Martedì 3 novembre 2009
Brevi dal mondo
Si prevede una settimana di freddo e di rovesci in tutta Italia
Mosca e Londra premono sull’Iran
Maltempo, pioggia per sette giorni
MOSCA – Mosca e Londra hanno accentuato ieri la pressione sul leader iraniano Mahmud Ahmadinejad, chiedendo a Teheran di fornire in tempi rapidi una risposta alle proposte dell’Aiea e del resto della comunità internazionale sull'arricchimento dell’uranio all’estero.
Il Paese trascinato in pieno inverno La Protezione civile lancia l’allarme al Sud
Pakistan, uccise altre 35 persone NEW DELHI – E' di almeno 35 morti il bilancio dell’ennesimo attentato suicida in Pakistan, portato nel cuore dell’esercito pachistano a Rawalpindi, dove ha sede il quartier generale militare del paese. Questo mentre continua l’offensiva anti-talebana nel nord ovest e le Nazioni Unite, per ragioni di sicurezza, hanno deciso di trasferire dal nord-ovest tutto il personale non essenziale.
In fuga 700 milioni di persone ATENE – Settecento milioni di persone adulte, soprattutto dall’Africa, sono pronte ad emigrare permanentemente per cercare un futuro migliore, malgrado la grave crisi economica mondiale. È quanto emerge da uno studio Gallup presentato ieri ad Atene al Terzo Forum Globale per l'Emigrazione e lo Sviluppo (Gfmd), dove il presidente dei lavori Costas Gavras ha chiesto un minuto di silenzio per gli emigranti che hanno perso la vita nel tentativo di lasciarsi alle spalle povertà e repressione.
Karadzic oggi sarà in aula L'AJA – L'ex leader serbo bosniaco, Radovan Karadzic, ha annunciato che sarà presente oggi al processo davanti al Tribunale penale internazionale dell’Aja per i crimini nell’ex Jugoslavia, dov'è imputato per crimini di guerra e genocidio. «Sarò felice di partecipare all’udienza», ha scritto Karadzic in una lettera inviata al giudice O-Gon Kwon, presidente della Corte, «spero che - ha annunciato saremo in grado di trovare una soluzione che ci porterà a un processo che non sia soltanto rapido, ma anche leale».
La pioggia ieri a Lucca
ROMA – Addio sole e temperature miti. Il maltempo ha trascinato improvvisamente il Paese nel pieno dell’inverno con pioggia e neve. Sarà così per tutta la settimana. Per questo è necessario, invita la Protezione Civile, «monitorare con attenzione» quelle situazioni a rischio idraulico e idrogeologico, soprattutto al Sud. E già si denunciano danni all’agricoltura. Secondo Coldiretti i temporali e i conseguenti allagamenti bloccheranno le semine autunnali, perchè i terreni saranno inaccessibili.
La settimana appena iniziata, nelle previsioni del Centro Meteo Epson, sarà probabilmente la più piovosa degli ultimi sei mesi per l’arrivo dall’Atlantico, in rapida successione, di quattro perturbazioni: quella giunta ieri, un’altra in arrivo nel pomeriggio di domani, una terza venerdì e una quarta, prevista per domenica. La Protezione Civile ha emesso per ieri un avviso di avverse condizioni meteorologiche: «a partire da questa mattina e per le successive 24-36 ore, rovesci o temporali anche di forte intensità».
Cucchi, indagini Blefari, l’avvocato sulla mancata accusa: «Non curata alimentazione per punizione» ROMA – La mancata alimentazione forzata quando Stefano Cucchi era ricoverato all’ospedale Sandro Pertini: puntano decisamente su questa pista le indagini dei pm della procura di Roma Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, titolari degli accertamenti sulla morte del 31enne geometraavvenuta il22ottobre scorso. I magistrati, che ieri hanno raccolto le dichiarazioni dei genitori e della sorella di Stefano Cucchi, vogliono capire che cosa è successo quando il ragazzo è stato ricoverato nel padiglione carcerario dell’ospedale.
ROMA – I misteri li ha portati via con sè. Li ha annodati per sempre alla sua vita, alla sua morte. Ora i segreti le faranno compagnia nel buio oltre la mente. Diana Blefari Melazzi voleva parlare ma poi è stata inghiottita dal silenzio. Al suo ex compagno, l’unico che andava a trovarla in carcere, aveva chiesto «aiutami a morire in modo indolore». E adesso la sua morte è una scia di polemiche. «Diana Blefari Melazzi poteva essere curata e poi riportata in carcere. Non c'è stata prevenzione, ma ha prevalso l’aspetto punitivo», accusa l’avvocato Caterina Calia.
