Brevi dal mondo
Omofobia, in Usa è reato federale NEW YORK – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato una legge che definisce un delitto federale qualsiasi attacco contro una persona solo per il suo orientamento sessuale o la sua identità sessuale. La legge è stata dedicata a Matthew Shephard, un giovane gay del Wyoming morto dopo essere stato rapito e quindi riempito di botte nel 1998, e a James Byrd, un giovane nero texano che subì la stessa sorte lo stesso anno.
Venezuela senza energia CARACAS – Petrolio, tanto; acqua e luce un pò meno. In questi giorni Caracas, la capitale del Venezuela, uno degli stati più ricchi di 'oro nero' del pianeta, rimarrà senza luce per alcune parti della giornata a causa della crisi energetica che sta attanagliando il Paese. Le operazioni di 'taglio' della luce sono iniziate martedì in tutto il Venezuela per «mantenere la rete, ampliarla e installare nuovi generatori», affermano i media locali. Per contrastare i blackout sempre più frequenti e la scarsità di acqua, il presidente Hugo Chavez sta pensando a un progetto di razionamento elettrico che limiterà l’uso dell’aria condizionata e ordinerà, per dare il buon esempio, di spegnere gran parte delle luci nel palazzo presidenziale.
A Berlino sesso senza più segreti BERLINO – E' stato aperto a Berlino l'«Haeberle-Hirschfeld-Archiv», la più grande biblioteca mondiale di sessuologia, creata dal professor Erwin Haeberle in collaborazione con la «Humboldt-Universitaet», a cui lo studioso ha ceduto la sua enorme collezione di documenti sul mondo del sesso, in forma di libri, foto, articoli di giornale, diari, film, video, Dvd, documenti sonori, ecc. L’accesso all’archivio è libero ed è possibile via Internet. Nell’ultimo mese il sito è stato cliccato da oltre 8 milioni di visitatori. Il materiale sessuologico raccolto dal professor Haeberle spazia in molti campi, tra i quali psicologia, psichiatria, medicina, storia e antropologia.
Venerdì 30 ottobre 2009
Il filmato diffuso dagli inquirenti: cercano qualcuno che riconosca il killer
Video shock: omicidio di camorra NAPOLI – Una strada stretta, un uomo che ignaro aspetta la morte fumando una sigaretta, un killer che dopo aver sparato in testa alla vittima si allontana con la pistola in pugno, lo sguardo fiero e quasi sorridente, l'indifferenza dei cittadini che scavalcano il cadavere senza fermarsi, mentre la pozza di sangue si allarga sull'asfalto. Il video dell’omicidio del pregiudicato Mariano Bacioterracino, ucciso l’11 maggio alla Sanità, in pieno centro di Napoli, è l'ennesima conferma che Gomorra non è soltanto un libro e poi un film: ma è, purtroppo, la cruda realtà di una città che, co-
L’episodio a Napoli l’11 maggio 2009, colpisce la tranquillità di chi spara e l’indifferenza della gente me dice l’autore Roberto Saviano, «è in guerra». Sono stati gli stessi inquirenti che indagano sul delitto a decidere di diffondere gli oltre 4 minuti di filmato – immagini inequivocabili perchè mai finora le sequenze di un omicidio di camorra erano apparse così chiare – nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili per identificare il sicario e il palo. «Ad oggi – sottolinea infatti la procura di Napoli – non è stato possibile identificare nè l’esecu-
tore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto nell’occasione il ruolo di 'specchiettista', entrambi ben visibili nel video». Gli inquirenti sperano di avere almeno delle segnalazioni anonime, dando praticamente per scontato che nessun testimone si presenterà per indicare il nome dei killer. Quel che colpisce, comunque, è la 'normalità' di quanto accade attorno all’omicidio: il prima e, soprattutto il dopo. Miriana Palermo
Un fermo immagine del filmato
Le ultime vittime sono un altro medico, un ergastolano e un ammalato di polmonite
Influenza, paura a Napoli Quattro morti in tre giorni, ma le autorità tranquillizzano NAPOLI–Quattro morti nel giro di tre giorni, ed a Napoli cresce la paura per l’influenza A: nel capoluogo campano si sono registrati finoracinque deidieci decessi in Italia di pazienti colpiti dal virus. Nessun allarme, ripetono le autorità sanitarie: le vittime erano tutte già affette da gravi patologie respiratorie. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, rinnova l’invito alla vaccinazione – solo per le categorie a rischio – e chiede ai cittadini di non intasare gli ospedali ai primi sintomi influenzali, ricordando che se non si è affetti da complicanze il virus H1N1 può essere curato tranquillamente a casa, come una comune influenza. Santangelo, medico di decennale esperienza, ritiene anche che non ci sia alcun significato nel fatto che due dei pazienti morti a Napoli fossero medici. «Erano affetti da gravi patologie, la professione non c'entra». L’ultima vittima, in ordine di tempo, si chiamava Eugenio Campanile, 72 anni, ex direttore sanitario dell’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi e che, da quattro anni, lavorava a Portici (Napoli), come direttore sanitario di una clinica privata. Si era sentito male durante una crociera nel Mediterraneo, e al rientro a Napoli era stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Cardarelli, dove le sue condizioni si sono progressivamente aggravate. Risale a mercoledì il suo trasferimento al Cotugno dove è arrivato già intubato. È il secondo medico a perdere la vita per aver contratto la nuova l’influenza (anche se il virus H1N1 è in real-
tà una concausa della morte). Martedì scorso, infatti, era morto l’oncologo Claudio Petrè, 56 anni. Nella notte, la quarta vittima: era Marcello Calì, 50 anni, detenuto nel carcere di Poggioreale. Originario della provincia di Enna, era stato trasferito a Napoli la scorsa primavera e aveva un quadro clinico già grave. L’uomo, infatti, oltre ad essere gravementeobeso, eradiabetico esoffriva di una cardiopatia post ischemica e di una broncopneumatia cronica ostruttiva. Una patologia, quest’ultima, giudicata molto pericolosa dai medici, soprattutto nei soggetti anziani e di cui era affetta anche la quinta vittima, il medico Campanile. Per prevenire rischi di diffusione del virus nelle carceri,
l'assessore Santangelo ha disposto la vaccinazione del personale penitenziario e di tutti i detenuti in condizioni di salute a rischio. Mercoledì sera Napoli aveva registrato la sua terza vittima: Francesco Esposito, 64 anni, arrivato in fin di vita al centro di malattie infettive. La causa ufficiale della morte è stata la polmonite diffusa di cui soffriva. Intanto, malgrado le rassicurazioni, crescono le file di pazienti in attesa di una visita al Cotugno, punto di riferimento campano per tutte le patologie infettive, ospedale in trincea il cui personale deve fronteggiare anche il lavoro di tutti i giorni oltre ai casi più o meno sospetti della nuova malattia. Letizia Bianco
Mascherine obbligatorie per i medici napoletani
La Gelmini però assicura: «La riforma partirà dal 2010»
Scuola, licei “bocciati” dalle Regioni ROMA – La riforma della scuola superiore messa a punto dal ministro Gelmini incontra un nuovo ostacolo sulla sua strada. Un ostacolo non insormontabile, ma comunque da aggirare. Le Regioni, infatti, hanno 'bocciato' a maggioranza il nuovo assetto dei licei e hanno rinviato, richiedendo correttivi e approfondimenti, le norme sui precari e sul dimensionamento scolastico. Il parere è stato ufficializzato nel corso della Conferenza unificata, che tra i tanti temi ieri all’ordine del giorno vedeva al primo posto proprio la scuola. Si tratta di un parere non vincolante. Lo stesso ministro, infatti, ha garantito che la riforma «sarà in vigore nel 2010: questa è la notizia», ha sottoli-
neato. Parole che valgono anche come risposta alle richieste arrivate da organizzazioni sindacali come la Gilda, che ieri ha chiesto un rinvio di un anno, giudicano «rapida e confusa» un’applicazione a breve. Nei fatti, però, tener conto delle osservazioni delle Regioni, sarà necessario ed è probabile che già la prossima settimana, come ha assicurato il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, ci sia uno sblocco definitivo. Resta tra l’altro un dato politico: solo tre regioni –Lombardia, Molise e Veneto –hanno detto sì alla riforma dei licei. Nessun dubbio, invece, sulle sezioni primavera, dedicate ai bambini di 2 e 3
anni, che hanno incassato il via libera di Regioni e Comuni. «Questo ci consente – ha commentato Gelmini - di dare una risposta alle mamme che vogliono inserire i figli nella scuola dell’infanzia». Con la riunione di ieri, Conferenza unificata e Stato-Regioni, hanno ripreso la propria attività dopo un 'fermo' di diversi mesi legato alle frizioni regioni-governo, superate la scorsa settimana. Anche i provvedimenti sulla scuola erano rimasti imbrigliati in questa fase di stallo. L’aver ripreso la discussione «è un passo in avanti», ha registrato Gelmini. Ora bisognerà vedere come recepire le richieste delle Regioni e delle stesse Province».
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2 In Italia e nel Mondo
Onofri, il pg per Alessi chiede l’ergastolo
Svolta nella lotta all’infertilità da una ricerca della Stanford University
Staminali, procreazione senza genitori CHICAGO – La procreazione senza bisogno di maschio e femmina. Da una ricerca americana arriva una possibile svolta nella lotta all’infertilità che potrebbe permettere «entro cinque anni» di produrre in laboratorio ovuli e spermatozoi. Un gruppo di studiosi della scuola di medicina della Stanford University è riuscito a obbligare alcune cellule staminali embrionali, derivate da embrioni in sovrannumero ottenuti con la fecondazione assistita, a mutare in cellule germinali umane, cioè i precursori di ovuli e spermatozoi. Dallo studio californiano, pubblicato su Nature, è emerso che le cellule ottenute dai ricercatori funziona-
no abbastanza bene per generare cellule spermatiche. «Finora – ha spiegato Reijo Pera – avevamo studiato solo i topi per comprendere i passaggi necessari alla differenziazione delle cellule germinali umane. Ma non è lo stesso. Questa è la prima prova che si possono creare in laboratorio cellule germinali umane funzionanti». Il risultato potrebbe essere quello di permettere a persone sterili di avere figli propri, con implicazioni morali visto che non sarebbe più indispensabile un papà (o una mamma) per la procreazione. Nella ricerca durata cinque anni e guidata dalla professoressa Reijo Pera, le staminali embrionali umane sono state trattate con proteine
note per stimolare la formazione germinale e hanno poi isolato quelle che iniziavano a esprimere i geni specifici germinali, pari al 5% del totale, identificandole perchè producevano anche una proteina di segnalazione verde fluorescente. Poi gli esperti hanno iniziato ad 'accenderè e 'spegnerè vari geni nel mirino, per capire che ruolo avessero nella formazione delle cellule riproduttive. In questo modo ne hanno individuato tre: DAZL, che agisce precocemente, DAZ1 e BOULE, che regolano le fasi più avanzate dello sviluppo. Intanto è stato siglato un accordo per condividere le competenze del Biocell Center di Busto Arsizio
Le staminali al microscopio
(www.biocellcenter.it) e quelle della Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma, in materia di cellule staminali prelevate da liquido amniotico e di crioconservazione delle stesse, cheda oggi viaggeranno sul medesimo binario. t. n.
Ma sul nucleare è in corso una battaglia di politica interna
BOLOGNA – Confermare la sentenza di primo grado, che condannò all’ergastolo Mario Alessi e a 30 anni Antonella Conserva per il sequestro e l’omicidio di Tommaso Onofri, avvenuto a Casalbaroncolo il 2 marzo del 2006. L’ha chiesto il pg Alberto Candi alla Corte d’assise d’appello che a Bologna è chiamata a giudicare il muratore siciliano e l’ex compagna. Candi ha chiesto solo una parziale revisione con riduzione dell’isolamento diurno per Alessi a dieci mesi (dai due anni dati in primo grado) perchè il calcolo fu errato.
Preparavano un attentato
Bari, summit mafioso interrotto Ahmadinejad: «Possiamo collaborare con l’Occidente»
Iran, messaggi di apertura
TEHERAN – Messaggi di apertura sono stati lanciati ieri dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad all’Occidente sul programma nucleare di Teheran. Una questione che sembra legarsi alla situazione interna, ancora segnata da tensioni e incertezze dopo le proteste postelettorali dell’estate scorsa. Le relazioni fra la Repubblica islamica e l’Occidente sono passate «dal confronto alla cooperazione», ha sottolineato Ahmadinejad in un discorso pubblico tenuto a Mashhad, nel nord-est dell’Iran, poco prima che Teheran consegnasse all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) la sua risposta ufficiale ad una bozza d’accordo con Usa, Russia e Francia per l’arricchimento all’estero di parte del suo uranio. Pur ripetendo lo slogan di sempre, soprattutto nel caso di discorsi tenuti davanti a folle di migliaia di persone, che l'Iran «non arretrerà di uno iota», Ahmadinejad ha affermato che Teheran è «pronta alla cooperazione» in varie iniziative, tra le quali «lo scambio di combustibile», e che «stringerà ogni mano venga tesa con onestà». Proprio lo scambio di combustibile è l’oggetto della bozza d’accordo proposta dal direttore generale dell’Aiea, Mohammed ElBaradei: in particolare, la consegna dell’Iran di gran parte del suo uranio arricchito a bassi livelli perchè venga ulteriormente arricchito in Russia e trasformato in Francia in combustibile per un reattore per
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad
la medicina nucleare a Teheran. Ahmadinejad non è entrato nei dettagli della risposta iraniana. Ma un quotidiano governativo, Javan, ha ribadito che Teheran vorrebbe consegnare il suo uranio solo in quantità limitate e con scambi immediati di combustibile già confezionato. Che la questione nucleare sia connessa con la situazione politica interna iraniana sembra dimostrato da un attacco mosso da Mir Hossein Mussavi, uno dei leader della protesta dei mesi scorsi, all’ipotesi d’accordo, che consentirebbe al governo di Ahmadinejad di
estrazione del 29 ottobre 2009
71 55 13 71 58 56 67 19 20 50 17
2 62 33 75 15 82 9 87 41 51 48
30 8 72 90 27 87 82 55 63 77 33
21 15 76 66 46 4 12 54 75 66 35
28 31 66 48 25 53 27 46 21 14 45
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 9 - 13 - 15 - 19 - 20 - 30 - 33 - 41 - 50 51 - 55 - 56 - 58 - 62 - 67 - 71 - 75 - 82 - 87
ilSuperEnalotto
Conc. n° 130
Montepremi 3.747.603,56 euro
jolly
29 - 37 - 42 - 52 - 54 - 59
79
punti 6 jackpot 78.920.924,62 punti 4 328,92 18,71 punti 5+1 - punti 3 punti 5 28.107,03 Num. Superstar 18
godere di una distensione nei rapporti con l'Occidente. «Se le promesse fatte all’Occidente saranno mantenute, il duro lavoro di migliaia di nostri scienziati andrà perduto», ha affermato Mussavi, citato dal suo sito. Sempre su Internet era circolata nei giorni scorsi la voce che anche l’ex presidente pragmatico Akbar Hashemi Rafsanjani, acerrimo rivale di Ahmadinejad, aveva espresso parere contrario all’intesa. Sul fronte interno permangono intanto i segnali di tensione, così come continuano la repressione del movimento di protesta e le condanne degli
arrestati. L’ultima, resa nota dal quotidiano britannico The Times, riguarda Hossein Rassam, analista politico con cittadinanza iraniana dell’ambasciata britannica a Teheran, che sarebbe stato condannato a quattro anni di reclusione dopo essere stato arrestato l’estate scorsa con l’accusa di avere cooperato nel fomentare le manifestazioni di piazza. Il sito riformista Norooz riferisce invece che una giornalista riformista, Hengameh Shahidi, in carcere da alcuni mesi, ha intrapreso da martedì lo sciopero della fame. Alberto Zanconato
BARI – Preparavano un attentato o una spedizione punitiva. Si erano riuniti in un casolare alla periferia di Bari per studiare le modalità operative. Erano in cinque: il più grande ha 25 anni, il più giovane 19. Sono stati tutti arrestati perchè erano armati con una mitraglietta Skorpion, due pistole – una P28 a tamburo e una 357 magnum –e avevano guanti in lattice e passamontagna. Il summit mafioso è stato interrotto dai carabinieri nell’ex frazione di Ceglie del Campo dove negli ultimi tempi sono particolarmente attivi affiliati a clan mafiosi baresi. Gli arresti, compiuti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, rientrano nell’attività di contrasto che le forze dell’ordine stanno compiendo in tutta la provincia di Bari su disposizione del procuratore della Repubblica del capoluogo pugliese, Antonio Laudati. Questi si è più volte soffermato sul «livello di pericolosità elevatissimo» della criminalità barese, «sulle fratture interne ai clan e sul conseguente rischio di sicurezza e di ordine pubblico». Secondo gli investigatori, guidati dal comandante provinciale dell’Arma, Antonio Bacile, gli arresti sono «importanti e determinanti» perchè con essi è stato scongiurato «un fatto più grave». Dalle indagini finora compiute i militari ritengono «credibile e attendibile» che con il blitz sia stato sventato un «attentato», quasi certamente una «spedizione punitiva» che rientrerebbe nella sanguinosa 'guerra' tra clan mafiosi in atto a Bari e in provincia per il controllo dei traffici illeciti. Alcuni dei cinque arrestati sono stati ammanettati subito dopo l’irruzione nel casolare; gli altri sono stati inseguiti e bloccati in altri immobili nei quali si erano rifugiati. Gli arrestati sono Gaetano Moschetti, di 25 anni, Massimiliano Marini, di 19, Rocco Schiavone, di 21, Francesco Serafino, di 21, e Michele Latorre di 23. Oltre alle armi sono state recuperate tre moto rubate, una delle quali di grossa cilindrata. Per questo gli arrestati rispondono oltre che di detenzione illegale di armi da fuoco anche di ricettazione. Il blitz è stato compiutomentre eranoin corsocontrolli mirati nelle aree a rischio alla periferia di Bari e nei Comuni limitrofi di Valenzano, Triggiano e Capurso. Roberto Buonavoglia
Super-telescopio Fermi Italiani con la e-mail compleanno con scoperta sempre dietro sul telefonino IL super-telescopio Fermi ha festeggiato ieri in bellezza il suo primo compleanno: oltre ad avere costruito la mappa degli eventi più violenti dell’universo, come esplosioni di supernovae o stelle binarie che ruotano ad altissima velocità su se stesse, ha appena fornito una misura che rappresenta una rara provasperimentale sullastruttura dello spazio-tempo prevista da Albert Einstein. Non sono quindi rimaste deluse le grandissime attese per lo strumento più potente che abbia mai esplorato su larga scala le grandi esplosioni dell’universo, invisibili all’occhio umano in quanto emettono raggi gamma, la più potente forma di energia nello spettro elettro-
magnetico. Costato complessivamente 690 milioni di dollari, Glastèun progettodellaNasae del Dipartimento per l’Energia degli Usa, al quale l’Italia contribuisce attraverso Agenzia spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).se in funzione.
COMPLICE un lavoro sempre più dinamico e dematerializzato, unito al bisogno ormai fisiologico di essere continuamente connessi con tutto e tutti, anche l'e-mail, come già il telefono, esce da casa e dall’ufficio per andare esattamente nello stesso posto: il cellulare. È così per 4,3 milioni di italiani, che ora usano la posta elettronica. Ma potrebbero essere il doppio se le tariffefossero più accessibili. Il dato emerge da un’indagine di Human Higway per ContactLab, condotta su 4.750 internauti nel nostro Paese e in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. Il risultato è forse prevedibile: gli italiani sono più degli altri innamorati del cellulare, anche in fatto di e-
mail. Nella penisola ci sono 23,4 milioni di internauti sopra i 18 anni e, secondo l’indagine, di questi il 18% usa la posta in mobilità, con una crescita di mezzo milione di fruitori solo nell’ultimo anno. Si tratta della percentuale piùalta registrata nel sondaggio condotto nelle cinque nazioni europee.
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In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Il fatto del giorno: Politica e giustizia, si inasprisce lo scontro con il Governo I magistrati si preparano allo sciopero
«Toghe rosse per il sangue versato»
Sono pochi ma potenti
dall’articolo di Lorenzo Salvia
dall’articolo di Emilio Randacio
dall’editoriale di Maurizio Belpietro
Nulla è ancora deciso ma è possibile che il nuovo scontro sulla giustizia porti ad uno sciopero dei magistrati. Alle parole di Silvio Berlusconi («l’anomalia italiana sono i pm comunisti di Milano») l’Anm, l’Associazione nazionale magistrati, ha risposto ieri con una nota della giunta: «Ogni occasione sembra buona per denigrare l’ordine giudiziario e descrivere i palazzi di giustizia come sezioni di partito frequentate da magistrati militanti. Nessun ufficio giudiziario merita queste infondate e ridicole definizioni, tanto meno quello di Milano». Oggi nelle 26 sedi di corte d’appello si terranno le assemblee di protesta [...].
«Se le nostre toghe sono rosse, lo sono per il sangue dei magistrati che hanno pagato con la vita la difesa della legalità e dei valori costituzionali, a cominciare da Falcone e Borsellino». Il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, usa quest’unica frase per replicare alle ultime accuse del premier, che martedì in tv, intervenendo in diretta a Ballarò e commentando la condanna a David Mills, aveva affermato che «la vera anomalia in Italia sono i giudici comunisti di Milano». La misura è colma. Robledo usa parole forti, che compattano tutta la magistratura. [...].
I giudici sono davvero comunisti come dice Silvio Berlusconi? No, per lo meno non tutti. I comunisti sono una parte e per giunta minima degli oltre settemila in servizio nei tribunali. Peccato che sia la parte più influente della magistratura, quella più famosa e chiassosa e dunque in grado di condizionare le scelte delle altre toghe. È un’eredità del Sessantotto, anche se non sono tutti sessantottini, anzi, fra di loro ci sono molti quarantenni: una pattuglia che non ha a cuore l’applicazione scrupolosa e equidistante della legge, ma la usa per perseguire il proprio fine, ovvero il sovvertimento di un sistema considerato sbagliato. Vogliono cambiare il Paese e sognano di farlo con le sentenze. [...].
La migliore di oggi
Passo verso le elezioni
I giudici replicano: «Comunisti? Ridicolo»
dal commento di M. Sorgi
dall’articolo di Fabrizio Rizzi
Silvio Berlusconi l’altra sera a Ballarò non ha attaccato per l’ennesima volta i giudici «comunisti» di Milano perché ha perso la testa. Al contrario, era perfettamente lucido mentre ripeteva il suo rosario di accuse contro la magistratura. Ed anche se l’esternazione era manifestatamente sopra le righe - e ha provocato reazioni durissime del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dell’ Anm (l’Associazione nazionale magistrati) -, si può cercare egualmente di inquadrarla in una strategia. Berlusconi, in altre parole [...].
All’Anm non va giù il nuovo attacco sferrato da Berlusconi ai giudici. Scatta la mobilitazione, con assemblee in tutti i distretti, per rispondere alle «intimidazioni». L’Associazione sostiene che «ogni occasione è buona per denigrare l’ordine giudiziario e descrivere i palazzi di giustizia come sezioni di partito, frequentate da magistrati militanti. Nessun ufficio giudiziario merita queste infondate e ridicole definizioni, tanto meno quello di Milano». Il ministro Alfano corregge: «Infatti, nessuno lo ha mai detto». Quanto all’accusa di «toghe rosse», il Pm milanese, Alfredo Robledo (tito-
Giustizia a fini privati
Premier assediato dall’editoriale di V. Feltri
lare dell’inchiesta sui diritti tv Mediaset), ha risposto così: «Se le nostre toghe sono rosse, lo sono per il sangue dei magistrati che hanno pagato con la vita, la difesa della legalità e dei valori costituzionali, a cominciare da Falcone e Borsellino». Nella magistatura c’è mobilitazione, forse c’è all’orizzonte uno sciopero, sulla cui opportunità si discuterà in assemblee promosse a partire da oggi. Il presidente Anm, Luca Palamara parteciperà a una riunione a Roma: «I magistrati sono al centro della pressione e dell’aggresione: vogliamo manifestare come la magistratura, su questi temi, sia compatta e unita». [...].
Giannelli sul Corriere
La sfida del centrodestra per la “prescrizione breve”
dall’articolo di Andrea Fabozzi
dall’articolo di Dino Martirano
Corre sul filo del telefono l’ossessione di Silvio Berlusconi: la giustizia. L’altra sera il Cavaliere ha telefonato in diretta a Ballarò per attaccare l’intera magistratura nazionale, provocando le reazioni dell’Anm. Ha fatto peggio in quel fatale 19 ottobre, quando scatenando il conflitto di interessi ha avvertito il presidente della Regione Lazio che la Mondadori aveva ricevuto il video con la trans, assicurandosi la riconoscenza del governatore. Felice Casson, ex magistrato e capogruppo in commissione giustizia del Pd, valuta la telefonata a Ballarò come un gesto di debolezza: «Queste uscite fragorose sono il segno di una difficoltà del presidente del Consiglio, la verità è che sulla giustizia la maggioranza è divisa e non riesce ad andare avanti con le sue proposte di legge». [...].
Ormai, i tavoli so-no due. Alla luce del sole, la Consulta giustizia del Pdl discute di riforme (dalleintercetta-zioni allanuova legge elettorale del Csm, alla separazione delle carriere), fissando pure per il 4 novembre un confronto con i magistrati e le opposizioni. Il secondo tavolo, discreto e in movimento, è gestito dagli avvocati del premier eletti in Parlamento che propongono agli alleati varie leggi, prima tra le altre la prescrizione ancora più breve, capaci di frenare i processi a carico dell’avvocato Mills e di Berlusconi. E in quella che ormai è diventata una corsa contro il tempo —il processo Mills potrebbe essere
Taglio basso
Le studentesse di Cambridge si presentano in slip, on line dall’articolo di Ketty Areddia
The Tab», «la linguetta», come quelle che si fanno sui libri per segnare le pagine importanti, è anche sinonimo di «giornalismo sensazionalista». Gioca su questo doppio senso il primo giornale online fatto dagli studenti di Cambridge e dedicato alla vita accademica del prestigioso ateneo britannico. La testata rosso fuoco ha ottenuto 80 mila visitatori nella prima settimana di vita, ma unavalanga di clic e anche di polemiche sono arrivati, con la sezione «totty», equivalente di «bone», in cui le studentesse si mostrano in mutande e reggiseno e raccontano la loro versione sexy. FOTO NON AUTORIZZATE - Hanno fatto il giro del web alcuni scatti, come quello di Heidi, kickboxer in azione, o di Emmalina Thompsell, studentessa del Caius College e missEast Anglia, che studia i suoi appunti stesa sul prato in bikini e tacchi a spillo. Ma nel caso di Becky Adams, universitaria e modella, i gestori del sito hanno sfiorato la denuncia penale. La ragazza non aveva autorizzato la
C’è poco da ridere se Berlusconi, intervenendo per telefono a Ballarò, tirato per i capelli afferma di non essere lui l’anomalia italiana bensì la situazione che lo ha costretto a occuparsi di politica anziché degli affari suoi. Comunisti o no, i giudici hanno favorito l’ex Pci, l’unico partito risparmiato da Tangentopoli, quindi destinato a vincere le elezioni del 1994 per mancanza (fisica) di avversari che non fossero la neonata Lega e il Msi. Da notare che gli stessi giudici in seguito, sorpresi dall’exploit alle urne del Cavaliere, politico improvvisato, si sono accaniti [...].
pubblicazione delle sue immagini provocanti, in mini-bikini rosa, e ne ha chiesto subito la rimozione. «Sono rimasta a bocca aperta e molto imbarazzata –ha raccontato –. Avevo fatto quelle foto solo per fare un favore a un amico e mi sono ritrovata sulla bocca di tutti i colleghi dell’università». Solo pochi giorni fa, la notizia era che le ragazze di Cambridge si mantengono al nono posto in quanto a misure del seno (per la cronaca, in media una 34, coppa C) e il titolo dell’articolo era “BRA-vo”. «CANCELLATE LA SEZIONE» - Natalie Szarek, rappresentante dell’unione degli studenti di Cambrgidge ha chiesto di cancellare la sezione che «minaccia il buon nome dell’ateneo, incoraggiando attitudini dannose nei confronti delle donne». Aggiunge, forse in un eccesso di paternalismo: «Non dimentichiamo che queste immagini le vedono anche le matricole». Taymoor Atighetchi, 21 anni del Trinity College, co-fondatore del sito, che ha finanziato mettendo di tasca sua 500 sterline (700 euro) difende il giornale [...]. dal Corriere della Sera
definito dalla Cassazione tra febbraio e marzo —le soluzioniprospettate da Ghedini (taglio di un quarto dei termini di prescrizione per i procedimenti pendenti relativi a reati di non grave entità commessi prima del 2 maggio 2006 e con pena massima fino a 10 anni) ieri hanno trovato un punto di caduta almeno in due faccia a faccia. Al ristorante di Montecitorio gli avvocati del premier, Ghedini era accompagnato da Piero Longo, si sono intrattenuti a lungo con la collega Giulia Bongiorno che oltre ad essere il presidente della commissione Giustizia della Camera è anche plenipotenziario di Gianfranco Fini. Ma sull’ipotesi prescrizione breve i finiani avrebbero già storto
il naso, considerando la misura impopolare: «Ma come si fa a insistere a pochi anni dal varo della legge Cirielli che già dava una bella sforbiciata?», è il messaggio lanciato agli avvocati di Berlusconi. Ecco allora che nei colloqui successivi — in serata il ministro Angelino Alfano ha visto Longo e Ghedini— sono state messe sul tavolo altre soluzioni: si fisserebbe un tetto di sei anni per i dibattimenti; tre anni per il primo gra-do; due per l’appello; uno per la Cassazione. Tuttavia, con la prima o con la seconda soluzione, lo stralcio Berlusconi del processo Mills sarebbe già prescritto mentre il processo per i diritti tv in cui è imputato il premier si estinguerebbe nel 2011 invece che nel 2013. [...].
La fotografia India, Un ragazzo passeggia vicino al poster gigante del film Michael Jackson This Is It (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
IL LIBRO La riforma dell’Università e il ritardo storico che pesa sullo sviluppo del Paese dal commento di Paolo Pombeni
Finalmente il progetto di riforma dell’università è nero su bianco. Un progetto ambizioso, che vuole rivedere un po’tutto,dal sistemadi governance dell’università ai meccanismi di reclutamento, dai rapporti fra gli Atenei e il mondo esterno agli obiettivi di formazione professionale che l’educazione superiore dovrebbe porsi. Il testo approda in Consiglio dei ministri però nello stesso giorno in cui Confindustria presenta la sua ricerca sui giovani, il sistema educativo e il Paese. La coincidenza può essere occasionale, ma i dati che il rapporto presenta non sono affatto confortanti: siamo una società di vecchi, incapace di promuovere e motivare i giovani, con un sistema educativo che in buona sostanza funziona male, anche se sono stati fatti dei passi avanti che sfuggono alla conoscenza del grande pubblico. È molto significativo che questainchiesta siastataprodotta dall’associazione degli industriali, perché testimo-
Il ministro Maria Stella Gelmini
nia oltre ogni ragionevole dubbio che la riforma di scuola e università non riguarda solo la “cultura” (che peraltro non è una dimensione così secondaria), ma coinvolge il problema complessivo dello sviluppo del sistema Paese. Partiamo dai dati positivi, che non vanno sottovalutati. Il numero dei laureati è molto cresciuto negli ultimi dieci anni (non sappiamo però se e quanto sia cresciuta la loro qualità): siamo passati dal
I giovani e la parabola dei talenti perduti dal commento di Alberto Orioli
Talento e futuro sono i due punti che uniscono la rotta della giovinezza. Il primo garantisce ciò che siamo, misura il valore delle nostre conoscenze o delle nostre abilità; il secondo è l'ansia di trasformare l'energia del presente in una prospettiva di vita, nel sogno realizzato. L'Italia non è un paese per giovani. Non certifica i talenti, non valorizza il merito e non investe sulle nuove generazioni. Spesso le narcotizza con un curriculum formativo scadente e poco esportabile e le obbliga a un'overdose di flessibilità, correttivo ineluttabile di un modello di lavoro troppo oneroso per un welfare diventato, via via, un lusso europeo. A chi è giovane toccauna impossibilefase diiniziazione al lavoro (quasi uno su quattro è ora disoccupato del tutto) e un assai incerto futuro previdenziale: non era questo il destino dei loro padri quando avevano la loro
età.Equesto valeoggisiaper un lavoratore dipendente sia per un professionista. Insomma, se –per dirla alla Bob Dylan – «essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro», la barca-Italia fa di tutto per mettere alla prova la determinazione e la voglia di lottare dei suoi ragazzi. I giovani chiedono, se non proprio stabilità, almeno tutele migliori per gestire le fasi di passaggio da un posto all'altro in questa vita normalmente trapuntata di occasioni di impiego che, alla fine, fanno un complicato rosario lavorativo. Vanno in questa direzione le proposte Confindustria che verranno presentate il 17 novembre a Vicenza: abolizione del valore legale del titolo di studio, migliore diffusione dei prestiti d'onore, rilancio della formazione tecnica, spesso trascurato segreto di molte delle produzioni made in Italy. [...].
Da Barile omaggio a Pasolini
19% al24% dellapopolazione, così come è, nonostante tutto, calata la disoccupazione giovanile (dal 22% al 14%) sebbene il livello attuale risulti ancora troppo alto. L’impiego di personale qualificato è in crescita: oggi il 44% dei neoassunti è laureato. A fronte di questo rimane il fatto che siamo un Paese di vecchi: oggi gli over 65 sono il 20% della popolazione, mentre gli under 15 si fermano al 14%, il che significa un invec-
chiamento preoccupante. Aggiungiamoci che abbiamo la classeinsegnante piùvecchia d’Europa (appena l’1% è sotto i trent’anni), che l’età media dei ricercatori universitari si colloca sui 40 anni, che appena l’8% dei nostri parlamentari ha meno di 40 anni. Può la riforma dell’università rispondere, o almeno avviare una risposta a questo ritardo che pesa sullo sviluppo del nostro sistema? La risposta non può essere semplice, a meno di non fermarci alla superficie delle proposte, cioè, per dirla banalmente, alle buone intenzioni. Le linee portanti di quanto propone il ministro Gelmini sono più che condivisibili: riforma dei sistemi di governo separando consigli di amministrazione e senato accademico, promozione del merito con premi anche in termini stipendiali a chi vale e produce di più, sistema di valutazione e monitoraggio della produzione di docenti e Atenei, selezioni negli accessi alle carriere accademiche sottratte all’arbitrio dei localismi (ci vorrà previamente un vaglio di idoneità nazionale). [...].
Il pareggio, ecco la malattia del Paese dall’editoriale di Luigi La Spina
Escort contro trans; arbitro monsignor Della Casa; risultato: pareggio. Tremonti contro Berlusconi; arbitro Bossi; risultato: pareggio. Le banche contro Tremonti; arbitro Guzzetti, risultato: pareggio. Bisogna ammetterlo. Tranne la Gelmini che, con lombarda ostinazione, continua a sfornare progetti di riforma, in Italia spira una gran voglia di raggiungere quell’esito perfetto di una partita di calcio che teorizzava un famoso allenatore del secolo scorso, Annibale Frossi. Con l’alibi di un pericoloso fraintendimento: quello di chi scambia la necessità di una tregua tra eserciti sempre in armi con la convinzione che sia meglio non fare nulla, perché, come diceva il grande Eduardo, «ha da passà ’a nuttata» e, poi, tutto tornerà come prima. Sì, tutto come prima, compresa la vec-
chia Dc resuscitata in un grande (?) centro, la vecchia socialdemocrazia risorta in un nuovo (?) Ulivo e con il riaffacciarsi di quella formidabile fantasia politologica d’antan che trova nella «cabina di regia» un classico esempio. Eppure, come dimostrano due interessanti libri usciti da poco, quello di Salvatore Rossi, intitolato «Controtempo», e quello dell’americano Jeff Israeli, «Stai a vedere che ho un figlio italiano», dopo la crisi non è vero che si potrà tornare al nostro recente passato. Meglio, se mai potremmo tornarci, sarà un disastro. Perché si accentuerebbe il distacco tra la nostra economia e quella degli altri Paesi continentali, come è avvenuto negli ultimi quindici anni. Perché diverrebbe asfissiante la conservazione classista della nostra società, con l’esito di una vera e propria fuga all’estero dei migliori giovani del nostro Paese. [...].
La “zona franca” della città dei Sassi
Al Sud di nuovo i Mille dal commento di S. Rizzo
della Lega di Umberto Bossi. Brunetta ricorda «Ogni libro sull’arretra- che nel 1968 venne introtezza del nostro Sud do- dotta la fiscalizzazione devrebbe essere l’ultimo. gli oneri sociali per le fabQuesto, invece, è il mio se- briche del Sud. «C’è da dire condo, e ciò segnala un però», aggiunge, «che taevidente fallimento della le provvedimento aveva in politica». Il saggio che gran parte natura coml’editore Donzelli manda pensativa della contemin libreria da domani, 30 poranea abolizione, forteottobre con il titolo Sud, mente voluta dal sindacaun sogno possibile (207 to, delle differenze provinpagine, 16 euro) si apre ciali di salario che avevacon questo singolare mea no, fino ad allora, tenuto culpa . Perché, pur essen- più basso e sensibilmente do un economista, e perso- differenziato il costo del nalmente di certo non re- lavoro al Sud». Scrive più sponsabile del disastro del avanti il ministro: «Di nuovo, doMezzogiorpo cent’anno, l’autore ni, si pendel libro, sava illucioè Renato ministicaBrunetta, mente che ha responnuove resabilità pogole colitiche in muni, e un partito magari che da molto quando lui avanzate, è stato eletcome quelto al Parlale nel mermento eucato del laropeo, nel voro, nella 1999, ha contrattagovernato zione e nei l’Italia per diritti dei oltre il 60% lavoratodel tempo. ri, avrebNon per Il ministro Renato Brunetta bero posiquesto ritivamente sparmia forzato qualcuno. Per il ministro della Fun- l’economia del Sud. Si finì zione pubblica il fatto che con l’ottenere,ancora una a distanza di sessant’anni volta, esattamente l’effetdalla Cassa del Mezzo- to opposto, Le regole, giorno, il prodotto inter- inapplicabili, del Nord sul no lordo pro capite del Sud mercato del lavoro e sulle sia ancora del 40% inferio- relazioni industriali prore a quello del resto d’Ita- dussero un sempre più lia, gli studenti meno pre- profondo allontanamenparati, le infrastrutture to del mondo del lavoro scarse e malandate, il la- meridionale da quello del voro manchi e la crimina- resto del Paese, attraverso lità la faccia da padrone, è il dilagare strutturale di la certificazione che «a fal- attività sommerse, irrelire è stata la classe diri- golari, marginali e precagente italiana, che non è rie. Più le regole del Nord stata in grado di adattare non erano applicabili, più le politiche e le misure pre- cresceva il dualismo e la viste per il Nord e per l’Eu- domanda sia di incentivi ropa alla particolare real- che di trasferimenti». tà meridionale ». Sostiene Non esiste purtroppo la Brunetta che fin dall’uni- controprova circa il fatto tà d’Italia non si tiene mai che con il permanere di conto del Sud «quando si condizioni diverse rispetprendono le grandi deci- to al Nord la situazione del sioni nazionali: dalla scel- Sud oggi sarebbe migliota europea all’abolizione re. Ma non serve la controdelle gabbie salariali, dal- prova per «riconoscere», lo Statuto dei lavoratori co-me fa Brunetta, «che il all’ingresso nello Sme...» Sud ha, essen-zialmente e E non cita a caso le gabbie prioritariamente, bisosalariali, che sono state il gno di una nuova classe cavallo di battaglia estivo dirigente». [...].
Muro Lucano e le sue leggende
da http://www.basilicata.travel/blog/
da http://www.clarita.it/
da tracieloemandarini.blogspot.com
L’Associazione Culturale Sisma, con la federazione Sui-Generis e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini – Casarsa della Delizia, presenta la prima edizione del premio letterario “Le Cantine di Pasolini”. L’appuntamento è per sabato 31 alle 18,00 presso Palazzo Frusci, corso Vittorio Emanuele a Barile. Questa prima edizione – si legge in una nota degli organizzatori – ha lo scopo di avvicinare la città di Barile al mondo della letteratura, attraverso storie fantastiche e di vita vissuta. Il premio letterario è dedicato a Pier Paolo Pasolini che, nel 1964, decise di girare alcune scene del suo “Vangelo Secondo Matteo” proprio a Barile e precisamente lungo il parco urbano delle Cantine. [...].
Ne parlavo più di un anno fa. Oggi è ufficiale. Anche Matera è tra i 23 comuni (per 22 aree urbane) che oggi hanno firmato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, il contratto per la zona franca urbana. Come ho scritto tempo fa, le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse. [...].
Il 16 gennaio 1343 muore Roberto, che la tradizione popolare volle definire “il Saggio”, e quasi come sempre accade nei corsi e ricorsi della storia, cominciò per la dinastia una serie di grossi guai. Gli successe, infatti, la nipote Giovanna, salita al trono all’età di sei anni. Con il passare degli anni si dimostrò una donna alquanto frivola e poco affidabile. Per volere del nonno, aveva sposato Andrea d'Angiò, fratello del re d'Ungheria. Il principe consorte tuttavia dopo pochissimi anni venne trovato assassinato e presto i sospetti caddero sulla regina e sul di lei amante Enrico Caracciolo. [...].
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Navi dei veleni Il procuratore Grasso: «Caso chiuso» Negativi i riscontri sulla radioattività
«Niente scorie su quella nave» Il ministro Prestigiacomo: «E’ il piroscafo Catania che è stato affondato da un siluro nel 1917» di MARIA FREGA
DUE PIROSCAFI QUASI OMONIMI
DUE piroscafi quasi omonimi hanno concluso la loro attività sui fondali. Unodi essi è il“Catania”colpito dall’u-boat tedesco al largo di Belvedere Marittimo nel 1917.
L’altro, il cui nome era “Città di Catania”, è colato a picco nel 1943, affondato anch’esso in tempo di guerra, ma stavolta al largo di Brindisi. Di questo secondo piro-
scafoesiste un’immagine (riportata sopra), mentre, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Ambiente, non ci sarebbe documentazione fotografica relativa al “Catania”.
A sinistra: la prua della nave su cui si intravedono le lettere C e T, riconducibili a “Catania”. Sopra: Il rilievo visivo sul relitto: la manica a vento sul ponte della nave e (in alto) il ponte in legno
| LA STORIA | Una tesi richiama Ustica e i traffici da Rotondella di PAOLO CUCCHIARELLI ENRICO Brogneri è un avvocato civilista di Catanzaro. Un uomo giustamente puntiglioso nel raccontare – e difendere- cosa ha visto nella sua città la sera del 27 giugno del 1980, il giorno della strage di Ustica. Alle ore 21:30 ebbe «per un caso fortuito la possibilità di vedere in modo nitido un aereo mentre a fari spentie silenziosamentesorvolava la città di Catanzaro, quasi planando ad una quota tanto bassa da lasciarmi attonito per lo stupore». Quell'aereo militare, passatogli sul capo a pochi centinaia di metri aveva avuto un ruolo nell’abbattimentodiDc9? Brognerihaportato la sua testimonianza nei tribunali della Repubblica e oggi che la vicenda trova nuovo alimento dal riproporsi della pista irakena, cioè di un attacco connesso con il traffico di uranio che era in transito proprio quella sera questa testimonianza, raccontata in due volumi («Ai margini di Ustica») pubblicati «in proprio» dall’avvocato, torna di stretta attualità. Brogneri sostiene che l’aereo italiano venne abbattuto nel corso di una battaglia area intrapresa per impedire che i francesi consegnassero all’Irak una decisiva partita di uranio per la costruzione della bomba che gli italiani stavano contribuendo a costruire nella centrale di Osirak. Un riferimento che si «aggancia» al traffico di uranio che partiva dal centro Enea di Rotondella (dove gli irakeni erano di casa) di cui parla il pentito della 'ndrangheta Francesco Fonti. Lei ipotizza una responsabilità per i servizi italiani nella vicenda: quella di aver «consigliato» ad un aereo da trasporto (probabilmente di uranio francese in consegna verso l'Iraq) di «infilarsi» sotto un aereo civile per sottrarsi ad un «agguato». «Non è propriocosì. Nella lettera che inviai il 2 marzo 1994 al giornalista Claudio Gatti ( autore del volu-
me «Il quinto scenario») non ho inteso riferire ai servizi italiani la responsabilità di aver dato consigli sbagliati. Ho invece parlato di una probabile strategia, elaborata dai servizi deviati, che prevedeva che l’uranio da consegnare all’Irak fossestivato dentroun cargoesteriormente camuffatoda normaleaereo di linea e che il velivolo procedesse sulla scia del DC9 ma a distanza di sicurezza per non dover correre i rischi di sabotaggio che si è invece voluto far correre agli ignari passeggeri dell’Itavia. Ciò significa che i due servizi (francesi e italiani) erano forse consapevoli di mettere a repentaglio la vita dei passeggeri. Il mio convincimento, inoltre, è che l’aereo militare rilevato dai radar molto prossimo al DC9, avesse la principale funzione di disorientaregli israelianie,incaso diattacco, di indurli in errore sul bersaglio da colpire. Ed è a questo punto che l’argomento diventa raccapricciante, per cui preferisco riconoscere in solitudine che il mio punto di vista è suffragato solo da indizi logici e da labili riscontri». Ha visto che le affermazioni del pentito Fonti si “incrociano” sul piano logico con la sua lettura dei fatti? «È difficile dire se sia possibile ravvisare un legame con la strage di Ustica, ma se un collegamento venisse accertato, come escludere l'esistenza di un ampio disegno articolato per la conquista del potere? Ho cercato di mettermi in contatto col giudice Palermo dopo la lettura del suo libro. Avrei voluto chiedergli perchè, riportando la mia testimonianza, non aveva ritenuta l'opportunità di dar conto dei chiarimenti che avevo spontaneamente fornito a Priore sul tipo di aereo che avevo visto sulla mia città. Non ci sono riuscito, ma una persona a lui vicina all’epoca mirispose con queste parole: “Il giudicePalermopensa che il caso Ustica debba essere affrontato con la strategia del mordi e fuggi”».
«Le corde che si vedono nelle foto mi sembrano troppo nuove e non aderiscono allo scafo»
I dubbi del procuratore Giordano di ROBERTO GRANDINETTI ABBIAMO dunque a che fare con una nave passeggeri affondata dai tedeschi durante la prima guerra mondiale. Nel 1917 per l’esattezza. Una nave innocua, quindi, priva di scorie radioattive. Ma fino a ieri non si era detto, carte nautiche in mano, che da quelle parti non risultavano natanti inabissati per cause belliche o fenomeni naturali? Proprio da questo presupposto, del resto, erano partite, da parte del procuratore capo in persona, Bruno Giordano, le indagini della procura di Paola, a seguito del rilevamento di una misteriosa impronta a largo di Cetraro. Ebbene, perché solo ora, e dopo 47 giorni di dubbi e ansie, si parla del piroscafo “Catania” affondato tra Cetraro e Belvedere Marittimo? Possibile che se ne sia venuto a conoscenza solo ieri? Ad Oropa (Biella), lo sanno da anni. Da quelle parti, infatti, esiste un monumento in memoria proprio dei caduti del “Catania” (vedi box a lato). Possibile dunque che non ci fossero in circolazione carte di quell’affondamento? E se c’erano, perchè non si è comunicato subito tale circostanza ai magistrati di Paola prima e di Catanzaro poi che si erano messi al lavoro per dare una configurazione precisa e un nome alla nave fotografata la prima volta dal Rov il 12 settembre scorso? A proposito del nome. Nel corso dei primi rilievi, quelli effettuati per conto della procura di Paola, emerse con un certezza che sulla nave non c’era alcun nome, forse cancellato dall’erosione marina. Ora esce fuori che sul natante, e in particolare a poppa e a prora dritta, c’è la scritta “Catania”. E poi, ritornando alle ipotesi della procura di Paola, non era stato detto che quella nave avvistata nei fondali di Cetraro era stata costruita tra gli anni Sessanta e Settanta, mentre il “Catania” è stato costruito nel 1906, ben 103 anni fa?
Il procuratore Bruno Giordano e, a destra, la foto che non lo ha convinto
Negli atti non risultavano relitti in zona. Ma al cimitero d’Oropa c’era una lapide
Che la Catania fosse lì lo ricordava un’epigrafe di ANDREA GUALTIERI SECONDO le carte della Capitaneria di porto e della Marina militare consegnate alla Procura di Paola, nessuna nave era affondata dell’alto Tirreno cosentino nei pressi di Cetraro per cause belliche o eventi naturali. Ma quello che non risultava negli atti ufficiali era scritto su una lapide. A Oropa, dodici chilometri da Biella, c’è un cimitero monumentale nell’area del santuario mariano delle Alpi. E lì, tra le epigrafi, ce n’è una che ricorda il capitano di Marina Ermanno Guala, “marinaio d’Italia caduto per la patria” sul piroscafo Catania. Sono riportate anche le origini dell’ufficiale - nato a Mottalciata, proprio nel Biellese, il 7 aprile 1883 - e soprattutto il luogo e la data di morte: “Acque di Belvedere Calabro 16 marzo 1917”. Belvedere, in effetti, è adia-
Il comandante tedesco Roberto Morhat
cente a Cetraro, sulla costa tirrenica. Le coordinate che non risultavano agli atti erano quindi scritti sul marmo al numero 152 dell’androne di ponente del sacrario e riportati su Internet, nel file della “Guida al cimitero monumenta-
le”. Del resto, quei dati sulle navi affondate che la Procura di Paola avevano chiesto senza ottenere riscontri positivi, sono emersi ieri nelle parole del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che ha fornito una serie di dettagli sullo scafo che si trova sepolto sott’acqua nel tratto di mare verso il quale tutta Italia si èritrovata a guardare con ansia. Il piroscafo Catania, è stato spiegato, era una nave passeggeri dell'armatore “Società Marittima Italiana” di Genova, silurata dal sommergibile tedesco U-Boat 64 il 16 marzo del 1917, nel viaggio di ritorno sulla tratta Bombay- Napoli. Il ministro ha indicato anche il nome del responsabile dell’affondamento: non è Francesco Fonti, attuale pentito di ‘ndrangheta, ma Roberto Morhat, comandante tedesco dell'U64.
Interrogativi che abbiamo girato al procuratore Bruno Giordano, originario titolare del procedimento aperto sul misterioso affondamento di Cetraro, con le carte passate per competenza alla Dda di Catanzaro. Giordano, che è rimasto titolare dell’inchiesta sul presunto interramento di rifiuti radioattivi nella vallata del fiume Oliva, ha inteso soffermarsi su una delle foto diffuse dal ministero dell’Ambiente in merito ai controlli effettuati negli abissi di Cetraro, a tu per tu con la nave dei misteri: «Ho visto le foto. La decima - ci ha detto - mi ha lasciato perplesso. Visto che si parla di una nave risultata affondata nel 1917, le corde che si intravedono mi sembrano nuovissime. E poi non aderiscono allo scafo. Per quanto riguarda il resto valuterà la Dda di Catanzaro». Ci sarebbe poi un particolare affatto secondario. Da fonti del ministero non esisterebbero foto ufficiali della nave passeggeri “Catania” attraverso le quali procedere con un paragone col relitto di Cetraro. Cliccando su internet si arriva solo alla foto del “Città di Catania”, costruito però nel 1910 e affondato a largo di Brindisi nel 1943. Date diverse per due navi forse simili. E Fonti? Come faceva a sapere che a largo di Cetraro, radioattiva o meno che sia, c’era una nave sospetta? Ha provato a indovinare? «Sul fatto che le tre navi da lui affondate (tra cui la “Cunski”, ndr) avrebbero continuato a navigare dopo il 1992 - ha detto il suo legale, l’avvocato Claudia Conidi - lo stesso ha sempre ribadito che non ha affondato dei nomi, ma delle navi. Quei nomi di navi non erano stati da lui verificati prima dell’affondamento. E nulla osta a che proprio quell'indicazione erronea, evidentemente voluta e a lui fatta, si sia poi rivelata nel tempo idonea a renderlo inattendibile agli occhi di chi avrebbe raccolto il suo dire».
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stigazioni hanno rilevato al presenza di numerose cabine, tipiche delle navi passeggeri, e alcuni interni, come una sala da bagno e altri arredamenti in legno. La conteROMA - Caso chiuso. La nave dei veleni non è la nave dei stuale misurazione dei livelli di radioattività ha avuto veleni. La rassicurazione è arrivata ieri pomeriggio dal esito negativo. ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, interSecondo il procuratore Lombardo, intervenuto all'afvenuta in una conferenza stampa presso la Direzione follato incontro con la stampa, «dopo gli immediati conNazionale Antimafia a Roma. E' stato proprio il procuratatti con le autorità e con il Comando Generale della Catore Piero Grasso a dare i dettagli dell' “Operazione CepitaneriadiPorto,edopo gliaccertamenti,siègiuntialtraro” che, dopo 47 giorni di indagini, ha portato a conla certezza sull'identità della nave del carico». clusioni definite «certe e rassicuranti». Il relitto a largo E così crollano di colpo tutte le rivelazioni di Fonti. E' della costa tirrenica non è la Kuski e non contiene bidoni stato Borrelli, viceprocuratore di Catanzaro, a chiarire di rifiuti tossici. L'incontro con la stampa è stato anticiil ruolo del collaboratore di giustizia alla luce delle novipato di una giorno per chiarire dettagli che già circolatà. Secondo Borrelli, fin dalla prima volta che era stato vano, ma soprattutto per dare quella che la Prestigiacoascoltato, nel 2006, «non vi era assoluta certezza sui nomo definisce «una buona notizia». E per rassicurare i cami di nessuna delle navi che indicava come affondate. labresi e la gente di Cetraro, «le vere vittime - secondo Addirittura, vi sarebbe una terza nave che ha localizzato Grasso - dell'intera vicenda». In fondo al mare di Cetraro inun trattodi costache vada Metapontoa non c'è traccia di rifiuti tossici e non si reMelito Porto Salvo, e sono oltre 300 km . gistra radioattività. «Gli esiti degli acBisogna inoltrechiarire che Fontinon ha certamenti preliminari - ha proseguito mai associato i rifiuti della nave con il preil procuratore - sono certi e devono servisunto sotterramento di rifiuti simili presre a dissipare i dubbi dei calabresi che si so il fiume Oliva». Anche secondo Pignasentono in pericolo». tone, procuratore di Reggio Calabria, il Cosa c'è dunque al largo delle coste capentito è - ormai - «inattendibile per quanlabresi? Si tratta, ha precisato la Prestito riguarda questa vicenda». Del resto, ha giacomo , del piroscafo Catania, «coaggiunto, «ha una precedente condanna struito nel 1906 a Palermo e affondato in giudicato per calunnia e si afferma, durante la prima guerra mondiale». Il perciò, il principio secondo cui i collabosiluro che l'ha colpito e affondato ha ratori vanno valutati volta per volta». aperto uno squarcio verso l'esterno, Caso chiuso, dunque. Ma è lo stesso provocando un danno che ricorda il riGrasso a ricordare che il caso dell'inquisultatodiuna esplosione.Manonsarebnamento terrestre e marino, in Calabria, è be stata una strage: i passeggeri sarebancora aperto e anticipa l'avvio di nuove bero stati evacuati prima del bombardaindagini. La Prestigiacomo ha annunciamento, com'era uso - dice Grasso - duto che partiranno le verifiche sull'inquirante le operazioni belliche dell'epoca. Stefania Prestigiacomo namento a terra: «speriamo di non trovare Le immagini, fornite dal Reparto Amradioattività come a mare».«Perché non accettare l'esito bientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto modi questi accertamenti?» è la domanda che il procuratore strano dettagli che presto verranno perfezionati e diffunazionale rivolge ai calabresi, esortandoli a recuperare si. Intanto, lungo la fiancata sinistra e a poppa del relitla fiducia nelle istituzioni «che stanno collaborando anto, sono chiare le lettere in rilievo che formano il nome che con la magistratura in piena trasparenza». del piroscafo. Un altro dettaglio è stato fornito per dissiIl ministro Prestigiacomo, in conclusione, ha ricordapare il dubbio sull'esistenza di bidoni contenenti rifiuti to l'impegno del governo, che «ha speso 40 mila euro al pericolosi o materiale radioattivo. Il fusto che sembra giorno per operare, ma era giusto. Combattere le ecomafuoriuscire dal relitto, secondo il coordinatore della misfie è la mia priorità». Ma avverte: «In futuro mi aspetto sione Federico Crescenzi, Capo del Reparto Ambientale maggiore senso di responsabilità e più prudenza da parMarino del Corpo delle Capitanerie di Porto, «è un pezzo tedialcunisindaci eamministratorilocali.Questanotidi manica a vento, la parte cilindrica di un grosso camizia ha creato allarme, ha messo in ginocchio la pesca cano per la ventilazione». labrese e a rischio il turismo di questa terra meraviglioL' “Operazione Cetraro” è consistita nell'individuasa. Ora bisogna agire con cautela». E Grasso ha parlato zione e identificazione del relitto e del relativo carico rindi una vicenda giornalistica «irresponsabile» perchè venuti in seguito alle rivelazioni del collaboratore di giunon sono stati trovati riscontri agli allarmismi diffusi. stizia Francesco Fonti. Oltre alla manica a vento, le inve-
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Venerdì 30 ottobre 2009
Nave dei veleni
Iniziativa a Maratea voluta dal Prc perché si continui a cercare la verità
«C’è puzza di bruciato» Non si cancellano i sospetti all’assemblea aperta nonostante la chiusura del caso-Cetraro | I PESCATORI | «Si compra solo pesce surgelato» dall’inviato MARIATERESA LABANCA
MARATEA - E' l'annuncio del procuratore Grasso, giunto solo in tarda serata, che esclude la possibilità che quella ritrovata al largo di Cetraro sia una nave dei veleni, a stravolgere il clima dell'assemblea aperta che ieri sera era in corso a Maratea. Proprio mentre il tavolo sta discutendo di depistaggi e verità negate si diffonde la notizia che arriva da Roma: il caso è chiuso ma i dubbi rimangono. «C'è puzza di bruciato», sostiene qualcuno. Per capire qualcosa in più sulla storia sul Catania, la nave passeggeri che sarebbe affondata nel mare calabrese, bisognerà attendere. Nel frattempo, quella fetta di cittadini di Maratea che si è data appuntamento nella sala consiliare del Comune, si affida allo stesso appello. Non ci stanno a nascondere la te sta sotto la sabbia. Chiedono la verità. No alla sindrome dello struzzo, sì alla chiarezza. «Perché la paura più grande era stato detto prima che venissero rese note le parole del procuratore antimafia - è che, anche dopo il ritrovamento del relitto di Cetraro (che sia il Cunsky o meno), e nonostante le dichiarazioni del pentito Fonti, in nome del profitto si possa consumare l'ennesimo occultamento della verità». Lo hanno detto alla manifestazione dello scorso sabato ad Amantea e lo hanno ribadito nell'assemblea pubblica voluta ieri da Rifondazione comunista. Più di una cinquantina i presenti. In prima fila, anche il primo cittadino, MarioDi Trani.Luièuno chenon condivide il clamore che si è venuto a creare intorno al caso delle navi dei veleni. Ed è proprio il sindaco a dare notizia della conclusione delle indagini. Alcuni dei presenti in sala sono venuti anche dalla Cala-
Barca di pescatori ferma nel porto di Maratea: i timori diffusi bloccano il settore
bria, per sostenere la causa che tiene legate le due regioni a doppia filo. Francesco Cirillo, è un ambientalista e soprattutto è un attento conoscitore della storia delle navi dei veleni. C'era anche lui quando la Jolly Rosso, la nave carica di fusti radioattivi che si è arenata sulle coste calabresi nel 1990, è venuta fuori dalle acque “come in film di Fellini”. «Abbiamo pensato che quello sarebbe stato il momento della verità. La Jolly Rosso era la cosiddetta pistola fumante che avrebbe dovuto aprire la stagione delle indagini». Una storia giudiziaria complessa quella della motonave spiaggiata sulle coste di Amantea, finita con un'archiviazione. «La prova provata di una verità nascosta e ostacolata». De-
pistaggio, politici corrotti e un giro di affari ben superiore a quello proveniente da traffici illeciti, come quello della droga. «Noi chiediamo - dice Cirillo - di conoscere quelle verità che in tutti questi anni sono rimaste nascoste, magistralmente coperte dalla rete della criminalità organizzata e soprattutto occultate dalla politica. Mancate verità che abbiamo pagato sulla nostra pelle con l'aumento vertiginoso dei tumori, come dimostrato da medici e studiosi». Poi l'attacco al governo. «Fino a ora a scandagliare i nostri mari hanno mandato navi inadeguate. Astrea è un bidone e non serve se non a fare un'analisi superficiale delle acque. La Mare Oceano, inve-
ce, non è attrezzata per prelevare i fusti». Il vero pericolo è che - dice Cirillo - il tutto sia archiviato, proprio come è successo con la Jolly rosso. In questo clima l'annuncio del ministro Prestigiacomo deve essere suonato comeuna stranacoincidenza. «Non si può pensare di sacrificare in nome del turismo la verità - aveva detto in precedenza l'ambientalista - Se si vuole salvare l'economia di questi posti bisogna tirare fuori quella nave dalle acque. Altrimenti la gente non verrà mai più». Con la manifestazione di Amantea - dice l'ex deputato del Prc, Angela Lombardi - «si è aperta una nuova parentesi: quella della verità. Non si può più fare leva sulla paura. Vo-
gliamo vivere questa terra e vogliamo farlo tutto l'anno, non solo d'estate». Non si tratta solo delle navi dei veleni. «E' ora di dire basta nei delitti contro l'ambiente, agli affaridella malavitasulla pelle dei cittadini»:con queste parole ha introdotto il dibattito, Giacomo Ricciardi del Prc di Maratea. Basta al silenzio perché per combattere questa battaglia serve sviluppare «una coscienza popolare», promuovere la «partecipazione dei cittadini» per riuscire ad arginare il fenomeno. Al tavolo anche Mauro De Marco, del forum ambientalista nazionale. Anche lui parla di verità <inabissate>. Anche ora che il caso Cetraro è stato chiuso. m.labanca@luedi.it
MARATEA - E’ un peschereccio di medie dimensioni, non ha nome, ed è oggetto di un intervento di restauro. Ma non è questo il motivo per cui l'imbarcazione da giorni è ferma al porto di Maratea. «Non ci rimane che dare una mano di vernice dicono gli operai mentre continuano a lavorare - La barca è ferma perché non si pesca. Da quando è esplosa questa storia dei veleni in mare il prodotto locale si vende poco, non si lavora». Maratea non è certo Cetraro. C'è meno pesca. E anche le ripercussioni seguite alle notizie delle navi, non sono state così pesanti come in Calabria. «A Sapri - raccontano gli operai - ci sono almeno 15 barche ferme. E, scendendo verso la Calabria, bisogna arrivare almeno a Vibo Valenzia per trovare pescherecci in attività». «Qui la gente - continua uno di loro - ora preferisce mangiare il pesce congelato. Nel frattempo, mentre i nostri pescatori sono fermi, arrivano le barche da Torre del Greco e vengono a prendersi il nostro pesce. Speriamo che tutto questo finisca presto». m. l.
