Brevi dal mondo
Firenze, rimosso don Santoro FIRENZE – Sollevato dall’incarico per aver celebrato in chiesa le nozze di una donna nata uomo. È il provvedimento preso dall’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori nei confronti di don Alessandro Santoro il giorno dopo la celebrazione del rito, definito dalla Curia 'simulazione di un sacramento' nella comunità delle Piagge, alla periferia della città. Il vescovo ha anche invitato il prete a una pausa, a «vivere un periodo di riflessione e preghiera».
Kabul, morti 14 soldati Usa KABUL – Tre elicotteri statunitensi sono precipitati ieri in Afghanistan, in due distinti episodi, causando nel complesso la morte di 14 americani, undici soldati e tre civili. La tensione resta alta anche in ambito politico, in vista del ballottaggio del 7 novembre, con Abdullah Abdullah che ha chiesto la rimozione del capo della commissione elettorale, Iec.
Giornalista graziata dal re RIAD – Il sovrano saudita, re Abdullah, rompendo con l’intransigenza delle corti del suo regno ha annullato una sentenza di condanna a 60 frustate emessa da un tribunale contro una giornalista donna. L’unica «colpa» della giovane, Rozanna alYami, 22 anni, è stata quella di lavorare per il canale libanese Lbc che aveva trasmesso un programma tv in cui un uomo si era vantato delle sue avventure sessuali.
Karadzic cerca di fare il furbo L'AJA – Era vuota, e lo sarà anche domani, la sedia di Radovan Karadzic nell’aula del Tribunale dove i giudici, aprendo il processo contro di lui, hanno dato all’ex leader dei serbi di Bosnia altre 24 ore per presentarsi. Non hanno tempo i magistrati, il mandato del Tribunale penale internazionale (Tpi) scade nel 2012, e il suo processo più importante deve chiudersi per quella data. La prima udienza in tutti i modi si è aperta alle 9 di ieri.
Martedì 27 ottobre 2009
Lady Mastella sarà giudicata il 15 febbraio prossimo
Napoli, Lonardo rinviata a giudizio È accusata di aver consusso il direttore dell’Ospedale di Caserta
Sandra Lonardo
NAPOLI – Una presunta concussione ai danni del direttore di una Azienda ospedaliera di Caserta per indurlo ad eseguire nomine di persone vicine o indicate dall’Udeur. Con questa accusa il presidente del consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo sarà processata – prima udienza il 15 febbraio prossimo –dalla undicesima sezione del Tribunale di Napoli. Lo ha deciso ieri, al termine dell’udienza preliminare, il gup Sergio Marotta che ha rinviato a giudizio lady Mastella e altri nove im-
putati. È questo l’epilogo della vicenda giudiziaria, avviata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, che nel gennaio dello scorso anno portò al coinvolgimento dell’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella provocando la repentina caduta del governo Prodi. Una indagine – poi trasferita a Napoli per competenza territoriale – in cui veniva designato un quadro di condizionamenti per incarichi e appalti che vedeva protagonisti esponenti di primo piano e amministratori locali dell’Udeur.
Foggia, studente Garda, elicottero spara e ferisce cade nel lago uno suo coetaneo due le vittime FOGGIA–Non voleva sparare contro nessuno, fino a quel momento era stato attento a non combinare pasticci e a mostrare con cautela la pistola ad aria compressa ai compagni di classe: ma da quella arma è partito un colpo che, finendo fuori dalla finestra, ha ferito leggermente un altro studente che si è trovato sulla traiettoria, all’esterno della scuola. Il 18enne che ha sparato neanche si è accorto di quanto è avvenuto: sono stati poco dopo i carabinieri a chiamarlo. È quanto avvenuto ieri mattina nel liceo scientifico 'Alessandro Voltà di Foggia.
VERONA–Un volo di routine peralcuni rilieviimmobiliari della zona si è trasformato in tragedia per l'equipaggio di un elicottero, precipitato nel lago di Garda, a Torri di Benaco, nel veronese. Un malore del pilota o un’avaria del mezzo tra le ipotesi dell’incidente. Lo schianto ha provocato la morte di Paolo Alberti, 45 anni, di Desenzano (Brescia), presidente dell’agenzia immobiliare in franchising Tecnocasa dell’Area Nordest, pilota e proprietario del velivolo, e il responsabile Tecnocasa di Bussolengo, Alessandro Ferron, 41 anni.
Gli scafisti arrestati in Libia. Il ministro Frattini polemizza con Malta
Immigrati, nuova tragedia Odissea per trecento eritrei (uno è morto) sbarcati a Pozzallo POZZALLO (RAGUSA) – Si è conclusa con un morto e con una scia di polemiche l’odissea nel Canale di Sicilia dei 300 migranti a bordo di un barcone dalla settimana scorsa in balia del mare in burrasca. I profughi, tra i quali vi sono 46 donne, molte delle quali in avanzato stato di gravidanza, e 29 bambini, sono approdati ieri sera nel porto di Pozzallo con i volti segnati dalla terribile traversata. Alcuni di loro, febbricitanti e in stato confusionale, sono stati subito trasferiti in ospedale; gli altri hanno raccontato a fatica i dettagli di questo terribile viaggio. Gli immigrati, in gran parte eritrei, sono stati assistiti al loro arrivo dai medici della task force inviata dal Viminale, che ha allestito sulla banchina un Centro di primo soccorso e accoglienza. Proprio il ministero dell’Interno ha sottolineato in una nota che «è stato fatto tutto il possibile – in collaborazione con Libia e Malta – per soccorrere il barcone». E a sostegno di questa tesi ha comunicato che due degli scafisti che hanno organizzato il viaggio, sono stati già arrestati in Libia da uomini delle polizie italiana e libica. Ma il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha affrontato ieri la questione a Lussemburgo in sede Ue, è meno diplomatico: «Come sempre l’Italia ha fatto il suo dovere: non ha voltato le spalle dall’altra parte». Un’affermazione che nasconde una polemica, neanche troppo velata, nei confronti del governo maltese, come
testimoniano anche le dichiarazioni di numerosi esponenti politici e associazioni umanitarie. Per tre giorni, infatti, Malta è rimasta sostanzialmente a guardare nonostante le sollecitazioni delle autorità italiane. Così gli unici a fornire assistenza agli immigrati sono stati i 22 uomini d’equipaggio della petroliera livornese Antignano, al comando del capitano Mariano Adragna. L’operazione di soccorso è scattata venerdì pomeriggio, dopo l’Sos lanciato con un satellitare da alcuni eritrei che hanno telefonato ai loro parenti residenti in Italia: «Ci sono onde altissime, rischiamo di affondare. Aiutateci...». Il barcone è stato localizzato nel Golfo della Sirte, al confine
tra le acque libiche e quelle maltesi. Dalla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma l’allarme è stato subito smistato alle navi in transito nella zona, dove imperversava una bufera con mare forza 7 e raffiche di maestrale superiori ai 30 nodi. La richiesta è stata raccolta dal mercantile italiano che, nonostante la burrasca, ha subito prestato soccorso agli immigrati, lanciando in mare viveri e generi di prima necessità senza avvicinarsi troppo al barcone. La petroliera, un bestione d’acciaio lungo 176 metri e con 40 mila tonnellate di stazza lorda, avrebbe rischiato infatti di travolgere come un fuscello la piccola «carretta» di legno. Francesco Nuccio
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini
Poi tenta il suicidio. Ferita un’altra figlia. La tragedia forse per gelosia
Catania, uccide la moglie e la figlioletta CATANIA–Si è armato con un coltello da cucina, con la lama lunga sette centimetri, e all’alba ha ucciso la moglie di 13 anni più giovane e la figlia più piccola, 8 anni. Ha quindi ferito la primogenita di 13 anni, per poi tentare il suicidio con le stesse armi, colpendosi ripetutamente all’addome. Ci sarebbe il tarlo della gelosia alla base della tragedia scoppiata all’alba in via dell’Iris, nel popoloso rione di San Giorgio a Catania, dove i carabinieri del comando provinciale, sono riusciti, intervenendo prontamente, a arrestare Carmelo Sanfilippo, di 48 anni, e a salvare sua figlia di 13 anni. Una «famiglia normale, senza liti» e che «andava d’amore e d’accordo», rico-
struiscono i vicini di casa che avrebbero dato l'allarme prima delle 6 telefonando al 112 dopo avere sentito le urla provenire dalla casa, ottanta metri quadrati al primo piano di un edificio modesto ma dignitoso a tre elevazioni, che avevano in affitto. Carmelo Sanfilippo, operaio in una ditta di onoranze funebri del fratello, ha inferto 20 coltellate alla moglie, Maria Grazia Drago, di 35 anni, per i parenti Monica, mentre dormiva, e poi si è recato nella stanzettadelle duefiglie: haucciso la piccola, di 8 anni, e ferito gravemente la primogenita. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri che hanno soccorso la ragazzina più grande, che si è rifugiata tra le braccia di un investigatore, e bloc-
cato l’uomo che stava tentando il suicidio, accoltellandosi all’addome. Sono scattati subito i soccorsi: la ragazzina è stata condotta nell’ospedale Vittorio Emanuele, dove è ricoverata in prognosiriservatama noninpericolodi vita; mentre il padre omicida al Garibaldi, dove è in stato di arresto piantonato da carabinieri. Sul movente prende sempre più consistenza l’ipotesi del delitto passionale, anche se lui agli investigatori dirà: «scrivete quello che volete, anche che ho agito per lo stress....». La coppia non aveva problemi economici, nè di salute. I magistrati ritengono che, allo stato, quella sia la pista più probabile, anche per le modalità e la tempistica della strage.
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2 In Italia e nel Mondo
Catania è ultima. Al sud l’eccellenza è Matera, prima per i consumi elettrici domestici ridotti
Ecosistema urbano, Verbania al primo posto
IL CASO MARRAZZO
ROMA – E' Verbania la città più ecosostenibile d’Italia. Lo si evince dal sedicesimo rapporto di 'Ecosistema urbano', l’indagine condotta da Legambiente e Ambiente Italia e presentata in un convegno a Roma. Il centro del Lago Maggiore raccoglie il 'testimone' di Belluno che aveva vinto le due edizioni precedenti. Tra le prime dieci città ci sono nove centri del nord. Malissimo il sud con Catania che si colloca all’ultimo posto. In linea generale, rispetto allo scorso anno non ci sono progressi significativi tranne il fatto che al nord migliorano le performance delle città e si al-
Il Nord migliora le prestazioni, Mezzogiorno in ritardo Sconfortanti i dati per la Sicilia con sei città in ultimo larga sempre di più la forbice con il Mezzogiorno, sempre in ritardo. Verbania prevale su Belluno e con un margine più ampio anche su Parma. Nella classifica le prime dieci città 'sostenibili' sono Verbania, Belluno, Parma, Bolzano, Siena, Trento, a pari merito con Savona, La Spezia, Bologna, Gorizia. Il Centro, in questa top ten, è rappresentato da Siena. La regione Liguria piazza anche La Spezia e l’Emilia Roma-
gna Bologna che, con il nono posto, ottiene il risultato migliore nel gruppo che comprende sia le quattro aree metropolitane sia le città con più di 200mila abitanti. Tra le prime trenta, nella lista stilata dal rapporto di Legambiente, si collocano otto città del Centro e, in questa fascia, sud e isole sono rappresentate dalla sola Cagliari, al ventinovesimo posto. Sopra la media italiana il sud piazza anche Salerno (34ª, Campobasso 39ª, Potenza 40ª,
Matera 42ª, Chieti 43ª, Sassari 49ª). Non mancano eccellenze nelle singole classifiche: Matera risulta prima per consumi elettrici domestici ridotti, basse quantità di ossido d’azoto nell’aria e di rifiuti prodotti. Sconfortanti risultati per la Sicilia che ha sei città nelle ultime dieci: Messina, Enna, Trapani, Caltanisetta, Agrigento e Catania. Frosinone, che lo scorso anno era ultima in assoluto, quest’anno è quart'ultima (centesima) e ha il peggior piazzamento delle città del Centro, mentre l’ultima del nord è Imperia. Daniela Navi
Verbania si specchia nel Lago Maggiore
Emessa l’ordinanza dal gip. Le indagini vanno avanti
Concordati 5.000 euro fra il presidente e Natalie ROMA – Cinquemila euro. Questa la cifra per la «prestazione concordata» tra l’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e Natalie, il trans incontrato una sera di inizio luglio nell’appartamento di via Gradoli. Natalie però «si mostrò molto contrariata», scrive il gip Sante Spinaci nell’ordinanza che ha confermato la misura cautelare in carcere per i quattro carabinieri «infedeli» e estorsori secondo le accuse: contrariata perchè la somma finì nelle tasche di due dei militari accusati dalla procura. Si delineano ancor di più i dettagli dell’affaire Marrazzo nelle otto pagine dell’ordinanza da ieri in possesso anche dei legali dei carabinieri. L’indagine, intanto, va avanti. Ieri in procura, l’aggiunto Giancarlo Capaldo ha incontrato per almeno due ore i vertici del Ros per fare il punto sull'indagine che appare tutt'altro che conclusa ed è anzi destinata ad allargarsi. In primo luogo la procura sta esaminando la posizione di Max Scarfone, il fotografo che immortalò l’auto di Silvio Sircana l’ex portavoce di Romano Prodi, a Roma sulla via Salaria accanto ad un trans. Scarfone, per ora teste chiave della procura, potrebbe rispondere del reato di ricettazione. Dalle indagini in corso trapela anche l’ipotesi, per ora solo tale, che altri politici –si parla di due persone – che potrebbero essere stati vittime di ricatti ed estorsioni, finiti in un meccanismo infernale dopo incontri con trans. Dall’ordinanza, intanto, arrivano la conferma delle accu-
se ai carabinieri e nel contempo i dettagli del ricatto sessuale ai danni dell’ex governatore. «Marrazzo – scrive il giudice Spinaci – esaminato dal pm il 21 ottobre 2009, ha precisato che tra il 1 e il 4 luglio 2009 si recava in un appartamento per avere un incontro sessuale a pagamento con una certa Natalie. Qui, dopo essersi parzialmente spogliato, deponeva tremila euro parte della somma concordata, pari a 5.000 mila euro, su un tavolinetto, conservando la rimanente parte e i suoi documenti all’interno del portafogli». «Mentre si accingevano a consumare il rapporto sessuale concordato – continua il gip –si presentavano alla
La Regione Lazio “presidiata” dalle telecamere. Sotto, Ignazio Marino
nell’appartamento di via Gradoli quando due persone avevano bussato e «si erano presentate come carabinieri». «Era presente un uomo in parte svestito – scrive il gip – che gli indagati avevano subito riconosciuto come il presidente Marrazzo, il quale li aveva pregati di non fare
Totonomine: spunta Ignazio Marino ROMA – Tutto da rifare, dopo le primarie, in casa Pd per scegliere il candidato da opporre al centrodestra dopo l’uscita di scena di Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo trans. Il partito, parallelamente alla conta dei votanti delle primarie che hanno affollato domenica i seggi, sta pensando al candidato da mettere in campo contro il Pdl per la presidenza della regione Lazio e che potrebbe essere scelto dalle primarie di coalizione. E da ieri mattina il nome di Ignazio Marino insieme a quello di Enrico Gasbarra, nonostante la sua indisponibilità
Incredibile mostra di robot antichissimi L'IMITAZIONE, e quindi la rappresentazione, del corpo in un excursus storico, scientifico, artistico e fantastico. Dall'antica Grecia del V secolo avanti Cristo, con il connubio mito/meccanica, passando per l'Oriente delle interpretazioni giapponesi e il Rinascimento con l'inventiva leonardesca, per approdare alla tecnologia e alla robotica, fino alla videoarte contemporanea. E' la mostra "Corpo, automi, robot. Tra arte, scienza, tecnolo-
porta d’ingresso due uomini qualificandosi come carabinieri ed entrando nell’appartamento assumevano un atteggiamento estremamente arrogante, tanto da incutere soggezione e paura, si facevano consegnare da Marrazzo che avevano riconosciuto come presidente della Regione il portafogli con i documenti tenendo in un locale separato Natalie e si recavano in un’altra stanza». Nelle dichiarazioni spontanee fatte da tre dei quattro carabinieri arrestati (Antonio Tamburrino, Nicola Testini, Luciano Simeone e Carlo Tagliente, detenuti in carcere) viene descritta – come si legge nell’ordinanza – l'irruzione fatta
gia", allestita fino al 25 ottobre a Lugano e divisa in due sedi: Villa Ciani (Parco civico) privilegia la parte scientifica e il Museo d'arte (Riva Caccia 5) quella artistica. Info e prenotazioni +41 (0)588.667.214
a correre, è quello che circola di più nei corridoi del partito. In calo le quotazioni di David Sassoli, dopo la deludente performance della lista collegata al
suo nome 'Semplicememte democratici', che ormai lo relega a una posizione di secondo piano, considerato soprattutto che è un giornalista e che nel partito in molti, dopo la vicenda Marrazzo, non vogliono più saperne di mezzobusti. Ecco allora che ieri è stato lo stesso Goffredo Bettini ad esporsi per Marino, dopo aver invocato per la scelta del candidato, le primarie: «Se Marino fosse disponibile a partecipare alle primarie per scegliere il candidato alla presidenza della Regione Lazio, io sarei contentissimo». Simona Tagliaventi
Manazza primeggia nella sfida del caffè DALL'INCONTRO tra frullato di lamponi e biscotti del Coffee Illusion fino al connubio tra marmellata d'arancia, salsa di cioccolata e pan di spagna al rum del Profumo d'Iiverno. Sono alcune delle più originali ricette di long drink a base di caffè, protagoniste della sfida tra baristi che ha caratterizzato il primo Gran premio della caffetteria italiana. L'evento, organizzato a Fieramilano nell'ambito del salone Host, ha visto primeggiare Dario Manazza di Cassolnovo (Pavia), seguito da Francesco Sanapo di Firenze e da
Massimilano Grispino di Milano. A decretare i vincitori è stata una giuria tecnicodegustativa, sulla base della padronanza delle tecniche, dei tempi di preparazione, del gusto e della giusta temperatura delle bevande.
nulla per non comprometterlo in considerazione della sua posizione e che li avrebbe ricompensati». «Gli indagati Tagliente, Simeone, Testini – si legge ancora nell’ordinanza – nel corso di spontanee dichiarazioni hanno affermato concordemente di aver ricevuto verso la fine di luglio 2009 da un loro confidente, gravitante nel mondo dei transessuali, tale Gianguarino Cafasso (deceduto nel settembre 2009) un filmato su cd nel quale era appunto ripreso il presidente Marrazzo in compagnia di un transessuale in atteggiamenti ambigui e nel quale veniva ripresa anche della polvere bianca». Nell’ordinanza di parla anche della telefonata giunta all’utenza della segreteria di Marrazzo e fatta da una persona che si era qualificata come un carabiniere. Il gip, infine, nel confermare la custodia in carcere spiega che «dalle risultanze di indagine emerge un quadro indiziario di assoluta gravità nei confronti degli indagati, in particolare in relazione alle condotte poste in essere per la realizzazione di un piano preordinato e per l’acquisizione di profitti illeciti». Pasquale Faiella
Caricabatterie unico per telefonini nel 2010 ADESSO è scesa in campo anche l'Itu, l'agenzia Onu per le telecomunicazioni, e quindi è ufficiale: nel 2010 i nuovi cellulari avranno un caricabatteria universale. Gli utenti potranno usare lo stesso caricabatteria con modelli di marche diverse. La tecnologia è già pronta. L'Itu (International telecommunication union) ha appena ufficializzato il caricabatteria universale come nuovo standard (Universal charging solution). Sfrutterà la tecnologia micro usb. Il caricatore avrà quindi da una parte una normale presa per la corrente e dall'altra un
ingresso micro usb (più piccolo del noto Usb) che s'infilerà nel cellulare. Tutti i cellulari saranno quindi dotati di una fessura compatibile con il micro usb (già adottata da alcuni dei più recenti modelli e dalle fotocamere digitali).
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Il fatto del giorno: Primarie del Pd: Bersani è il nuovo segretario Una bella giornata per la democrazia
La svolta e il ritorno all’antico
Si pensa alla squadra Ipotesi Bindi presidente
dal commento di Curzio Maltese
dall’editoriale di Federico Geremicca
dal commento di Maria Teresa Meli
Tre milioni di votanti, cinquantamila volontari in diecimila seggi, decine di milioni di euro raccolti. Se qualcuno nel Pd ha ancora dubbi sulle primarie è un pazzo. Sono l'elemento più identitario del partito, dal giorno della nascita. È stata una grande giornata per l'unico partito al mondo che coinvolga tanti cittadini nella scelta del segretario, ma soprattutto per la democrazia. Il voto degli elettori ha confermato nella sostanza quello degli iscritti. Bersani è il vincitore, ma Franceschini e Marino non escono sconfitti. Il segretario uscente ha avuto proprio ieri la conferma d'aver svolto bene la missione di salvare il Pd nella stagione peggiore e oggi può consegnarlo al successo in ottima salute. [...].
E’perfino ovvio, dopo una domenica come quella di ieri, dire che giornate così fanno certamente bene al Pd - lo rianimano, lo confortano - ma fanno bene, più in generale, all’intero Paese: che quasi tre milioni di italiani si autogestiscano in una prova di democrazia come le primarie testimonia di un Paese forse stanco ma non ancora fiaccato, nonostante le risse politiche di pessima lega e l’aria pesante che tira. Ma la massiccia affluenza alle urne - pur importante e oltre le aspettative, considerata la slavina di guai abbattutasi sul Pd - è solo la cornice entro la quale è maturata una svolta politica che potrebbe produrre novità in tempi anche molto brevi. Infatti, il cambio di leadership e l’elezione di Bersani, se non rappresentano già da soli una svolta [...].
Alle nove e mezzo di sera Pier Luigi Bersani è segretario del Pd con il 53 per cento dei voti. Ma sono proiezioni, le prime, e per questa ragione l'ex ministro del governo Prodi invita tutti i suoi sostenitori alla «cautela»: «Non sta andando male, ma prudenza». Se non altro perché i numeri sono ancora ballerini: c'è una forbice del 4 per cento, il che significa che quel 53 potrebbe diventare 57 ma anche 49. Rientrato da Piacenza, dove ha votato, Bersani si è asserragliato insieme ai suoi nella sede del suo comitato elettorale a Roma: preferisce aspettar lì i primi risultati, insieme ad alcuni dirigenti della sua mozione. [...].
La migliore di oggi
Il primo atto del leader
Ai gazebo sfila l’antiberlusconismo
dall’editoriale di M. Adinolfi
dal corsivo di Mario Ajello
Una cosa è certa: il nuovo segretario del Partito democratico non potrà sedersi sugli allori. Pierluigi Bersani non godrà di un periodo, né breve né lungo, di una luna di miele con gli iscritti e gli elettori che lo hanno scelto. Avrà però una base importante da cui partire: l’affluenza ai seggi. La dimostrazione di vitalità che il “popolo delle primarie” ha dato finora, ogni volta che è stato chiamato alle urne, rende improbabile, anzi persino autolesionistico, accantonare lo strumento. Ciò non toglie però che il nuovo segretario dovrà accordarlo meglio[...].
L’effetto Marrazzo, per il popolo della sinistra, poteva essere depressivo (che infinita pena, al gazebo non ci vado!) oppure poteva essere mobilitante (il Pd è in grave sofferenza e ora più che mai bisogna dargli un segno d’affetto, votando alle primarie). Fra le due opzioni, forse ha vinto la seconda. E in ogni caso la gente nei seggi romani c’è - «Siamo tantissimi!», esulta stando in fila al gazebo di Piazza Mazzini il super-votato eurodeputato Davide Sassoli - e non sembra indignata nè particolarmente nervosa davanti al trans-gate. Ma solamente molto triste. «Per la disperazione che ha spinto
un uomo normale e un bravo padre di famiglia - osserva Marianna, una trentenne che aspetta il suo turno davanti al seggio della Bufalotta - a cercare emozioni forti che una vita apparentemente felice e di successo non gli riesce a dare». E Michele, altro democrat, lì accanto: «Berlusconi, da ometto degli anni ’50, si sollazza, come nelle vecchie commedie all’italiana, con le giovani ragazzette. Marrazzo, da uomo d’oggi intimorito dalla donna emancipata del XXI secolo, cerca fuori di casa la brutalità del rapporto maschio, ma anche la rassicurazione di una modalità da geisha che i trans sanno dare». Si filosofeggia. E il Pd? [...].
Il cronista vota tre volte
dal commento di Maria Laura Rodotà
Approssimazione, faciloneria, errori, sbagli. Il Pd elegge il suo segretario così. O forse si potrebbe dire che a questo si va incontro se si decide di abolire la politica e affidare ai gazebo chi va al timone della nave. Falsare l'esito del voto è un gioco da ragazzi. Un gioco che si è ripetuto per ben tre volte. Ma si poteva continuare, tre infin dei conti èil numero perfetto equanto basta per dimostrare che le primarie, queste primarie, più d'un dubbio lo sollevano. Non bisogna fare i salti mortali per votare ripetutamente, almeno per un non residente a Roma. È sufficiente presentarsi sotto gli ombrelloni bianchi, subirsi un po' di coda attorniati da elettori inferociti per lo scandalo Marrazzo, arrivare davanti alle urne con la sola carta di identità in mano e chiedere di poter votare. «Ma la procedura prevede che bisognava iscriversi alla sede provinciale del Pd in Via del Tritone, ma doveva farlo entro le 19 del 23 ottobre», sottolinea un volontario [...].
Tutto un partito davanti. Forse. Come nel finale di un film di Paolo Virzì. Così sono state le primarie, in giro per Roma. Qualche ragazzo precario e molte gentili persone anziane. Tra gli elettori, più centro che periferia, più borghesi che gente a basso reddito, più studenti che commesse, più vecchi che giovani, più donne che uomini. Un viaggio in motorino tra il volgo disperso del centrosinistra si può raccontare, volendo, così. 8.15, piazza Cola di Rienzo. Rione Prati, borghesia di destra con innesti farabutti. Quattro ragazzi sotto la tenda offrono minicor-
Taglio basso
Made in Italy, ago e scalpello per battere la crisi Arte e mestiere. Idee e fatica. Ago e scalpello prestati all'haute couture piuttosto che all'allestimento di ville di lusso. La capacità di tradurre il genio italiano in oggetti, da un lato. La grande fragilità aziendale, dall'altro. Gli artigiani d'arte spesso lavorano nell'ombra e nessuno sembra ricordarsene. La concorrenza asiatica li ha messi sotto pressione, soprattutto quelli che operano nell'arredocasa, nel fashion e in tutti quei comparti tipici del made in Italy. Ma loro non si sono arresi. Piccoli e veloci a reagire. Per decenni la Baldi di Firenze ha esportato negli Stati Uniti complementi d'arredo di lusso, fino a farlo diventare il primo mercato di sbocco. Quando la concorrenza dei cinesi è diventata insopportabile ha dato un colpo di timone verso l'Asia e ha deciso di aprire negozi monomarca, come le griffe. Stesso percorso per la Fazioli di Pordenone, che ha rapidamente compensato le note stonate del mercato americano con la crescita nel Far East e in Europa. Produce solo 110 pianoforti a coda l'anno e la qua-
dall’editoriale di C. De Gregorio
In fila ai seggi all'una di ieri Pietro, 16 anni, timido e sorridente: «È la prima volta, sì». E come ti senti a votare? Importante, responsabile, grande? «No, veramente. Libero. Mi sento libero». Una signora anziana, con la borsa della spesa, si volta e lo bacia. «Bravo piccolo. Che bravo, è proprio così. Sapessi quanto è costata e quanto costa questa libertà, tienila di conto». Lo so, lo so. Li vedo i cinici del privato tornaconto ridacchiare della storiella edificante, i cani al guinzaglio del padrone quelli che prendono mezze frasi e le ribaltano poi ci scrivono sopra senza vergogna la loro quotidiana marchetta garanzia di stipendio [...].
Giannelli sul Corriere
Ai seggi un’armata di nonni - elettori
dal commento di Alessandro Bertasi
dall’articolo di Emanuele Scarci
Voglia di credere
lità deve sempre essere al top. Dalla bottega del maestro Pino Grasso, in un mezzanino di un quartiere semicentrale di Milano, è passato un pezzo di storia del ricamo classico e contemporaneo italiano, che abbiamo visto sugli abiti di alta moda di Valentino, Armani e Mila Schön. Ora Grasso lancia un appello affinchè l'artigianato d'arte trovi forme di tutela. Il rischio è l'estinzione. Il colpo d'occhio all'ingresso del laboratorio è quello minimalista delle botteghe fiorentine di un tempo, ma quando si entra nella corte si notano subito i lastroni di pietre semipreziose, malachite, ametista, lapislazzuli, accatastati sui lati. All'interno i colpi regolari dello scalpello si sovrappongono alla stridìo della fresa, l'odore del metallo fuso, i maestri soffiatori e cesellatori che non staccano lo sguardo dal loro lavoro: benvenuti nel mondo di Baldi, una fucina di talenti artigiani che sforna oggetti d'arte: console, specchiere, candelabri, vasi e orologi di stile classico. Creati con pietre, cristallo di rocca, oro bronzo, argento, onice e marmo. dal Sole 24 Ore
netti ai primi votanti. Due signore mattiniere si baciano e confrontano il voto: «Franceschini». «Ah, io Marino». «Oddio, Marino. E' come quelli che una volta votavano Potere Operaio». Addirittura. 8.40, piazza Melozzo da Forlì. Quartiere Flaminio, case del Ventennio abitate da anziani e ambite dai loro nipoti. I nipoti dovranno aspettare. Gli anziani del Flaminio sono battaglieri. Una nonna assertiva insiste per votare senza certificato elettorale, insistendo «sono in zona». Una coetanea si azzuffa verbalmente con lei e grida «No! Dobbiamo essere un partito serio!». Qualcuno si affaccia. 9.20, Ponte Milvio. La sezione dove
era iscritto Enrico Berlinguer. Fuori un cartello a pennarello informa «domenica 25 non sarà possibile la visione della partita». Dentro c'è fila. «Sono tranquilla, vince Bersani», sorride la sua rappresentante di lista, Marika Vaida. Ma qui non aveva vinto Marino, tra gli iscritti? «Evabbe', siamo pieni di medici». Indubbio. 9.50 via Ferrero da Cambiano, Vigna Clara. I personaggi dei Vanzina abitano qui. Ma anche qui c'è fila. E molte lamentele di chi ha sbagliato gazebo. Un'elettrice che se la prende col quartiere «fascista, razzista, casinista, cafonista». Intanto si mette in coda una ventenne, accolta con entusiasmo. [...].
La fotografia Napoli, Statuina del presepe dedicata a Bersani (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Caso Marrazzo, il premier telefonò al governatore «“Chi” ha un video, ho detto non se ne parla» dall’articolo di Cristiana Mangani
Un paio di giorni prima che scoppiasse il putiferio e quattro carabinieri finissero in manette, il premier Silvio Berlusconi ha telefonato al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, per avvertirlo che c’era un video compromettente che lo riguardava. «Nei giorni scorsi è venuto da me Alfonso Signorini (direttore del settimanale Mondadori “Chi”) - ha detto il presidente del Consiglio al governatore - per farmi vedere un filmato che ti riguardava. Mi ha chiesto “che ne dobbiamo fare?” E io gli ho risposto che non se ne parlava lontanamente di pubblicare una simile cosa. Io penso che debba essere ritirato dal commercio e, se vuoi, ti do nome e indirizzo dell’agente che ce l’ha dato così, se ritieni, potrai farlo ritirare». Marrazzo incassa la chiamata e ringrazia. Palazzo Chigi sembra ignorare che il politico del Pd è sotto ricatto, che ha pagato per il silenzio, pensano forse che lui non sapesse dell’esistenza di questo filmato. E
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo
hanno voluto avvertirlo. Il presidente della Regione, però, invece di cercare i magistrati, pare scelga di contattare direttamente la “Photo Masi” di Milano, vorrebbe comprare lui stesso il video. Qualche giorno prima della telefonata di Berlusconi alla segreteria della presidenza della Pisana arriva un’altra chiamata: «C’è il presidente? chiedono - Dobbiamo parlare con lui di una questione personale. Dobbiamo parlarne
direttamente, lo avverta per favore». Marrazzo non è in sede. E quando viene a saperlo pensa che possa trattarsi dei ricattatori. Non li ha più sentiti da tempo, spera che lo abbiano dimenticato. Del resto non hanno riscosso gli assegni che aveva consegnato per indurli al “silenzio”, e non l’hanno più chiamato. Decide di continuare a tacere. Nonostante ormai sappia che in tanti conoscono le sue “debolezze” e le frequentazioni,
dal commento di Marco Conti
Non una concessione alle ragioni del superministro dell’Economia. Nemmeno quando ieri sera Giulio Tremonti è tornato a minacciare le dimissioni a seguito del fuoco di sbarramento fatto da autorevoli esponenti della maggioranza all’ipotesi di un suo ruolo da vicepremier. Tutto sospeso. O quasi, visto che il superministro non molla e il Cavaliere nemmeno, malgrado anche ieri i telefoni siano stati molto caldi. Berlusconi non ha nessuna intenzione di ”appaltare” al superministro l’intera politica eco-
Irap, Berlusconi convinto Tremonti in quota Lega nomica del governo. Soprattutto non vuole che la crisi economica e il debito pubblico si mangino il pilastro principale della politica del centrodestra: la riduzione delle tasse. E’ per questo che il premier comprende sino ad un certo punto le cautele dell’uomo dell’aliquota unica al 33% e che ispirò molte delle idee esposte nel ’99 al taxday di Vero-
na. Al taglio dell’Irap, graduale e attento ai conti pubblici, Berlusconi non intende rinunciare. Così come all’obiettivo della riduzione dell’Irpef e di altre imposte. Tremonti però non molla: «Non metto coperture finte sotto spese vere, come vorrebbe Fini». Per il Cavaliere il rilancio dell’immagine e dell’azione del suo governo passa per
mantiene il silenzio con quelli che gli stanno intorno. Nega sempre, fino a un’ora prima della smentita finale. Quando arriva all’interrogatorio davanti al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo pensando ancora di dover rispondere a domande sulla sanità. Il pm gli mostra il video, gli contesta gli assegni e gli parla del ricatto, è lui diventa un fiume in piena e dice tutto. Un periodo sfortunato per il governatore che ora potrebbe costargli anche qualche accertamento personale da parte della procura. Sono stati gli stessi trans, infatti, a raccontare alcuniparticolari ai carabinieri del Ros. Hanno detto che il governatore li pagava lautamente, che arrivava da loro con l’auto blu e la parcheggiava anche in seconda fila. Quasi sempre accompagnato dall’autista. E uno ha persino dichiarato che i soldi usati per pagarlo, «chissà dove li prendeva». I pm, pur continuando a considerare il presidente una vittima, ritengono che forse alcuni aspetti debbano essere chiariti. [...].
le tasche degli italiani ed è per questo che non comprende neppure perché la Lega abbia fatto così quadrato intorno al superministro. Berlusconi non ha gradito la presenza sabato scorso ad Arcore dello stato maggiore del Carroccio nella veste di avvocato difensore delle ragioni di Tremonti. Tantomeno comprende perché Bossi appoggi la nomina di Tremonti a vicepremier dopo aver a suo tempo osteggiato quella di Gianni Letta. Se per qualcuno la soluzione potrebbe essere l’elevazione dei due al rango di vice, per Berlusconi il discorso è chiuso. [...].
Le parole di Libera per battere la mafia dal commento di B. Spinelli
Da anni ci interroghiamo su questo male che non viene estirpato, la mafia: in particolare sulla lunga storia di trattative fra una parte dello Stato e la malavita, con poteri occulti che mediano fra due potenze facendone entità paragonabili. Anche per il potere della malavita, non solo per il potere legale, dovrebbero valere le parole di Montesquieu: «Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti. Perché non si possa abusare del potere occorre che il potere arresti il potere». Forse però è venuto il momento di dire quello che sappiamo, e non solo di farci domande. Di dire, come fece Pasolini il 14 novembre 1974 a proposito delle trame eversive italiane, che in realtà: noi sappiamo. Sono anni che sappiamo, anche se non abbiamo tutte le prove e gli indizi. Sappiamo che le trattative sono esistite, prolungandosi fino al 2004. Sappiamo che viviamo ancor oggi - con le leggi che ostacolano la lotta alla mafia, con lo scudo fiscale che premia l’evasione sotto l’ombra di un patto. Sappiamo il sangue che mafia, camorra, ’ndrangheta hanno versato lungo i decenni. Sappiamo il sacco di Palermo, e di tante città: sacco che continua. Sappiamo che l’Italia si va sgretolando davanti a noi come fosse un castello che abbiamo accettato di fare di carta, anziché di mattoni e di buon cemento non fornito dalla mafia - sì, noi l’abbiamo accettato, noi che eleggiamo chi ha il potere di favorire o frenare la malavita. Sappiamo che basta leggere le sentenze - anche quelle che assolvono gli imputati per mancanza di prove o, peggio, per prescrizione - per conoscere le respon-
sabilità di politici che, per aver conquistato e mantenuto il potere grazie alla malavita, non dovrebbero essere chiamati coi nomi, nobili, di rappresentanti del popolo o di statisti. Tutte queste cose, come avviene nei paesi che vivono sotto il giogo di un potere totalitario, le sappiamo grazie a persone che hanno deciso di denunciare, di testimoniare, e non solo di testimoniare ma di rimboccarsi le maniche e cominciare a costruire un’Italia diversa: tra i primi l’associazione Libera, e i giudici che hanno indagato su mafia e politica sapendo che avrebbero pagato con la vita, e uomini come Roberto Saviano, e giornalisti che esplorano le terre di mafia come Anna Politkovskaja esplorava, sapendo di essere mortalmente minacciata, gli orrori della guerra russa contro i ceceni. Sono i medici dell’Italia. Ma medici che osservano un giuramento di Ippocrate speciale, di tipo nuovo: resta il dettato che comanda l’azione riparatrice, risanatrice. Nella sostanza, l’obbligo di non nuocere, di astenersi da ogni offesa e danno volontario. Ma cade il comandamento del segreto, vincolante in Ippocrate, che comanda: «Tutto ciò ch’io vedrò e ascolterò nell’esercizio della mia professione, o anche al di fuori della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev’essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta». Il paragrafo del giuramento cade, perché troppo contiguo alla complicità, al delitto di omertà: questa parola che offende e storpia la radice da cui viene e che rimanda all’umiltà, all’umirtà. La vera umiltà consiste nell’infrangere il segreto, nel far letteralmente parlare le pietre e il cemento, le terre e i mari inquinati [...].
Lo Sport: Fra le righe e sopra le righe Calcio, adesso Leonardo ha una squadra
L’infinito Valentino Rossi vince il nono mondiale
Tom Brady ritorna
dal commento di Mario Sconcerti
dal commento di F. Padoa
dall’articolo di G. Marino
La Juve si rimette in cerca dell’Inter aspettando di trovare mercoledì pros-simo la Samp a Torino. Il Milan intanto continua a superare esami che fino a un mese fa avrebbe sbagliato per principio. La squadra è lunga per necessità, se vo-gliono difendere in modo accettabile i 6 di centrocampo e difesa non possono che es-sere lontani da Seedorf e i 3 attaccanti. Soffre molto la velocità organizzata degli avversari, ma davanti porta una qualità che nessuno ha nel campionato. Come il Real a metà settimana, anche il Chievo ie-ri si è improvvisamente fermato a metà partita. E non era un avversario sprovve-duto tatticamente come il Real, aveva ba-sato tutta la partita sull’agonismo e l’ordi-ne. Ma non c’è niente di più faticoso che correre a vuoto, e il Milan quando tiene palla a buon ritmo manda chiunque fuori tempo. Non è una squadra perfetta, ora però è una squadra. Il fatto che abbia se-gnato due reti Nesta è la dimostrazione di questo nuovo, improvviso senso del collet-tivo, una volontà operaia abbinata a pos-sibilità tecniche altissime, una miscela in-conoscibile in questo campionato corto e macchinoso. Non è chiaro cosa abbia creato Leonar-do. Il Milan sembra andare avanti per rea-zione, prima prende il gol poi si scuote e risponde quasi per induzione, ma qualco-sa Leonardo ha creato perché la squadra ora ha un’anima, non è più un insieme di campioni vecchi, si è messa all’altezza dei propri limiti e li spinge via. Ha umiltà, si stima, si aiuta. È un Milan lussuoso e pro-vinciale che ha lasciato le nuvole ed è tor-nato in gara. Se giochi bene, benino o be-nissimo è perfino un particolare obsoleto. Va avanti a strappi che nessuno regge. Or-mai lo si è visto contro molti avversari. Non è un uomo che può cambiarlo, anche se Borriello ha fatto molto più di Hunte-laar. È la voglia di non morire che ha rico-struito uno slancio. E attenzione perché quando gioca, il Milan gioca calcio vero, imprevisto e imprevedibile. È ancora trop-po dietro, ma non è ancora tardi per tutto. [...].
Infinito Rossi. Interminabile dominio. Longevità con pochi precedenti nella storia dello sport, vero fenomeno di continuità. Nove mondiali per Valentino, il primo nel 1997, appena maggiorenne; l’ultimo ieri, tredici stagioni più tardi. Rossi, tanto per fare qualche illustre esempio, ha fatto meglio di Schumacher, che i sette mondiali li ha vinti nell’arco di undici stagioni; meglio di Stenmark, che le sue coppe del mondo, ori olimpici e mondiali li ha raccolti in dieci stagioni; meglio di Agostini, che di titoli iridati ne ha vinti 15, ma concentrati in dieci anni, altri tempi per le due ruote; meglio diFederer cheisuoi15 Slamli ha conquistati in sette anni; meglio di Al Oerter, leggendario discobolo statunitense che arrivò all’alloro olimpico per quattro volte, in 12 anni quindi. Solo Bubka finora è avanti, capace di collezionare i suoi sei mondiali nell’arco di 14 anni. Ma Rossi non si ferma qui, il suo record di durata rischia di allungarsi. “Gallina vecchia fa buon brodo”: la maglietta del trionfoche ostentava ieri in Malesia non lascia
Non sa cosa voglia dire difendersi. Non conosce la tattica attendista. Men che mai la "melina" calcistica. Ama il rischio e il gioco d'attacco. Ne è un magnifico interprete. Ha coraggio. E vince. Nome e cognome: Tom Brady. Professione: quarterback. Squadra di appartenenza: da sempre, i New England Patriots che, da Cenerentola degli anni Ottanta,èdiventata l'Interdeglianni Duemila della nostra serie A, praticamente imbattibile in campionato: tre Superbowl vinti, un quarto perso contro la sorpresa New York Giants. Segni particolari: la sua compagna è la modella brasiliana Gisele Bundchen, non proprio una che passa inosservata. Una coppia di star. Attaccare per vincere. La legge di Tom Brady, che il mondo della National football league imparò a conoscere nel 2001, in un appassionante Superbowl tra i Patrioti e i Saint LouisRams. Mancavano120secondi al termine, il punteggio era in parità e praticamente chiunque masticasse un pizzico di football Usa si aspettava che il qb dei Patriots congelasse il gioco [...].
Valentino Rossi festeggia la vittoria
dubbi, Vale proverà ancora a vincere, l’ha già annunciato. E magari ci riuscirà. Campione unico, Rossi. Il presidente del Coni Petrucci applaude ammirato: «Il Collare d’Oro riservato agli atleti che vincono un mondiale non basta più, per lui dovremmo crearlo di platino». La sua grande virtù, probabilmente, oltre le capacità tecniche e le doti fisiche, è nella testa. Determinazione, concentrazione, ambizione: sempre avanti a testa bassa e a tutto gas, contro tutti e contro tutto. Saper volare a 300 all’ora per tanti anni, superando ostacoli di ogni genere che avrebbero
mandato fuori strada numerosi campioni, testimonia la sua grandezza. Nove titoli iridati, in tutte le categorie, dalle “piccole” 125 ai bolidi della MotoGp, indifferentemente a bordo di Aprilia, Honda, Yamaha, per tredici anni sulla cresta dell’onda, in uno sport che richiede un’immensa resistenza fisica, coraggio, intelligenza tattica. Valentino ha saputo sempre rigenerarsi nei momenti più difficili (come quando fu travolto dalle accuse di evasione fiscale), sempre in grado di trovare nuovi stimoli, capace di caricarsi nelle sfide con gli avversari più temibili. [...].
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Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
I nodi della politica
Il centrodestra fa quadrato con il ministro sul piano economico
Tremonti spacca la maggioranza Bocciata l’ipotesi di nomina a vicepresidente, ipotesi che non piace neanche al premier | LE REAZIONI | di YASMIN INANGIRAY
ROMA – Non si sciolgono i nodi del confronto tra Pdl e Giulio Tremonti. Il ministro dell’Economia non arretra, confermando la necessità di blindare le linee della politica economica. E non rinuncerebbe alla richiesta di essere nominato vicepremier, ricevendo di nuovo l’appoggio di Umberto Bossi: «Sì - dice il Senatur alla proposta – lui ha i contatti che servono in Europa». CURIOSITA’ L'idea però viene bocciata da tutto lo stato maggiore del Scarlattina Popolo della LiberEd una promoe il Cavaliere tà. zione di Tremonti vede tra i contrari si ferma lo stesso Silvio Berlusconi. L’idea che ROMA– Silvio Berlusconi è bloccato nella l’attuale ministro dell’Economia possua residenza da sa ricoprire l’incauna lieve forma di rico di viceprescarlattina e saltano per il momento gli im- mier, si ragiona nel partito interprepegni settimanali del tando l’irritazione presidente del Condel Cavaliere, da un siglio. Il premier è lato metterebbe a stato contagiato da rischio l’equilibrio quella che è una maall’interno del Pdl, lattia tipica dell'infanma soprattutto rizia, ma che non risparmia gli adulti, ge- schierebbe di dare credito a quelle vonitori e perfino, come ci che vorrebbero nel caso del Cavaliel’esecutivo sotto il re, nonni. Berlusconi ha infatti cinque nipo- pressing del Carroccio. ti, dei quali quattro in Un ragionamentipica età da malattia to che il premier esantematica: Gaavrebbe approfonbriele, sette anni, Sildito, facendo una vio jr, cinque anni, accurata riflessiosono i figli di Marina. ne, con i tre coordiAlessandro, due annatori del partito ni, ed Edoardo, nato nel tentativo di troa luglio 2009, sono i vare comunque figli di Barbara. Oggi Berlusconi era atteso una soluzione che soddisfi tutte le poa Fossa, in Abruzzo, sizioni. per l'inaugurazione Una riunione del “villaggio Friuli fiume, durata oltre Venezia Giulia”. Ma tre ore, svoltasi ad la cerimonia è stata Arcore, dove il Carimandata proprio valiere dovrebbe per la sua indisposirestare anche nei zione. prossimi giorni complice una lieve forma di scarlattina contratta dalla vicinanza con uno dei nipotini. Un vertice servito per ribadire quella che è la linea economica
Vice, gelo nel Pdl Solo Bossi dice sì di PAOLO BARBIERI
Giulio Tremonti
del governo. Tre i punti chiave: sì alla politica del rigore come chiede Tremonti ma anche sviluppo e rispetto del programma elettorale. Quello che il presidente del Consiglio avrebbe sottolineato ai tre coordinatori è la volontà di procedere secondo il programma previsto. Insomma, l’ipotesi di tagliare l’Irap, sia pure con tutta la gradualità necessaria, resta in campo anche perchè, avrebbe ricordato lo stesso Berlusconi, il provvedimento è uno dei punti programmatici che tutti gli alleati hanno condiviso. E nonostante il Cavaliere abbia ribadito il pieno riconoscimento al ruolo del titolare di via XX Settembre, smentendo ogni ipotesi di cabina di regia sulla politica economica, è ancora difficile capire quali pieghe prenderà la vicenda. Quello che è certo però è che ogni scelta, avrebbe ribadito, sarà all’insegna della collegialità nel rispetto della democrazia interna.Un modopersottolineare la volontà di abbassare i toni della polemica all’interno della
maggioranza e ricucire al più presto lo strappo con Tremonti. Per il 5 novembre è fissato l’ufficio di presidenza del Pdl ed in seguito saranno ascoltati anche i gruppi parlamentari. Ma prima di allora occasioni di nuove fibrillazioni potrebbero non mancare. Tant'è che già il prossimo mercoledì, nella riunione del Consiglio dei Ministri, c'è chi ipotizza ad un nuovo scontro tra il titolare dell’Economia e la cosidetta fronda “antitremontiana”. Nelle stesse ore del vertice di Arcore, Tremonti era a pranzo con il gotha bancario italiano: Alessandro Profumo, Ad di Unicredit, Corrado Passera, consiglieredelegato diIntesaSanpaolo e Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo. Nel pomeriggio poi è stata la volta di Domenico Siniscalco. Una visita «da amico», ha precisato lo stesso Siniscalco che sostituì proprio Tremonti al dicastero di via XX Settembre nel 2004. Il ministro dell’Economia si è trincerato dietro il silenzio per tutto il giorno.
ha commentato il presidente della commissione Finanze del SeMILANO – Umberto Bossi Nei nato Mario Baldassarri; il minigiorni scorsi era stato chiaro: stro della difesa Ignazio la Rus«Fino a che sarò vivo io Tremonti sa, dopo il vertice di Arcore con gli altri coordinatori nazionali non si tocca», aveva detto. E ieri, due giorni dopo il vertice del Pdl ha chiesto: «Siete sicuri di Arcore con il presidente del che sia questo ciò che chiede Treconsiglio Silvio Berlusconi e il monti?». Bossi tra l’altro ha negato che ministro dell’economia, ha mandato un altro chiaro messaggio un’eventuale nomina di Tremonalla maggioranza sostenendo ti a vicepremier possa diventare l’ipotesi di assegnare a Tremonti una sorta di commissariamento, come sostenuto anche dal presila carica di vicepremier. dente della Camera, A Barlassina, dove Gianfranco Fini: «Socon il ministro no tutte stupidaggidell’agricoltura Luca ni. Tremonti è amico Zaia ha inaugurato il di Berlusconi, gli reparto di un supervuole bene e non famercato dove vengorebbe mai una cosa no venduti prodotti del genere». agricoli delle regioni A Barlassina il sedel nord, alla domannatur ha confermato da se sia giusto nomiche alle elezioni renare vicepresidente gionali la Lega avrà il del consiglio Giulio Veneto ma, nonoTremonti, Bossi ha stante fosse in comreplicato: «Secondo pagnia del ministro me sì. Dal punto di viZaia accreditato ad sta economico è un otessere il sostituto di timo ministro, poi ha Giancarlo Galan, non tutti i contatti che ha voluto sbilanciarsi servono in Europa». sul nome: «Per adesso Il ministro dell’eco- Umberto Bossi abbiamo il Veneto. nomia che da sempre ha una linea privilegiata con la Siete voi che fate casino perchè Lega, per il senatur è una garan- non sapete cosa scrivere». Nessun commento al fuoco di zia verso l'Europa: «Tremonti è una garanzia perchè frena gli fila scatenato dal Pdl, compatto spendaccioni che ci sono nel Go- nel bocciare ogni ipotesi di proverno. Senza Tremonti c' è il ri- mozione: Tremonti vicepremier? schio di dover aumentare le tasse «Non ne vedo la ragione», taglia corto il ministro degli Esteri per decreto». Il ragionamento del leader le- Franco Frattini. Parole a cui fa ghista, infatti, è che il ministro eco il collega Altero Matteoli che dell’economia sia l’unico in gra- aggiunge: «Tremonti non ha bido di porre un freno alle richieste sogno di essere nominato vicedei ministri che vogliono aprire i premier per essere autorevole». cordoni della borsa pensando a Il diretto interessato non replica anche se nei ragionamenti con i loro interessi elettorali. L’uscita di Bossi non è stata ac- suoi non esita a dirsi stupito visto colta con piacere in molti am- che «in tutte le riunioni del Conbienti del centrodestra perchè è siglio dei ministri i provvedistata vista come una sorta di in- menti economici con la sua firma gerenza: «Ognuno si occupa e si sono stati approvati all’unanimipreoccupa dei propri ministri...» tà».
Manovra 2010, nessuna marcia indietro alla vigilia del primo voto in Senato
Tasse ancora giù, il ddl resta blindato Resiste l’idea di alleggerire il peso del fisco tagliando la spesa E sui temi bipartisan l’accordo si cercherà alla Camera di CHIARA SCALISE ROMA – Abbassare le tasse, senza incidere sul deficit, si può: il Pdl non fa marcia indietro e alla vigilia del primo round di votazioni in Senato torna a sostenere la possibilità di alleggerire il peso del fisco tagliando la spesa. Il profilo superlight della manovra 2010 sembra però destinato a rimanere inalterato durante il passaggio a Palazzo Madama: sarà infatti solo nel corso dell’esame alla Camera, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari e di governo, che si apriranno le porte alle novità. Difficile quindi, almeno al momento, immaginare che il pacchetto di proposte messo a punto dal presidente della commissione Finanze del Senato Mario Bal-
dassari (e che ha il sostegno di oltre una decina di senatori della maggioranza) possa trovare spazio. Nonostante ciò, l’esponente del Pdl ed ex viceministro all’Economia, non si arrende, ribadendo di essere convinto che gli interventi proposti siano ragionevoli, ma allo stesso tempo si dice disponibile al «confronto» immaginando una soluzione di compromesso che potrebbe portare all’approvazione solo di una parte delle numerose misure messe in cantiere e che nel complesso pesano per circa 37 miliardi di euro. D’altro canto, come spiegano i tre coordinatori del Pdl al termine del vertice con Silvio Berlusconi, l’esigenza del rigore e quella della «ripresa dello sviluppo economico» vanno «coniugate e contemperate». Che
tradotto vuol dire che prima o poi occorre arrivare anche al taglio delle tasse, così come promesso e messo nero su bianco nel programma elettorale. Non viene dunque archiviata l’ipotesi di interventi a medio-breve termine sul fronte fiscale, anche se non è detto che questi debbano essere ospitati all’interno del disegno di legge finanziaria. Un’altra possibilità infatti è quella di attendere la fine di novembre e mettere sul tavolo un nuovo provvedimento. Intanto l’esame della finanziaria entra comunque ufficialmente nel vivo, anche se è molto probabile che si votino esclusivamente gli emendamenti al ddl sul Bilancio rinviando la conta su quelli alla manovra al giorno successivo. Conta che in commissione Bilancio potrebbe diventare a tratti rischiosa se si considera che alcuni degli interventi chiesti a gran voce dalla maggioranza sono condivisi dal Partito democratico. Dal calo dell’Irap all’introduzione di un nuovo regime fi-
scale per i redditi provenienti dagli affitti passando per una rimodulazione del peso del fisco sulle famiglie: sono questi alcuni dei temi 'bipartisan' che se è vero che registrano differenze significative sul fronte delle coperture non escludono a priori la possibilità di intese trasversali mettendo a repentaglio l’iter del provvedimento anche a Palazzo Madama.
Un’immagine di Palazzo Madama
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6 Primo piano
Le primarie del Pd
Prodi le difende: «Fatte apposta per scontrarsi e riunirsi dopo»
«Torniamo tra la gente» Il primo giorno di Bersani tra i lavoratori di Prato per preparare la sfida al governo dall’inviata CRISTINA FERRULLI PRATO – Persone competenti e non «simboli» come segnale di rottura con il passato, ma un partito strutturato all’antica, con una segreteria e dipartimenti operativi. Pier Luigi Bersani manda definitivamente in soffitta il partito leggero e entro il 7 novembre, giorno in cui l'assemblea lo proclamerà segretario, metterà a punto una squadra che «senza bilancini» cerchi di far lavorare insieme giovani energie, amministratori e la vecchia guardia del partito. Fino all’assemblea, il neosegretario del Pd sarà in contatto con gli ex sfidanti Dario Franceschini e Ignazio Marino per guidare insieme il partito. Poi la nuova nave targata Bersani salperà e toccherà al timoniere scegliere chi avere al suo fianco. «Siamo un partito in cui c'è bisogno di tutti sapendo che la ruota deve girare» è la linea che Bersani intende seguire mescolando giovani e 'vecchì ma evitando di lasciarsi imbrigliare dalle quote pretese dalle correnti. Sono molte le caselle che il Pd con il nuovo segretario dovrà coprire. In primo luogo il posto di capigruppo: Antonello Soro e Anna Finocchiaro rimetteranno, a quanto si apprende, il mandato al nuovo leader e tra i molti nomi in corsa che si ipotizzano c'è quello di Enrico Letta, uno dei grandi sponsor politici di Bersani che potrebbe diventare capogruppo alla Camera. Ma oltre al ruolo in Parlamento, Bersani ci tiene alla macchina del partito da strutturare in modo solido con una segreteria e i dipartimenti. Partendo da un principio: nelle scelte non si comincerà nè dai «simboli», ovvero persone scelte come emblema di categorie, nè dai ticket, scelta che solo pochi giorni fa Bersani aveva criticato quando Franceschini indico Jean Leonard Touadi come vicesegretario. È quasi certo che un ruolo avrà chi si è più speso in questi mesi di campagna congressuale come l’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. L’ex presidente dell’Emilia Romagna punterà molto sugli amministratori, magari «di una nuova generazione già sperimentata». I giovani in realtà erano il fiore all’occhiello anche delle segreterie Veltroni e Franceschini, ma Bersani punta su chi è cresciuto con esperienze sul territorio, partendo dal basso. Esigenza che però va conciliata con la volontà di non escludere la vecchia guardia. «Tutti, ho detto tutti, saranno coinvolti», ha sostenuto ieri, nella prima iniziativa a Prato, il neo leader a chi gli chiedeva se l’ex segretario Dario Franceschini e Massimo D’Alema avranno un ruolo. E se per Rosy Bindi, altro grande elettore di Bersani, si ipotizza un ruolo per la presidenza del Pd, è noto che da
tempo Bersani voglia recuperare alla politica attiva dentro il partito Romano Prodi, dal quale oggi ha ricevuto un’affettuosa telefonata. Ma è altrettanto noto che il professore, come ha ripetuto anche oggi in una intervista, pur volendo dare il suo contributo da iscritto, non intende tornare alla presidenza del partito. L’ex premier dell’Ulivo difende la scelta di effettuare le primarie: «Sono fatte apposta per scontrarsi e per riunirsi dopo. Questa è la grandezza di questo strano modo di fare esprimere tutti. Strano, perchè innovativo in Italia. Ma che è capace di fare le primarie vuole dire che non ha paura di fare esprimere la gente».
Le reazioni
Di Pietro mette subito i paletti
Pierluigi Bersani ieri a Prato
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IL VOTO IN ITALIA
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Conquistate 10 regioni, 5 al ballottaggio Marino non accetta il “Lodo Scalfari”: vince chi prende più voti di TEODORO FULGIONE ROMA – Dieci segreterie regionali del Pd alla mozione Bersani, una alla mozione Franceschini, tre ai candidati unitari, mentre nelle altre Regioni potrebbe essere necessario tornare al voto. Il ballottaggio, temuto per l'elezione del segretario nazionale del partito, sarà impiegato per scegliere i rappresentanti di Basilicata, Lazio, Sicilia, Veneto, Trentino e probabilmente quelli di Puglia e Umbria, dove nessun candidato ha superato il 50% delle preferenze. E proprio per l’elezione del segretario in queste regioni si riaccende lo scontro tra i rappresentanti delle tre mozioni. Tra i “bersaniani”, in
Debora unica segretaria eletta da Dario
vantaggio in cinque regioni su sei (fa eccezione la Sicilia), non dispiacerebbe ricorrere al cosiddetto “Lodo Scalfari”, nel timore che un eventuale accordo tra i candidati di Franceschini e Marino possa limitare il peso che la mozione del neo segretario comunque avrà nella Conferenza dei segretari regionali (organo con poteri sulla perequazione finanziaria tra i diversi livelli del partito e i diversi ambiti territoriali). Una ipotesi respinta dal comitato vicino a Ignazio Marino, da sempre contrario alla proposta del fondatore di Repubblica di assegnare direttamente la segreteria a chi avesse preso più voti pur senza maggioranza assoluta. La mozione Bersani si gode intanto le vittorie in Calabria (Carlo Guccione), Campania (Enzo Amendola), EmiliaRomagna (StefanoBonaccini), Liguria (Lorenzo Basso), Lombardia (Maurizio Martina); Mo-
lise (Danilo Leva), Piemonte (Morgando), Sardegna (Silvio Lai), Toscana (Andrea Manciulli). Non si può parlare, invece, di sorpresa per la vittoria di Debora Serracchiani in Friuli Venezia Giulia: la candidata della mozione Franceschini ha ottenuto il 51,5%, risultando così l'unica rappresentante regionalein quota “Franceschini”. Scontate, invece, le elezioni di Silvio Paolucci in Abruzzo, Palmiro Ucchielli nelle Marche, Raimondo Donzel in Valle d’Aosta; tutti candidati che avevano l’appoggio sia di Bersani che di Franceschini. La situazione più complessa appare quella del Lazio. Ambienti della mozione “Bersani” sperano di «applicare il lodo Scalfari a livello regionale» a favore di Alessandro Mazzoli, primo ma sotto la soglia del 50%, davanti al “franceschinian”Roberto Morassut e a Ileana Argentin della mozione Marino.
ROMA – «Ci chiediamo ora, e lo chiediamo al nuovo segretario del Partito Democratico, con chi voglia fare squadra quando parla di “alternativa”. Se fare squadra significa scendere a patti con il metodo de “una riforma a noi, una legge a voi”, allora ritengo che il suo interlocutore adeguato possa essere la maggioranza berlusconiana. Diversamente, se si aspira ad una coalizione riformatrice, a fatti, noi ci siamo come ci siamo sempre stati, con ampio spazio ai contenuti e alle riforme sociali». Lo dice il leader dell’Idv, Antonio di Pietro, all’indomani della vittoria di Pierluigi Bersani alle primarie del Pd. Di Pietro sottolinea che «quelli del governo Berlusconi sono proclami e spot: dall’abolizione dell’Irap alla promessa del posto fisso, all’abolizione delle Province. Più che proclami sono un’ignobile beffa per gli imprenditori, i precari o i disoccupati i quali sperano che arrivino provvedimenti concreti prima di un fallimento o di un pignoramento. Di Pietro augura buon lavoro a Bersani sottolineando che le prime dichiarazioni,dopo lanomina, ricalcano parole e programmi che l'Italia dei Valori ha steso e perorato nella sua azione politica fin dal 14 aprile del 2008».
Rutelli in un’intervista a Vespa: «Vado con Casini e non da solo». Poi “smentisce”: «Frase estrapolata dal contesto»
Il mal di pancia degli ex popolari sconfitti di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Delusione nella mozione Franceschini; grande soddisfazione in quella Marino; euforia tra i bersaninani, ma anche la consapevolezza che al neo segretario spetta l’onere difficile di mantenere il clima unitario dell’immediato dopo-voto. Questi gli atteggiamenti dei tre fronti nel day-after delle prime vere primarie del Pd; visto che quelle del 2007 erano una ratifica popolare senza grandi scontri interni. L’unica nota stonata: una frase, subito smentita dall’interessato, che attribuiva a Francesco Rutelli l'intenzione di uscire dal partito. Dopo che nella serata di domenica erano affluiti nella sede centrale del Pd i dati ufficiosi, trasmessi via sms dai seggi, da ieri mattina sono iniziati ad affluire i risultati ufficiali, quelli basati sui verbali cartacei redatti nei vari gazebo. Le cifre non cambiano, nel senso che col 73% dei voti scrutinati Pierluigi Bersani ha il 53,3% dei consensi popolari, contro il 34,4% di Dario Franceschini e il 12,3% di Ignazio Marino. Il neo segretario ha dunque la maggioranza assoluta dei voti, che però è inferiore al quel 60% che il Comitato Bersani sperava e che era stato fatto trapelare alla
ne da parte dei vincitori (Enrico Letta, Umberto Ranieri, Mercedes Bresso, Vasco Errani). Significativa la telefonata a Franceschini, per ringraziarlo del lavoro svolto in otto mesi da segretario, da parte di Romano Prodi. Il «grande freddo» tra il Professore e il Pd, che tanto ha fatto soffrire il partito è capitolo chiuso. E Bersani ha rilanciato il suo messaggio unitario auspicando che «nessuno voglia sottrarsi» Francesco Rutelli con Pierferdinando Casini dalla «sfida affascivigilia del voto. Ciò significa che le nante» di costruire «un partito davveistanze delle mozioni Franceschini e ro nuovo» come «hanno chiesto i tre Marino, e in particolare quella del rin- milioni di italiani mettendosi in fila ai novamento dei dirigenti e dei meccani- seggi». Mala sconfittabrucia etra isosmi di partecipazione, nonchè quella stenitori di Franceschini, è il momendel partito aperto e plurale, pesano to della delusione e dei primi mal di quasi quanto quelle dei vincitori. Di pancia, specie tra gli ex popolari vicini qui i molteplici appelli a Bersani a una a Beppe Fioroni. Si sapeva che la sfida gestione unitaria da parte degli scon- era difficile ma ci si aspettava un divafitti (Marina Sereni, Pierluigi Casta- rio inferiore rispetto a Bersani. Alcuni gnetti, Enzo Bianco) e la rassicurazio- ex popolari addossano la sconfitta allo
scarso apporto dei volti nuovi (la lista «semplicemente democratici» di David Sassoli, Debora Serracchiani, Sergio Cofferati e Rita Borsellino è andata male) e dei Veltroniani. Lo stile aggressivo verso i vecchi dirigenti, poi, avrebbe spaventato ilmilitante medio, timoroso delle spaccature. Castagnetti, ultimo segretario Ppi, contesta questa lettura: «i numeri rispecchiano la stratigrafia del nostro elettorato che, diversamente dal ceto dirigente, non si è ancora amalgamato. Tra i nostri ha prevalso il richiamo dell’appartenenze». «I nostri elettori –commenta Marina Sereni, ex Ds –hanno optato per una scelta meno innovativa ma più rassicurante». Nel giorno in cui tutti parlano del successo delle primarie per la partecipazione, Francesco Rutelli ha smentito una sua frase contenuta in un libro di Bruno Vespa in imminente uscita, secondo il quale è orientato ad andare con Casini, «ma non orae non da solo». Una frase, ha detto Rutelli, pronunciata svariati giorni fa ed extrapolata dal contesto. Ai suoi il presidente del Copasir ha detto: «non capisco questo insistere su una mia uscita. Forse c'è qualcuno che vorrebbe che lo facessi davvero».
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Il più giovane dei candidati va bene sia nel Potentino che nel Materano
Primarie del Pd
Speranza convince i lucani
L’ex presidente Sg supera di mille voti Restaino e si candida a essere il protagonista del nuovo
Stop di Restaino nel “suo” capoluogo di regione ma è primo a Matera QUI POTENZA
segue dalla prima POTENZA - Stiamo ai numeri. Bersani con il sostegno dei colonnelli lettiani De Filippo e Pittella conquista nettamente l'Umbria del Sud. La Basilicata è regione piccola ma ancora strategica dal punto di vista simbolico per le diversità positive che rappresenta nel disastrato scacchiere meridionale. Gli oltre 5000 voti per Marino sono un segno importante per i valori eretici del Pd conquistati su stretto consenso d'opinione. Il resto è andato a Franceschini con l'onore delle armi. Di diverso tenore il risultato per il segretario regionale. Ufficialmente è un ballottaggio tra Speranza e Restaino. Ma la contesa ha diverse letture. Roberto Speranza è primo superando di un migliaio di voti l'uscente Restaino. Una performance alla Valentino Rossi gli permette di presentarsi come il volto nuovo della politica lucana. Non è sfuggito per esempio l'ottimo uso dei sociali network che ha utilizzato per catalizzare voti under 35 e d'opinione. Speranza è post in tutto, già segretario nazionale
della Sinistra Giovanile, assessore ai Lavori pubblici del capoluogo e aspirante segretario con una mozione dai contenuti dirompenti che lo ha messo alla testa di una sorta di Comitato di salute pubblica che non ha inteso risparmiare critiche a nessuno. Il cocktail ci offre un protagonista politico del nuovo secolo. Il giovane Speranza è stato l'unico concorrente a non accettare il cosiddetto lodo Scalfari altrimenti nei fatti sarebbe già segretario. Una candidatura di forte rottura forse non poteva passare per quell'accordo consensuale e i numeri gli hanno dato ragione. Ora deve gestire con i suoi strateghi l'assemblea congressuale che passa per le indispensabili alleanze. Possono i bersaniani di Adduce, classificatisi terzi, non coniugarsi con i separati in casa di Speranza? Il leader maximo del partito, Bersani, annuncia di coniugare rigore e sviluppo ma dovrà anche spendere parole e consiglio ai lucani suoi generosi sostenitori. Un eventuale accordo tra le mozioni Restaino e Adduce risulterebbe innaturale e antipolitico con puzza di conservazione. Speranza ha non pochi ostacoli davanti, prima di poter essere un se-
gretario unitario. Lui che ha messo in discussione la riproposizione di De Filippo, lui che ha posto muro ai due mandati elettivi, lui che ha ottenuto consenso su nuove forme della politica dovrà forse epurare i suoi progetti? Per il suo programma si sono spesi Bubbico, Lacorazza, Santochirico, Petrone (ci par di identificare il nucleo d'acciaio del convinto dalemismo vecchia maniera) e soprattutto Folino. Dato per spacciato, Vincenzo il Grillo parlante risorge per carisma e ruolo come deus ex machina di un'antica contesa mai cessata contro tutto il quartier generale dominante che troppo prima del tempo aveva pensato di averlo isolato. Credo che sia stato soprattutto lui a scompaginare il voto dei delegati espresso nel primo turno del diabolico regolamento. Il discorso di Folino al Principe di Piemonte è diventata la Magna Charta dell'agguerrito cartello postdiessino. Poco spago ai dipietristi per esempio. Concorsi regionali in discussione e niente acclamazione per De Filippo. Il presidente per i giochi nazionali non ha potuto sostenere Restaino. E il segretario in carica è il grande sconfitto. I voti della mozione France-
di SALVATORE SANTORO
schini nazionale superano quelli regionali. A Potenza città i numeri per il segretario in carica sono stati negativi (qui hanno pesato forse anche gli impedimenti personali del sindaco Santarsiero). Ma proprio il grande sconfitto potrebbe forse recitare un ruolo di garanzia nel caso che tutti accettino di schierarsi uniti. E' ora il tempo dei pontieri e di nuove alleanze. Pittella da Bruxelles e De Filippo in Francia per motivi istituzionali hanno avuto linee telefoniche molto intense. L'abile Margiotta aspetta al varco e molti sperano in un dialogo rinnovato tra i gemelli diversi Folino e Luongo. De Filippo ha proposto le primarie del presidente. Sa di aver consenso. Ma se il segretario regionale non sarà condiviso potremmo assistere ad una partita interna del Pd degna di essere paragonata ad una finale di Champions. Sul voto delle primarie va detto che hanno votato anche militanti della sinistra ormai extraparlamentare. Fa parte del gioco. L'analisi dei singoli comuni ci fa capire che il Pd lucano è dotato di una classe dirigente intermedia legata all'elettore in modo ombelicale.
