Brevi dal mondo
Studente contesta Khamenei, arrestato TEHERAN - Secondo quanto riporta un blog di opposizione iraniana, uno studente universitario ventenne è stato arrestato dopo che mercoledì scorso ha pubblicamente criticato la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Il giovane che avrebbe vinto le Olimpiadi della Matematica si chiamerebbe Mahmud Vahidnia.
Da Abdullah stop al dialogo KABUL - Abdullah Abdullah, lo sfidante di Hamid Karzai nel ballottaggio per le presidenziali afghane, annuncerà oggi le proprie intenzioni rispetto al ballottaggio previsto per il 7 novembre. Indiscrezioni delle ultime ore indicano che lo sfidante di Hamid Karzai sarebbe orientato a boicottare il voto in assenza di garanzie di «sicurezza e trasparenza».
British, svengono sei passeggeri LONDRA - Misterioso episodio a bordo di un aereo in volo sull'Atlantico. Sei passeggeri sono svenuti sabato mattina a bordo di un volo della British Airways diretto da Newark (New Jersey) a Londra. Il personale di bordo ha dato l'allarme, suscitando il panico tra gli oltre 200 passeggeri che hanno temuto la diffusione di sostanze tossiche.
Domenica 1 novembre 2009
Camorra. L’uomo, della periferia di Napoli, è irreperibile. Decisiva una soffiata
Video shock, identificato il killer L’assassino di Bacioterracino è un pregiudicato trentenne NAPOLI - Ha un nome l’assassino di Mariano Bacioterracino: è un pregiudicato trentenne originario della periferia nord di Napoli. Quarantotto ore dopo la diffusione del video choc da parte della Procura che ritraeil killerdi camorramentre in pieno giorno esegue l’agguato tra l'indifferenza dei passanti è arrivata la soffiata che gli inquirenti attendevano. È stata una fonte confidenziale a contattare la polizia indicando l’identità del killer che ora è irreperibile e che avrebbe lasciato Napoli dopo la diffusione del video. Una svolta che premia la discussa scelta della procura di rendere di pubblico dominio immagini che per la loro crudezza hanno destato non poche polemiche. L’omicidio di Mariano Bacioterracino, un rapinatore di banche, avvenne l’11 maggio scorso al Rione Sanità di Napoli. Per sei mesi gli inquirenti non hanno avuto indicazioni utili su quell'uomo che, cappellino in testa, davanti a un bar con freddezza colpisce più volte il suo obiettivo, incurante dei passanti. «Quella del video choc –commenta il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore – è stata un’extrema ratio alla quale siamo stati costretti a ricorrere perchè nessuno collaborava. Ma si è trattato anche di un successo ad alto costo, perchè facendo ilgiro delmondo, quel
Le immagini del video shock sull’omicidio di Bacioterracino diffuse dalla Procura di Napoli Da ieri il killer ha un nome
video ha proposto il lato brutto di Napoli. È stata una scelta sofferta, ma anche l’ultimo tentativo dopo sei mesi di silenzi. L’esperimento potrebbe essere ripetuto ma spero non sia necessario». Per il magistrato il risultato è importante dal punto di vista processuale ma c'è un altro obiettivo, altrettanto ambizioso, da raggiungere: «Il nostro auspicio è favorire una presa di coscienza da parte dei napoletani e smuovere la loro indifferenza di fronte alla morte». Il procuratore auspica di non dover più ricorrere a simili strumenti: «Spero che la prossima volta la collaborazione dei cittadini sia spontanea e non quasi costretta».
Sotto il profilo investigativo la pista principale seguita dalle indagini è quella di un agguato di stampo camorristico ma non si escludono altre ipotesi, di carattere personale: ovvero un delitto originato dalla presunta relazione di Bacioterracino con la donna di un detenuto. Sulla necessità di combattere l’indifferenza era intervenuto ieri mattina, prima che si sapesse dell’avvenuta individuazione del killer, anche il ministro degli Interni Roberto Maroni: «Quella dell’indifferenza –ha sottolineato il responsabile del Viminale - è una mentalità da combattere. I cittadini devono reagire ed essere parte della legalità».
Catturato un superlatitante NAPOLI - Alle prime luci dell'alba di ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato il superlatitante Salvatore Russo, 51 anni, capo dell'omonimo clan operante nell'agro-nolano e condannato all'ergastolo per i reati di omicidio ed associazione mafiosa, inserito nell'elenco dei 30 ricercati più pericolosi. Russo era latitante dal 1995. L'uomo, che eratornato da poco dalla caccia, èstato stanato dalla polizia in un casale a Somma Vesuviana, nel Napoletano, non lontano dalla sua zona d'origine, Nola. Prima di essere trasferito al carcere di Poggioreale, Russo ha mostrato insofferenza verso i giornalisti e gli operatori sferrando un calcio contro un cronista. «L'arresto di Salvatore Russo è un colpo durissimo alla camorra, un successo delle forze dell'ordine e della squadra mobile - ha commentato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Stiamo chiudendo il cerchio dei superlatitanti».
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2 In Italia e nel Mondo
La trans brasiliana interrogata sul ricatto all’ex governatore del Lazio Il ministro della Giustizia riferirà sul giovane deceduto dopo l’arresto
Affaire Marrazzo, la verità di Natalie Caso Cucchi, Alfano va in Senato «Hanno minacciato Piero chiedendogli molti soldi». Indagato un quinto carabiniere
Natalie
ROMA - «Era fine giugno tra le 15 e le 17. Io ero con Piero e ad un certo punto sono arrivati due carabinieri in borghese, Carlo e Luciano. Hanno bussato, credevo fosse una mia amica». Questo uno dei passaggi dell'interrogatorio che la trans brasiliana Natalie ha reso agli inquirenti che indagano sul ricatto all'ex governatore della Regione Lazio. «Piero stava nella stanza, era in mutande bianche - prosegue -. Loro mi hanno obbligato aduscire sulbalcone. Poi sono tornata nella stanza e ho sentito che minacciavano Piero dicendo che se lo avessero
portato in caserma lo avrebbero rovinato dato che stava con un transessuale. Ho sentito che uno dei due voleva cinquantamila euro, ed altri cinquantamila li voleva l'altro ma Piero non aveva quei soldi». Un appartamento al primo piano di una palazzina in zona Cassia: sarebbe il posto che Donato D'Autilia, il quinto carabiniere indagato per la vicenda Marrazzo, avrebbe messo a disposizione dei suoi colleghi affinché potessero far visionare a possibili acquirenti il filmato che ritraeva l'ex presidente.
Il Pd chiede chiarezza Maroni: «Aspettiamo l’esito dell’inchiesta» Si indaga per omicidio
Stefano Cucchi
ROMA - Il ministro della Giustizia Angelino Alfano riferirà martedì in Senato sulla morte di Stefano Cucchi, il giovane di 31 anni, fermato dai carabinieri per droga il 15 ottobre scorso al Parco degli Acquedotti, a Roma, morto il 22 mattina nell'ospedale Pertini dopo alcuni giorni di detenzione nel carcere di Regina Coeli. Ad annunciarlo è Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: «C'è necessità di fare chiarezza su una vicenda che suscita molti dubbi e interrogativi». «C'è un'indagine in corso,
Influenza A. Gli esperti invitano i soggetti a rischio a vaccinarsi presto
aspettiamo» è, la posizione del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Anche l'Osap, il sindacato di polizia penitenziaria, sollecita l'accertamento rapido dei fatti. «Nessuno ha mai detto che la responsabilità della morte di Stefano Cucchi sia dei Carabinieri, ma di certo non è della polizia penitenziaria», afferma il sindacato, attraverso il suo segretario generale, Leo Beneduci Per la morte di Cucchi, il magistrato procede, per il momento contro ignoti, per omicidio preterintenzionale.
I carabinieri fermano lo zio
Pavia, uccise due donne La dodicesima vittima italiana è un’undicenne di Pompei e una bimba
Muore bimba di 11 anni
NAPOLI - Aveva undici anni, ed è morta nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli: era affetta da influenza A, come è stato accertato dopo il decesso, e questo caso – diverso dagli altri, quando le vittime soffrivano di gravi malattie pregresse – suscita dubbi e rinnova la preoccupazione tra la gente. La piccola E. D., residente a Pompei, faceva sport ed era sana sotto tutti i punti di vista: mercoledì ha avvertito i primi sintomi, febbre e astenia, e nel giro di due giorni le sue condizioni sono diventate disperate, fino alla morte. È la dodicesima vittima italiana dasettembre, lasestaaNapoli ela prima tra i bambini. Mentre crescono i contagi, in Italia si registrano altri tre casi gravi a Firenza, Fidenza e Monza. Sono definite ancora molto critiche pure le condizioni di una bambina bolzanina di 11 anni ricoverata da una settimana alla Clinica universitaria di Innsbruck (Austria). Nella frazione Tre Ponti di Pompei, dove E.D. viveva con i genitori e due fratellini, il dolore è pari alla paura, ma gli esperti ribadiscono l’invito a evitare allarmismi. «Prima di formulare ipotesi aspetterei il risultato dell’esame autoptico, per capire se alla base del decesso possa esserci stata una malformazione congenita», dice Maria Triassi, direttrice del dipartimento Igiene ospedaliera dell’azienda universitaria Federico II di Napoli. L’igienista cita i dati della Società italiana di pediatria, secondo cui attualmente in Italia ci sarebbero circa 3 milioni di bambini con l’influenza A, «con un decorso benigno della malattia: solo qualche giorno di febbre». «Purtroppo – sottolinea la Triassi – in ogni epidemia influenzale, di qualunque tipo,
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
L’ospedale Santobono di Napoli dove è morta l’undicenne
possono esserci dei casi gravi. Per la normale influenza stagionale, la media è di 7 decessi ogni 10 mila casi». Anche Enrico De Campora, direttore sanitario dell’ospedale Santobono di Napoli,doveE.D.è morta,ritienechele normali precauzioni siano più che sufficienti per chi è stato a contatto con la bambina. Il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, ha comunque convocato ieri pomeriggio un vertice in Comune. A suscitare profonda impressione è stato anche il decorso fulmineo della malattia. La piccola E.D. ha avvertito i primi sintomi influenzali mercoledì: è stata visitata dal medico di base che le ha prescritto la tradi-
estrazione del 31 ottobre 2009
5 75 79 84 69 38 9 2 34 70 53
11 55 14 56 51 36 60 65 22 90 8
66 16 30 32 52 29 44 26 59 46 31
23 40 9 5 18 20 62 4 72 63 78
35 44 69 3 22 66 53 7 26 28 24
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 5 - 9 - 11 - 14 - 22 - 34 - 36 - 38 - 51 55 - 56 - 60 - 65 - 69 - 70 - 75 - 79 - 84 - 90
ilSuperEnalotto
Conc. n° 131
Montepremi 4.686.135,59 euro
jolly
13 - 16 - 41 - 49 - 58 - 76
47
punti 6 jackpot 80.232.912,09 punti 4 405,14 21,06 punti 5+1 - punti 3 punti 5 39.051,13 Num. Superstar 23
zionale terapia per questi casi. I farmaci però non sono riusciti a domare la febbre, e così i genitori hanno ricoverato la figlia nell’ospedale “Mauro Scarlato”di Scafati (Salerno), comune confinante con Pompei. Le condizioni della paziente si sono aggravate ora dopo ora, fino alla decisione di trasferirla al Santobono di Napoli, ospedale di riferimento per le patologie pediatriche. Ma il quadro clinico di E.D. era già compromesso: durante il trasporto in ambulanza, il medico a bordo ha dovuto effettuare due interventi di rianimazione. La paziente è giunta a Napoli, ma ha smesso di vivere venerdì pomeriggio, 40 minuti dopo il ricovero al Santo-
bono. Visti i sintomi, i medici hanno effettuato il tampone: i risultati, resi noti ieri, sono stati di positività al virus H1N1. È stata disposta un’autopsia: gli anatomopatologi dell’università Federico II dovranno accertare se E.D. soffrisse di patologie non conosciute e quale sia stata l’effettiva causa della morte. Intanto, secondo Giovanni Rezza, epidemiologo dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), «è assolutamente importante che le persone a rischio di complicanze che rientrano nelle ordinanze emanate dal ministero della Salute si vaccinino prima possibile contro il virus dell’influenza A, perchè dopo sarebbe inutile».
Un Gps guida il gusto e aiuta il risparmio UN navigatore satellitare che riesce a indicare non solo i prodotti tipici o i sapori perduti ma anche la via del risparmio, insomma la tecnologia al servizio dei consumatori: l'idea è della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) e in due anni di sperimentazione ha raccolto in rete quasi diecimila aziende. «Il meccanismo è molto semplice e funziona con qualunque tipo di navigatore spiega l'inventore del software, il giornalista scientifico Pino Bruno, autore dell'omonimo blog, che ha ceduto gratuitamente l'idea alla Cia -. Basta andare sul sito www.laspesaincampa-
gna.net e scaricare gratis un piccolo file, si chiama “Punto di interesse”, che ti porta in diecimila aziende agricole italiane in cui vendono direttamente. Nel file ci sono anche i numeri di telefono e il tipo di prodotti venduti, dai formaggi alle verdure, ma anche olio e vino».
PAVIA - Due giovani donne e una bambina di tre anni uccise a coltellate in un appartamento di una palazzina a Stradella, nelPavese. Lo zio della bimba, fratello del padre, fermato come presunto autore della strage. L’uomo, operato per le ferite che si èinferto subito dopo l’eccidio, forse nel tentativo di suicidarsi, avrebbe ammesso di essere il responsabile. I protagonisti della vicenda sono tutti albanesi. Ma il movente di questa brutale esplosione di violenza deve ancora essere chiarito. E' il primo pomeriggio di ieri quando i vicini sentono le urlaal secondo piano diun edificio di via Buozzi, alla periferia di Stradella. Quando arrivanoi carabinierinella casatrovano dueragazze e una bambina piccola morte nella camera da letto, una grande quantità di sangue intorno ai cadaveri. Non lontano c'è un uomo ferito: inizialmentesi pensasiail maritodiuna dellevittime, Rina Melyshi, 24 anni, madre della piccola e sorella dell’altra donna uccisa, Ornela Ndoj, 19 anni. In realtà è Alfred Melyshi, 24 anni, cognato della giovane madre: si è colpito al polmone con un coltello e prima di entrare in ospedale avrebbefattodelle ammissioni.SuofratelloAnton, muratore di 30 anni, mentre venivano assassinate la moglie, la figlia e la cognata era fuori casa con un altro figlio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Stradella, Alfred Melyshi sarebbe andato a pranzo a casa del fratello e lì sarebbe scoppiata una violenta lite con la cognata e con sua sorella, poi sfociata nel triplice omicidio. Quindi l’assassino avrebbe tentato il suicidio usando la stessa arma utilizzata per colpire le vittime. L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Voghera Francesco De Socio e dal pm Maria Gravina, dovrà chiarire il movente e l'esatta dinamica della strage. Si parla di questioni economiche, ma non si escludono altre piste. Alfred Melyshi è piantonato in ospedale, in stato di fermo; il fratello, sconvolto, ha ricevuto dei sedativi prima di essere sentito dai carabinieri. In un primo momento si era pensato all’epilogo cruento di una faida tra la famiglia Melyshi e un altro gruppo albanese, chea quanto pare andava avanti da tempo, secondo quanto riferito anche dagli abitanti della zona. Diversi gli episodi violenti che avevano avuto come protagonisti i componenti dei due gruppi antagonisti.
Amante nudo sul balcone per sfuggire al marito UNA scena simile l'abbiamo vista decine di volte nella commedia sexy all'italiana degli anni ’70. Da una parte vi è il marito gelosoche improvvisamente torna a casa per controllare l'avvenente e fedifraga moglie. Dall'altra vi è l'amante nudo che per nascondersi si rifugia nei posti più insoliti. Uno delle scene più classiche della cinematografia erotica del Belpaese si è riproposto nella realtà a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, nel sudovest della Cina. Il venticinquenne Sun Meng, fama di Don Giovanni, ma poco incline ad affrontare le ire di un marito tradito, si sarebbe nascosto, nudo, sul balconcino della casa dell'aman-
te. Successivamente per non essereintravisto dalrivale,sarebbe salito su un condizionatore d'aria che si trovava poco distante dal balcone. Peccato per lui che un solerte vicino abbia immortalato con diversi scatti le sue impavide acrobazie sul balcone e poi abbia postato una foto sul web.
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In Italia e nel Mondo 3
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Il fatto del giorno: Caso Cucchi, s’indaga sulla morte del giovane detenuto Sei giorni di calvario e l’allarme mai spedito
Ecco cosa ha passato Stefano
Inchiesta rigorosa senza giudizi sommari
dall’articolo di Fabrizio Caccia
dal commento di Adriano Sofri
dal commento di Carlo Federico Grosso
«Signora, dica a mia sorella Ilaria di tenermi il cane. Se lo ricordi, mi raccomando...». È lunedì 21 ottobre, la via crucis di Stefano Cucchi sta per compiersi. Il ragazzo, gracilissimo, scheletrico, con vistose ecchimosi sul volto e una vertebra lombare fratturata, esprime il suo ultimo desiderio a una volontaria che presta servizio tra i detenuti ricoverati all’ospedale Pertini. Morirà il mattino dopo, alle 6.20. Ora, però, bisognerà capire di che è morto. È stato pestato? È stato forse massacrato da qualcuno, nel suo viaggio assurdo tra una caserma dei carabinieri e una cella di Regina Coeli? Perché da quando fu fermato dai carabinieri per spaccio e detenzione nel parco dell’Appio Claudio, la triste storia del geometra romano Stefano Cucchi [...].
Prima di tutto riguardiamo le fotografie di Stefano Cucchi. Quelle di un giovane magro, un geometra, che ha avuto a che fare con la droga e sa che gli potrà succedere ancora, e intanto vive, sorride, lavora, abbraccia sua madre, scherza con sua sorella. I giornali in genere hanno preferito pubblicare queste. E quelle di un morto, scheletrito, tumefatto, infranto, il viso che eclissa quello del grido di Munch e delle mummie che lo ispirarono, il corpo di una settimana di Passione dell'ottobre 2009. La famiglia di Stefano ha deciso di diffondere quelle fotografie. Nessuno è tenuto a guardarle. Ma nessuno è autorizzato a parlare di questa morte, senza guardarle. [...].
La vicenda di Stefano Cucchi, arrestato dai carabinieri per il possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente, e dopo una settimana morto, ufficialmente, «per presunta causa naturale», è esplosa sulle cronache. Tutto è avvenuto dopo la pubblicazione delle fotografie, sconvolgenti, del suo corpo coperto di ematomi, ecchimosi e tumefazioni. Giustamente la famiglia chiede verità. Si è rivolta al governo, ai ministri competenti, alla magistratura, perché facciano chiarezza su ciò che è accaduto. E fare chiarezza costituisce dovere primario e imprescindibile delle pubbliche istituzioni, poiché non è ammissibile che un ragazzo di poco più di trent’anni muoia senza ragione, coperto di ferite, quando si trova, ristretto, tra le braccia dello Stato. [...].
La migliore di oggi
L’altra voce
Il padre: «Irriconoscibile Sono impazzito di dolore»
dal commento di Luca Lippera
dall’intervista di A. Paolini
«Tumefazioni? Non direi. Era magrissimo e per contrasto notai che aveva la faccia un po’ più gonfia del corpo. Ma non c’era alcun livido sotto gli occhi». Giorgio Rocca, l’avvocato d’ufficio che il 16 ottobre difese Cucchi, ricorda bene il detenuto morto al “Pertini”. «Non aveva affatto i segni che si vedono nelle foto del corpo dopo il decesso. Camminava da solo. Gli chiesi se durante la notte, passata in una caserma dei carabinieri, avesse subito violenza. La risposta fu no». «Era circa l’una del pomeriggio aggiunge Rocca quando Cucchi fu avviato al carcere di Regina Coeli». [...].
"L'ultima volta che l'ho visto vivo è stato venerdì, il 16 ottobre, al processo per direttissima. L'hanno fatto entrare ammanettato, ma quando s'è accorto che c'ero mi ha detto 'papà vieni, fatti abbracciare'". Giovanni Cucchi, padre di Stefano parla con la voce ferma. Perché il dolore, racconta, "lo sento, ma sento più la rabbia: voglio chiarezza, voglio giustizia". Al processo Stefano come stava? "Era magro e gonfio in faccia, quello sì. Ma non mi sono allarmato: è entrato con le sue gambe, camminava e quando l'hanno rinviato a giudizio al 13 novem-
bre, per stizza, ha dato un calcio al tavolo". Quindi, non aveva ancora fratture... "Come si fa a scalciare con due vertebre rotte? No. Per me, tutto è successo dopo. All'obitorio era irriconoscibile". Cosa avete visto? "Era nero in faccia, sembrava bruciato tanto era livido. L'occhio sinistro pesto... magrissimo. Sono impazzito davanti a quel vetro". Così ha deciso di far pubblicare le foto? "Sì, e con dolore. Ma abbiamo pensato: questa è l'unica strada. Le abbiamo fatte scattare a quelli delle pompe funebri". [...].
Quella cortina di silenzio
dal commento di Isabella Bossi Fredigotti
Che il figlio fosse morto, Rita Cucchi lo ha saputo leggendo poche righe di un atto giudiziario consegnato da un carabiniere: l’invito a nominare un perito di parte per assistere all’autospia. «Nessunoci haavvertito, nessunosi èpreso labriga diavvertirci di quello che era successo in ospedale - dice con rabbia il padre, Giovanni -. Stefano è morto solo, il corpo massacrato l’ho visto solo dopo, in obitorio. Provo una rabbia enorme...». E come non capire il rancore di un uomo che non riesce a sapere esattamente quando, come e perché suo figlio è morto? Come dare torto a un padre al quale nessuno spiega il motivo per cui non gli è stato permesso di vedere il suo ragazzo in ospedale quando era ancora vivo, o almeno di parlare con i medici che lo avevano in cura? A lui restano i mille dubbi sull’ultima settimana di vita del figlio, arrestato la notte del 15 ottobre e morto la mattina del 22, e soprattutto le immagini di un cadavere tumefatto [...].
A 31 anni si è un uomo, è vero, ma ciò non toglie che si resti figlio. Essendo malato, a maggior ragione StefanoCucchi era figlio. E se anche fosse stato uno spacciatore, un criminale, dunque, sempre figlio rimaneva. Perciò ai suoi genitori non si può venire a dire — come fossero estranei terzi, soltanto vagamente interessati alla sorte di quel ragazzo — che gli orribili lividi sul suo volto e sul suo corpo erano stati provocati da una caduta dalle scale. Aveva diritto, la suafamiglia, qualunque cosa Stefano avesse fatto, di essere avvisata per poterlo visitare, per almeno vederlo,
Taglio basso
Influenza A, dubbi sul vaccino La Svizzera blocca il farmaco Più che scattare una fotografia della situazione, bisognerebbe cominciare a girare un film: la diffusione del virus H1N1, in Italia, sta cambiando di giorno in giorno. Una cosa, però, è certa: l’epidemia ha davvero preso il via e rischia di correre più veloce della vaccinazione, che è partita al rallentatore e sta suscitando qualche perplessità, soprattutto per quanto riguarda le donne in gravidanza. «La settimana scorsa — dice Alessan-dro Zanetti, direttore del Dipartimento di Igiene dell’Università di Milano — il numero di malati è raddoppiato, passando da circa due a quasi quattro ogni mille abitanti. Il che vuol dire che, secondo i dati ufficiali, la settimana scorsa in Italia erano a letto all’incirca 230 mila persone. Ci si aspetta un aumento esponenziale nei prossimi tempi, ma è difficile prevedere quando si raggiungerà il picco massimo». Per entrare nel dettaglio dei numeri, i più colpiti risultano i bambini e i ragazzi fra i
dall’articolo di Stefano Jop
«Omicidio preterintenzionale», l’ipotesi di reato è questa, l’ha formulata il pm romano Vincenzo Barba per chiarire le cause e le responsabilità della morte di Stefano Cucchi. Ma se Luigi Manconi non avesse sbattuto in faccia all’opinione pubblica questa vergogna,comesarebbe andata? Come tutte le altre volte, tutto si sarebbe spento con una notizia in cronaca. Invece, ecco la magistratura al lavoro, per ora contro ignoti. L’avvocato Fabio Anselmo si chiede perché «contro ignoti», dal momento che tutti gli spostamenti del ragazzo sono avvenuti in tempi certi e sempre sotto il «controllo» delle forze dell’ordine, quindi... [...].
Giannelli sul Corriere
Il diritto alla verità dopo la pietà negata
dal commento di Fulvio Milone
dall’articolo di Adriana Bazzi
La difesa di La Russa
cinque e i 14 anni (perché si contagiano a scuola): circa il 13 per mille a fronte del 9 per mille di chi ha da zero a 4 anni. I meno colpiti sono gli anziani oltre i 65 anni (a conferma che l’età fornisce qualche protezione). Le statistiche, ovviamente, non sono fine a se stesse: indicheranno via via i provvedimenti da adottare per contenere l’epidemia (eventuale chiusura delle scuole o di altri luoghi pubblici, se necessario). Per ora, infatti, risultano relativamente indenni le persone di età compresa fra i 15 e i 64 anni, dove è concentrata la forza lavoro, ma è difficile prevedere come evolverà la situazione e che cosa riuscirà a fare la vaccinazione. La campagna è già partita per il personale sanitario (che si è rivelato, però, «freddino» nei confronti della profilassi) e quello addetto a servizi di pubblica utilità. Poi dovrebbe essere estesa ad altre categorie (non è, però, ben chiara la tempistica della chiamata), come le donne in gravidanza. [...]. dal Corriere della Sera
salutarlo, carezzarlo prima che morisse. Aveva diritto che un figlio non venisse trattato come una qualsiasi pratica dimenticata. Sono metodi da incivile e arretrata dittatura questi, di cui non raramente leggiamo nelle cronache internazionali, costernati e orripilati per il fatto che in qualche Paese capita che un giovane sparisca un bel giorno in prigione e venga tempo dopo restituito cadavere ai genitori. Ma subito dopo ci sentiamo sollevati e grati che questo succeda soltanto altrove, a migliaia di chilometri di distanza, non nel nostro bel Paese civile. E invece succede, è successo uguale, identico. L’unica differenza è, forse, che da noi i ge-
nitori di un ragazzo arrestato, sparito e ricomparso come corpo orribilmente tumefatto e senza vita, possono protestare e processare, chiedere giustizia e sperare di ottenerla. Se pietà per la famiglia prima non c’è stata, che ci sia almeno adesso. Che la si rispetti, che la si compianga e che, soprattutto, non la si riempia di bugie, perché, si sa, al dolore si aggiungerebbe il dolore, oltre all’amarissima, infinita rabbia di chi ha patito un sopruso e un'ingiustizia in soprappiù. Che le si risparmino le storie di cadute accidentali giù per le scale, sentite già troppe volte da mariti maneschi, da mogli piegate, da mamme che hanno perso la ragione. [...].
La fotografia India, Processione religiosa dei devoti Sikh (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
L’ANALISI Caso Marrazzo, via Gradoli, camorra e le tessere del puzzle che si incastrano dall’editoriale di C. De Gregorio
Proviamo a leggere questa storia da un altro punto di vista, vediamo se qualche lato oscuro si illumina. Non da quello di via Gradoli, la casa dei trans di cui ormai sappiamo ogni dettaglio probabilmente anche quelli inutili, ma da Fondi, per esempio. Fondi, sì. Il comune infiltrato dalla camorra che il governo non si decide a commissariare, incomprensibile colpevole inerzia. La telefonata in cui due persone (una è forse uno dei carabinieri) parlano del "video del presidente", quella che fa scattare l'indagine sul caso Marrazzo, era una conversazione intercettata nell'ambito dell'indagine sul latitante Iovine, boss dei Casalesi probabilmente nascosto nel litorale laziale dalle parti di Fondi. Dunque gli investigatori cercano Iovine e trovano due che parlano del video di Marrazzo. Cosa c'entra Marrazzo in un'indagine sui casalesi, perché quei tizi parlano di lui? Vediamo. A mettere i carabinieri corrotti sulle trac-
Piero Marrazzo
ce del Governatore è molto probabilmente Cafasso, il pusher di coca che gestisce il traffico di droga dei casalesi nel Lazio e che rifornisce (anche) i trans di via Gradoli, i quali a loro volta distribuiscono la merce ai clienti. Cafasso è uomo di fiducia del clan e conosce bene Marrazzo, le sue abitudini, le sue esigenze. E' lui che pochi giorni dopo l'irruzione contatta le giornaliste di Libero per vendere il video: lo ha certa-
Berlusconi - D’Alema Torna lo spettro inciucio dal commento di R. Barenghi
Non è affatto stupida la mossa di Berlusconi di appoggiare un’eventuale candidatura di D’Alema a ministro degli Esteri dell’Europa, candidatura peraltro caldeggiata dallo stesso D’Alema previa telefonata a Gianni Letta. Non è stupida perché intanto sitoglie ditornoil piùautorevole leader dell’opposizione. Poi perché apre così la stagione del dialogo evocata da molti, a cominciare dal presidente Napolitano, magari sperando che grazie a questa iniziativa il Pd si ammorbidisca sui temi a lui più cari, anzi sul tema a lui più caro: la riforma della giustizia. Infine perché apre così una vistosa crepa in quel muro che ha separato finora il suo governo dal principale partito di opposizione, e non a caso lo fa proprio all’indomani dell’elezione di Bersani a leader di quel partito. Che se non ci fosse stato D’Alema non sarebbe leader.
Ma per gli stessi motivi, visti dall’altra parte, non sembra particolarmente azzeccata la scelta di D’Alema di accettare questa proposta, e tanto meno il suo caloroso ringraziamento al governo che lo appoggerebbe. Non sono in discussione le sue capacità di gestire la politica estera, che ha già dimostrato come ministro italiano (nonostante critiche infondate sul suo presunto antisemitismo). Semmai il problema è che così scopre il fianco alle accuse di «inciucismo» che lo accompagnano fin dai tempi della Bicamerale (gli strilli di Di Pietro non mancheranno). E soprattutto rischia di indebolire il suo partito e il suo segretario, che si troverebbero in una posizione di imbarazzo. Dovranno combattere in Italia un governo che ha candidato il suo esponente più importante a una prestigiosa carica europea. Forse, chissà, Bersani spera che l’operazione non vada in porto... [...].
I maestri del lavoro a Santa Maria d’Orsoleo
mente avuto dai carabinieri che lo hanno girato, potrebbe essere lui che ce li ha mandati, sono in società. Non vogliono ricattare Marrazzo, è evidente. Altrimenti si terrebbero il video e gli chiederebbero soldi, possibilmente in contanti. Gli assegni lasciano traccia. Vogliono, piuttosto, che Marrazzo sia ricattabile: che sappia che qualcuno ha quel video e che può usarlo contro di lui. Renderlo malleabile, tenerlo
in pugno: agiscono in nome dell'interesse di qualcuno? Cafasso il pusher dice che ha paura, alle giornaliste. Che teme per la sua vita. Un paio di mesi dopo muore. Intanto a Fondi, dove ancora gli investigatori cercano Iovine, succedono cose. Apparentemente senza importanza rispetto a questa storia, cose come la sostituzione dei vertici del Mercato Ortofrutticolo: via un dirigente, dentro un altro. La nomina, a lungo attesa, è di competenza della Regione. Il mercato ortofrutticolo è un centro di commerci strategico. La nomina arriva nei mesi che passano tra l'irruzione e l'esplosione dello scandalo, la malavita non gradisce il cambio. Dice Storace: «Sarebbe interessante sapere quali atti siano stati compiuti in quel periodo per capire chi facesse pressione su chi». Questo è uno degli atti. Se questa fosse una storia su cui si allunga l'ombra della camorra - del traffico della droga su cui la camorra campa - si capirebbero meglio certi dettagli. [...].
La procreazione e l’outlet della vita artificiale dal commento di A. Morresi
La creazione di ovociti e spermatozoi umani in laboratorio è ancora lontana, nonostante il gran parlare che se ne è fatto in questi giornisui giornali di mezzo mondo. La ricerca in questo settore ha fatto forse qualche passo avanti, come possiamo leggere in un articolo pubblicato sulla rivista Nature, ma non sappiamo ancora se e quando si potranno effettivamente ottenere gameti artificiali umani, e ancora unavolta sarebbe beneche i media pesassero toni e contenuti prima di lanciare improbabili notizie. Questa ricerca pone o meno problemi etici a seconda della sua finalità: lo studio dei gameti nelle fasi iniziali della loro formazione potrebbe aiutare a comprendere i meccanismi necessari al loro sviluppo corretto, e magari a individuare alcune delle cause della sterilità umana. E la stessa ricerca potrebbe essere condotta non sullestaminali embrio-
nali umane – come descritto nell’articolo su Nature – ma sulle pluripotenti indotte, cioè staminali analoghe a quelle embrionali, ottenute riprogrammando cellule della pelle, senza distruggere embrioni. Una linea di ricerca che non porrebbe alcun problema etico, insomma. I problemi nascono invece se si vuole arrivare a produrre gameti in laboratorio. La prima difficoltà, insormontabile, secondo chi scrive, riguarderebbe proprio la modalità di sperimentazione: anche ammesso che si riuscisse a creare gameti in vitro, l’unica dimostrazione definitiva del loro funzionamento sarebbe usarli per far nascere bambini, e verificare poi che i nati fossero sani. Un esperimento impossibile da realizzare negli esseri umani, a meno di non ammetterne la creazione a fini sperimentali: in altre parole, dovremmo pensare a persone concepite, fatte nascere e crescere per sperimentare [...].
Basilicata Innovazione Per chi cerca lavoro
Senza armi nucleari... dal commento di H. R. Clinton
In un'epoca di incalzanti sfide globali, nessuna è così minacciosa come la possibile proliferazione delle armi nucleari. Gli Stati Uniti hanno una responsabilità particolare nel tentativo di far fronte a questo pericolo e sotto la guida del presidente Obama intendono guidare la comunità internazionale per ridurre al minimo i rischi e dare nuovo vigore al regime di non proliferazione nucleare. La minaccia che avvertiamo si è acuita in seguito agli avvenimenti degli ultimi tempi. La comunità internazionale non è riuscita a impedire che la Corea del Nord mettesse a punto l'arma atomica. L'Iran continua a ignorare le Hillary Clinton risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede di sospendere immediatamente le sue attività di arricchimento dell'uranio e di tener fede ai propri obblighi internazionali. Quantità incalcolabili di materiali nucleari restano esposte in tutto il pianeta alla possibilità di furti o espropriazioni nel momento in cui le reti criminali, di stato o no, si dedicano a un delicato quanto pericoloso commercio nucleare. Come abbiamo potuto constatare, omettendo di rilevare l'impianto segreto iraniano di arricchimento dell'uranio o il progetto siriano per la realizzazione di un reattore, l'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) non dispone degli strumenti più adeguati per condurre le proprie missioni di controllo e verifica in modo efficiente. Se non riusciremo a invertire questo trend, se non rafforzeremo il regi-
me internazionale di non proliferazione, ci ritroveremo in un mondo con un numero in costante aumento di stati che avranno a disposizione le armi nucleari e con la sempre più plausibile possibilità che i terroristi riescano a impossessarsene. Nessuna nazione può dirsi al riparo dai rischi della proliferazione nucleare né può far fronte a questa sfida da sola. Agli albori dell'era atomica un ristretto numero di potenze riuscì a delineare una strategia efficace per la non-proliferazione, ma nel mondo odierno si renderà necessaria una cooperazione internazionale senza precedenti. Questa è la finalità che gli Stati Uniti si ripromettono di perseguire lanciando un grande sforzo diplomatico, col quale plasmare un rinnovato consenso internazionale sulla non-proliferazione, basato su interessi condivisi, in primis quello di far fronte a una minaccia che incombe su tutti e sull'esigenza che tutte le nazioni comprendano e si attengano ai loro diritti e alle loro responsabilità. Il mese scorso il presidente Obama ha presieduto una storica sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che ha unanimemente adottato una risoluzione che delinea l'ambito nel quale si dovrà intervenire nei prossimi anni. Questa risoluzione dovrebbe seguire da linea-guida per la comunità internazionale, ora che ci adoperiamo per rafforzare il regime di non-proliferazione, anche in vista della conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare della prossima primavera. [...].
Sud Italia e fuga dei cervelli
da http://www.basilicata.travel/blog
da http://atominofvg.wordpress.com
da http://www.universita.it
Nella stupenda cornice della Valle dell’Agri, dove la natura, l’agricoltura di qualità e i Santuari mariani sono poli di attrazione molto forti, i Maestri del Lavoro di Calabria, Campania e Basilicata, hanno celebrato la “Giornata del Maestro del Lavoro”, una iniziativa diretta a rinsaldare i vincoli di amicizia e di interessi comuni, soprattutto sul piano della conoscenza dei territorio delle tre Regioni. Al centro dell’interesse è stato posto il complesso monumentale di Santa Maria di Orsoleo, una gemma di straordinario valore che, dopo l’acquisizione da parte della Regione Basilicata, è stato restaurato quasi completamente e restituito ai fasti della sua antica origine. [...].
Basilicata Innovazione è un’iniziativa della Regione Basilicata e di Area Science Park, realizzata congiuntamente da Area ed Innovation factory. L’iniziativa Basilicata Innovazione ha l’obiettivo per il prossimo triennio di creare sul territorio una struttura stabile dedicata ad offrire servizi e strumenti a sostegno dello sviluppo economico del territorio basato sull’innovazione e il trasferimento tecnologico. Lunedì prossimo 2 novembre verranno pubblicate su internet all’indirizzo www.csselezioni.it le graduatorie definitive. [...].
Partono per studiare altrove con la speranza di trovare lavoro. Quasi sempre ci riescono e non tornano più in Italia. Sono i giovani studenti universitari e i ricercatori del Belpaese che, disillusi e stanchi delle scarse possibilità in terra patria decidono di partire. A fotografarli è il rapporto Svimez 2009 che ha analizzato la composizione di questa massa silenziosa che decide di emigrare per cercare fortuna altrove. E nel 50 per cento dei casi, secondo il rapporto, si trova bene e non considera la possibilità di tornare in Italia. [...].
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Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
I nodi della politica Lo dice il premier nel libro “Donne di cuori” di Bruno Vespa
«Se condannato non lascio» Berlusconi confida nel verdetto di «magistrati seri» e Bonaiuti spiega: «La sentenza Mills è contro la sovranità popolare» due Regioni al Nord. In pole resta il Veneto e la posdi YASMIN INANGIRAY sibilità di far correre un esponente leghista anche in ROMA – Nessuna intenzione di dimettersi in caso di Piemonte. Scendendo al Centro-Sud, resta da definire la candidatura di Lazio e Campania. condanna in uno dei processi a suo carico. I malumori emersi in una parte del Pdl (anche da A ribadirlo, nelle pagine del prossimo libro di Bruparte del presidente della Camera Gianfranco Fini) no Vespa “Donne di Cuori” è Silvio Berlusconi. Bloccato ad Arcore ormai da una settimana a causa sulla scelta dell’attuale sottosegretario Nicola Cosendella scarlattina, il premier fa sapere di essere «pron- tino, che negli ultimi giorni ha giocato un ruolo chiato a resistere al suo posto» perchè un’eventuale con- ve nella tregua tra Giulio Tremonti e Silvio Berluscodanna rappresenterebbe «un sovvertimento della ni, potrebbero mettere in forse la sua corsa alla guida della Regione partenopea. realtà». Al posto di Cosentino, secondo alcune indiscrezioMa Berlusconi è anche «fiducioso» sull'esistenza «di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, ni raccolte nell’ambiente, potrebbe andare Pasquale Viespoli, attualmente sottosegretario al Welfare. basate sui fatti». In questo caso però si potrebbe rimettere in discusNessun dubbio invece sull'esito della sentenza Milsione anche la candidatura nel Lazio di ls, che in Appello ha confermato la condanRenata Polverini, che nei giorni scorsi na per l’avvocato inglese a quattro anni e era stato ventilato come nome evidentemezzo di reclusione: «Sarà annullata dalla mente gradito al presidente di Montecitocorte di Cassazione», dice indicando nel rio, in favore di un esponente di Forza Itagruppo Repubblica-L'Espresso il “colpelia. vole” del «fango gettato» su di lui e, di conE già la prossima settimana potrebbero seguenza, «sul nostro Paese e sulla demoessere decisi i nomi di tutti i candidati del crazia». Pdl alle prossime elezioni regionali. Lo ha Un ragionamento che in serata viene detto a margine di un incontro tenuto a confermato, con alcune precisazioni, dal Lecce il ministro per i Rapporti con le Resottosegretario alla presidenza Paolo Bogioni, Raffaele Fitto. Ma esistono al monaiuti: «Il presidente Berlusconi – afferma mento una serie di incastri a cui va agil portavoce del premier – nell’intervista a giunta la possibilità che a scendere in Bruno Vespa ha detto chiaramente che campo per le elezioni regionali possano una sentenza che non riconoscesse la sua Bruno Vespa essere diversi ministri, aprendo la strada piena innocenza ed estraneità al caso Mills ad un rimpasto di governo. sarebbe uguale ad un impossibile verdetto Una possibilità che, si ragiona in amche decretasse che Silvio Berlusconi non è bienti del Pdl, vedrebbe nella promozione Silvio Berlusconi. Sarebbe cioè una sendi Gianni Letta a vicepremier, una delle tenza così abnorme e così contraria alla veipotesi. rità da rendere davvero preoccupati sulSilvio Berlusconi, anche in questi giorl'utilizzo politico della giustizia contro la ni, ne avrebbe discusso con diversi interverità e contro il responso della sovranità locutori, fermo restando che l’argomento popolare». dovrà essere trattato e condiviso con gli alInsomma, nessuna intenzione di fare tri due alleati, cioè Fini e Bossi. un passo indietro, come invece invoca l’opNel frattempo, il presidente della Cameposizione nel ribadire la necessità che il ra Gianfranco Fini affida ad un libro 'Il fupremier si dimetta per farsi processare. Il presidente del Consiglio non solo conferma di vo- turo della libertà. Consigli non richiesti ai giovani naler restare al suo posto ma fa sapere di essere già al la- ti nel 1989', una serie di riflessioni sui temi di stretta attualità, una sorta di programma di governo, un voro sugli impegni della prossima settimana. Primo punto all’ordine del giorno, la chiusura delle manifesto con cui l’ex leader di Alleanza Nazionale si liste per le candidature alle prossime elezioni regio- rivolge alle giovani generazioni. L’opposizione non resta in silenzio di fronte all’ulnali. L'argomento sarà al centro di un vertice con Gianfranco Fini e Umberto Bossi, forse all’inizio della tima esternazione del presidente del Consiglio. «E' una prova di grande sensibilità...». Con questa prossima settimana. Il tema sarà sicuramente approfondito giovedì: è battuta Pierluigi Bersani, da Piacenza dove in piazza stato convocato l’ufficio di presidenza del Pdl, ed in ieri si è celebrata la grande festa per la sua elezione a quella sede si misurerà il punto di mediazione rag- segretario Pd, ha commentato l’anticipazione dal ligiunto con la Lega Nord e all’interno dello stesso Po- bro di Bruno Vespa su Silvio Berlusconi che spiega, in caso di condanna al processo Mills, che non si dimetpolo della Libertà. Il Carroccio continua ad insistere nella richiesta di terebbe.
A giorni il Pdl indicherà tutti i candidati delle regionali
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IL CASO
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D’Alema: «La mia candidatura a ministro degli Esteri Ue non è una partita fra me e il premier. E’ una questione europea» ROMA – «Non è una questione tra Berlusconi e D'Alema perché è una partita europea molto difficile, ci sono molti candidati anche molto autorevoli.Ci sono 27 Paesi membri. Adesso vedremo, saranno giornate complicate». L'ex premier Massimo D'Alema risponde a Sky tg24 ad una domanda sulla possibilità di una sua designazione come ministro degli Esteri dell'Ue sottolineando come la «corsa sia difficile» con «molti candidati autorevoli». D'Alema ritiene normale che un esponente di centrosinistra venga designato come ministro degli Esteri dell'Unione europea da un governo di centrodeMassimo D’Alema
stra. E, al riguardo, fa l'esempio del presidente della Commissione Ue che, ricorda, «è un conservatore ed è stato designato da un governo socialista». «Nonappena sièprofilata lapossibilità che il ministro degli Esteri sia socialista, il presidente della Repubblica francese, che è un conservatore, si è dichiarato disponibile a nominare qualsiasi socialista francese». «Non c'è nessun paese -conclude D'Alema- in cui esisterebbe questo problema, solo da noi c'è. Però io do atto al governo di essersi comportato come ci si comporta negli altri paesi dell'Unione. E questo è un fatto molto positivo».
Silvio Berlusconi
Arriva l’annuncio ufficiale del “divorzio”
L’addio di Rutelli «Il Pd non è mai nato» scorsi, con D’Alema che si trincera dI CORRADO SESSA dietro un «no comment», altro clima ROMA – E' ufficiale: Francesco Ru- si respira in casa Udc: dove Pier Ferditelli se ne va. Ha rotto gli indugi e la- nando Casini, definito da Rutelli scia subito il Pd dopo aver tenuto sul- «un’interlocutore essenziale», dice la corda i compagni di partito che in che ora «si può realizzare un percorso questi giorni lo hanno invitato a ri- comune»per darevita adun’alleanza di centro che potrebbe «raddoppiare i manere. Si tratta di un divorzio previsto, consensi» di un’area politica che risenza sorprese, annunciato dalle co- fiuta la logica dei due blocchi conlonne delCorsera, accoltodal gelode- trapposti. «Speriamo di ritrovarci a breve», gli ex e dall’esultanza dell’Udc, pronta a rafforzare il centro in vista delle gli ha fatto eco il segretario dell’Udc, elezioni regionali previste per la Lorenzo Cesa, che ha parlato di un «bipolarismo mostra prossima primaveancora una volta tutti ra. i suoi limiti» e ha avuL’ex leader della to parole di plauso Margherita e cofonverso Rutelli per datore del Partito de«aver denunciato la mocratico dopo l’ancrisidel progettoPd». nuncio, riunisce i E ora chi nel Pd seguisuoi per organizzare rà Rutelli? Il presiil nuovo movimento e dente del Copasir ha incontra i promotori perso l’ala civica e lidel manifesto «Camberal nata quando era biamento e buon gosindaco a Roma: Paoverno». La riunione lo Gentiloni e Roberto riguarda l'organizGiachetti non saranzazione e le prime inino della partita, così ziative da mettere in come gli ecologisti campo. Lasituazione (Realacci, Della Seta, subisce così un’imFerrante) e alcuni ex provvisa accelerazio- Francesco Rutelli Dc quali Renzo Lusetne dopo che Rutelli aveva parlato nei giorni scorsi di un ti e Enzo Carra. Linda Lanzillotta ha «addio lento». Intanto, al “Corsera” annunciato un periodo di riflessione ha detto: «Lascio subito, anche se con ma ha partecipato all’iniziativa del dolore. Il Pd è stato il sogno di molti «Buon governo». Alla Camera si paranni, ma non è mai nato. Nonostante la di Donato Mosella, da sempre suo la passione e la disponibilità di tanti braccio destro, di Gianni Vernetti e cittadini, non è il nuovo partito per dei due teodem, Paola Binetti e Luigi cui abbiamo sciolto la Margherita e i Bobba. Al Senato c'è l’altro alter ego di Ds, mail ceppodel Pdscon moltiindi- Rutelli, Luigi Lusi, tesoriere della Margherita, e poi Maria Leddi, Maupendenti di centrosinistra». «Mi dispiacema stiamofacendo un rizio Fistarol. Numeri, comunque, bambino nuovo, ce l’hanno chiesto insufficienti per fare un gruppo partre milioni di persone», ha replicato lamentare che andranno ad ingrosPierluigi Bersani che ricorda «l'im- sare il gruppo misto. Fuori dai Palazpegno per fare un partito più forte» al zi, Rutelli ha attorno la Fondazione cui progetto aveva invitato lo stesso “Persone e Reti”, e personalità come Rutelli, chiedendogli di non andarse- l’ex sottosegretario Cristina De Luca ne. Se nel Pd pochi commentano una o Alberto Gambino, con molti legami decisione già annunciata nei giorni con l'associazionismo cattolico.
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6 Primo piano
Crisi e Mezzogiorno
A Capri Confindustria e Tremonti parlano del rilancio meridionale
«Sud questione nazionale» Bocciate le Regioni “sprecone”: «I cittadini pagano servizi inesistenti» | MARCEGAGLIA SUL PALCO |
dall’inviato CHIARA SPAGNOLO
CAPRI - Stop alle spese pubbliche pazze e improduttive, avanti con gli aiuti al Mezzogiorno ma gestiti in maniera seria affinché siano volano di sviluppo e non terreno fertile per clientelismo e malaffare. Per un giorno Governo e imprenditori si sono trovati d'accordo sulla linea che l'Italia deve seguire nel tentativo di risollevarsi da una crisi nera e di ridurre il divario tra Nord e Sud. E anche il temuto faccia a faccia tra il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alla convention dei Giovani imprenditori a Capri, alla fine è stato un reciproco sollecitarsi su temi caldi, a partire dalle riforme (in primis quelle finalizzate alla riduzione del peso fiscale), passando per i fondi Fas e finendo alla sanità. Al centro del dibattito il Sud, «con il quale - ha detto Tremonti abbiamo un debito che nasce dalla nostra storia, dall'aver unito l'Italia con le baionette, ritrovandoci, oggi, con un Paese fatto di differenze abissali». Un Paese in cui c'è una parte allineata con le medie dei più sviluppati Stati europei ed una che, al contrario, sta peggio di quelli meno sviluppati. L'evidenza è innegabile ed anche l'urgenza di trovare soluzioni «perché la questione meridionale dice l'esponente dell'Esecutivo - è una questione nazionale». Ma le colpe, secondo Tremonti, non vanno cercate solo nel passato. Anzi, bisogna analizzare bene il presente per capire quanto sia dannoso il perpetuarsi di meccanismi perversi in cui spese pubbliche elevate non corrispondono a prestazioni adeguate. Ovvero in cui i cittadini pagano per servizi che non ricevono. E giù con il primo esempio, relativo alla sanità, con riferimenti affatto velati alle Regioni commissariate o su cui pende la scure della gestione straordinaria, «che doveva essere un'eccezione oggi è diventata la regola». «Vedo limiti enormi nell'attuale gestione della sanità, che viene intesa come un'industria e non come un servizio pubblico - ha spiegato il titolare dell'Economia -. La classe politica meridionale attuale ha dimostrato limiti enormi nell'organizzazione di questo settore ma non si può andare avanti così, perché i cittadini sono i primi a pagarne le conseguenze. E' assurdo che una protesi che in Lombardia ha un prezzo al Sud costi quattro volte tanto, ciò significa che le famiglie
Emma: sgravi e rigore «Tagliare le improduttive»
Giulio Tremonti e Gianfranco Fini
meridionali hanno minori servizi degli altri pur pagandoli di più. Anche per questo è necessario il federalismo fiscale: per ridurre la spesa improduttiva, fatta di sprechi e disparità». La bocciatura, insomma, è totale e le Regioni sono le grandi accusate. Incapaci di gestire oculatamente le spese, e non solo nel settore della sanità. Quando passa a parlare della gestione dei fondi pubblici. Milioni e milioni, trasferiti in decenni in cui lo Stato ha abdicato al suo potere «e l'asse si è spostato dal centro alle periferie, che sono diventate, a loro volta, il centro di sé stesse». «Questo meccanismo - ha aggiunto Tremonti - non ha mai funzionato, perché lo Stato si è messo a fare una quantità enorme di società, facendo in sostanza ciò che devono fare i privati». Ugualmente bocciata la gestione dei fondi Fas, da parte delle Regioni, superata con la proposta innovativa di «un Fas unico per tutto il Mezzogiorno, con la possibilità di trasformarne una parte in crediti d'imposta». Infine, la questione che al ministro sta particolarmente a cuore, ovvero quella della Banca del Sud, «che non sarà un carrozzone pubblico, perché lo Stato metterà a disposizione il disegno generale entro cui muoversi, e solo 5 milioni di euro, mentre il resto lo faranno i
privati». Per il Meridione, secondo Tremonti, questo potrebbe essere un buon trampolino di lancio, così come l'agevolazione fiscale per gli investimenti al Sud, che - se fosse accolta positivamente dal Parlamento - potrebbe diventare un emendamento alla Finanziaria, permettendo la riduzione dell´aliquota sui capitali depositati in banca che vengono investiti al Sud dall´attuale 12,5% al 5%. E se dal ministro è arrivata una proposta che presto sarà portata all'attenzione dei parlamentari, altrettanto concreta è apparsa l'idea del presidente della Camera, Gianfranco Fini, secondo il quale si potrebbe prevedere nelle Finanziarie dei prossimi 8-10 anni un fondo ad incremento costante per tutte le eccellenze di tipo tecnologico-scientifico allocate nel Sud d'Italia. «Propongo di individuare nel nostro Mezzogiorno -- ha detto Fini -- una sorta di piattaforma, di avamposto logistico con cui favorire centri di eccellenza, di ricerca scientifica e tecnologica». Si tratta di una proposta, ha sottolineato Fini, che va al di là degli schieramenti e si profila con una tempistica di maggior termine, ma è necessaria «perché se non si interviene nel Sud nell'ambito di politiche nazionali si va incontro all'ennesima occasione non sfruttata».
Fini propone di creare centri di eccellenza scientifica
LA CURIOSITÀ. Il presidente della Camera arriva a piedi e litiga con un cameraman
Vicino al corteo funebre niente interviste CAPRI – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, arrivato a Capri per prendere parte al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria è stato accerchiato da giornalisti e cameraman. Per raggiungere l’hotel dove si teneva il meeting, il presidente è stato obbligato a percorrere un pezzo di strada a piedi e, a causa anche di un corteo funebre che si stava tenendo in quel momento, Fini ha ripetuto diverse volte ai giornalisti di non voler rispondere alle domande. Davanti alle insistenti domande dei cronisti, il presidente della Camera ha finito per perdere la pazienza con un cameraman.
Gianfranco Fini (sulla destra) mentre arriva a piedi e si trova in un corteo funebre
Emma Marcegaglia durante il suo intervento a Capri
di PAOLA BARBETTI e PAOLO RUBINO CAPRI – È possibile «trovare soldi per fare investimenti e sgravi fiscali. E nello stesso tempo non spaccare i conti pubblici». La leader degli industriale Emma Marcegaglia indica la strada: «Tagliare la spesa pubblica improduttiva». E fa i conti, si possono recuperare almeno 15 miliardi: 11 mettendo a punto gli acquisti della pubblica amministrazione, 4 accorpando province e prefetture, e poi ci sono gli sprechi della sanità. Dal convegno dei giovani imprenditori a Capri chiede quindi un patto: «un avviso comune tra imprese e sindacati», «sforzi da parte di tutti». La crisi impone «scelte di riforma importanti, anche impopolari, anche difficili» avverte la presidente di Confindustria: va deciso ora «se il nostro è un Paese che ancora una volta resta indietro rispetto a Francia e Germania» che hanno fatto scelte con «meno rigore ma più attente alla crescita». Subito prima a Capri era intervenuto il ministro dell’ Economia Giulio Tremonti. E nelle sue parole, Emma Marcegaglia ha colto «aperture importanti sulla spesa pubblica improduttiva», sul fatto che è su questo fronte che «bisogna lavorare insieme». Tremonti lo ha detto parlando degli sprechi nella sanità, in particolare nel Mezzogiorno, settore dove «c'è un fondamentale problema di legalità». Per Tremonti, «il bilancio pubblico non deve essere fatto tutto con le tasse, basta una quota a margine ma sufficiente per determinare l’attenzione dei cittadini sul cattivo uso delle risorse». In Italia, ha osservato il ministro, c'è un problema di una «quota enorme di spesa improduttiva. Non è più accettabile, questo è il grande discorso che possiamo e dobbiamo fare insieme» ha detto
agli industriali. Il Sud è uno dei temi del dibattito. Tremonti invita le imprese a non chiedere una moltiplicazione dei fondi per le aree sottosviluppate, e di auspicare piuttosto «un solo Fas meridionale con dentro i crediti di imposta». Emma Marcegaglia coglie il messaggio: «Chiediamo che una parte dei fondi Fas venga trasformato in credito di imposta. Lo ha detto anche Tremonti. Si può fare, facciamolo». La Banca del Sud: Tremonti accelera ipotizzando un emendamento alla Finanziaria per anticipare gli sgravi fiscali per gli impieghi destinati al Mezzogiorno. È un progetto che “può dare un contributo se si muove in logiche privatistiche. Di carrozzoni non ne vogliamo altri», dice Emma Marcegaglia. Sulla crisi c'è ancora molto da lavorare. Preoccupa l'impatto sul lavoro: «Gestire questa situazione richiederà grande senso di responsabilità», dice la leader degli industriali : «Dovremo gestire ristrutturazioni anche dolorose, e non le possiamo bloccare perchè renderemmo il sistema non competitivo. Ma dobbiamo fare grande attenzione». Al Sud si impone anche il tema della lotta alla criminalità organizzata. Vigilando anche sul mondo delle imprese: «Andiamo avanti, io vi sosterro» dice Emma Marcegaglia agli industriali delle regioni in trincea: «Confindustria è in prima linea». Poi sul clima nel Paese: «Serve serietà», deve «tornare un paese serio» per poterne essere orgogliosi. Intanto l’appello per un impegno comune arriva ai sindacati. E' d’accordo il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. «Si può discutere» dice la leader dell’Ugl Renata Polverini. La Cgil chiede «un’azione forte ed efficace capace di far cambiare la politica economica e fiscale del governo».
