva un «difetto di anzianità di servizio» del dottor Via e, in virtù di ciò, chiedeva il conferimento dell'incarico in suo favore. La risposta è arrivata 8

Potenza

Nel segno del rispetto

LA FIDAPA inaugura il nuovo anno sociale nel segno di una parola da recuperare. a pag. 24

Picerno

I disagi senza il Ponte La sede dell’Azienda sanitaria di Potenza (Foto Mattiacci)

anni dopo. Qualche mese fa e precisamentel'11marzo del2009iltribunale di Potenza ha effettivamente dichiarato l'illegittimità delladelibera di nomina del dottor Via del 2001, evidenziando questo «difetto di anzianità», in quanto dei dieci anni dichiarati, «risulta provato un periodo di soli 6 anni dedicato in modo apprezzabile alla Medicina del lavoro, mentre per la residua parte l'attività del dottor Via non ha i caratteri di stabilità o prevalenza nel detto settore, almeno quanto necessario adintegrare gliestremi richiesti dalla norma disciplinante la procedura selettiva (dieci anni di servizio nella disciplina)». Cosa ne è derivato da ciò? A parte la dichiarazione di illegittimità dell'atto del 2001, nulla. Nessun diritto del ricorrente a vedersi conferire l'incarico

di dirigente di struttura complessa, in quanto si tratta «di nomina conseguente a scelta fiduciaria e non vincolata, scelta che per la sua natura non consente di accogliere la richiesta del risarcimento del danno, sia in quanto vi era pur sempre una rosa di candidati a cui far riferimento per la designazione, sia perché il danno non è stato in alcun modo provato». Non un danno è stato riconosciuto al ricorrente, dunque, ma una mera «perdita di chance». Terminati i cinque anni (siamo, quindi nel 2006), il dottor Via è stato sottoposto alla valutazione di uno speciale Collegio tecnico che ha espresso nei suoi confronti il giudizio di “ottimo”.Talegiudizio èstatorecepitodalla delibera del 15 febbraio del 2008 del direttore generale dell'Asp e al dottor

Via è stato conferito un incarico per un ulteriore quinquennio. Mancano, quindi, ancora 2 anni per la scadenza del contratto del dottor Via, eppure la Asp di Potenza, con delibera 824/2009, in virtù della dichiarazione di illegittimità dell'originaria delibera del 2001, avvia una nuova procedura selettiva per ricoprire l'incarico di dirigente di II livello per la struttura di Medicina del lavoro. Il dottor Via si ribella a questa scelta, in quanto «l'atto assunto non ha indicato né le ragioni di interesse pubblico che ne giustificano l'adozione, né ha preso in considerazione in alcun modo l'interesse alla conservazione dell'incarico, ricoperto da oltre un decennio» e chiede la ricostituzione dell'incarico e il risarcimento dei danni morali. Anna Maria Calabrese

«PRIORITA’ alla Sp 94, l'unica arteria alternativa alla Basentana». a pag. 26

Castelmezzano

Reality inglese tra le Dolomiti

Il Paese dei condoni Una legge conviene violarla. Ma ci sono quelli che rispettano le regole... CONDONI edilizi, fiscali, previdenziali; indulti e amnistie. Il paese dell’apparenza. Fatta una legge, conviene violarla, perché, prima o poi, arriva il condono. Certo, esistono anche i disgraziati. Quelli, cioè, che riescono a violare le norme e a farsi beccare proprio durante una parentesi senza condoni. Ma i più disgraziati sono quelli che rispettano le regole. Quelli che proprio non ci riescono a violarle. Meschini. E’ come viaggiare nella corsia di emergenza e vederti sorpassare da tutti. Anche perché, chi ti sta vicino, si prende gioco di te: “i nostri vicini si sono costruiti una bella tettoia, il forno a legna e si sono fatti la veranda”. E tu lì a masticare amaro. Poi tre giri intorno all’isolato per trovare parcheggio, e il primo che arriva parcheggia sulle strisce pedonali e va a mangiare

beato. E raccogliere la cacca del tuo cane, e calpestare quella del cane del vicino. Insomma che vita grama. Nessuno a dirti “bravo, ce ne fosse di gente come te!”, ma tutti, invece, a riderti dietro. Ma, così, per dire, un paese che condona le costru-

zioni realizzate in barba a tutto, badate bene, dopo aver speso tempo e soldi, fantasia e cervelli, per stabilire cosa e come si poteva costruire, cos’è, il paese dei balocchi? E un paese che non c’ha una lira, e non prova a reprimere l’evasione, cos’è, il paese di bengodi?

Un paese dove sono truccate anche le partite di pallone, tanto poi chi ti becca, cos’è , il paese della cuccagna? E un paese che indennizza, per i viaggi mai fatti, i politici residenti lì, ma che abitano qui, che tipo di paese è, la repubblica delle banane? No, miei amati ami-

ci, non è né il paese dei balocchi, né quello di bengodi, né quello della cuccagna, né la repubblica delle banane. E’ l’Italia. E’ il tuo paese. Quello dei politici che ritengono doveroso raccomandare chi ne faccia richiesta, basta che poi tu mi voti. Il paese dove per avere giustizia devi penare buona parte della tua vita, che se no che gusto c’è, il paese dove pagano sempre i cosiddetti fessi, mai chiamarli onesti, e vanno avanti i furbi, quelli bravi solo a fare il codazzo al potente di turno, e la ola al primo eletto. Questa Italia a me, nun me piace. Nun me piace più. A proposito, nella Costituzione, quella i cui paladini di oggi sono quelli che hanno contribuito a non attuarla, c’è la norma che prevede che l’Italia è una repubblica fondata sulla schifezza? Luciano Petrullo

UNA troupe inglese tra le Dolomiti lucane per girare un reality show. a pag. 27

Nemoli

Anpci, sindaco riconfermato

IL SINDACO di Nemoli, Filardi, riconfermato nell’Ancpi nazionale. a pag. 30

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Potenza


Al Carpe Diem presentato il volume curato da Piperno

L’orgoglio meridionale si respira nel “Vento di meriggio” C’E’ stato un tempo - prima dell'Unità d'Italia per la precisione - in cui la questione meridionale non esisteva e il Sud non era affatto il fratello “povero e straccione” del Nord ma una terra con una grande eredità storica e caratterizzata da forti tendenze autonomiste. Un tempo non del tutto perduto. A farlo rivivere potrebbe essere un rinnovato moto di orgoglio, una tragica rottura con il modello di governo dominante e la valorizzazione di quelle insorgenze della società civile che, dalla battaglia di Scanzano Ionico contro il sito di scorie nucleari alla manifestazione di ieri ad Amantea sulla “nave dei veleni”, vanno facendosi sempre più incisive, disegnando il quadro di un sud in movimento e “potenzialmente” in grado di riprendere in mano il proprio destino. Sono queste alcune chiavi di lettura del libro “Vento del meriggio - insorgenze urbane e postmodernità nel mezzogiorno” presentato, venerdì sera al Carpe Diem di Potenza, per iniziativa del Laboratorio sociale Reset, durante un incontro dibattito, moderato dal direttore di “Il Quotidiano” Paride Leporace e a cui hanno preso parte gli autori Franco Piperno, Francesco Caruso ed Elisabetta della Corte. Bandito il “politically correct”, l'incontro ha messo a fuoco i contenuti di un libro «che sostanzialmente racconta, basandosi su esperienze minime ma reali, la possibilità nel mezzogiorno di costruire spazi di aggregazione e di autonomia alternativi a quelli proposti dalla cultura omologata». «Si tratta - ha sottolineato Caruso, rappresentante del movimento no global del sud Italia ed eletto in parlamento nel 2006 - di esperienze orizzontali, che non fanno capo a nessun leader e che, aggregando le tante energie che rifiutano lo status quo, possono rappresentare un elemento di rottura rivoluzionario». Vento del meriggio, oltre a raccontare e in qualche modo incoraggiare una declinazione del brigantaggio

Da sinistra Piperno, Caruso, Leporace, Della Corte (Foto Andrea Mattiacci)

in chiave post-moderna, è anche un invito a recuperare l'orgoglio meridionale, la superiorità di “luoghi”, ancora fortunatamente molto distanti - come ha sottolineato Leporace - dai “non luoghi” delle metropoli del nord”. L'invito a recuperare la meridionalità, secondo l'autrice Della Corte, molto impegnata sui temi del lavoro, è anche «un appello a recuperare il passato modello di sviluppo, quello dell'economia agraria, da contrapporre al modello industriale, le

cui magagne sono venute alla luce proprio nella vicenda Fiat a Melfi, dove le ragioni della salvaguardia del territorio sono state sacrificate alla necessità di posti di lavoro». A concludere la presentazione è stato Franco Piperno, attivista politico di origini calabrese e fondatore con Toni Negri di Potere Operaio, che ha curato e apportato il proprio contributo ad un libro corale. Dopo aver ripercorso la storia del Mezzogiorno, mettendone in evidenza i “fasti”

passati e i problemi attuali, Piperno ha indicato alcuni imperativi per lasciarsi alle spalle lo stereotipo del sud lamentoso e sfigato: smetterla di aspettare la modernizzazione, recuperare la memoria storica abbandonando definitivamente il disprezzo di sé stessi e dei propri luoghi, far sì che i giovani riprendano in mano le sorti dei propri comuni e, infine, riscattare il valore della nostra storia e del nostro paesaggio, in un mutato rapporto città-campagna. Roberta Senese

Lo stato dell’impiantistica sportiva «L’INCREMENTO più che considerevole a Potenza, negli ultimi anni, di praticanti discipline sportive e del numero di associazioni e società sportive impone la necessità di un piano straordinario per l’impiantistica sportiva attraverso un’Intesa di programma tra Regione, Provincia, Comune, Coni e Credito Sportivo. E’ questa la conclusione di un incontro che il comitato cittadino del Pdci hadedicato alproblema degliimpianti per favorire la promozione dell’attività sportiva nel capoluogo. «Durante l’incontro - al quale hanno partecipato tra gli altri il segretario cittadino del Pdci Gerardo Nardiello e l’assessore comunale allo Sport Nino Sabatella - è stata sottolineata l’oggettiva difficoltà finanziaria del Comune a far fron-

te ai complessi problemi di adeguamento ed ammodernamento delle strutture esistenti e alla progettazione di nuovi impianti specie per una serie di discipline in notevole espansione di tesserati (su tutte il calcio a 5). Sabatella ha ricordato che la giunta comunale di Potenza, ha approvato di recente un atto di indirizzo, con il quale si evidenzia la volontà dell’amministrazione di procedere alla realizzazione di un nuovo impianto natatorio nell’area della struttura sportiva di parco Rossellino, già di proprietà comunale, tenuto conto che la piscina comunale di parcoMonterealenon riescepiùasoddisfare tutte le esigenze dell’utenza. Nardiello ha sollecitato unmaggiore interessamentoda parte della Provincia.

La cooperativa “La Giostra” smentisce i sindacati che avevano proclamato l’agitazione

Asili nido, «nessuna difficoltà gestionale» Nei giorni scorsi sono stati fatti approfondimenti e interviste per capire quale fosse la situazione degli asili nido in città dopo la proclamazione, da parte dei sindacati, dello stato di agitazione. Riceviamo e pubblichiamo oggi le precisazioni degli operatori della cooperativa sociale “La Giostra”, tirata in ballo dai sindacati in merito alle mensilità non retribuite. LA COOPERATIVA sociale “La Giostra 2000”, che gestisce gli asilinido comunali già dal 1993 e che dal 1° settembre 2006 è affidataria del servizio in ben quattro strutture della città, occupando oltre 40 dipendenti, con una gestione serena e regolare, in tutti questi anni ha saputo portare i serviziofferti a standard qualitativi elevati, grazie anche alla grande professionalità del personale impiegato, nei cui confronti sono stati, sempre e puntualmente, assolti gli obblighi sotto-

scritti. L’amministrazione comunale ha altresì cercato di garantire la continuità del servizio, sia pure a volte con grande difficoltà, dovute, specie negli ultimi tempi, ad uno stato di crisi generalizzato, senza tuttavia compromettere l'andamento delle attività educative. Oggi la situazione non è cambiata! È per questo motivo che re-

spingiamo con forza quanto sostenuto dalle organizzazioni sindacali circa «lo stato di agitazione di tutto il personale degli asili nido di Potenza a cui si aggiunge la pesante condizioneincui versanoilavoratori dipendenti della cooperativa “La Giostra”, ancora una volta senza stipendio costretti a subire l'ennesimo ricatto dei datori di lavoro». Senza timore di poter essere smentiti, affermiamo che la gestione delle attività in tutte le strutture dirette dalla cooperativa “La Giostra” non sono nel caos, ma tutto prosegue nella massima tranquillità organizzativa, secondo programmazione e continuità didattica. Solo per chiarezza, precisiamo che il ritardo di qualche giorno nel pagamento delle retribuzioni relative ad una sola mensilità, situazione questa portata in maniera tempestiva all'attenzione delle lavoratrici, non può inficiare la capacità gestionale ed economica della cooperativa

in generale. Sorge inevitabilmente il dubbio che tali attacchi, diretti in modo così veemente, siano di natura strumentale dal momentochegli asilinidocomunali sono in fase di riaffidamento con gara di appalto pubblico, quasi si voglia screditare una cooperativa che gestisce gli asili nido della città, in un rapporto di assoluta collaborazione con l'Ente comunale. Ciò premesso, ci preme rappresentare che la situazione in essere avrà una soluzione nei prossimi giorni e questo non solo per il rispetto dei diritti delle lavoratrici, ma anche per la cooperativa stessa e per la rilevanza sociale del servizio fornito. Questione diversa è il bando di gara per la gestione futura, di cui potrebbe essere costruttivo discutere, ma nelle sedi opportune e per l'interesse generale. La cooperativa sociale a r.l. “La Giostra 2000”

Provincia I nodi della viabilità

Piano opere pubbliche Le soddisfazioni ma anche la critica del Comune di Grumento UN PIANO da quasi 155 milio- dell’Ente. Il Piano triennale ni di euro: già l’entità del Pia- rappresenta un programma no Triennale delle Opere Pub- di interventi ed investimenti bliche fa capire che sull’argo- che la Provincia realizzerà tra mento si spenderanno dibatti- il 2010-2012 che regge in moti lunghi in consiglio provin- do attento una visione generale e complessiva delle variegaciale. Ieri sono stati diffusi due te e complesse esigenze terrinota di soddisfazione dalla toriali. Questo importante e maggioranza, la critica di un rilevante atto deliberativo, diamministratore locale e la di- sposto dall’Esecutivo Provinciale, potrà necessitare di imfesa della giunta. Il primo a parlare è il consi- plementazioni ed emendagliere provinciale Luigi Viola, menti che saranno sicurasecondo cui «l’adozione del mente, in modo più soddisfacentemente, Piano da parte capaci ad offridella nuova re risposte più giunta Lacoadeguate alle razza, sia per molteplici soll'entità delle rilecitazioni che sorse quotidiana(153.577.888 mente proveneuro e 20 cengono dai tanti tesimi) che per Comuni del le scelte strateterritorio». giche effettuaLa critica te,non puòche viene dal vicecostituire mosindaco di tivo di apprezGrumento Nozamento per va Antonio Di un buon inizio L’assessore Valluzzi Pierri che di Consiliatuesprime ra. Soprattutto se si pensa al difficilissimo «grande rammarico» anche contesto di estrema difficoltà per il sindaco Vertunni. Dice Di Pierri, che ne ha infinanziaria in cui gli Enti, tra cui le Province, sono costretti formato per lettera anche il presidente della Provincia ad operare». Per essere più chiaro, Viola Piero Lacorazza e l’assessore illustra i parametri del bilan- alla Viabilità Nicola Valluzzi: cio annuale della Provincia: «Nel piano triennale delle ope«Per la gestione di oltre tremi- re pubbliche approvato dalla la chilometri di strade, quasi Giunta Provinciale di Potenza tutte in territorio dissestato e non è compreso il progetto di franoso - spiega - prevede poco lavori di ammodernamento più di 4 milioni di euro rinve- della strada provinciale 25 nienti da trasferimenti stata- che dalla statale 103 porta al centro abitato del comune di li». Ed ecco gli interventi previ- Grumento Nova. Il precario sti dal Piano: ripristino frana stato dell'arteria provinciale è Sp n. 4 del Pollino, in territorio stato segnalato più volte daldi Chiaromonte, nel tratto tra l'Amministrazione ComunaChiaromonte e Francavilla Ss le di Grumento, sin dal suo in(strada strategica non solo sediamento, agli uffici proper collegare l'ospedale ma vinciali competenti. Ricordo anche per collegare trasver- un incontro istituzionale avsalmente le valli dell'Agri, del venuto nella sede dell'AssesSerrapotamo e del Sinni), im- sorato alla Viabilità con l'oporto finanziamento 500.000 biettivo di individuare una raeuro; ripristino frane sulla Sp pida soluzione. Dobbiamo ri102 “di Mezzana” in territorio levare che si è persa un'occadi S.Severino Lucano; ripro- sione importante specie per posizione, come da imposta- l'entità delle risorse finanziazione della precedente Giun- rie messe a disposizione nel ta, della realizzazione del settore delle opere pubbliche Campus di Senise, plesso da per dare risposta all'esigenza destinare a Liceo Classico, im- della comunità grumentina porto 2.065.828 euro; realiz- di miglioramento nei collegazazione Stazioni di Trasferen- menti della viabilità provinza dei rifiuti, finalizzate a una ciale. Si rende perciò indipiù razionale gestione degli spensabile individuare un alstessi, così come previsto nel tro canale finanziario per rimediare alla “dimenticanza” Piano. Sette quelle da realizzare , di tenuto conto che Grumento cui due nell'area sud: Noepoli Nova è al centro di rilevanti e Chiaromonte. Altra opera progetti di sviluppo a partire importante, di cui i lavori so- dalla realizzazione dell'Incuno in fase di avvio, è l’adegua- batore di Impresa e che non si mento della Sp 63 del Rubbio può certamente correre il ri(già programmata dalla giun- schio di puntare sull'innovazione tecnologia e sull'attrata precedente). «Ariguardo della“Serrapo- zione di nuovi investimenti intima” - specifica Viola - an- dustriali senza che sia garanch'essa prevista nel piano, sa- tita una semplice e funzionale rà nei prossimi giorni oggetto strada di accesso al paese». Risponde in giornata l’asdi confronto con i rappresentanti delle comunità diretta- sessore Valluzzi: «Nessuna mente interessate. Si è, infat- occasione è persa se si tiene ti, in attesa che si fissi la data conto dellerisorse dicui l'area della “ Conferenza di servizio” oggetto dell'estrazione petroda dove ci si augura possano lifera dispone e potrebbe divenir fuori scelte qualitativa- sporre anche per interventi su mente valide ed economica- strade e manutenzioni straormente sostenibili dando rapi- dinarie. Abbiamo accompadità all'azione per raggiunge- gnato l'adozione del piano con re l'obiettivo che le comunità scelte che nella prima annuadi quest'area inseguono or- lità avessero il requisito della disponibilità delle risorse, mai da troppi anni». A favore del Piano anche la della presenza nel piano della nota di Ivano Vito Santoro, viabilità e del superamento consigliere provinciale di Po- dell'emergenza geologica sui tenza di Sinistra per la Basili- tratti della viabilità provinciale più martoriati dal dissesto. cata.. «E’ un primo atto della idea La seconda e la terza annualidi Provincia che vogliamo - af- tà del piano saranno oggetto ferma - Quest’atto che atten- di un confronto istituzionale ziona ogni parte del territorio serrato già a partire dalle è un documento importante di prossime settimane enei mesi programmazione che costi- a venire, stante l'assoluta intuisce uno dei punti fonda- certezza sulle risorse disponimentali della impostazione bili, dovuta al ritardo del godel Bilancio di Previsione verno nazionale».

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Potenza 23

Domenica 25 ottobre 2009


24 Potenza

Domenica 25 ottobre 2009

Tre giorni di festa per il Santo Patrono

Torna il Premio Letterario Basilicata

Le condizioni igieniche di Potenza: una ristampa

Rinviato al 7 novembre l’incontro con Antonio Preziosi

TRE appuntamenti per celebrare il santo patrono della città di Potenza, San Gerardo. Il programma di eventi dell’Associazione “San Gerardo La Porta” comprende i giorni 27, 29 e 30 ottobre. Il giorno 27 ottobre, in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Scacciapensieri”, verrà rappresentata, presso il Teatro Stabile alle 20:30, la commedia in vernacolo U Sant’ Prutettor’. Il giorno 29 ottobre sarà dedicato alla musica: alle 20 in Cattedrale, esibizione del maestro Don Vincenzo De Gregorio. Il giorno 30 ottobre si terrà la celebrazione della messa alle 19 in Cattedrale e in Largo Pignatari alle 20, il programma si concluderà con “La Castagnata”.

OGGI alle 18, nell’Auditorium del conservatorio di musica “Gesualdo Da Venosa”, serata conclusiva del XXXVIII Premio Letterario Basilicata. La prima parte della cerimonia di premiazione si è svolta ieri nel Teatro Abdiah di Oppido Lucano per la Sezione di Saggistica storica lucana e oggi alle 18 a Potenza nell’Auditorium del Conservatorio di Musica Gesualdo da Venosa, per tutte le altre sezioni. Una manifestazione ormai storica, che ogni anno premia la saggistica storica, la narrativa e i saggi di economia politica. Una sezione speciale è dedicata poi alla città di Potenza.

UN’INIZIATIVA di indubbio spessore culturale, patrocinata dal Comune di Potenza, avrà luogo sabato 7 novembre 2009 alle 18, nel teatro “F. Stabile”. E' imperniata sulla presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti, edito nel 1889 dalla Tipografia Editrice Garramone e Marchesiello. Previsti gli interventi di Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente Ordine dei Medici Chirurgici ed Odontoiatri della provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico, esperto di storia della medicina.

E’ STATO spostato al prossimo 7 novembre, l’incontro “Dal libro ai mass media - L'informazione nell'età tecnologica”, previsto alla Biblioteca provinciale per lunedì prossimo. All’incontro avrebbe dovuto essere presente anche Antonio Preziosi (lucano d’origine), direttore di Radio Rai e del Giornale Radio Uno. Preziosi, però, per sopraggiunti impegni legati ad audizioni con il direttore generale della Rai, non avrebbe potuto essere presente. Di qui la decisione di rinviare l’evento. Appuntamento, quindi, al 7 novembre sempre presso la Biblioteca Nazionale alle 18.

LO STILISTA

L’ASSOCIAZIONE FIDAPA

NELLE SCALE MOBILI

Un anno sociale nel segno del rispetto

Miglionico Ancora successi

deve rinunciare alle sue peculiarità, non deve rinunciare ad essere mamma per potersi affermare in politica o nel mondo del lavoro. Al contrario, la politica e il mondo del lavoro devono adattarsi “alla diversità” della donna, ossia alla sua diversità di genere, che va rispettata e per la quale deve essere sollecitata una politica che miri alla promozione della partecipazione della donna sul

AL SAN CARLO

piano sostanziale e non meramente formale, mediante la conciliazione dei tempi di lavoro o di impegno con quelli della cura della famiglia. Su questo fronte si deve insistere e la Fidapa può e deve farsi promotrice di un’azione di sollecitazione e di informazione anche tra le donne stesse, che, spesso, rinnegano la propria identità». Anna Maria Calabrese

IN MOLTE PIAZZE LUCANE

Sordità: visite gratis il 29 ottobre

Oggi giornata della psoriasi

SI CELEBRERA’ il prossimo 29 ottobre la giornata della lotta alla sordità. Anche quest'anno l'ospedale San Carlo di Potenza partecipa all'iniziativa con il suo servizio di audiologia e fomiatria dell'Unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta da Rocco Cantore. I cittadini che vorranno sottoporsi a una visita gratuita potranno prenotarla telefonando dalle 8.30 alle 13 al numero 0971612862. Le visite si svolgeranno nel reparto (ubicato nel padiglione B dell'ospedale) dalle 8.30 alle 16.30 di giovedì 29 ottobre. A chi prenota sarà assicurato il rispetto dell'orario e la mancanza di tempo d'attesa ma la visita gratuita sarà assicurata anche ai cittadini che si presenteranno direttamente presso il servizio di audiologia e foniatria giovedì 29. Il 12% della popolazione italiana (circa otto milioni di persone) soffre di disturbi uditivi, più di mezzo milione le persone adulte con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale, oltre mille i bambini che nascono ogni anno con sordità congenita.

OGGI in oltre quaranta piazze italiane si festeggia la giornata mondiale della psoriasi. La campagna è destinata a migliorare l’informazione su questa patologia della pelle che colpisce 150 milioni di persone al mondo, 3 milioni nella sola Italia. La giornata della psoriasi si celebra in 50 nazioni, un grande evento di cui è protagonista anche la Basilicata. Saranno allestiti dei gazebo informativi. A disposizione dei cittadini, dermatologi e volontari dell’associazione Adipso che si occupa della difesa degli psoriasici. Parola d’ordine è: informazione. La psoriasi si manifesta con la comparsa di chiazze rossastre ricoperte da squame. Alla base della malattia vi è un’alterazione genetica che si sviluppa quando il sistema immunitario causa una crescita delle cellule epidermiche più rapida. A scatenare la psoriasi, che non è assolutamente contagiosa, sono fattori ambientali ma anche psico emotivi. «La disponibilità alla cure su tutto il territorio nazionale è l’obiettivo per cui stiamo ancora lottando - afferma Mara Maccarone presidente nazionale Adipso - la giornata mondiale rappresenta un’importante opportunità di dibattito. Una persona che soffre di psoriasi o psoriasi artropica deve assolutamente ricevere le cure in maniera continuativa per evitare le recidive».

Oggi potrebbe essere un giorno come tanti, ma c’è un piccolo partcolare: è il compleanno della persona più speciale del mondo, alla quale noi vogliamo tanto bene!!! Tantissimi auguri Laura dai tuoi amici

Sala 1 Oggi sposi 17.30 - 20 - 22.30 Sala 2 Bruno 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Baari’a 17 Sala 3 Orphan 22 Sala 4 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 5 La battaglia dei 3 regni 18 - 21 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 Bastardi senza gloria 18.30 -21.30

Mostra di micologia

Patate dal sapore un po’...gommoso!

Due foto dell’inaugurazione dell’anno sociale

politica e nei luoghi istituzionali e di potere. «Un problema – continua la D’Andrea – che va affrontato non sul fronte della rivendicata parità tra uomini e donne, ma su quello delle pari opportunità, ossia sull’affermazione di una politica di genere, che tenga conto della diversa identità della donna e delle sue esigenze in quanto tale, nel senso che la donna non

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Caterina Traficante di Rionero in Vulture si è laureata il 19 ottobre 2009 in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l'Università Federico II di Napoli. Auguri e congratulazioni da parenti e amici.

Venosa 24 ottobre 2009. Maria Francesca D'Ercole, di Spinazzola, frequenta la classe V B del liceo Classico "Orazio Flacco" di Venosa. E’ stata festeggiata dai compagni di classe (nella foto) per i suoi 15 anni compiuti.

HA APERTO i battenti presso le scale mobili di Potenza la XXIII mostra micologica regionale. Ad organizzare l'evento, l'Associazione Bresadola di Potenza, grazie al patrocinio del Comune di Potenza, della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza. Una mostra attiva, in verità, da 35 anni, ma a causa del sisma del 23 novembre 1980 la manifestazione fu sospesa dagli organizzatori. Un evento fortemente voluto dal presidente dell'Associazione Bresadola di Potenza, Osvaldo Tagliavini, che in questi anni ha compiuto notevoli sforzi per migliorare la conoscenza della materia in Basilicata. Negli ultimi tempi sono stati organizzati corsi e convegni, in primis quello svolto a Picerno, alla presenza dei massimi esperti della materia. La micologia resta un settore dalle grandi tradizioni e dalle certezze assolute, anche se spesso deve fare i conti con le condizioni del tempo che rendono difficili le coltivazioni dei funghi e la tradizionale vocazione degli appassionati. Presso le scale mobili sono state in bella mostra duecentoventi specie di funghi, da quelle considerate commestibili (ovvero adatte alla degustazione a tavola) a quelle velenose. Un prodotto unico e sempre originale, quello presentato a Potenza. L'associazione Bresadola ha chiesto da tempo l'intervento delle Asl per dar vita ai corsi di ispettori biologici, che potrebbero essere svolti da medici, biologi e specialisti di settore. Tra le specie conosciute l'amanita citrina, l'amanita muscaria, l'amanita verna, l'amanita phalloides e l'amanita pantherina, tossiche e mortali, tra quelle commestibili, invece da segnalare la presenza sui tavoli delle scale mobili della volvariella speciosa, della calocybe gambosa,la clityocybe alexandri, la clitocybe geotropa e la clytocibe gibba. Tante specie, ammirate e non toccate dagli appassionati di micologia a Potenza. La Basilicata da tempo ama la micologia, che resta un settore affascinante e ricco di novità. L'associazione Bresadola è aperta a tutte le istituzioni, nel tentativo di sviluppare, innalzare e implementare la passione per la coltivazione del fungo. Una tradizione da conservare e custodire gelosamente. f. m.

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Up 16 - 18.30 - 21

Up CARL Fredricksen è un anziano signore che per tutta la vita ha sognato di girare il mondo, ma ha dovuto scontrarsi coi problemi della realtà quotidiana come le bollette e gli acciacchi dell'età. Quando a 72 anni la vita sembra non offrirgli più tempo...

Orphan UNA giovane coppia, in seguito alla prematura perdita di un figlio, decide di adottare una bambina. Appena Esther entra a far parte della loro vita...

Parnassus QUESTA è la storia dell’Immaginario del Dottor Parnassus, un attore girovago, con la sua compagnia di personaggi un po’ fuori dal comune...

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO FESTIVO 25 OTTOBRE Dente - via Pretoria, 25

0971/21449

Trerotola- via Nitti

0971/472839

TURNO NOTTURNO Trerotola- via Nitti

0971/472839

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546

Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.

0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150

Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso

118 611111 0971 612562

0971 26907 0971 310111

Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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«ALLA ricerca di una valore perduto: il rispetto». E’ stato questo il tema promosso dalla Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari) per il biennio 2009-2011, presentato in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno sociale. «Un tema - commenta Caterina D’Andrea, presidente della sezione Fidapa di Potenza che conta oltre 100 iscritte - che deve indirizzare la nostra attività in un dibattito culturale che esamini ed approfondisca un argomento di grande valore etico e didattico che sembra scomparso e dimenticato in una società contemporanea che sta diventando sempre più anaffettiva. Un tema che non può essere limitato all’aspetto culturale ed all’approfondimento teorico del dibattito nella sezioni ma deve essere privilegiato nel suo significato didattico affinché, alla fine del nostro biennio, il rispetto ritorni ad essere pratica quotidiana nei nostri rapporti associativi ed interpersonali». Rispetto delle regole e delle norme, rispetto del patrimonio artistico – culturale e delle tradizioni (prosecuzione del tema nazionale dello scorso biennio, ai fini della rivalutazione del patrimonio culturale e per una maggiore e più approfondita conoscenza della nostra realtà contemporanea e delle nostre radici, in un’ottica di promozione turistica), rispetto per la vita, rispetto per le fasce deboli della società (donne, minori, anziani). «Ci aspetta un biennio ricco di lavoro e di opportunità di confronto - continua la D’Andrea - da realizzare operando insieme con entusiasmo e cercando di attuare delle buone prassi che potranno diventare azioni di sistema. La nostra azione dovrà essere rivolta a sollecitare l’opinione pubblica sulla necessità di affrontare questo tema». Particolarmente sentito dalle presenti, il problema relativo agli ostacoli che di fatto impediscono alle donne di affermare sé stesse nel campo del lavoro, in

CONTINUANO incessanti i successi dello stilista potentino Michele Miglionico. In occasione della serata di gala del quarto festival internazionale del Film di Roma, dedicata alla ricerca sulle malattie genetiche di Telethon, svoltasi giovedì alle 20, presso il Palazzo delle Esposizioni, sito in via Nazionale, la conduttrice televisiva Elisa Isoardi ha indossato un abito di alta moda a firma dello stilista potentino. Isoardi ha scelto un capo corto da sera monospalla in velluto di seta a gonna sbieca in crepe di seta color nero, un fiocco sulla spalla completamente ricamato di cristalli di jais e piume di struzzo. Motivo predominante dell'abito il sottoseno in pizzo ricamato in cristalli neri. Una bella soddisfazione per lo stilista lucano, ormai inserito nel gotha della moda nazionale e internazionale. La serata ha visto la partecipazione del presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo, del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Nella giuria del festival hanno fatto parte Milos Forman, Assia Djebar, Gabriele Muccino, Gae Aulenti, Jean-Loup Dabadie, Pavel Lougin, Senta Berger, i fratelli registi Ethan e Joel Coen, Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, conduttori della storica maratona Rai, che andrà in onda i prossimi 11,12 e 13 dicembre prossimi. Presenti anche Asia Argento e Maryl Streep, nei panni di ospiti d'onore. Lo chef Antonello Colonna ha ospitato la serata nel suo ristorante all'ultimo piano del Palazzo delle Esposizioni, l'Open Colonna. f.menonna@luedi.it

Potenza 25

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APPUNTAMENTI

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Oggi a Pietragalla si celebra il martirio di San Teodosio PIETRAGALLA - A Pietragalla la festa patronale dedicata al protettore San Teodosio cade il 10 maggio ed è una data che corrisponde al giorno della traslazione delle reliquie dalla città di Roma avvenuta nei secoli scorsi. Nella giornata del 25 ottobre si celebra il martirio del Santo, che da fonti storiche avvenne intorno al 200 dopo Cristo. Essa è una festa prettamente a carattere religioso dove gli aspetti civili sono ridotti dal punto di vista dell'organizzazione di eventi di spettacolo e

di divertimento. Il programma religioso si basa sulla celebrazione della santa messa in onore del santo protettore alle ore 11.00 presso la chiesa madre di Pietragalla al termine della quale alle 12.00 si svilupperà la processione con l'icona del santo per le vie cittadine accompagnata dalla banda musicale "G. Pafundi" città di Pietragalla. Nel stessa giornata alla periferia del paese, nell'area intorno al campo sportivo comunale, si svolge un evento merceologico che fa parte della tradizione popolare locale.

Da tanti decenni due volte all'anno (l'8 settembre ed appunto il 25 ottobre) si svolge la fiera di Pietragalla, una sorta di grande mercato all'aperto che fa parte ormai della storia cittadina. Si tratta di un evento non solo commerciale ma anche strettamente legato ai rapporti di amicizia e conoscenza che si sono instaurati tra venditori ed acquirenti per cui diventa anche un incontro tra persone che si conoscono ormai da tanti anni. Questa fiera inizia in pratica all'alba e si conclude verso l'ora di pranzo. Antonio Bevilacqua

Una veduta di Pietragalla

Picerno Il sindaco Valeria Russillo chiede che la priorità sia data alla Sp 94

«Basta soluzioni tampone» La provinciale, infatti, è l’unica alternativa alla Basentana chiusa PICERNO - «Priorità alla Sp 94, l'unica arteria alternativa alla Basentana». Non usa mezzi termini il primo cittadino Valeria Russillo e chiede a gran voce «che i fondi destinati alla messa in sicurezza della viabilità provinciale, nella comunità del Melandro, siano indirizzati alla Sp 94, l'arteria che di fatto è prioritaria rispetto a qualsiasi altra strada secondaria». Dopo la chiusura del Ponte di Picerno il Marmo Platano-Melandro continua a fare i conti con una viabilità sempre più poco funzionale. Dalle soluzioni pressoché “palliative” le comunità interessate reclamano soluzioni anche permanenti a fronte di altre eventuali chiusure del raccordo autostradale Sicignano - Potenza con «l'ammodernamento sia della Sp 94 sia della Sp 83 e l'adeguamento al nuovo traffico pesante». Ma come mai la Sp 94 che, ad oggi, è il vero percorso alternativo al raccordo autostradale, non è stata ancora oggetto di alcuna erogazione di finanziamenti provinciali e regionali data la priorità dell'arteria come unico collegamento tra il capoluogo di regione e l'autostrada? A chiederselo è proprio il sindaco Russillo che va giù duro e cerca di far luce su

BELLA BELLA - “Anche il maltempo di questi ultimi giorni fa la sua parte. La Sp 94 che da San Cataldo conduce a Bella è un tratto indecente”. Sono queste le parole del sindaco Salvatore Santorsa. “Spero che l'Anas mantenga i patti ascoltando le istanze del Marmo Platano e chiedo alla Provincia di fare in fretta gli appalti per la Sp 14. Spero che con celerità siano accolte le istanze dei cittadini bellesi e più ancora dell'area, per la messa in sicurezza della Sp 94 e della Sp 83. Le comunità sono sempre più alle prese con disagi viari di non poco conto tra infrastrutture precarie e altre inesistenti”.

