Lunedì 2 novembre 2009
Brevi dal mondo
Regioni in ritardo, solo Emilia Romagna e Lombardia sono in linea
Iran, minacce agli studenti
Influenza: è psicosi, intasati i Pronto soccorso
TEHERAN – Mentre i giovani iraniani si preparano a scendere di nuovo in piazza mercoledì contro il presidente Mahmoud Ahmadinejad, il regime ha fatto sapere che non permetterà alcuna manifestazione e che la polizia è già pronta a intervenire per sedare le proteste «illegali». Da settimane girano sui blog dell’opposizione alcuni volantini che invitano a scendere in piazza il 4 novembre, giorno del 30° anniversario dell’assalto all’ambasciata americana di Teheran, uno degli eventi più significativi della rivoluzione islamica del 1979. Un appello a manifestare è stato rivolto anche dal leader riformista, Mir Hussein Moussavi, che sul suo sito 'kaleme.com' ha avvertito che continuerà a lottare per un cambiamento politico in Iran dopo le contestate elezioni del giugno scorso vinte tra le polemiche da Ahmadinejad.
ROMA–E' già psicosi, come si temeva, per l'influenza A che continua a causare casi gravi e ricoveri. I pediatri della società italiana di pediatria hanno registrato nell’ultima settimana un aumento del ricorso al pronto soccorso dell’80% per i bambini. Corse, per fortuna, quasi sempre inutili. Il timore rischia inevitabilmente di crescere dopo la morte della bambina a Napoli, dodicesima vittima in Italia, prima fra i bambini nel nostro paese. E ora i pediatri invitano ad immunizzare subito i piccoli, rinvigorendo così le preoccupazioni sui ritardi in alcune regioni del vaccino. Ma, ha spiegato il ministero del Welfare, alla data del 30 ottobre
Canarie, 2 morti per una frana MADRID – Almeno due persone sono morte in Spagna per una frana che si è abbattuta sulla spiaggia di Los Gigantes, sull'isola di Tenerife. Lo ha riferito la radio nazionale spagnola. Decine di soccorritori sono arrivati sul posto per cercare di recuperare altre persone che potrebbero essere intrappolate sotto i detriti.
D’Alema, Frattini ribadisce l’ok ABU DHABI – Il governo italiano sosterrà in ogni caso una candidatura italiana per la carica di ministro degli Esteri dell’Unione Europea. Lo ha ribadito il capo della Farnesina, Franco Frattini, rispondendo ai giornalisti su come si concilierebbe la candidatura dell’ex premier ed ex ministro degli Esteri, Massimo D’Alema con la carica di vicepresidente della Commissione Europea oggi ricoperta da Antonio Tajani. «Si tratta di vedere quale sia l’interesse nazionale prevalente. Se per un incarico di così alto prestigio fosse indicato un italiano -il presidente Silvio Berlusconi lo ha già detto e io confermo - noi sosterremmo quella candidatura», ha sottolineato Frattini, nel secodo giorno della sua visita ad Abu Dhabi.
scorso, tutte le Regioni sono state in grado di iniziare l'offerta vaccinale. Una terza quota di vaccino sarà distribuita nei prossimi giorni e complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna. Ma dalle regioni le notizie sono meno rassicuranti, almeno per quello che riguarda la tempistica. A parte l’Emilia Romagna che ha cominciato per prima, solo la Lombardia ha annunciato la vaccinazione da oggi della popolazione a rischio, quella inserita nell’elenco del ministero. In attesa di vaccinare i propri figli, Gianni Bona, vice presi-
dente della Società Italiana di Pediatria (Sip), «se si sono verificati molti casi di influenza a scuola si può anche evitare di mandare i propri figli negli istituti». Secondo il pediatra, «è importante che tutte le regioni avviino il prima possibile le vaccinazioni per i bambini con più di sei mesi a cominciare da quelli che hanno patologie a rischio». COSA FARE. Nel caso in cui una madre sospetti che il figlio abbia contratto l’influenza A, invece, «meglio consultare il pediatra – ha sottolineato Bona – piuttosto che andare al pronto soccorso rischiando di fare lunghe e inutili code per farsi prescrivere un antifebbrile». Gli antivirali, invece, «devono esse-
Una dose di vaccino anti H1N1
re prescritti e somministrati solo in determinati casi». I sintomi più frequenti sono sempre febbre alta, dolori diffusi, mal di testa, nausea e, nel caso di bambini più piccoli, diarrea. Daniela navi
Follini: «Non mi sento meno centrista di lui, eppure resto». Letta più morbido
Pd in rivolta contro Rutelli Bindi: «Non gli lasceremo rappresentare il mondo cattolico» ROMA – Il giorno dopo l’addio di Rutelli, il Pd fa quadrato intorno al suo segretario Pier Luigi Bersani, forte dell’investitura popolare delle primarie e dell’appoggio di cattolici del calibro di Enrico Letta, Marco Follini, Franco Marini, Rosy Bindi. Bersani ha respinto anche ieri l’accusa rutelliana che il Pd «non è mai nato» e, come ieri a Piacenza, rivendica la novità di una partito nuovo, riformista, di governo, che si rivolge ai ceti produttivi, al mondo del lavoro e rifugge da posizioni estremistiche e ideologiche. Al momento, quindi, l’addio dell’ex leader della Margherita non sembra aver provocato scissioni o rotture verticali in un partito nato dalla fusione di popolari e diessini. Se si esclude la fuoriuscita probabile di sette-otto tra deputati e senatori,ilresto dellapattugliacattolica rimane e replica con irritazione alle prese di posizione di Rutelli. «Non si illuda, non gli lasceremo rappresentare i moderati, i ceti produttivi e il mondo cattolico». Così Rosy Bindi, al programma 'In mezz'ora' di Lucia Annunziata sfoga il suo risentimento verso Rutelli e confessa di essere «un pò arrabbiata», soprattutto per la definizione del Pd come «un ceppo del Pds con molti indipendenti di centrosinistra». «Definire così persone come la sottoscritta ed Enrico Letta che alle precedenti primarie ci hanno messo anche la faccia, persone come Marco Follini, Franco Marini e tutti i popolari che gli hanno consentito di fare un grande partito come la Margherita, è ingiusto», dice con disappunto la vicepresi-
dente della Camera che accusa Rutelli di incoerenza: «adesso invoca una svolta liberaldemocratica, quasi di stampo laicista, proprio lui che ci ha portato dentro i teodem!». Secondo l’esponente cattolica, che appoggia Bersani e invoca «una grande unità» interna, l’idea di Rutelli di dare vita ad un nuovo movimento centrista è dovuta «più a esigenze di posizionamento personale che a esigenze dettate dalla situazione nel Paese». Più amareggiato il commento di Enrico Letta: «Sono allibito, parla come Gasparri sulle primarie. Non trovo serio che si picconi così il Pd». Letta, comunque, in un’intervista al Corsera, si augura che in futuro si possa creare «una competizione vir-
tuosa» con Rutelli e Casini per «prendere i voti degli elettori di buon senso che hanno votato Pdl». Pesa anche il rifiuto di Follini di seguire Rutelli. «Non mi sento meno centrista di lui eppure resto», dice in un’intervista alla Repubblica l’ex segretario dell’Udc il quale trova giusto «dare tempo alla nuova leadership di esprimersi» e non crede a «un inesorabile esito socialista del Pd». «Sono più interessato a costruire un ponte tra moderati e riformisti che attraversarlo», chiosa Follini che avverte i fautori di un nuovo centro che arrivi al 14% di consensi: «gli elettori non sono soldatini che si muovono al comando dei generali del ceto politico». Corrado Sessa
Francesco Rutelli è “scappato” dal Pd verso Casini
Berlusconi, ammalato, cerca di mediare. Giovedì un vertice di maggioranza
Regionali, candidature complicate per il Pdl ROMA – Sarà una settimana intensa per la maggioranza alle prese con la definizione delle candidature per le regionali di marzo e con le inevitabili ripercussioni sulla squadra di governo. Un complicato gioco di incastri al quale Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Umberto Bossi cercheranno di dare soluzione con un apposito incontro. Un vertice di maggioranza insomma che, pur se non ancora fissato ufficialmente, dovrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana. E in ogni caso prima di giovedì, giorno in cui si riunirà l’Ufficio di Presidenza del Pdl per formalizzare le candidature. Dalla sua villa di Arcore, dove è ancora convalescente per i postumi della
scarlattina, il Cavaliere ha continuato a tenere i contatti per riempire le ultime caselle dell’intricato puzzle. All’appello, infatti, mancano i pezzi più difficoltosi: a cominciare dalle rivendicazioni della Lega, che chiede due importanti regioni al Nord, e dalla scelta del candidato in Campania, dove il nome di Nicola Cosentino continua a creare malumori nel Pdl. La partita con il Carroccio è ancora aperta. «Abbiamo il Veneto ed è sicuro. Poi per il resto vedremo», ha detto sabato sera Umberto Bossi, confermando implicitamente che la trattativa prosegue. Negoziato complicato dal fatto che nel Pdl si è fatta strada la convinzione che se dovesse ottenere anche il Piemonte, il Carroc-
cio dovrebbe quantomeno rinunciare al dicastero dell’Agricoltura, attualmente occupato proprio dal candidato leghista in Veneto, Luca Zaia. Se al contrario Bossi preferisse tenersi il ministero, la Lega dovrebbe 'accontentarsi' dell’Emilia-Romagna. Considerazioni che vedrebbero pienamente d’accordo il presidente della Camera deciso a spalleggiare il Cavaliere nel braccio di ferro con il Senatur. Intanto il ministro Roberto Calderoli rilancia un «patto poteri dello Stato che consenta di avviare una legislatura costituente». Segno che il Carroccio continua a ritenere le riforme indispensabili. Federico Garimberti
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2 In Italia e nel Mondo
Israele, Clinton non sblocca i negoziati di pace
Sospesi i colloqui con l’Italia sulla doppia imposizione
Scudo fiscale, altolà della Svizzera ROMA - La Svizzera contrattacca sullo scudo fiscale congelando i colloqui con l'Italia sulla doppia imposizione. Sollecitato dal parlamentodel Canton Ticino a reagire contro la nostra sanatoria fiscale, il presidente della Confederazione Elvetica Hans Rudolf Merz è passato ai fatti annunciando la sospensione del negoziato bilaterale. «Per parte nostra eravamo pronti a ratificare l'accordo, ma ormai i negoziati con l'Italia sono congelati sino a nuovo ordine» ha detto Merz al settimanale Sonntagsblick. All'origine dell'irrigidimento c'èil blitz,condotto martedì scorso dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle Entrate in 76 agenzie di una decina di istituti bancari presenti in nove regioni per
verificare il rispetto degli obblighi di segnalazione dei dati e dei movimenti di denaro dei propri clienti all'Archivio unico dei conti finanziari, bollato dalle autorità di Berna come «discriminatorio». Preoccupato dalle decisioni italiane e dalla stretta sulla cooperazione in materia fiscale, il presidente svizzero ha rotto gli indugi inasprendo la controversia diplomatica. «Non accettiamodiessere spiati,dobbiamofarcapire a Roma che ci sono dei limiti. Aspetto di vedere come reagirà il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Non vogliamo escalation, ma prepariamo eventuali contromisure. Non bisogna piegare la schiena davanti alle nazioni grandi» avverte Merz che rivendica
al suo Paese il merito di aver siglato 12 accordi di doppia imposizione su richiesta dell'Ocse. Fonti svizzere stimano in 300 miliardi di euro, le attività italiane in gestione presso la piazza finanziaria ticinese. Complessivamente il condono fiscale varato dal governo potrebbe consentire il rientro in Italia di circa 100 miliardi di euro, due terzi dei quali provenienti proprio dalla Svizzera. Proprio dall'entità del gettito dello scudo fiscale dipende in che misura saranno tagliate le tasse. Il Pdl lavora all'ipotesi di un taglio dell'Irap per le imprese con meno di 50 addetti da legare al mantenimento dei posti di lavoro in azienda. Mai tempi sono stretti. Dopodomani la Finanziaria appro-
Il caveau di una banca svizzera
da in Aula al Senato con un carico di circa 600 emendamenti. Tra questi spiccano quelli presentati dal presidente della commissione Finanze, Mario Baldassarri (Pdl), e dalla Lega su un pacchetto di riduzioni fiscali da finanziare con tagli di spesa. Antonio Pennacchioni
In Afghanistan il ballottaggio per le presidenziali si terrà il 7 novembre
GERUSALEMME – La missione lampo nella regione del segretario di stato Usa Hillary Clinton non solo non ha sbloccato lo stallo nel processo di pace ma ha causato la visibile irritazione dei palestinesi che hanno accusato gli Stati Uniti di sostenere ora la posizione di Israele sugli insediamenti. Al malcontento, per non dire ira, dei palestinesi si contrappone invece la chiara soddisfazione del premier Benyanim Netanyahu dopo che la Clinton ha definito «senza precedenti» la concessione da lui offerta di non creare nuovi insediamenti.
Domani un voto delicato
Usa, attenzione puntata Lo sfidante di Karzai: «Impossibile un’elezione trasparente» su NewYork 23
Kabul, Abdullah si è ritirato KABUL – «Un’elezione trasparente non è possibile»: così, visibilmente emozionato ma deciso, lo sfidante del presidente afghano Hamid Karzai, Abdullah Abdullah, ieri ha annunciato il suo ritiro delle elezioni presidenziali, già segnate da pesanti brogli al primo turno del 20 agosto. Karzai resta dunque solo, sfidante di se stesso, e di fatto, senza aspettare il ballottaggio in programma per domenica prossima, ha avuto la conferma ad un nuovo mandato presidenziale di cinque anni, che però già molti analisti e diplomatici vedono potenzialmente gravato da dubbi di legittimità e scarsa credibilità. «E' stata una decisione difficile», ha detto nella sua casa di Kabul Abdullahai giornalisti,dopo un incontro con i suoi sostenitori in una enorme tenda ad ovest di Kabul, dove otto anni fa nacque il primo governo afghano del dopo-talebani. Egli ha anche affermato che così intende «protestare contro il cattivo comportamento del governo, e della Commissione elettorale indipendente», e di aver «tentato in ogni modo di persuadere Karzai» ad accettare le sue condizioni. «Ma –ha concluso –non siamo giunti ad alcuna conclusione». Condizioni poste pubblicamente lunedì e che prevedevano in particolare la chiusura di seggi 'fantasma', la cacciata del responsabile della Commissione elettorale indipendente, ovvero un ex collaboratore di Karzai, e di tre ministri, tra cui quello degli interni, da lui considerati responsabili delle frodi. Senza queste premesse,ha dettoAbdullah, «il secondo turno sarebbe ancora peggiore del primo», in cui circa un milione di voti sono stati an-
Lo sfidante del presidente Karzai, Abdullah Abdullah che ieri ha annunciato il suo ritiro
nullati e l’iniziale consenso del 56,6% attribuito a Karzai è stato poi ridotto al 49,7%, contro il 30,59% di Abdullah. L’ex ministro degli esteri di Karzai ha però evitato di infiammare gli animi. Anzi, ha esortato i suoi sostenitori a mantenere la calma, «a non scendere in piazza e a non manifestare». E rispondendo ad una domanda ha anche detto di non aver chiesto ai suoi elettori di boicottare il voto, li ha lasciati «liberi di scegliere». Ma questo è ora il punto. Secondo quanto hanno sostenuto fonti dello staff elettorale di Karzai, il ballottaggio deve tenersi comunque. Il capo della Commissione elettorale Daud Ali Najafi
ha dal canto suo affermato che «in base alle leggi elettorali e alla Costituzione, si deve tenere un secondo turno», mentre l’Onu ha fatto sapere di auspicare una soluzione «legale e senza rinvii». Il presidente infine ha detto che rispetterà «qualunque decisione» delle autorità elettorali e «di altre istituzioni legali». Ovvero della Corte suprema, che potrebbe avere l’ultima parola e stabilire che non c'è bisogno di esporre gli elettori, e i militari che li devono proteggere, al rischio di nuovi attacchi dai parte dei talebani, dopo che nel mese di ottobre è stata peraltro registrata la morte di 73 soldati tra le forze internazionali, il numero più alto, dopo i 77
di agosto, dall’inizio della guerra, 2001. Il totale è di circa 1.500. I talebani hanno intanto già annunciato di essere pronti a compiere nuove violenze: «Non permetteremo che il secondo turno si svolga pacificamente, riusciremo a rendere fallimentari le elezioni», ha dichiarato un loro portavoce, Yousuf Ahmadi, aggiungendo che «la rinuncia di Abdullah non ha alcun significato. Per noi non cambia nulla». Resta inoltre aperta la possibilità di un accordo tra Karzai e Abdullah per un governo di unità nazionale, di cui dietro le quinte si parla già da tempo. Stefano de Paolis
NEW YORK – Domani in America si vota e l’attenzione degli elettori è puntata su un remoto collegio rurale dello stato di New York. Il 'New York23', alconfinecon ilCanadadove ilpartito della Casa Bianca manovra da mesi per strappare ai repubblicani un seggio di deputato, si stanno scrivendo le regole della politica del futuro. Le elezioni di domani sono un modesto test elettorale rispetto al banco di prova del voto di metà mandato nel novembre 2010, ciò nonostante i segnali che manderanno saranno importanti. Si vota a New York per il rinnovo del sindaco Michael Bloomberg al terzo mandato e a Atlanta, la città di Martin Luther King, dove per la prima volta potrebbe diventare sindaco una donna bianca. In Virginia e in New Jersey, entrambi vinti da Obama alle presidenziali, i democraticirischiano diperdere igovernatori eil presidente è volato in extremis ieri in New Jersey per appoggiare il traballante Jon Corzine. Ma è soprattutto su 'New York 23' che è puntata l'attenzione del mondo politico. In questo remoto distretto compreso tra il confine con il Vermont, la catena degli Adirondacks e il lago Ontario l'elezione suppletiva di domani si è trasformata in una 'guerra civile' per i repubblicani: da un lato la candidata ufficiale, Dede Scozzafava, una moderata, dall’altra il conservatore indipendente Doug Hoffman, un contabile che non abita neanche nel collegio ma è appoggiato dalle frange estreme del partito come Sarah Palin e dai commentatori della Fox come Glen Beck. Scozzafava, in lacrime, ha annunciato sabato l’uscita dalla corsa. «E' segnale della svolta a destra del partito. Di come i repubblicani sono diventati estremisti», ha commentato la consigliera della Casa Bianca Valerie Jarrett. «La Grande Tenda di Ronald Reagan è crollata nello stato di NewYork», ha osservato lostratega democratico John Carville alludendo a un momento della sua storia in cui il partito repubblicano aveva accolto sotto lo stesso tetto moderati e conservatori. La premessa della battaglia l’aveva posta qualche mese fa la Casa Bianca: dopo aver vinto un anno fa il collegio 23 alle presidenziali, in settembreObama aveva chiamato ildeputatorepubblicano delluogoJohnMcHugh a fare il ministro dell’Esercito. Alessandra Baldini
Forme futuriste nel Sahara Il flambè? Quando Fitzgibbon, l’Enel punta per catturare la luce del sole non basta mangiar bene sull’uomo web di Obama HANNO forme futuriste i più innovativi impianti per produrre energia dalla luce del sole. Che siano già in uso o in fase di sperimentazione, le centrali solari del futuro, dai dischi-specchio alle torri che accumulano energia, appaiono come scenografie da film di fantascienza. Proprio uno di questi impianti sarà costruito in Africa per il progetto 'Desertec' per il quale è stato firmato il 30 ottobre a Monaco di Baviera l’accordo tra le 12 società interessate e la fondazione 'Desertec'. Una galleria fotografica, pubblicata sul sito di NewScientist, presenta, con suggestive foto, i quattro impianti sola-
ri tra cui si dovrà scegliere, spiegando pro e contro di ciascuno. –L'impianto americano National Solar Thermal Test Facility di Albuquerque, in New Mexico, è realizzato con dei dischi solari giganti che riflettono i raggi verso un braccio che sporge al centro del disco.
«FLAMBARE è bello, crea atmosfera e rende unici alcuni piatti, per questo ci stiamo impegnando a rilanciare l’arte del flambè, usando possibilmente prodotti italiani come la grappa». Lo dichiara Raffaello Speri, presidente dell’Associazione maitres italiani ristoranti alberghi, nell’annunciare che l’Italia ospiterà il campionato mondiale delflambèa GradoeTrieste nell’ottobre 2010. «E' un orgoglio cimentarsi nel flambè – commenta Speri – Qualcuno di noi lo usa tutte le sere, soprattutto nei ristoranti alla moda di Lugano, Porto Cervo e Porto Rotondo. Per flambare, accan-
to al tradizionale grand marnier o brandy, stiamo usando molto anche la grappa, per valorizzare il prodotto italiano». «La nostra professione si sta rivalutando –commenta Speri – perchè si è capito che nei ristoranti e alberghi non basta mangiare bene».
HA iniziato al college, suonando ai campanelli delle case. "Volevo portare fuori la gente ad occuparsi del proprio mondo: il quartiere, la città, il pianeta". Vent'anni fa non c'era mica l'email, "adesso il social network è il più potente mezzo di partecipazione pubblica". Trevor Fitzgibbon è stato tra gli attivisti più importanti di MoveOn. org, movimento da più di cinque milioni di iscritti che ha contribuito "dal basso" a far salire Barack Obama alla Casa Bianca. Petizioni e donazioni online, comizi e sodalizi recapitati con un clic nelle cucine americane. Il web come nuova piaz-
za politica. È in Italia invitato dall'Enel per un workshop di preparazione al Sustainability Day, appuntamento annuale con il quale l'azienda d'energia vuole facilitare un confronto globale sui temi della sostenibilità, che si terrà a febbraio 2010.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Aveva 41 anni. Doveva scontare l’ergastolo per l’omicidio di Marco Biagi
Suicidio a Rebibbia
La Blefari Melazzi si è impiccata La neo Br trovata con il cappio al collo nella sua cella nel carcere romano. Polemica sulla sorveglianza di LETIZIA BIANCO ROMA – Sembra che fosse pronta a collaborare con la giustizia e sabato, poche ore dopo aver aver avuto nel carcere romano di Rebibbia un colloquio con gli investigatori, che non sarebbe stato il primo, e una successiva notifica della sentenza di Cassazione che la condannava definitivamente all’ergastolo per l’omicidio del giuslavorista Marco Biagi, alle 22.30 la neobrigatista Diana Blefari Melazzi, di 41 anni, di Roma, si è uccisa impiccandosi con lenzuola tagliate e annodate attorno al collo nella sua cella singola. A scoprire il cadavere un’agente della polizia penitenziaria in servizio nel reparto, che aveva sentito un rumore sordo provenire dalla cella della Blefari. Inutile il tentativo di rianimarla. «Una morte annunciata», ha detto subito il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella, che si batte per i diritti nelle carceri. «Aveva senso tenere in carcere una persona che stava così male?». Perchè da tempo Blefari «schizofrenica e inabile psichicamente», passava le sue giornate, come ricorda il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, «in completo isolamento, in una cella singola, per la maggior parte del tempo a letto e al buio rifiutando spesso cibo e medicine», senza rapporti con altre detenute e operatrici volontarie. Blefari dal 21 ottobre era arrivata dal carcere fiorentino di Sollicciano dopo essere passata anche nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino e nel penitenzia-
Gli avvocati Caterina Calia e Valerio Spigarelli davanti all'ingresso di Rebibbia
rio dell’Aquila. «Siamo sotto choc, abbiamo fatto tante battaglie, abbiamo cercato in tutti i modi di far riconoscere il profondo disagio di Blefari. Ora è troppo tardi», ha detto il suo avvocato Caterina Calia, difensore, insieme con l’avvocato Valerio Spigarelli. Il legale ricorda le numerose perizie psichiatriche a cui era stata sottosposta la terrorista per verificare la
sua capacità di stare in giudizio. Secondo la difesa, Blefari soffriva di una grave patologia psichica e più volte le stesse difese avevano sollecitato il riconoscimento di tale situazione. Ultimamente sia la Corte di Cassazione sia nei mesi scorsi il gup del tribunale di Roma, avevano respinto tali istanze. Nel 2008 la brigatista in un momento di particolare tensione emotiva aggredì
un agente di polizia penitenziaria e il 23 novembre prossimo sarebbe dovuto cominciare il processo. La morte della Blefari arriva quando forse la terrorista aveva deciso di svelare elementi ritenuti utili agli investigatori per far luce sugli omicidi D’Antona e Biagi e giungere alla individuazione di altri personaggi coinvolti nelle Nuove Brigate Rosse. Avrebbe potuto svelare molti punti oscuri dell’organizzazione a cominciare dalle armi e dal nascondiglio dove sarebbero state celate, compresa la pistola usata per uccidere Biagi e D’Antona. Il pm Maria Cristina Palaia ha aperto un fascicolo senza indagati e ha disposto l’autopsia. La procura di Roma potrebbe riesaminare l’intero iter giudiziario della Blefari in considerazione della sua presunta patologia psichica, come emerso in questi anni dalle numerose richieste di consulenze. La brigatista doveva rispondere nei prossimi giorni, in particolare, alle domande del pm Erminio Amelio, su Massimo Papini arrestato il 2 ottobre scorso dalla Digos. Papini, 34 anni, romano, era stato arrestato con l’accusa di partecipazione a banda armata delle Br-partito comunista combattente. Per gli investigatori sarebbe stato legato a Blefari e l’avrebbe accompagnata all’Internet point dove la donna fece partire la rivendicazione dell’omicidio Biagi. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha avviato un’inchiesta amministrativa, sottolineando che Blefari era «in una situazione
carceraria compatibile con le sue condizioni psicofisiche». Anche il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta, che si è recato a Rebibbia, ha detto che la «sistemazione» della terrorista «era corretta». Alle affermazioni degli avvicati sulla «morte annunciata» hanno fatto eco tanti altri interventi che hanno ribadito la posizione del legale, da Marco Pannella a Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, da Giulio Petrilli (Pd), Paolo Cento (Sl) e Luigi Manconi al Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, che ha parlato di una situazione «prevedibile», di cui era già stata segnalata la gravità. Per Gonnella, la donna «andava aiutata ed è invece stata lasciata sola», secondo Marco Pannella, «ancora una volta, questo suicidio è il risultato di un sistema di giustizia e carcerario che induce gesti estremi». Giulio Petrilli (Pd) ha ricordato di aver sollevato il caso insieme ad altre persone, deputati, consiglieri regionali, esponenti di partito, in quanto in una visita con dei parlamentari nel carcere de L’Aquila dove era detenuta più di due anni fa, ci rendemmo conto della gravità del suo stato di salute». E per Paolo Cento (Sl), si è trattata di una «pagina vergognosa per un Paese civile». Duro il commento del garante Marroni: «Il sistema carcerario italiano ha dato, ancora una volta, l’ennesima dimostrazione di inumanità e inefficienza non riuscendo a cogliere i segnali di allarme di una situazione da tempo gravissima».
Il docente socialista che collaborava con Sacconi, ucciso a Bologna
Quel maledetto 19 marzo del 2002 La “firma” del delitto è una Seller & Bellot la stessa usata per l’omicido D’Antona di GIAMPIERO MOSCATO BOLOGNA – Quando Marco Biagi, il 19 marzo 2002, lascia per l’ultima volta l’università di Modena, in cui dal 1991 è direttore del Centro studi internazionali e comparati del Dipartimento di economia aziendale, è da tempo un uomo sovraesposto: soprattutto da quando, nell’ottobre del 2001, ha firmato, con il sottosegretario Maurizio Sacconi e un pool di esperti, il «Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia» per conto del ministro del Welfare Roberto Maroni. Stava lavorando, anche quel pomeriggio, alla preparazione dell’imminente convegno sul «Libro bianco» che invece sarebbe stato celebrato, postumo e in ritardo per ovvie ragioni, nell’ ottobre successivo. Quando lascia il Foro Boario Marco Biagi è anche e soprattutto un uomo solo. Nonostante la sovraesposizione, nonostante venga indicato come l’erede di Massimo D’Antona, nonostante le minacce denunciate, da mesi non ha più nè scorta nè tutela: il più facile dei bersagli. Col senno del poi tra i più ovvii. È in ritardo, il prof. Marco Biagi, docente di sinistra, ispirazioni socialiste, che per la riforma del lavoro ha
è posteggiata e incatenata la sua bicicletta. Da lì a via Valdonica sono poche centinaia di metri. Biagi vi arrideciso di collaborare anche va che sono da poco con il governo di centrodepassate le 20. In atstra, un salto di steccato che tesa, il commando in molti non gli perdonano. omicida, tre assasUna telefonata lo trattiene sini. più a lungo nel suo studio, Due uomini a La borsa di Marco Biagi dopo il delitto stanza 43 del primo piano ala bordo di uno scooest del Dipartimento. Quel ter, forse una Vespa vecchio Fa per aprire il portone con Dipartimento che a lungo si tipo, coi volti coperti da ca- la chiave. L’uomo col casco e è interrogato angosciato schi integrali. Poco distante, la pistola si avvicina. Biagi sulla possibile esistenza di davanti al civico 14 di via ha giaccone e giacca aperti. una talpa che, più o meno inValdonica, un terzo uomo a Il primo proiettile di una seconsapevolmente, abbia forvolto scoperto, forse il palo. miautomatica 9 corto Bronito ai suoi assassini inforBiagi, arrivato sulla soglia wning infatti ferisce Biagi mazioni sulle abitudini del della palazzina in quello che all’anca destra senza bucare professore. Biagi avverte tefu il Ghetto ebraico della cit- quei vestiti. Poi altri cinque lefonicamente casa del lieve tà, appoggia la bici al muro. colpi, in serie, uno solo dei ritardo con cui sarebbe arriquali non va a segno, lo uccidono. L’ultimo è, ravvicinato, il colpo di grazia, come a A CURIOSITÀ evidenziare che il riformista è stato «giustiziato». Biagi Diana muore in pochi istanti. Il meBlefari dico legale, Corrado Cipolla Melazzi d’ Abruzzo, colloca il decesso tra le 20.16 e le 20.25. Gli ascostituita dalla cittadinanza onoraria, conferidi FRANCO MAURELLA sassini fuggono, ma la scena ta due anni fa dal sindaco Mario Melfi ad Anna viene immortalata, seppure IL ceppo che ha dato origine alla famiglia di Dia- Blefari Melazzi, cugina del padre di Diana ed in frammenti, da diverse tena Blefari Melazzi è ad Amendolara dove è nato una delle esponenti più illustri della famiglia, stimonianze che sembrano il nonno, don Carlo Blefari, vissuto per anni nel- per la significativa attività diplomatica svolta incastrarsi alla perfezione la cittadina sullo jonio cosentino dove riposa nel quale ambasciatrice d'Italia in Romania. La l’una nell’altra. A terra, nei stessa Anna Blefari Melazzi, oggi in pensione locale cimitero. muri, restano tre bossoli e sei Negli anni, pur in possesso di proprietà in dopo un periodo trascorso a Roma quale rapogive calibro 9 X 17, prodotti Amendolara, i Blefari si sono trasferiti a Cosen- presentante del Ministero nella Fao, scese in Cadalla casa ceca Seller & Belza epoi aRoma. Negli ultimitempi, dopola pen- labriaperricevere ilprestigioso“Premio Eunolot. È la firma del delitto. A sione, un Blefari Melazzi,cugino del padre di mia”, conferitole per la sua prestigiosa attività sparare è lo stesso gruppo, la Diana, è tornato ad Amendolara dove gestisce politico-diplomatica. Di Diana Blefari Melazzi stessa pistola che, il 20 magun agriturismo. I Blefari Melazzi, al di la di ad Amendolara non hanno alcun ricordo pergio 1999, ha assassinato in qualche sporadica apparizione, sono tornati di ché mai si è recata nella cittadina che, comunvia Salaria a Roma il profesrado ad Amendolara. L'ultima occasione è stata que, ha dato origine alla sua famiglia. sor Massimo D’Antona. vato. A piedi raggiunge lo scalo modenese, perde il treno previsto, l’Intercity delle 19.00 che avrebbe dovuto portarlo a Bologna alle 19.28. C' è un treno immediatamente dopo, alle 19.12. Con questo il giuslavorista raggiunge il piazzale ovest della stazione di Bologna alle 19.37. Dai fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso, utilizzati in seguito dagli investigatori per ricostruire questi ultimi drammatici minuti di una vita che sta per concludersi sul pavimento veneziano sotto il portico davanti a casa sua, si intravedono due giovani. Una ragazza che, come Biagi, scende dal treno. Un ragazzo che
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l’accoglie sul marciapiede e la bacia. Artatamente, sembra, tanto da destare sospetti. Sono forse loro che avvertono il commando in attesa in via Valdonica del ritardo del «bersaglio»? Il docente non si avvia subito verso casa. Prima passa alla biglietteria dello scalo per comprare un biglietto del treno, da utilizzare verosimilmente il giorno successivo. Sono le 19.55, come viene stampigliato sul tagliando dal bigliettaio. Biagi esce dalla palazzina liberty, attraversa piazzale Medaglie d’ oro e il prospiciente viale Pietramellara per raggiungere, dirimpetto, la Galleria 2 agosto (la data della strage alla stazione del 1980), dove
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Il nonno era di Amendolara, di lei nessun ricordo
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4 Primo piano
La morte di Natuzza La mistica di Paravati era nata nel 1924
All’alba è volata in paradiso Alle 5.15 l’ora ufficiale della morte dopo un giorno d’agonia L’afflusso di fedeli alla camera ardente anche durante la notte di FRANCESCO RIDOLFI MILETO - NatuzzaEvolo è morta. Alle5.15 di domenica 1novembre la mistica diParavati ha reso lasua anima a Dio. All’alba del giorno in cui si cantano le lodi di tutti i santi, al sorgere del sole «nel momento in cui - ha affermato don Pasquale Barone, parroco di Paravati e presidente della Fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime - la luce sconfigge le tenebre» segnando l’inizio di un nuovo giorno, Natuzza Evolo ha abbandonato la sua vita terrena lasciando in tutti un grande vuoto da cui, però, è fiorito quasi immediatamente un nuovo sentimento ricco di speranza e, soprattutto, rinnovata fede. La mistica di Paravati, principale fradi Mileto, ha esalato l'ultimo respiA PARAVATI zione ro dopo aver trascorso una notte di sofferenza specchio fedele di una vita, iniziata il 23 agosto 1924, in cui ha conosciuto Campane sul suo corpo anche la Passione del Cristo manifestatasi nel dolore senza fine a festa delle stigmate simbolo allo stesso tempo e non a lutto dell’amore e del sacrificio del Cristo. L’ultimo calvario, l’ultimo lungo venerdì santo, come l’ha definito il padre HANNO suospirituale di Natuzza Evolo, padre Minato a festa e chele Cordiano, ha avuto inizio alcuni non a lutto giorniprimaquando lecondizionidisanella mattinalute, già precarie, della donna di fede si ta di ieri, giorsono ulteriormente aggravate tanto da no di Ognisspingere i cinque figli e i responsabili santi, le camdella Fondazione a chiedere il ricovero pane a Parapresso la clinica Sant’Anna di Catanzavati di Mileto ro in cerca di una terapia che potesse per la morte di darle sollievo. Natuzza. A Ma le condizioni fisiche della donna, deciderlo è questa volta, si sono rivelate drammatistato il parrocamente gravi, ormai conpromesse, e co di Paravati, nessuna delle terapie tentate ha portato don Pasquale amiglioramenti dialcungenere. AdagBarone, che gravare ulteriormente le condizioni in aveva un rapcui Natuzza Evolo si trovava, sabato porto molto mattina un blocco renale ha di fatto porstretto con tato al collasso gli organi interni, provoNatuzza e le è candole una grave sofferenza clinica stato vicino complessiva ulteriormente aggravata nei momenti dalla cardiopatia di cui la donna era afdi sofferenza fetta.Aquelpunto ifamiliari,presoatto provocati daldell’impossibilità di praticare qualunle malattie di que tipo di terapia, hanno esaudito l’ulcui era affetta. timo desiderio di Natuzza che aveva «Oggi (ieri per esplicitamente chiesto di trascorrere le chi legge, ultimeore aParavati,nellasua casa,nel giorno della suo letto. morte di NaLa mistica torna quindi a Paravati in tuzza, ndr) è condizioni gravissime, le informazioni un giorno di che trapelano sono frammentarie e infesta e non di complete ma descrivono fin da subito un lutto – ha detquadro preoccupante il cui epilogo apto il parroco pare sempre più certo. Nel corso della seper spiegare la sua decisio- rata di sabato Natuzza perde conoscenza, inizia così l’ultima fase del suo calvane – perchè rio, che durerà fino alle 5.15 di domeniNatuzza è torca mattina quando alle prime luci nata al Padell’alba del giorno di Ognissanti Nadre». tuzza esalerà l’ultimo respiro. La notizia della morte della mistica verrà poi diffusa intorno alle 8 di domenica mattina e immediatamente si diffonderà a macchia d’olio creando in un primo momento lo sconcerto fra i fedeli e i devoti, uno sconcerto, però, subito sostituito da sentimenti diversi, sentimenti di speranza nella convinzione che quella che è stata per tutti mamma Natuzza «continuerà a vegliare dal cielo sulla vita di ciascuno di noi». Fin dalle prime ore della mattina i fedeli cominciano a concentrarsi presso il cancello di ingresso della Fondazione in attesa di notizie più precise ma principalmente con la neanche tanto segreta speranza di poter vedere per l’ultima volta la mistica. Il parroco di Paravati, don Pasquale Barone, intanto, fa suonare le campane ma non a lutto, non è un giorno di lutto ma un giorno di festa perché Natuzza si è ricongiunta al Signore e, quindi, le campane suonano a
festa. Sono circa le 10.30 quando il padre spirituale della mistica si affaccia al cancello spiegando che la camera ardente è stata allestita e che sarà possibile dare l’ultimosalutoa Natuzzapurchétuttosi svolgainmodo ordinato. Viene creato un corridoio per favorire l’accesso, sono le 10.40 quando entrano i primi fedeli a rendere omaggio alla salma. Il cancello della Fondazione viene chiuso, l’entrata per tutti adesso è dalla Villa della Gioia. Nella cappella della Fondazione, sotto la statua della Madonna, quella stessa statua disegnata su indicazione della donna di fede e che rappresenta l'apparizione delle sue visioni mistiche, si trova Natuzza, a fianco i familiari, poco distante, invece, fervono i lavori nellacappella del Santissimoper predisporrela nicchia che accoglierà Natuzza dopo i funerali fissati per martedì. Inizia così una costante serie di visite, lacrime, preghiere che si protrarrà per tutta la giornata divenendo sempre più consistente e dimostrando il profondo affetto e l’amore che Natuzza Evolo, con la sua semplicità, con la sua umiltà, e con la sua immensa forza d’animo ha saputo scatenare in chi, direttamente o indirettamente l’ha conosciuta.
La salma di Natuzza e i familiari della donna di fede
Il padre spirituale della mistica annuncia che la salma sarà esposta fino a martedì alle 8
«Il suo più lungo venerdì santo» Gli ultimi istanti di vita nelle parole di padre Michele Cordiano MILETO - «Natuzza si è spenta questa mattina alle 5.15 dopo una lunga sofferenza che si può definire, anche se credo che la parole sono sempre inappropriate in casi come questo diNatuzza che è moltopiù grande di quello che noi riusciamo a comprendere, come il più lungo venerdì santo della sua vita». Il padre spirituale che da anni segue la mistica di Paravati nel suo cammino di fede e sofferenza, padre Michele Cordiano, con queste parole apre la conferenza stampa con cui viene dato l'annuncio ufficiale della morte diNatuzza. Conal fiancodon Maurizio Macrì, altro sacerdote facente parte della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, padre Michele parla ai giornalisti raccontando brevemente gli ultimi frammenti di vita di “mamma Natuzza”e spiegando ciò che accadrà nei prossimi giorni. E' visibilmente e comprensibilmente provato, padre Michele, nel narrare come Natuzza ha vissuto la sofferenza degli ultimi momenti allo stesso modo di come ha vissuto l'intera sua esistenza «in totale donazione al Signore». Il religioso ha spiegatocome Natuzza«è stataportata inospedale per il fatto che le sue condizioni andavano peggiorando ma il suo desiderio era quello di rimanere a casa e,come sempre ha detto, di spegnere gli ultimi suoi giorni, di addormentarsi, in questa casa, la casa della Madonna, la casa che lei ha sempre voluto, e il suo grande desiderio, come più volte ha manifestato in qualche intervista di questi ultimi tempi era quello, è quello di poter portare a termine la chiesa e tutte le opere annesse che la Madonna le ha chiesto». La morte di Natuzza, però, non vuol dire addio anzi: «Noi - ha proseguito padre Michele siamo certi della sua continua presenza e come lei ha detto: “Io vedrò la chiesa finita dall'alto”». Il sacerdote ha poi spiegato cosa è accaduto sotto il profilo strettamente medico, chiarendo il processo che ha portato alla
Don Maurizio Macrì e padre Michele Cordiano durante la conferenza stampa
morte la mistica di Paravati. Un processo che «è andato sempre più diventando patologico con il cuore che si è ingrossato» e alla fine «ha avuto un arresto cardio-circolatorio dovuto principalmente ad una disfunzione renale e ad altri problemi legati al fegato e alla circolazione». Per quanto concerne le esequie «d'accordo con i familiari abbiamo previsto di poter celebrare i funerali martedì alle 15 presso il sagrato della costruenda chiesa del Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime. Prevedendo anche un afflusso di molti pellegrini che vengono da fuori Calabria o anche da fuori Italia la salma resterà esposta alla Fondazione ininterrottamente fino alla mattina di martedì alle 8 salvo qualche necessario momento di stop per motivi organizzativi interni». Tornando sugli ultimi istanti di vita di Natuzza, padre Cordiano ha chiarito che «ha vissuto in profondo silenzio questo momento della sua sofferenza, il suo grande
desiderio era… è, ne parliamo al presente ha puntualizzato - perché è al presente, è quello di poter portare a termine questo opera che è la chiesa. Si rammaricava per le difficoltà però ci indicava di avere fiducia perchéla Madonnacisosterràin questodicendoci di bussare a tutte le porte». Malgrado il dolore e la sofferenza, padre Michele esprime l'auspicio che «anche in questa circostanza venga tenuta presente questo grande desiderio», anche se «la prima chiesa a cui lei ha sempre pensato non è la chiesa di mattoni e cemento armato ma la chiesa delle anime ed è la ragione principale della sua vita, la ragione per la quale ha offerto tutta se stessa, lei ha contribuito grandemente all'edificazione di questa chiesa che è la chiesa del popolo di Dio, la struttura (riferendosi al santuario in costruzione, ndr) serve in maniera strumentale per il raggiungimento di quell'obiettivo primario che è la salvezza di tutte le anime». f. r.
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Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
TRASFERIMENTO DELLA SCUOLA UN PASTICCIACCIO ALL’ITALIANA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
DI DOMENICO CALDERONE IL PRESTITO gaddiano del titolo serve al cronista per descrivere un “pasticcio” accaduto a San Fele. Tutto inizia nel mese di maggio 2009, quando nello spazio antistante la scuola primaria “San Giustino de Jacobis” del piccolo centro lucano, inopinatamente spunta un cartellone cantieristico che annuncia: “Lavori di ampliamento della scuola elementare; importo 98869,40 euro; inizio lavori 22/05/2009; fine lavori 20/08/2009. Ora, considerato che il trend demografico è negativo da molti anni in Italia, leggendo il cartello, molti pensano ad uno scherzo. Invece no. Infatti, alcuni giorni dopo, si comincia a vociferare di costruzione di una palestra. Quindi iniziano i carotaggi e le trivellazioni a notevoli profondità, che mettono subito a dura prova l'edificio scolastico, costruito negli anni 50' e più volte ristrutturato (ultimo intervento nel 2003, comprendente tra l'altro: l'installazione di porte antipanico, l'adeguamento igienico-sanitario dei bagni a favore dei docenti ed alunni disabili; la ristrutturazione in chiave moderna della cucina; il rifacimento del tetto; l'attrezzamento secondo norme DIN di un laboratorio di informatica con dieci postazioni, ecc.) Segue un'enorme colata di cemento armato per le fondazioni. I lavori procedono alacremente per tutta l'estate, ma sembra chiaro a tutti, che una palestra in cemento armato non può essere costruita in tre mesi. Ma sorprendentemente la “nuova” Amministrazione comunale, eletta l'8 e il 9 giugno, ferma i lavori, cioè quello che tutti definiscono “scempio”. Infatti, si è distrutto il pezzo di giardinoprospiciente l'edificioscolastico, fruibiledagli alunni nelle giornate di sole. Quindi, l'opera viene sospesa sine die e la situazione “congelata”. Ma, a distanza di oltre un mese dalla riapertura della scuola (avvenuta il 16 settembre) arriva la notizia choc, secondo la quale la Giunta comunale avrebbe deliberato il trasferimento della Primaria nella struttura della scuola media “G. Faggella “, situata all'ingresso del paese. Di primo acchito sembra una decisione saggia, ma, dopo qualche giorno, l'entusiasmo lascia il posto allo sgomento e alla preoccupazione, quando si scopre che, disgraziatamente, proprio detto edificio sostitutivo compare nel “Rapporto Barberi sugli edifici ad alta vulnerabilità sismica in Basilicata “, stilato nel 2001dall'ex sottosegretario alla Protezione civile, sismologo di fama internazionale. Scatta la mobilitazione e si costituisce il “Comitato civico”, trasversale a tutti i partiti e a tutte le categorie sociali, per impedire quello che ormai tutti chiamano “scippo” e che sta avvelenando il clima del paese. L'Amministrazione viene accusata di fare terrorismo psicologico per portare a termine un piano non dichiarato in campagna elettorale; e c'è chi ritiene che, comunque sia, il rimedio sia peggiore del male, alla luce del dossier citato. Certo è, invece, secondo la maggioranza dei cittadini, che lo “sfratto” ormai esecutivo (dal 31 ottobre) assesterebbe un colpo mortale alla già precaria economia di mezzo paese. Nel frattempo il cantiere sospeso è stato adottato come monumento allo spreco, e una mano ignota vi ha scritto il seguente epigramma: «Qui giace il denaro del contribuente, sepolto dalla mala politica e dal cemento».
«MPA, SCELTA LA STRADA DELLA COERENZA» di MAURO MASSERINI* NEGARE l'evidenza sembra lo sport più praticato ed in voga nel gran calderone della politica lucana, e si sa, quando si è pochi e male in arnese più caciara si provoca e più si può sembrare importanti, grandi e determinanti. Ci sembra proprio il caso che questa regola sia applicata e resa atto pratico ultimamente dagli amici della FdC a giudicare dal tono e dai contenuti degli ultimi comunicati. Il Movimento per le autonomie in Basilicata ha una sola voce, quella della dirigenza scaturita dalle ultime elezioni provinciali che trova ragione d'essere e consequenziale riconoscimento aldilà di tutti i formalismi e le chiacchiere, trovando inoltre legittimazione e riscontro in un solo ed indiscutibile dato, quello elettorale. Ogni qualsivoglia superamento dell'incastellatura dirigenziale regionale e/o provinciale sarebbe oltre che eticamente, politicamente non condivisibile e sicuramente non accettabile da parte di qualsiasi elettore che qualche mese fa ha espresso la propria fiducia ed il proprio consenso dimostrando col proprio voto il grado di condivisione del progetto politico di MPA per la Basilicata. Si potrebbe fare politica in tanti modi noi abbiamo scelto la strada della coerenza, nel consapevole coraggio delle nostre scelte pur sapendo quanto sia ampio e profondo il nulla che ci circonda. Venendo al dunque, l'intervento del consigliere Mollica che riduce tutto e tutti i partiti citati ad un non meglio identificato calderone ribollente di brodo primordiale nel comunicato del 27 ottobre scorso, non solo non tiene conto di quello che MPA rappresenta, ma offende l'intelligenza politica di tanti, di conseguenza non possiamo esimerci dal fare i nostri migliori auguri a quanti cadranno in pentola, noi certamente no. La specificazione, inoltre, sulle interlocuzioni avvenute o meno con i più alti gradi nazionali e non del nostro partito non possono che renderci consapevolmente partecipi ed in perfetta sintonia con il responsabile politico del Partito in quel di Avigliano. *Responsabile Mpa Melfi
Prudenza in materia finanziaria soprattutto, ma anche negli affari. Chiarite un equivoco con il partner.
TORO 21/4 - 20/5
Nell'ambiente di lavoro oggi il clima e' carico di tensione: non prendete posizione. A piccoli passi verso il vero amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Prima di passare all'azione dovete essere sicuri che ci siano le condizioni per avviare la svolta nel lavoro. Qualcuno vi ama.
CANCRO 22/6 - 22/7
RECUPERARE LA STORIA PER RIFLETTERE SUL FUTURO DI NUARIO FORTUNATO I MERIDIONALI non facilmente dimenticheranno. La memoria storica impone il dovere al ricorso ed allo stimolo per la riflessione. Ha ragione il Presidente Napolitano a porre all'attenzione degli italiani, a ridosso dei 150 anni della ricorrenza dell'Unità d'Italia, ed ora che sono diversamente maturate le coscienze rispetto all'evento storico, il problema dell'unità del Paese. Anch'egli avverte un brutto clima, avverte l'insopportabilità di un peso scaricato, ancora una volta, sui meridionali. Sente vicina l'esplosione del Sud contro i settentrionali, i riciclati padroni dell'Italia, i neo oppressori del meridione, Berlusconi e Bossi che, in uno alla potenza economica settentrionale totalizzante, vogliono al Sud radicare una rinnovata, ma ormai atavica, miseria. Come sosteneva Rosario Romeo, in suo colto scritto, diffuso nel periodo delle celebrazioni riservate al Centenario dell’Unità d’Italia, si avverte, ancora una volta e in questa ulteriore occasione celebrativa dello stesso evento, sotto le presumibili cornici grandiose delle manifestazioni ufficiali, “un certo senso di distacco non solo delle masse ma anche delle classi colte e dirigenti”. Vi era già difatti, al compimento del centenario dell’evento, e vi è, oggi più che mai, nell’aria, rispetto ad una riaffermazione di fedeltà ai valori tradizionali risorgimentali ed unitari, una indifferenza popolare e condivisa di fondo che, poi, nel Sud del Paese diventa non più condivisione di importante rilevanza storica nazionale. Oggi, più che allora, alla data del 1961, non solo vi è “una pesante fatica nello sforzo volenterosamente compiuto di riallacciare la odierna realtà italiana a quel passato” ma addirittura la storiografia delinea documentalmente quelle che furono le atrocità e le violenze (nei lager piemontesi che non avevano nulla da invidiare a quelle operate nella odierna Guantanamo) commesse contro le popolazioni del Sud e contro i combattenti del periodo, definiti spregiativamente “ briganti “, per il riscatto dei meridionali e per il dissenso armato contro il voltagabbana Garibaldi che aveva promesso la divisione della terra ai poveri contadini meridionali che, peraltro, avevano perorato la sua causa risorgimentale ed unitaria. Sembra sia giunto, sulla questione, il tempo del “ puntctum flexus contrarii”, il punto di conversione, come lo definiva Kant, dove la storia italiana deve necessa-
riamente mutare direzione. Bisognerà prendere atto, sembra sia il caso che lo faccia anche il preoccupato Presidente Napolitano, che, ormai ed inevitabilmente quell’equilibrio storico nazionale che portò all’Unità del Paese, si è definitivamente frantumato portandoci all’irreparabilità. Sotto l’ormai evidente accidentalità storica determinata dal principio della “potestas annihilationis” politica sembra sia difficile e non facilmente praticabile l’ipotesi del subentro facile ed indolore di un nuovo corso a quello esistente. E’ immaginabile, allora, prepararsi all’irreparabilità. Essa è chiaramente segnata sui volti di tanti meridionali che non si lasciano affascinare dalle illusorie lusinghe di questo residuo periodo berlusconiano. Si ha ragione di credere, leggendo obiettivamente ed appassionatamente le pagine storiche del momento, che il tempo della fine si sia irreversibilmente trasformato nella “fine dei tempi”dell’ “ara pacis”benedetta con l’Unità d’Italia. La storia politica italiana del momento è la meno adatta ad evitare l’irreparabilità di cui si parla. L’Unità d’Italia, frutto di una remota e particolarissima azione utopica e, per alcuni versi, profetica non riesce più a stimolare sentimenti nazionali antiquati e superati nella prassi storico-politica mortificante per il Sud. A quella autodeterminata profezia oggi succede l’imperio della nuova profezia apotropaica. Non regge più la corrispondenza fondante tra il predire e il fare la storia; essa si rilassa a forma situazionale in cui proprio quelli che costruiscono o producono minaccia sono gli stessi che tendono a minimizzarla, negarla, esorcizzarla mentre coloro che ancora credono di poter (i neo borghesi liberali di salotto o liberal-chic, come vengono definiti ) esaltare il modello storico unitario postrisorgimentale, in realtà, non sono altro che poveri ed imbelli profeti disarmati. Sarà anche la nostra aspettativa utopica ed illusoria profezia intellettualistica ma iniziamo anche a recuperare quella straordinaria e vivace cultura della “napoletanità”, per far valere le nostre ragioni di meridionali contro gli imbrogli vecchi della storia costruita con inganni e violenze a nostro danno e contro chi crede di salvare la nazione con rinnovata infiammazione dei cuori degli italiani per una sempre verde Unità d’Italia.
Nel lavoro se i risultati raggiunti non sono lusinghieri la colpa non e' vostra: siate fiduciosi sul futuro. Clima idilliaco in amore.
LEONE 23/7 - 23/8
Contrattare e concludere affari e' quello che sapete fare meglio e i risultati lo confermeranno. In amore battete un colpo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Nella professione la vostra voglia di emergere sara' soddisfatta quanto prima. Sforzatevi di capire cosa non va nei rapporti di coppia.
BILANCIA 23/9 - 22/10
In questi giorni grazie anche alla vostra diplomazia si potranno appianare situazioni spinose nel lavoro. La gelosia va tenuta a freno.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Il vostro senso pratico, unito al fiuto quasi infallibile, vi fara' uscire dall'emergenza negli affari. Un incontro cambiera' il corso degli affetti...
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Con pazienza e lungimiranza riuscirete a conquistare maggiori spazi di autonomia nel lavoro. L'amore e' penalizzato dalla vostra volubilita'.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Frenate l'ansia e l'impazienza: non ci sono ancora le condizioni per una svolta professionale. Nei sentimenti dovete correre qualche rischio.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Periodo molto delicato per il lavoro: i giochi non sono ancora fatti e voi giocando d'astuzia potete avere dei vantaggi. Incontro decisivo in serata.
PESCI 20/2 - 20/3
Aspettatevi cambiamenti nel vostro settore di lavoro, ma soprattutto cercate di adeguarvi in fretta. Il tempo dell'amore vero si avvicina.
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L’attribuzione dei seggi gli darebbe ragione. Ma l’assessore comunale è il più votato
Adduce: «Non c’è Speranza» Ballottaggio: per l’ex senatore la corsa alla segreteria è tra lui e Restaino LA PRIMA notizia non sta tanto nel fatto che dal comitato regionale del partito non siano state ancora fornite comunicazioni ufficiali sulla composizione della convenzione regionale, di quell'elenco di 100 eletti dalle liste collegate ai candidati alla segreteria regionale del Pd che hanno chiamato a raccolta il popolo delle primarie lo scorso 25 ottobre. Anche se già questo dato, spiega tra le righe uno dei tre candidati segretario, il senatore democratico Salvatore Adduce (che, per la mozione Bersani, si è confrontato con Roberto Speranza, pure bersaniano, ed Erminio Restaino, per la mozione franceschini) dovrebbe invitare alla riflessione. Il punto, spiega, piuttosto sta nel fatto che quei dati siano stati “impacchettati” e spediti a Roma in attesa di definizione finale. Ecco perché, dice affidando a una nota il commento alle prime proiezioni in cui anche il Quotidiano si era cimentato sviluppando un calcolo di massima in base ai dati delle singole liste, «a scanso di equivoci è dunque necessario che si faccia subito chiarez-
za». Ma sempre, assicura, in prospettiva “unitaria”. E fare due conti secondo il sistema di calcolo scelto alla base romana per la composizione del parlamentino, il risultato delle primarie non vedrebbe, all'interno dei cento eletti, la mozione Speranza in testa con un paio di delegati in più di Restaino e con Adduce terzo “classificato”. «Il 28 ottobre la commissione regionale incaricata a norma di regolamento di chiudere i conteggi elettorali, attribuire i seggi e proclamare gli eletti - racconta Adduce - ha potuto solo certificare l'esito dei voti attribuiti a ciascuna lista e quindi a ciascun candidato». Facendo una sommatoria sul dato complessivo, si delinea uno scenario in cui Speranza è avanti con 23.161 voti pari al 36,2 per cento del consenso, Restaino ne totalizza 22.301 (con il 34,8 per cento delle preferenze) e Adduce incassa 18.566, pari al 29. Ma quando si è trattato di attribuire i seggi, prosegue il racconto, i tentativi si sarebbero risolti “in un nulla di fatto” tanto che «la commissione verso le 2 di
notte ha dovuto prendere atto dell'impossibilità di assumere una decisione unitaria stante una marcata divergenza circa la corretta interpretazione del regolamento congressuale e ha trasferito il problema alla commissione nazionale». E proprio le norme legate ai calcoli dei seggi sarebbero il presupposto per cui Adduce sostiene di essere il secondo titolare del ballottaggio con Restaino. «Il regolamento, infatti, non stabilisce con chiarezza come e quando le liste di collegio devono intendersi collegate a livello di circoscrizione - spiega - Lascia intendere che gli esiti possono essere più di uno e penalizzerebbe le liste non collegate sul livello regionale». Caso che, in Basilicata, si intravede nelle «liste del candidato Roberto Speranza». Non è certo un mistero che «i sistemi elettorali e l'attribuzione dei seggi sono materia particolarmente complicata e spesso oggetto di ricorsi e contestazioni. La loro applicazione alcune volte può dare risultati sorprendenti», anche lontani, fa capire Adduce, dalle prime proiezioni. Tanto che, nel caso lucano,
stando alle previsioni del senatore, il risultato ipotizzato fino ad oggi si ribalterebbe. «L'applicazione rigorosa del metodo “Youcount”, sistema scelto a Roma - conclude il resoconto assegna 39 seggi alle liste del candidato Restaino, 31 a quelle del candidato Adduce e 30 a quelle del candidato Speranza». Ecco perché, con i delegati attribuiti, al «ballottaggio nella prima riunione del nuovo “parlamentino” regionale andrebbero, quindi, Restaino e Adduce e non Speranza, primo classificato per voti ottenuti» complessivamente. Ma non è tutto, perché Adduce non si limita a controbattere quello che ad oggi sembrava uno scenario piuttosto cristallizzato che vedeva in pole per la sfida finale alla segreteria il segretario uscente, Restaino, e l’attuale assessore all’Urbanistica del capoluogo, Speranza, con Adduce detentore di un carico di voti utile a far pesare da un lato o dall'altro l'esito finale. Quello a cui si riferisce è il voto che non ha consegnato un «imprimatur inequivocabile». Così, dice, «i congressi di circolo prima e gli elettori il 25 ottobre con il loro voto ci
hanno spinto a ricercare un accordo politico unitario in presenza di tre minoranze che sostanzialmente si equivalgono». Allora, l'auspicio è che «tutti, ma proprio tutti, si misurino serenamente, “pacatamente” con il responso delle urne - conclude- L'alternativa è un nuovo confronto muscolare dagli esiti comunque negativi». Lui, giura - metà avvertimento, metà proposta - è fermamente intenzionati ad evitarlo. sa.lo.
Mattia: «Discarica di Genzano Ci vuole un tavolo tecnico»
BREVI
L’IMPONENTE manifestazione di sabato scorso ha colto nel segno smuovendo le acque e vivacizzando il dibattito politico. A intervenire sulla questione è il consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia. «Dopo la manifestazione popolare di Genzano contro il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti di contrada Mattinella, - ha detto in una nota - non è più sufficiente un “atteggiamento di rispetto e di disponibilità al dialogo” come annunciato dagli amministratori della Provincia di Potenza. Per dare una prima risposta alle proteste è necessario convocare prima un tavolo tecnico con tutti gli interlocutori istituzionali e successivamente un’assemblea cittadina per spiegare alla comunità genzanese il dettaglio del progetto, le “contromisu-
re” sull’impatto ambientale e territoriale e le motivazioni che lo sostengono». Per l’esponente dell’opposizione «è stata fatta cadere nel vuoto la mia sollecitazione espressa nelle scorse settimane perché non sia solo la Provincia di Potenza a cui è delegata l’attuazione del Piano Rifiuti ma anche la Regione ad occuparsene, tanto più che il progetto prende le mosse da un’ordinanza del Presidente della Giunta regionale emessa agli inizi del mese di agosto scorso». «Avevo semplicemente chiesto – precisa - un approfondimento nelle sedi istituzionali, politiche e tecniche competenti per verificarne la compatibilità con le attività agricole e zootecniche della zona oltre che per valutarne l’impatto sull’ambiente e il territorio in modo da dare esaurienti risposte alle
legittime preoccupazioni tra la popolazione, oltre che tra gli agricoltori e piccoli imprenditori della cittadina dell’Alto Bradano, testimoniate dalla manifestazione disabato». Per Mattia il progetto di ampliamento del sito di contrada Mattinella «è molto complesso perché prevede la realizzazione di una vera e propria piattaforma di raccolta e trasferimento di rifiuti solidi urbani indifferenziati provenienti da Comuni dell’area nord occidentale della regione. Secondo il Comitato popolare di Genzano, che ha raccolto circa 3 mila firme di cittadini contrari al progetto, di cui occorre tener conto, l’impianto dovrebbe contenere anche materiale di lavorazione proveniente dal termodistruttore La Fenice che opera nell’area industriale San Nicola di Melfi. Ci sono, dun-
Un momento del corteo di sabato scorso
que – dice il consigliere di Fi-Pdl – tutti i motivi per risollecitare un’adeguata informazione da parte di Regione e Provincia prima che si proceda alla gara di appalto e all’affidamento dei lavori, tanto più che il sindaco di Genzano ha annunciato che il Presiden-
te della Regione intende introdurre modifiche all’ordinanza d’emergenza dallo stesso emessa, evidentemente, con troppa fretta ha concluso - ed eccessiva sottovalutazione dei problemi esistenti nella cittadina dell’Alto Bradano».
INCONTRI ALLA PRESENZA DI CENTRELLA
INCIDENTE
INFLUENZA SUINA
Sata, al via le assemblee dell’Ugl
E’ di Stigliano l’uomo morto
Nardiello: «Intensificare l’informazione»
COMINCERANNO questa sera a partire dalle 22 e si protrarranno dino a domani alle 16 la carrellata di assemblee nello stabilimento automobilistico Sata di Melfi ove la Ugl metalmeccanici spiegherà ai lavoratori i contenuti dell’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto nazionale metalmeccanici siglato il 15 ottobre. Alle assemblee oltre a Giuseppe Giordano della segreteria regionale Ugl Metalmeccanici sarà presente anche il Segretario nazionale del sindacato Giovanni Centrella.
SI CHIAMAVA Massimo Gargiulo e aveva 45 anni, l’uomo morto nell’incidente di sabato scorso nei pressi dello svincolo di Potenza Nord. Gli inquirenti ancora nella giornata di ieri hanno cercato di ricostruire l’accaduto. Secondo quella più attendibile le due autovetture (una Citroen dove viaggiava Gargiulo e un Suv su cui si trovava un’intera famiglia) si sarebbero scontrate. Nell’impatto il quarantacinquenne sarebbe stato sbalzato fuori dall’abitacolo e trascinato per trenta metri da una macchina che sopraggiungeva. Gargiulo sarebbe morto sul colpo.
«INTENSIFICARE l’informazione per l’influenza H1N1 coinvolgendo soprattutto le istituzioni scolastiche». E’ quanto evidenzia il capogruppo del Pdci Giacomo Nardiello. «Ciò che comunque possiamo fare subito – continua – è intervenire in tutte le scuole di ogni ordine e grado per le informazioni più corrette di prevenzione con consigli utili sui comportamenti di igiene. Bisogna in proposito attivare i medici pediatri e quelli di famiglia per sensibilizzare i propri assistiti». Tra le proposta è utilizzare la prossima settimana per lezioni con personale medico.