POTENZA- Nonera nelleattese. Ilfavorito era Restaino, invece le Primarie hanno designato un altro vincitore: Roberto Speranza. Il più giovane dei candidati segretari del Partito democratico ha sbaragliato i più navigati Erminio Restaino (segretario uscente) e Salvatore Adduce (ex parlamentare diessino). Questo a livello regionale. Il dato che conta in termin i assoluti per la corsa alla segreteria regionale. Non è il primo però Speranza nella provincia di Potenza. Confermando infatti, la tendenza già registrata nel voto dei circoli, il più votato del Potentino è risultato essere, alla fine, il “materano” Salvatore Adduce che con 15 mila e 14 voti ha raggiunto la percentuale del 35,40 per cento. Secondo in tutta la provincia si è piazzato Roberto Speranza che ha totalizzato 14.481 voti con una percentuale del 34,14 per cento. Solo terzo il segretario uscente Erminio Restaino che con 12.919 si è fermato al 30,46 per cento. Per quanto riguarda le mozioni nazionali, nel Potentino il nuovo segretario Pierluigi Bersani ha superato di poco il 60 per cento con oltre 25 mila voti. Al secondo posto, l’ex segretario nazionale ormal, Dario Franceschini che ha totalizzato 12.649 voti che hanno determinato una percentuale di poco superiore al 30 per cento. Per Ignazio Marino poco più di 4.000 preferenze. Dati che complessivamente disegnano una maggioranza bersaniana nella Provincia di Potenza pari al doppio di esponenti che hanno scelto Franceschini. Forbice tra i due leader nazionali che si amplifica ancora di più se si sommano i risultati dei due candidati bersaniani(Speranza eAdduce) nella corsa alla segreteria regionale. Bersani infatti sull’onda della sfida intestina per la leadership regionale raggiunge quasi il 70 per cento. Diversi i valori considerando solo la città capoluogo di regione dove, a sorpresa, il potentino Speranza si aggiudica il “derby” contro Restaino
Erminio Restaino in serata commenta: «C’è stata una partecipazione straordinaria e questo è un elemento straordinariamente positivo. Un affluenza così alta che all’inizio della fase congressuale assolutamente non ci aspettavamo. E’ evidente che il Partito democratico di Basilicata è in grande recupero e dimostra di essere in perfetta salute». Restainoperò puntaalballottaggio: «Si conferma l’idea però che ci sia un regolamento troppo complicato che ci costringe a un ulteriore passaggio per il ballottaggio finale tra i due candidati segretari che hanno raggiunto maggior consenso e cioè Speranza e il sottoscritto». Restaino che si era detto favorevole alla proposta di eleggere chi prendeva più voti spiega perchè si va al ballottaggio invece: «La proposta di accedere al cosiddetto Lodo Scalfari era una proposta
che avrebbe onorato le Primarie con il dato che il candidato più suffragato sarebbe stato riconosciuto come segretario.Come sisasia ioche Adduce avevamo accettato questa proposta. Considero molto negativamente che Speranza non abbia accettato la proposta perchè rilanciava la richiesta di unità dell’area Bersani e rimandava quindi a un idea di partito che mi sembra settario e non includente. Un’idea quella di Speranza che tendeva solo ad escludere una parte del Pd lucano. Per questo bisognerà lavorare ancora per trovare una unità complessiva. Io mi ero espresso a favore del Lodo ma mi ero espresso chiaramente perchè nessuna parte fosse esclusa. Questa è la strada da perseguire verso il ballottaggio». E Restaino rilancia: «Continuo a ritenere la mia candidatura e la mia mozione l’unica capace in questa fase di garantire l’unità del partito».
per 2.438 (46,24 per cento) voti a 2.202 (41,76 per cento). A distanza siderale Adduce che con 633 voti si ferma al 12 per cento. Il dato particolare a Potenza è che da solo Speranza pareggia il conto con il proprio riferimento nazionale Pierluigi Bersani che con 2.417 voti raggiunge il 46,25. Restaino invece rimane sotto il valore di Dario Franceschini che nel capoluogo raccoglie 2.280 il 43,63 per cento. Il voto di Ignazio Marino (10,12 per cento a Potenza con 529 voti) evidentemente si spalma sui due candidati bersaniani che insieme raggiungono il 58,24 per cento. In ogni caso il dato più suggestivo nel Potentino è che la lista dei giovani guidata dal segretario regionale dei giovani democratici, Giovanni Casaletto è la prima in assoluto a Potenza città e la seconda di tutto il dato regionale. La lista più votata di tutte è quella a sostegno di Salvatore Adduce e capeggiata nel Lagonegrese dal consigliere regionale Marcello Pittella. Per Erminio Restaino, a sorpresa la più votata è stata quella del territorio capeggiata da Antonello Molinari. Certo è che il dato che ha influenzato molto il risultato è stato il risultato non eccezionale della lista capeggiata dall’attuale sindaco del capoluogo lucano, Vito Santarsiero. E proprio sul dato della città di Potenza, Erminio Restaino, contattato al telefono ha confermato che qualcosa non abbia funzionato: «A Potenza ci sono stati alcuni difetti organizzativi e condizioni particolari che hanno fatto si che qualche centinaio di voti sia mancato. Non c’è stata la mobilitazione che ci poteva essere». Per quanto riguarda le particolarità comunali della Provincia si segnale il voto “bulgaro” di Castelmezano (del sindaco Nicola Valluzzi) dove oltre il 98 per cento ha votato per Speranza, di Pietrapertosa (il paese di Folino) dove oltre il 90 per cento si è espresso sempre a favore di Speranza. Ma anche a Santarcangelo (paese di De Filippo) la netta maggioranza, 80 per cento si è espressa su un solo candidato: Adduce.
In provincia la somma bersaniana raggiunge il 70 per cento contro il 60 del solo Bersani
In questo ambito ogni singolo candidato ha giocato molto sulle sue aspirazioni personali. Non possiamo non riflettere sul fatto che a Castelmezzano Speranza ottenga il 98, 29 dei voti o che Restaino raggiunga il 92,07 a Balvano. Non sono casi isolati. In molti comuni il vincente piazza consensi oscillanti tra il 70 per cento e il 95. Sono casi di studio. Per fortuna la Basilicata non ha condizionamenti mafiosi altrimenti si sospetterebbe il voto imposto. Resta il voto bulgaro di intere comunità. Un dato che merita approfondimenti critici penso però sgraditi a chi sta in vetta, compresi i nuovi arrivati. Resta da aggiungere che a Matera finisce ufficialmente l'esperienza Buccico. Qui il Pd fece harakiri 28 mesi fa. Il Pdl ha perso una grande occasione. Si voterà a marzo insieme alle Regionali e sarà un test suppletivo fondamentale per verificare nuovi assetti di potere. Al sindaco Buccico il merito di essere uscito a testa alta da un'esperienza naufragata per colpa di una politica di basso cabotaggio alimentata da partiti assenti e privi di una vera identità urbana. p.leporace@luedi.it
LE DICHIARAZIONI A CALDO DEI TRE SFIDANTI REGIONALI
Restaino: «Continuo a essere l’ideale per garantire unità»
QUI MATERA di PIERO QUARTO SOLO CINQUECENTO voti a favore di Erminio Restaino su Roberto Speranza. E' questo il dato più importante che viene fuori dalle primarie del Partito Democratico in provincia di Matera, un dato che finisce per dare una vittoria schiacciante alla mozione Bersani a livello nazionale e che segna una divisione del partito con Restaino che conquista il capoluogo grazie alla forza politico-elettorale della senatrice Maria Antezza e Speranza che risponde avendo la meglio largamente in tutti quanti i Comuni più grandi ed importanti della provincia con Pisticci e Policoro come esempi più esaltanti ed eclatanti e Montescaglioso e San Mauro che rispondono presenti agli appelli del senatore Bubbico e del vicepresidente della Regione Basilicata Santochirico. A Ferrandina, roccaforte di Adduce, l'ex senatore Ds sfiora la vittoria perdendo per soli sette voti su Restaino e sopravanzando Speranza. L'equilibrio tra i due contendenti è testimoniato dal fatto che quindici sono i Comuni conquistati da Restaino, quattordici quelli in cui ha prevalso Speranza ed uno solo (Colobraro) quello in cui ha avuto la meglio Adduce. Il suo sedici per cento consegna fatalmente alla mozione Bersani la maggioranza dell'intera provincia poi sulla situazione regionale nascono le due scuole di pensiero: da una parte la mozione Franceschini soddisfatta per aver mantenuto complessivamente la leadership sia pur per soli cinquecento voti e che sottolinea la vittoria larga conquistata (per la verità contro una concorrenza spaccata a metà) nel capoluogo dove però si rimane al di sotto, sia pur di poco, del cinquanta per cento. Dall'altra parte si fa notare che il margine acquisito dalla mozione Franceschini si è ridotto, che la maggioranza assoluta nel capoluogo non è più a disposizione della senatrice Antezza e che Bubbico e Santochirico hanno riequilibrato la si-
DISSERVIZI AI SEGGI
tuazione avendo anche dalla mozione Adduce un aiuto. Insomma numeri che confermano una tendenza ma che riducono un margine e dunque c’è la solita interpretazione diversa che fatalmente può nascere in questi casi. Di certo c’è però il netto successo della mozione Bersani e la curiosità per capire come Adduce sceglierà di posizionarsi nel panorama regionale e provinciale e nell’ambito di una provincia di Matera che, paradossalmente, premia meno di quella di Potenza l’unico candidato materano in competizione. L’ennesimo paradosso che la competizione delle primarie ha finito per riservare. Per quanto riguarda i dati da evidenziare i 2715 voti della lista 3 a sostegno di Restaino che ha guadagnato solo a Matera città 2378 e che vedeva anche la presenza del segretario provinciale Anna Ferrara. Bene le tre liste a sostegno di Speranza che facevano riferimento al senatore Bubbico e che hanno raggiunto i 4731 voti e le tre (sempre con Speranza) del vicepresidente regionale Santochirico a quota 3777. I due nel capoluogo si sono divisi i voti con Santochirico che ha sopravanzato Bubbico 712 a 710 nelle liste più votate. Il tutto naturalmente in un’ottica di confronto interno. Per quanto riguarda poi i singoli paesi Miglionico e Pomarico hanno visto prevalere la mozione Speranza mentre a Nova Siri e Stigliano ha avuto la meglio quella Franceschini. Interessante poi il dato del piccolo comune di Calciano che ha avuto 222 votanti, su un totale di circa un migliaio di elettori, e che ha dato 212 voti a Restaino e soli 10 a Speranza. Il maggior scarto evidenziato nei 30 Comuni del Materano. Infine il dato sulla presenza alle urne con 21.729 votanti in tutta quanta la provincia di Matera e ben 6391 nella sola città capoluogo. Numeri vicini a quelli che si erano manifestati in passato ed in qualche caso, come Matera, anche superiori. p.quarto@luedi.it
Nel capoluogo vince a Restaino mentre Speranza recupera molto in Provincia Adduce al 16%
VISTO DA DESTRA
La soddisfazione di Roberto Speranza L’auspicio all’unità di Salvatore Adduce
La denuncia degli elettori di Malvaccaro a Potenza
L’analisi di Di Lorenzo, consigliere regionale del Pdl
«Valorizzare l’affluenza» «Si crei la maggioranza»
«Disorganizzati e impreparati»
«L’asse si sposta a sinistra»
E’ ovviamente soddisfatto Roberto Speranza che già nel primo pomeriggio di ieri ha diffuso una nota in cui prima si concentra nell’analisi dei dati sull’affluenza: «Il numero altissimo di votanti testimonia il radicamento della nostra forza politica e la volontà dei cittadini lucani di contribuire ad un dibattito che riguarda fortemente il futuro della nostra terra». Da qui scrive Speranza: «Voglio ringraziare tutti gli elettori e tutti i candidati del 25 ottobre a partire da Erminio Restaino e Salvatore Adduce che hanno assieme a me animato questa lunga fase congressuale». E ancora si legge nel commento di Speranza: «Sono particolarmente soddisfatto per l’importante risultato conseguito che testimonia come le questioni politiche che ho posto, assieme a tanti am-
ministratori, giovani, militanti e simpatizzanti del Pd, dal 30 luglio ad oggi trovano una importante sintonia con i cittadini lucani. In particolare mi pare si affermi la necessità di un nuova relazione positiva con la società lucana, improntata al rinnovamento, alla permeabilità ed alla condivisione delle scelte strategiche. Soltanto così il centrosinistra potrà rilanciare la propria funzione di progresso e di guida nella nostra realtà regionale». Poi le conclusioni più strettamente politiche: «Sarà ora necessario un lavoro intelligente finalizzato alla ricomposizione unitaria del partito che, sulla base delle indicazioni politiche arrivate dal voto dei cittadini, valorizzi quanto fatto e metta insieme competenze e specificità emerse durante la nostra discussione congressuale».
E’ arrivato terzo e non sarà al ballottaggio ma non ne fa un dramma Salvatore Adduce: «Sono diverse le ragioni che rendono serena e fiduciosa la mia valutazione dell’esito delle primarie del Pd. Ho ripetuto sino alla noia che il Pd aveva bisogno di ripartire. Al termine della lunga maratona congressuale e della straordinaria consultazione popolare delle primarie, mi sento di dire che esso ha oggi tutte le condizioni per farlo. Innanzitutto, il Pd ha ristabilito un dialogo aperto con la società italiana e l’enorme partecipazione democratica dà la dimensione dell’attesa e della fiducia nei riguardi della forza politica cui è assegnata la funzione di costruire un progetto ed un governo alternativo al centrodestra. Anche il popolo lucano ha ribadito in questa circostanza che è il Pd il partito al quale intende affidare le chiavi del suo futuro. In secondo luo-
go, il Pd ha oggi una nuova leadership nazionale forte, quella di Pierluigi Bersani, che promette di mettere in campo rapidamente un partito più robusto, più radicato nelle istanze sociali, più attento alla costruzione delle alleanze. Quanto alle primarie regionali mi sembra che ne riesca interamente riproposta la questione da cui è discesa la mia candidatura: la realtà di un partito plurale, articolato, che reclama pari cittadinanza per le diverse posizioni, che è stanco di essere tenuto in scacco da tensioni, rivalse e partigianerie». Per questo Adduce richiama all’unità del partito: «Ora la scommessa forse più ardua, la sfida dell’unità, quella di fare di tre minoranze una maggioranza unitaria. E’ una sfida che coinvolge tutti, ma credo che debba essere riconosciuto a chi ha raccolto più consensi il diritto e l’onere di provarci».
POTENZA - «Disorganizzati e impreparati». E’ così che alcuni elettori denunciano i diversi disservizi del seggio di Malvaccaro, durante le elezioni di ieri per le primarie del Pd. «Abbiamo dovuto sostenere una fila interminabile non solo per la forte affluenza ma anche a causa della grave disorganizzazione», dicono. I diretti interessati raccontano di essere andati al seggio intorno alle 19 di ieri e di essere usciti poco dopo le ventuno. «Poiché il seggio chiudeva alle venti - raccontano - e c’era ancora una fila interminabile, il responsabile ha ritirato le tessere elettorali dei presenti qualche minuto prima della chiusura, per evitare che qualcuno arrivato in ritardo potesse erroneamente votare. A parte il fatto che, a nostro avvi-
so, avrebbe dovuto provvedere prima al ritiro, la cosa grave è che nel momento in cui è iniziata la procedura è scoppiata la ressa a chi consegnava prima le tessere. Gente che spingeva. Una cosa assurda». Pare che diversi abbiano tentato di non rispettare il proprio turno e che un signore abbia provato a votare al seggio in questione nonostante fosse stato assegnato ad un altro, quello di Don Bosco. Per gli elettori di Malvaccaro, però, la cosa si sarebbe potuta evitare con le dovute precauzioni. «Innanzitutto - dicono la gente è potuta tranquillamente entrare anche dopo l’orario di chiusura perché mancava la vigilanza. In secondo luogo, la fila era dovuta alla presenza dei pochi seggi messi a disposizione in città e all’imprepa-
razione del partito rispetto al numero di elettori previsti. Infatti - precisano gli elettori del Pd che hanno votato a Malvaccaro - molte schede elettorali sono state firmate al momento, forse proprio perché non avevano previsto una tale affluenza. Noi siamo convinti che il partito possieda gli strumenti atti a fare un minimo di previsione. Quindi - concludono gli elettori che hanno deciso di denunciare i disservizi delle primarie del Partito democratico - troviamo ingiustificabile una situazione del genere. Avrebbero dovuto predisporre un maggior numero di seggi, per una distribuzione più equa degli elettori, prolungare l’orario di chiusura alle ventuno e soprattutto, mettere una guardia all’ingresso del seggio». Anna Martino
POTENZA - «A meno di smentite dell’ultima ora da parte dei dati elettorali delle primarie che hanno interessato il Partito democratico e nel pieno rispetto della indubbia prova di mobilitazione partecipativa e democratica emerge con chiarezza un dato politico che è quello della subalternità della cultura moderata e centrista nel nuovo partito di Bersani». Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo. Secondo Di Lorenzo è un dato «che assume una rilevanza politica maggiore e significativa anche in Basilicata dove l’affermazione “pesante” dei candidati Speranza e Adduce ,entrambi della area ex Ds e facenti capo a Bersani, che conseguendo circa il 65 per cento dei suffragi se sommati insieme pongono una pe-
Il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo
sante ipoteca sul futuro del Pd. Un risultato elettorale che sposta l’asse del Pd a sinistra e marginalizza in prospettiva la componente della margherita. In pratica un Pd diventa molto Ds e poco Margherita . Si tratta di un dato importante e significativo che deve indurre il Pdl a proseguire e strutturare con impe-
gno e rinnovata convinzione la costruzione della casa moderata dei lucani che non sono di sinistra ed a non lasciare intentata ogni possibile dialogo con quelle componenti che inevitabilmente non potranno non vivere con disagio il nuovo assetto del quadro politico regionale che si determinerà nell’immediato futuro».
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I nuovi equilibri del partito regione di PARIDE LEPORACE
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Primarie del Pd Speranza è secondo in entrambe le province ma si aggiudica la corsa finale
I lucani premiano il più giovane
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I CAPOLISTA NELLA PROVINCIA DI POTENZA Restaino LISTA 1 SANTARSIERO, 2 DI CARLO, 3 BUFANO, 4 COVIELLO, 5 MOLINARI, 6 GUARINO
Speranza LISTA1 MAROSCIA, 2 FERRETTI, 3 GRECO, 4 CIRIGLIANO, 5 FIDANZA, 6 CASALETTO, 7 DI STEFANO, 8 BOTTA
Adduce LISTA1 VITA, 2 MIRANDA CASTELGRANDE, 3 SIMONETTI, 4 ARMIGNACCO, 5 ARCIERI, 6 LAMONICA, 7 PITTELLA
I CAPOLISTA NELLA PROVINCIA DI MATERA Restaino LISTA1 BONA, 2 FERRARA, 3 AULETTA, 4 SANTARSIA, 5 CHIRUZZI
Speranza LISTA1 MANCINI, 2 GARBELLANO, 3 RENNA, 4 BADURSI, 5 COTURNO, 6 ALBA
Adduce LISTA 1 GALLITELLI, 2 SALIERNO, 3 CIFARELLI, 4 GIAMMETTA
Provincia di Potenza
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Provincia di Matera
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Primarie del Pd
La Basilicata conferma la tendenza italiana e premia l’ex ministro diessino
Bersani mattatore in Basilicata
Provincia di Matera
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Provincia di Potenza
Martedì 27 ottobre 2009
Accuse reciproche ed evidenti contraddizioni: ecco la cronaca delle divisioni nel partito
IDV BASILICATA
Cara Mastrosimone, e Mastella? Le obiezioni politiche al nuovo ingresso: ma nessuno vuole che ci sia il dibattito di ANNA R. G. RIVELLI C'È chi tenta minacciando querele, chi invece “richiama” tutti gli iscritti (e addirittura i simpatizzanti) “a non alimentare con opinioni personali posizioni sulla stampa che non giovano all'azione politica generale del Partito”. Qualunque sia il metodo, insomma, il fine è evidente ed è quello di evitare che la libera circolazione delle espressioni di dissenso possa rafforzare l'azione di una base che appare, volendo usare degli eufemismi, non solo scontenta, ma piuttosto scollata dai suoi vertici locali. Se così non fosse, infatti, ci sarebbe da attendere medesima solerzia del segretario Radice nel bacchettare pubblicamente anche il signor Tonio Brigante, al di lui stesso dire fedelissimo di Belisaro fin dai tempi di San Sepolcro, che proprio dalle pagine de Il Quotidiano si è dilungato in una sviolinata di benvenuto alla signora Mastrosimone che, a meno di non voler credere -e non vogliamoche sia stata ispirata dall'alto, dovrebbe essere annoverata anch'essa da Radice tra le censurabili “opinioni personali … che non giovano all'azione politica generale del Partito”. Intanto le scomuniche, giuridiche o paternalistiche che siano, agitate sulla testa di quanti ormai sentono la propria tessera come una specie di social card (una fregatura bell'e buona, insomma) rischiano di produrre un effetto contrario dal momento che, in perfetta linea con il dipietrismo dei proclami ufficiali, alimentano il desiderio di mantenere intatta la libertà di opinione prima ancora che quella di parola. A Di Pietro sarebbe poi il caso di ricordare che il sostegno ottenuto dagli iscritti del partito e dagli esponenti della società civile in occasione della denuncia da lui ricevuta a Piazza Farnese, dovrebbe essere adesso ricambiato da un suo chiaro schierarsi al fianco di chi viene attaccato per medesimi motivi, cioè soltanto per aver raccontato la verità. Perché che di verità si tratta non c'è ombra di dubbio, dal momento che gli stessi Belisario e Radice dalle pagine di testate locali e nazionali si sono vicendevolmente attribuiti una gestione discutibile del partito lucano, fino a giungere , come si evince da una nota dell'ufficio stampa del senatore pubblicata su Il Quotidiano del 3 ottobre scorso, a parlare di “divergenze evidentemente insanabili tra il senatore Felice Belisario … e il coordinatore regionale in Basilicata Aldo Michele Radice”. Nella medesima nota si parla dell'evidenza “di visioni strategiche diverse, se non contrapposte, che per essere superate non possono aspettare la celebrazione dei congressi”, si accusa chi “oggi ritiene che i consensi si mantengano con i vecchi valzer della politica” e si sottolinea che il progetto dell'IdV “non può sopportare divaricazioni tra Roma e il territorio”. Dal canto suo Radice, in una lettera a Di Pietro che ci è resa nota attraverso le pagine di Panorama dell'8 ottobre scorso, risponde “Si as-
L’APPUNTAMENTO L’ex pm De Magistris venerdì sarà a Potenza POTENZA L’europarlamentare Luigi De Magistris, ex pm che ha condotto l’inchiesta Toghe lucane, sarà a Potenza venerdì prossimo per un incontro organizzato dall’associazione Noi cittadini lucani di Anna Rivelli, in collaborazione con l’associazione culturale Bali di Vaglio. “Una società di uomini liberi” è il tema dell’assemblea. Si tratta di una intervista pubblica a Luigi De Magistris, condotta dal giornalista del Quotidiano Fabio Amendolara, sulla realtà della Basilicata. L’introduzione dei lavori è stata affidata al leader dei Radicali lucani Maurizio Bolognetti, che è anche un attivista dell’associazione Noi cittadini lucani. L’incontro si terrà nel centro sociale di Malvaccaro a Potenza, alle 17.30. Rosa Mastrosimone
sumono iniziative inaccettabili perché in dispregio delle regole … Io sto dicendo basta con questo modo di fare e mi aspetto che anche Lei lo faccia per i principi che quotidianamente afferma: legalità, moralità, democrazia, rispetto dei ruoli e delle regole. Non faccia più finta di nulla”.“Radice -spiega il giornalista Giovanni Fasanella autore dell'articolo di Panorama - si riferiva al senatore Felice Belisario, pupillo di Di Pietro eletto in Basilicata e capogruppo dell'IdV al Senato, e a un certo <<modo di fare>>, diciamo così, suo e dei suoi amici”. Tant'è. Queste cose non le hanno dette iscritti e simpatizzanti, né sono state bisbi-
gliate nel segreto delle stanze, ma sono state sbattute in faccia all'opinione pubblica in una discretamente lunga serie di interventi che hanno funestato l'estate dell'IdV lucana, concretizzandosi anche in azioni di “guerra aperta” come quella del mancato invito di Belisario al coordinatore regionale in occasione del convegno tenutosi a Marsico nel mese di luglio il quale vide tra gli ospiti anche il senatore Li Gotti. Che il partito lucano era allo sfascio, insomma, lo si poteva anche sospettare, ma Belisario e Radice ce lo hanno voluto raccontare e ora vorrebbero rimangiarsi la favola e tappare occhi e bocca a tutti. Siamo rei , dunque, di
aver creduto alle loro parole o di non esserci schierati con l'uno o con l'altro? E le minacce di querele, e le minacce di censure che inseguono il diritto degli iscritti a pretendere il partito delle “mani pulite”, perché non hanno nemmeno sfiorato il giornalista Alberico Giostra che nello scorso mese di maggio ( cioè in piena campagna elettorale) sul suo libro “Il Tribuno” (edito da Castelvecchi) dedicava al senatore Belisario una pagina in verità assai ricca di particolari? In attesa, dunque, della solidarietà di Di Pietro, o almeno di una sua parola illuminante, torniamo alla vicenda ultima che ha attizzato il fuoco di un dibattito già eviden-
temente a temperatura di ebollizione. La signora Rosa Mastrosimone, nei confronti della quale nessuno si è permesso di esprimere giudizi personali, ha una storia politica per così dire incompatibile con quella dell'Italia dei Valori. Passata attraverso la Federazione Popolari di centro (di cui a settembre 2008 fu nominata capogruppo dopo la defezione di Prospero De Franchi e Nino Carelli, anch'essi lì approdati dopo un breve transito nell'IdV) e candidata Presidente per la provincia di Matera nel 2009, ella proviene dall' Udeur di Mastella (“E' Consigliere comunale e Presidente del Gruppo consiliare dell'Udeur al Comune di Matera.E' componentedellaDirezione nazionale dei Popolari Udeur e, dello stesso partito, è l'attuale Segretario politico Provinciale di Matera”si leggeva sulla sua scheda personale del sito del Consiglio Regionale) al quale dimostrò particolare fedeltà anche nel momento in cui egli, attaccando brutalmente l'operato della magistratura ed in particolare del dott. Luigi de Magistris, determinò la caduta del governo Prodi. E' stato proprio in quella occasione che “Il Segretario nazionale dell'Udeur, Clemente Mastella, ha nominato Rosa Mastrosimone, Commissario regionale Udeur di Basilicata” e che la neo commissaria ha riconosciuto Mastella “unico interprete legittimo del volere del Consiglio Nazionale … al quale l'Udeur di Basilicata esprime la solidarietà e vicinanza politica” (basilicatanet 07 febbraio 2008). Il fluttuare politico della Signora Mastrosimone ovviamente non è un crimine, ma è evidente, come è anche evidente la fedeltà, legittima e persino coerente dal suo punto di vista, che ella dimostrava poco più di un anno fa al leader del suo partito di allora il quale, oggi nuovamente e più che mai in disgrazia, è stato l'artefice primo della consegna dell'Italia nelle mani di quel Berlusco-
nichel'IdV individuacomeil grande male del nostro Paese. Chi avesse voglia di documentarsi potrebbe trovare decine di interventi di condanna dei massimi esponenti dell'IdV nei confronti dell'Udeur e di Mastella i quali sembrano coinvolgere nel “giudizio” e nella “colpa” quanti hanno sostenuto quel partito ed il suo leader. A noi basta questo tratto dal blog di Di Pietro del 16 gennaio 2008: “Il Parlamento è nudo di fronte al Paese. Si è schierato, tranne pochi deputati, a sostegno delle tesi di un ministro della Giustizia che attacca la magistratura. Cosiddetti rappresentanti del popolo sovrano, ma l'Italia dei Valori non era fra questi, hanno applaudito un discorso eversivo, che qualifica “frange estremiste” i giudici che hannomesso agliarresti domiciliari la moglie di Mastella per concussione e sotto accusa molti rappresentanti dell'UDEUR. Un applauso a priori, senza sapere, senza conoscere neppure le motivazioni dei magistrati. L'applauso della Casta”. Proprio alla signora Lonardo e alle sue disgrazie giudiziarie Rosa Mastrosimone offrì premurosamente la propria vicinanza morale e anche fisica (come è attestato dalle immagine che la ritraggono al “capezzale” dei coniugi di Ceppaloni) la quale testimonia, evidentemente, la condivisione di un progetto e di un'azione. Ritenere che questa sarebbe una troppo difficile convivenza è la colpa dei miltanti lucani di IdV; temere che, come troppe altre volte è successo, certi ingressi finiscano per essere una occupazione del partito è una preoccupazione legittima ed un rischio che si vuole prevenire. Oppure bisogna rimanere in silenzio ad aspettare che, quando “nel partito si aprirà un problema drammatico di leadership” (come Radice ipotizza sempre dalle stesse pagine di Panorama), ci troveremo ad essere rappresentati da un Bondi o da un Ghedini folgorati sulla via di Damasco.
Di Pietro e i suoi colonnelli al capolinea di CARLO GAUDIANO INDUBBIAMENTE, dobbiamo ringraziare la coraggiosa Anna Rivelli, il coraggio non è una virtù di questi tempi, se il dibattito politico(qualcuno direbbe gli inciuci) all'interno del partito che apparentemente vorrebbe rappresentare le aspettative di legalità dei cittadini, è uscito dalla cerchia dei notabili di Basilicata, per approdare in modo prepotente a livello nazionale sulle pagine di Micromega. Personalmente ho seguito con grande interesse e passione gli scritti che man mano venivano prodotti da Anna e poi da Micromega. Ho votato IDV alle ultime Europee a sostegno di un ipotetico gruppo di persone che per la loro storia umana e professionale ero certo che avrebbero agito al di fuori degli inciuci e trasformismi al quale inconsapevolmente o peggio consapevolmente, nel senso di soggetto passivo, la maggior parte del popolo italiano assiste. Da quanto è stato scritto e ben documentato e dai riflessi mediatici che si sono avuti, vedi trasmissioni televisive (da ultimo “che tempo che fa”) non posso fare a meno di esprimere una opinione del tutto negativa sui personaggi che guidano l'Idv a livello nazionale e a livello locale. A partire dall'o-
norevole Di Pietro devo amaramente concludere che usa la demagogia dei proclami, proclami sui quali ha costruito la sua fortuna politica e non solo. Dovrebbe smettere di parlarci della storiella che in un campo di erba buona può nascere un filo di erba cattiva. Ormai nel vertice dell'IDV nazionale e locale non si riesce più a distinguere l'erba buona da quella cattiva. Proclami che hanno attirato, in passato, come una calamita i tanti giovani e professionisti che credono ancora che si possa fare politica al di fuori dei propri personali interessi. I proclami sono rimasti tali; non si è voluto passare dai proclami ai fatti. Pertanto constato che il Re, Di Pietro, è nudo, come nudi sono i suoi “principi” locali, per la Basilicata Belisario. Di Pietro e i suoi proconsoli sono al capolinea o meglio ad un bivio: o la smettano di imbarcare chiunque si faccia portatore di pacchetti di voti indipendentemente dal loro agire politico quotidiano, o tramutano in atti concreti i loro proclami sulla legalità, e danno dimostrazione pratica di essere contro gli inciuci e i trasformismi o i voti, che hanno permesso all'IDV di essere l'unico partito del centro sinistra ad aumentare, fortemente, i consensi, ritorneranno da dove sono partiti, cioè al movimento dei “grillini”o alle liste autono-
miste locali che stanno, giustamente, spuntando come funghi nella nostra tanto bistrattata Regione e per tutto il sud d'Italia. Gli avvisi a Di Pietro, oramai, gli sono giunti da un po' tutto lo Stivale. Basta poco a far ritornare l'IDV al di sotto del 4%. Credo che il primo che abbandonerà Di Pietro, se l'IDV continuerà ad imbarcare “pacchetti di voti”, sarà Luigi de Magistris. Lo straordinario successo alle Europee del magistrato, che ha scoperchiato il pentolone pieno di interessi poco chiari tra politica, economia e magistratura nella nostra Regione, indipendentemente dagli aspetti penali non riconosciuti da Capomolla, derivi principalmente dall'apporto del movimento di Grillo. Un colpo mortale all'IDV della nostra Regione e, all'IDV nazionale, potrebbe essere assestato dall'ingresso nel partito di Di Pietro dell'ex “Mastelliana” Rosa Matrosimone. Non credo che Luigi de Magistris e chi lo ha sostenuto con i voti potrà sopportare tanto affronto, cioè l'eventuale candidatura alle regionali della Basilicata di chi all'epoca era una stretta collaboratrice di Mastella, cioè dell'antagonista più feroce di de Magistris magistrato. La “rete”, il vero luogo di democrazia e libertà, si sta già mobilitando nel merito dell'inciucio, targato IDV, in salsa lucana.
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14 Primo piano
Caso Arbea
La Regione riscuoterà da Gabriele Di Mauro quanto disposto nella sentenza della Corte dei conti
Avviato il recupero dei 40 mila euro Il direttore dell’ente ieri si è difeso davanti alla commissione di vigilanza POTENZA - Sarà l’ufficio ragioneria della Regione Basilicata a recuperare il credito con Gabriele Di Mauro, il direttore dell’Arbea, ente che eroga i contributi europei agli agricoltori, condannato un mese fa dalla Corte dei conti. Lo ha stabilito la giunta regionale che, con una delibera, ha individuato l’ufficio ragioneria per la riscossione dei 44 mila euro di «danno erariale». Il direttore di Arbea, secondo i giudici contabili, avrebbe fatto un ricorso eccessivo allo strumento delle consulenze esterne per riuscire a far funzionare l’agenzia. Un problema che Di Mauro si porta dietro dal 2001, quando venne stipulata una convenzione per ricoprire un ruolo nell’organico degli uffici dell'ente, e riuscire ad avviare le procedure di pagamento. Quattro anni e quattro proroghe dopo ci sarebbe stata una “duplicazione” di compiti tra il ragioniere impiegato per convenzione e un dirigente vincitore di concorso. La procura si era espressa come se la pratica di prorogare la convenzione nascondesse l’intenzione di dissimulare la creazione di un vero e proprio rapporto di lavoro dipendente. Mentre il collegio che ha giudicato Di Mauro parla di «una sorta di convenzione omnibus», un rapporto collaborativo «a tutto campo», il cui oggetto, anche se non indefinito, «si è rivelato incongruo, contraddittorio e incorente», data la duplicazione dei compiti con un dirigente che era stato regolarmente assunto. Quel rapporto sarebbe stato sorretto in maniera «ripetitiva» e «acritica» con le stesse motivazioni utilizzate gli anni precedenti e l’elargizione di denaro pubblico sarebbe stata «assolutamente sprovvista di alcuna utilità e vantaggio». Il collegio fa le identiche considerazioni per un’altra convenzione stipulata nel 2005, sulla base di una proposta avanzata non dall’ente ma dal consulente esterno, con l’indicazione persino del compenso, raddoppiato in occasione del suo rinnovo nel 2006 (sempre per iniziativa del consulente). Il direttore di Arbea non avrebbe fatto la seppur minima indagine di mercato, tantomeno esaminato una sola offerta concorrente. Una condotta «superficiale e negligente», per cui la corte ha deciso di addebitargli proprio quell’aumento di stipendio. Da qualche mese, poi, la procura regionale della Corte dei conti si sta occupando di una recente convezione. Di Mauro, ieri mattina, si è difeso nel corso della sua escussione davanti alla commissione di vigilanza istituita dall'assessore all’Agricoltura Vincenzo Viti, così come si era difeso nell’udienza della terza commissione del consiglio regionale. La commissione dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Si attendono i risultati. fab. ame.
A sinistra Gabrile Di Mauro Qui a fianco la sede Arbea di via del Gallitello a Potenza
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AGRICOLTURA E TECNOLOGIA
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Ecco cosa farà il sistema Siarb per superare le criticità nelle erogazioni LA SCHEDA Un settore che si rinnova COSA CAMBIERÀ CON IL SIARB. I dati aziendali certificati contenuti in anagrafe non dovranno essere più richiesti alle aziende, fatte salve le integrazioni riferite ad intervenute variazioni; ciò si tradurrà in un minor onere per l'utenza e in una significativa riduzione della documentazione cartacea da fornire all'amministrazione con evidenti economie per entrambi. Il possesso di una situazione aziendale sempre aggiornata agevolerà le fasi di istruttoria dei procedimenti e produrrà iter amministrativi più brevi. Sarà possibile espletare in maniera più puntuale le attività di rendicontazione allo Stato e alla Unione Europea. La disponibilità di dati di sintesi sempre aggiornati costituirà un efficace strumento di programmazione e monitoraggio a supporto delle attività istituzionali, oltre che delle aziende agricole che avranno la possibilità di consultare, in ogni momento, lo stato delle pratiche in corso con la Pubblica Amministrazione.
La copertina del progetto
POTENZA - Per superare i problemi strutturali nell’erogazione dei fondi europei agli agricoltori la giunta regionale ha affidato a un tecnico della Regione, l’ingegnere Paolo De Nictolis, l’ex funzionario Arbea che ha collaborato con Microsoft e Ibm, l’incarico di progettare il Siarb, il sistema informativo agricolo della Regione Basilicata, per «raccogliere e gestire - si legge nel progetto - in maniera coerente e condivisa le informazioni relative alle imprese agricole che intrattengono rapporti con la pubblica amministrazione». La direzione generale dell’assessorato agricoltura ha pertanto elaborato, d’intesa con l’ufficio del sistema informativo regionale del dipartimento di presidenza della giunta, un progetto per la realizzazione di un sistema informativo che costituisca «l’infrastruttura portante dell’intera organizzazione, e che rappresenti per gli operatori della pubblica amministrazione un efficace strumento a supporto delle attività istituzionali e per l’utente uno strumento di comunicazione con l’amministrazione atto a garantire risposte più puntuali alle proprie istanze. Allo stato non esiste un sistema informativo agricolo vero e proprio; le risorse investite negli ultimi anni hanno riguardato soprattutto l’acquisizione di attrezzature informatiche e solo parzialmente l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi realizzata peraltro con procedure e tecnologie diverse e «pertanto - ritengono i tecnici che hanno progettato il Siarb non omogenee. Vengono inoltre utilizzati in maniera significativa applicativi residenti su sistemi esterni e quindi non collegabili alle basi dati locali». Obiettivo fondamentale del progetto è la costituzione di un sistema omogeneo di informazioni, provenienti dall'anagrafe aziendale e dai vari procedimenti, organizzato in
La sede del consiglio regionale
banche dati pienamente integrate tra loro e con le altre banche dati nazionali di riferimento, utilizzando un unico ambiente operativo al quale tutti gli operatori della pubblica amministrazione che ne hanno interesse possano, se autorizzati, accedere. La realizzazione di quanto appena descritto permetterà il raggiungimento di un secondo obiettivo, costituito dalla possibilità di erogare una serie di servizi alle aziende agricole, direttamente o attraverso le organizzazioni delegate, quali la possibilità di consultare on line la propria situazione aziendale, presentare una domanda di finanziamento, verificare lo stato di avanzamento della propria pratica e seguirne l’iter. La base del nuovo sistema informativo agricolo è rappresentata
dalla costituzione dell’anagrafe unica aziendale, pienamente integrata con l’anagrafe nazionale delle aziende agricole, che «dovrà contenere - si legge nel progetto - tutte le informazioni anagrafiche, strutturali e produttive aziendali nonché le informazioni relative alle erogazioni ottenute, permettendo al contempo il monitoraggio, in ogni istante, dello stato di avanzamento delle domande di aiuto e pagamento secondo un approccio workflow, nonché dei benefici economici erogati. L’anagrafe regionale, integrata con le banche dati nazionali di settore, costituirà pertanto la base di riferimento per tutti i procedimenti amministrativi gestiti dalle pubbliche amministrazioni locali in materia di agricoltura». Costo del progetto: tre milioni di euro.
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Primo piano 15
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Il “pentito” di ‘ndrangheta sarà ascoltato il 5 novembre dalla Commissione Rifiuti
Navi dei veleni
Fonti racconta la sua verità Domani a Roma con i procuratori. Parlerà anche del suo sentirsi abbandonato SARA’ sentito domani a Roma dai magistrati delle Direzioni distrettuali di Catanzaro e Reggio Calabria Francesco Fonti, il pentito di 'ndrangheta che ha parlato dell’affondamento al largodi Cetraro (Cs) di una nave contenente 120 fusti con fanghi radioattivi. E lì si sa che risponderà a tutto ciòche gliverrà chiesto, ma anche che chiederà che venga messo a verbale tutto ciò che ha da dire sui problemi che ha avuto nei mesi scorsi, sulle paure che ha vissuto, sulla solitudine da cui si è sentito avvolto.. Fonti, che secondo quanto si è appreso ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sull'affondamento della nave, assistito dal suo legale, l’avvocato Claudia Conidi, sarà sentito dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, titolare dell’inchiesta insieme al procuratore Vincenzo Lombardo, e dal procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. L’interrogatorio è in programma nella sede della Direzione nazionale antimafia, a Roma. Non ci sarà invece il procuratore di Livorno che, secondo quanto riferito dall’avv. Conidi, sentirà Fonti in un secondo momento. Sino ad oggi Fonti non è mai stato interrogato da alcuna autorità giudiziaria. Dell’affondamento della nave al largo di Cetraro, che il collaboratore indica nella Cunsky, Fonti ha parlato in un memoriale che fu consegnatonel2005 allaDdadiCatanzaro quando collaborava ad un’altra inchiesta sulla criminalità organizzata del cosentino. Il memoriale fu trasmesso alla Procura di Paola e adesso, dopo il ritrovamento del relitto, nuovamente trasmesso alla Dda catanzarese. Nel memoriale Fonti sostiene di avere partecipato direttamente all’affondamento
Nave che affonda
| CITTADINI ATTIVI BERNALDA METAPONTO | «Le istituzioni lucane preoccupate soltanto di salvaguardare la propria nomenklatura» «RIFIUTI tossici e navi dei veleni: mentre le Istituzioni della Calabria protestano, quelle di Basilicata tacciono e “rifiutano” anche quelle...»: è l’accusa - l’ennesima in questo senso da parte di associazioni e comitati - che lancia il comitato “cittadiniattivibernalda e metaponto”. Gli attivisti del comitato esprimono il loro pieno apprezzamento alle popolazioni e alle istituzioni della Calabria per la grande manifestazione di Amantea, che ha visto protestare civilmente migliaia di cittadini e rappresentanti istituzionali giustamente preoccupati per la salute e il futuro delle loro popolazioni». E poi «stigmatizzano le stesse istituzioni politiche, sindacali e associative di Basilicata che si mobilitano solo per le trascorse elezioni primarie». «Alla Basilicata dalle mille contraddizioni - pro-
seguono - dalla diffusissima povertà e dalle infinite ricchezze sembra non interessi la tragedia dei rifiuti tossici e delle navi radioattive fatte affondare…». «Agli uomini che la governano - è il prosieguo interessa “solo” la conservazione di una nomenklatura politica ispirata a quella di tramontati e spietati regimi dell'Est? Della salute, del lavoro o dei destini delle loro popolazioni non interessa alcunché. D'altronde, forse proprio in riferimento all'enormità delle ricchezze da spartirsi, le dirigenze lucane sembrano predilire stili politici retrogradi e feudali, anacronistici ormai in Europa e nel resto del mondo...». Le accuse proseguono: «Ai politici, ai sindacati e alle istituzioni lucane, responsabili di tanta arretratezza e degrado, sembra interessino “solo” il colore nero del petrolio e quello rosso di ideologie tramontate e di bilanci incontrollabili, qui ancora di moda e ben sintonizzati col rosso della vergogna», concludono dal comitato.
«Della salute non interessa alcunché»
Personaggi dal corteo di Amantea
piazzando delle cariche di esplosivo a prua. Il pentito dice, inoltre, di avere conoscenza diretta dell’affondamento di altre due navi e di avere sentito parlare dell’inabissamento di un’altra trentina di imbarcazioni.
«Il Comitato civico “Natale De Grazia” è soddisfatto per la riuscita della manifestazione nazionale del 24 ottobre ad Amantea, che ha registrato la presenza di oltre 30.000 persone: numeri che hanno di gran lunga superato le mi-
| I SENATORI lucani del Pdl avevano parlato di un governo in prima linea per scoprire la verità sulle navi dei veleni. Il deputato del Pd Salvatre Margiotta ieri ha raccontato in aula una realtà del tutto diversa. L’intervento di Margiotta, che ha parlato a nome del gruppo Pd, è inserito nel dibattito sulla mozione Realacci - Granata relativa alle navi dei veleni cominciato ieri. Margiotta è vicepresidente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera. Ha detto al microfono il parlamentare lucano: «La risposta del Governo, fino adesso è timida e lenta, superficiale e sciatta; basti pensare che sono trascorsi 45 giorni dalla individuazione del relitto, ed ancora non sappiamo né se si tratti effettivamente della Kuski, né, soprattutto, cosa la nave contenga, se rifiuti tossici o addirittura radioattivi».
gliori aspettative». E’ scritto in un comunicato dell’organismo. «Grande commozione tra i componenti del comitato e del presidente, Gianfranco Posa – prosegue la nota – quando all’avvio dell’evento il lungo-
DIBATTITO IN PARLAMENTO
mare di Amantea è stato ufficialmente intitolatoal capitano Natale De Grazia, con la presenza della vedova, Anna Maria Vespia, che ha dichiarato che questa intitolazione “ha dato significato e valore al sacrificio del marito”».
«La manifestazione, nonostante la pioggia incessante, che ha rischiato di comprometterne la riuscita – si legge ancora – ha visto partecipare centinaia di associazioni, comitati, movimenti , sindaci, federazioni, sindacati, cooperative, studenti, lavoratori, bambini e personalità politiche locali e nazionali: tutti insieme in un lunghissimo corteo che ha dimostrato che le coscienze dei calabresi si sono risvegliate. Per questo straordinario risultato, il Comitato si sente unito a tutti i partecipanti, di ogni provenienza geografica e sociale e di ogni colore politico, che hanno dimostrato di saper superare le diversità ideologiche in nome di una causa comune davanti alla quale nessuno deve tirarsi indietro. E ringrazia le istituzioni, tutti gli operatori economici e i professionisti che con la loro disponibilità e l’impegno gratuito hanno reso possibile l'organizzazione dell’evento». «Si registra con rammarico la dichiarazione del Ministro Prestigiacomo, riportata a mezzo stampa – continua ancora il comunicato del comitato – secondo cui l’evento avrebbe costituito un terreno fertile per strumentalizzazioni politiche. Il Comitato ribadisce che la manifestazione non è stata in nessun modo strumentalizzata: i politici presenti, che hanno aderito spontaneamente, hanno avuto il ruolo di spettatori e hanno rispettato le volontà degli organizzatori, i quali avevano stabilito che non intervenissero sul palco. Piuttosto, considerate alcune dichiarazioni rilasciate da esponenti di movimenti locali che non hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, si auspicache nessunoutilizziper propri fini il lavoro del comitato “Natale De Grazia”che da anni si adopera in un clima di assoluta apartiticità e vuole essere portavoce solo delle istanze della popolazione».
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Il deputato Salvatore Margiotta parla in aula per il Pd
«Governo assente su Maratea»
«L’esecutivo è stato sciatto, superficiale e lento»
Greco, ha avanzato richiesta al Ministero dell'Ambiente, per l'utilizzo, a Maratea, della nave Mare Oceano, in questi giorni impegnata nelle verifiche a Cetraro (Cs)». «Purtroppo - e qui l’accusa entra nel vivo - sin qui nessuna risposta è arrivata dal ministero. L'assessore all'Ambiente della regione Basilicata, il vicepresidente Santochirico, si è detto disponibile a finanziare il costo delle operazioni con fondi regionali». Per Margiotta, sarebbe però davvero un brutto segnale di disinteresse dello stato se dovesse essere la regione a sopportare tali oneri. «Il Pd - ha aggiunto - non si stancherà di chiedere al governo, in generale sulla lotta al traffico dei rifiuti tossici e radioattivi nei mari italiani, e in particolare in relazione a Maratea, un impegno adeguato alla gravità della questione: come, purtroppo sin qui non è accaduto», ha concluso.
«Grave se la Regione sopporta gli oneri»
Salvatore Margiotta
L’affondo prosegue: «Reticente, assente, inadempiente è poi il governo su Maratea, una delle località più belle del mediterraneo; il pentito di 'ndrangheta Fonti sostiene di aver personalmente contribuito all'affondamento al largo di Maratea, della
La sede del Parlamento italiano
Yvonne A, con un carico di 150 bidoni di fanghi radioattivi. La procura della repubblica di Lagonegro, grazie all'ausilio di Astrea, nave dell'Ispra ritiene di aver individuato un relitto a 13 miglia al largo di Maratea a circa 800 metri di profondità».
Margiotta ha spiegato cosa secondo lui dovrebbe fare il governo: «E’ necessario, ora, utilizzare tecnologie adeguate per riscontrare la fondatezza di questa ipotesi e verificare se vi siano effettivamente rifiuti. Il procuratore di Lagonegro, Francesco
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Economia 17
Italia/Mondo
Adusbef e Federconsumatori: «È scandaloso ciò che avviene»
Il rapporto Mediobanca
Il petrolio cala, ma la benzina aumenta: consumatori indignati
Banche, la crisi non le “morde” Boom di incagli
di TITO GIABARRI
di BEPPE COLONNA
ROMA – «Indignazione, sconcerto, scandalo». Sono questi i termini usati dalle associazioni dei consumatori per tornare all’attacco sul tema del prezzo della benzina: i nuovi rialzi «indignano» e sono ingiustificati visto che, dicono i consumatori, le quotazioni del petrolio sono in diminuzione. Il petrolio, infatti, anche oggi ha viaggiato sotto quota 80 dollari sui mercati internazionali. Al distributore invece Erg, Esso e Q8 hanno ritoccato all’insù i listini. E la polemica sul carobenzina torna a tenere banco. RIALZI – Secondo le rilevazioni quotidiane di Staffetta Quotidiana, infatti, nel weekend Esso ha aumentato di 3 millesimi il prezzo di benzina verde e gasolio. Rialzi più significativi da parte di Erg e Q8 (tra i 6 e i 10 millesimi). I prezzi della benzina applicati da Agip, Total e Tamoil sono invece al di sotto di 1,32 euro al litro. AUMENTI INGIUSTIFICATI – Adusbef e Federconsumatori parlano di aumenti ingiustificati: «è scandaloso – sostengono le due associazioni dei consumatori – che tali aumenti si registrino nel momento in cui c'è una maggiore valutazione dell’euro sul dollaro, nonchè un calo del prezzo internazionale del petrolio. Questioni che – concludo le due associazioni – dovrebbero determinare non aumenti, bensì riduzioni». Il Codacons, intanto, valuta in 80-120 euro l’anno la maggior spesa che gli automobilisti dovranno affrontare a causa dei rialzi. E sottolinea: «L'Italia è ai primi posti della classifica europea sul fronte del caro benzina». Secondo i rilievi dell’associazione, infatti, in Italia un litro di verde costa molto di più rispetto al prezzo di 1,229 euro applicato in Francia, all’1,302 della Germania, all’1,072 in Austria e a 0,873 euro al litro in Romania. I consumatori chiedono dunque al Governo «quali misure intenda adottare in favore dei cittadini italiani, i più penalizzati». PETROLIO – Sul fronte degli scambi internazionali del petrolio, intanto, il presidente dell’Autorità per l’Energia, Alessandro Ortis, rileva che «quello del petrolio non è un mercato, al massimo un settore, una piattaforma». Per il presidente dell’Authority l’Europa deve «intervenire, 'svegliando' l’Agenzia internazione per l’energia e stabilendo nuovi rapporti con i Paesi produttori».
MILANO – La crisi non è riuscita nel 2008 a mordere i grandi gruppi industriali italiani mentre il sistema bancario hagià mostratonei bilanci dell’anno scorso, con un boom degli incagli (+44%) e una redditività quasi dimezzata (Roe sceso al 5,2% dal 9,3%), gli indizi di quel deterioramento che apparirà più evidente a fine 2009. È la fotografia che emerge dalla classifica che l’ufficio studi di Mediobanca ha stilato sulle principali società italiane, con Eni che si conferma al primo posto. La crisi sui conti delle imprese ha cominciato a vedersi nella seconda metà del 2008, anche per questo non c'è stata una caduta verticale e i segni diventeranno evidenti solo nel 2009. La media impresa ne ha risentito di più, ma i bilanci del 2008 delle big continuano a vedere fatturati in crescita con Eni (108,1 miliardi) che si conferma il primo gruppo italiano ed Enel (59,5 mld) che, grazie al consolidamento di Endesa, supera Fiat (59,3 mld). Solo Telecom, al quarto posto, ha un trend negativo (-3,8% fatturato a 29,8 mld) e tenuto conto che nei primi sei mesi del 2009 i ricavi sono ulteriormente scesi (-5,7%) potrà venir scalzata dal Gestore Servizi Elettrici (29,4 mld nel 2008) oggi in quinta posizione. Il sistema bancario italiano riesce a tenere la barra al centro anche se un segnale d’allarme arriva dall’elevata crescita degli incagli mentre soffrono assicurazioni e società di intermediazione immobiliare, queste ultime con un risultato d’esercizio dell’aggregato delle 39 so-
cietà prese in considerazione nella ricerca Mediobanca, crollato a 56,7 milioni (62,8%) e ricavi in calo a 417,4 milioni (-26%). Nella fotografia del sistema bancario, Mediobanca mette a fuoco le difficoltà che emergono in chiaroscuro guardando l'evoluzione dei crediti dubbi anche se, in parallelo, l'andamento della situazione patrimoniale e dei requisiti prudenziali di vigilanza mostrano la solidità del sistema. Complessivamente i crediti dubbi sono cresciuti del 44%; la loro incidenza si è attestata al 3,4% e le previsioni sono per un peggioramento nel 2009. Il coefficiente di solvibilità ex Basilea del sistema bancario, però, si attesta nel 2008 al 10,9 per cento. Di questo il Tier1 si è portato al 7,6% mentre le attività non strettamente riconducibili al patrimonio netto contano per circa il 29% del coefficiente di vigilanza. Il sistema dunque appare forte nel suo complesso, ma luci e ombre sono più nette tra gli istituti minori che risentono di più della crisi essendo più vicini al territorio, ma anche maggiormente vulnerabili. Prove di dialogo, intanto, tra Giulio Tremonti e i maggiori banchieri italiani, Alessandro Profumo e Corrado Passera, con Giuseppe Guzzetti in veste di mediatore. A meno di un mese dallo strappo consumato con Unicredit e Intesa Sanpaolo sui Tremonti bond, e dopo i ripetuti attacchi del ministro dell’Economia al sistema bancario, Tremonti ha visto a pranzo per circa un’ora e mezza, nel suo ufficio milanese, gli amministratori delegati delle due più grandi banche del Paese, e il presidente della Fondazione Cariplo.
E Tremonti cerca il dialogo con i big
Da parte loro i petrolieri insistono sul fatto che le tasse caricate sui carburanti sono eccessivamente elevate e che i rincari sono da addossare a questa condizione. Sul fronte tasse, intanto, interviene il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Serve un piano che parta dal primo gennaio per ridurre gradualmente le tasse alle imprese, come l'Irap e quelle sul lavoro. Così il presidente di Confindustria, incalza il governo e chiede che si muova con date certe e «un passo concreto» perchè c'è bisogno di certezze. La leader degli imprenditori parla a Biella, nell’auditorium della Città Studi, dove partecipa all’assemblea degli industriali che confermano Luciano Donatelli alla presidenza per il prossimo biennio. Va bene – ricorda dal palco – la proposta di riduzione dell’Irap avanzata dal ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ma deve valere per tutte le imprese e non solo per quelle piccole e micro. «Non si può dire non ci so-
no soldi e non fare niente», afferma, e chiede di seguire l'esempio della Germania, «Paese competitor», ma anche della Francia, che «si sta muovendo nella stessa direzione». Avverte che gli industriali torneranno alla carica perchè il provvedimento sul credito d’imposta per la ricerca venga inserito nella nuova finanziaria. «Il governo – osserva – ha messo un limite offensivo. Il click day è stato umiliante soprattutto per quelle aziende che non sono state abbastanza veloci a preparare il loro piano e che così sono rimastre penalizzate. Sappiamo che per le nostre imprese la ricerca e l'innovazione sono fondamentali. Siamo gente seria». Marcegaglia sottolinea l’esigenza di ridurre la spesa pubblica: «ci sono 8.000 società, e fra queste molte privatizzabili, oltre a enti inutili. L’Italia non può stare ferma». Alle banche rivolge un nuovo appello perchè gli imprenditori siano valutati non solo dai bilanci 2008 e 2009, che saranno tragici, ma «dalle persone e dalle loro potenzialità».
Pronti per la cessione delle quote
Ventaglio, triste addio di Colombo MILANO – Tempi supplementari per l’addio di Bruno Colombo ai Viaggi del Ventaglio, e il passaggio del timone di comando a Poligest, società controllata dagli ex soci fondatori di BluVacanze in trattativa per rilevare dal presidente e fondatore dei Viaggi il 25% della società. Ieri l’assemblea del tour operator ha infatti dato il via libera solo sull'aumento di capitale da 80 milioni di euro a ripianamento delle perdite dei primi nove mesi del 2008-2009 (26,8 milioni che hanno spedito il patrimonio in negativo), mentre si è riconvocata al 9 novembre per la nomina del nuovo Cda in cui entreranno i rappresentanti di Poligest. Lo slittamento, ha spiegato Colombo, è legato solo al mancato via libera della Consob all’esenzione dall’obbligo dell’opa per Poligest: un disco verde che arriverà «nei prossimi giorni», ha assicurato in assemblea. L’esclusione dall’obbligo dell’Opa è infatti una delle condizioni poste da Poligest per rilevare la quota di Colombo e fare
la propria parte nell’aumento di capitale: un impegno massimo di 40 milioni, finanziati da Unicredit, tra quota propria ed eventuale inoptato. Gli altri 40 milioni dell’aumento - e questa è la seconda condizione che gli ex soci di BluVacanze hanno posto – dovranno arrivare dalla conversione dei crediti dei fornitori in azioni. «La società auspica che la condizione possa ritenersi soddisfatta», ha spiegato Colombo facendo l’elenco delle adesioni dei fornitori, vicine ai 37 milioni. «Provo un pò di malinconia e un velo di tristezza per il distacco da questa realtà fondata quasi 34 anni fa – ha detto Colombo ai soci – ma sono sereno perchè la soluzione cercata con Poligest assicurerà continuità aziendale». «Con la ristrutturazione in corso – ha aggiunto – il gruppo può confidare in un rilancio già nell’estate del 2010». Ripercorrendo la storia del gruppo da lui fondato nel 1976, Colombo ha parlato di «28 anni di successi», mentre solo «negli ultimi anni ci è mancata la fortuna».
Contro la crisi
Berlino taglia le tasse BERLINO – Il cancelliere tedesco, Angela Merkel difende il piano del nuovo governo sul taglio delle tasse dagli attacchi di chi sostiene che l’iniziativa farà volare il debito. La Merkel ha concordato con gli alleati liberali il taglio di 21 miliardi di euro di tasse attraverso una riforma delle tasse di successione e sulla fiscalità aziendale e un taglio di 24 miliardi di euro sui redditi nel 2011. Non è ancora chiaro come farà il governo a finanziare questi tagli e il nuovo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble ha già detto che non potrà garantire i tagli, se le finanze pubbliche continueranno ad essere così malmesse. Tuttavia ieri la Merkel ha difeso i tagli fiscali, sostenendo che si tratta di un provvedimento indispensabile per rafforzare la ripresa. «Abbiamo scelto – dice la Merkel – di focalizzarci su una piena crescita. Non ci sono garanzie che tutto ciò funzioni, ma per noi questa mossa rappresenta un’opportunità. Puntare solo sul risparmio non ci darebbe nessuna opportunuità».
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Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
DISOCCUPAZIONE, CONNESSIONI CON LA CRISI E L’ECONOMIA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di GAETANO DE FILIPPO I FENOMENI economici, forse più di quelli di ogni altro aspetto della società, sono estremamente imprevedibili ed intimamente legati tra di loro. Prevedere come l'economia in generale reagisca al variare di un suo anche insignificante elemento è cosa quasi impossibile, giacché intervengono fattori legati alla psicologia ed all'umore dei soggetti che vi operano ed alle situazioni contingenti. I fenomeni economici si intrecciano, altresì, in un groviglio inestricabile di cause ed effetti, in modo che ognuno, per un verso o per l'altro, condizioni tutti gli altri. Mi sono intrattenuto ripetutamente a riflettere sulla crisi economica e finanziaria in atto ed a valutarla anche alla luce delle indicazioni e dei segnali che provengono dai mercati. Ho desunto che l'aspetto che maggiormente ne condizioni l'evoluzione ed il più difficile da affrontare sia quello della disoccupazione. Aspetto particolarmente significativo nel Sud d'Italia e nella nostra Regione. La disoccupazione inevitabilmente ne influenza il decorso, giacché se i cittadini non lavorano, non percepiscono reddito, non acquistano beni e servizi e non possono alimentare adeguatamente la spirale economica virtuosa consumi / produzione, fondamentale per il ritorno ad una situazione di normalità. E' facile prevedere che la realtà economica - a crisi conclusa - sarà sostanzialmente diversa da quella precedente alla crisi stessa. Sarà caratterizzata, cioè, dalla presenza di prodotti di più alto standing sia sotto l'aspetto estetico che tecnologico. Anche i servizi offerti dal mercato saranno superiori per efficienza ed efficacia. Ciò sarà determinato dalla sfrenata concorrenza in atto che consentirà solo alle aziende che hanno puntato sulla qualità e più precisamente sul rapporto qualità / prezzo, a restare in vita. Conseguentemente la diversa mission delle aziende richiederà un diverso target di dipendenti. Abbisognerà, in pratica, di una manodopera che presenti un profilo di maggiore specializzazione, che sappia interagire ed operare con i supporti informatici e che si qualifichi per un più elevato livello di istruzione e formazione. In estrema sintesi che sia più evoluta sotto l'aspetto culturale. Poiché la manodopera che è appena uscita dal mondo del lavoro, molto spesso non possiede queste qualità, sarebbe opportuno approfittare di questo momento di stasi per colmare il gap. Ritengo e molto spesso ho anche evidenziato, che la capacità di trasformare i momenti di difficoltà in momenti di opportunità, sia l'elemento che debba caratterizzare una classe dirigente illuminata, nonché un mondo imprenditoriale intraprendente e lungimirante. Quindi, quale potrebbe essere - se non questo - il momento migliore per trasformare la difficoltà in opportunità e procedere alla formazione, propedeutica al riciclaggio delle risorse umane? Approfittando della stasi dell'economia e della conseguente disoccupazione dei lavoratori, le istituzioni pubbliche, di concerto con gli imprenditori, dovrebbero organizzare corsi, tesi a formare le persone appena uscite dal mondo del lavoro e quelle che tendono ad entrarvi per la prima volta, in modo che siano pronte a rispondere alle future esigenze del tessuto produttivo. Prioritariamente bisognerebbe immaginare come potrebbero configurarsi gli scenari economici futuri ed il mondo delle imprese. Quindi occorrerebbe studiare e capire le esigenze e le richieste del mercato del lavoro e di conseguenza organizzare un adeguato, serio e mirato progetto formativo. Sarebbe un'intelligente lavoro di programmazione ed un modo per anticipare i tempi e per far si che appena le imprese saranno pronte a ripartire, trovino sul mercato del lavoro la manodopera di cui necessitano, con la opportuna specializzazione e non debbano perdere altro tempo prezioso in formazione. Significherebbe anticipare la ripresa, ottimizzare i tempi e conseguentemente creare le basi per una struttura produttiva più solida e capace di competere. Comprendo che tutto questo sia facile a dirsi e molto meno a realizzarsi. Ma ritengo che ad una formazione mirata e non generica, che significherebbe solo un'inopportuna distruzione di risorse, deve tendere sia la classe dirigente e sia il mondo delle imprese, al fine di immaginare ed anticipare le soluzioni. Ciò se le aziende vorranno restare in un mercato altamente competitivo e dove i tempi di risposta sono fondamentali per il futuro di tutti. Ciò anche se le istituzioni vogliono dare delle risposte concrete o quantomeno delle prospettive alla collettività nel suo complesso e, in particolare, a quanti, trovandosi nell'indigenza, hanno un disperato bisogno di lavoro.
Con i collaboratori siete troppo diffidenti e vi conviene evitare chiusure preconcette se volete dei risultati. Un sentimento autentico non va sprecato.
TORO 21/4 - 20/5
Dialogo sempre più difficile con i collaboratori, anche per colpa della vostra prevenzione. In amore non cantate troppo presto vittoria
GEMELLI 21/5 - 21/6
L'andamento dei vostri affari è discontinuo e questo vi crea un grande stato d'ansia: ma non sarà per molto. In amore ascoltate il cuore.
PRIMARIE PD, LEZIONE DI DEMOCRAZIA di TOMMASO MARCANTONIO
CANCRO 22/6 - 22/7
Non rimandate noiosi impegni di lavoro se volete dedicarvi poi a nuovi progetti. Non abusate del vostro fascino
LEONE 23/7 - 23/8
DOMENICA 25 ottobre 2009 si è votato nel e per il PD la scelta del segretario di questo partito nato dalle ceneri di parte dell'ex Democrazia Cristiana e del vecchio Partito Comunista. Come si è arrivati al PD nel giro di questi ultimi tre lustri dovrebbe essere a tutti noto. Dopo Tangentopoli nulla è rimasto come prima del vecchio sistema partitico. Ora è inutile rimpiangere il passato perché, tra l'altro, a causa dei difetti e dei permanenti vizi, le belle idee sono state travolte da una vergognosa gestione del potere. Nasce il PD con l'intento migliore di combattere immoralità, illiceità, scorrettezza, volgarità, annullamento dei valori e soprattutto travolgimento della identità del popolo. L'intento è quello di ricondurre la guida pubblica, attraverso la politica, nel sistema delle regole e dei valori con l'impegno della rinascita del progresso civile e sociale. Bene, tutto ciò premesso, il PD rappresenta quella coesione dell'Italia migliore che intende combattere la spregiudicatezza fin qui condotta da Forza Italia dissennatamente, che ha trovato un supporto efficace in Alleanza Nazionale e, l'altra trave portante del dissesto disgregante, nella Lega. L'ex MSI, poi AN è confluito nella PDL mediante fusione - tradendo quegli ideali della propria costituzione facendo una manovra d'inversione a “U”. Così ha soddisfatto le ambizioni e le avidità di capi e capetti che per oltre 50 anni erano stati rigettati in un isolamento di rispetto. Della Lega Nord e dei vari movimenti autonomi è meglio non parlarne. Bene, il PD di fronte a uno scimmiottamento del premier Silvio Berlusconi grande magnate dell'immobiliare e delle altre attività televisive e della carta stampata, sceso in campo per tutelarsi da tutti i pregressi guai giudiziari - il Partito Democratico è l'unica autentica coalizione capace di arginare l'orgiastica distruzione della tenuta dell'Italia. Il PD - sorto appena due anni or sono - si capisce che è stato incastrato all'angolo perché incapace di valutare l'invadenza dello strapotere del centro-destra, vuoi per l'incompetenza di chi ha guidato il nuovo soggetto PD e soprattutto per la litigiosità interna delle diverse anime. Ora il commissario/segretario straordinario Franceschini ha dato da 7-8 mesi a
questa parte una scossa energetica al PD e ha promesso con il Congresso l'elezione diretta del segretario. Così, contrariamente a quanto si vociferava e demonizzava, l'affluenza alle urne è stata consistente. Oltre 2 milioni e passa di cittadini che - nonostante il grave vergognoso scandalo Marrazzo scoppiato ad hoc - hanno scelto tutto sommato Pierluigi Bersani. Probabilmente il più pacato, e più morbido per acquisire e scippare voti alla marmaglia del centro-destra, tra l'irruente e frenetico amico Dario Franceschini, mentre il bravo chirurgo Marino, invasato del sistema USA Barack Obama - chiaramente poppante della complessa e nodosa vicenda italiana - e in difetto di visibilità in Basilicata, ha ottenuto un discreto successo con il 13% dei votanti. Questo a dimostrazione, se ve ne fosse stato bisogno, che è stato superato brillantemente un esame di democrazia e che molta gente - la più variegata tra i ceti sociali meno abbienti e artigiani, imprenditori e professionisti seri - avverte il bisogno di una opposizione forte e coraggiosa nel debellare il fecciume della pessima governance berlusconiana, perché non se ne può più di questi teatranti che ci amministrano. A parte la lezione di democrazia, è ancora ben salda nel PD la linea della morale, correttezza, coerenza, e lo spirito di servizio con la fusione dei principi etici del cattolicesimo aperto e disponibile (stile don Gnocchi) e il modello laico della integrazione, della comprensione e della solidarietà. Intanto il PD proprio con Lello Bersani ha ritrovato la strada dell'unità, dell'amalgama, della competenza e della pulizia morale e civile per combattere quella sporcizia che attanaglia l'Italia da parte di chi insolentemente ci rappresenta. Governanti che hanno dimenticato di tenere a freno i vizi privati mescolando le loro porcate con le pubbliche virtù pur a capo delle istituzioni più elevate. Il Paese è ingabbiato per la grave crisi internazionale, vuoi nel settore della produzione industriale, vuoi in quello della occupazione e vuoi nell'ambito finanziario. Sembra che Lello Bersani, già ministro del governo Prodi, ora segretario del PD possa imprimere, pur dall'opposizione, una seria svolta che contempli impulso per la ripresa della crescita civile, sociale e culturale dell'Italia. Non ci resta che augurargli buon lavoro e che, pur “a modo tuo” ci farai sognare.
Dovrete prendere una posizione netta nel lavoro, ma solo dopo aver messo a fuoco i prossimi obiettivi. L'amore vi da' piu' di quanto meritiate.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non vi piacciono le cose facili: amate le sfide professionali e se ne presenteranno in abbondanza. In amore state sottovalutando i segnali
BILANCIA 23/9 - 22/10
Grazie al vostro equilibrio potrete uscire nel modo migliore da una delicata situazione lavorativa. In amore siete troppo incostanti
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Finalmente nel lavoro riuscirete ad ottenere i giusti riconoscimenti per il vostro impegno. In amore dopo una delusione siete ancora fragili.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Siete molto ambiziosi e determinati a raggiungere obiettivi professionali sempre piu' difficili. L'amore vi da' la carica.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La coerenza vi suggerisce di non rinviare un chiarimento con un prezioso collaboratore. L'amore va, tra alti e bassi
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro evitate di crearvi inimicizie che potrebbero complicarvi la vita. E state con i piedi per terra. L'amore diventa realta'
PESCI 20/2 - 20/3
La meta che vi siete prefissati nel lavoro è molto ambiziosa, dovete armarvi di pazienza e coraggio. Un incontro cambierà la vita affettiva.