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Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Calcio connection
Il patron del Potenza si nasconde da giorni. Chi c’è dietro le minacce?
Postiglione braccato dalla mala Sentito in procura anche l’imprenditore Raffaele Bruno, l’uomo della trattativa di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Non si preoccupò così quando gli fecero trovare una testa di porco sulla sua auto. Né quando sul cellulare gli arrivavano da un numero sconosciuto sinistri sms. E neanche quando trovò murales minacciosi davanti casa decise di sparire. Questa volta ha paura davvero. Perché questa volta è dagli ambienti della mala che provengono le minacce. Perché Giuseppe Postiglione proprietario del Potenza Sport club potrebbe essere finito in un brutto giro. E’ quello che sospettano gli investigatori. «Questa volta non è una cosa da tifosi», conferma al Quotidiano un investigatore. E in giro,a Potenza, c’è chi sostiene che ci sia uno degli uomini più vicini al boss Renato Martorano, che per gli investigatori è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata, che da qualche settimana chiede di Postiglione. Ne sa qualcosa anche Pasquale Giuzio, stretto collaboratore del proprietario del Potenza. Anche lui avrebbe subito minacce. Tra gli investigatori c’è chi è pronto a giurare che anche dietro a questa storia ci siano le scommesse. Per ora, però, sono solo sospetti. Ieri pomeriggio Postiglione è partito di nuovo per quella che ormai tutti chiamano la «località protetta». Era con gli agenti della Digos. Il tempo di prendere i suoi figli a scuola e si è dileguato. I suoi problemi sono cominciati quando i carabinieri del nucleo informativo hanno appreso che c’era un boss della famiglia dei basilischi che puntavaa una società sportiva nuova, più grande e più forte. Poi non se n’è fatto più nulla. Ma il boss Antonio Cossidente, secondo i carabinieri, ci aveva provato a mettere insieme alcune vecchie anime del Potenza con lo Sport club di Postiglione. La nota informativa descriveva passo dopo passo quello che sarebbe accaduto oltre un anno fa nello studio di un consulente del lavoro di Potenza. L’incontro avviene nel periodo caldo della campagna elettorale. Perché il gruppo di Cossidente, secondo gli investigatori, si occupava anche «di propaganda elettorale». E, si legge negli atti della procura antimafia, «si interessava dell’esito delle consultazioni e soprattutto della posizione di un candidato». Il politico che in quel momento è nello studio di consulenza, però, non è il candidato sul quale hanno messo gli occhi Cossidente e i suoi compari. Lui non corre. Sta solo facendo campagna elettorale conto terzi. E’ lì. Nello studio del commercialista. Con Cossidente. E con Postiglione. Si parla di elezioni e di sport. Di calcio. Del Potenza calcio. In quel momento, secondo gli investigatori, Cossidente sta provando la «scalata nel percorso criminale». In alcuni documenti della procura antimafia, che il Quotidiano ha potuto visionare, silegge che «la finalità era quella di esercitare il controllo su tutte le attività delinquenziali lucane». Tra queste, forse, c’è anche il totonero. L’inchiesta, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo, comandato dal capitano Antonio
Il patron del Potenza Giuseppe Postiglione
L’INCHIESTA
Il servizio con cui il Quotidiano ha svelato l’esistenza di un’inchiesta sul Potenza di Postiglione. L’indagine è coordinata dal pm antimafia Francesco Basentini
L’inchiesta ipotizza strani intrecci con un boss della famiglia dei basilischi. Postiglione smentisce. Ma secondo i carabinieri ci sono delle partite sospette. Sullo sfondo ci sarebbero le scommesse del totonero
Milone, parte proprio dal calcio scommesse. Alcune partite, questo è il sospetto degli investigatori, sarebbero state truccate. E da valutare ci sono anche i rapporti con i bodyguard della “Sagi One”, una società che - secondo i carabinieri - imponeva la presenza dei propri uomini nei locali notturni. Tra gli indagati c’è uno dei fratelli Scavone. Agli atti ci sono le loro frequentazioni con un pregiudicato molto vicino a Cossidente. E per questo, forse, sostengono gli investigatori, «i bodyguard della “Sagi One” hanno protetto il presidente del Potenza calcio mentre usciva dallo stadio di Bene-
vento dopouna partitaconcitata». Il patron dei rossoblu questa circostanza l’ha smentita. Dicendo che in quell'occasione ricorda «di essere uscito dallo stadio scortato dalla polizia». Poi qualcosa cambia. E Cossidente si allontana. Dopo quasi un anno, però, il Potenza torna sotto i riflettori. C’è una strana congiuntura tra quello che accade nel corso di tre partite la domenica che il Potenza ha giocato con il Marcianise. E’ la domenica dell’esonero di mister Ezio Capuano. E’ stato sentito due voltedal sostitutoprocuratore antimafia Francesco Basentini. C’erano ancora delle
cose da chiarire sull’esclusione improvvisa del difensore Giovanni Langella. I carabinieri, in quella occasione gli hanno anche chiesto se era a conoscenza del perché il presidente del Potenza aveva depositato una denuncia contro ignoti per alcune presunte intimidazioni. Per capirci qualcosa in più, poi, hanno convocato il costruttore Raffaele Bruno, quello della famosa trattativa che si è chiusa male. Lo hanno visto entrare negli uffici di Basentini l’altro giorno. Bruno, si apprende da indiscrezioni, si è trattenuto in procura pochi minuti. f.amendolara@luedi.it
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LA SCHEDA
Negli atti della procura antimafia c’è un’informativa del nucleo investigativo dei carabinieri su un incontro tra un politico, il boss dei basilischi e Postiglione per creare una nuova società sportiva
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Così si sono rimesse in moto le indagini A POCHI giorni dalla scadenza del termine di chiusura delle indagini preliminari quando sembrava potersi arrivare a una richiesta di archiviazione, l’inchiesta giudiziaria sul Potenza sembra destinata a continuare e a essere approfondita. Le voci correnti in città, l’esclusione di Langella, l’esonero e soprattutto le dichiarazioni ambigue dell’ex allenatore, la sconfitta interna con il Marcianise, le quote alte dei bookmakers hanno “costretto” il pm della Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Potenza, Francesco Basentini, ad invitare Ezio Capuano a un colloquio presso gli uffici della Procura. Circostanza che, potrebbe ripetersi nei prossimi giorni, per approfondire alcuni aspetti della deposizione dell’allenatore, coinvolto ora solo come persona informata dei fatti. La deposizione del tecnico, ma soprattutto gli accadimenti che hanno preceduto e seguito la sconfitta interna con la squadra casertana hanno costitui-
to una fattispecie nuova sulla base della quale il magistrato può chiedere una proroga delle indagini preliminari sul Potenza. Il fascicolo è sempre lo stesso: ossia quello aperto dopo Potenza-Salernitana che, al suo interno, custodisce anche i retroscena antecedenti la famosa partita del 23 aprile 2008 in cui la società escluse tre calciatori dalla disponibilità dell’allenatore Arleo, e che vanno fino a Potenza-Sorrento della C2 del 2007. Per quell’indagine Basentini ha già ottenuto una proroga, alla cui scadenza, molti dei soggetti interessati si sarebbero aspettati la richiesta di archiviazione. Il sopraggiungere di “fatti nuovi” ingarbuglia ancora di più la matassa, ma di fatto consente agli inquirenti di comprendere che cosa ci sia dietro l’esclusione del difensore Langella e dietro l’esonero di Capuano. L’organo inquirente ha riscontrato fattispecie similari (esclusione di calciatori, sfogo dell’allenato-
re, sconfitta in casa) a quelle oggetto ancora di verifica (beninteso, non sportiva) e ha voluto approfondire. Aquesto punto non si può negare che ci sono le premesse perchè anche la Procura Federale, quella che cura le cose sportive, possa aprire un fascicolo e approfondire il contorno che ha reso dubbia la vittoria del Marcianise a Potenza. Proprio come accadde per quel Potenza-Salernitana a parti inverse: ossia, prima con l’apertura dell’indagine sportiva e poi anche con quella giudiziaria, con tanto di scambio di carteggio tra organi inquirenti. Indagine che poi portò alla penalizzazione del Potenza per slealtà sportiva, ma non per illecito. Fine che, ribaltato nella fattispecie giudiziaria, muoverebbe la Dda a cercare di capire se dietro le vicende del Potenza non possa esserci un giro più grande che coinvolgerebbe anche altre società. A considerazione di altra natura
non si potrebbe giungere dal momento che, sportivamente parlando, le partite di Lega Pro non possono essere pronosticate singolarmente, ma è obbligatorio collegarle ad altre gare. E questo equivale a dire che occorrerebbe occorrerebbe avere la sfera di cristallo o, in alternativa, una rete di calciatori e società amiche disposte a rendere pilotati i risultati di più partite (magari di una serie di quelle quotate molto) per mettersi in tasca con la frode somme ingenti di denaro. Il patron Postiglione non ha voluto commentare, limitandosi a dire: «Meglio quando c’è qualcuno che indaga e che cerca di scoprire la verità». La considerazione che emerge evidente è che qualsiasi cosa accada attorno alle vicende del Potenza Sport Club si muovono polveroni e si mette in dubbio qualsiasi azione anche quelle volte a recuperare credito, rispetto a vicende sportive già chiuse.
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Misteri nel Tirreno Nasce il comitato “Maratea 770” creato dall’attore Ulderico Pesce
Cittadini a caccia di navi lucane La richiesta alle autorità: non abbandonare la ricerca di veleni affondati E’L’ENNESIMO comitato civico nato su questioni ambientali, ma questa volta a crearlo è unpersonaggio noto: Ulderico Pesce, attore nato proprio nella zona di cui si occuperà “Maratea 770”. Il comitato ha un obiettivo: le ricerche di veleni affondati effettuate sulle coste calabresi vengano estese anche ai fondali della “perla del Tirreno”. Peraltro, Pesce alla questione “navi affondate” e “traffici illeciti di rifiuti radioattivi” ha dedicato lo spettacolo Storie di scorie. Il tutto alla luce dell'esito delle ricerche sul relitto di Cetraro, sospettato essere il Cunski, con il suo carico di fusti radioattivi, e che invece si è rivelato essere un relitto affondato durante la prima guerra mondiale, senza traccia alcuna di sostanze radioattive. «Visto che il ministero dell'Ambiente spiegano dal comitato - non estende le ricerche anche ai fondali marini di Maratea, dove, secondo il pentito Fonti sarebbe stata affondata la Yvonne A con il suo carico di veleni, è nato il Comitato Maratea 770 di cui fanno parte cittadini di Maratea, Rivello, Tortora, Praia a Mare, Sapri e dell'intero Golfo di Policastro». Il comitato è presente anche su facebook con il nome “Maratea 770”ed è contattabile telefonicamente al numero 0973/46885. Interviene lo stesso Pesce: «Le finalità del gruppo di lavoro - spiega - sono due. La prima: fare in modo che la Nave Oceano, che ha scandagliato i fondali marini di Cetraro, possa al più presto cercare con serietà anche il presunto relitto che sarebbe stato affondato a 770 metri di profondità a largo di Maratea; la seconda: se il relitto c'è, che venga bonificato il fondale marino e messo in sicurezza l'eventuale materiale tossico ritrovato. Se
L’associazione annuncia iniziative
E Fare Ambiente cerca di evitare l’inondazione radioattiva
I dirigenti di Fare Ambiente al tavolo di ieri (Foto Mattiacci) Pesce nello spettacolo “Storie di scorie”
invece, dopo approfondite e durature indagini, il presunto relitto non dovesse essere trovato, che venga fatta una campagna pubblicitaria positiva sulla bellezzadei luoghiaffinché possaripartire l'economia del turismo e della pesca oggi seriamente compromessa». «Il gruppo di lavoro - aggiunge - ha
scritto una lettera al ministero dell'Ambiente, alla Procura della Repubblica di Lagonegro e agli assessorati all'ambiente delle Regioni Basilicata, Calabria e Campania. Nello stesso tempo sul sito www.uldericopesce.com si raccolgono firme indirizzate al governo Berlusconi.
Una lettera da parte dei “tecnici e amministratori del progetto”
Vie Blu, parlano i lavoratori Risposta piccata alla gestione Lacorazza-Macchia UNA RISPOSTA alle dichiarazioni dei vertici della Provincia di Potenza, sulla vicenda “Vie Blu” svelata dal Quotidiano nei giorni scorsi, da parte dei “tecnici e amministrativi del progetto Vie Blu”. Eccone il testo. «E’evidente dalla nota del Presidente Lacorazza e del vicepresidente Macchia, che le problematiche e le richieste di alcuni tecnici ed amministrativi del Progetto Vie Blu, non vengono recepiti. I guazzabugli, ereditati sì dalla Giunta Altobello, continuano indifferentemente anche sotto la gestione Lacorazza - Macchia. Se invece di stare sul piedistallo capissero il loro ruolo, l'incontro richiesto lo avrebbero dovuto concedere con una certa celerità, per far luce su quanto denunciato del Quotidiano della Basilicata e che ancora oggirimane senza alcuna smentita. Le nostre richieste, espresse anche pubblicamente sul Quotidiano del 29 novembre, non sono da considerarsi certo demagogiche. Oltre tutto gli illeciti amministrativi e le distrazioni di fondi ben descritti nelle indagini che ha
La sede della Provincia di Potenza, ente da cui dipende il progetto Vie Blu
svolto il Quotidiano non sono state commesse dai sottoscritti. Il rimandare al 2010 una migliore programmazione, senza dar alcuna risposta ad una non corretta applicazione del contratto, applicatoci con la complicità di persone che dicono di essere del "sindaca-
to", nonché la mancanza di spiegazioni, tra le altre anche per gli oltre 400 mila euro che la Regione ha trasferito per la nostra retribuzione e che mai ci sono stati corrisposti. Chiudere gli occhi davanti ai problemi ereditati dai loro predecessori è troppo comodo.
Continuare a coprire le illegittimità e le distrazioni di fondi, fanno pensare che siano state portate nelle casse della Provincia delle somme extra. Si attende una data per un incontro pubblico con gli amministratori e alla presenza della stampa».
L'ALTALENA di notizie sui rifiuti tossici e radioattivi in Basilicata - il riferimento è alla presunta nave dei veleni, ma anche al caso della Trisaia di Rotondella - non fa che creare allarmismo nella società civile e produrre un danno all'immagine, e di conseguenza all'economia, della Regione. Partendo da questa importante premessa il coordinamento regionale di “Fare Ambiente”, movimento ecologista europeo, ha illustrato ieri mattina nell'ambito della sua prima iniziativa pubblica, proposte concrete per affrontare in maniera seria il pericolo di un'inondazione radioattiva della Basilicata. «Pericolo assai concreto ha sottolineato il coordinatore regionale di Basilicata Renato Cittadini - dal momento che, secondo i dati della Procura della Repubblica, oltre alle navi che sarebbero state affondate a Cetraro e Maratea, ci sarebbero quelle di Metaponto e le scorie liquide di uranio della Trisaia di Rotondella che inquinano tutto lo Ionio». Informazioni, queste, contenute in un dossier condotto dal responsabile provinciale di Matera del movimento, Gaetano De Bonis, secondo cui «vi sono situazioni intrecciate che colpiscono la Basilicata sia dal versante Tirrenico sia da quello Ionico».
Di fronte alla gravità della situazione - questo il senso della proposta di Fare Ambiente, movimento che approccia le tematiche ambientali in maniera moderata, ma allo stesso tempo propositiva e determinata non si può più perdere tempo. Il primo passo da compiere è quello di unire le forze a tutti i livelli istituzionali, dal governo centrale a quello regionale, coinvolgendo anche le associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero competente, per l'individuazione delle fonti dimortee perlabonificadei siti. In tale ottica Fare Ambiente Basilicata propone un tavolo di concertazione per l'emergenza dove ognuno, per le proprie competenze e responsabilità, svolga, sotto una regia di coordinamento, tutti quei compiti necessari all'ottenimento rapido degli obiettivi. Il tavolo deve essere, però, uno strumento concreto dotato di risorse finanziarie, «che almeno in questa circostanza straordinaria suggerisce il coordinatore regionale - potranno essere reperite sui capitoli delle royalties del petrolio». Alla conferenza stampa era presente anche il responsabile provinciale di Potenza del movimento Patrizia Baccari. Roberta Senese
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24 ore in Basilicata
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Regionali/1 Come consigliere
Regionali/2 Digilio lancia l’idea di notevoli sgravi fiscali
Gianni Rosa: è vero sono candidato
Il Pdl illustra ai lucani il programma “alternativo”
AVIGLIANO – Non è stata un'uscita strategica per alzare la posta su chissà quali tavoli di trattativa, non un braccio di ferro come pure la dialettica politica in certi casi impone. Nel “day after” di Gianni Rosa tenuto a “battesimo” dal senatore Maurizio Gasparri la posizione del vice coordinatore del Popolo delle libertà è ancora più chiara: la candidatura a consigliere regionale nelle liste del partito di Berlusconi è “alla luce del sole”. Non è ufficiale, perché “le liste non sono state ancora composte”, ma c'è. “Perché farlo di nascosto?”, chiede e si chiede Rosa, mentre il giorno dopo si gode il successo di adesioni al tour che venerdì scorso ha portato il capogruppo dei senatori del Pdl tra Potenza e Avigliano. “Perché brigare nell'ombra?”. Anzi, i tempi stringono per la campagna elettorale e quindi “prima si comincia a lavorare e meglio è”. el resto le rassicurazioni sono giunte dallo stesso Gasparri: Gianni Rosa è una persona leale e solida, svolge la sua attività politica con trasparenza e passione, qualità tipiche del militante di destra: ve lo affido per farlo eleggere in Consiglio regionale”. Prima del capogruppo erano stati i parlamentari e dirigenti regionali del Pdl, Egidio Digilio e Vincenzo Taddei, a confermarlo nella corsa elettorale. L'urgenza di sdoganarsi in anticipo è presto detta. In campo, secondo Rosa, ex An e già consigliere provinciale, ci sono la “necessità di presentare una proposta credibile e alternativa al centrosinistra con un programma che dia risposte immediate ai problemi dei lucani (il lavoro prima di tutto) e una visione pro-
grammatica di media e lunga durata su questioni antiche e vitali per la Basilicata come le infrastrutture”. E poi occorre “andare nelle case dei cittadini per spiegargli che cosa non ha fatto il centrosinistra, intento ad alimentare false aspettative e a creare consenso attraverso un sistema basato sul bisogno”. “Ricordo ancora qui - dice Rosa - quello che ho raccontato ieri (venerdì per chi legge, ndr): da me è venuta una precaria messa in Regione dal centrosinistra che dopo nove anni rischia di rimanere fuori dal processo lavorativo, perché nel frattempo sono arrivati altri a prenderle il posto attraverso le famose long list. Sono situazioni intollerabili”. Rosa si sofferma anche sul tema delle alleanze. L'on. Taddei ad Avigliano aveva avvertito sulla necessità di tenere aperto un dialogo con l'Udc, intercettando anche “le forze politiche e sociali che prima non ci hanno votato”. Rosa aggiunge: “Occorre un'alleanza con la gente, attraverso un percorso slacciato da vecchie logiche. È una strada più difficile, ma è quella che va battuta maggiormente”. La Basilicata che non funziona è una litania indispensabile alla campagna elettorale contro il centrosinistra, ma al governo nazionale ci sono Berlusconi e il centrodestra. “Nessuno è immune da colpe – ammette Rosa – ma qui il centrodestra si scontra con un governo locale asfissiante, che condiziona molto il voto amministrativo. Che gli elettori giudichino positivamente il governo nazionale lo dimostra il dato elettorale che alle Politiche conferma un vasto consenso al Pdl”. Gianni Sileo
FORSE memore delle accuse che di solito si rivolgono ai politici (essere “distruttivi e non costruttivi”), questa volta il senatoredel Pdl Egidio Digilio presenta non (solo) l’ennesima critica al centrosinistra quanto, piuttosto, un abbozzo di programma elettorale. Lo definisce alternativo e lo delinea non senza condirlo, però, dei consueti strali alla maggioranza regionale. Dice Digilio: «Le iniziative che abbiamo tenuto con Maurizio Gasparri, specie per il confronto senza rete, con ampi settori della società lucana che continua a manifestare la voglia di liberarsi di “lacci e lacciuoli”, imposti dal centrosinistra, e per la qualità delle proposte emerse, sono la migliore prova della vitalità del Pdl lucano che si prepara alla sfida delle regionali. Abbiamo dunque una proposta di Basilicata alternativa a quella che sinora ha realizzato il centrosinistra e siamo nella fase di selezione della nuova classe dirigente da candidare alla guida della Regione. Una fase che ci vede con problemi di “abbondanza” di candidature. La casualità ha voluto che mentre a Matera la Giunta Regionale ha tenuto giornate di discussioni teoriche sulla creatività, sessioni di relazioni per pochi addetti ai lavori e conferenzieri di professione, noi invece a Potenza e ad Avigliano abbiamo parlato di cose concrete che riguardano la vita dei cittadini, come ad esempio ridurre le tasse, obiet-
Egidio Digilio
tivo possibile perchè ci sono le risorse finanziarie necessarie». «Abbiamo fatto - prosegue Digilio come gruppo di senatori Pdl, a sostegno della manovra proposta dal presidente della Commissione Finanze del Senato Baldassarri, un emendamento
complessivo di 35 miliardi di tagli di spesa e quindi di 35 miliardi di tagli di tasse. Abbiamo anche detto che non vogliamo pretendere di fare tutto subito ma vogliamo capire se questo percorso è condiviso. Una manovra che coniuga rigore e crescita intervenendo su due punti, tagliandoli: gli acquisti delle pubbliche amministrazione ed i contributi a fondo perduto». «Su queste due voci - dichiara ancora il senatore - navigano, nuotano e sguazzano 100 - 200mila italiani cioè tutti quelli che fanno parti delle congreghe e in qualche caso anche di grandi organizzazioni criminali. Solo a condizione di tagliare quella spesa si possono aprire spazi per fare quello che abbiamo proposto tra cui gli sgravi Irpef alla famiglia e il taglio fino a 4 miliardi dell'Irap. Ancora, la nostra proposta centrale è di avere la famiglia come soggetto fiscale di riferimento introducendo una deduzione di 5.000 euro per ogni componente il nucleo familiare, una proposta doppiamente equa (rispetto ai diversi livelli di reddito e rispetto alle famiglie più numerose)». «Questa ipotesi - conclude - appare certamente più corretta che non la semplice riforma dell'Irpef a sole tre aliquote e comunque, tagliando oggi quelle spese, si potrebbe fare subito piuttosto che aspettare la fine della legislatura».
Galella: «La Basilicata si rimetta sulla via dello sviluppo»
Si presentano i giovani dei Democratici e Cattolici SI SONO presentati i giovani lucani dei Dec, un movimento di proposta e non di protesta. E’ avvenuto in un locale di Potenza. Falotico ha chiuso la serata annunciando: «A novembre ripartirà l'officina programmatica, il laboratorio di formazione politica». Lo fanno sapere i portavoce dei Dec che spiegano: «Alla presenza d'iscritti, simpatizzanti e responsabili anche di movimenti diversi, hanno parlato i ragazzi dei Democratici e Cattolici, dialogando di argomenti e di proposte, di-
mostrando di avere le idee chiare su lavoro, università e ambiente. A moderare la serata, Carmine Lombardi, attuale vice coordinatore regionale ed ultimo segretario regionale del giovanile Margherita». Il primo intervenuto è stato il delegato regionale Alessandro Galella (nei giorni scorsi al centro delle cronache politiche del Quotidiano per aver votato alle primarie del Pd), che ha ricordato da dove questa avventura politica sia partita: «Quattro anni fa, da un castello di Lagopesole traboc-
Roberto Falotico
cante di quattrocento giovani, pronti ad ascoltare, farsi incuriosire, comprendere». Dichiara Galella: «La Basilicata deve rimettersi sulla strada
dello sviluppo ed ha bisogno dei suoi giovani per riuscire. Giovani motivati e pronti a scendere anche sul terreno delle prossime competizioni».
Riflessioni sul ruolo del politico e sui pericoli di accordi inopportuni
Francesco Castelgrande, segretario Pdci
Mpa, lettera a Vincenzo Claps per chiedergli di non lasciare
«I cittadini dell’area nord sono stanchi di una politica di annunci»
SULL’INTERVENTO del dirigente dell'Mpa di Avigliano, Vincenzo Claps, interviene il segretario cittadino del Movimento per l'Autonomia, Nino Garramone. Per evitare, dice, «la grande confusione che si sta generando in prossimità delle elezioni Regionali». Questo il testo. «CARO Vincenzo, ho letto attentamente il tuo intervento, che riguarda lo stato del nostro Movimento qui in Basilicata. Condivido le tue preoccupazioni riferibili ad eventuali possibili accordi, con alcuni personaggi, alla ricerca di postazioni. Di questo argomento, eventuali alleanze, strategie, ne abbiamo già discusso in maniera chiara ed inequivocabile, anche con l'On. Sardelli, oggi commissario in Basilicata. Gli argomenti trattati alla presenza del commissario, come ben ricordi, vanno proprio nella direzione che noi tutti auspicavamo. E' chiaro che in prossimità della competizione elettorale Regionale, molti “parrucconi” come amo definirli, sono alla ricerca disperata di un seggio nel parlamentino Lucano. E' sempre la stessa storia, la politica di mestiere. Caro Vincenzo, io non sono per niente preoccupato, e lo stesso posso
Il simbolo del partito
affermare per gli amici Musacchio, Brusco, Andrisani e D'Amelio di Matera. Voglio ricordare prima a me stesso, che in Basilicata il Movimento era inesistente, allo 0,6%, oggi grazie all'impegno di noi tutti, te compreso, l'Mpa di Basilicata ha raggiunto un risultato di tutto riguardo pari al 4% circa, in città ha superato gli amici l'Udc, nella competizione Provinciale, raggiungendo oltre il 5%. Ora non credo che in una riorganizzazione del Movimento in tutto il sud, voluta dal Presidente Raffaele Lombardo, non si possa tenere conto dei risultati ottenuti, sarebbe un suicidio. Tutte le Regioni del Sud sono state commissariate, anche la Puglia dove risiede
proprio l'On Sardelli. Dicevano i vecchi saggi, il paese è dei paesani!! Il consenso non si decide a Roma con incontri ..Carbonari.., ma sul territorio, quindi caro Vincenzo, ti voglio tranquillizzare, e ti spiego perché non devi dimetterti. Il personaggio noto che ha pensato in maniera poco elegante di scavalcare il territorio, recandosi alla capitale per accreditarsi, ha già dato dimostrazione di debolezza. Un politico navigato questi errori blu non li fa, al contrario, chiede in punta di piedi e con umiltà, alla classe dirigente del posto eventuali accordi e/o strategie. Vedi Vincenzo, ognuno di noi come te, nella vita ha un mestiere, e grazie a Dio non vive e non ha mai vissuto di politica, rispetto ai tanti che farebbero carte false pur di farsi eleggere, o, recandosi con il cappello in mano, vanno chiedendo postazioni in consigli di amministrazioni, per affondare le mani nella cosa pubblica. E' questo principio che ci tiene uniti in un cambiamento reale nella gestione della Pubblica Amministrazione. Ti chiedo quindi di non lasciare il Movimento, ma di continuare questa lunga battaglia che ti vede protagonista per il cambiamento e l'autonomia di questa Regione».
«I CITTADINI dell'area nord della Basilicata ed in particolare quelli di Venosa sono stanchi di una politica fatta solo di annunci e promesse senza i conseguenti fatti nei tempi prestabiliti. Il riferimento è all'annoso problema della viabilità»: lo dice Francesco Castelgrande, segretario provinciale del Pdci di Potenza. «Va subito precisato - aggiunge che quando si parla di questo problema sembra che l'unica arteria interessata sia il collegamento RioneroVenosa (sperando che non si segua l'empio della “incompiuta”, ma quello è un monumento che dovrebbe essere acquisito al patrimonio dell'Unesco quale bene monumentale). Rispetto a questo tratto della viabilità ogni giorno sulla stampa si parla di realizzazioni, salvo smentite il giorno dopo di ritardi nell'attuazione dei programmi. Sarebbe opportuno smetterla con la politica degli annunci e fare una volta per tutte il punto della situazione per non permettere sterili opportunismi in presenza di campagne elettorali». «Il Pdci federazione provinciale di Potenza - prosegue - si farà promotore di un incontro con la Provincia e la Regione per definire in modo concreto la risoluzione dell'Oraziana e della viabilità esistente (cosa più importante nell'immediato) visto l'approssimarsi di un nuovo inverno. I problemi però non riguardano solo questo tratto,
Castelgrande
ma investono tutta la viabilità dell'area nord ed in particolare i collegamenti della città di Venosa con tutte le altre comunità: basti vedere le condizioni penose del collegamento con Melfi (Sp 10), quella del collegamento con centri minori quali Maschito, Forenza e Palazzo S. Gervasio, per non parlare poi dei collegamenti con alcuni comuni della vicina Puglia». «Le infrastrutture - conclude - sono un problema non più rinviabile, se si vuole crescere e se si vuole che lo sviluppo della Basilicata sia omogeneo e non veda penalizzate realtà come quella dell'area nord. Per il Pdci è ora di smetterla con gli annunci, ma di passare aifatti accelerandoi processi di costruzione, completamento e degna manutenzione delle arterie della zona».
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10 24 Ore in Basilicata
Altri due interventi dopo che la situazione in “Italia dei valori” è divenuta un caso
Idv, il dibattito non si ferma Una richiesta di dimissioni nel Materano, un appello all’ex pm De Magistris DA QUANDO la rivista MicroMega ha dedicato una lunga inchiesta a Italia dei valori nel Sud - includendo uno spazio per il lucano Felice Belisario - e il Quotidiano l’ha ripresa, se ne parla oramai ogni giorno.
Mastrosimone: un errore «CON riferimento al comunicato stampa diffuso il venerdì 30 ottobre 2009 dal coordinamento IdV provinciale di Matera, il Circolo IdV di Matera "G. Giugni" constata con estrema preoccupazione che, ancora una volta, la base militante del partito continui ad essere ignorata dai vertici nazionali e lucani. Ritenere positiva per IdV la candidatura alle prossime elezioni regionali dell'ex Udeur consigliere Rosa Mastrosimone è, secondo il Circolo "G. Giugni", un marchiano errore politico. Se a ciò si aggiunge che la candidatura della stessa ex Udeur è stata ufficializzata prima ancora del suo ingresso in IdV, la violazione delle regole statutarie ed il dispregio della democrazia interna appaiono conclamate. Non di fusione tra due partiti si tratta ma di occupazione di IdV da parte dell'Addc che avviene senza alcuna preventiva convocazione di un apposita assemblea degli iscritti ed in assenza di qualsiasi dibattito interno. Alla luce di tanto, il Circolo IdV "G. Giugni" rinnova la richiesta di dimissioni da parte del Coordinatore Provinciale e del coordinatore cittadino di Matera in quanto ormai privi di qualsiasi rappresentatività e legittimazione. Nel contempo chiede che venga convocata con urgenza una assemblea di tutti gli iscritti che possa deliberare sulla proposta di fusione con l'Addc avanzata dalla consigliera Mastrosimone e sulla candidatura alle prossime regionali della stessa». Il Circolo IdV "G. Giugni"
Idv si sta interrogando quotidianamente sulle scelte da effettuare, sugli esponenti politici che provengono da altri partiti e ovviamente su come muoversi per le elezioni regionali ormai vicine.
Ecco le ultime due prese di posizione interne alla parte lucana del partito di Antonio Di Pietro. E’ facile immaginare che daranno da commentare anche nei prossimi giorni.
Interessarsi di politica qui ha un costo altissimo «CARO De Magistris, A volte si parla alla nuora, perché suocera intenda. Non nascondo che questo detto popolare, caro alla gente del sud e non solo, è stato da te ben assorbito ed applicato in politica nonostante la tua giovane e ancor breve esperienza. Massima ed atteggiamenti pienamente condivisi. Consentimi, perciò, di fare qualche riflessione ad alta voce sull'invito rivolto ai giovani di “interessarsi di più alla politica e prendere per mano il proprio destino e il controllo del territorio”. Tutto vero ed incontestabile. C'è un “ma”, grosso come una montagna, che deriva proprio dalla tua analisi su come il potere politico, in particolar modo nel sud ed inBasilicata, rifletteed incorporase stesso.Il “ma”consiste nelfatto cheinteressarsi di politica costa; costa troppo non solo in termini materiali, economici, prezzo minore forse in molti disponibili a pagare, quanto in termini morali, etici, dove spesso le categorie più deboli, economicamente e per formazione culturale, ci rimettononon solo la loro tranquillità e la sopravvivenza della propria famiglia, ma anche il proprio destino. Interessarsi di politica nel termine nobile, come “bene supremo per la collettività e non per il proprio portafoglio” (è questo che tu inten-
di, come anche chi scrive) significa, per molti, distruggere la propria esistenza e mettere a rischio la propria famiglia. Possono farlo le categorie libere da bisogni economici e da particolari vincoli di sudditanza. Ma non tutti. E queste categorie sono quelle che ti hanno votato, che votano Di Pietro e Idv, insieme ad altri, bisogna dirlo, che però non possono esporsi. Bene hai fatto a dire che vedresti bene Maurizio Bolognetti, segretario lucano dei radicali, candidato nelle liste Idv. E' certamente uno che paga un caro prezzo per le sue idee. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta per la Zamparutti, che i radicali e il Pd le hanno riservato, preferendola al Bolognetti per l'elezione al parlamento. Ma il popolo lucano ancor si chiede: Chi è costei? Maurizio Bolognetti, invece, è tutti i giorni presente e paga il biglietto della sua presenza. Ancora: Anna R.G. Rivelli. Non c'è bisogno di chiedersi “chi è costei?” La conosciamo. Ma non costringiamola a pagare ciò che altre potrebbero o vorrebbero solo incassare. Altro caso, drammatico, (forse non l'unicomailpiù eclatante).Ilgiovanesalandrese Rocco Varanzano finito in cronaca nera per aver investito e causato la morte del maresciallo dei Carabinieri Andrea Angelucci. Ha sbagliato, certo, e sta pagando il
prezzo dei suoi errori nei confronti della società. “Ma”, bisogna aggiungere, siamo davvero sicuri che la società aveva fatto qualcosa per non farlo sbagliare? Si può e si deve dire che sino all'età dei 22-23 anni era vissuto a Salandra, felice, e si interessava anche di politica. Manovale, non trovava facilmente lavoro presso nessuna ditta o impresa, col ragionevole dubbio che l'impedimento derivasse proprio dal suo interesse verso la politica. Sposatosi emigrò. Da allora nulla, o quasi,più di lui si seppe, senon le ultime notizie. In paesenon aveva padrini perciò non trovava padroni. Ebbene Idv ha aperto alla società civile. Faccia Idv altri passi verso la società civile e verso gli uomini liberi. Circoli, movimenti politici e personaggi ce ne sono. “La Grande Lucania”, ad esempio, che in regione conta cinque mila e cinquecento voti. D'altra parte società civile significa anche mettere in campo non solo personaggi dei quali sappiamo cosa sanno fare o cosa hanno fatto, ma anche “correre il rischio” di mettere in campo nuovi personaggi come appunto De Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio. E mi pare che Idv non tema di correre questi rischi». Costantino Di Cunto
Un’analisi di quando l’eversione divenne un male da combattere con leggi speciali
Per non dimenticare gli anni bui Presentato anche a Policoro il libro sul terrorismo di Di Santo POLICORO - Gli anni bui del terrorismo in Italia raccontati da chi ha vissuto in prima persona una delle pagine di sangue più brutte della storia repubblicana. La Fidapa, sezione di Policoro, ha voluto così iniziare il nuovo corso culturale della neopresidentessa, Elisa Polistena, presentando nella sala consiliare sabato scorso il libro scritto dal commissario di Polizia di Stato, Gianfranco Di Santo: "Le verità nascoste", nell'ambito della traccia nazionale dall'associazione: "Alla ricerca di un valore perduto, il rispetto". Ed è stato proprio l'autore a raccontare la sua diretta esperienza di quei tristi anni '70 in prima linea contro il terrorismo e le bombe: «Hanno causato più di 400 vittime e 2000 feriti. Una vera e propria guerra civile costata allo Stato molto non solo in termini di vite umane ma anche in denaro, 200 mila miliardi di vecchie lire secondo l'agente - Un pezzo di storia che non si legge più da nessuna parte e le cui responsabilità morali da parte di mandanti ed esecutori non sono state ancora espiate. Pensavano di distruggere lo Stato, singolarmente non valevano nulla, la loro forza era il gruppo e non avevano il coraggio di guardare in faccia le loro vittime». Quando però il fenomeno era al
crepuscolo, un' ex terrorista pentita, Anna Laura Braghetti, dice: «”Nessuna legge potrà mai sanare il dolore inflitto”», conclude così il suo intervento Di Santo a sottolineare come tra i terroristi c'erano vigliacchi ma anche gente che a bocce ferme ha capito di aver sbagliato. Il giovane magistrato, Paola Incalza, ha parlato della legislazione d'emergenza di quegli anni, necessaria per porre un argine al fenomeno, avallata anche dalla Corte Costituzionale e dunque in linea con i principi costituzionali, tra cui quello di uguaglianza e ragionevolezza, capace di difendere la democrazia da coloro che la volevano sovvertire con la forza. Ma se da un lato lo Stato ha mostrato il bastone con la forza, dall'altro ha dovuto usare la carota, «la premialità - spiega il magistrato - di sconti di pena nei confronti di coloro che hanno collaborato con la giustizia dissociandosi dalle cellule terroristiche e fornendo indicazioni utili per evitare attentati e stragi. Tale legislazione ha dato la stura negli anni seguenti all'attuale legge sul pentitismo mafioso». Un altro rappresentante dello Stato, il questore di Matera Carmelo Gugliotta, ha voluto ricordare il sacrificio di sangue che pagò la città con la morte dell'agente Sapona-
Caso Arpab/1 Parlano i rappresentanti sindacali
«Regole non applicate De Filippo intervenga» CASOARPAB:alle accuse-e difese - della Cisl, ieri due risposte: della Cgil e di alcuni lavoratori. Eccole. «LE Rsu Cgil e Uil dell’Arpab contestano la mancata applicazione delle regole, tra cui lo sforamento del tetto massimo del 7% dei lavoratori a tempo indeterminato previsto dall'art 32, comma 3 Contratto integrativo 98/01, riguardo l’attivazione di contratti di fornitura di lavoro tempora-
neo. Il manager dell'Arpab è convinto della incompetenza dei propri dipendenti, al punto che nell'ultima riunione sindacale ha ribadito che non c’è personale qualificato e che quindi occorre esternalizzare anche le prossime Posizioni Organizzative. Quanto ai lavoratori interinali, chiediamo inoltre di sapere con quali canoni gli stessi emettono giudizi sulle competenze del personale. Il presidente della Regione intervenga celermente».
ra, originario di Salandra, a cui verrà intitolata a breve una caserma nella città dei Sassi e il contesto politico e sociale in cui si è inserito il fenomeno del terrorismo di quegli anni in cui andavano di moda anche miti rivoluzionari. Inoltre ha ricordato dov'è nato il terrorismo rosso, nelle fabbriche e nel triangolo Torino-Milano-Genova, e la sua buona organizzazione interna: «Sottovalutato dalle forze dell'ordine incapaci di contrastarlo poiché sconosciuto. Ma a sconfiggerlo non è stata solo la legislazione speciale e gli ex brigatisti, ma anche l'indignazione dell'opinione pubblica davanti a stragi e uccisioni spesso senza un perché, culminata poi con l'attacco al cuore dello Stato con la morte di Aldo Moro. Oggi però abbiamo tutti i mezzi per contrastare qualsiasi organizzazione». Un saluto è stato portato dalla giovane Luisa Lasaponara, assessore all'Ambiente, che ha sostituito il sindaco Lopatriello fuori per impegni istituzionali, raccontando come in quegli anni le venisse spiegato in famiglia dal padre pretore cosa fosse il terrorismo; mentre una testimonianza più diretta l'ha portata Maria Antonietta Amoroso, past president della Fidapa: «Io il 16 marzo del 1978 (ra-
pimento di Aldo Moro, ndr) mi sono laureata a Roma e proprio in quella giornata ricordo che chiusero subito dopo piazza Esedra». Un contributo più "garantista" invece è stato portato dal direttore de "il Quotidiano della Basilicata", Paride Leporace, il quale non ha nascosto le sue simpatie adolescenziali verso la sinistra anti-sistema che voleva combattere con la strategia della tensione il sistema Stato: «Ma grazie agli anticorpi della mia regione, la Calabria, il terrorismo lì non ha mai attecchito»; interrogandosi poi se lo Stato ha fatto veramente di tutto per combattere il terrorismo, la mafia e la corruzione con le leggi speciali, e se non sia sceso addirittura in qualche caso a compromessi. Queste verità però non si sapranno mai. «Ma il libro di Di Santo - continua Leporace - deve servire a creare una memoria condivisa da trasmettere ai posteri prendendo come esempio il Sud Africa in cui si è raggiunta una pax civile tra le tre razze che si sono odiate tra loro in passato, grazie alla cultura del perdono, della tolleranza e della comprensione nei confronti di coloro che stavano dalla parte sbagliata e lo hanno capito. E in Italia un primo passo è stato fatto proprio il giorno in cui la vedova Calabresi e
La Fidapa a Policoro
la vedona Pinelli si sono strette la mano al Quirinale in segno di speranza e senza guardarsi in faccia con rancore». Si sono congratulate per l'iniziativa Lucia Moccia e Pina Seidita, rispettivamente presidente del distretto Sud-Est e nazionale della Fidapa. Testimonianze di familiari delle vittime sono state citate dalla voce narrante di Michele Dragonetti, con il sottofondo musicale della chitarrista Silvia Lardo e la regia di Carlo Montano. Il ricavato della vendita del libro, con prefazione di Giancarlo Caselli e presentazione dell'avv. Capitella, sono destinati al fondo assistenza delle vittime del terrorismo, le cui norme a loro favore ancora giacciono in qualche cassetto dei Palazzi romani e il cui giorno della memoria delle vittime del terrorismo è stato istituito solo nel 2008 e coincide con il 9 maggio. Gabriele Elia
Caso Arpab/2 Alla “difesa” della Cisl rispondono anche la Cgil e la Uil
«La precarietà è colpa di chi dirige» «DEVE essere chiaro a tutti che la condizione di precarietà presente nell'Arpab, non la ha determinatail sindacato ma chi dirige l'agenzia, che anziché utilizzare modalità concorsuali pubbliche - sia per assunzioni a tempo indeterminato che determinato - nel rispetto delle norme che regolano l'accesso al lavoro pubblico, ha preferito ricorrere al lavoro precario, utilizzando modalità che garantivano totale discrezionalità nel reclutamento nel personale. La Fp Cgil e laUil Fpl all'interno dell'Agenzia si sono sempre dichiarate contrarie al ricorso al lavoro interinale proprio
per evitare di creare lavoro precario. Tant'è che il Direttore Sigillito ha attivato contratti di lavoro interinale senza preventivo confronto con le Organizzazioni Sindacali in merito alle professionalità occorrenti ed in violazione di quanto disposto dall'art. 32, comma 3, del contratto del 20/092001 relativamente al limite massimo del 7% dei lavoratori in servizio a tempo indeterminato. La battaglia che sta portando aventi il sindacato è la battaglia per il rispetto delle norme che regolano la Pubblica Amministrazione, in particolare l'accesso al lavoro pubblico.
Infatti le nostre denunce sono state sempre orientate non contro i lavoratori interinali ma contro il Direttore Generale che ha abusato di tale modalità calpestando l'obbligo dell'informazione preventiva e i limiti previsti dal Contratto e delle leggi. Pertanto è totalmente infondata l'affermazione di alcuni lavoratori precari secondo cui il sindacato non si sia interessato alla loro condizione; piuttosto tali affermazioni, unitamente a quelle di qualche Rsu tentano una assai complicata difesa d'ufficio del “buon operato”del Direttore».
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Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
ULTIM’ORA
Un morto sulla 658 Scontro suv-Citroen UNO SCHIANTO mortale, fra un Suv e una piccola Citroen. L’esito è tragico: un giovane morto sul colpo all’interno della sua vettura letteralmente distrutta dall’impatto con il pesante mezzo. E’ accaduto ieri sera, intorno alle 22, sulla statale 658 Potenza-Melfi all’altezza dell’ingresso Potenza Nord. Sul posto subito i mezzi dei carabinieri e della polizia stradale. Intervenuta anche un’autoambulanza del servizio di emergenza-urgen-
za 118. Ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Al momento di andare in stampa, non è stato possibile avere ulteriori informazioni. Non si sapeva l’età della vittima (è stato indicato genericamente come “giovane” da alcuni testimoni), la sua provenienza, il suo nome. C’era un sospetto: la presenza di un finestrino andato in frantumi faceva pensare a una seconda persona forse sbalzata fuori dall’impatto. Le ricerche sono proseguite nella notte.
Il corpo sull’asfalto e (a sinistra) l’automobile distrutta
L’associazione lancia anche la campagna per un fisco più vicino
Per gli agricoltori la Cia chiede meno burocrazia MENO burocrazia e fisco più vicino per aiutare gli agricoltori: sono le due campagne lanciate dalla Cia. Spiegano i vertici dell’associazione: «Come se non bastassero 23 kg tra domande, documenti, bolli, moduli, attestati di pagamento (ogni anno un'azienda di piccole e medie proporzioni produce un materiale burocratico cartaceo che messo in fila raggiunge i 3,5 chilometri, a cui si aggiunge un “tour de force” di 52 ore di file interminabili, di peregrinaggi tra un ufficio e l'altro, tra una posta e una banca, tra il Comune, la Provincia, la Regione, l'Arbea) adesso ci si mettono asfissianti controlli».
«Accade negli ultimi tempi - aggiungono - come segnalano titolari di aziende agricole e zootecniche della Val d'Agri, che Ispettorato del Lavoro, Nas, Asl, Ufficio Repressione Frodi, servizi di controllo di varia natura, mettano “sotto assedio” le aziende agricole. E' l'effetto del “contatto” degli agricoltori con la macchina dell'apparato pubblico dal quale prendono le mosse le iniziative decise dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, caratterizzate dagli slogan “Burocrazia, dacci un taglio” e “Fisco amico del mondo agricolo”». «Dunque - continuano una serie innumerevole di
La presentazione ieri a Senise
pratiche, di pagamenti, di carte bollate che si spalmano lungo tutto l'arco dell'anno, senza possibilità di tregua. Ad esempio, un'azienda vitivinicola deve fare i conti con 21 enti e controlli, che vanno dall'Inps all'Inail, dalla Camera di commercio al Comune, dalla Guardia forestale all'Ispettorato agrario, dall'Agea all'Uma. Ma questa è solo la punta di un iceberg mastodontico». Dunque, per chi fa allevamenti o per chi gestisce un agriturismo è una strada tutta in salita, con adempimenti interminabili e asfissianti. Succede così che il diritto dei cittadini ad un'alimentazione sana a servizi efficienti si
tramuta in quadri di normative disomogenei e spesso di difficile applicazione (haccp, tracciabilità, igiene e benessere animale, norme sanitarie) che hanno come risultato diretto sugli imprenditori agricoli un aggravio di costi e tempi, e come risultato indiretto un aumento della sfiducia dei consumatori. L'obiettivo - sostenuto da una petizione popolare con migliaia di firme raccolte in tutta la regione - è quello di una maggiore semplificazione amministrativa e legislativa che significa risparmio, trasparenza e, soprattutto, recupero di risorse che possono essere destinate allo sviluppo e alla competitività.
Campi coltivati
«Quanto al sistema dei controlli - aggiungono dalla Cia - nessuno intende sottrarsi in quanto siamo i primi a sostenere progetti di etica di impresa, di qualità della produzione e di tutela dei consumatori, solo che non è sopportabile un atteggiamento vessatorio con verifi-
che in molti casi ingiustificate e ripetitive. Di qui la proposta di un Patto con la Pubblica Amministrazione che individui strumenti e modalità del controlloe soprattuttotenga conto della specifica caratteristica dell'attività quotidiana nei campi e nelle stalle», concludono.
Confermato il segretario uscente del Potentino al decimo congresso
Edili, la Cisl presenta la piattaforma per il rinnovo «Uso dinamico dei 18 milioni di euro di ammortizzatori»
Uilm, rieletto Tortorelli
LA FILCA Cisl Basilicata ha presentato ieri mattina, nel corso del consiglio generale tenutosi a Senise, le piattaforme per il rinnovo dei contratti nazionali in scadenza nei settori edilizia, legno, cemento, lapidei e laterizi. Alla riunione ha partecipato il segretario nazionale Domenico Pesenti, che ha illustrato ai delegati e alle Rsu della Filca i principali contenuti delle piattaforme. Il sindacato edili della Cisl chiede incrementi salari medi compresi tra 109 e 118 euro, a seconda della categoria di appartenenza, calcolati sul livello base della retribuzione. La Filca propone inoltre l'estensione della contrattazione di secondo livello, il rafforzamento della previdenza e della sanità integrativa, la costituzione di un fondo per i pre-pensionamenti ed un ulteriore rafforzamento delle politiche per la sicurezza. Dice Pesenti: «Le richieste contenute nelle piattaforme sono in linea con l'accordo di gennaio sulla riforma del modello contrattuale e tengono conto della situazione economica generale. Le nostre proposte sono sostenibili perché noi non siamo una corporazione ma un sindacato che deve pensare anche al benessere generale». Aggiunge Pesenti sul tema della democrazia sinda-
cale: «Gliunici adessere titolati a giudicare il lavoro del sindacato sono gli iscritti”, ma si è detto fiducioso sulla possibilità di chiudere contratti unitari con le altre sigle sindacali di categoria». Per il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, «le piattaforme presentate dalla Filca mirano ad ampliare la pratica della contrattazione decentrata e la partecipazione dei lavoratori al governo delle imprese e dei mercati. Dentro la cornice della riforma contrattuale - ha concluso La Torre - il sindacato è chiamato a costruire nuovi spazi di democrazia economica e a creare così le premesse per una più equa distribuzione della ricchezza, tutelando in maniera più efficace il potere d'acquisto dei salari». Pesenti si è anche soffermato sulla crisi economica ed ha invitato il governo a sbloccare le misure in favore del settore edile “perché gli investimenti in edilizia - ha detto - producono, più che in altri settori, lavoro, salario e opere che restano alla collettività”. Per il segretario della Filca è inoltre urgente mettere mano alla riforma degli ammortizzatori sociali e riformare il meccanismo del massimo ribasso negli appalti pubblici, che danneggia le imprese serie e la sicurezza dei lavoratori.
APPROVATA la relazione del Segretario Provinciale Vincenzo Tortorelli al decimo congresso della Uilm di Potenza, celebrato ieri e avantieri a Rifreddo. Tortorellièstato rielettosegretariogenerale. Accanto a lui Domenico Senzatela, Marco Lomio, Donato Rosa e Libera Russo, componenti di Segreteria e Cataldo Amoroso Tesoriere. Le conclusioni a cura del segretario nazionale, Rocco Palombella. Partendodalpresupposto cheallabase della recessione economica e sociale vi è la deregolazione e l'instabilità del manifatturiero che ha sospinto sull'orlo del baratro i sistemi produttivi ed in particolare di quelle realtà più fragili come la Basilicata, il Congresso ha sottolineato l'esigenza di una convergenza di tutti i soggetti responsabili del nostro Paese su un patto che consenta una fuoriuscita dalla crisi più agevole e che ponga le basi per uno sviluppo governatoe duraturo,capace di rilanciare l'industria metalmeccanica. «Occorre, però - dicono dalla Uilm - che la politica abbandoni un dibattito pubblico al di sotto della decenza e cominci ad affrontare i problemi reali e dell'economia rinunciando sia agli odiosi privilegi di casta, sia intervenendo per ridurre drasticamente i costi della politica e della spesa improduttiva di cui è figlia. Agli imprenditori, la Uilm chiede di puntare sull'innovazione tecnologica, sullo sviluppo dei nuovi segmenti del manifatturiero e sulla qualificazione della risorsa umana, e a tuttele forzesocialiorganizzate dimettere da parte la cultura corporativa e spendersi maggiormente sugli interessi generali del Paese e della nostra Regione». «Il sindacato dal suo canto - aggiungono - deve ricostruire un'unità sulle cose dafare esuobiettivi concretiincrociando e interpretando i nuovi bisogni ed in par-
Da sinistra, Tortorelli e Palombella
ticolare quelli dei lavoratori più deboli e precari. Il Congresso, nel prendere atto con preoccupazione dell'allargarsi della catena di chiusura o di forti ridimensionamenti che interessano quasi tutte le realtà industriali lucane, ritiene necessaria una particolare attenzione alle questioni del Mezzogiorno ed in particolare sulla vertenza Basilicata». «Perciò - spiegano - ritiene indispensabile procedere a un uso virtuoso e dinamico dei 18 milioni di euro che la Regione ha stanziato per gli ammortizzatori sociali nel prossimo biennio mantenendo al lavoro le persone, mantenendo nelle fabbriche i lavoratori e immaginando politiche attive del lavoro capaci di contrastare l'emigrazione dei nostri giovani e il dramma del lavoro precario. Perciò, auspica una riforma del Welfaree del mercato del lavoro nella direzione di introdurre forme “flessibili”tali da far rimanere i giovani in Basilicata e, sulla falsa riga dello “job
sharing” assicurare un “turn–over” intergenerazionale gradevole e governato, finalizzato alla diffusione del lavoro a tempo determinato. Valuta perciò i 1000 tirocini formativi alle dipendenze della Pubblica Amministrazione un provvedimento che alimenterà solo false aspettative nei giovani lucani». «Per contrastare - vanno avanti - il declino dell'industria metalmeccanica lucana, il Congresso considera di vitale importanza riscrivere un nuovo patto con la Fiat capace di trasformare la Sata di Melfi in uno stabilimento che applica gli stemmi sulle scocche delle macchine in una grande “piattaforma industriale” automobilistica, attestata sul segmento dei veicoli eco – compatibili. Solo così potremosalvare l'Indottoelastessa Lasmeche deve rimanere aperta e che non può essere immolata sull'altare della logica suicida del “tutti dentro o nessuno”», aggiungono.
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Un sito per ricordare i defunti “Il luogo della vita che non muore”
Social network - Stayinme.com
Domenica 1 novembre 2009
Connessi E con l’Aldilà ' in rete da pochi giorni ma ha già tanti iscritti e centinaia di visitatori e curiosi ogni giorno. E' stayinme.com, un nuovo social network (e unico in Italia) dedicato a tutte le persone che “non ci sono più” e rivolto a chi ha il bisogno di "sentire ancora dentro di sé" la persona cara scomparsa. «Un luogo dell'anima, dell'assenza, dei ricordi, della vita che non muore - così lo definiscono le giornaliste Isa Grassano e Lucrezia Argentiero, entrambe del Sud, di San Mauro Forte (Mt) una e di Ceglie Messapica (BR) l'altra, ma residenti a Bologna, ideatrici e creatrici del progetto. Un sito nato dalla convinzione che un dolore grande, come la perdita di una persona cara, possa essere elaborato parlandone on line con chi ha in comune gli stessi turbamenti certe che la condivisione della propria sofferenza sul web, aiuti a non sentirsi soli ed a superare ansie e paure. Un'area dedicata a chi ha varcato la soglia dell'aldilà. Uno spazio virtuale, per non dimenticare e per donare uno stralcio di eternità visibile a tutti. Un involucro di ricordi e di emozioni in cui poter inserire pensieri, foto, immagini. Nell'era della condivisione allargata in cui si mettono in piazza gioie ed esperienze troppe volte non si ha il coraggio di tirar fuori quei vuoti dovuti al lutto (per la morte di un genitore, di un figlio, di un amico, di un parente ma anche di un personaggio famoso o di un animale). Spesso si ha persino paura di non essere capiti e per questo si trova rifugio nella solitudine. Stayinme.com, invece è il nuovo posto virtuale per confrontarsi e fare amicizia, supportarsi a vicenda, trovare la forza interiore. Un contenitore di frammenti, legati al passato di coloro che oggi ci guardano dall'alto. Un modo per ricordare, con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore, fotogrammi di vita. Nonostante, infatti, Stayinme sia sicuramente un social network di impatto emotivo forte, non ha nulla di macabro o triste. La morte è parte integrante delle nostre vite, e questo sito che parla di morte vuole essere, comunque, un inno alla vita che non muore mai. Navigando all'interno del sito, si trovano le diverse sezioni dedicate.