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24 ore in Basilicata
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Tante persone hanno invaso il quartiere per recarsi al cimitero. Oggi la Chiesa ricorda i defunti
Ognissanti: tra dolore e speranza Funzionano i servizi messi in campo dall’amministrazione per la ricorrenza LA CURIOSITÀ
UN VIA VAI di gente ha fatto da contraltare alla quiete che il posto rievoca. Fin dalla prima mattinata di ieri, il rione San Rocco è stato letteralmente invaso dai tanti cittadini che si sono recati al cimitero per la tradizionale visita ai defunti di “Ognissanti”. I servizi e il personale messo in campo dal Comune, almeno nella giornata di ieri, ha funzionato. Non ci sono stati particolari disagi. Il tempo non proibitivo, ha permesso ai tanti cittadini di farsi una passeggiata verso il cimitero, ovviando alla serie di divieti per permettere il regolare flusso del traffico. Inoltre il servizio navetta gratuito (quasi sempre pieno di gente) che ininterrottamente ha trasportato gli utenti, ha fatto la sua parte. Affari d’oro per i fiorai, anche quelli improvvisati, anche se non sono mancati (vedere riquadro a fianco) alcuni che hanno fatto da soli sradicando le piante poste sul ciglio della strada che da San Rocco porta al cimitero. Un fai da te, teso al ri-
Alcune immagini scattate nel cimitero
sparmio certo, che però ha suscitato qualche polemica. Al di là dell’aspetto tecnico quella di ieri è stata la
n.70/94 R.G.E. n.____cron TRIBUNALE DI LAGONEGRO (Ufficio Esecuzioni Immobiliari) IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE, nel procedimento di esecuzione immobiliare promosso da: Banco di Romarapp.to dall'avv. Aldinio con l'interventi come in atti; Visto il verbale di udienza del 15/10/2009 ORDINA La vendita dei beni sotto indicati secondo le seguenti modalità e condizioni: “Immobile sito nel Comune di Maratea, via Profiti, riportato nel catasto urbano partita 1000458 foglio 33 particella 24, consistente in un terreno (catastalmente corte) con entrostante fabbricato in costruzione. 1) la vendita sarà tenuta all'incanto il giorno 21/01/2010, ore 11,30 nella Sala delle Pubbliche Udienze del Tribunale di Lagonegro; 2) il prezzo base è di € 124.941.00 (così ridotto ulteriormente di 1/5) 3) le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 10% del prezzo base; 4) ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria, entro le ore 12,00 del giorno precedente l'incanto, € 12.494,00 a titolo di spese, e € 12,494,00 a titolo di cauzione; Il prezzo di aggiudicazione (prezzo base+ offerta in aumento), dedotta la già prestata cauzione dovrà essere versato su libretto di deposito giudiziario intestato al debitore e vincolato al G.E., entro giorni 20 dalla data di definitività dell'aggiudicazione. Il presente provvedimento sarà reso pubblico, a cura del creditore procedente o comunque di altro creditore interessato, mediante i seguenti adempimenti: 1) affissione per tre giorni all'Albo di questo Tribunale; 2) inserimento sul sito www.astegiudiziarie.it di un breve annuncio, del testo integrale dell'avviso di vendita nonché della relazione di stima, omettendo qualsiasi riferimento alle generalità del debitore; 3) pubblicazione su uno o più quotidiani di informazione locale aventi maggiore diffusione nella zona interessata di un estratto dell'avviso di vendita contenente sintetiche informazioni sull'immobile offerto in vendita, quali l'ubicazione (comunque, quartiere, frazione o località, via o piazza e numero civico, scala, piano, eventuale numero interno), la tipologia (es. appartamento, villa, terreno, locale commerciale), le dimensioni (superficie di mq e numero di vani), le eventuali pertinenze (es. box, cantina, posto auto, giardino, terrazzi), lo stato di occupazione (libero, locato con titolo opponibile o non opponibile), il diritto oggetto della vendita (proprietà piena o nuda proprietà, quota indivisa, usufrutto), il valore determinato ex art. 568 c.pc.e, se diverso, il prezzo base dell'incanto, il termine e il luogo di presentazione delle offerte, il luogo, la data e l'ora dell'incanto, il numero della procedura, il sito internet dove sono pubblicati l'ordinanza di vendita, l'avviso di vendita e la relazione di stima (coi relativi allegati). Tra la Data di esecuzione degli anzidetti adempimenti pubblicitari e la data fissata per il nuovo incanto intercorrano almeno 30 giorni liberi. Il creditore procedente o comunque altro creditore interessato depositerà in Cancelleria documentazione comprovante l'avvenuta esecuzione degli adempimenti pubblicitari (copie della pagina del sito www.astegiudiziarie.it e del quotidiano) almeno sette giorni prima della data fissata per il nuovo incanto. Manda alla cancelleria per gli adempimenti di rito. Lagonegro 15/10/2009 IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE -Dr. Paola BOEMIO-
giornata, insieme a quella di oggi, che tradizionalmente si dedica alla commemorazione dei defunti. Un giorno di preghiera e di
dolore, ma anche un giorno di speranza. Quella speranza che crea un legame indissolubile anche dopo la morte.
ERANO lì solo da qualche giorno. Servivano per abbellire il ciglio della strada. Peccato che lo scarso senso civico di qualcuno le abbia divelte. Diversi fiori posti nelle piccole aiuole posizionate lungo la strada che da Rione San Rocco porta al cimitero, non ci sono più. Quello che resta è un buco dove alcuni passanti hanno pensato bene di buttarci un pò di spazzatura.
Nota del coordinatore dell’opposizione in Comune
Serpentone
Molinari: «Rione Lucania non rimarrà senza scuola»
Il Comitato: «A singhiozzo i lavori per la nave»
«RIONE Libertà non rimarrà senza una scuola media». E’soddisfatto il coordinatore dei gruppi di opposizione in seno al consiglio comune di Potenza, Giuseppe Molinari. La risposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Massimo Maria Molinari alla sua interrogazione è sinonimo di rassicurazione. Al centro della questione il trasferimento delle prime classi della scuola secondaria “Sinisgalli”, succursale di Via “R. Leoncavallo”, presso lasede dellamedia “F. Torraca”. L’assessore ha spiegato che il disagio sarà temporaneo. Il quartiere, con il nuovo piano di riorganizzazione scolastica, riavrà la scuola media che sarà accorpata alla scuola elementare “Domiziano Viola”. «Il servizio non sarà, dunque, sottratto al quartiere. Le prime classi sono state trasferite in quanto la struttura di Via Leoncavallo, pur se sicura, ha bisogno di lavori di ristrutturazione. La notizia sottolinea Molinari - è positiva ma resta, comunque, da sottolineare nuovamente la mancata comunicazione tempestiva del cambiamento di sede per le prime classi della scuola rionale. Prima dell’inizio del prossimo anno scolastico- conclude Molinari- i genitori certamente, come ha assicurato l’assessore,
Giuseppe Molinari che nei giorni scorsi aveva presentato l’interrogazione
saranno avvisati con largo anticipo sulla nuova sede che ospiterà tutte le classi della scuola Sinisgalli». Il trasferimento degli alunni e dei docenti aveva creato non pochi disagi sollevati da Molinari a nome della coalizione perchè i genitori dei bambini avevano “scoperto” della scelta solo ad inizio anno scolastico. Piuttosto - avevano sollecitato - perchè non cercare altre soluzioni per non “spogliare” il quartiere del presidio scolastico? Ma l'assessore Molinari, durante l'ultimo consiglio comunale, ha spiegato al consigliere che diverse soluzioni erano state vagliate, compresa quella per cui era stata richiamata l'ex camiceria “Petilli”. «E' chiaro - aveva detto l’assessore
Molinari nei giorni scorsi che la presenza dei ragazzi nel plesso della Torraca non può essere una soluzione definitiva. Ora, però, sono in una struttura sicura».In virtù del piano di riordino scolastico che prevede - secondo il principio degli istituti comprensivi e di una riorganizzazione scolastica che tenga conto delle esigenze dei quartieri e dei servizi legati alla scuola, a partire dal trasporto - l'accorpamento delle scuola divia Leoncavallosotto la stessa direzione scolastica di viale Marconi, «la possibilità - ha concluso - che ci possa essere anche un trasferimento fisico delle classi presso quella struttura resta una delle possibilità che stiamo vagliando».
«A SINGHIOZZO i lavori per la “nave” di via Tirreno». E’quanto ha rilevato il Comitato di Quartiere di Rione Cocuzzo che si è riunito nei giorni scorsi per discutere della questione. Secondo il sodalizio di cittadini «determinerà ulteriori slittamenti nei tempi di consegna dell'opera alla cittadinanza». Il Comitato di Quartiere nell'evidenziare il fatto che più volte sono state annunciate le date di conclusione dei lavori, senza che ciò sia avvenuto, ritiene «sia giunto il momento per una conclusione rapida e definitiva della vicenda “Nave”. Non sono più tollerabili ulteriori ritardi oltre quelli già determinatisi in oltre tre anni di lavori, i quali rimandi hanno prodotto una eterna “cantierizzazione” del quartiere con enormi e insopportabili disagi alla vivibilità degli abitanti del Rione. Si chiedono risposte alle proroghe tuttora inspiegabili, poiché non vi sono da tempo segni di ripresa reale dei lavori». L'invito del Comitato “La Rinascita”di Rione Cocuzzo, verso il Comune è quello che la stessa «si attivi in maniera fattiva, non utilizzando semplici parole, perché i lavori abbiamo termine nel più breve tempo possibile».
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Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA INCANTO IN DANNO DI Procedimento di Esecuzione Immobiliare N. 184/96 IL CANCELLIERE RENDE NOTO -CHE il giorno 04.12.2009, alle ore 11,30, nella sala delle Pubbliche Udienze di questo Tribunale, avanti al Giudice dell'Esecuzione, si procederà alla vendita senza incanto dei beni immobili sotto descritti. DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNICO: fabbricato immobiliare, sito in Pietragalla, alla C.da Risciuddo, piano terra e primo piano, con annessa area circostante di mq. 2465, attualmente in catasto rispettivamente, fabbricato alla partita 1000789, al fol. 55, p.lla 450 , terreno alla partita 22829, fol. 55, p.lla 598. CONDIZIONI DI VENDITA - Gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto di ufficio con relazione depositata in data 12.10.1999, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative; - Il prezzo base è di € 77.766,00 oltre di I.V.A, se dovuta; - L'aggiudicazione sarà disposta in favore di chi avrà formulato l'offerta più alta, in aumento rispetto al prezzo base, a seguito di gara tra gli offerenti. - Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una solo offerta valida, senza gara. - Le offerte di acquisto sono irrevocabili e dovranno essere presentate in regola col bollo, in busta chiusa e sigillata indirizzata all'Ufficio Esecuzioni Immobiliare del Tribunale di Potenza, entro le ore 11 del giorno precedente quello di gara; - Esse dovranno contenere: 1) le generalità, domicilio, codice fiscale, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui sarà intestato l'immobile se persona fisica; ragione sociale, sede, recapito telefonico, partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante e relativi poteri se trattasi di società o ente. Non sarà possibile intestare l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; 2) dati identificativi dell'immobile per il quale l'offerta è proposta; 3) indicazione del prezzo di acquisto offerto; 4) all'offerta devono essere allegati due assegni circolari, non trasferibili, intestati alle “Poste Italiane S.p.a. Potenza”, per gli importi fissati in percentuale sul prezzo base: - il primo pari al 20% per spese di vendita salvo conguaglio; - il secondo pari al 10% per cauzione ed in conto prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione di cui sopra) entro 60 giorni dall'aggiudicazione, su Libretto Postale infruttifero, nelle forme di Deposito Giudiziario. Detto libretto sarà depositato in Cancelleria, previa redazione del relativo Processo Verbale. In mancanza si procederà a norma dell'art. 587 C.p.c.; - all'esito di tali adempimenti sarà emesso il Decreto di Trasferimento ai sensi dell'art. 586 C.p.c.; Maggiori informazioni in Cancelleria. POTENZA, 10.04.2009 IL CANCELLIERE -Dott. Canio Muro-
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Un emigrante di Ginestra, Michele Romano, (nella foto sopra al centro tra i colleghi) dopo aver fatto carriera presso il Ministero del Tesoro da ieri è in pensione. L'emigrante di Ginestra non nasconde un certo rammarico, in quanto ogni giorno presso il Ministero del Tesoro vedeva arrivare Ministri e parlamentari. Avvicinato lo scorso 31 ottobre, ultimo giorno di lavoro ha riferito: «Nel secolo scorso e precisamente il 1° settembre 1968, venni assegnato al Ministero del Tesoro, Ragioneria Regionale dello Stato di Venezia. Ho trascorso 2 anni di una vita meravigliosa, sia nell'Amministrazione che fuori. In sintesi: ho partecipato a 3 concerti dal Cardinale Albino Luciani, che successivamente divenne Papa per 33 giorni; 5 opere alla Fenice; un festival di Venezia. Tutto ciò per merito di un tenore mio amico». Trasferito a Roma dove ha prestato 41 anni e due mesi di servizio fino al 31 ottobre scorso, ultimo giorno di lavoro.
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Lo dice uno studio realizzato dalla Uil Basilicata che ha monitorato gli effetti
Taglio Irap: aumenti sulla spesa sanitaria IL TAGLIO dell’Irap comporterà un aumento del 19 per cento della spesa sanitaria. E’ quanto sostiene uno studio commissionato dalla Uil Basilicata che ha monitorato gli effetti della finanza regionale e sui servizi. «Il superamento dell'Irap - si spiega nellanota -costerebbe il6per centodelle entrate tributarie della Regione Basilicata, per un ammontare di 214 milioni di euro. Ma l'incidenza maggiore dell'Irap (che in Basilicata ha un'aliquota ordinaria del 3,9% e per il settore agricolo scende all'1,9%) è nella spesa sanitaria con una quota che è del 19,3% (la spesa complessiva è poco più di 1 miliardo 100 milioni di euro), tra le più alte tra le Regioni del Sud». «Il 33,7 per cento della Spesa della Sanità nelle Regioni, - continua la nota cheperl'anno 2009ammonta,secondo le previsioni ad oltre 109,3 Miliardi di euro, è finanziata dal gettito dell'Irap. I restanti72,5 Miliardi di eurodi spesa per la sanità sono, quindi, a carico della fiscalità generale sia nazionale, che regionale. Non sono, quindi, voci fuori dal coro, quelle di chi sostiene che l'eventuale
abolizione dell'imposta metterebbe a rischio la tenuta del sistema sanitario pubblico». Da qui l’interrogativo di Carmine Vaccaro, segretario generale regionale della Uil: «E' pensabile - si chiede - far pesare sulla spesa delle famiglie ulteriori carichi fiscali, aumentandone maggiormente le imposte dirette e/o indirette sui consumi e servizi, in un momento di difficoltà quale è quello che stiamo vivendo attualmente?» . Per il sindacalista bisognerebbe passare «dalla crisi alla sfida riformista rilan-
ciando un nuovo protagonismo sociale. La fiscalità generale dunque - riprende la nota - già si fa carico della parte non compensata dal gettito Irap, attraverso, ad esempio, le Addizionali Regionali Irpef ed il pagamento dei ticket sanitari. Tra l'altro non bisogna mai dimenticare che i lavoratori dipendenti ed i pensionati contribuiscono per il 70 per centoal gettito delle impostee tasse nel nostro Paese». «Dal momento che l'Irap è un imposta regionale la sua eventuale abolizione - continua Vaccaro - metterebbe quindi a rischio i conti dei Bilanci delle Regioni. Appare scontato che l'eventuale eliminazione dell'IRAP dovrà essere compensata dall'introduzione di altre imposte (come tra l'altro prevede la Legge per l'attuazione del federalismo fiscale) o da tagli consistenti della spesa pubblica compresa quella destinata ai servizi, con il rischio di non garantire i livelli essenziali di assistenza. Sono, quindi, da evitare - conclude 2fughe in avanti parlando di superamento dell'Irap prima di applicare, in maniera trasparente e socialmente sostenibile il fisco federale».
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Potenza 9
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Manifesti per smuovere le acque Singolare protesta degli imprenditori della zona Pals del comune dauno LAVELLO - Mentre l'allacciamento della rete gas metano dell'area Pals lasciava ben sperare in una rapida risoluzione anche degli altri annosi problemi della zona alla periferia di Lavello, sembra, al contrario, che, per il resto, tutto continui a restare nella medesima situazione che si trascina ormai da anni. Questa volta a far sentire la propria voce gli imprenditori che a diverso titolo si sono insediati nella zona e che hanno deciso pubblicizzare, con manifesti e gigantografie, i disservizi della zona sperando che qualcosa si muova prima della stagione invernale. Nell'area infatti le auto continuano a passare su strade sterrate ricolme di buche, avvallmenti e tombini in vista. Vi è quasi totale assenza di marciapiedi e di una adeguata rete di illuminazioneper nonparlare diforniture di servizi ed utenze. Lo scorso otto ottobre sono state effettuate le operazioni di collegamento alla rete dopo che gli impianti hanno superato, alcuni giorni prima, il collaudo tecnico. Primo tassello completo nello scomposto e frammentato mosaico delle opere di urbanizzazione delle tanto chiacchierate aree Pals. Qualche spiraglio di luce per gli imprenditori che potranno collegare le loro macchine alla rete del gas metano ma anche tante perplessità , dubbi e ipotesi più
Pietragalla Iniziativa del Forum
Torneo di calcio a 5 per i giovani del paese
Sopra la zona Pals, a lato i manifesti che campeggiano in tutta Lavello
sdisparate per quello che ora più che mai è diventato un vero e proprio giallo. Lavori assegnati , appaltati ed eseguiti da una ditta locale , come quelli delle rete gas metano, terminati in tempi ragionevoli e davvero contanuti, altri lavori assegnati a grandi ditte forestiere a loro volta sub appaltati secondo canoni e regole alquanto sui generis , mai terminati ed in attesa ancora dello scioglimento di importanti nodi e contenziosi. Intanto con le piogge e l'arrivo della stagione fredda si annuncia
un altro inverno di sacrifici per gli imprenditori costreggi a vivere tra il fango, in assenza di marciapiedi e altre importati opere di urbanizzazione primaria. Una storia di spreco , ritardi e disagi ma soprattutto una storia che si tinge di giallo con inspiegabili e quanto mai sospetti atteggiamenti immobilistici delle amministrazioni comunali. Ancora tutto fermo mentre altri imprendotori hanno deciso di utilizzare i capannoni assegnati per necessità nonostante la mancanza di ope-
re di urbanizzazione. Centinaia di etterari di terreno espropriato per consentire l'insediamento di nuove attività artigianali. Tra i primi ad insediarsi , ormai diversi anni fa, le aziende del settore della corsetteria su cui pendeva la spada di Damocle della revoca dei finanziamenti. Insediamenti in fretta e furia nonostante la mancanza di opere di urbanizzazione, dell'energia elettrica, delle linee telefoniche. Daniele Masiello
PIETRAGALLA - Il Forum dei Giovani di Pietragalla è una realtà ormai ben consolidata e radicata sul territorio cittadino a partire dal mese di marzo del 2008 allorquando fu costituito. Esso si è caratterizzato fino ad ora per tutta una serie di iniziative che spaziano in varie direzioni: dallo sport alla cultura, dalla proiezione cinematografica ad eventi di natura sociale. In questi giorni è in fase di organizzazione un evento sportivo che è giunto alla seconda edizione. Infatti si tratta del torneo di calcio a cinque che già nel corso della prima edizione svoltasi tra novembre 2008 e febbraio 2009 ha riscosso l'apprezzamento e soprattutto la partecipazione di tanti giovani e meno giovani che si sono appassionati e divertiti nel partecipare all'evento sportivo. La scadenza delle iscrizioni è fissata per giovedì 12 novembre dopodicchè verrà stilato in base al numero delle squadre iscritte il calendario delle partite che si svolgeranno presso il campo sportivo di Pietragalla dove è presente la struttura per il calcio a cinque. Le gare si svolgeranno a paritr dal primo pomeriggio. Antonio Bevilacqua
Venosa Nota di Pietrantuono, capogruppo in Provincia del Partito Socialista Laurenzana Servizio attivo
«Ci vuole più responsabilità» Una navetta Rifiuti, dopo l’aumento del costo di conferimento a Venosa VENOSA - E’ un aumento che sicuramente fa discutere quello del costo del conferimento rifiuti nella discarica di Venosa. Dopo la presa di posizione del presidente del consiglio comunale di Melfi, nonchè consigliere provinciale, Michele Destino, a intervenire attraverso una nota è Francesco Pietrantuono, capogruppo Provincia Partito Socialista Italiano «L'aumento del costo di conferimento dei rifiuti nella discarica di Venosa - spiega - è sicuramente sintomo di un architettura dell'intero sistema di gestione e di controllo dei rifiuti che richiede attenzione e qualche importante aggiustamento. Ma senza demagogia e con responsabilità. E questo può accadere se si inquadra la questione in maniera corretta; ovvero intendere il rifiuto solo residualmente come scarto e quindi minimizzare il ruolo delle discariche e vedere il rifiuto soprattutto come fattore di produzioni a potenziale resa economica». «La Provincia - continua prova a tracciare, nelle funzioni che le sono proprie, la linea in questa direzione. Attraverso un forte investimento nell'impiantistica e nel monitoraggio, tra cui per l'anno prossimo la realizzazione di sette stazioni di trasferimento (per un importo di circa 5 mln di euro), la realizzazione di un impianto intercomprensoriale per il trattamento dei rifiuti organici che rappresentano circa il 30% dei rifiuti complessivi; la realizzazione di un impianto di CDR (combustibile derivato dai rifiuti). Una linea funzionale a fare della gestione dei rifiuti un settore virtuoso e produttivo. C'è sicuramente la necessità di un grande impegno anche per quanto ri-
guardo il monitoraggio dell'intero sistema, laddove un sistema di controlli più efficace si rende necessario ed in questo la Provincia insieme ai Comuni interessati devono farsi promotori verso la Regione di una riformulazione dei compiti e delle risorse assegnati ai vari enti, affinché una funzione di monitoraggio e controllo sia realmente efficace». Secondo Pietrantuono tutti devono fare la propria parte. Comuni compresi, soprattutto in materia di differenziata. «Che non può rimanere, spiega - come per il Comune di Melfi, al 9 per cento. Troppo lontani dall'obiettivo minimo del 40/50 per cento necessario al funzionamento efficace dell'intero sistema di gestione integrato, e su cui l'amministrazione Comunale dovrebbe sforzarsi maggiormente, ad esempio immaginando dei “centri di convenienza”, ovvero isole ecologiche attrezzate nelle quali i cittadini possano conferire i rifiuti selezionati ricevendo uno sconto Tarsu o altro premio incentivante. Il conferimento in discarica deve rappresentare l'ultimo tassello di un ciclo di gestione virtuoso, anche perché i costi di gestione di una discarica sono effettivamente elevati e per natura una discarica è limitata». «Il tema della gestione dei rifiuti - conclude la nota dell’esponente socialista - è troppo serio per essere affrontato con demagogia e superficialità (perché i conti bisogna farli correttamente, specialmente chi ha responsabilità istituzionali ) e rischiando di creare una conflittualità anche su questo tema all'inseguimento di uno sterile campanilismo (nonostante per ruolo istituzionale si dovrebbero rappresentare 100 comuni)».
La discarica di Venosa
per il cimitero
LAURENZANA - Degna di plauso è l'iniziativa messa in atto dall'amministrazione comunale di Laurenzana in questo primo week end di novembre, dedicato alla commemorazione dei defunti. Il servizio è partito ieri e ha già riscosso il benvolere dei cittadini. Per la nona volta consecutiva, infatti, da ieri e anche per oggi, su disposizione del sindaco Domenico Urga, una navetta gratuita, addetta al trasporto di coloro che vorranno far visita ai propri cari, dalle ore 9 alle ore 17, farà servizio ininterrottamente dalle principali piazze e fermate degli autobus della cittadina di Laurenzana al cimitero e naturalmente viceversa. La navetta non solo alle-
vierà la fatica del percorso di quanti non dispongono di un mezzo automobilistico proprio, persone anziane in particolar modo, visto che il cimitero di Laurenzana è ubicato in alto e ad alcuni chilometri di distanza dal paese, ma ridurrà sicuramente anche l'ingorgo che si creerà lungo la strada, piuttosto ripida e piena di tornanti, che porta al cimitero. In occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti, tantissimi cittadini laurenzanesi non residenti sono venuti da ogni parte della penisola ed unitamente agli abitanti locali onoreranno i propri cari portando fiori e ceri ed “offrendo” loro preghiere in suffragio. Donato Pavese
Gli esponenti della zona del partito di Berlusconi si sono ritrovati su invito del sindaco Vita
Val d’Agri, il Pdl parte da Marsiconuovo MARSICO NUOVO - Parte da Marsico il nuovo corso del Pdl in Val d'Agri. Una larga partecipazione di pubblico è stato l'incontro svoltosi nei giorni scorsi tra i simpatizzanti del Popolo della Libertà. Promotore dell'iniziativa il Sindaco del paese Domenico Vita con la presenza del commissario straordinario del Parco dell'Appennino lucano, l'ingegnere Domenico Totaro e del consigliere provinciale Severino Notarfrancesco. Durante l'incontro il sindaco Vita ha ribadito le motivazioni che lo hanno visto protagonista nell'adesione al Pdl, arrichendole di riflessioni sulla situazione di «stallo - secondo quanto dichiarato dal Sindaco - degli Organi del Governo regionale. Situazione - ha sottolineato - tanto più grave per l'incapacità di gestire correttamente le risorse aggiuntive provenienti dall'estrazione petrolifera». «Non è possibile - ha commentato Vita - che, rispetto ad una realtà bisognosa di azioni finalizzate a su-
perare la crisi dei vari settori produttivi regionali, le azioni di governo languono tra i tormentoni dei giochi di Palazzo, disattendendo precisi obblighi di chi è chiamato a gestire il destino di una Regione che , con la disponibilità delle risorse del processo ricostruttivo post sisma,dei fondi strutturali e delle royalties petrolifere, non ha realizzato contesti di stabilità adeguati». «Non c' è dubbio - ha specificato Vita - che la Basilicata merita una classe dirigente adeguata alle sue aspettative di crescita e di una stabilità che la metta a riparo da pericoli recessivi,pericoli che possono essere superati solo dalla messa in campo di capacità di decidere e realizzare in tempi adeguati ai criteri di efficienza propri della Pubblica Amministrazione». Il dibattito, poi, ha registrato concrete convergenze da parte di Pasquale Casaletto e di Lucia Cariglia, membri dell'esecutivo marsicano. Angela Pepe
Il sindaco di Marsiconuovo, Vita
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10 Potenza e provincia Lavello L’allacciamento della rete del metano non ha risolto i problemi dell’area
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Lunedì 2 novembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Sarà ospite della fondazione “Elisa Springer A-24020”. «Coi materani subito una forte simpatia»
Il ritorno al luogo dei ricordi Wojciech Narebski fu allievo ufficiale nella scuola militare di Matera nel 1944 OSPITE della Fondazione “Elisa Springer A-24020”, torna a Matera domani il professor Wojciech Narebski, classe 1925, reduce del II Corpo d'Armata Polacco, che nel 1944 ha frequentato nella città dei Sassi la scuola militare per la formazione degli allievi ufficiali polacchi di riserva. Narebski, professore di petrologia e geochimica, socio dell'Accademia Polacca delle Scienze e Lettere, autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche e storiche, manca da Matera dal 2005, quando partecipò ad un convegno organizzato dalla Fondazione “Elisa Springer A24020”. Durante il suo soggiorno materano nel 1944, il giovane Narebski strinse amicizia con il padre dell'ex sindaco Michele Porcari, con il quale è stato in contatto epistolare per diversi anni. Profondamente legato a Matera, tanto da considerarsi un “polacco-materano”, Narebski conserva un profondo ricordo della città. «Sono rimasto a Matera - ha dichiarato Narebski - per circa un anno. Prima come allievo della scuola di Rifornimento e Trasporto e poi come istruttore della stessa scuola. Per esperienza personale, posso affermare che le nostre relazioni con i materani furono veramente molto buone. Lo scambio culturale che si manifestava attraverso la realizzazione di spettacoli organizzati da ambedue le parti, la comune partecipazione alle feste religiose e nazionali, l'aiuto alla popolazione, molto provata dalla difficile situazione economica del momento, contribuirono a creare un ambiente di reciproco avvicinamento, di simpatia e di fiducia». La visita a Matera del profes-
IL RITO
Oggi a San Francesco messa in onore della Bruna
Narebski a Matera nel 2005 e in basso giovane ufficiale durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1944 fu nella città dei Sassi
sor Narebski rientra nelle attività della Fondazione “Elisa Springer A24020”, finalizzate al recupero e alla valorizzazione della memoria storica, in vista del convegno e della mostra foto-
Operazione nel weekend
grafica “Gli uomini del II Corpo d'Armata Polacco a Matera: 1944/1946”, previsto nell'aprile 2010. Biagio Tarasco matera@luedi.it
UNA devozione che è viva tutto l'anno. E' quella dei fedeli della Madonna della Bruna, che il due di ogni mese partecipano alla Santa Messa celebrata in onore della Santa Protettrice di Matera presso la chiesa di San Francesco d'Assisi. La Messa, che si tiene oggi alle ore 18,30 ed è officiata da don Vincenzo Di Lecce, parroco della Cattedrale, è preceduta dalla preghiera del Rosario. L'usanza, intitolata “La festa della Bruna tutto l'anno”, dura ormai da tre anni e rappresenta un appuntamento mensile di preparazione alla giornata del due luglio. «Con questa Novena, che si tiene da ottobre a giugno - ha dichiarato don Vincenzo Di Lecce cerchiamo di non far spegnere l'attaccamento filiale che i fedeli hanno verso la Madonna della Bruna. Ma si tratta anche di un'occasione per realizzare una catechesi permanente. I materani devono prepararsi tutto l'anno per la festa della loro Santa Protettrice e non solo nell'imminenza del 2 luglio. Solo in questo modo si tiene viva la de-
vozione costante di un popolo che non dimentica. La festa della Bruna non deve limitarsi alle luminarie, alla distruzione del carro o alle bancarelle, ma deve servire ad animare la devozione e l'attaccamento verso Maria Santissima della Bruna e verso Gesù Cristo, che incontriamo attraverso la devozione a Maria». Alla Santa Messa mensile partecipano anche i membri del Comitato dei festeggiamenti, dell'associazione dei pastori, i maestri cartapestai del carro ed i cavalieri della Bruna. «Il numero dei partecipanti - ha spiegato don Vincenzo - è in costante crescita. Numerosi sono anche i giovanissimi ed i bambini. Per ora la Santa Messa viene celebrata nella chiesa di San Francesco d'Assisi, ma il luogo deputato è la Cattedrale, che purtroppo è ancora interessata dai lavori di recupero. Una volta terminati i lavori, la Messa si terrà nel Duomo di Matera. Spero, e con me tutti i fedeli, che quel momento arrivi quanto prima». b.t.
Il primo gioco urbano della Basilicata ha animato strade e vicoli della città
Ladro d’alberi e autista recidivo bloccati dai Cc Prove d’abilità e di matematica per gli oltre 200 partecipanti
A-Maze, Matera labirinto magico
IN occasione del fine settimana, i carabinieri del comando provinciale di Matera hanno ulteriormente intensificato i servizi di controllo sia nello stesso capoluogo che in provincia, denunciando, complessivamente, 4 persone per reati vari. In particolare, proprio a Matera, i militari della locale Compagnia Carabinieri hanno denunciato, per furto e danneggiamento, un 25 enne della provincia di Bari, sorpreso mentre, munito di motosega, rubava della legna ricavata dopo aver tagliato due alberi di quercia, dall'interno di un terreno di proprietà privata, sito a Borgo Venusio. Sempre nel capoluogo sono state denunciate altre due persone, un 25enne per truffa e un 28enne per guida senza patente. Nel secondo caso, il giovane è stato fermato ad un posto di controllo, nel centro città, ed è stato sorpreso alla guida di un'autovettura senza patente, in quanto gli era stata precedentemente revocata. Infatti, l’uomo aveva subìto la revoca del documento di guida in quanto, avendo commesso più infrazioni, aveva raggiunto il tetto massimo di decurtazione dei punti (20). matera@luedi.it
E' “Eco16” il nome della giovane coppia che si è aggiudicata il primo premio del gioco urbano AMaze. In appena un paio di ore ha consegnato tutti i sette floppy disc ottenuti in altrettanti check point dopo aver superato prove di abilità intorno a sette zone della città. Per la prima volta in Italia il grande gioco urbano A-Maze ha chiuso, a Matera, gli Open Days, l'iniziativa voluta dalla Regione Basilicata e dal Comitato delle regioni per riflettere su innovazione, ricerca e creatività. Grande il successo di pubblico. Circa duecento persone di ogni età, divise in cento coppie, vestiti con una tuta bianca e creando non poco curiosità fra i cittadini, hanno dovuto superare prove di velocità e di orientamento su un itinerario lungo circa 10 chilometri, dentro i Sassi, sul piano settecentesco e nella parte più nuova della città. E, soprattutto, sfidando una trentina di mantelli neri con una maschera bianca al volto, i cosiddetti ExitMan che, solo con un tocco, avrebbero costretto le tute bianche a restituire l'ultimo floppy ed a ripetere la prova. La partenza dei 200 concorrentiintornoalle 19,dapiazzaSedile, dove un improbabile presidente
Alcuni dei partecipan ti al gioco urbano “A Maze” che è inserito in “Visioni urbane”
della Daedalus Corporation ha dato il via su un palco tecnologico fatto di monitor, suoni e luci e consegnato a ogni coppia una mappa, un passaporto e la prima tappa, il primo check point. I partecipanti hanno quindi avuto la possibilità di entrare nel labirinto della città e di scoprire da vicino le zone più sconosciute.Uncheck pointalVicolo cieco, in via Fiorentini, dove le coppie hanno trovato ad attenderli Polifemux, "Ex responsabile del controllo video di A-Maze". Da qui, per avere l'agognato floppy, hanno dovuto scoprire cinque codici affissi su cinque pareti da una parte all'altra del Sasso barisano, dall'antica torre normanna al Sassi Hotel. Poi, di corsa, all'altro
check point, in piazza San Pietro Barisano, denominato The Hub. E via a scoprire altri codici, fra vico Pentasuglia e la Madonna della Scordata. Codici che davano forma a un numero di cellulare a cui chiamare per avere il codice definitivo. E quindi un altro floppy. E ancora, check point in piazza Mulino con Myceneo, fra candele, fili e atmosfere misteriose per superare prove di abilità matematica. Quindi di corsa in piazza della Visitazione dove ad attendere i concorrenti c'era Efesto, circondato da straordinarie sculture in materiale riciclato. Anche qui prove di abilità logica e matematica per ricevere il floppy. E ancora un check point a Santa Maria de Ar-
menis con Neuromante, in via delle Tamerici, nel rione Lanera, con dj iKarion e, infine, nella chiesa rupestre di San Nicola dei Greci dove ad attendere i concorrenti c'era Aryana con i suoi enigmi e un ambiente straordinariamente suggestivo, fatto di luci soffuse e oggetti sospesi. Alla fine, intorno alle 23, le tute bianche hanno dovuto consegnare i floppy disc recuperati grazie alle prove nuovamente in piazza Sedile dove sono stati proclamati i vincitori, quelli che hanno portato più floppy nel minor tempo. Un esperimento che ha fatto riscoprire la città attraverso il gioco e a pensare e ripensare lo spazio urbano. A|Maze è stato organizzato nell'ambito di Open Days ed è stato creato dagli ideatori di Critical City, il primo progetto di riqualificazione ludica e partecipata in Italia realizzato nel 2007 a Milano da Augusto Pirovano, Matteo Battaglia, Davide Portanome, Matteo Uguzzoni e Duccio Machnitz. Concepito per trasformare la città in una realtà virtuale in cui giocare, Critical City favorisce l'individuazione dei punti deboli di una città per metterli in evidenza con missioni speciali. matera@luedi.it
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Matera
Lunedì 2 novembre 2009
Marinagri riapre i cantieri Popolo delle Primarie, c’è chi dice no senatori Pdl soddisfatti Montalbano Maiellaro contro le modalità di voto applicate nella cittadina
MONTALBANO - Sono state partecipate le primarie del Partito Democratico, a Montalbano Jonico, ma se soddisfazione è stata espressa da molti aderenti al Circolo locale , non sono mancate note di dissenso. Salvatore Maiellaro, già Vicesindaco del comune jonico, nonché Assessore ai Lavori pubblici, nella precedente Amministrazione di Il centro di Montalbano Centrosinistra e segretario dell'ex partito dei Democra- razioni congressuali che tici di Sinistra di Montalbano sulla stessa partecipazione è una delle voci dissenzienti. al voto. Per quanto riguarda le Attualmente sostenitore congressuali, della mozione Bersani - Spe- operazioni ranza ha, infatti, in una nota, Salvatore Maiellaro ha sosteespresso perplessità relative nuto in una nota: «I dirigenti sia alle modalità seguite dai locali hanno nominato tutti i dirigenti della locale sezione componenti del seggio eletdel Partito democratico, nel- torale appartenenti alla mola organizzazione delle ope- zione Franceschini senza il
coinvolgimento delle altre due mozioni ( alla faccia della democrazia). Dopo aver appreso da fonti attendibili che alcuni elettori non avrebbero versato il contributo, previsto per regolamento al momento del voto, abbiamo capito perchè è stato evitato il coinvolgimento delle altre mozioni» Maiellaro, inoltre non ha espresso nemmeno grande entusiasmo per la stessa partecipazione al voto considerato che meno di 500 votanti si sono presentati all'urna, mentre, alle precedenti primarie i partecipanti erano stati quasi 900; chiaramente non in linea con quanto accaduto in campo nazionale, dove,invece, siè registratauna partecipazione di circa 3 milioni di votanti.
«Penso - ha rimarcato Salvatore Maiellaro - che, invece di autoincensarsi, il Pd a Montalbano, in questa fase, farebbe bene a riflettere su come e se è stato presente sul territorio in questi anni, e, invece di investire le risorse in stupide furbate interne al partito, farebbe meglio a svolgere attività di contrasto all'Amministrazione di Centrodestra svegliandodal torporetutti ipartiti delCentrosinistra ovviamente coinvolgendo la società civile. Tanti - ha concluso Maiellaro- sono i temi su cui la cittadinanza vorrebbe e dovrebbe saperne di più penso per esempio ai bandi di concorso banditi dal comune. Ma questa è altra storia». Anna Carone provinciamt@luedi.it
POLICORO - «Non possiamo che esprimere soddisfazione per la decisone del gup di Catanzaro, di dissequestrare la gran parte del villaggio turistico ''Marinagri'' di Policoro. Si tratta di un provvedimento che darà ossigeno alle numerose imprese che collaborano alla realizzazione del progetto e che in esso hanno investito ingenti risorse». Lo hanno dichiarato i senatori lucani del Pdl, Guido Viceconte e Cosimo Latronico. «Il blocco dei cantieri, lo ricordiamo, ha aperto una grave crisi sui livelli occupazionali, sulle imprese e sulle possibilità di sviluppo di un intero territorio. L'iniziativa, nata per da-
re prospettive di sviluppo all'area del Metapontino e agli imprenditori e operatori locali, avrebbe dovuto migliorare la qualità e competitività dell'offerta turistica della Basilicata, promuovendo l'immagine dell'arco jonico lucano, e avrebbe dovuto costituire, così come accaduto per il porto degli Argonauti di Pisticci, un volano per il rilancio economico ed occupazionale di un territorio che ancora non riesce a sfruttare a pieno il proprio potenziale turistico ambientale. Confermando piena fiducia nel lavoro della Magistratura, auspichiamo una rapida definizione della vicenda». provinciamt@luedi.it
Policoro «Era sufficiente che ne parlassero con me per trovare soluzioni adeguate»
Leone tuona contro i “paladini” Il vicesindaco risponde ai legali del comitato dei genitori sul degrado degli istituti POLICORO - «L'edilizia scolastica della città di Policoro gode di buona salute: molte migliorìe le abbiamo apportate, altre sono incantiere, ma niente ache vedere con i falsi allarmismi che qualcuno sta provando a ordire, ai danni dell'amministrazione comunale». L' assessore alla Pubblica istruzione Rocco Leone, interviene pubblicamente su una serie di richieste formali inoltrate al Comune di Policoro, al comando dei Carabinieri e alla procura della Repubblica da parte di uno studio legale della città, circa il presunto stato di degrado di alcune delle scuole presenti sul territorio. «Sono abituato al dialogo e al confronto -continua Leone - le carte le lascio scrivere ai lenti burocrati che pensano alla forma più che alla sostanza. Le richieste di verifica sullo stato dell'arte di alcuni edifici scolastici sono state evase nel giro di pochi giorni, attivando gli uffici preposti al controllo e alla stessa manutenzione, visto che si parlava di qualche finestra malandata, di un rubinetto rotto, di un paio di piastrelle penzolanti e del verde circostante non adeguatamente curato. Problemi tutti rimediabili -prosegue l'assessore - molti dei quali già ampiamente risolti. Trovo eccessivamente inopportuno investire sin dal primo momento addirittura la Procura della Repubblica per risolvere problemi di tale portata: era sufficiente che una
Provincia tranquilla con i Cc
Il Comune di Policoro. L’assessore Leone risponde al comitato dei genitori
delegazione di questo “Comitato di genitori” di cui la lettera dello studio legale parla (in qualità di assessore alla Pubblica istruzione non sapevo nemmeno della costituzione di un comitato; a tal proposito ho inoltrato richiesta formale allo studio legale in questione per ricevere chiarimenti in merito) ne parlasse con il sottoscritto per trovare soluzioni adeguate in tempi celeri». Secondo il vicesindaco,
inoltre: «Questo climaostile neiconfronti dell'Amministrazione si avvicina molto a quella che viene definita “contrapposizione politica”: resta solo un dubbio conclude Leone- qualcuno starà già scaldando i muscoli in vista delle prossime elezioni, ergendosi a“Paladino della Giustizia” a spese dei timori e delle apprensioni delle famiglie policoresi?» provinciamt@luedi.it
POLICORO - Prosegue l’attività di controllo dei carabinieri. Negli ultimi tre giorni, infatti,i militari della Compagnia diPolicoro, coordinatidalComandoProvinciale diMaterae su indicazione della Regione Carabinieri Basilicata, hanno effettuato vari servizi denunciando tre persone per porto di bastone senza giustificato motivo, porto di coltello di genere vietato e guida senza patente. Inoltre, un giovane è stato segnalato alla Prefettura perché sorpreso in possesso di alcuni grammi di stupefacente detenuti per uso personale. Nel complesso, i militari dell'Arma hanno sottoposto a controllo quattro persone ritenute socialmente pericolose e cinque sottoposte agli arresti domiciliari. Nel corso dell’operazione , sono stati controllati 119 automezzi e 190 persone, di cui 2 sono stati sottoposti ad accertamento con apparecchiatura alcoltest, nonché sono state contestate 9 infrazioni al codice della strada per complessive 1359 euro. Infine, controllati 5 esercizi pubblici, bar e circoli privati soprattutto per verificare la regolarità delle autorizzazioni e, soprattutto, per accertare l'eventuale presenza, all'interno, di pregiudicati. A Miglionico, i carabinieri della locale Stazione e quelli sempre della Compagnia di Matera hanno effettuato un controllo presso un ristorante del luogo, verificando che, all'interno del citato locale, era stata allestita una sala da ballo senza autorizzazione. Controlli anche estesi all'interno di cascinali abbandonati e nelle aree rurali.
Montescaglioso Il dirigente Pietromatera intanto contesta il fermo ai lavori del nuovo plesso
Salinari, la scuola del primato Invalsi MONTESCAGLIOSO - Il dirigente scolastico della scuola secondaria di primo grado “Carlo Salinari” di Montescaglioso, Nunzio Nicola Pietromatera, ha reso noto, in un comunicato diffuso agli organi di informazione, il notevole successo ottenuto nelle prove Invalsi sostenute dagli alunni delle classi 3^ per l'esame di stato 2008/2009. Come sottolineato dallo stesso dirigente, l'esame di Stato per la conclusione del terzo anno delle scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie) prevede una prova esterna a carattere nazionale per le materie scolastiche di Italiano e Matematica, predisposta dall'agenzia nazionale Invalsi. Gli alunni della scuola montese si sono distinti nei vari ambiti previsti per le due prove, superando la media nazionale in ognuno di essi. Dopo l'esaltante prova fornita dai suoi studenti, Pietromatera non rinuncia ad evidenziare che i risultati ottenuti costituiscano «Una risposta seria e decisa a quanti vedono nelle scuole del Sud Italia solo fannulloni e nullafacenti». Il dirigente ha ricordato, inoltre, i notevoli risultati ottenuti anche in altri ambiti, specie quello sportivo e quello musicale, grazie all'impegno costante dei docenti, al buon rapporto
scuola-famiglia e alla riscoperta della “curiosità” per la cultura. La media della scuola per l'Italiano è al 75% contro un 72% nazionale, mentre per la Matematica 81% contro un 72% nazionale. Per quel che concerne l'Italiano la “C.Salinari” ha ottenuto questi risultati: nella comprensione del testo un 74% su 74% nazionale; nella competenza lessicale un 67% su 66% nazionale; nell'organizzazione logica entro e oltre la frase un 63% su 62% nazionale; negli aspetti formali e retorici un 72% su 66% nazionale; nell'ortografia e punteggiatura un 91% su 89%; nella morfologia e sintassi un 84% su 75% nazionale. In merito alla Matematica, ha ottenuto: per spazio e misura un 80% su 69% nazionale; per misura, dati e previsione un 80% su 72% nazionale; per i numeri un 82% su 75% nazionale e per le relazioni e le funzioni un 84% su 71 % nazionale. Cosa c'è alla base di questi lusinghieri risultati? Pietromatera li individua in “una programmazione seria, un ambiente sereno, dei docenti e personale Ata motivati, delle famiglie coinvolte grazie al contratto formativo e al patto di corresponsabilità”. A margine di questi importanti risultati, la manifestazione del «Disap-
punto per il fermo lavori al nascente plesso di via Giovanni XXIII, che si protrae ormai dal mese di luglio». Non nasconde la sua incipiente sfiducia per l'evoluzione della situazione, non vedendo, neanche «Un impegno serio né da parte della maggioranza, né da parte della opposizione per la risoluzione del problema». Afferma che se il fermo lavori è dipendente dalla Soprintendenza archeologica, la classe politica saprà come comportarsi, «Arrivando anche ad incatenarsi sotto il portone della Soprintendenza pur di riavviare i lavori». Teme che la questione legata alla scuola da lui diretta non interessi ad alcuno e non resti altra soluzione che «Rivolgersi a Striscia la notizia per denunciare questa vergogna». Assicura che il percorso formativo, pur in queste condizioni pietose per quanto riguarda la logistica, continuerà senza interruzioni, comunicando, inoltre, che il Consiglio d'istituto ha dato vita, dopo 26 anni di attività sportiva con tanti successi regionali e nazionali, al “centro sportivo scolastico” come vuole il Miur , il cui referente sarà il prof. Dichio, sempre impegnato per avvicinare i ragazzi allo sport, ambiente sano e pulito per le future generazioni. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
La scuola Salinari
PRECISAZIONE Articolo senza firma L’articolo pubblicato nella copertina dell’inserto Q, dal titolo “Connessi con l’aldilà” è stato pubblicato senza firma. L’autrice, invece, è Anna Giammetta. Ce ne scusiamo con la diretta interessata e i lettori.
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Lunedì 2 novembre 2009 Lunedì 2 novembre 2009
di ALDO IELPO NEI giorni scorsi a Torino, nei saloni del Lingotto, il Convegno internazionale dell’Unitre. Ho assistito allo svolgimento dei lavori e ho, pertanto, avuto modo di apprezzare il contributo che, alla riuscita dello stesso, hanno dato non solo gli studiosi provenienti da tutto il mondo, ma anche le Unitre di varie città d'Italia, tra cui quella di Potenza. Non mi soffermero sui temi discussi, che altri hanno già illustrato, ma solo sul contributo musicale e canoro che allo stesso ha dato l'Unitre di Potenza, il cui coro è stato guidato egregiamente dal soprano Pina Buono Colombo. La corale si è fatta apprezzare per le sue qualità derivanti da studio serio, da impegno continuo e costante e dalla squisita esecuzione dei brani presentati, sempre ben cantati dai suoi componenti, con una fusione delle varie voci che non lascia mai emergere difetti o discordanze di tempi. Il timbro complessivo è risultato sempre omogeneo e gradevole e il coro, pertanto, si fa ascoltare con molta partecipazione. Per questo, ha avuto l'onore di dare inizio al Convegno con l'Inno di Mameli e l'Inno alla Gioia di Beethoven. Con le note espressive del giovane maestro e pianista , di sicuro avvenire Fabio Silvestro, e con la direzione del soprano Pina Buono, il coro ha interpretato in maniera perfetta lo spirito delle opere musicali. La esecuzione dei due Inni è stata esemplare. Si sono evidenziati suoni ben timbrati e chiari che hanno riscosso i nutriti applausi sia delle Personalità intervenute, che del numerosissimo pubblico presente nel salone del Lingotto. Dopo un'intera giornata di lavori, a sera, i cori di varie
IL CORO UNITRE DI POTENZA AL CONVEGNO DI TORINO Grande performance di Pina Buono Colombo con voci polifoniche di Potenza dell’associazione
Il soprano Pina Buono Buongiorno
città si sono esibiti e avvicendati nel teatro S. Giuseppe, presentando ognuno il meglio del proprio repertorio. Tutti si sono fatti apprezzare per i brani scelti e cantati. Il coro di Potenza ha presentato diversi brani e arie da opere accuratamente preparati che, a mio giudizio, lo hanno fatto emergere, come il migliore complesso presente in sala. Si aggiunga a questo un abbigliamento molto fine e raffinato che ha fatto risaltare l'eleganza dei componenti il Coro. Dei brani can-
Diverse le opere presentate: Dalla Turandot alla Madame Butterfly fino alla Traviata
tati cito solo quelli che mi hanno più colpito: 1. Intermezzo e Barcarola di Jaques Offenbach, l'autore che R. Wagner chiamò “il piccolo Mozart dei Campi Elisi”. Nel brano citato si sentono influssi mozartiani e rossiniani con la partecipazione contemporanea, o come sottofondo o a incastro, di tre tipi di voci (soprattutto: soprano, contralto, tenore). Il tutto eseguito con accordi espressivi e tempistica ammirevoli. 2. Coro a bocca chiusa di
Madame Butterfly, di G. Puccini. Si tratta del coro del II atto dell'opera, allorché Suzuki, Betterfly (Cio-CioSan) e il biondo suo bimbo dagli occhi azzurri aspettano. E' uno dei capisaldi del repertorio lirico di tutti i tempi. Esprime con passione disperata i sentimenti di Cio-Cio-San che aspetta e spera nel ritorno del suo marito Pinkerton. 3. Di Giuseppe Verdi: Aida, Ernani e La Travata. Della prima: Gloria all'EGitto, Aa Iside… al Re…-
RIFLESSIONI DURANTE UN VIAGGIO ERA prevista pioggia, tanta pioggia ed invece i pochi, ma intensissimi minuti di diluvio che ci hanno colpiti, non sono riusciti nemmeno per un momento a rendere meno entusiasmante la nostra bella avventura. Coraggiosamente, provvisti di qualche capo di abbigliamento in più, siamo partiti dimenticando subito le tante “Previsioni del tempo” che avevamo ascoltato fino a pochi minuti prima di uscire da casa. Eravamo tutti galvanizzati perl'onore che citoccava di aprire a Torino i lavori del Convegno Internazionale organizzato dall'Associazione Nazionale delle Università della Terza Età eseguendo con la nostra Corale gli inni introduttivi. Tanti gli avvenimenti, i giorni sono passati veloci ed ora eccomi pronta a salire sul pullman che ci riporterà a casa. Ascolto con raccoglimento una bellissima preghiera che ci predispone ad un viaggio sereno, mi sistemo meglio sul mio sedile e lascio che il miopensiero ed il miocuore vaghino tra ricordi, sensazioni, riflessioni. Mi rivedo in teatro, i miei compagni della corale sono emozionati quanto me. Quanta paura all'inizio, quanta gioia ed esultanza, poi, per l'innegabile grande successo riscosso alla Rassegna del 7° Festival delle Corali Unitre! -Tutto merito della nostra Direttrice del Coro Pina Buono Colombo e del Maestro Fabio Silvestro che ci ha accompagnati! Scendiamo dal palco e, avvolti nei nostri abiti scintillanti fatti confezionare per le occasioni più importanti, mentre attraversiamo la sala per tornare ai nostri posti, riceviamo fragorosi applausi e tanti complimenti sia per la nostra eleganza sia per la bella esecuzione. Guardo fuori dal finestrino, pae-
saggi dasogno scorronoveloci alnostro passaggio, ma non bado ad essi. Mi rivedo ancora inteatro. Tra i tanti compagni mi ritorna con insistenza in mente l'espressione raggiante della Sig.na Anna Montemurro mentre riceve il guidoncino dalle mani della Presidente Nazionale Irma Maria Re. Il pensiero divaga. Come definire questa nostra corsista che sicuramente era la persona più avanti negli anni di tutti i presenti? Un tempo si distinguevano nella società i “giovani” dagli “anziani” e quest'ultimo termine aveva quasi sempre una connotazione negativa, facendo subito pensare alla malattia, alla solitudine, alla non-autosufficienza. Certamente questo termine non le si addice dal momento che nessuno, forse, vive con più leggerezza, partecipazione ed entusiasmo di lei tutte le nostre iniziative. Ed ecco mi torna in mente quanto affermato dallo psicologo Luciano Peirone, Coordinatore del Comitato Scientifico del Convegno: in un mondo in cui tutto è cambiato, è cambiato anche l'essereumano. L'allungamentodella vita media porta a considerare la terza età come una tappa nuova dell'esistenza, tuttadascopriree perlui la definizione più adatta ai non più giovani non è “anziano”, ma “senior”, un termine non assoluto, ma comparativo. Dai lavori del Convegno è emerso in modo inequivocabile che la terza età non è solo un problema ma,affrontata bene,essa diventa una risorsa per la società che evolve tanto rapidamente. Supportati dalla memoria e dalle tradizioni, con un bagaglio indiscusso di esperienza e di saggezza, i non più giovani appaiono sempre più orientati verso il futuro, pronti alla progettualità, ad
assumere nuoviruoli enuove identità, creando loro malgrado una interazione dinamica tra le tre generazioni: i giovani, gli adulti ed i seniores. L'anziano dell'Unitre è uno studente che si ciba di cultura, che legge, si documenta ,conosce, utilizza le sue conoscenze ed esprime creatività. E' un “senior”che non sogna mete impossibili, ma che impara ad invecchiare bene, vivendo serenamente il lungo tempo ancora a sua disposizione. All'improvviso il clima molto gioioso che si è creato sul pullman mi riporta alla realtà; al microfono si alternano corsisti che raccontano episodi, barzellette, recitano poesie talvolta composte da loro, cantano coinvolgendo tutti, mentre attente signore si alternano offrendo stuzzichini o dolcetti a tutti i presenti. Il tempo passa veloce, siamo tutti spensierati e soddisfatti e non vediamo l'ora di tornare a casa per raccontare ai nostri cari le esperienze vissute. Per essere sicuri di non dimenticare nessuno, ci salutiamo affettuosamente stesso sul pullman, ripromettendoci diritrovarci tuttiil3 novembreall'Unitre, quando comincerà il nuovo anno accademico. Arriviamo a destinazione e scendo cercando di individuare i miei bagagli. Coinvolgo anche mio marito e miofiglioe, mentrestiamoperallontanarci, si avvicina una corsista che prima di andarsene sente il bisogno di esprimere a mio marito, che è Presidente dell'associazione di Potenza, tutta la sua gratitudine e la gioia di far parte dell'Unitre che per lei è fonte di cultura, di salute e benessere esistenziale. Dal “Diario di una corsista ”di Lucia Spirito
Della seconda: si ridesti il Leon di Castiglia. E' una delle opere patriottiche di G. Verdi. Della Traviata la famosa aria: Libiamo...- E' il brindisi che segue il preludio del I Atto. Dulcis in fundo, la sera del giorno nove, la soprano Pina Buono Colombo ha cantato tre brani da opere di G. Puccini e V. Bellini facendosi apprezzare per le sue interpretazioni di altissimo livello. La stessa conosciuta da tempo in Italia, appaga gli ascoltatori con le sue caratteristiche canore che sono espressione di studio, preparazione, passione e immedesimazione. Nella presentazione dei tre brani è stata sempre accompagnata dal pianista sopracitato. I tre brani sono: a) Tu che di gel sei cinta (dalla Turandot di Puccini); b) Qui la voce sua soave (da I Puritani di Bellini); c)Tu, tu piccolo Iddio (Madame Butterfly di Puccini). Il I brano è del III Atto della Turandot ed è l'ultimo canto di Liù che amava il principe ignoto e che si trafigge a morte per amore suo. Così ella consegna il principe a Turandot. Il II brano si riferisce a fatti che si svolgono in Inghilterra al tempo della guerra civile tra i Puritani di Crom-
well e i seguaci degli Stuart. Tratta dell'amore tra Arturo ed Elvira. Il melodramma belliniano si ispira alle figure femminili a cui fa interpretare le melodie più toccanti e malinconiche. Data la fragilità del carattere, esse non sanno affrontare i drammi che le opprimono e fuggono pertanto da certe situazioni con la follia. Nel brano Bellini raggiunge vette di alta potenza drammatica della musica, come in altre sue opere. Il III brano è il più commovente dell'opera pucciniana. E l'Atto finale allorché Betterly abbraccia il suo bambino e gli dice di guardarla e ricordarla prima di mandarlo a giocare. All'entrata del suo bimbo lei aveva lasciato cadere il coltello con il quale voleva realizzare il suicidio perché “con onor muore Chi non può serbare vita con onore”. La vocalità adoperata da Puccini e la potenza drammatica espressa sono quello che la nostra grande artista ha magistralmente evidenziato con toni che hanno raggiunto particolarità canore di non comune altezza, intensità e dolcezza. E' per questo che ha riscosso consensi e applausi da tutti i presenti e da noi che da sempre la ammiriamo e la stimiamo.
UNA ESPERIENZA ECCEZIONALE RACCONTO in pillole di una segretaria. Lo avevamo atteso per tanto tempo, questo viaggio a Torino! Un viaggio troppe volte rimandato. Quando il nostro Presidente ci ha comunicato la data di partenza, l'avvenimento tanto desiderato, ci è piombato addosso con tutto il suo carico di ansia, di preoccupazione, di entusiasmo: un cocktail di emozioni si è impossessato di noi ed è ancora vivo nei nostri pensieri. La Corale Unitre, concluso l'anno accademico con il concerto di rito, alla presenza della Signora Irma Re, non si è mai fermata e nei mesi di Luglio ed Agosto molti di noi hanno continuato ad incontrarsi sotto la guida della nostra insegnante, la Signora Pina Buono, e con Fabio Silvestro, il maestro accompagnatore, che, tra un impegno e l'altro, ha fatto l'impossibile per essere presente al pianoforte. E allora grazie, grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un evento per il quale abbiamo tanto lavorato. Grazie al nostro Presidente Silvio Aprea che si è impegnato per mesi a fianco della Signora Irma Re aiutandola ad organizzare un congresso eccezionale per partecipazione umana e ricchezza di contenuti, superando, tra mille difficoltà, i problemi che l'evento poneva. La rassegna delle corali, come è stato già riportato nella pagina precedente del nostro giornale, è stata organizzata durante il Convegno Internazionale delle Università della terza età che ha richiamato a Torino personalità di spicco del mondo della cultura e dell'educazione permanente provenienti da tutti i conti-
nenti. Un grazie, grande grande, va alla nostra Signora Pina Buono che, con amore, pazienza e professionalità, ci ha preparati ad affrontare il palcoscenico del Teatro S. Giuseppe, di fronte ad una platea gremita di gente. La scelta del repertorio, quanto mai indovinata, e, lasciatemelo dire, l'ottima esecuzione dei brani, hanno fatto salire alle stelle il nostro entusiasmo. Tutto si è concluso per il meglio tra applausi prolungati ed apprezzamenti affettuosi, anche per l'eleganza dei nostri abiti nuovi. E allora un grazie di cuore agli amici coristi che, aderendo con passione all'invito del Presidente Aprea, hanno dato dimostrazione di sentirsi parte integrante dell'Unitre. Sempre presenti, senza mai tirarsi indietro nonostante il caldo. Non posso elencarvi tutti, amici cari, ma sentitevi a buon diritto protagonisti di questo evento. Grazie a tutti voi!. Nella realizzazione di questo progetto, abbiamo avuto accanto a noi degli “Angeli Custodi” che hanno preparato il viaggio nei minimi particolari, e alcuni di loro ci hanno accompagnato a Torino. Sto parlando di Angelo Mancusi, di Gigino Motta, di Nicola Mortoro e Peppino Sileo. Credo sia doveroso ricordare, a questo punto, i due amici autisti per il garbo e le attenzioni avute per tutti noi. Quando il pullman si è fermato riportandoci a casa, a scendere per primo è stato il nostro entusiasmo; il viaggio era stato lungo eppure in quel momento la stanchezza era passata in secondo piano. Avevamo molto da raccontare e ancora non abbiamo finito! Anna Maria Coletti
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Lunedì 2 novembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Paternoster vincente e cacciato di PIERO QUARTO MAI VITTORIA è stata più beffarda. Per la Publisys e per il suo allenatore. Antonio Paternoster pensava di aver risolto gran parte dei problemi di questo inizio di stagione mettendo al tappeto Ferentino e invece ha scoperto, poco dopo, di essere stato esonerato. LaPublisys vuolesalvarsie, dopoaver scelto Paternoster, oggi scopre che per farlo bisogna chiedere aiuto a Cesare Ciocca. Una scoperta tardiva che arriva proprio nel momento “peggiore” cioè quando Paternoster batte la capolista Ferentino. Così la beffa è servita. Per il tecnico ma anche per la società che già aveva pronto (nessuno può credere che si sceglie e si annuncia un allenatore in un’ora) il sostituto cioè Ciocca. Forse anche per questo una vittoria di Ferentino avrebbe reso indolore questa scelta che ora ha invece del clamoroso,del paradossaleeanche dell’azzardato. Paternoster ha superato indenne la trasferta di Perugia dove già si rincorrevano le voci di un suo esonero. Poi ha perso in casa con Palestrina, ma nessuno lo ha messo in discussione. Anzi si è detto e scritto: «Paternoster non si tocca». Tutti ci abbiamo creduto ed il tecnico ha tenuto duro anche a Barcellona. Lì ha servito il primo miracolo riuscendo con una squadra falcidiata dagli infortuni a tener testa ad un’autentica corazzata come quella di Gramenzi, fino all’ultimo minuto. Poi ha completato l’opera battendo la capolista imbattuta Ferentino. Quando nessuno, neanche in casa sua, ci credeva più. Ma la società aveva già scelto, dopo Barcellona aveva già deciso di affidarsi a Cesare Ciocca. Una scelta quantomeno intempestiva dopo aver dato fiducia, creduto, scommesso in un tecnico giovane e per di più potentino. Oggi Paternoster esce a testa altissima da questa vicenda ed è forse un caso unico più che raro di un allenatore che supera indenne cinque sconfitte consecutive e viene esonerato dopo una vittoria. La prima della serie. Per la società della Potenza ‘84 una gestione discutibile e quantomeno intempestiva diuna situazioneche non doveva arrivare a questo punto. La speranza è che i dirigenti della Publisys non abbiano in questa squadra la stessa fiducia che hanno dimostrato di non avere nel loro allenatore. Quello sarebbe infatti un peccato mortale.
