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Brevi dal mondo

Omofobia, in Usa è reato federale NEW YORK – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato una legge che definisce un delitto federale qualsiasi attacco contro una persona solo per il suo orientamento sessuale o la sua identità sessuale. La legge è stata dedicata a Matthew Shephard, un giovane gay del Wyoming morto dopo essere stato rapito e quindi riempito di botte nel 1998, e a James Byrd, un giovane nero texano che subì la stessa sorte lo stesso anno.

Venezuela senza energia CARACAS – Petrolio, tanto; acqua e luce un pò meno. In questi giorni Caracas, la capitale del Venezuela, uno degli stati più ricchi di 'oro nero' del pianeta, rimarrà senza luce per alcune parti della giornata a causa della crisi energetica che sta attanagliando il Paese. Le operazioni di 'taglio' della luce sono iniziate martedì in tutto il Venezuela per «mantenere la rete, ampliarla e installare nuovi generatori», affermano i media locali. Per contrastare i blackout sempre più frequenti e la scarsità di acqua, il presidente Hugo Chavez sta pensando a un progetto di razionamento elettrico che limiterà l’uso dell’aria condizionata e ordinerà, per dare il buon esempio, di spegnere gran parte delle luci nel palazzo presidenziale.

A Berlino sesso senza più segreti BERLINO – E' stato aperto a Berlino l'«Haeberle-Hirschfeld-Archiv», la più grande biblioteca mondiale di sessuologia, creata dal professor Erwin Haeberle in collaborazione con la «Humboldt-Universitaet», a cui lo studioso ha ceduto la sua enorme collezione di documenti sul mondo del sesso, in forma di libri, foto, articoli di giornale, diari, film, video, Dvd, documenti sonori, ecc. L’accesso all’archivio è libero ed è possibile via Internet. Nell’ultimo mese il sito è stato cliccato da oltre 8 milioni di visitatori. Il materiale sessuologico raccolto dal professor Haeberle spazia in molti campi, tra i quali psicologia, psichiatria, medicina, storia e antropologia.

Venerdì 30 ottobre 2009

Il filmato diffuso dagli inquirenti: cercano qualcuno che riconosca il killer

Video shock: omicidio di camorra NAPOLI – Una strada stretta, un uomo che ignaro aspetta la morte fumando una sigaretta, un killer che dopo aver sparato in testa alla vittima si allontana con la pistola in pugno, lo sguardo fiero e quasi sorridente, l'indifferenza dei cittadini che scavalcano il cadavere senza fermarsi, mentre la pozza di sangue si allarga sull'asfalto. Il video dell’omicidio del pregiudicato Mariano Bacioterracino, ucciso l’11 maggio alla Sanità, in pieno centro di Napoli, è l'ennesima conferma che Gomorra non è soltanto un libro e poi un film: ma è, purtroppo, la cruda realtà di una città che, co-

L’episodio a Napoli l’11 maggio 2009, colpisce la tranquillità di chi spara e l’indifferenza della gente me dice l’autore Roberto Saviano, «è in guerra». Sono stati gli stessi inquirenti che indagano sul delitto a decidere di diffondere gli oltre 4 minuti di filmato – immagini inequivocabili perchè mai finora le sequenze di un omicidio di camorra erano apparse così chiare – nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili per identificare il sicario e il palo. «Ad oggi – sottolinea infatti la procura di Napoli – non è stato possibile identificare nè l’esecu-

tore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto nell’occasione il ruolo di 'specchiettista', entrambi ben visibili nel video». Gli inquirenti sperano di avere almeno delle segnalazioni anonime, dando praticamente per scontato che nessun testimone si presenterà per indicare il nome dei killer. Quel che colpisce, comunque, è la 'normalità' di quanto accade attorno all’omicidio: il prima e, soprattutto il dopo. Miriana Palermo

Un fermo immagine del filmato

Le ultime vittime sono un altro medico, un ergastolano e un ammalato di polmonite

