Martedì 3 novembre 2009
Brevi dal mondo
Si prevede una settimana di freddo e di rovesci in tutta Italia
Mosca e Londra premono sull’Iran
Maltempo, pioggia per sette giorni
MOSCA – Mosca e Londra hanno accentuato ieri la pressione sul leader iraniano Mahmud Ahmadinejad, chiedendo a Teheran di fornire in tempi rapidi una risposta alle proposte dell’Aiea e del resto della comunità internazionale sull'arricchimento dell’uranio all’estero.
Il Paese trascinato in pieno inverno La Protezione civile lancia l’allarme al Sud
Pakistan, uccise altre 35 persone NEW DELHI – E' di almeno 35 morti il bilancio dell’ennesimo attentato suicida in Pakistan, portato nel cuore dell’esercito pachistano a Rawalpindi, dove ha sede il quartier generale militare del paese. Questo mentre continua l’offensiva anti-talebana nel nord ovest e le Nazioni Unite, per ragioni di sicurezza, hanno deciso di trasferire dal nord-ovest tutto il personale non essenziale.
In fuga 700 milioni di persone ATENE – Settecento milioni di persone adulte, soprattutto dall’Africa, sono pronte ad emigrare permanentemente per cercare un futuro migliore, malgrado la grave crisi economica mondiale. È quanto emerge da uno studio Gallup presentato ieri ad Atene al Terzo Forum Globale per l'Emigrazione e lo Sviluppo (Gfmd), dove il presidente dei lavori Costas Gavras ha chiesto un minuto di silenzio per gli emigranti che hanno perso la vita nel tentativo di lasciarsi alle spalle povertà e repressione.
Karadzic oggi sarà in aula L'AJA – L'ex leader serbo bosniaco, Radovan Karadzic, ha annunciato che sarà presente oggi al processo davanti al Tribunale penale internazionale dell’Aja per i crimini nell’ex Jugoslavia, dov'è imputato per crimini di guerra e genocidio. «Sarò felice di partecipare all’udienza», ha scritto Karadzic in una lettera inviata al giudice O-Gon Kwon, presidente della Corte, «spero che - ha annunciato saremo in grado di trovare una soluzione che ci porterà a un processo che non sia soltanto rapido, ma anche leale».
La pioggia ieri a Lucca
ROMA – Addio sole e temperature miti. Il maltempo ha trascinato improvvisamente il Paese nel pieno dell’inverno con pioggia e neve. Sarà così per tutta la settimana. Per questo è necessario, invita la Protezione Civile, «monitorare con attenzione» quelle situazioni a rischio idraulico e idrogeologico, soprattutto al Sud. E già si denunciano danni all’agricoltura. Secondo Coldiretti i temporali e i conseguenti allagamenti bloccheranno le semine autunnali, perchè i terreni saranno inaccessibili.
La settimana appena iniziata, nelle previsioni del Centro Meteo Epson, sarà probabilmente la più piovosa degli ultimi sei mesi per l’arrivo dall’Atlantico, in rapida successione, di quattro perturbazioni: quella giunta ieri, un’altra in arrivo nel pomeriggio di domani, una terza venerdì e una quarta, prevista per domenica. La Protezione Civile ha emesso per ieri un avviso di avverse condizioni meteorologiche: «a partire da questa mattina e per le successive 24-36 ore, rovesci o temporali anche di forte intensità».
Cucchi, indagini Blefari, l’avvocato sulla mancata accusa: «Non curata alimentazione per punizione» ROMA – La mancata alimentazione forzata quando Stefano Cucchi era ricoverato all’ospedale Sandro Pertini: puntano decisamente su questa pista le indagini dei pm della procura di Roma Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, titolari degli accertamenti sulla morte del 31enne geometraavvenuta il22ottobre scorso. I magistrati, che ieri hanno raccolto le dichiarazioni dei genitori e della sorella di Stefano Cucchi, vogliono capire che cosa è successo quando il ragazzo è stato ricoverato nel padiglione carcerario dell’ospedale.
ROMA – I misteri li ha portati via con sè. Li ha annodati per sempre alla sua vita, alla sua morte. Ora i segreti le faranno compagnia nel buio oltre la mente. Diana Blefari Melazzi voleva parlare ma poi è stata inghiottita dal silenzio. Al suo ex compagno, l’unico che andava a trovarla in carcere, aveva chiesto «aiutami a morire in modo indolore». E adesso la sua morte è una scia di polemiche. «Diana Blefari Melazzi poteva essere curata e poi riportata in carcere. Non c'è stata prevenzione, ma ha prevalso l’aspetto punitivo», accusa l’avvocato Caterina Calia.
È stato sentito dai pm per oltre due ore. Era accompagnato dalla moglie
Marrazzo: «Sesso e droga» L’ex governatore interrogato: «Quei soldi usati anche per la coca» ROMA–Soldi e tanti. E non solo per gli «incontri mercenari», come li ha definiti il gip che ha convalidato la scorsa settimana gli arresti dei quattro carabinieri «infedeli». Ma anche, e forse sopratutto, per la droga, per sniffare quella polvere bianca, la cocaina, che compariva anche in tre strisce nel «promo» del video offerto a più di un quotidiano e settimanale dai quattro carabinieri. L’ex governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo, sentito ieri per oltre due ore dai magistrati che conducono l’inchiesta sul ricatto di cui è stato vittima, ha ammesso che i soldi, cinquemila euro in contanti, citati nell’ordinanza del gip Sante Spinaci come «il corrispettivo della prestazione» con il trans brasiliano Natalie, servivano anche per l’acquisto della cocaina. Insomma l’ammissione che durante gli incontri si faceva uso di droga. Ma quei soldi, ha assicurato Marrazzo che è apparso provato e stanco, ma determinato a rispondere e senza accusare crolli emotivi, quella ingente cifra di cinquemila euro erano si nella sua disponibilità, ma non erano destinati in toto a pagare trans e droga. Nessuna domanda, secondo quanto si è appreso, è stata fatta a Marrazzo sulla telefonata che il premier Silvio Berlusconi gli fece per avvertirlo che «girava» materiale video su di lui. «Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga». Ha spiegato l’ex Governatore del Lazio ai magistrati romani che ieri lo hanno sentito, come te-
stimone, nel quadro degli accertamenti sul presunto ricatto ordito ai suoi danni dai quattro carabinieri. Marrazzo, che era accompagnato dalla moglie, la giornalista Roberta Serdoz, e dal suo legale, l’avvocato Luca Petrucci, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell’incontro sfociato nell’irruzione dei carabinieri nell’appartamento di via Gradoli a Roma. L'ex governatore è stato sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli negli uffici distaccati della procura di Piazza Adriana, non lontano da piazza Cavour, una sede «blindata» con-
tro incursioni di stampa e tv e utilizzata sovente dai magistrati di Piazzale Clodio in passato anche per sentire al riparo da «occhi» indiscreti, quelli di telecamere e obiettivi dei fotografi, altri personaggi famosi comparsi come testimoni o indagati. Nel corso del colloquio con gli inquirenti tenutosi negli uffici giudiziari di piazza Adriana, l’ex presidente della Regione Lazio ha ribadito di «non essere mai stato ricattato». Inoltre Marrazzo ha sottolineato di considerare l’episodio di inizio luglio una rapina di ciò che c'era nel suo portafogli. Ossia i duemila euro sottratti dai due carabinieri che fecero irruzione nell’appartamento di Via Gradoli. Giacomo Solis
L’auto con Marrazzo e la moglie all’uscita dal tribunale
Saranno ammessi spot elettorali a pagamento e si potrà partecipare a show televisivi
Par condicio, presentata una proposta di legge ROMA – Via libera agli spot elettorali a pagamento; spazitv distribuiti inbase al 'peso' delle forze politiche; possibilità per i candidati alle elezioni nazionali di partecipare a tutti i programmi, compresi quelli di intrattenimento, anche nei trenta giorni antecedenti leelezioni. È la 'nuova' par condicio targata Pdl e racchiusa in una proposta di legge a prima firma Ignazio Abrignani presentata il 14 ottobre scorso a Montecitorio e pubblicata ieri. Ecco, in sintesi, alcuni dei punti salienti della proposta. SPAZI RADIO E TV IN BASE AL 'PESO' IN PARLAMENTO –La prima novità riguarda il fatto che gli spazi tv e radiofonici in campagna elettorale non saranno
più distribuiti in base al criterio della 'parcondicio',ma suquellodellaproporzionalità della rappresentanza parlamentare. In buona sostanza sarà il peso di un partito (in base al numero di deputati e senatori) il criterio in base al quale verrà distribuito lo spazio radio o tv a sua disposizione. Un criterio che vale fino alla presentazione delle candidature. DIRITTO DI TRIBUNA PARI AL 10% – In seguito, e fino alla data di chiusura della campagna elettorale, gli spazi sono invece ripartiti per il 10% secondo il principio della pari opportunità tra le liste in competizione che hanno presentato candidature in collegi o circoscrizioni che interessano almeno un quarto degli elettori chiamati al voto.
SPOT ELETTORALI A PAGAMENTO – Fermi restando i messaggi autogestiti gratuiti la proposta di legge apre alla possibilità di spot a pagamento. Dalla data di presentazione delle candidature elettorali, però, solo il 10% dei messaggi di comunicazione politica radio e tv non in contradditorio resta gratis. CANDIDATI IN CAMPAGNA ELETTORALE POTRANNO ANDARE A VARIETA' – La proposta di legge elimina il divieto per candidati di partecipare a programmi che non siano di informazione, da trenta giorni prima delle elezioni politiche. Saranno quindi consentite le comparsate anche a programmi di intrattenimento. Alessandra Chini
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2 In Italia e nel Mondo
Napolitano in Libano con La Russa
Allarme della Carfagna: «È una follia, bisogna controllare Internet»
Il Ku Klux Klan apre una sezione italiana ROMA–Il Ku Klux Klan, il famigerato gruppo di incappucciati razzisti e xenofobi nato negli Stati Uniti, avrebbe steso i suoi «tentacoli» anche in Italia. L’allarme, lanciatoierisul sitodel quotidiano La Repubblica che cita un blog, ha subito provocato la reazione del ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, che ha chiesto l’intervento di chi deve controllare la Rete. Ma per l’opposizione non basta. E l'Ufficio antidiscriminazioni razziali del Ministero ha già segnalato alla Procura di Roma il blog «incriminato». In realtà è da tempo che esiste su Internet un sito che si definisce come «reame d’Italia» nonchè sezione italiana dei «United Northern and Southern Knights of the Kkk», dove si in-
neggia alla «razza bianca» e alla sua presunta superiorità rispetto a «l'orgoglio nero, ebraico, ispanico e addirittura gay». E sul Guestbook dello stesso sito si possono leggere commenti negativi e insulti all’indirizzo dei promotori. Il ministro per le pari opportunità mostra preoccupazione: «Se non ci fossero in ballo diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione come quello dell’uguaglianza e non ci trovassimo di fronte a un vero e proprio inneggiamento all’odio nei confronti delle minoranze –ha detto il ministro Carfagna - l'apertura di una sezione italiana del Ku Klux Klan in Italia meriterebbe di essere semplicemente ignorata, per evitare una con-
troproducente risonanza. Purtroppo, però, questa pagliacciata può diventare pericolosa, perchè ci troviamo di fronte a persone che incitano nostri cittadini a discriminare neri, omosessuali, persone dall’orientamento religioso diverso dal nostro e lo fanno su siti e canali di comunicazione Internet molto utilizzati dai più giovani e visibili a tutti, compresi i bambini». Per il ministro, quindi, oltre a una severa condanna da parte di tutto il mondo politico, è importante che «gli organismi preposti al controllo della Rete intervengano per evitare la diffusione di messaggi così negativi e incivili». Ma per Massimo Donadi dell’Italia dei Valori la risposta di Ma-
Il gruppo “Stop al Ku Klux Klan”
ra Carfagna è «debole e inadeguata». «Il problema – dice - non è certo quello di controllare la rete per impedire che attecchiscano le idee folli e razziste del Kkk in Italia, ma contrastare attivamente laderiva xenofobae razzista nel nostro Paese». Letizia Bianco
Ora si pensa già a un nuovo governo per stabilizzare la situazione
BEIRUT – Quest’anno Giorgio Napolitano ha voluto celebrare la festa delle Forze Armate insieme ai soldati italiani impegnati in missioni di pace all’estero, e ha scelto la base italiana dell’Unifil in Libano dove opera un contingente di 2.500 uomini al comando del generale Claudio Graziano, che ha la responsabilità dell’intera missione Onu. Il presidente è giunto in ieri sera a Beirut e si recherà questa mattina nella base di Shama, insieme al ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Era stato investito a Messina
Bimbo muore non c’era posto La Commissione elettorale ha proclamato Karzai presidente in tre ospedali
Kabul, ballottaggio annullato KABUL – Settantaquattro giorni dopo il voto del 20 agosto scorso Hamid Karzai è stato riconfermato alla guida dell’Afghanistan. Il presidente uscente dell’Afghanistan ha così finalmente ottenuto quello che pochi hanno mai immaginato gli potesse sfuggire. A proclamarlo vincitore delle presidenziali, tormentate prima dai talebani, poi dai brogli e dal ritiro dello sfidante Abdullah Abdullah, è stata la Commissione elettorale indipendente (Iec) che ha annullato il ballottaggio previsto per il 7 novembre . La Iec, organismo afghano preposto a controllare e 'garantire' l’andamento del voto, appena domenica – dopo l’annuncio del ritiro di Abdullah – aveva sostenuto che il ballottaggio si sarebbe svolto ugualmente, anche con il solo Karzai in lista. Ieri ha finito per prevalere il buon senso. Il capo della Iec, Azizullah Ludin, ha spiegato che la commissione ha cambiato idea per risparmiare al popolo afghano la spesa, in termini di sangue e di denaro, di una nuova chiamata alle urne. Ma ha pure fatto riferimento a considerazioni politiche: il ballottaggio contro sè stesso avrebbe inevitabilmente ingigantito i già non piccoli dubbi sulla legittimità della riconferma di Karzai. Poco prima dell’annuncio dell’annullamento del ballottaggio e della conseguente riconferma di Karzai, a Kabul era arrivato il segretario generale dell’Onu, Ban Kimoon, annunciando che le Nazioni Unite avrebbero «rispettato e appoggiato» qualunque decisione sarebbe stata presa dalla Iec. La Casa Bianca è stata tra i primissimi a congratularsi con
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, durante la conferenza stampa ieri a Kabul
Karzai con un comunicato diffuso dall’ambasciata a Kabul in cui si è celebrata «la sua vittoria in questa elezione storica». Poi il portavoce Robert Gibbs ha definito Karzai «presidente legittimo» ed in serata il presidente Barack Obama ha direttamente telefonato al presidente afghano. Anche Mosca ha salutato «la chiusura del processo elettorale» rilevando che ciò «apre la strada alla formazione di un nuovo governo», esecutivo che avrà il compito di «stabilizzare la situazione nel paese». Congratulazioni espresse anche dall’Italia, con il ministro degli esteri Franco Frattini che ha auspicato un rapido avvio delle ri-
forme. L’ex ambasciatore americano in Afghanistan, Zalmay Khalilzad, lo stesso che la settimana scorsa aveva previsto il ritiro di Abdullah, ha sollevato la questione dell’autorevolezza del nuovo esecutivo. Parlando con la Cnn, Khalilzad ha osservato che «ora i punti chiave sono la reazione del popolo afghano, quale tipo di governo farà Karzai e quale sarà la reazione della comunità internazionale». L’orientamento, stando almeno a quanto detto da Karzai al premier britannico Gordon Brown già domenica dopo il ritiro di Abdullah, è quello di un esecutivo di «unità nazionale». Prospettiva che non necessariamente
prevede un accordo con Abdullah in un governo di coalizione, ma che probabilmente finirà per disegnare un esecutivo che darà spazio ad alcuni degli uomini chiave del gruppo dell’ex ministro degli esteri che fino a domenica è stato l’avversario elettorale di Karzai. Tanto che Gibbs ha previsto un ruolo futuro per lo stesso Abdullah. La chiusura del processo elettorale comunque non cambia lo scenario complessivo dell’Afghanistan, men che meno dal punto di vista della Casa Bianca che deve scegliere quale strategia adottare per il prosieguo della campagna Isaf-Nato. Marco Galdi
MESSINA–Mirko, 4 anni, il bambino romeno morto domenica dopo essere stato investito da una donna alla guida di una Renault Twingo a Messina, è passato attraverso un calvario: è stato trasferito da ospedale in ospedale perchè in tutti e tre i nosocomi peloritani non c'erano posti a disposizione in Rianimazione. Dall’unità operativa del “Piemonte”, dove il bimbo è stato trasportato in un primo momento, fanno sapere che «già da tre giorni avevano il reparto pieno e non poteva ospitare il bambino». Lo stesso ribadiscono dal Policlinico e dal Papardo i medici di Rianimazione. Al Policlinico erano occupati tutti e tredici i posti, mentre al Papardo i medici di guardia affermano che «erano occupati tutti gli otto posti della Rianimazione previsti e che lo sono tutt'ora». Il bimbo in una corsa contro il tempo è stato trasferito dal Papardo con l’elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Ma Mirko è morto prima di arrivare in ospedale. Il sostituto procuratore di Messina Franco Chillemi, intanto, ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppa La Rocca, 54 anni, la donna che ha travolto il bimbo che era in strada con la madre e il padre quando, forse sfuggendo al loro controllo, ha attraversato un incrocio tra via S. Cecilia e via Natoli finendo sotto l’auto. La famiglia romena era giunta da qualche tempo a Messina dalproprio paese stabilendosi inun campo abusivo sorto a Maregrosso, all’altezza di via Santa Cecilia. Come la maggior parte dei romeni che stanno nel campo nomadi vivevano di elemosina. Dopo l’impatto le condizioni del piccolo non sembravano gravi ma è stato comunque portato nell’ospedale Piemonte per medicare un profondo taglio alla testa. Qui è stato sottoposto a radiografia che ha evidenziato alcune lesioni interne. Quindi è stato trasferito al Papardo ma visto che in nessuno dei tre ospedali messinesi c'era posto è stato disposto il trasporto in elisoccorso nell’ospedale Cannizzaro di Catania. Al vaglio della procura vi è la dinamica dell’incidente e le ragioni per cui il piccolo paziente non ha trovato posto nei nosocomi peloritani. Anche la procura di Catania, ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’esame medico legale sul corpo del piccolo. Rocco Pace
Dipendenza da web sempre più una malattia
Botanica, la foto digitale svela la memoria dei fiori
C'È chi è connesso su Facebook o Twitter tutto il giorno grazie anche ai telefonini di ultima generazione, chi manda ossessivamente email, chi trascorre ore in compagnia di videogiochi ma anche i frequentatori maniacali di chat rooms: la dipendenza da Internet esiste, crea problemi fisici e relazionali, ed è diffusa in tutto il mondo. Secondo una ricerca pubblicata qualche tempo fa su Perspectives in Psychiatric Care, ne è affetto il 5% dei navigatori mondiali, con punte di oltre il 20% tra gli studenti. Da quando è stato diagnosticato per la prima volta, nel 1995 dallo psichiatra Ivan Goldberg,
PER la prima volta un fotografo è riuscito a competere con l'illustrazione naturalistica dando alle sue fotografie - tassonomicamente perfette - la precisione essenziale allo studio. Le immagini dei fiori sorgono da uno sfondo nero in un'esplosione di colore e di dettagli davvero straordinaria. Il risultato è Botanica Magnifica, un'opera la cui edizione originale, in cinque volumi, è realizzata in dieci copie, la prima delle quali è custodita nella Smithsonian Institution. "Double elephant" è il termine tecnico del suo formato, raramente usato per via delle misure eccezionali, 100 per 75 centimetri, un
Dalle Torri la Uss New York l’Internet addiction disorder (Iad) è stato riconosciuto dalla comunità scientifica tanto che negli Stati Uniti si discute sulla sua equiparazione alle più comuni malattie psichiatriche, con un conseguente intervento governativoe rimborsodaparte delle assicurazioni.
VENTUNO colpi di fucile hanno salutato l'ingresso nel porto di Manhattan della U.S.S. New York, la nave da guerra americana costruita con l'acciaio estratto dai resti delle torri gemelle. Il vascello è arrivato in città dove sarà inaugurato sabato prossimo ea ricever-
lo su uno dei moli dell'Hudson River ci sono i familiari delle vittime dell'attacco terroristico del 2001. La prima cerimonia inaugurale era stata effettuata in Louisiana, dove l'imbarcazione è stata costruita con 7,5 tonnellate di metallo provenienti dalle macerie.
omaggio al celebre Birds of America, di Audubon. Recentemente un collezionista giapponese si è assicurato la seconda delle dieci copie per la cifra di 2,5 milioni di dollari. Il lettore comune non dovrà sborsare altrettanto per procurarsene un esemplare: bastano solo 180 euro.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
Il fatto del giorno: La brigatista Blefari s’impicca in cella, è polemica sulla sorveglianza Dalla nobiltà alla lotta Una vita in fuga
Il delitto, il castigo e la pietà
Bella, ricca e rivoluzionaria
dall’articolo di Alberto Custodero
dall’editoriale di Michele Brambilla
dal corsivo di M. Mart.
È morta suicida come la madre baronessa, Diana Blefari Melazzi, la donna che fece il salto da una famiglia di buona borghesia dei Parioli - una zia ambasciatrice d'Italia in Romania - alla lotta armata. Aveva 40 anni. L'ex "compagna Maria" fu definita "una dura", "una rivoluzionaria prigioniera" dagli agenti della Digos che l'ammanettarono a tre giorni dal Natale del 2003. "Datemi gli occhiali", apostrofò Diana Blefari Melazzi i poliziotti che, pistole spianate, fecero irruzione nel residence Triangolo di Santa Marinella dove, in precipitosa fuga, s'era rifugiata. "Faccio parte del Partito comunista combattente", fu l'unica ammissione della custode del covodeposito di via Montecuccoli. [...].
La brigatista Diana Blefari Melazzi si è impiccata in cella come il Michè della ballata di Fabrizio De André e il primo sentimento nel cuore di ognuno di noi è quello di una misericordia che non deve essere negata a nessuno, neanche agli assassini. Guai se finisse come in quella ballata: «Domani alle tre / nella fossa comune cadrà / senza il prete e la messa / perché di un suicida / non hanno pietà». L’Italia è però un Paese che in tema di delitto e castigo reagisce spesso più con l’istintività che con la ragione. Ci si straccia le vesti ogni volta che un giudice emette sentenze ritenute troppo morbide, e ogni volta che un reo o anche un semplice indiziato lascia il carcere. [...].
Se c’era una cosa che colpiva, di quella ragazza bellissima che quasi voleva nascondere la sua femminilità, era la coerenza. Era nata ricca e di buona famiglia, con i lineamenti nobili che solo la figlia di un barone dell’Alto Ionio Cosentino può esibire; ma i quartieri alti le cominciarono ad andare stretti prestissimo e si trasferì a vivere in periferia, trovò un lavoro da commessa indue edicolediverse, diventòuna frequentatrice assidua del Blitz, il centro sociale (ormai chiuso da anni) dove si vedevano brigatisti del calibro di Mario Galesi, Broccatelli, Costa, la Proietti, e dove questi ultimi probabilmente misero a punto i dettagli del delitto di Massimo D’Antona, il giuslavorista ucciso in via Salaria, a Roma, il 20 maggio del 1999. [...].
La migliore di oggi
Il cuore di una figlia
Il mio Walter Tobagi oltre il mito del martire
dal commento di R. Saviano
dal libro di Benedetta Tobagi
Molti libri iniziano davvero nel titolo. Il titolo non è lì a sintetizzare, a suggestionare, a indicare. Il titolo è già un capitolo, anzi è il primo capitolo del libro. In questo caso, per il libro di Benedetta Tobagi, il titolo è davvero fondamentale. Non solo perché è il più bel titolo di un libro uscito negli ultimi anni, ma perché è capace di suggerire senza tradire tutto quanto ci sarà dentro quelle pagine che protegge come un sigillo. Come mi batte forte il tuo cuore, il verso della poetessa Wislawa Sazymborska. [...].
Non ho ricordi di mio padre da vivo: è morto troppo presto. In compenso sono cresciuta assediata dall’immagine pubblica di Walter Tobagi. A volte si trattava di rappresentazioni vere e proprie: ricordo il busto di bronzo inaugurato nel palazzo di un ente locale, che da piccola trovavo terrificante, oppur un ancor più terribile ritratto a olio di cui un artista sconosciuto aveva voluto omaggiare il nonno Tobagi. Era ricavato da una fotografia non molto riuscita di mio padre seduto alla macchina da scrivere. Dalla vecchia Olivetti usciva un lunghissimo foglio di carta bianco avorio che an-
Siamo stanchi di capire
dava ad avvolgersi intorno al suo collo: non so se nelle intenzioni dell’autore dovesse simulare una stola vescovile, un regale ermellino o un cappio. In ogni caso, meglio lasciar perdere. Essere al centro di una tragedia pubblica aveva molti risvolti spiacevoli. Primo, mi collocava in una scomoda posizione di visibilità, del tutto indesiderata. Secondo, avevo l’impressione che l’invadenza di questa immagine pubblica, anziché avvicinarmelo e aiutarmi a conoscerlo, non facesse che spingere mio padre un po’ più lontano da me, come quando insegui un pallone tra le onde. Chi era davvero Walter Tobagi? Perché lo hanno ucciso? [...].
dall’intervista di M. Mart
«La morte della Blefari è frutto della stessa “disattenzione” riservata a Stefano Cucchi. E’ l’ennesimo sintomo di una giustizia che colpisce in modo iniquo, salva i potenti e manda a morte gli altri». E’ con queste parole che il rifondaiolo Luigi Nieri, assessore regionale del Lazio, ha commentato la notizia del suicidio della brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all’ergastolo per l’omicidio di Marco Biagi. Giustizia iniqua che manda a morte chi non è «potente». La Blefari come Stefano Cucchi che senza aspettare l’esito delle indagini è già dato per vittima di un «assassinio di Stato» . Seguono e seguiranno ancora altre indignate dichiarazioni sullo stesso tono: «Ennesima dimostrazione di ininumanità e inefficienza del sistema carcerario» [...].
Valerio Spigarelli spegne l’ultimo toscano e guarda negli occhi Caterina Calìa; sono gli avvocati di Diana Blefari Melazzi e hanno appena finito di parlare con i suoi familiari. Anche loro, talvolta, subivano le cadute di lucidità della brigatista, che li accusava di essere parte di un complotto contro di lei. E sono loro che l’hanno difesa per anni solo con le carte processuali, perché la Blefari, la «compagna Maria, come la chiamava Cinzia Banelli, orgogliosamente non ha mai voluto pronunciare la frase: “Io non c’entro”».
Taglio basso
Carceri, quest’anno già 60 suicidi Pochi educatori e strutture vecchie Sessanta suicidi dall'inizio dell'anno, oltre 500 dal 2000. Dieci casi al giorno di autolesionismo. 1.365 detenuti deceduti dal 2000 al marzo 2009. 300-400 tentati suicidi l'anno. Eccola la perenne emergenza delle patrie galere: violenze, suicidi, morti sospette. Dietro le sbarre mille storie di umanità cancellata. Da inizio gennaio a oggi sono 146 i detenuti morti in carcere, 6 in più del totale delloscorsoanno.Maè ildatodeisuicidia suscitare allarme: nei primi dieci mesi del 2009 i detenuti che si sono tolti la vita sono stati 61 (l'ultimo ieri sera a Verona), ventuno in più rispettoallo stesso periodo del 2008. Dove si muore di più? Secondo i dati dell'associazione "Ristretti Orizzonti", "ogni 4 suicidi uno muore in cella di isolamento: con il progressivo inasprimento del regime detentivo si assiste, infatti, ad un notevole aumento dei casi di suicidio". Non solo: "I detenuti sottoposti al regime del carcere duro (art. 41bis) si uccidono con una frequenza 4,45volte superiore al resto della popolazione carceraria". Sof-
dall’articolo di M. Piccirilli
La compagna Maria si è uccisa. Ha annodato le lenzuola e si è impiccata nella cella che occupava al piano terra della sezione «cellulare» di Rebibbia femminile. Diana Blefari Melazzi, organica delle nuove Brigate Rosse, 40 anni, condannata all'ergastolo per l'omicdio del giuslavorista Marco Biagi ha voluto mettere fine alla sua vita. Da tempo non era sottoposta al 41 bis, il carcere duro previsto per i brigatisti irriducibili. Era arrivata a Rebibbia da poco. La sua pena la stava scontando nel carcere fiorentino di Sollicciano dove era sottoposta a cure sanitarie viste le sue precarie condizioni psicologiche. [...].
Giannelli sul Corriere
L’avvocato: «Avevamo segnalato il rischio suicidio»
dal commento di Paolo Granzotto
dall’articolo di Vladimiro Polchi
Voleva collaborare
frono i detenuti, ma soffre anche la polizia penitenziaria, che nell'ultimo mese ha pagato con tre suicidi lo stress di un lavoro spesso poco riconosciuto. "Ristretti Orizzonti" cita il Bollettino degli eventi critici negli istituti penitenziari del ministero della Giustizia: dal 1992 al 2008 ogni anno muoiono in media 150 detenuti, di cui circa un terzo per suicidio e gli altri due terzi per cause naturali. Gli omicidi registrati sono 1-2 l'anno. I suicidi riguardano prevalentemente i detenuti più giovani: i 10 "morti di carcere" più giovani del 2009 sono tutti suicidi e due avevano solo 19 anni. Non mancano le opacità: le morti per "cause da accertare" sono più numerose di quelle per "malattia". Alla base della sofferenza del pianeta carcere è senza dubbio la condizione di sovraffollamento. "Con 65mila detenuti in carceri che ne possono contenere a mala pena 43mila - rileva Donato Capece, segretario del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) - accadono purtroppo questi episodi. [...]. da La Repubblica
Avvocato Spigarelli, quali erano le condizioni di salute di Diana Blefari Melazzi? «Era una donna che stava male. Da tempo avevamo posto il problema della sua capacità di fare il processo che la riguardava; avevamo fatto moltissime denunce sulla sua particolare situazione, che la portava ad avere momenti di apparente lucidità e altri momenti di incapacità assoluta. C’era sempre il rischio che accadesse qualcosa; lo avevamo segnalato noi e anche la direzione del carcere». Non vi hanno ascoltato. «Purtroppo le perizie che hanno fatto nel corso del tempo hanno smentito
che ci fosse una situazione critica per questa donna, e anche che ci fossero dei rischi concreti». Per il tribunale stava bene. «E’ ovvio che quando un tribunale dispone una perizia e c’è il consulente di parte che dice una cosa, il perito del giudice che ne dice un’altra, l’esito è scontato. Noi abbiamo continuato a dire che in alcuni casi queste perizie erano state fatte male e in alcuni casi c’erano addirittura motivi di nullità nelle perizie stesse». Quante ne hanno fatte, di queste perizie? «Cinque, nell’arco di quattro anni». [...].
La fotografia New York, La nave costruita con l’acciaio delle Torri gemelle (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’influenza A costerà all’Italia come il Ponte sullo stretto di Messina dall’articolo di Marco Sodano
A conti fatti l’influenza del 2009 potrebbe costare all’Italia più o meno come il ponte sullo Stretto di Messina: 4,5 miliardi tra viste mediche, assenze dal lavoro, medicinali e ricoveri ospedalieri contro i 4,7 necessari per stendere un nastro d’asfalto tra Scilla e Cariddi. Con la differenza che nel primo caso non si possono dividere le spese in lotti successivi, né pianificarle o dilazionarle. All’influenza sono sufficienti due o tre mesi, e il Paese è costretto a pagare subito e in contanti. Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano, ha stimato all’inizio di agosto che quest’anno il contagio colpirà 6 milioni di italiani nella migliore delle ipotesi, 15 nella peggiore (ed è questo il caso in cui il costo arriverebbe a 4,5 miliardi). Sotto questo punto di vista non è importante se si tratti di influenza A o di un altro ceppo, i costi restano grosso modo gli stessi. Ma la caratteristica di questa epidemia
I bambini sono i più colpiti dalla nuova influenza
sta nei numeri da record: la media degli anni normali - le influenze americane, cinesi e le loro colleghe - si ferma a 3 milioni di malati e il costo per la collettività, di conseguenza, supera di poco il miliardo. Lo stesso Pregliasco, commentando le sue previsioni, ha sottolineato che al record di malati corrisponde un record di spesa per il servizio sanitario nazionale: «La terapia ha un costo variabile
tra i 15 e i 200 euro», a seconda dell’età del paziente e delle complicazioni che possono seguire l’influenza vera e propria, la media nazionale si aggira intorno ai 42. Ma quando si rende necessario un ricovero, e nel caso della A questi eventi si moltiplicheranno, la cifra si impenna: secondo l’Inail ogni giornata in ospedale può arrivare a costare 600 euro al giorno, come la stanza d’hotel di uno sceicco in minore.
dal corsivo di L. Lipp.
Misteri erano emisteri restano. La finedi Stefano Cucchi, comunque la si metta, non è stata ancora spiegata. Anche se l’autopsia ha escluso danni agli organi interni, anche se l’avvocato d’ufficio non notò segni percosse sulla vittima al momento del processo, anche se all’ingresso in ospedale non furono riscontrati traumi che facessero pensare a un “pestaggio”, un detenuto è morto in un reparto d’ospedale e nessuno ha spiegato perché. Le dichiarazioni rilasciate ieri dal legale dei Cucchi lasciano credere che la stessa famiglia a questo punto non sia più molto con-
Cucchi, l’inspiegabile fine di un ragazzo vinta di un decesso dovuto a percosse. Il che non esclude che non ci siano responsabili o colpevoli per quanto è accaduto. Vediamo perché. Il fermo. Stefano Cucchi, 31 anni, tossicodipendente, viene arrestato nelle prime ore della notte di venerdì 16 ottobre dai carabinieri. L’accusa: detenzione e spaccio di droga. L’uomo, appena quarantatrè chili di peso, viene
portato nella caserma “Tor Sapienza” dell’Arma in attesa delprocesso perdirettissima, previsto per la mattina successiva. Non si sente bene. All’alba viene chiamata un’ambulanza. Un infermiere del “118” si avvicina alla cella dove sta passando la notte: Cucchi dice di non averenulla edinonvolere ilricovero. Il processo. Il piccolo spac-
Fin qui si arriva valutando solo i costi diretti dell’epidemia: visite mediche e medicinali. Perché chi si ammala sta a casa (sempre in media) cinque giorni, durante i quali non produce nulla. Sono i costi indiretti, ben più pesanti per il sistema produttivo del Paese, e superano i 310 euro a malato. Con un’ulteriore complicazione: le assenze si concentrano tutte nello stesso periodo, mandando in tilt le aziende più piccole soprattutto in un mondo del lavoro come quello italiano, poco attrezzato per colmare le carenze temporanee di personale. Nel 2006, l’ultimo anno per cui si dispone di una ricerca completa sugli effetti di un’influenza stagionale in Italia, 4 milioni e 800 mila lavoratori si assentarono dal lavoro, con una perdita complessiva di 32 milioni e rotti di giornate di lavoro. Il costo complessivo di quell’influenza per famiglie, Inps, datori di lavoro e servizio sanitario fu di circa 2,8 miliardi. [...].
ciatore viene giudicato per direttissina. È la mattina di venerdì 16. Lo assiste un avvocato d’ufficio, Giorgio Rocca. Né il legale, né il giudice, né il pm notano lesioni. L’imputato afferma di essere sieropositivo. Il magistrato, Maria Inzitari, convalida il fermo e ordina l’arresto. Cucchi se ne va camminando sulle sue gambe. Viene affidato dai carabinieri alla Polizia Penitenziaria diretto a Regina Coeli. In carcere. La permanenza di Cucchi a Regina Coeli dura poco. Il medico del carcere, dopo aver constatato fratture a una vertebra e all’osso sacro, lo manda per una visita al “Fatebenefratelli”. [...].
Omicidi di camorra La morte vista dai bimbi dal commento di M. Veneziani
Com’è la morte vista con gli occhi di un bambino? Del video sul delitto di camorra mi è rimasta impressa la curiosità del bambino in braccio a suo padre davanti al corpo ucciso. Era l’unico che guardava quel corpo in terra. Era forse l’unica traccia di umanità in quel filmato. Mi sono messo nei suoi occhi e ho provato a ricordare cosa fosse la morte con gli occhi estranei di un bambino, quando non c’era la morte pagliaccia di Halloween. Tra le crudeltà del mondo passato ce n’era una più crudele di tutte: mandare i bambini dell’orfanotrofio ad accompagnare i morti ai funerali sontuosi. Assegnavano quei bambini in sorte alla morte, quasi che la perdita precoce dei genitori non fosse un dolore da alleviare ma una specie d’iscrizione in tenera età al circolo funebre e ai loro macabri rituali. Avevano perduto pure l’elementare diritto di bambini a spaventarsi della morte. Che sadismo costringerli a seguire feretri di sconosciuti e pregare per loro in virtù d’un vampirismo religioso; la convinzione magica che la preghiera di anime innocenti, pur forzata e svogliata, giovasse in modo speciale all’anima del morto privilegiato. Un’ingiustizia di classe più atroce di ogni sfruttamento minorile. I bambini poveri avevano almeno una madre, un padre e il calore di una casa, si perdevano tante cose concesse ai benestanti, ma le essenziali no; tutto poi è prezioso nella povertà, il rozzo giocattolo costruito con le proprie mani, il pane e pomodoro, le scarpe del fratello grande passate al piccolo. L’orfano viveva la stessa povertà, però privato di una famiglia e di una casa, e costretto ad una precoce dime-
stichezza con la morte, nel nome di quella tragica familiarità che gli aveva assegnato la sorte. La pietas verso il morto si nutriva di crudeltà verso quei bambini. Ma ingiusta era pure verso i morti poveri che non potevano permettersi il biglietto per il paradiso, con messe solenni in suffragio e preghiere corali d’infanzia. Da bambino fui educato a rimuovere la morte, i suoi segni e i suoi riti. I bambini non vanno ai funerali, stanno lontani dalla morte. Sicché vedevo i morti e i loro congiunti come un’etnia distinta da noi vivi; consideravo i neri segni del lutto come l’appartenenza ad un’altra razza, di coloro che nascono con la morte impressa e sono suoi familiari. Nelle preghiere della sera, all’Ave Maria omettevo perfino adesso e nell’ora della nostra morte amen, sostituendo con ora e sempre, amen. Tra le prime esperienze indirette della morte ricordo un 30 agosto di tanti anni fa, la morte della madre di un amico che abitava al piano sotto il nostro. Ricordo quel pomeriggio con la salma in linea d’aria a tre metri da me, sotto la stanza in cui ero disteso a letto alla controra; non riuscivo a giocare, la realtà risucchiava l’immaginazione, vivevo un raccolto e muto orrore guardando il pavimento: mi dicevo, se fosse di vetro, se ci fosse una botola o una feritoia, mi troverei nella stanza della morta. Temevo le mosche come messaggere e reduci di quella dolorosa vicinanza, perché immaginavo che si fossero posate sul corpo della morta o sui volti tumefatti di lacrime dei suoi famigliari. Quella fisica prossimità con la morte mi sgomentava, come l’irruzione di un mistero tremendo tra le pareti domestiche, sotto il pavimento. [...].
Lo Sport: Fra le righe e sopra le righe Ora la Roma comincia a respirare
La Russa contro la terza stella «In tribunale difenderei Moggi»
Calcio sul fossato
dal commento di Piero Mei
dal commento di Fulvio Bianchi
dal commento di Gigi Garanzini
Il pubblico pagante nell’occasione è dichiarato di 3.022 anime, più ci sono gli abbonati: l’Olimpico non sembra averli convocati tutti. Gigante com’è, basta poco a farlo apparire vuoto. Ma il fischio algol di Vucinic si sente. Aonor del vero, quando nel recupero lo stesso Mirko, esausto sì ma generoso altrettanto, si sciroppa una corsa di molti metri e un recupero difensivo, scatta l’applauso. Quell’applauso che è una caratteristica del popolo giallorosso: voi date il fritto, noi vi apprezziamo. Nel gol c’era pure di mezzo un colpo di mano, giudicato e probabilmente involontario, ma non era per spirito di giustizia sportiva che nascevano i fischi. La Roma, comunque, alla fine della fiera ha vinto la partita e incassato tre preziosi punti, giacché ben presto nel secondo tempo il gol di Vucinic veniva raddoppiato da una rete di Perrotta e il risultato non cambiava più, recupero compreso. È quel che conta in questi grami tempi di calcio capitale: la Lazio non andava oltre il pari in quel di Siena (1 a 1) e la sua crisi, la crisi del progetto, se mai ce n’era uno oltre gli annunci su entrambe le rive del Tevere, del che molti dubitano, si acuisce ulteriormente e corrono brividi di pericolo nella città biancoceleste. La contestazione cresce e non è panna montata: dalle parti di piazza Irnerio c’è chi aspetta il pullman della Roma prima della partita e lancia più uova che pietre, che non sono semplici fischi perstonatichepossanosembrare all’ascolto. Un cuscino di fiori come ai funerali li aspetta alla porta carraia dello stadio. Anche Rosella Sensi è bersaglio d’ogni lancio. Ora Roma e Lazio si riversano nell’Europa, laziali a casa del Villareal, romanisti padroni dell’Olimpico per la visita del Fulham che fu il rifugio del neocommentatore tv Montella. Poi verrà la sfida incrociata con le due milanesi, l’Inter fuggente per la Roma e il Milan rilanciato all’inseguimento per la Lazio. Un’altra giornata di prevista sofferenza, pur se “il pallone è rotondo”. A proposito di fischi e silenzi, Cassano è stato applaudito dai tifosi del Bari e contestato da quelli della Samp («Se qualcosa non va, posso sempre andarmene» ha commentato il “pibe” di Bari Vecchia riferendosi ai secondi mentre ha ringraziato i primi con la mano sul cuore) [...].
Il ventiquattresimo presidente della Juventus, il francese Jean Claude Blanc, viene dal tennis ma si sta facendo ormai le ossa nel mondo del calcio. E sovente telefona al suo amico Michel Platini per chiedere consigli (ma non di mercato). Blanc è un tipo deciso, con le idee chiare. Che si è fatto subito amico grossa parte della tifoseria bianconera quando, appena insediato la settimana scorsa, ha dichiarato che uno degli obiettivi del club, sarà proprio la terza stella: "Iniziamo a prenderla. Vinciamo un altro scudetto poi vedremo. In tutti i nostri documenti sono 29 gli scudetti con due asterischi per quelli che ci hanno tolto, ma per noi la terza stella arriverà con il prossimo scudetto". "Eh, sì, aspettiamo la terza stella", ha subito ribadito John Elkann, presidente di Exor, maggior azionista bianconero. La cosa non è piaciuta ad un avvocato che ha fatto un esposto contro Blanc: due scudetti, quelli del 2004-'05 e del 2005-'06, sono stati revocati a seguito delle sentenze sportive, passate in giudi-
Sette punti di vantaggio sono tanti dopo undici giornate. Davvero tanti. Soprattutto per come sono maturati in questi ultimi 4 giorni. Mercoledì la Juve aveva schiantato la Sampdoria, la sera dopo l'Inter aveva prima disintegrato il Palermo e poi rischiato di farsi addirittura raggiungere. Sembrava lanciato una volta per tutte il testa a testa, e invece la Juve è caduta contro il Napoli dall'alto di due gol di vantaggio. Un grande Napoli, questo va detto, che già non meritava lo svantaggio, ma in più ha avuto il merito di ribellarsi e di rimontare con pieno merito. A quel punto all'Inter non restava che vincere a Livorno per scavare un fossato che sin da ora si annuncia assai difficile da colmare. Lo ha fatto senza incantare, con il minimo sforzo, ma lo ha fatto. Anticipando dunque di una giornata la fuga per la vittoria che nelle due ultime stagioni era partita alla 12°. Non tutto, ma quasi tutto èaccaduto interra diToscana questo pomeriggio. A Livorno, come si è visto, dove i gol di Milito e Maicon hanno lanciato i nerazzurri. [...].
Jean Claude Blanc
cato, su Calciopoli (e quello del 2005-'06 è stato assegnato all'Inter). Ora c'è il processo penale in corso da mesi a Napoli. E molti tifosi bianconeri (chissà se fra loro c'è anche Blanc?) si augurano che in caso di (nuovi) fatti clamorosi possano anche essere riviste le sentenze sportive: impossibile secondo il presidente della Figc, Giancarlo Abete. Difficile ma non impossibile secondo alcuni legali. Alla voce "obiettivi e strategie", sul sito del club juventuno, è scritto: "La Juventus è la società di calcio professionistico più amata in Italia e tra le più seguite al
mondo. In Italia i fans bianconeri sono circa 12 milioni, distribuiti in modo uniforme su tutto il territorio. La Juventus è regina di tifo in 11 regioni. Nel mondo i simpatizzanti bianconeri sono oltre 170 milioni, la maggior parte dei quali in Oriente (100 milioni circa). In Europa i fans juventini sono circa 43 milioni". Fra i tantissimi tifosi bianconeri adesso un buon numero si sta spostando su Facebook dove (vedi Spy Calcio del 31 ottobre) c'è addirittura chi "tifa" per il giudice napoletano Teresa Casoria. [...].
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Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
Allarme influenza Altre due donne morte a Napoli Non ce l’ha fatta l’undicenne di Bolzano
Le vittime salgono a 17 Sospetto il decesso di un bambino al “Fatebenefratelli” di Roma, dove negli ospedali si scatena la psicosi SALGONO a 17 le vittime dell’influenza A in Italia. L’ul- dice Fazio che annuncia che presto si recherà in Campatima ad essere sconfitta dal virus è stata la bambina bol- nia dove arriverà anche un esperto in aiuto e dove, cozanina di 11 anni contagiata dall’H1N1 e ricoverata alla munque, il tasso di mortalità «è dello 0,1 per mille, venti Clinica universitaria di Innsbruck: la piccola era stata volte l’influenza stagione». Elo spiega l'assessore regiotenuta in vita per dieci giorni con una macchina cuore- nale alla Sanità. «Intanto siamo una regione ad alta denpolmone, in mattinata le sue condizioni si erano aggra- sità demografica dove Napoli e Caserta, le zone più popolose, non a caso sono quelle più esposte – ha detto in convate e nel pomeriggio di ieri è spirata. Ma è sempre la città di Napoli che conta il più alto nu- ferenza stampa – Ad Avellino, Benevento e Salerno, inmero di morti per l’H1N1: ierialtreduevittime,duedon- fatti il virus attecchisce meno. Poi c'è da ricordare che la ne. Complessivamente otto decessi sui 17 ad oggi regi- Campania è una regione giovane e il virus colpisce sostrati in tutta Italia. Ma gli esperti, in primis il vicemini- prattutto i giovani, che hanno meno anticorpi. In ultistro alla salute, Ferruccio Fazio, cercano di rassicurare. mo, da noi sono stati fatti tamponi in misura più numerosa che altrove. Ecco perchè ritengo che FAZIO FRENA LA PSICOSI: «NON ESISTE UN CASO quando da noi il fenomeno diminuirà sarà NAPOLI» Una donna di 42 anni, ai limiti più alto altrove». I vaccini già disponibili sodell’obesità; un’altra, di 72 anni, affetta da no 135 mila cui se ne aggiungeranno altri gravi patologie di tipo respiratorio, sono le 106 mila in arrivo tra oggi e domani. Intanto ultime due vittime napoletane per l’influenla Regione ha anche istituito un numero verza A, morte rispettivamente all’ospedale Code (800-187514) al quale risponde una equitugno e al Cardarelli. Come già per tutti gli alpe di epidemiologi dell’ospedale Cotugno a tri casi, sarà l’autopsia a stabilire se sia stata cui potranno rivolgersi medici e cittadini. l’Influenza A a determinare la morte o se, invece, la causa determinante sia stata una o GLI ALTRI CASI IN ITALIA Sospetta anche la più patologie pregresse. Esiti, quelli degli morte di un bambino di 10 anni all’ospedale esami autoptici, attesi anche per il caso della San Pietro Fatebenefratelli di Roma. Il piccopiccola Emiliana, la bimba di 11 anni, affetta lo era ricoverato da una decina di giorni per dall’Influenza A, morta all’ospedale Santouna polmonite batterica. Sono in corso esami bonodi Napolivenerdìscorso edicui ieri,tra per accertare se il decesso sia stato causato la commozione generale, si sono svolti i fune- Il “Cotugno” di Napoli dall’influenza A. Proprio a Roma è scoppiata rali a Pompei, città natale della ragazzina. la psicosi collettiva con centinaia di bimbi ai Al momento sono 43 le persone affette pronto soccorso della Capitale, nuovi ricovedall’H1N1 ricoverate all’ospedale Cotugno ri, visite pediatriche, vaccinazioni e polemidi Napoli, centro di riferimento in Campache sulle dosi antivirali, definite «poche» dai nia. Cinque sono i pazienti ricoverati in riamedici e «insicure» dal 50% dei pediatri del nimazione: in quattro destano preoccupaLazio. zione mentre i sanitari nutrono buone speIntanto è stato confermato il caso di inranze per il quinto ricoverato di 56 anni. Dofluenza A in una straniera ricoverata dici, invece, i bimbi degenti all’ospedale peall’Ospedale Maggiore di Trieste. La donna, diatrico Santobono dove continua senza so37 anni, era stata ricoverata nel reparto masta il via vai delle mamme al pronto soccorso. lattie infettive manifestando i sintomi Secondo quanto riferito dal direttore sanitadell’influenza. rio dell’ospedale Santobono, «nella scorsa Due nuovi casi poi a Torino. Colpita una notte ci sono stati sei ricoveri sospetti, ma nessun caso donna di 25 anni ricoverata in rianimazione all’ospedale particolare o grave». Ieri in pochi, solo tredici, si sono ri- Maria Vittoria di Torino. La situazione è peggiorata tanvolti ai venti centri dell’Asl Napoli 1 dove è partita la vac- to da indurre i medici ad intubarla. La paziente come unicinazione per i cittadini. Mentre in tanti continuano ad co fattore a rischio ha un certo sovrappeso. Sempre a Toaffollare i pronto soccorsi degli ospedali della città. Non rino, ma all’ospedale Molinette, è ricoverato in gravi cona caso, in serata, l'ennesimo appello dell’assessore regio- dizioni nel reparto di rianimazione universitaria un uonale alla Sanità, Mario Santangelo: «Non andate negli mo di 44 anni obeso a cui è stata diagnosticata l'influenza ospedali». A. Ma, soprattutto, gli esperti lo ripetono in continuazioUna bambina di tre anni è ricoverata in condizioni grane: il fatto che in città si sia registrato il più alto numero vi all’ospedale “Mandic” di Merate dopo essere risultata di decessi non significa che esista un «caso Napoli». Lo positiva al tampone per la ricerca del virus A/H1N1.
Fazio «Non esiste un caso Campania»
VADEMECUM PER RICONOSCERLA E PREVENIRLA Come difendersi negli ambienti a rischio e cosa fare in presenza di sintomi generici L’INFLUENZA da virus A/H1N1 si trasmette in maniera diretta e indiretta. Le fonti di contagio sono le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie veicolate con tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata, ma anche indirettamente attraverso la dispersione di virus e secrezioni su oggetti e superfici. Anche un bacio o il bere dallo stesso contenitore può essere un veicolo del virus. Ambienti a rischio sono tutti i luoghi affollati e le manifestazioni di massa, anche se all'aperto. Poi le scuole, i pub, le discoteche, i cinema e i mezzi pubblici affollati. Altre caratteristiche favorevoli sono il caldo e l'umidità. Un luogo affollato dove si suda è a rischio. Tante le precauzioni da adottare per difendersi dal virus. Lavarsi le mani è fondamentale. Il virus non passa attraverso la pelle, a parte il respiro delle goccioline virali, toccarsi la bocca e strofinarsi gli occhi sono le vie di infezione. Quindi le mani vanno lavate regolarmente e frequentemente con acqua e sapone: bene, e non solo sciacquate. In alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti. Nel caso non sia possibile lavarle, evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca. Inoltre è importante coprire la bocca e il naso quando si tossisce e starnutisce e areare regolarmente le stanze di soggiorno L'incubazione del virus A dura al massimo una settimana, ma chi è infettato è contagioso dal giorno prima della comparsa dei sintomi e per altri 4-5 giorni. I bambini, possono espellere virus anche per 10 giorni e più. I sintomi sono simili a quelli di ogni influenza: febbre superiore a 38 gradi per almeno tre giorni, tosse, mal di gola, malessere, dolori muscolari, che però sono più intensi del normale, accompagnati da una forte difficoltà respiratoria. In presenza di sintomi è possibile eseguire alcune cure basilari. Anche se non si sa di che influenza si tratti, possono essere presi i farmaci antifebbrili, antinfiammatori, balsamici e andrebbero rispettati il riposo e le misure di distanziamento nei confronti dei soggetti sani. Vale la pena ripetere che mangiare maiale non è un rischio. A dispetto del nome, questo virus infatti non è trasmesso mangiando maiale.
Un papà e la sua bimba con indosso le mascherine al “Fatebenefratelli” di Roma
Appello a non “ingolfare” i reparti di Pronto soccorso
A scuola classi semivuote I pediatri: «Vaccinare solo i soggetti a rischio» ROMA – Classi in alcuni casi semivuote, assenze che a volte sono più per paura che per effettiva presenza di sintomi influenzali, ma in generale una situazione che non è ancora allarmante e che, in ogni caso, si presenta generalmente a macchia di leopardo. È la situazione degli alunni colpiti da influenza A, che le assenze rimangono pur sempre monitorate con attenzione, sia a livello scolastico, sia a livello sanitario, in base ai provvedimenti già varati dai ministeri dell’Istruzione e della Salute. In Campania, dove ci sono state le situazioni più critiche con la chiusura delle scuole a Pompei, a sabato erano 42 i casi di studenti affetti da virus H1N1. Ieri il numero è salito a 62. È quanto emerge dal monitoraggio disposto dal direttore scolastico regionale della Campania, Alberto Bottino, che giudica «sbagliate decisioni come quella del sindaco di Pompei che ha disposto la chiusura. Non siamo in presenza di vaiolo o meningite e sul caso della ragazza di 11 anni c'è ancora da fare chiarezza». Finora, là nelle classi dove si sono verificati casi di positività o anche solo il sospetto di ragazzi colpiti da virus, le presenze si sono drasticamente ridotte ma per Bottino si tratta di un allarmismo ingiustificato. Ed è a proposito di bambini e ragazzi, principali soggetti-veicolo del virus, che i pediatri italiani hanno fatto un appello «E' assolutamente illogico e senza senso appellarsi alla necessità di vaccinare subito, indiscriminatamente, tutti bambinicontro il virus della nuova influenza». È questa la ferma presa di posizione di Giuseppe Mele, al vertice della Fimp, l'associazione alla quale afferisce la quasi totalità dei pediatri di famiglia italiani. «E' invece necessario» sottolinea Mele «in linea con quanto stabilito dalle
direttive ministeriali, vaccinare i bambini affetti da patologie croniche, per i quali non soltanto i vaccini sono già disponibili ma lo sono con oltre 15 giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato». «Peraltro» aggiunge il Presidente dei pediatri di famiglia italiani «come da noi richiesto e ottenuto dal Ministero, le dosi di vaccino destinate ai bambini sono del tipo monodose, quindi più sicuri e con scarsissime possibilità di effetti collaterali». «La strategia messa in atto dal Ministero della Salute è stata condivisa con i pediatri di famiglia che costantemente, sull'intero territorio nazionale, stanno monitorando l'andamento epidemiologico dell’influenza. La situazione» sottolinea Giuseppe Mele «è assolutamente sotto controllo e non registriamo alcun problema particolare che giustifichi inutili appelli a vaccinazioni di massa. Rinnoviamo invece l'esortazione a non ingolfare i prontosoccorsi ospedalieri ma a rivolgersi ai pediatri di famiglia i quali, in virtù di questa strategia condivisa con le autorità ministeriali, hanno aumentato la disponibilità di apertura degli ambulatori». L’influenza “suina” continua a far suonare l’allarme nel mondo sporetivo. La partita Dinamo Kiev-Inter domani potrebbe avvenire “a porte chiuse” per evitare rischi di contagio. Questa la proposta avanzata dal sindaco della capitale ucraina, Leonid Chernovetsky, alla luce dell’epidemia dainfluenza Ache stacolpendo il Paese. «Sarebbe meglio non violare la quarantena, i tifosi possono vedere la partita in tv, per il loro stesso bene», le parole del primo cittadino di Kiev. Ma i dirigenti della Dinamo hanno detto all’agenzia Interfax che la partita di Champions League si disputerà normalmente e i pochi biglietti ancora disponibili rimangono in vendita.
Per Mele (Fimp) la situazione è «sotto controllo»
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6 Primo piano
Il premier va avanti nelle azioni legali contro La Repubblica e L’Unità
I nodi della politica
«Dialogo se il Pd cambia» Il diktat di Berlusconi a Bersani: «Concorrano alle riforme utili all’Italia» | IL CASO | di MILENA DI MAURO
ROMA – «Se Bersani deciderà di cambiare registro e di concorrere alle riforme importanti per il futuro dell’Italia, il più contento sarò io». Silvio Berlusconi indica così le condizioni del dialogo al neo segretario del Pd Pier Luigi Bersani, proprio nel giorno in cui il guardasigilli Angelino Alfano mette in chiaro che la riforma della giustizia si farà, opposizione volente o nolente. «Nessuno più di me è predisposto al dialogo – racconta a Bruno Vespa il Cavaliere, nella lunga intervista per il libro “Donne di cuore” –. Ma per dialogare è necessario essere in due, e soprattutto avere rispetto dell’avversario, non insultarlo e demonizzarlo come il Pd di Franceschini e di Veltroni ha fatto ogni giorno, e spesso più volte al giorno, contro la mia persona». Bersani già ha obiettato che il premier riduce a mutismo il Parlamento? «Se il nuovo segretario del Pd manifesta una disponibilità a trattare sulle materie più importanti –non se ne cura il premier – non ci sarà nessuna difficoltà ad aprire una discussione seria. Bersani dimentica che molti voti di fiducia si sono resi necessari per le pratiche ostruzionistiche dell’opposizione». In attesa di capire se e come possa aprirsi una stagione di riformismo bipartisan, Berlusconi ribadisce intanto che il voto anticipato sarebbe l’epilogo certo di un ipotetico cambio di maggioranza. «Se mai dovesse verificarsi un cambiamento di maggioranza, ma è un’ipotesi che non esiste – ripete per l'ennesima volta – tengo a dirlo chiaro: sarebbe inevitabile il ricorso ad elezioni anticipate». Le urne tuttavia, per il Cavaliere, non sono alle viste. Perché, al di là di visibili differenze caratteriali «Fini si è dimostrato un alleato leale e un politico lungimirante». «A lui – spiega – mi lega un solido rapporto di amicizia e di stima». «Ottimo» anche il rapporto con tutti gli ex-An, sebbene il premier si premuri di ricordare che «la decisione della maggioranza vincola la minoranza», in vista delle «proposte nuove e non incluse nel programma elettorale» che direzione del Pdl e Ufficio di presidenza dovessero trovarsi ad affrontare (per esempio, quella sulla cittadinanza agli immigrati). «Piena libertà di coscienza», invece, sui temi etici. Il premier si sente forte anche del rapporto con la Lega con la quale, dice «non ci sono e non ci saranno elementi di contrasto» poichè «l'alleanza è davvero solida». Pure con Umberto Bossi «c'è un patto ormai consolidato, fondato anche sull'amici-
zia e sull'affetto», che consentirà di dirimere anche una questione delicata come quella delle candidature alle regionali. Ottimismo, in vista delle europee, anche quanto ai rapporti con i “cugini” centristi. «La collocazione strategica dell’Udc- dice ancora a Vespa Berlusconi – non può che essere nel centrodestra. E noi aspettiamo fiduciosi». La casa nel Ppe è la stessa, ricorda il premier e «negli altri paesi dell’Unione i partiti popolari non si alleano con la sinistra, non sono disponibili ad allearsi con una parte o con l’altra. Questo non è casuale. È la conseguenza del fatto che i nostri valori, i nostri programmi, la nostra economia sociale di mercato, sono concezioni alternative a quelle della sinistra. Questoavviene persinoin Paesi nei quali esiste una sinistra socialdemocratica e riformista vera, a differenza di quella con cui abbiamo a che fare in Italia». Infine, il Cavaliere fa sapere che non rinuncerà alle azioni contro La Repubblica e L'Unità. «Ho il dovere di tutelare non la mia persona, ma l’istituzione che rappresento e che mi è stata assegnata dal voto di milioni di italiani – tiene il punto il premier – Insultando me, si insultano tutti loro, si insulta il loro voto, la loro volontà, la loro dignità».
Il premier Silvio Berlusconi
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GIUSTIZIA
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Alfano, «avanti da soli» di MARCO DELL’OMO ROMA – Il Pdl mostra i muscoli. L’opposizione digrigna i denti. E il Parlamento si prepara ancora una volta a diventare un ring dove si affronteranno i fautori di due visioni inconciliabile della riforma della giustizia (e non solo). La previsione nasce dalle parole del ministro Angelino Alfano (nella foto), che non lascia dubbi sulla volontà del centrodestra di «stringersi a coorte» e approvare la riforma costi quello che costi, anche facendo a
L’opposizione insorge: «Si forza per fare leggi ad personam» meno del contributo della minoranza parlamentare. Anche il «magari!» di Silvio Berlusconi alla domanda di Bruno Vespa sulla riforma della giustizia come banco di prova deldialogo, facapire cheil disgelo, almeno per ora, è un desiderio irrealizzabile. Alfano non lascia molti dubbi sulle reali intenzioni del governo e della maggioranza: «Non so se c'è la possibilità di trovare un’intesa con l’opposizione ma sulla riforma della giustizia: noi non la rifiutiamo ma anzi la ricer-
chiamo, tuttavia in caso contrario il governo non resterà fermo ma andrà avanti anche da solo». Alfano la butta sul filosofico. La suatesi è che c'èun «dovere etico» da rispettare: quello che nasce «dalla nuova fase democratica che consegna al governo uomini votati direttamente dal popolo: cioè l’obbligo di fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale». L’opposizione, invece, sospetta che la maggioranza voglia forzare il parlamento ad approvare
l’ennesima legge ad personam per togliere le castagne dal fuco al premier. Perciò il Pd sfida la maggioranza a mettere sul tavolo le carte che intende giocare. Con l’avviso che si opporrà con tutte le sue forze all’ipotesi della «prescrizione breve», l’escamotage giuridico che il centrodestra, a quanto dicono le voci nei palazzi della politica, vorrebbe approvare per disinnescare ola mina dei processi a Berlusconi. «Se fosse vero – ammonisce la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro – sarebbe una scelta grave e sarebbe l’ennesima forzatura compiuta da questo governo e da questa maggioranza».
Cacciari lascia la politica mentre il neosegretario debutta a Bruxelles e affronta il nodo presidenza
Pd, Bersani al lavoro tra addii e nomine di MARINA MARESCA ROMA - Settimana molto impegnativa per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che oggi debutterà in Europa con un'agenda fitta di incontri a Bruxelles e domani incontrerà a Roma i vertici dell'Udc e dei radicali. Nell'Assemblea nazionale di sabato sarà eletto il presidente del partito (in ottima posizione Rosy Bindi, ma è in campo anche Piero Fassino), mentre il segretario annuncerà i criteri e la squadra con la quale intende governare il Partito democratico. In questi giorni quindi devono essere decise le nomine dei capigruppo di Camera e Senato e una delle due poltrone dovrebbe andare alla minoranza di Dario Franceschini. Tra i papabili Piero Fassino, Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni.
Oggi Bersani farà tappa anche nella sede del parlamento europeo per incontrare il presidente del Pse Martin Schulz, col quale parlerà, tra l'altro, della candidatura di Massimo D'Alema alla carica di Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera. Per Bersani si tratterà di un ritorno, visto che è stato all'europarlamento negli scranni del Pse, di cui Schulz era il capogruppo. A Bruxelles il segretario del Pd incontrerà il commissario all' Economia Joaquin Almunia e il vicepresidente della Commissione, nonché rappresentante italiano nell'Esecutivo europeo, Antonio Tajani. Gli daranno il benvenuto da segretario naturalmente i suoi deputati guidati da David Sassoli, che hanno dato vita assieme ai socialisti al nuovo gruppo dell'Asde.
Ai vertici del Pd sono diverse e importanti le caselle da far combaciare con le nuove nomine mentre continua a far discutere l'uscita del partito di Francesco Rutelli. L'addio dell'ex leader della Margherita è valutato con molto scetticismo anche da moderati come il sindaco di Venezia
Il sindaco di Venezia Cacciari lascia il Pd
Massimo Cacciari, di Firenze Matteo Renzi e Arturo Parisi. Cacciari ha annunciato che dal 2010 non farà più né il sindaco né il deputato quindi non seguirà l'amico Rutelli ma si impegnerà nemmeno nel Pd di Bersani. «Basta. Quante volte occorre essere sconfitti nella vita?», si chiede in un'intervista al Corriere della Sera. «Condivido la scelta di Rutelli ma io con l'Udc non ho nulla a che vedere, né con gli altri», chiarisce. A Bersani «auguro successo, ma sarà la cosa 2, 3 o 4 di D'Alema. È un dramma quel che si profila nel Pd. L'intesa col centro è inevitabile e 'sta frittata qui, un centrosinistra da Prima Repubblica che è il vecchio disegno di D'Alema non mi interessa culturalmente. Anche se è l'unica via per sconfiggere Berlusconi».