MURO LUCANO MURO LUCANO - Sulla stessa lunghezza d'onda del sindaco Russillo è il primo cittadino murese, Gerardo Mariani. “Occorre lavorare per l'ammodernamento della Sp 94 e della Sp 83 affinchè le arterie in questione possano attrezzarsi per il nuovo traffico pesante che quotidianamente le attraversa. Altri blocchi sull'A3 ci ripresenterebbero sempre lo stesso problema. Ed allora occorre non solo pensare alla Visciglieta ma soprattutto alla Sp 94, l'unica valvola di sfogo per il Marmo Platano qualora sopraggiungessero ulteriori problemi alla viabilità dell'area. Ed allora la Sp 94 - conclude- deve essere resa percorribile ai mezzi pesanti e ai mezzi fuori sagoma. Ma c'è dell'altro. Incidenti sempre più frequenti interessano non solo la Sp 94 ma anche la Sp 83. Questo è un dato di non poco conto. Anzi, interpella tutti gli organi competenti”. Un tratto della provinciale

«come sia possibile promettere fondi per la viabilità della Visciglieta e non prendere in considerazione la Sp 94 che ogni giorno è interessata da un traffico imparagonabile». La questione peraltro è già approdata in terza Commissione Regionale che «ha

accolto le richieste dell'amministrazione picernese - ha continuato il sindaco - evidenziando la pericolosità del tratto». In mancanza di soluzioni adeguate per la risoluzione dell'emergenza «mi vedrò costretta ad interdire il traffico per le arterie di mia com-

petenza, percorsi alternativi, in quanto, lasciarlo libero comporterebbe un grave pericolo per la sicurezza dell'intera comunità di Picerno. Tale provvedimento finirebbe per arrecare enormi disagi agli automobilisti che ogni giorno utilizzano il raccordo autostradale Potenza-

Sicignano». “Sono costretta per l'ennesima volta a far sentire la mia voce sulla questione della chiusura del Ponte di Picerno - ha proseguito Russillo - la messa in sicurezza della Sp 94, Via Piana e strada Serralta. Nonostante numerosi solleciti finalizzati

all'erogazione delle somme necessarie per il ripristino e la messa in sicurezze delle arterie lamento lo scarso interesse delle autorità competenti sia provinciali sia regionali. Apprendo che l'assessore provinciale alla viabilità ha promesso interventi a primavera per la strada Visciglieta che, a dire di alcuni, sarebbe un comodo e veloce collegamento strategico tra la statale basentana e la Tito-Brienza che unisce, a sua volta, la Val d'Agri e la bretella I sca-Polla in collegamento con l'A3». Il primo cittadino di Picerno ha già inviato una nota alle autorità competenti nella quale «prendendo atto dei numerosi incidenti che si verificano per la pericolosità e la tortuosità della Sp 94 - si legge nel documento - sollecito anche un maggiore controllo e vigilanza sulla circolazione da parte degli organi preposti». «Proprio il verificarsi di numerosi incidenti - ha detto Russillo - evidenzia la necessità da parte degli organi competenti di garantire l'erogazione dei fondi necessari per consentire il ripristino e la messa in sicurezza della Sp 94 che ad oggi non è in grado di reggere un ulteriore incremento del traffico veicolare». Angela Scelzo

Il Carpine e Politeia unite per lo sviluppo di Avigliano AVIGLIANO –Di tutto un po'. Prima le precisazioni: “Non siamo qui per comporre eventuale litigi” (il riferimento di Gerardo Coviello è alla “questione” Lagopesole), ma per dimostrare che “il dialogo con le associazioni del territorio è di vitale importanza”. Politeia da Avigliano (centro) e Il Carpine da Possidente, infatti, sono insieme. Poi una lunga trattazione (oltre tre ore) sui temi legati allo sviluppo economico, sociale e culturale di Avigliano. Sullo sfondo vi è il concetto di unità: nelle difficoltà di un territorio frammentato, occorre stare insieme per tornare ad essere un territorio forte. Ci sono la Città lineare, antico pallino dell'ex consigliere regionale spiegata nei dettagli dall'ingegnere Pietro Pace, e la “storia organica” di Avigliano. Maria Luisa Verrastro (Unioncamere) raffronta idati statistici (fermi però all'ultimo censimento 2001, confrontati con quelli del 1991), quindi molti interventi sulla situazione dei collegamenti tra

il centro e le frazioni. Non mancano i riferimenti, polemici, alle strade che non sono state appaltate (quella che attraversa Paoladoce). Nicola Grippa, già consigliere comunale nel Ppi, bacchetta per “i 20 anni passati senza che si fosse adottare la variante al Regolamento urbanistico”. C'è tanto tempo per le relazioni, poco per gli interventi successivi, che invece promettevano spunti interessanti con i vari Franco Sabia e Vito Summa. Il seminario di studi sull'”Avigliano che vogliamo”, l'altra sera nella sala consiliare, si è articolato tra critiche e proposte. C'è chi, il sindaco Tripaldi, le prime non le percepisce e chi, l'assessore alla coesione territoriale De Lisa, addirittura va in polemica con il presidente di Politeia, che alla fine per rispondere all'assessore accenna anche a una sorta di comizio. L'aperturae lachiusura deilavori è affidata a Gerardo Coviello, presidente di Politeia, che esordisce: “Una comunità funziona se vi è dia-

lettica attiva tra le istituzioni pubblichee leforze sociali,politiche edeconomiche”. Ecco perché l'esigenza di programmare una giornata di studi del genere “a 5 mesi dalle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale e del governo regionale”. Il sindaco Domenico Tripaldi rammenta le cose fatte sul territorio, nell'area rurale di Avigliano: l'arricchimento dell'area industriale di Sarnelli e la metanizzazione. A proposito delle strade fa il mea culpa: “I collegamenti sono rimasti in sospeso”. Poi chiarisce: “Avigliano non è diviso in due, ci sono molti territori che non fanno massa critica, ecco perché occorrono risposte differenziate ad ognuno di essi”. È la volta di Verrastro, che snocciola i cambianti nella popolazione e nei settori produttivi. A fronte di una popolazione residente che rimane stazionaria, anche grazie all'ingresso di stranieri, si modificano le imprese: diminuiscono le aziende edili ed artigiane, men-

Un momento dell’incontro

tre quelle agricole diventano imprenditoriali, non più rivolte all'autoproduzione. “E' una comunità con luci ed ombre”, commenta Maria Luisa Verrastro. Particolarmente innovativo lo spunto del presidente del Carpine, Peppino Coviello, che lancia la sfida culturale: “A parere nostro – dice oggi occorre una inversione culturale, se vogliamo recuperare come comunità, come popolo aviglianese un ruolo attivo e propositivo nei con-

fronti del Potentino e del Melfese e dell’intera comunità regionale”. Infine Vito Summa, già consigliere provinciale, ricorda che a un territorio coeso occorrono “sintesi politica e condivisione di progetti comuni”, mentre Franco Sabia, direttore della Biblioteca nazionale in veste di membro del Carpine, avverte: “Se separati siamo deboli, occorre stare insieme, anche con l'obiettivo di competere con altre realtà territoriali più forti della nostra”. Gianni Sileo

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Il reality show inglese “Coach trip” ha fatto tappa a Castelmezzano CASTELMEZZANO - “Coach Trip”, reality inglese di Channel 4, sceglie Castelmezzano e Pietrapertosa, come location. I due paesi delle Dolomiti lucane sono stati tappa, nella giornata di ieri, di un reality show. La tv inglese ha, infatti, scelto i due suggestivi centri lucani, come una delle tappe in cui far stazionare il pullman di “Coach Trip”, trasmissione di grande successo, in onda su Channel 4. Sette coppie viaggiano nei luo-

ghi più suggestivi d'Europa, alla scoperta di paesaggi, prodotti tipici, luoghi caratteristici e prove a sorpresa da superare. Ad ogni tappa viene nominata una coppia che deve lasciare il pullman e tornare a casa. A dare la notizia il presidente della società “Volo dell'Angelo”, Nicola Valluzzi, sottolineando che «nella giornata di ieri le telecamere del programma hanno seguito le cinque coppie, tra le sette concorrenti, che hanno deciso di effettua-

re, nonostante l'inclemenza del tempo, il volo dell'angelo, l'attrattore turistico, di nuova concezione, che permette una fruizione innovativa dello splendido paesaggio delle Dolomiti lucane». Circa 3 milioni di inglesi, «questa è l'audience meda del programma, hanno potuto così conoscere più a fondo - ha concluso Valluzzi - i due borghi lucani, con ricadute positive sulla prossima stagione turistica».

Laurenzana Contributi dell’amministrazione comunale per il pagamento delle bollette

In arrivo il “bonus” gas Le domande per beneficiarne dovranno essere presentate entro il 12 novembre LAURENZANA - I cittadini di Laurenzana che intendono usufruire del contributo forfettario sulla bolletta del gas, a favore dei centri non metanizzati, devono inoltrare, al Comune, la domanda di richiesta entro giovedì 12 novembre. La misura, resa ufficialmente nota alla cittadinanza dal sindaco Domenico Urga, tramite un avviso pubblico, si rifà alla decisione in merito, adottata dal consiglio comunale del centro valcamastrino nella seduta dello scorso 8 settembre. Entrando nei dettagli di questo “bonus-gas”, occorre dire che sarà pari a sessantadue euro per tutte le famiglie residenti nel centro della Val Camastra alla data del primo gennaio 2008. Per i nuclei che versano in condizioni di disagio economico, inoltre, è previsto un beneficio aggiuntivo che potrà arrivare fino a centoottanta euro. Per condizioni di disagio economico,ha resonotol'ente municipale, si intendono i casi in cui «l'indicatore della situazione economica equivalente (Isee), calcolato sui redditi conseguiti nel 2007, non sia superiore ad euro 3.961». «Detto limite di reddito - si fa sapere - è elevato al 100 per cento (7.922 euro) nell'ipotesi in cui i redditi da lavoro che concorrono alla determinazione dell'indicatore Isee, derivino esclusivamente da la-

La sede del Comune di Laurenzana. A destra una copia della domanda per ottenere il bonus

voro dipendente e assimilati e/o da pensione». I nuclei familiari che rientrano in questa fascia di reddito, oltre alla domanda per il contributo, dovranno presentare una copia del modello Isee, elaborata successivamente al primo gennaio 2008 (per i redditi del 2007), e sottoscrivere una dichiarazione attestante la sussistenza di questi requisiti. Per tutte le altre famiglie, indipendentemente dalla loro fascia di reddito, come detto, è previsto un bonus una tantum di sessantadue euro. In questo caso, comunque, gli interessati dovranno far pervenire all'ufficio comunale competente, il modello di domanda per l'ammissione al beneficio economico,

che dovrà essere sottoscritto dal capofamiglia o da un componente maggiorenne dello stesso nucleo familiare, appositamente delegato. Le domande, sia per il contributo fisso, sia per quello aggiuntivo (riservato alle famiglie in condizioni di disagio economico), dovranno pervenire entro il 12 novembre, al fine di poter consentire l'elaborazione e la trasmissione alla Regione Basilicata per i dovuti adempimenti. Ricordiamo, infine, che per avere maggiori informazioni in merito e per ritirare copia della domanda, ci si può rivolgere alla signora Teresa Cafarelli, presso l'Ufficio protocollo del Comune di Laurenzana.

Notizie, senza dubbio, positive arrivano, quindi, per le tasche dei cittadini di Laurenzana che, però, attendono, ormai, da molti mesi il completamento della rete del gas metano, che dovrebbe collegare il limitrofo abitato

di Corleto Perticara, ai paesi dell'area della Val Camastra (oltre a Laurenzana anche Anzi e Calvello). E proprio l'allacciamento, in agro di Corleto Perticara, della principale condotta distributrice dell'area alla rete

Genzano Illustrato “Il tempo e la luna”

Un libro per immaginare un futuro possibile GENZANO DI LUCANIA - La letteratura come “stimolo”per la creatività. È all'insegna di tale idea che venerdì scorso è stata organizzata (presso l'aula Magna del liceo scientifico “Ettore Majorana”) la presentazione di “Tempo e luna”, di Carlo Antonelli, edito da Laterza. Il titolo della manifestazione (ed anche dell'abbinato piccolo concorso letterario) era “Un libro per immaginare un futuro possibile”, ed ha visti coinvolti gli studenti di ogni ordine e grado del territorio. Ce ne parla la professoressa Franca Bibbo, entusiasta della riuscita dell'evento. «I ragazzi della scuola media delle seconde e terze classi - ci dice - una volta impossessatisi delle caratteristiche testuali, strutturali e linguistiche del racconto di fantascienza in esame hanno dato vita ad un laboratorio di scrittura creativa dividendosi in gruppi e scegliendo uno dei cinque “incipit” proposti dall'associa-

zione “Amici del teatro”, promotrice dell'iniziativa». Il racconto premiato dalla commissione giudicatrice è stato “Amori Galattici”, scritto da un gruppo della classe III A (Letizia Alianelli, Martina Bruscella; Patrizia Caputo, Antonio Linsalata e Michele Quagliara): la protagonistaè Sara,che, perlevie diParigi incontraGiò, un extraterrestre solo ed impaurito giunto per caso da Marte, ed i due, alfine, si innamorano». La giornata si è conclusa facendo interagire direttamente i ragazzi con lo scrittore, al quale sono state poste domande interessanti e pertinenti. «E così anche quest'anno - conclude Bibbo - “I presidi del libro” di Genzano, ha offerto alla scuola una interessante giornata all'insegna del “leggere sano”, andando a contrastare la tanto temuta disaffezione alla lettura da parte dei più giovani». Gianrocco Guerriero

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Snam per la fase di adduzione, resta ancora oggi un problema irrisolto. La speranza è che chi di dovere si prodighi per superare al più presto questa situazione di stallo. Donato Pavese

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Melfi Allo stesso tavolo il sindaco Ernesto Navazio e il consigliere regionale Nicola Pagliuca

Gioco di strategia nel Pdl Battaglia sul ruolo nel partito fra Comune, imminenti regionali e politiche MELFI - Si è tenuto presso il palazzo di città del Comune, un incontro tra diversi esponenti del Pdl, che tanto interlocutorio proprio non è da considerare. Infatti ha visto la contemporanea presenza di Ernesto Navazio e di Nicola Pagliuca, che da tempo non sedevano insieme attorno a un tavolo politico. Presenti anche Egidio Giorgio, capogruppo in consiglio comunale, il consigliere provinciale Michele Destino e alcuni assessori. Inevitabilmente si è toccato il discorso relativo alle prossime candidature in chiave regionali. Un tema spinoso, per l'espressa e legittima volontà dei due leader di volersi misurare elettoralmente, emerso tangibilmente, aldilà della tranquillità in cui si è sviluppato il dialogo. Il tentativo, nemmeno troppo velato, è quello di centrare una non facile quadratura del cerchio, costruendo un asse forte e carismatico, che parta da Melfi, con l'ambizione di scalare posizioni e acquisire vigore nel contesto del centro destra lucano. Un progetto caldeggiato dai

Da sinistra, Nicola Pagliuca ed Ernesto Alfonso navazio

"pagliuchiani", che vorrebbero Navazio candidato nel listino alle prossime regionali, Pagliuca nel proporzionale, suffragato possibilmente da un ampio consenso, che fortifichi la sua posizione e quella del Pdl melfitano. Navazio compreso, che inizierebbe così un percorso partitico finalizzato ad avere visibilità nel prossimo futuro. Una situazione che consentirebbe a Pagliuca di ave-

re campo libero alle prossime elezioni, di includere o ingabbiare a seconda dei punti di vista, Navazio nel Pdl, con il compito di terminare il mandato elettorale in veste di sindaco, conferitogli dal popolo melfitano, aspettando tempi migliori per poter dare sfogo alle proprie ambizioni. Un disegno che ovviamente non va a genio ai " navaziani", sindaco in testa, proprio lui che si sente ai margini di un partito che lo ha spesso

osteggiato ed ostacolato, vedi nomina di commissario Asi di Potenza, membro Anci solo per intervento di Santarsiero, ed escluso dal coordinamento regionale. Navazio sostiene che se si vuole seguire una logica di rottura, in considerazione della politica finora attuata dai vertici regionali Pdl, a maggior ragione bisogna sostenere la sua candidatura, avvalorata da numerosi interventi da battitore libero, fatti in diverse e concrete circostanze.

In definitiva Navazio si sente come quei giocatori di talento, ben visti dal presidente, a cui l'allenatore della squadra non ha mai dato una possibilità, relegandolo quasi sempre in tribuna o in panchina, preferendo far giocare altri, di gran lunga meno bravi, ma più vicini alle idee dell'allenatore stesso. Insomma Navazio vuol entrare nel Pdl dalla porta principale, stanco di rimanere alla finestra e fuori dai tavoli che contano, in attesa

di veder consacrata la propria figura. Nel frattempo da tenere d'occhio la situazione legata a Folino, che con le sue bordate ha inevitabilmente prodotto degli smottamenti. A giorni ne sapremo di più, anche se in Basilicata possa nascere qualcosa di diverso dai due consueti e classici schieramenti. A margine della riunione si è poi anche parlato della situazione legata all'Udc. I seguaci di Casini sono stati invitati a far capire una volta per tutte le loro intenzioni. Se sono maggioranza o meno. Perché se non sono da considerarsi maggioranza, il Pdl chiede che vengano lasciate le postazioni in mano, 167, presidenza commissione sanità, membro Pro Loco per conto del comune, il revisore dei conti non rientrerebbe nella vicenda. Per i Berlusconiani, una giusta questione di moralità, credibilità e rispetto, senza dimenticare che se questi incarichi, non sarebbero più in quota Udc, il Pdl melfitano sistemerebbe più di qualche mal di pancia interno. Emilio Fidanzio

Genzano I componenti chiedono il ritiro di tutti gli atti

Discarica di Mattinelle Comitato questa sera in piazza GENZANO DI LUCANIA No alla buca! In un clima di trambusto suscitato dalla discarica di contrada Mattinella è difficile scindere la buca nel suolo dal buco nell'acqua che ha fatto la Comunità montana Alto-Bradano. Questo è il duro resoconto del Comitato cittadino contro la discarica di Genzano di Lucania, recatosi presso la sede della Comunità montana, per assistere alle operazioni di gara di appalto per i lavori di costruzione della nuova discarica inc ontrada Mattinella. La presenza massiccia dei cittadini ha di fatto comportato il rinvio della data di apertura delle offerte formalmente giustificata dalla Comunità montana da motivi amministrativi, scongiurando un grave pericolo per il Comitato pronto a proseguire la battaglia. Alla luce dei fatti accaduti, con riferimento alla manifestazione dei cittadini tenutasi lo scorso 20 ottobre presso la Comunità montana, e in particolare all'articolo-intervista di Giovanni Pizzuti, pubblicato su “Il Quotidiano” in cui il sindaco e l'amministrazione ritengono fondate le obiezioni mosse dal Comitato sul progetto della Comunità montana, camuffato in termini ecologici, il Comitato ha rivolto l'ennesimo invito all'amministrazione ad impugnare gli atti regionali dinanzi al Tar di Basilicata coerentemente con quanto dichiarato alla stampa. «Nello specifico - dichiara il Comitato - è necessario,

senza indugio, impugnare tutti gli atti presupposti e successivi, per tentare di fermare un progetto scellerato che, se realizzato, pregiudicherà ogni ipotesi di sviluppo del nostro territorio». «La decisione dovrà essere presa tempestivamente puntualizza il Comitato - visto l'approssimarsi dei ter-

mini di decadenza». «Un silenzio inopportuno - incalzano gli obiettori spingerà il Comitato e i cittadini di Genzano ad adottare tutte le iniziative di protesta e lotta possibili anche contro l'amministrazione comunale per richiamare l'attenzione generale sulla questione e costringere Regione, Provincia e Co-

Violenze e minacce a pubblico ufficiale Arrestato un uomo SAN NICOLA DI MELFI - E’ accusato di oltraggio, violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale l’uomo di 42 anni arrestato ieri dai carabinieri. Gli uomini dell’Arma della compagnia di Melfi, diretti dal capitano Antonio Contente, hanno tratto in arresto C.D., quarantaduenne di Melfi, per oltraggio, violenza, minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto di armi atte ad offendere. Nella mattinata di ieri, a San Nicola di Melfi, l'uomo è stato fermato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia della città federiciana durante un controllo stradale nel corso del quale ha prima oltraggiato con frasi ingiuriose i militari operanti e poi, passando alle vie di fatto, si è scagliato contro questi ultimi procurandogli lesioni. I carabinieri visto l'atteggiamento violento dell’uomo hanno proseguito il controllo effettuando una perquisizione personale, a seguito della quale è stato rinvenuto e posto sotto sequestro un coltello a serramanico del genere proibito. L’uomo tratto in arresto è stato portato nel carcere di Melfi.

munità montana a desistere dalla costruzione della nuova discarica. Intanto il Comitato annuncia per oggi alle 19 nella piazza Roma di Genzano, un pubblico comizio finalizzato a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla vicenda della costruenda discarica in contrada Mattinella. Angela Menchise

I componenti del comitato contro la discarica

Ripacandida, suggellato il patto di amicizia con Assisi RIPACANDIDA - Già il 4 dicembre 2004, in occasione del gemellaggio fra il Santuario di San Donato e la Basilica di San Francesco in Assisi, celebrato con una memorabile cerimonia nella Sala papale del Sacro Convento, si avviarono i preliminari del Patto di amicizia fra i due comuni. Il 7 novembre del 2006 furono ripresi i contatti con Assisi da parte di una delegazione di Ripacandida, composta da alcuni amministratori dell'epoca, il sindaco Giuseppe Mastantuono, l'assessore alla Cultura Luigi Gilio, l'assessore al Bilancio Donato Musto, il dirigente del Comune Michele Savino e, per la Pro Loco, dal presidente Gerardo Cripezzi e Nicola Tricarico. Dobbiamo riconoscere agli attuali amministratori di Ripacandida il merito di aver concretizzato un ambizioso progetto, di aver realizzato un sogno ed essere riusciti a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Comune di Assisi, in un giorno di grande suggestione per la Basilicata - il

La stretta di mano

4 ottobre 2009 - in cui i sindaci e gli amministratori della nostra Regione offrivano l'olio per la lampada di San Francesco. Alle Pro Loco di Assisi e Ripacandida, presenti alla firma del documento, è stato riconosciuto

il merito di aver avviato e sostenuto un profondo legame fra le due Comunità civili e religiose, grazie anche all'essenziale sostegno del Custode emerito del Sacro Convento, Padre Vincenzo Coli. Il sindaco di Assisi, ClaudioRicci, nel ringraziare i promotori del sodalizio, ha ricordato il ruolo delle città con le parole di Giorgio La Pira: “Ognuna di queste città non è un museo ove si accolgono le reliquie, anche preziose, del passato; è una luce ed una bellezza destinata ad illuminare le strutture essenziali della storia e della civiltà dell'avvenire.” A Ripacandida dunque, come ad Assisi, dove questa luce rifulge in modo speciale, grazie al patrimonio religioso e artistico in esse custodito, l'alto compito di custodire, valorizzare e far rifulgere questa luce nella storia del nostro tempo, l'una accanto all'altra, “collocate sulla montagna dei secoli e delle generazioni”, in perfetta amicizia. Lorenzo Zolfo

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Nemoli Il primo cittadino a Roma per la decima assemblea

Parco del Lagonegrese

Filardi riconfermato nel direttivo dell’Anpci

Short list di esperti ambientali

NEMOLI - L’Anpci, associazione nazionale dei piccoli Comuni d’Italia, ha festeggiato con una edizione particolare i dieci anni dalla costituzione. La decima conferenza nazionale si è riunita il fine settimana scorsa a Roma, in Campidoglio. E’ stata riconfermato come presidente Franca Biglio, sindaco di Marsaglia ed è aumentata la presenza di delegati per la Basilicata. Al sindaco di Nemoli Antonio Filardi, riconfermato nel direttivo nazionale dell’associazione, si affiancano Roberto Giordano, sindaco di Castelluccio Inferiore, e Alessandra De Santis, assessore di Castelsaraceno. La tre giorni romana ha dato la possibilità ai sindaci di confrontarsi sui temi delle piccole comunità con esponenti del Governo e del Parlamento, tra cui il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta, e il sottosegretario dell’Interno Michelino Davico che ha relazionato sulla legge per la salvaguardia e la valorizzazione dei piccoli comuni. «Nel corso della tre giorni sono stati trattati e approfonditi temi rilevanti, connessi alla Gestione dei servizi in forma associata, alle energie alternative ed all’impatto ambientale – ha detto il presidente Franca Biglio - L’assise ha preso in esame la semplificazione amministrativa gestionale e contabile,

Foto di gruppo a S. Pietro

nonché i bilanci, gli appalti, e le rendicontazioni. Particolare valenza è stata riservata alla legge per la salvaguardia e la valorizzazione dei Piccoli Comuni». Nella piattaforma rivendicativa per la finanziaria 2010, i piccoli Comuni hanno chiesto, tra le altre cose, il mantenimento dell’autonomia e dell’entità comunale, con particolare riferimento alle scuole, ai servizi postali e di telefonia pubblica, alla sanità, alla viabilità, ai trasporti «per incentivare la presenza dell’uomo sul territorio»; un federa-

lismo solidale con l’istituzione di un nuovo parametro per i trasferimenti erariali; la riduzione dell’Iva sui lavori pubblici; l’eliminazione del blocco sulle assunzioni e le limitazioni di spesa sul personale e l’abolizione del limite di mandato per sindaci dei Comuni fino a 5000 abitanti. Soddisfatto il sindaco di Nemoli Antonio Filardi per il confronto aperto nella capitale e per averlo condiviso con altri rappresentanti lucani. «La presenza nell’associazione – ha detto – è importante perché ci dà la possibilità di portare la voce dei piccoli Comuni davanti alle istituzioni più alte». Da parte sua Filardi, nel relazionare sulla piattaforma rivendicativa, ha sollecitato il Governo per il rinnovo del rimborso Ici, quindi chiedendo la proroga alla legge 449/1997, bloccata a dicembre 2008, che concedeva un contributo per quanti eseguivano interventi di miglioramento o adeguamento sismico degli edifici ed ha chiesto di dare la possibilità ai Comuni di fare muti per le energie rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico. Poiché l’incontro annuale si è svolto a Roma, non c’è stato il consueto passaggio di consegno del simbolo dell’associazione la Chiave dei Piccoli comuni che resterà per un altro anno nella custodia del Comune di Nemoli, sede della festa nel 2008. Francesco Zaccara

Integrazione scolastica Un seminario di studi LAURIA - Seminario di Studi a Roma sull'integrazione scolastica denominato “Integrazione: indietro tutta”. Sovraffollamento delle classi con situazioni che ve-

dono nelle stesse più di un alunno con disabilità, oggettiva riduzione delle ore di sostegno, consistente taglio delle risorse umane, di fronte a tutto ciò che mette

seriamente in pericolo l'integrazione scolastica delle persone con disabilità. Ad organizzare l'iniziativa l'associazione “Ama tutti sulla stessa barca” di Lau-

ria, Didaweb, Educazione&Scuola, Lista di Didaweb-Handicap, Lista di Handicap e Società, l'Associazione Tutti a Scuola onlus, il gruppo genitori Tosti in Tutti i Posti, l'associazione Italiana SuXfragile, l'associazione Almeno credo, il sindacato Famiglie italiane diverse abilità, l'Associazione per disabili gravissimi Claudia Bottigelli di Torino, l'associazione nazionale mutilati e invalidi civili, l'associazione nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale e il Comitato associazioni disabili di Bologna. Secondo i promotori del Seminario di Roma, l'ipotesi di un “ritorno al passato”, della riapertura di “classi speciali” viene alimentata dai “numeri” che, attraverso la forte denuncia mediatica delle famiglie e delle Associazioni, fanno conoscere le molteplici situazioni di disagio. A fronte di questa grave situazione della scuola pubblica e del futuro “a rischio” dell'integrazione, molte organizzazioni hanno aderito per promuovere congiuntamente un Seminario di studi in cui sarà definita e condivisa la prima piattaforma per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità. «Non abbiamo alcuna intenzione di “gettare la spugna”- spiegano gli organizzatori dell'incontro - e nessuno degli aderenti intende tornare indietro: l'inclusione, infatti, è una scelta di civiltà, per sua natura irreversibile. Pertanto, l'esperienza può solo proseguire, continuando il cammino intrapreso». e.m.

SPINOSO - Il Parco della Val d'Agri-Lagonegrese pubblica un bando per esperti. In programma la creazione di una short-list per le attività istituzionali. Una short-list per consulenti che abbiano comprovata esperienza e conoscenza per la realizzazione di tutte le iniziative che l'Ente sta mettendo in campo. È questo il contenuto del primo bando pubblicato dal Parco dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese, con la chiara intenzione di poter usufruire delle migliorienergie possibiliperporre in essere progetti capaci di favorire le diverse attività messe in campo o ancora in fase di progettazione. Un'iniziativa che tornerà utile anche per il futuro, qualora si voglia mettere mano a nuove iniziative e si abbia bisogno di adeguate professionalità. Com'è esplicitato nello stesso avviso, lo sguardo è rivolto soprattutto all'attuazione dei progetti comunitari inerenti la programmazione dei fondi strutturali 2007/2013. L'Ente Parco nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese, impegnato in iniziative volte ad aumentare la tutela, la conoscenza e la valorizzazione del territorio sottoposto a tutela, ha necessità di avviare la costituzione della struttura operativa per il raggiungimento di tali obiettivi, nonché tutti gli atti, provvedimenti e atti generali necessari all'avviamento del Parco. Al fine di cui sopra e per conferire maggiore efficienza ed efficacia alle azioni che saranno messe in atto, l'Ente Parco Nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese indice specifica selezione pubblica per la formazione di una short-list che comprenda consulenti di diversa esperienza e competenza per la fornitura di assistenza alla realizzazione di tutte le iniziative necessarie ad avviare l'Ente Parco, ivi comprese le iniziative finalizzate all'attuazione dei progetti comunitari inerenti la programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013. La short-list avrà validità per tutto il periodo della programmazione dei Fondi strutturali 2007- 2013 e pertanto dalla

data del provvedimento di costituzione con determina del direttore dell'Ente Parco al 31 dicembre 2015. La short list comprenderà i seguenti profili: a) consulenti senior con funzioni di coordinamento a supporto dell'Ente Parco nelle procedure di attuazione dei progetti, di coordinamento e di indirizzo con esperienza superiore a 9 anni; b) consulenti senior a supporto dell'Ente Parco con compiti di assistenza nelle procedure di attuazione dei progetti e di supporto tecnico, amministrativo e contabile con esperienza da 5 a 9 anni; c) consulenti junior laureati a supporto dell'Ente Parco con compiti di assistenza nelle procedure di attuazione dei progetti e di supporto tecnico, amministrativoe contabileconesperienza fino a 5 anni. I consulenti aspiranti devono essere in possesso di specifiche competenze ed esperienze nei seguenti ambiti: programmazione e gestione dei fondi strutturali europei; pianificazione territoriale ed urbanistica; sviluppo locale; procedure amministrative, economico-finanziarie e contabili con particolare riguardo alla normativa e all'azione della P.A.; attività di comunicazione, progettazione editoriale, promozione e marketing; attività di formazione ed educazione ambientale; progettazione e gestione di progetti ed azioni immateriali; gestione dei regimi di aiuto; consulenze sulla zonazione e gestione delle georisorse; consulenze di tipo legale tecnico ed amministrative; monitoraggio e coordinamento di progetti complessi; analisi, sviluppo e modellazione sistemi di monitoraggi, compreso il coordinamento di progetti complessi di tutela e salvaguardia ambientale; progettazione, sviluppo grafico/applicativo e gestione di siti web e di applicazioni webbased; progettazione, realizzazione e gestione di reti complesse sia locali che geografiche; attività di consulenza, formazione ed intervento in materia di protezione dati personali; consulenza legale con particolare riguardo alla valutazione dell'impatto ambientale. Emilia Manco

A Grumento la festa della Protezione civile GRUMENTO - Un appuntamento da ricorrenza per il corpo della Protezione civile lucano pronto ad indossare la divisa gialla in occasione della Festa della Protezione civile che si terrà oggi presso l'aereoporto di Grumento Nova in agro di Viggiano. I volontari distintisi nell'aver offerto servizi di prima necessità e la loro solidarietà agli aquilani, nella fase post-sisma, saranno premiati con attestati di merito. Alla manifestazione interverranno il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, Giuseppe Basile,

capo del dipartimento Protezione civile Gruppo lucano e Giuseppe Priore. Saranno inoltre presenti i due prefetti, diverse decine di sindaci e circa 2000 volontari. Sarà un momento importante che rappresenterà anche la più grande occasione di incontro dei volontari del Gruppo Lucano mai organizzata. I volontari di Genzano, sotto la guida dell'ex-maresciallo dei carabinieri, Salvatore Bochicchio, rappresenteranno adeguatamente il corpo che ha raggiunto grandi traguardi, con la speranza che possa ottenerne altri a vantaggio di tutti. a.m.

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Domenica 25 ottobre 2009


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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il primo cittadino: «Non mi ricandido. Continuerò a fare l’avvocato come ho sempre fatto»

«Mai sindaco migliore di Buccico» L’assessore Guida e la giunta analizzano il lavoro svolto in 28 mesi NON c’è aria di dismissione, ma di delusione. Il sindaco ha appena concluso la giunta, l’ultima dell’era Buccico dedicata ai provvedimenti di ordinaria amministrazione. Ne ha per tutti, il primo cittadino le cui dimissioni diventeranno effettive oggi a mezzanotte, ma senza aria di rivalsa perchè, spiega: «La storia ci darà ragione e i cittadini sceglieranno ciò che è meglio per loro, come si fa in democrazia». L’iter, spiega, prevede che il Prefetto emetta una diffida, come è accaduto, per l’approvazione del bilancio.I fatti, però, hanno superato la burocrazia e il consiglio comunale non verrà convocato. A chi, in queste ore, si è offerto per accordi e operazioni di recupero dell’ultim’ora, Buccico risponde: «Non ho incontrato nessuno,non cisono state possibilità concrete». E scatta il ringraziamento al coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Latronico:«Mi ha dimostrato una vicinanza moltofortecon lasuaperenne attenzione per la città, così come molti esponenti del partito». Diventa intransigente, però, quando si tratta di analizzare i mal di pancia interni al Pdl: «Deve tornare ad essere un partito liberale. C’è gente che ritiene di appartenere al Pdl, ma è venuta meno agli impegni presi con il corpo elettorale con defezioni in occasione dell’ultimo consiglio comunale». Sembra un fiume in piena e alla richiesta di un bilancio dei due anni nell’ufficio al VI piano del palazzo comunale aggiunge: «Condivido il principio della politica come attività di servizio per i cittadini e capacità diprogetto perla trasformazione della città. La logica del piccolo cabotaggio, invece, non ci appartiene. Al Comune di Matera lascio molti dipendenti per bene, ma non posso negare che ci siano anche sacche di abusivismo inerte che avrebbero dovuto essere motivate adeguatamente. Mi sono comportato bene - dice ancora - in un ambiente abituato a certe consuetudini nel quale ho riproposto regole

Parla Saverio Acito

«Esperienza che avrebbe meritato di più»

Gli assessori Quintano, Acito, Guida e Plati e il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico analizzano il lavoro svolto in 28 mesi L’assessore al bilancio Eustachio Quintano

nuove. Mi dispiace solo - ammette - che alcuni momenti importanti si registreranno solo dopo questa fase. Penso, ad esempio,al primo step della zona franca: il 28 ottobre il presidente del consiglio Silvio Berlusconi consegnerà ai Comuni la prima tranche del finanziamento per la zona franca urbana, siamo in conclusione dei regimi C5,C6 e C7, c’è poi il Regolamento urbanistico, la legge sul piano casa...». Accanto a lui 4 degli 8 assessori della giunta. «Non posso che sottolineare il ripristino dei principi della legalità - spiega Eustachio Quintano (assessore al Bilancio ) i bilanci approvati tutti all’unanimità, un dettato di regole certe per tutti. E’ valso il principio dell’equità che ci ha ispirati

anche per il bilancio e nella modulazione delle tasse». Nicola Rocco (Attività produttive) aggiunge: «Il lavoro che ho fatto dal dicembre scorso è stato improntato allo sviluppo di numerosi aspetti. Dal trasferimento del mercato di S. Giacomo alla zona franca urbana, dalla regolamentazione delle licenze del commercio all’istituzionalizzazione dell’ufficio legale fino al recupero degli oneri di urbanizzazione». Ad Antonella Guida(Urbanistica) spetta il compito di illustrare il percorso svolto dall’amministrazione Buccico per ridisegnare il volto della città. A cominciare dal concorso internazionale per Piazza della Visitazione «Che mi auguro venga portato a termine da chiunque arriverà dopo di

noi. Matera - aggiunge - non ha maiavuto unsindaco come Buccico. La mia è stata un’esperienza piena e positiva grazie ad un organico e a professionalità che hanno lavorato in modo proficuo. Lunedì, intanto, scade il concorso per l’area del Castello per il quale, mi dicono, abbiamo registrato adesioni internazionali. Sotto il profilo istituzionale, abbiamo approfondito un rapporto molto importante grazie ad una commissione di alto profilo». La “matricola” di giunta, Emanuele Nicoletti (cultura) ringrazia soprattutto il personale «Per il lavoro svolto in questi pochi mesi e per avermi consentito di entrare nei meccanismi della pubblica amministrazione che rappresentavano l’aspetto meno semplice. Grazie al loro appor-

to qualificato e disponibile ho potuto svolgere il mio lavoro». Infine le parole di Michele Plati (Politiche Sociali): «non si può che prendere atto di una situazione, ognuno deve prendersi le sue responsabilità. Io lo ho fatto e prendo atto del fallimento di un’esperienza politica. Quanto alle parole che ho letto nei giorni scorsi mi auguro che ognuno sia capace di assumersi le sue di responsabilità se ne ha voglia, tempo e capacità. Ora intravedo una campagna elettorale che sarà una gara stucchevole che va contro la città ma io a questo gioco al massacro non ci sto. Sarà poi la storia a giudicare e dire davvero cosa è stato e cosa sarà». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Il neonato circolo di Italia dei Valori punta su regole e dialettica interna Il nuovo circolo di Idv con 23 aderenti

PRECISAZIONE L’ASSOCIAZIONE europea operatori di Polizia tiene a precisare in merito all’articolo "donazione aderisce la Polizia" pubblicato a pag 32 che l’iniziativa di donazione è dell’associazione e non della Polizia di Stato come si potrebbe intendere. Nello stesso articolo per un mero errore, evidente a tutti, compare una didascalia "il sindaco Buccico", mentre nella foto vi sono persone che donano il sangue. Dell’errore ci scusiamo con i lettori e con gli interessati.