Il primo cittadino affida ai muri cittadini la spiegazione della mancata presenza ad Amantea
Sindaco, in un manifesto le ragioni del silenzio dall’inviato MARATEA - Inabissate come le navi dei veleni. Rimangono lì, in profondità, le paure della gente di questa città rispetto alla possibilità che scorie radioattive siano state sepolte anche nel mare lucano. Perché una località come Maratea, sembra essere l'opinione condivisa, non può certo permettersi un danno d'immagine come questo. Nota a tutti come “perla del Tirreno”, ora rischia di essere solo uno dei posti in cui, secondo il pentito Francesco Fonti, sarebbero stati sepolti, anni fa, relitti con a bordo carichi di fusti radioattivi. Qui, dove negli ultimi cinquanta anni si è costruita ricchezza esclusivamente sul turismo. Dove non c'è industria, agricoltura o artigianato, né nessun altro santo a cui votarsi. Dove migliaia di turisti scelgono di trascorrere le prorie vacanze estive per l'acqua cristallina e per la “pace” che vi regna. Qui, ora, ci si trova a fare i conti con una bomba ecologica, che, se confermata, farebbe saltare in aria tutto il sistema. Maratea prova a difendersi. E per farlo si chiude a riccio. Lo fanno i commercianti della piazzetta
del centro che ammettono di nutrire timori per le notizie diffuse negli ultimi tempi, ma che assicurano: «Qui niente è cambiato». Perché comunque «se anche questi veleni ci sono, sono lì ormai da una vita»; e poi, «le acque non sono contaminate e non abbiamo mai visto pesci morti a galla». Lo fa la gente che lo scorso sabato non ha preferito salire sull'autobus organizzato da Rifondazione comunista per partecipare alla grande manifestazione ad Amantea. Da Maratea sono partiti in sei, cinque del Prc e poi l'eccezione, un cittadino senza tessera di partito. L'unico. Alla grande manifestazione che si è svolta nella città calabrese non c'era nessun rappresentante dell'amministrazione comunale. E non c'era neanche lui, Mario Di Trana, il sindaco. Qualcuno lo ha contestato per questa scelta. Il primo cittadino ha spiegato le sue ragioni con una manifesto affisso sui muri della città. Anche lui si chiede a riccio quando proviamo a intervistarlo. Ci riceve nel suo ufficio ma preferisce non rilasciare troppe dichiarazioni alla stampa, e affida il suo pensiero al contenuto del manife-
sto. «Perché il clamore - è il suo messaggio - non può che nuocere a questa città». “Maratea e il suo mare” è il titolo del manifesto. «La storia di queste navi - è scritto con inchiostro blu su carta bianca - è vecchia di almeno 15 anni e periodicamente ritorna per le dichiarazioni di un pentito che, fra l'latro, a detta di alcuni, non sarebbe del tutto attendibile. Fin dagli inizi di quest'ultima, recente puntata ho ritenuto e cercato nell'esclusivo interesse di Maratea e della sua immagine, di tenere lontana la nostra città dal clamore mediatico che alla vicenda si è dato». Poi precisa: «Questa linea di grande prudenza non significa aver ostacolato la ricerca della verità». Di Trani parla di «giusta preoccupazione» sì, ma anche di «fiducia che il nostro mare è fuori da ogni inquinamento radioattivo, come tutte le analisi pregresse e recenti confermano». Il primo cittadino si riferisce a una nota dell'Arpab, l'agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente in Basilicata, che conferma: «i livelli di radioattività riscontrati nei relativi punti di prelievo rientrano nei limiti delle corrispondenti medie nazionali».
Conferma la stretta collaborazione con l'assessorato regionale all'Ambiente e con il ministero. E chiude: «Io credo che i turisti continueranno a venire a Maratea ma per continuare a tenere alta l'attenzione su un obiettivo, il Turismo, ineludibile per il bene della nostra Maratea, piuttosto che farci prendere da un clamore mediatico che non le giova, conviene che tutti continuiamo a lavorare con impegno e sobrietà». Stessa posizione che il sindaco ha ribadito in serata, nel corso dell'assemblea che si è svolta nella sala consiliare. «Capisco le ragioni della politica - ha concluso - ma ora il mio ruolo è diverso». Eppure, proprio una parte di quella città, seppure piccola, avrebbe preferito dal sindaco un coinvolgimento più diretto. La critica non è esplicita, ma qualcuno la lascia trasparire. Non manca chi al contrario ritiene invece che non sia una manifestazione ad Amantea a cambiare la sostanza dei fatti. Polemiche che rimangono fuori dalla stanza al primo piano del palazzo del Municipio, dove invece «l'unico è obbligo è difendere questa città». ma. la.
Il manifesto con cui il sindaco di Maratea ha spiegato ai suoi concittadini perché ha tenuto un “basso profilo” nei giorni della protesta di Maratea e di massima esposizione mediatica del caso. Nelle foto in alto, il tavolo dei relatori dell’assemblea di Maratea di ieri sera e il Municipio
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8 Primo piano
I nodi della politica
Si organizza la protesta delle toghe contro la riforma e le «intimidazioni»
I giudici pensano allo sciopero Cicchitto: «Dal ’94 una magistratura politicizzata colpisce il premier» | LE SCELTE DEI PARTITI | Bersani incontra Fini nel segno del confronto D’Alema tenta di riconquistare Rutelli
ROMA – Basta con le «intimidazioni» e riforme «ispirate da intenti punitivi»; sì invece a interventi legislativi «nell’interesse dei cittadini e dell’intero Paese». È stato questo il filo conduttore delle assemblee che si sono svolte in tutti distretti giudiziari e in diversi tribunali per iniziativa dell’Associazione nazionale magistrati. E dalle assemblee è emersa un’indicazione chiara per il sindacato delle toghe: proseguire la protesta, cominciata con la proclamazione dello stato di agitazione, magari accompagnandola con altre iniziative di mobilitazione (come l'apertura degli uffici giudiziari alla società civile) in attesa che il governo scopra le sue carte sulle riforme per ora soltanto annunciate. «La stragrande maggioranza dei magistrati ha chiesto di far sentire la propria voce» sintetizza il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini. Sullo sfondo resta la proclamazione di uno sciopero (ieri sollecitato dai magistrati della Sardegna). «Non è esclusa nessuna forma di protesta» ha detto in proposito a Milano il leader del sindacato delle toghe Luca Palamara. E anche Cascini che pure giudica «inevitabile» uno sciopero se continueranno «insulti» e se «si procederà a riforme per punire»,spiega che
di CRISTINA FERRULLI ROMA – A Pier Luigi Bersani non piace laparola dialogoma confronto.Ma èstato molto più che una visita di cortesia l’incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Riforme condivise e centralità del Parlamento, allontanando tentazioni di ritorni di bicamerali, sono i punti sui quali l’ex leader di An e l’ex diessino si sono trovati d’accordo. Anche se per il segretario Pd il sì al Senato federale è condizionato alla riforma della legge elettorale. Il neoleader del Pd cerca di rivedere le caratteristiche dell’opposizione democratica, che sotto Franceschini si era targata per accenti antiberlusconiani. «Siamo una forza di opposizione responsabile pronta alle riforme che interessano i cit-
Nell’agenda del Pd la ripresa del dialogo con la maggioranza
Pierluigi Bersani segretario del Pd
«adesso non ci sono le condizioni» per proclamarlo; insomma la linea è quella di aspettare di vedere cosa il governo concretamente farà. «La giustizia non ha bisogno di riforme punitive contro i magistrati», come la separazione delle carriere, ha sostenuto Palamara, che è voluto intervenire all’assemblea di Milano, per
esprimere la sua vicinanza ai colleghi della procura e del tribunale del capoluogo lombardo definiti «comunisti» e la vera «anomalia» del Paese dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi; e per far sentire la «solidarietà» di tutti i magistrati al giudice Raimondo Mesiano, che dopo aver condannato la Fininvest a risarcire la Cir per la vicenda del Lodo
| ROMA – Il cda Rai si spacca sulla nomina di Marco Simeon alla direzione delle Relazioni Istituzionali e Internazionali: una designazione che passa con i soli voti della maggioranza, il no del presidente Paolo Garimberti e dei consiglieri Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, l’astensione di Rodolfo De Laurentiis. In particolare, Garimberti avrebbe definito «non coerente» l’assunzione di un esterno a fronte della crisi economica e dello stop al contratto di Bruno Vespa. Unanime, invece, il voto del consiglio sull'aggiornamento del piano fiction 2009 – che conterrebbe tagli per 16-17 milioni pur nella preoccupazione generale di non penalizzare un settore strategico per i palinsesti, come testimonia il recupero di ascolti di Raiuno anche grazie alle miniserie. Si apre intanto un caso sul piano di produzione 2010: L’Espresso pubblica oggi una bozza (in cui si parla d’investimenti per circa 252 milioni e si citano i produttori che farebbero la parte del leone, come Lux Vide, Endemol Italia, Palomar, Ciao Ragazzi) bollata dalla direzione di Rai Fiction come «gossip e indiscrezioni lontane dalla realtà». È «sicuramente diverso», dice ancora Rai Fiction, il piano 2010 che sarà portato all’attenzione del cda, documento che peraltro anche il vertice Rai spiega di non aver «mai visionato».
Garimberti «Nella crisi è incoerente assumere un esterno»
tadini», è la rotta di Bersani. E se questo, sul fronte economico, vuol dire disponibilità a votare l’Irap, «se non è una misura isolata», sul fronte delle riforme istituzionali è una mano tesa alle colombe della maggioranza. Bersani trova orecchie attente in Fini, e al termine di mezz'ora di colloquio entrambi appaiono soddisfatti. Nell’ottica delle riforme condivise, si può partire dal Senato federale e dal superamento del bicameralismo perfetto, punti sui quali da tempo maggioranza e opposizione sono d’accordo. Intanto ieri è stato il giorno di un «colloquio cordiale» tra Massimo D’Alema e Francesco Rutelli. Rutelli avrebbe ribadito le critiche e le perplessità rispetto al nuovo corso del Pd, mentre D’Alema avrebbe illustrato al presidente del Copasir tutte le ragioni per cui è necessario restare in un progetto plurale. Rutelli avrebbe però trasmesso la sensazione di voler cercare un percorso autonomo, senza però provocare traumi rispetto al rapporto con il Pd.
Mondadori, è stato oggetto di una «inaccettabile intrusione nella vita personale». I magistrati «non possono essere divisi tra rossi e neri» ha detto tra l’altro il leader del sindacato delle toghe, che ha anche bocciato l’ipotesi di un Lodo Ghedini per spostare a Roma i processi per le alte cariche dello Stato: «Non è una riforma utile per la giustizia».
IL CDA RAI
Mentre Cascini, che ha partecipato all’assemblea romana, ha definito «senza precedenti» «la forte aggressione ai magistrati da parte del mondo politico». E intanto i magistrati della Cassazione e l’intero coordinamento tra le magistrature e l'avvocatura dello Stato hanno bocciato senza appello l’ipotesi di innalzare a 78 anni l’età della pensione
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Tutti contro Simeon Nominato alle relazioni internazionali
Marco Simeon
Giovanissimo (è nato a Sanremo 32 anni fa), laureato in Giurisprudenza, Simeon arriva a Viale Mazzini da Mediobanca, dove ha guidato le Relazioni istituzionali; ha ricoperto lo stesso incarico in Capitalia ed è stato, tra l’altro, consulente della direzione generale di Banca Intesa e nel cda di Carige. Contro la sua assunzione si schiera Garimberti per una «questione di metodo»: il presidente avrebbe sottolineato che «esistono in azienda figure che avrebbero potuto benissimo ricoprire quel ruolo, anche tra i dirigenti in attesa di incarico» e che «un’azienda che dichiara pubblicamente di essere in un difficile momento economico e che, per questo motivo,
per le toghe, perchè «incide sui principi costituzionali di indipendenza e autonomia». Critici con l’Anm la maggioranza e i penalisti. «Lo sciopero è un diritto ed è garantito dalla Costituzione, ma non capisco proprio contro cosa protestino...», ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Mentre il sottosegretario Alfredo Mantovano ha invitato il sindacato delle toghe a riflettere sull'inefficienza dei giudici. Dall’Unione delle Camere penali la richiesta alla politica di non cedere al «ricatto» dell’Anm e di procedere alla separazione delle carriere. Il Pdl dice la sua con una nota di Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: «La polemica che si sta sviluppando sulla riforma della giustizia ha scarso senso. Il Pdl propone la separazione tra magistratura giudicante e magistratura inquirente come già esiste in altri Paesi europei. Inoltre, non si deve dimenticare che viviamo in un Paese dove dal 1994 viene colpito sistematicamente attraverso un uso politico della giustizia – teorizzato e praticato da un settore della magistratura fortemente politicizzato qual è Magistratura democratica, il presidente del Consiglio. In questo contesto è naturale concepire uno “scudo” per le più alte cariche dello Stato».
Via libera al nuovo piano per le fiction
Paolo Garimberti
blocca il rinnovo del contratto a uno dei suoi conduttori simbolo quale è Bruno Vespa, non può permettersi di assumere dall’esterno un altro dirigente per una posizione apicale come quella di direttore. «È una scelta –avrebbe detto Garimberti –non coerente». Sulla stessa linea Rizzo Nervo (l'assunzione esterna «è incomprensibile e non trova alcuna giustificazione»), che segnalerà alla Corte dei Conti la questione del ricorso a figure fuori dell’azienda, e Van Straten («è discutibile ricorrere a una professionalità esterna con un bilancio come quello attuale»). Critiche anche dall’Usigrai,
di personale esterno comporta solo una spesa incomprensibile ed ingiustificabile». Via libera unanime, invece, dal consiglio all’aggiornamento del piano fiction 2009: tra i titoli al momento accantonati o rinviati al 2010, ci sarebbero Enrico Caruso, Padre Kolbe, Quer pasticciaccio brutto di via Merulana, il sequel del Commissario Manara e una docufiction su Tommaso Buscetta. Oltre a qualche passo avanti nella discussione del piano industriale – che tornerà all’esame del cda nella prossima riunione, convocata per l’11 novembre – in consiglio si tiene anche l’audizione del direttore di Raidue, Massimo Liofredi. Al di là del calo di ascolti della rete, i consiglieri, anche quelli di maggioranza, avrebbero richiamato il direttore alla necessità di mirare il palinsesto 2010 al target assegnato a Raidue, il pubblico giovane, moderno, innovativo. Quanto alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, sarebbe rientrata l’ipotesi di un programma per ragazzi affidato a Raffaella Carrà, mentre resterebbe in piedi il ritorno di Paolo Limiti. In cda non si sarebbe fatto cenno al progetto di un programma di prima serata per Maurizio Belpietro, di cui si parla nei rumors di queste ore, ma non si esclude che il centrodestra spinga per creare altri spazi di informazione.
dall’Adrai e dal Pd con Fabrizio Morri e Vincenzo Vita, che dice: «L'assunzione di Marco Simeon come nuovo direttore delle Relazioni istituzionali è un non senso aziendale e una indebita forzatura effettuata dal Dg Masi. La netta opposizione del presidente Garimberti e di alcuni consiglieri di amministrazione rappresenta invece un segnale importante in difesa delle professionalità esistenti in Rai». «Per quale motivo infatti aggiunge il senatore del Pd –il servizio pubblico deve attingere a risorse esterne quando nelle sue fila vanta personalità di altissimo livello professionale? Inoltre nell’attuale situazione di disagio economico della Rai l'assunzione
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Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Politica lucana
Adduce sul tavolo romano d’unità: «Parte in causa, ma mai contattato»
Dai Dec, il voto «amico» Galella spiega il sostegno a Speranza: nessuna dietrologia, da giovane a giovane di SARA LORUSSO POTENZA - «Sono fortunato. Milito in un movimento libero e non affetto dalla sindrome del sospetto e dell’imposizione». Quello che Alessandro Galella, delegato del giovanile del Dec (il movimento fondato dall’ex democratico Roberto Falotico e che nelle recenti amministrative ha corso con il centrodestra) prova a spiegare è che quel voto alle primarie per Roberto Speranza (bersaniano al momento in vantaggio per la segreteria regionale del Pd rispetto agli altri due candidati Salvatore Adduce, per la mozione Bersani, e Erminio Restaino, per quella Franceschini), non dovrebbe dare adito a “retroscena”. Ma quella sua presenza ai banchetti delle primarie non è passata inosservata. Secondo molti, in fondo, lui non è proprio quello che il regolamento per l’ammissione al voto autofinanziato e popolare per la scelta del segretario democratico chiama “elettore potenziale” del Pd. Eppure, Galella, non eletto per una manciata di voti al consiglio comunale della città capoluogo, spiega che c’è molto meno e contemporaneamente molto di diverso dietro il suo sostegno «all’amico». Di questo si trattava, dice, «di esprimere, domenica scorsa, un voto personale chiestomi da un amico, il quale, sono sicuro, avrebbe fatto altrettanto per me». Ecco perchè, con amarezza, spiega di aver quasi «sorriso nell’apprendere di essere stato addirittura intercettato e segnalato perché in fila prima di votare». Così, «confesso, il Pd non è il mio partito, pertanto, chiedo scusa se ho dato una mano ad un amico, ignorando le norme contenute nel regolamento». Ma non è pentimento sulla scelta della persona perchè «non mi è parso sconveniente rispondere a una richiesta di voto che è giunta finanche sino al centro destra». Del resto, questa è una piccola città. E loro sono la stessa generazione. Le strade, inevitabilmente, ogni tanto e non per forza in senso politico, si incrociano. Tra le righe,Galella risponde anche a quelle allusioni a un eventuale proprietà transitiva da applicare al sostegno a Speranza, di cui l’ex vicepresidente della giunta, Vincenzo Folino, è grande promoter, per arrivare così all’accordo di quest’ultimo con Falotico. «Conoscendo il pensiero di Falotico - continua Galella - sono convinto non si farà cruccio, se ho inteso, sul piano personale, di dare un segnale ad un giovane in competizione con candidati di gran lunga più grandi, al fine di ringiovanire la compagine politica lucana», una risposta «da giovane ad un giovane». Non sfugge, però, la valutazione più “ampia”. Se le primarie di Veltroni portarono alla scelta 73mila lucani, e se tra i 67mila voti del 2009 «ci sono anch’io come tanti altri politicamente non vicini al Pd cui gran parte della dirigenza piddiellina ha comunque chiesto di andare a votare, seppur a titolo personale», il Pd dovrebbe aprire «quantomeno un momento di riflessione». Tanto vale ribadire che Dec «è un movimento di centro - chiude - e da lì intende partire». Nel frattempo, chiuso (for-
se) il caso, all’interno del Pd gli spazi di discussione non mancano di certo. Da un lato al consapevolezza che al momento, l’elenco dei cento delegati eletti all’assemblea lucana, non sono ancora definitivi: davvero complicato, allora, il calcolo die voti. Ormai, dalle primarie sono trascorsi diversi giorni, ed entro i primi di novembre quella stesa assemblea dovrà riunirsi. Le riunioni non si fermano, gli incontri e le telefonate. Eppure c’è chi “lamenta” un deficit di comunicazione. Da un lato Speranza che dice di aver accolto con piacere la dichiarazione di Salvatore Adduce a risultati acclarati: il senatore, visto il vantaggio di Speranza, aveva detto che, pur con la premessa secondo cui nessuno dei tre candidati aveva avuto (percentuali alla mano) l’imprimatur inderogabile del popolo, spettava comunque a chi avesse avuto un voto
in più fare una proposta. Anche Adduce, del resto, è sempre partito, «fatta slava la competizione che non è certo un dato incoerente con il discorso», dall’unità. Ma se i sostenitori di Speranza richiamano il tavolo nazionale, di cui Rosy Bindi è parte, impegnato a risolvere (in Basilicata come nelle altre regioni in cui si va al ballottaggio per la segreteria) le divisioni interne verso l’unità, con un occhio di riguardo per la scelta popolare, Adduce spiega di non essere stato mai contattato, «nonostante sia parte in causa. Ad oggi, neanche un contatto». Ecco perchè si dice sicuro che «come sempre, in basilicata proveremo a risolvere la questione con le nostre forze, che non sono perfette, ma non sono certo male». Sullo sfondo resta il lavoro unitario. Richiamato da tutti, in attesa, però, di sviluppi concreti.
I giovani di Falotico si presentano
I tre candidati alla segreteria Adduce, Speranza e Restaino
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GASPARRI IN BASILICATA «Tante problematiche aperte» OGGI, l’’incontro di Avigliano sarà la tappa conclusiva delle giornata lucana di Gasparri, che comincerà con un incontro con il mondo delle professioni, dell’impreditoria e del sindacato all’hotel Vittoria di Potenza. “Italia – Basilicata, due modi di pensare, due modi di governare”: questo il titolo dell’incontro programmato ad Avigliano, con inizio previsto per le ore 19 presso la Sala consiliare del Municipio. Con Gasparri, saranno presenti l’onorevole Vincenzo Taddei e i senatori Egidio Digilio, Cosimo Latronico e Guido Viceconte, e il vice coordinatore regionale del Pdl Gianni Rosa. Ed è proprio Rosa che spiega come nasce l’iniziativa che riporta Gasparri in Basilicata e ad Avigliano : «E’ una visita che assume una notevole importanza, in un momento nel quale la cronaca politica è monopolizzata dalle vicende congressuali del Pd, e che sarà di certo costruttiva per il Pdl lucano, che si candida alle prossime elezioni regionali alla guida della nostra regione. Sappiamo che le problematiche aperte sul nostro territorio sono notevoli ed immutate, anzi peggiorate nel corso del tempo. Al loro aggravarsi, si contrappone una scadente azione governativa del centrosinistra. Basti pensare all’ultimo esempio fornitici dagli esiti del provvedimento “Cittadinanza solidale”, che a fronte di 50 milioni di euro spesi è riuscito a creare solo 300 “avviati al lavoro”». g.t.
“I giovani trovano il filo... conduttore” è il titolo della serata a tema alla vineria Sottapera per presentare il giovanile dei Democratici e Cattolici. Appuntamento stasera in via del Popolo, a Potenza, alle 20.309. Sarà presente il segretario dei Dec.
OGGI DE MAGISTRIS A POTENZA
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Idv, i malumori nell’assemblea Presente Rosa Mastrosimone: Addc interessato ad aderire L’ARRIVO dell’ex magistrato di Toghe lucane in Basilicata incontra il partito di cui è europarlamentare in stato di “fibrillazione”, almeno nel potentino. Oggi Luigi De Magistris sarà a Potenza, alle 17.30 nel centro sociale Malvaccaro a Potenza, in un incontro organizzato dall’associazione “Noi Cittadini Lucani”. La pubblica intervista (coordinata dal giornalista del Quotidiano, Fabio Amendolara) seguirà gli interventi Anna Rivelli, presidente dell’associazione e Maurizio Bolognetti (Radicali). Nel frattempo, proprio nel capoluogo, ieri si è consumata una complicata e dura assemblea del coordinamento provinciale di Italia dei valori. Non pochi malumori sembra siano sorti per la presenza all’appuntamento di partito della consigliera regionale Rosa Mastrosimone che, dicono molti, si sia dichiarata
pronta ad entrare nel partito, richiamando anche l’interesse di parte dell’Addc (il movimento di cui è leader e con cui ha corso, extra schieramenti, alle ultime competizioni amministrative). Scelta di tempistica che non è andata giù a molti dei presenti che hanno contestato, così, la segreteria Idv (che, però, è retta da un commissario e non da un segretario eletto). Ma il partito, contemporaneamente, deve fare i conti con il suo rapporto con il centrosinistra ed è chiaro che si stiano attendendo gli sviluppi regionali delle vicende congressuali del Pd. Non è un caso, forse, che proprio il comune di Potenza sia esempio emblematico. Il partito, rappresentato a Palazzo di città da un solo consigliere, Roberto Galante, sta mantenendo l’astensione nelle votazioni dei provvedimenti. Che siano nel centrosinistra, lo hanno dichiarato più volte. Ma al momento sono fuori dalla maggioranza di “governo” da cui spesso dicono sono esclusi anche nelle relazioni di informazione e discussione. Allora, l’attesa sembra sia per rinnovate relazioni, soprattutto con il Pd (in attesa del segretario) in cerca di «lealtà e correttezza».
GENERI E PRIMARIE
Parità, «bene l’alternanza nelle liste» Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario, e donna da sempre impegnata nella valorizzazione delle donne nella società, nei giorni scorsi ha presentato una proposta di legge che consta di due soli articoli e il cui obiettivo è l’introduzione di una modifica al Testo unico della Finanza (la legge Draghi) con la quale si assicura «l’equilibrio tra generi» nei consigli di amministrazione delle imprese quotate garantendo alle donne almeno un terzo dei rappresentanti. Inoltre si lascia alla Consob il compito di sanzionare le società che non vi si adegueranno al prossimo rinnovo delle cariche. Lo scopo è correggere dall’esterno il deficit di rappresentatività, consapevoli che senza azioni forti e strumenti legislativi anche coercitivi gli apparati non daranno mai alle donne lo spazio di rappresentanza che meritano (il noto tetto di cristallo); in politica il lavoro da fare è ancora più duro ed esteso e gli ostacoli sono ancora maggiori. Ed
il pensiero va alla sentenza del Tar di Lecce che ha obbligato il presidente della Provincia di Taranto ad inserire donne in giunta perché non rispettoso delle norme costituzionali sulle rappresentanza e dello Statuto ed allora ci si ripiegati ad inserire UNA donna come se fosse un panda una specie protetta a cui garantire la sopravvivenza e non una ricchezza a cui attingere a piene mani e quindi con pari presenza nelle giunte e nei luoghi in cui si decide, perché finché decideranno soltanto gli uomini la politica non darà mai risposte adeguate alle esigenze e ai bisogni di tutti. Ed è per questo che non si può che salutare con entusiasmo la scelta di un grande partito politico che nello scegliere attraverso lo strumento aperto delle primarie il proprio segretario ha collegato ad ogni candidato-segretario liste di cittadini nel pieno rispetto dell’alternanza di genere in modo tale che si avranno organismi in cui la parità di genere è
garantita. Del resto sono state proprio le donne di tutte le età ed essere la componente maggioritaria degli elettori del Pd. In Basilicata, l’elezione di Roberto Speranza interpreta a pieno ed al meglio le aspettative e le ansie di cambiamento che il Pd ha suscitato. La società lucana e mi sento di dire anche l’economia lucana è bisognosa di una nuova linfa vitale, che oggi può venire in misura maggiore dalle giovani generazioni e dalle donne, perché consapevoli della giusta funzione che la politica deve avere: molta programmazione e poca gestione, risposte di lungo periodo e non interventi di breve respiro finalizzati - per riprendere un noto detto africano non a dare il pesce oggi ma dare invece la canna da pesca per imparare da sé a pescare il pesce ogni giorno. Roberto Speranza ha il merito di avere lanciato messaggi forti e chiari di cui la Basilicata soprattutto, e poi il Pd, hanno bisogno: meno politica dove non dovrebbe esserci e
più politica dove dovrebbe esserci, permeabilità alle istanze della società, contendibilità di un partito che non è un monolite nelle mani di pochi ma un corpo vivo in cui si dialoga e si presta servizio, e soprattutto ricambio negli incarichi politici perché la politica non può essere una professione a vita ma un prestare le proprie capacità e competenze per migliorare la società. In questo Roberto si è mostrato il miglior interprete della più alta dottrina politica che vede nell’agire politico non la mera ricerca del consenso oggi ma il miglioramento della società per garantire - a questa - un domani migliore. Roberto è stato votato da tanti giovani e da tantissime donne che si aspettano dalla politica lucana risposte efficienti nell' economia, nella sanità, nei servizi ai cittadini e soprattutto risposte ad una carenza di lavoro e a livelli di povertà ingiustificati e non accettabili per le risorse di questa terra. Liliana Guarino
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Bankitalia però ammonisce le banche a non abbassare la guardia: «Situazione fragile»
Berlusconi e Draghi: «Crisi superata» Messaggi di ottimismo del premier e del governatore nella giornata del Risparmio di TITO GIABARRI ROMA – Il peggio della crisi «sembra che sia alle nostre spalle e che sia iniziata, sia pure lentamente, la ripresa». Il premier Silvio Berlusconi manda un messaggio di ottimismo ai responsabili delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni riuniti per l’85ª Giornata del Risparmio dove il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, nel suo intervento, concorda sulla fine della fase più acuta della caduta e spiega come ora «l'urgenza è riprendere il cammino delle riforme, per riportare il paese, negli anni a venire su ritmi sostenuti di crescita economica». Il governatore ammonisce inoltre le banche italiane che «non va allentata la guardia» perchè la situazione resta fragile e devono rafforzare il capitale. Per Berlusconi quindi «emergono tra gli italiani molti elementi di ottimismo e soprattutto il deciso superamento di quell'atteggiamento particolare che l’indagine definisce di pessimismo statico» e ricorda come sia «merito delle decisioni prese a livello globale ma anche del fatto che tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali, hanno svolto positivamente nel nostro Paese la loro parte». Anche l’analisi di Draghi sottolinea come «la caduta in cui le nostre economie si stavano avvitando, tra la fine del 2008 e l’inizio di quest’anno, si è fermata» e «ora la fase più acuta della crisi è superata: il prodotto interno lordo è tornato a crescere nel terzo trimestre, dopo oltre un anno di continua flessione». Il governatore resta comunque cauto per la veloci-
tà e l’ampiezza della crescita futura, in presenza di segnali deboli da parte della domanda interna, della crescita della disoccupazione che vede un -3,3% nell’anno chiuso a settembre per 650.000 posti di lavoro persi. Inoltre il 'traino' dell’economia mondiale resta incerto perchè la ripresa può non essere duratura una volta che verranno meno gli straordinari piani di stimolo messi in campo dai governi. Come punto di forza il governatore ricorda che «noi italiani abbiamo oggi il vantaggio di un livello di debito privato basso rispetto a quello di altre economie e di un sistema bancario che non è stato direttamente danneggiato dalla crisi. Abbiamo però la necessità di affrontare le debolezze strutturali della nostra economia per costruire una durevole ripresa che non poggi soltanto sulle esportazioni». Il governatore rende omaggio all’opera di stabilità resa dalle Fondazioni Bancarie, soci stabili di molti istituti di credito e che negli ultimi mesi hanno messo mano al portafoglio per consolidare il patrimonio, con un impegno che deve continuare ma le invita a guardare oltre il campanile per contribuire a rafforzare il sistema. La situazione infatti «resta fragile» e non «va allentata la guardia» anche perchè una ripresa degli utili dovrebbe rivedersi solo nel 2011. Anche Berlusconi rende omaggio «al comportamento tenuto dal sistema bancario italiano che ha affrontato la crisi in condizioni migliori rispetto a quelle di tanti altri paesi» e chiede che «si realizzi una convergenza ancora maggiore tra imprese e banche».
L’auspicio è un sistema convergente con le imprese
La Shell ha aumentato i listini
Benzina ancora su l’ira dei consumatori ROMA – La benzina rompe quota 1,33, tornando a valori non più toccati da un anno, e monta nuovamente la rabbia dei consumatori. Se nei giorni scorsi c'era chi è arrivato a chiedere la testa del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ieri il Codacons si arrischia a invocare «l'aiuto della Chiesa affinchè intervenga con un esorcismo per liberare i listini della benzina dal 'male'» dei continui rincari. Ieri è arrivato il nuovo aumento targato Shell, che si conferma il marchiopiù 'caro' sul mercato: un rialzo di 0,5 centesimi che ha portato la verde a 1,334 euro. Il gasolio più caro è ancora quello di Shell, a 1,174 euro, mentre i prodotti Agip si attestano rispettivamente a 1,323 e 1,169 euro al litro. Gli 1,334 euro al litro di Shell rappresentano il valore più alto raggiunto da oltre un anno, quando nella settimana dal 6 al 13 ottobre 2008 la benzina era salita fino a 1,352 euro, per poi scendere a 1,293 in quella successiva e imboccare una parabola discendente che si sarebbe fermata solo agli inizi di gen-
naio, quando la verde e il gasolio viaggiavano solo qualche centesimo sopra la soglia di un euro. Anche se è previsto un rallentamento della corsa nei prossimi giorni, complice una frenata delle quotazioni del greggio che trascinano con sè anche i prezzi internazionali dei carburanti, le associazioni dei consumatori tornano all’attacco. «Gli aumenti registrati in queste ore nei listini dei carburanti portano un pieno di benzina a costare 4,3 euro in più rispetto ad appena un mese fa, e 4 euro in più per un pieno di gasolio», sottolinea il Codacons, prima di scegliere la strada dell’ironia e invocare un esorcismo per fermare i rialzi. Federconsumatori e Adusbef insistono invece sul tema del differenziale fra andamento del greggio e quello dei carburanti: «il petrolio scende ma la benzina continua a salire. È caduta ogni logica, si tratta di una vera e propria presa in giro», dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, chiedendo «un immediato intervento da parte di chi è preposto al controllo dei prezzi dell’intera filiera».
Il balzo arriva dopo quattro trimestri di contrazione
Usa, il Pil a +3,5%, l’Azienda America fuori dalla recessione Il risultato è il frutto degli interventi governativi Il presidente Barack Obama invita alla prudenza di MICHAEL SPROVIERO NEW YORK – L'Azienda America torna a crescere dopo un anno, segnalandolaprobabile finedellapeggiore recessione dalla Grande Depressione iniziata nel dicembre 2007. Nel terzo trimestre il pil è cresciuto del 3,5%, l'aumento maggiore degli ultimi due anni, e arriva dopo quattro trimestri consecutivi di contrazione. Il presidente Barack Obama valuta come incoraggianti i dati del Dipartimento del Commercio: «E' ovviamente una buona notizia. La recessione si sta allentando e le misure che abbiamo preso hanno fatto la differenza», spiega, avvertendo co-
munque come «la strada per una piena ripresa economica sia ancora lunga», soprattutto per rilanciare il mercato del lavoro. L’economia sta migliorando - constata il segretario al Tesoro Timothy Geithner – ma dell’accelerazione del pil non tutti ne beneficiano: «per milioni di americani gli effetti della recessione sono ancora vivi e si fanno sentire». I consumi, la costruzione di case nuove e le spese pubbliche sono state il motore della crescita del pil. Nel terzo trimestre la spesa dei consumatori, che rappresenta il 70% del pil Usa, è salita del 3,4%, facendo segnare l’incremento più forte in oltre due anni. Il rialzo è legato – spiega il
Dipartimento del Commercio – al piano di incentivi con la rottamazione di auto, ma anche all’impennata dei beni durevoli che hanno segnato il balzo più forte dal 2001, guadagnando il 22%. Mezzo punto percentuale di crescita del pil è invece imputabile al boom delle costruzioni di case nuove che, alimentate dagli sgravi per l'acquisto della prima casa e ai programmi della Fed, hanno fatto registrare un +23%. Un contributo è arrivato anche dal dollaro debole, che ha favorito le esportazioni rendendole più economiche. «Il dato sul pil è pesantemente sostenuto dalle misure messe in atto. Gli incentivi del tipo prendere o lasciare sono molto efficaci nel breve termine», osserva Christian Menegatti, analista di Roubini Global Economics. La Casa Bianca stima che le misure di stimolo fiscale abbiano contribuito alla crescita trimestrale in una misura compresa fra i 3 e i 4 punti percentuali. «Questo contributo altera la dinamica della recessione e della crescita: in un certo senso si tratta di una ripresa artificiale. Neiprossimi trimestri–spiega Dan Greenhaus, capo economista di Miller Task –il sostegno del governo si esaurirà e l’economia dovrà camminare sulle proprie gambe». Nell’esaminare il dato sull'espansione economica, gli analisti invitano ad attendere prima di stappare lo champagne e festeggiare: a loro avviso bisognerà vedere come l’economia reagirà alla fine degli incentivi e come le autorità metteranno in atto le exit strategy. Il nodo principale da sciogliere è quello del mercato del lavoro. Le richieste di sussidio alla disoccupazione sono scese la scorsa settimana di 1.000 unità a 530.000 unità, facendo scendere ai minimi degli ultimi sette mesi il totale degli americani che li percepiscono, a quota 5,8 milioni.
Da oggi il convegno
Giovani industriali a Capri ROMA – Tasse sulle imprese, crisi e sostegno alla crescita, cultura del posto fisso: l’appuntamento annuale con il convegno dei giovani industriali di inizio autunno a Capri offre la scena, quest’anno, per tradurre in un faccia a faccia i temi dei dibattiti che nelle ultime settimane hanno coinvolto industriali e ministro dell’Economia. È previsto per sabato l’intervento di Giulio Tremonti, e subito dopo il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Sul tavolo i temi che all’avvio dei lavori porrà la padrona di casa, Federica Guidi, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria. Il dibattito, due giorni di confronti da oggi sull'isola azzurra, quest’anno avrà come filo conduttore il «Mediterraneo, dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti»: per Confindustria la «promessa di crescita» legata alle opportunità offerte dall’area del Mediterraneo «rischia di restare lettera morta», serve quindi «un progetto strategico globale per un Mediterraneo integrato».
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Economia 11
Italia / Mondo
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
COME MUORE UN'INCHIESTA
COMUNISTI “E BASTA SILVIO”
di PARIDE LEPORACE Segue dalla prima
di MICHELE SANTORO Sulle attendibilità allegre del pentito Francesco Fonti si è scritto più volte in tempi non sospetti e con dovizia di particolari. Tutto inventato? Non mi pare. Il giallo della nave di Cetraro è stato gestito in malo modo dalla politica,dalla magistraturaedacerta informazionecheinvece di fare chiarezza ha inseguito il titolo sensazionale comportandosi come quella controinformazione ideologica che invece di lavorare sulle notizie preferisce dogmi e invettive. Il magistrato e l'assessore regionale all'ambiente calabrese che hanno scoperto il relitto, forse dovevano gestire meglio la notizia criminis, ma va dato atto che hanno operato a fin di bene. Le ricerche potevano essere più veloci. Anche quelle di tipo storico. E' giusto ricordare alcuni punti fermi che saranno presto dimenticati. L'ammiraglio Branciforte capo del servizio segreto militare al Copasir ha dichiarato che 55 navi a perdere sono state affondate nel Mediterraneo. Forse bisogna cercarle e perseguire chi le ha affondato incassando anche i soldi delle assicurazioni. Alla notizia del giorno se ne aggiunge un'altra. A Rotondella in Basilicata è accertato che materiali nucleari sono stati adoperati a beneficio di tecnici iracheni e pachistani. Non sappiamo come siano stati smaltiti. L'inchiesta del magistrato Pace ha condannato alcuni responsabili. Da Rotondella sidipana una storia internazionale che conduce al muro di gomma alzato per coprire il disastro aereo di Ustica. Ne ha scritto ieri il documentato giornalista dell'Ansa, Paolo Cucchiarelli, scovando anche un nuovo teste che vide un aereo in difficoltà. Potete leggere l'articolo sul nostro giornale ma immaginiamo che il resto della stampa trascurerà questo intreccio lontano e complesso. Ma non vogliamo che si dimentichi altro. L'inchiesta lucana ha un altro teste. Attendibile: il signor Garelli, passaporto diplomatico del Sahara spagnolo. Il pm Basentini pur chiedendo di archiviare l'inchiesta bis è riuscito a trovare riscontri certi sulla presenza di Garelli in Basilicata. Questo misterioso 007 ha avuto un periodo comune di detenzione con il pentito Fonti. Uno scenario possibile è che Fonti abbia acquisito notizie vere dal faccendiere internazionale, per poi presentarle come vissute in prima persona per trarne beneficio. Perché non s'interroga Garelli? Gliatti piùsemplici sonocosìdifficili? L'inchiestalucana al vaglio del gip di Potenza adesso sarà archiviata? A nostro parere sarebbe uno sbaglio. Ci sono filoni e persone che possono far svelare l'intrigo internazionale. La Commissione parlamentare per il ciclo dei rifiuti, la commissione Antimafia, il coordinamento della Dda che contempla una decina di Procure hanno delle strade possibili da percorrere. Dotandoli di mezzi e finanziamenti adeguati conducano ricerche in siti e fabbriche che producono rifiuti tossici e nucleari. Controllino smaltimenti antichi e recenti. Tutto dovrebbe essere documentato in termini di produzione. Ma a qualcuno interessa tutto questo nel paesedove anche i Verdi hanno pensato per anni a spartirsi posti di governo e sottogoverno e dove la polizia non ha i soldi per il carburante? Resterà qualche magistrato che lavora in solitudine, qualche giornalista motivato che non ama trascrivere veline e che continuerà a scavare come una talpa ostinata, gruppi di ambientalisti seri, le vittime dei disastri occultati nel nome del profitto e del quieto vivere? “Il casoCetraro èchiuso”. Temoche anchenavi aperdere, nucleare connection, scambio di armi, omicidio Alpi ritorneranno ad essere un’ ingombrante matassa dimenticata. Magari fino alla prossima variabile impazzita. Pasolinianamente sapere senza prove nella nostra epoca non serve. Chi ha interesse e passione con coscienza continui a prestare la propria opera per la ricerca di una verità ad oggi monca di troppe risposte.
SUL PIANO CASA REGIONALE di SAVERIO D’AMELIO “IL PIANO casa” della Regione Basilicata è stato bloccato dal governo, perché impone l’obbligo di redazione del cosiddetto “fascicolo del fabbricato” una sorta di racconto storico dell’immobile che dovrebbe riportare tutte le informazioni relative al suo stato di conservazione. Una perdita di tempo, l’ennesimo vincolo burocratico che comporterebbe anche un aggravio di spesa, cosa che, con i tempi che corrono, le famiglie lucane non possono permetterselo, specie se si consideri che i lavori di ampliamento potrebbero riguardare soprattutto i fabbricati di piccola dimensione e perciò appartenenti alle famiglie di lavoratori, artigiani e commercianti. Sul “Piano casa” del governo Berlusconi, molto si è detto e scritto e nono sono mancate le preoccupazioni degli ambientalisti e degli urbanisti più sensibili, circa la necessità di non stravolgere l’assetto urbanistico e architettonico delle nostre città e paesi. Preoccupazione vera e legittima che chiama in causa direttamente le amministrazioni comunali e la loro capacità di controllo sugli interventi edilizi, cosa che, spiace dirlo, è carente, specie al sud. Dunque, la Regione Basilicata, nel legiferare in materia, secondo quanto concordato nella commissione Stato-Regioni, se la poteva risparmiare la norma del cosiddetto “fascicolo del fabbricato” anche per non gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie. Tuttavia, va detto che il “blocco” del governo e il relativo ricorso che, presumibilmente, avanzerà la Regione, di fatti non fermano il “Piano casa regionale” sicchè i cittadini possono procedere, nel rispetto, ovviamente, delle norme di legge.