Prima Divisione
Il Potenza torna a vincere dopo due mesi e nove partite Capuano fa lo show in sala stampa da pagina 19 a pagina 25
Seconda Divisione
Il Melfi trita tutti in casa E Chiaria balza in testa alla classifica dei bomber da pagina 26 a pagina 33
Serie D
Matera vince a Bacoli e resta quinto Francavilla in salute lo segue a ruota Pisticci, crisi nera col ko a Mugnano da pagina 34 a 37
Basket A e B Dilettanti
Bawer, quarta sconfitta consecutiva Delli Carri trascina la Bbc Bernalda Capitombolo della Centre Corporelle da pagina 46 a pagina 49
Volley
Blitz esterno della Medical Center La Giocoleria cede solo dopo 5 set Sidel, inizia male l’era Scaldaferri a pagina 50
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Sport
Lunedì 2 novembre 2009
Serie
A
Risultati e classifica Cagliari-Atalanta
3-0
Chievo-Udinese
1-1
Fiorentina-Catania
3-1
33’ e 36’ pt Nenè, 46’ pt Matri (rig) 27’ pt Floro Flores, 25’ st Yepes 4’ pt Marchionni, 3’ st Mascara 24’ st Marchionni, 41’ st Gilardino
Juventus-Napoli
35’ pt Trezeguet, 9’ st Giovinco 14’ st e 36’ st Hamsik, 19’ st Datolo
Livorno-Inter
2-3 0-2
4’ st Milito; 35’ st Maicon
Milan-Parma
2-0
Palermo-Genoa
0-0
Roma-Bologna
2-1
12’ pt e 48’ st Borriello
32’ pt Adailton, 35’ pt Vucinic; 7’ st Perrotta
Sampdoria-Bari
0-0
Siena-Lazio
1-1
8’ pt Mauri, 32’ pt Maccarone
Prossimo turno
12ª giornata 08/11/2009 ore 15
Atalanta-Juventus (07/11 ore 20,45) Bari-Livorno Bologna-Palermo Cagliari-Sampdoria Catania-Napoli (07/11 ore 18) Genoa-Siena Inter--Roma (ore 20,45) Lazio-Milan Parma-Chievo Udinese-Fiorentina
11ª
giornata
Marcatori INTER JUVENTUS SAMPDORIA MILAN FIORENTINA NAPOLI GENOA PARMA PALERMO CAGLIARI BARI CHIEVO UDINESE ROMA LAZIO ATALANTA BOLOGNA LIVORNO CATANIA SIENA
25 21 21 19 18 17 17 17 16 16 15 15 15 14 11 9 9 9 7 6
10 8
1
1 23 6
5
4
1
0 10 4
5
4
0
1 13 2 17 +5
11 6
3
2 20 11 6
3
2
1 12 6
5
3
1
1
8
5
9
-2
11 6
3
2 18 13 6
4
2
0 13 4
5
2
1
2
5
9
5
-2
11 5
4
2 12 11 5
3
1
1
5
5
6
2
3
1
7
6
1
-2
11 5
3
3 12 9
6
4
1
1
7
2
5
1
2
2
5
7
3
-5
11 5
2
4 17 18 5
3
2
0
9
5
6
2
0
4
8 13 -1 -4
11 5
2
4 18 20 5
3
1
1 11 11 6
2
1
3
7
11 5
2
4 12 14 5
4
0
1
6
3
6
1
2
3
6 11 -2 -4
10 4
4
2 12 9
6
3
3
0
9
5
4
1
1
2
3
4
3
-6
11 5
1
5 14 12 5
2
0
3
9
9
6
3
1
2
5
3
2
-5
11 3
6
2 10 7
5
2
2
1
6
2
6
1
4
1
4
5
3
-6
11 4
3
4 14 12 6
1
2
3
8
9
5
3
1
1
6
3
2
-8
11 4
3
4 15 15 6
4
1
1 12 8
5
0
2
3
3
7
0
-8
11 4
2
5 18 19 5
3
0
2
8
7
6
1
2
3 10 12 -1 -7
11 2
5
4
8 12 6
1
2
3
4
7
5
1
3
1
4
11 2
3
6
9 15 5
1
2
2
4
4
6
1
1
4
5 11 -6 -12
11 2
3
6 10 17 5
2
1
2
6
7
6
0
2
4
4 10 -7 -12
11 2
3
6
4 12 6
1
2
3
2
5
5
1
1
3
2
11 1
4
6 11 18 5
1
2
2
6
7
6
0
2
4
5 11 -7 -14
11 1
3
7
0
3
3
3
6
5
1
0
4
6 10 -7 -17
9 16 6
9
5
7
-2 -4
-4 -12
-8 -14
9 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 7 RETI: Milito (1 rig) (Inter); Hamsik (Napoli); Pazzini (Sampdoria) 6 RETI: Totti (2 rig) (Roma) 5 RETI: Etòo (2 rig) (Inter); Trezeguet (Juventus); Miccoli (1 rig) (Palermo); Mannini (Sampdoria) 4 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Adailton (Bologna); Nenè (1 rig) Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Marcolini, Pellissier (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Mesto (Genoa); Amauri (Juventus); Pato (Milan); Paloschi (Parma); De Rossi (Roma); Floro Flores (Udinese) 3 RETI: Osvaldo (Bologna); Jeda (2 rig), Matri (1 rig) (Cagliari); Morimoto (Catania); Jovetic (1 rig), Marchionni (Fiorentina); Floccari (1 rig) (Genoa); Balotelli, Maicon, Stankovic (Inter); Iaquinta (Juventus); Cruz (1 rig) (Lazio); Quagliarella (Napoli); Cavani (Palermo); Bojinov (Parma); Calaiò, Maccarone (Siena) 2 RETI: Valdes (1 rig) (Atalanta); Barreto (Bari); Di Vaio (1 rig) (Bologna); Dessena (Cagliari); Martinez(Catania); Bogdani, Pinzi (Chievo); Crespo, Kharja (2 rig), Sculli, Zapater (Genoa); Sneijder (Inter); Diego (Juventus); Zarate (1 rig) (Lazio); Borriello, Nesta, Ronaldinho (1 rig) (Milan); Lavezzi, Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Galloppa (Parma); Padalino (Sampdoria)
Il risveglio di Vucinic. Marchionni: doppietta pesante FIORENTINA CATANIA
3 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; De Silvestri 7, Gamberini 6, Dainelli 5, Gobbi 6; Zanetti 6.5 (39' st Donadel sv), Montolivo 6; Marchionni 7 (35' st Comotto sv), Santana 6.5 (46' pt Kroldrup 6.5), Vargas 7; Gilardino 6.5. In panchina: Avramov, Castillo, Jorgensen, Pasqual. Allenatore: Prandelli 6.5 CATANIA(4-3-2-1): Andujar 6; Potenza 5, Silvestre 5.5, Terlizzi 6.5, Capuano 5; Alvarez 5.5 (1' st Ricchiuti 5), Carboni 6, Biagianti 5.5; Llama 6.5 (18' st Marchese 5.5), Mascara 7; Plasmati 5 (27' st Ledesma 6). In panchina: Kosicky, Pesce, Augustyn, Izco. Allenatore: Atzori 5.5
SAMPDORIA BARI
0 0
SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6.5; Cacciatore 5.5 (20'st Zauri 6), Gastaldello 6.5, Rossi 6.5, Ziegler 5.5; Mannini 5.5, Palombo 6.5, Poli 6 (32'st Tissone sv), Franceschini 5.5 (9'st Accardi 5); Cassano 6, Pazzini 5.5 In panchina: Fiorillo, Lucchini, Bellucci, Pozzi. Allenatore: Del Neri 6 BARI (4-4-2): Gillet 7; A.Masiello 6, Ranocchia 6.5, Bonucci 6.5, S.Masiello 6.5; Alvarez 5, Donati 6, Almiron 6, Langella 6 (42'st Koman sv); Barreto 5, Kutuzov 6 (10'st Meggiorini 5). In panchina: Padelli, Stellini, Gazzi, Parisi, Antonelli Allenatore: Ventura 6.5 ARBITRO: Valeri di Roma 5.5
ARBITRO: Tagliavento di Terni 5 RETI: 4' pt Marchionni, 3' st Mascara, 24' st Marchionni, 41' st Gilardino NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Angoli: 7-5 per la Fiorentina. Espulsi al 45' pt Dainelli e al 13' st Capuano per doppia ammonizione. Ammoniti: Dainelli, Carboni, Mascara, Silvestre, Capuano, Kroldrup. Recupero: 1'+1'; 4'. FIRENZE – Una doppietta di Marco Marchionni e il timbro finale di Gilardino. Senza gli infortunati Mutu e Jovetic la Fiorentina batte 3-1 il Catania e porta a casa una vittoria che mancava da poco più di un mese. Per gli etnei di Atzori, invece, terzo ko consecutiva. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in pessime condizioni, spettatori 30.000 circa. Al 46'st Barreto calcia fuori un rigore. Angoli: 8-3 per la Sampdoria. Ammoniti: Rossi, Langella, Poli, Accardi, Castellazzi, Zauri, Donati. Recupero: 1'; 6'+1'. GENOVA – La Sampdoria ringrazia Barreto. E una svista che porta l’arbitro Valeri ad annullare un gol, apparso regolarissimo, di Bonucci: succede tutto in pieno recupero, fin lì infatti Samp e Bari avevano condotto una partita interessante solo a fiammate. Lo 0-0, insomma, rispecchiava esattamente quanto visto in campo. Poi è successo di tutto. Barreto che sbaglia un calcio di rigore; quindi il Bari il gol lo fa, con Bonucci, ma il guardalinee annulla.
CAGLIARI ATALANTA
LIVORNO INTER
0 2
LIVORNO (3-5-1-1): Benussi 6; Diniz 6.5, Knezevic 5.5, Miglionico 5; Raimondi 6.5, Moro 5.5, Candreva 6, Pieri 6, Vitale 5,5 (9' st Danilevicius 5); Pulzetti 6 (28' st Dionisi 6); Tavano 6. In panchina: De Lucia, Galante, Bergvold, Marchini, Rivas. Allenatore: Cosmi 6. INTER (4-3-1-2); J.Cesar 6.5; Maicon 7, Cordoba 6, Lucio 6, Zanetti 6; Krhin 5 (1' st Etòo 6), Vieira 6.5, Muntari 6 (28' pt Cambiasso 7); Stankovic 6.5 (23' st Samuel 6); Mancini 6, Milito 6.5. In panchina: Orlandoni, Quaresma, Materazzi, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 7. ARBITRO: Morganti di
SIENA LAZIO
1 1
SIENA (4-3-1-2): Curci 7; Terzi 6, Ficagna 6, Brandao 6, Del Grosso 6; Reginaldo 6 (28'st Jarolim 6), Codrea 6 (47'st Larrondo sv), Ekdal 6 (35'st Calaiò sv); Ghezzal 6.5; Jajalo 6, Maccarone 6.5. In panchina: Pegolo, Rossi, Rosi, Genevier. Allenatore: Baroni 6 LAZIO (4-3-3): Muslera 5.5; Lichtsteiner 6, Siviglia 5, Radu 6, Kolarov 6; Brocchi 6, Baronio 6, Mauri 6.5; Zarate 6.5, Foggia 6.5; Cruz 6 (24'st Rocchi 5.5). In panchina: Bizzarri, Diakitè, Cribari, Eliseu, Perpetuini, Makinwa. Allenatore: Ballardini 6 ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 5.5
3 0
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Canini 6, Lopez 6.5, Astori 6, Agostini 6; Biondini 7 (42' st Parola sv), Conti 6.5, Lazzari 6.5 (31' st Barone 6); Cossu 7; Nenè 8 (18' st Larrivey 5.5), Matri 6.5. In panchina: Lupatelli, Dessena, Brkljaca, Jeda. Allenatore: Massimiliano Allegri 7. ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Padoin 6, Talamonti 5, Peluso 4.5,
Ascoli 6. RETI: 4' st Milito; 35' st Maicon. NOTE: giornata serena, terreno in mediocri condizioni, spettatori 15.000, angoli 9-3 per il Livorno. Ammoniti: Lucio, Raimondi, Tavano. Recupero: 3', 3'. LIVORNO – L'Inter sarà pure una squadra che riesce raramente a entusiasmare (specie gli avversari), ma è anche capace di vincere sfruttando esperienza e individualità. Come ha fatto a Livorno dove, dopo un brutto primo tempo, sostituendo il giovane Khrin con Etòo e grazie all’apporto di Cambiasso, che aveva preso il posto di Muntari (infortunato), ha messo fra sè e il duo JuveSamp già sette punti. RETI: 8'pt Mauri, 32'pt Maccarone NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12mila circa. Ammoniti: Baronio, Ficagna. Angoli: 6-5 per la Lazio. Recupero: 3'; 3'. SIENA – Siena e Lazio portano via un punto a testa dalla gara del «Franchi». Un pareggio che muove la classifica di entrambe al termine di una partita sostanzialmente equilibrata. Al 8' la squadra di Ballardini sbloccava il punteggio con Mauri, bravo a deviare in fondo al sacco un cross dalla destra. Al 31' fuga sulla sinistra di Maccarone, leggerezza di Siviglia in copertura, e diagonale vincente dell’attaccante senese con palla che passava sotto le gambe di Muslera.
Bellini 5.5; Madonna 5.5 (22' st Layun Prado 5.5), Radovanovic 5 (7' st Caserta 6), Guarente 5.5, Valdes 5; Doni 5.5 (18' st Ceravolo 5), Tiribocchi 5. In panchina: Coppola, Pellegrino, Bianco, Tiboni. Allenatore: Conte 5. ARBITRO: Velotto di Grosseto 6.5. RETI: 33' e 36' pt Nenè, 46' pt Matri (rig). NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Angoli: 3-2. Ammoniti: Peluso e Canini Recupero: 1'; 0'.
CHIEVO UDINESE
ROMA BOLOGNA
2 1
ROMA (4-4-2): Doni 6; Motta 6.5 (28'st Cicinho sv), Mexes 6.5, Juan 6 (1'st Andreolli 6.5), Riise 6.5; Perrotta 6.5, Pizarro 6, Brighi 6, Guberti 5; Vucinic 6.5, Menez 6 (28'st Baptista 6). In panchina: Julio Sergio, Faty, Cerci, Okaka. Allenatore: Ranieri 6. BOLOGNA (4-3-2-1): Viviano 6.5; Raggi 6, Moras 6, Portanova 5.5, Lanna 6; Mudingayi 5, Mingazzini 6 (39'st Marazzina sv), Tedesco 6; Valiani 5.5 (35'st Vigiani sv), Adailton 6 (17'st Osvaldo 5); Di Vaio 5.5. In panchina: Colombo, Zenoni, Britos, Casarini. Allenatore: Colomba 5.5. ARBITRO: Baracani di Fi-
PALERMO GENOA
0 0
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 7.5; Cassani 6, Kjaer 6, Migliaccio 6, Bovo 6, Nocerino 6; Simplicio 6, Bresciano 6; Pastore 5.5 (17' st Hernandez 6); Cavani 5.5 (32' st Budan sv), Miccoli 6. In panchina: Rubinho, Goian, Bertolo, Blasi, Melinte. Allenatore: Zenga 6 GENOA (3-4-3): Scarpi 6.5; Biava 6, Moretti 6, Bocchetti 6; Papastathopoulos 6, Rossi 6, Milanetto 6, Modesto 6; Palladino 6.5 (13' st Sculli 6), Floccari 6 (13' st Crespo 6), Mesto 6 (30' st Palacio sv). In panchina: Russo, Esposito, Zapater, Tomovic. Allenatore: Gasperini 6 ARBITRO: Brighi di Cesena 5
1 1
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Mandelli 6, Yepes 6.5, Mantovani 6.5; Luciano 6 (20' st Bentivoglio 6.5), Iori 6 (37' st Ariatti sv), Marcolini 6.5; Pinzi 6; Pellissier 5.5, Granoche 5 (14' st Bogdani 6). In panchina: Squizzi, Morero, Sardo, De Paula. Allenatore: Di Carlo 6. UDINESE (4-3-3): Handanovic 7; Cuadrado 6.5, Zapata 6.5, Coda 6.5, Lukovic 6; Inler 6, D’Agostino 6.5
renze 6. RETI: 32'pt Adailton, 35'pt Vucinic; 7'st Perrotta. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Gia. Tedesco, Vucinic, Di Vaio, Perrotta. Angoli: 16-1 per la Roma. Recupero: 1', 4'. ROMA – Dopo quasi un mese e, soprattutto, tre sconfitte di fila, la Roma torna a sorridere in campionato, battendo per 2-1 il Bologna in un Olimpico poco amichevole, ribaltando una partita che aveva visto i felsinei passare in vantaggio con Adailton. Poi, le zampate di Vucinic, di nuovo in gol dopo un periodo di digiuno lunghissimo, e di Perrotta, che festeggia con la rete del successo il suo fresco prolungamento contrattuale. NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.624 per un incasso di 320.197,50 euro. Angoli: 6-7. Ammoniti: Cavani, Papastathopoulos, Biava, Mesto, Scarpi, Miccoli. Recupero: 0'; 5'. PALERMO – Mancano solo i gol al “Barbera” nel posticipo dell’11ª di serie A tra Palermo e Genoa. Risultato giusto al termine di una partita equilibrata con le due squadre che hanno fatto il possibile per superarsi e che hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter puntare all’Europa. Occasioni da una parte e dall’altra ma reti inviolate grazie soprattutto ai due portieri, l’sperto Scarpi e il giovane Sirigu, che ha davanti a se un grande futuro.
(44' st Sammarco sv), Asamoah 6; Pepe 5.5, Floro Flores 6.5 (41' pt Di Natale 5.5), Sanchez sv (22' pt Lodi 6). In panchina: Belardi, Felipe, Pasquale, Corradi. Allenatore: Marino 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6. RETI: 27' pt Floro Flores, 25' st Yepes. NOTE: Giornata di sole, terreno in buon condizioni. Spettatori: 6 mila circa. Angoli: 10-0 per il Chievo. Ammoniti: D’Agostino, Marcolini, Inler. Iori. Recupero: 2'; 3'+2'
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18 Sport
Risultati e classifica Andria-Reggiana
1-1
Cavese-Cosenza
1-1
Giulianova-Verona
0-0
Pescara-Taranto
1-1
Pescina-Spal
0-3
st 26’ Rossi (R), 46’ Sibillano (A) pt 31’ Schetter (CA); st 3’ Fiore (CO)
11ª
Marcatori VERONA
23
11 6
5
0 17 3
5
3
2
0 11 3
6
3
3
0
6
0 14 +2
PESCARA
23
11 6
5
0 16 9
6
5
1
0
9
3
5
1
4
0
7
6
7
PORTOGRUARO
20
10 6
2
2 14 8
5
2
2
1
6
4
5
4
0
1
8
4
6
0
TERNANA
18
10 6
0
4 15 9
5
4
0
1 12 4
5
2
0
3
3
5
6
-2
RIMINI
16
11 5
1
5 11 14 6
4
1
1
9
5
5
1
0
4
2
9
-3 -7
COSENZA
15
11 3
6
2 14 11 5
1
4
0
6
2
6
2
2
2
8
9
3
-6
RAVENNA
15
11 4
3
4 12 10 5
2
2
1
7
4
6
2
1
3
5
6
2
-6
TARANTO
15
11 3
6
2 10 8
6
2
3
1
5
4
5
1
3
1
5
4
2
-8
pt 16’ D’Ambrosio (RM), 45’ Turchi (L); st 24’ (r) D’Apice, 34’ Sansone (L)
REGGIANA
13
11 3
4
4 16 15 6
3
1
2 12 8
5
0
3
2
4
7
1 -10
Rimini-Ravenna
CAVESE
13
11 2
7
2
5
2
3
0
6
4
6
0
4
2
1
3
0
V. LANCIANO
13
11 2
7
2 11 14 5
1
2
2
5
9
6
1
5
0
6
5
-3 -8
SPAL
12
11 2
6
3 12 11 5
0
2
3
3
6
6
2
4
0
9
5
1
GIULIANOVA
12
11 2
6
3
9 12 6
1
4
1
6
6
5
1
2
2
3
6
-3 -11
PESCINA
pt 42' (a) Migliaccio (P); st 20' Russo (T) pt 12’ 28’ Schiavon; st 11’ Bracaletti
Portogruaro-Ternana Stasera, ore 20:45
Potenza-Foggia
Post. 2-1
pt 35’ (r) De Cesare (PZ); st 29’ Lucenti (PZ), 32’ Mancino (F)
R. Marcianise-V. Lanciano 2-2 1-0
pt 32' Docente
Prossimo turno
12ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Andria-Giulianova Cosenza-Pescara Foggia-Rimini Ravenna-Pescina Reggiana-Potenza Spal-Portogruaro Taranto-Cavese V. Lanciano-Ternana Verona-R. Marcianise
giornata
7
7
0
-8
-9
12
11 3
3
5
9 14 6
1
2
3
3
7
5
2
1
2
6
7
-5 -11
R. MARCIANISE
9
11 2
3
6 11 16 5
0
2
3
4
8
6
2
1
3
7
8
-5 -12
ANDRIA
9
11 2
3
6
8 14 6
2
2
2
3
3
5
0
1
4
5 11 -6 -14
POTENZA
9
11 2
3
6
9 17 6
2
1
3
6
9
5
0
2
3
3
FOGGIA
9
11 2
4
5 10 19 5
0
3
2
3
6
6
2
1
3
7 13 -9 -11
8
5 RETI: Selva (Verona) 4 RETI: Biancolino (Cosenza); Rossi (1) e Stefani (2) (Reggiana) 3 RETI: Scotto (Cosenza); Salgado (1) (Foggia); Ganci (1) e Olivi (Pescara); Bocalon (Portogruaro); Polani (Potenza); Packer (Ravenna); Tedesco (Real Marcianise); Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Schiavon (Spal); Corona (1) (Taranto); Tozzi Borsoi (2) (Ternana); Berrettoni e Ceccarelli (Verona) 2 RETI: Ottobre (Andria); Varriale (Cavese); Campagnacci (2) e Melchiorri (Giulianova); Improta (2), Sansone e Turchi (Lanciano); Artistico, Bonanni (1) e Sansovini (Pescara); Altinier, Cunico e Marchi (Portogruaro); Catania e De Cesare (Potenza); Ciuffetelli e Piovaccari (Ravenna); D’Ambrosio (Real Marcianise); Alessi (Reggiana); Docente e Tulli (1) (Rimini); Arma e Bazzani (Spal); Correa e Innocenti (Taranto); Concas, Lacheheb e Noviello (Ternana); Pensalfini (Verona)
-8 -14
Poker di pareggi di fila per il Taranto che interrompe la serie d’oro di Cuccureddu all’Adriatico
Pescara, un pari che sa di beffa Domina nel primo tempo ma poi si fa raggiungere nella ripresa da Russo PESCARA TARANTO
1 1
Il Porto vede la vetta
PESCARA (4-4-2): Pinna 6; Zanon 6, Olivi 6, Mengoni 6, Vitale 5; Gessa 6 (26' st Zappacosta ), Coletti 5,5, Dettori 5,5, Bonanni 6 (33' st Artistico sv); Ganci 6,5, Sansovini 6,5 (18' st Zizzari 6). A disp.: Bartoletti, Romito, Carboni, Tognozzi. All. Cuccureddu 6. TARANTO (4-3-1-2): Bremec 7; Calori 5,5, Migliaccio 5,5, Viviani 5,5, Bolzan 5,5; Giorgino 5,5 (33' st Prosperi sv), Quadri 6, Mezavilla 4,5 (1' st Felci 7); Correa 6; Corona 6, Scarpa 4 (12' st Russo 7). A disp.: Barasso, Spinelli, Berretti, Lolli. All.: Brucato 6. ARBITRO: Irrati di Pistoia 5,5. RETI: 42' pt Migliaccio (T, autorete); 20'st Russo (T). NOTE: spettatori 9000 circa. Ammoniti: Migliaccio, Giorgino, Zappacosta- Angoli 4-2 per il Pescara. Recupero: pt 1'; st 5' PESCARA - Brucato a caccia della missione impossibile: fermare il Pescara nel suo stadio dopo le cinque vittorie consecutive degli abruzzesi all'Adriatico. Missione riuscita a metà: dopo un primo tempo disastroso, mister X porta a casa un punto. Finisce 1 a 1. Il tecnico jonico rinuncia inizialmente all'ex di turno Felci, ma non al febbricitante Scarpa. Il peso della trasferta abruzzese è tutto sulle spalle dell'ariete Corona. Tra le linee c'è Correa. Dopo tre pareggi i pugliesi hanno la grande occasione per dare un cambio di marcia netto alla stagione. Il problema, però, è il Pescara. Brillante, affamato e galvanizzato dal primo successo esterno a Ferrara. Dopo pochi secondi è già gol: Bonanni per Sansovini che la mette dentro, ma l'attaccante è in fuorigioco. La pressione dei locali è
PORTOGRUARO TERNANA
ORE 20.45
PORTOGRUARO. Torna a disposizione D'Alterio che dovrebbe partire dalla panchina. Di conseguenza, linea difensiva inalterata rispetto all'ultima di campionato con la Cavese. Sempre out Mattielig, il ballottaggio a centrocampo è tra Vicente e Puccio. L'impiego del secondo sulla corsia di sinistra implicherebbe lo spostamento al centro di Scozzarella. Un punto di domanda anche in avanti. Potrebbe ritrovare spazio dal primo minuto Altinier. INDISPONIBILI: Diogo Felipe, Fusciello, Mattielig. TERNI. La società sembra aver messo da parte i dissapori con l'ex capitano Antonio Cardona, che finora non è stato mai convocato e che, per la prima volta, figura nella lista dei disponibili. Anche per sopperire all'emergenza: fuori in un sol colpo Piccioni, Di Deo, Di Dio, Marino, Angelucci, Cori e De Bellis. In luogo di Piccioni potrebbe giocare Perney, ma c'è anche l'opzione più offensiva Alessandro. In attacco Noviello appoggerà Tozzi Borsoi. INDISPONIBILI: Angelucci, Di Dio, Marino, Cori, De Bellis, Piccioni, Di Deo. PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; Bianchi, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Scozzarella, Vicente, Espinal; Cunico; Altinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Specchia, D'Alterio, Puccio, Bocalon, Scapuzzi. All.: Calori. TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso Tedeschi, Borghetti, Camillini; Concas, Cardona, Danucci, Perney; Noviello, Tozzi Borsoi. A disp.: Cunzi, Bizzarri, Bertoli, Costantini, Lacheheb, Alessandro, Perna. All.: Baldassarri. ARBITRO: Colasanti di Siena (Carmignani-Caroti). L’esultanza del Taranto dopo il pareggio di Russo
costante. Al 5' ci prova direttamente Bonanni, a segno nelle ultime partite, su punizione: palla bloccata da Bremec. All'8' Bolzan scivola e lascia una prateria a Zanon, il cross dell'ex celanese è corto per gli attaccanti posizionati a centro area. La prima reazione tarantina arriva con giocate singole di Corona che prova a mettere in difficoltà i centrali nell'uno contro uno e con una punizione di Quadri che però trova pronto solo Pinna nell'area pescarese. Al
14' Bremec salva il risultato fermando Ganci, servito con un numero d'alta scuola di Sansovini, a due passi dalla porta. E' ancora il portiere il miglior uomo del Taranto. Al 25' fa un miracolo su Sansovini liberato al tiro dal cross da sinistra di Bonanni. Stop di petto e calcio a botta sicura da pochi metri, Bremec con una mano riesce a deviare in angolo un gol già fatto. Al 36' e al 39' il Pescara va vicino altre due volte al gol, la seconda con una girata spettacolare di
Sansovini che sfiora la traversa. Pugliesi alle corde. Infatti arriva il meritato vantaggio: Gessa vola sulla destra e serve “Inzaghino” Ganci sul primo palo. Il tocco con la punta del piede che basta a beffare Bremec, però, è di Migliaccio. La prova del Taranto nei primi 45' dell'Adriatico è di quelle che scatenano il panico: impossibile pensare anche al quinto posto in queste condizioni. La prima mossa del tecnico jonico è il reinserimento di Felci al posto di un Mezavil-
la spaesato. Mentre i rossoblu cercano di dare un senso alla partita, al 10' della ripresa Bonanni divora la palla del 2 a 0, arrivando in solitudine da sinistra in area e sbagliando la scelta finale. Segnali di vita del Taranto al 14' con un gran tiro di Corona dal limite che sorvola di poco la traversa. L'innesto di Felci dà qualcosa in più alla manovra. Il Pescara cade nel suo solito errore lasciando metri a Correa e compagni. Cuccureddu decide di cambiare qualcosa, an-
che nell'atteggiamento, inserendo Zizzari. Neanche il tempo di fare il cambio che il Taranto pareggia. Punizione di Correa da destra al 20': palla servita al limite a Quadri che calcia ma trova una deviazione che serve Russo, chiamato solo a spingerla in porta per il pari. I rossoblu addormentano la partita e portano a casa il quarto pareggio consecutivo. Non basta il colpo di testa di Mengoni al 44' per piegare Bremec una seconda volta. Dino Di Riso
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Sport 19
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Cavese in dieci dal 12 st, Biancolino fallisce un gol che valeva tre punti
Cosenza, occasione sprecata Una perla di Fiore replica a Schetter, ma i Lupi mancano il successo CAVESE COSENZA
1 1
CAVESE (4-4-1-1): Russo 6; Grillo 5,5, Cipriani 6, Farina 6, Nocerino 4,5; Tarantino 6 (13’ st Bacchi 6), Maiorano 6,5, Bacchiocchi 6 (7’ Scartozzi 6), Favasuli 6; Schetter 7, Bernardo 6 (25’ st Varriale sv). A disp.: Pane, Pozza, D’Orsi, Cruz. All.: Maurizi 6. COSENZA (3-4-3): Pinzan 6; Musca 5 (1’st Fiore 7), Porchia 6, Fanucci 5,5; Bernardi 5,5, Roselli 5,5 (1’st Danti 6,5), De Rose 6, Maggiolini 5,5; Caccavallo 5,5, Biancolino 5, Scotto 6 (27’ Mortelliti sv). A disp.: Ameltonis, Di Bari, Giardina, Virga. All.: Toscano. ARBITRO: D’Alesio di Forlì 5,5. RETI: pt 31’ Schetter (CA); st 3’ Fiore (CO). NOTE: spettatori 2.362 (di cui 300 provenienti da Cosenza) per un incasso di 26.969 euro. Ammoniti: Schetter , Bacchiocchi , Biancolino, Danti , Scartozzi . Espulso Nocerino al 12’ st per un colpo a Caccavallo a gioco fermo. Recupero: pt 3’; st 5’. di ANDREA BUONAIUTO CAVA DE’ TIRRENI. È sbocciato il primo Fiore della stagione. Ingresso e gol lampo, in combutta con Danti neo-entrato anche lui. Questa la sintesi del pareggio sul campo di Cava. Il Cosenza va sotto con merito nel primo tempo, ma riprende la situazione ad inizio ripresa. Fallisce però la rimonta non sfruttando l’uomo in più. E se Biancolino non avesse fallito l’occasione dinanzi a Russo i tre punti non sarebbero stati utopia. Nel dopo gara mini invasione dei supporters del Cosenza in cerca di una maglia, entrano anche quelli della Cavese e per poco non avviene il contatto. Il Cosenza appare in ripre-
PAGELLE COSENZA PINZAN (6) - Particolarmente attento sulle conclusioni di Maiorano. Sulla prima di queste è addirittura strepitoso, quando ci arriva in volo su una maligna traiettoria destinata al sette. Un solo brivido rinvio errato. MUSCA (5) - Soffre di gran lunga le scorribande di Schetter e, quando capita dalle sue parti, anche di Tarantino. La sua prova dura una sola frazione, il sacrificato per la rinascita è proprio lui. Dal 1’ st FIORE (7) - Entra e risolve la questione. Sinistro di precisione chirurgica che rimette in pari la questione. Poi si sistema in cabina di regia e comincia a dirigere le operazioni. Fa girare la manovra e innesca il gioco sulle fasce. PORCHIA (6) - Il capitano fa il suo dovere cercando di attenuare le paure per le vie centrali. Tiene bene su Bernardi e fa valere il peso speifico sulle pericolose palle (inattive e non) che provengono dagli esterni.
Pinzan si esalta su un fendente di Maiorano
sa. Il tecnico gradirebbe incrementare il filotto positivo per rilanciare la squadra al ridosso del podio. La zona play-off è dietro l’angolo ma la squadra, finora, pare voler girare a largo. La Cavese è determinata, chiusa a riccio intorno al solido dispositivo adibito da Maurizi. Squadra che sa rimediare all’assenza di una vera punta centrale e che sa garantire produzione sulle corsie esterne. Un bel guaio per il Cosenza dunque. Da quelle parti agiscono Bernardi a destra e Maggiolini a sinistra. Entrambi devono tenere a bada i dirimpettai Tarantino e Favasuli; quest’ultimi scambiano spesso e volentieri la corsia di competenza creando non pochi problemi. Dalla destra arriverà anche l’invito per la rete del vantaggio della Cavese ma non è questo a preoccupare Toscano. La colpa originale risiede in quell’incapacità nella fase d’impostazione: in mezzo al campo De Rose e Roselli smistano la manovra a corrente alternata anche perché a disporre di ener-
gia in abbondanza è la premiata ditta cavese Maiorano-Bacchiocchi. Insomma vacche magre per Biancolino sul fronte offensivo. Palle giocabili nel primo tempo? Proprio nessuna, poiché sulla linea della trequarti Caccavallo gira a vuoto ed il giovane Scotto ha le spalle ancora leggerine. Tuttavia l’occasione migliore per il Cosenza è partorita proprio dal suo destro: sombrero su Grillo e sinistro in allegato con Russo che smanaccia in angolo (20’). Intorno la buona produzione della Cavese che ha in Bernardo e Schetter i referenti avanzati. E sarà proprio quest’ultimo a sbloccare la contesa: un attimo prima della partita è stato premiato dal presidente per le 150 gare in maglia biancoblù, lui ha ricambiato l’omaggio con il preciso colpo di testa su assist dalla destra di Favasuli. Il Cosenza tutto sommato merita lo svantaggio ed è proprio in questo momento che medita l’ingresso di Fiore. La Cavese becca a volo l’occasione e ora pensa al-
la salvaguardia dei tre punti, intanto c’è Maiorano che dalla distanza tiene occupato Pinzan (due interventi su altrettanti bolidi dalla distanza). Urge un cambiamento. Toscano lo sa ed allora si presenta in campo con Danti e Toscano. Basta un niente ed il pareggio è cosa fatta: Danti scende sulla sinistra, converge e scarica su Fiore, sinistro di precisione dal limite che bacia l’angolino alla sinistra di Russo. Ora si che si ragiona. Le chiavi dell’azienda sono in possesso di Stefano Fiore che, dalla cabina di pilotaggio, monitorizza il quadro e predispone idee. E le cose vanno di bene in meglio quando Nocerino colpisce a gioco fermo Caccavallo e costringe in dieci i suoi. Ora si che si può approfittare. Ma non è dello stesso avviso Biancolino che, su repentina verticalizzazione dalle retrovie, si ritrova tu per tu con Russo ma gli scarica la palla addosso. Occasione ghiottissima mandata alle ortiche. Un pari che sta stretto ai Lupi.
FANUCCI (5,5) - Si perde Schetter sull’azione del gol. L’episodio macchia la sua prova. Nella ripresa non ha molto da fare ma alcuni interventi (pericoloso fallo al limite nei minuti finali) sono da evitare. BERNARDI (5,5) - Soffre molto sulla sua corsia di competenza. Spinge poco, perché la Cavese si dà un gran da fare nel primo tempo ed è balbettante in fase di contenimento ROSELLI (5,5) - Nella prima frazione viene schiacciato dal tandem Bacchiocchi-Maiorano. Dal 1’ st DANTI (6,5) - il suo ingresso è decisivo ai fini del pareggio. Si piazza a sinistra e porta idee ed inviti per i suoi. Preziosissimo. DE ROSE (6) - Un po’ meglio rispetto al compagno di merende in mediana. Tanta corsa ed anche qualche buona idea in mezzo al campo. MAGGIOLINI (5,5) - Anche lui in difficoltà sulla sinistra. Prima Favasuli, poi Tarantino scappano spesso dalle sue parti CACCAVALLO (5,5) - partita di grande sacrificio. Tutto sommato di palloni giocabili ce ne sono pochi e lui non riesce a trovare lo spunto decisivo. Nella ripresa poteva dare qualcosa in più. BIANCOLINO (5) - Ha sulla coscienza l’occasione sprecata sull’uno a uno. Un attaccante del suo calibro non può assolutamente fallire a tu per tu con l’avversario. L’episodio fa saltare la vittoria. SCOTTO (6) - Tanto movimento ed anche qualche buon colpo per la platea (sombrero e tiro al volo). Dal 27’ st MORTELLITI (SV) Entra ma non riesce ad incidere.
Il vice di Toscano: «Un bomber del suo calibro doveva metterla dentro»
«Continua così la scia positiva» Napoli ammette che i rossoblù potevano fare meglio, ma incassa il pari CAVA DE’ TIRRENI. E negli spogliatoi cala ancora il silenzio. Non parla Toscano squalificato, alla luce di questo uno a uno del “Simonetta Lamberti”. A conti fatti il Cosenza ha lasciato scappare un’occasione ghiottissima: portare via tre punti decisivi, che di colpo avrebbero dato un senso al filotto di risultati della squadra. Pesa come un macigno l’occasione fallita da Biancolino sull’uno a uno. Un’occasione, questa sì irripetibile, che ha pesato sul finale di gara, dove un Cosenza con l’uomo in più s’è piegato su se stesso e non è risiucito a concretizzare (e capitalizzare) gli sforzi in manovra. L’analisi di Michele Napoli, allenatore in seconda, parte proprio da quell’occasione indigesta: “Purtroppo è andata così –esordisce NapoliAccidenti a quell’occasione, lì abbiamo buttato via i tre punti. Un giocatore del calibro di Biancolino poteva certamente fare meglio. Pazienza, forse non era giornata. Torniamo a casa molto rammaricati poiché volevamo la vittoria a tutti i costi”. Voglia di tre punti, ma la pratica del campo ha imposto variazioni sul tema importanti. Nel primo tempo il Cosenza s’è abbandonato ad una
A sinistra mister Napoli, sopra una rovesciata di Biancolino
prestazione remissiva. In pratica ha lasciato che la Cavese disponesse del traffico sulle corsie esterne ed in mezzo al campo ha sofferto co i centrali: “È vero, nel primo tempo le cose non sono andate come speravamo. Eravamo troppo lunghi e non riuscivamo ad imbastire trame per il terzetto in avanti che ha avuto pochissime palle giocabili. La Cavese ha sfruttato queste nostre lacune ed è diventata subito aggressiva e ci
ha creato molte difficoltà soprattutto sugli esterni”. Meno male che la panchina del Cosenza è lunga quanto basta. La ripresa s’è aperta con le facce nuove tenute in naftalina. È entrato Danti e s’è sistemato a sinistra, è entrato Stefano Fiore e, d’improvviso, tutto ha avuto un senso nel bel mezzo della manovra. Saranno passati poco più di 120 secondi, la neoentrata ditta del gol ha disposto subito la spe-
cialità della casa: “Si, con Danti e Fiore le cose sono andate subito meglio. Danti dalla sinistra è subito entrato in partita mentre Fiore ha fatto quello che sa. Non è un caso che sia stato proprio lui a risolvere la questione. Ha dato ordine alla manovra ed ha disposto diversi inviti per i compagni di squadra. È decisamente un valore aggiunto per questa squadra”. Napoli guarda comunque con fiducia all’immediato futuro. In-
tanto la squadra non perde da quattro gare: “Tutto sommato è il quarto risultato utile consecutivo. Questo pareggio non è assolutamente da buttare via, alla fine fa morale e ci fa ben sperare per il futuro. Certamente c’è molto rammarico per la vittoria mancata, i tre punti potevano essere tranquillamente ma cosa possiamo fare? Dobbiamo ricompattarci e ripartire” a. b.
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20 Sport
Gioco, gol (De Cesare e Lucenti) e vittoria convincente col Foggia
Potenza, finalmente La classifica fa meno paura: prese Andria, Marcianise e i dauni POTENZA FOGGIA
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POTENZA (3-5-1-1) : Tesoniero 7,5; Porcaro 6,5, Cardinale 6,5, Chiavaro 6,5; Lucenti 7, Profeta 6 (dal 19'st Giannusa 6,5), De Simone 6,5 (dal 42'st Anderson sv), Berardi 6,5, Frezza 6,5; Catania 7,5; De Cesare 7 (dal 14'st Polani 6). A disp. Gragnaniello, Barbato, Langella, Nappello. All. Capuano FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 6,5; Carbone 6, Burzigotti 6, Goretti 5,5, Micco 5,5; Trezzi 5, D'Amico 5,5; Compierchio 5,5 (dal 44'st Cuomo sv), Velardi 5 (dal 32'st Tarantino sv), Mancino 6,5; Salgado 5,5. A disp. Liccardi, Torta, Sgambato, Romano, Ferrari. All. Porta - Pecchia ARBITRO : Ostinelli di Como (Cannistrà - Roccasalvo) RETI : 29’pt De Cesare (r), 35’st Lucenti, 32’st Mancino (F). NOTE : ammoniti Goretti (F) e Polani. Spettatori 2000 circa, di cui 311 ospiti. Angoli 4-4, recupero: p.t. 2', s.t. 5' MESSAGGIO CHIARO al campionato: non è certo il Potenza la squadra più scarsa. Nè per i valori tecnici, nè per le motivazioni che mette in campo quando non sarebbe assurdo cadere in depressione, specie visto il clima che si respira in società. Capuano ha già vinto la seconda battaglia della sua gestione bis. Porta a casa lo scalpo di un Foggia non trascendentale e pieno di assenze, ma contro il quale vantava un temibile ruolino personale di zero successi in dodici precedenti. Nel suo piccolo, Eziolino ha cambiato la storia. Finisce sotto la curva a battersi il petto, dedicando al “popolo”il ritorno ai tre punti del Potenza. Non si vinceva dal 30 agosto, contro l’Andria. Catania è il grimaldello di lusso che scardina la non irreprensibile difesa rossonera, ma la gara è stata vinta anche strategicamente: se Capuano azzecca tutto, cambi compresi, il duo Pecchia-Porta persevera nell’inutile avanzamenti del mediano Velardi a supporto di Salgado. Il giovane ex palermitano è offensivamente innocuo, mentre forse avrebbe potuto contrastare la trequarti rossoblu assai meglio degli spaesati Trezzi e D’Amico. La fisiologica sofferenza sul finale non compromette il giudizio su una prestazione incoraggian-
L’inchino di De Cesare dopo il gol e in alto il rigore dell’1-0
te per qualità e intensità. L’obiettivo per la doppia trasferta di Reggio Emilia e Cava diventa tornare almeno una volta con la porta inviolata. Fin’ora non è mai successo. LA PARTITA - Capuano ripropone il Potenza di Taranto, almeno negli uomini. Modifica però l'atteggiamento, perchè gli otto dietro la linea della palla visti allo Iacovone non si adattano di certo ad una partita da vincere a tutti i costi. Subito piede sull’acceleratore. Al 5' Frezza dal limite allunga a De Cesare un suggerimento che l'ex salernitano riesce a deviare col piede mancino, sfiorando di poco il secondo palo con una traiettoria che Bindi controlla. All’11' inizia lo show di Catania, che supera la metà campo innescando il ribaltamento: Berardi si sovrappone in verticale concludendo poco alto di prima intenzione. Segnale di risveglio ospite al 17', quando Com-
pierchio ipnotizza Chiavaro controllando di tacco a seguire per Salgado, che non centra lo specchio di collo destro. Sul rovesciamento di fronte, però, è ancora Potenza: De Cesare allarga per Frezza, che da sinistra rientra per calciare teso sull'esterno della rete foggiana. Catania è la fonte ispiratissima delle trame offensive: al 23' fa da torre per De Cesare in area, portando a compimento un'azione da lui stesso avviata sulla trequarti. Un minuto dopo l'ex cosentino innesca ancora l'unica punta in velocità, Bindi è costretto all'angolo. Sugli sviluppi, lo stesso De Cesare perde l'occasione per la stoccata provando a portarsi la palla sul destro. Decisivo l'anticipo di Carbone. Ma Lele Catania di questi tempi è capace di vincere le partite da solo: minuto 33', dialogo stretto con De Cesare al limite dell'area, Goretti è costretto a buttare giù
il numero dieci potentino. Rigore indiscutibile, trasformato con freddezza dal capitano rossoblu. E' ancora Catania al 40' a scaldare i guanti di Bindi con una botta dai 25 metri. Il modo migliore per andare al riposo, dopo almeno quaranta minuti di bel calcio. Come ha giustamente spiegato Capuano, tanti movimenti studiati, poche azioni improvvisate a braccio. Ma Il the caldo rende il Foggia più arrembante, insieme all'avanzamento di Trezzi che riporta Velardi basso ad affiancare D'Amico. Micco al 50' costringe Tesoniero a distendersi sulla sua sinistra, poco dopo è proprio Velardi dal limite ad alzare la traiettoria sopra la traversa. Il Potenza cala fisicamente nei suoi protagonisti del primo tempo (Frezza e De Cesare, che lascia spazio a Polani), ma Catania ha davvero sette vite. Al 68' svetta di testa - soluzione di po-
co a lato - subito dopo serve Polani, sgraziato nella conclusione. Intorno alla mezz'ora lo snodo decisivo: Tesoniero vola all'incrocio per dire no ad una bella girata di Mancino, l'angolo che ne deriva lo intercetta Giannusa, per la prima volta positivo. L’ex del Cassino supera la metà campo chiudendo il triangolo con De Simone e Lucenti, abile a coordinarsi in tuffo di testa. E’ il 2-0, ed è quasi fatta. Quasi. Poco dopo la mezz’ora Mancino (il migliore tra gli ospiti) approfitta di una rara incertezza di Cardinale e rianima i suoi accorciando le distanze. Nel finale è assedio rossonero, Cardinale ci mette una pezza in area su Burzigotti, rimediando cosi' alla topica precedente. Polani fallisce il 3-1, ma ad esultare sotto la curva ci andrà Capuano. Il Potenza è ancora vivo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Dedicata a Postiglione
Lo staff societario e tecnico si stringe intorno al patron che è in difficoltà
Rosario Pellegrino a fine gara. In alto i tifosi del Foggia, in basso quelli del Potenza
UN CONVINCENTE Potenza batte il Foggia e conquista il secondo successo stagionale davanti al pubblico amico. Due ad uno il risultato a favore dei rossoblù al termine di novanta minuti giocati con grande intensità da parte dei padroni di casa che, così, ritrovano l’ affetto del pubblico pronto a tributare il giusto plauso per una prestazione tutta ardore e grinta. La sala stampa del “Viviani”, allora, priva del Presidente Postiglione, al momento lontano dalla squadra, vede la presenza di Rosario Pellegrino che, prima di qualsiasi altro tipo di discorso, tiene a dedicare la vittoria proprio al massimo esponente del sodalizio lucano. “Questa vittoria – dice – è tutta per Giuseppe Postiglione che, effettivamente, sta attraversando un momento difficile. Io, per quanto mi riguarda, ci sono sempre. Ho sposato questo progetto per l’ amicizia che mi lega al presidente. Chissà che questi tre punti possano servire un po’ a stemperare gli animi. Con il punto di Taranto e la vittoria contro il Foggia, il Potenza ha, forse, posto le basi per uscire quanto prima da questa situazione di classifica, certo non prevista ad inizio stagione. Deve essere difficile stare a casa e non poter gioire per un successo che la squadra oggi ha meritato al di là del punteggio di misura”. In effetti, Pellegrino se da un lato gongola per questo successo; dall’altro dimostra tutta la sua vicinanza a Postiglione che, indipendentemente da tutto, crediamo soffra nel rimanere fuori dal rettangolo verde del “Viviani”.
“Postiglione –continua –ha sempre ricevuto solo insulti ed improperi. Fa parte del calcio? Sino ad un certo punto. Certo è che oggi, ancora una volta, abbiamo dimostrato di essere una Società di uomini che non si è tirata indietro nell’ assicurare il massimo sostegno alla nostra squadra. C’è qualcuno che vuole intavolare una trattativa per l’ acquisizione dell’ intero pacchetto azionario del Potenza? Noi siamo qui eventualmente per discutere con chi si presenta con un progetto serio ed affidabile. Chi vuole acquistare il Potenza deve fornire garanzie concrete. Non vorremmo passare alla storia come quelli che hanno consegnato un patrimonio della città in mani poco affidabili. Il presente dice che, attualmente, la Società è nelle nostre mani e faremo di tutto per portar fuori il Potenza dalle paludi della bassa classifica. Queste ultime partite, ripeto, hanno rialzato le nostre quotazioni. Ora serve non fermarsi, partendo dal prossimo doppio impegno di campionato che ci vedrà affrontare due trasferte insidiose come Reggio Emilia e Cava dei Tirreni. Probabilmente la vittoria di oggi ci consente di vivere una settimana più tranquilla”. E’ quanto tutti sperano. La nuova gestione Capuano, per gli amanti delle statistiche, porta quattro punti in due gare, ma soprattutto un Potenza deciso, grintoso ed intenzionato a recuperare posizioni in graduatoria. Per eventuali riscontri societari, il tutto è rimandato ai prossimi giorni. Lorenzo Corrado sport@luedi.it
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Sport 21
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Le pagelle Il siciliano fa la differenza. Giannusa, ottimo impatto.
Catania da fare invidia Tesoniero decisivo quanto chi ha segnato. Difesa attenta TESONIERO (7,5) - prima su Micco, poi su Mancino: due paratoni per una conferma. E' il titolare indiscusso del Potenza. Ancor più bravo perchè sa farsi trovare pronto nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa, a freddo. Sta nascendo un grande portiere.
veloci. Finalmente concentrato. DE SIMONE (6,5) - : schiacciato a protezione della difesa, non fa della corsa un suo punto di forza. Ma sa trovarsi sempre al posto giusto, vedi nel contropiede del raddoppio. Velardi, dalle sue parti, non la vede mai.
PORCARO (6,5) - un disimpegno avventuroso sul finale del primo tempo, qualche altra sbavatura di poco conto, ma nel contesto di una costante crescita di affidabilità. Fedele esecutore dei meccanismi difensivi su cui Capuano lavora ossessivamente.
ANDERSON (SV)) BERARDI (6,5) - ruba un'infinità di palloni, ci mette il solito polmone in più. Rischia l’ammonizione, per fortuna - da diffidato - non la prende.
CARDINALE (6,5) - impeccabile fino allo sfortunato episodio del gol foggiano. In ogni caso, annulla completamente Salgado rivelandosi un punto fermo dal quale non si potrà mai prescindere. Sempre sul pezzo quando c’è da andare di testa, lucido a spazzare durante il forcing finale degli ospiti.
FREZZA (6,5) - confermato a sinistra dove a Taranto ha fatto bene. Partenza sprint, con un pressing alto degno dei bei tempi, un assist a De Cesare e una gran conclusione rientrando sul destro. Calo fisiologico a ridosso dell'intervallo, ma l'emergenza sugli esterni gli ha ritagliato su misura una posizione per rendersi utile.
CHIAVARO (6,5) - la sua pulizia negli interventi fa scuola. Dopo una vita passata a destra (terzino o centrale che sia) viene confermato a sinistra nel terzetto difensivo, posizione in cui ha debuttato a Taranto. Non paga dazio, in virtù di un’intelligenza calcistica superiore alla media.
CATANIA (7,5)-: continua a fare la differenza. Merito di Capuano, che l'ha liberato dall'etichetta di esterno puro inventandosi un trequartista universale con i fiocchi. Sul cambio di passo salterebbe chiunque. Guadagna il rigore, impegna Bindi dalla distanza, manda in porta Polani che spreca. Uno cosi’ ce lo invidia anche il Verona.
LUCENTI (7) - quasi meglio in copertura che in fase propositiva, finchè si inventa un gol che lo ringiovanisce di un decennio. L’esperienza lo aiuta a gestirsi sul finale. Ritrovato, tutt’altro che cotto.
DE CESARE (7)-: subito un'occasione, bravo a deviare di sinistro (non è il suo piede) un suggerimento di Frezza, di poco a lato. La straordinaria freddezza dal dischetto gli vale il perdono su un errore non da lui, quando al 25'si è fatto recuperare da Carbone perdendo tempo a portarsi il pallone sul destro. Nell'area piccola non si può sbagliare, ma è comunque decisivo.
PROFETA (6) - tatticamente ha la consegna di ringhiare in raddoppio sulla trequarti sinistra ospite, dove Mancino merita attenzione. Compitino senza eccellere, può e deve crescere per le doti fisiche e tecniche che ha. GIANNUSA (6,5) - ingresso decisivo. Esegue l’ordine di andare ad infastidire l’avversario che batte il corner dopo la deviazione di Tesoniero sulla girata Mancino. Innesca una ripartenza letale, con i suoi passettini
In alto il Potenza schierato da Capuano. A sinistra Lucenti lotta con un avversario. A destra Catania, il migliore in campo dei rossoblù (fotoservizio Andrea Mattiacci)
POLANI (6) - : ammonito per un inutile screzio con Burzigotti, festeggia la sagra delle occasioni fallite su due grandi suggerimenti di Catania. Il killer spietato di Taranto era evidentemente suo fratello, ma Enrico comunque c’è. Pietro Scognamiglio
Frezza contrasta Carbone. Il gol fallito da Polani. A destra Profeta in azione contrastato da Micco. Sotto a sinistra Profeta e Catania. A destra il portiere del Foggia Bindi anticipa di pugno De Cesare
Spogliatoio «Con Capuano abbiamo ripristinato la mentalità»
De Cesare e Lucenti: «Ci siamo» CIRO DE CESARE e Giorgio Lucenti. Sono loro i protagonisti che hanno avuto il merito di piegare il Foggia della coppia PortaPecchia. I rossoneri pugliesi, freschi della vittoria in trasferta conquistata nel precedente turno sul campo della Reggiana, non nascondevano l’ idea magari di compiere un’altra impresa sul campo del fanalino di coda Potenza. Conti, come si suol dire, fatti senza l’ oste dal momento che il Potenza, a scanso di equivoci, ha sfoderato una prestazione convincente e ricca di emozioni dal primo al novantesimo minuto. Il Toro di Mariconda ha avuto il merito di realizzare il rigore dell’uno a zero, concesso dall’ arbitro per un evidente fallo subito da uno stratosferico Catania. De Cesare, allora, esamina con tutta tranquillità questa vittoria che segna un po’il risorgere da parte dei rossoblù. “Oggi – dichiara – abbiamo fornito una prestazione davvero convincente. Credo checol ritorno di Capuano abbiamo ripristinato la mentalità. Abbiamo un po’ sofferto nel finale per il ritorno del Foggia, a mio avviso, un’ottima squadra. Ma, nel complesso, il nostro successo ci sta tutto. Il nostro obiettivo, ora , è alzare il rendimento di que-
sta squadra, indipendentemente dalle vicissitudini societarie. Noi siamo concentrati sull’ aspetto puramente tecnico. Bisogna abbandonare quanto prima la zona bassa della classifica. Con questo spirito andremo agiocarci lenostre chancessul campodella Reggiana. Ringrazio, infine, i tifosi, che oggi hanno dimostrato di tenere al Potenza. Speriamo,poi,che anchealivellosocietario le cose possano aggiustarsi al più presto”. Sin qui De Cesare. Parola, poi, a Giorgio Lucenti, un giocatore ritrovato ed autore di un gol giunto a coronamento di un’ azione di contropiede da manuale del calcio. “Sono contento del gol – afferma – ma anche della mia prestazione. Sto recuperando la migliore condizione. Diciamo che, al momento, sono all’ ottanta per cento. So anche che tutti, dalla dirigenza alla tifoseria, si aspettano un concreto contributo da parte mia. Spero di continuare su questa strada. Ora che sono entrato in prima squadra è mia intenzione rimanerci. Spetterà al sottoscritto mettere in difficoltàl’allenatore nelle scelte. Intanto godiamoci questo successo. Un po’di sereno è quanto mai necessario”. l.c.
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22 Sport
Spogliatoio Capuano, l’uomo del popolo, delizia la stampa con frasi ad effetto
Uno show anche dopo «Sono stato bravissimo e ho fatto le scelte tattiche giuste» LA SCENA finale di Capuano che, dopo essersi complimentato con i suoi ragazzi, si porta sotto la curva dei tifosi rossoblu per ringraziarli del sostegno e si batte con il pugno il petto all’altezza del cuore per significare il suo amore per il Potenza, rappresenta la simbiosi perfetta di quello che è il nuovo corso della società rossoblu per arrivare alla salvezza. Perché il tecnico salernitano, appena rientrato sulla panchina del Potenza, non ha perso tempo e prima di dedicarsi alla squadra ha lanciato un messaggio ed un appello molto chiari: stringiamoci intorno alla squadra perché dobbiamo portarla alla salvezza. E in sala stampa Capuano ha ribadito con forza questo concetto: “io sono un passionale e quando mi prendo a cuore qualcosa voglio andare sino in fondo. Ho sentito la necessità di andare sotto la curva per rivolgere un sentito ringraziamento agli splendidi tifosi a rimanerci sempre vicini come è successo nella gara con il Foggia perché credo che abbiamo tutti una missione in comune: la salvezza del Potenza”. E dopo la bella prova di Taranto, è arrivata anche la vittoria nel vero e proprio spareggio del Viviani con il Foggia. Oltre ai tre punti la formazione di Capuano ha sciorinato un’ottima prestazione a conferma che lo stato di salute dei rossoblu è decisamente migliorato dopo da 15 giorni a questa parte. E a distanza di due mesi esatti, 30 agosto 3 a 1 con l’Andria, è arrivata anche la seconda vittoria del campionato. E quello che conforta di più è il fatto che De Cesare e compagni hanno dato segnali molto importanti di crescita fisica e tecnica. Il che fa ben sperare per il futuro. In due partite, quella di Taranto e i 90 minuti con il Foggia, viene riacquisita tranquillità, l’ambiente si rasserena e si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Per intanto i tre punti conquistati con i rossoneri di Porta e Pecchia permettono al Potenza in un solo colpo di agganciare in classifica ben tre squa-
ANDRIA REGGIANA
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ANDRIA (3-5-2): Mennella 6; Braca 6, Sibillano 6, Goisis 5,5; Pierotti 6, D’Allocco 5,5 (12’st Rizzi 5,5), Ottobre 6, Paolucci 5,5, Di Simone 5,5; Maccan 5,5 (12’ st Dionigi 6), Sy 6,5 (29’ st Mastrolilli sv). A disp.: Pazzagli, Pomante, Iennaco, Doumbia. All.: Papagni 5,5. REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig 6; Girelli 6, Stefani 5, Mei 5,5, Anderson 6; Romizi 6 (16’ st Viapiana 6), Saverino 5,5, Maschio 6; Alessi 6,5; Ingari 5,5, Rossi 7 (39’ st Ferrari sv). A disp.: Manfredini, Ferrando, Mallus, D’Alessandro, Nardini. All.: Dominissini 6,5. ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale 6. RETI: st 26’ Rossi (R), 46’ Sibillano (A). NOTE: spettatori 3.500circa. Ammoniti: Mei, Sibillano, Maschio, Ferrari, Alessi e Paolucci. Angoli 66. Recupero: pt 2’; st 4’. ANDRIA. Rilanciare le proprie ambizioni di vertice o uscire dai bassifondi della graduatoria: il leit motiv del match tra Andria e Reggiana è questo. Alla fine, il risultato lascia tutto invariato per via del risultato di parità finale. Grande gara da parte degli ospiti, ma pareggio a tempo scaduto della coriacea formazione pugliese, grazie ad un difensore dai piedi rudi ma precisi. Il tecnico emiliano Loris Dominissini deve rinunciare a Zini squalificato ed agli infortunati Temelin ed Eusepi, con Anderson utilizzato a sinistra in difesa e la fantasia di Alessi tra le linee di centrocampo ed attacco. Rossi ed Ingari in fase offensiva sono supportati dalle folate di un promettente Romizi e dall’esperienza di Maschio. Nella formazione andriese allenata da Aldo Papagni, invece, rosa praticamente al
Ho visto tanta qualità ma anche quantità abnegativa Catania?E’ come Xabi Alonso Tesoniero grande Se il nostro gol lo avesse segnato il Real Madrid l’azione sarebbe stata usata come esempio nelle scuole calcio dre Marcianise, lo stesso Foggia e l’Andria. E soprattutto permettono a Capuano e alla squadra di lavorare con maggiore serenità. Certo il più deve essere ancora fatto e non bisogna mai abbassare la guardia, ma le premesse sono davvero buone. Tornando alla partita, c’è da sottolineare la soddisfazione di Capuano non solo per il successo ma anche per il gioco espresso. “Abbiamo giocato una partita quasi perfetta. Soprattutto nel primo tempo quando abbiamo mostrato un calcio davvero organizzato e giocato a memoria. Abbiamo avuto il sopravvento in ogni zona del campo e sono stato bravissimo perchè le scelte
tattiche si sono dimostrare azzeccate ed efficaci. Catania che ha giostrato tra le linee è stato davvero devastante ed ha tolto alla formazione avversaria ogni punto di riferimento creando le opportunità giuste per affondare i colpi. Guardandolo dalla panchina mi è sembrato di ammirare Xabi Alonso. Poi un elogio particolare al portiere Tesoniero, il migliore numero 1 dell’88 d’ Italia e non lo dico certo per la gara di ieri. Sulle sue qualità non avevo dubbi tanto è vero che dopo la gara con il Marcianise avevo già detto che a Ferrara lo avrei promosso titolare. E come non esaltare la ripartenza e l’azione della rete di Lu-
La vittoria con il Foggia ha esaltato Ezio Capuano
centi. se l’avesse fatta il Real Madrid l’avrebbero usata come modello da copiare nelle scuole di calcio. Insomma ho visto una squadra davvero in salute, quadrata, attenta, concentrata e capace di effettuare tutti i movimenti opportuni. Una prestazione di una quantità abnegativa (testuale, ndr) impressionante, ma anche di tantissima qualità. Forse potevamo gestire meglio, sul doppio vantaggio, qualche ripartenza che ci avrebbe permesso di chiudere definitivamente la gara. Invece la loro rete, abbastanza occasionale e fortunata, ci ha creato qualche imbarazzo anche perché nella parte finale ab-
L’avversario di domenica
Reggiana presa al 90’ Paolo Rossi sferra il tiro che porta in vantaggio la Reggiana ad Andria
completo, con unico assente Anaclerio, ormai out da diverse partite, ma recupero importante per Davide Dionigi al rientro dopo un mese di stop. Il tecnico andriese punta tutto sul suo 3-5-2 con in difesa Goisis al posto di un affaticato Pomante, un centrocampo confermato in blocco ormai da diverse gare, ed accanto alle lunghe leve del franco-senegalese Sy, spazio per Maccan. La sfida, dal sapore antico di importanti match in serie B, inizia in modo scoppiettante, con la Reggiana
che mette subito alle corde una contratta Andria. Velocità e ritmo impressionano nei primi minuti e già al 3’ è pericolo per la squadra di casa: Ingari sigla la possibile rete del vantaggio ma il collaboratore di Del Giovane segnala una posizione irregolare dopo una respinta errata della difesa andriese ed un rimpallo fortuito sul corpo di Romizi. La decisione non scompone i giocatori reggiani, anche se l’impressione è che la fase di gioco offensiva ben orchestrata non sia altrettanto
supportata da una buona organizzazione in fase difensiva dove spesso Stefani e Mei sono in difficoltà contro il tandem Maccan-Sy. L’Andria, di contro, è arroccata nella sua metà campo, con poca propensione ad offendere e tanta corsa alla ricerca di soluzioni rapide per colpire gli ospiti. Al 12’, tutta la classe di Rossi è messa al servizio di Romizi che può concludere dai venti metri dopo una serpentina del centravanti emiliano con la sfera che termina alta di un soffio. Un giro di
biamo accusato un po’ di stanchezza. Ma non ho avito mai dubbi di portare a casa i tre punti. Adesso continuiamo a lavorare con impegno e prepariamoci alle prossime partite con l’intenzione di allungare la striscia positiva e di dare continuità al nostro rendimento. Con la stessa determinazione dobbiamo presentarci anche a Verona in Coppa Italia perché vogliamo andare avanti anche nella manifestazione tricolore”. Davvero un ciclone Capuano che ha il merito di aver davvero rigenerato una squadra che prima di Taranto sembrava già rassegnata ed incapace di reagire. Rocco Sabatella
lancette e l’Andria sfiora per due volte il vantaggio: prima è Sy che si libera benissimo di Stefani in area di rigore e calcia solitario con Tomasig ad immolarsi per salvare la sua porta. Sul proseguo dell’azione il cross di D’Allocco è intercettato di testa da Maccan che colpisce di un soffio a lato. La gara va in letargo per una ventina di minuti in cui sia la squadra di Papagni che quella di Dominissini tirano il fiato e si annullano nel centro di centrocampo. Ma la Reggiana ha più gioco e lo si vede dopo la mezz’ora, quando Saverino batte una punizione potente e precisa dai 25 metri, con la sfera deviata di un soffio in calcio d’angolo. La prima frazione di gioco s’interrompe dopo due minuti di recupero senza altri sussulti, ma la ripresa diventa un assalto granata. Al 15’ sembra esser la volta buona per gli ospiti: Ingari s’invola in area di rigore e prova per ben due volte a battere Mennella abile a salvare tutto. Girandola di cambi per entrambi gli allenatori e Dominissini pesca il jolly dalla panchina: Viapiana va via in slalom e serve perfettamente la corrente Rossi, il quale batte con facilità Mennella in uscita. La Reggiana prova a chiudere il match mentre l’Andria non riesce più a giocare. Al 31’ la punizione buona è di Viapiana che dal limite si vede intercettare la sfera sulla linea di porta da Mennella. Un solo minuto ed un erroraccio dell’estremo difensore azzurro diventa un facile tocco a rete per lo stesso Viapiana che spreca in malo modo. Al 34’ è ancora Mennella protagonista di una parata impossibile sul colpo di testa da due passi di Ingari. Ma nel calcio si sa: gol sbagliato, gol subito. La Reggiana tira i remi in barca e lascia l’iniziativa all’Andria che al 46’ trova l’assalto giusto con Sibillano che pareggia i conti dopo un cross perfetto di Pierotti. Pasquale A. Massaro
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Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Basta il guizzo di Docente per superare in classifica il Ravenna
Rimini, un gol per il riscatto La concreta squadra di Melotti piomba in zona play off RIMINI RAVENNA
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RIMINI (4-4-2): Pugliesi 6; Catacchini 6,5, Vitiello 6,5, Lebran 6,5, Regonesi 6,5; Baccin 6,5, Cardinale 6, D'Antoni 6, Tulli 6 (33' st Giacomini sv); Docente 6,5, (35' st Ischia sv) Matteini 5,5 (20' st Longobardi 6). A disp.: Tornaghi, Temperino, Christensen, Nolè. All.: Melotti 7 RAVENNA (4-3-3): Anania 6; Ciuffetelli 5 (7' st Cavagna 6), Fasano 5,5, Anzalone 5, Sabato 6; Rossetti 6,5, Sciaccaluga 5,5 (27' st Piovaccari sv), Giordano 5,5 (27' st Fonjock sv); Toledo 6,5, Scappini 5, Packer 5. A disp.: Rossi, Basso, Riberto, Gerbino Polo. All.: Esposito 5 ARBITRO: Bolano di Livorno 5,5. RETE: pt 32' Docente. NOTE: spettatori 2400 per un incasso di 25145 euro. Espulso al 45' pt l'allenatore del Rimini Melotti per proteste. Ammoniti: D'Antoni, Baccin, Fasano e Fonjock. Angoli 4-4. Recupero: pt 1'; st 5'. RIMINI. 1-0 e sorpasso in classifica: è la partita del riscatto del Rimini e del momentaneo stop del Ravenna. È stato un derby di
Catacchini del Rimini contrastato da Giordano del Ravenna
Romagna giocato non in maniera perfetta dalle due squadre, ma sicuramente con grande cattiveria agonistica e voglia di primeggiare. Sulla bilancia il Rimini ha messo più concretezza e convinzione, per questo gli è bastato il gol di Docente al 32' del primo tempo per portare a casa l'intera posta. Gli schieramenti delle due squadre non variano granché rispetto alle precedenti uscite, ma
qualche sorpresa i due mister Melotti ed Esposito la riservano comunque. Il Rimini ritrova Baccin e soprattutto Matteini in avanti, con un 4-4-2 già visto a Terni per l'assenza pesante del terzo centrocampista di qualità della rosa, Frara. Il Ravenna va con un 4-3-3 nel quale Sciaccaluga è il solito playmaker, ma la novità è la punta centrale Scappini, supportato
dai sempre pericolosi Toledo e Packer. I primi minuti di gioco vedono un Rimini più convinto e pronto ad attaccare la partita come non era accaduto a Terni, mentre il Ravenna cerca di contenere senza danni. Al 4' un attivissimo Tulli prova la bordata da fuori area, ma la conclusione che ne viene fuori è tutt'altro che pericolosa. Due minuti più tardi ci prova Regonesi su calcio di punizione e i pericoli per la porta di Anania aumentano, con lo stesso portiere che devia in angolo il tiro del mancino ex Albinoleffe. Il Ravenna viene fuori dal guscio dopo dieci minuti, replicando in tutto e per tutto quello che aveva fatto il Rimini fin lì: prima il tiro debole (Toledo all'11'), poi la botta pericolosa (Rossetti da fuori area al 13', para Pugliesi a terra). Ce ne sarebbe per parlare già di un derby spumeggiante e dall'andamento incerto, ma dal quarto d'ora in avanti le squadre arretrano il baricentro e non riescono a fare gioco, rimpallandosi la palla e non trovando alcun varco che possa dare respiro alla manovra. Solo i calci piazzati, come ripete l'antico adagio, potrebbero
sbloccare una tale situazione, ed in effetti è quel che accade. Regonesi è sempre pericoloso col suo sinistro e al 32', dopo che Anania gli respinge in angolo l'ennesimo tentativo, si dirige verso la bandierina, mette in mezzo un ottimo pallone tagliato che Docente gira di sinistro in rete. Un 1-0 che è legittimato nei minuti successivi dai tentativi di Tulli e Matteini. Nel secondo tempo qualche occasione per i biancorossi di casa: al 5' Matteini vince un contrasto con Sciaccaluga e spara dalla lunga distanza (rasoterra parato), all'11' Docente piazza la serpentina sulla destra, mette in mezzo quando è giunto in area di rigore ma lo stesso Matteini non trova il tempo per battere a rete. Il Ravenna pressa, il Rimini arretra un po' troppo e va con la difesa a cinque quando gli ospiti inseriscono Fonjock e Piovaccari ripiegando sul 4-2-3-1. Pochissime, però, le occasioni vere del Ravenna, solo qualche rimpallo e paure quando la palla attraversa l'area riminese. Finisce così, col Rimini in festa per un quinto posto che vuol dire playoff e un Ravenna che si lecca le ferite di un derby mai messo per il verso giusto. Loriano Zannoni
Occasione buttata al vento per i casertani
Sansone agguanta D’Apice Ma il Marcianise recrimina MARCIANISE LANCIANO
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MARCIANISE (4-4-2): Mezzacapo 5,5; Ciano 6, Filosa 6, D'Apice 6, Piscitelli 6; D'Ambrosio 6, Romano 6,5, Di Napoli 5,5 (44' st Montanari sv), Della Ventura 6; Tedesco 5,5 (46'st Tomi sv), Poziello 6,5. A disp. De Luca, Orsi, Corace, Secondulfo, Alvino. All. Boccolini 6. LANCIANO (4-4-2) : Chiodini 6; Vastola 6,5, Moi 5,5, Antonioli 5,5, Coppini 6 (31' st Colombaretti 6); Turchi 6,5, Sacilotto 6, Di Cecco 6, Amenta 5,5 (13' st Improta 6); Sansone 7, Morante 6. A disp. Aridità, Barone, Perfetti, Masini, Colussi. All. Pagliari 6. ARBITRO Stefanini di Livorno 6. RETI: pt 16' D'Ambrosio (RM), 45' Turchi (L); st 24' D'Apice (rig.), 34' Sansone (L). NOTE: spettatori 600 circa di cui 10 ospiti. Ammoniti: Poziello, Della Ventura, Antonioli, Di Cecco, Sacilotto, Sansone. Espulso dalla panchina Colussi (39' pt) per proteste. Angoli 9 -
3 per il Lanciano. Recupero: pt 2; st 5.
