Brevi dal mondo
Studente contesta Khamenei, arrestato TEHERAN - Secondo quanto riporta un blog di opposizione iraniana, uno studente universitario ventenne è stato arrestato dopo che mercoledì scorso ha pubblicamente criticato la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Il giovane che avrebbe vinto le Olimpiadi della Matematica si chiamerebbe Mahmud Vahidnia.
Da Abdullah stop al dialogo KABUL - Abdullah Abdullah, lo sfidante di Hamid Karzai nel ballottaggio per le presidenziali afghane, annuncerà oggi le proprie intenzioni rispetto al ballottaggio previsto per il 7 novembre. Indiscrezioni delle ultime ore indicano che lo sfidante di Hamid Karzai sarebbe orientato a boicottare il voto in assenza di garanzie di «sicurezza e trasparenza».
British, svengono sei passeggeri LONDRA - Misterioso episodio a bordo di un aereo in volo sull'Atlantico. Sei passeggeri sono svenuti sabato mattina a bordo di un volo della British Airways diretto da Newark (New Jersey) a Londra. Il personale di bordo ha dato l'allarme, suscitando il panico tra gli oltre 200 passeggeri che hanno temuto la diffusione di sostanze tossiche.
Domenica 1 novembre 2009
Camorra. L’uomo, della periferia di Napoli, è irreperibile. Decisiva una soffiata
Video shock, identificato il killer L’assassino di Bacioterracino è un pregiudicato trentenne NAPOLI - Ha un nome l’assassino di Mariano Bacioterracino: è un pregiudicato trentenne originario della periferia nord di Napoli. Quarantotto ore dopo la diffusione del video choc da parte della Procura che ritraeil killerdi camorramentre in pieno giorno esegue l’agguato tra l'indifferenza dei passanti è arrivata la soffiata che gli inquirenti attendevano. È stata una fonte confidenziale a contattare la polizia indicando l’identità del killer che ora è irreperibile e che avrebbe lasciato Napoli dopo la diffusione del video. Una svolta che premia la discussa scelta della procura di rendere di pubblico dominio immagini che per la loro crudezza hanno destato non poche polemiche. L’omicidio di Mariano Bacioterracino, un rapinatore di banche, avvenne l’11 maggio scorso al Rione Sanità di Napoli. Per sei mesi gli inquirenti non hanno avuto indicazioni utili su quell'uomo che, cappellino in testa, davanti a un bar con freddezza colpisce più volte il suo obiettivo, incurante dei passanti. «Quella del video choc –commenta il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore – è stata un’extrema ratio alla quale siamo stati costretti a ricorrere perchè nessuno collaborava. Ma si è trattato anche di un successo ad alto costo, perchè facendo ilgiro delmondo, quel
Le immagini del video shock sull’omicidio di Bacioterracino diffuse dalla Procura di Napoli Da ieri il killer ha un nome
video ha proposto il lato brutto di Napoli. È stata una scelta sofferta, ma anche l’ultimo tentativo dopo sei mesi di silenzi. L’esperimento potrebbe essere ripetuto ma spero non sia necessario». Per il magistrato il risultato è importante dal punto di vista processuale ma c'è un altro obiettivo, altrettanto ambizioso, da raggiungere: «Il nostro auspicio è favorire una presa di coscienza da parte dei napoletani e smuovere la loro indifferenza di fronte alla morte». Il procuratore auspica di non dover più ricorrere a simili strumenti: «Spero che la prossima volta la collaborazione dei cittadini sia spontanea e non quasi costretta».
Sotto il profilo investigativo la pista principale seguita dalle indagini è quella di un agguato di stampo camorristico ma non si escludono altre ipotesi, di carattere personale: ovvero un delitto originato dalla presunta relazione di Bacioterracino con la donna di un detenuto. Sulla necessità di combattere l’indifferenza era intervenuto ieri mattina, prima che si sapesse dell’avvenuta individuazione del killer, anche il ministro degli Interni Roberto Maroni: «Quella dell’indifferenza –ha sottolineato il responsabile del Viminale - è una mentalità da combattere. I cittadini devono reagire ed essere parte della legalità».
Catturato un superlatitante NAPOLI - Alle prime luci dell'alba di ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato il superlatitante Salvatore Russo, 51 anni, capo dell'omonimo clan operante nell'agro-nolano e condannato all'ergastolo per i reati di omicidio ed associazione mafiosa, inserito nell'elenco dei 30 ricercati più pericolosi. Russo era latitante dal 1995. L'uomo, che eratornato da poco dalla caccia, èstato stanato dalla polizia in un casale a Somma Vesuviana, nel Napoletano, non lontano dalla sua zona d'origine, Nola. Prima di essere trasferito al carcere di Poggioreale, Russo ha mostrato insofferenza verso i giornalisti e gli operatori sferrando un calcio contro un cronista. «L'arresto di Salvatore Russo è un colpo durissimo alla camorra, un successo delle forze dell'ordine e della squadra mobile - ha commentato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Stiamo chiudendo il cerchio dei superlatitanti».
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