DIPENDENTI E UTILI: TRA ILLUSIONE E REALTA’ di FRANCESCO BOCHICCHIO I MINISTRI Sacconi e Tremonti hanno espressamente prospettato una proposta legislativa tesa a far partecipare i dipendenti agli utili aziendali: sulla proposta vi è un generale consenso, con un dissenso tra parte dei sindacati che vuole collegare la partecipazione agli utili alla partecipazione alla gestione, secondo lo schema tra l'altro previsto dall'art. 46 della Costituzione, e la Confindustria, totalmente contraria, con il Governo che, sia pure in termini non rigidi, propende per la posizione di Confindustria, per evitare una spaccatura ideologica (così si è espresso Tremonti). La materia è delicata e richiede approfondimenti: alla partecipazione alla gestione ed agli utili aziendali si oppose fino agli anni '70 la sinistra italiana, sia estrema sia parlamentare (socialisti e comunisti), per la preoccupazione, ideologica, che così si smussasse l'antagonismo di classe; contro la partecipazione agli utili militava anche la preoccupazione pragmatica che fosse concessa solo in periodo di vacche magre e solo per ottenere in cambio moderazione sindacale. Con il cambiare dei rapporti di forza a favore delle imprese, entrambe le proposte caddero nel dimenticatoio. Passano gli anni, anzi i decenni, cambiano radicalmente gli scenari ma il quadro in cui si collocano le proposte in questione è sempre lo stesso: l'antagonismo di classe è un ricordo del passato, la moderazione salariale è sin troppo “………….. moderata” , ma la partecipazione agli utili è proposta sempre in un'ottica di ancoramento quanto più possibile della remunerazione all'andamento aziendale e quindi di riduzione della remunerazione fissa a favore di quella variabile. La pregiudiziale ideologica va rimossa: il superamento dell'antagonismo di classe, tanto lodato da Tremonti, che nota la riduzione dei conflitti e degli scioperi, è spesso fittizia ed in ogni caso unilaterale, con la mancanza di manifestazione di protesta dei dipendenti solo per debolezza, ma senza limiti alla conflittualità degli imprenditori; ciò non toglie che azioni atte a ridurre l'antagonismo con miglioramento delle condizioni dei dipendenti non possono che essere apprezzate in quanto compongono l'efficienza aziendale con la tutela dei lavoratori, mentre un antagonismo puro è ormai velleitario, non essendo la classe lavoratrice classe generale in grado di aggregare a sé la maggioranza sociale. Nella stessa ottica, si può anche convenire che la partecipazione vada circoscritta agli utili, senza investire la gestione, che non può che essere esercitata da chi è in grado di effettuarla , gli im-
prenditori, ma è ovvio che ai lavoratori devono essere forniti strumenti di controllo rigorosi per evitare che gli imprenditori effettuino artifizi per rendere apparente e non reale il diritto di partecipazione agli utili dei lavoratori. In definitiva, il problema va affrontato in termini solo pragmatici e concreti: la partecipazione dei dipendenti agli utili è apprezzabile se aggiuntiva rispetto ad una remunerazione fissa adeguata e costituisce quindi un mezzo per migliorare effettivamente la remunerazione complessiva in cambio di un aumento di produttività: va respinta se invece realizzata con una riduzione della remunerazione fissa, in modo da rendere la remunerazione complessiva invariata in alto ma variabile in basso. La scriminante è solo quantitativa, proprio nell'ottica di approccio pragmatico alla problematica. Non ci vuole molta malizia per ritenere che il Governo Berlusconi punti alla seconda delle ipotesi, nell'ottica di antagonismo di classe, unilaterale e contro i lavoratori, che lo contraddistingue. Ma il centro-sinistra deve smettere di oscillare tra un atteggiamento di mero rifiuto ed uno passivo nei confronti del Governo: occorre passare ad una politica propositiva, che si batta per la prima delle due ipotesi, in un'ottica di aumento della produttività aziendale, ma che non vada solo a favore degli imprenditori, bensì comporti un congruo aumento delle condizioni dei lavoratori. Certamente, si può porre ragionevolmente il problema di una gestione anche delle situazioni e dei momenti non favorevoli o meno favorevoli, come sostenuto con grande raffinatezza e coerenza da almeno due decenni da Pietro Ichino, insigne giuslavorista del Partito Democratico, ma allora si arriva anche all'elasticità ed alla variabilità verso il basso, ricadendo nella seconda alternativa, che prima si è doverosamente respinta. La gestione delle fasi e delle situazioni meno positive deve registrare un vero e proprio salto di qualità sostituendo una automatica elasticità verso il basso con controlli sindacali e pubblici atti ad assicurare la presenza di una salvaguardia effettiva dei diritti economici e normativi dei lavoratori. La partecipazione dei lavoratori non può essere una misura fine a sé stessa, ma deve inserirsi in un impianto organico che ponga al centro il diritto dei lavoratori al posto di lavoro, ad una remunerazione fissa adeguata ed a una partecipazione ai benefici della produttività, con una radicale inversione di ruolo rispetto alla politica del centro-destra. studiobochicchio@legalebochicchio.it
L’ITALIA è l'unico paese in cui accadono queste cose. Quest'arroganza vissuta ieri sera durante la puntata di Ballarò, si notava solo negli anni del secolo scorso con un altro personaggio. Anzichè intrufolarsi e gridare frasi fatte,il Presidente de Consiglio può presentarsi in televisione ed in un normale contradditorio, con altre forze politiche, senza grida, discutere di politica e dei problemi degli italiani che sono più gravi di quel che si vuol far credere. La crisi non c'è , è un'invenzione dei comunisti disfattisti!? Purtroppo a tutti noi le grida trasmesse da questo o quel personaggio come in un ring, non interessano più di tanto. Contribuiscono, invece, a farci disamorare della politica ed allontanarci da essa , come si fa da una malattia. Quando in una nazione si creano solo due classi sociali i ricchi, sempre più ricchi, ed i poveri, sempre più poveri e non c'è più la classe medio borghese, vuol dire che l'intera economia del paese sta precipitando. E non sono comunista se affermo queste cose. Sono un ex appartenente alla classe medio borghese che è precipitato in un'altra classe sociale e che non riesce più, con i suoi mancati acquisti, per assenza di liquidità, a far muovere un mercato in ristagno. Il capitalismo si muove sugli acquisti e sulle vendite. Nel momento in cui la prima parte si blocca, l'economia è in crisi..... Non sono comunista e non so cosa sia quel chiodo fisso del Presidente del Consiglio quando demonizza gli altri, con questa parola. L'era della politica legata a uomini: Hitler, Stalin, Mussolini è finita da molto tempo.!!!!Noi abbiamo bisogno ed il diritto di avere, una classe politica, di dx o di sn che non si regga sul personalismo ma su un gruppo parlamentare ed istituzionale che rispetti la Costituzione.. La costituzione italiana è stata scritta con il sangue di milioni di persone ed è nata su una pluralità. Nel tempo alcune leggi vanno cambiate e modernizzate ma sempre collegialmente. Se si screditano, ogni giorno le istituzioni, se si lanciano come in comizio, dall'alto del palco, anatemi contro chi non la pensa nello stesso modo, se la vita condotta non è di buon esempio, allora la democrazia sta per finire. “Detesto ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo” (Voltaire) è bene che sia ricordato ed applicato da chiunque è chiamato a governare la nostra nazione. Tutti noi non abbiamo bisogno di tante chiacchiere, ma di gente preparata a fare politica ed ad amministrare. Per cortesia Signor Presidente, parli un linguaggio diverso e non lanci più anatemi su tutti e sulle istituzioni che lei rappresenta. E non mi chiami più comunista perché, non ha senso. Lei è il Presidente che deve rappresentare tutti gliitaliani, ancheme, che sono italiano quanto lo è Lei. Grazie per l'ospitalità. Taranto
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TV, CATTIVA MAESTRA SEMBRA che Dante l'abbia scritto in questi giorni, per la prorompente attualità che conserva. “Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave senza nocchiere in gran tempesta/non donna di province, ma bordello”. (VI canto del Purgatorio). Alla Mostra del cinema di Venezia quest'anno hanno proiettato un documentario inquietante dal titolo emblematico, “Videocracy”, diretto dall'italo-svedese Erik Gandini. Scrive Massimo Carboni (docente di estetica all'università di Firenze): “Il potere mediatico gestisce la logica dell'eccesso spettacolare secondo i propri interessi che mirano all'infinita auto-riproduzione. Quel potere ha dunque perfettamente compreso che mostrare tutto è il modo migliore per occultare sulla superficie dell'immagine ciò che non si vuole mostrare. Lo spettacolo contemporaneo protegge i suoi “arcana” - segreti futili o tremendi che siano - non attraverso il divieto o la proibizione, ma attraverso la promozione e la garanzia di un accesso “democratico”, in teoria illimitato…. E' la prostituzione, cui rimanda il sostantivo greco “pornè”, ad essere ormai da tempo diventata il principio segreto e insieme palese, il modello cifrato ma intelligibile del potere spettacolare contemporaneo… E' nell'immagine porno che i reality e i talk show, le affiches e gli spot pubblicitari trovano la loro occulta(ta) verità. La conduttrice è la maitresse del bordello televisivo, e come il porno è condannato a mostrare la stessa cosa variata e ripresa all'infinito, così quei programmi ci destinano, nel trionfo della mediocrità e dell'ipocrisia, all'eterno ritorno del nostro orrore quotidiano”. Parole dure, certo, con
l'ottica dello studioso di dinamiche sociali, specchio de tempo. Ma proviamo a verificare, liberati della complicità del rilassamento mattutino (un comune sabato e domenica, intorno alle 8) cosa propone l'emittenza pubblica (Rai 2), prima ancora che quella privata (quella non si pone scrupoli in alcun caso) con un programma di intrattenimento che per mezz'ora promuove (fingendo di riderci) quei settimanali spazzatura del gossip di casa nostra, stracolmi di foto a personaggi perfettamente futili, o noti per qualche passaggio in televisione ma funzionali al sistema; oppure guardiamo l'arena del primo pomeriggio domenicale, con velleità e finzione (anche lì) di affrontare tematiche sociali. Non mancano inutilità, gambe da mostrare e corpi ammiccanti. Bellezze innaturali, di plastica quasi. Nomi noti di comparse asfissianti per costanza, onniscienti: Parietti, Sgarbi, Sposini, Signorini, il destino nel nome si direbbe. Un tempo, il maestro Alberto Manzi insegnava in televisione l'alfabeto ad un'Italia che aveva voglia di crescere, e lo fece per lunghi periodi gratuitamente, tanti lustri fa. Bruno Vespa (anche lui alfabetizza in una propria pedagogia dell'assuefazione) lamenta oggi che il suo contratto è pagato poco dalla Tv pubblica, solo poco meno di un milione e mezzo di euro l'anno, oltre poi a proventi pubblicitari e il solito libro (edito dalla EriRai) da confezionare e vendere per Natale, puntuale com'è Natale. Armando Bronzi Pasquale De Luca Armando Lostaglio Raffaele Mele Giuseppe Rita Donato Russo Gianfranco Tramutola Vincenzo Uva Vittorio Vertone
RIFIUTI CI SONO IDEE CHIARE di VITTORIO PRINZI* LE INDICAZIONI programmatiche e operative contenute nell’esaustiva relazione del vicepresidente della giunta provinciale Massimo Macchia, l’autorevole intervento del presidente Piero Lacorazza e l’ampio confronto in Consiglio hanno contribuito a fare chiarezza sulla “questione rifiuti”e altempo stesso sono le condizioni per affrontare in maniera responsabile i problemi esistenti e riferiti ad un Piano provinciale datato che va integrato da azioni concrete e non da polemiche. L’amministrazione provinciale ha dimostrato di avere idee molto chiare su come affrontare una situazione ereditata da quella precedente e che necessita comunque di ulteriori sviluppi istituzionali a partire dalla piena funzionalità dell’Ato unico rifiuti,soprattutto perarrivarein tempi ravvicinati alla tariffa unica. C’è inoltre un atteggiamento culturale da correggere: lo smaltimento dei rifiuti e con esso le discariche da ampliare o da costruire ex novo non devono evocare nell’opinione pubblica vecchie e superate immagini di “immondezzai acielo aperto” e quindi alimentare inutili allarmismi. L’impiantistica moderna è in grado di garantire oggi tutti gli aspetti di corretto impatto ambientale e tutela della salute e del territorio, soprattutto attraverso il trattamento e il riciclo dei rifiuti sino a farli diventare “risorse” e fonti energetiche. Sempre sul piano del comportamento è indispensabile una campagna di ulteriore sensibilizzazione dei cittadini a differenziare i rifiuti di casa e degli amministratori locali a rafforzare il sistema della differenziata. Siamo perciò fiduciosi del percorso intrapreso, non certamente semplice e di immediate soluzioni, e non faremo mancare alla Giunta il nostro ulteriore apporto di proposte e suggerimenti per migliorare i servizi. *capogruppo di Idv consiglio provinciale di Potenza
RUBRICA A CURA DELL’AIDP
LIBERARE IL TEMPO LIBERO LA WORK LIFE BALANCE I PROGETTI di realizzazione di asili nido nelle amministrazioni pubbliche e gli altri interventiche riguardano,ad esempio,l'introduzione della cosiddetta babysitter condominiale, fanno tornare di attualità, anche per le amministrazioni pubbliche, il tema della work life balance (WLB), già operativo in tante aziende private. La WLB rappresenta una modalità moderna di porre attenzione alle Risorse Umane, cercando di ottenere il migliore equilibrio fra l'attività professionale e la vita privata. Le aziende, a tale scopo, si adoperano per creare iniziative e servizi affinché i propri collaboratori ne usufruiscano per: conciliare tempi di vita e di lavoro; dispensarsi di alcune incombenze burocratiche; gestire bambini e familiari, in relazione alle loro esigenze pratiche e psicologiche; organizzare e gestire viaggi e momenti di tempo libero; vivere in un ambiente di lavoro gradevole e personalizzato. Le stesse aziende, traggono benefici da un'attenta politica di WLB giacché hanno la possibilità di migliorare la percezione che i collaboratori hanno della propria azienda, riducendo i costi legati ad un cattivo clima organizzativo; ridurre il turnover favorendo la permanenza in azienda dei più validi collaboratori; ridurre l'assenteismo; migliorare l'immagine aziendale anche verso l'esterno. Tuttavia, perché un'iniziativa di WLB abbia successo, è indispensabile l'analisi dei reali bisogni dei collaboratori che viene generalmente realizzata attraverso la WLB checklist, ovvero un questionario, rivolto ai collaboratori, che permette di calcolare il li-
vello di WLB interno all'azienda e di avere suggerimenti pratici attuativi. Per concludere, segnalo alcuni esempi di WLB realizzati in azienda, in particolare, per quanto riguarda l'ambito della salute. Vi sono aziende che, ad esempio, hanno previsto peri propricollaboratori prestazionigratuite di medicina preventiva ambulatoriale; vi sono, poi, aziende che offrono ai propri dipendenti servizi di mensa, parcheggio, sportello bancario e assicurativo, ritiro certificati, servizio postale, lavanderia, sartoria e farmacia, convenzioni con palestre, autonoleggio a tariffe agevolate, assistenza fiscale. La realizzazione di progetti di WLB, connota in termini diversi rispetto al passato la funzione di HR manager, nel senso che il gestore dirisorse umaneè semprepiù unruolo di facilitazione e supporto allo sviluppo delle persone e non più prevalentemente amministrativo e di controllo. La realizzazione di un clima aziendale positivo consente quella vicinanza di interessi tra l'azienda e i dipendenti che può tornare utile all'HR manager nello svolgimento dei suoi compiti. La realizzazione di un piano di WLB, inoltre,può rappresentarela premessaconcreta per impostare nuove relazioni industriali tendenti ad una concezione contrattuale maggiormente partecipativa. In definitiva, la WLB è uno degli aspetti che caratterizzano la responsabilità sociale d'impresa, intesa come volontà dell'azienda di gestire anche al proprio interno problematiche che hanno un risvolto etico e sociale. Giuseppe Luongo AIDP Basilicata
L’IMPERATORE SAPIENTE di EMANUELE VERNAVA’ E’PACIFICO che in Italia ci troviamo di fronte ad una nuova forma di dittatura, una nuova forma di “maneggiare” il potere. Di governare. Modestamente l'abbiamo rilevato qualche tempo fa su questo quotidiano con “La dittatura minimalista” . Chi ancora restasse legato alle forme conosciute attraverso la riflessione storica, non riuscirà a rendersi conto che viviamo ormai in una dittatura. Pensare che non esiste la libertà di stampa, quando i giornali antidittatura nascono ancora sotto i nostri occhi e in questi giorni, vedi Il Fatto ( che detto tra noi io non sono riuscito ancora a leggere perché non si trova nelle edicole), significa non aver colto il vero dramma in cui siamo precipitati. La verità è che non solo non c'è più informazione libera, ma è scomparsa la verità. Vengono inventati fatti che o non sono mai avvenuti o incarnano una verità completamente diversa. E non si fa solo per scoop, per aumentare le vendite, ma per colpire l'avversario, soprattutto “politico”, in una lotta all'ultimo sangue e senza quartiere. L'informazione è ormai totalmente manipolata dal potere, anchequellafornita dallastampadei“farabutti”. Non so quanti “territori” socio-culturali siano stati ormai colonizzati dalla cultura del potere. “Io sono il più.., il più.,” e, a Sofia qualche giorno fa, “Io sono buono e giusto”, come titolava a pagina 6 questo quotidiano il 16 ottobre c.a. Anche se mi sembra un po' blasfemo, in quanto sembra ripetere le parole di Gesù “Venite a me, che sono mite e umile di cuore, voi che siete perseguitati...”. Vi attacca come prova la commozione pubblica e le case della ricostruzione in Abruzzo, la partecipazione ai funerali di Stato( è una forma di riparazione a colpe di omissioni, o di altro, da parte dello Stato?) a Giampilieri e l'invio dei primi sessanta milioni di euro per rifare le case sparite nel disastro. Berlusconi, si vede, si dispiace sempre più di tutti. Come “ama”, in tutti i sensi, più di tutti. Ne è capace e lo mostra. Ma perché rischiare tanto dal momento che ha ormai conquistato il potere? Non ha il 68% dei cittadini dalla sua parte, che in ogni occasione non perdono l'opportunità di gridare “meno male che Silvio c'è”? Non crediate che questa forma emotiva di gestione del potere sia un'invenzione del suo genio. Lui sicuramente agisce così non perché abbia seguito una scuola di formazione politica, come D'Alema e, più nostranamente, Angelo Lucano Larotonda che lo racconta su questo quotidiano. Né tanto meno ha seguito, il nostro Berlusconi, l'insegnamento di Don Sturzo o del grande De Gasperi (Berlusconi dice che l'ha superato e non solo per la durata come Presidente del Consiglio). A quale scuola dunque s'è formato il Nostro, a parte la scuola della vita,dell'imprenditoria, mai statalista, anzi nemico giurato di tutto ciò che puzza di stato o di burocrazia (proprio come Bossi)? Il progetto della P2 di Gelli aveva
come scopo solo la distruzione dei maledetti “comunisti” e in questo i due, Berlusconi e Gelli, sono d'accordo, ma solo in questo. Il pensiero “divergente”del nostro Presidente del Consiglio o è il segno che è veramente “ il più...”, come si definisce lui, oppure rassomiglia a qualche “intellettuale” che si sente un pensatore originale, senza il bisogno di aver almeno letto un Bignami su Platone, Aristotele, ecc.. E che Berlusconi prescinda dagli antefatti e dalla teoria della conquista del potere, lo dimostra questo continuo mettersi in mostra senza necessità, provocando reazioni violente da parte di tutti quelli che contano, come la Chiesa, la Magistratura, la Scuola, la Stampa, la Politica, fate voi. L'altrasera l'episodiodi RosyBindi. UnImperatore sapiente farebbe come Pericle ( quello che portava in testa in pubblico sempre l'elmo per nascondere la parte della testa troppo alta, perché al popolo sarebbe sembrata una malformazionee che invece erala prova materiale che aveva un cervello molto più grande del normale), che si faceva vedere pochissimo in giro e solo nelle occasioni ufficiali più importanti. O come Augusto, quello della Pax Augusta, con tutto il dolore e la quasi follia che gli provocò il massacro di Teutoburgo, “ Varo, Varo rendimi le mie Legioni”. O lo stesso Cesare, che non perdona solo Deiotaro, ma nomina capo del partito democratico Clodio, che aveva una relazione con sua moglie Pompea. E poi, caro Presidente, chi “comanda” non deve provocare, per il suo bene, il proprio sputtanamento come Lei dice, ma soltanto “lenire e sopire”, come riflettevano le due canizie che dovevano decidere il destino di Padre Cristoforo. Siamo tutti uomini, anche lei. Humani nihil a me alienum puto, diceva tanto tempo fa Terenzio. Stiamo ancora a gridare che io sono migliore di te? Nella Regola dei Gesuiti poi, che la sanno sicuramente lunga per quanto riguarda l'esercizio dell'autorità, si dice che l'abate, che ha la responsabilità dei suoi monaci,deve osservarequestamassima nelgovernare i sottoposti: “Plura non videre, omnia perspicere, perpauca fortiter corrigere”. E non mettersi mai a fare a pugni, perché se io che comando scado nella rissa, devo cambiare mestiere per il mio bene e quello della povera gente di cui sono responsabile. Anche il senso comune, quello basso basso, consiglia di non svegliare il can che dorme. Sarà pure una filosofia politica sparagnina e “vile” (ahi! quel Di Pietro!), ma è l'unica strada che può salvare l'Imperatore. E poi gli altri che guardano non potrebbero scambiare per prudenza e saggezza una vigliaccheria che non si vede e un'intemperanza che non sempre viene applaudita da chi fa il fustigatore di costumi per professione? E' vero che c'èsempreunbambino chegrideràtralafolla degli adulatori “L'imperatore è in mutande !”. Ma questo avviene solo nelle favole. evernava@msn.com
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24 ore in Basilicata
Venerdì 30 ottobre 2009
Il Tribunale di Catanzaro restituisce 182 ettari a Vitale che annuncia investimenti
Marinagri, dissequestro parziale Restano ancora i sigilli ad altri 87 ettari sui quali si è già edificato POLICORO - A pochi giorni dall'inaugurazione del Porto degli Argonauti nella vicina Marina di Pisticci, anche l'insediamento turistico-portuale “Marinagri” a Policoro inizia a vedere la lu-
ce. Infatti, ieri mattina con provvedimento del Gup (giudice udienza preliminare) del Tribunale di Catanzaro, è stato disposto il dissequestro di gran parte del territorio di proprietà delle
società del gruppo Ittica Valdagri/Marinagri, per un'estensione di circa 182 ettari, «in quanto - fa sapere il presidente di Marinagri, Enzo Vitale - esso è estraneo ai due capi di imputazione
oggetto del procedimento penale in corso. L'istanza di revoca parziale, integralmente accolta - ha continuato Vitale - era stata depositata dal sottoscritto, in via preliminare, all'udienza
dello scorso 19 ottobre. La novembre. Sulla vicenda inrestituzione delle suddette tanto sono giunti i commenaree - ha precisato il presi- ti del mondo politico. Il condente - consente al Gruppo sigliere regionale del PartiMarinagri di cantierizzare to democratico, Antonio Di immediatamente ulteriori Sanza, primo firmatario investimenti nel settore del- della mozione su Marinagri la ricettività di lusso, per co- in discussione in Consiglio me da tempo progettati al- regionale, esprime «coml'interno della strategia di piacimento per la decisione assunta dal sviluppo turiGup del Tristico probunale di Cagrammato tanzaro di renella città voca parziale Marinagri. Il del sequestro prossimo 20 di Marinanovembre, gri» e si augucome è noto ra che lo stesha concluso so accada Vitale - si «per l'intero svolgerà la intervento coprogrammasì come spera ta udienza che l'iniziatipreliminare. va possa già In tale sede di da subito rimerito, confiprendere e diamo nella completare i definizione di lavori di queogni ulterio- La Guardia di finanza davanti sta importanre questione ai cancelli di Marinagri te e qualifigiudiziaria». cante opera Gli ettari dissequestrati si suddividono turistico-ambientale del terin due parti: 100 destinati ritorio di Policoro, del Metaper l'acquacoltura, delfina- pontino e della Basilicata. rio e ambiente in genere ed Sono convinto - ha concluso 82 per campi da golf ed al- l'esponente politico - che lo berghi. Restano sotto se- stesso gruppo consiliare del questro soltanto 87 ettari Pd al Comune di Policoro di dove si è già edificato, per i cui faccio parte sarà altretquali Marinagri non ha tanto soddisfatto di questo chiesto alcun dissequestro importante risultato». in attesa dell'udienza del 20 Pierantonio Lutrelli
L’annuncio del consigliere regionale Loguercio
Difesa delle coste Ora c’è un disegno di legge POTENZA - L'approvazione unanime del disegno di legge concernente la “Disciplina delle funzioni in materia di difesa delle coste”, avvenuta in Terza Commissione consiliare, Attività produttive, Territorio, Ambiente, segna una tappa legislativa importante che testimonia la sintonica volontà del Governo regionale e dell'intero Consiglio regionale di voler inserire tra le priorità dell'agenda politica ed amministrativa l'annoso problema dell'erosione costiera”. A dichiararlo è il presidente del gruppo regionale Socialista, Innocenzo Loguercio. «La valenza istitutiva dell'osservatorio delle aree costiere - rileva Loguercio - risalta per l'approccio metodologico nuovo con il quale si intende affrontare la tematica in una logica interdipartimentale ed interregionale, coinvolgendo sia le province che i comuni interessati per addivenire ad una gestione armonica ed integrata dei litorali lucani. Gli ultimi eventi meteorologici verificatisi in Basilicata fra il dicembre 2008 e marzo 2009, hanno appalesato la improcrastinabile necessità di dotarsi di strumenti funzionali ad una pianificazione di settore per evitare il rincorrere le recidivanti emergenze con soluzioni tampone i cui effetti hanno
Loguercio
una valenza ed una efficacia di breve durata. Sicuramente - sottolinea il consigliere socialista - necessita proseguire con celerità alla redazione del Piano regionale di settore anche tramite stralci funzionali per evitare il ripetersi di situazioni già vissute e mantenere fede agli impegni assunti. I socialisti conclude Loguercio - si sentiranno costantemente e coerentemente impegnati, sia nelle funzioni di governo che in seno al Consiglio regionale, nel recepire le sollecitazioni rivenienti dal mondo ambientalista e dal settore turistico interessato, affinché agli strumenti legislativi seguano atti progettuali idonei a fronteggiare ulteriori disastri ambientali».
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Vie blu Dopo le inchieste del Quotidiano arrivano le rassicurazioni della Provincia
«Indagare sotto ogni aspetto» Nota congiunta del presidente Lacorazza e dell’assessore Macchia POTENZA - Un avvocato assunto dalla Provincia e pagato con i fondi europei del progetto “Vie blu”, problemidisicurezza negli uffici di Potenza, un imprenditore che fitta dei locali all’ente che ora è guidato dal presidente Piero Lacorazza e poi vince l’appalto per montarci dentro le linee Lan. Amministrazione che non riceve i lavoratori, neanche dopo insistenti richieste. E resta in silenzio. Fino a ieri pomeriggio, quando il presidente Lacorazza e l’assessore Massimo Macchia si affidano a una nota congiunta. Loro, va detto, non c’entrano con i guazzabugli delle “Vie blu”. Li hanno ereditati dalla giunta di Sabino Altobello. Pesa però il fatto che non hanno ricevuto i lavoratori fino alle inchieste del Quotidiano. Ecco la nota. «Noi siamo sempre vicini a tutti gli operatori di Vie blu in ogni momento». «Dalla data dell’insediamento – spiegano - abbiamo incontrato più volte le maestranze, sia operai sia impiegati e tecnici, e mai ci siamo sottratti a richieste o confronti. Stiamo ora cercando, unitamente allo staff tecnico, al dirigente del settore Alessandro Attolico e al direttore generale Donato Pafundi, di fare chiarezza sul progetto, acquisendo notizie in maniera capillare dai diversi settori su ogni aspetto del programma regionale. Stiamo dunque lavorando per meglio programmare il futuro, fermo restando che il ruolo dell’Ente Provincia è limitato all’applicazione del progetto regionale, senza nessuna incidenza su aspetti del rapporto quali l’applicazione dei contratti». «In questo senso – continuano -è incorso dicompletaSONO in macchina e sto percorrendo la S.S. 407, meglio nota come Basentana. Partendo da Tito scalo ci dirigiamo a Ferrandina. Andiamo a visitare il secondo sito di Bonifica di interesse nazionale della Basilicata, quello della Val Basento. A Ferrandina troveremo quelche restadello stabilimento liquichimica e soprattutto lo stabilimento Mythen/Ecoil, che è stato finanziato con 45 miliardi di vecchie lire, attraverso la legge 488/92, per svolgere un'attività industriale finalizzata al recupero di oli esausti e di prodotti chimici. (IL video girato daBolognetti aFerrandina è visionabile da questa mattina sul sito internet del Quotidiano). In macchina chiacchieriamo con il Tenente Giuseppe Di Bello di veleni e cassaintegrazione, di bonifiche fantasma e corruzione, della strage di legalità che produce strage di vite. Stiamo percorrendo quello che potremmo definire un itinerario dei disastri. Ci dirigiamo verso la “Terra di Nessuno”, che per qualche investigatore è terra amata dai trafficanti di rifiuti tossici. Per ammazzare il tempo sfoglio due documenti piutto-
L’annuncio del presidente della Cciaa di Potenza
«Sostegno alla nuova Banca per il Mezzogiorno» POTENZA - Ci sarà anche la Camera di Commercio di Potenza nella cordata costituita da Poste Italiane, istituti di credito cooperativo ed, ovviamente, dalle altre Camere presenti sul territorio nazionale per sostenere il progetto della Banca del Mezzogiorno. A confermarlo Pasquale Lamorte, presidente della camera di commercio potentina e vicepresidente dell'Unioncamere che avrà il compito, su mandato di Ferruccio Dardanello presidente stesso di Unioncamere, di aprire l'istruttoria per l'ingresso delle Camere nella Banca del Mezzogiorno. «Un supporto economico ed organizzativoha spiegato lo stesso vicepresidente- che l'Unioncamere intende mettere a disposizione di questa iniziativa avviata dal ministro dell'economia Tremonti». Si tratta però ancora di una dichiarazione d'intenti che seguirà l'evolversi del disegno di legge da poco approvato in parlamento. «I tempi per l'istituzione della Banca sono ancora molto lunghi ha continuato Lamorte ma, come Unioncamere, abbiamo da subito voluto dare la nostra disponibilità presentando un apposito documento al comita-
Le tre pagine del Quotidiano con i servizi sulle Vie blu
to esecutivo dell'associazione nel quale ci dichiariamo pronti a metterci al servizio di questo progetto». E'però ancora troppo presto per poter parlare di cifre; «non sappiamo ancora come intenderà muoversi il governo , certo è che la cifra che ha messo a disposizione, 5 miliardi di euro, da sola basterà a ben poco», ha commentato il vice presidente. Di qui la necessità di un sostegno anche da parte di Poste e Credito cooperativo. «Le camere di commercio concorreranno nei limiti delle loro disponibilità ed in pieno accordo con gli altri soggetti partecipanti al progetto - ha spiegato ieri al Quotidiano Pasquale Lamorte che ha poi subito descritto la strategia che intenderà mettere in campo - faremo un sondaggio tra le 105 camere di commercio presenti sul territorio raccogliendo eventuali adesioni all'iniziativa, poi procederò convocandone i rappresentanti a Roma. Anche la camera di commercio di Potenza risponderà positivamente al progetto confermando la sua disponibilità a fare uno sforzo economico per la costituzione dell'apposito fondo». Anna Musacchio
CONTRIBUTI ALLE TV LOCALI Pubblicata la graduatoria provvisoria mento la rendicontazione del progetto, che rappresenta il punto di partenza per comprendere i possibili miglioramenti da applicare al programma, ed è già iniziato un percorso di programmazione, per l’anno 2010, con l’assessore regionale all’Ambiente Vincenzo Santochirico. In
altre parole, da quando ci siamo insediati e non certo per le notizie apparse sui media nei giorniscorsi, stiamolavorando con rigore e fermezza per arrivare ad un progetto 2010 meglio rispondente alle esigenze di tutti e siamo sempre stati disponibili (e sempre lo saremo) al dialogo, nel rispet-
to però dei ruoli e del lavoro di ciascuno». «Il progetto Vie blu –concludono il presidente e l’assessore - va indagato in tutti i suoi aspetti per dargli efficienza, efficacia, trasparenza e produttività, senza cedere né alla demagogia né al ricatto». f. a.
SUL sito web del Corecom Basilicata (www.consiglio.basilicata.it/corecom) è stata pubblicata la graduatoria 2009 delle emittenti ammesse ai contributi della legge n. 448/98. Lo rende noto la presidente dell'organismo, Loredana Albano, precisando che «tale graduatoria è da considerarsi provvisoria, in quanto il Corecom Basilicata, in attesa di chiarimenti definitivi, ritiene insufficienti le motivazioni addotte dal Ministero dello Sviluppo economico circa alcuni quesiti posti dal Coordinamento nazionale dei Corecom sulle rispettive competenze, con particolare riferimento a quelle riguardanti i controlli sulle dichiarazioni delle emittenti». I contributi sono stati assegnati solo a due emittenti: Blu tv e Teleuno
Videoregistrazione sul sito. Da questa mattina è visibile sul sito del Quotidiano
Bolognetti indaga sulla Mythen sto interessanti: “La caratterizzazione Geochimica dei Siti inquinati di interesse Nazionale di Tito scalo e della Val Basento”e un contratto di sperimentazione tra Metapontum Agrobios(società interamente partecipata dalla Regione Basilicata) e la Mythen Spa. La stessa Metapontum, che ha dato il suo contributo alla caratterizzazione geochimica del sito di interesse nazionale della Val Basento, stipula un contratto di sperimentazione con la Mythen. Salta all'occhio un possibile conflitto di interesse. Continuiamo il nostro viaggio nella Basilicata dei veleni industriali e politici. La Val Basento ha ospitato sin dai primi anni sessanta e fino alla fine degli anni settanta industrie che producevano clorosoda, cloruro di vinile, polivinile cloruro(Pvc). Il Sito dell'area industriale della Val Basento è stato individuatoquale sitodabonifica-
re con l'art. 14 della legge 179 del 31 luglio 2002. Sei i comuni lucani coinvolti: Ferrandina, Miglionico, Pisticci, Pomarico, Grottole e Salandra. Nel 2003 viene approvato il Piano di caratterizzazione preliminare dell'area in cui è insediata la Mythen Spa. Da quel piano emerge “un diffuso stato di contaminazione della falda.” La Mythen, in base a quello che leggiamo sul sito della società, produce biodisel, olio di soia epossidato, glicerina pura, fosfato monopotassico. Il Ministero dell'Ambiente ha inserito lo stabilimento Mythen di Ferrandina tra gli stabilimenti suscettibili dicausare incidentirilevanti.Dopo circa un'ora di macchina, con il Tenente Di Bello arriviamo a Ferrandina e ci fermiamo a guardare lo scalo ferroviario. Curioso: in una regione che soffre per la grave carenza di collegamenti ferroviari hanno costruito una tratta, che, partendo dal porto di Taranto, consente di far ar-
rivare migliaia di tonnellate di rifiuti liquidi provenienti da tutta Europa presso lo stabilimento Mythen. La cosa davvero interessante è che lo stabilimento Mythen è stato insediato proprio all'interno del sito di bonifica di interesse nazionale. Naturalmente, sia la bonifica che l'interesse, anche nell'area della val Basento, restano una chimera.Nel novembre del 2008, l'assessore all'ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, dopo un incontro con il management della Mythen, parla di“criticità chenon agevolano la produzione, come ad esempio la mancanza della rete fognante”. Sembra incredibile, ma l'impianto Mythen, oltre ad essere stato ubicato all'interno di un sito di bonifica non bonificato, non dispone né di una rete fognaria, né di un impianto di depurazione. Con l'instancabile Di Bello e con l'aiuto di un operatore abbiamo documentato l'ennesimo insulto al già martoriato
fiume Basento. Dall'impianto Mythen parte un tubo che scarica sostanze inquinanti direttamente nel Basento. Ovviamente si tratta di una macroscopica violazione di legge, ma a partire dall'Assessore Santochirico, più che preoccuparsi della tutela ambientale e della salute dei cittadini lucani, ci si occupa della tutela di altri interessi. Si ha la sgradevole sensazione che i 70 operai della Mythen vengano utilizzati come scudo per difendere altro. Come a Tito anche a Ferrandina e nell'intera Val Basento la bonifica langue, i piezometri da cui dovrebbe essere prelevata l'acqua per monitorare lo stato di salute della falda sono arrugginiti. “La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”, questa frase cara a Marco Pannella rispecchia alla perfezione la realtà lucana. I veleni industriali della Basilicata sono figli dei veleni prodotti da una politica da bonifi-
care.In collaborazioneconradio radicale.it, Fai Notizia e Il Quotidiano della Basilicata abbiamo prodotto un video di 30 minuti sul caso Val Basento/Mythen. Ci auguriamo che le immagini, piùche le parole, possano produrre una reazione e una riflessione. La scarsa lungimiranza del ceto partitocratico lucano ha prodotto disastri e sperpero di denaro pubblico. A pochi chilometri in linea d'aria dallo stabilimento Mythen c'è l'area industriale della Felandina, con capannoni costruiti da anni e non utilizzati: un buco nero che ha inghiottito decine di milioni di euro. La peste lucana continua a mietere vittime, e un intero ceto dirigente, più che pensare alle bonifiche, pensa alle consulenze e ad arricchire il portafoglio clienti. Sono i disastri prodotti da un sistema di potere corrotto e corruttore. I veleni che inquinano le falde ei fiumilucani, l'ariae la terra di Basilicata, si moltiplicano grazie all'assenza di legalità e stato di diritto. Le ecomafie, in un contesto degradato, trovano di certo terreno fertile per i loro affari. Maurizio Bolognetti segretario radicali lucani
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Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Al via il decimo congresso Uilm I metalmeccanici s’interrogano su come uscire dalla crisi industriale POTENZA - Partirà alle 15 e 30 di questo pomeriggio il decimo congresso provinciale Uilm Potenza. Per due giorni consecutivi, presso il Giubileo Hotel, dibattiti, interventi e tavole rotonde si alterneranno per la costruzione di «un nuovo progetto industriale per uscire dalla crisi». Questo il titolo del congresso. Chiusura di aziende storiche come la Mahle e le Industrie del Basento. Vertenza Lasme. Crisi dell'indotto Fiat. Crescita del tasso di disoccupazione. Lavoratori in cassa integrazione. Sono le conseguenze della grave crisi industriale e finanziaria nazionale sulla nostra regione. Crisi che, secondo il segretario provinciale Uilm, Vincenzo Tortorelli, ha colpito maggiormente il settore metalmeccanico. «Come Uil e come Uilm-afferma Tortorelli- stiamo facendo ogni sforzo per evitare che il sindacato resti emarginato dai nuovi processi in atto, ma i risultati per il momento sono deludenti, soprattutto nel nostro settore, a causa del prevalere di ben note posizioni massimaliste che rendono impossibile un confronto sui problemi reali». Il segretario fa riferimento alla vicenda contrattuale e dice: «Il “no” della Fiom era un “no” annunciato, semplicemente perché la partita era e rimane politica, anzi ideologica, e non sindacale. La Uilm non ha fatto nessun miracolo-precisa- ha semplicemente svolto il suo mestiere di sindacato che difende il contratto nazionale allargando ed estendendo a tutti la contrattazione integrativa, senza dimenticarsi di quel mondo del lavoro, tenuto un po' ai margini, come quello del precariato e dei lavoratori immigrati». E’ proprio questa, secondo Tortorelli, la missione del sindacato. Il discorso cade sull'unità sindacale che per il segretario è «un valore positivo in sé perché consente di esercitare il massimo della forza contrattuale, e non rinunceremo mai a ricercarla con pazienza e tenacia. Ma se l'unità a tutti i costi significa immobilismo, ral-
Nuovo stop nell’indotto Fiat indetto dalla Filt-Cgil
Oggi sciopera la Ft logistic service SCIOPERO per tutta la giornata oggi alla Ft Logistic Service srl operante nell’indotto della Sata (Fiat) a S.Nicola di Melfi. Lo hanno deciso lo stesso Dopo una serie di incontri a livello aziendale e in sede di Confindustria di Potenza, i lavoratori dipendenti de, unitamente alla Filt-Cgil di Basilicata, hanno proclamato per domani venerdì 30 ottobre 2009 uno sciopero di 24 ore. Alla base della protesta ci sono le richieste relative alla trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e il ripristino del trattamento economico normativo preesistente all’ini-
zio dell’attività da parte di Ft Logistic Service srl. Il fermo dell’attività potrà arrecare problemi alla fornitura dei componenti per l’assemblaggio di parte delle autovetture prodotte dalla Sata. Apprendiamo con un fax inviatoci alle ore 18 di questa sera, che la Confindustria ha inopinatamente annullato l’incontro fissato per domani pomeriggio, al fine di trovare una soluzione alla vertenza. Una ragione in più per la conferma dello sciopero e della disponibilità a trattare su proposte concrete in qualsiasi luogo e momento.
Giordano dell’Ugl chiama le altre organizzazioni a rapporto
«Ricompattiamoci sulla vertenza alla Lasme 2»
Il segretario Vincenzo Tortorelli
lentamento dei processi, congelamento dei contratti ed impoverimento reale dei lavoratori, essa diventa un meccanismo autobloccante e si rovescia in un fattore deleterio ingiustificabile e insostenibile. Ecco perché abbiamo deciso di andare da soli o con chi ci sta anche nell'azione quotidiana della vita sindacale, perché abbiamo a cuore il futuro della Sata di Melfi, ma anche del suo anello più debole: l'Indotto». Diversi sono gli obiettivi che il sindacato ha raggiunto in questi anni. «Portare a casa -affermacon questo rinnovo solo due euro in meno di quanto abbiamo chiesto in piattaforma, l'elemento perequativo che sale da 260 euro a 455 euro annui per quei lavoratori privi di contratto aziendale e con i soli minimi salariali aziendali, nonchè il Fondo Solidaristico di sostegno al reddito a coloro i quali, per lunghi periodi, subiscono una riduzione del salario in seguito a malattie lunghe e a periodi prolungati di cassa integrazione. Senza contare le novità
significative, previste anche per il lavoro precario o atipico attraverso il riconoscimento degli scatti di anzianità e della mobilità professionale e, per i lavoratori a tempo determinato, la possibilità di usufruire del premio di risultato e del diritto di precedenza nella trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato». Tanto altro ancora, però, bisogna fare. «Grazie a questo duro lavoro-conclude- e a scelte politico sindacali lungimiranti e coraggiose ora siamo largamente la prima organizzazione in provincia di Potenza, sia come iscritti e, ancor di più, come consensi conseguiti nelle elezioni delle Rsu. Il primato clamoroso conquistato due anni fa alla Sata di Melfi è la punta più evidente di questa crescita. Un primato che ci pone davanti responsabilità ancora maggiori. Responsabilità che non ci spaventano, perché il sentimento della paura non ci appartiene e la capacità di osare è ancora una nostra virtù». Anna Martino
Altre minacce a Nello Rega POTENZA - Il giornalista di Televideo Rai Nello Rega autore del libro “Diversi e divisi” (edizioni Terra del Sole), sulla convivenza tra cristiani e islamici - ha ricevuto altre due lettere contenenti minacce e proiettili, una recapitata all’indirizzo della madre, a Potenza, l’altra alla Pro loco di Gallicchio (Potenza), dove Rega ha presentato la sua opera due settimane fa e dove è attivo un comitato di solidarietà verso di lui. Da quando ha pubblicato il libro sono già cinque le lettere con proiettili e minacce ricevute dal giornalista, secondo quanto precisato da lui stesso. Nella lettera recapitata alla madre, che nel pomeriggio Rega ha consegnato ai Carabinieri, a Potenza, vi sono due proiettili e un testo scritto al computer, con ripetute minacce di morte e l’invito a non comparire in trasmissioni televisive. «Ringrazio di nuovo i Carabinieri per l'attenzione con la quale stanno seguendo la
Nello Rega
mia vicenda - ha detto all'Ansa Nello Rega - ma vorrei che lo Stato mi tutelasse meglio, dando così maggiore tranquillità a me e alla mia famiglia».
POTENZA - «Dopo tante iniziative ed incontri avvenuti presso il ministero dello Sviluppo Economico per affrontare la lunga, delicata questione della Vertenza Lasme 2, l’Ugl Basilicata Metalmeccanici ritiene necessario ricompattarsi per una soluzione di tutti i 173 lavoratori». E’ quanto afferma in una nota Giuseppe Giordano della Segreteria Regionale Ugl metalmeccanici Basilicata. «Riteniamo necessario ed invitare le altre organizzazioni sindacali che ne riterranno opportuno a restare uniti, sollecitare e continuare il negoziato per il miglioramento di quella ultima proposta ministeriale fattaci e continuare a portare il confronto negoziale sulla base di ciò che in assemblea fu sancito dai lavoratori democraticamente, al fine di conseguire una omogeneità di trattamento per tutti i 173 lavoratori e lavoratrici della Lasme 2: continuiamo noi dell’Ugl - aggiunge Giordano - ad affermare il nostro principio, che fu condiviso anche dalle altre compagini
sindacali, vale a dire chiedere in particolare di adottare la cassa integrazione straordinaria per crisi con relativa rotazione tra i 173 lavoratori, un piano di reindustrializzazione con il coinvolgimento della Fiat e la ripresa della produzione delle commesse Fiat nello stabilimento Lasme 2 di Melfi. Questo è l’invito che ci sentiamo di rivolgere a chi oggi vuol continuare quel percorso unitario,certo è che se così non fosse - conclude Giordano - ognuno dovrà ed è libero di farlo, se lo riterrà opportuno, spiegare ai lavoratori della Lasme qual è la strategia diversa che intende compiere’importante è,che si raggiunga lo stesso comune obbiettivo e non altri, vale a dire, salvare tanti posti di lavoro, ricordandoci tutti che se il tempo che trascorre lentamente non si tiene vigile e sotto controllo, rischiamo di veder arrivare le inaspettate lettere di licenziamento ed a quel punto nessuno potrà recriminare nulla alle spalle della povera gente che oggi vuole e deve sapere la verità».
Duro intervento Fiom
Vertenza Lasme «Posizione di Zenga è da fantascienza» POTENZA - La posizione di Zenga, sulla vertenza Lasme 2, sembra uscita da un film di fantascienza. Infatti le relazioni unitarie tra le organizzazioni sindacali sono state cancellate dalla Fim e dalla Uilm prima con la disdetta unilaterale a Giugno 2009 del Ccnl in vigore fino a Dicembre 2011 (votato dai lavoratori nel Febbraio 2008) e poi con l'accordo separato sul Ccnl dei metalmeccanici firmato il 15 Ottobre a Roma tra Fim Uilm Fismic, Ugl e Federmeccanica senza dare la possibilità ai lavoratori di poter decidere con il referendum. La Fiom nazionale ha chiesto, per iscritto, alla Fim e alla Uilm di tenere il referendum a scrutinio segreto tra tutti i lavoratori con l'impegno di adeguarsi all'esito del referendum e alla volontà dei lavoratori. Non avendo avuto alcun riscontro alla nostra richiesta riteniamo doveroso da parte nostra non dover concordare nulla con chi affossa la democrazia sindacale suiluoghi di lavoro,ma al contrario di restare dalla parte dei lavoratori in Difesa dei diritti della democrazia e della libertà sui luoghi di lavoro. Fiom Basilicata
«No» della Cisl medici alla delibera sui Dires POTENZA - In data 26 ottobre del 2009, la Segreteria Provinciale della Federazione Cisl Medici - Responsabile Regionale per l'Area di Medicina Generale - in una nota indirizzata all'Assessore alla Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Basilicata, nell'esprimere la propria non condivisione rispetto a diversi punti della Delibera di Giunta Regionale numero 1537 del 31 agosto 2009 recante le procedure attuative per l'avvio del Dipartimento Interaziendale Regionale di Emergenza Sanitaria (Dires), ha chiesto l'apertura di un tavolo di confronto urgente. Il dissenso espresso nei confronti della citata Delibera di giunta regionale è in ordine a motivazioni sia di forma che di merito. L'accesso alla direzione delle Unità Operative Complesse provinciali dell'Azienda sanitaria Potenza e dell'Azienda sanitaria Matera, e di conseguenza alla direzione del Dipartimento interaziendale, viene riservato in maniera esclusiva ai dirigenti medici appartenenti alla disciplina di anestesia e rianimazione in difformità rispetto a quanto previsto in termini di sola preferenza dal Dpr 27 marzo 1992 (Atto di indirizzo e coordinamento per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria idi emergenza), come peraltro ribadito nell'Atto di inte-
sa tra Stato e Regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del precitato decreto (Gazzetta ufficiale del 17 maggio del 1996). Ed ancora, vi è l'esclusione dei Medici appartenenti al sistema di emergenza/urgenza del 118 da qualsiasi previsione di attribuzione di funzioni apicali e/o di coordinamento. Inoltre, nella struttura organizzativa del Dires trova ancora menzione il Medico di Continuità Assistenziale, quando i Medici di Emergenza Sanitaria Territoriale hanno una propria specificità sia di impiego che contrattuale. Con la certezza che qualsivoglia programmazione in materia di organizzazione di lavoro non può prescindere dal confronto con le parti sociali a garanzia dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle norme, la Cisl Medici ha inteso sollecitare un incontro urgente al fine di poter trovare adeguate soluzioni alle questioni esposte. Nell'attesa di riscontro, la Cisl Medici si riserva di intraprendere qualsiasi iniziativa ritenuta opportuna a tutela della categoria rappresentata. Dottore Serafino Rizzo segretario provinciale federazione Cisl medici Responsabile Area Medicina Generale
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18 24 ore in Basilicata Comincerà oggi pomeriggio a Potenza la due giorni del sindacato guidato da Tortorelli
Svolte le assemblee di protesta contro le proposte di riforma annunciate dal governo
Magistrati in stato d’agitazione Decisione della sezione di Potenza dell’Anm, probabile sciopero POTENZA - Su indicazione dell’Associazione nazionale magistrati centrale, che ha disposto che fossero tenute assemblee distrettuali ieri alle 12.30, la sezione di Potenza ha confermato stato agitazione ed espresso la volontà «di rimettere al momento in cui saranno rese note le proposte di riforma del governo l’adozione di ogni più opportuna iniziativa». Nell’assemblea di ieri s’è anche discusso di un documento-appello al presidente della Repubblica con posizioni diversificate. Alcuni hanno dichiarato subito l’adesione, altri hanno chiesto di riflettere, altri si sono detti contrari puntando prima su un momento di autocritica. C’è condivisione del contenuto che chiede al presidente di tutelare i giudici e che vengano sollecitate riforme vere ed organiche. Si discute però sulla forma. E’ stata inoltre delegata la giunta distrettuale per la predisposizione di un documento più articolato da diffondere ai mezzi d’informazione giovedì prossimo. Venti i magistrati presenti. Tutti di Potenza. Assente la procura generale. Sono state indette contemporaneamente assemblee sezionali a Melfi, Matera e Lagonegro. Uno sciopero delle “toghe” non è escluso come forma di protesta per le affermazioni pronunciate da Silvio Berlusconi che ha definito i magistrati «comunisti» nel corso di un suo
Napoli (Pdl) sui dati Svimez sul rapporto con l’Europa
«La Basilicata depredata dagli stessi amministratori»
Aula di tribunale
intervento alla trasmissione televisiva 'Ballarò'. Lo ha affermato il presidente di Anm, Luca Palamara, poco prima dell’inizio dell’assemblea straordinaria dell’Associazione nazionale magistrati convocata a Milano anche per valutare possibili forme di protesta. «Sono qui per dimostrare
la mia vicinanza ai colleghi che hanno l’unica colpa di aver emesso sentenze, esercitando la loro funzione», ha spiegato Palamara. «Non è escluso lo sciopero, così come altre forme di protesta – ha aggiunto – discuteremo e parleremo di questa possibilità».
Progetto Innovazione Le accuse di un candidato alla Factory
«Io, escluso ingiustamente» La Regione: «E’ tutto regolare» IL PROGETTO si chiama “Innovazione”, ma per uno dei partecipanti - escluso dal bando - è l’ennesimo esempio di logiche vecchie e per nulla innovative. I responsabili del bando assicurano, però: è tutto regolare, l’esclusione è l’esito della normale selezione delle domande. “Innovazione Basilicata” è un’iniziativa della Regione, frutto dell’accordo con Area Science Park, società del Friuli Venezia Giulia che si autodefinisce “il parco scientifico e tecnologico d’Italia”. E’una rete che mette insieme esperti, enti, laboratori e tutto quanto ruota attorno alla ricerca e all’innovazione tecnologica nel mondo. La Basilicata ha poi prodotto un avviso di selezione per la Innovation Factory, struttura che assista le imprese che vogliano accedere ai servizi di Area Science Park. Il bando serve a selezionare 26 persone che, a vario titolo, costituiranno l’organismo. In calce alla lettera - inviata ieri ai giornali, al dirigente delle Attività produttive della Regione Andrea Freschi e
La sede della Regione Basilicata
alla Cs Selezioni di Matera che si è occupata di vagliare i candidati - non si riesce a leggere il nome. L’autore racconta di essere un consulente aziendale, di aver presentato domanda e di non aver superato la prima fase di selezione. «La mia assunzione o collaborazione con Innovation Factory - scrive- era probabilmente inopportuna o addirittura incompatibile».
ANCHE a tavola si può combattere il cancro: se ne dice convinto il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Nardiello (Pdci) intervenendo oggi al convegno “Alimentazione e cancro” promosso dall'Amo e dall’azienda San Carlo di Potenza. Dice Nardiello: «Il ruolo delle istituzioni per una corretta e sana alimentazione e per la prevenzione delle malattie tumorali deve svilupparsi soprattutto in due ambiti specifici: campagne di educazione alimentare nelle scuole; promozione e diffusione di prodotti alimentari tipici e di qualità lucani, anche biologici, nelle mense scolastiche, nei luoghi di lavoro e sulle tavole delle nostre famiglie. Il Consiglio Regionale può fare di più per incentivare programmi e progetti e, di intesa con i Dipartimenti Salute e Forma-
Ma poi - continua - ha saputo che altri consulenti d’azienda hanno superato la prova. E ne fa nomi e cognomi. Per lui questo costituisce un «”canale preferenziale” nell’esame delle pratiche/iniziative candidate al progetto Basilicata Innovazione». E conclude: «Ritenevo che il progetto Area Science Park fosse una cosa seria (...) le buone intenzioni sono, an-
cora una volta, andate a urtare con un sistema clientelare, prassi nella nostra regione», per chiosare parlando dell’ennesimo «esempio di ameritocrazia». Freschi respinge le accuse e racconta: «Sono arrivate oltre mille domande. Solo 680 allegavano un curriculum. Dalla successiva scrematura, per titoli, di 250 candidati, sono rimaste - per colloquio - circa sessanta persone. Una quarantina di ore in aula e poi la selezione finale. Una procedura, dunque, articolata e complessa». E sulla questione dei consulenti aziendali: «Chi parteciperà al progetto, ci lavorerà a tempo pieno, diventerà lavoratore dipendente. Non avrà il tempo di fare altro». Conferma l’amministratore di Cs Selezioni, Antonio Orsi: «Non c’è alcun canale preferenziale. Chi arriverà a lavorare con Innovation Factory dovrà obbligatoriamente abbandonare il proprio lavoro. Chi passa la selezione aveva semplicemente titoli migliori di altri». Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
Bandiere europee
«LA BASILICATA si sta inesorabilmente allontanando dall’Europa, soprattutto, per il basso tasso di attività, la scarsa spesa per l’innovazione e la diffusa povertà»: lo dice Michele Napoli, consigliere regionale del Pdl, sul rapporto Svimez sul monitoraggio degli indicatori europei per la Basilicata. Aggiunge il consigliere: «Il rapporto Svimez evidenzia quanto da noi più volte ribadito e mette in evidenza problematiche storiche che assillano il nostro territorio. Nonostante ciò, i dati Svimez risultano essere del tutto insufficienti per una presa di coscienza da parte dei nostri amministratori che, contestualmente alla loro diffusione, sbandierano successi aleatori che, al solito, costituiscono un danno rilevante per l’intera comunità lucana». «L’ennesimo rapporto negativo per la nostra regione - dichiara Napoli - dovrebbe fungere da pungolo per un repentino, quanto concreto cambio di rotta nella politica del governo regionale e dovrebbe, altresì, invogliare chi, speriamo ancora per poco, continua a governare la cosa pubblica con superficialità ed assoluta inadeguatezza con la becera abitudine di nascondere anche le realtà critiche più evidenti concernenti la disoccupazione e l’aumento della povertà e buttando fumo negli occhi con programmi, il più delle volte solo annunciati, che mai vanno ad incidere positivamente sull’economia regionale».
Le due proposte di educazione alimentare di Nardiello del Pdci
Combattere il cancro a tavola zione-Lavoro-Cultura, per adeguare la legislazione regionale, che presenta qualche lacuna. Sono state presentate in passato proposte di legge siaper lecampagne dieducazione alimentare che per incrementare l'uso di prodotti alimentari lucani e biologici nelle mense». «Da queste iniziative - prosegue si può partire per approvare provvedimenti molto semplici ed efficaci. Comunque non partiamo da zero: in tante scuole lucane si svolgono programmi di educazione alimentare, come accade, ad esempio, nell'Istituto Comprensivo di Bella
dove l'inizio dell'anno scolastico coincide, da tempo, con l'avvio di una campagna di informazione e sensibilizzazione dei ragazzi e che coinvolge anche le famiglie. Sempre per la prevenzione c'è una proposta fortemente innovativa su cui sta lavorando il nostro Dipartimento Agricoltura: il marchio delle produzioni alimentari della Basilicata». «Secondo Nardiello, «è sicuramente una risposta efficace alla situazione che si registra nei supermercati come anche in piccoli negozi dove si vendono prodotti pro-
venienti persino da Paesi dell'Est Asiatico. Per questo dobbiamo sviluppare una campagna per “mangiare lucano”contribuendo a risollevare le sorti dei nostri agricoltori che hanno grandi problemi di mercato specie per la concorrenza spietata dei grandi gruppi commerciali nazionali ed esteri». «Sollecito - continua l’esponente comunista - la piena attuazione del protocollo conl'Anci perl'apertura di mercatini, punti di vendita diretta, mercati ambulanti Gruppi di acquisto, che vede il diretto protagonismo dei singoli agricoltori nei
«Una svolta radicale e decisiva, quindi - spiega l’esponente di centrodestra - è più che mai necessaria e vitale per il nostro territorio». «Un territorio depredato dai suoi stessi amministratori - è l’accusa del consigliere del Pdl - che lo stanno soffocando e limitando in quelle che sono, o meglio potrebbero essere, le sue espressioni e potenzialità di crescita sociale. Cosa dobbiamo e possiamo ancora aspettarci da questo mal governo regionale se, mentre nel resto d’Europa e in Italia, si manifestano segnali di una lenta ripresa economica, in Basilicata continuano ad evidenziarsi segnali di grave cedimento economico e sociale che preoccupano, evidentemente, la sola opinione pubblica». «Fino a quando - punta il dito - si continuerà ad operare la politica delle “parole” e non dei “fatti” i rapporti negativi sull’andamento economico della nostra regione si accumuleranno, e quando ci sarà l’inevitabile presa d’atto di una situazione drammatica, molto probabilmente sarà troppo tardi per far sì che la Basilicata esca dalla oltremodo scomoda posizione di fanalino di coda in Europa. Ma quello che è più grave è che la classe dirigente lucana continua a manifestare la sua assenza di fronte a qualsiasi “provocazione”». «Sarà che, quando si toccano problematiche di interesse generale - conclude Napoli - si teme di rompere gli equilibri di pochi?».
nostri Comuni, “Circuiti brevi di commercializzazione” tesi ad avvicinare le produzioni locali ai consumatori, contenere i costi, garantire freschezza e stagionalità dei prodotti; il patto di filiera con le aziende di trasformazione e distribuzione regionali (in particolare caseifici, macellerie,salumifici, forni,ma anche ristorazione, mense) finalizzato a privilegiare il “made in Basilicata”; il “Patto con la trasformazione regionale” per accorciare i passaggi e riequilibrare la filiera, esaltando il grande e importante connubio, dell'alta qualità delle produzioni con la maestria, le competenze e le tecniche di lavorazione e manipolazione, per garantire e tracciare il prodotto e il suo contenuto, esaltare la tipicità, distintività del nostro agroalimentare», conclude Nardiello.
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24 Ore in Basilicata 19
Venerdì 30 ottobre 2009
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Venerdì 30 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Ad alcuni mesi dall’insediamento, il sindaco Santarsiero tiene la relazione programmatica
Il capoluogo su scala ampia «Tornando indietro, ci avrei riflettuto un po’ di più. Ma l’entusiasmo resta alto» A distanza di alcuni mesi dalle remore, dalla scelta, da un’interminabile campagna elettorale e da un infuocato ballottaggio, il sindaco Santarsiero arriva in aula, in consiglio comunale, ieri, per tenere la relazione programmatica. E’ la relazione di avvio del mandato. Arriva in ritardo, dopo già diversi mesi di consiliatura per il lungo scontro che l’aula e le parti hanno consumato sull’elezione del presidente del consiglio comunale. Adesso, anche in virtù della pacificazione istituzionale e di un riconoscimento del ruolo d’opposizione e del nuovo peso (questa - lo sa bene lo stesso sindaco - non è più la legislatura bulgaradel consensopiù alto d’Italia al primo turno) è «giusto tenere la relazione e raccontare in aula premesse e obiettivi» su cui Santarsiero propone di costruire lo sviluppo - quotidianità compresa del capolugo. In completo blu scuro, forse più stanco e più magro di qualche anno fa, ma «determinato», snocciola le 35 pagine del testo che ha curato al dettaglio. L’aula ne prende possesso esi aggiorna per discuterne con calma dopo analisi dettagliata dei singoli. Non sarà dibattito. Quella che ri-lancia è la città capoluogo che si appropria del suo ruolo e prova ad andare oltre, ancora più in là dell’hinterland. E lui, sindaco, parte dall’idea che in fondo il «comune rappresenta la prima linea delle istituzioni pubbliche, è il terminale più vici-
Il sindaco Santarsiero
no ai cittadini». Come negare che «è al comune che il cittadino rivolge le proprie domande sociali, le proprie proteste se gli autobus viaggiano in ritardo,se iltraffico èconvulso, se i rifiuti rimangono accumulati, se i lavori pubblici procedono con lentezza»? Ma le aspirazioni di Potenza - dice - devono costruirsi su scala ampia. Ecco il richiamo
al piano strutturale metropolitano che, inevitabilmente, dovràessere unodei primiappuntamenti: ovvero «programmare una serie di azioni in grado di trasformare un’area centrale della Basilicata in un sistema urbano territoriale, secondo una duplice finalità». Da un lato su «scala macroterritoriale», con Potenza in funzione di
«baricentro socio-economico per la Regione Basilicata», dall’altro su «scala sub regionale, con finalità di riequilibrio di dotazioni e di servizi tra la città e il suo hinterland». Allora non è un caso se tra le priorità c’è la capacità del capoluogo di farsi promotore «di un’azione di rappresentazione delle esigenze e di forte sollecitazione alle istituzioni competenti» con richiamo più o meno consapevolezza collettiva - alla realizzazione delle quattro corsie lungo l’asse Potenza-Foggia, della superstrada veloce Potenza-Bari, di una rete di alta velocità ferroviaria lungol’asse Salerno-Potenza-Taranto. Nontralascia, Santarsiero, il ruolo “attrattivo” della città, che è città dell’ospedale, dell’università, delle scuole e degli uffici. E sa (vuole) essere città di cultura, sempre in chiave identitaria, seppure con lo sguardo al Mediterraneo (come per il premio letterario annunciato). Ancora regolamento urbanistico da attuare, centro storico da riqualificare, periferie e zone rurali, servizi, opere più o meno complesse della viabilità cittadina, anche quella meccanizzata. Non manca il passaggio sullo stadio da delocalizzare e sulla partecipazione: troppo poca quella “contesta” spesso nel mandato precedente. Così Santarsiero decide di dettagliare «futuro e vicinanza», perchè «per uscire dalla crisi bisogna ripartire da una nuo-
va stagione politica a favore delle città. E’ nella città in cui viviamo che - conclude la relazione - possiamo trovare gli strumenti per affrontare insieme le difficoltà del nostro tempo e coltivare la speranza di una vita migliore per tutti». E lui, in questa città, prova a costruire un secondo mandato che«non mi pento,è chiaro, di aver accettato. Certo - ammette - tornando indietro ci avrei pensato molto di più. Ma continuo a credere e ad accettare questo ruolo come un compito esaltante. Non potrebbe essere altrimenti, essere sindaco nella mia città». Lui che affronta una maggioranza diversa da quella dell’autosufficienza. «Ma no, non è che il mandato questa volta è più difficile e complesso. E’ solo che purtroppo, a volta, è la politica che rende complicata l’amministrazione». E se c’è qualche «intoppo», poco importa. «Andiamo avanti con la stessa voglia». Anche adesso che alcuni problemi di salute della moglie lo hanno costretto a lunghe traversate e corse tra i luoghi del privato e quelli della vita e dei doveri pubblici. «Ma questo momento difficile resta un dolore privato, lo considero tale. Nè ha sminuito il mio impegno e la mia voglia di essere un buon amministratore». Ma poi lo dice che di quel suo dolore «è vero, lo sanno tutti, maancheper questosonoriuscito a percepire una grande vicinanza». Sara Lorusso
RICOSTRUZIONE
La commissione necessaria e attesa «MENTRE il governo nazionale sta prodigandosi per reperire i fondi necessari al completamento della ricostruzione post sisma del 1980, il comune di Potenza, a distanza di sette mesi dalla emanazione della legge regionale 7/2009, che impone ai comuni la costituzione della commissione che dovrà valutare le domande da ammettere al contributo, risulta ancora inadempiente». Lo sostiene il capogruppo del PdL nel consiglio comunale Fernando Picerno il quale ricorda che, in seguito all’assegnazione alla regione Basilicata di una ulteriore tranche per oltre 48 milioni di euro, al comune capoluogo sono stati attribuiti 1,5 milioni di euro per la cui utilizzazione è indispensabile istituire la citata commissione. Durante la seduta consiliare di ieri, l’assessore comunale competente, Nicola Lovallo, ha spiegato che la delibera è pronta: mancano, però, i componenti che devono essere designati da maggioranza e minoranza. «Ma nel caso in cui tale organismo non fosse in grado di assegnare i contributi entro marzo - ricorda Picerno l’intera somma tornerebbe al massimo ente locale».
LA CONTESA SULLE CASE
LUCE ALLA FIGC
Alloggi Mar Egeo, serve tempo
Fari accesi (forse) già stamattina
Molinari promotore dell’interrogazione: «Più che insoddisfatto» «Non è affatto soddisfacente le risposta», non quella di una questione che va avanti da mesi e che tiene in attesa alcuni residenti di rione Cocuzzo che rivendicano l’applicazione del contratto di quartiere del 2001 e l’assegnazione degli alloggi di via del mar Egeo a cui erano stati “destinati” anni fa. Ieri, in consiglio comunale è arrivata la risposta dell’assessore alle Politiche abitative, Donato Pace, a un’interrogazione del coordinatore dell’intergruppo comunale di opposizione, Giuseppe Molinari. Voleva sapere - e spiega che la “curiosità”non è stata ancora soddisfatta - in maniera definitiva quando saranno assegnati i 66 alloggi realizzati dall’Ater in via Mare Egeo e, soprattutto, a chi. La questione era tornata di attualità sul finire dell’estate quando, alcuni residenti che occupano parte del “Serpentone”, i palazzoni che si affacciano sulla collina, avevano spiegato di essere preoccupati a causa di voci - «parecchio insistenti» secondo le quali c’era la possibilità che i nuovi alloggi di via Mar Egeo venissero assegnati ad aventi diritto della graduatoria generale. Proprio i cittadini avevano allorarichiamato agran voce l’accordo tra Ministero e Regione del 2001. Alla base del provvedimento, il principio di abbattimento di una densità abitativa
troppo elevata in quel quartiere. Con il contratto di quartiere si sceglie di operare «sui due blocchi centrali (complesso nominato Del Favero) - si legge nel provvedimento - con demolizione degli ultimi piani, per ciascun corpo di fabbrica, e successiva realizzazione al piano copertura di uno spazio attrezzato». Quanto ai due blocchi denominati Padula, la proposta definitiva passaper «un progressivo trasferimento dei nuclei familiari collocati ai piani gallerie, per complessivi 36 alloggi e rifunzionalizzazione degli spazi così resisi disponibili per la realizzazione di residenza per studenti e altre attività». E nello stessoaccordonel 2001lazonain cui è stata prevista l’edificazione di nuovi alloggi è indicata nelle vicinanze, in località Poggio Tre Galli. Ma con il tempo, il contratto non è stato applicato. Di trasferimento ancora non si parla, di abbattimento dei piani superiori neanche. Come sembrano definitivamente sfumate le residenze per universitari nei piani galleria del complesso. Così, da un lato gli abitanti dei due stabili (riunitisi in un comitato spontaneo) che in diverse riunioni hanno spiegato come la questione potrebbe essere di facile risoluzione sfruttando il buon senso: «In fondo - avevano detto - facendo un censimento delle famiglie disposte a trasferirsi,
di quelle che occupano legalmente gli appartamenti di Cocuzzo in questione e che non hanno sulle spalle una grave morosità nei confronti dell’Ater, il conto totale degli appartamenti da assegnare a via del mar Egeo non arriverebbe oltre 20». Altrimenti, chiunque avrebbe potuto far valere le proprie ragioni visto che - avevano ripreso - per quel contratto di quartiere erano stati spesi anche dei finanziamenti. L’assessore Pace, nella risposta di ieri all’interrogazione, ha spiegato che, dopo il sisma dell’Abruzzo, la normativa in materia antisismica si è fatta anche più rigida. Così, tanto l’abbattimento degli ultimi due piani, che la realizzazione delle residenze universitarie (per cui nel frattempo sono state valutate altre ipotesi) sarebbe cosa poco fattibile, quanto meno di facile soluzione. Non resta allora - mentre il comune sta andando avanti con diverse riunioni con il ministero - attendere «ulteriori risposte proprio dal dicastero. La soluzione potrebbe essere in qualche modifica al programma complessivo perchè, al momento, rischierebbe di non vedere completarsi le previsioni». Quanto all’assegnazione degli alloggi di via del Mar Egeo, dall’Ater non è ancora giunta la comunicazione formale di ultimazionedelle operediurbanizza-
zione. «Nella risposta dell’assessore Pace – evidenzia Molinari - si specifica che, con la delibera di giunta239del 22dicembre2008, si dispone il trasferimento di sole 24 famiglie del blocco del Favero di rione Cocuzzo, ma non si specificaachi sarannoconsegnatiirestanti alloggi che, nel contratto di quartiere del 2001, è previsto siano destinati ai nuclei familiari non solo del blocco del Favero ma anche delle gallerie Padula». Allora, «la risposta non può essere considerata una risposta esaustiva in quanto spiega solo alcuni aspetti della questione relativa agli alloggi Ater senza fornire certezzein meritoalla tempistica di assegnazione dei nuovi appartamenti e senza precisare, una volta per tutte, quando e come il contratto di quartiere sarà completato». Troppo «il tempo perso». sa.lo.
L’ENEL spiega che c’è poco da discutere: «Abbiamo tagliato la luce al campo della Fgic perchè l’ente comunale è moroso». Ma non si dica - spiega l’azienda che si sia trattata di interruzione di pubblico servizio: «Abbiamo staccato le utenze più voluttuarie, per quanto significative, e non di vitale importanza», come quelle di ambulatori o uffici comunali. Ma da quanto il comune non paga la bolletta? L’Enel mantiene il riserbo e spiega solo che si tratta di morosità «consistente». Ma l’azienda spiega anche che la volontà di riprendere il servizio c’è, «basta che il comune dia segni concreti, tangibili. Noi ci mettiamo la disponibilità». Così il consigliere comunale Fernando Picerno (Pdl), che della Figc è anche componente, continua a tornare sull’argomento: «Sono passato al campo per un sopralluogo ieri pomeriggio, ma la corrente non era ancora stata ripristinata. Il comune continua a non pagare e la situazione, adesso, rischia di mettere a rischio il campionato, dopo i primi allenamenti saltati». Ma la controparte non resta in silenzio. E’ lo stesso comune a ricordare di «aver avviato un confronto con l’Enel sui presunti consumi» e sulla tempistica del pagamento bollette, cifre annesse, «stiamo facendo puntuali verifiche». Un primo risultato, comunque, sembra raggiunto. E - salvo intoppi o variazioni alle previsioni - già stamattina la corrente al campo dovrebbe essere riattivata. s.l.