Legalità, trasparenza, partecipazione, tutela dei beni ambientali e artistici sono alcune delle priorità del circolo dell’Italia dei Valori che, a Matera, è intitolato al giuslavorista Gino Giugni. Lo ha detto il reggente protempore del circolo Francesco Filippetti, il quale ha motivato la scelta della intitolazione e l’impegno degli aderenti «con la volontà di portare avanti i valori della legalità e della giustizia sociale». Filippetti ha indicato tra gli obiettivi da perseguire la legalità e la trasparenza nella politica locale e nelle istituzioni di Matera, la promozione e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e monumentale quale opportunità per l’occupazione. Il sodalizio «intende lavorare contro la lotta costruttiva agli sprechi pubblici e al malgoverno, alla creazione di laboratori che consentano la partecipazione dei cittadini alle decisioni delle istituzioni locali, specie in materia urbanistica e paesaggistica». Altro tema «riguarda la salvaguardia del territorio e delle sue risorse ambientali, sostenendo la creazione dei parchi e rifiu-

tando la creazione di inceneritori o discariche». Sulle questioni interne all’Italia dei Valori è stato aggiunto: «tutti devono rispettare le regole che il partito si è dato e una forte democrazia interna. E’ chiaro che in questo momento c’è dialettica interna che serva a fare una politica seria che dia una struttura al partito. L’importante è che non ci siano corsie preferenziali per chi proviene da fuori il partito. Va bene l’ingresso della Mastrosimone ma non va bene porre condizioni ancor prima di essere entrati. Faremo il possibile perchè», ha concluso Filippetti, «le regole di Idv vengano rispettate». Nel circolo anche il consigliere comunale Mimmo Genchi che ha aderito all’iniziativa e che ha tracciato una serie di linee di interesse per il futuro della città: «cercheremo di organizzare incontri pubblici per affrontare i temi che presentano le maggiori criticità», ha sostenuto, «affronteremo gli aspetti relativi all’urbanistica, al lavoro, alla partecipazione democratica e a decisioni da affrontare sul territorio».

«HA vinto la vecchia politica, non quella del rinnovamento». Con il consueto aplomb quasi britannico che non perde nemmeno per parlare della politica che non va, l’assessore ai Sassi e vice sindaco Saverio Acito analizza il risultato della giunta Buccico a poche ore dalla fine di questa esperienza amministrativa. «E’ un’esperienza che avrebbe meritato una maggiore attenzione, responsabilità da parte di tutti e una migliore capacità di risposta alle richieste della città». L’esperienza di Acito, unico componente della giunta Buccico ad aver già ricoperto incarichi istituzionali ( come sindaco della città dei Sassi per due legislature, dal 1986 al 1994, ndr.) traspare nell’analisi delle cause che hanno condotto al termine dell’amministrazione Buccico: «E’ la conseguenza di politica in una città in cui i partiti non si sono saputi attrezzare, in cui le liste civiche hanno raccolto il disagio della città, ma poi si sono perse nell’inseguire cose che non sono state tutte dette. E’ intervenuta anche la mia stessa inadeguatezza - ammette - a seguire tutti e le attese da soddisfare. Credo, inoltre, che anche la competizione regionale sia intervenuta a influenzare decisioni, scelte e posizioni». Una crisi provocata da semplici calcoli matematici. Ma le colpe dove sono? «Forse dipende da alcuni consiglieri che, peraltro, non rappresentano un grande consenso popolare in termini di voti sommati. E’ la democrazia, però. Si vota, si è eletti, si conta tutti allo stesso modo indipendentemente dai voti presi. E’ la democrazia. Chi governa deve però saper tenere insieme le alleanze». Una capacità che è venuta meno a questa amministrazione: «Non tutto ciò che veniva chiesto era tollerabile e accettabile». Ricandidarsi? «E’ il momento di riposarsi. La politica deve essere lasciata ai giovani, alle ragioni nuove, del rinnovamento che non è solo anagrafico ma anche dei comportamenti». a.ciervo@luedi.it

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Matera


Domenica 25 ottobre 2009

foto di VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Autumn in la Martell

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Trekking a Gallipoli Cognato PARTIRANNO questa mattina alle 7 (ora legale) gli escursionisti del gruppo trekking Falco Naumanni per raggiungere la Foresta di Gallipoli Cognato. L’escursione iniei pressi della Caserma Palazzo, antico insediamento monastico benedettino e attuale sede del comando del Corpo forestale dello Stato e dell’ente parco. Lasciato il complesso di Palazzo, inizieremo l’escursione seguendo in discesa la strada vicinale Vetere in direzione del Torrente Scannacapre, passando accanto ad alcuni grandi pini larici ormai morti frutto di antichi rimboschimenti e, superati i due rami del corso d’acqua, si proseguirà verso l’altro versante della vallata, con belle vedute della sottostante foresta.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Lions Youth Exchange IL Lions Club Matera Host ha inserito, tra le attività del corrente anno sociale 2009-2010 il progetto “Lions Youth Exchange” che, a livello internazionale, ogni anno coinvolge oltre 4.000 giovani dai 15 ai 21 anni. Questa importante iniziativa prevede la possibilità di far partecipare uno studente meritevole delle quarte classi delle scuole superiori di Matera ad un programma di scambi internazionali con l’offerta di un soggiorno in un Paese europeo. Domani alle 10 al Palace si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via don Luigi Sturzo 0835/264428 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria

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Influenza A spiegata on line La Prefettura ricorda che sul sito internet www.prefettura.it/matera nella sezione notizie è visionabile la circolare 23 luglio 2009 con cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha diffuso consigli per la prevenzione e il controllo dell’epidemia stagionale d’influenza per il 20092010.La circolarecontiene, oltreallepiù recentiindicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali anche indicazioni sulla differenza tra il vaccino antinfluenzale e il vaccino per pandemia.

Il mare di Ulisse RIMARRA’ aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell’Angelo, in Via Sant’Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall’artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall’artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Gozzano, al Nonnino, Carducci, Pasolini, Pirandello. Sono oltre 50 le sue pubblicazioni tra poemi, racconti, commedie. Artista a tutto tondo, si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica tout court che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, parchi, giardini, arredi. Nel suo eclettismo non manca l'ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista, che gli fruttano grandissima popolarità facendogli vincere i più ambiti premi del settore.

FINO AL 31 OTTOBRE 100 ANNI DI PASTA E TRADIZIONE Sapori, forme e suggestioni per celebrare la regina della buona tavola e trasformarla in occasione di promozione e valorizzazione del territorio materano. La Camera di Commercio di Matera ha indetto un concorso a premi riservato ai commercianti ed artigiani che svolgono la propria attività nella Città dei Sassi, che riguarda in particolare il tema della valorizzazione della Pasta di Matera. L'iniziativa rientra nel progetto avviato dall'Ente camerale sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'', con una mostra tematica ospitata per tutto ottobre nei saloni della sede di via Lucana, che raccoglie testimonianze, immagini, attrezzature, materiale promozionale sulla filiera molitoria e pastaia del territorio. I partecipanti potranno allestire la propria vetrina con l'obiettivo di esaltare le peculiarità culturali ed enogastronomiche che caratterizzano la tradizione della Pasta di Matera. I concorrenti potranno far riferimento nell'allestimento delle vetrine anche alla memoria storica della tradizione pastaia locale tra passato e presente. Le vetrine dovranno rimanere allestite sino al 30 ottobre 2009.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Up 17,30 - 19,30 - 21,30

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Bastardi senza gloria 19 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Oggi sposi 17,30 - 19,30 - 21,40

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 G Force 18,00 La ragazza che giocava con il fuoco 19,30 - 21,30

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Bruno 18 - 19,30 - 21,50 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Viola di mare 18 - 19,50 - 21,40

•CINEMA HOLLYWOOD• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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32 Matera agenda


Evidenziata la mancanza di dialogo tra le stesse parti sociali, rapporto difficile con Cgil e Cisl

«A difesa di scuola e sanità» Coppola, segretario Uil, invita a «reagire all’attacco sferrato dalle istituzioni» GIORNATA DI studio, ieri mattina, presso l'hotel Garden Inn di Venusio-Matera, indetta dalla Uil Fpl, Unione Italiana del Lavoro, per fare il punto della situazione e per richiamare “l'uomo e i suoi valori, ad incamminarsi verso il futuro”. Franco Coppola, attuale segretario provinciale Uil Fpl, ha animatamente richiamatoil sensodiresponsabilità di tutti. «Dobbiamo reagire all'attacco sferrato dalle istituzioni all'ultimo presidio di civiltà, la scuola. Tagli eseguiti senza criterio, con il modus operandi del “prima tagliamo e poi ne discutiamo”. Insieme alla scuola,lasanità, altropilastrodella società rischia ripercussioni negative per gli effetti del “decreto Brunetta”. Noi non siamo qui ad infangare il ministro, attaccandolo a cuor leggero. Abbiamoanalizzato, e lo consideriamo, per molti versi un ritorno indietro di circa 20 anni: problemi sulla contrattazione decentrata, con un accentramento delle funzioni, tipico di un dirigismo statalista; discutibile la progressione verticale di carriera che potrà avvenire anche con concorsi esterni, ed una progressione orizzontale poco promossa». Unico punto a favore del decreto Brunetta per Coppola, quello che introdurrebbeun organismo di vigilanza, fuori dalla politica e dai sindacati, per le nomine dei controllori e controllati. «Basta con gli sprechi», il segretario ha ricorda-

Convegno delle Acli su agricoltura sociale e nuovo welfare

L’impresa diventa impegno

Il convegno della Uil sanità all’Hilton (foto Videouno)

to una inutile sala operatoria costruita a Stigliano, ed altri casi simili, per denunciare quanto venga fatto, in generale, «più per richiesta politica che per vera necessità». In tutto questo, il problema più grande, ricorda Coppola, rimane la mancanza di dialogo tra le stesse parti sociali, denunciando così un impossibile rapporto con Cgil e Cisl. Mario Comollo segretario nazionale Uil Fpl, si unisce al coro, esortando tutti ad una maggiore partecipazione, denunciando casi di malfunzionamenti. Ritornando alla sanità, per il segretario, «esternalizzare non deve significare mancanza di qualità a favore della quantità». Fermi sui quattro punti dei rinnovi con-

trattuali nelle pubbliche amministrazioni: triennalità, defiscalizzazione, rafforzamento contrattuale decentrato, inflazione non programmata. «Su questi punti stiamo cercando ancora l'accordo con la Cgil». Nel corso della mattinata, Michele Traficante è stato nominato segretario provinciale Uil Potenza, Carmine Vaccaro, segretario generale Uil regionale, che succede a Michele Delicio, Tonia Labarbuta, responsabile sanità della provincia di Matera, ruolo complementare a quello del riconfermato Franco Coppola a segretario provinciale Uil Fpl che da oggi affronta il suo nuovo mandato. Francesco Giusto matera@luedi.it

UN NUOVO modo di guardare all'impresa agricola, facendo attenzione alla funzione sociale da tempo immemore da essa svolta: queste le ragioni del convegno nazionale “Agricoltura sociale e nuovo welfare rurale”, tenuto a Matera alla presenza di numerosi soggetti protagonisti del settore. «Dobbiamo innanzi tutto sensibilizzare i responsabili della politica regionale al fine di praticare nuove coltura - spiega Leonardo Braico, Presidente regionale Acli Basilicata, chiarendo quindi le ragioni dell'appuntamento, e le strategie di lungo corso che dovranno interessere il comparto. «Siamo dell'avvisoche l'agricolturasociale aumenti il reddito delle aziende agricole e, soprattutto, renda un servizio all'intera comunità e penso - ha aggiunto - all'esperienza delle fattorie didattiche, che oggi riscuote un successo nazionale. Dobbiamo tornare a guardare al comparto agricolo in forme nuove, poiché questo è un settore che rappresenta la nostra stessa identità». Il presidente Braico ha quindi portato all'attenzione dei presenti le esperienze, in materia di fattorie didattiche, già sperimentate inToscana oin Emilia,con irisultati digran valore conseguiti. In realtà, a convegno si sono dati numerosi operatori che, all'interno del mondo agricolo, stanno sperimentando nuove modalità produttive, rispettose dell'ambiente, e di quel dono infinito che è l'ecosistema: «Il nostro percorso deve costruire una visione aggiornata dell'agricoltura in Italia e nel mondo - ha spiegato Michele Zannini, Presidente nazionale Acli Terra - nella produzione va ridato valore alla qualità ed alla tipicità e quindi al rapporto con il territorio. Oggi riscopriamo l'agricoltura multi-

funzionale, che però in realtà è un connotato naturale di questa attività, perché da sempre - ha sottolineato il Presidente nazionale Acli terra Zannini - difendono il territorio, lo preservano dagli smottamenti; ci sono poi le esperienze delle fattorie che favoriscono la riabilitazione in soggetti con svantaggi fisici, oltre alla questione occupazionale: i giovani - ha proseguito - vogliono occuparsi di agricoltura, ma occorre sostenerli, con un riconoscimento pubblico del valore svolto da queste esperienze di agricoltura sociale; ma questo - ha rimarcato Zannini - comporta un riposizionamento della politica, a partire dalla scuola, dove è impensabile imporre classi di trenta alunni, quanto nelle comunità montane le famiglie sono poche, ma tutte necessarie per salvare quelle montagne». Infine una nota è giunta in merito ai villaggi rurali, come modalità di welfare sociale: «L'agricoltura da sempre si è presentata come inclusiva - ha ricordato Alfonso Pascale, Presidente nazionale Rete fattorie sociali tutte le persone, anche indipendentemente rispetto alla loro condizione mentale, hanno sempre trovato una mansione da svolgere; oggi si assiste invece ad un fenomeno di esclusione sociale, che però va contrastato, con lacostruzione di reti diprotezione sociale, propria attraverso un'agricoltura di tipo multifunzionale, che mette insieme - ha proseguito Pascale - la produzione, l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e l'erogazione di servizi terapeutici». Il mercato quindi volge verso un mondo nuovo, ma occorrerà comunque predisporre vie, possibilmente puntellate da segni di civiltà. Enzo Scalcione matera@luedi.it

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Pisticci I diportisti avranno un’isola felice. Ci sarà un occupato ogni 4 posti barca

Nuova chance al turismo jonico Taglio del nastro al Porto degli Argonauti, il primo mega approdo lucano MARINA DI PISTICCI - «Pisticci è una metropoli, perché ha il porto e l'aeroporto». Lo ha detto più volte nei mesi scorsi il sindaco, Michele Leone, ma la cosa passava inosservata. Da ieri un po' meno. A pensarci bene il comune materano è davvero quello maggiormente dotato sul piano infrastrutturale di tutta la Basilicata. Non è poco. Ed è stato proprio lui, Michele Leone, 69 anni, ingegnere di lungo corso, ad aprire, ieri mattina, le danze all'inaugurazione del Porto degli Argonauti, il primo approdo turistico per la nautica da diporto della costa jonica della Basilicata. Per realizzarlo ci sono voluti 30 milioni di euro, di cui 5, 7 sono scaturiti da agevolazioni. Notevole anche l'occupazione che ne scaturisce: 200 addetti, ai quali vanno a sommarsi altri 100-200 per la gestione. Numeri che possono segnare una significativa inversione di tendenza in un territorio che la crisi l'avverte e non poco. «Ogni quattro posti barca -ha detto durante la conferenza stampa l'ingegner De Nicolò, progettista, nonché componente del consiglio di amministrazione della “Nettis Resort”, la società realizzatrice e proprietaria dell'intero complesso turistico portuale- si crea un posto di lavoro». Questa è la formula. «Il mio ringraziamento va al gruppo Nettis -ha detto il sindaco Leone- per la fiducia che ha avuto in questo territorio. E' un evento storico. Crediamo in questo territorio che è il centro del Mediterraneo. Oggi si inaugura il primo porto lucano sullo Jonio dopo 2.500 anni. Vogliamo che tutta quanta la regione converga in questo territorio. L'importante è che ci sia il porto, se poi ce ne sono due (Marinagri, ndr) meglio. Basta guardare il campanile. Per me -ha concluso il primo cittadino- è un giorno straordinario». Il Porto degli Argonauti è stato realizzato dalla Nettis Resort, che si preoccuperà anche di gestirlo soddisfacendo le esigenze di chi lo vive durante tutto l'anno. L'architetto Luigi Vietti e l'ingegnere Antonio De Nicolò hanno progettato l'architettura generale del Porto degli Argonauti e del resort che lo accoglie, con l'intento di vivificare la tradizione di architettura spontanea e naturale tipica dei piccoli paesi mediterranei. Massima attenzione è stata rivolta ai materiali impiegati e al rispetto dell'ambiente circo-

Curiosità istituzionali

Grande partecipazione del mondo politico

Un’immagine aerea del porto degli Argonauti

Le autorità regionali alla partecipata cerimonia di inaugurazione della struttura portuale a marina di Pisticci (foto Lutrelli)

stante. L'autorizzazione per la costruzione del porto arrivò nel marzo 2004 e i lavori iniziarono nel luglio dello stesso anno. Il Porto degli Argonauti rientra nell'ambito del consorzio “Costa d'Oro” (finanziato con delibera Cipe del 3 maggio 2001, numero 81) di cui fa parte anche l'insediamento policorese di Marinagri. La salvaguardia delle risorse naturali e gli aspetti energetici sono stati presi nella massima considerazione. Il resort è autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie alla realizzazione di impianti fotovoltaici da 1200 kw che produrranno 1.800.000 kw annui. E' stata creata un'area integrata nel territorio circostante in cui prevale sempre il verde e la natura. Dei 1.500.000 metri quadrati (150 ettari) su cui si estende l'Argonauti Resort soltanto 300.000 (il 20 %) sono edificabili. All'inaugurazione è intervenuto anche il velista Cino Ricci: «Un progetto ha detto- che vuole continuare nel tempo e che acquisterà sempre più valo-

re. Gli Argonauti di oggi non devono andare tanto lontano. Il Vello d'Oro è qui». Anche il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha sottolineato la positività di questa giornata e «l'importanza di investimenti come questo in turismo e portualità, che hanno la capacità di rigenerare la nostra costa. E' avvenuto un matrimonio tra il Gruppo Nettis e la nostra terra. C'è una Basilicata turistica che si sta organizzando -ha concluso il governatore- in una fusione tra terra e mare per offrire ai turisti e ai viaggiatori “un'isola che c'è”. Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, ha evidenziato la lezione di vita che la famiglia Nettis ha dato a questa terra coinvolgendo le persone del territorio nella costruzione dello sviluppo locale. «E proprio da questo porto -ha concluso- possono nascere nuovi progetti e sinergie, come la realizzazione in provincia di Matera di un istituto scolastico per la nautica». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

INAUGURARE un porto di sabato mattina è stata una trovata intelligente. Tanti i partecipanti alla cerimonia. Molti esponenti del mondo politico ed imprenditoriale hanno affollato il porticato prospiciente la “Piazzetta del porto” (si chiama proprio così). C'è il presidente della Regione, Vito De Filippo, insieme all'assessore alla Sanità, Antonio Potenza, i due parlano tra loro e stringono mani. Poi ci sono, poco distanti, la senatrice della Repubblica Maria Antezza e il consigliere regionale Antonio Di Sanza. Ci sono anche altri consiglieri regionali: Gaetano Fierro, Innocenzo Loguercio, Pasquale Di Lorenzo e Vincenzo Folino. C'è anche il vice presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico. I senatori Cosimo Latronico (Pdl) e Filippo Bubbico (PD) sono gettonatissimi. Arriva anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, insieme a lui troviamo il suo vice Giovanni Monelli. Molte forze dell'ordine hanno garantito la sicurezza. C'era anche il prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone. Diversi gli esponenti del mondo imprenditoriale e datoriale. Tra cui Nicola Benedetto e Giuseppe Moramarco di Confindustria. C'era anche l'ingegner Marco Vitale,

progettista del progetto portuale Marinagri. Tanti i consiglieri provinciali presenti, tra cui Carbone e Stigliano del Pdl. Del Comune di Pisticci che faceva gli onori di casa era presente una nutritissima rappresentanza, tra questi, oltre al sindaco Michele Leone, c'era il suo vice, Domenico La zazzera, il presidente del Consiglio comunale Giovanni D'Onofrio e tanti consiglieri, tra cui Ottavio Panetta “sindaco” di Casinello, una frazione pisticcese non molto distante. Il porto come occasione, dunque per fare le pubbliche relazioni. Chissà se anche questa sarà una delle sue peculiarità non appena andrà a pieno regime. Nel giorno antecedente le Primarie del Partito democratico, c'è stata una tregua. Almeno per la parte mattutina. Il clima, tra il piovoso e non, ha consentito rischi, per cui la presentazione alle autorità, tenutasi alle 11.30, subito dopo la conferenza stampa, è avvenuta al coperto, sotto il porticato. A moderare gli interventi il giornalista Rai, Luigi Di Lauro. Alla fine tutti al rinfresco a pochi metri dalle barche, che in molti hanno voluto vedere da vicino. Ci sono tante attese per il futuro di questa nuova promettente opportunità al turismo jonico. pie.lu. provinciamt@luedi.it

Sarà coperto un terzo del fabbisogno di posteggi sullo Jonio

Tutti i numeri della struttura SONOdi tuttorispetto inumeri del nuovo porto jonico, ve li proponiamo in maniera schematica: Quattrocentocinquanta sono i posti barca che costituiscono l'offerta del porto, a fronte di una domanda stimata per il solo litorale jonico della Basilicata di circa 1.500 posti (fonte: “Studio di fattibilità relativo all'insediamento di porti turistici lungo il litorale jonico” della Regione Basilicata, datato 30 luglio 2000). Naturalmente il porto è un luogo ideale per i turisti di tutto il Mezzogiorno ma anche per i marinai del Nord. Quattromila sono le persone che le strutture dell'Argonauti Resort possono accogliere. L'ospitalità delle strutture residenziali (appartamenti e ville) è di circa 2.200 persone; quella delle strutture ricettive (hotel e case in vacanza) di circa 1.000 persone; la parte ricreativa e il porto accolgono circa 800 persone. tutto l'anno Il porto sarà aperto tutto l'anno. Questo permetterà di ampliare l'offerta residenziale, ricettiva e per il tempo libero fino a 8-10 mesi. Fino ad ora il periododiaperturadel resortcoprivalastagione estiva di 3-4 mesi; grazie al completamento del porto turistico potranno essere sviluppate le

altre attività durante quasi tutto l'anno, aumentando così la vitalità dell'hotel, del Centro benessere, delle attività commerciali e per il tempo libero. Un milione e cinquecentomilametri quadrati (150 ettari) è l'estensione dell'area, 400.000 dei quali sono dedicati al porto. 17 anni è il tempo in cui è stato realizzato il complesso dell'Argonauti Resort: dall'ideazione alla fine degli anni '80, i primi interventi sono partiti nel 1992; il Porto degli Argonauti ha visto posare la su a prima pietra nel luglio del 2004 per essere completato in cinque anni. Attualmente è stato realizzato il 60 per cento dell'intero progetto; si prevedono negli anni ampliamenti delle residenze, dell'offerta ricettiva e di quella ricreativa. Duecento persone hanno lavorato alla realizzazione delporto. Perle gestionedelle attivitàlaNettisResort prevedel'occupazionedicirca 100-120 risorse tra dirette e indirette (quattro posti barca generano in media un posto di lavoro). Trenta milioni e settecentomilaeuro è l'investimento per la realizzazione del Porto degli Argonauti, 5,7 dei quali derivano da un Contratto di programma con il Ministero.

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Irsina Una donna di 32 anni ha provato a lanciarsi da un cavalcavia della Bradanica

Tenta il suicidio, salvata dai carabinieri IRSINA - Ha tentato di lanciarsi nel vuoto scavalcando il guardrail di un cavalcavia alto una decina di metri che attraversa la strada statale Bradanica (al km 119+50 circa) e viene salvata da due carabinieri. A scongiurare il peggio è stata proprio la prontezza dei riflessi dei militari dell'Arma. Ieri mattina una trentaduenne, ospite della Comunità di recupero “Fratello Sole”, si è allontanata dalla struttura per incomprensioni sorte con il personale. Il 112 è stato allertato prima dallo stesso personale che ha segnalato la fuga, poi dalla ragazza che, in forte

stato confusionale, ha esposto il suo disagio. Il dispositivo di ricerca e soccorso da parte degli uomini del comando Stazione carabinieri di Irsina, all'interno della Compagnia di Tricarico guidata dal capitano Giuseppe Prudente, è scattato subito. La zona, tra l'altro, presenta caratteristiche particolarmente insidiose (ci sono numerosi cavalcavia, anfratti e dirupi). Intanto, l'operatore della centrale operativa che aveva ricevuto la telefonata, è riuscito a trattenere la ragazza in linea, tranquillizzandola e mantenendo un contatto costante fino a

quando i colleghi non sono riusciti a raggiungerla. Alle 11 circa, la giovane, che aveva percorso alcuni chilometri a piedi, è stata rintracciata su di un cavalcavia della strada statale 655 Bradanica. Alla vista dei militari, in un primo momento la donna è sembrata tranquilla, ha anche parlato con loro che le chiedevano chiarimenti per il gesto. All'improvviso, però, quando i carabinieri le hanno consigliato di farsi riaccompagnare nella struttura, ha scavalcato il guardrail e ha tentato di lanciarsi nel vuoto. I militari intervenuti, prevedendo l'even-

tualità di un simile tentativo, si erano predisposti in maniera tale da bloccare subito qualsiasi gesto estremo. Nonostante la criticità della situazione, su un terreno che si presentava particolarmente accidentato, sono riusciti a trattenerla per la cinta e per le braccia, in bilico nel vuoto. Momenti difficilissimi, sia per il peso della donna, sia per la pioggia che continuava a cadere con insistenza nella zona. La ragazza, accompagnata nella Comunità di recupero, è stata affidata al personale medico della

La caserma dei carabinieri di Irsina

struttura praticamente incolume, sebbene ancora scossa e infreddolita. Per i due militari, invece, alcune escoriazioni agli arti

superiori, procurate durante le operazioni di salvataggio. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Tricarico Il Pd invita ad aprire un Tavolo politico-istituzionale, l’Udc alza gli scudi

Esplode la questione ambientale I partiti politici si dividono sull’opportunità di realizzare una centrale a biomassa TRICARICO - Dopo il Pdl e il Crd (Cristianamente riprendiamo a dialogare), che si sono detti contrari alla centrale a biomasse progettata per contrada Piani Sottani, anche il Pd e l'Udc prendono posizione sulla questione. Scarno ma deciso. Così si può riassumere il volantino del Pd tricaricese sulla “questione”centrale a biomasse. Il partito, a cui appartengono la quasi totalità degli amministratori locali tra cui il sindaco, ritiene di «affrontare la questione della centrale a biomasse con la partecipazione dei cittadini e -scrivono- invitiamo il sindaco, che ha già dichiarato di volersi fare interprete delle giuste preoccupazioni della popolazione, ad attivare nel più breve tempo possibile un tavolo tecnico-istituzionale». Successivamente si chiede che su tematiche di così ampia portata le scelte debbano essere condivise ed i cittadini ascoltati e correttamente informati. Il Pd poi dice «no ai predatori del consenso, che fanno leva su paure e alimentano tensioni», ma anche «no ai banditori dell'antipolitica, che hanno solo l'obiettivo di rafforzare la propria persona» e, infine, «no a chi vuol far diventare la centrale a biomasse il trampolino di lancio per posizionamenti strategici futuri». IlPd ricordalegrandidifficoltà chela comunità ha vissuto anni fa, quando le decisioni importanti riguardavano l'ospedale di Tricarico e gli strascici che quel periodo hanno lasciato anche e soprattutto nelle relazioni interpersona-

li. L'invito di chiusura del Pd è rivolto a «quanti hanno come obiettivo il bene della comunità», per evitare di sprofondare nuovamente in un periodo buio. L'Udc, invece, passa all'attacco. E lo fa con una serie di volantini. Diverse le richieste che il coordinatore cittadino, Pancrazio Gagliardi, ha avanzato all'Amministrazione. Innanzitutto ha richiesto con immediatezza, copia e visione del progetto, depositato dalla “Cio Impianti” per la fase di screening e per l'ulteriore utilizzo della seconda vasca,

già ricolma e a dimora presso la discarica comunale di contrada Foresta e la la nomina di un consulente esperto in materia ambientale al fine di verificare la eventuale possibilità che tali interventi possano essere dannosi alla salute pubblica. Inoltre, il gruppo si chiede e chiede cosa ne sarà in futuro della discarica: resterà così com'è o diventerà una discarica Regionale o perfino nazionale? Il coordinatore chiede poi lo spostamento dell'antenna allocata in rione San Valentino in un sito diverso meno dannoso. In ultima analisi chiede l'annullamento del progetto per la realizzazione della Centrale a biomassa in contrada Piani Sottani. E qui il coordinatore Udc chiede e si chiede quale è la posizione che il Pd, partito della maggioranza degli amministratori, ha sulla questione. «In un solo anno, l'Amministrazione di Tricarico, pur essendo di sinistra, a maggioranza Pd, ha regalato, alla popolazione tricaricese, gratuitamente, l'inquinamento dei campi elettromagnetici con l'Antenna allocata in rione San Valentino, l'inquinamento ambientale e atmosferico con l'ampliamento della discarica, e regalerà l'inquinamento ambientale e atmosferico realizzando il progetto della centrale. Non può la politica sostituirsi all'esigenza del cittadino, non può la politica tradire i concetti fondamentali della salute e delle sue priorità». Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

La Diocesi di Tricarico celebra l’annuale appuntamento con lo slogan “Lo accolse con gioia”

Giovani protagonisti della “Festa del Ciao” SAN MAURO FORTE - Sono terminati gli ultimi frenetici preparativi per i ragazzi “animatori”, che anche quest'anno gestiranno oggi la “Festa del Ciao 2009” per laDiocesi di Tricarico. Una giornata che è ormai diventata il tradizionale raduno dei giovani aierini, cioè dei ragazzi di Azione cattolica di età compresa tra i 6 ed i 14 anni. Un raduno che vede una presenza massiccia di ragazzi ed educatori provenienti dai 19 paesi ((Tricarico, Accettura, Albano di Lucania, Calciano, Campomaggiore, Garaguso, Grassano, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, Aliano, Armento, Cirigliano, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Guardia Pertica-

ra, Missanello, Montemurro, Stigliano) di tutta la diocesi tricaricese. L'allegro appuntamento quest'anno si svolgerà ad Albano di Lucania e la giornata sarà anche l'occasione per aprire ufficialmente l'anno catechistico 2009/2010. “Lo accolse con gioia” è lo slogan scelto dall'Acr per accompagnare in questo anno il percorso formativo dei ragazzi che sfocerà con i campi scuola. Attorno a questo slogan, oggi si concentreranno l'omelia della Santa Messa ed i canti e balli di gruppo che seguiranno per tutta la giornata. La presenza di tanti ragazzi, (considerando le adesioni ed i pullman fino ad

ora organizzati) non è casuale ma è il frutto di un percorso formativo spirituale costante che si sta svolgendo da più di un ventennio nella nostra diocesi e che ha visto un ricambio generazionale importante. Basta pensare che oggi molti educatori sono acierini cresciuti e diventati genitori. «L'Acr è un modo “alternativo” di pregare di stare in comunità di crescere insieme -spiegano i responsabili diocesani- soprattutto rappresenta il momento dello “start” per un nuovo percorso catechistico. Per questo è fondamentale che ai nastri di partenza ci siano tutti. I ragazzi per un anno avranno modo di approfondire i temi nazionali previ-

sti per loro dall'Azione cattolica ragazzi, grazie ai loro educatori e durante il percorso non mancheranno momenti di confronto tra i loro coetanei anche di altri centri. Insomma, dal Nord al Sud i ragazzi dell'Acr cammineranno quest'anno al grido di: “Lo accolse con gioia” (Lc 19, 6)” che frase con cui l'evangelista Luca descrive Zaccheo». “Si tratta di un'espressione -come si legge sulla locandinache sintetizza l'atteggiamento che desideriamo coltivare con maggiore intensità: l'accoglienza. L'accoglienza, nella nostra vita, di Gesù in primo luogo, e, in Lui, delle persone con cui viviamo quotidianamente”. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Calciano, Grassano e Oliveto

Vigili urbani in consorzio OLIVETO LUCANO - Fare servizio di polizia municisistema. Ma anche poten- pale è consentito e discipliziare il controllo del terri- nato da precise normative torio, realizzando econo- di legge. Statali e regionamie di scala, riduzioni di li. Una è la “Legge quadro” costi correnti e di investi- n. 65 del 7 marzo 1986 (art. mento, per un utilizzo più 1 - comma II); l'altra è la Lr razionale delle risorse n. 9 del 1988 che favorisce umane e tecnico-informa- espressamente la gestione tiche disponibili e di nuova associata del servizio di polizia locale al fine di “assiacquisizione. E’ ciò che si propone lo curare funzionalità ed ecoschema di gestione asso- nomicità” allo stesso. Lo ciata e coordinata del servi- schema di disciplina e funzionamento zio di polizia del servizio municipale, prevede la sesottoscritto de dell'uffinero su biancio (Corpo co da quattro unico) nel comuni (CalComune di ciano, GaraGrassano, guso, Grasmentre il sano ed Oliruolo di ente veto Lucano) capofila è asdell'area del segnato al Medio BaComune di sento. L'inteCalciano. Ed sa è stata è proprio il raggiunta a sindaco di seguito di questo Couna serie di mune, in acincontri sul cordo con i tema. Inizialsuoi omolomente la geghi convenstione del servizio si li- Il municipio di Oliveto Lucano zionati, ad assumersi la mitava ai so- un comune consorziato responsabililo due Comuni di Calciano e Grassano. tà della gestione. NonoMa dopo l'ultima conferen- stante la struttura operatiza dei sindaci, anche i Co- va sia ubicata presso il Comuni di Garaguso ed Oli- mune di Grassano, ogni veto Lucano -per volere del- Amministrazione comule rispettive Amministra- nale dovrà pur sempre aszioni- hanno chiesto di ade- sicurare la gestione delle rirvi. Per cui, gli enti com- informazioni di base al partecipanti son così pas- pubblico. La convenzione sati da 2 a 4. E non è l'unico stipulata, che ha durata servizio ad essere gestito in quinquennale, dà a ciaforma associata. Anzi. Pro- scun Comune aderente la prio perché contermini, possibilità di recedere in fra gli stessi Comuni ade- qualsiasi momento dalla renti al procedimento so- stessa previa adozione di no, infatti, già state avviate apposita delibera consiliaesperienze di cooperazione re. Il recesso avrà effetto a e collaborazione (vedi il decorrere dal 1 gennaio servizio sociale, col Piano dell'anno seguente la presociale di zona). Nella fatti- sentazione dell'istanza. specie, la condivisione del provinciamt@luedi.it

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Giordano: «L’ente risparmierà 80.000 euro l’anno per i servizi e migliorerà la qualità dell’ambiente»