Vi è anche quella per gli animali, per i personaggi famosi che non ci sono più, fino ai disastri e alle tragedie nel mondo. Ciascuno, inoltre, può creare poi il proprio gruppo (è stato aperto quello per “chi muore per la patria”, per ricordare i giovani eroi caduti per difendere il valore della pace). Spazio dunque per l'inserimento di
foto e video (da caricare in “i click dei ricordi” e “i ciak più belli”), musiche e pensieri (scrivi un messaggio) sia per i propri cari che per gli animali. Spazio anche per invitare nuovi amici proprio come nei social network più famosi e diffusi. E non mancano collegamenti ad articoli di giornali, a libri che parlano di argomenti in tema, a poesie, così
come frasi ed aforismi spiritosi (Totò, Woody Allen) sulla morte. Gli iscritti sono riuniti sotto “Noi di questo mondo”, quasi a voler creare un ponte ideale con quelli ormai “Nell'altro mondo”. Insomma, un modo insolito per "chiedere" a chi non c'è più di "restare". Stay in Me, appunto.
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La mostra La cura dei defunti nel materano tra età tardoantica e altomedievale
Mix di
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Fino al 25 gennaio 2010 al Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera
Gli scatti
culture
nei corredi
di ISABELLA MARCHETTA*
egli ultimi anni il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola ha avviato una densa stagione di eventi nel tentativo di attrarre un maggior numero di visitatori e di turisti diversificando l'offerta culturale. Tali eventi che le sale museali ospitano rendono il “vecchio museo” archeologico meno distante puntando ad un maggior coinvolgimento della comunità. Nel contempo si stanno proponendo esposizioni temporanee più propriamente archeologiche nel tentativo di costruire quegli eventi attraverso cui il museo promuove la cultura archeologica e parallelamente aumenta la propria visibilità. Lo scorso anno tale evento è stato rappresentato dalla mostra “Lo sguardo di Eros. Gesti simboli immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia”. Il successo di pubblico e di critica riscosso ha spinto al prolungamento della mostra ben oltre la data inizialmente fissata e ha ottenuto anche un'appendice a Ravenna in occasione della Borsa del Turismo delle città d'Arte. Con uno sguardo alle tendenze più recenti dell'archeologia del XXI secolo, nel mese di ottobre 2008, le sale al pianterreno hanno ospitato una mostra di ceramiche post-medievali prodotte dall'antica fabbrica materana Cappelluti-Annunziata tra il 1922 e il 1953. Quest'anno il museo ha aperto le porte al medioevo archeologico assumendo il ruolo fondamentale di contenitore della cultura materiale di quello sconfinato patrimonio monumentale che sono i Sassi. Celebre e celebrato per la ricchissima sezione preistorica ma anche per i più recenti rinvenimenti dal territorio databili tra l'età arcaica e l'età romana, il museo espone, per la prima volta, la collezione completa dei reperti di V-VII secolo d. C. finora custoditi nei suoi magazzini. La mostra “La cura dei defunti nel materano tra età tardoantica e altomedievale” inaugurata il 25 settembre e visitabile fino al 25 gennaio 2010, costituisce il primo appuntamento di una rassegna in tre tappe che si propone come obiettivo l'esposizione, preceduta dallo studio sistematico, dell'intero nucleo di manufatti medievali provenienti dal contesto urbano e suburbano. Il progetto vede la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata e della Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera attraverso il coordinamento scientifico delle attività delle dottoresse Annamaria Patrone (Direttrice del Museo Domenico Ridola) e Francesca Sogliani (CNR-IBAM, Scuola di Specializzazione in Archeologia). In questo primo appuntamento si espongono i corredi funerari provenienti da piccole aree di necropoli scavate da Domenico Ridola, fondatore del museo, e da Eleonora Bracco, sua prima direttrice, durante il primo cinquantennio del XX secolo nel territorio intorno alla città. Gli oggetti in mostra sono circa 150 e costituiscono un nucleo molto numeroso di manufatti pertinenti ad un periodo storico, quale sono i secoli V-VII, dalla lettura piuttosto problematica. Posto tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e i conflitti tra longobardi e bizantini manca, infatti, di indicatori crono-
Alcuni degli oggetti in mostra: anforetta a fasce rosse, brocchetta in sigillata africana (foto M. Calia, Archivio Museo Ridola)
Ricostruiti i rituali funerari tra IV e VIII seolo d.C.
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Svelata la fisionomia del territorio LA mostra è dedicata al ricco patrimonio di reperti tardoantichi ed altomedievali conservati nei depositi del Museo "Domenico Ridola" di Matera e costituisce il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla conoscenza e alla valorizzazione dell'archeologia post-antica del comprensorio materano, ancora in buona parte sconosciuta. In questa occasione viene presentato per la prima volta il consistente nucleo di manufatti in ceramica e di oggetti in metallo e vetro, prove-
nienti da diverse aree di necropoli presenti nell'agro materano, in un percorso espositivo di particolare interesse sia per il grande pubblico che per gli studiosi. L'insieme dei reperti offre l'opportunità di ricostruire i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C. e di leggere la fisionomia di un territorio che, alla fine dell'Impero, sorprende per la presenza di oggetti comuni a gran parte dei contesti peninsulari meridionali e di manufatti più rari, che documentano una certa vitalità degli scambi commerciali. Il cospicuo nucleo di rinvenimenti è frutto del lavoro di due personaggi di particolare importanza per la storia dell'archeologia: Domenico Ridola, fondatore del Museo stesso, ed Eleonora Bracco, sua prima direttrice, che hanno operato nella
L’ingesso della mostra (foto Calia, Archivio Museo Ridola)
logici forti soprattutto in ambito lucano dove i processi di acculturazione sono particolarmente complessi. L'esposizione dell'intero nucleo dei rinvenimenti amplia perciò il repertorio di dati disponibili per la regione. Il percorso della mostra si articola in due sezioni: una prima che illustra il cammino dell'archeologia medievale nel materano dalla fondazione del Museo alle recenti campagne di “archeologia preventiva” effettuate con moderne metodologie d'indagine e con l'ausilio di tecniche d'analisi innovative; una seconda che espone gli oggetti provenienti dalle necropoli tardoantiche e altomedievali del territorio scavate da Domenico Ridola e Eleonora Bracco. Le due sezioni sono collegate dalla sala centrale in cui sono esposte immagini ricavate dalle lastre fotografiche risalenti agli anni 1900-1950. Sono solo alcune delle tante fotografie contenute nell'Archivio Storico del Museo che comprende un considerevole numero di lastre, diapositive e di documenti cartacei quali rilievi, mappe, disegni dei reperti, realizzati sin dalla fondazione del museo. Nella sala che espone i reperti il racconto archeologico si svolge illustrando il ritua-
le funerario attraverso gli oggetti deposti con il defunto, ma nel contempo mette in evidenza la sfera del quotidiano e consente di analizzare la rete degli scambi collegata ai manufatti stessi. L'alto valore della mostra è quindi molteplice: espone una delle più ricche collezioni di materiali del periodo tardoantico e altomedievale; consente una lettura ad ampio raggio delle pratiche funerarie evidenziando, al tempo stesso, i costumi e gli oggetti della vita quotidiana; permette di disegnare una mappa di popolamento delle campagne materane attraverso il censimento delle località di provenienza dei materiali. Il visitatore è colpito senza dubbio dall'aspetto “comune” degli oggetti: non grandi vasi dipinti con scene mitologiche o gioielli in oro di rara bellezza, ma brocchette o anforette con decorazioni lineari, fibbie di cintura e anelli in bronzo, collane in paste vitree colorate che permettono di immaginare la vita di ogni giorno. Il valore rituale è definito dal forte simbolismo che li accompagna nel momento in cui vengono deposti con il defunto: le brocchette e le anforette divengono simbolo del battesimo sottolineandone la conversione al cristianesimo, la brocca in si-
gillata africana si lega al rituale del pasto in suo onore, il campanellino allontana il male così come l'ambra.È un mondo pieno di suggestioni in cui le consuetudini pagane vengono reinterpretate acquisendo un significato nuovo legato al cristianesimo. L'intreccio delle tradizioni cultuali è, infatti, molto fitto poiché il processo di conversione al cristianesimo, tra il V e il VI secolo d.C., non è ancora completo. Al dato legato al rituale funerario si aggiunge quello legato al costume soprattutto attraverso gli oggetti di ornamento personale e di abbigliamento associati al defunto. Non a caso l'oggetto simbolo della mostra è una fibula a cavalluccio tipica dell'abbigliamento del periodo. Utilizzata per legare il mantello lateralmente, secondo il costume maschile, o al centro, secondo quello femminile, questa fibula colpisce per la raffinatezza della manifattura. La resa stilistica accurata consente, infatti, di leggere l'armatura da parata del cavalluccio. Il pezzo è unico nel repertorio dei rinvenimenti di questo tipo e rappresenta mirabilmente la forte commistione di culture che compongono il quadro sociale lucano nei secoli a cavallo tra V-VII secolo d.C. *Archeologa, curatrice della mostra
Fibula a cavalluccio proveniente da Venusio (foto M. Calia, Archivio Museo Ridola)
prima metà del XIX secolo. Il passaggio dalla loro esperienza all'archeologia contemporanea è illustrato nella Mostra in una sezione dedicata alle piu' recenti scoperte nel territorio, condotte nell'ambito della nuova normativa sull'archeologia preventiva. La mostra, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata/Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola" di Matera, può essere visitata fino al 25 gennaio 2010 dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20 e il lunedì dalle 14 alle 20. Il costo del biglietto intero è di euro 2.50; ridotto 1.25. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il museo Ridola (telefono 0835.310058, fax: 0835.310058, e-mail: museoarcheologicomatera@virgilio.it).
I protagonisti “LA cura dei defunti nel materano tra età tardoantica e altomedievale” è stata curata da Isabella Marchetta, Annamaria Patrone e Francesca Sogliani. Le ricerche sono state svolte da Isabella Marchetta che ha curato anche i testi. Il personale tecnico-scientifico e di vigilanza del Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera si è occupato dalla documentazione e dell’allestimento. Accoglienza e visite guidate sono state curate dal personale addetto ai servizi di vigilanza, accoglienza e ai servizi educativi del Museo Ridola.
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FUNERARI
Le sale dedicate ai reperti provenienti dalle necropoli materane scavate nella prima metà del XX secolo (foto M. Calia, Archivio Museo Ridola)
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Il personaggio Davide Michele Ricciuti Ristampato il libro “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza”
uomo gli uomini
L‘ che scoprì opo oltre un secolo si riscopre il passato per capire il futuro grazie all'operadel dottorDavideMichele Ricciuti. Il 7 novembre, Potenza rivivrà le vicende del proprio passato grazie alla ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” del dottor Davide Michele Ricciuti, edito nel 1889 dalla Tipografia Editrice Garramone e Marchesiello. La presentazione, prevista alle 18 al teatro Stabile patrocinata dal Comune, conterà su una serie di interventi e testimonianze tra cui il sindaco Vito Santarsiero, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Potenza Enrico Mazzeo Cicchetti ; Luigi Luccioni, chirurgo e storico, esperto di storia della medicina. L’incontro sarà moderato da Maria Carmela Calice Consiglio, presidente del Centro Annali per una Storia sociale della Basilicata “Nino Calice”. Una emblematica provocazione lancia il tema forte dell’incontro: “Scoprire il passato, capire il futuro”. Uno slogan - e non solo - che riguarda Potenza, perché non si può pensare al suo futuro, al suo sviluppo, se prima non si riesce a capire cos'è, oggi, questa città, chi sono i suoi abitanti, quali le loro aspirazioni, le esigenze, i bisogni; se non si riesce a capire quali rapporti questa città intende mantenere e sviluppare con le proprie realtà, con la Regione Basilicata, la Nazione, e l'Europa. L'atteso evento, dovuto al sostanziale impegno di Michele Ricciuti, nipote dell'Autore, nato e da sempre residente a Roma, ma che ha conservato però, tra gli ultimi eredi, fortissimo un legame sentimentale e di presenza, con la città di Potenza, altro non è che un viaggio nel tempo, che mira a ripensare la storia ed aiutare altri a costruire la propria, in primo luogo i giovani, che debbono avere un infinito amore per la propria città. Un evento, si diceva, che è, anche e soprattutto, la dimostrazione di un atto di amore della famiglia Ricciuti verso la città di Potenza. «Una famiglia - scrive Luigi Luccioni nel volume “La Borghesia tra Ottocento e Novecento in Basilicata” (CalicEditori) - che traeva il suo prestigio dall'esercizio proficuo delle pro-
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'influenza del suolo (pag. 324): Partendo dalle considerazioni di celebri personaggi dell'antichità (Ippocrate, Erodoto, Galeno, Vitruvio, Tucidide), che avevano constatato empiricamente come il morbo pestitenziale-epidemico colpisse alcune località risparmiandone altre vicine proprio per le condizioni speciali del suolo, Ricciuti osserva che, dopo la scoperta dell'America, certe località erano insalubri e inabitabili, mentre altre erano in condizioni molto favorevoli, ma allorché i terreni di queste ultime venivano dissodati, diventavano sorgenti di vere pestilenze, come la febbre gialla che fece un gran numero di vittime. Egli afferma “che oggi nessuno sarebbe in grado di dubitare che le malattie infettive siano dovute a specifici microrganismi patogeni, ma,
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fessioni liberali tipicamente borghesi (notarile, medica e forense) e che poggia sulla rivisitazione del volume, uno spaccato di Potenza che in quell'anno aveva 22.141 abitanti». Con l'importante documento storico tramandatoci, dopo circa 120 anni, viene dunque colmato un profondo vuoto sulle problematiche sociali del tardo '800. Davide Michele Ricciuti impersonò, nel campo della medicina pubblica ed ospedaliera, una delle “dinastie mediche” che tra la metà dell'800 e la metà del '900, nella città di Potenza espresse una costante presenza molto rappresentativa, soprattutto, nell'ambito del nosocomio provinciale? «Davide Michele Ricciuti (detto Michele) scrive ancora Luccioni - terzo dei figli di Giuseppe Ricciuti, scomparso il 14 novembre 1892, nato il 16 aprile 1858, seguì docilmente le paterne volontà, e dopo aver conseguito
presso il Regio Liceo Ginnasiale Salvator Rosa di Potenza con menzione onorevole il 1876 la licenza liceale, ottenne nell'Università di Napoli il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia il 23 agosto 1882, regnante Umberto I° di Savoia. Dopo un periodo di praticantato come ufficiale medico negli ospedali militari di Catanzaro, Firenze, Bari e Salerno, ritornò a Potenza e iniziò a svolgere la professione nella sua città natale. Nel 1887 succedette al padre nell'incarico di Primario di medicina generale dell'ospedale S. Carlo, incarico che tenne sino al 1931 ed entrò a far parte del Consiglio Sanitario Provinciale di Basilicata ove, il 12 settembre 1889, presentò la sua pubblicazione “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza”. A seguito di ciò, lo stesso Consiglio lo nominò Ufficiale Sanitario del Comune di Potenza. Fu presidente dell'Ordine dei medici della provinciadi Potenzaper piùbienni. Nel-
l'agosto 1912 fu eletto consigliere comunale con il blocco popolare capeggiato dai socialisti. La vita della civica amministrazione fu piuttosto burrascosa in quel periodo e il 5 giugno 1913 il sindaco Ianora presentò le dimissioni. Il consiglio comunale, con votazione per schede segrete e con 16 schede su 20 e 2 schede bianche, nominò Michele Ricciuti nuovo Sindaco di Potenza. In tale veste colse subito l'occasione per dare concreta attuazione ad uno dei principali obiettivi che si era posto sin dai tempi della sua pubblicazione del 1889, quello di poter dare una sistemazione più decente e umana ai numerosi occupanti i sottani e le abitazioni malsane: dette, infatti, avvio concreto alla istituzione di un Ente Autonomo per la costruzione di Case Popolari in Potenza. Appassionato di agricoltura e di botanica, cui dedicò molte energie mentali e finanziarie». Alla fine del 1927 fu colpito da ictus che lo lasciò emiplegico e condusse gli ultimo anni menomato ma premurosamente assistito dai numerosi parenti. Morì il 21 gennaio 1932. L'essenza del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza”, una pubblicazione di grande interesse storico e non solo, ci offre la dimensione della spiccata personalità del dottor Davide Michele Ricciuti, un professionistaa tuttotondo,nondisilluso dellavitama saldamente ancorato al suo tempo ed alle sue problematiche. Novantasei pagine, tutte da leggere, ci offrono il puntuale cammino della significativa esperienza letteraria vissuta dal dottor Ricciuti, intessuta di riferimenti classici, termini di paragone ricavati da esperienze di studio in Italia ed all'estero, pragmatismo sulle situazioni ed i fatti rilevati nel corso della sua approfondita indagine di studio. Nella prima parte del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza”, Ricciuti affronta l'argomento dell'igiene del suolo e dell'abitato di Potenza; nella seconda, quello dell'igiene degli alimenti e delle bevande. Una indagine, ma anche una sorta di denuncia, di guida per scoprire il passato, capire il futuro. Ne riportano, di seguito, alcuni passaggi significativi.
«Che fogne... salute a rischio» per pochissimi di essi, si è potuto constatare la presenza nel terreno, come è per le spore del carbonchio, pel bacillo dell'edema maligno e per quello dei tetano”. Ricciuti riporta in tal senso studi del Pettenkofer del 1854 sul colera e sulla febbre tifoidea, soffermandosi, altresì, sull'importanza che ha anche la porosità del terreno nel trattenere i germi che pervengono in esso e, da questa parte, un'approfondita e dotta analisi sulle caratteristiche geomorfologiche dei suoli e sulla loro classificazione dal punto di vista igienico individuandone la tipologia nelle varie zone e paesi della Basilicata
e, in particolare, nel colle su cui si estende Potenza, i cui strati superficiali sono costituiti da terreno sabbioso ed argilloso che non sono certo i migliori sotto il punto di vista igienico. Le fognature (pag. 25-48), secondo lo studio di Ricciuti, devono poter impedire l'inquinamento del terreno che noi abitiamo e su cui riposano le case e le strade e che si gettino su di esso i materiali di rifiuto. Egli evidenzia poi che le strade principali di Potenza sono provviste di fognature, pessime sotto tutti i punti di vista ed il sistema he funziona attualmente, è quello della “canalizzazione mista” che provvede in uno
stesso canale allo scarico dei rifiuti domestici e delle acque meteoriche e vengono elencati tutti gli inconvenienti che esso comporta anche prendendo in considerazione la diffusione delle malattie infettive registrate in Inghilterra nei luoghi dove è stata adottata questa canalizzazione. Ricciuti auspica, invece, che venga adottata a Potenza la “canalizzazione distinta” che divide i prodotti di deiezione e le acque luride da quelle meteoriche e descrive le diverse metodologie applicate in Inghilterra e nelle città americane fornendo, anche, molti dettagli costruttivi su come trasformare il vecchio sistema.
L’analisi lucida e impietosa di Michele Ricciuti sulle condizioni di vita del capoluogo lucano
Quelle case senza aria, luce né igiene LA nettezza del suolo, secondo lo studio di Riccuti, è a Potenza molto trascurata e un qualche provvedimento rendesi assolutamente necessario. Ognuno può vedere in tutte le strade, principali e secondarie, a tutte le ore del giorno, cumuli di spazzatura stradali e di rifiuti solidi delle case. Questi accumuli anzi nelle ore della sera costituiscono il ripostiglio più opportuno per molta gente, le cui case infelici mancano d'una qualsiasi latrina, dove vuotare vasi pieni di deiezioni. Aggiungasi a ciò la tradizionale abitudine di moltissimi, che vanno quotidianamente a deporre l'alvo sottole mura delle case più periferiche della città. Dopo aver sottolineato che il servizio deve avere tre funzioni distinte, l'autore passa allo studio dell'igiene dell'abitato della città di Potenza (pag. 61-85): un analisi impietosa del degrado delle abitazioni dei contadini, “Le peggiori che si possano concepire sotto ogni punto di vista, mentre la maggior parte delle case civili sono insalubri e difettano di aria e di luce per la ragione semplicissima dell'insufficienza delle strade e perché si sono fatte le camere troppo piccole per averne un maggior numero”. E ancora: Un'altra causa d' insalubrità è rappresentata dalle latrine: “Prima di tutto ci dovrebbe essere uno stanzino apposito mentre a Potenza molte case hanno il tubo della latrina nel portone d'ingresso e moltissime non hanno affatto una latrina”. Segue un'accurata descrizione dei criteri realizzativi in uso nei vari paesi, anche per quanto riguarda i sifoni. Conclude poi con un altro inconveniente: la condizione delle strade: l'angustia di molte di esse e la cattiva pavimentazione . Igiene degli alimenti e delle bevande (pag. 86-92) In questa sezione, lo studio di Ricciuti rileva, principalmente, un altro inconveniente della città, la mancanza di un macello pubblico , imposto anche dalla nuova legge sanitaria, fornendo le principali caratteristiche costruttive come la porta unica d'ingresso e d'uscita allo scopo di evitare le frodi e ne propone anche la possibile ubicazione in una località prossima al fiume e vicina alla stazione ferroviaria. Cimiteri (pag. 93-95) Sui cimiteri, l'Autore raccomanda vivamente l'impianto di un forno crematorio: non si può negare che, dal punto di vista igienico, la cremazione è molto preferibile al seppellimento entro terra “E noi confidiamo che col progresso della civiltà si tolgano pregiudizi che non hanno ragione di essere e che venga adottato universalmente questo mezzo di distruzione dei cadaveri”. Concludendo il suo studio sulle condizioni igieniche di Potenza, Ricciuti sottolinea che “Non può restare indietro alle altre città che hanno fatto molto progresso su questa via”.
In alto: Largo S. Lucia nel centro storico, in basso a destra vicoli di sottani nei pressi della chiesa di S. Michele in via Rosica, a sinistra via Addone. Nella pagina accanto un’immagine d’epoca di via del Popolo e in basso un ritratto del Dr. Davide Ricciuti
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di PINO GENTILE
Domenica 1 novembre 2009
La cucina
La cucina
di FEDERICO VALICENTI
Halloween
zucche e dolcetti Questa grande palla arancione con la sua classica buccia spessa e bitorzoluta, forse l'ortaggio piùgrande cheesiste innatura, e' il simbolo di Halloween, festa di Tutti i Santi, che dall'America ha fatto il giro del mondo, cominciando a diventare popolare anche fra i nostri giovani. Halloween, la notte magica di fine ottobre dove i ragazzi nascondono la testa in enormi zucche vuote, girano di casa in casa senza farsi riconoscere per racimolare un po' di soldi e un po' di regali. Elemento indispensabile perché la festa riesca bene e' la grandezza della zucca che va bucata e sagomata con occhi e bocca per respirare, calata sulla testa per nascondersi, per fare scherzi e baldoria. Zucca che sembra riprendersi l'aggettivo per cui era stata apostrofata. Deriva da "cocutia", testa, poi trasformato in "cocuzza", poi "cozuccae" ad ultimare in zucca, cosi ci spiega il dizionario Zanichelli. Sei una testa di zucca, sei un zuccone, hai la zucca vuota, ma che hai nella zucca? E' scemo come una zucca. Quanti di modi di apostrofare una persona prendendo ad esempio la zucca senza semi, svuotata. Ma perché ci siaccanisce tanto contro la povera zucca? Perché questo innocuo quanto benevolo ortaggio e' usato come sinonimo dei peggiori improperi? La zucca, sferica, tonda , si presta bene per simboleggiare un capoccione vuoto. Un po' il contrario di quello che si tendeva a pensare fino a un po' di tempo fa, quando si presupponeva che le dimensioni del cervello erano dimensionate alla circonferenza della testa. Si supponeva, erroneamente, che più grande era la testa e più materia grigia doveva contenere. Invece , con le considerazioni attuali sia sulle zucche che sulle teste vuote, e' tutto da riscrivere, con il risultato che per colpa di gente stupida alla povera zucca e' stata affibbiata la triste equiparazione di idiozia. Con molta probabilità, la zucca è originaria dell'America Centrale, i più antichi semi, infatti, sono stati ritrovati in Messico e risalgono al 7000 - 6000 a.c. Sicuramente era un alimento base della dieta degli indigeni sin dagli anni precedenti lo sbarcodei colonizzatori sulla costa atlantica. I primi coloni impararono dagli indigeni a coltivare lazucca che, insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi importati. Cosi le zucche gialle e tonde, le”cucurbite", bitorzolute, le più buone, vennero introdotte in e diffuse Europa nel XVI sec. con la scoperta dell'America. Nella tradizione contadina era uso tenere in casa una zucca come soprammobile, quale auspicio di felicità ed abbondanza. Ancora oggi questa pianta viene coltivata per i suoi frutti, dalle caratteristiche assai diverse a secondo della specie. La polpa, compatta e zuccherina è usata in cucina come piatto unico, oppure come ingrediente di minestre, risotti, pietanze e marmellate e, famosi i tortelli di zucca, come ripieno di paste.
Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5
Pillole
Tra i fornelli PANE DI ZUCCA INGREDIENTI UN CHILO DI ZUCCA, 200 gr di zucchero 100 gr di burro un pizzico di sale 50 gr di lievito di birra un pezzo di lievito nostrano (con questo termine si intende pasta da pane lasciata a lievitare per circa 24 ore), 500 gr di farina (questa quantità è puramente indicativa perché varia a seconda del tipo di zucca: vi sono zucche che ne richiedono di più e zucche che ne richiedono di meno) Preparazione impastare i vari ingredienti tranne la farina, che si aggiunge successivamente per asciugare l'impasto fino al punto di renderlo agevolmente malleabile. lasciare riposare l'impasto per circa 30 minuti e poi preparare le pagnotte (che per comodità possono essere posate su teglie) e lasciare lievitare per ulteriori 30 minuti. infornare a forno medio (180°; temperatura non più elevata perché la pagnotte devono cuocere senza bruciare in superficie). lasciare raffreddare e servire.
TORTELLI DI ZUCCA Ingredienti UNA ZUCCA DI MEDIA GRANDEZZA 300 gr ricotta 100 gr formaggio grattugiato noce moscata q.b Scottate una zucca di media grandez-
za, privatela della buccia e passatela al setaccio aggiungendovi un po' di prezzemolo fresco tritato. Mettete l'impasto ottenuto in un recipiente e unitevi ricotta, formaggio grattugiato, un po' di noce moscata, sale e pepe. Lavorate accuratamente il tutto e lasciate riposare. Preparate nel frattempo una sfoglia tradizionale, fatene dei quadrati, farcite con il composto di zucca e richiudeteli a mò di tortello. Questi tortelli si cuociono in acqua abbondante e si condiscono con sugo a piacere, accompagnato da una spolverata di formaggio pecorino.
CAVATELLI CON ZUCCA E RICOTTA INGREDIENTI 1/4 ZUCCA GIALLA SODA 3cucchiai di ricotta 1 cucchiaio di pecorino qualche fogliolina di menta Olio extra vergine qb Sale qb Una noce di burro Sbucciare e tagliare a pezzetti la zucca, cuocerla in un tegame con un pezzo di burro e un cucchiaio di olio. Quando sarà ammorbidita e raffreddata metterla nel frullatore aggiungendo il pecorino e due foglioline di menta. Frullare il composto, aggiungendo un filo d'olio se necessario, nel frattempo cuocere al dente la pasta. In una padella capiente versare la crema di zucca e aggiungere un mestolino di acqua di cottura. Aggiustare di sale. Versare la pasta nella crema di zucca e mescolare aggiungere al termine pepe macinato fresco e alcune foglioline di menta intere. Servire caldo.
COTOLETTE DI FETTE DI ZUCCA INGREDIENTI 4 CUCCHIAI DI PAN GRATTATO o 4 cucchiai di parmigiano Cuocere al vapore le fettine di zucca. Metterle in una teglia cosparse di pangrattato e parmigiano. Infornare e cuocere per 5-10 minuti. Servire calde. Rotolo di zucca 230 gr. di farina 1 cucchiaino lievito 6 uova 1 punta di cremor tartaro 70 gr. di burro 1 kg. di zucca pulita 500 gr. di ricotta grana grattugiato noce moscata sale pepe. Avvolgere la zucca in carta stagnola e cuocerla in forno moderato per circa 1 ora. Preparare la farcia passando la zucca al setaccio e saltarla in 20 gr. di burro. Unire la ricotta, sale, pepe, noce moscata e 4-5 cucchiai di grana. Sbattere i tuorli con la farina mescolata al lievito e tanta acqua sufficiente per ottenere un impasto morbido. Unire infine gli albumi montati a neve con il cremore tartaro e poco sale. Foderare una piastra da forno con carta d'alluminio e cospargerla col burro fuso. Versare l'impasto di uova, stenderlo e cuocere per 20 minuti a 200°C. Rovesciare la pasta ancora calda sopra un telo inumidito, eliminare la stagnola e stendere la farcia. Arrotolare aiutandosi con il telo e lasciare raffreddare. Togliere il telo e affettare il rotolo
VERMIFUGA I semi non sono tossici e quindi se ne possono consumare a volontà bambini compresi. Il modo più efficace per prepararli e' il seguente: si pestano in un mortaio con dello zucchero o del miele (20 grammi di zucchero per 60 grammi di semi), l'impasto così ottenuto e' già consumabile, altrimenti si può emulsionarlo in 160 grammi di acqua aromatizzandola con acqua distillata ai fiori d'arancio. Cinque ore dopo aver assunto questo prodotto, e' consigliabile prendere una purga di olio di ricino, e addio ai vermi. Un rimedio molto semplice, quindi, da prendere preferibilmente la mattina a digiuno, per un problema che se non trattato può comportare tanti fastidi. MASCHERA DI BELLEZZA Vediamo ora l'applicazione cosmetica della zucca, senz'altro la meno conosciuta tra i vari impieghi di questo ortaggio. Dalla polpa si può ricavare una buona maschera emolliente, bisogna dapprima schiacciare la polpa e poi mescolarla con un po' di miele. A questo punto si applica sul viso e si lascia in posa per una decina di minuti. CREMA DI BELLEZZA Ma anche i semi trovano applicazione in fitocosmesi come ingredienti per una maschera purificante e rassodante. Bisogna procurarsi semi di melone e di cetriolo, l'impacco e' noto come "maschera dei tre semi", e semi di zucca nella stessa quantità. Si pestano tutti assieme in un mortaio e poi s'impastano con un po' di olio di mandorle. L'impasto va steso sul viso con dei leggeri massaggi e lasciato agire per circa venti minuti.
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PROPOSTE DI CUI FAR TESORO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di FRANCO MATTIA*
Nel settore professionale cominciate a smuovere le acque per trovare nuove strade. In amore l'orgoglio è deleterio.
segue dalla prima Secondo gli ultimi dati trimestrali diffusi dall'Istat, alla fine di giugno,il tasso di disoccupazione perla fascia di età 15-24 anni è arrivato al 24%. Quasi quattro punti percentuali inpiù rispettoallo stessoperiodo dell'anno scorso. In pratica, un ragazzo su quattro è alla ricerca di un lavoro. Il peggioramento ha interessato in particolare i ragazzi, il cuitasso disoccupazione è cresciuto del 4,2% mentre quello delle loro coetanee è salito di poco più dellametà (+2,5%).A fare iconti conla perditadi un impiego sono soprattutto i diplomati. Basti pensare che la disoccupazione degli under 35 con un diploma da 4-5 anniè salita,in unanno, dal 7,2% al 9,2%, mentre per chi ha un diploma da 2-3 anni è cresciuta del 2,3%. Dal punto di vista geografico, è il Mezzogiorno l'area più colpita: il 35,3% dei giovani è disoccupato. Per la Basilicata, che ha il più alto tasso di scolarizzazione delle regioni del Sud e quindi di diplomati e laureati (in rapporto alla popolazione giovanile), tutto ciò ha un significato ancor più negativo. Per questo non credo assolutamente che i Tirocini Formativi possano produrre niente di buono e che invece la Giunta Regionale faccia bene a far tesoro delle proposte di Confindustria smettendo di alimentare inutili aspettative tra i giovani lucani. La strada da imboccare è quella del sostegno alle “eccellenze”anche per spezzare la dipendenza dei giovani dalle famiglie e offrire vere occasioni di futuro e non certamente scorciatoie alimentate dallo spreco di ingenti risorse comunitarie. E a proposito si spreco di risorse comunitarie, per due giorni a Matera durante gli Open Days si è parlato di creatività giovanile, di Visioni Urbane e di allargare l'offerta formativa, di mobilitazione dei Centri di Ricerca e di una rete per lo sviluppo sostenibile. Tutte belle enunciazioni di principio rivolte alle giovani generazioni. Il Presidente De Filippo ci ha fatto sapere che sulla cultura la Giunta Regionale “vuole fare sul serio”. Meno male. La rassicurazione ci tranquillizza perché con il gioco urbano A-Maze temevamo che volesse solo scherzare. Ma saremo sicuramente più tranquilli solo quando ascolteremo le stesse parole usate dal Presidente della Provincia di Roma, Zingaretti (anche lui di centrosinistra) che nel presentare il Piano Locale Giovani ha detto “crediamo molto nella meritocrazia, in un sistema Paese che si fonda sulla valorizzazione del merito e di chi merita, di chi ha idee, di chi produce nuove idee e non di chi è bravo a ricevere favori”. *consigliere regionale Fi-Pdl
UN’INIZIATIVA OSCURATA di MIMMO MASTRANGELO DIRE che in questo paese la politica poco (o niente) si interessi delle cose necessarie è scoprire l'acqua calda. Non sarebbe nemmeno una novità affermare che la stessa stampa si allinei alla politica in questa tendenza a distaccarsi e oscurare. E non per caso, dunque, che su giornali, radio e televisioni nessuna attenzione sia stata data alla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata lo scorso maggio dalla Cgil per il diritto all'apprendimento permanente. Una proposta che nella sostanza dovrebbe prevedere, tra l'altro, accesso gratuito alla formazione, misure a sostegno dell'apprendimento dei pensionati per la certificazione (e l'aggiornamento) delle competenze acquisite, la promozione del benessere, della cittadinanza attiva, della coesione sociale e della convivenza interculturale. E' importante non sottovalutare che, in coerenza con alcuni articoli (il più delle volte disattesi) della nostra Costituzione e della normativa Europea, il disegno di legge lanciato dalla Cgil va in direzione del diritto all'apprendimento, dell'accesso alle conoscenze nel corso dell'intera vita per i cittadini italiani e anche per gli stranieri che vivono nel nostro paese. Una legge di iniziativa popolare, insomma, in prospettiva di un progetto, di un'idea di Nazione moderna che fa della diffusione (e dell'acquisizione) della conoscenza il caposaldo di uno sviluppo più condiviso, democratico e in rottura con le disparità attuali. Una legge orientata, inoltre, verso la diffusione di una cultura che non vuol dire solo più letture, più sapere o quant'altro, ma che senta anche l'urgenza di affermare una coscienza civile per la rivalutazione della politica (e della sua etica) sull'antipolitica (e i suoi strappi).
TORO 21/4 - 20/5
Sarà questa una giornata frenetica sul fronte professionale, ma anche ricca di soddisfazioni. In amore non rovinate tutto per qualche sciocco dubbio.
GEMELLI 21/5 - 21/6
In questo periodo nel lavoro dovete concentrare tutti i vostri sforzi su un obiettivo preciso. In amore la bufera è passata.
CANCRO
ECONOMIE DOMESTICHE PARALLELE
L'incertezza caratterizzerà questa settimana lavorativa: vi conviene perciò essere cauti nelle iniziative di lavoro. Bene il cuore.
di ANGELO LUCANO LAROTONDA
LEONE
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
segue dalla prima di andare tanto lontano per incontrarli. Sono vicini a noi. Li incrociamo all'aperto. A Potenza, per esempio, dalle parti di un istituto superiore, davanti a una delle scuole medie, nell’angoletto di una villa pubblica, dietro l'abside di una chiesa. A Melfi in qualche locale dove si va a “passare la serata”. A Matera, là dove si fa della buona musica e in strade frequentate allegramente da tanti giovani. Questi lavoratori paralleli non rilasciano ricevuta fiscale (figuriamoci, non lo fanno quelli “normali”!). Si sa chi sono ed è bene fingere di non saperlo. Certamente essi, gli interessati, non parlano in giro del proprio lavoro parallelo ma in qualche modo ti fanno sapere, con segnali allusivi e prudenti, che, se vuoi, sono a disposizione per soddisfare i tuoi bisogni. Nessun trattato di economia politica però parla di loro. Agli interessati non importa un fico secco essere ignorati da tali libri. Preferiscono agire nella realtà. Qui ed immediatamente. Sanno di fare un lavoro che produce ricchezza. Sanno che se vanno dentro saranno compatiti da quelli di fuori, che ormai reputano “eccessivi” o “stronzi” coloro che hanno fatto una legge punitiva. Sanno che se vengono arrestati all'estero, qui in Basilicata, oltre alle campagne di stampa in loro favore, ci sarà anche qualche consigliere regionale che presenterà un disegno di legge per “assicurare [=pagare coi soldi della Regione] il patrocinio legale al lucano arrestato in paesi terzi in presenza di presunta violazione di legge ad essi addebitata”. Eppure, lo sa anche il clown ormai, i “nuovi” bisogni sono soddisfatti proprio da questi lavoratori paralleli! La gente comune li chiama “spacciatori”. Di droga, ovviamente. Ed essi sono sempre più in aumento, tanto da trovarli anche nei piccoli paesi lucani. Pure qui il bisogno nuovo è diventato impellente! Alcuni sindaci lo negano. Debbono mantenere un loro punto di vista ufficiale o lo minimizzano senza prendere uno straccio d'iniziativa di contrasto. La storia si ripete. Quale storia? Lo dirò fra poco. Ora voglio dire che sta avvenendo un “salto di qualità” all'interno dei lavoratori paralleli. Vi sono di quelli che si limitano allo spaccio, acquistando la roba dai fornitori, altri invece… Altri invece stanno dando impulso ad un nuovo aspetto dell' Economia domestica, dove per domestica non è da intendersi quell'insieme di norme per la buona tenuta di una casa, secondo il concetto
classico, ma…Si tratta di una “economia domestica parallela” specificando che è promossa per procurare moneta; che è domestica perché trova le sue radici tra le mura di casa. Qui non ci sono i lavoratori paralleli. Semmai li troviamo nella fase terminale del ciclo. Nella fase iniziale vi sono dei giovani insospettabili, certamente bravi ragazzi, che mettono in qualche recipiente della propria stanza dieci-venti semi per far crescere una pianticella in altezza e in qualità per poi essiccarla e pesarla e dividerla in dosi e, infine, piazzarla con suo valore quasi simile a quello di mercato. Potremmo chiamare questi bravi ragazzi “agricoltori paralleli”. Perché lo fanno? Perché la loro famiglia ha un reddito basso e non può sostenere le spese di gestione del telefonino cellulare [con cui fare chilometriche chiacchierate con la ragazza, risolvere i compito col compagno più bravo, scambiarsi messaggini per dire che si è al bagno e fare considerazioni poco odorose su tizio o caio]. Poi ci sono le spese di benzina della propria macchina. Poi c'è la discoteca dove bisogna pur andare il sabato sera. Poi ci sono i jeans all'ultimo strappo da dover indossare. Poi …Poi … Ci sono dunque questi bisogni sempre nuovi da soddisfare. Soddisfare! Diversamente significa sentirsi emarginati, automortificati, depressi. E questo, signori miei, non è forse una faccia del più che famoso disagio giovanile. E i genitori? Che dicono i genitori? Loro sanno, o pensano, che il 'ragazzo' abbia un lavoretto da qualche parte. Oppure sono distratti da altri problemi familiari. Oppure “non vedono”perché l'importante è che egli non chieda soldi in casa perché non ce ne sono. Quando fui nella Commissione regionale per le tossicodipendenze portai le statistiche (Istat, Università, Sole 24ore) sul consumo della droga in Basilicata. passarono sotto silenzio della Regione e della stampa locale perché si era nel clima politico della “Basilicata felix”; (però tale stampa pubblicò soltanto quei dati che riguardavano il consumo a Francioso e Bucaletto tacendo quelli che toccavano il centro città e il numero dei figli di papà che si recavano nei centro fuori regione per disintossicarsi). Ora che siamo in una “Basilicata infelix” nessuno parla della nuova “economia domestica parallela”. Aspettiamo che aumenti in volume, così com'è successo per i lavoratori paralleli? La storia si ripete. E perfino il clown piange per davvero.
Non pretendete troppo dalle vostre energie: organizzate il lavoro in maniera più razionale. Chi vi ama aspetta solo un vostro cenno.
VERGINE 24/8 - 22/9
È tempo di valorizzare le vostre migliori qualità professionali: preparazione e diplomazia. In amore cambiate tattica.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nella vita lavorativa le difficoltà non sono finite, anche perchè vi orientate verso obiettivi molto ambiziosi. In amore concedete un po' di fiducia.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non dubitate dei consiglio di un amico di grossa esperienza, anzi seguiteli alla lettera. In amore con la gelosia peggiorate solo le cose.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Grossi contrasti con i soci o con i collaboratori: con la diplomazia tutto si aggiusterà. Affetti burrascosi ma molto stimolanti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Cercate di non complicare la situazione lavorativa impegnandovi in iniziative collaterali. Passi avanti in amore.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Per evitare passi falsi nella professione imparate a non dare niente per scontato: verificate tutto. Vita affettiva snervante.
PESCI 20/2 - 20/3
Con calma e con l'aiuto di un esperto potrete mettere a punto progetti che migliorino la vostra posizione professionale. In amore potete dare di più.
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Domenica 1 novembre 2009
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Domenica 1 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Avviamo oggi un dibattito per capire cosa succederà dopo la chiusura del presidio
Quale futuro per la Caserma? Le proposte: da un palazzo per la cultura a un polmone verde COSA accadrà alla storica Caserma Lucania, una volta dismessa? Quale l'utilizzo della struttura che l'ha ospitata dal lontano 1885? C'è già chi ha messo in cantiere alcune idee. Al primo posto, sicuramente, la volontà di non abbandonare quello che in tanti hanno definito come un pezzo di storia della città. Giampaolo Carretta (capogruppo in consiglio comunale del Pd), per esempio, investirebbe soprattutto in giovani, verde e cultura. «Innanzitutto - precisa Carretta - ritengo bisogna battersi fino all'ultimo perché il ministro della Difesa si renda conto che non può espropriarci del presidio militare, sia per motivi di sicurezza che socioeconomici. Se si dovesse riconvertire la struttura - aggiunge - ritengo bisognerebbe avanzare una proposta sinergica che tenga conto da un lato alle esigenze del verde in città. Quindi, pensare a un parco pubblico al suo interno. Dall'altro, sfruttare lo stabile sia per luoghi di cultura che per spazi di aggregazione per i giovani. Quindi, penso a una galleria civica, una biblioteca». Il segretario cittadino del Pdl, Lorenzo Larocca, ammette di non avere ancora idee precise sull'argomento. «Sarebbe necessario - dice - capire i tempi precisi in cui avverrebbe la dismissione. Senza un riferimento temporale, è difficile immaginare ogni tipo di previsione. In precedenza, paventata la possibilità di chiusura della caserma, si valutò l'ipotesi di riutilizzare l'area come luogo di raccolta della protezione civile. Ci sembrava la soluzione più adatta come estensione dell'area, perché facilmente raggiungibile e per la vicinanza al centro della città». Più volte, infatti, al ministro della Difesa, La Russa è stata avanzata tra le ipotesi di riconversione della caserma, quella di genio di protezione civile. Una proposta che, tuttavia, non ha mai trovato riscontro da parte dello stato maggiore dell'esercito. Scartando, quindi, una soluzione del genere, cosa farci di questo immenso e antico stabile? Michele Graziadei, presidente dell'Ordine degli architetti di Potenza non ha dubbi: «accogliere spazi culturali. Una struttura con un'importante storia alle spalle e con una determinata tipologia architettonica, dovrà accogliere qualcosa con funzioni rispondenti. Non possiamo pensare di metterci qualcosa di “leggero”. La caserma è una struttura rappresentativa della storia e della cultura della città. Nasce come propaggine del centro storico. Insieme all'orto botanico, infatti, era un grande punto di riferimento. Per cui io penserei a un palazzo della cultura, dove ubicare sale conferenze. Oppure, nella mia veste, proporrei una casa dell'architettura per esposizioni, confronti e dibattiti». Tra le sue proposte, anche quelle attinenti a un'utilità più propriamente amministrativa. «Si potrebbe trasferire il Comune con tutti i suoi uffici. Noi - dice - siamo collocati a Sant'Antonio La Macchia, sede non certo rappresentativa. Un'altra idea, potrebbe essere quella di raggruppare tutti gli ordini professionali. Insomma, ci sarebbero tanti modi per fare qualcosa di buono per la città». Intanto, la questione caserma fa ancora discutere. Per lunedì 2 novembre presso la sala delle commissioni del Palazzo del consiglio comunale, i capogruppo dell'opposizione in consiglio provinciale e comunale di Potenza e il parlamentare lucano del Pdl Giuseppe Moles, hanno indetto una conferenza stampa per approfondire la vicenda della chiusura. Anna Martino
Struttura che rappresenta la nostra storia cittadina
IN CITTA’
Tito
Potenza
Veicoli rubati un arresto
Progetti dedicati al capoluogo
UN UOMO è stato arrestato a Tito. L’accusa è furto di veicoli rubati.
AL CIRCOLO Angilla vecchia premiazione per il concorso “We love Potenza”.
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IN PROVINCIA L’ingresso della Caserma
DA DOMANI
San Fele
Genzano
In nome della scuola
Marcia contro la discarica
A SAN Fele un presidio dei genitori per dire no al trasferimento delle elementari.
GRANDE partecipazione a Genzano per manifestare contro la discarica.
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Forze armate: le celebrazioni SI PARTIRA’ già domani, con la consueta commemorazione dei defunti presso il cimitero, con le celebrazioni dedicate alle Forze armate. Il 4 novembre, festa dell'unità nazionale e giornata delle forze armate, nel parco di Montereale alle 10.45 faranno il loro ingresso davanti allo storico monumento ai caduti, gonfaloni, labari e associazioni combattentistiche per la cerimonia dell'alzabandiera. Alla presenza di tutte le autorità verrà celebra-
ta la santa messa. A seguire, uno dei momenti più forti della cerimonia: gli onori ai caduti con la deposizione delle corone da parte del Prefetto di Potenza, Luigi Riccio e il comandante del Cme “Basilicata” il generale Domenico Scaglione. Previste poi esposizioni di divise storiche e un angolo dedicato ai tre caduti lucani durante le missioni di pace all'estero: il sergente maggiore Nicola Stigliani, il sottotenente Merlino e il tenente Fortunato.
L’INTERVENTO
Continua la mobilitazione popolare di chi dice “no” alla chiusura
La difesa di un «interesse legittimo» CHIscrive,in qualitàdiresponsabile del Centro promozionale “Lucania Oggi”, anche d'intesa con soggetti di Potenza interessati alla questione, ha recentemente rivolto un'istanza al ministro della Difesa per la sospensione dell'ordinanza di soppressione, già stabilita per il 21 novembre 2009, del “91° Battaglione Lucania”, operante a Potenza. Larichiesta è stata anche portata a conoscenza dei componenti del Comando Supremo della Difesa, con contemporanea proposta (ex art. 118 della Costituzione), comportante anche il coinvolgimento della Regione Basilicata. Poiché tale richiesta potrebbe essere vista, erroneamente, legalmente improponibile; poiché, infondatamente, si ritiene che i provvedimenti amministrativi siano di esclusiva competenza dei dirigenti, senza un successivo controllo di legittimità dei Ministri sui medesimi, siccome parrebbe che tale richiesta, invece di essere sostenuta ed integrata da determinati politici lucani (che in merito se ne dovrebbero assumere la relativa responsabilità nel caso di soppressione del Presidio militare in questione), verrebbe pre-
giudizialmente osteggiata, è opportuno fornire dei parziali chiarimenti preliminari sulla questione. Fermo restando il bisogno di eventuali interventi ulteriori su questo giornale sulla medesima, permotivi dispazio, siespongono nella presente solo le ragioni giuridiche della fondatezza di tale richiesta. Innanzitutto, la proposta in questione non è fondata su tutela di “diritto soggettivo”, bensì di “interesse legittimo”. Ovvero di pretesa alla legittimità (che può essere avanzata anche dal singolo
cittadino per questioni di interesse pubblico), in base all'art. 113 della Costituzione. In altri termini se nel provvedimento di soppressione di tale Presidio potrebbero essereriscontrate, comeparrebbe, dei vizi di legittimità, tale provvedimento, anche dopo il 21 novembre 2009, potrebbe essere oggetto di imputazione non solo presso il T.A.R. (con richiesta di sospensione del provvedimento), ma anche a livello amministrativo. Quest'ultimo ricorso avverrebbe ai sensi del D.P.R. n.
1199/71 (Ricorso straordinario al Capo dello Stato) e ai sensi dell'art. 95 c2 della Costituzione (“I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri”. La responsabilità in merito del Ministro della Difesa in relazione alla richiesta di sospensione del provvedimento in questione, deriverebbe dall'ultimo periodo dell' art. 14 c 3 del D. Lgs. N. 165/2001, espresso come segue: “Resta salvo il potere di annullamento ministeriale per motivi di legittimità”. In base a tale disposizione, su provvedimento già avvenuto, il Ministro della Difesa per motivi di legittimità, può operarne un annullamento, una modifica o concederne una sospensione in attesa di verificarne elementi sopravvenuti in merito, quale la richiesta di sospensione precitata. In definitiva, in relazione ad eventuale possibilità di impugnazione del provvedimento di soppressione premeditato, occorrerebbe liberarci dal nostro ancestrale “vittimismo” verso le decisioni del governo. Giovanni Ribellino
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Potenza
Oggi e domani prevista grande affluenza al cimitero
Consegnati i lavori per i parcheggi
Commemorazioni defunti tra preghiera e dolore
Così i pullman non passeranno dentro la città
SI E’ LAVORATO molto negli ultimi giorni perché il cimitero di San Rocco si presentasse al meglio ai tantissimi visitatori che, già dalla giornata di ieri, si sono recati in visita per commerorare e salutare i loro defunti. Per tutti i visitatori, oltre ai lavori di ristrutturazione previsti dall’assessore all’Ambiente, Nicola Lovallo, anche una serie di servizi per facilitare il più possibile l’ingresso. previsto dall’assessore alla Mobilità, Pietro Campagna, infatti, un servizio di navette gratuite, attrezzate con apposite pedane per agevolare la fruizione da parte delle persone diversamente abili, che possa accompagnare quanti si recano al cimitero in questi giorni e l'intensificazione delle corse della metropolitana anche nella giornata di Ognissanti. I bus urbani Cotrab, inoltre, effettueranno un collegamento ininterrotto dalle 9,30 sino alle 17 dal largo antistante la chiesa di San Rocco fino all'ingresso principale del cimitero in via Pepe, da sabato 31 ottobre fino a lunedì 2 novembre. Anche le Fal hanno concordato con l'Amministrazione un incremento delle corse della metropolitana oggi e domani, nonostante il festivo. Tutto pronto, quindi, e spazio soltanto alla preghiera e al dolore per la perdita dei propri cari. Giorni a loro dedicati per dimostrare che l’amore e i legami restano forti anche dopo la morte.
L’ingresso del cimitero di San Rocco (Foto Andrea Mattiacci)
L’ANNUNCIO DI SUPERBO
Visita pastorale: evento per i cattolici IL MOMENTO più intenso di dialogo pastorale tra il vescovo e le varie componenti del popolo di Dio: è questo - per i cattolici - il senso della visita pastorale. Un momento intenso di comunione che l’arcivescovo metropolita di Potenza, Muro Lucano e Marsiconuovo, Agostino Superbo ha deciso di condividere con i suoi fedeli. Per questo motivo, nel corso della celebrazione della messa in onore del santo Patrono di Potenza, San Gerardo, ha annunciato una visita della diocesi «per confermare ed incoraggiare nella fede, per porsi in ascolto delle attese dei fedeli, per verificare l’attuazione delle norme canoniche e degli orientamenti conciliari e sinodali».
La visita pastorale nella diocesi, che si svolgerà a partire dal primo gennaio 2010 in cinque ambiti: economico-amministrativo, sacramentale, ecclesiale, giuridico-amministrativo, pastorale e socio-culturale. Nell’editto letto ai fedeli, il presule ha evidenziato che «la prassi canonica considera la visita pastorale il momento più intenso di dialogo pastorale tra il vescovo e le varie componenti del popolo di Dio» e ha annunciato che nominerà «cinque delegati con il compito di accompagnatori e aiutanti per i cinque ambiti» della visita stessa. I cinque ambiti della visita riguarderanno la «trasparenza amministrativa e la verifica rigorosa e documentata dei fondi pastorali
erogati dalla Conferenza episcopale italiana»; la verifica della «iniziazione cristiana» in riferimento alla preparazione ai sacramenti; la «presenza materna della parrocchia soprattutto nei luoghi della sofferenza, della povertà e dell’emarginazione, in particolare attraverso la vitalità delle associazioni, dei movimenti e dei gruppi ecclesiali»; il controllo sulla «regolarità dei registri parrocchiali e dell’attività degli organismi di partecipazione parrocchiale, obbligatori o consigliati»; infine, la “comprensione delle dinamiche proprie del mondo dei giovani, delle loro fragilità e la progettazione delle risposte possibili da offrire con premurosa sollecitudine».
Il sonno senza sussulti In una Potenza urbanisticamente arrangiata, architettonicamente zeppa di barriere, perennemente con i “lavori in corso”, in una Potenza dove le opere pubbliche si iniziano, talvolta si realizzano, ma non si usano mai (penso al Ponte attrezzato, alias lombricone), dove gli inceneritori servono solo a bruciare risorse economiche inutilmente, e dove il terrore degli assessori e del Sindaco è il debito accumulato, spicca la perdurante gratuità del servizio delle scale mobili. Inspiegabile, in verità, stante il costo, notevole, di funzionamento, e le conosciute ristrettezze economiche che non consentono neanche di prevedere l’abbattimento di una barriera architettonica. Cionondimeno gradita, però. Avere un servizio, buono, quale è quello delle scale mobili, al di là dell’inaccessibilità, parziale, ai portatori di handicap, non può non suscitare gratitudine. Ma, della magnanimità, da parte della pubblica amministrazione locale, mostrata nel caso specifico, ma contrapposta alla gravità della situazione economica, pur bisogna spiegarne il motivo. E la giustificazione. Non sfugga che al Comune il servizio costa caro. E il fatto che non lo redistribuisca fra gli utenti, attraverso il pagamento del biglietto, non significa che non debba comunque gravare sulla cittadinanza. Siamo, in buona sostanza, davanti soltanto ad un effetto ottico, un effetto speciale. Per dirla tutta, il servizio lo paghiamo comunque, in tante maniere, col contante e con servizi deficitari se non mancanti, anche perché non c’è Paperon de Paperoni che, a fine mese, va alla cassa e salda il conto.
Piuttosto bisognerebbe sapere nell’ordine: quanto costa il servizio al Comune e con quali fondi lo paga. Quale strategia suggerisce di rendere gratuito il servizio pur in presenza di una situazione economica disagiata, e col brusio polemico contro il governo che ha tagliato i fondi, e, infine, se la gratuità del servizio non sia soltanto una sonora presa per i fondelli. Una maniera per tener buoni i cittadini e per dimostrare loro quanto sono, gli amministratori, bravi e buoni. Infine bisognerebbe capire se con quei soldi fatti risparmiare all’utente ma che gravano anche su chi utente non è, non si potrebbe risolvere qualche problema più urgente. Ancora. Esiste un patrimonio immobiliare di grande consistenza, inutilizzato e abbandonato, che grava sulla città, quanto meno per la sporcizia e la bruttezza che produce, e per il mancato sfruttamento. Ebbene, non sarebbe il caso di progettare la ricostruzione e affidarla in appalto a imprese private cui trasferire, per il servizio reso, parte del realizzato?