MARCIANISE. Si mangia le mani il Real, torna a sorridere il Lanciano. Il match del Progreditur lascia tanto amaro in bocca a Boccolini (al suo secondo pari interno) ma fa la felicità Pagliari, che strappa a Marcianise un altro punto importantissimo. I gialloverdi giocano un buon primo tempo, vanno in vantaggio con D'Ambrosio e hanno la colpa di non chiudere l'incontro con lo stesso centrocampista pugliese, con Romano e con Poziello. Così gli abruzzesi, poco concreti nei primi trenta minuti, si trasformano nel finale di tempo e trovano prima il pareggio con Turchi e poi, nella ripresa, riacciuffano i gialloverdi andati nel frattempo nuovamente in vantaggio su rigore - con una splendida punizione di Sansone. Boccolini deve rinunciare agli squalificati Fumagalli, Murolo e Manco, e si affida, in difesa, alla cop-
pia centrale Filosa- D'Apice. In attacco finiscono Poziello e Tedesco, supportati da Romano. A difendere la porta Mezzacapo. L'abruzzese Dino Pagliari, da parte sua, è costretto a fare a meno di Mammarella, squalificato, e degli infortunati Oshadogan e Zeytulaev. Masini, alle prese in settimana con un attacco influenzale, finisce in panchina, mentre torna a disposizione il centrocampista Di Cecco. Pagliari sceglie il 4-4-2 con Sansone e Morante in attacco, supportati, a destra, da Turchi. In difesa Moi e Antonioli centrali. Il Marcianise prende l'iniziativa sin dalle prime battute: prima Tedesco di testa (14'), poi Romano (15') con una irresistibile involata centrale, fanno tanta paura alla difesa abruzzese. Passa solo un minuto e Della Ventura, da destra, mette in mezzo con un cross teso per il destro di D'Ambrosio, che spedisce in rete tra le gambe degli avversari, siglando il gol del vantaggio.
Sansone del Lanciano calcia a rete il pallone del definitivo 2-2
Il Lanciano accusa il colpo, e i padroni di casa si fanno di nuovo pericolosi con Poziello, che si propone costantemente in avanti, e Romano. Al 32' è D'Ambrosio a essere fermato dal portiere in uscita con tutto il corpo. Si rivede finalmente il Lanciano nel finale di tempo, grazie alle pericolose incursioni di Vastola che, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, finalmente, al 45', trova in area il varco giusto per servire Turchi, lasciato colpevolmente solo,
che spiazza Mezzacapo sulla sinistra. Nella ripresa Pagliari cambia faccia ai rossoneri, spedendo in campo prima Improta (ex di turno della formazione casertana), e poi Colombaretti, andando vicino al vantaggio con Turchi su punizione (6'). È il Marcianise, tuttavia, a raddoppiare grazie a un rigore messo a segno da D'Apice e concesso dal direttore di gara per un atterramento in area di Poziello. È una brutta botta per il
Lanciano, che però, questa volta, non si scompone. Gli abruzzesi continuano a macinare gioco, e, al 34', trovano il gol del pareggio grazie a una formidabile punizione di Sansone, che folgora Mezzacapo. Ci riprova il Lanciano con Sansone e Morante, ma uno scontro di gioco tra il secondo e il portiere gialloverde Mezzacapo (che lascia i due a terra per parecchi minuti) sigla, di fatto, la fine della partita. sport@luedi.it
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione 11ª giornata Girone A:
Seconda Divisione 11ª giornata Girone A
Seconda Divisione 11ª giornata Girone B
Arezzo-Pergocrema 3-1 Benevento-Paganese 3-0 CremonesePro Patria 4-1 Foligno-Como 3-0 Lecco-Monza 0-0 Lumezzane-Perugia 1-0 Sorrento-Figline 2-1 Varese-Alessandria 1-0 ViareggioNovara 0-0
Carpenedolo-Pro Vercelli 0-0 Legnano-Valenzana 0-0 Mezzocorona-Canavese 1-2 Olbia-Feralpi Salò 1-1 Pavia-Spezia 2-0 P.Belvedere Vercelli-Sud Tirol 0-1 Rodengo Saiano-Pro Sesto 3-0 Sambonifacese-Crociati Noceto 1-2 Villacidrese-Alghero 0-0 CLASSIFICA: Rodengo Saiano e Pavia 21 punti; Alghero e Carpenedolo 18; Sambonifacese e Mezzocorona 17; Crociati Noceto e Sud Tirol 16; Pro Vercelli e Feralpi Salò 15; Legnano 14; Canavese e Spezia 13; Villacidrese e Olbia 12; Valenzana 11; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 3. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 8 NOVEMBRE): Alghero-Sambonifacese Canavese-Pavia Crociati Noceto-Carpenedolo Feralpi Salò-Mezzocorona Pro Sesto-Villacidrese Pro Vercelli-Legnano Spezia-Pro Belvedere Vercelli Sud Tirol-Rodengo Saiano Valenzana-Olbia
Bellaria-Carrarese 0-0 Colligiana-Poggibonsi 4-2 Giacomense-San Marino 1-3 Gubbio-Fano 2-1 Itala San Marco-Sacilese 3-0 LuccheseBassano 1-1 Nocerina-Celano 1-1 Prato-Sangiustese 3-2 Sangiovannese-Pro Vasto 2-0
CLASSIFICA: Novara e Cremonese 25 punti; Arezzo 22; Varese 21; Lumezzane 18; Foligno, Benevento e Perugia 17; Monza e Lecco 15; Pergocrema e Alessandria 12; Sorrento e Viareggio 11; Figline 10; Pro Patria 9; Como 8; Paganese 5. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 8 NOVEMBRE): AlessandriaFoligno Como-Benevento Figline-Lumezzane Monza-Paganese Novara-Lecco Pergocrema-Cremonese Perugia-Arezzo Pro Patria-Viareggio Varese-Sorrento
CLASSIFICA: Lucchese 24 punti; San Marino 22; Prato 19; Sangiovannese 17; Itala San Marco 16; Gubbio e Sacilese 15; Bassano 14; Giacomense, Fano, Nocerina, Celano, Bellaria, Carrarese 13; Colligiana 12; Sangiustese e Poggibonsi 10; Pro Vasto 8. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 8 NOVEMBRE): Bassano-Bellaria Carrarese-Gubbio Celano-Colligiana Fano-Sangiovannese Poggibonsi-Prato Pro Vasto-Giacomense Sacilese-Lucchese San Marino-Itala San Marco Sangiustese-Nocerina
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24 Sport
Finisce 0-0. Il Giulianova senza vittorie da sette giornate
Il Verona s’accontenta GIULIANOVA VERONA
0 0
GIULIANOVA (5-3-2): Dazzi 6,5; Lieti 7 (23' st Del Grande 6), Vinetot 7,5. Garaffoni 8, Migliore 7, Sosi 7,5; Croce 6, (29' st Carratta 6) Dezi 6, Mariani 6; Carbonaro 7,5, Schneider 6,5 (1' st Di Matteo 6). A disp.:Gasparri, Faragalli, Rinaldi, Iachini. All.Bitetto 6 H.VERONA (4-3-3) :Rafael 7; Cangi 7, Ceccarelli 6, Comazzi 6, Pugliese 6,5; Esposito , Russo, (40' st Garzon sv) , Pansalfini 6,5; Rantier 7 (28' st Gomez sv), Berrettoni 6, Ciotola 7, ( 19' st Farias 6). A disp.: Ingrassia, Anselmi, Bertolucci, Burato. All, Remondina 6 ARBITRO Zanichelli di Genova 5,5 NOTE: spettatori 2284 con 600 tifosi veneti e un incasso di 17,765,05 euro. Ammoniti Lieti, Carbonaro, Schneider. Angoli 52 per il Verona. Recupero: pt 1'; st 3' GIULIANOVA Un pareggio sostanzialmente giusto, anche se i veneti hanno mantenuto quasi costantemente il predominio territoriale contro i giallorossi imbottiti di "seconde linee" per una
Un’azione di Vinetot del Giulianova nell’area del Verona
serie incredibile di infortuni e a questi se n'è aggiunto un altro nel corso della partita. I giallorossi di Bitetto, di fronte al maggior tasso tecnico degli ospiti, anche se privi di Selva e Colombo, ci hanno messo il cuore e in difesa hanno eretto un mulo invalicabile, nel quale si è distinto il centrale Garaffoni. Non hanno nulla da rimprove-
rarsi i veneti che hanno attaccato e dialogato in avanti fino al limite dell'area avversaria, ma poi è mancato lo spunto vincente per battere Dazzi. Cuore contro tecnica, impegno contro gran gioco. Inevitabile lo 0-0. Bitetto, per fare fronte alla contingente emergenza in attacco, privo di Melchiorri e Campa-
gnacci, ha optato per il 5-3-2 provato in settimana, schierando il terzino Lieti. Bella anche la cornice di pubblico, con la presenza di circa 500 veronesi. Dopo qualche affondo all'una e dall'altra parte, fa segnalare al 13' un'occasione d'oro per Mariani che, servito da Carbonaro, ha sparecchiato fuori. Al 38' Schneider, seppure claudicante (sarà sostituito nell'intervallo), ha sfoderato una bordata da lontano che Rafael ha deviato a stento in angolo. Dal calcio dalla bandierina, Garaffoni ha schiacciato di testa all'incrocio, Rafael ha respinto come ha potuto ma sul controbalzo nessuno dei giallorossi è riuscito a spingere la palla dentro. E al 46°, per poco il Verona non ha segnato su schema di punizione. Il pallone calciato da Rantier ha colpito lo spigolo dell'incrocio dei pali alla destra di Dazzi. Nella ripresa, Giulianova con Di Matteo al posto dell'infortunato Schneider, ma al 3' ha costretto Dazzi a parare di piede. Al 5' Lieti, smarcato da Carbonaro, è giunto a due passi da Rafael ma ha scaricato di destro sull'esterno della rete, dando per un attimo l'impressione del gol.
Nella fase finale del tempo si è visto un Verona ancora di più deciso a conquistare il successo, ha rabbrividito la schiena di Dazzi al 10' con una parabola di Berrettoni dai circa venti metri ma fuori dello specchio della porta. La serie di infortuni ha continuato a perseguitare il Giulianova che ha dovuto sostituire Lieti con Del Grande e Croce con Carratta, votandosi così ad una resistenza in trincea sull'assalto del Verona che è andato vicino al goal al 27' con un traversone di Pensalfini non sfruttato di testa da Rantier, anche se bravo ad "avvitarsi" su se stesso e colpire. Lo 0-0 allunga a sette giornate la serie senza vittorie del Giulianova ed invece conserva inviolata la porta del Verona in trasferta . Negli spogliatoi poi Remondina s'è lamentato della gibbosità del terreno di gioco “che - ha sottolineato - ha messo in difficoltà entrambe le squadre. Per quanto riguarda la partita è un risultato giusto su un campo dove per tutti sarà difficile fare meglio. Lo ricordavo così da calciatore quando venni a giocarci con l'Andria”. I veneti ora attendono il Marcianise, mentre il Giulianova si recherà ad Andria.
In trasferta non conosce sconfitta. A valanga col Pescina
Spal, marcia trionfale PESCINAVG SPAL
0 3
PESCINA VG (4-4-1-1): Bifulco 6; Locatelli 4, Petitto 4,5, Blanchard 4,5, Birindelli 4,5; Censori 5 (21’ st Cruciani 5), Giordano 4, De Angelis 4,5, Cesar 4,5 (21’ st Rebecchi 5,5); Berra 5 (1' st Bettini 5); Choutos 5. A disp.: Meo, Di Berardino, Piva, Bettega. All.: Cappellacci 5. SPAL (4-3-3): Capecchi 6; Bortel 7, Zamboni 7, Ghetti 7,5, Quintavalla 7; Cazzamalli 7,5 (19’st Cabeccia 6,5), Migliorini 8 (38’ st Licata sv), Centi 7,5; Schiavon 8,5, Cipriani 7,5, Bracaletti 8 (34’ st Marongiu sv). A disp.: Ioime, Lorenzi, Laurenti, Atragene. All.: Dolcetti 8. ARBITRO: Sguizzato di Verona 6. RETI: pt 12’ 28’ Schiavon; st 11’ Bracaletti. NOTE: paganti 636, abbonati 175, incasso di 6388 euro. Ammoniti: Petitto e Locatelli. Angoli 7-3 per il Pescina. Recupero: pt 3’; st 3’. AVEZZANO. Prosegue la marcia trionfale in trasferta per la Spal di Aldo Dolcetti. La formazione di Ferrara raccoglie la sua seconda vittoria lontano da casa e aumenta la lunga striscia di risultati positivi lontano dallo stadio amico: 2 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Già privo dei vari Agodirin, Bedin, Gaspari e Valtulina, Dolcetti alla vigilia è costretto a rinunciare purea a Fabio Bazzani, nemmeno convocato. Il tecnico, sulla graticola dopo gli scarsi risultati di questo inizio stagione, opta per il tanto criticato 4-3-3, ponendo Schiavon e Bracaletti a supporto dell’unica punta Cipriani. In difesa linea a quattro con Bortel, Zamboni, Ghetti e Quintavalla. A centrocampo l’abile regìa di Migliorini è sorretta da Cazzamalli e Centi. Sull’altro fronte Cappellacci,
reduce dal pesantissimo 1-5 di Verona, conferma il 4-4-11 e ritrova, seppur non al meglio della condizione fisica, Giordano, Berra e Bettini, con quest’ultimo che parte inizialmente dalla panchina. Confermato Cesar sul versante mancino di metà campo. Avvìo di gara scoppiettante e al 3’ la Spal avrebbe subito l’occasione per colpire, ma Bifulco si supera sul destro velenoso di Centi. Passano sessanta secondi e nell’altra area è Censori a fallire il vantaggio con un diagonale che sfiora il palo alla destra di Capecchi. Altra occasione e questa volta il gol arriva. E’il 12’quando Schiavon, lasciato colpevolmente solo dalla difesa di casa, da circa venti metri ha il tempo di controllare, mirare e centrare l’angolino basso della
porta avversaria con un destro chirurgico. Il vantaggio galvanizza la Spal, abile nel giocare di rimessa e, infatti, al 28’ arriva il raddoppio. Ripartenza veloce, con Centi che avvia l’azione e Schiavon la finalizza, sfruttando un clamoroso errore in disimpegno di Giordano che gli serve un assist d’oro anticipando inopinatamente il proprio portiere in uscita. Facile per l’esterno estense insaccare dal limite con la porta sguarnita. A questo punto, comprensibilmente, il Pescina accusa il colpo e stenta nella reazione, che sta tutta in un colpo di testa a lato di Berra su cross di Cesar. In avvio di ripresa dentro Bettini, ma all’11’ ecco la rete che chiude i conti con molti minuti di anticipo. Bracaletti, spostato sulla destra, converge al cen-
tro e dal limite scaglia un mancino terribile che si spegne proprio sotto l’incrocio dei pali, dove Bifulco non può arrivare. Eurogol per lui, al primo centro stagionale. Sugli spalti del Dei Marsi parte la contestazione verso il tecnico Roberto Cappellacci, indicato dai tifosi di casa come unico colpevole delle recenti disfatte. Il Pescina, comunque, con orgoglio cerca il gol della bandiera, ma non è fortunato. Al 18’, su corner di Cesar, Bettini prova in volee ma calcia di poco alto. Poi, al 32’, Ghetti salva sulla linea il diagonale di Choutos, con Capecchi ormai fuori causa. E al 35’ il nuovo entrato Rebecchi serve al greco un’altra palla-gol, ma Capecchi in uscita anticipa l’attaccante di casa e sventa la minaccia. Nel finale ancora Bifulco de-
Il gol di Schiavon ad Avezzano
ve mettere in angolo su conclusione dal limite del solito Schiavon. Poi più nulla, con i giocatori estensi a chiudere senza affanno gli ultimi assalti disperati dei biancoverdi di casa, ormai stremati soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Lo 0-3 va in archivio e la Spal torna al successo dopo la vittoria di Taranto. Alla vigila si parlava di ultima spiaggia per Aldo Dolcetti e in questo senso la squa-
dra ha dimostrato di stare dalla parte del proprio tecnico, sfoderando una prova colma di carattere e personalità. Qualità che i supporter biancazzurri sperano di vedere anche nei match casalinghi. Al termine contestazione feroce dei tifosi di casa, con la squadra costretta ad abbandonare lo stadio in pullman solo un’ora e mezza dopo il triplice fischio. Alessandro Cavasinni
Cosa è accaduto negli altri gironi della Lega Pro
Riscatto Cremonese. Novelli vince in casa di PAOLO COSTA La Cremonese si riscatta, strapazza la Pro Patria e riconquista la vetta. In 2^ divisione vincono Pavia, Rodengo Saiano. Questi gli spunti principali dell’undicesima giornata di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione la Cremonese fa dimenticare subito ai propri sostenitori la pesante sconfitta nel derby con il Monza; a farne le spese è la Pro patria che torna a casa con un pesante 4-1 sul groppone. La vittoria vale l’aggancio in vetta alla classifica al Novara che sul campo del Viareggio raccoglie un pareggio a reti bianche. L’Arezzo si conferma terza forza del girone e contro il Pergocrema (3-1) ottiene la quarta vittoria in cinque partite; alla squadra di Rastelli non basta il gol del solito Le Noci su calcio di rigore. Altra formazione regolare del girone è il Varese, che sul proprio campo non perde un colpo e contro l’Alessandria ottiene la sesta vittoria; la rete del successo arriva in pieno recupero grazie a Pisano. Conferma di avere qualche limite fuori dalle mura amiche il Perugia, sconfitto a Lumezzane per un gol di Emerson che consente ai bre-
sciani di effettuare il sorpasso in classifica. Il Benevento si ripete e dopo il colpo esterno di domenica scorsa a Pergocrema supera il fanalino di coda Paganese con un secco tris. Terza vittoria consecutiva per il rilanciato Foligno di Fusi che con un secco 3-0, con doppietta di Turchi, ferma il Como del duo Brevi-Strano. Per il resto pareggio senza reti nel derby lombardo tra Lecco e Monza. Novelli, dopo l’amaro esordio sulla panchina del Sorrento, si riscatta e ottiene la sua prima vittoria contro il Figline (21) . In seconda divisione nel girone A vincono le prime della classe ovvero Pavia e Rodengo Saiano; i lombardi superano 2-0 lo Spezia ed è la terza sconfitta consecutiva per D’Adderio da quando siede sulla panchina dei liguri. Il Rodengo Saiano rifila un secco 3-0 alla Pro Sesto, ultima in classifica. L'Alghero raccoglie un punto in trasferta sul terreno della Villacidrese. Cadono in casa Mezzocorona e Sambonifacese rispettivamente contro Canavese e Noceto, in entrambi i casi per 2-1. Comincia male l’avventura di Gianfranco Motta sulla panchina della Pro Belvedere, battuta in casa dall’Al-
Alla seconda partita Novelli ha vinto con il Sorrento in casa
to Adige (1-0); in quella dell’Olbia un punto per Carmine Gautieri nel match contro il Feralpi Salò. Nel girone B la capolista Lucchese si deve accontentare del pari casalingo contro il Bassano (1-1) e ora il San Marino è a soli due punti dopo il successo esterno sul campo della Giacomense (3-1) con doppietta di Massaro. Si riscatta il Prato che fa suo il match contro la Sangiustese (3-2). La Sangiovannese batte la Pro Vasto (2-0) ed è quarta.
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Sport 25
Lunedì 2 novembre 2009
Sport
Lunedì 2 novembre 2009
Risultati e classifica
11ª
Marcatori
Cassino-Monopoli
2-1
Catanzaro-Scafatese
17’pt Mosciaro, 24’ st Longoni, 47’ st Ciano
3-0
GELA
27
11 8
3
0 17 2
5
5
0
0
0
6
3
3
0
Cisco Roma-Brindisi
2-0
CATANZARO
25
11 9
1
1 25 9
6
6
0
0 15 3
5
3
1
1 10 6 16 +5
Juve Stabia-Isola Liri
2-0
CISCO ROMA
22
11 6
4
1 16 4
5
5
0
0 10 0
6
1
4
1
6
4 12 +1
Manfredonia-Gela
0-2
JUVE STABIA
21
11 6
3
2 24 13 6
4
2
0 15 4
5
2
1
2
9
9 11 -2
CASSINO
21
11 6
3
2 18 11 6
3
1
2
9
9
5
3
2
0
9
5
pt 8’ Mezgour (C); st 18’ Mezgour (C), 30’ Lisi (M)
pt 9' Bellè, 31' Franchini
pt 14' De Angelis; st 12' Acoglanis pt (a) Nossa, 18’ Vianello
9
8
2 15 +6
2
7
-2
Melfi-Vico Eq.
pt 11’ La Porta, 34’ Lo Iacono; st 3’ Chiaria
3-0
SIRACUSA
20
11 6
2
3 12 9
5
3
1
1
3
6
3
1
2
7
6
3
-1
Noicattaro-Igea V.
3-2
MELFI
17
11 5
2
4 19 13 6
4
2
0 14 5
5
1
0
4
5
8
6
-6
BRINDISI
16
11 4
4
3 14 14 5
4
1
0
7
2
6
0
3
3
7 12 0
-5
pt 4' Piano (N), 8' Agostinelli (IV), 9' Zotti (N); st 3' Zotti (N), 30' Angotti (IV)
Siracusa-Aversa
1-0
SCAFATESE
14
11 3
5
3 11 14 5
2
2
1
7
6
6
1
3
2
4
8
-3 -7
Vibonese-Barletta
0-0
BARLETTA
13
11 3
5
3
9 11 5
3
2
0
7
3
6
0
3
3
2
8
-2 -7
AVERSA
12
11 2
6
3 10 12 5
0
4
1
3
6
6
2
2
2
7
6
-2 -9
MONOPOLI
12
11 3
3
5 13 16 5
2
1
2
5
6
6
1
2
3
8 10 -3 -9
MANFREDONIA
st’ 41Lewandowski
Prossimo turno
12ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Aversa-Catanzaro Brindisi-Cassino Gela-Cisco Roma Igea V.-Juve Stabia Isola Liri-Noicattaro Melfi-Vibonese Monopoli-Manfredonia Scafatese-Siracusa Vico Eq.-Barletta
giornata
11
11 3
2
6 11 17 6
2
1
3
9 10 5
1
1
3
2
7
NOICATTARO
7
11 1
4
6 11 21 6
1
2
3
8 14 5
0
2
3
3
7 -10 -16
VICO EQ.
6
11 0
6
5
3 10 6
0
5
1
2
3
5
0
1
4
1
7
IGEA V.
6
11 1
4
6
7 20 6
1
4
1
5
6
5
0
0
5
2 14 -13 -16
ISOLA LIRI
5
11 1
2
8
3 18 5
1
1
3
3
7
6
0
1
5
0 11 -15 -16
VIBONESE
4
11 0
5
6
3 12 6
0
3
3
1
5
5
0
2
3
2
7
-6 -12
-7 -17
-9 -18
9 Reti: Ciofani (3) (C.Roma); Chiaria (Melfi) 8 Reti: Mosciaro (1) (Catanzaro) 6 Reti: Mezgour (Cassino); Vicentin (J.Stabia) 5 Reti: Longoni (Catanzaro); Agostinelli (Igea V.); De Angelis (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli) 4 Reti: Moscelli (Brindisi); Giannone (Cassino); Caputo (1), Di Maio (Catanzaro); Cunzi (Gela); Arigò (Manfredonia); Giampaolo (Noicattaro); Dal Rio (1) (Siracusa) 3 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Franchini (C.Roma); Criniti (Gela); Amore, Peluso (J.Stabia); Luppi (Manfredonia); Balistreri, Lisi (Monopoli); Pignatta (1) (Scafatese) 2 Reti: Perna (Aversa); Simoncelli (Barletta); Albadoro, Da Silva, Fiore (Brindisi); Croce, Martinelli, Scappaticci (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Angotti (Igea V.); Capparella (1), Vianello (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); La Porta (Melfi); Colluto, Doria, Zotti (Noicattaro); Corsale (Scafatese); Bigatti (1) (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Trapani (Vico E.)
De Angelis in avvio e Acoglanis nella ripresa consegnano una nuova vittoria alle “zebre”
Juve Stabia rullo compressore La formazione di Rastelli regola con una rete per tempo il malcapitato Isola Liri JUVESTABIA ISOLALIRI
2 0
JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6; D'Ambrosio 6,5, Gritti 6,5, Maury 6,5, Moretti 6,5; Capparella 7, Acoglanis 7 (38' st Mineo sv), Ruscio 6,5, Amore sv (10' pt Gomes 7); Vicentin 6,5, De Angelis 7 (23' st Peluso 6,5). A disp.: Panico, Fabbro, Ametrano, Dall'Acqua. All.: Rastelli 7. ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo 5; Matrisciano 5,5, Mucciarelli 5,5, La Rocca 5,5, Vaolacci 5,5; Sperati 5,5 (15' st Bianchini 5,5), Falco 5,5 (25' st Carboni sv), Gennari 5,5, La Cava 5,5 (44' pt Mastrantoni 5,5); Federici 5, Bussi 5. A disp.: Fiorini, Costanzo, Bassaoule, Mallardi. All.: Grossi 5,5. ARBITRO: Saia di Palermo 6,5. RETI: pt 14' De Angelis; st 12' Acoglanis. NOTE: spettatori 2.000 circa. Ammonito: Matrisciano. Angoli 4-2 per la Juve Stabia. Recupero: pt 4'; st 4'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Fra le mura amiche, la Juve Stabia si conferma rullo compressore. Dopo aver asfaltato il Brindisi, al “Romeo Menti” cade anche l'Isola Liri, al tappeto con un gol per tempo. Poco ha potuto la squadra di Grossi al cospetto della corazzata di Rastelli, irresistibile davanti al pubblico amico e lanciatissima verso i quartieri alti della classifica. La forza della compagine campana sta in una rosa di assoluta qualità, con il tecnico che può contare su titolari di categoria superiore e rincalzi validissimi. Sono state le risposte del campo a confermarlo, perché la Juve Stabia è partita subito forte anche se dopo appena dieci minuti ha dovuto rinunciare ad un punto
di forza come Amore, uscito in barella per infortunio. Poco male, perché è stato proprio Gomes, il compagno che gli è subentrato, a correggere di testa un cross di Capparella che ha trovato pronto De Angelis in sforbiciata: al quarto d'ora, la Juve Stabia era già in vantaggio. La reazione dell'Isola Liri è arrivata di lì a poco, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con Paolacci che in area ha staccato di testa senza però inquadrare lo specchio della porta. I padroni di casa hanno poi provato a raddoppiare, e intorno alla mezz'ora hanno avuto un paio di occasioni per chiudere la partita. In entrambe le circostanze è stato ancora Gomes, devastante sulla sua corsia, a vestire i panni del protagonista: prima ha provato a superare Mangiapelo in uscita, poi ha calciato sullo stesso portiere in uscita. Fino alla fine del primo tempo, non si sono registrate altre occasioni di rilievo. I campani si sono limitati a controllare il risultato mentre gli ospiti hanno potuto ben poco, considerata la scarsa consistenza del proprio reparto avanzato (appena 3 le reti realizzate nelle prime 10 giornate di campionato). Nella ripresa, primi minuti ancora una volta letali per la squadra avversaria. La Juve Stabia, infatti, ha archiviato la pratica poco prima del quarto d'ora con Acoglanis, che ha raccolto un cross del solito Gomes ed ha battuto Mangiapelo facendogli passare il pallone sotto le gambe. L'inerzia della gara non è più cambiata nonostante la girandola delle sostituzioni, e nel finale è stata sempre la squadra di casa a sfiorare la segnatura con Peluso, il cui tiro dalla distanza è terminato alto. Marco Santopaolo
Scontro salvezza ai pugliesi che sconfiggono 3-2 l’Igea Virtus di Zampollini
La doppietta di Zotti fa felice il Noicattaro NOICATTARO IGEA VIRTUS
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NOICATTARO (4-4-2): Musacco 6; Perrone 6,5 Fumai 7, Sassarini 6 (41' pt Lorusso Ben 6), Loseto 6,5 ; Fiorentino 6,5, Piano 7, Coppola 6,5, Zotti 8 (41' st Aliperta sv); Delorenzo 6,5, Doria (32' st Lanave sv) 6,5. A disp.: Petruzzelli, Lanera, Libera, Mazzone. All.: Carella 7 IGEA VIRTUS (4-5-1): Deliperi 6,5; Loverde 5 (5' st Angoppi 6,5), Mottola 5, Palma 5,5, Vicentini 6; Grillo 6,5, Coccuzza 6, Procopio 5,5, Nuccio 5,5, Dimiceli 6; (28' pt Benloukilia 5,5)( 28' st Stelitano sv); Agostinelli 6,5. A disp.: Cilli, Coscimano, Infimo, Tagliarini. All.: Zampollini ARBITRO: Borracci di San Benedetto del Tronto RETI: pt 4' Piano (N), 8' Agostinelli (IV), 9' Zotti (N); st 3' Zotti (N), 30' Angoppi (IV). NOTE: Spettatori 350 circa. Ammoniti Coppola, Loseto, Nuccio, Cocuzza. Angoli 6-1 per il Noicattaro . Recupero:pt 2'; st 5' NOICATTARO I l Noicattaro gioca la migliore partita di questo campionato e fa suo lo scontro diretto per la salvezza contro un deludente Igea Virtus. Tre punti d'oro per i rossoneri che infilano così il quinto risultato utile consecutivo e quel che più conta portano a casa la prima vittoria stagionale. Male l'Igea Virtus apparsa disorganizzata e in difficoltà anche dal punto di vista atletico. Il tecnico Carella deve rinunciare a Federico Giampaolo e lancia nella mischia sin dal primo minuto Ruggiero De Lorenzo, protagonista del pareggio nojano a Barletta. Out anche Colluto per un problema al ginocchio. Così Carella disegna un 4-3-3 con Sassarini e Fumai centrali difensivi e Perrone e Loseto esterni. A centrocampo Coppola e Fiorentino in interdizione
Zotti
con Piano in cabina di regia. In attacco De Lorenzo con Doria, quest'ultimo autore di due gol nelle ultime due partite di campionato. Zampollini schiera tra i pali Deliper. Esterni difensivi Loverde e Nuccio con centrali Palma e Mottola. Centrocampo schierato con 5 giocatori con Dimiceli e Grillo esterni a supporto dell'unica punta Agostinelli. La prima azione della partita è di marca rossonera. Al 3' un lancio lungo smarca in area Doria che viene anticipato da una uscita scomposta ma efficace di Deliper. E' il preludio al gol che giunge al 4' minuto di gioco grazie ad una botta dal limite di Piano: conclusione spettacolare che premia il giovane centrocampista rossonero. La gioia dei pochissimi tifosi del Noicattaro dura pochissimi minuti. Infatti già all'8 Agostinelli, servito in profondità da Grillo, beffa con un tunnel l'incolpe-
vole Musacco. Difese traballanti. A capitolare nuovamente è quella siciliana che si fa infilare al 9' da uno sgusciante Zotti lesto ad infilare Deliper da posizione decentrata con un rasoterra preciso che spiazza l'estremo difensore biancorosso. L'Igea Virtus sembra già stanca e con poco mordente si lascia pressare nella propria metacampo da un Noicattaro più determinato e veloce. Al 25' Doria brucia in velocità uno spento Loverde: il tiro del numero nove nojano si perde alto sulla traversa. Al 28' Dimiceli per un presunto problema muscolare viene sostituito da Benloukilia. Al 36' Zotti approfitta dell'ennesima falla che si crea sull'out destro della difesa dell'Igea, si accentra e con destro a girare colpisce il palo con la difesa ospite praticamente immobile. In chiusura di primo tempo Benloukilia di testa cerca di impensierire la retroguardia nojana ma il suo tentativo si perde alto sulla traversa. La ripresa si apre con la terza marcatura nojana. Al 3' Doria lancia Zotti che brucia in velocità la difesa ospite (ancora una volta distratta e mal disposta sul terreno di gioco) e con preciso sinistro spiazza Deliper. E' un monologo dei rossoneri padronio del centrocampo e capci di crare diverse azioni da rete. Al 14' De Lorenzo calcia da fuori area ma Deliper devia in angolo. Al 22' gran palla di Piano per De Lorenzo: l'attaccante spara sul portiere; sulla ribattuta c'è Zotti ma c'è anche Deliper che respinge. Al 26' su corner ci prova Fiornetino in mezza rovesciata, deviazione di un difensore e palla che s' impenna e sfiora il palo. Quando la partita sembra oramai archiviata ci pensa, al 30', Angoppi a riaprirla con una spettacolare girata che s'infila nel sette. Inutile risulta il forcing finale dei biancorossi di mister Zampollini che pagano inerosabilmente i tanti errori commessi in fase difensiva. Antonio Lattanzio
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Apre le marcature La Porta, raddoppia Lo Iacono e chiude il bomber Chiaria
Tris da sogno per il Melfi Il “Valerio” diventa fortino inespugnabile. Sommerso il Vico Equense MELFI 3 VICO EQUENSE 0 MELFI 4-4-2: Careri 6, Arvia 7 Sicignano 6,5, Vignati 6,5, Naglieri 6, Lo Iacono 7 (dal 18 st Viola sv), El kamch 7, ( dal 30 st Bulla ), Mitra 7, La Porta 7, Chiaria 7, ( dal 40 st Pellecchia), Arcamone 6,5. A disposizione: Della Luna, Gabrieli, Bizzarri, D'Andria. Allenatore Rodolfi 7 VICO EQUENSE 4-4-2: Munao 5,5, Chiariello 5 ( dal 30 1°t Morfù 6), Cinque 5,5, Scognamiglio 5,5, Gargiulo 5, Loreto 5,5, Burgos 5,5, Armellino 5, ( dal 13 st Violante 5,5), Trapani 6, Napoli 5,5, Donnarumma 5 ( dal 1 st Lupico 5,5). A disposizione: Izzo, Marciano, Rapesta, Hodza. Allenatore Ferraro 5 ARBITRO : De Meo di Foggia. Assistenti: Savella- Soragnese RETI: 11’ pt La Porta, 34’ pt Lo Iacono, 3 st Chiaria NOTE: Angoli: 6 a 6. Recupero 1° primo tempo, 3 minuti secondo tempo. Spettatori: 800 circa, nessuna rappresentanza ospite QUARTA vittoria consecutiva al Valerio per il Melfi, che tra le mura amiche, possiede una marcia da primato. Dopo infatti i primi due pareggi interni, contro Brindisi ed Aversa, i gialloverdi non conoscono ostacoli e superano in scioltezza anche il Vico Equense, archiviando la pratica praticamente ad inizio ripresa. Successo pieno, rotondo, forse più facile del previsto. Il Vico Equense che prima di Melfi, non aveva mai perso
La Porta è stato decisivo. A destra esultanza del Melfi dopo il gol del vantaggio (foto Nino Valerio per melfilive.it)
con più di un gol di scarto, subendo solamente sette reti al passivo, è caduto inesorabilmente sotto i colpi precisi inferti da un Melfi autoritario e sempre padrone del campo. La cronaca del match. Rodolfi al via conferma La Porta al posto di D'andria sull'out sinistro di centrocampo. L'intento è quello di fornire più spinta sugli esterni. Scelta che si rivelerà azzeccata, oltre che vincente. Dopo nemmeno un giro di lancette, angolo di Laporta e capocciata di Vignati con palla sul fondo.
All'11’ sempre da calcio d'angolo, arriva il vantaggio lucano. Splendida esecuzione di Mitra, con palla che forse sarebbe entrata ugualmente, ma a togliere ogni dubbio ci pensa La Porta che da due passi insacca di testa, E' l'uno a zero Melfi, seconda segnatura stagionale per il foggiano La Porta. Poco dopo, cross di Arvia per Arcamone, sbilanciato da Chiariello in area avversaria, per l'arbitro in maniera regolare, si prosegue. Si sfonda sulla destra, dove Lo Iacono ed Arvia in tandem
vanno che è un piacere. Va al tiro proprio Arvia al 20’, Munao devia in angolo. Sull'altro fronte è poca cosa l'offensiva campana. Da registrare solo un colpo di testa di Napoli su torre di Donnarumma, con palla fuori. Ferraro al 30’, toglie dal campo Chiariello ed inserisce l'esperto Morfù. Il Melfi controlla senza affanni e poco oltre la mezz'ora raddoppia. Lo Iacono supera Munao con una bella girata di destro che non lascia scampo all'estremo avversario. Si va al riposo con i gialloverdi
meritatamente in vantaggio per due a zero. In avvio di ripresa, subito secondo cambio in casa campana, fuori Donnarumma e dentro Lupico. Nemmeno il tempo di assestarsi che al 3’ il Melfi trova il gol del tre a zero. Assist al bacio in corridoio di Mitra per Chiaria che di destro in diagonale supera Munao. Tre a zero Melfi e nono gol in campionato per Roberto Chiaria che così raggiunge Ciofani in vetta alla classifica marcatori. Il pubblico gialloverde, per la verità po-
co numeroso, è festante. Intorno al 15’ si vede finalmente anche il Vico. Prima sul susseguirsi di un angolo, Violante da poco entrato, non riesce ad arrivare ed indirizzare una palla invitante, poi Trapani con un destro violento, colpisce in pieno il palo a Careri battuto. E' solo una fiammata perché è sempre il Melfi a menare le danze. La Porta serve in contropiede Lo Iacono che sbaglia l'ultimo controllo, consentendo il recupero di Munao che sventa la minaccia, seppur in affanno. Poi EL kamch, al solito re del centrocampo, pennella per Arcamone, palla sul fondo. In casa gialloverde, inizia una sorta di gara nel voler far andare in rete Arcamone, in astinenza da un po' di tempo. L'argentino, come consuetudine generosissimo, per impegno e dedizione, ci prova in tutte le maniere, ma i vari tentativi non vanno a buon fine. Poco male. La partita si chiude con Rodolfi che concede la giusta standing ovation a Chiaria ed El kamch, beniamini del popolo gialloverde, ed autori di due grandi prestazioni. Il Melfi va. Diciassette punti in classifica non sono pochi, soprattutto considerando quelli banalmente ed immeritatamente lasciati per strada. Oltre ad un attacco che segna a raffica, ora anche la difesa è ormai registrata al meglio. Per la quarta domenica consecutiva in casa non ha subito gol. E domenica altra gara al Valerio contro il fanalino di coda Vibonese. Occasione propizia per risalire ancora. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
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Sport 27
Lunedì 2 novembre 2009
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Le pagelle La Porta ripaga la fiducia. Lampi di classe di El Kamtch
Chiaria non si ferma più Careri quasi disoccupato. Nessuna insufficienza, tutti sopra le righe CARERI (6 ) - Normale amministrazione. Si distende su un tiro di Burgos ma nulla di preoccupante. Salvato dal palo sul gran tiro di Trapani
gia, è merito anche dell'inesauribile stantuffo toscano. Nella ripresa ricorda a tutti di avere anche qualità, oltre che quantità, mandando in gol Chiaria ed effettuando delle veroniche geniali ed esteticamente apprezzabili. Conferma la sua abilità sui tiri dalla bandierina.
ARVIA ( 7) - Gran partita. Nel primo tempo è scatenato. Dai suoi cross nascono azioni molto pericolose. Spinge e difende, dimostrando a Rodolfi di poter essere utile ed in grado di giocarsi una maglia da titolare.
CHIARIA (7) - E sono nove in 11 partite. Media da grande bomber. Si sbatte in maniera leonina come sempre per tutto il match, e poi al momento opportuno, con una zampata chirurgica lascia il segno. Esce tra il giubilo del Valerio.
NAGLIERI (6) - Il Vico è poca cosa ed allora decide che non è il caso di strafare, limitandosi ad un lavoro tranquillo ed ordinario. Comunque presidia bene la sua fascia di competenza.
LA PORTA ( 7) - Ha il merito di sbloccare il match, togliendo forse la gioia del gol a Mitra. Ripaga nel migliore dei modi la fiducia di mister Rodolfi, che lo ha lanciato dal primo minuto. Risorsa molto importante per questo Melfi
EL KAMCH (7) - Che dire ancora. Rischiamo di essere ripetitivi. E' una spanna al di sopra degli avversari. Nella ripresa gigioneggia, lanciando lampi di classe pura. Esce applauditissimo dalle tribune in piedi. SICIGNANO ( 6,5) - Poche parole, scarsi fronzoli, ma molti fatti. Sempre attento ed ordinato con Vignati forma una coppia super
ARCAMONE (6,5) - Peccato che non riesca ad impreziosire la sua positiva performance con un gol. Non c'è fretta, arriverà anche quello.
VIGNATI (6,5) - Non si distrae nemmeno sul tre a zero. Sempre puntuale e preciso, guida un reparto che è cresciuto notevolmente diventando un punto di forza di questa squadra
BULLA (SV) VIOLA (SV) -
LO IACONO ( 7) - Rieccolo. Dopo un periodo di appannamento, torna quello di inizio stagione. Segna un bel gol, ma soprattutto ritorna a sfornare accelerazioni brucianti, dribbling, cross ed inviti per le punte. Ri- In alto la gioia per il vantaggio del Melfi, segnato da La Porta. A sinistra Chiaria in azione. A destra un contrasto trovato di Naglieri (foto Nino Valerio) MITRA (7) - Se El kamch giganteg-
PELLECCHIA ( SV) RODOLFI ( 7) - Ha messo su un bel Melfi. L'orchestra gira e suona a memoria lo spartito, anche cambiando alcuni elementi. Ora dovrà essere bravo a far restare concentrati sul pezzo tutti i giocatori.
Arcamone contrastato da un avversario. Uno stacco aereo di Arvia, uno dei migliori in campo. A destra Lo Iacono porta palla nella metà campo del Melfi
CISCO ROMA BRINDISI
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CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi 6,5; Balzano 6, Doudou 4, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6, Romondini 6; Babù 6,5 (7' st Mazzarani 6), Bellè 7 (31' pt Padella 6), Franchini 7 (31' st Morbidelli sv); Ciofani 6. A disp.: Baiocco, Lo Piccolo, La Rosa, Di Iorio. All.: Incocciati 6,5. BRINDISI (4-4-2): Petrocco 6; Idda 5,5; Panarelli 6, Trinchera 5, Suriano 5,5; Fiore 6,5, Piccinni 6, Minopoli 5 (39' pt Albadoro 6), Pasqualini 5,5 (17' st Alessandrì 6); Moscelli 5, Galletti 5 (21' st William 5). A disp.: Ferrante, Camposeo, Nunzella, Siclari. All. Silva 5. ARBITRO: Citro di Battipaglia 6. RETE: pt 9' Bellè, 31' Franchini. NOTE: spettatori 1.500 circa compresi 200 tifosi ospiti. Espulso: Doudou. Ammoniti: Franchini, Chiappara, Alessandri, Trinchera, Fiore. Angoli 5-4 per la Cisco Roma. Recupero: pt
Nell’anticipo del sabato Brindisi, a rischio Silva
Una Cisco tremenda in casa con Bellè e Franchini 3'; st 5'. ROMA Che brutto Brindisi nell’anticipo del sabato. In trasferta proprio non va. Nemmeno giocando un'ora in superiorità numerica. Terza sconfitta esterna consecutiva (dopo quelle di Gela e Castellamare di Stabia) per la squadra di Massimo Silva che perde 2-0 con la Cisco Roma. Adesso la posizione del tecnico si fa critica. Anche perché mai la sua squadra ha dato l'impressione di poter cambiare ritmo. Beppe Incocciati opta per un terzetto di qualità alle spalle della punta Franchini. Silva risponde con un 4-4-2. Minopoli e Piccinni in mezzo da-
vanti ai quattro difensori. La Cisco all'inizio gira al largo. Ci provano da lontano ma con esiti pessimi prima Bellè (6'), poi Romondini (8'). Il risultato si sblocca al 9': Babù da destra si accentra e trova un corridoio sporco per Bellè, che si ritrova tutto solo alle spalle della disattenta difesa pugliese. Il tocco di destro in diagonale è preciso pur se lento e il pallone si infila nell'angolo sull'uscita di Petrocco. La reazione del Brindisi pare promettente. Al quarto d'ora Piccinni da lontano impegna a terra Ambrosi. Poi comincia lo show di Doudou, autore di un duello rusticano con Galetti. L'ex difensore del Bari prima si arrabbia per una (assai presun-
ta) gomitata di Galetti, poi esce dal campo e rientra con un turbante (24'). La sua partita dura ancora 120 secondi, giusto il tempo per rifilare presumibilmente una gomitata a Galetti. Tempestivo il cambio di Incocciati: dentro il difensore Padella, fuori Bellè. Il Brindisi, però, non ha il tempo di sfruttare la superiorità numerica, perché Franchini (31') s'inventa una conclusione da 35 metri imparabile per Petrocco: 2-0. La prodezza del fantasista della Cisco stronca le velleità di recupero degli ospiti, che sfiorano la terza capitolazione su colpo di testa di Ciofani (35'), sventato alla grande in tuffo da Petrocco.
Che il Brindisi sia sotto choc lo conferma una combinazione a sinistra tra Angeletti e Franchini, il cui cross viene deviato in angolo da Petrocco. Prima dell'intervallo, Silva cambia il Brindisi: fuori Minopoli, dentro Albadoro che va ad affiancare Galetti in attacco. Nel secondo tempo, il Brindisi pare avere migliore vena e più ordine MA LA Cisco insiste. Romondini (12') prima serve Franchini che in diagonale sfiora il 3-0, poi conclude di destro impegnando Petrocco. In mezzo il colpo di testa di Albadoro su cross di Moscelli che termina a lato (15'). I pugliesi pur mantenendo un possesso palla costante non riescono mai a rendersi pericolosi nonostante la superiorità numerica. Così vanno al tiro solo con Fiore al 42' su assist di Panarelli dalla destra. Il più attivo è proprio Fiore, il migliore dei suoi, che al 45' vince un rimpallo e sfiora il palo. Stesso esito al termine di un'azione personale in pieno recupero (47'). Massimiliano Ancona sport@luedi.it
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Sport 29
Lunedì 2 novembre 2009
NUOVO IPERCOOP, DAL 3 NOVEMBRE A MATERA. STRADA STATALE 99
Coop, la più grande organizzazione della distribuzione italiana.
Coop, la più grande organizzazione della distribuzione italiana.
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APRIAMO PER FAR APRIRE GLI OCCHI SU CONVENIENZA E QUALITÀ. A TUTTI.
Spogliatoio Non si parla di playoff in casa gialloverde
Meno 24 alla salvezza NONOSTANTE la larga affermazione, in casa Melfi nessuno si lascia andare a facili entusiasmi. " Mancano 24 punti alla salvezza", si affretta a precisare con la proverbiale calma, mister Rodolfi. Inutile insistere. La musica non cambia. Il basso profilo è ormai un dogma nelle fila federiciane. " Abbiamo fatto bene, rimarca l'allenatore gialloverde. E' stato molto importante il lavoro fatto dagli esterni. Siamo stati bravi a dare ampiezza alla nostra manovra e a sfruttare gli spazi concessi. Abbiamo un organizzazione di gioco stabile che ci consente di non subire contraccolpi cambiando qualche pedina. Questo è un bel gruppo che sta raccogliendo i giusti risultati, grazie al lavoro fatto in settimana". Qualcuno già si proietta sul match con la Vibonese, ma Rodolfi frena. " Vediamo. Dobbiamo studiare bene gli avversari e decidere di conseguenza, modulo e tattica. Non sarà una gara semplice, per la semplice ragione che nel nostro girone non esistono gare facili". Da un tecnico all'altro. Ferraro ammette subito la superiorità del Melfi. " Ci hanno surclassato in ogni cosa, e da ogni punto di vista tatticamente, tecnicamente e fisicamente. Praticamente non c'è stata partita. Il Melfi ha confermato di essere una buonissima squadra. L'avevamo vista in dvd anche relativamente alla gara di Gela, dove non meritava di perdere. Si è vista davvero tanta differenza. Noi d'altronde ci troviamo per caso in Seconda Divisione. Siamo co-
Rodolfi calmo: Ferraro ammette «Abbiamo fatto la superiorità buone cose dei lucani specie sulle fasce Patron Maglione: Domenica c’è «Meritiamo questa la Vibonese? classifica Non esistono e la difesa avversari facili» sta crescendo»
CATANZARO SCAFATESE
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CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Lodi, , Bruno, Corapi (42’ st Capicotto); Longoni (42’ st Basile), Mosciaro (36’ st Gigliotti), Montella. In panchina: Mancinelli, Gaglione, Sorrentino, De Franco. Allenatore: Auteri SCAFATESE (4-4-2): Sorriso; Colella, Miale, Basile, De Girolamo (4’ st Pagano); Avallone (18’ st Ammirati), Mastronicola, Corsale, Nunziata (34’st Pepe); Ramaglia, Martone. A disposizione: D’Auria, Cerasuolo, Del Sorbo, Pierantozzi. All: Esposito ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) (Occhinegro e Crispigni) RETI: 17’pt Mosciaro (C), 24’ st Longoni (C), 47’ st Ciano (C). NOTE: angoli 8 - 2 per il Catanzaro (p.t. 6-1 per il Catanzaro). Recupero: 2' pt, 3' st. Ammoniti: 39’ pt Avallone (S). Espulsi: 31’ st Basile Sa. (S) e Lodi (C). Spettatori: 2.415 compresa la quota abbonati (623). Giornata soleggiata con il terreno in buone condizioni. Presenti, nella curva riservata agli ospiti, una decina di tifosi della Scafatese. CATANZARO Torna alla vittoria la squadra di Auteri nell’anticipo del sabato. Pratica, concreta ed essenziale proprio come li ha abituati a giocare il tecnico siciliano. Un match dai tanti significati per i giallorossi: la conquista del primato in classifica e l’allontanamento di dubbi e timori dopo lo stop di domenica scorsa in terra laziale. La Scafatese non ha demeritato, ma i valori tecnici in campo erano diversi e la squadra di Esposito non poteva certo fare di più di quanto ha fatto. La Scafatese è arrivata a Catanzaro con una formazione rimaneggia-
me quelli alunni di scuola alberghiero che si trovano al liceo. C'è una differenza abissale. Poi anche il campo ha inciso. Non siamo abituati a queste dimensioni, a questa ampiezza e a questa superficie di erba morbida. Non è certo una scusa, non abbiamo perso per questa ragione, ma certo è che per la nostra prestazione, il campo ha in-
In alto a sinistra mister Rodolfi. A destra uno spettacolare intervento su Lo Iacono (Valerio)
ciso". Secondo gol in stagione, dopo quello inutile ai fini del risultato siglato a Cassino per Antonio La Porta: " Ottima vittoria. Risultato mai in discussione. E' stato importante sbloccare subito il punteggio. Siamo una buona squadra che può fare belle cose, l'importante però è restare umili e viaggiare a fari spenti, senza grandi aspettati-
ve" Un po' il concetto che riprende patron Maglione: " Stiamo giocando bene e le cose girano per il verso giusto. Siamo a più 10 dai playout, un vantaggio rassicurante. Anche la difesa è cresciuta molto. Stiamo dimostrando di meritare la posizione che occupiamo in classifica. Peccato per la scarsa affluenza di pubblico. Questa squa-
Tripletta alla Scafatese nell’anticipo del sabato
Riparte il Catanzaro Mosciaro esulta dopo la rete dell’1-0 su rigore
ta. Esposito, come spesso gli sta accadendo in questa prima pare del campionato, ha dovuto fare a meno di De Felice, Matinella, Pignatta e Sifonetti, quattro dei giocatori più in vista della squadra. In attacco il tecnico campano ha schierato la coppia Martone-Ramaglia, che ha fatto vedere ben poco, con il quar-
tetto difensivo composto da Colella, Miale, Mastronicola e De Girolamo. A centrocampo Avallone, Basile, Corsale e Mastronicola. CRONACA. Giornata soleggiata ma fredda. L’unica nota dolente: il pubblico, che ancora fatica a tornare numeroso a sostenere la squadra giallorossa La partita inizia
con un’occasione per gli ospiti capitata sulla testa di Miale che però alza sulla traversa. Da quel momento in poi il Catanzaro si prende il campo affidandosi alla regia di Bruno che serve palloni ai tre attaccanti. Mosciaro fa le prove del gol e ci va vicino al 13’ di testa. Passano quattro minuti ed è Montella che
dra e questi giocatori, meritano un apporto più numeroso". Una lacuna, quella delle presenze, nel contesto di un periodo assai felice per chi ama il Melfi. Peccato aver smarrito per strada l'entusiasmo dei primi tempi tra i professionisti. Una assuefazione ingiustificabile per una realtà di 18.000 abitanti.
lascia sul posto il suo avversario che non può fare altro che metterlo giù. Peccato per lui che l’azione è dentro l’area. Il signor Gallo non ha dubbi nell’indicare il dischetto del rigore. I campani protestano perché è il copione che lo impone, ma sanno che il rigore c’è tutto. Sul dischetto va Mosciaro che fredda Sorriso con un tiro potente e poco angolato. La Scafatese è colpita a freddo mentre il Catanzaro inizia a giocare con più tranquillità portando spesso Montella, Longoni e lo stesso Mosciaro ad infastidire la difesa avversaria. Prima della mezz’ora è Avallone a rendersi pericoloso, ma è bravo Vono a neutralizzare il tiro del centrocampista avversario. Il primo tempo si chiude con due tentativi in successione di Di Cuonzo prima e di Longoni sulla ribattuta. E’ il 42’. La ripresa inizia con i giallorossi alla ricerca del secondo gol, quello che generalmente chiude la partita. La prima occasione è al 3’ ed è per Montella che di testa aggira l’avversario. Il Catanzaro spinge e rende fluida la sua manovra trascinato dalle conclusioni di Di Cuonzo e di Lodi. La Scafatese osa qualche timida azione, ma nei sedici metri finali conclude ben poco. Si gioca prevalentemente a centrocampo dove gli avversari tengono meglio. Gli attaccanti giallorossi, però, sono sempre in agguato e non aspettano altro che qualche difensori sbagli. Detto fatto. Miale e Mastronicola balbettano con il pallone tra i piedi e Longoni ne approfitta. Nell’uno contro uno ha la meglio, dribla il portiere e mette la palla in rete. Alla mezz’ora l’espulsione doppia di Basile per la Scafatese e Lodi per il Catanzaro. Nella girandola delle sostituzioni, poi, i cambi sono rigorosamente per ruolo. Nel recupero c’è ancora tempo per il gol di Ciano, al suo primo centro stagionale.
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Sport 31
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
2ª Divisione. La vittoria non arriva. In serata summit societario per decidere il da farsi
Vibonese, uno zero assoluto Prova negativa contro il Barletta, ma Angelo Galfano potrebbe rimanere VIBONESE BARLETTA
0 0
VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Patanè Pirrone Pascuccio Milanese (25’ st Rugiero); Lopetrone (11'st Biava) Di Mauro Gatto (1'st Scrugli) Omolade Cammilluzzi Riccobono. A disp. Senatore, Barbera, Sperandeo, Ficara. All. Galfano BARLETTA (4-2-3-1): Di Masi 6,5; Cutrupi 6,5 Marchetti 6,5 Sportillo 6,5 Legittimo 6; Menicozzo 6 Muwana 6; Simoncelli 6,5 Carozza 5,5 (34'st Bendjemia sv), Fanasca 5 (15'st Manganaro 5,5); Infantino 5,5 (42' st Caggianelli sv). A disp. Bersellini, Romeo, Rescio, Shiba. All. Sciannimanico ARBITRO: Cisaria di Trento 6,5 (Fascetti di Reggio Calabria e D'Apice di Castellammare di Stabia) NOTE: giornata di sole, manto erboso in pessime condizioni. Spettatori 300 circa (una cinquantina ospiti). Ammoniti: Pirrone, Lopetrone (V), Carozza, Sportillo, Simoncelli (B). Angoli: 3-2. Rec. 1' pt e 3'st. di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Niente da fare. Si resta a secco di vittorie e di gol. Si rimane in fondo alla classifica e, cosa ancor più grave, continua, anzi aumenta, l'apatia verso la Vibonese. Il nuovo 0-0 col Barletta lascia tanta amarezza, anche perché scivola via senza offrire il benché minimo spettacolo e senza un coro, un fischio, un accenno di contestazione da parte di una tifoseria che non c'è più. Lo scialbo nulla di fatto con un Barletta per nulla eccezionale lascia la squadra rossoblù in fondo alla classifica e di fatto potrebbe chiudere l'esperienza di Galfano
Cammilluzzi a pochi passi dalla linea bianca spara su Sportillo. A destra Omolade cerca inutilmente di centrare la porta del Barletta (foto di Armando Lo Gatto)
sulla panchina della Vibonese. Anche stavolta la fortuna ha voltato le spalle alla sua formazione (un tiro di Cammilluzzi a colpo sicuro ed a portiere battuto è stato respinto ad un metro dalla linea da un difensore ospite), ma in questa circostanze a voltar le spalle al tecnico siciliano sono stati alcuni dei suoi fedelissimi e calciatori da lui fortemente voluti e confermati. Ci riferiamo in particolare a Omolade, Riccobono e Di Mauro, praticamente inesistenti, all'interno di una squadra che ha giocato male, svegliandosi solo in parte nella seconda metà della ripresa, con un forcing spesso sconclusionato. Stavolta il team rossoblù è
mancato anche nel gioco, segno che c'è qualcosa che non va. Certamente il fatto di essere in coda fa scottare il pallone fra i piedi, ma c'è anche da dire che i calciatori rossoblù hanno giocato nel silenzio. Un silenzio che da un lato significa disinteresse verso la squadra (e questo fa molto male) e dall'altro il fatto di poter giocare senza paura. Eppure… Eppure si è giocato veramente male. Chi doveva o poteva fare la differenza non l'ha fatto. E a questo punto viene da chiedersi: sono di Galfano tutte le colpe? E ancora: se salta Galfano, chi verrà al suo posto vorrà nuovi giocatori o proseguirà con gli attuali? Ed in quest'ultimo caso, saprà ot-
In campo una squadra priva di nerbo
tenere qualcosa in più di un misero ultimo posto? LA GARA - Ha detto veramente poco. Noia assoluta nel primo tempo, se non un tiro ciabattato clamorosamente da Riccobono da buona posizione. Poco più dinamica la ripresa, quando Galfano prova, inultimente, a cambiare le carte in tavola, restituendo Pirrone al suo ruolo di mediano e modificando qualcosa nello scacchiere. Tre le palle gol per i rossoblù: Cammilluzzi che da pochi passi centra Sportillo a porta vuota, Di Mauro che non centra lo specchio e Biava che trova l'opposizione di Di Masi. Dall'altro lato, però, la difesa rossoblù, dove ha ben giocato Pascuccio, concede una grossa palla gol ai pugliesi (che avrebbero anche potuto spingere di più, date le difficoltà della Vibonese), ma Mengoni in uscita è decisivo su Infanti-
no. Il resto è veramente poco. Ed alla fine neppure un fischio verso la squadra, segno tangibile che al pubblico, di per sè numericamente esiguo, di questa Vibonese importa praticamente nulla. IL FUTURO - Galfano è in bilico. La sua esperienza potrebbe essere finita qua. Le sue colpe non sono superiori a quelle di tutte le altre componenti, ma in questo caso è risaputo che a pagare sempre è l'allenatore. Per la sostituzione del tecnico siciliano, che potrebbe avvenire già oggi, ballano i nomi di Di Somma, Figliomeni, Giugno, Sanderra e Matrecano, ma in serata è uscita fuori pure la candida-
tura di Paolo Beruatto. Ma Galfano potrebbe anche rimanere al suo posto. Ieri sera vi è stato un primo summit trai dirigenti Caffo, Patania e Colistra, e da quel che si è capito non ci sarebbe la disponibilità economica per tesserare un nuovo allenatore. Quella del tecnico, infatti, non è la sola problematica in casa rossoblù. C'è da capire quale sarà l'assetto societario, se ci saranno nuovi ingressi (ci potrebbe essere qualcuno risposto a rilevare la quota di Gurzillo) e se la città e il pubblico vorranno e sapranno rispondere a dovere. Uscire da questa situazione, insomma, non è facile. E non è detto che Galfano paghi per tutti.