E nel Pdl scoppia la “grana” Sicilia di ALFREDO PECORARO PALERMO – Dopo mesi di polemiche e toni roventi, in Sicilia il Pdl è arrivato al capolinea. La diplomazia del partito non è riuscita a mediare tra i coordinatori nazionali e Gianfranco Miccichè, che oggi ratificherà in via ufficiale la nascita all’Assemblea regionale del “Pdl Sicilia”. Non sarà il partito del Sud, progetto rincorso e poi abbandonato dopo i colloqui con il premier Silvio Berlusconi, ma sicuramente lo strappo di Miccichè, che in Sicilia ha fondato Forza Italia assieme a Marcello Dell’Utri, rappresenta un duro colpo per il partito. Dietro si sè, l’ex ministro ha parlamentari nazionali e regionali, ex An vicini a Gianfranco Fini e centinaia di amministratori locali che lo stanno seguendo nell’operazione che ricorda, nella sua virulenza, quella che qualche anno fa portò Leoluca Orlando a rompere con i dirigenti della Dc. Ma a chi lo accusa di volere spaccare il partito o di tirarsene fuori Miccichè replica secco: «Rimango fedele e leale a Berlusconi. Ma, come sempre, mi assumo la responsabilità di non vestire nei suoi confronti i panni dello “yesman” e di lavorare, anche immaginando percorsi diversi, però mai alternativi, affinchè il suo sogno, di un centrodestra forte e invincibile, possa continuare». Lui stesso definisce l’operazione politica come «il nostro Aventino» e considera «assolutamente fallimentare» la gestione del partito da parte dei coordinatori siciliani Giuseppe Castiglione e Domenico Nania. A nulla è valso l’ultimo richiamo del coordinamento nazionale del partito che con una nota ha invitato «i promotori del “Pdl Sicilia” a soprassedere dall’iniziativa, poichè simbolo e nome relativi al Popolo della Libertà sono nell’esclusiva disponibilità del partito e la costituzione di un gruppo Pdl può essere autorizzata solo dal partito stesso». I tre coordinatori – Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini –convocheranno «quanto prima a Roma gli esponenti politicicheintendono darvitaa questa iniziativa per trovare una soluzione che risolva ogni controversia». Miccichè e i suoi però non mollano e nel pomeriggio si sono riuniti a Palermo per definire i dettagli della presentazione del nuovo gruppo, in programma oggi all’Ars.
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Operazione Alias Le indagini dei carabinieri hanno portato all’arresto di diciotto persone
Presi gli artigiani dello spaccio
Il blitz è scattato nelle prime ore di ieri mattina a Marconia di Pisticci: Intorno alle 9,45 le persone arrestate sono arrivate nella caserma dei carabinieri di Matera.
LE indagini sono iniziate a marzo dello scorso anno e sono state condotte sul piano investigativo dal Nucleo Operativo della Compagnia di Pisticci sotto la direzione del Comando provinciale dei carabinieri (foto Videouno)
Forse legami con l’incendio di un bar e il pestaggio del ventenne
Marconia svegliata dalle sirene delle Gazzelle di ROBERTO D’ALESSANDRO
La Cronaca
PISTICCI - L'operazione “Alias” ha scosso di buon ora la città di Pisticci. Perché l'intervento dei Carabinieri che hanno proceduto ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare e le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Matera è stato imponente. L'azione è scattata poco dopo l'alba. Sono stati coinvolti 120 uomini dell'Arma, due unità cinofile, un elicottero ed oltre 40 automezzi. Una vera e propria carovana che ha dato la sveglia prima all'abitato di Marconia, dove è stato effettuato il maggiori numero di arresti ed interventi, e poi a Pisticci centro, dove i Carabinieri hanno fatto tappa, presso la sede centrale della Compagnia, prima di procedere in direzione Matera. Il tam tam si è diffuso alla svelta. In tanti si sono chiesti cosa stesse accadendo. Una volta appreso il motivo di tanto frastuono, la preoccupazione ha ceduto il passo alla tranquillità ed anche ai commenti che in questi casi inevitabilmente si moltiplicano soprattutto in realtà a misura d'uomo come i centri abitati del territorio di Pisticci. In seguito all'operazione, inoltre, è stato possibile comprendere di più anche in riferimento ad alcuni recenti episodi avvenuti a Marconia, che in
L'OPERAZIONE “Alias” è iniziata con l'arresto nella flagranza di reato di Emanuele Albano, classe 1987, nato ad Acerra e residente a Marconia (attualmente ai domiciliari, alias “Coscetta”), trovato in possesso di 105 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, quantificati in 216 dosi. Sono così iniziati alcuni arresti effettuati dai carabinieri. Ieri sono finiti in manette il trentenne Michele Brigante alias “Negro” di Pisticci, il ventitreenne Michele Carrescia nato a Policoro e residente a Pisticci, Franco De Luca (classe 1989) alias “Francuccio” nato a Nola e residente a Pisticci, Armando Esposito (classe '61) alias “Mengozza”nato a Napoli e residente a Marconia, il ventitreenne albanese Meta Fatmir alias “Miri”, il venticinquenne pisticcese Alessandro Fumarola alias “Falcon”, il ventiseienne pisticcese Ivano Lapadula alias “Orso” e il quarantottenne Settimio Potenza (nato a Cirigliano e residente a Pisticci). Ai domiciliari, invece, il ventiseienne Giuseppe Aiardo alias “Banana” nato ad Acerra e residente a Marconia, il ventiduenne pisticcese Emanuele Albano alias “Coscetta”, il ventiquattrenne pisticcese Giovanni Blancagemma (i carabinieri lo hanno raggiunto a Levico Terme), il trentatreenne Sergio Cantisani (nato a Policoro e residente a Pisticci) alias “Giuggiolo”, il ventiduenne Giovanni Carlone (nato a Policoro e residente a Pisticci, era in una comunità terapeutica in provincia di Brindisi), il ventenne Salvatore Farina (nato a Matera, residente a Pisticci) alias “Lopiccolo”, il ventiduenne pisticcese Antonio Lino Gallicchio, il ventenne pisticcese Federico Giannace alias “Montone”, il ventitreenne Giovanni Leone (nato a Policoro e residente a Pisticci), il trentaduenne Daniele Mancino (nato e residente a Bergamo), alias “Lo Zio”.
qualche modo ed in una misura sulla quale c'è ancora da far luce, sembrano collegati ad “Alias”. L'incendio del bar Marconia, innanzitutto. Perché nel corso della conferenza stampa dei Carabinieri, tenuta a Matera, è emerso che qualche recente episodio potrebbe anche avere dei rapporti con l'ultima ondata di arresti, perché l'attività di spaccio veniva esercitata in alcuni locali e nelle piazze principali dei due centri più popolosi di Pisticci. Ad un certo punto è stato fatto ad un recente incendio di un'attività pubblica. Suona
come una conferma, insomma, di come quel fatto, avvenuto a fine settembre, potrebbe avere una matrice dolosa. In tal senso, dunque, le indagini dei Carabinieri avrebbero avuto una forte evoluzione, se è vero che, all'indomani dell'incendio, la stessa Arma pareva indirizzata a giustificare l'episodio come un fatto accidentale. Collegabile in qualche modo all'operazione Alias pare anche il pestaggio di un giovane ventenne di Marconia, avvenuto ad opera di tre pregiudicati policoresi lo scorso 30 ottobre. Nella conferenza, infatti, si è fatto riferimento ad un ragazzo depositario di informazione di garanzia ed aggredito da tre persone mentre si recava in caserma. Non a caso i Carabinieri avevano seguito sin da subito una pista che portava agli ambienti degli stupefacenti. Storie che si intrecciano, dunque, e che si spiegano nell'ambito dello stesso giro di spaccio sgominato con una operazione dalle dimensioni ragguardevoli, soprattutto se rapportata al territorio sul quale è stata condotta. Un territorio che vive in una situazione di sostanziale serenità, ma nel quale iniziano ad attecchire fenomeni delinquenziali che le forze dell'ordine continuano, tuttavia, a contrastare con puntualità ed efficienza. regione@luedi.it
L’arrivo delle persone arrestate (foto Videouno)
GLI ARRESTATI
Input decisivo per le indagini le due morti per overdose a Pisticci UN input forse decisivo per dare il via alle indagini, iniziate non a caso nel 2008, è arrivato ai Carabinieri di Pisticci, già guidati all'epoca dal Capitano Pietro Mennone, in seguito a due morti sospette verificatesi nell'ottobre 2008 e nel febbraio 2009. Il primo decesso avvenne a Pisticci centro e la vittima fu Antonio Tursi, stroncato tecnicamente per arresto cardiocircolatorio. Dopo il decesso non si sono conosciuti particolari sviluppi. Ma conferme sull'ipotesi che la morte possa essere sopraggiunta per overdose giungono indirettamente adesso proprio dalla conferenza stampa dei Carabinieri a margine dell'operazione “Alias”. Perché quella morte, per come era maturata, iniziò a far suonare un campanello d'allarme negli uomini dell'Arma e, di conseguenza, negli inquirenti. Velatamente circolò l'ipotesi che c'entrasse qualcosa l'eroina tagliata male.
Poi, a distanza di pochi mesi, un nuovo caso sospetto. Muore nella sua casa di Centro Agricolo Michael Benedetto, un giovane del posto. Anche qui il referto parla di arresto cardiocircolatorio. Ma poi, a distanza di pochi giorni dal decesso, i Carabinieri di Pisticci arrestano uno spacciatore di Garaguso in possesso di metadone, una concomitanza che lascia quantomeno pensare. «Tutto nasce dalla morte di due ragazzi a ottobre 2008 ed a febbraio 2009», dirà il Capitano Mennone in conferenza stampa. Ma anche in questo caso non è possibile sapere altro, perché alcune nuove indagini sono già corso e nel futuro prossimo si attende qualche altra grossa novità nell'ambito delle operazioni di contrasto delle attività di spaccio in territorio di Pisticci. Roberto D’Alessandro regione@luedi.it
I NUMERI Blitz con 120 militari LE indagini sono iniziate a marzo dello scorso anno e sono state condotte sul piano investigativo dal Nucleo Operativo della Compagnia di Pisticci sotto la direzione del Comando provinciale dei carabinieri. Nella fase esecutiva, ieri mattina, sono stati impiegati 60 carabinieri della Compagnia di Pisticci, 60 militari del Comando provinciale di Matera (tra uomini del reparto Operativo e delle Compagnie dipendenti), un aeromobile del 6° elinucleo carabinieri di Bari e unità cinofile del Nucleo carabinieri di Tito Scalo. Sul piano processuale le indagini sono state coordinate dalla Procura della repubblica di Matera nella persona del sostituto procuratore Valeria Farina Valaori. Si tratta del secondo durissimo colpo inferto al traffico di hashish ed eroina nel Metapontino.
Franco De Luca
Meta Fatmir
Giuseppe Aiardo
Emanuele Albano
Armando Esposito
Michele Carrescia
Sergio Cantisani
Salvatore Farina
Alessandro Fumarola
Antonio Lino Gallicchio
Federico Giannace
Ivano Lapadula
Giovanni Leone
Michele Brigante
Settimio Potenza
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MARCONIA DI PISTICCI “Negro”, “Francuccio”, “Orso”. Sono solo alcuni dei nomi in codice utilizzati per non farsi riconoscere dai 18 presunti componenti (otto sono stati accompagnati nel carcere di Matera, altri dieci sono ai domiciliari) di una banda specializzata nel traffico e nello spaccio di droga arrestati nelle prime ore di ieri mattina dai Carabinieri del Comando provinciale di Matera durante l'operazione “Alias”. Taranto e Napoli le zone di acquisto di eroina, hascisch, marijuana e crack, alcuni locali di Marconia di Pisticci, invece, i centri dello spaccio. Le indagini (coordinate dal pm di Matera, Valeria Farina Valaori, che ha ottenuto le ordinanze di custodia dal gip, Roberto Scillitani), iniziate a marzo dello scorso anno, hanno riguardato anche aspetti della morte di due tossicodipendenti, fra l'ottobre 2008 e il febbraio 2009. Nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Pisticci (in particolare, i marescialli Cosimo Campa, Dario Turco, Roberto Lopatriello, Francesco Monaco del Nor di Pisticci e il maresciallo Arcangelo Minei, comandante della Stazione di Marconia) con il coordinamento del Comando Provinciale di Matera (ha collaborato il reparto operativo comandato dal capitano Michele Basilio), illustrate ieri nel corso di una conferenza stampa dal tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale, e dal capitano Pietro Mennone, comandante della Compagnia di Pisticci, è stato individuato un gruppo di persone nella frazione di Marconia di Pisticci e nell'hinterland del Materano che importava da Taranto e poi smerciava quantitativi non inferiori a 30 grammi di eroina pura settimanali, oltre a notevoli quantitativi di hashish (gli inquirenti hanno spiegato che si trattava di sostanza carica di principio attivo, che fruttava numerose dosi) alimentando così il mercato dello spaccio dell'intera provincia, con ingenti profitti. Nel sodalizio, come ha spiegato il capitano Menno-
ne, non c'era una mente, si trattava essenzialmente di “artigiani dello spaccio”: «Non era una struttura stabile, organizzata in maniera precisa ma piccoli gruppi che si formavano a seconda delle amicizie del momento». In pratica, se qualcuno di loro finiva in manette, altri del gruppo erano pronti a sostituirlo. Il modello operativo è lo stesso dell'operazione Fight Club che portò, nello scorso giugno, a 13 arresti e 43 denunce in stato di libertà. Per l'attività di spaccio erano utilizzati fiancheggiatori che, svolgendo un ruolo di “staffetta”o di “osservatori” durante i viaggi per l'approvvigionamento degli stupefacenti riuscivano a difendere il carico illegale da eventuali controlli delle forze dell'ordine. La droga, una volta giunta nella frazione di Marconia di Pisticci da Taranto e da Napoli, veniva poi immessa nel circuito dei consumatori. Il tenente colonnello Domenico Punzi ha sottolineato che quello del traffico e dello spaccio di sostanza stupefacenti è un settore particolarmente delicato della criminalità: «Il fenomeno è avvertito nella provincia e viene contrastato con ogni mezzo. - ha affermato il comandante Punzi Il settore degli stupefacenti è fortemente monitorato perché alimenta la criminalità organizzata». Dopo le operazioni “Fight Club” e “Alias”, a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi. Intanto, per incastrare la banda, sono state utilizzate attività tecniche, intercettazioni ambientali e tecnologia Gps. In undici mesi di indagini (36 i capi di imputazione contestati per violazione degli articoli 110, 81 del codice penale e 73 del D.P.R. 309/90) sono state arrestate 12 persone in flagranza di reato (di queste, tre dal Comando della Compagnia di Pisticci: C.M. classe ‘90, P.D. classe ‘83 e L. N. classe ‘86), 32 persone denunciate presso la Procura della Repubblica di Matera, è stata accertata la cessione di circa 50 dosi settimanali di hashish ed eroina e sequestrato 1 chilo e 290 grammi di hashish, 16 grammi di eroina e 20 di marijuana. r.montemurro@luedi.it
La conferenza stampa delle 10,45 al Comando provinciale con il capitano Pietro Mennone, comdante della Compagnia di Pisticci, e il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale (foto Videouno)
L’approfondimento
Eroina e hashish da Napoli e Taranto per rifornire i consumatori di Marconia di ROSSELLA MONTEMURRO
Il gruppo individuato dai carabinieri nella frazione di Marconia di Pisticci e nell'hinterland del Materano importava da Taranto e smerciava quantitativi non inferiori a 30 grammi di eroina pura settimanali (foto Videouno)
Martedì 3 novembre 2009
Politica lucana
Oggi c’è Commissione regionale del congresso ma è vigilia di polemiche
Pd: è guerra dei numeri Sonnessa ufficializza: Speranza è primo con 37 delegati, ma Adduce lo sconfessa di SALVATORE SANTORO POTENZA - Un caso dopo l’altro. La situazione interna al Pd lucano è in pieno caos. Tra dichiarazioni, ritardi nello spoglio delle schede (o perlomeno nell’ufficializzazione dei risultati), accuse e silenzi di alcuni, ancora non è chiaro come andrà a finire la corsa per la segreteria regionale del più grande partito politico del centrosinistra lucano. Di certo c’è che otto giorni dopo lo svolgimento delle Primarie ancora non è chiaro chi saranno i cento delegati che il prossimo 14 novembre parteciperanno al ballottaggio regionale. Anzi, mentre sembrava che almeno gli sfidanti fossero certi, rispetto al risultato del 25 ottobre, il candidato segretario Adduce (il terzo in termini di voti) domenica scorsa ha “svelato” che stando ai regolamenti nazionali, Speranza (primo alle urne delle Primarie) per una questione tutta tecnica sul conteggio degli scarti potrebbe aggiudicarsi meno delegati di tutti e quindi uscire dal ballottaggio finale. Un caso che “qualcuno” ha paragonato ai meccanismi democratici afgani e che ieri ha fatto “sorridere” per l’annullamento del ballottaggio che ha di fatto proclamato Hamid Karzai quale vincitore delle elezioni presidenziali dell’Afghanistan. E’ evidente che il paragone è azzardato, ma non c’è dubbio che la corsa alla segreteria lucana del Pd stia diventando un vero e proprio “caso”in cui ognuno ha la propria verità.
«Una nota non precisa», è il messaggio che si diffonde immediatamente. Sonnessa da parte sua al cronista che chiede lumi, risponde secco: «Non ho commenti da fare. Parlo solo attraverso le note». Chi parla invece è Salvatore Adduce che rincara le critiche: «Al solito fanno una forzatura. La Commissione regionale si riunirà domani (oggi ndr) e Sonnessa evidentemente già tira le somme prima. Questo evidentemente è fuori dalla grazia di Dio e mi meraviglia molto che dice questo; evidentemente non capendo quello che io ho già cercato di dire. Per me è chiaro che la situazione è tale per cui se non stiamo attenti l’irrigidimento sui meccanismi può provocare ulteriori disastri». «A me continua a non piacere - aggiunge Adduce al cronista - come si sta svolgendo il dibattito con qualcuno che già si ritiene vincitore. Non ci sono vincitori ma c’è un risultato che consegna tre minoranze e anche la minoranza che percentualmente è più avantinonha unosplendidospolvero. Io continuo a ritenere comunque che i problemi del Pd lucano ce li dobbiamo risolvere noi in Basilicata senza colpi ditesta esenza ritenerediavere ditimbri che non ci sono perchè il Pd nazionale non potrà che rispettare le regole che sono state scritte proprio a livello nazionale». Insomma prosegue il braccio di ferro la cui soluzione sembra essere ancora lontana. In tutto questo, Erminio Restaino è l’unico che non commenta.
Un immagine dei tre candidati segretari prima delle Primarie del Pd
Tanto che ieri, anche quello che sembrava essere l’atto conclusivo della vicenda ha innescato altre reazioni che inevitabilmente alzeranno ulteriormente il livello della polemica interna. Giuseppe Sonnessa, presidente della Commissione regionale per il Congresso, ha infatti diramato una nota (alle 18 circa) in cui si legge testuale: «Le interpretazioni di parte di numeri e seggi, risultanti dalle primarie dello scorso 25 ottobre, lasciano oggi il posto alle comunicazioni ufficiali che solo la Commissione regionale per il Congresso del Pd può fornire. E la Commissione regionale solo oggi ha
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GRANDE LUCANIA
ricevuto dalla sede nazionale del Pd la conferma dell'ipotesi di assegnazione dei seggi che giorni fa è stata inviata per la valutazione. Un’ipotesi confermata, dunque, che vede 37 delegati attribuiti al candidato segretario Speranza, 36 a Restaino e 27 ad Adduce. Per la ratifica definitiva e la proclamazione degli eletti, come da regolamento, è convocata per domani pomeriggio la competente Commissione per il Congresso che procederà anche a convocare l'assemblea regionale per i prossimi giorni». Tutto risolto? Nemmeno per sogno. Immediata la reazione di alcuni ambienti democratici.
POLEMICHE DIPIETRISTE
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Nominati i garanti per le candidature
Dopo MicroMega anche la Voce delle voci parla di Belisario
LA Grande Lucania si prepara in anticipo per i prossimi appuntamenti elettorali (comunali a Matera e in altri centro e regionali). Sabato, infatti, nel corso di una riunione degli iscritti è stato costruito il Comitato dei garanti per le proposte di candidature. E’ quanto si apprende in una nota della segreteria della Grande Lucania in cui per quanto riguarda gli aspetti politici si legge: «Consci del successo elettorale riscosso al neonato movimento politico, che alle elezioni provinciali dello scorso mese di giugno - dopo solo qualche mese dalla nascita - ha superato i 5.500 voti in ambito regionale; gli aderenti, nell'assemblea presieduta dal presidente regionale Leonardo Pinto e dal segretario regionale Nicola Manfredelli, hanno deliberato la costituzione di un comitato dei garanti che dovrà occuparsi di valutare e sottoporre agli organi interni le proposte di candidatura e delineare il percorso amministrativo per la predisposizione degli atti e la raccolta delle firme dei presentatori delle liste». «L'ampio dibattito - si legge ancora - ha fatto registrare la convergenza di tutti gli intervenuti sulla gravità della situazione politica italiana e lucana in particolare con la riaffermazione decisa della necessità di una ampia partecipazione alla vita pubblica ed amministrativa di quanti sono animati da elevati sentimenti e fattivi auspici di solidarietà, federalismo, giustizia e libertà per il bene comune ed il progresso sociale. Nell'incontro è stata confermata la data del 6 dicembre prossimo, prima ricorrenza annuale della costituzione de “La Grande Lucania”, per l'assemblea generale del movimento che si terrà a Grassano».
La lunga scia di polemiche scatenata dall’inchiesta di MicroMega - la prestigiosa rivista nazionale di filosofia e politica diretta Paolo Flores D’Arcais - sull’Italia dei valori e sul capogruppo al Senato, il lucano Felice Belisario non ha fine. Giornali nazionali continuano a occuparsene e a rilanciare la questione. Ieri in particolareè toccatoalmensile LaVoce delle voci (rivista mensile allegata alla Voce della Campania) diretta da Andrea Cinquegrani e Rita Pennarola che alza tiro e parla di nuovo di «tiri incrociari e manovre sottobanco» che «scuotono il partito di Di Pietro». Nello specifico lucano, l’ultimo caso citato è quello legato a Mastrosimone.
Giuseppe Potenza (Dc) stigmatizza il dibattito «tutto centrato sugli organigrammi»
«Cattolici insieme a difesa dei valori» POTENZA - «Dinanzi alla gravità dell’attuale declino etico, sociale, economico e politico che si registra da tempo in Basilicata, dove il dibattito è tutto centrato su organigrammi di candidature in vista delle regionali, noi, a costo di sembrare “gli ultimi romantici fuori della storia”, non rinunciamo al nostro obiettivo di ricomporre l'arcipelago cattolico senza posizioni subalterne». E’ quanto sostiene il segretario regionale della Basilicata della Dc, Giuseppe Potenza che dopo aver stigmatizzato aggiunge: «Siamo consapevoli delle grandi difficoltà, ma siamo anche convinti che i cattolici non possano continuare ad essere semplici testimoni assenti e distratti e che, pertanto, qualcuno debba assumere una iniziativa forte per quel 'coordi-
namento permanente' invocato da più parti di tutti i gruppi d'ispirazione cattolica per un rinnovato impegno politico». E ancora sottolinea il segretario regionale della Dc di Basilicata: «Dinanzi a uno scenario sempre più distante dalle nostre tradizioni culturali e politiche emerge con forza l'esigenza che, come ha anche recentemente ricordato Benedetto XVI, i cattolici si riapproprino del loro ruolo sociale e politico a difesa di quei valori naturali che sono anche principi laici espressamente sanciti dalla nostra Costituzione». E ancora dichiara Giuseppe Potenza: «Le Regioni possono avere un ruolo significativo in tutta una serie di materie dove possono trovare applicazione i principi della dottrina socia-
le cristiana; credo che sia questo il livello da cui debba ripartire il protagonismo del cattolicesimo politico in sintonia con quei partiti che si riconoscano in programmi ispirati a detti principi. Con piena disponibilità a fare tutti i passi indietro necessari per agevolare tale ricomposizione, pur di reagire e rivendicare con forza i nostri riferimenti culturali, spirituali e politici». «Non possiamo accettare - conclude il segretario Dc di Basilicata Giuseppe Potenza - che il patrimonio ideale della nostra tradizione divenga definitivamente subalterno a partiti che appaiono privi di reali valori. I cattolici hanno il dovere di uscire da questa posizione di silente subalternanza volta ad ottenere solo un qualche spazio di potere».
Cillis su politica
«Vitale creare un partito di massa dei lavoratori»
«La crisi esplosa nel 2008 segna il capolinea di un intero ciclo di sviluppo capitalistico degli ultimi 30 anni, la cosiddetta “fase neoliberista”, che ha assunto le caratteristiche di vero e proprio modello produttivo e sociale, globalizzazione come estensione del modello di produzione e consumo dei “Paesi avanzati”, sviluppo trainato dalla finanza, sfruttamento predatorio delle risorse naturali, privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, crescita delle disuguaglianze sociali, svalorizzazione del lavoro, con la precarizzazione e il peggioramento delle condizioni di lavoro, deperimento della democrazia, il tutto sostenuto da un’imponente offensiva ideologica basata sulla centralità del mercato e il ridimensionamento dell'intervento pubblico. La difficoltà di individuare soggetti e contenuti di una proposta alternativa sono particolarmente evidenti nel nostro Paese che vive una profonda crisi democratica, ciò chiama in causa direttamente la politica e anche la sinistra. Infatti gli effetti e l'uso della crisi, licenziamenti, il dilagare della precarizzazione, chiusure di fabbriche, tagli allo stato sociale, controriforma della scuola, richiedono necessariamente una forte risposta in difesa dei diritti e della dignità del lavoro anche per impedire un profondo arretramento dei rapporti sociali, questo rende necessario la ricerca di alternative praticabili al modello di sviluppo che è causa della crisi stessa. Credo che sia ineludibile un cambiamento di paradigma del modello produttivo e sociale da mettere in relazione alla questione democrazia come terreno della sinistra nel nostro Paese su cui fondare un partito di massa delle classi lavoratrici per rilanciare la speranza e il sogno della trasformazione della società in direzione della giustizia sociale e dell'uguaglianza, questo vale tanto per l'insieme del Paese tanto quanto la nostra Regione». Giuseppe Cillis
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Economia 11
Italia / Mondo
Il Governo valuta la possibilità di prorogare gli aiuti
Domani la Finanziaria in Senato
Gli incentivi aiutano l’auto ottobre boom per il mercato
La maggioranza è divisa sul taglio dell’Irap
di CRISTINA LATESSA
di PAOLO TAVELLA
ROMA – Ottobre frizzante per il mercato dell’auto che, sostenuto dagli incentivi e quando mancano due mesi alla loro scadenza, fa registrare il maggior balzo dell’anno, +15,7%, per un totale di 195.545 nuove consegne. Anche gli ordini nelle concessionarie fanno registrare un +15%, e portano gli esperti a confermare le previsioni per il mercato italiano 2009 nel range di 2.100.000 vendite e un calo contenuto del 2,9% sul 2008. «Gli incentivi stanno facendo recuperare il mercato» –commenta il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, nell’annunciare che il Governo deciderà su un’eventuale proroga «a fine novembre». Le vetture ecologiche, che hanno rappresentato nei primi dieci mesi il 20% delle vendite, sono quelle che vivacizzano ancora una volta le vendite. Per il gruppo Fiat, forte di una proposta completa sulle eco-vetture, ottobre si chiude con un balzo vendite del 15% ed una quota al 32,58%. Sui dieci mesi in particolare, come rileva Il Lingotto, allunga il passo portandosi al 33,1% di quota (in aumento di 1,1 punti percentuali) e facendo meglio di un mercato in calo del 3,9% contenendo invece il passivo allo 0,4%. Ma se gli ecoincentivi fanno crescere la quota delle vetture ad alimentazioni alternative, la crisi che impone risparmi agli italiani fa anche crescere la voglia del low cost,tanto che il boom di vendite della Dacia (+126,84%, per 2.062 consegne) porta Renault a insediarsi al secondo posto tra i gruppi esteri leader nelle vendite in Italia, dietro alla primadonna Ford. Tra i marchi del Lingotto, è Lancia a fare la superstar ad ottobre. Si guadagna una quota del 5% circa con un balzo delle vendite del 28,1%. Anche sul progressivo annuo, con volumi in crescita del 5%, migliora la quota di 0,4 punti percentuali attestandosi al 4,7%. Bene anche il brand Fiat, che sale nelle vendite ad ottobre del 14,6% rispetto allo scorso anno, per una quota del 25,1%. Punto e Panda continuano ad essere le vetture più vendute in Italia e il Lingotto si aspetta grandi cose dalla nuova Punto Evo, per la quale, a partire dal suo lancio il 10 ottobre scorso, si è avuto un boom di richieste oltrele attese.Per AlfaRomeo ottobre è invece depresso con un calo delle vendite dell’1,07%. Gli incentivi funzionano, notano Anfia, Unrae e il Centro studi Promotor e vanno rinnovati a sostegno di un mercato cheda solo non è in grado ancora di scrollarsi la crisi di dos-
ROMA - Arriverà domani in Aula al Senato la legge Finanziaria. E sul testo sono piovuti oltre 500 emendamenti mentre altri 150 (in totale quasi settecento richieste di modifica) sono stati presentati sul ddl di bilancio. A tener banco è soprattutto la questione Irap su cui si appuntano attese raffreddate con decisione dal Governo. Ma le pressioni per arrivare a una riduzione della tassa non sono affatto concluse e anche dalla maggioranza arrivano proposte per intervenire. A giudizio del presidente della Commissione Bilancio del Senato, Mario Baldassarri, margini ci sono e anche la copertura (vero muro su cui si attesta il ministro Tremonti nel negare possibili interventi) può essere trovata. Non aspettando gli incassi dello scudo fiscale («è gettito una tantum mentre la riduzione dell'Irap ha effetti permanenti» ha ribadito Baldassarri) ma agendo soprattutto su possibili e certificate riduzioni di spesa. In più per Baldassarri si può intervenire anche rimodulando e trasformando gli aiuti alle imprese. Proprio in quest'ottica Baldassarri ha presentato un emendamento che avvia il taglio dell'Irap circoscrivendolo alle imprese fino a 50 dipendenti che si impegnino a non licenziare durante il periodo di crisi. La partita è quindi in pieno svolgimento e ieri sera il relatore del provvedimento sulle infrazioni Ue Lucio Malan ha definito «non inverosimile» che si possa anticipare un intervento sull'Irap inserendo un emendamento al decreto da stamane in Au-
la al Senato. Una mossa comunque rischiosa visto che potrebbe incappare nella dichiarazione di estraneità alla materia causando l'automatica decadenza. A spingere per un graduale taglio della tassa è anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, secondo cui è indispensabile muoversi con gradualità per non mettere a repentaglio la tenuta dei conti. Le opposizioni sono più tiepide. E ieri l'economista Pd Stefano Fassina secondo cui sarebbe molto più utile destinare i quattro miliardi di taglio dell'Irap a un sostegno diretto alle famiglie per spingere i loro consumi. «Non sono innamorato dell'Irap - ha spiegato Fassina - ma per attutire i costi della crisi meglio intervenire sul fronte delle famiglie. Anche perché attraverso il taglio dell'Irap le imprese avranno un po’ più di liquidità a breve ma riusciranno a fare poco se non troveranno uno sbocco per i loro investimenti». Delusi anche gli industriali. Per il presidente della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, «gli annunci sul taglio dell'Irap sono una favola che ci stanno raccontando. Non si può dire mercoledì che si taglia l'Irap, venerdì che sarà una riduzione programmatica, sabato che bisogna verificare la copertura e domenica che non ci sono i soldi». Sul piede di guerra, ma per motivi opposti i sindacati pronti a scioperare «perché la riduzione dell'Irap non è utile all' insieme dell'economia », come sostenuto da Luigi Angeletti, segretario generale della Uil.
Sindacati contrari «Non è utile all’economia»
so. la proposta dell’Unrae è di allargare la platea delle auto rottamabili a tutte le Euro 2 attualmente in circolazione, che alla fine del 2009 saranno circa 8.000.000 di unità. L'associazione che riunisce le case estere presenti in Italia evidenzia inoltre che sarebbe opportuno coinvolgere negli ecoincentivile vetture dei segmenti maggiori. L’Unrae invita anche il Parlamento, che sta esaminando un ddl a favore dell’l'utilizzo del metano, a includere anche il gpl, per evitare distorsioni di mercato e in considerazio-
ne della maggiore preferenza finora accordata dagli italiania quest’ultimo carburante (ad ottobre, +421% vendite per le auto a gpl e una quota del 21,25% contro +21,1% per le auto a metano e un 4,85% del mercato). Il Centro Studi Promotor sottolinea infine come «l'impegno del governo per il rinnovo degli incentivi abbia restituito spirito agli operatori dell’auto, con l’indice della fiducia dei concessionari tornato al livello raggiunto lo scorso marzo, subito dopo l’adozione degli ecobonus.
Messi a disposizione dalla Banca del Mezzogiorno
Finanziamenti a tassi agevolati per le imprese del Sud LA BANCA Popolare del Mezzogiorno mette a disposizione delle imprese del sud Italia finanziamenti a tassi agevolati come sostegno del capitale circolante per affrontare la difficile fase di congiuntura economica. «In un momento particolarmente critico per il mercato, con l'approssimarsi della fine dell'anno, molte imprese si trovano ad affrontare problemi di liquidità a fronte di criticità di cassa e ritardi nei tempi di incasso - è stato spiegato dall’istituto -. La Banca Popolare del Mezzogiorno mette a disposizione un finanziamento chirografario di breve durata, di importo massimo di 500.000 euro finalizzato a finanziare il pagamento delle imposte, contributi e la tredicesima mensilità. Il tasso applicato all'operazione è conveniente e l'imprenditore potrà decidere se posticipare l'inizio dell'ammortamento del finanziamento, pagando la prima rata anche a partire dal mese di marzo 2010».
Questa nuova linea di intervento, destinata ad aziende con fatturato di almeno 1 milione di euro, si affianca alle altre che negli ultimi mesi la BPMezz ha avviato, sia per accompagnare la ripresa delle imprese del sud fornendo un ulteriore aiuto concreto a quelle aventi adeguate prospettive economiche ma in temporanea situazione di difficoltà (attraverso agevolazioni per il microcredito, operazioni di consolidamento bancario, sospensione dei debiti, ecc.), sia a favore delle famiglie in difficoltà (con la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, le agevolazioni per la scuola, ecc). «La liquidità è la principale emergenza di breve periodo che le imprese si trovano a fronteggiare - ha dichiarato il direttore generale Giampiero Maruggi -. La possibilità di trovare forme vantaggiose finalizzate a sostenere i flussi di cassa e il capitale circolante è un elemento indispensabile per “tenere acceso il motore delle nostre imprese. L'inizia-
tiva che abbiamo lanciato è un segnale inequivocabile della nostra volontà di essere sempre al fianco delle imprese del sud. Obiettivo dei nostri interventi è ridurre l'impatto della crisi assicurando celermente il necessario sostegno all'economia, con le forme di credito più coerenti alle specifiche esigenze. Sono infatti necessari interventi mirati se si vuole veramente essere vicini agli imprenditori». «La presenza capillare della Banca Popolare del Mezzogiorno, con 115 filiali in Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia - ha concluso il direttore Maruggi - è una garanzia di relazione e attenzione: il nostro impegno è di seguire ciascuna impresa e studiare tutte le soluzioni utili al loro sviluppo e alla loro crescita. Coloro che sono interessati all'iniziativa potranno richiedere ulteriori chiarimenti presso una delle 115 filiali della Banca Popolare del Mezzogiorno il cui elenco è disponibile sul sito internet www.bpmezzogiorno.it.
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Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
L’AUTUNNO NEL VULTURE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ARMANDO LOSTAGLIO SOSPINTI dall'odore delle cantine e dal vento che accarezza gli ulivi: alle pendici del Vulture, fra Rapolla e Barile, fino a toccare Rionero e vedere più in là Ripacandida e Ginestra. Lo scenario è suggestivo, è come "scivolare fra valli fiorite / dove all'ulivo si abbraccia la vite", cantava Fabrizio De André. Succede così di passare per i quartieri e riassaporare ancora gli antichi profumi che emanano i tini, dalle innumerevoli cantine. La vendemmia si consuma come un rito antico. Odori di un tempo che la vendemmia ripropone in un territorio di arcaica vocazione contadina, il Vulture, terra di aglianico (quello d.o.c.), e poi di olio d'olive ed acque minerali. Un rito antico che qui affonda nelle radici profonde delvulcano estinto, dentro lavita di tante generazioni, secoli di buon vino e di allegrie nei quartieri di pietra che pure mascheravano disagi e povertà. E nei mesi degli ultimi frutti e degli ultimi raccolti, il Vulture vive la sua festa più intensa. Dall'alto della cima, dai sette dorsali che appaiono come un avvoltoio (per i latini vultur,appunto), l'occhioosservaquegliuomini mestielieti che come formiche perpetuano la liturgia della terra, tra filiere di viti in distese talvolta dirupate, e fra ulivi contorti. Da Melfi a Rapolla a Ripacandida, e da Ginestra l'occhio arrivafinoaVenosa;ai piedidellamontagnac'èRionero, con la sua prima zona di San Savino. "Qui, quando è buona annata, si miete anche tra i sassi." - Scriveva in un suo racconto lo scrittore rionerese Vincenzo Buccino: "Questa volta l'annata è buona, e che buona? E' grassa, esuberante. L'uva è mostosa, più turgida della pingue terra di San Savino. Il mosto è più viscoso dell'olio delle olive della Fiumara e delle Querce". Chissà in quanti ricorderanno quel cantore del vino: zio Michele che per tutti era "Pastina", questo il suo inconfondibile nome. Bevitore e chissà quanto conoscitore di vino, che gli bastavano pochi bicchieri e riusciva a declamare versi e versi di autorevoli poeti, lui che era un ortolano con poca scuola alle spalle. Da Pascoli a De Amicis, fino a Dante e Boccaccio. Nelle feste indossavalo "scullino", comeveniva chiamatoil papillon dei poveri. Riusciva ad allietare con rime estemporanee la festa della vendemmia, il rito degli ultimi raccolti dell'anno. Un cantore, un oracolo buono, questo era "Pastina", sacerdote della vendemmia.Altrove quel rito antico è ormai un concerto di tecnologie moderne, vi è grande dispendio di risorse per vini sempre più pregiati, dal sapore ricercato per palati raffinati. Poco spazio per le "feste bacchiche" di un tempo, quando l'uva si pigiava coi piedi, che solo quando diventavano rossi si poteva smettere. Ce lo racconta zio Francesco di Monticchio, che ricorda di come si spandeva penetrante l'odore inebriante di mosto. Quell'aspro odore che riavvicina nei secoli il culto dei Satiri che si incoronavano di pampini e ballavano fra filari di viti. Appena dopo la vendemmia ha luogo il rito della raccolta delle olive sugli alberi contorti, con le "frustate acide" dei rami quando sono prese negli occhi. I frantoi, meglio, i "trappeti", si affollano di contadini infreddoliti di ritorno dagli oliveti, con i loro sacchi gonfi di frutto, l'ultimo raccolto dell'anno, prima del lungo letargo, l'inverno che incombe. Il colore delle castagne sa di autunno, il suono sordo delle noci schiacciate nel palmo della mano, anche questo sa di autunno. Colori, sapori e musica senza tempo, sudore e fatica: questo è l'autunno, meglio celebrato da cantori e poeti: "Stagione di nebbie e morbida abbondanza, Tu, intima amica del sole al suo culmine / Che con lui cospiri per far grevi d'uva / Le viti appese alle gronde di paglia dei tetti..." magnificava il romantico inglese John Keats. E il nostro: "Quando morirò, ve ne prego, unite con un lungo sifone il vigneto al di sopra del cimitero con la terra dove andrò a riposare, perché possa anche lassù poter godere del frutto pregiato, dell'aglianico e del moscato, e della malvasia..." sospirava così prima dell'ultimo respiro Michele “Pastina”, uomo di altri tempi, immersi nella magia degli odori che solo l'autunno sa regalare. Da regalare a quanti si sentono (con Walt Whitman) “sensibili alle foglie”. (pergamena per Enogea 2009)
I DUE VOLTI DEL DOLORE di ANTONELLA CIERVO C’E’ poesia nella morte? In quella naturale o cercata, esiste la ricerca di una verità che le parole di tutti i giorni non riescono atrovare?Nel giorno dedicatoalla commemorazione dei defunti, salutiamo per l’ultima volta Alda Merini ultima esponente della poesia di straordinario valore che Dario Fo non ha esitato a definire «Di alta moralità, dove c’è amore per l’umanità». Nelle stesse ore, in altro luogo e realtà distante si saluta per l’ultima volta Diana Blefari, brigatista ergastolana a Rebibbia.Due volti del dolore di vivere, due anime che avevano dato differenti valore alla fatica di svegliarsi ogni giorno e affrontare il peso della vita. Quale distanza c’è fra questi mondi? Le parole che Alda Merini riversava con incontrollabile vigore nelle sue rime, sembrano aver trovato espressione, quasi per una invalutabile e misteriosa connessione, nell’ultimo gesto di Diana Blefari che ha annodato strette strette, perché nessuno allentasse il suo dolore, le strisce del lenzuolo con cui ha salutato celle, secondine, aule di tribunale. «La pace che sgorga dal cuore; e a volte diventa sangue, il tuo amore che a volte mi tocca e poi diventa tragedia; la morte qui sulle mie spalle, come un bambino pieno di fame che chiede luce e cammina» . Scrive così la Merini nella poesia “La pace”.La follia ha trovato lucidità fatale nella fine, seppur lontana nelle scelte e nei destini, di due esistenze difficili, disturbate ma silenziose nella loro conclusione. In che cosa, dunque, distinguere il bene dal male, l’errore dalla scelta consapevole? Lo diranno le parole delle prossime ore che divideranno due vite giunte nell’aldilà sul medesimo carro: quello dell’esistenza affaticata.
Accettate un incarico di lavoro che la vostra lungimiranza giudichera' interessante. Evitate equivoci con il partner.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro impegnatevi a fondo per trarre i maggiori vantaggi da una situazione favorevole e insperata. In amore e' tempo di cambiamenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
L'autodisciplina e la serietà vi consentiranno di superare brillantemente un periodo di intenso lavoro. Ottime chances in amore.
ARDSU: UN ANNO TRA DISAGI E SPERANZE di VALERIA GENNARO
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro frenate l'impazienza e aspettate il momento piu' giusto per concretizzare un progetto. La razionalita' puo' rovinare i sentimenti.
LEONE 23/7 - 23/8
L’UNIVERSITA’ della Basilicata sta attraversando una brutta annata, dalla morte del rettore Tamburo alla elezione di Fiorentino, ai problemi finanziari, alla vexata quaestio del diritto allo studio universitario attualmente in stand by, al “J'accuse” dell'associazione Sui Generis che denuncia i disservizi dell'Ardsu. L'azienda regionale per il diritto allo studio universitario il primo ottobre ha chiuso la casa dello studente per un debito che deve pagare al Comune di Potenza e per la mancanza di alcune attestazioni di agibilità. L'associazione studentesca fa sentire allora la sua voce attraverso un comunicato stampa: «Sono ormai mesi, per non dire anni, che si denunciano tali squilibri». Pesanti sono le accuse di mancanza di risposta all'appello del Cpa dell'Ardsu e delle rappresentazioni studentesche contro “chi gestisce la politica di questa Regione”. Le bordate arrivano anche dallo stesso vicepresidente della IV commissione consiliare permanente Sergio Lapenna che afferma: «La Regione avrebbe trascurato il problema e l'emergenza in atto». I disservizi dell'Ardsu sarebbero motivati dalla mancanza di fondi regionali. Eppure sono tanti, oltre alla casa dello studente, al rischio di chiusura di scienze della comunicazione e di lingue e culture moderne europee: il problema del rimborso della tassa regionale di circa 98 euro evidenziato dal comunicato stampa. Ce ne sono altri e urgenti soprattutto per i fuori sede e i non frequentanti che non possono essere tutti i giorni a Potenza o a Matera e per i quali la comunicazione sul web diventa essenziale. Basta andare sul sito dell'Unibas ed entrare nella pagina web dedicata all'ente Ardsu per capire che ci sono anche difficoltà di organizzazione del sito. Non sembra essere sufficiente la comunicazione rivolta agli studenti relativamente ad alcuni servizi. Per esempio sotto la sezione “servizi e benefici” cliccando sulla voce “contributo alloggio” compare la scritta: pagina in allestimento. Così anche per “premi di laurea” e per le voci: contributi straordinari, rimborso tassa regionale per il dirit-
to allo studio universitario. Molti studenti lamentano, inoltre, la mancanza di aggiornamento dei dati della carriera universitaria on line. Infatti, una volta loggati ed entrati mediante username e password nella propria pagina personale del sito dell'Unibas, lo studente che magari è al secondo anno di corso, vede che lì sopra compare la verbalizzazione solamente del primo esame, e gli altri? Problema che si aggiunge a molti altri e contribuisce ad oberare di lavoro la segreteria studenti. Ha colpito molto la notizia pubblicata dal Quotidiano poco tempo fa della studentessa Unibas che scoprì, il giorno della sua sessione di laurea, che non avrebbe potuto ottenere il titolo di dottore perché le mancavano alcune ore, non verbalizzate, di tirocinio. Si dubita che se la ragazza avesse avuto tutto ben segnato e verbalizzato nella sua pagina personale non si sarebbe accorta del problema ma non si esclude neanche l'ipotesi contraria. E' anche vero che l'Unibas si può annoverare in un indice delle università che permettono di accedere ai servizi per gli studenti mediante internet e prenotarsi on line agli esami. Sembra strano ma in alcune grandi università, persino in città come Napoli e Roma, è noto che c'è chi prenota l'esame ancora a mano, firmando un foglio bollato. Si guarda, però, sempre avanti. Innovazione, informazione, tempestività oggi sono risorse indispensabili. Il malessere del movimento studentesco sembra essere espressione, mai come ora del disappunto della totalità degli studenti lucani che nonostante tutto: critica, disservizi, delusione, credono ancora in un diritto allo studio universitario. Fanno sentire la loro voce. Sperano nel futuro dell'Unibas, e in un maggiore aggiornamento e comunicazione. Credono, in fondo, che la Regione Basilicata non volti loro le spalle, e che manterrà un ruolo attivo nel sistema universitario e collaborerà per mantenere in vita integralmente la Facoltà di lettere e filosofia. Così da permettere il superamento di questa fase tutta in rosso e tener fede al leitmotiv che ha accompagnato l'intera campagna pubblicitaria dell'Unibas: “un futuro a colori”.
Nella professione il momento e' piuttosto delicato: non prendete nessuna iniziativa affrettata. La vostra e' solo un'infatuazione: dovreste saperlo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Se terrete a freno l'impulsivita' riuscirete ad arrivare ad un accordo professionalmente proficuo. Non permettete al partner di ferirvi.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nei rapporti di lavoro non sempre i punti di vista coincidono: esponete le vostre idee con decisione ma con diplomazia. Clima idilliaco in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non prendete decisioni di lavoro sull'onda dell'irritazione: non siete abbastanza lucidi per prendere la giusta posizione. Bene il cuore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Avete la tenacia, l'esperienza e la volontà per arrivare in alto nella professione: attenti ai passi falsi. Vita affettiva piuttosto complicata.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Con intelligenza e abilità nel lavoro riuscirete a volgere a vostro favore le circostanze avverse. Lasciatevi guidare dalla voce del cuore.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non accettate incarichi di lavoro superiori alle vostre forze solo per orgoglio. Un amore inconcludente non è quello che cercate.
PESCI 20/2 - 20/3
Situazione lavorativa incerta e confusa, non per questo dovete impegnarvi di meno. I rapporti di amicizia stanno diventando più intensi.
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24 ore in Basilicata
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24 ore in Basilicata
Le macchine acquistate non avevano i requisiti previsti dal bando della Provincia di Potenza
Vie blu, scivolata sui computer L’hardware non corrisponde e manca il software. Il collaudo, però, approva POTENZA - I requisiti «minimi» erano davvero poca cosa: un sistema operativo “Xp” professional e il pacchetto Office pro2007. Questo per i software. Anche per gli hardware la Provincia di Potenza aveva avanzato una richiesta ben precisa. E, sostengono i lavoratori tecnici e amministrativi del progetto “Vie blu”, «puntualmente disattesa». Anche per i computer c'è qualcosa che non va. Oltre all'avvocato assunto dalla Provincia e pagato con i fondi europei del progetto “Vie blu” (Tecnicamente non è una distrazione di fondi. Quelli usati per l’assunzione, però, sono fondi provenienti dal capitolo numero 13780 denominato “Progetto Vie blufondi comunitari”), ai problemi di sicurezza negli uffici di Potenza, all'imprenditore che fitta dei locali all'ente che ora è guidato dal presidente Piero Lacorazza e poi vince l'appalto per montarci dentro le linee Lan. Anche la storia dei computer risale alla giunta di Sabino Altobello. Ecco l'elenco delle caratteristiche tecniche minime: «Tutti i prodotti dell'intera fornitura dovranno essere di primarie marche internazionali. Per marche internazionali si intendono quelle che hanno sedi commerciali a livello mondiale e, comunque, almeno in Usa, Canada e cinque Paesi europei. Sono esclusi pertanto i prodotti assemblati». Le parole «sono esclusi» e «assemblati» sono scritte in grassetto. Segue una postilla: «Non saranno prese in considerazione configurazioni con caratteristiche inferiori a quelle richieste». Altra richiesta: «La ditta costruttrice dovrà essere in possesso della certificazione del sistema di qualità riferita alla produzione. Il si-
La sede della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano
stema di qualità deve essere conforme alle norme, con certificato in corso di validità». E, infine, la garanzia: «Tre anni dal collaudo». La fornitura è del valore di 59 mila euro. Il collaudo lo passa.
Nella base di coordinamento di primo livello, però, sono stati consegnati sette personal computer. Riportano il marchio «Nxt». Sul retro c'è una targhetta: «Micronica Spa, Pontedera (Pi)». Secondo i
Udienza di convalida degli arresti effettuati dalla polizia di Stato
La straniera della “catena di smontaggio” torna in libertà. Restano dentro gli altri tre POTENZA - Si è svolta ieri l’udienza di convalida degli arresti per le quattro persone arrestate dalla polizia di Stato nel corso dell’inchiesta sula “catena di smontaggio” di automezzi. Questo il bilancio. Il giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello ha rimesso in libertà Agnieszka Bozena Ralf, difesa dall’avvocato Luigi Angelucci. Restano in carcere invece Antonio Giosa di Tito (anche lui difeso da Angelucci), Stefano Lareglia di Venosa, difeso dall’avvocato Savino Di Paolo, arrestati con l’accusa di ricettazione e riciclaggio di autoveicoli rubati. Rimarrà in carcere anche Giovanni Giosadi Tito, accusatodi favoreggiamento. Gli agenti della polizia di Stato di Potenza qualche giorno fa hanno scoperto, nei pressi di Tito Scalo, una vera e propria “catena di smontaggio” di automezzi rubati di pro-
prietà dei fratelli Giosa. Al sequestro dell’officina meccanica gli investigatori sono giunti nell’ambito di indagini sui furti di camion e automezzi nei territori di Tito, Venosa e Andria, in provincia di Bari. Gli agenti hanno sequestrato tre autocarri, tre autovetture, numerosi documenti e diversi attrezzi utilizzati per il furto dei mezzi e per la disattivazione di allarmi satellitari oltre a quattro fucili, una pistola scacciacani e 179 cartucce. I veicoli rubati venivano poi portati a Tito Scalo, nascosti e ridotti in pezzi di ricambio da piazzare sul mercato. Le operazioni sono state condotte dalla Squadra mobile di Potenza in collaborazione con la Polizia stradale, il Reparto di prevenzione crimine e il personale del commissariato di Polizia di Andria. Titolare dell’inchiesta è il pm Annachiara Ventricelli
L’Anisap chiede puntuali verifiche sul mantenimento dei titoli
Sanità, «da rivedere le autorizzazioni alle strutture pubbliche e private» POTENZA - L’Anisap Basilicata (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private), rilancia la necessità di rivedere le norme regionali in materia di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private. Così come diventa sempre più necessario – si legge in un comunicato - controllare e verificare che le norme vengano effettivamente applicate e non eluse in varia maniera e sotto gli occhi di tutti. «Seda uncanto lestrutture private sono soggette a verifiche ripetute ed a meticolosi controlli, “meno stringente” appare l’azione svolta per la verifica dei presidi pubblici. Non di minore rilevanza –sottolinea l’Anisap Basilicata – è l’aggravante dei costi ai quali il mantenimento dei requisiti costringe le strutture auto-
lavoratori «mancano del Pacchetto office pro 2007». La Micronica Spa, riportano le visure camerali, svolge «Assemblaggio conto terzi di computer». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
rizzate che invece non sono sopportati dalle strutture che puresvolgono esattamentele medesime prestazioni ma in assenza di autorizzazione. Una vera e propria elusione della norma compiuta, tra l’altro, con importi di spesa di non poco conto: basti pensare che il costo dell’Assistenza Domiciliare Integrata e dei service per l’esecuzione di prestazioni di radiodiagnostica supera i 17milioni di euro l’anno, dunque un importo all’incirca pari a quello dell’intero comparto dell’assistenza specialistica ambulatoriale privata autorizzata. A tanto – per l’Anisap - si aggiungono alcuni ambulatori dei medici di medicina generale trasformati in veri e propri poliambulatori, con il risultato che nella stessa città finiscono per convivere strut-
ture autorizzate e strutture che svolgono le stesse prestazioni in assenza di autorizzazione. E spesso in quegli ambulatori –precisa l’Anisap - finiscono per operare specialisti provenienti dalle regioni limitrofe contribuendo ad aggravare il saldo della mobilità sanitaria: veri e propri collettori di ricoveri extra regionali. Innumerevoli poi gli ambulatori di fisioterapia con tanto di strutture organizzate ed apparecchiature diagnostiche e curative, alcuni dei quali persino facenti capo a dipendenti pubblici. In definitiva – a parere di Anisap Basilicata - siamo di fronte ad una situazione complessivamente da rivedere affinché tutti gli operatori sanitari possano lavorare in un quadro di regole certe e, soprattutto, di garanzie per i cittadini».
Fenice, acquisiti nuovi atti Il pm nomina un perito MELFI - Proseguono le indagini sul caso dell’inquinamento della falda acquifera di Melfi. Ieri mattina gli uomini della Polizia provinciale, che si stanno occupando del caso su delega del pm Renato Arminio della procura della Repubblica di Melfi, sono tornati negli uffici di Fenice spa, gruppo Électricité de France (Edf), che gestisce l’impianto di termovalorizzazione di San Nicola, entrato in servizio nel 2000 e ampliato solo di recente. Non è la prima volta che gli investigatori mettono il naso negli archivi della società. Sarebbe stata acquisita ulteriore documentazione per cercare di chiarire l’esistenza di eventuali responsabilità. Al momento, secondo indiscrezioni raccolte da fonti bene informate, sembra che l’ipotesi di reato più accreditata sia l’avvelenamento delle acque, cioè l’articolo 439 del codice penale, che in caso di condanna prevede un minimo di pena di quindici anni di reclusione. Si tratta a ben vedere dell’ipotesi più grave, ma ci sarebbe un precedente simile a Cremona dove da due anni a questa parte si sta indagando sull’inquinamento della falda provocato da una raffineria di petrolio. In quel caso le indagini trassero spunto dalla pubblicazione dei dati su alcuni prelievi di acqua effettuati dalla agenzia regionale lombarda per la protezione ambientale, mentre a Melfi è iniziato
L’inceneritore Fenice
tutto con la notizia di un’ordinanza del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, che il 3 Marzo di quest’anno ha vietato «l’utilizzo delle acque sotterranee dai pozzi presenti all’interno del perimetro del sito dell’impianto di termovalorizzazione Fenice, nonché di quelli a valle del sito stesso», in pratica fino al letto del fiume Ofanto, dopo che era emersa la presenza di sostanze come mercurio, nichel, e cromo ben oltre i limiti previsti dalle leggi. Sempre ieri è stato nominato un consulente tecnico d’ufficio che ha ricevuto l’incarico di far luce sugli aspetti più complessi della vicenda. Si tratta del professor Francesco Fracassi, ordinario di chimica generale e inorganica, ed esperto di questioni di legislazione ambientale dell’Università di Bari. Leo Amato
“Viveredonna onlus” plaude al recente bando del San Carlo
Radioterapia, «un passo avanti» POTENZA - La sanità sta cambiando, secondo l’associazione “Viveredonna onlus”. E quello approvato di recente è un progetto che lo dimostra. L’Associazione “Viveredonna onlus”, il responsabile scientifico del comitato promotore per l’istituzione del Servizio di Radioterapia presso l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza, Domenico Bilancia esprimono “il proprio entusiasmo nell’apprendere che il 26 ottobre la Direzione Generale dell’ospedale San Carlo ha pubblicato il bando per la “fornitura in service di un sistema completo per la radioterapia” e vogliono anche sottolineare che non è una vittoria, ma una conquista in favore dei cittadini di tutto il territorio regionale”. «Progetto questo - si legge nella nota diffusa ieri dall’Associazione onlus - che appare certamente come un passo importante verso la trasformazione dell’organizzazione ospedaliera che deve andare incontro alle esigenze di cura del cittadino, ribaltando l'antica concezione di ospedale incentrato sulle esigenze degli operatori. Un
grande apprezzamento va alla direzione strategica dell’ospedale potentino ed all’Assessorato alla Salute della Regione Basilicata anche per l’avvenuto avvio del “Day Service Senologico”, un servizio importante e necessario, che permette di limitare il più possibile l’ansia e la paura in chi deve affrontare il percorso di una diagnosi che spesso richiede tempi lunghi di attesa, rivolto a donne che presentano un evidente stato clinico bisognevole di indagini specifiche e rapide. Ancora un progetto di indiscutibile importanza - continua ancora l’associazione nella nota diffusa ieri - è “Porte Aperte al San Carlo” che prevede l’apertura tutte le terze domeniche del mese di alcuni ambulatori messi a disposizione di alcune categorie di cittadini, che nei giorni feriali avrebbero difficoltà a raggiungerli. Si comincia a intravedere finalmente una sanità regionale più moderna, a dimensione più umana. Una sanità più verso “la promozione alla salute” come risorsa attiva del sistema per migliorare la condizione del singolo e, dunque, della collettività».
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Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
Ferrovie, passeggeri in rivolta Tutti e 52 gli utenti di un Eurostar firmano una protesta per i disagi vissuti DUE LETTERE. Nello stesso giorno. Testimoniano evidentemente di problemi quelli che i convogli di Trenitalia provocano all’utenza lucana - non inventati. Anche perché, se una lettera è stata scritta da un cittadino singolo - che ne ha passate di cotte e di crude, certo - l’altra missiva è stata buttata giù da un intero treno. I cinquantadue passeggeri di un Euro-
star - il treno di punta - hanno tutti voluto dare un segno della propria insofferenza nei confronti di una situazione difficile. L’azienda dal canto suo ha ricevuto le lettere e si è impegnata con il Quotidiano della Basilicata a spiegare ai lettori, entro breve tempo, quali siano le cause dei disagi sopportati dai cittadini. Ovviamente pubblicheremo la risposta non appena giungerà da Trenitalia.
Il tutto avviene mentre i vertici aziendali spiegano, in interviste pubblicate su mezzi di comunicazione nazionali, che il biglietto del treno in Italia è il meno caro d’Europa e bisognerebbe adeguarlo. La questione riguarda anche l’ente Regione, che finanzia ogni anno Ferrovie dello Stato per il servizio offerto sul territorio lucano (come tutte le altre Regioni d’Italia).
Lettera n. 1 RITARDI A GOGO’ Gentile direttore, volevo raccontarle una "storia ordinaria" dei disservizi di Trenitalia nella nostra Regione. Giovedì 30 ottobre, come ogni sera, alla stazione di Rionero in Vulture ero in attesa del treno regionale 3533 che doveva ricondurmi a Potenza. Sfortunatamente all'orario di arrivo (17.17) non giungeva alcun treno. Credevo si trattase del solito ritardo di alcuni minuti, ma del treno nessuna traccia. Solo alle 17.30 (dopo ben 13 minuti) l'altoparlante annunciava 70 minuti di ritardo. Scocciato decidevo, come alternativa, di ripiegare sul servizio sostitutivo bus Pz307 delle ore 17:40, ma all'orario di partenza anche questo mezzo sembrava svanito. Chiedevo informazioni ad un esercente circa gli orari, ma questi mi riferiva che è prassi che il bus non arrivi a Rionero prima delle ore 18.00 e che i venti minuti di ritardo sono canonici, tanto "nessuno si è mai lamentato". Finalmente alle ore 18.13 (con 33 minuti di ritardo sulla tabella di marcia) giungeva il tanto atteso autobus, l'autista però mi evidenziava che il mezzo era pieno, che non erano ammessi viaggiatori in piedi e per cui non potevo salire a bordo ed avrei dovutto attendere il treno successivo. Considerato che mancavano oramai pochi minuti allo scadere dei 70 di ritardo accumulati dal mio treno, tornavo ad attendere in stazione, ma del treno nessuna traccia. Intanto circolava tra i viaggiatori la voce che la motrice si fosse rotta dopo alcune decine di minuti dalla partenza dalla stazione di Foggia e che fosse rientrata alla stazione di partenza. In ogni caso il treno "fantasma" non è mai arrivato. Ho così dovuto ripiegare sul regionale 3539 delle 18.44 che giungeva in stazione puntuale, ma mi conduceva a casa con circa 2 ore di ritardo. Non è la prima volta che disservizi del genere accadono, molto spesso i treni sulla tratta per Foggia rimangono bloccati perchè
il motore (a dire dei capitreno) "non ce la fa", noi viaggiatori siamo quindi costretti a rientrare in stazione e, se vogliamo giungere puntuali sul posto di lavoro, utilizzare la nostre autovetture.Paradossale che proprio alcuni gioni fa Trenitalia ha annunciato che con l'entrata in funzione dell'alta velocità la tratta Roma Milano sarà coperta
in 2 ore e 55 minuti, lo stesso tempo necessario per giungere da Potenza a Foggia (anche se in questo caso la distanza è pari ad 1/4)... salvo rotture improvvise dei mezzi...Ciò che chiediamo non è certo un Eurostar che ci porti al lavoro, ma almeno di essere trattati con dignità e rispetto. Bruno Lorenzo
Scuola L’assessore Autilio risponde al segretario della Cgil Pepe
«Una polemica alimentata ad arte» ERA STATO attaccato dal segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, per la mancata presenza a un convegno sulla scuola. Gli risponde per le rime Antonio Autilio, assessore regionale alla Formazione. Dice Autilio: «La polemica alimentata contro di me dal segretario regionale della Cgil è del tutto strumentale e pretestuosa per il semplice motivo che non sono mai stato invitato a partecipare a Matera il 24 ottobre scorso ad un'iniziativa della Cgil, né ho mai assunto un impegno in tal senso. Del resto, non rientra nel mio abituale comportamento non essere presente ad iniziative per le quali la mia presenza è preventivamente concordata, sulla base dei miei impegni istituzionali”». «L’attacco personale di Pepe prosegue - che, nelle forme e nelle modalità va ben al di là della normale dialettica di confronto tra sindacato ed istituzioni, è ancora più incomprensibile perché ho promosso, da mesi, un'ampia concertazione con tutti i sindacati della scuola sui problemi del personale precario
Antonio Pepe
e per presentare il Programma di qualificazione, rafforzamento ed ampliamento dell'offerta formativa scolastica, come Pepe dovrebbe sapere immaginando che sia stato informato dal suo segretario di categoria. E peraltro non mi sono mai sottratto al confronto con i sindacati come testimoniano le decine e decine di riunioni e tavoli tecnici specifici che si svolgono con cadenza settimanale al Dipartimento Formazione-Lavoro. Credo che mentre il mio impegno è diretto a tentare di
trovare una soluzione al problema del precariato regionale, in tutt'altra direzione la presa di posizione del segretario della Cgil abbia altre motivazioni da ricercare nella fase interna che vive il suo sindacato che, purtroppo, a differenza degli altri , è alla ricerca ossessiva di pretesti per fare polemica piuttosto che presentare proposte concrete». «Vorrei ricordare a tal proposito continua - che strumentale è stata altresì la posizione di Pepe, solo qualche giorno fa, quando ha stigmatizzato la approvazione della giunta, su mia proposta, del piano triennale per il lavoro, sostenendo di non averlo mai condiviso e di non essere stato messo in condizione di fornire suggerimenti e/o integrazioni. Pepe dimentica non solo di aver partecipato ad un incontro con il partenariato sindacale e datoriale ma di aver condiviso sostanzialmente il piano,con affermazioni di apprezzamento, e a distanza di mesi non ha mai fatto pervenire alcuna osservazione o proposta modificativa e integrativa», conclude Autilio.