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Potenza
Inchiesta “Iena 2”. I carabinieri del Ros mettono i sigilli a una gioielleria e alla ditta di pompe funebri
Maxi sequestro a Quaratino Bloccata anche una Ferrari intestata alla madre della moglie Presentate le iniziative dedicate alle Forze armate. Tutto ricordando il “Lucania”
Una manifestazione dedicata a «tre eroi»
Il colonnello Sessa e il luogotenente Ciriello (foto Mattiacci)
Quando sono scesi dalle auto in uniforme pochi hanno capito quello che stava succedendo. La gioielleria “Gq”, una vetrina all'altezza della deviazione per via Leonardo Da Vinci, ha dovuto chiudere la serranda, poi è apparso il sigillo con la scritta: “Bene sottoposto a sequestro giudiziario”. Stessa procedura in via Bertazzoni nella sede dell'impresa di onoranze funebri “Padre pio”. L'operazione è scattata all'improvviso, ed è un risvolto inaspettato della maxi inchiesta Iena2, per cui meno di un mese fa il processo è arrivato in dibattimento. Ieri mattina i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale e del Comando provinciale di Potenza hanno dato esecuzione a un'ordinanza del Tribunale contro il patrimonio di Giovanni Quaratino, pregiudicato di cinquantotto anni, imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso, un episodio di usura ai danni di un imprenditore in difficoltà, cinque casi di presunte estorsioni, ricettazione di orologi e pietre preziose, e sfruttamento della prostituzione. Oltre alle attività i carabinieri gli hanno sequestrato un appartamento in via Vienna con annesso box, e diversi automezzi in gran parte adibiti per il trasporto funebre. Si tratta di un'applicazione della legge di contrasto alle organizzazioni mafiose, che fu approvata nel '92 all'indomani della strage di Capaci, che prevede la confisca dei beni di pro-
prietà dei condannati in via definitiva per mafia, o che siano comunque nella loro disponibilità, anche per interposta persona. In questo caso i beni risultavano intestati perlopiù agli stretti familiari. Gli accertamenti svolti dagli investigatori sui redditi dichiarati da Quaratino, e sul volume d'affari delle due aziende da dieci anni a questa parte, avrebbero fatto emergere una evidente sproporzione con il suo reale tenore di vita. Fino a un anno fa tra le altre cose Quaratino avrebbe avuto la disponibilità anche di una Ferrari 360 Modena, intestata alla suocera, di cui in seguito ha denunciato il furto. La misura applicata ieri mattina ha carattere soltanto preventivo. Se verrà giudicato colpevole i beni verranno messi all'asta, altrimenti torneranno ai legittimi proprietari. Quaratino venne già arrestato per le stesse accuse il 22 novembre del 2004 assieme ad altre cinquantuno persone, e rilasciato dopo un anno. Il gruppo avrebbe fatto capo a Renato Martorano, a tutt'oggi detenuto a regime duro nel supercarcere di Cuneo per una vicenda di usura, e sarebbe stato operante dal 2000 al 2004 in Basilicata. L'inchiesta venne condotta dai pm Henry John Woodcock e Vincenzo Montemurro, della Direzione distrettuale antimafia, che si concentrarono sui rapporti con il mondo politico e imprenditoriale del potentino. Leo Amato
SARANNO tre i protagonisti, a Potenza, delle celebrazioni organizzate per celebrare le Forze armate italiane. Tre «eroi lucani», caduti in missioni di pace all’estero: il sergente maggiore Nicola Stigliani, il sottotenente Filippo Merlino e il capitano Antonio Fortunato. A rendere pubblico il programma delle manifestazioni il comandante del comando militare esercito Basilicata, il generale di brigata Domenico Scaglione, e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ieri in una conferenza stampa al Palazzo di città. Si partirà già il 2 novembre, con la consueta cerimonia di commemorazione dei defunti presso il cimitero. Il 4 novembre, festa dell'unità nazionale e giornata delle forze armate, nel parco di Montereale alle 10.45 faranno il loro ingresso davanti allo storico monumento ai caduti, gonfaloni, labari e associazioni combattentistiche per la cerimonia dell'alzabandiera. Alla presenza di tutte le autorità verrà celebrata la santa messa. A seguire, uno dei momenti più forti della cerimonia: gli onori ai caduti con la deposizione delle corone da parte del Prefetto di Potenza, Luigi Riccio e il comandante del Cme (Comando militare esercito) “Basilicata” il generale Domenico Scaglione. Gli appuntamenti non terminano certo qui. L'8 novembre, quando verrà cele-
IN COMMISSIONE DIFESA Margiotta: «Un governo che non ci ascolta» IL GOVERNO«ha manifestato una posizione di netta chiusura nei confronti delle ragioni dei lucani e del Pd» sulla soppressione della Caserma Lucania di Potenza. Queste le conclusioni tirate dal deputato lucano del Pd, Salvatore Margiotta, dopo la discussione, nella commissione Difesa, su una risoluzione contro la chiusura del presidio militare in Basilicata. A nome del governo, è intervenuto il sottosegretario alla difesa Giuseppe Cossiga, mentre il voto finale è stato rinviato alla prossima settimana. «Il sottosegretario Cossiga - ha spiegato Margiotta - non solo ha ribadito con nettezza che il 91/o Battaglione sarà soppresso, ma ha anche negato la possibilità di una presenza alternativa dei militari in Basilicata. Ci attendevamo un atteggiamento diverso, anche alla luce degli esiti dell’incontro del settembre scorso del sindaco di Potenza e di esponenti delle istituzioni con il sottosegretario Crosetto. Vedremo - ha proseguito il parlamentare - come voteranno la prossima settimana i rappresentanti del Pdl in Commissione. I parlamentari lucani del Pdl, in particolare, che avevano affermato di aver ricevuto rassicurazioni dal ministro La Russa sono stati smentiti clamorosamente dal loro stesso governo nella sede istituzionale. Un governo che ancora una volta ha mostrato di essere lontano dagli interessi del mezzogiorno e della Basilicata».
brato il 91esimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, su iniziativa del ministero della Difesa la città ospiterà l'evento “Caserme in piazza”. Da parco Monterele a Palazzo Loffredo a via Pretoria, dalle 10 fino alle 17, sarà un susseguirsi di momenti di incontro tra l'intera cittadinanza e le forze armate. La giornata avrà inizio nel parco, con le esibizioni della fanfara del 7° reggimento Bersaglieri di Bari, dei gruppi cinofili della Guardia di finanza e dell'arma dei Carabinieri e del robot antisabotaggio di quest'ultimo. Alle 11, pres-
Commemorato mons. Bertazzoni 29 OTTOBRE 1930: la Stazione Inferiore di Potenza è addobbata con motivi tricolori e floreali. Il capo stazione, Trepasso, il comandante di Milizia, Esposito, hanno curato tutto minutamente. Dinanzi la sala di prima classe,sotto lapensilina, è disteso un largo tappeto. Sono ad aspettare, oltre il clero cittadino ed i parrocidella diocesidiPotenza e Marsico, le principali autorità politiche, civili e militari. Alle 12.30 giunge il treno da Foggia. Da uno scompartimento di prima classe scende mons. Augusto Bertazzoni, che ha al seguito una rappresentanza del Comune di S. Benedetto Po e del clero di quella cittadina dov’è stato parroco per lungo tempo. Quindi esce dalla stazione e prende posto sull’automobile del Comune, insieme Franceschelli, commissario prefettizio. A Portasalza, Borgo antico della città, accoglienza trionfale da parte di una folla enorme ed entusiasta. Le donne sono in ginocchio. Il nuovo vescovo di Potenza, pur celando l’intensa emozione dalla quale è preso, si avvia a passo sicuro attraversando via Pretoria in processione per fermarsi nella Cattedrale. L’ingresso nel massimo tempio cittadino è accolto dai canti liturgici delle voci bianche del seminario pontificio. Il canonico don Gerardo Ma-
rino, recail salutodel clero. Mons. Bertazzoni ringrazia e sottolinea la sua mestizia nell’aver lasciato S. Benedetto Po, e la letizia nel trovarsi con i suoi nuovi figli. Sin qui la sintesi della cronaca del tempo per l’ingresso a Potenza di Bertazzoni, vescovo della nostra diocesi dal 1930 al 1966, scomparso a 96 anni il 30 agosto 1972, in appartamento della Banca d’Italia concessogli amorevolmente dalla comunità potentina che lo vuole Santo. Dopo 79 anni da quell’ingresso e a 36 anni dalla sua scomparsa, la chiesa potentina l’ha ricordato, ieri sera, al termine della novena presieduta da don Gerardo Messina, biografo di Bertazzoni. In questo contesto è stata officiata una santa messa dal vicario generale della diocesi, don Vito Telesca, che, all’omelia, ne ha tracciato un breve profilo ricordando che presso la Sacra Congregazione delle Cause dei Santi, è in corso, dal 2000, il processo di beatificazione. Contemporaneamente alla commemorazione di Bertazzoni, si è svolto un concerto in onore del Patrono S. Gerardo di cui ricorre oggi 30 ottobre la tradizionale festività. Vincenzo De Gregorio, organista e Maestro della Cappella del Duomo di Napoli, si è esibito in concerto eseguendo musiche di celebri autori. Pino Gentile
so il museo archeologico nazionale Palazzo Loffreddo, verrà inaugurata la mostra storica sulla Prima guerra mondiale. Esposizioni di divise storiche e un angolo dedicato ai tre caduti lucani durante le missioni di pace all'estero: il sergente maggiore Nicola Stigliani, caduto a Kindù nel 1961, il sottotenente Merlino, morto nel famoso attentato a Nassirya e il tenente Fortunato, recentemente caduto aKabul. E poi, ancora, le esibizioni della Fanfara. «Anche quest'anno - afferma il generale Scaglione - l'intendimento del
ministero della Difesa è quello di promuovere l'incontro tra le forze armate e i cittadini. Oggi come oggi il compito delle forze armate è di più ampio raggio: intervenire ovunque venga messa in pericolo la pace e la convivenza tra i popoli. Non più solo sentinella, ma “sentinella ovunque”». L'evento, per il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, èanche «lapossibilità di ricordare la gloriosa storia legata al Novantunesimo e il modo in cui la Caserma Lucania ha segnato la vita della città». Il pensiero quindi, va alle incerte sorti del Battaglione. «Quando tutti i sindaci furono chiamati dal ministro La Russa per illustrarci l'iniziativa, esternai l'apprezzamento per la manifestazione ma colsi anche l'occasione per sottolineare quanto ingiusta e in controtendenza fosse la soppressione del Novantunesimo. Oggi - aggiunge il sindaco -è arrivato il resoconto di quanto discusso sulla questione in Commissione Difesa e nel quale, lo stesso sottosegretario,esprime ladisponibilità e la volontà dell'amministrazione comunale a volere impedire la chiusura della caserma. Invito tutta la cittadinanza a rispondere con entusiasmo alla manifestazione, dimostrando ancora una volta il profondo legame con il Novantunesimo battaglione Caserma Lucania». Anna Martino
TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA INCANTO IN DANNO DI Procedimento di Esecuzione Immobiliare N. 184/96 IL CANCELLIERE RENDE NOTO -CHE il giorno 04.12.2009, alle ore 11,30, nella sala delle Pubbliche Udienze di questo Tribunale, avanti al Giudice dell'Esecuzione, si procederà alla vendita senza incanto dei beni immobili sotto descritti. DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNICO: fabbricato immobiliare, sito in Pietragalla, alla C.da Risciuddo, piano terra e primo piano, con annessa area circostante di mq. 2465, attualmente in catasto rispettivamente, fabbricato alla partita 1000789, al fol. 55, p.lla 450 , terreno alla partita 22829, fol. 55, p.lla 598. CONDIZIONI DI VENDITA - Gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto di ufficio con relazione depositata in data 12.10.1999, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative; - Il prezzo base è di € 77.766,00 oltre di I.V.A, se dovuta; - L'aggiudicazione sarà disposta in favore di chi avrà formulato l'offerta più alta, in aumento rispetto al prezzo base, a seguito di gara tra gli offerenti. - Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una solo offerta valida, senza gara. - Le offerte di acquisto sono irrevocabili e dovranno essere presentate in regola col bollo, in busta chiusa e sigillata indirizzata all'Ufficio Esecuzioni Immobiliare del Tribunale di Potenza, entro le ore 11 del giorno precedente quello di gara; - Esse dovranno contenere: 1) le generalità, domicilio, codice fiscale, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui sarà intestato l'immobile se persona fisica; ragione sociale, sede, recapito telefonico, partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante e relativi poteri se trattasi di società o ente. Non sarà possibile intestare l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; 2) dati identificativi dell'immobile per il quale l'offerta è proposta; 3) indicazione del prezzo di acquisto offerto; 4) all'offerta devono essere allegati due assegni circolari, non trasferibili, intestati alle “Poste Italiane S.p.a. Potenza”, per gli importi fissati in percentuale sul prezzo base: - il primo pari al 20% per spese di vendita salvo conguaglio; - il secondo pari al 10% per cauzione ed in conto prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione di cui sopra) entro 60 giorni dall'aggiudicazione, su Libretto Postale infruttifero, nelle forme di Deposito Giudiziario. Detto libretto sarà depositato in Cancelleria, previa redazione del relativo Processo Verbale. In mancanza si procederà a norma dell'art. 587 C.p.c.; - all'esito di tali adempimenti sarà emesso il Decreto di Trasferimento ai sensi dell'art. 586 C.p.c.; Maggiori informazioni in Cancelleria. POTENZA, 10.04.2009 IL CANCELLIERE -Dott. Canio Muro-
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Agenda
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Domani allo Stabile “Il giardino della speranza”
Stasera in Largo Pignatari la Castagnata
“Orbita e dintorni”, oggi corso di aggiornamento al San Carlo
Le cantine di Pasolini Domani il premio letterario
SARA’ proiettato domani, alle 20.30, nel teatro Stabile, il film “Il giardino della speranza” di Antonello Faretta con Marco Lopomo. In ogni città esistono luoghi silenziosi dove si realizza una vera solidarietà primaria tra gli individui. Questi sono i luoghi della sofferenza, come le carceri o gli ospedali, dove si raccolgono tutti i sogni, i desideri e le speranze di quegli uomini che vivono una privazione o semplicemente un senso di disgregazione. Le storie private di questi individui spesso sono invisibili racconti di forza, fede e amore che, se abbiamo la fortuna di scoprirne almeno una, ci restituiscono speranza e consapevolezza.
CASTAGNATA stasera in Largo Pignatari. Si tratta di una delle iniziative realizzate dall’associazione culturale “San Gerardo La Porta”, che da martedì scorso ha programmato una serie di eventi, per celebrare il Santo Patrono della città di Potenza, San Gerardo. Il 30 ottobre, infatti, si commemora il giorno della morte del Santo. Martedì scorso è stata rappresentata, presso il Teatro Stabile la commedia in vernacolo "U Sant’ Prutettor’". Ieri un concerto e oggi, dopo la celebrazione della santa messa, alle 19 in Cattedrale tutti in Largo Pignatari dove dalle 20 è prevista la Sagra della castagna e di tanto altro…
SI CHIAMA “Orbita e dintorni” ed è il corso di aggiornamento organizzato da Giovanni Smaldone, direttore dell’Unita operativa di Oculistica del nosocomio potentino, che si terrà oggi nell’auditorium del San Carlo. Il corso di rilevanza nazionale ha come sottotitolo “Dalla patologia orbitaria alla Oftalmoplastica”. L’evento, accreditato Ecm è rivolto agli oculisti, otorinolaringoiatri, neurologi, neurochirurghi, neuropadiologi, ortottisti e infermieri, ha carattere multidisciplinari e si avvarrà della collaborazione di llustri relatori nazionali e regionali.
L’ASSOCIAZIONE culturale Sisma, con la federazione Sui Generis e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini - Casarsa della Delizia, presenta la prima edizione del premio letterario “Le Cantine di Pasolini”. L’appuntamento è per domani alle 18 presso Palazzo Frusci, corso Vittorio Emanuele a Barile. Questa prima edizione ha lo scopo di avvicinare la città di Barile al mondo della letteratura, attraverso storie fantastiche e di vita vissuta. Il premio letterario è dedicato a Pier Paolo Pasolini che, nel 1964, decise di girare alcune scene del suo “Vangelo Secondo Matteo” proprio a Barile e precisamente lungo il parco urbano delle Cantine.
IL CONVEGNO
LA RICHIESTA AL COMUNE
Aeromodellismo spazio senza barriere
L’ASSOCIAZIONE Amici dell'Hospice “San Carlo”di Potenza ha partecipato al Congresso nazionale della Società italiana cure palliative, che si tiene in questi giorni a Lecce. Quattro giorni (oggi l’ultimo appuntamento) di incontri e dibattiti che hanno come tema centrale le cure palliative: diritto che nel nostro Paese vorrebbero veder riconosciuto su tutto il territorio quei 250 mila malati con le loro famiglie. «L'Associazione Amici dell'Hospice San Carlo di Potenza - sostiene Raffaele Messina, coordinatore - ha lo scopo di supportare le attività dell'Hospice San Carlo, completando la già egregia assistenza professionale offerta dalla struttura sanitaria, attraverso le attività di un gruppo di volontari, inseriti nell'equipe curante, che si occupa prevalentemente di sostenere i pazienti e i familiari con attività ricreative ed occupazionali, attraverso la Terapia del Sorriso. I miei “compagni di viaggio”, mi riferisco agli altri volontari - prosegue Messina - sono sia persone che hanno conosciuto la realtà dell'Hospice comprendendone l'importanza, sia medici o infermieri dello stesso reparto; ciò a testimonianza che l'Hospice di Potenza si configura, non solo come un reparto ospedaliero, ma come “casa che accoglie” il malato e la sua famiglia e gli assicura, oltre le necessarie cure medico-infermieristiche, anche il supporto psicologico e spirituale ed ogni altra forma di assistenza volta al miglioramento della qualità di vita. Questo congresso è un'importante occasione che ci permette di confrontare la nostra esperienza con le altre realtà che operano nel Paese, per migliorare ed accrescere il nostro livello formativo e la nostra conoscenza delle scienze palliative». Oggi in mattinata l'Associazione presenterà al Congresso, nell'ambito della sessione video, un video sull'operato nell'Hospice San Carlo di Potenza, come prima esperienza, in campo nazionale, di Terapia del Sorriso applicata alle cure palliative.
VINCENZO Claps ha i capelli brizzolati, una moglie e due figli. Prima faceva l'autista. Prima che un angioma alla spalla lo costringesse su una sedia rotelle. Da 10 anni, ormai, ha perso l'uso delle gambe, ma non l'amore per la sua bella famiglia che gli sta accanto e una passione, quella per il modellismo. Vincenzo trascorre le sue giornate montando e smontando pezzi di modellini di aerei, elicotteri e macchine da corsa, in un locale vicino casa. Ha una postazione computer da cui vende e compra modellini on line e un banchetto dove svolge tutte le operazioni di riparazione o di cambio pezzi. La sua è una passione iniziata così, per gioco, grazie a degli amici e che adesso è diventata la sua fonte di energia. Quattro anni fa Vincenzo fonda un'associazione di aeromodellismo a Potenza, che conta più di 200 iscritti. Tra questi, diversi disabili. «Per chi è come me - dice - non ci sono tante alternative a Potenza. Non ci sono squadre di basket o pallavolo. Il modellismo potrebbe essere un'occasione per socializzare e uscire dalle proprie stanze, una spinta ad andare avanti». Il problema, però, è che l'associazione non ha degli spazi atti a esercitare questo sport. «Già nel 2007 - racconta Vincenzo - feci domanda all'assessore allo sport Ginefra, per una pista in cui poter esercitare questa attività, ma purtroppo mi disse che non c'erano spazi idonei alle richieste. Allora proposi i campetti abbandonati vicino Betlemme, il campo scuola e uno spazio abbandonato nei pressi della fondovalle, ma non ci fu nulla da fare. Per un pò - continua - abbiamo usufruito del piazzale della Regione, ma fummo costretti ad abbandonarlo perché i residenti della zona chiamarono i vigili urbani accusandoci di fare troppo rumore. Così, ci attrezzammo nella zona della Fornace Ierace, dove però eravamo troppo nascosti».
Dj Autilio per ballare in Formazione
Sopra Vincenzo Claps e, accanto, alcune delle cose da lui realizzate (Foto Andrea Mattiacci)
Il sogno di Vincenzo è quello di avere uno spazio in città che possa essere da richiamo a nuovi amatori e all'intera cittadinanza. «Perché solo così - dice - l'associazione può crescere e coinvolgere tanti altri disabili come me. Se avessimo uno spazio all'aperto adeguato, potremmo promuovere gare, fare delle dimostrazioni, dei corsi, noleggiare i modellini ai ragazzini e ai bambini, i primi ad essere attratti da questo mondo». Un mondo che Vincenzo de-
scrive come molto particolare e complesso, «dove - dice - bisogna saper far funzionare i vari meccanismi, sapere dove mettere mano altrimenti si rischia di fare dei danni irreparabili». Così Vincenzo è anche il consigliere di appassionati, esperti e gareggiatori. «Ho provato anch'io a partecipare a qualche gara, ma spostarsi fuori regione è troppo faticoso». Per il momento gli iscritti all'associazione si esercitano a Tito, dove per i disabili ci sono di-
verse difficoltà. «Noi ringraziamo tantissimo chi ci è venuto incontro concedendoci quel piazzale, ma andrebbero fatti dei lavori, come l'asfalto e l'avvallamento. Per noi disabili diventa un problema anche raggiungere il posto. Per questo - conclude - chiedo all'amministrazione comunale di Potenza che le mie richieste vengano accolte e che mettano a disposizione un piazzale tutto per noi». an. mart.
L’INCONTRO Vivere senza diete NEL POMERIGGIO di oggi, a partire dalle 18 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, si terrà l’incontro organizzato dalla Sezione Inner Wheel di Potenza, sul tema “Vivere senza diete, ma…conoscendo le regole”, con l’autorevole partecipazione di Eugenio Del Toma, dietista e nutrizionista di rilievo internazionale, noto al grande pubblico anche in virtù della sua partecipazione a numerose trasmissioni televisive. L’evento è organizzato nell’ambito del Tema Distrettuale Inner Wheel “Migliorarci e migliorare verso una nuova armonia”, e risponde all’esigenza sempre più diffusamente sentita, di acquisire conoscenze ed abitudini, anche in campo alimentare, che favoriscano uno stile di vita più sano, consapevole ed equilibrato, rispetto a quanto spesso la vita quotidiana consente. I lavori saranno introdotti dalla presidente Inner Wheel, Eleonora Marroccoli, e coordinati da Patrizia Romano, ordinario di Microbiologia Alimenti presso l’Università di Basilicata. Interverranno inoltre Antonio Potenza, assessore regionale alla Salute; Vincenzo Viti, assessore regionale all’Agricoltura e Francesco Amendola, direttore generale Asl di Potenza.
ENZO URANA, gestore del club "Las Vegas" ha compiuto 25 anni. E' stato festeggiato da alcuni amici-frequentatori del club
A Gerusalemme per i diritti umani
LA PROVINCIA di Potenza è stata tra i 45 comuni e province italiane a partecipare, dal 10 al 17 ottobre 2009, alla Marcia per la Pace a Gerusalemme, organizzata dal coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, dalla Tavola della pace e dalla Piattaforma italiana delle Ong per il Medio Oriente. L'esperienza, significativa sia sul piano umano sia politico, è stata raccontata ieri mattina, presso la sede dell'assessorato alle Politiche sociali, nel corso di una conferenza stampa a cuihanno preso parte l'assessore Paolo Pesacane, che ha rappresentato l'Ente alla marcia, e il presidente della Provincia Piero Lacorazza. La partecipazione al viaggio a Gerusalemme a cui hanno aderito 400 persone tra amministratori, rappresentanti di associazioni, movimenti e sindacati, nonché semplici cittadini - ha affermato Pesacane - «si inserisce nel solco di una lunga tradizione di attenzione da parte dell'Ente ai temi internazionali. L'esperienza di quest'anno - ha proseguito - ci ha fatto toccare con mano la necessità, non solo di tenere alta l'attenzione sul tema del conflitto israelo-palestinese, ma anche di richiamare l'Europa alle proprie responsabilità, partendo dal basso per costruire assieme agli altriun interventoomogeneo finalizzatoalla pace». L’assessore ha insistito sulla necessità di agire subito e senza far ricorso alla violenza per l'affermazione dei diritti universali. «Dal canto suo - ha aggiunto - la Provincia di Potenza metterà in piedi progetti concreti, sia in Palestina sia in Kenya, e costruirà dei percorsi con le scuole per sensibilizzare le nuove generazioni». «L’amministrazione provinciale - ha conclusoLacorazza-proverà conimpegnoedeterminazione adare unserio contributoper tenere alta l'attenzione su un tema così importante. Lo farà, soprattutto, ripartendo dalla scuola. Accanto a scuole sicure ed ecologiche vogliamo - ha aggiunto - scuole in grado di contribuire a costruire il futuro, a trasmettere quei valori e quegli ideali necessari a creare equilibri stabili e sostenibili».
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Michael Jackson. This is it 17.00 - 19.30 - 22.00 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 Amore 14 18 - 20 - 22 Sala 4 Nel paese delle creature selvagge 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Oggi sposi 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 La battaglia dei tre regni 18 - 21
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Viaggio al centro della terra (3 D) Unico spettacolo alle 17 Michael Jackson. This is it 19 - 21
This is it UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Bruno DOPO Borat Sacha Baron Cohen torna nei panni dell'eccentrico stilista e giornalista di modo austriaco Brüno alla scoperta, o meglio, alla conquista degli Stati Uniti.
Parnassus QUESTA è la storia dell’Immaginario del Dottor Parnassus, un attore girovago, con la sua compagnia di personaggi un po’ fuori dal comune...
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 30 OTTOBRE Figliola - via Pretoria 285
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Numeri utili Carabinieri
112
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113
Vigili del fuoco
115
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803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti)
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308
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0971 19696
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0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
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Provincia
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Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
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RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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Amici dell’Hospice a Lecce
LA MARCIA
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Lagopesole I disguidi nascono dallo spostamento dell’ufficio di smistamento
Da 2 settimane senza posta Ad aggravare la situazione anche l’indisponibilità di un portalettere AVIGLIANO - Niente posta a Lagopesole. E nemmeno nel resto delle aree del territorio di Avigliano del versante del Monte Carmine che dà verso il Vulture-Melfese. Succede ormai da più di due settimane, e concreta è la minaccia che la situazione possa prolungarsi. Il problema nasce in concomitanza con lo spostamento del centro di smistamento della corrispondenza. Fino alla metà di ottobre, ad occuparsi della raccolta, e del successivo trasferimento della posta anche agli uffici postali di Sant'Angelo e Possidente, era lo stesso ufficio di Lagopesole. Da un paio di settimane, invece, il compito è stato affidato all'ufficio postale di Filiano. E' da quel momento che sono incominciati i problemi. Il servizio di consegna della corrispondenza non è completamente sospeso, ma avviene in maniera fortemente ridotta. Raccomandate ed atti giudiziari vengono recapitati con frequenza tutto sommano normale. Posta ordinaria, posta prioritaria, bollette e quant'altro, invece, restano non consegnate. Con tutti i problemi che
Tommaso Coviello
tutto ciò comporta. «La localizzazione precedente - sostiene il consigliere comunale del Gruppo misto Tommaso Coviello - garantiva maggiormente e in modo migliore il servizio di smistamento per tutta la popolazione residente nel comune di Avigliano, nella fascia di territorio che si snoda lungo la strada statale 658». Il disservizio attuale, ufficialmente, sembra essere addebitabile all'indisponibilità di un portalettere in forza presso l'ufficio postale di
Lagopesole. Tuttavia, la coincidenza con il trasferimento del centro di smistamento da Lagopesole a Filiano sembra alquanto strana. Il disagio è amplificato dalla presenza sul territorio interessato di molte attività commerciali, che vengono notevolmente danneggiate dal mancato recapito della posta. La situazione è talmente grave da aver messo in moto una serie di reazioni. La prima, sul versante più
strettamente amministrativo, con un'interrogazione presentata da Coviello al sindaco Tripaldi, «che occorrerebbe immediatamente segnalare i disservizi sopportati dalla cittadinanza residente nei confronti di Poste Italiane ed allo stesso tempo attivarsi per mantenere il centro di smistamento presso l'uficio postale di Lagopesole, a garanzia di un corretto smistamento della posta in tutta la fascia di territorio comunale che va da Sant'Angelo a Lagopesole». L'altra, da parte dei cittadini colpiti dal disservizio, che hanno immediatamente attivato una raccolta di firme per segnalare agli organi competenti la situazione. «In questi giorni - spiega Coviello - ho avuto modo di parlare con il dirigente di Poste Italiane di Taranto ingegner Pierangeli, il quale mi ha assicurato che si sarebbe attivato perché si possa giungere ad una normalizzazione della situazione. Tuttavia, sembra che almeno fino a lunedì prossimo non ci si possano attendere miglioramenti». Intanto, la posta non consegnata si accumula, e i disagi per i cittadini continuano a crescere. Giancarlo Tedeschi
Satriano Obiettivo: aumentare la percentuale di differenziata
Via tutti i cassonetti dal paese A regime la raccolta porta a porta SATRIANO - Presentata mercoledì pomeriggio, presso l'aula consiliare, la seconda fase della raccolta differenziata. Dopo due anni dall'introduzione del porta a porta, il sistema della raccolta dei rifiuti del comune di Satriano si rinnova con alcune novità importanti tra cui la più rilevante è la rimozione di tutti i cassonetti della spazzatura dal centro abitato. La raccolta porta a porta verrà effettuata tutti i giorni della settimana sia per i rifiuti differenziati, compreso l'umido, che per quelli indifferenziati. Nel giro di pochi mesi verrà realizzata un'isola ecologica dove poter depositare i rifiuti anche dopo il passaggio degli ope-
ratori ecologici. Questi cambiamenti dovrebbero consentire di alzare la percentuale di differenziata oltre il 60 per cento. Presenti all'incontro Michele Miglionico, primo cittadino di Satriano, Marco De Biasi presidente di Legambiente Basilicata, Giovanni Agoglia titolare dell'azienda Ageco che gestisce la raccolta, Nanni Antonio vicesindaco, gli assessori Cavallo e Langone e i consiglieri di maggioranza Polino, Perrone, Muro e Palermo. «L'eliminazione dei cassonetti priva i cittadini di un punto di riferimento - ha dichiarato il sindaco - e come dimostrato in tutto il mondo è essenziale per au-
mentare la quantità di materiale da riciclare». Miglionico ha colto l'occasione per ribadire che «tutti i comuni dovrebbero essere obbligati a cambiare il sistema di raccolta dell'immondizia per adottare il porta a porta, è necessario inoltre che la tariffa che i comuni pagano sui rifiuti sia inversamente proporzionale alla quantità di rifiuti differenziati, chi più ricicla meno paga». Marco De Biasi, presidente di Legambiente, ha rivelato in anteprima che il comune di Satriano nel 2008 è stato il più virtuoso della provincia di Potenza riuscendo a differenziare circa il 30 per cento dei rifiuti. Rocco Perrone
Una guida turistica per Muro Lucano MURO LUCANO - Una guida turistica a cura del professore Mario Mennonna e dell'assessore alla Cultura di Muro Lucano, Antonio Mennonna, raffigura una delle innovative esperienze, che l'amministrazione comunale intende portare avanti nell'ambito della promozione del territorio. “Muro Lucano: l’anfiteatro dell’Appennino campano lucano” è il titolo del vademecum murese, graficamente innovativo, grazie all'ingegno messo in campo da Simona Latino dell’Agenzia “Lationo Adv”. La collaborazione con l'agenzia di viaggi “Numistravel”, con la dottoressa Gaia Capezio e con il dottore Antonio Oliveto, all'unisono con la sapiente realizzazione dei testi del professore Mario Mennonna, tra l'altro, autore di volumi come “Storia civile e religiosa di Muro Lucano” e testi, nella circostanza scritti a quattro mani con Antonio Mennonna, del calibro di “Basilicata mariana: itinerario turisticoreligioso”, rappresenta il primo passo per una politica, volta alla ricerca di ulteriori forme di incentivo per l'economia. Inoltre, le fotografie del professore Filippo Parisi, dell'architetto Francesco Cristiano e del fotografo Pasquale Urbano, oltre alla consultazione dei lavori effettuati dagli alunni dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli” e del libro “Felicitas Temporum” redatto dal Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano, rendono l'elaborato una sintesi di collaborazione fattiva e socialmente interessante. «La presente guida vuole essere uno strumento di riferimento per introdursi in questa nostra straordinaria realtà – ha evidenziato l’assessore alla Cultura Antonio Mennonna -
Uno scorcio di Muro Lucano
che abbiamo il dovere di salvaguardare». «E’ la terra dove è nato San Gerardo Maiella – ha dichiarato il sindaco Gerardo Mariani - è il luogo dove è stata assassinata Giovanna I d’Angiò, in quel Castello che, maestoso, ancora si erge sulla vetta della collina». E’ la terra dove le pietre «narrano oltre tre millenni di storia - continua ancora Mariani - attraverso variegate testimonianze, come le grotte dei Vucculi, il Museo Archeologico Nazionale, i siti archeologici e il vecchio borgo del Pianello». «Una comunità che non opera per tali obiettivi è destinata ad esaurirsi ed a gettare nell’emarginazione le future generazioni -ha ribadito l'assessore Mennonna - e questo è un ulteriore tassello del processo messo in atto dalla amministrazione nell'ambito culturale e turistico». Il Comune di Muro Lucano ha annunciato la elaborazione di un volumeguida, per proseguire sulla strada della valorizzazione storico-religiosa, perorata dall'amministrazione. Giovanni Petilli
Vietri, corse gratuite per gli autobus in occasione di Ognisanti
Pietragalla, lavori urgenti in alcune zone del cimitero
VIETRI DI POTENZA - Così come da diversi anni, il Comune di Vietri di Potenza ha messo a disposizione alla cittadinanza, gratuitamente, ed ha istituito corse supplementari del bus per i giorni 31 ottobre ed 1 e 2 novembre, in occasione della commemorazione di Ognissanti e per il giorno dei morti. Le corse supplementari si svolgeranno in quattro orari diversi. Due al mattino e due nel primo pomeriggio. Alle nove del mattino con arrivo al cimitero dopo cinque minuti. E il primo viaggio di ritorno è previsto alle nove e dieci. Seconda corsa alle 10 e 45, e secondo viaggio di ritorno dopo dieci minuti. Poi al pomeriggio. Primo viaggio di andata alle 15 e 35 e ritorno alle 15 e 40. Ultima corsa della giornata alle 16 e 30, con ritorno previsto alle 16 e 40. c.b.
PIETRAGALLA - Siamo nel periodo di commemorazione dei defunti e quindi i cimiteri, più che in ogni altro periodo dell'anno, sono affollati da parte dei familiari di chi non c'è più. In tal senso il Comune di Pietragalla ha emesso nei giorni scorsi un avviso importante per i cittadini. Il sindaco del paese Rocco Iacovera sottolinea a tal proposito che "visto l'esito del sopralluogo tecnico svolto dall'Azienda sanitaria locale di Potenza presso le aree interne cimiteriali di Pietragalla e della Frazione San Giorgio di Pietragalla è stato accertato che dalle risultanze di tale verifica è emersa la presenza di problematiche di natura igienico-sanitaria (degrado generale, presenza di vespe e calabroni) da
cui necessita di eseguire dei lavori di manutenzione ordinaria con sistemazione delle facciate dei colombari presenti nelle suddette aree cimiteriali. Tutti i cittadini concessionari dei loculi presenti nei due cimiteri sono invitati a svolgere con la massima urgenza ognuno per la propria parte i lavori di intocanatura delle superfici esterne (piantone verticale e fascia orizzontale) dei colombari posti frontalmente o di punta con relativa tinteggiatura in tinta unica chiara (bianco). Ovviamente in caso di mancata esecuzione di tali lavori entro il 31 dicembre 2009 l'amministrazione comunale di Pietragalla provvederà a proprie spese addebitando le stesse ai cittadini inadempienti". Antonio Bevilacqua
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Lagonegro Tappa d’esordio degli incontri con i lavoratori alla presenza di Macchiesi
Contratto Edili, al via la consultazione LAGONEGRO - La Fillea Cgil scende in campo per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Lavorator Edili. Al via il giro di consultazione con i lavoratori. Si parte questa mattina sui cantieri della Lagonegro Scarl alla presenza del segretario nazionale della Fillea - Cgil, Mauro Macchiesi la prima tappa degli incontri previsti con i lavoratori per discutere del contratto nazionale. Incontro che avrà luogo in contrada Verneta, presso i locali mensa della Lagonegro Scarl, uno dei più
grandi cantieri d'Italia e senz'altro del Meridione. Il più grande di tutti i tempi della storia della nostra Regione per dimensione dell'appalto. Al centro la proposta di piattaforma per il rinnovo del contratto da sottoporre a giudizio dei lavoratori. Un assemblea che vedrà oltre alla partecipazione del segretario nazionale della Fillea - Cgil, dei rappresentanti sindacali, della Sis e dell'Icet. Si proseguirà poi nella giornata di domani a Moliterno, comune valdagri-
no, con un assemblea zonale dove interverranno oltre ai rappresentanti sindacali locali come Raffaele Rotondaro, il segretario Enzo Iacovino e Angelo Vaccaro, responsabile della Fillea - Cgil. Focalizzato in ogni incontro la piattaforma che pone l'obiettivo di tenere insieme i problemi di contesto esposti per dare maggiore tutela al lavoro edile ed introdurre nel settore elementi di qualità utile al settore ed al suo sistema di impresa. Centrale anche Riteniamo l'apertura di un
percorso di un'ipotesi di lavoro concertativo e sinergico con i lavoratori, puntando sulla consultazione. «Per noi - ha spiegato il segretario Enzo Iacovino è vincolante il giudizio dei lavoratori, infatti prima che la piattaforma - ha riferito - venga presentata alle controparti datoriali, sottoporremmo l'ipotesi di piattaforma al voto dei lavoratori interessati al rinnovo. Entro il 13 Novembre prossimo - ha aggiunto Icovino - concluderemo il giro delle assemblee». Angela Pepe Un cantiere sulla Salerno-Reggio
Montemurro Si attende il prefabbricato che sarà pronto non prima di gennaio
«Nessuna struttura ci può ospitare» Scuola dell’Infanzia chiusa, parla la dirigente scolastica Agnese Di Pierro MONTEMURRO - «Allo stato attuale non c'è una struttura pronta ad ospitare i trenta bambini della scuola d'Infanzia di Montemurro. Si attenderà il prefabbricato, nel frattempo la didattica è sospesa». Per il dirigente scolastico delle scuole di Montemurro, di specifico dell'Istituto comprensivo di Spinoso (da quest'anno le scuole di Montemurro sono state accorpate a Spinoso) Agnese Di Pierro, «è stato fatto il possibile per trovare una giusta soluzione al problema» e «non si può fare nient'altro». La didattica rimarrà sospesa fino a quando il prefabbricato non sarà pronto, così che i baby studenti potranno riprendere le attività. «Purtroppo - ha sottolineato il dirigente - a Montemurro non ci sono strutture alternative per ospitare i bambini. Abbiamo anche proposta ai genitori l'alternativa di portare i bambini, almeno quelli più grandi, nella sede di Spinoso, ma per i genitori è un viaggio lungo. È stato richiesto anche l'utilizzo di alcuni ex locali dell'Asl, ma l'Asl non ha rilasciato l'autorizzazione. In questo caso - ha evidenziato - non si può fare nient'altro». L'at-
La sede del comune di Montemurro. I bambini faranno all’interno attività ludiche
tesa è per il prefabbricato ma la speranza è che si faccia al più presto possibile così come è stato richiesto dal dirigente al Sindaco «speriamo per i bambini ha aggiunto la Dipierro che si faccia prima di Gennaio». E se i piccoli alunni per ora dovranno rimanere
a casa, l'organico che prima era in servizio alla scuola d'Infanzia, docenti e personale non docente, è stato trasferito alla sede del Comprensivo di Spinoso e alla sede distaccata di Sarconi, in supporto all'Organico dell'intero Istituto. Una storia lunga quella
Val D’Agri, Parco e forestale per il territorio VAL D'AGRI - Parco Val D'Agri e Corpo Forestale dello Stato procedono insieme per proteggere il territorio. Per il Comandante Sergio Costa, quello lucano è un modello da esportare. La collaborazione tra il Parco dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegresee ilCorpoForestaledello Statoèormai un dato consolidato, ma quello di mercoledì mattina è stato il primo incontro ufficiale, nel corso del quale il Comandante regionale Sergio Costa ha presentato al commissario Domenico Totaro i comandanti delle stazioni che ricadono nel territorio del Parco. Molti gli argomenti affrontati, relativi a progetti avviati e da avviare. Ma gli interventi hanno riguardato soprattutto alcuni fondamentali strumenti legislativi di cui il Parco ha urgente necessità di dotarsi. Al riguardo il commissario ha comunicato l'imminente varo del regolamento sui danni da fauna, rispetto al quale l'ente si confronterà con le associazioni venatorie e quello, delicatissimo, relativo al trasporto delle armi nel territorio del Parco. Su quest'ultimo argomento Totaro ha affermato di cercare una soluzione im-
prontata al giusto equilibrio fra l'applicazione corretta delle norme transitorie dell'Ente e le legittime necessità dei cittadini che abitano l'area protetta. Il commissario ha presentato al Corpo dei Forestali la prima cartografia, ancora provvisoria ma già ben definita e ne ha fornito una copia a ciascun comando. Circa la creazione di una banca dati, poi, molto importante è anche l'aggiornamento del Sim, il sistema integrato delle notizie relative al territorio regionale, con i dati del Parco. Il comandante regionale Sergio Costa, invece, ha illustrato con entusiasmo quello che ha definito “il modello lucano” di organizzazione del Cfs, basato su un controllo preventivo e approfondito del territorio, volto alla rilevazione del maggior numero possibile di informazioni utili alla gestione e allo studio dell'area protetta e sul concetto innovativo di area preparco, individuabile in quella immediatamente a ridosso del perimetro del Parco che, nella nuova concezione, sarebbe oggetto di un'attenzione simile a quella del Parco vero e proprio. Emilia Manco
che ha interessato la scuola d'Infanzia del paese valligiano che inizia nei primi del 1990 quando l'allora l'amministrazione decise di utilizzare, previa ristrutturazione e adeguamento, l'edificio della scuola materna per Caserma dei Carabinieri, di conseguen-
za i bambini furono trasferiti presso l'edificio della scuola elementare. Questa la prima tappa. Successivamente, però, nel 2003 per le sopraggiunte norme antisismiche anche suddetto edificio fu posto in indagini strutturale e consolidamento. Così parte dei piccoli alunni della scuola elementare furono trasferiti in altri locali comunali e i bambini dell'Infanzia nei locali dell'ex convento di Sant'Antonio, in attesa della ricostruzione antisimica dell'edificio delle scuole elementari». Edificio che, però, ha subito ulteriori vicissitudini. Appaltato come lavori nel 2006, fu interrotto in seguito per controversie con l'impresa aggiudicatrice dell'intervento. Ripreso poi, previa variante al progetto stesso (da consolidamento a demolizazzione a ricostruzione dell'edificio), con una nuova impresa a Settembre. «L'utilizzo dei locali dell'ex convento - ha sempre ribadito il Primo cittadino - ha rappresentato necessariamente, in assenza di altri locali disponibili, la situazione di emergenza in attesa della ricostruzione antisimica dell'edificio delle scuole elementari». Angela Pepe
San Severino Lucano
Oggi convegno sull’impiantistica sportiva lucana SAN SEVERINO - L’impiantistica sportiva in Basilicata sarà l’oggetto di un incontro che si terrà oggi a San Severino Lucano promosso dal Comitato regionale Coni di Basilicata. L'iniziativa che si terrà all'hotel Bosco Magnano avrà inizio alle ore 10 con il saluto delle autorità, seguiranno gli interventi dell'ing. Francesco Nolè su “impiantistica sportiva in Basilicata: nuovi impianti e messa a norma dell'esistente”. Dopo il buffet delle 13 i lavori riprenderanno (ore 14) con la relazione dell'ing. Sergio Vaglio su “impianti tecnologici che favoriscono un utilizzo delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, cogenerazione …) miglioramento dell'efficienza dell'involucro edilizio seguirà l'intervento del dr Carlo Manca e del dr Vincenzo Smeriglia su “ruolo dell'Ics sul territorio soggetti finanziabili”. Le conclusioni sono previste per le ore 17.
Ictus, domani convegno a Lagonegro LAGONEGRO - “Percorso ictus: dall'evento acuto alla riabilitazione” è il titolo del convegno che si terrà domani nel l'Hotel Midi di Lagonegro a partire dalle 8.30 Presiederà i lavori il direttore generale dell'Asp di Potenza, Pasquale Amendola. «Lo stroke (ictus cerebri) - si spiega in una nota - costituisce in Italia la prima causa di disabilità residua e la terza di mortalità. Un terzo dei sopravvissuti presenterà disabilità e una quota minore necessita anche di assistenza continua. La patologia presenta elevata rilevanza sociale e coinvolge non solo il paziente ma anche il gruppo familiare (non solo il care-giver). Gli obiettivi di cura e della riabilitazione sono quelli di identificare i bisogni del paziente, ponendolo al centro del lavoro di un gruppo multinterdisciplinare che ha come obbiettivo quello di
migliorare la qualità della vita attraverso il recupero del miglior livello fisico, cognitivo, psicologico, funzionale e delle relazioni sociali nell'ambito dei bisogni e aspirazioni del paziente e dei suoi familiari». «L'approccio interdisciplinare con la presa in carico globale del paziente dovrà servire quindi cercare il massimo recupero, se possibile la sua autonomia, e al miglioramento della qualità di vita. Il Progetto Formativo si propone di fare il punto sulla patologia attraverso l'analisi delle attuali linee guida, far conoscere l'organizzazione della rete e il percorso in cui il paziente viene inserito nella nostra realtà ospedaliera, con proiezioni anche sull'attività al domicilio del paziente. Il Corso è rivolto ai Medici specialisti Ospedalieri, ai Medici di Medicina Generale, agli Infermieri e ai Fisioterapisti».
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Melfi Destino contro la delibera del comune di Venosa
Cerimonia a Rionero
Medaglia al valore «Conferimento rifiuti, tassa per il comandante aumentata del 65 per cento» Giammatteo MELFI - Ultimamente, in Basilicata, ma non soltanto, si dibatte molto sui problemi relativi allo smaltimento dei rifiuti. Una tematica ambientale estremamente importante di interesse comune. Nel contesto dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale del 28 ottobre 2009, inerente a questo tema, il Consigliere Provinciale del Popolo delle Libertà, Michele Destino, ha posto all'attenzione del Presidente Piero Lacorazza, la delibera di giunta del Comune di Venosa N° 221 del 15 ottobre/2009. In questa delibera si evidenzia l'aumento del costo per il conferimento dei rifiuti presso la discarica della città di Orazio situata in Contrada Notarchirico. Il comune di Melfi usufruisce, pagando, di questa discarica, come sede autorizzata per lo smaltimento di rifiuti. L'amministrazione venosina, ha deciso di aumentare i costi relativi allo smaltimento. La nuova tariffa proposta in delibera è di Euro 165 a tonnellata, rispetto ai precedenti 100 Euro. «Se tale tariffa sarà confermata - asserisce il consigliere del Pdl, Destino - inciderà negativamente sull'economia delle famiglie di Melfi , che si ritroveranno
Vulture Nota del Pdci
«Risolvere la questione viabilità»
La discarica di Notarchirico
un aumento del 65 per cento sulla prossima bolletta Tarsu. Di conseguenza quindi invito anche l'assessore regionale di competenza ad intervenire, affinché sia evitato quanto sopra evidenziato, soprattutto considerato il difficile momento economico che si sta attraversando». Questa la richiesta di Destino che richiede un intervento delle massime istituzioni, onde evitare che i cittadini di Melfi ricevano, lo-
Prestigioso riconoscimento
Premio “Dattini” Vince la Proloco di Rionero in Vulture RIONERO - La pro loco di Rionero in Vulture si è aggiudicata il primo posto del premio nazionale “Francesco Dattini”. Un concorso che ha visto presenti e partecipi ad Assisi tutte le pro loco d’Italia. Un evento organizzato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e il comitato locale Assisano. Il concorso per l’assegnazione del premio prendeva in esame studi, pubblicazioni, raccolte fotografiche e prodotti multimediali realizzati dalle pro loco nel territorio di appartenenza. Per la Basilicata la vincitrice è stata la pro loco di Rionero con i lavori “Memorie Lucane” di Pasquale Libutti sugli scritti di Giu-
ATELLA - Con l’arrivo della stagione fredda la viabilità torna preponderante al centro dell’attenzione. La mancata manutenzione, le strade lasciate all’abbandono fanno si che con l’arrivo delle piogge frequenti, l’asfalto si spacchi lasciando buche più o meno grandi a coprire il manto stradale. Questa volta al centro dell’attenzione è la strada provinciale che collega il comune di Atella con quello di Rionero in Vulture. Una via di comunicazione importante, percorsa centinaia di volte al giorno dai cittadini di entrambi i comuni così vicini tra di loro. Una strada purtroppo triste alle cronacheper lenumerose eripetute
stino Fortunato, e “Il culto della Madonna del Carmine, e la storia della sua confraternita a Rionero di Leo Vitale. Due lavori che rientrano appieno nell’obiettivo del concorso basato sulle ricerche sull’origine e l’evoluzione del territorio, le feste tradizionali, la solidarietà. La motivazione per la premiazione del testo sulla Madonna del Carmine invece dice: «uno studioapprofondito che partendo dalle origini e lo sviluppo dell’ordine carmelitano e del culto mariano, approda nella prestigiosa chiesa di S. Antonio Abate sede della locale confraternita del Monte Carmelo». lu. na.
ro malgrado, un poco desiderato aumento sulle prossime bollette inerenti. Certo è che il problema rifiuti, resta di strettissima attualità, ed anche di difficile risoluzione. I comuni in possesso di discariche, vogliono far valere questa posizione, cercando di ricavare il più possibile dallo smaltimento, i comuni non in possesso di siti autorizzati, costretti a far fronte ad un impegno gravoso. Emilio Fidanzio
VULTURE - «Emergenza viabilità nella zona nord. A lanciare l’allarme è il Pdci della Federazione provinciale di Potenza che chiede un incontro con la Provincia e la Regione per «definire in modo concreto gli interventi «considerato l'approssimarsi di un nuovo inverno». «I cittadini dell'area nord della Basilicata ed in particolare quelli di Venosa infatti in riferimento al problema della viabilità - afferma il segretario provinciale Castelgrande - sono stanchi dei soliti annunci e promesse. I problemi investono tutta la viabilità dell'area nord ed in particolare i collegamenti della città di Venosa con tutte le altre comunità, basti vedere le condizioni penose delcollegamento conMelfi (sp10), quella del collegamento con centri minori quali Maschito, Forenza ePalazzo SanGervasio, per non parlare poi dei collegamenti con alcuni comuni della vicina Puglia. E’ ora di smetterla con gli annunci, ma di passare ai fatti».
RIONERO - La commozione è stata grande durante la cerimonia per la consegna della medaglia al merito di servizio alla memoria del comandante della polizia municipale di Rionero Donato Giammatteo. Una funzione sobria nella chiesa SS. Sacramento. Radunati intorno ai familiari del comandante tutti i colleghi della polizia tra cui il presidente dell’Associazione Nazionale tra Comandanti ed Ufficiali dei Corpi di Polizia Municipale Salvatore Monserrati e gli amministratori della città. Promotrice per l’assegnazione della medaglia è proprio l’Ancupm di cui Giammatteo fu storico presidente. A consegnare l’alta onorificenza per la Regione, Pasquale Golia. «La Regione ha accolto favorevolmente la richiesta dell’associazione perché il valore del comandante Giammatteo sia d’esempio alla collettività». Ma subito si passa dalle parole dettate dal protocollo a quelle sentite dal cuore. E sono tante le testimonianze raccontate. Tutti hanno qualcosa di cui essere grati, tutti hanno un ricordo da conservare e condividere. «L’istruttoria inquesto caso è stata breve -racconta Pasquale Golia - conoscevo il comandante di persona avevo avuto modo di apprezzare le sue doti». E sono in molti a ricordare il grande lavoro portato avanti con determinazione per l’ approvazione della nuova leg-
ge sulla polizia locale. Legge che, fa sapere Monserrati, sarà all’approvazione regionale il 9 novembre prossimo. La speranza è che possa essere un tributo alla figura di questo uomo che tanto ha dato alla collettività. «Il vigile ha gli occhi per vedere i bisogni dei cittadini» dicono i racconti appassionati di coloro che conoscevano il comandante, «il suo insegnamento vive nei colleghi di oggi». Durante l’attribuzione della onorificenza l’emozione sale e inonda tutta la platea. La moglie di Giammatteo, Rosa Chieppa la riceve orgogliosa. «Una persona intelligente, energica ed equilibrata” dice il sindaco Placido ricordando Donato capace di guardare al di la delle carte per andare al sodo». Lucia Nardiello
Teleassistenza, a Ginestra al via il servizio per 17 anziani GINESTRA - Il Comune di Ginestra, con una popolazione per la maggior parte costituita da anziani, ha avviato la sperimentazione per la durata di un anno di un servizio di telesoccorso e teleassistenza, rivolto in modo particolare a questa popolazione anziana e disabile a rischio di solitudine, emarginazione, isolamento. Ben 17 anziani, potranno usufruire di questo servizio gratuito che il Comune ha affidato con fondi regionali e comunali alla Cooperativa Sociale Rete Telematica Onlus di Potenza. Con l'obiettivo di fornire servizi completi, specifici e personalizzati e con la ferma convinzione che gli anziani devono essere non oggetto passivo di interventi assistenziali, ma individui attivi, portatori di vitalità, memoria storica e valori fondamentali da proteggere, ma anche e soprattutto da incoraggiare, al fine di mantenere al meglio le loro capacità fisichee mentalièpartitonei giorniquesto servizio alla persona anziana del paese.
Nelle abitazioni di questi anziani è stato installato il telesoccorso che assicura un intervento immediato in caso di necessità grazie all'installazione di un terminale corredato di telecomando tascabile. Semplicemente premendo un pulsante e grazie ad un sistema “viva voce” è possibile mettersi in pochi secondi in contatto con
l'operatore della centrale, il quale provvederà a risolvere emergenze di ogni genere, valutando di volta in volta il tipo di soccorso più idoneo, grazie anche ad una serie di informazioni, precedentemente acquisite, sullo stato di salute dell'assistito, eventuali terapie farmacologiche in corso ( in questo caso il lavoro di Basso, medico del paese è stato fondamentale), nominativi di parenti e vicini di casa, oltre a tutte quelle informazioni atte a rendere più veloce il raggiungimento del domicilio dell'assistito ai mezzi di soccorso. Avvicinato un anziano del paese che vive solo, Raffaele Vaccaro di 86 anni, abbastanza felice di questa…compagnia, ha riferito: «mi sento più sicuro con questo pulsante, soprattutto di notte, se mi succede qualcosa, non posso chiedere aiuto a nessuno. Mi basta premere un pulsante e chiedere aiuto in caso di malore. E' una iniziativa da lodare». Lorenzo Zolfo
Frana, disagi sulla Rionero-Atella morti che si sono succedute nel corso del tempo. Una strada da molti definita maledetta, soprattutto nel punto centrale dove si susseguono due curve pericolose. A denunciare lo stato attuale è Ivan Di Biase dirigente regionale Basificata Giovane Italia e residente ad Atella. «Dopo l'ennesima pioggia, non sono poche le buche, in alcuni casi vere e proprie voragini, che si sono riaperte su questa strada. Buche
I familiari del comandante scomparso
che alle primegocce cadute, si insidiano sotto un fiume d'acqua, fango e detriti, portati giù dalla montagna, rendendo l’asfalto in alcuni tratti, un guado, che mette in seria difficoltà, paralizzando pericolosamente, la circolazione stradale». «E non è tutto - prosegue Di Biase - la stessa strada che prosegue poi oltrepassando il comune diAtella per dirigersi verso il comune di Filiano è interessata da una frana,
che la sovrasta all’altezza del dosso che si incontra subito dopo il sito d’insediamento del depuratore per le acque reflue dello stesso comune di Atella. Frana che giace incustodita e che occupa tra l’altro metà della carreggiata e che ad ogni pioggia continua sempre più a venir giù». Un problema che versa irrisolto e lasciato all’oblio ormai da molto tempo considerando che la frana si trova ad una curva molto
stretta e non segnalata e che quello è lo stesso percorso che conduce allo svincolo per il raggiungimento della Potenza Melfi. «Allora io mi chiedo dice il dirigente Giovane Italia - quando i nostri amministratori provinciali avranno la decenza di rendersi conto del disagio in atto e, primarie consentendo, si attiveranno per cercare di trovare una soluzione plausibile. Sostituendo quindi il manto stradale,
creando i giusti canali di scolo per l’acqua e rimuovendo questa frana restituendo cosi, finalmente, un servizio concreto alle popolazioni di questi comuni e non solo». «Auspicandochesi possaarrivarealla risoluzione di queste problematiche prima di doverne piangere le conseguenze conclude Di Biase - sarà premura del circolo Pdl di Atella, continuare a sensibilizzare le cittadinanze interessate, sollecitando allo stesso tempo i nostri rappresentanti in consiglio provinciale a farsi carico dell’oggetto in questione affinché si arrivi presto ad una soluzione». l. n.