Si potrebbe bonificare la città, ottenendo edilizia pubblica, e garantendo lavoro e guadagno alle imprese edili. Se non si fa niente, invece, e da decenni, abbiamo il dovere di capirne il motivo, e se lo stesso non coincide con la volontà di far morire il centro storico e la città intera, vuol dire che dietro c’è soltanto incompetenza e abulia amministrativa. Altrove si stanno inventando lo sponsor sui certificati comunali, per produrre nuove entrate, da noi il letargo politico, che sfocia in un immobilismo preoccupante e che fa immaginare un elettroencefalogramma politico-amministrativo pressocchè piatto. Ma la cosa più drammatica è l’ormai conclamata assuefazione generale a una vita scadente. Non c’è moto di ribellione, e la opposizione politica, salvo sporadici casi, dorme un sonno senza neanche più sussulti. E, invece, quanto sarebbe benefica una presa di coscienza da parte di tutti. E, ora, andiamo a goderci il Grande Fratello, che quello ci tocca. Luciano Petrullo
SONO un “pezzo” fondamentale del Piano urbano di mobilità (Pum), quella “rivoluzione” della viabilità cittadina, al momento a livello di programmazione, che dovrebbe rendere concreto il sistema integrato tra ferrovia, collegamenti meccanizzati, trasporto su gomma. E nello scenario di semplificazione del traffico e di sostenibilità ambientale, rientrano anche i parcheggi lungo la Fondovalle: senza quelli, è difficile pensare a una reale possibilità di fruizione della viabilità alternativa. Del resto, in attesa che il ponte attrezzato sia reso accessibile al pubblico (mancano ancora delle autorizzazioni e il via libera dell’ufficio ministeriale competente), non si è comunque risolto il problema del passaggio dei pullman (soprattutto quelli del trasporto scolastico dei paesi del circondario) in pieno centro urbano. Allora, i parcheggi lungo il vallone di Santa Lucia, diventano lo sbocco del problema. Non sarà cosa immediata, ci vorranno almeno due anni. Nel frattempo, i lavori sono stati consegnati e l’area (quella del versante che si trova a destra di
viale dell’Unicef andando in direzione rione Risorgimento) è già stata recintata. I lavori costeranno 4 milioni di euro e fanno parte di un finanziamento Por in cui rientrano altri interventi legati alla viabilità. Alla fine dei lavori saranno realizzati circa 300 parcheggi (compresi un’ottantina di spazi destinati agli autobus). E nel frattempo? «Appena il ponte attrezzato sarà aperto - spiega l’assessore alla Viabilità, Pietro Campagna - riusciremo a risolvere il problema del congestionamento del traffico a causa del passaggio urbano degli autobus. A quel punto, i pullman si fermeranno nei pressi del ponte (prima che i parcheggi siano realizzati, ndr) e da lì studieremo un sistema, magari o navette o il passaggio pedonale, per raggiungere gli istituti scolastici con la viabilità alternativa. Penso al centro studi di rione Poggio Tre Galli (l’area del quartiere in cui sono concentrati numerose scuole) in cui gli studenti potranno arrivare senza attraversare la viabilità già trafficata». s.l.
RIFIUTI E COMUNICAZIONE I servizi dell’Acta In un momento in cui il settore rifiuti è spesso al centro di attenzione e preoccupazioni, l’Acta si presenta ai cittadini e avvia un percorso di comunicazione e informazione. Così, martedì pomeriggio, nella sala dell’arco di Palazzo di città si terrà una conferenza stampa (ore 17), “l’Acta vista da vicino”. All’incontro parteciperanno i comitati di quartiere, il sindaco di Potenza Santarsiero, l’assessore alla Partecipazione Fiore, l’assessore all’Ambiente Lovallo.
TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA INCANTO IN DANNO DI Procedimento di Esecuzione Immobiliare N. 184/96 IL CANCELLIERE RENDE NOTO -CHE il giorno 04.12.2009, alle ore 11,30, nella sala delle Pubbliche Udienze di questo Tribunale, avanti al Giudice dell'Esecuzione, si procederà alla vendita senza incanto dei beni immobili sotto descritti. DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNICO: fabbricato immobiliare, sito in Pietragalla, alla C.da Risciuddo, piano terra e primo piano, con annessa area circostante di mq. 2465, attualmente in catasto rispettivamente, fabbricato alla partita 1000789, al fol. 55, p.lla 450 , terreno alla partita 22829, fol. 55, p.lla 598. CONDIZIONI DI VENDITA - Gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto di ufficio con relazione depositata in data 12.10.1999, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative; - Il prezzo base è di € 77.766,00 oltre di I.V.A, se dovuta; - L'aggiudicazione sarà disposta in favore di chi avrà formulato l'offerta più alta, in aumento rispetto al prezzo base, a seguito di gara tra gli offerenti. - Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una solo offerta valida, senza gara. - Le offerte di acquisto sono irrevocabili e dovranno essere presentate in regola col bollo, in busta chiusa e sigillata indirizzata all'Ufficio Esecuzioni Immobiliare del Tribunale di Potenza, entro le ore 11 del giorno precedente quello di gara; - Esse dovranno contenere: 1) le generalità, domicilio, codice fiscale, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui sarà intestato l'immobile se persona fisica; ragione sociale, sede, recapito telefonico, partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante e relativi poteri se trattasi di società o ente. Non sarà possibile intestare l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; 2) dati identificativi dell'immobile per il quale l'offerta è proposta; 3) indicazione del prezzo di acquisto offerto; 4) all'offerta devono essere allegati due assegni circolari, non trasferibili, intestati alle “Poste Italiane S.p.a. Potenza”, per gli importi fissati in percentuale sul prezzo base: - il primo pari al 20% per spese di vendita salvo conguaglio; - il secondo pari al 10% per cauzione ed in conto prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione di cui sopra) entro 60 giorni dall'aggiudicazione, su Libretto Postale infruttifero, nelle forme di Deposito Giudiziario. Detto libretto sarà depositato in Cancelleria, previa redazione del relativo Processo Verbale. In mancanza si procederà a norma dell'art. 587 C.p.c.; - all'esito di tali adempimenti sarà emesso il Decreto di Trasferimento ai sensi dell'art. 586 C.p.c.; Maggiori informazioni in Cancelleria. POTENZA, 10.04.2009 IL CANCELLIERE -Dott. Canio Muro-
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Potenza 21
Domenica 1 novembre 2009
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Domenica 1 novembre 2009
Le condizioni igieniche del capoluogo un secolo fa
Dal libro ai mass media nell’era della tecnologia
Il Vulture si candida ad accrescere la pace
Al Don Bosco, arriva il lupo e i sette capretti
IL PROSSIMO 7 novembre si terrà la presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti (Tip. Editrice Garramone e Marchesiello, 1889). La manifestazione si terrà al teatro Stabile, sabato pomeriggio, alle 18. Al dibattito interverranno il sindaco della città, Vito Santarsiero, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell’ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico esperto di storia della medicina. Modera Maria Carmela Calice Consiglio, presidente del Centro annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”.
IL PROSSIMO 7 novembre, presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale, alle 18, con il patrocinio del Ministero per le attività culturali, si terrà il convegno “dal libro ai mass media. L’informazione nell’età tecnologica”. L’incontro, organizzato in collaborazione con il consiglio regionale dell’ordine dei Giornalisti della Basilicata e la Regione Basilicata ospiterà gli interventi di Franco Sabia, direttore della Biblioteca, Rocco Brancati, docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all’Unibas, Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno, Vito De Filippo, presidente della Regione. Modera, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti lucano.
“Il VULTURE, una via per la pace”. Questo il titolo del convegno internazionale previsto a Venosa al castello ducale il 6 (alle 15:30) e il 7 novembre (dalle 9 alle 13.30) . Fra i relatori in rappresentanza delle massime istituzioni scientifiche e diplomatiche, il segretario Generale Cni Unesco, Lucio Alberto Savoia e Zef Bushati, ministro plenipotenziario ambasciatore della Repubblica d'Albania in Italia, Cosimo Damiano Fonseca Accademico dei Lincei. Nella seconda sessione l'intervento, fra gli altri, di Donato Michele Mazzeo, direttore Webzine “Basilicata Arbereshe”.
L’ACCADEMIA Perduta Romagna Teatri (di e con Danilo Conti e Antonella Piroli) presenta “Il lupo e i sette capretti”, uno spettacolo di teatro d’attore, pupazzi, oggetti, dedicato ai più piccoli. Appuntamento il 7 novembre alle 18.30 al teatro Don Bosco. La trama: un lupo desidera divorare sette capretti e aspetta l’occasione favorevole, che si presenta quando la mamma capra li lascia soli per andare a fare la spesa. I capretti, messi all’erta dalla loro mamma, si chiudono in casa, ma alla fine il lupo, aiutato anche dall’indifferenza e dall’egoismo di alcuni personaggi, riesce a divorare sei dei sette capretti...
AL CIMITERO
CONCORSO DI IDEE AL CIRCOLO ANGILLA VECCHIA
Centro sportivo in zona G Suggerimento vincenti
Reumatologi a confronto sui farmaci
attrezzate per la fruibilità di anziani (comprensive di campi da bocce, giochi da tavolo, zone di riposo), di bambini (con l’installazione di parchi giochi in materiale plastico) e di intere famiglie. «Come previsto dal bando di concorso, il progetto primo classificato verrà consegnato nei prossimi giorni all’amministrazione comunale di Potenza chiamata a esprimersi sulla realizzabilità e utilità del progetto. Il
500, che passione... di gruppo
ria era composta da Giuseppe Zizzi, Michele Graziadei, Michele Lapenna, Giancarlo Grano, Matteo Capuani, Carlo De Vuono. Alla manifestazione sono intervenuti diversi rappresentati dell’amministrazione e di organizzazioni. Tutti i progetti saranno esposti in una mostra che sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2009.
nostro compito potrebbe finire qui - conclude Fierro - ma, nel momento in cui il comune dovesse approvare il progetto, non ci sottraremo anche nel fornire idee e proposte per la ricerca dei finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera». Al secondo posto si è piazzato il progetto “Green life”, mentre si è classificato terzo il progetto “Cuore aggregativo sportivo”. La giu-
LA SCHEDA
Scelta vasta e sostenibile: ecco la proposta
Il progetto vincitore del concorso d’idee (f.M.)
ECCO una scheda sintetica relativa al progetto che si è aggiudicato il primo posto nel concorso. La proposta “Per un verde a venire” è stata redatta dallo studio W.O.P. architettura (di cui fanno parte gli architetti Christian Rosolino, Gerardo Sassano, Michele Scioscia, Giovanni Brienza che è il graphic designer). Hanno collaborato gli ingegneri Giovanni Albano e Donato Losasso, gli agronomi Valeria Di Muzio e Felice Curci. «Il tema di un centro sportivo polivalente in un’area a cavallo tra i quartieri di Malvaccaro e Poggio Tre Galli di Potenza è qui inteso come occasione per ricucire, all’interno di un sistema più organico, percorsi ed aree pubbliche in un ambito urbano notoriamente privo di attrezzature ricreative e luoghi di aggregazione. Sotto questo aspetto il progetto che si presenta vuole costituire non solo un intervento di progettazione fine a se stesso, maun tassello di una riqualificazione più ampia che mira ad avere come bacino di utenza l’intera città». Elemento caratterizzante e generatore è il “percorso”: dal livello stradale, dove sono ubicati i parcheggi per le auto e due ingressi, hanno origine tre percorsiaquotediverse checostituisconogliassiprogettuali dell’intervento e definiscono tre differenti ambiti di attività (terrazza attrezzata, playground e campi all’aperto e passeggiata naturalistica). Il target di riferimento è esteso dai più piccoli agli anziani:«Si èricercatala piùampiaintegrazionedegli spazi,al finedi conseguireuna interazionesociale egenerazionale». Scelta ampia anche per gli sport praticabili, da quelli tradizionali come nuoto, basket, pallavolo, calcio e atletica, ai meno consueti come free climbing, skateboarding, pattinaggio su ghiaccio. Da un punto di vista strettamente progettuale si è seguita la filosofia del minimo costruito infatti, rispetto ai circa 21600 metri quadrati di superficie coperta realizzabile secondo gli indici urbanistici, si è scelto di realizzarne soltanto 4740, «questo per porre l’accento sulla dimensione di “parco”». Il tutto contornato di scelte sostenibili in fatto di risorse energetiche.
Venosa . Lo sorso 28 ottobre Matteo Soldo frequntante la V D del Liceo Classico ha compiuto 15 anni. Nella foto ripreso con il compagno di classe, Raffaele.
Ginestra Davide, figlio del nostro collaboratore di Ginestra, Lorenzo Zolfo ha compiuto lo scorso 22 ottobre 13 anni. Auguri dalla nostra redazione.
Per i tuoi 80 anni un caloroso augurio da moglie, figli, nipote e pronipote. Auguri!
IL COMMENTO
CINEMA
Nardiello: «Sì al piano regolatore sociale»
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
«LA relazione programmatica presentata dal sindaco Santarsiero per diventare attività amministrativa quotidiana e quindi trasformarsi in azioni concrete ha bisogno della più ampia partecipazione e condivisione alle scelte più qualificanti relative al futuro della città e soprattutto del protagonismo della comunità potentina, sino a realizzare un vero e proprio “statuto”della partecipazione». A pochi giorni dalla presentazione ufficiale in consiglio comunale delle linee programmatiche dell’amministrazione guidata da Santarsiero, arriva il commento del segretario cittadino di Potenza del Pdci Gerardo Nardiello. «Le prime riunioni, i primi contatti in questi mesi con i comitati di quartiere, come è accaduto a rione Lucania, a rione Cocuzzo, Poggio Tre Galli –aggiunge il segretario del Pdci – sono un buon avvio perché mettono al centro del confronto gli organismi di partecipazione popolare che vanno potenziati nelle loro competenze, come va valorizzata la grande voglia di partecipazione alla soluzione di piccoli e grandi problemi del proprio quartiere. Si tratta inoltre di riprendere l’esperienza delle Consulte tematiche, sul volontariato, i giovani, lo sport per passare dalla fase di ascolto delle esigenze specifiche e di settore a quella della proposta progettuale». «Della relazione di Santarsiero – dice ancora Nardiello – ho apprezzato in particolare l’idea di “città delle politiche sociali”in direzione del potenziamento dei servizi sociali già esistenti, dell’attivazione di nuovi Centri per l’infanzia e per gli anziani e interventi per affrontare il fenomeno della nuova povertà. Mi sembra in proposito fortemente innovativa la proposta di realizzare un “piano regolatore sociale” quale strumento - conclude così Nardiello - per individuare mappe del disagio, del bisogno e delle emergenze». Ma dal’analisi arriva anche il sostegno in prospettiva: «I Comunisti italiani su questi problemi non faranno mancare il proprio contributo di idee e proposte».
Sala 1 Michael Jackson. This is it 17.00 - 19.30 - 22.00 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 Amore 14 18 - 20 - 22 Sala 4 Nel paese delle creature selvagge 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Oggi sposi 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 La battaglia dei tre regni 18 - 21
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Viaggio al centro della terra (3 D) Unico spettacolo alle 17 Michael Jackson. This is it 19 - 21
This is it UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori.
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0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
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HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
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La giornata di premiazione del concorso nazionale di idee, diretto alla proposta progettuale di realizzazione di un centro sportivo polivalente organizzato dal circolo di via Angilla vecchia «è stata una giornata di festa - spiega il presidente Enzo Fierro (in foto) - Una giornata importante poiché con l’ausilio del concorso di idee, a cui tanti giovani progettisti, tutti under 35, hanno partecipato, si intravede la possibilità di immaginare e disegnare una città migliore, una città moderna che offra più spazi per l’aggregazione, la socializzazione, le attività sportive». L’associazione si è avvalsa del supporto degli ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, di alcuni sponsor e di diverse associazioni. L’area scelta per la proposta è situata nella cosiddetta zona G della città di Potenza, «ambito urbano tuttora in espansione, privo al momento di adeguate strutture di servizio e cerniera tra le zone residenziali già costruite e quelle di futura espansione poste a nord-ovest della città». Il concorso è stato vinto da Gerardo Sassano (con il progetto “Per un verde a venire”) che ha spiegato al pubblico presente alla premiazione come «il complesso contiene spazi sia al coperto che allo scoperto, flessibili e idonei all’espletamento di varie discipline sportive, in maniera da garantire l’uso in ogni stagione, anche attraverso la previsione di coperture mobili». Importante la qualità e la dislocazione dei servizi annessi alla struttura (spazi per il pubblico, parcheggi, collegamenti tra le diverse zone di attività, spogliatoi, punti di ristoro, aree
REUMATOLOGI a confronto ieri mattina presso la sede dell’ordine dei Medici, con il convegno “Farmaci biologici in reumatologia”indetto dal Dipartimento regionale di Reumatologia di Basilicata,dall’ordine dei Medici della Provincia di Potenza e dall’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. Un convegno a più voci, quello svoltosi ieri che ha visto interpreti i migliori esperti regionali che hanno discusso un tema di grande importanza sia sul piano terapeutico che diagnostico. Farmaci biologici in reumatologia, un tema molto attuale, soprattutto considerato l’utilizzo sempre maggiore di tali composti chimici che differentemente da quanto avviene per il cibo dove l’alimento è sicuro, danno altre indicazioni terapeutiche e strutturali sui pazienti. Tali farmaci servono a combattere malattie legate alla reumatologia quali ad esempio artrite reumatoide psoriasica che ormai sono diventate tradizionali fattori di rischio tra i pazienti. I farmaci biologici rappresentano attualmente un grosso passo avanti nella terapia e nella diagnostica delle malattie reumatologiche. Buona è anche la funzionalità dei farmaci sopra citati, che consentono ai pazienti una cura migliore rispetto a quella di dieci anni fa. La Basilicata in questo contesto risulta una regione in cui la frequenza di malati è decisamente sotto controllo, grazie agli sforzi profusi dai primari ospedalieri e dalle strutture assistenziali. Poco sviluppati sono nella pratica i fattori culturali. f.menonna@luedi.it
Potenza 23
Agenda
Domenica 1 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
24 Tito In manette Antonio Giosa, Stefano Lareglia e Agnieszka Bozena Ralf
Tra pezzi di ricambio e armi Sono accusati di ricettazione, riciclaggio di autoveicoli rubati e favoreggiamento TITO - Era di Antonio Giosa, 40 anni, di Tito, e Stefano Lareglia, 28 anni, di Venosa, la "catena di smontaggio" di automezzi rubati rinvenuta dalla polizia di Stato a Tito. I due sono stati arrestati con l'accusa di ricettazione e riciclaggio di autoveicoli rubati, mentre Giovanni Giosa di Tito e Agnieszka Bozena Ralf, convinvente di Antonio Giosa, per favoreggiamento. Al sequestro dell'officina meccanica gli investigatori sono giunti nell'ambito di indagini sui furti di camion e automezzi nei territori di Tito, Venosa e Andria, in provincia di Bari. Gli agenti hanno sequestrato tre autocarri, tre autovetture, numerosi documenti e diversi attrezzi utilizzati per il furto dei mezzi e per la disattivazione di allarmi satellitari oltre a quattro fucili, una pistola scacciacani e 179 cartucce. I veicoli rubati venivano poi portati a Tito Scalo, nascosti e ridotti in pezzi di ricambio da piazzare sul mercato. Le operazioni sono state condotte dalla Squadra mobile di Potenza in collaborazione con la Polizia stradale, il Reparto di prevenzione crimine e il personale del commissariato di Polizia di Andria. L'arsenale era nascosto in un casolare della Murgia, probabilmente il covo di una banda specializzata nei furti di auto e mezzi agricoli. Gli investigatori sono convinti di essere vicini alla soluzione del mistero sulle strane sparizioni di trattori e macchine che avvengono ormai da tempo, soprattutto nei comuni di Banzi, Lavello e Genzano, ai confini con la Puglia. C'è una task force composta da uomini della polizia di Andria, della questura di Bari e della squadra mobile di Potenza, che lavora da circa otto mesi in questa direzione. Le prime perquisizioni, disposte dal magistrato della procura di Potenza Annachiara Ventricelli, pare diano ragione agli investigatori. Quelli sequestrati sono congegni elettronici di ultima generazione, si tratta di un jammer e di un rileva-
RUOTI Trattore rubato Ritrovato e restituito RUOTI - Era stato rubato lo scorso 13 luglio, ma dopo un’attenta attività d’indagine un trattore è stato ritrovato dagli uomini del comando stazione forestale di Ruoti. Il mezzo era stato sottratto al legittimo proprietario, che lo custodiva in garage e, dopo tre mesi, probabilmente non si aspettava neppure più di ritrovarlo. Invece il trattore è stato ritrovato lo scorso 21 ottobre dal comandante ispettore capo, Pancrazio Lazazzera e dai collaboratori Pascaletta e Telesca. I ladri l’avevano abbandonato in un bosco. Ora è stato riconsegnato al proprietario.
Una delle auto smontate. A sinistra il casolare. In basso le armi
tore di radio frequenze. Il primo serve ad inibire il segnale di antifurto degli apparecchi cellulari, impe-
disce di fatto la localizzazione del segnale che un sistema satellitare gps manda alla centrale operativa;
il secondo permette di inibire l'invio di frequenze agli istituti di vigilanza. Mezzi che la banda utilizzerebbe giornalmente per depredare masserie e box sulla Murgia e in Basilicata. Oltre a questi le armi, soprattutto fucili, segno degli interessi diversificati
del gruppo criminale i cui componenti non esiterebbero a fare fuoco in caso di pericolo. Oltre alla procura di Potenza, all'inchiesta sta lavorando la magistratura di Trani. C'è un fascicolo che conta già una decina di indagati,
tra menti dell'organizzazione e semplice manovalanza, come le quattro persone arrestate nelle ultime ore in Basilicata trovate intente a montare un camion rubato qualche giorno prima ad Andria. f. a. f.amendolara@luedi.it
Avigliano Il presidente dell’associazione “L’abete” solleva il caso della strada per Paoladoce
«Intervenire prima dell’inverno» L’arteria è impraticabile a causa di smottamenti del terreno AVIGLIANO – E' nota come la "Avigliano-Paoladoce", la strada di collegamento principale tra Avigliano e le frazioni, quelle più grandi: Lagopesole e Possidente. Ma è anche una delle strade più dissestate del comune. Attraversa, a quota elevata, il monte Carmine e tange il parco eolico: una strada tanto importante quanto rovinata e insicura che ha suscitato in queste ore una nuova presa di posizione da parte dell'associazione culturale L'Abete, questa volta promotrice di una missiva di denuncia e di sollecitazione indirizzata ai vari livelli istituzionali. A Comune, Provincia e Regione il presidente dell'associazione
onlus di Avigliano, Carmine Ferrara, ha preso carta e penna e ha fatto sapere che occorrono «interventi urgenti e immediati di messa in sicurezza dell'arteria prima dell'inizio della stagione invernale». Quello è un tratto di strada sul quale, d'inverno, gli automobilisti (tanti che raggiungono per motivi di lavoro la Potenza-Melfi) vengono messi a dura prova: acqua e nebbia quando il clima è docile, neve e ghiaccio quando l'inverno si accanisce a oltre 1000 metri di quota. È una situazione che all'Abete ritengono seria. Pertanto dopo le sollecitazioni di “iscritti e simpatizzati” Ferrara ha inviato la missiva agli indirizzi, tra gli altri, di Piero Lacorazza, Nicola
Valluzzi e Ivan Santoro (Provincia), di Donato Salvatore (Consiglio regionale) e degli amministratori comunali Domenico Tripaldi e Donato Lacerenza, invitandoli anche a un sopralluogo. Per ora c'è l'istanza, finalizzata alla realizzazione di interventi urgenti, “motivata dalle condizioni di assoluta impraticabilità della strada che, a causa di numerosi smottamenti, presenta buche diffuse e di ampia estensione, profonde anche 30 centimetri, oltre che all'assenza di segnaletica verticale ed orizzontale e di guard rail in prossimità di dirupi». Raccontano, ed è vero, di una strada per lunghi tratti impraticabile.
Ferrara, poi, non si limita a ricordare le condizioni del collegamento tra il centro di Avigliano e le sue frazioni, ma segnala anche che «le già inoltrate analoghe e molteplici richieste sul ripristino delle condizioni minime di sicurezza dell'arteria risultano inevase e, ben magra consolazione, rappresentano le giustificazioni addotte circa l'annunciata previsione di interventi di ammodernamento sull'intero tracciato, da dieci anni dichiarati ma mai iniziati». A ciò si aggiunge il fatto che non si conoscono né la data di avvio dei lavori, né lo stato della progettazione, né tantomeno le necessarie varianti. g.sil.
Pietragalla, messa nel cimitero Pietragalla, domani vertice del Pd per commemorare i defunti sullo stato della politica comunale PIETRAGALLA - La ricorrenza e la commemorazione dei defunti che avviene il 2 novembre costituisce un simbolo sostanziale ed un riferimento importante ma anche un momento di riflessione verso chi non c'è più fisicamente anche se il loro ricordo naturalmente esiste per tutti i 365 giorni che formano un anno. In questi giorni, più di ogni altro, ovviamente sono tanti i cittadini pietragallesi, sia residentiin paese che in altri centri abitati e città, che si recano a commemorare i propri familiari sepolti nel cimitero pietragallese, portando loro fiori e preghiere. La parrocchia "San Nicola di Bari" di Pie-
tragalla, guidata dal parroco don Tonino Cardillo, come ogni anno, effettua la commemorazione dei defunti all'interno del cimitero comunale di Pietragalla. Infatti domani alle 10 verrà officiata una santa messa per tutti i defunti all'interno della cappella presente nel camposanto cittadino. Nel corso dell'omelia ovviamente il parroco ricorderà tutti coloro che riposano in tale luogo, i sacrifici fatti durante l'esistenza terrena e soprattutto verranno recitate le preghiere in ricordo dei cari estinti. a.b.
PIETRAGALLA - C'è soddisfazione nell'ambito del Partito democratico di Pietragalla all'indomani delle primarie svoltesi qualche giorno fa e alla base di tutto questo vi è la partecipazione dei cittadini pietragallesi alla consultazione elettorale politica. Sono stati all'incirca 540 le persone di Pietragalla, tra iscritti e non iscritti, che si sono recati presso il seggio elettorale installato nella sala consiliare del palazzo municipale. E' un numero significativo che rappresenta quindi un risultato di tutto rispetto al di là di chi è stato stato premiato dalle preferenze espresse dai votanti. In tal senso è fissata per domani, a partire dalle 20.30, una riunione del direttivo della sezione comunale del Partito democratico che come sempre si terrà presso la sede sezionale ubicata in via Vittorio Emanuele III° di Pietragalla.
All'ordine del giorno vi sono due argomenti. Innanzitutto si farà una panoramica della situazione politica generale a livello comunale, provinciale e regionale in funzione anche del prossimo passaggio elettorale politico che porterà all'elezione del segretario regionale del Partito democratico nei prossimi giorni. Successivamente si analizzerà la situazione amministrativa a livello comunale su quanto è stato fatto sino ad ora da parte dell'amministrazione municipale di Pietragalla guidata da esponenti del Partito democratico, premiati dagli elettori con una vittoria schiacciante nella tornata elettorale dello scorso mese di giugno e su quelli che sono gli impegni programmati per il futuro per la comunità locale. Antonio Bevilacqua
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Domenica 1 novembre 2009
25 San Fele Il primo cittadino ribadisce la propria posizione: «L’edificio della media è sicuro»
«No al trasferimento della scuola» Una parte dei genitori contraria all’ordinanza dell’amministrazione comunale SAN FELE - Dal 3 novembre i ragazzi della elementare “De Jacobis” verranno trasferiti nella scuola media statale “Faggella”. Il sindaco Gerardo Fasanella, pur “in ascolto” delle esigenze di alcuni genitori che hanno pacificamente protestato ieri mattina, va avanti e renderà operativa l'ordinanza approvata dalla giunta nei giorni scorsi. «La scuola media - ha detto il sindaco raggiunto ieri telefonicamente - risponde alle esigenze di sicurezza secondo la vecchia normativa. E' idonea, completa e funzionale rispetto alle esigenze dei bambini della elementare». Sulle polemiche scatenate nei giorni scorsi a seguito dell'ordinanza è categorico: «Ho spiegato in un incontro pubblico le ragioni che ci spingono verso questa soluzione. La scuola “De Jacobis”ha bisogno di un intervento strutturale serio e non di un ampliamento. I fondi a disposizione permetteranno di avere una struttura sicura e perfettamente rispondente alle vigenti norme». Sui genitori e sul comitato di cittadini aggiunge: «sono disposto a parlare con tutti. Nei giorni scorsi ho spiegato le mie ragioni, nessuno dei cittadini che si oppongono all'ordinanza mi ha spiegato le proprie ragioni». Intanto
I mille volti di Bella in un talk show
Alcune immagini della manifestazione di ieri
per tutta la mattinata di ieri un gruppo di cittadini (circa 150) hanno protestato simbolicamente nell'atrio della vecchia scuola “De Jacobis”. Un'assemblea per dire “no” al trasferimento degli alunni, ma anche per ribadire un concetto: «a che cosa serve spiegano in una nota - spostare la scuola in una struttura ugualmente non adeguata sismicamente alle nuove normative entrate in vigore soltanto da qualche mese?» A questa domanda il sindaco è stato categorico: «Nessuna scuola in Basilicata è sicura secondo la nuova
normativa. I ragazzi - ha ribadito - verranno trasferiti in una scuola sicura e con più servizi. Questa operazione, inoltre, ci permette un risparmio di circa 50.000 euro che saranno reinvestiti per la messa in sicurezza della vecchia scuola». Il presidio è durato fino alla tarda serata di ieri. Momenti di tensione non ce ne sono stati anche se i cittadini hanno cercato di ribadire la propria posizione al primo cittadino e ai membri della giunta. «A noi risulta - ha detto Giuseppe Ferrone, tra gli organizzatori del presidio - che un pilastro del-
la scuola media non è a norma. Inoltre - ha aggiunto nella giornata di ieri, gli studenti della scuola media sono stati trasferiti da un piano all’altro per permettere di pitturare la classe. Questo, stando a quanto ci risulta, qualche bambino non si è sentito bene a causa dell’odore della vernice». Intanto dietro il sollecito dell’opposizione, il sindaco ha convocato per martedì prossimo, un consiglio comunale aperto per discutere della questione che attualmente registra opinioni divergenti». g. r.
Calvello L’intervento di Loredana Albano nel corso del convegno
«Una sfida per il territorio» La presidente del Corecom scommette sul marketing «Una sfida per il territorio». Lo ha detto la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, intervenendo nei giorni scorsi al convegno intitolato “Va dove ti porta il marketing”, di Calvello. «E’ una sfida per un territorio, quello lucano, - ha detto - che ha un bisogno profondo di comunicare i valori culturali e le bellezze di cui è portatore». «Per raccogliere la sfida di realizzare un brand del territorio e fare in modo che diventi un fattore di sviluppo e non una scatola vuota – ha detto Albano - è necessario assumere un'ottica di collaborazione e predisporre un'azione sinergica che coinvolga tutti gli attori presenti sul territorio: dalle istituzioni pubbliche, alle forze produttive e di servizio, agli operatori sociali».
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«È indispensabile, in particolare per le istituzioni – ha detto ancora Albano - sostenere iniziative come questa, che hanno l'obiettivo di delineare scenari socio-economici moderni, di tentare di comprenderne le complesse dinamiche e di tracciare una rotta possibile da seguire per il nostro territorio». La presidente del Corecom ha invitato inoltre «a riflettere sulla dimensione etica della comunicazione, che deve sempre tener conto delle regole che la governano e dalle quali dipende la sua efficacia. Perché quando la comunicazione avviene nel rispetto di coloro che vi partecipano, smette di essere mera informazione e diventa messaggio, diventa cioè in grado di aprire un varco nell'orizzonte dell'altro e di determinare una scelta o un
CANCELLARA
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Raccolta firme pro dottoressa
La sede del comitato di cittadini che sta raccogliendo le firme a favore del medico di famiglia della comunità di Cancellara
cambiamento. Così come un marchio territoriale risulta efficace se non dimentica il fattore che lo produce e cioè il territorio stesso, il quale è il risultato dell'ambiente e delle persone che lo abitano ogni giorno, che si spostano sulle sue strade, che investono nelle sue capacità produttive, che lo raccontano, che lo visitano e che insieme ne determinano la peculiare identità». «Un brand deve corrispondere a ciascuno di questi aspetti costitutivi – ha concluso Albano - non sostituirsi ad essi, ma essere uno degli strumenti attraverso i quali valorizzarli e comunicarli. Per assolvere a questa funzione, le attività di marketing devono essere per tanto coordinate e risultare dalla collaborazione tra gli attori coinvolti”.
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VENOSA
Uno scorcio di Bella
BELLA - Le culture si incontrano con “I mille volti di Bella”. Prima un talk show su “Un futuro attivo”, poi spazio a quel linguaggio universale che accomuna più popoli: la musica. Giovani, futuro e territorio sono il leit motiv dell' evento interculturale in programma questa sera alle ore 20,30 nella Sala Mensa dell'Istituto Comprensivo e che punta a dare spazio nonché a sollecitare le nuove generazioni. I protagonisti sono “I giovani di Bella”. “Così amano definirsi - ci dice la coordinatrice Lucia Coletta - non è una un'associazione bensì un gruppo che ha voglia di confrontarsi, di discutere di essere parte attiva del futuro. Sono soggetti attivi nello sviluppo e nella crescita della società. L'obiettivo è quello di valorizzare le potenzialità dei giovani, rendendo più efficaci gli interventi che li interpellano, al fine di promuovere processi di integrazione delle politiche a loro favore. Si parte da una riflessione certosina anche su tematiche quotidiane che interpellano i giovani ed interessano l'intera comunità. Ma c'è di più. L'obiettivo è far sì che le nuove generazioni prendano coscienza che per costruirsi un futuro devono essere protagonisti attivi”. E' un invito ai giovani dun-
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Parcheggi particolari
Ci troviamo sulla sp 10. La trovata di un agricoltore di Ginestra è stata... geniale, con l'autocarro in panne (ha perso una ruota) ha pensato bene di parcheggiare sulla provinciale, in piena curva, incurante del pericolo.
que per attivarsi ad essere parte attiva delle svolte e delle riforme necessarie per costruire un domani migliore. “C'è un know how bellese tutto da valorizzare. E per quei tanti talenti locali, spesso ignorati, occorre guardare con occhi propositivi alle tante risorse infinite da far emergere. Sono tanti i giovani musicisti, informatici, esperti di cinema e di cultura araba cui dare spazio. L'appuntamento di questa sera vuole essere un momento di ascolto dei giovani. In pratica, rendere i ragazzi protagonisti delle scelte strategiche per il futuro è un buon metodo per intraprendere scelte innovative e di prospettiva”. Il neo gruppo de “I giovani di Bella” è visto di buon occhio anche dalle istituzioni locali. Dall'Amministrazione comunale, dalla Parrocchia sino alle scuole di ogni ordine e grado. Dopo un confronto a più voci seguirà uno spettacolo di balli dell'Africa, della Nigeria e del Marocco. Per l'Europa spazio alle danze italiane e rumene mentre per l'America latina riflettori puntati sulle tradizioni musicali dell'Uruguay. Un mix di culture diverse nel centro delMarmo Platanoperdare voce alle nuove generazioni. Angela Scelzo
Muro, gemellagio con Karsfeld MURO - E' tutto pronto per il gemellaggio che vedrà protagoniste Muro Lucano e Karsfeld, cittadina tedesca di circa trentamila abitanti che conta un notevole numero di muresi e lucani che vi risiedono. «Si parlava da tempo di questa unione, - spiega un comunicato dell'ufficio stampa del Comune - che ha però preso corpo in occasione della visita del primo cittadino murese Gerardo Mariani e di don Giustino D'Addezio in terra tedesca, il 18 ottobre in occasione delle celebrazioni per San Gerardo Majella, il Santo murese tanto venerato in tutto il mondo. La fede per “il Portinaio di Dio” - prosegue la nota - è certamente uno degli elementi principali che ha portato i due primi cittadini a stringere questo accordo e le cui celebrazioni a Karlsfeld hanno richiamato i tantissimi muresi che vivono in tutta la Germania, ma anche molti italiani».
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Domenica 1 novembre 2009
26 Genzano Anche l’arcivescovo Ricchiuti al fianco dell’iniziativa promossa dal Comitato
In marcia contro la discarica Gli studenti in corteo: «Vogliamo più trasparenza e non vivere nell’ombra» di ANGELA MENCHISE GENZANO - La discarica di C.da Mattinella …che cos'è? Per la folla è il conto alla rovescia di una bomba ad orologeria che si vuol disperatamente disinnescare se solo si riuscisse a trovare il detonatore. Per le istituzioni è un progetto all'avanguardia e la folla, machiavellicamente parlando, una bestia da tenere in gabbia. E pacificamente ma sicura delle proprie ragioni, ieri la folla è scesa in piazza, per portare il vessillo tricolore, offeso in un colore, quello della dignità di un paese. L'amministrazione comunale non più rassicurata dalle argomentazioni dei responsabili provinciali e regionali sull'ecologia del progetto, ha deciso di riabilitare questo colore, impugnando davanti al Tat Basilica l'Autorizzazione Integrata Ambientale. Un punto di svolta si è profilato per i cittadini di Genzano e dei paesi limitrofi, affluiti in massa alla manifestazione contro la discarica per difendere il territorio e il futuro di ognuno di noi. Gli studenti in prima fila hanno inveito contro le istituzioni, che intendono rifilare un'altra discarica per rifiuti indifferenziati al comune di Genzano, riducendolo a pattumiera. Il motto studentesco “vogliamo più trasparenza, non vogliamo vivere nell'ombra” è stato accolto dal Comitato Cittadino, che ha spronato ognuno di noi a far emergere la personalità latente che ancora crede nella possibilità di un riscatto, nonostante la disillusione politica. La disillusione politica è un dato di fatto evidenziato da Paolo Baffari, rappre-
stro territorio, rappresentato dall'agricoltura, vero motore dell'economia locale - ha sottolineato Giuseppe Brillante, dir. Generale della Coldiretti. «Non si può ridurre il nostro territorio a immondezzaio - ha comune: i pirati appiccano il fuoco GENZANO - Una storia lunga quella ammonito Brillante - che in date oculate, ossia in occasione di della discarica di contrada Mattinelha lanciato un invito alle processioni religiose, eludendo la vila. L'allarme pubblico è scattato nel istituzioni a intraprendere gilanza. Chi ha interesse ad abbassamaggio scorso quando il Comitato una politica di riciclaggio re il volume di giacenza dei rifiuti? Cittadino apolitico e apartitico condei rifiuti». La raccolta difLa risposta quasi provvidenziale tro la discarica di nuova costituzioferenziata è stata caldegche scagiona l'imputato giunge dalne, ha diramato tra i cittadini dei vogiata anche da Ulderico Pel'indagine di Woodcock, svegliando lantini polemici recanti uno sponsce, attraverso la trilogia la cittadinanza e gli amministratori sor pilota “No alla discarica!”. Uno «cittadini-società nazionaattraverso il nome dell'infiltrata, la sponsor nato in seguito alla scoperle e Conai». signora “ecomafia”. ta di un atto del Presidente della ReIl narratore di temi scoL'autunno caldo si apre con una gione che prevedeva la costituzione modi si è cimentato in un chance per gli obiettori: la possibilidi un nuovo bacino in C.da Mattinelmonologo su la “monneztà di poter impugnare la delibera di la, saltando alcuni passaggi buroza”. giunta regionale, l'Aia (l'Autorizzacratici essenziali, ovvero il diritto di «Nel 1800 l'Italia era aszione Integrata Ambientale) blocaudizione da parte dei cittadini del sillata dalla peste, per cui cando un progetto scellerato, diretcomune di Genzano, messi nel sacvenivano aperti i lazzaretti to al tracollo dell'economia oltre che co, senza la possibilità di poter impuha rievocato Ulderico. Ebfiuti tal quali, preesistente in C.da vera minaccia per la salute pubblignare l'atto. bene sembra di essere torIl Piano Provinciale dei rifiuti Mattinella avrebbe dovuto chiudere ca. nati indietro nel tempo: Il destino di un paese è nelle mani 2002 integrato nel 2004 col Piano i battenti il 30 giugno, ma una soluaprire oggigiorno una diper la raccolta differenziata preve- zione di transizione stabiliva una dell'amministrazione comunale. Lo scarica equivale ad aprire deva discariche zero entro il 2005. proroga dei termini di chiusura di 4 scontro prosegue con negoziati un lazzaretto». Nell'ambito Un piano rimasto nel cassetto e che mesi, accantonando in itinere la smentiti, picconate e resa finale. La della protesta non sono se applicato avrebbe impedito lo svi- piattaforma di trasferenza che in ba- discarica per rifiuti non pericolosi mancate le voci provocatolupparsi del braccio di ferro tra citta- se alle disposizioni di progetto, indifferenziati, mascherata sotto le rie, “smaltiamo i nostri podini e istituzioni. Un apparente ar- avrebbe dovuto essere annessa alla sembianze di vasca per l'umido “non litici”, o l'invito al presidenmistizio tra i due belligeranti era sta- discarica di nuova costruzione di s'adda fare”- ribatte il Comitato. Il rete della comunità Montana to firmato nel corso dell'assemblea 95000 metri cubi. Intanto la convin- sto è storia di ieri: l'impugnazione Alto Bradano, Anatrone, a dei sindaci del comprensorio della zione comune che la discarica “in- dell'Aia da parte del sindaco, sceso in sguazzare nel percolato Comunità Montana Alto-Bradano, quina” si radica nell'opinione pub- campo per combattere insieme al non nell'umido da lui autosvoltosi nel comune di Genzano nel blica. In seguito all'ennesimo incen- Paese che ama. revolmente pubblicizzato. giugno scorso. La discarica per ri- dio della discarica emerge un dato an. me. Una presenza super partes e a sorpresa è stata quella dell'arcivescovo di AceL’INTERVENTO DI LACORAZZA E MACCHIA LA VIGNETTA SATIRICA renza, Giovanni Ricchiuti. «Il no«Rispetto e disponibilità per la comunità» stro territorio è dono del “Rispetto e disponibilità al dialogo con la comunità Genzanese” lo creato, e non hanno affermato in una nota congiunta il presidente della Provinspetta a noi cia di Potenza Piero Lacorazza e l'assessore all'ambiente della oltraggiarProvincia di Potenza Massimo Macchia relativamente alla manilo» - ha ramfestazione che ieri si è tenuta a Genzano contro la realizzazione di mentato Ricun impianto di trattamento rifiuti. chiuti. Un «Comprendiamo - hanno continuato il presidente e l’assessore consiglio di - il momento vissuto dal popolo di Genzano ma ci sentiamo di rascui devono sicurarli sul fatto che questa amministrazione sta lavorando con rifar tesoro gli gore nell'interesse dei cittadini affinché, finalmente, il nostro terriamministratorio possa dotarsi di infrastrutture tali che permettano di avere un tori locali, ciclo virtuoso dei rifiuti che rappresenta una tappa fondamentale non presenti per poi avere una tariffa unica oltre che la riduzione dei costi di conalla manifeferimento in discarica. In questo senso l'impianto che sorgerà a stazione, noGenzano rappresenta un tassello fondamentale dal quale è imnostante il possibile prescindere». «Cio non di meno - riprende la nota conrecente no algiunta - stiamo lavorando alacremente, con serenità e con traspala discarica. renza per far comprendere quello che è l'operato fin d'ora svolto e Il Tar risponche si realizzerà nei mesi a venire e, in questo senso, i lavori dello derà positiscorso consiglio provinciale tenutosi il 28 ottobre, hanno dimostravamente o to lo stato di attuazione del nostro lavoro e confermato, ove ve ne meno al rifosse bisogno, la chiarezza di intenti e procedure con cui stiamo corso contro lavorando». la discarica, «In questo momento - hanno concluso i due esponenti politici - non ma questa bisogna fare disinformazione ed alimentare inutili allarmismi permanifestaché occorre responsabilità e capacità di fare sintesi da parte di tutzione arricti, cittadini compresi». chita dalla presenza delUna politica che anco- la Uil, della Coldiretti e delsentante dell'Associazione agli industriali che hanno per i precari e centro di afLibera, che nell'arco di un imbrigliato le redini del po- fogo per qualsiasi possibi- r'oggi preclude il binomio la delegazione dei commerexcursus storico sugli an- tere attraverso una politica lità di sviluppo del nostro legato alla sicurezza ali- cianti passerà alla storia. mentare e alla difesa del no- almeno per Genzano. ni '50, ha tirato le orecchie speculativa, vera grana territorio.
LA STORIA
Le tappe della protesta
TUTTI I VOLTI DELLA MANIFESTAZIONE
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Domenica 1 novembre 2009
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Omicidio Bevilacqua Un importante reperto spunta dall’auto sequestrata
Rinvenuta una traccia nella Panda POTENZA - Una traccia che gli investigatori definiscono «interessante» è stata rinvenuta nella Panda 4x4 verde, l’auto che strombazzava sotto casa di Nicola Bevilacqua la sera in cui è scomparso, sequestrata qualche settimana fa dalla procura di Lagonegro. L’elemento rinvenuto è stato repertato e sarà analizzato maggiormente nei prossimi giorni. Il sospetto è che in quella vecchia Panda, quella sera del 2003, Nicola sia salito vivo e sia sceso morto. Secondo gli investigatori era l’auto con cui Giuseppe e Raffaele, i due amici di Lauria, sospettati di omicidio,
erano andati a prenderlo sotto casa. I due sono stati gli ultimi a vederlo vivo. Nicola era uno zingaro, ma non andava più in giro. Ormai lui e la sua famiglia, di origini cosentine, erano residenti a Lauria, nel centro storico, rione inferiore. Non aveva delle belle amicizie. Frequentava qualche piccolo spacciatore, qualche delinquente della zona di Castrovillari. E in compagnia di certa gente non è difficile trovarsi nei guai. Lui a volte i guai se li cercava. Beveva. A volte esagerava. E spesso finiva nella caserma dei carabinieri di via provinciale della melara. Nel suo fasci-
colo personale sono raccolte le segnalazioni che ha collezionato sin da ragazzino. Qualche rissa, quando era sbronzo, e qualche furto, quando era a corto di soldi. Come quando cercò di organizzare una rapina in un ufficio postale. Lo raccontarono i suoi due amici ai carabinieri qualche giorno dopo la scomparsa. Dissero, ognuno a modo suo, che se erano andati a prenderlo a casa a quell’ora era perché stavano preparando la rapina. Qualche sospetto gli investigatori già ce l’avevano. Poi, però, è arrivata una lettera.
«Sorella mia, stai tranquilla, sto bene». Firmato Nicola Bevilacqua. La sorella di Nicola la portò ai carabinieri. E i carabinieri la inviarono in procura, a Lagonegro. Ma era troppo poco per ipotizzare l’omicidio. Finì con gli altri documenti nella polvere dell'archivio. E invece era importante quella lettera. Perché l’indirizzo non era esatto. E Nicola sapeva bene dove abitava sua sorella. Quella lettera porta la firma dell’assassino. Chi, altrimenti, avrebbe avuto interesse a mandare una lettera spacciandosi per Nicola? La tesi dell'allontanamento volontario era per-
Nicola Bevilacqua
fetta. Anche perché lui, qualche anno prima di sparire, aveva rilasciato un'intervista all’Eco di Lauria, sostenendo che sarebbe andato a Ragusa. C’è chi dice che lì aveva dei parenti. Chi, invece,
che sarebbe andato in una comunità. Ma dopo quell’annuncio non è partito. E’ rimasto a Lauria. E la sua situazione economica e sociale è peggiorata. Cosa c’è dietro l’omicidio non è ancora noto.
Montemurro Il presidente Giuseppe Venece: «Non tutti i genitori erano d’accordo»
Scuola, la Proloco si ritira L’associazione si era offerta di far svolgere attività ludiche agli studenti MONTEMURRO - Nessuna attività ludica per i trenta bambini della scuola d'Infanzia che dal 2 ottobre sono a spasso per chiusura di inagibilità della struttura. Sembrava un’idea positiva quella di far fare attività ricreativa ai piccoli alunni della materna in attesa dell'arrivo del prefabbricato per ospitare la scuola. Idea nata da qualche genitore e offerta grazie alla disponibilità della pro - loco locale. Ma alla fine non è stato possibile. Malumori, fermento e disappunto tra i genitori, hanno fatto fare un passo indietro alla Pro - loco. Bambini, protagonisti dell'intera vicenda, quindi, a casa. Ed a spiegare le motivazione del dietro front della Proloco, lo stesso presidente Giuseppe Venece che raggiunto telefonicamente ci ha detto «sono stato contattato da uno dei rappresentanti dei genitori della scuola materna per il disagio che stanno attraversando i genitori in merito alla chiusura della scuola e alla sospensione dell'attività didattica dei bambini. In alternativo al disagio - ha raccontato il presidente - la proloco si era offerto ad aiutare con la proposta di alcune attività ludiche e ricreative nella sala consiliare che lo stesso Sindaco aveva dato disponibilità ad utilizzare. Dopo un paio di giorni, però - ha spiegato sempre il presidente - in una riunione con il direttivo è venuto fuori che non tutti i genitori erano d'accordo per queste attività ludiche. Cosi per avere un riscontro più chiaro ho convocato un incontro invitando tutti e trenta i genitori dei bambi-
San Chirico Raparo
Nella foto di Francesco Altavista la riunione tra i genitori e i membri della proloco
Medico di base E’ polemica
ni. Di questi trenta ne sono giunti all'incontro soltanto dieci e non erano neanche tutti unanimi sull'attività ricreativa. Anzi c'era un forte malumore, intolleranza e un certo fermento. Alla fine - ha continuato Venece - abbiamo fatto dietro front perché la situazione non era tranquilla e non volevamo fare qualcosa che alla fine rischiava di non essere gradita. Mi dispiace, la pro - loco voleva solo dare una mano e aiutare come si dovrebbe fare in una piccola comunità, ma in mezzo ad una diatriba e ad un eccesso di malumore abbiamo sospeso il tutto. Con tutta la buona volontà - ha aggiunto il responsabile della pro - loco - noi resteremo fuori fino a quando la situazione non è tran-
quilla e serena». Una storia lunga quella che ha interessato la scuola d'Infanzia del paese valligiano Agli inizia degli anni '90 l'amministrazione decise di utilizzare, previa ristrutturazione e adeguamento l'edificio della scuola materna per Caserma dei Carabinieri, di conseguenza i bambini furono trasferiti presso l'edificio della scuola elementare. Per le sopraggiunte norme antisismiche anche suddetto edificio fu posto in indagini strutturale e consolidamento, trasferendo parte dei piccoli alunni della scuola elementare in altri locali comunali e i bambini dell'Infanzia nei locali dell'ex convento di Sant'Antonio (anno 2003). Angela Pepe
Lauria, senza loculo da otto anni LAURIA - Mentre migliaia di persone in questi giorni fanno visita ai defunti a Lauria c'è chi lo fa con la pena nel cuore di non avere ancora una tomba per i propri cari. E' il caso di una signora del “Comitato cittadino per il cimitero” che ha perso il figlio 8 anni fa e da allora è ospite nella cappella di amici di famiglia. Ma è anche il caso dei giovani genitori che nei giorni scorsi hanno perso la loro piccola di pochi mesi. Anche per loro, al dolore della drammatica perdita, si è aggiunto quello di dover procedere con la tumulazione nella tomba di parenti. Il Comitato da anni si batte per l'ampliamento del cimitero del rione superiore.