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POLITICA REGIONALE UN APPELLO E’ POSSIBILE avere una Basilicata diversa, più onesta, più seria, più solidale, più sicura, più competente? È la domanda che si è posta un gruppo di persone provenienti da diverse aree geografiche della Regione che, confrontatesi nel corso di una riunione sulle maggiori questioni che affliggono la nostra Regione e alle quali i nostri politici sempre meno riescono a dare risposte adeguate, ha deciso di avviare un nuovo percorso politico che riporti i valori della convivenza civile, dell'onestà e del merito in primo piano. L'inadeguatezza del sistema politico lucano, ormai incapace di produrre processi di cambiamento e politiche innovative volte ad incidere sul tessuto sociale della Regione, ha reso impossibile la partecipazione alla politica attiva di quella parte della società di Basilicata che, pur avendo competenze da poter spendere per rispondere alle difficili sfide che la regione è chiamata nei prossimi anni, è rimasta in disparte. Di fronte ad una recessione economica che coinvolge l'intero paese, la nostra regione, purtroppo, risulta agli ultimi posti di ogni graduatoria di rilevazione dei trend relativi alla crescita, all' occupazione,alla povertà e alla qualità dei servizi. Ciò pur in presenza di notevoli risorse naturali e finanziarie. I prossimi anni si caratterizzeranno con l'attuazione di un sistema federale che aumenterà i poteri e le responsabilità degli amministratori regionali. Tale assunto, innalza il livello di preoccupazione riguardo la capacità e il senso di responsabilità di coloro che saranno chiamati a governare la nostra regione. Alla stregua di tali considerazioni e senza iattanza, riteniamo che l'attuale situazione sia caratterizzata più che da un vero governo, da una gestione, a volte sfacciatamente clientelare e nepotistica, che coinvolge soprattutto la maggioranza ma che non esclude l'attuale opposizione di centro destra. Un'altra Basilicata è possibile se riusciamo a trovare soluzioni nuove e innovative per il governo della Regione, mobilitando tutte le energie, proprie dei giovani, le competenze, i talenti e le intelligenze. Questo gruppo rivolge un appello a quanti, delusi da una gestione politica personalistica e clientelare, incapace di dare risposte concrete allo sviluppo regionale, credendo sia possibile una politica sana, senza compromessi al servizio dei cittadini, vogliono, con il loro contributo, avviare un nuovo cammino per portare in Basilicata una ventata di novità, professionalità e competenza nella gestione della cosa pubblica. I sottoscrittori di questo appello sono a disposizione di quanti volessero confrontarsi sui temi attuali della politica regionale per dare un contributo fattivo alla discussione e al confronto costruttivo. Alessandro Romeo alessandro.romeo47@virgilio.it 3358290526 Franco Biscione francesco.biscione@tin.it 3394646736 Raffele Boezio raffaele.boezio@alice.it 3395794292 Biagio Basile biagiobasile@live.it 3334130421 Rocco Appella roccoappella@virgilio.it
LA QUERELLE E LA QUERELA di NUARIO FORTUNATO QUANDO la querelle diventa querela vuol dire che qualche ingranaggio democratico del convivere sociale e civile si è arrugginito, che l’autoimposta inviolabilità culturale di qualcuno diventa intransigenza, che l’intangibilità presunta della propria condotta intellettiva e morale di qualcuno si trasforma in sfacciato fondamentalismo d’altri Mondi. L’attacco di Belisario al “Quotidiano della Basilicata”, promotore principe di storia intessuta di veridicità, colpisce, per responsabilità oggettiva e volutamente soggettiva, una testata che non scrive per vendere ma che vende per quello che scrive. Ricercare la verità, inseguirla, raccontarla, liberi da condizionamenti e scevri da convincimenti è l’imperativo fondante che ogni buon giornale dovrebbe autoimporsi. Querelare il “Quotidiano della Basilicata” ha significato pretendere di demonizzare chi, in nome e per conto della verità e per amore di una cultura autonoma, indipendente e libera, ha fatto informazione cristallina, non partigiana, non retorica e non faziosa. Il giornalista non ha immunità di sorta, non ha tessere né sconti, non ha stipendi con zeri a iosa, non ha privilegi né benefici. Il giornalista è un uomo solo. Solo con se stesso, con la propria coscienza, con il sogno di una società che sappia affrancarsi dai gioghi di una bieca logica, globalizzante e massificante, fatta di qualunquismo, mediocrità, sepolture, insabbiamenti, costruzioni. Un uomo che cerca di rispondere all’esigenza di scoprire, magari provocare, informare, raccontare di una società, politica e civile, che, a quanto sembra sottoposta all’arrogante legge della sopraffazione, spesso smarrisce il senso della misura e della giustizia. Anche il senso della giustizia, quella vera che abita ogni uomo ed alberga nel suo dignitoso animo, viene ridimensionato, calpestato sottaciuto. In nome della massificante volontà del più forte, del bieco potere, di una forza compromessa e compromettente, che non è rappresentanza, che non è democrazia, che non è cosciente strumento di benefico progresso, ma che è mortificazione della natura umana e del suo intelletto. Perché quando la ricerca della verità da costruttivo confronto diventa sistematico scontro, ci si sente prigionieri di una libertà negata, di una dignità violata, di una democrazia viziata. Quella stessa democrazia viziata che Belisario ha stigmatizzato a Roma, indossando la “coppola” per
lanciare un attacco frontale e giustificato a Berlusconi ed ai suoi adepti, rei di voler imprigionare ed imbavagliare la libertà di stampa. Un Belisario Bifronte che da vittima si trasforma in carnefice pretendendo di asservire, prima con una lettera poi con una querela, il racconto delle verità nascoste del suo Partito al suo giudizio o, peggio ancora, al suo volere. Comportamenti ed atteggiamenti in netto contrasto con un partito che, ad ogni latitudine ed ad ogni livello, dimostra di predicare bene e razzolare maluccio al pari del proprio leader maximo Di Pietro. Quel Di Pietro che, da anni, continua ad agitare la spada degli improbabili “Valori”, ad inveire contro i malfattori, ma che in qualità di Ministro ha consentito al suo dicastero, nel gestire gli appalti pubblici, di usare le stesse leggi che produssero quella “Dazione Ambientale” da lui stesso scoperchiata negli anni ’80 e ’90. Leggi che consentivano, stimolavano e imponevano il Malaffare. Leggi che riducevano la trasparenza ed aumentavano la discrezionalità di chi amministrava. Leggi che mortificavano la competitività soggettiva e la capacità organizzativa delle imprese. Leggi che vanificavano la libera concorrenza e promuovevano la formazione dei Clan di appartenenza (A.T.I., Consorzi di imprese e consorterie vari). Leggi che consentivano il perpetrarsi all’infinito dell’abuso d’ufficio, che peraltro non è più reato, e fornivano impunità e strapotere a chi amministrava. Leggi che non tutelavano più il bene pubblico, il cui furto non è più perseguibile d’ufficio ma solo su querela di parte, cioè querela dello stesso amministratore che ha la responsabilità del bene e che magari ne “gestisce” l’indebita appropriazione. Leggi immorali e mistificatorie, sempre più adatte per consentire l’allegra gestione delle risorse e la spartizione della torta Italia. Spolpata, dissossata, vivisezionata e polverizzata la Prima Repubblica, insomma, non sembra che si siano create le condizioni perché la Seconda si proponesse come modello migliore e maggiormente edificante. A fronte di tutto questo, parlamentari, sicuramente degni ed onesti, ma dal mandato profumatamente retribuito, inseguono beghe da botteghe? Tutto per cosa, poi? Per aver riportato, peraltro, una verità rivelata da altri? Questo è il bene che vogliamo alla nostra Democrazia? La democrazia è una conquista e, al pari della passione, non ce la toglierà mai nessuno.
3395386884 Vittoria Corelli corellivittoria@libero.it 3398056231 Lucio Cioffredi cioffredi@yahoo.it 3484745470 Cutillo Armando Antonio Palazzo studiolegalepalazzo@libero.it 3384024333 Pasquale Costante
Cosimo Pizzolla iaia.pizzolla@virgilio.it 3339813193 Antonio Pelosi antpelosi@tele2.it 3404885849 Musciacchio Gaetano 3392678377 Mario Della Luna 3336978886 Antonio Palazzo 3384024333
ESTERNAZIONI DI FINE LEGISLATURA di PIO ABIUSI CON l'approssimarsi della scadenza elettorale i nostri consiglieri regionali danno fiato alle trombe e giocano a chi le spara più grosse. Una ha visto un piano di intervento per il superamento delle barriere architettoniche superlativo attribuendosene il merito. E', in realtà, un intervento che la Regione Basilicata fa da anni insieme ad altre poche regioni e con risorse che ha a disposizione e nella misura in cui riesce tenuto conto che dal 2001, il governo di centrodestra, una volta esaurite le risorse, non ha più ricostituito il fondo. Un'altra , dopo aver indirizzato in maniera non conforme poveri derelitti circa gli interventi di sostegno che la Regione compie è alla ricerca di pezze per riparare il danno fatto. Il terzo, sensibile ai problemi infrastrutturali, alza il tiro tanto da non essere addirittura credibile. Chiedere che la Regione faccia la sua parte nel servizio navetta Matera - Bari Palese è troppo poco ed allora ipotizziamo la costruzione di una rete ferroviaria così come fanno i bimbi. Dobbiamo solo stabilire la scala HO o N. In materia di infrastrutture sarebbe il caso e di fare il punto conoscendo le risorse in campo. Bisogna innanzitutto tenere conto che la S.S. 96 tra Altamura e Bari è in concreta fase di ammodernamento. L'intervento riguarda 1) la circonvallazione di Altamura, 2) il tratto Altamura-Toritto, 3) la bretella Toritto- Palo- Modugno. I tre interventi hanno corsi procedurali diversi tra gare che vanno espletate, appalti in corso e piani autorizzativi anche essi in corso. E' nel suo insieme un'opera significativa che è sostanzialmente in movimento con relativa copertura fondi. La S.S. 99 Matera - Altamura è praticamente completata. Da tutto quanto detto si evince con chiarezza come il trasporto su gomma tra Matera e Bari risulterà fortemente facilitato. Resta attuale, invece, la penetrazione nel capoluogo pugliese e che risulta essere sconsigliabile se non con ferrovia. Usando in maniera intermodale il trasporto su gomma per l'avvicinamento alla città ed il successivo trasbordo su ferrovia il viaggio risulta fortemente velocizzato e semplificato. Il raccordo alla metropolitana barese realizzata o in corso di realizzazione utilizzando RFI o FAL è facile. La cosiddetta”metropolitana barese” è composta dalla integrazione tra le diverse reti ferroviarie che svolgono servizio metropolitano e con essa sarà possibile raggiungere, a breve, anche il Karol Wojtyla (aeroporto di Bari-Palese). Giova ricordare che unitamente a Roma e Milano l'aeroporto di Bari sarà collegato con regolare navetta ferroviaria e sarà, quindi, il terzo in Italia. Abbiamo parlato di cose che sono in corso di realizzazione a brevissimo tempo o in tempi leggermente diluiti, ma ci sono. Smesso di parlare di plastici di trenini per la Puglia, parliamo un po' di Fal e dintorni. Il presidente Colamussi ha presentato, nel giro promozionale, in Basilicata progetti di metropolitana a Potenza, a Matera, di valorizzazione del tronco morto Genzano di Lucania - Gravina di Puglia. Non si è capito bene oltre alle buone intenzioni chi sarà il soggetto che dovrà procurare le risorse. Non c'è alcun dubbio che debba essere la Regione Basilicata. La verniciatura dei vecchi convogli ed i nuovi che prima o poi arriveranno sono stati pagati, per la parte di competenza dalla Regione Basilicata. Oltre alla degustazione di un buon caffè per la metropolitana di Matera non si è andati oltre, simile discorso dicasi per la suggestiva valorizzazione “turistica” della Tratta Genzano-Gravina (non si sono trovate le comparse). Più concreto è l'intervento per la tratta che serve Potenza con investimenti utili a realizzare una serie di opere miranti a valorizzare in funzione di metropolitana quella rete. Il tutto è stato reso possibile perché il
Comune di Potenza, unico in Regione, ha presentato un progetto che dovrebbe essere co-finanziato dal Ministero per le infrastrutture ed i trasporti per 10 Meuro mentre la rimanente somma di 7 Meuro troverà soddisfazione nei fondi FERS. La richiesta è stata inviata entro il 3 Ottobre , data di scadenza del bando, al Ministero. Che l'aeroporto di Bari Palese possa essere la struttura di riferimento non solo del Materano ma di tutta la Regione è un dato, che amministratori potentini scoprano la valenza funzionale della dorsale adriatica è un fatto positivo, forse con un certo ritardo. Non mi dilungo sulla opportunità della scelta ma chi conosce l'area campana non può non condividerla.. Gli stessi amministratori sollecitano giustamente la realizzazione del collegamento della S.S. 407 (basentana) alla S.S. 96 o 96 bis -tratto lucano ammodernato. Si tratta di realizzare un'opera lunga pochi chilometri ma molto costosa per permettere di superare il valico di Pazzano. Con essa i collegamenti tra Potenza e Bari diventano più brevi di 40 chilometri e più veloci, anche la distanza tra Matera e Potenza risulta essere accorciata di circa 20 chilometri e si avrebbe un alleggerimento del traffico sulla S.S. 7 Appia tra Matera e Ferrandina, strada per la quale non è pensabile il potenziamento data la peculiarità geologica del terreno ed i conseguenti costi che, in fase di realizzazione, tenderebbero a lievitare. “La Salerno-Bari è tra i progetti inseriti nella Legge Obiettivo per il quale è già stato redatto un progetto preliminare per l'importo di circa 700 Meuro, con previsione di spesa di oltre 300 Meuro per il valico di Pazzano, ovviamente si confidava nel finanziamento CIPE e che puntualmente non vi è stato”. La Legge Obiettivo è andata in buona sostanza a rotoli ed alla Regione Basilicata il Cipe ha finanziato solo il completamento della S.S. 106, alla buonora, ed il tratto lucano dell'A3, così non vi sarà più, fra qualche tempo, il collegamento televisivo per sapere come scorre il traffico in estate. Portiamo a casa nulla ma i soldi per il ponte di Messina ci sono. Non ci resta, adesso, che affrontare la viabilità cosiddetta “minore” e che auspicava a crescere. Chi non ricorda l'acceso dibattito che si sviluppò tra l'amministrazione Provinciale da un lato e la fervida fantasia degli amministratori comunali alle prese con la progettazione di un bel plastico sulla viabilità e l'Anas dall'altro e al centro della contesa la Regione Basilicata? Si parlò, alla fine, della Salentina che arrivava fino a Matera e qui si collegava alla Pollino- Murgia. All'inizio del 2008 c'erano risorse per tutto, anche per sognare. Tutto l'intervento non venne mai quantificato , vi erano però 80 Meuro e la Provincia consigliava di usarli per ammodernare il tratto della provinciale che va dal bivio della bradanica (località Portapane) fino alla Martella e con la rimanenza si sarebbe potuto ammodernare anche la Matera -Gioia del Colle per un arrivo più agevole alla S.S.100 Bari- Massafra- Taranto. L'amministrazione comunale trovò convinto sostenitore l'Anas e quegli 80 Meuro, 11chilometri di strada, sarebbero serviti per costruire una bretella parallela all'attuale già esistente fino alla zona industriale della Martella, il resto :collegamento all'area industriale di Jesce e collegamento alla Salentina- prolungata- sarebbero venuti da soli. Già che ci si era diveniva possibile anche rettificare, con adeguati ponti e con fondi non specificati, le curve e la pendenza di Aia del Cavallo per favorire l'accesso in città da quel versante. Tutti sogni che sono finiti nel cassetto. E anche il tratto provinciale “Portapane”- la Martella resta invariato, non ci sono risorse. Soldi non ce ne sono dobbiamo costruire il ponte di Messina .
IL FILM DI AMENABAR E LA CENSURA IPAZIA fu matematica e filosofa, inventrice del planisfero e dell'astrolabio. Visse ad Alessandria d'Egitto alla fine del quarto secolo d.C, e a niente valse il suo grido (e saggezza) a fermare gli scontri e i massacri tra cristiani, ebrei e pagani di Serapide. Dai libri Ipazia viene ricordata anche come la prima donna vittima del fondamentalismo cristiano. Infatti, il vescovo Cirillo di Alessandria nel 415 d.C la fece rapire da un manipolo di fanatici che la condussero nella famosa Chiesa del Cesario dove fu brutalmente massacrata e scorticata fino alle ossa. Su Ipazia il regista espano-cileno Alejandro Amenàbar ha girato “Agora”, un film che è stato presentato all'ultimo festival di Cannes e in questo mese è arrivato nella sale di mezzo mondo, persino di Taiwan e Thailandia. Soltanto
in quelle Italia no. In quanto la Chiesa, attraverso delle sue associazioni e gruppi, ha ritenuto l'opera di Amenabar un manifesto di incitamento all'odio contro i cristiani. Il film, naturalmente, va in tutt'altra direzione. Come ha dichiarato la stesso regista “non è contro nessuna religione e tantomeno contro i cristiani, piuttosto è contro i fanatismi religiosi che innescano bombe in nome di Dio”. Ora che un pezzo della Chiesa italiana faccia cadere per l'ennesima volta la scure della censura su un'opera d'arte non sorprende più di tanto, quello che intristisce è che si rifiuta di fare (ancora una volta) i conti con la storia più inquietante e deprecabile del cristianesimo. Si pensi che il vescovomacellaio Cirillo è stato poi nominato Santo. Mimmo Mastrangelo
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Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Vittima della cieca ossessione di una donna: pedinata, minacciata e aggredita
Stalking, racconto di un incubo La testimonianza: «Così ha distrutto la mia vita». E intorno tanta indifferenza di IRANNA DE MEO POTENZA - Un caso che va oltre l’apparenza della storia. E’ il racconto di quello che si nasconde dietro un caso di stalking, quello che gli occhi indifferenti della gente fanno finta di non vedere. È decisa e determinata, la protagonista di questa storia, a continuare la sua battaglia. Inizia a narrare quella che è diventata la sua vita. Una vita da inferno, fatta di paure, di sopportazione, di aggressioni e di delusioni nella giustizia. Sono tre anni che M. C. è vittima di stalking. Un destino, il suo, nato sotto una cattiva stella. Da quando le hanno ammazzato il papà, poi la parentesi dell’anoressia, durata quattro anni e ora la persecuzione da parte di una donna, M. S. «Questa vicenda - racconta con gli occhi attraversati da fotogrammi di sentimenti contrastanti - mi è piombata addosso improvvisamente. Lavoravo in un negozio a via Mazzini, quando una sera, mentre ero a telefono con mia madre, vidi sull’uscio della porta questa signora. È rimasta lì ad ingiuriarmi e a minacciarmi, ma io sono rimasta zitta. Il negozio era vuoto, per fortuna, ma ero sconcertata». Un episodio che pensava fosse finto lì, con quella trovata poco di stile, ma invece, era solo l’inizio di un incubo senza fine. M. la conosceva personalmente la signora perché era una sua cliente che per giunta aveva anche il suo numero di cellulare. Il giorno dopo la storia continua. La signora la telefona sul cellulare, calunniandola. L’accusa di avere una relazione con il marito e successivamente, di avergli rubato dei soldi. Poi arriva a seguirla e appostarla sotto casa. «Un pomeriggio ha continuato M., una ragazza dai modi gentili e dai tratti mediterranei avvolti da lunghi capelli neri - come è mia abitudine ero scesa con il mio cane sotto casa per una passeggiata. Lei era in macchina e con fare minaccioso si è avvicinata continuando a dirmi brutte parole. Avevo pensato che si fosse calmata perché dopo due giorni mi chiamò per chiedermi scusa, che si era sbagliata, ma dopo un periodo di pausa, si è rifatta viva, più agguerita». Inizia il calvario fatto di appostamenti, ingiurie e minacce di morte. La cosa diventa seria. «Ha iniziato a spaventarmi il suo aspetto, molto arrabbiato». Per evitarla ha iniziato a fare percorsi alternativi con il suo Prejus, un cane di razza lassie, ma niente da fare. Ne inizia a parlare con il titolare dell'attività commerciale in cui lavora, a tutelarsi facendo delle denunce alle autorità competenti, a parlarne con le amiche. «Questa vicenda è stata un po' presa alla leggera perché pensavano che fosse una litigata tra due donne. Non ho avuto l’assistenza immediata di cui avevo bisogno. Un pomeriggio, poi, mi chiamano le mie colleghe del ne-
NUMERI, RISULTATI E IDENTIKIT DELLO SPORTELLO DELL’ADOC A 90 GIORNI dall’attivazione di un centro di ascolto sul fenomeno dello stalking in Basilicata, l’Adoc Basilicata rende noti i dati raccolti, nel tentativo di tracciare un ragionevole identikit. Dallo studio è emerso che, tra quanti si sono rivolti al centro, il 60% delle donne è soggetto passivo degli abusi e violenze perpetrate dallo stalker. Gli atti di persecuzione si sono sostanziati, finora, nel modo seguente: 31% in minacce e intimidazioni;13% in contatti indesiderati tramite sms, internet e telefono;6% attraverso pedinamenti; 31% attraverso maltrattamenti fisici e psicologici; 13% con minacce di morte; 6% attraverso la minaccia di rivelare la relazione al coniuge. Piùin generalelo“stalker” è un atteggiamento psicologico deviato conosciuto anche come “sindrome del molestatore assillante”. In quest’ottica allo sportello si sono rivolti anche un congruo gruppo di “stalkizzati da vita condominiale”. Difatti si è potuto rilevare che i conflitti gozio. Io stavo arrivando a lavoro, mentre lei era appostata in macchina ad aspettarmi con le quattro frecce. Io ero alla guida, molto impaurita e ho chiamato il 113 per far mandare una pattuglia sul posto e per avere soccorso, sicura di essere protetta. Quando sono scesa dalla macchina come una furia mi si è avventata contro, sfrattonandomi. Per fortuna sono accorse le mie colleghe e il titolare e ho evitato l’aggressione fisica. Ho sporto denuncia in questura, testimoniata da colleghi, ma non è stato preso nessun provvedimento. Così ha alternato momenti di passività ad aggressioni. Non mi ha dato mai respiro, è come se ci fosse un'ombra che mi perseguita. E’ questo che ti lascia lo stalking - ha detto con le lacrime negli occhi - è un qualcosa che rimane dentro, per sempre. Non ho mai più avuto pace, sempre sul chi va là, a guardarmi le spalle». Chiamata in questura, la stalker aveva rassicurato l'ispettore di smetterla, ma si è trattato di promesse vane. Il marito, invece, non si è mai presentato agli incontri in questura, nemmeno dopo l'ultimo episodio di due sabati fa, quando M. è stata aggredita sul posto di lavoro ed è finita in ospedale. «Così decisi di procurami delle prove da sola con l’aiuto di una mia amica. Lei era munita di macchina fotografica. Un pomeriggio, nella mia uscita con Prejus, lei mi aspetta sotto casa. Si avventò contro, mi afferrò con i capelli, tirandomi pugni e calci. Non reagii, anche se ero dalla parte del
«Io, ex anoressica Mio padre è stato assassinato Questa storia mi ha rovinato psicologicamente»
all’interno dei condomini, alcune volte, possono degenerare in vere e proprie molestie e persecuzioni. In questi 90 giorni, inoltre, il 60% di coloro i quali si sono rivolti allo sportello sono risultati essere residenti in Basilicata, il 40% è costituito da lucani residenti fuori regione. E’stato tracciato anche un identikit su chi è lo stalker. Il 20% è l’ex-amante; il 40% sono vicini di casa;il 40% è l’ex compagno, convivente, coniuge.
Tutti i casi affrontati sono stati trattati anche grazie alla collaborazione della psicologa Rocchina Romaniello e dell’avvocato P. Matteo Restaino. L’attività dell’Adoc continua mettendo a disposizione di quanti avessero necessità del servizio i seguenti contatti telefonici: 0971 1931646 e 348 3789685. Il centro può essere contattato recandosi all’Adoc in via Danzi, 2 a Potenza ( c/o il Centro Sociale )
giusto, per non passare da quella del torto. Attivai la registrazione vocale e registrai tutto. Feci mettere agli atti l'aggressione registrata, ma resta il fatto che io non ho mai più avuto la stessa vita. Non c'è stata nessuna convocazione, anzi lei si sentiva più rafforzata considerando con non c'erano state conseguenze». Così, inizia a cercare altre strade. Trova ascolto nell'associazione “Telefono donne”, ricevendo cordialità e supporto morale, ma non è quello che cerca. Magari avere il conforto di un amico, un parente, ma l'indifferenza della gente la delude. «C'è molta diffidenza - dice come raccontandosi davanti a uno specchio - perché nell’individuo altrui scatta l’alibi del dubbio. Sentirsi vicino delle persone, per una vittima è importante perché se non sei forte di carattere non reggi l’urto psicologico. Il paradosso è che diventi vittima di te stessa, cercando di nasconderti, sentendoti in imbarazzo. Io mi sono resa conto che stavo facendo il gioco che volva lei e ne sono uscita fuori. Ho temprato il mio carattere quando ho vinto l’anoressia, quando per quattro anni sono stata afflitta da questa dipendenza. Per un’ex anoressica questo stato è molto pericoloso perché tendi a evitare il cibo e a non voler più uscire. Ho sentito il rischio e ho reagito parlandone e fregandomene del giudizio della gente». Ha una grande fede nel Signore, molta fede, ma non si chiede mai perché tutto questo capiti a lei e continua a ripetere un detto del nonno «Il Signore manda le cose a chi le sa sopportare». Vorrebbe essere di aiuto a qualcun altro che non ha lo stesso coraggio di parlare, di metterci la faccia perché questa, come la definisce lei, «è la città dell’apparenza». «Ho molto fiducia nella giu-
stizia divina e nelle persone. Ho trovato più accoglienza nelle persone estranee che in quelle che pensavo fossero vicine. Questo ti fa rabbia, ma è una realtà. Ho voglia di verità e sono disposta a scavalcare qualsiasi ostacolo anche a nome di quelle vittime che non sanno cosa fare. Questi reati sono in aumento e non danneggiano solo chi è vittima, ma anche chi è vicino». In questo momento quello che la fa star più male sono le condizioni della mamma che vive un blocco psico-fisico da cui non riesce ad uscire. «Devo lottare per l'amore che ho per mia madre, per la voglia di vederla tranquilla e sollevata da questo pensiero, dalla paura che non torni più da lei». Una preoccupazione che aumenta dopo l’aggressione di due settimana fa quando la sua “bambina” è finita in ospedale. «E' entrata dentro il negozio ha raccontato M. ripercorrendo quegli attimi - mi ha messo all'angolo, mi ha afferrato con i capelli e trascinato fuori continuando a pestarmi, ma nessuno ha fatto niente. Qui attorno c’erano una ventina di persone, ma tutti hanno assistito allo spettacolo e nessuno ha alzato un dito. Sono figlia unica e mia madre mi ha allevato con momenti di possibilità e momenti di difficoltà, lavorando sempre. È rimasta vedova giovanissima. Avevo solo tre mesi quando hanno investito mio padre e non si è trovato il colpevole. Si ricorda ancora la scena di quando mi teneva in braccio e ci recavamo in questura per sapere novità sull'incidente, ma la rispo-
sta era “lei pensi a sua figlia, noi pensiamo a trovare il colpevole”. Ma quel colpevole non si è mai trovato». Così il destino sembra ripetersi. «Mia madre non mi ha fatto mai fatto mancare nulla, mi ha dato una ricchezza di valori e non posso vederla soffrire. Questo dolore è assurdo, ha già sofferto molto. L'unica cosa che continua a ripetere è «avevo un fiore di figlia e me la stanno ammazzando». M. da tre anni non è più la stessa, ha perso il sorriso che la contraddistingueva. «Ha perso il marito, non è stata fatta giustizia e ora teme per la vita della figlia. È come rivivere un tunnel senza uscita. Vive in modo passivo il suo stesso dolore. Si sente così obbligata a difendermi che mi segue sul posto di lavoro. Soltanto chi lo vive può comprendere. Il danno psicologico resta dentro e spero che non influenzerà i mie rapporti futuri con le persone. Hai il timore di aprirti. Sono talmente disperata che ho chiamato anche “Chi l'ha visto?”. Un paio di settimana fa ho sentito parlare di stalking, di donne vittime che scappano perché non hanno la forza di reagire. Loro sono stati così sensibili anche per il caso di Elisa Claps. Sono due vicende diverse, ma stranamente hanno lo stesso filone: quell'orribile indifferenza e omertà, che non è tipicamente siciliana, ma anche della nostra città. Questo velo di indifferenza che accompagna il silenzio della scomparsa di Elisa è come quello che percepisco in quelle persone che hanno assistito alla scena e non hanno neanche chiesto come vada. Questo fa molto male. È meno doloroso un pugno e un calcio». Un appello a parlarne, parlarne, parlarne. «Bisogna credere che ci sia una giustizia divina e che quella giudiziaria farò il suo percorso. Vorrei ritornare a fare un respiro normale e vedere il volto di mia madre rasserenato. Voglio trovare pace nelle mura domestiche, ritornare nel mio anonimato. Non mi sarei mai aspettata di dover bussare a porte, avere la forza di urlare spinta dalla disperazione». A darle forza il papà. Con lui, nonostante sia scomparso quando lei era piccolissima, ha un rapporto speciale. È come un dovere che ha nei suoi confronti. Poi, estrae dal borsellino il libricino funebre con la sua foro e fa leggere una frase che l'ha sempre guidata “Lui continuerà a vivere nel sorriso della sua bimba”. «Se penso che io ho perso quel sorriso è come se avessi fatto un torto. È come se attraverso di me, lui viva. Mi sono rifugiata in me stessa, ho cercato conforto nell'anima di mio padre che sento sempre accanto. La vita a lui l'hanno stroncata, a me stanno cercando di farlo. Non si può spegnere una seconda vita una seconda volta. E' un rapporto che io non ho mai vissuto con lui, ma ho sempre immaginato». Lunedì è stata chiamata in tribunale per testimoniare e spera che quest'incubo possa finire presto.
Perseguitata da tre anni Ora ha testimoniato in Tribunale Spera di riprendere in mano la sua vita
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24 ore in Basilicata
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BREVI
DECIMO CONGRESSO DELLA UILM
SEGNO MENO PER L’IMPRENDITORIA IN ROSA
CONI BASILICATA
“Un progetto per uscire dalla crisi”
Salierno: «Interrogarsi sugli ostacoli»
Impiantistica sportiva in regione
“UN nuovo progetto industriale per uscire dalla crisi” sarà al centro del decimo congresso provinciale della Uilm che si terrà il 30 e il 31 ottobre al Giubileo hotel di Rifreddo. A partire dalle 15 e 30 di venerdì si terrà la tavolo rotonda “Le occasioni da cogliere nel Mezzogiorno”.
«E’necessario interrogarsi sugli ostacoli esistenti nel settore dell'imprenditoria femminile che scoraggiano in Basilicata la costituzione di nuove imprese rosa». E' il commento del consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno ai risultati dell'osservatorio Imprenditoria femminile.
DAL 28 al 30 ottobre si tiene l’iniziativa del Coni Basilicata sull’impiantistica sportiva in regione. Tra gli appuntamenti: domani all’Hotel Vittoria di Potenza, giovedì al Palace hotel di Matera e venerdì all’Albergo bosco Magnano di San Severino Lucano.
Facevano la spesa con monete contraffatte: colti in flagranza i tre della banda napoletana specializzata
Shopping tour con i soldi falsi Colpi tra Potenza e Matera. Fermati dai carabinieri di Tricarico e Grassano DA Napoli in Basilicata per un sabato di shopping con soldi rigorosamente falsi. I carabinieri della compagnia di Tricarico e della stazione di Grassano hanno definito “shopping tour” quello effettuato nella giornata di sabato da una banda di napoletani, specializzata nello smercio di banconote false del taglio di 100 euro, nello scorso weekend in trasferta nella nostra regione. Le spese folli (i militari hanno rinvenuto nell’auto utilizzata dai tre circa 2000 euro di spesa tra generi alimentari e altra merce) hanno però subito una definitiva battuta d’arresto la sera di sabato, a Grassano, quando per il quarantaquattrenne Bruno De Luca di Cercola, sua moglie Stefania Piras (classe ’75, nata a Cagliari ma domiciliata a Napoli) e per la quarantasettenne Alba Solla di Napoli sono scattate le manette: sono stati colti in flagranza di reato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla spendita di monete false e ricettazione. I tre hanno precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e per traffico internazionale di stupefacenti. La prima tappa della banda, alle 11,30 di sabato, è stata una farmacia di Albano di Lucania. Subito dopo, a Campomaggiore, sono stati presi di mira un minimarket e una macelleria, un ristorante a Grassano, una farmacia e una macelleria a Pomarico, una cartolibreria a Ferrandina e due supermercati a Grassano. Questi ultimi due “colpi”, solamente tentati, sono stati decisivi per l’arresto. Ieri, durante una conferenza stampa, il capitano Giuseppe Prudente, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tricarico e il brigadiere Giovanni Scaramuzzi, comandante interinale della stazione di Grassano, hanno ricostruito la vicenda. AGrassano, intornoalle20 di sabato, le due donne sono entrate in un supermercato e, dopo aver fatto la spesa, hanno consegnato una banconota di 100 euro. Il commerciante si è accorto che era contraffatta e, mentre le due donne fuggivano, ha avvisato il 112. «La Stazione di Grassano ha “cinturato” il paese, bloccando ogni via di accesso – ha affermato il capitano Prudente – E’ stato inoltre predisposto con l’Aliquota operativa della Compagnia di Tricarico in borghese un servizio di osservazione e controllo del territorio». Alle 20,20 le donne entrano in un altro supermercato ma sono individuate dai militari (non è servito il tentativo di disfarsi dei 100 euro alla vista dei carabinieri). Un’altra pattuglia, all’esterno blocca De Luca che, in una Fiat Bravo, le attendeva con il motore acceso e la marcia ingranata, pronto per far perdere ogni traccia. Dalla perquisizione condotta nell’auto, i militari hanno scoperto circa 2000 euro di merce. Dalle perquisizioni personali, invece, sono stati trovati 1500 euro, legali, ripiegati in singoli mazzettini (il resto che ricevevano ogni
La mappa degli spostamenti, la conferenza stampa dei carabinieri con le monete contraffatte e in basso i tre arrestati
volta) e sei banconote da 100 euro contraffatte, nascoste all’interno delle scarpe. Il modus operandi, quando si recavano negli esercizi commerciali, era sostanzialmente standard: De Luca attendeva le complici in macchina, pronto a partire. L’avanzato stato di gravidanza della Piras, inoltre, contribuiva a mitigare qualsiasi sospetto. Grazie agli scontrini trovati in macchina e all’ausilio degli altri Comandi dell’Arma della regione, sono stati scoperti gli ulterioriacquisti della banda. Alla luce degli elementi raccolti a loro carico, su parere concorde della Autorità Giudiziaria di Matera, De Luca è stato accompagnato nel carcere della città dei Sassi, Solla in quello di Potenza mentre per Piras, poiché in avanzato stato di gravidanza sono stati disposti i domiciliari nella sua casa di Napoli. I carabinieri della Compagnia di Tricarico, coordinati dal pm di Matera dottoressa Valeria Farina Valaori, stanno valutando nuovi elementi finalizzati alla raccolta di prove utili a far emergere altre “spese”effettuate dai tre in regione. «A Tricarico, nel mercato rionale, non molto tempo fa un ambulante di Bitonto spendeva 20 euro falsi. Si punta sul fatto che la popolazione è anziana, sulla tranquillità dei luoghi ma si ignora che c’è un presidio dell’Arma – ha ricordato il capitano Prudente - L’introduzione dell’euro ha aumentatoi livelli di sicurezza ma sono aumentati anche i sistemi per bypassarli, tanto che in un’occasione una delle macchinette utilizzate per rilevare soldi falsi ha riconosciuto come vera una banconota da 100 euro contraffatta. Un escamotage per accertarsi che non sia falsa è quello di verificare che il valore nominale, presente in alto a sinistra su ogni banconota, combaci perfettamente». Sulla vicenda è stata inoltrata segnalazione al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria e alla Banca d’Italia. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
GRUMENTO NOVA
Vita: «Sì all’Agenzia di Protezione civile»
L’iniziativa nasce dall’idea di Giuseppe Gonnella
Storie di emigranti di ritorno Primo incontro a Monticchio di RAFFAELLA BISCEGLIA NON è possibile comprendere che cosa è stata l’emigrazione, se non si conoscono i protagonisti che l’hanno vissuta. Finalmente, dopo anni di gestazione e per la prima volta, si è svolto a Monticchio Bagni, un incontro organizzato dagli “Emigranti di ritorno in Basilicata”. L’idea per riunire i tanti lucani che hanno vissuto l’esperienza dell’emigrazione sia in Europa che nel resto del mondo, è nata da Giuseppe Gonnella, presidente dell'associazione lucana di Berna dal 1987 al 1996 ed oggi consultore componente della commissione regionale lucani all’estero presso la Regione Basilicata, e da Maurizia Zazzerini, segretaria dell’associazione Pescopaganesi nel mondo e Presidente del Cif di Pescopagano , quale osservatrice speciale, in quanto figlia di emigranti e desiderosa di conoscere le problematiche di chi ha vissuto le tante storie umane all'estero. «E' stato un amarcord che attraverso il racconto e le esperienze vissute direttamente da ognuno dei presenti, che parlando di se ed incontrando ed ascoltando gli altri corregionali, ha permesso lo scambio di esperienze e di storie di vita , spesso accomunatedalle stesse emozioni», dichiara Giuseppe Gonnella. «L’incontro è stato l’inizio di un lungo percorso che tutti insieme abbiamo deciso di proseguire e di diffondere agli amici lucani che sono tornati dai propri Paesi di emigrazione ed hanno deciso di ritornare nella nostra regione». Storie differenti ma accomunate dalla lontananza geografica con la Basilicata. Elemento che fino a qualche anno fa, senza internet e viaggi “low coast” , spesso li ha isolati , rendendoli ancor più stranieri della terra che li ha generati. «Questo pri-
mo incontro è servito - prosegue ancora Gonnella- , come qualche amico ha sostenuto, a riflettere su che cosa resta di noi, per ricordare i tanti sacrifici patiti che ci hanno segnato nel corpo e nello spirito, delle tradizioni alle quali ci siamo dovuti abituare , all'alternanza dei sentimenti fatti di sofferenza e di gioia, di pessimismo e di ottimismo, di egoismo e solidarietà, di paura e speranza, di vita e di morte, nelle sue forme più umili, modeste ma ricche di emozioni. Storie vissute in prima persona, dettate dal cuore di chi veramente sa esprimere concetti dolorosi in maniera sincera, sicura e precisa, senza mai cadere nel sentimentalismo lacrimoso», conclude il consultore. A questo numeroso incontro, che probabilmente diventerà un movimento degli “Emigranti di ritorno in Basilicata”, erano presenti anche i presidenti che negli anni scorsi hanno svolto ruoli di rilievo nell'organizzazione delle associazioni degli emigrati, tra essi Michele Di Franco, primo presidente e cofondatore dell'Associazione Lucana di Berna, (presidenza Melillo 1978 al 1982) e segretario della federazione delle associazioni lucane in Svizzera , Giovanni Cancellara, presidente dell'associazione lucana di Berna dal 1982 al 1987, Michele Scioscia presidente dell'Associazione Lucana di Olten (CH) dal 1994 al 1997, Savino Bellusci presidente dell'Associazione Lucana di Berna dal 1996 al 1998, Pina Boccomino, presidente del Circolo Lucano di Zurigo dal 1989 al 2001, Antonio Boccomino , presidente della Federazione delle Associazioni Lucane in Svizzera e presidente del Comites di Zurigo oltre alla numerosa presenza delle famiglie emigrate. E già si lavora per organizzare il prossimo incontro a Ferrandina.
GRUMENTO N. - «Maggiore attenzione per i volontari lucani al fine di poter rilanciare le strutture e l’organizzazione sututto il territorio regionale». Questo quanto dichiarato dall’assessore alle Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità con delega alla Protezione Civile, Rocco Vita, al termine dell’incontro con gli oltre mille volontari lucani presso l’aviosuperficie di Grumento Nova. «L’incontro con le organizzazioni di volontariato - ha sottolineato l’esponente di governo regionale - ha voluto mettere in evidenza non solo l’importante lavoro svolto dai volontari delle diverse associazioni in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile scorso ma ha voluto anche dare risposte concrete per poter migliorare ulteriormente lo standard organizzativo su tutto il territorio regionale». «Disponibilità piena – ha continuato Vita - a rivedere la legge regionale 25/98 pensando all’istituzione di una Agenzia di Protezione Civile».
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Martedì 27 ottobre 2009
BREVI
Martedì 27 ottobre 2009
PATTO TRIENNALE PER LA SALUTE
INTERVENTI PER I PENDOLARI DELLA SATA
ASSEMBLEE PER FIAT E INDOTTO SU ACCORDO
VALE piu’ di 106 miliardi di euro l’accordo tra Governo e Regioni sul nuovo patto triennale per la salute. Aumento di Irap e Irpef, blocco del turn over, stop alle spese non obbligatorie, decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie, nomina del governatore a commissario ad acta per le regioni in deficit sanitario.
IL presidente del gruppo regionale Socialista, Innocenzo Loguercio, ha presentato un’interrogazione urgente con risposta scritta al presidente della Giunta in merito al servizio navetta per il trasporto dei lavoratori dalla stazione ferroviaria di S. Nicola di Melfi alla Sata ed alle aziende dell’indotto. Anche l’Ugl ha chiesto un intervento per i pendolari.
TUTTI i lavoratori del sito Fiat Sata e Indotto di Melfi terranno le assemblee il giorno 3 Novembre 2009 sull’accordo separato e per il referendum. Lo comunica la Fiom Cgil che ha fatto richiesta di assemblea retribuita consegnata dai delegati. «Molti lavoratori - scrivono i metalmeccanici della Cgil - chiedono le assemblee prima del voto all’accordo».
IL CASO
L’accorpamento delle Asl ha cancellato o confuso l’anagrafe di molti assistiti. E nessuno ha avvisato
«Io, fantasma della sanità lucana per 6 mesi» di LUCIA SERINO Per sei mesi io e la mia famiglia siamo stati dei fantasmi. Gente invisibile, inesistente. Dei clandestini, senza saperlo. Per l'anagrafe sanitaria della Regione degli illustri sconosciuti. Tutti e quattro, padre, madre e figli minori. Ci è stato garantito, per l'umana comprensione dei medici, la stessa tutela sanitaria che si garantisce ai profughi, in nome di un diritto internazionale, con prescrizioni (di visite e di farmaci) che a questo punto non so che valore potranno avere per i rimborsi. Eravamo all'oscuro del grande caos che l'accorpamento delle Asl stava comportando per noi e, per come ormai ho ricostruito, per moltissimi altri cittadini. A quasi un anno dall'unificazione delle vecchie unità sanitarie locali, benché fosse stato nominato un liquidatore
(per sei mesi poi prorogati per altri sei) che aveva il compito di garantire il passaggio dal vecchio al nuovo, non solo la nuova anagrafe non è stata aggiornata ma ciò che è incredibilmente grave, numerosissimi dati, soprattutto quello dei non residenti come noi, sono andati persi. E nessuno si è preoccupato in questi lunghi, lunghissimi mesi di fare una comunicazione, di avvisare, di mettere in guardia. Certo lettere nominative ai fantasmi non potevano essere inviate, ma una pubblicità istituzionale forse si poteva garantire. Spero che quello che sto scrivendo possa servire ad altri. Sono stata messa in allarme prima dal pediatra e poi dal medico di base: non risultate più assistiti, mi hanno detto. Eppure, dal maggio scorso, avevo regolarmente aggiornato la scelta dell'assistenza sanitaria. Solo ieri ho capito quello che era suc-
cesso. L'aggiornamento era stato fatto a mano. Come amanuensi alessandrini gli impiegati del poliambulatorio di via del Gallitello (e già erano passati cinque mesi dall'accorpamento delle Asl) trascrivevano e salvavano a mano i dati anagrafici confusi nell'onda dei nomi che arrivavano contemporaneamente da Lagonegro e Venosa. Nessuno, però, ha poi memorizzato questi dati nel computer. E dunque nessuno li ha trasmessi ai medici. E gli utilizzatori finali, per dirla alla Ghedini, cioè noi utenti, siamo diventati fantasmi. Scomparsi di colpo. Omissione o confusione? Di certo grande disorganizzazione. Negli uffici c'è aria di esasperazione. Venerdì scorso i terminali erano bloccati. Succede, in una società telematica. Tra l'altro il server è stato trasferito da Potenza a Lagonegro, i problemi si risolvono lì. L'assistente in loco
La sede dell’Asp
c'è ma la logistica, evidentemente, non è il suo forte. Da ieri,finalmente, siamo usciti dalla clandestinità. Rimane una vacatio di cinque mesi. Vorrei che il dottore Amendola, direttore generale dell'Asp, non dico si scusasse, ma spiegasse, e soprattutto rassicurasse: tutto quello che mi è stato prescritto per bontà e buona fede dei miei medici in questo periodo di inconsapevole anonimato, che fine farà? Chi li rimborserà?
L’azienda: «Comunicazione da migliorare, ma noi cerchiamo di capire le attitudini. E diamo lavoro. Vero»
Saper dire: «Non ti assumiamo» Smart Paper, una ragazza: contratto non confermato senza un perché «SE QUESTA personaha voluto rendere noto il suo disagio, evidentemente qualcosa è mancato da parte nostra»: parole inedite, se si considera che provengono da un capo del personale. Andrea Frascati ha anche altre parole, di solidarietà, per Florinda (chiamaremo così l’interessata per non renderla riconoscibile), che ha lavorato alla Smart Paper di Tito Scalo (c’è anche una sede a Sant’Arcangelo) per diciotto mesi e poi, due giorni prima della scadenza del contratto, ha saputo che non glielo avrebbero rinnovato. Ma Frascati racconta anche di un’azienda che «rappresenta una punta di eccellenza e cerca di aiutare i giovani di questo territorio». Quello che a Florinda non è andato giù è stata la motivazione. O meglio la non-motivazione: «Criteri aziendali che non potete comprendere». Così scrive Florinda in una lettera. E da lì parte, Florinda, meno di trent’anni, laureata, per parlare della situazione dei giovani in Basilicata. «Vorrei far sapere a tutti - scrive che è un’azienda che non permette ai giovani una stabilità e che taglia loro “le ali”,e mirendo contoche aigiovani, qui al sud, adattandosi ad ogni tipo di sacrificio, non gli si dà alcuna fiducia e non si permette di loro di co-
DIRETTIVO CGIL Crisi e Mezzogiorno CRISI, Mezzogiorno, e assenza di politiche adeguate da parte del Governo. Sono questi i temi trattati nel corso del direttivo regionale della Cgil, presso il Giubileo Hotel di Rifreddo, congiuntamente con i Direttivi della Camera del Lavoro di Potenza e di Matera. «La nuova finanzia per il 2010 - scrive il sindacato in una nota - si pone in continuità con l'operazione di tagliare risorse destinate al sistema del welfare, a partire dalla scuola pubblica, dal fondo per le politiche sociali, cancellando totalmente l'impiego delle risorse destinate ai cittadini non autosufficienti, oltre al permanere di una situazione insostenibile per quanto attiene alle risorse destinate alle aree sottoutilizzate.»
La Smart Paper
noscere i motivi per i quali non hanno avuto il rinnovo contrattuale, quando prima della scadenza fanno capire che vali e che sai fare bene il mestiere, reputandoti una persona seria e professionale come è stato detto nel mio caso prima di sapere che il mio contratto sarebbe cessato. A questo punto mi viene da pensare che l’azienda approfitta del buon senso dei giovani, deludendoli e non dando nessuna possibilità di realizzazione». Dunque: delusa per un mancato
rinnovo, avvilita da un’assenza di spiegazioni. Frascati ribadisce che storie come queste lasciano «l’amaro in bocca spiega al telefono - e capisco i sentimenti di questa persona. Solo per questa amarezza che rimane la sua lettera è degna di rispetto». Poi però spiega nel dettaglio cosa avviene quando una persona comincia a lavorare alla Smart Paper: «I contratti da 18 mesi che facciamo non li consideriamo a tempo determinato, ma di inserimento. Hanno due obiettivi: formare il lavoratore e verificare le sue attitudini. La vision dell’azienda è che tutti i colleghi debbano essere formati. Formati davvero, intendo, non la formazione pubblica che serve ad altro». «Accanto al lavoratore - prosegue Frascati - per i 18 mesi viene affiancato un “referente di produzione”. La sua funzione è formare e insieme cercare di capire le propensioni del ragazzo. In questo modo, l’azienda comunica con il lavoratore per tutti i 18 mesi e non solo l’ultimo giorno. Alla fine del periodo, se si capisce che il giovane ha attitudini, il contratto viene trasformato in “tempo indeterminato”. Altrimenti, no. A meno che non si voglia offrire un’altra chance magari in un altro ruolo». Altri diciotto mesi, in alcuni casi,
pubblici, ma - dice - in maniera limitata. Parla anche di altro, Frascati, di una società che ha l’asilo per i figli dei dipendenti, convenzioni con palestre e cinema, che fa tornei sportivi aziendali. E conclude: «Ripeto, mi spiace davvero per questa persona, e parlo anche a nome della proprietà. E’un processo doloroso. Ma un passo della lettera è illuminante. Dice: “Anche se penso che il lavoro lì non era assolutamente da fare a vita... perché sono laureata e penso di meritare di più”. L’azienda è pronta ad assumere, ma solo le persone che la aiutino a preservarsi. Se assumiamo una persona, è perché questa pensa di rimanere con noi». E perché questo ragionamento non è stato fatto a Florinda invece di dirle «non puoi capire i motivi per cui ti mandiamo a casa»? «Ciascuno di noi ha aree di miglioramento - dichiara Frascati - Forse è mancata una comunicazione migliore». Se ai prossimi giovani che non avranno la conferma del contratto, verrà comunicato in maniera più completa e meno evasiva, lo si dovrà anche alla lettera di Florinda. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
dunque: non è un modo per avere una forza lavoro senza dover assumere? Frascati risponde citando alcuni dati: «Qui, su 500 dipendenti, il 60 per cento è a tempo indeterminato. Ed entro la fine dell’anno prossimo abbiamo l’obiettivo di assumere l’80 per cento. Solo nell’ultimo anno e mezzo, abbiamo regolarizzato il 70 per cento dei contratti in scadenza. Stiamo parlando di un centinaio di persone. L’azienda continua a espandersi. Se vede il panorama regionale, lì sì è “pianto e stridor di denti”, come cantava Dante. Invece da noi è partita la formazione sulla gestione delle conversazioni telefoniche nell’ambito della gestione dei reclami, per 180 persone.Tutto a spese della società, senza soldi pubblici». Florinda aveva da dire anche su questo: «Si è capito che l’azienda prende in giro noi giovani , invogliandoci a fare tanta produzione per poi mandarci a casa solo perché assumendo nuovo personale ricavano contributi dalla Regione». «Oltre ai corsi di cui dicevo - replica Frascati - ci sono progetti di ampliamento dei due stabilimenti, e si tratta di investimenti in autofinanziamento, senza un euro pubblico». Non esclude, Frascati, che in passato la società possa aver usufruito di fondi
Da Lucana alla Standardtela: il provvedimento non produce risultati
Reindustrializzazione: un flop Falotico: «La legge va rivisitata» POTENZA - E’ un provvedimento che fino a ora ha mostrato tutti i limiti di una legge che, così com’è, evidentemente non va. E’ solo un caso se fino ad ora la norma sulla reindustrializzazione dei siti inattivi della Regione Basilicata non ha prodotto nessun effetto positivo. Dalla Lucana Calzature, alla Filatura di Vitalba, passando dalla Standartela: la legge 28 del 2007 di volta in volta si schianta contro ostacoli di varia natura. Ora c’è attesa per il bando che riguarda la Mahle, ex Mondial Piston, anche se le premesse non sembrano delle migliori. I problemi sono tanti. La Cisl di Basilicata, in un recente incontro, presso il dipartimento Attività produttive della Regione, ha avanzato una serie di pro-
poste. Il segretario regionale, Nino Falotico, Cisl propone in particolare di modificare il meccanismo del cosiddetto asseveramento bancario. «Le garanzie sulla solidità finanziaria dell’impresa - è la sua opinione - devono precedere la presentazione del progetto industriale». «Non è possibile che si lavori per mesi ad un progetto di riconversione industriale, salvo poi scoprire in dirittura d'arrivo che mancano le necessarie pezze d’appoggio». Altro punto che, secondo la Cisl lucana, merita una profonda rivisitazione è quello dei bandi. «Noi crediamo che di debba superare la camicia di forza dei bandi procapite, meglio adottare il modello
dei bandi unici regionali o provinciali, nonché pensare a degli appositi bandi per filiera produttiva, sarebbe un modo per assicurare una più organica gestione delle risorse e dei progetti di riconversione industriale, recuperando una visione sistemica del territorio e delle sue vocazioni produttive». Falotico, ha anche criticato «l'attivismo sospetto ed intempestivo di alcuni sindaci, che probabilmente appare più teso a futili protagonismi che all'utilità dei lavoratori», riferendosi in particolare alla vicenda Standartela, e ha chiesto alla Regione di fare presto «in modo da poter affrontare con una più efficace tastiera di politica industriale la prossima scadenza di molte casse inte-
La sede della Regione
grazioni. Senza nuovi investimenti industriali in grado di assorbire gli esuberi e offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani – ha concluso Falotico – rischiamo un salasso sociale ed un'ulteriore aggravamento della crisi economica«.
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22 24 Ore in Basilicata
Nella sede di via del seminario maggiore a Potenza mancano le porte antipanico e gli estintori
Problema sicurezza per “Vie blu” I locali sono in fitto, nonostante la Provincia ne avesse di proprietà POTENZA - Alcuni lavoratori del progetto “Vie blu” ritengono che nei locali che la Provincia di Potenza ha affittato in via del seminario maggiore a Potenza per la base di coordinamento territoriale ci siano problemi di sicurezza. «Le porte non sono del tipo antipanico e mancano gli estintori», dicono. E, come il Quotidiano ha potuto verificare, alcune squadre depositano i loro attrezzi con i serbatoi pieni di benzina sul pianerottolo, all’ingresso. In realtà la Provincia aveva individuato altri locali per la base di coordinamento territoriale delle “Vie blu”. In una delibera della precedente giunta, quella guidata da Sabino Altobello, si legge: «Per la sede del coordinamento è disponibile una porzione dell’immobile al terzo piano del complesso Ipai, in piazza Gianturco, di proprietà provinciale, il quale è idoneo». E’ vero. Quei locali erano idonei. Ma necessitavano di una risistemazione. Infatti, nella delibera, il dirigente del settore pianificazione territoriale, ingegnere Alessandro Attolico, spiega: «Per l’attuazione delle finalità progettuali i locali necessitano di piccoli interventi di adeguamento tecnico e funzionale, per l’individuazione dei quali è stato effettuato apposito sopralluogo da tecnici di questo settore». Costo complessivo: 12 mila euro. Ai quali vanno aggiunti altri 11 mila euro per la «realizzazione di impianti elettrici, telefonici e di trasmissione dati». Cosa abbia spinto la Provincia a spostare la sede del coordinamento territoriale delle “Vie blu” in via del seminario maggiore al momento non è noto. Quei locali, inoltre, dovrebbero costare alla Provincia 3 mila euro al mese e «sono di proprietà del si-
Il Palazzo della Provincia di Potenza
Dall’ente provinciale riceve il fitto e si aggiudica anche l’appalto per montare la linea Lan nella sua proprietà gnor Angelo Coviello», spiegano i lavoratori delle “Vie blu”.
Terza età a scuola di educazione alimentare con il corso Anteas
Il benessere parte dalla tavola IMPARARE a mangiare bene non è più un optional ma una necessità, sia che si parli di bambini, di adolescenti o di persone di una certa età, a causa delle tante patologie che in ogni stadio della vita possono aggredire fisico e mente se si adottano stili di vita poco corretti. E’ uno dei primi messaggi che una ventina di volontari aderenti al corso di educazione alimentare per la terza età organizzato dall’Anteas (associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà, promossa dalla Fnp Cisl) di Basilicata, hanno appreso nel corso delle giornate formative che si stanno realizzando nella sede potentina dell’Associazione, in Via Vespucci. Un percorso che si sta rivelando molto utile ai corsisti, già impegnati in altre attività di forma-
2 muratori di Venosa sfidano i colleghi pugliesi
Ediltrophy 2009: due lucani per la gara a colpi di mattoni UNA singolare sfida di abilità tra muratori della provincia di Potenza in competizione con quelli pugliesi: è l’iniziativa promossa dall’Efmea (ente formazione maestranze edili ed affini) di Potenza che ha aderito alla nuova edizione della manifestazione “Ediltrophy 2009” (cosiddetta “Gara nazionale del muratore”), che vedrà la finale in collaborazione con il Saie di Bologna (salone internazionale dell’edilizia). La manifestazione, allestita sede regionale del Formedil di Bari, è davvero ben riuscita. Agguerritissime le 10 squadre in gara che, oltre a dimostrare grandi capacità professionali, hanno evidenziato un fiero spirito di appartenenza alla categoria. La gara, realizzata con l'intento di promuovere il patrimonio professionale della manodopera italiana regionale, prevedeva la costruzione di una colonna elicoidale in muratura lavorato "faccia a vista", un manufatto apparentemente non molto complesso, ma che in realtà nascondeva alcune insidie nel-
Lo stesso Coviello che con la ditta Covel si è aggiudicato la realizzazione delle reti
Lan per una spesa di 55 mila euro. Il progetto prevede «la realizzazione di un sistema informatico per la realizzazione di reti Lan geograficamente dislocate nelle basi provinciali di coordinamento territoriale del progetto “Vie blu”, interconnesse in un'unica rete e collegate alla sala regia della Provincia di Potenza». Una rete Lan, per ogni punto di connessione costa circa 80 euro. La certificazione che attesta che l’impianto è a norma costa altre 14 euro. «E tra tutte le sedi - confermano i tecnici di “Vie blu” - ci saranno sì e no 40 computer da mettere in rete, per una spesa stimata in poco più di 3 mila euro». La maggior parte di quei computer è nella sede di via del seminario maggiore a Potenza, quella di Coviello che, stando alla delibera, per conto della Provincia ha installato con la Covel la rete Lan nei suoi locali. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
le quali sono inciampate diverse squadre. La Basilicata è stata rappresentata da Giuseppe e Rosario Ferrenti, padre e figlio, provenienti da Venosa, titolari di un'impresa artigiana che da oltre 30 anni opera nel settore delle costruzioni. Un vero “mastro muratore” con il proprio giovane allievo. Pur non essendo riusciti ad aggiudicarsi il premio, i due lucani, sostenuti da vicino dal direttore dell'Efmea Palma e dai due delegati dell'ente Pedone e Galella, hanno dato prova di ottime capacità costruttive riuscendo a completare il manufatto in modo corretto. La direzione dell’Efmea sottolinea che la gara ha rappresentato uno stimolo per le maestranze edili della provincia di Potenza ad accrescere la qualificazione professionale e specialistica. Ci sono figure professionali specifiche che è necessario formare specie per prepararsi al Piano Casa (nazionale e regionale) e alle nuove norme in materia anti-sismica e di risparmio energetico.
zione e informazione finalizzate alla conoscenza delle patologie che riguardano gli anziani. «Senza perdere di vista la bellezza del cibo e l’allegria della tavola – spiegano dall’Anteas – dobbiamo sapere che per star bene ad ogni età è necessaria una corretta alimentazione. Ciò può essere determinante nel favorire il prolungamento di una vita attiva, autonoma e consapevole. L’esplosione demografica della terza età, del resto, ci impone un aggiornamento continuo nel campo della geriatria preventiva che, in questi ultimi anni, ha messo in particolare evidenza le principali modificazioni nutrizionali e metaboliche che l'età determina nell'organismo».
La sede dell’Arpab
Arpab: concorsi e posizioni organizzative
Rsu Cgil e Uil replica: «Ecco perché la Cisl difende Sigillito» DIFESA al direttore Sigillito e demolizione delle accuse mosse da Uil e Cgil alla gestione all’Arpab : questa era stata la linea della Cisl nei giorni passati. Ma ieri la Cgil e la Uil sono tornate all’attaco. A prendere la parola, questa volta, la rsu dei due sindacati. «Appare quanto mai paradossale ed imprudente - hanno scritto in una nota - la difesa strumentale, ma infondata. Basti per tutti la seguente considerazione: i due Rsu Cisl dell’Arpab sono detentori di posizione organizzativa, una delle quali e' in prorogatio. Risulta perciò evidente che dai due Rsu Cisl non possano che venire parole di stima ed elogio verso Sigillito e la sua gestione». Nel comunicato si parla di «legittimi dubbi» sui due rappresentanti Cisl. «In Arpab accade che, paradossalmente, una delle
tante posizioni organizzative in regime di prorogatio e’ detenuta proprio da un Rsu Cisl, e lo stesso dicasi per gran parte delle altre in prorogatio, assegnate ad iscritti Cisl . Evidtemenente l’anomalia vale solo per la Regione, l'Arpab ha regole contrattuali a sua misura. Premesso ci innegabile, tranne che per la Cisl dell'Arpab che nell’ente vi sia una gestione padronale del tutto discrezionale, che impedisce l’esercizio di un “normale” rapporto tra sindacato e direzione. Non sarun caso che in Arpab i processi di precarizzazione del lavoro trovano la massima espressione in numero e durata del rapporto di lavoro. Sempre il fato vuole che in Arpab si indicano concorsi senza tenere conto del reale fabbisogno di personale».
Rapporto Legambiente. Ma per Lapenna «ancora ombre»
Ecosistema urbano, Potenza e Matera sopra la media nazionale SIA Potenza (quarantesima) che Matera (quarantaduesima) si collocano sopra la media italiana nel sedicesimo rapporto di Ecosistema urbano, l’indagine condotta da Legambiente e Ambiente Italia e presentata in un convegno a Romasud. Di più: Matera risulta prima per consumi elettrici domestici ridotti, basse quantità di ossido d’azoto nell’aria e di rifiuti prodotti. Nella classifica nazionale è Verbania la città più ecosostenibile d’Italia. Il centro del Lago Maggiore raccoglie il “testimone” di Belluno che aveva vinto le due edizioni precedenti. Tra le prime dieci città ci sono nove centri del nord. Malissimo il sud con Catania che si colloca all’ultimo posto. In linea generale, rispetto allo scorso anno non ci sono progressi significativi tranne il fatto che al nord migliorano le performance delle città e si allarga sempre di più la forbice con il Mezzogiorno, sempre in ritardo. «L'esame dei 125 indicatori di Ecosistema 2009, l'indagine sulla sostenibilità urbana di Legambiente, de ‘Il Sole 24 Ore’ e Ambiente Italia, ripropone per l’ennesima volta - ha commentato il consigliere regionale del Pdl, Segio Lapenna - un divario enorme tra settentrione e meridione e una sostanziale stasi della qualità ambientale urbana. L’immagine delle città lucane continua ad essere del tutto negativa,sfociando inuna generale mediocrità delle politiche ambientali che si traduce in una quotidianità fatta
Il rapporto di Legambiente
di ingorghi e smog, un servizio di trasporto pubblico quasi del tutto assente, una totale assenza di strategie volte a favorire gli spostamenti diversi dall’uso della macchina. Infatti, i consumi dei carburanti anchein tempidi crisieconomica restano stabili o continuano a crescere, poiché non esiste alcuna alternativa all’uso dell’automobile. Anche la ge-
stione dei rifiuti – continua -rimane immutata, oggi la situazione nella nostra Provincia è al limite del collasso, evidenziando come l'emergenza della Campaniaabbia pocoinfluenzatole sceltegenerali delle amministrazioni locali e nazionali. È necessario – conclude Lapenna – investire molto di più nelle politiche ambientali».
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Martedì 27 ottobre 2009
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Martedì 27 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nell’agosto del 2008, in un incidente, perse la vita Giuseppe Santoro, di 37 anni
Siderpotenza, al via il processo Gli imputati sono accusati di concorso in disastro ferroviario e omicidio colposo ENTRA nel vivo il processo per l'incidente alla Siderpotenza dell'8 agosto del 2008, in cui perse la vita Giuseppe Santoro, 37 anni, addetto agli scambi ferroviari dello stabilimento. Gli imputati sono Francesco Fogliano, Donato Caponero, Domenico Barone e Canio Claps, dipendenti della Rete ferroviaria italiana del gruppo Ferrovie dello Stato, più Vincenzo Conte, dipendente della ditta Ventura, che stava eseguendo dei lavori di manutenzione sul binario. Per loro l'accusa è di concorso in disastro ferroviario e omicidio colposo. I giudici nelle scorse udienze hanno potuto prendere visione di un fascicolo fotografico con lo stato dei luoghi e dei mezzi coinvolti. Ieri mattina erano presenti in aula i consulenti dell'accusa, rappresentata dal pm Annagloria Piccininni, che è il magistrato che ha condotto le indagini. I periti avrebbero portato in dibattimento le analisi effettuate sulle cause tecniche dell'incidente, ma l'assenza per malattia di uno dei membri del collegio del Tribunale ha costretto il presidente Andrea Gubitosi a rinviare la loro audizione a febbraio del 2010. La mattina dell'8 agosto del 2008 Santoro era impegnato nelle sue ordinarie attività a bordo di un vagone vuoto parcheggiato sul binario utilizzato per portare in fabbrica i materiali da lavorare, nel piazzale antistante lo stabilimento della Siderpotenza in via della Siderurgica dalle parti del fondovalle del Basento, quando all'improvviso dalla Stazione inferiore, dopo aver attraversato senza controllo parte della città, era sopraggiunto un treno impazzito con almeno dieci vagoni carichi di rottami ferrosi. Santoro non aveva fatto in tempo a saltare giù dal mezzo, e nello scontro era stato sbalzato con violenza a terra, mentre il convoglio era deragliato e aveva finito la sua corsa andandosi a d accartocciare contro una palazzina adibita a uffici e spogliatoio per gli operai, dove per for-
Comune
Energia: si parla a Potenza
SI TERRA’ SI terrà domani la prima riunione di lavoro del progetto “Ener Supply”. a pag. 26
La rubrica
I più visti al cinema nel week end I binari che portano all’interno della Siderpotenza (Foto Mattiacci)
tuna in quel momento non c'era nessuno. Restò in coma cinque giorni, prima che i medici lo dichiarassero clinicamente morto. Giuseppe Santoro lasciò la moglie e un figlio di dieci anni, ma per loro, prima che il processo stabilisca le reali responsabilità, sarebbe già partito un primo risarcimento. Gli avvocati restano prudenti, ma rivolgono lo sguardo verso i dirigenti della rete ferroviaria. Trenitalia all'epoca avviò un'indagine interna sull'accaduto, constatando che mancasse all'appello il secondo operatore del treno, sopraggiunto solo in seguito all'incidente, ma c'è ancora chi crede che a causare il disastro non sia stato soltanto un errore umano. Leo Amato
L’udienza rinviata a febbraio
AL VIA I LAVORI DELLA SESTA COMMISSIONE
Proposte per la qualità della vita HANNO preso il via i lavori della sesta commissione permanente. Al vaglio della commissione, presieduta da Antonio Losasso, due regolamenti, uno riguardante le canne fumarie e i camini e l'altro la pubblica illuminazione. La Commissione ha infatti competenza per quel che riguarda mobilità, ambiente e qualità della vita, riqualificazione urbana, pubblicità e politiche energetiche. Constatata la rilevanza e la complessità delle materie da affrontare il presidente Losasso ha evidenzia-
to l'importanza di «condividere il metododi approccioai problemie la calendarizzazione dei lavori». Positivo il giudizio espresso al termine della seduta «per una discussione che ha lasciato emergere il ruolo propositivo e la giusta dimensione di indirizzo di questo organismo consiliare». Partendo dai concetti che l'amministratore è anche cittadino e che l'ambiente è di tutti, «i presupposti ci sono tutti per dare il via a proposte e indicazioni atte a favorire la qualità della vita».
LA VOCE CONTRO
AGGRESSIONE A CARABINIERI
«Sulla Caserma solo demagogia» Il Prc: «Si deve cogliere l’occasione di riutilizzare quello spazio»
Uomo condannato per rapine in banca fugge grazie a 4 complici
economico e sociale di sempre più ampie fasce di popolazione mentre per quanto riguarda la classe politica cittadina sono sempre altre le priorità come quella degli affari sull'urbanistica e le “grandi opere” che risultano essere sempre più incompiute e che creano più disagi che vantaggi alla cittadinanza. Inoltre per quanto ci riguarda, ribadendo il nostro carattere di forza pacifista e antimilitarista, più presidi militari vengono dismessi e meglio è, visto il sempre più accentuato utilizzo per missioni di guerra che viene fatto dell'esercito italiano. Per Rifondazione Comunista la questione della carenza di spazi sociali e culturali è tra le priorità da affrontare nell'ambito cittadino e a cominciare dal riutilizzo della caserma, questione che abbiamo già posto per altro nella campagna elettorale per le comunali, assieme ad altre forze sociali ed associative ci faremo promotori di iniziative in tal senso».
MARIO RICCIO, condannato a dieci anni e 4 mesi di reclusione per alcune rapine in banca commesse a Potenza e a Napoli, è riuscito a fuggire grazie all’aiuto di 4 complici, tra cui una donna e due uomini già noti alle forze dell’ordine. I cinque complici sono finiti in manette e sono in attesa di essere processati per direttissima. L’accusa è quella di aver fatto fuggire il destinatario di una ordine di carcerazione. I quattro, che sono stati sorpresi in una abitazione in via Vignatella dove erano soliti riunirsi insieme a Battista Riccio, fratello di Mario, 28 anni, ricercato poichè destinatario di due ordini di carcerazione, si sono scagliati contro i militari dell’Arma per consentire la fuga al loro amico che deve espiare 10 anni e 4 mesi di reclusione poichè condannato per alcune rapine in banca commesse tra Napoli e Potenza. Grazie all’aggressione ai carabinieri, Battista è riuscito a darsi alla fuga per le campagne facendo perdere le tracce. Nel corso della colluttazione 2 marescialli hanno riportato contusioni multiple in varie parti del corpo guaribili in 5 giorni.