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Genzano Intanto è tutto pronto per la manifestazione contro la discarica. Soddisfatto il Comitato
«Impugneremo l’ordinanza» Il sindaco Cancellara lo ha annunciato nel consiglio comunale di ieri GENZANO DI L. - Ieri sera, il Consiglio Comunale ha finalmente scoperchiato la “pentola” della discarica, nella quale, come abbiamo fatto notare in un recente intervento, un magma ormai incontrollabile è sul punto d'ebollizione. Ma quel “calore” - ora è certo - non andrà più disperso in contrastanti direzioni. Infatti, con approvazione unanime dai consiglieri presenti, si è deciso di impugnare davanti al Tar l'Autorizzazione Integrata Ambientale deliberata in Regione lo scorso agosto. «Arriviamo a questa decisione - ha riassunto il sindaco alla fine del suo discorso - poiché i massimi responsabili regionali e provinciali non ci hanno convinti con le loro argomentazioni quando abbiamo chiesto chiarimenti e rassicurazioni riguardo a ciò che davvero si intende fare in C.da Mattinella». «Noi avevamo riposto la nostra fiducia in un progetto di nuova generazione, rispettoso dell'ambiente - ha concluso -, ma poiché non siamo più sicuri che è in tale direzione che effettivamente si intende procedere, la priorità si sposta sul versante della sicurezza che occorre garantire alla cittadinanza ed all'economia del paese». Alla domanda posta dai Consi-
Il sindaco Cancellara durante il Consiglio comunale di ieri
gliere Di Stasi e Bochicchio sul «perché oggi e non prima, tale svolta, magari anche solo 9 giorni fa, quando una rispettabile porzione della cittadinanza si recò presso la sede della ex Comunità montana a bloccare l'apertura delle buste per la gara d'appalto dei lavori della vasca», ha cercato di rispondere il capogruppo del Pd Giovanni Pizzuti, facendo notare come «da una posizione isti-
tuzionale qual è quella dell'Amministrazionedi unpaese,occorre muoversi facendo appello innanzitutto al 'senso civico', il quale impone di rispettare i doveri e di avanzare proposte costruttive: nella fattispecie - ha precisato noi premevamo per l'avvio di una raccolta differenziata spinta, che avrebbe dato un senso concreto al progetto che ci era stato presentato. Ma non essendo andate le co-
se nel verso giusto, essendo l'unico motivo che ci ha sempre ispirati l'amore per il territorio in cui viviamo, accogliamo di buon grado la proposta avanzata dal Comitato e dalle forze d'opposizione di impugnare l'Aia». «Condivido, con tutti i firmatari dell'opposizione, - è intervenuto infine Rocco Di Bono - che la materia relativa ai “rifiuti” è di quelle altamente sensibili nella gestione del territorio, e che se c'è un discrimine sul quale si è sempre stati tutti d'accordo, è quello della raccolta differenziata; ciò che invece ci ha visti divergere è il modo di raggiungere tale obiettivo». «Infatti - ha continuato - , noi abbiamo sempre nutrito delle perplessità riguardo al fatto che gli atti provinciali e regionali fossero idonei a realizzare il “fine”, non certo per “partito preso”, bensì attenendoci alla mera lettura degli stessi, in cui si parla solo di rifiuti solidi urbani indifferenziati». «Ma stasera deve prevalere il senso di responsabilità - ha concluso Di Bono - e ci auguriamo una nuova fase in cui possano emergere soltanto azioni sinergiche mirate ad evitare ulteriori spoliazioni del nostro territorio». Gianrocco Guerriero
«Non è una lotta campanilistica»
Rifondazione aderisce al corteo di domani GENZANO - Anche Rifondazione Comunista di Basilicata domani mattina parteciperà alla manifestazione indetta dal comitato e dai cittadini di Genzano di Lucania che si battono contro l' allargamento della discarica. «Queste lotte - si spiega in una nota non hanno alcunchè di campanilistico e di egoistico, come alcuni esponenti politici, loro si a difesa di qualche interesse economico particolare, afferma. E’ oramai palese la mappa di interessi economici, ognuna con precisi referenti politici, che stanno dietro ogni singolo impianto, che sia essa discarica o inceneritore /centrale a biomasse, che interessano sempre più comuni della nostra regione. E’ oramai evidente che continuare a percorrere, come traspare dal consiglio provinciale di Potenza tenutosi nella giornata di ieri, la strada della realizzazione di questi impianti non solo non risolve la questione rifiuti ma pregiudica sempre più quella che è la unica e vera soluzione, quella della raccolta differenziata e del riciclaggio». «Questo è quello - conclude la nota che chiedono in maniera consapevole i comitati ed i cittadini e per questo auspichiamo la più ampia partecipazione a iniziative come quella di domani».
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Sant’Angelo Alle primarie anche ex del centrodestra
Vietri
Proseguono gli attacchi contro i voltagabbana
Rendiconto di bilancio in consiglio comunale
SANT'ANGELO LE FRATTE - Domenica, in occasione delle primarie del Pd, si sono recati a votare 246 persone su 1400 abitanti e fra questi tutti e tre i candidati che, nelle passate amministrative, si sono conteso la poltrona di sindaco. La cosa, al di là dello zelo nella partecipazione alla vita democratica, appare singolare e assai curiosa. «E' assai curioso che il sindaco Laurino - così si esprime Ostuni, candidato a sindaco nelle fila del Pd e attualmente commissario della Comunità montana del Melandro, nonché capogruppo di opposizione del Pd in seno al consiglio comunale - che si spaccia per uno uomo di centro destra, vada a votare per le primarie del Pd, mentre continua ad avere frequentazioni con uomini politici di centro destra». «Come appare altrettanto strano - dice sempre Ostuni che Aldo Saraceno che ha guidato una lista di centro destra, nelle passate amministrative, si sia recato a votare». Ostuni ribadisce, in modo chiaro e inequivocabile che « esisterebbe un gruppo di
OGGI CONVEGNO AL PALACAMASTRA A Calvello di scena il marketing PRENDE il via oggi a Calvello, al Palacamastra, il convegno “Va dove ti porta il marketing” giunto alla seconda edizione. Domani, invece, si terrà un workshop sulle problematiche degli operatori della Val Camastra presso l'Hotel Pietrapanna di Calvello. La convention è promossa dal Comune di Calvello, da TP (Associazione nazionale pubblicitari professionisti) e dallo Studio “Viceversa” di Potenza. I relatori che partecipano alla prima giornata di seminari si confronteranno sulla formazione, sulle strategie e sulle fasi attuative da mettere in campo sul territorio in materia di marketing con gli operatori specializzati. Le iscrizioni per partecipare gratuitamente al workshop sono ancora aperte. Per informazioni telefonare al: 393/8977740. Durante il workshop inoltre si costituirà un programma di iniziative atte a definire un piano marketing territoriale per la zona Val Camastra Alto Sauro. Formazione degli operatori turistici, degli albergatori, dei ristoratori attraverso corsi specifici istituiti dall'Accademia Nazionale delle Professioni Alberghiere. Tali corsi strutturati in moduli di formazione rapidi ed iperspecializzanti, concorreranno a costruire una sensibilità degli operatori turistici e delle maestranze alla vendita e valorizzazione del prodotto “Val Camastra”. Il commissario della Cm, Ostuni. A destra il sindaco Laurino
persone che ha rilasciato, all'indomani delle amministrative di giugno, delle tessere anche a chi non è mai stato nel Pd né in un lontano passato e né in un tempo recente». «E' strano che Laurino, continua Ostuni - l'attuale sindaco, che si spaccia di
centro destra, Saraceno, capolista di Insieme per Sant’ Angelo, e il duo Barba - Ruggiero, ex vice sindaco il primo ed ex sindaco il secondo, abbiano votato alle primarie, vista la fuga dal partito del primo e la dubbia fede politica del secondo e continuo a dire che sono degli
“abusivi” perché hanno scambiato lo strumento democratico delle primarie, per un meccanismo di conta». «Nelle prossime settimane - conclude Ostuni - il Partito democratico di Sant’Angelo avrà un nuovo segretario, visto che i vecchio diret-
tivo, per conflitti interni, è dimissionario, e sarà fatta chiarezza, ma di riappacificazione non se ne parli nemmeno». «Chi è stato contro il Pd, nelle paste amministrative, deve uscire fuori dal partito», chiosa Ostuni. Antonio Monaco
VIETRI DI POTENZA - E' stato convocato oggi, dal presidente Luigi Cirone, il Consiglio Comunale a Vietri di Potenza, che si terrà alle 19 presso la consueta “Sala Convegni”. All'ordine del giorno dei consiglieri comunali tre punti. Al primo punto all'ordine del giorno si discuterà della delibera numero 77 del 2009 della sezione regionale di Controllo avente ad oggetto “Pronuncia ai sensi dell'articolo 1 della legge 266 del 2005 nei confronti del comune di Vietri in relazione al rendiconto del 2007”. Al secondo punto all'ordine del giorno si discuterà dell'istanza della Pro Loco di Vietri di Potenza, non più iscritta all'albo regionale. All'ultimo punto all'ordine del giorno si discuterà riguardo l'approvazione del regolamento per la permuta dei relitti stradali e per la cessione delle aree e degli immobili acquisiti al patrimonio comunale. Claudio Buono
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Antonella Guida analizza i suoi due anni e mezzo da assessore comunale all’Urbanistica
«Al lavoro senza compromessi» «La pratica dei balconi a Spine Bianche , pronta da luglio, non è arrivata in Consiglio» RICEVIAMO e pubblichiamo, sia pur per ampi stralci, dall’ex assessore all’Urbanistica, Antonella Guida, una nota sulle “pagelle” alla giunta Buccico in cui spiega di aver letto di essere l’unico amministratore a non aver raggiunto la sufficienza e di voler “riparare” magari “approfondendo” gli argomenti per i quali ha ricevuto quel voto. «Ritengo - scrive - di essere sempre disposta ad accogliere e discutere critiche e giudizi, quantunque gradirei che tali valutazioni fossero fatte in contesti più ampi, ma sicuramente non accetto la “disinformazione». A corredo delle osservazioni dell’assessore, chiariamo che la carriera “scolastica”di chi scrive non le consente di guardare con supponenza o con potere di giudizio. La presenza in capannelli politici o culturali, però, non accredita, nè ha mai accreditato nessuno. Il valore sta nella valutazione, del tutto personale, di pregi e difetti del percorso svolto. E la nota che pubblichiamo di seguito, lo dimostra chiaramente. Devo lasciarla, caro assessore. Libri e quaderni mi attendono. Antonella Ciervo «RIMANE l'amarezza nel considerare che da sempre e purtroppo forse anche in futuro, conta molto di più l'essere presente nei “capannelli” politici o culturali che siano, piuttosto che lavorare serenamente e con impegno, al chiuso di uffici comunali, con l'unico obiettivo di fare qualcosa per la comunità e non per tornaconti personali o politici, senza volere e sapere scendere a compromessi di qualunque sorta». Sono parole dell’assessore comunale Antonella Guida che in seguito alla caduta dell’Amministrazione Buccico e alle “pagelle” pubblicate sul “Quotidiano di ieri” alla giunta comunale ha inteso fare un bilancio della propria attività amministrativa. «Ritengo che una Amministrazione insieme ad una “società matura” debbano saper gestire l'ordinario con sapienza e rettitudine ma debbano pure sentirsi liberi per levarsi in volo e “puntare in
alto”, per una città che merita meno “veleni” e più serenità». Ovviamente l’esame dell’attività dell’assessorato all’urbanistica parte dai balconi a Spine Bianche: «l'unico argomento segnalato come valutazione di insufficienza è stato quello per il quale grande attenzione e sofferenza sono state poste per giungere alle decisioni raggiunte, nello spirito peraltro più volte da me ribadito e parte integrante del programma elettorale di questa Amministrazione, di “riproporre Matera a laboratorio creativo dell'architettura contemporanea e a sede di centro applicativo della manutenzione urbana, rivisitando gli autorevoli contributi progettuali di Adriano Olivetti, Ludovico Quaroni, Gianfranco Dioguardi e Renzo Piano.” Bene, al mio insediamento nella carica assessorile ho trovato una situazione per cui, non essendoci un regola-
L’assessore comunale Antonella Guida
mento specifico su quel quartiere o meglio, non essendo mai stata prevista precedentemente alcuna attività verso una auspicabile procedura per l'avviamento di una pratica vincolistica per la “valorizzazione e tutela” di un quartiere tanto importante come Spine Bianche. Erano state presentate molte richieste per la realizzazione di balconi, oltre quelli già presenti. Ed è stata proprio la volontà di bloccare una scellerata procedura, peraltro regolare ma non condivisibile, che ha fatto sospendere i “permessi a costruire” nell'attesa di giungere ad una soluzione condivisa e partecipata. A questo punto si era giunti negli ultimi mesi a licenziare nella commissione consiliare urbanistica la pratica che sarebbe dovuta essere discussa nel primo consiglio comunale, già prima dell'estate. La storia politica recente della città ha poi impedito che questa pratica
procedesse. Ora il risultato è che le pratiche ferme negli uffici tecnici comunali per le autorizzazioni dei balconi, dovranno fare il proprio corso e si potranno costruire balconi ovunque». Ma il discorso si amplia anche ad altri aspetti dell’attività amministrativa. «Bene se per essere giudicati positivamente, bisogna essere sotto iriflettori, è chiaro che per il mio giudizio, il lavoro all'ombra svolto negli uffici per avviare o portare a compimento obiettivi e “sogni” per la città di Matera, condivisi dall'intera Giunta, non basta. Sotto i riflettori è stato di fatto solo il Concorso Internazionale di Piazza della Visitazione, ma scusateci se abbiamo saputo e voluto portare Matera sulle cronache nazionali ed internazionali ed il risultato di quel concorso, come opera da realizzare e non sogno da conservare, è nelle righe del Programma trien-
nale dell'Amministrazione, che purtroppo però per noi rimarrà un sogno se chi verrà non saprà apprezzarne la valenza. Ma sotto i riflettori credo però debba essere anche messo il Concorso Internazionale per Qualità Italia per l'area del Castello “Giardino urbano e infrastrutture Ipogee” che si è chiuso lo scorso lunedì26ottobre conlapartecipazione di 20 gruppi di progettazione da tutta Europa, che porterà in città ancora un pezzo di grande “architettura”. Se posso continuare vorrei solo precisare che la notizia sulla Zona Franca Urbana per Matera riportata nelle pagine successive dello stesso numero del Quotidiano (29 ottobre 2009) porta anche il mio nome. La candidatura, confezionata in pochi giorni, e notti, è stata fortemente voluta dall'Amministrazione». con il mio Assessorato, dopo decenni, l'Amministrazio-
ne si è dotata di una nuova cartografia 1:2000 per la città, e solo per un vizio procedurale, non ha ancora, ma spero si chiuda presto, la cartografia estesa all'intero territorio comunale; questi strumenti sono indispensabili, il primo per il Regolamento Urbanistico, senza la quale cartografia la città si accingeva (e lo dimostrano le precedenti “bozze” del R.U. in circolazione e da noi ereditate) a pianificare ancora una volta con basi cartografiche vecchie, inadeguate e “falsate”. Il secondo per il Piano Strutturale, per il quale il lavoro preliminare sul Quadro conoscitivo è stato anch'esso portato avanti brillantemente dall'Ufficio di Piano e dai consulenti esterni. Inoltre va ricordato a quanti lamentano i “lunghi tempi” del R.U., prima appunto la cartografia, oggi pronta, e le nuove attività da affidare al Pianificatore per recepire gli indirizzi politici, ma soprattutto le istanze della città. E a tale proposito va ricordato il lungo lavoro di esame delle istanze dei cittadini, fatto dalla Commissione Urbanistica Consiliare, ultimata con l'accordo di tutte le parti politiche, e che spero non vada perduto». «Mi preme sottolineare inoltre, non di poca importanza, che è in dirittura di arrivo la Conferenza di Servizio sui Comparti C5/C6/C7 dell'Asse Commerciale MateraVenusio, la cui chiusura del procedimento potrà senza dubbio essere portata a compimento anche dal Commissario prefettizio, eche nell'attuazione arrecherà grande ricchezza e nuova linfa al settore edile e produttivo, in un periodo di stasi».
TURISMO
LA SCOPERTA
Tour operator francesi ospiti di Matera
Tre cittadini denunciati per trasporto e gestione di rifiuti senza autorizzazione
OGGI presso il Residence San Giorgio, alle ore 17, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell'educational tour “Matera e provincia” dedicato ai cinque principali tour operator francesi. “Il progetto cofinanziato dalla Provincia di Matera e dall'Apt Basilicata si propone di promuovere il territorio - ha dichiarato l'assessore al Turismo Giuseppe Dalessandro - presso il mercato francese che, per il Materano rappresenta il primo mercato straniero per numero di arrivi e presenze.” “I tour operator presenti ha precisato il responsabile di progetto alla Provincia, Giuseppe Lalinga - saranno: Bravo Voyages (Parigi), Casa d'Arno (Parigi), Nomade - Adventure (Parigi), Chemin du Sud (Marsiglia) e un esperto del mercato francese (consulente di una importante compagnia aerea charter). Il 31 ottobre, poi, alle ore 12 avrà luogo un workshop con gli operatori.” “Grazie alla sinergia tra l'Amministrazione provinciale e l'Azienda di promozione turistica - ha concluso il presidente della Provincia, Franco Stella - è nato questo progetto a sostegno della valorizzazione turistica del territorio presso il target francese. Un “educational tour” che avrà un effetto moltiplicatore già nell'immediato, ne siamo convinti.”
Discarica di rifiuti speciali a Pozzo Misseo UN CITTADINO ha chiamato il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato e il Comando Stazione di Matera, ha riscontrato nel corso di un apposito controllo effettuato in località “Pozzo Misseo” a Matera la presenza di una discarica abusiva di rifiuti speciali. E' stata accertata dagli uomini del Corpo Forestale, su un terreno incolto confinante con una pineta, la presenza di una considerevole quantità di terreno di scavo derivante da lavori edili eseguiti da una ditta di costruzione. «Dalle indagini effettuate è emersa una totale mancanza di autorizzazione per la gestione ed il trasporto dei rifiuti speciali sia da parte del proprietario del sito ove sono stati rinvenuti i rifiuti che dal legale rappresentante e dal direttore tecnico della ditta che ha prodotto i rifiuti. Così come riferito dal Corpo Forestale dello Stato sulle verifiche effettuate I tre cittadini sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere per l'attività di trasporto e gestione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione. Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, tramite l'opera dei dipendenti Comandi di Stazione, è quotidianamente impegnato nell'attività di prevenzione e repressione di reati in danno all'ambiente con riferimento all'abbandono di rifiuti sul territorio. Il Corpo forestale dello Stato esorta i cittadini a segnalare senza indugio ogni manomissione in danno al territorio direttamente al numero verde gratuito nazionale per le emergenze ambientali 1515.
Intervento del Corpo Forestale dello Stato a Pozzo Misseo
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Matera
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Zfu, chance per l’imprenditoria Tortorelli ha offerto al Comune di avviare servizio di informazione e assistenza La Camera di commercio di Matera si è attivata per favorire la conoscenza delle opportunità legate alla realizzazione a Matera della Zona franca urbana, che comprende un vasto comprensorio tra il quartiere San Giacomo e le zone per insediamenti produttivi e artigianali (Paip) di via La Martella e di Via Gravina. Il presidente dell'Ente, Angelo Tortorelli, intervenuto a Roma presso il Ministero per lo sviluppo economico, ha offerto al Comune di Matera - soggetto titolare per l'attuazione della Zona Franca Urbana- la disponibilità ad attivare il servizio di informazione e di assistenza nell'avvio dei progetti e, in prospettiva, degli insediamenti produttivi. Allo scopo l'azienda speciale Cesp, attraverso anche il sistema camerale, ha già messo in campo ipotesi e percorsi funzionali, soluzioni logistiche, per le diverse esigenze imprenditoriali potenzialmente interessate agli investimenti. La norma prevede in dettaglio facilitazioni per le piccole imprese, che potranno beneficiare di esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) sino a 14 annualità. La legge incrementa la dotazione annuale per il potenziamento delle zone franche urbane di ulteriori 50 milioni di euro annuali, La dotazione attuale per la zona franca di Matera è di 3.660.334 euro, che saranno erogati con specifiche norme di attuazione . «Con la proposta avanzata al Comune -ha detto il presidente Tortorelli- confermiamo attenzione e disponibilità per un progetto, quello di zona Franca urbana, che rappresenta una occasione concreta di sviluppo per il territorio e per l'imprenditoria locale. Avremo modo di approfondire l'argomento con il commissario prefettizio, Sandro Calvosa, al quale porgiamo gli auguri di buon lavoro. Nel frattempo la Camera di commercio si sta attivando per concretizzare, a cominciare da una informazione puntuale, il progetto di Zona franca che può coinvolgere i diversi settori produttivi».
CNA: «PUNTO DI PARTENZA PER LO SVILUPPO» Luci ed ombre della Zona Franca Urbana secondo Leo Montemurro, segretario regionale della Cna: «Possiamo dire di tutto e di più, ma nel frattempo lavoriamo navigando a naso o almeno sulla base delle informazioni che abbiamo. L’unica cosa fondamentale è informare correttamente le imprese per non alimentare confusione e dare indicazione utili. La Zona Franca Urbana è un barlume di speranza in una situazione come quella attuale, le associazioni di categoria e le istituzioni devono intenderla come un punt odi partenza e non di arrivo. E’ l’occasione aggiunge - per sedersi intorno a un tavolo e provare a disegnare lo sviluppo futuro del territorio. Possiamo ripensare a un modello di sviluppo, da portare a livelli superiori fino alla Regine. Dobbiamo abbandonare i vecchi riti che concentravano grosse somme di denaro sulla grande industria auspicando l’intervento di operatori economici fuori dalla ragione per tirare fuori le castagne dal fuoco. E’una scommessa epocale che riguarda il mondo artigiano e della piccole e media impresa. Le criticità sono legate al numero dei beneficiari e in questo senso - aggiunge Montemurro - se non c’è un’ulteriore iniezione di fondi almeno in dote consistente, non si creerà quel volando di nuovo sviluppo, occupazione e ricchezza. Non ci aspettiamo migliaia di posti di lavoro, ma non sottovalutiamo questa opportunità. a.ciervo@luedi.it Il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli
La relazione del vicepresidente dell’Api, Fontanarosa
«Promozione territoriale per gestire la Zona Franca Urbana» SODDISFAZIONE viene espressa dall'Api, per mezzo del vice presidente Nicola Fontanarosa, per la sottoscrizione del contratto di Zona Franca urbana, che incentiverà la nascita di nuove imprese e di nuova occupazione in alcune aree della città di Matera, tra cui l'agglomerato industriale de La Martella e il Paip. Fontanarosa ricorda che la candidatura di Matera a Zona Franca Urbana partì proprio dall'Api all'indomani della Finanziaria 2007 e che grazie all'impegno della Regione e del Comune si riuscì a far inserire la città dei Sassi nell'elenco dei beneficiari dopo che l'Associazione avanzò una proposta che teneva conto dei parametri socio-economici stabiliti. Inoltre, l'affermazione di Matera sull'area Val d'Agri-Camastra-Sauro, fu dovuta anche all'idea della Confapi di inserire degli indicatori di potenzialità per fare in modo che gli interventi fossero diretti ad aree degradate che fornissero aspettative di ripresa economica e sociale. «Ad un certo punto - ricorda il vice presidente dell'Api - ci fu il rischio che il rispetto della normativa comu-
nitaria portasse all'esclusione di Matera. Inoltre, l'intesa tra governo e parti sociali, parlando di aree adiacenti a porti e interporti, tagliava fuori di fatto la provincia di Matera». L'Api, tuttavia, avverte che bisogna fare i conti con l'esiguità delle risorse finanziarie che, dato l'interesse suscitato dall'iniziativa, potrebbero rivelarsi inadeguate rispetto alle necessità. «In ogni caso, prima di trarre conclusioni definitive - precisa Fontanarosa - bisogna attendere i decreti attuativi che dovranno chiarire soprattutto i criteri di priorità. Non vorremmo che le aspettative sinora alimentate siano disattese, suscitando malumori negli imprenditori». Per l'Api occorrerà successivamente mettere in atto un progetto di promozione territoriale che veda impegnate tutte le istituzioni competenti. La Regione dovrà mantenere l'impegno preso di co-finanziamento dell'iniziativa e il Comune dovrebbe concertare con le associazioni imprenditoriali le modalità di gestione della Zona Franca Urbana. Il Consor-
La soddisfazione dell’Ugl «Zfu, occasione preziosa» «L’UGL BASILICATA esprime grande orgoglio e soddisfazione per l’evento che ha visto incoronare la città dei sassi tra i 22 comuni interessati ad essere inseriti nelle “Zone Franche Urbane”. Ad esternare il notevole apprezzamento è il Segretario Generale Regionale Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano della Segreteria Regionale Ugl Basilicata. «Con la città di Matera che avrà diritto a incentivi e ad agevolazioni fiscali per nuove attività economiche destinate a piccole e medie imprese, il Governo ha inteso dare nell’ambito del piano straordinario per il mezzogiorno,una significativa risposta, da noi Ugl che tale questione l’ha sempre messa in evidenza,al disagio socio-economico della nostra realtà che è una delle aree a maggior tasso di disoccupazione. L’Ugl,continuano i due esponenti sindacali,è favorevole a questi interventi mirati di grande rilievo perché si aprono grandi opportunità imprenditoriali, si stimolano le nascite di imprese e possono garantire, favorire la creazione di migliaia di posti di lavoro dando così man forte ad un territorio che ha bisogno di grandi potenzialità e senza sviluppo. Certo è-concludono Tancredi e Giordano-che a operazioni di un certo livello, un segnale provocatorio, positivo e costruttivo va dato anche ai parlamentari lucani che hanno supportato la questione per il raggiungimento di questo notevole risultato al quale plaudiamo con l’augurio di vedere la macchina economica risalire e tante famiglie finalmente uscire da quella crisi che ancora oggi ci attanaglia».
zio per lo Sviluppo Industriale dovrà completare la rete del gas metano a La Martella, al fine di ridurre i costi energetici che attualmente pesano per circa il 30% in più, e potenziare l'illuminazione. Ancora la Regione dovrà realizzare la rete a banda larga per dare alle aziende una rapida connettività, necessaria in un contesto imprenditoriale sempre più competitivo. Inoltre, per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale, occorrerà accelerare la realizzazione della rete stradale per i collegamenti con Bari e con il porto di Taranto. Si ripresenta, dunque, l'urgenza di completare la Bradanica e di realizzare la strada Matera - Gioia del Colle. «L'opportunità che ci viene offerta - conclude Fontanarosa - deve essere colta appieno, sull'esempio dell'esperienza positiva francese, perché questo territorio ne ha abbastanza di operazioni mediatiche e di annuncispot. Tutti sono soliti riempirsi la bocca con “le piccole e medie imprese”, salvo poi, nei fatti, privilegiare altri soggetti ed altre lobby imprenditoriali. Questo della Zfu ci sembra essere un buon banco di prova».
Il presidente dell’Api, Olivieri
Palazzo Gattini, tuffo nel passato con i soci del Mutuo soccorso
LO splendido quattrocentesco Palazzo Gattini di Matera, ritornato alla gloria della sua antica bellezza con i recenti restauri apre i battenti, con spirito rinnovato, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso presieduta da Francesco Porcari con 300 associati e all'Associazione Carabinieri in pensione presieduta da Savino Antonio Ci-
priani. Nell'incontro di presentazione, tenuto presso l'ex Cappella dei Gattini, sono intervenuti Nicola Benedetto proprietario dell'albergo “Palazzo Gattini”, Antonio Montemurro assessore provinciale dello Sport e Trasparenza e padre Basilio Gavazzeni. Palazzo Gattini, costruito nel Quattrocento, ha ospitato i più potenti casati della storia cittadina. Dall'alto del loro potere hanno spadroneggiato sulla plebe. Il potere religioso, simboleggiato dalla cattedrale medievale, e quello politico dal dominante torrione di Palazzo Gattini, sono l'espressione di una civiltà disegnata secondo i dettami dei poteri forti. Dal terrazzo dello stesso palazzo si ha una visione panoramica dei Sassi e delle proprietà terriere della famiglia nobile. «La struttura consta di venti camere e cinque suites ed impegna ventiquattro dipendenti tra il ristorante, la beauty farm e l’albergo -afferma Benedetto, proprietario dell'albergo, inaugurato il 28 giugno scorso - Il Casinò,
di prossima apertura, richiederà nuovi spazi occupazionali e partirà quando il decreto, firmato dal ministro Brambilla, sarà convertito in legge». «Il costo dell'hotel Palazzo Gattini di Matera, a cinque stelle, corrisponde ad uno di tre per invogliare i turisti. interviene Montemurro - Noi, come Provincia, stiamo incoraggiando il ribasso dei prezzi alberghieri per incrementare la durata del soggiorno turistico. Quest'albergo, ricco di storia e di cultura, offre al turista una panoramica completa anche sulle diversità socio-economiche esistenti tra i ceti sociali del nostro passato». «La nostra associazione, senza scopo di lucro, composta da 297 soci, è operativa a Matera da settantatrè anni e da tredici da me guidata. - sostiene Cipriani - La sede è ubicata in Recinto XX Settembre. La sezione materana è caratterizzata da un'intensa attiva ludico-sociale ed assistenziale dei soci non autosufficienti ». Nunzio Longo matera@luedi.it
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32 Matera La Camera di Commercio pronta a intervenire al fianco di imprese e cittadini
Cittadini in attesa di due mensilità arretrate, Di Lorenzo scrive al prefetto
Cittadinanza solidale: protesta alta «VOGLIAMO solo che venga rispettata la legge e che ci sia riconosciuta la dignità di persone e cittadini». Mario Pipino, 58 anni è uno dei 140 materani che ieri ha dovuto affrontare l'ulteriore ritardo, da parte della Regione, dell'assegno mensile relativo alle mensilità arretrate di agosto e settembre 2009. «Ogni mese c'è un problema che ci impedisce di avere questi soldi che per noi sono necessari - prosegue Pipino. Anche seprendo solo200 euro,questo non fa di me un barbone. Ho seguito l'iter della legge di Cittadinanza solidale concludendo un cor-
so dell'Ageforma e diventando Operatore terminalista di dati. Un impegno che, però, non mi è servito a niente. Credo che il meccanismo dei corsi che alcuni di noi ha seguito sia uno spreco perché poi non si trasforma in opportunità di lavoro. E così pur di ottenere l'assegno mensile, lavoriamo 40 ore al mese e non abbiamo la possibilità di cercare altro. E' normale che, alla lunga, la rabbia di qualcuno esploda». L'ufficio regionale competente, al DipartimentoSolidarietà sociale,contrattato ieri mattina ha spiegato di aver espletato tutti i passaggi che poi,
come prassi vuole, devono giungere alla ragioneria. Lo sforamento del patto di stabilità, però ha fermato tutto e così quei soldi, a Matera, hanno rischiato di non arrivare. La rabbia di chi vede nelle poche centinaia di euro al mese, l'unica opportunità di sostentamento, è esplosa negli uffici del Comune dove ieri mattina alcuni titolari del provvedimento si sono recati per chiedere spiegazioni sul ritardo accumulato dalla Regione. La mancanza di un referente ha fatto il resto. Della vicenda si è occupato il consigliere regionale del Pdl, Pasquale Di
Lorenzo che ha incontrato una delegazione dei cittadini di ritorno dal Comune. In una nota Di Lorenzo che ha scritto al Prefetto, spiega che il blocco sarebbestato rimossoechele duemensilità arretrate dovrebbero essere erogate a breve. Resta, comunque, la necessità di procedere ad una riforma del meccanismo di reddito di cittadinanza solidale che «Così come è oggi - spiega umilia la dignità di tanti indigenti e bisognosi. Da tempo chiediamo - conclude Di Lorenzo - che vengano consegnati gli assegni direttamente al domicilio degli aventi diritto e che si traduca in un sostegno diretto senza sottoporli a corsi di formazione inutili o di inserimentoallavorovisto chelavorononce n'è». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
L’assessore Rondinone: «Un sistema innovativo per salvaguardare l’incolumità»
Prati armati contro l’erosione Nuova tecnica sulle strade della provincia per evitare i pericoli in modo naturale Una quota dei circa 3 milioni di euro, destinati agli interventi per la strada provinciale Matera- Grassano, sarà utilizzata per installare sui versanti stradali i Prati Armati, una tecnica innovativa nel rispetto dell'ambiente e finalizzata a bloccare le erosioni. Ad annunciarlo è stato Giovanni Rondinone, assessore alle Reti ed Infrastrutture strategiche per la Provincia di Matera, durante la conferenza “I prati armati contro la desertificazione e l'erosione dei suoli”, che ha avuto luogo ieri mattina nella sala consiliare dell'ente provinciale. «I Prati armati - ha detto l'assessore - rappresentano una valida risposta al problema dell'erosione, poiché, impiegando una miscela di piante erbacee perenni dalle radici profonde e molto resistenti, rendono difficile, se non impossibile l'erosione stessa. Dopo i risultati positivi, ottenuti per la S.P. ex 380 dei Tre Confini, vorremmo utilizzare questa tecnica, che non contiene ogm, ma tutte sostanze vive, su tutto il territorio per difenderlo dai fenomeni di erosione e degrado e per renderlo sempre più di qualità”. A parlare dei Prati Armati, chiamati così perché si presentano come una rete capillare resistente come l'acciaio, è stato il presidente e amministratore delegato della società Claudio Zanotti, che ha illustrato ai presenti questa tecnologia del tutto innovativa, che impiega una miscela di piante erbacee perenni dalle radici profonde fino ad alcuni metri ed estremamente resistenti per il consolidamento e la conservazione del suolo, la protezione di opere infrastrutturali, il ripristino di zone inquinate. “Questa tecnologia - ha spiegato Zanotti - è un sistema complesso, interdisciplinare, in cui confluiscono esperienze di botanica, agronomia, geologia ed ingegneria. I Prati Armati servono per prevenire fenomeni erosivi e frane superficiali in vari ambiti: scarpate stradali, autostradali, ferroviarie; arginature di torrenti, canali, fiumi,l aghi, scarpate a mare; consolidamento di zone soggette a frane e smottamenti, ripristino e rinaturalizzazione di cave, miniere, discariche e siti inquinanti; consolidamenti antisismici”. Il responsabile tecnico per la Provincia Giuseppe Gaudiano e il geologo Giuseppe Braia hanno parlato di un caso tipico del territorio lucano: la S.P. ex 380 dei Tre confini,che presenta fenomeni erosivi complessi. Tanti e diversi, infatti, so-
Santochirico: «Vinciamo la sfida dell’edilizia moderna»
Open Days di piccole città su innovazione e creatività
Un momento dei lavori del convegno
no stati i tentativi, falliti, con tecniche classiche di ingegneria naturalistica. Il sito si presenta ostile per lo sviluppo della vegetazione a causa del terreno sterile, della forte pendenza, del clima-arido e della carenza idrica determinata dall'esposizione a sud della forte ventosità. Nonostante ciò, è stato dimostrato il buon risultato raggiunto con una copertura di coltre verde dei Prati Armati, che includono specie autoctone perenni che in estate entrano in stasi vegetativa e ingialliscono per poi rinverdire nuovamente. E' stato trattato anche il tema sulle caratteristiche botani-
che e agronomiche dei Prati Armati a cura dell'esperta Tiziana Verrascina della Prati Armati Srl. ''I recenti gravi fatti di cronaca - ha dichiarato il presidente della Provincia Franco Stella hanno riportato all'attenzione sociale il problema dell'erosione del suolo, che spesso viene trascurato. Quest'amministrazione, nell'ottica di tutelare concretamente il proprio territorio, ha utilizzato l'innovativa tecnologia dei Prati Armati, un sistema innovativo che può concretamente salvaguardare l'incolumità dei cittadini”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Nominati 3 vice presidenti che affiancano Andrea Acito
Insediata la nuova giunta del Gruppo Giovani Imprenditori Si pensa al congresso di Roma VALENTINA Sanfelice di Bagnoli, imprenditrice napoletana del settore dei servizi, ha partecipato nei giorni scorsi presso la sede dell'Api di Matera alla seduta di insediamento della nuova giunta del Gruppo Giovani Imprenditori di Matera facenti capo all’associazione della piccola industria. La presidente dei Giovani Imprenditori Confapi, accompagnata dal vice presidente nazionale Innocenzo Grassani, già presidente dei Giovani dell'Api, ha tenuto a battesimo la nascita della squadra guidata da Andrea Acito, eletto appena una settimana fa. Ai Giovani Imprenditori la Sanfelice ha illustrato l'organizzazione del Congresso Nazionale che si terrà a Roma il 6 e 7 novembre prossimi, considerato il momento più importante dell'anno per l'attività del Gic. Alla presenza del ministro per le Politiche Giovanili Giorgia Meloni e del ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, i Giovani Imprenditori Confapi presenteranno un documento politico che contiene innovative proposte di interventi a sostegno in particolare dell'imprenditoria giovanile. Su proposta del neo presidente Andrea Acito la giunta ha nominato tre vicepresidenti che sono: Nicolaia Santantonio, Daniela Coscia e Angelo Montemurro. matera@luedi.it
UN ANNO dedicato alla creatività ed all'innovazione in cui una delle protagoniste principali sarà proprio la città di Matera che si pone come uno degli scenari privilegiati per l'Open Days 2009 promosso dall'Unione Europea ed organizzato dalla Regione Basilicata. Lo splendido scenario urbano della città diventata patrimonio Unesco, a partire dalla mattinata di ieri fino a questa sera, è infatti sede del primo Forum Internazionale sulle sfide delle media e piccole città nell'economia della conoscenza ed ha come obiettivo il rilancio dello scambio di idee e soluzioni tra istituzioni pubbliche e sistema dei privati sul tema degli investimenti e del capitale umano nei centri urbani più piccoli. I lavori del convegno si sono svolti presso l'Auditorium Gervasio di Piazza San Francesco e sono stati aperti dai saluti del vicepresidente della Giunta regionale e assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. «Il mondo che ci circonda sta cambiando e ci costringe continuamente a fronteggiare tutti i capovolgimenti portati dall'innovazione e dalla creatività- ha dichiarato Santochirico. Oggi dobbiamo fronteggiare le realtà emergenti, fronteggiarle a viso aperto ampliando relazioni e scambiando conoscenze. Nelle piccole realtà urbane, infatti, è più facile che l'innovazione venga frenata a tutto vantaggio della conservazione. E' necessario, dunque, invertire questo trend- continua Santochirico -Bisogna affrontare la sfida dello sviluppo puntando soprattutto sulla nuova edilizia che su questo territorio è un comparto molto forte ma che deve ancora acquisire i nuovi modelli come quello del risparmio energetico». Per favorire, dunque,
I relatori del convegno organizzato all’Auditorium
questo nuovo andamento che si caratterizza dalla creazione di città sostenibili sono necessarie piccole ma buone politiche del territorio che permetteranno alle città di Matera e Potenza, che attualmente detengono la quarantesima e quaranatduesima posizione nella classifica delle città ad ecosistema urbano di salire di posizione. «Le piccole e medie città non possono lavorare da sole, necessitano non solo della collaborazione tra istituzioni ma anche di approcci integrati e di nuove e più vaste capacità di visioneha dichiarato Maria Berrini, presidente di Ambiente Italia La pianificazione sostenibile, infatti, permette di integrare ed utilizzare in maniera efficiente le risorse ambientali ed ener-
Il vicepresidente «Il mondo che ci circonda sta cambiando continuamente»
getiche, di produrre edifici sani, di un utilizzo del suolo attento alle sensibilità ecologiche. Di conseguenza- continua Berrini «Le politiche per realizzare città sostenibili sono relative a riduzione della mobilità, riutilizzo del suolo, promozione della mobilità dolce, uso e produzione di energia verde». Gli elementi della pianificazione sostenibile, dunque, sono tanti e diversi, la sfida del futuro è fare un focus sulle criticità e costruire nelle città nuovi innesti al cambiamento. I lavori del convegno si caratterizzano anche da una serie di laboratori attivi mentre, in mattinata, sempre presso l'Auditorium Gervasio a partire dalle ore 9, si svolgerà un altro convegno in cui si affronterà il tema di come attirare e formare knowledge workers e di come finanziare imprese ad elevato contenuto di conoscenza. Milena Scalcione matera@luedi.it
Il futuro è nella sostenibilità e nel risparmio delle risorse energetiche
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Matera 33
Venerdì 30 ottobre 2009
34 Matera
Educational tour nel Parco
Difensori civici in assemblea
Le Verità nascoste a Policoro
E’ STATO predisposto dalla Prefettura il programma delle cerimonie celebrative ufficiali per la Festa nazionale del 4 novembre - Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Nella giornata del 4 novembre il programma della manifestazioni prevede alle 11 la deposizione di corone al Cippo di via Lucana, alle 11,15 il concentramento e lo schieramento di autorità e associazioni Combattentistiche e d’Arma in piazza Vittorio Veneto, la rassegna dello schieramento da parte del prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone, l’alzabandiera. Al termine della cerimonia i cittadini e e le scolaresche potranno visitare il Museo Storico allestito in Mediateca.
NEL prossimo week end docenti e dirigenti provenienti dalla Campania e dal Lazio parteciperanno all’Educational Tour nel Parco di Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, promosso dalla cooperativa Nuova Atlantide, gestore del Centro di Educazione Ambientale ed alla Sostenibilità “Dolomiti Lucane”. Alle prime due tappe del Tour 2009 hanno partecipato docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutte le province della vicina Puglia, che hanno apprezzato i paesaggi delle foreste di Gallipoli Cognato, Montepiano e delle Dolomiti Lucane, ma anche e soprattutto la qualità dei servizi offerti.
IL 6 e 7 novembre (rispettivamente alle 15 e alle 9) si svolgerà a Matera, presso la Mediateca provinciale di piazza Vittorio Veneto, l'assemblea generale dei difensori civici locali dell'Italia meridionale provenienti da Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata. Il convegno, organizzato dall'Ufficio del Difensore Civico e dal Consiglio regionale della Basilicata, «rientra in un programma predisposto dal Coordinamento nazionale - spiega il difensore civico della Basilicata, Catello Aprea - ed ha lo scopo di rilanciare l'istituto del difensore civico, evidenziandone l'importanza e proponendolo all'attenzione del Governo e del Parlamento, impegnati in una nuova fase di riforma della pubblica amministrazione».
STASERA alle 18 a Policoro a Palazzo d’Ercole presentazione del libro di Gianfranco Di Santo “Le verità nascoste. Il terrorismo rosso in Italia 1970-2007”. Relazionano il magistrato di Matera, Paolo Incalza, il questore di Matera, Carmelo Franco Maria Gugliotta e il direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace. Coordina ii lavori il presidente della Fidapa Maria Antonietta Amoroso. Sarà presente anche l’autore. La manifestazione intende “ricordare tutti quei valorosi che sacrificarono la propria vita per difendere la libertà dell’Italia nella lotta contro il terrorismo”. Porterà il suo saluto anche il sindaco Nicola Lopatriello.
OPERAZIONE CARONTE
Ricorrenza dei defunti L’Arma intensifica i servizi VIGILANZA presso cimiteri e luoghi di culto, vigilanza su mezzi pubblici, prevenzione di furti, borseggi e truffe (la tutela degli anziani, proprio in questi giorni, infatti, occupa un posto di rilievo), prevenzione di atti di vandalismo e contrasto alle attività commerciali ambulanti illecite. Sono solo alcuni degli obiettivi previsti dall’operazione Caronte, promossa da domani dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera. «Le celebrazioni del primo e del 2 novembre richiamano, presso i luoghi di culto sepolcrali, una moltitudine di gente, richiedendo a Matera e negli altri centri della provincia, l'intensificazione delle attività di controllo del territorio e mirati servizi, preventivi e repressivi, che consentano ai cittadini di poter vivere questi momenti di preghiera e ricordo nella giusta cornice di serenità, evitando così ogni forma di illegalità. - spiega in una nota il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri. - Per tale ragione, così come stabilito dal Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone e in stretta sinergia con le altre forze di polizia, i carabinieri del Comando Provinciale di Matera mettono in campo, nell'ambito dell'operazione Caronte, una serie di iniziative volte proprio a perseguire tale scopo». In particolare, saranno attuati servizi volti ad assicurare un'attenta vigilanza sia nelle vicinanze sia all'interno dei due cimiteri materani, nonché sui mezzi pubblici diretti dal centro ai cimiteri. L’attività svolta dai militari dell’Arma avrà l’obiettivo di contrastare furti, borseggi e truffe (specie in danno degli anziani), atti di vandalismo e abusi nel settore delle attività commerciali ambulanti. Per conseguire tale scopo, sarà impiegata la Stazione Mobile, che sosterà all'ingresso dei due cimiteri per fornire assistenza ai cittadini (denunce, informazioni), ancora saranno impiegati pattuglie di motociclisti o su auto lungo le strade accesso ai cimiteri, carabinieri in uniforme sugli autobus cittadini e pattuglie a piedi in abiti civili con finalità antiborseggio e in uniforme all'interno dei cimiteri. «L'attività condotta durante l’operazione Caronte, che avrà inizio domani e si concluderà il 2 novembre, oltre agli scopi già indicati, - aggiunge il tenente colonnello Punzi mira anche a sensibilizzare i cittadini affinché segnalino, al 112, ogni fatto, episodio e situazione illecita o, comunque, ritenuta sospetta, in modo tale da favorire un rapido intervento da parte dei carabinieri». matera@luedi.it
foto di VIDEOUNO
Bellezze paesaggistiche
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CINEMA
Vetri in via Passarelli
Comunale Matera - 0835334116 La battaglia dei tre regni 17 - 19,30 - 22
Kennedy Matera - 0835334116 Oggi sposi 17 - 19,20 - 21,40
Duni Matera - 0835310016 This is it 18 - 20 - 21,50
Patron Antonio Matera Amore 14 17 - 18,40 - 20,20 - 22
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 This is it 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Up 17 Baaria 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Oggi sposi
Le lastre di vetro in via Passarelli (Martemix)
Buon compleanno Maria Antonietta!!!! Auguri dai tuoi nipoti, dalla tua sorella preferita, dai tuoi figli Rossella e Franco e da Vincenzo...Gli anni passano, ma la tua avvenenza sembra dimenticarsene
Una pattuglia dei carabinieri davanti al cimitero di via IV Novembre (foto Videouno)
Boccali Divini al castello di Policoro enogastronomico e culturale come risorsa del territorio”. Coordinatore del convegno sarà Gian Luca Parziale del Presidio del libro di Policoro. Interverranno al dibattito: Giampiero Perri direttore APT Basilicata, Franceso Garofalo presidente Welcome Lucania, Antonio Affuso presidente Archeoart - Policoro, Giuseppe D'Alessandro assessore al turismo e promozione del territorio della provincia di Matera. Al termine degli interventi il pubblico parteciperà al dibattito. Hanno assicurato la propria partecipazione all'evento rappresentanti di amministrazioni pubbliche e di associazioni varie.
NELLA sala Mostre del restaurato castello di Policoro proseguono le iniziative all'interno della Mostra “Boccali Divini” che ha aperto i battenti lo scorso 23 ottobre e che resterà visibile al pubblico fino al prossimo 22 novembre. Nel giorno dell'inaugurazione il Presidio del Libro “Magna Grecia” di Policoro ha presentato la discussione dal titolo "Vini e Affini...ovvero il vino nella poesia e nella musica, nella quale è stato analizzato, attraverso scritti di vari autori, il percorso del vino nella poesia e nella musica. La manifestazione ha riscosso un grande successo anche di pubblico. La manifestazione toccherà il picco più alto domani, alle ore 18, con il convegno intitolato "Il turismo
LASTRE di vetro sparse pericolosamente sul marciapiede con il rischio concreto per i passanti di farsi male. Accade in via Passarelli, nei pressi della scala che conduce a via Gramsci: qui qualcuno quasi una settimana fa, ha abbandonato grosse lastre di vetro spaccate sul marciapiede proprio dove termina la scalinata. Il pericolo di cadere e tagliarsi è concreto visto che ogni giorno la scala viene utilizzata da centinaia di studenti che dalla stazione degli autobus di piazza Matteotti raggiungono l'istituto alberghiero di via Castello. I vetri appuntiti sono sparsi ovunque sul marciapiede e ostruiscono buona parte del passaggio sia relativamente al marciapiede che alla scala. Ma in tutti questi giorni nessun netturbino si è preoccupato di segnalare il pericolo o magari di chiamare gli operatori specializzati nella raccolta del vetro. Certo è da condannare anche il gesto di colui che ha abbandonato queste vecchie lastre di vetro che forse si sono rotte durante il trasporto, ma il risultato è che i frammenti appuntiti e taglienti sono lì a insidiare i numerosi passanti. L'unica cosa da sperare è che con la riorganizzazione delservizio dispazzamento manualedelle strade, che il nuovo gestore dei rifiuti annuncia essere giornaliero otrisettimanale (a seconda dellezone), simili pericoli possano essere immediatamente scongiurati con grande guadagno anche del decoro urbano. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
QUATTRO coppie di giovani si avvicinano al matrimonio. Un passo così importante nella vita di ogni persona porta con sè tanti interrogativi. Tra gli aspiranti sposi, spicca un poliziotto pugliese che si è innamorato della figlia dell'ambasciatore indiano.
Baaria LA STORIA di una famiglia siciliana che prende le mosse dal ventennio fascista in cui Cicco, sin da bambino contestatore, è un pastore che ha la passione per la letteratura epica.
This is it MICHAEL Jackson's This Is It è un film documentario-musicale realizzato utilizzando il materiale girato dalla pop-star nei giorni immediatamente precedenti la sua morte.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Romeo via Pasquale Vena 3/bis
0835/333901
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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SI TERRA’ lunedì 2 novembre alle 11 presso il Cimitero di contrada Pantano una messa in suffragio dei defunti che sarà officiata da monsignor Salvatore Ligorio Arcivescovo di Matera-Irsina. Sarà quella la principale occasione per la commemorazione e il ricordo dei defunti a cui sono dedicati i primi due giorni di novembre e che vengono generalmente dedicate alla memoria da parte dei tanti che si recano nei due diversi Cimiteri cittadini per poter omaggiare e ricordare con un fiore o anche solo con un semplice pensiero i propri cari che sono defunti. L'Amministrazione Comunale, in ricorrenza della Commemorazione dei defunti ha potenziato il servizio di trasporto pubblico per il cimitero di Contrada Pantanello, attivando per domani, per il primo e il 2 Novembre la linea 5 bis, tale da garantire da e verso il cimitero, un pullman ogni 30 minuti. Per lo stesso periodo, per ogni spostamento all'interno del cimitero, sarà attivo il “Pollicino” che farà servizio dalle ore 8 alle ore 13 e dalle 15,30 alle 18. Da domani al 2 novembre i cimiteri rimarranno aperti dalle 7 del mattino alle 18.
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Agenda
Venerdì 30 ottobre 2009
Cerimonia del 4 novembre
NOTIZIE UTILI
Cimiteri aperti fino alle 18
Venerdì 30 ottobre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
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Ferrandina Sul progetto di Geogastock il sindaco, Elio Ricchiuti, mette le mani avanti in assise
«Non svenderò il nostro territorio ai russi» FERRANDINA - «Il 5 novembre non vado a svendere il territorio. Sarò lì per ascoltare non per esprimere un parere». Il sindaco Ricchiuti è stato perentorio durante le comunicazioni al consiglio sul progetto di stoccaggio di gas proposto dalla società Geogastock Spa e di cui si discuterà al Ministero dello Sviluppo Economico in una apposita conferenza di servizi relativa. In quella sede, a conclusione della fase istruttoria avviata nel maggio scorso, la società russa illustrerà nei dettagli il progetto che prevede la realizzazione, in località Cugno le Macine e Serra Pizzuta, di una centrale di compressione, oltre all’utilizzo di 18 pozzi di metano esausti, di cui 14 ricadenti tra Ferrandina e Salandra e 4 nel territorio di Pisticci. «Si tratta -ha spiegato il primo cittadino- di un progetto che
prevede di usare i pozzi di estrazione del gas sfruttati dall'Eni per circa trent'anni come pozzi di stoccaggio per il gas, così da creare una riserva strategica. Al Ministero la società illustrerà in maniera compiuta il progetto. Oltre al Comune di Ferrandina saranno presenti anche i sindaci degli altri comuni interessati. Per questa ragione - ha ricordato - nei giorni scorsi,si è tenuto un incontro plenario alla Provincia di Matera con i sindaci di Pisticci e Salandra, al fine di avere una strategia comune così da tutelare al massimo grado i nostri territori e realizzare i migliori vantaggi possibili». La conferenza di servizio dovrà occuparsi del “Procedimento per il conferimento delle concessioni con contestuale approvazione del progetto delle opere, dichiarazione di pubbli-
ca utilità, riconoscimento della conformità urbanistica e apposizione del vincolo preordinato all'esproprio delle aree”. Un ordine del giorno che non tranquillizza il consigliere di Rifondazione Giuseppe Dubla. «La convocazione parla chiaro- ha detto l’ex assessore- il 5 novembreil sindaco o suo delegato è chiamato ad esprimere in modo vincolante il parere dell’ente, espresso dal consiglio. Ragion per cui sarebbe stato doveroso mettere all’ordine del giorno la discussione su Geogastock e non le sole comunicazioni del sindaco che esautorano l’assemblea rispettoaun tema così delicato». Ma Ricchiuti rigetta l’accusa: «Riferirò quanto emergerà in conferenza al Consiglio che sarà sovrano nelle sue decisioni». «Rinviare il pronunciamento è una scelta di per sè non negativa. - ha
convenuto Recchia- Di certo non si possono barattare i vantaggi delle royalties con la compromissione dell’ambiente o della salute». Dello stesso tenore l’intervento di Giuseppe Montefinese: «Anche se - osservasarebbe stato auspicabile che si arrivasse a una decisione concordata con gli altri comuni interessati. La scelta di Pisticci di deliberare già sul progetto in qualche modo limita questo tipo di percorso». Le stesse perplessità sollevate da Dubla, invece, sono fatte proprie dall’opposizione. «In ballo c’è un accordo internazionale tra Italia e Russia. -ha detto Saverio D’Amelio- Sarei più tranquillo se si fosse discusso del progetto prima di arrivare alla conferenza di servizi che potrebbe “imporre” una decisione immediata». Margherita Agata Il sindaco Elio Ricchiuti
Pomarico Dibattito a più voci tra vittime dell’amianto in Valle, petrolio e nuovo nucleare
Ambiente, emergenza silenziosa Nel documentario “Amara Lucania” di Spartaco il triste bilancio di uno scempio POMARICO - L’Amara Lucania che c'avvelena. E' stato presentato mercoledì sera, presso la sala consigliare del municipio di Pomarico, il documentario del giornalista Andrea Spartaco, intitolato provocatoriamente “Amara Lucania”. Un atto d'accusa e testimonianza al tenpo stesso. La pietra preparata da Spartaco è presente quanto passato, un lavoro che dovrebbe aiutare a sistemare il futuro. La serata di presentazione dell'opera, inoltre, è andata avanti con un lungo dibattito. Minuti di riflessione nati e cresciuti per parlare di temi sollecitati dal video. E non solo di quelli; perché, per esempio, inevitabilmente dopo certi momenti non è possibile non ragionare sull'idea stessa di “sviluppo”. Il documentariocomincia conilracconto di uno di quelli che potrebbero essere definiti addirittura “reduci”dal corpo a corpo con l'amianto. Chi parla, infatti, è un operaio di Ferrandina che lavorava alla Materit. Una delle aziende, va ricordato, che prima di essere chiusa ha lasciato malattie e prodotto tante morti. Le immagini,
La folta platea e il tavolo all’incontro pubblico di Pomarico
poi, dicono di tonnellate d'amianto ancora presenti a un passo dalla frequentata Statale Basentana, per continuare con contributi di uomini che conducono e hanno condotto battaglie e indagini su: amianto, bonifiche, scarichi leciti e illeciti in acque e sottosuolo, rifiuti nocivi e non. Don Marcello Cozzi, Domenico Lence, Vincenzo Montemurro, Antonio Bavusi, An-
na Maria Dubla, Ulderico Pesce e altri ancora. Passando, però, tramite l'importante, significativo e decisivo apporto di ex operai che tanti materiali li hanno visti e trattati. Ricordato il dramma dell'amianto e quello che si è fatto e non fatto per la bonifica, toccando anche la bonifica del mercurio, che invece di andare liscia, è finita nel fiume come il mercurio stesso, si giun-
ge nel terreno ancora più difficile del petrolio. L’oro nero e le sue estrazioni all'interno del Parco nazionale del Pollino. Fino, ovviamente, al grande tema del nucleare. Cosa che, a volte, si sanno ma sulle quali molte volte non si va di sicuro a fondo. Tempi andati e tempi odierni, questo dimostrano. La Basilicata bella non è più isola felice e incontaminata, pare dirci Spartaco.