Lettera n. 2 TRENO IN RIVOLTA I sottoscritti, cittadini passeggeri del treno Eurostar 9360 Taranto-Roma del 29 ottobre 2009, considerato che sulla relazione Taranto-Roma e in uso il treno Etr 450, ormai in via di dismissione; che sono frequenti disagi di varia natura
per i viaggiatori: ritardi, aria condizionata e riscaldamento mal funzionanti, toilettes fuori uso o sporche, prese non funzionanti; che martedì 26 ottobre, appena tre giorni fa, lo stesso treno Eurostar 9360 è arrivato a Roma con un ritardo di 50 minuti; che la carta dei servizi prevede che i treni Eurostar garantiscano comfort, velocità e sicurezza e che su questi treni, per concezione, età e assenza di manutenzione, questi tre requisiti non sono rispettati. Manifestano all'azienda il disagio odierno, dovuto in particolare al ritardo di 47 minuti, al cattivo funzionamento del sistema di condizionamento ed alla scarsa igiene di alcune toilettes, ribadendo che i problemi evidenziati sono purtroppo ricorrenti; protestano per il sistematico disinteresse da parte dell'azienda e delle Istituzioni alla qualità del servizio, che è ampiamente al di sotto degli standard e, ancor più, di un livello di civiltà accettabile. Rosario Gigliotti, Maria Giovanna Trotta, Francesco Vinci Adriano Sgarrino, Angelo Zottoli, Elena Costanza, Vito Storniello, Maria De Bellis, Giampietro Fasano, Angela Cabrera, Enrico Polichetti, Antonio Viterale, Mario Pagano, Davide Madio, Francesco Dimonte, Claudio Marciuliano, Flavio Russiello, Alessia Caponigro, Pietro Dell'Anno, Antonio Loria, Maria Antonia Costantino, Gilberto Zambone, Marisa Criscuolo, Marcello Di Noi, Monica Mazzarello, Maria Carmela Narciso, Angelica Gallitelli, Fabio Frassetti, Carlo Rosini, Clara Ietto, Antonio Garcea, Filomena Anna Amato, Felice Savino Di Matteo, Luigia Barra, Carmen Sguazzo, Rosanna Palo, Rosa Nolè, Calogera Brucculeri, Matteo Moscariello, Francesco Giase, Vita Telesca, Serafina Paraggio, Alfonso Vermiglio, Teresa Cibarelli, Giovanni Pietro Vitali, Donatella Cascia, Andrea Petrillo, Tommaso Roselli, Giuseppe Liggieri, Antonio Brigante, Antonia Spadaro, Leonardo Giannini
Affari fra la Basilicata e i russi di Tyumen UNO SCAMBIO commerciale fra una zona della Russia e la Basilicata: è l’oggetto del protocollo d’intesa stipulato fra il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e la Regione Tyumen della Russia. L’iniziativa dopo incontri del settore agroalimentare avuti nella regione russa. In base a quanto sottoscritto fra l’assessore lucano all’Agricoltura Vincenzo Viti e il vicegovernatore della Regione di Tyumen Moor Aleksandr Viktotovich, verrà fissato a breve un incontro tra le parti per la formale sottoscrizione del protocollo che prevederà la facilitazione per la distribuzione da parte degli imprenditori agroalimentari lucani nelle reti commerciali, nei ristoranti e nei centri di distribuzione dei prodotti made in Basilicata. «Si tratta - afferma Viti - di un primo concreto tentativo di avviare relazioni “interregionali” finalizzate al collocamento di prodotti di eccellenza, superando le angustie di una burocrazia spesso defaticante
Foto dalla regione di Tyumen
e dispersiva». «Sono certo - prosegue - che le piste che apriamo per i grandi prodotti lucani, innanzitutto il vino a partire dall’Aglianico, l’olio , la pasta i salumi ed i prodotti ortofrutticoli sapranno premiare il lavoro e i sacrifici dei produttori lucani. Si tratta di un primo passo verso una regione russa prodigale ed ospitale. Ma il lavoro continuerà ovunque sia possibile un approdo garantito alle produzioni lucane», conclude l’assessore regionale.
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14 24 Ore in Basilicata Due lettere, una di un cittadino che ne passa di tutti i colori per andare da Rionero a Potenza
Fare impresa nel mercato che cambia: Marcegliaglia oggi a Potenza per l’assemblea di Confindustria
Il giorno degli industriali Al teatro Stabile anche il ministro Fitto e il segretario della Uil, Angeletti POTENZA - Lo scorso sabato, da Capri, ha lanciato un appello: «Non ci puo' essere riscatto per il Mezzogiorno se non si ripristina la legalità e la sovranità dello Stato». Di nuove sfide per l’impresa e per il Sud, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, tornerà a parlare, oggi, dal palco del teatro Stabile di Potenza. E’ l’appuntamento più importante per gli industriali di Basilicata: l’assemblea annuale, alla quale prenderanno parte i circa 700 iscritti dell’associazione lucana. I lavori avranno inizio in mattinata, nella sede di via Di Giura dell’associazione. Sarà l’occasione per la nomina ufficiale alla guida della Confindustria lucana, di Pasquale Carrano, che porterà a termine, fino al 2012, il mandato conferito al dimissionario, Attilio Martorano. Ma l’appuntamento di oggi va ben oltre i confini regionali. C’è molta attesa per l’evento che porterà a Potenza, oltre alla leader degli industriali, autorevoli presenze. “Stare al mondo: visione, strategie e scelte per fare impresa nel mercato che cambia”: questo il tema che verrà affrontato negli interventi di Cristiana Coppola, presidente di Confindustria Mezzogiorno, Luigi Angeletti, segretario generale della Uil e Raffaele Fitto, ministro per i rapporti con le regioni, oltre a quelli del neo presidente dell’associazione lucana, Pasquale Carrano, e del governatore lucano, Vito De Filippo. A chiudere gli interventi Emma Marcegaglia che sarà a Potenza per la prima volta in veste di numero uno degli industriali. Anche se va ricordato, quello tra la famiglia Marcegaglia e la città capoluogo di regione, è un rapporto già consolidato. Nella zona industriale della città lucana c’è una delle
Il nuovo presidente di Confindustria, Pasquale Carrano
La nuova guida lucana
Sarà il presidente dell’Associazione a “benedire” Carrano realtà produttive più importante del gruppo: la Ponteggi Dalmine. Anche se, da protocollo ufficiale, non è prevista nessuna vi-
sita allo stabilimento industriale da parte del presidente nella giornata di oggi. Il suo arrivo è previsto nel primo pomeriggio e,
molto probabilmente, sarà di ritorno a Roma subito dopo l’assemblea al teatro Stabile. m.labanca@luedi.it
Servizio navetta per i 700 iscritti Il Comune istituisce i divieti di sosta CIRCA settecento gli iscritti alla Confindustria di Basilicata, che quest mattina prenderanno parte all’assemblea 2009. L’associazione degli industriali ha anche organizzato un servizio di trasporto con navetta per trasportare gli ospiti dall’associazione degli industriali al teatro Stabile, dove nel pomeriggio, si terrà la seconda parte dell’assemblea. Per tali motivi il Comune di Potenza ha istituito il divieto di sosta, dalle ore 10.30 alle ore 16, in via Di Giura nell’area antistante il Bar “Antoine”, con rimozione dei veicoli ad eccezione dell’autovettura che trasporterà il presi-
Falotico (Cisl) : «Stallo della politica»
dente della Confindustria e delle auto di scorta. Divieto di sosta anche, nel larghetto adiacente la lavanderia, con divieto di transito ed il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ad eccezione delle autovetture che accompagneranno le autorità e degli autobus che trasporteranno i partecipanti al convegno; Il personale addetto all’espletamento dei servizi di polizia municipale. e di segnaletica stradale, ciascuno secondo le proprie competenze, è incaricato del controllo e della esecuzione della presente Ordinanza.
POTENZA - Oggi è anche il giorno della nomina ufficiale alla guida di Confindustria di Basilicata di Pasquale Carrano. E’ lui l’industriale designato, all’unanimità dai membri del cda, per portare a termine il mandato del dimissionario, Attilio Martorano, fino al 2012. Sarà Emma Marcegaglia a proclamare ufficialmente il nuovo presidente di Confindustria Basilicata. Pasquale Carrano è potentino e ha 49 anni: «E’ amministratore delegato del Gruppo Mph srl – è scritto in una nota di Confindustria – una holding che opera nel mercato dell’Information Technology attraverso una serie di aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di software, nella consulenza specialistica e nell’outsourcing di processi organizzativi».
Le aziende controllate dalla holding Mph s.r.l. posseduta interamente dagli imprenditori Carrano e Di Trana - sono Smartpaper (attiva nel settore dell'outsourcing in partnership con Enel Servizi Elettrici), Intema (produzione di software e servizi sistemistici), Smartest (outsourcing di processi applicati alle utilities e alle organizzazioni sanitarie) e Baltik.it (servizi informatici). Tra le partecipazioni strategiche sono da annoverarsi quella nel gruppo Dedalus (1° gruppo italiano nell'informatica per la sanità) e quelle nei consorzi informatici regionali Integra (Basilicata) e CLS (Veneto). Fino a questo momento. Pasquale Carrano, era stato responsabile dell’area Ricerca e innovazione della Confindustria di Basilicata.
Altri finanziamenti a tassi agevolati per combattere l’emergenza della crisi
Sull’orlo del collasso «Non riusciamo ad agganciare la ripresa» 500.000 euro per pagare imposte, tredicesime e contributi
BpMezz dà più credito alle Pmi
POTENZA - Si dice preoccupatoper «lostallo dellapolitica economica regionale» e fa appello a una grande alleanza del lavoro tra istituzioni, impresa e sindacatoper rompere l’inerzia negativa della crisi industriale. «La Basilicata - ne è convinto il segretario regionale generale della Cisl lucana, Nino Falotico - rischia il collasso sociale ed occupazionale». La recessione perdura e non si blocca neanche la continua emorragia di posti di lavoro che sta colpendo il settore manifatturiero. Secondo il leader della Cisl lucana «si continua a dilapidare tempo prezioso in sterili dibattiti d’accademia, rimandando le riforme necessarie per rilanciare la competitività industriale del sistema Basilicata, che sta mostrando la corda dinanzi al processo di ristrutturazione e riposizionamento che sta investendo il capitalismo industriale. I dati sulla fiducia delle imprese lucane nel terzo trimestre 2009 confermano le nostre preoccupazioni sulle persistenti difficoltà del sistema economico regionale a sintonizzarsi con i primi segnali di
ripresa che pure si stanno registrando a livello nazionale, con una moderata ripresa della produzione industriale ed un rallentamento sensibile del ricorso agli ammortizzatori sociali». Quello che più preoccupa il leader della Cisl è che «senza opportuni interventi anticiclici e un'organica politica di rilancio industriale nel medio-lungo periodo, il sistema produttivo lucano, rischia di andare alla deriva». Per Falotico «si impone una grande alleanza per il lavoro che metta insieme le istituzioni, le forze imprenditoriale e le organizzazioni sociali e l'adozione di misure urgenti per arginare il disfacimento del tessuto produttivo regionale, mettendo finalmente al centro del dibattito politico la questione delle convenienze localizzative». Falotico considera infine «positivo il disegno di legge per la costituzione della Banca del Sud che, pur essendo un progetto a lunga scadenza, può aiutare l'asfittica politica del credito in Basilicata. Ma serve - conclude - un patto di responsabilità».
LA BANCA Popolare del Mezzogiorno mette a disposizione delle imprese del Sud Italia finanziamenti a tassi agevolati come sostegno del capitale circolante per affrontare la difficile fase di congiuntura economica. In un momento particolarmente critico per il mercato, con l’approssimarsi della fine dell’anno, molte imprese si trovano ad affrontare problemi di liquidità a fronte di criticità di cassa e ritardi nei tempi di incasso. La Banca Popolare del Mezzogiorno mette a disposizione un finanziamento chirografario di breve durata, di importo massimo di 500.000 euro finalizzato a finanziare il pagamento delle imposte, contributi e la tredicesima mensilità. Il tasso applicato all’operazione è assolutamente conveniente e l’imprenditore potrà decidere se posticipare l’inizio dell’ammortamento del finanziamento, pagando la prima rata anche a partire dal mese di marzo 2010. Questa nuova linea di intervento, destinata ad aziende con fatturato di almeno 1 milione di euro, si affianca alle altre che negli ultimi mesi la BPMezz ha avviato, sia per accompagnare la ripresa delle imprese del sud fornendo un ulteriore aiuto concreto a quelle aventi adeguate prospettive economiche ma in temporanea situazione di difficoltà (attraverso agevolazioni per il microcredito,
Credito alle imprese
operazioni di consolidamento bancario, sospensione dei debiti), sia a favore delle famiglie in difficoltà (con la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, le agevolazioni per la scuola, ecc). «La liquidità è la principale emergenza di breve periodo che le imprese si trovano a fronteggiare», ha dichiarato il Direttore Generale della BPMezz, Giampiero Maruggi. «La possibilità di trovare forme vantaggiose finalizzate a sostenere i flussi di cassa e il capitale circolante è un elemento indispensabile per “tenere acceso il motore delle nostre impre-
se», ha proseguito Maruggi che ribadisce: «L’iniziativa che abbiamo lanciato è un segnale inequivocabile della nostra volontà di essere sempre al fianco delle imprese del sud. Obiettivo dei nostri interventi è ridurre l’impatto della crisi, assicurando celermente il necessario sostegno all’economia, con le forme di credito più coerenti alle specifiche esigenze. Sono infatti necessari interventi mirati se si vuole veramente essere vicini agli imprenditori – ha concluso il direttore Maruggi. «La presenza capillare della Banca Popolare del Mezzogiorno, con 115 filiali in Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia è una garanzia di relazione e attenzione: il nostro impegno è di seguire ciascuna impresa e studiare tutte le soluzioni utili al loro sviluppo e alla loro crescita». Coloro che sono interessati all’iniziativa potranno richiedere ulteriori chiarimenti presso una delle 115 filiali della Banca Popolare del Mezzogiorno il cui elenco è disponibile sul sito internet www.bpmezzogiorno.it.
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24 Ore in Basilicata 15
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
Fra le novità, una società marchigiana cercherà fonti geotermiche nel Golfo di Policastro
Trivelle snob fra Lucania e Puglia L’Eni rinuncia a due istanze di ricerca di petrolio presentate anni fa di ROCCO PEZZANO QUESTA volta associazioni antipetrolio e comitati cittadini dello stesso indirizzo saranno contenti: l’Eni rinuncia a cercare il petrolio in due aree della Basilicata. La società italiana ha ufficialmente rinunciato alle istanze di permesso di ricerca “Fiume Bradano”e“Monte Carbone”. La prima si estende fra le province di Matera (per quasi 200 chilometri quadrati) e Taranto (121 chilometri quadrati). La seconda, Monte Carbone, invece è più vasta e passa dal Materano (per 369 chilometri quadrati) alle province di Bari e Taranto (per 127 chilometri quadrati). La rinuncia dell’Eni appare in effetti curiosa se la si guarda alla luce dell’iter burocratico seguito. “Fiume Bradano” era stata avanzata dall’Eni il 31 ottobre del 1999: dieci anni tondi. L’Eni, il 25 gennaio del 2002, aveva scritto alle Regioni Basilicata e Puglia, oltre che ai Comuni di Bernalda, Montescaglioso, Pomarico, Pisticci, Ginosa e Castellaneta per dire: «Il Comitato tecnico per gli idrocarburi e la geotermia, nella seduta del 25 ottobre 2000, ha dato parere favorevole all’istanza di permesso di ricerca “Fiume Bradano”». Fra le tante corrispondenze istituzionali fra i soggetti interessati (ministeri, Regione e azienda) si contano sedici passaggi. Vari i “solleciti”, di solito nei confronti della Regione. Il massimo ente territoriale in particolare veniva sollecitato dal 21 settembre del 2007 perché si esprimesse sulla cosiddetta “intesa”, l’atto finale con cui la Regione esprime le sue considerazioni sulle questioni ambientali. La Regione alla fine dice la sua il 7 aprile del 2008 con un “assenso”. Dunque via libera anche dalla Basilicata. Perché l’Eni dice di no? L’atto finale - il decreto del ministero che è l’ultimo ad avere parolae non deve ascoltare alcun ente locale - non era stato ancora emenato e dunque non ci sono state ancora le ricerche da parte della società: in quel caso, si potrebbe pensare che l’Eni abbia verificato che il petrolio non c’è e amen. Ma non sembra il caso. E allora? Ancora più curioso il caso dell’istanza “Monte Carbone”. L’Eni attende dal 31 agosto del 2006 di poter mettere le mani nel sottosuolo e sapere se c’è petrolio o meno. Anche in questo caso, solita trafila di solleciti, fasi interlocutorie, documenti che viaggiano in buste gialle fino al 31 maggio del 2008, quando l’istanza viene pubblicata sul Buig, che è la gazzetta ufficiale degli idrocarburi. Il 7 aprile dello stesso anno la Regione aveva dato il proprio assenso con l’intesa. L’aspetto più strano: l’8 aprile del 2008 l’Eni aveva chiesto l’ampliamento dell’area di ricerca. Quindi, un anno e mezzo fa l’Eni manifestava l’intenzione di ampliare l’area della ricerca (e aveva prodotto la sua brava domandina al ministero). Cosa sia accaduto è assai difficile saperlo: su questi aspetti le compagnie petrolifere non amano spiegare politiche e strategie. Un’altra notizia che interessa sebbene non direttamente - la Basilicata è quella di un nuovo permesso di ricerca in mare, nel mar Tirreno, Golfo di Policastro, in Calabria. Si tratta non di petrolio ma di geotermia, ossia di energia l'energia generata per mezzo di fonti di calore provenienti dal sottosuolo. La ricerca di fonti geotermiche è stata affidata dal ministero alla società Eurobuilding, che ha sede a Servigliano in provincia di Ascoli Piceno. Il Golfo di Policastro è Calabria e non Basilicata ma, in periodi caldi di “navi dei misteri” e sonar nelle acque di Maratea, non mancherà di colpire l’attenzione di ecologisti e cittadini. r.pezzano@luedi.it
INFRASTRUTTURE ENERGETICHE: SULLA NOMINA DEL GOVERNO DEI COMMISSARI STRAORDINARI
Speranze e timori per la Basilicata Massaro: «Così si sbloccano i programmi per il petrolio» Simonetti: «Ma si rischia “l’invasione di campo”» IL Consiglio dei ministri ha nominato cinque commissari straordinari per le infrastrutture energetiche. Nomine che suscitano speranze ma anche paure. «Così si riaprono le speranze di sbloccare la situazione dei programmi per l’attività petrolifera relativa alla “concessione Gorgoglione” e alla realizzazione del Centro Oli “Tempa Rossa”nel Sauro». A sostenerlo è il presidente del Csail, Filippo Massa-
ro. Le grandi opere infrastrutturali, comprese quelle energetiche –aggiunge Massaro - sonouna prioritàstrategica delPaesee nonpossono essere frenate da lungaggini burocratiche, frammentazione delle competenze, veti a livello locale, scarso controllo e tanto meno da provvedimenti giudiziari che, di fatto, producono solo danni diretti alle comunità locali e all’intero Paese. Nello specifico – continua - il
Sauro e le sue comunità locali continuano ad essere “ostaggi” di vicende giudiziarie e di provvedimenti che dopo le tante promesse di lavoro e crescita economica, produttiva, sociale e civile si stanno rivelando una nuova beffa sempre più pesante da subire. Ci auguriamo pertanto che il neo commissario per la Basilicata, il prefetto Carlo De Stefano, assuma rapidamente i pieni poteri che gli sono stati attribuiti e decida gli atti necessari per lo sblocco completo delle attività nel Sauro, la riapertura dei cantieri, il ritorno al lavoro. ». La nomina dei 5 commissari, invece - per il presidente del gruppo del Prc, Emilia Simonetti, in seno al consiglio regionale - «sollecita una particolare attenzione da parte della Regione e degli uffici competenti, oltre che una rinnovata vigilanza popolare». «Per la Basilicata - dice Simonetti - non è difficile ipotizzare un’invasione di campo, sia in riferimento al ruolo e ai compiti attribuiti alla Sel che alle previsioni del nuovo Piear. Siamo preoccupati in particolare pergli sviluppiche potrebbeassumere il progetto della Centrale Enel del Mercure, sinora bloccato grazie alla forte mobilitazione popolare e per le attività riferite all'utilizzo del gas in Val d'Agri e nel Sauro. Il Governo a sostegno della propria politica energetica che ha sposato l'opzione nucleare e le alleanze strategiche con i Paesi produttori di gasnaturale dunqueintendeforzarei tempie “sottomettere”le Regioni ai propri disegni come sta accadendo per il nucleare. Non va sottovaluta infatti la pericolosità della legge che consente al governo centrale di bypassare gli enti locali in materia di localizzazione di grandi impianti, contestata da ben undici Regioni tra le quali la Basilicata che hanno annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale, per l'introduzione del potere sostitutivo del governo nella scelta dei siti delle centrali nucleari. E nell'elenco - conclude Simonetti - c'è la riproposizione del sito di Scanzano Jonico». Attività estrattiva
Lo Spi Cgil promuove una settimana d’iniziative fino al 7 novembre
I pensionati si mobilitano Rivalutazione pensioni e recupero potere d’acquisto FINO al 7 novembre i pensionati tornano nelle piazze per la settimana di mobilitazione indetta dallo Spi Cgil per rivendicare: la rivalutazione delle pensioni e recuperare la perdita del potere d’acquisto avvenuta in questi anni; la riduzione delle tasse sui redditi da pensione e da lavoro, per rendere più equo il carico fiscale; per la definizione della legge nazionale sulla non autosufficienza; per ottenere misure strutturali idonee a combattere l’aumento della povertà che colpisce milioni di pensionati italiani; oltre a chiedere certezza riguardo agli stanziamenti dei fondi per la sanità e la non autosufficienza e il recupero della pesante riduzione di risorse agli Enti Locali sui servizi sociali. La Cgil e lo Spi grazie alle tante mobilitazioni che hanno registrato una grande partecipazione dei lavoratori, dei pensionati, delle donne e dei giovani hanno ottenuto un freno ai tagli già decisi dal Governo sul fronte della spesa sanitaria. Ma non è abbastanza. La settimana di mobilitazione in Basilicata prenderà l'avvio con la tavola rotonda che si terrà a Matera oggi alle 9 e 30 presso la sala della mediateca, alla quale parteciperanno Giovanni Cazzato, segretario nazionale Spi, Vito Santarsiero, presidente Anci Basilicata, Maria Lorusso, segretario spi basilicata, Franco Stella, presidente della Provincia di Potenza, Vincenzo David, segretario Cdlt Matera, Vincenzo Santochirico, vice presidente giunta regionale, Filippo Bubbico, parlamentare, Angelo Eustazio, segretario spi matera.
Salone dell’edilizia
11 aziende lucane al Saie di Bologna UNA vetrina prestigiosa, la presenza vasta e qualificata di operatori nazionali ed esteri, un generale apprezzamento per i prodotti esposti e presentati nello stand Basilicata. Si può sintetizzare così il mix vincente delle undici aziende lucane presenti al Saie, il salone internazionale dell’industrializzazione Edilizia, grazie alla missione organizzata da Unioncamere e Regione Basilicata – dipartimento Attività Produttive, in collaborazione con Api e Confindustria. Molti e proficui i contatti, nella tre giorni bolognese che ha consentito di mostrare le soluzioni più innovative e le ultime tecnologie lanciate sul mercato costruzioni.
Raccolta firme dello Spi Cgil
BREVI ACCORDO SEPARATO
PUBBLICO IMPIEGO E MALATTIA
Assemblee Fiom in Sata e indotto
Uil: «Preoccupanti i toni di Brunetta»
SONO partite ieri le assemblee tra i lavoratori metalmeccanici del sito Fiat di Melfi (Sata, indotto e terziarizzate) sull’accordo separato del contratto nazionale. La delegazione Fiom Cgil che parteciperà alle assemblee sarà composta dalla segreteria nazionale e regionale unitamente ai delegati Fiom. «Le assemblee - dice una nota - devono servire per illustrare ai lavoratori, veri destinatari della riforma del modello contrattuale e dell'accordo separato, i rischi per il futuro».
SICCOME i dipendenti pubblici hanno ricominciato a mettersi in malattia, dice il Ministro alla P.A Renato Brunetta, noi li ricostringiamo a chiudersi in casa, dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18. «Esprimiamo grande preoccupazione per il ritorno, da parte del Ministro, ai toni propagandistici di inizio legislatura». A sostenerlo è il segretario regionale della Uil-Pa Michele Stefanelli, aggiungendo che «l’annuncio ha un effetto mediatico importante nell’opinione pubblica».
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16 24 Ore in Basilicata
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Martedì 3 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Influenza A: il vaccino disponibile da domani all’Asp. Le categorie per cui è indicato
«Non esiste un’emergenza» Cresce la psicosi: tanti i genitori che corrono in ospedale per una febbre LA PRIMA tranche di vaccini contro l'influenza A è arrivata anche all'Asp di Potenza. Le dosi sono state già distribuite nelle aziende ospedaliere del capoluogo lucano, dove sono state organizzate squadre interne che avranno il compito, a partire da domani, di immunizzare il personale sanitario e di assistenza dei servizi sanitari accreditati e delle strutture socio-sanitarie, il personale dei distretti sanitari e almeno il 90 per cento dei medici di famiglia e dei pediatri. Poi, dal 9 novembre, sarà la volta dei donatori di sangue periodici, delle donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, e delle persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni. Il tutto «compatibilmente con le dosi che abbiamo a disposizione - commenta Francesco Saverio Negrone, direttore dell'U.O. di Igiene e Sanità Pubblica dell'ASP/2 - dopo la distribuzione alle strutture sanitarie del capoluogo, ci sono rimasti circa 1.000 vaccini in formato pluridose (il vaccino pandemico in questione, a differenza di quello stagionale che è monodose, è in formato pluridose, ovvero ogni flacone contiene 10 dosi, ndr)». Ma quali sono le categorie a rischio? «In particolare - continua Negrone - sono considerate persone a rischio quelle affette da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva, ndr), malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, neoplasie, gravi epatopatie e cirrosi epatica, malat-
Il vaccino sarà disponibile all’Asp da domani. Sono mille quelli a disposizione per quanti vorranno farlo. Priorità ai soggetti con patologie particolari e agli operatori del servizio sanitario
tie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da hiv, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, malattie neuromuscolari, condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati». Le persone appartenenti a queste categorie possono presentarsi all’Asp con l’impegnativa del medico di famiglia. A partire dal 31 gennaio, invece, dovrebbe essere il turno dei soggetti di età compresa tra i due e i ventisette anni (è inclusa, dunque, anche la popolazione sana), con modalità ancora da definirsi. Quali sono i sintomi della A/H1N1? Febbre sopra i 38 gradi, sonnolenza, malessere, perdita di appetito, associati in alcuni casi a raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Intanto l’allarmismo cresce anche nel capoluogo lucano, nonostante le assicurazioni del dipartimento regionale alla Sanità, secondo cui non è il caso di preoccuparsi, anche perché, ad oggi,
non esiste nessuna “emergenza Basilicata”. Il contagio da virus della nuova influenza spaventa, in modo particolare, le giovani coppie con figli piccoli. Ed ecco che - ci dicono dal 118 - «i genitori iniziano ad essere vittima di vere e proprie psicosi e in questi ultimi mesi si è registrato un massiccio afflusso di minori al pronto soccorso, anche se non era necessario. Rivolgersi al pronto soccorso per i sintomi dell'influenza, che nella stragrande maggioranza dei casi si risolve senza complicazioni, rischia soltanto di mettere in difficoltà le strutture sanitarie, rendendole quindi meno efficaci. La maggior parte dei pazienti con influenza non complicata possono essere trattati in modo sintomatico nelle proprie abitazioni e non necessitano di interventi specifici. La prima cosa da fare è comunque contattare il medico di famiglia o il pediatra». Infine un consiglio per mamma e papà: nel caso i bambini si ammalino è opportuno che rimangano a casa almeno 7 giorni dall'inizio dei sintomi, per evitare la diffusione della malattia. Anna Maria Calabrese
Mazzeo Cicchetti: «il vaccino è necessario» TRA le rassicurazioni del vice ministro alla Salute Fazio sull'H1N1 e l'escalation di notizie mediatiche sui decessi dovuti al virus - si pensi agli ultimi casi della vicina Campania - anche i cittadini di Potenza nutrono forti incertezze sulla nuova influenza e su come comportarsi per prevenirla o curarla. Il risultato è una crescente e preoccupata richiesta di informazioni a medici e farmacisti, soprattutto nell'ultimo periodo, contraddistinto dall'arrivo della parainfluenza, favorita dal clima rigido e primo “assaggio” dell'epidemia stagionale attesa, invece, per l'inizio di dicembre. A non nutrire alcun dubbio sull'argomento è il presidente dell'Ordine dei Medici di Potenza Enrico Mazzeo Cicchetti, secondo cui «il vaccino è assolutamente necessario, in particolare per le categorie più esposte, ovvero, tra gli altri, gli operatori sanitari, chi opera nel servizio pubblico e chi presenta pregresse malattie debilitanti». La posizione è, in pratica, la stessa assunta dal ministero competente. Al di là dell'opportunità del vaccino, però, non è il caso di allarmarsi per il virus H1N1. «Forse a causa dell'eccessiva attenzione mediatica - ha sottolineato Enrico Mazzeo Cicchetti - c'è in giro troppa preoccupazione, soprattutto se si considera che le influenze, anche negli
anni passati, hanno determinato molti casi di mortalità». Addirittura, secondo i dati di Fazio, con la nuova influenza ci sarebbe stata una riduzione dei morti. Bando all'allarmismo, dunque, ma sicuramente non alle corrette pratiche di prevenzione, vaccino compreso. Nonostante le rassicurazioni scientifiche, però, la gente continua a volerne sapere di più e a chiedere incessantemente notizie del vaccino, il cui arrivo in Basilicata è previsto per domani, quando inizieranno le vaccinazioni per il personale sanitario. Dal 9 novembre il vaccino sarà, invece, disponibile per le categorie di pazienti che presentano particolari patologie. «Nell'ultimo mese - sostengono alcuni farmacisti del capoluogo - sono aumentate le richieste di informazioni da parte sia delle persone anziane che dei giovani adulti sull'arrivo del vaccino». «L'aumento della preoccupazione - è il commento di un operatore del settore - può essere di certo indotto dall'attenzione che la televisione, e i media in generale, stanno dedicando all'argomento». In ogni caso chi vorrà avere maggiori informazioni sul vaccino potrà rivolgersi agli uffici sanitari o al proprio medico di base. Roberta Senese
LA LETTERA Gentile direttore, dr. Michele Autilio, desidero raccontare un increscioso episodio capitatomi personalmente presso la struttura sanitaria da Lei diretta. Episodio che, in tutta onestà, non so se poterlo catalogare tra i casi di cattiva sanità, comunque dal mio punto di vista meritevole della sua attenzione. La mattina di domenica 1 novembre intorno alle 9,30 mi sono recato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Carlo di Potenza a causa di un gonfiore piuttosto pronunciato alla parete facciale sinistra e alle labbra, probabilmente determinato da allergia a cibo o farmaco ingerito la sera precedente. Dopo le normali formalità di accettazione e accoglienza (come c'è scritto all'ingresso) vengo ospitato in apposita saletta medica e, fatto accomodare su una lettiga, vengo prima visitato dal medico di turno e poi mi viene rilevata la pressione arteriosa e prelevato il sangue da analizzare da un infermiere, il quale mi dice poi di attendere lì gli esiti delle analisi. A mia domanda sui tempi presumibili di attesa mi informa che sarebbe occorso un bel pò di tempo, certo non di pochi minuti, gli chiedo quindi se, nell'attesa, potevo leggere il giornale che avevo con me e
La storia di un cittadino aggredito verbalmente al Pronto soccorso del San Carlo
Un medico un po’ troppo nervoso mi risponde affermativamente. L'attesa si è infatti protratta per circa un'ora e io ho letto tranquillamente il mio giornale seduto sulla lettiga nella saletta occupata per tutto il tempo solo da me. Intorno alle ore 11 torna il medico e si mette ad operare al computer. E' in quel frangente che squilla il mio cellulare, purtroppo dimenticato acceso nel mio soprabito, e prima di spegnerlo, constatato che a chiamare era mia figlia sicuramente ansiosa di notizie del mio improvviso ricorso al Pronto Soccorso, decido di rispondere brevemente. Apriti cielo! E’ stato un attimo, avevo appena iniziato a dare una veloce informativa a mia figlia che il medico salta su con una inusitata aggressione verbale: "ma lei chi crede di essere?", "come si permette?", "non vede che siamo in ospedale?", "si siede comodamente, si legge il giornale, parla a telefono, ...vuole anche un caffè ?". Chiudo rapidamente la conversazione telefonica e cerco di spiegare all'alterato dottore le mie ragioni: ero seduto lì perchè da loro indicatomi
(mi avessero invitato ad attendere nella sala attesa esterna lo avrei fatto), leggevo il giornale senza recare disturbo alcuno e a chicchessia e, peraltro, previa autorizzazione, ho chiesto ripetutamente scusa, prima per aver dimenticato il cellulare aperto e poi per aver risposto alla chiamata di mia figlia. Il mio atteggiamento di assoluto rammarico non ha sortito alcun effetto, il medico ha continuato imperterrito nello stigmatizzare il mio "scarso rispetto dell'ambiente in cui mi trovavo" con toni sempre molto alterati, a nulla servivano le mie scuse e le mie precisazioni. Nel corso della sua scarica di rimproveri aggiunge: "i risultati sono comunque buoni, in ogni caso questa era roba del suo medico privato e non da pronto soccorso". A questa affermazione ho dovuto far notare che, intanto lo diceva dopo aver letto i risultati delle analisi, e che, in ogni caso, se mi avesse detto dal primo momento che la cosa non presentava alcuna urgenza avrei atteso il lune-
dì per recarmi dal mio medico. Inmodo piuttostosbrigativo mi viene fatto firmare il documento previsto e sommariamente informato sui farmaci da usare vengo congedato. Ho salutato molto educatamente, ho chiesto ancora scusa per il mio brevissimo, non programmato, uso del cellulare e sono venuto via, mentre il medico, incurante del mio saluto e delle mie scuse continuava nella sua filippica moralizzatrice nei miei confronti. Son venuto via dal Pronto Soccorso, si rinfrancato dalla non gravità del mio problema ma carico di tanta amarezza e frustrazione. Quella violenta aggressione verbale, della quale continuo a domandarmi ancora quanto giustificata, mi ha fatto sentire come lo scolaretto sorpreso dalla maestra a mangiare la merendina durante la lezione e redarguito senza ascoltare le ragioni. Mi domando ancora, gentile direttore, se anche il mio comportamento nella circostanza fosse da ritenere censurabile, è proprio questo il modo di
trattare una persona, un paziente accorso al pronto soccorso preoccupato da un malore di cui non conosce nè causa nè conseguenze? Chiedo ancora: una persona che si reca al pronto soccorso di un ospedale per non recare alcun fastidio - come quello di leggere il giornale nell'attesa dei risultati - dev'essere per forza moribondo? E se non è moribondo, riempire l'attesa leggendo un giornale anzichè guardare le pareti di una infermeria per oltre un'ora è cosa così grave? Avrei voluto far notare al nervoso medico di turno la mia perplessità per non avermi fatto alcuna domanda, esclusa quella su eventuali mie allergie, sugli antefatti del mio stato patologico, a che ora si era manifestato, cosa avevo mangiato, quali farmaci assunti, nulla di tutto questo. Ma non mi è sembrato il caso di porre queste domande, non sono un medico e potevano risultare anche inopportune. Vorrei anche rilevare che, grazie al cielo, pur non avendo io alcuna esperienza in materia, la situazione gene-
rale del repartomi sembrava abbastanza tranquilla, non si notava alcuna emergenza grave da indurre anche nel personale uno stato di particolare (allora sì, giustificata) tensione e nervosismo. Non crede, inoltre, che nel profilo professionale di un medico, come di un qualsiasi professionista che opera a contatto con il pubblico, debba comprendersi anche una piccola misura di buone maniere? Ho ricoperto per circa trent'anni ruolo apicale in contesti industriali importanti e mai, in nessuna circostanza, mi è capitato di aggredire verbalmente una persona in tal modo, neppure quando la circostanza e l'autorevolezza del mio ruolo lo potessero consentire. In tanti anni di onorata professione dirigenziale ho commesso ovviamente tanti errori e ogni volta, immancabilmente, mi è stato fatto rilevare l'errore. Mai però con tale aggressività verbale, sempre con garbo e civile rispetto della mia persona. La ringrazio molto, gentile direttore, della sua attenzione e Le porgo i migliori auguri di buon lavoro, unitamente ai più distinti saluti. Con rinnovata stima e apprezzamento verso chi tutela la nostra salute, Nicola Lombardi
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Potenza
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Martedì 3 novembre 2009
Le condizioni igieniche del capoluogo un secolo fa
Dal libro ai mass media nell’era della tecnologia
Questo tempo in-forme aperti i corsi di teatro
Oggi nella Sala dell’Arco “L’Acta vista da vicino”
IL PROSSIMO 7 novembre si terrà la presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti (Tip. Editrice Garramone e Marchesiello, 1889). La manifestazione si terrà al teatro Stabile, sabato pomeriggio, alle 18. Al dibattito interverranno il sindaco della città, Vito Santarsiero, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell’ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico esperto di storia della medicina. Modera Maria Carmela Calice Consiglio, presidente del Centro annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”.
IL PROSSIMO 7 novembre, presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale, alle 18, con il patrocinio del Ministero per le attività culturali, si terrà il convegno “dal libro ai mass media. L’informazione nell’età tecnologica”. L’incontro, organizzato in collaborazione con il consiglio regionale dell’ordine dei Giornalisti della Basilicata e la Regione Basilicata ospiterà gli interventi di Franco Sabia, direttore della Biblioteca, Rocco Brancati, docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all’Unibas, Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno, Vito De Filippo, presidente della Regione. Modera, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti lucano.
LA COMPAGNIA Gommalacca Teatro presenterà domani presso il Salone dei Rifiutati (Bucaletto) di Potenza il laboratorio di esercizio teatrale “Questo tempo in-forme” i cui lavori partiranno l’11 novembre. Il corso si articolerà in una serie di incontri settimanali da due ore finalizzati all’allestimento di una messa in scena e terminerà il prossimo anno nel mese di maggio. I partecipanti saranno i protagonisti di un percorso individuale di ricerca all’interno del gruppo di lavoro. Per iscriversi al laboratorio è necessario contattare l’associazione “La Luna al Guinzaglio” al numero 0971/476646.
L’ACTA di Potenza presenta oggi alle 17, presso la Sala dell’Arco di Palazzo di città in piazza Matteotti l’iniziativa “L’Acta vista da vicino” tesa a consolidare la conoscenza dell’Azienda e dei servizi d’istituto svolti sul territorio cittadino. All’incontro di oggi nella Sala dell’Arco parteciperanno il presidente dell’Acta Iacobuzio, il responsabile dell’Ageco Agoglia, il sindaco di Potenza Santarsiero, l’assessore alla Partecipazione Fiore, l’assessore all’Ambiente Lovallo. Non mancheranno anche altre presenze: saranno presenti, ad esempio, anche i Comitati di quartiere della città.
LA STORIA
AL SAN CARLO IL PROGETTO SCAFFALETTO
Per i piccoli pazienti un libro per amico
UNA STORIA difficile, con un protagonista d’eccezione, lo scrittore algerino Hamza Zirem che vive a Potenza dal mese di gennaio del 2009. Lo scrittore finora ha usufruito di una borsa di studio relativa al progetto internazionale “Città Rifugio”, cui hanno aderito Potenza, Grosseto e Chiusi. La borsa di studio, però, ha carattere annuale e, pertanto, è in scadenza. La paura, pertanto, di dover lasciare il capoluogo ha gettato nello sconforto lo scrittore che, nei giorni scorsi, ha tentanto anche il suicidio. Fortunatamente le forze dell’ordine, su sollecitazione di un’amica di Hamza Zirem, hanno evitato il peggio. «Ho tentato il suicidio - conferma lo scrittore - e solo l'intervento delle Forze dell'ordine allertate da una mia amica ha evitato il peggio». Anna Lapetina, docente universitaria del capoluogo e amica di Zirem, ha infatti ricevuto un allarmante messaggio e lanciato l’allarme. «Abbiamo trovato Zirem - ha confermato Lapetina - in stato confusionale, era decisamente catatonico». Una storia di solitudine e paura quella di Zirem. In Algeria Zirem non tornerebbe mai, la Cabilia, sua regione d'origine è martoriata da una serie di guerre e conflitti. Dal 2001 al 2004 la Cabilia è stata teatro di sanguinose sommosse e lo scrittore, che aveva partecipato attivamente al movimento pacifico Aarchs,haricevuto minaccedimorteche lo hanno costretto all'esilio forzato in Norvegia nel 2007. Zirem ha compiuto studi universitari di lingua e letteratura francese e insegnato per più di quindici anni nei licei e nelle scuole medie e nei licei. Parallelamente è stato impegnato in molteplici attività culturali, dalla creazione di una casa editrice alla collaborazione al giornale Soumman News a scambi epistolari-letterali con molti scrittori francofoni. Hamza Zirem chiede di rimanere in città. Per farlo dovrà trovare un lavoro e forse la giusta serenità anche grazie al Comune di Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
CIBARSI di lettura per andare, con l'immaginazione, oltre le mura delle stanze d'ospedale. Ad integrare i giochi tradizionali e la clown terapia, ecco che arrivano i libri, nuovi compagni di bambini e ragazzi negli ospedali: a Potenza come a Villa d'Agri. L'obiettivo, dicono i promotori di un progetto nazionale, ha anche una missione educativa: «I piccoli degenti, intanto che sono “oggetti” di premure imparano a divenire “soggetti” di solidarietà, nei confronti di quanti finiscono in luoghi che non hanno il calore delle pareti domestiche». Promotori del progetto “Scaffaletto” sono il “Gruppo di Servizio per la letteratura giovanile” (Gslg) di Roma e l’Associazione “Amici di Ypsilon” di Avigliano, che in queste ore hanno lanciato una campagna a sostegno del progetto. Si comincia dalle aziende sanitarie del Potentino. A Villa d'Agri hanno già detto formalmente sì e hanno avviato il lavoro, mentre l'azienda ospedaliera San Carlo, attraverso il direttore generale Giovanni De Costanzo che si è reso disponibile alla iniziativa, si sta preparando a far fare l'ingresso di libri per una letteratura dell'infanzia in ospedale. «Scaffaletto - spiegano i promotori - è finalizzato alla costituzione di una bibliotechina nei reparti Pediatria degli ospedali italiani, almeno uno per regione. La biblioteca sarà, ovviamente, un pretesto per creare un punto di aggregazione e animazione culturale e ludica perché la mente dei piccoli degenti non smetta di giocare con la fantasia e con i personaggi che escono dai libri per far compagnia ai loro sogni, alla loro voglia di entrare nel Paese delle Meraviglie, qual è la vita, sempre». Chi volesse aderire al progetto, potrà farlo liberamente versando anche un piccola quota. Per questo, il Gruppo di servizio per la letteratura giovanile ha dedicato un conto corrente postale specifico (c.c.p. 21911003). Lo scopo è quello di portare in ospe-
dale, già per la prossima primavera, libri e scaffali. «Nella nostra regione - spiega il referente per la Basilicata del progetto, il giornalista Lello Colangelo - sono stati coinvolti i reparti Pediatria degli ospedali “San Carlo” di Potenza e di Villa d’Agri. Quest’ultimo, tramite il direttore sanitario Bruno Masino, ha già formalizzato l’adesione indi-
cando come referente il primario del reparto, la dottoressa Italia Iannelli, con la quale l’associazione sta organizzando iniziative di promozione del progetto. Si tratta di sensibilizzare i cittadini, perché entro il 28 febbraio 2010 contribuiscano all’acquisto di scaffali, segnalibri, libri, pannello in legno con personaggio mascotte, tappeto e cuscini».
«RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Ricordando chi è morto sul campo
“Scaffaletto”, seppure nato da un'idea del Gruppo di servizio per la letteratura giovanile, trova nell'Associazione amici di Ypsilon (editrice del giornale dei ragazzi Ypsilon diretto da Lello Colangelo) un alleato che già da tre lustri è impegnato a dare voce ai ragazzi e ai loro problemi, mediante iniziative di promozione della lettura e della scrittura. Gianni Sileo
IL COMMENTO
Termine lavori via del Gallitello: «Avevamo ragione»
I lavori su viale dell’Unicef, parte centrale del cosiddetto “Nodo del Gallitello” (Foto Mattiacci)
«FINALMENTE conosciamo il termine previsto per il completamento dei lavori che interessano via del Gallitello». Queste le parole del consigliere comunale e regionale Michele Napoli (An-Pdl), intervenendo in merito ai lavori dello snodo di via del Gallitello. «L’assessore Campagna, che ci aveva bacchettati quando denunciammoil ritardo con ilquale procedevano i lavori di via del Gallitello, deve prendere atto che quanto da noi evidenziato rispondeva alla realtà dei fatti. L’auspicio è che la data fissata per il 2011, sia quella definitiva, soprattutto nell’interesse dei cittadini che ormai convivono con una situazione giunta al limite della tollerabilità. Gli errori di partenza che hanno determinato la necessità di varianti al progetto iniziale e che hanno determinato aumenti dei costi e dei tempi di realizzazione, non possono certo essere attribuiti al caso. Rivelano una superficialità, più volte da noi esplicitata, che ha portato alla situazione che subiamo quotidianamente. Saranno sufficienti le varianti a garantire il completamento dei lavori o è il caso di attendere altri ritardi e ulteriori sprechi di denaro? Per lo snodo del Gallitello resosi necessario per evitare che la chiusura di un passaggio a livello possa tenere in ‘ostaggio’la città, non saranno più sufficienti, mentre del viadotto che dovrebbe consentire il superamento del passaggio a livello non si ha traccia». «Non vorremmo - conclude Napoli - che proprio le difficoltà incontrate andranno ad incidere pesantemente sulla realizzazione dell’ormai “famoso” viadotto, senza la cui realizzazione l’intera opera diviene del tutto inutile, producendo un’altra incompiuta. Considerata l’importanza nevralgica della sua realizzazione, ci appare incongruente e fuori luogo l’impostazione attuale dei lavori che fino ad oggi hanno solo determinato ulteriori situazioni critiche senza alleggerire il caos del traffico».
CINEMA
Una folla numerosa ha partecipato alla celebrazione eucaristica celebrata dall’arcivescovo metropolita, Agostino Superbo, nel sacrario del cimitero di San Rocco. In molti, infatti, hanno voluto così rendere omaggio ai numerosi caduti di tutte le guerre. E, intanto, partiranno domani, nel parco di Montereale alle 10.45 le manifestazioni per celebrare le forze armate. Faranno il loro ingresso davanti allo storico monumento ai caduti, gonfaloni, labari e associazioni combattentistiche per la cerimonia dell'alzabandiera. Alla presenza di tutte le autorità verrà celebrata la santa messa. A seguire, uno dei momenti più forti della cerimonia: gli onori ai caduti con la deposizione delle corone da parte del Prefetto di Potenza, Luigi Riccio e il comandante del Cme (Comando militare esercito) “Basilicata” il generale Domenico Scaglione.
Sala 1 Michael Jackson. This is it 17.00 - 19.30 - 22.00 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 Amore 14 18 - 20 - 22 Sala 4 Nel paese delle creature selvagge 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Oggi sposi 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 La battaglia dei tre regni 18 - 21
IL CINEMA è uno dei passatempi preferiti dei potentini. Soprattutto le lunghe domeniche d'inverno, quando le sale si riempiono fin dai primi spettacoli. A volte capita che un'ora prima della proiezione i biglietti di alcuni film in programma siano già esauriti. È successo la settimana scorsa per lo spettacolo delle 20 di Oggi sposi, primo in classifica. La divertente commedia di Luca Lucini, si posiziona, questo finesettimana, al secondo posto. In pole position troviamo il nuovo film di Federico Moccia, Amore 14. Pare abbia accoltounpubblico soprattuttodiadolescenti, dagli undici ai sedici anni. Moccia è uno dei regesti preferiti delle nuove generazioni. Le storie d'amore tra adolescenti, attraggono molto i coetanei dei protagonisti delle storie, anche se dovessero essere vampiri. Come Twilight. Grande attesa, infatti, per il seguito. Twilight, i film di Moccia e Hanry Potter pare siano l'eccezione che conferma la regola, per quanto riguarda i film tratti da romanzi. Almeno nella nostra città. Infatti Mariagrazia Ranieri, proprietaria del multisala, racconta come generalmente questi tipo di film non attraggano molti spettatori. Forse, perché, i romanzi da cui vengono tratti sono poco conosciuti. Confermando, tra l'altro, un altro fenomeno purtroppo molto diffuso nella nostra regione: la scarsa lettura. Per esempio, Nel paese delle creature selvagge, tratto dal romanzo per ragazzi più letto negli StatiUniti, èsconosciuto allamaggior parte dei bambini lucani. Di conseguenza, è stato il film meno visto lo scorso fine settimana. Superato perfino da Up, il cartone in 3d in programmazione già da tre settimane. Deludente anche il documentario su Michael Jackson, che si classifica al quarto posto. «Ci aspettavamo una maggiore affluenza-afferma Ranieri - soprattutto in seguito alla miriade di telefonate che ci sono arrivate per sapere quando sarebbe uscito. È un film molto particolare che, evidentemente, attira solo i fans del cantante». an. mart.
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Viaggio al centro della terra (3 D) Unico spettacolo alle 17 Michael Jackson. This is it 19 - 21
This is it UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 3 NOVEMBRE Mallamo - via Toti, 9/13
0971/473447
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
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813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169
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Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 612562
Pronto Soccorso
0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp
Ateneo Centralino
0971 201111
Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
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Zirem dall’Algeria a Potenza
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Martedì 3 novembre 2009
Conferenza stampa del centrodestra: accuse al sindaco sul tempo perso in passato
Caserma, le proposte del Pdl «Possibile potenziare il comando militare pur sopprimendo il Battaglione» FORSE non tutto è perduto per la Caserma Lucania. Tra le ultime risoluzioni portate in commissione Difesa, quella del parlamentare del Pdl Giuseppe Moles, dove viene chiesto al governo la possibilità di valutare il potenziamento del comando militare esercito, sempre con sede a Potenza. Si conserverebbe così, il presidio militare in Basilicata, pur sopprimendo il Novantunesimo Battaglione. La risoluzione, portata in commissione lo scorso 28 ottobre, è stata ufficialmente presentata ieri alla stampa durante una conferenza. Presenti, oltre a Moles, i parlamentari lucani Vincenzo Taddei e Sergio Lapenna, nonché il coordinatore dell'intergruppo di minoranza del consiglio comunale Giuseppe Molinari e di quello provinciale Aurelio Pace. All'unanimità, i presenti hanno accusato ancora una volta l'amministrazione comunale di essere responsabile della chiusura. E ancora una volta, hanno fatto riferimento ai due anni di «latitanza», quelli tra il 2006 e il 2008. Anni in cui, come il sindaco di Potenza Vito Santarsiero ha sempre affermato, ci sono stati degli incontri ufficiosi ed epistolari con lo stato maggiore dell'esercito, dal quale l'amministrazione comunale aspettava delle risposte. Queste riguardavano la possibilità di trasformare il battaglione in trasmissione “Fadalto”. Una trasformazione che, però, per essere attuata necessitava l'individuazione di un'area logistica pari a 4 ettari. Fu allora che il sindaco propose Piani del Mattino. A questo punto la storia si complica. Da un lato c'è il sinda-
co, che ritiene di non aver mai avuto comunicazione ufficiale di rifiuto dell'area da parte dell'esercito, dall'altra c'è l'esercito che mette agli atti i motivi del rifiuto. Tale punto - su richiesta di Moles in commissione Difesa - viene chiarito nell'ultima risoluzione del 28 ottobre, dove si legge: «lo stato maggiore dell'esercito precisa che in data 2 novembre 2005 il capo di Stato maggiore dell'esercito pro tempore ha comunicato al sindaco di Potenza che le offerte da questi avanzate sono state valutate non sufficienti». L'atto in questione, però, mette in evidenza sia una risposta del sindaco risalente al gennaio 2006 sia una comunicazione dell'esercito sull'impossibilità delle forze armate a sostenere l'impegno finanziario
necessario per la trasformazione. Inoltre, si aggiunge come tra il 2006 e il 2008 non ci siano sì informazioni da parte dell'amministrazione comunale di Potenza ma anche sollecitazioni da parte dello stato maggiore dell'esercito. Si arriva, così, agli avvenimenti dell'ultimo anno in corso quando la questione torna in auge dopo lo sciopero delle addette si servizi di pulizia e la mobilitazione dei comitati di quartiere. Da allora, tra un botte e risposte tra amministrazione e opposizione, è giunto a compimento quanto stabilito. Il 20 novembre, infatti, si terrà la cerimonia di chiusura ufficiale. Allora, ben vengano gli incontri del sindaco con il sottocapo dello stato maggiore dell'esercito con il coinvolgimento dei comitati di
quartiere, ben venga l'intervento in commissione Difesa dell'onorevole Moles e dell'onorevole Margiotta, ma perché solo adesso? In particolare, se alcuni parlamentari del Pdl erano a conoscenza da tempo della situazione, come Moles, che ha sempre avuto a cuore le sorti del novantunesimo - fu lui stesso a proporre come risoluzione la trasformazione in trasmissione “Fadalto”-perché arrivare agli sgoccioli? «Perché - dice Moles - la risoluzione è un atto parlamentare che serve solo ad aprire una discussione in parlamento. Le decisioni spettano al governo il quale deve interloquire con chi di competenza, che in questo caso è l'amministrazione comunale». Anna Martino
LA REPLICA Santarsiero: «Lunedì un altro incontro» ANCORA una volta dobbiamo prendere atto di come si rema contro gli interessi della comunità potentina e lucana. C'erano e ci sono ancora tutte le condizioni, come ci ha evidenziato il Sottosegretario Crosetto e come, nello scorso mese di marzo ci aveva detto il Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Gibellino, per conservare la Caserma Lucania a Potenza ed un presidio delle Forze Armate sul nostro territorio. Quello che manca è la volontà governativa di farlo ed il giusto sostegno da parte dei parlamentari di maggioranza. E' impensabile voler scaricare con molte falsità la colpa sul Comune di Potenza che resta l'unica Istituzione ad aver sviluppato una seria azione a tutela della Caserma Lucania. E' appena il caso di ricordare a Moles e a tutti i parlamentari del Centro Destra così solerti ad evidenziare le “manchevolezze” del Comune, che mai, nonostante le nostre sollecitazioni e le nostre varie proposte, sono arrivate al Comune richieste esplicite da parte delle Forze Armate, ma solo risposte vaghe e sfuggenti. Ci chiediamo chi avrebbe dovuto affrontare una questione di competenza di un Ministero se non i parlamentari nel loro ruolo di rappresentanti del nostro territorio, piuttosto che rifuggire alle proprie responsabilità e scaricare sul Comune. In particolare siamo noi a chiedere ai parlamentari del Centro destra cosa hanno fatto dal momento del loro insediamento per la nostra Caserma. Riteniamo che ci siano ancora i margini per una soluzione. Lunedì prossimo alle 18 nella Sala dell'Arco è convocata una assemblea con i Comitati di quartiere ed i capigruppo consiliari per tornare sul tema.
Continua il dibattito sul futuro della struttura dopo la chiusura
«La soluzione? Vendere all’Università» IL 20 novembre la caserma chiuderà. Andranno via uomini e mezzi. Perché non rimanga il vuoto assolute tra quelle mura che hanno fatto la storia della città, è necessario che lo stabile non venga abbandonato. Continua, quindi, il dibattito sulle sorti della struttura che da due secoli accoglie la caserma, una volta che questa verrà dismessa. C'è chi ipotizza istituti di cultura o, addirittura, polmoni verdi. Chi, invece, ritiene sia ancora troppo prematuro ipotizzare possibili soluzioni. Per il coordinatore dell'intergruppo di minoranza del consiglio provinciale Aurelio Pace, infatti, si tratterrebbe di «chiaroveggenza. Per me - dice - la soluzione è il Novantunesimo, non prendo in considerazione
altre ipotesi perché significherebbe coprire il dibattito attuale. La questione è: caserma o non caserma? Per cui trovo prematuro considerare altre possibilità». Un po' meno radicale Giuseppe Molinari, coordinatore dei gruppi di opposizione del consiglio comunale del capoluogo. «Innanzitutto - precisa - la struttura verrà venduta a qualche ente. La soluzione più logica, per me, sarebbe quella universitaria, vista anche la vicinanza con il polo universitario di macchia romana. Bisognerebbe vedere, però, se questa ha i soldi sufficienti per effettuare una tale operazione». Forte la posizione del parlamentare del Pdl, Giuseppe Moles. «Vorreiafferma - che la caserma non andas-
Violato il principio di imparzialità
La conferenza stampa del centrodestra (Foto Mattiacci)
che al di fuori delle ipotesi previste dall’art. 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione, di attività di interesse comune”. In base a tale prospettiva, la mia iniziativa non può essere vista in senso strumentale a favore di qualche partito, da bloccarla pregiudizialmente, anche
perché legittimamente fondata, come dimostrato nell’articolo precedente. In relazione al preindicato art. 15 L. n.241/90 si potrebbe perviene ad un accordo fra le amministrazioni precitate, anche ai fini della sospensione del provvedimento in questione. In tal modo, da parte del Comune di Potenza e della Regione Basilicata, ci si im-
Lettera al ministro
se in mano a enti diversi dallo Stato. Se non ci dovesse essere la caserma, vorrei non ci fosse nulla di diverso che un ente dello Stato. Se ciò dovesse verificarsi, mi opporrei con tutte le mie forze». Dai giovani una interessante proposta, che manterrebbe, in qualche modo, la presenza dell'esercito in città. La proposta in questione, viene dal dirigente nazionale di Giovane Italia (movimento giovanile del Pdl), Francesco Pappalardo che dice: «La caserma potrebbe rimanere in dotazione al ministero della difesa mettendo in funzione delle attività attinenti alla formazione dei militari, prevedendo corsi di alta formazione, visto che adesso l'esercito è costituito solo da militari professionisti». an. mart.
L’intervento: quali carte ha a disposizione il 91° Battaglione
IN RELAZIONE al mio articolo pubblicato su questo giornale, domenica 1 novembre 2009, sulla mobilitazione popolare contro la chiusura del “91° Battaglione lucana” operante a Potenza, già decisa per il 21 c.m. dal titolo “La difesa di un interesse legittimo”, si rende indispensabile evidenziare alcune delle mie ragioni e proposte avanzate di recente al ministro della difesa per la sospensione di tale provvedimento. Anche perché tali ragioni e proposte avendo contribuito a produrre qualche effetto (discussione, in settimana, della vicenda, in Commissione difesa), possono essere fatte proprie della Regione Basilicata. Infatti, tale ente, in merito, in quanto portatore di “interessi pubblici” (art. 9 L.11.241/90), da una parte, può, a livello amministrativo, impugnare il provvedimento di soppressione del presidio militare in questione, per motivi di legittimità e di merito. Dall’altra può operare un accordo di programma col Comune di Potenza e col ministero della difesa, ai sensi dell’art. 15 della L. n.241/90 espresso come segue: “An-
Minacce a Nello Rega
pegnerebbe entro un termine prestabilito, ad offrire delle offerte sufficienti rispetto a quelle passate ritenute (novembre 2005), insufficienti per l’istituzione di un unità operativa dell’esercito a Potenza. La verifica tecnica di tale insufficienza da parte del ministero della difesa, sarebbe alla base del provvedimento di soppressione in questione, o almeno, una delle ragioni principali. Pertanto, la Regione Basilicata potrebbe svolgere un proprio ruolo (anche tramite eventuale partecipazione alle spese per il mantenimento del presidio) per la soluzione della vicenda. Infatti, la questione è ancora aperta, considerando che in settimana, verrà discussa, procedendo a votazione in Commissione difesa, la mozione 7/200 2003 sulla soppressione o meno di tale presidio, come già indicato. L’interesse in merito ad agire da parte della Regione Basilicata deriverebbe dalle seguenti normative: l.n. 382/1978 (funzione di protezione anche civile svolte dall’esercito, art. 108 D.Lgs n.112/1998 (funzione di protezione civile svolgibile
da parte di regioni ed enti locali). Inoltre, l’interesse della Regione è quella di evitare una ricaduta sul piano sociale, a causa del trasferimento in altre regioni del personale militare e civile del presidio. Tutto ciò premesso, va evidenziato che fra i possibili vizi di legittimità del provvedimento di soppressione, espressi nella mia richiesta di sospensione del medesimo, potrebbe rientrare la violazione del principio di imparzialità della p.a., espresso dall’art. 97 della costituzione. Infatti, con tale soppressione, i lucani, a differenza degli abitanti di altre regioni, verrebbero privati del repentino intervento dell’esercito «in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza», come previsto dall’art. 1 L. n.14 nov. 2000, n.331. In definitiva; anche in base a un colloquio informale intercorso fra me e il ministero della difesa, delle proposte urgenti, per poter risolvere la vicenda devono essere avanzate dalla Regione Basilicata, ex art. 15 L. n. 24/190 . Giovanni Ribellino
Nello Rega
PREOCCUPATE per il ripetersi di minacce di morte nei confronti del giornalista del Televideo della Rai Nello Rega, la Fnsi e l’Usigrai si sono direttamente rivolte con una lettera-appello al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, per chiedere al Viminale di accertarsi direttamente che la vicenda non sia stata sottovalutata. «Il caso Rega – è scritto nella missiva – sconcerta perchè se minacce arrivano a destinazione nel parcheggio della Rai a Saxa Rubra e in quasi ogni luogo romano o lucano (Rega è originario di Potenza, dove risiede la sua famiglia ndr ) da lui frequentato, abbiamo il dubbio che possano non essere state predisposte adeguate misure di sicurezza». Fnsi e Usigrai ricordano anche che Rega ha sporto denuncia e, ogniqualvolta le minacce di sedicenti estremisti sciiti libanesi si sono riproposte, ha prontamente riferito ogni particolare alle forze dell’ordine. Più volte sulla vicenda è già intervenuto Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l'Informazione, osservatorio Fnsi-Ordine dei giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza.
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20 Potenza
21 Avigliano La città intitolerà anche una strada al primo presidente della Regione
Una stele in onore di Verrastro Una due giorni dedicata all’ultimo personaggio politico della città AVIGLIANO – Una strada principale del centro, una stele in bronzo e la stampa di 4.000 libelli da distribuire nelle scuole sono l'omaggio che la cittadina di Avigliano farà a Vincenzo Verrastro, concittadino illustre nato nel 1919 e scomparso nel 2004. Il nome del senatore e primo presidente della Regione Basilicata sostituirà quello dell'attuale Viale della Vittoria, la strada che fiancheggia la stazione delle Fal e che termina in corso Gianturco. Il busto in bronzo, realizzato dall'artista Vincenzo Claps, sorgerà davanti alla villa comunale, a metà altezza del corso dedicato a Vincenzo Verrastro. Sono questi gli elementi che caratterizzeranno la due giorni dedicata all'ultimo personaggio pubblico di rilievo che abbia avuto Avigliano negli ultimi decenni. Del senatore, in particolare, si parlerà approfonditamente nei giorni 6 e 7 novembre, in una due giorni che richiamerà ad Avigliano personalità del mondo universitario (Damiano Fonseca e Giampaolo D'Andrea), letterario (Giovanni Caserta), della fede (Raffaele Cananzi) e della politica, il senatore a vita Emilio Colombo. Le iniziative che si terranno tra il pomeriggio di venerdì (ore 18, sala consiliare ) e l'intera giornata di sabato prossimi sono state presentate ieri durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la figlia del senatore, Valeria, il sindaco di Avigliano, Domenico Tri-
Pietragalla festeggia le Forze armate
Un momento dell’incontro su Verrastro
paldi, il presidente e il vicepresidente della Società operaia di mutuo soccorso, Luciano Sabia e Donato Romaniello, e lo scultore Vincenzo Claps. “Tra le motivazioni che ci hanno indotto ad aderire alle giornate dedicate al ricordo di nostro padre – ha detto Valeria Verrastro – vi è una profonda: condividere la memoria del tempo in cui è vissuto e metterla al servizio di un nuovo dialogo, in politica come nella fede”. Un invito alla riflessione odierna, quello della figlia del senatore lucano, affinché si ristabilisca un dialogo tra le parti in un'epoca in cui “il discredito della politica e l'innalza-
mento di certe barriere tra credenti e non credenti stanno prendendo il sopravvento”. Sulla fede e sui valori cattolici del padre, Valeria Verrastro ha insistito molto: un saggio di quello che dirà nel suo intervento in programma venerdì pomeriggio. “Come Comune di Avigliano –ha commentato Tripaldi – abbiamo sentito l'esigenza di mettere in evidenza una figura centrale in Basilicata per farla conoscere alle generazioni che non l'hanno conosciuta, quelle nate a partire dagli anni Ottanta. Il convegno dei prossimi giorni – ha concluso Tripaldi - è solo il primo passo verso un
progetto più ampio sulla figura del nostro concittadino”. Particolarmente rilevante, anche in termini economici, l'impegno che ha assunto la Società operaia, che con la pubblicazione dei quattromila volumi sulla figura di Verrastro si affianca al finanziamento della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza. “Per il futuro – ha annunciato Luciano Sabia – abbiamo in programma la ristampa dell'opera omnia di Vincenzo Verrastro, un ulteriore modo per conoscere il pensiero di un uomo di primo piano nella politica lucana”. Gianni Sileo
Medio Basento Salierno (Pd): «Formazione per i primi 17 operai»
Nel settore forestale incremento dei livelli occupazionali entro il 2010 MEDIO BASENTO - «L’avvio delle procedure per l’incremento dei livelli occupazionali nel settore forestale nell’area del Medio Basento, attraverso l’introduzione del turn over, con 17 operai da avviare ai corsi di formazione, è solo un punto di partenza per rafforzare, con numeri più consistenti, l’occupazione diretta ed indotta nella forestazione e per adeguare gli interventi del Piano triennale agli obiettivi di tutela e valorizzazione delle risorse boschive e di difesa del territorio». A sostenerlo è il consigliere regionale del Pd, Adeltina Salierno, sottolineando che «alla fine del 2010 saranno complessivamente 164 i lavoratori del Medio Basento da impiegare nei cantieri disseminati per circa 11 mila ettari di patrimonio forestale della zona». «Anche il numero di giornate lavorative – continua Salierno - che sarà possibile realizzare (con una media di 106 giornate per lavoratore) è insoddisfacente perché è di poco inferiore alle 17 mila giornate in totale, per una spesa di circa un milione 400 mila euro (su 43 milioni di euro in totale), e non raggiunge ancora l’obiettivo
PIETRAGALLA - Il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per la Patria e per il Tricolore nel corso degli eventi bellici verificatisi durante il secolo scorso verrà effettuato nel corso della manifestazione programmata dal Comune di Pietragalla nella giornata di domani con la quale ricorre l'anniversario della fine della prima guerra mondiale, la giornata dell'unità nazionale e la festa delle forze armate. Pietragalla così come tanti altri paesi e città dell'Italia ha sacrificato tanti giovani che non hanno fatto più ritorno nella propria terra per difendere i territori italiani. Nei manifesti che pubblicizzano l'evento campeggia una frase tratta dalla Costituizione Unesco che recita: "Poichè le guerre co-
minciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace". Si tratta di parole di grande significato che ovviamente fanno riflettere sui danni che provocano gli eventi bellici. La manifestazione prenderà il via alle 9.45 presso la chiesa madre "San Nicola di Bari" di Pietragalla con il raduno delle rappresentanze delle autorità civili e militari, delle associazioni combattenti e dei partecipanti. Sarà celebrata una funzione religiosa e verrà benedetta la corona di alloro. Al termine del rito eucaristico in piazza Principe Umberto I° sarà deposta la corona di alloro all'interno del monumento dedicato ai Caduti. Antonio Bevilacqua
Pignola, Spagnoletta sollecita il sindaco sulla gradinata disastrata
Operaio forestale al lavoro
che ci siamo prefissi delle 151 giornate lavorative per tutti gli addetti». E’ evidente che con l’innalzamento e il miglioramento della professionalità degli addetti forestali, «da perseguire attraverso i corsi di formazione – aggiunge Salierno – è necessario, contemporaneamente, accrescere la qualità degli interventi programmati dagli uffici regionali ed attuati dagli enti delegati e nello specifico dalle Comunità montane, come è noto commissariate in
attesa del completamento delle riforme istituzionali che riguardano gli Enti montani e le Comunità locali». In un’area come il Medio Basento caratterizzata «da una situazione di dissesto del suolo e dalla presenza preponderante di querceti che raggiungono circa i 9 mila ettari (su 11 mila totali) – conclude il consigliere del Pd – vanno realizzati ulteriori e specifici progetti in grado di dare più lavoro e più efficacia alla spesa regionale».