La società priva dei mezzi economici per un nuovo trainer
PAGELLE VIBONESE
Sciannimanico soddisfatto per il pareggio conquistato al “Razza”
MENGONI (6,5) - Un suo intervento decisivo evita alla Vibonese di capitolare. Lui sì è una garanzia. PATANE' (6) - Fa la sua parte, sia da esterno, sia da centrale
Il tecnico resta in silenzio
MILANESE (5) - Dalle sue parti giostra Simoncelli, la cui vitalità lo mette talvolta in difficoltà. A volte riesce ad arginarlo, ma in fase offensiva non si vede mai. Dal 25’ st RUGIERO (SV).
Le uniche parole in casa rossoblù da parte del segretario Mancini
PIRRONE (4,5) - Centrale difensivo per un tempo causa necessità, non commette sbavature. A centrocampo procede a fari spenti. PASCUCCIO (6,5)-È un buon acquisto. In difesa le prende tutte, di testa e di piede, le poche volte che il Barletta si fa vedere dalle parti di Mengoni. LOPETRONE (4) - Una gara anonima. Lontano parente di quel calciatore che aveva debuttato con ardore e senso della posizione. Vaga per il campo senza riuscire a far nulla di buono. Dall'11'st BIAVA (5,5) - Ha sui piedi una Il difensore Pascuccio buona occasione, ma De Masi lo ipnotizza. Ci si aspettava, però, qualcosa in più. OMOLADE ( 4) - Non c’è. E non è il caso di aggiungere altro. GATTO (5)-Fa quel che può, cioé poco, in un centrocampo privo di nerbo e di idee. Dal 1'st SCRUGLI (6) - Prova con qualche sgroppata a creare scompiglio. Quantomeno ci mette il cuore. CAMMILLUZZI (5) - Si danna parecchio, spesso è inconcludente, ma palloni giocabili gliene arrivano col contagocce. DI MAURO (4)-In questi casi, in gare simili, da un capitano ti aspetti il massimo. Invece il peggiore del match è proprio lui. Appoggi sballati, corse a vuoto e ritmi blandi, come se il fatto non è il suo. RICCOBONO (4) - Galfano lo ha voluto a Vibo, lui lo ha ripagato, nella gara più importante, con una prestazione inguardabile. ro. s.
di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Ha lasciato il Luigi Razza, tenendo rigorosamente la bocca cucita. Accompagnato dal suo vice Peppe Moro. Quella di ieri, potrebbe essere stata l'ultima apparizione di Angelo Galfano sulla panchina della Vibonese. Visibilmente crucciato, il tecnico siciliano ieri pomeriggio ha lasciato lo stadio senza rilasciare nessuna dichiarazione. Il suo destino, a questo punto, sembrerebbe già segnato. Nelle prossime ore le società di Via Piazza d'Armi dovrebbe ufficializzare l'esonero e non è escluso che con Galfano possa saltare anche il suo vice Moro. In questa direzione, nel pomeriggio di ieri non erano ancora giunte conferme dalla società. Che, in maniera informale, però, non ha neppure escluso l'esonero di Galfano, il quale si troverebbe comunque a pagare anche per responsabilità altrui. Sono sotto gli occhi di tutti, infatti, gli errori commessi dalla società in fase di costruzione di organico. Un organico costruito in poco più di una settimana e formato da ele-
Per Angelo Galfano ancora una domenica negativa
menti che finora si sono mostrati poco adatti per la categoria. Ma, a questo punto della stagione, con una squadra ultima in classifica e col morale a terra, serve una svolta. E, dunque, la rivoluzione tecnica sembrerebbe ai più l'unica soluzione per invertire la tendenza di una squadra vicinissima al baratro. In città, intanto, circolano già con insistenza alcuni nomi. Comunque, se ne sa-
prà di più nelle prossime ore. Vi sono, infatti, da capire alcuni sviluppi societari. E poi ci si chiede: la squadra è con il tecnico? Intanto, ieri pomeriggio l'unico a parlare in casa rossoblu è stato il segretario generale Saverio Mancini. «La situazione di classifica è sotto gli occhi di tutti. Contro il Barletta la squadra aveva un solo imperativo: vincere. Ma, non l'abbiamo fatto». A questo punto,
quindi, la società sarà chiamata a sedersi attorno ad un tavolo per fare un'analisi a 360°. Inevitabile a questo punto della stagione. «I dirigenti faranno una riflessione a tutto tondo: qui non si tratta solamente di sostituire un solo tassello. Dovranno essere valutare diverse cose, tra cui alcuni aspetti societari», ha chiosato il segretario rossoblu. Comunque, sebbene abbia preferito rimanere abbottonato, Mancini non ha escluso comunque la rivoluzione tecnica. Quella rivoluzione tecnica che a questo punto sembra imminente e inevitabile. Soddisfatti per il pareggio, invece, gli ospiti. «Non è stata una grande partita. Nel primo tempo - ha detto il tecnico del Barletta Sciannimanico - la squadra mi è piaciuta. Meno nella ripresa, quando non abbiamo sfruttato a dovere la posizione di Carozza, che per lunghi tratti dell'incontro è stato lasciato solo in mezzo al campo. Alla fine - ha concluso - questa partita potevamo anche perderla, ma lo 0 a 0 credo che sia un risultato sostanzialmente giusto».
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32 Sport
I siciliani passano in scioltezza anche sul sintetico di Manfredonia
Gela sempre più in alto Un’autorete di Nossa spiana la strada, poi va in rete Vianello Lewandowki beffa l’Aversa Normanna che meritava il pari Sonzogni, allenatore del Siracusa
SIRACUSA AVERSA
1 0
SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6,5; Nigro 6,5, Iodice 7, De Pascale 6,5, Capocchiano 6; Giurdanella 7, Berti 6,5, Lewandowski 7 (45’ st Perricone sv); Pagani 5 (39’ st Bigatti sv), Dal Rio 6,5, Bufalino 6,5 (39’ st Dalì sv). A disp.: Siringo, Calabrese, Carrozza, Strigari. All.: Sonzogni 7. AVERSA NORMANNA (4-3-3): Del Giudice 6,5; Balestrieri 6, Campanella 6, Di Girolamo 6,5, Pistillo 6; Arini 6, Massimo 6,5, Mariniello 7 (30’ st Longo sv); Chietti 6,5 (43’ st Prisco sv), Sarli 6, Perna 6 (25’ st Coquin sv). A disp.: Cavaliere, Parisi, Zolfo, Tovalieri. All.: Sergio 6. ARBITRO: Fiamingo di Pisa 6. RETE: st 41’ Lewandowski. NOTE: gara giocata a porte chiuse sul neutro di Ragusa. Ammoniti: Berti, De Pascale, Campanella, Chietti, Mariniello. Angoli 5-3 per l’Aversa. Recupero: pt 1’; st 4’. RAGUSA Sul più bello l’Aversa Normanna si è visto sfuggire un pareggio strameritato, soprattutto per quel che era riuscita a produrre nel corso della prima parte di gioco con gli ex Mariniello, Sarli e Chietti che hanno giocato da primattori. Un paio di volte Cecere ci ha messo una pezza, il resto l’ha fatto il Siracusa che non ha mai fatto liberare al tiro le punte della formazione casertana. Potevano far male le ripartenze del Siracusa nel primo tempo, ma gli azzurri hanno sempre sbagliato l’ultimo passaggio. Di ben altro tenore la ripresa disputata dal Siracusa più attento e funzionale a centrocampo con Giurdanella a destra e Lewandowski a sinistra e i campani col trascorrere del confronto non hanno più avuto il sopravvento nella fase centrale. E’ rimasto più isolato Sarli (primo tempo pimpante), controllatissimo Perna. Doveva finire a reti bianche. Sarebbe stato il risultato più consono per quel che si è visto in campo. L’equilibrio è stato rotto quando mancavano sol-
tanto quattro minuti alla chiusura regolare con l’esecuzione di un calcio di punizione dalla destra di Marc Lewandowski, da cineteca, dai 25 metri con Del Giudice che ha visto dentro il pallone sul primo palo senza potersi opporre. E’ calata l’Aversa nell’ultimo quarto d’ora. Sulla distanza ha tenuto di più il Siracusa ma nelle file campane ha pesato l’uscita di Mariniello nell’ultimo quarto d’ora, arresosi per un pestone fortuito incassato in uno scontro con Giurdanella. Va in gol al 2’ Sarli ma la sua posizione di fuori gioco viene rilevata proprio nel momento dell’esecuzione. Tre minuti dopo Aversa pericolosa ma Perna non arriva a chiudere in gol sull’uscita di Cecere. Al 17 ci prova ancora Perna ma la sua conclusione è alta. Al 23’ Cecere ferma in due tempi ancora una conclusione di Perna. Comincia ad uscire il Siracusa e guadagna il primo calcio d’angolo del pomeriggio con Dal Rio ma in pochi minuti i casertani calciano ben due angoli, l’ultimo su pericolosa incursione di Sarli. In chiusura il Siracusa sbaglia due ripartenze che potevano creare seri pericoli alla porta difesa da Del Giudice. Favorevole agli uomini di Sergio anche l’avvio di ripresa dopo due angoli battuti dal Siracusa. Al tiro vanno Mariniello e Sarli e in quest’ultima occasione ci mette una pezza Dal Rio pronto a chiudere anche in fase difensiva. Al 64’ Cecere respinge una punizione calciata da Massimo. Insiste l’Aversa che batte ancora due angoli, il primo su conclusione di Arini deviata da Cecere, l’altro per l’intervento tempestivo di Lewandowski. Squillo finale del Siracusa con Giurdanella che all’82’ impegna seriamente dalla distanza Del Giudice bravo a smanacciare in angolo. Poi la punizione decisiva di Lewandowski dalla destra, arrivata su incursione di Nigro fermata con un fallo. Ed il francese inventa un’esecuzione da favola che regala i tre punti al Siracusa. Franco Antonuccio
MANFREDONIA 0 GELA 2 MANFREDONIA (4-2-3-1): Marruocco 6; Moro 6 (1' st Pisa 5,5), Carrieri 5,5, Nossa 6, Dipasquale 5,5; Vitiello 6, Pirrone G. 6; Luppi 6 (34' st Napolitano sv) , Mignogna 6, Arigò 5,5; Giglio 5,5 (1' st De Porras 5). A disp.: Fortunato, Sabatino, La Torre, Triggiani. All.: Bucaro 5,5. GELA (4-3-3): Nordi 6; Scopelliti 6, D'Aiello 6, Di Muro 6, Memè 6; Zaminga (46' st Vigna sv), Schiavon 6, Cammarota 6; Vianello 6,5 (34' st Rosamilla sv), Pasca 6, Criniti 6. A disp. Ferla, Puccio, Ambrosecchia, Viviano, Rabbeni. All.: Provenza 6,5. ARBITRO: Pizzi di Saronno 6. RETI: pt 3' aut. Nossa, 18' Vianello. NOTE: Spettatori 1116 per un incasso di 8.917 euro. Ammoniti: Nordi, Scopelliti, Zaminga, Carrieri, Arigò. Angoli 11-0 per il Manfredonia. Recupero:pt 3'; st 3'. MANFREDONIA Continua la marcia inarrestabile de Gela. Al “Miramare” di Manfredonia, la squadra di mister Provenza conquista la seconda vittoria consecutiva e il primato in classifica. Succede tutto nel primo tempo, un'autorete di Nossa e il gol di Vianello, il tutto in pochi minuti, poi la formazione siciliana controlla senza affanni e regala un al-
Vianello del Gela , ancora in gol
tro importante successo ai suoi tifosi, accorsi anche in terra pugliese per sostenere i propri beniamini. Pronti, via e il Gela è già in vantaggio. Corre, infatti, il terzo minuto di gioco quando una conclusione di Scopelliti viene deviata nella propria porta da Nossa, lasciando di stucco l'incolpevole Marruocco. Passa un solo minuto e Nordi deve compiere il miracolo: rimes-
sa laterale di Moro, sponda di Giglio e conclusione al volo di Arigò, Nordi si allunga e devia in angolo la conclusione dell'attaccante biancoceleste. Il Manfredonia, colpito nell'orgoglio, tenta di pervenire al pareggio ma Pirrone e compagni non riescono ad impensierire più di tanto l'attenta difesa siciliana. Al 10' Arigò prova la conclusione liftata ma la sfera ter-
mina abbondantemente a lato. Poi, al 18', il Gela trova la seconda rete, che di fatto taglia le gambe al Manfredonia. Autore del gol è Vianello. Sua, infatti, la gran conclusione che inganna e scavalca Marruocco e che manda in estasi i tifosi presenti sugli spalti. Sotto di due gol il Manfredonia tenta di rimediare ma deve arrendersi di fronte al muro siciliano e alle deboli conclusioni dei propri giocatori che non impensieriscono il giovane Nordi. Al 20', infatti, Arigò prova il tiro, Nordi blocca a terra senza problemi. Al 22' Carrieri manda alto di testa da ottima posizione. Stesso copione nella ripresa, il Manfredonia alla ricerca del gol della speranza, il Gela che amministra senza particolari problemi. Al 7' Pasca ha la palla buona per la terza rete, ma il suo colpo di testa termina tra le braccia di Marruocco. Tre minuti più tardi, una sassata su punizione di Memè impegna a terra Marruocco. Al 22' ci prova Mignogna su punizione, Nordi è attento e blocca. Al 27' Manfredonia vicino al gol con Nossa ma Nordi è ancora una volta attento e devia la conclusione del difensore sipontino in angolo. Passano i minuti, i padroni di casa collezionano angoli a ripetizione, non riescono ad impensierire la solida difesa siciliana. E al triplice fischio finale, D'Aiello e soci possono far festa. Antonio Guerra
Con due suoi gol il Cassino stende il Monopoli
Mezgour, sempre lui CASSINO MONOPOLI
2 1
CASSINO (4-4-2): Amadio 6,5; Bica Badan 6,5, Merli Sala 6,5, Bianciardi 6,5, Martinelli 6,5; Camorani 6,5, Giannone 6,5, Kone 6,5, Sfanò 6,5 (9’ st Romeo 6,5); Frisenda 6,5 (33’ st Conti 6,5), Mezgour 7 (24’ st Bardeggia 6,5). A disp.: Paoletti, Agius, Poli, Croce. All.: Pellegrino 6,5. MONOPOLI (4-1-4-1): Pellegrino 6; Vincenti 6, Caccavale 5, Ciminà 5,5, Scrò 5,5; Lanzillotta 7; Lacarra 6,5 (18’ st Volpe 6), Tranchina 6 (30’ st Lanzolla sv), Cortesi 6,5, Loseto 6 (18’ st Lisi 6,5); Balistreri 6,5. A disp.: Corno, Imburgia, Colella, Bonfardino. All.: Pellegrini 6. ARBITRO: Zivelli di Torre Annunziata 6. RETI: pt 8’ Mezgour (C); st 18’ Mezgour (C), 30’ Lisi (M). NOTE: Spettatori circa 800 (326 paganti più 426 abbonati), con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Mezgour, Conti, Cortesi. Angoli 7-3 per il Monopoli. Recupero: pt 0’; st 3’. CASSINO – Vittoria di carattere quella conquistata da un Cassino ordinato e volenteroso al cospetto del Monopoli. I biancoverdi sono bravi a riaprire i giochi con Lisi ma al triplice fischio, pur sostenuti dall’impagabile apporto dei loro fedelissi-
Mezgour festeggiato dai compagni di squadra
mi, devono incassare la terza sconfitta di fila. Dal canto loro, gli uomini di Pellegrino possono far sfoggio di un’organizzazione di gioco ben oliata, del carisma dei senatori (Camorani, Giannone, Martinelli, Frisenda) ben mixato con la grinta dei giovani e di un Mezgour implacabile, in giornata di grazia. Tre punti che valgono oro: il viatico migliore prima delle due temibili trasferte consecutive con Brindisi e Siracusa. La gara è tirata ma entusiasmante, specie sotto il profilo agonistico. Le due squadre si danno battaglia anche senza creare grossi pericoli alle rispettive retroguardie.
Al 6’ Merli Sala incorna bene sugli sviluppi di una punizione di Giannone: alto di poco. Centoventi secondi dopo gli azzurri passano in vantaggio: lancio dalle retrovie per Mezgour che in area avversaria si beve Caccavale, si allarga all’esterno e incrocia alla sinistra dell’estremo biancoverde Rocco Pellegrino, al debutto dopo essere stato ingaggiato in settimana. A completare il quadro della prima frazione solo due timidi tentativi di parte monopolitana: nella prima è Amadio ad esaltarsi sulla gran bomba da fuori calciata da Lanzillotta, migliore dei suoi; quindi è Caccavale a spedire alto sulla traversa incornando
da posizione interessante. Nella ripresa gli azzurri legittimano il predominio territoriale: grande iniziativa di capitan Martinelli lungo l’out di sinistra, cross al centro per Merli Sala che calcia al volo sfiorando per la seconda volta la sua prima realizzazione tra i “prof”. Il raddoppio è nell’aria ed arriva al 63’: Giannone batte in fretta il corner per l’accorrente Bica Badan; il cross del romeno è al bacio per Mezgour che di potenza svetta nell’area piccola e batte Pellegrino. Il Monopoli va al tutto per tutto inserendo Lisi e Volpe: il primo si fa notare al 67’ per una deviazione di testa fuori di poco. Il Cassino gioca sul velluto e centra un palo al 73’: Romeo accelera sulla corsia mancina e una volta accentratosi ci prova a giro sul secondo palo, colpendo in pieno il montante. L’ultimo quarto d’ora è vibrante grazie alla rete di Lisi, che approfitta di una caduta di Merli Sala per insaccare indisturbato. Ancora il centrale si fa vivo dalle parti di Pellegrino in biancoverde sfiorando nuovamente la rete. Kone ha la palla del possibile tris ma non è fortunato; quindi ultimi brividi di marca ospite ma né Lanzolla né Cortese trovano il varco giusto. Tra i tanti Pellegrino in campo e in panchina, esulta solo quello del Cassino. Alessandro Salveti
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Sport 33
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Risultati e classifica Bacoli-Matera
11ª
2-3
Marcatori
pt 3' Albano (M), 38' Poziello (B), 45' pt Ingenito (B); st 26' Salemme (M), 30' st Carretta(M)
Bitonto-F. e C. Bn
pt 28’ (r) De Santis (B), 44’ (r) Massaro (FC); st 5’ De Falco (FC)
1-2
S. ANTONIO
26
11 8
2
1 21 12 6
5
1
0 10 4
5
3
1
1 11 8
Francavilla-Pomigliano
2-0
NEAPOLIS
21
10 6
3
1 25 13 5
4
1
0 13 3
5
2
2
1 12 10 12 +1
CASERTANA
21
11 6
3
2 11 5
5
3
1
1
3
6
3
2
1
4
2
6
0
PIANURA
20
11 6
2
3 19 13 6
4
0
2 14 9
5
2
2
1
5
4
6
-3
MATERA
19
10 5
4
1 19 15 5
1
3
1
7
9
5
4
1
0 12 6
4
-1
FRANCAVILLA PZ
18
10 5
3
2 17 9
5
3
1
1
8
4
5
2
2
1
9
5
8
-2
F. E C. BN
16
10 4
4
2 19 17 5
2
2
1 10 8
5
2
2
1
9
9
2
-4
V. CASARANO
16
11 4
4
3 14 12 5
2
1
2
8
8
6
2
3
1
6
4
2
-5
pt 2’ Del Sorbo (P), 7’ e 47’ Manzo (P); 32’ De Sena (A), 38’ Amarante (A), 41’ Del Sorbo (P)
GROTTAGLIE
16
10 4
4
2 13 11 5
2
3
0
6
4
5
2
1
2
7
7
2
-4
POMIGLIANO
13
11 2
7
2 13 14 5
0
5
0
6
6
6
2
2
2
7
8
-1 -8
S. Antonio-Fasano
ANGRI
13
10 3
4
3 12 14 5
2
3
0
4
2
5
1
1
3
8 12 -2 -7
BACOLI
13
11 3
4
4 10 13 6
2
2
2
7
7
5
1
2
2
3
6
-3 -10
BITONTO
12
11 3
3
5 13 14 6
2
0
4
8
9
5
1
3
1
5
5
-1 -11
ISCHIA
10
10 3
1
6 12 15 5
1
0
4
3
8
5
2
1
2
9
7
-3 -10
PISTICCI
9
11 2
3
6 14 19 5
0
2
3
4
8
6
2
1
3 10 11 -5 -12
FRANCAVILLA BR
7
10 1
4
5
6 12 5
1
2
2
4
7
5
0
2
3
2
5
-6 -13
OSTUNI
6
10 1
3
6 10 18 5
0
3
2
6 11 5
1
0
4
4
7
-8 -14
TURRIS
6
10 1
3
6 11 22 5
1
1
3
6 11 5
0
2
3
5 11 -11 -14
FASANO
3
10 0
3
7
0
1
4
2
0
2
3
2
st 1’ Di Sanza, 14’ Del Prete
Grottaglie-Francavilla Br 1-1 st 25’ De Angelis (G), 42’ (r) Ferrari (F)
Ischia-Casertana
0-1
Neapolis-Pisticci
4-0
Ostuni-V. Casarano
0-2
pt 14’ Torrens
pt 31’ Bonanno, 45’ Pastore; st 6’ Pastore, 12’ Moxedano pt 36’ Presicce, 41’ Villa
Pianura-Angri
4-2
3-1
pt 41’ Jalo (F); st 38’ Temponi (SA), 40’ (r) Tedesco (SA), 49’ Circiello (SA)
Riposa: Turris
Prossimo turno
12ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Angri-S. Antonio Casertana-Ostuni F. e C. Bn-Grottaglie Fasano-Bitonto Francavilla Br-Neapolis Matera-Pianura Pisticci-Francavilla Pz Pomigliano-Ischia V. Casarano-Turris Riposa: Bacoli
giornata
4 15 5
7
9
5
9 +3
6 -11 -17
9 Reti: Albano (1) (Matera) 7 Reti: Del Prete (Francavilla) 6 Reti: Sergi (2) (Ischia); Bonanno, Fontanella (Neapolis); Maffucci (2) (S.A. Abate) 5 Reti: Tortora (Forza e C.); De Angelis (Grottaglie); Malagnino (1) (Ostuni); Sibilli (1) (Pianura); Russo (1) (Turris); Villa (1) (V.Casarano) 4 Reti: Incoronato (1) (Angri); Olcese (Casertana); Massaro (1) (Forza e C.); Saurino G. (Ischia); Moxedano (Neapolis); Manzo (1) (Pianura); Ferrentino (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano), Siano (S.A. Abate); D'Anna (V.Casarano) 3 reti: Solimene (Bacoli); Armento, Marsico (2) (Bitonto); Mallardo (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Pastore, Somma (Neapolis); De Palma (1) (Ostuni); Ausiello (Pianura); Vallefuoco (Pisticci); Temponi (S. A. Abate) 2 reti: Carnicelli, Galdi (Angri); Di Domenico (1), Ingenito (1), Zinno (Bacoli); Gargiulo, Konte (Bitonto); Bencardino, Falco (Casertana); Ferrari (1) (F.Fontana); De Falco (Forza e C.); Chisena (Francavilla); D'Amblé (1) (Grottaglie); Genchi, Salemme (Matera); Laviano (Neapolis); Del Sorbo, Galdean (Pianura); Lupacchio, Rovira (Pisticci); Alizzi, Cutolo, D’Avanzo (1) (Pomigliano); Costantino, Tedesco (1) (S.A. Abate); Vitale (Turris);
Mazzoleni influenzato salta il match. Nono centro per Diegol, autore dei due assist decisivi
Salemme-Carretta ed è ribaltone Vantaggio del Matera con Albano, pari di Poziello e Bacoli avanti con Ingenito BACOLI MATERA
2 3
SIBILLA BACOLI (4-3-3): Annunziata 5; Di Domenico 5,5 (31'pt Poziello 6,5), Rea 5.5, Rainone 5,5, Punziano 5,5; Di Nolfo 6, Giliberti 4,5 (25'pt Barone 6), Costagliola 5,5; Solimene 6, Ingenito 6,5 (24'st Napolitano sv), D'Urso 5,5. A disp.: Luongo, Soria, Esposito, Bavero. All. Carannante 5 MATERA (4-3-2-1): Cottet 6; Conte 6,5, Martinelli 6, Bartoli 6, Scudieri 6,5; Leta 6 (24'st Carretta 7), Martone 6,5, Logrieco 6 (16'st Campo 6,5); Salemme 7,5, Genchi 7 (41'st Catalano sv); Albano 7,5. A disp.: Mirabelli, D'Amanzo, Branda, Diop. All: Giusto 7 ARBITRO: Vitulano di Livorno 5 RETI: pt 3' Albano (M), 38' Poziello (B), 45' pt Ingenito (B); st 26' Salemme (M), 30' st Carretta(M). NOTE: Spettatori: circa 400 di cui 50 da Matera. Ammoniti: Rainone, Costagliola, Solimene, Di Nolfo, Barone, Napolitano, Martone, Albano. Espulsi: 38'st Somma (All. in seconda Bacoli), 45'st Lucci (vicepresidente Bacoli) entrambi per proteste. Angoli: 3-3. Recupero: pt 3'; st 4' SIBILLA Bacoli e Matera non tradiscono le aspettative. Dopo il 2-2 della scorsa stagione, il Chiovato è ancora teatro di una gara affascinante e ricca di marcature, con i lucani che riescono ad espugnare la roccaforte flegrea. Reduce dalla vittoria sull'Angri, l'undici della città dei Sassi cerca un ulteriore successo per mantenersi nelle zone alte del
A sinistra Mirko Carretta ed in alto Eugenio Salemme (foto in pagina di Videouno)
tabellone. Per farlo, mister Giusto si affida ad un modulo ad albero di Natale. Davanti a Cottet, la linea difensiva è costituita, centralmente, da Martinelli e Batoli, mentre sulle fasce agiscono Conte a destra e Scudieri a sinistra. Centrocampo in cui il metronomo Martone è affiancato da Leta e Logrieco; sulla trequarti Salemme e Genchi supportano bomber Albano. E’ 4-3-3 invece lo schieramento scelto da Carannante, che davanti si affida a Solimene e Ingenito, il baby D'Urso a completare il reparto. Pronti via, e gli ospiti passano subito in vantaggio. Genchi lavora un ottimo pallone sull'out di sinistra; cross a centro area per l'accorrente Albano che, lasciato colpevole-
mente solo dalla retroguardia bacolese, insacca di piatto destro alle spalle di Annunziata. La Sibilla accusa il colpo, non riuscendo a manovrare con lucidità nella metà campo materna. Sussulto flegreo al 13’ quando Di Domenico calcia a sopresa una punizione dal versante destro, ma strepitosa è la risposta di Cottet, che smanaccia in angolo un pallone velenossissimo. Intorno al ventesimo, il Matera ha due possibilità per portarsi sul doppio vantaggio, senza però riuscire a concretizzarle. Bello lo scambio che si registra al 21', quando Salemme apre a destra per Leta; pronto filtrante del centrocampista al centro dell'area avversaria, dove però Rainone è bravo a farsi trovare ben posizionato, evitando così il peggio.
Piove sul bagnato in casa Sibilla. La squadra, già in difficoltà a causa degli assalti biancoazzurri, perde anche il difensore Di Domenico, che al 31' è costretto ad abbandonare il campo a causa di una noia muscolare. Al suo posto entra Poziello il quale, dopo sette minuti dal suo ingresso, trova la rete del pareggio, finalizzando al meglio una percussione da destra di Solimene, abile poi a servire il suo compagno nell'area piccola. Il pareggio subito intimorisce gli ospiti, che chiudono la prima frazione addirittura in svantaggio. Il 2-1, infatti, arriva al 45' a firma di Ingenito che, su calcio di punizione battuto da circa venti metri dalla porta, trova l'an-
golino vincente alla destra di Cottet.Sibilla aggressiva anche in apertura di ripresa. La squadra locale va addirittura in vantaggio al 3', ma il direttore di gara annulla la rete per un presunto fuorigioco. Il team di Carannante gestisce la partita, senza però pungere più di tanto. Il Matera, evanescente per la prima metà della ripresa, acciuffa il pari al 71'. Spiovente in area flegrea, sponda di Genchi per l'accorrente Salemme, e conclusione di quest'ultimo, con il pallone che gonfia la rete bacolese. I campani, frastornati dalla rimonta e probabilmente stanchi per l'impegno infrasettimanale, cedono campo agli avversari, i quali siglano il definitivo 2-3 al minuto 75. Albano riceve palla in
area spalle alla porta e, notato l'inserimento di Carretta, subentrato poco prima a Leta, serve uno splendido assist al suo giovane compagno, il cui sinistro sorprende Annunziata sul primo palo. La Sibilla rinuncia a giocare, lasciando spazio alle proteste. A farne le spese, sono l'allenatore in seconda e il vicepresidente Lucci, i quali vengono allontanati dalla panchina negli ultimi istanti di gara. Il triplice fischio arbitrale sancisce la terza vittoria consecutiva per il Matera, che vola così a quota 19 punti e attende ora il big match contro il Pianura. Domenica al “XXI Settembre-Franco Salerno” servirà il pubblico delle grandi occasioni. Albano e soci lo meritano. Michele Mastrobuoni
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34 Sport
35 Spogliatoio Matera Appello al pubblico: col Pianura serve sostegno
Giusto: vittoria di carattere Il tecnico:«La squadra ha ancora grossi margini di miglioramento» BACOLI- Tre vittorie nelle ultime tre gare. Dietro a tutto ciò c'è la sapiente guida di mister Giusto. Sognare si può in un torneo estremamente equilibrato dove spesso sono i dettagli a fare la differenza. Onore al tecnico del Matera ed alla sua capacità di rendere devastante ed organizzata una squadra di forti individualità. Al termine dei novanta minuti del Chiovato spetta proprio a Pino Giusto analizzare la prestazione dei suoi uomini. “Siamo partiti abbastanza bene, tenendo ottimamente il campo per i primi trentacinque minuti - dichiara l'allenatore dei biancazzurri - non solo il gol lampo, ma anche altre nitide occasioni da rete ci hanno consentito di essere protagonisti per la quasi totalità del tempo. Il nostro errore è stato quello di non chiudere immediatamente la partita. Si sa, nel calcio chi sbaglia paga. Loro sono stati galvanizzati dal pari e questo ha dato al Bacoli nuova linfa. Ci hanno creduto fino in fondo, tanto che hanno addirittura chiuso il primo tempo in vantaggio. In tutta onestà, per come ci eravamo espressi fino a poco prima, tornare negli spogliatoi in svantaggio è stato assurdo. Il secondo tempo - prosegue Giusto - è stato molto impegnativo sotto l'aspetto dell'intensità, ma alla fine è andata bene. Ho apprezzato molto lo spirito della squadra. Non è stato facile reagire alla doppia mazzata, ma i miei ragazzi ce l'hanno fatta, portando così a casa una vittoria importante. Coloro che sono scesi in campo sono stati abili a non perdere la testa nei momenti di difficoltà. Questa è una vittoria di carattere”. Inevitabilmente il discorso scivola sulle prove sontuose di Genchi e Albano, chiaramente elogiati pure da Giusto: “Ottima performance di entrambi. Si sono sacrificati, dimostrando professionalità ed entusiasmo.” Tre punti che portano il Matera a raggiungere quota 19 punti, ma che non arrecano alcun mutamento nelle zone nobili del tabellone, poiché tutte le big hanno vinto i rispettivi incontri. “Sì - riconosce l'allenatore biancazzurro - non cambia
PAGELLE MATERA COTTET (6) - Il giovane estremo difensore mostra così subito di che pasta è fatto rispondendo alla grande al siluro firmato Di Domenico. Incolpevole sui due gol subiti. CONTE (6.5) - ha compiti di spinta ai quali adempie egregiamente. Preciso nelle chiusure, rischia solo una volta quando incespica su un pallone poi prontamente recuperato. MARTINELLI (6) - leader della difesa e capitano della squadra, guida con sapienza il reparto arretrato. Propositivo anche sui calci piazzati. BARTOLI (6) - con Martinelli forma una coppia centrale di assoluto rispetto. Pulito in marcatura, incolpevole sul primo gol bacolese. SCUDIERI (6.5) - buona la gara del terzino sinistro di Giusto. Partecipa con efficacia alla fase offensiva e si fa apprezzare per alcune diagonali, mostrandosi concentrato anche in fase di non possesso. LETA (6) - la diga di centrocampo e al contempo ispiratore per gli attaccanti. Subisce il cambio di modulo in corso attuato dalla Sibilla, ma di certo non demerita.
Pino Giusto
la nostra posizione, ma oggi era importante portare a casa i tre punti; a fine campionato tireremo le somme, ora è presto per guardare il nostro piazzamento. Questa squadra ha grandi margini di miglioramento; dobbiamo concentrarci sugli errori che commettiamo per evitare di ripeterli. Il nostro dovere è quello di continuare a lavorare con grande assiduità negli allenamenti settimanali.” Domenica prossima, supersfida al XXI Settembre, dove arriverà il Pianura targato Gargiulo. “E' una squadra molto quadrata afferma Giusto - sicuramente la più in forma del campionato, quella più accreditata per vincerlo. È una buona formazione, ma noi non siamo da meno. Alleniamoci con serenità e tranquillità, ma senza tralasciare l'intensità. Questi sono gli ingredienti essenziali per ottenere traguardi importanti. Sarà importante l’apporto del nostro pubblico domenica e sono certo che verrà premiato questo gruppo che sta regalando ottime cose”. sport@luedi.it
(24'ST CARRETTA (7) - venti minuti in cui la sua freschezza da brio alle azioni materane. Ha il grande merito di farsi trovare al momento giusto nel posto giusto, siglando così la rete della vittoria).
Diego Albano
Pianura, basta un tempo per liquidare l’Angri
MARTONE (6.5) - per i suoi piedi passano molte delle giocate lucane. Mentalità vincente e senso della posizione ne fanno uno dei punti fermi dell'undici titolare. LOGRIECO (6) - comincia bene, ma poi viene risucchiato dalle manovre avversarie. Si fa apprezzare comunque per alcuni buoni interventi. (16'ST CAMPO (6) - il suo innesto, se sottrae qualità alla mediana, ne aggiunge però quantità in un momento delicato della gara). SALEMME (7.5) - diciotto anni e personalità da veterano. Pressa, corre, lotta su ogni pallone. Una prestazione maiuscola, condita da un gol importante. GENCHI (7) - c'è sempre il suo zampino allorché il Matera si proietta in avanti. Gioco di gambe, velocità. Dribbling. Il repertorio della casa mette in difficoltà la difesa bacolese, spesso costretta al raddoppio di marcatura. (41'st Catalano sv).
L’esultanza dell’Angri
PIANURA ANGRI
4 2
PIANURA (4-3-3): Despucches 6; Carbonaro 6, Mattera 7, Allocca 6, Letizia 7; Ventre 6 (31' st Improta 6.5), Galdean 6.5, Ausiello 8; Sibilli 6.5 (45' st Scarpato sv), Del Sorbo 7, Manzo 7 (38' st Ianniello sv). A disp: Lima, Russo, Acampora, Manzi. All: Gargiulo. ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 5 (3' st De Sena
5.5), Cacace 5.5, Grillo 5, Alterio 6; Vitagliano 5 (12'st Ferraioli 6), Lambiase 6, Amarante 6, Carnicelli 5; Galdi 6, Falcone 6 (12' st Della Femina 6). A disp.: Carotenuto, Cuomo, Mareggi. All: Criscuolo. ARBITRO: Raspollini RETI: 2' pt Del Sorbo (P), 7' pt e 47'pt Manzo (P), 32' st De Sena (A), 38' st Amarante (A), 41'st Del Sorbo (P). NOTE: Ammoniti: Mattera (P), Carbonaro (P), Formisano (A), Cacace (A).
ALBANO (7.5) - il centravanti che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Alto, possente e dotato di buona tecnica, il bomber materano non si smentisce nemmeno questa domenica aprendo le maracature con un gol di precisione. Apprezzabile anche in fase di non possesso. GIUSTO (7) - se la squadra appare da subito aggressiva, merito è del suo allenatore. Non perde la testa dopo il doppio svantaggio, anzi. Le sostituzioni ponderate danno merito alle sue scelte.
DAGLI ALTRI CAMPI BITONTO FORZAECORAGGIO
1 2
BITONTO (4-3-3): Lattanzi 5.5; Armento 6, Colangione 5.5 (11' st Marsico 6.5), Falanca 6, Montefusco 5.5; Cantatore 5.5, Martellotta 6, De Santis 5.5; Modesto 5.5 (11' st Sasso 6), Kontè 5 (28' st Persia 5.5), Di Pierro 5.5. In panchina: D’Antonio, Cellamaro, Toscano, Fiorentino. Allenatore: Pizzulli. F & B. (4-4-2): Di Matteo 6.5; Candrina 6 (47' st Troisi sv), Fiscariello 6, De Carlo 6.5, Clemente 6.5; Massaro 6.5 (34' st D’Amita sv), Gasparini 6, Riccio 6, Caruso 6; El Ouazni 6.5, De Falco 6.5. In panchina: Abbatiello, Amabile, Scippa, D’Alessandro, Tortora. Allenatore: Mauro. ARBITRO: Marchesini di Legnago. RETI:28' pt De Santis (B, rig.), 44' pt Massaro (F, rig.), 5' st De Falco (F). NOTE:Espulso al 39' st Armento (B) . Ammoniti Clemente (F), Falanca (B), Kontè (B), Montefusco (B), Persia (B), Riccio (F).
GROTTAGLIE FRANCAVILLAF.
1 1
GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 6; Solidoro 6, Cornacchia 6, Papasidero 7, De Giorgi 6; Greco 6 (15' st Ancora 5.5), Arcadio 7, Marchi 7 (37' st Hurtado sv), Fraschini 6; De Angelis 6, D’Amblè 6. In panchina: Marzo, Tucci, Masella, Quaranta, Taurino. Allenatore: Maiuri. FRANCAVILLA F. (4-2-3-1): Di Punzio 6; Ciano 6, Paglialunga 6.5, Anglani 6, De Pasquale 6 (29' st Guzzetti sv); Ferrari 6.5, Novielli 6 (11' st Esposito 5.5); Russo 6, D’Amario 5 (29' st Maraschio sv), Schirinzi 6.5; De Tommaso 5.5. In panchina: Cito, Del Zotti, Nicoletti, Messina. Allenatore: De Rosa. ARBITRO:Di Giamberardino di Roma. RETI: 25' st De Angelis (G), 42' st Ferrari (F) rig. NOTE:Spettatori 300. Ammoniti De Giorgi, Ancora, Paglialunga, De Pasquale, Di Punzio. Angoli 5-4.
ISCHIA CASERTANA
0 1
ISCHIA I.V. (4-3-3): Lauro 6; Mancusi 6, Ayari 6, Monti 6, Accurso 6; Trofa 5, Villa 5 (7' st Draca 5), Onesti 5; Saurino G. 5, Sergi 5, De Stefano 5 (14' st D’Angelo 5). In panchina: Calò, Ferrara M., Fermo, Pezzullo, Santoni. Allenatore: Migliaccio. CASERTANA (4-2-3-1): Schiavella 7; Simone 6, Raucci 6, Florindo 6, Stigliano 6; Torrens 7, Bencardino 6; Mautone 5 (32' st Mastroianni sv), Monaco 6 (21' st Criscuolo 6), Guadagnuolo 6; Olcese 6. In panchina: Merola, Falco, Cappelletti, Morra, Castellano. Allenatore Feola. ARBITRO: Taioli di Cesena. RETE: 14' pt Torrens. NOTE: spettatori 700 circa, di cui 150 casertani. Allontanato al 35' st il tecnico Feola (C) per proteste. Ammoniti: Mancusi (I) Raucci (C), Guadagnuolo (C), Torrens (C), Saurino G. (I).
OSTUNI CASARANO
0 2
OSTUNI (4-5-1): Semprevivo 6.5; Giovannico 4, Boscia 5, Trovato 5, Salvestroni 6.5 (35' st Campora sv); Di Gennaro 5.5 (1'st Miccoli 6), Scarongella 5 ( 28' st Andreozzi sv), Dall’Armi 5, Marino 6, Malagnino 6; De Palma 6. In panchina: Furone, Giugliano, Candita, Mazzitelli. Allenatore: Lombardo. CASARANO (4-4-2): Leopizzi 6; Fazio 6.5, Palma 6.5, Niccolini 6, Calabro 6.5; Prescicce 7, Rocco 6 (28'st Stentardo sv), Bonaffini 6, D’Anna 7; Villa 7 (31' st Contino sv), Palazzo 6.5 (43' st Salvadore sv). In panchina: Lazzoi, Serao, Caracciolo, Aragao. Allenatore: Bianchetti. ARBITRO: Maresca di Napoli. RETI: 36' pt Presicce; 41' pt Villa. NOTE: Spettatori 800 circa. Espulso 38'pt Trovato (O). Ammoniti De Palma (O) Calabro (C). Rec. 2' pt, 3' st.
S.ANTONIOABATE FASANO
3 1
SANT´ANTONIO BATE (4-3-3): Della Pietra 6; Nettuno 6.5, Coccorullo 7.5, Itri 6.5, Di Maio 6 (1´st De Sio 6.5); Temponi 7, Chierchia 6.5, Costantino 6 (28´st Vitale 6.5); Tedesco 7, Siano 6.5, D´Antoni 5.5 (1´st Circiello 7). In panchina: Terminiello, D´Aniello, Vituperio, Madonna. Allenatore: Barba (Di Nola squal.). FASANO (4-4-2) : Dell´Anna 5.5; Pistoia 6.5, Modesto 6.5, Fortunato 6, Prete 7; Schiavone 6.5 (22´st Capocchiano 6), Lentini 7, Tateo 6.5, Salvi 6.5 (28´st Sgobba sv); Evacuo 6.5, Jalo 6.5. In panchina: Comes, Pastore, De Lorenzo, Cucchiaro, Ciuffreda. Allenatore: Geretto. ARBITRO: Verdenelli di Foligno. RETI: 41´pt Jalo (F), 38´st Temponi (S), 40´st Tedesco (S, rig.), 49´st Circiello (S). NOTE: Ammoniti: Modesto (F), Tateo (F), Costantino (S), Evacuo (F), Circiello (S), Dell´Anna (F).
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Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Le poche folate offensive dei campani controllate da un attento Di Vincenzo
Francavilla si conferma Regolato l’avversario nella ripresa grazie ai gol di Di Sanza e Del Prete PAGELLEFRANCAVILLA DI VINCENZO (7) - strepitoso in almeno due occasioni, dove dimostra tutto il suo valore e di attraversare un momento di forma davvero eccellente. A fine gara, si prende gli elogi di tutta la squadra e del presidente. DE SANTO (6) - ha tenuto bene la sua fascia di competenza, spingendosi in attacco, creando non pochi problemi agli ospiti. GIOIA (6) - al rientro dopo il turno di stop, ancora una volta al centro della difesa, fa sentire il fiato sul collo agli avversari. DI GIORGIO (6,5) - nel reparto difensivo, fa sentire tutta la sua esperienza, anticipando bene gli attaccanti napoletani. CESAREO (6,5) - nella corsia di sinistra al posto di Tarantino squalificato, difende e attacca, senza nessun timore. Come a Caserta, dimostra di essere un giovane davvero interessante. MANCO (6,5) - dal primo minuto in campo, dimostra di essere in grande forma, correndo su tutti i palloni e pressando i portatori di palla avversari. VERDESCA (6) - deve lasciare il campo dopo mezz’ora di gara, per una botta ricevuta alla caviglia. MANZILLO (6,5) - disegna geometrie importanti in mezzo al campo. Sua la palla perfetta per i piedi di Del Prete per il definitivo 2-0. DI SANZA (7) - senza ombra di dubbio, il più propositivo dei suoi, con delle giocate davvero eccellenti. Il tecnico Lazic, lo manda in campo sin dal primo minuto e lui lo ricambia con una prestazione maiuscola. CHISENA (6,5) - fa vedere sin da subito alla difesa avversaria, che lo marca a muso duro, di che pasta è fatto. Sua la palla che permette a Di Sanza di realizzare la rete del vantaggio ad inizio di ripresa. DEL PRETE (7)-il capitano festeggia a dovere gli anni compiuti ieri. Corre, si sacrifica per la squadra e mette a segno la rete che permette di chiudere la gara sul 2-0. In coppia con Chisena, si trova a meraviglia. BACIO TERRACINO (6,5) - entra dopo mezz’ora di gara, al posto dell’infortunato Verdesca, per fare il suo esordio con la maglia del Francavilla in questo campionato, lasciando il segno. BOCCONI (6) - esegue alla lettera gli ordini di Lazic.
FRANCAVILLA POMIGLIANO
2 0
FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 7; De Santo L. 6, Gioia 6, Di Giorgio 6,5, Cesareo 6,5; Verdesca 6 (26’st Bacio Terracino 6,5), Manzillo 6,5, Manco 6,5, Di Sanza 7 (33’st Bocconi 6); Chisena 6,5 (43’st Marziale sv), Del Prete 7. A disp.: Masi, Cocina, Scavone, La Neve. All.: Lazic 7,5. POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 5; De Santo F. 5,5, Lomasto 6, D’Arienzo 6, Noviello 5,5; Cini Noya 5,5 (19’st Cutolo 5,5), Mollo 5 (28’st Alizzi sv), Ausoni 6 (21’st D’Imporzano 6), D’Avanzo 6; Auricchio 5,5, Picci 5,5. A disp.: Violante, Nicoletti, Mauro, Villino. All.: Nastri 5,5. ARBITRO: De Lorenzo di Brindisi 6. RETI: 1’st Di Sanza, 14’st Del Prete. NOTE: spettatori 600 circa, con una piccola rappresentanza ospite. AMMONITI: De Santo L. (F), Gioia (F), Verdesca (F), De Santo F. (P), Del Prete (F), Lomasto (P), Manco (F), Bacio Terracino (F), Ausoni (P).ANGOLI:6-2 per il Pomigliano. RECUPERI: pt 2’; st 5’. FRANCAVILLA – Un grande Francavilla, che con il cuore fa sua la gara del “Fittipaldi”. Reduci da una sconfitta ed un pareggio, quest’ultimo ottenuto nel turno infrasettimanale a Caserta, i ragazzi di mister Lazic, sono scesi in campo con la giusta concentrazione. Assenti Di Senso per infortunio e Tarantino per squalifica, il tecnico serbo, Ranko Lazic, lancia nella mischia sin dal primo minuto, il giovane Di Sanza sulla corsia di sinistra, con Cesareo terzino difensivo. Uno schieramento che funziona e che risulterà importante in caso di utilizzo di due centrali seniores in mezzo al campo. Dopo la squalifica Lazic recuperava anche Gioia. La prima occasione della gara, capita all’8’pt, sulla testa del rientrante Gioia, che raccoglie un calcio piazzato di Manzillo, mandando la palla di poco sopra la traversa. Al 22’pt un contatto dubbio in area con le mani, da parte
Il Francavilla sceso in campo contro il Pomigliano
Due fasi della gara di ieri (foto.fcfrancavilla.it)
del difensore D’Arienzo su tiro di Manzillo, con i sinnici che reclamano il penalty. Al 35’pt Gioia di testa manca di un soffio la sfera, prove-
niente da un calcio piazzato di Manzillo. Al 38’pt il Francavilla va di un soffio vicino alla rete, grazie ad una palla di Chisena in-
dirizzata al centro, dove Di Sanza è abile a dribblare un difensore avversario e a calciare a rete, trovando la pronta risposta di Sorrentino, che devia la palla in angolo. La prima frazione di gioco termina così, con il risultato di 0-0. La ripresa inizia in modo scoppiettante per i padroni di casa, che al 1’st si portano in vantaggio. Il fantasista Chisena, dalla fascia destra, indirizza una palla invitante al centro, dove Di Sanza è abile ad anticipare di piede il portiere e a depositare la sfera in rete. Francavilla in vantaggio meritatamente. Pomigliano stordito e per alcuni minuti non riesce a reagire. Lo fa al 9’st con un colpo di testa di Cini Noya, con la palla che termina tra le braccia del portiere Di Vincenzo. Al 14’st il Francavilla mette a segno il colpo del ko; Manzillo serve con una palla da manuale al centravanti Del Prete, che calcia con un bellissimo e preciso diagonale, che si infila nel lato corto della porta, per il definitivo 2-0. Al 25’st, i campani si scuotono e con D’Imporzano, vanno alla conclusione dal limite dell’area, ma l’estremo difensore Di Vincenzo si supera alla grande, deviando in tuffo la palla a lato. Al 40’st Bacio Terracino duetta con Del Prete, con quest’ultimo alla conclusione, con la sfera che termina alta sulla traversa. Arriva così, il triplice fischio finale, per la gioia dei giocatori in campo e dei tifosi sugli spalti. Il Francavilla con la vittoria, sale a quota diciotto punti in classifica e resta da solo al quinto posto, ad un punto dalla zona play off, occupata dal Matera. Tuto come prima, visto che le squadre avanti in classifica del Francavilla hanno tutte vinto, ma era importante non perdere terreno e questa vittoria contro il Pomigliano serve a restare in alto ed a preparare al meglio il derby di domenica prossima al Michetti quando la squadra del presidente Franco Cupparo dovrà affrontare un Pisticci che è in serie negativa dall’altro derby lucano vinto contro il Matera. Claudio Sole sport@luedi.it
Spogliatoio Il tecnico: «E’ stato dato valore a quanto di buono fatto a Caserta»
Lazic: «E’ la prima vittoria col Pomigliano» FRANCAVILLA – Con due goal ad inizio ripresa, il Francavilla archivia la pratica Pomigliano. Di Sanza al 1’st e Del Prete al 14’st, mettono in cassaforte tre punti fondamentali, per il prosieguo del campionato. A fine gara in sala stampa il tecnico serbo Lazic, entra molto soddisfatto: «Una vittoria –dice il tecnico del Francavilla – era importante per la squadra, la società ed il nostro presidente. Il pareggio di Caserta, ci stava stretto e con questa vittoria con il Pomigliano, abbiamo dato valore ancora di più a quanto fatto con la Casertana. Nel primo tempo, abbiamo costruito una gara tosta, con almeno quattro palle goal sbagliate, anche se abbiamo espresso un gioco con alti e bassi. Ma è normale, perché il Pomigliano è una squadra che pressa molto i portatori di palla». Il Francavilla nel primo tempo, ha dovuto sudare più del dovuto per rendersi pericoloso, visto che i ragazzi di mister Nastri, sono scesi in campo con tanta grinta agonistica. «Un merito – continua – va dato anche ai nostri under in campo, con Di Sanza che dal primo minuto, ha fatto vedere delle buone cose, oltre alla rete, altrettanto va detto per Bacio Terra-
cino, che ha esordito quest’anno in campionato. Tutto questo, sta a significare, che tutti questi ragazzi meritano la fiducia, perché ogni qualvolta vengono chiamati in causa danno sempre il loro prezioso apporto alla squadra. Un gruppo – termina Lazic - che adesso è davvero in grande forma e che sta dimostrando tutto il suo valore». Soddisfatto il presidente Franco Cupparo, che si gode meritatamente il buon momento della sua squadra. «La vittoria – dice – è stata davvero importante per noi, sia a livello di risultato, ma anche perché contro il Pomigliano, in Serie D è la prima volta che ci vinciamo. Devo dire, che mi sarei aspettato un po’di più nel primo tempo, però c’è da tener conto anche della situazione dei nostri giocatori in questo momento, con Del Prete che ha dei problemi ad un ginocchio, altrettanto Chisena, Verdesca, che è dovuto uscire dopo trenta minuti di gara per infortunio, mancavano Di Senso e Tarantino. Insomma, una situazione che non’è delle migliori. Però poi, nel secondo tempo ho visto una squadra più reattiva, con tanta rabbia agonistica e che ha due gemelli del goal come Del Prete e
Chisena, che non so quante altre squadre hanno». Un Francavilla, che ha dimostrato nella seconda frazione di gioco, delle buone trame di gioco che ha imbrigliato la squadra avversaria, specie nella parte centraledel campo.Con degli under, che hanno dato prova del loro valore. «Su questi giovani – continua Cupparo – la società ci crede ciecamente. Di Sanza, ha avuto la sua giornata di gloria, dimostrando che ogni qualvolta viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto. Fosse stato per il mister e gli altri dirigenti, lo avrebbero già mandato via, io invece, sono stato uno di quelli che ha sempre creduto in questo giovane e i risultati si sono visti in questa gara. Bravo anche Bacio Terracino e Cesareo, ma un grande applauso – termina il presidente Cupparo - va fatto sicuramente al portiere Di Vincenzo, che sta dimostrando di essere un grande tra i pali e spero che resti tanti anni qui a Francavilla». Insomma,unFranco Cupparochedimostra ancora una volta, che oltre ad essere un grande presidente è anche uno che di giovani ne capisce davvero tanto. Di umore diverso invece, il tecnico dei campani Salvato-
A destra Di Sanza, autore della prima rete sinnica di testa che ha piegato i campani
re Nastri. «Nella prima mezz’ora di gara –dice –abbiamo disputato una grande gara, dove in campo si è vista una sola squadra, con un buon possesso palla e delle azioni interessanti. Il risultato, è stato a mio avviso molto eccessivo, non meritavamo di perdere due a zero, anche se c’è da dire che il Francavilla, rispetto a noi è stato molto più cinico». Icampani, reducidal pareggio interno con il Neapolis, erano giunto in riva al Sinni per cercare di fare punti importanti per la propria classifica, ma invece si sono
dovuti arrende ad un avvio di secondo tempo perfetto dei sinnici. «Il nostro obiettivo – continua – è quello di disputare un campionato di alta classifica, invece da quanto sono arrivato io, abbiamo perso già due gare. Forse io ho delle colpe, e me assumo tutte le responsabilità. Speriamo – conclude mister Nastri –di riprenderci al più presto». Per il Pomigliano ricordiamolo,seconda sconfitta in campionato, dopo quella subita due giornate fa, in trasferta contro il Grottaglie per 1-0. c.s.
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36 Sport
Gialloble rimaneggiati dall’influenza perdono pure Di Maria per infortunio
Pisticci, quattro ceffoni Bonanno, Moxedano e doppietta di Pastore per il Neapolis PAGELLE PISTICCI MARINO (6) - Prende quattro gol e questo non si discute ma altrettanti li evita riuscendo a limitare il passivo. ANGIÒ (5) - Dovrebbe coprire e dare man forte al centrocampo ma non gli riesce ne l'uno ne l'altro. CHIAFFITELLA (5,5) - Spostato in piena emergenza esterno sinistro di difesa fa quel che può e nella retroguardia gialloblè paradossalmente è il migliore dei suoi, alcune diagonali sono da difensore puro. Dal 1'st Di Noto 5: DI MARIA (5) - Nonostante la febbre, nel primo tempo sembra dirigere con piglio giusto la sua difesa, ma al primo gol avversario crolla come tutta la squadra. Esce in barella per infortunio. Dal 43' st Truglio: s.v. VALLEFUOCO (5) - In avvio di gara compie un salvataggio sulla linea e sul finire prova a segnare il gol della bandiera. SEMERARO ( 5.5) - Niente da fare, gira che ti rigira in mezzo al campo non si ritrova. DAL 1' ST ROVIRA (5,5) - Quando Valente lo chiama in campo la gara è già compromessa LAVECCHIA (5) - Chi ricorda più le sue scorribande? FERRENTINO (5) - Dovrebbe dare sostanza al centrocampo, quella quantita su cui poter contare per innestare poi le ripartenze del Pisticci. Invece si ritrova a rincorrere un Moxedano . FARINOLA (6) - Se c'è una luce in campo quella parte dai suoi piedi. BASILE (5.5) - Un po' centrocampista, un po' difensore. Fa male in entrambi i casi. LUPACCHIO (5) - Febbricitante anche lui, deve sopportare da solo il peso dell'attacco ALL. VALENTE (5.5) - Deve fare di necessità virtù, tuttavia non riesce a mettere in campo una squadra compatta che sappia tenere testa all'avversario. Ora la panchina inizia a scottare.
NEAPOLIS PISTICCI
4 0
NEAPOLIS (4-4-2): Napoli 6; Attanasio 6, Mannone 6, Daleno 6,5, Bianchi 6; Barone 6, Bonanno 7, Somma 6,5 (27'st Monticelli sv), Moxedano 6,5; Pastore 7 (16'st Laviano 6), Fontanella 6 A disp.: Errichiello, D'Ascia, Fiore, Prato, Foggia All. Castellucci 6,5 PISTICCI (4-1-4-1): Marino 6; Angiò 5, Chiaffitella 5,5 (1'st Di Noto 5), Di Maria 5 (43'st Truglio sv), Vallefuoco 5; Semeraro 5,5 (1'st Rovira 5,5); Lavecchia 5, Ferrentino 5, Farinola 6, Basile 5,5; Lupacchio 5 A disp.: Maida, Guarino, Calciano, Bolettieri All. Valente 5,5 ARBITRO: Spinelli Silvia di Roma 6,5 RETI: pt 31' Bonanno, 45' Pastore; st 6' Pastore, 12' Moxedano NOTE: Spettatori 200 circa con esigua presenza ospite. Ammoniti Daleno, Somma, Chiaffitella. Recupero: pt 1'; st 3' MUGNANO. Come previsto alla vigilia si è rivelata durissima per il Pisticci la trasferta di Neapolis: la squadra torna in Basilicata con 4 gol sul groppone. Tante le defezioni fra le fila ospiti, con il tecnico Valente costretto a fare a meno dello squalificato Polichetti e degli influenzati Grieco e De Biasi; febbricitanti sono pure Semeraro, Chiaffitella e Lupacchio in campo, Maida e Guarino in panchina. Semeraro si piazza davanti alla difesa, nel centrocampo a quattro Basile va a coprire la fascia sinistra, mentre Lupacchio gioca da unica punta. Per il Neapolis, invece, formazione tipo con Pastore e Fontanella desiderosi di mantenere il miglior attacco del girone. E dopo 3' di gioco i locali potrebbero già passare in vantaggio con un'azione di Buonanno che calcia a porta vuota, Vallefuoco riesce a salvare sulla li-
Una formazione del Pisticci
nea mandando in angolo. Il Neapolis ci riprova poco dopo ma la conclusione di Moxedano termina fuori. La reazione degli ospiti in un tiro-cross di Lavecchia che si spegne sul fondo. I campani non forzano il ritmo partita, il Pisticci così prova a giocarsela senza timori, recuperando palle a centrocampo e cercando di spingersi in attacco. È però di nuovo il Neapolis a rendersi pericoloso con una punizione dalla distanza di Somma che impegna Marino, il portiere lucano non trattiene, Di Maria è lesto a spazzare sottoporta. Al 18' Formicola cerca la porta su azione personale, ma la sua conclusione dal limite dell'area è completamente fuori misura; sul fronte opposto Marino blocca a terra un tiro insidioso di Fontanella. Il Neapolis Mugnano è opaco ed il Pisticci sembra reggere, almeno fino alla mezz'ora, quando la musica cambia: al 30' infatti Fontanella spreca incredibilmente a due passi dalla porta, ma un minuto do-
po Buonanno, al termine di un'azione corale, fulmina Marino sul primo palo, portando in vantaggio i suoi. La timida reazione ospite in due conclusioni di Lupacchio, di destro e di testa, entrambe da dimenticare. Allo scadere invece arriva il raddoppio dei napoletani: Moxedano se ne va sulla sinistra e cerca la conclusione dal fondo, la difesa gialloble ci mette una pezza, Buonanno raccoglie, Marino ribatte a terra, poi arriva Pastore e risolve segnando il 2-0. Ad inizio ripresa mister Valente cambia volto alla sua squadra: escono Semeraro e Chiaffitella, al loro posto Rovira, che si affianca a Lupacchio, e Di Noto che si posiziona sulla fascia sinistra con conseguente arretramento in difesa di Basile. Ma pur con forze nuove, si capisce subito che il Pisticci ha mollato; bastano infatti poco più di una decina di minuti alla formazione di casa per siglare altri due gol. Al 6' Buonanno scatta sul filo del fuorigioco, supera Marino
in uscita, evita il ritorno di un difensore e serve al centro Pastore che a porta vuota realizza la sua doppietta. Al 12' Pastore fulmina nuovamente la retroguardia lucana, troppo alta nell'occasione: supera con un rasoterra Marino e Moxedano può comodamente accompagnare in rete. Il Neapolis potrebbe dilagare ulteriormente ma Marino riesce in più di un'occasione a limitare il passivo. Al 34' gli ospiti si fanno vedere in attacco con una punizione di Ferrentino dalla sinistra su cui Napoli arriva di mano spedendo in corner; sugli sviluppi dell'angolo poi Lupacchio di testa schiaccia a terra e manda a lato. Sul finire i lucani provano a siglare almeno il gol della bandiera, sfruttando un altro calcio piazzato, ma Napoli si oppone alla grande anche a Vallefuoco spegnendo le esili speranze del Pisticci, che al 41' perde il suo capitano, infortunatosi al piede sinistro e costretto a lasciare il campo in barella. Antonella Scippa
Spogliatoio Il tecnico:«Non è una giustificazione, ma avevo 9 atleti con la febbre»
Valente: «Il Mugnano era superiore» MUGNANO. È un Valente totalmente scoraggiato quello che si presenta alla stampa al termine della gara col Neapolis. Il Pisticci perde nuovamente e sembra entrato in crisi, lontano anni luce da quello capace di annichilire in trasferta il Matera. Dopo quella gara sono arrivati tutti ko che hanno fatto piombare la compagine lucana nei bassifondi della classifica. “Quella di oggi era assolutamente una situazione impari - afferma il tecnico Valente - giocare contro una delle squadre più forti del girone con ben nove influenzati non è certo la condizione migliore, ma questa non è una giustificazione valida per la sconfitta visto che abbiamo preso due gol in contropiede, frutto di nostre ingenuità estreme che vanno cancellate quanto prima. Non abbiamo saputo lottare e già dopo il primo gol ci siamo arresi, restando in balia degli avversari. Eppure fino al loro vantaggio, il Neapolis non ci aveva creato grossi problemi o delle superiorità numeriche. Con un minimo di attenzione in più avremmo potuto gestire la gara in modo diverso, ma non abbiamo saputo farlo. Ci
troviamo adesso in una situazione difficilissima, nella quale ci siamo andati a cacciare noi, ma mi auguro che ci sia la capacità in tutti di reagire, a partire dal sottoscritto fino all'ultimo dei giocatori. Io e la società siamo in sintonia totale, abbiamo creato questo progetto insieme; aspettiamo dicembre per tirare le prime somme e se necessario ricorreremo al mercato, naturalmente tenendo d'occhio il nostro budget che è abbastanza limitato”. È un fiume in piena. Subito dopo parla della caratura dell'avversario: “Oggi, comunque, sapevamo bene che sarebbe stata una gara proibitiva per la caratura del nostro avversario; in più l'influenza ha decimato la nostra squadra, ai cinque influenzati di ieri se ne sono aggiunti altri: tre giocatori sono rimasti a casa, altri, nonostante la febbre superasse i 38°, sono andati in campo o in panchina. Ripeto, di sicuro questo non ci giustifica ma è comunque un'attenuante da tenere presente”. Con un punto guadagnato nelle ultime sei partite, in casa gialloble non c'è certo da stare allegri e domenica a Pisticci arriva il Francavilla
A sinistra Di Maria e in alto Valente
sul Sinni. Non bisogna nascondersi dietro un dito, servono i tre punti per dare respiro ad una classifica che può diventare claustrofobica per una matricola che potrebbe ritrovarsi a metà campionato già senza più ossige-
no: “Non so quale sarà l'approccio con cui affronteremo il derby - afferma sconsolato l'allenatore lucano - non è ancora tempo di pensarci, per ora sono troppo mortificato per la gara di oggi. Penseremo al Francavilla, un'al-
tra squadra forte, da martedì e cercheremo di ripetere la prestazione avuta col Grottaglie”. Prima di congedarsi l'ultimo pensiero di Valente va al suo capitano: “Purtroppo abbiamo perso anche Di Maria: ha appoggiato male il
piede, infortunandosi malamente. Dobbiamo fare gli accertamenti ma dal campo è sembrato subito qualcosa di grave, costringendolo ad uscire in barella. Spero di sbagliarmi ma la sensazione è che resterà fermo a lungo”.