Pisticci Rifondazione critica sul via libera in consiglio comunale
«Geogastock, non sanno cosa si è votato» PISTICCI - Progetto Geogastock per un deposito di gas naturale nella Valbasento ai vecchi pozzi Eni: il Consiglio di Pisticci ha dato il via libera, seppur con qualche importante riserva. «I consiglieri hanno subito dimostrato di non conoscere neanche il progetto -si legge in una nota critica di Rifondazione comunista- qualcuno si è lamentato di non averlo neanche trovato negli uffici comunali. Tuttavia lo hanno approvato. Ma non sanno che la Provincia non ha un Piano di Risanamento della qualità dell'aria, che è una “conditio sine qua non” prevista dalla Legge per agire in un sito altamente inquinato. Forse perché non conoscono neanche la legge. Non hanno chiesto conto all'amministrazione comunale del perché non ha presentato osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero né per il progetto Geogastok, né per la Megacentrale da 800 Mw. Per inciso non l'hanno fatto neanche gli altri
comuni dell'area, né la Provincia e neanche la Regione. Non sanno i consiglieri che la centrale di compressione del gas del megastoccaggio è prevista a soli 200 metri dall'altra Megacentrale da 400 Mw di Salandra. Anzi, secondo gli oppositori alla centrale di proprietà della Basento Energia (o meglio, degli americani della Forest Oil, gruppo che collabora con l'Eni), sarà troppo vicina all'impianto operativo della Geogastock. Ci sono studi scientifici qualificati che mettono in dubbio la tecnologia dello stoccaggio nei pozzi sotterranei, ma mettere una centrale che brucerà gas dove si comprime altro gas in quantitativi enormi, potrebbe evocare scenari apocalittici. Non sanno i consiglieri comunali di Pisticci che la Regione Basilicata il 5 agosto scorso con delibera n. 1449 ha ratificato l'intesa Stato-Regione con l'autorizzazione alla Gas Plus del permesso di ricerca di idrocarburi a Pizzo Sciabolone che costeggia tutta l'area destinata al megastoc-
caggio di gas e delle due centrali. Autorizzazione che significa sondaggi, esplosioni e piccoli sismi artificiali. Ma sono consapevoli i consiglieri che hanno votato il parere favorevole dei rischi che gravitano intorno alle sponde del fiume Basento? Possibile che nessuno sia stato sfiorato dal dubbio che ci sia qualche pericolo per la salute pubblica se in pochi Km quadrati il gas viene pompato, poi estratto, bruciato e compresso nello stesso tempo? E' legittimo, se pure allucinante dal nostro punto di vista, esprimere parere favorevole. C'è una leggerezza “criminale” nel voto dell'altra sera. Ma c'è anche ignoranza e incapacità “criminale” a rappresentare gli interessi collettivi perché sono aberranti le motivazioni esposte negli interventi, se pur legittimi, dei consiglieri. Hanno preferito vedere l'intervento di Geogastok come una “opportunità” per il nostro territorio. Tutti hanno parlato di royalties. Nessuna nota critica». provinciamt@luedi.it
Perché mafie e criminalità dai colletti candidi proprio felicità e bellezza hanno divorato, si legge dall'efficace documentario. Gli interventi più interessanti hanno avanzato l'esigenza, allo stesso tempo, di trovare una contromisura fattibile che si muova verso la risoluzione di tante questione che ammazzano l'ambiente e quindi uccidono i lucani. Sono tante le questioni specifi-
che. Il filo conduttore tra un punto del discorso e l'altro, comunque, è saltato fuori dalla pentola in ebollizione. Ogni persona che ha preso la parola, infatti, aveva chiaro, quando addirittura non l'ha sottolineato con altre parole, che pensare a curare l'ambiente e preservarlo da aggressioni sempre pronte vuol dire garantire la vivibilità all'interno della stessa Basilicata. Fra le urgenze, infine, il nodo più volte sollevato soprattutto nell'ultimo periodo e dall'associazione ferrandinese “Ambiente e legalità”, ovvero il progetto di costruzione di unacentrale dicompressione di gas naturale, proposto dalla società Geogastock spa nella già martoriata Valle del Basento. Dove, tra le altre cose, «la centrale di compressione sorgerebbe all'interno di un area già interessata (meno di cinquecento metri di distanza, ndr) da un progetto di costruzione di una centrale a ciclo combinato da 400 mw di produzione di energia elettrica», e comunque in prossimità non solamente di quella idea progettuale di centrale. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Pochi forestali a Pomarico Martino: «Un’ingiustizia» POMARICO - Solo due operai forestali disoccupati (di cui uno over 40anni e uno al di sotto dei 40 anni di età) di Pomarico potranno essere ammessi al cosiddetto turnover nella forestazione partecipando alla selezione le cui domande scadranno il 16 novembre prossimo. «E' un numero completamente insoddisfacente -commenta in una nota il vice sindaco di Pomarico Domenico Martino- a dare risposte all'emergenza occupazione e ampiamente inadeguato a fronteggiare i problemi di difesa del nostro territorio». Martino ricorda che il Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione ha approvato la graduatoria dei progetti per la formazione di 318 addetti al settore forestale. «L'attività di forestazione che si svolge a Pomarico -spiega ancora Martino- è delegata all'Amministrazione provinciale di Matera e al di là degli aspetti “matematici” che hanno portato, con il bilancino del farmacista, alla ripartizione della manodopera da ammettere ai corsi di formazione -dice Martino- resta forte l'amarezza della nostra Amministrazione. E' questa, dunque, l'occasione per sollecitare la Provincia che gestisce il Progetto Vie Blu e i Dipartimenti Ambiente e Infrastrutture della Regione per le rispettive competenze nei settori della forestazione e dell'assetto del territorio -conclude il vice sindaco- per definire un programma di interventi che non penalizzi ulteriormente la realtà di Pomarico attraverso la definizione di progetti di tutela attiva del nostro patrimonio boschivo e di difesa attiva del territorio dai continui rischi di dissesto idrogeologico». provinciamt@luedi.it
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IRSINA - Ritorna sul tema del vincolo paesaggistico, la consigliera Provinciale Anna Amenta. Il vincolo paesaggistico apposto sull'intero territorio comunale di Irsina dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici. «Il paesaggio certamente riveste un valore, anche economico, basato sul potenziale turistico e sul contributo all'elevazione della qualità della vita -spiega la consigliera Amenta- della popolazione residente che non può essere trascurato nell'ambito delle politiche di uno sviluppo territoriale. Dall'altra parte, tuttavia, applicare un vincolo limita l'utilizzo del territorio e può produrre effetti negativi sull'economia locale. Quindi la programmazione e l'applicazione di un vincolo paesaggistico è una operazione delicata e complessa che deve necessariamente prendere in considerazione numerosi e differenti fattori che occorre analizzare. Inoltre -continua Amenta- nel
Irsina La richiesta della consigliera Amenta che è pronta a ricorrere al Tar
Vincolo, Tavolo tecnico per decidere processo tecnico di apposizione di un tale vincolo si circoscrivono porzioni di territorio che possiedono effettivamente peculiarità paesaggistiche, lasciando invece libere da vincoli quelle che non necessitano di un tale vincolo soprattutto per quelle parti di territorio già destinate ad un'agricoltura intensiva e ad attività artigianali e produttive. Leggendo le poche pagine di proposta di vincolo paesaggistico scritte dalla Soprintendenza si comprende subito che il vincolo paesaggistico su tutto il territorio di Irsina è stato posto sulla base di considerazioni assolutamente generiche e soggettive e tali per cui potrebbe andar bene anche ad altri Comuni quali Grottole, Grassano o
altri dellavalle delFiume Bradano. Allora a questo punto -si chiede la consigliera -se siano da vincolare anche i territori di questi Comuni o se piuttosto c'è qualcosa che non va. Dalla lettura delle motivazioni della proposta di vincolo emerge una certa superficialità nel lavoro fatto, oltre a una assoluta mancanza di metodologia scientifica applicabile nella apposizione di un vincolo paesaggistico. Infatti, è ormai noto da tempo che la valutazione del paesaggio non è un'operazione soggettiva ma si fonda su elementi oggettivi sanciti da specifiche metodologie scientifiche riconosciute a livello internazionale. I metodi e le tecniche di valutazione più comuni nel settore -afferma Amenta- si ba-
sano sulla valutazione quantitativa di una serie di parametri riferiti al paesaggio quali ad esempio la morfologia del territorio, l'utilizzo del suolo, la qualità visiva, le vedute panoramiche, ecc. Al riguardo mi piacerebbe capire quali siano le tecniche usate dalla Soprintendenza per distinguere porzioni di territorio con peculiarità paesaggistiche. E' quantomai improbabile, secondo i metodi sopra menzionati, che un'ampia porzione di territorio estesa come quella di Irsina (circa 27.000 ettari) presenti gli stessi parametri. E' indispensabile, pertanto, costituire un Tavolo tecnico che sopperisca alle lacune evidenti del lavoro della Soprintendenza e si faccia promotore di suggerimenti
al fine di valutare su basi scientifiche se effettivamente il nostro territorio sia complessivamente da vincolare ai fini paesaggistici oppure setale vincolosia dalimitare a precise aree. Al riguardo recepisco positivamente il fatto che tale proposta, da me già avanzata nel corso dell'iniziativa promossa dall'Ugl (Unione generali lavoratori) a Irsina, sia stata condivisa dai responsabili locali di tale organizzazione. Poiché tale proposta sta producendo effetti immediati in virtù dell'applicazione delle clausole di salvaguardia previste dalla legge n. 42 citata, sto valutando la possibilità di impugnare dinanzi al Tar tale atto al fine di bloccarne gli effetti e nel frattempo avere la possibilità di discutere seriamente e serenamente l'istituzione di tale vincolo che ci è stata illegittimamente sottratta in quanto non siamo stati in alcun modo consultati quali cittadini del territorio interessato». Mimmo Donvito
Grassano «Padre Basilio non mi aiuta». Il presidente dell’Antiusura: «Non ha capacità di rientro»
A rischio usura per pagare il gas La storia di Paolo Partenopeo rovinato da un debito di quindici anni fa GRASSANO - Rischia di finire tra le braccia degli usurai per pagare una grossa bolletta del gas; l'alternativa è di rimanere al freddo, senza poter mangiare pasti caldi. E' una vicenda di indebitamenti “storici”, quella del cittadino grassanese Paolo Partenopeo, costretto a lunghe peripezie tra banche e Fondazione Antiusura per assicurare il sostentamento della sua famiglia con quattro figli a carico e il solo reddito della moglie dipendente dell'Asm, con uno stipendio che non arriva a mille euro. Una situazione tragica, che Partenopeo denuncia sulle colonne del Quotidiano, evidenziando di essere stato abbandonato da tutti, compresa la Fondazione Antiusura, dopo un aiuto concessogli nel 2008 dalla presidente Tantalo Danzi, poi deceduta. La vicenda di Partenopeo inizia nel 1989, quando chiede un prestito di 25 milioni di lire al Banco di Napoli per finanziare una Snc fondata con alcuni suoi familiari. La concessione del prestito viene garantita da sua moglie, perché i soci avevano una posizione economica più complessa. Nel 1993 la società fallisce, Partenopeo si chiama fuori, ma il debito rimane sulla testa della moglie. L'incubo inizia l'anno dopo, quando la banca comincia a emettere avvisi di messa in mora, per la mancata copertura del debito, che intanto lievita a 37 milioni, tutti a gravare sullo stipendio della moglie di Partenopeo, con 400mila lire al mese (circa la metà della busta paga della moglie) di pignoramento. Il calvario si trascina per 9 lunghi anni, fatti di espedienti per tirare a campare, finchè nel 2003 Partenopeo riesce a chiudere la partita con la banca per il prestito del 1989, trascinandosi inevitabilmente altre situazioni debitore. Nel 2003 la Fondazione Antiusura di Matera concede un prestito di 5.500 euro, consentendo a Partenopeo di rientrare con 98 euro mensili nell’arco di cinque anni; ma i debiti so-
Paolo Partenopeo
no ancora tanti ed è impossibile pagare la bolletta del gas che si accumula fino a raggiungere la cifra astronomica di 2.000 euro, con avviso di distacco immediato. Partenopeo torna alla Fondazione Antiusura, unico riferimento prima dei cravattari, ma un ulteriore prestito di 3.000 euro, pur ammesso dalla banca di riferimento, gli viene negato dallo staff di Padre
Basilio Gavazzeni. «Non capisco perché -dice Partenopeo- visto che solo un anno fa mi hanno aiutato. Non è possibile che Padre Basilio possa decidere in prima persona sui prestiti da erogare, io sono in una situazione disperata ed ho bisogno di aiuto urgente, non voglio rivolgermi agli usurai in quanto ho cercato di non farlo per 15 anni. La banca a cui fa riferimento la Fondazione ha dato il via libera al prestito, quindi non capisco perché don Basilio me lo nega». Dura la replica del prete materano, che tra mille problemi coordina l'attività della Fondazione: «Conosco Partenopeo da 15 anni spiega don Basilio- l'ho aiutato con soldi personali e con derrate alimentari, ma lui è, purtroppo, squisitamente un “animale debitorio” perché è sempre nel debito, in quanto probabilmente ci sono delle emorragie nascoste. Dopo il primo prestito di 5.500 euro hanno avuto problemi a restituirlo, pur trattandosi di soli 98 euro al mese dopo una rinegoziazione con la banca per abbassare la cifra; oggi deve ancora resti-
tuire 578 euro e chiedono altri 3.000. Non è possibile concederglielo perché non hanno capacità di rimborso rata». Ma la banca glie lo concederebbe, diciamo noi. «E' chiaro che la banca aspetta il nostro avallo, in quanto sa che loro non hanno capacità di rimborso. Non è don Basilio che ha un cattivo carattere, il comportamento della Fondazione è questoi; nessuno ha il diritto di pretendere soldi. Mi devono spiegare perché hanno sempre bisogno di soldi. Quest'anno abbiamo ricevuto in Fondazione 182 richieste, ne abbiamo accolte 38, quindi nessuno di noi vuole fare dispetti. A Policoro una persona con bambino epilettico ci ha chiesto 5.000 euro, aveva bisogno di aiuto proprio per pagare le bollette, abbiamo chiesto al vescovo e ci è venuto incontro. Il problema di Partenopeo è di ottenere liquidi da non restituire, quindi si deve rivolgere alla Caritas, al suo vescovo». Un’altra impresa difficile. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Concluso il corso Csv a Tricarico
Volontari in formazione TRICARICO - Si è concluso mercoledì 21 ottobre 2009 il corso “Volontariato: La mission”, attivato su richiesta dell'associazione Avis di Tricarico. Il percorso rientra nella proposta formativa predisposta dal Csv di Matera a sostegno delle associazioni di volontariato della regione Basilicata. L'attività corsuale, guidata dalla dottoressa Simonetta Guarini, è stata interessante sia per le tematiche affrontate che per le modalità di svolgimento. La conduzione interattiva è risultata stimolante poiché ha consentito il confronto tra generazioni diverse per età e interessi. Tutto al femminile, infatti, il corso è stato frequentato da 18 volontarie e aspiranti tali di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Le corsiste
sono state impegnate in lavori di gruppo, riflessioni ad alta voce e condivisione degli elaborati. E' stata presentata la “Carta deel volontariato” e la leggequadro sul volontariato 266/91. Sono state avviate riflessioni sulle motivazioni che sono alla base dell'impegno volontario e associativo di ciascuna. La dottoressa Guarini ha cercato di far emergere le diverse anime del volontariato, laico e religioso, individuale ed associativo, riconoscendo allo stesso la sua funzione attiva nella società civile a sostegno della cultura dei diritti umani. La richiesta da parte delle corsiste di avviare un'altra attività formativa ha dimostrato l'alto indice di gradimento del lavoro appena concluso. pa.pa.
Tricarico Calcio a 5 C2 Vittoria meritata anche se il match è stato molto equilibrato
Csi Sant’Antonio a valanga sul Marmo Venosa CSIS.ANTONIO MARMOVENOSA
7 1
CSI S. ANTONIO: Passarella, Gagliardi, Dionisio, Castelmezzano, Lacovara, Martelli, Evangelista E., Novellino, Paradiso, Caruso, Gaetano; All. Evangelista Marcello MARMO VENOSA: Monteverde, Perrotta, Pellegrino, Gammone, Dipalo, Volpe, Capezio, Gaudeano, Digrisolo, Di Gilio, Gaudioso; All. D'Urso Francesco ARBITRO: Papapietro (Matera) RETI: Perrotta (MV), Paradiso, Dionisio D (2), Martelli (2), Lacovara, Gagliardi VITTORIAmeritata per il Csi S. Antonio, anche se il risultato finale mente su quella che è stata la gara. La partita, infatti, è rimasta in sostanziale equilibrio fino a 10' dal termine, quando il Csi ha segnato ben quattro delle sette reti totali. Nei primi minuti il Csi cerca immediatamente il gol del vantaggio, ma la buona organizzazione difensiva del Marmo
Venosa impedisce ai ragazzi tricaricesi di portare sostanziali pericoli alla porta difesa da Monteverde. Il gol dell'uno a zero lo siglano gli ospiti con Perrotta, che alla prima occasione per la sua squadra coglie in contropiede la difesa di casa e con un bel diagonale da sinistra porta in vantaggio il Marmo Venosa. La partita non cambia volto, ma le azioni diventano sempre più veloci e il ritmo si mantiene alto. A metà tempo arriva il pareggio tricaricese: Gagliardi batte un calcio d'angolo a favore di Paradiso il cui diagonale si infila alle spalle di Monteverde. Il pareggio galvanizza i tricaricesi, che offrono sempre più contropiedi agli avversari. Le difese soffrono gli attacchi dei rispettivi avversari, ma la determinazione di Dionisio riesce a far sì che il Csi passi in vantaggio. Il difensore vince due contrasti a metà campo e calcia violentemente verso Monteverde che vede arrivare tardi il pallone e riesce solo a deviare in rete. Il vantaggio rafforza le convinzioni casalinghe che pochi minuti dopo triplicano: Gagliardi scende sulla destra e mette
al centro per Novellino il quale allarga per Martelli che scavalca Monteverde in uscita e sigla il 3 a 1 che chiude il primo tempo. Nella ripresa cambia il tema della partita: il Marmo va all'attacco e il Csi agisce in contropiede. Diverse le occasioni per i venosini che sulla loro strada trovano un più che attento Passarella. i minuti passano con emozioni e azioni che coinvolgono entrambe le squadre ma il risultato non cambia. Questo fino a poco meno di dieci minuti dal termine quando nel giro di due minuti il Csi passa due volte. Dapprima Passarella lancia Gagliardi sulla sinistra il cui taglio al centro è raccolto e messo in rete da Lacovara. Subito dopo i protagonisti sono gli stessi ma le parti si invertono: Passarella lancia alto per Lacovara che fa da sponda per Gagliardi il quale mette in rete il 5 - 1 tricaricese. Il Marmo molla un po' e il Csi dilaga. Il 6 a 1 è opera di Martelli mentre il definitivo 7 a 1 lo sigla un Dionisio. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
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Metaponto Prefabbricati collocati grazie all’intervento dell’Ufficio del Patrimonio
Una struttura per gli immigrati Inaugurati i quattro bungalow dell’area attrezzata lungo la Statale 175 BERNALDA - Sono stati inaugurati i quattro bungalow che di fatto caratterizzano l'area attrezzata per i lavoratori extracomunitari impegnati solitamente in lavori stagionali. La struttura si trova a Metaponto Borgo, precisamente lungo la statale 175. L'area verrà utilizzata per tutte quelle persone che si trovano all'interno del territorio metapontino e che ogni anno prestano la loro attività stagionale prettamente tra i campi agricoli. Le strutture sono prefrabbricati, non strutture già esistenti ma collocate grazie all'intervento dell'Ufficio del Patrimonio per la concessione dell'area e alla Protezione civile che di fatto materialmente ha concesso i quattro prefabbricati. Da premettere che questa area va a risolvere le continue occupazioni abusive, da parte di queste persone,
I container che ospitano i lavoratori stagionali a Metaponto. Una sistemazione decorosa ma non certo la migliore auspicabile per loro.
delle strutture abbandonate nel metapontino. Infatti, non pochi in passato sono stati gli interventi delle Forze dell'Ordine per sgomberare e bonificare le aree individuate ed occupate da extracomunitari. Pertanto la presenza della struttura tende ad evitare
ulteriori occupazioni abusive e soprattutto dà più dignità a queste persone che si trovano sul territorio, stagionalmente, per portare il loro lavoro nei campi e nelle altre attività che Metaponto offre. Altra cosa che conferma la volontà di legalizzare la
situazione è l'aver deciso, anche con controlli affidati alle forze dell'ordine, di assegnare i posti senza la possibilità di dare ospitalità a terzi. Inoltre, sempre in virtù di una maggiore integrazione di queste persone, è stata prevista una collaborazione
Bernalda Tamburrano: «Servizio offerto ad oltre 60.000 utenti»
Firme per l’ospedale di Tinchi Petizione dei Cittadini Attivi contro la chiusura BERNALDA - Continua la protesta del Comitato dei Cittadini Attivi di Bernalda all'interno del Presidio contro la chiusura dell'ospedale di Tinchi di Pisticci, mentre nella cittadina bernaldese al via la raccolta delle firme a supporto della struttura. Domenica, giorno in cui si svolgevano le primarie del Pd, all'interno del gazebo del comitato di Bernalda, posto su corso Umberto, la gente si fermava per firmare contro la chiusura dell'ospedale. Una voce, quella del comitato bernaldese e metapontino che si batte contro la chiusura del presidio e che con queste firme, a sentire il presidente, Pietro Tamburrano, vuol far capire ai politici che la gente ha bisogno dell'ospedale in quanto diffonde sicurezza per la salute. Per l'occasione abbiamo parlato con il presidente Pietro Tamburrano, il quale ha lanciato un appello alla cittadinanza tutta di fare fronte comu-
ne contro la chiusura dell'ospedale. «Il Comitato, - dice Tamburrano - attraverso questa raccolta firme invita la comunità bernaldese e metapontina, a dire no alla chiusura di Tinchi e a chiedere il rafforzamento della struttura ospedaliera che è operativa da circa un trentennio. Noi auspichiamo il mantenimento di tutti i servizi sanitari già esistenti con l'eventuale aggiunta di ulteriori branche specialistiche, più utili e consoni alle esigenze sanitarie dell'utenza di tutta la collettività territoriale. I no alla chiusura della struttura ospedaliera sono per le tante ragioni già dette durante questi mesi. Chiudere l'ospedale di Tinchi significherebbe diffondere paura per la salute di tutti quanti abitano su questo territorio. Se Tinchi venisse chiusa, sarebbero Policoro e Matera le strutture più vicine, anche se distano entrambe circa 40 chilometri. Ecco perché questa grave decisione non si de-
ve consumare. Vorrei ricordare a chi vuole la chiusura di questo presidio ospedaliero che la struttura di Tinchi, per i mesi autunnali, invernali e primaverili, offre il suo servizio ad oltre 60 mila utenti, numeri che crescono a dismisura nei mesi estivi che vedono la nostra costa jonica riempirsi di migliaia, anzi di centinaia di migliaia di turisti, oltre naturalmente a chi ci abita tutto l'anno. Per tali motivi noi invitiamo i cittadini tutti a partecipare a questa raccolta firme all'interno del gazebo dei Cittadini Attivi. Visto che ci sono state le primarie, invitiamo il nuovo segretario del Pd e tutti i nostri cari politici, di destra e di sinistra, ad esprimere la loro sulla chiusura dell'ospedale e a dire quali misure adottare per difendere questa realtà. Ecco - conclude Tamburrano l'ospedale di Tinchi è di tutti, difendiamolo». fa.si. provinciamt@luedi.it
con l'associazione “Tolbà” di Matera. La sistemazione trovata per questi lavoratori stagionali è certamente più dignitosa di quella precente, quando vivevano ammassati nell’ambiente malsano dell’ex Cometa, ma certamente non rappresenta l’optimum. Più che di Cen-
Al via dalla prossima settimana
Polizia, controlli con l’autovelox OCCHIO all'autovelox sulle strade della provincia. Parte lunedì prossimo, 2 novembre, la settimana di controlli predisposta dalla Polizia di Stato nell'ambito delle iniziative volte a contrastare gli incidenti stradali. Oltre la polizia, saranno impegnati i Corpi di polizia municipale dei comuni di Aliano, Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano,Stigliano, Tursi eValsinni. Finoall’otto novembre saranno predisposti servizi di controllo della velocità lungo le arterie principali della provincia, ovvero la Ss 106 jonica, la Vald'Agri, la Sinnica, la Basentana e la Sp 175 Matera-Metaponto. Sono previste le seguenti sanzioni: Fino a 10 Km/h in più o sanzione amministrativa compresa tra 38 euro e 155 euro; otre i 10 Km/h e sino a 40 Km/h in più sanzione amministrativa compresa tra 155 euro e 694 euro, con decurtazioni di punti cinque sulla patente; oltre i 40 Km/h e sino a 60 Km/h in più o sanzione amministrativa compresa tra 370 euro e 1.485 euro con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Oltre i 60 Km/h o sanzione amministrativa compresa tra 500 euro e 2.000, con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi.
Tursi La squadra rimane saldamente in seconda posizione
Vittoria storica per la “Nicola Russo” TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha vinto a Picerno il difficile confronto esterno contro una squadra, il Metanauto, che in casa aveva sempre vinto e non perdeva da almeno tre anni. E' stata una vittoria storica per la squadra allenata da Pino Angelino. Innanzitutto si rimane saldamente in seconda posizione con 13 punti, rispetto al Bernalda che ha raggiunto quota 15. Dietro ci sono il Satriano e la Metanauto con 9 punti. La formazione che il Tursi incontrerà in casa domenica prossima alle 14.30 nel vecchio campo
“Angelo Cuccarese”è una squadra che ha totalizzato soltanto 4 punti. Quindi sembrerebbe una partita facile da vincere. Ma non bisogna sottovalutare la cosa. Primo perché il campo è ancora scivoloso, non è completamente asciutto, a causa delle abbondanti piogge ed i giocatori di mister Angelino non sono abituati a giocare in un campo pesante. Prova ne è lo stop interno contro il Satriano. Secondo, ogni partita ha una storia a sé e prendere sotto gamba la squadra avversaria può provocare brutti scherzi e non vincere ancora una volta in ca-
sa. Terzo: mancano gli allenamenti. Una sola seduta settimanale non produce grande affiatamento. E' vero che la squadra del presidente Virgallito, quest'anno dispone di grandi giocatori, ma se non si allenano la loro superiorità che deriva dall'aver giocato in passato in categorie superiori, si può esaurire in poco tempo, venendo a mancare fiato e resistenza al gioco. Nella partita di sabato scorso a Picerno, Rocco Viceconte, uno dei pochi giocatori tursitani presenti nella rosa del mister,ha segnatoil suoprimo gol in campionato e
Valentino Vita, subentrato al posto dell'ottimo portiere Lobasso che si era infortunato, ha retto benissimo l'esordio come portiere. Idue siallenano con costanza, assieme al giovanissimo Francolino ed al difensore Marra. Saranno presenti domenica prossima e daranno certamente un grande contributo alla squadra per poter vincere domenica prossima, quando si giocherà tra le mura amiche, con il sostegno dei tifosi e allontanare così i fantasmi di un altro pareggio. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
tro di accoglienza, si può parlare di un ricovero in strutture fredde e non particolarmente confortevoli pur essendo dotate di servizi igienizi. Per il futuro è aupicabile una soluzione migliorativa. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Luciano Virgallito
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Policoro Provvedimento interdittivo del sindaco sul sondaggio al Bosco Pantano
Il Comune ferma l’attività di “Gas Plus” POLICORO - E’stata notificata ieri mattina alla società “Gas Plus” il provvedimento amministrativo comunale di interdizione e sospensione dei lavori di trivellamento nel territorio di Policoro (zona Bosco Pantano) finalizzato all'estrazione del gas dal sottosuolo. L'ufficio tecnico comunale, su incarico del sindaco Nicola Lopatriello, dopo alcuni accertamenti di natura amministrativa sulla documentazione pervenuta, ha rilevato una carenza nella documentazione arrivata e pertanto si è proceduto al blocco dei lavori. Mercoledì mattina
c'era stato anche un sopralluogo della locale Polizia municipale nei pressi del pozzo oggetto della sospensione dei lavori. Sempre nellagiornata dimercoledì,sia il sindaco di Policoro, NicolaLopatriello, chel'assessore all'Ambiente, Luisa Lasaponara, avevano manifestato delle perplessità sul metodo adottato dalla Regione Basilicata in merito a questa delicata vicenda dall'impatto ambientale oggi indecifrabile e così sono passati dalle parole ai fatti: «Per ora ho disposto la chiusura -afferma Lopatriellodel pozzo e nei prossimi
giorni vedremo chi tra le due istituzioni ha le ragioni più forti. Non possiamo tollerare un’invasione di campo dialtre istituzionisul nostro territorio. Siano noi a essere stati eletti amministratori di questa città e a noi i cittadini ci chiedono spiegazioni su quello che accade all'interno del perimetro della città di Policoro. Se altri amministratori, anche loro eletti, di questa regione pensano che il territorio sia di loro proprietà privata troveranno in noi prima in qualità di cittadini e poi di amministratori persone pronti a difenderci in
tutti i modi poiché riteniamo che nella fattispecie ci siano delle motivazioni valide che mi hanno portato alla decisione così drastica di chiudere il pozzo. Visto che il metodo del confronto democratico e del dialogo istituzionale è stato scavalcato, non certamente per colpa mia, non avevo altre alternative che emanare un atto amministrativo ablativo di questo genere, convinto che già dai prossimi giorni troveremo una soluzione salomonica per dirimere questa spiacevole controversia nell'interesse di tutti». provinciamt@luedi.it
Il Bosco Pantano a Policoro
Scanzano Prevista la realizzazione di aree verdi, un parcheggio e un muro di protezione
Scuola materna all’avanguardia Al via i lavori del nuovo plesso cittadino con tutti i comfort e la sicurezza SCANZANO JONICO - Sarrano inaugurati a breve, con la posa simbolica della prima pietra, i lavori della nuova scuola materna, bella, funzionale e sicura a Scanzano Jonico. Si tratta del plesso tra le vie Carlo Levi, Sinisgalli e De Martino. Concluse le formalità relative alla gara di appalto, ieri sono partiti i lavori di importo pari a un milione e 30mila euro. Il nuovo complesso scolastico che occuperà in totale un'area di quasi 6.000 metri quadrati. «Per la sua funzione sociale -silegge inunanotadel Comune-lanuova scuola avrà il ruolo di strumento connettivo della maglia urbana, motivo che ha giustificato la scelta dell'area dove insediare il plesso. La struttura è stata concepita secondo i più moderni criteri progettuali che tengono conto, nella distribuzione degli spazi, del profilo tecnico-ingegneristico e funzionale-pedagogico. Sulla base di questi presupposti la struttura è stata progettata accoppiando l'area destinata alle attività didattiche a quella riservata alle attività creative e alla mensa. L'ingresso principale della scuola affaccia su via Sinisgalli ed è sufficientemente arretrato rispetto al filo stradale in modo da garantire sicurezza durante l'ingresso e l'uscita degli alunni. Sul fronte laterale c'è un altro ingresso mentre su via De Martino si sviluppa l'area destinata a verde attrezzato. Progettato dall'architetto Vito Petrozza con gli ingegneri Antonio Popolizio e Giovanni Carenza, l'edificio garantisce una certa flessibilità per permettere all'organismo architettonico di poter essere trasformato, in futuro, secondo le eventuali diverse esigenze didattiche e di utenza senza interventi costosi. La struttura sarà realizzata in cemento armato rispettando i criteri antisismici
Tra i 10 finalisti del concorso
Liceo “Fermi” a Vivere il Mare
Il plastico del progetto della nuova scuola materna di Scanzano Jonico
mentre i pilastri, laddove non siano inglobati nelle murature, avranno spigoli arrotondati per evitare che accadano incidenti ai bambini. Le ampie vetrate realizzate sulle facciate garantiscono una efficace illuminazione degli interni, mentre per ridurre la manutenzione le pareti esterne saranno rivestite di mattoncini in cotto di colore rossastro mentre, in conformità alle norme di sicurezza, tutto il plesso sarà recintato con un muro altoun metrocon sovrastantegriglia in acciaio per una altezza totale di 2 metri e 20 centimetri. «La dotazione di verde attrezzato nel quale i ragazzi possono dare vita alle attività all'aperto -sostiene il Sindaco, Salvatore Iacobellis- è
uno dei punti qualificanti del progetto del nuovo plesso. L'edificio,infatti, è circondato da un giardino costituito da prato inglese e cespugli di conifere, mentre lungo il perimetro interno del muro di recinzione saranno piantati alberi che garantiscono un rapido e voluminoso accrescimento. Nei pressi dell'ingresso è stata prevista anche un'area di parcheggio. Con l'avvio dei lavori iniziamo a dare risposte concrete alla cittadinanza per gli edifici a servizio pubblico. Ma questo è solo il primo tassello, visto che è già pronto il progetto della nuova scuola elementare che sorgerà in via Morlino». provinciamt@luedi.it
Ippica, Tucci si distingue alla gara internazionale POLICORO - La Basilicata dell’ippica è sempre più autorevole nelle competizioni internazionali. Infatti, dopo l'annullamento della prima giornata di gare, dovuta alle proibitive condizioni atmosferiche, che non hanno dato tregua alla nostra penisola, il cavaliere policorese Vincenzo Tucci ha siglato un ottimo settimo posto nella gara di sabato scorso, con un percorso immacolato da errori, ma macchiato da un leggero “fuori tempo”, e un dodicesimo posto nella giornata di domenica, con un solo errore nel percorso base, al concorso ippico internazionale CSI ****, svoltosi lo scorso wee-
kend nello scenario a dir poco splendido del parco antistante la Reggia di Caserta. Tucci durante la trasferta campana è stato accompagnato dal suo fido “Ibisco del Boschetto”, ritornato in ottima forma, dopo un periodo opaco. «Devo dire grazie in primis al mio cavallo, che ha prodotto delle ottime prove, e l'errore di domenica è tutto mio; ora merita un paio di mesi di riposo. Gareggiare sul prato della Reggia non è da tutti e non abbiamo affatto sfigurato, sono tutte esperienze da conservare per migliorarsi sempre». Ora il Tucci Team sarà impegnato negli ultimi due
Vincenzo Tucci durante un salto
appuntamenti della stagione ad Altamura e Bari, prima del meritato riposo, dopo una lunga, ma ricca di soddisfazioni, stagione agonistica 2009. Antonio Corrado
POLICORO - Il liceo scientifico “Enrico Fermi” di Policoro è tra le 10 scuole secondarie di II grado finaliste per il concorso intitolato “Pesca uno Spot”. Un premio conquistato con il lavoro “Arte del mangiar sano”, che parteciperà alla 16esima “Settimana azzurra videofestival” che si conclude oggi a Vieste (Fg). La campagna Vivere il Mare, ideata e realizzata dalla società Union Contact, promossa dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e patrocinata dalla Camera dei Deputati, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, si rivolge ai giovani studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Vivere il Mare promuove un'attiva riflessione sull'importanza delle risorse marine nel nostro Paese, grazie a un complesso piano di azioni di comunicazione multimediale che favoriscono l'incontro e lo scambio di esperienze tra istituzioni e mondo scolastico sul tema della valorizzazione e della tutela di un bene comune importante: il mare, le sue risorse, la vita e il lavoro sulle coste e sulle acque, le tradizioni e i valori delle donne e degli uomini che lo vivono. Una straordinaria esperienza di educazione civica, nella quale il mondo della scuola è chiamato a svolgere un ruolo da protagonista. Anche se la prima “Settimana azzurra” fu istituita nel 1994 (l'edizione 2009 è infatti la sedicesima), la campagna Vivere il Mare compie quest'anno 20 anni e per l'occasione ha ricevuto la targa del presidente della Repubblica e la medaglia del presidente della Came-
ra dei Deputati. Nata nel 1988/1989, Vivere il Mare è stata la prima iniziativa nazionale a carattere socioistituzionale a istituire un concorso video per i giovani, coadiuvati dai loro insegnanti, e a sperimentare attraverso la manifestazione europea Settimana Azzurra Video Festival, un modello di turismo scolastico “ecologico-culturale” in favore delle regioni litoranee e delle aree protette nazionali. Un format di comunicazione per quegli anni totalmente innovativo e originale, di cui poi molte altre campagne -istituzionali e non- hanno ripreso il modello. E Vivere il mare, che vide per la prima volta entrare lo Stato nelle classi, divenne anche la prima trasmissione televisiva della Rai dedicata al mare. Il programma della manifestazione quest'anno, in collaborazione con l'Assessorato al Turismo della Regione Puglia, con la Provincia di Foggia e con il Parco Nazionale del Gargano, è stato articolato in 4 giornate di attività (dal 26 al 30) di eco-turismo scolastico con escursioni, visite guidate, incontri e scambi culturali con associazioni di categoria e scolaresche locali e attività specifiche dedicate alla pesca e all'acquacoltura. La rassegna istituzionale “VIDEO FESTIVAL di VIVERE IL MARE” si svolgerà il 27 ed il 28 ottobre con due serate aperte al pubblico organizzate presso l'Auditorium Fazzini di Vieste con la presentazione e la proiezione dei filmati scolastici finalisti, commentati da interventi di rappresentanti dei Ministeri promotori, esperti e giornalisti. La rassegna è stata arricchita con la presentazione di filmati, documentari, interventi culturali.
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Serie A Balotelli ed Eto’o portano i nerazzurri sul 4-0 Nella ripresa grande reazione dei siciliani La doppietta di Miccoli illude, poi c’è Milito
L’Inter domina, soffre e vince Cinque reti al Palermo di Zenga, ma che paura nel secondo tempo INTER PALERMO
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Lega Pro
Macalli «Sciopero? Non lo faremo più»
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 5.5; Maicon 7, Cordoba 5, Samuel 5.5, Chivu 6 (1' st Santon 5); Zanetti 6, Cambiasso 6.5, Muntari 6; Stankovic 6.5; Balotelli 7.5 (3' st Milito 6.5), Etòo 7 (29' st Thiago Motta sv). In panchina: Toldo, Lucio, Vieira, Mancini. Allenatore: Mourinho 6 PALERMO (3-4-1-2): Sirigu 5.5; Goian 4.5, Kjaer 5, Migliaccio 5; Cassani 6.5, Simplicio 5 (40' st Nocerino sv), Bresciano 5, Melinte 4 (1' st Hernandez 7); Pastore 6 (39' st Bertolo sv); Cavani 5, Miccoli 7. In panchina: Brichetto, Succi, Morganella, Blasi. Allenatore: Zenga 5 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6 RETI: 7' pt Etòo (rig), 34' pt Balotelli, 42' pt Balotelli, 43' pt Etòo, 4' st Miccoli, 17' st Hernandez, 22' st Miccoli, 38' st Milito NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 53.261 per un incasso di 1.335.643,70 euro. Angoli: 8-2 per l'Inter. Ammoniti: Chivu, Goian, Bertolo. Recupero: 0'; 4'. MILANO – Quasi clamoroso a San Siro: dopo il 4-0 del primo tempo, l’Inter ha rischiato di farsi raggiungere da un Palermo trasformato nella ripresa. Cinque gol la Juve, cinque l'Inter, ma con brivvidi. Balotelli ed Etòo con una doppietta ciascuno avevano messo sotto un Palermo che aveva tentato di reagire allo strapotere della capolista, ma aveva fatto troppi errori nella fase difensiva (anche a causa delle importanti assenze) per poter sottrarsi alla gragnuola di gol della squadra di Mourinho. Supermario aveva messo lo zampino in tutti i gol nerazzurri, nel primo tempo. L’Inter aveva risposto così a tono al ruggito della Juventus contro un Palermo che era tra le squadre più in forma del momento e reduce da tre
La gioia di Eto’o e Balotelli, due gol a testa Sopra: l’urlo di Zenga e Miccoli che realizza il terzo gol del Palermo
vittorie, compresa quella sulla squadra di Ferrara che però a San Siro si è svegliato solo nella ripresa con una doppietta di Miccoli e un gol di Hernandez, facendo tremare i nerazzurri, fino a quando Milito non ha messo al sicuro il risultato. La capolista alla fine ce l'ha fatta, tenendo a distanza sia bianconeri (-4) che la Sampdoria (-5), le più accreditate ad attaccarne il primato. Lo ha fatto tribolando, com'è nel suo dna. Queste vittorie, per quanto soddisfacenti per la classifica, accontentano sino a un certo punto le ambizioni nerazzurre. Inutile quasi ripeterlo: anche se il prossimo ostacolo sarà il rigenerato Livorno di Cosmi, anche se il quinto
scudetto consecutivo è uno dei traguardi di Massimo Moratti perchè papà Angelo non vi era riuscito, nel clan nerazzurro si pensa solo alla trasferta di Kiev per la Champions League. E con errori come quelli del secondo tempo, non staremmo tanto tranquilli. La partita si sblocca subito. Dopo 6 minuti Balotelli entra in area dalla destra e finisce a terra dopo un contatto con Melinte. Sul dischetto, nonostante i capricci di Balotelli, va Etòo che spiazza Sirigu. Inter in vantaggio già al 7'. Il Palermo prova a reagire, ma rischia più di una volta di subire il raddoppio e si salva grazie alle parate di Sirigu. Al 34' il 2-0 arriva, lo firma Ba-
lotelli con un bel colpo di testa sul corner di Maicon. L’Inter dilaga: al 42' Balotelli approfitta di uno svarione tra Sirigu e Kjaer e mette dentro da due passi la palla del 3-0. Un minuto dopo poker nerazzurro: Balotelli va via a destra e serve Etòo, piatto destro di prima intenzione e 4-0. Al 4' st il Palermo accorcia le distanze con Miccoli che beffa Julio Cesar sul lancio di Simplicio. Al 17' il 4-2 con Hernandez che anticipa Cordoba sull'assist di Cassani. Il 4-3 lo firma Miccoli che batte Julio Cesar su assist di Cassani. Al 38' Milito chiude la partita segnando il gol del definitivo 5-3. Grazie a questa vittoria, i campioni d’Italia restano a +4 sulla Juventus
Prima della decisiva gara con l’Uruguay. La donna: «Mondiali merito mio»
Maradona, notte di fuoco con una modella BUENOS AIRES (ARGENTINA) – Una notte di fuoco a poche ore dalla decisiva sfida con l’Uruguay. Protagonista Diego Armando Maradona, e a raccontare i dettagli dell’incontro di Montevideo la modella uruguaiana Natalia Rosas Muniz, intervistata dalla rivista «Paparazzi». «Diego è molto uomo - dice - Abbiamo passato una notte romantica e di passione. Maradona è molto tenero, mi ha detto che ama i suoi figli, gli ho portato fortuna...l’Argentina mi deve il suo ingresso ai Mondiali». La modella, 20 anni, dice di aver conosciuto il ct dell’Argentina due anni fa, in un hotel di Punta del Este. «Mi fece entrare nella zona vip, Maradona era con una ragazza che si è arrabbiata molto quando mi ha visto passare. Sono rimasta lì, abbiamo parlato e ballato, Poi è arrivato il momento del lento, mi ha detto che ero molto bella e ha provato a baciarmi. Però l’ho allontanato, non è successo nulla, ero una bambina, non mi sentivo pronta per un uomo più grande». Altra storia due anni dopo: «Ci siamo
Diego Armando Maradona con la figlia Gianina
rivisti la settimana scorsa, quando è arrivato in Uruguay. Ero allo Sheraton Hotel con il mio agente, Maradona è entrato con tutta la squadra, mi ha visto, ci siamo incrociati e gli ho chiesto se si ricordava di me. Mi ha invitato a prendere un caffè - continua la Muniz - e ho accettato. Abbiamo parlato, lui era ner-
voso, poi mi ha preso le mani, mi ha detto che era divina e ci siamo abbracciati». Dal caffè alla camera da letto il passo è stato breve. «Mi ha invitato nella sua stanza - confessa la bella modella -. E poi sono successe le cose che possono accadere tra due persone adulte...».
GIUDICE SPORTIVO Due giornate di stop a Taddei (Roma) MILANO – Sono dieci i calciatori squalificati dal Giudice sportivo dopo le gare della 10ª giornata di serie A disputata mercoledì. Due turni a Rodrigo Taddei (Roma), una giornata di squalifica invece per Abate (Milan), Basta (Udinese), Morimoto (Catania), Vergassola (multato anche di 500 euro, Siena), Cassetti e De Rossi (Roma), Matuzalem (Lazio), Guana (Bologna) e Lucarelli (Livorno). Multato di 1500 euro Stevan Jovetic per simulazione. Tra le società ammende per Genoa (30.000 euro «per avere i suoi tifosi colpito un Assistente con alcuni sputi al capo ed alla schiena e per avere inoltre, al 34’ del secondo tempo, colpito al collo con una moneta il medesimo Ufficiale di gara), Napoli (15.000 euro, perchè i suoi tifosi hanno disturbato Dida con un’apparecchiatura laser), Roma (10.000 euro), Livorno (5.000) e Catania (2.000).
FIRENZE – Il blocco dei campionati di Prima e Seconda Divisione, paventato qualche tempo fa dal presidente della Lega Pro Mario Macalli in polemicacon lemodifiche sulla legge che regola la distribuzione delle risorse derivanti dai diritti tv e le agevolazioni sulle ristrutturazioni degli impianti sportivi, è scongiurato. Loha dettolo stessoMacalli a margine del convegno sulla normativa contrattuale dei calciatori svoltosi ieri a Palazzo Vecchio. «Il blocco deicampionati -haspiegato - non ci sarà, perchè da mercoledì si sono aperti dei tavoli di trattativa nuovi, anche col governo. Èla primavolta che qualcuno decide di ascoltarci, e lo ringrazio: dopo due ore e mezzo di colloquio penso che abbiano capito le nostre esigenze, e sono convinto che qualcosa in questa legge cambierà, e diventerà una legge buonissima». In particolare Macalli si è riferito a due aspetti: il primo è quello del limite di capienza sopra il quale si possono ottenere le agevolazioni. «Sono sicuroche da15 mila posti passerà a 7500, perchè non si possono escludere le società di Lega Pro». Il secondo aspetto è quello della distribuzione delle risorse: alla Lega Pro spetterebbe l’1% della fetta dei diritti tv, ma Macalli vuole di più.
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Sport
Due notizie certe: oggi si pagano i contributi con l’F24 e Visentin non demorde
Potenza, pensiero al Foggia Capuano darà fiducia agli stessi undici di Taranto DUE sono le notizie più importanti che vanno subito evidenziate. La prima è che il Potenza, inteso ovviamente come proprietà, provvederà a pagare, tramite F24, i contributi che hanno scadenza nella giornata di oggi. Lo ha confermato ufficialmente il direttore generale Galligani che si sta occupando del Potenza stante l’assenza del patron Postiglione. La seconda invece arriva dall’imprenditore friulano Visentin che, seppur un tantino deluso dalla circostanza di non aver potuto incontrare il proprietario del Potenza, ha confermato che lunedi o al massimo martedi i suoi avvocati e commercialisti prenderanno contatti con gli omologhi di Postiglione Esposito e Labonia per aprire un tavolo di trattativa per l’acquisizione della totalità delle azioni della società lucana. come aveva già avuto modo di dire nei circa due giorni trascorsi nella nostra città. Almeno si sgombra il campo da illazioni e congetture varie e si parte da due cose certe. Infatti le dichiarazioni di Postiglione dopo la sconfitta con il Marcianise che non avrebbe scucito più un euro per il Potenza erano state dettate più dall’amarezza e dallo sconforto per la dura contestazione del pubblico ed anche da una certa frustazione nel constatare, dopo i sacrifici fatti per l’iscrizione al campionato di Prima Divisione, l’impossibilità di ricevere aiuto e sostegno dal tessuto imprenditoriale della città. Probabilmente era anche un provocazione per lanciare, tra le righe, un messaggio che certo non nascondeva il proposito di pensare seriamente a farla finita con il calcio. Del resto non pagare i contributi, sia quelli di oggi
Postiglione e Visentin saranno i protagonisti dei prossimi giorni
COPPA ITALIA GIRONE “D”: 1^ Giornata 11.11.2009: Verona-Potenza; Riposa: Lumezzane. MODALITA' : Ogni squadra effettuerà una gara interna ed una gara esterna. relativo calendario verrà stabilito con le modalità di seguito riportate: 1^ giornata 11 Novembre 2009, 2^ giornata 25 novembre - nella seconda giornata riposerà la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso pareggio, quella che avrà disputato la prima gara in trasferta; 3^ giornata 9 dicembre - la terza giornata tra le due squadre che non si sono incontrate. In semifinale le società classificate al primo posto di ogni girone
che i successivi, un solo risultato avrebbe causato: la penalizzazione del Potenza. E vi pare possibile che uno che presenta una fidejussione di un milione e trecentomila euro, ha a libro paga due allenatori e richiama Capuano per tentare il miracolo della sal-
vezza, si metta nella condizione di non pagare i contributi, condizione si questa che spingerebbe il Potenza verso la categoria inferiore? Oppure che abbia intenzione, coscientemente di far fare alla società rossoblù la fine deivari Pisa,Venezia,Avelli-
no e via discorrendo? La verità è un’altra: Giuseppe Postiglione, aldilà della presa di posizione dei tifosi organizzati che non lo vogliono più alla guida della squadra del cuore, comincia ad accusare una certa “nausea” verso il calcio. E usando questo ter-
Seconda Rodolfi agirà su modulo e uomini
Melfi, qualcosa muta PARTITELLA in famiglia per il Melfi, disputata presso il campo Cedas di san Nicola. Rodolfi ha mischiato le carte, anche se qualcosa è trapelato. Per esempio l'intenzione di modificare qualcosa nell'ormai consueto 4-4-2. Sugli esterni di centrocampo in particolare, con Laporta e Pellecchia che scalpitano e che potrebbero avere una chance in veste da titolari. Pellecchia, ha avuto due ottimi impatti, nell'ambito degli ultimi due match disputati. Contro l'Igea è risultato colui che ha confezionato l'assist vincente a Chiaria, nell'occasione del gol partita, a Gela, ha disputato un ottima seconda parte di incontro, cogliendo il palo, impegnando l'estremo avversario ed in generale disputando una buona gara. Rodolfi potrebbe concedergli una opportunità importante, anche se proprio questa capacità di saper entrare subito nel vivo del match, anche a gara inoltrata, potrebbero far propendere il tecnico parmense a pensare a Pellecchia come arma a favore a match iniziato. In questo caso, aumenterebbero le possibilità di Laporta che sta bene e che nel contesto di un match casalingo, da vincere, potrebbe giocare esterno alto e fornire maggiore profondità e propulsione offensiva al gioco gialloverde. In definitiva sono in quattro che concorrono per due posti, perché sia D'Andria che Lo Iacono, non partono affatto battuti in partenza e sono pronti a giocarsi le pro-
La tifoseria gialloverde
prie chance. Dunque a centrocampo, problemi di abbondanza per Rodolfi, che per il resto non può che confermare le scelte degli ultimi tempi. Al posto dello squalificato Rogato, agirà ancora Arvia, che specie con un laterale più d'attacco davanti, nutre maggiori possibilità di Bizzarri, per le sue capacità in fase di copertura. Chi starà sicuramente al suo posto è Damiano Mitra, il capitano, che mette in guardia i compagni sull'impegno con il Vico Equense: " gara difficile, ma molto importante. Bisogna avere la massima concentrazione in gare di questo tipo, in cui glia avversari non
hanno nulla da perdere. Per noi è una occasione da sfruttare per ritornare alla vittoria e conquistare tre punti di notevole rilevanza. Iniziamo il primo dei due turni interni, e non possiamo fallire. Ci servirà anche l'aiuto del nostro pubblico e far sentire il valore del fattore casalingo. A Gela domenica i loro tifosi si sentivano. E' importante che anche noi possiamo contare su questi fattori perché conta per tanti aspetti. I nostri tifosi sono al nostro fianco e devono venire in massa allo stadio, per far sentire il calore del popolo gialloverde". Emilio Fidanzio
mine, non facciamo riferimento solo ad una sensazione meramente emotiva e psicologica. Quindi non è da escludere che voglia davvero, come non era successo mai, vendere il Potenza. E del resto aver dato mandato ai suoi commercialisti di mostrare le carte a Visentin conferma questa sensazione. Come l’impegno, preso dalle due parti, della riservatezza sulle trattative che si apriranno nella settimana prossima. Solo che, siamo certi, Postiglione vorrà vendere alle sue condizioni. Per cui sia la sua irreperibilità e il mancato incontro con l’imprenditore friulano, che le iniziative di quest’ultimo nell’ufficializzare il suo forte interesse per il Potenza, non sono altro che il gioco delle parti che avviene sempre in presenza di queste trattative nel calcio, per cercare di presentarsi al vero tavolo delle trattative da una posizione di forza e di vantaggio. Con la speranza della totalità dei tifosi che,
comunque sia la conclusione della vicenda, a trarne benefici sia solo il Potenza. SQUADRA Intanto bussa alle porteuna garache sipuò definire già un vero e proprio spareggio salvezza. E non sembri un’esagerazione. Perchè una vittoria permetterebbe alla squadra di Capuano di agganciare altre formazioni, mentre non osiamo pensare che effetti potrebbe avere una battuta di arresto. Comunque il punto di Taranto ha ridato certezze al gruppo che vuole sfruttare il fattore pubblico amico. Si va verso la conferma della stessa formazione che ha impattato contro Corona e compagni, visto che Lolaico non sembra nelle condizioni di poter rientrare anche se un tentativo lo farà tra oggi e domani. La squadra è stata provata nel test di ieri ad Avigliano dove i rossoblù si sono imposti per 7 a 0 con doppiette di Nappello e Catania e reti di Polani, De Cesare e Barbato. Rocco Sabatella
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Sport 41
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Il punto girone H Turno caratterizzato dalle prime vittorie di Ostuni e Francavilla Fontana
Un mercoledì favorevole solo al Pianura MERCOLEDI' interlocutorio. Pareggiano le prime tre in classifica e le distanze restano immutate. Ne approfitta il solo Pianura per attestarsi in zona playoff. Prime vittorie stagionali per Francavilla Fontana e Ostuni. Ennesimo pareggio casalingo del Pomigliano. In fondo alla classifica, sempre più crisi per Turris eFasano. Pisticci, Ostuni, Pomigliano e Fasano hanno ancora lo zero nella casella delle vittorie interne. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della decima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare quattro vittorie, due esterne e cinque pareggi. I gol sono stati 22, di cui 11 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e altrettan-
ti da quelle che hanno viaggiato. Nella decima della scorsa stagione le vittorie furono cinque, di cui una sola in trasferta e i gol 17. Complessivamente, nelle 90 partite sinora giocate, le vittorie sono state 59 (28 in trasferta), contro le 66 della stagione scorsa (27 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in dieci giornate, furono realizzati 235 gol, contro i 234 di quest'anno. Primo pareggio fuori casa del Sant'Antonio Abate che sul campo del Forza e Coraggio Benevento se l'è vista proprio brutta. Tuttavia, contro i sanniti, i partenopei se la sono cavata con un rocambolesco 3 a 3 che ha consentito loro di mantenere le distanze dalle piùimmediate inseguitrici. Nell'infrasettimanale,
ad eccezione del Pianura, in buona sostanza, hanno vinto le squadre attestate nella parte bassa della graduatoria, ma soltanto il Casarano è uscito dalla zona playout. Il Francavilla Fontana ha assaporato la gioia della prima vittoria, così come l'Ostuni che ha conquistato il primo successo pieno addirittura in trasferta, inguaiando maggiormente la Turris che ha dovuto subire la terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche. Il Bitonto ha perso l'imbattibilità esterna. Per il Sant'Antonio Abate e per il Neapolis si è trattato del sesto risultato utile consecutivo, rispettivamente, con 4 vittorie e 2 pareggi e 3 vittorie e altrettanti pareggi. Come nel precedente turno infrasettimanale (terza gior-
nata), il Grottaglie ha pareggiato per 2 a 2 e per giunta contro due formazioni lucane: Francavilla in Sinni, prima e Pisticci, dopo. Il Pomigliano non riesce proprio a vincere sul proprio campo. Su cinque incontri disputati al “Gobbato” i campani hanno collezionato altrettanti pareggi che sommati ai due attenuti in trasferta, si presentano come la compagine che ha pareggiato di più. Fermo il Matera, le altre due formazioni di Basilicata hanno entrambe pareggiato. Il Pisticci ha ancora una volta evidenziato le difficoltà di esibirsi al “Michetti” (cinque gare, due pareggi), mentre il Francavilla ha conquistato un buon punto in quel di Caserta. Adolfo Sarra
Oltre a Selvaggi, in prova anche il centrocampista Ostatu del 1990, ex Noicattaro
Matera, Genchi resta ai box L’attaccante ha la febbre, come pure De Vecchis. Campo a parte PEPPE Genchi con l’influenza e Pino Giusto pensa alle alternative in vista della gara di Bacoli. Ieri pomeriggio l’attaccante non era presente alla partitella infrasettimanale svolta al “XXI settembre-Franco Salerno” a ranghi misti con qualche giocatore della Juniores aggregato alla prima squadra. C’erano però due volti nuovi.
Il primo nuovo solo per certi versi, perchè di Luca Selvaggi si conosce un po’ tutto. Giovane del 1988 con grandi qualità e infatti anche ieri le ha messe in mostra disputando una buona gara. Chiaramente ha bisogno di tempo per assimilare il credo di Giusto ma il fatto di non poter giocare fino al 22 novembre gli è senza dubbi d’aiuto.