PIGNOLA - La scalinata che collega via Mazzini con via Cavour non solo è fatiscente ma è anche invasa da rifiuti solidi urbani. A segnalarlo Giancarlo Spagnoletta, capogruppo del partito di minoranza “Progetto per Pignola”. Spagnoletta, dopo la segnalzione di alcuni cittadini, si è recato sul posto per un sopralluogo e ha constatao che quanto segnalato corrisponde al vero. «Tale stato di cose - ha spiegato Spagnoletta in una nota - è supportato anche dal fatto che sulla gradinata che collega le due strade a metà percorso è ben visibile uno squarcio tra un gradino e l’altro che potrebbe essere molto pericoloso per tutti quei cittadini che sono soliti percorrerla». Alla luce di ciò i consiglieri di minoranza del gruppo “Progetto per Pignola”hanno chiesto - in una lettera indirizzata al sindaco, Ignazio Petrone, all’assessore comunale ai Lavori pubblici e al responsabile dell’Ufficio tecnico -«l’immediata rimozione dei rifiuti solidi urbani per evitare ripercussioni sulla salute pubblica dei cittadini». Non solo. Per quanto riguarda poi lo stato di fatiscenza della scalinata «chiediamo di conoscere quali provvedimenti l’amministrazione comunale intende
Il sindaco Petrone
adottare al fine di riqualificare la gradinata», ma anche «di conoscere se non ci siano i presupposti per una chiusura temporanea in attesa che vengano effettuati i lavori necessari alla messa in sicurezza considerata la pericolosità della scalinata». Se, prosegue Spagnoletta «malauguratamente dovesse accadere qualche cosa asi cittadini il sindaco, l’assessore ai Lavori pubblici e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, ognuno per le proprie competenze, si dovranno assumere tutte le responsabilità».
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Martedì 3 novembre 2009
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Muro Lucano La Provincia ha dato il via libera alla transitabilità di un tratto della strada
Nerico-Muro, solo a senso unico Il sindaco Galizia è però perplesso: «Si poteva anche fare molto di più» MURO LUCANO - E' ufficiale. Si passa dalle parole ai fatti. L'ok alla transitabilità su un tratto della famigerata “Nerico-Muro Lucano” è giunto solo ieri mattina. Dopo un sopralluogo tecnico-operativo da domani mattina sarà percorribile il trait d'union tra “Muro Lucano- Bella-Muro ” , anche se in un solo senso di marcia. La seconda “Conferenza di Servizi” di Pescopagano, di fine agosto, ha dato i suoi frutti. La Provincia ha mantenuto gli impegni presi con gli amministratori e le comunità del Marmo Platano -Melandro. Più di 4 km di strada da domani saranno percorribili in circa 4 minuti. Le distanze però si accorciano solo di qualche chilometro per le comunità interessate che continuano a fremere “speranzose” che presto anche gli altri circa 30 km dell'intera tratta siano percorribili. L'assessore regionale alle infrastrutture, Rocco Vita, ieri mattina ha annunciato che “convocherà un vertice tra i sindaci dell'area, il Commissario ad Acta, D'Ambrosio e gli enti interessati per accelerare l'iter dei lavori e predisporre il planning delle attività con un cronoprogramma da rispettare”. Intanto “l'impegno assunto sulla Nerico- Muro Lucano dalla Provincia di Potenza è stato mantenuto”. Parole rimarcate all'unisono durante il sopralluogo dal Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, dall'assessore alla Viabilità, Nicola Valluzzi e dall'assessore provinciale alle Attività Produttive Nicola Figliuolo. Presenti il primo cittadino di Muro Lucano, Gerardo Mariani, l'assessore murese alla viabilità, Pietro Farenga ed i sindaci di Bella, Salvatore Santorsa, di Baragiano, Giuseppe Galizia e di Castelgrande, Alberto Muro. “Nell'incontro con amministratori locali e comunità interessate convocato a Pescopagano l'Amministra-
L’apertura dello svincolo
LA CURIOSITÀ
C’è lo zampino di Striscia?
MURO LUCANO - Sarà stata forse una pura e semplice casualità ma il dubbio è legittimo. Venerdì scorso Fabio e Mingo, gli inviati di “Striscia la notizia”, il noto programma di Antonio Ricci, si sono occupati del caso della strada Nerico-Muro Lucano. Passa il weekend e la Provincia cala il suo asso nella manica: ovvero l’apertura al traffico di un nuovo tratto della strada. zione provinciale- ha detto il Presidente Lacorazza - si impegnò a mettere a disposizione fondi propri per riaprire l'arteria in un solo senso di marcia. E così è stato, in attesa però che la regione trasferisca 300 mila euro per la realizzazione della rotatoria e l'apertura della strada nella doppia direzione di marcia”.
“ Sono terminati i lavori di completamento della messa in sicurezza - ha detto Valluzzi- per i quali la Provincia di Potenza ha impegnato risorse finanziarie pari a 60 mila euro. I lavori hanno riguardato, in particolare, la realizzazione della segnaletica verticale e orizzontale, della segnaletica relativa al restringimento della car-
reggiata, dei limiti di velocità e dei delineatori modulari di curva. L'attuale piattaforma stradale dello svincolo è insufficiente a smaltire i vari flussi di traffico in entrata e in uscita nelle varie direzioni, per cui , in attesa della realizzazione della rotatoria, è stata consentita l'apertura solo in direzione Muro Lucano - area industriale di Baragiano”. “L'apertura del tratto è un fatto positivo per l'area - ha detto Figliuolo- che da anni attendere infrastrutture. Ora siamo sulla strada giusta affinchè il Marmo Platano-Melandro diventi volano di sviluppo. “Diamo atto alla Provincia di Potenza per quanto ha compiuto - ha detto il sindaco Mariani- al fine di rendere questo nuovo tassello viario finalmente transitabile. In tal modo le popolazioni del Marmo Platano-Melandro iniziano a vedere dei segnali positivi orientati a colmare quel gap infrastrutturale che da anni caratterizza quest'area. Ma c'è di più. L'apertura del tratto segna anche che le istituzioni regionali e provinciali iniziano a volgere lo sguardo su una zona da troppi anni dimenticata”. Piena soddisfazione è stata espressa dall'assessore Farenga per «un nuovo slancio alla viabilità del Marmo Platano-Meladro. Si spera solo che i lavori per i collegamenti con l'Ofantina siano celeri». «Attendiamo lo svincoloha detto Santorsa- per rendere transitabile l'intero tratto ed attendiamo l'apertura in toto della Nerico-Muro constata già soldi». «Ben venga l'apertura al transito di un tratto breve ha detto Muro - ma io sto vigilando sul tratto Pescopagano-Calitri che conduce all'Ofantina. Per i lavori siamo in dirittura di arrivo». Il sindaco Galizia ha invece espresso «dubbi sulla reale funzionalità dello svincolo aperto in una sola direzione. Si poteva fare di più». Angela Scelzo
Oppido Presentato il volume “La tigre e la luna” di Renato Cantore
Il lucano Rocco Petrone e la missione dell’Apollo 11 OPPIDO LUCANO - Venerdì 30 ottobre presso il cineteatro Obadiah di Oppido Lucano si è tenuto un coinvolgente ed interessante appuntamento con la storia e la letteratura, che ha visto protagonista Renato Cantore e il suo nuovo libro “La tigre e la luna”. Ad una settimana esatta dal Premio letterario di Basilicata, Oppido Lucano, è stato centro di un altro appuntamento di rilievo non solo a livello regionale. Venerdì scorso erano presenti presso la struttura di via Lapponio il sindaco di Oppido Rocco Pappalardo, il consigliere comunale Domenico Lancellotti, le giornaliste Rai Grazia Napoli e Antonella Pallante, il meteorologo Gaetano Brindisi e l'autore, nonché caporedattore Rai Renato Cantore. È stata l'occasione per approfondire la conoscenza dell'illustre lucano Rocco Petrone originario di Sasso di Castalda, protagonista del libro, che ha
diretto le operazioni di lancio dell'Apollo 11 sulla Luna esattamente quaranta anni fa, un evento straordinario nella storia dell'umanità. Apprezzamenti sono stati fatti in particolar modo dal sindaco Pappalardo per l'impegno profuso da Cantore che, attraverso i suoi due libri “Lucani altrove” e “La tigre e la luna”, contribuisce alla diffusione della conoscenza dei tanti lucani che hanno fatto la storia come Rocco Petrone e Vito Corbo e tanti altri, ricordati e apprezzati nel mondo ma che rischiano di passare nel dimenticatoio proprio nella loro terra di origine. L'ingegnere Petrone non è stato protagonista del solo lancio dell'Apollo 11 ma anche di altre numerose iniziative della Nasa culminate nella ricerca e negli studi legati ai viaggi dell'uomo nello spazio. “La tigre e la luna” è un libro dedicato proprio all'ingegnere lucano morto il 24 agosto del 2006 a Palos Verdes Estates, in cui
Cantore ricostruisce l'evento dell'uomo sulla luna a quarant'anni di distanza dal famoso evento e traccia un profilo di Petrone attraverso i mille contatti che hanno caratterizzato la sua lunga carriera di scienziato dello spazio. Chi era in realtà Petrone? Petrone non era soltanto uno dei tanti lucani importanti sparsi per il mondo, ma era uno degli uomini che ha dedicato la propria vita alla scoperta della scienza e che ha dato un contributo essenziale a quello che oggi noi tutti conosciamo dello spazio. Nel frattempo di sta già lavorando nell'organizzare il prossimo appuntamento, in programma verso la metà di novembre, con l'intervista a Nello Rega, giornalista Rai minacciato dall'estremismo sciita a causa del suo nuovo libro “Diversi e diversi” che tratta la difficile convivenza tra cristiani e islamici. Rocco De Rosa
S.Angelo Per sviluppo sostenibile
Studenti in fiera a Rimini
Due degli studenti alla fiera di Rimini
SANT'ANGELO LE FRATTE - I ragazzi della scuola media, in tutto 23, della cittadina hanno partecipato alla fiera internazionale del Recupero di materie ed energie e dello sviluppo sostenibile di Rimini che si è svolta dal giorno 28 al 31 ottobre. I ragazzi sono partiti giovedì notte ed hanno fatto ritorno sabato sera sul tardi. Vi hanno partecipato con gioia per apprendere cose che non sono più rinviabili; vi hanno appreso, infatti, suggerimenti utili per vivere meglio nel proprio ambiente. Fra qualche mese, infatti, nella cittadina, partirà la raccolta differenziata, il sindaco Laurino punta subito al 90 per cento, anche perché la discarica locale è già satura e quindi, a breve, sarà chiusa. I ragazzi dunque devono essere i primi ad essere sensibilizzati alle nuove problematiche dei rifiuti e quindi alla necessità della raccolta differenziata che non può essere più procrastinata, sia per motivi di salvaguardia ambientale ma anche perché, a ben vedere, i rifiuti possono essere addirittura una risorsa se sfruttati con razionalità. «Però bisogna fare la differenziata e saperla fare», riflette preoccupato il sindaco. E' stato un modo diretto per apprendere quanto fosse importante la salvaguardia ambientale e quali siano le possibili fonti pulite di energie per uno sviluppo più sostenibile. «La raccolta differenziata può addirittura esse-
re vantaggiosa per i contribuenti se gestita con razionalità e i giovani ci daranno una mano, perché sono i protagonisti del futuro», commenta Laurino. Hanno accompagnato i ragazzi i professori Donato Perrone e Valinoti Lina Rachele. A volere simile iniziativa l'amministrazione comunale con in testa il sindaco Laurino che, oltre ad offrire il pullman, ha raggiunto, venerdì, i ragazzi in fiera e l'azienda De Vita Ecologia di Sant’ Angelo che oltre ad esporre i propri prodotti in fiera, ha portato con sé un forno mobile ed ha offerto pizze a volontà a tutti i visitatori, ha voluto offrire il pernottamento e il vitto agli scolari. Un viaggio dunque di istruzione mirato che scaturisce dalla collaborazione tra pubblico e privato. «Dobbiamo coinvolgere le giovani generazioni - così si esprime Laurino - ai problemi ambientali per uno sviluppo più rispettoso della natura. Abbiamo fatto vedere ai ragazzi come ormai la tecnologia stia facendo sforzi notevoli in tal senso per sviluppare energie nuove eco -sostenibili e per la salvaguardia dell'ambiente da cui dipende la vita dell'uomo. A breve noi metteremo in atto nella cittadina un'isola ecologica per educare, dal vivo, i ragazzi, alla raccolta differenziata, come pure, a breve, compreremo una macchina che raccoglie i rifiuti differenziati, a batteria, quindi ad energia pulita». Antonio Monaco
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Genzano Intervento di Pace, coordinatore dell’intergruppo di minoranza in Provincia
«Si naviga a vista sull’orlo del crinale» GENZANO - Si è ormai aperto il fronte in merito all’ampliamento della discarica di contrada Mattinella. La manifestazione di sabato scorso ha lasciato certamente il segno. Inoltre, la decisione da parte del consiglio comunale di impugnare l’ordinanza regionale, avrà sicuramente conseguenze sul futuro del progetto. Da questione “zonale”, l’ampliamento, grazie soprattutto all’opera di informazione del comitato di cittadini, sta assumendo una dimensione regionale. Uno che in tempi non sospetti aveva avallato le preoccupazioni del comitato è il coordinatore dell'intergruppo di minoranza al-
la Provincia, Aurelio Pace, che in una nota dichiara solidarietà ai cittadini di Genzano di Lucania, «protagonisti» di recente di una manifestazione contro la discarica sita nel territorio comunale. Dice il coordinatore, Pace, «non si può chiedere oltre ai cittadini che già tanto hanno dato alla causa dei rifiuti. Cittadini lasciati soli a mantenersi in equilibro precario fra la presenza degli impianti e l'agricoltura di qualità. Basta ai sacrifici imposti senza un progetto concreto che sappia saltare lo steccato della discarica per la discarica». «La minoranza - spiega continuerà in Consiglio Provinciale ad essere schie-
rata in favore delle soluzioni a medio e lungo termine, che scongiurino il rischio di un'emergenza ancora più forte e che razionalizzino definitivamente la filiera dei rifiuti in favore innanzitutto della raccolta differenziata. Saremo - conclude - sempre strenui oppositori delle soluzioni tampone e delle Ordinanze straordinarie conclude Pace - dimostrazione di come chi dichiari di avere risposte concrete e risolutive, stia in realtà navigando a vista sull'orlo del crinale». Sulla questione nella giornata di sabato, era intervenuto anche il consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia che ha proposto un tavolo tecnico «con tutti gli
interlocutori istituzionali e successivamente un'assemblea cittadina per spiegare alla comunità genzanese il dettaglio del progetto, le “contromisure” sull'impatto ambientale e territoriale e le motivazioni che lo sostengono». Mattia nella sua nota è entrato nel merito del progetto definendolo «molto complesso perché prevede la realizzazione di una vera e propria piattaforma di raccolta e trasferimento di rifiuti solidi urbani indifferenziati provenienti da Comuni dell'area nord occidentale della regione». A margine della manifestazione di sabato il presidente della Provincia, Piero Lacorazza e l’assessore all’Ambiente, Massimo Macchia
La manifestazione di sabato
erano intervenuti. «Comprendiamo - ha continuato - il momento vissuto dal popolo di Genzano ma ci sentiamo di rassicurarli sul fatto che questa amministrazione sta lavorando con rigore nell'interesse dei cittadini affinché, finalmente,
il nostro territorio possa dotarsi di infrastrutture tali che permettano di avere un ciclo virtuoso dei rifiuti che rappresenta una tappa fondamentale per poi avere una tariffa unica oltre che la riduzione dei costi di conferimento in discarica».
Lavello Dopo i manifesti esposti nei giorni scorsi, le puntualizzazioni di Antonio Annale
«Stiamo facendo il possibile» Questione Pals, il sindaco punta il dito contro «qualche singolo imprenditore» LAVELLO - In un clima infuocato, non si fa attendere la puntualizzazione ed il chiarimento del primo cittadino Antonio Annale sulla vicenda Pals all'indomani dell'iniziativa di dare visibilità, con manifesti e gigantografie, all'annosa questione relativa alle opera di urbanizzazione delle aree di insediamento artigianale alla periferia del centro abitato. «In riferimento all'affermazione relativa a "sub appalti secondo canoni e regole sui generis" ritengo fa sapere Antonio Annale - che i sub appalti sono autorizzati nel limite della normativa sugli appalti e nel caso specifico sono stati autorizzati dalla Direzione Lavori». «Non esistono imprenditori - puntualizza Annale - se non qualche singolo, che si sta troppo agitando. Annale L'amministrazione e io in primis stiamo cercando di risolvere la vicenda che proviene, ed è bene rimarcarlo, dal lontano 2004/2005, e notizia di oggi associazioni di categoria presenti a Lavello hanno preso le distanze da simili e inaudite affermazioni che non fanno altro che minare e peggiorare il clima politico a Lavello». Si attendono ora i risvolti della situazione mentre con le piogge e l'arrivo della stagione fredda si annuncia un altro inverno di sa-
crifici per gli imprenditori costreggi a vivere tra il fango, in assenza di marciapiedi e altre importati opere di urbanizzazione primaria. Tra ritardi burocratici, difficoltà tecniche ma soprattutto seri problemi e contenziosi infiniti con le ditte appaltatrici, le aree Pals alla periferia della cittadina dauna rappresentano una grande incompiuta , cattedrale nel deserto, tra le opere pubbliche lavellesi. Le aree intanto continuano a popolarsi anche in ragione di nuovi spazi richiesti dagli imprenditori locali. Alcune aziende stanno ritardando l'insedimento in considerazione dei notevoli disservizi che potrebbero subire. Qualche imprenditore si è già rivolto ad un legale al fine di poter far luce sulla vicenda ed accellerare i tempi dei lavori. Quello della aree Pals è un problema che ha interessato le giunte comunali precedenti ma che non ha trovato al momento ancora una soluzione definitiva. Giorno dopo giorno si accumulano disservizi e carenze e le numerose e reiterate proteste da parte degli imprenditori hanno giovato poco alla sistemazione della nuova area Pals dove si sono da poco insediate nuove aziende. Daniele Masiello
Venosa Convegno di studi promosso dal Club Unesco
Il Vulture, una via per la pace VENOSA - “Il Vulture, una via per la pace” è il titolo del convegno internazionale che si terrà il 6 e il 7 novembre prossimi a Venosa. Promosso dal Club Unesco del Vulture, in collaborazione con la Regione Basilicata, la Comunità montana del Vulture, il Gal e il Cnr. Fra gli illustri relatori e studiosi in rappresentanza delle massime Istituzioni scientifiche e diplomatiche, il Segretario Generale Cni Unesco, Lucio Alberto Savoia e Zef Bushati, Ministro Plenipotenziario Ambasciatore della Repubblica d'Albania in Italia, Cosimo Damiano Fonseca Accademico dei Lincei. Nella seconda sessione l'intervento, fra gli altri, di Donato Michele Mazzeo, Direttore Webzine "Basilicata Arbereshe" . Dal sito www.vultureunesco.it si evincono le finalità del club stesso. «Il Club Unesco del Vulture - si legge sul sito - è uno dei rarissimi club territoriali d' Italia e comprende tutti i 22 comuni che afferiscono all'area del Vulture-Altobradano.» La richiesta di costituire un Club Unesco - continua - è stata accolta con particolare piacere dai membri del consiglio Direttivo perché la nostra è una terra ricca di testimonianze e di ricordi, dove secoli di storia parlano ancora a chi ne percorre
le strade, richiamando ai nostri cuori testimonianze di una civiltà non scomparsa, vissuta negli anni da una popolazione forte e tenace: una terra che giustamente aspira ad essere dichiarata “Patrimonio dell’Umanità”- Questo è per la Federazione un motivo di speranza nell’azione che i Club Unesco possono svolgere sul territorio». «Essere un Club Unesco membro della Federazione si esprime nell’impegno di dare visibilità sul territorio in cui operiamo agli ideali d’azione dell’Unesco». Ma come operano i club nel mondo? «Nati spontaneamente in Giappone, sulle macerie di Hiroshima e Nagasaki, mentre l’Organizzazione dell’Unesco formulava la sua Dichiarazione dei Diritti Umani, i Club hanno subito ottenuto il riconoscimento legale dall’Ufficio competente dell’Organizzazione, divenendone così i “figli legittimi” – Titolo che l’Unesco e il suo Ufficio legale non hanno più concesso a nessuna Ong nata sul territorio». «Questo atto fondante, che nella mia qualità di Presidente mi piace ricordare sempre, è per noi motivo di soddisfazione, ma allo stesso tempo di grande responsabilità di fronte all’Organizzazione della quale portiamo il nome».
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale “La lente per Venosa”
Un viaggio nel mondo dei tumori VENOSA - E' stato un vero e proprio viaggio nel mondo dei tumori il convegno su questo specifico tema organizzato dall'Associazione culturale “La Lente su Venosa”. Analisi e contributi alla conoscenza di quella che è stata definita “la malattia del secolo” sono venuti da amministratori e operatori che hanno partecipato ai lavori svoltisi nella Sala del Trono del castello Pirro del Balzo della cittadina oraziana. L'incontro, come era nelle intenzioni degli organizzatori, ha avuto un carattere prettamente divulgativo-informativo. Gli interventi, stimolati dal moderatore Armando Lostaglio, hanno descritto i vari problemi colle-
gati alla patologia, hanno evidenziato le risorse disponibili e hanno delineato le prospettive all'orizzonte. In sostanza dai lavori della serata sono venuti chiari segnala di speranza: esistono in regione operatori e strutture qualificate che non solo combattono, prevengono e curano i tumori, ma si impegnano a migliorare la qualità della vita dei “malati terminali”. Al centro della riflessione sviluppata a più voci le domande più ricorrenti tra i cittadini, ripresentate ad inizio serata da Rosa Laraia de “La Lente su Venosa”: «E' vero che negli ultimi anni questa male è in fase di aumentano nella nostra regione? Quali forme di
Tumore sono più frequenti in Basilicata? Quali le cause? Dove si possono curare? A chi deve rivolgersi una famiglia con un malato oncologico per aiuti ed assistenza? Cosa si fa e cosa si può fare ancora per prevenire questo male?» Su questi temi si è aperto un confronto tra operatori, amministratori e cittadini presenti in sala: «Fino a poco tempo fa i dati relativi ai tumori nella nostra regione erano al di sotto della media nazionale - ha sottolineato Antonio Potenza, assessore regionale alla Sanità- Il problema, però, non era conosciuto in tutta la sua reale dimensione perché mancava l'osservatorio regionale e il registro dei tumori. Per
questo oggi la curva esponenziale della Basilicata tende a salire, mentre quella nazionale tende a scendere». Sull'incremento della patologia, incidono, però alcuni fattori «E' cambiato il modo con cui ci alimentiamo, che crea tanti obesi; è aumentato l'inquinamento ambientale e ci sono ancora servizi da organizzare - ha riconosciuto l'assessore Potenza - In questo contesto è evidente che l'Ircs di Rionero deve essere incentivato con strumenti e attrezzature utili a conoscere la realtà e a dare risposte concrete ai problemi». Una delle carenze da superare riguarda proprio la comunicazione, è stato riconosciuto nel corso della serata. E que-
Un momento del convegno
sti gli ingredienti principali della ricetta proposta sia dall'Assessore Potenza che dagli altri esperti : migliorare l'accoglienza, diminuire l'arroganza, umanizzare le prestazioni. La sanità è orientata proprio in questa direzione: “Grazie ai servizi domiciliari, l'ammalato non
viene estrapolato dal suo normale contesto familiare, ma riceve le cure in casa- ha sottolineato Gianvito Corona, responsabile Cure Palliative Asp-Ambito territoriale Venosa-In tale contesto il volontariato svolge un ruolo insostituibile». Giuseppe Orlando
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Questa mattina è previsto un sit-in sotto la scuola
Rionero in Vulture
San Fele, continua la protesta contro il trasferimento
Crocerossine Avviato l’iter per il corso
SANFELE -Sifarovente ilclima a San Fele. Questa mattina è il giorno in cui i ragazzi della scuola elementare dovrebbero trasferirsi dalla sede “De Jacobis” - dichiarata dall’amministrazione inagibile - nella struttura della scuola media statale “Faggella”. Un trasferimento voluto dall’amministrazione che non trova d’accordo un gruppo di genitori che da venerdì scorso sono in assemblea permanente. Quello che chiede il comitato è la chiarezza. «Contestiamo a questa amministrazione spiegano alcuni membri del Comitato - la modalità che sta adottando in questa situazione. Si defila e si sottrae al confronto agendo di fatto contro una parte della popolazione». I cittadini che contestano l’ordinanza, si ritroveranno questa mattina sotto la scuola “Faggella” - l’istituto dove i bambini della elementare sono stati trasferiti - per far valere le proprie ragioni e promettono battaglia se le loro istanze non saranno prese quantomeno in considerazione. In effetti, secondo quanto si apprende da fonti del Comitato che, giova ricordarlo, ritiene agibile la vecchia scuola “De Jacobis”, l’amministrazione sta procedendo al trasferimento. Avrebbe comprato dei banchi nuovi da destinare alle classi della scuola elementare. Il tutto, secondo il Comitato, in dispregio delle esigenze dei cittadini.
La manifestazione di sabato scorso
Ginestra, cimitero al buio GINESTRA - Nei giorni scorsi nel piccolo centro arbereshe, come in tutti gli altri centri, sono in tanti a far visita ai propri cari pressoil cimitero.A Ginestra,con l'arrivodel buio,nel cimitero si accede con qualche difficoltà, all'ingresso manca completamente l'illuminazione pubblica. Sembra, che nel deposito della casa comunale ci sono tante lampadine a disposizione per queste emergenze. Dal Comune fanno sapere che le lampadine sono state distrutte da alcuni vandali. Da informazioni assunte, l'appalto per la manutenzione del cimitero è stato affidato una settimana fa ad una impresa di Potenza. Nella giornata dello scorso 1 novembre, sono in tanti ad aver avuto difficoltà di accesso a questo luogo sacro. Anzi, alcuni provenientidai centrilimitrofi, acausadel buionon sonoriusciti neanche ad individuare il posto del caro estinto. lo. zo.
Monticchio Laghi
Vulture, parco scientifico Stasera la presentazione del progetto regionale MONTICCHIO - E’ prevista per questa sera alle 17.30 la presentazione presso il Museo di storia naturale del Vulture della Legge Regionale 27 luglio 2009 n.23 Istituzione dell'osservatorio scientifico regionale per la salvaguardia del patrimonio ambientale del Vulture Monticchio Laghi. All’iniziativa interverranno Renato Spicciarelli, Gaetano Fierro, Antonio Flovilla, Giuseppe Telesca concluderanno Gennaro Straziuso, assessore Regionale alle Attività produttive, Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente Piero Laco-
LE di tante persone alle prese con familiari disabili si misurano dalle parole di una madre di Melfi che si fa portavoce del malcontento generale. Luisa Locuratolo prende spunto dalla maratona che si è corsa domenica a New York, dove alcuni politici hanno partecipato per raccogliere fondi, per fare alcune considerazioni. «L'intento è quello di suscitare attenzione verso una patologia poco conosciuto ed aiutata. Diversi tra i diversi, i soggetti autistici nascono, crescono, diventano adulti tra indifferenza, ignoranza, cirenei da sempre». Luisa Locuratolo, intervenuta nel giorno del
Monticchio
razza, Presidente Provincia di Potenza. Coordineranno l’incontro Antonio Placido e Roberto Telesca.
DOPO la positiva esperienza dello scorso biennio, il comitatolocale diRionero inVulture apre le nuove iscrizioni per il secondo anno accademico del corso di infermiere volontarie di Croce Rossa. Da quest’anno con una marca in più. Infatti, il corso è stato riconosciuto equivalente all’attestato di qualifica di Operatore Socio Sanitario Specializzato. La legge che lo sancisce è la n°108 del 3 agosto 2009 “Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali” pubblicata sulla gazzetta ufficiale n°181 del 6 agosto 2009. L’articolo numero 3 specifica nella seconda parte che per le Forze Armate e per i compiti propri della Croce Rossa Italiana le infermiere volontarie sono abilitate a prestare servizio di emergenza e assistenza sanitaria con funzioni e attività proprie della professione infermieristica. Un importante tributo alla preparazione ed al lavoro svolto dal corpo delle infermiere di Cri in tempi di pace, di guerra enelle calamitànaturali siain Italia che all’estero. In un momento di crisi forte come quello che stiamo attraversando è importante sapere che ci sono ancora possibilità di impiego. Già alle 12 allieve diplomate quest’anno a Rionero sarà riconosciuto il titolo spendibile in tutte le procedure concorsuali nel SSN. Le infermiere volontarie, poi, essendo ausiliarie delle Forze Armate e
L’opera di padre Minozzi in un convegno a Rionero RIONERO - "Padre Minozzi ieri e oggi" è il tema dell'incontro per la ricorrenza del 50° anniversario della morte del Servo di Dio Giovanni Minozzi (Preta d’Amatrice, 19 ottobre 1884 –Roma, 11 novembre 1959), fondatore della Famiglia dei Discepoli e delle Ancelle del Signore, nonchè delle "Case del soldato" e dell'Opera Nzionale per gli orfani di guerra. L’incontro, che si terrà questo pomeriggio alle ore 17 presso l’auditorium del Centro sociale, è organizzato dalla locale scuola dell’infanzia “A. Fortunato” dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù e dall’Opera Nazionale del Mezzogiorno d’Italia con la collaborazione dellaCittà diRionero inVulture edella Regione Basilicata. Prederanno parte, oltre ai numerosi allievi degli ex convitti degli istituti dell’Opera per il Mezzogiorno d’Italia, suor Antonietta Fatavà, superiora scuola “A. Fortunato”; Antonio Placido, sindaco di Rionero in Vultu-
re; mons. Gianfranco Todisco, vescovo diocesi Melfi-Rapolla-Venosa per i saluti, e suor Lorenzina Perniola, economa provinciale Apostole del S. Cuore; padre Antonio Giura, superiore generale dell’Opera; sen. Emilio Colombo, presidente emerito, per gli interventi; Vito De Filippo, presidente della Regione Basili-
cata, per le conclusioni. Don Giovanni Minozzi, nato in una frazioncina delle montagne aquilane, venne ordinato sacerdote nel 1908. Dopo quattro anni di apostolato nella campagna romana divenne cappellano militare durantela guerra di Libiae durante la Prima guerra mondiale nel corso delle quali fondò una rete di “Case del soldato” come strutture di servizio scolastico e ricreativo con biblioteche, sale di scrittura e lettura e scuole per analfabeti. Nel 1919 inaugurò ad Amatrice il primo istitutoper gliorfanidi guerra,successivamente l’Istituto Principe di Piemonte a Potenza e quello di Gioia del Colle, a cui seguirono centinaia di istituzioni nell’intero Mezzogiorno tra orfanotrofi, scuole, asili, centri di formazione professionale e di tipo agrario ed artigianale, di tipografia, falegnameria, calzoleria ed Istituti Superiori. Michele Rizzo
Melfi Parla Luisa Locoratolo che sollecita le istituzioni a intervenire sulla questione
«Disabilità, speriamo che qualcosa cambi» compleanno di suo figlio disabile prosegue: «speriamo che qualcosa cambi; cittadini come tutti ma senza voce. Ogni tanto un film, una strategia nuova, un farmaco sperimentale, una teoria accattivante, ma poi ridimensionata». Quindi una proposta. «Una cosa si può fare fin da subito - aggiunge - e cioè aiutare le famiglie nella gestione quotidiana della vita, preparare degli assistenti che capi-
hanno un accesso preferenziale per l’assunzione nella sanità militare. Durante il corso della durata di due anni le allieve acquisiscono tutte le competenze necessarie alla specificità del ruolo, non solo con le lezioni in aula tenute da docenti medici ed infermiere ma anche e soprattutto con il tirocinio formativo svolto presso le struttura sanitarie del Crob Irccs di Rionero e il San Giovanni di Dio di Melfi. Una formazione completa che prepara concretamente al lavoro. L’Operatore Socio Sanitario Specializzato svolge tutte le attività assistenziali riferite alla vecchia funzione dell’infermiere generico, ovvero, coadiuva l’infermiere. In più rispetto all’O.S.S. è in grado di eseguirela somministrazione per via naturale della terapia prescritta, la terapia intramuscolare e sottocutanea, la rilevazione e l’annotazione di alcuni parametri vitali, la sorveglianza delle fleboclisi, medicazioni semplici e bendaggi. Altro carattere a vantaggio del corso è la gratuità. Essendo la Croce Rossa un ente senza scopo di lucro le allieve pagano soltanto le tasse per l’iscrizione.Per ritirare la modulistica necessaria all’iscrizione e per maggiori informazioni la sede del comitato locale di Rionero è aperta presso il centrosociale oggi, il 7, il 9 el’11 novembre dalle ore 17.30 alle 18.30. l. n.
scano davvero qualcosa della patologia e non operatori improvvisati. Si aggiunga il problema di strutture semi residenziali, o temporanee per dare respiro alle famiglie. Tanti altri ragazzi come il mio non vogliono sentirsi malati diversi che vivono nell'ombra ed è giunta l'ora di cambiare rotta e lavorare insieme, scuotendo la volontà politica anche in un momento di crisi per aiutare chi la
crisi la vive da sempre sulla propria pelle». La coraggiosa madre lucana, costretta a lasciare l'insegnamento per stare al fianco del figlio Maurizio, lamenta scarsa attenzione degli amministratori locali. Per Luisa, infatti: «Melfi è stata ultimamente definita città virtuosa, eppure un ragazzo con spunti autistici di 25 anni ha abitualmente a disposizione solo due ore al giorno di assistenza do-
miciliare. Abbiamo un ticket tra i più alti della zona, calcolato non sul reddito dell'utente, bensì su modelli Isee, spesso basati su monoreddito. Melfi è città molto ricca rispetto ad altre eppure si attribuiscono ore di assistenza con il contagocce ed a giudizio insindacabile degli uffici competenti. Le stesse cooperative eroganti il servizio non hanno personale qualificato e reclutano ciò che rimane in
piazza. Possiamo contare su un centro diurno per disabili a Rionero ma qui Maurizio ha solo due ingressi pomeridiani a settimana. Vorrei invece citare il caso di comuni quali Barile,Rapolla, Policoro,Nova Siri dove mi è sembrato di trovare maggiore partecipazione, vivacità, coesione». Infine un ultimo sfogo di Luisa Locuratolo che conclude: «Molte famiglie tacciono per non perdere quel poco che hanno o sommerse da rassegnazione e stanchezza di lottare, mentre servizi e sostegno dovrebbero essere inversamente proporzionali al numero delle ore fruite». Vittorio Laviano
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San Chirico R. Dopo le polemiche interviene il sindaco
Iniziativa della sezione di Lauria
«Il medico non ha nessun contratto con il Comune»
Il Piano energetico regionale spiegato dal Pd
SAN CHIRICO R. - Continua a far discutere la questione del medico di base. A seguito del comunicato stampa del centro anziani del paese, l'amministrazione comunale non tarda a rispondere in maniera puntuale alle dichiarazioni fatte. Come spiega il sindaco Claudio Borneo: «il medico di base non ha nessun rapporto contrattuale con l'Amministrazione comunale, essendo per legge vincolato ad un rapporto di dipendenza con la Regione Basilicata. L'Amministrazione condividendo a pieno le istanze dei cittadini sta già lavorando con l'Associazione nazionale dei piccoli comuni d'Italia in sede parlamentare affinché venga adottato uno specifico disegno di legge mediante il quale sia garantita una specifica priorità sulle graduatorie regionali, laddove possibile, per l'attribuzione della convenzione in favore di medici residenti negli stessi centri». Ribadita anche la disponibilità per la sede del 118, come già anticipato nella precedente dichiarazione, il primo cittadi-
Un medico
no aggiunge: «San Chirico e' già pronto per ospitare, come previsto dai programmi regionali, una sede del 118, avendo in corso e in dirittura d'arrivo lavori di recupero di apposita struttura per oltre 240.000 euro». Altre problematiche sollevate quelle relative al «riconoscimento del contributo annuale che la Regione eroga attraverso i Piani sociali di zona a favore dei centri laboratori per anziani, e nello specifico per il
Centro Diurno anziani “Bentivenga” di San Chirico Raparo». A tal proposito il sindaco dichiara che “l'azione svolta dall'Amministrazione sanchirichese nel corso degli ultimi tre anni costituisce un'eccellenza nel campo socio-assistenziale, avendo dato luogo alla realizzazione di interventi innovativi, sperimentali e di fruizione attiva da parte di tutte le componenti del disagio sociale. La stessa acqui-
sizione di una posizione importante da parte del centro anziani è stata determinata anche grazie all'apporto fornito dalle scelte programmatiche comunali, nonostante il negativo retaggio storico ereditato. Inoltre, la programmazione futura sta ponendo al centro delle progettazioni e degli studi anche il centro anziani “Pasquale Maria Bentivenga” in un' ottica che dovrà intravedere scenari di maggiore vitalità da parte dello stesso”. Tra le attività anche il progetto “interattiva” con il quale, prosegue Borneo «sono stati erogati servizi nel campo dell'assistenza domiciliare, della prevenzione del disagio giovanile, in favore delle fasce deboli e degli ammalati oncologici e del servizio integrato dei trasporti territoriali con specifico beneficio da parte dell'utenza anziana, per complessive euro 150 mila. I numeri conclude - dicono ancora che lo sportello sociale comunale serve annualmente oltre 100 utenti nel superamento delle diverse problematiche ed emergenze sociali». Francesca Gresia
Maestri del lavoro, giornata celebrata a Sant’Arcangelo SANT’ARCANGELO - Celebrata la “Giornata del Maestro del Lavoro”nella cornice di Santa Maria D'orsoleo e dei paesaggi che contraddistinguono la Valle dell'Agri. Con la volontà di rinsaldare i vincoli di amicizia e di interessi comuni, i Maestri del Lavoro di Calabria, Campania e Basilicata si sono ritrovati per confrontarsi sulle similitudini dei territori regionali e sulle diversità che, quotidianamente, contribuiscono a rendere difficile il mondo lavorativo, soprattutto per i giovani. Guidati dal Console regionale della Calabria Pasquale Scalise, dai consoli provinciali di Crotone Mario Lombardo, da quello di Salerno Mario Sica, e da quelli di Po-
tenza Italia Petruzzi e di Matera Ernesto Imperio, il Vice Presidente Nazionale della Federmaestri Vittorio Sabia ha espresso i ringraziamenti per la partecipazione, alla presenza anche del Presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Prospero De Franchi. Da sempre dedita alle tematiche lavorative, la Federazione Maestri del lavoro d'Italia continua a dare ogni possibile, generoso apporto di esperienza per la soluzione dei problemi tecnici, economici e sociali, e per favorire l'inserimento umano delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e nelle scelte professionali. Formazione che deve essere continua e ben struttu-
rata perché la crescita nel mondo lavorativo non si può mai dire terminata. Cuore della giornata la visita al complesso monumentale di Santa Maria di Orsoleo, una gemma di straordinario valore che, dopo l'acquisizione da parte della Regione Basilicata, è stata restaurata e attende di essere utilizzata su più fronti, tra cui la sede amministrativa della città per la pace dei bambini. Oltre cento maestri del lavoro che ben guidati dal Critico d'Arte e giornalista Grazia Pastore hanno potuto rivivere le suggestioni di ordine religioso, ammirando le bellezze artistiche e architettoniche di Santa Maria D'Orsoleo. Francesca Gresia
Sarconi, approvata la relazione sull’attuazione del programma SARCONI - Approvate, dal consiglio comunale, la relazione della giunta sullo stato di attuazione dei programmi e la relazione dell'ufficio finanziario sulla salvaguardia degli equilibri di gestione. Quest'ultimo documento, prettamente tecnico, è predisposto allo scopo di verificare, alla data del trenta settembre, l'equilibrio tra le entrate e le spese, sia sulla parte competenza sia sulla parte residui. Da tale relazione si evince come l'amministrazionecomunaleoperi perassicurareunacorretta gestione dei servizi ritenuti necessari per la comunità. “In particolare”, è scritto nel documento, “il bilanciodiprevisione perl'anno in corso, è stato predisposto in modo ben definito, rispettando quelli che sono i principi di veridicità delle entrate e la congruità della spesa”. In definitiva, seppur tra le difficoltà dovute alle poche risorse economiche, non si evidenziano situazioni che possano creare particolari problemi. Maggiormente articolata la relazione predisposta dalla giunta comunale. Da questa si arguisce che l'ente, per programmare correttamente la propria attività di spesa, deve attenersi a quelle che sono le reali possibilità offerte dai mezzi di finanziamento. Notevoli sono, difatti, le risorse oc-
correnti al normale funzionamento dell'ente e che presuppongono una rilevante capacità nel mantenere un costante equilibrio di bilancio. Solo due i settori che gestiscono la vita dell'ente: Amministrativo\Finanziario e Tecnico. Riguardo al primo, dal mese di marzo al responsabile è stato affiancato un ragioniere facente parte dello staff del Sindaco. Da gennaio è stato attivato il Centro Ascolto nell'ambito del Piano Sociale di Zona, con l'impiego di una psicologa e di un assistente sociale. In ambito culturale particolare sostegno è stato assicurato alle iniziative intraprese dagli istituti scolastici e dalle associazioni presenti sul territorio, con speciale riguardo alla 28^ edizione della sagra del fagiolo. Del pari positivo l'operato del settore tecnico a cui, a seguito del pensionamento del dirigente, è stato assegnato un architetto facente parte dello staff del Sindaco. Positiva la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, mentre si rileva il notevole aumento dei costi per lo smaltimento rifiuti che da settembre vengono conferiti nel comune di Sant'Arcangelo. In itinere, infine, l'espletamento del concorso pubblico per la copertura di un posto di Vigile Urbano. Gerardo Tempone
LAURIA - Il Pd di Lauria ha presentato nei giorni scorsi il Piano energetico regionale. L'incontro si è tenuto presso la Tendostrottura parrocchiale di piazza Viceconte. I Lavori sono stati aperti dal segretario cittadino del Pd Bruno Mandariono. «Con la manifestazione di stasera intendiamo ribadire un aspetto della politica - ha detto Mandarino Una politica che sia vissuta come spirito di servizio che partendo dalla conoscenza del territorio e dei suoi bisogni si concentri poi anche sulla elaborazione di procedure di riferimenti che garantiscano lo sviluppo sociale, politico e culturale». Quindi Mariano Tramutoli, dirigente dell'Ufficio energia del dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata, ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche del Piano, approvato nei mesi scorsi dalla giunta regionale ed ora in corso di valutazione dalla III Commissione, prima di giungere all'esame finale del Consiglio regionale. Il nuovo Piano di indirizzo energetico ambientale contiene la strategia energetica della Regione Basilicata fino al 2020. La programmazione ruota intorno a quattro macro-obiettivi: riduzione dei consumi e della bolletta energetica; incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; incremento dell'e-
nergia termica da fonti rinnovabili; creazione di un distretto energetico in Val d'Agri. «Il piano energetico regionale è uno strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio - ha aggiunto Mandarino - In questo momento di crisi al di la delle attività economico degli imprenditori c'è bisogno di fornire strumenti agli imprenditori e l'energia è uno strumento fondamentale». E di strumenti a disposizioni delle Amministrazioni ha parlato Marcello Pittella, consigliere regionale presidente della IV Commissione. «Con un occhio particolarmente puntato ai nuovi strumenti di ingegneria finanziaria - ha spiegato che sono straordinariamente importanti dovendo spendere diecine di milioni euro da qui a qualche mese, non da qui a qualche anno, e se non abbiamo una idea chiara su che cosa vogliamo fare rischiamo di fallire anche questa programmazione». Per l'efficienza energetica, la Regione mira ad una riduzione del 20 per cento della domanda di energia per usi finali entro il 2020, con azioni che riguardano l'efficientamento del patrimonio edilizio pubblico e privato, interventi nel settore dei trasporti, riduzione di energia elettrica oltre che per uso domestico, nell'industria e in agricoltura. Francesco Zaccara
Val D’Agri-Lagonegrese Progetto del Wwf e del commissario
Parco, concorso fotografico PRENDE il via il concorso fotografico “Le Emozioni nel Parco dell’Appennino Lucano” organizzato dal Wwf con il patrocinio del Commissario del Parco nazionale dell’Appennino lucano – Val d’Agri – Lagonegrese. Obiettivo del concorso – si legge in una nota del Wwf - è la raccolta di soggetti fo¬tografici che possono riguardare persone, luoghi, animali, piante, paesaggi, mestieri, attività, colori e ogni situazione in grado di suscitare un’emozione incontrata nel terri¬torio del Parco nazionale dell’Appennino lucano. Il concorso è gratuito ed aperto a tutti, è possibile partecipare inviando fino a 5 fotografie scattate nel territorio del Parco. Per informazioni e per
scaricare il regolamento completo visitare il sito www.wwf.it/basilicata. «Il Parco - si legge in una nota - Il parco racchiude in se tesori naturalistici, paesaggistici, storici, archeologici, spesso sconosciuti agli stessi abitanti del Parco, tali elementi sono il più delle volte così vicini a noi da essere considerati spesso come scontati, invece hanno tante storie, colori e sapori da raccontare. Questo concorso continua - vuole essere uno strumento attraverso il quale prendere coscienza del magnifico ambiente in cui viviamo e far si che il parco diventi un “tesoro” di tutti». «La collaborazione del Parco su questa iniziativa riprende la nota - è il segno di un buon operare da Parte del Commissario Straordinario del Parco Ing. Domenico To-
taro, che da quando è alla guida del Parco ha messo in atto diverse iniziative in grado di avviare percorsi virtuosi verso lo sviluppo sostenibile del territorio. A cominciare dalle intense attività antincendio e di controllo del territorio, mediante l’utilizzo di un elicottero affidato al Cfs, e dall’individuazione dei comandi stazioni del Cfs, a testimonianza di una collaborazione fra Parco e Polizia ambientale che ha già dato frutti tangibili. Quanto alle attività di informazione e formazione, di grande importanza è la predisposizione della cartina informativa del Parco, l’elaborazione del primo programma di educazione ambientale, incentrato sulla divulgazione delle sue risorse, e la predisposizione del bando per la scelta dell’emblema».
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Sono 40 le aziende che hanno presentato domande per investire nelle aree industriali
Matera 50 milioni incrementabili Straziuso: «Le risorse sono grandi, positivo l’interesse a investire» «Le risorse sono cinquanta milioni e servono a coprire tante domande. Il dato più positivo che mi fa piacere sottolineare riguarda in particolare il numero di domande, circa una quarantina, giunte agli uffici regionali per partecipare al bando. Significa che le imprese hanno voglia ed intenzione di investire su questo territorio. Ed è questa la notizia migliore». Il commento è dell’assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso in riferimento al bando di investimento nelle aree produttive del Materano per più di cinque milioni di euro che è scaduto pochi giorni fa e che ha visto la presentazione di un numero inatteso di domande visto che la somma disponibile complessivamente, residua di altri bandi erimasta inutilizzata,è di50 milioni di euro. A questo punto bisognerà capire, attraverso il lavoro degli uffici regionali, quante di queste domande presenteranno i requisiti necessari per partecipare al bando ed accedere al finanziamento ma il dubbio è che i 50 milioni possano diventare pochi. Straziuso su questo è molto prudente: «quei soldi devono funzionare come un fondo di garanzia che è stato predisposto per le aziende, poi è chiaro che la Regione valuterà cosa succederà». Alla fine comunque una piccola apertura arriva: «il punto di partenza sono i 50 milioni ma è chiaro che quei fondi sono incrementabili, c’è un interesse, una richiesta importante e la possibilità in futuro per la Regione di fare tutta una serie di valutazioni». Insomma al momento i
Sandro Calvosa in Comune
Arriva in città il commissario
C’è anche la Valbasento tra le aree industriali che rientrano nel bando Matera
fondi sono quellima una volta verificato il numero delle domande e le possibilità che ci sono di recuperare altri fondi, magari attingendo ai Fas, si potrebbe rimpinguare quella cifra. Straziuso rimane prudente ma a rendere plausibile questa ipotesi vi è, non solo l’alto numero di imprese candidate, ma anche la qualità di queste imprese che fanno parte, massimamente, di nuclei ed insediamenti produttivi già presenti sul territorio che si vogliono migliorare o rafforzare. p.quarto@luedi.it
INCIDENTE STRADALE Smart contro trattore sulla Ss 99 INCIDENTE nel pomeriggio di ieri, alle 18,30 circa, sulla statale 99, all'altezza del km 14,500. Coinvolti una smart ed un mezzo agricolo. Il conducente del primo , Giuseppe De Marzio, era alla guida della sua autovettura quando, per cause ancora da accertare, forse distrazione, forse mancanza di adeguata segnalazione di rimorchio sporgente del secondo, tamponava l'automezzo pesante. L'urto provocava l'avvitamento su stesso del veicolo leggero che, dopo 3 rotazioni, avvenute per circa 50 metri, si fermava ritrovandosi, poi, con la parte anteriore, completamente distrutta. Fortunatamente, grazie anche all'uso della cintura De Marzio, il conducente si ritrovava, in stato di coscienza, ma è stato subito trasportato nel locale ospedale Madonna delle Grazie, dove hanno assicurato che se la caverà con poco. Sul posto sono intervenuti la polizia municipale e gli operatori del corpo dei Vigili del fuoco. L’incidente ha comunque provocato per qualche minuto e in un orario particolare di grande traffico un minimo di rallentamento della circolazione stradale in un punto particolarmente importante e di grande passaggio in quel particolare orario poi ancora di più. fra.giu.
Lutto di monsignor Ligorio Ieri la mamma di S.E. mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, si è spenta. La signora Donata, che ha dedicato se stessa alla famiglia ed ai figli con amore e dedizione, ha concluso la sua vita con grande serenità pur nelle molte sofferenze che l'hanno accompagnata negli ultimi mesi. La comunità diocesana di Matera-Irsina si unisce nella preghiera a monsignor Salvatore Ligorio e ai suoi familiari. La camera ardente è stata allestita presso l'abitazione dell'estinta a Grottaglie. Il rito funebre sarà celebrato a Grottaglie, domani 3 Novembre alle ore 15,30, nella Chiesa Madre della parrocchia S.S. Annunziata in Piazza Margherita . A monsignor Ligorio vescovo di Matera-Irsina vanno le condoglianze della redazione del “Quotidiano”.
E’ ATTESO per oggi l’arrivo in città del commissario prefettizio Sandro Calvosa al suo primo giorno nel suo nuovo ruolo all’interno dell’Amministrazione Comunale di Matera. Il prefetto di Catanzaro avrà l’occasione per una prima ed importante presa di contatto con i tanti problemi e le diverse situazioni di ordine amministrativo che riguardano la città. Calvosa prenderà contatto con la nuova realtà attraverso una prima chiacchierata con i due subcommissari che il prefetto Monteleone ha nominato nei giorni scorsi e che sono Alberico Gentile ed Ermelinda Camerini. Non dovrebbe mancare successivamente, ma questo è ancora da concordare visto che non si conoscono esattamente gli impegni che attendono il commissario prefettizio, un incontro anche con il primo cittadino uscente Emilio Nicola Buccico per una sorta di passaggio di consegne. Il commissariamento del Comune di Matera è arrivato a seguito delle dimissioni, non più ritirate, che il 5 ottobre scorso il primo cittadino ha presentato e
non ha più ritirato. Dimissioni che hanno poi portato allo scioglimento del Consiglio comunale ed alla conseguente nomina del commissario che molto verosimilmente dovrà rimanere in carica fino al prossimo marzo quando Matera tornerà alle urne. Il voto amministrativo delle Comunali in città dovrebbe coincidere, nel caso di probabile election dat, anche con il voto delle elezioni regionali che si terranno il 28 marzo prossimo.
L’INTERVENTO
Casapound chiede al commissario prefettizio di intervenire sui pagamenti
«Quelle strisce blu sono illegali» «DOPO tre mesi torniamo a chiedere che amministratori e Sisas studino meglio il Codice della strada e i relativi regolamenti e sospendano immediatamente l'obbligo di pagamento del ticket per i parcheggi delimitati dalle strisce blu». Lo afferma Stefano Dubla, responsabile di Casapound Italia Matera. '«A fine luglio - spiega Dubla - Casapound Italia si era gia scagliata contro la reintroduzione delle strisce blu in citta, illegittime in quanto realizzate in violazione dell'articolo 7 del Codice della strada che stabilisce che i parcheggi a pagamento siano collocati fuori dalla carreggiata. In questo periodo di apparente silenzio da un lato abbiamo informato i cittadini, che numerosi ci hanno scritto per avere chiarimenti in merito, dall'altro ci siamo rivolti al difensore civico del Comune e in questi giorni abbiamo ricevuto una risposta accompagnata da una nota esplicativa del dirigente dell'ufficio traffico. Da questa nota - sottolinea Dubla - apprendiamo che, secondo l'ufficio competente, i parcheggi a pagamento nella città di Matera sono ubicati fuori dalla carreggiata, essendo gli stessi delimitati con apposite strisce blu». Il Regolamento attuativo del codice della strada (DPR 495/1992, art.141) stabilisce però che i margini della carreggiata devono essere segnalati con strisce di colore bianco e siccome i colori come i regolamenti non si prestano a libere interpretazioni ciò che ne risulta è che le strisce blu in gran parte della nostra città sono realizzate all'interno della carreggiata. Chiediamo pertanto al commissario prefettizio di sospendere l'obbligo di pagamento del ticket e mettiamo a disposizione dei cittadini i moduli per il ricorso al giudice di pace che possono essere richiesti all'indirizzo casapoundbasilicata@yahoo.it o scaricati dal sito lucanianonconforme.org». matera@luedi.it
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Matera
L’iniziativa rientra nelle attività di recupero e ha un importo di 163.400.000 euro
Sono sette le società per il Museo Studio di fattibilità per la struttura demoantropologica nei rioni Sassi «SONO SETTE i gruppi e le società che si sono candidati alla gara per l'affidamento dello studio di fattibilitàprogetto industriale del museo demoetnoantropologico nei rioni Sassi di Matera». Lo comunica attraverso una nota l’ingegner Vito Labarile vicepresidente della Fondazione Carical che fa sapere come ci sia un’ampia e qualificata scelta di gruppi che hanno deciso di partecipare all’affidamento di questo importante e fondamentale studio di fattibilità che rappresenta una grande occasione di sviluppo e di recupero del territorio. «Dal profilo dei partecipanti emerge una elevata qualità e importanza dai gruppi e delle società note alla cultura museologica e architettonica italiana ed europea, evidentemente attratti dal tema e dalla città. Certamente va evidenziata l'assoluta novità della procedura mossa in atto dalla fondazione e dal Comune di Matera, che nel giugno 2008 hanno sottoscritto un accordo di programma dove sono definiti gli obiettivi, i percorsi amministrativi e i ruoli di ciascuno» fanno sapere ancora dalla fondazione carical nella nota inviata da Labarile per chiarire quella che è la grande valenza di questo tipo di appuntamento e di affidamento. «Da qui è scaturita la nomina di un comitato scientifico prestigioso che vede la partecipazione di personalità autorevoli del mondo accademico e dei grandi musei antropologici di Maniglia e di Lisbona». In questo quadro la fondazione ha assicurato la regia operativa dell'intera operazione, affidandola all'ing. Vito Labarile, progiect manager designato.
Entro il 10 novembre verrà nominata a commissione competente per avviare i lavori di selezione che porterà a individuare il soggetto affidatario dello studio di fattibilità del museo. Questo museo andrà a rafforzare in maniera significativa l'offerta culturale di una città che si appresta a candidarsi a capitale europea della cultura nel 2019, rappresenterà l'archivio della memoria della città, contribuendo alla sua definitiva internazionalizzazione. L'obiettivo di questa operazione è far diventare la nostra città attrattiva di studiosi e visitatori che vorranno confrontarsi con un grande esperienza: la conoscenza di una comunità la cui vita per secoli si è caratterizzata attraverso connotati ispirati solidarietà, a grande sensibilità dell'ambiente e del paesaggio. Con la presentazione di sette proposte progettuali, pervenute alla Fondazione CaricaI, compie concreti passi avanti il progetto per la realizzazione a Matera, nel Sasso Caveoso, del “Parco Museo Demoetuonatropologico”. Lo studio di fattibilità rientra nelle attività di recupero dei rioni Sassi con un importo a base d'asta di 163.400.000 euro. L'area interessata all'intervento è di circa tre ettari e prevede l'attivazione di funzioni produttive, di ricerca e di valorizzazione della storia e del vissuto dell' uomo. L'Ufficio Sassi seguirà le diverse fasi di espletamento del Bando, che dovrebbero avvenire in tempi estremamente rapidi e che determineranno un passo fondamentale nel completamento di questo percorso.
Università, rientra la protesta del personale PRESSO la sede della Prefettura di Matera, si è concluso positivamente il tentativo di conciliazione tra l'Università degli Studi della Basilicata e i lavoratori aderenti alla Flc Cgil in servizio presso la sede materana dell'Ateneo. I lavoratori, che lamentavano la precarietà della loro condizione a causa della contrazione a vario titolo del personale in servizio, hanno ricevuto rassicurazione da parte del Direttore Amministrativo dell'UNIBAS, Dott. Mario Giannone Codiglione, circa l'imminente discussione, in Consiglio di Amministrazione, del progetto relativo all'utilizzo di LSU, oltre che sulla Eustachio Nicoletti disponibilità di una unità di personale che sarà comandata presso la sede di Matera. Lo stato di agitazione è così rientrato l'attività amministrativa riprenderà regolarmente Il sindacato lavoratori della conoscenza della Cgil ha comunicato ufficialmente la propria decisione di sospendere lo stato di agitazione del personale tecnico amministrativo in servizio presso le quattro sedi dell’Università della Basilicata. È stato annunciato il trasferimento di un dipendente dall’Abruzzo e che il consiglio dell’Ateneo esaminerà la questione della proroga del personale ex Lsu in servizio presso le diverse sedi universitarie. Il sindacato, nel confermare la gravità della situazione dei 4 plessi dell’Ateneo a Matera con un organico di appena 15 addetti, si è detto disponibile a incontrare i vertici dell’Università di Basilicata per un monitoraggio della situazione.
I rioni Sassi di Matera e accanto il vicepresidente della Fondazione Carical, l’ingegner Vito Labarile
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Concerto Folk
Omg e Festival Duni
Nuova sede Master Group
E’ STATO predisposto dalla Prefettura il programma delle cerimonie celebrative ufficiali per la Festa nazionale del 4 novembre - Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Domani il programma della manifestazioni prevede alle 11 la deposizione di corone al Cippo di via Lucana, alle 11,15 il concentramento e lo schieramento di autorità e associazioni Combattentistiche e d’Arma in piazza Vittorio Veneto, la rassegna dello schieramento da parte del prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone, l’alzabandiera. Al termine della cerimonia i cittadini e e le scolaresche potranno visitare il Museo Storico allestito in Mediateca.
E’ IN PROGRAMMA per questa sera alle ore 19 presso la Sala Conferenze "Eustachio Barbaro" a cura dell'Associazione "Oasi del Sorriso" Concerto del Gruppo Folk "U' Uagnin Assnziel". L’esibizione rientra in una serie di appuntamenti che la Casa di riposo materana renderà fruibili ai propri ospiti in questi e nei prossimi giorni attraverso anche un contatto con il dialetto e quelle che sono le tradizioni anche canora che hanno indietro nel tempo uno dei propri principali punti di riferimento. L’appuntamento organizzato rientra nell’ambito della rassegna che riguarda la Casa di riposo Brancaccio e l’associazionismo.
SI TERRA’ oggi alle ore 11 al ristorante Il Cantuccio in via delle Beccherie la conferenza stampa di presentazione della nuova Stagione concertistica organizzata da Matera in musica, Orchestra della Magna Grecia e Festival Duni. Nel corso dell’incontro verranno illustrati gli eventi principali del calendario degli appuntamenti che proseguirà anche nel 2010 e si presenta particolarmente ricco di concerti che si concluderà nella primavera del 2010. L’Orchestra della Magna Grecia è nata come formazione 15 anni fa per iniziativa di un gruppo di musicisti.
L'AMMINISTRATORE Delegato della Master Group inaugurerà una nuova sede del Gruppo nella città di Matera. La conferenza stampa è per sabato alle 11 in piazza Persio. L'occasione sarà utile per una esposizione dei programmi che la Master Group intende avviare nella Provincia di Matera nei settori della costruzione e commercializzazione di trasformatori elettrici. La Master Group è convinta che nella città dei Sassi vi siano le condizioni per facilitare un radicamento delle proprie azioni imprenditoriali che potranno muoversi anche al di là del suo core business tradizionale, coinvolgendo maestranze e soggetti economici.
SCUOLA-LAVORO
Stage a cinque stelle per l’alberghiero Turi SETTANTA studenti del quinto anno dell’Istituto Professionale per i sevizi alberghieri e della ristorazione “ Antonio Turi” di Matera stanno effettuando a Paestum uno stage formativo in hotel di quattro e cinque stelle. Tra le strutture interessate spiccano il Mec Hotel, l' Hotel Cristallo, il Domus Hermanos e il Cerere Hotel. L’esperienza formativa della durata di 15 giorni iniziata lo scorso 22 ottobre, terminerà il prossimo 5 novembre ed è finanziata dalla Regione Basilicata e Fondo Sociale Europeo nell’ambito del progetto " Rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica". Nello stesso progetto sono coinvolti il Dipartimento Formazione lavoro cultura e sport della Regione Basilicata, l’Unione europea, l’Istituto Professionale Alberghiero “Turi” di Matera e l’Associazione degli albergatori di Capaccio-Paestum. I ragazzi, divisi tra sala bar, cucina e ricevimento, avranno l’occasione di sviluppare al meglio le loro capacità professionali in importanti strutture turistiche, toccando con mano la dimensione dell’attuale ristorazione di qualità. Seguiti da 3 docenti-tutors Michelangelo Ferrara, Michele Niglio e Francesco Piliero, gli studenti tra cui due diversamente abili, hanno potuto constatare personalmente un mondo che oggi li vede stagisti, ma che domani potrebbe accoglierli offrendo loro una opportunità di lavoro. In realtà qualcuno di lavoro ha già avuto qualche proposta lavorativa per la prossima stagione estiva. Per i ragazzi delle quinte classi, proiettati all’esame di maturità e alla conseguente ricerca di un posto di lavoro, questa è una importante occasione di confronto con strutture del settore turistico-ristorativo. "Sono entusiasta dell’opportunità –ha detto Pasquale Pisacane direttore dell’hotel Cristallo - apprezzo la voglia di imparare degli studenti e con piacere trasmetto loro i segreti di un servizio, considerato uno dei punti di forza delle strutture ricettive-alberghiere. In una prospettiva futura continua Pisacane lo stage diventa un’esperienza preziosa e di indiscussa utilità, oltre ad essere un vero banco di prova per verificare se l’impostazione professionale acquisita risponde alle esigenze del mondo del lavoro e poter aiutare i ragazzi ad individuare eventuali futuri interessi lavorativi". Lo stage è un’opportunità da sfruttare al meglio che dimostra come sono sempre più ampi i confini della formazione al di fuori del contesto scolastico. In questa ottica gli studenti sono stati seguiti dai vari capi servizi che con sapienza hanno profuso la loro esperienza agli allievi. «E’ un’occasione per i ragazzi - ha sottolineato Pasquale Acanfora direttore del Mec Hotel - di confrontarsi con l’esterno, con realtà differenti e, soprattutto, con il mondo del lavoro. Si tratta di progetti che mirano a in-
Vezzoso via Lucana 289
0835/310004
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
Comunale Matera - 0835334116 La battaglia dei tre regni
Si celebrano i defunti
17 - 19,30 - 22
Kennedy Matera - 0835334116 Oggi sposi 17 - 19,20 - 21,40
Duni Matera - 0835310016 This is it 18 - 20 - 21,50
Patron Antonio Matera Amore 14 17 - 18,40 - 20,20 - 22
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 This is it 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Up 17 Baaria 19 - 21,30
Hollywood Policoro Tanti auguri di buon compleanno a Danilo Il regalo? Ti è già arrivato da Marsala....