PER la Caserma Lucania non c’è pace, ma se c’è chi non si ferma e tenta in tutti i modi di salvare il presidio, c’è anche chi si oppone al mantenimento della struttura così come per anni tutti l’abbiamo conosciuta. Sulla questione, infatti, è intervenuta anche Rifondazione comunista di Potenza, che ha sottolineato come «l’occasione di riutilizzare uno spazio come quello situato nel rione di Santa Maria debba essere colta dalla cittadinanza». «Storicamente - hanno dichiarato gli esponenti del Prc in una nota - la carenza di spazi sociali e culturali nell'ambito cittadino è una delle problematiche che come Rifondazione abbiamo sempre denunciato. Per questo motivo la campagna che in questi ultimi mesi i partiti di maggioranza e di opposizione cittadini stanno svolgendo per la conservazione di un presidio militare in questa città non ci trova d' accordo. La demagogia e il populismo con
La Caserma Lucania
cui si afferma che sarebbe interesse della città di Potenza avere la presenza dell'esercito è un segnale di come la ricerca di facile consenso è l'unico modo con cui si pensa di affrontare questioni importanti come quella della vivibilità cittadina. E oramai consolidata l'abitudine di non affrontare i problemi veri di questa città che sono quelli della sempre maggiore condizione di disagio
COSA fanno i potentini la domenica? Vanno al cinema e vi diciamo a vedere cosa. a pag. 27
Picerno
Il Ponte riaprirà in tempo
I TEMPI di riapertura del Ponte di Picerno saranno rispettati. a pag. 29
Vietri
Sp 12, oggi al via i lavori
DOPO lo smottamento dei giorni scorsi e i sopralluoghi di ieri, da oggi i lavori. a pag. 29
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Potenza
La facoltà di Lettere potrebbe perdere i corsi di Scienze della comunicazione e di Lingue
Unibas, si vagliano soluzioni L’appello del preside Frascolla alle istituzioni per salvare l’offerta formativa LA FACOLTA’ di Lettere dell'Università di Basilicata potrebbe perdere due corsi universitari: il corso universitario di Lingue e culture straniere e il corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Il preside della facoltà, Pasquale Frascolla, risponde chiaramente alle domande poste dal Quotidiano spiegando, in prima battuta, che le nuove note ministeriali, con particolare riferimento al decreto ministeriale numero 270 (che fissa dei requisiti minimi qualitativi e quantitativi per istituire i corsi di laurea), porterà a una riqualificazione dell'offerta formativa. «Non voglio minimizzare nulla», afferma prima di andare nei dettagli. Alla base della chiusura dei due corsi di laurea, Scienze della comunicazione e Lingue e culture straniere - quest'ultimo nel 1982 fu uno dei primi istituiti all'interno dell'Unibas - c'è l'impossibilità strutturale di poterli mantenere in piedi, in una fase di transizione dettata dagli ordinamenti ministeriali che potrebbero diventare legge. In funzione di un cambiamento dell'offerta formativa il consiglio ha già pensato come far fronte a tale riconfigurazione orientando le scelte secondo i decreti ministeriali che purtroppo condizionano per numero di docenti strutturati in quanto - come riferisce Frascolla - non raggiungono il numero minimo consentito, solo 51 a fronte dei 72 docenti richiesti dalla legge che richiede 12 docenti per corso di laurea. Per questo la riorganizzazione e riconfigurazione della facoltà di Lettere. «Una riconfigurazione che restringe l'offerta formativa». Così il preside continua: «I progetti sui quali noi stiamo discutendo prevedono, che se non dovesse avvenire
qualche evento favorevole e positivo, di poter offrire a questi ragazzi il meglio, nonostante la debolezza strutturale della facoltà». Attualmente la facoltà di Lettere conta all'attivo 4 trienni totali, tre a Potenza e uno che sede a Matera. «Larga parte del consiglio di facoltà di Lettere e filosofia, ha ritenuto - afferma Frascolla - di porre due punti fermi, il primo è che la presenza della facoltà di Lettere deve essere garantita sui due fori. A Potenza con il corso in lettere e a Matera con il corso di laurea in Operatore per i beni culturali vista l'alta vocazione del territorio. Indirizzo, quello di Matera, che ha dato motivo in termini di iscrizioni a tenerla in vita». Il messaggio del preside è chiaro: Lingue e scienze della comunicazione dovranno chiudere. Nonostante tutto, per non arrivare sprovveduti, nel caso in cui il decreto diventi legge, insieme al consiglio di facoltà si è pensato a due ordinamenti differenti. Qui la soluzione. «Abbiamo deliberato - continua - di preparare sia un ordinamento con i curricula, quindi con i vari indirizzi, che un ordinamento senza curricula. Nel caso in cui la nota Gelmini diventerà legge, purtroppo non potremmo pensare di inserire i curricula. Allo stato delle cose, quindi - continua - stiamo considerando un ordinamento “con curricula” che un ordinamento “secco”, che implica la scelta dei piani di studio orientati verso le lingue, verso le lettere classiche o verso la storia». Il preside della facoltà di Lettere ha lanciato anche un messaggio, un appello alle istituzioni locali perché con il loro concorso si potrebbe pensare ad un'offerta formativa più ampia. Enza Saluzzi
DAL MONDO DELLA SCUOLA
Lavori per la Media “Torraca” BEN presto la scuola media Francesco Torraca di Potenza, sita in via Beato Bonaventura potrebbe avere un nuovo look. E' quanto disposto dal Comune di Potenza, che ha inserito gli interventi strutturali del cespite potentino, nell'ambito del piano triennale delle opere pubbliche cittadine. In sostanza l'amministrazione comunale di Potenza, grazie al congiunto lavoro del sindaco Vito Santarsiero e dell'assessore all'Edilizia Scolastica, Massimo Maria Molinari ha programmato una serie di importanti interventi legati al recupero delle aree interne e alla riqualificazione interna della scuola. Questo grazie agli interventi finalizzati alla prevenzione e salvaguardia dell'istituto scolastico in questione che, per la cronaca ospita cinque classi della scuola Leopardi e tre della Leoncavallo. Vito Santarsiero e Massimo Maria Molinari, nelle intenzioni hanno programmato gli interventi strutturali per l'inizio del 2010 che porteranno il cespite scolastico a dotarsi di nuovi servizi finalizzati al miglioramento interno e strutturale della scuola media Francesco Torraca. A dare impulso alla programmazione avviata dai due responsabili istituzionali di Palazzo di Città il desiderio di dotare l'istituto di nuovi spazi e strutture confacenti all'utilizzo delle aree interne. In buona sostanza Massimo Maria Molinari e Vito Santarsiero, di comune accordo con il responsa-
bile tecnico del Comune di Potenza, Lisi hanno programmato interventi legati alla sistemazione di nuove mattonelle, infissi di nuova generazione, la pitturazione dei muri e il rafforzamento di altre strutture interne alla scuola. L'intervento riveste particolare importanza per i programmi del Comune di Potenza, nonostante le recenti polemiche inerenti al ridimensionamento scolastico nazionale che avrebbero portato ad una serie di ricadute anche nella città capoluogo. La scuola media Francesco Torraca consta di trenta classi che ben presto potrebbero essere dotate di nuovi confort, atti al soddisfacimento dei bisogni interni della struttura in questione. Un pro-
LA RIFLESSIONE
Alla ricerca del cartello perduto SANT’ARCANGELO, la Valle dell'Agri, la grande mole della Diga di Pietra del Pertusillo, l'affascinante spettacolo del tramonto di una giornata di autunno sulle acque del lago, e poi Montemurro, con struggenti ricordi dello straordinario poeta di “Civiltà delle Macchine, Leonardo Sinisgalli al quale, fu soffiato sotto il naso un Premio Nobel per la letteratura. E ancora Grumento Nova dove notiamo la prima indicazione un po' dubbia: da un lato il cartello con il nome del Comune, dall'altro la direzione della “Salerno- Reggio Calabria”. E' la stessa direzione per Potenza? Il dubbio diventa quasi inquietudine quando vedi le prime torri fiammeggianti del petrolio della Val d'Agri che appaiono all'imbrunire: siano sulla strada giusta per raggiungere il capoluogo di regione? E perché solo l'indicazione del petrolio e non quella degli straordinari prodotti agricoli di questa stupenda zona della provincia di Potenza? E ancora il bivio per Sarconi, Moliterno, Marsicovetere, Grumento Nova (viene voglia di visitare gli scavi e il museo, ma non si può anche perchè la paura di aver sbagliato strada è grande). E sempre davanti a te, quel cartello della “Salerno-Reggio Calabria” che ti impone di andare diritto verso una superstrada che collega due Regioni un po' lontane dalla Basilicata anche se l'arteria passa sul suolo lucano. Ma ci sarà l'uscita per Potenza? Finanche per Villa d'Agri c'è un bel cartello e ancora anche quello di un'altra frazione, Pergola sotto Viggiano, e accanto ad esse quella targa orribile che diventa quasi minacciosa, quando ormai l'autista è costretto ad accen-
dere i fari e senza altri punti di riferimento, tu vai sempre diritto perché sulla superstrada dell'Agri non si può nemmeno fare l'inversione di marcia. Ma dove stiamo andando? Ormai siamo preparati al peggio, arriveremo magari a Salerno e torneremo indietro; ci sarà da percorrere un po' di strada in più, ma arriveremo a casa. L'oscurità ci accompagna e i dubbi aumentano. Non hai nemmeno la possibilità di fare la pipì o prendere un caffè, e perchè da molti chilometri, non si vede nemmeno l'ombra di una stazione di servizio. Poi finalmente un lampo, una vera e propria rivelazione; quando tutto sembra perduto, ecco per la prima volta l'indicazione “Potenza” insieme a quella di Brienza! Dopo quasi ottanta chilometri, ci accorgiamo di essere sulla strada giusta.
Un applauso per l'autista che non ha sbagliato, ma qualche pensierino, non proprio esternabile, per gli amministratori provinciali, regionali, per l'Anas e altri. E' possibile che non esiste alcun cartello che indichi la direzione per il capoluogo di regione per decine e decine di benedetti santi (?) chilometri? Comprendiamo che i sindaci, il presidente della Provincia, il presidente del Consiglio regionale, il governatore della Basilicata non abbiamo mai sentito l'esigenza di rendere più chiaro il percorso verso il capoluogo. Loro hanno il bravo autista che conosce direzione e strada e non si sono mai preoccupati di nulla. Ma il povero diavolo, che viene da Potenza e che deve ritornare a casa, con i propri mezzi, cioè guidando senza autista al seguito, e che non ha una conoscenza perfette di queste belle strade, come fa a comprendere che è sulla quella giusta? Il ritorno, insomma, fa perdere di colpo la suggestione della valle dell'Agri, le sue straordinarie opzioni, l'ambiente, i monumenti, i prodotti agricoli, il “sapore” di una zona della nostra provincia tra le più prestigiose dell'intera Basilicata. Una cosa , insomma, che sembra fatta apposta per scoraggiare il turismo di casa nostra e, a pensarci bene, anche quello di chi viene da altre regioni, perché di fronte a tale confusione… Insomma, basterebbe un cartello, magari anche due o tre, che, con tutto il rispetto per i centri indicati, è forse più importante degli altri, quello che indica POTENZA. Che poi è…solo il capoluogo di regione. Vittorio Sabia
gramma mirato quello avviato dal Comune che, in particolar modo nella struttura di via Beato Bonaventura darà un look differente, rispetto a quello attuale. L'assessore all'Edilizia Scolastica Massimo Maria Molinari ha evidenziato le peculiarità degli interventi sottolineando quanto segue: «Abbiamo deciso di dare una nuova fisionomia alla scuola media Francesco Torraca per consentire una degna attività scolastica. E' nostro auspicio dare una destinazione consona alle esigenze degli alunni e del corpo docente. Entro l'inizio del 2010 avvieremo le opere di riqualificazione interna». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA INCANTO IN DANNO DI Procedimento di Esecuzione Immobiliare N. 184/96 IL CANCELLIERE RENDE NOTO -CHE il giorno 04.12.2009, alle ore 11,30, nella sala delle Pubbliche Udienze di questo Tribunale, avanti al Giudice dell'Esecuzione, si procederà alla vendita senza incanto dei beni immobili sotto descritti. DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNICO: fabbricato immobiliare, sito in Pietragalla, alla C.da Risciuddo, piano terra e primo piano, con annessa area circostante di mq. 2465, attualmente in catasto rispettivamente, fabbricato alla partita 1000789, al fol. 55, p.lla 450 , terreno alla partita 22829, fol. 55, p.lla 598. CONDIZIONI DI VENDITA - Gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto di ufficio con relazione depositata in data 12.10.1999, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative; - Il prezzo base è di € 77.766,00 oltre di I.V.A, se dovuta; - L'aggiudicazione sarà disposta in favore di chi avrà formulato l'offerta più alta, in aumento rispetto al prezzo base, a seguito di gara tra gli offerenti. - Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una solo offerta valida, senza gara. - Le offerte di acquisto sono irrevocabili e dovranno essere presentate in regola col bollo, in busta chiusa e sigillata indirizzata all'Ufficio Esecuzioni Immobiliare del Tribunale di Potenza, entro le ore 11 del giorno precedente quello di gara; - Esse dovranno contenere: 1) le generalità, domicilio, codice fiscale, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui sarà intestato l'immobile se persona fisica; ragione sociale, sede, recapito telefonico, partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante e relativi poteri se trattasi di società o ente. Non sarà possibile intestare l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; 2) dati identificativi dell'immobile per il quale l'offerta è proposta; 3) indicazione del prezzo di acquisto offerto; 4) all'offerta devono essere allegati due assegni circolari, non trasferibili, intestati alle “Poste Italiane S.p.a. Potenza”, per gli importi fissati in percentuale sul prezzo base: - il primo pari al 20% per spese di vendita salvo conguaglio; - il secondo pari al 10% per cauzione ed in conto prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione di cui sopra) entro 60 giorni dall'aggiudicazione, su Libretto Postale infruttifero, nelle forme di Deposito Giudiziario. Detto libretto sarà depositato in Cancelleria, previa redazione del relativo Processo Verbale. In mancanza si procederà a norma dell'art. 587 C.p.c.; - all'esito di tali adempimenti sarà emesso il Decreto di Trasferimento ai sensi dell'art. 586 C.p.c.; Maggiori informazioni in Cancelleria. POTENZA, 10.04.2009 IL CANCELLIERE -Dott. Canio Muro-
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Potenza 25
Martedì 27 ottobre 2009
26 Potenza
Il prossimo 30 ottobre la mostra “We love Potenza”
Le condizioni igieniche di Potenza: una ristampa
Rinviato al 7 novembre l’incontro con Antonio Preziosi
TRE appuntamenti per celebrare il santo patrono della città di Potenza, San Gerardo. Il programma di eventi dell’Associazione “San Gerardo La Porta” comprende i giorni 27, 29 e 30 ottobre. Oggi, in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Scacciapensieri”, verrà rappresentata, presso il Teatro Stabile alle 20:30, la commedia in vernacolo U Sant’ Prutettor’. Il giorno 29 ottobre sarà dedicato alla musica: alle 20 in Cattedrale, esibizione del maestro Don Vincenzo De Gregorio. Il giorno 30 ottobre si terrà la celebrazione della messa alle 19 in Cattedrale e in Largo Pignatari alle 20, il programma si concluderà con “La Castagnata”.
SI terrà il prossimo 30 ottobre, alle 18.30, nella sede del Circolo Angilla Vecchia la mostra dei progetti e la premiazione dei primi tre classificati del concorso di idee We love Potenza: progettiamo insieme la nuova citta'. La mostra è l'ultima tappa di un entusiasmante cammino partito nel febbraio scorso che ha visto il coinvolgimento di giovani progettisti under 35 chiamati a disegnare un Centro sportivo polivalente nella zona G di Potenza al servizio dell'intera città. Al Concorso hanno preso parte gruppi di progettisti provenienti anche da fuori regione.
UN’INIZIATIVA di indubbio spessore culturale, patrocinata dal Comune di Potenza, avrà luogo sabato 7 novembre 2009 alle 18, nel teatro “F. Stabile”. E' imperniata sulla presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti, edito nel 1889 dalla Tipografia Editrice Garramone e Marchesiello. Previsti gli interventi di Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente Ordine dei Medici Chirurgici ed Odontoiatri della provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico, esperto di storia della medicina.
E’ STATO spostato al prossimo 7 novembre, l’incontro “Dal libro ai mass media - L'informazione nell'età tecnologica”, previsto alla Biblioteca provinciale per lunedì prossimo. All’incontro avrebbe dovuto essere presente anche Antonio Preziosi (lucano d’origine), direttore di Radio Rai e del Giornale Radio Uno. Preziosi, però, per sopraggiunti impegni legati ad audizioni con il direttore generale della Rai, non avrebbe potuto essere presente. Di qui la decisione di rinviare l’evento. Appuntamento, quindi, al 7 novembre sempre presso la Biblioteca Nazionale alle 18.
IL PROGETTO
Prima riunione del comitato energia SI terrà domani alle 11, nella Sala dell’Arco del Palazzo di città, la prima riunione di lavoro del progetto “Ener Supply”. Dopo un'intensa fase di valutazione (aprile - luglio) e una di programmazione (agosto - settembre) il progetto ENergy Efficiency and Renewables - SUPporting Policies in Local level for EnergY (Ener Supply) di cui il Comune di Potenza è capofila inizia i lavori. Il progetto attraverso azioni di formazione, sperimentazione e assistenza alla progettazione nell'ambito del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili in tre anni prevede il rafforzamento delle capacità amministrative locali. Domani mattina a Potenza si riuniranno i principali partner tecnici del progetto a Potenza per iniziare a definire le attività in dettaglio per i prossimi tre anni. Si tratta di partner con esperienza consolidata in ognuno dei singoli aspetti tematici: l'Università Politecnica delle Marche per l'esperienza consolidata nelle biomasse; il Centro di ricerca CersGeo dell'Università G.D'Annunzio di Pescara e Chieti per i lavori sperimentali che sta portando avanti sulla geotermia; la Fire, Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia, per il notevole sforzo effettuato in ambito di risparmio energetico. Nella riunione si definiranno delle prime indicazioni di massima di natura operativa e di divisione dei compiti tra i partner su due ambiti: definire le attività sul territorio dell'Area metropolitana di Potenza e sviluppare le attività in 11 territori del Sud Est Europa. Il territorio dell'area metropolitana attualmente si caratterizza per un elevato potenziale in termini di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili (biomasse, eolico). Allo stesso tempo l'elevato sviluppo tecnologico richiede un'elevata conoscenza per applicare le migliori soluzioni ai diversi contesti territoriali. Il Comune di Potenza, attra-
La sede del Comune di Potenza (foto Mattiacci)
verso la programmazione europea sviluppata individuerà in-
terventi che saranno complemento, di integrazione e valoriz-
CINEMA
AL CINEMA
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Ma che brutta musica sto ascoltando!
zazione del lavoro di pianificazione strategica metropolitana. In questo lo sforzo è ambizioso: raccogliere le competenze consolidate a livello internazionale e riversarle nella programmazione del territorio. Le scelte giuste che maturano dall'esperienza internazionale consentiranno al Comune e all'area metropolitana di determinare scelte di organizzazione e pianificazione del territorio evitando di commettere errori e avviare la definizione di un piano che avrò l'obiettivo di creare investimenti creare nuova occupazione nel rispetto dell'ambiente. Iniziando ad attestarsi sempre di più come laboratorio di idee all'interno del Mezzogiorno. Accanto a questo ruolo di impatto territoriale in cui a beneficiarne è l'intera area metropolitana si avvia a coordinare le attività in ambito Balcanico e dei Paesi Danubiani. Potenza punto di riferimento per le comunità locali del Sud Est Europa. Alle 11 di domani si terrà nella sala dell'Arco una conferenza stampa per illustrare le modalità di natura operativa del progetto.
LE DOMENICHE invernali hanno i loro totem. La pasta al ragù, le partite e il cinema. La maggior parte dei potentini trascorre le domeniche pomeriggio in sala. Lo confermano anche i proprietari degli unici due cinema in funzione in città: il multicinema Ranieri e lo storico cineteatro Due Torri. «La domenica - dicono - è l'unico giorno della settimana in cui abbiamo la maggiore affluenza». Il resto della settimana la clientela si concentra soprattutto allo spettacolo serale e in base al piano tariffario previsto. «Molto -afferma Mariagrazia Ranieri, proprietaria del multisala - fa anche la programmazione. Ci sono dei film che qui da noi non attecchiscono proprio e quindi vengono montati per minor tempo,nonostante a livello nazionale abbiano un buon posizionamento in classifica». È il caso di “Lo spazio bianco”, di Francesca Comencini, in programmazione per due settimane e con poco riscontro da parte del pubblico. La classifica dei film più visti a Potenza lo scorso fine settimana, se pur invertita, coincide con quella nazionale. Al primo posto troviamo la divertente commedia di Luca Lucini “Oggi sposi”. A seguire, rispettivamente “Parnassus”, per la regia di Terry Gilliams, il tridimensionale cartone “Up” e “La battaglia dei tre regni”, di John Woo. Specchio anche di alcuni fenomeni ad essi legati. «Nel corso degli anni - dice Ranieri - non solo ho potuto notare come la commedia sia il genere privilegiato ma anche come abbiano una certa presa i film i cui attori sono scomparsi da poco. L'ho notato con “Batman-Il cavaliere oscuro”, uscito subito dopo la morte di Heat Ledger, “Parnassus”, dove c'è l'ultima apparizione dello stesso econ il documentario suMichael Jackson, non ancora in programmazione e di cui michiedono ibiglietti giàdal28 agosto».Altri generi che fanno presa sul pubblico locale sono: l'azione e i film storici e di guerra. Per quanto riguardai cartoni, Up, paresia andato bene soprattutto per la novità del 3D, anche se i più grandi sono rimasti con qualche perplessità. «In effetti - spiega Ranieri - ci sono poche scene nel cartone in cui il 3D è ben evidente. Per cui le prime impressioni suscitata da questa nuova tecnologia si potranno vedere con “Avatar”, film interamente girato in 3D». Grande attesa, dunque, per quest'ultimo e “This is it”, sulla star americana che, a quanto pare, catalizzerà l'attenzione non solo dei suoi fans. Anna Martino
ROCCA BOCHICCHIO C'è qualcosa di magico e di speciale nella tua vita che ti fa sembrare senza età. Oggi vorremmo trascorrere questo giorno magnifico con te. Ma la nostra lontananza non toglie nulla al bene che ti vogliamo. Ti siamo sempre accanto. Auguroni, da tutta la famiglia e i tuoi nipoti Danilo Flavia e Susanna.
UNA SFIDA DAVVERO SINGOLARE Muratori alle prese con una gara di abilità GARA di abilità tra muratori. Una singolare sfida di abilità tra muratori della provincia di Potenza in competizione con quelli pugliesi: è l'iniziativa promossa dall'Efmea (Ente formazione maestranze edili ed affini) di Potenza che ha aderito alla nuova edizione della manifestazione “Ediltrophy 2009” (cosiddetta “Gara nazionale del muratore”), che vedrà la finale in collaborazione con il Saie di Bologna (Salone Internazionale dell'Edilizia). La manifestazione, allestita nella sede regionale del Formedil di Bari, è davvero ben riuscita. Agguerritissime le 10 squadre in gara che, oltre a dimostrare grandi capacità professionali, hanno evidenziato un fiero spirito di appartenenza alla categoria. La gara, realizzata con l'intento di promuovere il patrimonio professionale della manodopera italiana Regionale, prevedeva la costruzione di una colonna elicoidale in muratura lavorato "faccia a vista", un manufatto apparentemente non molto complesso, ma che in realtà nascondeva alcune insidie nelle quali sono inciampate diverse squadre. La Basilicata è stata rappresentata da Giuseppe e Rosario Ferrenti, padre e figlio, provenienti da Venosa, titolari di un'impresa artigiana che da oltre 30 anni opera nel settore delle costruzioni. Un vero “mastro muratore” con il proprio giovane allievo. Pur non essendo riusciti ad aggiudicarsi il premio, i due lucani, sostenuti da vicino dal Direttore dell'Efmmea, Palma, e dai due delegati dell'Ente - Pedone e Galella - hanno dato prova di ottime capacità costruttive riuscendo a completare il manufatto in modo corretto. La direzione dell'Efmea sottolinea che la gara ha rappresentato uno stimolo per le maestranze edili della provincia di Potenza ad accrescere la qualificazione professionale e specialistica. Ci sono figure professionali specifiche che è necessario formare specie per prepararsi al Piano Casa (nazionale e regionale) e alle nuove norme in materia anti-sismica e di risparmio energetico.
Sala 1 Oggi sposi 17.30 - 20 - 22.30 Sala 2 Bruno 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Baari’a 17 Sala 3 Orphan 22 Sala 4 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 5 La battaglia dei 3 regni 18 - 21 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 Bastardi senza gloria 18.30 -21.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Up 16 - 18.30 - 21
Up CARL Fredricksen è un anziano signore che per tutta la vita ha sognato di girare il mondo, ma ha dovuto scontrarsi coi problemi della realtà quotidiana come le bollette e gli acciacchi dell'età. Quando a 72 anni la vita sembra non offrirgli più tempo...
Orphan UNA giovane coppia, in seguito alla prematura perdita di un figlio, decide di adottare una bambina. Appena Esther entra a far parte della loro vita...
Parnassus QUESTA è la storia dell’Immaginario del Dottor Parnassus, un attore girovago, con la sua compagnia di personaggi un po’ fuori dal comune...
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 27 OTTOBRE Savino - via Petrarca, 5
0971/25447
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti)
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 26907
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0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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ANCORA una vittoria schiacciante. Ancora un grande successo. Il corpo di ballo che rappresenta la Basilicata al programma televisivo “Mattina in Famiglia”, ha vinto di nuovo, meritatamente, contro la Sardegna. E' successo domenica mattina, in diretta su Rai Due, sotto gli occhi di migliaia di persone sintonizzate su Rai Due. Una vittoria senza attenuanti. Dopo la “Gara di Ballo” tra la Basilicata e la Sardegna, il risultato finale è stato il seguente: 64% di voti per i lucani ed il restante 36% per i sardi. La squadra lucana, capitanata dal Maestro Ivan Gatti, è al terzo anno consecutivo di successi nell'ambito della “Gara di Ballo” del programma televisivo della Rai, che va in onda la domenica mattina. Domenica scorsa intorno alle nove e mezza si sono esibiti prima i sardi. E poco dopo, intorno alle nove e trentacinque, è stata la volta dei lucani. Il responso finale, l'ennesimo successo, l'ennesima gioia, è giunta alle dieci in punto, con il responso finale del televoto. Il programma televisivo, condotto da Tiberio Timperi e dalla sua nuova collega ed ex miss Miriam Leone, porta davvero fortuna al corpo di ballo della Basilicata. Ora il corpo di ballo lucano andrà avanti e conoscerà al più presto la prossima regione sfidante. Claudio Buono
Potenza 27
Agenda
Martedì 27 ottobre 2009
Stasera allo Stabile U Sant’ Prutettor’
LA GARA
Basilicata batte Sardegna
Martedì 27 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
28 Pietragalla Le lamentele di una famiglia residente in contrada Cappelluccia
Animali in libera uscita Esiste, però, una disposizione del Comune che vieta l’allevamento vicino alle case PIETRAGALLA –Un ricovero per animali domestici, come ce ne sono tanti nelle “campagne” dei paesi. Solo che ora le aree rurali si sono trasformate in luoghi di residenza ed hanno assunto habitat diversi da quelli originari, tanto da essere associati ad agglomerati urbani. Ma l'uso di allevare di animali in pollai o conigliere alla buona e a ridosso delle abitazioni in qualche caso non è cambiato. Come accade a contrada Cesaracchio, poco distante da Cappelluccia, dove una famiglia più volte ha segnalato la presenza di animali proprio di fronte a casa sua. Lo ha potuto fare perché, a detta degli abitanti che si sono documentati, vi sono diversi provvedimenti del comune (il regolamento di polizia urbana, un avviso e un'ordinanza sindacali) che vietano l'allevamento negli agglomerati urbani. In spregio di questi provvedimenti, ancora vi sono ricoveri che alimentano preoccupazione per l'igiene e la salute pubblica e che spesso sono un vero e proprio focolaio di cattivi odori ed altro. Insomma, si chiedono i residenti di quella zona, perché le norme non vengono fatte rispettare? E perché chi è tenuto ai controlli non li di-
Galli che circolano liberamente vicino alle abitazioni
spone regolarmente? Il senso delle domande è contenuto anche in una missiva inviata all'Asl di Potenza, nella quale un cittadino ha segnalato il caso. «Nonostante le diverse lamentele che in questi anni ho sollevato all'amministrazione comunale – dice – non ne sono venuta a capo. Dalla mia abitazione, a soli tre metri e mezzo, mi ritrovo ricoveri di animali decadenti in cattivo
stato di allevamento». Le cose vanno peggio l'estate, quando «i cattivi odori sono a dir poco nauseanti, quindi ci tocca vivere blindati in casa». «È possibile – si chiede il cittadino – che nel 2009 si debba vivere in questo modo?». Le risposte dalle autorità competenti, però, tardano ad arrivare. Intanto ci sono due documenti firmati dal
sindaco entrambi nel 2009 (il primo a gennaio, l'altro ad agosto) che ribadiscono “il divieto di allevare qualsiasi specie di animale nell'ambito del nucleo urbano” e un ordine di “allontanamento degli animali da cortile e il ricovero in luoghi a norma dei regolamenti” citati nel documento. I cittadini interessati l'ho hanno fatto? g.s.
INCIDENTE STRADALE
Un uomo ferito e traffico bloccato
PIETRAGALLA- E’ di un ferito lieve il bilancio dell’incidente stradale avvenuto ieri mattina nei pressi della galleria di San Nicola di Pietragalla. Per cause ancora da accertare l’uomo ha perso il controllo dell’auto a bordo della quale viaggiava e si è schiantato contro il guard-rail. Sul posto immediati i soccorsi. Traffico bloccato per circa un ora.
Pietragalla Numerosi i cittadini alle urne
Potenza Si è discusso della tutela dell’ambiente
Primarie del Pd Restaino porta a casa 359 preferenze
Pesca sportiva, incontro con l’assessore provinciale
PIETRAGALLA - Sono stati all'incirca 540 i cittadini che a Pietragalla si sono recati a votare per le primarie del Partito democratico che hanno visto l'affermazione in ambito nazionale Dalle urne pietragallesi è scaturita l'affermazione di Dario Franceschini che ha ottenuto 356 preferenze a fronte delle 146 di Bersani e delle 22 di Marino a cui si aggiungono poco più di una dozzina tra schede bianche e nulle. Per quanto riguarda l'elezione del segretario regionale del Pd Erminio Restaino ha ottenuto complessivamente
359 preferenze, Roberto Speranza 127 voti mentre Salvatore Adduce 30 preferenze. Nel complesso la partecipazione alla competizione elettorale della gente pietragallese è stata numerosa se si tiene conto della festività patronale dedicata a San Teodosio Martire. Infatti fino alle 20 l'affluenza è stata notevole in quanto molte erano persone in fila per adempiere al voto anche se durante l'intero corso della giornata vi è stata sempre fluiditànell'espletare il voto. Antonio Bevilacqua
POTENZA - Nei giorni scorsi, presso l'assessorato Caccia e pesca della Provincia di Potenza, l'assessore Nicola Figliuolo ha incontrato il presidente della sezione provinciale della Fipsas, Franco Palese. All'ordine del giorno svariati punti riguardanti la pesca sportiva nella provincia, con diverse proposte, presentate dallo stesso Palese riguardante la salvaguardia e la tutela della fauna ittica presente nei bacini e nei corsi d'acqua del nostro territorio. Da sempre la Fipsas, organo nazionale ufficialmente riconosciuto dal Coni, presente con proprie sedi in tutte le province d'Italia (in Basilicata vanta più di seicento iscritti), è stata da supporto alle varie amministrazioni che si sono sin qui succedute, alcune volte, però, non trovando piena collaborazione da parte dell'ente.
Primo meeting di chirurgia della spalla e del gomito POTENZA - Si è svolto al Park Hotel di Potenza, il primo incontro regionale della “Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito”. Al centro dell’incontro, organizzato da Rocco Romeo, direttore dell’Unità operativa di Ortopedia dell’ospedale San Carlo e da Eugenio Savarese, chirurgo presso l’Unità operativa di Chirurgia dell’arto superiore dell’ospedale Israelitico di Roma, “La spalla dolorosa”. Durante il congresso sono state trattate le più diffuse patologie della spalla e illustrate le tecniche riabilitative e chirurgiche più attuali. All’incontro, che ha fatto registrare la
presenza di circa 400 iscritti, sono intervenuti il professor Giuseppe Porcellini, presidente della Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito e chirurghi ortopedici di rilievo internazionale, specialisti nel trattamento delle patologie della spalla. Il notevole consenso ottenuto fa auspicare un impegno futuro per la diffusione di queste tecniche chirurgiche e riabilitative anche in Basilicata, regione che, attualmente, grazie all’Azienda ospedaliera San Carlo, si sta attrezzando con il Day service per invertire la tendenza di una diffusa emigrazione sanitaria.
Oggi, invece, come ha sottolineato Palese, «dopo quest'incontro, ho notato con grande soddisfazione una maggiore sensibilità ed una fattiva disponibilità a collaborare, per raggiungere obiettivi comuni che riguardano l'interesse non solo dei pesca sportivi ma di tutta la
collettività». Infatti, proprio a testimoniare tutto questo, la Fipsas metterà a disposizione della Provincia una decina di guardie volontarie che in affiancamento alla Polizia Provinciale, avranno un compito di controllo dei corsi d'acqua del territorio provinciale. Nella stessa riunione, si è trattato a grandi linee anche la grande possibilità di sviluppo turistico che la Basilicata possiede, in questo potrebbe fare la sua parte anche la pesca sportiva che adeguatamente sfruttata potrebbe dare notevoli risultati. Esito più che positivo per la soddisfazione dei pescatori, finalmente un'assessore capace di ascoltare e desideroso di affrontare le diverse situazioni, in un unico grande progetto con le associazioni piscatorie, che va ben oltre l'attività di pesca sportiva. Stefano Riccardi
Pescopagano, spaccio di droga I carabinieri arrestano un giovane PESCOPAGANO - E’ accusato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio il venticinquenne di Pescopagano arrestato ieri dai carabinieri. In manette L. C. di Napoli ma domiciliato a Pescopagano. Erano da poco passate le 21.30 quando i militari della stazione dei carabinieri di Pescopagano in servizio per le strade del paese fermavano e sottoponevano a controlli il giovane. Giovane che, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di circa mezzo grammo di sostanza stupefacente, del tipo hashish. Altra sostanza, circa 27 grammi, veniva rinvenuta nell’abitazione del giovane. Al termine dell'operazione il venticinquenne è stato portato nella casa circondariale di Melfi.
Il carcere di Melfi
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Martedì 27 ottobre 2009
29 Ponte di Picerno: le rassicurazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita
«Saranno rispettati i tempi» «Ho consultato anche l’Anas, l’ordinanza di chiusura fino al 15 novembre» PICERNO - Una notizia rassicurante per i tanti cittadini interessati alla tempistica dei lavori sul Ponte di Picerno. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere pubbliche, Mobilità e Protezione Civile, Rocco Vita, infatti, rassicura sullo stato di attuazione dei lavori, «che proseguono in maniera spedita e che consentiranno di rispettare i tempi previsti dall’ultima ordinanza e cioè termineranno entro e non oltre il 15 novembre prossimo». Assicurazioni in tal senso sono venute anche dalla direzione regionale dell’Anas, a cui l’esponente del governo regionale ha chiesto certo e concreto impegno. Le rassicurazioni arrivano dopo le richieste - fatte proprio nei giorni scorsi del sindaco di Picerno, Valeria Russillo. Il primo cittadino ha chiesto a gran voce «che i fondi destinati alla messa in sicurezza della viabilità provinciale, nella comunità del Melandro, siano indi-
SP 12 CHIUSA FINO AL 3 NOVEMBRE Da oggi partono i lavori
Il Ponte di Picerno
rizzati alla Sp 94, l'arteria che di fatto è prioritaria rispetto a qualsiasi altra strada secondaria». Dopo la chiusura del Ponte di Picerno il Marmo PlatanoMelandro continua a fare i
Ritrovato a Vietri il pezzo di una bomba esplosa
Il pezzo della bomba inesplosa
VIETRI DI POTENZA - Un residuo di una bomba esplosa è stato ritrovato a Vietri di Potenza, In contrada Fornace, parte sud del paese a pochissimi passi dal fiume. Il pezzo è lungo una quarantina di centimetri e pesa tra i tre e quattro chili. E' stato ritrovato da un cittadino di Vietri che stava lavorando nel suo terreno agricolo, ed ha visto uscire fuori questo pezzo, ben visibile che si tratti di un residuo di una bomba di medie dimensioni. Non si conosce al momento a quanto risale la bomba e di che tipo si tratti. cla. bu.
conti con una viabilità sempre più poco funzionale. Dalle soluzioni pressoché “palliative” le comunità interessate reclamano soluzioni anche permanenti a fronte di altre eventuali
chiusure del raccordo autostradale Sicignano - Potenza con «l'ammodernamento sia della Sp 94 sia della Sp 83 e l'adeguamento al nuovo traffico pesante».
La proposta di Antonio Giansanti
Progetto avviato a Bella
Una rete integrata A scuola Apof Il e Unibas di alimentazione POTENZA - Aprire le porte dell'Università degli Studi della Basilicata ai centri per l'impiego gestiti dalle due Province per costruire una rete integrata di orientamento e di servizi per il lavoro: è la proposta del presidente dell'Apof-Il, Antonio Giansanti, per avviare una svolta nella gestione dei programmi finalizzati a “mantenere” in Basilicata i giovani talenti. In proposito - spiega Giansanti - c'è un'interessante esperienza realizzata di recente tra le università della Capitale e la Provincia di Roma, attraverso un “Protocollo d'intesa per la costruzione di una rete integrata di servizi per il lavoro”. L'integrazione degli sportelli di orientamento e di quelli dei centri per l'impiego - sottolinea il presidente dell'Apof-Il - «garantirà in questo modo agli studenti universitari e ai giovani laureati la possibilità di fruire di tutti i servizi per il lavoro (pratiche amministrative e misure di politiche attive per il lavoro), in un'ottica di semplificazione am-
ministrativa e snellimento delle procedure. In questa fase di crisi economica e di grande incertezza per il mercato del lavoro, con tanti laureati lucani che hanno già in mano la valigia pronti a cercare lavoro nel centro-nord e persino in Europa - afferma Giansanti - è ancora più importante dare segnali concreti, veri e positivi ai giovani su prospettive di futuro in regione. Tutto il sistema della formazione pertanto è chiamato ad uno sforzo maggiore, anche in termini di creatività per studiare strumenti innovativi per essere più vicini alle persone, innanzitutto ai ragazzi e alle ragazze che hanno più bisogno di non sentirsi soli di fronte al grande tema della ricerca del lavoro. Non basta infatti mettere in moto i programmi regionali del Fse e del Fesr per aumentare le opportunità di lavoro, se non si interviene interrompendo i “canali” della chiamata diretta e della conoscenza che mortificano la valorizzazione del merito e le capacità dei giovani laureati».
Ferdy Sapio è lanciatissimo all’estero e ora ha in progetto un corso nel suo studio di Melfi
Un artista che vuol farsi amare in patria MURO LUCANO - Il poeta, artista e cantate Ferdy Sapio è sempre prodigo di iniziative. L’artista di Melfi, di ritorno dalla Polonia dove ha proposto il suo “Stupore Mistico”, autentico talento della musica di casa nostra non vuole solo essere più “nemo profeta in patria”con isuoi componimenti musicali, ma vuole avviare una serie di iniziative per valorizzare le potenzialità canore lucane. Molti non sanno che Ferdy Sapio ha dato vita tra le altre cose ad alcune canzoni di grido e che spesso hanno visto milioni di appassionati di danze di gruppo muoversi sui ritmi
VIETRI DI POTENZA - Dopo i sopralluoghi dei giorni scorsi, avranno inizio questa mattina i lavori urgenti avviati dalla Provincia di Potenza, sulla “Strada Provinciale 12 Vietrese”, chiusa, giovedì sera, al chilometro 15 in territorio di Vietri di Potenza a causa della caduta di alcuni grossi massi dalle montagne soprastanti. Danni creati dal maltempo. Le intense piogge della scorsa settimana sono filtrate profondamente nei massi e hanno ceduto. I massi caduti sull'asfalto hanno prima lesionato un po' il manto stradale e creato alcuni buchi, e poi sono andati a finire sul muretto antistante la carreggiata, distruggendolo e portando via anche parte della barriera di protezione. Sul posto, allertati da alcuni automobilisti, intervenirono prontamente i volontari della Protezione Civile di Vietri di Potenza, che allertarono il Pronto Intervento della Provincia di Potenza, intervenuto tempestivamente per la chiusura della strada fino al bivio per Savoia e Sant'Angelo. L'ordinanza della Provincia di Potenza, riguardante la chiusura della SP 12 Vietrese ha validità da ieri sino a martedì tre novembre. Gli operai “scaleranno” la montagna per controllarne lo stato e far cedere al suolo, ove possibile, i massi pericolanti. Si provvederà quindi alla messa in sicurezza dell'area nel più breve tempo possibile, visto che la SP 12 Vietrese è l'arteria principale di collegamento, specie per lavoratori e camionisti, tra i comuni di Vietri di Potenza, Savoia di Lucania e Sant'Angelo Le Fratte. Claudio Buono
del Tipitipitero, brano che il cantautore di Melfi ha composto quando viveva a Milano. Ferdy Sapio, l'autore lucano che ha fatto divertire con le sue canzoni latine e lounge e pubblicate in varie parti del mondo ha esportato la sua musica e il suo feeling, andando a cantare le sue canzoni mistiche in luoghi cristiani molto importanti e dove ha vissuto Papa Wojtyla: Cracovia, Gerusalemme, Assisi, in Valle d'Aosta. Ora ha in progetto un corso per cantanti presso il proprio studio Graal di Melfi. Il corso, di quaranta ore, si svilupperà nei mesi di
marzo, aprile e maggio 2010, prevedere la produzione di musica Leggera e Pop-Rock, ed è finalizzato all'esecuzione di musica pop in genere, ma si adatta benissimo, oltre che per interpreti e cantautori, anche per gli amanti del canto di qualsiasi genere. L'iniziativa si rivolge a chi vuole sperimentare le potenzialità della propria voce, sia a livello professionale e sia dilettantistico, al fine di raggiungere l'obiettivo di poter affrontare il canto in modo “libero”, vincendo ed eliminando anche quelle tensioni racchiuse in ognuno di noi. Secondo la preparazione e le ca-
ratteristiche individuali verranno affrontati, nel corso i seguenti argomenti: la conoscenza dell'apparato vocale e delle sue funzioni, l'uso del fiato e delle parti muscolari a sostegno del canto, la Postura, l'uso delle differenti impostazioni vocali (voce di gola, di testa, di petto, falsetto, diaframma). Inoltre il programma delle lezioni prevede anche l'attività di talent-scouting. Ulteriori informazioni sul corso sono disponibili sul sito web www.ferdysapio.it o contattando direttamente l'artista all'indirizzo mail: info@ferdysapio.it. Carmine Pepe
BELLA - “Salute e benessere a scuola con l'educazione al gusto”. Al via l'innovativo progetto dell'Istituto Comprensivo di Bella in collaborazione con l'amministrazione comunale. Presentato nella bibliomediateca il nuovo metodo di educazione alimentare per i bambini alla presenza del primo cittadino, Salvatore Santorsa e del direttore scolastico, Mario Coviello. Il leit motiv dell'iniziativa è “Crescere sani con un'alimentazione equilibrata”. Il progetto è rivolto, in via sperimentale, agli alunni e ai genitori delle classi quinte elementari di Bella ed è curato dalle dottoresse Concetta Gabriella Caporale e Angela Carlucci. «Con questo progetto si propone - ha detto il dirigente Mario Coviello - l'educazione sensoriale quale nuovo metodo di educazione alimentare nelle scuole. Il progetto si pone di capire che il corpo e i sensi sono i principali canali attraverso i quali è possibile acquisire conoscenza e di addestrare alla percezione sensoriale e migliorare la sensibilità percettiva imparando a giudicare, comparare e discriminare i prodotti alimentari. Ed ancora educare alla verbalizzazione, all'interpretazione, alla collaborazione ed alla comunicazione dei fenomeni, educare alla curiosità, conoscere il modello alimentare del proprio territorio, imparare a comprare, valutare e scegliere in autonomia gli alimenti sino ad acquisire la consapevolezza che l'alimentazione non ha solo un valore nutritivo
ma anche socio-culturale». «Ma il numero dei bambini in soprappeso, negli ultimi anni, è aumentato ed una percentuale elevata di bambini obesi già soffre di malattie che un tempo colpivano solo gli adulti come l'ipertensione e il colesterolo alto. Il ruolo che svolgono genitori e insegnanti nell'educazione e nelle abitudini alimentari è fondamentale ma è ancora più opportuno che il bambino stesso maturi una propria coscienza su ciò che fa bene o male alla sua salute e impari a distinguere comportamenti corretti in tema di alimentazione». Molti studiosi ritengono che i bambini «acquisiscono le conoscenze sui cibi e sulla nutrizione attraverso l'esperienza diretta con gli alimenti e non attraverso l'istruzione formale. Negli attuali modelli di educazione alimentare si tende a non considerare ha concluso Coviello - e apprezzare la predisposizione dei bambini per l'educazione sensoriale e gli adulti in generale sottostimano la natura emozionale della scelta alimentare. I requisiti sensoriali, ed il gradimento per i requisiti sensoriali, rappresentano il fattore più importante nel guidare le scelte alimentari». Così con il lavoro sinergico dell'amministrazione comunale, di giovani ricercatrici del territorio, degli insegnanti e dei genitori, le giovani generazioni impareranno a nutrirsi in modo sano, ricco e vario. Angela Scelzo
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Martedì 27 ottobre 2009
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Lauria Nulla di fatto nella riunione di ieri sera. I sindaci si sono aggiornati a novembre
Gestione rifiuti. Questione ancora ferma LAURIA - Resta ancora ferma al bivio la gestione consortile dei rifiuti nel Lagonegrese. Affidamento in house o gara ad evidenza pubblica sono le alternative per i Comuni che hanno aderito al progetto pilota coordinato dalla Comunità montana Lagonegrese. Lauria intanto sembra aver scelto il suo percorso. Nell'ultimo Consiglio comunale ha votato per la cessione delle quote di Alesia. La decisione per gli altri sindaci, invece, verte sulla possibilità o meno di affidare il servizio ad Alesia Srl, società mista pubblico privata che attualmente opera a Latronico, Teano e con Acquedotto lu-
cano e fino a giugno scorso anche a Lauria. Alcuni comuni hanno già delle quote della società. Lauria, come detto sopra, ha deciso di cederle, altri invece
ne sono fuori . L 'affidamento diretto ad Alesia secondo quando è emerso nel corso della riunione che si è tenuta ieri sera nella sede della Comunità montana di Lauria, si può fare nel momento in cui questa diventa interamente pubblica. La società ha avviato il passaggio, ma dei 2 soci privati, uno è andato via volontariamente, l'altro è rimasto. La questione adesso passerà nelle aule del tribunale. A preoccupare i sindaci, inoltre, rimangono le condizioni economiche di Alesia. Nel corso dell'incontro si è parlato di 2 milioni e mezzo di debiti a fronte di crediti per 1 milione e 300 mila euro
circa. Con Alesia interamente pubblica il rischio economico che avrebbero i Comuni sarebbe pari alla quota di ingresso. I Comuni avrebbero un controllo diretto sul servizio e avrebbero voci in capitolo sulle tariffe. I dubbi per i primi cittadini tuttavia restano, mentre la discarica di Carpineto di Lauria è di nuovo prossima alla saturazione. A giorni dovrebbe essere pronto il nuovo sistema integrato, ma in quale modo e da chi sarà gestito resta ancora da decidere. La scelta per ora è rimandata alla prossima riunione, fissata per mercoledì 11 novembre prossimo. Francesco Zaccara
Maratea, riapre al traffico il tratto chiuso della Ss 18 MARATEA - Il sindaco lo aveva detto: «La data resta prudentemente quella del 31 ottobre con possibilità di qualche anticipo». L'inticipo c'è stato. Dopo quasi due mesi questa mattina a partire dalle 9 riaprirà al traffico la statale 18 Tirrena inferiore. Lo ha stabilito un'ordinanza dell'Anas. La riapertura riguarda l'altezza che va dal km 223+000 al 223+600. «Durante l'esecuzione dei lavori di completamento Anas - spiega l'ordinanza - saranno possibili brevi periodi di chiusura della corsia di marcia in direzione Sapri, a garanzia della sicurezza del cantiere». La chiusura della strada era scaturita a seguito dell'incendio sviluppatosi nella notte tra l'8 e il 9 settembre scorso. Le fiamme hanno mandato in fumo 60 ettari di Pineta, hanno fatto temere per abitazioni e strutture alberghiere. E proprio le strutture alberghiere hanno risentito di più della chiusura dell’arteria, in un periodo, quello di settembre, che storicamente hanno sempre visto i turisti stranieri invadere le spiagge della perla del Tirreno. La strada dunque viene riaperta anche se i disagi dei giorni scorsi rimarranno impressi soprattutto nei mancati guadagni degli albergatori.
Erano più di mille i volontari lucani e cilentani che si sono ritrovati a Grumento Nova
«Ambasciatrice della Lucania» Unanime l’elogio alla Protezione civile nel corso della festa regionale GRUMENTO - «Grazie alla Protezione Civile: ambasciatrice strepitosa della Lucania». Con queste parole il governatore lucano Vito De Filippo è intervenuto alla “Festa della Protezione Civile” all'aviosuperficie di Grumento. Più di mille volontari lucani e cilentani, per l'assessore regionale Rocco Vita, rappresentano l'incipit di un grande sogno “ quello dell'Associazione dei volontari della Grande Lucania”. Ma alla giornata dell'orgoglio lucano l'esperienza dell'Abruzzo riecheggia con forza. «L'intervento in Abruzzo - ha detto il dirigente regionale della Protezione Civile, Giuseppe Basile - rappresenta una prova di forza del nostro sistema regionale». «La Provincia di Potenza ha una propria struttura di Protezione Civile - ha detto il Presidente Piero Lacorazza che ha svolto un ruolo essenziale nell'emergenza Abruzzo, mettendo a disposizione anche strumentazioni di misura per il monitoraggio in continuo dell'attività sismica post-evento e degli edifici sensibili del territorio. Puntare sulla Protezione Civile
Alcune immagini del raduno della Protezione civile
può contribuire a creare, assieme agli altri soggetti, un sistema regionale sempre più all'avanguardia e in grado di affrontare al meglio le fasi di prevenzione, previsione e gestione del rischio a beneficio dell'incolumità dei
cittadini e delle comunità». «Le attività di Protezione Civile - ha sottolineato l'assessore Vita - assumono sempre più il significato di servizio volto alla salvaguardia dei cittadini, dei beni, delle infrastrutture e del-
l'ambiente ed è nostro dovere creare le migliori condizioni affinché possano continuare a rivestire un ruolo fondamentale. Si sta lavorando per aggiornare la legge regionale n.25 del 98. Sarebbe auspicabile l'istituzio-
ne di un Albo regionale della Protezione Civile, di un'Agenzia di protezione civile o una società pubblica». «La partecipazione alla famiglia della Protezione civile è straripante- ha detto il responsabile Peppino Priore -
speriamo che l'aviosuperficie diventi un tassello importante nel sistema della Protezione civile regionale». Per il sindaco di Grumento Vincenzo Vertunni «sulle destinazione d'uso dell'aviosuperficie non bisogna fantasticare, mentre l'unica destinazione ragionevole è quella di base di partenza che segni l'inizio di una logistica importante per la Protezione Civile». «Le aviosuperfici debbono essere una realtà nei vari territori lucani - ha detto il sindaco di Muro, Gerardo Mariani - dalla Basilicata del Nord a quella del Sud sino al materano. Solo così sarà possibile creare sinergie tra le varie strutture e se si sapessero sapientemente utilizzare porteranno benefici economici ed occupazionali per le aree interessate. Per il Commissario Imperatrice «è auspicabile pensare ad un'unità di volo leggero. C'è la volontà di dotare il territorio di un sistema di videosorveglianza per presidiare il territorio in una zona baricentrica tra Pollino, Val D'Agri e Cilento». Angela Scelzo
PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO IN PROVINCIA
A Paterno Adduce ottiene l’87 per cento PATERNO – Grande partecipazione e massiccia affluenza per le Primarie del Partito Democratico a Paterno. Ben 398 cittadini della comunità valligiana, infatti, si sono recati ai seggi allestiti nella sezione locale del partito per manifestare la propria volontà nella scelta dei candidati alla Segreteria nazionale e regionale. Per la corsa alla poltrona di leader nazionale del partito il più suffragato è risultato essere Bersani con 347 preferenze (87%), a seguire Franceschini con 31, ultimo Marino con 14 voti. Tra i candidati alla carica di Segretario regionale, netta affermazione per Adduce, con 336 preferenze (84,42%), che ha staccato il giovane Speranza, fermo a 42 preferenze, e Restaino, che ha raccolto solo 17 voti. Paterno, dunque, ha dimostrato di condividere un progetto di cittadinanza attiva, un vero esercizio di democrazia partecipata e dal basso, in un Paese in cui netta è la sensazione, tutt’altro che apodittica, del prevalere di una schiacciante cultura dell’autoritarismo che pretende di calare tutto dall’alto. Comprensibilela soddisfazionedel Segretario di partito del Circolo di Paterno, Vincenzo Tortoriello che, visibilmente entusiasta ed orgoglioso, dichiara: «Ancora una volta il Partito Democratico è riescito ad ottenere un’ottima affermazione a Paterno. Il lavoro di radicamento sul territorio, di
coinvolgimento comunitario, di impegno politico, sociale e civile della sezione, che mi onoro di rappresentare, ben si è tradotto in una corposa partecipazione del popolo paternese alle consultazioni primarie del partito. Un partito che, a livello locale come nazionale, vuol cambiare corso alla nostra storia, vuole impiantare i germi di un progresso civile, democratico ed istituzionale. Un partito che nella forza ideologica, nella inossidabile progettualità, nell’intangibilità degli imperativi democratici deve intravedere le fondamenta di una nuova architettura, politica e programmatica, alternativa alla destra. Noi crediamo in un progetto democratico e popolare dovel’unico poterericonosciuto èconferito alpopolo nellasua accezionepiù nobile».Poi Tortoriello elogia la sua squadra, i suoi collaboratori, lo spirito che anima il suo Circolo, senza dimenticare qualche stoccata pepata: «L’ottimo risultato ottenuto in un piccolo centro, peraltro depresso, spesso dimenticato ed isolato, come Paterno è la più viva testimonianza di come la credibilità di un partito si costruisca nell’azione quotidiana, nel contatto giornaliero, nel saper recepire e fare proprie le istanze degli individui. In questo devo ringraziare i tanti giovani che fungono da sostegno al mio lavoro». Nuario Fortunato
Sarconi, Speranza fanalino di cosa SARCONI - Centotredici votanti per un dato che si allinea con i risultati nazionali e regionali. Questo, difatti, è il responso emerso dalle urne dell'unico seggio in cui hanno espresso il loto voto iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico. Per la segreteria nazionale Pierluigi Bersani ha raccolto cinquantasette consensi per una percentuale pari al 50,44%. A ruota Dario Franceschini che con cinquantadue voti ha raggiunto una percentuale del 46,02%. Molto distante Ignazio Marino che ha raccolto solo quattro voti per una percentuale pari 3,54%. Candidati vicini anche nell'elezione della segreteria regionale con le sette liste collegate a Salvatore Adduce a primeggiare con quarantasette voti, per una percentuale del 41,5%. A seguire, anche in questo caso con un distacco di soli cinque voti, le sei liste collegate ad Erminio Restaino. Quarantadue, difatti, i voti raccolti con una percentuale del 37,1%. Fanalino di coda Roberto Speranza, le cui otto liste hanno ricevuto solo ventitrè consensi, per una percentuale pari al 20,3%. In particolare, relativamente all'elezione dell'assemblea e del segretario regionale, i voti si concentrati sulle liste al cui interno erano presenti canditati locali. Tra le liste candidate con Restaino la più suffragata, trentasei voti, è risultata “Lucani con Restaino” comprendente ben due candidati del posto. Stessa cosa per “Val D'Agri per Speranza”, sedici preferenze, e “Territori uniti” collegata a Salvatore Adduce che, con quarantadue voti è stata la più suffragata tra tutte, entrambe con un candidato locale.Soddisfazione èstataespressa datuttele componentiingioco. Inprimo luogo per l'inaspettata adesione, ed in secondo luogo per le scelte effettuate nell'urna. Adesso si auspica che per il Partito Democratico, sia in ambito nazionale sia regionale, inizi una nuova fase di attività e di consensi. ge. te.
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Martedì 27 ottobre 2009
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Il comitato continua a puntare il dito contro il sindaco
Soddisfazione nel Pdl di Lavello
Genzano, manifestazione contro il sito di Mattinella
Antonino Capuano nominato nell’Upi nazionale
GENZANO DI LUCANIA Prima o poi le porte dei cittadini si aprono non per consegnare il sacchetto della raccolta differenziata, come proposto dall'amministrazione comunale, bensì per consegnare in occasione delle primarie, i voti al Pd, rappresentato dalla maggioranza amministrativa locale. Questo è il messaggio satirico lanciato dalla vignetta esposta davanti alla sede del Comitato cittadino contro la discarica, i cui caratteri cubitali fanno riflettere: «Il sindaco di Genzano promette il “porta a porta”_ Signora cosa ha capito? Mica intendevo la “raccolta differenziata” ma mi riferivo alle Primarie del Pd. L'attenzione degli amministratori in questi giorni è rivolta ad altro -osserva il Comitatomentre i cittadini sono preoccupati e mobilitati per scongiurare il pericolo che minaccia la salute e l'ambiente attraverso la discarica di prossima costruzione in Contrada Mattinella. Intanto alle ore 12 di sabato 24 ottobre è scaduto il termine assegnato al sindaco dal “Comitato cittadino contro la discarica” per impugnare gli atti regionali dinanzi al TAR Basilicata. Il Comitato ha chiesto un atto di coerenza con quanto dichiarato a “Il Quotidiano”, il giorno 19 ottobre 2009,
La vignetta satirica fatta girare dal comitato che si batte contro la discarica
dal consigliere Pizzuti a nome di tutta la maggioranza consiliare, ma ancora una volta nessuna comunicazione al riguardo è giunta da Palazzo De Marinis. La coerenza è invece una qualità che non manca al Comitato pronto a mettere in atto tutte
San Chirico Scoperti dai carabinieri
Tentano di rubare pannelli solari ma si danno alla fuga SAN CHIRICO - La zona dell’Alto Bradano non è nuova a fenomeni del genere. Per questo motivo le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, hanno intensificato i controlli sul territorio. E nella notte tra domenica e lunedì hanno sorpreso ignoti mentre smontavano 144 pannelli solari da un sito fotovoltaico situato nel comune di San Chirico Nuovo. Solo l'immediato intervento dei carabinieri della compagnia di Acerenza ha impedito la consumazione reato, facendo dileguare i malviventi nelle campagne circostanti. Dopo qualche ora di estenuanti ricerche nel-
LAVELLO - Una raccolta fondi per i malati di poliomielite, è stata organizzata nei giorni scorsi a Lavello fal Rotary club di Melfi. La manifestazione che si è tenuta nel teatro “San Mauro” ha avuto un buon riscontro. Hanno presenziato numerosi ed offerto il loro significativo contributo, fra gli altri, il sindaco di Lavello Antonio Annale e la dottoressa Eliana Centrone. Dopo la cerimonia di apertura, il presidente Mirando ha esposto gli scopi dell'iniziativa, illustrando tra l'altro gli impegni del club in questo anno rota-
la zona, hanno rinvenuto 143 pannelli solari ed un'autovettura, verosimilmente utilizzata per la commissione del reato, risultata già oggetto di furto in morcone. I pannelli solari sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre l'autovettura è stato posta sotto sequestro. Il fenomeno anche in Basilicata sta assumendo una certa rilevanza. Su scala nazionale nel 2008 le denunce per furti di strutture destinate alla produzione di energia rinnovabile sono state centinaia in tutta Italia, per un valore complessivo della refurtiva pari a oltre cento milioni di euro.
le iniziative per difendere il territorio di Genzano e il futuro dei cittadini. Difatti è stata organizzata una manifestazione contro la discarica in Contrada Mattinella e la gestione regionale dei rifiuti in data 31 ottobre. L'evento prevede gli
interventi dell'Ola (Org. Lucana Ambientalista Pietro Dommarco), dell'Associazione Libera (Paolo Baffari), di Ulderico Pesce (monologo Asso di monnezza) e del Comitato cittadino contro la discarica. Angela Menchise
LAVELLO - Antonino Capuano nominato all'assemblea dell'Upi Nazionale. A darne notizia la sezione lavellese del Popolo della libertà. “Il Pdl di Lavello- fanno sapere - è orgoglioso della nomina del Consigliere provinciale Antonino Capuano in seno all'assemblea dell' UpiI nazionale”. «E' un importante risultato che premia il lavoro del consigliere Capuano e di tutta la sezione di Lavello che non solo ha creduto in lui ma sostiene quotidianamente l'operato del Consigliere. Siamo certi che il Capuano, in seno all'UPI, continuerà a svolgere con diligenza il suo operato rappresentando degnamente tutta la provincia di Potenza, e non solo tutta la minoranza che lo ha eletto, confermandosi all'altezza delle qualità e delle prerogative che certamente possiede». «La Provincia non deve più essere sentita come un'Istituzione lontana dai cittadini, ma riappropriarsi delle proprie prerogative e promuovere con decisione azioni di governo nell'interesse delle periferie e delle popolazioni che rappresenta facendo tornare i cittadini,anche attraversoessa, ad avere fiducia nella politica e nelle istituzioni». L'Unione delle Province d'Italia (Upi) è l'Associazione che rappresenta tutte le Province italiane, escluse le Province autonome di Trento, Bolzano e Aosta. Svolge compiti di valo-
Grande successo a Venosa per la Festa dell’accoglienza VENOSA-E' una scuola che, per stare al passo con i tempi, coniuga educazione con tecnologia. E, così, l'Iiss “Battaglini” di Venosa, si confronta con la realtà esterna e si dota dei più moderni strumenti, utili a migliorare la qualità dei servizi resi agli alunni e alle famiglie. «Il nostro impegno si muove in due direzioni - ha sottolineato Michele Masciale, Dirigente scolastico del “Battaglini - La creazione di una comunità, in grado di dare risposte alla complessità educativa, e la sperimentazione di strategie didattiche alternative alla lezione frontale, utilizzando le opportunità offerte dalla tecnologia». E la Festa dell'Accoglienza, organizzata dal “Battaglini”, incarna questi due principi. La manifestazione ha consentito anche di presentare il nuovo sistema integrato di rilevazione, che gestisce in modo computerizzato la didattica e la vita amministrativa. Due fiori all'occhiello, per una scuola che ha fatto della ricerca della
qualità il suo imperativo categorico. «Con l'accoglienza facilitiamo l'inserimento dei nuovi arrivati nella nostra scuola - ha sottolineato Anna Bellusci, docente del Battaglini- e adeguiamo il percorso scolastico alle caratteristiche dell'alunno». Quest'esperienza ha consentitoadocentied alunnidivivereinsieme una settimana in un villaggio turistico (il Castro Boleto di Nuova Siri), e di saldare le emozioni dell' attività ricreativa (nuoto, canoa, balli di gruppo) alle conoscenze, relative alla proposta formativa del “Battaglini”. A elemento della Festa dell'Accoglienza, la presentazione del nuovo sistema informatico, che consente la gestione, tramite Web ed Sms, della didattica, delle assenze, dei voti, delle giustificazioni, delle pagelle e delle comunicazioni scuola-famiglia. «Noi genitori ci sentiamo parte integrante di questi progetti educativi, che mirano allo sviluppo armonico della personalità» ha eviden-
ziato Nicla Marangelli, presidente del Consiglio d'Istituto. In questo processo è coinvolta anche l'Amministrazione comunale: «Le attività del Battaglini si riflettono positivamente su tutto il territorio - ha sostenuto Bruno Tamburriello, sindacodi Venosa- Dobbiamoimpegnarci affinchè anche le altre scuole abbiano la stessa capacità operativa e innovativa». Visibilmente meravigliata l'on. Paola Frassinetti, Presidentedella Commissione Cultura alla Camera, che ha partecipato alla manifestazione: «Questa è una scuola ben organizzata, innovativa e con laboratori all'avanguardia. Ho visto tanta passione, che anima una comunità umana» ha commentato a conclusione dei lavori della “Festa” la Frassinetti. «Al mio rientro a Milano - ha aggiunto sorridendo e guardando il sindaco Tamburriello - potrò dire a Formigoni che qui c'è qualcuno che lavora meglio di lui!». Giuseppe Orlando
Lavello L’iniziativa è stata promossa dal circolo melfitano dell’associazione
Poliomielite, raccolta fondi del Rotary riano (realizzazione dei progetti “Solidarietà alla fine della vita” e “Vivere bene con se stessi e con gli altri”. Nel suo indirizzo di saluto il Sindaco Annale ha espresso la convinta partecipazione della città all'evento, concretizzata nel patrocinio offerto. Eliana Centrone, ha tenuto una relazione sulla poliomielite: ha evidenziato che la lotta alla malattia è
Capuano
rizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate e promuove la tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento, per promuovere la realizzazione di un ordinamento amministrativo che valorizzi le Province come enti esponenziali delle popolazioni residenti nell'ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali. L'Upi èparte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali e rappresenta le Province presso il Parlamento, il Governo, gli organismi comunitari e, d'intesa con le Unioni regionali interessate, nei confronti delle Regioni; cura le attività di collegamento con altri organismi rappresentativi degli enti locali. Daniele Masiello
la campagna più grande mai fatta dal Rotary, un corporate project al quale partecipano tutti i distretti del mondo. Ha poi tracciato tutte le tappe più importanti di questa lotta, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale del Rotary, che ha dato vita a quel tavolo a tre gambe (Rotari, Onu, OMSms) che si è fatto carico di risolvere definitivamente
il problema. «Dal 1985 la lotta alla poliomielite - si spiega in una nota - costituisce una priorità del Rotary, che con il suo progetto “poliplu”, ha raccolto da allora 800 milioni di dollari, con l'effetto di ridurre del 99 per cento la diffusione della malattia nel mondo. Quel rimanente uno per cento ci si propone di spazzarlo via con questa ultima grande campa-
gna alla quale hanno già aderito ufficialmente alcuni paesi». «Attualmente - continua la nota dell’associazione - la Germania ha devoluto 223 milioni di dollari, la Francia e l'Italia 35 milioni a testa, Bill & Melinda Gates 355 milioni di dollari, l'Inghilterra ulteriori 150 milioni e la Germania altri 80 milioni di dollari». Le sovvenzioni verranno
distribuite attraverso l'Oms e l'Unicef ai quattro Paesi dove il poliovirus selvaggio resiste ancora, anche per le difficoltà di raggiungere tutti gli strati della popolazione in virtù dello stato di guerra e della grande estensione degli stessi: Afganistan, Pakistan, India, Nigeria. «Il Rotary - conclude il conunicato stampa del sodalizio - si è impegnato per la raccolta di ulteriori 200 milioni di dollari entro il 2012 e quella di oggi è un piccolo ma importante contributo per conseguire questo importante obiettivo.
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33 Rionero in Vulture La struttura conferma i due bollini rosa ottenuti lo scorso anno
Crob, “un’onda” di soddisfazione Positiva la visita delle commissarie dell’Osservatorio sulla salute della donna RIONERO - Si è conclusa con la piena soddisfazione delle due commissarie dell’ Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna la vista programmata al Crob Irccs di Rionero in Vulture. Nel primo pomeriggio di ieri la commissione di O.N.Da composta da Maria Antonietta Nosenzo e Marta Gonfalonieri ha esaminato la struttura sanitaria. Il Crob Irccs con due bollini rosa assegnati dall’Osservatorio per la cura speciale e l’attenzione dedicata alle pazienti ha confermato il riconoscimento ottenuto nel 2008. «Ogni anno - spiegano le visitatrici milanesi - selezioniamo tramite sorteggio tre istituti tra tutti quelli cui è stato attribuito il bollino rosa». La commissione esamina l’ospedale sorteggiato ad un anno dall’assegnazione del bollino che ha valenza triennale. Il Crob Irccs ha due bollini rosa su un massimo di tre. «Visitiamo le strutture perché i documenti che ci pervengono all’atto di partecipazione sono autocertificati». L’accoglienza da parte della struttura sanitaria e di tutto il personale è davvero calorosa per l’arrivo delle
Un’immagine della visita di ieri
componenti di O.N.Da. Il direttore generale Rocco Maglietta nonché responsabile regionale per la prevenzione cervico uterina, la direttrice amministrativa Maria Mariani, il direttore sanitario Giovanni Bochicchio hanno subito accompagnato le ospiti in un tour dell’ospedale soffermandosi nei reparti maggiormente dedicati alla cura delle patologie al femminile. Dalla radioterapia dove si
effettuano trattamenti all’avanguardia come la brachiterapia, alla medicina nucleare, all’ambulatorio di ginecologia cardine della prevenzione con la campagna di screening per il tumore al collo dell’ utero, alla senologia con la prevenzione per il tumore alla mammella, alla radiologia, fino al reparto di terapia antalgica con le cure più innovative per il trattamento sul dolore sia oncologico che di routine.