A settembre ha sollecitato l'amministrazione comunale con una lettera e oggi, non avendo avuto ancora nessuna risposta, ritorna a far sentire la sua voce. «Siamo delusi e amareggiati dai continui ritardi dicono - Non abbiamo parole per commentare questa situazione e non abbiamo nemmeno più la forza per andare a chiedere informazioni agli uffici del Comune». Quelli che hanno seppellito i defunti in tombe di parenti e amici sono in tanti, anche se il numero esatto non si conosce poiché si tratta di accordi fatti tra privati. Mentre si conosce il numero delle liste di attesa. Al Comune, per il cimitero del rione superiore, sono
arrivate richieste per la concessione di suolo per la realizzazione di 104 tombe, 100 cappelle e 581 loculi. Ci sono poi altri posti liberi, tra tombe, loculi e cappelle, ma sono stati già venduti. «C'è un problema di dignità del luogo sacro», continua il comitato che oltre all'ampliamento, pone l'attenzione sull'arco che c'era prima allo svincolo con la ex Ss19, ritenuto «un punto di riferimento per il territorio» e, ancora, al rispetto di quanto previsto nel Piano regolatore con il completamento di opere quali la Cappella. Quindi chiedono una maggiore pulizia e dei controlli alla vicina cabina del metano con la copertura in eternit. Infine il Comitato cittadi-
no per il cimitero sottolinea che la situazione al rione inferiore non è tanto differente. «Ancora non c'è l'emergenza - dicono - ma se le cose restano così alloca ci si troverà presto nelle stesse condizioni». Nelle liste di attesa per il cimitero del rione inferiore ci sono richieste per 25 tombe, 28 cappelle e 120 loculi. Nella vicenda però potrebbero esserci a breve degli sviluppi. Il sindaco Antonio Pisani, infatti, ha confermato al Quotidiano che nei prossimi giorni si terrà una conferenza di servizio con la Regione Basilicata per i pareri sull'ampliamento. Francesco Zaccara
SAN CHIRICO R. - E' pole- occasione della Festa in mica per il medico di base Piazza. La risoluzione di problematiche e la sua presenza nel pae- queste se. Con una nota stampa, non è più rinviabile». Ma il Centro Anziani di San le notizie riportate dal coChirico Raparo torna a municato sembrano non sollecitare il sindaco ri- rispondere al vero perché spetto al problema urgen- il medico di base, Antonio te del presidio medico esi- Di Grazia spiega: «Innanstente. Secondo quanto zi tutto io sono tenuto a ridenunciato nel comuni- spettare un contratto colcato dal presidente Fran- lettivo nazionale dei mecesco Bruno e i suoi colla- dici di base, secondo il boratori: «La presenza del quale se non si raggiunmedico per sole otto ore è gono i 1000 assistiti bisogna assicuoggettivarare 15 ore mente insufsettimanali ficiente in di ambulatoun paese con rio, regolaralto tasso di mente assiinvecchiacurate, alle mento e con quali ho aguna viabilità giunto la dia dir poco sponibilità precaria, gli telefonica anziani riper il restanchiedono te delle ore un'attenzioper le urgenne costante, ze, reperibiin caso di nelità assicucessità». rata da me e Sulla stessa dalla linea il se- Uno scorcio di San Chirico dott.ssa Argretario ge- Raparo menti». nerale della Fnp Cisl di Basilicata, Punto cruciale sarebbero Vincenzo Pardi: «In uno le urgenze nelle ore in cui scenario da tipico centro non vi è ambulatorio in lucano, alle prese con spo- quanto abitando il dottopolamento, emigrazione re fuori paese i tempi ime servizi socio-sanitari e piegati per il soccorso si socio-assistenziali a dir allungano. Rispetto al problema il poco approssimativi, il Centro Anziani di San primo cittadino, Claudio Chirico Raparo rappre- Borneo ha commentato: senta un piccolo ma signi- «Ho più volte sollecitato la ficativo faro nel buio. L'at- risoluzione della situaziotenzione per i problemi ne creatasi ma parliamo degli anziani e dei pensio- di un disagio che fa capo nati sono sempre al cen- ad una legislativa che petro dell'azione del presi- nalizza i piccoli comuni Certamente dente Francesco Bruno e montani. dei suoi collaboratori, che una soluzione sarebbe la da tempo sollecitano, in- partenza del 118 in paese sieme al responsabile del- la cui struttura è già la Cisl del paese, il rispetto pronta da tempo e sulla degli impegni assunti l'e- quale sono stati investiti state scorsa dall'Ammini- fondi pubblici». strazione Comunale, in Francesca Gresia
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Domenica 1 novembre 2009
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Domenica 1 novembre 2009
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REDAZIONE: REDAZIONE: Piazza Piazza Mulino, Mulino, 15 -15 75100 - 75100 Matera Matera - Tel. - Tel. 0835.256440 0835.256440 Matera
L’uomo, dipendente di banca in pensione, stava tornando dal mercato ortofrutticolo
Ucciso mentre attraversava Antonio Novesi, 73 anni, è stato travolto da un’auto in via Lucana ERA USCITO di casa, come tutti i giorni. Frutta e verdura da acquistare al mercato di piazza Ascanio Persio e poi le consuete commissioni. Antonio Novesi, materano 73enne, però non è più tornato a casa. Un'auto l'ha investito mentre tornava dal mercato e attraversava via Lucana all'incrocio con via Passarelli. Accanto a lui, mentre la folla del primo mattino, attonita, osservava la scena, sono rimasti mandarini, ananas e parte della spesa che l'uomo aveva appena effettuato. Il riflesso del sole dal primo mattino e l'alta velocità sarebbero all'origine del tragico impatto con un Suv che avrebbe provocato la morte dell'uomo. Sul posto sono subito intervenute le pattuglie della Polizia municipale di Matera, gli uomini della Stradale e i sanitari del 118, che hanno constatato la morte dell'uomo e prestato i primi soccorsi all'uomo alla guida dell'auto, rimasto sotto choc. Le indagini sono coordinate dal pm Antonia Salamida che ha disposto l'ispezione cadaverica effettuata dal dr. Andrea Molino. Spetterà alle indagini in corso verificare l'esatta dinamica dell'incidente. Iltraffico automobilistico èrimasto bloccatoper qualcheora, il tempo necessario per i rilievi effettuati dagli agenti della Polizia Municipale. All'ora dell'incidente via Lucana è par-
ticolarmente trafficata, soprattutto all'incrocio con le scale d'ingresso del mercato ortofrutticolo di via Ascanio Persio che si trova a ridosso di piazza Vittorio Veneto. Sul luogo infatti si è assiepata una folla di curiosi tra cui alcuni passanti che avevano assistito all'investimento alcuni dei quali con molta probabilità verranno ascoltati per fornire elementi necessari alle indagini. . All'incrocio fra via Lucana e via Passarelli, sono presenti anche alcune fermate delle linee urbane della Casam. La vicinanza al mercato rionale infatti, consente ai cittadini, per la maggior parte anziani, di recarsi a fare la spesa utilizzando i mezzi pubblici. Torna d'attualità, dunque, il problema dell'alta velocità e della sicurezza dei pedoni in alcune arterie cittadine come via Lucana, via Dante, via Nazionale. Le vittime provocate nel corso degli anni, dimostrano che si rende sempre più urgente un meccanismo di riduzione e controllo della velocità, così come avviato già in viale Italia recentemente e come accade in molte città italiane. Un pericolo che Antonio Novesi non aveva calcolato, uscendo di casa ieri mattina. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Il luogo dell’incidente, all’incrocio fra via Lucana e via Passarelli. Novesi è stato investito mentre attraversava
Ha presentato il romanzo “Dita di dama”
Chiara Ingrao rivaluta le lotte e le conquiste del ‘68 SE SI PERDE il filo della memoria si rischia di smarrirsi nel labirinto dell'eterno banale presente, dove ogni conquista democratica del passato viene riscritta o cancellata. Negli ultimi anni operazioni politiche ed economiche mirate, con l'ausilio della “grande” informazione, hanno operato feroci stravolgimenti della memoria prendendo di mira pagine storiche di conquiste sociali, come quelle della Resistenza, dell'antifascismo e delle lotte del '68, spesso criminalizzandole. La scrittrice Chiara Ingrao, che è stata sindacalista e parlamentare, nel romanzo “Dita di dama” (La Tartaruga edizioni) attraverso la storia di due diciottenni di quarant'anni fa, che hanno vissuto le loro esperienze di vita e di amore durante l'autunno caldo del '69 e le lotte sindacali in fabbrica, riporta alla memoria quella stagione ingiustamente offuscata. La protagonista del libro, i cui capitoli sono intitolati con versi danteschi, ha delicate “dita di dama” ma si trova suo malgrado a fare l'operaia. Il romanzo, presentato dall'autrice venerdì sera a palazzo Lanfranchi, è scritto con linguaggio semplice e, nonostante i temi trattati, non ideologizzato. “La mia -ha detto Chiara Ingrao- è stata una precisa scelta stilistica. Non ho scritto un comizio. Ho raccontato quegli anni di grandi lotte e conquiste importanti attraverso la vita quotidiana e i turbamenti giovanili di due ragazze di ieri, affinché il romanzo possa essere letto soprattutto dalle diciottenni di oggi. La Storia non è fatta dai grandi uomini ma da piccole storie come quella coraggiosa di 'Dita di dama' e di tante persone comuni. Oggi assistiamo quasi impotenti a duri attacchi contro i diritti che i lavoratori e le fasce sociali deboli hanno conquistato quarant'anni fa dopo un periodo di battaglie democratiche. Lo Statuto dei lavoratori ed il contratto dei metalmeccanici, che hanno reso meno infernale e più umana la vita nei posti di lavoro, risalgono a quegli anni. Ultimamente, invece, è stato firmato il peggior contratto dei metalmeccanici, che al netto porterà nelle tasche dei lavoratori non 100 euro, come è stato sbandierato, ma 15 euro. Nel '69 condizioni simili sarebbero state improponibili ed inaccettabili”. All'incontro, organizzato dalla Cgil e moderato dal giornalista Luigi Di Lauro, sono intervenuti Serena Sorrentino della Cgil nazionale e Manuela Tartufalo, segretaria generale Cgil Matera. Quest'ultima ha sottolineato
Chiara Ingrao con Manuela Taratufolo
“l'importanza delle conquiste sindacali del '69, ottenute grazie all'unità dei lavoratori. Invece oggi -ha affermato Taratufolo- i lavoratori sono spaccati, con il risultato che a vincere adesso sono i padroni”. Serena Sorrentino ha evidenziato come Chiara Ingrao nel suo romanzo riesca a “commuovere e appassionare raccontando storie di persone semplici ma anche di traguardi democratici, raggiunti con le lotte sindacali, che oggi sono sotto aggressione o messi in discussione”. All'incontro ha partecipato anche il presidente della Provincia, Franco Stella, il quale ha sostenuto “la necessità della presenza del sindacato nelle aziende locali del mobile imbottito. Ho espresso questa posizione -ha affermato Stella- fin dall'inizio, quando ero rappresentante dell'Api. Chi era contrario non riusciva a capire che il sindacato non nuoce alla crescita delle aziende, ma arricchisce la conoscenza e l'esperienza delle stesse aziende. Non a caso, durante il periodo di crisi le industrie hanno chiesto aiuto ai sindacati. Oggi abbiamo un sistema economico difficile. E' importante, quindi, cominciare a svolgere una politica con la P maiuscola, come ha detto bene Chiara Ingrao”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
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Matera
GLI OCCHI di una fotocamera per catturare la magia di un posto lontano che si unisce all'amore per la solidarietà e per il prossimo. Con questo spirito si pone all'attenzione di una cittadinanza sempre più attenta e sensibile alle realtà del mondo più sofferenti, la mostra fotografica organizzata dall'Associazione Onlus “Azione Verde”con il contributo della Regione Basilicata. La mostra è stata ufficialmente inaugurata nella mattinata di ieri presso il Museo Ridola di Matera alla presenza dei volontari dell'associazione, del presidente Domenico Agatiello e del Presidente della Provin-
Inaugurata l’esposizione fotografica delle opere dell’associazione in Nigeria
Il volontariato di Azione Verde in mostra cia di Matera, Franco Stella, e sarà visibile dal pubblico a partire da quest'oggi fino a mercoledì 11 novembre. Gli scatti realizzati nella lontana terra d'Africa, precisamente in Nigeria in cui da anni l'associazione è impegnata nella costruzione di un Centro Polifunzionale, sono suddivisi in quattro aree tematiche, una relativa ai campeggi svolti dai volontari con i bambini nigeriani, una relativa agli
stadi di avanzamento della costruzione del centro per il quale si rileva il completamento della scuola primaria e la prossima fine di realizzazione degli alloggi, una dedicata ai bambini ed una riguardante l'azione sanitaria svolta dal personale medico che volontariamente partecipa agli annuali viaggi della speranza. «L'obiettivo di questa mostra è sensibilizzare la cittadinanza promuovendo il
volontariato che da sempre è lo strumento di solidarietà che ci permette di ridare la dignità a chi l'ha perduta- ha dichiarato il presidente Agatiello -Le fotografie della mostra, infatti, mettono in luce proprio le attività di volontariato che da anni portiamo avanti ma rivelano anche le splendide tradizioni di questo paese con immagini di cerimonie caratteristiche.Accanto agli scatti fotografici, infatti, sono messi
in mostra anche dei costumi tipici nigeriani tra i quali quello del capo villaggio e di sua moglie nonché gli abiti caratteristici della cerimonia nuziale. La mostra, dunque, offre l'opportunità di entrare in contatto con lo straordinario mondo degli Igbo attraverso l'azione dei volontari che ha hanno riportato nelle loro fotografie i valori propri dell'identità culturale fomentando il cammino solidale anche in rap-
porto allo scambio culturale. -Questo evento è la testimonianza di quanto di grande si sta facendo in questo lontano paese ma non solo, tutto ciò dimostra anche come il nostro territorio ha voglia di contribuire con le proprie capacità e ciò ci rende fieri, come pubblica amministrazione, di fiancheggiare questo progetto.- ha dichiarato il presidente Stella. Dopo la tappa materana, la mostra sarà presentata anche a Potenza mentre nei prossimi mesi diverrà una vera e propria mostra itinerante. Milena Scalcione matera@luedi.it
Tecnologia, ambiente e qualità sono le sfide c he attendono il settore produttivo
Edilizia, fra sicurezza e lavoro Il XV congresso della Feneal-Uil conferma alla segreteria Valeriano De Licio QUINDICESIMO congresso della Feneal Uil Matera,sindacato dell'ediliziae dellegno. Due settori trainanti del nostro territorio, ma non senza problemi. Apre Valeriano Delicio, segretario responsabile, secondo il quale «Il mercato, in continua evoluzione, deve trovare, da parte politica, un giusto dinamismo per far fronte ai mutamenti sempre in atto. La sua sempre maggiore apertura lo mette dinanzi ad una crescente concorrenzialità, per cui, è necessario ripartire sulla strada giusta, percorrendo la pista tecnologica, ambientale e qualitativa. Il tema della sicurezza resta cruciale, soprattutto nel settore edile; in questo senso, s'inserisce l'istituzione della sorveglianza sanitaria, in concerto con l'Edilcassa. Nel settore legno (mobile imbottito), non meno importante, è la questione delle irregolarità dei conti terzi, rispetto al quale faremo fronte comune - ha aggiunto - per l'istituzione di una figura preposta ai controlli di situazioni lavorative non rispettose dei canoni, a cui tutte le aziende, si adeguano. Nicola Fontanarosa presidente sezione legno Api, si è collegato all’intervento di Valeriano Delicio, con il monito che la pratica del dumping rischia di far sparire l'indotto che gira intorno al mobile imbottito. Presente anche Franco Dell'Acqua, responsabile regionale delle relazioni sindacali di Confindustria, il quale ha ricordato i due traguardi raggiunti di concerto con Feneal, del salvataggio della Italcementi e della Fantini Scianatico. Confermatala richiesta di aiuti e supporti al nostro Made in Italy rappresentato dal distretto del mobileimbottito chelangue.Dello stessoparere,non èilsegretariodella FenealBari, anche lui presente per l'occasione, il quale accusa espressamente la Natuzzi di delocalizzare per usufruire di finanziamenti. Devono terminare, sempre a suo avviso, legare almassimo ribasso,nel settore edile, perchè a farne le spese è la qualità e la sicurezza. Sintomatico il dato di 1000 morti all'anno, ossia 3 lavoratori al giorno morti sul lavoro. Anche la sburocratizzazione è un passo necessario al fine di una migliore individuazione di responsabilità e di una migliore utilizzazione del tempo. Il segretario Feneal Bari ha lamentato un mancato dialogo con Fiom e
BOX BREVI
Zona Franca Urbana/1
Buccico: «Paternità del Comune» IL SINDACO dimissionario di Matera, l’avvocato Emilio Nicola Buccico, in relazione alle dichiarazioni rese da Fontanarosa a nome dell'Api sulla Zona Franca che era stata una proposta avanzata dall’associazione materana delle piccole e medie imprese ed a cui si doveva poi inevitabilmente dare un seguito, precisa che «la candidatura della città di Matera per le aree destinate alla Zona Franca, a prescindere dalla nascita delle idee che ci porterebbe molto lontano, appartiene alla sua Amministrazione e l'approvazione esclusivamente (la Regione non c'entra per niente!) alla qualità della proposta varata dall'Ufficio di Piano, costruito con l'opera dell'architetto Guida, Assessore dell'epoca, attraverso selezioni improntate alla sola meritocrazia. Poi, è chiaro, le risorse sono sempre esigue se si raffrontano alle necessità!». Conclude Buccico ribadendo dunque l’impegno che la sua amministrazione ha svolto per arrivare al risultato di ottenere la zona franca urbana nella città di Matera. matera@luedi.it Il tavolo dei relatori del XV congresso di Feneal Uil
Cgil. Anche il segretario Feneal Lecce, accusa Natuzzi di essersi, in un primo momento, allontanato daisindacati, poi, per approfittare degli ammortizzatori sociali, ha deciso di riavvicinarsi. L'incontro è stata anche l'occasione per ricordare l'attesa per il rinnovo dei contratti degli edili, dove si aspettano gli assensi di alcune sigle sindacali come la CGIL. Riconfermato Valeriano Delicio, segretario responsabile, Filomena D'alessio, segretario amministrativo, Mino Paolicelli e Aldo Vivilecchia segretari organizzativi. Riqualificazionedel settoredellecostruzioni, concertazione sulla sicurezza e maggiore attenzione degli amministratori locali per una seria politica di rilancio delle opere pubbliche. Sono queste le priorità che il segretario nazionale della Feneal Uil, Angelo Catalano, ha indicato ieri, a Matera, in occasione del congresso provinciale del sindacato di categoria. «Il comparto delle costruzioni – ha spiegato Catalano – vive una oggettiva situazione di difficoltà, legata a vari fattori, tanto
che nel biennio 2009-2010 si prevede una perdita di 250 mila posti di lavoro. Serve, pertanto, riqualificare il settore puntando, per esempio, al recupero dei centri storici con l'impiego di nuove tecnologie o investendo in bioarchitettura, risparmio energetico. Altri aspetti riguardano la riforma degli ammortizzatori sociali, che devono essere uguali a quelli dell’industria per tenere conto del precariato». In tema di sicurezza «Occorrono – ha aggiunto il rappresentante sindacale – maggiore concertazione, più controlli e la presenza in tutte le province degli organismi di verifica di cantiere come le Rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst). Quanto agli investimenti nelle opere pubbliche al Sud – ha concluso Catalano – è necessario che politici e amministratori lavorino a una programmazione lungimirante delle infrastrutture, per esempiodell’alta velocità, che rischia di accrescere le distanze tra le diverse aree del paese». Francesco Giusto
La Casa di riposo Brancaccio impegnata in una serie di iniziative per gli anziani
Progetto ludico-culturale di eventi LA CASA di Riposo “Brancaccio” di Matera, con cento anziani di età media ottant'anni, apre l'anno sociale, con un nutrito programma di spettacoli, musica, cineforum ed intrattenimento. Gli eventi, organizzati da associazioni di volontariato materane, sono mirate ad infrangere il muro d'isolamento dell'età senile. È quanto emerso dalla conferenza stampa, di venerdì scorso, tenuta dal direttore amministrativo Antonio Lionetti, Vito Cilla direttore Dipartimento ASM e rappresentante dell'Onyx Jazz Club e Michele Plati referente della cooperativa “Sicomoro”. «Da otto anni sono direttore del “Brancaccio” e que-
st'anno ho ideato un progetto ludico-culturale, supportato dalle associazioni di volontariato, per allietare il soggiorno presso la nostra struttura e presentare il ricco patrimonio artistico-naturalistico della nostra città. - afferma Lionetti - Per rendere fruibile il programma, abbiamo individuato quattro tipologie di animazione nel rispetto delle condizioni di salute. Gli autosufficienti potranno partecipare a gite mensili, organizzate dal “Parco Murgia”, per apprezzare le bellezze monumentali come la chiesa di San GiovanniBattista, SanPietro Caveoso e Cattedrale. I non completamente ed i mediamente autosufficienti po-
tranno assistere, nella Sala Conferenze “Eustachio Barbaro”, alle manifestazioni: concerti, spettacoli teatrali, serate danzanti e cineforum ogni terzo sabato del mese. I non autosufficienti ed allettati, con demenza senile, potranno usufruire di miniconcertie miniperformacedidieci-quindici minuti, preparati ad hoc ed in loco. Il gruppo folkloristico “Uagnin assinziel” e “Oasi del sorriso”, diretti da Michele Martinelli, aprono l'anno sociale. L'Onyx Jazz Club si esibirà con il complesso “Lucanian Jazz Project”. L'associazione “Arterìa” presenterà un pacchetto di eventi multimediali. I gruppi “Teatro dei Sassi” e “Teatro
Parlante” saranno interpreti di sceneggiati in vernacolo. “Matera Fotografie” presenterà immagini fotografiche. Altri sodalizi, come “Matera Africa”, “Cea” e “Protezione civile” saranno coinvolti nella performance». «Sono portavoce dell'associazione “Onyx Jazz”. -- interviene Vito Cilla - Saranno presentate due serate dal chitarrista Cosimo Maragno e dal pianista Antonio Nicoletti». «La cooperativa “Sicomoro”, composta da venti soci, conclude Michele Plati - offre, da alcuni anni, servizi d'assistenza e di pulizia all'interno della Casa». Nunzio Longo matera@luedi.it
Zona Franca Urbana/2
Punto informazione e assistenza E' OPERATIVO nell’area per insediamenti produttivi e artigianali di Matera, il punto di informazione e assistenza alle imprese per fruire delle opportunità della Zona franca urbana. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione «Zfm-Zona franca Matera», che ha sottoscritto, per alcuni aspetti gestionali, un protocollo di intesa con il Coordinamento delle micro-piccole-medie imprese per la tutela e l’assistenza (Comitas). La struttura, aperta dal lunedì al sabato, si avvale di consulenze amministrative e legali, con l’obiettivo di fornire nella prima fase informazioni e di seguire, poi, le imprese per attivare le iniziative e i vantaggi fiscali, previsti dalla normativa di settore. Al servizio sono collegati anche il sito internet www.zonafrancaurbana.matera.it e la newsletter «Mateurora INNOV@». «Vogliamo lavorare – ha spiegato il presidente dell’Associazione, Nino Liantonio – per promuovere una concreta opportunità di sviluppo per le imprese e di occupazione, sopratutto per giovani. Intendiamo rafforzare il lavoro di rete con le altre 22 zone franche urbane per portare, in prospettiva, una esperienza comune al Milano Expo 2015». L’Associazione ha nominato alla presidenza onoraria l’imprenditore Francesco Santantonio.
Educational Tour
Conquistati operatori francesi ARTE, ambiente, archeologia, cinema, gastronomia e tempo libero sono le attrattive e le tappe di un itinerario che lega i Sassi di Matera al Metapontino ai centri dell’interno della provincia di Matera, che hanno destato “interesse» tra i cinque operatori turistici francesi, ospiti dell’amministrazione provinciale per un educational tour di tre giorni finalizzato a promuovere l’offerta turistica locale sul mercato francese. Gli ospiti, che hanno incontrato alcuni operatori turistici, rappresentano alcune delle compagnie più attive di Francia come Bravo Voyages, Nomade, Adventure, Casa d’Arno (Parigi), Chemin du Sud (Marsiglia) e un consulente milanese, Luciano Florio, consulente della Trawel che ha allo studio voli charter per il mercato lucano. Gli operatori transalpini sono rimasti colpiti dalla escursione serale di ieri sera nei Sassi, condotta da “SassieAmbiente», alla scoperta delle location cinematografiche come «The Passion» e il «Vangelo Secondo Matteo». matera@luedi.it
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Matera 31
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
TAXI MATERA 3332685173
Pasquale
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Daniela
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Cerimonia del 4 novembre E’ Stato predisposto dalla Prefettura il programma delle cerimonie celebrative ufficiali per la Festa nazionale del 4 novembre - Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Nella giornata del 4 novembre il programma della manifestazioni prevede alle 11 la deposizione di corone al Cippo di via Lucana, alle 11,15 il concentramento e lo schieramento di autorità e associazioni Combattentistiche e d’Arma in piazza Vittorio Veneto, la rassegna dello schieramento da parte del prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone, l’alzabandiera. Al termine della cerimonia i cittadini e e le scolaresche potranno visitare il Museo Storico allestito in Mediateca.
Hai visto? Sembravano tanto lontani ed invece... i 18 anni sono arrivati anche per te. Ti auguriamo di essere sempre più felice... ...e soprattutto in ALLLLLLLLINNNNNNNN!!!! Tantissimi Auguri da tutti gli amici dello staff del Circolo Rinascita!!!
Buon compleanno da papà Franco, mamma Maria, Rossella e Antonio
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Educational tour nel Parco Nel prossimo week end docenti e dirigenti provenienti dalla Campania e dal Lazio parteciperanno all’Educational Tour nel Parco di Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, promosso dalla cooperativa Nuova Atlantide, gestore del Centro di Educazione Ambientale ed alla Sostenibilità “Dolomiti Lucane”. Alle prime due tappe del Tour 2009 hanno partecipato docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutte le province della vicina Puglia, che hanno apprezzato i paesaggi delle foreste di Gallipoli Cognato, Montepiano e delle Dolomiti Lucane, ma anche e soprattutto la qualità dei servizi offerti.
Guarigione per via spirituale “La guarigione per via spirituale è verificabile dalla medicina?”: questo il tema di una conferenza prevista lunedì alle ore 19 presso “Le Monacelle” in Via del Riscatto, 10 (alle spalle del Duomo) a Matera. Questa conferenza fa parte dì una serie internazionale di circa 400 tenute in oltre 60 paesi ed organizzate dal gruppo medico scientifico specializzato Mwf (= dal tedesco Medizinisch- Wissenschaftliche Fachgruppe) del circolo degli amici di Bruno Groening, un forum di più di 6.000 medici, specialisti e operatori nel settore sanitario.
Il mare di Ulisse RIMARRA’ aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell’Angelo, in Via Sant’Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall’artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall’artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Gozzano, al Nonnino, Carducci, Pasolini, Pirandello. Sono oltre 50 le sue pubblicazioni tra poemi, racconti, commedie. Artista a tutto tondo, si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica tout court che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, parchi, giardini, arredi. Nel suo eclettismo non manca l'ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista, che gli fruttano grandissima popolarità facendogli vincere i più ambiti premi del settore.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 PASSARELLI Via Annunziatella 76 0835/332752 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria
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Notizie Utili IN OCCASIONE delle celebrazioni previste in occasione della giornata di commemorazione dei defunti, si terrà domani alle 11 presso il Cimitero di contrada Pantano una messa in suffragioche sarà officiata da monsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina. Sarà quella la principale occasione per la commemorazione e il ricordo dei defunti a cui sono dedicati i primi due giorni di novembre e che vengono generalmente riservate alla memoria da parte dei tanti che si recano nei due diversi Cimiteri cittadini per poter omaggiare e ricordare con un fiore o anche solo con un semplice pensiero i propri cari che sono defunti. L'Amministrazione Comunale in una nota ha fatto sapere che, in coincidenza con la ricorrenza della Commemorazione dei defunti, ha potenziato il servizio di trasporto pubblico per il cimitero di Contrada Pantanello, attivando per il primo e il 2 Novembre la linea 5 bis, tale da garantire da e verso il cimitero, un pullman ogni 30 minuti. Per lo stesso periodo, per ogni spostamento all'interno del cimitero, sarà attivo il “Pollicino” che farà servizio dalle ore 8 alle ore 13 e dalle 15,30 alle 18. Da domani al 2 novembre i cimiteri rimarranno aperti dalle 7 del mattino alle 18 per consentire le visite dei cittadini in occasione della ricorrenza per la commemorazione in particolare per chi non può raggiungere i due luoghi di culto con la propria auto. matera@luedi.it
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La battaglia dei tre regni 17 - 19,30 - 22 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Oggi sposi 17 - 19,20 - 21,40 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 This is it 18 - 20 - 21,50 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Amore 14 17- 18,40 - 20,20 - 22
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Up unico spett.17,30 This is it 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Up - ore 17 Baaria - ore 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Programmazione al botteghino •MOJTO drive in• Metaponto Fame Unico spett. 21,30
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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32 Matera agenda
33 Marconia Un ventenne in prognosi riservata, sull’aggressione indagano i militari
In fin di vita dopo un pestaggio Tre pregiudicati sono stati arrestati dai carabinieri nel pomeriggio di ieri MARCONIA - Con l'accusa di tentato omicidio e lesioni gravissime in concorso, nel pomeriggio di ieri i carabinieri hanno arrestato il ventunenne Marco Sannella, il ventunenne Mario Rago e il ventottenne Giuseppe Chindamo. I tre, pregiudicati policoresi, nella notte tra venerdì e ieri, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, hanno aggredito a Marconia di Pisticci un ventenne. Le prime indagini, avviate congiuntamente dai carabinieri della Compagnia di Policoro e da quelli della Compagnia di Pisticci, hanno consentito di accertare che il ragazzo durante la notte, mentre era in compagnia della fidanzata a Marconia, è stato picchiato violentemente e abbandonato sul posto. Ieri mattina il ventenne è stato ricoverato in un primo momento nell’ospedale di Tinchi poi, viste le sue gravi condizioni, presso quello di Policoro, Così come accertato dai carabinieri che hanno condotto le indagini, la giovane vittima, poche ore prima del suo arrivo in ospedale, a Marconia ha subito un'aggressione per motivi anco-
A Pisticci
Novatex Contratti di solidarietà
Da sinistra Chindamo, Sannella e, in basso, Rago
ra poco chiari, sui quali stanno ancora lavorando gli stessi investigatori dell'Arma. Le condizioni del ragazzo sono apparse, da subito, gravissime, a causa di un severo trauma addominale con versamento ematico. I sanitari hanno deciso di asportargli la milza nel corso di un lungo e delicatissimo intervento chirurgico. Il postoperatorio, nonostante la buona riuscita dell'intervento, fa ancora
FERRANDINA - E' vicina a una svolta la paradossale vicenda denunciata lo scorso 20 marzo sulle colonne del Quotidiano dalla famiglia Casertelli di Ferrandina, che rischia di finire sul lastrico per colpa di un blocco di calcestruzzo, staccatosi da un muretto privato e accidentalmente finito sulla linea di confine tra due terreni sottostanti. Un blocco di cemento, neppure troppo ingombrante, che avrebbe fatto danni per ben 52.000 euro, sulla scorta di una discutibile perizia. La vicenda è iniziata tredici anni fa, nel 1996, quando in seguito a una frana, crollò il muretto staccatosi dal margine di vico Papa Giovanni Paolo XXIII al rione Cappuccini, rovinando sulla sottostante via Santa Lucia e finendo in una piccola vigna privata. La strada da cui si è staccato il blocco è al servizio della palazzina di proprietà dei quattro fratelli Casertelli. In seguito a un contenzioso legale con diversi tentativi di conciliazione, spunta una perizia di parte e la proprietà del fondo “invaso”, che chiede un risarcimento di otto milioni di vecchie li-
MONTESCAGLIOSO - Mauro D'Ambrosio, coordinatore cittadino del Popolo della Libertà facente funzioni, in un suo comunicato, ha deprecato le «magrissime retribuzioni mensili relative ai giornalisti Rai». Nel suo scritto sottolinea come l'azienda televisiva di Stato, con i soldi del canone di abbonamento versato dai cittadini, riconosca “con velocità” stipendi a dir poco esorbitanti. Avvalendosi del supporto offerto dal periodico di informazione del Popolo della Libertà “Alleanza Ionica”, cita alcuni tra gli esempi più significativi: Fabio Fazio, conduttore di “Che tempo che fa” (Rai Tre), intasca 2 milioni di Euro l'anno, cor-
PISTICCI - Da oggi e per la durata di 16 mesi presso la Novatex di Pisticci, che produce reti per l’agricoltura, saranno applicati contratti di solidarietà con la riduzione dell’orario di lavoro del 25 per cento. Il provvedimento, di applicazione temporanea, segue agli effetti procurati dalla contrazione degli ordinativi sul mercato. La misura riguarda 89 dei 95 dipendenti in organico. È quanto prevede un verbale di accordo tra i dirigenti della Novatex e i segretari territoriali Gerardo Casaletto (Femca Cisl), Fernando Mega (Filcem Cgil) e Filippo Viggiano (Uiltucs Uil). Le parti hanno concordato incontri periodici per una verifica dell’accordo. provinciamt@luedi.it
temere ancora per la vita del giovane di Marconia. Per lui, la prognosi rimane riservata. Le indagini serrate dei militari dell’Arma hanno permesso di giungere alla identificazione dei tre autori. Seguendo una pista che porta agli ambienti degli stupefacenti, i militari hanno ascoltato alcuni testimoni e, utilizzando tutti gli elementi acquisiti, sono riusciti ad identificare gli autori, che, nel pomeriggio
di ieri, rintracciati a Policoro dopo alcune ore di ricerca, sono stati sottoposti a fermo di indiziato per i reati di tentato omicidio e lesioni gravissime in concorso. Dopo il fermo, Sannella, Rago e Chindamo sono stati accompagnati presso il carcere di Matera. Le indagini, in tutte le loro fasi, sono state coordinate dalla dottoressa Antonia Salamida della Procura di Matera. provinciamt@luedi.it
Ferrandina Cade un blocco di cemento, danni per 52.000 euro
Calcestruzzo che vale oro Vicina ad una svolta la vicenda della famiglia Casertelli re. La questione viene congelata, anche perché la famiglia Casertelli non valuta il danno come particolarmente eccessivo. Ma nel 2001, probabilmente su ricorso della proprietà del fondo su cui è caduto il blocco con alcuni piccoli frammenti, il tribunale civile dispone la Ctu (Consulenza tecnica d'ufficio), ovvero una perizia per verificare nuovamente l'esatta entità del danno. Qui iniziano i guai, perché gli otto milioni di lire, diventano 52.000 euro. Una cifra esagerata, secondo la famiglia Casertelli, che tenta di avviare una nuova conciliazione, senza sortire alcun effetto. L'ultima puntata di questo assurdo calvario si è consumata lo scorso 29 settem-
bre, quando, finalmente, una nuova perizia disposta dalla Corte d'Appello di Potenza ha stroncato quella iniziale: secondo il perito non ci sono danni sul fondo invaso dal masso e alla famiglia Casertelli spetterebbe solo l'onere di rimuovere. La Corte ha acquisito la perizia, fissando l'udienza per maggio 2010. Poco grave, se non fosse che Massimo e Carla Casertelli, rispettivamente di 36 e 42 anni, il primo lavoratore in mobilità senza indennizzo con la moglie a carico; la seconda disoccupata e sposata con figli, hanno subìto tre anni fa il pignoramento di tutti i beni, compresa abitazione, mobili e un'auto ormai quasi inutilizzabile per il fermo forzato. Tutta colpa
del “calcestruzzo che vale oro”. «Ho dovuto acquistare un'altra auto -dichiarò Massimo all'epoca del nostro servizio- perché le chiavi e il libretto della mia sono in mano al giudice. Inoltre, con questa situazione aperta, nessuna banca ci concederà mai un prestito per pagare le spese legali. L'unica via d'uscita è quella di rivolgerci a un usuraio». Oggi hanno qualche speranza in più, ma chiedono aiuto alle istituzioni: «Qualcuno deve prendere a cuore la nostra situazione drammatica. -urlano Carla e Massimo- Vogliamo sapere se il primo perito ha commesso un macroscopico errore e, in tal caso, deve sapere che è il responsabile di un'autentica rovina, perché a
Ferrandina
causa di quel probabile errore due famiglie sono disperate». Intanto, per colpa della solita giustizia mastodontica, i Casertelli non possono godere delle loro proprietà, subendo quotidianamente iforti disagi di una povertà indotta. Dopo 13 anni di tribolazioni, dovranno comunque aspettare maggio 2010.
SPUNTI D’Ambrosio (Pdl): «Rai, un gettone di presenza vale quanto lo stipendio di un metalmeccanico Fiat» rispondenti a 167.000 euro mensili e 5.500 quotidiani, «circa il triplo del Governatore della Banca d'Italia Draghi»; Bruno Vespa, conduttore di “Porta a Porta” (Rai Uno), 1.187.000 euro annui, ovvero 98.916 mensili e 3.290 giornalieri; Serena Dandini, “Parla con me” (Rai Tre), 710 mila euro annui, 59.160 mensili e 1.972 al giorno, «corrispondenti allo stipendio annuo di ben 40 operai». Non manca nella lista il conduttore di “Anno Zero”
Michele Santoro, beneficiario di uno stipendio di 700 mila euro annui, 58.333 mensili, 1.944 al giorno. Chiude questa rapida carrellata il conduttore di “Ballarò”(Rai Tre) Giovanni Floris, al quale sono versati, per contratto, 350 mila euro l'anno, ovvero 29.160 al mese, 972 ogni giorno. D'Ambrosio aggiunge a questa lista anche il riferimento a quanti sono pagati a prestazione, con gettoni a puntata che superano lo stipendio mensile di un metal-
meccanico della Fiat: tra questi Marco Travaglio (euro 1.700); Vauro Senesi (euro 1.000); Sabina Guzzanti (euro 1.000). Si chiede come mai le istituzioni di vertice e il Consiglio di Amministrazione della Rai deliberino questi provvedimenti nonostante la presenza di forti anomalie nella nostra società attuale. A queste situazioni si deve poi aggiungere quella del «ricchissimo commesso - pensionato» del Senato della Repubblica, che percepisce una pensio-
ne mensile di ben otto mila euro per quindici mensilità, incassando la notevole cifra di oltre 130 mila euro Nel definire l'intera situazione «squallida, vergognosa e scandalosa», il coordinatore cittadino del Popolo della Libertà facente funzioni esprime tutto il suo sbigottimento di fronte ad un contesto sociale che contempli il versamento di questi stipendi “stratosferici” in favore di professionisti. Sottolinea, con amarezza, che questa è la brutta fine
seguita dai soldi pubblici, in favore di chi può vivere un'esistenza «lussuosa, da nababbi e sceicchi», a differenza dei pensionati artigiani, coltivatori diretti e del sociale, costretti a sopravvivere con 450 euro mensili, oltre ai tanti ragazzi che non possono formulare progetti per il futuro vista la forte precarietà del loro impiego. D'Ambrosio si chiede quando arriverà il momento di «queste persone di serie C», visto e considerato che oggi le politiche sociali «sono un vivere mostruoso»; le conseguenze possono essere molto gravi poichè la situazione è da “miscela esplosiva”. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Grassano Nell’area di 70 metri quadri rinvenuti anche pannelli di eternit
Sequestrata discarica abusiva I carabinieri trovano rifiuti abbandonati in contrada Petrullo GRASSANO - Numerose carcasse di pneumatici abbandonate, rifiuti di ogni tipo e natura, elettrodomestici e parti di esse, materassi, arredi sanitari e, addirittura, alcuni pannelli ondulati del tipo “eternit”, in frantumi e pericolosissimi per la salute dell'uomo. Sono solo alcuni dei materiali scoperti dai carabinieri della Compagnia di Tricarico e dai colleghi della locale Stazione in un'area in contrada “Petrullo” ,all'incrocio fra la strada provinciale “Del Molino “ e la Strada Provinciale “dei Giardini”. L’area sequestrata dai militari, occupa una superficie
di 70 mq circa, proprio a ridosso della sede stradale e prossima ad una fermata attrezzata degli autobus, era stata adibita da ignoti a vera e propria discarica a cielo aperto. Sconcertante lo spettacolo che si è presentato ai carabinieri. Immediatamente, dopo il sopralluogo e gli accertamenti del caso, i carabinieri hanno sequestrato l'intera zona, coordinati dalla Procura di Matera. Inoltre sono state immediatamente avviate le procedure necessarie alla bonifica del tratto interessato. provinciamt@luedi.it
Alcune fasi del sequestro dell’area da parte dei carabinieri
Tricarico Scade il 16 novembre il bando “Formazione degli addetti al settore forestale”
In arrivo diciassette assunzioni Per braccianti agricoli nella comunità montana Medio Basento TRICARICO - Diciassette assunzioni per braccianti agricoli e nella comunità montana Medio Basento di cui 11 nel comune di Tricarico, 4 in quello di Calciano e 2 in quello di Oliveto Lucano. Il tutto presente nel bando “Formazione degli addetti al settore forestale” che scadrà il 16 novembre. A darne notizia l'ex assessore della comunità montana stessa, ora commissariata in attesa del passaggio a “Comunità Locale”, Franco Lapata. Il consigliere comunale di Tricarico, già vice sindaco nell'amministrazione 2001 - 2006 nel darne notizia ringrazia «la regione Basilicata ed in particolare l'assessore all'ambiente Vincenzo Santochirico per l'emanazione del bando del turn - over capace di soddisfare le esigenze lavorative di 300 unità lavorative il che in un territorio come il nostro e in un momento di così grave difficoltà economica è sia ossigeno vitale per tantissime famiglie sia dimostrazione di grande attenzione alla territorialità e alle sue problematiche ambientali». Per quanto riguarda l'area del Medio Basento il corso, di 150 di cui 100 di formazione in aula e 50 di pratica lavorativa, si svolgerà presso la sede del comune di Tricarico. La selezione avverrà in due fasi: la prima scrematura sarà effettuata per titoli e alla seconda fase saranno ammessi i primi 25 in graduatoria i quali si confronteranno con test attitudinali del singolo candidato e sulle competenze riguardanti le diverse tipologie di lavoro forestale. La graduatoria finale sarà affissa
Irsina Coordinamento di sinistra
Vincolo paesaggistico e crisi dell’agricoltura confronto fra partiti
Diciassette nuove assunzioni per braccianti agricoli
presso la sede del Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche di Sostenibilità ambientali e presso la sede dei comuni interessati il 14 gennaio 2010. Possibilità per tutti coloro i quali possiedono il titolo di diploma in perito agrario o agrotecnico ma anche per chi
ha compiuto (come da certificato Inps) 15 giornate contributive in agricoltura nel triennio 2005 - 2007 ed ha meno di quaranta anni oppure, avendo passato la stessa età, avere almeno 51 giornate contributive in agricolture. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
Toscana e Basilicata insieme nel gemellaggio gastronomico STIGLIANO -La gastronomia lucana sale in Valdorcia con Girogustando in un originale gemellaggio tra Toscana e Basilicata. Mercoledì 4 novembre Al Ristorante “I Tre Rioni” di Campiglia d'Orcia in provincia di Siena arriverà dall'entroterra lucano il Ristorante “Rosa dei Venti”di Stigliano. Lavorando fianco a fianco in cucina per realizzare un menu a quattro mani, i due chef si scambieranno il rispettivo “sapere culinario” sviluppato negli anni all'insegna della cucina raffinata, per esaltare i sapori della Toscana e della Basilicata. Una “panoramica” di ortaggi aprirà il percorso di degustazione, seguita da una Reginetta con mollica e baccalà. Gli ingredienti stagionali caratterizzeranno i primi piatti: ai pici dei tre rioni si accompagneranno funghi porcini e tartufo, mentre una crema di castagne e salsiccia si
abbinerà alle crespelle lucane. Un medaglione di maiale tartufato precederà successivamente il baccalà fritto: l'accoppiamento di dessert proporrà infine “laganedd” e “pastatedd”, i dolci che contraddistinguono per tradizione le tavole delle famiglie lucane nel periodo natalizio. Come di consueto, il pubblico sarà coinvolto in serata con i “Giro-quiz” per aggiudicarsi gli ingressi omaggio alla Mostra di Federico Barocci (in corso a Siena). Gli abbinamenti cibo-vino saranno garantiti dalla professionalità dei sommelier Ais. Il menù sarà proposto a 40 euro. Quella di mercoledì sarà la terzultima tappa del programma 2009 per Girogustando, evento di Confesercenti Siena realizzato con il patrocinio di Provincia e Comune di Siena, ed il sostegno della Camera di Commercio di Siena. Giovanni Martemucci
IRSINA - A seguito della questione posta dal vincolo paesaggistico su Irsina, nei giorni scorsi si è riunito il coordinamento dei partiti di sinistra di Irsina, composto da Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà. Tema dell’incontro: “Contro lo spopolamento delle aree interne e crisi agricoleVincolo Paesaggistico”. All’incontro erano invitati tutti i partiti del Centro Sinistra, il Pd e Udc. Dei partiti invitati - dice la nota - erano assenti i Popolari Uniti e Italia dei Valori di Irsina. « Sono stati analizzati aspetti politici e tecnici, e formulate delle proposte di comune accordo, delineando un percorso tematico, di iniziative, che ci vedrà nei prossimi giorni costituire un gruppo di lavoro per poter chiarire e presentare in una manifestazione pubblica idee e proposte sugli argomenti trattati. Alla costante crisi che colpisce il mondo agricolo – si afferma nel comunicato - ed in particolare gli effetti che la stessa provoca sui territori, la politica e le istituzioni devono dare risposte certe e concrete. Già i comuni delle aree interne, da anni vivono il trend negativo dello spopolamento soprattutto giovanile, vedendo impoverire le proprie comunità di “cervelli” costretti ad emigrare altrove. La pesante crisi agricola è da questo punto di vista un ulteriore incentivo, e la situazione che si va delineando, di fatto provocherebbe la mancata semina di molti ettari di grano, con ripercussioni
gravi per l’economia locale, per l’occupazione, per lo sviluppo del nostro territorio. Si può fare molto – continua il comunicato - ad iniziare dal Governo che potrebbe sbloccare somme di cui sin ora si sente solo parlare a scopi propagandistici, eliminare o ridurre le accise, mettere in atto politiche di abbattimento dei costi di approvvigionamento di materie prime, ed altro. E’stato affrontata anche la discussione sul Vincolo Paesaggistico, di cui si discute molto in questi giorni, e che la destra utilizza come al solito a fini di propaganda preelettorale. Su tutti e due gli argomenti sono state avanzate delle proposte, che saranno formalizzate dal costituendo gruppo di lavoro e che saranno rese note durante un incontro pubblico che si terrà nei prossimi giorni con rappresentanti istituzionali, politici e di categorie, Regionali, Provinciali e Locali. Sicuri che tutti noi possiamo contribuire a ripristinare ad Irsina un clima di discussione pacata serena e costruttiva, sull’argomento, così come anche il Commissario Prefettizio sta contribuendo a fare, avendo già in questi giorni impegnato la struttura tecnica Comunale, per elaborare una proposta di Piano Paesaggistico. Apprezziamo il successo dell’incontro di ieri sera – conclude la nota del coordinamento di sinistra e libertà -al quale tutti i partecipanti hanno contribuito positivamente». Mimmo Donvito
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Montalbano Nuove aiuole, fontane e staccionate per migliorare la fruibilità della struttura
Il cimitero ritrova il suo decoro Prosegue il lavoro della ditta che è stata incaricata della ristrutturazione MONTALBANO - Restituito il decoro che merita al cimitero di Montalbano Jonico, affollato, in modo particolare in questi giorni, per la memoria che la chiesa fa dei Santi e dei fedeli defunti. Dopo anni abbandonato al degrado e all'abbandono, più volte denunciato dal Quotidiano della Basilicata, quando l'erba e le sterpaglie impedivano il transito ai visitatori e sovrastavano le tombe, il cimitero della città jonica ha, oggi, riconquistato, finalmente, il senso che gli è proprio di luogo di pace e di preghiera, curato in tutti i particolari, nel verde e nella pulizia. Lungimirante la scelta dell'Amministrazione comunale che ne ha ceduto a terzi la gestione. Da circa sei mesi, infatti, è la ditta di Anna Emilia Mitidieri che ha preso in cura il cimitero facendo, da subito notare la novità e i miglioramenti. Ripulita tutta l'area, sono state ripristinate le aiuole, aggiunte le staccionate, sostituite alcune delle fontanelle, posti, dinanzi agli ingressi, dei raccoglitori di cicche di sigarette, posizionati, altresì, contenitori per la raccolta anche dei piccoli rifiuti, regolamentati gli orari di apertura e chiusura e di cantierizzazione per la costruzione di nuove cappelle, lasciando liberi il sabato e la domenica per una visita aidefunti in pace efuori dai rumori.
Policoro
Potenziati i bus urbani
Il cimitero prima e dopo la ristrutturazione
Fiore all'occhiello per i tre operatori della ditta Mitidieri, Domenico, Maurizio e Tonino, la ristrutturazione anche della chiesetta cimiteriale. Oltre alla riverniciatura deimuri, alla riparazione delle vetrate e alla ricomposizione dell'altare, belli e significativi i nuovi segni aggiunti. Ad opera del bravo artista montalbanese, Giuseppe Filardi, l'altare è, infatti, sovrastato da una croce priva del corpo di Cristo con la corona di spine che ne ricorda patimenti e dolore. I simboli eucaristici del pane e dei pesci, memoria del-
l'apparizione del Risorto sulla strada di Emmaus e, sopra la croce l'occhio attento del Padre. «Ho inteso raffigurare così la speranza cristiana della Risurrezione - ha spiegato Giuseppe Filardi - in un luogo in cui tale speranza regna sovrana. La croce priva del corpo di Cristo è la Risurrezione: perché cercate tra i morti colui che è vivo? La risposta di fede a quanti in questo luogo chiedono ragione di una speranza di vita che non muore». Soddisfatti i cittadini montalbanesi per tutti i miglioramenti che sono stati ap-
Policoro Bilancio del Centro di salvamento
Un’estate di interventi a tutela dei cittadini POLICORO - Dallo scorso settembre è terminata sulle spiagge del centro jonico l'attività di salvamento a mare dell'Associazione nautica e motonautica (A.n.m.) lucana guidata da Vincenzo Pastore. E a distanza di due mesi lo stesso presidente ha voluto, in una conferenza stampa, tirare le somme: cinque recuperi di natanti, 22 medicazioni, 2 allerta burrasche, 1 chiamata urgente al 118 con relativo intervento provvidenziale, 40 recuperi terrestri con il suo personale mezzo di trasporto. Il tutto con il seguente equipaggiamento: 2 moto d'acqua idonee; 1 battello pneumatico; 8 radio ricetrasmittenti; 1 portatile Gps. «Il tutto supportato da volontari, tutti abilitati -sostiene Pastore - dislocati in vari punti dei sette chilometri di spiaggia policoresi, con l'ausilio anche di defibrillatori gentilmente concessici da altre associazioni, oltre alla collaborazione con il servizio regionale del 118, Capitaneria di Porto di Taranto, locamare di Policoro, e un ringraziamento particolare va al Comune di Policoro per aver acquistato due moto d'acqua e aver sostenuto anche finanziariamente il progetto 'Mare Sicuro 2009'”. Ora durante la pausa invernale, Pastore si dedicherà alle attività di sensibilizzazione nelle scuole sulla prevenzione in acqua e nello stesso tempo sulle opportunità che questa risorsa può dare a tutte le comunità che hanno la fortuna di avercelo a pochi chilometri. Alla presentazione del consuntivo
I relatori
estivo c'era anche Libero Mileti, responsabile del 118 regionale con il quale da due anni c'è un protocollo di intesa sottoscritto con l'A.n.m. Lucana, il quale ha parlato di partnership altamente formativa dal lato della prevenzione dell'incolumità dei bagnanti e di una semplificazione del lavoro degli operatori del 118: «Che durante l'estate hanno carichi di lavoro enormi e la cui utenza molto spesso non è nemmeno educata a rivolgersi al servizio del 118 solo per le emergenze essenziali». Ha poi aggiunto come sono tre i protocolli di intesa che hanno dato buoni risultati, oltre a quello con Pastore anche quello con l'Anas sulla SalernoReggio Calabria e quello sul turismo di montagna, Pollino, con il soccorso alpino: «Mentre -continua Mileti - a breve ne sottoscriveremo un'altra per le pi-
ste da sci sul Sirino nella speranza che possano sortire gli stessi effetti». E sempre su questa scia il direttore del servizio Basilicata Soccorso ha sostenuto come una politica di pianificazione dei soccorsi sia necessaria nella nostra regione per evitare disagi che possono poi sfociare in tragedie, e su questo un'importanza rilevante la svolgono i corsi di primo soccorso, comprensivi dell'uso del defibrillatore, per gli operatori sanitari e iscritti di associazioni. Inoltre ha concluso il suo intervento parlando della riforma sanitaria regionale che abolisce Basilicata Soccorso e la sostituisce con il Dires (Dipartimento regionale emergenza sanitaria) i cui dirigenti sono i Direttori generali delle due aziende ospedaliere lucane: quella di Matera e Potenza. Gabriele Elia
portati. «Finalmente - ha dichiarato Vincenzo Galeazzi- è ritornato ad essere un luogo per la memoria e la riflessione. Erano anni che non si vedeva il cimitero così pulito e curato». Iniziano questa mattina anche i riti per ricordare i defunti che si protrarranno per tutta la settimana; mentre domani, sarà la Polizia Municipale che, nella messa delle 11, ricorderà quanti hanno servito la comunità nell'ordine pubblico deponendo una corona di fiori sull'ossario comune. Anna Carone
POLICORO - Si intensificano le corse degli autobus dirette al cimitero. In occasione del giorno di commemorazione dei defunti, domani, lunedì 2 novembre, saranno istituite corse suppletive di trasporto su gomma dal centro urbano di Policoro al cimitero cittadino di via Puglia. Gli orari di partenza (andata e ritorno) dal Terminal Bus “Egeo” di via Bologna al cimitero sono rispettivamente i seguenti: 08:30-09:00; 09:30-10:00; 11:3012:00; 15:30-16:00. provinciamt@luedi.it
Bernalda Incontro tra gli esponenti del Pdl
Prisco: «Indispensabile un cambio di rotta» BERNALDA - «Siamo pronti per guidare la città di Bernalda». Questa la frase più ricorrente ed utilizzata durante l'incontro che ha visto gli esponenti del Pdl confrontarsi all'interno della Sala Incontro, la città bernaldese. Un pubblico dibattito che ha visto la partecipazione del Senatore Cosimo Latronico, del Senatore Guido Viceconte, del vice-Sindaco di Pisticci, Domenico Lazazzera e del candidato Sindaco di Bernalda del Pdl, Franco Prisco. E proprio Lazazzera era l'unico a rappresentare l'area An, elemento questo evidenziato dall'avvocato Leo Salerno all'interno di un suo intervento, anche se i Senatori presenti hanno parlato di strada comune all'interno del Pdl. L'inizio dei lavori è stato dettato dalla voce di Franco Prisco che, ha dapprima ringraziato gli intervenuti e poi ha parlato di un governo locale, quello uscente, che ha fatto di tutto per portare Bernalda e Metaponto a fanalino di coda delle città della fascia jonica. «Dopo quindici anni di malgoverno di centrosinistra - ha detto il candidato sindaco - siamo pronti a prendere Bernalda per farla rinascere. Noi - ha continuato Prisco porteremo la nostra voce in incontri quindicinali per far conoscere alla gente il nostro programma e quelle azioni negative per il territorio che la sinistra ha prodotto in questi anni, in Basilicata e a Bernalda. Il più grande esempio di malgestione delterritorio viene appunto da Metaponto che, per tutto rispetto delle altre località a noi limitrofe che vedevano la nostra perla dello Jonio come riferimento da raggiungere, oggi registra un
Il tavolo dei relatori
trend di decrescitae di perdita di immagine che si porta avanti dalle scelte scellerate dei governi di centrosinistra che si sono scambiati il testimone in questi anni. Ci sono località che aumentano la loro importanza con mega-infrastrutture mentre da noi si portano solo le sperimentazioni e le scelte sbagliate di recupero e di difesa del territorio. Tra queste, le opere che hanno visto la costa interessata con i vari ripascimenti che si sono dimostrati inadeguati, e l'esempio viene dalla non presenza di quei granelli di sabbia, anzi di terra, che erano stati portati all'inizio di giugno e che oggi, ancor prima delle mareggiate, già sono scomparsi lasciando solo detriti e grandi pietre. Ultimo atto che fa precipitare la città metapontina nel baratro è la struttura, se così si vuol chiamare, che la commissariaIaculli haposto sulterritorio e che ospiterà gli immigrati che prestano il lavoro
stagionale; ebbene, quello per noi è un ghetto che delimita e si allontana del tutto dalla parola “dignità dell'uomo”. Ecco perchè - ha concluso Prisco - è necessario un cambio di rotta per la città e per i cittadini». A prendere la parola subito dopo è stato il vice-sindaco di Pisticci, Domenico Lazazzera, il quale ha parlato dei giovani chevannovia edelleopereche la sua città sta portando avanti. «Questa regione - ha detto Lazazzera - è priva di uomini capaci e che di fatto sono il frutto dellescelte politichedel centrosinistra. Esempi di questa incapacità - ha continuato il vice-sindaco pisticcese - sono da ricercare nelle mancate attuazioni di piani che possono dare ossigeno all'economia del metapontino, come il piano casa che qui non ha trovato “casa”, o la mancanza di piani per lo sfruttamento delle energie alternative come il solare; poi dall'altro invece si vuole portare una centrale a turbogas che noi combatteremo su tutti i livelli. Ecco, - haconcluso Lazazzera - queste mancanze non fanno altro che impoverire il territorio». Prima dei senatori ci sono stati interventi che hanno visto molti giovani prendere la parola. A chiudere questo primo incontro con la città sono state le parole del senatore Latronico e del senatore Viceconte, i quali hanno ringraziato la città ed hanno invitato i cittadini a voltare pagina in quanto, come evidenziato dai due esponentidelPdl, esisteunaclasse dirigente che è pronta a guidare Bernalda. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
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Serie A La squadra di Ferrara spreca il doppio vantaggio e si fa recuperare: super Hamsik Leonardo sorride, due assist di Ronaldinho
Juve in bambola, il Milan c’è Bianconeri sul 2-0, poi il Napoli li stritola. Borriello trascina i rossoneri JUVENTUS NAPOLI
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JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 6.5; Grygera 6, Cannavaro 5.5, Chiellini 6, Grosso 5.5; Poulsen 5.5 (32' st Amauri sv), Felipe Melo 6; Camoranesi 6 (31' pt Tiago 5), Diego 6, Giovinco 6.5 (39' st De ceglie sv); Trezeguet 6.5. In panchina: Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Immobile. Allenatore: Ferrara 6 NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5.5 (14' st Datolo 7.5), Cannavaro 6, Contini 4.5; Maggio 6, Gargano 6, Cigarini 6, Aronica 6.5; Hamsik 7.5, Lavezzi 6 (41' st Pazienza sv); Denis 5.5 (24' st Quagliarella 5.5). In panchina: Iezzo, Rinaudo, Grava, Datolo, Pià. Allenatore: Mazzarri 7 ARBITRO: Damato di Barletta 5.5 RETI: 35' pt Trezeguet, 9' st Giovinco, 14' st, 36' st Hamsik, 19' st Datolo NOTE: Serata serena, terreno in buoen condizioni. Spettatori: 25 mila circa. Angoli: 8-5 per il Napoli. Espulso: 48' st Amauri per scorrettezze. Ammoniti: Contini, Campagnaro, P.Cannavaro, Chiellini. Recupero: 1' pt; 5' st. TORINO – L’Inter può stare tranquilla: la sua più accreditata rivale, la Juventus, è tornata in soli quattro giorni ai propri livelli abituali, cioè non all’altezza di un campionato di vertice, dopo l’illusoria cinquina con la Samp. I bianconeri, peraltro bersagliati dalla sorte in modo in-
MILAN PARMA
La gioia dei napoletani dopo la vittoria Sopra: Chiellini in ginocchio
credibile (ko anche l’uomo migliore, Camoranesi, dopo mezzora), sono riusciti comunque a superarsi in negativo, disputando la peggior partita stagionale, con l’aggravante di essere passati in vantaggio 2-0. Sono bastati però sette minuti alla squadra di Mazzarri per riacciuffare la Signora e un altro fulmineo minuto per batterla. Ora nessuno potrà esorcizzare la parola crisi, perchè oltre alla fragilità tecnica e tattica del gruppo bianconero, si sono confermati limiti vistosi di organico e addirittura si vedono peggiorare i cosiddetti uomini faro, come strasera è ac-
caduto a Diego, del tutto inconsistente. E, soprattutto, non si percepiscono miglioramenti nel gioco, sempre assente. Una sconfitta bruciante soprattutto per Ferrara, che dopo il doppio vantaggio non ci ha capito più nulla e non è riuscito ad arginare le ripartenze velocissime degli azzurri, ma è andato letteralmente nel pallone dopo il pari, togliendo l’uomo migliore (Poulsen, è tutto dire) per mettere Tiago nel suo ruolo. Una brutta caduta che rischia di aprire crepe vistose nella Juventus, ormai macchina dall’assemblaggio indefinibile di pezzi inadatti e dall’identità incerta.
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MILAN (4-3-3): Dida 7.5; Oddo 6.5, Thiago Silva 7, Kaladze 6, Antonini 6.5 (7'st Zambrotta 6); Gattuso 6 (29'st Ambrosini sv), Pirlo 6, Seedorf 6 (37'st Flamini sv); Ronaldinho 7, Pato 5.5, Borriello 7.5 In panchina: Roma, Favalli, Inzaghi, Huntelaar. Allenatore: Leonardo 6.5 PARMA (4-4-2): Mirante 6; Zaccardo 5, Dellafiore 5.5, Panucci 5, Lucarelli 6; Morrone 6, Lunardini 6, Dzemaili 6 (16'st Amoruso 6), Galloppa 6.5 (31'st Budel sv); Bojinov 5.5 (25'st Lanzafame 6), Paloschi 5 In panchina: Pavarini, Castellini, Paci, Zenoni Allenatore: Guidolin 6 ARBITRO: Russo di Nola 5.5 RETI: 12' pt Borriello; 48' st Borriello NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000 circa. Angoli: 2-2. Ammoniti: Ronaldinho, Panucci, Gattuso. Recupero: 1'; 5'. MILANO – Il Milan batte 2-0 sull’asse Borriello-Ronaldinho e scavalca il Parma tornando momentaneamente al quarto posto solitario. A decidere il secondo anticipo dell’11ª giornata è una doppietta di Borriello, al 12’ del primo tempo e al 48’ della ripresa, sempre su assist di Ronaldinho. In avvio il Milan rischia grosso sul bolide di Dzemaili deviato da Dida sulla traversa, ma al 12’ pas-
Borriello festeggia con Ronaldinho Sopra: la rabbia di Guidolin
sa con Borriello, che capitalizza una gran giocata di Ronaldinho. Il Parma non molla e sfiora il pareggio con Bojinov, che si vede respingere da Dida un colpo di testa da distanza ravvicinata. Nel finale ancora Milan vicino al gol, ma Pato manca l’appuntamento con il cross di Oddo. Ripresa con ritmi più lenti, Seedorf impegna Mirante e poi Pato (25’) reclama un rigore per un tocco di Lunardini. Russo però fa proseguire. Al 26’ Paloschi sfiora il pareggio, non inquadrando il bersaglio grosso da ottima posizione. Il Parma ci prova ma il Milan regge, sfiora il
raddoppio con Thiago Silva (clamorosa traversa del brasiliano), e poi lo trova, con una splendida rovesciata di Borriello su cross di Ronaldinho che si infila alle spalle di Mirante. I rossoneri salgono a 19 punti, due in più rispetto al Parma e al Napoli. «Sono sulla strada giusta: mi manca un po’ di condizione, lo sento dalle gambe, posso dare di più. Dopo la sosta sarò al top, è stata una bella serata per me e per la squadra». Marco Borriello è visibilmente felice per la doppietta con cui ha steso il Parma e, soprattutto, per una ritrovata efficienza fisica dopo un lungo periodo di stop.