Gli studenti dell’Alberghiero Turi che stanno svolgendo lo stage a Paestum
della scuola alle problematiche organizzativoproduttive delle aziende, consente un reale accostamento scuola-lavoro, coinvolgendo lo studente sia dal punto di vista cognitivo che dal punto di vista affettivo-motivazionale. Infatti lo stage rappresenta un momento di apprendimento non solo di ordine cognitivo, ma anche emotivo-comportamentale e in questo senso risulta conforme alle finalità educative della scuola, rappresentando un elemento di completamento del complessivo iter formativo degli allievi. Tutte le esperienze di stage conclude Coretti apportano dei benefici non solo agli allievi, i quali risultano i diretti destinatari, ma anche indirettamente alle istituzioni scolastiche promotrici delle iniziative in quanto aggiungono valore all’offerta formativa». Le aspettative e le attese che tali esperienze formative di stage alimentano, hanno già avuto modo di concretizzarsi nel corso degli anni scolastici precedenti: non pochi allievi, infatti, si sono visti offrire, a conclusione del percorso di stage, l’opportunità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato per la stagione estiva o, nel caso degli allievi del quinto anno, contratti di lavoro a tempo indeterminato a partire dal periodo immediatamente successivo agli esami di stato.
crementare le attività scolastiche al fine di migliorare e potenziare la qualità didattica. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere una realtà lavorativa lontana dai banchi di scuola ma vicina al mondo del lavoro. Il successo raggiunto è stato notevole, in quanto si è avuta la possibilità di conoscere realmente le caratteristiche degli allievi, i quali hanno dimostrato in gran parte responsabilità e passione per il lavoro che hanno scelto di fare per il loro futuro». Una proposta concreta per favorire l'inserimento dei giovani studenti dell'Istituto Alberghiero nel mercato del lavoro. «l percorso di stage ha detto Massimo Coretti -referente del progetto stage dell'Ipsar di Matera- si inserisce, nell’ambito del percorso formativo curriculare previsto per gli allievi che frequentano gli ultimi due anni degli Istituti Professionali. Le attività formative di stage in azienda assicureranno agli allievi un consolidamento delle conoscenze, delle competenze e delle capacità acquisite dagli stessi durante il percorso curriculare ed extra curriculare. Lo stage rappresenta un momento di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, una esperienza umana e professionalizzante per gli allievi. I suoi contenuti permettono l’acquisizione di una professionalità di base polivalente: l’affiancamento
NUMERI UTILI Farmacie di turno
CINEMA
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800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
Si è avuto ieri un forte afflusso di persone ai due cimiteri cittadini per commerare i defunti nel giorno del 2 di Novembre. Nel cimitero di contrada Pantano è stata celebrata la funzione da monsignor Salvatore Ligorio. In questi giorni particolari non sono mancati anche gli interventi di controllo. I carabinieri di Matera, oltre alle attività già in atto e previste per garantire una serena fruizione della giornata sono stati anche impegnati ad assicurare il picchetto d’onore perlaresadegli onori,costituitoda18 militariecomandatodal Tenente Pomidoro Annalisa.
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087 STANO CUCINA CASARECCIA 0835-344101 TRATTORIA DEL CAVEOSO 0835-332892 TRATTORIA LUCANA 0835-336117 BACCANTI 0835-333704 AL FALCO GRILLAIO 0835-331128
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113
RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458 NICOLAS 0835-952396 VILLA MARY 0835-952327
RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752
Programmazione al botteghino
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Si TERRA’ oggi presso la sala conferenze della Mediateca alle ore 09,30, a Matera, l’incontro che la Spi-Cgil ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Le politiche sociali ed economiche del Governo e i bisogni degli anziani ”. L'argomento è particolarmente attuale e stringente. Infatti, l'ultimo rapporto della Caritas, sulla povertà ed esclusione sociale, fotografa una situazione ai limiti della sostenibilità con una popolazione di 200 mila pensionati lucani che vivono con una pensione media di poco più di 600 euro al mese. I dati che emergono descrivono una realtà, come quella lucana, in cui la percentuale di anziani è magigore rispetto a quella delle altre regioni italiane. Un elemento su cui la Spi-Cgil cheide che il Governo vari provvedimenti ad hoc per tutelare questa fascia sociale. Alla tavola rotonda, tra gli altri, parteciperanno: Giovanni Cazzato Segr. Naz.le Sp-Cgil-, Enzo Santochirico - vice presidente Giunta Regionale- , Filippo Bubbico - Parlamentare, Vito Santarsiero- Presidente Regionale Anci - Franco Stella Presidente Amministrazione Provinciale. matera@luedi.it
Matera 29
Agenda
Martedì 3 novembre 2009
Cerimonia del 4 novembre
IL DIBATTITO
Spi-Cgil su Governo e anziani
Martedì 3 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 3 novembre 2009
«Sono qui solo per vincere» Il bomber Frazzica ha le idee chiare per il prosieguo del campionato A destra Fabio Frazzica in una sua usuale e particolare esultanza dopo aver siglato una rete
MATERA - «Sono qui solo per vincere il campionato». In questa frase si legge tutta la determinazione del bomber di origini siciliane, Fabio Frazzica, che da circa un mese ha sposato la causa del Fortis Murgia del presidente Giacomo Silvano. E l’attaccante sul campo sta alimentando le sue dichiarazioni. Due gare da titolare e due doppiette per un totale di sei punti in classifica in più da quando è entrato stabilmente nell’organico dei rosanero allenati da Squicciarini. «Il mio innesto - continua l’autore della doppietta della vittoria sul campo del Borussia Policoro - è stato ottimale, grazie anche ad un gruppo eccezionale nel quale conoscevo già alcuni elementi. Poi l’ottimo inizio a livello di realiz-
zazioni ha certamente facilitato il tutto. Resta il fatto che questo è un bel gruppo con il quale si può fare davvero bene». La rincorsa al primato è iniziata, grazie anche ad una classifica corta, ancora più corta dopo la battuta d’arresto interna del Ricigliano, cortesia dell’Atella Monticchio. «Ci sono tre o quattro squadre che se la giocheranno - continua Frazzica - fino alla fine, ma io penso solo a vincere». Magari continuando su questo trend già domenica prossima contro il Picerno. «Non me ne voglia il Picerno - spiega il bomber - ma a me non interessa l’avversario io scendo in campo per vincere, a prescindere da chi ho dinanzi». Parole, queste, da vero leader che
palesano la volontà e la determinazione del Fortis Murgia. Ma Frazzica non è solo Fortis Murgia. Gli sportivi materani se lo ricordano anche con indosso la maglia del Fc Matera. Dal Fc Matera ad una realtà più piccola della città dei Sassi. Com’è il passaggio? Quali le differenze? «Matera in serie D è una piazza ambita. Ma io cerco di fare sempre al meglio il mio lavoro, a prescindere dalla categoria. Ecco perchè voglio vincere anche con il Fortis Murgia». Magari sin dalla gara di Coppa Italia di domani pomeriggio contro il Rionero, match di ritorno che si giocherà all’impianto Gaetano Scirea. Si parte dallo zero a zero ottenuto in casa della Vultur. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Calcio a 5 Under 21
Calcio a 5 Under 21
Il Frascella Bng Ecobas a punteggio avvio sprint pieno Tre vittorie
Michele Pavone
BUON esordio stagionale, sulla panchina del Frascella Team Matera under 21 per Michele Pavone. Il nuovo tecnico della storica società materana di calcio a cinque parte bene nel campionato di categoria con i suoi ragazzi. Ereditando la panchina da Anderson Gasparetto, il tecnico materano, da anni dedito al calcio a cinque, praticato ed insegnato, ha raccolto la formazione under 21 del Frascella con l'intento di far crescere giovani talenti nel mondo del calcio a cinque. Lo scorso anno il calciatore italo-brasiliano ha raccolto tante soddisfazioni, con un gruppo collaudato ed organizzato. Quest'anno, il compito di rifondare la squadra, per Pavone, non si preannunciava dei più semplici, ma dopo tre giornate, e due partite disputate (considerata la giornata di riposo osservata dalla sua squadra proprio nell'ultima tornata, la terza), e due successi raccolti, i sei punti rappresentano una garanzia del buon lavoro iniziale svolto dal tecnico materano. Certamente il compito arduo sarà quello di ripetersi, ed il palcoscenico del derby con la Bng Ecobas Mathera, sarà quello adatto per testare al meglio le ambizioni di questa squadra. Sino ad ora l'8-2 rifilato alla Me.Co. Potenza ed il 6-4 ottenuto tra le mura amiche contro lo Sporting Modugno sono il biglietto da visita di questa squadra, che si appresta a tornare in campo pronta a mettersi in gioco, come del resto il suo tecnico, dinanzi ad un palcoscenico importante come quello del campionato nazionale under 21, importante fucina di talenti nostrani che rappresenta anche il bacino sul quale puntare per le rose del prossimo futuro. Francesco Calia
INIZIO pimpante per l'under 21 della Bng Ecobas Mathera calcio a cinque. Dopo tre giornate di campionato la formazione, affidata ancora una volta all'ormai esperto della categoria, Damiano Andrisani, si ritrova al comando in solitaria, avendo ottenuto tre successi in altrettante gare. Inserita nel girone V assieme ad altre nove compagini, la formazione di mister Andrisani si è rivoluzionata per la nuova stagione, visto il passaggio di tre fondamentali elementi in prima squadra, per meriti e per raggiunto limite d'età. Comunque, oltre ai tanti volti nuovi, la rosa a disposizione del tecnico materano può ancora contare su alcuni dei protagonisti della scorsa, esaltante stagione. Nelle prime tre gare, due trasferte ed una tra le mura amiche, la formazione under 21 della Bng Ecobas Mathera ha regolato in ordine cronologico Rossellino Potenza, Me.Co. Potenza e Sporting Modugno con due risultati su tre davvero pirotecnici. Nella prima trasferta a Potenza, i ragazzi di Andrisani hanno realizzato ben dodici reti, subendone solamente due. Nel primo incontro casalingo la Me.Co. ha messo maggiormente in difficoltà i biancocelesti, che si sono salvati grazie alle individualità, 3-2 il risultato finale. Nell'ultima uscita, infine, la trasferta di Modugno ha visto i materani imporsi con un altro risultato dal carattere pirotecnico, un largo 105. Una squadra che si diverte e fa divertire il pubblico che ogni domenica mattina segue le gesta dei giovani calciatori della varie realtà legate al calcio a cinque sia lucane che pugliesi, con la speranza di ripetere l'ottimo score della passata stagione e di raggiungere quanto prima i play-off o direttamente l'accesso alla poule scudetto under 21, che si disputerà tra marzo ed aprile. fra.cal.
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30 Matera Calcio Eccellenza La sua doppietta al Borussia ha spinto il Fortis Murgia verso il successo
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Montescaglioso Il 10 novembre urne aperte per eleggere il sindaco dei ragazzi
Elezioni junior per il consiglio comunale MONTESCAGLIOSO - Per il secondo anno sono state indette le consultazioni per l'elezione del sindaco dei ragazzi e del Consiglio Comunale, in programma il 10 Novembre. L'organismo rientra nel programma amministrativo rivolto alla loro formazione, al fine di favorire un'idonea crescita socio - culturale. Le operazioni preliminari al voto avranno inizio in contemporanea a partire dalle 8; dalle 9 saranno aperte le votazioni che si protrarranno sino alle ore 12. Lo spoglio sarà effettuato a chiusura delle operazioni. Come lo scorso anno, saranno allestiti cinque seggi, il primo ed il quinto nel plesso scolastico di Rione
Marco Polo; la numero 2 presso la Scuola Elementare “Salvo D'Acquisto”; la 3 presso la Scuola Media “Carlo Salinari”; la numero 4 presso la sede della scuola media di Corso della Repubblica. In ogni seggio sono già stati indicati i nomi dei candidati, il più suffragato dei quali diventerà sindaco. In totale sono 72, suddivisi nei cinque seggi. Nel seggio 1 sarà possibile votare per 20 studenti: per la V D Grazia Ditaranto; Domenica Lospinuso, Vittoria Murro, Rocco Santarcangelo, Rocco Tortorella; per la V C Domenico Brigante, Nisia Cirafaglia; Lara De Simmeo; Anna Aurora Clemente;Irene Pierro; per la V E Ga-
briele Salluce; Francesca Guzzi; Simone Santarcangelo; Nadja Maria Neubauer; Paolo Vincenzo Ditaranto; per la V F Francesca Bitondo;Andrea Petrarca; Lucia Petrozza; Nisia Racamato; Pasquale Tamborrino. Nel seggio n° 2 ci sono 10 candidati: per la V B Gianni Di Nota; Alessandro Palazzo; Pasquale Dicuia; Marianna Rizzo; Antonella Venezia; per la V A Martina Lospinuso; Natalia D'Anzi; Giuseppe Palazzo; Giovanbattista Buompastore e Gianvito Scocuzza. La sezione n° 3 è composta da 20 candidati: per la II D Simone Cifarelli, Valentina Ditaranto e Gianfranco Tedesco; per laIE: AdeleD'Aquino,Lucia-
na Dichio, Giovanni Dichio, Natasha Disabato, Massimiliano Martinelli, Donatella Pizzolla. Per la III E: Nicole Dibiase; per la I B: Anthony Diprimo, Davide Oliva e Michele Petrarca; per la III D: Fabiana Ditaranto; Manuel Ditaranto e Benito Martinelli. Per la I D: Angelo Ditaranto, Federica Nobile, Cristinapia Tedesco. Per la II E Antonio Panico. La sezione numero 4 è formata da 13 candidati: perla IA PiaAndriulli, Lucia Campomilla, Raffaele Carriero, Syria Ditaranto, Carmela Fortunato, Antonella Stasi e Doriana Sulla; perlaII A:FrancescoD'Aquino e Gianluca Martinelli; per la III A: Graziana Gliro e Nico-
Il centro storico di Montescaglioso
la Matera; per la III B Anna Silvia Panico e Camillo Sabato. Il seggio n° 5, composto da 9 candidati, è il meno numeroso: sono candidati Eleonora Carruozzolo e Claudio Pellegrino (II C); Rocco Esposto,
Giovanni Maggiore, Danilo Santarcangelo, Giusi Scaramuzzi e Francesco Venezia (I C); Dora Mazzoccoli e Daniela Palomba (III C). Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Pomarico «Molti punti della manovra saranno censurati dalla Corte dei Conti»
Il bilancio scuote l’opposizione Pd, Udc e “Cavallo di Troia” contrari alle cifre dell’equilibrio dei conti POMARICO - Pd, Udc, e del movimento “Cavallo di Troia” intervengono duramente sugli equilibri di bilancio. L'ultima riunione del consiglio comunale cittadino, dove la giunta Casolaro ha ottenuto un nuovo successo facendo passare senza intoppi l'approvazione degli equilibri di bilancio e il riconoscimento di debiti fuori bilancio, fra le altre cose, ha fatto spuntare diverse polemiche. Il voto contrario del Pd, infatti, era già sostanziato da un lungo documento allegato al verbale d'assise. «Noi volevamo arrivare a questo appuntamento - hanno scritto i consiglieri delPd- conpienaconsapevolezzae coscienza dei reali problemi che investono il comune di Pomarico. Ciò non è stato possibile». E in questa parte del documento sono riportati date e numeri di protocollo delle richieste cartacee. Per poi arrivare a uno dei punti strategici per i piddini: «Ma, in ogni caso, il nostro voto negativo è oggi anche la logica conseguenza diquanto dichiarato dal gruppo del Partito Democratico nell'ultimo consiglio comunale, in occasione dell'approvazione sia del piano che del programma delle alienazioni degli immobili comunali. Continuiamo a sostenere il convincimento che l'aver stimato lo stabile del ristoro della Manferrara in modo fortemente eccessivo, potrebbe vanificare il raggiun-
gimento del vostro obiettivo e compromettere il provvedimento relativo agli equilibri di bilancio che state per approvare. (...) Così come non condividiamo, in modo assoluto e netto, la proposta che state approvando di destinare una parte maggioritaria della futura entrata della vendita del ristoro della Manferrara per finanziare spese correnti. Parliamo di 487.997,90 Euro. Le vostre scelte di oggi mostrano grande coerenza con la precedente maggioranza: vi state muovendo nella direzione esattamente contraria agli inviti della Corte dei Conti». Fino a una serie di osservazioni su mancati approfondimenti della relazione della revisore dei conti, Dicanio, e la denuncia d'una «Incapacità di fare una programmazione coerente tra entrate e uscite». I consiglieri del Pd indicano la certezza che «Molti punti, i più significativi della manovra, saranno censurati dalla Corte dei Conti. In linea con quanto già fatto fino a ora». Decisamente più duri sono Nicola Laterza, per l'Udc, Giuseppe Porcellini dell'Idv e Roberto Glionna ( dell'associazione Cavallo di Troia, dei tre l'unico che riveste pure il ruolo di consigliere comunale ma che era assente alla riunione del consiglio). Laterza, Porcellini e Glionna, per i loro coordinamenti, però, non entrano nel merito tecnico di
niente, neppure dei debiti fuori bilancio approvati durante appunto durante l'ultimo incontro della massima assise cittadina. «Dopo anni di silenzi - si legge infatti in una nota - di connivenze politiche e di bilanci fittizi, il Sindaco, per dovere istituzionale, dovrebbe dire la verità sulle reali condizioni in cui le sue vecchie conoscenze hanno portato il Comune (a iniziare dal suo applauditissimo ex padrino politico M. Mancini). (...) Continuare a prendere in giro la Corte dei Conti di Potenza (sovrastimando il patrimonio immobiliare comunale) e i cittadini Pomarico servirà unicamente a rinviare il dissesto finanziario, ma non servirà a ripianare i debiti mai riconosciuti e le vertenze giudiziarie (dalle costosissime parcelle professionali) mai quantificate. (...) Un forte appello lo rivolgiamo proprio alla Procura della Corte dei Conti di Potenza, affinché il Comune di Pomarico sia dotato di un serio inventario dei beni mobili e immobili e affinché si facciano approfonditi controlli a bilanci e conti consuntivi approvati negli ultimi anni, con particolare riferimento ai debiti mai riconosciuti per incarichi e vertenze legali». Casolaro tiene le risposte per il prossimo consiglio e continua ad andare avanti. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
La legge vieta di impedire il dovere di cronaca
Informazione e diritti IN GIORNATE di ben più importanti, interessanti, addirittura a volte decisivi dibattiti, è comunque necessario dare informazione, in special modo gli agenti della Polizia Municipale del Comune di Pomarico, di nuovo su alcuni diritti non assoggettati alle volontà dei poteri di turno. Tanto per cominciare, gli articoli 10 e 38 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (D.Lgs.n.267/2000) - va ricordato sono passi precisi che garantiscono espressamente la pubblicità degli atti e delle sedute del consiglio comunale. Ciò vuol dire che, visto che è il caso di riprendere, le assemblee consiliari sono sempre pubbliche e non fatti privati di consiglieri, assessori, sindaci. Inoltre, tempo fa, e non sul semplice fatto dello scatto di fotografie durante le sedute (cosa questa, beninteso, la più banale e scontata, dunque nessuno può stoppare nessuno che scatti), il garante della privacy, ha persino dato, tra le altre cose, un netto “sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni
del consiglio comunale, anche al di fuori dell'ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell'esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l'indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute”. Il Garante l'ha scritto rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione. E' comprensibile che non si vogliano far immortalare nel momento del compimento vari scatti d'ira e atteggiamenti non consoni a una riunione della massima assise cittadina. Però questo non è possibile. Lede il diritto all'informazione, semplicemente. In pratica, si va a carezzare almeno un paio di tempi che, tra gli altri, danno differenze fra un'apparente democrazia e un regime completamente autoritario. n.f.
Pomarico Le strutture ricettive aperte al bando riservato alle offerte dei privati
Manferrara in vendita per fare cassa POMARICO - Le strutturure della Manferrara sono pronte per i privati. Scade il 13 novembre il bando di gara che ha per oggetto l'alienazione “mediante asta pubblica di beni immobili di proprietà comunale”. La scelta, è stato abbondantemente spiegato dal sindaco Casolaro, nasce dall'esigenza di fare cassa. Visto che debiti ce ne sono, e tanti. Insomma mettendo mani sui beni, cedendoli a privati, si deve cercare di ristrutturare la voragine debitoria. O per lo meno tentare di farlo. Con l'atto, nello specifico, si rinuncia dunque alla proprietà e quindi pure a
eventuale e ipotetica gestione pubblica d'uno dei beni di maggior valori del Comune di Pomarico, dunque quelle spesso abbandonate strutture pensate per la ricezione a servizio del Bosco “La Manferrara”. Sulla questione, inoltre, il confronto fa Amministrazione comunale e Pd è stato abbastanza duro. In quanto, per esempio, dal Pd c'è il pensiero che ci sia una sovrastima dei beni e che questi addirittura non potessero essere venduti per colpa d'un pignoramento. E il primo cittadino, Giuseppe Casolaro, tanto per cominciare in se-
de di consiglio comunale aveva contrattaccato per “smentire l'opposizione”. La nota politica è tutta qui. Mentre, l'atto emesso racconta che sono in vendita: un fabbricato destinato ad albero-ristorante, un fabbricato destinato a stalla per cavalli, un fabbricato destinato a fienile. Il primo edificio è dotato d'una sala funzionale di circa 210 mq, un bar-reception di circa 46 mq, una cucina arredata di circa 26 mq, una sala preparazione portate di circa 22 mq, secondo piano di circa 150 mq adibito ad albergo e costituito da cinque camere con bagno e corridoio-disimpe-
gno, un piano interrato di circa 363 mq nei quali sono allocati gli impianti. L'edificio destinato a stalla, invece è ampio circa 165 mq. Mentre, infine, il “fabbricato destinato a fienilepulizia cavalli-spogliatoi” ha una superficie di circa 164 mq. Il prezzo a base d'asta è di 2.257.983,28 euro. Attualmente, comunque, si legge sempre nell'avviso “gli immobili di cui trattasi sono attualmente affidati in locazione”. L'ultima gestione è quella d'un operatore della ristorazione materano. Si starà a vedere come andrà a finire. Dato soprattutto
Il bosco di Manferrara
che l'operazione è strettamente collegata al bilancio dell'ente stesso. Come si dovrà attendere per capire chi sarà l'eventuale acquirente e che cosa a questo punto vorrà fare con le
strutture a sua disposizione. La cronaca datata intanto racconta che già per l'affidamento della sola gestione l'opera mai è stata semplice. n.f.
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Martedì 3 novembre 2009
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Irsina Il suo recupero, dopo una gioventù borderline, è avvenuto nella comunità Fratello Sole
«La mia vita fuori dal tunnel» Dopo un passato da alcolista, Stefano è diventato operatore sanitario IRSINA - Quella che stiamo per raccontare, è la storia di Stefano, un giovane come tanti, della provincia di Potenza, che come purtroppo capita a tanti giovani oggi, nella fase dell’adolescenza, sulla sua strada ha incontra l’alcol . Stefano è di buona famiglia, si diploma da geometra, ma nel frattempo non si rende conto, che quello che era diventato un vizio, stava per farlo sprofondare in un buco nero, dal quale, è riuscito aduscire solo oggi, grazie alla sua buona volontà, ma soprattutto all’aiuto del Dott. Angelo Laieta, ( responsabile del centro di salute mentale del dipartimento di Potenza) bravo ad indicargli la strada giusta che lo conduce alla cooperativa Fratello Sole di Santa Maria D’Irsi. Infatti, è proprio nel centro di cura per malattie psichiatriche e da dipendenze,che Stefanoè riuscitoa ritrovare«Un pezzoper volta»,tutti i tasselli i che hanno ricomposto il puzzle della sua vita, fino a vincere nei giorni scorsi un concorso nelle Asl, chegli consentirà abreve, oltre che a ritrovare se stesso, anche un ottimo posto di lavoro. Stefano racconta al Quotidiano la sua esperienza, insieme al presidente della cooperativa Fratello Sole, Giuseppe Lorusso: «Posso ritenermi una persona fortunata – inizia Stefano – a volte si può buttare via la propria vita senza neanche rendersi conto. Io – racconta Stefano – non ho un vissuto tanto particolare da raccontare. Il mio problema è stato generato dall’abuso di alcool, questa dipendenza mi ha fatto spezzare quel legame importante, che avevo con la società, e soprattutto con la mia famiglia, fino ad arrivare al punto di tentare di fare loro del male. È stato
La comunità Fratello Sole
allora che il Dott. Laieta che mi ha preso in cura, mi ha indicato la cooperativa di Santa Maria D’Irsi. Dopo un periododi terapie,grazie all’ambiente favorevole, che si vive nel centro Fratello Sole sono riuscito a ristabilirmi, al punto di decidere di riprendere la strada di casa, cose che poi ho fatto. Purtroppo non è passato molto tempo – spiega Stefano – che mi sono reso conto che ancora qualcosa non andava per il verso giusto, vedevo la mia famiglia come un ambiente ostile, non ero soddisfatto ancora una volta della società che mi circondava. A quel punto la strada per Santa Maria D’Irsi l’ho ripresa da solo. Sono ritornato al centro, convinto di aver intuito, che alla mia definitiva guarigione, mancava qualche pezzo che nella mia famiglia non
riuscivo a trovare. In questi mesi continua a raccontare Stefano - ho studiato molto, e grazie alla fiducia degli assistenti del centro, sono riuscito anche a vincere un concorso nelle Asl ed essere assunto come operatore socio sanitario. Da domani –conclude Stefano –sarò io, a prestare le cure, a chi,come è capitato a me, nella vita, non è ancora riuscito a ricomporre il suo puzzle». Spiega il presidente Giuseppe Lorusso: «Da anni ci battiamo tra mille difficoltà nella nostra missione – dice Lorusso – e spesso bisogna davvero lottare, contro la burocrazia, e tante altre situazioni che ci impediscono di accelerare nell’applicazione delle nostre attività. Abbiamo tante idee da poter sviluppare – spiega Lorusso –che come nel caso di Stefano, potrebbero servire per aiutare tanti altri ragazzi a riconquistare il proprio ruolo nella società - conclude – la nostra soddisfazione maggiore è quella che grazie al lavoro di tutti i collaboratori, attraverso un progetto risolutivo abbiamo ridato giustamente il sorriso ad un giovane che l’aveva smarrito». Il Dott. Angelo Laieta aggiunge : «La vicenda di Stefano – spiega Laieta – porta alla luce tra i tanti aspetti, uno che ritengo basilare: le persone affette da determinate patologie, oltre alle cure terapeutiche, che sono alla base del percorso di recupero, per poter raggiungere la totale integrazione sociale, hanno bisogno di riconquistare gli affetti - quando ci sono - e soprattutto per poter ritornare a svolgere un attività lavorativa, devono necessariamente riconquistare un ruolo attivo nella società». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Tricarico Primo Raduno regionale di Protezione civile
Volontari per passione TRICARICO - Aliano, Colobraro,Gorgoglione, Salandra, Stigliano e Tricarico. Queste, in rigoroso ordine alfabetico, le delegazioni materane presenti al I Raduno Regionale della Protezione Civile. Momento di festa per i tanti volontari che si sono potuti rincontrare dopo le giornate intense vissute a L'Aquila fin dalle primissime ore successive al terremoto. A parlarci di questa esperienza e di Protezione Civile in generale è il Presidente Provinciale di Matera delle Associazioni di Protezione Civile del Gruppo Lucano l'avvocato tricaricese Filomena Benevento. «I Volontari del Gruppo Lucano sono stati per sei mesi presenti all'Aquila nella gestione del Campo Ex Italtel 1 e grazie agli oltre 3000 associati, alle loro competenze, ai mezzi, alla capacità gestionale data dall' esperienza decennale, hanno garantito l'assistenza ad oltre 500 sfollati ben rappresentando la Basilicata in Abruzzo sia presso il Dipartimento Nazionale che tra gli Aquilani. Tra i volontari si sono alternati anche cittadini delle sedi del Gruppo Lucano delle suddette sedi. Sappiamo bene che aderire a
questo volontariato comporta disponibilità e sacrificio, ma le soddisfazioni morali sono enormi e gratificano i volontari a continuare nell'attività. Mi preme sollecitare lo sviluppo della Cultura della Protezione Civile nella nostra Provincia, ancora poco sensibile a questa problematica, considerando la quasi completa mancanza di associazionismo nel settore se si escludono piccoli gruppi locali nemmeno coordinati. L'eventuale nascita di nuove sedi del Gruppo Lucano significherebbe garantire un controllo del territorio e un continuo stimolo alle Amministrazioni a redigere il Piano Comunale di Protezione Civile, strumento indispensabile, ma purtroppo ancora evanescente, per la gestione delle criticità». Il Presidente, insomma, si augura che la voglia di partecipazione non resti confinata ai pochi gironi che susseguono eventi catastrofici come quello avvenuto a L'Aquila o a Messina ma che permani nelle coscienze di tutti noi per essere sempre pronti a dare una mano costante e concreta a tutto il territorio, anche in condizioni di non eccezionalità. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
Il loro primo singolo “Misto sound” è cantato anche in arabo e italiano
Voci diverse, musica unica “I ragazzi di Via Agliè” hanno anche cuore stiglianese STIGLIANO - Sempre di più le città italiane stanno diventando luoghi di contatto fra genti diverse, provenienti da ogni parte del mondo. Non sempre le reazioni a questi fenomeni sono all'altezza delle situazioni, anzi spesso tramutano il senso di smarrimento anche normale di fronte a processi nuovi, in paura e comportamenti di chiusura, quando non proprio aggressivi. Ma esiste anche un altro mondo di relazioni che nasce proprio dall'incontro fra persone e culture diverse. Come ci insegnano tre ragazzi, Younes, Yassin ed Antonio, che dal confronto hanno tratto la forza per fare arte e raccontare che la via dell'integrazione passa anche attraverso la musica. Younes e Yassin sono due ragazzi marocchini di 21 e 23 anni. Antonio Santamorena è un giovane stiglianese di 30. Tutti e tre sono emigrati a Torino, dove lavorano e fondato il gruppo musicale hip hop “I ragazzi di via Aglié”, dal nome della strada delquartiere torinese “Barriera di Milano” dove hanno, con la collaborazione dell'associazione “I bagni pubblici di Via Aglié” e della cooperativa Kairos col contributo dell'amministrazione cittadina, allestito una sala di registrazione. Giunti a Torino per lavoro, conosciutisi artisticamente durante un concorso, il “Six Bagneuex”, i “Ragazzi di Via
Aglié” cantano l'integrazione attraverso i ritmi della musica rap e le parole delle loro lingue d'origine. Per loro ogni aspetto della loro cultura è occasione di confronto e conoscenza reciproco. A partire dalle diverse religioni. Antonio cattolico praticante e Yassin e Younes musulmani osservanti, riescono a trasferire anche nei loro testi questa volontà di condividere e scambiarsi cultura ed informazioni,nel rispettoe nella reciproca voglia di conoscersi. E quello che vale per le loro culture vale anche per le diverse lingue ed idiomi. E' il caso di Misto Sound, il primo singolo del gruppo (il primo album è previsto per la primavera prossima), che è cantato in arabo, italiano e stiglianese: a dimostrazione che gli idiomi costituiscono il portato di ognuno di noi, ma che non servono da barriera per escludere, bensì da mezzo per includere. «Il senso profondo del nostro progetto e delle nostre canzoni -ci dice Antonio Santamorena- è quello di dimostrare che vivere insieme è condividere gli stessi percorsi. E' il poter dire che le culture, le lingue e le religioni non esistono per dividere gli uomini, per segnare un di qua ed un di là, ma che stanno lì ad insegnarci che tutti noi abbiamo qualcosa da prendere e da dare agli altri, e che solo inte-
grandoci potremo imparare a vivere insieme. Nei nostri testi ci sono frasi come 'Nel nome del mio Dio io non uccido', e credo che questo siail senso di ogni religione». «C'è poi il tema delle lingue aggiunge Antonio- che servono per comunicare, per scambiarsi idee e sensazioni. Non ha senso usarle come barriere. Certo,esse sonoanche parte del nostro essere, ma non per segnare una divisione, ma per cercare un contatto. Ho voluto mettere il dialetto stiglianese in un nostro pezzo proprio per affermare appieno il mio essere anch'io emigrato, e da lì accettare quello degli altri. Quando m'accorgo che sono proprio gli immigrati meridionali nelle città del nord, quelli che hanno conosciuto sulla loro pelle le difficoltà di inserirsi in altri contesti, a resistere all'integrazione e ad essere diffidenti verso gli immigrati rimango basito. Dovrebbero invece essere accoglienti verso chi oggi incontra le stesse difficoltà che loro hanno incontrato ieri». “Uniti”, “insieme”, non dovrebbero essere solo parole cheriempionoi testidellecanzoni dei Ragazzi di Via Aglié; dovrebbero essere il tema ed il filo conduttore nell'affrontare le sfide del mondo di oggi. Da questi tre ragazzi ci viene un messaggio ed un insegnamento: che l'integrazione è possibile, proprio partendo dalle diversità di ognuno,
mettendole a frutto ed a disposizione degli altri, senza inseguire finte omologazioni di facciata e senza inventarsi identità scimmiottando la storia, le culture e le religioni solo per trovare occasioni per dividere. E quello, inoltre, che i fenomeni del mondo vanno affrontati con serietà, e che non è pensabile di arginare il fiume della migrazione dei popoli, che è poi la narrazione collettiva della storia dell'umanità, con le mani di un finto identitarismo su celluloide. Rocco Olita provinciamt@luedi.it
“I ragazzi di via Agliè”
Piazza negata, Magnante spiega il perchè GRASSANO - Il sindaco del comune di Grassano Vito Magnante con una nota ha voluto rispondere al segretario dei Popolari Uniti di Grassano Mario Dileo, in merito della concessione data al Pd per l'utilizzo della piazza coperta comunale per le primarie dello scorso 25 ottobre. «Ho deciso di rispondere - ha commentato Magnante - anche se già in passato avevo affrontato questo argomento, perché ritengo che i cittadini devono sapere come sonoandati ifatti. Nell'agostoscorso honegato ai Popolari Uniti l'utilizzo del palco di piazza della Libertà allestito appositamente per le manifestazioni degli eventi dell'estate grassanese, in quanto il regolamento comunale prevede che il palco è una forma di contributo data alle associazioni e non partiti per manifestazioni culturali, di intrattenimento ed associativi. In questo caso - prosegue Magnante - l'uso del palco poteva essere considerata una
forma di contribuzione. E se da un lato ho applicato il regolamento, scelto e condiviso nel rispetto della piena democrazia da chi mi ha preceduto, dall'altro è anche vero che ai Popolari Uniti è stata data l'autorizzazione per l'utilizzo di un'altra piazza più precisamente piazza A. Ilvento (comunque suolo pubblico, come è pubblica la piazza coperta data al Pd), il corridoio e l'atrio della casa comunale e persino l'allaccio alla corrente. Mi auguro - conclude - che si possa mettere definitivamente la parola fine su questa vicenda e che il segretario dei Popolari Uniti sia da stimolo all'operato dell'amministrazione con un impegno concreto su questioni di altro genere che interessano i cittadini grassanesi, evitando scontri e diatribe inutili perché se si vuole si può operare stando anche all'opposizione». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
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Bernalda Non compaiono alcuni paesi del Materano e quelli presenti hanno richieste pari a zero
Forestali, i quesiti di Carbone Il consigliere provinciale chiede chiarimenti sul bando per la formazione BERNALDA - Il consigliere provinciale bernaldese, Franco Carbone chiede chiarimenti all'assessore regionale alla formazione Antonio Autilio in merito al bando per la formazione degli addetti al settore Forestale. Domande, quelle del referente del Partito delle Libertà di Bernalda e Metaponto, che scaturiscono dalla notizia dell'esclusione del comune di Bernalda dalla partecipazione del bando per la formazione degli addetti al settore forestale del P.O. Basilicata F.S.E. 2007-2013 Asse B Occupabilità. «Il lavoro - dice Carbone è sempre un tema caldo su cui dibattere, ed è doveroso per ciascuno di noi poter trovare margini per soluzioni e vie d'uscita in un periodo in cui la crisi economica sta letteralmente soffocando la vitalità delle imprese grandi e piccole e il lavoro statale o parastatale rimane l'ultima e sempre attuale ancora di salvataggio. Le famiglie - continua il Consigliere Pdl della Provincia di Matera - sono costrette a fare i conti giorno dopo giorno con le difficol-
tà per soddisfare i propri bisogni, anche i più elementari, e arrivare a fine mese diventa sempre più un miraggio. Corre allora l'obbligo per ogni persona di buona volontà, specie quando ha ricevuto mandato direttamente dal popolo, impegnarsi per fare quanto è nelle proprie possibilità per fare luce su aspetti che a volte appaiono nebulosi. Questo è il caso del bando per la formazione degli addetti al settore forestale del P.O. Basilicata F.S.E. 2007-2013 Asse B - Occupabilità. In un elenco nel quale alcuni paesi appartenenti alla provincia di Matera non compaiono nemmeno, per quelli che invece compaiono, come nel caso di Bernalda, la richiesta di unità da avviare alla formazione è pari a zero. Ma non finisce qui. Infatti, nel bando pubblicato sul sito dalla società Pragma Group s.rl. si legge che tra i requisti per poter partecipare alla selezione per accedere al corso di formazione per addetti al settore forestale è necessario “avere la residenza da almeno un anno dalla data di pubblica-
Policoro Il sindaco oggi in Austria
Franco Carbone
zione del presente bando nel Comune per cui si intende partecipare all'avviso”. Non conoscendo i criteri e le modalità con cui si è pervenuti all'individuazione delle unità lavorative richieste per ciascun comune, preme tuttavia conoscere perché oggi, nell'era della mobilità lavorativa, per poter partecipare ad un corso di formazione professionale che secondo quanto espresso nelle finalità
“mira ad ottenere figure professionali da utilizzare nelle attività relative alle lavorazioni boschive da eseguirsi con gli Enti territoriali delegati” sia necessario essere residenti in uno dei Comuni richiedenti le unità e non sia solo opportuno risiedere nel territorio regionale, riservando ai partecipanti la libertà di poter decidere se allontanarsi di qualche chilometro dal proprio comune di residenza per poter lavora-
re. Conosciamo bene quali siano oggi le difficoltà per i giovani lucani di avere un'opportunità di lavoro e, francamente, impedire l'accesso alla formazione per attività da eseguire nell'ambito del territorio provinciale appare uno dei tanti lacciuoli a cui la burocrazia ci ha tristemente abituati. Accanto alla questione sopraesposta - prosegue la nota di Franco Carbone -
Valsinni Avvocato e scrittrice, ha riletto la sua storia
te sarà ceduto all'imprenditore, le cui migliorie apportate dallo stesso saranno scomputate poi dal costo di alienazione dello stabile. Dunque - prosegue - con il passare del tempo quella che sembrava un'ipotesi fino a qualche mese fa, oggi si va sempre più materializzandosi. Negli ultimi mesi non sono mancati, da parte di altri sindaci italiani (uno piemontese) e stranieri (Ucraina), tentativi di convincere Pfanner ad investire altrove. Da qui la necessità di andare in Austria e spiegare ancora una volta le buone ragioni del nostro territorio a tutti gli imprenditori che vedono nella nostra area un luogo fertile dove insediare attività produttive. Nello stesso tempo però fino a quando il contratto di cessione non sarà concretizzato, bisogna essere prudenti ed evitare facili trionfalismi che in questi giorni stanno circolando in città su promesse di lavoro. Non c'è nulla di definitivo ancora, e quando tutto sarà messo nero su bianco allora sì che si potrà procedere ad assunzioni previa concertazione sindacale privilegiando inoccupati locali non solo del centro jonico ma anche di altre municipalità della fascia Metapontina, che oggi vedono in Policoro il normale riferimento del comprensorio». provinciamt@luedi.it
Sede Asm di Policoro
Isabella vive due volte
Rischio clinico convegno il 7 novembre
VALSINNI - Tutto è cominciato quasi per caso, in uno studio legale. Un luogo in cui solitamente si parla di codici, udienze e altri affari simili . Non in quello di di Francesca Sassano, avvocato potentino con una grande "esigenza": scrivere. Nel suo studio è di casa la letteratura. Quella dei grandi autori classici, ma anche quella che nasce dalla sua fervida immaginazione. In quello studio arriva un giorno Mario Olivieri,diValsinni.«Tu scrivisempredidonne - dice - ma mai di donne lucane. Chissà se conoscessi una poetessa del mio paese». Detto fatto. La Sassano prende in mano i testi di Isabella. Legge poesie, biografie e voci critiche sul suo conto. Ma il primo impatto non sembra convincente. Isabella non le è "simpatica". Non le è simpatico il suo tempo, il medioevo e quel senso di chiusura che emana al solo pensiero. Ma i giorni passano e lo studio si approfondisce, Isabella penetra sempre di più nell'immaginario letterario dell'autrice. Di lei la colpisce la grande tensione ad "andare oltre", superare sé, il proprio tempo, la condizione femminile e, soprattutto, l'impossibilità di un amore. Non è appena una questione di emancipazione, con cui troppe volte è stata ridotta o strumentalizzata la figura di Isabella. E' l'uomo tout court, la sua aspirazione a superarsi, a "sentire alto". La scrittrice la scopre, ci si scopre. Nasce così il libro "Isabella, il suo sogno". Nel romanzo si intrecciano le vicende di due "Isabelle", una di ieri e una di oggi, impersonata da una reporter di guerra che sfida il mondo col coraggio triste di chi non ha nulla da perdere, di chi, in fondo, non ha ancora trovato qualcosa di grande per cui vivere, il grande amore. Si ritroverà nel passato, nel cuore e nella mente della poetessa di Favale, uccisa dai fratelli per la libertà di un amore. Il resto è da assaporare dalle parole dell'autrice. Il libro, edito da Pan, è stato presentato a Valsinni, proprio nelle stanze del castello in cui Isabella visse, scrisse e morì. Presenti diverse autorità politiche e culturali, in rappresentanza dei tanti soggetti che hanno contribuito alla pubblicazione dell'opera: l'ospitante comune di Valsinni, rappresentato dal sin-
POLICORO - Si terrà sabato 7 novembre a partire dalle ore 8.30, presso la sala riunioni dell'Asm in via Fellini a Policoro, un incontro organizzato dall'Ipasvi, Federazione nazionale dei collegi infermieri professionali, sul “Clinical risck management- strumento del governo clinico per orientare il cambiamento verso la qualità”. Dopo il saluto del direttore generale dell'Asm dott. Vito Gaudiano e del presidente del collegio Ipasvi di Matera Vito Spagnuolo, sono previsti gli interventi sulla responsabilità professionale dell'infermiere, sugli strumenti del governo clinico, sul rischio clinico, sulle raccomandazioni del ministero della salute per la gestione del rischio clinico, sulle infezioni ospedaliere e la gestione del rischio clinico, sul metodo di identificazione delle procedure errate in Sala Operatoria e sui Protocolli sperimentali per il monitoraggio degli eventi sentinella. Seguirà un dibattito conclusivo e la compilazione di un test per la valutazione dell'apprendimento e del gradimento dell'evento. Il Rischio Clinico può essere mitigato attraverso iniziative di Risk Management attuate a livello di singola struttura sanitaria. provinciamt@luedi.it
Lopatriello da Pfanner «Ecco le ragioni per cui dovete investire da noi» Presentato il libro di Francesca Sassano POLICORO - Domani il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, si recherà in Austria a visitare gli stabilimenti dell'imprenditore Hermann Pfanner: «Ricambierò così la visita fatta da Pfanner nei mesi scorsi quando è venuto nella mia città con le idee ben chiare: quelle di creare occupazione e sviluppo. Infatti il suo è un marchio (omonimo del cognome) consolidato nel settore alimentare e in particolare nel confezionamento di succhi di frutta. E siccome la nostra area, quella del Metapontino, si caratterizza proprio per avere un'agricoltura intensiva, nonostante i problemi che gravano da tempo sul settore e di cui proprio in questi giorni è stata organizzata una protesta da parte di agricoltori della fascia jonica; pertanto quando è venuto a manifestarmi questa possibilità, insieme ad alcuni suoi collaboratori, mi sono subito attivato per concretizzare l'investimento. Dapprima mi sono recato a Roma, all'Agenzia del territorio, per accelerare l'iter di dismissione del locale di via Puglia, di proprietà comunale e rientrante in un piano più ampio di dismissioni comunali già approvato in Consiglio comunale, i cui funzionari statali hanno stimato, tramite l'Ute (Ufficio tecnico erariale), in 5 milioni di euro tutto l'immobile di cui una par-
chiedo di poter ricevere informazioni anche in merito alle modalità di pubblicazione del bando non avendo trovato alcun riferimento e/o link sul sito ufficiale della Regione Basilicata “www.basilicatanet.it”. Appare alquanto inconsueto che la pubblicazione di un bando per la formazione di figure professionali finanziato con fondi F.S.E sia ad esclusivo appannaggio di una società privata e non vi sia alcuna traccia di comunicazione ufficiale ai cittadini lucani sull'organo principale di comunicazione della Regione Basilicata. Pertanto, in qualità di vicepresidente della III commissione provinciale-Forestazione, ho già sottoposto all'attenzione degli organi provinciali competenti la questione, proponendo di elaborare un piano congiunto in merito alle modalità e ai criteri con i quali conclude Franco Carbone si determinano le unità lavorative richieste dall'ente provinciale in attesa del prossimo piano regionale di forestazione 20102013». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
La presentazione del libro
daco di Gennaro Olivieri, la Pro Loco, rappresentata dal presidente Rocco Truncellito, il consiglio regionale, rappresentato dal consigliere Antonio Di Sanza e l'Adsi (Associazione Dimore Storiche Sezione Basilicata). A introdurre il libro è stata la professoressa Maria Teresa Imbriani, che ha posto l'accento sulla capacità di introspezione del romanzo. Molto intensa la relazione del professor Angelo Lucano Larotonda: «Il testo della Sassano ha una sua forza, una forza crudele, intesa come capacità di scavare nel male e portarlo in superficie, dinanzi ai nostri occhi» La serata si è conclusa con la lettura di brani del romanzo da parte della dottoressa Piera Chierico e dell'attore Aldo Fortunato. “Il mistero non ci abbandona mai”, dice a un certo punto la protagonista. E' la prima grande evidenza della nostra vita, che da nulla, più che dal male e dalla morte, traspare. È un male che la Sassano fa prorompere con forza. La storia di Isabella, prima che un mito o un simbolo progressista, è uno schiaffo all'esistenza stessa. L'autrice si lascia, e ci lascia, colpire. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
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POLICORO - Terzo appuntamento settimanale del ciclo di incontri “Volontari per la vita” rivolto ad operatrici sociali organizzato dal Csv (Centro servizi di volontariato) di Basilicata in collaborazione con la locale associazione Cav (Centro di aiuto alla vita), che ha in Mariella Acciaro una delle fondatrici. Nella sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi” il tema della seduta pomeridiana è stato: “L'amore donalavita: affettività, sessualità e procreazione responsabile”. Relatrice è stata la giovane psicologa pugliese, Raffaella De Michele, la quale ha raccontato la sua esperienza profes-
Policoro Dibattito a più voci su amore, sessualità e procreazione responsabile
“Volontari per la vita” a confronto sionale e privata della bellezza dell'amore che dev'essere comunicato non solo tra partner, ma nel senso più ampio del termine in famiglia, tra amici, in associazioni, «perché la comunicazione dell'amore irradia chi lo diffonde e chi gli sta intorno. Tanto più c'è ascolto, tanto più la comunicazione diventa efficace. Un dialogo sincero serve anche ad affinare la coppia, e tanto più è sincero durante la
fase pre-matrimoniale tanto più la coppia è solida durante il cammino della vita post matrimonio. Ma amore significa anche empatia, immedesimarsi nell'altro capirne le esigenze e i problemi ed adoperasi per risolverli. Per dare amore però c'è bisogno diaverloricevuto, equientra in gioco l'educazione che si dà agli esseri umani, soprattutto figli, che devono crescere con questo valore, di amo-
re visto come affetto e tenerezza che poi sfocia nella sessualità tra un uomo e una donna e dalla quale, grazie alla fecondità femminile, la famiglia si realizza con il dono più bello: un bambino. Se vediamo un rapporto di coppia che poggia su queste basi, ci sono i presupposti di una società sana e forte, quella basata appunto sulla famiglia, in caso contrario la coppia scoppia con gravi ripercussioni».
E una di queste è una società basata sui litigi continui in famiglia che molto spesso portano a gesti estremi come ne sono piene le cronache, purtroppo,nazionali didelitti dovuti a raptus tra coniugi, è stato il concetto esplicitato da monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, che ha portato i suoi saluti all'organizzatrice e ai partecipanti aggiungendo poi come sepa-
razioni e divorzi sono il male della società da estirpare solo con la forza dell'amore, la cui funzione sociale è insostituibile. I coniugi Fanelli hanno raccontato l'esperienza del metodo naturale,Billings, in cui è possibile capire quando si è nel momento dell'ovulazione, ovvero giorno di massima fertilità. Era presente anche la presidentessa del Cav, Franca Mauro, la quale nel citare affermazioni di Giovanni Paolo II (2005) e del messaggio dei vescovi alla comunità ecclessiale, ha affermato come il dialogo rappresenti la sfida per la vita incentrata su pace e libertà. Gabriele Elia
Montalbano «La riforma Gelmini non è tutta da buttare. Negativi i tagli al personale»
Spaltro dirigente del “Fiorentino” Primo atto un incontro con le famiglie per accogliere suggerimenti e proposte MONTALBANO - Da Senise a Montalbano. E' della cittadina di Nicola Sole il dirigente scolastico che è dallo scorso settembre subentrato a Maurizio Mastronardi alla guida dell'Istituto comprensivo “Niccolò Fiorentino”, nato dal fresco matrimonio tra la scuola dell'infanzia e primaria già dedicate al martire della Repubblica Partenopea del 1799 e la scuola media “Francesco Lomonaco”. Gennaro Spaltro, laureato in Economia e Commercio, al secondo anno di dirigenza dopo la sua “prima volta” a Spinoso, approda nella cittadina jonica dopo una lunga esperienza di docente presso l'Istituto Tecnico del suo paese natale. E appare subito cortese, aperto e disponibile al colloquio, capace di ascoltare e ferrato sul terreno della didattica e della pedagogia. Ma ascoltiamolo. Professor Spaltro, le sue prime impressioni sulla nuova sede? «Sono in un ambiente per me nuovo, consapevole di avere un compito impegnativo, anche perché questo Istituto comprensivo (che ritengo comunque una buona intuizione sotto l'aspetto puramente formativo) è neonato, serve del tempo ai docenti per amalgamarsi tra loro e con me. E poi c'è l'innovazione nella scuola primaria, che si cimenta con il modulo del docente prevalente». Tante novità in un colpo solo. Il primo problema che ha dovuto affrontare? «Quello relativo alla inidoneità dei locali della scuola media sul piano igienico-sanitario. Ora ci sono dei lavori di adeguamento in corso, i ragazzi purtroppo dovranno sopportare qualche disagio. Ma era indispensabile provvedere». Qual è stato il suo primo atto gestionale? «Ho prontamente riunito i genitori per conoscere l'ambiente, le problematiche ed ascoltare eventuali suggerimenti e proposte. E devo dire che l'ambiente mi ha regalato anche qualche
A Nova Siri la sede lucana
Da Assoexpert aiuto alle aziende
Il centro cittadino di Montalbano
perplessità e disagionel constatare che i genitori mi prospettano il più delle volte problemi di esclusivo interesse individuale e aperte critiche e ostracismi nei confronti di alcuni docenti. Bisognerebbe pensare al bene generale». Passiamo alle positività? «Sono tante. L'esperienza consolidata, l'impegno e la disponibilità dei docenti, la competenza e l'operatività della dottoressa Sardella e del personale Ata. Ho detto a tutti che mi sento un docente investito di un compito particolare, per cui devo dare risposte in termini operativi e chiedo pertanto collaborazione». Chiudiamo con una valutazione sulle novità targate Gelmini? «Ritengo positivi l'eliminazione delle
compresenze, il ritorno al voto numerico e al “peso” restituito alla condotta. Gli elementi di negatività li riscontro nei tagli finanziari e al personale, che hanno portato anche alla diminuzione delle ore di sostegno per i diversamente abili (si è passati da un rapporto di 1 a 1 a quello di 1 a 2). Altro fatto grave è la mancanza del tempo pieno. Se i ragazzi sono abbandonati a se stessi nelle ore pomeridiane i bulli crescono. La scuola potrebbe offrire un servizio educativo, sarebbero sotto controllo, educati all'ascolto, al colloquio, al rispetto delle regole». Incontro cordiale e piacevole. Non ci resta che augurare al dottor Spaltro il nostro sincero buon lavoro. Antonio Romano
NOVA SIRI - Si è costituita nei giorni scorsi a Nova Siri Assoexport Basilicata. SI tratta di un’associazione di diritto privato, di interesse pubblico, apartitica ed apolitica, senza scopo di lucro, libera, autonoma, democratica e solidale. Questa struttura, creata come supporto alle aziende per le loro relazioni commerciali con l'estero, ha come destinatari l' industria, l'artigianato, il commercio, gli istituti finanziari, le assicurazioni, i consulenti aziendali e quanti operano professionalmente nel campo del commercio internazionale. L'Assoexport Basilicata èa disposizionedelle aziende lucane e calabresi per sostenerle professionalmente nelle esportazioni, fino alla vendita finale, con un know-how promozionale assolutamente innovativo ed efficace, ottenuto in uso dalla Confassoexport a cui Assoexport Basilicata è associata. o. Al fine di rendere maggiormente visibile la propria presenza sul territorio lucano e calabrese ed operare capillarmente a favore dell'e-
xport soprattutto della piccolae mediaimpresa,Assoexport Basilicata intende strutturarsi sul territorio regionale in delegazioni provinciali, vicedelegazioni, nelle maggiori città, rette rispettivamente da presidentidi delegazionievicedelegati, i free-lance potranno collaborare come Corrispondenti Assoexport Accreditati. Assoexport Basilicata, intende offrire immediatamente alle aziende, soprattutto medio-piccole, l'opportunità di accedere ai grandi mercati ed alle immense opportunità del commercio internazionale a costi estremamente contenuti, grazie alla nostra formula associativa ben collaudata che, con la condivisione degli strumenti, abbatte sempre e comunque i costi e garantisce un forte impatto sui mercati. Gli strumenti promozionali il cui know-how appartiene interamente alla Confassoexport sono raggruppabili e sintetizzabili nella proposta alle aziende associate alle varie Assoexport di gestione del loro Ufficio Estero in Outsourcing.
Policoro Il sogno di un vitalizio ventennale ha fatto registrare un’impennata delle giocate
Boom di scommesse per il “Win for life”
Gratta e vinci e Win for Life come “manie”
POLICORO- Dalla casalinga che non si vede retribuito il proprio lavoro di custode della casa, al pensionato la cui paga serve a stento a pagare le medicine passando attraverso gli occupati che non arrivano a fine mese, precari e inoccupati che vedono il futurosempre piùnero. Lafebbre del Win for Life contagia proprio tutti. Il nuovo gioco dello Stato introdotto per far cassa come i suoi predecessori non ha tradito le attese. Fuori i punti del centro jonico dove è possibile giocare, tabacchini e bar, c'è la fila come quando durante il ventennio fascista per avere un tozzo di pane ci si metteva in fila con la tessera ben visibile. Oggi in mano c'è la schedina dei dieci numeri della vita. Non che te la cambino per carità. Infatti siamo lon-
tani dai montepremi di 100 milioni di euro e passa del Superenalotto, però è proprio com'è stato congegnato ad aver scatenato gli istinti dei cittadini a voler avere una vita tranquilla per i prossimi venti anni senza grossi patemi d'animo nella gestione di mega vincite. Quattromila euro al mese non sono pochi e consentono, soprattutto in un periodo di vacche magre, di potersi togliere qualche sfizio e di mantenere nello stesso tempo anche la famiglia. Per chi ce l'ha. In un tabacchino del quartiere Italia, ex II piano di zona, in una settimana sono circa 4000 gli avventori che cercano nelle estrazioni quotidiane la decina magica che non ti condiziona la vita, ma te l'alleggerisce di parecchi problemi. E infatti è proprio questa la molla
che è scattata nella psiche dei giocatori. E se li moltiplichiamo per altri punti dislocati sul territorio di Policoro la massa di denaro accumulata dall'Erario e di giocatori che tentano questa nuova fortuna è veramente notevole. Al venti ottobre per avere dei riferimenti numerici più certi la raccolta nazionale è stata di 157 milioni di euro nei primi ventuno giorni. Una cifra da capogiro che ingigantisce anche la crisi economica che sta attraversando il Paese. Infatti è proprio durante la congiuntura negativa che la gente si riversa maggiormente a tentare la sorte ritenendola, erroneamente, l'unica via d'uscita ai loro problemi. Luigi Einuadi la chiamava la “tassa sui sogni”, quella più amata dagli italiani che mette tutti d'ac-
cordo: ricchi e poveri, maggioranza e opposizione, con gli italiani che in un solo giorno spendono complessivamente 7,5 mln per il Win for Life, i cui 53 premi ventennali sono stati così distribuiti fino a pochi giorni fa: 31 da 4mila euro al mese, 12 da 2 mila euro, 6 da 1.333 euro e 4 da 1.000 euro l'uno, per un totale di poco meno di 160 mila euro complessivi di vincite elargite su 157 milioni di euro totali giocati. Capite bene dall'entità dei numeri di come in Italia il gioco sia la sola speranza di una vita migliore. Le regioni del Sud hanno ottenuto 21 premi su 53, del Nord 18, del Centro 14, la Sicilia 9 vitalizi. L'unica consolazione per chi non ancora vinto è l'aiuto indiretto dato ai terremotati dell'Abruzzo. g.e.
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Champions League La Juventus va in scena in Israele contro il Maccabi Haifa per scordarsi subito del Napoli
A San Siro c’è una sfida Real Il Milan ospita i bianchi madrileni con l’ex Kakà in campo ROMA – La Champions League torna in campo oggi e domani con la gare valide per il 4^ turno della fase a gironi. Le quattro squadre italiane in corsa per il prestigioso torneo continentale sono chiamate ad impegni importanti per provare a proseguire il cammino in Coppa. L'Inter di Josè Mourinho (girone F) non subisce intoppi in serie A e si presenta al match di mercoledì con un unico obiettivo: vincere la gara di Kiev contro la Dinamo di Shevchenko. In classifica Barcellona, Rubin e Dinamo sono appaiate a quota 4 punti e i nerazzurri (ultimi nel gruppo con 3) dovranno seguire con attenzione anche il match dei catalani sul campo del club di Kazan. Il Milan di Leonardo (girone C), reduce dalla vittoria in campionato nell’anticipo di sabato sera ai danni del Parma, torna ad ascoltare la «musichetta» di Coppa che tanto piace al gruppo rossonero. Milan, primo in classifica con 6 punti, chiamato a rendere visita ad una big del calcio mondiale, il Real Madrid (6) di Kakà e Cristiano Ronaldo che nel turno precedente è stato affondato al «Bernabeu». Nell’altra gara del girone il Marsiglia (3) di Didier Deschamps non dovrebbe incontrare particolari problemi nel match del «Velodrome» contro lo Zurigo (3) anche se gli elvetici potrebbero concedere il bis dopo il clamoroso successo, seppur di misura, a San Siro. La Juventus (girone A) tenta l’aggancio alla vetta della classifica che vede al primo posto il Bordeaux dell’ex Inter Laurent Blanc con sette punti. I bianconeri di Ferrara (5 punti) vogliono dimenticare in fretta l’incredibile ko in rimonta subito sabato pomeriggio dal Napoli e non possono fallire la trasferta sul campo del Maccabi Haifa. Il Bayern Monaco (4) riceve all’Allianz Arena il Bordeaux e anche in questo caso proverà ad ag-
Kakà del Real Madrid iera sera nella rifinitura a San Siro
ganciare il vertice della graduatoria. Nel girone E la Fiorentina di Cesare Prandelli, galvanizzata dal successo casalingo contro il Catania, torna a giocare in Europa, al Franchi, con avversario il Debrecen già piegato in Ungheria (3-4!) nel turno precedente. Parte sotto il segnod ell'equilibrio la gara di Lione fra i francesi e il Liverpool di Benitez, fermato 3-1 in Premier League dal Fulham. Negli altri gironi non mancano le partite dall’alto tasso spettacolare e con esiti incerti. Nel gruppo B il Manchester ha già in tasca 9 punti, frutto di tre vit-
torie consecutive e non dovrebbe fallire il quarto match, in casa contro il Cska Mosca (3). Il Wolfsburg di Andrea Barzagli (4) è chiamato alla difficile trasferta sul campo del Besiktas (1). Nel girone D il Chelsea di Carlo Ancelotti si gode il primato solitario a punteggio pieno. Il calendario riserva ai londinesi la trasferta sul campo dell’Atletico Madrid (1). Sembra poco più di una formalità la gara esterna del Porto (6) contro i ciprioti dell’Apoel (1). Nel girone G, anche il Siviglia è a punteggio pieno dopo tre turni. La squadra spagnola è pronta a riceve-
re la visita dello Stoccarda (2); nell’altro match del grippo il sorprendente Unirea Urziceni (4) potrebbe definitivamente annullare le speranza dei deludenti Rangers Glasgow (1). Infine uno sguardo al girone H. L’Arsenal di Wenger occupa la prima posizione con 7 punti in tre giornate. I Gunners ospitano i campioni d’Olanda dell’Az Alkmaar (2), club nel quale milita l’attaccante italiano Pellè. Vietato fallire per l’Olimpiacos (6) che vola in Belgio sul campo dello Standard Liegi (6) a caccia della terza vittoria.
Dopo i fischi dei tifosi sampdoriani la società si schiera con il fantasista per recuperarlo
Samp, Marotta e Garrone difendono Cassano GENOVA – «Il destino di Cassano è nella sua testa, ma nessuno ha mai detto che siamo pronti a lasciarlo partire. Se lui dovesse in futuro decidere di cambiare aria, posso dire che lo agevoleremmo, ma noi siamo onorati di averlo e siamo tranquilli «. Smentisce ogni proposito di divorzio o cessione Beppe Marotta, amministratore delegato della Sampdoria, dopo che, in seguito alle dichiarazioni al termine di Sampdoria-Bari rilasciate dal fantasista barese, qualcuno aveva ipotizzato una prossima partenza del numero 99. A conferma che il rapporto tra Genova e Cassano è forte, arriva lo sfogo del presidenteGarrone: «Sonodisgustato da questi tifosi snob, vogliono la luna nel pozzo e pretendono che Antonio non sbagli mai: neanche Maradona lofaceva. Sonocerto chelui
sia già pentito, ese serve è per- prattutto di 'cassanatè. Queldonato. Ma non era una cassa- lo che ha detto ieri non è una nata, perchè non ne fa più. Pe- 'cassanatà, ma un’esternaziorò ha parlato contro 'omunco- ne normalissima, detta senza lì e 'donnuncolè». «Noi siamo offendere nessuno, ai microvicini al giocatore – aggiunge foni ed ai giornalisti». Chiaro Marotta -, con il quale peraltro e diretto Beppe Marotta non parlo ogni giorno e non mi accetta i troppi ricami, sopratsembra che voglia andarsene. Antonio ha espresso un suo pensiero dopo che qualche tifosoaveva mugugnato. Abbiamo fissato una clausola unilaterale di 20 milioni di euro perchè ci sembrava un dovere nei suoi confronti, ma non voglio sentir parlare di partenze e so- Cassano della Sampdoria
tutto mediatici, di queste ultime 24 ore, seguiti alle parole di Cassano. «Siamo secondi in classifica – aveva detto ieri il giocatore – eppure ho sentito fischi e mugugni, soprattutto verso di me. Se a qualcuno non vado bene faccio le valigie e me ne vado. Le ho fatte a Roma e Madrid, non ho problemi a rifarle». Dichiarazione rilasciata a caldo dopo una partita terminata 0-0 ma che comunque ha riportato i blucerchiati al secondo posto. «Credo che una 'cassanatà possa essere un gesto come quello che fece Cantona con la maglia del Man-
chester (dopo un’espulsione colpì un tifoso del Crystal Palace che lo aveva insultato ndr), non le parole di Cassano. Antonio ha solo esternato quello che aveva dentro, in troppi forse hanno travisato la cosa, ricamandoci». Smorza dunque le polemiche l’amministratore delegato blucerchiato,rimasto comunquedeluso dal comportamento di alcuni tifosi. Tifosi che già in passato si fecero sentire con qualche nome famoso in blucerchiato (Lippi, Mancini, Seedorf). «Ieri Antonio è apparso amareggiato – ha aggiunto Marotta -, ma può darsi che abbia risentito di alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni, compresa magari l’esclusione dalla Nazionale azzurra. Lui ci tiene molto ad indossare la maglia dell’Italia e dunque in questo momento convive con un malessere».