La ex discarica sarà bonificata Via libera dal ministero al mutuo di 453.000 euro per il Comune di Montalbano MONTALBANO JONICO «Il ministero dell'Ambiente ha autorizzato il Comune di Montalbano Jonico alla devoluzione di un mutuo di 453.000 euro per la bonifica della dismessa discarica comunale di contrada Jazzitelli. Potrà adesso essere appaltato il progetto esecutivo, munito di tutti i pareri necessari, per le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza». A darne notizia è il sindaco, Leonardo Giordano, che spiega le recenti evoluzioni dell’annosa questioone relativo alla vecchia discarica comunale chiusa, oltre cinque anni fa, in quanto esausta, che portò successivamente la città jonica a conferire i propri rifiuti presso altre discariche comunali, ultime delle quali Salandra. Il conseguente grave danno alle casse municipali si riversò ben presto sulle tasche dei cittadini con un esoso, e mai precedentemente registrato, aumento della tassa dei rifiuti, tanto da sollecitare una larga protesta della popolazione che si costituì in comitato civico. Su-

Una discarica di rifiuti solidi urbani

bito dopo l'organizzazione del servizio di raccolta differenziata con sistema “porta a porta”, partito a regime nell'aprile del 2008, ha apportato, con la collaborazione della stragrande maggioranza dei cittadini, al risparmio per le casse municipali e pubbliche di tantissimo denaro, utilizzato, si-

no ad allora, per il conferimento in discarica dei rifiuti tal quale. Per due anni consecutivi la città jonica è stata altresì destinataria dell'ambito riconoscimento di Legambiente nazionale del titolo di “Comune riciclone”. Il sindaco Giordano, ha, da parte sua, in nota dichia-

rato che: «Questa operazione ci consentirà di risparmiare circa 80.000 euro all'anno per smaltimento percolato e guardianìa. Ad operazione conclusa, Montalbano Jonico potrà vantare un primato a livello di cultura ambientale poiché è il comune lucano che ha la più alta percentuale di raccolta differenziata (mediamente il 65%; nel mese di settembre il 69%); ha ristrutturato tutto l'impianto di pubblica illuminazione con dispostivi e lampade a basso consumo, la rifasatura dell'impianto e, fra qualche settimana la sostituzione di tutte le cabine elettriche con cabine a più moderna tecnologia e finalizzate al risparmio dei consumi con abbattimento della bolletta energetica di circa il 30%; ha attivato, altresì, due impianti di pannelli solari per abbattere i consumi di energia elettrica; infine, sta costruendo una piattaforma ecologica fuori dal centro abitato a servizio della raccolta differenziata». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Il presidente Stella: «E’ uno sport che favorisce la socializzazione»

La vela entra nelle scuole Firmato un protocollo d’intesa tra Provincia e Cvl «LA Provincia di Matera ha approvato, nei giorni scorsi, lo schema del protocollo di intesa con il Circolo velico lucano di Policoro per promuovere la diffusione nelle scuole della cultura nautica». A comunicarlo è l'assessore provinciale allo Sport, Antonio Montemurro, che sottolinea: «L'intesa prevede la concertazione di iniziative volte alla sensibilizzazione degli studenti sulla pratica degli sport di mare. Il protocollo di intesa -ha precisato l'assessore- intende diffondere e valorizzare lo sport velico tra i giovani e incrementare la presenza e l'offerta di vela nel mondo scolastico, al fine di instaurare e accrescere una cultura marinara, con particolare riferimento alla comprensione e rispetto dell'ambiente. Le attività veliche, infatti, riuniscono e combinano come pochi altri sport valori sportivi, educativi, formativi, ambientali e culturali, e spunti di interdisciplinarietà con materie scolastiche». «Lo sport -ha concluso il presidente dell'ente, Franco Stella- è sinonimo di incontro, confronto e scoperta, elementi che stanno alla base della crescita e della formazione della persona, di una pedagogia capace di guidare il soggetto per la costruzione e la condivisione delle regole fondamentali per la sua vita sociale, per scoprire e “sperimentare” la tolleranza, la lealtà, la solidarietà, la fraternità e l'appartenenza». provinciamt@luedi.it

L’analisi dell’ex sindaco Renna

Bernalda pronta alle Primarie BERNALDA - Al via oggi le Primarie per l'elezione del segretario regionale e di quello nazionale del Pd. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 20. Si potrà votare esibendo un documento d'identità e la tessera elettorale. Questo evento va a chiudere l'iter, di circa due anni, che di fatto darà l'assetto finale al Pd. Per l'occasione abbiamo parlato con l'ex sindaco, Francesco Renna (nella foto), il quale ci ha parlato del momento storico cui i cittadini sono chiamati a scrivere. «Questo -ha detto Renna- è l'atto finale di un grande percorso. La destra cerca di far passare queste Primarie come un “tutti contro tutti”. In realtà le Primarie sono un'occasione e uno strumento di condivisione offerto a ognuno di noi per essere attivi nella vita politica del proprio territorio. Un sistema democratico di confronto, anche serrato, mai di scontro. Uno strumento partecipativo che solo una grande forza politica che affonda le sue radici nella storia riformista italiana ed europea può proporre. Una forza che ha dentro l'energia e lo spirito e gli insegnamenti della cultura socialdemocratica e quella dei cattolicidemocratici. Un partito laico, ma non laicista. Aconfessionale, ma con i valori di fondo condivisi della solidarietà e dell'uguaglianza in uno Stato che non sia asfissiante nei confronti dell'economia e che faccia della libertà dell'individuo il suo motivo d'essere. La

politica al servizio dei territori. Non più una politica nel chiuso delle stanze. Una politica senza padroni ne signori. Una politica libera e radicata nel territorio, al servizio e non servita. E' su questa linea che la mia candidatura si pone, come anche quella dei tanti amici che si impegnano per le primarie con candidature di servizio che nobilitano quella che chiamiamo Politica, con la P maiuscola. Personalmente sono capolista per la lista numero 4 “Metapontino per Speranza”, e vedo una linea politica che parte da Bersani, capace di contrapporsi alle caste e alle lobby economiche, e vede in Basilicata il giovane Roberto Speranza come protagonista. Con i nostri uomini vogliamo essere protagonisti di una politica che guidi e governi i nostri territori e la nostra regione senza essere autoreferenziale, che guardi intorno a sè, non chiudendosi ma aprendosi ad alleanze e proposte. Capace di realizzare una rete dove ogni prodotto diventi testimonianza della qualità del territorio e con i suoi uomini che dialoghino fortemente tra loro e capaci, così, di essere propulsore e volano di una intera area e delle sue comunità. Una politica in cui i veri protagonisti di quest'avventura non sono solo Bersani, Speranza o gli uomini e le donne candidate; ma -conclude Renna- i veri protagonisti sono i cittadini che possono decidere che ruolo dare al loro territorio». Fabio Sirago

Inaugurata al castello l’esposizione dei documenti sullo storico viaggio di Croce

Valsinni rivive con la mostra su Isabella

Il castello dei Morra a Valsinni

VALSINNI - Iieri mattina, nelle sale del castello Isabella Morra, ha aperto i battenti la mostra intitolata: “Benedetto Croce a Valsinni - da Napoli a Valsinni sulle orme di Isabella Morra”, promossa dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e artistici della Basilicata, che potrà essere visitata fino al 31 dicembre prossimo. L'interessante rassegna è una riedizione a cura della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici della Basilicata e fa riferimento a quella allestita nel 1999 dalla Pro loco. L'iniziativa non vuole essere solamente un'occasione commemorativa. Infatti, se da una parte si colloca a cavallo dell'ottantesimo anno sia della visita a Valsinni di Benedetto Croce (24-25 novembre 1928), sia della pubblicazione,

in più edizioni nel 1929, del saggio Isabella di Morra e Diego Sandoval De Castro e delle Rime; dall'altra parte essa si propone di mettere in luce la modernità del messaggio morriano, la suggestione dei paesaggi, dei luoghi e dei personaggi cui si allude nelle liriche. L'interesse di Croce per la poetessa lucana non è casuale, né di mera curiosità, anzi, la vicenda isabelliana è l'applicazione e la conferma della sua visione generale della storia che rifugge da ogni ricostruzione fantasiosa e si attiene, invece, al più rigoroso rispetto dei fatti. Inoltre, l'anelito alla libertà di Isabella trova in Croce il suo grande interprete, perché, scrive il filosofo, la libertà ha per sé l'eterno. Tuttavia, come afferma lo stesso filosofo nelle Vite, la visita a Valsinni non portò alla scoperta di nuo-

vi documenti. Infatti, egli rivela che non era questo il motivo principale del suo viaggio da Napoli a un piccolo paese della Basilicata, bensì, un particolare trasporto verso i luoghi e le pietre ancora in grado, quali muti testimoni, di evocare la freschezza e la grazia dei versi di Isabella, appalesando in tal modo una forse inaspettata sensibilità per gli aspetti poetici degli eventi narrati che prevale sulle motivazioni metodologiche di natura storica. La riscoperta di Isabella Morra, grazie a Benedetto Croce, fa rinascere questa sfortunata poetessa, conferendole quella sopravvivenza storica, carica di fascino, mistero e purezza incontaminata che supera ogni limite temporale e materiale. provinciamt@luedi.it

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Serie A Neroazzurri padroni del campo per quarantacinque minuti con le marcature di Muntari e Sneijder

L’Inter se ne va subito in fuga Due gol nel primo tempo e poi in cattedra il Catania che accorcia su rigore INTER CATANIA

QUI ZEBRE

2 1

Juve senza alternative Ferrara: «Tre punti per restare in scia»

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6, Lucio 6, Cordoba 6, Chivu 6; Zanetti 6, Vieira 6.5, Muntari 6.5 (40' st Krhin sv); Sneijder 7 (29' st Stankovic sv); Etòo 6.5 (43' st Materazzi sv), Balotelli 6. In panchina: Toldo, Santon, Mancini, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 6. CATANIA (4-2-3-1): Campagnolo 5.5; Potenza 6, Spolli 6, Silvestre 6, Capuano 5; Carboni 6, Biagianti 5.5 (1' st Mascara 6); Izco 5.5 (1' st Ledesma 6), Del Vecchio 6 (31' st Plasmati 6), Llama 6; Morimoto 6. In panchina: Andujar, Marchese, Augustyn, Ricchiuti. Allenatore: Atzori 5.5 ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6.5. RETI: 13' pt Muntari, 32' pt Sneijder, 39 st Mascara (rig) NOTE: Serata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 57.745 mila per un incasso di 1.497.585,70 euro. Angoli: 6-3 per l'Inter. Ammoniti: Spolli, Zanetti, Carboni, Cordoba, Silvestre. Recupero: 1'; 4' di FRANCO ZUCCALA' MILANO - L’Inter ha vinto senza fuochi d’artificio -come la Samp- ma ha badato al sodo, approfittando di un Catania che solo in qualche occasione si è proposto in maniera efficace. I gol di Muntari (casuale) e di Sneider (bella punizione) avevano deciso la partita nel primo tempo, ma un rigore di Mascara nel finale l’ha riaperta causando qualche brivido finale alla squadra di Mourinho. Così, in qualche modo, l’Inter, zoppicante in Champions è tornata a vincere, sia pure senza brillare. Ne ha fatto le spese il Catania che si è svegliato un pò nella ripresa e ha segnato forse troppo tardi. Mourinho, dopo una vigilia movimentata, culminata nella mancata convocazione di Milito, T.Motta, Samuel e Cambiasso, aveva piazzato Vieira (metronomo del gioco nerazzurro) a centrocampo e recuperato Etòo (bravo a sprazzi) affian-

Tutta la teatralità di Josè Mourinho durante la gara col Catania. In alto Balotelli ed Eto’o

candogli il «ragazzaccio» Balotelli (evanescente), entrambi sostenuti dall’ottimo Sneijder, divenuto sempre più insostituibile. In difesa Cordoba accanto a Lucio e Chivu (e non Santon) a sinistra. Ordinaria amministrazione per la difesa nerazzurra. Come si vede, un’Inter alternativa, anche in vista dell’impegno giovedì che la vedrà in campo contro il Palermo, aversario ben più consistente del Catania. Del resto anche Atzori, che già a San Siro una volta aveva sostituito Baldini in

panchina, pensando alla gara col Chievo, avversario più «diretto» per la classifica, aveva lasciato in panchina Andujar (in campo il poco reattivo Campagnolo), Mascara -in campo nella ripresa con Ledesma- e Ricchiuti, varando un 4-4-1-1 con Spolli e Capuano in difesa, Izco a centrocampo e Delvecchio dietro Morimoto, fresco goleador della Nazionale giapponese con tre reti pure nel campionato italiano, ma di fatto quasi assente a San Siro.

TORINO – Siena come Mac- punta, ma è anche vero che cabi,parola diCiroFerrara. non ha mai schierato tre La partita di domani in To- centrocampisti offensivi alscana è decisiva per la Ju- le spalle del terminale d’atventus come quella di mer- tacco. Trezeguet, quando coledì scorso: prima c'era in ha risposto alla domanda ballo la sopravvivenza in sull'unica punta, intendeva Champions League, oggi soltanto fare una constataquella in campionato, per- zione. Si tratta di avere più chè se l’Inter aumenta il soluzioni e più equilibrio. vantaggio, il sogno scudet- Diego? È bravo sia a rifinito rischia di essere infranto re,sia apenetrarenell’area. Capisco che il suo già a Natale. Il tecistinto lo porti a nico bianconero venire a cercarsi non si nasconde al palla più indiela realtà e ammettro, ma dobbiamo te che domani serevitare che si alve un solo risultalontani troppo to, i tre punti. «Sadalla porta. E poi, rà una partita con ha ragione Canparecchie insidie navaro, quando e starà a noi afdice che non gli frontarla nel mointeressa il modo giusto. L’apdulo: infatti, sono proccio con il più importanti Maccabi era stato gli equilibri. Merpositivo, ma poi è Ciro Ferrara coledì abbiamo tisubentrato il tirato verso la porta more, mentre dovremmo avere maggior 19 volte, segno che la vocapersonalità nel gestire il zione offensiva c'è e produmatch’'. Sul recente cambio ce frutti. Starà a noi tradurdi modulo, Ferrara spiega: re di più in gol le manovre». «Non credo che possa crea- Per oggi c'è aria di fotocopia re confusione, perchè ho della squadra di mercoledì, giocatori di grande livello. con il solo cambio di Amauri È giusto continuare a lavo- al posto di Trezeguet, vittirare su entrambi, il rombo e ma di un dolore a un ginocl’albero di Natale. Forse è chio e il ballottaggio Giovero chela Juventusnon ha vinco-Iaquinta come estermai giocato con una sola no sinistro di centrocampo.

La gara dura solo un tempo, per Colomba un esordio amarissimo

La Sampdoria stritola il Bologna SAMPDORIA BOLOGNA

4 1

SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6; Stankevicius 6, Lucchini 6 (34' st Accardi sv), Rossi 6, Zauri 6; Mannini 7, Poli 6 (1' st Tissone 6), Palombo 6.5 (42' st Franceschini sv), Ziegler 6.5; Cassano 7, Pazzini 7. In panchina: Fiorillo, Pozzi, Bellucci, Cacciatore. Allenatore: Del Neri 7. BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 5.5; Zenoni 5, Britos 4.5 (17' st Moras 6), Portanova 5, Lanna 4.5; Vigiani 5.5, Mudingayi 4.5, Guana 5, Valiani 5 (24' st Adailton 6); Zalayeta 4.5 (17' st Osvaldo 6); Di Vaio 4. In panchina: Colombo, Tedesco, Casarini, Gimenez. Allenatore: Colomba 5.5

ARBITRO: Saccani di Mantova 6. RETI:8' Pazzini. 17' pt, 33' pt Mannini, 26' pt Ziegler, 17' st Osvaldo. NOTE: Giornata serena, terreno in brutte condizioni. Spettatori: 30 mila circa. Angoli: 7-4 per la Sampdoria. Espulso: 27' pt Di Vaio per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Vaio, Guana, Poli, Lucchini, Zenoni. Recupero: 1'; 0'. GENOVA – La Samp torna a vincere dopo i due pareggi con Parma e Lazio, stende il Bologna con un secco 4-1 e continua a sognare. La squadra di Del Neri, concreta e spettacolare, sconvolge subito i piani di Franco Colomba (subentrato in settimana a

Giuseppe Papadopulo sulla panchina dei felsinei), che pure aveva messo in campo una squadra attenta sul piano tattico e psicologicamente motivata. In 33' però la partità è già chiusa con il Bologna sotto di quattro gol e un uomo in meno, Di Vaio, non certo uno qualunque. Solo conferme in casa blucerchiata con la consueta manovra corale esaltata dalle giocate dei singoli e un assistman di lusso, Antonio Cassano. PAZZINI ESULTA - «Credo che in queste prime giornate abbiamo giocato bene, abbiamo fatto molto bene, quindi sicuramente siamo molto contenti. È chiaro che è molto dura pensare allo scudetto, ci sono squadre più

attrezzate, però ci stiamo godendo il momento, stiamo facendo un bel calcio, un bel gioco, quindi siamo contenti». Lo ha detto l’attaccante della Sampdoria Giampaolo Pazzini nel post partita di Sampdoria-Bologna. «Come mi sono trovato con la masche- Pazzini esulta con il tutor davanti al volto ra? Sinceramente sono stati molto bravi perchè oggi voleva i 3 punti, voleva me l’hanno fatta molto bene, fare bene, è partita aggressiavevo avuto qualche proble- va e determinata, infatti doma, quindi l’ho dovuta modi- po mezzora avevamo fatto 4 ficare. È chiaro che non è co- gol, poi siamo calati un pò, me non avere niente, però sto ma credo sia normale. Siamo bene, hanno fatto un bel lavo- contenti, stiamo facendo bero tutti i dottori. Oggi credo ne, da domani pensiamo alla si sia vista una squadra che partita di mercoledì».

QUI NAPOLI Col tridente contro i Viola per stupire FIRENZE – Un anno senza vittorie in trasferta. Parte da qui la motivazione del Napoli, da oggi a Firenze (con rifinitura a Coverciano) dopo essere partito dalla Campania in treno. Il 26 ottobre 2009 l’ultima vittoria lontano dal San Paolo (1-0 alla Lazio all’Olimpico) e poi una serie imbarazzante di 15 sconfitte e 5 pareggi. Walter Mazzarri ha per questo caricato a dovere gli azzurri: «Il Napoli deve avere un’anima anche fuori casa – ha detto oggi il tecnico – ci tocca un compito duro ma dobbiamo essere all’altezza. Ho parlato chiaro con i ragazzi e loro mi hanno capito benissimo. D’altro canto il mio modo di esprimermi non lascia spazio ad equivoci.

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Sport


Domenica 25 ottobre 2009

Vicentin allo scoperto: «Bruno mi ha consigliato e giovedì sono in città» LA TELEFONATA è di precisazione: «Vorrei innanzitutto chiarire che nella Triestina sta per entrare mio fratello Luca con una sua società che è del tutto indipendente dalla mia. E, in secondo luogo, non vengo per il tramite di Raffaele Bruno che è un mio amico, ma per conto mio, anche se è stato lui a chiedermi se poteva interessarmi la piazza di Potenza dove c’è la possibilità di un cambio societario». Dichiarazione letterale e trascritta senza nessun problema, anche perchè non fa altro che confermare quanto in realtà avevamo interesse a scrivere: ossia che Simone Visentin tanto si interessa di Potenza perchè Raffaele Bruno, che sta dimostrando da lontano sempre maggiore interesse per la squadra e la società del suo paese natio, gli ha fatto rivolgere lo sguardo. Nessun intendimento polemico da parte nostra, solo la

certificazione di un dato di fatto: ossia che se Bruno non sollecitava l’intervento di Visentin, quest’ultimo difficilmente avrebbe pensato al Potenza. Crediamo che non ci sia nulla di male a dirlo anzi, di fronte all’opinione pubblica, rafforza la posizione di Bruno. In secondo luogo non abbiamo fatto null’altro che riportare quanto scritto dal Giornale del Friuli in cui si parlava di un appuntamento tra il presidente della Triestina, Fantinel, e i due fratelli Visentin per un ingresso in società. Simone Visentin l’ha voluto ribadire anche a telefono. Discorso chiuso. Anzi, aperto rispetto alla richiesta specifica: «Quando rende note chiaramente le sue intenzioni?» «Giovedì sarò a Potenza e ne parliamo». Benissimo. Volevamo togliere questo alone di mistero e lo abbiamo fatto. a.p.

Capuano garantisce per una squadra di lottatori a cui servono punti

«Ai limiti dello strapazzo» A Taranto vuole riprendere la corsa: «Difendiamo questa categoria» LA SCOSSA già c’è stata. Conoscendo Ezio Capuano, sarebbe stato impossibile ipotizzare un suo rientro nello spogliatoio in punta di piedi. “Avevo lasciato una situazione non bella - esordisce - torno in una situazione che definirei preoccupante, ma non drammatica”. L’entusiasmo contagioso di Capuano è il farmaco di primo soccorso per un Potenza quantomai incerto sul futuro dopo gli incubi di questo inizio campionato. “Abbiamo i mezzi per venirne fuori - spiega il tecnico - purchè tutto l'ambiente dimentichi il passato e le polemiche. Bisogna compattarsi intorno alla squadra”. Messaggio chiaro, in un momento convulso anche per i malumori creati dalle vicende societarie. La tifoseria organizzata ha detto la sua nelle sedi istituzionali, oggi però (biglietti per il settore ospiti venduti a due euro) deve far sentire la sua vicinanza a chi scende in campo. E’ tornato il tecnico amato dal popolo, che nel popolo si identifica. E’ tornato l’unico allenatore adatto a riprendere in corsa un progetto diverso da quello originario, che lui stesso aveva contribuito a costruire. Il desiderio della società di ringiovanire la formazione e rinvigorire i bilanci coincideva indirettamente con il suo: mettere fuori chi, sportivamente parlando, lo ha tradito. Chi si lamentava di allenamenti troppo incentrati sulla tattica, chi ha avuto da ridire su toni eccessivamente coloriti. Eziolino tira dritto e scende, a suo modo, a compromessi. Sta contando chi è pronto a combattere con lui e per lui. Se nella prima fase della sua gestione anche i non convocati partivano con la squadra, adesso restano a casa. Langella, Smith e Anderson non sono saliti sul pullman. Il difensore campano è ufficialmente infortunato, ma sembra essere finito ai margini del progetto. Facile che a gennaio

Eziolino Capuano giura: «Giocheremo ai limiti dello strapazzo fisico» (Foto di Andrea Mattiacci)

cambi aria. Quella dell’attaccante ex Empoli è una bocciatura tecnica, di Anderson non convince la tenuta atletica. “Abbiamo il dovere di difendere questa categoria dichiara Capuano - perché una seconda retrocessione

di fila sarebbe un precedente assolutamente negativo”. E questa volta non rimediabile, aggiungiamo. “Io ci credo - continua tanto che ho deciso di sposare una politica di ridimensionamento, decurtandomi anche l'ingaggio

pattuito all’inizio della stagione”. Quando si parlava di olio extravergine, per lui, maestro di fritture con l’acqua minerale. Ancora: “ringrazio la società che mi ha dato nuova fiducia, sono pronto a lottare e a dare tutto me stesso in difesa della gente di Potenza. Ho chiesto la stessa cosa ai calciatori, con loro sono incazzato nero e non ho fatto niente per nascondergli il mio stato d’animo”. Più chiaro di cosi’. Cambiano anche i presupposti della formazione. O meglio, va dentro solo chi assicura di condividerli, senza dare adito a dubbi. “D'ora in poi gioca unicamente chi sta bene e chi lotta fino all'ultima goccia di sudore”. Per l’avversario massimo rispetto: “abbiamo di fronte una squadra fortissima - ammette il tecnico inutile aggiungere parole sul loro potenziale tecnico, ma la certezza è che ce la giocheremo alla morte, ai limiti dello strapazzo fisico. Posso garantirlo fin da ora”. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

NOTIZIE IN BREVE Precedenti: i lucani hanno vinto soltanto due volte

Capuano mai battuto da prof allo Iacovone

LA PRIMA SFIDA tra Taranto e Potenza risale alla stagione 1936-37. Quello odierno è il 15esimo incrocio allo Iacovone tra le due formazioni rossoblu, con un bilancio storico di nove vittorie del Taranto, due affermazioni del Potenza e tre pareggi. Da segnalare che si è trattato sempre di gare di serie C / Lega Pro, ad eccezione dell'annata 1997-98 quando le due squadre militavano in Serie D e il Potenza di Pasquino vinse per 3-1 con le reti di Drago, De Stefano e Spader. Era il 25 gennaio 1998 e di quella partita si ricorda soprattutto il grave infortunio al ginocchio destro che compromise la stagione di Gioacchino Prisciandaro. L’altro successo lucano risale invece al 28 novembre 2004, serie C2 girone C: si giocava a porte chiuse e fu Vincenzo Garofalo, subentrato a gara in corso, a regalare i tre punti alla squadra di Giacomarro. La più recente sfida della serie l’ha risolta invece Davide Dionigi. Penultima giornata dello scorso campionato, 1-0 e Potenza condannato alla retrocessione già prima dell’epilogo contro il Benevento.

IL BOTTINO è decisamente invidiabile per un allenatore: da professionista a Taranto Capuano non ha mai perso. Ha vinto quando guidava la Puteolana, il Sora e la Paganese, e ha pareggiato due volte con la Juve Stabia. Per la cronaca era alla guida della Real Salerno quando fu battito allo Iacovone 2-1, ma era il campionato Nazionale Dilettanti

De Cesare, attento a Barbiero ERA il sabato di Pasqua del 2008, Lucchese-Potenza la partita. L’arbitro era lo stesso di oggi, Barbiero di Vicenza. Ciro De Cesare fu espulso per aver proferito qualche parola di troppo a un fischietto che si dimostrò fin troppo permaloso. E nel referto fu ancora più pesante nei confronti dell’attaccante potentino, che rimediò tre turni di squalifica. Il Potenza in 10 resistette fino al 96’, al sesto minuto di recupero Cangi siglò l’1-0 per i toscani.

La formazione

Lolaico dubbio Solo 18 convocati L’IMPRONTA della nuova gestione è ben chiara. Formazione praticamente fatta, al netto delle esclusioni più o meno eccellenti. “Da questo momento a Potenza si getta il sangue”, attacca Capuano senza giri di parole. Automaticamente, chi è finito fuori dai convocati non dà garanzie. A seconda dei casi, di tenuta fisica o motivazionale. Lolaico è partito con la squadra, ma un risentimento muscolare al gluteo potrebbe metterlo ko. Proverà stamattina. Restano a casa anche Anderson, Smith e Langella (la bocciatura più eclatante). Il brasiliano non ha convinto Capuano giovedi’, quando ha chiuso in affanno i novanta minuti di coppa. La rivoluzione vera inizia tra i pali, con Tesoniero titolare “perchè in questo momento è più forte di Gragnaniello”. Torna il marchio di fabbrica della difesa a tre: sarà Porcaro ad affiancare Cardinale e Chiavaro, adattato a sinistra. Fiducia al “bambino”. Nulla di strano, “perchè con me è stato sempre un titolare”, spiega il tecnico che sul ragazzo ha lavorato tanto già dal ritiro estivo. Mimmo De Simone giostrerà sulla trequarti difensiva, incaricato di tenere a bada il rientrante Correa. Ai suoi fianchi due motorini, il fido Berardi e Antonino Profeta. L’ex cosentino è preferito ad un Giannusa apparso assai confusionario nelle ultime apparizioni. “Profeta è un altro ragazzo di cui ho sempre avuto grande considerazione - svela Capuano - contro l’Andria l’ho anche schierato titolare, poi ha avuto dei problemi fisici che l’hanno re-

Peppe Lolaico è partito ma è in dubbio

legato in disparte”. Ma adesso, in piena linea verde, il siciliano può diventare un punto fermo. Cercando magari un ritorno ai fasti di Siracusa, quando sotto la guida di Auteri era finito sul taccuino di mezza serie B. Esterni Frezza a destra e Vanacore a sinistra, Lele Catania libero di svariare alle spalle dell’unica punta di ruolo, Ciro De Cesare. Passo indietro quindi per Polani, probabile staffettista a gara in corso. Ma scalpita anche Nappello, in gran spolvero contro la Cavese. Il Cosenza con le scorribande di Scotto e Danti ha fatto scuola. La gioventù, li’ davanti, va terribilmente di moda. sport@luedi.it

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38 Sport


TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Si va verso la conferma del Taranto che ha pareggiato a Foggia

Correa resta in dubbio TARANTO. Tutti disponibili, a parte Riccardo Inocenti, e con la voglia di battere di nuovo un colpo in casa dopo le recenti delusioni. La squadra appare in salute e il tecnico Brucato ha solo l'imbarazzo della scelta per comporre l'undici titolare. In cerca dei tre punti. Dopo i due zero a zero consecutivi, quello di Foggia ed il precedente in casa contro il Giulianova, l'ambiente si aspetta una prova d'orgoglio da parte della squadra. Finora il Taranto ha segnato poco: solo sette reti all'attivo, a fronte di un pacchetto avanzato dalle potenzialità conclamate. Brucato controil Potenzadeve rinunciare ad Innocenti, possibile un suo recupero in vista della gara di Pescara. Il tecnico ha un solo dubbio di formazione e riguarda proprio il pacchetto avanzato. A conti fatti bisogna scegliere tra l'argentino Correa e il baby Russo. Alla fine l'allenatore rossoblù dovrebbe pro-

Solo Innocenti è indisponibile Difesa consolidata pendere per la seconda soluzione. Il fantasista, dopo aver saltato le ultime tre partite, si accomoderà inizialmente in panchina. Per il resto difesa (Bremec non subisce gol da 414 minuti) e centrocampo non verranno intaccati, anche se in mediana salgono le quotazioni di elementi come Giorgino e Magallanes. Difesa blindata. Se il Taranto sconta qualcosa in attacco, fa registrare invece solidità condivisa nelle retrovie. Unasola retesubita nelle ultime quattro gare, solo cinque reti al passivo da inizio di campionato, seconda miglior difesa alle spalle della

capolista Verona. Nulla si muove dunque nel consolidato quartetto predisposto dal tecnico, guai ad intaccare il dispositivo che mantiene a galla la squadra. Dinanzi a Bremec, dunque, Viviani e Migliaccio saranno chiamati a garantire sicurezza e quieto vivere nelle retrovie. A destra c'è Calori mentre da quell'altra parte agirà Bolzan; entrambi saranno chiamati a una buona dose di spinta per scardinare il bunker adibito da Capuano. Sulla linea mediana c'è Quadri in cabina di regia, al suo fianco agiranno da interni Felci e Mezavilla.

Nuovo sponsor. La squadra, in occasione della sfida odierna contro il Potenza, dovrebbe indossare le nuove maglie rossoblù con lo sponsor “Daddario.it”. Tra i più “focosi” del Taranto c'è Giorgio Corona, referente d'attacco che sconta poco appetito sotto rete. L'esperto attaccante non sottovaluta l'avversario: “Non sarà uno scherzo. Il Potenza non avrà nulla da perdere, in più in settimana c'è stato il cambio d'allenatore e questo porterà forti motivazioni all'undici chescenderà incampo. Tuttavia noi siamo reduci da due pareggi consecutivi e vogliamo la vittoria a tutti i costi. Dovremo cercare di sbloccare subito la gara, in modo da poter giocare tranquilli in seguito. Purtroppo qui allo Iacovone le squadre tendono sempre a chiudersi e per noi non è facile sfondare le linee avversarie. Speriamo che il Potenza non faccia così, anche se ci credo poco”.

Corona in azione a Foggia sette giorni fa

Numeri inferiori alle attese estive

Il tecnico vuole battere anche gli scettici

L’attaco bomba s’è disinnescato

L’ansia di Brucato

Scarpa sembra spronare Corona

TARANTO. Dov'è finito il potenziale offensivo? Dove s'è arenata la falage armata in dote al pacchetto avanzato della squadra? Chi è senza peccato scagli il primo tiro nello specchio. D'accordo, il Taranto segna poco e male, ma come colpevolizzare unicamente i referenti della prima linea? Prima Braglia e poi Brucato sono andati incontro alle medesime sofferenze di manovra: il Taranto non convince sul piano del gioco, giochicchia a destra e a manca in attesa che qualcuno della falange armata avanzata prenda coscienza delle “armi” e disponga un indizio per la vittoria. Sulla carta tutto facile, ma in pratica è tutto così maledettamente scontato. Già, scontata è la tattica di squadra a quanto pare, gli avversari di turno hanno impiegato ben poco per affilare le contromisure; e l'implosione di Scarpa e soci non è tardata a manifestarsi nei primi due mesi di inafusto campionato. Sono i numeri a colorare negativamente il bilnacio ed a mettere a fuoco un certo malessere a tu per tu con la porta. Tredici punti in nove gare - bilancio non proprio lusinghiero - sette reti all'attivo, attaccanti di peso non ancora all'altezza degli standard passati e “sperati” ai nastri di partenza.

Giorgio Corona: reti tre in nove presenze; alle sue spalla fa “spallucce” Riccardo Innocenti con soli due colpi piazzati a bersaglio. Davvero troppo poco per due striker specializzati in materia, due mestieranti dell'aria esperti e smaliziati. Tante difficoltà, perché? Beh, l'analisi investigativa stringe il cerchio sugli ultimi 360 minuti di gioco: quattro partite, cinque punti ma solo due reti all'attivo (quelle relative alla prestazione corsara sul campo del Perugia). Il minimo comune multiplo di questo poker di gara attesta però un tris di zero a zero che non induce all'ottimismo. La via della rete è smarrita ed il radar è in manutenzione; Corona ed Innocenti brancolano nel buio in attesa che un bagliore indichi la strada maestra. Entrambi, inoltre, sono i fautori dell'ultima vittoria, quella sul campo del Perugia; se non sono loro i “risolutori”, addio ambizioni espansionistiche nella selva del girone B. Anche perché il talento di Francesco Scarpa, ultimo fiore all'occhiello del mercato estivo, è intatto ma poco disposto alla finalizzazione: il fantasista è bloccato a quota una rete, quella inutile su rigore a Terni nella seconda di campionato. Andrea Buonaiuto

TARANTO. Qualcosa sfugge se il Taranto non si sente poi tanto tranquillo. Sfugge il punto di vista morale, se tecnico e squadra passano una settimana a criticare le critiche, se avvertono la pressione logica di una piazza che legittimamente ambisce almeno al mantenimento delle promesse. Sfugge la maturità tecnica, se si prova tanto per eseguire solo un po', se si riesce a non subire gol da 414 minuti e, contemporaneamente, a non segnarne da 206. Linee tracciate su unatela sdrucciola, che disegnano un cerchio tanto imperfetto da non riuscirsi a chiudere: il Taranto non è ancora un'immagine chiara di se stesso. Si offusca di tanto in tanto, facendosi mancare l'ultimo passo per compiere il salto di qualità, astenendosi quando c'èda votarelafiducia neiconfronti del progetto. Vive assediato dai tabù, che ne inficiano il cammino. L'ultimo è lo Iacovone, campo solo teoricamente amico: due pareggi nelle ultime tre partite intristiscono il bilancio. «Ma a noi - dice Giuseppe Brucato, tradendo una certa ansia - i tre punti servono. E sarebbero anche il modo per sbloccarci in casa nostra». Il tecnico resta in attesa: ha scommesso molto di sé sulla riuscita della missione a Taranto. Non ha ancora trovato il passo giusto (è la società ad aver fissato la promozione come obiettivo: inarrivabile a questi ritmi), ma conta di riuscirci. Prima, però, deve fare i conti con un ostacolo inatteso. Si chiama Eziolino Capuano, è appena tornato ed è un avversario che spaventa gli scaramantici: esce sempre con un sorrisoquando gioca a Taranto: «Non sono legato a certe manie.Anzi, almassimo è Capuano che, prima o poi, smetterà di fare punti a Taranto. Certo - piccola concessione all'ironia - avessero aspettato ancora un po' prima di chiamarlo...». Messe, poi, da parte le anticaglie che colorano il calcio di leggende e divertenti aneddoti, ecco il campo. E i timori un po' più seri: «Mi

«Mi aspetto un Potenza agguerrito e che si chiuderà dietro Bisogna avere pazienza» aspetto un avversario agguerrito, che punterà a non perdere. Non mi sorprendo, però: sono molte le squadre che, contro di noi, si chiudono. Più difficile è, piuttosto, trovare chi gioca a viso aperto. Mi aspetto, con il ritorno di Capuano, ilritorno anche aun 35-2 quasi sigillato, con pochi spazi a disposizione: la nostra bravura sarà la pazienza. Occorre tranquillità: l'ansia è nostro nemico, rende tutto più

difficile». Serenità in campo: il contrario della fretta che, a volte, confonde la manovra offensiva o ridimensiona la pericolosità delle occasioni. Il Taranto cercherà di non farsi tradire dagli eccessi di bramosia «Perché - aggiunge Brucato - io vedo una formazione che caratterialmente continua a crescere, che ha trovato una sua quadratura in difesa e che ha problemi le-

gati ormai solo alla finalizzazione. Qui, spesso, gli errori nascono proprio dall'apprensione». Pillole tattiche: «Sono chiare le mie idee, ormai: se gioca Correa saremo 4-3-1-2, altrimenti 4-3-3». Correa, però, non dovrebbe essere rischiato. Spazio al baby Russo? «Scalpita, come Berretti e Falconieri anche. La concorrenza è una bella cosa». Fulvio Paglialunga Giuseppe Brucato

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Sport 39

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Tifosi dell’Andria insieme a quelli del Lanciano

Pescara a Ferrara Insidia cavese per il Porto Verona alla finestra Cosenza, Fiore convocato Cosenza

IL PRONOSTICO

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Marcianise

Arbitro: MANERA di Castelfranco Assistenti: Pancrazi-Salvato COSENZA. Si è fermato Chianello e lo stop MARCIANISE. Dimenticato Il passo falso di rilancia Maggiolini. Richiamato Virga che Rimini,igialloverdi diBoccolinisiapprestatroverà un posto in panchina. Dunque, da- no ad affrontare la trasferta di Cosenza con lo vanti a Pinzan il terzetto difensivo formato stessopigliocheli havistisuperareilFoggia da Musca, Porchia e Di Bari. A centrocampo nell'ultimo successo esterno. Il tecnico, alle conferma per il blocco centrale formato da prese con la squalifica di Romano, potrebbe De Rose e Roselli con Bernardi a destra e affidarsi ad un più coperto 4-4-2 con Manco Maggiolini a sinistra. In avanti il collauda- esterno destro, Alfano e D'Ambrosio mediato tridente delle ultime due partite: Cacca- ni e uno tra Di Napoli e Della Ventura sulla vallo,Biancolino eScotto. Nonè daesclude- corsia sinistra. Tedesco e Poziello terminali re, il debutto di Fiore al posto di Caccavallo. offensivi. COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Por- MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli, Piscitelchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli, li, Filosa, Murolo, Ciano, Manco, D'AmbroMaggiolini; Caccavallo, Biancolino, Scot- sio, Alfano, Di Napoli, Tedesco, Poziello. A dito. A disp.: Ameltonis, Fanucci, Virga, Mar- sp.: Mezzacapo, D'Apice, Russo, Della Ventusili, Fiore, Danti, Mortelliti. All.: Toscano. ra, Tomi, Montanari, Alvino. All. Boccolini.

