Brevi dal mondo
Paraguay, voci di golpe ASUNCION – Dopo l’Honduras, la tentazione di un golpe civile-militare serpeggia anche in un altro paese dell’America Latina: in Paraguay, il presidente Fernando Lugo ha decapitato le forze armate, mentre da giorni si rincorrono voci di un possibile colpo di Stato contro l’ex 'vescovo rosso', che in queste ore affronta d’altra parte una terza denuncia di paternità. Di fronte ai costanti 'rumors' di golpe, Lugo ha tagliato corto facendo due mosse: lo scorso mercoledì ha rimosso i tre più alti comandanti militari, sostituendo così i responsabili di esercito, marina e aviazione. ieri, ha affondato ancora di più il bisturi, allontanando dal potere il capo delle forze armate, contrammiraglio Ciber Benitez.
Nozze gay, “sì” di Socrates LISBONA – Dopo la Spagna di Josè Luis Zapatero, anche il Portogallo di Josè Socrates dovrebbe entrare presto nell’elenco ancora ristretto dei paesi che riconoscono i matrimoni gay. Il capo del governo socialista di Lisbona ha annunciato in parlamento che intende mantenere la promessa formulata durante la campagna elettorale per le politiche del 27 settembre: dare statuto legale ai unioni fra omosessuali. Il Portogallo è uno dei paesi più tradizionali e cattolici d’Europa.
Sabato 7 novembre 2009
Segnali più forti di un’attività economica che vuole risalire la china
Ocse: «Il Belpaese guida la ripresa» Tremonti: «Il tempo è stato galantuomo ma ora dobbiamo insistere»
Giulio Tremonti
ROMA – Dopo la più lunga e pesante recessione dal dopoguerra, le principali economie industrializzate si preparano al rimbalzo. E dall’Italia - secondo l’Ocse – arrivano i segnali più forti di un’attività economica che vuole risalire la china. Per il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, dopo anni di declino «il tempo è stato galantuomo: dobbiamo insistere». Mentre dall’agenzia di rating Moody's arrivano segnali in chiaroscuro sul bilancio italiano (è «stabile ma fragile»), il 'Composite Leading Indicator' di settembre calcolato
dall’Ocse «punta fortemente alla crescita in Italia, Francia, Gran Bretagna e Cina», si legge in una nota dell’organizzazione parigina. Segnali meno decisi di espansione arrivano da Canada e Germania, mentre «la ripresa è chiaramente visibile negli Stati Uniti, in Giappone, e negli altri paesi dell’Ocse». A settembre il superindice ha segnato nei 30 paesi membri un rialzo di 1,3 punti su agosto, e di 3,4 punti rispetto a settembre 2008, salendo a 100,6 e riguadagnando i 100 punti che delimitano l’espansione.
Murdoch con “Cielo” sbarca sul digitale terrestre ROMA – Rupert Murdoch sbarca nel 'cielo' del digitale terrestre. Si chiama proprio 'Cielo' il nuovo canale in chiaro che dal primo dicembre andrà ad arricchire l’offerta gratuita del Dtt e che News Corporation realizzerà affittando una delle frequenze di Rete A, tv del Gruppo L’Espresso. Dopo la 'digital key', che sempre da dicembre consentirà agli abbonati all’alta definizione di vedere la programmazione gratuita del digitale terrestre, Murdoch scommette dunque su una piattaforma alternativa al satellite e de-
stinata a diffondersi sempre più in Italia con i progressivi switch off: il 16 novembre tocca a Roma, il 30% della popolazione sarà 'all digital' entro il 2009, il 70% entro il 2010. Cielo – traduzione italiana di Sky – proporrà un palinsesto generalista, con l’80% di prodotti inediti per la tv in chiaro: ci saranno diverse edizioni giornaliere di Sky Tg24 (in simul cast con il satellite), quiz, film, reality show, serial di acquisto (come Life on Mars) e produzioni italiane (come Donne assassine).
Nuova minaccia da parte di cellule islamiste nel nostro Paese
Maroni: «Al Qaida in Italia» Per il ministro si tratterebbe di una specie di «franchising del terrore» ROMA – Le cellule del terrorismo islamico presenti sul territorio nazionale hanno cambiato obiettivo: non guardano più solo all’estero, ma si addestrano per compiere attentati in Italia. È l'allarme del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, secondo cui «il quadro è cambiato». Uno scenario nuovo, dunque, sul quale il Copasir ha chiesto un’informativa urgente a Gianni De Gennaro, capo del Dis, mentre il Pd chiede al responsabile del Viminale di riferire in Parlamento e rilancia sulla carenza dei fondi per la sicurezza. «C'è un’evoluzione che mi preoccupa molto», ha affermato Maroni, in un incontro a tutto campo presso l’As-
sociazione della Stampa estera a Roma. «Il kamikaze che si è fatto esplodere a Milano segna una svolta». Finora, infatti, «in Italia le cellule raccoglievano fondi e facevano reclutamento per azioni da compiere all’estero. Ora il quadro è cambiato e pensiamo che ci possano essere cellule che si formano, si finanziano e si addestrano per fare attentati in Italia». Secondo gli investigatori il primo sentore di questo cambiamento è da far risalire all’operazione che nel 2007 portò all’arresto dell’imam di Ponte Felcino, vicino Perugia. Mostapha El Korchi, secondo quanto
emerse, oltre a fare proselitismo, addestrava all’uso di elementi chimici per la fabbricazione di ordigni 'fai da te'. Il responsabile del Viminale ha, dunque, spiegato che «non siamo ancora ai terroristi 'home grown' come in Spagna e Gran Bretagna», cioè non ci sono terroristi islamici «italiani», «ma ci siamo molto vicini». Il ministro ha infatti ricordato che se ci fosse stata la legge sulla cittadinanza, che vorrebbe ridurre i termini per ottenerla, «il kamikaze di Milano sarebbe stato un cittadino italiano. E questa è una svolta significativa che stiamo seguendo con grande attenzione». Maroni ha quindi parlato di cellule «in parte
collegate e in parte autonome, anche se ormai si è sviluppato un 'franchising' del terrorismo con il marchio e il know how di Al Qaida. Non c'è Al Qaida in Italia, ma ci sono cellule che vi fanno riferimento, che in qualche modo hanno ottenuto l’autorizzazione di Al Qaida. È un fenomeno che stiamo indagando». Sulle dichiarazioni del ministro Maroni riguardo alla «nuova minaccia che emergerebbe da attività di cellule islamiste in Italia», il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha chiesto una «informativa scritta urgente» al direttore del Dis, il prefetto De Gennaro. Daniela Navi
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2 In Italia e nel Mondo
Darfur, ad Ankara arriva El Bashir ma sarà arrestato
Il giornale inglese: «Abbiamo le prove di test su ordigni di nuova generazione»
Per il Guardian l’Iran avrebbe la bomba LONDRA – Oltre a dotarsi di testate nucleari, l'Iran starebbe anche sperimentando le tecnologie più sofisticate in questo settore: secondo alcuni documenti mai pubblicati dell’Aiea, il cui contenuto è stato svelato ieri dal quotidiano britannico The Guardian, Teheran avrebbe condotto una serie di test su ordigni di nuova generazione molto più piccoli di quelli tradizionali, più semplici da utilizzare e più facilmente montabili su un missile. Secondo quanto riferisce il giornale, l’esistenza stessa di questa tecnologia è ufficialmente segreta sia negli Usa che in Gran Bretagna, ma gli scienziati iraniani ne sarebbero venuti in possesso e avrebbero ini-
ziato a sperimentarne alcune componenti. «Il fatto che l’Iran possa lavorare su questo tipo di materiale lascia senza parole», ha dichiarato al Guardian un consigliere in materia di nucleare di un governo europeo. James Acton, esperto di ordigni nucleari del Carnegie Endowment for Nuclear Peace, ha sottolineato invece: «E' sorprendente che prima ancora di aver perfezionato la prima fase stiano già passando alla quarta o alla quinta. Il fatto che stiano sperimentando design più avanzati indica un livello di ambizione straordinario dal punto di vista tecnico». Secondo un altro esperto occidentale, viene ora da chiedersi come l’Iran sia entrato in possesso delle
informazioni necessarie a sviluppare queste tecnologie. «AQ Khan (lo scienziato pachistano che nel 2004 confessò di gestire un commercio illecito di informazioni e materiali nucleari) aveva accesso a tutto questo o si tratta di qualcun altro?», ha chiesto al giornale. I documenti contenenti le prove che l’Iran avrebbe condotto questi test – prove raccolte da diverse agenzie d’intelligence occidentali – fanno parte di un dossier intitolato "Possible Military Dimensions of Iran's Nuclear Programme", che l’Aiea, dice il Guardian ha presentato a Teheran chiedendo spiegazioni. L’agenzia delle Nazioni Unite aveva finora trattato con un certo scetticismo al-
Mohammed El Baradei
cuni di questi rapporti dell’intelligence. Ma in questo caso, come ha ammesso lo stesso direttore generale dell’Aiea, Mohammed El Baradei «le prove provengono da fonti multiple, sono state raccolte in periodi diversi e sono consistenti tra loro». Carolina Stupino
E dopo la strage in Texas, altri due morti a Orlando al Legions Place
ANKARA – Il presidente del Sudan, Omar El Bashir, inseguito da un mandato di cattura internazionale per genocidio nel Darfur, arriverà domani a Istanbul per partecipare a una riunione economica dell’Organizzazione della Conferenza Islamica (Oci), ma le autorità turche certamente non lo arresteranno. È quanto ha fatto capire ieri un’anonima fonte diplomatica turca, secondo cui El Bashir è stato invitato dall’Oci e che la Turchia, anch’essa sulla lista degliinvitati, si limita a ospitare il convegno nella metropoli sul Bosforo.
Pelosi: «Ce la faremo»
Usa, oggi la Camera vota Il medico Nidal Hasan ha ucciso 13 persone e ne ha ferite 30 sulla Sanità
Sparava inneggiando ad Allah FORT HOOD (TEXAS) – Ha sparato all’impazzata sui commilitoni gridando 'Allah Akbar' (Dio è grande), il medico dell’esercito Nidal Hasan che ha ucciso 13 persone e ne ha ferite altre 30 nella base militare più grande d’America, a Fort Hood (Texas). E ieri almeno due persone sono state uccise e sei ferite in sa sparatoria in un edificio di uffici a Orlando, in Florida. Quattro dei sei feriti sono sotto choc. L’edificio teatro della sparatoria e il Legions Place, alto 16 piani, sorge sull'interstatale 4 che è stata chiusa. I dipendenti si sono barricati all’interno dell’edificio: 20 sono in un’unica stanza. Secondo quanto riferito da una donna all’interno la sparatoria ha avuto luogo al dodicesimo e all’ottavo piano. Intanto so è appreso che a bloccare l’autore della strage di Fort Hood, un americano di origine palestinese che stava per essere inviato in Afghanistan contro la propria volontà, è stata la poliziotta Kimberly Munley, accorsa nel giro di pochi minuti nel centro medico della base dove è avvenuto il massacro. La donna ha estratto la pistola e centrato con quattro proiettili lo psichiatra dell’esercito, restando a sua volta ferita nella sparatoria. Nella confusione seguita alla strage le autorità militari avevano dato per morti sia il medico che la poliziotta, che sono invece in un ospedale del Texas, feriti ma in condizioni stabili. Il presidente Barack Obama ha dichiarato il lutto nazionale, con le bandiere a mezz'asta alla Casa Bianca e negli altri edifici federali, ammonendo nello stesso tempo a non «giungere a conclusioni affrettate» sui motivi della stra-
Il quartier generale di Fort Hood in Texas dove è avvenuta la strage
ge finchè la inchiesta non avrà raccolto più elementi. Obama ha detto che intende recarsi a Fort Hood quanto prima per incontrare i familiari delle vittime. Il maggiore Hasan era giunto a Fort Hood da sei mesi, in vista del suo invio in Afghanistan, dopo avere lavorato per sei anni all’ospedale militare Walter Reed (alla periferia di Washington) dove transitano gran parte dei soldati feriti nei combattimenti in Iraq e Afghanistan o sofferenti di depressione post traumatica. All’ospedale Reed lo psichiatra, nato in Virginia da genitori di origine palestinese e di fede islamica da sempre, aveva ascoltato dai soldati reduci dalla
guerra i racconti delle loro esperienze orribili. «Il suo incubo era quello di essere inviato a sua volta in Iraq o in Afghanistan – ha raccontato un familiare – Era contro queste guerre». Dopo la strage dell’11 settembre la sua origine medio orientale lo aveva reso bersaglio di sarcasmo e diffidenze da parte di alcuni dei suoi commilitoni. Hasan si era rivolto ad un avvocato per esaminare la possibilità di lasciare la divisa che aveva indossato fino a quel momento con molto orgoglio. La sparatoria è divampata giovedì alle 13.30 locali al centro medico della base dove i soldati che stanno per essere inviati in pri-
ma linea si sottopongono a test e visite sanitarie. Il maggiore dell’esercito, armato con due pistole (non militari), ha aperto il fuoco in modo indiscriminato sui gruppi di militari disarmati che affollavano l’edificio. Il medico ha ucciso 13 persone (12 militari ed un civile) e ferito altre 30 prima di essere bloccato dai proiettili della poliziotta Munley. Il luogo è diventato una scena di guerra, con morti e feriti ovunque e con i superstiti impegnati ad usare le istruzioni ricevute per la prima linea per tamponare il sangue e le ferite delle vittime. Emanuele Riccardi Cristiano Del Riccio
Roma invasa dagli angeli ma è solamente per i turisti SONO angeli custodi per i turisti, giovani che coccoleranno i visitatori della capitale proteggendoli dalle truffe e fornendo informazioni in lingua straniera. Si chiamano Tourist Angels e faranno la loro comparsa a Roma a partire da domenica prossima 8 novembre grazie ad un’idea del vicesindaco Mauro Cutrufo. Si tratta di 16 ragazzi che conoscono l’inglese, il tedesco, il francese, lo spagnolo, il cinese e il giapponese e che a bordo dei ‘pit mobili’, la versione itinerante dei punti di informazione turistica (pit) andranno in giro per i luoghi più gettonati dai turisti e cioè gli aeroporti di
Orologi e canzoni Vladimir come Silvio
Il caccia “atterra” al Duomo Fiumicino e Ciampino, la stazione Termini e il centro storico. Lavoreranno sette giorni su sette, con due turni lavorativi e, per avvicinarsi a questo nuovo incarico hanno dovuto frequentare un corso per imparare a guidare il «segway», una sorta di 'biga' elettrica.
WASHINGTON–L'America è alla vigilia di un passo storico: la riforma sanitaria per la quale l'amministrazione Obama tanto si è spesa in questi mesi potrebbe conoscere già oggi, o al massimo la prossima settimana, il sì della Camera. Non sarebbe ancora il varo definitivo del provvedimento, per il quale sarà necessario attendere il voto del Senato, ma l'eventuale sì da parte della maggioranza dei 435 deputati aprirebbe la via ad un passo che non ha precedenti nella storia degli Stati Uniti. I parlamentari democratici si dicono certi che il provvedimento passerà. Interpellata al riguardo, la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha detto: «Ce la faremo». È anche per questo, per cercare di dare l’ultima spinta, che il presidente Barack Obama aveva annunciato in un primo tempo l'intenzione di recarsi a Capitol Hill. La sparatoria avvenuta nella base militare di Fort Hood, in Texas, ha successivamente indotto la Casa Bianca a cambiare i piani della giornata del presidente. Obama ha preferito per ieri una visita al Walter Reed Army Medical Center di Washington, l’ospedale militare in cui per sei anni ha lavorato come psichiatra l'autore della strage di Fiort Hood, il maggiore dell’esercito Malik Nidal Hasan. Obama andrà comunque a Capitol Hill nel fine settimana, forse già oggi. Intende spendersi personalmente per far passare un provvedimento sul quale si gioca gran parte del suo mandato presidenziale. Il testo di riforma che sarà messo ai voti della Camera prevede non solo la tanto contestata 'public option', l’opzione pubblica di copertura sanitaria immessa sul mercato su iniziativa del Governo, ma anche una serie di limitazioni all’attuale sistema assicurativo. Il provvedimento dovrebbe coprire il 96% dellapopolazione americanaed estenderecosì la copertura a milioni di persone che continuano a tutt'oggi a non averla. Introduce regole nuove come, per esempio, l’obbligo da parte dei datori di lavoro di assicurare i loro dipendenti; oppure il divieto nei confronti delle compagnie assicurative di negare a clienti l’assicurazione sulla base delle cosiddetta «condizioni mediche preesistenti», oppure di alzare in misura significativa il prezzo delle polizze nei confronti delle persone più anziane. Luciano Clerico
UN Eurofighter Typhoon "fra i più avanzati e moderni velivoli europei da difesa", come fanno sapere da Alenia Aeronautica - è esposto in piazza Duomo a Milano per le celebrazioni dedicate alle Forze armate. L'aereo è arrivato in città dopo essere stato trasportato via terra dall'ae-
roporto militare di Cameri, vicino a Novara, dove era stato utilizzato per una fase di sperimentazione. Qualcuno l'ha anche definito "il caccia di plastica": la sua struttura, realizzata per oltre il 70 per cento in fibra di carbonio, è in grado di reggere due volte la velocità del suono.
VLADIMIR Putin, la cui popolarità in Russia si mantiene sempre molto alta, ama fare regali e gesti di cortesia, imitando un po’ troppo il nostro presidente del Consiglio e suo grande amico, Silvio Berlusconi. Che siano orologi, computer, alberi di Natale, cagnolini, appartamenti, macchine per cucire, l’obiettivo del premier è quello di mostrarsi leader buono, generoso e vicino alla gente. E un regalo inedito Putin lo ha fatto proprio ieri a una signora della cittadina di Mozhaisk, presso Mosca, alla quale ha dedicato una canzone per radio, rispondendo a un analogo gesto
galante da parte dell’anonima signora. «Vorrei dedicare di tutto cuore a Vladimir Vladimirovic Putin la canzone 'I fiori della città interpretata da Mikhail Boiarski», aveva detto la signora e Vladimir galante come Silvio, ha subito ricambiato.
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In Italia e nel Mondo 3
Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Il fatto del giorno:Berlusconi e le 10 domande di Repubblica: la replica attraverso Vespa La responsabilità del potere
Volevo titolarlo “Così fan tutti”
Il premier: «Mai pensato di correre al Quirinale»
dall’editoriale di Ezio Mauro
dall’articolo di Bruno Vespa
dall’articolo di Fabrizio Rizzi
Per levie tortuoseche ritiene evidentementepiù comode,in formaobliqua enondiretta,senza maicitareunfatto concretoeincontestabile, il presidente del Consiglio dopo sei mesi ha finalmente deciso di rispondere alle dieci domande che Repubblica glirivolge dal14maggio, rilanciatedai giornaliditutto ilmondo. È positivo che un leaderdi governo senta infine la responsabilità di rendere conto all'opinione pubblica, o almeno a quella parte di opinione che lo interroga. Anche se questo avviene con un ritardo politicamente di grande significato, dopo insulti rivolti ai cronisti del nostro giornale che gli ponevano in pubblico le domande, dopo l'invito alle aziende a non fare pubblicità sui giornali "catastrofisti" [...].
Il primo titolo al quale pensammo per questo libro era “Così fan tutti”. Mozartiano, e per questo, forse, un po’ scontato. Ma era il titolo giusto. Lo scartammo per un eccesso di scrupolo: sembrava troppo assolutorio nei confronti di Silvio Berlusconi. In effetti, in campo sessuale il presidente del Consiglio ha straripato. Lo fa, per carattere, in ogni campo, e non ha certo pensato di risparmiarsi sotto le lenzuola. («Di una donna abbondante si dice che è “tanta” » osservò sua moglie Veronica durante il nostro incontro nel 2007. «Bene, mio marito è “tanto”»). Eppure sfogliando le pagine di questo libro, si potrà constatare che, nel mondo di Eros, Berlusconi non soffre di solitudine. [...].
Regalerà il vino alle suore, ha promesso Berlusconi, bottiglie speciali, siglate con l’etichetta «Popolo della libertà». L’unico momento di distrazione per il premier, durante l’ufficio di presidenza che ha deciso di avviare un confronto con l’Udc, è stato il dono enologico, racchiuso in una valigetta di pelle, ricevuto dal ministro Gianfranco Rotondi. Ma se l’argomento principale ha riguardato il «placet» del Pdl ad avviare un discorso con Pier Ferdinando Casini, ma anche alleanze locali con La Destra di Storace (avrebbe pure ribadito il sostegno alla candidatura di D’Alema alla carica di Mister Pesc), raccontano che il premier fosse particolarmente irritato con Feltri per il nuovo attacco sferrato con Gianfranco Fini. [...].
La migliore di oggi
Sempre più soli
Quel martellamento strategico
dall’editoriale di F. Damato
dall’articolo di V. La Manna
Proprio nel momento in cui il presidente del Consiglio è chiamato a guardarsi non solo dagli avversari, ma anche dagli amici o alleati, il Corriere ne ha voluto ieri prendere le difese pubblicando come editoriale un articolo di Piero Ostellino. Che segue peraltro di pochi giorni quello di Angelo Panebianco a favore di una riforma finalmente organica della Costituzione, simile a quella perseguita dal presidente del Consiglio e fortemente osteggiata dall’opposizione con argomenti spesso speciosi offerti da una cultura costituzionale troppo "conservatrice", per non dire peggio. [...].
Uno, due, tre, quattro... centotrentadue giorni. Uno dopo l’altro. Un tormentone in atto dal 26 giugno, che risparmia le edicole solo il 16 agosto: causa «stop alle rotative» nel dì di Ferragosto. Ma tant’è. Una, due, tre... dieci domande. Parliamo degli ormai arcinoti quesiti di Repubblica, rivolti ogni santa mattina a Silvio Berlusconi, con tanto di manchette in bella vista sull’edizione cartacea. Un martellamento strategico, a corredo di un attacco mediatico sulla vita privata del premier, portato avanti da inizio estate dal quotidiano di Ezio Mauro. Ebbene, forse ci siamo, forse sarà presto acqua passata. Chissà. Perché il Cavaliere, se
Sindrome Prodi
Otto risposte dal commento di Enrico Paoli
non a tutti, quantomeno a otto punti interrogativi su dieci, in realtà, ha già risposto. A Bruno Vespa però- come anticipato nei giorni scorsi da Dagospia -, per il suo Donne di cuori, da oggi in libreria. E non certo direttamente al giornale di largo Fochetti, che ha citato in giudizio proprio per quelle domande, considerate «retoriche e palesemente diffamatorie», riproposte di continuo. Già. «Berlusconi risponde di fatto a quasi tutte le domande che gli erano state rivolte nei mesi scorsi da Repubblica», fa sapere l’autore del libro in uscita oggi. Che non a caso aggiunge: «Il presidente del Consiglio non ha ritenuto opportuno un dialogo, sia pure mediato, con il quotidiano romano» [...].
Giannelli sul Corriere
Il retroscena: Veronica e quella frase cancellata
dal commento di Federico Geremicca
dall’articolo di Dario Cresto - Dina
Chi conosce Silvio Berlusconi, chi lo frequenta e gli parla, descrive il premier in preda ad un umore pessimo. Ed è pronto a scommettere chesi siadavvero allavigilia diqualcuna dellesue note e improvvise mezze rivoluzioni.Secondo costoro, infatti, il presidente del Consiglio sarebbe il primo ad esser convinto che l’esecutivo - meglio ancora: la maggioranza che lo sostiene - si stia inesorabilmente impantanando, e che l’alternativa ad un «colpo d’ala» (a un colpo di scena) sia fare la fine della legislatura 2001-2006: un rimpasto dietro l’altro per poi filare comunque dritto alla sconfitta elettorale. Forte di quel precedente, Berlusconi è deciso a non commettere gli stessi errori che caratterizzarono la sua ultima esperienza di governo, segnata da dimissioni importanti (da Ruggiero a Scajola a Tremonti) e da un finale di legislatura non proprio esaltante. Eppure, avendo chiara la malattia, meno chiaro è - per ora - il rimedio [...].