IL RITORNO Milan, ufficiale David Beckham MILANO – David Beckham tornerà a indossare la maglia del Milan da gennaio. La conferma arriva dal sito del club rossonero: «Ufficiale il ritorno di David Beckham. Il Milan e il campione inglese regalano ai tifosi altri sei mesi di una bella avventura». Arriva il commento dell’ad Adriano Galliani: «Siamo molto felici di rivedere con la maglia rossonera David Beckham dopo la splendida esperienza della scorsa stagione. Siamo sicuri che questo periodo in Europa aiuterà il giocatore a essere convocato e a partecipare ai prossimi Campionati del Mondo e a proseguire successivamente la carriera nei Los Angeles Galaxy - spiega l’ad rossonero in una nota sul sito del Milan - ai quali va il nostro ringraziamento per la disponibilità dimostrata».
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Sport
Martedì 3 novembre 2009
TOP 11
Trequartisti protagonisti della giornata. E difesa blindata
Spazio alla fantasia SBOCCIA IL FIORE E per la trequarti è di nuovo Primavera. Un,due, tre, quattro e poi ancora a contare quasi fino a perdere il conto. Stefano s'illumina come ai tempi dell'Ital-Trap e l'esercito dei funamboli s'accodaal suo talento, batte colpi d'inaudita classe, esplode gol a raffica e giocate simili a capolavori. Il 4-1-4-1 scelto per l'undicesima giornata ridimensiona la prima linea (soloPaolo Rossi dellaReggiana, preferito a De Cesare del Potenza e Docente del Rimini), ma è l'unico modo per esaltare la fantasia. Cinque centrocampisti e nemmeno l'ombra di un mediano puro. C'è troppa qualità in giro per lasciarsi andare ad equilibrismi tattici e slanci di prudenza, per inghiottire la top 11 (contenitore di sogni) in ragionamenti pratici e poco “romantici”. Quando il talento c'è è giusto riconoscerlo e non reprimerlo. Dentro coi cinque “moschettieri”guidatida StefanoFiore,l'idolo di Cosenza, il “dieci” per antonomasia tornato in prima divisione peramor della propria terra e per rimettersi in discussione (l'umiltà accompagna tutti i veri campioni). Poco più di sei anni faera inCoreaa giocarsiilMondialecon Vierie Totti, con Nesta e Maldini e pur di dimostrare che ancora vale ha accettato il declassamento, metabolizzato il vocio - giocatore fisicamente spremuto - aggirato lo scetticismo alla prima occasione utile: due minuti appena dal suo ingresso in campo a Cava de' Tirreni e, insieme alle intuizioni tattiche di Toscano ed alla buona compagnia di Danti, ha svoltato il Cosenza, pa-
reggiato i conti con un sinistro mortifero, distruggendo un'imbattibilità (quella aquilotta) che durava da 450 minuti effettivi (recuperi esclusi). Sboccia il Fiore e per la trequarti è di
Pescina, una crisi che ha radici profonde AVEZZANO. La seconda sconfitta consecutiva ha lasciato il segno. Al punto che la squadra è uscita dallo stadio oltre due ore dopo la partita. Scene che nella Marsica non si ricordano, almeno negli ultimi anni. Anche perché, da quelle parti, hanno vinto tre campionati negli ultimi quattro anni. Possibile che una neopromossa venga contestata alle prime difficoltà? Sì, se si chiama Pescina Valle del Giovenco e gioca ad Avezzano, allo stadio “Dei Marsi” e con i colori biancoverdi. Non basta ai tifosi, che gradirebbero un club sportivo che di Avezzano porti anche il nome. Operazione complessa per questioni burocratiche, ma la società non si arrende. Ha investito tanto, e non si è fermata neanche quest’anno. Il deus ex machina della Valle del Giovenco è Vincenzo Angeloni, altro personaggio poco amato dalla tifoseria neroverde, che associa al suo nome il fallimento degli anni ’90. Il medico di Aielli, un passato nell’entourage della Roma di Viola, è ripartito dalle categorie minori. Nel 2005, attraverso una fusione fra il Pescina e l’Aielli, nasce la Valle del Giovenco,che dopo aver vinto i play-off di Eccellenza, ha dominato anche il campionato di serie D ritrovando i professionisti. E proprio nella vecchia C2 sono iniziati i problemi, legati al campo e alla denominazione sociale. Dopo una dura battaglia federale, legale epolitica, la societàha ottenutodi poter
giocare le proprie gare interne ad Avezzano, ma il cambio di denominazione avverrà soltanto al termine diquesta stagione, quando si chiamerà FC Avezzano VDG. Nel frattempo, nel mirino dei tifosi è finito Roberto Cappellacci, l’allenatore della promozione in C2 e dei play-off al primo anno tra i professionisti. E’ stato richiamato alla terza giornata, quando la società ha dato il benservito a Carlo Perrone, esonerato nonostante la promozione in Prima. Cappellacci era il responsabile del settore giovanile del Siena, club dell’imprenditore Giovanni Lombardi Stronati, socio della Valle del Giovenco fino a due anni fa. E’un pupillo di Angeloni. L’allenatoreè salito sulbanco degli imputati per le sue scelte. La critica gli rimprovera di impiegare giocatori fuori ruolo, e di non riuscire a trarre il massimo da un organico di grandi firme. Sì, perché nella Valle c’è gente chevanta diversestagioni inA comeBirindelli, Cesar e Choutos. E tra i calciatori tesserati risulta anche Gionatha Spinesi, che ha sottoscritto un sontuoso triennale salvo annunciare il suo addio al calcio qualche ora dopo.La ValledelGiovencosospetta chedietroil clamoroso dietrofront possano esserci altre società. Nel frattempo, il club del vice-presidente Paolo Rossi (proprio lui, Pablito) si interroga su come uscire dalla crisi. m.s.
IL POSTICIPO: PORTOGRUARO-TERNANA 1-2
nuovo Primavera: altri dieci fantasisti guadagnano valutazionidi gran lungasuperiori alla sufficienza e la nomination arriva solo per quelli devastanti e determinanti. Partendo da
Eros Schiavon, che affossa il Pescina e rilancia la Spal col suo destro potente, regalando gioie e guizzi di classe anche se defilato sull'out mancino. Segue a ruota Migliorini, che Dolcetti abbassa davanti alla difesa per dettar tempi e ritmi alla manovra della Spal: scelta premiata da quel delizioso mancino che innesca qualsiasi azione della formazione estense. C'è pure Schetter che può girare intorno alla prima punta e tornare al gol, il primo in campionato (realizzato proprio in occasione della sua centocinquantesima partita con la maglia della Cavese). Completa il quadro Emanuele Catania, che benedice il ritorno a Potenza di Capuano: ora galleggia tra i reparti di centrocampo edattacco, puòliberarel'estroe dedicarsiarifinire la manovra. Geniali le giocate che gli valgono la seconda convocazione consecutiva nella top 11. Citazione doverosa per i talenti “esclusi”: Bracaletti (in gol ad Avezzano), Turchi e Sansone (in rete a Marcianise), Mancino (sigillo a Potenza), Centi (prova impeccabile ad Avezzano) e Felci (impatto superbo nella sfida dell'Adriatico tra Pescara e Taranto). C'è poi il pacchetto arretrato comandato dallo statuario Garaffoni del Giulianova, alimentato dai colossi della Spal Zamboni e Ghetti e completato da Lucenti e Tesoniero del Potenza. Ma per una volta difensori ed attaccanti hanno poca importanza. Nella giornata in cui è sbocciato Fiore è maturata la Primavera della trequarti. Filippo Zenna
Il personaggio Schiavon
Spal piena di Eros FERRARA. L’Eros (di) Schiavon è sparso un po’ ovunque ed “eccita” in qualsiasi zona del campo: mediano di sostanza, trequartista di pressione, esterno di progressione, perfino attaccantee difensore ai tempi della Primavera del Padova. L’Eros è un fiume di tattica disciplinata e sacrificio applicato, è un destro che converge ed incrocia, che taglia e conclude, che spara bordate come missili. L’Eros è l’atipico per eccellenza, tanto nel nome – “Piaceva ai miei genitori e piace anche a me perché mi fa sentire per certi versi unico” – quanto nell’inquadratura tattica: “Giocavo da play basso nella passata stagione e quest’anno ho fatto l’interno, il trequartista ed anche il tornante”. È un motivo di cui vantarsi, è un dinamismo che gonfia il suo petto d’orgoglio, è l’eros puroincui trovar piacere per uno abituato a sgobbare come un mulo (o come un leone, è così che preferisce definirsi Schiavon). L’Eros, per farla breve, è la chiave di svolta della Spal, l’uomo che ha monopolizzato il centrocampo e ridimensionato il malumore per la partenza del bomber Rachid Arma. Tappando qualsiasi buco, rispondendo ad ogni tipo di sollecitazione, tirando fuori muscoli e prepotenza fisica per piacere e per piacersi. Dov’è che rende meglio è difficile capirlo perché a Cava de’ Tirreni lavorò da mezz’ala e con un gran siluro fece secco Russo, perché per molte altre gare s’è dedicato al lavoro di raccordo tra mediana ed attacco, perché spesso ha cucito e filtrato la manovra e perché domenica scorsa ad Avezzano s’è perfino riscoperto un ottimo esterno sinistro d’attacco: un gol di potenza (gran destro da fuori), un altro d’astuzia (inserimento tempestivo e linea difensiva abruzzese saltata) per tirare fuoridaiguai Dolcettielaformazione estense. “Più vedo la porta e più sono felice: non ho mai segnato con tanta continuità in carriera, ma se devo
Eros Schiavon, pezzo pregiato della Spal
dire che c’è una posizione privilegiata rispetto alle altre dico una bugia”. L’idea che più garba al ragazzone di Pordenone è quella del jolly, dell’uomo tattico, del calciatore che sana qualsiasi tipo di emergenza: “Sono un generoso per indole ed il pressing è il mio pezzo forte. Per questo molte volte vengo avanzato di posizione, soprattutto in trasferta. È una soluzione utile per aggredire con vigore il primo portatore di palla avversario, per togliere libertà di pensiero alle formazioni che affrontiamo”. Ed il bello è che Schiavon non è il solo ad avere nel dna dinamismo e duttilità: “Siamo cinque leoni e tutti capaci di rendersi utili in qualsiasi posizione della mediana.
Centi, Cazzamalli, Migliorini e Quintavalla proprio come me sono stati impiegati in svariati ruoli e sempre con ottimi risultati. La nostra forza è tutta qui, nella capacità di sacrificio che serve ad annullare le distanze rispetto a squadre con grossi nomi”. Un po’ Gattuso (per grinta), un po’ Stankovic (per intelligenza di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo), un po’ sognatore. È al suo quarto anno di Spal, ha ventisei anni e non ha maismesso dipensare allaserie B: “Continuo a sgobbare per compiere il definitivo salto di qualità. Ho una voglia matta di crescere ed impormi”. E se arrivasse la cadetteria sai che Eros. f.z.
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36 Sport
Prima De Cesare portavoce del Potenza: una svolta il ritorno di Capuano
E’ tornata la mentalità Organizzata logisticamente la settimana delle tre trasferte In attesa di iniziare a trattare
Visentin aspetta l’avvocato
Simone Visentin
SIMONE Visentin non si è lasciato pregare. Ieri ha telefonato all’avvocato Simone Labonia di Salerno, professionista che da diversi anni segue le vicende di Postiglione e del Potenza Sport Club, assieme al consulente economico Espedito esposito. «Ho manifestato all’avvocato le mie intenzioni dice Visentin - mi ha promesso una telefonata per fissare un appuntamento a breve, ma finora ancora nulla. Attendo che accada qualcosa domani (oggi, ndr)». Testo registrato alle ore 20 di ieri sera, quando ancora nessuno si era fatto sentire dalla città campana. Resta comunque aperta la disponibilità a trattare la cessione, nonostante i tanti accadimenti della settimana scorsa, non ultima la defezione (alla luce dei fatti, giustificata) del patron Postiglione al primo approccio del friulano con il capoluogo. «Io non posso entrare nel merito dei fatti personali del presidente. Ho letto qualcosa, qualcosaltro mi è stato riferito. Personalmente resto sempre in attesa di conoscere il massimo dirigente del Potenza per iniziare a intavolare una trattativa. Questi fatti possono pregiudicare qualcosa? Assolutamente no: una cosa è la sfera personale, un’altra quella societaria», chiude Visentin. Anche se la sensazione è che più tempo passi e più diventi tutto difficile. Per questo l’imprenditore friulano, da una parte, sta mordendo il freno per avere un via libera che possa accelerare le operazioni del passaggio di proprietà, proprio nello stesso momento in cui, dall’altra parte, un patron a caccia di serenità, dovrebbe avere lo stesso interesse. Eppure qualcosa sembra frenare le operazioni. Oltretutto, la considerazione che emerge è che se Postiglione effettivamente voglia ricevere in cambio qualcosa dall’ipotetica cessione deve dare uno scosso-
ne e farsi vivo per confermare le sue intenzioni di cedere il pacchetto. Questo potrebbe avvenire entro un paio di giorni, dal momento che (sembra) la situazione in città si è tranquillizzata. Adesso, senza che nessuno lo interpelli, anche lo stesso Visentin ha le mani legate, ma nel momento certo in cui si stabilirà il primo contatto tra i due soggetti (o tra i loro rappresentanti), l’imprenditore farà capire realmente le sue intenzioni e i tempi in cui le vuole attuare. Quando a Potenza venne Raffaele Bruno fece intendere che un interesse suo e di suoi amici imprenditori del nordest poteva essere concretizzato tra maggio e giugno. La famiglia Bruno (con il costruttore c’era anche il fratello Nino) resta amica di Visentin, vicina a lui, per cui andrà verificato se la scadenza è la stessa di allora o il precipitare degli eventi in casaPotenza, abbrevierà i tempi. Resta confermato che sul territorio potentino un coinvolgimento generale dell’imprenditoria locale sarà strettamente connesso alla chiusura dell’operazione di cessione. Ossia, nessuno interferirà con le operazioni di rilevamento delle quote di Visentin. Un ipotetico accordo ulteriore si potrà fare solo in un secondo momento, aprendosi a Potenza, ma non anche ai semplici tifosi. L’operazione dell’azionariato popolare è, nel mondo del calcio, assolutamente impossibile da realizzare, e tale resterà anche a Potenza. Dove, però, tutto quanto accaduto nei giorni scorsi rischia comunque di condizionare pesantemente la trattativa. Bisogna quindi vivere molto alla giornata e procedere per gradi. Il primo passo sarà questa telefonata attesa per oggi e nella quale sarà concretizzato un appuntamento. Il secondo si materializzerà subito dopo. a.p.
CIRO De Cesare ha esperienza e carisma per calciare dal dischetto palloni pesanti come macigni e per dare il giusto peso alle parole. Non può sfuggire l’importanza di una sua dichiarazione rilasciata domenica in sala stampa: “a partire da Taranto abbiamo ripristinato la giusta mentalità”. Evidente il riferimento al governo Capuano bis, quello dell’austerity, dei proclami estivi superati a forza di buon senso. L’esaltazione nelle difficoltà Capuano ce l’ha nel suo patrimonio genetico. Non c’è metafora più appropriata della sua proverbiale “frittura di pesce con l’acqua minerale”. Ma la frase ad effetto di uno dei giocatori più rappresentativi dello spogliatoio rossoblu innesca un ragionamento più ampio. Se il Potenza in questo momento a dir poco confusionario riuscirà a non perdere la rotta, gran parte del merito andrà allo sforzo di intelligenza che ha generato la tregua armata tra l’allenatore e il dg Galigani. Per cogliere l’essenza del piccolo capolavoro diplomatico di convivenza (in cui è coinvolta anche la squadra) basta ripescare qualche episodio non troppo lontano. In estate il tecnico mai ha nascosto qualche perplessità sull’importanza della posizione di De Cesare nel gruppo, senza mai contestare l’assoluto valore dell’atleta ma soltanto l’affidabilità part-time, dovuta all’età. Adesso De Cesare è diventato un titolare fisso, sposando a pieno il nuovo corso di cui il tecnico si è fatto garante. Non può giocare novanta minuti, ma basta che dia il meglio di se per un tempo e mezzo. L’abilità nel gestirsi, ottimizzando gli sforzi, gli appartiene senza esitazioni. Non solo. Uno dei motivi che hanno portato all’esonero di Eziolino – spiegava Galigani mentre Monaco si insediava in panchina – erano le lamentele dei senatori per un lavoro tattico ossessivo, più agevole da propinare ad un gruppo dall’età media al ribasso. Ma dire oggi che è stata “ripristinata la mentalità” significa ammettere che la
De Cesare in azione contro il Foggia
gestione Monaco, pur rispettabilissima, non era adatta a questo Potenza. Lo afferma De Cesare in sala stampa, mentre Giorgio Lucenti ha scelto i fatti per esprimere il suo parere. Anche qui non nascondiamoci. L’ex empolese era dato tra i più insofferenti durante la prima gestione Capuano, adesso Eziolino gli ha saputo toccare le corde giuste – in primis quelle dell’orgoglio – per regalarsi un titolare di lusso. A partire da Taranto, è come se fosse arrivato un rinforzo dal mercato. Due situazioni tecniche assimilabili, che fanno cogliere il lavoro di fino, a luci spente, che si sta portando avanti in questi giorni di marasma societario. Se gli ipotetici acquirenti del pacchetto
Fondamentale lo sforzo fatto per accettare un progetto sportivo ridimensionato
azionario troveranno sul tavolo della trattativa una squadra ancora viva, dovranno ringraziare chi in questo momento si fa carico ogni giorno di un’amministrazione che non si può certo definire ordinaria. VERSO REGGIO–il Potenza riprenderà gli allenamenti oggi pomeriggio in vista della trasferta di Reggio. Venerdi’ mattina si parte per l’Emilia, prima tappa di una decina di giorni particolarissima. Le due trasferte consecutive di campionato, con l’intermezzo della Coppa Italia a Verona, costringeranno i rossoblu a fissare il quartier generale a Peschiera del Garda. La sfida del Bentegodi è in programma per mercoledi’ 11 alle ore 14.30, per fortuna la Lega ha evitato un’inutile notturna. La termine della partita la comitiva rossoblù farà rientro in Basilicata dove a Potenza è in programma l’allenamento di giovedì pomeriggio. Fino a sabato squadra in sede e poi partenza per Cava de’ Tirreni. Pietro Scognamiglio
Seconda Quello dei gialloverdi sta diventando un cammino da vertice
Melfi, dove puoi arrivare? Preoccupano, però, i vuoti allo stadio: servono anche i tifosi C'È UNA DOMANDA che frulla nella testa dei tifosi gialloverdi. Ma dove può arrivare questo Melfi? Curiosità legittima ed interrogativo di difficile risposta. Certo parlare di semplice salvezza, con dieci punti di vantaggio sulla quint'ultima e soprattutto in considerazione di un netto divario emerso in maniera lampante, rispetto alle candidate alla retrocessione, è obiettivamente riduttivo. Questo Melfi ha tangibile qualità, buone potenzialità ed ormai ha acquisito un rendimento costantemente elevato. Nelle ultime cinque partite, i gialloverdi hanno ottenuto quattro vittorie, perdendo solamente di misura in casa della capolista Gela, e per di più in modo totalmente immeritato. In quest'ultimo periodo il Melfi ha realizzato 7 gol, subendone solo 2. I numeri indicano chiaramente un cammino da vertice, condito oltretutto da convincenti prestazioni. Il Vico Equense prima di giocare con il Melfi aveva subito solamente sette reti, non perdendo mai con più di un gol di scarto. Contro i federiciani non c'è stata
Il primo gol di La Porta (nino valerio per melfilive.it)
mai partita, come ha onestamente ammesso anche il tecnico Ferraro. Un divario netto, limpido, che oltre a sottolineare il momento positivo attraversato fisicamente dal Melfi, né rimarca individualità e capacità nel saper giocare collettivamente. Considerando poi che oggettivamente, al Melfi mancano quattro o cinque punti, banalmente e sciaguratamente persi per strada come a Barletta, o non arrivati per decisioni altrui, rigore enorme non concesso a Cassino sullo zero a uno, gol inspiegabil-
mente annullato a Gela, ecco che la risposta è che questo Melfi può fare un campionato importante. Proprio il confronto con le due compagini di spessore, disputate tra le altre cose in campo esterno, a Cassino e a Gela, fa risaltare le doti di un Melfi che finora non è mai stato messo sotto da nessuno e che è in condizione di giocarsela contro chiunque. Però è bene sottolineare che siamo solamente all'undicesimo turno e che al momento trarre conclusioni affrettate, può risultare estremamente pericoloso.
Avanti viaggiano a ritmi forsennati. Tutte le prime cinque del torneo, a cui bisogna aggiungere anche l'ambizioso Siracusa, sesto, sono state costruite per un campionato di vertice, spendendo molto di più rispetto alla dirigenza melfitana, potendo anche far leva su risorse maggiormente cospicue. Nel calcio però, l'equazione più spendi, più ottiene, non funziona sempre, anzi. Spesso ci sono state sorprese ed il Melfi può rievocare la favola. Ovviamente mantenere il profilo basso è un dovere, almeno finchè la classifica non si delinei ulteriormente. Infine una annotazione sgradevole. Troppi i vuoti degli spalti del Valerio in occasione dei match interni. Questa squadra ha bisogno di una presenza maggiore e di una vicinanza più sentita. Se si vuole ambire a qualcosa in più, diventa fondamentale poter contare sul fattore campo e sull'entusiasmo. In fondo i risultati arrivano se tutto gira per il verso giusto, componente pubblico compresa. Emilio Fidanzio
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Sport 37
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
TOP 11
Con Chiaria, Mezgour e Longoni. Acoglanis ispira le vespe
Un attacco esplosivo RIPRENDE LA MARCIA, c'erano dubbi in merito? Proprio no. Il Catanzaro rifila un preziosissimo tris alla Scafatese mettendo ancora una volta in mostra lo stato forma di Mosciaro, freddo e spietato dagli undici metri, ma, soprattutto, la splendida continuità dell'argentino Longoni, chiamato in causa dal primo minuto e ancora una volta puntuale realizzatore sotto porta. Riprende la marcia dunque. Il Gela è avvisato, lo scivolone sul campo dell'Isola Liri è stato solo un incidente di percorso. Dal canto suo la compagine di Provenza risponde al colpo con la singola di Vianello. Tuttavia per lui non c'è posto nell'undici d'eccellenza. Accanto a Longoni c'è ancora una volta Chiaria, che raggiunge Ciofani in classifica cannonieri, e Mezgour del Cassino, autore della doppietta che ha steso il bistrattato Monopoli. E le idee dalla mediana? Beh, qui ci si affida alle qualità di Zotti, prezioso esterno di talento in dote al tecnico Carella. Il suo piede è stato ancora una volta tra i più caldi del girone e domenica ha indicato la via maestra della prima vittoria in campionato del Noicattaro. Fronte portieri. Giornata senza infamia e senza lode per i referenti della categoria. Sorriso, vice di De Felice per la difesa dei pali della Scafatese, a Catanzaro è stato preso a “pallonate”. Lui ha evitato la goleada frapponendosi
a diversi tentativi ma nulla ha potuto nei confronti di Cecere del Siracusa. L'esperto portiere conferma la sua autorità e rimanda al mittente le velleità offensive dell'Aversa Normanna.
Terzetto in difesa a salvaguardia della sua incolumità. Ne fanno parte l'esterno Ciano del Catanzaro, autore tra l'altro della rete che sblocca il risultato contro la Scafatese, Fu-
mai del Noicattaro, il capo reparto nella disposizione di Carella, ed ancora Gimmelli del Catanzaro. In mediana non si può prescindere dunque dalle qualità di Zotti. Il talento barese batte due colpi e dispone la prima vittoria della sua squadra. Zotti è il risolutore che marcia sulla sinistra; da quell'altra parte spunta invece il sempiterno Capparella, ispiratore esemplare nella manovra della Juve Stabia: guizzi e lazzi a disposizione dei suoi compagni di squadra. Tra di loro sale in cattedra Acoglanis, prezioso stratega nel bel mezzo della mediana: geometrie mai banali ed anche il colpo che blinda il successo sull'Isola Liri. Completa il reparto Lewandowski del Siracusa, suo il sigillo che dispone la vittoria in extremis sull'Aversa. Chiaria chiude il conto con il Vico Equense disponendo il colpo del tris. L'attaccante raggiunge Ciofani a quota nove in cima alla classifica dei cannonieri. Brillante, quanto decisivo, la prestazione di Mezgour del Cassino. Due reti e presenza costante in tutte le azioni offensive della squadra. Completa il terzetto Longoni. L'argentino ripaga la fiducia del tecnico non facendo rimpiangere l'assenza di Caputo e andando anche a segno. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
Il personaggio: Zotti (Noicattaro)
E’ tornato Pierino la peste NOICATTARO. Seppur all'undicesima giornata, la prima vittoria è finalmente è arrivata. Fortemente voluta, e firmata Pietro Zotti. Il fantasista di Bari ha regalato al Noicattaro la prima gioia stagionale. Una doppietta che vale i primi tre punti, dopo una striscia positiva di quattro pari consecutivi. Striscia utile che ha cancellato le sei sconfitte di fila. “In effetti la nostra forza è stata proprio la compattezza del gruppo” commenta Zotti, che può sorridere. “Certamente non era facile, perchéirisultati incidonosulmorale ed anche per una società tenere i nervi saldi è complicato. Invece, il nostro presidente Tatò ha blindato l'allenatore che a sua volta ha di-
feso la squadra. Il resto lo abbiamo fatto noi” aggiunge Zotti. “Sapevamo di non poter sbagliare, ma soprattutto eravamo convinti di vincere. Anche dopo alcune sconfitte c'era molto da recriminare, perché spesso avremmo meritato miglior sorte. Nonostante tutto, siamo stati bravi a reagire, ed oggi finalmente possiamo goderci un successo”. Squadragiovane, il Noicattaro, rinforzatosi in estate con elementi di provata esperienza (Sassarini e Giampaolo su tutti) che hanno fatto da chioccia nei momenti più difficili. “Il loro apporto è stato importante, ma anche i meno esperti hanno fatto la loro parte” dice Zotti. Nelle categorie minori ha lasciato ovunque
il segno. Gol a raffica con le maglie di Rutigliano, Ostuni, Conversano, ma il calcio professionistico è arrivato nel 2004 a Potenza, dopo aver firmato la vittoria del campionato di D grazie a 13 gol. Al primo anno nel calcio che conta, ecco altre 10 prodezze, che però non gli valgono la conferma. Zotti ricorda ancora con piacere l'esperienza lucana: “E' una piazza che mi è rimasta nel cuore, dove ho vissuto due stagioni da protagonista. Ottenuta la promozione, rientrai nell'elenco dei calciatori confermati ma firmai un contratto annuale. Nonostante un grande campionato, non riuscimmo a trovare un'intesa sul rinnovo, e così tornai in serie D”. Una stagio-
La squadra della settimana
A Brindisi la crisi è ufficialmente aperta BRINDISI. La crisi è ufficialmente aperta. Fuori casa, il Brindisi è una squadra di cristallo.Troppo fragileper esserevera, troppodebole per poter pensare in grande. Gela, Juve Stabia e Cisco Roma hanno fatto un sol boccone della squadra pugliese. Tre scontri diretti che hanno visto gli avversari maramaldeggiare su una neopromossa presentatasi ai nastri di partenza con i favori del pronostico. Brindisi senza né capo né coda e, come spesso accade, a finire sul banco degli imputati è l'allenatore. E pazienza se Massimo Silva, non più tardi di qualche mese fa, proprio a Brindisi ha vinto il suo sesto campionato. Ben altre erano le ambizioni dei fratelli Barretta, artefici dell'ennesima rinascita del calcio brindisino (tre fallimenti societari negli ultimi vent'anni sono quasi un record). Nell'estate del 2004 sono ripartiti dall'Eccellenza pugliese, vincendo al primo colpo. Dopo quattro anni di D e tanti capitali investiti, è arrivata anche la promozione tra i professionisti. Un palcoscenico sul quale gli imprenditori pugliesi non vogliono affatto sfigurare. E infatti hanno allestito una squadra di prima fascia. Si pensi soltanto ad un parco attaccanti che annovera, tra gli altri, gente come Alessandrì, Galetti e Moscelli, senza dimenticare i vari Albadoro, Da Silva e Siclari. Gente esperta anche negli altri reparti, dalla difesa (Panarelli, Taurino, Trinchera e Suriano, con
Petrocco fra i pali, sulla carta dovrebbero offrire ampie garanzie) passando al centrocampo (Battisti su tutti). Eppure, i numeri bocciano il cammino di questa squadra, che in undici gare ha segnato 14 gol subendone altrettanti. E se fra le mura i risultati raccolti sono importanti (quattro vittorie su cinque), fuori casa lasciano decisamente a desiderare (tre pareggi contro squadre non irresistibili, tre battute d'arresto consecutive al cospetto di squadre d'alta classifica). La tifoseria ha già espresso apertamente il proprio dissenso, soprattutto nei confronti del tecnico. Lo ha contestato apertamente prima a Castellammare di Stabia e poi a Roma, nell'anticipo di sabato scorso. La società, per ora, non intendere prendere provvedimenti, ma è chiaro che quella concessa all'allenatore è una fiducia a tempo. Silva, finora, non è ancora riuscito a dare un'identità alla squadra. Ha spesso cambiato modulo, senza per questo trovare la quadratura del cerchio. Probabilmente non avrà molto altro tempo, perché già domenica prossima è atteso da un impegno importante. L'incrocio con il Cassino, stavolta fra le mura amiche, somiglia ad un'ultima spiaggia. Contro la quinta in classifica, vincere è fondamentale per riagganciare il treno play-off, lontano adesso cinque lunghezze. Per il Brindisi è vietato commettere altri passi falsi . m.s.
ne fra Brindisi e Pagani prima di riabbracciare Noicattaro, da dove (se si esclude una parentesi a Barletta) non siè più mosso. “E'la mia seconda casa, mi trovo bene e lavoro con persone di calcio. Con il presidente Tatò c'è un rapporto speciale, d'altra parte ha dimostrato con i fatti di essere un grande dirigente ed una grande persona”. Ed il Noicattaro? “Vogliamo salvarci, ma sappiamo che non sarà facile. L'importante sarà andare avanti su questa strada, perché dopo l'inizio da incubo abbiamo già dimostrato di avere il carattere e le motivazioni necessarie per raggiungere il nostro obiettivo stagionale”. Come dargli torto… Marco Santopaolo
GELA-CISCO IL BIG MATCH
Zotti, protagonista del Noicattaro
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38 Sport
Il punto girone H Sesta sconfitta consecutiva per il Fasano, Casarano in ascesa
Ischia e Bitonto al quarto stop interno VINCONO tutte le formazioni attestate nella parte più privilegiata della graduatoria. Ad eccezione del “Mazzela” di Ischia, su tutti gli altri campi sono stati segnati almeno due gol. Per la terza volta il Matera vince con il punteggio di 3 a 2. Quarta sconfitta casalinga per Ischia e Bitonto. Il Fasano, invece, subisce il sesto stop consecutivo. Salgono le quotazioni del Casarano, nove punti in sette giorni. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti dell'undicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare otto vittorie, quattro in trasferta e un pareggio. I gol sono stati 29, di cui 17 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 12 da quelle che hanno
viaggiato. Nell'undicesima della scorsa stagione le vittorie furono cinque, di cui una sola in trasferta e i gol 24. Complessivamente, nelle 99 partite sinora giocate, le vittorie sono state 67 (32 in trasferta), contro le 71 della stagione scorsa (28 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in undici giornate, furono realizzati 259 gol, contro i 263 di quest'anno. Non è cambiato nulla nella parte alta della classifica. Alla prevedibile vittoria del Sant'Antonio Abate contro il fanalino di coda Fasano, hanno risposto bene Casertana, Neapolis, Pianura, Matera e Francavilla in Sinni, per cui le distanze stabilite nell'infrasettimanale di mercoledì 28 ottobre sono rimaste invariate. Nelle ulti-
me tre giornate, vale a dire in sette giorni, le squadre che ha fatto meglio di tutte sono state il Casarano e il Pianura che hanno conquistato nove punti su nove. I salentini, in particolare, in una settimana, sono saliti dal quintultimo al settimo posto, agganciando la Forte e Coraggio Benevento e il Grottaglie. Il Pianura ha conquistato la quinta vittoria consecutiva e il Neapolis il settimo risultato utile di seguito (4 vittorie e 3 pareggi). Tra le compagini attestata nelle zone retrocessione diretta e playout, il solo Francavilla Fontana è riuscito a strappare un punticino sul non facile campo del Grottaglie. Per i brindisini si è trattato del secondo pareggio esterno su cinque ga-
re disputate. Quarta sconfitta casalinga sia del Bitonto e sia dell'Ischia, due squadre a forte rischio playout, come il Pomigliano che non vince dalla quinta giornata. Tra le formazioni di Basilicata, è sempre più crisi per il Pisticci che nelle ultime sei giornate è riuscito a conquistare un solo punto. Il Matera, unica squadra del girone imbattuta in trasferta, per la terza volta ha vinto per 3 a 2. I materani, in precedenza, avevano conquistato i tre punti con tale risultato, a Casarano, nella seconda giornata e in casa contro l'Angri nella nona giornata. Seconda vittoria casalinga consecutiva del Francavilla che comincia a bussare alle porte della zona playoff. Adolfo Sarra
Matera archivia la vittoria di Bacoli. Il gallipolino: «La testa è già al Pianura»
Carretta, valore ritrovato «Una gioia enorme. Se mi sparavano non avrei sentito le pallottole» Il valore aggiunto sta tornando. Mirko Carretta, esterno di Gallipoli nato nel 1990 nello splendido centro leccese, si è sbloccato. Ed il gol decisivo messoasegnoa Bacolièlamedicina giusta per recuperare un ragazzo passato dalla C1 alla, non metabolizzando subito la cosa. «Una rete importante. E’ servita per tranquillizzarmi-spiega Carretta-un po’. Probabilmente era necessario un periodo di tempo per prendere atto del cambio di categoria». Perchè diventi solo una parentesi di passaggio servirà il Carretta visto in ritiro e che aveva fatto sognare i tifosi, trattandosi di un under di lusso per la categoria. Un valore aggiunto ad una squadra che punta sugli esterni per far male all’avversario. «Sono entrato in campo con la voglia di rimettere in piedi il risultato che ci vedeva sotto per 2-1. Avevo voglia di ribaltare la situazione, ma non pensavo al gol. Tutto merito di Diego Albano, mi ha servito un pallone da mettere solo in porta». Facile da dire solo quando va bene. Ma non sempre riesce. Perchè il Matera nel primo tempo poteva chiudere la gara in più occasioni e andare al riposo con almeno tregol divantaggio, invecec’è andato sul 2-1 per i campani. Cosa si prova dopo un gol del genere? «Se mi avessero sparato non avrei sentito la pallottola dalla tanta felicità. Un meraviglio-
Caro Pino... Score superbo in trasferta
Mirko Carretta del Matera
so abbraccio con tutti. Siamo un gruppo eccezionale, credo che trovare dei seniores come i nostri sia impossibile perchè ci sostengono sempre anche nei momenti di difficoltà». Una rete che ha una dedica speciale da parte del giovane Mirko. «A mio padre Luciano e mamma Natalina, sono le persone più importanti della mia vita ed è chiaro che il mio pensiero è andato subito a loro dopo il fischio finale, perchè durante la gara pensi solo a difendere quanto era stato conquistato. Tre punti meritati e importanti». Infatti, anche le altre hanno fatto il pieno e do-
Inutile usare giri di parole: il momento è difficile. Ora sarà l'arbitro, ora la febbre, ora la sfortuna, ma il dato che conta, purtroppo, è che il Pisticci ha preso un solo punto nelle ultime sei gare. Insomma Pisticci si è fermato a Matera (clamorosa vittoria per 3-0). E dopo il nulla o quasi. Ma guai, soprattutto in questo momento, a cedere allo sconforto o al pessimismo. La corsa alla salvezza richiede tenacia, sobrietà e capacità di calcolo. Ed allora, calendario alla mano, si scopre che alla fine del girone di andata mancano sette partite e c'è tutto il tempo per provare a prendere quei punti che servono per arrivare a metà stagione in perfetta media salvezza. Ad occhio e croce, secondo indicazioni statistiche, servirebbe arrivare a Natale con circa 20 punti. Bisogna farne una decine sui 21 a disposizione. E poi c'è anche un'altra indicazione che fa riflettere in prospettiva. Delle sette squadre che gravitano nell'orbita della lotta per non retrocedere, oltre ai gialloble, ben cinque dovranno venire a giocare al “Michetti” nel girone di ritorno. E di queste
menica c’è il Pianura. «Era una partita delicata proprio per questo, non voglio nemmeno pensare all’ipotesi di un pareggio o la sconfitta a Bacoli. Eravamo troppo carichi e arrabbiati per perdere. Abbiamo avutouna reazioneimportante e c’è stato un Diego Albano versione assistmen da dieci e lode. Anche il tacco con il quale ha servito Salemme è un pezzo del suo repertorio che in allenamento effettua più volte. Ora il mondo è cambiato per me». Il Matera non aspettava altro, ma Carretta non mette all’incasso nessun assegno. «Non ci sono titolari o riser-
ve in questo gruppo. Tutti noi dobbiamo farci trovare pronti e credo che questo stia avvenendo: Basta ripassare il film delle gare giocate per costatarlo. Chiunque è andato in campo ha fatto in pieno il proprio dovere. Però ora dobbiamo mettere da parte tutto e pensare a domenica». Una partita di cartello, in cui serve l’aiuto di tutto e tutti? «Abbiamo giocato senza Mazzoleni e chi l’ha sostituito non l’ha fatto rimpiangere. Credo che il Matera abbia tutte le carte in regola per non far dormire l’avversario tranquillo e non viceversa. Chiara-
mente in questo tipo di gare l’apporto della gente è fondamentale e spero che il pubblico risponderà presente perchè abbiamo bisogno di sostegnmo e supporto contro una delle squadre più attrezzate del campionato. Un nuovo esame di maturità e finora li abbiamo superati tutti a pieni voti dimostrando di avere carattere e mezzi nonostante i margini di miglioramento che ci sono». Un appuntamento a cui la tifoseria non mancherà. Matera sportiva non tradisce gli eventi doc e pure stavolta sarà così. Renato Carpentieri
CaroPino... tiscrivo. E’un cammino imperioso quello del Matera di Giusto e sociin trasferta.Terzavittoria di fila, tredicesimo punto lontano da casa. Con la media di due punti a partita (che significherebbe chiudere a 72 punti, e il Brindisi ha vinto a 69 l’anno scorso) il Matera va d’accordo. Infatti, al momento, con dieci gare giocate (c’è il turno di riposo) mancherebbe solo un punto. Con una vittoria contro il Pianura tutto andrebbe a posto perchè sarebbero 22 punti in 11 gare. La cosa più bella che va ascritta a Pino Giusto, è la schiettezza con la quale nel dopo gara a Bacoli ha ammesso che ci sono problemi da risolvere, ma anche ampi margini di crescita e che esalta la professionalità del tecnico barese che non si è lasciato trasportare dall’entusiasmo della vittoria, ma è rimasto critico al punto giusto. Esaltando le cose buone, non nascondendo che c’è da lavorare, ma con la certezza di essere sulla strada giusta. r.carpentieri@luedi.it
Un solo punto nelle ultime sei gare e domenica c’è il derby col Francavilla
Pisticci, il momento è difficile squadre, al momento, non solo il Pisticci viaggia a ritmi molto bassi.Tutto per dire che elementi a cui guardare per avere fiducia ce ne sono. La salvezza rimane difficile come lo è sempre stata sin dall'inizio del torneo (e tutti ne erano consapevoli), ma non è impossibile. Ed il passaggio a vuoto di ottobre non è una condanna definitiva né va a vanificare le speranze della matricola jonica.Certo che adesso, però, margine per sbagliare ancora non ce n'è più. Tocca cambiare registro e fare alla svelta. Mettendo da parte gli alibi, la sfortuna, gli arbitri e l'influenza. Non conta come, ma bisogna riprendere a vincere. Per cambiar rotta serve una reazione dell'intero ambiente nel complesso delle sue componenti, ma è probabile che, oltre all'ovvia inversione di tendenza richiesto direttamente alla squadra e quindi al tecnico, in
un momento di questo genere sia la componente dirigenziale a dover farsi carico di un ruolo determinante.. La società è fatta da uomini generosi che si stanno spendendo per la causa gialloble, anche oltre le loro possibilità, ma adesso c'è bisogno di qualcosa in più. Di prendere, ad esempio, tutte le situazioni per mano e di gestirle con rinnovata autorità ed incrementata presenza. Perché le decisioni più giuste si possono prendere soltanto se si ha un quadro chiaro a livello capillare di tutti gli aspetti che gravitano intorno alla squadra. Non può sfuggire nulla e tocca ripristinare, ove necessario, anche i giusti rapporti di forza e le rispettive assunzioni di responsabilità. Facendo chiarezza nei ruoli e nei compiti e cercando il modo, non facile, di distribuire i carichi di lavoro in maniera tollerabile da tutti. Perché è
ovvio che una dirigenza di Interregionale avrebbe bisogno di maggiori disponibilità umane, ma si sa che i numeri a disposizione non sono favorevoli al Pisticci in questo senso. Ciò non toglie che ci sia margine per una razionalizzazione ottimizzata degli impegni. Senza dimenticare che la ragione per cui esiste una società di calcio è, prima di tutto, la partita di calcio della squadra della società che si gestisce. L'osservazione puntuale e corale (il più possibile) di tutto quanto accade nel rettangolo di gioco la domenica, sia in casa che fuori, è fatto imprescindibile per far accrescere le chance di prendere le decisioni più giuste e nei tempi più utili. Perché una gara di campionato è prodiga di indicazioni sia che si vinca sia che perda, sia che la squadra ha un impegno lontano centinaia di chilome-
Antonio Valente
tri e molto proibitivo sia che risulti decimata dall'influenza. Una razionalizzazione figlia di un'analisi delle cose perfettibili, da parte di un gruppo che comunque si prodiga già tantissimo, sarebbe quanto mai utile soprattutto in questa fase di incertezza, dove i risultati mancano e nulla può essere lasciato al caso per provare a venirne fuori. E' un surplus di impegno non indifferente, ma tocca farsene carico. Roberto D’Alessandro
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Sport 39
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
D Del Prete: «Crediamo in quello che stiamo facendo»
Un Francavilla in salute FRANCAVILLA – La compagine sinnica, ha dato una grande prova di forza nella gara contro i campani del Pomigliano. In sintesi si può riassumere così, la prestazione del Francavilla, che ha avuto la meglio sulla formazione di mister Nastri, ad inizio di ripresa. Una squadra quella rossoblu, che dopo aver chiuso sullo 0-0 i primi quarantacinque minuti di gioco, ha archiviato il match, in quattordici minuti del secondo tempo. Un match che ha visto numerosi falli, con ben nove cartellini gialli, sei per i sinnici e tre per i campani. Alla sua prima gara in serie D, il direttore di gara De Lorenzo di Brindisi, ha dimostrato in alcuni frangenti una buona personalità, in altri invece, un po’ di indecisione. Dell’importante successo, ne abbiamo parlato con l’attaccante, nonché capitano del Francavilla Genny Del Prete. «La nostra vittoria è stata importante – dice l’attaccante – non solo per il risultato, ma anche per tenere alta la concentrazione del gruppo. Anche contro il Casarano, no-
Un momento della gara col Pomigliano
nostante la sconfitta, abbiamo dimostrato di essere una buona squadra. Come è successo anche nel match di Caserta mercoledì scorso». Un Francavilla che è sceso
in campo con due assenze importanti, come quelle di Di Senso e Tarantino. Assenze però, ottimamente rimpiazzate da Di Sanza e Cesareo. «Sappiamo che più andia-
mo avanti e più ci saranno delle difficoltà – continua – ma dobbiamo restare uniti e credere in quello che stiamo facendo». Francavilla che adesso dovrà prepararsi nei migliori dei modi al prossimo impegno, contro i corregionali del Pisticci. Match, che si annuncia molto combattuto per entrambe le squadre. «Domenica ci sarà un’altra gara importante – dice l’attaccante napoletano – da qui alla fine, tutte le partite saranno delle battaglie, giocando sia con la prima della classe che con l’ultima. Noi andremo a Pisticci – dice – a giocarci la nostra partita, come stiamo facendo in questo campionato, consapevoli della nostra forza e sperando – conclude il capitano del Francavilla – di festeggiare la vittoria finale». Con la vittoria sul Pomigliano, il Francavilla resta da solo al quinto posto in classifica, con diciotto punti. Ad una sola lunghezza dalla zona play off, occupata dai corregionali del Matera, alle spalle inve-
ce, inseguono: Forza e Coraggio, Virtus Casarano e Grottaglie, con sedici punti. Un Francavilla, che ha dimostrato delle buone trame di gioco che ha imbrigliato la squadra avversaria, specie nella parte centrale del campo. Con degli under, che hanno dato prova del loro valore. «Su questi giovani – spiega il patron del Francavilla, Franco Cupparo – la società ci crede ciecamente. Di Sanza, ha avuto la sua giornata di gloria, dimostrando che ogni qualvolta viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto. Fosse stato per il mister e gli altri dirigenti, lo avrebbero già mandato via, io invece, sono stato uno di quelli che ha sempre creduto in questo giovane e i risultati si sono visti in questa gara. Bravo anche Bacio Terracino e Cesareo, ma un grande applauso –termina il presidente Cupparo - va fatto sicuramente al portiere Di Vincenzo, che sta dimostrando di essere un grande tra i pali e spero che resti tanti anni qui a Francavilla». Claudio Sole
Eccellenza Una gara da recuperare per i salernitani Promozione Il Pietragalla inchiodato a 17 punti
La Fortis Murgia minaccia Il Moliterno ritorna in sella la leadership del Ricigliano affiancando il Miglionico L'ATELLA MONTICCHIO ha bruscamente frenato la forsennata corsa al vertice del Ricigliano. La squadra di D'Urso ha inferto il primo sgambetto stagionale alla capolista di Eccellenza del Comprensorio Tanagro, grazie al guizzo vincente del giovane Rinaldi. Il team di Dente non perdeva tra le mura domestiche dal 26 aprile scorso: 0-3 contro l'Avigliano. Il Ricigliano ha, comunque, preservato la leadership, ma rischia di essere agguantato dai “cugini” salernitani del Ruggiero Valdiano, che distano tre lunghezze dalla vetta, ma che vantano una gara in meno. Per l'Atella Monticchio è arrivata la prima gioia esterna della stagione e la conferma in zona-podio. L'ottava domenica calcistica di Eccellenza ha premiato anche lo strapotere del Fortis Murgia. La compagine vice-leader, allenata da mister Squicciarini, ha espugnato il terreno di gioco del Borussia Pleiade, grazie all'esperienza di Frazzica (doppietta) ed alla marcatura di Petruzzella. E' “risorto” sul terzo gradino del podio l'Angelo Cristofaro Oppido di Manniello. Colangelo ed Anaclerio hanno affondato il Viggiano che, assieme alla capolista Ricigliano, ha perso l'imbattibilità in campionato. Sull'ultimo gradino del podio si è confermato anche il Valdiano che, in rimonta, ha piegato la resistenza del Picerno. Il solito bomber Salamone e Di Brizzi hanno ribaltato il risultato, dopo il vantaggio picernese firmato da Quagliata. I campani, tra una settimana, recupereranno la gara non disputata in casa dell'Avigliano. Parlando proprio dei granata di Filadelfia, la situazione in classifica si è fatta particolarmente difficile: gli aviglianesi sono terz'ultimi davanti ad Irsinese e Ferrandina. Domenica è stata la Vultur Rionero a piegare la formazione granata. Il Genzano Banzi si è ripreso annichilendo il Policoro. Tutto fin troppo facile per Real Tolve e Murese contro Irsinese e Ferrandina. I NUMERI Turno di cam-
Atella da copertina E' DOVEROSO dedicare la copertina della giornata calcistica di Eccellenza alla straordinaria prova dell'Atella Monticchio ed all'esperienza dell'attaccante del Fortis Murgia, Fabio Frazzica. Il collettivo vulturino guidato da mister D'Urso si è regalato il primo sorriso stagionale esterno addirittura sul campo della capolista Ricigliano, mentre il calciatore Fabio Frazzica ha messo a segno due doppiette di fila in altrettante gare disputate. La prima l'ha rifilata al Banzi (gara vinta per cinque reti a zero) e la seconda è stata decisiva per avere ragione di un volitivo Borussia Pleiade (successo esterno per 3-1). Con il suo innesto in squadra, il Fortis Murgia veleggia nei piani alti della graduatoria di Eccellenza, a due lunghezze di distanza dalla leadership. Frazzica ha un curriculum di tutto rispetto, avendo giocato in squadre come il Matera (tredici realizzazioni in quindici partite), il Messina Peloro, la Spal, il Pordenone, il Ragusa, il Gallipoli, il Cosenza. (do.pa)
pionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventisei gol messi a segno in questa ottava giornata (170 marcature in totale in campionato), di cui 13 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 13, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 3 vittorie esterne e 0 pareggi. I migliori attacchi del campionato li detengono il Ricigliano, il Fortis Murgia ed il Picerno (15 reti), il peggiore è quello del Ferrandina (0 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (2 reti subite), mentre è del Ferrandina (33 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica
marcatori: Campisano (Viggiano): 6 reti; Dutra (Murese), Montenegro (Real Tolve), Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 5 reti; Gatti (Policoro), Avallone (Ricigliano), Frazzica (Fortis Murgia), Frabetti (Borussia Pleiade), Impagliazzo (Genzano Banzi): 4 reti; Daniele (Ricigliano), Maienza (Ricigliano, 1), Vigliucci (Genzano Banzi, 1), Valente (Atella Monticchio), Rinaldi (Atella Monticchio) Salbini (Avigliano, 1), Savoia (Policoro), Chirichella (Viggiano), Fringuello (Picerno), Giordano (Picerno), Petruzzella (Fortis Murgia): 3 reti. Donato Pavese
IL MOLITERNO si è nuovamente riappropriato della vetta del campionato di Promozione. Seppur in coabitazione, l'undici di mister Vignati ha scalzato dal primato il Pietragalla ed ora conduce in testa alla classifica assieme al Miglionico. Si è formato un tandem inedito, rispetto all'inizio della stagione, sul tetto della “serie B” lucana. Il Moliterno, nel match-clou dell'ottavo turno di Promozione, ha battuto, con un guizzo di Albano, il Bar La Notte Pignola, che non rimediava un ko in trasferta dal primo febbraio scorso: in quella circostanza l'Albatros di Oppido si impose per 2-1. La vera sorpresa della giornata calcistica è stata, però, la capitolazione dell'ex leader Pietragalla, dopo trentanove risultati utili consecutivi. La squadra di Potenza è stata battuta da una rigenerata Santarcangiolese, alla quale fa molto bene la cura Chiappetta (con lui in panchina i giallorossi hanno confezionato tre successi di seguito). Sul primo gradino del podio, insieme al Moliterno, c'è sempre il Miglionico, che ha rischiato di subire il primo insuccesso stagionale in casa della Soccer Lagonegro. La compagine di Oliva, infatti, si è proiettata in vantaggio nel primo tempo con Verbena. Allo scadere dell'incontro ha evitato guai peggiori il materano De Ceglie, impattando la contesa. Sesta affermazione di fila per il Grottole davanti al proprio pubblico. Scarfone (doppietta), Bitetti (doppietta) e Moramarco hanno asfaltato pesantemente il Balvano. Primo sorriso esterno in campionato per il Real Irsina di Rizzi che ha espugnato il campo del Varisius Matera. Colpaccio esterno del Montescaglioso, firmato Mangia, in quel di Bella; il Lagopesole ha ripreso la marcia vincente tra le mura amiche. Gli aviglianesi di Alfano si sono imposti sulla “cenerentola” Atletico Scanzano, con Zaccagnino e Sabato. Infine, il Pescopagano ha provato a far suo l'incontro col Rotondella, ma è stata parità: botta e risposta tra Capasso e Ri-
Valzer in vetta IN QUESTO primo scorcio di stagione stiamo assistendo ad un valzer di cambi al vertice della classifica di Promozione. Mutano le coppie, ma non le squadre che stazionano costantemente sul tetto della graduatoria della cadetteria lucana: Moliterno, Pietragalla e Miglionico. Siamo partiti, qualche settimana fa, con il duo Pietragalla-Moliterno, in testa alla “serie B”di Basilicata per diverse domeniche. Successivamente è stato spodestato temporaneamente il Moliterno di Vignati (decisivo il 2-2 interno col Grottole) per fare spazio, al comando, al tandem Pietragalla-Miglionico. Domenica scorsa, la Santarcangiolese di mister Chiappetta ha rivoluzionato nuovamente i piani alti della graduatoria. I valdagrini hanno inflitto il primo stop stagionale al Pietragalla ed in testa alla classifica si sono immediatamente proiettati il Moliterno ed il Miglionico. Dalle retrovie sta venendo su un quarto “incomodo”: si tratta del Grottole di D'Ascanio. don.pav pa. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quindici gol messi a segno in questa ottava giornata (158 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 4, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Grottole (21 reti), i peggiori sono quelli del Bella e dell'Atletico Scanzano (4 reti). La migliore difesa è quella del Moliterno (3 reti subite), mentre le peggiori sono quelle dell'A-
tletico Scanzano e del Bella (16 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico), Pietragalla L. (Pietragalla): 6 reti; Buono (Grottole): 5 reti; Ricigliano Mau. (Bella), Bitetti (Grottole), Moramarco (Grottole), Savino (Real Irsina), Sabato (Lagopesole), Volpe (Varisius Matera): 4 reti; Brancato (Bar La Notte Pignola), Tataranni (Miglionico, 1), Alfonso (Pietragalla), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1), Scarfone (Grottole, 1), Capasso (Pescopagano), Ripa (Rotondella), Petrillo (Santarcangiolese, 2): 3 reti. d.p.
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BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 6ª giorn.
ALLIEVI nazionali girone G
LA CLASSIFICA
Brindisi - Siracusa
RISULTATI 6ª giorn.
0 - 0 Cosenza 14 Potenza 12 Catanzaro - Noicattaro 1 - 0 Brindisi 11 10 Cosenza - Igea Virtus 1 - 0 Noicattaro Siracusa 9 Gela - Andria Bat 0 - 1 Monopoli* 8 7 Monopoli - Vibonese 1 - 0 Catania** Andria Bat 7 Potenza - Barletta 4 - 3 Barletta 6 6 Taranto - Catania 1 - 4 Catanzaro Taranto 5 Vibonese 4 Gela** 3 Igea Virtus* 1 PROSSIMO TURNO: Andria Bat - Brindisi; Barletta - Cosenza; Catania - Siracusa; Catanzaro - Monopoli; Noicattaro - Taranto; Potenza - Gela; Vibonese - Igea Virtus *una partita in meno **due partite in meno
GIOVANISSIMI nazionali gir. G
LA CLASSIFICA
Frosinone-Juve Stabia
3 - 0 Frosinone 14 Napoli 12 Isola Liri - Benevento 1 - 4 Salernitana 10 10 Napoli - Cassino 4 - 0 Nocerina Isola Liri 9 Nocerina - Aversa N. 2 - 1 Cavese 9 9 Paganese - Sorrento 1 - 2 Benevento Sorrento 9 Potenza - V. Equense 3 - 1 Juve Stabia 8 7 Salernitana - Cavese 1 - 3 Vico Equense Potenza 7 Cassino 4 Paganese 3 Aversa Normanna 1 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna- Salernitana; Cassino - Nocerina; Cavese - Paganese; Frosinone - Isola Liri; Juve Stabia - Napoli; Sorrento - Potenza Vico Equense - Benevento
RISULTATI 6ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
Cavese - Lecce
3 - 2 Reggina Bari Palermo - Salernitana 1 - 0 Cavese Cosenza - Reggina 1 - 2 Lecce Città di Palermo Crotone - Bari 0 - 3 Catania Gallipoli - Catania 1 - 3 Cosenza Salernitana Manfredonia-Potenza 3 - 2 Potenza Foggia Ha riposato: Foggia Manfredonia Crotone Gallipoli
18 13 13 10 11 10 8 8 3 3 3 1 1
PROSSIMO TURNO: Bari - Lecce; Catania - Crotone; Foggia - Gallipoli; Manfredonia - Cavese; Potenza - Cosenza; Reggina - Città di Palermo; Riposa: Salernitana
RISULTATI 8ª giorn.
LA CLASSIFICA
Fasano - Bitonto
2 - 1 Matera 20 Bitonto 18 Pisticci - Hinterreggio 1 - 5 Virtus Casarano 16 Calcio Fasano 16 Francavilla - Casarano 1 - 3 Pisticci 12 Matera - Francavilla C. 2 - 2 Francavilla 12 11 Ostuni - Rosarno 7 - 0 Hinterreggio Rossanese 9 Rossanese - Grottaglie 1 - 0 Rosarno 9 Vigor Lamezia 9 Sambiase-Castrovillari 2 - 0 Grottaglie 7 Ostuni 7 Ha riposato: Vigor Lamezia Castrovillari 6 Francavilla Calcio 5 Sambiase 4 PROSSIMO TURNO: Grottaglie - Matera; Bitonto Ostuni; Castrovillari - Vigor Lamezia; Francavilla Calcio - Pisticci; Hinterreggio - Francavilla; Rosarno - Sambiase; Virtus Casarano - Calcio Fasano; Riposa: Rossanese
CAMPIONATO BERRETTI - Contro il Barletta il mattatore è D’Aguanno
Il Potenza tra le grandi Giuzio: “Abbiamo dato vita ad una prova di carattere” primi venti minuti sono di marca locale con Patrick D'Aguanno che ne diventa il protagonista segnando le due reti che portano sul doppio vantaggio un Potenza che, nella ripresa soffre il ritorno dei pugliesi capaci, tra il 5' e il 15'
IL TABELLINO POTENZA BARLETTA
4 3
POTENZA: Muro, Mirisola, Nicastro, Ardolino, Notari, Possidente, G. Cicia, Palladino, De Fina, Bacio Terracino, D'Aguanno. A disposizione: Tammone, Pucino, Lorusso, Bonanno, Verde, Cavaliere, S. Cicia. Allenatore: Volini. BARLETTA: Terlizzi, Vivaldo, Dinoia, Stefanini, Compierto, De Palma, Ricco, Dibisceglia, Sallustio, Khoris, Varola. A disposizione: Crisanti, Andriani, Cassano, Dichio, Scrocco, Rociola, Montenegro. Allenatore: Minincleri. MARCATORI: 10' pt, 20' pt e 45' st D'Aguanno, 5' st e 15' st Sallustio, 25' st Khoris, 30' st Mirisola.
PICERNO - Si posiziona a ridosso della capolista il Potenza di mister Volini, vittorioso, nell'ultima gara contro il Barletta, dopo 90 minuti spettacolari. I
POTENZA VICO EQUENSE
3 1
POTENZA: Tammone, Penta, Oliveto, Parisi, Urbano, Giosa, La Banca, Sabato, Cerqua, Gerardi, Santoro. A disposizione: Di Pasquale, Lamberti, Lira Ferreira, Lauria, Russo, Franco, Doino. Allenatore: De Stefano. VICO EQUENSE: Oliva, Pandone, Nicolai, Esposito, Battaglia, Cinno, Guarino, Piscopo, Pinto, Bancone, Corsino. A disposizione: Tipani, Di Maio, Corrente, Parolieri, Cesino, Ligamone, Pitta. Allenatore: Gallo. MARCATORI: 5' st Pinto, 7' st e 28' st Cerqua, 20' st Gerardi.
PICERNO - Soffrono gli Allievi del Potenza nel primo tempo della partita con il Vi-
tutto lasciava presagire ad un risultato di parità, Nicastro lanciava lungo per il solito D'Aguanno che sfruttava la sua velocità per superare tutti ed infilare il pallone in rete per il sorpasso definitivo e la vittoria che il direttore del settore
Potenza,sconfitti i Giovanissimi IL TABELLINO MANFREDONIA POTENZA
3 2
MANFREDONIA: Molaco, Cicerelli, Fabrizio, di Gregorio, Rinaldi, Sisto, Sciscio, Lorito, La Forgia, Albanese, Nanni. A disposizione: Palma, Manzella, Coco, Matera, Milinno, Orsi, Scapoli. Allenatore: Palladino. POTENZA: Di Pasquale, Corritore, Foscolo, Pacella, Lucia, Iannetta, Montano, Caldararo, Cioffredi, Lancellotti, Varallo. A disposizione: Di Lucchio, Oliveto, Marino, Costini, Pasquariello, Patrone, Di Cioccio. Allenatore: Di Perna. MARCATORI: 20' pt La Forgia, 33' pt e 15' st Montano, 5' st Sciscio, 25' st Scapoli.
ALLIEVI NAZ.Il Potenza ottiene i 3 punti IL TABELLINO
di riequilibrare il punteggio grazie ad una doppietta di Sallustio. Il Barletta affonda i colpi e al 25' Khoris regala il momento vantaggio ai bianco-rossi. Il Potenza non ci sta e con Pietro Mirisola trova la rete del 3 - 3. Al 90°, quando
co Equense. Gli ospiti giocano bene e creano almeno quattro nitide palle gol; su due di queste è decisivo Tammone, autore di bellissimi interventi che salvano la propria porta che, nelle altre due circostanze, i campani non centrano lasciando così che il primo tempo termini sullo 0 - 0. Nella ripresa il gol di Pinto appare meritato e serve a premiare il Vico Equense e allo stesso tempo a svegliare l'undici di mister De Stefano che due minuti dopo il gol dei campani pareggia i conti con Fabian Cerqua che, su lancio di Giosa, batte Oliva con un tiro angolato. Il Potenza individua la fragilità difensiva degli ospiti e al 20' effettua il sorpasso con Mariano Gerardi, bravo a trasformare nel 2 - 1 un calcio di punizione dal limite dell'area. Sotto di un gol il Vico Equense si getta in avanti lasciando al Potenza la possibilità di sfruttare enormi spazi in contropiede e così al 28' ancora Fabian Cerqua al termine di una bella azione di contropiede chiude i giochi segnando la rete del 3 - 1. Il dirigente del Potenza Polino ci dichiara: “E’ una vittoria da cui bisogna traiamo solo segnali positivi”.
MANFREDONIA - La superiorità del Manfredonia allenato da mister Palladino è apparsa evidente a tutti gli spettatori che hanno assistito alla sfida tra la formazione pugliese e il Potenza di mister Di Perna. Una superiorità che si manifesta nel vantaggio ottenuto dai locali al 20' del primo tempo con La Forgia. Il Potenza però in avanti si dimostra molto preciso e al 33' Mattia Montano pareggia in azione di contropiede. Nella ripresa Sciscio riporta in vantaggio il Manfredonia e poi è sempre Montano a regalare il secondo pareggio. Il Manfredonia però vuol vincere e al 25' Scapoli riesce a superare per la terza volta l'estremo difensore ospite. Il Manfredonia vince con merito un incontro che il dirigente del Potenza, Polino, commenterà al telefono con queste parole “Bisogna essere onesti e corretti ed ammettere che il Manfredonia ha fatto una bellissima gara sotto tutti i punti di vista. I due gol che la nostra squadra ha realizzato possono essere un buon punto da cui ripartire con la consapevolezza che si può sempre migliorare e ottenere quei punti che servono a premiare la bravura dei nostri giovanissimi calciatori”.
JUNIORES MIlPisticci non riesce a rialzarsi IL TABELLINO PISTICCI HINTERREGGIO
1 5
PISTICCI: Gallitelli, Calciano, Artuso, Montemurro, Grieco, Gariolo, Carrera, Masiello, Santangelo, Bollettieri, Genovese. A disposizione: Caramia, Acanfora, Scavone, Fortunato, Mazzari. Allenatore: Di Trani. HINTERREGGIO: Morabito, Barreca, Turro, Sinicropi, Olivieri, Celibato, Cotroneo, Lombardo, Spanò, De Marco, Napoli. A disposizione: Scarfone, Costantino, Sciarrone, Giriolo, Leuzzi, Crea, Gaetano. Allenatore: Sorgonà. MARCATORI: 32' pt Spanò, 3' st Cotroneo, 9' st e 22' st De Marco, 29' st Giriolo, 40' st Santangelo.
PISTICCI - Non sfrutta il turno casalingo il Pisticci che perde contro la formazione calabrese dell'Hinter-
reggio. Prima di sbloccare il risultato, l'Hinterreggio di mister Sorgonà spreca ben cinque palle gol in casa del Pisticci, e per passare in vantaggio la squadra di mister Sorgonà deve attendere oltre la mezz'ora. Il gol lo segna Spanò che, scattato sul filo del fuorigioco su lancio di Lombardo, non sbaglia a tu per tu con Gallitelli. Nella ripresa, con il vento dietro le spalle, l'Hinterreggio domina e diventa incontenibile. Dopo tre minuti è Dario Cotroneo, che dopo una triangolazione con De Marco, se ne va veloce sulla fascia destra e dopo aver seminato tutti gli avversari batte il portiere in uscita con un preciso tiro. Al 9' arriva il tris: Rosario De Marco con un tiro a volo dal limite dell'area manda la sfera alla sinistra del portiere lucano. Al 29' ancora Rosario De Marco protagonista; questa volta il numero 10 reggino prima si libera di due avversari e presentatosi solo davanti all'estremo difensore locale lo dribbla e mette in rete il pallone del 4 - 0. Al 29' Giriolo realizza la quinta rete di una partita che si chiude con il gol della bandiera per il Pisticci segnato, al 40', da Santangelo, unica gioia dei locali.