Portogruaro

IL PRONOSTICO

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Cavese

Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Bambini-Savelli PORTOGRUARO. Anche Mattielig out: il centrocampista dovrà restare lontano dai campi almeno per tre settimane. Ballottaggio tra Bruno Vicente e Puccio per sostituirlo. In difesa, confermato Bianchi a destra, Siniscalchi e Madaschi al centro e Gotti a sinistra. Centrocampo con Espinal e Scozzarella ad affiancare probabilmente Vicente. In attacco fiducia ad Altinier e Marchi. PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; Bianchi, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Scozzarella, Vicente, Espinal; Cunico; Altinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Specchia, Migliozzi, Puccio, Bocalon, Scapuzzi. All.: Calori.

Reggiana

CAVA DE' TIRRENI. Attacco spuntato ed obbligato: Turienzo s'è stirato, Schetter ha una contrattura, Sorrentino s'è fatto male in coppa e lì davanti ci va Varriale. Favasuli riproposto sulla trequarti, in linea con Bernardo e Tarantino. Confermata la difesa di roccia (zero gol negli ultimi tre incontri), orfana dell'alternativa Rapino. Venti i convocati: probabile tribuna per Prevete e Pozza c he hanno giocato in coppa giovedì a Potenza. CAVESE (4-2-3-1): Russo; Grillo, Farina, Cipriani, Nocerino; Bacchiocchi, Maiorano; Tarantino, Bernardo, Favasuli; Varriale. A disp.: Pane, Lagnena, D'Orsi, Scartozzi, Bacchi, Pascucci, Cruz. All.: Maurizi.

IL PRONOSTICO

1

Foggia

Arbitro: GIACOMELLI di Triestei Assistenti: Deriu-Gualtieri REGGIO EMILIA. Si va verso la conferma dell'undici che domenica scorsa ha impattato contro il Verona. Fuori Girelli che non ha recuperato dall'infortunio, non convocati Eusepi, D'Amico e Ferrando. In porta Tomasig e ancora una volta la difesa sarà a quattro: D'Alessandro a destra, Mei a sinistra con la coppiacentraleZini-Stefani. Saverinosaràil vertice basso del rombo di centrocampo con Nardini a destra e Maschio a sinistra. Alessi agirà dietro le due punte Rossi e Temelin. REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig; D'Alessandro, Stefani, Zini, Mei; Nardini, Saverino, Maschio; Alessi; Rossi, Temelin. A disp.: Mandredini, Mallus, Anderson, Ferrari, Viapiana, Romizi, Ingari. All.: Dominissini.

Ternana

FOGGIA. Sarà un Foggia falcidiato da squalifiche e infortuni, quello di scena a Reggio. A caccia di punti dopo il pari col Taranto, i rossoneri sono costretti a fare a meno dello squalificato Carbone in difesa e dell'attaccante Ferrari: al loro posto ci sono Velardi e il rientrante Salgado. Per il resto, sarà la stessa formazione schierata nel derby. Diciotto i convocati con il baby, Candelino. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi; Velardi, Burzigotti, Goretti, Micco; Trezzi, D'Amico; Di Roberto, Quadrini, Mancino; Salgado. A disp.: Liccardi, Sgambato, Torta, Colomba, Tarantino, Compierchio, Candelino. All.: Porta.

IL PRONOSTICO

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Rimini

Arbitro: VIVENZI di Brescia Assistenti: Piovera-Lunardon TERNI. Tre sconfitte consecutive e diverse defezioni. Oltre alle defezioni dei “congelati”Ginestra,Cardona eLucioni,nonsaranno del match Angelucci, Di Dio, Marino e De Bellis, senza contare le cattive condizioni di Cori e Lacheheb. Tornano disponibili Camillini e Piccioni. Ternana con il solito 4-42: linea difensiva conTedeschi e Borghetti. Nel mezzo largo a Concas, Di Deo, Danucci e Piccioni, in avanti Noviello e Tozzi Borsoi. TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, Tedeschi, Borghetti, Camillini; Concas, Di Deo, Danucci, Piccioni; Noviello, Tozzi Borsoi. A disp.: Cunzi, Bizzarri, Bertoli, Costantini, Lacheheb, Alessandro, Perna.All.: Baldassarri.

RIMINI. L'infermeria si sta svuotando e Melotti ha più scelta di uomini. Restano a casa per infortunio Frara, Baccin e Ferretti, mentre non ci saranno per scelta tecnica Matteini e Di Piazza. Probabile che rientri nella formazione titolare Regonesi, con conferma di Vitiello a destra in difesa e avanzamento di Catacchini a centrocampo. A questo punto il modulo sarà il 44-2. RIMINI (4-4-2): Pugliesi; Vitiello, Ischia, Lebran, Regonesi; Catacchini, Cardinale, D'Antoni, Giacomini; Tulli, Docente. A disp.: Tornaghi, Rinaldi, A. Marchi, Temperino, Nolè, M. Marchi, Longobardi. All.: Melotti.

Lanciano

IL PRONOSTICO

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Andria

Arbitro: GAVILLUCCI di Latina Assistenti: Vitali-Veccia LANCIANO. Fuori per squalifica Di Cecco e ANDRIA. La vittoria sulla capolista PortoMammarella, ai box Oshadogan e Zeytulaev. gruaro ha riportato serenità nell'ambiente Pagliari rilancia Sansone, mentre in media- andriese. Il 3-5-2 di Papagni sembra funna al fianco di Sacilotto dovrebbe agire Perfet- zionare bene ed anche il persistere di un'asti, con Amenta a contendergli la maglia da ti- senza, come quella in attacco di Dionigi, tolare. In avanti la coppia Improta-Colussi non sembra pesare più di tanto. Ed è prodovrebbe essere confermata, anche se Mo- prio in attacco il ballottaggio più imporrante scalpita. Chiuso il settore ospiti, la tifo- tante e riguarda Mastrolilli e Maccan. Proseria dell'Andria sarà ospitata dai tifosi locali babile una staffetta tra i due accanto al conin virtù del gemellaggio che lega le due tifose- fermato Sy. In difesa Sibilano al suo posto rie da oltre 20 anni. assieme a Goisis . LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola, Anto- ANDRIA (3-5-2): Mennella; Sibilano, Ponioli, Moi, Colombaretti; Turchi, Perfetti, Sa- mante, Goisis; Pierotti, Paolucci, Ottobre, cilotto, Sansone; Colussi, Improta. A disp.: D'Allocco, Di Simone; Mastrolilli, Sy. A diAridità, Coppini, De Fabritiis, Amenta, Mo- sp.: Pazzagli, Ceppitelli, Nicolao, Doumrante, Masini, Marfisi. All.: Pagliari. bia, Rizzi, Maccan, Iennaco. All.: Papagni.

Ravenna

IL PRONOSTICO

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Giulianova

Arbitro: SANTONOCITO di Abbiategrasso Assistenti: Marchesi-Donini RAVENNA. Il Ravenna torna al Benelli dopo il ko di Pescara. Dall'infermeria arrivano buone e cattive notizie. La prima è che il centrocampista Giordano è stato convocato, mentre la seconda riguarda il terzino destro Rizzo, costrettoa starefuori perun altromese per un problema al legamento del piede. I guai in difesa continuano comunque, perché oggi non ci sarà nemmeno Sabato, che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica. RAVENNA (4-3-3): Anania; Ferrario, Ciuffetelli, Anzalone, Fasano;Rossetti, Sciaccaluga,Fonjock;Toledo, Piovaccari,Packer.A disp.: Rossi, Giordano, Basso, Cavagna, Riberto, Gerbino Polo, Scappini. All.: Esposito.

Spal

GIULIANOVA. Emergenza in tutti i reparti per il Giulianova che affronta la delicata e difficile trasferta di Ravenna. In difesa ci sono dubbi sulla presenza di Sosi, a centrocampo sicuri assenti sono Del Grande e Carratta e in avanti non ce l'ha fatta a ercuperare Melchiorri e qualche dubbio anche qui si nutre sulla utilizzazione di Carbonaro. In difesa è pronto Lieti, mentre a centrocampo, con Croce giocheranno i due baby Dezi e Mariani. GIULIANOVA (4-3-3-) Dazzi; Lieti, Vinetot, Garaffoni, Sosi; Croce, Dezi, Mariani; Carbonaro, Schneider, Campagnacci. A disp.: Buono, Faragalli, Rinaldi, Giovannetti, Amato, Panetta, Di Matteo. All.: Bitetto.

IL PRONOSTICO

X

Pescara

Arbitro: CORLETTO di Castelfranco Assistenti: Fortarezza-Pasquali FERRARA. A Ferrara, accompagnata da un migliaio di supporters abruzzesi, arriva la capolista Pescara e per la Spal l'occasione ghiotta di dare una svolta ad un campionato altalenante. Gli uomini di Dolcetti sono infatti ancora alla ricerca del primo successo stagionale in casa. Il tecnico biancazzurro dovrebbe affidarsi ancora una volta al 4-3-12, con due dubbi riguardanti difesa e centrocampo, lanciando dal primo minuto il neo acquisto Cipriani in coppia con Bazzani. SPAL (4-3-1-2): Capecchi; Bortel, Zamboni, Lorenzi, Quintavalla; Bedin, Migliorini, Schiavon; Centi; Cipriani, Bazzani. A disp.: Iome, Ghetti, Cabeccia, Cazzamalli, Laurenti, Bracaletti, Marongiu. All.: Dolcetti.

Verona

PESCARA. S'è bloccato Verratti, causa problemi ad un ginocchio, ma è tornato a disposizione Zizzari, che parte dalla panchina. Cuccureddu ha la solita rassicurante abbondanza in tutti i ruoli. Confermata la formazione che ha battuto il Ravenna domenica scorsa in blocco. Zanon terzino destro e Coletti mediano con Medda fuori e Tognozzi in panchina. Attacco Ganci-Sansovini per il momento intoccabile. PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Mengoni, Olivi, Vitale; Gessa, Coletti, Dettori, Bonanni; Ganci, Sansovini. A disp.: Bartoletti, Romito, Petterini, Carboni, Tognozzi, Zizzari, Artistico. All.: Cuccureddu.

IL POSTICIPO

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Pescina

DOMANI ORE 20.45 Arbitro: GAMBINI di Roma Assistenti: Guiducci-Bordini Il Verona in azione

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40 Sport


Dopo tre successi di fila, esame di maturità a Gela. E’ anche una sfida tra ex

Melfi, dicci quanto vali Inchiesta su alcune gare del girone C: gialloverdi increduli La formazione

L’avversaria

C’è Arvia titolare

Un solo dubbio

Cammarota del Gela, è uno degli ex

Il presidente Maglione e il tecnico Rodolfi

Arvia

Provenza

NON EMERGONO particolari novità dal ritiro di Caltagirone. Rodolfi anche contro il Gela conferme le scelte di quest'ultimo periodo. Scelte ormai chiare ed assodate. A partire dal modulo tattico, solito 4-4-2, che specie a centrocampo dovrà risultare particolarmente abile nel contrastare il 4-3-3 di Provenza. Lavoro durosulle corsie laterali dove Scopelliti, ma soprattutto Spartaco Memè, ex Potenza, a sinistra risultano, molto propensi alla spinta e alla fluidificazione. Il match di Gela riveste particolare importanza per Arvia che dovrà sfruttare questa chance, riproposto a destra in difesa, in sostituzione dello squalificato Rogato. Il terzino, è giunto a Melfi per vestire una maglia da titolare, ma le ultime convincenti prestazioni di Rogato, lo hanno relegato in panchina. Ecco che nel contesto di un campionato lungo e complicato, giunge una nuova occasione per riproposi dal primo minuto e convincere Rodolfi, di poter fare affidamento su di lui per il proseguo del torneo. Piccola emergenza in panchina, relativamente alla difesa. Oltre a Rogato, non ci sarà Gabrieli, influenzato. L'esperto centrale abruzzese, anche se non titolare, poteva ugualmente tornare utile nell'ambito diun match,difficile, specie nei minuti finali, se ci fosse bisogno di difendere un risultato positivo. Tra i diciotto si rivede Marino, giunto a Melfi come centrocampista, ma in realtà difensore centrale. Era questo infatti, il ruolo ricoperto nell'Inter Primavera, società che lo ha svezzato. Un ritorno alle origini, perMarino, chepotràritagliarsi uno spazio futuro, in questa versione. Assente a Gela anche Dentamaro, che radio mercato informa vicino ad un possibile trasferimento. RitornaBulla cheha scontatola squalifica. A proposito della situazione cartellini, sono in diffida Mitra ed Arcamone. Per loro pericolo giallo in prospettiva del prossimo doppio turno interno che attenderà il Melfi di ritorno da Gela. Per finire da rimarcare che anche nella lontana Gela, non mancherà l'apporto dei tifosi gialloverdi, della Brigata Normanna nella fattispecie, che si sono organizzati con un pulmino per raggiungere la città siciliana. e.f.

GELA. Due defezioni improvvise alla vigilia della partita del Gela contro il Melfi. Si fermano centrocampisti Rosamilia e Carraro, entrambi per una contrattura. Non sono tra i diciotto convocati di Provenza per la gara del Presti. Il primo aveva buone possibilità di partire tra i titolari, ma venerdì pomeriggio si è fermato per un risentimento muscolare che lo costringe a un nuovo riposo. Oltre a loro non ci saranno Lordi ed Evan Cunzi. Probabile invece l'esordio dell'ex attaccante dell'Arezzo, Luca Vigna, che si contende una maglia da titolare con Criniti. Per il resto formazione confermata per dieci undicesimi rispetto allo zero a zero ottenuto sul campo di Cassino domenica scorsa. Dunque solito 4-3-3 targato Provenza, un modulo che finora ha convinto sia sotto il profilo del gioco che dei risultati. Dinanzi a Nordi linea a quattro con Scopelliti a destra e Memè sul lato opposto, chiamati a dare man forte in avanti lungo le corsie di competenza. In mezzo ci sono D'Aiello e Geraldi, tandem centrale che garantisce stabilità all'intero reparto. In mediana tutto ruota intorno a Schiavon: il centrocampista agirà centralmente e sarà impegnato nella doppia fase di interdizione e costruzione. Ai suoi lati agiranno da interni Cammarota e Zaminga (sono loro due ex di prestigio e che hanno lasciato un ottmo ricordo tra le fila lucane): a loro il tecnico chiederà preziosi inserimenti negli spazi aperti dal lavoro di Pasca. Cunzi è ancora indisponibile, sul fronte offensivo c'è dunque Vigna a sinistra; sul versante opposto attaccherà Vianello mentre Pasca sarà l'ariete centrale con il suo prezioso gioco di sponda. Il Gela è ancora imbattuto in campionato. Sei vittorie e tre pareggi, secondo posto in graduatoria alle spalle del Catanzaro. In casa non perde un colpo: quattro vittorie su quattro finora. sport@luedi.it

ESAME DI maturità per il Melfi. La difficile trasferta di Gela, servirà a chiarire ulteriormente il valore di questa squadra, reduce da tre vittorie consecutive. Al cospetto della seconda forza del torneo, che non ha mia perso in casa, e che vanta la migliore retroguardia di tutti i campionati professionistici, record condiviso con il Verona due soli gol subiti, il Melfi è chiamato a sfoderare una grande prestazione, tesa a consolidare quanto di positivo mostrato finora. Innanzitutto in attacco, reparto che finora ha funzionato a meraviglia. Contro la solida e compatta difesa del Gela, Chiaria ed Arcamone dovranno dimostrare le qualità e le virtù che ne fanno una coppia di attaccanti valida, coesa e brillante. 13 reti in tandem, rappresentano un bottino di spessore. Il confronto con l'ermetica retroguardia siciliana, un ulteriore motivo di stimolo ed una sorta di partita nella partita, considerando la prolificità finora mostrata. Il Melfi infatti è sempre andato in gol nelle precedenti esibizioni, escluso la trasferta di Scafati. Stimolante e suggestivo poi, è il confronto che si svilupperà a centrocampo. Il quartetto melfitano incrocerà la folta colonia di ex gialloverdi, composta da Cammarota, Zaminga e

Schiavon, tutti atleti passati da Melfi, a cui bisogna aggiungere Roberto Pasca che agirà in attacco. Infine la difesa che Rodolfi non modifica in quanto ad assetto, confermando il duo

Sicignano- Vignati, inserendo Arvia al posto dello squalificato Rogato. Lo stesso tecnico parmense, in sede di vigilia ha sottolineato la bellezza di questa partita, decisamen-

IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO 1/a Divisione Girone A 10ª giornata LE GARE: Alessandria-Viareggio Como-Arezzo Figline-Lecco Foligno-Sorrento Monza-Cremonese (domani 20.45) Novara-Perugia Paganese-Lumezzane Pergocrema-Benevento Pro Patria-Varese LA CLASSIFICA Cremonese 22 punti; Novara 21; Arezzo 18; Varese e Perugia 17; Lumezzane 14; Lecco 13; Pergocrema 12; Monza, Foligno, Benevento e Alessandria 11; Figline e Viareggio 9; Pro Patria e Sorrento 8; Como 7; Paganese 4. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto.

2/a Divisione Girone A 10ª giornata LE GARE: Alghero-Legnano Canavese-Villacidrese Crociati NocetoOlbia Pavia-Pro Belvedere Vercelli Pro Sesto-Carpenedolo 0-0 (g.ieri) Pro Vercelli-Feralpi Salò Spezia-Rodengo Saiano Sud Tirol-Mezzocorona Valenzana-Sambonifacese LA CLASSIFICA: Alghero 18 punti; Carpenedolo 17; Mezzocorona 16; Rodengo Saiano e Pavia 15; Sambonifacese e Feralpi Salò 14; Spezia 13; Sud Tirol 12; Pro Vercelli e Olbia 11; Valenzana, Crociati Noceto, Canavese e Legnano 10; Villacidrese 8; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 3. Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.

2/a Divisione Girone B 10ª giornata LE GARE: Bassano-Nocerina Bellaria-San Marino Carrarese-Itala San Marco Celano-Sangiovannese Fano-Prato Lucchese-Colligiana Pro Vasto-Poggibonsi Sacilese-Gubbio Sangiustese-Giacomense LA CLASSIFICA: Lucchese 20 punti; San Marino e Prato 16; Celano, Bellaria, Gubbio, Sacilese e Carrarese 12; Giacomense e Sangiovannese 11; Fano, Nocerina, Sangiustese, Bassano e Itala San Marco 10; Colligiana e Poggibonsi 9; Pro Vasto 7. Colligiana penalizzata di 1 punto.

te ostica, ma allo stesso ricca di motivazioni e pungoli, per un Melfi che se intende disputare un campionato che abbia come obiettivo non soltanto la semplice salvezza, dovrà dimostrarlo su campo come il " Vincenzo Presti", tra le altre cose negativo, scaramanticamente parlando. Sul campo del Gela infatti, il Melfi ha raccolto finora solo delusioni. Si giocherà anche con l'intento di invertire questa tradizione pessima, puntando sul fatto che nel calcio c'è sempre una prima volta. STUPORE Per finire stupore ed incredulità nell'ambiente federiciano, ha destato il trafiletto apparso su " La Gazzetta dello Sport", su pagina nazionale. Nel sottolineare l'apertura di un inchiesta sulla gara Scafatese - Monopoli di domenica scorsa, terminata 3 a 3, e sulle conseguenti giocate sospette, rinvenute su questa partita, si precisa che nel mirino ci sarebbero anche partite di Juve Stabia, Noicattaro e Melfi. Massima tranquillità e trasparenza dai vertici societari gialloverdi, in assenza anche di una nota informativa della stessa Procura, e soprattutto a fronte di partite, giocate sul campo, in cui non vi è il minimo dubbio relativamente al risultato acquisito. Emilio Fidanzio

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Sport 41

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Nell’antico il Vico Equense fa 0-0 con la Scafatese

Catanzaro, un testacoda J. Stabia ospita il Brindisi A Manfredonia in palio punti salvezza Aversa

IL PRONOSTICO

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Cisco R.

Arbitro: D’IASIO di Matera Assistenti:Roccasalvo-Cannistrà AVERSA. Contro la Cisco Roma Sergio ha ROMA. L'eliminazione dalla Coppa Italia una Normanna fortemente rimaneggiata a patita dalla Cisco mercoledì in casa con il causa di un virus influenzale che ha costret- Gubbio non pare aver lasciato conseguento a letto gran parte dei giocatori granata du- ze nel club capitolino, terzo in classifica. rante la settimana. Certi della presenza in Quanto alla formazione, dovrebbe essere campo sono Di Girolamo, Chietti, Mariniel- confermata quella che ha sconfitto sabato lo, Sarli, Perna e Del Giudice, per il resto for- scorso il Manfredonia. L'unico dubbio è lemazione tutta da inventare. Le condizioni de- gato al recupero di Babù, che potrebbe gli ultimi giocatori verranno verificate solo prendere il posto di Bellè. Due i ballottaggi in prossimità della gara, ma è probabile il ri- a centrocampo: Chiappara e La Rosa dotorno di Ciminari e la presenza di Massimo. vrebbero essere preferiti a Mazzarani e AVERSA (4-4-2): Del Giudice; Balestrieri, Amadio. Campanella, Di Girolamo, Ciminari; Mari- CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, niello, Massimo, Arini, Chietti; Sarli, Perna. Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, A disp.: Del Giudice, Prisco V., Pistillo, Zolfo, Romondini, La Rosa; Bellè, Ciofani, FranLongo, Tovalieri, Selvaggi. All.: Sergio. chini. A disp.: Baiocco, Lo Piccolo, Padelli,

Igea V.

IL PRONOSTICO

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Cassino

Arbitro: AFFINITO di T. Annunziata Assistenti: Surano-Pentangelo BARCELLONA P.G. - L'allarme è rientrato, contro il Cassino l'Igea andrà regolarmente in campo. Ma le preoccupazioni sul futuro restano e la squadra che venerdì aveva annunciato di essere pronta a fermarsi ha solo deciso di rimandare quella che sarebbe stata una protesta clamorosa. Difficile, in questo clima, parlare di formazione. La sensazione è che Zampollini voglia confermare la squadra di domenica scorsa, con Angotti unica novità al posto dello squalificato Agostinelli. IGEA V. (4-2-3-1):Cilli; Mottola, Palma, Alizzi, Vicentini; Procopio, Pisciotta; Di Miceli, Grillo, Cocuzza; Angotti. A disp.: Rocco, Stelitano, Lo Verde, Nuccio, Giardina, Infimo, Cocimano. All.: Zampollini.

J. Stabia

CASSINO. Per la trasferta a Barcellona il Cassino deve fare i conti con due defezioni importanti, quelle di Scappaticci e Indiveri. Se tra i pali l'ex andriese Amadio sembra sicuro del posto, più aperti i giochi circa la sostituzione del giovane centrocampista: chi è sicuro di avere una magliada titolare sulle spalleè l'ex virtussino Frisenda. Il ballottaggio dovrebbe privilegiare Croce terminale offensivo con Mezgour e Frisenda qualche metro dietro. Rientra Bianciardi. CASSINO (4-3-3): Amadio; Bica Badan, Bianciardi, Merli Sala, Martinelli; Giannone, Kone, Camorani; Mezgour, Croce, Frisenda. A disp.: Paoletti, Sfanò, Agius, Conti, Gemmiti, Bardeggia, Romeo. All.: Pellegrino

IL PRONOSTICO

1

Brindisi

Arbitro: BAGALINI di Fermo Assistenti: Zucca-Costanzo CASTELLAMMARE DI STABIA. Torna in auge il bomber Vicentin, almeno stando alle indicazioni emerse ieri mattina nel corso della rifinitura. Senza l'attaccante argentino la Juve Stabia ha fatto una fatica tremenda. In naftalina ci ritorna Dall'Acqua. Il resto non si tocca e l'unico probabile ballottaggio potrebbe interessare la regia del centrocampo (Mineo incalza Ruscio). JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Ambrosio, Gritti, Maury, Moretti; Capparella, Acoglanis, Ruscio, Amore; De Angelis, Vicentin. A disp.: Panico, Fabbro, Ametrano, Mineo, Gomes, Peluso, Dall'Acqua. All.: Rastelli.

Monopoli

BRINDISI. Per la difficile trasferta contro la Juve Stabia, il Brindisi si presenta con problemi sugli esterni di centrocampo dovendo fare a meno dello squalificato Fiore e dell'infortunatoPizzolla. Nonsiesclude uncentrocampo a 3, con Silva che potrebbe riproporre il 4-3-3 con il rientro di Taurino in difesa, a far coppia con Trinchera e Panarelli e Suriano sulle fasce. A centrocampo così Battisti, Minopoli e Piccinni con Alessandrì dietro le due punte Moscelli e Galetti. BRINDISI (4-3-3): Petrocco; Panarelli, Trinchera, Taurino, Suriano; Battisti, Minopoli, Piccinni; Alessandrì, Moscelli, Galetti. A disp.: Ferrante, Idda, Camposeo, Pasqualini, Siclari, Albadoro, Da Silva. All.: Silva.

IL PRONOSTICO

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Siracusa

Arbitro: ROS di Pordenone Assistenti: Ascione-Mertino MONOPOLI. Dopo la “distratta” prestazio- SIRACUSA.Il Siracusaha raggiuntoCosenne di domenica scorsa, la difesa biancover- za nel tardo pomeriggio di venerdì facendo de ritrova Caccavale, di rientro da squalifi- tappaintermedia inCalabria doveieri èstata ca.Al suofianco ilgiovaneCiminà, conVin- svolta la rifinitura. Recuperato Berti, in centi ed Imburgia sulle fasce. Sulla media- ogni caso pronto all'esordio in campionato na, Tranchina e Cortesi agiranno ai fianchi Calabrese, classe '89, la scorsa stagione alla di Lanzillotta, mentre è dubbio per il reparto Nissa. In tema di formazione probabilmente offensivo. Pellegrini, infatti, non ha lascia- Gaudio preferito a Bigatti. Ancora indispoto intendere se riproporrà Volpe trequarti- nibili De Angelis e Cardinale, Di Silvestro ha sta con Lacarra-Balistreri in attacco, oppu- ripreso giocando ieri nella formazione Berre se ci sarà Lisi a comporre il tridente. retti contro il Cosenza. MONOPOLI (4-3-1-2): Vurchio; Vincenti, SIRACUSA (4-3-3): Cecere; Nigro, Iodice, Caccavale, Ciminà, Imburgia; Tranchina, De Pascale, Capocchiano; Giurdanella, BerLanzillotta, Cortesi; Volpe; Balistreri, La- ti, Lewandowski; Gaudio, Dal Rio, Pagani. A carra. A disp.: Corno, Colella, Costantino, disp.: Siringo, Perricone, Bufalino, Dalì, Scrò, Lisi, Loseto, Corsi. All.: Pellegrini. Carrozza, Calabrese, Bigatti. All.: Sonzogni.

Barletta

IL PRONOSTICO

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Noicattaro

Arbitro: PAIRETTO di Nichelino Assistenti: Della Rocca-Vuolo BARLETTA. Dopo aver superato di misura NOICATTARO. Per il derby contro il Barletil Manfredonia, i biancorossi sono attesi an- ta, Carella deve fare a meno di tre infortunati. cora al Puttilli da un altro derby pugliese: di Si tratta di Bartolo Lorusso, Salvati e dell'efronte ci sarà il Noicattaro, la squadra che il sterno di centrocampo Colluto bloccato da tecnico del Barletta, Lello Sciannimanico, un problema al ginocchio. Da valutare le conha guidato alla conquista della salvezza nel- dizioni di Ladogana. Carella dovrebbe conloscorso campionato.Rispetto adomenica, fermare l'undici titolare che ha pareggiato Barletta con due novità: Marchetti al posto in casa contro la Juve Stabia con un'unica nodi Romeo al centro della difesa e Infantino, vità: il rientro di Fiorentino a centrocampo preferito all'acciaccato Caggianelli. dopo la squalifica. BARLETTA (4-3-3):Di Masi; Cutrupi, Mar- NOICATTARO (4-4-2): Musacco; Perrone, chetti, Sportillo, Legittimo; Menicozzo, Fumai, Sassarini, Lanera; Fiorentino, CopMuwana, Carozza; Simoncelli, Infantino, pola, Piano,Zotti; Doria, Giampaolo.A disp.: Carozza. A disp.: Bersellini, Romeo, Lanot- Petruzzelli, Aliperta, Loseto, Lorusso Benete, Bendjemia, Manganaro, Shiba, Caggia- detto, Lanave, De Lorenzo, Libera. All. Carelnelli. All.: Sciannimanico. la

Isola L.

IL PRONOSTICO

2

Catanzaro

Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Argiento-Auriemma ISOLA LIRI. Mucciarelli e D'Alessandro sono fuori, insieme al lungodegente Fofana ed al romano Gubinelli. Grossi conferma il 4-4-2 con Bussi e La Cava sugli esterni e Federici e Bianchini in attacco. In difesa dovrebbero essere confermati Galuppi, Matrisciano, Paolacci e Sperati, in rampa di lancio l'ex empolese La Rocca. Servono punti in chiave salvezza, ma la partita si annuncia difficile. ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo; Galuppi, Matrisciano, Paolacci, Sperati; Bussi, Raffaello, Costanzo, La Cava; Federici, Bianchini. A disp. Fiorini, Mallardi, La Rocca, Gennari, Carboni, Mastrantoni, Simonetta. All. Grossi

Manfredonia

CATANZARO – Auteri dovrà fare a meno degli squalificati Bruno e Di Cuonzo. Al loro postoin mezzoal campogiostrerà l’ex mediano della Scafatese, Salvatore Basile. Sull’esterno il tecnico giallorosso riproporrà Benincasa, tornato disponibile in settimana dopo il colpo subito nel derby contro la Vibonese. Confermatissimo il tridente d’attacco che sta dando grandi soddisfazioni. Previsto un ampio seguito di tifosi nella trasferta laziale. CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Benincasa, Lodi , Basile, Unniemi; Montella, Mosciaro, Caputo. A disp.: Parisi, Di Meglio, Gigliotti, De Franco, Longoni, Corapi, Ferrara All.: Auteri.

IL PRONOSTICO

1

Vibonese

Arbitro: CITRO di Battipaglia Assistenti: Del Bianco-Serpilli MANFREDONIA. Rispetto alla scorsa settimana il tecnico Bucaro ha recuperato una pedina importante. All'appello per la sfida contro la Vibonese, infatti, risulta presente il difensore Di Pasquale, mentre restano al palo altri cinque titolari: Arcuri, Napoli, Stella, Parisi e Di Toro, infortunati, Marchano tuttora in Argentina e De Porras. A conti fatti Gianni Bucaro deve faticare per disporre il consueto 4-3-3. Sul fronte offensivo c'è Luppi, al fianco di Mignogna ed Arigò. MANFREDONIA (4-3-3): Fortunato; Di Pasquale, Carrieri, Nossa, Sabatino; Vitiello, Napolitano, Pirrone; Mignogna, Arigò, Luppi. A disp.: Groppioni, Pisa, Perna, Giglio, Triggiani, La Torre, De Rita. All.: Bucaro

Vico E.

VIBO VALENTIA – La Vibonese dovrà fare a meno del nigeriano Omolade. L'attaccante è fermo per un problema al ginocchio e non sarà della partita. Qualche dubbio su Milanese, che verrà provato stamani a Manfredonia nella seduta di risveglio muscolare.Nel casopeggiore, siprospettaper luialmeno un posto in panchina. A completare la panchina di Galfano almeno due elementi della Berretti. Permane l’incertezza sul fronte societario. VIBONESE (4-4-2):Mengoni; Orefice, Conti, Pascuccio, Patanè; Biava, Lopetrone, Pirrone, Riccobono; Camilluzzi, Sperandeo. A disp.: Senatore, De Marco, Milanese, Gatto, Rugiero, Scrugli, Ficara. All.: Galfano

L’ANTICIPO

0-0

VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao 6,5; Gargiulo 6,5, Scognamiglio 6,5, Chiariello 6 (7' st Violante 6); Donnarumma 6,5, Armellino 6,5, Burgos 6, Loreto 6; Trapani 6; Morfù 6 (28' st D'Esposito), Lupico 6 (10' st Napoli 6). A disp.: Izzo, Rapesta, Marciano, Tedesco. All.: Ferraro 6. SCAFATESE (4-4-2): Sorriso 6,5; Colella 6, Mastronicola 6, Miale 6, De Girolamo 6; Nunziata 6, Basile 6, Corsale 6, Sifonetti 6,5 (40' st Pepe); Ramaglia 6 (31' st Avallone), Martone 6,5. A disp.: D'Auria, Pagano, Del Sorbo, Pierantozzi, Ammirati. All. Esposito 6. ARBITRO: Quartarone di Messina 6,5. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti:

Scafatese

Napoli, D'esposito, Ramaglia, Basile. Angoli 2-1 per il Vico Equense. Recupero: pt 0'; st 3'. SANT'ANTONIO ABATE. Stecca ancora una volta il Vico Equense che non riesce a battere la Scafatese di mister Esposito in serie positiva che - con il pareggio di ieri - raggiunge quota sette. Ferrraro rischia Napoli e lo porta in panchina, la frattura alla costola si rivela dunque meno grave del previsto. Il Vico ha bisogno di punti e il tecnico costiero si affida alla fantasia con Morfù e Trapani che si alternano a Lupico nella fase offensiva, ma il risultato finale non dà ragione al tecnico Ferraro.