Mostrato alle ospiti anche il progetto del nuovo dipartimento donna, il cui bando dovrebbe essere di prossima pubblicazione. «Una visita ampiamente positiva», hanno sintetizzato al termine. «Riguardo al progetto bollini rosa devo dire che al Crob fanno molto di più di quello che hanno dichiarato - dice Nonsenzo - ci sono tutte le carte in regola che ne fanno un ottimo centro oncologico. In particolar modo abbiamo visto un ottimo reparto di cure palliative che copre tutto il fabbisogno di una popolazione». Parole di elogio e sorpresa per la campagna di screening. «Prenderemo spunto dalla vostra organizzazione per riferire l’esperienza alle nostre strutture» dicono riguardo la modalità di recupero dati sullo screening che afferiscono all’Irccs anche dalle strutture private avendo così una lettura complessiva della situazione. «Ci sarebbero già le caratteristiche per il terzo bollino - anticipano - quando scadranno i due bollini si rinnoverà la partecipazione attraverso i nuovi bandi che faremo». Lucia Nardiello
Bagarre nel Pd di Ginestra Il segretario smorza i toni GINESTRA - Nei giorni scorsi sono state evidenziate alcune anomalie nel Pd di Ginestra da alcuni tesserati del partito. Per chiarire alcune incomprensioni, Il coordinatore locale del Pd Raffaele Tucciariello ha inviato una lettera ai tesserati e simpatizzanti del Pd. Ecco il contenuto: «A causa di alcuni disguidi ingiustificabili le schede sono pervenute solo alle ore 20.40ma entroi terminiprevisti daregolamento per l'inizio delle votazioni fissato alle ore 21. Ciò ha deluso comprensibilmente le aspettative di alcuni che hanno deciso di non votare, ma non ha inficiato il regolare svolgimento delle elezioni ed ha determinato l'impossibilità di rimandare la seduta al giorno seguente». «Ho portato - continua - le rimostranze dei tesserati alla segreteria regionale ma ovviamente solo per onor di cronaca per quanto già specificato circa i vincoli di re-
golamento». Di qui la critica ad alcuni componenti del direttivo. «In mancanza di numeri utili a gestire la segreteria e non avendo temi da proporre, gli stessi componenti del direttivo, già consiglieri di maggioranza, hanno evitano qualsiasi dialogo costruttivo ed il confronto con il resto del coordinamento comunale, nonostante le innumerevoli convocazioni ufficiali o meno. Stranamente però si esibiscono in presenza del politico di turno con l'intento di dimostrare di essere sempre i primi attori ed alla prima occasione utile pretendono di ricoprire cariche istituzionali senza aver mai preso la tessera, come nel caso della nomina di un capogruppo in seno al consiglio comunitario. Infatti il sottoscritto ha richiesto lo scorso 25 maggio la revoca di Pepice dall'incarico di Capogruppo del consiglio della Comunità Montana e, a fronte di ciò, costui
si è impegnato a sottoscrivere il tesseramento mai finalizzato. Nella realtà quella mia lettera non avuto più seguito in quanto il commissariamento del consiglio comunitario, avvenuto il 1 Giugno, ha sospeso ogni consigliere dalle proprie cariche». Chiunque avesse voluto tesserarsi, sa bene, però, che oltre a contattarmi direttamente, poteva sottoscriverla on-line. Probabilmente conquesto sottile “mezzuccio”vuole sottrarsiagli impegni morali che il gruppo del Pd in seno al Consiglio Comunale potrebbe richiedere, andando a ledere accordi preesistenti e precostituiti». «Sottolineo - conclude - che oggi, a distanza di 2 anni dal 14 ottobre 2007 che sancì la nascita del Pd, parlare ancora di tesseramento sia alquanto ridicolo per chi ha vissuto e vive quotidianamente di politica attiva». Lorenzo Zolfo
Melfi, la “Falconeria” si conferma manifestazione di primo piano MELFI - Si è concluso a Melfi, Il XVI Raduno Nazionale di Falconeria che porta il nome di Nino Laviano, falconiere per eccellenza, scomparso prematuramente, nella cui memoria si svolge l'intera manifestazione. L'evento di quest'anno, come ormai da sedici anni, si è fregiato della direzione artistica ed organizzativa dell'Associazione Falconieri del Melfese e ha avuto come sede, la fascinosa corte di Federico II di Svevia che, con il suo imponente castello e le sue poderose mura di cinta, rappresenta, da sempre, un orgoglio tutto melfitano. Cuore pulsante della tre giorni è stato, anche nella odierna edizione, il convegno che si tiene nella Sala del Trono e che attira conoscitori e appassionati della cultura medievale. A relazionare sul tema della “Realtà locale delle Universitates nel Regno Normanno e Svevo”è stato chiamato lo storico, Enzo Navazio. «Con il termine di epoca medievale universitates - ha
spiegato il relatore - si indica una realtà locale che contiene in sé un'idea di governo cittadino che, per quello che riguarda l'area del Vulture-Melfese, si è atteso proprio l'arrivo di Federico II per reagire a quel vuoto di potere legislativo che tanto aveva costernato quelle terre senza uomini. Di lì a poco, con in testa la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero e quella di Re di Sicilia, Federico II diede vita alle “Costituzioni Mefitane”, primo grande tentativo di composizione giuridica cittadina». Tanti e di diversa concezione, anche in questa sedicesima edizione, sono stati i momenti rievocativi dell'epoca medievale. La manifestazione, nel suo insieme, nonostante l'inclemenza del tempo, ha goduto di una buona partecipazione di pubblico, tra cui il Presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi e il Presidente della Provincia, Piero Lacorazza. v. l.
Melfi, cartelle esattoriali Discussione in consiglio NELLA sala Nitti-Bovet nel palazzo di città di Melfi, si è tenuto un consiglio comunale aperto che ha trattato temi e problematiche relative al mondo agricolo e al difficile momento di crisi che sta attraversando. Oltre al sindaco Ernesto Navazio, parte della giunta e del consiglio comunale, davanti ad una folta platea composta da imprenditori agricoli, sono intervenuti anche i consiglieri regionali Roberto Falotico, Gaetano Fierro, Francesco Mollica e Nicola Pagliuca. Nell’ambito della discussione è emerso il sentito problema relativo alle cartelle emanate dal consorzio di bonifica. Una vicenda che si protrae ormai da tempo, che si sta sviluppando anche attraverso un contenzioso in cui i contribuenti non ritengono doveroso pagare le somme richieste, in quanto non hanno usufruito di nessun tipo di vantaggio relativamente all’opera del consorzio stesso. Vi è stato anche il recupero forzato da parte dell’ente che ha chiesto il pignoramento presso terzi andando ad intaccare, in alcuni casi anche la pensione sociale. «Chiediamo la sospensione di questa azione di recupero - ha sottolineato il consigliere del Pdl Nicola Pagliuca - in attesa di un chiarimento del piano di classifica soggetto al-
la contribuenza. Una vicenda delicata, che richiede un preciso impegno politico che mostra interesse verso il mondo dell’agricoltura al di là di quello sbandierato propagandisticamente sbandierato nelle piazze». Il tema della considerazione dell’agricoltura lucana è stato toccato anche da Roberto Falotico ex assessore all’agricoltura per conto della Regione Basilicata, competente in materia: «Al di là dei problemi strutturali che comunque esistono nell’agricoltura lucana - ha rimarcato l’esponente dei Dec - bisogna capire se il settore è da considerarsi un settore primario e come tale tenuta nella debita e adeguata considerazione. Vi sono dei bandi e delle risorse molto importanti che vanno sbloccati e messi in campo, perché quelli attuali sono insufficienti e ben poca cosa». Una richiesta che purtroppo non è stata pronunciata direttamente all’attuale assessore regionale non presente al dibattito che si è tenuto a Melfi. Da rimarcare la presenza di esponenti politici del circondario che intendono riprendere questa tematica e svilupparla nel contesto dell’intera area del vulture melfese, visto che la crisi agricola sta attanagliando diverse imprese della zona. Emilio Fidanzio
RIONERO IN VULTURE Ruba trattore: arrestato I fatti risalgono al luglio scorso. I carabinieri sono riusciti a risalire a lui a seguito di indagini meticolose. L’accusa: ha rubato un trattore stradale del valore di 70.000 euro. Per questo i carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, hanno tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato, a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di melfi,C. M. 25enne, autista residente a cerignola in provincia di Foggia. Il giovane è stato fermato nel pomeriggio di ieri dai carabinieri della stazione di Rionero in Vulture presso il proprio domicilio. Le indagini condotte dai militari della stazione carabinieri di Rionero hanno permesso di stabilire che il venticinquenne, insieme ad un altro complice tratto in arresto in flagranza di reato, aveva rubato il trattore che all'epoca fu immediatamente recuperato e restituito al legittimo proprietario. Il ragazzo di origini pugliesi è stato tradotto presso la casa circondariale di Melfi.
Melfi La tavola rotonda è organizzata dal Consultorio familiare
Seminario sull’allattamento MELFI - “Allattamento: un modo per dirsi ti voglio bene” è il titolo della tavola rotonda organizzata dal Consultorio famigliare di Melfi che siterrà ogginella SalaMostre delComune della cittadina federiciana. L'iniziativa intende rimuovere pregiudizi ancora fortemente radicati e fornire informazioni corrette sull' allattamento al seno. «In nome di un fantomatico progresso, nel dopo guerra le donne sono state spinte ad allattare artificialmente - sottolinea Battistina Pinto, responsabile Consultori familiari ambito territoriale Venosa-I dati emersi da studi mirati e da indagini scientifiche evidenziano, invece , come l'allattamento al seno non solo abbia ricadute positive sullo sviluppo e sulla crescita del neonato ma rinforzi il rapporto madre-bambino». Questo il programma della serata. In apertura dei lavori, alle ore 16, il saluto del Sindaco di Melfi, Ernesto Alfonso Navazio. L'introduzione al tema
è affidata al Direttore Generale Asp, Pasquale Amendola; al Direttore del Dipartimento Materno Infantile, Ornella Soligno; e al Direttore dell'Unità operativa. Ostetricia e Ginecologia ospedale Melfi, Giuseppe Padula. Seguiranno le relazioni di: Battistina Pinto, responsabile Consultorifamiliari ambitoterritorialeVenosa, su “L'allattamento nel tempo”; Maria Gonnella Schettini,presidente ComitatoRegionale Unicef di Basilicata, su “Allattamento al seno: legame indissolubile tra mamma e bambino”; Milena Di Palma, psicologa, su L'Allattamento affettivo”; Wienda Murano, ostetrica coordinatrice ospedale Melfi, su “Promozione allattamento al seno:Ospdale e Territorio”. Le esperienze già realizzate saranno illustrate dalle orpetrici conultoriali Sabrina Abruzzese, ostetrica, e Giulia Giuratrabocchetti, assistente sociale. Le conclusioni sono affidate al Direttore sanitario Asp, Giuseppe Cugno.
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Martedì 27 ottobre 2009
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Martedì 27 ottobre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il ricorso alle elezioni giunge dopo 28 mesi di amministrazione di centrodestra
Comune alle urne il 28 marzo Dimissioni ufficializzate, il Prefetto nominerà entro venerdì il commissario LE urne per scegliere il nuovo sindaco di Matera si apriranno il 28 e 29 marzo, in concomitanza con le elezioni regionali. L'iter tecnico e la legge sui costi della politica, imporrebbero, infatti, questa data come primo giorno utile per ricorrere al voto. Ieri la segreteria generale del Comune di Matera ha inviato al Prefetto la comunicazione che le dimissioni del sindaco presentate 20 giorni fa, non sono state ritirate. Tocca ora a Francesco Monteleone procedere alla comunicazione di scioglimento del consiglio comunale e alla successiva nomina di un commissario prefettizio che gestisca le sorti istituzional-amministrative fino alle elezioni. In seguito alla comunicazione del ministero dell'Interno, poi il commissario diventerà straordinario (come previsto dall'art. 141 del decreto legislativo n.267 del 18 agosto 2000 ). Il ricorso alle elezioni è la conclusione naturale di un percorso in salita dell'amministrazione guidata da Emilio Nicola Buccico, (eletto l'11 giugno 2007 con il 57% delle preferenze) che ha vissuto le fasi più calde dal settembre scorso quando l'approvazione della variazione di bilancio si è trasformata in un vero e proprio braccio di ferro fra i componenti della maggioranza e i rappresentanti delle liste civiche. La mancata approvazione del provvedimento si era trasformata in scontro aperto in consiglio comunale tanto da portare il primo cittadino a dichiarare, il 22 settembre scorso: «Se nei
prossimi giorni mi rendo conto di non poter andare avanti, non mi tratterrò un'ora in più del necessario - aggiungendo, in modo inconsapevolmente profetico - quando si avverte l'odore del sangue, il toro deve essere infilzato ed in questo caso l'interesse generale è destinato a soccombere». Nodo del contendere era, tra l'altro, la somma prevista come onorario per il prof. Nigro, incaricato di redigere il testo del regolamento urbanistico. Un elemento attorno al quale le polemiche si erano poi ampliate fino a riguardare l’intera attività della giunta comunale. Un'analisi che non aveva mancato di sottolineare l'assessore al Bilancio il quale, commentando l'esito di quell'assemblea, aveva parlato di un «Tema che per effetto ed in conseguenza di un'evidente strumentalizzazione politica, si è solo apparentemente trasformato in un problema politico da risolvere». Le settimane successive avevano sancito l'apertura di una frattura insanabile sfociata l'11 ottobre, nella confluenza nell'Udc di quattro consiglieri provenienti dalle liste civiche: Cosimo Damiano Cannella, Tommaso Perniola, Carlo Antezza e Giovanni Angelino. Una vera e propria spallata alle sorti numeriche della maggioranza. I quattro si aggiungevano agli altrettanti consiglieri del gruppo, con a capo Giuliano Cappella, e composto da Vito Sasso, Domenico Fiore e Michele Andrulli. Un passaggio che Buccico non aveva esitato a defi-
Difensori Civici
Assemblea generale a Matera ASSICURARE la tutela dei diritti dei cittadini e avviare il progetto di costituzione di un nuovo e unico soggetto «rappresentativo della difesa civica italiana, che sia espressione unitaria di tutte le sue articolazioni nei vari livelli, comunale provinciale e regionale»: sono questi i principali argomenti che saranno trattati nell’assemblea generale dei difensori civici locali dell’Italia meridionale, in programma a Matera il 6 e il 7 novembre. Un appuntamento che approfondirà le problematiche che quotidianamente i cittadini sottopongono ai difensori civici e il ruolo che questa figura svolge nelle sue varie espressioni. Al convegno, organizzato dall’Ufficio del difensore civico e dal Consiglio regionale della Basilicata, parteciperanno i rappresentanti di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata. L’iniziativa, ha spiegato l’ufficio stampa del Consiglio regionale lucano, rientra nel programma del coordinamento nazionale dei difensori civici, per rilanciarne l'istituto: due incontri analoghi si svolgeranno a Firenze (per l'Italia centrale) e a Verona (per il Nord Italia). L’obiettivo, ha detto il difensore civico della Basilicata, Catello Aprea, è di sensibilizzare gli enti, il Governo e il Parlamento, questi ultimi «impegnati in una nuova fase di riforma della pubblica amministrazione». matera@luedi.it Il prefetto di Matera, Francesco Monteleone
nire «Attività di gruppi politici che pensano di raddoppiarsi riflettendosi nel gioco degli specchi magici». Lo scricchiolìo si era trasformato in crepa pericolosa dopo le dichiarazioni a cui si era lasciato andare l'assessore alle Politiche sociali, Michele Plati che, analizzando le cause della crisi aveva parlato di mancanza di dialogo e di un quadro politico, quello delle liste civiche, che aveva fallito il suo compito». In casa Pdl, però, le cose non hanno funzionato meglio. Il caso scoppia il 15 ot-
tobre quando, dopo le dichiarazioni del consigliere comunale e provinciale del Pdl, Augusto Toto (che conferma la sua appartenenza e fedeltà al partito), il sindaco gli rinfaccia l'assenza colpevole all'ultimo consiglio comunale e definisce la sua presenza nel partito “Incompatibile”. Secca la risposta del diretto interessato che comunica: «Se il problema sono io, mi dimetto». Inutili i tentativi dell'ultim'ora, soprattutto ad opera del coordinatore provinciale del Pdl, senatore Cosimo Latronico, pur di
ricucire uno strappo interno che ha il solo effetto di mantenere salda la crisi dell'amministrazione. Sulla vicenda, intanto, è intervenuto anche il sen. Guido Viceconte, coordinatore regionale del Pdl: «Avremmo voluto che venisse salvaguardato il risultato elettorale che portò all’elezione del sindaco Nicola Buccico con circa il 60 per cento dei consensi. Purtroppo - ha detto - hanno prevalso forze disgregatrici che non hanno garantito il patto di coalizione per ragioni che continuiamo a non com-
prendere a danno degli interessi generali della città». Viceconte, che ha ringraziato «Buccico, la giunta e i consiglieri comunali che lo hanno sostenuto», ha detto che «il PdL è impegnato a costruire con maggiore forza, coinvolgendo le risorse vitali e sane della città, le ragioni politiche e programmatiche per ridare a Matera un governo stabile, alternativo alla sinistra». Il resto è cronaca delle prossime ore. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
L’INTERVENTO
In aeroporto su gomma di PIO ABIUSI FARE I plastici dei trenini oggi è pìù facile rispetto al passato, viene incontro l'elettronica o la presidenza delle Fal o chi avalla le sue dichiarazioni. C'è davvero qualcuno che crede che sia sufficiente realizzare un ascensore tra la stazione Fal di Bari Centrale e quella della Bari Nord per risolvere il problema del collegamento tra Matera e l'aeroporto? Chi afferma questa cose non ha mai viaggiato sui treni delle Fal. I sessanta chilometri che dividono Matera da Bari diventano un viaggio che dura da un massimo di un’ora e trenta minuti ad un minimo di un’ora e quindici. Con scuotimenti costanti tipo “shaker”, in carrozze riverniciate ma prive di servizi igienici, di aria condizionata , rumorosissime per via dei motori sfiatati ed un’igiene che lascia a desiderare. Arrivati finalmente a Bari si prende l'ascensore, che fortu-
na!, si attende la coincidenza con il servizio di collegamento ferroviario gestito dalla Bari-Nord e via , finalmente, all'aeroporto. Se tutto va bene i tempi non sono inferiori alle due ore. Fortuna vuole che le Fal non gestiscano anche compagnie aeree altrimenti vi sarebbe un magnifico Atr 42 ad attenderci. A questo punto se la Regione Basilicata si decide a fare la sua parte avremo un po' di corse in più su gomma che ci portano direttamente all'aeroporto in un ora e cinque minuti e su pullmans che non sono i 18 BL ma hanno oltre all'aria condizionata anche gli ammortizzatori altrimenti, pazienza, si usa il mezzo privato che può essere parcheggiato alla modica spesa di 3 Euro al giorno in aerostazione. Non si ricorda più la data in cui fu annunziato l'arrivo delle nuove carrozze, si sono fatte solo tante cerimonie ufficiali per quelle ridipinte e che dire poi degli ascensori? Lo scorso anno , l'allora Assessore ai trasporti della Regione
Basilicata Innocenzo Loguercio ma anche il Presidente Colamussi furono interessati, tra l'altro, da un problema di superamento di barriere architettoniche esistente alla stazione di Matera Centrale. Il Presidente Colamussi non si degnò di rispondere, l'Assessore lo fece prontamente e testualmente affermò: «Nella stazione centrale di Matera, prendendo atto che esiste già “da tempo” un sistema meccanizzato per superare le barriere architettoniche e pertanto troverà facilmente e rapidamente risoluzione il problema giustamente evidenziato». La lettera di risposta era del 20 Ottobre dello scorso anno. Ad oggi ci sono i due campanelli di chiamata, forse per “l'accessibilità condizionata” e non vi è niente altro, se non due porte metalliche sbarrate. Eppure il DPR 503 del 24/6/96 dice testualmente così. «Agli edifici e spazi pubblici esistenti, anche se non soggetti a recupero o riorganizzazione funzionale, devono essere ap-
I treni delle Fal che collegano Matera con Bari e che presto avvicineranno all’aeroporto
portati tutti quegli accorgimenti che possono migliorarne la fruibilità sulla base delle norme contenute nel presente regolamento. In attesa del predetto adeguamento ogni edificio deve essere dotato, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, a cura dell'Amministrazione pubblica
che utilizza l'edificio, di un sistema di chiamata per attivare un servizio di assistenza tale da consentire alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale la fruizione dei servizi espletati». Per fortuna che a breve avremo il collegamento all'aeroporto con l'ascensore delle FAL. matera@luedi.it
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Matera
In via Cappelluti traffico in tilt per mezz’ora e folla di curiosi. Lievi contusioni per i quattro
Lite in strada tra due donne Futili motivi legati ai figli hanno dato vita alla furibonda colluttazione NON ERA l'ingorgo delle ore di punta quello che ieri sera, intorno alle ore 18 e 30, ha paralizzato la parte finale di via Cappelluti nei pressi dell'area prove della Motorizzazione Civile. Motivo del maxi ingorgo che si è protratto per una mezz'ora era una rissa scattata tra due famiglie di immigrati marocchini regolari, residenti a Matera entrambe in due vicoli di via Cappelluti. Secondo quanto si è appreso la ressa sembra essere stata generata dal possesso di un motorino, conteso tra le due famiglie perché utilizzato dai figli. Forse il mancato accordo sulla questione dello scooter, uniti a vecchi rancori, ha portato le due famiglie al confronto. A discutere animatamente, per strada, erano le due mamme attorniate dai rispettivi figli. Ma dopo una serie di accuse reciproche le donne hanno iniziato ad alzare la voce nel tentare di far valere le proprie ragioni. Di li a poco si è passati alle vie di fatto e le due signore, entrambe di circa quarant'anni, hanno iniziato a spingersi dando vita ad una zuffa agguerrita tra le grida dei figli di età tra i 10 e i 16 anni. All'inizio ceffoni e calci, subito dopo le due donne si sono avvinghiate cadendo per terra e rotolandosi più volte sull'asfalto tra le urla degli altri parenti, sopraggiunti nel frattempo, e gli sguardi increduli dei passanti che hanno chiamato le forze dell'ordine. Due volanti della Polizia e una dei Carabinieri sono intervenute sul posto e hanno fermato le due donne che stavano ancora dandosele senza tregua. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, sul luogo sono intervenute due ambulanze del 118 che hanno medicato le protagoniste della rissa
Concorso per studenti con incontri promossi dai Lions Matera Host
I diritti dell’uomo tra i banchi
La lite in via Cappelluti (Martemix)
che avevano riportato qualche graffio e vari lividi. Anche i figli delle due donne sono ricorsi alle cure dei sanitari per escoriazioni leggere, procurate forse durante il tentativo di aiutare le rispettive mamme durante la rissa. Tanti i curiosi che, in un tranquillo pomeriggio di mezz'autunno, si sono riversati in strada attratti dalle sirene dei mezzi di soccorso e da quella scena da film americano con le vetture delle forze dell'ordine parcheggiate disordinatamente per intervenire subito. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
APPROFONDIRE la conoscenza della Carta Universale dei diritti dell'uomo e promuovere il dialogo fra nazioni. Sono questi gli obiettivi del concorso, riservato agli studenti delle classi quarte degli istituti di istruzione superiore, che il Lions Club Matera Host ha bandito quest'anno e che si concluderà entro il 20 dicembre. I ragazzi potranno sviluppare il tema di riflessione “Gli uomini nascono e muoiono uguali nei diritti”con un'opera in italiano o in inglese redatta sotto forma di saggio breve, articolo o intervista reale. In palio un soggiorno di tre settimane per lo studente che si sarà distinto nella migliore illustrazione dell'atto fondamentale dei diritti umani. Al concorso hanno già aderito cinque istituti cittadini: il Tecnico Industriale, il liceo classico, lo scientifico, la ragioneria e il liceo artistico. Oltre 2000 studenti nella sola città dei Sassi per i quali si apre l'opportunità di partecipare ad un'esperienza di studio molto particolare all'estero. «L'iniziativa - spiega Maria Martino, presidente del club Lions Matera Host - rientra in un programma di scambio più ampio, Youth Exchange, che ci coinvolge dal 1961 e che quest'anno si concentra sul tema di studio operativo nazionale dal
La presidente Martino e Infante
titolo “Cambiamenti sociali e nuove forme di violenza: il mondo giovanile». «Una recente ricerca, sulla quale ho basato l'attività di quest'anno, sostiene che solo il 9% dei ragazzi e delle ragazze tra i 18 e i 24 anni conosce la carta dei diritti mentre il 50% ne ha sentito parlare. Credo in questo senso - prosegue la presidente Martino - che sia necessario che i no-
stri ragazzi conoscano temi attuali come questo. Due giornate di studio su questo argomento saranno l'elemento centrale della nostra attività. La prima è prevista il 16 novembre e la seconda si svolgerà il 14 dicembre, in concomitanza con l'arrivo in città (tra il 10 e il 19 dicembre) di 10 ragazzi australiani. Un'occasione di scambio straordinaria per la quale abbiamo già imposto che ogni incontri si svolga in inglese». Un convegno, il 16 dicembre concluderà le attività concentrandosi su “La violenza come limitazione della libertà individuale”. «Siamo convinti che un argomento di stretta attualità come quello dei diritti umani - ha aggiunto Domenico Infante - non possa che rappresentare un'opportunità fondamentale di dialogo e comprensione reciproca». Presenti all'incontro anche il preside del liceo classico, Giuseppe De Rosa che ha sottolineato quanto l'importanza di questi temi si contrapponga al relativismo attuale che è dilagante. Per il preside dell'istituto tecnico commerciale, Duni è importante che la condivisione di questi atteggiamenti passi anche dalle agenzie che operano nel sociale e da forme di cittadinanza attiva che vede i ragazzi protagonisti. a.ciervo@luedi.it
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Martedì 27 ottobre 2009
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Martedì 27 ottobre 2009
Consigli on line per l’influenza
Settimana della Conciliazione
“Superiamo le barriere”
Tonino Guerra in mostra
LA Prefettura di Matera ricorda in una nota diffusa che sul sito internet www.prefettura.it/matera, nella sezione che è dedicata alle notizie, è visionabile la circolare 23 luglio 2009 con cui il Minitsero del Lavoro, della Salute e della Politiche sociali ha diffuso i consigli che riguardabi la prevenzione e il controllo dell’epidemia stagionale d’influenza per il periodo 2009-2010. La circolare del ministero ontiene, oltre alle più recenti indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali anche indicazioni sulla differenza fra il vaccino antifluenzale e il vaccino per pandemia.
ANCHE due scuole medie superiori di Matera sono state coinvolte nel programma di informazione, attivato dalla Camera di Commercio di Matera per la 6^ settimana della Conciliazione caratterizzato da una intensa attività divulgativa e di contatti con cittadini e imprese. Il primo incontro si terrà oggi alle 11.00 presso l'Istituto professionale per i Servizi Sociali “Isabella Morra''. L'altro, giovedì 29 ottobre, alle 10.30, presso l'Istituto tecnico Agrario “Briganti.” Agli studenti saranno illustrati contenuti, finalità e vantaggi della conciliazione in particolare quanto alla sua rapidità, economicità e riservatezza.
CONTENUTI e finalità del progetto di Servizio Civile denominato “Superiamo le Barriere'', realizzato dall'Azienda sanitaria locale di Matera, saranno illustrati nel corso di un convegno in programma a Matera con inizio alle 9, presso la Mediateca Provinciale. L'iniziativa sarà illustrata da direttori di Distretto della Asm, Vito Cilla e Vincenzo Denisi. Seguiranno gli interventi del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Vito Gaudiano, sul servizio civile nella Asm, di Lucia Cicolelli sul Servizio Civile nella Regione Basilicata e di Angela Lettieri sui progetti regionali. Concluderà i lavori l'assessore regionale al Dipartimento Sicurezza sociale Antonio Potenza.
RIMARRA’ aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell’Angelo, in via S. Angelo 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, curata dall’artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche, realizzate dall’artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. Nel suo eclettismo non manca l’ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista che gli fruttano grandissima popolarità.
L’INIZIATIVA
LA NOVITA’
Festa di fine Ramadan
Nel Labirinto di A-Maze il più grande gioco urbano E' il più grande gioco urbano mai realizzato. Si chiama A|Maze e verrà ospitato per la prima volta a Matera, il 30 ottobre prossimo, nell'ambito degli Open Days 2009 e in collaborazione con il progetto Visioni Urbane. Un appuntamento unico che si terrà nella città di Matera nei prossimi giorni e che costituisce una vera e propria importante novità. A|Maze è stato creato dagli ideatori di Critical City, il primo progetto di Riqualificazione Ludica e Partecipata in Italia realizzato nel 2007 a Milano da Augusto Pirovano, Matteo Battaglia, Davide Portanome, Matteo Uguzzoni e Duccio Machnitz. Concepito per trasformare la città in una realtà virtuale in cui giocare, Critical City favorisce l'individuazione dei punti deboli di una città per metterli in evidenza con missioni speciali. Tra gli obiettivi del gioco ospitato nella città dei Sassi: far fare ai partecipanti una esperienza di creatività urbana in maniera concreta e innovativa, nonché coinvolgere il pubblico giovanile materano per fargli scoprire ed esplorare il territorio della città ed i suoi tanti elementi che lo caratterizzano e ne fanno una sorta di vero e proprio unicum che risulta assolutamente insostituibile. A|Maze è un gioco di corsa e orientamento, è una corsa a coppie durante la quale si debbono risolvere enigmi, trovare indizi, mentre si è inseguiti da misteriosi personaggi. Possono giocare tutti i ragazzi che abbiano compiuto almeno 14 anni di età. Per chi ha un età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sarà necessaria la presentazione di un'autorizzazione firmata dai genitori (una squadra non può essere composta da due giocatori minorenni). Il ritrovo per il check-in delle squadre e la distribuzione del materiale per l'ingresso del labirinto è fissato alle ore 18 del 30 ottobre 2009, in una piazza segreta del centro. Il gioco si concluderà alle 23 della stessa notte. Per lo svolgimento del gioco verrà utilizzato il telefono cellulare, il cui numero è richiesto al momento dell'iscrizione al gioco, per ricevere aggiornamenti in tempo reale o risolvere speciali enigmi. L'area di gioco è stata comunque definita per permettere a chiunque, anche senza allenamento, di giungere alla fine del traguardo. Lungo il percorso saranno allestiti alcuni check-point forniti di aree-relax e generi di ristoro e dotati di elementi che consentiranno di vedere Matera sotto un profilo differente, con installazioni artistiche interattive a disposizione di tutti. A|Maze è un gioco a tem-
LA RACCOLTA
CINEMA
Cento sacche di sangue
Comunale Matera - 0835334116 Up 17,30 - 19,30 - 21,30
Kennedy Matera - 0835334116 Oggi sposi 17,30 - 19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835334116 Bruno
Anche se con 24 ore di ritardo, un mare di auguri dall’ékuiiipeee che ti segue con attenzione!
18,00 - 19,30 - 21,50
Patron Antonio Matera - 0835334116 Viola di mare 18,00 - 19,50 - 21,40
Andrisani Montescaglioso - 0835334116 Bastardi senza gloria 19,00 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835334116 G Force 18,00 La ragazza che giocava con il fuoco 19,30 - 21,30
Hollywood Policoro - 0835334116 Programmazione al botteghino
Il compleanno è un giorno speciale, ma TU sei speciale ogni giorno. Anche se oggi sono lontano ti sono vicino con il cuore. Buon compleanno a te che sei per me veramente speciale e che un anno in più serve solo a renderti più bella e affascinante. Auguri anche dai nostri cuccioli Martina, Michele e Carmen
Viola di mare
Una panoramica di Matera
po, quindi chi corre più velocemente ed è più rapido nello svolgere le prove, risulterà vincitore. Il premio è rigorosamente segreto ed è contenuto in una grossa scatola rossa. Le iscrizioni al gioco si registrano sul sito: www.a-maze.it Tra le più innovative start up italiane, Critical City ha già meritato il Kublai Award nel 2008 ed è stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico come miglior progetto italiano di sviluppo locale. Ha vinto i premi di TechGarage, la kermesse che valorizza e promuove l'imprenditorialità innovativa: premio della Rete, premio di Wired e premio della Giuria Ufficiale di Techgarage. A|Maze di Critical City è stato ideato nell'ambito di Visioni Urbane: un progetto della Regione Basilicata, inserito nel Patto con i Giovani, il cui obiettivo è il recupero di 5 immobili in disuso o inutilizzati che, una volta ristrutturati, possano essere usati per ospitare laboratori e attività innovative e creative.
AMICI DEL CUORE A SCUOLA Emergenza obesità
A Pinella e Pasquale. Vi auguriamo tanta felicità i vostri amici Mariangela, Pierluigi, Giovanna, Carmine, Patrizia, Gianfranco e la piccola Claudia
Giovedì 29 ottobre alle ore 11.30 presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico “ Duni” di Matera, presentazione del Progetto scolastico 2009 - 2010 “E' bella la vita (?) (non sciupiamola)”. Occorre uno sforzo corale per affrontare l'emergenza obesità che interessa il Mezzogiorno e la nostra Regione. Cercare d'aiutare i ragazzi a stare lontani da pericoli, subdoli e non, rappresentati dal consumo dell'alcol, dai rapporti tra consumo bevande alcoliche ed incidenti stradali, da quell'altra emergenza giovanile rappresentata dal fumare. Non abbiamo la pretesa - si legge in una nota della presidente dell’associazione Lucia Bollettieri - di risolvere i problemi, ma cercheremo di continuare il lavoro intrapreso negli anni scorsi, per offrire il nostro contributo su questi temi. Giovedì oltre a presentare il Progetto, la dott.ssa Nunzia Schiavone discuterà con i ragazzi le motivazioni alla base delle scelte alimentari.
MATERA SONO circa cento le sacche di sangue intero su cui può contare il Centro Trasfusionale dell'Ospedale Madonna delle Grazie, frutto delle giornate di raccolta organizzate dalle sezioni territoriali della Fidas Basilicata a Miglionico, Irsina, Brienza, e Matera durante il quarto weekend di ottobre. Un fine settimana memorabile nella storia trentennale dell'Associazione di Volontariato, impegnata su tutto il territorio regionale nella disseminazione della cultura del donazione di sangue ed emoderivati. 48 le donazioni ad Irsina, 14 a Brienza e 15 a Miglionico per rinnovare un impegno civico, preziosissimo perché anonimo e gratuito. Un impegno periodico che sa solo di buono. Rappresenta un atto d'amore per chi necessita di trasfusioni di sangue o ha bisogno di farmaci emo-derivati per la cura di tante malattie. Rappresenta un atto d'amore nei confronti di se stesso perché il donatore è sottoposto a continui controlli sul proprio stato di salute. «Straordinaria - ha sottolineato Paolo Ettorre la risposta dei donatori alla ns. chiamata. Molti, purtroppo oggi, a causa dei malanni di stagione non hanno potuto donare ma comunque hanno partecipato alle giornate di raccolta, fornendo un concreto supporto nel passaparola nelle ns. comunità per sensibilizzare alla cultura del dono. Ringrazio i dirigenti Fidas Pietro Amato, Raffaele Marasco, Giuseppe Comanda per essere stati più pressanti del solito nella chiamata dei donatori nelle comunità di appartenenza. Una nota di merito al Dr. Giannella, alla dr.ssa Manicone, ai medici Fidas ed agli infermieri Rosa Danzi, Gaetano Grieco, Mino Romano per la professionalità ed umanità con cui operano. Forte - conclude il presidente - la spinta motivazionale per garantire al Sistema Sangue Regionale quelle scorte necessarie».
SALVATORE è il capo di una cava di tufo. Sua figlia Angela è per lui solo motivo di sventura. Quando la ragazza dichiara il suo amore per l’amica Sara , Salvatore la rinchiude.
Bruno ERA una giornata di fine settembre, a Milano, quando la sfilata della stilista spagnola Agatha Ruiz De La Prada fu "sconvolta" da un bizzarro personaggio che cominciò a sfilare in passerella...
Bastardi senza gloria PRIMO anno dell'occupazione tedesca in Francia. Il Colonnello delle SS Landa, dopo un lungo e mellifluo interrogatorio, decima l'ultima famiglia ebrea sopravvissuta . La giovane Shosanna riesce però a fuggire.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Motta - via Ridola 16
0835/333341
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882
LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752
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SI È SVOLTA a Matera organizzata dall'Associazione Culturale di Amicizia e Cooperazione Italo-Araba la festa del Fitr a conclusione del mese di preghiera del Ramadan e in collaborazione con il gruppo stranieri di Venusio coordinato dalla mediatrice culturale signora Ennadiri Malika. La festa di Aid El Fitr significa la fine del Ramadan, particolare ricorrenza del calendario islamico, a commemorazione del digiuno già praticato in ambito biblico con Mosè che rimase quaranta giorni e quaranta notti sul Sinai,senza mangiare né bere,prima di ricevere il decalogo dal Signore (Es 34, 28; Dt 9, 9). E' un giorno,quello del Fitr, del mangiare e del bere in cui appunto si celebra la conclusione di un periodo particolare. Infatti la Comunità dei Musulmani ha offerto alla cittadinanza materana vari dolci assortiti caratteristici della gastronomia araba,nonché il tipico the aromatico del deserto molto gradito da tutti. Scopo della manifestazione è da sempre quello di promuovere la conoscenza positiva dell'Islam, attraverso le letture e il commento di testi del Corano di saggisti arabi e studiosi islamisti e di favorire l'incontro fra le diverse culture. All'affermazione di questo scopo sociale è l'auspicio che fa il presidente dell'Associazione Italo-Araba, Giuseppe Clemente che, propone la creazione di una struttura nella città quale centro interculturale al servizio di tutti. A tal proposito il presidente ha fatto richiesta al Comune di Matera di una sede idonea per poter proseguire l’attività svolta fino a questo momento e che ha permesso di mettere insieme numerose persone. La sede andrà attrezzata con sistemi mediatici d'avanguardia e servizio satellitare, invitando alla cooperazione, anche alcuni Paesi stranieri aperti al dialogo interculturale per la pace nel mondo come la Giordania,il Marocco,l'Albania e il sultanato dell'Oman dove è già presente un servizio di lingua e cultura italiana curata da una insegnante italiana.
Matera 37
Agenda
Martedì 27 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 27 ottobre 2009
«Come entrare nel mondo» Fondamentale sarà il ruolo della classe dirigente del Mezzogiorno PENSARE IL Sud in maniera innovativa, lasciandosi alle spalle il vecchio meridionalismo retorico ed un vittimismo ancestrale che non apre alcuna prospettiva verso il futuro. Se ne è discusso ieri sera a palazzo Lanfranchi, presso il Centro Carlo Levi, in un incontro organizzato dall'associazione culturale Medeura, durante il quale è stato presentato il libro di Franco Cassano “Tre modi di vedere il Sud” (ed. Il Mulino, 2009). Oltre all'autore, erano presenti il vice presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, il presidente di Cna Matera, Antonio Braia ed il presidente del Gruppo Giovani imprenditori dell'Api, Andrea Acito, moderati dal giornalista Luigi Di Lauro. Franco Cassano, autore anche de “Il pensiero meridiano”, da circa venti anni propone un ripensamento sul Mezzogiorno e sulla sua identità culturale. Aprendo un vivace dibattito sull'autonomia del pensiero meridionale, Cassano ha posto le basi teoriche di un nuovo meridionalismo, che parte da parametri altri, valorizzando prima di tutto l'osmosi con il mare, la riscoperta di ritmi meno accelerati e la dimensione stimolante di frontiera che il Mezzogiorno possiede. «Il Sud - ha detto Cassano - deve essere capace di par-
Vincenzo Santochirico, Luigi Di Lauro e Franco Cassano
lare di se stesso senza dipendere dalle esperienze altrui, seguendo un percorso autonomo. Ma occorre anche che il Mezzogiorno acquisti quello che io definisco uno sguardo strabico, vale a dire non deve limitarsi ad osservare solo il Sud ma deve entrare nel mondo. Purtroppo oggi le nostre regioni meridionali vedono sottrarsi le risorse e, nello stesso tempo, vengono marchiate come aree dove
domina la criminalità, legittimando la tesi di chi sostiene che i soldi stanziati per il Sud sono sprecati. La via di uscita può venire dal superamento dell'ormai dominante regionalizzazione della ragione, come la definisco nel mio libro, proiettando le proprie vedute verso le nuove opportunità offerte dal mondo globale. Un ruolo importante deve rivestirlo la nuova classe dirigente del Mezzogiorno,
che dovrebbe imporsi per ottenere maggiori ed adeguate infrastrutture. Abbiamo infatti infrastrutture ferme a diversi decenni fa, al contrario di quanto avviene nel resto d'Europa. Per superare l'attuale immobilismo è anche importante riuscire a mettere insieme i pezzi del Mezzogiorno e collegarli al suo ambiente naturale”. Oggi assistiamo all'eclissarsi della questione meridionale da ogni agenda e dibattito pubblico, scalzata dall'emersione di una questione settentrionale. Cassano ci dice che il Sud deve essere considerato una “risorsa critica”, che può trovare il proprio sentiero nella modernità e nella modernizzazione in chiave originale, di apertura al Mediterraneo, senza inseguire modelli continentali così lontani dal codice genetico di questa terra. “Quella di Cassano - ha affermato Santochirico - è una tesi suggestiva, perché apre un orizzonte nuovo e diverso. Puntando sulle proprie specificità, il Sud deve trovare una sua dimensione. Ma questa dimensione mediterranea deve trovare uno sbocco verso la realtà europea, attraverso politiche di cooperazione, che possano servire ad abbattere ogni barriera”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
Salierno alla Regione «Più fondi per lo sport» «LE CONDIZIONI del PalaSassi sono il segno più evidente che l'impiantistica sportiva fa acqua e purtroppo non solo a Matera. Se non vogliamo mortificare impegni (anche fortemente onerosi) di dirigenti di società, deludere le legittime aspettative di atleti e di quanti praticano lo sport c'è bisogno di un programma regionale straordinario». E' quanto sostiene il consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno sottolineando che “le infiltrazioni della pioggia nel Palazzetto dello Sport di Matera purtroppo, come sanno bene atleti e dirigenti sportivi materani, sono troppo frequenti perché la manutenzione ordinaria non è più sufficiente a garantire nemmeno la normale praticabilità per le attività agonistiche. Un problema che periodicamente nella struttura materana finisce per ripresentarsi proprio perchè non si riescono a porre in essere una serie di interventi strutturali vista anche la mancanza di adeguate risorse per gli impianti sportivi cittadini e dell’intera regione.
Il fondo complessivo a disposizione del Dipartimento Attività Produttive della Regione, che ha delega per l'impiantistica sportiva, è di soli 16,5 milioni di euro l'anno. Una cifra - commenta Salierno - fortemente inadeguata ad affrontare una situazione che registra da anni una dotazione infrastrutturale complessiva insufficiente ed inadeguata. Come del resto anche il Piano annuale per la promozione della pratica sportiva con meno di 2 milioni di euro l'anno non consente adeguati aiuti economici alle federazioni, alle società, associazioni e atleti, specie per i campionati professionistici, per non parlare dei dilettanti ai quali sono riservati appena 40 mila euro in tutto. Nella nostra regione, secondo dati del Coni, sono circa 50 mila i praticanti di discipline sportive, con al primo posto il calcio (11.500), una crescita degli atleti per il calcio a 5, la pallacanestro e il volley, e con impianti che non consentono di effettuare campionati professionistici in alcune discipline. Non possiamo più perdere tempo». matera@luedi.it
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38 Matera E’ il messaggio di Franco Cassano autore del libro “Tre modi di vedere il Sud”
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Ottima affluenza alle urne delle Primarie Pd, segno di fermento in un Comune amministrato dal Pdl
Speranza trionfa a Pisticci con il “gruppo Bubbico” PISTICCI - Il popolo delle Primarie di Pisticci ha votato di gran lunga la mozione Bersani, esprimendo una percentuale dell'82,45%. A differenza di quanto è accaduto a Policoro, questo lo si deve anche alla performance del candidato Salvatore Adduce, che è di tutto rispetto. Infatti, l'ex parlamentare ha ottenuto 406 consensi pari al 25,12%, con candidati di rilievo a suo sostegno quali Vincenzo Capece e Loredana Durante. Non è andata bene per il gruppo pro Restaino-Franceschini, che ha ottenuto 282 voti. A Pisticci la competitività tutta interna alla mozione Speranza alla fine ha prodotto un
risultato significativo: 928 voti pari al 57,43 %. Il gruppo pro Santochirico, vicino a Giovanni Mastronardi, Antonio Malvasi, Andrea Badursi e Camilla Canterino ha ottenuto 440 consensi distribuiti nelle tre liste dispari numero 1,3 e 5. Quello pro Bubbico sostenuto dal segretario Enzo Montano, Pasquale Bellitti e Vito Di Trani di consensi ne ha raccolti 488, vincendo la sfida. Le liste in antitesi nello specifico erano due: quella con Badursi capolista (numero tre) ha ottenuto 381 voti contro quella che vedeva candidato seppur in sola posizione di servizio, Bellitti, che ha ottenuto 423 consensi. In questo caso è andata
diversamente rispetto alle elezioni dei tesserati nella Convenzione cittadina dove a prevalere erano stati gli altri “speranziani”. A Pisticci Bersani è riuscito a fare più proseliti che in altri centri, non c'è ombra di dubbio. Da come si è sviluppato l'esito delle Primarie, i rapporti interni sembrano non aver subìto alcuno scossone. I 1.659 elettori di domenica scorsa sono anche la dimostrazione di un nuovo fermento politico vicino il centrosinistra, proprio in un comune governato da una maggioranza Pdl. Il percorso intrapreso da Montano e altri è in continua crescita, se solo si considera che pochi mesi fa Vito Di Trani è stato eletto con-
sigliere provinciale con la seconda percentuale più alta in provincia di Matera dopo il “mostro sacro” Angelo Garbellano. La competitività interna dunque ha sviluppato un prodotto finale eccellente, con significativi risultati in termini di mobilitazione. Il gruppo pro Restaino si è difeso come poteva, ma le ragioni del suo scarso appeal nel popolo delle Primarie si devono anche al fatto che a Pisticci più che in altri centri, molti ex militanti della Margherita (gran parte del corpo elettorale di Restaino in Basilicata) hanno aderito a gruppi pro Bersani. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Il segretario cittadino del Partito democratico, Vincenzo Montano
Valbasento «Porterebbe solo inquinamento senza contribuire a nuova occupazione»
No alla centrale termoelettrica Dieci associazioni si schierano contro il progetto della megastruttura di Sorgenia VALBASENTO - «E' assordante quanto preoccupante il silenzio che avvolge la Valbasento, sito industriale interessato da una forte crisi non solo occupazionale ma anche ecologica, tanto da essere inserito nel programma di bonifica straordinaria del secondo governo Berlusconi tra gli 8 siti a priorità Nazionale, salvo, poi, il ripensamento dello stesso Governo nazionale, il Berlusconi ter. La lista dei lavoratori in mobilità si allunga -prosegue la nota- il degrado industriale è lento ma inesorabile e si protrae oramai da oltre un decennio. Le associazioni Allelammie, Mp3, Coldiretti Pisticci, Centro Studi Gymnasium, La Spiga, Unitre, Unione Consumatori, Act in Circus, Forum Ambientalista Basilicata, Sacco e VanzettiPomarico, finda subitoimpegnate acombattere contro la mega centrale di Sorgenia (già Energia spa), esprimono le stesse motivazioni di sempre contro l'insediamento dell'impianto termoelettrico di 750 Mwe. Per questo reputano prioritario che gli amministratori e le forze politiche locali (giunta e consiglio comunale e provinciale, partiti) intervengano con coerenza e senza più esitazioni presso la Regione Basilicata (che inspiegabilmenteha rinunciatoal ricorsoal Tar,nonostante le sollecitazioni provenienti dal territorio). E' di stretta attualità, infatti, che Sorgenia, nonostantelunghi anni diopposizione da parte delle comunità della Valbasento e delle istituzioni locali, abbia ottenuto le autorizzazioni ministeriali (l'Ambiente della Prestigiacomo) per la costruzione di una mega centrale termoelettrica da circa 800 MWe. Le associazioni, alla luce della sintomatica e cronica debolezza della Valbasento e, soprattutto, di fronte al fallimento della politica industriale attuata in questi anni, conferma un deciso no
alla costruzione della centrale: un impianto che consuma risorse locali (acqua in primis), porta solo tanto inquinamento senza offrire sviluppo ed occupazione e fa gravare sulla Valbasento il peso del fabbisogno energetico dell'intera regione- circa 1200 MWe, compresa la centrale prevista a Salandra - individuato dal nuovo piano energetico regionale per la parte riguardante le centrali a turbogas. La nuova centrale - prosegue la nota - produrrà enormi quantità all'anno di anidride carbonica. Questi gas ed i fumi stazioneranno nella valle del Basento formando una cappa opprimente che arriverà ai paesi circostanti. La centrale non rappresenterebbe un'occasione di sviluppo per il territorio, che oggi corrisponde solo ad una mega piattaforma di smaltimento rifiuti, ma forse la sua pietra tombale. Gli industriali, di cui si è parlato tanto in questi anni in cui si sono succeduti una serie di bandi regionali per incentivare gli inve-
stimenti in Valbasento (speriamo che quello tuttora aperto non subisca la stessa triste sorte), scappano da Pisticci Scalo o la ignorano puntualmente. Il soddisfacimento delle esigenze delle industrie in Valbasento da parte della mega centrale appare come dato fortemente demagogico. I tanti investimenti industriali fatti nel corso della storia del sito non hanno mai avuto una richiesta di energia superiore ai 30 MWe. Ci risulta invece che la liberalizzazione del mercato dell'energia permette di acquistare elettricità a basso costo anche a distanze notevoli. E' arrivata l'ora di chiedersi quale futuro spetta alla nostra zona industriale, lasciata al destino dell' ecologia passiva (reflui e oli esausti) e di mega progetti energetici (centrali, inceneritori e depositi di gas!) che hanno il duplice demerito di nascondere: da un lato un business energetico fatto sulla salute dei cittadini e sul futuro delle attività produttive trainanti della zona, Agricoltura e Turismo; e dall'altro occultare il fallimento della politica industriale valbasentana, la mancanza di piani industriali seri, coraggiosi e, soprattutto, moderni. E' arrivata l'ora di un atto di coraggio: bonificare la valle dei veleni, mettere in campo un progetto serioe lungimiranteche portialla riconversione della zona industriale in un polo d'eccellenza di ricerca sulle fonti rinnovabili (in linea con il nuovo Piano Energetico regionale) e, più in generale, di innovazione tecnologica (è auspicabile l'interesse di Basilicata Innovazione) che assicuri un futuro meno drammatico ai pochi (ma preziosi) lavoratori rimasti e faccia ripartire un territorio fermo oramai da troppo tempo. provinciamt@luedi.it
Pisticci Agricoltore vittima di una fatalità
Scala sui fili elettrici Anziano folgorato PISTICCI - Ha appoggiato accidentalmente la scala metallica con cui stava raccogliendo le olive, sui cavi dell’alta tensione, ed è morto folgorato all’istante. Il grave incidente sul lavoro, costato la vita al 76enne B.A., è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 16.30, in località Caporotondo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l'uomo era intento alla raccolta delle olive in un campo insieme a un amico. Stesa la rete per la raccolta in terra, è stata poi la volta di posizionare la scala in alluminio, alta circa 9 metri, sul fianco di un albero. Purtroppo, la fatalità ha voluto che vi fosse un attraversamento aereo dei cavi di alta tensione. La scala ha fatto da conduttore e l'uomo è rimasto folgorato sul posto. L'amico ha dato immediatamente l'allarme al 118 che ha allertato la centrale operativa del Comando Compagnia carabinieri di Pisticci ed ha contemporaneamente disposto l'intervento, oltre che di un'ambulanza, anche dell'elisoccorso. I militari hanno coadiuvato l'atterraggio dell'eliambulanza, ma, purtroppo, non è stato possibile far altro che constatare la morte del malcapitato. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Domenica la Polisportiva Libertas cerca il riscatto
Gara interna da dimenticare MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas montese deve ancora rimandare l'appuntamento con la prima vittoria stagionale al “Comunale”ed è, inoltre, chiamata a lasciarsi immediatamente alle spalle la gara interna, persa per 3-0 contro la Santarcangiolese, il cui esito è stato già deciso nei primi sedici minuti di gioco, tempo occorso agli ospiti per mettere a segno le tre segnature, che hanno gettato nel silenzio il pubblico accorso al Comunale montese. Salgono a due le sconfitte, consecutive, subìte dai montesi, avvenute nel giro di pochi giorni. Giovedì scorso la squadra di mister Menzano aveva subìto la prima sconfitta stagionale venendo superata dal Miglionico, per 2-
1, nel recupero della seconda giornata. Nelle precedenti esibizioni casalinghe la squadra di Montescaglioso era sempre passata in vantaggio, facendosi poi recuperare, tre volte su tre, dagli avversari. Se non si può omettere una certa componente legataalla sfortuna(autoretedi Marco Simmarano) e all'infortunio difensivo (il portiere Giovanni Cifarelli è stato superato direttamente da calcio d'angolo da Aurelio), oltre che alle pesanti assenze degli squalificati Luigi Mangia e Claudio Ciracì, con Ivan Carriero rimasto in panchina a causa di un problema alla caviglia, la squadra di Montescaglioso ha avuto modo di vedere come in Promozione si venga puniti per una qualsiasi di-
sattenzione o in seguito a cali di concentrazione. Nell'ambiente montese la sconfitta interna contro la squadra guidata da mister Chiappetta è stata archiviata con il giusto rammarico e con la ferma volontà di far bene e di superare questa mini crisi. Una giornata particolarmente storta può sempre capitare e può almeno avere il vantaggio dio costituire un valido esempio da non imitare, alla luce dei prossimi impegni, il primo dei quali, domenica 1° novembre prossima, alle 14.30, vedrà i montesi esibirsi sul campo del Bella (6 punti, uno in meno dei montesi), reduce dal pareggio, per 1 -1, conquistato sul campo del Rotondella. In una prestazione abbastanza deludente da
La Libertas Montescaglioso
parte della compagine montese hanno spiccato le prestazioni di Michele Santochirico, calatosi nell'inedito ruolo di difensore, in compagnia del centrale Marco Simmarano, sfortunato in
occasione dell'autorete ma protagonista di una gara tutto cuore che lo ha visto tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Irsina La preoccupazione degli agricoltori in un affollato incontro dell’Ugl
«Il vincolo paesaggistico ci danneggia» IRSINA - Sala consiliare di Irsina gremita, molte le presenze anche da parte di politici locali, all’incontro organizzato dalla Ugl Agricoltori (Unione generale lavoratori) e preseduto dal segretario della locale sezione, Antonio Calvello, per discutere con i cittadini di Irsina la questione del vincolo paesaggistico. Soddisfatti gli organizzatori dell’incontro che stanno predisponendounaserie diiniziative,affinchè venga quanto prima soppresso il vincolo paesaggistico che congelerebbe ulteriormente, la già fievole prospettiva di sviluppo del territorio irsinese. La Ugl territoriale, nella riunione effettuata l’altra sera a Irsina, attraverso il suo presidente inter-
provinciale della organizzazione sindacale, Pietro Ninivaggi, il quale ha spiegato come la relazione scientifica della Soprintendenza conservi due aspetti apertamente discordanti, che mettono in evidenza l’improponibilità della proposta di assoggettamento dell’intero territorio del Comune di Irsina al vincolo. Ninivaggi, ritiene inoltre che «la capacità di un territorio di rimanere inalterato, nei suoi paesaggi e nella sua natura, non merita di essere penalizzata da una banale proposta basata su vincoli e limitazioni di uso, che contribuirebbe inesorabilmente all’impoverimento ed allo spopolamento ulteriore del territorio. L’incontro ha visto una nutrita partecipazio-
ne popolare e delle forze politiche rappresentative del territorio comunale, dove ognuno ha espresso la propria opinione e la propria proposta operativa. L’Ugl di Irsina, attraverso il suo segretario Antonio Calvello, ha proposto l’istituzione di un Tavolo tecnico, aperto a tutti senza alcuna etichetta politico-sindacale, allo scopo di contrastare nei termini di legge e con argomentazioni tecniche, ove richiesto, l’imposizione del vincolo paesaggistico. Durante l’incontro l’Ugl ha presentato alcune iniziative: la prima riguarda una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per le calamità in agricoltura; la seconda ha riguardato la predisposizione
Irsina, dove vige la proposta di vincolo
di un’altra legge regionale di iniziativa popolare che preveda la soppressione dei Consorzi di Bonifica. La legge regionale sulle calamità inagricoltura èstata espostanei suoi contenuti essenziali dal consigliere regionale, Pasquale Di Lo-
renzo, il quale si è fatto carico insieme ad altri consiglieri di opposizione regionale, la presentazione nei termini di legge e consiglio regionale. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Tricarico Ribaditi in un’assemblea popolare i motivi del no per le ricadute sulle aziende rurali
Le biomasse non ci sono Il comitato civico chiede il ritiro dell’autorizzazione per la centrale a Piani Sottani TRICARICO - Sala consiliare affollata di gente a Tricarico, dove si è svolto un incontro del comitato “Uno si distrae al bivio”. Presenti soprattutto molti degli abitanti di Piani Sottani, sito prescelto per l'installazione della centrale a biomasse. A prendere parola per primo, Nicola Sardone, il quale ha dapprima ricordato agli intervenuti il motivo della riunione e poi ha fatto presente che «una centrale a biomasse non emette soltanto anidride carbonica, ma anche, azoto, polveri di zolfo e anidride solforosa; lo stesso legno bruciato ad una certa temperatura produce diossina. Inoltre, ci risulta che nel progetto si menziona il Parco di Gallipoli Cognato come fornitore eventuale di legna. Ma i dati presenti, 27.000 ettari di bosco non corrispondono a vero, perché 10.000 ettari non sono boschivi e 4.000 ettari sono praticamente intoccabili. In base a tutto questo io propongo di andare in Regione e chiedere la revoca dell'autorizzazione». Successivamente ha preso parola Roberto Incudine, il quale ha prima sottolineato che il comitato è apartitico e intercomunale, poi ha letto la richiesta che il comitato, in data 7 ottobre, ha inviato ai vari enti coinvolti nel progetto. In esso vi era, tra le altre richieste, quella di bloccare in via precauzionale l'attuazione del progetto. Ha poi spiegato il perché del nome scelto per il comitato («distrarsi al bivio è pericoloso, si possono prendere strade a senso unico»). Ha poi detto: «Noi non siamo contro il progresso e il progresso prima poi andrà dove siamo adesso noi: nell'agricoltura, nell'agricoltura di nicchia». Nell'occasione si è anche letto quanto il residente 83enne Antonio Giovanni Abate aveva scritto nei giorni scorsi. Lo stesso ottantatreenne successivamente ha ricordato l'importanza fondamentalechel'agricoltura hanelterritorio di Piani Sottani e che l'installazione di una centrale del genere farebbe perdere agli abitanti del posto tutto il lavoro fatto nei decenni e nei secoli passati. A seguire molti interventi, tutti connatati
Irsina è il comune capofila
Progetti Pois Siglata l’intesa
L’assemblea popolare di Tricarico sulla centrale
dalla stessa contrarietà alla centrale. Duro il discorso del sindaco di Grassano, Vito Magnante, che ha dapprima messo in evidenza che per fare qualcosa di buono occorre sempre lavorare insiemee ha poi sottolineato che non interpellare la comunità di Grassano è stato un grosso errore commesso dall'amministrazione tricaricese. Ha poi detto di non essere stato informato del progetto e che, nonostante la sua richiesta, non ha ancora ricevuto nessun tipo di documento. Ha poi ribadito la sua contrarietà alla centrale a biomasse soprattutto perché non vuole far diventare il bivio di Calle la pattumiera del circondario. Interessante anche l'intervento del commissario straordinario della Comunità Montana Medio Basento, Franco Auletta. Ha precisato che in decisioni del genere ci vuole la condivisione del circondario; ha anche messo in evidenza che tutto il processo di autorizzazioni si è regolarmente svolto e che sicuramente gli amministratori tricaricese, nell'assumere tale decisione, hanno sicuramente pensato alle occasioni di sviluppo che tale progetto avrebbe procurato. Ha, infine, auspicato una scelta definitiva condivisa dalle popolazioni del circondario. Ultimo
intervento quello di Piergiorgio Quarto, presidente regionale della Coldiretti, il quale ha fin da subito espresso sostegno al comitato. ha poi detto che le comunità agricole sono la ricchezza vera della nostra Regione e che i problemi della nostra regione si possono risolvere utilizzando l'agricoltura locale con produzioni di qualità.
Ha, infine, chiuso dicendo che la Coldiretti userà le sue forze sociali e politiche affinché non ci siano più progetti analoghi in Basilicata. Intanto pare satato l'incontro tra gli abitanti di Piani Sottani e l'amministrazione comunale in quanto i primi non hanno mostrato più interesse a farlo. Paolo Paradiso
Salandra, l’Addc parla del territorio SALANDRA - Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la sezione cittadina di Alleanza democratici di centro di Salandra, un incontro del direttivo cittadino, costituito dal consigliere comunale Giuseppe Pepe, dal vicesindaco, Giuseppe Di Leo, da Claudio e Saverio Castellano, Lucia Raele, Assunta Romanelli e dal segretario cittadino di Addc, Rocco Di Leo, con la cittadinanza. All'attenzione dei partecipanti sono stati posti i temi e le iniziative della Regione Basilicata, che maggiormente richiamano l'attenzione pubblica: il Piano Energetico Regionale e la questione delle centrali elettriche, il precariato nella Scuola Pubblica, i tirocini formativi presso la Pubblica amministrazione, l'assistenza agli anziani e ai disabili, le politiche per la famiglia. Nutrita è stata la partecipazione con numerosi e pertinenti interventi che hanno animato il dibattito, volto a evidenziare i programmi utili per la crescita economica, sociale, culturale e civile della comunità. E' stato ribadito, ancora una volta, l'impegno di Addc a sostenere nelle istituzioni progetti di interventi e misure atte a rilanciare lo sviluppo del nostro territorio. provinciamt@luedi.it
IRSINA - E’ stata firmata, nei giorni scorsi, dai tredici sindaci dell’area bradanica e medio Basento, la convenzione per la costituzione del funzionamento della partnership istituzionale per l’attuazione dei Piani integrati i sindaci di: Bernalda, Calciano, Ferrandina, Garaguso, Grassano,Grottole,Irsina, Montescaglioso, Miglionico,Oliveto Lucano, Pomarico, Salandra e Tricarico. Sono dunque tredici Comuni per una popolazione di 63.483 abitanti. Gli investimenti previsti per supportare il Pois, sono di 11.074.000 euro. Il tavolo dei relatori coordinato dal presidente della provincia, Franco Stella, era formato dal commissario comunale straordinario, Francesco Paolo D’Alessio, il Direttore Generale dell’Asm, ( azienda sanitaria provincia di Matera) Vito Gaudiano e dall’Assessore provinciale al Bilancio e Programmazione Finanziaria, Domenico Smaldone, hannodato ilvia allalettura del testo della convenzione. Mettendo in evidenza, finalità ed obiettivi della convenzione, tra i primi adempimenti c’è stata la nomina del comune di Irsina, a capofila dei comuni interessati al progetto. All’assessore Smaldone, abbiamo chiesto di illustrare in che cosa consiste questo nuovo progetto: «Innanzitutto come abbiamo già avuto modo di dire –spiega Smaldone- questa convenzione nel momento in cui sarà in grado di offrire una proposta progettuale, e questo deve avvenire entro la fine dell’anno in corso, offrirà risposte in materia di Piani di servizi socio assistenziali, finalizzati a sostenere il potenziamento e la qualificazione di reti integrate di servizi alle persone, alle famiglie e alle
comunità, da attivarsi sulle aree territoriali individuate, di cui due in Provincia di Matera. Tra le operazioni finanziabili –elenca Smaldone in sintesi in alcuni punti– si punta innanzitutto al potenziamento e specializzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, con il coinvolgimento degli enti locali, e della azienda sanitaria locale; al miglioramento e qualificazione dei servizi –socio assistenziali socio educativi, di strutture di accoglienze (asili nido,comunità familiari, comunità alloggio, centri di prima accoglienza, centri diurni per anziani e persone con disabilità)». Potenziamento e qualificazione dell’offerta di servizi per la comunità, di centri sociali ad uso plurimo per lo svolgimento di attività culturali ( spazi attrezzati perattività bibliotecarie,cinematografiche, teatrali ed espositive). Il Commissario straordinario comunale Francesco Paolo D’Alessio ha commentato: «Un importante appuntamento –afferma D’Alessio– soprattutto per il ruolo che il comune di Irsina dovrà svolgere, in questo ambito, in virtù dell’incarico ottenuto, in qualità di comune capofila di un importante progetto, che porterà un importante sviluppo sociale ed economico del vasto territorio che comprende tutti i comuni coinvolti». Infine Stella ha tenuto a battesimo il neo progetto ha detto: «Sono molto soddisfatto –ha detto– soprattutto nel vedere tante comunità rappresentate dai rispettivi sindaci, pronti a collaborare per lo sviluppo di questo nuovo progetto, che nel suo insieme, attraverso le sue finalità apporterà benefici a tutte le comunità coinvolte. mi.do.
