Brevi dal mondo
Firenze, rimosso don Santoro FIRENZE – Sollevato dall’incarico per aver celebrato in chiesa le nozze di una donna nata uomo. È il provvedimento preso dall’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori nei confronti di don Alessandro Santoro il giorno dopo la celebrazione del rito, definito dalla Curia 'simulazione di un sacramento' nella comunità delle Piagge, alla periferia della città. Il vescovo ha anche invitato il prete a una pausa, a «vivere un periodo di riflessione e preghiera».
Kabul, morti 14 soldati Usa KABUL – Tre elicotteri statunitensi sono precipitati ieri in Afghanistan, in due distinti episodi, causando nel complesso la morte di 14 americani, undici soldati e tre civili. La tensione resta alta anche in ambito politico, in vista del ballottaggio del 7 novembre, con Abdullah Abdullah che ha chiesto la rimozione del capo della commissione elettorale, Iec.
Giornalista graziata dal re RIAD – Il sovrano saudita, re Abdullah, rompendo con l’intransigenza delle corti del suo regno ha annullato una sentenza di condanna a 60 frustate emessa da un tribunale contro una giornalista donna. L’unica «colpa» della giovane, Rozanna alYami, 22 anni, è stata quella di lavorare per il canale libanese Lbc che aveva trasmesso un programma tv in cui un uomo si era vantato delle sue avventure sessuali.
Karadzic cerca di fare il furbo L'AJA – Era vuota, e lo sarà anche domani, la sedia di Radovan Karadzic nell’aula del Tribunale dove i giudici, aprendo il processo contro di lui, hanno dato all’ex leader dei serbi di Bosnia altre 24 ore per presentarsi. Non hanno tempo i magistrati, il mandato del Tribunale penale internazionale (Tpi) scade nel 2012, e il suo processo più importante deve chiudersi per quella data. La prima udienza in tutti i modi si è aperta alle 9 di ieri.
Martedì 27 ottobre 2009
Lady Mastella sarà giudicata il 15 febbraio prossimo
Napoli, Lonardo rinviata a giudizio È accusata di aver consusso il direttore dell’Ospedale di Caserta
Sandra Lonardo
NAPOLI – Una presunta concussione ai danni del direttore di una Azienda ospedaliera di Caserta per indurlo ad eseguire nomine di persone vicine o indicate dall’Udeur. Con questa accusa il presidente del consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo sarà processata – prima udienza il 15 febbraio prossimo –dalla undicesima sezione del Tribunale di Napoli. Lo ha deciso ieri, al termine dell’udienza preliminare, il gup Sergio Marotta che ha rinviato a giudizio lady Mastella e altri nove im-
putati. È questo l’epilogo della vicenda giudiziaria, avviata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, che nel gennaio dello scorso anno portò al coinvolgimento dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella provocando la repentina caduta del governo Prodi. Una indagine – poi trasferita a Napoli per competenza territoriale – in cui veniva designato un quadro di condizionamenti per incarichi e appalti che vedeva protagonisti esponenti di primo piano e amministratori locali dell’Udeur.
Foggia, studente Garda, elicottero spara e ferisce cade nel lago uno suo coetaneo due le vittime FOGGIA–Non voleva sparare contro nessuno, fino a quel momento era stato attento a non combinare pasticci e a mostrare con cautela la pistola ad aria compressa ai compagni di classe: ma da quella arma è partito un colpo che, finendo fuori dalla finestra, ha ferito leggermente un altro studente che si è trovato sulla traiettoria, all’esterno della scuola. Il 18enne che ha sparato neanche si è accorto di quanto è avvenuto: sono stati poco dopo i carabinieri a chiamarlo. È quanto avvenuto ieri mattina nel liceo scientifico 'Alessandro Voltà di Foggia.
VERONA–Un volo di routine peralcuni rilieviimmobiliari della zona si è trasformato in tragedia per l'equipaggio di un elicottero, precipitato nel lago di Garda, a Torri di Benaco, nel veronese. Un malore del pilota o un’avaria del mezzo tra le ipotesi dell’incidente. Lo schianto ha provocato la morte di Paolo Alberti, 45 anni, di Desenzano (Brescia), presidente dell’agenzia immobiliare in franchising Tecnocasa dell’Area Nordest, pilota e proprietario del velivolo, e il responsabile Tecnocasa di Bussolengo, Alessandro Ferron, 41 anni.