Inter, Santon non convocato Mourinho: «Non è tranquillo»
Ultrà a Cosenza contro la tessera del tifoso
MILANO –Davide Santon non è convocato per la sfida di oggi a Livorno, dopo la difficile partita dell’Inter con il Palermo. José Mourinho non ha dato particolari spiegazioni. «E’ una scelta dell'allenatore», ma non avrebbe gradito la fuga di notizie sulla sua chiamata dopo la gara di giovedì sera contro il Palermo (la Gazzetta in edicola ieri raccontava di una telefonata del tecnico e di altri compagni nella notte per rassicurarlo). Il tecnico stimolato ha spiegato: «E’ stato convocato in tutte le partite con noi, questa è la prima che salta. Non vive un momento di tranquillità: per esempio oggi (ieri, ndr) è in prima pagina sui giornali con una bugia su di lui (ma la Gazzetta ha riconfermato la ricostruzione, ndr). Io non ho mai chiamato Santon la sera dopo la partita. Ci ho parlato
COSENZA - Un raduno ultrà dalla serie A ai dilettanti. E’ quello che si è tenuto ieri a Joggi, piccolo centro della provincia cosentina, per organizzare una forma di protesta unitaria contro la tessera del tifoso. Ad organizzare l’incontro, al quale hanno partecipato una quarantina di gruppi, è stata la tifoseria cosentina (Curva Nord, Rebel Fans, Cosenza Vecchia, Nuova Generazione, San Vito) che è riuscita a raccogliere circa un centinaio di adesioni (tra presenti e assenti, a causa degli anticipi di A e B). Tra le tifoserie che hanno sposato la causa della protesta gruppi di Lazio, Juventus, Sampdoria, Genoa, Brescia, Milan, Parma, perugia, Pisa, Bari, Udine, Vicenza Taranto, Avellino, Catanzaro, Barletta, Cavese, Noceri-
Davide Santon
un’ora sabato in allenamento. Questo di sicuro non aiuta un ragazzino. Balotelli e Santon hanno personalità diverse: normale che ci sia un modo diverso di interagire fra me e loro. Mi sembra che con Santon si ripeta la storia di Balotelli: i giornali vogliono parlare sempre di lui».
Si è tenuto il raduno con i fan provenienti da tutta Italia, dalla serie A alla serie D
Uno striscione apparso al San Vito di Cosenza
na, Arezzo, Campobasso. Ma tante anche le tifoserie di serie minori (tra queste Matera, Tivoli, Lamezia, Taurisano) che sono intervenute durante il dibattito dopo aver ascoltato gli interventi degli avvocati Giandomenico Carino di Cosenza, Alessio Spadafora di Catanzaro e Loren-
zo Contucci di Roma. Tra le proposte è venuta fuori quella di una protesta, e uno striscione unico, da esporre alla manifestazione nazionale organizzata per il 14 novembre a Roma. Ma la protesta dovrebbe anche passare alle curve di tutta Italia o quasi, che potrebbero
restare vuote. Il mondo ultrà, insomma, è in fermento e cerca di far sentire la propria voce contro il provvedimento targato Maroni che obbliga al tesseramento chi vuole assistere alle gare in trasferta della propria squadra. a. mor.
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Sport
Frezza in azione a Taranto contro Giorgino (a sinistra)
Capuano prova a giocarsi “l’uomo in più” nello spareggio con il Foggia
«Chiedo aiuto ai tifosi» Il tecnico non cerca scuse, blinda la squadra e pensa solo ai tre punti “NON VOGLIO alibi, di alcun genere”. Eziolino Capuano sembra quasi paradossale a dirsi - è in questo frangente l’elemento di tranquillità del Potenza. Via i suoi toni spavaldi. La scelta è quella del basso profilo, più che mai saggio nel momento in cui devono parlare i fatti, non le chiacchiere. Il tecnico ha lavorato come un ossesso in settimana per ovattare il gruppo, che ricomincia a sentire suo. Un compito difficile, perchè vallo a spiegare a chi oggi dovrà scendere in campo che il presidente non c’è e non si sa dov’è. Lo stesso presidente che ha annunciato di non voler tirare fuori più un centesimo, ma ha pagato le spettanze previdenziali che scadevano ieri. Vorrebbe dire che ha intenzione di cedere, ma non ha stretto ancora stretto la mano al suo interlocutore. Capuano, bisogna dargliene atto, si fa anche parafulminedel momentodidifficoltà del suo datore di lavoro. CONTESTAZIONE “Chiedo al pubblico di Potenza di scendere al Viviani per trascinarci alla vittoria, non è il momento di contestare una società in difficoltà”. Chiede di spostare il mirino sul rettangolo verde, Eziolino. Come a voler dire che il tempo per i processi necessariamente ci sarà, “ma adesso la priorità è salvare il calcio a Potenza, io e i miei giocatori abbiamo l’obbligo di provarci, per quel che ci compete”. TATTICA “E’ una partita che abbiamo preparato al meglio dichiara il tecnico - studiando per bene la struttura e l’abituale assetto dei nostri avversari, purtroppo era tanto che non si lavorava sulla tattica (stoccata al suo predecessore, ndr), ho dovuto rinfrescare la memoria ai giocatori su situazioni tattiche provate in ritiro, ma che erano state dimenticate”. TUTTI DENTRO Ma evidentemente, sul piano mentale, Capuano ha avuto le risposte che voleva. Tutti convocati tranne gli acciaccati Lolaico e Vanacore. “La squadra è vogliosa e motivata, ho portato in ritiro non solo i diciotto che andranno in distinta perchè dovevo premiare l’applicazione costante di questi ragazzi. Meritano sostegno incondizionato dal primo minuto, ser-
Ezio Capuano ha lanciato un appello al pubblico di Potenza
ve che il pubblico potentino ci aiuticonil suocaloreabuttarla dentro”. SEGNO 1 Perchè il Potenza, oggi, ha a disposizione soltanto un risultato. “Dobbiamo vincere, non c’è altra soluzione - carica Capuano - ma le nostre armi devono essere pa-
zienza e tranquillità, guai a fare confusione e prendere inutili rischi”. L’attenzione all’avversario è stata maniacale. “Affrontiamo una squadra che su 10 punti (uno tolto per penalizzazione, ndr) ne ha colti 7 in trasferta. Hanno pareggiato a Verona, vinto ad An-
dria e a Reggio Emilia domenica scorsa. Hanno dimostrato di poter essere assai pericolosi in campo aperto, quando gli altri fanno la partita e loro beneficiano degli spazi”. Per far sua l’intera posta in palio Capuano punta sullo stesso undici di Taranto. No ai due attaccanti in partenza, “perchè altrimenti non posso cambiar nulla, li’ avanti, a partita in corso”. CHIACCHIOIn città intanto è stato avvistato il noto avvocato partenopeo Edoardo Chiacchio. Ma la sua visita non è connessa con le recenti turbolenze societarie. “Il dg Galigani mi ha chiesto una consulenza per gestire situazioni contrattuali riguardanti alcuni tesserati”. Monaco e il suo collaboratore Vallesi, parrebbe. Ma lo spunto più importante è un altro: “nell’occasione - ci racconta - abbiamo definitivamente sistemato il nuovo contratto di Capuano. Posso dirvi che ilvostro allenatorenon dice falsità quando sostiene di aver trascurato l’aspetto economico, pur di tornare a Potenza in questo momento difficile ha rinunciato a circa 40mila euro precedentemente pattuiti”. Chiarezza è fatta. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
NOTIZIE IN BREVE Diretta tv su Puglia Channel POTENZA - FOGGIA rientra nel gustoso palinsesto televisivo di questa giornata di Lega Pro. La gara del Viviani verrà trasmessa in diretta da Puglia Channel, emittente che detiene i diritti esclusivi per le trasferte dei rossoneri pugliesi ed è ricevibile sul canale 844 del buquet Sky. Il telecronista sarà Tonio Sepa. In onda anche Andria - Reggiana (su E’TV Emilia Romagna, Sky 891) e il big match Pescara - Taranto, trasmesso da Studio 100 Sat (Sky 925) con il commento di Gianni Sebastio.
Precedenti sfavorevoli QUELLO di oggi è il sedicesimo incrocio al Viviani tra Potenza e Foggia. La sfida appulo-lucana ebbe origine nella stagione 1936/37 ed il bilancio dei confronti a tutt'oggi disputati sul terreno potentino (10 tra Serie C e Prima Divisione, 3 in IVª Serie e 2 in Serie B) è a favore della squadra dauna con sei vittorie dei “satanelli”, sei pareggi e tre soli successi lucani. Alla prima occasione, il 28 marzo 1937, l'incontro terminò sullo zero a zero; l'anno dopo, il 9 gennaio 1938 si registrò il
primo e più rotondo successo dei rossoblù, un 5-0 frutto delle reti di Basile,Bazzanti e Frattini (tripletta). Il 9 gennaio 1938 si registrò il primo e più rotondo successo dei rossoblù, un 5-0 frutto delle reti di Nicolò Basile , Dante Bazzanti ed Ermanno Frattini (tripletta). Tra periodo bellico, dopoguerra e primi anni '50 il Foggia riuscì a cogliere il successo pieno in quattro occasioni lasciando ai locali la miseria soltanto di due pareggi. Da notare però che le partite delle stagioni 1941-‘42 e 1942-‘43 dovettero essere ripetute per due diversi motivi. La gara del 7 dicembre 1941 vinta dal Potenza per 3-1 venne annullata a causa dell'assenza dell'arbitro designato: la ripetizione, disputata il giorno di Natale del 1941, vide il successo del Foggia per 2-3. Il 7 febbraio 1943, invece, la partita venne interrotta a pochi minuti dalla fine per un allarme aereo con il Potenza in vantaggio ed il recupero di fine marzo terminò poi 2-2. Negli anni della B, 0-0 col Foggia lanciato verso la Serie A ed il Potenza che disputava la sua prima stagione tra i cadetti. Il 18 febbraio 1968, ancora in B, pugliesi vittoriosi per 2-1 sul Potenza ormai avviato alla retrocessione. Da allora, le due compagini si sono ritrovate soltanto lo scorso 11 gennaio in Prima Divisione per uno scialbo 0-0. (si ringrazia Attilio Oddone)
La formazione
Undici conferme De Cesare titolare LE ASSENZE certe di Peppe Lolaico e Antonio Vanacore (entrambi con problemi muscolari) condizionano le scelte di Capuano per l’undici anti-Foggia. “Adesso abbiamo due esterni contati - svela il tecnico - i soli Frezza e Lucenti”. Presumibile quindi l’impiego di entrambi, nella stessa posizione in cui li abbiamo visti agire a Taranto. La rifinitura è stata svolta a porte chiuse, ma è probabile la conferma di Frezza sulla corsia sinistra con Lucenti sul fronte opposto. Davanti a Tesoniero la difesa a tre resta un punto fermo. Porcaro, Cardinale e Chiavaro difficilmente sono insidiabili dal reintegrato Langella (che andrà in panchina). In mediana i centrali saranno Berardi, De Simone e Profeta, incaricati da Capuano di tener d’occhio la pericolosità dei trequartisti foggiani. La rete di pregevol, ispirati più che mai quando si allontanano dallo Zaccheria. La rete di buonissima fattura realizzata a Taranto non dovrebbe bastare ad Enrico Polani per riconquistare la maglia numero nove. Per il romano c’è all’orizzonte un’altra staffetta con Ciro De Cesare, candidato a partire dal primo minuto con il supporto dell’uomo più in forma, Lele Catania. L’ex cosentino agirà a ridosso della punta designata, con licenza di allargarsi a piacimento (soprattutto a sinistra) grazie alla sua grande facilità di corsa. A Taranto si è fatto apprezzare in entrambe le fasi, mettendo la firma sui due gol rossoblu ma distinguendosi anche in copertura sul regista avversario. Operazione riuscita benissimo sette gior-
Chiavaro e, sullo sfondo Cardinale
ni fa su Quadri, che potrebbe ripetersi oggi al cospetto di un D’Amico dai cui piedi sgorga gran parte del gioco foggiano. Da tenere d’occhio la situazione dei cartellini: sono in diffida Cardinale, Frezza, Berardi e Catania. Non è partita da fare strategie, ma un eventuale risultato positivo in corso d’opera potrebbe suggerire qualche cambio. Capuano ha convocato anche Anderson, “ma per me - ci ha confidato - il brasiliano non è ancora fisicamente pronto per dimostrare il suo reale valore, che è quello di un grande giocatore”. Magari, respirare l’aria del gruppo può fargli bene. p.s.
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Sport 37
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
All’ultimo momento si aggiunge anche l’attaccante Di Roberto
Foggia, otto indisponibili FOGGIA. Piove sul bagnato; e la tempesta non sembra volgere a termine per Antonio Porta e soci. Il Foggia è un vascello che naviga in cattive acque, sballottato qua e là da onde gigantesche che ci danno dentro. Ed ecco che si aprono falle in diversi punti, quasi che il “tempaccio” che si alimenta intorno voglia infierire sulla ciurma allo stremo. Ebbene sì! Ben otto indisposizioni contandola squalificadiMattioli. Squadraincerottata mapronta a stringere i denti per tenere compatta l'intesa: bisogna stare uniti in un momento così poco edificante per la società,solo cosìsi possonovincere le gare. I tre punti, alla fine, sono arrivati con un gran bel colpaccio. E chi poteva aspettarsi il poker di Reggio Emilia? Certamente ci sperava il tecnico ma le quattro reti, tre delle quali del cileno Salgado, hanno davvero segnato un margine preciso. Ora si che si può tornare a respirare aria pura dopo quelle quattro scoppole
Rientra Carbone In difesa l’esperto Goretti Conferma per Bindi consecutive rimediate all'apice della crisi. Ma ecco che dopo la ripresa condivisa, giunge funesta la spada di damocle della sfortuna. Fuori causa diverse pedine, dentro con i rincalzi del caso da pescare nei soli diciotto disponibili. Ancora grossi problemi, dunque, per disporre l'undici titolare. La versione odierna del Foggia presenterà qualche variazione rispetto a quella che ha calato il poker a Reggio Emilia. Il tecnico sarà costretto giocoforza a fare di necessità virtù: uomini contati ma nessun cambio di modulo. Tutto ciò alla luce dela rifini-
tura svolta ieripomeriggio allo “Zaccheria”. Tra le tante cattive notizie eccone una lieta: c'è anche l'attaccante Ferrari che però,ancora convalescente, difficilmente potrà dare una mano ai compagni; farà la sua parte dalla panchina. Rispetto al rocambolesco successo di Reggio Emilia, a cui i rossoneri - lo vuole fortissimamente Porta - cercheranno di dare continuità in Lucania, si contano tre novità in formazione: in difesa torna, dopo la squalifica, Carbone mentre Compierchio e Velardi rilevano gli infortunati Di Roberto e Quadrini nel terzetto d'attac-
co alle spalle di Salgado. Scarse alternative per l'attacco: manca pure Mattioli (squalificato). Giochi praticamente fatti sul fronte offensivo: molto dipenderàdalla buonavena di Nicola Mancino che completerà il terzetto sulla trequarti. Porta si aspetta molto dal fantasista napoletano: giocate importanti dalla sinistra ed appoggio costante alla punta cilena. Resta da capire come il tecnico vorrà giocarsi le ultime pedine a disposizione. Nella zona mediana si affida al tandem D'Amico-Trezzi. Idueadibiranno lacernieradi centrocampo e, di tanto in tanto, cercheranno di attivare le preziose ripartenze degli esterni. Una nota lieta, inoltre, anche in difesa: Carbone si riprende il posto sulla corsia di destra. In mezzo sarà l'esperto Goretti a telecomandare il reparto, al suo fianco agirà Burzigotti mentre sulla sinistra sarà Micco a garantire dinamismo in tema di spinta. Claudio Matrone
Il cileno Salgado è il punto di forza del Foggia
Anche D’Amico confermato
I dauni sono in silenzio stampa da tempo
Il filo conduttore è il cileno Salgado
Duopolio in panchina
Il centrocampista del Foggia Tony D’Amico
FOGGIA. L’ultimo filo conduttore. Quello che infonde energia ad un ambiente arido e tremendamente improduttivo. Lui porta energia e cerca di alimentare un brandello di produzione. Lui è Mario Salgado, l’ambiente è quello tra il “Pino Zaccheria” e dintorni; l’ultima produzione pone in risalto gli ultimi tre punti raccolti –dopo mesi e mesi di semina- sul campo di Reggio Emilia. Solo lui, nessun altro che lui. Nei dintorni del “Pino Zaccheria” un po’ tutti immaginano come potrà andare a finire la storia; vecchi o giovani, affezionati o meno alle sorti della squadra, idealizzano il suo volto come quello che sarà portatore della salvezza. Un volto che porta il ghigno sudamericano di questo attaccante cileno pronto a smorzare la tensione accumulata, pronto altresì a caricare lo spogliatoio, a prendersi le sue responsabilità in un momento così difficile, ad indicare la strada per uscire da un tunnel così soffocante, penalizzante, deprimente. Uno spartito conosciuto benissimo dalla punta cilena. La scorsa settimana è stata solo l’’ultima –s eppur prima in questo campionato in ordine di reti - interpretazione del suo essere leader dentro e
fuori dal campo: tre reti sul difficile campo della Reggiana, successo portato a termine (e non arrivava da oltre un mese e mezzo) sotto forma di uno spericolato 4-3 che ha scatenato i protagonisti in campo e rinvigorito il duopolio sulla guida tecnica. Tre reti tutte d’un fiato, per ristabilire un concetto forse smarrito sotto i colpi di una crisi tecnica inarrestabile: Salgado è il passato, presente e futuro della squadra, il faro che illuminerà il percorso della salvezza. Passato, presente e futuro. Il destino di Mario Salgado appare scontato. La piazza non potrebbe fare a meno di lui; lui non potrebbe tradire i colori rossoneri. E così l’idillio continua per salvaguardare la Prima Divisione. Questa è la sua quarta stagione con il Foggia, e poco importa se nell’agosto del 2007 lasciò la squadra per sposare la causa dell’Avellino (dieci reti in B). Lo scorso anno è rientrato infatti alla casa madre ed ha ripetuto il medesimo score in Prima Divisione. E quest’anno? Beh le difficoltà di squadra non lo hanno aiutato. A Reggio Emilia però s’è rimesso in carreggiata: tre reti, tanto per non perdere di vista l’abituale doppia cifra. a.b.
FOGGIA. Tre mesi di bufera. Non se l’è passata un granchè il vertice societario. Un estate ricca di dietrofront, un settembre denso di vane speranze, un autunno saturo di critiche ed avaro di risultati accettabili. Eppure lo stesso vertice, nella persona del presidente Tullio Capobianco e del suo ristretto giro di collaboratori, aveva reso noto in tempi non sospetti l’ultimo programma societario. In una parola: ridimensionamento. Una parola che non è affatto piaciuta all’ambiente. “Ma quale ridimensionamento, al diavolo la crisi, noi siamo il Foggia”. Più o meno questo, in soldoni, il pensiero dei più alle prese con la realtà dei fatti. Una realtà –contenimento delle spese- tanto necessaria alle casse del club, quanto invisa al resto della cittadinanza, forse ancora troppo legata alle fortune di un tempo non tanto remoto che fu, certamente “speranzosa”in un furutoroseo,che lapossavedere finalmente rappresentata almeno in cadetteria. Ma per ora nulla è consentito, nemmeno sognare una categoria che un tempo era considerata addirittura di passaggio da queste parti. Zemanlandia è ormai un dolce ricordo, relegato in tutti gli album di famiglia della città, sempre con le stesse facce. Ciao ciao ai vari Signori, Rambaudi, Shalimov e Di Biagio, Stroppa e Baiano. E chi più ne ha, nei suoi ricordi, più ne metta; nella memoria dei foggiani c’è ancora tanto spazio. S’è invece smarrita la pazienza, quella è stata messa già a dura prova con l’infausto inizio di campionato. Stagione partita benino, continuata nel peggior modo possibile. Partenza illusoria. D’accordo il ridimensionamento, ma un barlume di speranza era pure emerso alla luce del pareggio di Verona all’esordio e della vittoria ad Andria nella trasferta successiva. Sei punti nelle prime quattro gare, tenuto conto dei pareggi casalinghi ottenuti con Giulianova e Virtus Lanciano. Ma mai l’illusione
Dalla partenza illusoria alla crisi tecnica e di risultati Porta, Di Roberto e Cuomo gli ex fu così accecante. Subito dopo quattro sconfitte consecutive, in casa con Ravenna e Marcianise, e poi a Terni ed a Cosenza (dove ha scontato un poker). Di colpo sono balzati all’occhio tutti i difetti strutturali di una squadra indebolita nel midollo e, complice i risultati negativi, affossata nella mente e condizionata nello spirito. Duopolio in panchina. Dunque non può far altro
che traballare la guida tecnica della squadra. Antonio Porta è il mastro-ispiratore, Fabio Pecchia l’ex avvocatogiocatore che ora studia da apirante tecnico professionista. I risultati scadenti finora non hanno intaccato il loro lavoro. I due continuano per la loro strada, tranquillizzati dalladirigenza, certamente benedetti dall’impossibilità guidata di provvedere ad un avvicendamento
tecnico (ma mai dire mai). Il vertice societario, tesserati i tre svincolati Micco, Carbone e Caraccio, ha deciso di non muovere un passo in tema di esborsianzi, ha dichiarato di essere pronta a cedere il pacchetto di maggioranza a zero euro, lasciando all’ipotetico acquirente solo l’onere dell’esposizione debitoria: un milione di euro, o poco più. Andrea Buonaiuto Porta ha allenato il Potenza nella stagione 2005/2006. Oggi guida il Foggia con Pecchia
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38 Sport
Nel posticipo il Portogruaro attende la Ternana
A Pescara c’è il Taranto Verona a Giulianova Punti pesanti in palio tra Pescina e Spal Andria
IL PRONOSTICO
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Reggiana
Arbitro: DEL GIOVANE di Albano Assistenti: Leonetti-Cinque ANDRIA. L'allenamento di rifinitura ha REGGIO. Fuori Zini per squalifica e out pure consacrato Ousmane Sy: sarà lui il titola- Eusepi,Temelin eMorelli perproblemi fisici. re del tandem d'attacco perfezionato da Dalle indicazione fornite in settimana, la liPapagni. Accanto a lui, nel 3-5-2, in tre si nea difensiva a quattro dovrebbe essere comcontendono una maglia da titolare: i rien- posta dal rientrante Girelli, Anderson, Mei e tranti Dionigi, Maccan e Mastrolilli. Que- Stefani. Novità anche a centrocampo dove inst'ultimo sembra esser avvantaggiato su- sieme alla conferma di Saverino, e Maschio, gli altri due. Centrocampo confermato in si va verso il debutto dal 1' di Viapiana al poblocco, mentre in difesa un possibile nuo- sto di Nardini. Alessi agirà alle spalle delle vo ingresso: Goisis in luogo di Pomante. punte che saranno Rossi e Ingari al posto delANDRIA (3-5-2): Mennella; Sibilano, Goi- l'infortunato Temelin. sis, Braca; Pierotti, Paolucci, Ottobre, REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig; Girelli, SteD'Allocco, Di Simone; Mastrolilli, Sy. A di- fani, Mei, Anderson; Viapiana, Saverino, sp.: Pazzagli, Ceppitelli, Pomante, Doum- Maschio; Alessi; Rossi, Ingari. A disp.: Manbia, Rizzi, Maccan, Dionigi. All.: Papa- fredini, Mallus, D'Alessandro, D'Amico, Fergni. rari, Nardini, Romizi. All.: Dominissini.
Giulianova
IL PRONOSTICO
X
Verona
Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Avellano-Ridolfi GIULIANOVA. Giulianova nel segno dell'ermergenza anche contro il Verona. Dopo la punta Melchiorri, assente domenica a Ravenna, Bitetto deve fare a meno anche dell'attaccante Campagnacci, per cui sembra deciso a rinunciare al tradizionale 4-33 sia per titolari di peso che per una naturale ma comprensibile prudenza. Il recupero più importante è quello dell'esterno destro Carbonaro mentre per la panchina tornano disponibili Del Grande e Carratta. GIULIANOVA (5-3-2): Dazzi; Lieti, Sosi, Vinetot, Garaffoni, Migliore; Croce, Dezi, Mariani; Carbonaro, Schneider. A disp.: Gasparri, Rinaldi, Faragalli, Del Grande, Carratta, Di Matteo, Iachini. All.: Bitetto.
Pescina
VERONA. Attacco in emergenza per Gian Marco Remondina: fermo Selva per uno stiramento al polpaccio destro, si blocca anche Corrado Colombo, alle prese con un attacco febbrile. Probabile l'inserimento di Berrettoni come punta centrale, affiancato da Ciotola e Rantier, con Farias pronto alla staffetta. Stop pure per Campagna, che ha una spalla lussata. VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Ciotola, Berrettoni, Rantier. A disp.: Ingrassia, Anselmi, Bertolucci, Garzon, Burato, Farias, Gomez. All.: Remondina.
IL PRONOSTICO
X
Spal
Arbitro: SGUIZZATO di Verona Assistenti: Pedrini-Romei AVEZZANO. Venti convocati da Cappellacci per la sfida con la Spal. Pescina decimato dalle assenze: indisponibili Ferraresi, Pomponi, Merletti, Cipolla e Molinari. Tornano Franciel, Giordano, Berra e Bettini. Si va verso la conferma del 4-4-1-1, con Laboragine rifinitore alle spalle di Choutos. In difesa ballottaggio tra Locatelli e Piva, con Birindelli che cambierà fascia a seconda della scelta di Cappellacci. Cesar dal 1'. PESCINA VG (4-4-1-1): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Birindelli; Cruciani, Censori, De Angelis, Cesar; Laboragine; Choutos. A disp.: Meo, Di Berardino, Piva, Giordano, Rebecchi, Berra, Bettini. All. Cappellacci.
Rimini
FERRARA. Avezzano come vero e proprio crocevia della stagione. I biancazzurri tornano in trasferta, sul campo del Pescina, per trovare la vittoria che manca dall'unico successo stagionale, alla quinta giornata, sul campo del Taranto. Spal senza Bedin e Bazzani: Dolcetti potrebbe dare spazio dal primo minuto al giovanissimo Marongiu, mentre in avanti tocca a Cipriani e Bracaletti. In difesa Quintavalla dovrebbe vincere il ballottaggio con Cabeccia. SPAL (4-3-1-2): Capecchi; Bortel, Zamboni, Ghetti, Quintavalla; Cazzamalli, Migliorini,Schiavon ;Marongiu; Cipriani,Bracaletti. A disp.: Iome, Lorenzi, Cabeccia, Rossi, Laurenti, Centi, Atragene. All.: Dolcetti.
IL PRONOSTICO
1
Ravenna
Arbitro: BOLANO di Livorno Assistenti: Granella-Levato RIMINI. A parte Frara e Mattia Marchi, Melotti avrà a disposizione tutti gli uomini nel derby col Ravenna. Ritorna dall'infortunio Baccin e recuperano anche gli acciaccati D'Antoni e Cardinale. Certo l'utilizzo della difesa a quattro, con probabile arretramente di Catacchini rispetto a Terni e nuovo spostamento di Vitiello al centro (l'escluso sarebbe Ischia). Sulle ali i maggiori dubbi: Tulli dovrebbe esserci, per l'altro posto rimangono in ballottaggio RIMINI (4-4-2): Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Tulli, Cardinale, D'Antoni, Baccin; Longobardi, Docente. A disp.: Tornaghi, Rinaldi, Ischia, Temperino, Nolè, Giacomini, Matteini. All.: Melotti.
RAVENNA. Ravenna che deve fare a meno di Rizzo e Ferrario. Il tecnico Esposito non cambia modulo ma deve inventarsi il terzino destro, perché entrambe le alternative che ha sono fuori causa. Potrebbe giocare Giordano, che in questa stagione ha già ricoperto il ruolo di centrale e di terzino a Foggia quando si infortunò, o Rossetti. Ritorna Sabato dopo due giornate di squalifica. In attacco Scappini per Piovaccari. RAVENNA (4-3-3): Anania; Rossetti, Ciuffetelli, Fasano, Sabato; Fonjock, Sciaccaluga, Cavagna; Toledo, Scappini, Packer. A disp.: Rossi, Anzalone, Giordano, Basso, Riberto, Gerbino Polo, Piovaccari. All.: Esposito.
Cavese
IL PRONOSTICO
X
Cosenza
Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Passero-Belmonte CAVA DE' TIRRENI. Non recupera Rapi- COSENZA. Se Fiore non avesse avuto il rino ed una contrattura ha bloccato pure Ci- sentimento a un polpaccio, oggi avrebbe priani. Test in mattinata e poi le valutazio- giocato al fianco di Roselli in mezzo al camni. Se non recupera il tosto difensore roma- po nel ruolo di regista. Toscano, dopo avere no capitan Nocerino scala al centro e Bac- parlato con Fiore, ha in mente di proporlo chi va a sinistra. Seconda ipotesi (molto più in questo ruolo invece che utilizzarlo nel fragile della prima): Grillo in mezzo e Pozza tridente con libertà di accentrarsi. Oggi a destra. Torna disponibile Schetter (ha dovrebbe partire dalla. Con la nuova prosaltato Portogruaro), ma dovrebbe partire spettiva tattica che coinvolge Fiore, si rivedalla panchina e lasciar spazio a Taranti- de il tridente titolare delle ultime settimane: Caccavallo-Biancolino-Scotto. no. CAVESE (4-2-3-1): Russo; Grillo, Farina, COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, PorNocerino, Bacchi; Bacchiocchi, Maiorano; chia, Fanucci; Bernardi, De Rose, Roselli, Tarantino, Bernardo, Favasuli; Varriale. Maggiolini; Caccavallo, Biancolino, ScotA disp.: Pane, Pozza, D'Orsi, Prevete, Scar- to. A disp.: Ameltonis, Di Bari, Virga, Marsili, Fiore, Danti, Mortelliti. All.: Toscano. tozzi, Schetter, Cruz. All.: Maurizi.
Pescara
IL PRONOSTICO
1
Taranto
Arbitro: IRRATI di Pistoia Assistenti: Provesi-Marengo PESCARA. Verratti assente per un problema al ginocchio. Fuori anche Medda per un fastidio avvertito durante la rifinitura. Nessuna modifica all'undici iniziale rispetto alle ultime due uscite vincenti contro Ravenna e Spal. Coletti a centrocampo al posto di Tognozzi e Zanon a destra dal 1'. In attacco, fiducia alla coppia del momento, Ganci-Sansovini. E' pronto Zizzari che sarà utilizzato a gara in corso dopo un mese di assenza. In panchina il terzo portiere Bartoletti. PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Vitale; Gessa, Dettori, Coletti, Bonanni; Ganci, Sansovini. A disp.: Bartoletti, Petterini, Romito, Tognozzi, Carboni, Artistico, Zizzari. All.: Cuccureddu.
Marcianise
TARANTO Il grande dubbio è Francesco Scarpa: partito in ritardo rispetto alla squadra per via della febbre, l'attaccante rossoblù ieri era in migliori condizioni ma Brucato ha comunque provato il baby Russo nella formazione titolare. Lavori in corso a centrocampo: diversi gli esperimenti fatti persino nella seduta di rifinitura. Uno tra Giorgino, Felci e Mezavilla finirà in panchina. TARANTO (4-3-1-2) Bremec; Calori, Migliaccio, Viviani, Bolzan; Giorgino, Quadri, Mezavilla; Correa; Russo, Corona. A disp.: Barasso, Prosperi, Nocentini, Felci, Magallanes, Berretti, Scarpa. All.: Brucato.
IL PRONOSTICO
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Lanciano
Arbitro: STAFANINI di Livorno Assistenti: Minardi-Russo MARCIANISE. Boccolini è cosciente di arrivare all'appuntamento col Lanciano con una difesa in piena emergenza:fuori Fumagalli e Murolo, squalificati dopo Cosenza, e Russo, che rischia un mese di stop per infortunio alla mandibola. Boccolini, che dovrebbe optare per il 4-4-2, dovrebbe puntare, in difesa, su Filosa e D'Apice al centro e Piscitelli e Ciano sugli esterni. In alternativa Tomi. A centrocampo Di Napoli e D'Ambrosio, nel mezzo, e Romano e Della Ventura sulle corsie laterali. MARCIANISE (4-4-2): Mezzacapo, Ciano, D'Apice, Filosa, Piscitelli, Romano, D'Ambrosio, Di Napoli, Della Ventura, Tedesco, Poziello. A disp.: De Luca, Orsi, Porpora, Tomi, Montanari, Alvino, Merola. All. Boccolini.
Portogruaro
LANCIANO. La Virtus Lanciano cercherà di confermare la fama da squadra da trasferta anche a Marcianise (7 punti su 12 conquistati). Pagliari si affiderà al solito 44-2: a centrocampo torna capitan Di Cecco dopo la squalifica, mentre sarà ancora Colombaretti a sostituire in difesa Mammarella. In avanti giocherà l'inedita coppia Morante-Improta mentre sulle fasce a centrocampo agiranno Sansone a sinistra e Turchi a destra. Panchina per Masini e Colussi. LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola, Antonioli, Moi, Colombaretti; Turchi, Sacilotto, Di Cecco, Sansone; Improta, Morante. A disp: Aridità, Coppini, Di Michele, Perfetti, Amenta, Colussi, Masini. All.: Pagliari
IL POSTICIPO
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Ternana
DOMANI ORE 20.45 Arbitro: COLASANTI di Siena Assistenti: Carmignani-Caroti Altinier del Portogruaro in azione
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Sport 39
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Anticipi: 3-0 per i calabresi, 2-0 per i romani
Catanzaro in vetta ma la Cisco non molla Testacoda per la J. Stabia Vibonese, vietato perdere Cassino
IL PRONOSTICO
1
Monopoli
Arbitro: ZIVELLI di T. Annunziata Assistenti: Pignati-Marinelli CASSINO. Il Cassino reduce dalla vittoria MONOPOLI. Pellegrini (due punti nelle ulsull'Igea Virtus, attende la gara con il Mo- time sei gare) si gioca la panchina e dopo le nopoli, che precede le due trasferte conse- critiche della società boccia il tridente pascutive di Brindisi e Siracusa. Il tecnico az- sando al 4-3-1-2, con Volpe dietro Lisi e Lazurro dovrà fare ancora a meno del portiere carra (in vantaggio su Balistrieri). In porta Indiveri e dell'esterno Scappaticci. L'im- dopo il taglio di Vurchio debutta l'ultimo pressione è che Pellegrino confermerà l'un- acquisto Pellegrino, confermata in blocco dici vittorioso in Sicilia, con il sorprendente la difesa. A centrocampo ballottaggio fra Sfanò sulla corsia di sinistra e con il tandem Tranchina e capitan Bonfardino, al rientro dall'infortunio. d'attacco affidato a Mezgour e Frisenda. CASSINO (4-4-2): Amadio; Bica Badan, MONOPOLI (4-3-1-2): Pellegrino; VincenBianciardi, Merli Sala, Martinelli; Camora- ti, Caccavale, Ciminà, Imburgia; Bonfardini, Giannone, Kone, Sfanò; Mezgour, Fri- no, Lanzillotta, Cortesi; Volpe; Lisi, Lacarsenda. A disp.: Paoletti, Sfanò, Agius, Con- ra. A disp.: Corno, Costantino, Colella, ti, Romeo, Bardeggia, Croce. All.: Pellegri- Tranchina, Loseto, Lanzolla, Balistreri. All.: Pellegrini. no.
Manfredonia
IL PRONOSTICO
X
Gela
Arbitro: PIZZI di Saronno Assistenti: Volpe-Ostuni MANFREDONIA. Contro il Gela Bucaro si ritrova con due frecce in più a disposizione. Per l'attaccante argentino De Porras è infatti arrivato il transfert. Disco verde anche per Marruocco. Dopo più di un mese di vani tentativi per nascondere la verità, ieri la società ha rotto gli indugi ufficializzando il tesseramento del portiere ex Foggia, Cagliari, Ravenna e Cavese, che nel frattempo ha scontato le pregresse quattro giornate di squalifica. MANFREDONIA (4-2-3-1):Marruocco; Moro, Carrieri, Nossa, Dipasquale; Vitiello, Pirrone; Arigò, Mignogna, Luppi; De Porras. A disp.: Fortunato, Pisa, Giglio, Napolitano, Sabatino, Triggiani, La Torre. All.: Bucaro.
Siracusa
GELA. Assenze importanti per il Gela che vuole mantenere l'imbattibilità al Miramare contro il Manfredonia. Non c'è Geraldi squalificato. Giocherà l'ex Noicattaro Di Muro, mentre in attacco torna titolare Criniti, mentre Vigna partirà dalla panchina. Non sono della partita neanche il centrocampista Carraro, che si aggiunge agli altri infortunati Cunzi (rientro previsto a febbraio) e Lordi. Provenza torna al vecchio schieramento, con Criniti e Vianello a supporto di Pasca. GELA (4-3-3): Nordi; Scopelliti, D'Aiello, Di Muro, Memè; Cammarota, Schiavon, Zaminga; Vianello, Pasca, Criniti. A disp. Ferla, Ambrosecchia, Italiano, Rosamilia, Vigna, Rabbeni, Manca. All. Provenza.
IL PRONOSTICO
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Aversa
Arbitro: FIAMINGO di Pisa Assistenti: Liberti-Raffaelli SIRACUSA. Sulla carta formazione decisa, in realtà gli ultimi dubbi verranno eliminati poco prima del confronto. Vale a dire l'impiego possibile di Nigro sulla destra della linea difensiva e l'utilizzazione di Federico Bufalino come esterno d'attacco. Perricone e Bigatti le alternative. Venti convocati. C'è anche il giovane difensore Di Bari, classe '93 che appare destinato alla panchina al pari di Di Silvestro, non ancora al top della condizione. SIRACUSA (4-3-3): Cecere; Nigro, Iodice, De Pascale, Capocchiano; Giurdanella, Berti, Lewandowski; Pagani, Dal Rio, Bigatti. A disp.: Siringo, Strigari, Perricone, Bufalino, Calabrese, Dalì, Carrozza. All.: Sonzogni.
Catanzaro
AVERSA. Dopo l'influenza che la settimana scorsa aveva reso indisponibili gran parte dei giocatori granata, l'Aversa ha quasi tutti disponibili, fatta eccezione per Pettinari e Bertoncini. In campo ci sarà dal primo minuto Parisi ce farà coppia fissa con Di Girolamo, mentre il centrocampo dovrebbe restare lo stesso delle passate con Zolfo outsider che potrebbe essere la sorpresa di giornata. In attacco partiranno dal primo minuto Sarli e Perna. AVERSA (4-4-2): Del Giudice; Balestrieri, Parisi, Di Girolamo, Pistillo; Chietti, Arini, Massimo, Mariniello; Perna, Sarli. A disp.: Cavaliere, Campanella, Longo, Zolfo, Tovalieri, Coquin, Prisco. All.: Sergio.
L’ANTICIPO
3-0
CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Lodi, , Bruno, Corapi (42' st Capicotto); Longoni (42' st Basile), Mosciaro (36' st Gigliotti), Montella. In panchina: Mancinelli, Gaglione, Sorrentino, De Franco. Allenatore: Auteri SCAFATESE (4-4-2): Sorriso; Colella, Miale, Basile, De Girolamo (4' st Pagano); Avallone (18' st Ammirati), Mastronicola, Corsale, Nunziata (34'st Pepe); Ramaglia, Martone. A disposizione: D'Auria, Cerasuolo, Del Sorbo, Pierantozzi. All: Esposito ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) (Occhinegro e Crispigni) RETI: 17'pt Mosciato (C) rig., 24' st Longoni (C), 47' st Ciano (C). NOTE: angoli 8 - 2 per il Catanzaro (p.t. 6-1
Scafatese
per il Catanzaro). Recupero: 2' pt, 3' st. Ammoniti: 39' pt Avallone (S). Espulsi: 31' st Basile Sa. (S) e Lodi (C). Spettatori: 2.415 compresa la quota abbonati (623). Giornata soleggiata con il terreno in buone condizioni. Presenti, nella curva riservata agli ospiti, una decina di tifosi della Scafatese. CATANZARO in vetta dopo il 3-0 nell’anticipo. Equilibrio rotto grazie ad un calcio di rigore trasformato da Mosciaro per fallo di De Girolamo su Montella. Nella ripresa il Catanzaro costruisce azioni a ripetizione. Longoni approfitta di un disimpegno errato della retroguardia salernitana, mentre nel finale arriva il terzo gol su azione personale di Ciano.
J. Stabia
IL PRONOSTICO
1
Isola Liri
Arbitro: SAIA di Palermo Assistenti: Dioletta-Maruccia CASTELLAMMARE DI STABIA. Un solo ISOLA LIRI. Cinque indisponibili per Grosballottaggio a centrocampo: Rastelli vor- si che tenta l'impresa a Castellammare di rebbe far rifiatare Amore e magari sfrut- Stabia. Lo squalificato Raffaello sarà sostitare il momento positivo di Gomes. Ecco tuito da Gennari. Confermato in porta l'afperché è prevista una staffetta. Stesso di- fidabile Mangiapelo, Grossi presenterà La scorso in attacco: De Angelis non si toc- Rocca a sinistra avanzando Galuppi nel ca, ma in corso d'opera potrebbe essere suo originale ruolo di ala destra con Mallaravvicendato da Peluso. Vicentin è sicuro. di alle sue spalle. Solo panchina per il cenFuori dai diciotto Dall'Acqua per risenti- trale Sperati, per il mediano Costanzo e per menti muscolari. la coppia d'attacco Simonetta-Bianchini. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Am- ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo; Mallarbrosio, Gritti, Maury, Moretti; Capparel- di, Matrisciano, Paolacci, La Rocca; Galupla, Acoglanis, Ruscio, Amore; De Ange- pi, Gennari, Falco, La Cava; Federici, Buslis, Vicentin. A disp.: Panico, Fabbro, si. A disp.: Fiorini, Sperati, Bassoule, CarAmetrano, Mineo, Rinaldi, Gomes, Pelu- boni, Costanzo, Simonetta, Bianchini. All.: so. All.: Rastelli. Grossi.
Noicattaro
IL PRONOSTICO
1
Igea v.
Arbitro: BORRACCI di S. Benedetto d.t. Assistenti: Curatoli-Napolano NOICATTARO. Dopo quattro pareggi consecutivi il Noicattaro cerca la prima vittoria in campionato ma deve fare ancora i conti con alcune defezioni importanti. Potrebbe saltare la sfida contro l'Igea Virtus l'attaccante Giampaolo alle prese con uno stato influenzale. Pronto De Lorenzo a sostituirlo. Out anche Colluto, Bartolo Lorusso e Salvati. Da valutare le condizioni di Ladogana (febbricitante). NOICATTARO (4-3-1-2): Musacco; Perrone, Fumai, Sassarini, Loseto; Fiorentino, Piano, Coppola; Zotti; Doria, De Lorenzo. A disp.: Petruzzelli, Aliperta, Lanera, Lorusso Benedetto, Lanave, Ladogana, Libera. All.: Carella.
Vibonese
BARCELLONA P.G. Ancora in piena crisi societaria, l'Igea Virtus si prepara alla trasferta di Noicattaro col morale sotto i tacchi e la necessità di far punti peruscire dalla zona playout. Zampollini non ha convocato Alizzi (in partenza per Messina) e deve rinunciare a Pisciotta squalificato. Il tecnico sembra orientato a confermare il modulo 4-4-1-1 di domenicascorsa, conGiardina inmezzo alladifesa in coppia con Palma e con Nuccio in regia. In avanti torna Agostinelli e tra i pali Deliperi. IGEA VIRTUS (4-4-1-1): Deliperi; Mottola, Palma, Giardina, Vicentini; Di Miceli, Nuccio, Procopio, Cocuzza; Grillo; Agostinelli. A disp.: Cilli, Stelitano, Lo Verde, Calarco, Angotti, Infimo, Nabil. All.: Zampollini.
IL PRONOSTICO
1
Barletta
Arbitro: CISARIA di Trento Assistenti: Fascetti-D’Apice VIBO- Mancano i risultati alla squadra di Galfano ed il tecnico è finito nel centro del mirino, ed ovviamente rischia, ma anche la squadra deve dare di più. La sfida col Barletta potrebbe essere decisiva per mister Galfano. I problemi, però, non mancano: Conti è squalificato, Orefice si allena a parte ed è in forse, mentre Patanè non si vede da due giorni. Riccobono e Pirrone si sono allenati per intero col resto del gruppo. VIBONESE (4-4-2): Mengoni; Orefice, Pascuccio, Patanè, Scruglia; Biava, Lo Petrone, Di Mauro, Pirrone F.; Riccobono, Camilluzzi. A disp. Senatore, Saturno, Sperandeo, Gatto, Barbera, Rugiero, Scrugli. All. Galfano
Cisco R.
BARLETTA. Prima di due trasferte consecutive per il biancorossi di Sciannimanico. Il Barletta cerca il primo successo esterno a Vibo. Morale buono nell'entourage biancorosso dopo i quattro punti ottenuti nelle ultime due sfide casalinghe contro Manfredonia e Noicattaro. Per il “testa a testa”con i calabresi, sono due i ballottaggi per una maglia da titolare: Marchetti e Romeo in difesa; Infantino e Caggianelli in attacco. BARLETTA (4-3-3): Di Masi; Cutrupi, Marchetti, Sportillo, Legittimo; Menicozzo, Muwana, Carozza; Simoncelli, Infantino, Fanasca. A disp.: Bersellini, Romeo, Manganaro, Rescio, Bendjemia, Shiba, Cagganelli. All.: Sciannimanico
L’ANTICIPO
2-0
CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi 6,5; Balzano 6, Doudou 4, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6, Romondini 6; Babù 6,5 (7' st Mazzarani 6), Bellè 7 (31' pt Padella 6), Franchini 7 (31' st Morbidelli sv); Ciofani 6. A disp.: Baiocco, Lo Piccolo, La Rosa, Di Iorio. All.: Incocciati 6,5. BRINDISI (4-4-2): Petrocco 6; Idda 5,5; Panarelli 6, Trinchera 5, Suriano 5,5; Fiore 6,5, Piccinni 6, Minopoli 5 (39' pt Albadoro 6), Pasqualini 5,5 (17' st Alessandrì 6); Moscelli 5, Galletti 5 (21' st William 5). A disp.: Ferrante, Camposeo, Nunzella, Siclari. All. Silva 5. ARBITRO: Citro di Battipaglia 6. RETE: pt 9' Bellè, 31' Franchini. NOTE: spettatori 1.500 circa compresi 200
Brindisi
tifosi ospiti. Espulso: Doudou. Ammoniti: Franchini, Chiappara, Alessandri, Trinchera, Fiore. Angoli 5-4 per la Cisco Roma. Recupero: pt 3'; st 5'. ROMA Un brutto Brindisi cade a Roma pur giocando un'ora in superiorità numerica (al 27’ espulso Doudou). Terza sconfitta esterna consecutiva (dopo quelle di Gela e Castellamare di Stabia) per la squadra di Massimo Silva che perde 2-0 con la Cisco Roma. Adesso la posizione del tecnico si fa critica. Anche perché mai la sua squadra ha dato l'impressione di poter cambiare il corso della partita. Capitolini in rete con un diagonale di Bellè al 9’, dopo l’assist di Babù. Raddoppio di Franchini con un destro dalla distanza.
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40 Sport
I gialloverdi puntano ai tre punti con un Vico solo sulla carta abbordabile
Il Melfi non si fida Rodolfi: «I campani non segnano molto, ma subiscono pure poco» La formazione
L’avversaria
La Porta dall’inizio
Attende una svolta
Chiaria
El Kamch in azione contro l’Igea Virtus (foto Nino Valerio per melfilive.it)
Il tecnico Rodolfi
Ferraro
DENTRO LA PORTA e fuori Giovanni D'Andria. Questa la novità essenziale del Melfi che si opporrà al Vico Equense. Chiaro l'obiettivo di Rodolfi, che intende rendere più offensive le corsie laterali. Considerando l'impiego di Lo Iacono, sull'altro fronte, il tecnico gialloverde, vuole arginare il prevedibile muro difensivo campano, puntando su due soluzioni. Lo sfondamento centrale, attraverso scambi corti tra Arcamone e Chiaria, due che si intendono a meraviglia, supportati da Mitra e soprattutto El kamch, ma anche attraverso cross e spinta sulle fasce. Antonio Laporta però dovrà essere bravo anche in fase di contenimento per non lasciare in inferiorità il centrocampo melfitano che dovrà fronteggiare i cinque del Vico. E'qui che si gioca il match. Se Il Melfi riuscirà ad attaccare in velocità la squadra campana, senza farsi prendere di infilata, allora potrà avere ragione di un avversario comunque da non sottovalutare. In difesa conferma scontata per Arvia, che proprio in virtù di due laterali di centrocampo con spiccate diti offensive, dovrà ben presidiare la sua zona di competenza, assicurando protezione e man forte alla coppia centrale confermatissima composta da Vignati e Sicignano. I due ormai rappresentano una base solida che cresce sensibilmente con il passare del tempo. Qualche novità è prevista in panchina, dove dovrebbe accomodarsi come consuetudine Scarzanella, che sembra aver recuperato. C'era ottimismo in questo senso da parte dello staff medico gialloverde. Marino dovrebbe essere confermato tra i diciotto con Bizzarri, D'Andria, Bulla, Viola e Pellecchia. Ci si attende un affluenza importante al Valerio. A questa squadra che in casa ha sempre mostrato un calcio divertente, ottenendo risultati apprezzabili, serve la spinta del suo pubblico ed il calore della sua gente. Un effetto casalingo che alle volte può anche fare la differenza. e.f.
Cinque reintegrato nella rosa
OCCHIO AL VICO Equense. Il Melfi vuol ritornare al successo e riprendere il cammino, dopo lo stop con rimpianti subito a Gela, ma non sarà affatto semplice superare la compagine campana. "E' una partita difficile, sentenzia senza tanti giri di parole, mister Rodolfi. Il Vico Equense è una buona squadra che ha subito solo sette reti al passivo. Magari non segna molto ( 3 i gol all'attivo), ma si difende bene e con ordine. Non hanno mai perso finora con più di un gol di scarto". I numeri evidenziano in modo eloquente la capacità difensiva della neo promossa campana, che in quanto tale, giocherà anche sulle ali di un entusiasmo inevitabile. "Si effettivamente è così. Le squadre neo promosse hanno sempre una spinta derivante dal fatto di misurarsi in un contesto diverso e più prestigioso, rimarca il trainer parmense. Dovremo essere molto accorti nel saper attaccare con giudizio, non scoprendoci al loro contropiede. Vogliamo i tre punti ma ci attende una gara ostica contro un avversario arcigno". Mette in guardia i suoi ragazzi, Rodolfi nell'ambito di una gara in cui il Melfi ha tutto da perdere. Anche se costruita per conseguire
altri obiettivi, i gialloverdi si ritrovano dopo dieci giornate, a ridosso delle zone nobili della classifica. Una posizione ambita che si vuole conservare e che può essere puntellata
maggiormente, sfruttando a pieno il doppio turno casalingo. Si inizia con il Vico Equense, una squadra che concede poco. Sarà importante cercare di sbloccare
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO 1/a Divisione Girone A 11ª giornata LE GARE: Arezzo-Pergocrema Benevento-Paganese CremonesePro Patria Foligno-Como Lecco-Monza Lumezzane-Perugia Sorrento-Figline Varese-Alessandria Viareggio-Novara LA CLASSIFICA: Novara 24 punti; Cremonese 22; Arezzo 19; Varese 18; Perugia 17; Lumezzane 15; Foligno, Benevento, Monza e Lecco 14; Pergocrema e Alessandria 12; Figline e Viareggio 10; Pro Patria 9; Sorrento e Como 8; Paganese 5. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto.
2/a Divisione Girone A 11ª giornata LE GARE: Carpenedolo-Pro Vercelli Legnano-Valenzana Mezzocorona-Canavese Olbia-Feralpi Salò Pavia-Spezia Pro Belvedere Vercelli-Sud Tirol Rodengo Saiano-Pro Sesto Sambonifacese-Crociati Noceto Villacidrese-Alghero LA CLASSIFICA: Rodengo Saiano e Pavia 18 punti; Alghero, Mezzocorona, Carpenedolo e Sambonifacese 17; Pro Vercelli e Feralpi Salò 14; Crociati Noceto, Legnano, Spezia e Sud Tirol 13; Villacidrese e Olbia 11; Valenzana e Canavese 10; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 3. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.
2/a Divisione Girone B 11ª giornata LE GARE: Bellaria-Carrarese Colligiana-Poggibonsi GiacomenseSan Marino Gubbio-Fano Itala San Marco-Sacilese Lucchese-Bassano Nocerina-Celano Prato-Sangiustese Sangiovannese-Pro Vasto LA CLASSIFICA: Lucchese 23 punti; San Marino 19; Prato 16; Sacilese 15; Sangiovannese 14; Giacomense, Fano, Bassano e Itala San Marco 13; Nocerina, Celano, Bellaria, Gubbio e Carrarese 12; Sangiustese e Poggibonsi 10; Colligiana e Pro Vasto 8. Colligiana penalizzata di 1 punto.
subito la partita, evitando di spazientirsi e di perdere lucidità. Il Melfi ha finora mostrato il volto migliore in ogni confronto con le grandi ed anche quando a perso, vedi Gela o Cassino, non è stato affatto inferiore all'avversario. Ora si cambia copione, dovendo obbligatoriamente impostare la partita. Contro l'Igea Virtus, 15 giorni fa, nel contesto di un match assai simile per caratteristiche a quello odierno, i federiciani hanno dovuto aspettare i minuti finali per avere ragione di un avversario che ha chiuso ogni spazio. Quella gara deve servire da insegnamento, affinchè si cerchi di superare lo sbarramento difensivo ospite, anche attraverso le corsie laterali, da sempre rilevanti nel gioco del calcio. Escluso Rogato, squalificato, Rodolfi può contare sull'undici titolari, modificato proprio sull'esterno sinistro di centrocampo con La Porta titolare a discapito di D'Andria. Tre diffidati in casa gialloverde. Arcamone, El Kamch e Mitra. Da evitare un dannoso giallo che gli farebbe saltare il prossimo match, che si giocherà sempre al Valerio contro al Vibonese. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
VICO EQUENSE. Potrebbe essere la gara della svolta della stagione del Vico Equense. Contro il Melfi la prima vittoria fra i pro della formazione azzurro oro in coppa Italia. Ferraro ha ancora problemi in attacco con il franco algerino Hodza alle prese con un fastidioso stiramento e che resterà in costiera, probabile staffetta fra Lupico e Napoli che si è ristabilito dal problema alle costole. Rientrata la grana Cinque, il difensore ha lavorato col gruppo e dovrebbe andare in panchina con Chiariello al suo posto. Rebus a centrocampo dove Violante sembra possa rientrare dal primo minuto, con Burgos dirottato sulla destra. Dunque qualche cambio di froma per il Vico ma la sostanza parla del solito 3-4-1-2 che, finora, non ha ancora trovato i tre punti sulla propria strada. Nel terzetto difensivo mancherà dunque, almeno nell'undici titolare, Cinque. Dinanzi a Munao da destra a sinistra ci saranno Gargiulo, Scognamiglio e Chieriello. In mediana salgono le quotazioni di Violante quale ispiratore della cabina di regia; ai suoi lati dovrebbero agire da interni Armellino e Loreto: a loro il tecnico ha chiesto preziosi inserimenti per sfruttare gli spazi aperti dal fronte offensivo. Qui se la dovranno sbrigare Napoli e Morfù, tre reti in due per l'asfittico attacco del Vico. I due potranno contare sulla spinta dalle corsie esterne: Burgos a destra e Trapani a sinistra cercheranno di distribuire preziosi inviti. Il Vico è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Solo sei pareggi, a fronte di quattro sconfitte per un totale di appena tre reti all'attivo (il peggiore insieme a Vibonese ed Isola Liri). Occorre una vittoria, occorre maggiore appetito sotto rete. sport@luedi.it
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Sport 41
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Juniores nazionali Matera in 8 e il Francavilla pareggia
Il lavellese Caretta marchia la gara con decisioni scellerate Lavellesi protagonisti, ma in negativo. L’arbitro della sezione di Venosa ma di Lavello, Carretta, e il portiere del Francavilla Fontana Antonio Di Matteo non in grande giornata. Giornata da dimenticare in fretta in casa biancazzurra. Un pareggio figlio di un turnover troppo esagerato di Franco Danza che ha sottovalutato il match, ma il Francavilla è arrivato rafforzato da vari elementi della prima squadra, Di Matteo (1989) compreso. La la scena è tutta di un arbitro che nei campionati regionali di Basilicata ha ormai una “fama” che ha riconfermato anche con le Juniores regionali. L’anticalcio Carretta. Esasperante e pericoloso perchè è riuscito ad incattivire una gara tra due società amiche, espellendo tre giocatori del Matera (giusta quella a Cerabona che doveva evitare di reagire nei confronti di un avversario con la sua squadra ormai in 9 da tempo). Carretta ha letteralmente indispettito un po’tutti, ma ha cambiato la gara quando Costantino dopo pochi minuti è stato messo a terra in area da un avversario. Rigore o non rigore ci può anche stare, ma la simulazione è stata una “chicca”impensabile ed è scattato il giallo e poi il rosso perchè il mediano era già stato ammonito in precedenza. Dal rigore all’uomo in meno. Danza corre ai ripari e c’è il pareggio di Cristofaro di testa con il portiere Di Matteo con colpe enormi.Matera restain noveper l’espulsionedi Giasi (in 3 minuti due gialli che hanno scatenato le ire del pubblico e assolutamente opinabili). Il vantaggio è di Cerabona con un tiro dal limite su cui Di Matteo non è perfetto. Gara vinta? In nove contro 11 poteva scapparci, ma il Francavilla pareggia e poi Cerabona si fa espellere scelleratamente. A mettere il pari in cassaforte è il portiere Cifarelli, autore di sei interventi decisivi e di ottima levatura tecnica. r.carpentieri@luedi.it
Biancazzurri a caccia del blitz a Bacoli. Tutti a disposizione
Un Matera d’assalto
Pino Giusto con Carlo Di Bari
Matera a caccia del blitz. La prima vittoria in terna ottenuta contro l’Angri domenica scorsa ha regalato una settimana di serenità e di ritorno alla normalità per la truppa di Pino Giusto. Dopo la gara con l’Angri c’è stato il riposo nel turno infrasettimanale che ha permesso al Matera di effettuare una settimana importante dal punto di vista atletico in vista del tour de force (Pianura l’8 novembre, Campobasso in casa l’11 e trasferta a Sant’Antonio Abate il 15) in programma la prossima settimana. «Se entriamo con la mentalità giusta c’è poco da fare per qualsiasi avversario-spiega il tecnico del Matera-e noi siamo abituati a guardare poco gli avversari, ma a voler esattamente il contrario. Credo che siano gli altri a doversi preoccupare di noi». In effetti il Matera ha confermato di avere tutte le carte in regola per disputare un campionato di vertice, ma la tatta di Bacoli diventa importante perchè le altre dirette concorrenti potrebbero fare punti visto che sono impegnate in casa con avversari alla portata. Ormai i valori stanno emergendo ed è chiaro che il Matera conta di fare bottino pieno per affrontare il Pianura quasi alla pari. «I
campani sono impegnati ad Ostuni, contro una squadra che ha dato segnali di vitalità vincendo a Torre del Greco mercoledì scorso e quindi il Matera deve preoccuparsi degli altri solo dopo aver sentito il fischio finale. Questo campionato non consente di fare calcoli o previsioni, perchè tutte sono in grado di compiere exploit. Noi stiamo bene-conclude l’allenatore del Matera-e c’è l’organico a disposizione. Chiaramente ci sarà da fare delle scelte e il nostro intento è sempre quello di fare quelle giuste». Ieri mattina nell’allenamento di rifinitura allo stadio “XXI SettembreFranco Salerno” la casacchina da non titolari non l’avevano in dodici. Quindi, Pino Giusto, ha di dubbi e questi riguardano senza dubbi il centrocampo. Infatti, Martone era tra i titolari ma per una ragione di under è difficile che possa uscire Logrieco. Perchè il modulo che il tecnico adotterà dovrebbe essere il solito rombo di centrocampo con Mazzoleni basso e Logrieco alto, mentre a destra c’è Salemme e a sinistra Leta. Un modulo che Pino Giusto definisce duttile perchè è facilmente sostituibile con un 4-3-3 con una sola mossa.