Bruno Vespa dedica a Veronica Lario 25 pagine su 518, ventiquattro delle quali nel primo capitolo, non a caso intitolato La grande tempesta. Da Veronica infatti tutto comincia e si dipana tra il 28 aprile ("Ciarpame senza pudore", dichiarazione all'Ansa dopo aver letto su Repubblica la cronaca di Conchita Sannino sulla festa per Noemi a Casoria) al 3 maggio, quando la signora annuncia il divorzio e a Repubblica dice: "La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni". Nessuna novità, se non una: il motivo per cui la
Taglio basso
Droga, l’ultima moda è l’uso di più sostanze dall’articolo di Pino Ciociola
L a cocaina va sempre alla grande, si riaffaccia l’eroina e la cannabis perde un po’ di fascino, ma adesso la paura è legata alle poliassunzioni. Proprio la neve infatti è il più popolare 'stimolante' nel Vecchio continente, con l’Italia che si mantiene tra i Paesi a maggiore consumo: circa 13 milioni di europei tra 15 e 64 anni hanno provato la cocaina nella loro vita: tra loro 7 milioni e mezzo sono giovani tra 15 e i 34 anni, 3 milioni dei quali l’hanno usata nell’ultimo anno. Questi sono solo alcuni dei dati offerti dalla Relazione 2009 sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa, realizzata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), presentato ie-ri in contemporanea a Bruxelles e a Roma. Sempre più cocaina fra i giovani. Così nei Paesi a più elevata prevalenza (Danimarca, Spagna, Irlanda, Italia e Regno Unito), le cifre indicano che nell’ultimo anno l’uso di cocaina tra i giovani si è attestato fra il 3,1% e il 5,5%. Tra chi entra poi per la prima volta in terapia per la di-
Otto su dieci. Nel basket, dove le statistiche sono fondamentali per leggere una partita, sarebbe una bella prestazione. In politica invece, dove i numeri sono soltanto numeri e non sostanza, ciò che conta è il contenuto. Pesando allora gli effetti mediatici delle otto risposte datedal premier,Silvio Berlusconi, alle dieci domande di Repubblica, tramite il nuovo libro di Bruno Vespa (“Donne dicuori” in libreriadaoggi), apartiredalQuirinale («mai pensato di candidarmi alla Presidenza della Repubblica»), finendo con Noemi Letizia («Non ho avuto nessuna relazione con la signorina») ne viene fuori una prestazione monstre. [...].
sintossicazione, il 22% ha indicato la cocaina come sostanza problematica primaria e nel 2007 sono stati segnalati circa 500 decessi associati all’uso della cocaina. Eroina non più in calo. Un’altra questione preoccupante è il consumo di eroinanonpiùincalo. Nonc’è motivo di pensare ad un ritorno alla diffusione «epidemica dell’uso, tipica degli anni ’80 e ’90», però «i problemi sociali e di salute legati a questa sostanza rimangono considerevoli», dice il presidente dell’Oedt, Marcel Reimen. E «qualsiasi segnale di un possibile peggioramento della situazione rispetto al consumo di questa droga è motivo di notevole preoccupazione ». Un po’ meno spinelli. Stanno invece mostrando un calo di diffusione gli spinelli tra i giovani europei. Sebbene la cannabis resti la droga illecita più comunemente usata nel Vecchio continente, continua una riduzione del consumo (in particolare fra i giovani studenti di 1516 anni) che era già stata registrata lo scorso anno. [...]. da Avvenire
sera di martedì 28 aprile la mail della Lario arrivata alle 20.15 sul computer dell'allora direttore dell'Ansa Giampiero Gramaglia deve attendere più di due ore, fino alle 22.31, prima di essere messa in rete. Sono due ore di grandissima tensione. Gramaglia capisce che ha una bomba politica tra le mani e impiega quel tempo per censurare la moglie del premier e avvisare Berlusconi, che si trova a Varsavia, della bufera che lo sta per investire. Nel pomeriggio di quel giorno, secondo la ricostruzione di Vespa, l'Ansa manda a Veronica tre domande scritte. La prima sul ruolo delle donne in politica, la seconda sull'uso di candi-
date avvenenti per attirare voti, la terza sul fatto che lei, quando incontrò Silvio, era un'attrice. Veronica a questa non risponde, in compenso si fa da sola una quarta domanda (la presenza di Berlusconi al diciottesimo compleanno di Noemi) e la risposta è devastante. C'è soprattutto una frase terribile, un giudizio sul marito che suona come un epitaffio morale. Gramaglia cerca Bonaiuti a Varsavia, gli legge le dichiarazioni della Lario. Il premier non può abbandonare la cena ufficiale fino al dolce, lo ingolla frettolosamente, prende il cellulare dal suo portavoce che lo avverte: "Veronica è imbufalita". Dall'altra parte c'è Gramaglia. [...].
La fotografia Ohio, Commemorazione in onore delle 11 giovani vittime di un molestatore sessuale (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
L’ANALISI Il grande business dell’acqua privata Una torta da 8 miliardi di euro dall’articolo di Roberto Rossi
Il nodo della questione è tutto lì, nel titolo dell’articolo 15 del decreto legge n.135, o decreto Ronchi, tramutato in legge al Senato appena un giorno fa. È lungo solo una riga ma vale miliardi. Soldi che usciranno dalle tasche dei consumatori e che arriveranno in quelle di pochi grandi gruppi. Il titolo, dunque, recita: «Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica». Che vuol dire?Che l'affidamento della gestione dei servizi pubblici locali avverrà, in via ordinaria, attraverso gare ad evidenza pubblica. Quali sono i servizi indicati? Diversi (gas o trasporto, ad esempio). Ma tra questi uno in particolare: l’acqua. Che con il decreto ha cambiato status. Non più bene pubblico, ma merce. Di «proprietà» dello Stato, dopo una emendamento inserito all’ultimo minuto dal Pd, ma gestita da privati. Un business colossale. Quanto grande? Forse
Un acquedotto
otto miliardi nei prossimi dieci anni. Ma è un calcolo in difetto. E solo parametrato sulla semplice gestione. Senza contare gli investimenti pubblici ed europei. Attualmente in Italia la rete idrica è coperta da circa 110 gestori. Divisi tra i 91 Ato (ambito territoriale ottimale) esistenti. Grosso modo ad ogni Ato corrisponde una provincia. A crearli fu la Legge Galli del 1994. Che per la prima volta aprì anche
Influenza A, non potevano pensarci prima? dal commento di L. Tornabuoni
Ma perché non ci hanno pensato prima? Un’altra prova clamorosa dell’indifferenza e/o incapacità del governo, quella dell’influenza A. Pare ieri che i governanti assicuravano che in Italia l’influenza suina non sarebbe arrivata mai, perché i controlli sugli animali importati erano severi e impeccabili. Pare ieri che i governanti prendevano in giro i giapponesi, i messicani o gli spagnoli che giravano per via con la faccia a metà coperta dalla mascherina bianca, trattandoli come gente primitiva piena di pregiudizi. Pare ieri (era estate) che i governanti ripetevano balle rassicuranti e che magari gli italiani ci credevano con tranquilla superficialità: noi siamo esclusi da ogni rischio (e perché?), comunque c’è il vaccino che a settembre sarà pronto e che agisce fulmineamente. Il vaccino arriva adesso, a
novembre, e non basta: oltre Napoli quasi non l’hanno ancora visto mai, e già si scopre che i suoi effetti sono molto dubbi, che nel caso dei morti italiani non ha funzionato per niente. Ma perché comportarsi in modo così irresponsabile? Per non saper cosa fare? Per incredulità e speranze mal riposte? Per malavoglia di occuparsene, proprio d’estate? Per fiducia nel fatto che da noi (e perché?) tutto sarebbe andato per il meglio? A tanta leggerezza adesso seguono conseguenze pesanti: la gente muore, i bambini si ammalano, gli ospedali sono sotto assedio, i medici non sanno cosa fare, i genitori piangono di paura. Bel modo di governare, alternare incoscienza e spavento. Complimenti. Intanto ci rassicurano: la crisi finanziario-economica è già alle spalle, ci vorrà un po’ di tempo ma è finita, ne saremo fuori prima e meglio di altri Paesi. [...].
Peccati capitali In Basilicata girone golosi
ai privati. Oggi 64 gestori sono a totale capitale pubblico e servono oltre la metà della popolazione. Il resto è a capitale misto o privato. Questo fino a mercoledì. Perché nel giro di un anno o al massimo entro il 2012 l'affidamento dei servizi pubblici locali passerà in mano a «imprenditori o società in qualunque forma costituite». Anche con capitale misto dunque, purché «l’attribuzione dei compiti
operativi connessi alla gestione del servizio» sia nelle mani del privato che non può «avere una quota inferiore al 40%» della società. Il pubblico può rimanere ma è il privato che decide quanto o come investire. E il privato deve fare profitti. E i profitti si fanno abbassando gli investimenti e alzando le tariffe. In Italia dal 1994 (anno della Galli) al 2005 sono stati investiti 700 milioni di euro l'anno nella rete. Nei dieci anni precedenti oltre 2 miliardi di euro. Nel 2008, secondo l’ultimo rapporto del Co.Vi.RI. relativo a 54 Ato, risultavano realizzati solo il 56% degli investimenti previsti (sei miliardi). Questo, scrive Cittadinanzattiva, a fronte di un’impennata delle tariffe di oltre il 47% negli ultimi 10 anni. Seconde solo al petrolio. In Toscana, ad esempio, dove è più forte la presenza di privati, ogni famiglia spende in media per l’acqua 330 euro all’anno a fronte di una dispersione del 34%. I privati, se non regolamentati, non portano efficienza. [...].
Ricerca, la mancanza di coraggio tra gli ultimi dal comento di Alberto Orioli
Quando la ricerca funziona, ed èla sfidadi unintero paese, può accadere che le società nate da una singola università possano quantificare un valore pari alla ventiquattresima economia del pianeta. È il caso dei 4mila spin off sorti dal Mit (Massachussets institute of technology) che qualche anno fa valevano 232 miliardi di dollari. Quando la ricerca è frutto di sforzi solo puntiformi, della consapevolezza di certi territori (e non di altri) accade – è il caso dell'Italia – che da qualche Politecnico eccellente nascano un centinaio di società dal peso economico ancora modesto. E sono eccezioni, frutto di tenace volontà di singoli talenti, sforzo solidale di piccole comunità. Deroghe, dunque, in un paese dove l'investimento in ricerca è fermo all'1,13% del Pil, la metà della Francia o della stessa media dei paesi Ocse, molto indietro rispetto all'inarrivabile 4,68% di Israele.
Ci possiamo consolare con i posti di lavoro disponibili nella ristorazione, nella cura personale e nell'artigianato legato ailavori domestici?Chiaramente no. Il progresso passa dall'innovazione, l'innovazione dalla ricerca, la ricerca dai fondi per studiare e sperimentare. Se ne parlerà oggi al seminario organizzato dalla Confindustria. «Cresce chi innova» è lo slogan. Uno slogan che responsabilizza tutti: le imprese perché devono scommettere su investimenti immateriali, ad alto rischio anche se ad altissimo potenziale; le università perché devono trasferire know how e non gestire clientele (non è strano che, ad esempio, in Lombardia bastino 44 docenti per ogni brevetto e in Puglia ne servano almeno 208?); il governo perché deve trovare le risorse e impostare programmi di medio lungo raggio (il ministro Mariastella Gelmini, si veda pagina 3, propone solo di usare diversamente i fondi disponibili). [...].
Le location del cinema in un volume dell’Apt
Europa
Schizofrenia Fas dal commento di S. D’Antoni
Berlusconi in questo anno e mezzo ha finanziato In questi mesi abbiamo ogni provvedimento con avuto modo di rimarcare la quota nazionale del tante volte l’innata capa- Fas, tanto da prosciugarcità del titolare dell’eco- lo completamente senza nomia Giulio Tremonti peraltro varare una sindi prendere in giro im- gola misura strutturale prenditori e cittadini me- a favore del Mezzogiorno. Non solo. Ha tenuto ridionali. Vocazione pienamente in ostaggio per cinico confermata nel chiac- calcolo politico il fondo chiericcio sulla Banca regionale, impedendo del Sud e sul fantomatico qualsiasi programmaPiano Marshall che, se zione ai territori più colnon ricordiamo male, piti dalla crisi. Oggi, non avrebbe dovuto essere va- avendo più un euro in cassa e non potendo dirato già a settembre. Oggi la saga delle balle sporre di questa componente terspaziali sul ritoriale, meridione Tremonti si arricchitira fuori sce di un dal cilinnuovo cadro il Fas pitolo. Il unico meFas unico ridionale, delle regioun bel coni del Sud, niglio far«con dencito con il tro il credicredito to d’impod’imposta» , neansta. che fosse Cos’è il un panetcredito tone. Semd’impoplicemente sta? E’ incredibil’unico le. Non c’è strumenbisogno di to di fiscasofisticate Il ministro Giulio Tremonti lità di vananalisi per taggio di rendersi cui dispoconto del livello di schizofrenia poli- nevano gli imprenditori tica raggiunto ormai dal del Mezzogiorno prima titolare di via Venti set- dell’avvento del governo Berlusconi. Istituito tembre. E’ sufficiente confron- dall’esecutivo di centrotare gli annunci con gli sinistra, prevedeva forti atti concreti del suo dica- sgravi sui macchinari e stero. Perché Tremonti gli altri investimenti sta al Fas e al credito produttivi degli indud’imposta come Dracula striali che sceglievano di puntare sullo sviluppo sta all’Avis. Il Fondo aree sottouti- del meridione. Chi ha lizzate è la dotazione che smantellato il credito lo Stato dedica agli inve- d’imposta per gli imstimenti produttivi delle prenditori del Sud? Neanche a dirlo, Giulio zone deboli del Paese. Sono soldi aggiuntivi, Tremonti con la sua priche non possono essere ma manovra estiva. Alla luce di questi fatti, utilizzati per coprire spese correnti (stipendi del sorge immediata una dopersonale, buchi di bilan- manda: ma di che parla cio ecc.). Esistono due ti- Tremonti? Dal momento pi di Fas: uno di compe- che il governo già dispotenza nazionale, l’altro di neva di un fondo nazioesclusiva competenza re- nale per le aree deboli del gionale e dunque indi- Sud, non sarebbe stata sponibili dal governo. Il una cattiva idea utilizgoverno Prodi ha portato zarlo a norma di legge inquesti fondi, rispettiva- vece di coprirci di tutto e mente, a 36 e 28 miliar- di più, ivi incluse le multe agli allevatori settentriodi. In spregio alle disposi- nali che hanno sforato le zioni vigenti, il governo quote latte. [...].
Matera e il falco grillaio su National Geographic
da http://www.tgcom.mediaset.it
da http://travelnostop.blogspot.com
da materanatura.blogspot.com/
La palma della lussuria spetta alla Lombardia, l'Emilia batte tutti quanto ad avarizia, mentre l'ira abita in prevalenza in Sicilia. E' la curiosa mappa del vizio capitale in Italia, secondo un sondaggio condotto dal mensile Maxim. I sette vizi capitali sono la superbia, che consiste nel fare sfoggio della propria superiorità rispetto agli altri; l'avarizia, ossia la mancanza di generosità, ma un tempo indicava piuttosto la tendenza all'accumulo eccessivo ed ingiustificato; la lussuria, ossia la dedizione al piacere e al sesso; l'invidia, cioè il desiderio malsano verso chi possiede qualità, beni o situazioni migliori delle proprie; la gola, ovvero l'abbandono esagerato ai piaceri della tavola; l'ira [...].
Sarà presentato oggi nella sede della Provincia di Matera, il volume dell’Apt “Ciak si viaggia! Location cinematografiche in Basilicata”. Alla presentazione interverranno il presidente della Provincia Franco Stella, l’assessore al Turismo Giuseppe Dalessandro, il direttore generale dell’Apt Giampiero Perri e l’ideatrice del volume Mariateresa Cascino. “Matera – ha dichiarato l’assessore Dalessandro – annovera tra le sue vocazioni quella di ambita location cinematografica. Dal “Vangelo secondo Matteo”di Pasolini a “The Passion” di Mel Gibson solo per ricordare due degli esempi più autorevoli che fanno un po’ da guida in questo interessante utilissimo Ciak si viaggia. [...].
Sul numero 24 di National Geographic uscito in questi giorni è stato pubblicato a pagina 116 un articolo a firma degli amici Sandro Bassi e Fabio Liverani su Matera e i suoi tesori naturalistici dal titolo: "Il falco cittadino". La scorsa estate Sandro e Fabio hanno trascorso qualche giorno a Matera per raccogliere sensazioni e immagini di una città straordinaria, guidati dal volo del grillaio. Un testo breve ma denso di informazioni e pregno della sensibilità di chi fa reportage non "mordi e fuggi". E' stato citato naturalmente anche il lavoro svolto nell'ambito del progetto Life "Rapaci lucani" grazie al contatto avuto con gli autori. [...].
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Inizia dalla Fiera di Roma l’era Bersani
I nodi della politica
Pd, oggi l’assemblea dei mille eleggerà la Bindi presidente
Lavori in corso per l’importante appuntamento di marzo
di CRISTINA FERRULLI
Casini: «Soli alle regionali» Il leader dell’Udc incontra Berlusconi a Palazzo Chigi e parlano “cinque minuti” delle elezioni di marzo di FEDERICO GARIMBERTI
La trattativa con l’Udc si fermerà alle regionali, spiega un ministro, convinto che il rapporto fra il Cavaliere e Umberto Bossi sia troppo solido per essere incrinato da un riavvicinamento con Casini. Sensazioni che sembrano confermate dal leghista Roberto Maroni, secondo il quale il faccia a faccia odierno non crea «nessun problema» al Carroccio. Più netto Luca Zaia, che definisce «inutile» parlare con l’Udc e rammenta che Bossi «vuole Veneto e Piemonte». Del resto, taglia corto un altro esponente della maggioranza, «Berlusconi non si è mai fidato di Casini, perchè dovrebbe farlo ora?». Intanto Giancarlo Galan torna a sottolineare «l'importanza dell’Udc» per far vincere il centrodestra a Venezia e nel Nord. Il partito di Cesa e Casini - dice Galan all’Ansa «rappresenta in tutto il Nord un punto di riferimento estremamente importante, e questo vale soprattutto per il Veneto, ma anche per la Lombardia e non solo». Galan fa quindi l’esempio di Venezia: «faccio presente che in un capoluogo fondamentale per lo sviluppo dell’intero Nordest e che dispone di un’immagine a dimensione planetaria, Venezia – rileva -, sarà impossibile per il centrodestra vincere senza questo alleato». Galan accenna quindi alla riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl, giovedì a Roma, cui era presente: «Mi sorprendo non poco quando sento voci all’interno del Pdl esprimere giudizi che passano dall’indifferenza alla critica nei confronti dell’Udc, cioè di un partito che ha governato assieme a noi il Veneto mediante assessori leali a competenti».
Al termine del Consiglio dei ministri sparge ottimismo a piene mani
Il premier euforico: «Crisi passata» di MILENA DI MAURO ROMA – Sparge a piene mani ottimismo, Silvio Berlusconi. «Il peggio è ormai alle spalle», assicura di nuovo al termine del Consiglio dei ministri,confortato da«unasensazione, anzi da segnali concreti di una ripresa» rispetto alla crisi. A irrobustire le sue parole stavolta ci sono i dati dell’Ocse, che danno l’Italia in pole position quanto a ripresa. «L'Italia è la sesta nazione più ricca del mondo –racconta Berlusconi ai ministri durante la riunione e conferma poi in conferenza stampa – siamo i terzi contribuenti dell’Unione Europea, i sesti per le Nazioni Unite». Sesti in classifica per ricchezza nel mondo, dunque, terzi in Europa. Con un Pil che «ha ormai superato quello della Gran Bretagna, segnata più di altri dalla crisi essendo la sua economia basata sulla finanza». Insomma, il premier si mostra orgoglioso della so-
lida realtà economica italiana. «Non possiamo lamentarci – tira le somme paragonandosi ad altri paesi - Non va malissimo. Ci sono forti segnali di ripresa, basta vedere i dati dell’Ocse. Stiamo procedendo bene nonostante il momento non siacertamente unodei migliori».«I contatti con imprenditori grandi, medi e piccoli, che ho avuto in questi giorni, così come quelli con il mondo degli artigiani e dei commercianti, mi fanno dire che c'è un diffuso ottimismo», dice ancora il Cavaliere, mostrandosi ancorato alla realtà produttiva del Paese e lontano da quello che lui ama definire il 'teatrino' della politica. Semprein un’otticadi concretezza,Berlusconi ritiene «doveroso comunicare che il Cipe ha stanziato 8,7 miliardi di euro per fondi destinati alle infrastrutture». Perciò, dopo la riunione di questa mattina a Palazzo Chigi con il Comitato interministeriale per la programmazione economica «sale a 23 miliardi la cifra
destinata alla realizzazione di opere pubbliche dal nostro governo». Berlusconi si mostra invece decisamente insoddisfatto delle lungaggini legate ai tempi di realizzazione. «Abbiamo portato a termine un lavoro importante per un gran numero di opere –spiega –ma viene fuori ancora una volta che definire lungo il tempo per aprire i cantieri è un eufemismo. È un tempo immane. E questa è una patologia per il Paese». Il Cavaliere racconta poi di essere «svenuto per l’invidia» durante una visita a Tokyo, sapendo che in sette mesi lì era stato possibile ottenere la licenza per la costruzione di un grattacielo. «Qui in Italia nemmeno in sette anni –lamenta il Cavaliere – ed io ho esperienze personali anche di quattro decenni». Il premier annuncia infine nuovi introiti dal 'piano casa', rispetto alla cui realizzazione «presto saranno chiamati al redde rationem tutti i Governatori che non lo hanno ancora posto in atto».
Pierferdinando Casini, la sua Udc ha un ruolo importante
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IL CASO
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Il Crocifisso resta nonostante la Corte di MARCO DELL’OMO ROMA – Il crocifisso resterà sulle pareti delle aule scolastiche. Perchè la sentenza della Corte europea di Strasburgo «non è coercitiva». L’annuncio è del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e arriva dopo il via libera ufficiale del Consiglio dei ministri al ricorso contro la sentenza «inaccettabile» (così è definita nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi) che chiede di rimuovere il simbolo del cristianesimo dalle aule scolastiche. Il governo, dunque, non intende aspettare di vincere il ricorso: nessun crocifisso sarà staccato dalle pareti dei luoghi pubblici, visto che Palazzo Chigi sottolinea che la Corte per i diritti dell’uomo non ha preso una decisione vincolante per l’Italia (d’altra parte gli stessi uffici della Corte hanno già spiegato che la sentenza «non è definitiva»). Tantomeno Berlusconi pensa che sulla questione sia necessario un referendum: «Siamo un paese cristiano. Ci sono otto paesi d’Europa che hanno la croce nella loro bandiera: allora dovrebbero cambiarla perchè ci sono stranieri che hanno preso la cittadinanza di quei paesi ed hanno altre fedi?». La decisione del governo è ovviamente in sintonia con la posizione della Cei. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale, afferma che la sentenza della Corte di Strasburgo «è fortemente ideologica e non è certamente condivisa dal senti-
re comune»; mentre L’Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, imputa ai giudici della Corte il «peccato di presunzione» per aver voluto colpire con una «sentenza esemplare» una «millenaria esperienza religiosa». I leghisti sono i più battaglieri nella «crociata» contro la Corte europea. Il Carroccio ha organizzato una raccolta di firme nel week end per dire 'no' alla sentenza e sostenere il ricorso presentato dal governo: «Seppelliamo di firme questa assurda sentenza e facciamo sentire la voce dei popoli del Nord, uniti in un solo grido: giù le mani dai nostri crocifissi!», esclama il ministro Calderoli. Ma la sentenza della Corte di Strasburgo, ritiene il ministro della Difesa La Russa, «resterà in ogni caso una grida manzoniana, anche se dovesse essere respinto il ricorso fatto al Governo italiano». Perchè, osserva, «non credo che nessuno possa costringere fisicamente i nostri insegnanti a togliere quel simbolo della nostra cultura e della nostra civiltà dalle aule scolastiche». Bisogna dire che il fronte anti-Strasburgo non comprende solo la maggioranza. Antonio Di Pietro chiede una sospensione della sentenza (che «non ha capo nè coda, perchè il crocifisso è un segno di pace e di amore»). Mentre il democratico Vannino Chiti auspica la presentazione di un ricorso condiviso da tutte le forze politiche, che avrebbe maggiori possibilità di successo.