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Policoro Un convegno, una mostra e un evento live sull’uso responsabile dell’alcol
Un sabato per “bere la vita” Originale iniziativa del visual artist, Donato Fusco, per sensibilizzare i ragazzi POLICORO - Un convegno, una mostra fotografica e un evento live in occasione della festa di Halloween. Così Donato Fusco, visual artist di Policoro intende affrontare il problema dell'alcolismo giovanile. Sabato prossimo sarà dedicato alle differenti visioni del mondo giovanile, approfondite dal progetto “Bevi la vita”, promosso dal fotografo emergente. All'hotel Heraclea di Policoro si comincerà con un convegno previsto alle 19 al quale parteciperanno esponenti della Polizia stradale, del Sert di Policoro e dell'Arcat. In concomitanza con il dibattito, moderato dalla giornalista Isabella Romano, verrà inaugurata la mostra fotografica di Fusco, ispirata alla natura ma legata al tema dell'abuso di alcol tra giovani. «Le campagne nazionali legano troppo spesso questo problema alla morte. Io ho voluto, invece, fare un vero e proprio inno alla vita - spiega- L'intero evento verrà trasmesso in diretta su sito de “Il mio tg”. Credo molto nel ruolo dei social net-
work e degli internauti -aggiunge Fusco- tanto è vero che su Facebook c'è già uno spazio che mi riguarda a cui aggiungeremo presto quello legato a questo evento. La mostra fotografica verrà utilizzata per alcuni pannelli stradali e per materiale informativo». Il problema, secondo l'organizzatore di “Bevi la vita”
generazione degli ultimi 20 anni e la considera incapace di darsi delle regole, incosciente. Nasce anche per combattere questi effetti l'iniziativa del 31 ottobre. I 10 euro di ingresso consentiranno anche una consumazione. «Rigorosamente analcolica, l'Hallowdrink a base di frutta e zucca. Il problema è che spesso i ragazzi che frequentano le discoDonato teche non hanno bisogno di bere, Fusco perché sono già ubriachi dopo esmentre sersi “sballati” prima di entrare. parla dell’iniziativa Dopo la tavola rotonda (a cui parteciperà anche il dj inglese Mike di Anderson, celebre nelle discotesensibilizza che di tutto il mondo), la serata zione dei prosegue con lo spettacolo con giovani Federico Poggipollini, ovvero Capitan Fede e Mauro Petrarca (poeta cimiteriale, ospite della deve essere affrontato innanzi- precedente edizione di X Factor) tutto in famiglia. «Se un ragazzo fino alle 23 e fino alle 2 del mattisi ritira alle quattro del mattino e no il dj set con Anderson e instalnessuno gli chiede cosa ha fatto - lazioni di body painting. «La noprosegue Fusco- non si sentirà stra campagna -conclude Fuscomai in dovere di seguire delle re- non termina qui. Recuperare la gole». Un passato da organizza- carenza di comunicazione nelle tore di feste in discoteca («Quan- scuole sarà il prossimo passo». do avevo 15 anni», ricorda) oggi Antonella Ciervo Fusco analizza l'evoluzione della a.ciervo@luedi.it
Tursi Meno di 400 votanti contro gli 800 registrati due anni fa
Cala il popolo delle Primarie Primi segnali politici in vista delle prossime Comunali TURSI - Domenica nella sezione del circolo cittadino, posto nella centralissima via Roma, si sono svolte anchye a Tursi le Primarie per l'elezione dei delegati all'Assemblea nazionale, del segretario nazionale, dell'Assemblea regionale e del segretario regionale del Partito democratico. Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente. Iniziate alle sette del mattino, sono terminate alle otto di sera. Subito dopo il presidente di seggio, Carmine Morisco, assieme agli scrutatori, Salvatore Caputo, Francesco Cuccarese, Pasquale Solimando e Federica Palermo hanno iniziato le operazioni di spoglio delle schede, per la conta dei voti. Prima sono state scrutinate le schede dell'assemblea nazionale e dopo aver dato notizia dei risultati di voto, hanno compilato i verbali. Dopo sono iniziate gli scrutini delle schede per la elezione dei rappresentanti regionali. Sono andati a votare 371 eletto-
ri, di cui una quarantina tra rumeni e albanesi che avevano il regolare permesso di soggiorno. Alle Primarie di due anni fa erano andate a votare circa ottocento persone. La bassa affluenza di quest'anno del popolo del Pd può essere giustificata, in parte, dalla chiusura anticipata del seggio elettorale alle ore 20. La gente infatti pensava di poter votare fino alle dieci di sera. Infatti, qualche elettore storico del Pd, ex componente della Margherita, non ha fatto in tempo a votare. Una altro elettore, con un passato attivo nella politica tursitana ha osservato che il Pd si è un pochino svuotato di elettori, essendo venuti a mancare, i personaggi storici che hanno fatto parte dei Ds o della Margherita. Le due anime del Pd, non si sono fuse, anzi molti hanno lasciato l'attuale Pd. Forse le cause possono essere determinate anche al fatto che il paese è senza un'amministrazione comuna-
le. Così i supporter del nuovo Pd uscito da queste urne dovranno lavorare molto per ricompattare un partito che attualmente è un pochino in calo. Si spera, naturalmente, nelle giovani leve, visto che c'erano molti elettori giovani. Questi i risultati per le nazionali: 188 voti a Franceschini; 156 voti a Bersani e 11 voti a Marino. Ci sono state 4 schede nulle e 12 bianche. Alle regionali, Erminio Restaino ha preso 202 voti; Roberto Speranza 139 voti e Salvatore Adduce 16 voti. Schede bianche 5 e nulle 9, per un totale di 371 votanti. All'assemblea nazionale era candidato il tursitano Felice Tauro. Alle Regionali i candidati tursitani erano: Maria Oliveto, Natale Vallone, Filippo Palermo, Francesco Romano, Antonio De Mare, Maria Trucellito e Vincenzo Menzella. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Tre giovani lucani fermati a Taranto con l’eroina Denunciati a piede libero NEI guai tre giovani lucani in trasferta, sorpresi dalle forze dell'ordine con un quantitativo di eroina a Taranto, la città dei due mari. Operazione a largo raggio quella messa a segno nei giorniscorsi nei pressi di via Machiavelli a Taranto e che ha interessato in particolare il territorio del centro cittadino, controlli intensificati non solo nel weekend, ma anche in giorni feriali. I militari, tra le numerose autovetture controllate, hanno sottoposto a controllo un'auto su cui viaggiavano V.F. 31enne, N.F. 25enne e P.G.M.30enne, tuttioriginari dellaprovincia di Matera che dalla provincia lucana si erano spostati nel territorio tarantino in cerca di lavoro. In possesso dei tre giovani sono stati rinvenuti quindici grammi di eroina che, presumibilmente, sarebbero stati ceduti ad altre persone e che parte era stata consumata dai tre. La sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro e al terminedegliatti dirito,èscattata ancheladenuncia penale. Emilia Manco
Metaponto Esercitazione
Protezione civile per i monumenti METAPONTO - Si terrà nel comprensorio di Metaponto di Bernalda, dal 19 al 21 novembre, una esercitazione nazionale di Protezione civile per la messa in sicurezza dei beni archeologici. Lo ha reso noto Pio Acito, disaster manager di protezione civile e coordinatore dei Volontari per l'Ambiente. L'esercitazione si svolge in occasione del cinquantenario dell'alluvione del 23-25 novembre 1959, che colpì la costa jonica lucana e calabrese provocando alcuni morti ed ingenti danni. «L'evento -ha reso noto Acito- prevede la partecipazione di cento volontari, provenienti da diverse organizzazioni italiane e coordinati da Legambiente. È prevista, inoltre, la partecipazione di strutture di protezione civile e di volontari di Paesi del Mediterraneo, già coinvolti nel progetto “Interreg III Red Code” al fine di continuare a scambiare esperienze e incrementare ancora la capacità di cooperazione». Nel programma di attività sono previsti incontri seminariali con esperti, attività formative teorico-pratiche sui materiali archeologici, il 21 la giornata di esercitazione pratica con tre gruppi di lavoro per intervento di pulitura materiali lapidei in situ Apollo Licio, l'utilizzo di mezzi di difesa (elettro-pompe e costruzioni argini di sabbia), ridislocazione temporanea dei beni in deposito. provinciamt@luedi.it
Policoro Incontro dell’imprenditore Francesco Garofalo con gli addetti ai lavori della regione limitrofa
Welcome Lucania apre agli operatori pugliesi POLICORO - All'interno della rassegna culturale “Boccali di vino”, che si tiene nel castello baronale che fu residenza del barone Luigi Berlingieri, domenica mattina il tour operator lucano, Franco Garofalo, ha presentato ad operatori turistici pugliesi il catalogo “Welcome Lucania”, di cui egli stesso è l'ideatore: «Negli ultimi 15 anni la nostra regione ha avuto un notevole incremento turistico, culminato proprio nei giorni scorsi con l'inaugurazione del porto degli Argonauti a Marina di Pisticci con 450 posti barche e yatch fino a 40 metri, con una clientela medio alta che si integra alla perfezione con altri target turistici che la Basilicata può offrire. E in questo contesto noi siamo di supporto anche alla nuova infrastruttura nell'attrarre nuova utenza per il territorio. Da quando siamo nati tre anni fa, abbiamo instaurato rapporti con il Club Med, con l'Alpitour, oltre ad essere partner del distretto agroalimentare del Metapontino
e del consorzio Vini doc di Matera. Inoltre abbiamo messo a sistema le strutture ricettive per l'ospitalità della clientela, la quale in base alla loro domanda può scegliere un pacchetto turistico dai due a sei giorni, offday, on-day, nei classici alberghi o in agriturismi, relays, eccetera (minimo 8 perone, massimo 50). Gli spostamenti non sono faticosi, essendo comunque la regione molto concentrata, al massimo c'è da fare un'ora e mezza di strada per raggiungere Melfi e per una clientela più di nicchia abbiamo previsto itinerari culturali e archeologici grazie alla fattiva collaborazione di guide turistiche altamente specializzate. Nei nostri pacchetti -ha continuato l'imprenditore- non mancano nemmeno le degustazioni dei prodotti tipici lucani e conseguentemente della cucina regionale, grazie anche alla collaborazione dell'unione cuochi lucani con la quale organizziamo serate tematiche itineranti in affascinanti location co-
me quella che ci ospita oggi (castello baronale ndr) o il Palazzo dei Poeti nella Rabatana di Tursi per fare alcuni esempi, e negli scorsi mesi abbiamo anche organizzato il primo torneo di golf in un impianto di Metaponto. Dunque, Welcome Lucania è un prodotto turistico completo e tagliato su misura in base ad ogni esigenza di gruppi di arrivo». Il giovane Pier Michele Lasala ha invece spiegato la mission del Distretto agroalimentare di qualità: «Strumento di programmazione che parte dal basso coinvolgendo gli imprenditori del settore in collaborazione anche con la Camera di commercio e la Provincia di Matera. In un contesto così competitivo c'è bisogno di legare il prodotto al territorio in una politica di internazionalizzazione, di promozione e di certificazione, vedi Igp (Indicazione geografica protetta), delle nostre colture di qualità». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Gli operatori all’incontro di Policoro sui tour di Welcome Lucania
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Policoro Temono che alle parole non seguano i fatti per il blocco dei canoni irrigui
Sul campanile per protesta Due agricoltori del Cam sono sfuggiti ai controlli rimanendo un’ora sulla torre POLICORO - C'è chi sale sui campanili perchè ha perso il posto di lavoro e chi, invece, lo emula perchè è stanco di sentire sempre le stesse cose. Sale la protesta degli agricoltori del Cam (Comitato agricolo metapontino), che da giovedì scorso hanno bloccato piazza Eraclea, dove hanno sede gli uffici periferici del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, stanchi a loro modo di dire di essere presi in giro dalle istituzioni a tutti i livelli sui problemi che attanagliano il mondo agricolo da anni. Le rassicurazioni verbali dei giorni scorsi da parte dell'assessore regionale, Vincenzo Viti e del Direttore generale dello stesso Dipartimento, Piero Quinto, non li hanno convinti. E così nel pomeriggio di ieri due di loro hanno eluso i controlli delle forze dell'ordine presenti e sono saliti per circa un’ora sul campanile di piazza Eraclea, dal quali sventolavano striscioni di sindacati e associazioni di categoria: “Dì au prèvet che non suonànss i campàn!” è stata l'affermazione di uno di loro, che si è affacciato dal campanile poco prima delle 17, preoccuopato che poi il sacerdote della Chiesa Madre Santa Maria del Ponte, don Carlo Ferrarotti, potesse suonare le campane come fa più volte durante le giornata e stonarli. A convincerli che non era il caso di alzare il livello della protesta è salito subito dopo un ispettore della Polizia di Stato di Scanzano Jonico, anche se la situazione è rimasta sotto controllo e nessuno ha mai temuto il peggio. Nel tardo pomeriggio sul posto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco della locale
I movimenti interni di Policoro
Nuovi scenari nel Pd jonico
Gli agricoltori saliti sul campanile a Policoro (foto Studio Digitalab)
caserma pronti con una scaletta a salire sull'alto campanile. Il giorno fatidico per i protestanti è oggi, quando alle parole del dilazionamento dei canoni irrigui al Consorzio di bonifica Bradano Metaponto; la sua abolizione futura e la declaratoria dello stato di crisi del settore e agevolazioni varie di natura fiscale e previdenziale dovrebbero essere messi nero su bianco. Però, evidentemente, hanno avu-
to il sentore che si trattava delle solite “chiacchiere”, e così hanno deciso di passare loro ai fatti, salendo sul campanile di piazza Eraclea, minacciando come gesto estremo di buttarsi giù, qualora non arrivassero soluzioni pratiche e certe ai loro problemi. Sullo stato di crisi del settore e conseguente fondo di solidarietà però nel giorni scorso l'assessore Viti è stato chiaro, sostenendo che non dipende
solo dalla Regione Basilicata, ma soprattutto dal Governo centrale che ha l'ultima parola. Entro oggi, comunque, si dovranno scoprire le carte in tavola. Non sono ammesse proroghe, altrimenti il campanile di piazza Eraclea potrebbe diventare il simbolo dei martiri dell'agricoltura jonica. Anche se la protesta è stata strumentalizzata. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Oggi il Tavolo tecnico in prefettura SI terrà questa mattina, presso la Prefettura di Matera, il Tavolo tecnico sulla questione canoni del Consorzio di Bonifica e di crisi del mondo agricolo. A volere l'incontro il Comitato dei sindaci e degli assessori dei comuni metapontini: sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano; il vicesindaco e assessore all'agricoltura, Enzo Devincenzis; Saverio Carbone, assessore all'Agricoltura del Comune di Policoro; Gino Boccarelli, assessore all'Agricoltura del Comune di Scanzano Jonico; ed Enzo Montesano, assessore all'Agricoltura del Comune di Rotondella; tutti d'accordo nel valutare l'apertura del tavolo in Prefettura un ulteriore passo avanti rispetto all'incontro già avvenuto, venerdì scorso, presso la sede della Regione Basilicata di Policoro. «Nel ringraziare il Prefetto
Giovanni Francesco Monteleone -si legge in una nota dei sindaci e assessori metapontini- per la vicinanza al mondo agricolo di Basilicata, gli amministratori comunali metapontini, ribadiscono il loro sostegno al Comitato Agricolo Metapontino, ad Altagricoltura e all'Ugl nonché a tutti gli agricoltori che hanno organizzato la manifestazione di Policoro del 22 ottobre 2009. Manifestazione a cui va dato il merito di aver sottolineato finalmente a gran voce quali siano i veri problemi del Comparto Agricolo di Basilicata. Il Comitato dei sindaci e assessori all'Agricoltura -conclude la nota- viaggerà a fianco dei manifestanti fino a soluzione del problema». Anna Carone provinciamt@luedi.it
POLICORO - Sono stati i sostenitori di Roberto Speranza e di Bersani ad aver vinto la battaglia delle Primarie del Pd a Policoro. Infatti, il giovane candidato alla segreteria regionale ha raccolto 1.029 consensi paria al 57.97% . I sostenitori di questa mozione erano divisi, così come in tutti i comuni del Materano, in due gruppi: quello vicino al senatore Filippo Bubbico e quello vicino al vice presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico, gruppi di chiara matrice ex diessina, che si sono esaltati nella doppia sfida contro il gruppo Franceschini-Restaino, ma soprattutto in quella incrociata tutta interna alla stessa mozione. Gianluca Marrese con Bubbico e Franco Labriola con Santochirico. Com'è finita? Ad aver vinto ai punti, o meglio con quaranta voti di scarto è stata la lista numero quattro di Marrese e compagni, che ha raccolto 471 voti contro i 431 di quella numero tre di Labriola e compagni. Se si considerano, però, i tanti supporters politicizzati al seguito del primo, il sostanziale pareggio di Labriola (eletto nella direzione regionale) ha il sapore della vittoria, e se vogliamo anche del riscatto personale. E' stata una campagna dura, quella delle Primarie, che ha visto impegnati molti giovani; tra questi spicca senza ombra di dubbio quello dell'astro nascente Ciccio Lattarulo
(gruppo Marrese). La mozione Restaino-Franceschini ha ottenuto 652 voti pari al 36,75%, risultato non esaltante, ma in linea con il dato nazionale, che ha visto Pierluigi Bersani trionfare di gran lunga. A sostenere questa mozione il gruppo della ex Margherita vicino alle posizioni del senatore Carlo Chiurazzi, nonché il gruppo vicino al consigliere regionale Antonio Di Sanza. A Policoro, rispetto altri centri della provincia, è certamente mancata la componente Antezza, tanto che non sono emersi gruppi ex diessini organizzati a sostegno di Franceschini e Restaino, in quanto Francesco Mitidieri, ex antezziano ha votato e fatto votare Bersani e Speranza per l'area Bubbico. Con soli 93 voti pari al 5,24%, l'altra mozione bersaniana, a sostegno del candidato segretario regionale, Salvatore Adduce, è arrivata ultima. Dal risultato policorese delle Primarie, salutato vittoriosamente da Labriola e Marrese in un qualche modo cambia il volto della geografia politica interna al partito, anche se una divisione o ricompattamento delle parti deriverà a cascata dopo quello che sarà l'orientamento a livello regionale. In pratica se accordo sarà a Potenza per il segretario regionale, accordo sarà anche a Policoro per quello cittadino. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Spunti di ANGELO LUNATI*
Scanzano Jonico L’assessore al Bilancio Lunati replica al coordinatore del Pdl
SCANZANO JONICO - In uno spunto pubblicato il 24 ottobre dal Quotidiano, Raffaello Ripoli, coordinatore del Pdl, paragona la vicenda Arit a una tragedia dai contorni sempre più comici. Contorni, per l'appunto. E la sostanza? Vediamo un pò. Poichè Ripoli pare non aver fatto tesoro di quanto già il sindaco, Salvatore Iacobellis, fu costretto a spiegargli in una recente occasione, sempre a proposito dell'Arit, e dei meccanismi che regolano la riscossione dei tributi nel nostro comune, mi proverò a fare un tanto di ripasso. Intanto bisogna rispiegare che affidare il coatto a una società, come ad esempio Equitalia, non significa aver sostituito Arit con Equitalia, nè in buona, come scrive Ripoli, nè in cattiva sostanza. L'avvocato deve, una volta per tutte, metabolizzare il convincimento che in caso di emissione di ruoli, come fa il nostro Comune per la riscossione coattiva dei tributi, la convenzione con Equitalia è un obbligo di
«Arit, Ripoli finge di non sapere» legge. Chiaro? Insinuare, poi, che l'affidamento del coatto, e cioè di una percentuale di molto inferiore alla raccolta complessiva dei tributi, sia stata, come dice Ripoli in buona sostanza, un passaggio da Arit a Equitalia, è vile. La nostra Amministrazione ha fatto un altro passaggio: dall' Arit a un suo Ufficio Tributi, e questa si che è buona sostanza. Quando Ripoli ha pagato Ici e Tarsu per l'anno 2009, forse non ne è accorto? Di tragicomico nella vicenda Arit c'è solo il fatto che chi ne parla, e cioè Ripoli, o non sa, fatta salva la sua buona fede, cosa sia l'Arit, o non sa, e se sa finge di non sapere, le conseguenze che essa ha arrecato al nostro Comune. La convenzione con Arit, braccio operativo di Tributi Italia già San Giorgio spa, fu fortemente voluta dal sindaco cui fa riferi-
mento la coalizione politica che oggi egli coordina.m L'aggio percepito da quella società a titolo di riscossione ammontava alla bellezza del 24%. Un quarto, cioè, dei tributi comunali prendeva mestamente la via della Liguria, lì dove essa era, ed è tuttora, domiciliata. Senza entrare nei labirinti di quella convenzione, dai quali difficilmente emergeremmo tanto tortuosi furono i suoi camminamenti, dirò solo che era in essa prevista una sola condizione che permettesse all'ente comunale di revocarla unilateralmente, che consentisse, in parole più semplici, di tirar fuori dal capestro, nel quale il sindaco precedente aveva infilato, il collo degli scanzanesi: che l'esattore fosse moroso nei confronti dell'ente per due trimestralità consecutive. E ora la domanda:
cosa avrebbe fatto al nostro posto l'avvocato Ripoli se per nove mesi il Comune non avesse incassato uno, uno solo, degli euro raccolti per suo conto da Arit, ma indebitamente trattenuti nella disponibilità delle loro casse? Avrebbe, per salvare populisticamente due posti di lavoro, gettato ai pesci l'intera finanza del nostro Comune? Si sarebbe, forse, recato a Chiavari col capo cosparso di cenere portando in dote a quei signori i 400.000 euro che oggi il nostro comune risparmia a titolo di aggio non dovuto, e avrebbe detto loro: “Ecco, signori, questi sono i vostri 400.000 euro, fatene quello che volete, e non vi preoccupate per i soldi che ci dovete dare, tanto a Scanzano siamo abituati a tirare la cinghia?”. Prudenza, avvocato, prudenza
quando parla di incoscienza. Non faccia il suo esordio nei limitati solchi del nostro piuttosto casereccio agone politico portando in dote la clonazione di un azzeccagarbuglismo, che non porterà nessuno da nessuna parte. Scanzano ha bisogno di sviluppo, economico e sociale, ed è questa la direzione dalla quale attendiamo da anni le critiche o le proposte dell'opposizione, e non vagonate di lana caprina, unica merce fin qui pervenuta. Mi permetta, infine, di darle un consiglio, ma come tale ne faccia l'uso che vuole. Quando lei riferisce frasi come questa: “...qualora l'Arit risultasse vincitrice dei giudizi in corso, ipotesi tutt'altro che peregrina, il comune subirebbe un vero e proprio disastro economico”, ecco, quando lei dice cose come queste, cerchi di apparire più asciutto, più asettico, comunque meno accorato, giusto per scansare lo spiacevole equivoco che la sua, più che una preoccupazione, possa sembrare una preghiera. *Assessore al Bilancio del Comune di Scanzano Jonico
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Martedì 27 ottobre 2009
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Calcio e violenza Gianni Petrucci risponde per le rime «Troppo facile parlare dall’alto» Galliani: «Noi ostaggio di nessuno»
Capello l’anti-ultrà italiani A Coverciano il ct inglese spara a zero. Immediata la replica di Abete FIRENZE – Regole e 'respect': è questo lo schema principe di Fabio Capello, ct della nazionale inglese che, a Coverciano per il seminario Ussi, tuona contro chi «non ha rispetto e non ha regole» e riserva stilettate all’Italia. A partire dalla questione ultras, che nel Belpaese «comandano e fanno quello che vogliono. Eppure sarebbe sufficiente avere il coraggio di applicare le leggi». Capello ha sempre una risposta per ogni domanda. E in due ore ricostruisce la sua storia, che è storia dell’Italia del calcio che conta, portata 'in parallelò su tre nazioni diverse: la sua di nascita e le due di adozione, Spagna e Inghilterra. E mantiene fermi i binari sui quali questa storia va letta: respect and rules, rispetto e regole. «In Italia dicevamo basta striscioni e gli striscioni ci sono sempre. Dicevamo basta con gli oggetti in campo e tirano di tutto. Credo che sia necessario prendere una decisione e credo che le società debbano avere più coraggio». Ma quant'è diversa questa Italia la cui Nazionale «non mi affascina quanto l’avventura inglese» . Questa Italia dove “comandano gli ultras» e dove «si contestano gli arbitri». In Inghilterra no, «le contestazioni all’arbitro non sono consentite», gli oggetti in campo «non si tirano». Certo «ci sono diversi modi di arbitrare: in Italia ogni contrasto è fallo forse perchè da parte degli arbitri c'è paura di essere criticati in moviola. In Inghilterra chi casca, chi si butta viene fischiato dal pubblico, chi simula viene bollato per tutta la vita». Capello ha sempre una risposta, per ogni domanda. Ma ci tiene a mettere i puntini sulle 'ì: «Mi avete accusato di essere uno yes-man ma non lo sono mai stato», esordisce. E ricorda quando Galliani lo prese da parte e gli disse: o vinci il campionato o te ne vai. «Gli risposi: vinco il campionato e me ne vado. La decisione di dire sì alla Spagna nacque lì».
Capello, ct dell’Inghilterra ha criticato gli ultras italiani. In alto Petrucci e Galliani
Dalla Spagna all’Inghilterra, il suo «sogno, un ambiente favoloso, con gli stadi sempre pieni. Dove esistono rispetto e regole». Rieccoli, i 'palettì di Capello, che non scenderebbe mai in silenzio stampa perchè «crea una crepa tra giornali e società». Certo, «le polemiche non aiutano». Accantonati i temi degli ultras e di quelle società pavide “che non hanno il coraggio di intervenire», schivato il commento più volte richiesto sul campionato italiano, Capello ricorda Cassano (“mi pare, l’ho allenato») e fa melina con Lippi: «Lui ha Cassano, io Owen. A ognuno il suo tormentone», accenna appena ai campi di calcio italiani (“ho visto certi terreni di gioco e me ne sono vergognato») e fa lo slalom con il commento su Mourinho, Leonardo e Prandelli: «Mou? Ha in mano una grande squadra. Leonardo? È la novità. Mi fece arrabbiare perchè, quando lo presi io, si fece male subito. Prandelli? un tecnico preparato». No question, e
mister Capello ride. Esce dall’aula e sfiora con lo sguardo la Coppa del mondo vinta dagli azzurri che fa bella mostra di sè. Ma, scaramanzia o distanza dall’Italia che sia, mister Capello evita accuratamente di toccarla. FIOCCANO LE POLEMICHE - Le dichiarazioni di Fabio Capello, sulle connessioni fra i gruppi ultrà e società di calcio, hanno acceso il dibattito ed innescato una serie di polemiche. “Non corrisponde alla realta», l’immagine di un calcio italiano in cui comandano solo gli ultrà. È la replica del presidente della Figc, Giancarlo Abete: «Se si vuole dire che in qualche modo esiste una realtà in cui comandano solo gli ultrà, questo non corrisponde alla realtà», aggiunge il presidente federale. Abete ha poi ricordato che, «la posizione della Figc sempre a favore della tessera del tifoso, valutata come un’opportunità e non come una schedatura, è in linea con lo sforzo che tutti
dobbiamo fare affinchè il clima sia più sereno all’interno degli stadi». «A proposito di ultrà, Capello dia un’occhiatina anche agli hooligan. Forse è fermo a qualche anno fa, mi sembra che le cose stiano sicuramente migliorando con gli steward, con certi divieti che danno fastidio, mi riferisco a quelli delle trasferte, io credo che si stia andando nella strada giusta», ha aggiunto il vicepresidente del Cio, Mario Pescante. Per il presidente del Coni, Gianni Petrucci, «è troppo facile parlare dall’alto». «Sono dichiarazioni che non mi entusiasmano e lasciano il tempo che trovano – ha aggiunto -. Capello ha allenato in Italia, lo stimo, ma non mi piace quando qualcuno va all’estero e si mette a dare giudizi sul Paese che ha lasciato temporaneamente». Cesare Prandelli si dice «perfettamente d’accordo» con il collega Capello. «Fortunatamente – ha aggiunto – in questi anni a Firenze è stato straordinario il rapporto con la tifoseria». «Non credo che il calcio italiano sia preda degli ultrà», ma «gli stadi di proprietà offrirebbero più controllo». È il parere di Maurizio Beretta, da poco più di un mese alla guida della Lega calcio. E l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, aggiunge: «Il Milan non è ostaggio di nessuno, assolutamente». «Società comandate dagli ultrà? A Catania sicuramente non è così. Noi abbiamo dei nostri progetti e li portiamo avanti, proseguendo per la nostra strada», il commento dell’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco. «Sicuramente contribuirebbe molto e aiuterebbe le società di calcio nella lotta agli ultrà violenti avere lo stadio di proprietà», chiosa Claudio Lotito, presidente della Lazio, che poi rilancia: «Io non so quello che succede negli altri stadi. Per quello che mi riguarda, c'è un atteggiamento molto ostile nei miei confronti».
Alcuni giocatori del Blackburn contagiati non sono scesi in campo con il Chelsea CALCIOFOLLIA
L’influenza A sbarca in Premiership LONDRA – Dopo il campionato francese, l’allarme influenza A arriva in Premier League. Il Blackburn ha reso noto che tre suoi giocatori e due accompagnatori sono stati colpiti dal virus H1N1. In particolare David Dunn e Chris Samba non sono potuti scendere in campo sabato nella disfatta domenicale contro il Chelsea per 5 a 0. Si teme che altri giocatori possano essere stati contagiati, ma il club ha comunque assicurato che la gara di Carling Cup (Coppa di Lega) in programma oggi con il Peterborough si disputerà regolarmente. Secondo il Daily Mirror, Dunn avrebbe contratto la malattia dopo il derby contro il Burnley la scorsa settimana e sarebbe stato in condizioni talmente debole
che lo stesso allenatore razione di aver deciso Sam Allardyce gli avrebbe all’ultimo momento quandetto di prendersi qualche do già da sabato erano chiagiorno di riposo. Samba si è ri i rischi per l?accertato invece ammalato poco pri- contagio di Ludovic Giuly, ma della sfida allo Stam- Mamadou Sakho e Jeremy ford Bridge. Intanto in Francia è scoppiata la polemica sul rinvio di della gara di campionato tra il Marsiglia e il Paris St. Germain in seguito alla quarantena decisa per giocatori e staff del club parigino I due club hanno accusato la fede- Incidenti tra marsigliesi e parigini
Clement. Nel conto ci sono anche una dozzina di feriti negli scontri fra le due tifoserie furiose per il rinvio nella zona del porto che la polizia ha dovuto disperdere con i lacrimogeni. Una decisione sulla nuova data sarà presa giovedì, dopo che la proposta del Marsiglia di giocare mercoledì è stata considerata impraticabile. Il premier francese Francois Fillon ha chiesto che l'annullamento delle partite sia annunciato con almeno 24 ore di anticipo. r. s.
Sparatoria tra tifosi a San Paolo SAN PAOLO (BRASILE) – E' di due feriti, uno dei quali in gravi condizioni, e di 28 persone arrestate, il bilancio della sparatoria avvenuta la notte di domenica nel centro di San Paolo tra i tifosi del San Paolo e quelli del Corinthians . I due feriti sono entrambi supporters del Corinthians: uno è stato colpito a un braccio e sta bene; l’altro, ferito all’addome, è stato operato ed è in pericolo di vita. Le due tifoserie si sono scontrate nonostante le rispettive squadre (della stessa città) non giocassero contro: il San Paolo ha vinto in casa del Santos 4-3, mentre due ore dopo il Corinthians ha perso 1-0 davanti al «Pacaembu» con il Cruzeiro. La rissa, secondo fonti della polizia, ha coinvolto almeno 400 persone. Delirio da calcio-follia.
Campioni ko
Iaquinta e Totti sotto i ferri ROMA - Nel lunedì degli infortuni – il primo appuntamento con gli stop fisici in serie di questa stagione –è quello di Francesco Totti a provocare più fragore. Se il menisco di Iaquinta va ad aggiungersi alla lunga serie juventina e lo stiramento di Sneijder crea un grattacapo Champions a Mourinho, l’artroscopia cui si è sottoposto l'attaccante della Roma apre nuovi dubbi sul futuro del numero 10. Totti, ventidue giorni dopo l’infortunio procuratosi calciando il secondo dei suoi due gol al Napoli, alla fine si è dovuto arrendere: ieri si è operato allo stesso ginocchio destro sul quale il professor Mariani aveva dovuto già mettere le mani un anno e mezzo fa per la rottura del crociato. Questa volta è stato il turno del menisco, rimosso perchè rotto. Una tegola per Totti, ma soprattutto per Ranieri e la Roma. Otto minuti di intervento, per rimuovere la parte lesionata. Totti in serata ha lasciato la clinica dove si è tenuta l’operazione, da domani comincerà il lavoro di recupero, di potenziamento e fisioterapia. Alla fine dovrebbe rientrare nel giro di tre settimane, circa.
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Sport
Martedì 27 ottobre 2009
TOP 11
Pinna blinda il Pescara di Cuccureddu. Ottobre goleador insolito
Salgado da 8 in pagella Hat-trick, l’autografo su un pallone miracolato e su una partita pazza. Aveva bisogno soltanto di spazi Mario Jimenez Salgado e quando li ha trovati (favorito da una Reggiana che quasi non si preoccupa della fase difensiva: non a caso è la peggior retroguardia dopo quella del Potenza) ha devastato, trasformandosi in un’autentica furia, aggrappando il modesto Foggia al suo talento inesauribile. Un rigore tanto per cominciare e poi due prodezze da capogiro, due colpi da narrare. Il primo: affondo da sinistra, finte, dribbling, tre uomini disorientati e bomba sotto la traversa. Il secondo: coordinazione perfetta,rovesciatadi sinistroesferaall’incrocio. Super Mario piuttosto che super Foggia e lì dove non ci sono le parole (rossoneri rigorosamente in silenzio stampa) ci pensa la classe ad emozionare e suggestionare. Hat-trick per emulare Selva (triplettista nella sfida tra Verona ed Andria), ricolorire l’umore nero dei dauni e nascondere la miseria tecnica del Foggia (impoverito nelle finanze e nell’organico) col suo strapotere fisico, con la sua qualità disarmante, col suo bagaglio di genialità al servizio di una formazione di gregari che testimonia (per l’ennesima volta) quanto sia duro ed equilibrato il campionato. Basti pensare che le ultime tre della classe (tutte impegnate in trasferte di spessore) non crollano, anzi sfiorano il colpaccio e rimpiangono d’aver pareggiato: il Potenza, tatticamente rigenerato dal ritorno di Capuano, rivede la luce dopo tre sconfitte di fi-
la, imbriglia il Taranto, lo mette sotto per due volte e soltanto in pieno recupero viene acciuffato da un gol di Correa. Stesso discorso per il Real Marcianise, che irretisce ed innervosisce
Il bunker della Cavese regge da 4 gare CAVA DEI TIRRENI. Quattro partire senza subire gol. E non è un dettaglio spulciare il carnet degli avversari: Ravenna e Ternana fra le mura amiche, Marcianise e Portogruaro fuori. Due vittorie di misura in casa, due pari ad occhiali in trasferta. Davvero niente male, soprattutto se si pensa che prima di questa serie positiva la Cavese non aveva mai vinto, cominciando con quattro pareggi di fila e proseguendo con due sconfitte. La svolta, come spesso accade, è arrivata nella partita del “dentro o fuori”, almeno per un allenatore come Agenore Maurizi, spinto dalla piazza sul banco degli imputati non solo per i risultati negativi. Cava l’ha accolto con scetticismo ed alle prime sconfitte l’ha messo in discussione. La metamorfosi biancoblu ha un nome e una data: Cavese-Ravenna, 4 ottobre 2009. Quel giorno, pur sapendo di rischiare la panchina. Maurizi abbandona il tanto caro 3-4-3 e passa al 4-2-3-1. Una metamorfosi che ha una logica, forseinevitabile: se Tarantino,Bernardo e Schetter sono attaccanti che possono adattarsi ad agire le spalle di Varriale, lo stesso discorso non può valere per gli attori del pacchetto arretrato, tutti troppo statici per comporre una linea “a tre”. Poteva essere un salto nel buio, quando invece da quel momento la squadra ritrova i giusti equilibri e matura un filotto che serve a rilanciarla in classifica, ma
anche a ritrovare un po’ di serenità nell’ambiente. Viene fuori anche la forza di un gruppo che fin dall’inizio si è schierato dalla parte del tecnico, anche quando l’esigente piazza cavese cominciava a giocare al toto-allenatore. Maurizi non ha badato ai vari rumors, pensando esclusivamente a lavorare sul campo. L’ultima conferma del felice momento campano è arrivato in casa del Portogruaro. Nulla hanno potuto le bocche di fuoco venete, puntualmente a segno nelle precedenti tre gare interne, contro il “muro”della Cavese. Non un bunker: “La gara è stata molto equilibrata ed il pari ci sta tutto. Noi abbiamo avuto tanto possesso palla nel primo tempo, il Portogruaro ha intensificato la pressione nella ripresa. Avremmo potuto essere più incisivi nel corso dei primi 45’quandola partita l’abbiamo fatta noi, senza però essere concreti”. Una gara in cui la Cavese ha confermato una dote che raramente ha smarrito in questo inizio di campionato: l’intensità. Maurizi conferma: “I ragazzi hanno dato il massimo, non hanno mai perso la concentrazione ed hanno saputo blindarsi. Questo campionato è estremamente equilibrato ed acquisire continuità è indispensabile per avvicinarsi all’obiettivo della salvezza”. Nel frattempo, il primo a sentirsi in salvo è Maurizi. Non male, considerate le premesse. Marco Santopaolo
IL POSTICIPO: VERONA-PESCINA 5-1
il Cosenza, lo colpisce con l’accanita malizia di Manco e viene soffocato soltanto nell’extratime da un inserimento feroce del talentuoso Danti. E pure l’Andriava via da Lancianocon qualche
recriminazione per non aver saputo affondare i colpi dopo aver rimontato per due volte il risultato (doppietta del centrocampista Ottobre). E la quintultima, la Spal, cede il passo al Pescara (primo successo esterno della stagione) dopo averle provate tutte per sfondare il muro difensivo biancoceleste (rimontare Cuccureddu è un’impresa quasi impossibile: il sardo vola in vetta alla classifica e guadagna la panchina della top 11). Hat-trick Salgado per l’esplosione di una giornata zeppa di gol e di spettacolo. Partita da Reggio Emilia fino ad arrivare a Taranto (gara sensazionale ed avvalorata dai numeri di Catania, svincolato da compiti di marcatura e liberato tra le linee dall’intuizione di Capuano) dopo una sosta al Liberati di Terni, che celebra il definitivo ritorno di Romano Tozzi Borsoi che inzucca di testa per l’1-0 e guadagna con astuzia il penalty per il raddoppio e ripropone la candidatura al primato della Ternana, dopo tre ko consecutivi. C’è spazio pure per Bonanni e Packersulla lineadeitrequartisti (entrambiin gol con Pescara e Ravenna), innescata dal già citato Ottobre e protetta da una difesa di marmo (Farina, leader della Cavese; Murolo, baluardo del Real Marcianise; Borghetti, sincronizzatore dei meccanismi della Ternana; Ciuffetelli, jolly del Ravenna col vizio del gol) sistemati a protezione di Tore Pinna, ancora una volta numero uno tra i numeri uno, ultima frontiera di un Pescara di roccia. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana
I sogni di Tozzi Borsoi un ternano adottivo “SE AVESSI la bacchetta magica,farei vincereuncampionato alla Ternana”. Al quarto anno nella città umbra, Romano Tozzi Borsoi sente ormai cucita addosso la maglia rossoverde. Per il momento, senza ricorrere all’occultismo, il bomber aiuta i suoi compagni di squadra a suon di gol. Come domenica, quando una sua doppietta è risultata decisiva per battere il Rimini ed archiviare un momento negativo. Il successo nello scontro diretto ha rilanciato le ambizioni di una compagine partita alla grande, prima di incontrare alcune difficoltà. “Sono fiducioso, perché quest’anno possiamo contare su una squadra con grande carattere. Una qualità che forse ci è mancata nelle stagioni passate, quando partivamo con grandi ambizioni per poi guadagnare la salvezza soltanto nelle ultime giornate”. Qualcosa è cambiato, a Terni, anche perché la tifoseria sembra finalmente essersi riavvicinata alla squadra dopo anni di pesanti contestazioni all’indirizzo della società. Un vento contrario che, personalmente, Tozzi Borsoi non ha mai avvertito: “Arrivai a Terni l’anno in cui la squadra era fresca di retrocessione dalla B, quando appena un anno prima lottava per la promozione in A. All’inizio non è stato facile, anche perché dopo gente come Zampagna, Miccoli e Borgobello, qualsiasi attaccante di categoria avrebbe scontentato la piazza. Non nego, però, che già dalle prime partite è nato un buon feeling con i tifosi, che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Ancora oggi il rapporto è molto forte”. E, magari, ha inciso sulla scelta di restare nello stesso posto per quattro anni, quando al giorno d’oggi i contratti sembrano valere carta straccia: “In Umbria mi trovo bene con tutti e si trova bene anche la mia famiglia: i bambini (Christian, due anni e Mattia, otto anni) vanno a scuola a Terni. Calcistica-
Selva del Verona ha realizzato la prima tripletta della stagione
mente parlando, è una piazza molto calda. Le aspettative sono tante, ma se ti guadagni la loro stima, i tifosi ternani possono trascinarti. Quest’anno hanno fiducia in noi, già dalle prime amichevoli hanno capito che ce la mettiamo tutta e che abbiamo carattere”. E se Tozzi Borsoi ha rifiutato offerte da tanti club di Prima Divisione che avrebbero voluto assicurarsi un centravanti forte e potente, la Ternana gli ha costruito intorno una squadra in grado di consacrarlo: dai piedi di Concas e Piccioni ogni domenica partono assist invitanti per la testa di Romano (di nome e di fatto). “E’ una squadra competitiva, ma insisto nel sottolineare che il nostro valore ag-
giunto è la voglia di vincere che alla lunga potrà fare la differenza” ribadisce Tozzi Borsoi, arrivato a Terni dopo due anni nella Torres dove ha incontrato il “maestro” Cuccureddu: “Gli devo tanto, è l’allenatore al quale mi sento più legato. Il secondo anno arrivammo ai play-off, una stagione storica per Sassari”. In precedenza due anni a Vercelli, in C2, prima ancora tante stagioni con le valigie in mano, in prestito per rispettare il contratto con l’Udinese. Adesso, a 30 anni, Tozzi Borsoi ha messo le radici ed è un marito ed un padre sereno. Anche se non smette di sognare di giocare in B. Con la Ternana, naturalmente. Marco Santopaolo
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44 Sport
Prima Il dg del Potenza Galigani invia un dossier a Lega e designatore
«Arbitri proprio scarsi» Non si crede al complotto, ma vanno sotto esame cinque gare Trattativa societaria
Visentin a Potenza domani in attesa di incontrare Postiglione SIMONE Visentin, l’imprenditore friulano che ha manifestato l’intento di acquisire il Potenza Sc, si sentirà in mattinata con il patron rossoblù Giuseppe Postiglione per stabilire la data e l’orario di un appuntamento che potrebbe servire a tracciare le linee guida di un’operazione di cessione. «Sarò a Potenza domani pomeriggio - fa sapere - in attesa di incontrarmi con il presidente del Potenza o domani stesso o anche giovedì». Gli intenti restano quelli manifestati con un fax a Postiglione, ossia l’acquisizione del 100% della società in tempi rapidi. Quindi l’idea dell’azionariato popolare per il 49% delle quote potrebbe essere rinviato ad un secondo momento, visto appunto la volontà di perfezionare l’operazione in pochi giorni. Certo è che Visentin vorrà vedere le carte contabili del Potenza e, crediamo, possa volerci qualche giorno in più. Ma, se effettivamente la volontà di Postiglione è quella di farsi da parte, già riuscire a strappare la promessa al patron del pagamento delle scadenze contabili di fine mese, potrebbe essere un buon passo in avanti.
Il Potenza di Taranto non ha intenzione di retrocedere UN PARI allo Iacovone, dove siva cara al tecnico, fra l’alpochi usciranno indenni. tro, vive più di automatismi Soltanto un accenno della che di uno contro uno. Porsperata rinascita, perché caro deve crescere nel fisico e senza i tre punti contro il smaliziarsi, ma a Capuano Foggia non si andrà lonta- basta vederlo concentratisno. Ma da qualche parte do- simo. Quello che qualche seveva pur cominciare, il Po- natore ha dimostrato di non tenza, a dimostrare di avere essere. In mediana, Profeta gli attributi. Quelli necessa- si fa ampiamente preferire a ri per condurre una partita Giannusa, pur essendo difdi grandissima sofferenza, ferente per caratteristiche. mestiere, volontà. Il condi- Facciamolo crescere. zionamento delle decisioni RINASCITA Ma la scossa arbitrali c’è stato, giusto dei due giorni di cura - Caquindi iniziare a far sentire puano ha creato effetti inla propria voce nelle stanze sperati. Dicevamo di Lucenti, che ha dache contano. to segnali Senza però alpiù che inzarla troppo. coraggianNell’analisi ti mettendo a freddo resta in stand-by l’eredità della la modalità domenica ta“ex giocatorantina: una re” delle ulprova dicarattime uscite. tere che manSi è capito cava da temanche il po, forse inecontributo dita. Capuano che può daha saputo tocre Mimmo care le corde De Simone, giuste, responsabiliz- De Simone in azione a Taranto abile a rimediare zando i giovacon un’inni e acciuffantelligenza do per i capelli Lucenti, che il viale del tra- tattica infinita al fisiologico monto pareva averlo preso gap di mobilità in mezzo al in discesa a tutta velocità. campo. Se solo si riuscisse a Anche lui pare un titolare ri- rigenerare anche Anderson trovato. Nella testa, nel cuo- (impresa non facile), Capuare, il Potenza di domenica ha no avrebbe a disposizione, dimostrato di non voler re- praticamente, tre nuovi acquisti sulla cui qualità non si trocedere. LINEA VERDE Ma l’avvio può discutere. della svolta gestionale è sta- FEDELISSIMI Da non trato ampiamente positivo. Te- scurare un altro fattore. C’è soniero ha messo in campo gente che in campo, domenisicurezza nelle uscite, fisici- ca, ha dato l’anima per Eziotà, riflessi di primissimo li- lino. Di riflesso per il Potenvello sulle due conclusioni di za. Lo diciamo senza frainBerretti (di testa e di piede). tendimenti, perché i vari BePremiata la scelta coraggio- rardi, Chiavaro e Catania sa di Capuano, premiata an- fin’ora si sono sempre dimoche una profezia, risalente strati professionisti esemalla stagione passata. Lo dis- plari. Ma è stato inevitabile se Arleo: “questo ragazzo riscontrare nella loro prel’anno prossimo sarà il tito- stazione un’aggiunta di anilare del Potenza”. Nondapo- mo, di ardore. Credono in un che rispetto co anche la maturità con cui progetto Porcaro si è destreggiato tra all’estate è cambiato. CredoScarpa e Corona, due caima- no in un allenatore che ha acni dell’area di rigore. Capua- cettato di rimettersi in giono sta portando il giovane co, con obiettivi diversi. Sareggino per mano: da “bam- ranno i primi a dirlo in settibino” a difensore di catego- mana al resto del gruppo: ria il tragitto è impegnativo, controil Foggia,ègià unafima il ragazzo offre massima nale. applicazione. La fase difenPietro Scognamiglio
“PENSAR MALE è peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”. E il Potenza sbotta, a fronte della frase resa celebre in passato da una mente sopraffina come quella di Giulio Andreotti. Magari il fascino politico non è uguale, ma il concetto espresso da Capuano è diretto e non criptato: «Lo dico prendendomi la responsabilità delle mie affermazioni. La Lega ha deciso di far retrocedere il Potenza e gli ultimi arbitraggi ce lo hanno confermato». Vero o presunto che sia, il pensiero del tecnico del Potenza, ma più in generale della società, è assai preoccupato. In particolar modo dalla settima giornata alla decima al Potenza è stato negato più di qualche punto con alcune decisioni inspiegabili. Ma si inizia proprio dall’esordio di Giulianova, quando il signor Colasanti diSiena, ammonisceGiannusa duevolte nel giro di tre minuti, decretandone l’espulsione dopo appena 7’di gioco. Dei due falli, alla moviola, il primo poteva non essere sanzionato. Una serie di partite senza sostanziali protesta da parte dei rossoblù, ma nell’ultimo mese la situazione è diventata incandescente. Si comincia dalla gara interna con il Verona. Sull’1-0 per i veneti, un tiro di Aquino viene rimpallato con il corpo da Comazzi, che tocca nettamente con le mai in area di rigore. Addirittura il signor D’Alesio di Forlì zittisce le proteste di Cardinale conun eloquente “state giocando con il Verona, non posso mica dare questi rigori”. Clamoroso l’errore della terna arbitrale, guidata da Affinito diFrattamaggiore, aLanciano. Ilgol dell’1-1 segnato da Polani e annullato per fuorigioco è chiaramente regolare. Nel posticipo contro il Cosenza, il signor Zonno di Bari non vede un clamoroso fallo di mano di Chianello, che ferma un cross di Catania destinato a De Cesare, e quindi non assegna il rigore che poteva portare avanti il Potenza (si era sullo 0-0). E domenica scorsa, il signor Barbiero di Vicenza (non nuovo a episodi contestati contro il Potenza), non agevolato da un segnalinee distratto, prima non rileva un’evidente posizione di fuorigioco di almeno tre giocatori del Taranto (che disturbano Tesoniero) e di Scarpa, che scivola al momento del tiro in porta dando via libera a Mezavilla che segna l’1-1; poi non si av-
vede di un fallo ai danni di Cardinale che dà il via alla rete del definitivo 2-2. «La misura è colma - ha sbottato il dg del Potenza Galigani - e per questo abbiamo preparato un dvd con i filmati degli episodi incriminati e una lettera che invieremo tanto al presidente della Lega Macalli, quanto al designatore degli arbitri Braschi». Ma Galigani non crede al complotto, almeno diretto, a far fuori il Potenza e il suo presidente Postiglione: «Semplicemente gli arbitri e i loro assistenti sono scarsi. Ma di questo livello così basso me ne sto rendendo conto solo a discapito nostro». Ma poi l’analisi del dirigente potentino va anche oltre: «E’ chiaro che qualche illazione pesante sulla società (il riferimento ai tifosi che hanno esposto lo striscione “Scommettiamo che”, durante Potenza-Cosenza, ndr) può aver generato un clima negativo intorno al Potenza. Ma noi non ci stiamo a farci calunniare da nessuno, nè tantomeno siamo disposti ad accettare sospetti. La Lega Pro ha sospeso le giocate sulla partite della Se-
conda Divisione del girone meridionale. Se avesse avuto sospetti sul Potenza avrebbe potuto fare la stessa cosa e invece no, siamo considerati alla pari degli altri e come tali pretendiamo di essere arbitrati». Certo è che qualche considerazione sulla benevolenza o meno di cui gode il Potenza, il presidente e i dirigenti della società (che con una denuncia tanto forte, oggi, rischiano di attirarsi addosso altri nemici), va fatta. Probabilmente non si ha più il rispetto degli ultimi anni, ma è anche giusto dire che in linea di massima i risultati del campo non sono mai figli di un disegno prestabilito, sono solo frutto delle reali capacità espresse, ed è inutile accampare alibi di sorta per giustificare insuccessi evidenti sul campo. Sacrosanto pretendere maggiore attenzione, ma guai a sbandierare ai quattro venti ipotesi complottistiche: il rischio è che si ritorcano contro in maniera assai più negativa. Alfonso Pecoraro
Seconda I gialloverdi lasciano ben sperare per il futuro
La rabbia e la voglia di riscatto Il Melfi non si abbatte per un ko Tanta rabbia. E' questo il sentimento che anima l'ambiente gialloverde, per la sconfitta, assolutamente immeritata, patita in casa della capolista Gela. Il " Vincenzo Presti", si conferma campo tradizionalmente ostico, anche in virtù di alcuni episodi arbitrali dubbi, che alla fine hanno condizionato il risultato finale. Era già accaduto in passato, si è ripetuto anche nell'ultima partita, con il gol incomprensibilmente annullato ad El Kamch. Una rasoiata dalla distanza che trafiggeva il portiere gelese, che al pari dei suoi compagni di squadra, non protestava in alcun modo, non paventando nessuna irregolarità sulla battuta vincente del centrocampista melfitano. Invece l'assistente arbitrale, originario di Salerno, come Provenza tecnico siciliano, segnalava un off side, contravvenendo anche a quanto rilevava il direttore di gara, il signor Russo della sezione di Milano, che si era già diretto a centrocampo, convalidando la segnatura. Insomma un episodio a dir poco sconcertante per il Melfi, che si vedeva privato di un gol apparso regolare. A nulla sono valse le proteste e le spiegazioni chieste a fine ga-
Arcamone in azione contro l’Igea Virtus (foto Valerio)
ra da Rodolfi e da Enzo Rosa, dirigente accompagnatore, persone animata da comprovato bon ton. L'episodio riveste particolare rilevanza, nel contesto di un secondo tempo giocato all'attacco dai gialloverdi, sfortunati in occasione del palo di Pellecchia e di un miracolo compiuto da Nordi, estremo avversario,
sempre su Pellecchia. Il ragazzino federiciano, ha avuto un ottimo impatto con il match, disputando un secondo tempo apprezzabile, al pari di tutta la squadra, che non esce affatto ridimensionata dal confronto con il forte ed ambizioso Gela. Anche se in superiorità numerica, va rimarcata la prova
del Melfi, che avrebbe meritato il pareggio e che comunque ha tenuto testa all'attuale capolista, capace di andare in gol, più su una disattenzione lucana, che non per effettivi meriti di Vianello. Semmai c'è da sottolineare, un approccio un po' timoroso da parte del Melfi, poco pericoloso in avanti nel primo tempo e troppo propenso alla difensiva, anche se Careri ha dovuto effettuare una sola parata di livello in tutto il match. Ora occorre comunque voltare subito pagina e pensare al Vico Equense. Il Melfi ha l'opportunità di giocare due partite interne, l'altra è con la Vibonese. Si tratta di due gare che potrebbero risultare propizie per ritornare sotto in classifica, in zona Vip per intenderci. Il Melfi seppur perdendo con Cassino e Gela, a dimostrato di potersela giocare fino in fondo, senza timore alcuno. La rabbia accumulata a Gela va tradotta in energia positiva e voglia di rivalsa in campo. Lasciarsi alle spalle la beffa subita, l'amarezza per le decisioni arbitrali avverse, e sfruttare il buon momento a livello fisico e di gioco. Questa la priorità per un Melfi che non intende affatto ridimensionarsi. Emilio Fidanzio
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Sport 45
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
TOP 11
Batte il Catanzaro. Bene anche la Juve Stabia e Vianello
L’acuto dell’Isola ALLA FINE È ARRIVATA. La caduta della capolista era un'occasione auspicata da molti, il Gela su tutti che prontamente ha raccolto l'invito, ma giunta nel momento più inaspettato. Giunta sotto i colpi del referente meno quotato. L'Isola Liri, con il tecnico Grossi in testa, era forse l'unica che aveva pronosticato lo scivolone dell'ormai ex capolista. Grossi in settimana aveva predisposto il copione, il piedino di Federici ha recitato la sua parte dal dischetto. Non ha potuto nulla il Catanzaro, o meglio, tutto sommato ci ha provato a rendere meno amara l'ultima domenica. Di mezzo ci si è messo però un Mangiapelo in condizione d'imbattibilità, per la seconda volta consecutiva miglior referente di giornata per la difesa dei pali. Del passo falso della capolista ne ha goduto dunque il Gela di Provenza, spietato interprete del pragmatismo d'altissima classifica con la risicata, ma al contempo preziosissima, vittoria sul quotatissimo Melfi. In assenza di Cunzi, ancora fermo ai box, e con un Criniti a mezzo servizio, è Marco Vianello a risolvere la pratica-primato con un preciso diagonale su servizio di Pasca. Insomma, il tridente di Provenza va avanti anche in assenza delle prime firme e c'è di più: due reti subite in dieci gare, miglior difesa in assoluto. Si avvicinano al podio Jue Stabia, Cassino e Siracusa. I laziali brindano alla salute
di Giannone. Il metronomo del centrocampo è l'assoluto protagonista del convincente tre a zero esterno che ha annichilito l'Igea Virtus. Due reti ed un assist per Martinelli, oro co-
lato per il forziere di Pellegrino. L'esterno del Cassino, alla seconda rete in campionato, è il referente della corsia mancina del reparto difensivo. Lungo la sua strada c'è il fine Amore del-
la Juve Stabia mentre al suo fianco mantengono il suo stesso passo Iodice del Siracusa, perfetto opportunista nel capitalizzare in rete l'erroraccio di Vurchio, Nossa del Manfredonia, che sale più in alto di tutti sul calcio d'angolo di Mignogna per il punto dell' uno a zero e Gritti della Juve Stabia, decisivo interprete difensivo nel tre a uno di spessore inflitto al Brindisi. La Juve Stabia sale così al quarto posto, a tenergli compagnia è il Cassino di Pellegrino, tornato in auge dopo l'ultima sconfitta interna patita contro la Scafatese ed il successivo pareggio con il Gela. Ideatore della rinascita è prorio Rocco Giannone, uno dei leader della squadra, un organizzatore di gioco con il vizio del gol: finora quattro in dieci partite. L'altro doppiettista di giornata è Davide Luppi del Manfredonia: per il giovanotto classe' 90 è il terzo sigillo in campionato. Completa il terzetto in mediana Amore della Juve Stabia: qualità da vendere ed inviti per i compagni nel tre a uno sul Brindisi. Federici è di rigore nel tridente avanzato. Al suo fianco c'è De Angelis della Juve Stabia (quarto centro per lui) che fa da coronamento alla prestazione delle Vespe di Rastelli che si confermano in un ottimo momento di forma; lavora per entrambi l'esterno Vianello del Gela: il suo acuto vale il primato per la squadra siciliana che ha approfittato del ko del Catanzaro. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
Il personaggio della settimana
Giannone e una Seconda troppo stretta CASSINO. A Barcellona Pozzo di Gotto ha vinto la partita da solo. L'Igea non è riuscito a fermare la sua furia. Prima l'assist per il gol di Martinelli, poi una doppietta d'autore: punizione chirurgica e conclusione potente dopo aver saltato due avversari. Per un regista di centrocampo, aver realizzato quattro gol dopo dieci partite non è cosa da poco. Sarà contento il Cassino, che a gennaio ha fatto la scelta giusta affidandosi al talento di Rocco Giannone. A 26 anni, è considerato un vero e proprio lusso per la categoria. Lo pensano anche i 132 iscritti al fan-club aperto su Facebook, tifosi che hanno avuto modo di apprezzare Rocco nella sua carriera. Un cam-
mino fra alti e bassi, come sottolinea lo stesso Giannone: “A 19 anni, dopo l'esperienza nella Primavera,laTernana mimandòinprestito in C2 a Castel di Sangro. Un anno tremendo: la rottura del tendine rotuleo mi fece stare fermo tutta la stagione. Fortunatamente, l'anno successivo mi ripresi alla grande, segnando 8 gol fra Lodigiani e Giulianova prima del ritorno a Terni, in serie B”. Un inizio non facile, fino a quando gli umbri si affidano a Fabio Brini: “E' l'allenatore che mi ha lanciato in serie cadetta, e col quale ho giocato tanto pur essendo al mio primo anno nella nuova categoria”. Due anni a Terni, sei mesi in prestito a Catanzaro prima di tornare in
Umbria, ma in C1. E lì cominciano altri guai per Giannone, insieme a tanti altri giocatori in esubero. Fra questi Jimenez e Kharja, mica gli ultimi arrivati. La società chiede loro di dimezzarsi l'ingaggio, e di fronte ad un logico rifiuto, il club decide di metterli fuori rosa. “Ho perso un altro anno. Fortunatamente, nella stagione successiva sono approdato a Salerno, dove ho avuto la fortuna di vincere un campionatodi C1.Auguro aqualsiasi mio collega di provare un'emozione simile, conquistare successi in certi posti è indescrivibile” prosegue Giannone, che a Salerno ha ritrovato Brini e soprattutto la B, salvo abbandonarla per scegliere Cassino, due categorie
La squadra della settimana
Scricchiola la panchina del Monopoli MONOPOLI. Cassino ultima chance? Non se la passa granchè bene il Monopoli, la panchina del tecnico Davide Pellegrini scricchiola sempre di più dopo il pesante ko interno con il Siracusa. Pellegrini sbanda, Chiancone è alla porta. Ipotizzabile un avvicendamento sulla panchina pugliese? Per ora nulla si muove, ma chissà che la prossima trasferta in terra laziale non funga da ultimissima chiamata per il tecnico lombardo. Due a zero senza appello ad opera di Iodice e Bufalino; una sconfitta che ha gettato nello sconforto l'ambiente. Come sono lontani i tempi in cui il Monopoli spopolava al vertice della classifica. Correva l'inizio di stagione, il caldo estivo sembrava sposarsi benissimo con l'umore della squadra, perfettamente acclimatatasi alle temperature d'alta classifica. Un pareggio all'esordio, sul campo del Vico Equense, poi trittico di vittorie contro Juve Stabia, Isola Liri e Vibonese. Gioco frizzante, portato avanti secondo un dispositivo offensivo davvero niente male: dinamismo e rapidità garantiti da La Carra, peso specifico sotto rete grazie alla corpulenta statura di Balistreri. Tuttavia i guai non sono tardati per Pellegrini e soci. Addio sogni di vertice, il Monopoli, da sorpresa del campionato, ha mutuato il suo destino con un'anonima metà classifica. Il declino, lento ma inesorabile, è cominciato
con la cadutadi Gela: uno a zerodi misura, ma che comunque a prodotto più danni del previsto. La squadra ha cominciato a pagare una certa mancanza di fiducia nei mezzi. Dopo Gela, solo un pareggio casalingo contro il Brindisi ed uno sul campo della Scafatese. Poi altri trestop subitiaMelfi, edincasa control'Aversa Normanna, prima dell'ultimo capitombolo contro il Siracusa domenica. Il totale riconcude ad un crisi di risultati evidente, due punti in sei partite rappresentano un macigno gravoso sulle spalle di una squadra che sembra aver smarrito l'antico smalto. A conti fatti l'ultima brillantezza di squadra s'è consumata sul campo della Scafatese sotto forma di un pirotecnico tre a tre: rimonta prima imposta ai padroni di casa e poi subita nel finale con un pizzicodisfortuna. L'andazzocondannacomunque pesantemente la squadra, infilatasi in un pericoloso vortice di sconfitte ed incapace di andare in rete tra le mura amiche. Il bilancio è dunque in perdita, ma a Monopoli nulla si muove per adesso. Chiancone restaalla finestramaDavidePellegrini puògiocarsi comunque la carta della fiducia incondizionata da parte del vertice societario. Cassino ultima chance? Forse, ma il tecnico resta comunque fiducioso. A parte qualche strigliata alla squadra da consumarsi in settimana. Andrea Buonaiuto
di differenza. “Una scelta mirata, anche se questa categoria sinceramente mi sta stretta” ammette Giannone, che però giustifica il declassamento: “A Cassino ritrovo la famiglia Murolo, che ho conosciuto a Salerno. Credo in questo progetto, mi fido delle persone: ho scommesso su questa società convinto che insieme torneremo in alto. Sono convinto che possiamo fare davvero bene, e prenderci una rivincita dopo la beffa dell'anno scorso, quando sfiorammo i play-off dopo averli inseguiti nel corso di una stagione giocata ad altissimi livelli”. Per Rocco Giannone, regista di qualità con il vizio del gol, questo può essere il campionato della svolta.
Rocco Giannone del Cassino
CISCO-BRINDISI VALE I PLAY OFF
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46 Sport
Il punto girone H Prima sconfitta del Pomigliano. La sorpresa Sant’Antonio allunga il passo
Per la seconda volta turno senza pareggi GIORNATA senza pareggi. In precedenza si era verificato nel quinto turno. La Casertana si ferma a Mugnano e il Sant'Antonio Abate ne approfitta per allungare il passo. L'Ischia, al quarto assalto e il Matera, al quinto, “espugnano”, rispettivamente, il “Mazzela” e il “XXI Settembre”. Prima sconfitta del Pomigliano. Ciao Pisticci. La squadra lucana rimedia la quarta sconfitta consecutiva e precipita in zona playout. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della nona giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare tutte vittorie, una sola in trasferta. I gol sono stati 24, di cui 17 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 7 da quelle che hanno viaggiato. Nella nona del-
la scorsa stagione le vittorie furono otto, di cui tre in trasferta e i gol 27. Complessivamente, nelle 81 partite sinora giocate, le vittorie sono state 55 (26 in trasferta), contro le 61 della stagione scorsa (26 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in nove giornate, furono realizzati 218 gol, contro i 212 di quest'anno. Dal raffrontodelle classifiche, il Sant'Antonio Abate è la squadra che ha il saldo migliore rispetto alla stagione passata: +17. Poi, il Grottaglie (+9). In coda c'è invece il Fasano, in ritardo di 13 lunghezze e il Francavilla Fontana di 8. Il Sant'Antonio Abate ha consolidato il primo posto, distanziandosi di cinque lunghezze dalle più immediate inseguitrici. La compagine
partenopea ha conquistato il quinto risultato utile consecutivo (4 vittorie e 1 pareggio), superando un Francavilla Fontana sempre più in difficoltà. Altra squadra in forte difficoltà è il Fasano che a Bacoli ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva. Salgono le quotazioni del Bitonto che ha costretto il Pisticci alla quarta sconfitta di seguito. Scendono, invece, quelle del Francavilla in Sinni che sul proprio campo ha interrotto la serie di risultati utili che durava da sei giornate (4 vittorie e 2 pareggi). La formazione sinnica è stata l'unica a perdere dinanzi ai propri sostenitori. Prima vittoria esterna delCasarano eprima sconfitta fuori casa del Pomigliano. Lo stop dei campani ha portato a zero il numero
delle squadre imbattute del girone. Tra le lucane, detto del Pisticci e del Francavilla, entrambi sconfitti, un plauso va al Matera che ha finalmente “violato” il “XXI Settembre”. Dopo tre pareggi e una sconfitta, i materani hanno superato un'Angri in salute, reduce da cinque risultati utili di seguito (3 vittorie e due pareggi). Il Matera, anche nel campionato 2007/08, conquistò la prima vittoria interna nella nona giornata (quinta tra le mura amiche). Era il 28 ottobre del 2007, Matera-Lavello 5 a 1. Domani si ritornerà in campo per onorare il decimo turno, ma la squadra del capoluogo lucano resterà a guardare. Adolfo Sarra
Scudieri: «Lavoreremo per imporre il nostro gioco come vuole il mister Giusto»
Matera, scossa ai problemi Vittoria in casa che regala serenità, ma non tutto è ancora a posto Vittoria sofferta, la prima in casa, ma ancora una volta il Matera non ha messo sotto l’avversario, salvo i primi sette minuti della ripresa. Il torneo si dimostra alla portata, perchè manca una squadra che lo possa ammazzare, come si dice in gergo, ma alcuni valori stanno venendo fuori. Risalgono Pianura e Casarano, il Neapolis fa sul serio mentre Pomigliano, Casertana e Francavilla sul Sinni segnano il passo ma restano in alto. I campionati si vincono a marzo, ma mettere le basi adesso è importante. E per farlo il Matera dovrà trovare certi equilibri che Pino Giusto sta cercando, provando varie soluzioni. Ma centrocampo e in difesa non girano. Le certezze arrivano da Diego Albano, Genchi, Campo e non solo. Basta guardare i numeri per capire dove intervenire. Sedici gol fatti e tredici subiti, però, sono un dato troppo freddo e che va interpretato e approfondito. Solo il Neapolis ha segnato di più del Matera, ma non è solo la difesa sul banco degli imputati. Ovvio che certe riflessioni (e non processi) costruttive vadano fatte dopo una vittoria e non quando c’era il pericolo di “rompere” qualcosa. Ma, è questo il momento da sfruttare per un esame di coscienza e magari pianificare anche cosa potrà avvenire a breve in sede di mercato dove il Matera non può certo permettersi di starea guardare.Unmediano
Diop incerto sfianca Leta e Mazzoleni
Scudieri festeggia Albano assieme a Diop dopo il 3-2
under a centrocampo non sarebbe male, perchè tra i tanti moduli visti finora il 4-3-3 sembra quello che più frutta, ma va anche bene una duttilità tattica come sta accadendo. Però, non bisogna più mettere nelle condizioni meno ideali Mazzoleni e Leta. Il rombo si può fare, ma non con Diop. Perchè dargli troppe responsabilità potrebbe costargli caro e bruciarlo completamente. «Certo giocare a destra- ha affermato Pierluigi Scudieri, difensore del 1990 ex Vasto- sarebbe per me molto più semplice. Però anche a sinistra sta andando bene. «Credo di esse-
re riuscito a dare il mio contributo anche a sinistra. Sono d’accordo sul fatto che in casa ci esprimavamo un po’ sotto tono. E’ vero pure-afferma Pierluigi Scudoeri- che abbiamo regalato ancora una volta un tempo all’avversario. Volevamo vincere a tutti i costi e ci siamo riusciti. Ora lavoreremo da oggi con maggiore tranquillità e sono certo che riusciremo a trovare il gioco che ilmister cichiede eche ancora non è emerso in maniera palese. Siamo una squadra con giocatori di grande qualità e non possiamo che migliorare». Con l’impiego a destra
di Conte, come era già successoaFasano, ilgiovaneterzino ha giocato a sinistra. Come è andato Conte? «Credo che se la sia cavata bene con alcuni interventi da difensorte puro ed esperto. Poi glierrori li facciamo tutti e figuriamoci se non possa capitare a Conte di sbagliarequalcosa alivello dimovimenti tattici. Succede anche a me. Quindi tutto nei crismi». Perchè il Matera deve essere sempre schiaffeggiato per reagire? «Penso che nel primo tempo l’Angri abbia fatto davvero poco oltre al gol. Indubbiamente qualcosainpiù noiloabbiamo
prodotto e se veniva convalidato il gol di Diop la gara sarebbe senza dubbi cambiata. Invece, il vantaggio a fine primo tempo ci ha in sostanza schiaffeggiati e a inizio ripresa abbiamo avuto una reazione imperiosa e da grande squadra. E’ una vittoria importante perchè domani riposiamo e la classifica cambierà obbligatoriamente. Però ora è giusto guardare a risolvere qualcheproblema conilsorriso sulle labbra che ci hanno dato questi tre punti che dedichiamo a noi, alla società ed ai tifosi». r.carpentieri@luedi.it
Caro Pino... ti scrivo. E’ giunta la prima vittoria in casa, ma non cancella certe situazioni che sono emerse. Diopin camposignifica spompare Mazzoleni e così è stato, ma non solo. Perchè Leta a sinistra del Rombo ha subito la stessa sorte. Il risultato è che ancora una volta è stato regalato un tempo all’avversario. Però nella ripresa Mazzoleni e Leta erano allo stremo. Il problema del centrocampo resta, perchè la difesa balla anche per un non filtro che ne è la causa principale. Questa settimana servirà per lavorare con tranquillità e riportare a posto alcune cose. Il riposodi mercoledìpotràdare al tecnico il tempo per valutare alcune scelte non fatte. Il riferimento è a D’Amanzo che non ha ancora avuto una chance e che difficilmente potrà fare peggio di un Diop che tra Fasano, Casarano e Angri non si è certo guadagnato consensi. Nulla di personale contro il ragazzo, ma a centrocampo non si può più rischiare. Renato Carpentieri
Il tecnico: «Dobbiamo restare vicini a questi ragazzi. Io lo faccio e spero che lo faranno anche gli altri»
Valente: «Bravi solo per tre quarti di partita»
Antonio Valente
PISTICCI- Ancora un boccone amaro da digerire per il tecnico Antonio Valente. La sua squadra, pur avendo giocato una buona gara a Bitonto ha perso 3-1 incassando la quarta sconfitta consecutiva. Decisive le tre punizioni da cui sono scaturiti i gol dei pugliesi, che fino a quel momento erano stati tenuti a bada senza affanni.” Per tre quarti di gara - spiega Valente - abbiamo fatto benissimo la fase difensiva ed il Bitonto ha potuto giocare solo palle lunghe. Siamo stati egualmente bravi in fase offensiva perché abbiamo creato situazioni di superiorità numerica sia prima che dopo il gol del nostro vantaggio”. Alla fine, però, il Pisticci ha preso tre gol. “Peccato - prosegue il tecnico - perché per colpa dell'i-
nesperienza, abbiamo subito tre gol su palle inattive. Loro poi sono cresciuti psicologicamente ed hanno anche legittimato la vittoria, mentre noi siamo crollati. Fa male prendere subendo due gol fotocopia su situazioni da fermo nonostante ci fossimo preparati bene sulle palle inattive. A abbiamo mancato la marcatura in entrambi i casi. Ed anche il terzo gol è stato simile abbastanza simile agli altri due. Dispiace perdere in questo modo perché la squadra tatticamente non ha mai sofferto, anzi stava gestendo bene l'incontro fino a quel momento”. Con questa sconfitta il Pisticci scende per la prima volta in zona play out. “Poteva essere la gara della svolta - dice ancora l'allenatore gialloble - ed invece è arriva-
ta la quarta sconfitta consecutiva. Un fatto che incide psicologicamente. Sulla classifica, invece, incide poco perché adesso andiamo ad assumere una dimensione congeniale alle nostre qualità. E proprio attraverso queste qualità dobbiamo uscirne”. Ovvio, in questa situazione di classifica, che si guardi alla gara infrasettimanale con il Grottaglie come una sfida in cui giocarsi il tutto per tutto. Ma Valente dà priorità all'aspetto psicologico: “E' importante la partita col Grottaglie così come lo erano questa e quella di domenica scorsa. Siamo rammaricati per i risultati che non arrivano in quanto i ragazzi lavorano bene ed in campo si vede. Credo che esprimiamo un cal-
cio dignitoso. Come tecnico devo stare vicino a questi ragazzi nel momento di difficoltà. Mi auguro che tutte le altre componenti abbiano il mio stesso atteggiamento. E che solo attraverso le nostre risorse si possa uscire fuori da queste situazioni. Non credo alla sfortuna, ma alla casualità si. E penso che la casualità ci abbia puniti con il Bitonto così come mi auguro che con il Grottaglie ci possa dare una mano”. Un breve commento, infine, sull'ultimo arrivato Semeraro: “E' andato benissimo - conclude Valente - sia tatticamente che agonisticamente. Sul piano del dinamismo e della condizione non è al top, ma ha gestito le risorse con intelligenza. Ci tornerà molto utile”. Roberto D’Alessandro
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Sport 47
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
D Multa dal giudice sportivo e una giornata di stop a Gioia
Francavilla, c’è rabbia FRANCAVILLA – Seconda sconfitta in campionato per la formazione di Ranko Lazic, che sul proprio terreno di gioco, si è dovuta arrendere ai pugliesi della Virtus Casarano. Dopo quattro successi di fila, che aveva proiettato i rossoblu in terza posizione in classifica, con quattordici punti, il Francavilla ha dovuto cedere all’organizzato Casarano. La formazione di mister Bianchetti, giunta in riva al Sinni, con la chiara intenzione di portare a casa la vittoria, per non compromettere ancora di più la propria situazione in classifica, che li vede adesso, con la vittoria acquisita, piazzarsi in quint’ultima posizione con dieci punti, in compagnia dell’Ischia, ha messo inchiaro leproprie intenzioni sin dall’inizio. Del Prete e compagni tuttavia, hanno disputatoun matchcon tanta grinta, che gli ha permesso di pareggiare al 12’ del secondo tempo, la rete iniziale messa a segno al 34’pt da D’Anna. Rete che è arrivata grazie al suo capitano Genny Del Prete, che porta così a sei, i suoi cen-
La terna arbitrale di Francavilla-Casarano (foto fc francavilla.it)
tri personali in questo campionato. Pareggio propiziato da una leggerezza del salentino D’Anna, che vicino la linea laterale è scivolato consentendo così a De Santo, di crossa-
re la sfera al centro, per il colpo di testa vincente di Del Prete. Poi però, il Francavilla si è dovuto arrendere al 42’st ai salentini, a causa di un calcio di rigore fischiato dal direttore
di gara, per un fallo del difensore Giancarlo Gioia, sul centravanti ospite Contino, che ha poi realizzato il definitivo 1-2. Contatto dubbio, che ha fatto innervosire i sinnici e i suoi sostenitori. Pochi minuti dopo, esattamente al 47’st, l’attaccante Del Prete, spalle alla porta, viene strattonato da Niccolini e scaraventato a terra, ma il direttore di gara lascia correre, tra le vibranti proteste dei sinnici. Al termine della gara, rammarico in casa Francavilla, per aver mancato un possibile pareggio contro una formazione attrezzata a fare il salto di qualità in questo campionato. Adesso, archiviata questa sconfitta, i rossoblu, hanno ripreso la loro preparazione in vista della gara di domani sera, nel turno infrasettimanale, che vedrà il Francavilla opposto ad un'altra temibile formazione, la Casertana di mister Feola, che occupa la seconda posizione in classifica con diciassette punti, in compagnia del Neapolis. GIUDICE SPORTIVO- Multe a società. 1.000,00 FORZA E CORAG-
GIO BN: Per avere, propri sostenitori in campo avverso, per l'intera durata della gara lanciato all'indirizzo di un Assistente Arbitrale sputi che lo attingevano in numerose parti del corpo e rivolto frasi irriguardose all'indirizzo del medesimo Ufficiale dei gara. 500,00 FRANCAVILLA-Per avere, al termine della gara, persone non identificate, ma chiaramente riconducibili alla società, indebitamente presenti nello spazio antistante gli spogliatoi, rivolto espressioni offensive e minacciose all'indirizzo della terna arbitrale sia all'ingresso degli ufficiali di gara nel proprio spogliatoio, sia all'uscita dei medesimi dal locale. DUE GARE Amita Antonio (Ischia Isolaverde) UNA GARA Di Matteo Andrea (Forza E Coraggio Bn) Formisano Pasquale (Angri Calcio 1927 A.S.D.) Tateo Giovanni (Calcio Fasano) Gioia Giancarlo (Francavilla) Saurino Gianluca (Ischia Isolaverde)Trofa Davide (Ischia Isolaverde) Claudio Sole
Eccellenza La “lingua” in vetta parla campano Promozione Il Moliterno pesca un buon pari
Ricigliano, potrebbe essere Miglionico deve imparare già una fuga decisiva ancora a vivere da capolista BENEFICIANDO, IN settimana, dei tre punti “d'ufficio”dalla giustizia sportiva, molto probabilmente il Ricigliano di mister Dente andrà in fuga nel massimo campionato regionale. E le lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici comincerebbero ad essere un po' troppe. La testa dell'Eccellenza lucana è sempre più rivolta verso la Campania. Infatti, l'attuale capolista del torneo non è neppure scesa in campo in casa del malmesso Ferrandina, a causa del “niet” dell'amministrazione comunale ad aprire i cancelli dell'impianto sportivo. Pertanto, il team materano rischia di raggiungere l'Irsinese a quota meno uno in graduatoria. Questo campionato di Eccellenza sta diventando un vero e proprio calvario per entrambe le compagini materane (l'Irsinese, infatti, è stata travolta da dieci reti a Picerno). Alle spalle del Ricigliano si barcolla e non poco. In attesa del match di recupero tra l'Avigliano ed il Ruggiero Valdiano (rinviato a causa di un incidente stradale che ha coinvolto diversi atleti granata), l'Angelo Cristofaro Oppido di Manniello ha rimediato il secondo stop stagionale contro il Policoro (decisivi Cirrottola e Gatti). Gli oppidesi hanno perso la piazza d'onore della classifica, a vantaggio del Fortis Murgia. L'undici di Squicciarini ha messo a segno una cinquina a spese del Genzano Banzi (nel pokerissimo finale doppiette di Frazzica e Petruzzella). Il Viggiano continua ad essere imbattuto in campionato ed a mantenersi in zona-podio. La formazione di Villani non perde in casa da ben diciannove partite e, domenica scorsa, ha collezionato il pari casalingo al cospetto della Murese. A domicilio, l'Atella Monticchio viaggia come un treno. Il poker di affermazioni interne è arrivato a spese della Vultur Rionero nel derby. Nei bassifondi della classifica, il Real Tolve ha conquistato il primo punto domiciliare con il Borussia Pleiade, mentre il Picerno non ha la-
Irsinese, gol a grappoli LA CRISI dell'Irsinese si fa sentire molto anche in termini di risultati. Domenica scorsa, la “cenerentola” del campionato è stata trafitta per ben dieci volte dal Picerno (in gol con Giordano tris, Fringuello bis, Passavanti bis, Castagno, Pace e Sabia una realizzazione a testa). E' stata una vera “ecatombe” per la compagine materana. Dieci gol rifilati alla squadra avversaria, nel medesimo incontro, non si vedevano nel campionato di Eccellenza dai tempi dello Sporting Genzano, sovrano indiscusso del massimo torneo regionale. Proprio la compagine genzanese, il 20 aprile del 2008 umiliò pesantemente la Ruggiero Lauria, vincendo per 10-2. I laurioti, poi, conservarono la categoria ai play-out. Se torniamo indietro nel tempo, occorre segnalare la larghissima affermazione del Francavilla ai danni del Balvano (ultimo della classe). Era il 7 marzo del 2004 ed i sinnici si imposero addirittura 14-1. (do.pa)
sciato scampo alla giovane formazione dell'Irsinese, travolta da dieci marcature. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Venticinque gol messi a segno in questa settima giornata (144 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 5, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 1 vittoria esterna e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Ricigliano (15 reti), il peggiore è quello del Ferrandina (0 reti). La migliore dife-
sa è quella del Ricigliano (1 rete subita), mentre è del Ferrandina (29 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 6 reti; Gatti (Policoro), Avallone (Ricigliano), Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 4 reti; Daniele (Ricigliano), Maienza (Ricigliano, 1), Vigliucci (Genzano Banzi, 1), Impagliazzo (Genzano Banzi), Valente (Atella Monticchio), Salbini (Avigliano, 1), Frabetti (Borussia Pleiade), Savoia (Policoro), Chirichella (Viggiano), Fringuello (Picerno), Giordano (Picerno): 3 reti. Donato Pavese
PIETRAGALLA E Miglionico viaggiano, a braccetto, in testa alla graduatoria di Promozione, nel bene e nel male. Domenica scorsa, le due reginette della cadetteria lucana sono incappate in altrettanti mezzi passi falsi interni, al cospetto del Moliterno e del Pescopagano. Nel match-clou della settima giornata, è stato il segno “X”, “ad occhiali”, a prevalere tra il Pietragalla ed il Moliterno. Il pareggio ha mantenuto inalterate le distanze in classifica tra le due squadre, che hanno preservato anche l'imbattibilità in campionato. Il Miglionico di Paterino ha, invece, rischiato la capitolazione di fronte al Pescopagano. Sotto di due reti (potentini a sorpresa avanti con Nicastro e Tummillo), l'undici materano ha riequilibrato la gara, nel finale, con i soliti Lambertini e Tataranni. Appena fuori dalla zona-podio, il Bar La Notte Pignola ha battuto e sopravanzato in graduatoria il Grottole. Nella nebbia di Rifreddo, è stato decisivo il lampo di Brancato, che ha regalato la quarta gioia stagionale alla formazione di Tramutola. Poi, la classifica di Promozione presenta un vuoto con il resto del gruppo. A condurre questo secondo “plotone”, troviamo il Real Irsina e la Santarcangiolese. La compagine di Rizzi ha piegato la resistenza della Soccer Lagonegro; la Santarcangiolese ha ottenuto il secondo successo in una settimana (si fa già sentire la mano in panchina di Chiappetta). I valdagrini hanno espugnato Montescaglioso con Aurelio, Petrillo e grazie ad un'autorete. Il Varisius Matera ha finalmente brindato al primo successo stagionale sul campo dell'Atletico Scanzano, ancora a secco di affermazioni dopo sette turni. La doppietta di Volpe ha condotto il Varisius al centro della classifica. Tris importantissimo del Balvano contro il Lagopesole in chiavepermanenza. Lo hanno timbrato Cilibrizzi, Bovino M. e Casciano. Il Rotondella non sa più vincere. Nonostante la rete di vantaggio sul Bella
Pietragalla da record IL PIETRAGALLA è una squadra da record. La formazione altobradanica, guidata in panchina da mister Potenza, è in serie positiva (udite, udite) da ben trentanove gare di campionato. Il sodalizio potentino non perde un incontro da tantissimi mesi, ormai (nei due campionati di Prima Categoria e Promozione ha centrato soltanto successi e segni “X”). Il Pietragalla ha addirittura eguagliato il record di imbattibilità detenuto dall'Angelo Cristofaro Oppido tra il 2003 ed il 2005. In quelle due stagioni sportive, i “cugini” oppidesi collezionarono soltanto vittorie e pareggi in trentanove incontri consecutivi. Domenica scorsa, la truppa di mister Potenza ha raggiunto quel record, ma non lo ha festeggiato al meglio, a causa del pari imposto dalla corazzata Moliterno (a Pietragalla). E nel prossimo turno si punta a raggiungere quota quaranta partite in campionato senza ko. (do.pa.) (gol di Tarantino), la squadra ionica, nei minuti conclusivi dell'incontro, si è fatta raggiungere da Ricigliano. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “X”. Ventuno gol messi a segno in questa settima giornata (143 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Pietragalla (17 reti), i peggiori sono
quelli del Bella e dell'Atletico Scanzano (4 reti). La migliore difesa è quella del Moliterno (3 reti subite), mentre la peggiore è quella Bella (15 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico), Pietragalla L. (Pietragalla): 6 reti; Buono (Grottole): 5 reti; Ricigliano Mau. (Bella), Savino (Real Irsina), Volpe (Varisius Matera): 4 reti; Brancato (Bar La Notte Pignola), Tataranni (Miglionico, 1), Moramarco (Grottole), Sabato (Lagopesole), Alfonso (Pietragalla), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 3 reti. do.pa.