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Sport 37
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-Viggiano
8ª
Marcatori
2-0
st 15’ Colangelo, 24’ (r) Anaclerio
Borussia P.-F. Murgia
1-3
pt 1’ Fabretti R. (BP), 26’ e 31’ Frazzica (FM); st 29’ Petruzzella (FM)
GenzanoBanzi-Policoro
RICIGLIANO
19
8
6
1
1 15 2
4
3
0
1
1
4
3
1
0
7
1 13 +3
2-0
F. MURGIA
17
8
5
2
1 15 6
4
3
1
0 11 2
4
2
1
1
4
4
0-7
A. CRISTOFARO
16
8
5
1
2 13 3
4
3
0
1
1
4
2
1
1
6
2 10 0
ATELLA M.
16
8
5
1
2 14 8
4
4
0
0 11 2
4
1
1
2
3
6
6
R. VALDIANO
16
7
5
1
1
4
4
3
1
0
6
2
3
2
0
1
3
2
5 +1
VIGGIANO
13
8
3
4
1 13 7
4
1
3
0
4
3
4
2
1
1
9
4
6
-3
VULTUR
13
8
4
1
3
9
4
3
0
1
5
3
4
1
1
2
4
6
0
-3
POLICORO
11
8
3
2
3 12 7
4
3
0
1 10 1
4
0
2
2
2
6
5
-5
MURESE
11
8
3
2
3 11 6
4
3
0
1
9
2
4
0
2
2
2
4
5
-5
R. TOLVE
10
8
3
1
4 13 9
4
0
1
3
2
6
4
3
0
1 11 3
4
-6
BORUSSIA P.
10
8
3
1
4 11 10 4
2
0
2
7
6
4
1
1
2
4
1
-6
GENZANOBANZI
10
8
3
1
4 10 17 4
2
1
1
6
5
4
1
0
3
4 12 -7 -6
AZ PICERNO
9
8
2
3
3 15 8
4
2
2
0 13 1
4
0
1
3
2
7
7
AVIGLIANO
6
7
1
3
3
8 10 3
0
3
0
2
4
1
0
3
6
8
-2 -7
IRSINESE
-1
8
0
0
8
2 31 4
0
0
4
2 14 4
0
0
4
0 17 -29 -16
FERRANDINA
-1
8
0
0
8
0 33 4
0
0
4
0 16 4
0
0
4
0 17 -33 -16
pt 35’ Stolfa, 45’ Impagliazzo
Irsinese-R. Tolve
pt 4’ Damiano, 27’, 33’, 37’ e 45’ Montenegro; st 4’ Ragone, 10’ Benedetto
Murese-Ferrandina
4-0
pt 3’, 13’ e 25’ Dutra, 23’ Cella
R. Valdiano-Az Picerno
2-1
pt 14’ Quagliata (AZ), 27’ Salamone (RV); st 31’ Di Brizzi (RV)
Ricigliano-Atella M.
0-1
st 35’ Rinaldi
Vultur-Avigliano
2-1
pt 42’ Brescia (V), 46’ Lanciano (V); st 19’ (r) Lorusso (A)
Prossimo turno
9ª giornata 08/11/09 ore 14.30
A. Cristofaro-Murese Atella M.-Irsinese Avigliano-Borussia P. Az Picerno-F. Murgia Ferrandina-R. Valdiano Policoro-Ricigliano R. Tolve-GenzanoBanzi Viggiano-Vultur
giornata
9
9
8
7
2
4
9 +1
0
-7
6 Reti: Campisano (Viggiano) 5 Reti: Dutra (Murese); Montenegro (R.Tolve); Salamone (1) (Valdiano) 4 Reti: Frazzica (F.Murgia); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Gatti (Policoro); Avallone (Ricigliano) 3 Reti: Rinaldi, Valente (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Fringuello, Giordano (AZ Picerno); Frabetti (Borusia P.); Petruzzella (F. Murgia); Vigliucci (1) (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Daniele, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella (Viggiano) 2 Reti: Ciardiello, Colangelo, D'Amico, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); Telesca (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Castagno, Passavanti, Sabia (AZ Picerno); Gialdino, Schettino (1) (Borussia P.); Margiotta (F. Murgia); Antohi, Veglio (Murese); Faillace, Nuzzi (Policoro); Damiano, Santagata (R.Tolve); Di Brizzi, Petilli (Valdiano); Lanciano (Vultur) 1 Rete: Anaclerio (1), Leone V. (A.C. Oppido); Carretta, Carriero, Gerardi, Larotonda V., Leccese, Libutti (Atella); Lasco, Mele, Tornillo (Avigliano); Mazza, Pace, Quagliata (AZ Picerno); Fabretti R., Fratianni, Nettis, Ripoli (Borussia P.); Andreotti, Chessa (F. Murgia); Cacace, Russo (GenzanoBanzi); Di Cecca, Porfido (1) (Irsinese); Carlucci, Cella (Murese); Cirrottola (Policoro); Fernicola (1), Gaudiosi (Ricigliano); Benedetto, Mazzacane, Nardiello, Ragone (R.Tolve); Cicchelli, Mangieri, Sanchirico (1), Spera (Viggiano); Barbaro, Brescia, Cozzolino, Di Francesco, Lanotte, Larotonda, Lovasto (1) (Vultur)
Prestazione autorevole della Manniello band, che nella ripresa capitalizza la superiorità numerica
Oppido scatenato, vetta vicina Colangelo e Anaclerio affossano il Viggiano e rilanciano i biancoverdi OPPIDO VIGGIANO
2 0
A. CRISTOFARO: Vaccaro R., Provenzale (10'st Colangelo), Volturno, Lettieri, Manniello D., Manniello F., Leone A., Leone G., Vaccaro M. (30'st Santopietro), Anaclerio, D'Amico (30'st Maglione); All. Manniello. VIGGIANO: Perna, Iacuinta (38'st Manciero), Cicchelli, Sabia, Chirichella, Cicchella, Spera, Papaleo, Campisani (26'st Lo Prete), Sanchirico (13'st Marchese); All. Villani. ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (La Grotta - Marchese). RETI: 15' st Colangelo, 24'st Anaclerio (rig.) NOTE: Temperatura fredda. Circa 200 spettatori. Ammonito Sabia alla metà del primo tempo. Espulso Cicchelli al 42' pt per un fallo intenzionale da dietro su Vaccaro M. Angoli 7-2 per l'A.C. Oppido. Recupero 2'pt e 3'st. OPPIDO LUCANO - Arriva il primo dispiacere stagionale per la matricola terribile Viggiano per mano dell'Angelo Cristofaro Oppido. Due a zero il risultato finale che premia gli uomini di mister Manniello vogliosi di riscatto dopo la debacle di otto giorni fa contro il Policoro. Le reti portano la firma di Colangelo e Anaclerio nella ripresa. L'Oppido, quindi, si rialza e riparte nella caccia alla vetta della classifica e in particolar modo al Ricigliano di mister Dente, lontano ora solo tre lunghezze. La gara: primo tempo entusiasmante e scoppiettante con un Perna chiamato agli straordinari e un Vaccaro R., letteralmente uno spettatore in campo.
Lancellotti raggiante A fine gara un raggiante Lancellotti, presidente dell'Oppido: “Siamo soddisfatti della vittoria di oggi che ci permette di avvicinarci alla vetta della classifica - esordisce il presidente - e per noi era importante vincere per il morale dopo la brutta gara di domenica scorsa.” “I ragazzi in campo oggi hanno dimostrato di volere a tutti i costi i tre punti e, soprattutto nel primo tempo, abbiamo creato tante occasioni dal gol che però non siamo stati in grado di finalizzare. Ci manca la punta di peso - continua Lancellotti - perché costruiamo davvero tante palle gol ma non riusciamo a finalizzare con la stessa regolarità.” Il presidente poi parla anche della Coppa Italia di mercoledì: “Mercoledì ci aspetta un'altra gara davvero difficile contro un avversario ostico. Il risultato della partita di andata non è una garanzia e servirebbe un gol per mettere in ghiaccio la qualificazione. Noi ci teniamo alla Coppa e andremo a giocarci la qualificazione.” Il discorso ritorna poi al campionato: “Quest'anno c'è grande equilibrio e noi cercheremo di dire la nostra fino alla fine sperando di ottenere il massimo. Domenica - conclude il presidente - arriva la Murese e noi cercheremo di vincere contro un avversario che dopo un inizio di stagione difficile sta trovando la giusta quadratura.” r.d.r.
Una formazione del Viggiano. In alto un undici schierato da Manniello in questa stagione
I bradanici partono subito a tutta e dopo appena tre giri di orologio Leone A. centra la parte alta della traversa dai venti metri. L'Op-
pido è scatenata e al 15' un'azione corale porta alla conclusione di Leone G. che però non impensierisce Perna.
Al 18' è ancora Leone G. che salta l'uomo ma la conclusione non è precisa e si spegne sul fondo. Ancora due minuti e Volturno stac-
ca di testa ma l'incornata non è precisa e la palla finisce sopra la traversa. Viggiano non pervenuto. Gli uomini di mister Villani sono attenti e fortunati in fase difensiva ma assolutamente sterili in attacco. Al 42' viene espulso Cicchelli per un fallo intenzionale da dietro ai danni di Vaccaro M. che resta per qualche minuto dolorante. Per D'Alessandro nessun dubbio e doccia anticipata per il numero quattro ospite. Il ritorno in campo, al contrario delle previsioni, vede un Oppido poco lucido nonostante la superiorità numerica. Il Viggiano difende bene e prova qualche timido accenno in attacco ma la difesa locale fa buona guardia. Al quarto d'ora Anaclerio calcia una punizione dal limite dell'area di rigore; la
barriera devia e quasi inganna Perna che con un balzo riesce a metterci una pezza ma Colangelo è attentissimo e sulla ribattuta non sbaglia il tap-in che porta l'Oppido in vantaggio. Al 24' Leone G. semina il panico tra la difesa ospite che per fermarlo è costretta alle maniere forti ma il fallo è in area e il rigore sacrosanto. Dal dischetto Anaclerio non sbaglia e il punteggio è sul due a zero. Non succede più nulla se non nel primo minuto di recupero quando Vaccaro R. è bravo ad intervenire di piede sulla conclusione ravvicinata di Lo Prete. L'Oppido vince e accorcia la classifica. Mercoledì, difficile trasferta in casa del Valdiano e domenica prossima gara interna contro la Murese vittoriosa ieri contro il Ferrandina. Rocco De Rosa
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38 Sport
Ripresa con i bianconeri in dieci dal 17’. Granata a segno solo su rigore
La Vultur Rionero si rialza Avigliano trafitto dai guizzi di Brescia e Lanciano nel primo tempo VULTUR AVIGLIANO
2 1
VULTUR: Martone, Larotonda, Di Tolve, Chimenti, Lanciano, Rapolla(24’st Cozzolino), Barbaro(18’st Radesca), Izzi(11’st Zona), Brescia, Argenti, Di Francesco. A disp.: Callimo, Lanotte, Ricchiuti, Marmora. All. Finamore AVIGLIANO: Castaldo, Carlucci W., Coviello, Sabia, Muzzillo, Carlucci D., Vaccaro(11’st Lorusso), Costa, Volini(11’st Lasco, 18’st Viggiano), Salbini, Darwish. A disp.: Chianese, Vitolo, Sileo, Scarano. All. Filadelfia ARBITRO: Capolupo di Matera (Ferrara-Buonavoglia) RETI: p.t. al 42’ Brescia(V), al 46’ Lanciano(V); s.t. al 19’ Lorusso (rigore) (A) NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Salbini e Sabia dell’Avigliano, Argenti della Vultur. Angoli: 3 a 0 per la Vultur. Recupero: p.t.+1; s.t.+5’. RIONERO – Il Circolo Sportivo Vultur è ritornato alla vittoria sul proprio rettangolo di gioco a spese dell’Avigliano. Una vittoria che ci sta tutta nonostante i vulturini abbiano dovuto giocare in dieci dal 17’ della ripresa per l’espulsione del portiere
Filadelfia: «Distratti sui gol, meglio la ripresa» DOPO la partita questi i commenti a caldo del tecnico aviglianese e del presidente del C.S.Vultur. "Sconfitta purtroppo determinata – ha detto mister Filadelfia –al 42’del primo tempo da un gol scaturito da un tiro sbagliato che si poi è trasformato in un grande assist per l’attaccante rionerese e poi da un secondo gol su corner. Diciamo che siamo stati abbastanza sfortunati ma che sui quali non siamo stati sufficientemente attenti. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa e siamo entrati campo con un altro spirito, meno timorosi rispetto alla prima frazione di gioco, e abbiamo cercato di recuperare accorciando le distanze con un rigore nettissimo ma poi non siamo riusciti a pareggiare nonostante la superiorità numerica. La nostra è una squadra giovane, di cui sono particolarmente soddisfatto della prestazione
Una formazione della Vultur
Martone, reo di un fallo in uscita sull’attaccante ospite Lasco per il quale, colpito involontariamente ad una coscia, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza del 118. I ragazzi di mister Finamore, dopo aver chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio di due reti, si sono complicato la vita al 17’ della ripresa per via di una distrazione difensiva dei locali, alla quale Martone nel tentativo di mettere una pezza ha finito per travolgere l’attaccante ospite, commettendo un fallo da ultimo uomo e causando la
propria espulsione. Per far fronte alla forzata uscita dell’estremo difensore rionerese è stato sacrificato Barbaro per far posto al portiere Radesca, che a freddo ha dovuto subire la rete dagli undici metri dell’Avigliano ad opera di Lorusso. Tutto questo non sarebbe successo, sostengono i rioneresi, se l’arbitro nell’azione immediatamente prima, avesse concesso il rigore alla Vultur per l’evidente atterramento in area aviglianese del vulturino Barbaro. Nonostante l’inferiorità numerica i bianconeri locali so-
no riusciti a tenere testa agli ospiti tanto da sfiorare in più di una circostanza la terza rete. Ma andiamo per ordine. Dopo un inizio di partita al rallentatore con tiri fuori bersaglio di Brescia al 15’ e al 17’ è stato Di Francesco a mancare due buone occasioni da rete sfiorando il palo alla sinistra di Castaldo prima su assist di Brescia e poi con una botta dal limite. Al 32’ su errore della retroguardia rionerese sono stati gli ospiti a mancare una grande opportunità con Vaccaro che dai pressi del dischetto tutto solo ha
della ripresa perché c’è stata reazione". "Nonè stataunagrandepartita -hasottolineato il presidente della Vultur Michele Grieco, sono migliorati gli schemi ma in area abbiamo mancato di precisione. Purtroppo devo ancora sottolineare che questa squadra è perseguita dagli arbitri perché all’inizio del secondo tempo c’era in nostro favore un rigore nettissimo su Barbaro con l’arbitro a tre metri che non ha visto questo rigore. Io dico che inconsciamente non si è sentito di darlo perché una squadra che vince per 2 a 0 non merita un rigore. E grazie a quelrigore nondato neabbiamo subitopreso uno noi con l’espulsione del portiere. Ora però basta con queste persecuzioni, mi dispiace ma devo dire che questo comportamento nei nostri confronti lo trovo abbastanza grave". m.r.
messo fuori di pochissimo. Al 42’ la Vultur passa in vantaggio con il giovane Brescia che, da 10-12 metri, su servizio di Rapolla ha fulminato con un tiro a mezz’altezza forte e teso l’incolpevole numero uno ospite. Il portiere aviglianese al 45’ è stato bravo a salvarsi in angolo volando sul tiro da punizione di Rapolla diretto nel sette alla sua destra. Sul susseguente angolo (46’)il raddoppio dei rioneresi con Lanciano. Nella ripresa al 5’ Di Francesco angola troppo e manca la terza rete per la Vultur.
Poi l’episodio del rigore, a seguito del quale l’Avigliano, in superiorità numerica non ha saputo approfittare anche perché la Vultur sia pure in dieci ha creato almeno altre tre buone occasioni da rete non sfruttate al meglio da Argenti prima al 25’ con un tiro di poco fuori, da Larotonda il cui tiro al 27’ è stato respinto in corner da Castaldo e al 39’ quando Di Francesco, su servizio di Larotonda dalla destra, ha colpito la base del palo alla sinistra di Castaldo da pochi passi. Michele Rizzo
Rinaldi-gol: campani al primo ko Gara sospesa dall’arbitro quando gli ospiti restano in sei. Tripletta di Dutra
Colpaccio Atella a Ricigliano RICIGLIANO ATELLA
0 1
RICIGLIANO: Guerriero; Giordano; Gaudiosi; Piegari R,Pignata, Corsaro (15’st dente);Piegari V;Carleo, Maienza(35’pt Tomasiello), Avallone, Bochicchio(20’st Parrilli). A disp: Villano, Serritella, Lepore,Adelizzi. All. Dente ATELLA M: Sicuro, Pietrafesa, Grieco, Larotonda V, Manfreda, Colangelo;Laroronda G, Lamorte,Valente ( 32’stLibutti), Carriero,Rinaldi. A disp: Dibiase, Angelillo, Strozza, Gerardi,Leccese,Telesca. All. D’Urso ARBITRO : Berlingeri di Crotone(Cantiani – Verrastro) RETE: 35’st Rinaldi. NOTE: ammoniti:Giordano,Bochicchio, Piegari R,Manfreda,Valente. Espulso Parrilli per fallo di reazione (28’St). Recupero: 2’+5’. RICIGLIANO - Arriva come una doccia gelata la prima sconfitta stagionale della capolista Ricigliano tra le mura amiche. Le due squadre si sono equiparate per buona parte della gara, si sono annullate a vicenda e ciò ha permesso un parziale invariato per tutto il primo tempo e per buona parte del secondo. La gara è stata un po’ condizionata da alcune decisioni arbitrali, che hanno dato spazio a qualche polemica anche durante la gara stessa e ciò ha contribuito a creare un gioco nervoso. Tra le fila riciglianesi come di consueto è stato Avallone a tirare i remi e a creare molte occasioni, sia sulle palle giocate sia sui calci da fermo. Nei pri-
missimi minuti di gara è stata proprio la sua rete ad essere annullata per un off-side dubbio. Dopo pochi minuti è sempre l’attaccante locale a rendersi pericoloso dai 30 mt. Il cronometro segna il 28’ quando Rinaldi esegue una punizione dal vertice destro insidiosa, gi fa eco Maienza dall’altra metà campo. Proprio per quest’ultimo sfortunato finale del primo tempo: costretto ad abbandonare il campo anticipatamente per infortunio, lasciando il posto a Tomasiello. Al cambio di campo nessun volto nuovo, ma si ripete lo sfortunato copione dei primi minuti del primo tempo: il neo entrato Tomasiello crossa in verticale, ma sotto porta nessuno è reattivo, ma Carleo mantiene palla nell’area piccola. I padroni di casa continuano comunque a creare occasioni su occasioni, con Avallone che però spesso ignora i compagni. Mister Dente rinfresca le idee, e inserisce, tra gli altri, una vecchia conoscenza, trattasi dell’attaccante Parrilli, che anni orsono ha indossato la casacca riciglianese, ma il suo ri-esordio dura appena pochi minuti: al 28’ per fallo di reazione abbandona già il campo lasciando i padroni di casa in 10. La sfortuna si abbatte ancora e questa volta più forte di prima al 35’, quando in mischia in area è il giovane Rinaldi ad avere la meglio sulla difesa riciglianese e a siglare lo 0-1. Ci sarebbero ancora i cinque minuti di recupero concessi, ma c’è solo tempo per accettare la prima sconfitta. c.f.
Murese, poker in 25 minuti Tutto facile col Ferrandina, che molla a metà primo tempo MURESE FERRANDINA
4 0
PARTITA SOSPESA AL 25’ P.T. PER INFERIORITÀ NUMERICA DEL FERRANDINA F.C. MURESE 2000 AURORA: Cocina; Calocero; Ferracane; Nardiello P.; Gerbasio; D'Arca; Antohi; Iacullo G.; Dutra; Cella; Cardillo F.; all. Lardo; A disp. Peccatiello; Ponte; Ruvo G.; Ruvo R.; Chiaravalle; Carlucci; e Cardillo R. FERRANDINA: Fraccalvieri; Macaj; Gallitelli; De Stefano; Motta; Luongo; Masellis; Cirigliano; Caputo. ARBITRO: Tomasulo Carmine di Venosa; Collaboratori: Russo Francesco Paolo di Matera e Martone Domenico di Venosa. RETI: al 3' Dutra; al 13' Dutra; al 23' Cella; e al 25' Dutra. NOTE: Spettatori: circa 100. SUL VERDE MANTO del Rigamonti di Muro Lucano ha preso vita l'ennesima partita farsa del campionato che è durata solo venticinque minuti di gioco. Secondo voci di corridoio, da oggi inizierà l'anno zero del Ferrandina, che con l'innesto di forze nuove guarderà ad un campionato di risalita per puntare alla salvezza anche passando dai play out. La partita è servita a mister Lardo per provare gli schemi e le soluzioni tattiche, che dopo la breve partita ha continuato a far lavorare la squadra in test a tutto campo in famiglia. Tornando alla cronaca della partita, i padroni di casa hanno approfittato dell'occasione per far rifiatare Veglio e far esordire dal primo minuto in questa stagione l'esterno basso di sinistra Fabio Ferracane. Mentre gli ospiti sono scesi in campo in nove uomini, e senza nessun giocatore e dirigente in panchina. Nemmeno il tempo di battere il calcio di inizio che al 3' la Murese passa in vantaggio. Cella scende sulla sinistra e crossa verso l'area e da due
La Murese schierata da Lardo nel match con il Ferrandina
passi Dutra di sinistro spedisce la palla in rete. Al 4' Cella parte largo da sinistra, affonda verso il centro e dal limite lascia partire un fendente centrale che in due tempi blocca il portiere. Al 6' una punizione velleitaria dalla lunga distanza di Luongo sorvola la traversa. All'11' la Murese sfiora il raddoppio. Dutra quasi dal limite dell'area da posizione decentrata di sinistro mette un bel pallone sul secondo palo e Antohi di testa manda la sfera ad impattare contro il palo. L'azione prosegue con D'Arca che da destra rimette la palla verso l'area di rigore, Dutra si libera di un avversario, di gira e calcia di poco oltre la traversa. Al 13' arriva il bis. Ferracane scende di gran carriera sulla sinistra e serve Dutra ben posizionato al limite dell'area, il gaucho si aggiusta la palla e di sinistro lascia partire un rasoterra che si insacca nell'an-
golo basso del palo più vicino. Al 16' Dutra ci prova con un tiro terra aria che si spegne di poco al lato alla destra dell'estremo difensore ospite. Al 20' Cardillo F. dalla corta distanza per poco non trova il tapin vincente. Al 23' arriva anche il tris con Cella che da sottomisura con un tocco anticipa il portiere e manda la palla nel sacco dopo un corner di Ferracane. Al 25' l'ultimo goal della partita. I padroni di casa con un'azione ben manovrata e con tocchi di prima conclusa con un passaggio smarcante di Antohi per Dutra che non sbaglia solo davanti al portiere. È l'epilogo della gara con tre giocatori ospiti che si accasciano a terra e con l'arbitro che secondo regolamento dichiara finita la gara per mancanza del requisito del numero minimo di calciatori che posso rendere valida una gara. Carmine Pepe
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Sport 39
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Al gol-lampo di Fabretti replicano il bomber irsinese (doppietta) e Petruzzella
Frazzica show, la Fortis va Successo in rimonta sul Borussia che tornava al “Rocco Perriello” Campani ok con Salamone-Di Brizzi
Non basta Quagliata Picerno ko col Valdiano VALDIANO PICERNO
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RUGGIERO VALDIANO (4-4-2): Serra 7.5; Fiumarella 6, Pascuzzo 6.5, Di Falco 7, Malito 7, Giuda 7 (dal 25 st Mainenti 6); Trezza 7, Di Brizzi 7.5 (dal 34' st Canonico 6), Petilli 7, Ragone 7, Salamone 8 (dal 39' st Colombo 6). A disp. Adinolfi, D'Alto, Chiacchio, Polito. All. Masullo. AZ PICERNO (4-5-1): Lettieri 8; Pietrafesa 7, Salvia 7, Quagliata 8, Mazza 6, Naturale 6; Frinquello 6 (dal 27' st Sabia 6), Castagno 6, Laurino 6, Bottiglieri 6, Giordano 6 (dal 13' st Pace). A disp. Mentari, Cauzillo, Corrado, Caggiano N., Caggiano M. All. Caivano. ARBITRO: Manicone ( Torre Annunziata). Assistenti: Moliterno e Matera ( Sezione di Potenza). RETI: 14' pt Quagliata (AZP), 27' pt Salamone (RVD), 31' st Di Brizzi (RVD). NOTE: Recupero 1' pt, 5' st. Ammoniti: Di Brizzi (RVD), Fringuello e Bottiglieri (AZP). Salamone al 11'st si fa parare un rigore da Lettieri. Spettatori 100 circa. Angoli 9 a 4 per la Ruggiero Valdiano. SALA CONSILINA. Nello stadio Osvaldo Rossi di Sala Consilina si disputa una gara importantissima ai fini della classifica per entrambe le contendenti. Al 5' Salamone mette Di Brizzi solo davanti al portiere Lettieri che con una gran parata salva la propria rete. Ma sei minuti dopo anche l' altro portiere Serra compie un intervento strepitoso su Laurino e con un colpo di reni nega la gioia del gol al giovanissimo at-
taccante dell' Az Picerno. Al 14' la squadra ospite passa in vantaggio con Quagliata che infila all'incrocio dei pali alla destra del portiere Serra un fendente imparabile. La squadra di Mister Masullo per circa sei minuti risente del colpo ricevuto ma al 20' un gran tiro di Ragone finisce di poco fuori. Al 25' ci prova Petilli che colpisce il palo direttamente su punizione. Al 26' Di Brizzi tira a volo su una ribattuta della difesa ospite ma la sfera finisce alta. Al 27' arriva il pareggio ci pensa sempre lui Giuseppe Salamone che con un gran tiro da fuori infila l' incrocio dei pali del portiere Lettieri che nulla può. Al 29' Petilli supera una schiera di avversari scambia con Malito ma il suo tiro finisce fuori di un soffio. Nei minuti successivi la Ruggiero Valdiano sfiora la realizzazione con tiri di Trezza, Pascuzzo, Malito e Petilli. Al 42’ ancora Salamone tira alto. Nella prima frazione di gioco la squadra di mister Masullo è andata al tiro ben 26 volte e 16 sono stati i tiri finiti nello specchio della porta. Il secondo tempo inizia nella falsa riga del primo e al quinto un gran tiro del veterano Ragone finisce alto. All' 11' dopo uno scambio Trezza-Di Brizzi in area un avversario colpisce la sfera con una mano e l' arbitro il signor Manicone concede il calcio di rigore a favore della Ruggiero Valdiano, dagli undici metri si porta Salamone ma il suo tiro viene parato da Lettieri. Al 14' grande parata di Serra su tiro ravvicinato di Pace. Al 20' tiro di Petilli e parata di Lettieri. Al 31' il Ruggiero Valdiano si porta in vantaggio con una rete realizzata da Di Brizzi su colpo di testa dopo un assist ricevuto da Pascuzzo su un calcio d'angolo battuto da Petilli.
BORUSSIA P. F. MURGIA
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BORUSSIA PLEIADE: Coretti, Manolio, Ripoli (73' Margiotta), Romano, Pendinelli, Gialdino, Nettis (46' Liuzzi), Fabretti L., Laviola (73' Puppio), Schettino, Fabretti R. A disp: De Rosa, Lanzara, Mastrosimone, Chiaromonte. All: Viola. FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa, Di Girolamo, Maurelli, Grassani A. (66' Grassani D.), Delle Foglie, Pastore, Lorusso, Frazzica (71' Margiotta), Martemucci (59' D'Addario), Petruzzella. A disp: D'Elia, Castoro N., Di Vito, Castoro R. All: Squicciarini. ARBITRO: Cappiello di Matera (Fantini - Martinesi) RETI: 55'' Fabretti R. (Borussia), 26' e 31' Frazzica, 74' Petruzzella (Fortis). NOTE: Ammoniti: Ripoli, Schettino (Borussia); Chessa, Grassani F., Frazzica. Espulso: all'86' Gialdino per doppia ammonizione. POLICORO - Il ritorno al “Rocco Perriello” ha un gusto amaro per il Borussia Pleiade, sconfitto per tre a uno dal Fortis Murgia Irsina, nell'ottava giornata del campionato d'Eccellenza. Una partita dalla doppia faccia, con un Borussia convincente nella prima mezz'ora di gioco, ma poi schiacciato dall'esperienza e dalla determinazione degli ospiti, pronti a fare il bello e cattivo tempo in campo. La gara si apre subito con un gol per i padroni da casa: a 55 secondi dal fischio di inizio, Nettis lancia Fabretti R. che non sbaglia e sorprende Napolitano, mettendo la palla alla sua destra. L'inaspettato vantaggio galvanizza il Borussia ma gli ospiti non ci stanno a perdere e, due minuti dopo, cercano il pareggio con Petruzzella, il cui tiro si in-
Viola: «Ha deciso l’esperienza» “L'esperienza ha fatto la differenza”. Così mister Viola ha commentato la sconfitta del suo Borussia. “Abbiamo peccato di ingenuità, infatti alla prima distrazione siamo stati puniti da una squadra ben impostata e sicuramente più esperta di noi”, ha proseguito l’allenatore del Borussia Pleiade, che non è riuscito a bagnare con un risultato positivo il suo ritorno al Rocco Perriello. “Il nostro avvio è stato ottimo, con il gol a pochi secondi dall'inizio. Però alla prima ingenuità siamo stati puniti e ci è crollato il mondo addosso. Una piccola reazione c'è stata nel secondo tempo ma è stato troppo poco contro una squadra d'esperienza come il Fortis. Questa sconfitta comunque non ci scoraggia e affronteremo in tutta tranquillità la prossima sfida contro l'Avigliano”. “E' stata una partita difficilissima - ha commentato mister Squicciarini - il Borussia è team vivace, tonico e ricco di risorse. Infatti siamo andati subito in svantaggio ma la squadra ha avuto una bella reazione, rimanendo sempre in partita e costruendo le azioni che poi hanno portato al vantaggio. Nel secondo tempo il Borussia meno pericoloso se non su qualche palla inattiva, e per questo abbiamo potuto amministrare al meglio il risultato, arrivando al terzo gol della sicurezza”. e.c.
frange sul palo. Al 4' il Borussia vicino al raddoppio con Schettino, palla di poco fuori. Gli jonici continuano ad assediare la porta del Fortis: al 6' punizione insidiosa del solito Fabretti, di poco a lato; al 7' giocata confusa, neutralizzata dalla difesa ospite. Dieci minuti dopo ed è ancora Fabretti a spaventare Napolitano, che pero riesce a bloccare la sfera. Il Fortis subisce ma non si piega e, al 24', mette in seria difficoltà la difesa jonica con una punizione di Frazzica, bloccata in extremis da Coretti. Il gol è nell'aria e arriva due minuti dopo con il numero 9 murgiano che, con una girata in aria, in mezzo a due difensori, mette in rete la palla del pareggio. Il Borussia non ha nemmeno il tempo di accusare il colpo che, al 31', arriva il raddoppio, nuovamente con Frazzica, pronto ad ip-
notizzare la difesa e infilare per la seconda volta l'incolpevole Coretti. Il match si capovolge, con il Fortis capace di dominare in ogni angolo del campo. E la musica non cambia nel secondo tempo. Al 53' timida reazione del Borussia con Fabretti, agevolmente neutralizzata dalla difesa avversaria. Gli jonici provano a costruire gioco ma è il Fortis a guidare le danze e a chiudere la partita al 74': durante un'azione apparentemente innocua, svarione del portiere Coretti che, su retropassaggio di un compagno, tenta di dribblare Petruzzella ma quest'ultimo è più veloce, ruba la palla e mette in rete il sigillo del definitivo 3 a 1. L'ultima azione del match è per il Borussia: al 90' il tiro Puppio, lanciato da un colpo di tacco di Fabretti, finisce a pochi centimetri dalla porta. Eleonora Cesareo
Battuto un Policoro mai entrato realmente in partita Boccata d’ossigeno a Irsina per i giallorossi di Camelia
Con Stolfa-Impagliazzo il GenzanoBanzi riparte GENZANOB. POLICORO
2 0
Poker di Montenegro. La classifica migliora IRSINESE REAL TOLVE
GENZANOBANZI: Tedesco, Ronzulli, Di Stasi, Militello (80' Matarangelo) Sansone, Cannito, Mincarone, (87' Muscxillo) Cacace, Vigliucci (75' Mancini), Impagliazzo, Stolfa. All. Terranova. POLICORO: Campanelli, Cirottola, Panetta, (72' Ripa) Saccente, Nuzzi, Andreas, Sfarzetta, Romano, Gatti(60' Carlomagno), Zizzania, Fallace (48'Savola) All. Labriola. RETI: 37' Stolfa, 45' Impagliazzo.
0 7
IRSINESE : Lamuccaglia, Ferrante, Picerno, Goffredo, Navarra, Carlucci, Loviglio, Menna, Parente, Minguzzi, Nardiello. A DISP. : Albergo, Gigante, Pelliciari, Lombardi, Chiaradia, Sinisi, Colonna. REAL TOLVE : Perillo, Sarubbo, Palladino, Postiglione. Santagata, Lottino V. , Montenegro, Benedetto, Damiano, Pietrafesa, Camelia. A DISP. : Paradiso, Mazzacane, Lardiello, Ragone. ALL. CAMELIA. ARBITRO: Burgi (MT) - Russo e Collocola RETI : 4' p.t. Damiano ; 27', 33', 37' e 45' p.t. Montenegro ; 4' s.t. Ragone ; 10' s.t. Benedetto Impagliazzo
IL GENZANOBANZI vince e convince, torna alla vittoria dopo tre sonore sconfitte, lo fa trascinata dal proprio leader, bomber Impagliazzo, il migliore dei ventidue. Gara con poche emozioni, ma tatticamente ben giocata, il Policoro non c'è, non sarà mai in partita, un solo tiro in porta in tutti i novanta minuti. I ragazzi di Terranova hanno mostrato maggiore determinazione e voglia di vincere e fin dall'inizio hanno cercato con maggior circolazione della palla di mettere i propri avanti in condizione di concludere a rete. Già al 3' minuto Impagliaz-
Tolve settebellezze
zo con un assolo, calcia dalla distanza, con il portiere ospite che si rifugia in angolo. Il GenzanoBanzi spinge, sempre di più in avanti, applauditissimi i due under locali, Mincarone e Di Stasi da Terranova sulle corsie esterne. Al 37' calcio di punizione, palla al centro dove Stolfa di testa batte Campanelli in uscita. Al minuto 45' angolo di Cacace, Impagliazzo di testa manda la sfera nel set alla sinistra del portiere ospite. Ripresa con poche emozioni i padroni di casa controllano
la gara, e fino al termine non accadrà più nulla. Entusiasmo a fine gara con mister Terranova che dichiara: “Vittoria meritata, ringrazio la società per la fiducia, ma il merito va ai ragazzi, per l'interpretazione della gara contro un avversario ostico. Eccessive le critiche ricevute in settimana, fiducioso per il futuro”. Negli spogliatoi ospiti mister Labriola non cerca scuse: “Avversario più motivato, noi troppo presuntuosi, il GenzanoBanzi ha vinto meritatamente”. Giulio Carcuro
IRSINA - Nel presentare questa partita affermavamo che il calcio non è una scienza esatta, ma alle volte, quando la differenza in campo è evidente, diventa una scienza esattissima. Netto il divario tra i ventidue in campo e per il Tolve è stata una buona boccata d'ossigeno per una classifica che è alquanto deficitaria. Vittoria secca per sette a zero ed un poker di Montenegro, di quelli che fa sempre bene al morale. Questa è la cronaca. Al 2' cross di Pietrafesa e colpo di testa di Santagata che finisce fuori di poco. Al 4' è già vantaggio Tolve: scambio tra Montenegro e Damiano e palla in rete. Al 7' conclusione a volo di Benedetto che impegna Lamuccaglia. Ancora Benedetto ed ancora il numero uno materano a bloccare. Cross di Palladino per Montenegro che
Nunzio Montenegro
a tu per tu con l'estremo difensore di casa spedisce alto sulla traversa. Al 21' tiro di Damiano e traversa. Anche sfortuna per il Tolve che al 24' con Damiano saggia ancora la consistenza della traversa. Raddoppio al 27' con Montenegro che trova il varco giusto per battere a rete. Gol che per l'attaccante tolvese arriva anche al 33', 37' e sul finire della prima frazione di gioco al 45'. Giro di cambi e lasciano la contesa Perillo, Montenegro e Damiano, al loro posto Paradiso, Ragone e Lardiello. Al 4' torna al gol l' highlander giallorosso: Felice Ragone. Scocca il decimo minuto ed arriva il settimo gol con Benedetto. C'è lavoro anche per il direttore di gara che al 23' espelle Colonna dell'Irsinese per aver commesso delle scorrettezze nei confronti di Palladino e Pietrafesa. Vittoria facile quindi per il Tolve che lascia l'Irsinese a meno uno in graduatoria e raggiunge quota dieci in una posizione di classifica che si fa perlomeno più tranquilla. Nulla da segnalare sul fronte Irsinese. Gianluigi Armiento
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40 Sport
Risultati e classifica
8ª
giornata
Marcatori
Bella-L. Montescag.
0-1
34’ pt Mangia
Grottole-Balvano
5-0
8’ pt e 30’ pt (r) Scarfone, 40’ pt e 35’ st Bitetti; 18’ st Moramarco
MOLITERNO
18
8
5
3
0 12 3
4
2
2
0
5
3
4
3
1
0
7
0
9 +2
Lagopesole-A. Scanzano 2-0
MIGLIONICO
18
8
5
3
0 14 6
4
2
2
0
7
4
4
3
1
0
7
2
8 +2
PIETRAGALLA
17
8
5
2
1 17 5
4
3
1
0 12 1
4
2
1
1
5
4 12 +1
GROTTOLE
16
8
5
1
2 21 7
4
4
0
0 15 1
4
1
1
2
6
6 14 0
BLN PIGNOLA
14
8
4
2
2
7
5
4
3
0
1
4
2
4
1
2
1
3
3
2
-2
45' pt Verbena (SL); 40' st De Ceglie G. (M)
R. IRSINA
12
8
3
3
2
9
8
4
2
2
0
6
2
4
1
1
2
3
6
1
-4
Santarcang.-Pietragalla 1-0
SANTARCANG.
12
8
4
0
4
9
9
4
3
0
1
5
1
4
1
0
3
4
8
0
-4
L. MONTESCAG.
10
8
2
4
2
8 10 4
0
3
1
4
7
4
2
1
1
4
3
-2 -6
PESCOPAGANO
9
8
2
3
3 11 13 4
1
1
2
5
7
4
1
2
1
6
6
-2 -7
S. LAGONEGRO
9
8
2
3
3
8 10 4
1
3
0
6
3
4
1
0
3
2
7
-2 -7
LAGOPESOLE
9
8
3
0
5
8 13 4
3
0
1
7
2
4
0
0
4
1 11 -5 -7
ROTONDELLA
8
8
1
5
2
8 11 4
1
2
1
4
5
4
0
3
1
4
6
-3 -8
VARISIUS
7
8
1
4
3 10 11 4
0
2
2
5
7
4
1
2
1
5
4
-1 -9
BALVANO
7
8
2
1
5
8 15 4
2
0
2
6
5
4
0
1
3
2 10 -7 -9
BELLA
6
8
1
3
4
4 16 4
1
1
2
2
6
4
0
2
2
2 10 -12 -10
A. SCANZANO
1
8
0
1
7
4 16 4
0
0
4
2
7
4
0
1
3
2
37’ pt Zaccagnino; 31’ st Sabato
Moliterno-Bln Pignola
1-0
40’ pt Albano
Pescopagano-Rotondella 1-1 24’ pt Capasso (P), 25’ pt Ripa (R)
S. Lagonegro-Miglionico 1-1
39' st Petrillo
Varisius-R. Irsina
0-1
1' pt Gagliardi
Prossimo turno
9ª giornata 08/11/09 ore 14.30
A. Scanzano-Pescopagano Bln Pignola-Lagopesole L. Montescag.-Grottole Miglionico-Santarcang. Pietragalla-Balvano R. Irsina-Bella Rotondella-Moliterno Varisius-S. Lagonegro
9 -12 -15
6 Reti: Lambertini (Miglionico); Pietragalla L. (Pietragalla) 5 Reti: Buono (Grottole) 4 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Bitetti, Moramarco (Grottole); Sabato (Lagopesole); Savino (R.Irsina); Volpe (Varisius) 3 Reti: Brancato (BLN Pignola); Scarfone (1) (Grottole); Tataranni (1) (Miglionico); Capasso (Pescopagano); Alfonso (Pietragalla); Ripa (Rotondella); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 2 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Armento (Grottole); Mangia (L.Montescaglioso); Fratantuono, Genovese L., Molletta (2), Petrocelli (Moliterno); Tummillo (Pescopagano); Cammarota (Pietragalla); Gagliardi (R.Irsina); Guida (Rotondella); Aurelio, Lemma (Santarcangiolese); Assi (Varisius) 1 Rete: Corleto (1), Montemurro (A.Scanzano); Bovino M., Casciano, Cilibrizzi, Falcone, Pentangelo, Petraglia (1), Turturiello P. (Balvano); Galluzzi, Olita, Romaniello, Santarsiero (BLN Pignola); Zeverino (Grottole); Colangelo D., Zaccagnino (Lagopesole); Carriero I., Cifarelli S., Cimacì Cl., Ditaranto, Petruzzo, Venezia (L.Montescaglioso); Andrulli, De Ceglie G., Venezia (Miglionico); Albano, Lancellotti, Petrocelli, Savone (Moliterno); Arcamone, Bergamasco, Lotano, Nicastro, Venezia (Pescopagano); Carlucci (1), Di Tomaso, Gorga, Pietragalla M., Potenza, Vertone (Pietragalla); Cataldo, Papangelo N., Scaraggi (1) (R.Irsina); Galati, Santoro, Tarantino (Rotondella); Malaspina (Santarcangiolese); Borreca, Cantisani, Falabella N., Ielpo, Verbena (S.Lagonegro); Armaiuoli, Bellomo, Di Lena (Varisius)
Dopo 39 risultati utili consecutivi i biancazzurri conoscono il sapore della sconfitta
Funziona la cura Chiappetta La Santarcangiolese disarciona l’ex capolista Pietragalla con Petrillo SANTARCANG. PIETRAGALLA
1 0
SANTARCANGIOLESE: Annunziata, La Canna (26' st Lemma), Armentano, Verrone, Marra, Cavallo I, Aurelio, Totaro, Petrillo R (42' st Corsaro), Di Luca, Cifarelli (34' st Cavallo F). A disp.: Bonavita , Dora, Colella, Gallo. All. Chiappetta PIETRAGALLA: Ciriello, Summa (39' st D'Amico), Di Tommaso, Carlucci, Pappalardo, Alfonso, Gorga, Pietragalla L, Potenza (25' st Preite), Pallotta, Vertone. A disp.: Monetta, Sarli, Di Bello, Masotti. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (La Sala- Gioia) RETE: 39' st Petrillo NOTE: Ammoniti: La Canna, Pietragalla, Armentano. Espulso: 25' st Alfonso per somma di ammonizioni LA NUOVA formazione della Santarcangiolese ferma la capolista Pietragalla. Non c'è che dire i due giocatori, Di Luca e Verrone, fortemente voluti dal nuovo allenatore della squadra sembrano aver completato un gruppo già adeguatamente fornito. Fin dalle prime battute del match, i padroni in casa si impongono sul campo di gioco mostrando tenacia e dinamismo. Al 7° minuto, su passaggio di Di Luca, Aurelio serve una palla al limite per Petrillo ma per la rete è ancora troppo presto. Sulla stessa scia dopo soli 4 minuti, Petrillo sembra aver trovato lo spazio per il goal ma Pappalardo salva il risultato. Continua l'offensiva della Santarcangiolese, Armentano ci prova con un colpo di testa, a seguire Marra su angolo di Totaro sbaglia il goal e con un capovolgimento di fronte il Pietragalla si lancia all'attacco guadagnandosi due punizioni e mettendo quasi in difficoltà Annunziata. I capolista sembrano non voler mollare e nella seconda metà del primo tempo insi-
nuano la difesa con le rimesse di Pietragalla. La ripresa vede la Santarcangiolese nuovamente in attacco, diversi i tentativi per cercare la rete che potrebbe assicurare la vittoria. Siamo al 20 minuto quando su angolo di Aurelio, Armentano cerca il goal con un colpo di testa ma la palla finisce a fondo campo, la rimessa porta gli avversari ad un capovolgimento di fronte, Pietragalla continua ad avanzare e su rimessa da fallo laterale fornisce ottima occasione ad Alfonso che colpisce la pal-
la con la mano. Per lui scatta la seconda ammonizione e di conseguenza l'espulsione, gli ospiti si ritrovano a gareggiare in dieci e la sfida si fa sempre più dura. Al 39 minuto Petrillo su nuovo passaggio di Aurelio, supera lo slancio di Ciriello e sigla la rete della vittoria, aggiudicandosi un bell'applauso dei tifosi. Le ultime battute del match vedono il Pietragalla cercare il pareggio ma ormai i giochi sono fatti, i padroni di casa si sono aggiudicati i tre punti. Francesca Gresia
De Ceglie evita al Miglionico il passo falso a Lagonegro S.LAGONEGRO 1 MIGLIONICO 1
Il portiere Annunziata
Decide Gagliardi in apertura, inutile e sfortunato forcing materano
Real Irsina corsaro col Varisius VARISIUS REALIRSINA
0 1
VARISIUS: Rondinone, Bongermino, Pietracito (17' st Di Pede), Giordano, Campanella, Persia, Pisciotta (8' st Armaiuoli), De Bellis, Volpe, Bellomo (24' st Tragni), Festa. A disp: Stella, Materamarcosano A., Materamarcosano M., Galeota. All. Tucci REAL IRSINA: Lolaico, De Biase, Abruzzese, Ventricelli, Dinardo, Gagliardi (28' st Papangelo G.), Cataldo, Cataldi, Papangelo N. (31' st Addamiano), Scaraggi (17' st Sciolis), Savino. A disp: Carlucci, Rizzi, Masiello R. All. Rizzi ARBITRO: Cassano di Moliterno (Petrosino e Granieri) RETE: 1' pt Gagliardi (RI) NOTE: espulso Volpe del Varisius, ammoniti: Giordano, Ventricelli, Savino MATERA - Il Real senza faticare porta a casa tre punti insperati, e guadagnati nell'unica azione fatta in tutto l'arco di gioco. Per il Varisius è notte fonda, dopo un ottimo primo tempo in cui si è giocato ad una sola porta e sbagliato diverse occasioni da gol nella ripresa si è avuto il solito calo, e si è cascati nel non gioco avversario. Gli errori di sempre sono puntualmente comparsi, o meglio sono stati evidenziati da un avversario cinico ed esperto. Alla prima occasione il Real sfrutta una punizione sulla fascia destra, mischia davanti a Rondinone, nessuno dei difensori interviene e Gagliardi che sbroglia a proprio vantaggio la situazione spingendo la palla in rete. Minuti di
frenesia e poche occasioni per il Varisius, al 9' De Biasi appoggia di testa verso il proprio portiere, la palla è corta e per poco non ne approfitta Volpe. Al 13' è l'attaccante materano a provare di nuovo la via del gol con una punizione dai venti metri finita di poco fuori. Al 23' occasione sempre per Volpe che a pochi passi dalla porta tira da posizione defilata ma il tiro è respinto in qualche modo sulla linea da un difensore. Ci prova ancora il Varisius ad impattare il risultato, ma sempre Volpe non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al 35' è Giordano ad avere la grande occasione di testa ma sul secondo palo tutto solo mette di testa fuori. Grande pressione dei locali che con palla a terra mettono in crisi gli avversari, che aiutati anche dalla sorte resistono. Nella ripresa esce alla distanza l'esperienza degli ospiti, gioco molto spezzettato e ritmo che si abbassa. Solo due le occasioni nitide per pareggiare per il Varisius capitate al 20' una bella azione di Giordano che scende sulla fascia palla sul secondo palo dove è appostato Di Pede che colpisce bene di testa, ma la palla è respinta, forse con un braccio da un avversario. Al 32' è Tragni, appena entrato, che si gira e tira prontamente in rete, ma Lolaico si distende e devia in angolo. E qui finiscono le occasioni e le speranze di riprendere la gara per il,Varisius. Brutta battuta d'arresto per i ragazzi di mister Tucci che dopo un buon primo tempo in cui hanno messo tutto l'impegno per trovare il gol, commettono troppi errori di ingenuità e di cattiva mira sotto porta, la via della salvezza si fa dura. p.l.
SOCCER LAGONEGRO: Armando, Borreca, D'Agostino. Rocco (30' p.t. Amiranda), Verbena, Consoli, Ielpo, Messuti G., Matroianni, Pugliese La Corte, Martino A dispo. Fittipaldi, Fiore, Orlanno, Rossino, Cantisani, Falabella All. Oliva MIGLIONICO: De Cegie V, Lamacchia, Battilomo M., De Ceglie G., Gallitelli, Scandiffio (1' s.t. Grande ), Montemurro (18' s.t. Daria), Venezia, Lambertini, Tatarani, Acito, A dispo. Calia, Salluce, Battilomo A., Fattore, Nicois. All. Paterino. ARBITRO: Benevento di Potenza (Sofia e Mungolo) RETI: 45' p.t. Verbena, 40' s.t. De Ceglie G. NOTE: ammonito Consoli (S). LAGONEGRO - Gioca davanti il suo pubblico con la formazione, finalmente al completo, allenata da Mister Oliva. Nonostante l'avversario, la capolista del girone, la Soccer non si intimidisce anche se non mantiene fino alla fine il vantaggio conquistato a fine primo tempo. La supremazia della Soccer si intravede subito: i lagonegresi dominano durante la prima frazione di gioco, cercando più volte di andare a segno. L'occasione propizia per gli uomini di Oliva arriva allo scadere del primo tempo quando prima ci prova La Corte che colpisce il palo su calcio di punizione ma poi è Verbena nuovamente ad andare in gol, questa
volta però prendendo appieno la rete dell'estremo difensore del Miglionico, sfondata da un tiro dalla distanza che si insacca nell'angolino basso del portiere ospite. Inizio del secondo tempo che vede una Soccer nuovamente in avanti grazie ad una palla tagliente di Lacorte che serve per Ielpo, ben posizionato in area piccola ma che non riesce a concretizzare davanti la porta di De Ceglie. Non sembra per niente soddisfatta del risultato né intimidita della capolista, la formazione lagonegrese che continua a correre verso la rete ospite creando molte occasioni da gol:ci prova anche Mastroianni dopo dieci minuti della ripresa ad andare in goal. Poche sono le occasioni che il Miglionico si procura per accorciare le distanze e ci prova De Ceglie G. al 25' sfiorando di testa un pallone che è va fuori dalla spettro di Armando. Il Miglionico poi dopo alcuni minuti è nuovamente in area piccola ma Grande manca l'aggancio ed il risultato non cambia. Quando la partita sembra volgere alla fine Armando sbaglia la presa e De Ceglie G. è lì ad approfittarne , segnando la rete del pareggio, seguita dalle proteste da parte dei locali che reclamano il presunto fuorigioco. Beffa dunque per i lagonegresi che per l'intera partita hanno pressato gli ospiti e creato buone occasioni da gol in una partita che lascia l'amaro in bocca e tre importanti punti ad Oliva e i suoi. Paola Vaiano sport@luedi.it
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Sport 41
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Semaforo rosso per il Bar La Notte Pignola che si rende pericoloso con Brancato
Primo posto con Albano Il Moliterno agguanta il primato in condominio col Miglionico MOLITERNO BLN PIGNOLA
1 0
MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Albano, Albini, Lancellotti (dal 70'Genovese.L), Fratantuono, Molletta.L (dal 85 Genovese. A). A disp: Belisario, Abate, Cosentino, Molletta.D, Sico. All.Vignati. BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Palo, Santarsiero, Sabia, Tavassi, Santangelo, Lauria (dal 60' Gerardi), Olita, Brancato, Romaniello (dal 50' Chiorazzo), Galluzzi. A disp: Conte, Buonasegna, Marra, Pirulli, Sodo. All. Stolfi. ARBITRO: Caprioli di Venosa (Esposito, Pallotta) RETE: 40’ Albano (M) MOLITERNO - Passano di misura i padroni di casa e si immolano verso l'apice della classifica. Girano e rendono in campo come meglio non possono. Tant'è che l'allenatore Vignati e il presidente Latorraca, da questo momento, hanno tutte le loro ragioni per fregarsi le mani
Il tecnico Vignati
e guardare lontano. Molto lontano. Il Pignola si è presentato al Venezia con tutti i crediti della squadra da tenere d'occhio, ma alla fine ha dovuto soccombere di fronte ad avversari che per novanta minuti hanno tenuto ben oliati gli ingranaggi dello schieramento, risultando efficaci e coperti in ogni reparto del campo. Pri-
mo tempo tutto di marca rossoblu, i pericoli si riversano dalle parti di Zaccagnino già al 10' con un' azione tutta di prima tra Albano, Molletta, Fratantuono, purtroppo quest'ultimo svirgola nella battuta decisiva. Nel frattempo che le due squadre organizzano alla meglio le proprie geometrie al 23' Zaccagnino non si fa trovare impreparato su un forte tiro di Albini dai venticinque metri. Ancora il Moliterno in evidenza al 35' con una punizione dalla fascia destra: Petrocelli chiama Lancellotti alla conclusione, ma la mezza punta (meno brillante rispetto ad altre volte) sciupa e salva Zaccagnino. Il Pignola di mister Tramutola (che dirige i suoi fuori dal campo in quanto squalificato) anche se è ben organizzato appare rilassato e il Moliterno ne approfitta a cinque minuti dalla chiusura di tempo: Cirigliano dalla lunghissima distanza smarca alla meglio l'accorrente Albano che deciso alta la palla per spedirla alle spalle dell'estremo difensore. Nella seconda frazione di gioco i lo-
cali ripartono più alla chetichella rispetto ai primi quarantacinque minuti, mentre il Pignola provvede, ma senza vedere risvolti, a sostituire l'infortunato Romaniello con Chiorazzo. Al 65' un pericoloso tiro di Molletta lascia con l'amaro in bocca il pubblico amico. Altro tentativo di marca locale arriva al 75': su un calcio piazzato Albini appoggia per Cirigliano il quale fa partire una sventola e Zaccagnino deve superare tutto se stesso per deviare la sfera sopra la traversa. All'85' Albano manovra nella sua zona una palla che poi mette in mezzo per la testa di Molletta, il portiere sembra battuto, ma a salvare la porta è un suo compagno di retrovia. L'ultimo flash della giornata è per il Pignola con la punta Brancato, il tentativo si apprezza per il buono intento ma il risultato è evanescente. Puntuale arriva il triplice fischio del direttore di gara che mette fine alle ostilità, ma non riesce a tenere a freno i sogni dei Boys rossobblu. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Zaccagnino e Sabato liquidano lo Scanzano
Sussulto del Lagopesole LAGOPESOLE ATLETICOSCANZANO
2 0
LAGOPESOLE: Mariano, Pace G., Colangelo D., Coviello T., Rosa; Colangelo N. (45' s.t. Coviello S.), Mecca D., Romaniello (1' s.t. Dragonetti); Sabato, Zaccagnino (36' s.t. Strammiello), Coviello C.. Non entrati Canestrino, Mecca A., Pace P., Pace R.. All. Alfano A. SCANZANO: Suriano, Corleto, Mairo, Leone, Gammino; De Vito (43' s.t. Marzano), Iacovino, Lavegas, Di Pinto (20' s.t. Montemurro); Valinoti, De Luca. All. Calone. ARBITRO: Blasi di Potenza (guardalinee Bonavoglia e Paolillo). RETI: 37' Zaccagnino, 31' s.t. Sabato. NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Mecca D., Zaccagnino, Sabato (L), De Vi-
to e De Luca (A). Calci d'angolo 9-2 per il Lagopesole. AVIGLIANO -Tre punti d'oro. Che al Lagopesole servivano, e che il Lagopesole si è preso. Contro uno Scanzano che, con la forza della volontà, ha saputo, per larga parte del primo tempo, tener testa al Lagopesole. Che solo dopo un terzo di gara ha cominciato a prender coscienza della situazione, e a spingere sull'acceleratore. Facendo, a quel punto, subito la differenza, con Zaccagnino capace di sbagliare l'incredibile (colpo di testa a botta sicura dal limite dell'area piccola spedito fuori) ma subito pronto a riscattarsi: lanciato da Sabato, con la difesa gialloblé fuori posizione, bravo sull'uscita di Suriano a superarlo con un pallonetto. Gol, peraltro, arrivato un attimo dopo che lo Scanzano aveva fatto suonare nel Lagopesole il campanello
d'allarme, con la punizione di Gammino su cui splendido era stato l'intervento in corner di Mariano. Dopo, la gara non ha avuto più storia. Perché, chiamato a tentare il recupero, lo Scanzano ha manifestato limiti non solo tecnici, ma anche di tenuta atletica. Mariano in tuffo, in avvio di ripresa, ha detto di no al rasoterra di De Vito, lasciato troppo libero di avanzare e andare alla conclusione. E poi, il Lagopesole ha controllato senza patemi, peccando soltanto nel non aver saputo chiudere la gara per tempo. Prima, cioè, del rasoterra di Carmine Coviello (che appena un minuto prima aveva sprecato un'ottima occasione, calciando a lato dal cuore dell'area di rigore) che ha liberato Sabato davanti a Suriano, per il gol che ha messo definitivamente la parola fine al match. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.ti
Pescopagano avanti con Capasso Ripa riporta il Rotondella al pari PESCOPAGANO 1 ROTONDELLA 1 PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, De Mito, Lanza, Tavarone, Cantone, Bergamasco, Capasso, Tummillo (5' pt Lotano), Nicastro (29' st Glorioso) Vicinanza. A disp.: Briuolo, Loianno, Laurenziello. All: Pantuosco. ROTONDELLA: Ciccimarra, Di Vincenzo, Salerno, Acciardi, Erdgumus (38' st Mele), Ruolino, Visaggi, Guida, Ripa, Santoro (37' st Fella), Tarantino. A disp.: Castronuovo, Fella, Dimasi. All. Martino. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Lattanzio-Sapienza). RETI: 24' pt Capasso, 25' pt Ripa. NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Ammoniti: Capasso, Salerno. PESCOPAGANO - Un Pescopagano decisamente sotto tono impatta 1-1 contro il diligente Rotondella del coach
Martino. Il pubblico di casa si aspettava sicuramente qualcosa di più, soprattutto sul piano del dinamismo visto che l'intero arco del match è stato giocato a ritmo piuttosto blando. Gli ospiti si sono difesi in maniera ordinata mettendo in mostra qualche buona ripartenza, soprattutto nella prima frazione di gioco. Per la cronaca, al 22'pt registravamo un colpo di testa di Nicastro che non impensieriva il portiere. Dopo due minuti arrivava la rete del vantaggio per gli uomini di Pantuosco: Bergamasco dall'out destro imbeccava Capasso con uno splendido taglio di campo, l'ala di casa addomesticava la sfera e dopo aver saltato due avversari lasciava partire un diagonale che trafiggeva Ciccimarra. Giusto il tempo di battere la palla al centro e gli ospiti pervenivano al paraggio grazie ad un tiro a girare di Ripa con la squadra di casa quasi mummificata. Al 31' Lotano dava la carica ai suoi con una bomba dal li-
mite che sfiorava il palo a portiere battuto. Al 37'pt ancora i locali in avanti con l'assist di Bergamasco per Perillo che con un morbito pallonetto superava il portiere senza però trovare lo specchio della porta. Nella ripresa gli ospiti si chiudevano a riccio lasciando al Pescopagano il pallino del gioco. Al quarto d'ora una punizione di Lanza terminava di poco alta sulla traversa. Al 25'st intuizione di Lotano che serviva nello spazio Papasso, conclusione di controbalzo del folletto di casa che impegnava severamente Ciccimarra. Al 31'st e al 32'st prima Vicinanza e poi Tavarono sfioravano clamorosamente la rete del vantaggio per il teamdi casa. All'ultimo minuto gli ospiti rischiavano il colpaccio da tre punti con una rapida ripartenza che portava alla conclusione mancina la punta Tarantino, ma l'inoperoso Rosa rispondeva presente deviando in angolo. Gabriele Lotano sport@luedi.it
Annichilito il malcapitato Balvano
Il Grottole sfodera una sonora cinquina GROTTOLE BALVANO
5 0
GROTTOLE: Zaccaro, Carbone (16’ st D’Aria), Scarfone, Buono, Lanzolla, Giove, Zeverino (19’ st Prisco), Paladino R. (34’ st Trapanaro), Moramarco, Armento, Bitetti. A disp: D’Alessandro, Amodio, De Giacomo, Paladino F. All.D’Ascanio. BALVANO: Villani, Glibizzi (1’ st Bovino M.), Pentangelo (34’ pt Petrageglia), Turturiello, Bochicchio (1’ st D’Eboli), Simone, Motturro, falcone, Grasso, Picerno, Iacullo. A disp: Fasano, Cariello, Bovino C., Casciano All: Pietrafesa. ARBITRO: Santoro da Venosa (Pecoraro- Maffia) RETI: 8’ e 30’ (rig) Scarfone, 40’ e 35’ st Bitetti, 18’ st Moramarco. NOTE: Giornata serena, terreno in buone condizioni, cinquanta spettatori circa. Ammoniti: Lanzolla, Carbone, D’Aria, Grasso. Espulsi: 45’ st D’Aria, 22’ st Falcone. GROTTOLE – Nell’ottava giornata di campionato i biancazzurri battono con ampio divario uno spento Balvano e si mettono definitivamente alle spalle i deludenti risultati di Moliterno e Pignola. Gli ospiti, infatti, si sono arresi sin dalle prime battute di gioco al Grottole che ha ritrovato la vittoria e buon gioco dopo due settimane riuscendo a rosicare qualche punto alle squadre che la precedono. Passano solo otto minuti ed i locali si portano in vantaggio: dopo una punizione conquistata da Armento, Scarfone calcia forte ed a giro dal limite siglando il vantaggio. Solo un minuto dopo la squadra di D’Ascanio sfiora il raddoppio: verticalizzazione sul centro-destra per Moramarco, tiro-cross sul secondo palo ed errore
Doppietta per Scarfone
clamoroso di Bitetti che calcia alto a porta vuota. Al 30’, però, Bitetti si riscatta facendosi atterrare in area da dopo un’azione solitaria sulla sinistra; Scarfone si incarica di calciare il penalty e, con un rasoterra perfetto, sigla il suo quarto gol stagionale su calcio piazzato. Il Balvano abbozza una reazione ma al 40’è ancora il Grottole che da spettacolo: Armento lancia Moramarco in profondità, traversone sul secondo palo per bitetti che insacca di testa per il 3-0. Nella ripresa il Balvano cerca di portarsi avanti ma il Grottole è compatto in tutti i reparti. Al 18’ ancora il tandem Armento- Moramarco fa faville sulla destra e quest’ultimo insacca con un preciso diagonale. Ai locali non resta che controllare la gara e far girare la palla a centrocampo; alla mezzora gli ospiti sprecano un’ottima occasione che giove salva sulla linea di porta ma, solo cinque minuti più tardi arriva anche la doppietta di Bitetti con un tiro a volo dopo l’ennesimo assist perfetto di Armento. Carlo Amodio
Così il Montescaglioso porta via i tre punti da Bella
Mangia spezza la noia BELLA MONTESCAGLIOSO
0 1
BELLA: Troiano S; Campanella (1’ st Maresca), Gliubizzi, Maruggi, Remollino, Doino, Parisi G, Vitiello (28’ st Parisi A), Ricigliano, Troiano D, Grossetto(15’ st Errichetti). A disp: Zanfino, Aliano, Remollino A. All: Del Pino MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Simmarano, Ciracì Cr, Di Taranto, Tafuno E, Ciracì C, Casalingo, Venezia, Mangia (40’ st Santochirico), Raddi (1’ st Cifarelli). A disp: Martino, Andrisani, Tafuno A, Scaramuzzo. ARBITRO: Salvatore di Potenza (DelfinoFranciosa) RETE: 34’ pt Mangia NOTE: Ammoniti: Doino A, Parisi G, Ciraci Cr, Troiano D. BELLA - Il Montescaglioso espugna il comunale di Bella, in un match non proprio per palati fini. Nei primi minuti di gara, seppur blandi per quanto concerne la mole di gioco, il Bella ha cercato il vantaggio. La prima vera occasione per la compagine casalinga si è materializzata al 20'. Gliubizzi imbecca Grossetto sull'out di sinistra, il quale, con un cross tagliato e a mezza altezza, pesca Ricigliano. Il bomber bellese, di piatto tenta di battere a rete. Cifarelli, uscito alla disperata sui piedi di Ricigliano, intercetta la sfera ed evita il peggio. Il signor
Salvatore di Potenza potrebbe fischiare anticipatamente la fine della prima frazione di gioco, se, il Montescaglioso, nell'unica vera occasione, non avesse beffato Capitan Troiano e compagni. E' il 34', quando Mangia, su un calcio di punizione dal limite dell'aria, approfittando di una barriera non proprio impermeabile, segna il gol partita. Per la cronaca, il tiro sicuramente non sarà annoverato tra i più irresistibili della storia del calcio, anche se Troiano S, nella circostanza, non ha nessuna colpa, avendo visto la palla in ritardo, perché coperto dai suoi compagni. L'inizio del secondo tempo vede protagonisti i montesi Mangia e Venezia. Al 49’ è Venezia, di testa, a cercare il raddoppio. Al 56’, Mangia supera Troiano D in corsa e al momento del tiro, viene fermato da Gliubizzi. Il Bella prende coraggio e negli ultimi venti minuti si lancia in una offensiva, più col cuore che col gioco. All'83’, Capitan Troiano, su punizione, cerca di riagguantare il pareggio. Cifarelli, con un colpo di reni pregevole, arriva a togliere le ragnatele sotto l'incrocio. Nel finale, Mauro Ricigliano manca l'appuntamento con la palla a tu per tu con il portiere. Il Bella dovrebbe ritrovare quella serenità d'animo indispensabile per giocare con tranquillità. I ragazzi di mister Del Pino, a questo punto del campionato, sono obbligati a combattere ogni singola partita e guadagnarsi punto dopo punto la salvezza. Giovanni Petilli
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42 Sport
Risultati e classifica A. Potenza-Abriola
2-1
Barrata-Ruvo
1-0
Cancellara-Castelgrande 4-1
SAVOIA
16
6
5
1
0 16 4
3
3
0
0
8
2
3
2
1
0
8
2 12 +4
FUTURA
12
6
3
3
0
9
5
3
1
2
0
5
3
3
2
1
0
4
6
2
4
Castelpant.-Fst Rionero
1-1
A. POTENZA
12
6
3
3
0
2
3
1
2
0
3
2
3
2
1
0
3
0
4
0
R. Montemilone-Futura
1-2
CANCELLARA
11
6
3
2
1 10 4
3
3
0
0
9
2
3
0
2
1
1
2
6
-1
S. Angelo-Possidente
1-1
FST RIONERO
S. Chirico N.-Savoia Vitalba-Albatros
Prossimo turno
0-3 2-0
7ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Abriola-Cancellara Barrata-Castelpantano Castelgrande-S. Chirico N. Fst Rionero-R. Montemilone Futura-Albatros Possidente-Vitalba Ruvo-S. Angelo Savoia-A. Potenza
giornata
6ª
giornata
0
11
6
3
2
1
6
3
3
2
1
0
3
0
3
1
1
1
3
3
3
-1
VITALBA
9
6
3
0
3
8
6
3
3
0
0
5
0
3
0
0
3
3
6
2
-3
CASTELPANTANO
8
5
2
2
1
9
5
3
2
1
0
8
3
2
0
1
1
1
2
4
-3
ALBATROS
8
5
2
2
1
8
5
3
2
1
0
8
3
2
0
1
1
0
2
3
-3
ABRIOLA
8
6
2
2
2
6
6
3
1
2
0
3
2
3
1
0
2
3
4
0
-4
S. ANGELO
8
6
2
2
2
8
9
3
2
1
0
5
3
3
0
1
2
3
6
-1 -4
R. MONTEMILONE
7
5
2
1
2 10 5
2
1
0
1
3
3
3
1
1
1
7
2
5
BARRATA
6
6
2
0
4
3
3
2
0
1
2
1
3
0
0
3
1
5
-3 -6
CASTELGRANDE
4
6
1
1
4
5 11 3
1
1
1
3
3
3
0
0
3
2
8
-6 -8
POSSIDENTE
4
6
1
1
4
7 19 3
1
0
2
2
9
3
0
1
2
5 10 -12 -8
S. CHIRICO N.
3
6
1
0
5
5 16 3
1
0
2
3
5
3
0
0
3
2 11 -11 -9
RUVO
0
5
0
0
5
1 11 2
0
0
2
1
5
3
0
0
3
0
6
6ª
-2
6 -10 -9
A Castelgrande ko
C’è il poker del Cancellara nel segno di Lancellotti
Risultati e classifica
CANCELLARA 4 CASTELGRANDE 1
A. Tursi-Latronico
3-1
I. Burgentia-Bernalda
0-1
Pomarico-F. Moliterno
4-0
BERNALDA
18
6
6
0
0 16 5
3
3
0
0
9
4
3
3
0
0
A. TURSI
16
6
5
1
0 17 4
3
2
1
0
7
1
3
3
0
0 10 3 13 +4
CANCELLARA: Laurita, Troiano, Calocero P., Calocero R, Racina, Cosentino, Erario, Abbruzzese, Moscato, D'Andria, Gaddi. All. Cosentino US CASTELGRANDE: Traficante, Federici, Lepore, De Leonardis, Tirico, Pisciottani F., Cerone, Troiano A., Muro, Federici, Pisciottani G. All. Dereviziis ARBITRO: Caruso di Potenza RETI: pt: 5' e 11' Moscato, 30' Troiano A. (Cast) 40' Gaddi; st: 30' Lancellotti.