Chiti (Pd) «Fare un ricorso condiviso»
LA CLAUSOLA Di Pietro: «In Campania necessaria un’opera di pulizia morale» NAPOLI – In Campania «bisogna fare un’opera di pulizia morale che prescinde dallo stato delle inchieste giudiziarie». Lo dice il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro a Napoli, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle voci ricorrenti di richieste di provvedimenti giudiziari allo studio dei magistrati nei confronti del sottosegretario all’economia Nicola Cosentino. «Qui – aggiunge – tra riciclati e gente che attende la custodia cautelare, mi pare che ce ne siano a destra e a sinistra. Ci deve essere una assunzione di responsabilità di chi vuol fare politica, che deve farsi da parte, fino a quando non si fa processare. È questa la clausola che Idv porrà per partecipare a una futura coalizione e che adotterà al proprio interno». Quanto a eventuali primarie di coalizione per le regionali, «novembre è finito e il Pd non riesce a darsi una classe dirigente con cui dialogare. Non vorrei che le primarie possano arrivare il giorno dopo le elezioni. Le primarie possono solo far riemergere i 'pacchettari' di tessere come è successo nella fase dei congressi».
Ha chiesto un confronto improntato alla civiltà
Prodi resta fuori dalla vita del partito
Il presidente della Camera a Pescara
Napolitano ai magistrati Mafia, appello di Fini: «I politici «Riforme di ampio respiro» siano come la moglie di Cesare» di ALBERTO SPAMPINATO ROMA–Occorrono «riforme nè occasionali nè di corto respiro», afferma Giorgio Napolitano manifestando all’Associazione Nazionale Magistrati, che gli ha rivolto un appello, la sua «viva preoccupazione per l’acuirsi delle tensioni fra politica e giustizia». Chiede un confronto improntato a «civiltà e rispetto reciproco». Cita le raccomandazioni del Csm dopo «l'attacco mediatico al giudice Mesiano», un caso che Napolitano giudica «inquietante». Io, assicura, mi attengo a una «serena valutazione» e sono costituzionalmente impegnato a tutelare l’indipendenza e l'autonomia della giurisdizione. Un richiamo forte e inequivoco, che giunge mentre lo scontro politico sulla giustizia si acutizza e sui giornali si accendono polemiche su proposte tampone per abbreviare i processi, e per modificare lo status deipm. Non sono queste, sembra dire Napolitano, le medicine che servono alla giustizia. Quelle che servono devono assicurare «un soddisfacente esercizio della funzione di presidio della legalità, al servizio del cittadino e dei suoi diritti, nel rispetto reciproco e nella leale collaborazione fra tutte le istituzioni». Un richiamo
Giorgio Napolitano in una foto d’archivio
non nuovo. Lo stesso Napolitano ricorda che disse le stesse cose a febbraio del 2008 al Csm e seguì una «libera e ricca discussione», purtroppo senza conseguenze pratiche. Ma quelle considerazioni «conservano un’attualità e un valore ancora oggi». Dunque da lì bisogna ripartire. All’Anm il capo dello Stato riconosce posizioni equilibrate, e raccomanda, «al di là delle contingenze, di continuare a guardare a tutti i motivi e gli aspetti della crisi del sistema giustizia, con rigore, con misura e senza scendere sul terreno dello scontro, offrendo la disponibilità a con-
creti contributi propositivi». Napolitano ha risposto anche all’appello firmato da Armando Spataro, procuratore aggiunto di Milano, e da centinaia di magistrati e giuristi che hanno dichiarato di considerarlo un punto fermo nella difesa della giurisdizione. Vi ringrazio, ha detto, «il mio mandato costituzionale mi impone di tutelare questo principio e lo faccio con piena convinzione, anche nel rivolgermi con il dovuto equilibrio a tutti i soggetti coinvolti in un confronto, di cui tenacemente da tempo invoco la serenità la misura, sulla crisi del sistema giustizia».
PESCARA – «Voglio invitare con tutta la forza di cui sono capace le istituzioni, e quindi tutta la politica, ad essere nei confronti della criminalità organizzata e delle mafie come un tempo si diceva avrebbe dovuto essere la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto». È l'appello lanciato oggi dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando nel corso del Premio Borsellino, a Pescara dover ha incontrato anche il procuratore capo Nicola Trifuoggi. L'invito di Fini ad essere al di sopra di ogni sospetto nei confronti della mafia vale – ha detto – «anche quando c'è il più piccolo sospetto, e in alcuni casi non solo sospetti ma pagine e pagine di sentenze passate in giudicato, che c'è qualcosa di più della contiguità, della collusione della compiacenza, quando nel più piccolo Comune come al più alto livello, chi rappresenta le istituzioni, la politica, non sente il dovere di dire alto e forte io non voglio quei voti se in qualche modo derivano da attività di tipo criminale. Se c'e la forza di dire io quel signore non lo voglio candidato perchè magari è portatore di interessi che non hanno niente a che vedere con gli interessi generali della collettivi-
Gianfranco Fini (a sinistra) con Nicola Trifuoggi, ieri a Pescara
tà, se non c'è questo scatto, se non c'è questo esempio quotidiano da parte delle istituzioni, delle volontà per onorare i martiri di tagliare nettamente ogni tipo di collusione, contiguità e di sospetto, rimarrà sempre nell’animo dei ragazzi l’impressione che siano parole per tacitare le coscienze». «La lotta alle mafie si fa attraverso una forte azione di contrasto ma anche mostrando da parte delle istituzioni concreta vicinanza e solidarietà alle vittime delle intimidaizoni mafiose, ai commercianti ai quli viene chiesto di pagare il
pizzo, ai cittadini che vengono intimiditi dai boss», ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini. «A volte – ha aggiunto Fini l'indifferenza uccide più del tritolo o di una calibro 9. Chi ha dimestichezza con i fenomeni mafiosi criminali soprattutto in alcune aree del Paese sa che se le istituzioni vogliono sollevare la resistenza morale della società e incentivare la collaborazione degli onesti non devono limitarsi alle buone intenzioni e nemmeno al varo di leggi di grande rilievo. Devono mostrarsi attenti alle esigenze dei commercianti e dei cittadini».
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ROMA – Su un’ora e mezza di colloquio appena cinque minuti dedicati al tema delle regionali e di possibili alleanze fra Pdl e Udc. Il faccia a faccia fra Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini, del resto, difficilmente poteva andare diversamente: dopo un anno e mezzo senza vedersi, serve tempo per rompere il ghiaccio. Incontro positivo, ma interlocutorio lo definiscono non a caso dallo staff del Cavaliere. E gli stessi centristi ribadiscono che l’intenzione è ancora quella di correre soli alle elezioni di marzo. Il presidente del Consiglio tiene la bocca chiusa. Le sue impressioni trapelano dall’entourage. E raccontano di un colloquio in cui i due si sono «annusati», cercando di capire cosa può ottenere l’uno dall’altro. A prendersi il palcoscenico ci pensa Casini. Definisce l'incontro «cordiale e utile» e nega problemi personali con il Cavaliere. Ma per bocca di Lorenzo Cesa ribadisce anche che la linea dell’Udc non cambia: alle regionali, dice infatti il segretario, «andremo avanti da soli». Certo, aggiunge, ci potranno essere «eccezioni» da valutare con i dirigenti locali, ma è un tema su cui «ci aggiorneremo», precisa facendo intendere che ci saranno altri incontri. Del resto, aggiunge Casini con un pizzico di malizia, di regionali si è discusso «non più di cinque minuti». Come dire: la partita non è che all’inizio. L’ex presidente della Camera intende sfruttare appieno la sua posizione di ago della bilancia in almeno 7 regioni su 13 chiamate al voto: a fargli la corte, infatti, non c'è solo il
centrodestra ma anche il Pd. Ed è da questa posizione di forza che Casini vola alto, provando a dettare alcune condizioni: «Abbiamo sollecitato un forte impegno del governo per la candidatura di Massimo D’Alema» a mister Pesc e «abbiamo chiesto risorse più adeguate per le Forze dell’ordine». Quanto al tema caldo della riforma della giustizia, Casini ribadisce di non voler fare da salvagente a Berlusconi: «Abbiamo espresso la necessità di una riforma complessiva della giustizia», dice. Al tavolo, aggiunge, l’Udc si siede per fare riforme «nell’interesse di tutti» non per «evitare processi al premier». Se Casini parla, Berlusconi tace. E anche i deputati del Pdl, tranne rare eccezioni, non commentano le parole dei centristi. Segno che il premier non vuole in alcun modo mettere in pericolo il dialogo con reazioni che potrebbero spezzare quel filo faticosamente riannodato. È presto però per dire se tutto ciò porterà a risultati concreti. Il Cavaliere ha dato via libera ad alleanze a geometria variabile con i centristi, consentendo di fatto all’Udc di correre anche con il Pd. L’obiettivo è evitare che brutte sorprese nel voto di marzo minino la maggioranza. Sono in pochi però a credere che il Cavaliere intenda andare oltre, trasformando una possibile alleanza sulle regionali in un rapporto più stabile. Qualcuno nel Pdl, prendendo spunto dalle parole del coordinatore Denis Verdini, pensa addirittura ad un allargamento della maggioranza con il conseguente ingresso dei centristi nel governo. Scenari che più di qualcuno nel Pdl liquida tuttavia come «fantapolitica».
ROMA – Nessuna nostalgia per il passato, nessun ritorno alla socialdemocrazia, ma l’impegno a «fare un bambino nuovo», a costruire il Pd e preparare l’alternativa per il governo. Sarà anche una risposta a chi, come Francesco Rutelli e Massimo Calearo, ha abbandonato la nave ancora prima che salpasse, il discorso con cui oggi, davanti ai mille dell’assemblea, Pier Luigi Bersani farà il suo esordio da segretario. Un discorso che andrà di pari passo ai primi tasselli dell’architettura del partito, che oggi eleggerà Rosy Bindi presidente, la direzione di 120 membri e nei prossimi giorni i nuovi capigruppo in nome di una pax interna tra vincitori e vinti. Ieri Bersani è rimasto alla sede del partito per definire, anche con un confronto con Massimo D’Alema, la rotta del suo Pd che partirà ufficialmente oggi. Un partito, ribadirà il leader, che non guarda indietro, riformatore, pronto al confronto con il governo solo in Parlamento in primis sui temi della crisi ma anche sulle riforme, giustizia inclusa, se però «affrontano i problemi dei cittadini». Un partito di opposizione ma che, come dimostrano gli incontri dell’ultima settimana, dall’Udc alla sinistra radicale, è impegnato a tornare al governo costruendo alleanze, sì, ma prima radicandosi nel Paese. I mille neodelegati oggi ascolteranno Bersani, ma misureranno anche le sue intenzioni di tenere unito il partito dalle scelte che farà per gestire il partito. La presidenza a Rosy Bindi sembra ormai assodata così come i due vicepresidenti, la cui scelta è stata lasciata agli ex rivali Dario Franceschini e Ignazio Marino. Ieri il senatore chirurgo ha riunito i 134 delegati eletti alle primarie e ha chiarito: «Per me non voglio cariche, resto a fare il presidente della commissione d’inchiesta sui servizi sanitari, ma mi impegnerò perchè le idee della nostra mozione camminino nel Pd». Ma se Marino si limiterà ad entrare in direzione o nel comitato politico, l’organismo che riunirà i big del partito, Rosa Calipari sarà vicecapogruppo alla Camera e Felice
Casson numero due al Senato. Anche l’area democratica di Franceschini si è disposta ad una collaborazione con Bersani e vedrà esponenti di spicco, come Piero Fassino, alla guida dei dipartimenti così come per la vicepresidenza del partito sarebbe in corsa Marina Sereni. Espressione della maggioranza sarà il tesoriere, il deputato Antonio Misiani, che prenderà il posto del veltroniano Mauro Agostini. Ma nonostante l’avvio all’insegna dell’unità, non mancano i maldipancia. Ieri Giuseppe Fioroni ha riunito i suoi dopo i malumori tra gli ex Ppi dopo l’uscita di Francesco Rutelli e, a quanto si apprende, l’ex ministro aspirerebbe al ruolo di vicesegretario del partito. È noto che Bersani ha una certa allergia per i ticket di veltroniana memoria, ma è probabile che alla fine dovrà riconoscere il ruolo di vice ad un altro suo grande elettore Enrico Letta. Resterà fuori dalla vita attiva del partito Romano Prodi (oggi assente all’assemblea perchè impegnato a Parigi), anche se da giorni è partito un tam tam in rete perchè gli sia riconosciuto il ruolo di presidente onorario. Il senatore del Pd Marco Follini, intervistato da Elisa Calessi e Marco Damilano su Red Tv nella registrazione della puntata che è andata in onda ieri sera, ha dichiarato che «negli anni 70' Chu En Lai, interrogato sulla Rivoluzione francese del 1789 rispose, 'è ancora troppo presto'. Non penso che sul Pd sia necessaria così tanta prudenza ma credo che un pò di fiducia e un pò più di tempo non si debbano negare a questo progetto politico». Massimo Cacciari, invece, ha dichiarato che «Calearo ci è capitato per caso nell’area del Centrosinistra. Non ha un gran significato la sua uscita». Il commento sull’uscita dell’ex presidente di Federmeccanica dal Pd è sul quotidiano online Affaritaliani.it. Il sindaco di Venezia poi ha attaccato: «Il Partito Democratico non si può definire, ha ragione Rutelli. Non è mai nato e potrebbe non nascere mai». Bersani? «Non ha fatto nulla finora. Si è presentato alle primarie dicendo quello che si poteva immaginare. Interpreta il Pd dalla sua storia e dalla sua radice toscoemiliana». Ovvero? «Dalla tradizione socialista e socialdemocratica».
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Sabato 7 novembre 2009
Di Pietro oggi a Matera tra incontri ufficiali e contro - manifestazioni
Politica lucana
Scontro finale nell’Idv
A 4 mesi dalle regionali dopo la disponibilità di De Filippo c’è l’appello per la scelta ai cittadini
Radice ai dissidenti: «Non siete tesserati», ma Filippetti mostra le carte di SALVATORE SANTORO
L’appello lanciato da esponenti della sinistra lucana (Prospero Bonito Oliva, Antonio Califano, Antonio Danello, Mira De Lucia, Piero Di Siena, Ascanio Donadio, Paolo Fanti, Giuseppe Lovito, Silvano Micele, Domenico Muscolino, Antonio Placido, Mimmo Potenza, Annamaria Riviello , Michele Saponaro, Giacomo Schettini) a favore delle Primarie di colazione con un candidato unico per tutta l’area di sinistra: «La Basilicata, dentro la crisi globale, rischia di vedere distrutto il suo intero apparato economico. Dismissioni industriali, migliaia di
neati, c’è chi già però avanza proposte. Lo hanno fatto ieri, importanti esponenti dei partiti e dei movimenti e federazioni della sinistra lucana che addirittura fanno un appello (pubblicato integralmente a seguire ndr) perchè si trovi un candidato unico di tutte le forze della stessa sinistra lucana. Ovvio che la possibilità che si facciano le Primarie di coalizione è legata alle scelte del Pd (azionista di maggio-
lavoratori sul lastrico, una nuova emigrazione, l'ulteriore spopolamento del territorio possono essere il suo destino. La politica regionale sembra non percepire la drammaticità della situazione mostrando così il fallimento delle sue classi dirigenti. La stessa importante partecipazione che il popolo del Pd ha fatto registrare ai “gazebo” per le elezioni del segretario nazionale e ragionale rischia di risolversi in una mediazione tutta “politicista” tra gruppi dirigenti e schieramenti non diversi tra di loro e comunque entrambi responsabili delle scelte sbagliate di questo centro sinistra. Un ulteriore paradosso di una politica
ranza di qualunque centrosinistra si delinei) ma la disponibilità già dichiarata dall’attuale governatore Vito De Filippo di affrontare le Primarie di colazione è un dato a favore. Senza contare che anche il presidente nazionale dell’Idv (che stamani è a Matera) Antonio Di Pietro ieri da Napoli è tornato sulla necessità di effettuare le Primarie per l’intera coalizione. s.s.
che ha perso il rapporto con i programmi, i contenuti e le esigenze dei cittadini. Il centrosinistra lucano paga le divisioni e le lacerazioni del Partito democratico, nel quale sempre più evidente si manifesta uno spostamento al centro. Ma paga anche la scarsa, pressoché nulla, possibilità della sinistra di incidere, nonostante che alle europee essa raggiunga tutta insieme il 10 per cento nelle scelte programmatiche e nella condotta politica del governo regionale. Non c'è dubbio che ciò avviene anche a causa della sua frammentazione. Reduce dai risultati fortemente negativi delle elezioni del 2008 e del 2009, essa infatti
non è stata in grado di rielaborare la sconfitta e di avviare un percorso unitario. Dei contenuti, dei problemi della gente, della necessaria modifica di un modello di sviluppo tragicamente fallito che ha solo prodotto disoccupazione e degrado ambientale, nessuna ne parla. La sinistra lucana non può continuare a tacere. Bisogna aprire un confronto al suo interno, indipendentemente da quante e quali liste si presenteranno alle elezioni, per concordare un programma comune e una diffusa iniziativa nel territorio in grado di riportare la politica a svolgere un ruolo al servizio dei cittadini coinvolgendo anche quanti , mo-
vimenti ed associazioni, sempre più sono stati emarginati dalle grandi scelte. Con ciò non si pensa di proporre un passo indietro rispetto ai progetti di aggregazione a sinistra in atto (Sinistra e libertà, Federazione anticapitalista e altro), né di avanzare ipotesi di sbocchi organizzativi unitari che, allo stato, seppure auspicabili, sono di difficile realizzazione. Si tratta molto più realisticamente di assumere a sinistra un'iniziativa politica in grado di affrontare i problemi concreti della gente con un profilo riformatore chiaramente riconoscibile, di verificare la possibilità di una posizione comune sulla politica delle alleanze, di
avere un peso determinante nelle future scelte di programma e di assetto del governo regionale. Per questo è necessario che la sinistra, qualora vi fossero le condizioni per la ricostruzione del centro sinistra, si batta perché le primarie di coalizione per la scelta del presidente della Regione siano effettivamente svolte, e che si presenti ad esse con un candidato comune. Su questo noi ci sentiamo impegnati, non rassegnandoci all'idea di una sinistra lucana senza voce e senza prospettiva, e metteremo in piedi nei prossimi giorni tutte le iniziative necessarie a raggiungere tale obiettivo».
IL CENTRODESTRA VERSO LE REGIONALI PICERNO - I Comuni protagonisti per lo sviluppo locale. Il Pdl chiama e il popolo risponde. Ieri sera a Picerno, una sala strapiena ha accolto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Un’occasione di confronto, con la voce degli amministratori del centro destra e le istanze dei parlamentari del Pdl agli stessi amministratori. Presso l’hotel Bouganville si è svolto il convegno “Un’azione Comune… ripartire dal territorio percreareil partitoel’alternativa in Basilicata”. Un’azione comune, intesa come strategia politica unitaria per sconfiggere il centro sinistra all'appuntamento elettorale primaverile e come protagonismo delle amministrazioni comunali. Ad accogliere il primo cittadino di Romaepresidente delconsigliodell'Anci, il consigliere regionale Antonio Tiscie il sindacodella comunità picernese, Valeria Russillo. Due forze che rappresentano quella che è la formula del “70 -30”, ossia della rappresentanza politica ripartita tra Fi e An. Quella del 70 - 30 è la formula che ispirerà la ripartizione della lista regionale, come indicato in mattinata dal coordinamento provinciale di Potenza. All'appuntamento, presenti in prima fila, anche Attilio Martorano, presidente di “Fare Basilicata” e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. Ripartire dai territori, dalla gen-
Gianni Alemanno ospite di un incontro del Pdl sui territori
La sfida Basilicata si vince «se si comprende il territorio» te per la presa della Regione e credere nella vittoria a partire dalle idee, dal partitoe dagli uomini:sono questi i dicktat per vincere le “regionali”. Non sono mancate autocritiche anche dalla stessa classe dirigente del Pdl come ha fatto Luciano Petrullo: «C'è bisogno di scelte azzeccate,dialleanze, diunprogettopolitico forte, innovativo, rivoluzionario nella Lucania delle raccomandazioni, del familismo, dei voti lasciati in eredità». Proposto un “progetto Basilicata” che valorizzi l'uomo e l'ambiente e di un nuovo verbo politico che è “libertà nella democrazia”. L'invito è di costruire un partito aperto e capace dicrescere nel dialogo. Della possibilità di vincere contro una «sinistra disattenta e incapace di sviluppare progetti e programmiper laregione»ne èconvinto anche Guido Viceconte, coordinatore regionale Pdl. «Le condizioni ci sono - ha ribadito - e questa è una regione cerniera nel Mezzogiorno, ha
Alemanno al Bouganville
risorse come acqua e petrolio. Noi ci proponiamo come una regione a guida Pdl per il rilancio del Sud». Diversi gli amministratori che hanno portato la loro testimonianza a partire dalla neo eletta sindaco Russillo. Chiesti aiuti finanziari al
governo per i paesi amministrati dal centro destra, lamentando le difficoltà ad essere ascoltati dalla Regione . Non è mancata la corte da parte dell'onorevole Vincenzo Taddei all'Udc di un apparentarsi per essere un'alternativa valida. Mariano Pici, vice coordinatore provinciale, ha sollecitato il partito a essere pronto a sostenere gli amministratori, mentre Santarsiero (Pd), come vice presidente Anci ha insistito su «una nuova stagione che deve vedere protagonisti gli enti locali nel federalismo fiscale per una nuova prospettiva di sviluppo». Non è mancato il discorso di Antoniuo Tisci che ha infiammato la gente per le tematiche toccate: disoccupazione, sviluppo, ambiente, carenza di infrastrutture. Ha espresso l'esigenza di «partire dagli esempi positivi mettendo in rete le esperienze politiche e amministrative. L'oggi ci appartiene e non il domani - ha detto rivolgendosi ai giovani co-
stretti a togliersi il cappello se vogliono lavorare, che conoscono le long list. È giunto il momento di alzare la testa, basta al ricatto del sistema di potere di questa Regione che continua a rinviare richiestee a non programmare. Noi dobbiamo riuscire a portare il nostro progetto alternativo in tutte le case». «La sfida in Basilicata - ha detto Alemanno - assomiglia a quella vinta a Roma. Ingredienti nuovi per un progetto che dia risposte concrete ed efficienti». Il federalismo fiscale, secondo Alemanno, è la strada per le entità locali. «Il nostro essere italiani - ha detto - significa essere legati alle tante identità locali, ai mille campanili. Se si capisce il territorio, le sue vocazioni, nasce un'idea di sviluppo locale». Tra le priorità suggerite la creazione di un'infrastruttura strategica per i collegamenti con l'aiuto anche del governo nazionale. Ha sollecitato rapporti diversi tra cittadini e istituzioni, il meccanismo partecipativo, la logica della cittadinanza attiva. «E' una rivoluzioneculturale nonditipo bucolicoha aggiunto - altrimenti le risorse non saranno mai sufficienti. Il miracolo di conquistare la Regione si può fare, ma bisogna trasmettere realmente la possibilità e la speranza di cambiare per contagiare la gente». Iranna De Meo
Latronico su ddl Bilancio
«Ecco i risultati delle misure anticrisi» «IL Fondo monetario internazionale certifica che l'Italia e l'Europa escono dalla recessione, e non si prevede alcun peggioramento del rating nel medio e lungo termine, così come agenzie importanti hanno certificato nel loro ultimo report».Lo hadichiaratoil senatore del Pdl, Cosimo Latronico, nella sua replica in aula sul disegno di legge sul bilancio. «Il Governo in questo anno e mezzo di legislatura non è stato a guardare. È stata salvaguardata la coesione sociale conil finanziamento e l'ampliamento delle misure afferenti agli ammortizzatori sociali, perché tanti lavoratori non rimanessero da soli dinanzi alla crisi dell'economia reale. Poi le misure anticrisi, più di una, contenute nei diversi provvedimenti legislativi collegati alla scorsa finanziaria: il Piano casa; il Patto per la salute; l'adeguamento delle pensioni per migliorare l'equilibrio del sistema pensionistico; il varo della riforma della pubblica amministrazione; le modifiche del processo civile; l'avvio del federalismo fiscale; il provvedimento in materia di energia, per contrastare la dipendenza del nostro Paese e mettere mano alla bolletta energetica, che pesa in termini significativi sul sistema produttivo italiano; la riforma della scuola e dell'università. Da ultimo, vorrei ricordare per il Mezzogiorno lo sblocco dei Fas ed il tentativo di un loro coordinamento per evitare la polverizzazione della spesa e che questa prevalesse sulla finalizzazione verso gli obiettivi del potenziamento della rete infrastrutturale e dell'apparato produttivo».