Altra novità a centrocampo in mediana dove era in prova un centrocampista under del 1990, Ostatu, proveniente dal Noicattaro. Il tecnico ha schierato la formazione del secondo tempo della gara con l’Angri con l’unica variante di Martone in mediana al lato destro del rombo di centrocampo, mentre dalla parte opposta spazio a Leta
con Mazzoleni basso e Logrieco alto. Quasi un 4-3-3, visto che a destra c’era Salemme e Logrieco a sinistra. Chiaramente il tecnico oggi effettuerà un altro test importante a Laterza sul fondo sintetico, lo stesso che ha Bacoli. Ma anche in difesa sono giunte le conferme per Conte a destra e Scudieri a sinistra. Chiaramente, un recupero di Genchi potrebbe portare Logrieco in panchina o Martone. Ha lavorato a parte Giovanni Campo non ancora al top dopo che domenica è uscito anzitempo per un problema di affaticamento muscolare. Assente anche De Vecchis ancora influenzato. La gara ha evidenziato un buon momento per Diego Albano a segno più volte. Buoni segnali in vista dell’importante match di domenica a Bacoli, dove il Matera dovrà cercare di portare a casa il massimo per tornare in
Giuseppe Genchi
media dopo il turrno di riposo forzato di mercoledì scorso. GIUDICE SPORTIVO- AMMENDE 1.500,00 e DIFFIDA al PISTICCI: Al termine della gara, propri sostenito-
ri circondavano la vettura con a bordo gli Ufficiali di gara, nel mentre si accingeva ad uscire dal campo di gioco, ne colpivano con violenti pugni i vetri e lanciavano contro di essa numerosi sputi. Nella circostanza rivolgevano al Direttore di gara espressioni gravemente ingiuriose e minacciose. Allenatori: Squalifica per 1 gara effettiva Lepore Giuseppe (Forza E Coraggio Bn) Di Nola Mario (S.Antonio) Due gare Salvati Ferdinando (Forza E Coraggio ); Sekkoum Nagib (S.Antonio) Una gara: Monteleone Carmine (Bacoli ) Tarantino Salvatore (Francavilla Pz) Agosto Giuseppe (Ischia ) Cenciarelli Diego ( Casarano)Polichetti Michele ( Pisticci) Petrachi Francesco (Francavilla Br) Cantile Nicola (Forza E Coraggio Bn)Noviello Vincenzo (Turris). Renato Carpentieri
La Stella Maris Terza categoria Iscrizione effettuata di Armento si organizza
Il La Fiasca ci sarà
PRIMA di entrare nel vivo del discorso corre l'obbligo da parte della Società: « Nella persona del confermato presidente Vincenzo Bloise, di far pervenire-spiega il comunicato- al maresciallo dei Carabinieri di Corleto P., Domenico Montano, vivi ringraziamenti, ora in pensione, per r tutti gli anni cha ha seguito le partite di calcio insieme con i suoi valenti collaboratori. Un benvenuto al suo sostituto, maresciallo Carlo D'Aprile, per l'opera che andrà a svolgere».Alla fine dell'anno scorso la squadra dell’Armento ha rischiato un mezzo “flop” avendo toccato quasi il fondo della classifica. Il consiglio direttivo ha riflettuto molto sul caso di continuare l'avventura o di abbandnare.Sono prevalse le volontà ed il coraggio di continuare. A questa decisione si è giunti grazie anche all'ingresso nel consiglio del Prof. Lardino Salvatore, esperto allenatore e dirigente in squadre di buon livello, fino all’Eccellenza.La rosa dei giocatori raggiunge i 20 tesserati circa. Gli allenamenti sono iniziati con largo anticipo. Si attende solo il via della lega per partire in Terza categoria. Gianni Saponara
OPPIDO LUCANO - La Fiasca, nonostante i problemi societari in virtù dell'addio del presidente De Luca, ha trovato le risorse per affrontare il campionato di Terza Categoria anche in questa stagione. Sino all'ultimo giorno, la terza società di Oppido Lucano rischiava seriamente di dire addio al calcio ma, grazie alla passione di poche persone che nel 1996 fondarono l'A.S. La Fiasca, domenica i giallo rossi oppidesi inizieranno il campionato. Già domenica scorsa, sul sintetico del comunale di Oppido Lucano, La Fiasca ha rodato le proprie condizioni in un amichevole contro il Potentia Santa Cecilia (Seconda Categoria) che beneficiava del turno di riposo. Domenica primo novembre dovrebbe partire il “minimo” campionato regionale e tutti i ragazzi vogliono conquistare il terzo titolo nella breve storia della società in modo da riacciuffare la Seconda Categoria persa malamente la passata stagione. Domenica scorsa, inoltre, si è vista una squadra molto più giovane rispetto a quella vista negli anni precedenti. Alcuni dei fondatori, nonché senatori della squadra, hanno lasciato le redini della società ma nel compenso si sono aggiunti tanti ragazzi di Oppido che già domenica hanno dimostrato di voler perlomeno divertirsi in compagnia. Con il Potentia Santa Cecilia è finita con un 3-3 più che soddisfacente per i giallo rossi considerando le qualità, ma soprattutto la preparazione atletica, degli ospiti che comunque si sono resi protagonisti di una bella sgambata contro una squadra ancora in fase di allestimento. Nell'ora di gioco gli ospiti hanno cambiato più volte modo e tattica di gioco mentre i locali hanno cercato per lo più di trovare quell'intesa che serve per ben figurare nella stagione. Antonio Palumbo ha preso le redini della squadra, sostituendo l'ex presidente De Luca, mentre il vice presidente attuale è Giuliano De Felice. La Fiasca siè da sempre autogestitae nel corso dellasua storia ha anche assaporato le difficoltà della Prima Categoria. Ora che la stagione è alle porte La Fiasca vorrebbe ritrovare il sorriso e risalire subito di categoria portando a casa risultati di rilievo nel segno del divertimento e vero senso dello sport. Rocco De Rosa
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42 Sport
D Il risultato di Caserta regala certezze e morale alla squadra sinnica di Cupparo
Lazic: «Pure in 10, Francavilla ha dominato» FRANCAVILLA – Il Francavilla di mister Lazic,ritorna dallatrasferta campana,contro laCasertana,con unpareggio prezioso. Un punto, guadagnato in inferiorità numerica per buona parte del match. Visto che al 32’del primo tempo, il terzino Tarantino ha ricevuto il rosso diretto, per un fallo di reazione. «I miei ragazzi –dice Ranko Lazic –hanno disputato una gara perfetta. Peccato per l’inferiorità numerica, a causa di un’ingenuità di Tarantino, che ha reagito ad un fallo precedente. Uno sbaglio, che un giocatore di questa categoria, non deve assolutamente commettere, peccato davvero». Nell’undici iniziale a sorpresa, il tecnico Ranko Lazic manda in campo sin dal primo minuto al centro della difesa, l’under Cesareo, vista la squalifica di Gioia. Sorpresa, perché tutti si aspettavano il francavillese Marziale in coppia con Di Giorgio. A centrocampo dentro Manco al posto di Scavone. «Abbiamo giocato contro una squadra in salute – continua il tecnico serbo – il loro secondo posto è frutto di
un buon campionato disputato fino ad ora. Noi siamo andati lì, con la giusta concentrazione econ l’intento dirifarci dopo la sconfitta interna subita con il Casarano». Un puntoche vale oro perDel Prete e compagni, se si considera l’inferiorità numerica per quasi settanta minuti, contro una Casertana che occupa la seconda posizione in classificacon diciotto punti, in compagnia del Neapolis Mugnano. Il Francavilla con il pareggio ottenuto allo stadio “Alberto Pinto”, scende di una posizione in classifica, complice la vittoria del Pianura per 0-1 a Fasano. I sinnici quindi, si trovano adesso in sesta posizione con quindici punti. «Fino a quando eravamo in undici – prosegue Lazic – siamo stati superiori sia dal punto di vista del gioco, che fisico. Poi in inferiorità numerica, non ci siamo demoralizzati e abbiamo continuato a creare delle buone occasioni da goal. Alla fine, ci siamo riusciti con Chisena nel finale di tempo». Come dicevamo, i ragazzi di Lazic hanno giocato circa settanta minuti in inferiorità nu-
merica, ma nonostantetutto sono riusciti a passare in vantaggio. Infatti nel finale di primo tempo, esattamente al 45', arriva il vantaggio, a coronamento di una prestazione eccellente nella prima parte della partita. A sbloccare il risultato è il fantasista materano Antonio Chisena con un tiro dai venti metri, con la complicità di una deviazione di Florindo, che mette fuori causa il portiere Schiavella. Il Francavilla, chiude il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa, i padroni di casa cominciano a spingere sull’acceleratore, rendendosi pericolosi in più di un’occasione. Dopo diversi tentativi, al 68’ arriva il pareggio con Guadagnuolo, che sfrutta una corta respinta del portiere Di Vincenzo e piazza il pallone nella rete francavillese. «Adesso – termina Lazic - dopo questa buona gara, ci prepariamo al meglio in vista dell’impegno casalingo di domenica prossima contro il Pomigliano, un’altra gara dove serve tanta concentrazione e grinta agonistica». Claudio Sole
D Il vice presidente Albano: «E’ stato perpetrato un furto con scasso»
Dopo la beffa c’è il danno Diffida al campo e multa dopo le ingiustizie col Grottaglie TONI duri da parte del vice presidente del Pisticci, Domenico Albano, che proprio non si dà pace per gli evidenti torti arbitrali subiti nel turno infrasettimanale di mercoledì. Una partita, quella che il Pisticci stava giocando con il Grottaglie, fortemente condizionata dalle valutazioni dell'arbitro Formato di Benevento, che alla fine ha creato tutte le premesse affinché il Grottaglie acciuffasse il pareggio in rimonta per 2-2. “Furto con scasso - esordisce Albano - è il termine giusto perchétutti hannovistocosa è successo durante la partita, cosa ha combinato la direzione arbitrale nelle fasi cruciali dell'incontro. La gara, più che diretta, è stata deviata. Non avevo mai assistito ad una cosa del genere. Non so cosa sia capitato né so se una persona - in riferimento all'arbitro ndr - ha coscienza di ciò che ha fatto. Ma se avrà modo di rivedere qualche immagine si renderà conto di quello che ha combinato a Pisticci”. Già il gol del primo pari, che porta il Grottaglie sull'11, è viziato da un errore di fondo: la punizione poi trasformata da Marchi sempli-
Albano del Pisticci
cemente non c'è perché Farinola non commette fallo, anzi lo aveva subito, non sanzionato, pochi secondi prima. Poi, nella fase clou, arrivano l'espulsione di Polichetti per doppio giallo, ma il fallo decisivo non c'è, così come non c'è quello da rigore su Taurino. Poi, addirittura, recrimina il Pisticci per un mani in area, valutato involontario. Ma è
più rigore questo di quello accordato. Insomma quattro episodi chiave, tutti giudicati male e tutti sfavorevoli ai gialloble che già domenica a Bitonto si erano visti annullare il gol di Lupacchio per un fuorigioco inesistente: sarebbe stato lo 0-2 e quella partita avrebbe potuto prendere un'altra piega. Per non parlare della piega fatta prendere dall'arbitro nel secondo tempo della sfida di Pianura, persa dai lucani dopo il vantaggio iniziale. Adesso, tuttavia, bisogna ripartire perché il calendario è molto proibitivo e, seppur ingiustamente, il Pisticci non è riuscito a conquistare quei tre punti che mercoledì gli servivano come acqua nel deserto. La squadra, però, ha espresso un buon gioco e giocato con grande impegno e determinazione. “Motivazioni per sperare - dice Albano - ci sono, ma se quando giochiamo in casa non riusciamo a prendere i tre punti per cause di forza maggiore e quando andiamo fuori troviamo degli arbitraggi come questo, non so cosa dobbiamo fare per vincere una partita. Siamo - riprende a dire il vice presidente fortemente
contrariato - alla decima giornata, non abbiamo avuto un rigore, ne abbiamo avuti contro tre, tutti quando eravamo in dieci uomini. Anche a Pianura l'arbitro ha fatto ciò che ha voluto. A Bitonto ci hanno annullato un gol inspiegabilmente. Non penso che ci sia un disegno preciso, ma la verità è che non abbiamo potere. Siamo una società piccola, siamo lucani e forse una lucana in meno farebbe comodo così si fanno il girone le pugliesi e le campane e se la vedono loro. Adesso come si fa ad andare a giocare domenica a Mugnano sapendo che tutto l'ambiente e ciò che circonda la partita può essere sfavorevole? Poi è chiaro che vengono a mancare le motivazioni. Questa società non è finanziata da magnati. Siamo un gruppo laborioso che fa tanto in settimana e fa sacrifici giornalieri. Viviamo alla giornata e vedere tutto vanificato per colpa di una forza esterna, una forza giudicante che dovrebbe essere super partes, dà noia. Così non va bene”. E arriva anche la beffa dal giudice sportivo con multa e diffida (a pag.42). Roberto D’Alessandro
Seconda categoria Per l’Atletico Balvano è disco rosso contro il Sant’Angelo
Apre Lembo e doppietta di Adesso ASDS.ANGELO ATL.BALVANO
3 0
S. ANGELO: Salvatore G., Sagarese A., Lembo D., Fiscella C. (Barba C. all'80''), Grippo A., Bonavoglia L., Adesso M., Lorusso D. ( Loisi F. al 72'), Spera R. F., Ostuni C., Laurino A. ( Iallorenzi al70'), Marottoli D., Mastroberti P., Barba C., Lerenzini G., Iallorenzi R., Loisi F., Loisi D. BALVANO: Di Biase D., Uriarte F., Pacella A., Paladino P., Mattorpo A. (sostituito da Serritella V.), Lordi V. (sostituito da Mario G. R.), Simone A., Quagliata F.; Casciano S. ( Pacella C.), Lordi V., Pacella G., Corbisiero G., Mario G. R., Picerno F., Leicardare A., Pacella C., Serritella V. ARBITRO: Triolo Pierpaolo di Potenza MARCATORI: Ostuni C. al 27'; Adesso M. al 47' pt e all'40’ st' NOTE: Espulsi: Lembo D., al 58', del S. Angelo e Paladino P, al 35', del Balvano DOMENICA, il S. Angelo cala il tris e batte il Balvano. L'inizio di gara è molto contratto da parte di entrambe le formazioni, perché la squadra di casa vive la partita come un appuntamento importante, dopo la sconfitta della prima giornata e il
pareggio della seconda. L'intento del Balvano è quello di giocare di rimessa e concludere in pareggio. Il S. Angelo, però, dopo i primi minuti di gioco, si schioda dal torpore e incomincia a macinare gioco, con continui azioni e folate in attacco, soprattutto da parte di Lorusso, Ostuni, Adesso e Spera. La prima azione da gol si presenta già nei primi minuti di gioco, lancio in verticale di Adesso per Spera, questi salta con una finta l'avversario diretto, e lo stesso, anche se defilato, dal vertice destro, lascia partire un ottimo tiro che il portiere riesce a bloccare. Al 35', ennesima azione di calcio d'angolo, i difensori del Balvano cercano di liberare alla meglio, la palla che rinviata, arriva a Fiscella C. il quale, dai venti metri, ribatte un gran tiro, che, anche se centrale, il portiere del Balvano non riesce a trattenere; il più lesto, perché rimasto in zona di attacco, Ostuni D. che insacca in rete la palla persa dall'estremo difensore. Al 40', veloce scambio Sperra - Lorusso, Paladino, difensore della squadra ospite, cercando di anticipare l'avversario, attera Lo russo nell'area piccola, causando fallo da rigore che l'arbitro decreta, con conseguente espulsione dello stesso difensore. Il rigore viene calciato da Lorusso, ma viene parato dal portiere.
Il S. Angelo non demorde e continua con le azioni di attacco, ennesima discesa di Lorusso sulla sinistra, questi mette la palla al centro, dove, a rimorchio, giunge Adesso, che, dal dischetto del rigore, piazza la palla alla sinistra del portiere, realizzando il 2° gol. Il primo tempo si conclude con un netto vantaggio della squadra di casa. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo e la squadra di casa si limita a contenere il gioco, anche in virtù della superiorità numerica, ma al 58', anche il S. Angelo resta in 10 uomini, perché viene espulso Lembo D.; il Balvano opera delle sostituzioni per rientrare in partita; ne scaturisce solo un predominio sterile al centro campo, mentre il S. Angelo continua ad avere azioni da gol con Barba, Spera e Iallorenzi e così all'85', con il Balvano, tutto proteso in avanti, dopo un'azione corale della squadra di casa, Adesso, palla al piede, si invola verso la porta avversaria, realizzando la doppietta personale e il S. Angelo chiude la partita col risultato lusinghiero di 3 - 0. La squadra di casa ha meritato nettamente di vincere, ottima la direzione di gara, corretto e appassionato il tifo del numeroso pubblico accorso che, da tempo ormai, accompagna la squadra. Antonio Monaco
Promozione Quarta sconfitta
Lagopesole, c’è mal di trasferta AVIGLIANO – La regola del tre è scattata ancora. Quella regola che fin qui ha accomunato le due principali squadre aviglianesi quando hanno giocato in traasferta, con l'unica eccezione del Lagopesole di Moliterno, sconfitto anche lì, ma subendo un gol in meno che nelle altre occasioni. Pessima abitudine, quella presa tanto dall'Avigliano, quanto dal Lagopesole. Ancor di più se, come accaduto domenica agli uomini di Alfano, si presenta l'occasione di giocare contro un avversario almeno sulla carta abbordabile. E invece, è venuta fuori la quarta sconfitta su quattro partite giocate lontano da casa, e per la terza volta, come detto, con tre reti al passivo. Eppure, sul campo di Vietri, sede delle partite casalinghe del Balvano, il Lagopesole era riuscito ad evitare di incorrere in quello che fin qui è stato il suo punto debole: subire gol nella fase di avvio della partita. Anzi, aveva saputo chiudere la prima frazione di gioco a reti inviolate. E in un primo tempo in cui pure il Balvano, come da copione imposto dal fattore campo, aveva mantenuto per un tempo maggiore il controllo del gioco, ma che nel complesso era risultato sostanzialmente equilibrato, i federiciani erano riusciti a proporsi in diverse occasioni dalle parti del portiere di casa Villani, creando interessanti occasioni da gol. Dopo l'intervallo, la metamorfosi. E quello che era stato evitato ad inizio primo tempo, si è verificato nel secondo. Due gol in un quarto d'ora, e partita chiusa. perché il Lagopesole non è riuscito a rispondere con una reazione adeguata. In definitiva, una partita a due volti, per gli uomini di Alfano. Incoraggiante nel primo tempo, quando tuttavia è mancata la capacità di concretizzare le occasioni costruite con quel gol che avrebbe cambiato il copione,
Tommaso Coviello
anche psicologico, della gara. Da dimenticare nella ripresa, quando la squadra ha sofferto oltre il lecito la maggior determinazione di un Balvano a caccia di riscatto, dopo le tre sconfitte consecutive maturate nelle gare precedenti, e di punti per puntellare la sua classifica. Si sono riviste quelle amnesie difensive che troppo spesso hanno caratterizzato le prestazioni della squadra di Alfano in trasferta, complice la giovane età di una squadra che a Vietri ha dovuto anche fare a meno del suo capitano Tommaso Coviello, l'uomo di maggior esperienza del reparto arretrato. Una sconfitta, quella di Vietri, che torna a rendere complicata la classifica del Lagopesole. Che non può permettersi, ora, di sbagliare il prossimo impegno. Quello casalingo contro l'Atletico Scanzano, fanalino di coda del torneo. Una partita facile solo sulla carta. “Anzi sottolinea Coviello- è una di quelle partite che vanno temute di più, perché alto è il pericolo di guardare la classifica e sottovalutare l'avversario”. Occhi da tenere bene aperti, dunque, perché sbagliare potrebbe avere conseguenze pesanti sul resto della stagione. Giancarlo Tedeschi
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Sport 43
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Eccellenza In casa granata si ritorna a parlare di calcio giocato
Avigliano, testa alla Vultur La gara con la Ruggiero Valdiano si recupera l’11 novembre AVIGLIANO – A vederla sette giorni dopo, rimane soltanto una bruttissima esperienza. Per fortuna, solamente uno di quegli episodi che si potranno raccontare, magari in una serata fra amici. Ma ritornandoci con la memoria, e ripensando alla dinamica, si può davvero dire che poteva finire molto, ma molto peggio. Provvidenziale, per quanto paradossale possa sembrare, l'urto con la macchina del padre di uno dei ragazzi che stavano tornando verso Potenza dopo l'allenamento e che era in attesa del figlio. Senza di esso, con ogni probabilità il furgone che stava riportando verso casa i ragazzi dell'Avigliano, dopo il tamponamento subito ad opera di una vettura lanciata a forte velocità avrebbe continuato la sua corsa verso la scarpata sottostante, ed in quel caso davvero i danni alle persone avrebbero potuto assumere proporzioni vistosissime.
Bartolo Filadelfia
Fortunatamente, invece, tutto si è risolto con esiti limitati. Qualche botta, contusioni agli arti sia superiori che inferiori, e tanto, tantissimo spavento, ma nulla di più. E poi, una partita che era davvero l'ultima cosa a cui pensare in quei momenti, ed anche in quelli successi-
vi, e che, grazie anche alla sensibilità immediatamente mostrata dai dirigenti federali e da quelli della Ruggiero Valdiano, sarà giocata l’11 novembre. Insomma, tutto sommato alla fine è andata bene. E dunque, si può ricominciare a parlare con una certa serenità di calcio. Nella settimana che avvicina ad una di quelle partite che hanno fatto, e continuano a fare, la storia del calcio lucano. Una sorta di derby, caratteristica rafforzata dalla curiosa combinazione dei colori delle divise sociali, più volte giocato anche nelle categorie superiori, e appena tre stagioni fa finale della prima edizione dei playoff del campionato di Eccellenza. Quando si affrontanbo Rionero ed Avigliano, non è mai una partita come le altre. Non lo sarà nemmeno quella di domenica. E non lo sarà soprattutto per l'Avigliano. Che dopo il rinvio della gara, peraltro difficilissima, con il Valdiano, guar-
da la classifica da una posizione che appare immediatamente delicatissima. E che a Rionero, in attesa del recupero contro i campani, chiude il ciclo di ferro che ne ha caratterizzato l'inizio di stagione, con una gara che deve far capire molte cose sul futuro della squadra. La terza, vera trasferta stagionale (ce n'è stata una quarta, ma nella situazione attuale quella di Ferrandina ha valenza molto relativa) chiama l'Avigliano a far dimenticare gli stenti, nell'approccio mentale e nella qualità di gioco, ancor più che nel risultato (due pesanti 0-3) di Nova Siri col Policoro e di Muro Lucano. C'è una squadra che ha bisogno di muovere la classifica, e di ritrovare la via del gol perduta da quattro turni. Su un campo che, storicamente, è uno dei più difficili dell'Eccellenza. All'Avigliano, nessuno chiede la luna. Ma una prestazione migliore rispetto alle ultime due trasferte, quella sì. Giancarlo Tedeschi
Promozione Superato l’ostacolo Moliterno
Pietragalla resta leader PIETRAGALLA - Continua a comandare la classifica il Pietragalla di mister Potenza che domenica scorsa ha ottenuto un pareggio importante contro una squadra tosta e organizzata tatticamente come il Moliterno. Il Pietragalla, nonostante abbia concluso la sua prima partita stagionale senza riuscire a gonfiare la rete avversaria, continua a mantenere l'attacco più prolifico del torneo in virtù delle diciassette marcature in queste prime sette giornate di campionato. Il Moliterno, d'altrocanto, ha messo in luce il suo punto di forza: la difesa. Tre reti incassate in seicentotrenta minuti di gioco è sintomo di garanzia con l'estremo difensore Lanzolla che anche domenica ha dimostrato di essere uno dei migliori portieri del torneo, negando più volte la gioia del gol ai padroni di casa. Il comunale di Pietragalla resta comunque una fortezza inespugnabile
per chiunque. I bianco blu alto bradanici hanno dimostrato di possedere i numeri giusti per poter affrontare un campionato di Promozione di altissima taratura. Ciriello C., domenica scorsa soprattutto nella prima frazione di gioco ha dovuto cimentarsi in un paio di interventi davvero provvidenziali che hanno negato il gol agli ospiti. Pappalardo e Di Tomaso, esterni difensivi, hanno curato molto(forsetroppo) lafasedifensivama quando hanno spinto aiutando Gorga da un lato e Alfonso dall'altro sono arrivate le azioni più pericolose del mach. Carlucci e Pietragalla M. non hanno fatto una cattiva gara maalcune volte si sono smarriti in giocate troppo complesse per l'importanza del mach. Pallotta e Pietragalla L. hanno dovuto sacrificarsi molto in fase di costruzione e dato che difronte si sono trovati un vero e proprio muro, spesso hanno dovuto
alleggerire la pressione con lanci lunghio retropassaggialla difesa.Cammarota ha provato a lottare contro la granitica difesa ospite, senza grandi risultati, mentre Potenza ha corso molto senza mai trovare il guizzo giusto se non in avvio di gara quando ha messo paura a Lanzolla. Il Pietragalla, però, continua a comandare un campionato di Promozione contro ogni pronostico della vigilia. I bradanici hanno dato dimostrazione di essere una squadra corta, compatta e tosta sotto molti punti di vista. Domenica prossima per Pallotta e compagni trasferta contro la Santarcangiolese vittoriosa domenica scorsa in casa del Montescaglioso per tre a zero. Si preannuncia un'altra gara difficile ma gli uomini agli ordini di mister Potenza hanno la ferma intenzione di vincere e riprendere la cavalcata interrotta pochi giorni fa. r.d.r.
Lionetti mette fine ad un valzer di emozioni e Genzano è primo A.GENZANO FOGGIANO
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ATLETICO GENZANO: Ciranna, Loquercio A. (Beccasio), Grippo, Cilla M., Cardacino, Malatesta, Pizzuti, Buono (Cilla D.), Loquercio, Sciota, Lionetti; All. Linzalata. FOGGIANO MELFI: Cavaliere, Lecaselle, Simonetti (Tomasiello), Barbetta, La Morte, Tedesca (Fitti), Quaranta, Martino, Pasquariello (Bafunno), Ismaili, Cappiello; All. Savino ARBITRO: Cappella di Matera RETI: 5'pt Sciota, 7'pt (rig.) e 40st' Loquercio, 20'pt Martino, 35' pt Quaranta, 40'st Lionetti. GENZANO DI LUCANIA Atletico Genzano in vetta nel campionato di Seconda Categoria gir. A. Per gli uomini di mister Linzalata è la seconda vittoria in due gare ufficiali in campionato e il primato in
classifica è più che meritato.Domenica scorsa, tra le mura amiche, gli alto bradanici hanno regalato al Foggiano Melfi la prima battuta d'arresto di questa stagione.La gara: l'inizio del mach è scoppiettante con Sciota che al 5' porta subito in vantaggio i locali sfruttando al meglio un assist perfetto di Loquercio.Due minuti più tardi è sempre la punta genzanese che, prima si procura il penalty, e poi dagli undici metri raddoppia. La reazione degli ospiti è rabbiosa e in più di una circostanza Ciranna ci mette una pezza. Al 20' il Foggiano Melfi accorcia le distanze con Martino che è abile ad approfittare di uno svarione difensivo di Ciranno. Due a uno e partita riaperta. Gli ospiti provano a raggiungere il pareggio e al 35' pt riescono ad equilibrare il mach grazie al pareggio di Quaranta che a due passi da Ciranna non sbaglia la mira e riapre le sorti dell'incontro.Il secondo tempo regala meno
emozioni rispetto alla prima frazione di gioco anche se le due squadre provano ripetutamente a passare in vantaggio.Le formazioni in campo si equivalgono e solo a 5' dallo scadere Loquercio risolve la partita regalando a mister Linzalata e a tutta la squadra bradanica i secondi tre punti della stagione.Il Foggiano Melfi reagisce e prova a ritrovare il pareggio ma tutti gli sforzi sono vani. Il Signor Cappella fischia la fine della partita con i padroni di casa che portano a casa un importantissimo successo. Due gare casalinghe e due vittorie; prima in classifica e miglior attacco del campionato. L'Altetico Genzano è decisamente partito con il piede giusto in questa nuova stagione e l'obiettivo della società potrebbe essere quello del salto di categoria. La stagione è ancora alle primissime battute ma sei punti in due gare è un ottima iniezione di fiducia per tutto lo spogliatoio. r.d.r.
Eccellenza Arriva il Viggiano
L’Oppido a caccia di riscatto OPPIDO LUCANO - Angelo Cristofaro Oppido già a lavoro dopo il ko di domenica scorsa contro il Policoro di mister Labriola. L'obiettivo degli oppidesi è quello di tornare alla vittoria già domenica contro il forte Viggiano e mettere in risalto ancora una volta la capacità di rialzarsi dopo un brutto capitombolo. Dopo quattro vittorie consecutive tra campionato e coppa, gli uomini agli ordini di mister Manniello hanno subito una sconfitta lontano dalle mura amiche. Per la terza volta in questa stagione l'attacco bianco verde non è riuscito a violare la porta avversaria e per Manniello e compagni è una situazione difficile e alquanto strana. Proprio domenica scorsa, mister Manniello ha dovuto farea menodi duepedine importantissime dello scacchiere bianco verde, Volturno e Antonello Leone entrambi alle prese con problemi fisici e il loro recupero per domenica prossima è ancora incerto.Per le statistiche, gli alto bradanici avevano subito solo una rete nelle prime sei giornate di campionato e l'uno due firmato Ciarrottola - Gatti ha violato la porta difesa da Brancale e Ruggiero Vaccaro dopo cinquecentonove minuti di imbattibilità. L'Oppido si lecca le ferite ma prepara minuziosamente la difficile gara interna contro la matricola terribile Viggiano che attualmente viaggia con gli stessi punti (13) della compagine del presidente Lancellotti. Statistiche alla mano è difficile immaginare una squadra che nell'arco dell'intero torneo con soli tre gol al passivo in sette gare disputate e, avendo attualmente la seconda miglior difesa del campionato, ha già perso per strada sei punti davvero preziosi.Che i bradanici siano incappati in una giornata
Il tecnico Manniello
decisamente no è stato chiaro a tutti. La gara di Coppa Italia Regionale potrebbe aver tolto tante energie psicofisiche ai bianco verdi ma non va dimenticato che anche il Policoro è stato impegnato in coppa, seppur con un squadra di Promozione come il Balvano.Per i bianco verdi oppidesi si preannunciano otto giorni di fuoco con la difficile gara interna con la neo promossa Viggiano, con la trasferta contro il Valdiano mercoledì prossimo in coppa, e con la nona giornata quando a domicilio arriverà la Murese Aurora 2000 in cerca di punti e di riscatto. Intanto sul manto sintetico di Oppido Lucano l'Angelo Cristofaro lavora anche per cercare di recuperare al più presto i due alfieri assenti domenica contro il Policoro. Mister Manniello è chiamato a ricompattare il gruppo e trasferire loro la giusta tranquillità per ricominciare il lavoro nel miglior modo possibile e ripartire in quelle serie di vittorie e risultati utili quanto prima possibile. Rocco De Rosa
Punto a testa tra Sporting Francavilla e Sporting Chiaromonte
Ciancio risponde a Tenese SPORTINGFRANCAVILLA S.CHIAROMONTE
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S. FRANCAVILLA: Santamaria, Bartolomeo, Ciancio L., Sarubbi, Ponzio, Marcelli, Ricciardi, Accattato (48' Carlomagno), Roseti (48' Marino), Lista, Ciancia. A disp.: Durso, Chiurazzi, Lupiano, Franchino, Coringrato. All. Amatucci. S. CHIAROMONTE: Bernardo F., Lista, Viola, Piesco, Sannino, Pozzovivo, Titolo, Piesco, Tanese, Palermo, Fortunato (60' De Santo). A disp.: De Salvo V., De Salvo G., Di Pierro, Mele, Di Sario. MARCATORI: 16' Tanese (C), 57' Ciancio L. SENISE - Allo stadio “Gian Battista Rossi” di Senise è andato di scena il derby del Sinni, tra i due Sporting, vale a dire il Francavilla e il Chiaromonte. La partita, molto sentita, da entrambe le formazioni evidenzia un eccessivo nervosismo. L'inizio del match vede subito i padroni di casa all'attacco, con la prima azione pericolosa all'8' ad opera di Lista, che con una iniziativa personale, entra in area di rigore, ma il suo tiro termina di poco a lato. A questo punto, inspiegabilmente i sinnici, rallentano i ritmi, consentendo cosi alla formazione di mister Pozzovivo, di prendere in pugno la partita. La formazione chiaramontese, alza il baricentro del gioco e rischia poco nel reparto di-
fensivo. Infatti, questa tattica porta i frutti sperati, così al 16' riesce a trovare la rete con Tanese, che con un azione personale entra in area e trafigge l'incolpevole Santamaria in uscita. Per il Francavilla è un brutto colpo. Ma i sinnici non riescono a reagire e quindi è ancora il Chiaromonte a sfiorare il raddoppio con Palermo, ma è strepitoso Santamaria a salvare la porta. A questo punto, mister Amatucci scuote i suoi apportando delle piccole modifiche tattiche. I sinnici, si riprendono e nel finale di tempo, ci prova prima con Marcelli, su calcio di punizione, terminato a lato e poi con Ciancia G., con un tiro ravvicinato, ma in questa occasione è bravo il portiere Bernardo a salvare il risultato. La prima frazione di gioco termina con il vantaggio ospite, per una rete a zero. Nella ripresa, mister Amatucci apporta dei cambi, con l'inserimento di Carlomagno a destra e Marino in attacco, cambiando il volto alla partita. Lo Sporting , diventa più pericoloso in attacco e mette pressione alla difesa ospite, cosi al 57' arriva su calcio piazzato di Marino, il guizzo vincente di Ciancio Luigi, che è abile ad approfittare di un errore difensivo avversario, per mettere tutto solo davanti alla porta la palla in rete. A questo punto gli ospiti, cercano nuovamente il vantaggio, e nel finale ci provano con De Santo, che dalla distanza lascia partire un gran tiro, ma Santamaria risponde prontamente, deviando la sfera. Claudio Sole
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Basket B Dilettanti L’esperta guardia della Bbc: «Sono qui per dare il mio contributo»
Delli Carri al servizio del Bernalda BERNALDA - Gigi Delli Carri, uno dei sogni proibiti della tifoseria rossoblu per tanti anni, ora è diventato realtà; in lui la società e i sostenitori ionici ripongono molte speranze per risolvere alcuni dei problemi, soprattutto in attacco, evidenziatisi nel corso di queste prime giornate di campionato. Gli chiediamo come vive questo carico di responsabilità: “Forse a Bernalda ci arrivo un pò in ritardo, ma ci tengo a sottolineare che anch'io desideravo da tempo giocare in una piazza calorosa come questa dove c'è un tifo coinvolgente ma non violento, in una cittadina piccola che però ha saputo raggiungere e mantenere da diversi anni un livello cestistico notevole come la serie B; io
sono venuto qui in tutta umiltà a dare il mio contributo che spero possa risultare utile per raggiungere un risultato positivo per la squadra, per la società e per i tifosi”. Come è stato l'impatto con il nuovo team? “Non poteva essere migliore, del resto, per quanto riguarda i miei compagni conoscevo già molti di loro o per averci giocato assieme o per averli affrontati come avversari da una vita, poi abbiamo un grande allenatore che non ha bisogno di commenti o di presentazioni, e un roster costituito da bravi ragazzi che hanno solo bisogno di essere guidati in campo sul piano dell'esperienza da chi come me, Russo e Gaeta ha più anni di lavoro sul
parquet”. Appena arrivato e subito una sfida decisiva a Bari che può valere un intero campionato: “La gara sarà sicuramente difficile, loro vogliono cancellare lo zero in classifica e daranno l'anima per raggiungere questo risultato e per tenere a bada una delle concorrenti nella lotta per la salvezza, ma noi non andiamo al PalaCus per subire, anzi abbiamo tutta l'intenzione di tentare il colpaccio”. Proprio alla vigilia di questo match, a Bernalda arriva Delli Carri e a Bari Rusconi, quale delle due squadre deve preoccuparsi di più? “L'innesto dell'ex nazionale tra i pugliesi è sicuramente un'operazione impor-
tante, stiamo parlando di un grande giocatore che ha fatto la storia della pallacanestro italiana, che però viene dato in condizione fisica non ottimale in questo momento; noi dobbiamo giocarcela con umiltà e serenità, conosciamo i nostri limiti ma anche le nostre potenzialità e siamo coscienti che pensare ad una vittoria sul parquet biancorosso non è utopia”. I tifosi si aspettano molto da te e la notizia del tuo ingaggio è stata salutata con entusiasmo; tu cosa hai da dire loro? “In questo momento difficile dobbiamo restare uniti tutti; è facile incitare la squadra quando va tutto bene, è più arduo ma più utile starle a fianco quando c'è da lottare, però su questo non
Gigi Delli Carri con la maglia della Corporelle
ho dubbi perché ho sempre visto i tifosi bernaldesi sostenere la Cestistica anche contro squadroni ben più forti, letteralmente spingendola alla vittoria. Per quanto mi riguarda metterò umilmente al servizio della squadra i miei 40 anni di esperienza
umana e i tanti di esperienza cestistica”. Umiltà, la parola che ricorre più spesso nei concetti del bomber foggiano: si sa, più si è grandi e meno si è presuntuosi. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Basket A Dilettanti Corà: «L’arbitraggio ci ha condizionato e li ha tenuti in vita»
Bawer, contenta a metà Matera perde a Barcellona, ma sforna una prova d’orgoglio E’ UN BICCHIERE pieno a metà quello che la Bawer Matera trova il giorno dopo la trasferta sfortunata di Barcellona. La sconfitta infatti non può lasciare completamente soddisfatti in casa materana ma la partita giocata in terra siciliana ha dato le risposte attese, la reazione voluta dopo lo scivolone interno contro il Palestrina. Claudio Corà la mattina dopo la partita con i siciliani conferma queste impressioni e si mostra sereno ma anche rammaricato per il risultato rimediato: «abbiamo fatto una grossa partita e lottato fino all’ultimo minuto. Non posso che ritenermi soddisfatto della prova della squadra». Meno invece il tecnico materano è contento della prova degli arbitri D’Amato e Lestingi che hanno, a giudizio del tecnico, subito un certo condizionamento: «credo che abbiamo avuto un doppio comportamento nel corso della partita, nella prima metà di gara li hanno tenuti in vita con una serie di fischi arbitrali che hanno limitato e bloccato il nostro tentativo di allungo: Gergati ha avuto tre falli in attacco con canestro realizzato, abbiamo perso tre palloni per aver toccato la linea di fondo ma i giocatori sono sicuri di non averlo fatto. In
Il tecnico Claudio Corà (foto Videouno)
più alcune infrazioni di passi veramente clamorose. Nella seconda parte di gara poi», continua Corà nella sua analisi,«le cose sono cambiate, Barcellona ha iniziato a giocar duro in difesa e gli arbitri gli hanno concesso di farlo, con situazioni evidenti. Un vero e proprio intervento chirurgico che è stato fatto ai nostri danni». Poi il tecnico passa a raccontare la partita e spiegare quegli ultimi secondi di gioco in cui è maturata la
vittoria di Barcellona: «alla fine i falli ci hanno condizionato, la differenza è tutta lì nei 23 punti dalla panchina di Barcellona e nei 0 punti nostri. La coperta è risultata, visti anche gli infortuni, inevitabilmente corta e loro hanno avuto tutti quei punti dalla panchina che li hanno aiutati. Poi anche a rimbalzo abbiamo concesso qualche secondo e terzo tiro che in determinati momenti è stato decisivo. Ma non potevo chiedere di più, Candido ha fatto una straordinaria partita contro Bi-
sconti ed è riuscito praticamente ad annullarlo e a non permettergli alcun tipo di reazione». Ora Matera dovrà tuffarsi subito nel futuro e proiettarsi nella nuova trasferta di domenica contro Ostuni. Poco il tempo per prepararla ma la Bawer deve provare inevitabilmente a fare il colpo per chiudere questa striscia negativa. Corà però non si sbilancia di fronte al quesito se “la debacle con Palestrina è definitivamente alle spalle”: «le sensazioni contro Barcellona sono state buone, la squadra ha giocato ma ora dobbiamo aspettare un successo, credo che dalla partita in casa con Perugia capiteremo molto. Certo però noi ad Ostuni andremo per vincere, ne avremmo un grande bisogno». Resta da verificare la presenza in terra pugliese di Cristiano Grappasonni alle prese con una brutta distorsione alla caviglia che rischia di tenerlo fermo ancora per qualche giorno. Corà conta di recuperare almeno lui, visto che i tempi per Gilardi sembrano inevitabilmente più lunghi. Il responso definitivo però arriverà solamente sabato mattina nell’ultimo allenamento. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Sinergia tra Fipsas e Provincia POTENZA - Presso l'Assessorato Caccia e Pesca della Provincia di Potenza, l'assessore Nicola Figliuolo ha incontrato il presidente della sezione provinciale della Fipsas, Franco Palese. All'ordine del giorno svariati punti riguardanti la pesca sportiva nella provincia, con diverse proposte, presentate dallo stesso Palese riguardante la salvaguardia e la tutela della fauna ittica presente nei bacini e nei corsi d'acqua del nostro territorio. Da sempre la Fipsas, organo nazionale ufficialmente riconosciuto dal Coni, presente con proprie sedi in tutte le province d'Italia (in Basilicata vanta più di seicento iscritti), è stata da supporto alle varie amministrazioni che si sono sin qui succedute, alcune volte, però, non trovando piena collaborazione da parte dell'ente. Oggi, invece, come ha sottolineato Palese, «dopo quest'incontro, ho notato con grande soddisfazione una maggiore sensibilità ed una fattiva
disponibilità a collaborare, per raggiungere obiettivi comuni che riguardano l'interesse non solo dei pesca sportivi ma di tutta la collettivi-
tà». Infatti, proprio a testimoniare tutto questo, la Fipsas metterà a disposizione della Provincia una decina di guardie volontarie che in affiancamento alla Polizia Provinciale, avranno un compito di controllo dei corsi d'acqua del territorio provinciale. Nella stessa riunione, si è trattato a grandi linee anche la grande possibilità di sviluppo turistico che la Basilicata possiede, in questo potrebbe fare la sua parte anche la pesca sportiva che adeguatamente sfruttata potrebbe dare notevoli risultati. Esito più che positivo per quest'incontro dunque, per la soddisfazione dei pescatori, finalmente un'assessore capace di ascoltare e desideroso di affrontare le diverse situazioni, in un unico grande progetto con le associazioni piscatorie, che va ben oltre l'attività di pesca sportiva. Stefano Riccardi sport@luedi.it
Atletica Brilla il bernaldese
D’Ascanio terzo al Grand Prix BERNALDA - La Freccia del Basento si tinge di bronzo. Per il secondo anno consecutivo il bernaldese, Ruggiero D'Ascanio, conquista la terza piazza in classifica generale al Grand-Prix individuale per nazioni. Un podio che è maturato dalla splendida azione agonistica che ha visto Ruggiero protagonista in questo 2009. L'ultima tappa di questa competizione si è svolta domenica a Grottamare (Ascoli Piceno). Una quarta, ed ultima tappa di marcia su strada, che ha visto il grande corridore bernaldese giungere al secondo posto, in gara, e consolidare pertanto la terza piazza in classifica generale. Una tappa, quella di Grottammare che si è corsa su una distanza di 20 km, e che con i suoi ultimi metri ha sancito la chiusura del calendario agonistico federale del 2009. I corridori hanno dovuto percorrere un tragitto di 2 chilometri ripetuto per 10 volte su un circuito completamente pianeggiante con la splendida cornice del sole; anche se si è registrato un po di vento che di fatto ha creato non pochi fastidi agli atleti. Durante la gara, mentre i corridori distribuivano spettacolo, il numeroso pubblico, incuriosito, e da anni partecipe a questa manifestazione nella città marchigiana, incoraggiava gli atleti. “La gara - ha detto D'Ascanio - è partita con un gruppetto che subito si e voluto distaccare dal resto. In questo gruppo - ha continuato la Freccia del Basento - ero presente anche io. Siamo stati compatti fino all'8° chilometro, poi l'atleta delle fiamme-gialle Masciardi ha preso il distacco che io non sono riuscito a colmare; metri che non ho recuperato per la mia ingenuità, infatti pensavo di poter fare un cambio e aspettavo in un suo cedimento che non è avvenuto. Poi, tramite le indicazioni da bordo strada del mio tecnico De Benedictis, ho ge-
Ruggero D’Ascanio
stito al meglio gli ultimi metri finendo al secondo posto con il tempo di 1h31'45”. Un risultato che è andato oltre 1h29'28”, conquistato sul percorso della Svizzera che era decisamente molto più impegnativo. Ecco, un po di rammarico c'è, comunque va bene così in quanto per il secondo anno consecutivo ho chiuso al terzo posto alle spalle sempre di due atleti militari delle fiamme gialle e dell'aeronautica proprio come il 2008, anche se con nomi diversi e di caratura molto più alta. Una grande soddisfazione questa del 2009 non solo per me che mi vede in una classifica nazionale nei primi posti ma anche per chi mi a seguito il mio tecnico Mario De Benedictis, il mio massoterapista Carmelo Ditaranto e il dott. Carmine Sinno; uomini attenti per far si che questa impresa andasse al meglio per la seconda volta di fila, per me e per la mia squadra, la Scotellaro di Matera. Questo anno si chiude con il sorriso aspettando il 2010. Sono molto felice e questo risultato - ha concluso Ruggiero D'Ascanio - lo dedico alla mia famiglia, ai miei amici e alla città di Bernalda”. Fabio Sirago sport@luedi.it
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Sport 45
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Basket A Dilettanti Blasone frena su De Bellis: «Resta a Bari e noi non siamo sul mercato»
Publisys, due ex sulla strada Zivic e Metz, ora in forza al Ferentino, ritrovano il Potenza Moto, il montese Oliva vince il trofeo Bridgestone
Il motociclista di montese Pino Oliva
MONTESCAGLIOSO - Sul circuito di Vallelunga, Pino Oliva, centauro montese gareggiante per la società Matera Racing Team, impegnato nel Trofeo Nazionale Bridgestone classe 1000, ha concluso l'ultima gara in programma ed ha potuto alzare al cielo l'ambito trofeo, venendo premiato dalla stessa Bridgestone. Il pilota di Montescaglioso si era già matematicamente aggiudicato la competizione generale grazie alle quattro vittorie su altrettante gare, l'ultima delle quali era stata quella disputata sul circuito di Maggione (Perugia). Precedentemente era puntualmente arrivato primo l'8 marzo a Vallelunga, il 24 marzo nuovamente a Maggione (Perugia) ed il 14 giugno scorso a Franciacorta (Brescia), accumulando un distacco non più colmabile dagli inseguitori in classifica. E' lui stesso a raccontare l'ultima “fatica” in ordine di tempo: sottolinea con il giusto orgoglio come anche nell'ultima gara abbia ottenuto la pole position, posizione puntualmente ottenuta in tutte le occasioni; a causa del fondo bagnato, nella prima curva è però scivolato; ha prontamente ripreso la gara ed alla fine è giunto dodicesimo, andando ugualmente a punti. La gara, che per Oliva era da considerarsi ininfluente per la classifica, va in archivio con il giro più veloce totalizzato dallo stesso centauro di Montescaglioso. Dopo aver concluso il Trofeo Bridgestone, Pino ha poi vinto la Promo Race Cup a Binetto (Bari) e, sullo stesso tracciato, ha già iniziato una nuova avventura: domenica scorsa ha iniziato il Trofeo Inverno di velocità 1000 Open, nel quale sono previste tre
prove, da disputarsi a distanza di due settimane una dall'altra: nella prima gara, alla guida della sua moto di cilindrata 1000 Stock, si è classificato in terza posizione. Pino Oliva, titolare di un'officina meccanica a Montescaglioso, da sempre appassionato di motori, ha sottolineato come questa nuova competizione sia certamente impegnativa. Michele Marchitelli sport@luedi.it
LA PUBLISYS Potenza vuole rialzare la testa, immediatamente e a partire dalla gara di domenica prossima al Pala Pergola contro il lanciatissimo Ferentino. La capolista incute timore e rispetto ma la compagine potentina ha l'obbligo di cancellare la striscia negativa che vede il quintetto di Antonio Paternoster relegato all'ultimo posto. Il ko di Barcellona è un calice amaro per la compagine di Paternoster che intende invertire la rotta e non emulare il famoso Titanic di Leonardo Di Caprio. La squadra si è allenata anche ieri, gli infortuni di Silvestrini, Maioli e De Bartolo rendono difficile la vita alla compagine potentina. L'arrivo della capolista Ferentino, protagonista di un inizio di stagione davvero incredibile condito da cinque vittorie in altrettante partite e da un gioco eccellente non rende sereno l'ambiente potentino. Nei laziali militano due vecchie conoscenze del pubblico bianconero, si
Valentino Blasone
tratta di Diego Zivic e di Matteo Metz, fino alla passata stagione con la squadra allenata prima da Tripodi e Gresta. Il complesso potentino dovrà fare i conti con una squadra che oltre ai due ex terribili Zivic e Metz ha tanta qualità visti i nomi che fanno parte del roster allenato da Massimo Friso, ve-
di Paolo Calbini, Valerio Circosta, Mauro Bonaiuti, Leonardo Zaccarello, Francesco Modica e Ignacio Ochoa. Un complesso amalgamato e ben allenato da Friso. Se il mercato almeno apparentemente non fa registrare scossoni, in casa potentina l'attesa per il match è altissima come la posta in palio. Il momento “no” dei lucani deve essere un lontano ricordo. La compagine potentina dovrà cancellare l'onta dei cinque ko e dei fischi che i propri tifosi non le hanno risparmiato nelle uscite casalinghe contro Siena e Palestrina. A parlare del momento di forma dei bianconeri è stato il direttore generale, Valentino Blasone che ha inteso caricare la squadra potentina: “Non c'è nessuna novità sostanziale. Le cose stanno procedendo meglio rispetto alle passate settimane. A Barcellona abbiamo perso proprio allo scadere. Se Svoboda sbaglia e Rato segna da tre la musica cambia a nostro favore”.
Ma il dirigente bianconero va oltre e rimarca aspetti interessanti: “Abbiamo espresso notevoli miglioramenti sul piano dell'applicazione difensiva. Tutte le difficoltà devono essere cancellate con una prestazione eccellente”. Niente paura per gli ex Zivic e Metz, in questa direzione il parere di Blasone è categorico: “Ferentino gioca una pallacanestro eccellente. Sono però convinto che possiamo portare a casa i due punti. La squadra si sta allenando con intensità e grande voglia di far bene”. Il dirigente potentino esclude operazioni di mercato e le voci che davano per vicina la firma di Luca De Bellis: “Al momento non intendiamo muoverci sul mercato. De Bellis rimane a Bari, questo è sicuro. Andiamo avanti con gli stessi giocatori. Anche contro Ferentino scenderà sul parquet la stessa formazione che ha perso le prime cinque gare di campionato”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Basket B Dilettanti La Centre Corporelle pensa al riscatto
Di Pierro verso l’esordio Il play sarà disponibile per la gara di Reggio Calabria QUELLA del Massafra è davvero crisi vera. La quarta sconfitta, sul campo di Catanzaro, su cinque gare ha avuto come effetto l'esonero dell'allenatore Genovese e l'arrivo di Ciani che domenica guiderà i pugliesi in casa con il Pozzuoli. Ed in effetti il molto deludente inizio di stagione dei pugliesi è l'unica anomalia clamorosa che si è registrata nel girone D della B dilettanti. Per il resto, assodato che forse qualche squadra deve ancora assestarsi ed esprimere un gioco migliore, tutto regolare e nella norma ed anche rispettando, in linea di massima, quelle che erano i pronostici e le aspettative della vigilia. E non a caso il primato del Siracusa e del Corato rispecchiafedelmente quellichesono ivalori delledue squadreche finqui hanno dimostrato di essere le meglio attrezzate ed anche quelle che hanno raggiunto già o quasi il top della condizione. Questa è una settimana molto importante per le società che possono, ovviamente quelle che ritengono di averne bisogno, approfittare della finestra di mercato che si è aperta lunedì scorso per provvedere alle opera-
zioni di mercato che prevedono di poter tesserare un solo giocatore e di poterne lasciare liberi fino ad un massimo di due. Con la possibilità di poterli già mandare in campo domenica prossima. E' stato il caso della Corporelle che ha rescisso il contratto con Delli Carri e ha provveduto a contrattualizzare il play DiPierro che esordirà domenica nella trasferta di Reggio Calabria. E lo stesso Delli Carri ha trovato sistemazione accasandosi con il Bernalda. Per cui dal primo novembre finiscono, in un certo senso, gli alibi per quelle squadre che hanno deluso e si dà spazio alle speranze che i pochi movimenti di mercato possano contribuire a dare la svolta decisiva alle future prestazioni. Succederà, ovviamente, anche alla Corporelle che annette grande importanza alla presenza di Di Pierro nel quintetto per migliorare molto lo sviluppo della manovra. Certo verrebbe da dire che una rondine non fa primavera, ma nel caso del giocatore di Salandra si può senza dubbio affermare che si è in presenza diun eccezioneche confermala regola.Sia idirigenti conintesta ildi-
rettore sportivo Dino Viggiano che il coach Schiavi e gli altri giocatori si aspettano da Di Pierro una decisa inversione di tendenza, in positivo, di prestazioni e di risultati. " E' proprio cosi -è lasperanza delds DinoViggiano - nel momento in cui abbiamo scelto Di Pierro sapevamo benissimo che tipo di giocatore dovevamo prendere e quale contributo ci avrebbe potuto dare. Il nostro gioco, come dimostrato dalle gare con Corato e Siracusa, aveva bisogno di un elemento in grado di poter creare opportunità in attacco non solo con le conclusioni personali ma anche nella possibilità di aprire le difese avversarie liberando al tiro altri compagni. Come fa, per fare un esempio calzante, Corvino nel Siracusa. Sicuramente la nostra manovra trarrà indubbi benefici dal play salandrese per cui contiamo, già a partire da Reggio Calabria, di cominciare ad invertire la tendenza. Abbiamo la necessità di recuperare i punti persi in casa e di dare finalmente alle nostre prestazioni un segnale forte di continuità. Anche perchè il campionato, con le due eccezioni di Corato e Siracu-
Moto Si corre l’ultimo match del campionato Uisp di Basilicata e Puglia
ilSudoku
Dino Viggiano
sa che viaggiano davvero forte, rimane molto equilibrato per cui credo che le nostre possibilità di risalire in classifica sono molto alte. L'importante, al momento, è trovare il definitivo assetto della squadra e sfruttare il nostro potenziale che ritengo di ottima qualità. E' necessario da parte di tutti i giocatori uno sforzomaggiore per ottenere risultati positiviche sono sicuramente alla nostra portata". sul fronte squadrada direche Schiavista utilizzando il lavoro di questa settimana per accelerare al massimo l'inserimento di Di Pierro che sarà la novità nel quintetto che sarà schierato a Reggio Calabria. Ancora out Marino. Rocco Sabatella sport@luedi.it di Pasquale Grande
Una domenica con il motocross tra i Sassi MATERA - Motori in azione questo weekend a Matera dove, domenica primo novembre, si svolgerà l'ultima gara valevole per il “Campionato interregionale di motocross Legamotociclismo UISP Basilicata e Puglia”. La manifestazione sportiva che vedrà la partecipazione di pilotiprovenienti daBasilicata,Puglia, Calabria e Campania è stata denominata “Halloween Cross”e si svolgerà a partire dalle ore 9,30, presso il crossodromo "Nicola Staffieri" in contrada Gavatino, al km 2 sulla via per Santeramo. Folta la presenza dei piloti materani specialisti delle ruote tassellate: Pierluigi Taratufolo, Gianfranco Cantoni e Luciano Paladino nella categoria Hobbycross 125; Francesco Lazetera nella categoria Hobbycross open; Donato Grieco nella categoria Mini Promo 85, Salvatore Buongiorno e Cristian Cirigliano nella categoriaEsperti 125. Tutti i piloti sono tesserati con il Motoclub "Città dei Sassi in Moto". La quinta e ultima prova del campio-
nato regionale di motocross doveva svolgersi aVenosa ma è stataspostata a Matera a causa della impossibilità di disputarla presso il crossodromo Carpe Diem. “Ci aspettiamo, come nelle passate edizioni, -afferma il presidente della Lega Moto Uisp di Basilicata, Nicola Di Pede- una massiccia partecipazione di piloti dalle regioni limitrofe. In molti hanno già dato la disponibilità mentre tanti altri si iscriveranno in queste ore o il giorno stesso della gara. Quello del 2009 è un buon bilancio per quel che riguarda le gare disputate sui crossodromi lucani che oltre Matera sono presenti a Bernalda, Venosa, Tito Scalo, Lavello, Forenza. Per quest'ultima gara c'è stata qualche difficoltà organizzativa per l'indisponibilità, all'ultimo momento, della pista di Venosa, il che ci ha costretti ad un superlavoro per fare in modo che per domenica tutto funzioni al meglio”. sport@luedi.it
PALLANUOTO Ecco i girone della Serie B LE DUE formazioni potentine di pallanuoto di serie B hanno praticamente conosciuto le prossime avversarie nel campionato cadetto. La Fin nazionale ha infatti diramato i gironi relativi al torneo 2009/2010. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata inserita nel girone comprendente il Villani Caserta, la Tirrena Civitavecchia, la Rari Nantes Roma, retrocessa dalla serie A2, l'Acilia, il Tuscolano, l'Anzio, la Promogest Cagliari e lo Sporting Napoli. Un girone che, finalmente cancella le lunghe e dispendiose trasferte siciliane alle quali la Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata costretta a fare i conti negli ultimi campionati. Più “ristretto” invece il girone della Libertas Invicta Potenza, che farà parte di un raggruppamento a sei composto da Catania, Napoli, Pozzuoli, Messina e Cosenza. f.menonna@luedi.it
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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Halloween tra party e dolci feste di MARIA ANNA FLUMERO
di Friggitrice
Soldati che vanno e dinosauri che vengono a chi sono quei tre signori vestiti di verde? Me lo chiede la pupa, ingenuamente, non ne aveva mai visti prima di uomini in divisa con gli anfibi ai piedi. «Sono soldati, tesoro, soldati» «...?» «Soldati...» «E che vendono i soldati, mamma?» ... Ma che rispondo adesso a una pupa di quattro anni. E poi proprio qui doveva vederli stì soldati, davanti alla caserma Lucania, a Potenza, sì proprio la caserma che oggi mi sembra più che mai spettrale. La stanno per chiudere e grande com’è mi sembra che non potrà mai avere un’altra funzione se non ciò che è già stata. Monumento al passato. All’improvviso mi ricordo dei mie colleghi di università che supplicavano un misero diciotto pur di avere il rinvio militare. Poi venne il terremoto. E l’econo-
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mia delle tragedia porta sempre beneficio a qualcuno. Rispondo nella maniera peggiore. «Vendono armi, pistole..» «Ah, allora hanno una giocoleria...» Ma sì, mettiamola così, vendono giocattoli, almeno qui da noi, in questa città, in quest’ Italia di marionette e commedianti. Gli anfibi però possono essere utili. Chissà se ci sono scorte di magazzino in saldo. p.s. Per par condicio maschile e femminile vi racconto pure la domanda dell’altro pupo. «Mamma come si chiama la via del giornale?» «Via Nazario Sauro». «Nazariosauro, hai detto?» «Yes» «Ahhh...E che dinosauro è? Io non l’ho mai sentito. Ma è più forte del tirannosauro?» ...Alla prossima
ostri colorati e tanti dolciumi. Festoni variopinti, candele e tanti peluches. Quest'anno, per la prima volta, per gli inviti alle feste sono stati utilizzati i social network. Anche la città di Matera si è preparata ad hoc, ma in città per i più non è sentita. «Questa festa è marginale - dicono in molti- finalmente si è capito che non rientra nella tradizione italiana». Ma i dati parlano chiaro: oltre 8 milioni di bambini ed adolescenti ed almeno 2 mi-
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lioni di adulti festeggeranno quest'anno Halloween. Il 3% in più dello scorso anno con un volume di spesa di circa 400 milioni per un incremento del 5%. Lo dice Telefono Blu che calcola un giro di affari composto da 150 milioni spesi in feste e party e allestimenti negozi , 100 milioni per i travestimenti , 100 milioni per gadget e 50 milioni per zucche , cerini ed altri oggetti venduti un po’ ovunque (dalle bancarelle ai centri commerciali). SEGUE A PAG. 48
Sommario
“Sposi” il reality al via nei Sassi
Nel “giardino” di Faretta
Arte e vino a Ginestra
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Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
la Festa
Fantasmini , caramelle e fantasia per festeggiare la notte dei morti viventi
Dolcetto o scherzetto
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Testi in pagina a cura di MARIA ANNA FLUMERO Tanta anche la cioccolata messa a disposizione tradizionalmente in questo periodo . Per i nostri lettori abbiamo curiosato presso l'attività commerciale “Candy Country - caramelle & fantasia” in via Roma 25 e abbiamo scoperto simpatiche oggetti e leccornie e a prezzi davvero accessibili. Caramelle gommose, dolci e accattivanti a 1.90euro l'etto. Vassoio con simpatiche zucche in rilevo? Costo dai 3euro in su. Palloncini a forma di streghe? Si parte dai 4euro, incluso il primo gonfiaggio. Candele a forma di piccole e delicate zucche o fantasmini? Dai 50centesimi fino ai 3 euro. Per decorare e abbellire la tavola o sandwich e panini arrivano in soccorso anche gli stuzzicadenti a tema con diavoletti, mostri e fantasmi. Il costo dei cappelli? Dai 7 euro. Invece per un bel festone che trasforma un dolce pupazzo di neve in un mostro? 13 euro. Originali le calamite-figurine, da posizionare sul proprio computer. Nove a soli 2.90 euro.
A Palazzo Gattini
A Tenuta la Volpe
Tra streghe e vampiri
Halloween night party
“Streghe e vampiri a Palazzo”. Location esclusiva, Palazzo Gattini Luxury Hotel in piazza Duomo offre una serata unica. Ingresso: 45,00. start alle ore 21.00. Serata dall' atmosfere “noir” e dal total look horror. Ingresso nel privè “Bacco, Tabacco e… profumi” per la presentazione della nuova fragranza di Tom Ford, con la possibilità di immergersi nelle fragranze profumate di un buon sigaro,ascoltando musica al cospetto di un rhum. Per chi non ama il fumo? Il centro benessere offrirà “ sieri di giovinezza e di eterna bellezza” gustando frutta e succhi analcolici mentre l'arte divinatoria di una megera risponderà alle domande più segrete e abili trucca Vampire “ vi rendono pallide e livide con ciprie matite e rossetti rosso sangue”. A seguire degustazione e buffet nel ristorante. La festa continua nella chiesa sconsacrata, l' altare sarà allestito con toni forti che si miscelano con la musica del dj. Si accede su prenotazione e travestiti.
Halloween night party”. Ecco la proposta della tenuta "La volpe" (SS. 7 Diga di San Giuliano). Ingresso costo 10,00. Per i materani un vasto ventaglio di scelta. Numerose e originali proposte. Passione per la propria maschera? Desiderio di ricevere un premio? Location idonea è quella diretta da Clementina Volpe. Ospite di questo nuovo Halloween party al Fox Island il grande DJ Mr.Frank accompagnato in consolle dal dj resident Michael Froth e alla voce da Pino Ciannella. Premi anche per la notte delle streghe. Infatti come lo scorso anni: premio alle maschere più belle. Ogni maschera all' ingresso riceverà un numero che dovrà esporre sull'abito e ci sarà un giudice anonimo che circolerà in pista e deciderà a chi assegnare i premi. Art direction: Fox island disco bar. La vendita si è svolta e continua “in prevendita e tramite i nostri P.R. Una prevendita davvero incalzante” dichiarato la Volpe. Per informazioni contattare : 328.8454540
Allo Chic House
A Policoro
“Effetti speciali”
Con Hallodrink “Bevi la vita”
“Effetti speciali”. The Halloween Big night presso lo “Chic House”(Via Trabaci). Una grande notte tutta da scoprire in uno dei locali che ha scritto la storia della night life materana. Tutto in compagnia dello staff DejavùbyNight. La serata sarà ripresa dalle telecamere di “BellaVita”in onda su TRM TV, ed andrà in onda sabato 7, alle ore 15. Dj Diego e Claudio Mola eseguiranno un mix house arcodeon e direttamente da “Radio Radiosa” Skrezio dj per un revival 70~80~90. Rocco Delicio House Mix. Voice: Donato Loparco. Info liste e tavoli:3297917278. La tessa agenzia, per la stessa ricorrenza organizza “Halloween Party” presso l' XXL club in via Lamartella. Un'atmosfera confortevole e rilassante, vero e proprio tempio del divertimento a 360°. I programma prevedere il meglio della musica house con un melange di colori e divertimento per una notte indimenticabile. Dj set: Peppe Rondi, Mr Sound,MorenoePier Pinnadj.Voice:Principe e Lelo P.
Hallodrink - “Bevi la vita”. Appuntamento a Policoro (Mt) presso l' Hotel Heraclea. Start alle ore 19. Ingresso 10 euro. L' evento è una campagna pubblicitaria per la sensibilizzazione dei giovani contro l'abuso dell' alcool ideato e curato da “Donatofusco visual artist” . L' evento sarà trasmesso sul giornale www.ilmiotg.it. Un party con eventi collaterali: mostra fotografica, tavola rotonda, spettacolo a tema di Daniela Terranova, protagonisti Federico Poggipollini e Mauro Petrarca. Dj set Mike Anderson e performance di body painting. Chi è Poggipollini? Nato come chitarrista per i Litfiba, collabora con Ligabue da svariati anni come primo chitarrista della band ufficiale. Petrarca, invece, è un poeta cimiteriale, ha partecipato al programma “XFactor”. Collabora con “Scorie” e “Radio2”. Fusco, nato a Policoro, vive a Tursi. E' approdato alla fotografia per passione. Attualmente è “autore ammesso” al Premio Fotografico 2009.