Gli scafisti arrestati in Libia. Il ministro Frattini polemizza con Malta
Immigrati, nuova tragedia Odissea per trecento eritrei (uno è morto) sbarcati a Pozzallo POZZALLO (RAGUSA) – Si è conclusa con un morto e con una scia di polemiche l’odissea nel Canale di Sicilia dei 300 migranti a bordo di un barcone dalla settimana scorsa in balia del mare in burrasca. I profughi, tra i quali vi sono 46 donne, molte delle quali in avanzato stato di gravidanza, e 29 bambini, sono approdati ieri sera nel porto di Pozzallo con i volti segnati dalla terribile traversata. Alcuni di loro, febbricitanti e in stato confusionale, sono stati subito trasferiti in ospedale; gli altri hanno raccontato a fatica i dettagli di questo terribile viaggio. Gli immigrati, in gran parte eritrei, sono stati assistiti al loro arrivo dai medici della task force inviata dal Viminale, che ha allestito sulla banchina un Centro di primo soccorso e accoglienza. Proprio il ministero dell’Interno ha sottolineato in una nota che «è stato fatto tutto il possibile – in collaborazione con Libia e Malta – per soccorrere il barcone». E a sostegno di questa tesi ha comunicato che due degli scafisti che hanno organizzato il viaggio, sono stati già arrestati in Libia da uomini delle polizie italiana e libica. Ma il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha affrontato ieri la questione a Lussemburgo in sede Ue, è meno diplomatico: «Come sempre l’Italia ha fatto il suo dovere: non ha voltato le spalle dall’altra parte». Un’affermazione che nasconde una polemica, neanche troppo velata, nei confronti del governo maltese, come
testimoniano anche le dichiarazioni di numerosi esponenti politici e associazioni umanitarie. Per tre giorni, infatti, Malta è rimasta sostanzialmente a guardare nonostante le sollecitazioni delle autorità italiane. Così gli unici a fornire assistenza agli immigrati sono stati i 22 uomini d’equipaggio della petroliera livornese Antignano, al comando del capitano Mariano Adragna. L’operazione di soccorso è scattata venerdì pomeriggio, dopo l’Sos lanciato con un satellitare da alcuni eritrei che hanno telefonato ai loro parenti residenti in Italia: «Ci sono onde altissime, rischiamo di affondare. Aiutateci...». Il barcone è stato localizzato nel Golfo della Sirte, al confine
tra le acque libiche e quelle maltesi. Dalla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma l’allarme è stato subito smistato alle navi in transito nella zona, dove imperversava una bufera con mare forza 7 e raffiche di maestrale superiori ai 30 nodi. La richiesta è stata raccolta dal mercantile italiano che, nonostante la burrasca, ha subito prestato soccorso agli immigrati, lanciando in mare viveri e generi di prima necessità senza avvicinarsi troppo al barcone. La petroliera, un bestione d’acciaio lungo 176 metri e con 40 mila tonnellate di stazza lorda, avrebbe rischiato infatti di travolgere come un fuscello la piccola «carretta» di legno. Francesco Nuccio
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini
Poi tenta il suicidio. Ferita un’altra figlia. La tragedia forse per gelosia
Catania, uccide la moglie e la figlioletta CATANIA–Si è armato con un coltello da cucina, con la lama lunga sette centimetri, e all’alba ha ucciso la moglie di 13 anni più giovane e la figlia più piccola, 8 anni. Ha quindi ferito la primogenita di 13 anni, per poi tentare il suicidio con le stesse armi, colpendosi ripetutamente all’addome. Ci sarebbe il tarlo della gelosia alla base della tragedia scoppiata all’alba in via dell’Iris, nel popoloso rione di San Giorgio a Catania, dove i carabinieri del comando provinciale, sono riusciti, intervenendo prontamente, a arrestare Carmelo Sanfilippo, di 48 anni, e a salvare sua figlia di 13 anni. Una «famiglia normale, senza liti» e che «andava d’amore e d’accordo», rico-
struiscono i vicini di casa che avrebbero dato l'allarme prima delle 6 telefonando al 112 dopo avere sentito le urla provenire dalla casa, ottanta metri quadrati al primo piano di un edificio modesto ma dignitoso a tre elevazioni, che avevano in affitto. Carmelo Sanfilippo, operaio in una ditta di onoranze funebri del fratello, ha inferto 20 coltellate alla moglie, Maria Grazia Drago, di 35 anni, per i parenti Monica, mentre dormiva, e poi si è recato nella stanzettadelle duefiglie: haucciso la piccola, di 8 anni, e ferito gravemente la primogenita. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri che hanno soccorso la ragazzina più grande, che si è rifugiata tra le braccia di un investigatore, e bloc-
cato l’uomo che stava tentando il suicidio, accoltellandosi all’addome. Sono scattati subito i soccorsi: la ragazzina è stata condotta nell’ospedale Vittorio Emanuele, dove è ricoverata in prognosiriservatama noninpericolodi vita; mentre il padre omicida al Garibaldi, dove è in stato di arresto piantonato da carabinieri. Sul movente prende sempre più consistenza l’ipotesi del delitto passionale, anche se lui agli investigatori dirà: «scrivete quello che volete, anche che ho agito per lo stress....». La coppia non aveva problemi economici, nè di salute. I magistrati ritengono che, allo stato, quella sia la pista più probabile, anche per le modalità e la tempistica della strage.
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