POTENZA - Che fosse prevista unabufera erachiaro. Manelle ultime ore il livello di scontro all’interno dell’Idv di Basilicata è salito a livelli vertiginosi. Tutto mentre Antonio Di Pietro era già presumibilmente in viaggio per Matera. Stamattina, infatti, il leader nazionale dell’Italia dei valori partecipa all’incontro “L’alternativa di governo” organizzato dai vertici regionali del partito presso l’Hotel San Domenico. In concomitanza però, si svolge una “contro - manifestazione” organizzata dai dissidenti dipietristi (e il circolo Idv Giugni) nella stessa città dei Sassi. A poche centinaia di metri, Nel Palace Hotel. Manifestazione alla quale è stato invitato anche lo stesso Antonio Di Pietro, ma che difficilmente potrà essere presente in due iniziative simultanee. Ma a mettere benzina sul fuoco - oltre al botta e risposta che c’è stato ieri tra il coordinatore regionale Idv Radice e i dissidenti guidati dal presidente del circolo Giugni (nell’articolo a destra in poagina ndr) - c’è anche un elemento che al momento non è prevedibile. Di pietro infatti alloggia nello stesso Hotel dove i dissidenti hanno organizzato la contro manifestazione di protesta alle decisioni verticistiche del Idv regionale. Possibile che un confronto comunque si sia. Come è possibile che i dissidenti possano decidere di partecipareanche alla manifestazione ufficiale qualora non vedano lo stesso Di Pietro. In ogni caso è sicuramente un momento disvolta del partito fondato dall’ex magistrato di “Mani pulite” con i dirigenti e una parte della base che critica apertamente la gestione del partito. Se Di Pietro riuscirà a ricomporre le diverseanime sivedràma èscontro vero e la pace non è certo un finale scontato. Anche perchè la contro - manifestazione dei dissidenti a quanto pare è stata organizzata in seguito al comunicato ufficiale dell’Idv che annunciava la visita di Di Pietro diramato nei giorni scorsi e in cui tra le altre cose si leggeva: «nell'occasione sarà presentata agli iscritti, ai simpatizzanti e agli eletti del partito in Basilicata, Rosa Mastrosimone, consigliere regionale da pochi giorni iscritta all'Italia deiValori, che confluisce nel partito con la sua associazione Addc». E che dopo gli scontri nel coordinamento provinciale potentino dell’Idv (con la presenza di Mastrosimone) uno dei focolai di scontro sia proprio l’ingresso di Mastrosimone è evidente. Ma c’è di più. Anche perchè leggendo il manifesto della contro - manifestazione si comprende facilmente che si tratta di una vera e propria “dichiarazione di guerra”. Come il passaggio: «Dobbiamo indubbiamente a Di Pietro un grazie per averci richiamato con il suo potente megafono, per averci fatto incontrare e per averci unito in nome di una politica fatta di valori veri, di giustizia giusta, di interesse per il bene comune. Oggi dobbiamo chiedergli di aprire gli occhi o dobbiamo convincerci che le sue parole sono solo un richiamo ad ultrasuoni per andare a caccia di cittadini liberi da asservire ad un potere diverso. Non ci vogliamo convincere di questo e in ogni caso noi dell’Italia dei valori, crediamo che questo partito debba cambiare rotta». E ancora: «Nel suo prato, gentile
A lato il coordinatore regionale dell’Italia dei valori, Michele Radice. in basso i documenti che comprovano l’adesione all’Idv da parte del circolo G. Giugni di Matera
Presidente, mentre dice di voler estirpare i “cardoni” lei stesso o i suoi uomini continuano a coltivare le ortiche. Ma quel prato, Presidente, non è più suo». Non ci sono indiscrezioni comunque su quello che sarà il tenore delle parole di Di Pietro al San Domenico ma intanto ieri a Napoli sulla questione politica campana ha detto:
«Bisogna fare un’opera di pulizia morale che prescinde dallo stato delle inchieste giudiziarie. Qui tra riciclati e gente che attende la custodia cautelare, mi pare che ce ne siano a destra e a sinistra. Ci deve essere una assunzione di responsabilità di chi vuol fare politica, che deve farsi da parte, fino a quando non si fa processare. È questa la clausola
che Idv porrà per partecipare a una futura coalizione e che adotterà al proprio interno». Sempre rimanendo alle dinamiche del partito dipietrista lucano sembra prossima l’ufficializzazione dell’ingresso dell’avvocato Dino Di Ciommo, presidente del Foro del tribunale di Melfi che dovrebbe essere candidato alle prossime regionali.
LA CONTESTAZIONE E’scontro di carte e regolamenti tra Michele Radice, coordinatore regionale dell’Idv e gli organizzatori della contro - manifestazione che si svolge oggi in concomitanza con la visita ufficiale di Antonio Di Pietro a Matera. In pratica ieri è stata diffusa la seguente nota: «Numerosi iscritti e simpatizzanti di Idv della Basilicata, tra cui quelli del Circolo Idv “G. Giugni” di Matera, constatata l’assenza di qualsiasi riscontro da parte della dirigenza lucana rispetto alla richiesta di convocazione urgente di un assemblea degli iscritti finalizzata a dibattere e deliberare sulla fusione tra Idv e il partito Addc e sulla candidatura alle prossime regionali della leader dell’Addc, ritengono necessario autoconvocare una pacifica e civile assemblea che dibatterà sull’attuale situazione della democrazia interna, sul rispettodelle procedure e regole statutarie». L’appuntamento è per le 10 di stamattina al Palace Hotel a Matera. Immediata la replica di Michele Radice: «In relazione all’autoconvocazione dell’assemblea, per domani a Matera, di alcuni che si definiscono iscritti e simpatizzanti di Italia dei valori, in coincidenza con la Manifestazione “L’alternativa di governo” che si terrà alle 10.30 presso l’Hotel San Domenico, si precisa che costoro si autoconvocano autonomamente, non essendo ancora iscritti ad Idv». «Il coordinatore regionale, Aldo Michele Radice si legge nella nota non ha, infatti, provveduto alla convalida delle eventuali sottoscrizioni di tesseramento ne tanto meno ha provveduto al riconoscimento del Circolo Giugni autorizzandolo ad operare sul territorio, non essendo lo stesso costituito secondo quanto stabilito dalle regole statutarie». «Pertanto - si conclude la nota di Radice - allo stato attuale, nessuno può autonomamente indire riunioni ed assemblee utilizzando il simbolo e la dicitura di Idv». Ma è contestazione da parte del presidente del Circolo Giugni, Francesco Filippetti che dopo aver inviato al nostro giornale una serie di documenti comprovanti l’adesione all’Idv da parte del Circolo e di alcuni iscritti dichiara al cronista: «C’è rammarico per questa reazione di Radice». E poi ancora: «Noi siamo regolarmente iscritti all’Idv a norma di Statuto, come attestato dalle documentazioni e dai pagamenti». «Non è più necessaria - spiega Filippetti - la convalida del coordinatore. Era previsto nel vecchio statuto dell’Idv che è stato cambiato nel gennaio 2009».
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La sinistra pensa all’unità e chiede le Primarie Torna la voglia delle Primarie. Ma questa volta non si parla di quelle del Pd che sono state svolte il 25 ottobre scorso ma di votazioni aperte a tutti gli elettori del centrosinistra per la scelta del candidato che lo stesso centrosinistra dovrà presentare per le elezioni regionali che si svolgeranno nella prossima primavera. Insomma in vista di una coalizione i cui confini però ancora non sono ben deli-
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In lutto la Chiesa lucana Monsignor Antonio Mennonna si è spento nella sua casa di Muro Lucano a 103 anni
di ANGELA SCELZO MURO LUCANO - E' il giorno del ricordo oggi a Muro Lucano. Bandiere a mezz'asta e lutto cittadino per “ il vescovo amato da tutti”. Dinanzi al Battistero di San Gerardo si è spento Monsignor Antonio Rosario Mennonna. Lì ieri è stato un via vai di gente. In tanti hanno pregato accanto alla salma del presule. Va via così un'autentica testimonianza di fede lunga 103 anni. Più di un secolo di vita per un apostolato sempre tra la gente. Così in paese in molti lo ricordano. Ma anche dalla sua diocesi di Nardò è “amato e ricordato per i suoi 20 anni, lì tra la gente”. Tante le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto. Nella sua abitazione tante le onorificenze ricevute. Tanti i riconoscimenti. Spiccano le sue foto col Papa Giovanni Paolo II. Oggi il suo testamento spirituale sarà reso noto durante le esequie, che saranno celebrate all'aperto alle ore 15 in Piazza Don Minzoni. Dalle ore 8 di questa mattina, invece, sarà allestita la Camera Ardente. «L'umile collaboratore di Dio era amante della Divina Commedia». Così il nipote Antonio Mennonna ricorda gli ultimi attimi con lo zio. «Nella sua pastorale - ci ricorda il nipote Mario Mennonna- assegnò un ruolo importante ai laici, coinvolgendoli nell'organizzazione ecclesiale. Sempre più presenti diventavano i contributi di spiritualità e di vita diocesana da parte di sacerdoti e di laici, mirati a sollecitare la riscoperta del ruolo del dialogo e della evangelizzazione». «Un intelligente collaboratore» invece furono le parole di Monsignor Sperandeo prima della sua elezione a vescovo. A ricordarlo è Monsignor Antonio Barbieri. All'età di 90 anni ricorda ancora con tanta lucidità il giorno in cui Monsignor Mennonna fu eletto vescovo. «Qualche tempo prima gli chiesi se dovesse diventare vescovo - ha detto Bar-
buito alla realizzazione delle case canoniche per le Parrocchie dell'area». Ma in paese in molti lo ricordano per quei “75 ragazzi che dalle campagne lui portò in Seminario per fargli proseguire gli studi”. Intanto per oggi il sindaco ha indetto il lutto cittadino. “Un vescovo amato da tutti - ha detto Gerardo Mariani - un esempio per i muresi e per il mondo inte-
ro. Una testimonianza di autentica fede. Nelle diocesi in cui è stato ha lasciato un rimpianto unanime. Un pastore e maestro per le nuove generazioni nonché uomo di grandissima e profonda cultura umanistica”. Tra i figli spirituali di Monsignor Mennonna anche due sacerdoti italo-rumeni, Don Lino Dragu Poppian e Mgr Giorgio Picu.
«Un uomo sereno»
Il giovane rumeno dopo il furto è entrato in seminario
«Monsignor Mennonna era un uomo sereno e tranquillo, consapevole di aver vissuto una vita al servizio del Signore». Lo ricorda con queste parole l'arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo. Il presule celebrerà questo pomeriggio le esequie, dove, ci ha detto: «verrà letto il testamento spirituale di monsignor Mennonna. Un testo - ci anticipa Superbo - semplice e bellissimo allo stesso tempo, dove oltre a ringraziare Dio per tutto quello che ha fatto nella propria vita, chiede perdono a quelli che, inconsapevolmente, ha offeso». «Quando parlavo con lui - continua - era sempre lucidissimo. Conservava un ricordo speciale per i sacerdoti soprattutto quelli che aveva ordinato nella diocesi di Nardò». E tra questi vi è anche Ferdinando Filoni, arcivescovo titolare di Volturno ma soprattutto Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato Vaticana, ordinato sacerdote da monsignor Mennonna il 3 luglio 1970.
Quando il suo badante rubò gli oggetti sacri di una vita
Monsigno Antonio Rosario Mennonna nel giorno in cui ha compiuto 100 anni
«Dobbiamo al grande vescovo l'essenziale della nostra carriera sacerdotale ci dicono - nella Chiesa Italiana e cattolica». «Profughi da un mondo calpestato dal comunismo ed orfano di tutto, — hanno concluso i due sacerdoti abbiamo travato in Mons Mennonna un padre di saggezza infinita». «Monsignore Mennonna è un esempio di vita da se-
guire - ci ha detto il vicepresidente dell’associazione murese il cavaliere Cosimo Ponte - con la sua umiltà e semplicità era sempre prodigo di affetto verso tutti noi. Non a caso gli abbiamo intitolato anche un concorso internazionale di poesia e fotografie”. In tanti in paese sono stati i suoi chierichetti. “Posso definirmi il chierichetto di Monsignor Mennonna.. Alla fine degli
Scrivere di monsignor Mennonna Antonio Rosario appena deceduto nel centreesimo anno di vita terrena instancabilmente spesa a servizio delle anime e per il bene della Chiesa, non è facile. Occorrono tempi e modi a Lui adeguati per poterne trarre il vero profilo biologico al completo. Appartiene a quelle figure carismatiche che di tanto in tanto la Provvidenza suscita tra la gente e le comunità cristiane per illuminare il presente, accendere le speranze, affrontare il futuro. Alunno del Pontificio Seminario Campano di Posillipo in Napoli, dottore in teologia e lettere, ha sintetizzato in sé le tre unità di vita e cultura; quella relativa alla spiritualità ignaziana assorbita dai
Pastorali degli anni del suo episcopato nelle diocesi di Muro Lucano (Basilicata) e Nardò (Puglia) da lui presiedute in qualità di vescovo. Una così ampia proliferazione di pensiero presiede al corso dei suoi lunghi anni che il Signore gli ha dato di vivere all'insegna dello zelo apostolico, della sanità, della testimonianza cristiana incarnata nella fede visibile di tutti i giorni in progressione di eucaristia, e chiusi su questa terra col suo transito sereno, fiducioso, edificante. Vogliamo ricordarlo nello splendore dei suoi carismi, nella genuinità dei rapporti con la Chiesa, i sacerdoti, i fedeli; nella devozione al Papa, del quale ha interpretato fedelmente l'altissimo magistero; nei gratificanti rapporti
anni ottanta quando avevo circa 10 anni - ha detto un ragazzo, Carmine Pepeservivo le sue messe nella chiesa dei Cappuccini». La sua è una famiglia di centenari ma tutti perfettamente lucidi e in perfetta forma, con il vescovo che all'età di 90 anni scendeva da casa e io puntuale lo aspettavo o in chiesa o in strada tutte le sere». «Monsignor Mennonna
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Anni spesi nel segno dello zelo apostolico padri gesuiti preposti alla direzione dell'ateneo, la passione per la ricerca scientifica delle sacre dottrine sapientemente insegnate dai figli di S. Ignazio di Lodola, la specializzazione universitaria nelle materie letterarie che lo hanno abilitato prima all'insegnamento nelle Scuole, negli istituti di formazione, e ripartite negli anni alle numerose opere di studio, ai tanti saggi di natura storicolinguistico-onomastica. Sono ben noti i suoi noti volumi presenti in quasi tutte le biblioteche regionali, provinciali, nazionali, quali: “Il glossario del Cristianesimo”, “Il dialetto della Lucania”, “Favole e Realtà”, “Verbum”, “Favole del nostro tempo”, “I dialetti Gallitalici della Lucania (2 voll.), “L'uomo e il cristiano”, “Memorie di spiritualità”, Lettere
Ordinato vescovo il 13 marzo del 1955, ha svolto il suo ministero prima a Muro lucano e poi a Nardò. Nella foto sopra è con Giovanni Paolo II: il papa con cui ha avuto un rapporto speciale
La biografia: 103 anni tra episcopato, cultura e onoreficenze
LA TESTIMONIANZA UN SACERDOTE
di ALDO VIVIANO*
Monsignor Mennonna è stato ordinato sacerdote il 12 agosto del 1928. Nella foto sopra è ritratto mentre espone ai fedeli il Santissimo Sacramento durante una cerimonia religiosa
IL RICORDO DI SUPERBO
La casa di monsignor Mennonna. La finestra è stata coperta con un cartone e la porta per tutta la giornata di ieri è stata socchiusa, per permettere ai fedeli di rendergli omaggio
bieri - ma lui non mi rivelò nulla. Non si sbottonava mai. Era sempre rigoroso. Era un galantuomo schivo ma sempre un punto di riferimento per i muresi e ricco di virtù, un prete vero». «Un sacerdote e letterato. Oggi restano i suoi scritti, un patrimonio per il mondo intero. Monsignor Mennonna è ricordato per aver contri-
E’ una fotografia del 1924 che ritrae la famiglia paterna: il padre, le due sorelle Maria e Cristina e il fratello
col mondo della cultura e della scienza, in cui s'è distinto per superiorità di conoscenze, profondità di tematiche, competenza efficace dei singoli argomenti trattati. Ora la sua dipartita, pur temuta ci fa ammainare in un certo senso la bandiera dell'appartenenza al suo seguito. Viene a mancare la figura di spicco dell'episcopato lucano, che larga influenza ha avuto ed avrà nella ristretta famiglia sacerdotale, nell'ampia area civile, nell'areopago delle persone destinate ad accendere e trasmettere il sapere. Addio, Mons. Mennonna, perdonaci la mediocrità. Ti promettiamo una nostalgia feconda, sulla scia da Te calcata. *Parroco di Carbone
era molto devoto alla figura della Madonna della Pace». Tanti dunque i ricordi. In ogni casa murese ve ne è uno. La signora Caterina Cardone custodisce gelosamente quell'attestato- ricordo del Sacramento della Cresima impartito proprio dal “vescovo amato da tutti”. Così Muro Lucano vuole ricordalo.
PARLA IL PARROCO
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Don Giustino: «E’ stato un vero signore» «UNA BELLA figura di Vescovo con un suo stile con un suo carisma profondamente istruito e formato che ha percorso tutto l’iter della vita sacerdotale, di educatore e vescovo di Muro Lucano nonché in seguito vescovo di Nardò». Lo ha detto nella giornata di ieri il parroco di Muro Lucano, don Giustino D’Addezio. «Ha condiviso le nostre stesse ansie sacerdotali anche quando si trovava a Nardò. - ha continuato il sacerdote - Ha amato il suo paese e i suoi cittadini con un senso di signorile discrezione». «La caratteristica fon-
damentale della sua vita ha concluso - sono stati i doni di Dio come la mitezza e la squisita dolcezza accompagnate da una profondità di pensiero in ogni ambito della vita. E’ stato un vero signore».
MURO LUCANO - Si è spento sere- siti nel campo della scuola e della namente alle 6.15 di ieri mattina cultura, dal Presidente della Renel suo paese natìo. Antonio Rosa- pubblica gli sono state conferite: la rio Mennonna era nato a Muro Lu- Medaglia d'oro ai Benemeriti della cano il 27 maggio 1906 e ha rappre- scuola, della cultura e dell'arte, il 2 sentato il decano mondiale dei ve- giugno 1956; l'onorificenza di Commendatore della scovi emeriti resiRepubblica, il 2 giudenziali. E' stato orgno 1979; e l'onorifidinato sacerdote il cenza di Grande Uffi12 agosto 1928, dociale della Repubblica po aver compiuto i Italiana il 23 aprile corsi ginnasiali nel 2006. E' cittadino onoseminario arciverario dei Comuni di scovile di BenevenNardò e Copertino to e i corsi di liceo e nella provincia di Lecteologia nel Pontifice. Il nome di monsicio Seminario ingnor Mennonna non è terregionale camstato solo legato al suo pano di Posilipo, ministero episcopale. laureandosi cum Nella sua vita, tra l’allaude in sacra teolotro, si è dedicato agli gia. Laureato anstudi del dialetto di che in lettere classiMuro Lucano e di alche presso l'Univercuni paesi della Basilisità statale di Napoli, è stato professore Un’immagine degli anni ‘60 nei cata. Il suo nome negli ultimi tempi è stato ledi materie lettera- primi anni del suo episcopato gato anche a fatti di rie prima nel Semicronaca che lo hanno nario pontificio reportato alla ribalta nagionale di Potenza e poi nella scuola media e ginnasio zionale. Come quando per esempio dell'Istituto vescovile parificato di uno dei suoi badanti, un giovane Muro Lucano, del quale, successi- rumeno, insieme a un complice vamente, è stato preside. E' stato ve- nell’estate del 1997 rubarono una scovo della diocesi di origine, Muro croce che il presule aveva ricevuto Lucano, dal 1955 al 1962, e di Nar- da Giovanni Paolo II in occasione dò (ora Nardò-Gallipoli) dal 1962 al del suo novantesimo compleanno, 1983. Durante il suo episcopato a un calice che i fedeli del paese lucaNardò il vescovo Mennonna ha no gli donarono nel 1962, quando eretto 13 parrocchie e ha fatto co- partì dalla Basilicata, e numerosi struire 22 chiese. Ha partecipato altri oggetti, alcuni d'oro. Il giovaassiduamente ai lavori del Concilio ne rumeno, folgorato forse sulla Vaticano II, promovendo intensa- via di Damasco, decise di entrare in mente la recezione del Concilio nel- seminario per diventare sacerdola Chiesa locale. Per i meriti acqui- te.
I COMMENTI DALLA LUCANIA
«Una guida spirituale mirabile ed esemplare» SI SONO moltiplicati i messaggi di cordoglionel momentoincui lanotizia ha fatto il giro della regione. Per il presidente della Provincia, Piero Lacorazza con la sua scomparsa: «viene meno una figura di riferimento per la comunità lucana e un sacerdote che ha saputo unire ad una profonda spiritualità e umanità una vasta cultura umanistica e un grande interesse per la terra lucana e per le sue tradizioni». Per Carmine Vaccaro, segretario generale della Uil di Basilicata: «La scomparsa di Mons. Mennonna lascia un vuoto incolmabile e priva ancheil mondo del lavoro di una guida spirituale mirabile ed esemplare. La Uil di Basilicata, nell'associarsi al dolore che ha colpito tutta la comunità cristiana , ricorderà semprela suafigura digrande sacerdote che, nella sua lunga vita, non si è risparmiato per bene della nostra
società». «La notizia della morte di Monsignor Mennonna - ha detto il presidente provinciale dell'Acli Potenza, Gennaro Napodano - ci riempie di commozione perché con la sua scomparsa perdiamo una figura limpida che ha dato lustro alla chiesa lucana, distinguendosi per umana semplicità e profonda cultura umanistica». «La sua longevità spirituale e il suo intenso impegno intellettuale – dice Nino Falotico, segretario generale della Cisl Basilicata –sono state un fulgido esempio di dedizione pastorale, sempre al fianco dei poveri e delle persone più umili. Con la scomparsa di Monsignor Mennonna viene meno una delle figure più prestigiose della chiesa lucana». Al cordoglio si unisce anche Francesco Nigro, presidente del Comitato civico di Gorgoglione, di cui monsignor Mennonna faceva parte.
CURIOSITA’
Quel giorno in cui Gibson lo incontrò L’ELICOTTERO di Mel Gibson atterrò nel campo sportivo di Muro Lucano. Era in Basilicata per i sopralluoghi del film “The Passion”. Aveva sentito parlare di quel prelato (allora aveva 99 anni) che era stato consacrato vescovo da Pio XII. Lo voleva conoscere e grazie ai suoi collaboratori l’incontro si tenne proprio nella cittadina lucana. Monsignor Mennonna sapeva che avrebbe fatto un’intervista e non che avrebbe incontrato uno degli attori più famosi di Hollywood che arrivò a Muro accompagnato da un collaboratore, un interprete e due guardie del corpo. Il colloquio è durato circa due ore: l' attore e regista e monsignor Mennonna parlarono, in particolare, del pontificato di Pio dodicesimo e del rapporto fra cattolici, luterani ed ebrei. Non si parlò in quella occasione del film che avrebbe girato di lì a poco l’attore australiano nei Sassi di Matera. L’incontro terminò con un arrivederci. Mel Gibson e monsignor Mennonna non si sarebbero più incontrati.