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48 Sport
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 5ª giorn.
ALLIEVI nazionali girone G
LA CLASSIFICA
RISULTATI 5ª giorn.
Andria Bat - Catanzaro 1 - 1 Cosenza 11 Brindisi 10 Brindisi - Potenza 1 - 2 Noicattaro 10 9 Catania - Monopoli rinv. Potenza Siracusa 8 Igea Virtus - Gela sosp. Barletta 6 5 Noicattaro - Barletta 3 - 2 Monopoli* Taranto 5 Siracusa - Cosenza 1 - 1 Catania** 4 4 Taranto - Vibonese 1 - 1 Vibonese Andria Bat 4 Gela** 3 Catanzaro 3 Igea Virtus* 1 PROSSIMO TURNO: Brindisi - Siracusa; Catanzaro Noicattaro; Cosenza - Igea Virtus; Gela - Andria Bat; Monopoli - Vibonese; Potenza - Barletta; Taranto - Catania *una partita in meno **due partite in meno
GIOVANISSIMI nazionali gir. G
LA CLASSIFICA
Aversa N. - Napoli
0 - 1 Frosinone 11 Salernitana 10 Benevento - Potenza 5 - 0 Isola Liri 9 9 Cassino - Frosinone 0 - 0 Napoli Juve Stabia 8 Cavese - Nocerina 0 - 2 Nocerina 7 7 Juve Stabia - Isola Liri 0 - 0 Vico Equense Cavese 6 Sorrento - Salernitana 1 - 0 Benevento 6 6 V.Equense - Paganese 4 - 2 Sorrento Potenza 4 Cassino 4 Paganese 3 Aversa Normanna 1 PROSSIMO TURNO: Frosinone - Juve Stabia; Isola Liri - Benevento; Napoli - Cassino; Nocerina - Aversa Normanna; Paganese - Sorrento; Potenza - Vico Equense; Salernitana - Cavese.
RISULTATI 5ª giorn.
LA CLASSIFICA
Bari - Gallipoli
2 - 0 Reggina Bari Foggia - Palermo 0 - 5 Cavese Lecce - Crotone 3 - 1 Lecce Cosenza Potenza - Cavese 1 - 4 Salernitana Reggina-Manfredonia 2 - 0 Città di Palermo Catania Salernitana-Cosenza 0 - 0 Potenza Foggia Ha riposato: Catania Crotone Gallipoli Manfredonia
15 10 10 10 8 8 8 7 3 3 1 1 0
PROSSIMO TURNO: Cavese - Lecce; Città di Palermo - Salernitana; Cosenza - Reggina; Crotone - Bari; Gallipoli - Catania; Manfredonia - Potenza; Riposa: Foggia
JUNIORES nazionale girone M RISULTATI 7ª giorn.
LA CLASSIFICA
Bitonto - Francavilla
1 - 0 Matera 19 Bitonto 18 Castrovillari - Ostuni 2 - 1 Virtus Casarano 13 Calcio Fasano 13 FrancavillaC.-Rossan. 5 - 2 Pisticci 12 Hinterreggio - Matera 1 - 1 Francavilla 12 9 Rosarno - Fasano 2 - 6 Vigor Lamezia Rosarno 9 Vigor L. - Sambiase 3 - 2 Grottaglie 7 8 V. Casarano - Pisticci 3 - 0 Hinterreggio Rossanese 6 Castrovillari 6 Ha riposato: Grottaglie Ostuni 4 Francavilla Calcio 4 Sambiase 1 PROSSIMO TURNO: Calcio Fasano - Bitonto;Pisticci Hinterreggio; Francavilla - Virtus Casarano; Matera - Francavilla Calcio; Ostuni - Rosarno; Rossanese - Grottaglie; Sambiase - Castrovillari; Riposa: Vigor Lamezia
CAMPIONATO BERRETTI - Esordio vincente per mister Alberigo Volini
Colpo grosso del Potenza Le reti di Possidente e Notari piegano la capolista la squadra cara al dirigente Polino soffre molto il primo tempo di un Brindisi che passa in vantaggio, in azione di contropiede, dopo trentatrè minuti con Guarini. Nella ripresa il Potenza veste i panni di grande squadra e dopo diversi
IL TABELLINO BRINDISI POTENZA
1 2
BRINDISI: Ingrosso, De Vita, Nunzella, Caravaglio, Camisa, Bartolomucci, Giglio, Caselli, Guarini, Spagnolo, Stefano. A disposizione. Donno, Francioso, Saracino, Carlino, Faccini, Peluso, Cosi. Allenatore: Montesardi. POTENZA: Muro, Mirisola, Verde, Possidente, De Nicola, Notari, G. Cicia, Palladino, De Fina, Sacco, D'Aguanno. A disposizione: Garofalo, Pucino, Lorusso, Nicastro, S. Cicia, Cavaliere, Ardolino. Allenatore: Volini. ARBITRO: Urselle di Lecce. MARCATORI: 33' pt Guarini, 25' st Possidente, 40' st Notari.
BRINDISI - La vittoria del Potenza contro l'ex capolista del girone, ha il sapore dolce di una bella sorpresa. Presentatasi con Alberigo Volini in panchina,
tentativi verde e compagni riescono a pareggiare: un tiro di De Fina sfugge al portiere pugliese ingrosso e viene raccolto da Davide Possidente che non sbaglia il pallone che vale l'1 - 1. E' una rete che suona come una carica per la
formazione di mister Volini che attacca alla ricerca di un gol che giunge al 40': bella azione a metà campo di Giuseppe Cicia serve sulla sinistra D'Aguanno, bravo a liberarsi di un avversario e a mettere al centro un pallone raccolto
Deludono gli Allievi del Potenza IL TABELLINO BENEVENTO POTENZA
5 0
BENEVENTO: Agostini, Cuoccio, Miele, M. Varricchio, Fusco, D'Angelo, Franco, D. Varricchio, Buongiorno, Feliciello, Manco. A disposizione: Piscopo, Di Iorio, Zanchelli, Signoriello, Falzarano, Ascione, Guerriero. Allenatore: Martinez. POTENZA: Tammone, Parisi, Olivero, Urbano, Penta, Franco, Doino, Sabato, Cerqua, Russillo, Santoro. A disposizione: Dolce, Gerardi, Lamberti, Angioletti, Giosa, Lauria, La Banca. Allenatore: De Stefano. MARCATORI: 16' pt D'Angelo (rig.), 20' pt Feliciello, 28' pt e 8' st D. Varricchio, 3' st Cuoccio.
BENEVENTO - Incappa in una brutta giornata il Potenza di mister De Stefano che con il Benevento, in terra campana, conosce una pesante sconfitta. Alla vigilia sembrava una gara alla porta di Parisi e soci, invece il Benevento, che vantava in classifica solo tre punti, sorprende i potentini e inanella un gol dietro l'altro. Il Potenza resiste fino al quarto d'ora poi, per effetto della trasformazione di un calcio di rigore che la dirigenza potentina giudica “molto discutibile”, il Benevento passa in vantaggio con D'Angelo che dagli undici metri non lascia scampo a Tammone. Il Potenza non reagisce e il Benevento prima raddoppia con Feliciello e poi triplica con D. Varricchio. Ad inizio ripresa, in soli cinque minuti, il Benevento segna altre due volte; prima con Cuoccio e poi di nuovo con D. Varricchio per un 5 - 0 che non lascia molti alibi alla prestazione opaca di un Potenza che deve cercare di invertire la tendenza e ritornare a fare punti al più presto. Il dirigente del Potenza, Polino, non cerca scuse e al telefono ci rilascia la seguente dichiarazione: “Tutto serve per imparare, speriamo di aver imparato qualcosa anche in questa gara”.
Cavaliere (Potenza) con tempismo da Andrea Notari che mette la sfera nella porta brindisina. Intervistato dal nostro giornale, il dirigente Polino commenta così la gara: “Complimenti ai ragazzi e mister Volini per una vittoria meritata e ottenuta contro un'ottima squadra”.
GIOVANISSIMI NAZ. Il Potenza ancora ko JUNIORES M Il Francavilla di Massimo Borneo perde di misura in casa del Bitonto IL TABELLINO POTENZA CAVESE
1 4
POTENZA: Di Pasquale, Patrone, Iannetta, Varallo, Foscolo, Lucia, Pacella, Caldararo, Cioffredi, Lancellotti, Montano. A disposizione: Di Luccio, Oliveto, Pasquariello, Costini, Pacella, Di Cioccio. Allenatore: Di Perna. CAVESE: Caso, Vitiello, Di Carlo, D'Ancora, Camorani, Varriale, Citro, Leone, Vizzuso, Russo, Esposito. A disposizione: Zambrano, Fariello, Gaeta, Gambardella, Giordano, Gramegna, Mastellone. Allenatore: Chianese. ARBITRO: Arleo di Potenza. MARCATORI: 20' pt Vizzuso, 15' st Cioffredi (rig.), 25' st Vitiello, 30' st Gaeta, 35' st Camorani.
PICERNO - La Cavese dimostra di avere una marcia in più del Potenza e nella quin-
ta giornata del campionato nazionale Giovanissimi, sull'erbetta sintetica di Picerno a far festa è solo la compagine campana. Proprio l'undici di mister Chianese sblocca il risultato dopo venti minuti di gioco; è Vizzuso a superare Di Pasquale. Solo nella ripresa, e precisamente al 15' il Potenza riesce a pareggiare: Montano viene atterrato in area e Giuseppe Cioffredi, con un tiro angolato che il portiere Caso aveva intuito e su cui non riesce ad arrivare, realizza la rete tanto cercata dalla compagine allenata da mister Di Perna. Il pareggio però gioca un brutto scherzo al Potenza che invece di caricarsi si smarrisce. Prende il sopravvento la Cavese che esce bene con una reazione che i padroni di casa non sanno contenere. La formazione ospite segna ben tre gol in dieci minuti, Vitiello, Gaeta e Camorani, finendo per perdere con un punteggio che punisce oltre misura un Potenza che comunque, queste sono parole del dirigente Polino, “paga la maggiore esperienza di una cinica Cavese a cui va dato atto di aver giocato una buona gara e di aver saputo reagire benissimo nel momento in cui noi abbiamo pareggiato”.
IL TABELLINO BITONTO FRANCAVILLA
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BITONTO: Lanzillotta, Saracino, Barile, Carbonara, Sciancallporl, Lopez, Moschitiello, Rutigliano, Uva, Corbassi, Ottarico. A disposizione: Di Tucci, Bonasia, Nevieri, Volpe, Terlizzi, Pedone, Cosentino. Allenatore: Mauro. FRANCAVILLA: D'Affuso, Stabile, Salamone, A. Bellusci, Fusco, Petrucelli, Fanelli, Agrello, Suriano, Gesualdi, Castronuovo. A disposizione: Crispino, Appella, Capalbo, Iorio, Pesce, R. Taccogna, Tricarico. Allenatore: Borneo. MARCATORE: 40' pt Uva.
BITONTO - “Il pareggio mi sembra che poteva essere il risultato più giusto, perchè su un campo in pessime condizio-
Appella (Francavilla) ni e contro avversari più forti dal punto di vista fisico, i nostri ragazzi non hanno demeritato, anzi”. Esordisce così Giovanni Ferrara, dirigente della formazione juniores del Francavilla, impegnata nella competizione nazionale e sconfitta in trasferta a Bitonto. Una sconfitta che brucia visto che dopo l'avvio tutto di marca locale, i lucani sono usciti bene, giocando una gara positiva. Infatti, nei primi venti minuti di gioco, a condurre le
danze è la compagine di casa che crea buone azioni ma senza mai riuscire ad impensierire del tutto il portiere D'Affuso, che svolge compito di normale amministrazione. Il Francavilla viene fuori alla distanza e al 38' Gesualdi sfiora il vantaggio dopo un'azione corale. La risposta dei padroni di casa è il gol del vantaggio firmato da Uva quando il cronometro segna il 40'. Un minuto più tardi è Fanelli a gettar al vento l'opportunità di pareggiare. Al riposo le due squadre vanno con un minimo distacco che la squadra di Massimo Borneo cerca di recuperare giocando una seconda frazione quasi totalmente all'attacco. Gli ospiti vanno vicini al pareggio con Gesualdi, Bellusci ed Appella, ma l'occasione più netta appare quella che capita a Gesualdi nei minuti del match: l'attaccante su un pallone proveniente dalla fascia decide per il colpo acrobatico avventurandosi in una “sforbiciata” che non rende nulla perché Gesualdi manca il pallone e l'azione sfuma. Sull'ultimo episodio della gara Giovanni Ferrara dirà: “Gesualdi è stato troppo frettoloso, poteva colpire tranquillamente di testa invece ha optato per una giocata che, purtroppo per lui per noi, non ha reso nulla. Comunque sono errori che a questa età è facile com-
mettere e che vanno capiti”. Il dirigente del Francavilla continua nella sua disamina della partita e aggiunge: “Da questa trasferta ci aspettavamo di raccogliere almeno un punto, ed invece ci dobbiamo accontentare solo della bella prova dei ragazzi che mi auguro sia di buon auspicio per la partita interna contro la Virtus Casarano della prossima settimana. nel complimentarmi con tutti per la bella prova mi piace sottolineare le prove di Iorio, Appella e Pesce, tra ragazzi da cui ci aspettiamo ottime cose”.
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Sport 49
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
La squadra di Massimo Lerose fa festa nel campo di Nova Siri Scalo
Il Policoro torna grande Non basta al Lauria una doppietta di Biagio Mercuro IL TABELLINO POLICORO 2000 LAURIA
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POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Lerose, Morisco, Cuccarese, Modarelli, Macculli, Manolio, Agresti, Olivieri, Barbaro. A disposizione: De Marco, Luciani, Taranto. Allenatore: Lerose. LAURIA: Carlomagno, A. Ielpo, Armentano, Palladino, Papaleo, Perciante, Miraglia, Giffone, Nicodemo, Mercuro, E. Ielpo. A disposizione: Manfredelli, Limongi, Cresci, Fuscaldo. Allenatore: Pesce. MARCATORI: 16' pt e 20' st Modarelli, 30' pt Macculli, 36' pt e 27' st Mercuro.
NOVA SIRI SCALO - A Nova Siri è andato in scena un incontro che ha meritato gli applausi dei presenti perchè ha visto il Policoro
La Rosa al gran completo degli Allievi del Policoro 2000
2000 e il Lauria commettere degli errori ma senza mai risparmiarsi. La partita è stata infatti intensa e ben giocata, con i locali partiti subito bene tanto da ottenere presto il doppio vantaggio. A sbloccare il risultato è Giacobbe Modarelli che calcia forte sul primo palo dopo uno scambio con Manolio. Al 2-0 ci pensa Antonello Macculli il cui forte tiro "a palombella" trova del tutto impreparato il portiere ospite. A questo punto il Policoro potrebbe chiudere la partita ma alcuni sbagli clamorosi sotto
L’undici di Pitrelli passa contro la PGS
Il Francavilla si rimette a correre IL TABELLINO PGS DON BOSCO FRANCAVILLA
porta permette agli avversari di accorciare le distanze con Biagio Mercuro. Nella ripresa i ragazzi di mister Pesce attaccano maggiormente e i locali giocano di rimessa ma ancora una volta Modarelli aumenta il divario calciando in porta dopo uno scambio con Manolio e Agresti. Il gioco non cala di intensità ed è di nuovo Mercuro ad andare in gol al 27' beffando il portiere al termine di una bella azione corale e fissando il risultato definitivo.
Il motivo è l’impraticabilità del terreno di gioco melfitano
IL TABELLINO FOGGIANO ASSO POTENZA
ND
(Gara rinviata per l’impraticabilità del terreno di gioco di Foggiano Melfi)
0 2
PGS DON BOSCO: Picerno, Papangelo, Giannini, Costa, Picciano, Cuccarese, Vaccaro, Pietrafesa, Restaino, Mancusi, Pasos. A disposizione: Trillo, Vista, Faruolo, Notargiacomo, Filadelfio, Nobile, Baldassarre. Allenatori: Ciriello-Giuzio. FC FRANCAVILLA: Travascio, Ant. Graziano, Valicenti, Albertini, Manfredi, Arleo, Ielpo, And. Graziano, Novelli, Dora, Briamonte. A disposizione: Bellizio, Fiorenza, Panetta, Foligno, Palermo, Marino, Appella, Graziadio. Allenatore: Pitrelli. MARCATORI: 20' pt e 32' pt Ielpo. POTENZA - Nella sesta giornata di campionato le formazioni della PGS Don Bosco e del Francavilla offrono un bello spettacolo ai numerosi spettatori presenti sugli spalti, che nonostante il freddo e qualche goccia d'acqua, possono assistere ad una gara equilibrata e dai discreti contenuti tecnici. La cronaca. Iniziano forte i ragazzi allenati dal duo Ciriello-Giuzio determinati a non dar vita facile agli undici ospiti. Le prime occasioni arrivano su calcio piazzato, ma prima Pietrafesa e poi Mancusi spediscono alto. Il Francavilla si affida al contropiede, rischiando però di rimanere troppo spesso schiacciato dalla pressione dei padroni di casa. Al 20' bella azione di Ielpo sull'out di sinistra e dopo un grande intervento di Picerno è la punta ospite a depositare in rete. L'uno a zero non
Pitrelli (Francavilla)
demoralizza la PGS che continua macinare gioco, ma senza troppa incisività negli ultimi sedici metri. Incisività che invece ha ancora Ielpo quando viene servito da un lancio in profondità che taglia la difesa di casa e lo mette solo contro Picerno, che respinge come può in uscita ma la palla carambola sul ginocchio dell'attaccante e si deposita beffardamente in rete. Il secondo tempo si assiste ad una prova di carattere della PGS, il Francavilla invece mostra piccoli segnali di calo limitandosi a difendere, seppur in maniera ordinata, il doppio vantaggio, senza più impensierire il portiere potentino. I padroni di casa ci provano con Vaccaro, Cuccarese, Mancusi e Pasos ma la difesa ospite erge un muro invalicabile respingendo ogni tiro a rete, come quando al 50' Vaccaro si vede respingere sulla linea un pallone che già aveva fatto gridare al gol. Il risultato non cambia e gli ospiti vengono premiati con i tre punti. Ora, come ci dice Antonello Condelli, “la PGS cercherà il riscatto nella difficile trasferta di Montescaglioso nella prossima giornata”.
A Foggiano non si gioca Rinviata la gara contro l’Assopotenza FOGGIANO MELFI - Non si è giocato sul campo di Foggiano Melfi la gara tra la compagine di Lino Savino e l’Assopotenza. Si tratta della seconda settimana di fermo per la squadra melfitana che dopo la rinuncia ad andare a giocare a Matera, resta ferma per l’impraticabilità del proprio terreno di gioco. Come vuole la prassi, le due squadre si sono ritrovate, insieme al direttore di gara, al campo di calcio e una volta compilata la distinta l’hanno consegnata all’arbitro che, effettuato il riconoscimento, ha accercato l’impossibilità di disputare l’incontro, e chiamato a sè i due capitani, ha reso nota
Savino (Foggiano Melfi)
la sua decisione. Dovrà
I Catalano-boys perdono per effetto di una rete di D. Telesca
La Dedalo sveglia la Metanauto
Cavasoli (Dedalo)
Carella (Dedalo)
Pastore (Dedalo)
POTENZA - Incappa in una sconfitta che non si aspettava la compagine di Tonio catalano, sconfitta, dopo una serie di belle vittorie, dalla Dedalo di mister Cavasoli. Un solo gol basta alla compagine potentina per avere la meglio sulla formazione di Picerno. Una rete firmata da D.
Telesca, realizzata nel corso della prima frazione di gioco, che vale tre punti importantissimi perché rilancia le quotazioni di una Dedalo che si gode la sua giornata particolare in un turno dove l'Invicta sembra allungare il passo. Un successo, quello dei potentini, che fa bene al morale e alla
classifica, in vista della delicata trasferta di Matera contro il Varisius. Sempre in trasferta e di nuovo a Potenza contro l'Asso, sarà impegnata la Metanauto di Tonio Catalano, in una gara dal sapore particolare che vale molto per entrambe le società.
dunque tornare sul campo del Foggiano Melfi, l’Assopotenza che è reduce da due vittorie consecutive(3 0 in casa della PGS Don Bosco e 5 - 0 tra le mura amiche al calcio Venosa). Un buon periodo che la formazione cara al presidente Paolo Santarsiero vuole continuare a sfruttare per risalire la china e collocarsi in una posizione che renda merito alla bravura dei suoi ragazzi e del suo nuovo allenatore. Per il Foggiano Melfi di Savino c’è da migliorare in diverse cose; prima fra tutto concordare con i ragazzi le trasferte più lunghe onde evitare sconfitte che potrebbero compromettere il torneo.
IL TABELLINO DEDALO METANAUTO
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DEDALO: Sangregorio I, Romano, V. Gerardi, Scarano, Sabatino, Ciuffreda, P. Gerardi, Sangregorio II, Galeati, Bovio, Santarsiero. A disposizione: Filadelfia, Telesca, Maiorino, Forliano, Avallone, Lapelosa, Zahari. Allenatore: Cavasoli. METANAUTO: Palladino, Martinelli, Carella, Vaccaro, Giosa, Passavanti, Orazietti, Iannielli, Santarsiero, Paciello, Tripaldi. A disposizione: Marino, Pinto, Souza, Caiata, Tulipano, Pisciottani, Laurino. Allenatore: Catalano. MARCATORE: 23' pt D. Telesca.
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50 Sport
Barbalinardo e Russo rimontano i due gol della squadra di Alberti
Il Lavello non batte il Real Narciso:“E’ stata una partita di un’intensità spettacolare” IL TABELLINO JUNIOR LAVELLO 2 REAL P. CAMPAGNA 2 J. LAVELLO: Manieri, Damiano, DiCugno, Boccomino, Zupi, Mannarelli, Pennacchio, Farfariello, Rescigno, Tummillo, Bozza. A disp.: M. Russo, Gravina, Capriuli, Tarallo, Rosa, Ferrieri, Carretta. Allenatore: Capuano. REAL P. CAMPAGNA: Sergio, Tuccino, Mic. Gallitelli, Catapano, Zaza, Pizzolla, Barbalinardo, Iannuzziello, D'Onofrio, Moro, Mar. Gallitelli. A disp. Fuina, Galante, De Donato, Musillo, L. Russo, Mastroluisi. Allenatore: Di Biase. MARCATORI: 15' pt Tummillo, 32' pt Rescigno, 25' st Barbalinardo, 35' st Russo.
LAVELLO - Continua la striscia positiva del Real Peppino Campagna che coglie un punto anche in casa del forte Junior Lavello. Le due squadre danno vita ad una gara entusiasmante dove oltre ai quattro gol ci sono pure, purtroppo, anche due espulsioni. La cronaca racconta di un avvio deciso delle due squadre con i locali che si rendono pericolosi con Rescigno e Bozza, mentre gli ospiti sfiorano il gol con la coppia formata da Barbalinardo e Mario Gallitelli, proprio quest'ultimo sprecherà nel corso del primo tempo un calcio di rigore, parato dal portiere di casa. Il gol, quello che conta, quello che cambia il risultato lo segna al 17' il Lavello che passa in vantaggio con Tummillo che su corta rimessa del centrale Zaza ne approfitta per presentarsi da solo davanti al portiere e mandare il pallone a gonfiare la porta avversa-
Mar. Gallitelli (R.P. Campagna)
ria. Riparte subito il Bernalda con Iannuziello che sprona i suoi compagni e con Mario Gallitelli che al 25' è pericoloso su calcio di punizione. Il Junior Lavello replica con Bozza ma è attento Sergio a neutralizzare. Al 32' azione d'attacco ospite con Mario Gallitelli che dopo un'azione con Iannuzziello e Barbalinardo, è atterrato, secondo gli ospiti in modo irregolare all'interno dell'area di rigore; l'arbitro è di tutt'altro parere e fa proseguire, l'azione continua con i locali che partono all'attacco e mentre gli ospiti sono intenti ancora a protestare, Rescigno segna il gol del raddoppio. Gli animi si scaldano e al 35' l'arbitro manda sotto la doccia il portiere Manieri e il rissoso Catapano che contrastandosi in un'azione di gioco stavano per venire alle mani. “Bene ha fatto l'arbitro ad espellerli” dirà a fine gara il presidente
Mic. Gallitelli (R.P. Campagna)
della squadra di Bernalda Mario Narciso. La ripresa si gioca dunque dieci contro dieci, ma è lo stesso molto bella. Le due squadre costruiscono tante palle gol, ma è Barbalinardo che riesce a cambiare il risultato: corre il 25' e l'attaccante ospite conclude un'azione personale con un preciso rasoterra che finisce alle spalle nella porta del Lavello. Al 35' il punteggio cambia di nuovo; il Real Peppino Campagna usufruisce di un calcio di punizione dai venti metri della cui battuta se ne incarica Leonardo Russo che dal suo piede fa partire un tiro che vale il 2 - 2, punteggio finale di una gara che Mario Narciso, presidente del Real Peppino Campagna, ci racconta così: “Mi sono emozionato ad assistere a questa sfida ricca di spunti e di azioni da rete. Una gara vibrante dove tutti i ragazzi non si sono risparmiati”.
Si gioca domani l’atteso big match
Ennesima vittoria per la capolista,oramai in fuga solitaria verso il titolo
Il posticipo della 6ª è Venosa - P.Minozzi
L’Invicta Matera fa suo il derby
IL TABELLINO CALCIO VENOSA PADRE MINOZZI VENOSA - Il posticipo di questa sesta giornata di campionato vede il Calcio Venosa e il Padre Minozzi affrontarsi nel pomeriggio di mercoledì 28 sul campo di Venosa. Si tratta di un big match importante in cui entrambe le compagini hanno interesse a vincere perchè il Venosa così facendo raggiungerebbe gli avversari nelle prime posizioni della classifica mentre per il Padre Minozzi vincere vorrebbe significare continuare a stare a ridosso dell'Invicta Matera. L'augurio "vinca il migliore" è quindi rivolto ad entrambe perchè sia l'una che l'altra rappresentano due belle realtà della Basilicata. Di una cosa siamo però certi e cioè che a vincere, al di là del risultato, sarà il bel calcio che le due compagini sapranno offrire.
MATERA - Il pubblico delle grandi occasioni ha fatto da cornice al derby tra il Matera e il Varisius dove ha vinto con merito la squadra di mister Fontana, apparsa più determinata dell'undici caro al presidente Montemurro. La cronaca. Parte bene l'I. Matera che al primo minuto di gioco va vicina al gol con Bruno il cui tiro viene deviato sulla linea di porta da Paterno che nega la gioia del gol all'attaccante del Policoro. Al 4' è Lozitiello a colpire il palo dopo aver superato due avversari. Il gol del vantaggio locale arriva al 10' con Visaggi che da fuori area manda il pallone nel sette della porta difesa da Galante. Al 16', su azione di contropiede, il Varisius si porta in parità con Giasi che riprende una corta respinta del portiere Moliterni su tiro di Matera Marcosano. Al 20' il varisius sorprende di nuovo la difesa del team di Michele Fontana e a segnare l'1 a 2, è Campanaro che devia in rete un cross ricevuto dalla destra. L'I. Matera solo al 38' riesce a pareggiare: Fabiano riceve palla su punizione bat-
IL TABELLINO I. MATERA VARISIUS
Michele Fontana, allenatore degli Allievi del Matera
tuta da Visaggi e solo, a porta vuota, realizza la rete del meritato pareggio. Si va dunque al riposo con le due squadre in parità. La seconda frazione di gioco vede i primi della classe proiettarsi subito in avanti alla ricerca del gol del vantaggio che puntuale arriva al 9' con Parabita che insacca alle spalle dell'incolpevole Galante con un bel tiro. L'I. Matera domina e al 20' è Giordano a realizzare la quarta rete con un tiro maligno
che il portiere Galante non riesce ad intercettare. In una delle poche azioni imbastite dal Varisius, il numero 7 Chietera accorcia le distanze con la trasformazione di un calcio di rigore decretato per fallo in area. Al 30' è Bruno che dopo aver superato due avversari, non ha problemi a realizzare la quinta rete di un Matera che undici minuti dopo segna la sua sesta rete con Pavese, in gol con un bel colpo di testa.
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I. MATERA: Moliterni, Digilio, Suglia, Fiore, Pavese, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Fabiano. A disp.: Tataranni, Lupo, Ricciardi, Parabita, Iannuzziello, Nicoletti, Giordano. Allenatore: Fontana. VARISIUS: Galante, Pace, Cappiello, Pistinciuc, Paterno, Contini, Chietera, Matera, Campanaro, Giasi, Miglionico. A disposizione: Maino, Lacetera, Locapo, Lamanna, Romano, Acquasanta, Bianchini. MARCATORI: 10' pt Visaggi, 16' pt Giasi, 20' pt Campanaro, 38' pt Fabiano, 9' st Parabita, 20' st Giordano, 25' st Chietera, 30' st Bruno, 41' st Pavese.
Campionato Nazionale Juniores girone M - Un gol di Rubino regala il pari contro l’Hinterreggio di Sorgonà
IL TABELLINO HINTERREGGIO FC MATERA
Oriolo (Padre Minozzi)
Al Varisius non bastano tre gol contro i primi della classe
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HINTERREGGIO: Zito, Barreca, Turro, Sinicropi, Oliveri, Celibato, Cotroneo, Lombardo, Spanò, De Marco, Paturzo. A disposizione: Morabito, Napoli, Costantino, Fortugno, Leuzzi, Crea, Fortugno. Allenatore: Sorgonà. FC MATERA: Cifarelli, Greco, Pietracito, Giasi, D'Aria, Costantino, Rubino, Cerabona, Cifarelli, Donnadio, Manieri. A disposizione: D'Adamo, Cristofaro, Zaccaro, Volpe, Smaldone, Paternoster, Maragno. Allenatore: Danza. MARCATORI: 44' pt Paturzo, 9' st Rubino.
A Reggio Calabria si ferma la striscia positiva dell’Fc Matera REGGIO CALABRIA Trasferta mezz'amara per i ragazzi di mister Danza giunti a Reggio Calabria con l'intento di fare bella figura e portare a casa l'intera posta in palio. Così non è stato e il risultato finale sembra quello più giusto. Brava è stata la squadra allenata da mister Sorgonà ad affrontare la capolista senza timori reverenziali giocando un buon calcio. Di contro il Matera non riesce a tessere trame di gioco valide, eccedendo in giocate individuali troppo prevedibili. Nel primo tempo i locali hanno maggiore possesso palla senza però far correre grossi pericoli a Cifarelli. La ripresa è del Matera per la quantità di gioco espressa e per non aver concesso nulla alla squadra di casa. Resta l'amarezza per le occasioni mancate di un soffio
dai vari Luciano Cifarelli, Rubino e Cristofaro. La cronaca. Partono bene i materani con Manieri che al 5' lascia partire un forte tiro dal limite dell'area sfiorando di pochissimo il palo alla destra di Zito. Al 10' è ancora Manieri, servito da Rubino, a lambire il palo destro della porta di Zito con un forte diagonale. I padroni di casa si rendono pericolosi al 12' con Barreca che impegna ad un difficile intervento in angolo Cifarelli. Al 19' i padroni di casa battono una punizione dalla trequarti con Lombardo che serve il proprio compagno Cotroneo il quale di testa manda fuori. E' la volta di L. Cifarelli che al 35' e 39' non finalizza a proprio vantaggio le due occasioni per gli interventi prodigiosi del portiere di casa. Sembrava che il primo tempo si doves-
se chiudere con le reti inviolate, invece al 44', su calcio d'angolo e mischia in area, giunge il gol del vantaggio per i padroni di casa ad opera di Paturzo lesto ad anticipare tutti su mischia e spedire il pallone alle spalle dell'incolpevole Cifarelli. Un minuto più tardi sopraggiunge il fischio del direttore di gara che manda le due squadre negli spogliatoi. La ripresa vede mister Danza sostituire Manieri con Cristofaro dando maggiore freschezza alla linea d'attacco. Al 5' una disattenzione della difesa materana mette il locale Turro nelle condizioni di giungere da solo davanti a Cifarelli che fortunatamente manda fuori. I materani consci del pericolo corso impongono una maggiore pressione ai locali. Al 9' arriva il gol del pareggio; Cristofaro con azione perso-
nale, dopo aver superato tre avversari, serve il proprio compagno Rubino, appostato a centro area, che con un forte diagonale manda il pallone alle spalle del portiere Zito. Da questo momento in poi in campo si vede una sola squadra: il Matera. I padroni di casa, in affanno, mettono in atto ogni possibile strategia per spezzare il ritmo del gioco che i ragazzi ospiti stavano menando riuscendo ad arrivare dalle parti di Cifarelli soltanto in alcune occasioni. Al 10' mister Danza manda in campo Paternoster al posto di Pietracito. Al 15' bella triangolazione di gioco con Paternoster che dialoga con Rubino, questi serve il proprio compagno Donnadio che calcia prontamente mandando il pallone fuori di poco. Al 18' l'FC Matera va vicinissima al gol con
Luciano Cifarelli che di testa spedisce la sfera sulla traversa. Poi, è ancora il Matera a fallire una ghiotta occasione con Rubino che cincischia con il pallone facendosi anticipare dall'estremo difensore Zito. Al 26' terza ed ultima sostituzione del Matera con l'esordio del bravo Volpe al posto di Costantino. Al 32' Cristofaro dopo aver superato il suo diretto avversario si presenta solo davanti a Zito ed invece di tirare e mettere il pallone del due a uno in rete effettua un dribbling di troppo consentendo al portiere di recuperare e liberare. Al 43' su angolo battuto da Cristofaro, colpo di testa di Paternoster che manda il pallone alle spalle del portiere Zito, ma sulla linea respinge Barreca, salvando la propria squadra da una capitolazione sicura.
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Sport 51
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Il Grassano si arrende alla forza della squadra allenata da Leo Albano
Asso, un bel dieci in pagella Di Nella e Pace segnano 6 dei 10 gol rifilati al Grassano IL TABELLINO ASSOPOTENZA GRASSANO
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ASSOPOTENZA: Quagliano, Di Lucchio, Scelzo, Lo Tito, Petruzzi, Pace, Lorusso, La Penna, Buccarello, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Sarli, Palermo, De Simone, Gaudiosi, Nolè, Lo Prete. Allenatore: Albano. GRASSANO: Lafiosca, Montesano, Cetani, Annecca, Lagonigro, Guarino, Abbatangelo I, Crispo, Lijoi, Carbone, Marcosano. A disposizione: Ilvento, Pantaleo, Aversa, Becci, Abbatangelo II. Allenatore: Gesualdi. MARCATORI: 1' pt, 20' pt, 21' pt e 30' pt Di Nella, 4' pt, 12' pt, 8' st e 21' st Pace, 10' st Palermo, 34' st Lo Prete. POTENZA - Lontano dal proprio campo di gioco, il Grassano non sembra una squadra fortissima. Di certo la compagine di Pasqua-
le Gesualdi non lo ha dimostrato a Potenza di essere una squadra che può ambire alle posizioni di vertice; ma questo lo sapevamo. Invece, nonostante i tanti gol, il Grassano ha cercato fino alla fine di onorare il campo, contrastando un avversario che ha cominciato a segnare già dal fischio iniziale. Infatti, dopo soli sessanta secondi l'arbitro rimette il pallone a centrocampo: ad andare a segno è sempre lui; il bomber Di Nella, che inaugura una partita ricca di soddisfazioni. Dopo una doppietta firmata da Pace, Di Nella segna tre volte in dieci minuti e il primo tempo si chiude con un sonante 6 - 0. La ripresa vede come protagonista l'altro attaccante di casa pace che segna altre due volte riuscendo a centrare una quaterna che fa lievitare il punteggio sull'8-0. Le reti di Palermo e Lo Prete fissano il punteggio sul 10 - 0, numeri che meglio di ogni altra cosa spiegano la differenza tra due formazioni che puntano; una, quella di Leo Albano a vincere il titolo, l'altra, quella di Pasquale
Decide tutto una rete del bravo Camardi
L’As Melfi finisce ko contro lo Scanzano IL TABELLINO SCANZANO AS MELFI
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SCANZANO: Bastiano, Quintani, Dastoli, Ponzio, Malvasi, Castellucci, Florio, Ciaglia, Maiellaro, Camardi, Gerardi. A disposizione: Ciancia, Vittoria, Valluzzi, Lharci, Padula, Castellano, Caprara. Allenatore: Castellano. AS MELFI: Caporale, Caruso, Venezia, Lamorte, Toglia, Errico, Nigro, Sportella, Graziano, Laccertosa, Ricchiuti. A disposizione: Motta, Chirico, Caccavo, Luciano, Vodola, Fortuna, Di Tolve. Allenatore: Mottola. ARBITRO: Bruno di Bernalda. MARCATORI: 20' st Camardi.
SCANZANO - Mister Castellano sembra aver azzeccato perché il suo Scanzano si sta dimostrando un'ottima squadra, capace, come ci disse il tecnico ionico, “di arrivare nelle prime posizioni del girone”. Giocando una grande partita, che entusiasma il presidente Franco Carlomagno, che poi si dirà “particolarmente felice”, Ponzio e compagni piegano il forte Melfi che a Scanzano, con il vento a favore nel corso del primo tempo, schiaccia nella propria metà campo i padroni di casa che nei primi trentacinque minuti corrono solo due veri grossi pericoli: il primo all'11' quando un tiro di Laccertosa si stampa contro la traversa della porta difesa da Bastiano che poi, sarà, il numero
1 locale, il protagonista della seconda occasione capitata ai melfitani; il portiere di casa è brava ad ipnotizzare l'attaccante Graziano che presentatosi a tu per tu, non riesce a mettere il pallone alle spalle del pipelet allenato da mister Castellano. Nella ripresa la musica cambia e la gara è molto combattuta. Il Melfi continua a mantenere le redini del gioco ma il vento dà una mano allo Scanzano e alleggerisce la pressione ospite. Il risultato si decide al 20' quando Giuseppe Camardi sfrutta un calcio di punizione per battere Caporale. Il gol è contestato dagli ospiti con mister Mottola che lo spiega così: “Il gioco era fermo perchè l'arbitro stava ammonendo un giocatore, ma proprio il direttore di gara, mentre noi attendeva non è intervenuto a fermare la battuta degli ospiti, convalidando un gol che nasce chiaramente da un errore tecnico”. Sotto di un gol il Melfi di Antonio Mottola si getta in avanti, ma a denti stretti lo Scanzano resiste e dopo settanta minuti di battaglia vince una gara che Franco Carlomagno commenta così: “Oggi i ragazzi mi hanno reso felice perché oltre a conquistare tre punti hanno dimostrato di avere tanto carattere in ogni reparto”. Le parole del tecnico del Melfi sono tutte indirizzate verso l'arbitro “incapace - secondo Antonio Mottola - di dirigere una partita del genere perchè forse alle prime armi. Questo credo che sia un errore di chi decide perchè si pensa ancora che il Melfi sia fuori classifica e quindi si decide di mandare ad arbitrare un arbitro con nessun esperienza. Invece il Melfi da quest'anno concorre per il titolo quindi ci aspettiamo di vedere all'opera arbitri all'altezza”.
Di Nella (Assopotenza)
Gesualdi, a ritagliarsi una posizione tranquilla evitando così grossi patemi d'animo in zona retrocessione.
IL TABELLINO ACCADEMIA CALCIO 0 DEDALO 10 ACCADEMIA POTENZA: Santomauro, Foscolo, Losasso, Pesacane, Notarfrancesco, Santimone, Bochicchio, Vitale, Santopietro. Allenatore: Oro. DEDALO: Battalone, Lorusso, Santarsiero, Bilancia, Tammone, Lasala, Tortorelli, Restiano, Sabia, Padula, D'Amato. A disposizione: Cascia, Gilio, Franculli, Rivela, Albano, Salvato, Lucia. Allenatore: Porretti. ARBITRO: Ceraldi di Potenza. MARCATORI: 1' pt e 16' pt D'Amato, 26' pt e 30' st Padula, 4' st, 10' st e 24' st Franculli, 16' st Sabia, 28' st Tortorelli, 33' st Salvato.
Porretti: “Una vittoria troppo facile perché loro erano in 9”
Travolgente Dedalo D’Amato e Franculli realizzano una tripletta POTENZA - Tanta buona volontà non basta all'Accademia che contro la Dedalo subisce una sonora sconfitta. Presentatosi con soli nove giovani calciatori, l'Accademia prende nove gol da una Dedalo che non concede sconti. I ragazzi di mister Porretti rompono gli equilibri subito: al primo minuto di gioco è Luca D'Amato il più lesto a raccogliere una respinta del portiere su tiro di Padula e a segnare l'1 - 0. Un quarto d'ora dopo Luca D'Amato si ripete segnando questa volta con un tiro a volo su cross di Lorusso. Al 26' Antonio Padula fa tutto da solo e dopo essersi accentrato da sinistra verso destra, in-
Porretti (Dedalo)
I gol di Podano e Miglionico danno la vittoria ai Petrullo-boys
La Metanauto scavalca il Muro MURO LUCANO - Pur giocando un bel primo tempo, la Murese, squadra forte dal punto di vista fisico, viene sconfitta tra le mura amiche dalla Metanuato di Nicola Petrullo. Il team di Picerno regge l'urto nel corso dei primi trentacinque minuti e nella ripresa gioca una gara perfetta. Dopo undici minuti da un fraseggio a centrocampo il pallone viene lanciato lungo per Podano che solo davanti a Pepe si vede respingere la conclusione dal provvidenziale intervento del portiere murese. L'azione non è però conclusa perchè il pallone che finisce sulla fascia laterale è preda di Simone Topazio che la rimette al centro dell'area dove questa volta Michele Podano di destro può tranquillamente metterla dentro. La Metanauto non si sbilancia e controlla la reazione locale, affondando di tanto in tanto i colpi. I ra-
Petrullo (Metanauto Picerno)
gazzi di mister Petrullo vanno vicini al raddoppio con Capece(tiro da fuori area) a cui solo una grande risposta di Remollino, subentrato a Pepe, nega la gioia del gol. E' di Francesco Miglionico, subentrato a Gigante, il gol della tranquillità: il nuovo entrato lo segna dopo un uno-due con Capece e con un tiro su cui nulla può l'estremo di-
fensore locale. E' il colpo del ko e della vittoria della squadra di Nicola Petrullo che sentito telefonicamente ci dichiara: “Sono contento della prestazione complessivamente, molto di più del secondo tempo dove abbiamo giocato palla a terra, abbiamo fatto alcuni ottimi fraseggi e soprattutto perché abbiamo saputo sfruttare le fasce laterali”.
fila il portiere con un destro che finisce sul palo opposto. Nella ripresa tra gol di Aldo Franculli, tutti realizzati deviando in rete tre palloni provenienti su calci piazzati, lanciano la Dedalo verso la goleada completata dalla seconda rete di Padula e dai gol di Rocco Sabia, Massimiliano Tortorelli e Luigi Salvato. Tra le note positive nella Dedalo c'è proprio il gol di Tortorelli, un ragazzino classe '97 di buone speranze. Il tecnico della Dedalo, Luigi Porretti, al telefono ci ha detto: “Una vittoria troppo facile perché benchè l’Accademia si sia molto impegnata non è riuscita mai ad impensierirci”.
IL TABELLINO MURESE METANAUTO
0 2
MURESE: Pepe, Colucci, Ceccia, Galizia, Mangone, Altamura, Bianchini, D'Arca, A. Pepe, De Martino, Troglia. A disposizione: Remollino, Barile, Gugliotta, Ercolani, Pagliuca, La Torre, Rendina. Allenatore: Tancredi. METANAUTO: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Scavone, Carriero, Gigante, Russillo, Capece, Podano, S. Topazio, Bernabei. A disposizione: Cappiello, Forte, Miglionico, Faraone, Castronuovo. Allenatore: Petrullo. MARCATORI: 11' st Podano, 26' st Miglionico.
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52 Sport
Rocco Braj:“Non abbiamo nulla da rimproverare ai nostri ragazzi”
La PGS cala il tris al Deportivo Sugli scudi Lo Giudice, autore di due dei tre gol potentini IL TABELLINO DEPORTIVO PGS DON BOSCO
0 3
DEPORTIVO: Manera, Gallitelli, Patimisco, Martino, Rizzo, Braj, Zanarelli, E. Panico, Mastrodomenico, Motola, Martino. A disposizione: Contangelo, Eletto, Raiazzo, Gia. Di Taranto, R. Panico, Mianulli, Giu. Di Taranto. Allenatori: Braj-Paolicelli. PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Casale, Gio. Vaccaro, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Licciardi, D. Mancusi II, Lisanti, Ascenzo. A disp.: Sabia, Martinelli, D. Mancusi I, Tortorelli, Romaniello. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 18' st e 27' st Lo Giudice, 22' st D. Mancusi II.
MONTESCAGLIOSO - Colpo grosso della PGS in casa del Deportivo. Tre importantissimi punti per la PGS Don Bosco di Potenza che nonostante le assenze di tre importanti pedine, s'impone sull'ostico campo di Montescaglioso con il punteggio di 3 a 0 al termine di una gara che i potentini riescono a far loro cambiando ritmo in soli dieci minuti del secondo tempo, ma soltanto dopo la neutralizzazione da parte di Pietrafesa di un calcio di rigore in favore del Montescaglioso. La cronaca. Primo tempo con ritmi blandi, il Montescaglioso è bravo a coprire tutti gli spazi e a proporsi nella incerta difesa potentina trascinato dal numero 8 Ernesto Panico. Al 15' “volo” di Pietrafesa che seppur partito in ritardo riesce a deviare sul palo un bolide locale scoccato dai venticinque metri. Pochi minuti dopo è invece la PGS a sfiora-
Condelli (PGS Don Bosco)
re clamorosamente il gol: Mancusi II si presenta a tu per tu col portiere locale che è bravo a respingere la conclusione del giovanissimo attaccante potentino, sugli sviluppi dell'azione Gramaccia, con
la porta sguarnita, calcia debolmente consentendo l'intervento di un difensore del Montescaglioso sulla linea. Primo tempo senza ulteriori sussulti. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo. Al 6' clamoroso errore a porta vuota di Licciardi mentre al 10' registriamo l'episodio che cambia il match: rigore netto fischiato in favore del Montescaglioso per una grave ingenuità del duo Vomero-Lo Giudice, che come già anticipato, il portiere potentino è bravo a respingere. L'episodio carica i potentini, mister Condelli ci crede e dopo aver messo in campo Mancusi I e Martinelli, butta nella mischia la terza punta Tortorelli cercando di scuotere i suoi. Al 18' proprio Tortorelli serve Gramaccia che viene steso da un difensore ospite ai venticinque metri. Lo Giudice, anche lui in dubbio alla vigilia ma recuperato in extremis, si incarica della
Sabia (PGS Don Bosco)
battuta calciando sotto l'incrocio la punizione che vale in vantaggio. Pochi minuti dopo è Mancusi II che sfrutta una ingenuità del portiere ospite piombando sulla palla non trattenuta dall'estremo
difensore e realizzando il raddoppio. Al 27' ancora un calcio di punizione di Lo Giudice con la complicità del taglio avanti al portiere di Davide Mancusi sorprende la difesa ospite e vale la rete del definitivo 3 a 0. Nel finale col Montescaglioso ormai sparito dal campo, i potentini potrebbero aumentare il bottino, ma i vari Gramaccia e Ascenzo sono sfortunati e mancano per poco il gol del 4 a 0. A fine gara il tecnico del Deportivo Rocco Braj, si congratula con i dirigenti della PGS per l'ottima squadra organizzata e compatta, ma soprattutto si congratula con i suoi ragazzi che dall'inizio del campionato, seguendo i suoi consigli e quelli di mister Paolicelli, “hanno fatto passi da gigante, migliorando sotto tutti i punti di vista, dall'aspetto tattico a quello tecnico e così facendo i risultati non si faranno attendere a lungo”.
Giornata positiva per il team di Capobianco
Contro l’Accademia Calcio la squadra di D’Andrea segna undici volte
Il Foggiano Melfi batte il Padre Minozzi
Aviglianese,tutto troppo facile
IL TABELLINO PADRE MINOZZI FOGGIANO MELFI
0 2
PADRE MINOZZI: Abatiello, Morando, Mitidieri, Bianco, Tarantino, Amendolara, Di Matteo, Trupo, Prete, Silvestri, Vinci. A disposizione: Pascale, Palmieri. Allenatore: Silvestri. FOGGIANO MELFI: Corona, Brescia, N. Mossucca, Asquino, Lomio, Gallo, Capobianco, V. Mossucca, Corbo, Urbano, Irenze. A disposizione: Tartaglia, Grasso, Guererieri. Allenatore: Capobianco. ARBITRO: Buongiorno di Policoro. MARCATORI: 1' pt Irenze, 20' st Gallo.
AVIGLIANO - Un fiume in piena è stata l'Aviglianese di Vincenzo D'Andrea nella gara di recupero della prima giornata contro l'Accademia di Potenza. In settanta minuti i granata hanno segnato ben undici gol, con il solito Gianpaolo D'Andrea che è stato il mattatore. L'attaccante granata ha fatto centro per ben tre volte, così come tre gol ha realizzato Vaccaro. Due sono le reti di Martinelli, mentre Romaniello, Ferrara e Sarci hanno “gonfiato” la rete della porta ospite in un'occasione. Il successo fa felice mister Vincenzo D'Andrea che commenta con queste parole la facile vittoria contro il team di mister Angelucci: “Abbiamo avuto facilità di realizzazioni per la nostra bravura di voler chiudere una sfida che è servita ad migliorare i rapporti tra i vari reparti. Il numero elevato dei gol dimostra che abbiamo la capacità di poter segnare contro chiunque. Questo penso sia un aspetto su cui concentrare il nostro futuro che mi auguro sia
IL TABELLINO AVIGLIANESE ACCADEMIA
D’Andrea (Aviglianese)
Ferrara (Aviglianese)
più roseo che mai”. “Proprio sul futuro mi voglio concentrare a partire dalla sfida di mercoledì contro il Policoro 2000. E’ sulla carta una sfida alla nostra portata ma è chiaro che se vogliamo vincerla non dobbiamo pensare di averla già vinta. Occorre non sottovalutare l’avversa-
rio e soprattutto non fare errori in nessuna parte del campo. I reparti devono essere affiatati e cercare sin dal primo minuto di giocare con la massima concentrazione per cercare i gol che ci permettano di migliorare ancora la nostra calassifica”.
11 1
AVIGLIANESE: Masi, Nardiello, Salvatore, Rinaldi, Telesca, Mecca, Romaniello, Ferrara, Esposito, Vaccaro, D'Andrea. A disposizione: Santarsiero, Summa, Martinelli, Labella, Rosa, Coviello, Manfredi. Allenatore: D’Andrea. ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Santomauro, Scieuzo, Guerrieri, Sarci, Camisami, Pesacane, Santimone, Bochicchio, Santopietro, Hotareracedeo. Allenatore: Angelucci. MARCATORI: 10' pt, 19' pt e 5' st D'Andrea, 12' pt, 24' pt e 7' st Vaccaro, 30' pt e 15' st Martinelli 32' pt, Romaniello, 20' st Ferrara, 27' st Sarci.
Nel derby di Matera vince nettamente la prima della classe con gol di Nicoletti(2),Antezza(2),Ramundo e Bedini
IL TABELLINO VARISIUS I. MATERA
POLICORO - Non si mette da subito per niente bene la partita del Padre Minozzi contro il Foggiano Melfi che ad appena un minuto dal fischio d'inizio passa in vantaggio con Irenze il quale insacca un buon pallone alla destra di Abatiello rimasto fermo nella propria porta. Dopo aver subito questo gol a freddo il Padre Minozzi cerca di organizzarsi ma, come ci dice mister Silvestri "la squadra è stata penalizzata dall'assenza di sette titolari tutti influenzati". Ciò nonostante la grinta non manca ma anche nella ripresa la fortuna non aiuta Di Matteo e compagni i quali, benchè arrivando spesso in area avversaria, non riescono a concretizzare. Al 20' è invece ancora una volta il Foggiano Melfi, formazione cara a Lino Savino, ad andare a segno con Gallo di testa. A questo punto la squadra reagisce e con Silvestri riesce ad accorciare le distanze al 25' ma l'arbitro annulla per presunto fuorigioco fissando un risultato che non cambierà fino alla fine.
Giampaolo D’Andrea e Vaccaro vanno tre volte (a testa) in gol
1 6
VARISIUS: Mancino, Haidane, Marian, Basile, Schiuma, Perrone, Di Marzio, Montemurro, Fontana, Di Cesare, Leone. A disposizione: Garripoli, Gallo, Flumero, Andrisani, Ambrosecchia, Fontana, Festa. Allenatore: Miulli. INVICTA MATERA: Robertone, Calderone, Tancredi, Piccinni, Nuzzolese, Tataranni, Palmirotta, Nicoletti, Ramundo, Antezza, Grittani. A disposizione: Andrulli, Clemente, Brunone, Mastrovito, Matera, Bedini, Manicone. Allenatore: Acquasanta. MARCATORI: 15' pt Di Cesare, 18' pt e 21' pt (rig.) Nicoletti, 30' pt e 16' st Antezza, 22' st Ramundo, 33' st Bedini.
Il Varisius non regge il passo della squadra di Acquasanta MATERA - Finisce secondo pronostico il secondo derby tra le due formazioni materane e a primeggiare con un rotondo risultato sono i ragazzi di mister Savio Acquasanta, bravi soprattutto nella seconda frazione di gioco ad approfittare dello smarrimento e del calo fisico dei nero-verdi. Incontro ben giocato da entrambe le due formazioni che non si sono risparmiate rimanendo per tutto il tempo e anche dopo, corrette e rispettose dell'avversario, secondo il legame di amicizia che unisce i due sodalizi. La cronaca. Partono bene quelli del Varisius, che approfittano dei primi minuti di gioco e vanno in gol con il loro ragazzo migliore Di Cesare, bravo nell'occasione a superare con un tocco in area di rigore il portiere Robertone. Gli ospiti, per l'occasio-
Antezza (I. Matera)
Grittani (I. Matera)
Ramundo (I. Matera)
ne, non ci stanno e capitan Antezza suona la carica e in
pochi minuti ribaltano il punteggio con la doppietta
di Nicoletti, la seconda su rigore decretata per un evi-
dente fallo in area. Nel finale di tempo una bella azione di Antezza porta a tre le reti dell'Invicta. Nella seconda parte ci si aspetta la reazione del Varisius, che invece manca, anzi è l'Invicta che prende possesso del centrocampo e detta i ritmi. Ancora Antezza su punizione va in gol sfruttando la deviazione della barriera. Poi nel finale è Ramundo con un tocco in spaccata ad approfittare di un'indecisione difensiva e mettere in rete. A chiudere il derby è Bedini con un tiro dal limite che supera per la sesta volta il povero portiere Mancino. Punteggio che per quanto visto nella prima frazione di gioco sembra troppo penalizzante per i ragazzi allenati da mister Miulli, che hanno ben figurato e scemato nel finale di gara.
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Sport 53
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
A Dilettanti Contro il Barcellona non è bastata la giornata di grazia del lettone
«Una vittoria per reagire» Antrops ha la giusta medicina per la Publisys, fanalino di coda L'ULTIMO posto in classifica, un calendario sicuramente difficile. E' questo il leit motiv della Publisys Potenza, sconfitta domenica pomeriggio nella bolgia del Pala Alberti di Barcellona Pozzo di Gotto dal Sigma al termine di una gara maschia, vibrante e ricca di colpi di scena. Il match di Barcellona condanna all'ultimo posto in graduatoria una squadra, giunta in Sicilia, piena di cerotti e ferite dopo gli infortuni di Silvestrini e Maioli, ai quali si è aggiunto Ernesto Carrichiello, vittima di un colpo alla schiena. Infortuni, inizio negativo del match e forse, un pizzico di ingenuità nei momenti decisivi sono costati la sconfitta per la Publisys Potenza. Il quintetto di Antonio Paternoster dovrà necessariamente invertire il trend negativo a partire dalla prossima gara con il Ferentino. I quaranta minuti disputati in Sicilia, hanno evidenziato, qualche piccolo miglioramento almeno sul piano dell'impegno e della determinazione. A nulla è valso il ritorno di Danilo Lorusso con la maglia bianconera. Il Barcellona ha saputo sfruttare tutti i black-out della compagine di Paternoster, il team bianconero, è stato autore di un prodigioso recupero nella parte centrale del match, ma alla fine è stato costretto a cedere le armi alla maggiore qualità tecnica degli atleti di Franco Gramenzi. I 27 punti di uno scatenato Gints Antrops non sono serviti a vincere un match davvero intenso, disputato dinanzi a 2500 spettatori che hanno incitato sin dalle prime battute di gioco il complesso di Gramenzi. La prestazione del lettone è stata davvero eccellente, i siciliani hanno avuto il merito di ingabbiare il centro della Publisys Massimo Ruggeri, fermo a quota otto, anche in virtù di una situazione falli, fattasi già difficile nel corso della prima parte di gara. Vincere a Barcellona è notoriamente impresa difficile per tutte
Antrops e accanto Capitan Rato
le formazioni, figurarsi per una Publisys incerottata e piena di problemi. Proprio Gints Antrops ha parlato del match perso in terra siciliana evidenziando l'handicap derivante da un inizio gara non eccellente: “Abbiamo iniziato male il match, il parziale di 20 a 13
Carrichiello si è fatto male in Sicilia
del primo quarto lo dimostra ampiamente. Bisogna recuperare il terreno perduto. Alla fine ci è mancato qualcosa per vincere il match”. L'atleta di Paternoster si sofferma anche sull'aspetto difensivo: “Non conosco personalmente le statistiche del Barcellona,
abbiamo però espresso una buona pallacanestro difensiva, reggendo l'urto sul piano fisico contro una squadra molto forte atleticamente”. Cinque turni, zero punti in classifica, Antrops non vuol parlare di crisi: “Bisogna reagire in tutti i modi. Sono convinto
che in questi momenti una vittoria potrebbe far ritornare l'entusiasmo e la voglia di lottare. Abbiamo le potenzialità per farlo a partire dal confronto con il Ferentino che non ha ancora perso una partita. Sarà una gara tosta contro i laziali”. L'ultima analisi di Antrops
è per il debutto in campionato di Lorusso: “Danilo si allena con noi da tempo. A mio avviso deve recuperare il clima partita, credo possa essere utile alla causa della Publisys”. Se lo augurano tutti in casa bianconera. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Muliere: «Ora possiamo tornare a guardare al futuro con fiducia»
La Basilia si è rimessa in carreggiata NON POTEVA essere il fanalino di coda Benevento, come ha confermato lo scarto finale di 26 punti e l'andamento a senso unico della partita giocata sabato scorso al PalaPergola, a impensierire la Basilia Basket sulla strada del ritorno al successo. Crovatto e compagne non hanno dovuto faticare troppo per incanalare la sfida con le sannite, confermatesi tecnicamente e fisicamente inferiori, sui binari voluti: che hanno consentito alle ragazze di coach Guerriero di ritrovare, insieme con la vittoria, quelle sensazioni positive un po' incrinate dalla brutta prova con il Brindisi. Dopo l'ottimo avvio di stagione di cui, invece, le rossoblù potentine si erano rese protagoniste. «Penso proprio che la risposta e la reazione della squadra a quella
sconfitta ci sia stata. Anche se al cospetto di un'avversaria che non ci ha creato particolari grattacapi, ma che comunque abbiamo saputo affrontare con il giusto atteggiamento mentale e tecnico». Così Roberto Muliere analizza la terza affermazione ottenuta, in quattro giornate di campionato, da Marika Aurigemma e socie. «Ora - aggiunge il general manager della Basilia - possiamo tornare a guardare con fiducia al futuro, riprendendo a lavorare con la consueta intensità in palestra: mettendoci tutta la grinta e la voglia necessarie per toglierci importanti soddisfazioni». In una stagione in cui la Basilia Basket sta dimostrando di avere tutte le possibilità, grazie al gran lavoro che stanno compiendo Mar-
co Guerriero e il suo staff, di valorizzare quel patrimonio di giocatrici e di giovani talenti da cui ha deciso di ripartire nella scorsa estate. «Siamo particolarmente orgogliosi - sottolinea Muliere - per l'esordio contro il Benevento di Martina Blasi. Una quindicenne, alla sua prima apparizione in B d'Eccellenza, che ci conferma che il futuro può essere rappresentato proprio dal nostro vivaio. Una nota di merito poi per la prestazione di sabato va a Ludovica Stamegna: che gara dopo gara sta tirando fuori, con il necessario carattere, tutto il suo valore. Fondamentale per aiutarci a fare ancora meglio da qui in avanti». Luca Carlone sport@luedi.it
Roberto Muliere
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54 Sport
A Dilettanti Corà: «Una brutta figura, sembravamo dei pugili suonati»
Matera si scusa con i tifosi Dopo la sconfitta-choc con Palestrina , la Bawer cerca il riscatto «VOGLIAMO chiedere scusa ai tifosi per lo spettacolo offerto, il numeroso pubblico presente domenica al PalaSassi non lo meritava». Claudio Corà e Giuseppe Pallotta, tecnico e direttore sportivo della Bawer Matera all’unisono consegnano al “Quotidiano” questo messaggio da girare ai sostenitori che numerosi anche col Palestrina hanno gremito il PalaSassi e che certo non si aspettavano una prestazione di quel genere. La disamina del tecnico vicentino è oggettiva: «Mi sembra di essermi svegliato da un brutto sogno, non è andato bene nulla. La spiegazione di quanto è successo dipende da una serie di concause ma certo ad oggi non saprei cosa salvare, non è stato un bello spettacolo sembravamo tanti pugili suonati». Poi Corà sottolinea gli elementi emersi nel faccia a faccia nello spogliatoio al termine della partita: «In quei frangentièdifficile faredelleanalisi concrete ma è anche il momento in cui emergono le più forti verità. La squadra è apparsa toccata, ferita, non si rendeva conto di quello che era successo. Abbiamo verificato come ad oggi i nostri punti deboli prevalgono su quelli positivi». Poi un accenno più specifico alla partita ed alla difesa: «Quando abbiamo visto che loro si adeguavano e superavano i nostri giochi è subentrato prima il disorientamentoe poi la sfiducia. I ragazzi hanno provato, in qualche caso a dare un contributo eccedendo nelle iniziative. In tutto questo», prosegue Corà, «la difesa è certamente il settore più indiziato, non riuscivamo a tenere gli “uno contro uno”e la zona non può essere un rifugio perchè gli altri tirano e segnano e poi diventa ancora più difficile. Insomma non c’è stato molto da salvare, per fortuna in tutto questo la società è stata brava ad interpretare la situazione come un incidente di percorso, a contenere i toni e continuare a dare fiducia». Ora Matera avrà l’occasione immediata del riscatto a Barcellona dove domani si gioca il recupero della seconda giornata: «Può essere un
Coach Claudio Corà e accanto Grappasonni (foto Videouno)
bene andarci subito perchè sono convinto che andremo lì molto “incazzati”, conto in una pronta reazione della squadra. Barcellona ha delle difficoltà, soffre ma è squadra esperta e riesce ad uscire da queste situazioni e vincere anche senza giocare bene». Anche a Barcellona,e forse
domenica ad Ostuni, Matera dovrà fare a meno di Federico Gilardi fermo per un infortunio muscolare. Ma in Sicilia non si potrà non attendersi una reazione della squadra come conferma anche il direttore sportivo Giuseppe Pallotta: «Noi abbiamo interpretato questa prova come un in-
cidente di percorso, ma certo se da Barcellona dovesse arrivare una replica ed allora non sarebbe una campanello d’allarme ma una vera e propria campana. Non ricordo uno scarto così ampio in una prova casalinga, è andato male tutto il possibile. Ora ci aspettiamo una reazione, sappia-
mo che sarà dura a Barcellona ma dovremo giocarci la partita fino all’ultimo. Poi magari si potrà anche perdere ma in modo onorevole». L’ultima battuta con il diesse è sul possibile ritorno sul mercato: «Riapre proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ma almomento noncipensiamo.