I.F. VALSINNI
13
6
4
1
1 14 7
3
3
0
0
7
2
3
1
1
1
7
5
7 +1
SATRIANO
12
6
3
3
0
2
3
3
0
0
7
1
3
0
3
0
1
1
6
0
Salandra-Roccanova
1-0
SALANDRA
11
6
3
2
1 11 8
3
2
1
0
6
3
3
1
1
1
5
5
3
-1
Satriano-Grassano
4-1
POMARICO
10
6
3
1
2 15 8
3
3
0
0 11 1
3
0
1
2
4
7
7
-2
TRICARICO
9
Tricarico-Metanauto
3-0
6
3
0
3 10 6
3
2
0
1
8
2
3
1
0
2
2
4
4
-3
METANAUTO
9
6
3
0
3
7 11 3
2
0
1
5
4
3
1
0
2
2
7
-4 -3
V. d Agri-S. Lauria
1-1
R. GRUMENTO
8
6
2
2
2
6
7
3
1
1
1
3
4
3
1
1
1
3
3
-1 -4
I. BURGENTIA
6
6
2
0
4
3
9
3
2
0
1
3
1
3
0
0
3
0
8
-6 -6
V. D AGRI
5
6
1
2
3
4
7
3
1
1
1
3
3
3
0
1
2
1
4
-3 -7
CANCELLARA - A gelare il Castelgrande ci pensano prima il freddo e poi Moscato, Gaddi e il ritrovato Lancellotti. Gli undici di mister Derevizzis ritornano a casa con 4 gol sul groppone. Pesante sconfitta. Mister Cosentino mette in campo il solito modulo 3-4-3 con Gaddi, Moscato e Erario in attacco. Il Cancellara passa in vantaggio nei primi minuti della gara. Dagli sviluppi di un fallo laterale, spizzica di testa Gaddi, Moscato in area in ottima posizione non sbaglia e sigla così la rete dell'1-0. Passano pochi minuti ed è ancora il Cancellara a dettare le regole del gioco e a siglare la rete del raddoppio. Angolo di Erario, ribattuta dell'estremo difensore, Troiano con un potente tiro dal limite mette in difficoltà il portiere che non trattiene il pallone ed è Moscato a due passi che mette dentro il gol del 2-0. Il Castelgrande non resta a guardare, cercando più di qualche volta di impensierire la difesa avversaria. Al 25' arriva il primo cambio per i padroni di casa, Lorusso per l'infortunato D'Andria. Siamo al 30' quando il Castelgrande decide che è ora di accorciare le distanze. Laurita non trattiene il pallone, ne approfitta Troiano A. che dalla linea del fondo mette dentro. 2-1. Sul finire della prima frazione di gioco, dopo un errore della difesa ospite Gaddi s'invola solo verso la porta e met-
LATRONICO
4
6
1
1
4
4 10 3
1
1
1
2
2
3
0
0
3
2
8
-6 -8
F. MOLITERNO
4
6
1
1
4
6 13 3
1
0
2
5
7
3
0
1
2
1
6
-7 -8
ROCCANOVA
3
6
0
3
3
2
3
0
3
0
2
2
3
0
0
3
0
5
-5 -9
S. LAURIA
3
6
0
3
3
8 15 3
0
2
1
4
7
3
0
1
2
4
8
-7 -9
GRASSANO
3
6
1
0
5
3 15 3
1
0
2
2
6
3
0
0
3
1
9 -12 -9
te in rete, con un preciso sinistro il gol del 3-1. Finisce così il primo tempo. Nella ripresa arriva subito il secondo cambio per il Cancellara ancora per un infortunio. Gaddi lascia il posto al ritrovato Lancellotti che dopo uno stop di quasi un anno torna in campo. Al 15' della ripresa è capitan Erario che sciupa una ghiotta occasione. Recupera la palla a centro campo, protegge bene e dal limite dell'area tenta la conclusione che finissce di poco alta sulla traversa. Al 30' però Lancellotti non sbaglia. Abruzzese recupera a centro campo, lancio in profondità per Lancellotti che mette a sedere l'estremo difensore siglando così la rete del' 4-1. Un gol importante per Lancellotti recupera così anche il morale dopo l'infortunio che lo ha costretto lontano dai campi di gioco per circa un anno. Ormai il Castelgrande nulla può ai padroni di casa che con questo poker raggiungono così la terza vittoria casalinga. Carmen Paradiso sport@luedi.it
8
7
7
1 11 +6
R. Grumento-I.F. Valsinni 1-4
Prossimo turno
7ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Bernalda-V. d Agri F. Moliterno-R. Grumento I.F. Valsinni-Satriano Latronico-I. Burgentia Metanauto-Grassano Pomarico-Salandra Roccanova-Tricarico S. Lauria-A. Tursi
A Il Barrata conquista l’intera posta in palio contro il Ruvo di mister Grieco
Insabato illumina con un gol-lampo BARRATA RUVO
1 0
BARRATA: Zoppi, Sibilani, Romano Maurizio, Losasso (Nardozza V.(84), Zaccagnino, Margiotta, De Vico (Di Pierri), Romano Giuseppe, Rinaldi (Nardozza V.(91), Di Bello, Insabato. A disp: Di Lillo, Stabile, Potenza, Salvato All: D'Andrea Tonio RUVO: Rosamilia, Pepe, Matteo, Giglio, Gaudiosi, Petullo, Lorusso, Masini, Cristiani (Salvato), Aromatico (Tita), Suozzi (Russo). A disp: Grieco, Russo, Colangelo, Tomasulo, Ferrieri, Vodola. All: Grieco Giuseppe ARBITRO: Zaccara Gianfranco di Moliterno RETE: 1' Insabato. NOTE: Ammoniti: Di Bel-
lo, Losasso, Rinaldi, Zoppi (B). Cristiani, Sibilani, Rosamilia. (R). Espulsi: Matteo (R). Angoli: 5 a 5. POTENZA - Brillante prestazione del Ruvo che ha disputato una gara agonisticamente e tecnicamente superiore all'attuale posizione in classifica. Esce a testa alta in casa del Barrata, con il rammarico di una sconfitta immeritata. I padroni di casa si aggiudicano l'intera posta in palio per essere riusciti ad andare in vantaggio con un gol a freddo di Insabato pronto a girare in rete la deviazione dei difensori del Ruvo su punizione calciata da Losasso per atterramento di Rinaldi. 8', 11' e 16' Il Ruvo con Matteo tenta la conclusione da
lontano ma Zoppi rinvia. Suozzi salta De Vico serve Masini che impegna Zoppi prima con una parata in due tempi e poi su calcio di punizione. 24' si affaccia il Barrata in area avversaria spinto dalle discese sulla fascia di Romano Maurizio a servire i compagni in attacco dove Di Bello decentrato conclude da una posizione impossibile, poi si intestardisce a tener palla non servendo i compagni liberi, anche se l'occasione d'oro è sui piedi di Rinaldi che al 35' solo davanti a Rosamilia si fa parare il possibile raddoppio. Non sta a guardare il Ruvo, in contropiede con Pepe, Aromatico e Masini porta scompiglio nell'aria avversaria ma le loro conclusioni trovano sempre pronti Zaccagnino e soci,
oltre a Zoppi che para da campione. La ripresa è caratterizzata da una serie di punizioni finite in buona parte sulle barriere; altre deviate in angolo dai rispettivi portieri esaltati da superbe giocate come la rovesciata di Lorusso al 65' con Zoppi che alza in angolo. Si ripete al 70' distendendosi sulla sinistra su una bordata di Aromatico negandogli il goal e Rosamilia in uscita sia sulle battute d'angolo che su tentativi dei nuovi entrati di andare in rete. Nei 4 minuti di recupero concessi dal sig. Zaccara viene espulso Matteo per fallo su Insabato, trema il Barrata ma chiude in undici . Leonardo Martino sport@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
B Il Bernalda vince anche sul campo dell’Invicta Burgentia
Margarita per il primato INVICTABURGENTIA BERNALDA
0 1
I.BURGENTIA: Di Mare F., Lopardo C., Di Bari, Lopardo G., Macchia, Pepe, Ferrarese P. (29' st Margherita), Avino, Grano (34' pt Sabbatella C.), Colangelo, Russo (15' st Collazzo G.). A disp.: Sasso, Palladino, Cerullo, Viscardi. All. Sabbatella A. BERNALDA: Figliuolo M., Sarubbi, Santursula (6' st Figliulo P.), Gioia, Pizzolla, Caruso, Forcillo (20' st Viggiani), Gallitelli R., Benedetto, Margarita, Alianelli (30' st Pannio). A disp.: Pasculli, Calabrese, Gallitelli A. Margolio All. Margoleo ARBITRO: Fornelli di Venosa RETE: 48' pt Margarita BRIENZA - Il Bernalda capolista espu-
gna il comunale burgentino e quest'anno è la prima volta che succede. Nonostante la sconfitta, peraltro di misura, la difesa burgentina si dimostra bunker tra le mura amiche, fuori è un'altra storia. La capolista Bernalda si dimostra subito prima della classe, prendendo due traverse nel giro di 8’. Nei primi secondi di gioco Benedetto sfugge a tutti e centra la traversa; all'8' Caruso da lontano fa partire un bolide che grazie anche alla deviazione del portiere di casa, si accomoda sulla traversa e poi fuori. Si gioca solo nella metà campo burgentina, il Bernalda impone il suo gioco anche se, grazie ad una difesa che sbaglia poco, i burgentini resistono. Al 23' Benedetto sfugge dalla sinistra mette in mezzo per Margarita e Alianelli entrambi anticipati all'ultimo da Di Mare F. Al 48', in pieno recupero, Benedetto sfila facilmente tra le maglie della difesa dei padroni di casa,
quest'ultima forse tratta in inganno da un fuorigioco fantasma; l'attaccante ospite salta il portiere, anche lui in leggero ritardo, mette in mezzo da posizione defilata sulla destra, tutto facile per Margarita, a porta vuota porta in vantaggio il Bernalda. Gli ospiti partono bene anche nella seconda metà di gioco. Al 13' si comincia a vedere un po' d'Invicta, su calcio d'angolo, Colangelo svetta di testa e sibila il palo. Al 28' un tiro da fuori di Pepe va poco alto. Il Bernalda non riesce più ad imporre il gioco, Pepe si sposta in posizione più avanzata e al 42' riesce a controllare un cross e poi a tirare, il portiere probabilmente si pietrifica all'eleganza del giocatore burgentino, ma la palla si stampa sul palo pieno. Il pareggio non vuole arrivare anche quando ancora Pepe, da fuori fa partire un tiro che va poco al lato. f.a.
B La sfida si decide tutta dagli undici metri. Allontanati due dirigenti ospiti
Melchionda risponde a Varallo Finisce in parità tra Villa d’Agri e Sporting Lauria VILLA D’AGRI SP.LAURIA
1 1
VILLA D’AGRI: Coiro, Albini, Azzato, D’Elia, Lauletta, Berardone, Lo Bosco (45’ st Salera), Berterame, Varallo, Grande (3’ pt Sansobrino), Di Buono (25’ st Bonatesta). A disp.: Bontempi, Magalotti, Riso, Masino. Allenatore: Marinelli. SPORTING LAURIA: Di Lascio, Curzio (44’ st Lauria), N. Ielpo, Pesce (49’ st Rocco), Grisolia, Baldini, Fraudatario, Dulcetti, A. Olivieri (33’ st Lamboglia), Melchionda, Cozzi. A disp.: P. Ielpo, G. Olivieri. Allenatore: Carluccio (ha sostituito l’influenzato Pesce). ARBITRO: De Fina di Moliterno. RETI:35’pt Varallo (rig.), 37’ st Melchionda (rig.). NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi: al 15’ st due dirigenti dello Sporting Lauria. Ammoniti: Di Buono, Lauletta (V). Recupero: pt 2’; st 5’. Spettatori: circa 70. VILLA D’AGRI – Un rigore
Peppe Varallo
per parte e pareggio sacrosanto. Il Villa d’Agri coglie il secondo pareggio consecutivo e si stacca dalla Fortitudo Moliterno e Latronico. Lo Sporting Lauria che non merita l’ultima posizione in classifica ha raccolto nel finale un pareggio giusto dopo la vittoria sfumata verso la fine una settimana fa contro il Real Grumento e aggancia a tre
punti Roccanova e Grassano. Marinelli conferma ancora una volta Varallo in attacco al fianco di Lo Bosco e può soltanto integrare Salera e Riso in panchina viste le precarie condizioni fisiche che hanno coinvolto anche Grande. Il trequartista valligiano già in forse nel prepartita è dovuto uscire per Sansobrino soltanto dopo tre minuti. Dopo un quarto d’ora blando le due squadre iniziano a colpire. Al 17’ Di Lascio è protagonista quando salva la porta da un tiro a botta sicura di Varallo. Un minuto dopo su capovolgimento di fronte A. Olivieri crossa dalla destra e Cozzi non colpisce bene di testa su un’uscita avventata di Coiro. Al 25’ ancora sull’asse A. Olivieri – Cozzi il Villa d’Agri corre grossi rischi. Il primo elude l’uscita di Coiro con un pallonetto e il secondo sul tentativo di appoggiare la sfera in rete mette fuori. Al 31’ occasionissima per Lo Bosco che a portiere battuto manda a lato. E’ il preludio al gol che arriva quattro minuti più tardi. Su un’azione di calcio d’angolo per i padroni di casa il lauriota Cozzi ingenuamente
B, il Tricarico piazza il tris ai danni del Metanauto Picerno TRICARICO METANAUTO
3 0
TRICARICO: Messina E., Salerno (40' st Pisani), Lotito (1'st Cortese L.), Potenza, Lapata, Novellino, Cortese F., De Biasi R., De Biasi G., Langone (15' st Innella), Locuoco; Fois, All. De Biasi METANAUTO: Salvia, Capace Do., Mitidieri, Ottati V., Martino, Giosa, Casale (9' pt Guma), Curcio, Caggiano F., Rossi, Tancreda (8'st Pirozzi); Capace Da., Caggiano, Ottati A., Venetucci; All. Ottati ARBITRO: Nappo di Moliterno RETI: 35' pt, 21' st De Biasi G., 2' st Potenza NOTE: recuperi: 1' pt, 4' st; ammoniti: Lotito, Potenza, Locuoco, Curcio, Rossi, Pirozzi. Espulsi: Ottati V. e Martino per somma di ammonizioni TERMINA con la meritata vittoria per 3-0 la sfida tra Tricarico e Metanauto. Al 5'
De Biasi R. recupera palla a centrocampo, arriva ai 25 metri e scaglia un violento destro che prima colpisce la traversa e poi ricade a non più di cinquanta centimetri dalla linea di porta. Il centrocampo rossoblu è vivacissimo e al 12' è ancora il dinamico De Biasi R. a rendersi pericoloso: tiro dal limite deviato verso l'esterno dall'attento Salvia; la palla arriva a Locuoco che salta due avversari in area, arriva sul fondo ma il portiere ospite blocca. Al 18' Potenza calcia una punizione verso destro, Cortese F. rimette al centro Potenza pennella in area ma il tiro di Locuoco termina di poco alto. Al 21' Locuoco inventa un corridoio per Cortese F. che da destra mette al centro ma sia De Bisi G. che Langone non riescono a deviare verso la porta. Al 24' ancora Salvia protagonista, questa volta su tiro di Locuoco che il portiere del Metanauto devia alto. Al 35' il vantaggio locale: Langone lancia Locuoco sulla sinistra, la punta
entra in area e appoggia per l'accorrente De Biasi G. il quale dal limite dell'area piccola insacca. Nella ripresa è subito raddoppio tricaricese. Salvia rinvia corto, Locuoco intercetta entra in area ma vede respingersi il tiro, la difesa libera ma Potenza dal limite, con uno strepitoso tiro al volo mette all'angolino basso. Il monologo tricaricese continua con la traversa di Cortese L. dopo un'azione insistita sulla destra di Cortese F. Al 15' il primo tiro ospite con Rossi che dal limite spedisce alto. Al 21' il gol del definitivo 3-0, ancora con De Biasi G. prima lesto a raccogliere un retropassaggio errato di Caggiano F. e poi bravo nel mettere a sedere Salvia e superarlo. La partita non ha più niente da dire e da segnalare rimangono i tanti cartellini gialli giustamente inflitti da Nappo, le due espulsioni subite dai picernesi e il tiro al 49' di Rossi terminato di poco alto. Paolo Paradiso sport@luedi.it
si porta il pallone con il braccio. Errore madornale che induce De Fina ad espellerlo e a concedere il penalty. Dagli undici metri Varallo firma la prima rete stagionale. Nel secondo tempo sono gli ospiti a farsi più intraprendenti e farsi vivi dalle parti di Coiro. Al 3’ l’estremo difensore locale blocca uno stacco di testa di Melchionda. Al 4’ e al 7’ due sassate di Lo Bosco vengono deviate in angolo da Di Lascio. Al 25’ Coiro compie un intervento da applausi sulla spaccata di A. Olivieri. Al 29’ il destro di Dulcetti termina di poco a lato sul traversone di A. Olivieri. Al 37’ il pressing asfissiante dello Sporting Lauria porta al pareggio. Coiro sta per prendere il pallone per le mani, Varallo glielo toglie, Melchionda a sua volta glielo sottrae e viene atterrato da Berardone. L’ex attaccante del Nemus dagli undici metri con precisione regala il pari. Nei minuti finali i locali provano il colpo vincente con Bonatesta e Varallo ma le loro sortite offensive non creano pericoli e il pareggio diventa una realtà. Biagio Bianculli
B Soccombe il Latronico
Il Tursi in casa non perde colpi TURSI LATRONICO
3 1
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Vita, Marra, Gagliardi, Viceconte, Santamaria, Mastrodomenico, Di Trani (dal 13' del st Mele), Marzano (dal 40' del st Cioffi), Bavaro, Policarpo, Francolino (dal 7' del st Crucinio). A disp.: Palermo. POLISPORTIVA LATRONICO: Guarino, Caricati, Reale (dal 28' del st Costanza), Infantino, Propato, Alagia, Scaldaferri, Lorito (dal 1' del st De Biase), Celano, Gaudioso, Matinata (dal 28' del st Ferrazzano). A disp: Milione, Cosentino, Gioia, Forastiere. ARBITRO: Di Pelo di Matera. RETI: 42’ pt e 38’ st Bavaro; 8’ st Celano; 22’ st (rig.) Marzano. NOTE: Espulso al 7' del st Vita. Angoli: Tursi 7 e Latronico 3. Recuperi: 2' nel pt e 4' nel st. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto meritatamente la partita che si era giocata a tra le mura amiche del vecchio campo “Angelo Cuccarese”. C'era da allontanare il fantasma di un altro pareggio in casa. Infatti la squadra si presentava con un formazione un pochino rimaneggiata, per l'assenza di alcuni giocatori importanti, come il portiere Lobasso, infortunatosi a Picerno. La squadra tursitana, alla fine del primo tempo si era sbloccata con il gol di Bavaro ed andava tranquilla negli spogliatoi. Nella ripresa è arrivata inaspettata la doccia fredda della espulsione del portiere Valentino Vita, alla sua prima partita di esordio da titolare, che in una uscita era andato a finire fuori area e pare che abbia preso la palla con le mani, per cui l'arbitro aveva decretato, purtroppo, il cartellino rosso, lasciando la squadra in dieci. I
Doppietta per Bavaro
ragazzi del Latronico si sono incoraggiati visto che gli avversari erano in inferiorità numerica ed hanno attaccato, segnando dopo pochi minuti il gol del pareggio. E' stato un momento difficile per Santamaria e compagni. Hanno reagito attaccando e sono riusciti a ribaltare il risultato. Nel primo tempo la squadra tursitana aveva avuto almeno cinque occasioni da gol, neutralizzate dal bravo portiere ospite, poi era passato in vantaggio. Infatti Bavaro, raccoglieva un cross di Viceconte ed insaccava in rete da distanza ravvicinata. Nella seconda frazione di gioco, l'inattesa espulsione del portiere Vita aveva portato un certo sbandamento e c'era stato il gol del pareggio su contropiede. Poi c'è stata la gagliarda reazione dei giocatori del presidente Virgallita, in campo anche nelle insolite vesti di mister. Hanno assediato la porta avversaria, hanno guadagnato un calcio di rigore e poi verso la fine hanno segnato il gol della sicurezza. Salvatore Martire sport@luedi.it
Seconda Piegato il Progetto Tito con Marcodoppido e Marino
La sosta giova al Santa Cecilia PROGETTOTITO POTENTIAS.CECILIA
1 2
PROGETTO TITO: Coviello, Langone, Pirrone (Di Lascio), Faruolo, Carbone, Abriola, Adebutu, Salvia, Laurino, Stigliano, Giancola (Locantore). A disp: Fiore, Spera, Dolce, Becce, Pasqua. All: Pagano G. (assente) POTENTIA S. CECILIA: Donadio, Di Canio, Coluzzi, Marino, Morlino C., Cuminiello, Labella (Morlino A.), Alfano, Avallone Maurizio (Avallone Mirko), Marcodoppido, Libonati. A disp: Marone, Alvino, De Bonis, Colucci, Biscione. All: Macchia C. ARBITRO: Lisanti Pietro RETI: 34' Marcodoppido, 48' Marino (PSC). 82' Adebutu (PT) NOTE: Ammoniti: Morlino Claudio (PSC), Spettatori: 40, Angoli: 7 a 2 (PT) TITO - La sosta imposta dal calendario alla terza giornata giova al S.Cecilia che vince sul difficile terreno del Progetto Tito oggi senza allenatore in panchina. L'avvio è per il Progetto al 3' con Faruolo ma il suo sinistro termina alto. Tre minuti dopo sempre Faruolo mette giù Marino. La punizione calciata d'esterno destro dallo stesso si perde sulla traversa. In contropiede Giancola lanciato a rete da Stigliano viene fermato dal difensore Di Canio del PSC e Adebutu troppo frettoloso a cercare i compa-
gni liberi. Gli ospiti guadagnano metri a centrocampo usufruendo di punizioni calciate da Cuminiello, Marino e Marcodoppido. Al 28' Coviello esce a salvare su Avallone Maurizio lanciato a rete, anche Stigliano calcia una punizione ininfluente. 34' angolo per il S. Cecilia, dalla bandierina calcia Labella, la difesa libera commettendo fallo fuori area su Marino. Batte il calcio di punizione Marcodoppido: di destro pennella una parabola imprendibile per Coviello, con la sfera che si insacca sotto il sette alla sua destra. Si riversa in avanti il Progetto con Laurino alla ricerca dell'immediato pareggio (collo pieno sfiora la traversa), Giancola fermato dall'uscita di Donadio e una punizione battuta da Faruolo da dimenticare. Riparte in attacco il Progetto, ma al 48' il Potentia raddoppia con Marino. Lesto da fuori area sferra un tiro secco sorprendendo Coviello alla sua sinistra. Subìta la seconda rete si riversa in avanti andando al tiro con Pirrone, Adebutu, Faruolo e Locantore ma trova bravura e fortuna dell'estremo difensore degli ospiti al quale anche la traversa gli da una mano al 75' su un tiro di Laurino servito da Locantore. L'assetto tattico imposto dal tecnico Macchia a difendere ed attaccare a ventaglio a retto fino all'82', quando Adebutu in contropiede scarta Donadio accorciando le distanze, ma è troppo tardi per riagguantare il risultato. Leonardo Martino sport@luedi.it
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44 Sport
Risultati e classifica Foggiano-S. Fele
3-1
Ginestrac.-Palazzo
2-6
Lavello-A. Genzano
4-2
S. Melfi-Garnet Bella S. Nicola-Rapolla
3-3 Sosp.
S. Vaglio-Ruoti
0-1
Riposa: F. Scalera
Prossimo turno
5ª giornata 08/11/09 ore 14.30
A. Genzano-S. Vaglio F. Scalera-Foggiano Garnet Bella-S. Nicola Rapolla-Palazzo S. Fele-Ginestrac. S. Melfi-Lavello Riposa: Ruoti
Doppietta di Colonna
4
3
0
1
4
2
2
0
0
4
1
2
1
0
1
4
3
4 +1
9
4
3
0
1 10 7
2
2
0
0
6
2
2
1
0
1
4
5
3 +1
RUOTI
7
4
2
1
1
5
3
2
1
1
0
4
2
2
1
0
1
1
1
2
F. SCALERA
6
2
2
0
0
5
1
1
1
0
0
4
1
1
1
0
0
1
0
4 +2
A. GENZANO
6
3
2
0
1
9
7
2
2
0
0
7
3
1
0
0
1
2
4
2
-1
S. NICOLA
5
3
1
2
0
5
4
1
1
0
0
1
0
2
0
2
0
4
4
1
0
S. FELE
4
4
1
1
2
6
8
2
1
1
0
4
2
2
0
0
2
2
6
-2 -4
S. MELFI
4
4
1
1
2
8 12 2
1
1
0
6
4
2
0
0
2
2
8
-4 -4
PALAZZO
3
2
1
0
1
6
3
0
0
0
0
0
0
2
1
0
1
6
3
3 +1
RAPOLLA
3
3
1
0
2
1
4
2
1
0
1
1
2
1
0
0
1
0
2
-3 -4
GINESTRAC.
3
3
1
0
2
4
9
1
0
0
1
2
6
2
1
0
1
2
3
-5 -2
GARNET BELLA
1
3
0
1
2
6
8
2
0
0
2
3
5
1
0
1
0
3
3
-2 -6
S. VAGLIO
0
3
0
0
3
1
4
2
0
0
2
1
3
1
0
0
1
0
1
-3 -7
8
giornata
4ª
giornata
-1
A. Balvano-Accettura GC 1-0
USDLAVELLO 4 ATL.GENZANO 2
LAVELLO - I locali macinano gioco e procurano occasioni su occasioni ma gli ospiti passano in vantaggio per due volte. Al 12' Sciota in profondità per Loquercio I che stoppa ed infila a sinistra l'estremo lavellese. Al 34' Natale centra da sinistra, Tudisco devia e Colonna pareggia sotto misura. Al 44' per un mani di Carretta in area Loquercio I, sigla un rigore all'incrocio di sinistra. Nei minuti di recupero al 47' Iacoviello R. con un tapin vincente riequilibra il risultato. All'11' della ripresa Colonna smista per Tudisco che in diagonale porta sul 3 a 2 i rossi del presidente Loparco. Al 46' Colonna in dribbling sulla destra firma il 4 a 2. E un minuto dopo Iacoviello G. coglie un palo pieno. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
9
LAVELLO
Risultati e classifica
Il Lavello si sbarazza dell’Atletico Genzano USD LAVELLO: Di Noia, Iacoviello G., Tarricone (33' pt. Spennacchio), Bruno, Carretta, Damiano, Colonna, D'Alfonso (44' st. Volonnino), Tudisco, Iacoviello R., Natale. A disp. Marotta, Caprioli, Terrana, Foscolo, Damiani. All. Mastrullo. ASD ATLETICO GENZANO: Tiranna (1' st. Loquercio G.), Diovisalvi (40' pt. Loquercio A.), Rotunno, Cilla, Cardacino, Grippo, Pizzuti, Buono, Loquercio I., Sciota, Lionetti (20' st. Beccasio). A disp. Conversano, Lemma, Zotta. All. Linzalata. ARBITRO: Luongo di Venosa. RETI: 12' pt, 44' pt (su rigore) Loquercio I. (G), 34' pt, 40' st Colonna (L), 47' pt Iacoviello R. (L), 11' st Tudisco (L). NOTE: 150 spettatori circa. Espulsi: mister Mastrullo (L) al 24' st per proteste e Carretta (L) per doppia ammonizione al 43' st. Ammoniti: Spennacchio per il Lavello e Grippo per il Genzano. Angoli 10 a 0 per il Lavello. Recuperi: 2' pt e 4' st.
FOGGIANO
4ª
ACCETTURA GC
9
4
3
0
1
9
2
2
2
0
0
5
0
2
1
0
1
4
2
7 +1
VIETRI
9
4
3
0
1
8
3
2
2
0
0
4
0
2
1
0
1
4
3
5 +1
A. BALVANO
9
4
3
0
1
4
4
2
2
0
0
3
1
2
1
0
1
1
3
0 +1
ANZI
7
3
2
1
0
7
1
2
1
1
0
2
0
1
1
0
0
5
1
6
6
3
2
0
1
5
4
2
2
0
0
5
2
1
0
0
1
0
2
1
P.S.CECILIA
6
3
2
0
1
4
3
1
1
0
0
1
0
2
1
0
1
3
3
1 +1
STIGLIANO
6
4
2
0
2 11 15 2
1
0
1
6
7
2
1
0
1
5
8
-4 -2
A. ALBANO
5
4
1
2
1
7
5
2
1
1
0
6
2
2
0
1
1
1
3
2
-3
S. ANGELO
4
4
1
1
2
7
6
2
1
0
1
6
4
2
0
1
1
1
2
1
-4
S. PICERNO
3
4
1
0
3
2
8
2
1
0
1
2
5
2
0
0
2
0
3
-6 -5
PROGETTO TITO
2
3
0
2
1
2
3
1
0
0
1
1
2
2
0
2
0
1
1
-1 -3
PIETRAPERTOSA
1
4
0
1
3
1
6
2
0
1
1
1
2
2
0
0
2
0
4
-5 -7
MARSICO
1
4
0
1
3
4 11 2
0
1
1
0
4
2
0
0
2
4
7
-7 -7
-1
2-2
V.Episcopia-Sanseverin. 3-1
Prossimo turno
5ª giornata 08/11/09 ore 14.30
Castelsarac.-Sarconi F.lli Cafaro-Castelluccio Nemus-V.R. Episcopia O.L. Maratea-Sanseverin. S. Francavilla-Rotunda M. S.M. d Agri-S. Chiaromonte
5-3
Vietri-S. Angelo
1-0
Prossimo turno
4ª
V.R. EPISCOPIA
10
4
3
1
0 10 5
2
2
0
0
6
2
2
1
1
0
4
3
5 +2
S. FRANCAVILLA
10
4
3
1
0
8
3
2
1
1
0
4
2
2
2
0
0
4
1
5 +2
S. CHIAROMONTE
8
4
2
2
0
8
4
2
2
0
0
6
2
2
0
2
0
2
2
4
0
CASTELLUCCIO
7
4
2
1
1 11 7
2
1
0
1
9
6
2
1
1
0
2
1
4
-1
O.L. MARATEA
7
4
2
1
1
2
1
1
0
5
1
2
1
0
1
2
2
4
-1
SANSEVERIN.
6
4
2
0
2 10 12 2
2
0
0
5
1
2
0
0
2
5 11 -2 -2
F.LLI CAFARO
5
4
1
2
1
8
6
2
1
1
0
5
1
2
0
1
1
3
5
2
-3
S.M. D AGRI
5
4
1
2
1
2
2
2
1
0
1
1
1
2
0
2
0
1
1
0
-3
ROTUNDA M.
4
4
1
1
2
5 11 2
1
1
0
4
3
2
0
0
2
1
8
-6 -4
CASTELSARAC.
1
4
0
1
3
5 10 2
0
1
1
3
4
2
0
0
2
2
6
-5 -7
SARCONI
1
4
0
1
3
4
9
2
0
1
1
3
5
2
0
0
2
1
4
-5 -7
NEMUS
1
4
0
1
3
2
8
2
0
1
1
0
1
2
0
0
2
2
7
-6 -7
7
3
5ª giornata 08/11/09 ore 14.30
A. Albano-A. Balvano Marsico-S. Picerno P.S.Cecilia-Laurenzana Pietrapertosa-Anzi S. Angelo-Progetto Tito Stigliano-Vietri Riposa: Accettura GC
Rotunda M.-Castelsarac. 3-2
Sarconi-F.lli Cafaro
Stigliano-Marsico
Riposa: Anzi
Castelluccio-O.L. Maratea 1-2
S.M. d Agri-S. Francavilla 0-1
1-2
0
LAURENZANA
3-2
3-1
Progetto Tito-P.S.Cecilia
S. Picerno-Pietrapertosa 1-0
Risultati e classifica
S. Chiaromonte-Nemus
Laurenzana-A. Albano
giornata
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Sport 45
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
A Dilettanti Petrullo: «Abbiamo l’obbligo di difendere la categoria»
Paternoster esonerato La società lo sostituisce, a sorpresa, in serata con Cesare Ciocca VINCERE e cambiare allenatore. E' stata questa la decisione assunta dalla Publisys Potenza e ufficializzata ieri sera dopo la sfida vinta in casa contro il Ferentino. La società del presidente Francesco Petrullo ha infatti esonerato il coach Antonio Paternoster. Il sodalizio lucano ha preso la sofferta decisione «al fine di garantirsi la permanenza al campionato di serie A Dilettanti» così come si legge in una nota ufficiale. Al tempo stesso i dirigenti hanno ufficializzato il nome del nuovo allenatore, si tratta di Cesare Ciocca, quarantaquattro anni, ex allenatore di Treviglio e Castelletto Ticino. La Publisys, in sostanza, preso atto dell'inizio disastroso di campionato della squadra ha deciso di sollevare dall'incarico il coach Antonio Paternoster. Una decisione, quella assunta dall'establishment bianconero presa già nel corso della settimana scorsa. Ovviamente il terremoto sulla panchina potentina avrà ripercussioni di mercato, visto che con l'arrivo di Cesare Ciocca, previsto per oggi, appare certa anche un’operazione in entrata. Una decisione sofferta, anche per il profondo legame tra la società e Paternoster, che, forse andava presa in occasione del confronto perso con Palestrina, quando i bianconeri furono capaci di gettare alle ortiche un vantaggio di diciotto punti. Anche a Barcellona sarebbero emerse differenze di vedute tra la società e il coach, a seguito della sconfitta patita dai bianconeri in terra siciliana. A Paternoster non è bastato vincere contro l'imbattuta capolista del campionato per rimanere in sella alla squadra potentina. Il complesso societario di via degli Oleandri aveva le idee chiare sin dal pre-gara, indipendentemente dall'esito finale della partita.
A lato Il nuovo allenatore della Publisys Potenza, Cesare Ciocca chiamato a subentrare a Paternoster, In basso Gints Antrops tra i migliori nella gara vittoriosa col Ferentino
In seno al sodalizio potentino è il presidente Francesco Petrullo a commentare la decisione inerente l'esonero di Paternoster: «Ci dispiace, ma abbiamo l'obbligo di conservare la categoria che difenderemo con ogni mezzo. La serie A Dilettanti è un patrimonio della nostra società. La squadra nelle prime cinque gare non riusciva a sbloccarsi. Ringraziamo Antonio per il lavoro svolto alla guida del-
la squadra». Dunque da oggi la squadra avrà un nuovo timoniere che dovrà fare i conti con tanti problemi e un calendario non certamente agevole, viste le prossime trasferte di Sant'Antimo e Molfetta, due gare delicate, che attendono i lucani. Coach Paternoster invece ha preferito sbollire rabbia e delusione in silenzio e pur cercato ripetutamente è risultato irrintracciabile. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
le PAGELLE FAZIO (7,5) - Gioca da par suo. E' motivato, segna e fa segnare. In difesa fa il suo senza sbavature. Cattura quattro rimbalzi ma il top è negli assist, ben sei tutti al bacio. Subisce tre falli. CASELLA ( N.G.) LORUSSO (7,5) - In difesa è un gatto. Se Ochoa non graffia è merito suo. Bravo anche quando sgomita in attacco e segna due canestri preziosi per la causa della squadra. Ha il 67% al tiro. Sempre pronto a fare la sua parte. RUGGERI ( 8,5) - Sedici punti, quaranta minuti giocati, 7/8 da due. Quattro falli subiti, dieci rimbalzi e un assist. Guida sicura in campo, dove pur non essendo play maker è regista indiscusso della squadra. Il suo temperamento serve a dare man forte al gioco del complesso potentino. RATO(7,5)-Inizia in sordina, poi è decisivo quando prende in mano la squadra. Dalla lunetta fa il break e contiene successivamente il ritorno dei laziali, mette la museruola a Calbini. Segna 11 punti. Ha ottime percentuali, cattura tre rimbalzi, lotta e fa sudare le proverbiali sette camice a chi gli gira intorno. ANTROPS ( 8,5) - La migliore partita al Pala Pergola. Il lettone è decisivo. Le quattro bombe scardinano la difesa ferentiniana. E' preciso anche da due, sempre lucido. Fa un figurone contro Bonaiuti e Zivic che diventa innocuo e mite. Rigenerato. SANTAMARIA ( N.G.) DE BARTOLO(7)-Dodici minuti, tanta sostanza. Il suo rendimento è utile alla causa della Publisys Potenza. Legge bene le situazioni del match. Segna il canestro della sicurezza sul 72 a 65. Sempre pronto a combattere. CARRICHIELLO ( 7) - L'Ernesto che il pubblico vuole è quello ammirato ieri sera. Ha tanta birra in
Luca Vetrone a canestro
corpo, è schiumoso di rabbia. Se Modica incide poco è merito suo. Segna sei punti, ha il 100% da due. Calmo quando serve, un vulcano quando contribuisce al successo. VETRONE ( 7) - E' bravo a segnare canestri decisivi. Nove punti, il 100% al tiro da due. Cattura due rimbalzi. E' molto motivato. La sua partita è positiva. Ha tanta voglia di far bene e lo dimostra lottando in ogni angolo del campo. PATERNOSTER ( 8) - Vince la partita e viene esonerato. Che brutto destino. Questa volta legge bene il match. Sa dettare ordini alla squadra che lo ascolta. Negli spogliatoi ammette di amare la società che lo ha esonerato anzi tempo. Ieri non lo meritava, sicuro di se nei quaranta minuti di gioco. f.menonna@luedi.it
La Gara Vittoria meritata e Antrops protagonista
Grinta e cuore Publisys spengono la capolista PUBLISYS FERENTINO
72 68
PUBLISYS POTENZA: Fazio 6, Casella n.e. Lo Russo 4, Ruggeri 16, Rato 11, Antrops 16, De Bartolo 4, Carrichiello 6, Vetrone 9. All. Antonio Paternoster. FMC FERENTINO: Calbini 5, Metz, Circosta 17, Bonaiuti 12, Guastaferro n.e, Zaccariello 14, Pongetti, Zivic 3, Ochoa 10, Modica. All. Massimo Friso. ARBITRI: Triffiletti di Messina e Giummarra di Ragusa. PARZIALI: 16-17, 32-30, 57-44, 72-68. NOTE: Spettatori 800 circa. Uscito per cinque falli Vetrone. Tiri liberi Potenza 13/21, tiri da due 22/28 tiri da tre 5/20, tiri liberi Ferentino 20/23, tiri da due 9/23, tiri da tre 10/31. Fallo antisportivo fischiato a Vetrone. Rimbalzi Potenza 26 Ferentino 29.
De Bartolo della Publisys
IL CUORE, il carattere, la voglia di vincere. Sono state queste le chiavi di lettura del successo ottenuto dalla Publisys Potenza nel sesto turno d'andata del campionato maschile di serie A Dilettanti. Ieri sera la squadra di Antonio Paternoster ha finalmente schiodato lo zero in classifica, vincendo una partita vibrante e piena di colpi di scena. Inizio combattuto con le due formazioni capaci di far breccia nelle rispettive retroguardie. La Publisys Potenza gioca da par suo, i laziali hanno nella precisione al tiro l'arma migliore e la gara assume i caratteri di un match divertente e senza dubbio bello da vedere. Paternoster e Friso giocano a scacchi, le squadre fanno vedere un bel basket. Antrops segna e fa la differenza dal primo minuto. Nel Ferentino a giocare da par suo è Circosta che conduce i laziali avanti di quattro lunghezze sul punteggio di 28 a 22. Il cuore e la determinazione consentono ai lucani di pareggiare i conti e di superare gli ospiti, con canestri da sotto che mettono in crisi il pacchetto difensivo dei laziali. Paternoster intuisce che Lorusso può dare il suo contributo e il giocatore produce atletismo e un canestro tanto bello quanto elegante. Il primo
tempo è appannaggio della Publisys che lotta e soffre. Nel terzo quarto sale in cattedra Rato che tiene in mano una squadra capace di giocare a memoria. Ferentino ha il torto di giocare con saccenza e subisce il ritmo dei potentini, bravi ad allungare fino al + 13 sul 55 a 42. Il terzo quarto è di marca potentina con la Publisys che tiene testa ai laziali con Ruggeri, Carrichiello e la partita perfetta in cabina di regia di Fazio e De Bartolo. Nel terzo quarto uno spettatore nel tentativo di protestare con l'arbitro ( che viene toccato ) cade sul parquet. La partita prosegue e la Publisys Potenza tiene testa ai laziali. Antrops, Carrichiello e Ruggeri segnano e tengono a bada i tentativi di rimonta del Ferentino. Lo Russo e Ruggeri fanno polpette dell'ex Metz la cui presenza non da brio e sostanza al gioco dell'FMC Ferentino. Il finale è lento, la squadra potentina conserva il vantaggio ed esce meritatamente vittoriosa dal Pala Pergola. Questa volta gli applausi cancellano i fischi delle partite precedenti, nonostante l'indecifrabile arbitraggio dei signori Triffiletti e Giummarra. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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46 Sport
A Dilettanti Quarto ko consecutivo a Ostuni, lucani in partita per 35 minuti
Bawer, nuova amarezza Assenze e acciacchi limitano Matera che fa un piccolo passo indietro OSTUNI BAWER
75 61
ASSI BASKET OSTUNI: Rossetti n.e., Morena 17, Fontani 3, Stijepovic 11, Pilotti 9, Strivieri n.e., Basanisi 5, Amoroso 10, Orlando, Ruggiero 20. All. Putignano BAWER MATERA: Amadori, Maestrello 2, Gergati 7, Provenzano 8, Longobardi 17, Lovatti, Vignola, Hassan 12, Grappasonni n.e., Candido 15. All. Corà ARBITRI: Ce' e Boninsegna di Milano PARZIALI: 13-21, 32-29, 5145, 75-61. NOTE: Spettatori circa 1500. Progressione: 5' 4/12 15' 20/25, 25' 43/39, 35' 64/55. Tiri da 3: Ostuni 11/32, Matera 5/29, tiri da 2: Ostuni 16/36, Matera 17/37. Tiri liberi: Ostuni 10/14, Matera 12/18. Usciti per cinque falli Provenzano. Fallo tecnico a Morena per proteste e Fontani per simulazione. OSTUNI - Quarta sconfitta di fila per la Bawer Matera costretta allo stop sul campo della neocapolista Assi Ostuni. Matera in partita fino a 5' dalla fine. Poi il crollo e la sconfitta che assume dimensione eccessive per quella che è stata la storia della gara. Per la sfida contro i lucani Putignano deve rinunciare ancora una volta a Tommaso Rossetti alle prese con un problema muscolare. Problemi di formazione anche sul fronte lucano dove coach Corà non può impiegare Grappasonni e Gilardi entrambi infortunati. Si comincia al piccolo trotto, ma i padroni di casa non hanno sulla partita l'impatto che avevano immaginato. Al contrario il Matera trova un break importante ed un vantaggio che al 6' raggiunge le dieci lunghezze (414). La prima frazione si chiude con i lucani in vantaggio di 8 punti 13-21. Nel secondo quarto la difesa dell'Ostuni diventa più aggressiva ed il Matera ha più difficoltà ad andare a canestro. I padroni di casa sono anche più precisi dalla distanza con Morena e con Amoroso. Ed è proprio una tripla dell'ex giocatore dell'Osimo a siglare il sorpasso all'8' del secondo quarto. Ancora Amoroso e Pilotti siglano il +5 prima che un fallo tecnico per proteste fischiato a Morena consenta ai lucani di chiudere la prima frazione sotto di 3 punti (3229). Nella terza frazione due triple consecutive di Ruggiero consentono ai padroni di casa di raggiungere il massimo vantaggio (40-29 al 2'). Il pubblico di casa si esalta, ma il Matera ha un sussulto grazie alla precisione al tiro di Hassan che risponde a Morena con dieci punti consecutivi (40-39). Gara riaperta, ma solo per pochi minuti visto che al 9' la prima tripla stagione di Fontani consente all'Ostuni di chiudere la terza frazione sul 51-45. Negli ultimi secondi la coppia arbitrale fischia proprio a Fontani un insolito fallo tecnico per simulazione, ma Maestrello in serata no sbaglia entrambe i tiri liberi. L'ultimo quarto è tutto di marca ostunese. Ruggiero infila due triple consecutive (59-49 al 2') seguito dal canestro di Stijepovic. Provenzano sul fronte lucano prova a tenere in partita la sua squadra, ma un'altra tripla di Amoroso punisce ancora gli ospiti (64-53 al 5'). Il quinto fallo di Provenzano ed i canestri di Morena e Stijepovic chiudono la contesa.
L’analisi di coach Corà
«Poca continuità Male il tiro da tre» Matteo Maestrello in giornata decisamente negativa a Ostuni e Norman Hassan
le Pagelle AMADORI (4) - Pochi scampoli di partita con due tentativi dalla distanza che si sono spenti sul ferro.
LOVATTI E VIGNOLA (NE)-Pochi minuti non bastano per giudicare la loro prova.
MAESTRELLO (4) - La sua peggior partita da quando è a Matera. Gli occhi di tutti erano puntati su di lui, ma l'ex giocatore del Reggio Emilia ha messo a segno solo due punti ed un inguardabile 0/4 dal perimetro.
HASSAN (6,5) - 21' di grande intensità e di coraggio. Le sue triple riaprono la contesa, ma non servono a portare a casa la vittoria
GERGATI (6)-strappa la sufficienza quanto meno per l'intensità che riesce a da-re alla squadra. Anche lui si spegne nei minuti finali. PROVENZANO (5)-Prova di carattere, ma condita con un nervosismo inspiegabile. Il 22 per cento al tiro è molto lontano dalle sue percentuali abituali. LONGOBARDI (6) - prestazione generosa che, però, non serve a portare a casa una vittoria. Scarse le percentuali dalla distanza.
GRAPPASONNI (N.E.) CANDIDO (7,5) - il migliore dei suoi. Cinque stoppate e 15 punti sono un bottino eccezionale che serve, però, solo per le statistiche personali. Un punto da cui partire per tornare alla vittoria. ALL. CORÀ (6) - Le prova tutte, ma senza Grappasonni e Gilardi e dopo una settimana così pesante non può proprio fare di più. La scelta di puntare sulla fase iniziale si è rivelata giusta, ma non ha tenuto conto del ritorno dei padroni di casa che hanno puntato proprio sulla velocità per vincere. In fondo la squadra non è dispiaciuta anche se ora avrà bisogno di ritrovare i suoi uomini migliori.
C2 Albanese trascina Montescaglioso
MOLTE attenuanti per la Bawer Matera che esce sconfitta da Ostuni al termine di una gara giocata troppo a corrente alternata, con alcuni periodi bui pericolosi che hanno nei fatti compromesso il rendimento della formazione di Claudio Corà. A cui comunque non mancano le attenuanti vista anche la febbre che, oltre a Provenzano, ha costretto pure Maestrello a giocare in precarie condizioni fisiche. «Purtroppo quando non ci sono le rotazioni e devi gestirti può capitare poi di andare in difficoltà. Noi abbiamo iniziato bene, avevamo trovato le contromisure per gli attaccanti di Ostuni e le situazioni sembravano funzionare. Poi però non siamo riusciti a trovare la giusta di continuità ed alla lunga Ostuni ha visto crescere le proprie percentuali al tiro dalla lunga distanza mentre noi siamo incappati in una brutta giornata. Avessimo tenuto una percentuale normale, intorno al trenta per cento, sarebbe stata un’altra partita». In realtà Matera non ha trovato nel tiro la consueta precisione, è incappata in una giornata storta di Maestrello e nei troppi acciacchi generali che hanno finito inevitabilmente per condizionarla. A tutto questo si aggiunge un altro arbitraggio casalingo che non è piaciuto al tecnico materano: «mi dispiace dover recriminare ancora nei confronti degli arbitri, ma hanno avuto un momento cruciale in cui Ostuni è riuscito a riportarsi sotto. Poi la partita è stata diversa, hannoanchecambiato metroanostrofavore inqualcheoccasione ma quando la partita era già indirizzata in maniera chiara». Ora la Bawer dovrà pensare a recuperare gli infortunati e affrontareil doppio impegnocasalingo conPerugia prima e Siena poi. Quelle saranno sfide da non sbagliare: «dovremo giocarle con il sangue agli occhi», conferma Corà, «la pressione c’è e ci sarà e credo che a questa squadra possa solo far bene». Piero Quarto
C2 Match sempre condotto dai sinnici
Poker della Lucos Il Ctr torna a vincere Vince a Casavatore Quattro in doppia cifra CASAVATORE LUCOS
55 58
CASAVATORE: De Masi 8, Maglione ne, Aprea 3, Fontanella 18, Fabriani 2, Acanfora, Fierro 11, Savino ne, Di Somma ne, Lame 13 All. Franco LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larooca ne, Biacoli 8, Resta F. 4, Resta G. 10, Pelevich 7, Tralli ne, Albanese 20, Delia 9, Gisonna ne. All. Scarano ARBITRI: Bisesta di Telese e Melillo di Benevento PARZIALI: 11-20, 25-32, 42-47, 5558 IN CAMPANIA arriva la quarta vittoria per la Lucos che dopo una prova molto gagliarda riesce ad uscire vittoriosa dal difficile impegno con i padroni di casa. L'avvio di partita Davide Resta è stato favorevole ai lucani che sono stati molto attenti in difesa ed hanno sfruttato alla meglio le opportunità in attacco. Chiudendo con un vantaggio di nove punti che, alla resa dei conti, si sono dimostrati decisivi per il successo finale. Molto veemente la reazione del Casavatore che ha cercato in tutti i modi di ribaltare l'esito dell'incontro riuscendo solo parzialmente a ridurre lo svantag-
gio. Molto equilibrato anche il terzo periodo che ha visto la Lucos molto concentrata e reattiva, capace di non demordere e di ribattere colpo su colpo ai tentativi del quintetto allenato da Franco. Con 10 minuti ancora da giocare e con la Lucos avanti di cinque punti il Casavatore è rientrata in campo decisa a tentare il tutto per tutto per portare a casa il successo. Ma i lucani non hanno mai abbassato la guardia e forti di una condizione psicologica molto favorevole sono riusciti a limitare i danni e alla fine sono riusciti a portare a casa una vittoria molto preziosa sia per il morale che per la classifica. Una prestazione da parte di tutti i giocatori utilizzati da Scarano di grande intensità ed abnegazione che ha avuto il suo protagonista fondamentale in Albanese che è stato il miglior realizzatore della serata con 20 punti. Ma anche i suoi compagni hanno fatto per intero il loro dovere soprattutto nei momenti di maggior pressione dei campani. Il merito principale dei ragazzi di Scarano è stato quello di rimanere compatti e di non disunirsi mai e alla fine i loro sforzi sono stati meritatamente premiati. r.s.
CTR SENISE COSTIERA AMALF.
66 50
CTR LA CASCINA SENISE: Acito 5, Sassano ne, Visceglia 2, Kreiber 16, Palazzo 17, Galindez 11, Femminini 15, D’Aranno ne, Ragazzo ne, Delillo ne. All. Di Gioia COSTIERA AMALFITANA: Pisani, Civale, Lucibello 7, Accanito, Petrocelli 10, Spinaccio 26, De Giulio ne, De Riso ne, Florio, Infante 7. All. Passeggia ARBITRI: Pescatore di Arzano e Pirozzi di Mugnano PARZIALI: 14-7, 35-19, 48 -35, 6650 SENISE-Ritorno alla vittoria per il Ctr La cascina Senise che liquida senza grossi patemi la pratica Costiera Amalfitana. Che a sei punti in classifica viene per l'appunto raggiunta proprio dai lucani. Prima d’ogni commento, c’è da segnalare la perfetta condotta dei due direttori di gara che, agevolati senza ombra di dubbio dalla cavalleresca condotta di tutti i rivali in campo, hanno governato la gara, senza diventarne protagonisti, ma applicando il regolamento cosa che è già è di per se non facile. La buona prova di giocatori e direttori di gara,è stata segnalata in modo particolare dal pubblico presente che altro non chiede da tempo se non di assistere ad una contesa in campo, libera da condizionamenti di sorta, presunti o reali che siano. Della gara,si può dire la buona prova di Spinaccio per gli ospiti, grande nelle bombe da tre e di un muro eretto da Femminini, Galindez e Kreiber da parte del Senise che
Cristian Femminini
non ha dato spazio agli avversari. Il resto era nella mani e nella inventiva di Rocco Palazzo ed Acito, mentre Giuseppe Visceglia non era in una giornata particolarmente ispirata, pur se ha garantito la sua parte. Ancora al palo Lino Durante che a questo punto diventa obbligatorio recuperare ed in panchina ottimi giovani come Nicola De Lillo,Valerio D’Aranno che ha giocato pochi secondi insieme a Ragazzo, per assaporare l’aria della gara seppure a tempo praticamente scaduto o quasi. Senise alla fine può essere soddisfattissima di un risultato prezioso che le permette di riprendere confidenza e fiducia con la vittoria dopo un periodo di astinenza che pare, ora definitivamente, alle spalle. Gianni Costantino sport@luedi.it
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Sport 47
Lunedì 2 novembre 2009
LunedĂŹ 2 novembre 2009
Nel volley bella vittoria esterna della Medical, la Giocoleria cade al tie break
Colpacci di Publisys e Siena Cadono Ferentino e Palestrina, le due capolista di A Dilettanti serie
A
CLASSIFICA
DILETTANTI
serie
B
DILETTANTI
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48 Sport
B Dilettanti Funziona subito il nuovo innesto. Bene pure Russo e Marinelli
Delli Carri trasforma la Bbc Bernalda espugna Bari per un successo che vale doppio BARI BERNALDA
63 65
CUS BARI: Lazovic 6, Barozzi 2, De Giovanni 2, Doati 5, Mossi 7, De Bellis 25, Bazzoli 4, Rusconi 6, Simeoni, Conti 6. All. Morganti. BBC GROUP BERNALDA: Favia 2, Bonafede 2, Gaeta 4, Basili 4, Delli Carri 22, Benemati 8, Russo 11, Salvatore 2, Marinelli 10; n.e.: Dolic. All. Vandoni. ARBITRI: Ferrari di Capriglia Irpina (Av) e Roca di Avellino. PARZIALI: 15-10; 35-29; 50-48; 63-65. NOTE: Tiri liberi: Bari 8/15; Bbc 20/24. Tiri da due: Bari 20/33; Bbc 15/34. Tiri da tre: Bari 5/18; Bbc 5/22. BARI - La Bbc Bernalda incamera il secondo successo stagionale nel derby appulo-lucano con il Cus al termine di una partita dai due volti, che si era compromessa nel corso del secondo parziale. Il roster di Vandoni tocca anche svantaggi di oltre dieci punti, ma ha forza e carattere per recuperare e riaggrapparsi alla contesa con precisione e soprattutto lucidità (lo testimoniano le altissime percentuali nei liberi e la voglia di trovare il canestro con azioni manovrate). Continua, invece, il blackout della squadra bianco-
Gigi Delli Carri
rossa, ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Inizia male il match per i lucani, schierati sul parquet del Palacus da coach Vandoni con Salvatore in cabina di regia, il duo Benemati-Russo sugli esterni, Gaeta e Marinelli sotto le plance. I baresi, infatti, partono sulle ali dell'entusiasmo supportati dal pubblico delle grandi occasioni e dal nuovo arrivato, Stefano Rusconi, ex pivot della nazionale italiana. È proprio lui, primo cestista italiano ad essere emigrato negli Usa per giocare in Nba, il pericolo numero uno per Russo&co. Dalle mani di Rusconi, che chiude il match con 12 rimbalzi e ben 4 assist, partono gli inviti più ghiotti per De Bellis, top scorer del mat-
ch. Ma è solo un fuoco di paglia. I lucani, che nel secondo parziale erano stati sotto persino di dieci lunghezze (39-29 al 21'), si riorganizzano dopo l'intervallo lungo e riportano in equilibrio la gara con l'ingresso in campo di Favia, una vecchia conoscenza del palazzetto di Lungomare Starita. Encomiabile la reazione del quintetto di coach Vandoni, seguito in Puglia da un nutrito gruppo di tifosi, trascinato nella rimonta da Gaeta (miglior rimbalzista della squadra a quota 9) e Delli Carri. Dopo aver accorciato la forbice nel terzo quarto, il Bernalda gioca punto a punto con i cussini fino alle concitate battute finali, quando il punteggio del tabellone è fermo sul 56-56 al 35'. Alla tripla di Delli Carri risponde il redivivo Rusconi, alla puntualità di Russo in lunetta replica Doati con una bomba dalla media. Poi succede di tutto. Il pubblico del Palacus rumoreggia per qualche decisione arbitrale discutibile, ma Marinelli chiude i conti e firma il sorpasso decisivo al 39' per una vittoria incredibile quanto meritata che dimostra quanto sia tenace, robusta e solida Bernalda, capace di reagire anche alle più grandi avversità e di recuperare svantaggi incredibili. Alessandro Schirone sport@luedi.it
Il presidente Troiano: «Indovinate tutte le mosse»
Vandoni: «Questo risultato per noi vale quattro punti» VITTORIA pesante quella della BBC contro una diretta concorrente, come conferma un soddisfatto coach Vandoni: «Partita giocata con grande intensità, da questo punto di vista nulla di diverso rispetto ad altre gare perché i ragazzi danno sempre tutto. Qualche preoccupazione per l'infortunio a Salvatore, ma siamo riusciti a sopperire con un ottimo Bonafede e con la scelta finale, risultata vincente, di utilizzare come play Favia per annullare De Bellis. Delli Carri mi è piaciuto non solo per i punti realizzati ma per la presenza e per la personalità, aiutato dall'atteggiamento del gruppo che ringrazio. Si tratta di una vittoria che vale 4 punti e che ci spinge ad una settimana di lavoro tranquillo e produttivo». Come avete limitato lo spauracchio Rusconi? «Col gioco di squadra, con Marinelli bravo ad anticiparlo spesso e con gli altri che hanno lasciato poco spazio agli scarichi degli esterni baresi; lui è un giocatore importante e con una buona ma-
no, ma, conoscendolo bene per averci giocato contro in tante occasioni, so che lui si rabbuia quando non riceve palla, ed abbiamo sfruttato questa conoscenza. Però la vittoria dipende soprattutto dal fatto che abbiamo lavorato con serenità per tutti i 40', anche quando eravamo sotto; avevo chiesto ai ragazzi di essere chirurgici e loro ci sono riusciti”. Il presidente Troiano non nasconde la sua soddisfazione esordendo simpaticamente con: “Sono il primo presidente che vince a Bari. Battute a parte è una vittoria importante per il morale e per la classifica giunta la termine di una partita bella e tirata; l'inserimento di Delli Carri è stato positivo, bravo il coach che ha indovinato le mosse vincenti”. Ora una settimana che permetterà alla Bbc di potersi concentrare sui prossimi appuntamenti senza avere troppa pressione nei match davanti a l pubblico amico e dunque potrà essere più sciolta. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
B Dilettanti Solo Serino prova a reagire nel deserto potentino
La Corporelle mai in partita Reggio Calabria domina e i lucani cedono di schianto REGGIO CAL. 78 CORPORELLE 65 LIOMATIC: Dip 15, Di Lembo 8, Crucitti, Niccolai 2, Pellegrino 4, D'Iapico 7, Negri 10, Manzotti 5, Roselli 7, Dalla Vecchia 20. Coach Bianchi. CORPORELLE: Saccoccio 11, Tombolini 12, Di Pierro, Serino 24, Viggiano 1, Corvo, Ginefra 2, Blardone, Nocioni 5. Coach Schiavi. ARBITRI: Mambretta, Leoni. PARZIALI: 21-10, 44-28, 66-43, 78-65 REGGIO CALABRIA - La Viola vince, la Corporelle rimane a guardare. E’ la sintesi della partita vinta ieri sera dalla Liomatic Reggio Calabria contro un Potenza che non è mai stato in grado di accennare neanche un minimo di reazione. Gara condotta sempre dai reggini in grado di impostare con ordine il proprio gioco, sfruttando la buona serata al tiro dei lunghi, Dalla Vecchia (20) e Dip (15). Contro la Corporelle Bianchi trova il meglio dall'intero gruppo, alla fine il referto porta nove giocatori a segno. L'unico rammarico rimane per aver sciupato un buon scarto punti, arrivato anche a +28 (66-38), con gli ultimi cinque minuti di gara giocati non al meglio della concentrazione. Potenza dal canto suo è incappata nella classica giorna-
ta storta e neanche la presenza di Di Pierro all’esordio stagionale ha cambiato gli equilibri del match che è stato sostanzialmente a senso unico per la formazione reggina. La Viola che parte subito bene (21-10), grazie alla buona velocità di gioco e all'intensità in difesa, elementi che consentono a
Negli e Dip una partenza con i fiocchi. La reazione di Potenza si fa vedere solo in avvio di secondo quarto (26-22), con i tiri dalla distanza di Saccoccio. Poi è solo Liomatic con i canestri di Dalla Vecchia, imbeccato al meglio dai piccoli, Di Lembo e Roselli e da un Niccolai, nella veste insolita di assist-man.