L’Arcidiocesi di Potenza Muro Lucano Marsiconuovo, l'Arcivescovo e il presbiterio diocesano professano la fede in Cristo risorto ed annunziano ai fedeli e cittadini dell'arcidiocesi che S.E. Mons. Antonio Rosario Mennonna già vescovo di Muro Lucano e vescovo emerito di Nardò nella notte 6 novembre 2009 in Muro Lucano sua città natale si è addormentato nel Signore all'età di 103 anni. Grati al Signore per averlo dato alla sua Chiesa buon pastore e apostolo del Vangelo lo raccomandano alle preghiere di sacerdoti e laici.
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Il collaboratore di Dio che amava Dante Alighieri
Una rara immagine di monsignor Antonio Rosario Mennonna scattata quando aveva circa 10 anni. Fin da piccolo aveva sempre mostrato una particolare vocazione al sacerdozio
Sabato 7 novembre 2009
«DA BOLOGNETTI SOLO FALSITÀ» LA PAROLA A MYTHEN L'Azienda di Ferrandina replica alle false e infamanti accuse rivolte da Bolognetti nell'articolo comparso su questo Quotidiano in data 30 ottobre 2009. Abbiamo letto con sconcerto l'articolo pubblicato su questo quotidiano a firma del signor Bolognetti. Fa male essere accusatigratuitamente di colpeinesistenti, specie quando nel tuo lavoro ci metti impegno, dedizione, passione. Abbiamo visto la videoregistrazione di Bolognetti (pubblicata on-line, sul sito del giornale) relativa alla situazione ambientale in Val Basento. Giusto, giustissimo parlare di un problema che merita l'attenzione e l'intervento delle competenti autorità, ma nei termini corretti: all'opposto, attribuire falsamente e volutamente condotte criminose è moralmente riprovevole e, probabilmente, penalmente rilevante. Ci siamo detti: “le nostre azioni, condotte nel rispetto della legalità, sconfesseranno queste falsità”. Ma, talvolta, il silenzio può essere confuso con una tacita ammissione di responsabilità. E così, grazie anche al sostegno manifestatoci da molte voci autorevoli prima fra tutte la stessa Redazione di questo giornale, che nei giorni immediatamente seguenti alla pubblicazione si dissociava da alcune tra le affermazioni più infamanti proferite da Bolognetti - abbiamo deciso di replicare. Coi fatti, come siamo soliti fare. a) “A Ferrandina” - si legge nell'articolo di Bolognetti “troveremo quel che resta dello stabilimento Liquichimica e soprattutto lo stabilimento Mythen/Ecoil che è stato finanziato con 45 miliardi di vecchie lire, attraverso la legge 488/92 ”. È evidente che chi scrive ignora completamente la verità: Mythen non ha ricevuto alcun finanziamento in forza della legge n. 488/1992. Ha, viceversa, vinto dei bandi nazionali per l'ottenimento di contributi pubblici al sostegno della ricerca e di progetti industriali innovativi. Tali contributi sono comunque di importo molto inferiore rispetto agli investimenti posti in essere dalla società sul sito di Ferrandina prima e dopo l'ottenimento dei contributi stessi senza quindi vincolare la realizzazione dei progetti industriali in Val Basento a fondi pubblici. Peraltro, alla fine dell'esercizio, chiuso al 30 giugno 2009, Mythen ha investito globalmente in immobilizzazionilasommadi48.498.494,04 eprevedealtresìdiinvestire a Ferrandina, nel prossimo triennio, altri 20 milioni di euro. Ulteriore precisazione: Mythen non ha alcun rapporto con Ecoil (società che, per quanto a noi noto, avrebbe dovuto produrre oli lubrificanti da oli esausti, ma ad oggi non ha costruito alcuno stabilimento a Ferrandina). b) “Sembra incredibile, ma l'impianto Mythen, oltre ad essere stato ubicato all'interno di un sito di bonifica non bonificato, non dispone di una rete fognaria, né di un impianto di depurazione…” - e rincarando la dose di accuse false, Bolognetti soggiunge - “Dall'impianto Mythen parte un tubo che scarica sostanze inquinanti direttamente nel Basento. Ovviamente, si tratta di una macroscopica violazione di legge”. Mythen, inrealtà, ha provvedutoa bonificarea proprie spese il sito produttivo, ove è insediata: in ragione di ciò, la Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero dell'Ambiente ha rilasciato all'Azienda il nulla osta all'esercizio dell'attività. Inoltre, l'Azienda dispone sia di una rete fognariasia diun impiantodi depurazione,con cuiprovvede opportunamente a purificare le acque prima di riversarle nel Basento (attività a cui Mythen è stata autorizzata dalla Provincia di Matera a far data dal 2005). c) “In unaregione chesoffre perla gravecarenza dicollegamenti ferroviari, hanno costruito una tratta, che, partendo dal porto di Taranto, consente di far arrivare migliaia di tonnellate di rifiuti liquidi provenienti da tutta Europa presso lo stabilimento della Mythen”. Anche in questo caso, forse, una semplice indagine tra i polverosi documenti di una biblioteca avrebbe 'salvato' il signor Bolognetti dal formulare osservazioni destituite di ogni fondamento. La tratta Ferrandina-Taranto esiste da quando è stato costruito il collegamento ferroviario Genova-Taranto, mentre la bretella che congiunge lo scalo ferroviario di Ferrandina con lo ex-stabilimento Ceramiche Pozzi è stata costruita negli anni 60'. Rifiuti liquidi provenienti da tutta Europa? Una ulteriore becera fantasia di Bolognetti. Mythen produce biodiesel impiegando materie prime, che riceve con treni merci, dei quali poi si serve per la spedizione del biodiesel prodotto. Mythen è nota per operare - da sempre- nel settore della c.d. “chimica verde”. d) “Il Ministero dell'Ambiente ha inserito lo stabilimento Mythen di Ferrandina tra gli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti”: classico esempio - aggiungiamo noi - di come un'informazione parziale possa divenire fuorviante e ingenerare nei lettori timori infondati. Come noto, esistono determinate attività che, per loro natura ovvero per la qualità e/o quantità delle sostanze trattate, risultano potenzialmente pericolose; nondimeno, esse appaiono necessarie al ciclo produttivo di ogni società e,per questa ragione,sono oggetto diuna scrupolosa legislazione che Mythen ha provveduto e provvede a rispettare. e) “Si ha la sgradevole sensazione che i 70 operai della Mythen vengano utilizzati come scudo per difendere altro”. Presso la Mythen lavorano dottori in chimica, ingegnerichimici edambientali laureatinelle piùprestigiose università italiane, nonché numerosi periti chimici. Lo staff tecnicodell'azienda èmolto giovanema èben diretto da una direzione di stabilimento con comprovata esperienza in campo industriale. Mythen ha, tra l'altro, stipulato contratti di ricerca e di collaborazione con diverse Università italiane e, attualmente, è impegnata in un importante progetto di ricerca europeo con altrettanto prestigiose università, italiane ed europee. Grazie alla capacità del personale Mythen, che per prima ha prodotto biodiesel da olio di palma su scala industriale, la Basilicata viene spesso menzionata in un contesto mondiale: ne siamo orgogliosi.
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La vostra attività non va male, ma da voi stessi potete pretendere di più. In amore si sta per aprire un capitolo interessante.
TORO 21/4 - 20/5
In questi giorni trattate i vostri affari con molta prudenza: non è il caso di precipitare gli eventi. Mettete ordine nei vostri sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Una trattativa professionale di un certo rilievo va condotta con grande astuzia. In amore fatevi desiderare di più.
CANCRO
Il crocifisso e la funzione civile e religiosa di ALBERTO VIRGILIO Con una recentissima sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo è stata ordinata la rimozione nelle scuole pubbliche di tutte le croci e i simboli religiosi , tra cui il Crocifisso. Tale provvedimento è stato adottato per la prima volta con efficacia sul piano europeo. Il governo italiano ha deciso di ricorrere contro la decisione perché ritiene , in sintonìa con la maggior parte delle forze politiche , e con il pieno compiacimento delle autorità ecclesiastiche , che l'esposizione nelle scuole ( e anche nelle carceri , negli ospedali e nei pubblici uffici) del maggior simbolo del cristianesimo sia conforme alla tradizione non solo di carattere strettamente religioso ma anche dal lato etico.laico. Quel simbolo esprime infatti amore , sofferenza , innocenza , fraternità , carità , bontà , tolleranza e perdono , e perciò coincide anche con il sentimento morale che caratterizza tutta la civile convivenza. La sentenza della Corte europea riapre il dibattito in linea generale sulla collocazione del Crocifisso in tutti gli uffici pubblici , e particolarmente nelle scuole , negli ospedali e nelle aule di giustizia. La questione presenta aspetti diversi , che portano a valutazioni non sempre conformi e anche contrastanti. Da un verso si pone infatti il problema circa la correttezza giuridica della tradizione ( che ha sempre ritenuto plausibile la collocazione del Crocifisso in tutti gli istituti pubblici ) , mentre da un punto di vista diverso la questione va considerata sul piano etico-sociale. Va premesso che nell'ordinamento italiano esiste una disposizione legislativa del 1924 ( tuttora vigente perchè confermata nel 1928 e non abrogata nè espressamente nè implicitamente da norme posteriori ) che impone la presenza del Crocifisso nelle aule scolastihe e in quelle di giustizia , così come è sempre stato fatto negli ospedali e nelle case di cura. Sia il Concordato del 1929 tra lo Stato italiano e la Santa Sede , sia quello del 1985 , hanno convalidato il rapporto di conciliazione e collaborazione tra i due Enti , ciscuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani , per la promozione dell'uomo e il bene del Paese , con il riconoscimento alla Chiesa , da parte della Repubblica italiana , della libertà di organizzazione , di pubblico esercizio del culto e di esercizio
del magistero e del ministero spirituale ( come si legge negli articoli 1 e 2 dell'Accordo del 1985 ). La delicata materia è oggetto di studio sia in sede strettamente religiosa , sia dal pounto di vista del giusto concetto di laicità dello Stato , nell'ambito del quale si discute della compatibilità tra la caratteristica di laicità di tutti gli enti pubblici e la presenza del simbolo maggiore della cristianità. In attesa degli eventuali sviluppi del problema , anche con riguardo al rapporto tra il Crocifisso e i simboli delle altre confessioni religiose presenti oggi in tutte le nazioni , sembra doveroso e opportuno ricordare le vicende storico-religiose che hanno contrassegnato il culto del Crocifisso nel corso dei secoli. Prima della discesa sulla terra del Redentore la croce era considerata quale segno totalmente negativo perchè esprimeva la maledizione dei condannati a morte. Dopo la crocifissione del Cristo è invece diventata simbolo di amore , fratellanza , umana solidarietà e soprattutto espressione di carità. Da quel momento la croce non è stata più raffigurata come strumento di tortura , ma riferita e collegata unicamente alla passione e alla morte di Gesù Cristo e al suo sacrificio di Redentore dei peccati del mondo. L'immagine del Crocifisso divenne perciò oggetto di culto e di venerazione. Perfino gli imperatori iconoclasti Leone Isaurico , Costantino Copronimo , Leone IV , Niceforo , Michele II e Teofilo vollero la croce impressa sulle loro monete ( v.Enciclopedia Cattolica , volume IV , p. 959 ). Di fronte al radicale mutamento dovuto all'avvento dell'era cristiana il Crocifisso divenne simbolo dei valori universali più nobili nel settore della spiritualità , tanto che incrementò in misura molto rilevante anche il mondo dell'arte. Considerata sotto tale aspetto , l'immagine del Cristo inchiodato sulla croce si tramutò in espressione di amore, di resurrezione e di salvezza , come tale adorata nel corso dei secoli dai credenti e rispettata incondizionatamente anche dai non credenti. Questa funzione del Crocifisso anche sotto il profilo storico , sociale ed etico non può essere ignorata nella valutazione del problema , anche perchè essa affonda le radici in una tradizione secolare.
22/6 - 22/7
Lasciatevi guidare dalle intuizioni del mattino e nel lavoro non avrete a pentirvene. Positivi i rapporti di coppia.
LEONE 23/7 - 23/8
Avete buoni progetti e felici intuizioni: ma non è questo il momento di agire negli affari. Non trascurate i sentimenti.
VERGINE 24/8 - 22/9
Migliora la situazione professionale. Vi costerà molto prendere una decisione sentimentale, ma non potete continuare a soffrire.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Conoscete bene il vostro mestiere e siete molto convincenti: i collaboratori daranno il massimo. In amore però non avete il controllo della situazione.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Riuscirete a poco a poco a conquistare la fiducia di una persone influente che vi potrà aiutare nel lavoro. In amore è il momento di osare.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Per ottenere dei buoni risultati nel lavoro non si può certo improvvisare: fate un piano preciso e seguitelo. L'intraprendenza in amore sarà premiata.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Cercate di curare di più i rapporti con clienti, collaboratori o colleghi di lavoro: avete tutto da guadagnare. L'amore è appeso a un filo.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro mai abbassare la guardia e tanto meno in questo periodo decisivo per il vostro futuro. In amore siate più concilianti.
PESCI 20/2 - 20/3
Non sottovalutate le buone opportunità che possono capitarvi in questo periodo nel lavoro: state in allerta. Un amore non va buttato via disinvoltamente.
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ABORRO LE PRIMARIE MA RISPETTO IL RISULTATO
Il confino lucano LA PICCOLA IMPRESA e la svolta di Levi E’ A UN BIVIO di GIUSEPPE LUPO
di MIMMO MASTRANGELO
segue dalla prima
di FRANCESCO BOCHICCHIO
Le primarie ad uso e consumo per eleggere un segretario di partito? Quanto di più abominevole e antipolitico ci possa essere. Questa la mia opinione da sempre. E tale rimane. E ne spiego le ragioni. Le primarie - che probabilmente possono andare bene per eleggere il leader di una coalizione governativa - non c'entrano un bel niente nella costruzione di un partito. “Sono lo spirito di questo brutto tempo per cui ha poco senso essere di parte”e chiamano alle urne un popolo di elettori che possono essere largamente indifferenti all'impegno pubblico. Un partito è altra cosa, è una struttura con delle sue regole, un'organizzazione fatta di donne e uomini che condividono un senso di appartenenza comune. Quando c'è da eleggere un segretario (locale, provinciale, regionale o nazionale) un partito non chiama al voto dei passanti in prossimità di un gazebo con un'urna, ma degli iscritti, dei militanti che vogliono accollarsi responsabilità decisionali. Ora che pensi tutto il male possibile delle primarie, non vuole essere paradossale che poi vada a difendere l'esito del voto alle primarie per la nomina del segretario regionale dei Democratici di Basilicata. I risultati usciti dalle urne hanno dato a Speranza 23.161 consensi, a Restaino 22.301 ed a Adduce 18.566. Dunque, i numeri dicono che segretario regionale del Pd è Speranza. Se poi quest' esito lo si vorrà rovesciare dal parlamentino regionale - composto da 37 delegati vicini a Speranza 36 a Restaino e 27 ad Adduce, magari legittimando pure tutte quelle argomentazioni che presentava sulla stampa locale qualche giorno addietro Salvatore Adduce automaticamente la votazione dei circoli e delle primarie verrebbe tradita e con essa tutte le belle chiacchiere sul protagonismo decisionale del popolo e degli iscritti. Credo che bene farebbero Adduce e Restaino (anzi, più Adduce che Restaino visto che con Speranza portava al nazionale Bersani) di dire ai loro delegati dell'assemblea regionale di andare oltre gli steccati delle cordate e dei rancori e riconoscere Speranza segretario regionale del Pd di Basilicata. Se questo non dovesse accadere credo che lo scenario che si andrebbe a prospettare in viste delle regionali sarebbe ai vertici semplicemente esecrabile.
svolge un convegno organizzato tra Bari, Matera e Aliano, e nel comune dove ha trascorso la maggior parte del confino è assegnato il premio letterario a lui intitolato. Levi è ormai diventato autore-icona di un certo tipo meridionalismo e la sua fortuna critica non conosce battute di arresto. Dietro questa importante attestazione di stima da parte di lettori, critici militanti e accademici, tuttavia, si nascondono non poche insidie. Una soprattutto: il pericolo di cadere nello stereotipo, cioè di ripercorrere le tappe del levismo, la nozione di non-storia, ripresentando oleograficamente il ritratto di una Lucania popolata da asini e streghe. Ben vengano, dunque, libri come Cronistoria di un confino di Angelo Colangelo (Scrittura&Scritture, p. 131, euro 12): un volume agile nelle proporzioni, ma da considerarsi strumento indispensabile per chi voglia ricostruire il soggiorno in Lucania di Carlo Levi grazie al contributo di una serie di documenti finora inediti. L'importanza del lavoro sta proprio nell'utilizzo delle carte d'archivio, che rende giustizia di alcuni luoghi comuni, per esempio l'idea di una incomunicabilità tra il medico-scrittore torinese e i rappresentanti del potere politico. Dai materiali pubblicati in appendice, infatti, risulta fin troppo chiaro che Levi avesse intavolato con le autorità locali (comunali e provinciali) un fitto scambio epistolare, indizio certo di un pesante controllo esercitato a danno del confinato, ma anche testimonianza di collaborazione, soprattutto in merito a questioni di ordine pratico: i rapporti con i contadini, la facoltà di esercitare la scienza medica (o quella che veniva chiamata «l'arte salutare»), i rapporti con il mondo esterno (familiari e amici). Ciò che colpisce non è soltanto il fitto carteggio trai carabinieri e la prefettura, ma che Levi si sia trovato al centro di una sia pur limitata attività artistica: tra gli oltre cinquanta materiali d'archivio ve ne sono diversi, in cui chiede permessi per recarsi a dipingere fuori da Aliano, indica al fratello Riccardo quali dipinti esporre alla Biennale di Venezia, chiede alla galleria romana della Cometa tempi e modalità in cui far cadere l'esposizione dei proprio quadri. Non c'è dubbio che Levi sia stato spiato nella corrispondenza epistolare, soprattutto in quella intrattenuta con i letterati (Alberto Moravia, Giacomo Debenedetti, Mario Soldati, Anna Maria Brizio) e con gli artisti (Enrico Paulucci, Felice Casorati, Francesco Menzio).
Come evidenziato da tutti, tra cui spiccano il Presidente di Confindustria Marcegaglia nonché il noto politotologo Angelo Panebianco (questi come sempre su “Il Corriere della Sera”), si è determinato un largo malcontento tra la piccola e media impresa, malcontento che viene letto come pungolo al partito delle Partita Iva componente ex Forza Italia del Popolo delle Libertà, Lega Nord - ad andare avanti nel processo di riforme di liberalizzazioni, processo che avrebbe subito un arresto o comunque un indebolimento. L'approccio è profondamente erroneo: come mai la crisi della piccola e media impresa ha registrato punte allarmanti proprio in l'Italia, il Paese in cui da un lato la crisi finanziaria ha manifestato gli effetti meno dirompenti, senza insolvenze bancarie, e dall'altro dal 2001, con breve interruzione nel periodo 2006-2008, vi è un Governo la cui politica economica è a favore della piccola e media impresa in materia fiscale e di liberazione da lacci e laccioli? La debolezza dell'azione di liberalizzazione non può far dimenticare i corposi vantaggi al partito delle Partite Iva, e che tali corposi vantaggi sono stati realizzati con un fortissimo allentamento dei vincoli. Vi è stato un liberalismo selettivo, con il paradosso che ad essere in crisi sono proprio i beneficiati della selezione: è ovvio che i vizi della politica governativa consistono non in timidezza ma proprio nell'indirizzo politico, che va rovesciato. Non che la piccola e media impresa, quale tessuto diffuso del paese, non vada sostenuta, ma il sostegno deve essere concesso in un'ottica diversa di politica economica globale e coerente in cui il sostegno non diventi privilegio e non si divarichi da una responsabilità del proprio ruolo propulsivo, senza logorare la coesione sociale e senza ledere i ceti più deboli. Le liberalizzazioni da eccessi di burocrazia e da restrizioni alla concorrenza sono necessarie ma nell'ambito di una programmazione economica socialdemocratica. Della necessità di tutelare la coesione sociale si è accorta da tempo la Lega, limitando ovviamente il discorso al Nord: analisi circostanziate del voto negli anni 2008-09 hanno mostrato che al Nord i voti operai (e dei dipendenti in genere) è a favore del centro-sinistra solo nelle grandi imprese, non nelle medie e nelle piccole imprese, dove si indirizza a favore del centro-destra insieme a quello dei loro imprenditori. Il dato è importante perché mostra che i lavoratori delle imprese piccole-medie vedono i loro interessi convergenti con quelli non degli altri lavoratori ma dei loro datori di lavoro: da ciò conseguono due corollari; da un lato, i lavoratori dipendenti delle piccole imprese aspirano non ad una maggiore tutela garantista , in termini di stabilità del posto di lavoro e di minimo garantito, ma ad una crescita della loro posizione insieme a quella del loro imprenditore; il successo dell'impresa medio-piccola è quindi l'obiettivo dei suoi lavoratori; dall'altro, una tutela collettiva di categoria dei lavoratori dell'impresa media-piccola è considerata un obiettivo illusorio, da abbandonare a favore di una contrattazione individuale con il loro imprenditore. Vi è quindi una profonda modifica delle rela-
Carlo Levi
Però certamente il volume di Colangelo aiuta a sgombrare i dubbi circa la condizione di isolamento, in cui Levi si trova nei dodici mesi trascorsi in Lucania. Sembra un paradosso, ma sarà proprio lo stato di reclusione a maturare nel medico-scrittore di origine ebrea l'adesione a quella particolare civiltà che - scrive Colangelo - è «diversa, ma non inferiore». In Lucania, insomma, Levi avrebbe trovato il paradigma di una condizione umana e ne avrebbe fatto il proprio programma di vita, capovolgendo da collaterale a centrale la posizione del paese di Aliano, assegnato dal fascismo a tappa finale del suo confino. Perciò si tratta di una geografia alternativa a Torino, ma non minore in termini di suggestioni morali. Non a caso "confino" è il vocabolo che Colangelo adopera nei titoli del libro e di alcuni capitoli (di solito è anche il più annoverato dentro le scritture inerenti all'autore del Cristo), però qui assume una connotazione ulteriore, identificandosi con il concetto di "esilio" (vedi il sottotitolo: L'esilio in Lucania di Carlo Levi raccontato attraverso i documenti), cioè di luogo cui si accede dopo un'uscita da qualcos'altro. Il rapporto di Levi con la Lucania si manifesta in questo andirivieni tra centro e periferia, tra memoria individuale e identità collettiva, tra allontanamento e vicinanza. È un rapporto di elementi che trascendono la ragione e invadono il campo della poesia, ma non peccano mai di letterarietà, non perdono il valore della testimonianza umana. Coerentemente con l'impegno assunto diversi anni fa, al tempo di monografia che si intitolava Gente di Gagliano (1994), Colangelo continua la personale indagine nella vicenda di un forestiero, che ha finito per innamorarsi della Lucania e di starci per sempre. Ma lo fa avendo la bussola puntata sulla storia, sul documento, che è l'unica certezza cui aggrapparci quando le parole sovrastano le idee ed è anche un invito a puntellare di cronologie, date, occasioni precise un'esperienza straordinaria, sottoposta però al rischio di revisioni o distorsioni.
zioni industriali, con l'eliminazione di ogni contrapposizione ed antagonismo di classe e con il venir meno di ogni solidarietà tra lavoratori, e con la classe imprenditoriale che coagula e aggrega intorno a sé anche i lavoratori, diventando la vera classe generale: vi è inoltre un indubbio dinamismo di posizioni lavorative, con uno spiccato individualismo in capo ai lavoratori, soprattutto quelli dalle mansioni non di “routine”. Il dato non va sopravalutato: in primo luogo, si basa su una differenza di fondo tra grande impresa, burocratizzata e centro di potere da un lato , e medio-piccola impresa, dinamica e efficiente e vitale, dall'altro, differenza di fondo apparente, in quanto il vero elemento motore dell'economia è la grande impresa , come confermato dalla circostanza che la crisi finanziaria ha investito le grandi imprese , trascinando le piccole imprese, incapaci da sole di risollevarsi. In secondo luogo, l'identificazione di interessi tra sviluppo dell'impresa e lavoratori trascura che la ripartizione di vantaggi e rischi tra imprenditore e lavoratori non solo è allo stato palesemente iniqua ma è anche palesemente irrazionale nel momento in cui l'imprenditore, per perseguire mega-profitti, si dedica alla speculazione più dissennata, e comunque in via più generale privilegia i mega-profitti rispetto alla consistenza adeguata dell'impresa stessa. In terzo luogo, in stretto collegamento con il secondo, la contrattazione individuale è efficace solo in via parziale a favore del lavoratore: non solo in relazione ai lavoratori privi di particolare qualificazione, ma anche per quelli più qualificati, che, in cambio di vantaggi patrimoniali estremamente limitati, vengono spesso ad essere vincolati a favore dell'impresa con patti di non concorrenza e patti di fedeltà particolarmente incisivi e gravosi. In definitiva, i rapporti industriali registrano la necessità di una forte considerazione dell'interesse individuale del lavoratore, ma tale considerazione non necessariamente comporta il venir meno di una solidarietà sociale tra lavoratori (contrariamente a quanto sostenuto in un recentissimo lavoro di Giorgio Berta), in quanto l'incisione su tale solidarietà avvenuta negli ultimi tempi in Italia è stata determinata solo dal mutamento dei rapporti di forza a favore delle imprese e dall'inefficacia totale di una tutela collettiva timida e parziale, quale quella della sinistra degli ultimi venti anni, in particolare quella italiana. Se la sinistra riprende un'efficace e globale tutela sociale, che inserisca l'iniziativa imprenditoriale individuale e le posizioni individuali dei lavoratori più qualificati in un congruo quadro tendente ad evitare il sacrificio delle posizioni più deboli, si possono non solo riequilibrare i rapporti di forza, ma anche coordinare le posizioni individuali nell'ambito di una rigorosa programmazione sociale. L'incontro tra piccole imprese e loro dipendenti si trova, non sul terreno della Lega, di un corporativismo selvaggio, che esenta le piccole imprese da doveri e responsabilità, ma su un nuovo terreno, socialdemocratico, di amalgama, coesione e assunzione di responsabilità per uno sviluppo generale. studiobochicchio@legalebochicchio.it
segue dalla prima immersa nel cuore melmoso o gelatinoso dell'antropologia dorotea, ovvero immergerlo nel corso complesso di una storia ricca di luci e di ombre alla quale egli diede un incomparabile contributo di intelligenza e rettitudine. Fra le due “letture” credo sia utile scegliere la seconda, non solo per un omaggio che si deve alla verità ma anche per recuperare ancor più nitidamente, e sfuggendo alle retoriche, il profilo di un impegno e di una testimonianza che vanno inquadrati dentro tempi problematici e difficili sia per le vicende interne al partito di maggioranza sia per le relazioni dialettiche, spesso aspre, con i partiti di opposizione. Certo, era un'altra Italia quella che vivevamo, nella quale il potere
«Il mio ricordo di Verrastro» era declinato (e gestito) con le realpolitik dell'epoca ma che non può, senza limitarlo nelle categorie della letteratura, essere classificato come puro mandarinato “dalla faccia gommosa, ilare e grintosa, altera e patetica, affettuosa e cinica” (in un festival degli ossimori applicati all'estetica del “comandare”). Dentro quella “tirannide dei gelsomini“, come viene icasticamente definita, crebbe pure un'esperienza collettiva, si affermò il profilo di una classe dirigente ricca e compulsiva che seppe trovare in Colombo e Verrastro, ma non solo in
loro proprio per la qualità della dirigenza nazionale democristiana, i riferimenti e le guide nei quali riconoscersi pur a fronte di diversità caratteriali, politiche e ideali. In questo quadro Verrastro non è stato un uomo solo al comando, ma uno dei vertici di una straordinaria storia civile e istituzionale, vissuta dentro una trama complessa di valori, di incontri ed esperienze mutuate dal confronto con significativi esponenti del mondo politico, ai quali egli diede e dai quali ricevette il succo di una ricca e mutua riflessione.