Non ci sono soluzioni che ci interessano». Certo però che se Matera non dovesse ritrovare al più presto il bandolo della matassa la ricerca di un play (anche senior se è il caso) diventerebbe assolutamente necessaria. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Provenzano e accanto Fulvio Candido
Karate I potentini si sono distinti ai campionati italiani esordienti
Shintaikan, buon bottino NEL CORSO dell'ultimo fine settimana gli atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza hanno preso parte ad Ariccia, in provincia di Roma, presso il Palariccia alle finali del quindicesimo campionato esordienti B, che comprende gli atleti di età compresa tra i quattordici e i quindici anni, di kumite maschile e femminile. La gara, organizzata dal Comitato regionale Lazio ha visto la presenza di trecentoquaranta atleti, duecento maschietti e centoquaranta femminucce divisi in sette categorie di peso per i maschi, e cinque per le femmine. Per i maschi le categorie sono state - 50 minimo 45, - 56, - 63, - 70, - 77, - 84, - 92, per le ragazze invece - 45 minimo, - 50, - 56, - 62, 70. La società potentina ha partecipato con quattro atleti, si tratta di Antonello Luongo per la categoria fino a 50 kg, Gaetano Triano per la categoria fino a 56 kg, Antonino Di Leo per la categoria fino a kg 63 e Alessandro Quaratino per la categoria - 77. I quattro atleti hanno superato la selezione regionale disputatasi a Potenza il 20 settembre scorso. Antonello Luongo si è classificato all'undicesimo posto perdendo con Marco Gennarino dell'A.S.D. Yamaguchi Karate Taver di Perugia, che
a sua volta ha perso in finale di poule. Gaetano Triano ha raggiunto l'undicesima piazza perdendo con Enzo Mariottini dell'Asd Karate Genocchio di Brescia con il punteggio di 3 a 0, al termine di un match intenso e tecnico da ambo le parti. I due atleti sono stati bravi, il lucano per una tecnica da tre punti non è riuscito a vincere la sfida. Antonino Di Leo ha imitato i compagni di squadra giungendo undicesimo dopo aver perso con Gianluca Pedron dell'Asd Karate Veneto con il punteggio di 2 a 0. Il match tra i due lottatori è stato intenso, molto maschio. Anche Alessandro Quaratino è giunto all'undicesimo posto perdendo con Danilo Di Marco dell'Asd Sport Connection Roma per 6 a 2. Il maestro dello Shintaikan Karate Club Potenza, Donato Pastore ha parlato della gara romana rimarcando: “Non ho nulla da rimproverare ai miei atleti che hanno lavorato bene sulla preparazione per il campionato esordienti. Per tre di loro, è stata la prima esperienza, Gaetano Triano è stato molto sfortunato. Contavamo sul suo talento, sperando di ottenere una bella medaglia. Le soddisfazioni non mancheranno in futuro”. f.menonna@luedi.it
Moto, Rubino è quarto al trofeo Inverno a Binetto ESORDIO positivo domenica a Binetto per il pilota materano Angelo Raffaele Rubino impegnato nella prima delle tre gare del Trofeo Inverno dove ha centrato un buon quarto posto nella categoria “Open”, quella riservata ai piloti più esperti. All'Autodromo del Levante il fine settimana non prevedeva nulla di buono sotto il profilo meteorologico, un sabato di prove ufficiali sotto una pioggia insistente non permetteva ai piloti di esprimere al meglio le proprie potenzialità, ma nel pomeriggio la pioggia si è allontanata e una leggera brezza ha asciugato la pista. Così al secondo turno di prove ufficiali i tempi sono decisamente migliorati e Rubino è riuscito a far valere la sua grande esperienza centrando il secondo posto nella griglia di partenza. Sull'autodromo pugliese Rubino ha gareggiato con una Triumph Speed Triple 1050 del team “Triumph Bari”. La cronaca della gara ha
visto primeggiare ilpilota lucano per tre quarti di competizione mantenendo il secondo posto.A metàgara peròha cominciato ad accusare qualche problema fisico con dolori alla schiena e al braccio destro che hanno costretto il pilota ad abbassare il ritmo, facendolo retrocedere prima in terza posizione e poi in quarta, fino alla bandiera a scacchi. Il calo di rendimento ha insospettito il medico del team “Triumph Bari” che, a fine gara, ha voluto visitare il pilota materano nella clinica del circuito diagnosticando al giovane centauro lo spostamento della terza vertebra. “Il problema dei dolori di schiena e dell'indolenzimento del braccio -afferma Rubino- mi affliggeva da tempo ma non ho dato peso alla cosa fino a quando, ieri, il medico del team mi ha diagnosticato il problema che risale ad una caduta del 2006 avvenuta su questo stesso circuito di Binetto. In quell'occasione i me-
Il materano Rubino
dici mi dissero che non c'erano problemi ma ciclicamente il dolore tornava. Com'è successo ieri quando sono stato costretto ad abbassare il ritmo perché non riuscivo più a gestire bene la staccata”. Ora Rubino inizierà una cura mirata con un ciclo di fisioterapia senza rinunciare ad allenarsiin pistacon questonuovo mezzo che richiede ancora affinamenti a livello di sospensioni peressere prontial secondo round del Trofeo Inverno previsto per l'8 novembre sempre a Binetto. sport@luedi.it
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Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Salvatore della Bbc Bernalda contro il Bisceglie (foto tratta da www.cestisticabernalda.it)
B Dilettanti Ecco l’innesto che il Bernalda attendeva
Delli Carri alla Bbc BERNALDA - Detto fatto. Dall’accenno di domenica nel dopo-gara all’ufficialità di oggi. Il Bernlada si rinforza con Gigi Delli Carri. Un innesto, quello dell’ex Corporelle Potenza, che accresce il livello del team di Vandoni. Analizzando la gara, già in cronaca, a caldo al termine della sfida col Bisceglie, si è accennato alle strane incongruenze delle statistiche e dei numeri di una partita nella quale i bernaldesi tirano meglio degli avversari anche se subiscono le notevoli individualità pugliesi (Mainoldi, Filloy e Novati su tutti), prendono più rimbalzi anche se perdono più palloni, producono più assist ma vengono maltrattati dalla coppia arbitrale con 6 soli tiri dalla lunetta contro i 24 degli avversari e con la costante nei primi tre quarti di ritrovarsi ogni volta con 5 subitanei falli contro e uno solo a favore. Il basket non è il calcio dove l'errore arbitrale è vistoso e da solo può condizionare il risultato (ad esempio un calcio di rigore concesso o non), nella palla a spicchi si può incidere sul risultato, per incompetenza e fatta salva la buona fede, in modo lento ma inesorabile determinando nella squadra che subisce anche la sensazione di non poter cambiare il destino della gara, come è sembrato accadere ai rossoblu dopo l'ennesima “distrazione”arbitrale a pochi minutidallafine quando,arisultato ancora aperto, Filloy (“quoque tu…”) ha stoppato da dietro Basili lanciato in solitario contropiede colpendolo nettamente sul capo sotto lo sguardo ineffabile di uno dei due fischietti che non ha battuto ciglio. Premesso ciò e detto che si possono rinfacciare ai ragazzi di coach Vandoni tutte le colpe del mondo per errori ed ingenuità a volte irritanti, commessi proprio nei momenti topici del match, non è stata logica la pur modesta contestazione attuata nel dopo partita nei confronti di qualche giocatore; prima di tutto perché ai ragazzi della BBC non si possono assolutamente rinfacciare impegno e sudore, cose che andrebbero applaudite invece che ignorate, e poi perché spesso ci si
B Dilettanti Ora la Corporelle pensa alla trasferta di Reggio Calabria
«Cinque minuti di black-out» Davide Serino non cerca scusanti per il ko col Siracusa
Gigi Delli Carri alla Bbc
ferma a guardare solo le cose appariscenti (lo score personale, la giocata funambolica, il tiro dalla distanza, etc.) e non anche la sostanza. Come nel caso di Marinelli che, se si avesse la pazienza di andare a leggere le valutazioni finali del team lucano, è uno dei più utili in campo da diverse partite in qua, ed è solo un esempio; mentre è da condividere in pieno l'ovazione per Russo all'uscita dal PalaCampagna, a dimostrazione della qualità e della quantità che questo giocatore riesce ad esprimere, e non solo quest'anno. Non è il momento ora delle recriminazioni e dei mugugni, primo perché si sapeva, fin da quando la società ha miracolosamente evitato di dissolversi come vento nell'afa estiva, che questa squadra, giovane ed inesperta, non può che ambire alla salvezza come massimo traguardo, secondo perché domenica la Cestistica è attesa dal primo spareggio dell'anno in quel di Bari contro una squadra ancora a zero punti che pare abbia infoltito il suo organico con l'ingaggio faraonico di niente poco di meno che! - Stefano Rusconi, ex nazionale ed ex Nba. È di ieri la notizia che lacorazzata Massafra(2punti in classifica come la BBC) ha esonerato il tecnico Genovese (che a Bernalda fece grandi cose); un noto showman in proposito direbbe: “meditate gente, meditate!”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
POTENZA - Riprende oggi la preparazione dell'Invicta Centre Corporelle in vista della trasferta di Reggio Calabria. A mente fredda coach Schiavi analizzerà con o suoi ragazzi i motivi della sconfitta con il Siracusa per capire che cosa è successo nell'ultimo quarto e in particolare in quei cinque minuti nei quali la quadra siciliana ha preso il sopravvento senza che la Corporelle potesse opporre una reazione in grado di tenere aperta la gara fino al termine. Di sicuro e lo ripetiamo ancora una volta la differenza finale l'hanno fatta la maggiore lucidità ed anche un cinismo fuori del comune di Corvino e compagni rispetto ad una prestazione, almeno nei momenti fondamentali della gara, sotto tono del quintetto di Schiavi che ha commesso una serie incredibile di errori. A cercare di spiegare i motivi della battuta di arresto, la seconda consecutiva in casa, prova il centro Davide Serino: «E' stata una partita davvero strana e che ci ha girato davvero male perché abbiamo avuto un black out di cinque minuti nel quale abbiamo compromesso l'esito della gara. Dico che è stata una gara strana perché noi per trenta minuti abbiamo tenuto testa al Siracusa che è comunque una buonissima squadra ed anzi siamo stati anche capaci di recuperare uno svantaggio cospicuo portandoci addirittura in vantaggio. E forse nei momenti cruciali non siamo stati concentrati e cattivi come la gara richiedeva per lottare fino al termine. Sotto l'aspetto tecnico la nostra pecca è che abbiamo incontrato parecchie difficoltà ad attaccare la loro zona e non abbiamo trovato le giocate giuste per aggirarla. Sul piano dell'impegno credo che abbiamo dato il massimo e per tre periodi siamo stati attenti in difesa limitando le loro bocche di fuoco. Poi e qui dico che dobbiamo migliorare in attenzione e determinazione ci siamo impegnati a limitare Corvino e abbiamo concesso troppa libertà a Giuffrida e a Corneo che
Davide Serino della Corporelle Potenza (foto Andrea Mattiacci)
non si sono lasciati sfuggire l'occasione per far volgere l'incontro a loro favore. Certo perdere per la seconda volta consecutiva in casa fa molto male ma credo che abbiamo i mezzi per poter reagire e dare una svolta decisiva al nostro campionato». Un campionato che ha vissuto un'altra domenica all'insegna delle due capoliste Corato e appunto Siracusa, alla quinta vittoria consecutiva, e che per Serino ancora non ha fatto vedere una squadra capace di essere in assoluto la più forte: «Indubbiamente Corato e Siracusa sono le squadre più in forma del momento e meritano la posizione che occupano in classifica. Ma sinceramente non ho visto finora una quintetto capace di elevarsi al di sopra degli altri. Lo dico per esperienza diretta perché anche contro di noi sia pugliesi
che siciliani non ci sono stati per nulla superiori. Nel senso che ci poteva stare, con un pizzico di attenzione e di fortuna in più, anche un nostro successo. Detto questo bisogna ammettere che noi dobbiamo lavorare per eliminare certe carenze e credo che un grosso aiuto ci potrà venire già a Reggio Calabria dall'inserimento di Di Pierro. Non lo scopro certo io ma Vincenzo (Di Pierro, ndr) è uno dei più forti play maker in circolazione e ci darà un contributo notevole nel trovare le alternative giuste per far fluire meglio il gioco di attacco. Sono sicuro che tutti trarremo grandi benefici dalla sua esperienza e dalle sue indubbie qualità. Compresi noi lunghi che potremo trovare migliori opportunità nel liberarci sotto canestro». Rocco Sabatella sport@luedi.it
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56 Sport
C1 Panetta e Cospito annullano la rete realizzata da Mercadante
Calcio a 5
Colpo dello Scanzano Vittoria del team di Marchitelli contro l’Apulia Altamura C1 Lasciato l’ultimo posto battendo il Comitato Santa Maria
Sussulto del Grassano GRASSANO C.S.MARIA
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GRASSANO: Mercadante F., Bianco V., Vizzuso D., Monte S., Lamarra R., Bonomo F., Daraio G., Daraio F., Pirrone M., Lafiosca, Grippo C. Allenatore: Francesco Martemucci. COMITATO S. MARIA: Beneduce L., Dinoia M., Bonansegna A., Tolla A., Tramutola C., Pecora A., Condelli N., Summa S., Pace R., Condelli A., Bellettieri M., Lanzalone. ARBITRI: Acito sezione di Matera e Guida di Venosa RETI: Daraio G (3), Daraio F., Pirrone, Beneduce, Dinoia. GRASSANO - Protagonisti indiscussi, nel match di calcio a 5 serie C/1 tra il Grassano e il Comitato S. Maria, sono stati i due portieri. Una vittoria che appaga l'impegno profuso di queste ultime settimane non solo dei giocatori del Grassano ma anche dell'allenatore Martemucci e del suo secondo Rocco Pontillo e che sicuramente segna l'inizio di una risalita in classifica. Una miriade le azioni gol di entrambi gli schieramenti nella prima mezz'ora, ottima la prestazione di Daraio Felice che scatenato e grintoso è stato sfortunato in tre occasioni ravvicinate intorno al 15’ del primo tempo, tre i bellissimi dribling del giovanissimo calciatore e superata la difesa ha trovato sulla sua strada a fermarlo il portiere avversario. A passare in vantaggio i padroni di casa al ventisettesino del primo tempo Pirrone, Ma le sorprese non sono finite, dopo tanta insistenza finalmente nel minuto di recupero al 31° Daraio Felice segna mandando negli spogliatoi la squadra di casa col vantaggio di 2 a 0. Nella ripresa sembra che i giocatori del Comitato S. Maria sono disposti a tutto per non soccombe-
Felice Daraio del Grassano
re, una traversa e due pali ne sono la palese testimonianza. Ma un buon piazzamento e i cambi che mister Mater-
mucci ha continuamente effettuato hanno permesso alla squadra di casa non solo di sapere difendere il vantaggio. La tripletta di Daraio Giuseppe ha tolto ogni speranza agli ospiti tanto da fargli tirare i remi in barca. Da segnalare la grande sportività agonistica dimostrata in campo da entrambe le squadre, e se gli applausi del pubblico fine gara significano non solo per i tre punti, ma anche per il grado di correttezza dimostrato dei giocatori di casa probabilmente il team si candida verso posizioni migliori in classifica. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
SCANZANO TEAMAPULIA
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SCANZANO: Schirone, Prezioso, Parisi, Ricchiuti, Dartizio, Santarsiero, Panetta, Amendolara, Vampo. All. Marchitelli TEAM APULIA: Cannito, Cirrottola, Caputo, Aruanno, Pellegrino, Fanelli, Moramarco, Dileo, Mercadante, Da Silva junior, Tubito, Azzilonna. All. Ragone ARBITRI: Alagia di Bernalda, De Luca di Moliterno RETI: 10’p.t. Mercadante, 15’s.t. Panetta, 22’s.t. Cospito. BIG MATCH di giornata vinto dallo Scanzano dopo una gara ad alto livello tecnico. Le formazioni allenate da due tecnici che prediligono l’attacco e il bel gioco. La partita è stata intensa, entrambe le
Panetta, uno dei marcatori dello Scanzano
formazioni hanno sbagliato tante occasioni, lo spettacolo non è mancato. Senza tatticismi si affrontano le due formazioni.Per vedere la prima rete, bisogna aspettare il 10’ minuto, quando un gran tiro di Pellegrino, viene ribattuto dal portiere Vampo. Il più lesto di tutti è Mercadante che ribatte in rete, per il provvisorio vantaggio dei murgiani. In svantaggio, la squadra di Marchitelli comincia ad attaccare, offrendo il fianco ai pugliesi, che sprecano ottime azioni, grazie anche alla buona giornata del portiere Vampo. Anche gli ionici con gli attaccanti sprecano le loro occasioni chiudendo il primo tempo sull’1 a 0. Nella ripresa lo Scanzano ha modificato il modulo di gioco, formazione più aggressiva che costringe gli ospiti in difesa. Il team Apulia riesce a contenere gli attacchi fino al 15’ minuto quando, Panetta riesce a liberarsi del proprio marcatore Pellegrino, il tiro si insacca con il portiere in uscita. La gara è riaperta, si ricomincia con le due formazioni che cercano la vittoria, sostenuti dal proprio pubblico lo Scanzano si fa pericoloso più volte, non è da meno l’Altamura, che si crea le sue buone occasioni, ma l’imprecisione dei suoi attaccanti, il palo su un tiro di Aruanno, ed un grande intervento di Vampo su tiro di Mercadante, salvano lo Scanzano. Gli ionici rispondono agli attacchi avversari col-
pendo anche loro una traversa con Santarsiero. La svolta della partita arriva al 22’ minuto, quando Cospito batte una punizione che va ad infilarsi nell’angolino basso della porta difesa da Cannito. Tripudio e gioia per i padroni di casa, ma la gara ancora deve finire, a complicarla è l’espulsione di Santarsiero per doppia ammonizione, inferiorità numerica per due minuti. Lo Scanzano fa quadrato attorno al portiere, per difendere il risultato. I murgiani si buttano all’arrembaggio, utilizzando il portiere in movimento, ma non riescono a sfondare l’attenta difesa ionica. Vittoria sofferta contro un avversario di tutto rispetto, che dirà la sua in questo campionato. Lo Scanzano con questa vittoria si proietta al secondo posto a soli 3 punti dalla vetta. Il prossimo incontro per mister Marchitelli, è la trasferta a Potenza contro gli amici di via Roma. Il presidente Todaro felice della prestazione, sperando che i suoi ragazzi continiuino su questa strada, che sta portando ottimi risultati, evidenziando il buon lavoro che sta svolgendo mister Marchitelli. Sono anni che lo Scanzano in questo campionato lotta per la vittoria finale che è sfuggita per un niente, lo scorso anno fallita nella super sfida spareggio contro la Meco. Tutti sperano che questo sia l’anno buono. Vincenzo Bochicchio
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Sport 57
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
C2 girone A Semaforo rosso per i Lions che restano penultimi in classifica
Calcio a 5
Il derby all’Orlando Urbano Seconda vittoria consecutiva per la formazione allenata da Vaccaro OR. URBANO LIONS
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ORLANDO URBANO: Faruolo, Rondanini, Pergola, De Bonis, Grippa, Vaccaro, Santarsiere, Giuliano, Callà, Locatelli, Stabile, D'Amato. All: Vaccaro Michele. LIONS: Mecca, Gerardi, Ruoti, Greco, Meffi, Vignola, Urbano, Albanese Sergio, Pace, Marcolivio, Telesca Gerardo, Albanese Paolo. All: Telesca Donato. ARBITRO: Fasulo Stefano RETI: Stabile, Locatelli (4), De Bonis (2), Callà, Grippa, Vaccaro, Giuliano (ORLANDO). Urbano (2), Telesca G., Albanese S., Meffi (2) (LIONS). NOTE: Spettatori: 50. POTENZA - Seconda vittoria consecutiva dell'Orlando a discapito del Lions che ha affrontato l'incontro a viso aperto e malgrado il punteggio finale ha disputato una gara senza mai abbassare la guardia. Al 2' e al 4' potrebbero passare in vantaggio gli ospiti con Telesca G. e Albanese P., ma Faruolo prima respinge di piede, dopo ferma fuori area Telesca; la punizione calciata termina sulla barriera. Riparte l'Orlando è in 6 minuti va a segno 4 volte: Stabile si invola
La Orlando Urbano e accanto la formazione dei Lions
sulla destra è trafigge di precisione Mecca. Locatelli servito da Giuliano infila il n. 1 ospite al 5' e all'8', ancora Mecca in evidenza deviando in angolo una bordata dello stesso Giuliano e una rovesciata sotto porta di Rondanini. Dalla bandierina raccoglie Locatelli e al 10' realizza la quarta rete. 12' Albanese Sergio manda in rete Urbano accorciando le distanze per i Lions che cercano il raddoppio ma
trovano Faruolo pronto a ogni tipo di deviazione scoprendosi al contropiede avversario. Difatti i padroni di casa portano a 7 le marcature con una doppietta di De Bonis (18' e 23') e ancora Locatelli (27') che concretizzano tre micidiali contropiedi colpendo anche un palo con Grippa. Si riparte con i Lions in attacco. 31' centrano il bersaglio con Telesca Gerardo che scavalca Faruolo con un tocco pre-
ciso d'esterno destro, ma subiscono da Callà l'ottava rete con la complicità di una deviazione dei difensori. Il tandem Greco-Albanese S. per i Lions da più spinta in avanti. 43' proprio Albanese trafigge Faruolo con un rasoterra sorprendente. Fa meglio Meffi: al 44' sferra un tiro di collo pieno collocando la sfera sotto la traversa, e al 48' di forza scavalca Faruolo dando l'illusione di una possibile rimonta.
C2 girone B Piegato il team Amici del Borgo
Brilla il Barricelle BARRICELLE AMICI BORGO
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BARRICELLE: Dilallo, Ielpo, Lovito, Giampietro, Lauria, Fratantuono A., Amodio, Marsicano, Marinelli, Ponzio, Moles. All. Varalla AMICI DEL BORGO MATERA: Loperfido, Tortorelli, Mancino, Calbi, Grieco, Dubla, Angelino, Zaccaro, Bellacicco. All. Grieco RETI: 10' pt e 25' pt Zaccaro (A), 12' pt Lovito (B), 13' pt Angelino (A), 21' pt e 30' st Lauria (B), 2' st Grieco (A), 8' st Giampietro (B), 18' st e 22' st Amodio (B), 20' st Tortorelli (A), 21' st Ponzio (B) IL BARRICELLE soffre ma porta a casa una vittoria importante contro gli Amici del Borgo. I materani, sempre ordinati e precisi in
ilSudoku
Amodio e Dilallo del Barricelle
campo, hanno concesso il fianco solamente nel finale ai padroni di casa, che ne hanno approfittato per mettere in cascina tre pesantissimi punti, contro di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
una compagine che certamente darà del filo da torcere a tutti gli avversari. Una gara non facile, come detto, per gli uomini di Michele Varalla che, complice l'ottimo avversario, soffrono per più di metà match, rischiando di perdere la partita che li vedrà per la prima volta in vantaggio al 21' della ripresa, a nove minuti dal termine. Il superamento dello scoglio materano proietta la squadra di Villa d'Agri verso la parte alta della classifica, per la grande soddisfazione dell'ambiente. La gara inizia con gli Amici del Borgo ordinati e pungenti, ben messi in campo da mister Grieco. Numerosi sono i cambiamenti di fronte che, al termine dei primi 30', premieranno i materani. Al 4' è subito Angelino a provarci. Il materano calcia a botta sicura verso Dilallo,che si supera respingendo a mano aperta. Al 10' il vantaggio degli Amici del Borgo con Zaccaro, che insacca un assist perfetto dell'ottimo Angelino. Nemmeno il tempo di esultare che, capitan Lovito riporta il risultato in parità deviando in rete un tiro cross di Giampietro. Due minuti e di nuovo Ma-
tera in vantaggio. Questa volta Angelino fa tutto da solo con un diagonale vincente alla destra del portiere. Il Barricelle sembra accusare il colpo e solo un gran Dilallo evita il peggio. La scossa per i locali arriva da parte di Lauria, che da un pallone che sembrava perso inventa un tiro che si insacca tra palo e portiere al 21', è il pareggio. Prima del fischio del direttore di gara, però, arriva al 25' la seconda rete di Zaccaro, che dopo aver ricevuto palla a centrocampo, sfrutta la tardiva chiusura dei padroni di casa e mette in rete, 2-3. Nella ripresa, mister Varalla sprona i suoi e, come per magia, si assiste quasi ad un'altra gara. Il forcing dei padroni di casa sembrerebbe essere reso vano dalla rete di Grieco, ma Giampietro e Amodio, tra l'8' ed il 18' pareggiano i conti. La gara si riapre improvvisamente. Tortorelli riporta in vantaggio i materani, ma il Barricelle è ormai lanciato ed ottiene il nuovo pareggio al 21' grazie a Ponzio. Lo stesso Ponzio, dopo un solo giro di lancette, sfrutta un'azione in velocità di Lauria per servire il liberissimo Amodio, che appoggia in rete per il primo vantaggio dei padroni di casa. Nel finale, la ciliegina sulla torta arriva dai piedi di Lauria, che anticipa il portiere materano in uscita e sigla il 7-5 finale. Felice ed allo stesso tempo proiettato già al prossimo match il presidente del Barricelle. “Il risultato è stato sofferto ma meritato- a commentato a fine gara Jonny Fratantuono- siamo stati bravi, si comincia a vedere il lavoro del mister. Miglioriamo partita dopo partita, ed oggi ho visto quella grinta e voglia di vincere che spero di vedere sempre anche sabato prossimo con il Nova Siri”. fra.cal.
L'enormità dei calci d'angolo battuti dagli ospiti lasciano l'amaro in bocca per non averne saputo sfruttare alcuno, subendo ancora in contropiede gli ultimi goal con Vaccaro (piatto destro alla sinistra di Mecca) e Giuliano (funambolo nella difesa avversaria) chiude le marcature Urbano per i Lions realizzando la sesta rete. Leonardo Martino sport@luedi.it
C2 gir. A Non basta il poker di Salicone
Il Vietri espugna il campo dello Statt Donato Pitta, portiere del Vietri
STATT VIETRI
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STATT: Galasso M., Paternoster, Pastore, D'Elia, Di Lello, Sparviero, Galasso G., Scavone, Santopietro Gi., Aristide, Grieco, Campanile, Santopietro Ge., Salicone, Caponigro. All. Gerardi VIETRI: Pitta, ZIrpoli, Grande C., Macellaro G., Pantalena, Nappi, Magro, Caputo. All. Zirpoli G. ARBITRO: Bochicchio di Potenza RETI: 13' e 57' Magro (V), 24' Caputo (V), 33', 37', 46' e 49' Salicone (S), 39' e 50' Pantalena (V), 43' Macellaro G. (V) NOTE: Nessun ammonito. Recupero: 2' p.t. e 1' s.t. Una trentina di spettatori. POTENZA - Il Vietri si conferma imbattibile fuori casa: tre partite esterne e tre vittorie, che si aggiungono all'altra vittoria interna. Infatti, nel posticipo serale della sesta giornata di campionato del campionato di calcio a5, il Vietri di mister Zirpoli conquista tre importanti punti ai danni dello Statt allenato da mister Gerardi, e sale a quota dodici punti in classifica. Non riescono i padroni di casa a conquistare la prima vittoria in campionato e restano quindi con zero punti in classifica, nonostante le buone prestazioni offerte sin ora. Ottima però la partita del Vietri, sceso in campo
senza gli indisponibili Calviello, Bottiglieri e Papa. A loro si è aggiunto l'infortunio dopo soli dieci minuti del centravanti Grande, che è dovuto uscire. Dopo tredieci minuti il Vietri va in vantaggio subito con Magro, servito da Pantalena, per l'uno a zero ospite. Non succede nulla fino al 15', quando gli ospiti provano a reagire con Salicone, il cui tiro è però bloccato da Pitta. Il Vietri raddoppia al 24' con l'esordiente Caputo, bravo ad approfittare di un passaggio di Macellaro G. e a infilare l'estremo ospite. Il primo tempo si chiude col vantaggio vietrese. Nella ripresa subito riscatto dello Statt: in quattro minuti, tra il 33' e il 37', Salicone sigla una doppietta che riporta in equilibrio il match. Ma i padroni di casa devono fare i conti con Pantalena, che dopo due minuti riporta il Vietri in vantaggio su assist di Nappi. Ancora Salicone al 46' prova a raddrizzare il match, e ci riesce. Prima sigla il terzo gol da fuori area su assist di Sparviero poi al 49' fa tutto da solo e rasoterra sigla il pareggio. Il Vietri reagisce, vuole i tre punti, e ci riesce. Nemmeno un minuto e Pantalena sigla la sua doppietta: lancio dalla difesa, stop e tiro per il vantaggio. La partita si chiude al 57' con la doppietta personale di Magro, per il 4 a 6 finale. Ed ora il Vietri comincia a sognare. Claudio Buono
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58 Sport
LOTTO&CONCORSI DAMA
Centrato un ambo con le nostre previsioni. Resiste il 22 di Cagliari
Roma, buona la cadenza 3 di GIOIA GASPARINI ROMA – Una pioggia di piccoli e grandi ritardatari è arrivata nel corso dell'ultima estrazione. Sulla ruota di Bari si è rivisto il 25 dopo 42 turni, mentre a Cagliari la coppia 42 e 32 dopo 78 e 68 assenze, a Napoli è caduto il 74, massimo ritardatario della ruota, assieme al 67 e al 55 che mancavano da 42 e 36 turni. A Palermo è uscito di scena il 59 dopo 33 mancati riscontri, a Torino è caduto il capolista 43 dopo 72 ritardi. A Venezia sono stati pescati il 14 e l'80 dopo 60 e 42 assenze. Sulla ruota Nazionale, infine, sono ricomparsi il 32 e il 74 dopo 85 e 53 ritardi. Al vertice dei ritardatari il 22 di Cagliari che ha raggiunto quota 138, al secondo posto il 90 di Venezia con 101 sorteggi negativi, al terzo posto il 31 sulla ruota Nazionale giunto ad una sola estrazione dal traguardo a tre cifre. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 42-70 è uscito sia a Cagliari che a Palermo. Da segnalare l'ambo vertibile 47-74 sulla Nazionale, il terno di controfigura 1 (23-45-67) a Napoli e il terno di controfigura 9 (9-8677) a Roma, il terno di figura 9 (9-6381) a Torino. NAZIONALE - Per ambo sono in evidenza i numeri della figura del 5 con la serie 5-23-41-59-68 e quelli di cadenza 2 con la serie 2-32-52-72-82. Previsione speciale 15-37 per estratto ed ambo. BARI - Sulla ruota pugliese la cadenza del 9 con la serie 29-39-59-79-89 e la figura del 3 con la serie 3-21-48-6684 sono da mettere in gioco per ambo. Previsione speciale 27-49 per estratto ed ambo. CAGLIARI -I numeri di finale 7 sono in forte ritardo, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 17-37-4767-77. In alternativa la ventina con la combinazione 21-23-25-27-28. Previsione speciale 22-55 per estratto ed ambo. FIRENZE - Da 64 estrazioni la controfigura del 9 non produce giochi, formate ambi e terni nella serie 9-2031-42-53. Buona anche la figura del 3 con la cinquina 12-30-48-66-75. Previsione speciale 11-78 per estratto ed ambo GENOVA - Centrato l'ambo 30-50 che avevamo consigliato con i numeri di finale 0. Per ambo e terno la figura del 2 con la serie 2-20-38-56-
31 50 22 88 43 47 74 24 52 43 90 74. In alternativa la cadenza 5 con la cinquina 5-25-35-55-85. Previsione speciale 2-89 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno la statistica suggerisce la figura del 9 con la serie 36-45-54-63-90 e la cadenza del 7 con la cinquina 7-17-27-47-57. Previsione speciale 78-86 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo proponiamo la cadenza 1 con a serie 21-31-41-6181. Come alternativa per il medesimo gioco la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51. Previsione speciale 27-72 per estratto ed ambo. PALERMO - La decina del 20 non dovrebbe far mancare ambi, combinateli nella serie 21-26-27-28-29. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74. Previsione speciale 74-80 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza del 3 con la serie 13-23-33-53-63 e la ventina con la combinazione 21-23-24-25-26 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 63-64 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo segnaliamo sulla ruota piemontese la figura 4 con la serie 4-31-49-76-85 e la cadenza del 5 con la cinquina 5-15-35-55-75. Previsione speciale 1-80 per estratto ed ambo. VENEZIA - La figura del 6 con la serie 6-15-24-42-69 e la cadenza del 7
99 75 138 98 73 92 97 66 83 73 101
32 17 37 65 34 70 72 22 90 4 46
86 70 88 84 70 75 90 51 78 70 64
67 36 77 86 56 45 7 51 28 89 14
72 50 79 72 65 53 47 47 62 53 47
Pronostico concorso n. 129 (del 27/10/2009) 9 23 31 51 66 78 81 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 55 77 63 80 90
PREVISIONI
Frequenza 125 119 117 116 115 114 114 113 112 112
Numero 42 78 46 7 35 57 2 16 27 79
Ritardo 87 50 49 39 39 30 28 28 27 27
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 27 ottobre 2009 Roma e Tutte 39, 76, 7, 65, 53, 48 Napoli, Firenze e Tutte 37, 74, 5, 63, 51, 46 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 29 ottobre 2009 Roma e Tutte 41, 78, 9, 67, 55, 50 Napoli, Firenze e Tutte 39, 76, 7, 65, 53, 48
UNIDICI RUOTE
La Vigevanese, apertura tra le più studiate dai teorici inferiorità o di equilibrio di un colore rispetto all’altro. Presentiamo ora una delle aperture più famose che gia dal 1800 venne analizzata dall’abate Michelangelo Lanci: la 23-19 11-15; 28-23. Questa apertura consente di rientrare in partite teoriche ampiamente analizzate quali la Glasgow, la Centrale, la partita del Dottore, la Vigevanese e la Controvigevanese. Proprio questa settimana diamo spazio a una delle linee più giocate della Vigevanese: 23-19, 11-15; 28-23, 10-13; 32-28 sdamatura frequente che serve per rafforzare il centro e compattare la posizione, 13-17; 19-14, 12-16; 23-19, 8-12; 28-23, 6-11; 2118, 3-6; ora il bianco ha varie mosse a sua scelta tra cui i sacrifici 18-13 e 19-14, ma quella corretta è sicuramente il cambio 26-21; 17x26, 30x21; 6-10. Nella posizione diagrammata: se 21-17 il nero vince con il tiro 10-13, 17x10, 16-20; 23x16, 9-13, 18x9; 11x18, 22x13; 5x30!! e nero vince; se 31-28, 10-13; 29-26 (se 21-17 con 4-8 e poi 16-20 e 9-13 esce fuori un tiro simile a quello precedente), 5-10; 14x5, 1x10; 19-14, 10x19
35 23 42 48 62 3 29 48 32 10 69
con la cinquina 17-27-37-47-57 sono interessanti per centrare l’ambo. Previsione speciale 81-90 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per la soluzione dell’ambo: 31-48-56, 10-24-83, 2031-78, 5-55-70, 1-6-11.
di FRANCESCO SENATORE
L’APERTURA, insieme al centro partita e al finale, è tra le fasi più importanti di una partita di dama. In particolar modo l’apertura se impostata correttamente consente al giocatore di poter arrivare in centro partita e in taggiosi, che nel migliore dei casi lo porteranno al conseguimento di una vittoria. Spesso però quando due avversari si ritrovano ad aver impostato al meglio l’apertura conducendo fino alla fine senza commettere errori, la partita si conclude in parità. Per quanto concerne le aperture, la Federazione Italiana Dama nelle gare ufficiali ha progettato, con l’ausilio dei migliori giocatori, una tabella nella quale troviamo ben 176 aperture che vengono sorteggiate nei tornei dal direttore di gara; per cui nei tornei vinciali fino ai Maestri esiste l’inizio della partita con la cosiddetta “mossa libera”. Queste aperture che troviamo nella tabella federale sono formate da 3 mosse (2 del bianco e 1 del nero) e possono avere in base algiudizio di vari Maestridei valori chene indicano lo stato di
73 54 81 79 69 60 75 50 65 68 61
;23x14, 15-19 e il nero si ritro- 15-20; 24x15, 12x26; 10-5, va in una posizione molto 26-30; 17x10, 30-26; 5-1, 26vantaggiosa. Per cui, se 21- 21 e il nero riprendendo il 17 e 31-28 risultano perdenti, pezzo riesce a pareggiare. Quella appena presentata è rimane per esclusione la 2926! unica per la pari con que- una delle continuazioni più sta continuazione: 29-26, 10- giocate su questa apertura e 13; 21-17, 5-10;14x5 ,1x10; finaliprende van- il nome di Vigevanese 18-14! sacrificio essenziale dalla città di Vigevano proper uscire fuori dalla minac- prio perché si narra che gli cia del tiro a tre dopo la 26- 21 abitanti di questo paese furocon 16-20 e 11-14!, 11x18; 26- no i primi a giocarla nelle 21, 10-14; 19x10, 4-8 21x14, piazze e nelle strade.
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera A
nellecategoriedaiPronon
superiorità,
Abbazia 53-84 Abbonamento 47 Abbondanza 2 Abisso 4 Abito 38 “ da lutto 37 “ da militare 40 “ da prete 56 “ da teatro 27 “ da sera 36 Accademia 76 “ di arti 32 “ di scienza 50 Accidente 34-42 Acciuffare 78
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Rubriche 59
Martedì 27 ottobre 2009
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Martedì 27 ottobre 2009
di ALESSANDRO SILEO POTENZA - Il panorama dello spettacolo è sempre stato concepito da tutti solo come un affascinante contenitore culturale in grado di saper emozionare il pubblico. Una tesi, oramai, radicata anche in Basilicata in cui i numerosi enti associativi si organizzano spesso per svolgere iniziative alternate tra appuntamenti teatrali, eventi dedicati a riflessioni letterarie, rassegna di danza e di canto. Ma non deve essere affatto così. E quindi, perché non adottare questo settore per rilanciare l'economia regionale? Questa è la proposta avanzata dall'associazione culturale “Ameno”, che si è fatta promotrice di una proposta di legge per far cambiare la mentalità insita sul territorio. Per questo motivo, il presidente della compagine associativa, Giovanni Pelliccia, ha proposto l'idea di creare una possibile rete imprenditoriale, impegnata ad erogare servizi sia di produzione che di distribuzione di manifestazioni culturali e di prodotti audiovisivi. «La evidente crisi economica prodotta dalla globalizzazione spiega Pelliccia - ci avvicinano tutti ad una riflessione che ci consente di puntare, in maniera sperimentale, su nuovi assetti produttivi attraverso efficienti attrattori di investimenti verso le realtà aziendali locali. La nostra proposta di legge permette di investire, in regione, in un settore in forte crescita come il settore dello spettacolo costruen-
Il seminario
Se lo spettacolo è un’industria Proposta di legge di “Ameno”
do un competitivo polo di professionalità per abbattere l'incresciosa fuga di talenti dai confini lucani». Si parlerà di questo tema durante il seminario intitolato “L'industria dello spettacolo, la Basilicata della modernità”, che si svolgerà domani sera alle ore 18, nel Ridotto del teatro comunale “Francesco Stabile” in piazza Mario Pagano. All'incontro moderato dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Basilicata, Oreste Lopomo, sarà ospite d'eccezione della serata, Nicola Cona, già amministratore delegato di Rai Trade, che appoggiando l'invito di Giovanni Pelliccia relazionerà sugli eventuali benefici lavorativi ed economici che questo ambizioso progetto della “Ameno” potrebbe scaturire al servizio dell'intera regione. Saranno presenti, inoltre, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, l'assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio, il consigliere regionale, Gaetano Fierro. Il seminario è fondamentale, secondo i responsabili, per sensibilizzare le istituzioni ad investire in Basilicata sullo “star system” in modo da accrescere, ulteriormente, le sparute opportunità occupazionali. L'indotto della produzione sarebbe, infatti, un essenziale meccanismo di know-how davvero appagante, assolutamente da attivare all'interno del tessuto industriale presente sul territorio. All'orizzonte si prospetterebbe, infine, la promozione di interessanti eventi di rilevanza nazionale e non, di pura matrice lucana.
Teatro
Da domani seconda edizione della manifestazione di “Abito in scena”
Torna il Festival Potenza Teatro POTENZA - Domani e giovedì il Teatro Stabile di Potenza accoglierà la seconda edizione del Festival PotenzaTeatro. La manifestazione, ideata e organizzata dall'associazione Abito in Scena di Potenza, ha la direzione artistica di Leonardo Pietrafesa e Monica Palese e si avvale del coordinamento organizzativo di Giovanni Palese. Dopo il successo della precedente edizione anche quest'anno il festival vuole connotarsi per i nuovi linguaggi e la sperimentazione e si svolgerà nell'arco di due intense giornate. Domani sarà riproposto Teatro in Breve la rassegna nazionale di corti teatrali, genere introdotto per la prima volta in Basilicata proprio con il Festival Potenza Teatro. Quest'anno Teatro in Breve ospita quattro compagnie che rappresentano una sintesi tra produzione teatrale lucana e nazionale. Una serata di spettacolo caratterizzata da quattro proposte differenti per tematiche e modalità sceniche. Ospiti della serata la Mandragola Teatro di Marsicovetere con Le Memorie di una Brigantessa, la Compagnia Ragli di Roma con Nuovo Ordine Mondiale di Harold Pinter, l'associazione Cinefabrica di Matera con Dialoghi immaginari amorosi e Marta Dalla Via di Bologna con La Olga 1958. Il corto teatrale (rappresentazione dal vivo della durata massima di 15 minuti) è un genere diffuso tra le compagnie di attori professionisti e le cui caratteristiche, brevità e immediatezza, avvicinano il teatro al grande pubblico e permettono ad artisti di provenienza nazionale
Da sinistra, un’immagine di Cinefabrica e Baliani
di esibirsi e portare in scena i propri lavori in un'unica serata, creando in tal modo un ponte che colleghi Potenza, la provincia e il tessuto regionale al resto della penisola. Dimostrano la validità della proposta le numerose adesioni avute per la prima edizione di Teatro in Breve 08 da parte di compagnie professioniste provenienti dall'intera penisola (Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia) e di attori diplomati al Dams e provenienti dalle accademie Paolo Grassi di Milano, Silvio d'Amico di Roma e dagli Stabili di Bologna e Palermo. Teatro in Breve introduce per la prima volta in Basilicata il genere
del corto teatrale. Quest'anno i corti teatrali non saranno in competizione. Il concorso invece sarà bandito per la terza edizione del Festival PotenzaTeatro che inaugurerà nel 2010 la Biennale Internazionale dei Corti Teatrali. Giovedì invece sarà a Potenza Marco Baliani con Kohlhaas, uno spettacolo cult del teatro italiano. Uno spettacolo che con la sua forza e la sua bellezza ha segnato la storia della scena italiana degli ultimi 20 anni e che ha senso riproporre, perché le nuove generazioni di spettatori possano appropriarsi di un repertorio di esperienze eccellenti. «Riteniamo il Festival nient'al-
tro che un'appendice della nostra compagnia teatrale. Le motivazioni e le scelte artistiche sono legate al nostro modo di intendere il teatro. Una manifestazione ha dietro un'anima che l'alimenta», sottolineano dall'associazione Abito in Scena. Gli spettacoli di domani e giovedì inizieranno alle ore 21 con ingresso alle 20.30. E' possibile acquistare i biglietti in prevendita presso il SotTeatro in Vico Laura Battista e Potenza, previa telefonata ai seguenti recapiti: 0971.410017- 340.3073530 o scrivendo a info@abitoinscena.it E' inoltre possibile acquistare i biglietti presso il Teatro F. Stabile di Potenza la sera degli spettacoli a partire dalle ore 19. Cinque euro il costo del biglietto per “Teatro in Breve”, 10 per Marco Baliani. Baliani è attore, regista e drammaturgo tra i più originali nel panorama teatrale italiano. Solo sulla scena, seduto su una sedia, vestito di nero, incanta un pubblico di ogni età, narrando on “Kohlhaas” la storia realmente accaduta, nella Germania del 1500, di un mercante di cavalli, vittima della corruzione dominante della giustizia statale. cultura@luedi.it
PRECISAZIONE Articolo senza firma Nell’edizione dell’inserto domenicale Q, l’articolo di pag. 17 dal titolo: «Ai posteri il luogo degli avi» è di Lucio Vitale. Ce ne scusiamo con il diretto interessato e con i lettori
Carnet “Io, Isabella” venerdì a Valsinni
VALSINNI - Venerdì 30 ottobre alle ore 17 a Valsinni presso il Castello di Favale sarà presentato il nuovo romanzo di Francesca Sassano (nella foto) “Isabella, il suo sogno” (I libri di Pan). Il nuovo romanzo della Sassano, scrittrice lucana di grande esperienza, è ispirato a Isabella Morra, baronessa e poetessa del Cinquecento (Favale 1520-1546), tragicamente uccisa dai fratelli per una relazione amorosa con un nobile, coniugato e di avversa fede politica. “Isabella, il suo sogno” è la storia di due donne che, insecoli diversi,hanno avuto una visione anticipata di sa stesse e dei tempi. Il libro, nella prima parte, si sviluppa come fosse il diario apocrifo di Isabella Morra, che fa ripercorrere al lettore con partecipato e originale realismo la drammatica storia di questa giovane donna. La narrazione è in prima persona, storicizzata, ma il filo conduttore è tutto nei sogni che alla protagonista, in qualche modo, preannunciano gli eventi essenziali della propria vita, fino alla tragica fine. La seconda parte introduce l'io narrante della prima: una giornalista, anch'essa Isabella, che nei nostri tempi s'imbatte, per puro caso, nella Morra. Il legame tra queste due donne è sempre inconscio e si manifesta in un unico sogno, nel quale la prima chiederà alla seconda di scrivere la loro storia. Francesca Sassano è nata a Potenza dove esercita la professione di avvocato. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere giuridico. Per la narrativa ricordiamo L'attesa (1996), Pensieri sparsi in ultima fermata (2001), Storielle un po' matte (2002), Sotto la pelle (2005), La donna d'angolo (2007), Angelina la straniera (2008), Dentro di te, Nata con le manette (2008), La figlia di Dietriz (2009). Nel 2006 è uscita la raccolta di poesia L'arancio amaro.
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Cultura&Spettacoli
Capi d’ispirazione anni ’50, giocati per il giorno sui toni decisi dal rosso, bianco e nero
Per “Infinity” gli abiti di Miglionico Sfileranno ad Amsterdam le creazioni dello stilista potentino di FRANCESCO MENONNA
Un modello di Michele Miglionico
LO STILISTA potentino Michele Miglionico sfilerà ad Amsterdam per la Nissan in occasione del debutto europeodella nuova luxury car “Infinity G37 Cabrio”. Iltocco del noto stilista lucano sull’auto della Nissan rappresenta il punto di forza della vettura visto e considerato che l’elegante concept car è accessoriata in esclusiva con set da viaggio Louis Vuitton. Giovedì 5 novembre con inizio alle 14,30 nello show room “Infinity Center Amsterdam”stile, design e tecnologia avanzata, invitano ad un esclusivo viaggio nel mondo del lusso a bordo dell’eleganteconcept car Infinity, esaltata dal fascino dell’alta moda italiana firmata Michele Miglionico, sinonimo di gu-
sto ed eccellenza sartoriale. Infiniti, gamma di lusso della casa d’auto nipponica Nissan, dopo aver fatto proseliti soprattutto in America, ora punta alla conquista dell’Europa, offrendo prestazioni, design e rapporto qualità/prezzo a misura di una clientela d’alto profilo, manager, imprenditori e professionisti in primis. Per marcare il ventesimo anniversario del marchio d’alta gamma, Infiniti, il gigante nipponico ha deciso di lanciare in Europa una serie speciale della G37 Cabrio, corredata da un bagagliaio da un set di valigie creato in esclusiva dal luxury leader mondiale Louis Vitton. Per il debutto sul mercato orange di questa vettura destinata a coloro che amano abbinare il seducente appeal di una potente granturismo al piacere della guida a cielo
aperto, Nissan ha invitato il talentuoso stilista potentino a presentare per l’occasione la sua ultima collezione d’Haute Couture autunno-inverno 2009/2010. In sintonia con i tratti stilistici della G37 Cabrio e con la straordinarietà dell’evento, glamour, lusso e design saranno esaltati dalla maison Miglionico con una sfilata di capi d’ispirazione anni ’50, giocati per il giorno sui toni decisi dal rosso, bianco e nero con silhouette lineari e stilizzate, mentre per la sera optando su forme più sinuose e asimmetriche, illuminate dai preziosi riflessi di tessuti e ricami argento e oro. Lo stilista lucano tornerà in Basilicata l’8 dicembre a Policoro, in occasione della venticinquesima edizione del Basilicata Moda. f.menonna@luedi.it
A Bernalda una serata gustosa all’insegna dell’enogastronomia locale
Festeggiati i 20 anni del “Don Anselmo” di IRANNA DE MEO LA personalità forte del “Don Anselmo”, etichetta di punta dell'azienda vitivinicola Paternoster di Barile e il carattere grintoso di Maria Gallotta, proprietaria del ristorante “La locandiera” a Bernalda. Sabato sera a cena con il patron dell'azienda Vito Paternoster per brindare ai vent'anni del Don Anselmo con i piatti della cucina povera preparati divinamente da Clara e dall'aiutante chef, Flavia, rispettivamente sorella e figlia di Maria. Qui, l'accoglienza è una caratteristica fondamentale. Il locale, interamente al femminile (in sala la signora Maria e la figlia, in cucina la sorella Clara e la figlia, mentre per i vini ci pensa Francesco) è diretto sotto lo sguardo vigile di Maria che controlla che tutti funzioni alla perfezione. Da gran lavoratrice, prima di ricevere i clienti in sala, aiuta in cucina: sbuccia, affetta e prepara degli imperdibili dolci, occupandosi personalmente della scelta dei prodotti da acquistare. Un grande impegno premiato anche dalla guida dei ristoranti edita dall'Espresso, classificandosi al terzo posto con punteggio 13,5. L'ambiente è rustico, di legno e pietra, con i tavoli apparecchiati con tovaglie a scacchi rosso e bianco con delle lanternine che emanano una luce soffusa rendendo ancora più calorosa l'atmosfera. Dislocato su due piani, con una cinquantina di posti a sedere, il locale ospita una cantina con una selezione di 250 etichette, di cui 110 solo lucane. Tutte custodite in un grande scaffale realizzato in legno artigianalmente con grate chiuse da vecchi lucchetti e catenacci. Per i più golosi, la signora Maria ha pensato di afferrarli per la gola. Riposti su uno scaffale e in ceste di vimini o recipienti di terracotta, le conserve della nonna, dai vasetti di marmellate casalinghe ai sott'oli, all'uva sotto spirito, al nespolino e limoncello, il tutto ottenuto con prodotti del territorio. Nelle sue visite in Basilicata, Francis Ford Coppola non si fa mancare mai una cena alla Lo-
Alcune immagini della serata di sabato. In basso Bernalda
candiera dove predilige coccolarsi con piatti gustosi e bere una buona bottiglia di Don Anselmo. «L'accoglienza - ha detto nella presentazione dei vini, Vito Paternoster - è una formula che fa la diversità in una ristorazione familiare. Il vino è simbolo del territorio e specchio di chi li interpreta. Noi siamo sempre rimasti fedeli a questi vitigno e siamo stati ripagati in termini di qualità. L'Aglianico è un vino dalla
struttura imponente che esprime il meglio di sé dopo 7/8 anni. Il Don Anselmo è la punta di diamante della casa, vinificato in purezza che nasce dopo la vicenda del metanolo». Brindisi di benvenuto con “Sensi”, spumante Brut falanghina. «L'azienda Paternoster - ha detto Nicola Campanile, giornalista esperto di guide enogastronomiche - è stata un punto di riferimento per l'Aglianico e dal
punto di vista stilistico non si uniforma a nulla». Per l'appuntamento in vino, il menù prevedeva come apertivo un cartoccio di fritti in olio extra vergine di oliva: pettoline con alicette dello Jonio, polepettina di zucchine e gnocco ripieno con pancetta in cartoccio. Come antipasto una bruschetta con funghi cardoncelli, insaporiti da tocchetti di guanciale, cipolla bianca e fonduta e, dei cornetti di ca-
pocollo lucano farcito con ricotta di masseria e gherigli di noce accompagnato con un Barigliott 2008. Per primo, un piatto di stagione, dei ferricelli freschi tirati a mano con crema di ceci, pomodorini secchi e mollica di pane abbinato con un “Synthesy 2006”. Come secondi, due specialità della casa: bracioline di cavallino di allevamento murgese al ragù che si scioglievano in bocca e lo stracotto di agnello adulto
serviti entrambi con del Don Anselmo '05. Come dolci, quelli della casa: una focaccia tipica con frutta secca (fichi, mandorle, noci) speziata con cannella e fettine di salame al cioccolato fondente e biscotti artigianali assaporati con grappa di Don Anselmo ottenuta da vinacce selezionate. In “Synthesy”, due personalità forti a confronto: il Don Anselmo e la signora Maria. cultura@luedi.it
Senise, al via “Arte e riciclo” SENISE – Prende il via questo pomeriggio, nel plesso San Pietro delle scuole elementari di Senise, il progetto “Arte e Riciclo”, che ha come scopo l’ utilizzo dello strumento dell'arte per attivare una nuova sensibilità rispetto alla produzione e alla gestione di rifiuti. “Arte e riciclo”, progetto, rivolto ad alunni, insegnanti e genitori è promosso dall’Associazione culturale Arte Pollino, con il cofinanziamento della Regione Basilicata nell’ambito del progetto Arte Pollino, biennale di arte natura nel Sud Italia e dell’Aato 1 (Autorità d’ ambito territoriale ottimale) Po-
tenza. Il progetto ha avuto una fase organizzativa e una informativa, che hanno creato una rete di relazioni tra i Comuni, le scuole e gli enti coinvolti ai fini di un ottimo svolgimento dello stesso. La fase operativa, prevede degli incontri in classe, con attività ludico didattiche svolte dall’Associazione ArtePolllino, mirate a percepire la presenza dei rifiuti nella vita quotidiana, ai temi del riutilizzo e del riciclo. Durante lo svolgimento del lavoro, periodicamente, saranno prodotte relazioni sull’andamen-
to del progetto, con l’acquisizione di materiale, utile alla realizzazione di una mostra finale. È importante sottolineare, che il lavoro non si esaurisce negli incontri svolti in classe, ma tra un appuntamento e l’altro, ai bambini e ai loro insegnanti, saranno affidati approfondimenti, ricerche e raccolte di materiali. Infine, gli incontri proseguiranno nelle settimane successive. Saranno coinvolti, per l’occasione, i plessi scolastici dei Comuni di Castelluccio Inferiore e Latronico. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 61
Martedì 27 ottobre 2009
Martedì 27 ottobre 2009
Domani scadono le iscrizioni per la quarta edizione, l’obiettivo è coinvolgere i giovani
Macchietta Romana, conto alla rovescia per il corso di teatro POTENZA - C’è tempo fino a domani per iscriversi quarto Corso di teatro della compagnia teatrale “La Macchietta Romana” «L'obbiettivo principale di questo corso è quello di avvicinare i giovani al teatro, sapendo quanto esso è utile ed educativo per la loro formazione. - spiegano in un comunicato dalla Macchietta Romana - Il teatro è un importante veicolo di comunicazione per i giovani, è un luogo di
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Rumors o realtà. Un lucano sotto l' occhio del “Big brother”? Per la prima puntata del Grande Fratello 10 pare proprio di no. Voci di popolo, che trapelano dagli angoli gossippari dei bar cittadini, dai vari link e gruppi del social network Facebook si dividono in “due correnti”. Si parla tanto di Giovanni Scarciolla ed Angie Rizzo. I due giovani materani si distinguono per brio e tenacia. Caratteri determinati e solari che meriterebbero di diventare inquilini della casa più spiata d'Italia. Entrambi hanno dimestichezza con il microfono, amano la musica e la televisione, la comunicazione. Due giovani schegge simbolo della nuova generazione materana non solo limitata in una tastiera di un computer. Contattati telefonicamente, hanno dichiarato di essere «ancora qui a Matera e di aver superato già vari provini». Percepibile, dalle loro voci, la delusione. Non è escluso, però, che nelle prossime puntate ci siano delle sorprese, viste le novità della trasmissione che quest’anno si prospetta all’insegna dei colpi di scena, a cominciare dal numero degli inquilini che si succederanno all’interno della Casa. Il reality show, iniziato ieri sera si prospetta “no limits”, cioè si conosce la data d'inizio ma non quella di chiusura, sarà ricco di sorprese e di ingressi improvvisi. La conduttrice, Alessia
confronto, di scambio, dove disparati estranei, si incontrano e trovano spazio per potersi esprimere». Docente di questo laboratorio è Gigi Pirozzi,attore e regista della compagnia teatrale “La Macchietta Romana”, ed una colonna della compagnia teatrale “La Maschera” di Potenza ,con alle spalle un'esperienza trentennale di teatro, un film con Michele Placido “Del Perduto Amore” nel personaggio di
Marullo e nei panni del sindaco, nel film del Trio”La Ricotta” “Non vi sedete Troppo” un ricco curriculum in grado di gestire un progetto teatrale che è arrivato al quarto anno. «Il corso - afferma Gigi Pirozzi - è suddiviso in due sezioni: piccoli (6 14 anni) e grandi (dai 15 anni in su) ed è rivolto a tutti coloro che vogliono sperimentare un primo approccio al teatro, in particolare al teatro comico, inteso nei suoi vari aspetti:
dall'improvvisazione al cabaret, dalla scelta, allo studio e all'adattamento del copione, alla creazione dei personaggi, alle movenze,alla respirazione, all'impostazione della voce. Tutti facciamo ridere, l'importante è saper far ridere». Per iscriversi c’è tempo fino a domani contattando i numeri 0971 469307 o 3394928717. cultura@luedi.it
Smentite, almeno per ora, le voci di ingressi lucani nella Casa
Grande Fratello senza materani Da sinistra Angie Rizzo e Giovanni Scarciolla
PERSONAGGI IL LIBRO
Avatar, il film ora in libreria
Avatar
Arriva in libreria il 25 novembre l'unico libro ufficiale di Avatar, nuovo film di James Cameron,in uscita nelle sale italiane il 15 gennaio. Il libro, firmato da Lisa Fitzpatrick, si intitolera' 'L'universo di Avatar', sara' pubblicato dall'editrice Il Castoro e documenta ogni curiosita' legata alle tecniche di lavorazione, alla rivoluzionaria tecnologia utilizzata e ai retroscena del set, un 'dietro le quinte' affascinante e sorprendente, adatto al grande pubblico.
ASCOLTI TV
Raiuno ammiraglia
“Le segretarie del sesto”
Marcuzzi, intervistata da Silvia Toffanin nel salotto di “Verissimo” ha svelato le novità del Grande Fratello 10: sono previste 16 puntate, ma in realtà saranno i telespettatori a decidere la durata di questa nuova stagione. Ancora indefinito il numero dei concorrenti. Si prevede l'ingresso di 40
concorrenti nel corso di tutta l'edizione, la cui sorte sarà incerta fino all'ultimo minuto. Nessuno dei partecipanti conoscerà il proprio destino fino alla fine della prima puntata. La conduttrice non conferma i nomi dei possibili concorrenti circolati in rete.
In riferimento alle polemiche degli anni scorsi su un montepremi troppo alto, in tempo di crisi economica, la Marcuzzi ha specificato: «Quest'anno il montepremi sarà “ridotto” a 250.000 mila euro. E potrebbe essere anche decurtato in corso d'opera per il cattivo comportamen-
to dei concorrenti». Dopo l'artista Andrea Francolino, che partecipò al Grande Fratello 3, chissà se la casa più spiata d'Italia ospiterà un altro materano in questa edizione appena cominciata. Il condizionale per ora è d'obbligo. cultura@luedi.it
Toto-baby per la signora Totti I protagonisti ospiti della prima del 30 ottobre a Roma
Ilary Blasi sviene in centro
Mineurs di Wetzl nel mondo degli emigrati
Ilary Blasi di nuovo incinta? Da domenica scorsa su YouTube è stato inserito un video, girato presumibilmente con un cellulare, nel quale Ilary Blasi ha un malore in pieno centro a Roma, precisamente a Campo de' Fiori. E’ lecito chiedersi se si tratti di un malore o di una gravidanza. Il video (caricato da un certo Paolo Senesi, che non ha altri filmati a suo nome) comincia che lei è già a terra con le gambe alzate. A tenergliele sollevate sembra proprio una delle due sorelle della showgirl. Tornano così le voci sulla presunta gravidanza della Blasi. Intorno, la gente la riconosce, la aiuta, la tranquillizza. Tra le tante voci se ne sente una in particolare, forse quella di chi ha ripreso la scena col telefonino. "S'è sentita male perché sta incinta". E un altro "E che ne so. Chiedetelo a Totti". Le danno un bicchiere d'acqua e lei accenna a rialzarsi. Insomma, questo piccolo incidente privato potrebbe significare una terza gravidanza per la Blasi, ipotesi che, da indiscrizioni, viene ventilata da qualche giorno.
protagonisti sono quattro raDa venerdì, 30 ottobre a Roma, gazzi straordinari. Ed il persoal Nuovo Cinema Aquila in Via naggio centrale nella storia è L'Aquila, 68, fino al 6 novembre quello di Armando (nella vita sarà in programmazione “MiWalter Golia) un ragazzo di doneurs” di Fulvio Wetzl e Valera dici anni, che si ostina a parlare Vaiano, per la regia di Fulvio il dialetto e che orgogliosamenWetzlcon FrancoNero,Valeria te mostraquelle chepotrebbero Vaiano, Cosimo Fusco, Antoniessere le sue fragililità: le sue no Iuorio, Ulderico Pesce, Dré umili condizioni economiche e Steemans ed i piccoli Walter Goculturali. La sua ostinazione lia e Tiziano Murano. Musiche nel dichiarare la sua diversità, di Salvatore Adamo e Marco soprattutto in un ambiente Ruggiero. Il giorno 30 allo spetostile quale la zona fiamminga tacolo delle 20,00 gli autori, gli del Belgio negli anni '60 (era il attori, tra cui Franco Nero, e la periodo in cui spesso era vietato troupe sarannopresenti insala l'ingresso nei ristoranti "ai cani per la visione con il pubblico. Sae agli italiani") lo rendono amarà presente la troupe di Rai 1 bile. Il candore, la grande digniper la trasmissione “Cinemato- La locandina del film tà, la consapevolezza della prografo”. Gli autori, Fulvio Wetzl e Valeria Vaiano, rispettivamente anche regi- pria diversità, non considerata come un limite, sta e attrice, hanno realizzato “Mineurs”, film ma come stimolo a conoscere il mondo e ad interamente incentrato sull'emigrazione ita- aprirsi ad esso, senza temerlo, il suo modo diliana negli anni '60 verso le miniere del Belgio, sincantato e anche saggio di affrontare le vie cheha duramente segnato lanostra Nazione. cende della sua giovane vita, suscitano nello «Questo film rappresenta - spiega il regista - spettatore, una grande empatia, già dalle priper noi l'omaggio alle vittime di una tragedia me immagini. Vari sono gli spunti di riflessioignorata istituzionalmente e spesso consuma- ne che il film offre. Le tematiche trattate sono ta nel silenzio delle mura domestiche (dalla si- varie: emigrazione, integrazione, difficoltà licosi alle condizioni disumane dei nostri con- linguistiche (in particolare con la lingua fiamnazionali all'estero)». E' un film in cui, però, la minga), sicurezza nei luoghi di lavoro. “Mitragedia è sullo sfondo. Un film di sfumature, meurs”è un film per adulti, ma avendo una forche con la leggerezza dello sguardo dei ragazzi te valenzadidattica, ha concorsoper ilDavid di protagonisti ci accompagna nella quotidianità Donatello sezione Giovani. familiare dei nostri emigrati nelle miniere. I cultura@luedi.it
Storie di vite minori
Buon esordio in prima serata su Raiuno per la fiction “Le segretarie del sesto”, il programma più visto con 4 milioni 254mila telespettatori. Raiuno si conferma leader del prime timecon 5milioni168mila telespettatori. La prima rete si è aggiudicata anche l'intera giornata con uno share del 19.40. In prima serata Raidue ha proposto i telefilm 'N.C.S.I. Unità anticrimine, seguito da 2 milioni 697mila telespettatori e “Criminal Minds”, visto da 2 milioni 818mila. CONCERTI
Tokio Hotel aprile italiano
I Tokio Hotel
APRILE 2010, giorno 12. È la data che i fans milanesi dei Tokio Hotel devono segnare: sarà il giorno in cui la band tedesca andrà in scena al Mediolanum Forum con il “Welcome to Humanoid City Tour”. Prevendite a partire da ieri per questo come per gli altri tre appuntamenti italiani (il 25 Marzo a Torino, il 26 a Padova, l’11 Aprile a Roma) del tour organizzato da Barley Arts.
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62 Cultura e Spettacoli
23.35
TALKSHOW
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
22.40
TELEFILM
21.10
TALKSHOW
20.30
SHOW Striscia la notizia
21.10
FILM
21.10
Mission Impossible
SHOW
23.30
Giulio Golia
SHOW
Harperâ&#x20AC;&#x2122;s Island
Giovanni Floris
Victoria Cabello
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Eat Parade - di musica 06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Un mondo a colori - files 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.00 -TelefilmLas Vegas 17.40 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.00 -Attualità Rai News 24 06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.05 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.50 -Film La maschera di fango con Gary Cooper, Phillis Taxer, Paul Kelly - regia di Andre' De Toth (USA) - 1952 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.10 -Sit ComStill standing 06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-Team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto Shippuden 14.05 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniWillcoyote 15.20 -TelefilmGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComICarly 17.45 -CartoniBen Ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmLettera al Kremlino con Bibi Andersson, Nigel Green, Dean Jagger - regia di John Huston (USA) - 1971 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Un medico in famiglia 6 23.30 -Telegiornale Tg 1 23.35 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.40 -Telefilm Harperâ&#x20AC;&#x2122;s Island 23.30 -NewsTG 2
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Talk Show Ballarò 23.20 -Rubrica Parla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Miniserie Il falco e la colomba 23.30 -News Matrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Mission impossible con Tom Cruise, Jon Voight, Emmanuelle Beart, Jean Reno - regia di Brian De Palma (Usa) - 1996
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Le Iene Show
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Documentario Impero 23.30 -Show Victor Victoria
01.10 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.50 -RubricaSottovoce 02.20 -RubricaScrittori per un anno 02.50 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -DocumentarioTesori in fondo al mare
23.45 -AttualitĂ Stracult di Marco Giusti e David Emmer regia di Luca Rea 01.05 -RubricaTg Parlamento 02.00 -TelegiornaleTG 2 Costume e societĂ
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaGAP - Generazioni alla prova 01.40 -RubricaFuori Orario 02.00 -AttualitĂ Rai News 24
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande Fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.40 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.10 - NewsMeteo 5 notte
23.40 -FilmThe Score con R. De Niro, M. Brando - regia di Frank Oz (USA) - 2001 01.45 -TelegiornaleTg4 02.10 -FilmTenente Kojak il caso Nelson è suo
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmBesame mucho
00.25 -TelegiornaleTg La7 00.45 -RubricaMovie Flash 00.50 -RubricaOtto e mezzo 01.10 -RubricaMovie Flash 01.30 -TelefilmAlla corte di Alice 02.30 -RubricaDue minuti un libro
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Televisioni 63
MartedĂŹ 27 ottobre 2009
MARRAZZOGATE
LE DUE ANIME DEL GOVERNO
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Via Gradoli: dal caso Moro al caso Marrazzo.
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www.ilquotidianodellabasilicata.it
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MartedĂŹ 27 ottobre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
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Partecipazione massiccia, percentuali bulgare e consenso bloccato in molti paesi Saranno decisivi gli accordi tra le mozioni: annullata la conferenza stampa sui risultati 1$9, ( 9(/(1, 0DUJLRWWD LQ DXOD GHQXQFLD VFDUVD DWWHQ]LRQH VX 0DUDWHD
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l partito regione è quasi integro nella sua robusta muscolatura. Ma la sua forza ha bisogno di capire come deve essere governata e da chi. Questo il responso vero del voto per le primarie di domenica. Gli oltre 66000 partecipanti al meccanismo di scelta per l'elezione del leader nazionale e regionale rappresentano ancora una volta un partito di massa meridionale di una piccola regione che non vuole cambiare schieramento. Ne tengano conto i leader del Pdl ed eventuali epigoni del faidate in politica. L'analisi del voto e gli scenari prossimi venturi ci offrono però dei nuovi equilibri aperti a diverse scelte e alleanze. Non è un caso che la prevista conferenza stampa ufficiale del pomeriggio sia stata annullata con un escamotage poco credibile. Evidentemente i conciliabili sono già iniziati. segue a pagina 8
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