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42 Sport


Morale alto e grande voglia di bottino pieno anche in casa

Matera, serve vincere IN campo il Matera del secondo tempo di Fasano. Unico dubbio relativo a Campo o Logrieco, con il secondo più probabile del primo. «Di certo c’è la mentalità giusta-afferma il tecnico del Matera, Pino Giusto-perchè la squadra ha carattere e voglia e l’ha dimostrato a Fasano e Casarano. Spero solo che sia una giornata non piovosa, anche se il campo sarà probabilmente bagnato. La formazione che manderò in campo è quella del secondo tempo di Fasano, di più credo che sia superfluo aggiungere». Scontata la presenza di Nicolas Cottet tra i pali, la prima novità è quella di Marco Conte a terzino destro come è successo domenica dopo l’uscita di Palladino con lo spostamento di Scudieri a sinistra, cosa che si ripeterà anche oggi. A centrocampo sulla destra ci sarà Salemme, mentre dall’altra parte toccherà a Leta. Mazzoleni centrale con Logrieco o Campo punte alte del probabile rombo di centrocampo che il tecnico Pino Giusto potrebbe adottare, anche se nella ripresa a Fasano c’è stato un 43-3 che non è un’ipotesi peregrina. Ma a questa soluzione il tecnico solitamente arriva sempre quando inserisce De Vecchis come terza punta, cosa che difficilmente accadrà oggi dall’inizio. Di certo c’è la grande qualità che offrono Campo e Logrieco, ma in casa potrebbe toccare al secondo scendere in campo dall’inizio anche perchè Campo ha giocato mercoledì in coppa Italia l’intera gara. Quindi, l’ipotesi di vedere in campo Logrieco parte da

Logrieco e sotto Conte

questo dato di fatto. «Noi stiamo bene mentalmente e ci sono problemi solo di scelte. Servirà la volontà espressa nelle ultime prestazioni non facili da questa squadra per aver ragione di un avversario ostico. Inoltre, mercoledì riposeremo e quindi non possiamo permetterci di perdere posizioni. L’ipotesi

di rallentare non la voglio nemmeno vagliare». Sulla sponda ospite l’Angri arriva a Matera dopo la vittoria contro il Fasano e la pausa forzata. Non potrà disporre degli squalificati Grillo e Amirante, ma Criscuolo può utilizzare il neo acquisto Alterio ex Neapolis del 1988. Nell’ambiente grigiorosso

non sono mancati episodi particolari in questa settimana con l’ex presidente Montella che ha consigliato all’amico Varone di dimettersi perchè fare il presidente ad Angri significa essere osteggiati e non aiutati. Varone ha risposto “Non ho alcuna intenzione né io, né i dirigenti di dare le dimissioni,

Sinnici in gran salute e pronti a contrare il Casarano

Francavilla d’assalto FRANCAVILLA – Questo pomeriggio impegno casalingo per il Francavilla di mister Ranko Lazic, che se la vedrà con i pugliesi della Virtus Casarano. Con il ritorno all’ora solare, la gara avrà inizio alle ore 14.30. Un match che si annuncia combattuto sin dalle prime battute. Per i sinnici è un’occasione da non perdere, per continuare a incassare punti importanti per la propria classifica, per i salentini invece, potrebbe trattarsi dell’ultimo treno utile, per provare a salire di posizioni in classifica. Una squadra quella di mister Bianchetti, che è partita con ambizioni ben diverse in questo torneo. Ambizioni che, riguardano i vertici della classifica, che adesso distano parecchi punti. Insomma, al “Fittipaldi” questo pomeriggio, si assisterà ad una partita davvero entusiasmante, con due formazioni che si daranno battaglia in campo. La truppa di mister Lazic, forte di un ruolino di marcia invidiabile, con quattro vittorie di fila, ha la ghiotta occasione di incrementare ancora, Casarano permettendo. Per tentare di fare un altro colpaccio, i sinnici non possono abbassare la guardia, il Casarano invece, non può più sbagliare, non può permettersi altri passi falsi, altrimenti si vedrebbe seriamente pregiudicare la propria stagione. Per i rosso-

blu, servono piccoli accorgimenti tattici per oliare una macchina, che al momento sembra perfetta. Merito anche del contributo dei singoli. Tra i quali, si distingue senz’altro, l’attaccante napoletano Genny Del Prete, autore fino ad ora, di cinque reti, che gli permette, di essere il miglior realizzatore della squadra. Capitolo formazioni. La Virtus Casarano, dovrebbe scendere in campo con una formazione, simile a quella che mercoledì scorso si è arresa ai rigori al Matera, nel turno di Coppa Italia, valevole per i sedicesimi di finale. In campo sin dal primo minuto, dovrebbe scendere il centrocampista Diego Cenciarelli classe ’92, talento del vivaio della Fiorentina, che nella squadra salentina è stato dirottato dal direttore sportivo viola, Pantaleo Corvino. Una squadra che al suo interno, ha elementi di esperienza: Calabro, Serao, Caracciolo, Palumbo e Contino, quest’ultimo capocannoniere nella passata stagione, con ventuno reti con la maglia del Pianura. In casa Francavilla, dopo la consueta rifinitura del sabato mattina, il tecnico serbo, ha potuto studiare l’undici iniziale da mandare in campo. Unici assenti del gruppo, il difensore Simeone e il centrocampista Pioggia. Il tecnico, deve sciogliere un solo dubbio in mediana. A con-

tendersi una maglia sono Manzillo e Manco. Per il resto, stessa formazione vincente di domenica scorsa a Torre del Greco: Di Vincenzo, Tarantino, De Santo, Manzillo (Manco), Gioia, Di

Giorgio, Scavone, Verdesca, Del Prete, Chisena, Di Senso. A disp.: Bruno, Cocina, Marziale, Bocconi, Manco (Manzillo), Di Sanza, La Neve. All.: Lazic Claudio Sole

perché sono abituato a non mollare mai neppure nelle situazioni più difficili”. Come dire ora tutto va bene, ma in seguito vedremo. Intanto la squadra sta bene in classifica ed ha un buoni calciatori in organico. Anche se è senza dubbi alla portata di un Matera in grande crescita. Renato Carpentieri

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Domenica 25 ottobre 2009


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Stesso cliché per il vantaggio del Bitonto che nel finale triplica con Konté

Pisticci, venti minuti fatali Vantaggio con Lupacchio e gara in mano fino al pari di Armento BITONTO PISTICCI

PAGELLE PISTICCI MARINO (6) - Praticamente inoperoso nel primo tempo, beffato dai gol di testa di Armento nella ripresa. Merita però la sufficienza piena per le due parate su Persia (anche se la seconda non eviterà il terzo gol bitontino) e la bella deviazione sulla conclusione a botta sicura di De Santis. BASILE (6) - Opposto a turno a Di Pierro e Konté, li blocca senza grosse difficoltà, anche perché i due sono poco mobili. DE BIASI (6) - Tiene a bada senza problemi un Persia ancora lontano dalla condizione migliore, e che si marca quasi da solo. Come l'altro centrale, però, sui due gol di Armento non è esente da colpe. VALLEFUOCO (6) - Buona prova soprattutto su Konté, che gli scappa soltanto in occasione del terzo gol. POLICHETTI (6,5) - Bravo perché propositivo sulla fascia sinistra, dove spesso lo devono rincorrere gli attaccanti bitontini. GRIECO (6) - Ha il merito di dare il via all'azione del gol lucano. Per il resto tanto lavoro buio (14' st Lavecchia 6: entra per tenere meglio la fascia dopo l'ingresso di Modesto e fa il suo compito). SEMERARO (6,5) - Metronomo del Pisticci, con un gran senso della posizione. Domina il centrocampo. FERRENTINO (6)-Prova di sostanza per il centrocampista, che corre a mettere i buchi, ma tiene in apprensione la difesa bitontina con un paio di conclusioni mirate. FARINOLA (6) - Si dà da fare, ma senza grossissimi risultati. Importante però la presenza in mezzo al campo per la superiorità numerica sul Bitonto (33' st Rovira sv). CHIAFFITELLA (6,5) - Qualche buona iniziativa sulla sinistra, in combinazione con Polichetti e alcuni bei cross non sfruttati al centro (35' st Di Noto sv). LUPACCHIO (6,5) - Il migliore del Pisticci, perché da solo fa reparto, andando a combattere nel vero senso del termine con i due difensori del Bitonto. Difende palla, fa ripartire la squadra, è comunque un cliente scomodo. ALL. VALENTE (6,5) - Imbriglia molto bene il Bitonto con il 4-5-1 che comporta una superiorità evidente a centrocampo. Lo tradiscono gli errori difensivi e forse un leggero calo fisico dei giocatori nel momento in cui il Bitonto alza il ritmo.

3 1

BITONTO (4-3-3): Lattanzi 6,5; Dispoto 6,5, Colangione 6,5, Armento 7, Montefusco 6,5; Cantatore 6 (22' st Laus 6), Martellotta 6, De Santis 6; Kontè 6,5, Persia 5,5 (38' st Fiorentino 6), Di Pierro 6 (4' st Modesto 6). A disp.: D'Antonio, Cellamaro, Toscano, Sasso. All. Tullo (Pizzulli squal.) 6. PISTICCI (4-5-1): Marino 6; Basile 6, De Biasi 6, Vallefuoco 6, Polichetti 6,5; Greco 6 (14' st Larecchia 6), Semeraro 6,5, Ferrentino 6, Farinola 6 (33' st Rovira sv), Chiaffitella 6,5 (35' st Di Noto sv); Lupacchio 6,5. A disp.: Maida, Angiò, Guardino, Truglio. All.: Valente 6. ARBITRO: Pierro di Nola 6,5. RETI:pt 45' Lupacchio (P); st 25' e 30' Armento (B), 36' Kontè (B). NOTE: spettatori 700 circa, di cui 20 provenienti da Pisticci: Ammoniti: Cantatore, Fermentino, Marino, Parecchia, Dispoto. Angoli 4-4. Recupero: pt 0'; st 3'. BITONTO - Il Pisticci butta al vento una partita tenuta saldamente in pugno sino a 20 minuti dal termine e giocata decisamente meglio del Bitonto. Arriva così la quarta sconfitta consecutiva che allarga ancora di più le ferite psicologiche di una squadra apparsa comunque ancora viva e motivata, ma anche sfortunata e poco attenta sulle palle ferme. I lucani riescono ad imbrigliare per oltre un'ora un Bitonto poco reattivo e danneggiato da un campo pesantissimo dopo la forte pioggia della mattina. Il 4-5-1 di mister Valente si rivela una tattica perfetta per arginare sin da centrocampo i padroni di casa, che non potendo fraseggiare, si affidano ai lanci lunghi difficili da controllare da parte di giocatori statici come Konté e Persia, che per la prima volta giocano insieme (nel Bitonto mancano peraltro per infortunio le altre due punte Marsico e Gargiulo). Così, dopo aver facilmente frenato gli avanti bitontini, il Pisticci può tessere la tela in mezzo al campo e controllare la contesa sino a trovare il gol del momentaneo vantaggio proprio allo scadere del primo tempo. E' Lupacchio a correggere in rete la deviazione di Lattanzi al tiro

di Ferrentino da fuori area, dopo un'iniziativa sulla fascia di Greco. E' il giusto coronamento all'ottima prima frazione del centravanti, che da solo tiene in apprensione la retroguardia bitontina. Per il resto, nei primi 45 minuti, si contano poche occasioni. Un tiro fuori misura di Martellotta al 5', un siluro centrale dai 25 metri di Sembraro ben parato da Lattanzi, quindi due occasioni di Bitonto, la prima con Kontè servito da Di Pierro e impattato nel tiro da Vallefuoco, la seconda con lo stesso Di Pierro, che sul cross di Persia manca in spaccata la porta. Il Pisticci è invece pericoloso al 44' con Greco, la cui in zuccata è deviata da Lattanzi, prima del vantaggio. Nella ripresa il tecnico bitontino inserisce Modesto per dare velocità sulla fascia sinistra, ma il Bitonto, pur apparendo tecni-

camente superiore, combina comunque ben poco sottoporta, anche se avanza il baricentro e tiene nella propria metà campo i lucani. Per 25 minuti non succede nulla, se si eccettua un tiro al volo di Kontè al 5' abbondantemente fuori. Sono i calci di punizione a segnare però la sorte del Pisticci, poco attendo in difesa. In cinque minuti il Bitonto va in rete per due volte nella stessa maniera. Calcio piazzato dalla tre quarti di De Santis per la testa del difensore Armento che colpisce all'indietro indisturbato e fa secco Marino. Il Pisticci quasi non ci crede, anche perché tra una rete e l'altra, sull'1-1, rischia di andare nuovamente in vantaggio con un contropiede di Fermentino, il cui tiro finisce di pochissimo a lato con Lattanzi battuto. Il 2-1 conferisce invece nuovo vigore al Bitonto che ci

prova nuovamente su calcio piazzato. L'ennesima punizione di De Santis, al 34', viene respinta con fatica da Marino, ma Persia è lento e non trova la porta mandando in angolo. Tre minuti dopo, ancora su calcio piazzato di De Santis ribattuto da Marino, Persia prova il tap-in, ma la palla viene respinta sulla linea da Vallefuoco, quindi Laus a porta vuota cicca il tiro, infine la palla perviene a Konté che se l'aggiusta e la mette dentro. La partita finisce qui, ma regala ancora un'emozione per parte. De Santis al 45' parte in percussione centrale, e dopo aver tagliato l'intera difesa ospite, vede il tiro deviato in angolo da Marino. Dall'altra parte è Rovira a scendere sulla sinistra ed entrare in area, ma Lattanzi si salva con l'aiuto del palo. Raffaele Capaldi

Spogliatoio Il tecnico: «Una sconfitta che può avere ripercussioni negative sulla squadra»

JUNIORES NAZIONALI

Valente: «Ingenui. Prese tre reti fotocopia»

HINTERREGGIO-MATERA 1-1

BITONTO. Il tecnico Antonio Valente non si dà pace, considerando sia l'occasione persa dalla sua squadra, che gli sviluppi che questa ennesima sconfitta, per di più in rimonta, può avere sul morale dei suoi giocatori. “E' un vero peccato aver perso così - attacca - abbiamo preso tre gol su palle inattive dopo che il Bitonto per oltre un ora non aveva fatto praticamente nulla”. Vi ha sorpreso l'avanzamento del centrale difensivo Armento? “No, perché avevamo anche preparato la fase difensiva in settimana. Purtroppo scontiamo la mancanza di esperienza, dietro siamo tutti giovani, il più grande è dell'84, e può capitare di prendere dei gol uguali in pochi minuti. Fa male, perché avevamo gestito bene la partita sino a quel momento. Che ripercussioni può avere questo risultato? “Molto negative, perché va a colpire la psicologia dei ragazzi e la voglia di crescere. Purtroppo lo sappiamo che questo campionato è così, è molto importante l'approccio mentale”. Nel primo tempo avevate <stregato> il Bitonto: “ma anche nella ripresa, sino al loro pareggio. Avevamo chiuso gli

Luciano Camassa e Antonio Valente

esterni, eravamo compatti al centro. Purtroppo in questa categoria ogni piccolo errore lo paghi”. L'atteggiamento con il 4-5-1 era abbastanza difensivo: “quello era di partenza, ma poi attaccavamo con gli inserimenti dei centrocampisti; anche in fase offensiva credo abbiamo fatto bene”. Ma si aspettava un Bitonto così in disarmo, soprattutto in attacco: “loro erano effettivamente statici e

giocavano soltanto con le palle lunghe, facili da amministrare. Non abbiamo mai subito la loro superiorità numerica e credo che avevamo meritato il vantaggio, anche se conseguito poco prima del riposo”. Come si esce fuori da questa situazione? “Lavorando di più e auspicando che con la prossima partita col Grottaglie in casa torni la vittoria. Soltanto così possiamo scrollarci di dosso tutti gli

effetti negativi di questo mese”. Fabio Lupacchio, dal canto suo, insiste molto sulla fase difensiva ancora deficitaria: “ci danniamo l'anima per segnare, ma poi vanifichiamo tutto in un momento. Era successo questo anche nella gara con il Sant'Antonio Abate, dove ci aveva condannato una palla persa a centrocampo. Dobbiamo migliorare nel difenderci, ma anche essere magiormente determinati. Forse oggi è mancata quella grinta necessaria per mantenere il vantaggio, quasi che la partita potesse scivolare così sino alla fine, anche se effettivamente non avevamo avuto pericoli. Eppure poi abbiamo subito in 10 minuti tre gol uguali”. Gran gol per lui: “non era facile, il campo era pesante, ero solo con due difensori, ma mi sono dato da fare”. Lupacchio ha poi da ridire su un gol annullato, con l'arbitro che effettivamente aveva fischiato prima del tiro: “mi sembrava regolare, ero tenuto in gioco dal difensore del Bitonto; purtroppo invece è stato fischiato l'off-side; anche questi episodi sono segni del momento sfortunato che stiamo vivendo”.

PRIMO pareggio per i ragazzi di Franco Danza dopo sei vittorie di fila. Un viaggio lungo ed estenuante per Cifarelli e compagni partiti alle 7,30 e giunti a Reggio Calabria alle 15,10. «Una trasferta lunga ed estenuante. Io non ho giocato-afferma Franco Danza- e sono stanco. Figuriamoci i ragazzi. Avevamo messo in preventivo tutto questo, però devo dire che ieri è stata una di quelle giornate particolari dove il pallone non vuole entrare. Il nosto pareggio l’ha siglato Rubino, ma racconto solo l’episodio dell’ultimo minuto quando una bella conclusione di Paternoster sembrava destinata in rete col portiere ormai battuto ma c’è stata una sforbiciata che ha salvato i calabresi».

BITONTO-FRANCAVILLA 1-0 E’ giunto a metà ripresa il gol decisivo della vittoria del Bitonto. «Appella, Gesualdi e altri hano avuto occasioni importanti-afferma il tecnico Borneo- ma alla fine torniamo a casa con il classico pugno di mosche in mano. Peccato, perchè avremmo meritato almeno un punto».

CASARANO-PISTICCI 3-0 GIORNATA nera in Salento per la squadra di Vincenzo Di Trani.

Risultati e classifica Castrovillari-Ostuni 2-1; Francavilla F-Rossanese 5-2; Rosarno-Fasano 2-6; Vigor Lamezia-Sambiase 3-2. Matera 19; Bitonto 18; Casarano e Fasano 13; Francavilla Pz e Pisticci 12.

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Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Possibile un passaggio di consegne

Ferrandina gioca pro forma E in settimana si ragiona IL campionato del Ferrandina calcio prosegue. Almeno per questo turno. La squadra del presidente Capalbo sarà in campo anche questa domenica. Di fronte la capolista Ricigliano. Ma novità sul fronte societario nessuna. La cordata campana che avrebbe dovuto subentrare e farsi carico del prosieguo della stagione non è andata oltre una generica manifestazione di interesse. Risultato: il Ferrandina si appresta a disputare l'ennesima gara con una formazione improvvisata e raccogliticcia, con l'unico obiettivo di riuscire ad arrivare quanto meno al novantesimo e prenderne il meno possibile. Per il Ricigliano, dunque, una mera formalità. I tre punti sono garantiti. Che il Ferrandina, con la panchina ancora vacante, e

VIGGIANO-MURESE

POLICORO-OPPIDO

Capalbo

senza una rosa fissa di giocatori su cui contare, possa smuoversi da quota zero (peggio solo l'Irsinese a -1), è del tutto inverosimile. A consentire ai rossoblu di essere ancora in campo la concessione da parte della Federazione di un'altra settimana di tempo per mettersi in

regola. “Diversamente - dichiara il presidente Capalbo- avremmo, a malincuore, rinunciato a giocare già oggi. In questo modo evitiamo penalizzazioni, nella speranza che la trattativa in corso possa avere un esito positivo”. Ma il tono del massimo dirigente rossoblu è tutt'altro che ottimistico. A quanto pare, nelle ultime ore, qualche meccanismo si è inceppato. E l'esito della trattativa è tutt'altro che scontato. Di certo Capalbo tenterà fino all'ultimo di salvare il salvabile, anche perché in caso contrario al danno del ritiro anticipato dall'eccellenza si aggiungerebbe la beffa di dover comunque pagare le sanzioni previste per le gare non disputate per rinuncia. Margherita Agata m.agata@luedi.it

ATELLA-VULTUR

Villani vuol prendere il volo

Sfida ricca di spunti

Scende in campo il Vulture

VIGGIANO – La squadra di Villani è una realtà consolidata. Il suo gioco determinato e molto attento ha messo in crisi molte squadre ed è per questo che gravita nelle prime posizioni in classifica. Però l’avversario di questa gara non è abbordabile. Di fronte c’è una Murese che ha una coppia d’attacco formata da Dutra e Veglio che potrebbe far male a tutti. La classifica dei biancorossi è bugiarda e Villani, tecnico meticoloso, sa che è una partita che va presa con le pinze. In queste prime sei giornate di campionato la compagine valligiana ha dimostrato di giocarsela contro chiunque. Battere il Genzano Banzi non è stata cosa semplice. Da rimarcare che Chirichella a centrocampo sta crescendo notevolmente e la sua ex squadra, il Villa d’Agri, della sua assenza ne risente in particolare. Come quella di Iaquinta, che domenica però è entrato al posto di Papaleo, che all’esordio in Eccellenza contro il Policoro aveva dato segnali positivi e perciò riconfermato dall’allenatore potentino. Tra i locali mancherà Mangieri. Da verificare le condizioni di Sanchirico. Lardo ha gravi problemi di formazione invece. Non è esclusa la possibilità che giochino molti under. Nano martedì si è rotto il crociato dopo aver ripreso da un infortunio e mercoledì deve operarsi a Roma. Farenga lunedì si è lussato una spalla e deve portare un tutore per circa un mese. Ferracane non ha recuperato. Zaccardo è in dubbio. Potrebbero esserci i rientri di Cardillo e Giuseppe Iacullo che sembrano aver risolto i loro problemi di lavoro. Biagio Bianculli

POLICORO - Si svolgerà in riva allo Jonio la sfida di cartello della settima giornata di andata del campionato d'Eccellenza. Infatti, il Policoro 2000, nono in classifica con 8 punti, riceverà la visita dell'Angelo Cristofaro, secondo della classe con 13 punti. Ricco di interessanti spunti il confronto di oggi, che si terrà, anche questa domenica, presso il campo sportivo di Marina di Nova Siri, a causa della perdurante indisponibilità del “Rocco Perriello”. Reduce da tre vittorie consecutive e desideroso di allungare la striscia di risultati positivi inaugurata lo scorso 27 settembre ad Avigliano, l'Angelo Cristofaro si presenta come un avversario ostico per i ragazzi di mister Labriola. Ma, se gli ospiti tenteranno di fare risultato per continuare la scalata alla vetta del campionato e insidiare il primato del Ricigliano, gli jonici certo non resteranno a guardare, anzi sfrutteranno il buon momento di forma mostrato mercoledì scorso in Coppa Italia contro il Balvano (piegato 4 a 0) e domenica scorsa contro il Ferrandina per fermare il cammino degli oppidani, raccogliere punti utili e guardare da vicino ai piani alti della classifica. Al tandem d'attacco biancoceleste Zizzamia - Savoia dovrebbe essere affidato il compito di scardinare la difesa dell'Angelo Cristofaro; a centrocampo potremmo vedere schierati Romano, Faillace, Andres e Gatti; difesa probabilmente composta da Cirrottola, Saccente, Nuzzi e Panetta davanti al portiere Piarulli. Fischio d'inizio, causa ritorno dell'ora solare, alle 14.30. Eleonora Cesareo

ATELLA - Ecco il derby del Vulture tra l'Atella Monticchio del presidente-giocatore Carriero e il C.S. Vultur del presidente Grieco. Nelle cittadine poste ai piedi del Monte Vulture già da qualche giornosi respira aria di derby, tant'èche le rispettive tifoserie si sono organizzate al meglio per dare il massimo sostegno ai propri beniamini. L'incontro, molto sentito anche dalle due formazioni, si disputerà sul comunale di Atella con inizio alle 14,30. Due squadre che al momento con dieci punti all'attivo si trovano appaiate nella parte alta della classifica. Entrambe nelle prime sei gare del girone di andata hanno ottenuto tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. L'unica differenza sta nel fatto che i tre successi dei ragazzi di D'Urso, un rionerese alla guida degli atellani, sono arrivati tutti tra le mura amiche al contrario dei rioneresi di Finamore che hanno riportato due vittorie al Corona e una in trasferta contro l'Irsinese, mentre il risultato di parità, sia per l'una squadra che per l'altro, è arrivato lontano dalle mura amiche. L'Atella Monticchio, in questo scorcio di campionato, è risultato imbattibile sul proprio terreno di gioco mentre fuori casa non ha ancora assaporato la vittoria. Al contrario della Vultur che ha sì assaporato il gusto del successo esterno nella prima di campionato ma è anche vero che ha dovuto ingoiare subito nella domenica successiva una sconfitta interna di misura patita ad opera del Valdiano. Di certo sarà un incontro agonisticamente vibrante, laddove gli atellani si batteranno per conservare la loro imbattibilità interna e con i rioneresi pronti a fare lo sgambetto. Michele Rizzo

PICERNO-IRSINESE

R. TOLVE-BORUSSIA P.

Caivano tiene Real, per sfatare alta la tensione il tabù interno PICERNO - La settima di Eccellenza mette di fronte al “D. Curcio”Picerno e Irsinese il cui risultato viene dato per scontato dai più, dimenticando però che i materani sono squadra dal buon tasso tecnico, che hanno pagato sinora le vicende societarie ormainoteeche annoveranotraleproprie fila giocatori importanti come Fiorillo. In effetti i ragazzi di Mister Patella- che dovrà fare a meno dello squalificato Lorusso- un segnale positivo lo hanno già dato nel precedente turno di campionato quando, seppur perdendo, sono stati protagonisti di una buona gara dal punto di vista dell'abnegazione e dell'agonismo. Solo alcune ingenuità e qualche decisione arbitrale dubbia hanno costretto i rossoneri ad alzare bandiera bianca. Oltretutto il dirigente De Leonardis ha chiaramente lasciato intendere di voler rispettare l’impegno assunto con la Figc lucana, per cui l’Irsinese continuerà a scendere in campo, assicurando regolarità al campionato. Caivano questo lo sa bene ed in settimana ha chiesto ai suoi di non perdere la concentrazione e di non sottovalutare la squadra materana. Quanto agli undici, gli unici assenti saranno gli infortunati Mastroberti e Bochicchio mentre rientrerà Mazza che ha saltato la trasferta di Ricigliano. Caivano - che ha comunque espresso soddisfazione per la reazione dei suoi in terra campana- ha lavorato molto sulle palle inattive nel preparare la gara, in quanto proprio quest' ultime sono costate care contro i riciglianesi. Maurizio Cardone

TORNA AL cospetto del proprio pubblico, il GenzanoBanzi, reduce dalla sonora sconfitta di domenica scorsa ad opera del Borussia Policoro Oggi arriva al comunale di Genzano un avversario di tutto rispetto, il Viggiano, forse la vera sorpresa in positivo di questo inizio di stagione. Vista la classifica, sembra un match d'alta quota, che promette emozioni e spettacolo. Chiusa la parentesi societaria con l'elezione di Fedele Zotta alla carica di presidente, il GenzanoBanzi potrà tuffarsi definitivamente sul mercato alla ricerca di giocatori che consentirebbero alla formazione di mister Terranova quel salto di qualità lungamente sperato. Di ufficiale nelle ultime ore c'è l'arrivo del difensore centrale ex Marghera Ronzulli, ma potrebbero esserci sorprese già nella gara odierna. Per quanto riguarda la formazione, Viliuzzi dovrebbe sostituire Militello squalificato. In avanti spazio alla coppia Impagliazzo-Vigliucci, sei le reti finora, di fronte troveranno il re dei bomber d'eccellenza Campisano. Atteso il pubblico delle grandi occasioni, per mister Terranova “gara difficile, attenti al loro attacco, vogliamo riscattare la pessima prova di Scanzano, campionato equilibrato. Vogliamo essere protagonisti.” Giulio Carcuro sport@luedi.it

F.MURGIA-GENZANOB.

AVIGLIANO-VALDIANO

I rosanero al completo

Gara rinviata per incidente

MATERA - Imbarazzo della scelta per mister Pasquale Squicciarini. Il Fortis Murgia si presenta al gran completo per la sfida con il Banzi-Genzano. I rosanero del presidente Giacomo Silvano si presentano all’appuntamento contro l’undici allenato da Terranova dopo il confortante pareggio ottenuto in casa della Ruggiero Valdiano. Un risultato che può essere accolto con soddisfazione visto che è stata ottenuto contro una delle concorrenti, proprio assieme alla compagine materana, per un posto nei piani alti della classifica. Il Fortis Murgia in settimana si è dovuta anche confrontare nella sfida di Coppa Italia pareggiata con la Vultur Rionero. Proprio nella gara infrasettimanale c’è stato l’esordio con la maglia rosanero del bomber siciliano Fabio Frazzica giunto da qualche settimana in Basilicata per colmare la lacuna lasciata dall’infortunio di Margiotta. Rotto il ghiaccio l’attaccante oggi potrà essere pronto per duettare con Petruzzella per cercare di scardinare la porta difesa da Grandolfo. Porta che risulta la più battuta del campionato, con dodici reti al passivo, se si esclude quelle di Ferrandina ed Irsinese, società che non navigano in acque tranquille, comprese le quattro messe a segno dal Viggiano nell’ultimo confronto del torneo. Appuntamento quindi alle 14 e 30 sul campo di erba sintetica dell’impianto “Gaetano Scirea”conlaconduzionedi garaaffida a Rubino di Moliterno con la collaborazione di Pallotta ed Esposito. a.mutasci@luedi.it

UN TAMPONAMENTO, tre veicoli coinvolti, e solo per un caso non è finita molto peggio. Avigliano e Ruggiero Valdiano non scenderanno in campo, oggi pomeriggio. Gara rinviata, dopo l'incidente stradale che, nellaserata digiovedì, hacoinvolto settecalciatori granata sulla strada che collega Avigliano con Potenza. I sette stavano tornando verso il capoluogo dopo aver terminato l'allenamento a bordo del furgone della società. Giunti all'altezza di contrada Lavangone, dove avrebbe dovuto fermarsi per far scendere uno dei calciatori, atteso dal padre, il mezzo è stato violentemente tamponato da un'auto sopraggiunta a forte velocità. L'urto ha innescato una carambola, con il furgone che è andato a colpire l'automobile ferma in attesa,è ripiombato sulla carreggiataed è stato urtato da un'altra vettura che sopraggiungeva in senso opposto. Proprio il primo urto, quello con la vettura del padre del calciatore in attesa del figlio, è stato l'elemento che ha evitato che l'incidente avesse conseguenze ben più gravi: l'impatto, infatti, ha rallentatola corsadel furgonemodificandone la traiettoria. Così, alla fine, i danni alle persone sono stati tutto sommato lievi: a parte lo choc, i sanitari dell'ospedale San Carlo hanno riscontrato traumi agli arti superiori ed inferiori, tutti guaribili in un tempo compreso fra i 7 ed i 10 giorni. L'Avigliano ha informato dell'accaduto il Comitato regionale della Figc e la Valdiano, dalla quale è arrivato immediato il consenso al rinvio della gara in programma per oggi. Giancarlo Tedeschi

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46 Sport


MONTESCAGLIOSO-SANTARCANGIOLESE

BLN PIGNOLA-GROTTOLE

MIGLIONICO-PESCOPAGANO

Montesi all’asciutto in casa

Una sfida d’alta quota

Miglionico da capolista

MONTESCAGLIOSO - Nel recupero del secondo turno è arrivata la prima sconfitta in Promozione per la Polisportiva Libertas Montescaglioso, superata dal Miglionico per 2-1 sul campoLaMartella diMatera,alterminediuna partitadalfinale turbolento che ha portato a tre espulsioni, due delle quali comminate ai montesi Luigi Mangia e Claudio Ciracì, sicuramente assenti nella prossima partita da disputare. I primi a passare in vantaggio sono stati i miglionichesi, pronti a raddoppiare nella seconda frazione di gioco. Nella fase finale i montesi hanno ridotto le distanze grazie alla prima segnatura stagionale del generoso Vincenzo Petruzzo, settimo atleta montese ad andare a segno nell'attuale stagione. La gara con il Miglionico era la seconda disputata fuori casa nel giro di pochi giorni: domenica scorsa i ragazzi di Montescaglioso avevano impattato per 1 -1 sul campo del Soccer Lagonegro. La formazione allenata da Nicola Menzano, dopogli ultimiimpegni, rimane aquota 7punti insei gare giocate e si appresta ad affrontare, oggi, alle 14. 30, la Santarcangiolese, squadra che insegue proprio i montesi con i suoi 6 punti sinora conquistati. La quarta gara tra le mura amiche del Comunale, oltre ad imporre un pronto riscatto dopo i due ultimi impegni, costituirà una nuova occasione per cancellare il segno zero nella casella vittorie interne: sinora tre pareggi, 1-1 -1 con R.Irsina e Varisius e 2 -2 col Pescopagano. L'ultima affermazione interna dei montesi risale al 10 maggio scorso, in Prima categoria: 4-1 alla Tramutolese. Michele Marchitelli

PIGNOLA - Sfida d'alta quota, in ottica play-off, tra il Bar La Notte Pignola di mister Tramutola ed il Grottole di D'Ascanio. Sul terreno in erbetta sintetica di Rifreddo di Pignola, si affronteranno la quarta e la quinta forza della cadetteria lucana. Il Bar La Notte del patron Gerardi insegue il team materano in classifica, che è distante appena due lunghezze. Sarà, pertanto, senza ombra di dubbio, un match altamente spettacolare, con le due squadre che non si risparmieranno minimamente, andando a caccia del successo pieno. Infatti, una vittoria proietterebbe in alto, in graduatoria, le due compagini, reduci da altrettanti pareggi esterni nel turno precedente. Il Bar La Notte Pignola ha impattato a Bella, mentre il Grottole ha colto il segno “X”sul difficile campodi Moliterno,dopoessereandato suldoppiovantaggio. L'undici di mister D'Ascanio è in serie positiva da quattro domeniche (tre affermazioni di fila ed un pari), mentre la compagine pignolese viene da una vittoria e due pareggi. Parlando degli schieramenti di partenza, il Pignola potrà nuovamente contare sulle incursioni di Gesualdo Buonansegna, che ha scontato un turno di squalifica. La punta Cristian Romaniello, invece, dovrà osservare un altro turno di stop forzato, mentre dovranno fare molta attenzione i diffidati Vincenzo Sabia e Giovanni Santangelo (rimediando un cartellino giallo scatterebbe la squalifica). Nel Grottole, D'Ascanio ritrova in squadra Leonardo Lanzolla, fermo ai box, domenica scorsa, per squalifica. Il match avrà inizio alle ore 14.30. Arbitrerà Santoro della sezione di Potenza. Donato Pavese

ALLE 14,30, a La Martella, il Miglionico di mister Paterino si presenta da capolista. Ospite, una delle squadre più longeve di Basilicata, il Pescopagano 1926. Con la vittoria nel recupero infrasettimanale sul Montescaglioso, il Miglionico ha raggiunto 16 punti, raggiungendo in vetta il Pietragalla. Tralasciando la scia polemica scaturita dal derby per le esternazioni a fine gara davvero poco civili di alcuni giocatori montesi e taluni spettatori, contro il loro compaesano Menzella, reo di aver onorato troppo la maglia avversaria, la sfida con il Pescopagano ha sempre un alto valore qualitativo per il rispetto reciproco e per la sana rivalità sportività che accomuna le due compagini. E proprio a Pescopagano, l'anno scorso, in una gara ripresa da un tv locale fu proprio Menzella a vincere il premio migliore in campo per una “gara giocata con stile, padronanza e correttezza”. Miglionico in salute, con bomber Lambertini che da quota 5 marcature vede anche lui la vetta vicina. 5 vittorie e 1 pareggio il biglietto da visita. Miglior difesa con 3 gol subiti. “Si attendono conferme”-precisa il Presidente Grande. Il Pescopagano che arriva è squadra motivata e imprevedibile. Sette punti all'attivo nelle sei giornate in cui ha incontrato tra le altre Grottole, Moliterno e Pietragalla dalle quali ha subito sconfitte di misura e negli ultimi minuti come domenica scorsa. Due vittorie, a Pignola e in casa contro il Balvano e 1 pareggio lo score, con miglior realizzatore Capasso con 3 reti. Antonio Centonze

Una partita da tripla. Ospiti con voglia di riscatto

Pietragalla, in casa è leader Moliterno, è esame verità PIETRAGALLA - Tutto pronto al comunale di Pietragalla per il big mach di questa settima giornata del campionato di Promozione tra Pietragalla e Moliterno. Ore 14.30 si sfideranno due pretendenti al salto di categoria, il Pietragalla di mister Potenza neopromossa in categoria ma che attualmente viaggia da capolista in virtù dei sedici punti conquistati in sei gare ufficiale, e il Moliterno di mister Vignati reduce dal pareggio interno (2-2) rimediato contro il Grottole una settima fa e che viaggia con quattordici punti all'attivo e con la ferma intenzione di fare il salto di categoria a fine stagione.Gli alto bradanici, che in casa non perdono da oltre due anni, cercheranno di mantenere quella stratosfericamediadiquasi tregolapartita ma difronte si troveranno una difesa granitica che da

BALVANO-LAGOPESOLE

REAL IRSINA-S. LAGONEGRO

Vignati del Moliterno

inizio stagione ha subito solo tre reti tra le mura amiche. Genovese e compagni, infatti, lontano da casa hanno fatto bottino pieno con tre vittorie in altrettanti incontri e con sette reti all'attivo e nessuna al passivo.La sfida si preannuncia infuocata. Entrambe le