Ad una figura così, alla quale rinnovo il ricordo più ammirato e commosso, andrebbe restituita la dimensione che gli appartenne e che tuttora gli appartiene, per aver testimoniato uno stile, un altezza di pensiero, una trasparenza di motivazioni, una concretezza del fare e una distanza delle mediocrità e dalle ambizioni che sono virtù sempre più rare. Perciò da estrarre da una narrazione che gli renda davvero giustizia. Vincenzo Viti
Vincenzo Verrastro
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Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Influenza A/H1N1 La dirigente scolastica smentisce la notizia di un dodicenne grave a Pisticci
Quando l’allerta diventa psicosi Nessun caso grave in Basilicata. In ospedale un bimbo di Bernalda ma sta bene PISTICCI - La notizia secondo la quale a Pisticci sarebbe stato registrato un caso accertato di influenza A-H1N1 in un dodicenne del posto, ricoverato all’ospedale San Carlo di Potenza non trova riscontri. In base a quanto si era appreso ieri, l'intera classe di scuola media di cui il ragazzo fa parte non sarebbe andata a lezione, preferendo rimanere a casa in via cautelare. Ma sul punto arriva la prima, secca smentita della dirigente scolastica dell'istituto comprensivo San Pio da Pietrelcina, Rosa Lopatriello Calciano. «Nessuna delle nostre classi - ha spiegato la dirigente si è assentata in massa nella giornata di giovedì né tanto meno oggi (ieri per chi legge ndr). Ci sono delle assenze a macchia di leopardo in diverse classi, a causa dell'influenza stagionale, ma il dato rientra assolutamente nella norma. Anzi il leggero incremento delle assenze di oggi si spiega proprio con la psicosi che ha fatto seguito alle notizie divulgate giovedì». La scuola, insomma, ha appreso tutto dai giornali, ma non è stata interessata da alcuna comunicazione ufficiale. «Non siamo stati avvisati - ha proseguito Rosa Lopatriello Calciano, completando di fatto la smentita - da alcun organo competente. L'ufficiale sanitario del consultorio di Pisticci non ha avuto segnalazioni di allievi che abbiano contratto l’influenza A. Informalmente non ci hanno detto nulla i medici di base, i genitori o tantomeno la direzione scolastica regionale che, anzi, abbiamo prov-
Nota dell’Ufficio scolastico regionale
Inglese conferma: «Nessun allarme a Pisticci» Il dirigente dell’ufficio scolastico regionale Franco Inglese
Psicosi da influenza A H1N1
veduto ad informare sull'accaduto con dovizia di particolari, proprio perché è nostro interesse far luce su questo presunto episodio». E dopo la smentita della dirigente una nuova agenzia rettifica quanto riportato il giorno prima spiegando che il «nono caso accertato di influenza A in Basilicata si riferiva quindi a un bambino di otto anni di Bernalda (Matera), che aveva contratto il virus nei giorni scorsi, e non di Pisticci, come si era appreso in un primo momento: il bambino, secondo quanto è stato reso noto dal dipartimento regionale per la sa-
lute, è attualmente ricoverato in buone condizioni nell'Ospedale Madonna delleGrazie diMatera, e dovrebbe essere dimesso domani (oggi per chi legge ndr)». D’altra parte anche dal San Carlo di Potenza arrivano notizie rassicuranti, perché nell'ospedale potentino non c'è nessun caso grave e diretto di influenza AH1N1. Per quanto riguarda le persone ricoverate a cui si è fatto riferimento ieri, tra cui il giovane pisticcese (che però a questo punto non esisterebbe), si tratta di casi che potrebbero avere a che fare con l'influenza A solo in via accessoria e probabilmente af-
fetti da altre malattie che li colloca nelle categorie a rischio. Al momento, dunque, la situazione a Pisticci, e non solo, è sotto controllo. Va anche precisato che secondo informazioni diffuse dal Ministero della Sanità l'influenza di tipo A-H1N1 ha sintomi leggeri rispetto a quella così detta stagionale, che pure sembra diffondersi in questo periodo, con un po' di anticipo rispetto alle previsioni, contribuendo ad ingenerare motivo di confusione nella gente nonché preoccupazionicomprensibili, maeccessive ed immotivate. Roberto D’Alessandro
Parlano i medici sociali
Nuova odissea del viaggiatore
Chiuso fino a domani il tratto del raccordo tra Vietri e Sicignano
Lo sport rifugge i facili allarmismi L'INFLUENZA A/H1N1, che tipo di prevenzione va effettuata? Anche le società sportive se lo chiedono. La pandemia influenzale che ha colpito tutto il mondo fa paura. Gli sportivi, ovviamente non sfuggono a questo pericolo. In Ucraina, paese in cui si è avuta una massiccia diffusione dell'influenza A/H1N1 molte gare sono state rinviate. Per alcune ore anche la sfida di Champions League tra la Dinamo di Kiev e l’Inter è stata in bilico. Nel campionato di serie A Dilettanti maschile, nel girone A, due gare sono state rinviate proprio in considerazione del virus influenzale che ha colpito alcuni atleti. I medici sportivi, spesso hanno chiesto le consulenze agli infettivologi. I medici sociali delle principali società sportive lucane hanno detto la loro su un problema quanto mai sentito, in Italia e nel mondo. Lo sportivo è persona sana, capace di assorbire in tempi brevi la malattia. A parlare sono loro, i “consiglieri”degli atleti che hanno esaminato le caratteristiche
della malattia dando un giudizio pressoché unanime. Rocco Romeo, medico sociale della Publisys Potenza, squadra di serie A Dilettanti, ha dichiarato: «Finora le notizie sono state contrastanti. La portata dell’influenza varia da soggetto a soggetto. L'allarmismo mi sembra esagerato. Ho avuto contatti con i miei colleghi infettivologi che mi hanno dato ampie rassicurazioni». Antonio Sacco, medico sociale del Potenza Calcio, ha espresso la sua analisi: «Alcuni giorni fa il medico sociale della nazionale che è presidente dei medici sportivi italiani, Castellazzi ha avuto un colloquio con il sottosegretario alla Sanità. I calciatori sono esclusi dalle categorie a rischio. Solo gli atleti che vanno alle Olimpiadi saranno costretti a vaccinarsi. I calciatori non vivono situazioni di estremo pericolo». Giuliano Urciuoli, medico della Centre Corporelle Potenza ha affermato: «Devo ammettere che non abbiamo ancora preso in esame le strategie con la società per debellare il pro-
POTENZA - E ieri anche l’Ufficio scolastico regionale ha comunicato che la notizia divulgata riguardante la conferma di un caso di influenza pandemica da Virus A/H1N1 del bambino di 12 anni di Pisticci «non trova riscontro nei dati in possesso di questo Ufficio che sta provvedendo al monitoraggio, in tempo reale, della situazione relativa all’andamento dell’influenza pandemica nelle scuole della Basilicata». Il dirigente scolastico Lopatriello ha informato ieri mattina l’Ufficio scolastico regionale sull’infondatezza della notizia che ha anche creato una situazione di panico tra i genitori e per la quale molti alunni hanno disertato le lezioni. «L’unico caso di cui questo Usr ha notizia certa - continua la nota del dirigente Franco Inglese - riguarda un bambino di anni 8 che frequenta la scuola primaria, ospedalizzato presso il Madonna delle Grazie di Matera».
Il tratto del raccordo interessato dalla nuova chiusura
Medicina dello Sport
blema. Contatterò il mio collega De Stefano per analizzare gli sviluppi. Non sono fautore dei facili allarmismi. La soluzione di vaccinare i giocatori resta la migliore». Michele Lo Bosco della Sepim Lore Lei Potenza ha evidenziato: «Gli sportivi dovrebbero essere esclusi da un rischio immediato. Non abbiamo pensato ad iniziative immediate». Paolo Vizziello, responsabile staff medico della Bawer Matera di basket maschile A Dilettanti e del Frascella Team Matera di calcio a cinque ha aggiunto: «Il vaccino non è obbligatorio, certo, se qualcuno volesse sottoporsi non lo vieteremo. Non posso obbligare i miei atleti a vac-
cinarsi. Quando vi saranno le difficoltà le valuteremo insieme. Credo che per valutare ogni caso serviranno due/tre giorni». Tommaso Calemme, medico sociale del Matera Calcio, della Pattinomania Matera e del Bng ha chiuso la carrellata d’interventi così: «Le società sportive si sono fatte carico di attività di sensibilizzazione. Non credo nell'allarmismo. Non faccio drammi. Gli sportivi vivono situazioni differenti da livello a livello. Il livello mediatico ha assunto proporzioni esagerate. Il vaccino se serve va fatto». I medici sportivi non temono l'influenza A/H1N1. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
VIETRI DI POTENZA - Ancora disagi per gli automobilisti della Sicignano-Potenza. Alla chiusura del Ponte di Picerno, da questa mattina, fino alla mezzanotte di domenica, si aggiungerà la chiusura del tratto del raccordo autostradale Sicignano-Potenza, compreso tra il primo svincolo di Vietri di Potenza e lo svincolo di Buccino, solamente in direzione Nord e quindi verso Salerno. Il traffico veicolare in direzione nord transiterà per l'ennesima volta sulla statale 94 e per il centro abitato di Vietri di Potenza, per poi raggiungere lo svincolo di Buccino e riprendere l'autostrada. Il che creerà non pochi disagi sia agli automobilisti che ai cittadini vietresi. L'Anas ha comunicato che la chiusura si è resa necessaria a causa del rifacimento della segnaletica stradale orizzontale nel tratto autostradale. La chiusura del raccordo avrà effetto da questa mattina alle otto e mezza, fino alla mezzanotte di domenica. Vigileranno il traffico ed il percorso alternativo gli agenti della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile di Vietri di Potenza. Una vera e propria odissea per gli automobilisti che, per raggiungere la vicina Campania, dovranno prima affrontare le curve del percorso alternativo di Picerno e poi quelle della statale 94 di Vietri. Claudio Buono
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24 ore in Basilicata
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Digilio annuncia il trasferimento degli atti della terza commissione: «Chiederemo commissione d’inchiesta»
Caso Arpab: è esplosa una bomba Destano preoccupazione e sconcerto le parole di Sigillito sullo stato dell’ente POTENZA - Gli atti relativi al caso Arpab sono già finiti sulle scrivanie delle Procure di Potenza e Melfi e della Corte dei Conti. Ora verranno invitai anche in XIII commissione al Sentao, come annunciato dal senatore lucano Egidio Digilio. «Chiederò - ha fatto sapere - gli atti relativi alle audizioni in terza commissione che si sono svolte in merito all’attività dell’agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente e del suo direttore. Da quello che ho letto sui giornali c’è materia sufficiente perché se ne occupi la XIII Commissione del Senato che, per molto meno, ha disposto commissioni di indagini». Il che conferma che quella scoppiata tra le mani del direttore Sigillito è una vera bomba. Dalle dichiarazioni dei sindacati e del dirigente regionale è emerso il quadro di un ente «spaventoso». All’interno del quale le relazioni interne sono inesistenti, dove la rsu rinfaccia una gestione discrezionale e padronale al massimo dirigento, mentre quest’ultimo accusa i dipendenti di lassismo e scarsa professionalità. Ma ora a preoccupare maggiormente sono le dichiarazioni relative all’assenza di dati ufficiali sul monitoraggio delle acque nei pressi dell’impianto Fenice di Melfi, relative al periodo 2002-2007. Non meno importanti le questioni relative a un ente che pur essendo il principale
La sede dell’Arpab e Vincenzo Sigillito
strumento deputato alla tutela dell’ambiente, non ha laboratori accreditati e che per le analisi delle metrici di acqua, suoli e aria devo rivolgersi a istituti di altre regioni. «Solo qualche anno fa in consiglio regionale – aggiunge Digilio – avevo lasciato un’Agenzia sicuramente con tante problematiche
e tra l’altro incancrenite per l’assenza di una strategia definita di programmazione di ingenti mezzi finanziari, uomini e strumenti, ma non mi sarei mai aspettato che la situazione fosse precipitata al punto che il direttore ammette candidamente che l’Agenzia per i suoi laboratori non dispone dell’accreditamento che persino
La nuova richiesta della Ola per l’impianto di Melfi
«La Regione sospenda le attività di Fenice» TORNA a chiedere la sospensione dei forni della Fenice, la Ola di Basilicata. Per l’Organizzazione lucana ambientalista sono «inspiegabili» i comportamenti da parte delle istituzioni «e, soprattutto, della Regione». Fa, quindi, nuovamente richiesta al presidente Vito De Filippo di sospendere l’attività dell’impianto di Melfi ed eventualmente spiegare alla Ola, ai Radicali lucani, al comitato di Melfi e, soprattutto, ai cittadini «i veri motivi per cui la Regione e l'assessorato all'Ambiente non abbiano ritenuto intervenire sulla questione». Sono, infatti, evidenti per la Ola «comportamenti omissivi, sottovalutazioni delle problematiche dell'inquinamento da parte dei vertici Arpab. Sono inaccettabili i tentativi di deviazione di
La Fenice di Melfi
responsabilità da parte di certi commentatori dell'informazione locali. Fatti questi che costituiscono aggravanti sulla pelle dei cittadini». La Ola auspica che sia fatta piena luce sulla reale consistenza dell'inquinamento dell'area industriale di San Nicola di Melfi, «che alcuni documenti ufficiali - precisa
Giacomo Nardiello (Pdci)
«Siamo giunti al capolinea» «IL quadro che continua ad emergere sull’attività dell’Arpab ed in particolare sul discusso operato, che perdura da anni, dell’attuale direttore generale ha aspetti a dir poco inquietanti che richiedono interventi drastici ed immediati». A sostenerlo è il capogruppo del Pdci in Giacomo Nardiello Consiglio regionale Giacomo Nardiello». «Le prese di posizione che continuano a registrarsi ormai da mesi, tutte, salvo rarissime eccezioni, contro l’operato del direttore dell’Agenzia ei risultatidelle recentiaudizioni in terza commissione – aggiunge Nardiello – non consentono ulteriori sottovalutazioni, né attenuanti per comportamenti che, va sottolineato, riguardano la tutela dell’ambiente e del territorio e la salute dei cittadini. Si pensi solo al ‘bubbone Fenice’, all’ammissione che l’Arpab: siamo giunti al capolinea».
l’organizzazione - indicano esteso e non circoscritto solo all'area dell'inceneritore Fenice, come invece riferisce Sigillito. A conferma di ciò nel piano di caratterizzazione dell'ex zuccherificio del Rendina, per alcune sostanze, l'inquinamento riscontrato dovuto ad alcuni inquinanti con elevata concentrazione “non è imputabile ai cicli produttivi dello zuccherificio”. E’ stupefacente constatare che sulla questione ambientale in Basilicata nulla è stato fatto e nulla viene fatto affinchè l'apparato industriale ottemperi al rispetto delle leggi di tutela dell'ambiente e di salvaguardia della salute dei cittadini e dei lavoratori, il cui silenzio non può essere pagato con il ricatto, in assenza di dati ufficiali che pubblici uffici negano».
Romaniello e Pesacane (SpB)
strutture private che operano nel settore hanno acquisito da tempo». Per Digilio «siamo al paradosso». «La Giunta regionale e la maggioranza di centrosinistra in Basilicata - continua - si fanno paladini della tutela dell’ambiente, alzano il tono della polemica nei confronti del Governo e del Ministro Prestigiacomo come nel caso della cosiddetta nave dei veleni, rimediando la figuraccia che tutti conosciamo, pretendono di dare lezioni di politica ambientale e non sono in grado di garantire il funzionamento, si badi bene, “ordinario” dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale». Tra l’altro - conclude Digilio - diventa necessario chiedere un intervento dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ex Apat, istituito con la legge 133/2008 proprio con importanti funzioni di vigilanza e di controllo tenuto conto che ci sono specifiche normative in materia ambientale e di tutela del territorio che hanno validità sull’intero territorio nazionale. «Non mancheremo in sede di XIII Commissione – conclude Digilio – di chiedere conto della spesa sostenuta specie con i fondi europei tanto più in ragione degli scarsi risultati raggiunti o meglio delle gravi disfunzioni che stanno emergendo».
L’INTERVENTO
«La Regione sapeva In rete il verbale» SIAMO alla resa dei conti. Quella del Direttore dell'Arpab è una chiamata di correo. Vorrei ricordare a me stesso che nei primi giorni di settembre, e dopo due mesi di attesa, ebbi la possibilità di accedere ai dati in possesso del Dipartimento Ambiente della Regione. Alla mia richiesta di poter avere accesso ai dati inerenti il monitoraggio, mi fu risposto che il Dipartimento Ambiente non aveva dati Arpab su quelle matrici. A questo punto, la Regione non ci dica che non sapeva. Sapevano, lo sapevano da tempo come stavano le cose. Piuttosto, sarebbe interessante capire se i dati 2002-2006 non ci sono, come sostiene Sigillito, o se qualcuno li abbia convenientemente distrutti o occultati. Sul tema, se la
Procura di Melfi o quella di Potenza avessero voglia di ascoltarci, avremmo qualcosa da dichiarare. Da questa vicenda sta emergendo la consueta guerra tra bande,omeglio tracosche:lecosche della partitocrazia. A rimetterci, come sempre, saranno i cittadini lucani, e di certo quelli del Vulture-Melfese. E' tutta una farsa. Alla Regione sapevano cheil monitoraggio era carente e lo sapevano anche alcuni di coloro che oggisi stracciano le vesti. La Regione metta subito in rete il verbale dell'audizione del Direttore dell'Arpab. Quanto dichiarato dal direttore dell'Agenzia per l'Ambiente in quella sede, deve essere conosciuto da tutti e non da pochi eletti. Maurizio Bolognetti Segretario Radicali
Michele Napoli (An verso il Pdl)
«Segnale forte da istituzioni: «Inaccettabile Sigillito va rimosso» la difesa di Restaino» «QUANTO accaduto negli ultimi anni e forse, anche in quelli meno recenti all’Arpab, stride con le più elementari norme economiche, gestionali ed etiche che devono caratterizzare la gestione di una impresa, ente e struttura la cui missione è definita da leggi, norme, e prassi consolida- Romaniello te in decenni nel sistema economico-sociale del nostro paese». Lo affermano, in un comunicato stampa congiunto, Giannino Romaniello e Paolo Pesacane (Sinistra per la Basilicata). «La magistratura deve fare al più presto luce, ascoltando tutti i protagonisti. Quello che chiediamoa tuttied inparticolarealle forzedel centro sinistra è di dare un chiaro segnale alla nostra comunità che si vuole cambiare rotta. Il Direttore Generale va rimosso, non è più soggetto credibile e la sua permanenza alla guida dell’ente».
«IL “buco” dichiarato dall'Arpab rispetto all'assenza di monitoraggio delle falde acquifere nelle vicinanze della 'Fenice' di Melfi, per il periodo 20022006, rappresenta un fatto di gravissima negligenza da parte delle istituzioni regionali». A dirlo è il consigliere regionale di Michele Napoli An verso Pdl Michele Napoli. «L’imponente impianto di smaltimento avrebbe richiesto, da subito, controlli periodici sulla effettiva emissione di agenti nocivi, «Inaccettabili - a parere di Napoli - ci sembrano le dichiarazioni di Erminio Restaino per il quale “l'agenzia regionale ha intrapreso un percorso virtuoso denunciando la mancanza di dati ufficiali per il periodo in questione”. E' grottesco che un esponente della maggioranza, responsabile del dissesto socio - economico - ambientale della Basilicata, elogi la denuncia del Direttore dell’Arpab».
I PUNTI I DATI
Mancano dal 2002 al 2007 Secondo quanto riferito da Sigillito mancano i dati ufficiali per il periodo 2002 - 2007 relativi all’attività di monitoraggio da parte dell’Arpab delle acque nell’area dell’impianto Fenice di Melfi. I rapporti di prova relativi a quel periodo non risultano firmati dal responsabile dell’ufficio Risorse idriche.
LABORATORI
Non sono accreditati Nonostante gli abbondanti trasferimenti da parte della Regione, l’agenzia non è provvista di laboratori accreditati per lo sviluppo delle analisi. Tanto che l’ente ha attivate diverse convenzioni con le agenzie per la tutela dell’ambiente di altre regioni. Il che determina una notevole spesa.
GESTIONE DELL’ENTE
Padronale e discrezionale Secondo Cgil e Uil la gestione Sigillito sarebbe di tipo padronale ed eccessivamente discrezionale. La pianta organizzativa sarebbe stata stravolta, non in base alle esigenze di buon funzionamento dell’ente, ma in base alle esigenze personali del dirigente.
UN’AGENZIA IN COMA
Sigillito racconta illeciti e inadempienze Nella sua difesa Sigillito racconta un ente in stato comatoso, nel quale non vige nessuna regola. «Sono stato costretto a riorganizzare e a denunciare comportamenti al limite della legalità».