Ovvero il cambio tra Giovanni Campo e Angelo Logrieco. Il primo non è stato al meglio, ma ha ripreso completamente ieri e quindi Giusto0 potrebbe portarselo in panchina. Ma è chiaro che c’è da fare i conti anche con un fondo di gioco in sintetico che potrebbe non regalare vantaggi al Matera ma difficoltà. Di certo il potenziale dei biancazzurri è di quelli importanti, ma anche dall’altra parte c’è una buona squadra reduce dal pareggio di Angri. Carannante non potrà utilizzare lo squalificato Monteleone e tra i pali ci sarà Annunziata, mentre Zinno non figura tra i convocati (solo 19) e quindi non sarà della gara. Dovrebbe esserci Rea, ex Pianura, a fianco di Di Domenico e questo costringerebbe Carannante a modificare l’assetto degli under, ma non è da escludere che Punziano affianchi Di Domenico e cambierebbe davvero poco nell’undici che ha mandato in campo domenica scorsa nella gara vittoriosa contro il Francavilla Fontana che vedeva Ingenito dal primo minuto in campo. Arbitrerà Susanna Vitulano di Livorno, figlia d’arte (il papà era centravanti del Livorno) che è un arbitro esperto. Renato Carpentieri
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42 Sport
Impegno più che proibitivo per il Pisticci che all'undicesima di campionato fa visita al Neapolis Mugnano. Una squadra di alta classifica, che attualmente ricopre la seconda posizione e con i gialloble cercherà il passa da tre punti per proseguire la sua corsa sulla capolista Sant'Antonio Abate. Il Pisticci, come se non bastasse la difficoltà già oggettiva della sfida, ha seri problemi di organico, perché oltre allo squalificato Polichetti, la rosa risulta ulteriormente ridotta a causa dall'influenza. Grieco, già febbricitante ed indisponibile mercoledì scorso, difficilmente recupererà. All'esterno offensivo si aggiungono gli ammalati dell'ultima ora Lupacchio e De Biasi. Non sarà il virus H1N1, ma, come si sente ribadire spesso, la normale influenza di stagione è anche più aggressiva. Ed i giocatori del Pisticci ne sanno qualcosa: a letto per febbre e soprattutto con sintomi di spossatezza. Le possibilità di recuperi dell'ultima ora sono ridottissime. E così Valente dovrà fare di necessità virtù. Le scelte sono molto ridotte. Marino va in porta. In difesa, al posto di Polichetti, dovrebbe arretrare Chiaffitella. Confermati, con buona probabilità, gli altri tre uomini della retroguardia con Vallefuoco e Di Maria in mezzo e Basile a destra. Davanti alla difesa ci sarà da scegliere tra Semeraro e Guarino, anche perché quest'ultimo non è ancora al top, mentre il primo ha dato buone garanzie. Probabile anche un impiego a mezzo servizio per entrambi. A centrocampo giocano Farinola e Ferrentino in mezzo, Lavecchia a destra e Di Noto a sinistra. In attacco Rovira è la punta unica. Ma è una formazione quanto mai indicativa, perché con tutte queste defezioni Valente potrebbe optare per scelte anche differenti, come quella di dar spazio ad Angiò in difesa e sistemare Basile altrove. Oppure di imbottire ulteriormente il centrocampo schierando contemporaneamente Semeraro, Ferrentino e Guarino, con sacrificio di Lavecchia, anche perché quest'ultimo sarebbe l'unico cambio offensivo a disposizione del tecnico. Lo Sporting Mugnano, oltre che su un organico di assoluto valore, sa di poter contare anche su giocatori under che finora hanno saputo fare la differenza, se è vero che l'attaccante di classe
Mancherà lo squalificato Polichetti
Arriva un Pomigliano senza vittorie per Nastri
Pisticci, pronostico a sfavore nella tana del forte Neapolis
Francavilla, occasione per il salto di qualità FRANCAVILLA – Dopo il pareggio ottenuto nel turno infrasettimanale per 1-1 in trasferta a Caserta, il Francavilla di mister Lazic, scende nuovamente in campo questo pomeriggio per affrontare davanti al proprio pubblico il Pomigliano. Una gara quella di mercoledì scorso, dove Del Prete e compagni avrebbero meritato la vittoria ai punti, ma alla fine si sono accontentati del pari. I sinnici questo pomeriggio, hanno la chiara intenzione di intascare la vittoria, che gli permetterebbe di continuare la scalata verso i play off, che adesso distano un solo punto. Non sarà però impresa facile, perché il Pomigliano, sta ritrovando la forma migliore. La squadra partenopea a metà classifica con tredici punti, è reduce dal pareggio casalingo contro il Neapolis Mugnano per 1-1 e sta riprendendo la sua marcia dopo un avvio di campionato poco brillante. Nei confronti precedenti in serie D, le due squadre hanno conseguito tre pareggi, con l’unica vittoria nella passata stagione ad opera dei campani. I sinnici in classifica, viaggiano con un vantaggio di due sole lunghezze sul quintetto formato da: Forza e Coraggio, Pomigliano, Virtus Casarano, Angri e Bacoli a quota tredici punti. Un eventuale passo falso, con le conseguenti vittorie delle inseguitrici, metterebbe la formazione rossoblu in una situazione di classifica poco felice. Di questo ne so-
Antonio Valente
Marino e sotto Di Maria
1989 Fontanella ha segnato 6 reti ed il centrocampista di classe 1990 Bonananno ne ha realizzate 5. Nel centrocampo campano gioca anche un ex Pisticci, quel Baldassarre Somma che vestì la maglia gialloble nella precedente avventura di Interregionale , nella stagione 2001/2002. Tre reti finora per lui così come per il compagno di reparto Moxedano.
Solo 2 gol, invece, per l'attaccante argentino Laviano. L'impressione, insomma, è che il Pisticci, seppur bisognoso di punti, sia chiamato a compiere una vera e propria impresa se vorrà uscire imbattuto dal “Vallefuoco”di Mugnano. Ma finora i risultati più importanti sono arrivati proprio quando i gialloble partivano sfavoriti. Roberto D’Alessandro
no consapevoli anche i giocatori del Francavilla, pronti senza paura ad affrontare l’ostacolo Pomigliano. Mister Ranko Lazic è costretto a fare i conti con delle defezioni nell’undici iniziale, che riguardano l’infortunato Sebastian Di Senso, che dovrà restare fermo ai box per una diecina di giorni, a causa di una contrattura alla coscia sinistra, procuratasi in allenamento e il terzino sinistro Salvatore Tarantino per squalifica, dopo il cartellino rosso rimediato nella gara infrasettimanale di Caserta. Al rientro dopo il turno di stop per squalifica invece, il difensore centrale Giancarlo Gioia. Nella consueta rifinitura del sabato mattina, il tecnico serbo non ha fatto trasparire alcuna indicazione circa il probabile undici anti Pomigliano. Più che probabile quindi, che nel solito Bacio modulo 4-4-2 di partenza, Lazic proporrà i seguenti uomini. Tra i pali Di Vincenzo, in difesa a destra De Santo a sinistra Cocina, centrali Di Giorgio e Gioia. A centrocampo invece, Scavone nel reparto di destra e in quello opposto Verdesca. Coppia centrale formata da Manzillo e Manco. In attacco il duo Del Prete e Chisena. In panchina siederanno: Masi, Marziale, Bocconi, Cesareo, Di Sanza, Bacio Terracino, La Neve. Arbitrerà la gara, il signor Paolo De Lorenzo della sezione di Brindisi, al suo primo fischio in Serie D. Claudio Sole
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Sport 43
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Vultur-Avigliano è una sfida ricca di fascino
In campo la tradizione del calcio lucano RIONERO - Dopo lo stop di otto giorni or sono subìto nel derby del Vulture in casa dell'Atella Monticchio il C.S.Vultur ritorna allo stadio comunale "Pasquale Corona", dove dovrà vedersela con l'Avigliano. Un incontro tra due squadre che negli anni scorsi hanno sempre espresso un calcio vivace e molto agonistico. Le formazioni delle due blasonate società in questa prima parte del campionato non hanno fatto sicuramente molto bene, di certo non secondo le aspettative dei propri sostenitori come nel passato. Ciò nonostante, come è nella tradizione, Vultur ed Avigliano si daranno sicuramente battaglia al di là delle rispettive posizioni di classifica, che al momento
IRSINESE-R. TOLVE
La Vultur in azione nel derby di domenica scorsa
non sono proprio esaltanti, anche se gli aviglianesi dovranno recuperare una partita interna, quella di domenica scorsa contro la Ruggiero Valdiano, non giocata a causa di un incidente stradale, per fortuna senza gravi conseguenze, che la settimana scorsa ha coinvolto al-
cuni giocatori del sodalizio aviglianese. Infatti i due undici si trovano in quella parte della classifica, che va dal cintola in giù, con la Vultur a quota dieci che occupa l'ottavo posto insieme al Borussia e con l'Avigliano al terz'ultimo posto a quota sei e con una gara da recuperare. Sia l'una squadra che l'altra ne hanno quindi di motivi validi per dare il massimo in questo incontro che di certo non dovrebbe far annoiare gli spettatori. Da una parte un Avigliano che vorrà portare a casa qualcosa per risalire qualche posizione in classifica e dall'altra una Vultur decisa a conquistare l'intera posta in palio per riscattare l'amara sconfitta di domenica scorsa. Michele Rizzo
BORUSSIA-F. MURGIA
MURESE-FERRANDINA
Camelia cerca punti
Gli jonici tentano il colpaccio
Capalbo non lascia e rilancia
IRSINA - Sfida di bassa classifica tra due compagini, rappresentanti di due centri storicamente rivali. Naturalmente si parla sempre dal punto di vista sportivo. Il Tolve “dall'alto” dei suoi sette punti in classifica va a far visita ad una malmessa Irsinese che è impantanata a quota meno uno. Problemi vari attanagliano la compagine materana che viene da una sonora sconfitta (10-0 n.d.c.) patita nella valle del Meandro ad opera del Picerno di mister Caivano. Il Tolve potrebbe prendere una boccata di ossigeno da questa partita e trovare i tre punti che ormai latitano da troppo tempo. Dalla partita odierna potrebbe cominciare un nuovo campionato per il team di Camelia che dopo aver affrontato quasi tutte le squadre che occupano i primissimi posti della classifica, dovrà ora scontrarsi con squadre alla propria portata. Ma si sa che il calcio non è una scienza esatta e quindi ogni previsione lascia il tempo che trova. Nel Tolve sono certi solo i forfait per squalifica di Santarsiero e Girelli, per il resto tutti a disposizione. Quindi formazione tipo che non dovrebbe aver difficoltà a conquistare l'intera posta in palio, considerato appunto il non facile momento societario dell'Irsinese. Il fischio d'inizio delle ore 14:30 sarà decretato dal signor Burgi della sezione di Matera, che sarà assistito nella direzione della gara da Russo e Collocola. Gianluigi Armiento
POLICORO - Festa di Ognissanti all'insegna del campionato per il Borussia Pleiade che,questo pomeriggio affronterà la seconda della classe Fortis Murgia Irsina, sfida di cartello dell'ottava giornata del campionato d'Eccellenza. E sarà una gara particolarmente delicata per le due squadre, entrambe alla ricerca di punti importanti per smuovere le acque in campionato. Una grande novità per gli jonici: dopo un mese e mezzo di gare disputate nel comunale di Scanzano Jonico, si torna finalmente a giocare tra le mura amiche del “Rocco Perriello”, che ritorna ad essere disponibile dopo una serie di interventi di manutenzione. I ragazzi di mister Viola, ottavi con dieci punti, daranno il tutto per tutto per mettere in difficoltà la seconda forza del campionato, cercando di conquistare punti utili che proietterebbero la squadra jonica nei piani alti della classifica. Si guarderà sicuramente ai buoni risultati ottenuti nelle ultime giornate, il pareggio in trasferta contro il Real Tolve e le sonore vittorie ottenuta contro l'Irsinese e il Banzi. Questa domenica l'avversario sarà sicuramente ostico: lasquadra rivelazione del campionato, l'ambiziosa Fortis Murgia Irsina, seconda della classe a 14 punti e imbattuta dallo scorso 4 ottobre, data a cui risale l'unica netta sconfitta subita in questa stagione, in casa del Ricigliano, capolista indiscussa in questo scorcio di campionato. Per gli ospiti conquistare punti significherebbe insidiare da vicino il primato del Ricigliano. Insomma ci sono tutti gli elementi per un grande match che sicuramente non deluderà i tanti appassionati di calcio del Metapontino. Eleonora Cesareo
A leggere il cartellone delle partite dell'ottava giornata, quella che prenderà vita oggi al Rigamonti è senza dubbio una delle gare meno entusiasmanti del girone. La classifica parla chiaro, e l'inizio di stagione del Ferrandina è tutto da definire.Irossoblu sipresentanoaMuro ancorainmodalità provvisoria. Ma è l’ultima volta. Il presidente Capalbo si sta muovendo per metter su un organico in grado, non solo di portare a termine la stagione, ma addirittura di raggiungere la salvezza senza dover passare dai play out. Campano il serbatoio a cui attingere. In settimana sarà definito il nuovo assetto societario, ma a farsi carico del grosso dell’impresa sarà ancora una volta Capalbo. Murese-Ferrandina, negli ultimi anni, è stata sempre avvincente e dall'esito non scontato. Lo scorso anno le due squadre si sono affrontate ben 4 volte, e la Murese ha conquistato il massimo trofeo regionale che unisce i campionati di Eccellenza e Promozione, dopo aver superato nel doppio confronto in semifinale di Coppa Italia proprio il Ferrandina. E c'è voluta la lotteria dei rigori per far esultare i padroni di casa. La Murese, dopo un periodo non certo fortunato sia dal punto di vista dei risultati e sia per i troppi infortuni, sembra aver ritrovato lo smalto di sempre. Dopo la convincente vittoria interna di due settimane fa con l'Avigliano, e il pari di sette gironi fa a Viggiano oggi vuole altri tre punti per avvicinarsi alla zona medio alta della classifica. Oltre agli infortunatiFarenga Rocco, Iacullo Vincenzo e Nano Alfonso, mister Lardo dovrà fare a meno anche di Fabio Zaccardo che devo scontare un turno di squalifica. Carmine Pepe
OPPIDO-VIGGIANO
VALDIANO-PICERNO
RICIGLIANO-ATELLA
Manniello prova il riscatto
Masullo può accelerare
Ci prova mister D’Urso
SFIDA DI CARTELLO al comunale di Oppido. L'Angelo Cristofaro ospita l'imbattuto Viggiano di mister Villani. I bianco verdi oppidesi sono chiamati a reagire dopo il ko subito domenica scorsa contro il Policoro in quel di Nova Siri Marina. Il Viaggiano, arriva a Oppido, con l'intenzione di portare a casa punti importanti e continuare così nell'imbattibilità in campionato che ormai dura da inizio stagione. Per l'Oppido i dubbi principali riguardano Leone A. e Volturno, mentre per il Viggiano Villani avrà la rosa al completo. Manniello e compagni dovranno dimostrare di aver superato lo stop di domenica scorsa anche in considerazione che mercoledì, agli oppidesi, è riservato un altro impegno ostico contro il Valdiano in Coppa. Per Manniello è una settima delicatissima con Viggiano, Ruggiero Valdiano e Murese da incontrare in soli sette giorni. Intanto oggi pomeriggio il tecnico bianco verde sembra ridar fiducia a Brancale tra i pali; difesa a quattro con Provenzale, Giganti, Lettieri e Volturno; centrocampooffensivo conLeone G., Santopietro, Vaccaro M. e Ciardiello; tandem d'attacco D'Amico - Anaclerio. Mister Villani risponderà con una formazione identica a quella che sette giorni fa tra le mura amiche ha fermato la Murese sullo 00 con Perna, La Neve, Iacuinta, Cicchelli B., Sabia V., Cicchelli, Spera, Chirichella, Campisano, Sanchirico e Piscopia. La sfida si preannuncia ricca di emozioni con due squadre in cerca di conferme (Viggiano) e di riscatto (A.C. Oppido). Rocco De Rosa
SALA CONSILINA –Il Ruggiero Valdiano cambia ancora campo. Dopo aver giocato le prime gare interne tra campionato e Coppa Italia tra Monte San Giacomo e Sant’Arsenio, la società campana ha deciso di disputare l’odierna gara contro il Picerno a Sala Consilina. Da ricordare che l’anno scorso l’unica gara in Campania dei salernitani fu giocata proprio contro i giallorossi sullo stesso terreno di gioco e la sfida fu vinta 2-0. Era il primo marzo. La squadra di Masullo vuole tornare immediatamente ai tre punti dopo che la gara di Avigliano in programma una settimana è stata rinviata. Il match rinviato è stato spostato a mercoledì 11 novembre. La vetta è distante sei punti e i valdianesi vogliono recuperare tutto il tempo perduto per cercare di accorciare il gap con il Ricigliano, altra squadra campana. Il Valdiano deve sfruttare il calendario. Le squadre che andrà ad affrontare da oggi fino alla fine del mese sono tutte alla portata. Queste nell’ordine: dopo il Picerno, Ferrandina, Avigliano (nel recupero) Atella, Policoro e Viggiano. Quindi occorrerà raccogliere più punti possibili prima del big match ad Oppido il 6 dicembre. Per la gara odierna Masullo ha convocato 21 calciatori. Questa la lista dei convocati: portieri: Serra e Adinolfi; difensori D’Alto, Guida, Di Falco, Colombo, Corcione, Malito e Fiuamrella; centrocampisti Pascuzzo, Ragone, Chiacchio, Trezza, Di Brizzi, Bianco e Cimino; attaccanti Polito, Canonico, Petilli, Salamone e Mainenti.
ATELLA - Per l'8^ giornata del massimo campionato lucano l'Atella Monticchio di mister PasqualeD'Urso, tornatoquest'anno alla corte del presidente Carriero, dovrà affrontare una impegnativa quanto difficile trasferta in terra campana contro il capolista Ricigliano, che guida la classifica nonostante abbia da recuperare la gara di domenica scorsa contro il Ferrandina a quota zero. Gli atellani, che marciano a punteggio pieno per quanto concerne le quattro gare interne, sono chiamati a dare una inversione dimarcianella partitelontanedalcomunale della cittadina della valle di Vitalba. Infatti l'Atella in trasferta ha ottenendo un solo pareggioe duesconfitte. Iragazzidi D'Ursosono quindi chiamati a disputare una gara super per portare a casa un risultato positivo. Il Ricigliano dal canto suo vorrà conquistare l'intera posta in palio non solo per eguagliare il primato casalingo dell'avversario dopo le tre vittorie interne già ottenute sul proprio rettangolo di gioco, ma anche per tenere a distanze le immediate inseguitrici e nel contempo conservare il primato in classifica. L'Atella, forte di avere uno dei reparti d'attacco più prolifico del torneo con 13 reti all'attivo, proverà a dare l'assalto a quella che è la retroguardia meno perforata del campionato. Infatti la difesa del Ricigliano ha incassato solo una rete in sette gare a fronte delle 8 prese dall'Atellamonticchio chiamato a dover arginarele iniziative dei padronidi casa, forti delle 12 reti messe a segno e più freschi per non aver giocato domenica scorsa. m.r.
GENZANOB.-POLICORO
Una gara per la svolta
Nei, uno dei dirigenti del GenzanoBanzi
Genzano Banzi è crisi? Tre le sconfitte consecutive, tredici le reti subite, la classifica rimane accettabile, ma bisogna cambiare rotta. Oggi al comunale di Genzano arriva un avversario di tutto rispetto, il Policoro di mister Labriola, vittorioso domenica contro una grande del campionato, Angelo Cristofaro. In settimana vertice societario, con il presidente Zotta, Nei e Vigliotti, che hanno rinnovato la fiducia al tecnico Terranova, ma consapevole del fatto che bisogna invertire il trend negativo. Incassata la fiducia mister Terranova dichiara «Siamo in un momento particolare, in situazione del genere, devono venire fuori gli uomini e i calciatori. Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma dobbiamo rimanere compatti e umili, continuando a lavorare, nella consapevolezza dei nostri limiti. Sono fiducioso i risultati arriveranno. Il Policoro è avvisato, come sempre la risposta al campo, giudice inequivocabile. Giulio Carcuro
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44 Sport
GROTTOLE-BALVANO
PESCOPAGANO-ROTONDELLA
LAGONEGRO-MIGLIONICO
Grottolesi al riscatto
Voglia di risalire la china
E’ prova capolista al Rossi
GROTTOLE – Dopo il pareggio di Moliterno e la battuta d’arresto subita domenica scorsa nella tana del Bar la Notte , i biancazzurri di Pinuccio D’Ascanio cercano l’immediato riscatto in casa contro il Balvano per conquistare una vittoria e dimostrare che quello della scorsa partita è solo un episodio che faccia crescere. La squadra come di consueto si allenata due giorni disputando, nella giornata di giovedì, la partitina “in famiglia”e, da quanto si è visto, sembra pronta a ripartire da oggi; il gruppo ha dimostrato di essere compatto e convinto di poter raggiungere il miglior risultato nella gara di questo pomeriggio. L’unico assente sarà il centrale, nonché capitano Allegretti che si è infortunato al ginocchio nella trasferta di sette giorni fa. Tornerà a disposizione, invece, l’attaccante Bitetti che darà sicuramente manforte sulla trequarti avversaria, un toccasana per il Grottole viste le difficoltà di “pungere” negli ultimi trenta metri riscontrate sul sintetico di pignola. . D’Ascanio, come sempre, impone ai suoi massima concentrazione e determinazione per poter mostrare le qualità della squadra, non temere gli avversari e, soprattutto, raggiungere il massimo obiettivo per poi andare con più serenità nella tana del Montescaglioso domenica prossima. La fascia da capitano passerà al metodista Paladino che è tra i più carichi e pronto a trascinare i suoi in questa importante partita per restare in scia delle squadre di testa in vista dei prossimi scontri diretti. Carlo Amodio
PESCOPAGANO- La gara odierna contro il Rotondella rappresenta per gli uomini di casa una tappa fondamentale per provare a risalire la china e inserirsi nella bagarre finale per i play-off. La classifica corta lascia ben sperare, ma bisognerà tener altissima la concentrazione in tutte le gare e cancellare le amnesie generali, che hanno costretto la compagine cara al Presidente Laurenziello alla sconfitta nei minuti finali in casa contro il Pietragalla, e al rocambolesco pareggio, in superiorità numerica e con due reti di vantaggio, contro il Miglionico di Paterino nel precedente turno di campionato. Gli ospiti, neopromossi nel torneo cadetto regionale, non dovrebbero essere avversari irresistibili, almeno sulla carta, ma vanno comunque presi con le molle perché potrebbero non aver ancor metabolizzato il salto di categoria. Pantuosco, salvo defezioni dell'ultima ora, dovrebbe avere tutti gli uomini a disposizione, fatta eccezione del fantasista Arcamone, che ha ormai lasciato la squadra per impedimenti di tipo lavorativo. Nelle fila del Rotondella non ci sarà l’attaccante Daniele Montemurro, ma la squadra di mister Marino è ormai abituata alla sua assenza e quindi non ci saranno particolari patemi. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Rosa; Perillo, Cantone, Tavarone, De Mito, Loianno, Lotano, Lanza, Tummillo, Capasso, Nicastro. Gabriele Lotano sport@luedi.it
È di scena la capolista Miglionico al “G. Rossi” di Lagonegro contro una Soccer alla ricerca di successo. La squadra del Presidente Fortunato ha bisogno di un punti per migliorare una classifica che, a causa dei risultati negativi delle ultime giornate, preoccupa non poco il patron lagonegrese. Mister Oliva dopo diverse partite che hanno visto una squadra in molte occasioni decimata a causa degli infortuni, può finalmente schierare oggi una squadra al completo da contrapporre ad una capolista che sicuramente arriva a Lagonegro con l'obiettivo della “vittoria”per confermare la proprio posizione. Saranno infatti della partita contro il Miglionico, il capitano Rocco, l'attaccante Martino e i vari Borreca, Falabella e Messuti, assenti nelle ultime partite. In più oggi la formazione di Oliva avrà a disposizione il neo acquisto Amiranda, ex Turris Afragolese formazione che ha militato nel campionato interregionale. Atteso dunque per oggi il pubblico delle grandi occasioni al comunale di Lagonegro che ha comunque ancora la limitazione dei posti a 99 unità. “Sono convinto che i ragazzi oggi daranno tutto per ottenere un risultato positivo- ha dichiarato il Presidente Mimmo Fortunatoconsiderato anche il recupero dei vari titolari”. Si prospetta dunque una partita decisiva in chiave classifica per la Soccer che è alla ricerca di conferme proprio oggi che ha l'organico completo e gioca davanti il proprio pubblico. Paola Vaiano
Una partita da tripla. Chiappetta e soci in salute
A Sant’Arcangelo la leader Pietragalla rischia qualcosa SANT'ARCANGELO- Momento importante nel campionato della Santarcangiolese. Continua la preparazione per la prima sfida importante dei padroni di casa. Dopo le ultime due vittorie con il Balvano e il Montescaglioso, la Santarcangiolese si prepara ad affrontare il Pietragalla, primo in classifica con rispettivamente 17 punti, quasi il doppio della formazione valligiana. Partita difficile ma importante per la risalita in classifica che la Santarcangiolese ha intrapreso dopo un esordio di campionato non molto felice che l'ha vista imprigionata da diverse sconfitte. Vittoria o al massimo pareggio, questo l'imperativo per i padroni di casa che
BELLA-MONTESCAGLIOSO
LAGOPESOLE-A. SCANZANO
Il tecnico Potenza
non possono sprecare la partita da discutere sul proprio campo di gioco, in vista della nona giornata che vedrà la Santarcangiolese scontrarsi con il Miglionico, altra capolista. Ottima occasione per sorpassare il Real Irsina, im-
VARISIUS-REAL IRSINA
pegnato in uno scontro quasi diretto con il Varisius Matera, ma anche la necessità di difendersi dal Lagonegro e dal Pescopagano, a soli un punto dalla Santarcangiolese. D'altra parte una prima in classifica agguerrita per mantenere il breve distacco accumulato sulle altre squadre e portare a casa altri tre punti che nell'ottava giornata che vede il Moliterno scontrarsi con il Bnl Pignola, rispettivamente al secondo e terzo posto in classifica, potrebbero valere il doppio. Campo da gioco e bravura, due elementi che diventeranno imprescindibili in una grande sfida come quella tra Santarcangiolese e Pietragalla. Francesca Gresia sport@luedi.it
MOLITERNO-BLN PIGNOLA
Bella, 2 squadre Classifica dura Varisius pronto I valligiani in difficoltà per Scanzano a ripetersi vogliono vincere BELLA-Questo pomeriggio, al comunale di Bella approda il Montescaglioso. Due compagini in difficoltà, che occupano le posizioni basse della classifica. Mister Del Pino dovrà fare a meno di Marco Ricigliano, perché squalificato. A lenire le sortite del talentuoso giovane montese, classe '91, Venezia, dovranno pensarci capitan Troiano e Gliubizzi. A centrocampo il solito Remollino, coadiuvato da Maruggi, cercherà di dettare i tempi di gioco a servizio di Vitiello e Mauro Ricigliano. Dall'altro lato della barricata, dopo la sonora sconfitta contro la Santarcangiolese, mister Menzano deve fare iconti con l'infermeria ele squalifiche. Non saranno della partita Petruzzo e Carriero, il primo fermato dal giudice sportivo, mentre il secondo infortunato. Il Montescagliososi affideràaDiTaranto eVeneziaper risollevare le sorti di un torneo, che a detta di molti, si auspicava di tutt'altro trend. Il Bella, data la situazione in cui versa il Montescaglioso e avvantaggiata dal fattore campo, mai come in questi frangenti provvidenziale, è obbligato a vincere. Tre punti riporterebbero gli uomini di mister Del Pino al centro della classifica, restituendo quella serenità d'animo, necessaria per preparare gli incontri futuri. Il Montescaglioso è costretto a guardare con circospezione un calendario ostico, considerando i prossimi match contro Grottole e Moliterno e ha il dovere di provare il colpaccio fuori dalle proprie mura, per tranquillizzare un ambiente irritabile e in attesa di conferme. Giovanni Petilli
Un punto appena conquistato in sette partite. Quattro sconfitte consecutive, dopo il pareggio di Rotondella. Le voci statistiche impietose, che dicono del peggior attacco del campionato, appaiato a quello del Bella, con sole 4 reti segnate, e la seconda peggior difesa (e in questa classifica parziale il Bella resta dietro) con 14 gol subiti. La stagione non ha ancora toccato il giro di boa del primo quarto, e già per l’Atletico Scanzano non è più tempo di fare regali. Guardate le cifre, riflettuto sulle due sconfitte casalinghe di fila dalle quali sono reduci gli ionici, e il Lagopesole ha subito drizzato le antenne. Partite come quella in programma oggi al Comunale di Avigliano, le più difficili da interpretare. Troppo forte il rischio di sottovalutare l’avversario. Soprattutto per una squadra fatta di tanti giovani, che più degli altri potrebbero cadere nel tranello di ritenere facile ciò che facile assolutamente non è. E allora, salgono in cattedra gli elementipiù esperti,a spiegarechè proprioin partite sulla carta semplici che si nascondono le insidie maggiori, che la concentrazione va tenuta sempre alta, ed anzi l’asticella va sollevata ancor più che in altre circostanze. Che l’Atletico Scanzano si gioca, anche se sembra strano dirlo quando la stagione è ancora lunghissima, una buona fetta del suo futuro, e dunque metterà in campo tutto quel che ha e anche di più, per poter interrompere la sua striscia negativa. Perciò, il tecnico federiciano Alfano predica ai suoi prudenza e concentrazione. Giancarlo Tedeschi
Finalmente è giunta la sospirata vittoria, clima positivo in casa nero verde, ma purtroppo l'infermeria è sempre piena sempre nel reparto difensivo. Nella gara di Scanzano si sono fatti notevoli passi in avanti, si è avuto la giusta tensione di gioco fino agli ultimi minuti della gara, finalmente Nicola Volpe sta segnando con continuità, ma si prendono ancora gol. Le assenze nel reparto arretrato e la giovane età di chi ci fa parte sono le possibili cause delle tante reti incassate. Per domenica la probabile formazione dovrebbe essere quella di domenica con il rientro di Bongermino e Cifarelli, ma soprattutto confermare i progressi fatti nelle ultime settimane e dare continuità ai risultati. “Contro lo Scanzano il reparto che è andato meglio, afferma il mister Tucci, è stato quello avanzato, dopo i primi minuti di assestamento, Bellomo e Festa hanno trovato la posizione e si sono visti i miglioramenti, Volpe e compagni hanno sbagliato poco davanti al portiere. A centrocampo abbiamo sofferto un po troppo il campo mantenendo un equilibrio un po precario per via degli scapini, e delle condizioni pessime del terreno. Infine da segnalare l'esordio di Angelo Materamarcosano, un altro ragazzo del 93', su cui la società sta puntando, oltre alle conferme di Pietracito, e Pisciotta del 92', e Campanella classe 93'.” Per la statistica, nella passata stagione tra le due formazioni c'è stato sempre pareggio, nonostante entrambe hanno provato a superarsi e giocando due buone gare. p.l.
“La mia squadra è competitiva per un campionato di vertice e l'attuale classifica conferma quanto sostegno. Ma di là dei risultati, probabilmente,ciò cheva piùevidenziato è cheil gruppo storicodella squadraè andatoacquisendo, insiemeall'esperienza,equilibro, padronanza e tenace”. E' quanto ha affermato l'allenatore dei rossoblu, Felice Vignati, a chiusura dell'ultima seduta settimanale di allenamento in vista del match odierno con la sorprendente matricola Bar La Notte Pignola (meritassimo il suo quarto posto con un punto sotto ai rossublu). Quell' attesa al Venezia è sicuramente la partita della giornata, in campo due club che oltre ad attraversare un buon momento, deliziano le proprie tifoserie con un calcio brillante, vivace e non sparagnino. Al Moliterno fino adessosta andandotutto bene.O meglio, quasi tutto bene, giacché - se pur la media inglese riportaun convincentepiù due- sutre partite giocate incasa solo una èstata vinta. Un successo per i rossublu significherebbe innanzitutto ripristinare la striscia delle affermazioni casalinghe ed allungare di quattro lunghezze il passo sul Pignola. Nella formazione ancora qualche incertezza per Vignati se utilizzare sin dal primo minuto la punta centrale Genovese, oppure se optare per la navigata “prima linea” costituita da Fratantuono, Albini, Lancellotti, Molletta. Sul versante della tifoseria il clima tra i Boys rossoblu è caldissimo. Sicuramente faranno per il Moliterno - come sempre - la forza del dodicesimo uomo in campo. Mimmo Mastrangelo
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Sport 45
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
CANCELLARA A VALANGA. VINCE L’ATLETICO. FST, E’ PARI
Per Allemma e soci c’è l’ostacolo Valsinni GRUMENTO NOVA – E’ la partita di cartello del girone B di Prima Categoria. Ci sarà da attendersi il pubblico delle grandi occasioni. L’incontro che andranno ad affrontare gli uomini di Allemma non sarà semplice. L’ostacolo sichiama Valsinni.Laformazione diModarelli veleggia al terzo posto in classifica ed è intenzionata ad inseguire il duo Bernalda – Tursi che viaggiano a vele spiegate per l’obiettivo principale che è il salto di categoria. Per le indicazioni avute sinora il ruolo del Valsinni in questo campionato dovrebbe essere quello di terzo incomodo almeno per quanto visto sia sul piano dei risultatiche sulla carta. Isinnici non hanno ancora vinto una partita fuori casa e il successo lontano dalle mura amiche è datato 19 aprile dell’anno corrente quando allora si imposero nel recupero di Satriano. Però D’Ambrosio e compagni avranno la fortuna se così si può dire di giocare gli scontri diretti contro Bernalda e Tursi in casa. Il Real Grumento si sta confermando una bella realtà in questo torneo da dove mancava dalla stagione 1999-00. A domicilio è insuperabile e non ha mai subito reti davanti al pubblico amico. In casa si sono alternati tra i pali una volta Chiappa nel pareggio contro il Satriano a reti inviolate e un’altra
Giampietro nella vittoriosa gara all’inglese contro il Latronico. I valligiani infatti fanno del fattore campo una loro arma vincente. E’ dal 12 ottobre 2008 che il Real Grumento non perde. Fu il Nemus a violare per l’unica volta il campo biancazzurro nell’annata passata. Dura quindi da 385 giorni il record della squadra del presidente Celano in casa che vuole mantenere l’imbattibilità interna.Inentrambe leformazioni ci sono dei cambiamenti. Tra i locali assente Giannone per squalifica e sarà l’allenatore Allemma a svestire il ruolo di tecnico almeno per questa partita. Sulle fasce Ielpo e Innella sostituiranno Morello e Petrocelli che si accomoderanno in panchina. Nel Valsinni salterà la gara per squalifica Grieco, mentre Montemurro e Di Giacomo sono ancora infortunati . REAL GRUMENTO (3-5-2): Chiappa; Barbella, Forlenza, Allemma;Ielpo, Nigro, Mauro Scaldaferri, Cosenza, Innella; Massimo Scaldaferri, Trivigno. ITALO FAGNANO VALSINNI (4-4-2): Manolio; Giampietro, Todaro, Algeri, D’Alessandro; Campea, Mastrangelo, Giacinto Ferraiuolo, Carmelo Ferraiuolo; Pennuzzi, D’Ambrosio. Biagio Bianculli
BERNALDA A BRIENZA. TURSI IN CASA
LAVELLO-GENZANO, SFIDA AL VERTICE
ACCETTURA A BALVANO
DELLE BIG SOLO IL FRANCAVILLA IN TRASFERTA
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46 Sport Prima categoria Grumento senza Giannone
B girone D Influiscono le cattive condizioni di Cavalcante e Paolinho
Calcio a 5
Primo stop per la Bng Il Mathera cede alla concretezza della capolista Pescara BNGMATHERA PESCARA
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BNG-ECOBAS MATHERA: Appio, Gammariello N., Gammariello A., Caione, Orlando, Miriello, Santos, Vivilecchia, Da Cunha, Cavalcante, Panarella, Paolicelli. All. Eustachio Rondinone. ADRIATICA PESCARA: Spirilli, Palusci, Di Pietro, Merlino, Vanderlei, Centofanti, Gialloreto, Galliani D., Rossi, Bonsignore, Galliani M., Mazzocchetti. All. Paolo Marini. ARBITRI: Rafaeli di Iesi e Bracalente di Fermo. Cron. Lorusso di Matera. RETI: 55” st e 6' st Vanderlei (P), 7' 14” st Bonsignore (P), 14' 40” Cavalcante (M). NOTE: ammoniti Da Cunha del Mathera e Galliani D., Vanderlei e Bonsignore del Pescara. MATERA - Prima sconfitta stagionale della BNG Ecobas Mathera che, di fronte al proprio pubblico, è costretta ad inchinarsi al cospetto della capolista Pescara. Le imperfette condizioni fisiche di Cavalcante e Paolinho, quest'ultimo addirittura costretto ad abbandonare il campo nel primo tempo per poi rientrare nella ripresa, alla fine hanno inciso in maniera determinante sul rendimento generale della squadra che è apparsa troppo compassata e davvero poco propensa a fare gioco di squadra. Molto bene, al contrario, l'Adriatica che ha sempre tenuto il campo in maniera autorevole costringendo gli avversari a giocare sempre sotto pressione. Primo tempo complessivamente incolore e concluso a reti inviolate. Al 2' minuto la prima debole emozione grazie a Di Pietro che prova a sorprendere Paolicelli con tiro debole senza troppe pretese che però sfiora il palo. La risposta dei materani un minuto dopo con una azione tambureggiante e conclusa da Panarella con un tiro a fil di palo. Al 6' e 30” ancora Panarella, su assist di Cavalcante, parte in ritardo per poter deviare la palla in rete la quale, invece, si perde sulla rete esterna.
Paolinho
Du minuti dopo la migliore occasione del Mathera, ma la ribattuta di Nico Gammariello su una respinta del portiere è troppo debole consentendo così all'estremo difensore di respingere. Al 14' prova Cavalcante a violare la rete avversaria dopo un bello scambio con Panarella, ma la bomba è centrale e viene
respinta a pugni uniti. Prima del fischio di fine primo tempo grande occasione del Mathera ma Da Cunha, in situazione di tre contro due, sbaglia il passaggio decisivo. Nella ripresa, dopo appena cinquantacinque secondi, il vantaggio degli ospiti grazie a Vanderlei, ma determinante è la deviazione di Santos che mette fuori causa Paolicelli. Trenta secondi dopo la possibilità di pareggiare i conti ma Nico Gammariello anziché cercare il secondo palo decideva di effettuare un improbabile tiro. Al sesto minuto il raddoppio dei biancocelesti per merito ancora di Vanderlei bravo a puntare Cavalcante, portarsi la sfera sul sinistro e a fulminare Paolicelli. Un minuto dopo la terza marcatura ospite il Pescara ad opera di Bonsignore: notevole il
colpo sotto la sfera a superare morbidamente il portiere in uscita. Il rassicurante vantaggio permetteva agli ospiti di giocare in scioltezza e così, al 9' e al 10' l'Adriatica si rendeva molto pericolosa con azioni collettive in fase di ripartenza. Al 14' e 40”, però, il solito Cavalcante riusciva a violare la rete abruzzese grazie ad una giocata individuale, ma la rete non cambiava di molto l'atteggiamento in campo delle due squadre. Due minuti dopo, al 16', ancora Cavalcante provava con un tiro violento, a riaprire la gara, ma era bravissimo Spirilli a tuffarsi sulla destra e a deviare in angolo. L'ultimo sussulto a due minuti dal termine, ma anche questa volta Panarella in situazione di tre contro due decideva di tirare anziché cercare un compagno smarcato. Annibale Sacco sport@luedi.it
B girone D Il team di Bommino rimedia sei reti ad Ortona
Il Frascella va al tappeto Un colpo duro per questa formazione che stra attraversando un periodo difficile figlio anche di assenze pesanti come quella di capitan Osvaldo Stigliano a cui va aggiunto ORTONA: Marchetti, Matheus, D’Ettorre, il forfait del portiere Fabio Volpe che ha doForlì, Amelii, Campitelli, Cirillo, Papponet- vuto alzare bandiera bianca proprio quanti, Nelson, Di Lorenzo, Rossi, Raphael. Alle- do stava attraversando un buon momento di forma. natore Cardarelli. La gara vede l’Ortona capitaFRASCELLA TEAM MATElizzare al massimo le occasioni RA: Laviola, Di Lecce, Kleicreate. Basta pensare che bastanhans, Laccetti, Rispoli, Pavono quattro conclusioni per fare ne, Coelho, Latorre, Cancelliesei gol. Infatti a spianare la strare, Gesualdi, Carlucci. Allenada alla formazione di casa è protore Bommino. prio il Frascella, o meglio lo ARBITRI: Campi di Ciampino e sfortunato Gasparetto che dopo Filippini di Roma. Cronometri7’ con un’autorete sblocca il rista: Pennarossa di Pescara. sultato. Dopo che l’Ortona radRETI: 7’ pt autorete di Gaspadoppia con Rossi Coelho dimezretto, 10’ pt Rossi, 11’ pt Coelho, za il passivo, ma la doppietta di 18’ pt Rossi, 5’ st Di Lorenzo, 8’ Rossi manda tutti negli spost Nelson, 13’ st autore di Pavogliatoi sul 3-1 per l’Ortona. Nelne. la ripresa i legni colpiti dal FraNOTE: Ammoniti: Matheus e scella impediscono di cambiare Nelson per l’Ortona; Rispoli per Angelo Bommino l’inezia della gara e l’Ortona va il Frascella. ancora a segno sfruttando persino un’ulteSECONDA sconfitta consecutiva per il Fra- riore autorete questa volta di Nino Pavone, scella Team Matera. Dopo il ko interno con che in pratica chiude la gara sul 6-1 in favoil Molfetta è arrivata la battuta d’arresto in re dei padroni di casa. Il Frascella, quindi, terra abruzzese contro l’Ortona. Una dop- torna a casa a bocca asciutta con la terza pia sconfitta che in serie B la formazione sconfitta in cinque gare di campionato. materana non subiva da diverse stagioni. a.mutasci@luedi.it
ORTONA FRASCELLAMATERA
6 1
B girone F Segna il portiere Galasso ma non basta
La Meco Potenza non esce dal tunnel Quinta sconfitta di fila per Napoli ALAMECOBIL 6 MECOPOTENZA 2 ALA MECOBIL: Tramice, Gabriele, Longobardi, Mazzocchi, Pipolo, Mele, Arfeo, Imperato, Pepe, Stiano, Bosco, Attanasio, Catapano, Finamore, Menzione, Andreozzi, Cennamo. All. Falcone. MECO POTENZA: Galasso, Lioi, Cusanni, Cantalejo, Pronesti, Cuviello, Passarella, Manganiello, Sabia, Moretti, Santarcangelo. All. Napoli. ARBITRI: Carmelo Loddo e Stefano Manglaviti di Reggio Calabria RETI: Galasso (M), Catapano (A), Longobardi (A), Lioi (M), Andreozzi (A), Catapano (A), Mazzocchi (A), Mazzocchi (A). NIENTE DA fare. Tornano a bocca asciutta i ragazzi allenati da mister Napoli dalla trasferta sul campo di San Vitaliano e rimediano la quinta sconfitta consecutiva. Peccato, perché questa volta, nonostante si giocasse con la prima in classifica, il pareggio si poteva agguantare. E’ apparsa in netta crescita la squadra potentina, ma troppe ancora le assenze (dovute ad infortuni e mancati transfer) per riuscire ad essere competitivi in un campionato di serie B. Mister Napoli, contro una squadra di talento come l’Ala Mecobil, punta tutto sulla difesa e le ripartenze in contropiede. Il primo tempo è caratterizzato da una prima fase di studio. Mele e compagni cercano da tutti i lati di sfondare la difesa avversaria, ma i potentini sono bravi a “tenere il campo”. Su fallo laterale in zona difensiva, Galasso riceve palla e il rilancio al centrale d’attacco si rivela inaspettatamente un’occasione da gol. Trami-
Mister Roberto Napoli
ce liscia e la Meco va in vantaggio per 1-0. Ad un minuto dalla fine, però, arriva il pareggio. L’arbitro assegna un rigore per dubbio fallo di mano di Pronesti e Catapano dal dischetto non sbaglia. Ma le emozioni non finiscono. A 25 secondi dal fischio finale del primo tempo, viene assegnato un tiro libero all’Ala Mecobil: Stiano ci prova, ma Galasso non lascia passare. Nella ripresa i potentini partono subito decisi a difendere il risultato, ma dopo pochi minuti Longobardi, su azione di contropiede, segna il 21. La Meco, però, non si arrende e Lioi pareggia i conti con un bel gol di punta all’incrocio dei pali. I ragazzi di mister Napoli hanno l’occasione di portarsi in vantaggio con Sabia che non arriva per poco sul secondo palo. Gol sbagliato, gol subito. Adreozzi tira dalla distanza e un non impeccabile Galasso consente ai campani di segnare la rete del 3-2. La Meco subisce il contraccolpo psicologico e per una disattenzione in fase di possesso palla, Catapano non perdona e manda la palla in rete. Sul finale, c’è tempo anche per Mazzocchi che, sempre in contropiede, firma la sua personale doppietta. a.ma.ca.
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Sport 47
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Il tecnico Antonio Paternoster con il lungo Stefano Maioli (foto Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Il tecnico Paternoster suona la carica: «Serve cinismo»
Un testacoda infuocato La Publisys riceve il Ferentino che viaggia a punteggio pieno INFUOCATO testa-coda nel sesto turno del campionato maschile di serie A Dilettanti tra la Publisys Potenza e l'FMC Ferentino. Al Pala Pergola, con inizio alle 18 (arbitri Triffiletti di Messina e Giummarra di Ragusa) si gioca una sfida sicuramente incandescente. La Publisys Potenza, ancora a quota zero in classifica deve riscattare le cinque sconfitte consecutive e la crisi di risultati ma dovrà affrontare la compagine che attualmente esprime la migliore pallacanestro del campionato. Paternoster ha recuperato De Bartolo ma in settimana ha dovuto pensare più alle faccende sanitarie della sua compagine (leggeri infortuni anche per Massimo Ruggeri, alle prese con problemi ad un piede e Gints Antrops, vittima di una contrattura), che alla forza dei laziali. I lucani hanno tanta rabbia in corpo e puntano a dare una soddisfazione alla società e al pubblico, apparso ipercritico in questo inizio di campionato. Dai fischi, in sostanza si dovrà passare agli applausi scroscianti per cancellare un inizio di campionato assai deludente. Sabato mattina dedicato prevalentemente alla fase tattica e al ripasso degli schemi. Al Pala Pergola la compagine di Paternoster dovrà necessariamente trovare la via del canestro e soprattutto soluzioni difensive capaci di tenere a bada la vena realizzativi dei giocatori laziali. In casa laziale, invece non ci sono particolari problemi, solo Ochoa in settimana ha patito le scorie del match disputato domenica scorsa. Friso ha tutti gli uomini a sua disposizione. Dalla Publisys è naturale attendersi una reazione d'orgoglio e una svolta, che passa ovviamente dalla delicata gara di questo pomeriggio. Il morale della truppa potentina è decisamente basso, i risultati negativi ne hanno fiaccato il rendimento in campo. Il tecnico
L’AVVERSARIA
Antrops non è al meglio
della Publisys Potenza, Antonio Paternoster ha parlato delle prospettive del match sottolineandone le difficoltà: “Affrontiamo una signora squadra. Sono consapevole della forza dei ferentiniani, che dispongono di elementi in grado di far bene. Friso può
Ruggeri non ha forzato in settimana
permettersi il lusso di tenere in panchina e nel ruolo di sesto uomo un giocatore molto completo e a volte decisivo, mi riferisco a Calbini”. Circa le condizioni dei suoi atleti, il tecnico potentino ha rimarcato: “Veniamo da una settimana molto
difficile. Le condizioni generali della mia squadra sono state estremamente difficili. De Bartolo sarà del match, mentre Antrops e Ruggeri si sono allenati a ritmo ridotto in settimana. Devo però ammettere che a Barcellona abbiamo espresso notevoli segnali
di miglioramento. Sono perciò fiducioso per la gara con il Ferentino”. L'allenatore bianconero vuole una squadra cinica e arrabbiata: “E' vero, desidero dai miei il cinismo dei giorni migliori e la rabbia necessaria a vincere il match. Dobbiamo giocare a vi-
so aperto per avere la meglio contro i temibili avversari laziali”. E allora, questa Publisys non può permettersi di sbagliare un colpo. L'ultimo posto è assai scomodo per la compagine lucana. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Le ragazze di Guerriero avanti per tre quarti poi il sorpasso delle padrone di casa
Passo falso della Basilia a Bari PRIMADONNA BARI 55 BASILIA POTENZA 48 PRIMADONNA BARI: Mangione 9, Matarangelo 2, Scaramuzzi 19, Schiavone 2, Pastore A 9, Pastore M, Loiacono n.e. Gomes 6, Caressa 7, De Tommaso 1. All. Valanzano. BASILIA POTENZA: Aurigemma 6, Toscano, Imperiale 6, Petrazzuoli 3, Marino n.e. Carluccio 9, De Luca, Sanza 4, Crovatto 4, Stamigna 16. All. Marco Guerriero. ARBITRI: Nigro di Latiano e D'Errico di Pulsano. PARZIALI: 16-16, 29-31, 39-42, 55-48. NOTE: 50 spettatori presenti al match. Uscita per cinque falli Aurigemma. Nessun tecnico fischiato alle due squadre. Antisportivo fischiato a Matarangelo.
DEBACLE esterna per la Basilia Potenza nel quinto turno di andata del campionato femminile di serie B/1 di basket. Al Pala Carrassi le ragazze di Marco Guerriero cedono le armi al Primadonna Bari al termine di una partita letteralmente gettata alle ortiche dalle lucane. Potenza fa il match ma i due punti rimangono al Pala Carrassi. E' stata questa la storia di un confronto che la compagine potentina non sa gestire fino al termine. La prima parte di gara, pur essendo equilibrata vede le potentine costantemente in testa. Bari ha il merito di non demordere e continua a tenere il passo del quintetto di Guerriero sostenuto nell'occasione da una Stamegna in serata di grazia e autrice di sedici pun-
ti. La seconda frazione di gioco premia la maggiore organizzazione delle atlete di Guerriero che segnano ottimi canestri. La gara è comunque combattuta, la Basilia ha il demerito di non chiuderla a proprio favore, mentre Bari tiene testa, grazie ai canestri della Scaramuzzi, autrice di 19 punti, la squadra potentina riesce ugualmente a condurre in porto la frazione, grazie alla migliore difesa. Nel quarto parziale le cose precipitano, grazie al break delle baresi che sfoderano un 14 a 0 letale per le ambizioni di Aurigemma (che esce per falli) e compagne. La Basilia, superata dalle baresi non sa più reagire e paga sostanzialmente l'individualismo delle proprie atlete che finiscono la ben-
Quattro punti per la Crovatto
zina lasciando via libera alle pugliesi che vincono e festeggiano una partita incredibile. Vince Bari per 55 a 48, mentre Potenza recita il mea culpa e vede i fantasmi di Halloween. f.menonna@luedi.it
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48 Sport
A Dilettanti Corà: «Speriamo di ripetere Barcellona portando a casa i due punti»
Bawer in piena emergenza Trasferta ad Ostuni senza Grappasonni e Gilardi e molti acciacchi GRAPPASONNI non ce la fa. Il provino di ieri mattina ha dato esito negativo ed il pivot della Bawer rimarrà fermo ai box anche nella gara di oggi ad Ostuni. Matera gioca ancora senza due pedine fondamentali come Gilardi e Grappasonni ma prova a ripetere la prestazione convincente contro Barcellona e magari a portare a casa anche il risultato pieno. Certo a completare l’assoluta emergenza di organico vi è anche l’affaticamento di capitan Longobardi e il leggero stato febbrile di Provenzano. Entrambi comunque saranno in campo questo pomeriggio ad Ostuni. In una sfida non semplice contro una formazione esperta e con un ottimo quintetto guidato in cabina di regia dall’ex materano Nicola Basanisi: «è una squadra esperta che sa farsi rispettare e che conta su uomini come Morena, Amoruso, Pilotti, Basanisi che sono molto esperti. Noi dovremo giocare», spiega il tecnico Claudio Corà, «molto in transizione facendo un gioco estremamente veloce e cercando di essere molto concreti». Spazio avranno, gioco forza, anche alcuni atleti giovani che finora non hanno risposto però secondo le attese: «in effetti ora mi aspetto qualcosa da questi ragazzi che stanno lavorando in allenamento con grande impegno ma che ancora hanno bisogno di crescere e fare esperienza. A Barcellona ci sono mancati proprio questi punti dalla panchina». Chi invece sta rispondendo presente e può considerarsi una colonna del nuovo Matera è Fulvio Candido che sotto canestro ha annullato Bisconti a Barcellona e sarà chiamato ad un’altra dura prova contro i lunghi di Ostuni: «in questo momento è un giocatore essenziale per noi, ha fatto una grande gara in Sicilia e mi auguro si ripeta contro l’Ostuni. Con lui mi sento molto più tranquillo sotto canestro con i lunghi possenti di Ostuni anche se clienti come Morena non sono facili da fronteggiare».