Anche il terzo quarto è tutto dei padroni di casa, capaci di mantenere al meglio la condizione sia in attacco che in difesa. Tra gli ospiti l'unico punto di riferimento offensivo rimane Serino, troppo solo rispetto ad una Liomatic che trova punti da tutti. Mario Vetere
Davide Serino, l’ultimo ad arrendersi nella Corporelle
Serie B Donne Stop a Bari per la Basilia PRIMADONNA 55 BASILIA BARI 48
Viggiano: «La gara peggiore ora ci serve una reazione» CHE COSA STA succedendo all'Invicta Centre Corporelle? E la domanda che bisogna porsi e porre ai dirigenti della società potentina dopo la pesantissima battuta di arresto sul campo della Viola Reggio Calabra. Nonostante l'esordio diDi Pierro,ilquintettodi Schiavièstato letteralmente travolto dai calabresi che hanno chiuso la pratica già dopo i primi due quarti. Vantaggio che è andato man mano aumentando e che ha raggiunto anche proporzioni più ampie prima che nel finale la reazione, molto tardiva, della Corporelle rendesse il divario tra ledue squadre meno pesante. Un altro preoccupante passo indietro della formazione allenata da Schiavi che era partita con altre ambizioni e che dopo 6 giornate si trova nella parte bassa della classifica con soli quattro punti. Cosi non si può andare avanti per cui non sono esclusi provve-
dimenti da parte dai dirigenti. «Per intanto - ci conferma un deluso Dino Viggiano - alla ripresa della preparazione avremo un confronto con squadra e allenatore per capire che cosa sta succedendo equali sonoi motividi prestazioni cosi deludenti. Certo non possiamo assistere a gare cosi scialbe come quella contro la Viola Reggio Calabra. Si è trattata della peggiore partita disputata quest'anno. Non siamo mai stati in partita e gli avversari che comunque hanno un buon organico hanno fatto di noi quello che hanno voluto. Non c'è stata nessuna reazione allo strapotere dei padroni di casa che già dopo il primo tempo hanno messo i due punti in cassaforte. Questa volta, oltre ai soliti problemi in attacco, non siamo stati attenti nemmeno in difesa dove abbiamo lasciato troppa libertà agli avversari di colpirci da ogni posizione. Sicuramen-
Il tecnico della Corporelle, Schiavi
te la Corporelle esce bocciata da questo incontro. E noi vogliamo capire le ragioni di questa involuzione. Al momento coach Schiavi non rischia assolutamente il posto ma di sicuro noi non siamo contenti di come vanno le cose. Speriamo chedal confrontocon lasquadra possa scaturire, con le prossime due gare in casa, una decisa sterzata in positivo del nostro campionato”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
PRIMADONNA BARI: Mangione 9, Matarangelo 2, Scaramuzzi 19, Schiavone 2, Pastore A 9, Pastore M, Loiacono n.e. Gomes 6, Caressa 7, De Tommaso 1. All. Valanzano. BASILIA POTENZA: Aurigemma 6, Toscano, Imperiale 6, Petrazzuoli 3, Marino n.e. Carluccio 9, De Luca, Sanza 4, Crovatto 4, Stamigna 16. All. Marco Guerriero. ARBITRI: Nigro di Latiano e D'Errico di Pulsano. PARZIALI: 16-16, 29-31, 39-42, 55-48. NOTE: 50 spettatori presenti al match. Uscita per cinque falli Aurigemma. Nessun tecnico fischiato alle due squadre. Antisportivo fischiato a Matarangelo.
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Sport 49
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
Hockey A2 Cellura e Roberto Vivilecchia garantiscono le reti del pareggio materano
La Raro porta via un punto da Follonica FOLLONICA RARO MT
3 3
LA RARO Pattinomania ha portato un punto dalla trasferta di Follonica. La gara contro i grossetani è terminata tre a tre grazie al gol di Cellura e alla doppietta di Vivilecchia che ha bucato la porta difesa da Menichetti con un gol proprio a cinquanta secondi dal fischio della sirena. Il pari di Follonica è il secondo stagionale per la Raro Pattinomania dopo quello conquistato a Sandrigo. Nella cittadina toscana, il tecnico materano ha dovuto fare a meno del portiere titolare Picca, schierando tra i pali Mele
con Xiloyannis a svolgere le funzioni di sostituto. Gli altri convocati per Follonica sono stati Vivilecchia, Xiloyannis M, Matera, Gaudiano, Nicoletti, Cellura e Lezoche. Il prossimo appuntamento per i biancazzurri è in programma sabato prossimo a Matera contro il Modena Hockey. La terza giornata ha visto annullato il fattore campo: su sei gare in programma, ben quattro sono finite con il segno 2. In testa alla classifica continua a macinare punti il Montebello che ha sconfitto, ancora una volta di misura, l'Amatori Vercelli. La gara è finita quattro atre per i veneti che sono andati in rete con Rizzato,
Meneghini, Bolzon e Marchesini. Per il Vercelli, c'è stata la doppietta di Costanzo e la rete di Perin. Ha fatto un bel passo in avanti l'Hockey Pordenone che ha vinto sulla pista del Sandrigo con il risultato di nove a quattro. Vantaggio ospite con Barberi (che ha messo a segno una tripletta), poi doppietta di Frizzo, rete di Sperotto, Zucchiatti, Furlanis e Battistuzzi. Per i locali c'è stato il poker di Chemello. Grazie a questa vittoria, il Pordenone è salito a quota cinque in classifica. Vittoria esterna anche per il Thiene che ha strappato l'intera posta in palio all'United Symbol La Mela.
La gara è terminata sette a sei a favore dei veneti che sono andati in gol con Perdoncin, Fabris, con le doppiette di Fona e di Marchioretto e il gol di Farinon. Per il Montale, invece, hanno ci segnato due volte Damiani, Barbieri e Ferri. Ha vinto lontano dalle mura amiche anche il Roller 3000 Novara che si è sbarazzato dello Scandiano per sei a cinque. Vantaggio degli ospiti con i gol, in apertura, di Brusa, Ceresa e Campanati. A questi hanno risposto le doppiette di Brugiotti e di Naldi per il vantaggio locale. Pronta è stata la risposta del Novara con i due gol a testa di Civa e Brusa che
Roberto Vivilecchia autore di una doppietta a Follonica
venivano intermezzati dal gol di Brugiotti. Infine, la quarta vittoria esterna della terza giornata è stata raccolta dal Prato sulla pista del Modena Hockey. Il match è terminato quattro a due a favore dei
toscani che hanno segnato con Ramirez, Caciagli, Giagnioni e Amato. In rete i padroni di casa, che restano fermi a quattro punti, con la doppietta di Malagoli. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B1 Uomini Vittoria al quinto set firmata da un Durante vero trascinatore
Colpo esterno della Medical La Virtus Potenza espugna il campo della Mymamy Reggio Calabria REGGIO CALABRIA MEDICAL CENTER PZ
Volley B2 Donne Tie break fatale
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Giocoleria: un ko pieno di rimpianti
12-25, 25-22, 25-17, 26-28, 10-15
MYMAMY REGGIO CALABRIA: Limberger, Fontanot, Azzarà, Ferraro (L), Di Giorgio, Dordei, Signorini, Ferraro, Nuzzo, De Matteis, La Rosa. All. Pellegrino MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro, Scalcione, Torsello, Alamprese n.e., Di Tommaso, Cavaccini (L), Minenna, Gribov, Durante, Dal Molin, La Maida n.e. All. Draganov. ARBITRI: Mario Nasca e Salvatore Cantone NOTE: 5 set per la durata complessiva di 2 ore e 20 minuti.
Durante e Dal Molin sono gli artefici del successo in Calabria
IMPRESA Medical Center. Bella ed esaltante vittoria dei ragazzi allenati da mister Draganov in terra calabrese. Due punti conquistati con grande grinta, determinazione e carattere, otto i punti totali in classifica e una zona retrocessione che si allontana. Il primo set sembra irreale. Non c’è storia e i potentini riescono fin dai primi scambi a mandare in confusione i padroni di casa. Battute ficcanti, ricezione impeccabile e attac-
chi decisi permettono ai rossoblu di chiudere facilmente i conti per 12-25. L’illusione di avere in mano la gara dura molto poco. Nel secondo set i calabresi partono subito bene e infilano agli ospiti un break di 4 punti. La Medical Center prova a contenere gli attacchi di Nuzzo e compagni, ma è sempre in affanno e deve arrendersi per 25-22. La partita sembra capovolgersi. I ragazzi allenati da mister Pellegrino prendo-
Katia Taddei
no coraggio e acquistano sempre più fiducia nei propri mezzi. Nella terza frazione di gioco calano le prestazioni di Gribov e Dal Molin e i potentini sbagliano anche le cose più facili. Momenti di “appannamento” evidenti consentono alla formazione di casa di chiudere per 25-17. Il quarto set è quello più combattuto. La Mymamy ha l’occasione di vincere la gara per 3-1, ma Durante inizia a macinare gioco e punti e capitan Zuc-
caro (entrato al posto di Dal Molin) riesce a dare fiducia alla squadra e guida i suoi alla vittoria per 26-28. Si arriva al tie-break e i ragazzi di Draganov mostrano piglio e sicurezza nei propri mezzi. Durante dà il meglio di sé e trascina la Medical Center alla vittoria per 1015 e alla conquista di due punti che “valgono oro” contro una diretta concorrente. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Volley B2 Uomini La Sidel paga l’infortunio al palleggiatore Vaiana
Il Lagonegro cede al Caltanissetta CALTANISSETTA SIDEL LAGONEGRO
3 0
25-20, 25-19, 30-28
NISSA CALTANISSETTA: Bonanno, Cavallaro, Coniglio, Gurrucagha, Ricciardello, Rovito, Nigro, Sabella, Lentini, Caravello, Allenatore Di Mario. SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero F., Lopis, Ruggiero S., Crusco, Vaiana, Galante, Luglio, Carlomagno, Manzolillo, Allenatore Scaldaferri ARBITRI: Rapisarda e Spinella TRASFERTA amara per la Sidel, che ritorna da Caltanissetta a corto di punti e con il palleggiatore infortunato. Primo set molto equilibrato entrambe le formazioni giocano e procedono di punto in punto fino al 20 pari quando, poi il Nissa frena a muro gli attacchi di Lopis e incassa punti decisivi che portano i siciliani a
Il palleggiatore Vaiana
vincere il primo set. Dopo pochi minuto dall'inizio alla Sidel arriva un colpo che modificherà l'intero assetto di gioco dei lagonegresi, che subiscono l'infortunio del giovane palleggiatore Vaiana, che si fa male al ginocchio e con difficoltà continua la partita praticamente da
fermo. Provano lo stesso a tenere il gioco i lagonegresi che con l'infortunio del palleggiatore perdono di precisione e lucidità, a beneficio dei siciliani che vincono anche il secondo set. Non cedono del tutto le armi gli uomini del nuovo Mister lagonegrese, Massimiliano Scaldaferri, che nel terzo set mantengono il vantaggio iniziale di alcune lunghezze sul Nissa che solo sul finale ha la meglio dopo un combattutissimo set finito 3028. Partita condizionata dall'infortunio dell'unico palleggiatore della Sidel, Vaiana, che ha avuto ripercussioni su tutta la squadra che non è riuscita più ad esprimere il proprio gioco, ed ha così concluso il terzo turno esterno con una sconfitta. Per conoscere le condizioni fisiche e le eventuali conseguenze dell'infortunio del giovane palleggiatore bisognerà attendere la prossima settimana. sport@luedi.it
GIOCOLERIA S.PIETROVERNOTICO
2 3
25-23, 25-22, 18-25, 16-25, 11-15
GIOCOLERIA POTENZA: Radkova 2, Nolè 17, Arras 12, Ghersetti 9, Avena 12, Taddei 2, Santangelo (L), Ridolfo 1, Lancellotti, Di Lucchio, Di Camillo ne, Prete 3. All. Telesca. NUOVA SKILO SAN PIETRO VERNOTICO: Scaglioso 5, Cafarella 9, Ristits 24, Corvino 16, De Nicola 2, Carrozzo 12, De Mitri (L), Barba ne, Valente, Ferraro, Perrone ne. All. Lapertosa. ARBITRI : Botti e Giova. NOTE: Durata set 25’, 28’, 21’, 21’ e 15’ per un totale di 1 ora e 50 minuti. Battute vincenti: Giocoleria 6, S. Pietro 7; b.s. Giocoleria 8, S. Pietro 12. SE LA fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo: non potrebbe esserci proverbio più azzeccato per descrivere il risultato di una Giocoleria che, al cospetto del forte San pietro Vernotico, sfodera una prestazione senza alcun timore reverenziale, mena le danze per almeno due parziali e, sul 2-0, pare lanciata verso un successo più che legittimo. E invece, nel corso della stessa partita, deve fare i conti con l’infortunio di Katia Taddei (nel secondo parziale sul punteggio di 11-9) e, soprattutto con quello di danila Ridolfo ( (sul 9-8 del quinto set) e deve anche sperare che per le due ragazze
non si tratti di alcunchè d grave: altrimenti al danno si aggiungerebbe una atroce beffa. Le ospiti ringraziano una Ristits davvero encomiabile e una Carrozzo che fa danni anche in battuta, ma dovranno crescere come insieme per poter aspirare a obiettivi prestigiosi. Telesca legge bene il match e le sue ragazze eseguono il piano studiato alla perfezione. Nel primo set Avena e compagne guidano sempre nel punteggio (8-6 e 16-12) e chiudono con un attacco di Nolè. Stessa musica nel secondo set: Asci avanti (8-4) e ancora al secondo stop (16-12) nonostante Telesca debba gettare nella mischia la giovanissima (classe ‘93 Michela Prete in luogo di Katia Taddei dolorante al braccio sinistro dopo una brutta caduta. Il San pietro prova a ricucire, ma le potentine mantengono il giusto sangue freddo. Basta un piccolo calo di tensione, però, e le ospiti tornano in partita: nel terzo e nel quarto set c’è poca storia, ma Telesca nel tie break decisivo si gioca le carte Ridolfo per Radkova e Caramuta che già nel finale di quarto set era subentrata a una Santangelo in affanno dopo una buona prova. La Giocoleria pare beneficiare del nuovo assetto (5-2), ma nella fase decisiva, ecco la tegloa della distorisione alla caviglia destra di Ridolfo. nonostante il 10-8 firmato Avena, si spegne la luce e ristits, con la collaborazione di Scaglioso, chiude i conti. Pietro Floris
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50 Sport
Il tedesco vince ad Abu Dabi l’ultimo Gp. Raikkonen saluta la Rossa
Vettel: sipario sul Mondiale La Ferrari manca l’acuto finale in una stagione da dimenticare ABU DHABI – La Ferrari manca anche il piccolo colpo finale. Il sipario del mondiale 2009 cala sulla pista tecnologica di Abu Dhabi con il successo di Sebastian Vettel e la doppietta targata Red Bull, il terzo posto del fresco campione iridato Jenson Button che avrebbe preferito chiudere in bellezza davanti ai rivali, e l’ombra delle Rosse. A Yas Marina, nell’inedito gp degli Emirati, il team di Maranello non riesce a conquistare il punto che gli avrebbe permesso di conquistare l’ultimo gradino del podio almeno nella classifica costruttori: alla fine è solo quarta la Ferrari, che con il 12/o posto di Kimi Raikkonen e il 16/o di Giancarlo Fisichella non è riuscita a sfruttare il ritiro di Lewis Hamilton partito dalla pole. La McLaren non ha racimolato punti ad Abu Dhabi (Kovalainen ha fatto comunque meglio di Raikkonen con l’11/o posto) ma chiude comunque al terzo posto tra i team dietro Brawn e Red Bull. Quanto alla gara, l’atteso debutto del tracciato costruito con i potenti mezzi ricavati dall’oro nero a parte lo splendido colpo d’occhio ha regalato poco sul piano delle emozioni: a parte il ritiro eccellente di Hamilton, fermato al 20/o giro per un problema alla monoposto, e il sorpasso (l'unico) di Fernando Alonso sulla Toyota di Kobayashi, è stata formula noia. Tra curve e lunghi rettilinei che avrebbero dovuto facilitare i sorpassi, in realtà duelli non si sono visti: a parte quello nelle battute finale tra Button e Webber, con l’inglese iridato che ha cercato in ogni modo di chiudere almeno secondo ed evitare il ko della Brawn a favore della Red Bull. Ma l'australiano, compagno dell’astro nascente di Vettel, non si è fatto intimidire dal titolo di Button e ha tenuto il piede sull'acceleratore per completare un anno comunque da incorniciare. GARA FANTASTICA. «E' stata una gara fantastica – dice Sebastian Vettel la partenza è stata buona ma non a sufficienza per superare Lewis Hamilton che nel rettilineo ha premuto sul pulsante del Kers ed è andato via. Sapevamo di avere più carburante di lui ma la macchina era un sogno e sono riuscito a tenere il suo passo, poi al pit stop sono andato un pò largo, ma sono uscito bene al tunnel ma era sufficiente per superarlo, poi lui si è ritirato ed io avevo un cuscinetto di secondi che mi difendeva dagli altri due. LA FERRARI. Per il Cavallino la corsa di Abu Dhabi era per mettere fine a un anno invece tutto da dimenticare: la testa è già al 2010, quando tornerà al volante della Rossa Felipe Massa, fermato quest’anno dal brutto incidente di Budapest e sostituito senza troppa fortuna, prima da Luca Badoer e poi da Fisichella, ma soprattutto esordirà Alonso. Lo spagnolo prenderà il posto di Raikkonen, che sulla pista araba ha concluso la sua avventura in Ferrari, impreziosita dal titolo iridato del 2007. E infatti non ha dubbi il finlandese nel raccontare il momento più bello con la Rossa: «Ho
ORDINE D’ARRIVO
1)
Button (Gbr)
95
2)
Vettel (Ger)
84
3)
Barrichello (Bra)
4)
Webber (Aus)
5)
Hamilton (Gbr)
49
6)
Raikkonen (Fin)
48
7)
Rosberg (Ger)
34,5
8)
Trulli (Ita)
32,5
9) 10) 11) 11) 13) 14) 15) 16) 16) 18)
- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -
77 69.5
Alonso (Spa)
26
Glock (Ger)
24
Massa(Bra)
22
Kovalainen (Fin)
22
Heidfeld (Ger)
19
Kubica (Pol)
17
Fisichella (Ita)
8
Buemi (Svi)
6
Sutil(Ger)
5
Kobayashi (Gia)
3
Bourdais (Fra)
2
1) 2) 3) 4)
Brawn Gp 172 Red Bull 153.5 Ferrari 78 McLaren-Merc. 71
vinto il campionato del mondo». Iceman però non si fa tradire dall’emozione, e con altrettanta lucidità ammette che a cambiargli la vita è stato proprio quel trionfo, piuttosto che essere un ferrarista: «Vincere il mondiale l’ha cambia molto, ma penso che sia la gente a pensare che tu sia diverso, essendo un pilota Ferrari. Ma io non mi sento così speciale». La Ferrari però gli mancherà: «Sicuramente, quando vedi in gare come Monza la folla dei tifosi della Ferrari, è un’emozione che non capita in altri team. Sicuramente, è una delle cose che mi mancheranno». La Ferrari pensa al prossimo anno. «Peccato per quel punto che ci sarebbe bastato per arrivare terzi – dice il team principal, Stefano Domenicali – ma non eravamo abbastanza veloci. Dobbiamo dire comunque grazie a Kimi per tutto quello che ha fatto, ed essergli grati». Si volta pagina.
4 2 3 2 4 - 6 3 - 10 2 10 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 8 - 8 1 - 3 - 10 8 2 4 2 1 4 5 3 3 2 1 5 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 10 6 1 3 4 4 5 5 4 1 5 5 2 - 1 6 10 8 5 - 6 1 6 4 8 8 10 6 -
5) Toyota 59,5 6) Bmw Sauber 36 7) Williams 34,5 8) Renault 26
9) 10)
Toro Rosso Force India
- 6 3 2 1 5 - - 2 1 4 1 4 6 - - 8 10 6 6 - 3 - 4 - 2 1 - 8 - - - - 5 3 - 4 - - 1 - 8 - 2 5 10 5 10 - 10 8 -
8 5
A destra Jason Button, vincitore del Mondiale di F1. In basso una suggestiva immagine della corsa di Abu Dabi. In alto l’ultimo vincitore, Vettel
Questo l’ordine d’arrivo del GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Mondiale di F.1, disputato su 55 giri del circuito di Yas Marina, pari a 305,470 km: 1. S. Vettel (Ger) Red Bull in 1h34'03"314 alla media di 194,863 Km/h 2. Mark Webber (Aus) Red Bull a 17"857 3. J. Button (Gbr) Brawn-Mercedes 18"467 4. R. Barrichello (Bra) Brawn 22"735 5. Nick Heidfeld (Ger) BMW Sauber 26"253 6. Kamui Kobayashi (Jpn) Toyota 28"343 7. Jarno Trulli (Ita) Toyota 34"366 8. S. (Sui) Toro Rosso-Ferrari 41"294 9. N. Rosberg (Ger) Williams-Toyota 45"941 10. Robert Kubica (Pol) BMW Sauber 48"180 11. Heikki Kovalainen (Fin) McLaren-Mercedes 52"798 12. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari 54"317 13. Kazuki Nakajima (Jpn) Williams-Toyota 59"839 14. Fernando Alonso (Esp) Renault 1'09"687 15. Tonio Liuzzi (Ita) Force India-Mercedes 1'34"450 16. Romain Grosjean (Fra) Renault 1 giro 17. Giancarlo Fisichella (Ita) Ferrari 1 giro 18. Adrian Sutil (Ger) Force India-Mercedes 1 giro Giro più veloce: (54.) S.Vettel in 1'40"279
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Sport 51
Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
È morta a Milano la poetessa Alda Merini
Addio, piccola ape furibonda Considerata una delle più grandi scrittrici del ’900 nonostante una vita segnata dalla malattia mentale di ELISABETTA STEFANELLI «SONO una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura». Sono queste le parole che Alda Merini, la grande poetessa scomparsa ieri a Milano, aveva scelto per la hompage del suo sito ufficiale, accanto ad una immagine molto intensa, in bianco e nero, con l’immancabilesigaretta inmano e la altrettanto inseparabile collana di perle al collo. Del resto, in questo mettere insieme regole borghesi e trasgressione era l’anima della sua opera dolorosa, segnata dall’esperienza della follia e del disagio fisico ed economico, in un ventennale entrare e uscire da ospedali psichiatrici tra gli anni Sessanta e Settanta. Aveva 78 anni. Era ricoverata all’ospedale San Paolo da una decina di giorni per un tumore osseo. Viveva in condizioni di quasi indigenza (una scelta di vita basata su una sorta di “noncuranza”) tanto che i pasti quotidiani le venivano portati dai servizi sociali comunali. Ha cantato gli esclusi e havissuto sulla sua pelle una delle peggiori forme di esclusione: la malattia mentale. Negli ultimi anni, per una strana contraddizione, era diventata quasi popolare: abbastanza frequenti le sue apparizioni in Tv dove, con la sua voce arrochita dal fumo, diceva sempre cose profondissime e,nello stessotempo, deltutto comprensibili al grande pubblico. Grazie a lei, molti si erano avvicinati alla poesie. Era consideratala piùgrande poetessa italiana vivente. «Sono moltoirrequieta quandomi legano allo spazio», scriveva in una componimento intitolato Poesia e la sua instabilità si traduceva in versi ad altissima intensità emotiva, spesso erotica, sin a partire dai primi componimenti, semplici, lineari, di pochi versi. Era nata a Milano nel marzo del 1931,edaveva iniziatoacomporrele prime liriche giovanissima,ad appena 16 anni quando subito incontro il favore dei suoi illustri lettori. Il suo primo incontro con il mondo letterario avvenne quando Silvana Rovelli, cugina di Ada Negri, sottopose alcune delle sue poesie ad Angelo Romanò che, a sua volta, le fece leggere a Giacinto Spagnoletti, considerato lo scopritore della poetessa. La prima raccolta di poesie di Alda Merini: “La presenza di Orfeo”, pubblicata nel 1953, ebbe subito un grande successo di critica ed allora lei aveva già incontrato Giorgio Manganelli, al quale fu legata fino alla fine da una forte
amicizia. Sempre nel ‘53 sposava Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie a Milano, dal quale ebbe la prima figlia: al pediatra della bambina dedica Tu sei Pietro, del 1961. Nel 1965 viene internata al manicomio Paolo Pini dal quale uscirà solo nel ‘72 a parte brevi periodi a casa nel corso dei quali nasceranno altre tre figlie. Una vita, e un’opera, nell’alternanza tra lucidità e follia che troveranno sintesi somma in quello che è considerato il suo capolavoro, “La Terra Santa” che le è valso, nel 1993, il Premio Librex - Guggenheim “Eugenio Montale” per la Poesia. «La verità è sempre quella», scriveva, «la cattiveria degli uomini che ti abbassa/e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa». Altre sue raccolte di versi sono “Testamento”, “Vuoto d’amore”, “Ballate non pagate”, “Fiore di poesia 19511997”, “Superba è la notte”, “L’anima innamorata”, “Corpo d’amore”, “Un incontro con Gesù”, “Magnificat. Un incontro con Maria”,“La carne degli Angeli”, “Più bella della poesia è stata la mia vita”, “Clinica dell’abbandono”e“Folle, folle, folle d’amore per te. Poesie per giovani innamorati”. Nella sua carriera artistica, Alda Merini si è cimentata anche con la prosain “L’altraverità.Diario diuna diversa”, “Delirio amoroso”, “Il tormento delle figure”, “Le parole di Alda Merini”, “La pazza della porta accanto” (con il quale vinse il Premio Latina 1995 e fu finalista al Premio Rapallo 1996), “La vita facile”, “Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi” e “Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta” e con gli aforismi “Aforismi e magie”. Nel 1996 era stata proposta per il Premio Nobel per la Letteratura dall’Academie Francaise, e la raccolta di adesioni continuava ancora oggi sul suo sito. Ha vinto il Premio Viareggio e nel 1997 le è stato assegnato il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia. Era stata protagonista, negli ultimi anni della sua vita di una serie di apparizioni teatrali e anche di un documentario presentato alla mostra del Cinema di Venezia quest’anno, «Alda Merini. Una donna sul palcoscenico», di Cosimo Damiano Damato. REAZIONI - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, profondamente rattristato dalla notizia della scomparsa di Alda Merini in un messaggio alla famiglia ha
Era capace di scavare come pochi nell’animo umano
di NICOLETTA CASTAGNI DIECI pannelli monocromi, realizzati con tecniche diverse, ognuno che rimanda a un oggetto di ispirazione musicale: è Mai note burrose, la nuova installazione ideata da Renato Mambor, tra i precursori dell’arte concettuale, per la mostra che si svolgerà dall’11 novembre al 1 dicembre all’Auditorium Parco della musica. Esposti anche i lavori presentati alla Biennale di Venezia e le opere storiche dell’artista romano, tra i protagonisti negli anni ‘60 insieme a Schifano, Pascali, Angeli, Festa, Lombardo e Tacchi, della Scuola di Piazza del Popolo. L’esposizione, curata da Gianluca Ranzi, è stata realizzata nell’ambito di un percorso espositivo sui maestri dell’arte italiana del ’900 che la Fondazione Musica per Roma porta avanti da tempo con rassegne dedicate a maestri quali Burri, Novelli, Consagra, Perilli Accardi e pone anche qui l’accento sulla
In alto una classica foto della poetessa Merini con la sigaretta accesa e la collana di perle; sopra Alda Merini con lo scrittore Umberto Eco, sotto la Merini vicina a un suo ritratto, a fianco la poetessa con Roberto Benigni
Aveva 78 anni e viveva come una indigente Fu più volte internata espresso il commosso rammarico per questa grave perdita della cultura italiana: «viene meno un ispirata e limpida voce poetica». «Alda Merini è l’esempio di una donna profondamente radicata a Milano, al suo quartiere, alla sua via, alla sua casa che ha saputo dare con la sua arte una testimonianza universale della vita di oggi e delle sue contraddizioni». Il sindaco di Milano Letizia Moratti la ricorda così. Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha speso parole in ricordo della Merini.«Apprendo con mol-
ta tristezza della scomparsa della grande poetessa Alda Merini. Una donna anticonformista, coraggiosa, capace di esprimere la profondità dell’animo umano senza schemi e senza pregiudizi di alcun genere, sempre alla ricerca dell’autenticità. Ai familiari di questa grande donna va il mio cordoglio e la vicinanza della città di Roma». Paolo Bonaiuti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce del premier Silvio Berlusconi, parla di «una delle voci più alte della poesia contemporanea italiana. I
“Mai note burrose”, in mostra i nuovi monocromi di Mambor sperimentazione contemporanea. Una ricerca artistica che sottende l’intera produzione di Mambor, come suggerisce il titolo della nuova installazione e della mostra. «Mai note burrose» è infatti la frase che Miles Davis sussurrò a Herbie Hancock durante una jam session, per spronarlo a trovare percorsi inusuali, sconosciuti, mai banali. Hancock racconta come, da quel momento, la sua musica e il suo modo di suonare si trasformarono in modo del tutto sorprendente anche a se stesso. È lo stesso atteggiamento di fondo che sottende nei decenni il lavoro di Mambor, una sperimentazione linguistica costante che caratterizza anche questa mo-
stra, pensata appunto intorno ai nuovi monocromi. Una silenziosa installazione orchestrale, appositamente pensata per l’Auditorium, ma che, appunto senza banalità, spinge l’analogia nel profondo. E del resto, se il percorso artistico di Mambor può intendersi come un succedersi di sempre nuovi cicli di lavori, la rassegna svela lo stretto legame concettuale e formale che unisce la più recente produzione alle opere dei primi anni '60, mettendo in luce la coerenza della sua ricerca nel tempo. Così l'installazione Mai note burrose può considerarsi come l’ideale prosecuzione delle serie di pannelli realizzati sin dagli esordi, di cui sono esposti proprio
suoi versi tormentati, talvolta fuori dalle righe, mai scontati, sempre limpidi e preziosi restano un dono per i giovani che abbiano desiderio di avvicinarsi alla poesia». La Melandri (Pd) esprime «profonda tristezza per la scomparsa della poetessa Alda Merini. Con lei si spegne una voce preziosa e importante che ha espresso in modo straordinario le sensibilità e le inquietudini degli uomini e delle donne del nostro tempo». «I premi Nobel hanno la possibilità di scrivere alla giuria per segnalare altri candidati, ed io l’avevo fatto per Alda Merini». Così Dario Fo, parlando «con grande dispiacere» della scomparsa della poetessa milanese. «Io l’ho conosciuta e incontrata, avevo più volte parlato con lei, e letto le sue cose più importanti. Ora tutti lo dicono ma io lo dico da tempo: era una straordinaria figura poetica, tra le più grandi in Italia e per questo - conclude - avevo partecipato attivamente alla sua candidatura al Nobel».
i primi, bellissimi Oggetti monocromi del 1960. Allo stesso modo, nell’Ombra immutabile del 2007, presentata alla Biennale di Venezia dello stesso anno, le otto silhouette in legno monocromo a grandezza naturale di un uomo e la sua ombra, si ricollegano agli stilizzati Uomini Statistici dei dipinti e delle carte, anch’essi in mostra. È proprio all’ambiente chiuso, immobile e monocromo, delle Ombre immutabili, che la nuova installazione si contrappone e in qualche modo risolve. Accettando la nuova sfida del suono e dunque dell’ascolto, attitudine sempre plurale, l’artista è riuscito a realizzare una dimensione pulsante, in movimento, dove è possibile quel gioco di rimandi e corrispondenze, quell'essere sempre in relazione che è tra i motori della sua ricerca. Un ambiente in cui i vari elementi risuonano tra loro in armonia silenziosa, aperti tuttavia alla molteplice e imprevedibile percezione dell’altro.
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52 Idee e società
BREVE DECALOGO SULLE ETICHETTE ALIMENTARI NUBI E PRECIPITAZIONI SOLO SUL LAGONEGRESE Oggi ancora tempo discreto, con addensamenti serali sul Tirreno. Venti in rinforzo. Piogge e rovesci martedì sul Lagonegrese ed Appennino. Fenomeni assenti sullo Ionio. Tempo variabile e clima mite a metà settimana. Nel weekend altre piogge ad occidente. LO scioglimento dei ghiacci nell'Artico sta liberando nell'atmosfera milioni di tonnellate di metano che si trovano sotto il fondo marino. Lo affermano scienziati che stanno monitorando i ghiacci polari, avvertendo che il metano è assai più potente (circa 20 volte) dell'anidride carbonica nel provocare riscaldamento globale. Il metano è normalmente imprigionato dal fondo marino ghiacciato, ma a causa dello scioglimento delle masse glaciali in superficie, si creano ”camini” o piccole aperture nel fondo che permettono al gas di fuoriuscire e raggiungere la superficie. L'allarme è stato lanciato da ricercatori svedesi imbarcati l'estate scorsa sulla nave scientifica russa “Smirnitskyi”. Per la prima volta sono stati osservati dei campi dove il rilascio era così intenso che il metano non aveva tempo di sciogliersi in acqua ma arrivava in superficie sotto forma di bolle. La settimana meteorologica è trascorsa in Basilicata senza particolari scossoni. Come nelle attese, un robusto campo di alta pressione ha garantito anche sul nostro territorio condizioni stabili e prevalentemente soleggiate. Solo a partire da venerdì, complice l'arrivo di aria più fresca dai Balcani, è giunta una nuvolosità sparsa non capace comunque di generare alcuna precipitazione. Se non altro, le correnti in arrivo dall'Est Europeo hanno prodotto un calo apprezzabile delle temperature, con valori diurni anche di 4-6 gradi inferiori alle madie (appena 8°C la massima di sabato 31 a Potenza). Finito intanto ottobre, è tempo già di bilanci. E' presto per avere un quadro dettagliato, ma il mese farà molto probabilmente segnare un surplus termico medio tra 1 e 1,5 gradi. Bene invece il dato pluviometrico, con accumuli quasi ovunque prossimi o addirittura superiori alle medie trentennali (15-20% in più sul Potentino e Vulture/Melfese). Spostando l'attenzione al prossimo futuro, la situazione meteorologica su scala europea sta per cambiare radicalmente. L'area di alta pressione che per tutta la settimana scorsa aveva garantito stabilità verrà demolita da un'intensa perturbazione atlantica che riporterà le piogge su gran parte della Penisola. In Basilicata ancora per oggi prevarranno le schiarite. Le prime nubi giungeranno in serata sul Tirreno. Martedì rovesci sparsi però raggiungeranno il Lagonegrese e l'area appenninica, fenomeni invece più isolati sul resto del territorio. Mercoledì e giovedì in regione avremo una nuvolosità variabile con nubi intense solo sul settore tirrenico; ampi spazi soleggiati invece sull'area jonica. Nel fine settimana torneranno nubi e precipitazioni ancora una volta soprattutto sul Lagonegrese, Melandro e Val d'Agri. Le temperature continueranno a mantenersi piuttosto miti. Lunedì: Ampi spazi soleggiati in mattinata su tutta la Basilicata. Solo qualche velatura sull'area tirrenica. Dal pomeriggio-sera graduale aumento della nuvolosità sul Lagonegrese e Melandro ma senza fenomeni. Poco nuvoloso fino a sera sul resto del territorio. Temperature in aumento, in particolare nei valori minimi; venti in rinforzo dai quadranti meridionali, mari poco mossi. Martedì: Nuvoloso in mattinata sul settore tirrenico con deboli piogge sparse. Nubi irregolari sul resto del territorio ma generalmente asciutto. Nel pomeriggio accentuazione delle nubi e dei fenomeni su tutto il Lagonegrese, Marmo-Platano, Val d'Agri, con rovesci sparsi. Solo nubi medio-alte sull'area jonica con precipitazioni scarse se non del tutto assenti. Clima più fresco e ventoso. Mercoledì: In mattinata ancora qualche debole pioggia sull'area tirrenica e sul Pollino. Altrove nuvolosità variabile con l'alternanza di schiarite e brevi annuvolamenti. Tra il pomeriggio e la sera generale miglioramento con ampie schiarite su gran parte della regione. Nella notte, nuovo aumento della nuvolosità sulla costa Marateota. Temperature in lieve aumento, venti moderati, mari mossi. Giovedì: Poche nubi in mattinata con ampi spazi soleggiati soprattutto sul settore jonico. Tra il pomeriggio e la sera graduale aumento della nuvolosità a partire dal Lagonegrese e Val d'Agri con possibili brevi rovesci nella notte. Nessun fenomeno altrove. Temperature minime stazionarie, massime in lieve diminuzione; venti sostenuti da Ovest/Sud Ovest. Mari mossi o molto mossi. Venerdì: Nuvoloso per tutto il giorno sul settore tirrenico con possibili rovesci sparsi. Nuvolosità irregolare sul resto della regione con qualche precipitazione possibile sul Potentino e Vulture/Melfese. Fenomeni scarsi invece lungo il Bradano e sull'area jonica. Temperature in diminuzione, più apprezzabile nei valori massimi; venti moderati, mari mossi o molto mossi. Sabato: Nubi sparse su Lagonegrese, Melandro, Potentino, Val d'Agri, Pollino, con possibili precipitazioni sparse. Solo nubi altrove, con parziali schiarite sul Metapontino e lungo la costa jonica. Tra il pomeriggio e la sera lento ma progressivo miglioramento con assenza di fenomeni su tutto il territorio. Temperature massime in leggero calo, minime stazionarie; venti moderati. Domenica: Cielo irregolarmente nuvoloso. La giornata trascorrerà con alternanza di brevi schiarite e annuvolamenti più o meno intensi. Qualche sporadico rovescio potrà interessare il settore appenninico e il Vulture tra la mattinata ed il primo pomeriggio. Tempo asciutto e più soleggiato sulla costa jonica. Temperatura in leggero calo, su valori prossimi alle medie. Venti orientali. Giuseppe Pomarico
E' continua la formulazione di quesiti sulle etichette alimentari da parte dei consumatori e, in particolare, è continua la domanda su come si possa capire dall'etichetta la qualità di un prodotto alimentare. Si tratta di una domanda con un centinaio di risposte diverse, secondo i prodotti, tuttavia l'Unione Nazionale Consumatori ha diffuso un breve decalogo che può essere valido in molte circostanze. -L'elenco degli ingredienti è in ordine decrescente. Ciò significa che il primo nominato è più del secondo, il secondo è più del terzo e così via. Tale regola permette di capire spesso la qualità o la convenienza di un prodotto, in particolare secondo il posto occupato dagli ingredienti costosi. -Bisogna controllare però anche il tipo di ingredienti. Una salsa sarà probabilmente più qualitativa se è stato adoperato olio extravergine d'oliva anziché olio di semi e lo stesso può valere per i dolciumi fatti con il burro anziché con la margarina o per una maionese che dichiara " uova fresche" anziché "uova". -Come regola generale, diffidare dei prodotti nei quali l'elenco degli
ingredienti è scarsamente leggibile, perchè molto probabilmente sono ingredienti scadenti. -Diffidare anche dei prodotti che nell'elenco riportano la generica dizione "oli vegetali" (o grassi vegetali): quasi sempre sono oli tropicali che non fanno bene alla salute. -Contano anche le informazioni complementari riportate in etichetta, che sono facoltative. Vanno valutate caso per caso, ma se ci sono significa che il produttore ci tiene a far sapere qualche aspetto qualitativo, a meno che non siano generiche ( come "prima scelta", dalle "migliori selezioni", eccetera ). -Diffidare dei prodotti con molti additivi: servono a compensare una mancanza di qualità. -Spesso anche gli"aromi" nascondono una mancanza di qualità degli ingredienti. -Ricordarsi che se in etichetta c'è scritto soltanto "distribuito da..." senza indicazione dello stabilimento di produzione, si tratta molto probabilmente di un prodotto importato dall'estero e non è per niente obbligatorio dichiarare da quale Paese.
UNA LEGGE EUROPEA PER LA SICUREZZA DEI BAMBINI NEL SONNO Una legge per garantirla sicurezza dei più piccoli. Si presenta così la nuova proposta della Commissione Europea, ideata per definire nuove regole per la produzione degli articoli destinati al sonno dei bambini tra gli 0 e i 4 anni. In sostanza gli stati dell'Unione chiedono maggior controllo nella realizzazione dei piumini, materassini, sacchi-letto e amache per neonati. Le nuove norme dovrebbero contribuire a prevenire molti incidenti di cui rimangono vittima i bambini come, ad esempio, il soffocamento causato da piccole parti che si staccano. Verranno inoltre introdotti altri requisiti necessari come quelli in materia di stabilità e di design al fine di ridurre il rischio di caduta e di lesioni. A tale proposito è allarmante il dato della banca dati europea sulle lesioni (European Injury Database) che tra il 2005 e il 2007 ha registrato oltre 17.000 incidenti a danno di bambini da 0 a 4 anni che si trovavano nel lettino. Per quanto riguarda l'iter burocratico, la proposta di legge sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio e passerà quindi al collegio dei commissari per una decisione formale. Verrà quindi affidato un mandato al CEN (comitato europeo di normazione) che inizierà ad elaborare le nuove norme.
DIGITALE TERRESTRE VISIBILE CON CHIAVETTA USB La rivoluzione del digitale terrestre sta creando non poche difficoltà ai cittadini. Dopo i primi disagi per l'acquisto dei decoder, sono diverse le preoccupazioni per lo switch off de sistema televisivo tradizionale. Va ricordato che a partire dal prossimo 16 novembre si concluderà l'era analogica per la Capitale e la televisione potrà essere vista solo attraverso una parabola a pagamento o un decoder. Al fine di agevolare il passaggio al digitale terrestre, entro la fine del prossimo anno i canali di SKY in alta definizione(HD) saranno ben trenta, ma già a partire dal mese di dicembre gli abbonati SKY potranno accedere in maniera più semplice e rivoluzionaria al digitale terrestre con i decoder My Sky HD o Sky Hd. Il colosso della televisione satellitare ha infatti an-
nunciato il prossimo lancio di una "Digital Key", una chiavetta Usb che svolge in tutto e per tutto le funzioni di un sintonizzatore per il digitale terrestre. L'abbonato Sky, collegando la chiavetta al decoder, potrà contemporaneamente vedere sia i canali dei pacchetti sottoscritti, sia tutta l'offerta in chiaro sul satellite e sul digitale terrestre. La nuova chiavetta dovrebbe essere disponibile a dicembre, quando le prime 5 Regioni italiane che sono state coinvolte dallo switch over, avranno completato il passaggio dall'analogico al digitale terrestre. A breve, quindi, gli utenti Sky di Sardegna, Lazio, Campania, Valle d'Aosta e parte del Trentino Alto Adice e Piemonte, potranno godere, oltre che dell'offerta Sky, anche di quella del terrestre.
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Lunedì 2 novembre 2009
Lunedì 2 novembre 2009
LAVORO E PREVIDENZA
a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Lavorare ancora dopo i 65 anni Ecco cosa succederebbe con la proposta Cazzola Ichino di SERGIO D’ONOFRIO Roma (AGA) - Trova ampi consensi sia nella maggioranza che nell'opposizione la proposta di legge Cazzola-Ichino per il proseguimento volontario dell'attività lavorativa dopo i 65 anni. L'obiettivo è quello di trattenere il più a lungo possibile gli italiani sul posto di lavoro per controbilanciare gli effetti dell' invecchiamento della popolazione sulla tenuta del nostro sistema pensionistico. In questa direzione spinge da tempo anche la Ue, visto che nel nostro paese si registra il più basso tasso di occupazione nella fascia di età tra i 60 e i 70 anni. SCELTA LIBERA - Se il Parlamento darà il via libera, i dipendenti del settore privato potranno optare al compimento del 65° anno di età per la continuazione del rapporto di lavoro. Il proseguimento dell'attività lavorativa comporterà dei vantaggi anche per i datori di lavoro che potranno beneficiare di uno sconto di 2/3 sui contributi previdenziali. Sulla retribuzione lorda del dipendente pagheranno in pratica soltanto l'11%, anziché il 33% come
Integrazione al minimo
Ho versato 16 anni di contributi prima del 1992 come lavoratrice agricola dipendente ed ho già fatto verificare il mio diritto alla pensione di vecchiaia che scatterà dal 1° gennaio 2011. Poiché ritengo di aver diritto all'integrazione al trattamento minimo, vorrei sapere quali redditi non vengono considerati dall'INPS ai fini del beneficio. Grazie e complimenti per le risposte, che seguo assiduamente. C.D. - EPISCOPIA (PZ) Sono esclusi dal calcolo della pensione, al fine dell'integrazione al trattamento minimo, i redditi esenti da IRPEF (come le pensioni di guerra, le rendite INAIL, le pensioni degli invalidi civili, ecc.); i trattamenti di fine rapporto di lavoro e le relative anticipazioni; il reddito della casa di proprietà in cui si abita; gli arretrati sottoposti a tassazione separata e l'importo della pensione da integrare al minimo.
Vedova e senza pensione
Mia madre è rimasta vedova molto giovane, senza aver diritto ad alcuna pensione. Aiutata dai familiari, ha intrapreso un'attività commerciale, nella quale è stata coadiuvata da mia sorella, all'epoca sedicenne. Era il 1977. Mia sorella prestò la propria collaborazione fino al 1983, anno in cui si sposò, ma in suo favore non furono versati contributi. Vorrei sapere se è possibile riscattare quei periodi (circa 6 anni) utili per una futura pensione, atteso che mia sorella ha ora, altri 18 anni di contribuzione quale lavoratrice dipendente e 49 anni di età. V. GRECO - MATERA La risposta è positiva, anche se la procedura può presentare delle difficoltà. Infatti, il recupero della contribuzione è possibile median-
avviene normalmente. Quando si ritirerà definitivamente dall'attività il lavoratore percepirà la pensione maturata al momento dell'opzione, incrementata degli aumenti annuali di scala mobile. Potrà contare inoltre su una quota aggiuntiva ,data dalla pensione supplementare, maturata con i contributi versati in misura ridotta dopo il 65° anno di età. CONSENSO DELL'IMPRESA - Il datore di lavoro non sarà obbligato ad accettare le richieste di proseguimento dell'attività presentate dai lavoratori. Potrà quindi avvalersi come ora della facoltà di licenziare i dipendenti che hanno compiuto il 65° anno di età e raggiunto la prima finestra utile per la pensione di vecchiaia. In caso di rifiuto andrà incontro però a una modesta penalizzazione che consiste nel pagamento di una somma aggiuntiva rispetto a quanto dovuto come Tfr. È prevista infatti un'indennità, commisurata all'anzianità di servizio maturata, fino a un massimo di due mensilità di retribuzione. Secondo i proponenti, al proseguimento volontario
te “riscatto” ed, in particolare chiedendo all'INPS la costituzione della cosiddetta “rendita vitalizia”. Sua sorella dovrà fare domanda all'Inps, illustrando la situazione. L'esistenza del rapporto può essere dimostrata dall'atto costitutivo dell'eventuale impresa familiare e dalle dichiarazioni dei redditi di partecipazione, dalle attestazioni delle Commissioni provinciali da cui risulti l'iscrizione del familiare ai fini assicurativi, o da altra documentazione utile e probante agli stessi fini.
Pensione di vecchiaia
A novembre 2000 ho compiuto 65 anni e sono andato in pensione di vecchiaia. Nel 1997 l'ASL mi aveva riconosciuto un'invalidità civile del 60%. Da marzo 2003 ho dovuto subire una serie di interventi chirurgici, alla fine dei quali la percentuale di invalidità mi è stata portata all'85%. Ciò premesso, potrei usufruire della legge 388/2000, che attribuisce agli invalidi oltre il 74% due mesi di maggiore accredito per ogni anno di lavoro? B.T. - MELFI Purtroppo non è possibile, perché il beneficio cui lei accenna decorre da gennaio 2002 e ne possono beneficiare soltanto coloro che a quella data risultavano ancora in servizio. La normativa, inoltre, non prevede che le pensioni di chi è già in quiescenza vangano ricalcolate.
dell'attività lavorativa sarebbero potenzialmente interessati circa 7 milioni di lavoratori. Continuando a percepire la retribuzione potrebbero contare su un trattamento economico complessivo superiore a quello di cui godrebbero se andassero subito in pensione. Mentre per le imprese ci sarebbe il vantaggio di continuare ad avvalersi a costi ridotti di lavoratori di provata esperienza e professionalità. Se il progetto di legge andrà in porto, avrà carattere sperimentale nel senso che dovranno essere verificati dopo tre anni i risultati e l'effettiva rispondenza all'obiettivo di fondo, che quello di offrire dopo una certa età più possibilità di scelta tra il lavoro e la pensione. ETA' DI PENSIONE, LE TAPPE FINO AL 2015 (box) Il primo intervento risale alla riforma Amato del '92, con la quale l'età per la pensione di vecchiaia è stata elevata da 55 a 60 anni per le donne e da 60 a 65 anni per gli uomini. Dal 1° gennaio 2008 gli stessi limiti sono stati estesi alle pensioni con-
tributive, per le quali era prevista prima un età flessibile da 57 a 65 anni per uomini e donne. Con la legge 247/2007 (Riforma Damiano) i limiti di età non sono cambiati ma di fatto si va in pensione più tardi. L'assegno di vecchiaia non spetta più infatti dal mese successivo al compimento dell'età ma in corrispondenza di quattro finestre annuali. Si arriva così alla manovra estiva(legge 102/09) che ha introdotto due importanti modifiche. La prima parte dal 2010 e riguarda le donne del pubblico impiego che con scatti di un anno ogni due, nel 2018 andranno in pensione a 65 anni come gli uomini. Il secondo intervento parte dal 1° gennaio 2015 e riguarda tutte le categorie. L'età di pensione diventerà "mobile", in quanto il requisito anagrafico (anche per i trattamenti di anzianità) aumenterà in modo automatico in base all'incremento della vita media registrato dall'Istat ogni cinque anni. Il primo scatto non potrà essere comunque superiore a tre mesi.
U. PEPE - ALIANO
Contributi Inps come artigiano
Sono nato nel mese di giugno 1950, ho maturato 9 anni e 26 settimane come dipendente e 24 anni e 18 settimane di contributi Inps come artigiano. Ciò alla data del 31-10-2008. Ho anche un anno e mezzo di militare. Quando posso sperare di avere una pensione? M. FERRARO - MATERA A lei si applicano i requisiti previsti per i lavoratori autonomi. Maturerà il diritto alla pensione di anzianità nel 2010, quando, per essi, è prevista la “quota” 96, con un'età minima di 60 anni, che lei compirà a giugno. La finestra di uscita, però, sarà quella di luglio 2011.
Contribuzioni di vario genere
Ho scoperto questa utile rubrica del QUOTIDIANO e vorrei porre un quesito. Ho 43 anni e finora ho dovuto cambiare lavoro più volte. Ho, presso l'Inps circa 12 anni quale dipendente più 2 anni da artigiano. Da 3 anni sono stato assunto a tempo indeterminato nella scuola, e quindi attualmente verso i contributi all'Inpdap. Come devo fare per mettere insieme tutte queste contribuzioni? Spero di andare in pensione da dipendente pubblico, però mi hanno detto che dovrò pagare per ricongiungere i vecchi contributi dall'Inps all'Inpdap. E' vero?
Sì, deve fare la ricongiunzione dei contributi che, nel caso indicato, è onerosa. Presenti al più presto domanda per conoscere il costo. Poi deciderà se le sarà conveniente aderire. Tenga conto che, in alternativa, potrebbe anche, senza pagare, conseguire la pensione INPDAP e, contemporaneamente, la pensione supplementare INPS. Ma il rendimento sarebbe meno gratificante.
Invalidità e assegno ordinario
Mio suocero, 58 anni di età ed un lungo lavoro da muratore alle spalle, sta veramente poco bene. Un eventuale riconoscimento dell'invalidità civile è compatibile con l'assegno ordinario di invalidità da parte dell'INPS? G. SATRIANO- ROCCANOVA Il riconoscimento dell'invalidità civile non dà automaticamente diritto all'assegno assistenziale, il quale è legato al reddito del beneficiario. L'assegno ordinario di invalidità, anche se corrisposto al trattamento minimo, equivale ad un reddito più elevato di quello previsto per l'assegno di invalidità civile. Quindi il primo (assegno di invalidità INPS) escluderebbe il secondo.
Anzianità e vecchiaia
Sono nato nel dicembre 1947,
ho 62 anni di età e 37 di contributi. Quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia o per l'anzianità? A. VADALA' - POTENZA Per la pensione di vecchiaia sono necessari i 65 anni di età. Per la pensione di anzianità, nel secondo semestre 2009, occorre raggiungere “quota 95”, con almeno 59 anni di età (requisiti che lei già possiede e che potrebbe utilizzare da subito, se lo desidera).
Prosecuzione volontaria
Valgono ancora le vecchie regole per l'anzianità per coloro che hanno ottenuto l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria entro il 20 luglio 2007? Mia moglie, 34 anni di contributi certificati Inps al dicembre 2008 ma con 54 anni di età, ha l'autorizzazione ai versamenti volontari Inps fin dal 1979, può andare in pensione a 57 anni e se sì a quali condizioni? P. VENEZIA - MATERA La risposta è positiva. Per coloro che sono stati autorizzati ai versamenti volontari entro il 19 luglio del 2007, si applicano ancora i requisiti di età e contribuzione previsti dalla legge 335/95 (riforma Dini). Pertanto, sua moglie maturerà il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni di età con 35 anni di contributi. Ulteriore beneficio: le finestre restano 4 l'anno, con cadenza trimestrale.
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Più spazio ai lavoratori pagati con i buoni Le lezioni private, la siste mazione del giardino, la pu lizia straordinaria della ca sa e tanti altri lavori e lavo retti sono sempre meno pa gati in nero. L'uscita da sommerso si deve al fatto che famiglie e imprese han no scoperto i buoni Inps con i quali si può pagare il giu sto e stare al tempo stesso nelle regole. La legg 33/2009, dopo la sperimen tazione positiva riscontrata con la vendemmia del 2008 ha notevolmente ampliato la gamma dei soggetti ch per i lavori occasionali pos sono essere pagate con buoni. STUDENTI E PENSIONAT - Le categorie tradizional mente impegnate in lavor di breve durata sono soprat tutto i pensionati e gli stu denti. Quest'ultimi possono essere utilizzati se non han no più di 25 anni e sono re golarmente iscritti a un ci clo di studi superiore o uni versitario. Il loro impiego inoltre ammesso solo per i sabato, la domenica e i pe riodi di vacanza. CASALINGHE E DISOCCU PATI - Nell'ambito dei lavor occasionali è consentito an che l'impiego di casalingh ma solo per le attività agri cole di tipo stagionale. Nes suna limitazione relativa a settore di attività è prevista invece per l'utilizzo di disoc cupati, cassintegrati e per sone che usufruiscono d prestazioni previdenziali a sostegno del reddito. Costo ro devono dichiarare però che sono disponibili per un altro lavoro o per frequenta re un corso di formazion professionale. COMPENSO MASSIMO Dal lavoro pagato con i buo ni i lavoratori possono rice vere non più di 5 mila euro all'anno dallo stesso com mittente. Il compenso mas simo è ridotto a 3 mila euro per disoccupati e cassinte grati. Entrambi gli import sono da intendere al netto per cui il committente può acquistare buoni rispettiva mente per un valore 6.600 3900 euro. BUONI DA 10 EURO - Il va lore nominale di ogni buono è di 10 euro e comprende contributi Inps alla gestion separata (13%), la quota Inail (7%) per l'assicurazio ne infortuni nonchè una quota (5%) per la gestion del servizio. Il valore netto, considerato che non ci sono imposte, quindi di 7,5 euro. Per l'ac quisto dei buoni famiglie imprese possono sceglier due diverse modalità: on li ne tramite il suo sito inter net dell'Inps o presso gl sportelli in carnet da cinqu esemplari ciascuno. Subito dopo l'acquisto bisogna in viare all'Inps una comuni cazione tramite il numero verde 803164 o il fax gra tuito n.800657657. Al mo mento del pagamento i buo ni vanno intestati ai lavora tori con tutti i dati richie sti(codice fiscale, data della prestazione, ecc). La riscos sione potrà avvenire presso qualsiasi ufficio postale do po che il buono è stato con validato con la loro firma.
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SHOW
16.15
21.05
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
RUBRICA
21.10
RUBRICA
21.10
SHOW Grande Fratello
23.15
FILM Black Hawk Down
21.10
FILM
21.10
TALKSHOW
Roberto Giacobbo
Federica Sciarelli
Shooter
Gad Lerner
06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmDieci storie di bambini 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiCercando cercando 06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowX Factor 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -TelegiornaleTg 2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.00 -TelefilmLas Vegas 17.30 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -Sport Rai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone notevoli 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.15 - Film I signori della truffa con Robert Redford, Dan Aykroyd, Sidney Poitier - regia di Phil Alden Robinson (USA) - 1992 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe Sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniOne piece tutti... 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy Duck 15.20 -MiniserieGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComIcarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmZitti e Mosca con Alessandro Benvenuti, Athina Cenci, Massimo Ghini - regia di Alessandro Benvenuti (Italia) 1991 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 2 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Pinocchio 23.05 -Telegiornale Tg 1 23.10 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager 23.10 -Telegiornale TG 2
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaRai Sport Replay
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Grande Fratello 10
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmJulie Lescaut 23.05 - ShowI bellissimi di R4 23.15 -FilmBlack Hawk Down con Josh Hartnett, Ewan McGregor, Tom Sizemore - regia di Ridley Scott (USA) - 2002
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Film Shooter con Mark Wahlberg, Rhona Mitra, Danny Glover - regia di Antoine Fuqua (USA) - 2007
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show L'infedele
00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.25 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -MiniserieUna donna per amico 2
23.25 -DocumentarioLa storia siamo noi 00.30 -RubricaMagazine sul due 01.00 -TelegiornaleTg Parlamento 01.10 -RubricaProtestantesimo 01.40 -Real TvX Factor 02.25 -RubricaTg2 Costume e società
00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario 01.15 -FilmL'onorevole arcipelago 02.10 -RubricaInconscio
00.20 -ShowMai dire Grande Fratello 01.10 -TelegiornaleTg5 notte 01.40 -ShowStriscia la notizia 02.25 -Reality ShowGrande Fratello 02.40 -Reality ShowAmici 03.20 - TelegiornaleTg5-notte-replica
02.00 -TelegiornaleTg4 02.20 - NewsPasswor*d il mondo in casa 03.25 - RubricaPianeta mare 04.05 - ShowVivere meglio 04.45 - ShowPeste e corna e gocce...
23.45 -FilmResident Evil: Apocalypse con M. Jovovich - regia di Alexander Witt (Can/G.B.) - 2004 01.40 -ShowPoker1mania 02.35 -TelegiornaleStudio aperto 02.50 -Reality ShowTalent 1 player
23.40 -ReportageReality 00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.40 -RubricaL'intervista 02.10 -TelefilmAlla corte di Alice
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Televisioni 55
Lunedì 2 novembre 2009
OMICIDIO BIAGI
ADDIO A NATUZZA
CULTURA
Si impicca in cella la brigatista rossa Blefari Era condannata all’ergastolo
All’alba si è spenta la mistica di Paravati Aveva 85 anni
L’ultimo verso di Alda Merini la follia che si è fatta poesia E’ morta a Milano
a pagina 4
a pagina 5
Anno 8 n.267€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
a pagina 52
Lunedì 2 novembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Il numero dei delegati non rispetterebbe il voto assoluto
Primarie Pd, al ballottaggio Adduce esclude Speranza a pagina 7
Calcio Ok Potenza, Melfi, Matera e Francavilla
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Sorrisi lucani
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«Discarica Serve un tavolo tecnico» a pagina 7
Oh Rutello palombello da radicale a papale. Sei tutto Casini e Chiesa.
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