Appello dell’organizzazione ambientalista
Giù le mani dall’acqua Ola contro privatizzazione La Ola nel sostenere la Campagna nazionale "Salva l'acqua. Il Governo privatizza l'acqua!? (http://www.acquabenecomune.org), organizzata dal forum italiano dei movimenti per l'acqua, chiede alla Regione Basilicata di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale, l'art.15 del Decreto Legislativo 135/09, a tutela delle autonomie degli Enti Locali sulla base del principio di sussidiarietà riconosciuto dalla Costituzione italiana. Il comitato sollecita gli eletti dei consigli Comunali di prendere posizione contro il sopraccitato articolo e di assumere l'impegno di inserire all'interno degli Statuti comunali il riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto umano universale, dichiarando che il servizio pubblico è privo di rilevanza economica, così come di recente ha fatto il Consiglio comunale del Comune di Cassinetta di Lugagnano (MI), comune “guidato”dal sindaco lucano, Domenico Finiguerra.
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24 Ore in Basilicata 15
Sabato 7 novembre 2009
BREVI
Sabato 7 novembre 2009
MARTEDI’ CONSIGLIO REGIONALE
LA CIA CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE
SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO
Si discuterà di Marinagri
Lunedì conferenza stampa
Nasce il progetto Retelucania
IL Consiglio regionale della Basilicata si riunirà martedì 10 novembre 2009, alle ore 10,30, nel palazzo della Giunta regionale. Dopo l'attività ispettiva è prevista la discussione di tre mozioni: la prima, su “Marinagri”, di cui è primo firmatario è Mollica.
SI terrà lunedì, presso la Sala Conferenze della Cia, con inizio alle ore 11, una conferenza stampa per illustrare la piattaforma, le modalità e le iniziative della Mobilitazione Generale degli Agricoltori Lucani decisa dalla Cia dall’11 al 13 novembre prossimi.
E’ NATO il progetto Retelucana, che si pone come obiettivo primario la salvaguardia del territorio lucano, attraverso un coordinamento di tutto il mondo associativo lucano e di liberi cittadini, in grado di superare la frammentazione delle iniziative per salvaguardare la nostra terra.
Lo chiede la Fiom al neopresidente di Confindustria
Uil: «Il sindacato sia responsabile»
Smartp@per: «E ora Carrano stabilizzi i lavoratori a tempo»
Lasme, sta per scadere la mobilità. Richiesta di incontro al Mise
Daramic di Tito
Filcem: Reindustrializzare il sito senza più rinvii
Davanti ai cancelli
TITO - Non sono più tollerabili ulteriori rinvii del bando per la riassegnazione e la reindustrializzazione del sito produttivo di Tito Scalo, della ex Daramic. Le segreterie provinciali di Filcem Cgil, Femca, Cisl, Uilcem Uil, riunitesi in assemblea con i 130 lavoratori cassintegrati della azienda chiusa ormai da quasi un anno, che operava nella zona industriale di Tito, hanno fatto il punto sullo stato della procedura di riassegnazione del sito produttivo ed hanno decisodiattivare tutteleiniziative necessarie per sollecitare immediatamente la pubblicazione del bando di reindustrializzazione del sito da parte della Regione Basilicata ai sensi delle leggi regionali 28/07 e 10/08, affinché i soggetti imprenditoriali interessati all’insediamento ex Daramic, siano messinella condizione di manifestare ufficialmente il loro interesse e favorire in tal modo la ripresa produttiva edil reimpiego occupazionale dei lavoratori.L’assemblea ha valutato non più accettabile un ulteriore rinvio nella pubblicazione del bando, in quanto tutti i problemi di natura ostativa sono stati superati e pertanto non è razionale attardarsi ulteriormente da parte della Regione Basilicata in discussioni sulla tipologia di bando, e nel contempo sottovalutare in maniera eclatante la necessità di procedere in tempi rapidi per acquisire l’interesse dei soggetti interessati, che a noi risultano essere presenti, e fare in modo di dare concretezza alla ripresa produttiva ed al conseguente reimpiego dei 130 lavoratori cassintegrati della ex Daramic. L’assemblea è stata aggiornata al 13 novembre per valutare gli effetti della richiestadi sollecito nella pubblicazione del bando di reindustrializzazione e decidere di conseguenza le eventuali azioni sindacali necessarie ed incisive a sostegno.
POTENZA - La Fiom-Cgil di Basilicata, dopo la nomina a capo della Confindustria lucana di Pasquale Carrano, presidente anche della Smartp@per Spa di Sant’Angelo Le Fratte e Tito Scalo (con circa 500 dipendenti), ribadisce la necessità di trasparenza in relazione a quanto avviene all'interno di queste aziende su problematiche che interessano «il rispetto e la dignità dei lavoratori». In particolare - chiede la Fiom - «è fondamentale che il presidente di Confindustria dia ragione su quanto attiene la precarietà dei contratti di circa il 50 per cento delle lavoratrici e dei lavoratori della Smartp@per; dia ragione dell’attuale situazione produttiva degli stabilimenti in relazione al ricorso di ferie e permessi personali per sopperire al calo delle commesse; dia ragione di azioni interne a questi stabilimenti in relazione anche ai rapporti sindacali in atto». La Fiom fa riferimento alla relazione tenuta all’atto della nomina a presidente di Confindustria di Pasquale Carrano, sulle questioni produttive occupazionali del mondo del lavoro nella regione Basilicata: «ci
Il logo della Smart Paper
aspettiamo - dice il comunicato del sindacato - che a partire dalla sua azienda si riscontrino soluzioni coerenti con i ragionamenti fatti da presidente, a partire dalla conferma dei contratti a termine nelle sue aziende visto che i lavoratori sono impegnati per periodi lun-
ghi con contratti a tempo determinato acquisendo le professionalità». La Fiom Cgil, alla luce di quanto esposto, chiede un incontro in Confindustria per avere garanzie sulla situazione produttiva e occupazionale dell’azienda Smartp@per.
MELFI - L'assemblea dei lavoratori della Lasme, azienda dell'indotto Fiat, che si è tenuta lo scorso giovedì a San Nicola di Melfi, ha messo in evidenza lo stato di forte tensione e preoccupazione regnante tra i 174 lavoratori, destinata a crescere con l'approssimarsi del 13 novembre, giorno in cui si esauriscono i termini della procedura di mobilità avviata dall'azienda. La Fiom di Basilicata ha inoltrato al ministero dello Sviluppo economico la richiesta di un incontro urgente. Lo stesso hanno fatto Ugl e Fismic lucane. Anche la Uil e la Uilm di Basilicata, auspicano che entro la data del 13 novembre, venga riconvocato, come da richiesta di parte sindacale, un incontro presso il Mise. Ma la Uil fa anche un passo avanti più, affermando che l'ultima proposta venuta fuori in sede ministeriale, debba rappresentare la base fondante per tentare di arrivare ad un accordo che possa mettere tutti nelle condizioni di intravedere un futuro meno nero di quello che attualmente è presente. «Tutte le forze sindacali, naturalmente - precisa la nota del sindacato - dovranno impegnarsi per miglio-
rare quelle proposte, ma tutti sono obbligati a dire ai lavoratori che oltre l'accordo c'è il “nulla” o, per dirla meglio, la mobilità ovvero il licenziamento. Ecco perché è opportuno che in previsione dell'incontro in sede ministeriale tutti facciano una riflessione attenta e misurata, con la certezza che ogni accordo è sempre frutto di una mediazione. È fondamentale, però, che gli accordi vengano governati soprattutto da chi tiene a cuore il destino ed il futuro dei lavoratori, cioè il movimento sindacale. Guai, invece, lasciar decidere all'imprenditore non solo il futuro aziendale ma anche le sorti ed il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie». Poi ancora un richiamo, evidentemente rivolto alla Fiom: «Tutto il mondo sindacale abbia l'obbligo morale di perseguire con forza, determinazione ed ostinazione l’obiettivo di tenere le fabbriche aperte con il maggior numero di lavoratori all'interno, perché fortemente convinti che è solo avendo in loco l'imprenditore che si possono creare le possibilità di dare a tutti i lavoratori una speranza di futuro che col tempo può diventare certezza».
I dipendenti: «Non condividiamo le critiche mosse»
Le precisazioni di Vita
Appello della Cgil per salvare le facoltà dell’Unibas
Vie blu, precisazioni delle unità della provincia di Potenza
«Contatti con Rfi per scongiurare la chiusura del Dco»
«Nessuno tocchi i corsi di Lingue e Scienze della comunicazione»
POTENZA - I lavoratori del progetto Vie Blu della provincia di Potenza contestano e si dissociano dal contenuto di alcuni articoli apparsi sulla stampa. «In quanto gli stessi - è spiegato in una nota inviata ieri dalla Cisl - contengono una serie di inesattezze e non tengono conto del percorso democratico che ha caratterizzato l'intero iter delle intese sottoscritte, a partire dall'accordo del 4 settembre 2007». I lavoratori si dissociano, inoltre, dalle dure critiche rivolte al sindacato: «Contrariamente a quanto riferito e scritto, risulta essere l’unico soggetto che, in silenzio, sta portando avanti le istanze di tutti i lavoratori, operai ed impiegati, senza alcuna distinzione. Il rammarico più grande, rispetto a questa vicenda - continua la nota - sta nel fatto che alcuni firmatari dei comunicati apparsi sulla stampa locale, senza alcun mandato democratico, si so-
L’ASSESSORE regionale ai trasporti, Rocco Vita, in relazione alle notizie di una eventuale soppressione del direzione Centrale Operativa (Dco) di Potenza Superiore, fa sapere di avere già da qualche giorno attivato gli opportuni contatti con i vertice di Rete Ferroviaria Italiana. Infatti, «l’ipotesi dell’accorpamento a Bari delle funzioni oggi svolte in Basilicata, risulterebbero un ulteriore depauperamento tecnologico del territorio lucano, con penalizzazioni negative anche sul versante del personale operante in tale struttura. Le legittime aspettative della Regione Basilicata, che non si è sottratta ad investimenti finalizzati ad attestare funzioni sul nostro territorio, dovranno trovare puntuale riscontro con i vertici di Rfi che nelle prossime ore sono attesi in un vertice presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità».
La Provincia di Potenza
no arrogati il compito di parlare a nome di tutti i lavoratori. Circostanza, questa, che non corrisponde al vero e che finisce per mistificare la realtà dei fatti. La verità è che la quasi totalità dei lavoratori fa quotidianamente il proprio dovere e, insieme ai sindacati di categoria, è impegnata, senza ricorrere necessariamente al clamore della stampa, a trovare le soluzioni più appropriate alle tante problematiche che interessano tanto gli operai quanto gli impiegati impegnati del progetto Vie Blu.
AL, NUOVE ASSUNZIONI 5 geometri e 1 addetto alle operazioni clientela POTENZA - Acquedotto Lucano prosegue l’attività di selezione pubblica per l’assunzione di personale da inserire all’interno della sua Società. Lo rende noto un comunicato stampa di Acquedotto Lucano. Sul sito internet www.acquedottolucano.it sono disponibili sia i bandi integrali che le domande di partecipazione (entrambi scaricabili) per le selezioni pubbliche, per titoli ed esami, finalizzate all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 5 Geometri (livello 4° del CCNL del comparto Gas/Acqua) e 1 addetto alle operazioni clientela (livello 2° del CCNL del comparto Gas/Acqua). I titoli di accesso richiesti sono: diploma con votazione non inferiore a 54/60 ovvero 90/100 e il compimento del 18°anno di età. Le domande potranno essere presentate entro e non oltre il 7 dicembre 2009.
POTENZA - La Cgil di Basilicata ritiene gravissima la paventata chiusura del corso di laurea in lingue moderne e scienze della comunicazione della facoltà di lettere e filosofia dell'Unibas. «Crediamo – afferma il segretario generale Antonio Pepe - al pari degli studenti dell'Università degli Studi della Basilicata, che bisogna individuare ogni possibile soluzione per evitare tale sciagurata ipotesi. I soggetti istituzionali preposti: governo, parlamentari lucani, presidente della Giunta regionale e Rettore dell'Unibas, devono operare per trovare una soluzione alla questione, anche velocizzando il trasferimento all’Università dei fondi previsti dalla legge regionale». La chiusura di questi due corsi è dovuta ai nuovi criteri che il decreto 270 del ministero della pubblica istruzione vuole introdurre per riorganizzare il sistema formativo universitario italiano su parametri inaccettabili che sottendono lo smantellamento delle piccole realtà come la nostra. «La Cgil di Basilicata è convinta – continua Pepe che l’ateneo lucano, con una offerta formativa varia ed articolata possa dare valore aggiunto al tessuto produttivo del territorio. Quando si parla di cultura e di formazione non possiamo permettere che i nostri giovani e l'intero mezzo-
giorno paghino il prezzo di scelte miopi ed anacronistiche, dettate semplicemente da una visione mercantilistica. Se il ministro Gelmini vuole ristrutturare il sistema universitario, deve lavorare e studiare per trovare indici che tengano conto anche delle peculiarità dei territori: non può, cioè, utilizzare un parametro di valutazione come il tasso di occupazione dei laureati nei due anni successivi al conseguimento della laurea. Non crediamo, onestamente, considerate le differenze strutturali del sistema produttivo, che le possibilità occupazionali per un giovane che studia in Piemonte o in Lombardia siano le stesse di uno studente che si laurea nel mezzogiorno e nello specifico in Basilicata. Se queste sono le premesse, allora il Governo potrebbe dichiarare apertamente la volontà di chiudere le università pubbliche nel mezzogiorno d'Italia. Siamo convinti che la cultura sia un tassello fondamentale – conclude il segretario della Cgil - per la rinascita economica e sociale del Mezzogiorno e facciamo appello alle istituzioni ed ai soggetti della rappresentanza collettiva, al fine di contrastare questa specifica attività del Governo che, oltre a mercificare anche il diritto all'apprendimento, mette in serio pericolo le libertà individuali ed i diritti costituzionalmente garantiti dallo Stato Repubblicano».
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16 24 Ore in Basilicata
Sabato 7 novembre 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Dopo le pompe funebri, i Ros mettono i sigilli ad auto e moto per un valore di circa 100 mila euro
Nuovo sequestro a Quaratino Richiesta integrativa del pm Basentini nell’ambito dell’inchiesta Iena 2 ANCORA un colpo al patrimonio di Giovanni Quaratino. Ieri mattina i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, con la collaborazione dei militari del Comando provinciale, hanno dato esecuzione a una nuova ordinanza del Tribunale. Solo una settimana fa i sigilli erano toccati alla saracinesca della gioielleria “Gq” di viale Dante, e all’impresa di pompe funebri “Padre Pio” di via Bertazzoni. Ma la procura era riuscita a ottenere il sequestro preventivo anche di una casa in via Vienna, e ben tredici automezzi, la gran parte dei quali adibiti al trasporto funebre. Si tratta di un’applicazione della legge di contrasto alla mafia, che prevede la confisca dei beni di proprietà dei condannati in via definitiva, o che siano comunque nella loro disponibilità, anche per interposta persona. In questo caso specifico i beni risultavano intestati perlopiù agli stretti familiari. Il Tribunale avrebbe deciso su una richiesta integrativa avanzata nei giorni scorsi dal pm Francesco Basentini della Direzione distrettuale antimafia, per cui ieri sono arrivati i sigilli per altre tre autovetture: una Bmw M5, sportiva, una Audi A6 3.0, una Mercedes; e uno scooter Beverly della Piaggio, 500 di cilindrata. Il valore complessivo dei beni è stimato attorno ai centomila euro. Giovanni Quaratino, 58 anni, pregiudicato per reati vari, è imputato nel processo Iena2 per associazione a delinquere di stampo mafioso, un episodio di usura ai danni di un imprenditore in difficoltà, cinque casi di presunte estorsioni, ricettazione di orologi e pietre preziose, e sfruttamento della prostituzione. Venne arrestato nel novembre del 2004 assieme ad altre cinquantuno persone, e rimase in carcere per un anno. Il dibattimento del processo di primo grado è appena iniziato. Per la procura della Repubblica il sodalizio criminale avrebbe fatto capo a Renato Martorano, a tutt’oggi detenuto a regime duro nel supercarcere di Cuneo e a processo anche per le accuse di usura ed estorsione ai danni del titolare della Alba inerti srl, Carmine Guarino, e sarebbe stato operante dal 2000 al 2004 in Basilicata. L’inchiesta è stata condotta dai pm Henry John Woodcock e Vincenzo Montemurro, che hanno messo a fuoco i rapporti pericolosi con esponenti del mondo politico e imprenditoriale del potentino. Più di recente dall’accertamento sui redditi dichiarati da Quaratino negli ultimi dieci anni, e sul volume d’affari delle due aziende gli investigatori avrebbero notato un’evidente sproporzione con il suo reale tenore di vita, tenuto conto, tra le altre cose, che fino a un anno fa spesso e volentieri Quaratino si sarebbe messo al volante di una Ferrari 360 Modena intestata alla anziana suocera, di cui in seguito ha denunciato il furto nel parcheggio di un centro commerciale salentino. Le misure hanno carattere preventivo, quindi i beni verranno confiscati solo se dovesse intervenire una condanna definitiva, altrimenti verranno restituiti ai legittimi proprietari. Leo Amato
Le misure eseguite hanno al momento carattere preventivo
DOPO LE PREOCCUPAZIONI
«Sicure le scuole in città»
La gioielleria Gq a cui sono stati apposti i sigilli la settimana scorsa
«DALL’assessore Molinari abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito alla sicurezza di tutti gli edifici scolastici cittadini». E’ questo il riassunto dell’audizione del rappresentate dell’esecutivo in Quarta commissione consiliare (quella dedicata alla pubblica istruzione) che viene reso noto dal presidente Luciano De Rosa (gruppo “con Santarsiero”). Durante la seduta di giovedì scorso, è stato ascoltato il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione Massimo Maria Molinari e i commissari che compongono l’organo consiliare, hanno, così, cominciato la propria attività a pieno ritmo. Erano stati chiamati, già in queste prime riunioni, ad affrontare un ampio spettro di problematiche, dallo sport alla istruzione, dalla cultura ai servizi e alle politiche sociali, dalla tutela dei consumatori alle pari opportunità. «In un clima di massima collaborazione politica tra tutte le forze politiche – ha proseguito De Rosa –si è posta l’attenzione sul “problema scolastico” inteso nel
senso di sicurezza nelle scuole e riordino scolastico, in particolare facendo riferimento alla sentenza del giugno del 2009, emessa dalla Corte Costituzionale e mai applicata, con la quale si attribuivano le competenze sul riordino scolastico agli enti locali». L’intervento dell’assessore, nel corso del quale lo stesso amministratore si è impegnato a presentare entro breve una relazione dettagliata riguardante i singoli edifici, è stato richiesto congiuntamente alla Quinta commissione consiliare permanente, con competenza nella protezione civile, presieduta da Mario Cerverizzo. Nel corso dell’assemblea i partecipanti si sono confrontati anche sui temi degli asili nido, delle mense e delle relative liste d’attesa, e ancora sulla previsione di un piano di ammodernamento che riguardi tutte le strutture. I lavori della commissione proseguiranno martedì 10 novembre: all’ordine del giorno un’indagine conoscitiva sulla situazione degli impianti sportivi della città.
La conferenza del Cnca mette a confronto i pezzi del sistema di lotta al fenomeno
Il fronte comune dell’anti droga Tra i minori troppa superficialità nell’emulazione. Mea culpa dalle istituzioni UN fronte comune contro droghe e dipendenza “dalla strada per la strada “; strategie che gli operatori del settore, col patrocinio del comune di Potenza e del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca ) hanno cercato di delineare ieri, nel ridotto del teatro Stabile del capoluogo, nel corso di un primo convegno conferenza. Un’iniziativa pensata lo scorso settembre, all’indomani delle morti per overdose che hanno segnato la comunità locale, e che si pone lo scopo di aprire un confronto e delineare comuni ambiti di progettualità. «Due saranno gli obiettivi che andremo ad affrontare – ha spiegato Umberto Sessa della cooperativa Iskra che, assieme al Ce.Strim, all’associazione Agape, alla comunità l’Aquilone e alla cooperativa Convicino, fa parte del CNCA - il primo riguarda l’analisi dell’evolversi delle nuove dipendenze, il secondo deve essere invece teso a evitare interventi frammentati per fornire una risposta omogenea alle esigenze di quanti si rivolgono alle nostre strutture». Una riflessione e un’analisi che richiedono altresì l’impegno e l’ascolto delle istituzioni presenti sul territorio. «Siamo pronti a porci in ascolto con grande umiltà – ha dichiarato a tal proposito ieri il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero – siamo a disposizione per definire strategie sinergiche d’azione facendo, al contempo, mea culpa per il modo in cui fino ad oggi ci siamo posti nei riguardi del problema delle tossico-
Un momento della conferenza organizzata dal Cnca (foto Andrea Mattiacci)
dipendenze». Nessuna criminalizzazione raccomandano gli addetti ai lavori e come ha spiegato lo stesso don Marcello Cozzi del Cestrim: «In regione sono spesso le forze dell’ordine a fare attività di prevenzione con la conseguente criminalizzazione di tutti i nostri ragazzi; non dobbiamo generalizzare, ma educare i giovani nella piena consapevolezza che questi vanno riconosciuti come vittime di un grande business». Spesso però a limitare le azioni degli operatori è soprattutto la mancanza di risorse economiche. «A fronte di un’utenza che cresce in maniera esponenziale, il numero dei nostri operatori continua a rimanere basso – ha spiegato Giuseppina Agriesti, responsabile del Ser. T. di Potenza
– e questo ha gravi conseguenze sia sulle azioni mirate al reinserimento dei soggetti e alla prevenzione del fenomeno, che passano così in secondo piano, sia sulla qualità delle relazioni che si instaurano tra operatori ed utenti». Problemi che non risparmiano neppure la struttura di Melfi; ha detto infatti Piero Funtone : «Nonostante le criticità la nostra non va considerata come una sorta di sanità parallela; solo le nostre strutture sono in grado di affrontare il problema nelle sue sfaccettature e, pertanto, non sono da considerarsi assolutamente superate». «Le offerte terapeutiche dei Ser.T vanno differenziate – ha aggiunto poi Lucia D’ambrosio della struttura materana – a fronte
dell’evolversi delle tipologie di dipendenza, delle sostanze che le creano e dei soggetti stessi». Complessa anche la gestione dei soggetti con tossicodipendenze che si trovano in regime detentivo. «A conti fatti – ha commentato Rosaria Petrraccone , direttrice dell’ufficio detenuti e trattamento intramurario dell’amministrazione penitenziaria della Basilicata – il numero dei tossicodipendenti che transita nelle carceri è superiore a quello di quanti transitano nelle comunità». Anche il contesto penitenziario non è esente da criticità, come ha illustrato Maria Pia Boezio, responsabile dell’area servizi sociali dell’ufficio esecuzione penale esterna di Potenza: «Nel recupero del detenuto tossicodipendente esiste un grande vuoto progettuale che va sanato costruendo delle reti che permettano il reinserimento dello stesso facendo riferimento a misure alternative a quelle della detenzione». Ad offrire un’analisi più mirata del fenomeno delle tossicodipendenze i dirigenti dei N.o.t. delle prefetture di Matera e Potenza. «I soggetti che ci vengono segnalati hanno età compresa tra i 19 e i 23 anni e per lo più sono di sesso maschile», ha specificato la dottoressa Correale al cui commento si è aggiunto poi quello della dirigente materana Capoluogo: «Cresce il consumo anche tra i trentenni ma, tra i minori, quello che più preoccupa, è la superficialità dettata dall’emulazione». Anna Musacchio
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Potenza
18 Potenza
Sabato 7 novembre 2009
Le condizioni igieniche del capoluogo un secolo fa
Dal libro ai mass media nell’era della tecnologia
Questo tempo in-forme aperti i corsi di teatro
Zohreh Eskandari espone e dialoga a Potenza
OGGI si terrà la presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti (Tip. Editrice Garramone e Marchesiello, 1889). La manifestazione si terrà al teatro Stabile, sabato pomeriggio, alle 18. Al dibattito interverranno il sindaco della città, Vito Santarsiero, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell’ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico esperto di storia della medicina. Modera Maria Carmela Calice Consiglio, presidente del Centro annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”.