ROTONDELLA-BELLA

squadre proveranno a imporre il proprio ritmo di gioco per portare acasa itre puntiin palio. Nel caso di vittoria odierna, il Pietragalla potrebbe ufficialmente candidarsi come favoritissima per la vittoria finale del torneo. Se, invece, a vincere saranno gli ospiti le previsioni di un Moliterno formato Eccellenza si materializzeranno da qui sino a fine stagione.La tensione è già avvertita nei molti sostenitori pietragallesi che cominciano davvero a sognare in grande anche se da neo-promossa è sempre difficile battagliare dalla prima all'ultima giornata. Il Moliterno dovrà confermare quanto di buono fatto vedere in questo inizio di stagione concretizzando al massimo nella cittadina dell'Alto Bradano. Rocco De Rosa

A. SCANZANO-VARISIUS

Al Balvano servono punti

A Oliva mancano sette titolari

Si gioca ancora a Nova Siri

Gara difficile solo sulla carta

VIETRI DI POTENZA - Serve una vittoria, per cominciare a fare punti e migliorare al più presto una disastrosa posizione in classifica, per risalire velocemente la china. Il Balvano di mister Turturiello non naviga in buone acque, visto il penultimo posto in classifica con soli quattro punti, ed oggi al “Santa Domenica” di Vietri affronterà il Lagopesole di Alfano. Negativo sino ad oggi, in sei giornate, il bottino balvanese: 4 punti in classifica, una vittoria in casa (l'unica, contro il Bella) e due sconfitte, che si aggiungono ad un pareggio esterno (Varisius) e altre due sconfitte fuori casa. A tutto ciò, si aggiunge l'eliminazione di qualche giorno fa dalla Coppa Italia (0-4 contro il Policoro). Insomma, serve una scossa all'ambiente balvanese. Una vittoria darebbe un giusto impulso ad un campionato sino ad oggi quasi anonimo. Un'altra sconfitta sarebbe davvero fatale e complicherebbe di non poco i piani della squadra del presidente Turturiello. Due sono i punti che dividono Balvano e Lagopesole. La squadra allenata da mister Alfano arriverà a Vietri rivitalizzata, dopo il tris (3-1) di domenica inflitto al Real Irsina. Ed occhio a Sabato, già tre volte in rete quest'anno. Sei i punti del Lagopesole in classifica, frutto di due vittorie interne su tre gare, ed altrettante sconfitte esterne. Insomma il Balvano ha a favore anche il fattore campo e, vista l'astinenza esterna del Lagopesole, potrebbe essere l'occasione giusta per una vittoria scaccia-crisi. Claudio Buono

SOCCER Lagonegro in forte emergenza. Oliva non potrà disporre di sette titolari tutti per infortunio. Rocco, Alessandro Falabella, Martino, Borreca, Rossino, Nicola Falabella e Giuseppe Messuti è la lunga lista degli indisponibili per la gara contro il Real Irsina. Il tecnico lagonegrese recupera dalla squalificaGiampietroMessuti edècostretto a schierare per via di questi vari infortuni quattro under in campo: Catonio, Ielpo, Verbena e Cantisani . Il Soccer Lagonegro non sta vivendo un periodo tranquillo e l’infermeria piena da qualche settimana a questa parte sta diventandouna persecuzione. Tutti questi infortuni di cui vi stiamo parlando potrebbero avvantaggiare il Real Irsina che vuole riscattarsi dopo la prova negativa di Avigliano contro il Lagopesole. La squadra di Oliva infatti hadimenticato cosa significa vincere. Dopo le esaltanti due vittorie di fila in altrettante giornate di campionato i biancazzurri hanno raccolto soltanto due pareggi (entrambi in casa) e due sconfitte (ambedue in trasferta). Non è una gara facile per i lagonegresi perché andranno a giocare in un campo dove quest’anno non ci ha mai vinto nessuno e strappare un pareggio non è nemmeno semplice. Il Real Irsina cercherà ad ogni modo di far prevalere quindi il fattore campo e di raddrizzare una classifica che la vede nella parte medio – bassa della graduatoria. Sarà in ogni caso una bella partita dove si affronteranno due squadre in cerca entrambe di punti per raggiungere il più presto possibile la salvezza. Biagio Bianculli

SE c'è una qualità che il Rotondella ha dimostrato di possedere in questi ultimi anni èproprio la capacitàdi evitarele sconfitte casalinghe.E anche le prime giornate di Promozione sembrano confermare questa positiva tendenza.Difficile pensare, perciò, che a fare lo "scherzetto" possa essere proprio il Bella Calcio, che fino ad oggi ha guadagnato un solo punto lontano dalle mura di casa. Nel calcio, peró, non c'è mai niente di scontato. E non è detto che i potentini non possano sperare almeno in un pareggio sul campo degli jonici, che comunque nelle ultime settimane sono sembrati in ottimo stato di forma. Non è improbabile, inoltre, che il match possa prendere una piega diversa in base alle prime battute. Entrambi le squadre, infatti, hanno dimostrato dinon avereun'ottima tenutapsicologica. Il Rotondella, due volte in vantaggio con Scanzano e Miglionico, si è dimostrato incapace di gestire partite con il vento in poppa. Diverso il caso del Bella, che sembra subire eccessivamente il peso dello svantaggio: in due giornate i potentini sono arrivati a subire consecutivamente due goleade, un 6-0 con il Pietragalla e uno 0-4 con il Grottole.Insomma, i favori del pronostico sembrano dalla parte del Rotondella, che potrebbe infliggere agli ospiti l'ennesima goleada. Sempre che il suo "mal di vittoria", mostrato con Scanzano e Miglionico, non torni a farsi vivo. La partita si giocherà ancora una volta a Nova Siri per l'indisponibilità del campo di Rotondella. Pino Suriano

SCANZANO JONICO - Gara interna contro i temibili avversari materani del Varisius, quella di oggi per gli uomini dello Scanzano, allenati da mister Franco Calone. “La partita - ha commentato quest'ultimo - sulla carta è difficile. Giochiamo ancora una volta per conquistare la prima vittoria stagionale, consci del valore dell'avversario, ma vogliosi al contempo di dimostrare che abbiamo la possibilità di onorare al meglio l'impegno stagionale. Fino ad ora - ha proseguito il tecnico jonico - ce la siamo sempre giocata a viso aperto nonostante le sconfitte subìte. Alcune di esse sono maturate anche a causa di numerose assenze. Ma il calcio, si sa - ha concluso Calone - è fatto anche di queste cose”. Comunque per la gara odierna che avrà inizio alle 14,30 rientreranno gli attaccanti De Luca e De Vito, nonché il centrocampista dai piedi buoni Lavegas. L'attacco pertanto potrebbe vedere dal primo minuto il centravanti Valinoti far coppia con De Luca, con De Vito pronto a subentrare al posto di uno dei due in caso di necessità. Partita quella con il Varisius, che dispone di una nomenclatura decisamente superiore sul piano tecnico, in salita per i casalinghi, fanalino di coda di una classifica quella del campionato di Promozione, quest'anno molto avara. Infatti con un solo punto che resterebbetale incaso dinuova sconfitta,la situazione generale potrebbe precipitare. Servono rinforzi soprattutto a centrocampo, gente che detti i tempi offensivi e gestisca la palla nei momenti caldi della gara. Pierantonio Lutrelli

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Sport 47

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

IL FUTURA PAREGGIA, L’ALBATROS A VALANGA

Attesa per il derby della Valcamastra IL derby della Val Camastra è pronto ad andare in scena. Anzi e Laurenzana questo pomeriggiodarannoilloro calciod’inizio per una partitissima che da sempre chiamaa raccolta i tifosi dei vicini paesi a dare il loro sostegno ai propri beniamini. Lo scorso 29 marzo finì 3-0 per gli anzesi allora allenati da Paolo Pietrafesa (ora dirigente) con reti dei giovani Telesca e Sarli e del cinquantatreenne Colasurdo. Allora la vittoria servì per andareagli spareggi per evitare la retrocessione in Terza Categoria conclusi consuccessocontro RapollaedEpiscopia.Nella gara odierna la compagine del pignolese Gaetano Torchia avrà l’occasione di continuare la sua striscia positiva di risultati ottenuti dopo le prime due giornate con un pari col Progetto Tito e la cinquina inflitta allo Sporting Picerno. In questo caso l’Anzi potrebbe mantenere saldo il terzo posto aspettando i risultati delle prime in classifica Accettura e Atletico Balvano che le sono davanti di due punti. Il Laurenzana però reduce dalla prima vittoria stagionale contro il Marsico 2002 e da un turno di riposo alla prima giornata è vogliosa di conquistare la seconda vittoria consecutiva per riscattare la sconfitta della scorsa stagione. Nell’Anzi è squalificato il classe 1990 Rocco Petruzzi

cursore di fascia. Al suo posto potrebbe giocare Andrea Petruzzi. Nel Laurenzana lo squalificato risaputo è Rocco Plantamuro squalificato fino a settembre dell’anno prossimo per essere stato espulso nel passato campionato a Grassano. I due portieri che difenderanno i propri pali sono entrambi giovani. Rocco Petruzzi, classe 1989, per l’Anzi. Egidio Rossi, classe 1988, per il Laurenzana. Pietrafesa potrà contare sulla velocità di Antonio Romano sulla corsia destra di centrocampo e sulla prolificità dell’ariete Cicchetti che domenica con una doppietta aveva chiuso il primo tempo all’inglese in quel di Picerno. Giovanni Cafarelli, tecnico biancazzurro, che funge anche da calciatore, il cui impiego non è certo dall’inizio, si affiderà alla freschezza del terzino destro Michele Plantamuro, alle punizioni di Maurizio Troccoli che ha deciso la gara direttamente su calcio da fermo, ad Enrico Troccoli quando è in forma fisica accettabile, alle costanti realizzazioni di Marone e all’abnegazione di Rocco Biancone. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un bel derby nella speranza che finisca come l’anno scorso: con le strette di mano tra i sostenitori delle due squadre. Biagio Bianculli

TURSI CORSARO A PICERNO E VA IN VETTA

FOGGIANO A GENZANO

ACCETTURA CERCA IL TRIS

MARATEA OSPITA IL ROTUNDA

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48 Sport Seconda categoria Anzi-Laurenzana


Basilicata tagliata dalla decima tappa che va da Avellino a Bitonto

Il Giro d’Italia passa da Melfi La notizia arriva, come detto, direttamente da Milano dove si scopre anche che molti dei 3.416,5 del 93esimo Giro d’Italia di ciclismo saranno in salita. Una sfida avvincente, quella proposta degli organizzatori della Rcs, che partirà l’8 maggio da Amsterdam e si concluderà all’Arena di Verona, il 30 dello stesso mese, dopo che i corridori avranno affrontato 21 tappe, da nord a sud, da ovest ad est della Penisola. Con un tappa speciale a L’Aquila che è l’occasione per non dimenticare le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Quindi appuntamento a martedì 18 maggio per la “tappa lucana” del Giro d’Italia. a.mutasci@luedi.it

Il GIRO si “ricorda” della Basilicata. E’ Melfi il centro interessato dalla caronava rosa. Infatti dalla presentazione avvenuta ieri a Milano, del 93esimo Giro d’Italia, si scopre che la decima tappa, quella che va da Avellino a Bitonto, taglia la parte alta della Basilicata toccando i terrirtori di Pescopagano, Melfi, Barile, Lavello, per poi sfociare in Puglia a Spinazzola. Dopo la partenza da Potenza di due edizioni fa, il dimenticatoio della passata edizione, la corsa ciclistica italiana per eccellenza torna ad interessare i nostri territori, tornando a dare lustro ad un movimento ciclistico che negli ultimi tempi va sempre in crescendo e che ha in Domenico Pozzovivo il suo fiore all’occhiello.

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A Dilettanti Losardo: «Non abbiamo nulla da perdere». Ci sarà Lorusso

Publisys all’arma bianca Contro la corazzata Barcellona senza Maioli e Silvestrini APPUNTAMENTO da brivido per la Publisys Potenza nel quinto turno d'andata del campionato maschile di serie A Dilettanti maschile di basket. La squadra lucana, è di scena questo pomeriggio al Pala Alberti di Barcellona Pozzo di Gotto, con inizio alle 18, contro la Sigma Barcellona allenata da Franco Gramenzi. Paternoster dovrà fare a meno di Maioli e Silvestrini, largo dunque ai giovani, con rotazioni obbligate, se non proprio condizionate dalle assenze del play Silvestrini e del lungo Maioli. Una gara difficile, vuoi per la forza dei siciliani, vuoi per le condizioni fisiche e mentali di una squadra, la Publisys ancora al palo e costretta a navigare a vista per ottenere i due punti in terra messinese. Vincere in casa del Barcellona è impresa davvero terribile, la Publisys ha dalla sua il fatto di giocare senza avere nulla da perdere visti gli infortuni e le contrarietà settimanali. Anche il coach dei siciliani Franco Gramenzi nelle dichiarazioni rilasciate in settimana ha ammonito i suoi atleti tenendoli sulla corda prima del match con la squadra potentina. Paternoster ha cercato di caricare la squadra in settimana, lavorando più sugli aspetti squisitamente psicologici che tecnici, anche se la formazione bianconera dovrà migliorare sensibilmente le percentuali in fase offensiva, finora anello debole del gioco potentino. In questo senso, le assenze di Maioli e Silvestrini potrebbero creare non pochi problemi al coach, vista la forza dei siciliani che possono schierare la formazione tipo e puntare su individualità in grado di mettere in crisi ogni avversario, vedi Li Vecchi, Bisconti e Svoboda. La squadra lucana è partita nella prima mattinata di ieri alla volta del centro siciliano, e oggi svolgerà la tradizionale rifinitura al Pala Alberti. Arbitreranno la gara i signori Morante di Forlì e Rudellat di Nuoro. Il morale della truppa bianconera è sicuramente sotto i tacchi, vi-

L’AVVERSARIA

Danilo Lorusso

ste le quattro sconfitte consecutive patite finora. A parlare delle caratteristiche di una partita impossibile, almeno considerato il pronostico è l'assistent coach Sandro Lo Sardo che ha dichiarato: “Siamo tranquilli, speriamo di far bene contro il complesso siciliano. Speriamo di mi-

gliorarci in fase offensiva”. Lo Sardo non vuol sentir parlare di gara chiave: “Bah, mi sembra davvero difficile parlare di una gara decisiva. Saremo di fronte ad una squadra molto forte, qual è il Barcellona, ben allenata. Non abbiamo nulla da perdere”.

L'analisi pre-gara di Lo Sardo dei siciliani è importante: “In casa i messinesi giocano sempre bene. E' difficile fare risultato al Pala Alberti. Peraltro il quintetto di Gramenzi sarà chiamato al recupero mercoledì contro la Bawer Matera e cercherà di migliorare la classifica”.

Ai suoi atleti chiede determinazione e cattiveria agonistica: “Servirà una grande prestazione per vincere a Barcellona. Mi auguro di vedere in campo una squadra con la faccia tosta e la voglia di lottare fino all'ultimo secondo”. La gara andrà in onda sui canali Sky 226 di Spor-

titalia. E’ notizia dell’ultim’ora, invece, che vista l’indisponibilità di Silvestrini e Maioli, Paternoster porterà nei “dieci” Danilo Lorusso, giocatore sempre tesserato con la Potenza 84. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Donne Tutto facile per le ragazze di Guerriero contro il modesto Benevento

Basilia, arriva l’immediato riscatto BASILIA POTENZA 61 BENEVENTO 35

vo fischiato a Carluccio a 8:00 Tq sul punteggio di 48 a 27.

BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 4, Toscano 2, Imperiale 10, Petrazzuoli 12, Carluccio 9, De Luca 9, Sanza n.e. Crovatto 1, Stamigna 12, Blasi 2. All. Marco Guerriero. SPARANDEO BENEVENTO: Calandrella 7, Quaranta, De Crescenzi 2, Contese 14, Aversano 5, Leone 2, Antonetti 4, Cimmino, Repolo, Bocchino n.e. ARBITRI: De Prisco di Nocera Inferiore e Marzullo di Avellino. PARZIALI: 19-7, 35-20, 48-25, 61-35. NOTE: Spettatori cento circa. Nessuna giocatrice uscita per cinque falli, nessun fallo tecnico fischiato alle due squadre, fallo antisporti-

PRONTO ( e facile ) riscatto per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nella quarta giornata del campionato femminile di serie B/1 femminile di basket. Le atlete di Marco Guerriero hanno riscattato il ko patito sabato scorso contro il Brindisi superando agevolmente al Pala Pergola il Benevento con il punteggio di 48 a 27. Partita senza storia con le potentine superiori in ogni settore del campo. Le ospiti non hanno mai retto i ritmi di gioco delle lucane, apparse concentrate e pronte a riscattare la scialba prova di sette giorni fa. La compagine potentina ha giocato in surplace evidenziando una caratura tecnica superiore alle avversarie sempre in affanno

al cospetto di Stamegna e compagne. La compagine potentina ha accelerato immediatamente producendo il massimo vantaggio proprio allo scadere del primo parziale sul 19 a 6. La compagine beneventana, oltre ad essere inferiore tecnicamente ha denotato chiari limiti atletici. Di questo aspetto ne ha giovato la Basilia che ha prodotto l'allungo ad inizio secondo quarto portandosi sul 41 a 22. Da quel momento in poi la Codra ha saputo amministrare il vantaggio, Guerriero ha dato spazio anche alle più giovani che hanno risposto presente, ivi compresa Martina Blasi che ha segnato un canestro da due. Il match è scivolato via liscio con la Basilia in grande spolvero con i canestri di Petrazzuoli, Carluccio e Stamegna e l'ottima prova in cabina di regia di

Petrazzuoli tra le migliori (Mattiacci)

Aurigemma, coadiuvata dalla positiva prestazione di De Luca. Il finale è stato tutto di marca potentina. La forbice si è allargata proprio allo scadere, sul punteggio di 61 a 35. f.menonna@luedi.it

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Sport 49

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

A Dilettanti Corà: «Dobbiamo sopperire alle difficoltà, avversario di qualità»

Bawer, sfida d’alta quota Si gioca al PalaSassi con Palestrina, ma senza l’infortunato Gilardi SI gioca al PalaSassi. E’ scampato, tempo permettendo, il pericolo dell’indisponibilità della struttura materana per cui l’Olimpia Bawer Matera può tirare un sospiro di sollievo per il match odierno contro Palestrina anche se la tegola per Matera resta l’infortunio di Federico Gilardi che si è stirato, proprio per il fondo scivoloso del parquet e che rimarrà fuori almeno tre settimane. Notizie in chiaroscuro dunque per Matera che in una nota ha sottolineato lo spirito di abnegazione «di tutto il Direttivo della Bawer, impegnato sino a tarda ora al palazzetto per risolvere la grave situazione creatasi dopo le copiose piogge cadute in mattinata, e l’estrema disponibilità dell’arch. Giuseppe Gandi, dirigente del Comune di Matera, messosi a completa disposizione della Società. Il Presidente dell’Olimpia, Pasquale Lorusso, ed il Direttivo ringraziano anche il Sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, per aver prontamente reso disponibile il Pala “Ercole” nel caso in cui ci sia un’indisponibilità dell’ultim’ora del PalaSassi». Insomma un impegno completo che ha consentito all’Olimpia di disporre regolarmente della sua struttura. Umore diverso da parte del tecnico Corà, non felicissimo di dover gestire l’infortunio di un giocatore importante come Gilardi in un momento fondamentale della stagione: «purtroppo è arrivato tutto insieme, ogni settimana c’è qualcosa di diverso. Anche in questo infortunio il parquet ha influito. Comunque non voglio assolutamente piangermi addosso, siamo attrezzati per sopperire a questi momenti di difficoltà». Sull’assenza di Gilardi dice: «giocatori della sua esperienza sono più utili per le partite fuori casa, permettono di trovare più soluzioni. Ora attendiamo Gergati e Lovatti. Il primo ha fatto molto bene nel finale con Ruvo e all’inizio con Trapani, adesso mi aspetto un ulteriore risposta. Lovatti è un altro giovane che alterna

momenti ottimi ad altri meno». Corà sa che contro un Palestrina imbattuto non potrà concedere nulla: «affrontiamo un avversario consapevole delle proprie potenzialità e che gioca in modo molto sbarazzino, cambiano spesso la difesa e si adeguano agli avversari. Ci servono idee chiare su cosa fare e una difesa aggressiva. Alessandri è il loro play, il loro punto di riferimento, hanno tre lunghi di esperienza e tiratori buoni come Lagioia e Laudoni. Gli mancherà probabilmente un uomo di esperienza come Plateo». Matera dovrà fare il massimo per ottenere il risultato pieno e cominciare al meglio questo tour de force in otto giorni. Nella sfortuna e nelle avversità servirà la miglior Bawer. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

L’AVVERSARIA

Il tecnico della Bawer, Claudio Corà

C2 girone B, la Lucos col Portici dovrà sfruttare il fattore campo MONTESCAGLIOSO - Dopo due vittorie consecutive la Lucos Ingest Montescaglioso, nel turno infrasettimanale, è stata superata sul campo della Nuova Pallacanestro Salerno con il punteggio di 99 -73, al termine di una gara, spigolosa e combattuta, che ha visto condurre i salernitani del coach Ferrara in tutti e quattro i parziali di gioco. I salernitani, grazie all'affermazione sui montesi, li hanno raggiunti a quota 4 punti in classifica. Se dalla parte del Salerno si sono messi in mostra i due Senatore, autori in totale di 45 punti, dal versante Lucos Ingest hanno risposto i fratelli Davide e Giuseppe Resta (29 punti in due), ma la vera differenza è stata causata dalla bassa percentuale di realizzazioni nei tiri liberi, una situazione che in passato si era già manifestata: circa venti canestri sono stati sprecati dalla compagine montese allenata da Pietro Scarano, chiamata a lavorare maggiormente su quest'aspetto. Il montenegrino Ivan Prelevic ha confermato di trovarsi meglio in trasferta: dopo l'unico punto segnato nella vittoriosa ga-

ra interna con il Centro Ester Barra, a Salerno ha messo a segno 16 punti. Francesco Albanese, altro nuovo punto di forza della squadra del presidente Rocco Santarcangelo, ha invece segnato 13 punti. Dopo cinque giornate sinora disputate nel campionato di serie C2 girone campano, i montesi rimangono a quota quattro punti in classifica, in virtù delle due sconfitte esterne e di una interna, mentre le due vittorie sono distribuite tra casa e trasferta. Questa sera alle 18, a soli tre giorni di distanza dall'ultima partita, nuovo appuntamento, tra le mura amiche del Palauditorium "Karol Wojtyla": la Lucos Ingest Montescaglioso sarà chiamata ad affrontare l'AS Sporting Portici, squadra che condivide la sua stessa posizione di classifica, reduce dall'importante vittoria, per 68 a 51, sulla Zeta Euro System Casavatore (6 punti). Gli arbitri designati sono Jacopo Radicetti di Caserta e Marco Cammuso di S. Nicola la Strada (CE). Michele Marchitelli sport@luedi.it

C2 girone B Senise ad Arzano ancora senza Durante

Ctr, operazione aggancio SENISE - Sesta di andata con il Ctr La Cascina Senise ancora in trasferta contro la Nuova Pallacaestro Arzano. Appuntamento ore 18.30, presso la palestro delle scuole elementari, secondo circolo dipiazza dei Martiri. Arbitri: Milone di Pellezzano e Santopietro di Battipaglia; segnapunti Esposito di Marano di Napoli, ai 24 secondi Bitondo di Calandrino (Na). I padroni di casa hanno solamente due punti in più (sei) del Senise (quattro), ma hanno comunque un roster di tutto rispetto e soprattutto collaudato, con in evidenza Ciampaglia, Izzo, Sorge, Iorio, i Capasso e da quest'anno anche Mennitti, che garantisce una caterva di canestri. La squadra è affidata alle sapienti mani di Esposito, coach abbastanza stimato nell'ambiente. I ragazzi di Michele Di Gioia dunque avranno stioli a volontà per un confronto che si prospetta avvincente, D'altra parte, in tutti questi anni passati, è stato proprio cosìe nehannogiovato glispettatori che hanno assistito quasi sempre a bellissime gare. I Lucani si presenteranno ancora una volta senza Lino Durante ma con un ritrovato ChristianFemminini chefaben speraree con un recupero lampo di Rocco Palazzo che comunque soffre il colpo al-

la gamba di mercoledì scorso a Castellamare, contro la Nuova Polisportiva Stabia. Una gara sicuramente da dimenticare per il Ctr, per lo Stabia ed anche e soprattutto per chi ha orecchie e non vuole sentire. Come si può infatti permettere di giocare gare con le transenne accanto ai giocatori. Succede solo in Campania, grazie a concessioni assurde. Non a caso, si parla poi di transenne divelte e di tifosi inviperiti che entrano in campo e protestano per una ingiusta espulsione di un loro giocatore. Creando di conseguenza però un clima talmente tanto caldo ed a rischio che ha condizionato, raccontano i presenti, il corso della gara, la quale sarebbe tranquillamente finita a favore del più forte, il Ctr. Così non è stato ed ancora si continua a far giocare gare di serie C, seppure regionali, in queste condizioni ambientali. Ed a rimetterci in questa partita, poi proseguita a ruota quasi libera e senza tanti fronzoli è stato questa volta Rocco Palazzo, generoso atleta del Senise che non si tira mai indietro. Ma che ora spera di aver recuperato il colpo e ridare il suo impagabile sostegno a questo gruppo. Gianni Costantino sport@luedi.it

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50 Sport


B Dilettanti Niente da fare contro un Siracusa decisamente superiore

Corporelle, altro ko in casa Determinante per la sconfitta una prestazione sotto tono CORPORELLE SIRACUSA

64 71

CENTRE CORPORELLE POTENZA: Auria ne, Saccoccio 12, Serino 6, Ginefra 9, Marchese, Nocioni 17, Viggiano, Tombolini 9, Corvo 11, Blardone. All. Marco Schiavi PRATIVERDI SIRACUSA: Corvino 24, Ventura ne, Giuffrida 15, Agosta 6, Nesti 8, Iannuzzi, Cornejo 9, Lombardo 9, Raffaele, Tredici. All. Paolo Marletta ARBITRI: Leggieri e Capozziello di Brindisi PARZIALI: 17-21, 35-32, 4550, 64-71. NOTE: Spettatori 350 circa. Fallo tecnico di Serino a 2'57'' dal termine. PER spiegare la sconfitta subita dall’invicta Centre Corporelle occorre fare due considerazioni: il Siracusa non è una meteora ma una squadra molto organizzata, cinica nei momenti opportuni e merita senza dubbio il primo posto della classifica. Come ampiamente meirtato è il successo ottenuto a spese del quintetto di Schiavi. La seconda attiene alla prestazione della squadra del presidente Colangelo che ha lasciato molto a desiderare sopratutto nelle conclusioni offensive. è sembrato di essere tornati indietro alla gara interna con il Corato. Ed in effetti i 40 minuti con i siciliani hanno ricalcato lo stesso clichet con una caterva di errori in attacco, Mentre il Siracusa, nei momenti cruciali della partita, è stata sempre lucida e ha sfruttato alla grande la vena delle sue guardie e del suo regista Corvino che hanno fatto davvvero la differenza. E pensare che i primi due quarti sono filati via sul filo

Corvo in azione e accanto il tecnico Marco Schiavi (Mattiacci)

La Corporelle in penetrazione (foto Andrea Mattiacci)

del perfetto equilibrio senza che una delle due squadre riuscisse a prendere il sopravvento. Tante è vero che il primo periodo ha visto prevalere il Siracusa e nel secondo c’è stato il ritorno della Cor-

porelle che grazie ad una buona difesa ha cominciato a prendere le misure agli ospiti ed hanno chiuso meritatamente in vantaggio di tre punti. Il terzo quarto è cominciato alla grande per il Si-

racusa che ha piazzato un parziale iniziale di 6 a 0. Sul fronte dei potentini da segnalare incredibili errori in attacco, tante palle perse e l’incapacità di opporre una degna resistenza a Corvino e

compagni che continuano ad imperversare ed aumentano il loro vantaggio fino a portarlo al massimo di 12 lunghezze quando mancavano 4 minuti e 24 secondi alla chiusura del periodo. Schiavi le tenta davvero tutte per cercare di arginare lo strapotere siciliano facendo ruotare il roster sul parquet ma il risultato non cambia. Ed in otto minuti del terzo periodo, giusto per fotografare il dominio ospite, la Corporelle mette a referto la miseria di soli due punti. Nel minuto conclusivo del periodo si assiste ad una timida reazione dei potentini grazie a Ginefra che ruba palla in attacco e segna e poi all’ultimo assalto mette una bomba che riaccende le speranza. E con 5 punti da recuperare il quintetto di Schiavi entra in campo per l’ultimo periodo con un altro spirito e con la consapevolezza di giocarsi il tutto per tutto. E la partita che sembrava chiusa nel segno di Corvino e compagni improv-

visamente diventa incerta ed appassionante perchè la Corporelle arrembante e travolgente, piazza un parziale di 12 a 0 che riapre i giochi e li mette in una situazione favorevole perchè sorpassa la formazione siciliana di un punto. E mancavano 8 minuti al termine e tutto lasciava presagire che sarebbe stata un’altra partita da concludere sul filo della sirena. Grande merito della reazione lucana di Nocioni, migliore realizzatore della Corporelle con 17 punti. Ma purtroppo per i lucani non era assolutamente cosi: ancora errori gratuiti che vengono sfruttati cinicamente da Cornejo e Giuffrida che mettono dentro i punti decisivi per la vittoria della loro squadra. E qui sta la differenza. Perchè la Corporelle non ha avuto il contributo che si attendeva dai vari Saccoccio, Corvo e Tombolini al di sotto delle proprie possibilità come tutta la squadra. Rocco Sabatella sport@luedi.it

B Dilettanti A Bernalda arriva il forte Bisceglie

AUTOMOBILISMO

Bbc, serve l’impresa

Antonio Lucente darà forfait nella gara di Vallelunga

BERNALDA - Bernalda/Bisceglie, uno dei tanti derby appulo-lucani in cui è stata impegnata la squadra ionica da quando milita nei campionati nazionali, si ripete questa sera alle 18 (arbitri il modenese Benatti e il padovano Gallo) sul fondo del PalaCampagna. Sarà la sfida tra la undicesima e la ottava del girone, l'una a 2 punti in classifica l'altra a 4, l'una caratterizzata dalla presenza di tanti baby e con due sole stelle, l'altra zeppa di nomi super e con esperienza di categoria da vendere. Nonostante ciò la partita resta comunque una pagina non scritta prima che suoni la fatidica sirena finale, come è regola dello sport, anche perché la differenza oggettiva a livello di tasso tecnico non esiste invece a livello di motivazioni e di efficienza atletica, ed è a questo che si appigliano i lucani per giustificare le ambizioni di vittoria che legittimamente non mancano anche in questa occasione. A guidare la truppa di coach Ciracì, allenatore notoriamente non amato dai suoi giocatori ma riconosciuto tecnico di valore sulle tante panchine da lui dirette, sarà proprio uno degli idoli della torcida rossoblu dello scorso anno, quel Pablo Filloy (195 cm., '80) che sposa con naturalezza classe e fisicità e che nel campionato precedente ha spesso entusiasmato le tribune del palazzetto bernaldese con i suoi funambolici numeri. La nota preoccupante per le strategie difensive di Russo e company è che Filloy è solo uno dei tanti nomi “pesanti”

L’ex Filloy con la maglia del Bisceglie e accanto Russo ai liberi

che il team del presidente Valentini può schierare, come l'altro asso argentino Mainoldi (203 cm., '78), ala forte con un gran bel tiro dalla distanza, e gli altri due lunghi Polselli (207 cm., '74), che proprio contro la Cestistica ha sempre fornito grandi prestazioni, e Storchi (200 cm., '79), altro duro da digerire per gli ionici. In cotanta nobile assise ci sarebbe da mettere in realtà anche Nardin (190 cm., '85), bomber che nella giornata giusta può diventare immarcabile, ma le ultime da Bisceglie lo danno infortunato e quindi non disponibile per la gara odierna. E non è da trascurare, tutt'altro, il back court con il play Novati ('85) e la guardia Torboli ('84),

due volti già abbondantemente noti al pubblico del PalaCampagna. In casa BBC la settimana è trascorsa tra i soliti impegnativi allenamenti e la voglia, più o meno apertamente dichiarata, di dimenticare gli ultimi disastri e di vendicarli con un successo che avrebbe del clamoroso e che servirebbe a rimpinguare la classifica e il morale dei ragazzi di coach Vandoni; nemmeno l'infortunio a Basili nella seduta di venerdì sera (infortunio rivelatosi poi meno grave di quanto era apparso in un primo momento) ha scalfito la fiducia dei rossoblu nella possibilità di dare una svolta al campionato proprio contro la quotata formazione pugliese. Del

resto se il giochino è riuscito contro un'altra squadra titolata come il Patti, perché non potrebbe riuscire nuovamente? Certo ci vorrà una prestazione più che maiuscola in difesa e precisa in attacco, tirando fuori grinta e convinzione per costringere l'avversario ad un rendimento mediocre che riduca il gap tecnico, per poter esultare al termine dei 40'. Ma dice una nota boutade: “Il possibile lo abbiamo sempre fatto, l'impossibile lo stiamo facendo, per i miracoli ci stiamo attrezzando”: chissà che Vandoni non abbia trovato le attrezzature (leggi tattiche) giuste! Giovanni Palmieri sport@luedi.it

ANTONIO Lucente non sarà in gara, oggi, nell'attesa competizione agonistica della 300 km di Vallelunga. Il forfait del talentuoso pilota potentino è causato da problemi al cambio e al motore che di fatto, inibiscono al Maggiolino, di produrre performance degne di tal nome. In buona sostanza l'assenza del pilota potentino tesserato per la E.R. Racing non sembra aver sconvolto più di tanto i piani della scuderia lucana, già proiettata verso il 2010, stagione considerata di fondamentale importanza per la crescita del sodalizio guidato da Enrico Rosa. Lucente in questo periodo non ha potuto sfruttare il cambio e il motore, che sarà rimesso a nuovo passando dai 10 ai 12 cilindri. Tanti sono stati i contatti con i fornitori per avere a disposizione un propulsore tenace e forte, capace da subito di dare soddisfazioni al pilota potentino. Nei prossimi mesi, infatti la E.R. Racing sarà impegnata in alcuni test e prove che serviranno a verificare l'effettiva efficienza del Maggiolino, presentato alla stampa, qualche settimana fa. I test previsti da Antonio Lucente e Enrico Rosa, manager della scuderia serviranno a dare sviluppo alla nuova vettura. In questo periodo la scuderia è all'opera per chiudere sponsorizzazioni e intavolare discorsi di natura economica di grande importanza per il futuro della E.R. Racing Team. La stagione 2010 si preannuncia ricca di appuntamenti per Lucente e la scuderia potentina. f.menonna@luedi.it

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Sport 51

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

B girone D Fatale la scelta di Bommino di giocare con il portiere di movimento

Calcio a 5

Perrusi gela il Frascella A meno di due minuti dalla fine si materializza la sconfitta FRASCELLA MOLFETTA

1 2

FRASCELLA MATERA: Volpe, Di Lecce, Kleinhans, Laccetti, Rispoli, Gasparetto, Pavone, Coelho, Cancelliere, Giannandrea, Laviola. All. Bommino. REAL MOLFETTA: Caputi, Di Benedetto, Vallarella, Mele, Morolla, Perrusi, Monelli, Minervini, Allegretta, Rosa, Edson, Lopopolo. ARBITRI: Pagano e Gallo di Torre Annunziata. Cron. Sisto di Matera. RETI: 10' 29” Gasparetto (FM), 7' 52” st e 18' 05” st Perrusi (RM). NOTE: ammoniti Di Benedetto, Minervini e Rosa del Real Molfetta. MATERA - Ad un minuto e cinquantacinque secondi dal termine la rete di Perrusi ha condannato il Frascella Matera alla seconda sconfitta stagionale. A facilitare le cose ai pugliesi l'incomprensibile scelta di Bommino di tentare l'azzardo del portiere di movimento, e così, con Gasparetto quinto giocatore in campo, il brasiliano Perrusi non ha avuto difficoltà, alla prima palla buona, a indovinare la paralo giusta, quella della vittoria. Una decisione molto opinabile quella di mister Bommino, considerato che il Molfetta stava premendo sull'acceleratore forte di una condizione atletica migliore, mentre per contro i ragazzi materani evidenziavano vistosi sintomi di stanchezza a causa dei ricambi praticamente inesistenti. Troppo precarie, infatti, le condizioni di Kleinhans e di Pavone per poter pensare di contrastare la freschezza atletica dei pugliesi. Alla fine gli straordinari di Gasparetto, Laccetti, Rispoli e Coelho hanno pesato non poco sul risultato finale. Una nota di consolazione quella dell'impegno che è stato davvero al massimo livello. Prima occasione della gara per Laccetti che, al 1'e 10”, su corta respinta di Lopopolo non riusciva da pochi passi a depositare in rete. Tre minuti dopo ancora Laccetti dalla sinistra del fronte di at-

Gasparetto ieri in gol

tacco cercava di sorprendere Lopopolo che però era bravo a deviare in corner. Giocavano bene le due squadre anche se in maniera un po' compassata così bisognava attendere altri tre minuti per annotare un'altra occa-

sione da rete questa volta a beneficio di Rispoli che da non più di due metri dalla linea di porta si faceva deviare il tiro troppo debole. Quaranta secondi dopo toccava a Fabio Volpe mettersi in evidenza respingendo con la manona aperta il tiro a botta sicura di Rosa: ma che dormita la difesa che ha permesso al pugliese di ricevere indisturbato la sfera in piena area di rigore su fallo laterale. Al 10'30” la rete del vantaggio materano grazie a Gasparetto che approfitta di una ingenuità di Minervini su rimessa laterale. Due minuti dopo Pavone, posizionato a ridosso della linea di porta, toglieva letteralmente la sfera dalla rete con un colpo di tacco volante. Ad un primo tempo alla camomilla faceva da contro altare una ripresa incominciata a spron battuto dal Real Molfetta che al 30” ed al 1'e

30” minacciava seriamente Volpe : davvero bravo il portiere materano a sbrogliare entrambe le occasioni. Al 2' e 10” nuovo rischio per la rete del Frascella, ma questa volta, sul tiro violento di Perrusi, era la traversa a rimediare. Si scuotevano i ragazzi di Bommino che rispondevano con Rispoli, Laccetti i quali, però, si divoravano un paio di ghiotte palle gol. Al 7' e 52' il pareggio di Perrusi su grave distrazione della difesa poi, come detto la sciagurata scelta di far giocare Gasparetto come portiere di movimento con conseguente raddoppio pugliese. Nel finale Laccetti e Rispoli, con la forza della disperazione, cercavano il pareggio ma sul primo era bravo Lo popolo, mentre sul secondo era il palo a negare la rete del meritato pareggio. Annibale Sacco sport@luedi

B girone D Cavalcante protagonista contro il Loreto

La Bng Mathera piazza il tris glia di atleti sono riusciti nell'impresa di sconfiggere uno dei team più attrezzati ed accreditati per la vittoria finale. E' stata una gara giocata con molta attenzione da parte LORETO APRUTINO: Ferrella, Fischietto, dei giocatori di mister Rondinone, nonoAlvarez, De Renzis, Tobaldini, Febo, Iezzi, stante si sia giocato su un campo piccolo conFais, Dimuzio, Orlando F., Defraga,Gaetani- tro una squadra ben organizzata, che applica un buon pressing. La partita è no. All. Marrone stata bella emozionante e diverBNG MATHERA: Appio, Gamtente per il pubblico presente. Lo mariello N, Gammariello A, stesso risultato sta a conferma Caione, Orlando A., Miriello, dell'altalenante sequenza di reti. Santos, Vivilecchia, Da Cunha, Gli avversari della Bng Mathera Cavalcante, Panarella, Paolicelsono una formazione ostica, li. All. Rondinone molto fisica ma che lascia giocaARBITRI: Maiulo di Caserta, re come si è visto ne è venuta fuoFalco di Nola ri una bella gara. La prima rete RETI: 5' 38'' pt Iezzi, 7' 14'' pt, 17' arriva dopo 5 minuti in contro30'' pt, 11' 33'' st Cavalcante, 5' st piede, una palla al centro che IezOrlando F, 15' 40'' st Da Cunha, zo infila in rete. La risposta mate16' st, 17' 40'' st Dimuzio, 18' st rana con un tiro da lontano di CaGammariello N. valcante. Ancora il bomber mateNOTE: Ammoniti: Iezzi, Fais, rano sigla il vantaggio rubando Orlando F., Cavalcante, Orlando palla, scambio con Paolinho e A. Espulsi: Tobaldi, Marrone Nico Gammariello gol. La ripresa è scoppiettante, LA DELICATA trasferta della Bng Mathera pareggio di Orlando su tiro da lontano, ci si chiude con un en plein. Tre successi, su tre pensa sempre Cavalcante, mettendo a segno gare disputate, avendo riposato alla prima. la terza rete personale. Seguono le reti di Da Questa vittoria conseguita sul neutro di Or- Cunha su tiro libero, poi Dimuzio mette a setona, lancia la Bng Mathera, in questo scor- gno una doppietta, ma il gol vittoria arriva cio di torneo, tra le formazioni più in forma e da Gammariello N. su angolo di Cavalcante. più temibili. Mister Rondinone e la sua pattuvi.bo.