È stato sentito dai pm per oltre due ore. Era accompagnato dalla moglie
Marrazzo: «Sesso e droga» L’ex governatore interrogato: «Quei soldi usati anche per la coca» ROMA–Soldi e tanti. E non solo per gli «incontri mercenari», come li ha definiti il gip che ha convalidato la scorsa settimana gli arresti dei quattro carabinieri «infedeli». Ma anche, e forse sopratutto, per la droga, per sniffare quella polvere bianca, la cocaina, che compariva anche in tre strisce nel «promo» del video offerto a più di un quotidiano e settimanale dai quattro carabinieri. L’ex governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo, sentito ieri per oltre due ore dai magistrati che conducono l’inchiesta sul ricatto di cui è stato vittima, ha ammesso che i soldi, cinquemila euro in contanti, citati nell’ordinanza del gip Sante Spinaci come «il corrispettivo della prestazione» con il trans brasiliano Natalie, servivano anche per l’acquisto della cocaina. Insomma l’ammissione che durante gli incontri si faceva uso di droga. Ma quei soldi, ha assicurato Marrazzo che è apparso provato e stanco, ma determinato a rispondere e senza accusare crolli emotivi, quella ingente cifra di cinquemila euro erano si nella sua disponibilità, ma non erano destinati in toto a pagare trans e droga. Nessuna domanda, secondo quanto si è appreso, è stata fatta a Marrazzo sulla telefonata che il premier Silvio Berlusconi gli fece per avvertirlo che «girava» materiale video su di lui. «Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga». Ha spiegato l’ex Governatore del Lazio ai magistrati romani che ieri lo hanno sentito, come te-
stimone, nel quadro degli accertamenti sul presunto ricatto ordito ai suoi danni dai quattro carabinieri. Marrazzo, che era accompagnato dalla moglie, la giornalista Roberta Serdoz, e dal suo legale, l’avvocato Luca Petrucci, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell’incontro sfociato nell’irruzione dei carabinieri nell’appartamento di via Gradoli a Roma. L'ex governatore è stato sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli negli uffici distaccati della procura di Piazza Adriana, non lontano da piazza Cavour, una sede «blindata» con-
tro incursioni di stampa e tv e utilizzata sovente dai magistrati di Piazzale Clodio in passato anche per sentire al riparo da «occhi» indiscreti, quelli di telecamere e obiettivi dei fotografi, altri personaggi famosi comparsi come testimoni o indagati. Nel corso del colloquio con gli inquirenti tenutosi negli uffici giudiziari di piazza Adriana, l’ex presidente della Regione Lazio ha ribadito di «non essere mai stato ricattato». Inoltre Marrazzo ha sottolineato di considerare l’episodio di inizio luglio una rapina di ciò che c'era nel suo portafogli. Ossia i duemila euro sottratti dai due carabinieri che fecero irruzione nell’appartamento di Via Gradoli. Giacomo Solis
L’auto con Marrazzo e la moglie all’uscita dal tribunale
Saranno ammessi spot elettorali a pagamento e si potrà partecipare a show televisivi
Par condicio, presentata una proposta di legge ROMA – Via libera agli spot elettorali a pagamento; spazitv distribuiti inbase al 'peso' delle forze politiche; possibilità per i candidati alle elezioni nazionali di partecipare a tutti i programmi, compresi quelli di intrattenimento, anche nei trenta giorni antecedenti leelezioni. È la 'nuova' par condicio targata Pdl e racchiusa in una proposta di legge a prima firma Ignazio Abrignani presentata il 14 ottobre scorso a Montecitorio e pubblicata ieri. Ecco, in sintesi, alcuni dei punti salienti della proposta. SPAZI RADIO E TV IN BASE AL 'PESO' IN PARLAMENTO –La prima novità riguarda il fatto che gli spazi tv e radiofonici in campagna elettorale non saranno
più distribuiti in base al criterio della 'parcondicio',ma suquellodellaproporzionalità della rappresentanza parlamentare. In buona sostanza sarà il peso di un partito (in base al numero di deputati e senatori) il criterio in base al quale verrà distribuito lo spazio radio o tv a sua disposizione. Un criterio che vale fino alla presentazione delle candidature. DIRITTO DI TRIBUNA PARI AL 10% – In seguito, e fino alla data di chiusura della campagna elettorale, gli spazi sono invece ripartiti per il 10% secondo il principio della pari opportunità tra le liste in competizione che hanno presentato candidature in collegi o circoscrizioni che interessano almeno un quarto degli elettori chiamati al voto.
SPOT ELETTORALI A PAGAMENTO – Fermi restando i messaggi autogestiti gratuiti la proposta di legge apre alla possibilità di spot a pagamento. Dalla data di presentazione delle candidature elettorali, però, solo il 10% dei messaggi di comunicazione politica radio e tv non in contradditorio resta gratis. CANDIDATI IN CAMPAGNA ELETTORALE POTRANNO ANDARE A VARIETA' – La proposta di legge elimina il divieto per candidati di partecipare a programmi che non siano di informazione, da trenta giorni prima delle elezioni politiche. Saranno quindi consentite le comparsate anche a programmi di intrattenimento. Alessandra Chini
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