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in CUCINA
Dall’antipasto al dolce con le ricette degli chef dell’Unione cuochi lucani
“Stregati” dalla zucca Testi a cura di IRANNA DE MEO NON SOLO zucche intagliate con volti minacciosi per la notte di Halloween, ma zucca protagonista a tavola. Un menù completo tutto da gustare con le ricette e i consigli degli chef dell'Unione regionale cuochi lucani (Urcl). Così la zucca si trasforma in un antipasto da far leccare i baffi preparato da Rocco Giubileo dell'hotel Giubileo a Rifreddo. Lo chef propone una sfoglia di zucca con crema di ricotta alle castagne e insalatina di funghi cardoncelli, lampascioni, pomodori secchi e capocollo croccante. Da un antipasto ricco di prodotti del territorio a un primo semplice, ma saporito ideato da Mario De Muro, capo team dell'Urcl e pro-
prietario del ristorante “La taverna del borgo” a Policoro, a un secondo leggero cucinato da Rocco Mecca chef del ristorante Bouganville di Picerno. E per finire, non poteva mancare il peccato di gola con il dessert preparato dal maestro pasticciere Donato Masi della pasticceria di Paterno. Un dolce facile da preparare e che accontenta i gusti dei più golosi. E per finire, dopo lo scoccare della mezzanotte, le zucche si trasformano, quasi per incanto, in sculture artistiche da ammirare e utilizzare in buffet per imbandire e colorare la tavola di arancione. Parola del maestro Tonino Vaccaroche si dilettano a scolpire frutta e verdura creando oggetti da ammirare. cultura@luedi.it
Sfoglie con ricotta ai profumi d’autunno Ingredienti: Zucca gialla (compreso lo scarto) gr 400 Funghi Cardoncelli, Olio Extravergine di oliva Ml 20 Pomodori essiccati, Lampascioni sott'olio, Capocollo stagionato (nr. 4 fettine), Ricotta vaccina gr. 120, Aceto bianco, Castagne sbucciate e spellate gr. 120, Prezzemolo tritato , Timo (rametto) Nr. 1 Sale e Pepe Per la Zucca Da un Pezzo di zucca ricavare 12 quadrati da tre millimetri di spessore e 7 centimetri di lato, marinare i quadrati di zucca con olio, sale e pepe per 10 minuti. Arrostire in padella antiaderente per pochi istanti. Per la crema di ricotta e castagne Lessare le castagne in acqua bollente, scolare e passare al passatutto, raffreddare e aggiungere gli altri ingredienti, amalgamrte bene il tutto in un recipiente. Per l'insalatina Pulire bene i funghi, lavare e tagliare a lamelle, sbianchire in acqua bollente e aceto, raffreddare rapidamente in acqua fredda e scolare. Tagliare a striscioline i pomodori secchi ed il capocolllo ed i lampascioni a metà. Rosolare il capocollo in padella per qualche istante e scolare per eliminare il grasso. Unire tutti questi ingredienti, condire con poco sale, pepe, olio extravergine di oliva e prezzemolo.
Filettino di maiale farcito con castagne e tortino di pane Ingredienti per 4 persone: Per la farcitura: Filettino di maiale gr. 600, Petto di pollo gr.150, Pan carré gr. 20, Latte gr.20, Riduzione di porrotritato, finocchietto selvatico, olio, sale, pepe, vino bianco q.b., Zucca spadellata con porro, olio e.v., sale e pepe gr. 100, Castagne scottate nel latte gr. 50. Per il tortino: Pancetta tagliata a julienne gr. 30, Pane raffermo, tagliato a cubetti gr.30, Pecorino a dadini o grattugiato gr. 30, Tuorli n. 2, Uova intere n. 2, Panna gr. 100, Sale e pepe. Procedimento : Parare il filetto di maiale ed aprirlo a portafoglio, schiacciare tra due fogli di pellicola e tenere da parte. Per la farcia preparare un fondo con porro tritato, olio extra vergine, semi di finocchio,bagnare conil vinobianco elasciar evaporare; spegnere. Frullare, in un cutter il pollo, il pan carrè bagnato con il latte e la riduzione, per alcuni secondi. Preparare la farcia così ottenuta sul filetto di maiale, adagiare la zucca tagliata a losanghe e le castagne scottate nel latte. Arrotolare il filetto, legare e cuocere in forno a 180° per circa 25 minuti. Amalgamare le uova con la panna, il sale e il pepe, aggiungere tutti gli altri ingredienti e versare in stampi monoporzione . Cuocere in forno a bagno-maria a 130° per circa 20minuti.
Orecchiette salsiccia, crema e provola Per 4 persone vino consigliato: Rosso Pandosia cantine Acinapura (Tursi) Per le Orecchiette: grano arso gr 250 Salsiccia fresca gr 50 Cipolla gr 10 gr 40 Provola Pecorino di Moliterno Procedimento: Sbriciolare la salsiccia e farla soffriggere con della cipolla in una padella antiaderente. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e saltarla insieme alla salsiccia, aggiungere la crema di zucca e i cubetti di provola. Mantecare il tutto e spolverare con del pecorino di Moliterno.
E per dolce torta zucca e cacao Ingredienti per 4 700 g. zucchero 100 g. farina 200 g. granella di amaretti 30 g. di cacao 50 g. burro morbido n. 2 uova 50 g. fecola 5 g. lievito zucchero a velo (per decorare)
persone:
Procedimento: Sbucciare e tagliare a fette la zucca, cuocerla in forno (200°) per circa 20 min. Dopo averla fatta raffreddare, frullarla e aggiungere gli altri ingredienti, ad eccezione degli albumi che devono essere montati a neve e aggiunti delicatamente alla fine. Il composto deve essere versato in uno stampo precedentemente imburrato e infornato a 190° per circa un'ora. Spolverizzare il dolce con zucchero a velo.
q.b.
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Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Sottapera night Premio Pasolini
La vineria ristorante "Sottapera" di Potenza offre un fine settimana ricco di eventi. Ieri sera è stata inaugurata la mostra di scultura "Memorie" di Piero Ragone, oggi musica live dei RottWeilleR dopo le 21.30 & "il filo..... conduttore" dalle 20.30 dibattito con i giovani. Mentre sabato 31 Halloween Cena e domenica trasmissione della partita di serie A. (m.a.f)
L’associazione culturale Sisma, con la federazione Sui-Generis e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia, presenta la prima edizione del premio letterario “Le Cantine di Pasolini”. L’appuntamento è per sabato 31 alle 18, presso Palazzo Frusci, corso Vittorio Emanuele a Barile. Il premio ha lo scopo di avvicinare la città di Barile alla letteratura.
Dita di dama Le tele di Mirella Poeti napoletani
"Dita di dama". Sarà presentato stasera a Matera il volume di Chiara Ingrao. Appuntamento alle ore 17,30 presso la Sala "Carlo Levi" di Palazzo Lanfranchi. Introduce Manuela Taratufolo, segretario Cgil Matera, partecipa Serena Sorrentino, Cgil nazionale e modera il giornalista Luigi Di Lauro. Ingrao, ha lavorato come interprete, sindacalista, parlamentare. (m.a.f)
Mirella Momente' a Matera. Inaugurazione della mostra di pittura dell'artista domenica presso il ristorante “Il Terrazzino” (Vico San Giuseppe, 7 accesso da Piazza V. Veneto) alle ore 18.00.la msotra sarà aperta fino al 10 Novembre e verrà inaugurata dal pittore e critico d'arte Vito Cracas di Bari. Gli orari di apertura: dalle ore 10 alle ore 14 e dalle ore 17 alle ore 22. (m.a.f)
In questo nuovo “Venerdì Culturale”, alle ore 18.45, presso la sede di Via Veneto , Presenza lucana presenta “Poeti napoletani del XX secolo”. Scopo dell'incontro è di presentare e far conoscere, quei poeti napoletani che, in particolar modo, alla fine del secolo XIX e all'inizio del XX, si riunivano nella Galleria Umberto I o davanti al Gran Caffè Gambrinus.
Nel labirinto di “A\Maze” La locandina del “gioco urbano” che coinvolgerà tutto il centro storico di Matera, trasformando per una sera la città in una realtà virtuale
MATERA - E' il più grande gioco urbano mai realizzato. Si chiama A|Maze e verrà ospitato per la prima volta a Matera, oggi, nell'ambito degli Open Days 2009 e in collaborazione con il progetto Visioni Urbane. A|Maze è stato creato dagli ideatori di Critical City, il primo progetto di Riqualificazione Ludica e Partecipata in Italia realizzato nel 2007 a Milano da Augusto Pirovano, Matteo Battaglia, Davide Portanome, Matteo Uguzzoni e Duccio Machnitz. Concepito per trasformare la città in una realtà virtuale in cui giocare, Critical City favorisce l'individuazione dei punti deboli di una città per metterli in evidenza con mis-
sioni speciali. Tra gli obiettivi del gioco ospitato nella città dei Sassi: far fare ai partecipanti una esperienza di creatività urbana in maniera concreta e innovativa, nonché coinvolgere il pubblico giovanile materano per fargli scoprire ed esplorare il territorio della città. A|Maze è un gioco di corsa e orientamento, è una corsa a coppie durante la quale si debbono risolvere enigmi, trovare indizi, mentre si è inseguiti da misteriosi personaggi. Possono giocare tutti i ragazzi che abbiano compiuto almeno 14 anni. Per chi ha un età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sarà necessaria la presentazione di
un'autorizzazione firmata dai genitori (una squadra non può essere composta da due giocatori minorenni). Il ritrovo per il check-in delle squadre e la distribuzione del materiale per l'ingresso del labirinto è fissato alle ore 18 di stasera, in una piazza segreta del centro. Il gioco si concluderà alle 23 della stessa notte. Per lo svolgimento del gioco verrà utilizzato il telefono cellulare, il cui numero è richiesto al momento dell'iscrizione al gioco, per ricevere aggiornamenti in tempo reale o risolvere speciali enigmi. L'area di gioco è stata comunque definita per permettere a chiunque, anche senza allenamento, di giungere alla fine del traguardo. Lungo il percorso saranno allestiti alcuni check-point forniti di aree-relax e generi di ristoro e dotati di elementi che consentiranno di vedere Matera sotto un profilo differente, con installazioni artistiche interattive a disposizione di tutti. A|Maze è un gioco a tempo, quindi chi corre più velocemente ed è più rapido nello svolgere le prove, risulterà vincitore. Il premio è rigorosamente segreto ed è contenuto in una grossa scatola rossa.
I Sassi di Matera
Le iscrizioni al gioco si registrano sul sito: www.a-maze.it Tra le più innovative start up italiane, Critical City ha già meritato il Kublai Award nel 2008 ed è stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico come miglior progetto italiano di sviluppo locale. Ha vinto i premi di TechGarage, la kermesse che valorizza e promuove l'imprenditorialità innovativa: premio della Rete, premio di Wired e premio della Giuria Ufficiale di Techgara-
ge. A|Maze di Critical City è stato ideato nell'ambito di Visioni Urbane: un progetto della Regione Basilicata, inserito nel Patto con i Giovani, il cui obiettivo è il recupero di 5 immobili in disuso o inutilizzati che, una volta ristrutturati, possano essere usati per ospitare laboratori e attività innovative e creative. Per iscrizioni al gioco e maggiori informazioni: www.amaze.it cultura@luedi.it
IL REALITY
Scene da un matrimonio nei Sassi di MARIA ANNA FLUMERO MATERA, la città dei Sassi location del nuovo reality “Sposi”. Co-conduttore ed inviato per la Basilicata Piero Piconese, un giovane materano. Conduttrice Manila Gorio. Il programma mostrerà il matrimonio di 40 coppie in tutte le sue sfaccettature. Messa in onda? Teleregione, dal lunedì al sabato, ma anche sul canale Sky 846. Fasce orarie per Teleregione: 14-15, 19-20, 2324. In ogni puntata si esaminerà una coppia che sarà
sottoposta al televoto per contendersi il titolo di “coppia dell' anno”. Prima puntata domenica 1 novembre presso l' Hilton Garden Inn in via Germania. Il reality sarà presentato alla stampa oggi, alle ore 19. «La trasmissione sarà strutturata in sessanta puntate - ci ha dichiarato Piconese -ognuna durerà 48 minuti. Non mancheranno momenti strappalacrime, risate, emozioni e tanti rvm che racconteranno le storie. E' un nuovo progetto televisivo rivolto alle famiglie che avrà come protagonisti anche le future coppie e anche
molti giovani candidati ad essere Miss e Mister sposa o. Il premio consisterà in una crociera Msc di ben 15 giorni, tutta spesata e altri messi a disposizione anche dagli altri numerosi sponsor. La metà dei concorrenti è lucano, alcuni di Matera, Ferrandina e Potenza. Da lucano ho cercato di portare anche da noi questo reality perché io sono fiero della mia terra che ha bisogno di maggiore visibilità». Chi è Piconese? Un quasi trentenne, diplomato in ragioneria emerso sempre più grazie a “Bellissmo Sud Tialia 2007”, condotto dalla
stessa Gorio. «Vorrei diventare un bravo presentatore». Intanto già da mesi frequenta a Roma 'Accademia di Comunicazione e Spettacolo “Studio 254” diretta da Cesare Lanza. Ha precisato: «Ho avuto già esperienze televisive come pubblico parlante a “Uomini e Donne” e altre a breve sempre con Manila». Alla domanda a chi ti ispiri ci ha risposto: «a me stesso. Ogni personaggio è unico ed inimitabile». Piero, questa sera sarà ospite di “Cucuruccu” night”, in onda alle ore 23su Trm, condotto da Emanuele Giordano.
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al CINEMA
Weekend
Il film di Faretta sui “luoghi silenziosi” in anteprima al teatro Stabile
Il giardino della speranza
di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Si chiama “Il giardino della speranza” l'ultimo prodotto cinematografico realizzato dal regista potentino Antonello Faretta. Dopo il successo ottenuto con “Nine poems in Basilicata”, il poetry - film incentrato sulla figura e sulla poesia di John Giorno, Faretta realizza un “film d'arte” che vede la partecipazione del musicista Marco Lopomo. «E' un film incentrato sui luoghi silenziosi delle città” - spiega Antonello Faretta -Quelli dove si realizza una vera solidarietà primaria tra gli individui», aggiunge. Sono i luoghi della sofferenza. Le carceri o gli ospedali, per esempio. «Quei luoghi - spiega ancora il regista - dove si raccolgono tutti i sogni, tutti i desideri e tutte le speranze di quegli uomini che vi-
vono una privazione o semplicemente un senso di disgregazione». C'è forse un pizzico d'autobiografia in quest'ultima fatica di Faretta che appena diciannovenne, a seguito d'un incidente che lo costrinse immobile per settimane in un letto d'ospedale, scoprì la sua vocazione cinematografica e, grazie al cinema, ricominciò “a camminare”. Le storie private degli individui costretti in questi “luoghi silenziosi”, sottolinea l'autore del “Giardino della speranza” sono spesso «racconti di forza, fede e amore che, se abbiamo la fortuna di scoprirne almeno una, si manifestano a noi come un paradigma contro la debolezza e la decadenza dell'uomo contemporaneo, restituendoci speranza e consapevolezza. Io credo - conclude Antonello Faretta - di essermi imbattuto in una di queste incredibili e coraggiose storie; quella del musicista Marco Lopo-
In alto Antonello Faretta, sotto Marco Lopomo
mo che combatte da sette anni contro la malattia. Questo piccolo film è un atto di gratitudineedi amoreneisuoiconfronti». “Il giardino della speranza”, realizzato nell'ambito della sezione “Attenzioni. La Cura della Città”, parte del progetto “Arte in Transito Paesaggio Urbano e Arte contemporanea”, è ideato e curato dall'associazione culturale Basilicata 1799 ed è promosso dal Dipartimento Presidenza della Giunta, Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione, della Regione Basilicata. Il film verrà proiettato in anteprima, domani sera, con inizio alle 20, 30 e con ingresso gratuito, presso il teatro Francesco Stabile del capoluogo di regione. All'anteprima dell'opera, prodotta dal Noeltan Film Studio, prenderanno parte il regista Antonello Faretta e il musicista Marco Lopomo.
Le Biografie
Antonello il regista
Marco l’attore
ANTONELLO FARETTA nasce, il 19 febbraio 1973, a Potenza. E' autore di numerosi film e corti tra i quali “Lei lo Sa”, “Da Dove Vengono le Storie?”, “Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani”, “20Venti”, “Silenced Thoughts”, “Nine Poems in Basilicata” e l'ultimo “Il giardino della speranza” . Faretta ha portato i suoi film in numerosi festival internazionali, televisioni, gallerie d'arte e musei nel ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Nel 2002 ha fondato il Noeltan Film Studio (www.noeltanfilm.com) con il quale ha realizzato tutti i suoi lavori e prodotto opere di giovani autori internazionali. Del 2004 sono, invece, l'Atelier del Cinema e il Potenza International Film Festival (www.potenzafilmfestival.it) per il quale, nel 2006, Faretta ha ricevuto la “Targa per Meriti Culturali” dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. m.r.
MARCO LOPOMO si avvicina alla musica all'età di 18 anni, cominciando a suonare la chitarra. Tre anni dopo si trasferisce a Napoli dove studia sassofono e jazz con i maestri Giulio Martino, Cristiano Stocchetti e Massimo D'Avola. Attualmente è iscritto al Secondo anno del corso di jazz e al Primo anno del corso di sassofono presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza. Tra dicembre e febbraio del 2008 Lopomo ha registrato il suo primo lavoro: “Marco Smiles”, disco di pezzi inediti da lui composti e suonati assieme al “Marco Smiles Quintet”. Al gruppo “Marco Smiles Quintet” è stata riconosciuta la Menzione Speciale nell'ambito dell'assegnazione del Bollino IJT (Indicazione Jazz Tipica), ed è stato selezionato per partecipare a numerose rassegne jazz nazionali tra cui Alburni Jazz, Jazz Castello, Gezziamoci e Musicaincorso. m.r.
t
Bene legge Leopardi “La voce dei Canti” in visione a Moliterno di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - “Voce dei canti” è uno spettacolo teatrale (diventato filmico) labirintico e risonante d'arcani, per ritrovare la voce di Carmelo Bene (il più grande e discusso attoreautore della scena italiana del secondo dopoguerra) e la poesia di Giacomo Leopardi. «Un evento memorabile» fu riportato da alcuna stampa specializzata, che l'attore-regista pugliese portò in scena nel 1998 per il Bicentario della nascita del sommo poeta. Tre ore e passa di recitazione e suggestioni leopardiane in cui il prorompente Carmelo Bene, scomparso nel 2002 a sessantaquattro anni, è ripreso da primi piani che cercano di esaltare le tonalità della sua voce recitante piuttosto che la mimica facciale. «Meglio non veder niente, ma sentire come si deve» raccomandò Carmelo Bene a chi assisteva alla messinscena della “Voce dei canti”, la cui versione video viene presentata in spaccati di trenta minuti da questa mattina nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi (ore 10) fino al prossimo 6 novembre.
Carmelo Bene
Nella recita, tra le altre, delle migliori composizioni del poeta recanatese (Il sogno, La vita notturna, Il passero solitario, A Silvia, L'infinito, Ultimo canto di Saffo, Aspasia, Il sabato del villaggio…) Carmelo Bene mette in atto il recupero privato del proprio Giacomo Leopardi, amato e sofferto.
Un laboratorio orale in divenire, proprio una scuola necessaria, giacché “non insegnandosi più il verso affermò Carmelo Bene - da noi, il calo della qualità e del talento è ormai irrimediabile. L'orecchio se n'è andato”. La voce di Bene è impostata, cavernosa a tratti sincopata, spezzata, ma fortemente suggestiva nel confermare l'opera di Leopardi la pagina più intensa e profonda del pensiero della modernità”. La perfomance diventa quasi un duello, un fronteggiarsi tra una voce e la parola, una dimensione del sogno che permette di intravedere dietro modulazioni momentaneamente distaccate un'altra dimensione dell'umanità per cui la poesia diventa un'ancora di salvataggio. Scriveva in merito lo stesso Leopardi “Non vi è alcun rimedio, se non la poesia, alle due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l'una di non sapere nulla, l'altra di non essere nulla. Aggiungi la terza che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte”. cultura@luedi.it
Dimase presenta l’ultimo romanzo “Le magnifiche stagioni di Ermenengildo” MATERA - Dopo la presentazione romana del libro “Le Magnifiche Stagioni di Ermenengildo" l'ultimo romanzo di Domenico Dimase avvenuta un mese fa presso la libreria dell'editore Albatros Il Filo, lo scrittore materano presenta a Matera la sua opera domani sera alle ore 18,30, presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi. L'evento organizzato dall'editore Albatros Il Filo, dall'Associazione Matera Poesia 95, dalla Libreria dell'Arco con il patrocinio del Comune di Matera, vedrà la partecipazione, oltre all'autore, del professor Rocco Zagaria, Presidente della sezione materana della Società Filosofica Lucana e della professoressa Ippolita Lazazzera. A moderare il dibattito sara il giornalista Filippo Radogna. “Le Magnifiche Stagioni di Ermenengildo" ovvero le nevrosi dell'uomo moderno sono dodici racconti come dodici sono i mesi dell'anno a indicare le esperienze di un individuo che segnano la sua esistenza, distribuite nell'arco delle stagioni, talvolta pittoresche. I racconti formano una raccolta che ha come protagonista principale Ermenengildo, un nome a caso, al centro di vicende che si colorano di toni sarcastici sino ad assumere una veste buffa per i caratteri dello stesso personaggio. La sua ingenuità e il suo naturale modo di affrontare le situazioni e la vita relazionale si scontrano con i tratti principali su cui si fonda la società in cui vive. Una società complessa, dell'apparire, caratterizzata dalla tecnologia e dal bisogno di conse-
guire il successo ad ogni costo, una filosofia globale che sembra aver confuso tutto e tutti mescolando le carte in un unico gioco che si sostanzia nel motto del “si salvi chi può “. Ermenengildo Capponi è l'italiano medio, impiegato alle poste, una moglie, tre fi gli, alle prese con le peripezie di tutti i giorni: il lavoro, la famiglia, gli amici, la cucina, queldiabolico apparecchio che è il computer, la tecnologia, l'amore e il tradimento, le raccomandazioni, la chirurgia plastica…Chidi noinonèstato Ermenengildo, uomo qualunque ma un po' speciale, almeno in una di queste situazioni? L'ironia di Domenico Dimase trasforma questi momenti di vita quotidiana in vere e proprie avventure, ed Ermenengildo diventa un eroe dei nostri giorni, con tutte le sue particolarità e contraddizioni. In ognuno dei dodici racconti che compongono Le magnifi che stagioni di Ermenegildo, il nostro paladino si trova ad affrontare un aspetto del mondo in cui viviamo, globale e “avariato”, trovandosemprerifugio invaloriimportanti come l'amicizia o la famiglia. Con uno stile sempre fresco e ironico Dimase scrive della nostra vita, facendoci apparire sul volto un sorriso che sembra essere, a volte, un po' amaro. Ermenengildo appartiene ad una schiera di personaggi già trattati nei filoni narrativi di altri scrittori del calibro di Campanile, Guareschi, e soprattutto Italo Calvino, e alle stoccate sarcastiche sulla società di Ennio Flaiano. g.m.
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ARTE
Weekend
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Cerimonia conclusiva domenica a Ginestra
Ottanta artisti per il Premio Enogea GINESTRA - Un successo di presenze artistiche oltre ogni più rosea previsione. Sono 80 gli artisti che prendono parte al Premio Enogea, I° concorso di pittura, promosso dall'Associazione O.r.m.e., incentrato sul tema del vino che si svolge a Ginestra da oggi al primo novembre. Ad inaugurare la Mostra l'assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio, e il direttore dell'Apt Gianpiero Perri. A fare gli onori di casa il sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo. Gli artisti esporranno le proprie opere alla mostra temporanea allestita come in una galleria nella Sala consiliare del Comune di Ginestra e di concorrere alla vincita del primo premio in denaro messo in palio del valore di 1.500 euro. Il secondo e terzo premio ammontano rispettivamente ad euro 750 e 450.
Le opere inneggianti all'autunno e alla vendemmia sono giunte, oltre che dalla Basilicata, da diverse regioni d'Italia, a testimonianza del valore di una manifestazione che, nonostante sia alla sua prima edizione, ha suscitato molta attenzione e interesse per la sua originalità. Le adesioni giungono da Bari, Casamassima (Ba), Cassano delle Murge (Ba), Sapri (Sa), Battipaglia (Sa), Paestum (Sa), Pineto (Te), San Severo (Fg), Castelfranco Emilia (Mo), Ariano Irpino (Av), Altavilla Irpina (Av), Pompei (Na), Nola (Na), Brindisi, Cosenza, Prato, Roma e Padova, Savona. Sono molte finora le prenotazioni nelle strutture di accoglienza della zona. Spetterà alla giuria di autorevoli esperti d'arte nominati dall'organizzazione, l'arduo compito di scegliere
tra tante opere quelle più meritevoli e che meglio avranno interpretato il tema del concorso. La giuria del concorso è composta da membri esperti e qualificati: l'artista lucano Gaetano Dimatteo, il professor Romeo D'Emilio dell'Accademia di Belle Arti di Foggia, il giornalista e critico d'arte Rino Cardone, il critico d'arte e redattore della rivista “In Arte” Fiorella Fiore, il designer ed esperto di arti visive Daniele Bracuto, il produttore vinicolo Gerardo Giuratrabocchetti. Il coordinamento artistico e l'organizzazione sono a cura di Vita Ciriello, Francesco Mastrorizzi ed Armando Lostaglio. Il Premio Enogea è un evento di rilevante importanza per la piccola comunità di origine arbreshe. Ed è strettamente legato al territorio che lo ospita; per raccontare le tradizioni ed accogliere gli
La locandina del premio
artisti, viene organizzata una festa popolare per celebrare la vendemmia (domani). Si potranno degustare prodotti tipici locali ed brindare con l'Aglianico d.o.c. In sottofondo la musica dal vivo della giovane orchestra del Vulture, VioClaBass band. L'inaugurazione della mostra si tiene all'interno del Palazzo Municipale di Ginestra
oggi alle ore 19. La premiazione dei vincitori avverrà domenica 1 novembre alle ore 12. Il Vulture in autunno, in nome dell'arte; secondo il regista russo Andrej Tarkovskij: «l'artista autentico è sempre al servizio dell'immortalità, si sforza di rendere immortale il mondo e l'uomo in questo mondo».
La scrittrice Laurita e l’artista Mazzoni Produttore discografico noto per la partecipazione al Gf 4
Doppio appuntamento Il dj Tommy Vee guest star alla Biblioteca nazionale della notte “stregata” del Biba
POTENZA - Nel pomeriggio di oggi, alle ore 18, presso la Biblioteca nazionale, di via del Gallitello, la presentazione del libro "Nato con le ali" di Anna Teresa Laurita. Interverrano, oltre all'autrice, il direttore della Biblioteca, Franco Sabia, il sindaco, Vito Santarsiero, il primo cittadino di Viggiano, Giuseppe Alberti e Nunzia Baglivo dell 'Emergency. Relatore sarà Piero Ragone, mentre le letture saranno di Dino Becagli. Modererà l'incontro, Grazia Pastore. Seguirà alle ore 19, l'inaugurazione della mostra delle opere di Arnaldo Mazzoni, espressione dell'arte contemporanea italiana e personalità di spicco del realismo lucano Nato a Viggiano il 9 settembre 1934 si formò all’Accademia delle Belli Arti di Brera ove si diplomò nel 1957. Da Milano si trasferì a Salerno e cominciò una vasta produzione artistica che sfociò in numerose mostre in tutt’Italia. La penul-
di BIAGIO TARASCO
tima fu a Melbourn, in Australia, presso la Federazione lucana di Brunswick nel febbraio 1989, ove portò una cinquantina di opere. Molte delle sue opere sono dedicate al suo paese natale, Viggiano, dove ogni anno puntualmente esponeva i propri quadri, a suggellare il suo amore per la terra d’origine. Proprio lì, nella sua Viggiano, espose per l’ultima volta nel 1989. cultura@luedi.it
Ovum Party per Halloween al Cromie CASTELLANETA - Ritorna il Cromie di Castellaneta Marina «per regalarci - fanno sapere gli organizzatori - sprazzi di luce ed immagini, fiotti di musica ma soprattutto guizzi di emozioni sfavillanti sfuggite ai pesi ed alle responsabilità del quotidiano». Ma anche botte di felicità offerte in forma di imprevedibili ed irrompenti eventi. Si inizia oggi con la notte delle streghe, delle fate e degli elfi. Per l'occasione il Cromie diventa cosi l 'ospite/scenario dell'Ovum Party, impersonato dal fondatore Josh Wink e da uno dei suoi maggiori rappresentanti, Benny Rodrigues. Ma ci sarà anche spazio per l'esibizione di Alessio Mereu. Gli artisti si esibiranno in una cornice di spettacoli e coreografia creati ad hoc per l'occasione. Il tutto sarà firmato come sempre da Musica & Parole. Josh Wink (abbreviazione di Winkleman) è nato a Philadelphia nel 1970. Da bambino si appassiona all'hip-hop e all'acid jazz ed a 13 anni possedeva già una consolle con la quale girava per la sua città. Prima della fama Wink conosce e collabora con King Britt, con il quale produce la sua prima hit nel 1990, "Tribal Confusion". In seguito fonda la Ovum Records. Il successo arriva nel 1995, quando registra nel suo studio/cameretta 3 tracce (con i nomi Wink, Winx e Size 9) che scalano le classifiche europee. Dopo aver tagliato i suoi biondi dreadlocks, sposa lo stile di vita vegano ed inizia ad interessarsi alla tech. Nel 1996 registra un intero album, “Left Above The Clouds”. Un anno dopo decide di associare il suo nome e quello della Ovum sotto la Columbia. Per info e prenotazioni: 3894261085. bia.tar.
SARA’ Tommaso Vianello, meglio conosciuto come Tommy Vee, a “stregare” domani la serata del Biba di Castellaneta Marina. Oltre che disc jockey, Tommy Vee è anche un produttore discografico, nonché collaboratore di Dj Keller nel team Moltosugo, che assieme a T&F hanno firmato parecchie produzioni house negli ultimi anni. Noto per la sua partecipazione alla quarta edizione del Grande Fratello, Tommaso Vianello ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica all'età di quattordici anni, quando gli fu regalato il primo giradischi. I suoi pezzi iniziali si concentrano in particolare sulla musica house e underground. Nel 1998 avvia, parallelamente a quella di dj, anche la carriera di produttore, lanciando il suo primo grande successo, “Laguna”. L'anno seguente fonda con la collaborazione di altri disc-
jockey il gruppo di produzione Moltosugo, con il quale firma numerosi pezzi, di cui probabilmente il più popolare è stato “Radizookaanag”. Grazie alla popolarità derivata dalla partecipazione al reality show di Mediaset, Tommy Vee ha avuto modo di diffondere con facilità i suoi lavori. Particolarmente fortunato il remix de “La Serenissima” (brano dell'orchestra strumentale Rondò Veneziano), la cui versione vocal prende il nome di “Stay”. Nel 2005 pubblica il suo primo album, “First!”, improntato sul genere dance, con sfumatura techno/house. Tra gli estratti più importanti si annoverano “Hit that dancefloor” e “Anthouse (Don't be blind)”. Due anni dopo, più precisamente nell'autunno del 2007, diventa anche conduttore televisivo, presentando il programma “Talent 1” su Italia 1 insieme con Ciccio Valenti. cultura@luedi.it
George Colligan Trio a Gioia GIOIA DEL COLLE - Ricca di novità e di nomi prestigiosi, continua la sesta stagione del “Jazz Club Ueffilo - Cantina a Sud” di Gioia del Colle, in provincia di Bari. La manifestazione, che si avvale della direzione artistica di Marco Losavio, è organizzata in collaborazione con Jazzitalia. Domenica , in esclusiva per la Puglia e la Basilicata, approderà al Ueffilo Jazz Club, in via Donato Boscia 21, il sound newyorkese del George Colligan Trio. Colligan si caratterizza per un approccio eclettico all'improvvisazione, che trae ispirazione da svariati generi musicali, riuscendo a sintetizzare prospettive diverse in modo decisamente convincente. Oltre che il piano, suo strumento elettivo al quale si distingue per uno stile personale e brillante che affonda le proprie radici in una profonda conoscenza della tradizione del piano jazz moderno, Colligan suona professionalmente anche la batteria e la tromba, una caratteristica non comune che gli consente ulteriormente di sviluppare una visione della musica composta dal-
George Colligan trio
l'integrazione di varie concezioni. Come pianista si distingue per uno stile personale e scintillante, che affonda le proprie radici in una profonda conoscenza della tradizione del moderno piano jazz. Ha pubblicato il suo ultimo disco, “Runaway”, con l'etichetta Sunnysiday. GeorgeColligan ha collaborato più volte con Cassandra Wilson, Buster
Williams, Ravi Coltrane, sia dal vivo sia in studio, raggiungendo più di cento registrazioni. Al Ueffilo Colligan sarà accompagnato da EJ Strickland allabatteria (giàal fiancodi artistidelcalibro diWynton Marsalis, Nneenna Freelon, Abbey Lincoln, Christian McBride, Herbie Hancock, Wessell Anderson, and Dianne Reeves, Buster Williams) e
Joshua Ginsburg al contrabbasso (ha suonato con Kenny Barron, Tom Harrell, Eddie Henderson, Terence Blanchard, Bobby Watson, Billy Hart, Mark Turner, Kurt Rosenwinkle, John Ellis, Jeremy Pelt). Doppio set alle ore 20 e alle 22. Prevista la degustazione di prodotti tipici. Info: 339/8613434 - 080/3430946. bia.tar.
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CINEMA
Moccia ripropone il filone a lui caro dei sentimenti dei teenager
In Dvd
L’amore-magia dei giovani
"AMORE 14" racconta la storia di Carolina detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. Ci sono le amiche del cuore, Alis e Clod, con le quali condividere i giorni e i sogni. Ci sono i primi baci rubati nella penombra del portone. C’è la scuola, due nonni meraviglios e un fratello leggendario, Rusty James, che aiuta il suo cuore a sognare. E poi c’è l’amore, quello vero, Massimiliano. Il segreto del successo di Federico Moccia sta nella semplificazione, nel cercare una complicità con le coscienze confuse delle giovani adolescenti tramite la rappresentazione leggera di un'età universalmente identificata come complessa. L'idea è più o meno la stessa che sta dietro al successo di certe riviste
popolari teen: schematizzare e semplificare i problemi e il disorientamento delle adolescenti e affrontare, senza timore di essere troppo precoci, quei temi che il mondo dei “grandi” considera ancora tabù. Costruisce il suo film passando in rassegna tutte le mode e i fenomeni tecnologici del momento, con il passo innocente e ruffiano di chi conosce le pratiche del cinema sugli adolescenti. Anche i protagonisti maschili rispondono ai canoni di un immaginario femminile infantile: Massi, il ragazzo dei sogni di Carolina, è sosia di Scamarcio e ha il portamento e la sfrontata sicurezza diun giovaneMarlon Brando,mentre ilfratellomaggiore sichiama RustyJames perchédovrebbe somigliare al personaggio di Matt Dillon in Rusty il selvaggio.
Il nastro bianco
STRANI eventi accadono in una scuola di campagna nel nord della Germania durante l'anno 1913, sembrando una punizione rituale. Come il sistema scolastico ne subisce l'influenza e come la scuola ha un'influenza sul fascismo? Girato in un bellissimo bianco e nero, Il nastro bianco (Das weisse band) è una ricognizione su tutto quanto agli inizi del Novecento in Germania faceva presagire, a posteriori, l’avvento del Nazionalsocialismo e al nefasto carisma del suo Fuhrer, Adolf Hitler, di imporre la volontà del “Reich millenario” .
La scheda Il Nastro bianco titolo originale Das weisse band nazione Aus/Fra/Ger anno 2009 regia Michael Haneke genere Drammatico durata 144 min. - b/n distribuzione Lucky Red cast M. Growaldt, J. Fautz, S. Lothar, U. Tukur, B. Klaussner, J. Bierbichler, R. Bock, S. Lothar, B. Samarovski. sceneggiatura M. Haneke fotografia C. Berger montaggio M. Will
Amore 14 nazione Italia anno 2009 regia Federico Moccia genere Commedia durata 95 min. distribuzione Medusa Film cast V. Olivier, B. Flammini, F. Roberto, R. Monaco Di Lapio, P. Villoresi, P. De Silva, G. Maggio, C. Marino, V. Antonimi, G. Mezza, L. Bugiantella, D. La Leggia sceneggiatura F. Moccia C. Barzini, L. Infascelli fotografia M. Montarsi
Dopo 26 anni di assenza dall’Italia
MUSICA
Gli strani eventi di una scuola
La scheda
Il ritorno di Dan Brown in coppia con Tom Hanks UNO dei prodotti di punta dell’industria cinematografica del 2009. Sostanzialmente ci sono due modi di approcciare il film: prevenuti, per via delle polemiche montate ad arte e della non alta qualità letteraria delle fonti, o entusiasti, contenti di far parte di un movimento di massa quale l’assiepamento di fronte ai cinema prima della loro apertura. Il secondo caso è il più facile da risolvere, il film non potrà in alcun modo deludere chi è riuscito a ritenersi soddisfatto de “Il Codice da Vinci”. Per chi è prevenuto ma ha scelto di non restarsene a casa o di non vedere un film migliore è piacevole la sorpresa di trovarsi di fronte ad un film di qualità superiore al precedente, che gode di un ritmo avvincente per le oltre due ore di durata. Ma il vero passo avanti è nella trama: scritto quando ancora Dan Brown non si era montato la testa, “Angeli e Demoni” è la semplicissima storia di una cospirazione, verosimile e inventata come tante altre storie. Niente più trama stile-Voyager, dunque, e paradossalmente questo gioca a sfavore del film che non può godere, in fase di lancio, dalla dibattito-mania che si era sviluppata attorno al Codice. Un romanzo onesto, per un film che tende una mano al Vaticano rimodellando il testo sulla morte di Wojtyla, spacciato per Papa progressista, e dipingendo la Chiesa come un’istituzione che con la Scienza ha giusto qualche problema di dialogo...
Il presidente del Venezuela
Torna Aznavour Chavez cantante PARMA - Charles Aznavour torna in Italia dopo una lunga assenza di 26 anni dalle scene del nostro Paese. L'artista proporrà, infatti, un ciclo di sei concerti in programma da oggi al 9 novembre. Il primo appuntamento con l'artista francese di origine armena e' fissato al teatro Regio di Parma alle 21. Dopo l'esibizione di Parma Aznavour si spostera' a Firenze dove si esibira' al Teatro Comunale domenica prossima. L'artista sara' a Milano il 3 novembre al Teatro degli Arcimboldi mentre il 4 novembre si spostera' a Roma, all' Auditorium Parco della Musica. Il concerto, gia' tutto venduto, si svolgera' nella Sala Santa Cecilia, nell'ambito della rassegna ''Santa Cecilia It's Wonderful'' organizzata dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il 6 novembre Aznavour sara' a Catanzaro,alTeatroPoliteama e,il9novembre,concludera' il suo ciclo di concerti a Bari al teatro Team.
CARACAS - Dopo le rancheras, il reggaeton. La passione di Hugo Chavez per la musica non è nuova e tutti sanno che ama cantare in pubblico. Ma ora il leader venezuelano sembra aver cambiato genere musicale. Durante un consiglio dei ministri trasmesso dal canale ufficiale Venezolana de Television, il capo di Stato ha annunciato che sabato canterà insieme al leader del gruppo portoricano Calle 13. "Sto riscaldando i motori", ha detto Chavez, che ha confessato di aver iniziato le prove, visto che di solito si dedica ad altri tipi di musica tradizionale venezuelana, come il 'joropo'. Lo ha detto chiaro e tondo, quasi un appuntamento per i suoi sostenitori: "Canterò con Calle 13 sabato a La Carlota", la base aerea di Caracas dove il gruppo di Porto Rico darà un concerto gratuito in occasione dei Giochi Nazionali Studenteschi.
Ubriachi di vinile
Un live di inediti di Jackson Browne di ANTONIO LUDOVICO Jackson Browne: Running on Empty (1977) CASO più unico che raro di un disco live formato da canzoni inedite. Undici brani, di cui solo due firmati dal cantautore di origini tedesche. In pratica, vengono riuniti alcuni pezzi dei vari concerti e tutti -dico tutti- sono talmente belli che alzeranno le già elevate quotazioni dell'artista americano (di adozione). La title track, firmata da Jackson e dedicata al pittore francese Paul Gaugin, è un pop perfetto, con un assolo di chitarra dell'amico David Lindley che fa accapponare la pelle. A proposito, il buon Jackson, che certamente è di bocca buona, per questi live si circonda di artisti di assoluto livello come Danny Kortchmarr alle chitarre e Craig Doerge alle tastiere, autentici assi della scena californiana. The Road è una ballata lenta e suggestiva (in Italia sarà ripresa da Ron con “Una città per cantare”), Rosie è un altro brano molto soft, con piano e voce. Inoltre, ci sono il blues di Cocaine (firmata dal reverendo Gary Davis), che
Jackson Browne e sopra la copertina del disco
suona molto autobiografica, la ballata di Lowell George (ex Little Feat), Love needs a heart ed infine il medley conclusivo The Load out/Stay. Con quest'ultimo brano, dove si può notare l'incredibile performance vocale di Rosemary Butler, Browne scalerà le classifiche di tutto il mondo, riadattando alla perfezione il pezzo di Maurice Williams. Disco meno intimista degli altri, direi più eterogeneo, ma che trasuda un cuore pulsante, una gioia infinita e che non può non piacere. La cover raffigura un tramonto mozzafiato, davvero bella. Spettacolare.
Le classifiche 1 Senza nuvole Alessandra Amoroso 2 Celebration Madonna 3 Crazy love Michael Bublè 4 Valerio Scanu Valerio Scanu 5 She wolf Shakira 6 Sulla mia pelle Noemi 7 6 come sei Gigi D'Alessio 8 Backspacer Pearl jam 9 The resistance Muse 10 Ali e radici Eros Ramazzotti 11 Alla mia età Tiziano Ferro 12 Humanoid Tokio hotel 13 Manifesto abusivo Samuele Bersani 14 Liebe ist fur alle da Rammstein 15 I look to you Whitney Houston 16 Declaration of dependence Kings of convenience 17 Get lucky Mark Knopfler 18 King of pop Michael Jackson 19 Nightbook Einaudi 20 In this light and on this even Editors 21 Sette notti in arena Ligabue 22 Sonic boom Kiss 23 The boy who knew too much Mika 24 The fame Lady Gaga 25 The e.n.d. Black eyed peas 26 Giannadream Gianna Nannini 27 Christmas in the heart Dylan Bob 28 The dark side of the moon Pink floyd 29 Stupida Alessandra Amoroso 30 One love David Guetta
(fonte www.fimi.it)
Canzone più bella: Stay
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Weekend 53
Venerdì 30 ottobre 2009
Venerdì 30 ottobre 2009
Esce il nuovo disco dell’artista, che oggi sarà ospite di Carlo Conti a “I migliori anni”
Vannelli e il ritorno della dance anni ’80 di ELISABETTA MALVAGNA ROMA – In Italia lo ricordiamo soprattutto per I just wanna stop, hit del 1978, inossidabile esempio di poprockfusion cheglivalse unanomination ai Grammy. I più lo considerano una leggenda della fusion anni '70'80. In realtà Gino Vanelli, canadese di origini molisane, è un artista poliedrico, musicista ma anche poeta e studioso di filosofia e religioni.
ROMA – Mina torna a sorprendere con un nuovo album confezionato come un vinile. Si tratta di 12 brani e un doppio incontro con il nuovo rock italiano, un brano con Boosta dei Subsonica e uno con Manuel Agnelli degli Afterhours, che lascia una bella impronta sulle vicende recenti della musica italiana. 'Facile’ – questo il nome del lavoro – è un disco che ha una vitalità diversa rispetto alle ultime prove: ci sono pezzi scritti da Cristiano Malgioglio, Andrea Mingardi (che firma anche un bel blues jazzistico, «Più del tartufo sulle uova») e anche da Axel Pani, il figlio di Massimiliano, (che come sempre è il produttore), e nipote di Mina. Axel firma 'Il frutto che vuoi’, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, con una grande varietà di atmosfere e di registri e una performance vocale da fuoriclasse: la voce di Mina è rimasta intatta, come intatti sono il suo fraseggio e la naturale perfezione dell’intonazione. La novità di 'Facile’ sono però i due pezzi con Boosta (Davide Di Leo), tastierista e mente dei Subsonica e il duetto con Manuel Agnelli e gli Afterhours, due brani che dimostrano la curiosità di Mina e la sua attenzione per il nuovo e la sua straordinaria capacità di maneggiare con disinvoltura il materiale più diverso. E proprio nell’ammirazione e nell’orgoglio con cui Manuel Agnelli e Boosta raccontano la loro esperienza c'è la più chiara rappresentazione della sua grandezza. Racconta Agnelli: «Il rap-
Dopo 16 album e 80 milioni di dischi venduti, torna sulla scena musicale con A good thing, un album in stile pop-jazz che contiene nove brani e una raccolta di 23 poesie, illuminanti squarci metafisici su temi come l’amore, la verità, la morte, la bellezza. «Chiviene aimieiconcerti miconosce bene», dice Vannelli davantia un sandwich in un grande albergo romano (oggi sarà ospite di Carlo Conti a I migliori anni su Raiuno). Reduce da un
Il ritorno di Mina a suon di rock
MIna
porto con Mina è ultra decennale. Nel '97 lei ha inserito 'Tre volte dentro di me’ all’interno di 'Leggera’. È sempre stata molto carina nei nostri confronti, ma io purtroppo sono un autore pigro e non mi vedo come autore per altri. Solo che dopo tutte le cose belle che ha scritto su di noi a Sanremo,
rito sarà Giorgio Colangeli. La Sandrelli, Leone d’oro alla carriera nella 62a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2005, 120 film tra cinema e televisione e un esordio da regista con il film «Christine Cristina», presentato all’ultimo Festival internazionale del film di Roma, è protagonista con Silvio Orlando anche di un altro film già in lavorazione, «La passione» di Carlo Mazzacurati.
Videogioco con dj Hero ROMA – Dalle svisate alle competizioni freestyle: dopo Guitar Hero arriva Dj Hero il videogioco che tira fuori il David Guetta che è in noi. Il game esce oggi per Activision, ambasciatore europeo è proprio il famoso dj e produttore francese che per il videogioco ha creato appositamente tre mix dei suoi successi 'When Love Takes Over' con Kelly Rowland, 'Sexy Bitch’ con Akon e 'On The Dance Floor' con Will.i.am e Apl.de.ap dei
2000 l’ha cantata in Vaticano davanti a Giovanni Paolo II. Suo nonno era di Campobasso: «Fino a tre anni ho parlato solo dialetto molisano», ricorda sorridendo. Vive tra Portland, in Oregon, ed Amsterdam, la sua base europea. Felicemente sposato da 30 anni, un figlio di 20, insegna 'Art of song' in molte parti del mondo ed è convinto che rispetto agli anni Settanta la musica sia stata influenzata dalla tecnologia e dai video.
Nel nuovo album collaborazioni con Boosta e Manuel Agnelli
La Lodovini donna contesa ROMA – Valentina Lodovini, 'femme fatale’ contesa tra Alessandro Gassman e Luca Argentero. Sarà proprio l'attrice di Umbertide la ragazza contesa tra due fratelli, interpretati appunto da Gassman e Argentero, che Luca Lucini inizierà a girare il 2 novembre, «La donna della mia vita», film commedia scritta da Cristina Comencini. Stefania Sandrelli reciterà nel ruolo di madre dei due fratelli, mentre il ma-
tour di 65 date in Usa e Messico, a novembre farà otto concerti in Olanda e tra dicembre e marzo sono previste alcune date a Milano. Suo padre, Russ Vannelli, faceva il barbiere di giorno e il cantante jazz a Montreal di notte. «Fino ai cinque anni mi sono tagliato i capelli nel suo negozio, una cosa che odiavo», racconta. Al padre, da cui ha origine il suo amore per il jazz, ha dedicato 'Parole per mio padrè, il cui testo è firmato da Pino Daniele. Nel
Black Eyed Peas che saranno disponibili come contenuto scaricabile entro fine anno. «Mi ci è voluto molto tempo per imparare a conoscere a fondo l’arte del dj – dice Guetta – e Dj Hero rende accessibile quest’arte a tutti. Giocatori che non hanno mai messo le mani su una console potranno facilmente vivere la vera esperienza dei dj e sentire di persona l’euforia di suonare davanti ad un pubblico».
mi sentivo male a non darle una canzone. Così mi sono messo a lavorare e le ho mandato 'Adesso è facile’». «L'avevo scritta per lei, non pensavo a un duetto. Lei mi ha chiamato e ha voluto che fossero gli Afterhours a suonarla, perchè aveva bisogno di quel sound. Poi mi ha proposto
di cantarla insieme e, visto che lei incide tutto alla prima, massimo seconda prova, sentivo una certa tensione. Cantare con Mina, che è nella top ten di sempre, per me è come aver segnato un gol in una finale di Coppa del Mondo. Sono orgoglioso che abbia interpretato un mio pezzo con questa pas-
sione e ammirato dalla sua sete di fare cose vive e dal modo in cui abbia conservato la sua naturalezza dopo tanti anni». Per Boosta cantare con Mina è «il desiderio di bambino, ogni bambino che fa il musicista sogna di suonare con Mina. Sapevo che Massimiliano Pani cercava brani nuovi per il disco, ho scritto 'Non ti voglio più’ e gliel'ho mandato e ho pregato che andasse bene. Sono orgoglioso: ho 35 anni, scrivo pezzi da quando ne ho 15 e raramente mi è capitato, come in questo caso, di ascoltare un mio pezzo e pensare: 'bello, mi piacerebbe essere l’autorè». «Mina è una donna splendida, ti fa essere te stesso e al tempo stesso si lascia portare con tranquillità e poi aggiunge il suo talento smisurato. Ci tengo ad aggiungere una cosa: oltre che un’artista eccezionale, Mina è una persona fuori dal comune, generosa, con una famiglia splendida. Con lei si lavora in un clima perfetto. È davvero una cosa rara in un’epoca in cui regna l’egoismo». r. c.
Partnership tra Medusa e Benetton
Cinema, il maxicircuito dominato dal botteghino quella di ribaltare un pò il di FRANCESCO GALLO rapporto tra esercente e distributore: «un film che fa olROMA – Con un logo, anche tre venti milioni di incasso – personalizzabile a seconda spiega Corrado –non può codel film (basato su silhouette stare come un altro film che di spettatori sullo sfondo potenzialmente ne fa solo dello schermo), è stato predue. Noi siamo pronti ad acsentato ieri a Roma davanti a cettare e condividere una una numerosissima platea scommessa con i distributo'The Space Cinema’, il più ri pagando percentuali a segrande circuito cinematoconda del risultato al box ofgrafico d’Italia che copre cirfice». Ovveroci saràuna sorca il 16% del mercato ed è ta di «obbiettivo di quota» frutto della partnership tra per cui il circuito potrà esse21 partner, società di private re premiato sulla base del equity guidata da Alessancontributo del successo in dro Benetton, e il gruppo sala. Un successo, che non Mediaset che ne detengono nasconde Giuseppe Corrarispettivamente il 51% e il L’interno di una multisala do, sarà sicuramente deter49%. Questa società, nata dall’unione di Medusa minato dal valore aggiunto dei servizi garantiMulticinema e Warner Village Cinema, vanta ti. Servizi che vanno da «sale adibite ai trailer, per ora ventiquattro diverse strutture sparse luoghi ludici in cui si potrà consumare uno sul territorio italiano pari a 242 sale e a un po- snack», a spazi dedicati ai bimbi, a proiezioni tenziale di 16 milioni di biglietti staccati l’anno. domenicali solo per gli adolescenti (“c'è già un Tutti numeri che pongono il circuito al primo accordo in questo senso con la Disney), a film in posto per presenze annue di spettatori. «La no- lingua originale e, ancora, parcheggi gratuiti stra missione – ha spiegato Giuseppe Corrado, e ogni tipo di servizio ancora da immaginare presidente e amministratore delegato del cir- pur di «fornire un valore aggiunto alle pellicocuito – è quella di proporre un nuovo modo di le». Sarebbepoi pronto quanto prima,in questi usufruire del cinema offrendo tra l'altro servi- spazi che verranno quanto prima convertiti al zi complementari alla fruizione del film che ri- digitale e attrezzati alla ricezione via satellite di spondono alle esigenze di un vasto pubblico». eventi live e con tecnologie 3d, la possibilità di Ma la vera rivoluzionedi questo circuito, desti- un palinsesto con eventi sportivi, concerti di nato sicuramente a investire e ampliarsi, è musica rock o grandi opere di musica lirica.
PERSONAGGI GRANDE FRATELLO
Camen e Marco primo bacio
Carmen e Marco
"NON abbiamo fatto nenti (niente, ndr)". È questa la prima cosa che Carmen ha detto alla telecamera - dopo averla salutata come ormai è di rigore quest'anno appena sveglia. Tempo tre minuti, qualche sussurro, un po' di tira e molla ed è arrivato il primo bacio della decima edizione del Gf. Questi due si ronzano intorno come le api e il miele praticamente da quando hanno messo piede in Casa. Complici le lacrime della prima puntata, Carmen e Marco si sono ritrovati in un niente sotto le coperte.
AMY WINEHOUSE
Décolleté straripante
Amy Winehouse
QUALCHE settimana fa la Winehouse era comparsa in tv con un abito particolarmente voluminoso sul davanti: è subito apparso lampante che la cantante si fosse rifatta il seno. Ora lo ha mostrato ben bene al mondo intero. Due seni nuovi di zecca costati nientemeno che 35mila sterline non potevano certo rimanere nascosti! Amy è orgogliosa dei suoi nuovi "gioielli", ma evidentemente non ha ancora preso bene le misure.
GEORGE CLOONEY
«Il mio incubo? Brad Pitt»
George Clooney
ROMA – Il peggior incubo di George Clooney? «Un uomo che mi carezzi e mi dica che sono bello: apro gli occhi e vedo Brad Pitt di fronte a me. È orribile». Continua il botta-e-risposta a distanza tra i due attori più sexy di Hollywood: in un’intervista al magazine Gala, George respinge al mittente le voci sulla sua omosessualità. Clooney racconta di essere spesso confuso con Brad Pitt: «E' davvero irritante. Io non sembro una ragazza...».
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54 Spettacoli e televisione
21.10
SHOW
PRIMA SERATA
Carlo Conti
21.05
FILM
21.10
RUBRICA
18.50
GIOCO Gerry Scotti
21.10
FILM
SHOW
21.10
Il primo cavaliere
21.10
Rossella Brescia
SHOW
Cinderella Man
Blu Notte Misteri italiani
Antonello Piroso
06.00 -AttualitĂ Euronews 06.10 -TelefilmDieci storie di bambini 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaFocus 06.05 -RubricaTg2 Medicina 33 06.15 -RubricaL'Avvocato risponde 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR Montagne 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 Punto 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg 2 Eat Parade 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.50 -TelefilmLas Vegas 17.30 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.00 -Attualità Rai News 24 06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -CONTENITORE Trebisonda 16.00 -Attialità TG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.45 -Film La storia di una monaca con Audrey Hepburn, Peter Finch, Edith Evans - regia di Fred Zinnemann (USA) - 1959 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-Team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniWillcoyote 15.20 -TelefilmGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComICarly 17.45 -CartoniBen Ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Film L'ora delle pistole con James Garner, Jason Robards, Robert Ryan - regia di John Sturges (USA) - 1967 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show I migliori anni 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTv7
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Film Cinderella Man con Russell Crowe, RenĂŠe Zellweger, Paul Giamatti - regia di Ron Howard (USA) - 2005 23.30 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Blu Notte - Misteri italiani 23.25 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Telefilm Distretto di polizia 9 23.30 -News Matrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Il primo cavaliere con Richard Gere, Sean Connery, Julia Ormond - regia di Jerry Zucker (Usa) - 1995
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Colorado
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Televisioni 55
VenerdĂŹ 30 ottobre 2009
TOGHE IN ASSEMBLEA
Anche a Potenza resistenza dei giudici In risposta a Berlusconi
POLITICA LUCANA
Idv,Mastrosimone al direttivo Pd,Adduce “Mai sentito Bindi”
Casini e Rutelli più che la Cosa Bianca faranno la Cosa Brizzolata.
Il voto Dec alle primarie Pd: scuse di Galella
a pagina 19
a pagina 10
Anno 8 n.264€ 1.00
Venerdì 30 ottobre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Prestigiacomo con il Procuratore Grasso comunica i risultati sulla nave radioattiva a Cetraro
Nessun veleno, è un relitto bellico Piroscafo affondato nel 1917. Smentito Fonti. Il ministro: troppo allarmismo Traffico d’uranio a Rotondella e battaglia di Ustica: avvocato racconta quella sera di PARIDE LEPORACE “Il caso Cetraro è chiuso”. Parole del procuratore nazionale antimafia Grasso. “Il relitto della nave è il piroscafo “Catania” affondato da un sottomarino tedesco nel 1917”. Con queste frasi dette in una conferenza stampa a Roma una pietra tombale rischia di far finire all'italiana una vicenda drammatica e inquietante che allunga ombre nel Paese dei misteri. Sbaglierebbe ora il movimento per la verità sorto in queste settimane ad urlare al complotto senza avere elementi di conoscenza . Troppe approssimazioni hanno provocato una fermata intermedia negativa in un gioco dell'oca che fa di nuovo tornare tutto al punto di partenza. Chi scrive segue questi fatti da molto tempo. segue a pagina 12
Il tavolo dei relatori dell’assemblea di ieri sera
Il resort di Policoro
Lo scetticismo degli ambientalisti I problemi dei pescatori
Marinagri, dissequestrata una parte del villaggio
Il sindaco difende la sua città e il turismo
Tornano disponibili 182 ettari di terra
a pagina 8
a pagina 16
alle pagine 6 e 7
POTENZA Il pateracchio Vie blu tra consulenti esterni e distrazione di fondi Lacorazza: faremo chiarezza a pagina 17
Policoro Enzo Vitale «Possiamo ricantierizzare ulteriori investimenti nella ricettività di lusso»
Ieri sera assemblea a Maratea
Banca del Sud di Tremonti: a Lillino Lamorte l’istruttoria per l’ingresso delle Camere di Commercio a pagina 17
Potenza. Bloccati i beni di Quaratino: anche una Ferrari intestata alla suocera
Sequestrate le pompe funebri POTENZA - Una gioielleria, un appartamento e un’impresa di pompe funebri, riconducibili a Giovanni Quaratino - una delle 42 persone rinviate a giudizio lo scorso gennaio nell’ambito del processo Nibbio – sono stati sequestrati dai Carabinieri. Sequestrata anche una Ferrari intestata alla suocera di Quaratino. a pagina 21
POTENZA
Coppa Italia si gioca a Verona l’11 novembre
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COME MUORE UN’INCHIESTA