Mirisola (Potenza)
giovanile rossoblù Pasquale Giuzio commenta così: “Penso che si possa tranquillamente affermare che i ragazzi hanno dato vita ad una grossa prova di carattere battendo una squadra fortissima. Ora, però, non bisogna montarsi la testa e continuare a lavorare con umiltà, come mister Volini insegna”.
JUNIORES MIl Francavilla perde in casa IL TABELLINO FRANCAVILLA V. CASARANO
1 3
FRANCAVILLA: D'Affuso, V. Bellusci, Salamone, A. Bellusci, Fusco, Petruccelli, Fanelli, Agrello, Suriano, Gesualdi, Castronuovo. A disposizione: R. Taccogna, Appella, Capalbo, Iorio, Pesce, G. Taccogna. Allenatore: Borneo. VIRTUS CASARANO: Lazoi, Dentice, Greco, Taccare, Clemente, Paladini, Gianfreda, Caputo, Mingiano, Carrozzo, Secle. A disposizione: Bovi, Negro, Nibio, Mattiacci, Sanseverino, Ponzo, Vantaggiato. Allenatore: Carpozzo. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. MARCATORI: 6' pt Mingiano, 9' pt Fanelli, 20' st Caputo, SENISE - Il Francavilla esce sconfitto dal campo di Senise dopo aver affrontato la Virtus Casarano "meglio messa fisicamente - come ci dice il responsabile della Juniores, Giovanni Ferrara - "e con elementi che hanno mostrato maggiore
esperienza in un campionato interregionale". I primi ad andare a segno sono gli ospiti con Mingiano che al 6' sfrutta l'indecisione tra un difensore e il portiere locale. Pronta la reazione dei ragazzi di mister Borneo che dopo appena tre minuti pareggiano con Fanelli dopo un'azione corale impostata dai centrocampisti Agrello e Antonello Bellusci. Le due squadre si equivalgono con parecchie azioni sprecate per entrambi; Carrozzo, Secle e Caputo per il Casarano e Gesualdi, Fanelli e Suriano per il Francavilla mancano il raddoppio più di una volta. Nella ripresa gli ospiti cercano di pungere in contropiede ma il Francavilla risponde bene sfiorando il vantaggio con Gesualdi e A. Bellusci. Ma proprio nel momento di maggior gioco della compagine di casa al 20' Caputo raddoppia su assist di Secle. Senza perdersi d'animo è ancora Bellusci a tentare di violare la porta avversaria senza esito. Gli ospiti arretrano cercando i tre punti da portare a casa ma vengono chiusi bene in area da Fusco e compagni che non lasciano nulla di intentato. Al 40' però arriva la beffa di un rigore per un presunto fallo di mano da parte del difensore Petruccelli, poi espulso per proteste, trasformato da Mingiano che chiude la partita.
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Sport 41
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
La Dedalo di Cavasoli cade sotto le reti di Bianchini e Lamanna
Il Varisius torna a sorridere Il team di mister Marchionna sfrutta il fattore campo IL TABELLINO VARISIUS DEDALO
2 1
VARISIUS: Maino, Paterno, Pace, Chietera, Buono, Contini, Acquasanta, Giasi, Cappiello, Miglionico, Bianchini. A disposizione: Galante, De Filippis, Locapo, Lamanna, Romano. Allenatore: Marchionna. DEDALO: Filadelfia, Romano, Gerardi, Scarano, Sabatino, Ciuffreda, Maiorino, Telesca, Gerardi, Zahri, Santarsiero. A disposizione: Sangregorio Galeati, Forliano, Sangregorio, Avallone, Lapelosa, Bovio. Allenatore: Cavasoli. MARCATORI: 10' pt Bianchini, 40' pt Scarano, 9' st Lamanna. MATERA - Torna alla vittoria la squadra di mister Marchionna imponendosi con due reti ad uno su una volenterosa Dedalo. Con
due reti per tempo i neroverdi si sbarazzano senza non poche fatiche degli avversari, riscattando così la brutta sconfitta di sette giorni fa nel derby. Prima frazione di gioco quasi perfetta per Buono e compagni giustamente in vantaggio con Bianchini che sfrutta la grande pressione iniziale. La Dedalo appare in grosse difficoltà per le azioni tambureggianti della prima parte di tempo, da cui scaturisce la rete di Bianchini che finalizza con un tocco preciso in rete una bell'azione di Giasi. Dopo il vantaggio, giustamente meritato, il Varisius si rilassa, cercando di amministrare il vantaggio, ma la Dedalo ci crede e dopo diverse azioni trova il pareggio nei minuti finali del tempo con Scarano che mette in gol la palla dopo una corta respinta di Maino. Nella ripresa il Varisius scende determinato a far sua la gara e nuovamente schiaccia l'avversario costringendolo a subire una costante pressione. Al 9' è Lamanna a trovare la via della rete saltando in velocità il portiere avversario.
Arleo e Novelli piegano il Calcio Venosa
All’Fc Francavilla va tutto nel verso giusto IL TABELLINO FRANCAVILLA CALCI0 VENOSA
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FRANCAVILLA: Travascio, Bellizio, Valicenti, Albertini, Ant. Graziano, Arleo, Ielpo, And. Graziano, Novelli, Panetta, Fiorenza. A disposizione: Foligno, Marino, Appella, Manfredi; Allenatore: Pitrelli. CALCIO VENOSA: Lagala, Orofino, Pacilio, Perillo, Fimmanò, Marolda, Lavorano, Iurino, Tudisco, Del Cogliano, Di Vietri. A disposizione: Ferrara, D. Pacilio, Cetrone, Abruzzese, Spagnuolo. Allenatore: Ferrenti. ARBITRO: Viceconte di Matera. MARCATORI: 12' st Arleo, 21' st Novelli.
ROCCANOVA - Il Calcio Venosa di Teddy Ferrenti dimostra di essere una delle squadre più forti del torneo anche in casa del Francavilla dove l'undici venosino perde, ma a testa alta. Al “Comunale” di Roccanova il Francavilla si presenta rimaneggiato ma molto motivato a far sua la posta in palio. La dirigenza sinnica aveva previsto una partita difficile contro il venosa e così è stato; fatto sta che il pubblico ha assistito ad un incontro di alti contenuti tattici e tecnici con buone individualità in entrambe le squadre su tutti il numero 7 del Francavilla Ielpo. La cronaca. Nel primo tempo le squadre si annullano a centrocampo tuttavia mettendo in mostra belle trame di gioco ed una
notevole organizzazione tattica con sporadiche conclusioni non pericolose. Nel secondo tempo i locali, dopo il classico urlo “per il Francavilla urrà”, scendono in campo caricati e dopo pochi minuti di pressione al 12' sbloccano il risultato con una bella esecuzione di un calcio di punizione di Arleo che infila il portiere ospite con la palla che si insacca nell'angolo alto. Il Francavilla, sull'onda dell'entusiasmo, continua a premere ed al 21' perviene al raddoppio con bomber Novelli che insacca di testa a conclusione di una bella azione sviluppata sulla fascia destra. Successivamente si assiste ad una pressione del Calcio Venosa che tuttavia non produce effetti importanti tant'é che il l'estremo difensore locale rimane inoperoso, svolgendo lavoro di routine. Di contro è la squadra di casa che con veloci ripartenze mette in evidenza una buona organizzazione di gioco con il giovane Ielpo su tutti e con Novelli, Marino e Appella che creano il panico nella difesa venosina dando vita a numerose azioni di pregevole fattura che però non riescono a concretizzarsi. Aldo Pitrelli, allenatore del Francavilla, a fine gara dà risalto e merito “ad un gruppo di ragazzi che ha saputo integrarsi bene in questo campionato ed anche ai giocatori che si sono fatti trovare pronti, su tutti Fiorenza e Bellizio, che in passato non hanno avuto tanto spazio”. Agli scettici, mister Aldo Pitrelli, d'intesa con la dirigenza sinnica, ribadisce che “per i giovani del Francavilla in questa fascia d'età è bene che variano ruoli e situazioni di gioco, essendo ancora giocatori in età di sviluppo e di ricerca della posizione ideale personale nel rettangolo di gioco.”
Lamanna (Varisius)
Vantaggio che viene mantenuto dai ragazzi di Matera fino alla fine con un'attenta gestione della gara. Solo nel finale il forcing dei potentini mette in difficoltà la retroguardia del Varisius, ma stavolta il Dedalo non ottiene il pareggio. Tre punti che risollevano il morale e la classifica dei ragazzi di mister Marchionna, bravi nella ricerca del gol, ma un pò superficiali nel gestire il vantaggio. Di contro buona la prova degli ospiti che hanno cercato di strappare un punticino fino alla fine di gara.
Una doppietta di Palazzo non basta contro la Metanauto
IL TABELLINO ASSOPOTENZA METANAUTO
2 2
ASSOPOTENZA: Valeri, Casale, Coluzzi, Isoldi, Santoro, Nolè, De Carlo, Palazzo, Petraglia, Marra, Di Nella. A disposizione: Rinaldi, Macellaro, Mancuso, La Rocca, Lucia, Fortunato, Scutaro. Allenatore: Minici. METANAUTO PICERNO: Palladino, Vaccaro, Martinelli, M. Carella, Pinto, Passavanti, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Fortunato, Tripaldi. A disposizione: Gonzalo, Miglionico, Pisciottani, Giannattasio, Tulipano, Laurino, Paciello. Allenatore: Catalano. ARBITRO: Carleo di Potenza. MARCATORI: 17' pt e 22' st Palazzo, 33' pt Santarsiero, 33' st Tripaldi.
L’Asso non vince in casa Coviello: “Avremmo meritato di vincere” POTENZA - Tanti rimpianti e parecchie polemiche in casa dell'Assopotenza dopo il pareggio contro la Metanauto di Picerno. Ai ragazzi cari al segretario Luciano Coviello non basta una doppietta del bravo Palazzo per battere un avversario che comunque risponde colpo su colpo e non solo visto che segna lo stesso due reti. I gol di Santarsiero e Tripaldi pareggiano i conti di una gara in cui la squadra di casa spreca tanto e anche un calcio di rigore che Marra prima si procura e poi si fa parare dall'intervento del numero 1 picernese. Al termine dell'incontro Luciano Coviello ci ha detto: “Penso che sia
Palazzo (Assopotenza)
Petraglia (Assopotenza)
un risultato bugiardo viste le occasioni avute dalla nostra squadra. La tenacia di Marra e la bravura di Isoldi, Santoro, Di Nella e Coluzzi (solo per citarne alcuni) non sono state premiate
e alla fine ci dobbiamo accontentare di un punto ottenuto in una sfida in cui abbiamo pagato le decisioni di un arbitro, che secondo me, ha usato due metri di giudizio.”
Il match dura solo un tempo e il Lauria di Pesce si diverte
Il Foggiano ne prende 8 in 8 LAURIA - La trasferta di Lauria il Foggiano Melfi l'affronta con soli otto giovanissimi calciatori che naturalmente non bastano per evitare una sconfitta annunciata. Vita facile, dunque, per la compagine di Ambrogio Pesce in una gara che risulta essere falsata dal divario numerico degli atleti in campo. La cronaca. Il tempo di battere il calcio di avvio ed il Lauria passa in vantaggio; A. Ielpo presumibilmente realizza la rete più veloce del campionato; fischio iniziale, lancio lungo e palla in rete. Riprende il gioco, poche battute e Mercuro raddoppia. Praticamente non vi è partita, per cui si assiste ad un continuo stazionare della sfera nella metà campo dei ragazzi ospiti, protesi a limitare i danni. La cronaca del resto della gara la limitiamo alla elencazione dei marcatori che sono: al 10' E. Ielpo, al 13'
Sfera (Foggiano Melfi)
Ricciuti (Foggiano Melfi)
Mercuro, al 18' A. Ielpo, al 25' Palladino, al 30' Cresci e al 33' Nicodemo. In poco più di trenta minuti il Lauria segna ben otto gol, uno per ogni avversario presente in campo. La gara termina col finire del primo tempo, in quanto gli ospiti ri-
masti in sei, non entrano più in campo. Il mister del Lauria, Ambrogio Pesce a fine gara elogia il comportamento sportivo degli ospiti i quali “pur essendo in inferiorità numerica hanno affrontato la gara dignitosamente”.
IL TABELLINO LAURIA FOGGIANO MELFI
8 0
AC LAURIA: Manfredelli, Armentano, G. Brandi, Palladino, Perretti Perciante, Miraglia, Giffone, A. Ielpo, Mercuro, E. Ielpo. A disposizione: Carlomagno, Limongi, Nicodemo, Cresci, Miceli, Castelluccio, G. Agrello. Allenatore: Pesce. FOGGIANO MELFI: Ferrarese, Sfera, Orofino, Mona, D'Anghella, Faina, Marmo, Battilana. Allenatore: Ricciuti. MARCATORI: 1' pt e 18' pt A. Ielpo, 5' pt e 13' pt Mercuro, 10' pt E. Ielpo, 25' pt Palladino, 30' pt Cresci, 33' pt Nicodemo.
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42 Sport
Il Real Peppino Campagna non può nulla contro Cappiello&soci
Il Matera rafforza il primato Di Biase:“Purtroppo ci sono mancati ben cinque titolari” IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 1 I. MATERA 4 REAL P. CAMPAGNA: Fuina, Tuccino, Mich. Gallitelli, Galante, Zaza, Pizzolla, De Donato, Ferrante, D. Iannuzziello, Moro, Mar. Gallitelli. A disp.: Russo, Musillo, Meric, Laviola. Allenatore: Di Biase. I. MATERA: Moliterno, Di Gilio, Suglia, Fiore, Ricciardi, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Parabita. A disposizione: Tataranni, Volpe, Perrone, Fabiano, Iannuziello, Nicoletti, Buono. Allenatore: Fontana. ARBITRO: Sisto di Bernalda. MARCATORI: 10' pt Parabita, 28' pt, 30' pt e 20' st Cappiello, 3' st Mar. Gallitelli.
BERNALDA - Prima della cronaca del big match di questa settima giornata di campionato, c'è da evidenziare una nota importante che riguarda il Peppino Campagna e che ci fa pervenire il presidente Mario Narciso, la trascriviamo così come l'abbiamo ricevuta. “Dopo il pari ottenuto con merito domenica scorsa a Lavello, mister Di Biase in settimana doveva preparare al meglio i suoi ragazzi contro la capolista Matera, ma la sorpresa è dietro l'angolo e alla ripresa degli allenamenti mercoledì e venerdì solo pochi atleti erano presenti. Mistero risolto subito perché si è appurato che l'80% dei ragazzi era stati visitati da “madama” influenza e quindi trattenuti a letto”. La conseguenza è ch ad un'ora prima della gara all'appello mancavano ben cinque titolari tra cui il portiere Sergio, Mastroluigi, D'Onofrio, Cata-
pano e Barbalinardi. Mister Di Biase ormai rassegnato, convoca d'urgenza alcuni ragazzi della categoria Giovanissimi disegnando all'ultimo momento la formazione da mettere in campo. Questa la cronaca del match: Gli ospiti, schierati a favore di vento, prendono ben presto le redini in mano approfittando anche dell'impaccio dello schieramento difensivo dei ragazzi di casa. Lomonaco e Visaggi servono assist pregevoli per Bruno e Parabita che però sbagliano le conclusioni decisive. Al 10' i ragazzi di Michele Fontana si portano in vantaggio con Parabita che di testa, su preciso cross di Lozitiello, insacca alle spalle di Fuina. Il Real Peppino Campagna si difende come può e cerca con Ferrante, Iannuzziello e Pizzola di impostare alcun ripartenze per mettere in condizioni capitan Gallitelli di sfruttare qualche situa-
zione favorevole. Mister Fontana vuole chiudere il conto e approfittando del forte vento a favore sprona i suoi ad affondare i colpi. Su azione confusa in area dei padroni di casa, la sfera calciata da Bruno viene respinta debolmente dall'esordiente Fuina che serve involontariamente Cappiello che ringrazia e deposita in rete. I padroni di casa accusano il colpo e sembrano perdersi d'animo tant'é che due minuti dopo ancora Cappiello parte in solitudine dribbla due avversari e solo davanti a Fuina colpisce ancora portando i suoi sul 3 - 0, risultato con cui si chiude il primo tempo. Nell'intervallo mister Di Biase incoraggia i suoi a reagire e nella ripresa si vede la compagine di casa iniziare a testa bassa. Al 3' il bomber Gallitelli, su passaggio di Ferrante, si libera con una finta del portiere e di un difensore ospiti e accorcia le distanze. Il
gol trasforma il manipolo dei ragazzi allenati da Salvatore Di Biase in una squadra molto determinata tant'è che i padroni di casa prendono il sopravvento e cominciano a far retrocedere i materani che fiutato il pericolo si limitano a difendere a denti stretti la loro porta. Nei primi venti minuti il Matera è costretta a subire gli attacchi che Gallitelli, Ferrante e Musillo portano contro la difesa ospite. Ma l'esperta compagine di Fontana reagisce e con un'azione manovrata giunge nei pressi della difesa benaldese e con Cappiello, lasciato solo, porta a quattro il bottino della sua squadra. I ragazzi di De Biase non si deprimono, anzi con rabbia e determinazione si gettano in avanti nel tentativo di riaprire il match. Orgogliosa è la prova di Gallitelli che mette scompiglio tra i suoi marcatori; clamoroso è il palo che colpisce al 30', cla-
moroso è il gol sbagliato al 32' dal giovanissimo Laviola, e clamorosa al 26' è l'occasione che capita a Musillo che invece di concludere cincischia e sbaglia tra le recriminazioni della panchina di casa. Alla fine la capolista incamera l'intera posta anche se il risultato per come è andato il match penalizza più del dovuto i ragazzi del Real Peppino Campagna. Onore comunque all'Invicta Matera di Michele Fontana degna capolista di questo campionato. Mister Di Biase anch'egli colpito dall'influenza ci dice: “E' stata veramente una settimana bruttissima perchè l'influenza ci ha decimato. Ci tenevo a questo confronto ma non si possono regalare cinque assenze titolari ad una squadra quadrata ed esperta come l'Invicta Matera. Pazienza, ed un pò mi dispiace, anche perché il Real Peppino Campagna perde dopo un anno di vittorie.”
Il matador Gerardo Corizzo,tripletta
Battuta la PGS con una doppietta di Larocca e i gol di Brizio e Carriero
Il Padre Minozzi ne fa 9 alla Macchia
Poker del D.Montescaglioso
IL TABELLINO PADRE MINOZZI 9 MACCHIA ROMANA 0 PADRE MINOZZI: La Malfa, Fiorenza, Di Vincenzo, Dimatteo, Cospito, A. Mele, D'oronzio, Oriolo, Frammartino, Filardi, Corizzo. A disposizione: Lo Franco, Maiellaro, Simonetti, Durante, Silvestri. Allenatore. De Pietro. MACCHIA ROMANA: Frontuto, Lapenna, Casella, Claps, Lorusso, E. Nardozza, Carbutti, Montagnuolo, A. Nardozza, Armentano, Brancato. A disposizione: Rizzi, Santarsiero, Magnocavallo, Romano, Pietrafesa. MARCATORI: 2' pt, 26' pt e 39' pt Corizzo, 5' pt e 22' st Oriolo, 11' pt e 35' st D'Oronzio, 35' pt Frammartino, 30' st Filardi.
IL TABELLINO FC MATERA 2 FRANCAVILLA CALCIO 2 FC MATERA: A. Cifarelli, Giasi, Paternoster, Costantino, Smaldone, Ippolito, Maragno, Cerabona, Zaccaro, Martemucci, Volpe. A disposizione: D'Adamo, D'Aria, Cristofaro, L. Cifarelli, Manieri, Moschetti, Pietracito. Allenatore: Danza. FRANCAVILLA CALCIO: Di Matteo, D'Amone, Visconte, Del Zotti, Ricci, Marrazza, Migrano, Petrachi, Errico, De Pascalis, Schiavone. A disposizione: Fumarola, Peluso, Lomartire, Pezzarossa, Mauro, De Giorgio, Palumbo. Allenatore: Del Vecchio. MARCATORI: 20' pt Migrano, 43' pt Cristofaro, 30' st Cerabona, 32' st Petrachi.
POLICORO - Non c'è partita tra il padre MInozzi e la Macchia Romana. I ragazzi di Michele De Pietro si dimostrano troppo forti per un avversario che on riesce a limitare i danni. La tripletta di Gerardo Corizzo, le doppiette di Nicola Oriolo e Domenico D'Oronzio, così come i gol di Mattia Frammartino e Matteo Filardi servono ad evidenziare la differenza tra due squadre che hanno poco in comune. I policoresi di mister Michele De Pietro puntano alla vittoria del torneo anche se la sconfitta nel posticipo della scorsa giornata contro il calcio Venosa sembra aver pregiudicato la rincorsa al Matera capolista. Il campionato è ancora lungo e nulla appare deciso. E’ chiaro, a questo punto, che se la squadra di Michele De Pietro vuole continuare a lottare per il primo posto, deve cercare di non commettere tanti errori perchè l’Invicta Matera è formazione molto forte e capace di sfruttare tutte le circostanze per allungare il proprio, già notevole, vantaggio.
Alla Don Bosco non bastano le reti di Mancusi e Picciano MONTESCAGLIOSO - Un forcing asfissiante è la tattica scelta da mister Maurizio Ciriello nella prima fase della gara contro il Deportivo. I potentini della Pgs partono subito all'attacco e il motivo è quello di scardinare la retroguardia locale per riuscire a segnare e quindi poter giocare una gara in discesa. La tattica che il Deportivo contrappone al pressing ospite è una difesa estrema, che non bada a fronzoli e pur di allontanare la minaccia di subire un gol, la difesa locale non ci pensa due volte a spazzare via il pallone dalla propria area. Quando il ritmo degli ospiti cala, il Deportivo comincia ad affacciarsi dalle parti del portiere Picerno che i locali riescono a superare al minuto 17: su un lancio di Venezia, uno dei difensori potentini commette un mezzo pasticcio favorendo l'inserimento di Larocca che prima scaglia un tiro che si stampa contro il palo e poi, raccolta la sfera, la deposita in rete. Il Deportivo accelera e al 20' raddoppia: Brizio si conquista una punizione dal limite che lo stesso
numero 9 locale batte con precisione infilando per la seconda volta la porta difesa da Picerno. La gara, nonostante il 2 - 0, rimane vibrante e lo diventa ancor di più quando la Don Bosco accorcia le distanze, siamo al 35', con Mancuso, che batte Mazzoccoli con un preciso tiro. Il finale, sull'onda dell'entusiasmo, è tutto della PGS a cui solo un provvidenziale intervento di Mazzoccoli nega la gioia del pareggio. La ripresa si apre così come si era chiuso il primo tempo e cioè con gli ospiti in attacco e i locali sulla difensiva. Una situazione che dura pochi minuti perché al 7' i padroni di casa segnano il 3 - 1 di nuovo con Larocca, bravo a
concludere in rete una bella azione dell'ottimo Dichio. A questo punto, chi tra il numeroso pubblico, pensa che la partita sia nelle mani del Deportivo, commette un errore madornale perché a Don Bosco dimostra carattere e dopo vari tentativi, tutti sventati da Mazzoccoli, i potentini segnano la loro seconda rete con un colpo di testa di Picciano. Sul 3 - 2 il Deportivo si vede annullare un gol a Dimucci(posizione di fuorigioco) che, poco dopo, al 35', in azione di pressing mette in difficoltà la retroguardia ospite riuscendo a guadagnarsi un calcio di rigore che gli ospiti contestano a lungo senza far cambiare idea al direttore di gara e che Carriero (nella foto), con precisione, trasforma nel gol del 4 - 2, punteggio definitivo di un match molto intenso che uno dei due allenatori del Deportivo, Santarcangelo, commenta così: “Anche oggi abbiamo assistito ad una bella gara piena di colpi di scena, belle giocate e rispetto dell'avversario che è quel che vogliamo ancor prima del risultato positivo o negativo che sia.”
IL TABELLINO DEPORTIVO M. PGS DON BOSCO
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DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Musillo, Stasi, Ettorre, Venezia, Laforgia, Larocca, Dichio, Brizio, Dimucci, Carriero. A disposizione: Contangelo, Scarciolla, Montesano. Allenatori: MiannulliSantarcangelo. PGS DON BOSCO: Picerno, Papangelo, Picciano, Restaino, Vista, Giannini, Notargiacomo, Vaccaro, Cuccarese, Mancusi, Filadelfio. A disposizione: Barra, Costa, Pace, Telesca, Baldassarre. Allenatore: Ciriello. MARCATORI: 17' pt e 7' st Larocca, 20' pt Brizio, 35' pt Mancusi, 14' st Picciano, 35' st Carriero.
Campionato Nazionale Juniores girone M - L’arbitro espelle ben tre giocatori della formazione di Franco Danza
L’FC Matera prende un punto al Francavilla giocando in 8 MATERA - Succede di tutto nella sfida tra il Matera capolista e il Francavilla Calcio, penultima forza del torneo. I primi minuti di gara sono ad appannaggio degli ospiti che al 5', su angolo battuto da Migrano, impegnano l'estremo difensore Cifarelli ad una respinta. Ancora ospiti in attacco con Petrachi che su punizione dal limite manda il pallone al di sopra della traversa. I padroni di casa stentano a ritrovare il bandolo della matassa, subendo la pressione degli ospiti. Al 18' è Martemucci, servito Cerabona, che si allunga la palla di quel tanto da farsi anticipare dall'avversario. Al 20' arriva il gol per il Francavilla Calcio ad opera di Migrano che dopo aver ricevuto palla su un preciso cross da parte del proprio compagno Errico, mette la
palla alle spalle dell'incolpevole Cifarelli. Al 29' il direttore di gara ammonisce per la seconda volta Costantino per simulazione in area di rigore e il Matera resta in dieci. Con l'ingresso di Cristofaro e L. Cifarelli le azioni del Matera si fanno più pericolose. Infatti, in un paio di occasioni i padroni di casa imbastiscono belle azioni, la prima con L. Cifarelli che non sfrutta al meglio una situazione di tutto vantaggio, mentre la seconda va in porto grazie ad un perfetto cross di Martemucci per la testa del proprio compagno Cristofaro appostato a pochi passi dalla porta difesa da Di Matteo, mettendo in rete il gol del pareggio. Nella ripresa al 2' su angolo battuto da Martemucci, Ippolito di testa manda fuori di poco. Al 7' ci prova il bomber Cifarelli
Pietracito (FC Matera)
che di testa manda fuori di poco. Al 20' il Matera resta in nove; l'arbitro manda an-
zitempo negli spogliatoi pure Giasi. I ragazzi di mister Danza nonostante la netta inferiorità numerica reggono la pressione degli ospiti e vanno lo stesso all'attacco raggiungendo il vantaggio alla mezz'ora con Cerabona, che dopo un pregevole fraseggio con Paternoster, lascia partire un preciso diagonale dal limite dell'area, lasciando di stucco l'estremo difensore Di Matteo che non può fare altro che raccogliere la sfera dal fondo della rete. Purtroppo, la gioia del vantaggio per i materani, dura solo due minuti. Infatti è Petrachi a trovare la rete del pareggio al 32' mettendo il pallone alle spalle dell'incolpevole Cifarelli, che da questo momento in poi risulterà il protagonista determinante, salvando in un paio di occasioni la sicura capitolazione
della propria squadra. Poco dopo il Matera resta in addirittura in otto per l'Espulsione di Cerabona, reo di aver avuto un'istintiva reazione su un fallo subito e non sanzionato dal direttore di gara. Nemmeno in otto contro undici il Matera evita di attaccare e al 34' Cristofaro si ritrova tra i piedi una buona occasione che il nuovo entrato non riesce a concretizzare. A tre minuti dalla fine Luciano Cifarelli, appena entrato in area, lascia partire un forte diagonale che supera il portiere ma finisce di pochissimo fuori lasciando con l'amaro in bocca un Matera che continua a restare in vetta nonostante sia mancata l'ennesima vittoria di un campionato in cui l'undici allenato da mister Franco Danza resta sempre la squadra da battere.
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Sport 43
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
La squadra di castellano conquista uno dei derby più belli dello Ionio
Lo Scanzano non si ferma Camardi, Malvasi e Castellucci violano la porta ospite IL TABELLINO SCANZANO PADRE MINOZZI
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SCANZANO: Bastiano, Dattoli, Ponzio, Malvasi, Castellucci, Florio, Ciaglia, Camardi, Faillace, Vittoria, Gerardi. Allenatore: Castellano. PADRE MINOZZI: Abbatiello, Morando, Pontrandolfi, Balducci, Greco, Amendolara, Chiorazzo, Trupo, Dimatteo, Prete, Izzi.Allenatore: Silvestri. MARCATORI: 28' pt Camardi, 2' st Malvasi, 10' st Castellucci, 25' st Chiorazzo.
SCANZANO - Il derby ionico si ripropone ogni volta in tutta la sua bellezza e ad aggiudicarselo è lo Scanzano al termine di un match
condizionato da un fastidioso vento. L'avvio è equilibrato ma lo Scanzano cerca presto di prendere le redini del gioco. Al 20' si registra la prima vera azione da gol con Malvasi che si invola a rete ma manda fuori. Il Padre Minozzi si sveglia e con una bella azione conclude mandando al lato. Al 25' nuova azione in contropiede da parte di Malvasi bloccato fuori dall'area dal portiere e relativa punizione dal limite da parte del direttore di gara. Dopo tre minuti da questo episodio lo Scanzano passa in vantaggio con Camardi il quale batte una punizione dal laterale sinistro, la sfera sorvola l'area e si infila in rete senza essere toccata da nessuno. La ripresa vede lo Scanzano ripartire subito in contropiede con Malvasi che raddoppia già al 2'. Da parte sua il Padre Minozzi non si lascia impressionare ma continua a tenere bene il campo lo Scanzano che non soffre le iniziative degli ospiti e porta a tre le segnature con Castellucci al 10'. Nell'occasione il portiere Abbatiello reclama, si accende una di-
Mottola: “Non ci è bastata la ripresa”
Il Varisius espugna il campo del Melfi IL TABELLINO AS MELFI VARISIUS
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AS MELFI: Caporale, Caruso, Venezia, Toglia, Lamorte, Errico, Tirico, Sportella, Graziano, Laccertosa, Vodola. A disposizione: Motta, Nigro, Caccavo, Luciano, Brienza, Posa, Maitilasso. Allenatore: Mottola. VARISIUS SPORT: Pavese, Haidante, Sergio, Stano, Schiuma, Festa, Perrone, Montemurro, E. Fontana, Dicesare, Leone. A disposizione: Saripoli, Iacovone, N. Andrisani, A. Andrisani, Ambrosecchia, Rondinone. Allenatore: Miulli. MARCATORI: 15' pt Dicesare, 20' pt Fontana, 10' st (rig.) Graziano.
RAPOLLA - Il Varisius vince sul Melfi. Gara dai due volti con il primo tempo all'insegna degli ospiti che meritatamente passano in vantaggio al 15' con Dicesare per poi raddoppiare cinque minuti più tardi con Fontana a discapito di un Melfi molto distratto in fase difensiva. L'intervallo porta bene alla compagine gialloverde che nel secondo tempo mostra maggiore concentrazione e ben altra intenzione ed è tanto più compatta e determinata al punto di creare parecchie azioni da goal. Difatti al 10' riduce il divario con Graziano che accorcia le distanze trasformando un calcio di rigore. Al 12' i gialloverdi impegnano seriamente l'estremo difensore ospite che in altre diver-
Prete (Padre Minozzi)
scussione che vede l'arbitro, nella sorpresa generale, espellere un giocatore lasciando la squadra in dieci. Da questo momento in avanti anche in virtù della superiorità numerica il Padre Minozzi spinge per recuperare la partita ma Ciaglia e compagni sempre attenti ben controllano la gara fino alla fine consentendo agli avversari di segnare solo al 25', con Chiorazzo, il gol della bandiera.
Vito Mossucca è il giocatore più prolifico, per lui è tripletta
IL TABELLINO FOGGIANO MELFI DEPORTIVO
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FOGGIANO MELFI: Corona, Brescia, N. Mossucca, Simonetti, Asquino, Guerrieri, Gallo, Corsino, V. Mossucca, Corbo, Urbano. A disposizione: Tartaglia, Capobianco, Tamarazzo. Allenatore: Capobianco. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Matera, Gallitelli, Patimisco, Martino, Braj, Rizzo, Panarelli, Panico, Eletto, Motola, G. Martino. A disposizione: Larizza, Mastrodomenico, Gepali, Calizzo, Soranno, Di Nota, Mianulli. Allenatore: Braj. MARCATORI: 15' pt e 33' st Gallo, 30' pt Motola, 6' st, 9' st e 23' st V. Mossucca, 15' st Tartaglia, 20' st Corbo, 31' st Urbano.
Irresistibile Foggiano A segno Gallo (2), Tartaglia, Corbo e Urbano MELFI - Tutto estremamente facile per la matricola Foggiano Melfi che tra le mura amiche aspetta e supera il Deportivo Montescaglioso. A parlare più di tutto è il risultato finale che vede il team di mister Capobianco violare ripetutamente la porta avversaria. Volenterosi oltre ogni limite i ragazzi del Deportivo Montescaglioso i quali meritano un plauso per la volontà che non è mai stata meno, neanche nel secondo tempo quando le cose si sono messe da subito male. Infatti la maggior parte delle marcature si registrano nella seconda parte della gara al cospetto di un incolpevole numero 1 che di
Corona (Foggiano Melfi)
Mossucca (Foggiano Melfi)
fronte alla straripante successione di occasioni dei lo-
cali non ha avuto veramente alcuna scelta.
I granata battono di misura la Metanauto di Nicola Petrullo Di Cesare (Varisius)
se occasioni si supera negando il pareggio ai locali. Al 20' il solito Graziano sfiora il pareggio quando, dopo essersi destreggiato bene tra un nuvolo di avversari, si gira e tira in porta cogliendo il palo. Nei minuti finali si registra un vero assalto da parte della squadra di mister Mottola alla porta materana ed è Laccertosa da pochi passi a non approfittare di una mancata presa del portiere Pavese mancando la rete del forse più che meritato pareggio. A fine gara mister Mottola sintetizza così il risultato: “Il primo tempo è stato giocato bene dagli ospiti, il secondo invece è stato più favorevole per i miei ragazzi che hanno creato veramente tante occasioni da rete ma sfortunatamente non sono stati bravi a concretizzare. Ho enorme fiducia in questo nuovo gruppo, per questo tutti insieme continueremo a lavorare con impegno durante la settimana per crescere e migliorarci”.
Aviglianese, decide D’Andrea PICERNO - A mancare in questa gara davvero piacevole da vedere perchè assolutamente ben giocata sono stati soltanto i gol che non hanno premiato il gioco intenso e le tante occasioni create dalle due formazioni in campo portando alla vittoria alla fine la squadra che ha sbagliato meno. Per questo motivo mister Petrullo al termine dell'incontro ritiene “Positiva la prova della squadra per il gioco espresso anche se amareggiato per i troppi errori individuali dovuti alla mancanza di attenzione”. La cronaca. Subito al 1' calcio d'angolo per la Metanauto, il portiere ospite perde il pallone ma Scavone e Podano si ostacolano sprecando l'opportunità praticamente a porta vuota. Al 8' arriva invece il gol che decide la partita; su calcio d'angolo battuto da Capece e respinto dalla difesa ospite, la sfera finisce sui
Santoro (Aviglianese)
piedi di Vaccaro il quale lancia in profondità D'Andrea che nella corsa trafigge il portiere Giubileo in uscita fuori dall'area di rigore. La Metanauto ci mette un pò prima di riprendersi rischiando di subire il raddoppio prima con Vaccaro che colpisce il palo e con Ferrara che di testa manda fuori da buona posizione poi. Le occasioni fioc-
cano però anche per i locali che al 21', 26' e al 29' non sfruttano a dovere situazioni che avrebbero potuto cambiare il corso delle cose. Agli errori della prima frazione di gioco non si dà rimedio neanche nella seconda. Infatti al 4' Bernabei al volo tira di poco alto, al 12' S. Topazio con una rovesciata lambisce la traversa, al 16' Traficante si fa rimpallare da buona posizione. Al 20' e al 24' sono gli attaccanti dell'Aviglianese ad impegnare Giubileo che salva la propria porta. Al 29' ci riprovano i locali con Capece ma Santarsiero non si lascia sorprendere, poi, al 31', Forastiero di testa sfiora il palo su punizione decentrata battuta da capitan Capece ed infine, al 33', si assiste alla bella triangolazione sulla destra tra Russillo, Capece e Podano con quest'ultimo che non finalizza perchè anticipato dal portiere in uscita.
IL TABELLINO METANAUTO AVIGLIANESE
0 1
METANAUTO LUCANA: Giubileo, Forastiero, V. Topazio, Scavone, Carriero, Miglionico, Russillo, Capece, Podano, S. Topazio, Bernabei, A disposizione: Cappiello, Forte, Gigante, Traficante, Castronuovo. Allenatore: Petrullo. AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, Mecca, Manfredi, Ferrara, D'andrea, Vaccaro, Santoro. A disposizione: Della Croce, Sileo, Romaniello, Esposito, Labella, Summa. Allenatore: D'Andrea. MARCATORE: 8' pt D'Andrea.
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44 Sport
Contro l’Accademia a segno Stigliano, Le Rose (2), Lucarelli e Crocco
Pokerissimo del Policoro 2000 Vito Leone:“Bisogna continuare a giocare in questo modo” IL TABELLINO POLICORO 2000 ACCADEMIA C.
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POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, Federici, Spagnolo, De Luca, Fortunato, Stigliano, Le Rose, Antonucci, Fornaro, Bruneo. A disposizione: D'Alessandro, Crocco. Allenatore: Leone. ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Scieuzo, Guerrieri, Santomauro, Sarci, Camisami, Pesacane, Santimone, Bochicchio, Santopietro, Hotareracedeo. MARCATORI: 3' st Stigliano, 9' st (rig.) e 14' st Le Rose, 25' st Lucarelli, 30' st Crocco.
NOVA SIRI SCALO - Pur non giocando un buon primo tempo, il Policoro 2000 riesce a segnare lo stesso tanti gol all'Accademia che crolla in una seconda frazione in cui i padroni di casa sono stati anche i padroni del campo. I primi trenta minuti la compagine allenata da Vito Leone sembra risentire delle diverse assenze e di un senso di stanchezza anche se nei primi trentacinque minuti le occasioni non manchino. La cronaca comincia, all'8', con un passaggio di Stigliano per Le Rose che prova il tiro, ma il pallone finisce fuori. Al 10' un tiro dalla distanza di Fortunato finisce di poco fuori. L'Accademia prova a reagire, ma Barletta non corre rischia. In avanti il Policoro si affida sempre più spesso a Le Rose che, al 18', ci prova su calcio di punizione che viene, però, ribattuto dalla difesa. Al 20' l'arbitro annulla a Le Ro-
I Giovanissimi del Policoro 2000
se, per fuorigioco, un gol su assist di Spagnolo. Al 26' il direttore di gara assegna ai lo-
cali, per un fallo su Fornaro, un calcio di punizione che viene battuto da Lucarelli e re-
spinto in angolo dall'estremo difensore potentino. Al 30' Le Rose ci riprova con un colpo di testa che il portiere neutralizza. I gol tanto attesi, come si scriveva prima, arrivano nella ripresa e già dopo poco minuti; corre il 3' quando su assist di Lucarelli Stigliano di piatto mette il pallone alle spalle del pipelet ospite. Il Policoro 200 pressa e al 9' arriva il raddoppio su calcio di rigore trasformato da Le Rose. Al 14' Antonucci lancia in profondità Le Rose che è bravo nell'anticipare il difensore e il portiere e mettere dentro il pallone del 3 - 0. La gara è tutta in discesa per la squadra di Vito leone che al 25' cala il poker: dal fondo Stigliano è bravo a servire Lucarelli che, dalla sinistra, con un tiro al volo, non lascia scampo al numero 1 dell'Accademia. Alla mezz'ora il Policoro 2000 imbastisce una bella azione sulla fascia destra; Buongior-
no appoggia a Spagnolo che, dopo una discesa, smette in mezzo un pallone raccolto da Crocco e spedito là dove il portiere non può arrivare. E' il 5 0 finale di una partita che Vito Leone, tecnico del Policoro 2000, ci racconta così: “Prima di tutto vorrei complimentarmi con i ragazzi e i dirigenti dell'Accademia che nonostante le continue sconfitte onorano tutte le partire con la massima serietà. Sono sicuro, perché anche noi abbiamo attraversato una stagione simile, che il tempo darà loro ragione. Per quanto riguarda la mia squadra devo ammettere che non abbiamo giocato bene il primo tempo, ma con la ripresa si siamo riscattati in pieno. Bisogna continuare così a giocare bene come in questa gara dove sono stati tutti bravi e soprattutto capitan Spagnolo che ha giocato una gran partita sotto tutti i punti di vista”.
Gli ospiti festeggiano Galizia e Pepe
Recupero - Il Policoro non può nulla contro lo strapotere dei granata
Tra Dedalo e Murese termina in pareggio
L’Aviglianese va a gonfie vele
IL TABELLINO DEDALO AURORA MURESE
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DEDALO: Basatone, Gilio, Santarsiero, Bilancia, Tammone, Franculli, Tortorelli, Lucia, Padula, Restaino, D'Amato. A disposizione: Cascia, Lo Russo, Grosso, Landi, Sabia, Salvato, Lasala. Allenatore: Porretti. AURORA MURESE 2000: Remollino, La Morte, Ceccia, D'Arca, Galizia, Mangone, Colucci, Altamura, Pepe, De Martino, Troglia. A disposizione: Pepe, Colonna, Cianci, Rendina, Triolo, Marolda. Allenatore: Russo. MARCATORI: 12' pt Galizia, 26' pt Franculli, 15' st Pepe, 28' st Landi.
IL TABELLINO PGS DON BOSCO GRASSANO
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PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Romaniello, Zuddas, Martinelli, D. Mancusi, Sibillano, Gramaccia, Acierno, D. Mancusi II, Ger. Vaccaro, Lisanti. A disposizione: Cascini, Tortorelli, Gio. Vaccaro. Allenatori: Condelli-Sabia. GRASSANO: Lafiosca, Montesano, Citani, Annecca, Lagonigro, Guarino, A. Abbatangelo, Crispo, Lijoi, Carbone, Miseo. A disposizione: Porzia Ilvento, Marcosano, Aversa, Becci, G. Abbatangelo. Allenatore: Aversa. MARCATORI: 7' pt Ger. Vaccaro, 17' pt e 30' st D. Mancusi II, 15' st Crispo.
POTENZA - Il digiuno dell'Aurora Murese 2000 finisce a Potenza dove la squadra di Muro Lucano prende un punto nella sfida contro la Dedalo. Una gara che regala quattro gol, due per ogni tempo. In vantaggio ci vanno per primi i ragazzi di Muro Lucano che vanno in gol con uno schema da calcio d'angolo; Galizia si fa trovare pronto a mettere alle spalle del portiere di casa una lunga traiettoria. La Dedalo è squadra che sa reagire e il primo tempo si chiude in perfetta parità per i ragazzi di mister Porretti trovano la rete con Franculli. Nella ripresa il liet motiv è lo stesso del primo tempo e anche la sequenza dei gol non cambia. Il nuovo vantaggio degli ospiti è firmato, questa volta, dal bravo Pepe e pareggio, in questo caso definitivo, firmato da Landi, per una parità che accontenta più i ragazzi dell'Aurora Murese che quelli della Dedalo. Proprio il punto fa felice la squadra di mister Russo e pronta per cercare la vittoria.
Giornata da ricordare per D’Andrea che segna una cinquina AVIGLIANO - E' senza dubbio una grande prova di forza quella offerta dall'Aviglianese nel posticipo di mercoledì scorso quando la squadra di Vincenzo D'Andrea sovrasta a pieno titolo con otto reti il malcapitato Policoro 2000. Subito la cronaca. Parte forte l'Aviglianese che dopo un paio di occasioni buttate alle ortiche passa in vantaggio al 10' con il solito Giampaolo D'Andrea che non da scampo al portiere ospite. Immediata è la reazione del Policoro 2000 di Vito Leone che va vicino al pareggio con l'attaccante Crocco che sfiora il palo da fuori area a portiere battuto. Il ritmo delle due compagini è molto elevato e questo agevola l'undici di Vincenzo D'Andrea che in queste situazioni si trova molto a suo agio con veloci fraseggi e rapide verticalizzazioni che mettono in condizioni il numero 9 granata di realizzare la seconda rete quando il cronometro segna solo il 16'. Da questo momento in poi in campo i ragazzi di mister D'Andrea
IL TABELLINO AVIGLIANESE POLICORO 2000
Mecca (Aviglianese)
Nardiello (Aviglianese)
dettano legge e vanno a segno (per quanto riguarda il primo tempo) ancora per due volte; al 22' con Romaniello e al 30' con Nardiello. La ripresa inizia con un unico protagonista in campo e cioè Giampaolo D'Andrea che va a segno per altre tre volte raggiungendo così il cospicuo bottino di cinque
reti. Alla fine trova spazio sul taccuino dei marcatori anche Ferrara che chiude una gara di cui Vincenzo D'Andrea può ritenersi assai soddisfatto. In conclusione il tecnico granata dice solo: “Un applauso va al direttore di gara Rocco Aquino che è stato impeccabile durante tutta la gara”.
AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, Mecca, Romaniello, Ferrara, D'Andrea, Vaccaro, Esposito. A disp.: Masi, Summa, Labella, Manfredi, Rosa, Martinelli, Coviello. Allenatore: D'Andrea. POLICORO 2000: Bruneo, Magno, Federici, Buongiorno, Fortunato, Spagnolo, Sanchirico, Le Rose, Crocco, Antonucci, Stigliano. A disposizione: Barletta, D'Alessandro, Lucarelli, Fornaro. Allenatore: Leone. ARBITRO: Aquino di Potenza. MARCATORI: 10' pt, 16' pt, 5' st, 12' st e 19' st D'Andrea, 22' pt Romaniello, 30' pt Nardiello, 30' st Ferrara.
APotenza festa grande con i gol di Ger.Vaccaro e Mancusi (due)
A gioire è la squadra di Leo Albano
Don Bosco,un tris che convince
Intenso big match
POTENZA - Continua il buon momento per la PGS don Bosco di Potenza che nonostante si presenti in campo decimata per l'influenza riesce ad avere la meglio sul coriaceo Grassano con il risultato di tre a uno. La cronaca. Inizio sprint dei locali che dopo pochi minuti si portano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo grazie ad un colpo di testa dello sgusciante Gerardo Vaccaro. Al 17' arriva il raddoppio di Davide Mancusi junior (classe 1997) che infila di destro la rete del due a zero. Realizzata la seconda marcatura i potentini abbassano pericolosamente i ritmi, consentendo al Grassano di rendersi pericoloso inserendosi con sempre maggiore facilità nella "rattoppata" difesa locale. Infatti, ben cinque dei sette difensori in rosa sono
Condelli (PGS Don Bosco)
indisponibile e mister Con-
delli si trova costretto ad adattare al ruolo due centrocampisti. Le conclusioni dei vari Lijoi e Crispo sono però respinte dagli ottimi interventi di Raffaele Pietrafesa. Nella ripresa dopo quindici minuti Crispo accorcia le distanze realizzando dall'interno dell'area piccola sugli sviluppi di un corner. La rete del 2 - 1 galvanizza gli ospiti che si tuffano nella metà campo ospite alla ricerca del pari. La PGS, invece, spreca quattro veloci ripartenze con i vari Mancusi, Gramaccia e Tortorelli, e soltanto grazie all'ingresso di Giovanni Vaccaro, messo a protezione della difesa, riesce finalmente ad arginare le offensive del Grassano. Al 30' Mancusi realizza la rete del tre a uno che chiude il match e regala alla PGS Don Bosco i tre punti, tutto sommato, meritati.
IL TABELLINO I. MATERA ASSOPOTENZA
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I. MATERA: Robertone, Calderone, Manicone, Tancredi, Nuzzolese, Tataranni, Palmirotta, Grittani, Mastrovito, Nicoletti, Ramundo. A disp.: Andrulli, Clemente, Brunone, Matera, Tataranni, Braia, Paolicelli. Allenatore: Acquasanta. ASSOPOTENZA: Quagliano, Lacidogna, Scelzo, Lo Tito, Petrucci, Pace, Lorusso, Lapenna, Buccarello, Di Lucchio, Di Nella. A disp.: Crisci, Sarli, Palermo, De Simone, Nolè, Lo Prete. Allenatore: Albano. MARCATORI: 7' pt Lapenna, 18' pt Grittani, 31' pt (rig.) Nicoletti, 25’ st e 32’ st Di Nella.
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MATERA - Gol e spettacolo nel big match della settima giornata che per accordo tra le due società si è giocato ieri sera con inizio alle 17 sul campo del "G. Scirea". E' stata una partita spettacolare e ricca di gol. Il primo tempo si è concluso a favore della squadra di casa che con Grittani e con Nicoletti su rigore prima raggiunge e poi supera gli avversari passati in vantaggio ad appena sette minuti dall'inizio con Lapenna. Al primo tempo tirato e ricco di azioni da ambo le parti, segue una ripresa in cui la stanchezza si fa sentire così come la mancanza, nelle fila dell’Invicta, dello squalificato Stefano Antezza che lascia il via libera all’Assopotenza che con la doppietta di Di Nella, tra i migliori in campo assieme a Lapenna, recupera lo svantaggio e chiude l’incontro.
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Sport 45
Martedì 3 novembre 2009
46 Sport
Martedì 3 novembre 2009
Sport 47
Martedì 3 novembre 2009
L’intervista L’allenatore: «Nessun calcolo e ho detto subito di sì»
Esonero scellerato
Ciocca e la sua idea del Potenza «Il team ha delle difficoltà»
La Publisys solleva Paternoster dall’incarico dopo il successo interno col Ferentino
«Una decisione presa prima» Il presidente Petrullo non rinnega la scelta comunicata nell’infermeria. Squadra incredula «E’ STATA UNA decisione presa prima della partita con il Ferentino e indipendente dal risultato». Il presidente della Potenza ‘84 Francesco Petrullo non rinnega nè la scelta, sia pur definita sofferta, nè i modi posti in essere - alla fine dei conti - per cambiare opinione e strategia. Ossia quella di puntare su un giovane potentino per un campionato tranquillo e nel quale, ricordiamo, retrocede solo l’ultima della classifica. «Per questa ragione sono io il più deluso e amareggiato di tutti, dal momento che in estate mi sono fatto promotore della valorizzazione di Antonio Paternoster che stimo come tecnico e come uomo». A giudicare dallo sviluppo degli eventi, però, si evidenzia il contrario, visto che nessuno mai si sarebbe aspettato una decisione tanto drastica in un momento sbagliato. Un esonero comunicato nel chiuso dell’infermeria, mentre nello spogliatoio, sugli spalti e tra gli addetti ai lavori si salutava con gioia il primo successo stagionale, a margine di una partita eccellente contro la capolista, quasi un segnale di una svolta in atto. Peggio se si pensa che Paternoster è stato mandato in panchina mentre un suo collega aveva già un contratto in mano e all’indomani di una cena conviviale a casa con un dirigente, nella quale si è parlato (ovviamente) di tutt’altro. Una pugnalata alle spalle vera e propria. gesto ancor più disdicevole se si rileggono le dichiarazioni del giovane potentino a fine gara, quando ringraziava pubblicamente la società “per avermi dato fiducia”e“i giocatori per aver disputato una partita da uomini veri”. Petrullo spiega: «L’esonero dell’allenatore è stato frutto di una valutazione mia personale. Mi sono preoccupato che la situazione potesse sfuggire di mano al tecnico e che la salvezza potesse diventare problematica. Anche contro il Ferentino per poco non perdevamo. E’ vero siamo in ripresa, ma è assolutamente lenta e faticosa. Contro la capolista
siamo stati anche fortunati». Evidentemente, però, è il modo che non è andato giù, perchè ciascuno è libero e padrone di scegliere il tecnico che vuole e quando vuole, ma esistono regole non scritte che impongono, specie in uno sport corretto come il basket, appunto, massima correttezza. Se la decisione era stata già presa perchè non comunicarla prima della gara? Solo perchè nessun altro poteva andare in panchina e valeva la pena rischiare lo stesso perchè la capolista imbattuta Ferentino avrebbe fatto un sol boccone della Publisys? Ed invece no, l’ottima prestazione e la convincente vittoria hanno fatto saltare il banco. Per cui in pochi minuti è stato comunicato l’esonero singolare di un allenatore che aveva appena battuto la prima della classe e contestualmente anche la scelta di Ciocca: una conferma del fatto che era già tutto pronto fin dalla gara di Barcellona contro l’Igea, dove la truppa lucana ha tenuto testa ai siciliani fino alla fine. In Sicilia c’era anche il neo allenatore, ma Petrullo non conferma: «Anche Ponticiello e Miriello hanno visto nostre partite. Non vuol dire niente. Ribadisco che fino alla scorsa settimana Paternoster godeva della nostra fiducia». Tanto, aggiungiamo noi, fino al punto di consigliare al coach di contattare un play (Labella di Ostuni) per acquisirne la disponibilità a un trasferimento a Potenza. Nessuna “massima fiducia” se poi viene fuori che la decisione era prioritaria alla partita e prescindeva dal risultato e il trattamento riservato a un allenatore che si rispettava prima come uomo e poi come tecnico emergente. La vera e propria complicazione è stata dunque la vittoria contro Ferentino, perchè, indubbiamente, la sesta sconfitta di seguito rappresentava una giustificazione al cambio tecnico. C’è anche chi, durante le fasi del match, non si spiegava l’atteggiamento di Petrullo, probabilmente in
Un invito a contattare il play Labella per rinforzarsi e poi l’esonero immotivato
SU BASKET CAFE’ FORUM Anche in rete sconcerto per la decisione: «Ma con che coraggio lo guarderete in faccia?» Per gli appassionati di basket il forum di Basket cafè è una delizia di commenti, interpretazioni, sfottò, ma anche di letture critiche delle azioni di ogni singola società. Ebbene, ieri il muro è stato un ricettacolo di commenti a favore di Paternoster e contro la decisione della società di esonerarlo. Anche da Barcellona Pozzo di Gotto è giunto un messaggio sulla “pugnalata” ricevuta dal giovane allenatore potentino che ha potuto anche raccogliere attestati di stima dai tifosi del club, oltre che a tante telefonate di sostegno e di auguri sinceri per il prosieguo della sua attività tecnica. «Sarei curioso di sapere chi della società dopo questa intervista ha avuto il coraggio di andare dal coach a dirgli complimenti per la vittoria ma sei esonerato...mah...», « Sono assurdi qui da noi eh???Senza parole!!», «provo profondo rammarico per quanto è successo a paternoster ma ancor più di prima tutto il mio sostegno alla squadra e un grosso in bocca al lupo a ciocca !», «ma non vi vergognerete di uscire di casa e guardare in faccia Paternoster che per voi ha dato tutto?», sono solo alcuni dei post messi in rete.
Il precedente di Simoni all’Inter
Se una vittoria lede l’immagine
Il presidente della Potenza ‘84 Petrullo
trance agonistica, quasi preoccupato della vittoria. Il presidente conferma che la decisione è stata la sua, ma condivisa dalla società, anche se interpellato telefonicamente il dg Blasone ha sì detto la stessa cosa, pur chiedendo espressamente di non rilasciare interviste sull’argomento. Quasi (sensazione del cronista) a voler lasciare intendere che si poteva aspettare un altro po’prima di cambiare guida. E le perplessità diventano maggiori se si considera la reazione della squadra, big in testa. Del tutto increduli i giocatori anche perchè con
Paternoster era stato instaurato un rapporto stretto e concreto che a livello di armonia interna è andato ben oltre gli evidenti limiti di organico, un calendario difficile, le cinque sconfitte di fila e una serie quasi incredibile di infortuni. Ma questo non è bastato per salvare Paternoster. «Al nostro organico non manca nulla - chiude Petrullo - ma se Ciocca dovesse chiederci qualcosa vedremo in base alle nostre possibilità. Calendario difficile finora? Non credo». Insomma, nella maniera peggiore, ma si volta pagina. a.p.
sul piano logistico che strategico. Sarebbe stato meglio tergiversare, anziché prendere una decisione affrettata che, vista la situazione di classifica e i notevoli miglioramenti sul piano del gioco appare quanto mai scellerata. Il nuovo allenatore Cesare Ciocca, quarantaquattro anni, ex Treviglio e Castelletto Ticino è giunto ieri a Potenza. L'allenatore della Publisys Potenza ha parlato delle motivazioni che lo hanno
spinto ad accettare la panchina bianconera: “Per me si tratta di una scelta differente. Ho allenato tanti anni al nord, quando i dirigenti della Publisys mi hanno contattato ho pensato immediatamente di accettare. Non ho fatto calcoli e ho detto sì a Petrullo”. Al momento nessun contatto con Antonio Paternoster: “Non ho parlato con Antonio. Sono arrivato a Potenza nel pomeriggio. Antonio è
Potenza tornerà a operare I retroscena La genesi di una scelta: il tecnico presente già a Barcellona
Il colpo di mercato Già da sabato era il coach di Potenza sarà una guardia di PIERO QUARTO
di ALFONSO PECORARO Qualche anno fa l'Inter esonerò il tecnico Simoni dopo una vittoria in casa. Allora la beneamata battè la Salernitana, formazione che navigava in cattive acque, ma la dirigenza decise di liberarsi dell'allenatore proprio perché anche un successo non fa la felicità. La notizia fece scalpore in Italia. Con le dovute proporzioni anche la “cacciata” di Paternoster ha avuto la stessa eco. Messo alla porta dopo aver battuto la capolista Ferentino. Echissenefrega di un calendario difficile, di una serie di infortuni pesanti e di un organico dal valore inferiore rispetto a tante altre avversarie. Abbiamo ritenuto eccellente la scelta coraggiosa della Potenza '84 di puntare su un prodotto locale, così come nel proseguire con lui nonostante un inizio balbettante, nello stesso modo in cui crediamo che sia stata di dubbio gusto la gestione dell'esonero. Non si fa così: non si fa firmare un tecnico nuovo prima di una partita nella quale si consegnano le redini del gioco a uno esonerato e non avvisato. Non si inventa massima solidarietà tecnica e poi si trama alle spalle di un malcapitato. Non si manda al macello una persona, facendogli passare il messaggio della massima fiducia e poi, magari, si vanta la recondita speranza che una sconfitta (prevedibile) avrebbe reso ogni decisione più “normale”. Per l'amor di Dio, ogni società conosce, nel suo interno, come vanno le cose. Sa perfettamente dove correggere gli enormi sbagli di mercato e prendersi direttamente la responsabilità delle proprie scelte. Anche a costo di essere impopolari. Ma oggi ci sentiamo di sottolineare che la società potentina ha perso un'occasione per dare conferma delle indubbie doti dirigenziali e gestionali dei suoi componenti. Già dimostrate in passato e oggi inusualmente venute meno. Da quando cacciò Simoni, dopo che aveva vinto, una sorta di maledizione si abbattè per anni sull'Inter. Da potentini e amanti dello sport, consci dei sacrifici di tanti volontari, non vorremmo che la stessa cosa accada anche per la Potenza '84, che una sua sconfitta pesante rischia di averla già subita domenica: quella dell'immagine.
Il nuovo coach, Cesare Ciocca
una persona seria, un personaggio serio e onesto”. Circa le sue strategie, il coach della Publisys afferma: “Non ho parlato di mercato. La squadra attualmente ha delle oggettive difficoltà. Valuterò con calma il da farsi. Il lavoro di Paternoster è stato positivo. Devo valutare ogni dettaglio tecnico e agonistico, legato alla qualità della squadra. E' nostra intenzione adottare soluzioni intelligenti”. Ultimo, importante tassello, il mercato, in questa direzione, Cesare Ciocca esprime i suoi concetti: “La squadra è stata condizionata da tanti infortuni. Valuterò attentamente ogni soluzione, è mia intenzione programmare una squadra estremamente funzionale alle esigenze del campionato”. Esigenze che il calendario, assai impervio condizionerà ulteriormente. A Cesare Ciocca tocca il compito di far volare la Publisys Potenza. Il compito sarà duro per il quarantaquattrenne tecnico ex Castelletto e Treviglio. Solo oggi, l'allenatore prenderà visione del materiale umano. Ciocca, infatti sarà al lavoro con il resto della squadra, al Pala Pergola per preparare la delicata trasferta di Sant'Antimo. Ai giocatori, l'arduo compito di recepire immediatamente i messaggi di Ciocca. Il momento è difficile, ogni dettaglio va curato con la massima attenzione per il futuro della squadra e della società. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
I tifosi potentini rimangono interdetti
CI SARÀ a breve un ritorno sul mercato della Publisys Potenza. Ciocca avrà bisogno di rendersi ben conto della situazione ma le idee sembrano chiare e qualche accelerazioni potrebbe esserci entro pochissimi giorni. L’obiettivo su cui la dirigenza sotto la guida del nuovo allenatore cercherà di muoversi è una guardia che magari possa giocare anche da playmaker e che possa aumentare la pericolosità offensiva della formazione lucana. Approcci e primi tentativi, nonostante tante voci di abboccamenti,
ancora non ci sarebbero anche se Ciocca potrebbe portare con sè qualcuno dei suoi vecchi pupilli che in una realtà come Potenza diventerebbe certo protagonista. Di certo con un organico risicato come dimostra anche il ritorno di Danilo Lorusso una nuova esperienza sul mercato per la formazione potentina è assolutamente inevitabile. Bisognerà vedere se la Publisys riuscirà ad avere quello di cui ha bisogno. Di sicuro però Ciocca ha dimostrato di avere le idee chiare e pondererà anche la scelta di mercato.
E' STATO concluso sabato l'accordo tra i dirigenti della Publisys Potenza e Cesare Ciocca. Una decisione maturata proprio in prossimità del match interno con Ferentino che, probabilmente, veniva considerata in casa potentina una sconfitta sicura e dunque l'occasione giusta per l'esonero di Antonio Paternoster. Del resto con sei sconfitte consecutive chi avrebbe potuto criticare una scelta del genere. E la scelta di Ciocca era già pronta, definita e solo da ufficializzare. I piani sono stati scombinati dalla vittoria del Potenza contro Ferentino, un successo inatteso e per alcuni versi controproducente, maldigerito. Già perché oramai Ciocca era il nuovo allenatore di Potenza ma cacciar via Paternoster diventava quanto mai difficile. Non deve essere stato facile infatti, ci è voluto un grande coraggio (un bel po' di faccia tosta) per comunicare al tecnico: “Grazie di tutto, complimenti per la vittoria ma abbiamo deciso di mandarti via. Noi ci dobbiamo salvare”. Parole in qualche modo ripetute nello spogliatoio di fronte ad una squadra che è rimasta basita, attonita, sorpresa per una decisione presa dalla società in totale autonomia ma contro qualsiasi logica. Una decisione conosciuta dopo che lo stesso Paternoster si era intrattenuto con la stampa e le tv sottolineando la propria soddisfazione e ringraziando i dirigenti per la fiducia. Già davvero
una bella fiducia! Il classico finale a sorpresa di una storiaccia che, di certo, non è finita nella maniera migliore. Ma proviamo a ricostruirla. Se dopo Perugia si avvertono i primi scricchiolii nelle certezze della Publisys, è la sconfitta interna con Palestrina a far esplodere dubbi e preoccupazioni. A far correre ai ripari i dirigenti di Potenza che non credono possibile un harakiri come quello e, al di là della dichiarazioni ufficiali, si rivolgono sul mercato a caccia di un allenatore e di un play guardia con il quale rinforzare la squadra. Tra le diverse opzioni sono due quelle che tengono maggiormente banco e si riferiscono a Cesare Ciocca ex Treviglio e Castelletto e Roberto Russo ex Firenze e Jesolo Sandonà. Due uomini di categoria su cui Potenza pone la sua attenzione, cercando anche una serie di opzioni tecniche che finiscono poi per saltare. La pista Ciocca è da subito la più calda ed interessante. In prossimità della partita con Barcellona la scelta sembra propendere per Ciocca che, cosciente dell'interessamento lucano, assiste al match siciliano della Publisys e comincia a farsi un'idea delle necessità della nuova squadra. A Barcellona Potenza fa una grande partita senza due uomini importanti come Maioli e Silvestrini sfiora il successo e non essendoci ancora l'accordo con Ciocca la dirigenza va avanti con Paternoster. L'idea è chiara, anche perché figurarsi mai se si può battere la capolista Ferentino, anco-
ra imbattuta. Tra l'altro con una squadra ancora super incerottata. “Impresa impossibile”avranno pensato i dirigenti Publisys assaporando già l'esonero di Paternoster. Così nel cuore della settimana Potenza e Ciocca definiscono l'accordo e lo siglano proprio nella giornata di sabato. Il tecnico pensa ad un ritorno immediato sul mercato per un playguardia di qualità che possa migliorare il tasso tecnico della squadra. Di nomi in questo momento ne girano davvero tanti, non mancano anche le smentite o gli atleti (uno per tutti è l’ex potentino Palombita che sembrerebbe in procinto di accasarsi a Ruvo) che sembrano fuori dalla portata. Ma qualche trattativa magari, potrà entrare nel vivo già nelle prossime ore. Da sabato scorso però la voce si sparge, il nome del nuovo allenatore del Potenza è sulla bocca di tutti. Lo sanno procuratori, tecnici, giocatori, dirigenti. Solo a Potenza c'è chi, come il classico marito tradito, è l'ultimo a sapere. E' Antonio Paternoster che solo dopo aver steso Ferentino apprende l'amara realtà. Di una storia come tante che è stata gestita male, malissimo e che ha portato ad un finale grottesco che, ahinoi, ha portato Potenza all'attenzione generale. Non è proprio un bene visto che sogghigni e risate sono all'ordine del giorno. Eppure bastava davvero poco ai dirigenti della Publisys per cambiare le cose. In questi casi, si sa, è questione di stile.