Influenza, paura a Napoli Quattro morti in tre giorni, ma le autorità tranquillizzano NAPOLI–Quattro morti nel giro di tre giorni, ed a Napoli cresce la paura per l’influenza A: nel capoluogo campano si sono registrati finoracinque deidieci decessi in Italia di pazienti colpiti dal virus. Nessun allarme, ripetono le autorità sanitarie: le vittime erano tutte già affette da gravi patologie respiratorie. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, rinnova l’invito alla vaccinazione – solo per le categorie a rischio – e chiede ai cittadini di non intasare gli ospedali ai primi sintomi influenzali, ricordando che se non si è affetti da complicanze il virus H1N1 può essere curato tranquillamente a casa, come una comune influenza. Santangelo, medico di decennale esperienza, ritiene anche che non ci sia alcun significato nel fatto che due dei pazienti morti a Napoli fossero medici. «Erano affetti da gravi patologie, la professione non c'entra». L’ultima vittima, in ordine di tempo, si chiamava Eugenio Campanile, 72 anni, ex direttore sanitario dell’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi e che, da quattro anni, lavorava a Portici (Napoli), come direttore sanitario di una clinica privata. Si era sentito male durante una crociera nel Mediterraneo, e al rientro a Napoli era stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Cardarelli, dove le sue condizioni si sono progressivamente aggravate. Risale a mercoledì il suo trasferimento al Cotugno dove è arrivato già intubato. È il secondo medico a perdere la vita per aver contratto la nuova l’influenza (anche se il virus H1N1 è in real-

tà una concausa della morte). Martedì scorso, infatti, era morto l’oncologo Claudio Petrè, 56 anni. Nella notte, la quarta vittima: era Marcello Calì, 50 anni, detenuto nel carcere di Poggioreale. Originario della provincia di Enna, era stato trasferito a Napoli la scorsa primavera e aveva un quadro clinico già grave. L’uomo, infatti, oltre ad essere gravementeobeso, eradiabetico esoffriva di una cardiopatia post ischemica e di una broncopneumatia cronica ostruttiva. Una patologia, quest’ultima, giudicata molto pericolosa dai medici, soprattutto nei soggetti anziani e di cui era affetta anche la quinta vittima, il medico Campanile. Per prevenire rischi di diffusione del virus nelle carceri,

l'assessore Santangelo ha disposto la vaccinazione del personale penitenziario e di tutti i detenuti in condizioni di salute a rischio. Mercoledì sera Napoli aveva registrato la sua terza vittima: Francesco Esposito, 64 anni, arrivato in fin di vita al centro di malattie infettive. La causa ufficiale della morte è stata la polmonite diffusa di cui soffriva. Intanto, malgrado le rassicurazioni, crescono le file di pazienti in attesa di una visita al Cotugno, punto di riferimento campano per tutte le patologie infettive, ospedale in trincea il cui personale deve fronteggiare anche il lavoro di tutti i giorni oltre ai casi più o meno sospetti della nuova malattia. Letizia Bianco

Mascherine obbligatorie per i medici napoletani

La Gelmini però assicura: «La riforma partirà dal 2010»

Scuola, licei “bocciati” dalle Regioni ROMA – La riforma della scuola superiore messa a punto dal ministro Gelmini incontra un nuovo ostacolo sulla sua strada. Un ostacolo non insormontabile, ma comunque da aggirare. Le Regioni, infatti, hanno 'bocciato' a maggioranza il nuovo assetto dei licei e hanno rinviato, richiedendo correttivi e approfondimenti, le norme sui precari e sul dimensionamento scolastico. Il parere è stato ufficializzato nel corso della Conferenza unificata, che tra i tanti temi ieri all’ordine del giorno vedeva al primo posto proprio la scuola. Si tratta di un parere non vincolante. Lo stesso ministro, infatti, ha garantito che la riforma «sarà in vigore nel 2010: questa è la notizia», ha sottoli-

neato. Parole che valgono anche come risposta alle richieste arrivate da organizzazioni sindacali come la Gilda, che ieri ha chiesto un rinvio di un anno, giudicano «rapida e confusa» un’applicazione a breve. Nei fatti, però, tener conto delle osservazioni delle Regioni, sarà necessario ed è probabile che già la prossima settimana, come ha assicurato il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, ci sia uno sblocco definitivo. Resta tra l’altro un dato politico: solo tre regioni –Lombardia, Molise e Veneto –hanno detto sì alla riforma dei licei. Nessun dubbio, invece, sulle sezioni primavera, dedicate ai bambini di 2 e 3

anni, che hanno incassato il via libera di Regioni e Comuni. «Questo ci consente – ha commentato Gelmini - di dare una risposta alle mamme che vogliono inserire i figli nella scuola dell’infanzia». Con la riunione di ieri, Conferenza unificata e Stato-Regioni, hanno ripreso la propria attività dopo un 'fermo' di diversi mesi legato alle frizioni regioni-governo, superate la scorsa settimana. Anche i provvedimenti sulla scuola erano rimasti imbrigliati in questa fase di stallo. L’aver ripreso la discussione «è un passo in avanti», ha registrato Gelmini. Ora bisognerà vedere come recepire le richieste delle Regioni e delle stesse Province».

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