L’altro augurio di Corà è poi quello di un arbitraggio meno casalingo di quello avuto in Sicilia anche se Ostuni rimane un campo caldo in cui gli arbitri alla fine potrebbero uscire condizionati: «ho visto la designazione di due arbitri di Milano che fischiano, credo che dipenderà da noi riuscire a ripetere le condizioni che c’erano a Barcellona e riuscire a vincere. Lo spirito e la voglia di farlo c’è e in questa situazione di emergenza ognuno darà il massimo. Poi dalla prossima settimana potremo prepararci al recupero degli infortunati e tornare a lavorare anche durante la settimana». Oggi però conta soprattutto Ostuni. La Bawer ha bisogno di un’impresa per rimettersi in pari con la classifica e la buona sorte. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Fulvio Candido tra i migliori della Bawer a Barcellona, oggi è chiamato a ripetersi ad Ostuni
C2, la Lucos gioca a Casavatore va a caccia del poker di vittorie MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso (6 punti, 435 realizzati, 437 subiti) chiude il girone di andata del campionato di C campano, girone B affrontando, questa sera, alle ore 18.30, in trasferta, la terza in classifica Zeta Euro System Casavatore (Napoli, 404 punti attivi, 413 passivi). Gli arbitri designati alla direzione di gara sono Francesco Bisesto di Telese Terme (BN) e Piero Melillo di Benevento. La squadra di casa ha lo stesso numero di punti della squadra montese, 6, ma la precede per i risultati sinora ottenuti. Mentre i montesi vengono dalla vittoria per 75 - 65 inflitta all'AS Sporting Portici presso il Palauditorium "Karol Wojtyla", i campani sono chiamati al pronto riscatto dopo la sconfitta, per 92 a 66, subita sul campo della Partenope Napoli. La formazione montese presieduta da Rocco Santarcangelo e guidata in panchina dal coach Pietro Scarano, nelle precedenti tre trasferte stagionali, ha perso per due volte (con il Baloncesto Napoli per 73 a 63 e con la Nuova Pallacanestro Salerno per 99 a 73), mentre ha espugnato il campo della
Pallacanestro Benevento per 81 a 71. Vincere questa sera sul campo di Casavatore, oltre che chiudere in bellezza la prima parte della regular season, portando a quattro il numero delle affermazioni, costituirebbe un'ottima iniezione di fiducia nei mezzi della squadra, che, partita dopo partita, cerca il miglior affiatamento e condizione. Se i ragazzi di Montescaglioso sapranno mantenere alta la concentrazione per l'intera gara avranno ottime possibilità di portare a casa punti preziosi per la salvezza. In ogni caso non bisogna dimenticare che il roster affidato a Scarano, in sede di mercato, è stato letteralmente rivoluzionato rispetto alla scorsa stagione: gli unici confermati sono stati i fratelli Davide e Giuseppe Resta, oltre a Giovanni Larocca e Rocco Tralli. Sono arrivati Francesco Albanese, Gabriele Biacoli, Ivan Prelevic, Andrea Pisanelli, i giovani Emilio D'Elia, Raffaele Gisonna, Nunzio Pagliara, i quali stanno mostrando le loro qualità gara dopo gara. Michele Marchitelli sport@luedi.it
C2 Senise cerca il riscatto contro la Costiera Amalfitana
Ctr, imperativo vincere SENISE - L'imperativo è tornare alla vittoria per il Ctr La Cascina Senise che affronta in casa per la prima volta assoluta la pallacanestro Costiera Amalfitana. L'appuntamento è per domenica 1 novembre ore 18, presso il PalaRotalupo. Arbitri: Pescatore di Arzano e Pirozzi di Mugnano. Dopo sei gare. gli ospiti si ritrovano a quota sei, due punti in più dei senisese, avendo vinto tre gare e perso altrettante. Poco più scadente il ruolino dei lucani che invece ne hanno vinto appena due, le prime e perse le altre quattro(una in casa e due fuori). Dalla sua, il coach Michele Di Gioia, ha senz’altro, l'assenza prima di Christian Femminini e poi quella di Lino Durante che non gioca oramai da quasi un mese. Rinunciare al catalizzatore, capace di entrare in qualsiasi difesa e di demolirne le facoltà non è proprio una cosa facile. Se poi si contano gli acciacchi che hanno visto giocare a ritmo ridotto alcune altre pedine fondamentali, come Rocco Palazzo, il quadro sembra completo. Contro questa Costiera Amalfitano dunque di difficilmente decifrabile sarà un bel rebus se non si riescono intanto a recuperare tutti.
In settimana la squadra si è allenata bene, senza forzatura però per quanti cercano di riprendere il cammino. Che potrebbe essere anche immediato se tutto va bene. Gli ospiti, allenati dal coach Passeggia, si presentano con Lucibello, Amalfi, Infante, Vaccaro, Florio (diciannove punti allo Stabia in casa), così come Spinaccio, che ancora non hanno giocato da queste parti ma dei quali si dicono buone cose. Ad ogni buon conto, il Senise, partito con un roster di gran lunga più forte in questo girone, non poteva assolutamente preventivare tanta sfortuna proprio nella fase iniziale. E Lino Durante ne da testimonianza: «Certo eravamo partiti molto bene e non immaginavamo assolutamente di trovarci in questa situazione che è figlia perlopiù della sfortuna. Comunque siamo compatti come non mai e decisi a risalire la china, anche perché, crediamo di non meritare questo penultimo posto in classifica. Abbiamo un bel gruppo quest'anno ed un ottimo allenatore, speriamo dunque di poterci riprendere subito e dire la nostra di qui alla fine». Gianni Costantino sport@luedi.it
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Sport 49
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
Gigi Delli Carri esordisce con la maglia della Bbc Bernalda (foto Andrea Mattiacci)
B Dilettanti Prima con la nuova maglia per Gigi Delli Carri e Rusconi
Solo un risultato per la Bbc La sfida di Bari per il Bernalda si presenta davvero decisiva BERNALDA - Non è ancora l'ultima spiaggia né la madre di tutte le partite, ma di sicuro il match di questo pomeriggio al PalaCus di Bari tra i biancorossi di coach Morganti e i rossoblu di Vandoni (ore 18, arbitri Ferrari e Roca di Avellino) è già il primo di una serie di spareggi finalizzati alla lotta per la salvezza. Si affrontano due squadre le cui società hanno puntato sui giovani e che, dinanzi ai risultati negativi di questa prima parte di stagione, pur non disconoscendo le scelte fatte ad agosto sono corse ai ripari proprio nell'ultima settimana ingaggiando due pezzi da novanta come Rusconi e Delli Carri. Il team del presidente Corsi occupa mestamente l'ultima posizione in classifica a zero punti, mentre quello del numero uno rossoblu Troiano può quantomeno vantare una vittoria alla prima giornata, il che rende la gara odierna particolarmente avvincente e ricca di suspense, nonché difficilmente pronosticabile per ciò che riguarda il risultato finale. Nel quintetto pugliese farà il suo esordio il già citato Stefano Rusconi (208 cm., '68), originario di Bassano del Grappa, che quindici anni fa fu il primo italiano ad attraversare l'Atlantico per giocare nell'Nba con la maglia dei Phoenix Suns, collezionando numerose presenze in Nazionale culminate nell'argento agli europei del '91 e l'oro ai Giochi del Mediterraneo del '93, e vincendo lo scudetto nel '92 e nel '97 con la Benetton Treviso; insomma una brutta gatta da pelare per i difensori ionici che devono puntare sull'anticipo e sul non fargli pervenire palloni sotto le plance o nel pitturato dove può diventare micidiale. Immediatamente dopo il vicentino, per esperienza e classe, il trentaduenne tarantino De Bellis, play di razza della serie “quando la classe non è acqua”, già noto ai tifosi bernaldesi come avversario leale di tante battaglie sportive; altro giocatore d'esperienza e qualità l'empolese Conti (200 cm., '80) che spesso punì severamente i rossoblu quando militava tra i giallorossi del Catan-
B Dilettanti Oggi l’esordio di Vincenzo Di Pierro, Marino assente
Corporelle a caccia di riscatto Schiavi: «Reggio Calabria possiede ottime individualità»
Coach Claudio Vandoni
zaro. Aggiungiamo subito a questi ultimi due il ventenne barese Barozzi (198 cm.), grande promessa del basket quando nel 2007 era a Siena (sponda MPS) da dove passò l'anno successivo alla Bawer Matera, perché questi tre giocatori sono gli unici sopravvissuti al Cus del campionato scorso. I volti nuovi corrispondono ai lineamenti di Degiovanni (guardia dell'85, nativo di Casale Monferrato e con esperienze pregresse a Riva del Garda, Ravenna e Valenza), Doati (adriese dell'82, divisosi di recente tra Catanzaro e Fossombrone, molto pericoloso dal perimetro), Bazzoli (ala di 198 cm., nato nel 1983 a St. Woluwe in Svizzera ma di chiare origini italiane, ex Riva del Garda e Senigallia) e il pivot di Bordighera Colombo (198 cm., '86, ex Gragnano e Mabo Firenze). Come si vede una squadretta affatto peregrina che poco si addice all'ultimo gradino del girone, ma stavolta la BBC, inutile nasconderlo, nutre più di qualche speranza e lo dimostra il fatto che per la prima volta quest'anno i tifosi sono seriamente mobilitati per far sentire la presenza della torcida lucana sulle rive dell'Adriatico. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
POTENZA - A Reggio Calabria per il riscatto. E' questo il proposito dell' Invicta Centre Corporelle che sarà impegnata questa sera contro la Viola, società dal passato glorioso nel panorama cestistico nazionale. Bisogna invertire la tendenza negativa di questo inizio di campionato che ha riservato alla squadra lucana solo due occasioni per festeggiare la vittoria. E sicuramente le tre sconfitte subite, di cui due in casa, hanno creato più di qualche malumore tra i dirigenti lucani. Che si aspettano da Nocini e compagni una reazione di orgoglio già a partire dalla gara odierna perché sono convinti che il roster messo a disposizione di Schiavi ha tutte le carte in regola per competere ad ottimi livelli con tutte le altre squadre. E lo hanno dimostrato anche le tre gare perse con il Corato, il Catania e il Siracusa. Nelle quali la Corporelle ha giocato ad armi pari e con un pizzico di convinzione e di fortuna in più avrebbe potuto anche capovolgere l'esito delle due gare. Sicuramente qualcosa è mancato nei momenti cruciali di queste partite e in società sono convinti che la squadra avrebbe potuto esprimere un rendimento più elevato con il quale avere una migliore posizione di classifica. E decisivi miglioramenti si aspettano già contro la Viola Reggio Calabria. Anche perché la società si è sobbarcata un altro sacrificio economico ingaggiando uno dei migliori play in circolazione, Di Pierro, per cercare di cambiare in meglio la situazione. Adesso tocca alla squadra fare scoccare la scintilla positiva del cambio di direzione ed iniziare la scalata verso le posizioni della classifica che più si addicono al valore e alle qualità del roster che è stato attrezzato e che si ritiene molto competitivo anche con le formazioni che in questo momento stanno dominando il girone D della B dilettanti. Ne sono convinti gli stessi giocatori ed anche il coach Schiavi ritiene che la sua squadra potenzialmente può dare molto di più: “La fiducia nei nostri mezzi non è mai venuta meno perché siamo sicuri di avere una squadra che se la può giocare con
Vincenzo Di Pierro e il coach della Corporelle, Marco Schiavi
qualsiasi avversario. Sicuramente il bottino attuale di 4 punti in classifica non ci può soddisfare perché le aspettative della dirigenza erano diverse. Ma è pur vero che nessun avversario fino a questo momento ci ha messo sotto di brutto. La qual cosa ci avrebbe creato maggiori preoccupazioni. Al contrario, pur avendo affrontato le due capolista Corato e Siracusa ed il Catania che lotterà per il vertice, siamo rimasti sempre in partita fino al suono della sirena ed abbiamo lottato avendo anche la possibilità del successo. Certo ci è mancato quel qualcosa in più che si può chiamare maggiore cinismo, più lucidità in attacco e meno errori che ci avrebbero permesso una situazione indubbiamente più soddisfacente. E su questo abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per arrivare alla quadratura del cerchio. Per intanto oggi affrontiamo un avversario dalla buone qualità che ha un gioco speculare al nostro e che dispone di ottime individualità come il play Di Lembo, Niccolai, Dip, della Vecchia e Negri. Un'altra partita all'insegna del mas-
simo equilibrio che noi puntiamo ovviamente a vincere. Complessivamente la squadra sta bene, è molto stimolata a riscattare il passo falso con il Siracusa e ha una grande voglia di disputare un grande match. Una mano non indifferente ci può arrivare dall'esordio di Vincenzo Di Pierro che ci deve permettere il salto di qualità. I compagni dovranno essere bravi a facilitarne l'inserimento e lo dovranno aiutare molto perché Di Pierro non ha ancora il ritmo partita e non può essere caricato di eccessive responsabilità. Però è innegabile che la sua presenza ci infonde maggiore fiducia e di fatto aumenta anche le nostre chances di successo. E in questo momento abbiamo davvero bisogno di un successo che potrebbe rappresentare la svolta al nostro campionato”. Oltre all'esordio di Di Pierro, Schiavi conferma gli atri di sette giorni fa. Unico assente Marino che sta migliorando e per il quale esiste una piccola speranza di poterlo recuperare per domenica prossima. Rocco Sabatella sport@luedi.it
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50 Sport
B1 Donne Matera a punteggio pieno con super Floridia
Vola la Master Group MARSALA MASTERGROUP
1 3
19-25, 25-21, 23-25, 21-25
MARSALA:Da Col 16, Pinzone ne, Randazzo ne, Caruso libero, Tenza 1, Porzio 12, Mauriello, Casoli 12, Pichierri 8, Sannino 4, Pace ne. All. Sorcinella MASTER GROUP MATERA: Marulli 17, Romanò 20, Floridia 20, Cianflone, Piscopo 8, Di Blasi, Picerno 6, Romano 7, Russo ne, Pontillo, Cacciapaglia libero. All. D’Onghia ARBITRI: Spinnicchia di Catania e Giorgianni di Messina
L’opposta Romanò
NOTE: Battute vincenti Marsala 5, sbagliate 5. Battute vincenti Matera 2, sbagliate 10. Durata set 24’, 26’, 31’,28’ LA MASTER Group Matera non rallenta la propria marcia nemmeno a Marsala dove ottiene la terza vittoria consecutiva che la mantiene a punteggio pieno in classifica dopo tre giornate. Il match non è stato affatto facile per le materane che trovavano di fronte un’avversaria galvanizzata dalle due vittorie iniziali e da un morale alto. L’avvio di gara è stato infatti favorevole alle padrone di casa che hanno condotto per gran parte del primo set
prima di subire la rimonta della Master Group, una buona Floridia in ottima evidenza ha dato sin dall’inizio man forte alle scorribande in attacco di Marulli e Romanò. Matera si è imposto in rimonta per 25-19 nel primo parziale ed ha iniziato molto bene anche il secondo. Poi la reazione del Marsala ha costretto le ragazze di D’Onghia ad inseguire e a cedere per 25-21 con un andamento inverso rispetto alla prima frazione. La situazione tornava così in parità e come spesso succede in queste occasioni è il terzo set a risultare decisivo. Matera l’ha ben interpretato, riuscendo prima ad allungare fi-
Grande prova della schiacciatrice Floridia nella sua Sicilia
no 8-5 al primo time out tecnico, poi a subire la rimonta avversaria ma a mantenere i nervi saldi e sul 22-21 realizzare i punti necessari per staccare Marsale 24-21 e chiudere la frazione sul 2523. La Master Group ha messo così le mani sul match e poi
è stata brava a chiudere i conti nell’ultima frazione nella quale l’inerzia mentale della sfida era tutta a proprio favore. Ora per Matera c’è il difficile impegno casalingo con Soverato, squadra candidata al salto di categoria.
B1 Donne Pierantoni, Pericolo e Composto chiudono in doppia cifra
Primato targato Lore Lei Schiantata l’Orlandina con una prestazione superlativa PM AVIS LORE LEI PZ ORLANDINA
3 0
25-11, 25-9, 25-17
PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino 3, Pierantoni 16, Rotondo 9, Pericolo 13, Franco 5, Composto 10, Ligrani (L), Pagano 1, Magherini, Carbonara, Draganova. All.: Gagliardi. ORLANDINA MESSINA: Angelova 2, Todorova 3, Tzankova 4, Menchova 7, Marcini 1, Macedo 6, Saieva (L), La Pietra ne, Leandri, Mavilia. All.: Porretta. ARBITRI: Giorgio e Pizzolato. NOTE: Durata set: 20’, 20’ e 22’ per un totale di 1 ora e 2 minuti. Batt.vinc.: PM 10, Messina 1; b.s. PM 5, Messina 6.
Dopo la terza gioia Composto e compagne possono esultare
E SONO TRE. Continua a vincere la PM Lore Lei Avis Potenza, che al PalaPergola non deve sudare troppo per risolvere, in appena un’ora di gioco e al termine di una gara sempre in pieno controllo, la pratica Messina. Rivelatasi, in effetti, un po’ più semplice di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia. E’ stata però una serata del tutto particolare, quella di ieri nel palazzetto di casa, per la Polizia Municipale e lo staff dirigenziale del club potentino. Ancora scosso
dalla scomparsa di Nicola Martinelli, ricordato con profonda commozione da tutto il PalaPergola: che gli ha tributato un omaggio andato ben oltre il minuto di raccoglimento iniziale, durante il quale coach Gagliardi e tutta la squadra si sono stretti attorno ai familiari di “zio Nik”. Sul campo, poi, Masino e compagne hanno onorato come meglio non avrebbero potuto la memoria dello storico dirigente della PM. Giocando una gara di intensità straordinaria, dal primo
all’ultimo scambio. E liquidando così in tre set un’Oraladina che a Potenza ha dato, dal canto suo, l’impressione di non esserci proprio arrivata con la testa. Pronti via e il 9-1 Lore Lei firmato da Pierantoni (sette punti in fila) e da due errori delle ospiti faceva capire di che tipo di partita si sarebbe trattato. Poi, dopo la battuta vincente di Rotondo, toccava ad Ambra Composto allargare ulteriormente il gap (il suo tocco volante a rete, quarto punto consecutivo personale, valeva il 14-3): e
sul muro del 16-4 con cui Rotondo stoppava una inconsistente Menchova le siciliane capivano che era meglio concentrarsi sul secondo set. A deludere le speranze della formazione di coach Porretta di rimettersi in carreggiata arrivava però un’altra partenza lanciatissima della Lore Lei (6-2 e 93), stavolta propiziata - oltre che dall’ottimo atteggiamento tattico e mentale mantenuto, nonostante il vantaggio, dalle rossoblù dallo stato di grazia di Simona Rotondo. Che tra primi tempi, muri (ancora uno stampato in faccia a Menchova) e battute vincenti faceva letteralmente impazzire le messinesi. Tutta la squadra di Gagliardi continuava a girare come un orologio, Pericolo con il suo servizio al salto (e non solo) picchiava duro e le potentine arrivavano ben presto (sul 25-9) al cambio campo per il terzo set. Nel quale l’Orladina riusciva a restare in scia fino al 14-18, prima di incassare l’ennesimo, deciso allungo di una PM che si affidava alle mani di Claudia Pagano (subentrata a Masino) e a Magherini e Draganova nel finale per chiudere in modo definitivo la contesa. Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Parziali altissimi per la Livi che esce comunque sconfitta da Barra per 3-0
La Materman combatte ma non decolla CENTRO ESTER NAPOLI MATERMAN LIVI POTENZA
3 0
25-23, 26-24, 29-27
CENTRO ESTER NAPOLI: Fidora, Imperato, Di Cristo, Viscatale, Iarnone, Russo, Caggiula (L), Lauro, Voluttoso, Di Matteo, Frattini, Buonandi. All.: Vitale. MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Calculli, Petrone, Golluscio, Alexandrova, Benefico, Barbaro, Blanca (L), Rasola, Nobile, Cillis, Stenta, Restaino. All.: Petrone. ARBITRI: Stingone e Vecchione.
Benefico non in grande giornata a Barra
NIENTE da fare per la Materman Livi Potenza che combatte lungamente contro il Centro Ester Barra Napoli ma alla fine non riesce a portare a casa neppure un set. La formazione di Pamela Petrone mette in difficoltà per lunghi tratti le avversarie, rimane in partita e lotta punto a punto ma
sul finale gli manca sempre il guizzo per riuscire a mantenersi in partita e provare a fare punti. Ed è proprio questo il rammarico in casa potentina quello di aver tenuto testa all’avversario ma di non essere riusciti a fare quel quid in più che pure sembrava alla portata.
Clamorosa l’evoluzione del terzo set con la Materman che sciupa un vantaggio di 20-14 e che si fa superare proprio in volata dall’avversario consentendo al Barra di chiudere la partita con il più netto dei 3-0. «Non abbiamo la continuità necessaria e questo non ci permette di decollare», racconta Manuela Valentini dirigente accompagnatore della squadra, «abbiamo dimostrato di poter tener testa al Napoli ma nei finali di tempo siamo state costrette a soccombere. Manca qualcosa forse a livello mentale, abbiamo le potenzialità per fare qualcosa di meglio. Subentra forse un pizzico di paura che finisce per condizionarci. Poi può capitare anche la nostra miglior schiacciatrice, la Benefico, non si trovi nella sua giornata migliore. Il rammarico resta, dovremo risolvere questi problemi per fare punti e risalire la classifica».
B2 Donne Big match alla Caizzo
Asci alle prese con il San Pietro PARTITA di cartello alla Caizzo dove stasera, con inizio alle 18, la Giocoleria ospita la Nuova Skilo San Pietro Vernotico. Per avere idea del valore della formazione ospite basta dare un'occhiata al roster a disposizione di coach Lapertosa: una batteria di schiacciatrici composta da Corvino, Ristits e Cafarella, una palleggiatrice esperta come Scaglioso e una centrale del calibro di Claudia Carrozzo, vecchia conoscenza del pubblico potentino per la sua militanza in maglia polizia Municipale. “Noi - confessa senza remore Massimo Telesca, allenatore dell'Asci - vogliamo provare a vincere. Ce la giocheremo fino all'ultimo punto e non pensiamo assolutamente di partire battuti”. Al di là delle legittime ambizioni, fa bene Telesca a pensarla così anche tenendo conto di quello che finora è stato il cammino delle pugliesi, già costellato di due sconfitte. Corvino e socie possiedono sicuramente un potenziale offensivo di livello elevatissimo, ma patiscono quando di fronte si trovano avversarie che regalano poco e che le costringono a faticare più del dovuto a chiudere i punti. Il gioco del San Pietro, infatti, a oggi è stato caratterizzato da notevoli alti e bassi, senza una buona costanza di rendimento anche nell'arco dello stesso match. “Le chiavi di volta per un successo - sottolinea Telesca - saranno sostanzialmente due: la prima di carattere mentale consisterà nella nostra capacità di mantenere un rendimento molto elevato, senza concederci cali di tensione. La seconda, di carattere tecnico, dipenderà dalla nostra efficacia in battuta: se saremo capaci, e non sarà semplice vista la loro abilità nel fondamentale, a metterle in difficoltà in ri-
La Ristits è il pericolo numero uno del San Pietro Vernotico
cezione, allora il loro gioco ne risentirà, diventando più scontato. Insomma, sulla carta sappiamo bene cosa fare per giocarcela, ma dobbiamo essere bravi a mettere in pratica quanto ho detto”. Sicuramente gli stimoli non mancano ad Avena e compagne, rinfrancate dagli ultimi due successi consecutivi, contro il Salerno e soprattutto in casa dell'Altamura. La Giocoleria pare aver ritrovato il piglio delle prime giornate e soprattutto quell'entusiasmo che può portare una squadra giovane e rinnovata a compiere quella che sulla carta può apparire come un'impresa. E invece a guardarla bene e tenuto conto delle riflessioni fatte da Telesca, appare chiaro come davvero Avena e socie possano giocarsela, se saranno capaci da una parte di tenere Ristits e Corvino lontane da rete e dall'altra di spingere un po' il gioco al centro soprattutto quando nella prima linea pugliese agirà Antonaci. Formazione tipo per Telesca con Ghersetti opposta a Radkova, Avena in diagonale con Nolé e la coppia Taddei-Arras al centro. Pietro Floris sport@luedi.it
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Sport 51
Domenica 1 novembre 2009
Domenica 1 novembre 2009
B1 Uomini Il vice allenatore Colato indica la strada: «Evitiamo i black-out»
Bottino pieno nel mirino La Medical Center prova il tutto per tutto in casa del Reggio Calabria POTENZA - A Reggio per cercare di fare «bottino pieno». Con queste intenzioni sono partiti nel pomeriggio di ieri i ragazzi della Medical Center che giocheranno oggi alle ore 18 in casa della Mymamy. Una formazione ostica, ben organizzata che vanta fra le sue fila l’ex di turno Giuseppe La Rosa e fa affidamento sulla solidità, la bravura e l’esperienza di Gianluca Nuzzo, opposto di categoria che fino allo scorso anno ha militato in serie A. I calabresi occupano in classifica il quinto posto e attualmente hanno collezionato 8 punti in classifica, due punti sopra la Virtus con una gara in meno, dunque i ragazzi allenati da mister Draganov dovranno giocarsela a denti stretti per portare a casa un risultato positivo, cercando la vittoria. Tutti i giocatori della compagine potentina sono disponibili, compreso il secondo palleggiatore Antonio Orlando che in settimana ha subito la contrattura della coscia. Dopo la sconfitta casalinga al tie-break di domenica scorsa contro il Brolo, gli atleti rossoblu sono intenzionati a vincere e a fare bella figura in terra calabrese. «In settimana – ha commentato il secondo allenatore, Roberto Colato – abbiamo lavorato bene. La squa-
Roberto Colato
dra è in netto miglioramento e forse, al momento, la cosa principale su cui dobbiamo fare dei passi in avanti è la capacità di gestire i momenti di difficoltà. Sembra quasi che, quando l’altra formazione colleziona più di qualche punto consecutivo, accusiamo un vero e proprio calo psicologico e sbagliamo anche le cose più semplici. Questi momenti di “appannamento” finora ci sono costati molto caro e, a questo punto del campionato, non possiamo più permetterci di sprecare i vantaggi e di regalare i set agli avversari. Il gruppo si è ben amalgamato e poiché è una rosa di valore è necessario solo mostrare più
coraggio e lucidità nei momenti topici della partita». Anzisiamo ancorapiùcarichi e pronti a dimostrare il nostro valore in campo». «Certo – continua Colato - perdere in quel modo la settimana scorsa non è stato positivo, né per la classifica,néper ilmorale,ma la B1 deve abituarci anche a questo. Siamo un buon gruppo e questo deve essere il valore aggiunto per migliorare e mettere in apprensione gli avversari. Sono sicuro che se continuiamo su questa strada potremo raggiungere con serenità l’obiettivo salvezza che ci siamo dati ad inizio stagione. Dobbiamo cercare di evitare i momenti di “black-out” che abbiamo avuto in questa gara,scendendo incampopiù serenie consapevolideinostri mezzi. Gli avversari non stanno certo a guardare e non possiamo permettercicerti errori in un campionato come questo. Rispetto all’anno scorso la Medical Center ha rivoluzionato il suo organico e, quindi, è inevitabile che all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà nel trovare il giusto equilibrio. I giocatori si stanno man mano conoscendo e stanno scoprendo quello che ognuno di loro può dare». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Illude il primo set vinto B2 Uomini Questa volta ad arrendersi a Toma e compagni è il Foggia
Lauria, passo falso con il Tremestieri TREMESTIERI NICODEMO LAURIA
3 1
Altra vittoria interna per la formazione di Lozowy PALLAVOLO MATERA FOGGIA
21-25, 25-21, 25-20, 25-20
3 0
26-24; 25-21; 28-26
TREMESTIERI: Di Grande, Mungiello, Carbone, Alderuccio, Nicotra, Magrì A., Bonsignore, Consoli, Giustolisi, Garilli, Berretta (Lib.), Magrì M. (Lib.) All: Ferluga. NICODEMO ARREDAMENTI: Matroianni, Mandarino C., Mandarino F., Riccio, Gallucci, Salomone, Shelepayuk, Terranova, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno. Allenatore Santomassimo. IL LAURIA esce sconfitto dalla trasferta Siciliana in casa del Tremestieri. Eppure la formazione allenata da Santomassimo aveva illuso partendo bene. Poi, nel proseguo della gara i padroni di casa hanno fatto valere il fattore campo, facendo loro l’intera posta in palio. Inizia bene il Lauria, che nel primo set subito guadagna terreno. Ritmi di gioco alti per una partita molto tirata che vede i siciliani crescere e assottigliare lo svantaggio fino al pareggio che arriva sul 1818. C'è dunque un calo più che altro mentale da parte della Nicodemo che compie troppi errori di troppo a dispetto della formazione di Tremestrieri che cresce ma poi sul finale cede alla superiorità degli ospiti. Secondo set combattuto con i laurioti che riprendono bene il gioco. Si procede così di punto in punto ed il Catania prova ad allungare sul 15-13 e conquista poi il set riportando la parità. Nel terzo set un break sfavorevole per il Lauria che cede ai siciliani che allungano sul
Matera formato PalaSassi
Il presidente Chiarelli
17-10, trainati da un pubblico che vuole un'altra vittoria. Giocano meglio e meritano il vantaggio i catanesi che mettono in campo determinazione, che dall'altro lato viene a mancare alla Nicodemo. I siciliani così difendono bene e vincono anche il terzo set. Nel quarto set la Nicodemo non riesce a reagire e il Catania si porta così in vantaggio 12 a 7. La superiorità dei padroni di casa si fa sentire ancora di più ai danni della Nicodemo, chiudendo il mach 25 a 20. “Il Tremestieri ha voluto di più questa vittoria, bisogna adesso voltare pagina e guardare alla prossima partita con il Catanzaro” ha dichiarato Francesco Chiarelli Presidente della Nicodemo arredamenti alla fine della partita. I siciliani confermano la supremazia già dimostrata nelle altre vittorie di campionato che la vedono in classifica a punteggio pieno. p.v.
PALLAVOLO MATERA: Albanese 3, Toma 23, Suglia 11, Anselmo 9, Lacalamita 10, Rinelli 7, Bisci (L), Palombo ne, Chieco, Riccardi ne, Forcillo, Sabino ne, Andrulli ne. All. Lozowy POLISPORTIVA MASI FOGGIA: Marcone S. 3, Maccione ne, Mancini 5, Marcone R 4, Lonero 9, Fuganti 14, Allaria (L), De Martino, Salvatori 7, Capurso ne, Bertolino ne, Gesualdi ne, Nigro ne. All. Tauro ARBITRI: Di Nicola e Sabia di Potenza NOTE: battute vincenti Matera 3, battute sbagliate Matera 9; battute vincenti Foggia 2, battute sbagliate Foggia 9. Spettatori 300 circa. Tempi di gioco: 31', 27' e 31' per un totale di 1h e 29'. RITORNO vittorioso della Pallavolo Matera al Pala Sassi. Il sestetto allenato da Lozowy ha sconfitto con un secco tre a zero la Polisportiva Masi Foggia conquistando il sesto punto in classifica. Contro i pugliesi è stata una gara molto equilibrata in tutti e tre i parziali. Nel primo set la Pallavolo Matera andava subito in vantaggio ma il Foggia era bravo a riportarsi in partita conquistando, a metà set, anche il vantaggio di tre punti; distacco prontamente colmato dai muri di Toma e dagli attacchi di Lacalamita. Nel finale del primo parziale, il match continuava a regalare ancora tante emozioni con le due squadre sempre pronte a contendersi il gioco punto a punto. Alla fine la spuntavano i biancazzurri, bravi a non perdere la concentrazione ed a piazzare i colpi vincenti al
momento opportuno. Miglior realizzatore nel primo set Vito Lacalamita. L'inizio del secondo parziale aveva la stessa trama del primo: tanto equilibrio in campo tra le due squadre fino al primo break materano sull'8 a 5 grazie a due ottime schiacciate di Suglia ed agli errori da parte della formazione pugliese. Vantaggio mantenuto dai materani fino al 13 - 13 grazie ad un break di tre punti da parte del Foggia con un super Fuganti. Parità che non influiva sulla concentrazione di Suglia e compagni bravi a riconquistare il vantaggio fino al 25 a 21 finale. La Polisportiva Masi iniziava con grinta anche il ter-
zo gioco, che nella fase iniziale era caratterizzato ancora una volta dall'equilibrio, fino al più due materano grazie ai colpi dell'incontenibile Toma e di Suglia. Ancora una volta, però, il Foggia non si rassegnava ritrovando la parità e il primo vantaggio del parziale (16-14). La Pallavolo Matera, però, non si lasciava ingannare riuscendo a chiudere la gara con il punteggio di 28 a 26. Una vittoria importante per il morale dei ragazzi di Lozowy che ormai hanno messo alle spalle il ko di Martina. Ottima la gara di Jonathan Toma che ha realizzato 23 punti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Lacalamita autore di 10 punti
B2 Uomini Il Lagonegro è di scena a Caltanissetta
Sidel, parte l’era Scaldaferri LAGONEGRO - E’ partita ieri mattina alla volta di Caltanissetta La Sidel Lagonegro, che oggi pomeriggio affronta il Look Nissa Volley per il terzo turno di campionato. Dopo il cambio di panchina, con l'arriva di Scaldaferri c'è molta attesa per i tifosi e l'intero ambiente del volley lagonegrese che aspettano con ansia il risultato di oggi pomeriggio. Inseritosi subito nei ritmi frenetici degli allenamenti, mister Scaldaferri sarà già oggi alle prese con un impegno importante , contro il Look Nissa di Caltanissetta, formazione siciliana che ha un solo punto in classifica occupando il decimo posto. “Il Nissa è una formazione affiatata che mantiene ben il gioco- ha commentato mister Scaldaferri- e noi dal nostro canto dobbiamo dare il massimo per portare a casa il risultato e l'intera posta in palio”. “Dobbiamo scrollarci di dosso alcune tensioni- continua Scaldaferri- e lavorare sulle competenze che ognuno possiede e deve mantenere”, e che oggi sicuramente dovranno mostrare gli uomini del Presidente Cosentino, che oggi attende una risposta positiva
Il tecnico Scaldaferri
da parte dei suoi. Organico al completo e buona forma da parte di tutti che allontanati i malanni di stagione scendono sul campo dei siciliani per far bene e risolleva la propria classifica ma soprattutto il proprio umore. sport@luedi.it
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52 Sport
Volley C Uomini Tre le squadre nuove
Il derby di Potenza arriva al secondo turno 4ª giornata
and.28/11/09
rit.20/02/10
5ª giornata
and.05/12/09
rit.23/01/10
6ª giornata
and.12/12/09
rit.06/03/10
1ª giornata
and.07/11/09
rit.23/01/10
2ª giornata
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rit.06/02/10
3ª giornata
and.21/11/09
rit.13/02/10
STIGLIANO-MATERA MEGACOM PZ - NOVA SIRI POLICORO-LAURENZANA SAPRI- VIRTUS PZ
LAURENZANA-STIGLIANO NOVA SIRI- POLICORO VIRTUS PZ - MEGACOM PZ MOLITERNO - SAPRI
STIGLIANO - NOVA SIRI MATERA- LAURENZANA POLICORO -VIRTUS PZ MEGACOM PZ- MOLITERNO
RIPOSA MOLITERNO
RIPOSA MATERA
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7ª giornata
and.19/12/09
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8ª giornata
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9ª giornata
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VIRTUS PZ - STIGLIANO NOVA SIRI - MATERA MOLITERNO - POLICORO SAPRI - MEGACOM PZ
STIGLIANO -MOLITERNO MATERA - VIRTUS PZ LAURENZANA - NOVA SIRI POLICORO - SAPRI
SAPRI - STIGLIANO MOLITERNO - MATERA VIRTUS PZ - LAURENZANA MEGACOM PZ- POLICORO
STIGLIANO - MEGACOM PZ MATERA - SAPRI LAURENZANA - MOLITERNO NOVA SIRI - VIRTUS PZ
POLICORO - STIGLIANO MEGACOM PZ - MATERA SAPRI - LAURENZANA MOLITERNO - NOVA SIRI
POLICORO - MATERA MEGACOM PZ- LAURENZANA SAPRI- NOVA SIRI MOLITERNO- VIRTUS PZ
RIPOSA LAURENZANA
RIPOSA MEGACOM PZ
RIPOSA NOVA SIRI
RIPOSA POLICORO
RIPOSA VIRTUS POTENZA
RIPOSA STIGLIANO
Formula Uno Le McLaren dominano le qualifiche del Gp di Abu Dhabi
Hamilton conquista la pole Delude la Ferrari solo undicesima con Kimi Raikkonen YAS MARINA - Lewis Hamilton in pole position, mentre Kimi Raikkonen è solo undicesimo. Alla luce di quanto visto nelle qualifiche del GP di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione 2009, il terzo posto nella classifica Costruttori sembra allontanarsi sempre di più da Maranello ed avvicinarsi, ovviamente, a Woking. La McLaren-Mercedes ha dominato tutte e tre le sessioni della qualifiche sul circuito di Yas Marina, con l'ormai ex campione del mondo Hamilton, sempre in cima alla scala dei tempi. In un’ora di qualificazione che ha visto le monoposto iniziare a girare al tramonto e concludere sotto le luci artificiali dei riflettori, la McLaren è sembrata senza ombra di dubbio quella che meglio si adatta al circuito, mentre la Ferrari ha mostrato i soliti problemi già evidenziati nel corso della stagione su questo genere di tracciato. Con Giancarlo Fisichella ancora una volta relegato in fondo alla griglia, la Ferrari non è riuscita a centrare nemmeno la Q3 con Kimi Raikkonen che non ha fatto meglio dell’undicesimo tempo e domani scatterà dalla sesta fila. Due posizioni più indietro per Heikki Kovalainen che, però, si trova così indietro perchè è uscito di pista, facendo spegnere il motore. Il finlandese della McLaren, che probabilmente lascerà il proprio posto al connazionale nel 2010, ha le potenzialità per recuperare posizioni e magari regalare altri punti alla propria scuderia. Le qualifiche hanno visto immediatamente fuori due protagonisti delle ultime gare. Fernando Alonso, sedicesimo con la Renault ed
Atletica La Ecosport sugli scudi al 38esimo Trofeo “Serafino Orlini”
Inglese d’oro a Grottammare Ciracì firma la doppietta montese nella categoria giovani
Hamilton esulta per la pole
Adrian Sutil, diciottesimo con la Force India, preceduto anche dal compagno di team Tonio Liuzzi. In ultima fila, accanto a Fisichella l’altra Renault di Romain Grosjean. Nella Q2, come detto, problemi per Kovalainen, con lui fuori dalla Q3 per la pole, oltre a Raikkonen, Kamui Kobayashi con la Toyota, il connazionale Kazuki Nakajima con la Williams e Jaime Alguersuari con la Toro Rosso. Nell’ultima manche, come detto, Lewis Hamiton è stato il più veloce con 1'40"948. A oltre sei decimi e mezzo Sebastian Vettel con la RedBull. In seconda fila, il compagno di team Mark Webber ed il suo avversario per il secondo posto finale, Rubens Barrichello con la Brawn. In terza il neo campione del Mondo Jenson Button e la Toyota di Jarno Trulli. In quarta fila le due BMW Sauber di Kubica ed Heidflend; in quinta Nico Rosberg con la Williams e Sebastien Buemi con la Toro Rosso.
CONTINUA l'onda lunga di successi per i giovanissimi atleti dell'Ecosport Montescaglioso del presidente Carmine Ambrico. A Grottammare (Ascoli Piceno) nel corso del 38° Trofeo Serafino Orlini, valevole quale finale del campionato italiano di società di marcia 2009, nella sezione giovani, Giuseppe Inglese, classe ‘96, già capolista stagionale della 2 km di marcia con 9.44, suggella un 2009 meraviglioso e denso di soddisfazioni e successi, conquistando l'oro nella categoria ragazzi che gli vale la 5 vittoria consecutiva davanti a tre spettatori di eccezione: papà Angelo, mamma Pina e la sorellina Gaia che sono i suoi primi tifosi. Grandissimo il finale di gara con Giuseppe che si impone allo sprint proprio davanti al suo compagno di squadra Nicolas Ciracì, classe ‘97, accreditato di 10.26-4° tempo stagionale 2009, che conquista l'argento proprio davanti a Carlo Reggiani della GS Valsugana Trentino che con 10.31 detiene la 5° prestazioni italiana 2009. Eccellenti e di elevato livello tecnico i tempi fatti registrare dai tre ragazzi sulla distanza dei 1000 metri di marcia: 4.31.1 per Inglese, 4.34.7 per Ciracì e 4.37.6 per Reggiani. «Pronostico rispettato per Giuseppe- commenta Angelo Dichio - con la bella ciliegina dell'argento di Nicolas Ciracì che continua a crescere, a dimostrazione che tutto il gruppo sta crescendo». Anche nella categoria esordienti, bronzo per Giovanni Didio, classe ‘98, più volte quest'anno primatista regionale del
Il podio con il giovane Inglese
sia sul km che sul doppio km esordienti, che si migliora ulteriormente chiudendo i 1000 in 5.13.6. Grande assente Antonio Avena che proprio a Grottammare lo scorso anno vinse il suo primo oro nazionale. Buono il risultato tecnico a squadre nel 38° trofeo Simona Orlini per i due team montesi Euroatletica 96 ed Ecosport che si classificano al 5° e 6° posto rispettivamente con 284 e 278 punti. Alla manifestazione hanno preso parte 21 team. Intanto belle notizie da Lignano Sabbiadoro, nel corso della finale nazionale dei Giochi Sportivi Studente-
schi 2009 dove Vincenzo Didio, classe ‘93 che difendeva i colori dell' ITC Loperfido di Matera del neo Dirigente Enzo Duni, conquista un brillante argento sempre nella marcia 4 km con l'ottimo tempo di 21.15.31. «Nel pomeriggio, con partenza alle 15, in Viale della resistenza a Scampia ( Napoli) - conclude il presidente Carmine Ambrico - chiudiamo un anno meraviglioso denso di successi e soddisfazioni, portando il nostro sostegno ad una manifestazione che intende sicuramente inviare ai giovani un messaggio di pace e di sport».
Basket B Donne La società parteciperà solo al campionato regionale under 19 ilSudoku
di Pasquale Grande
La Pink Bernalda ha rinunciato
Geremia Ninno
BERNALDA - La notizia è di quelle che lasciano di sasso: la Pink rinuncia al campionato di B2 femminile e chiude praticamente la sua pluriennale e gloriosa attività sportiva riservandosi unicamente la partecipazione al campionato regionale under 19. Le cause di una così dolorosa decisione le avevamo anticipate nell'intervista al diggì Ninno di qualche giorno fa, anche se quest'ultimo aveva ancora lasciato aperto uno spiraglio; ma evidentemente anche gli ultimi tentativi di mettere su un gruppo che potesse affrontare la nuova stagione nella categoria così faticosamente conquistata e difesa per cinque anni sono andati a vuoto, costringendo la società a tirare i remi in barca. L'imputato principale è la migrazione di atlete verso atenei lontani da Bernalda, un'autentica piaga che ha sempre afflitto il basket bernaldese, maschile e femminile, costringendolo quasi sempre a privarsi sul più bel-
lo dei suoi migliori prodotti (già così difficili da individuare e coltivare in un paese di dodicimila abitanti); la squadra che per molto tempo ha onorato il nome del centro ionico era costituita essenzialmente da giovanissime che, una volta completati gli studi superiori, hanno dovuto allontanarsi per imboccare il ciclo universitario, cosicché tra l'anno scorso e quest'anno il nucleo portante delle rosa è stato decimato. Ora si riparte (se si ripartirà) nuovamente da zero, e, per come sono messe le cose a livello di pallacanestro femminile in Basilicata, non c'è da sperare in un subitaneo ritorno del basket bernaldese in gonnella agli stessi livelli; a meno che scendano in campo quelli che devono nuovamente rimboccarsi le maniche e coloro che devono fornire linfa economica al settore. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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Sport 53
Domenica 1 novembre 2009
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Domenica 1 novembre 2009
A MELFI
CARNET
Sfida ai fornelli tra giovani chef Tre giorni di piatti e degustazioni di IRANNA DE MEO
Piatti tipici in tavola
MELFI - Cocktail e piatti con prodotti regionali, ma anche accoglienza in sala. Per tre giorni, gli alunni degli istituti alberghieri di diverse regioni si sono sfidati in prove di cucina, di preparazione di cocktail e di accoglienza in sala. “Basilicata a tavola”, il concorso enogastronomico nazionale organizzato dall'Ipsaar di Melfi, ha visto protagonisti i ragazzi di sedici istituti alberghieri di tutt'Italia. «L'obiettivo - come ha precisato il vice preside Antonino Paolino è quello di valorizzare le nostre produzioni locali e farle conoscere anche a futuri chef che un do-
mani le potranno utilizzare nei loro ristoranti. Ho apprezzato il grado di conoscenza dei ragazzi sui prodotti». Tre ore a disposizione per preparare un piatto con i prodotti del territorio, mentre i cocktails dovevano avere come alimento la grappa di Aglianico. Per la prova in sala, i ragazzi dovevano illustrare l'itinerario turistico in lingua e saper allestire uno stand. Ad aggiudicarsi il premio “miglior stand”, l'istituto “Cornaro” di Jesolo. Non solo fornelli, ma anche qualche ora di libertà per godersi le meraviglie del posto. Nei luoghi abitati da Federico II, i ragazzi hanno potuto assag-
giare le bellezze culturali di Melfi e dintorni. La serata conclusiva si è svolta presso “Il parco del Vulture” con una cena di gala preceduta da banchetti dove degustare alcuni prodotti e fare degli abbinamenti guidati dal fiuto dell'intenditore. Dal pomodoro secco di Tolve alle olive nere di Ferrandina, ai salumi di Picerno alla mozzarella di bufala lucana, alla varola di Melfi, al maiale nero di Tricarico, gli ospiti hanno potuto degustare i sapori locali preparati dagli alunni e dai docenti dell'Ipsaar di Melfi. A vincere il primo premio in soldi per la sezione cucina, l'istituto “Isis A. Barbarico - P. Sarpi” di Venezia, mentre per sezione “sala” l'Ipsaar di E.Cornaro, lido di Jesolo di Venezia e per il ricevimento l'istituto “M. Buonarroti” di Fiuggi. Tra lavoro e divertimento, l'occasione è servita per confrontarsi e conoscere realtà diverse.
Bovienzo in mostra a Marsiglia
di EMILIA MANCO
Iniziate le riprese del film di Sarah Paolini senza Raoul e Maria Grazia
Come Matera “Nessuno mai” di FRANCESCO GIUSTO MATERA - Quarto giorno di lavorazione, a Matera, per il film “Nessuno mai”. Un'unica firma a siglare il soggetto, la sceneggiatura, e la regia del film: Sarah Paolini, giovane regista umbra, della provincia di Rieti. Il film, già presentato a Matera il 26 giugno scorso, approda solo in questo giorni nella città dei Sassi, causa, «una diversa scelta artistica - dice la regista - che ci ha costretti a ripensare al soggetto e al cast». Infatti, nomi importanti annunciati, come quello di Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta, non figureranno nella realizzazione. «Cinque le settimane di girato previste a Matera - dice Antonio Dichiara, segretario di produzione della troupe - con una storia che affronterà un tema sociale». Conferma la regista Paolini e ci aggiunge gli aggettivi, “sentimentale e drammatica”, una storia, in cui si mettono a confronto due maternità, due paternità e due famiglie. La prima, quella del
nord trasferita al sud, a causa della professione del capofamiglia chirurgo, la seconda, una famiglia del sud, con un figlio da nascondere, di cui vergognarsi, causa, una malformazione della prole. Un uomo colto da una parte, un marito ignorante dall'altra, che ignora addirittura l'esistenza di unfiglio imperfetto. Le due realtà famigliari s'intrecciano innescando diverse riflessioni.
«La scelta è ricaduta su Matera - prosegue la Paolini perchè la vostra bellissima città, riesce ad essere fredda e distaccata o calda e accogliente giocando semplicemente con le luci». La società di produzione è la Macromajora film, realtà nata nel 2003, proprio dalle menti della stessa Sarah Paolini e Massimo Paolucci. Tra le produzioni all'attivo del sodalizio umbro: Forever
blues; “Le sette note del diavolo”; ed il documentario “L'urlo di Chen terrorizza ancora l'occidente”. In cantiere anche progetti internazionali, in collaborazione con uno dei più noti autori della fotografia mondiale: Luciano Tovoli. Riferimento della Macromajora su Matera: Bluvideo di Geo Coretti e Tony Notarangelo, la quale ha fornito un supporto, esclusivamente, in termini di casting.
Diversi i figuranti materani, mentre, tra gli attori che prenderanno parte al film, nomi, piùo menonoti, delpanorama nazionale, come Fausto Maria Sciarappa, interprete in “Scusa ma ti chiamo amore”; Francesca Antonelli, celebre interprete della fortuna serie per la rai tv negli anni'90 “I ragazzi del muretto”, interprete oggi di numerosi spot e film, per ricordarne uno, “La seconda volta” di Nanni Moretti; Luigi Maria Burruano, teatro, cinema e televisione, lo ricordiamo ne “I cento passi” di Marco Tullio Giordana; Barbara Begala,molto teatroper lei; per arrivare a Remo Remotti, attore pittore e scrittore italiano, più di 50 film nel curriculum e svariate collaborazioni con nomi del calibro di Nanni Loy, Nanni Moretti ed Ettore Scola. Matera, ancora opportunità di lavoro, per società e giovani che vogliono farsi strada nel mondo del cinema, grazie al suo valore intrinseco: le sua bellezze naturali e architettoniche,
Gossip MISS EDELFA INCINTA DI CENCI
A RISCHIO IL TRANS DEL GF10
JACKO, LA FOTO DELL’AUTOPSIA
NON sanno se sarà maschio o femmina né come lo chiameranno. Però sono felicissimi e il loro rapporto su cui in pochi avrebbero puntato un euro (noi compresi) è talmente vero che Edelfa Chiara Masciotta è al quarto mese. Roberto Cenci, ex marito di Rossella Brescia, di figlie ne ha già avute due da un precedente matrimonio. La più grande ha 24 anni, uno in meno della sua attuale compagna. Il regista televisivo ha quasi il doppio degli anni di lei, non è esattamente un Adone ma, fatti alla mano, piace alle belle donne.
«NON possiamo dire niente: né confermare né smentire», hanno risposto dall'ufficio stampa del Grande Fratello. Più che normale visto che il reality si regge su questo. Sulle sorpresone, il mistero e i colpi di scena: a maggior ragione sull'identità dei concorrenti e sulla loro sorte all'interno della Casa. Il dubbio è se, da regolamento, è previsto che si conoscano nome e cognome di un concorrente prima dell'ingresso nella Casa. A meno che non sia la stessa produzione a dirli. Tradotto: se il trans che tutti cercavano fosse davvero Gabriele Belli - come anticipato da davidemaggio.it - è possibile che rischi la squalifica ancora prima di entrare? La risposta dell'ufficio stampa, anche su questo, è stata: «non possiamo dire niente».
SE ancora non è stata pubblicatapotrebbe prestoesserlo: una fotografia, scattata durante l'autopsia a Jacko, sarebbe già in circolazione. A scoprirlo è stato un reporter di The Daily Beast, Gerald Posner, da tempo sulle tracce di altri scatti celebri, quelli che immortalerebbero lady D. nell'auto incidentata nel tunnel dell'Alma. Allertato da un insider Posner, dopo aver parlato con decine di persone negliStati Uniti e inEuropa, è infinearrivato al titolare di un ristorante di Los Angeles che ne avrebbe una copia sul suo blackberry. Proprio quest'ultimo gli avrebbe raccontato non solo di averla mostrata ai suoi amici, tra cui alcuni altri dirigenti di network con base a los Angeles, ma di averla ricevuta da un amico poliziotto, molto altolocato.
LAGONEGRO - Mostra di pittura a Marsiglia di Luigi Bovienzo. Da giovedì 29 ottobre fino ad oggi, a Marsiglia si tiene il 36^ Festival Mondial De L'image Sous-Marine Palais du Pharo Marseille, mostra di pittura contemporanea “Grigio Payne”. Saranno esposte tele di medie e grandi dimensioni inerenti la tematica ambientale delle immagini sottomarine. Luigi Bovienzo propone le sue marine inquiete, giocate sui toni dell'azzurro e del grigio, elaborazioni interiori di una lontananza che si fa peso e alla quale occorre fornire un' opportuna giustificazione. Spesso nei suoi quadri il mare si vede come attraverso una finestra, un'apertura dalla quale è possibile immaginare ciò che pur essendo dentro di noi è ad un tempo lontano da noi. L'artista è nato a Lagonegro e dopo aver compiuto gli studi liceali si è laureato in Architettura ed oggi svolge il ruolo di insegnante negli Istituti superiori. Cresciuto in Calabria, per motivi di lavoro ha vissuto negli ultimi anni in Trentino prima di trasferirsi di nuovo al Sud. Ha ricominciato, dopo un periodo di inattività in campo artistico, a dedicarsi alla pittura ad olio. Bovienzo ha partecipato a manifestazioni artistiche e pittoriche in varie località del territorio nazionale. In Trentino ha esposto presso la Sala Maier di Pergine Valsugana nell'ambito di una mostra collettiva “Incontri d'arte” nel dicembre 2003. Nel 2005 ha esposto a Rovereto, Trento e Scalea nell'ambito di mostre ed incontri d'arte. Negli anni 2006 e 2007 partecipa a rassegne collettive di pittura quali “La Paura in Mostra” (Trento), RenArt (Trento). Nel 2008 ha esposto i suoi quadri in Calabria, in località quali Diamante, Scalea e Praia a Mare.
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Televisioni 55
Domenica 1 novembre 2009
ECONOMIA
Da Fini e Tremonti appelli per il Sud Marcegaglia contro spesa inutile
Un sito internet per ricordare i propri defunti
a pagina 7
Anno 8 n.266€ 1.00
Quartiere Sanità? Chiamatelo Quartiere ad alta Mortalità.
Mix di culture nei corredi funerari in mostra a Matera
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Domenica 1 novembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Le indagini rivolte alla criminalità lucana
SPORT
Chi bracca e minaccia il presidente Postiglione?
Prima Al Viviani arriva il Foggia
Sentito Raffaele Bruno, il triestino della trattativa
Melfi profumo di punti
a pagina 8
La manifestazione a Genzano di Lucania
di FRANCO MATTIA consigliere regionale Fi-Pdl SONO proposte che condivido perché rappresentano una buona base di confronto per una svolta nelle politiche attive a favore dei giovani che chiuda definitivamente con il passato delle politiche dell'assistenzialismo e ancor peggio dell' “aiutino”. In attesa della “prova generale” dei Tirocini Formativi, in attesa dei concorsi “congelati” per le assunzioni in Regione, del bilancio finale di “Generazioni verso il lavoro” con aiuti alle imprese per 36 milioni di euro, l'unica novità, certamente positiva, viene dalle quattro proposte di Confindustria per “ridare speranza ai giovani”: abolire il valore legale del titolo di studio e sostituirlo con un sistema di accreditamento svolto da agenzie indipendenti; definire un sistema di flessibilità affiancata da nuove garanzie; un aiuto economico agli studenti, per facilitare il completamento dell'istruzione e favorire la mobilità sociale; il varo definitivo della riforma degli istituti tecnici e quindi il rafforzamento del rapporto scuola-lavoro. continua a pagina 21
Seconda C’è il Vico
Serie D Il Francavilla attende il Pomigliano
Matera, esame a Bacoli Pisticci, dura trasferta Basket a Dilettanti
Tutta Genzano in piazza contro la discarica a pagina 26
MATERA
ULTIM’ORA
Suv assassino uccide un pensionato sulle strisce Aveva 73 anni, era stato dipendente di banca Stava tornando a casa dal mercato ortofrutticolo a pagina 30
Schianto sulla 658 Muore un uomo a pagina 12
di ANGELO LUCANO LAROTONDA
ECONOMIE PARALLELE ESISTERANNO microeconomie parallele? Di fronte alle varie “prove” che giorno dopo giorno ci portano varie fonti, è facile dire di sì. Ora, nella certezza che esistono davvero tali economie, èlogico doverpensare all'esistenza di lavoratori paralleli. Ormai neppure un clown con i suoi silenzi allusivi eviterebbe di farci capire che non c'è bisogno continua a pagina 19
Publisys con la prima Bawer ad Ostuni Basket B Dil.
Basket B Dil.
Corporelle con il nuovo play Di Pierro
Bbc Bernalda A Bari il tutto per tutto
Volley B1 donne
Volley B1 Uomini
Lore Lei a punteggio pieno
Medical a Reggio per vincere
Calcio a 5 Ko Frascella, Bng e Meco
Sabato amaro lucano
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I GIOVANI E CONFINDUSTRIA
Potenza, spareggio per la salvezza