LORETOAPRUTINO BNGMATHERA

4 5

B girone F Quarto ko di fila

La Meco sbatte sul muro Scafati MECO PZ SCAFATI

2 5

MECO POTENZA: Galasso, Lioi, Cirenza, Pronesti, Cuviello, Corbino, Benevento G., Pioggia, Passarella, Rossi, Sabia, Cantalejo, Benevento A., Santarcangelo. All. Napoli. SCAFATI S. MARIA: Amoruso, Amirante, Esposito, Bellico, Longobardi, Nardotti, Iazzetta, Botta, D’Argenzio, De Melo, Rocha, Mattiello. All. Conte ARBITRI: Ferruccio Prisma e Roberto Costanzo di Crotone. Cronom.: Rocco Paolicelli di Bernalda RETI: 8' autorete Cuviello (S), 10' D'Argenzio (S), 11' Sabia (M), 22' De Melo (S), 27' D'Argenzio (S), 30' Corbino (M), 31' Rocha (S). POTENZA - Missione fallita. La Meco subisce ancora una sconfitta e perde la possibilità di cancellare lo zero in classifica. L'avversario di turno, questa volta lo Scafati Santa Maria, costringe i rossoblu allenati da mister Napoli ad un ulteriore stop. Peccato per la squadra dei patron Mecca e Colucci che, forse per la prima volta in questo campionato scendono in campo con la giusta grinta e determinazione. Subito in evidenza i due argentini, Sabia e Cantalejo che provano fin dai primi minuti a mettere in difficoltà Amoruso. Al 4' ci prova anche Lioi, ma senza successo. Al 7', dopo una bella azione collettiva della Meco, Sabia tira dalla distanza, ma Amoruso sembra insuperabile. E proprio nel momento migliore della squadra potentina, Cuviello e Galasso pasticciano in area di rigore e proprio Cuviello segna un'autorete.

L'azione dà coraggio ai ragazzi allenati da mister Conte e, dopo appena 2', arriva il gol del raddoppio firmato da D'Argenzio su cross di Rocha. Le occassioni fioccano da una parte e dall'altra. Passa ancora un minuto e Sabia, su calcio di punizione, tira una gran botta e accorcia le distanze. La Meco continua a spingere, ma sono troppi gli errori e le ingenuità da parte dei giocatori di mister Napoli. Più concreti i campani, bravi ad impostare la manovra di attacco con ordine e precisione. Al 22' il brasiliano De Melo segna il gol dell'1-3 e al 27' D'Argenzio segna la sua personale tripletta, su azione di contropiede. Nella ripresa poche le emozioni. La Meco continua a portarsi in avanti e a macinare gioco. Lioi e Benevento, reduci da due infortuni e non ancora completamente guariti, si trovano più volte a tu per tu con Amoruso, ma non riescono a centrare lo specchio della porta. Sull'altro versante Rocha, D'Argenzio e il nazionale Botta mettono paura alla difesa potentina, ma Galasso è davvero bravo a non lasciarsi soprendere. Al 21' Amoruso perde palla sulla ribattuta, si fa trovare pronto Santarcangelo che gonfia la rete, ma l'arbirtro vede un fallo del giocatore potentino sul portiere e annulla il gol. Al 25' ci prova Sabia dalla distanza. Il ritmo sale. Al 28' De Melo prende la traversa. Al 30' Corbino accorcia le distanze su suggerimento di Pronesti. La Meco continua a spingere, ma sbaglia troppo in avanti. Al 31' tiro libero per lo Scafati e Rocha non sbaglia, sugellando il definitivo 2-5. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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52 Sport


B1 Donne Strapazzato il Valenzano: seconda gioia

Prepotentemente Lore Lei VALENZANO AVIS LORE LEI PZ

0 3

18-25, 16-25, 15-25

VALENZANO: Radogna, Lo Re, Fanelli, Orsi Toth, Aprea, Cesario, Gambini (L), Rodriguez, Genovesi, Milillo, Arnone. All.: Zambetta. PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino, Pierantoni, Rotondo, Pericolo, Franco, Composto, Pagano, Ligrani (L), Magherini, Carbonara, Draganova. All.: Gagliardi. ARBITRI: Di Bari e Arseni.

NON CONOSCE passi falsi la Pm LoreLei Avis Potenza. Ancora un successo per le ragazze di Gagliardi, che espugnano in scioltezza l’ostico campo di Valenzano non lasciando mai dubbi sulla loro supremazia. Considerando anche la Coppa di Lega, da settembre ad oggi la compagine allestita dal presidente Ligrani ha raccolto soltanto vittorie, un percorso netto. Altrettanto netti sono stati i parziali dei set, che non lasciano spazio ad equivoci sullo spessore della prestazione di Monica Pierantoni e compagne.

Le baresi (prive dell’allenatore Zambetta, squalificato) dovevano reagire al brutto ko di Soverato, ma sono state in partita solo fino a metà del primo parziale. E’ il momento in cui ha allungato la LoreLei, trascinata da una serata di gran vena di Letizia Franco, protagonista della serata. Secondo set subito in discesa per le rossoblu. Un devastante parziale di 9-1 schiaccia velocemente le ambizioni delle padrone di casa, che riescono soltanto a limitare i danni al cospetto della superiore organizzazione tattica mostrata

dalle potentine. Nonostante l’indisponibilità di Claudia Pagano (problema ad un polso) e le non perfette condizioni di Simona Rotondo, il tecnico Gagliardi avrà tratto certamente indicazioni positive su come le sue ragazze stanno assimilando i meccanismi provati in settimana. Entusiasta ma con i piedi per terra il ds Michele Calia: “c’è soddisfazione perchè questo inizio di stagione ha dimostrato che le scelte di mercato operate insieme al tecnico sono state giuste - ha dichiarato a caldo nel dopogara - ma

Monica Pierantoni tra le protagoniste del successo

adesso l’errore che non dobbiamo commettere è perdere l’umiltà, buttiamo acqua sul fuoco e concentriamoci su sabato prossimo, la marcia deve continuare”. Appuntamento per la terza giornata al PalaPer-

gola, dove arriverà l’Orlandina (impegnata nel posticipo odierno contro Soverato). L’occasione per il tris pare assai ghiotta visti i valori espressi fino a questo momento. p.s. sport@luedi.it

B1 Donne La Romanò si conferma martello implacabile. Stoica Marulli

La Master concede il bis Avvio stentato, poi sale in cattedra il Matera di D’Onghia MASTERGROUPMT ASTVOLLEYLATINA

3 1

19-25, 25-16, 25-15, 25-13

MASTER GROUP MATERA: Marulli 11, Romanò 22, Floridia 5, Cianflone n.e., Piscopo 8, Di Blasi 1, Picerno 6, Romano 4, Russo n.e., Pontillo n.e., Cacciapaglia (L). All. D'Onghia AST VOLLEY LATINA: Mangini, Lunardi 2, Giolini n.e., Pietrangeli (L), Ghisleni 3, Grando 16, Liguori 16, Marletta 5, Giovannini 9, Sciscione. All. Pesce ARBITRI: Nicolazzo di Catanzaro, Scarfò di Reggio Calabria NOTE: Battute vincenti: Matera 4, Latina 3. Battute sbagliate: Matera 7, Latina 8. Tempi di gioco: 25', 24', 20', 21' per un totale di un ora e 10' MATERA - Vittoria Master Group con una grande prova dopo essere andati sotto nel primo set con una brutta prova. Con una Marulli a mezzo servizio e recuperata all'ultimo momento che da il suo apporta importantissimo. Come una locomotiva che parte lenta, ma una volta lanciata non si ferma. Questa, è stata la gara del carattere per le ragazze di mister D'Onghia, partite male con un primo set da dimenticare. E' stata bruciante la partenza del Latina,

Paola Picerno in azione contro il Latina (foto Videouno)

che si porta subito sul 5-1 costringendo D'Onghia alla chiamata del time out per spezzare il gioco e registrare qualcosa. Invece non cambia niente, le ragazze frastornate dall'avversario, commettono errori difensivi macroscopici, 8-3 il punteggio sulla sosta tecnica. Laziali che, incrementano il loro vantaggio di 8 punti sul 12-4, sugli scudi Grando e Liguori. Il muro materano non esiste o non ha ancora preso le giuste misure. Il set scorre via con il chiaro segnale di perdita del set, verificatosi puntualmente.

La ripresa del secondo set, vede ancora una buona partenza per le laziali in vantaggio di tre lunghezze 3-6, ma ecco che si comincia ad intravedere la squadra che sistematasi meglio in difesa, comincia a girare il gioco e la ricezione. Recuperato lo svantaggio si sorpassa l'avversario. Lentamente si accumula il vantaggio grazie alla Romanò, alla seconda sosta tecnica materane avanti 16-10. Si riprende e il vantaggio arriva a più 8 costringendo coach Pesce al time out che non porta a niente e via con la vittoria del set

25-16. la macchina di D'Onghia a cominciato a lanciarsi, terzo set partenza sprint con il vantaggio di 4 punti ma con il muro che comincia a funzionare e dare i suoi frutti. le avversarie si rifanno sotto a meno 2, Romanò con la Marulli (eccezionale viste le sue condizioni) danno coraggio alle altre compagne, nel sentirsi più sicure ed azzardare i colpi che vanno a segno con la Piscopo e i muri della Romano, ma meglio rispetto alle altre gare capitan Picerno. Il set viene vinto con un bel 2515 e fa mettere il muso lungo alle Pontine. L'ultimo set giocato, è stato giocato benissimo, primo punto di Marulli, poi Floridia e ancora Marulli per un 3-0 iniziale. La gara delle materane prende il largo dopo la prima pausa tecnica 8-6 per Matera con tre punti consecutivi della Piscopo. Il Latina non riesce neanche a contrastare la grinta, la voglia e le buone giocate della Master, avanti di 5 punti ma con la difesa che prende tutto. La Floridia mette a terra il 16esimo punto. Picerno, Romanò, Marulli e Piscopo sono incontenibili, Latina tramortita, rassegnata perde il set a 13 e la partita per 3-1 mentre le ragazze si abbracciano al centro del palazzetto. Seconda vittoria per una realtà che sta crescendo. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne La Materaman Nusco affronta alla Caizzo la Clemente Dibenedetto

Livi, occhio alla rivelazione Altamura ABBANDONATA finalmente una quota zero punti che giornata dopo giornata rischiava di farsi sempre più pesante, e lasciato pure - grazie alla vittoria in rimonta e di gran carattere ottenuta sul campo dell'Oria - l'ultimo posto della classifica, la Materman Nusco fa il suo ritorno di fronte al pubblico di Potenza per la sesta di campionato. Alla Caizzo però stasera, in un match che potrebbe definitivamente rilanciare le quotazioni della Livi, la banda di Pamela Petrone dovrà prestare tutta l'attenzione del caso all'avversaria di turno: una Clemente Dibenedetto Altamura che si sta dimostrando l'autentica (e inattesa) rivelazione di questo primo scorcio di torneo. Le ragazzine terribili di coach Claudio Marchisio - nel 6+1 tipo barese giocano tre diciottenni, due diciassettenni, una sedicenne e una quindicenne -, dopo la falsa partenza di San Pietro Vernotico, hanno inanellato un filotto di successi che le ha proiettate addirittura in zona play-

Elena Alexandrova della Livi

off. A suon di prestazioni convincenti e, a dispetto della bassissima età media, decisamente autorevoli. «Conosciamo le potenzialità di questa squadra - spiega l'opposto della Materman, Elena Alexandrova -, per averci giocato due volte contro in pre campionato. Stasera sarà fondamentale il nostro approccio

alla partita: perché se è vero che loro si riescono ad esaltare quando sono avanti nel punteggio, è altrettanto possibile che si smarriscano o perdano sicurezza se messe sotto pressione. Quello che dovremo fare fin dall'inizio sul campo di casa, cercando di imporre il nostro gioco». La schiacciatrice russa, ma oramai potentina a tutti gli effetti, si sofferma poi sul momento attraversato dalla sua squadra: «Il morale nel gruppo è tornato chiaramente su grazie al bel successo di domenica, che però non ci deve far smettere di lavorare sodo. C'è ancora molto da fare e da dimostrare in questa stagione, che abbiamo cominciato con il piede sbagliato non sfruttando diverse opportunità per marcare punti. D'ora in avanti sarà fondamentale trovare quella continuità nella prestazione che ancora ci manca, e poi credo proprio che i risultati siano destinati ad arrivare». l.c.

B2 Donne Voglia di exploit

Asci: in Puglia vittoria nel mirino B2

serie

Donne Girone G CLASSIFICA

OBIETTIVO vittoria per la Giocoleria che viaggia alla volta di Altamura con la chiara intenzione di bissare il successo di domenica scorsa contro il Salerno. Non sarà impresa agevolissima per la formazione di Telesca che si troverà di fronte una formazione che ha appena cambiato guida tecnica e che quindi vorrà sicuramente mettersi in mostra con una buona prestazione. «Di solito - conferma coach Telesca - un cambio di allenatore provoca una scossa positiva nell’immediato, ma questo a noi deve servire solo per ricordarci di tenere alta la concentrazione». E in effetti deve essere questa la prima preoccupazione per Avena e compagne. Sul piano tecnico non dovrebbero esserci particolari problemi: a guardare il sestetto delle pugliesi e soprattutto il gioco espresso finora, Avena e compagne sanno di potersela tranquillamente giocare. Laformazione, ora allenata da coach Festa, può contare su due ex potentine: la palleggiatrice Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato, ex di casa Asci, tra l’altro. Il punto di riferimento in attacco di solito è l’opposta Giogli arrivata da Scafati, ma ora bisognerà verificare le novità introdotte dlla

nuova guida tecnica. «Indipendentemente dallo schieramento che ci troveremo di fronte - sottolinea l’allenatore della Giocoleria dovremo esser bravi a non farle giocare con tranquillità. Toccherà a noi dettare i ritmi di gioco per incanalare l’andamento del match sul piano a noi più congeniale». A giudicare dal lavoro svolto in settimana, Telesca ha buone ragioni per essere fiducioso. Anche l’allenamento di venerdì sera ha confermato che Avena e compagne sono sulla buona strada per tornare a esprimersi su livelli di gioco più che accettabili. E’ apparsa particolarmente in palla Francesca Nolé, ma soprattutto i è visto un buon ritmo nelle situazioni di sei contro sei. Certo da qui a dire che le brutte prestazioni sono alle spalle e tutto è risolto ce ne passa, però alcuni segnali sono indicativi del fatto che qualcosa sta cambiando. Tra l’altro una vittoria ad Altamura avrebbe risvolti che vanno al di là dello stesso risultato: potrebbe servire a mantenere lontane le pugliesi e potrebbe servire a far crescere l’entusiasmo in vista della sfida successiva in programma alla Caizzo contro il San pietro Vernotico. Pietro Floris

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Sport 53

Domenica 25 ottobre 2009


Domenica 25 ottobre 2009

Volley B1 Uomini il diesse: «Sesto e Cittadino sono da tenere d’occhio»

Crichigno non si fida del Brolo La Medical Center insegue la vittoria della continuità tra le mura amiche Hockey A2 Lezoche in evidenza

Pattinomania ko Ripresa stregata PATTINOMANIA 3 MONTEBELLO 4 PATTINOMANIA: Mele, Gaudiano, Barbano, Lezoche, Xiloyannis, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia, Picca. All. Caricato MONTEBELLO: Fortuna, Cornale, Bolzon, Rizzato, Marchesini, Caneva, Benetti, Meneghini, Comin. All. Chiarello ARBITRO: Perrone di Bari RETI: 1’11 st Lezoche, 5’38 st Bolzon, 6’18’’ st Meneghini, 6’42 st Lezoche, 7’23’’ st Meneghini, 8’14’’ st Cornale, 24’22’’ st Nicoletti LA RARO Pattinomania stecca la prima gara casalinga. I materani, allenati da mister Caricato, sono stati sconfitti per quattro a tre dal Montebello che si è dimostrato ancora una volta la bestia nera di Barbano e compagni avendo vinto anche l’anno scorso sulla pista di via dei Sanniti (6-4, ndr). Match giocato alla pari nella prima frazione che è terminata zero a zero con azioni pericolose su entrambi i fronti; dopo una fase di studio era Gaudiano, al 4’20’’, a rendersi pericoloso dalle parti di Comin che, qualche minuto dopo, veniva nuovamente chiamato in causa da Lezoche. Il Montebello reagiva con Cornale con un tiro dalla distanza che terminava alto dalla porta difesa da Picca. Un primo tempo intenso ma scialbo di emozioni che i dodici atleti in pista regalavano, invece, a raffica nella seconda frazione. Il secondo tempo, infatti, iniziava subito con la Pattinomania in vantaggio grazie alla rete di Lezoche: i locali usufruivano di un tiro libero per fallo commesso proprio sull’attaccante barese che non sbagliava siglando il vantaggio. Vantaggio che durava, però, solamente quattro minuti; al 5’38’’, infatti, Bolzon ristabiliva la parità. Sessanta secondi dopo, i vicentini pungevano anco-

Luigi Lezoche

ra realizzando il vantaggio, il primo, con Meneghin che sfruttava al massimo un veloce contropiede. Pronta, però, era la risposta dei pattinatori materani che trovavano il due a due ancora una volta con Lezoche; fallo commesso su Gaudiano e per l’arbitro era rigore. Lezoche batteva forte, il pallino sembrava entrare in rete ma l’arbitro non dava il gol. La sfera ritornava in possesso del numero undici materano che batteva, davanti alla porta, Comin per il 2 a 2. La gioia materana sfumava in un attimo perchè subito dopo arrivava il gol di Meneghini per il tre a due, mentre al minuto 8’14’’ c’era il quarto gol con Cornale. Nel finale assalto della Pattinomania in area vicentina che produceva solo un palo di Vivilecchia e il gol allo scadere di Nicoletti, ininfluente sul risultato finale. Dopo il pari esterno a Sandrigo, la Pattinomania ha subito la prima sconfitta stagionale, un ko che non preclude nulla ai materani. Il campionato è lungo e ancora tutto da giocare. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

POTENZA - Arriva il Brolo. Oggi alle ore 18 la Medical Center dovrà vedersela contro la formazione allenata da mister Saravia. C’è voglia di continuità in casa rossoblu, dopo leduebelle vittorieottenutein casa contro il Galatina (3-0) e in trasferta contro il Casoria (3-2). Davanti al pubblico di casa Zuccaro e compagni non vogliono più sbagliare e deludere le aspettative della società e dei tifosi. Sull’altro versante, anche il Brolo arriva nel capoluogo di regione lucano per cercare di allungare la “scia positiva”, dopo la brillante affermazione ottenuta fra le mura amiche sull’Ortona, vittoria che ha rilanciato in campionato la compagine siciliana. «Sarà una partita dura – commenta il ds Piero Crichigno. La formazione messinese, a dispetto della classifica che la vede sotto di un solo punto ai rossoblu ma con una gara in meno, è una squadra forte che vanta nel suo organico giocatori di tutto rispetto. Moltopotentela coppiadicentrali formata da Sesto e Cittadino, così come sarà difficile spiazzare Laterza in cabina di regia. La Medical Center sta bene, sia fisicamente che mo-

ralmente e tutti i ragazzi sono fortemente motivati a fare bene davanti al pubblico di tifosi che, speriamo come sempre numerosi, verranno a sostenerci». Clima disteso e voglia di fare hanno caratterizzato l’allenamento dei rossoblu in settimana. «L’ambiente è carico – continua Crichigno. Stiamofinalmente trovandoigiusti equilibri in campo e i risul-

tati si iniziano a vedere. Siamo partiti in salita, ma era anche normale, dal momento che ci approcciavamo ad un nuovo campionato inuna seriesuperiore, con una squadra per metà composta da nuovi atleti. In più, abbiamo avuto fin da subito un calendario difficile e ci siamo dovuti confrontare con squadre più esperte di noi, navigate inquesta categoriae

allestite per vincere. Quando le cose stanno così, bisogna pazientare un po’ all’inizio. L’intesa tra il palleggiatore e i nuovi schiacciatori non poteva nascere in poche settimane. Ci vogliono mesi per cercare di “oliare” bene tutti i meccanismi, ma i progressi che i ragazzi stanno facendo sono notevoli e sotto gli occhi di tutti». «Sono sicuro –continua Crichigno – che se continuiamo su questa strada potremo raggiungere con serenità l’obiettivo salvezza che ci siamo dati ad inizio stagione. Dobbiamo cercare di evitare i momenti di “black-out” che abbiamo avuto nelle precedenti gare, scendendo in campo più sereni e consapevoli dei nostri mezzi. Gli avversari non stanno certo a guardare e non possiamo permetterci certi errori in un campionato come questo. Chiedo ai ragazzi concentrazione, grinta, determinazione e carattere. Lo stesso carattere che ci ha permesso di vincere a Casoria, recuperando un set e, quindi, una partita che sembrava ormai in mano agli avversari». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Volley B2 Uomini Paola corsaro

Volley B2 Uomini Match equilibrato

Battuta d’arresto per il Lagonegro

Cade la Pallavolo Matera Sconfitta ai vantaggi contro un ottimo Martina

SIDELLAGONEGRO GE.KIPAOLA

MARTINA MATERA

1 3

25-22, 15-25,20-25, 18-25.

SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero S., Ruggiero F., Crusco, Lopis, Vaiana, Galante, Manzolillo, Aldorasi, Carlomagno, Luglio. Allenatore Stigliano. GE.KI PAOLA: Camassa, Cimino, Lamberti, Malluzzo, Mammone, Presta, Sabatini, Signorelli, Veltri, Giglio, Marano, D'Alessandro. LAGONEGRO - Esordio che rimanda la formazione della Sidel, che pur iniziando bene la partita va in affanno e lascia per strada molti punti importanti. L'inizio della partita mostra una Sidel con poche esitazioni e sempre in vantaggio nel primo set. Gli uomini di Stigliano espri-

Volley B2 Uomini Lauria senza Rija contro il Nicosia

Grattacapi per Santomassimo me è Rija, dovrà scendere in LAURIA - Tutto pronto in casa campo motivata e psicologicaNicodemo per il debutto interno mente stabile, come ha già predella nuova stagione, in procedentemente dimostrato, sengramma oggi alle ore 18 contro za vivere l'ansia da matricola, al il Nicosia. Cresce l'attesa per il cospetto di un avversario con proprio pubblico della formauna esperienza alle spalle di tutzione del residente Chiarelli, torispetto. Dopola vittoriacomche dopo la prima fuori casa, inibattuta di domenica scorsa, ogzia ufficialmente la sua stagiogi sicuramente non sarà sempline di B2 contro i diavoli rossi del ce per i laurioti giocare contro il Nicosia. Dopo la vittoria al tie San felice da Nicosia, che già lo break dello scorso turno gli uoscorso anno ha sfiorato la promini diSantomassimo arrivano mozione in B1 arrivando seconoggi con la convinzione di voler do, e per questa stagione non nanon solo far bene ma conquistasconde le mire al vertice. I siciliare l'intera posta in palio e dimoni vorranno riscattare la sconstrare ai propri beniamini di pofitta della scorsa settimana, suter contare nel campionato. Pro- Enzo Santomassimo bita al cospetto dei cugini dei blemi di formazione per Mister santomassimochedovrà faramenodelfor- laurioti, la Sidel, che si è imposta per 3-0. Fite Rija , infortunatosi lo scorso turno contro schio d'inizio alle 18,00 per la Nicodemo che il Caltanisetta. Parte dunque agguerrita la ha intanto già conosciuto i verdetti delle alNicodemo che anche senza un uomo fonda- tre per la seconda giornata di campionato. mentale e risolutivo in molte occasioni, cop.v.

3 0 26-24 in 27’, 26-24 in 28’, 29-27 in 33’

Luglio della Sidel Lagonegro

mono sin da subito un gioco concreto che costringe spesso all'errore l'avversario, messo in difficoltà dall'ottimo servizio dei lagonegresi. La Sidel anche in fase difensiva è precisa, mentre per la fase di attacco sono decisive le schiacciate di Cimino. La maggior parte dei punti la Sidel li ottiene dalla buona prestazione fatta al servizio che mette in difficoltà la ricezione avversaria ma solo nella prima frazione di gioco. Nel secondo set infatti soffre la Sidel che non gioca bene in difesa e il Paola si porta in avanti e sfrutta gli errori di ricezione dei lagonegresi e la partita riprende così in parità. Guadagna poi ulteriore terreno il Paola che si aggiudica anche il terzo set, che vede i lagonegresi nuovamente in affanno. Ormai in difficoltà la Sidel non concretizza più e gli ospiti iniziano il quarto set sfruttando il vantaggio e guadagnando terreno che li porta a vincere la partita e conquistare i tre punti. Sidel che porta a caso solo un set ben giocato ma poca continuità che avrebbe fatto la differenza in un esordio che non dà gioia al proprio pubblico. “Non siamo stati costantisostiene il dirigente Padulae questo ci ha penalizzato tanto”. Molti dunque i punti sui quali dovrà lavorare in settimana mister Stigliano. sport@luedi.it

PALLAVOLO MARTINA: Polignino 1, Giorgio 5, Gallotta 13, Magrì 9, Losito, Nitti 21, Liuzzi (L), Mola 1, Ceppaglia, Massafra, Siena n.e., Cannerile n.e. All. Spinelli PALLAVOLO MATERA: Suglia 9, Toma 15, Rinelli 10, Lacalamita 5, Anselmo 10, Chieco 2, Albanese 2, Palumbo 1, Bisci (L), Andrulli n.e, Sabino n.e, Forcillo n.e., Riccardi n.e. All. Lozowy PARZIALI: 26-24 in 27’, 26-24 in 28’, 29-27 in 33’ ARBITRI: Chiriatti e Gratis di Lecce NOTE: Battute vincenti Martina 3, battute sbagliate Martina 7, battute vincenti Matera 3, battute sbagliate Matera 8 NIENTE da fare per la Pallavolo Matera a Martina. I lucani sono stati sconfitti dal club di Spinelli per tre a zero ma grande è il rammarico per non aver portato a casa almeno un punto visti gli alti parziali del match. Questo il commento del presidente Tulliani alla fine del match: «Non c’è stato il giusto approccio alla gara, anche se i ragazzi hanno giocato in tutti e tre i set. Pazienza ci rifaremo nelle prossime partite». l.t.

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

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54 Sport


15.30

SHOW

PRIMA SERATA

Pippo Baudo

22.35

RUBRICA

21.30

ATTUALITĂ€

23.40

TALKSHOW

22.30

SPORT

16.30

FILM

20.30

Free Willy

REALTV

Paola Ferrari

Milena Gabanelli

Maurizio Costanzo

Melissa Satta

S.O.S. Tata

06.00 -Rubrica Quello che 06.30 -Rubrica UnoMattina WeekEnd 09.30 -Religione A sua immagine 10.00 -Religione Santa Messa e Beatificazione di Carlo Gnocchi 12.00 -EVENTO Recita dell'Angelus da Piazza San Pietro - Religione 12.20 -Rubrica Linea Verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.30 -Show Domenica In - 7 giorni 16.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 18.50 -Gioco L'EreditĂ 20.00 -Telegiornale Telegiornale

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21.30 -AttualitĂ Report 23.25 -Telegiornale Tg 3 23.35 -Telegiornale Tg Regione

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00.35 -TelegiornaleTG 1 00.55 -RubricaApplausi 01.55 -RubricaCosÏ è la mia vita 02.55 -VideoframmentiSuperStar 03.30 -FilmSballato, gasato, completamente fuso

00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Reality ShowX Factor 02.05 -FilmTutto Totò 02.25 -RubricaInconscio e Magia

23.40 -ShowGlob - L'osceno del villaggio 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere Salute 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema

23.40 - Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -FilmLa cittĂ d'oro 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica

01.00 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.15 -FilmMelinda e Melinda con C. Ejiofor - regia di Woody Allen (USA) - 2004 02.55 -FilmPiccolo alpino

02.10 -FilmHollywood Ending con W. Allen - regia di Woody Allen (USA) - 2002 03.55 -MiniserieClasse di ferro 05.20 -MiniserieQuelli della Speciale

00.00 -DOCUFICTION CittĂ criminali 00.55 -NewsSport 7 01.25 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaMovie Flash 01.50 -RubricaUniversication 02.55 -AttualitĂ CNN News

Traduttore 15 Lingue 4XHVWR WUDGXWWRUH DLXWD YLDJJLDWRUL H WXULVWL D SDUODUH FRUUHWWDPHQWH OH OLQJXH VWUDQLHUH WUDGXFHQGR LQIDWWL IUDVL OH SL FRPXQL GXUDQWH L YLDJJL LQ EHQ OLQJXH ,QJOHVH )UDQFHVH 7HGHVFR ,WDOLDQR 6SDJQROR 2ODQGHVH 6YHGHVH 7XUFR 5XVVR 3RUWRJKHVH *LDSSRQH VH &LQHVH 9LHWQDPLWD 0DOHVH ,QGRQHVLDQR 'L IDFLOH XWLOL]]R q GRWDWR GL ‡ )XQ]LRQH Âł2URORJLR FRQ RUD GHO SDHVH GL RULJLQH HG RUD PRQGLDOH´ ‡ )XQ]LRQH Âł5XEULFD´ SHU PHPRUL]]DUH QXPHUL WHOHIRQLFL FRQ EORFFR D SDVVZRUG ‡ 6FKHUPR FRQ FRQWUDVWR UHJRODELOH ‡ 9ROXPH UHJRODELOH ‡ )XQ]LRQH Âł5LVSDUPLR (QHUJHWLFR´ VL VSHJQH DXWRPDWLFDPHQWH GRSR PLQXWL GL LQXWLOL]]R ‡ 6SHJQLPHQWR DXWRPDWLFR ‡ 5HWUR LOOXPLQD]LRQH D /('

D VROL

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Televisioni 55

Domenica 25 ottobre 2009


MARRAZZOGATE

Il governatore lascia «Sono stato debole» Il Pdl chiede le elezioni a pagina 3

Anno 8 n.259€ 1.00

Al “Basilicata” epigono di Saviano

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Contro le navi dei veleni e i rifiuti nascosti

Ad Amantea sfila il popolo della verità Grande assente la Lucania istituzionale. Ricerche ferme

La saga dei Leo di Chiaromonte

Ficarra e Picone antipedofili

Musi il cervello e la storia

Domenica 25 ottobre 2009

SPORT Prima Potenza a Taranto per un nuovo ciclo

Capuano 2, il riscatto Seconda A Gela

Esame di maturità per il Melfi Basket B Dilettanti

Di Franco Mattia consigliere regionale Fi-Pdl

Corporelle battuta nell’anticipo

Il “grido d'allarme” sul rischio di chiusura per un milione di piccole imprese, lanciato a Mantova dal convegno delle Piccole Industrie di Confindustria, è arrivato in Basilicata dove la nati-mortalità aziendale (che per la prima volta ha avuto un saldo negativo) e l'emergenza lavoro, con circa 4.000 posti di lavoro persi nel primo semestre 2009, hanno raggiunto livelli preoccupanti.Da noi, le piccole medie imprese e il manifatturiero in particolare hanno un peso determinante sull'economia e l'occupazione: continua a pagina 21

La manifestazione di Amantea

Pd, ultimi appelli al voto di oggi

Mastrosimone e Idv “Non accetto lezioni”

Da oggi anche l'ora non è più legale.

a pagina 9

A Pisticci inizia il turismo da diporto

Calcio a 5

Volley

Bng Nigro a punteggio pieno

Medical in casa col Brolo

Ciclismo Varata l’edizione del 2010

Il Giro “tocca”solo Melfi DON CARLO GNOCCHI BEATO Oggi una pubblicazione omaggio con il Quotidiano

a pagina 34

richiedilo al tuo edicolante

di ANGELO LUCANO LAROTONDA

PRE-VISIONI URBANE Si può essere debitori in contumacia di Vito De Filippo. Da quando? Da quando ha varato il cosiddetto “Patto coi giovani”. Il debito non è mio. E' dei giovani. Ed è un debito singolare perché il Presidente, come parte lesa, finge di non avere in giro nessuno che gli debba restituire qualcosa. E' politicamente corretto. continua a pagina 21

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PICCOLO E' SEMPRE BELLO SE...

Mr Frank il dj dei sassi


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