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DA ANTONIO Paternoster a Cesare Ciocca. E' questa la scelta della Publisys Potenza che ha preso la decisione di esonerare dall'incarico di head coach il tecnico fresco vincitore del match con la capolista (imbattuta) del campionato, vale a dire l'Fmc Ferentino. Negli ambienti del basket cittadino la notizia dell'esonero di Paternoster e la successione di Ciocca è il fatto del giorno in casa potentina. La decisione, giunta improvvisa, almeno per i tifosi lascia perplessi, soprattutto per la tempistica, come dire, squadra che vince si cambia. La giornata di domenica è stata particolarmente complicata, ricca d'amarcord, visto che la stessa sorte capitata a Paternoster è toccata a Scafati all'ex coach Gigio Gresta, esonerato dall'incarico di allenatore e sostituito dai dirigenti campani con Marco Calvani. Due storie di uomini parallele, che fanno riflettere. L'avvicendamento sulla panchina bianconera avviene in un periodo particolarmente complesso della stagione, visto e considerato che i potentini saranno attesi da due delicatissime gare esterne, la prima in programma domenica a Sant'Antimo, domenica prossima, la seconda, sabato 14 novembre a Molfetta. Ebbene in due gare, il nuovo allenatore Cesare Ciocca dovrà lavorare duramente, cercando di recuperare una situazione difficile. E' chiaro che l'annuncio a fine gara del nuovo allenatore ha grandi significati, sia
Martedì 3 novembre 2009
A Dilettanti Longobardi: «Ora è essenziale recuperare gli infortunati»
Bawer, in casa si cambia Dopo 4 stop Matera non può sbagliare il doppio turno casalingo Un passo indietro. Dovuto alle condizioni fisiche precarie di alcuni uomini importanti come Maestrello, Provenzano e Longobardi e alle indisponibilità totali di Grappasonni e Gilardi. Così Matera sottolinea il giorno dopo la sconfitta di Ostuni il momento generale che significa quattro sconfitte consecutive ma anche una serie di attenuanti non da poco nella condizione fisica complessiva della squadra di coach Corà. «Per quindici minuti abbiamo retto l’avversario, poi sono mancate le forze e la lucidità», spiega al “Quotidiano” il capitano del Matera, Francesco Longobardi, «peccato perchè ce la potevamo fare a resistere fino alla fine ma ci sono mancate le forze. Ci hanno recuperato e poi si sono portati avanti, ci sono state tante cose positive ma purtroppo non siamo riusciti ad arrivare in fondo. A Barcellona siamo andati vicini ad una sorta di vero e proprio colpaccio, con una squadra quasi al completo le cose sarebbero cambiate. Ora spero che riusciamo a recuperare l’intero organico ed avviare un buon lavoro in settimana». Le condizioni di Grappasonni e Gilardi sono quelle che preoccupano di più ma il tentativo che Matera farà sarà quello di recuperarli a pieno per la sfida di domenica al PalaSassi contro Perugia. Sono quelle le partite che la Bawer non può permettersi di perdere e Longobardi conferma: «in questo momento tutte le partite sono importanti e noi sappiamo anche che quelle in casa rischiano di diventare fondamentali, in casa non si possono fare errori e noi avremo la consapevolezza di giocare una partita importante. Non potremo avere troppa pressione perchè quella rischia di frenarci e di bloccarci in una sfida come quella contro Perugia che mette in palio punti preziosi per noi». Longobardi poi risponde anche circa le pre-
INFLUENZA A Rinviate Trento-Omegna e Casaletto-Brescia DOVEVA accadere, prima o poi. Ed è successo proprio al Basket Brescia Leonessa. Che apre così una casistica che attendeva solo di poter annoverare qualche precedente. La decisione era nell’aria. Nell’aria, come il virus influenzale che circola in questi giorni e che non ha risparmiato nemmeno i giocatori di Adriano Furlani. Un’epidemia, documentata da certificati medici, che ha portato la Fip a rinviare anche il match di serie A Dilettanti che si sarebbe dovuto giocare a Castelletto Ticino tra i padroni di casa della Nobili Sbs e il quintetto biancoazzurro. E stavolta sarebbe stato davvero un quintetto o poco più. Solo sei i giocatori disponibili (Quaroni, Musso, Maiocco, Rezzano, Alberti e Sandro Marelli), ai quali si sarebbero aggiunti solo per far numero il «meno grave» degli influenzati (Rossetti, senza febbre, ma alle prese con una forte gastroenterite) e i due infortunati Vinati e Davide Marelli. Si sarebbe raggiunto così il numero limite di nove giocatori, ma si sarebbe andati incontro a una quasi certa sconfitta. Brava è stata la società della presidentessa Graziella Bragaglio a muoversi in tempi ristretti. Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, sono stati mandati in Federazione, a Roma, i certificati medici che parlavano chiaro sul forte attacco influenzale che ha colpito i vari Petrucci, Crow, Maggio e Verri, praticamente mezza squadra. Cristiano Tognoli da www.serieadilettanti.it Francesco Longobardi e accanto il tecnico Claudio Corà (foto Videouno)
stazioni al di sotto delle attese dei baby materani che, in quest’emergenza, non sono stati in grado di sfruttare a pieno l’occasione: «io continuo a dire che i giovani devono capire che queste sono le loro chance e devono mostrare le qualità che ci sono al tecnico. Bisogna
però anche aggiungere che hanno bisogno di tempo proprio perchè sono molto giovani e perchè non è facile adeguarsi a questo campionato». Di aspettare però non c’è ancora molto tempo come sostiene anche il general manager Michele Santan-
tonio che al “Quotidiano” spiega: «le ultime prestazioni sono state condizionate dalla situazione di emergenza che abbiamo avuto. Anche se a Barcellona la squadra è piaciuta molto ed è andata vicinissima al successo. Contro l’Ostuni la febbre di uomini
come Maestrello e Provenzano ci ha ancora di più limitato. Abbiamo avuto ancora un grande Candido ma ci sono mancate quelle azioni in più per tenere testa all’avversario». Il futuro per Matera si chiama Perugia e due partite in casa: «sono sfide im-
portanti e difficili al tempo stesso ma per noi a questo punto è giunto anche il momento di fare risultato. E’ molto importante, direi fondamentale per continuare a lavorare con il massimo della serenità». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne La presidente della Basilia amareggiata per la sconfitta
Pecoriello: «Un regalo al Bari» SEMBRAVA proprio essersi incanalata sui binari giusti, sabato sera a Bari, la sfida - valida per il quinto turno di campionato - che la Basilia si stava giocando contro la Primadonna. Confermatasi cliente scomoda sul campo di casa, ma che le rossoblù di Marco Guerriero erano sostanzialmente riuscite a domare dopo tre quarti all'insegna dell'equilibrio. Il vantaggio maturato nell'ultimo scorcio di gara, però, non è stato sufficiente alle potentine per condurre in porto un risultato di grande peso specifico: con il quale Aurigemma e socie avrebbero potuto spezzare una classifica che invece, ora, le ha viste riprese proprio dalle pugliesi di coach Valanzano. Una sconfitta in trasferta (è la
prima dell'anno) ci può sempre stare, e si può ascrivere al normale percorso di crescita di una squadra che deve ancora trovare i migliori automatismi. Ma resta forte, in casa Basilia Basket, il rammarico per come è maturato un ko parso ampiamente evitabile. «La partita l'abbiamo regalata noi al Bari, perché non siamo stati capaci di ammazzarla quando ne abbiamo avuto l'opportunità», spiega senza troppi giri di parole la presidentessa Marina Pecoriello. Che a proposito dello sciagurato finale del PalaCarrassi rimarca: «Abbiamo sbagliato decisamente troppo, specie dalla lunetta. Quei punti mancati sono risultati pesantissimi, insieme con un momento di panico che negli ultimi minuti ci ha letteralmente an-
nebbiato le idee. La coppia arbitrale poi ci ha messo del suo, ma il nostro demerito è stato quello di non chiudere quando avremmo potuto». «Un vero peccato - aggiunge il numero uno della Basilia -, visto come le ragazze avevano condotto gran parte del match ed erano riuscite a venir fuori alla distanza. Evidentemente ci è mancata la necessaria serenità, e su questo ci sarà da lavorare per tornare prontamente in sella: il recupero della lucidità e della calma, da parte di tutti, sarà decisivo per riprendere a fare bene. Anche perché dal punto di vista tecnico e tattico questo gruppo ha dimostrato di potersela giocare alla pari con chiunque». Luca Carlone sport@luedi.it
Marina Pecoriello
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48 Sport
Marinelli sotto canestro contrastato da Rusconi (www.cestisticabernalda.it)
B Dilettanti Decisivo l’innesto di Delli Carri che porta concretezza al Bernalda
«Soddisfazione doppia» Capitan Russo felice per l’importante successo ottenuto a Bari BERNALDA - Delli Carri batte Rusconi 2/0: nel senso che l'apporto del neorossoblu è stato più determinante di quello del neobiancorosso e ciò ha consentito alla BBC di portare a casa due punti importantissimi per la classifica. Ovviamente è solo una drastica semplificazione del match tra BBC e Cus Bari, in realtà i protagonisti sono stati anche altri, ma proprio la sfida a distanza tra i due big appena arrivati nelle rispettive squadre era la chicca più attesa del PalaCus. L'ex Corporelle, per la gioia dei non pochi tifosi ionici giunti nel capoluogo pugliese, ha dato un apporto più che concreto alla gara, non solo con le sue proverbiali bombe dalla lunga gittata ma anche (e soprattutto) con l'atteggiamento del consumato ed esperto leader capace di infondere la calma e la determinazione giuste per affrontare i momenti topici di una gara. Ma, ad onor del vero, non è stato solitario eroe poiché accanto a lui si sono mossi bene quasi tutti gli altri, a partire da un sempre più convincente Marinelli (a conferma di quanto scritto una settimana fa quando invitavamo alcuni sostenitori poco informati a studiarsi statistiche e valutazioni del tricotico marchigiano) che ha avuto il grande merito se non di fermare (ché sarebbe stato impossibile) quantomeno di arginare l'ex Nba rendendolo quasi inesistente in fase offensiva; e poi l'ottimo Favia dell'ultimo quarto quando ha messo la museruola a De Bellis, cioè a colui che nei primi 20' era stato un incubo per i ragazzi di coach Vandoni, e un buon Bonafede che non ha fatto rimpiangere Salvatore quando quest'ultimo è dovuto uscire per una brutta botta alla coscia che si spera non sia nulla di grave. Da sottolineare infine la prova di carattere e di sostanza di Benenati e quella vigorosa ai rimbalzi di Gaeta, come la solita grinta e la determinazione di Basili e Russo, anche se quest'ultimo non ha disputato una delle sue migliori partite, come lui stesso spiega: “Non sono riuscito ad entrare nel match fin dall'ini-
B Dilettanti Schiavi non cerca scuse: «Surclassati a livello fisico»
La Corporelle si lecca le ferite Pesa come un macigno la sconfitta di Reggio Calabria
Roberto Russo
zio e mi sono innervosito, ma ciò passa in secondo piano perché la cosa più importante era vincere; e poi mica si può giocare sempre al massimo!”. Sulla partita?: “Non è stata una bella gara e lo conferma il punteggio basso dovuto alla tensione che attanagliava ambedue le formazioni, ma finalmente siamo riusciti a vincere e contro una diretta concorrente per la salvezza, quindi doppia soddisfazione; questa vittoria non serve solo alla classifica di oggi poiché ci dà lo slancio e la serenità per le prossime due consecutive gare casalinghe contro Reggio e Catania. Voglio fare un plauso generale a tutto il gruppo che ha giocato da squadra vera, ed uno in particolare a Delli Carri che ci ha dato una grossa mano; ora, tuttavia, non abbassiamo la tensione positiva, rischio che può correre una squadra giovane, perché non abbiamo ancora fatto niente”. Il capitano è sempre il capitano, bastone e carota con i compagni, tenendo a bada esaltazioni eccessive per una sia pur importante vittoria: il campionato è ancora lungo, certo però che se dopo Reggio e Catania i punti dovessero essere otto… Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Coach Marco Schiavi
POTENZA - Il basket potentino non attraversa certo un buon momento. Da un latola vicendaPaternostere dall'altrola difficoltà della Corporelle di dare un senso ambizioso al suo campionato. Per cui il pensiero generale degli appassionati e tifosidel giocodelbasketnon sidiscosta da un 'unica osservazione che non ha la pretesa di fare processi a nessuno: ma l'aveva ordinato il medico che Potenza dovesse avere due società di basket? E' bene che tutti, senza eccezione alcuna, comincino a riflettere su questa situazione. Per il bene comune del basket potentino. Adesso dobbiamo occuparci della sconfitta più pesante del campionato per l'Invicta Centre Corporelle arrivata sul parquet di Reggio Calabria dove i padroni di casa assestano un colpo di quelli che fanno male al quintetto di Marco Schiavi. Con un autorità ed una padronanza che non ha lasciato scampo ai malcapitati avversari. E a incanalare la gara sui binari favorevoli ai calabresi è stato il grande approccio che la squadra di Bianchi ha avuto sulla partita. Basti pensare che la Viola ha ottenuto il vantaggio che sarà poi determinante per l'esito del match già nei primi due quarti, mentre nel secondo tempo ha amministrato e congelato la partita sen-
za che i lucani potessero fare niente per cercare di cambiare lo sviluppo della partita. Se non quello di rendere meno pesante il divario e di chiudere con un meno 13, si fa per dire, più onorevole. Una sconfitta che, come già scritto ieri, ha lasciato molto delusi i dirigenti della Corporelle che oggi alla ripresa avranno un confronto con squadra e allenatore per capire le ragioni di una prestazione davvero sotto tono . Coach Schiavi, anch'egli deluso, prova a spiegare cosi la sconfitta diReggio Calabria:«Per laprima volta dall'inizio del torneo abbiamo trovato una squadra che ci ha messo davvero sotto e ci ha dominato. Cosa che non era successa prima visto che anche controCorato eSiracusacela siamogiocata fino alla sirena. La verità è che la Viola ci ha sovrastati sul piano fisico e non siamo riusciti a trovare le soluzioni giuste per uscire da questa situazione. probabilmente abbiamo avuto anche un approccio sbagliato allagara mentre gli avversari hanno interpretato molto meglio la partita. Sicuramente i meriti della Viola vanno sottolineati, ma è altrettanto vero che noi, con pochissime eccezioni (Serino, Viggiano e Ginefra ndr), abbiamo molte colpe. Perchè è preoccupante che le nostre deficienze abbiano
interessato anche la difesa che nelle precedenti gare aveva funzionato abbastanza bene, Sta di fatto che nello spogliatoio dobbiamo analizzare bene le cose per trovare le spiegazioni ed anche i rimedi. Perchè non è possibile compromettere la partita già dopo soli due quarti nei quali abbiamo incassato ben 44 punti. La società ha ragione a lamentarsi del nostro cammino anche se devo dire che il torneo è moltodifficile per il valore abbastanza alto della quasi totalità delle formazioni del nostro girone. E man mano che si va avanti diventa molto ostico per tutti riuscire a vincere in trasferta. Con ciò non intendo trovare alibi perchè noi abbiamo il dovere di giocare sicuramente meglio perchè ne abbiamo le possibilità. Adesso ci attendono due partite consecutive in casa e dall'incontro con il Cus Bari deve iniziare il nostro campionato. Abbiamo l'obbligodi reagire, impegnarci ancora di più e tornare subito alla vittoria. Con la speranza di avere sicuramente un rendimento migliore da parte di tutti .Perchè è necessario che prestazioni come quella dei primi 20 minuti di Reggio Calabria non si ripetano più». Rocco Sabatella sport@luedi.it
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Sport 49
Martedì 3 novembre 2009
Martedì 3 novembre 2009
Calcio a 5
C1 Giordano, Vaccaro, Santarsiero, Fortarezza e Pastore i goleador di giornata
Shaolin Soccer corsaro Balzo avanti in classifica grazie al successo sul Montalbano C2 girone A Vittoria in chiave play off per il Real Nova Siri
Stop interno del Barricelle BARRICELLE R. NOVA SIRI
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BARRICELLE: Di Lallo, Ponzio, Lovito, A. Marinelli, Amodio, Lauria, Fratantuono, Giampietro, C. Marinelli, Romano, Ielpo, Marsicano. Allenatore: Varalla. REAL NOVA SIRI: E. Nucera, C. Di Leo, R. Di Leo, Panio, Fortunato, N. Nucera, Longaretti, Lopatriello. Allenatore: Favale. ARBITRO: Stefano Fasulo di Potenza. RETI: 3' pt Lauria, 9' pt, 31' pt, 32' pt, 3' st e 5' st C. Di Leo, 11' pt, 6' st, 20' st e 30' st Ponzio, 13' pt Lovito, 20' pt R. Di Leo, 22' pt, 26' st, 27' st e 31' st Panio, 28' st Longaretti. VILLA D'AGRI - Il Real Nova Siri vince lo scontro diretto contro il Barricelle e si mantiene saldamente in zona play - off. Le due squadre erano appaiate in classifica a 10 punti ed era necessario che una delle due si superasse in classifica perché una era di troppo. Il campionato però si fa ancora più intrigante per la lotta ai play off, in quanto otto squadre sono racchiuse in un fazzoletto di sei punti, e ci vorranno ancora ulteriori giornate di campionato per constatare effettivamente chi la spunterà. L'Aliano sembra che faccia un campionato a parte e quindi bisogna cercare almeno un posto per le rimanenti quattro posizioni da qui alla fine del campionato. La sconfitta per il Barricelle non pregiudica un'uscita anticipata dai giochi ed è per questo che gli uomini di Varalla devono crederci fino in fondo. Per i valligiani inizialmente le cose si erano messe anche bene tra l'altro. Dopo tre minuti Lauria sfruttava su punizione un errore di E. Numera che si faceva sfuggire la sfera dalle mani. Gli jonici pareggiavano al 9' con C. Di Leo,
vero mattatore dell'incontro, a porta sguarnita. Però il Barricelle si rimboccava le maniche e si riportava in vantaggio con Ponzio su un passaggio dettato da Lauria (11'). Il 3-1 veniva servito da Lovito che colpiva direttamente su calcio di punizione (13'). I padroni di casa sembrano avere il controllo della gara in mano ma incredibilmente mollano la presa. Il Real Nova Siri arriva al pareggio con R. Di Leo e Panio tra il 20' e il 22'. Ma la squadra di Favale non intende fermarsi. Nei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara segna il doppio vantaggio con altri due gol
di C. Di Leo. Nel secondo tempo lo stesso C. Di Leo non intende fermarsi e tra il 3' e il 5' sigla la sua “cinquina” personale. Il Barricelle ha un sussulto d'orgoglio e due volte con Ponzio riduce il distacco (6' e 20'). E' solo illusione perché Panio con altri due gol e Longaretti spengono le riaccese speranze dei locali (26', 27' e 28'). Allo scadere ancora una volta Ponzio ascrive il suo nome tra i marcatori e il suo avversario Panio fissa nel recupero con una “quaterna” personale il definitivo 11-6 per la sua squadra. Biagio Bianculli sport@luedi.it
MONTALBANO SHAOLIN S.
4 6
LIBERTAS MONTALBANO: Falzone, Sergio D., Sergio E., Dublo, Celano, Sansone, Hablouji, Casulli, Lombardi, Grieco, Rina, Damiano. All.: Loffredo. SHAOLIN SOCCER: Delfino, Calvello, Pino, Telesca V., Barbella, Giordano, Santarsiero, Fortarezza, Vaccaro, Telesca G., Scocuzzo, Pastore. All.: Gruosso. ARBITRI: Tucci di Bernalda e Pagano di Moliterno. RETI: 15' pt Giordano (S), 24' pt Vaccaro (S), 29' pt Santarsiero (S), 1' st Rina (LM), 3' st Hablouji (LM), 18' st Fortarezza (S), 23' st Sansone (LM), 25' st, 28' st Pastore (S), 30' st Sergio E. (LM). NOTE: Ammonito: Fortarezza (S). Spettatori: 30 circa.
Vito Santarsiero dello Shaolin Soccer
SCANZANO IONICO - Lo Shaolin Soccer di mister Gruosso ha abbandonato momentaneamente le “sabbie mobili” della classifica di serie C1. Grazie al primo sorriso stagionale esterno sulla “cenerentola” Libertas Montalbano (4-6 lo score finale), gli oranges si sono proiettati a quota sette punti in graduatoria, sopravanzando il Fecip Pisticci ed il Grassano (rispettivamente sconfitti in casa dal Futsal ed in trasferta dal Borussia Pleiade). Sul campo di Scanzano Ionico, lo Shaolin Soccer ha chiuso praticamente i conti nella prima frazione di gioco, portandosi in triplo vantaggio, grazie a Giordano, Vaccaro e Santarsiero. A nulla è servita la parziale rimonta della compagine guidata da Loffredo all'inizio dei secondi trenta minuti di gioco. Dopo un avvio di gara sostanzialmente equilibrato, è il quintetto potentino a sbloccare la contesa con un bel guizzo di Giordano, abile a trovare impreparata la diga difensiva locale. Siamo al quarto d'ora della prima frazione. Lo Shaolin Soccer affonda decisamente il colpo e, nel giro di cinque minuti, mette in cassaforte il risultato. Al 24' Vaccaro fa bis, mentre al 29' la terza realizzazione è servita su un piatto d'argento da Santarsiero con un bel calcio da fermo. La Libertas Montalbano non demorde e nella ripresa
rientra in campo molto più determinata e concentrata. Infatti, il team materano sembra intenzionato a ribaltare il pesante passivo di svantaggio, maturato nei primi trenta minuti (0-3). Rina accorcia immediatamente le distanze dopo una manciata di secondi (1'). Si ripete Hablouji, bravo ad approfittare, nel migliore dei modi, di una disattenzione degli ospiti (3'). Il Montalbano è intenzionato ad impattare la contesa, ma deve fare i conti con la verve realizzativa di Fortarezza, che cala il poker potentino (18'). La Libertas non ha più nulla da perdere e si produce in fase offensiva nel disperato tentativo di riacciuffare il risultato. Il 3-4 è opera di Sansone (23'). A questo punto del match si scatena Daniele Pastore con la sua personalissima doppietta: il pokerissimo arriva al 25', mentre il set tennistico viene calato 3' più tardi (28'). La squadra “maglia nera” della graduatoria ha un sussulto d'orgoglio proprio allo scadere del confronto, ma non serve praticamente a nulla la rete di Sergio E. (30'). Nel prossimo turno, lo Shaolin Soccer è atteso dalla delicata sfida interna contro la capolista Borussia Pleiade, mentre la Libertas Montalbano farà visita alla Dinamo Marconia. Donato Pavese sport@luedi.it
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50 Sport
Basket D Varato il calendario del torneo regionale
Il derby materano all’inizio del nuovo anno 4ª giornata
and.28/11/09
rit.20/02/10
5ª giornata
and.05/12/09
rit.27/02/10
6ª giornata
and.12/12/09
rit.06/03/10
1ª giornata
and.07/11/09
rit.30/01/10
3ª giornata
2ª giornata
and.14/11/09
rit.06/02/10
and.21/11/09
rit.13/02/10
OLIMPIA MELFI-SALANDRA LEPORE PZ - VIRTUS MATERA BK GENZANO-CIUMNERA PZ PIELLE MATERA- INVICTA PZ
SALANDRA-PIELLE MATERA INVICTA PZ- BK GENZANO CIUMNERA PZ - LEPORE PZ VIRTUS MT - VALDAGRI
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RIPOSA VALDAGRI
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7ª giornata
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8ª giornata
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rit.20/03/10
9ª giornata
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OLIMPIA MELFI -PIELLE MT VALDAGRI - LEPORE PZ CIUMNERA PZ - SALANDRA VIRTUS MT - BK GENZANO
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Calcio a 5 C2 girone A I due team restano appaiati al secondo posto
Un pareggio a suon di gol Avis Vietri e Sacro Cuore Venosa devono accontentarsi di un punto VIETRI S. CUORE VENOSA
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Tennis Suo il successo nel “Junior Rachets” di Policoro
Il piccolo Gabriele Galeazzo ha battuto la concorrenza
VIETRI: Pitta, Calviello F., Caputo, Nappi, Pantalena, Magro, Papa, Zirpoli, Macellaro G. All. Zirpoli S.C. VENOSA: Scatamacchia, Zotta, Checa, Pescuma, Briscese, D'Errico, Paulangelo, Muccili, Martone, Scoca, Di Nardo. Dir. Acc.: Martone V. ARBITRO: Diotisalvi di Potenza RETI: 10', 18' e 54' Scoca (SCV), 33',50' e 58' Pantalena (V), 35', Paulangelo (SCV), 38' Magro (V), 42' Calviello (V), 47' Briscese (SCV). NOTE: Spettatori una sessantina. Ammonito Pescuma del S.C. Venosa. Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Finisce con uno spettacolare 5-5 la splendida ed emozionante partita il matchclou della giornata tra il Vietri ed il Sacro Cuore Venosa, al “Pala Santa Domenica” di Vietri. Dopo essere andato sotto di due reti nel primo tempo, il Vietri nella seconda frazione è stato più determinato ed ha agguantato un meritato pareggio. Al 10' c'è già il vantaggio ospite. Di scussissimo fallo di Papa, sulla punizione va Scoca che grazie ad una deviazione porta in vantaggio gli ospiti. Reazione vietrese al 15' con Calviello, ma il suo tiro è parato. Al 18' il raddoppio ospite: Scoca fa tutto da solo e dal limite calcia in porta, ancora una deviazione ed è la sua doppietta personale. Al 25' il Vietri prova ad accorciare, ma la punizione di Calviello e il seguente tiro di Macellaro G. sono preda del portiere. Nella seconda frazione il Vietri va in gol al 33' con Pantalena, che approfitta di un tiro di Papa da centrocampo e gonfia la rete. Ma dopo due minuti Paulangelo riporta il Venosa davanti di due gol grazie all'assist di Scoca, uno dei migliori del S.C. Venosa. Al 38' accorcia di nuovo il Vietri con Magro, che grazie all'assist di Zir-
Serafino Pantalena del Vietri
poli batte Scatamacchia (splendidi alcuni suoi interventi) con un rasoterra angolato. Al 40' Caputo del Vietri sbaglia a tu per tu con l'estremo ospite, all 42' Calviello porta in parità il match dopo averci provato due volte nella stessa azione. La partita si fa sempre più combattuta e Briscese al 47', approfittando di un angolo di D'Errico, porta il Venosa sul 4-3 con un tiro di prima intenzione. Ma è un batti e ribatti continuo: al 50' Papa dalla difesa libera Nappi, cross in mezzo, s'invola ancora Pantalena e sigla il 4-4. Doccia fredda per il Vietri a sei minuti dal termine. Ancora Scoca porta in vantaggio i suoi dopo un'azione Paulangelo-D'Errico, con passaggio finale al centravanti venosino, per il 4-5. Ma il Vietri prima si fa parare un tiro libero con Papa e poi al 58' ancora da tiro libero Pantalena punisce Scatamacchia e fissa il punteggio finale sul pari cinque. Claudio Buono sport@luedi.it
POLICORO - Continuano le conferme sportive per il Circolo tennis Policoro (CtP) guidato da Gerardo Galeazzo. Infatti nei giorni scorsi in quel di Cosenza si è disputato il torneo nazionale under 10 maschile “Junior Rachets” presso il Circolo tennis Marano Marchesato di Cosenza. All'appuntamento tennistico non ha fatto mancare la propria presenza il rappresentante lucano del C.t. Matera al quale è iscritto, in questo caso il giovanissimo Gabriele Galeazzo (figlio di Gerardo), perché si è trattato della prima edizione del torneo e dunque un battesimo importante al quale il tennista di Policoro non si poteva esimere di giocare. E il risultato è stato entusiasmante battendo al fotofinish il parigrado Faustino Morrone di dieci anni tesserato al Circolo tennis Zeus dopo un'avvincente partita al meglio dei due set su tre: 7/5-6/4 lo score finale durante un'ora e mezza altalenante di emozioni in cui gli atleti si sono spesi al massimo delle proprie energie per conquistare il titolo finale di campione dello “Junior Rachets”, inaugurando così il torneo nel migliore dei modi scrivendo il proprio nome nell'albo di questo torneo calabrese. Ma prima di aver messo in bacheca l'ennesimo trofeo stagionale, Gabriele
Gabriele Galeazzo e Faustino Morrone
Galeazzo ha dovuto incrociare la racchetta nei quarti di finale con Silvano Veltri (2000) del Circolo tennis Amantea (Cs) sbarazzandosi dell'avversario con un doppio 6/0 e archiviando la gara in poco tempo; nella semifinale il tennista lucano si è ritrovato di fronte un altro atleta calabrese, Mattia Simonetta, del Circolo tennis Catanzaro e il punteggio finale è stato pressappoco lo stesso: 6/0-6/2 e poi in finale ha fatto svanire il sogno, solo accarezzato, di Faustino Morrone come già
Scherma L’atleta della Schermistica Lucana è la migliore nel fioretto
narrato sopra. Per il giovanissimo Galeazzo, allenato da Vincenzo Fiore, si tratta della decima finale dall'inizio dell'anno di cui sei vinte: Matera, Bari, Policoro, Potenza Lauria e Cosenza; mentre le altre quattro sono state disputate a Mesagne (Br), Foggia, Policoro (Mt) (si sono giocati più tornei), Palagiano (Ta). Nelle prossime settimana sarà sui rettangoli di gioco di Bari, Roma e Palagiano. Gabriele Elia sport@luedi.it
ilSudoku
Lucrezia Lauria vittoriosa a Reggio Calabria NON CONOSCE soste l'attività della Società Schermistica Lucana Potenza. Nel corso del fine settimana appena trascorso, infatti quattro atleti del sodalizio presieduto da Rocchina Esposito hanno preso parte a Reggio Calabria alla gara valevole per la seconda giornata della prima prova di qualificazione, zona sud per il Gran Premio Assoluti. Ebbene il risultato maggiore è stato ottenuto da Lucrezia Lauria che ha vinto la manifestazione nel fioretto femminile, superando la pugliese Laura Lotti di Ostuni con il punteggio di 15 a 9. Al terzo posto si sono classificate Alice Cascone di Ragusa e Eleonora Di Guardo di Modica. Alla manifestazione, sempre nel fioretto ha preso parte Giulia Tricarico che nel ripescaggio si è classificata al quinto posto, ottenendo di fatto la qualificazione per la prima prova na-
zionale giovani che avrà svolgimento a Ragusa. Nel fioretto Nel fioretto maschile ottima prestazione per Edoardo Bellino giunto terzo, positiva, anche la prova di Francesco D'Aquino che ha raggiunto il nono posto. Entrambi gli atleti si sono classificati per la prova di La Spezia. Intanto la società potentina sarà ai nastri di partenza sabato e domenica prossima a Trani per la categoria under 14. La prova di Reggio Calabria è stata di buon livello tecnico e agonistico, ciò conferma la bontà del lavoro svolto finora dagli addetti ai lavori della Società Schermistica Lucana Potenza. Buoni risultati dunque per gli atleti di tecnici Omar Joseph De Carlo e Pino Pinto che continuano a far breccia nel panorama nazionale, sempre relativamente in ambito giovanile. f.menonna@luedi.it
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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Sport 51
Martedì 3 novembre 2009
LOTTO&CONCORSI DAMA
Martedì 3 novembre 2009
Centrati un ambo e due estratti con le nostre previsioni
Cadenza 4 su due ruote di GIOIA GASPARINI ROMA – L’ultima estrazione di ottobre ha visto la contemporanea uscita di due numeri “centenari”: il 90 (la paura) di Venezia pescato dopo 103 turni e il 31 (il padrone di casa" sulla ruota Nazionale dopo 101 ritardi. Resiste ancora il 22 (il pazzo) di Cagliari che ha raggiunto quota 141. Alle sue spalle con 101 assenze troviamo l'88 (il panettiere) capolista di Firenze. Altri ritardatari che non possiamo più considerare tali sono il 23 quarto di Bari uscito dopo 52 sorteggi negativi, il 16 e il 40 noni di Cagliari dopo 39 assenze, il 5 ottavo di Genova dopo 46 turni, il 29 e il 38 terzo e nono di Napoli dopo 49 e 33 mancati riscontri, il 60 quinto di Palermo dopo 43 ritardi, il 2 nono di Roma dopo 50 turni, il 46 secondo di Venezia dopo 66 assenze. Fra le combinazioni numeriche in evidenza il terno di cadenza 9 (9-6979) a Firenze, il terno di figura 2 (2029-38) a Napoli e quello di figura 8 (44-53-62) a Palermo, il terno di numeretti (2-4-7) a Roma e gli ambi gemelli 11-66 a Bari e 44-55 a Cagliari. NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 31 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo i numeri della cadenza 2 con la serie 2-32-52-72-82 e quelli della figura del 5 con la serie 523-41-59-68. Previsione speciale 1441 per estratto ed ambo. BARI - La cadenza del 9 è attesa da 73 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cifra 7 con la combinazione 7-37-7077-87. Previsione speciale 49-50 per estratto ed ambo. CAGLIARI -I numeri di finale 7 sono in forte ritardo, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 17-37-4767-77. In alternativa la ventina con la combinazione 21-23-25-27-28. Previsione speciale 22-29 per estratto ed ambo. FIRENZE - Da 68 estrazioni la controfigura del 9 non sviluppa combinazioni vincenti, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Buona anche la figura del 3 con la cinquina 12-30-48-66-75. Previsione speciale 87-88 per estratto ed ambo GENOVA - Da 80 estrazioni la figura del 2 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-5674. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-34-54-84. Previsio-
67 50 22 88 43 47 72 24 90 4 69 ne speciale 20-89 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno la figura del 9 con la serie 36-45-54-63-90 e la cadenza del 7 con la cinquina 7-1727-47-57. Previsione speciale 11-47 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 2 con a serie 22-32-42-62-82 e la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 72-81 per estratto ed ambo. PALERMO -Per ambo segnaliamo la controfigura del 6 con la serie 17-2839-50-61. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74. Previsione speciale 4-22 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo proposto la controfigura del 4 ed è uscito l'ambo 426. La cadenza del 3 con la serie 1323-33-53-63 e la decina del 20 con la combinazione 25-26-27-28-29 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 47-63 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51 e la cadenza del 5 con la cinquina 5-1535-55-75. Previsione speciale 19-36 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 90 della previsione speciale.La figura del 6 con la serie 6-15-24-42-69 e la
76 78 141 101 76 95 93 69 81 73 50
56 17 37 65 34 70 7 22 28 89 38
69 73 91 87 73 78 78 54 68 71 49
57 36 77 86 58 45 42 51 32 10 82
53 52 72 75 67 56 39 50 64 51 40
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 77 85 55 63 80 90
Frequenza 125 119 117 116 115 115 114 114 112 112
Numero 78 46 7 35 57 2 27 79 48 53
Ritardo 53 52 42 42 33 31 30 30 29 29
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 3 novembre 2009 Roma e Tutte 38, 16, 28, 33, 52, 50 Napoli, Firenze e Tutte 36, 14, 26, 31, 50, 48 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 5 novembre 2009 Roma e Tutte 40, 18, 30, 35, 54, 52 Napoli, Firenze e Tutte 38, 16, 28, 33, 52, 50
UNIDICI RUOTE
designato Salvatore Arrigo e Simona Pagani e del Consiglio federale che, d’intesa con gli organizzatori, ha elevato di ulteriori due posti il numero dei partecipanti, si riporta di seguito l’elenco degli atleti ammessi (con il relativo punteggio Elo massimo) e la suddivisione dei gruppi di gioco, fino al quinto posto. Partiamo dal 2° Gruppo, 1) Gianluca
Pronostico concorso n. 132 (del 03/11/2009) 18 20 43 44 49 60 66 72
PREVISIONI
“Italiana”, l’elenco degli ammessi ai Campionati italiani D'amato 4279 punti Elo; 2) Marco Capaccioli 4112; 3) Gilberto Tedeschi 4097;4) Mirko Mancini 4094; 5) Pasquale Ambrosio 4023. Questi infine i primi cinque ammessi nel 3° Gruppo: 1) Spartaco Tintori 3178 punti Elo; 2) Elizier Ferrieri 3158; 3) Piero Greganti 3145; 4 Francesco Senatore 3144; 5 Mario Rigotti 3138.
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana.
Bianco muove e vince
Lettera A Aghi da cucire 1 “ d’oro 1-90 Aglio 37-40 Agnelli 12-53 Agricoltore 35 Agrumi 41 Ala 76 Alba 5-52 Albergatore 5-24 Albergo 30 Alberi 10-40 “ con frutti 11-45 “ fioriti 11-65 “ di nave 48 Albicocco 61
Soluzione dama: 18-13! 15x31 (si perde pure con 15x29); 26-29 2x11; 13x24 e bianco vince
inoltre il M° Gaetano Mazzilli, giocatoredesignato dalPresidente Fid. Gli altri, infine, sono stati ammessi in base al punteggio Elo. In funzione di quanto sopra riportato i restanti posti da assegnare sulla base del punteggio Elo massimo sono stati elevati da 9 iniziali a 12, ammettendo dunque i seguenti atleti: GM° Mirco De Grandis (picco elo 5535); GM° Daniele Berté (5185); M° Gerardo Cortese (5084); M° Gianni Sardu (5072); M° Diego Signorini (5023); M° Pierluigi Perani (5003); M° Giuseppe Secchi (4945); M° Alessandro Milani (4825); M° Franco Manetti (4761); M° Santo Lo Galbo (4696); M° Marcello Fantozzi (4456); M° Antonio De Vittorio (4345). Eventuale riserva il M° Alessandro Malotti. Per quantoriguarda invece il 51° CampionatoItaliano 2° e 3° gruppo (in programma a Tirrenia (PI) dal 19 al 22 novembre), sulla base delle richieste pervenute, nonché delle indicazioni di accettare eventualmente il passaggio dell’iscrizione dall’Assoluto al 2° gruppo, vista l’indicazione del Presidente Fid che ha
41 62 27 48 62 3 24 48 63 70 52
cadenza del 3 con la cinquina 13-2333-43-53 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 11-30 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 18-50-66, 27-33-89, 10-43-90, 22-63-85, 4-3970.
di FRANCESCO SENATORE
CON riferimento ai Campionati italiani Assoluto e 2° e 3° Gruppo sono state completate le iscrizioni il cui termine ultimo era stato fissato per lo scorso 27 ottobre. La segreteria Fid ha raccolto la bellezza di 91 richieste di ammissione a fronte dei70 postidisponibili. Per il 72° Campionato Italiano Assoluto (in programma a Lovere (BG) dal 9 al 15 novembre) sono stati ammessi 20 atleti selezionati dalla Commissione Tecnica Federale. Ammessi di diritto: 1) Il campione italiano assoluto in carica GM° Mario Fero; 2) Il vincitore della Coppa Italia 2008 GM° Paolo Faleo; 3) I primi due classificati dei tornei del 2009: Terracina (7-8 marzo): (1° GM Mario Fero già qualificato), M° Francesco Gitto (2°); Patù Terra di Leuca (30-31 maggio): M° Michele Maijnelli (1°), M° Giovanni Catanzaro (2°); Romano di Lombardia (27 sett.): Gianmarco Ronda (1°), (2° M° Michele Maijnelli già qualificato). Il 1° classificato dei tornei del 2009: Coppa Sardegna (27 sett.) M° Salvatore Usai; Canicattini Bagni (24-25 ott.) (il M° Carmelo Sciutononha richiestodipartecipare). E’ stato ammesso
63 57 84 82 69 63 42 53 65 56 45
Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)
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Martedì 3 novembre 2009
Da Toronto una mail di ringraziamento al Quotidiano
Il documentario sarà ultimato a fine febbraio e uscirà in inglese e italiano
Il ritorno di Katalin nella Terra dei castelli La regista stregata dai tesori della Basilicata di FRANCO CACCIATORE MELFI - La regista canadese Katalin Eszterhai, che ai primi del mese di ottobre aveva girato in Basilicata il suo documentario sulla regione, con il direttore della fotografia Gorge Lajtai, dà al filmato il titolo da noi suggerito. Durante le riprese a Melfi, la regista ci concesse un'intervista in esclusiva. Alla nostra domanda sul titolo del documentario Katalin ci disse che era da definirsi. Ne chiedemmo uno provvisorio e la regista girò a noi la domanda. Da parte nostra proponemmo, appunto, “Terra dei castelli”, che fu accettato nell'attesa di una titolazione definitiva. Oggi Katalin ci invia un e-mail per dirsi «felice del nostro articolo» e nel contempo ci comunica di un possibile ritorno, nella «bellissima regione che chiamo: Basilicata, la terra dei castelli». Questo, dunque, il titolo del documentario. La regista poi parla ancora della regione, che definisce «vero dono da apprezzare per i colori della natura, la sua storia, il profumo della terra, il profumo del mare, il suono del silenzio, la carezza del vento, elementi da guardare con il cuore e non soltanto con gli occhi». Non manca annotare un nostro refuso, aggiungendo «ma l'importante è che i lucani sappiano del filmato». Si tratta dell'audience della trasmissione “Italia senza confini”, nella quale sarà inserito il documentario della Basilicata, che precisa essere di ben 12 milioni di telespettatori. Insiste poi sull'autentica
scoperta che la regione sarà per molti, quasi un viaggio a ritroso per i tanti italiani che popolano il Canada, per ritrovare «i suoi innumerevoli tesori, le sue leggende, il suo cibo e la gente che insieme crea una bellissima armonia, tanto che visitare la Basilicata sarà quasi un obbligo per regalarsi piaceri nascosti». Katalin e il direttore della fotografia Lajtai, come detto, dovrebbero ritornare nella regione in dicembre, approfittando di una loro tappa a Budapest per la realizzazione di altro documentario sull'Ungheria. Ovviamente sempre in col-
La sagra Il trionfo della castagna alla festa di San Gerardo di FRANCESCO MENONNA POTENZA - Una festa in tema con il periodo. La castagnata, organizzata dall'Associazione San Gerardo La Porta di Potenza, presso Largo Pignatari, nell'ambito della kermesse promossa di concerto con il Comune di Potenza, la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza ha fatto breccia e ottenuto successo di pubblico e appassionati. Tanta gente, infatti ha assaltato lo stand organizzato dalla medesima organizzazione cittadina, presieduta da don Vito Telesca, parroco della Cattedrale di San Gerardo, e, gestita, per l'occasione da Gaetano Espo-
di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Un nuovo negozio di prodotti tipici esclusivamente lucani in pieno centro a Matera. Si chiama “L'abbondanza Lucana”ed è stato inaugurato in piazza San Francesco, in una zona altamente frequentata da turisti. Il nuovo punto vendita nasce dall'esperienza di Francesco Abbondanza titolare dell'apprezzato ristorante “Lucanerie” con l'intento di diffondere i sapori di una terra incontaminata, ricca di tradizioni, storia e cultura. Attraverso un'accurata selezione di prodotti come pasta, formaggi stagionati, conserve, miele, biscotti, vini e dolci “L'abbondanza Lucana” vuole offrire la possibilità di assaporare gli innumerevoli ed unici sapori della cucina lucana, legata ancora oggi alle secolari tradizioni culinarie e ai metodi di lavorazione dei prodotti fedeli a quanto tramandato da generazioni. «L'amore per i prodotti della mia terra che da anni utilizzo nel ristorante -afferma il titolare- mi ha suggerito la possibili-
h
laborazione con l'Apt, che ha stabilito questa intesa. Il loro ritorno si renderebbe necessario per completare alcune immagini non girate a causa della pioggia, così «a Ferrandina per la preparazione del famoso olio maiatica, a Matera per il suo pane e poi Montescaglioso e Palazzo San Gervasio». In quanto all'uscita del documentario ci informa che sarà ultimato verso la fine di febbraio ed uscirà nella doppia versione in lingua italiana e inglese. Non ci resta che attendere. cultura@luedi.it
sito. Una festa che inteso accomunare le vocazioni del territorio, vista la più celebre manifestazione di Melfi in onore del marroncino omonimo. Ebbene, per una serata (dalle 20 alle 24) Largo Pignatari è stata meta di curiosi, appassionati e volontari, spinti dalla proverbiale passione e, ovviamente dall'immancabile appetito verso il prodotto tipico della terra lucana nel mese di ottobre, la castagna. Un prodotto che ormai è in netta crescita sul piano dei consensi, della qualità e della produzione, che ha raggiunto ottimi livelli, fatta eccezione per le zone dello Jonio e del Tirreno, attratte in questo periodo
da altre manifestazioni, tutte legate ai prodotti del mare, pesce in primis. Un prodotto, la castagna leggero e appetitoso che viene servito nelle tavole, dopo una cottura di dieci minuti, il canonico taglio e la cura di ogni piccolo ma gustoso particolare, adatto a recepire le domande e la… fame dei lucani. La castagna, degna trionfatrice dei mesi di ottobre e novembre è stata la protagonista di una serata molto bella, arricchita peraltro dalla presenza di tanti esperti, giunti in città da diverse zone della provincia, in primis Grumento Nova. La castagnata è stata l'occasione per fare socializzazione, voglia di
creare nuovi interessi in città e quel giusto mix che serve a creare un connubio sempre maggiore tra il palato dei degustatori e la passione forte e sempre in crescita. Un mercato, quello della castagna legato anche al clima, visto che dopo la prima decade di novembre il prodotto risente delle condizioni atmosferiche, spesso avverse che ne condizionano coltivazione, produzione e ovviamente messa in tavola. Dieci minuti per servirla, degustarla e giudicare la bontà del prodotto. Questa è la castagna, questa è stata la castagnata. L'Associazione San Gerardo La Porta ha colto nel segno. f.menonna@luedi.it
“L’abbondanza lucana” in tavola tà di incrementare le loro diffusione attraverso il punto vendita. Così è nata l'idea di aprire questo nuovo punto vendita in cui oltre all'enogastronomia prodotti più nota della Basilicata si trovano anche prelibatezze di nicchia o ancora poco conosciute come i Pistacchi di Stigliano, che sono ottimi in pasticceria». I prodotti esposti in un negozio dagli arredi semplici ma curati nel design, rappresentano un bouquet di specialità unico nel suo genere selezionati personalmente da Francesco e da su moglie che, quasi ogni anno, trascorrono il loro periodo di ferie girando tra le contrade lucane a scoprire piccole aziende dove si
fanno limitatissime produzioni ma di grande qualità. «La nostra -continua Abbondanza- è una regione che ha saputo conservare metodi di coltivazione biologici, pascoli incontaminati, boschi ricchi di vegetazione, acque pure, candidandosi in Europa come un'isola di sapori autentici e di tradizioni gastronomiche. Questo è il vero valore aggiunto dei prodotti che commercializziamo. La cucina lucana è da sempre una sapiente unione di prodotti semplici e genuini; la sua originalità sta nella capacità di trarre sapori dalle cosepiù genuine,di miscelare le spezie esaltando anche i piatti più poveri. Io ho soltanto selezionato
delizie di 25 produttori biologici che di solito sono nella dispensa del mio ristorante. In qualche caso ho dovuto superare anche la reticenza dei produttori nell'andare su un mercato più vasto perché abituati davvero a fare prodotti a km zero, cioè a venderli solo in paese». Per chi acquista c'è la certezza di portarsi a casa prodotti di filiera controllati, selezionati con passione e meticolosità, al fine di garantire un'elevata qualità con l'intento di contribuire alla diffusione del gusto e del sapore tipico.
Carnet In Toscana gemellaggio di sapori STIGLIANO - A Campiglia domani il gemellaggio è tra Toscana e Basilicata. Alla scoperta di crespelle lucane, baccalà e laganedd. La gastronomia lucana sale in Valdorcia con Girogustando. Al ristorante “I Tre Rioni” di Campiglia d'Orcia, arriverà dall'entroterralucano ilristorante “Rosa dei Venti” di Stigliano. Lavorando fianco a fianco in cucina per realizzare un menù a quattro mani, i due chef si scambieranno il rispettivo “sapere culinario” sviluppatonegli anniall'insegna della cucina raffinata, per esaltare i sapori della Toscana e della Basilicata. Una “panoramica” di ortaggi aprirà il percorso di degustazione, seguita da una Reginetta con mollica e baccalà. Un medaglione di maiale tartufato precederà il baccalà fritto, l'accoppiamento di dessert proporrà infine “laganedd” e “pastatedd”, i dolci che contraddistinguono per tradizione le tavole delle famiglie lucane nel periodo natalizio. Come di consueto, il pubblico sarà coinvolto in serata con i “Giro-quiz” per aggiudicarsi gli ingressi omaggio alla Mostra di Federico Barocci in corso a Siena. Emilia Manco
Potenza nelle foto di Guareschi POTENZA - E' ancora visitabile la mostra filatelica, fotografica e documentaria "Potenza nelle fotografie di Giovannino Guareschi - 1934-35", presso l'Associazione Filatelica Culturale "Isabella Morra" di Potenza. Una esposizione dedicata allo scrittore e giornalista parmense che 75 anni fa soggiornò nel capoluogo lucano per frequentare la Scuola di allievi Ufficiali di Complemento nella Caserma Lucania. Fu in questo lasso di tempo che con i suoi clic prese a catturare scene di vita di caserma e, nelle ore di libera uscita, quelle della città e della vita dei suoi abitanti. Le foto raccontano uno spaccato della nostra storia cittadina in cui la miseria autentica faceva da padrona: volti di bambini, di donne in costume provenienti anche da paesi vicini, uomini con i vestiti della festa o coperti di stracci e fasce sulle gambe, la venditrice di latte, la fotografa, il pizzardone. Ai limiti della civiltà, i documenti iconografici testimoniano le condizioni di vitadegli abitanti di Potenza in piena epoca fascista. Non una denuncia, quella del Guareschi, ma uno sguardo curioso e divertito, capace di cogliere la vita della gente, soprattutto dei bambini e dei ragazzi. L'esposizione è aperta al pubblico dalle 18 alle 20, presso l'associazione in via Pisacane 5.
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Cultura&Spettacoli
Ottavo figlio per Mel
Martedì 3 novembre 2009
Deep uomo grazie ai figli
Ottavo figlio per Mel Gibson. La sua compagna russa, Oksana Grigorieva, ha dato alla luce una bimba, nata con qualche settimana di anticipo sul termine. Lo ha riferito il sito Radaronline.com, senza fornire altri dettagli. Gibson ha già sette figli dalla prima moglie Robyn, che ad aprile ha presentato domanda didivorzio dopo 28 anni di matrimonio. La Grigorieva, un’ex modella che ora fa la cantante, ha già un figlio da Timothy Dalton.
Tutti pazzi per Aznavour
Cosa mi rende uomo? L’essere un bravo papà. Parola di Johnny Depp che, intervistato dal settimanale «Grazia», racconta particolari della sua vita. «Essere un bravo papà per i miei figli Jack e Lily Rose: è tutto ciò che desidero – spiega – . Sul lavoro credochenon sareibravoaindossare i panni dell’eroe tipo Superman, preferisco il fascino del cattivo, ma nella vita privata, l’unica cosa di cui mi importa è essere un superpapà».
E' scoppiata su Internet la “caccia al biglietto» per il concerto che venerdì Charles Aznavour terrà al Politeama di Catanzaro. E i prezzi che circolano nella rete sono altissimi, fino a 300 euro. A renderlo noto è la direzione del teatro che invita gli interessati ad acquistare gli ultimi tagliandi disponibili (circa cinquanta) al botteghino o attraverso il sistema on line del sito ufficiale.
Domani la cerimonia. Riposerà nella cripta del Famedio accanto ai “grandi” di Milano Accolta la richiesta del sindaco Moratti
Funerali di Stato per Alda Merini MILANO– Camera ardente a Palazzo Marino, funerali di stato in Duomo e sepoltura nel Tempio della Gloria, al Cimitero Monumentale: Milano tributerà il massimo degli onori per la sua poetessa, Alda Merini, morta ieri all’età di 78 anni. Il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta arrivata direttamente dal sindaco Letizia Moratti di accordare alla scrittrice le esequie solenni nella cattedrale simbolo del capoluogo lombardo, come era stato il 12 settembre scorso per il presentatore tv Mike Bongiorno.La cerimoniareligiosa, sarà officiata domani, alle 14, dal vicario episcopale della Curia delegato per la Cultura, Franco Giulio Brambilla.«Sarà unacerimoniaimportante – ha affermato Letizia Moratti –Alda Merini è stata una figura che ha attraversato la storia e la cultura della nostra città, donando riflessioni importanti al Paese». Per testimoniare l’attaccamento della città alla sua poetessa, il Comune di Milano allestirà la camera ardente nella la sala Alessi, la più prestigiosa del municipio di Palazzo Marino, che resterà aperta per tutta la giornata di oggi, dalle 9,30 alle 20,30 e nella mattinata di mercoledì fino alle 12. Non solo: su proposta del sindaco Moratti l'amministrazione ha deciso di dare a Alda Merini anche la sepoltura nellacriptadel FamediodelCimitero Monumentale. «Mi pare un gesto molto proprio quello che il sindaco Letizia Moratti ha compiuto proponendo per Alda Merini la sepoltura al Famedio», è stato il plauso del presidente della Provincia Guido Podestà. Alda Merini riposerà così tra i Grandi che hanno scritto la storia della città, vicino all’amico Giovanni Raboni, al cantante Giorgio Gaber e al drammaturgo Paolo Grassi. Per tutta la giornata la casa della poetessa sul Naviglio Grande è stata meta di un incessante pellegrinaggio di tanti milanesi che hanno voluto dimostrarel’affetto perla loro Alda davanti al palazzo sulla ripa di Porta Ticinese dove la scrittrice viveva. Su quel portone il Comune apporrà una targa alla memoria e l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory ha già annunciato che intitolerà alla Merini una festa della poesia il prossimo 21 marzo, giorno del compleanno della scrittrice. Di certo ad Alda Merini avrebbe fatto piacere essere ricordata nel primo giorno di primavera. E sarebbe stata riconoscente per l’onore dei funerali in Duomo. Proprio nella cattedrale di Milano il 13 ottobre del 2006 Alda Merini presentò il suo “Poema della Croce” in uno spettacolo di versi e musica con l’amico cantante Giovanni Nuti.
La Mostra
Con Mirella Momente tra smalti e acrilici
Alda Merini
Nuti canta un brano scritto dalla poetessa ROMA – Da venerdì 6 novembre sarà in rotazione radiofonica (e in vendita nei negozi digitali) «Una piccola ape furibonda», il brano di Giovanni Nuti che anticipa l'uscita del nuovo album del cantautore toscano prevista nel 2010. Il testo del brano è l’ultima testimonianza artistica della poetessa milanese Alda Merini che, con Giovanni Nuti, dal 1994 ha costituito un sodalizio umano e artistico (musical-poetico), concretizzatosi in dischi e concerti. Anche in questo nuovo progetto Gio-
di BIAGIO TARASCO LA SUA è stata definita l'opera di una Fellini donna, al termine della Rassegna “Donne d'amore - monologhi al femminile”, tenutasi recentemente al Teatro Sala Placet di Roma, a cura di Virginia Barrett e Carlangelo Scillamà. L'artista materana Antonella Pagano, che non si aspettava l'accostamento al grande regista riminese, ha partecipato alla Rassegna con il “Plurilogo per un'attrice sola”, l'opera che, in forma ridotta, nel 2004 è stata scelta dal Centro di Drammaturgia europeo di Potenza per rappresentare la Basilicata al Festival del Corto Teatrale promosso dal Comune di Roma. Recitato nella Rassegna dall'attrice Elena Salvi, con la regia di Carlangelo Scillamà, il “Plurilogo” affronta uno dei temi più importanti della scena teatrale contemporanea: il rapporto tra la poesia e il teatro. «Il teatro - ha dichia-
vanni Nuti mette in musica le parole di Alda Merini, ma non poesie, come nel precedente disco «Rasoi di Seta», bensì aforismi raccolti intorno all’immagine di una «piccola ape furibonda», metafora con cui la Merini ironicamente amava definire se stessa. Il crescendo ritmico e gioiosamente rabbioso del brano asseconda la fulmineità dei pensieri meriniani. Un lavoro, il disco di Nuti, che adesso assume anche valore di testimonianza. cultura@luedi.it
stravolgo e la rimodifico». di MARIA ANNA FLUMERO Tutto si può fare e reinterMATERA - «Adopero pretare. Come nasce un quadro? smalti e acrilici». Questo ci ha detto l'artista Mirella Repentinamente e con un Momente, che dallo scorso dolce sorriso ci ha raccon1 novembre fino a martedì tato: «nasce da dentro. prossimo, espone presso il Non mi piace il genere ristorante “Il terrazzino” commerciale». Cosa rappresentano i ridi Matera, in Vico San Giuseppe, 7 (Piazza Vittorio lievi? «Le mie barriere - ha risposto l’artista - Mi riVeneto). specchiano, L' artista, perché è nella autodidatta, è mia indole nata a Padova controllarmi ma risiede a sempre». San Giovanni La mostra Lupatoto in non è itineranprovincia di te, solo alcune Verona e per delle 19 opere la prima volta saranno espoespone nella ste anche ducittà dei Sassi. rante altre moInfatti prestre in diverse cisa: «Sono città d'Italia. autodidatta in Mirella Motutte le discimente ha ricepline che pravuto iseguenti tico in dieci riconoscimenanni di lavoro, Mirella Momente ti: Accademia che vanno dalla pittura su vetro, seta, ce- del Fiorino anno 2005, inramica. In questi ultimi signita del titolo di Dama anni mi dedico solo alla pit- del Fiorino per meriti artitura, amo la ricerca ed ado- stici. Accademia del Fioripero varie tecnichee mate- no 2006: Gran Trofeo” Iutle. Il “Piatto d'Oro” e la norie (gestuale materia). «Per i mie quadri utiliz- mina di Senatrice per mezo molto i gommini dorati riti artistici culturali. La mostra materana è e amo fare i rilievi - ha detto ancora - ho iniziato con il stata inaugurata dal pittofigurativo ed ora sono nel re e critico d'arte Vito Cracas di Bari. periodo dell'astratto. Gli orari di apertura delPer ora, nelle mie opere la mostra: alle ore 10 alle c'è sempre evoluzione». Alla domanda “cos'è per ore 14 e dalle ore 17 alle ore lei la pittura” ci ha rispo- 22. sto: «fuggire la realtà. La cultura@luedi.it
Antonella una “Fellini donna” L’accostamento al regista per il suo Plurilogo per un’attrice sola Antonella Pagano tra le voci di Donne d’amore
rato Antonella Pagano - è generalmente un luogo inospitale per la poesia che rimane costretta nella messinscena». Maria Teresa Quinto, che ha interpretato il monologo della Pagano al Festival del Corto Tea-
trale, ha spiegato che «la condizione necessaria perché la poesia trovi in teatro un suo humus è che il teatro lavori poeticamente, vale a dire come musica e non come rappresentazione. Quando poesia e teatro
s'incontrano nel corpo dell'attore, allora nasce la poesia vivente. Il personaggio teatrale è il suo discorso. Si rispecchiano e si chiariscono l'un l'altro». Antonella Pagano si è trasferita da alcuni anni a Roma, senza avere mai dimenticato le sue origini lucane, come dimostrano le sue performance sui Calanchi, che sta portando in giro per l'Italia e all'estero. «Elena Salvi, -ha continuato Pagano - attrice raffinatissima, nobile animale da palcoscenico è stata la luce e il calore che hanno stirato il senso del Plurilogo, lo hanno reso palese, plausibile al pubblico estasiato dinanzi al tono di voce, alle movenze, al dischiudersi del discorso sulla rete azzurra che lasciava emergere dalla vali-
gia disposta là, come fosse stata la mia anima dentro la quale pescava. Il Plurilogo è piaciuto moltissimo anche a Virginia Barrett, che vuole metterlo in scena come regista ed interprete». La “Rassegna di monologhi al femminile” ha avuto un risvolto benefico. Sono stati infatti raccolti fondi per un progetto tutto al femminile: la Casa laboratorio per donne del villaggio di Chibumagwa, in Tanzania. Il progetto è stato voluto ed organizzato da suor Carmina Marsano, un'infaticabile missionaria che opera in Africa da 35 anni. Promosso in loco oltre che da suor Carmina anche dall'associazione di donne “Msamaria Mwena”, il progetto ha lo scopo di promuovere in Tanzania il lavoro delle donne, per garantire l'autosostentamento e la sopravvivenza e liberare da uno stato di estrema indigenza tante ragazze madri ed i loro piccoli.
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54 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
12.00
SHOW
23.25
RUBRICA
21.10
TALKSHOW
13.40
SOAPOPERA
21.10
FILM
SHOW
21.10
20.30
RUBRICA
La prova del cuoco
Rai Sport 90° minuto Champions
Giovanni Floris
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmDieci storie di bambini 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.15 -EventoVisita del Presidente della Repubblica al contingente italiano a Beirut 11.15 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Eat Parade - di musica 06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Un mondo a colori - files 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.50 -TelefilmLas Vegas 17.30 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film La donna del West con Doris Day, George Kennedy, Peter Graves - regia di Andrew V. Mclaglen (USA) - 1967 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto Shippuden 14.05 -CartoniBlue Dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy Duck 15.20 -MiniserieGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComIcarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmL'isola della paura con Vanessa Redgrave, Donald Sutherland, Christopher Lee - regia di Don Sharp (GB, Canada) 1979 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Un medico in famiglia 6 23.20 -Telegiornale Tg 1 23.25 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.40 -TelefilmHarper's Island 23.25 -RubricaRai Sport 90° minuto Champions
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk Show Ballarò 23.20 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Miniserie Il falco e la colomba 23.30 -News Matrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Out of Sight con George Clooney, Jennifer Lopez, Ving Rhames - regia di Steven Soderbergh (USA) - 1998
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Le iene show
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Documentario Impero 23.30 -Show Victor Victoria
01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaScrittori per un anno 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmUn genio, due compari, un pollo 05.15 -VideoframmentiHomo Ridens
00.50 -NewsTG 2 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -Real TvX Factor 02.05 -Film TvIl clown - Thriller 03.40 -VideoframmentiLa situazione comica
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaGAP 01.40 -RubricaPrima della prima 02.00 -AttualitĂ Rai News 24 02.10 -RubricaFuori Orario
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande Fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.10 - NewsMeteo 5 notte
23.45 -FilmDaylight - Trappola nel tunnel con S. Stallone - regia di Rob Cohen (USA) - 1996 01.55 -TelegiornaleTg4 02.20 -EVENTO Clip parade 31 - Musica
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmStrangers
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.10 -RubricaMovie Flash 01.40 -TelefilmAlla corte di Alice 02.40 -RubricaDue minuti un libro
Ronn Moss
Out of Sight
Enrico Lucci
Lilli Gruber
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Televisioni 55
MartedĂŹ 3 novembre 2009
LA SITUAZIONE A POTENZA
PANDEMIA SUINA Oggi è basilare Finora sono 17 le vittime italiane non farsi condizionare Fazio assicura:tutto sotto controllo neanche dall'influenza. Muore bimbo a Roma, due donne a Napoli
Da domani disponibile il vaccino all’Asp Si parte dall’immunizzazione dei medici Mazzeo Cicchetti: «Troppo allarmismo mediatico» a pagina 17
a pagina 6
Anno 8 n.268€ 1.00
Martedì 3 novembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Le mozioni Bersani reciprocamente non riconoscono il voto delle primarie
Pd lucano da Afghanistan Sonnessa conferma la maggioranza relativa a Speranza. Adduce smentisce Operazione dei carabinieri a Marconia di Pisticci
Industriali Oggi arriva la Marcegaglia Confronto con Fitto e Angeletti
Quando non basta vincere
Diciotto arresti Otto in carcere e dieci ai domiciliari Tutti usavano nomi in codice Si rifornivano tra Taranto e Napoli Indagini sulla morte di due giovani tossicodipendenti
Roberto Speranza
Sarà ufficializzata con la votazione dei delegati la nomina di Carrano al vertice dell’associazione lucana Antonio Paternoster
Salvatore Adduce
alle pagine 8 e 9
a pagina 10
IL CASO VIE BLU Fornitura sospetta di computer per 59mila euro alla Provincia di Potenza Le macchine comprate non avevano i requisiti previsti dal bando a pagina 13
INCENERITORE LA FENICE La Procura di Melfi nomina un consulente tecnico per valutare i dati dell’Arpab E la polizia giudiziaria acquisisce altri documenti sull’incidente
Fa discutere l’esonero di Paternoster Petrullo si “giustifica” «Avevo deciso sabato» Cessione Potenza Visentin aspetta una telefonata dai legali rossoblu
a pagina 13
nello sport
E non è l’unico caso che ha colpito l’utenza lucana.E da Rionero a Potenza ne succedono di molti i colori
L’Eurostar ritarda, 52 passeggeri in rivolta POTENZA - Due lettere giunte ieri in redazione testimoniano di problemi che i convogli di Trenitalia provocano all’utenza lucana .Anche perché, se una lettera è stata scritta da un cittadino singolo - che ne ha passate di cotte e di crude (e riguarda la tratta da Rionero a Potenza) - l’altra missiva è stata buttata giù da un intero treno, tutti i 52 passeggeri che si trovavano sull’Eurostar. a pagina 14
Matera Sono sette le società che partecipano al progetto del museo nei Sassi a pagina 27
a pagina 15
Bando Matera Già quaranta imprese con un progetto da 5 milioni I fondi messi a disposizione non bastano Straziuso: la cifra si può incrementare a pagina 26
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Le nuove leve della droga