OGGI , presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale, alle 18, con il patrocinio del Ministero per le attività culturali, si terrà il convegno “dal libro ai mass media. L’informazione nell’età tecnologica”. L’incontro, organizzato in collaborazione con il consiglio regionale dell’ordine dei Giornalisti della Basilicata e la Regione Basilicata ospiterà gli interventi di Franco Sabia, direttore della Biblioteca, Rocco Brancati, docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all’Unibas, Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno, Vito De Filippo, presidente della Regione. Modera, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti lucano.
LA COMPAGNIA Gommalacca Teatro presenterà domani presso il Salone dei Rifiutati (Bucaletto) di Potenza il laboratorio di esercizio teatrale “Questo tempo in-forme” i cui lavori partiranno l’11 novembre. Il corso si articolerà in una serie di incontri settimanali da due ore finalizzati all’allestimento di una messa in scena e terminerà il prossimo anno nel mese di maggio. I partecipanti saranno i protagonisti di un percorso individuale di ricerca all’interno del gruppo di lavoro. Per iscriversi al laboratorio è necessario contattare l’associazione “La Luna al Guinzaglio” al numero 0971/476646.
L’associazione Zer0971 e Abito in scena hanno organizzato, in occasione della presenza di Zohreh Eskandari che oggi inaugura dalle ore 18.00 una sua personale alla galleria Tekne in via Due torri a Potenza, un incontro. L’appuntamento con Zohreh Eskandari sarà a Potenza, domani, alle 17.30 presso il SotTeatro, in vico Laura Battista, nei pressi della Chiesa di San Michele. L’ingresso è gratuito e sarà un’occasione unica per incontrare e conoscere un artista che ha dovuto lasciare il proprio Paese alla ricerca della libertà. Pittrice e video artista iraniana è presidente e fondatrice dell’associazione Artistes Sans Frontières.
L’INIZIATIVA
Airc, una partita amichevole contro il cancro La solidarietà ha fatto tappa al Palapergola
Un portiere tutto fare
Da sinistra, in senso orario: la partita Bawer-Corporelle, il presidente lacorazza e l’assessore Figliuolo, lo striscione dedicato ad Edmondo e la maglietta Airc (f.M)
luto inserire - ha sottolineato Lacorazza - il nostro sostegno all’impiantistica sportiva minore, soprattutto nei piccoli comuni». «Si tratta di un programma che prevede il finanziamento di 74 progetti, per un investimento di circa due milioni di euro, finalizzati alla costruzione, all’ampliamento e alla ristrutturazione di impianti
sportivi e di spazi di aggregazione giovanile». «La Provincia sta inoltre valutando - ha continuato Lacorazza - la fruibilità delle palestre di proprietà dell’ente e ha in programma un bando per la pratica sportiva, nella consapevolezza che il mondo dello sport unito alla variegata realtà dell’associazionismo possa fare
della comunità regionale una straordinaria comunità di impegno e di speranza». Anche se non presenti alla manifestazione, infine, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero e l’assessore allo Sport Gaetano Sabatella, hanno voluto comunque far pervenire un messaggio. «Il comune di Potenza - è il conte-
nuto della nota - è fortemente impegnato a potenziare il settore sanitario, con particolare attenzione all’ospedale San Carlo e ai reparti oncologici, ed è vicino alle associazioni che si occupano della ricerca sul cancro». Quanto ai cittadini, chiunque può dare il proprio contributo a una battaglia che tocca tutti.
Oggi nel ridente paese in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano ancora una volta un’allegra signora ha conosciuto la gioia delle 100 candeline. Maria Gerarda Angelicchio è nata il 7 novembre 1909, è lucidissima e in perfetto stato fisico, sembra quasi che il tempo con lei si sia fermato. L’arzilla signora vive in uno dei quartieri storici di Muro Lucano a poche centinaia di metri dal castello angioino e dalla statua di San Gerardo. Maria Gerarda ha vissuto molta della sua esistenza in contrada Pisterna in altura, e 18 anni fa ha perso suo marito Gerardo Valente. E’ questa una famiglia longeva costituita da sette figli, con la più grande di 76 anni, quindici nipoti, dodici pronipoti. Maria Gerarda non ha mai conosciuto di fatto gli ambulatori dell’ospedale e la ricetta della sua longevità ha senza dubbio alcuni ingredienti importanti: l’amore verso la famiglia e i suoi sette figli
RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Nemico pubblico 18.30 - 21.30 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 This is it - Michael Jackson’s 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Oggi sposi 17 - 19.30 - 22 Sala 5 Amor 14 18 - 20.10 - 22.20 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 L’uomo che fissa le capre 18.30 - 20.30 - 22.30
che oggi sono lì vicini a festeggiarla e ad accudirla. In via Raia numero 5 doveva esserci anche la televisione ad immortalare l’evento, ma per timidezza Maria Gerarda ha chiesto ai suoi figli e nipoti una cerimonia riservata ed intima per godersi senza clamore ancora una volta l’affetto e l’amore dei suoi cari. Carmine Pepe
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 This is it - Michael jackson’s 19 Julie &Julia 21
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21
This is it Grazie per il tuo sorriso e il tuo entusiasmo. Rimani sempre così... ti auguriamo di realizzare tutte le piccole e le grandi cose che desideri. Buon compleanno. L’equipe di Festidea e la tua “giornalaia” preferita.
Auguri a Rocco per il 18esimo compleanno da mamma e papà, Cinzia e Marco, i nonni, gli zii, i cugini, gli amici e i vicini.
Ginestra - Auguri al dottor Donto Lacedra, funzionario del comune arbereshe, responsabile dell’area amministrativa, che ieri ha compiuto 58 anni.
A Gerardo Di Gregorio, per il suo 23esimo compleanno, tantissimi auguri da Costantino, Roberta, zio Lello e zia Rosaria.
Auguri ai Neo genitori Giovanni e Vitina.Un ben arrivato al "piccolo" Rocco, 5 Chili di amore e gioia...auspicio di tanta prosperità e felicità!Vito, Rosaria, Nicla, Luca. Auguri anche da Marianna e Gianluca
Muro Lucano - Cara Maria Gerarda Angelicchio, i tuoi 7 figli, 15 nipoti, 12 pronipoti, e 1 figlia di pronipoti, ti augurano tantissimi auguri per i tuoi 100 anni. Buon compleanno
UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 6 NOVEMBRE Peluso - via Vaccaro, 326
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Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111
Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori
1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444
Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
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Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
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0971 310111
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Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
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RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
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In campo anche Aristide Landi Il momento più emozionante e più toccante, dal punto di vista sportivo, si è avuto all’inizio del secondo tempo della gara amichevole tra Corporelle e Bawer quando il coach della formazione potentina Schiavi ha chiamato dalla panchina un giovanissimo atleta che ai più era forse sconosciuto, ma che agli appassionati di basket ricordava qualcuno che avevano visto protagonista di tante battaglie sportive. Era infatti Aristide Landi, figlio dell’indimenticabile e compianto Edmondo, classe ‘94, fisico imponente ed attualmente capitano della formazione under 17 della Virus Bologna e della nazionale di categoria. Prodotto molto interessante del basket potentino ed allevato da Gaetano Larocca, Aristide si può inquadrare nella categoria dei ragazzi casa-e-palestra quando fin da piccolo seguiva il papà negli allenamenti. Si sta dimostrando un predestinato, fino ad aver catturato l’interesse di una delle società più importanti d’Italia che lo ha voluto nelle sue squadre giovanili. E ieri, non tradendo nessuna emozione nel dover giocare davanti ai parenti più cari e a quei tifosi ed appassionati che tante volte avevano applaudito il papà, ha dato dimostrazione delle sue qualità innate con tutto il repertorio del basket: rimbalzi, entrate, tiri da 3 senza la minima paura. Rocco Sabatella
CINEMA
I cento anni di nonna Gerarda
Continua la battaglia dell’associazione da anni impegnata nel sostegno ai malati e alla ricerca
Quando lo sport incontra la solidarietà, il risultato è una vera e propria festa all’insegna dei valori più autentici. Come quella che si è svolta, giovedì pomeriggio, presso il Pala Pergola di Parco Rosssellino, dove la Bawer Matera di serie A dilettanti e la Nuova Invicta Potenza Corporelle di serie B, sono scese in campo per un’amichevole a scopo benefico, promossa dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) in occasione della giornata italiana per la ricerca sul cancro. Un’occasione unica - dedicata al compianto Edmondo Landi, atleta lucano strappato alla vita e allo sport da un tumore - per parlare dell’importanza del sostegno alla ricerca sul cancro. «Con la ricerca – è il messaggio sotteso all’iniziativa, affidato a un video e alle parole della presidente dell’Airc lucana, Rosa Pedio Diamante – il cancro si può sconfiggere». L’amichevole, infatti, ha dato il via a una due giorni di iniziative di beneficienza, con l’unico obiettivo di sensibilizzare la gente verso queste tematiche e di raccogliere fondi per finanziare borse di studio a giovani ricercatori (anche lucani). All’incontro di basket hanno partecipato numerose autorità, tra cui il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo, i consiglieri provinciali Luigi Viola, Tommaso Samela, Antonio Salicone e l’assessore comunale Alessandro Singetta. Il presidente Lacorazza e l’assessore Figliuolo, in particolare, hanno voluto far coincidere l’iniziativa benefica con la consegna ufficiale ai comuni di Ginestra, Lauria, Corleto Perticara, Cersosimo, Chiaromonte, Avigliano, Baragiano, Castelmezzano e Balvano dell’accordo di sovvenzione, relativo ai contributi messi a disposizione dall’amministrazione provinciale per la realizzazione di progetti a sostegno dell’impiantistica sportiva minore. «Dentro questa significativa cornice di solidarietà abbiamo vo-
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Agenda
Sabato 7 novembre 2009
APPUNTAMENTI
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Sabato 7 novembre 2009
Il sindacato e i lavoratori richiamano l’attività di soli due dipendenti dell’inceneritore: scelta discriminatoria
«Perché non fare turnazione?» E da Veolia sembra sia arrivato un primo sì all’accordo per la futura gestione QUESTA volta (ma non sarebbe la prima) l’amministrazione dice di essere fiduciosa «davvero» sulla fine dell’attesa per l’inceneritore che, da oltre due anni, dorme spento in contrada San luca Branca. Da poche ore sembra sia arrivata da Parigi (sede principale della Veolia, la multinazionale del settore rifiuti che da un anno circa ha acquisito una delle due società che componevano la Tep, l’associazione temporanea di imprese che ha gestito l’impianto) la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto per lafutura gestionedella fasedi collaudo proposta dall’amministrazione. Il che potrebbe aprire alla possibilità di chiudere entro fine anno i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per rimettere a norma l’impianto (il lungo stop ha aggravato la situazione di un impianto nato, probabilmente, già “vecchio”). Solo a quel punto potrebbe cominciare la fase di collaudo che, nonostante i trascorsi due anni di attività, dal 2005 al 2007, l’inceneritore non ha mai raggiunto (a fronte di una spesa annua di 2 milioni e seicentomila euro più iva, l’inceneritore ha bruciato pochissime tonnellate di rifiuti). Dopo due anni di incontri, riunioni, proteste più o meno eclatanti degli ex lavoratori dell’impianto (in 21 erano stati assunti a tempo indeterminato dalla Tep e sono stati licenziati nel giugno 2007, dopo il mancato rinnovo della costosa e poco redditizia convenzione da parte del comune), si era arrivati, nell’estate di un anno fa a una bozza di accordo tra l’ente comunale e il gestore stimando in un milione e 100 mila euro (più iva) il canone semestrale da versare all’azienda durante il tempo necessario per portare a termine un eventuale collaudo. Nel frattempo, montata la turbina per latrasformazione del calore in energia elettrica, l’accordo avrebbe portato il comune a possedere il 50 per cento dell’energia prodotta, con un limite minimo obbligatorio di tonnellate di rifiuti da smaltire da parte dell’azienda.
Da allora, di tempo ne è passato davvero tanto, i lavoratori non hanno ricevuto risposta - nell’agosto del 2007 avevano persino fatto incursione sultetto delmunicipio persollevare l’attenzione su quella che tutt’ora definiscono una situazione insostenibile - e il sindacato non ha smesso di chiedere conto. «Davvero non si può più rinviare una risposta definitiva - dice Rocco Della Luna, segretario della UiltucsUil -Adoggi perquell’impianto sono stati spesi milioni di euro, tra la costruzione e i vari lavori di adeguamento che si sono succeduti. Che senso ha, in questa situazione, questa spesa? Nè - aggiunge è più tollerabile che i lavoratori siano ancora in attesa e senza lavoro, ad eccezione di due unità. A che titolo si è scelto? Perchè (come hanno suggerito gli altri lavoratori, ndr) non si opta per una rotazione? Chi è che paga questi lavoratori?».
Il comune spiega, però, che quelle due unità, se l’azienda ha fatto questa scelta, non sono assolutamente a carico del bilancio comunale. «Va bene replica Della Luna - ma restano le perplessità su una scelta che non ha coinvolto tutti i lavoratori, che appare discriminatoria. Avevamo chiesto di poter ricollocare i dipendenti, quasi tutti con famiglie e carico, che ormai non riescono più andare avanti, protagonisti di una situazione paradossale. Si era persino pensato alla raccolta differenziata porta a porta. In fondo, già dieci anni fa continua - dopo la prima chiusura dell’inceneritore, i precedenti dipendenti furono ricollocati nell’Acta. Perchè questa volta nulla sembra sia possibile?». Restano (ancora) in attesa. Ma adesso, dopo due anni e mezzo, «la pazienza dei lavoratori è davvero al limite». sa.lo.
BREVI FEDERCONSUMATORI
In piazza con i consumatori LA Federcosnumatori della Provincia di Potenza ha aderito all’iniziativa promossa dalla Cgil della Seconda giornata nazionale di tutela individuale che si terrà oggi in piazza Mario Pagano dalle ore 9 alle ore 13. L’occasione servirà per illustrare ai consumatori dei tanti servizi a tutela che offre l’associazione e verrà distribuito dell’utile documentazione per le famiglie.
MEDICINA L’inceneritore di contrada San Luca Branca
FORZE ARMATE NEL CAPOLUOGO
Novantunesimo verso la chiusura
Anniversario Grande Guerra
Kabul e Nassiryah, la memoria
DOPO la festa delle Forze armate, il capoluogo si appresta ad ospitare altri due appuntamenti di memoria e celebrazione dedicati all sforzo e al coraggio degli uomini impegnati nei vari corpi militari. Eppure, sullo sfondo, resta sempre la consapevolezza che il prossimo 18 settembre, per la caserma Lucania e per il Novantunesimo battaglione che ne è stato protagonista ci sarà l’ammaina bandiera.
IL prossimo 8 novembre si terranno nel capoluogo le celebrazione del 91esimo anniversario (1918 - 2009) della fine della Prima guerra mondiale. In occasione della ricorrenza, il Comando militare Esercito Basilicata ha organizzato, in collaborazione con la Marina militare, Aereonautica militare, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza e Amministrazione comunale, il “villaggio delle forze armate”, un itinerario che si snoda da parco montereale, piazza Pagano a palazzo Loffredo, tra stands informativi e automezzi di ultima generazione. Il programma prevede un primo appuntamento alle 10, al parco Montereale, con l’alzabandiera con reparti interforze in armi. Subito dopo, la lettura del messaggio del ministro della Difesa, Ignazio Larussa ed esibizione della fanfara del 7imo reggimento bersaglieri di Bari. Sarà poi possibile completare una visita agli stands espositivi promozionali e mostra statica dei mezzi delle forze armate: lungo il percorso si snoderanno alcuni eventi dimostrativi a cura delle forze dell’ordine. Alle 11, al museo archeologico nazionale palazzo Loffredo, sarà inaugurata la mostra storica sulla prima guerra mondiale, con esposizione di divise storiche e medaglie d’oro al valor militare degli “eroi della terra lucana”. Alle 12.30, in piazza Mario Pagano, si terrà un’esibizione della fanfara del 7imo reggimento bersaglieri di Bari, che replicherà l’esibizione nel pomeriggio, ancora nel parco di Montereale. E sempre nel parco cittadino, alle 17, si terrà l’ammainabandiera.
IL prossimo 12 novembre si terrà a Potenza una commemorazione dei caduti di Nassiryah e Kabul. Così il Comando militare Esercito Basilicata e L’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci) ricorderanno, così, il sesto anniversario della strage di Nassiryah con una santa messa che sarà celebrata alle 10.30 nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Nel corso della cerimonia religiosa saranno ricordate anche le vittime del recente attentato di Kabul e sarà deposta una corona d’alloro presso la lapide posta a memoria dei nostri caduti. Una targa alla memoria sarà consegnata alla famiglia del paracadutista, il capitano Antonio Fortunato, caduto nel recente attentato di Kabul.
UOMINI LUCANI
Avigliano Si conclude oggi la due giorni dedicata al primo presidente della Regione Basilicata
Verrastro, la lezione di un uomo della Politica AVIGLIANO – Di politica, intesa nella comune accezione, non se n’è parlato. C’erano sì gli uomini di “una volta”, gli amici di Vincenzo Verrastro, soprattutto gli aviglianesi, ma l’apertura della due giorni che Avigliano ha voluto tributare al suo concittadino, primo presidente della Regione Basilicata, è stata intima. Anche grazie alle relazioni di don Gerardo Messina e Raffaele Cananzi, già presidente nazionale di Azione cattolica, ha svelato i lati del cristiano impegnato in politica, di chi amava scrivere, nelle confessioni pubblicate postume dalla figlia Valeria, «no alla religione che si indossa come un abito in determinate occasioni» e «no alle interferenze e alle ingerenze tra politica e Chiesa». Moniti scritti 25 anni fa che sembrano ancora attuali. Ieri sera c’era tanta gente nella sala consiliare di Avigliano. C’erano le figlie del senatore Verrastroche han-
Valeria Verrastro (ritratta anche sullo sfondo con il padre)
no deciso di collaborare con il Comune di Avigliano e la Società operaia «non tanto per una celebrazione formale e ritualistica quanto, piuttosto, per condividere quella che è stata innanzitutto una
esperienza di vita». Valeria, la figlia più piccola, ha letto il discorso. Aveva alle spalle una gigantografia di una foto che la ritrae bambina, all’età di 4-5 anni. E’ insieme al papà, su un
prato lungo il fiume Basento. Di fronte a sé, ieri sera, c’erano coloro i quali hanno affiancato ilpapà neilunghi anni di impegno politico. Molti di loro sono stati sindaci e amministratori di Avigliano: Gerardo Coviello, Gennaro Claps, Antonio Accuosto, Vincenzo Tripaldi, padre dell’attuale sindaco Domenico, che ha voluto questa iniziativa «perché a novanta anni dalla nascita e a cinque dalla morte riteniamo opportuno un percorso di studi e di approfondimento sulla figura di Verrastro». Si è intravisto l’assessore Antonio Potenza, poi è arrivato Giampaolo D’Andrea. Ma ha partecipato anche chi, in passato, non si è riconosciuto nel partito di Verrastro, la Democrazia cristiana. C’erano Nicola Savino (già deputato socialista) e il consigliere regionale Donato Salvatore (Ps), autore insieme Roberto Falotico dell’emendamento con il
quale la Regione Basilicata ha finanziato l’iniziativa. Insomma, un parterre bipartisan che ad ascoltarlo avrebbe potuto rendere uno spaccato più ampio della storia politica e amministrativa di quei tempi. Tuttavia il contesto e la figura del politico e dell’amministratore Verrastro saranno trattati oggi, con gli interventi conclusivi affidati, tra gli altri, al senatore a vita Emilio Colombo. Tra gli amministratori in carica, ieri sera è intervenuto il presidente della provincia Piero Lacorazza che, tra le altre cose, ha ricordato un episodio legato alla mancata menzione di una università lucana nel piano del governo nazionale. L’ordine del giorno proposto al tempo da Verrastro e citato oggi da Lacorazza era del 1965. A proposito di questo il presidente della Provincia ha parlato del futuro archivio storico della Provincia, che entrerà in funzione nel 2010. Gianni Sileo
Specialità del cuore del San Carlo SIterrà, oggi, a Potenza, a partire dalle 9, presso il Park hotel, il primo corso teorico pratico di ecografia trans esofagea, organizzato dal dipartimento dell’Alta specialità del cuore dell’ospedale San Carlo e dall’ordine dei medici della provincia di Potenza. - fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale... Testo fittizio da sostituire con quello reale...
SEPOLTURE
Nuova reperibilità dell’anagrafe IL Comune di Potenza, nell’ottica di migliorare i servizi dello stato civile, ha riformulato le modalità di erogazione delle autorizzazioni per la sepoltura da rilasciare al di fuori dell’orario di servizio. I cittadini potranno telefonare al numero 0971/415111e l’ufficiale di stato civile raggiungerà la sede demografica di via IV Novembre dove anche l’utente dovrà recarsi per gli adempimenti di rito (orari in vigore dal primo novembre, dalle 14 alle 21 nei giorni dispari della settimana, dalle 8 alle ore 21 nel fine settimana e nei giorni festivi).
AZIENDE
Dieci potentini all’expo romano SARANNO dieci le aziende che dal capoluogo e dall’intera provincia di Potenza raggiungeranno Roma per la nuova edizione di Expoedilizia e Site. Appuntamento dal 12 al 15 novembre con una delle più grandi rassegne dedicata agli operatori dell’edilizia e dell’impiantistica tecnica. Il doppio appuntamento con Expoedilizia e Site rappresenta una opportunità per le aziende di Potenza e provincia per raggiungere un pubblico più vasto.
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20 Potenza
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Avigliano Verso una soluzione il disagio per i cittadini
Postini all’orizzonte Pare che il servizio stia per ricominciare nelle frazioni AVIGLIANO - Forse, uno spiraglio si sta aprendo. E dopo quasi un mese di attesa, nelle aree del territorio di Avigliano poste sull'altro versante (rispetto al centro cittadino) del Monte Carmine, i disagi stanno per finire. Serve ancora utilizzare il condizionale, dal momento che la ripresa del servizio era già stata annunciata per l'inizio di questa settimana. E tuttavia, la possibilità che il servizio di consegna della posta ordinaria, nelle zone di Lagopesole, Possidente, Sant'Angelo e nelle altre frazioni di Avigliano, sia sul punto di ricominciare. Rimosso l'ultimo ostacolo, con l'assunzione con contratto trimestrale di un portalettere, la ripresa dell'attività dovrebbe davvero essere questione di (pochi) giorni. Il blocco era incominciato alla metà del mese di ottobre, in concomitanza con il trasferimento del centro di smistamento della corrispondenza dall'ufficio postale di Lagopesole a quello di Filiano, sottodimensionato rispetto al compito affidatogli, ovvero quello di trasferi-
Postino “in azione”
re la posta non soltanto nello stesso comune di Filiano, ma anche in quella vasta porzione del territorio del comune di Avigliano che si snoda lungo la Strada Statale 658. Nell'impossibilità di assicurare l'adempimento della completa attività, si era trovata una sorta di soluzione di compromesso: raccomandate ed atti giudiziari recapitati con sostanziale regolarita;. posta ordinaria, posta prioritaria, bollette e quant'altro, invece, non con-
segnate. Una soluzione come evidente, tutt'altro che soddisfacente per i cittadini. Della questione si è occupato anche il Consiglio comunale, su sollecitazione del consigliere del Gruppo Misto Tommaso Coviello, già autore, la scorsa settimana, di un'interrogazione al sindaco Tripaldi in cui si sollecitava une presa di posizione sul problema. Da Tripaldi è giunto l'impegno ad inviare al centro di coordinamento di Taranto,
responsabile sul territorio, una comunicazione con formale protesta per i disagi cui la popolazione è stata costretta a causa del disservizio. Inoltre, dal sindaco è arrivata anche l'assicurazione che saranno esperite tutte le iniziative possibili per far sì che il centro di coordinamento e smistamento della corrispondenza per le frazioni di Avigliano rimanga nella sua sede più idonea, ovvero quella di Lagopesole. «Intanto - afferma il consigliere Coviello - ho preso nuovamente contatto con il dirigente di Poste Italiane ingegner Pietrangelo, che avevo già contattato nei giorni scorsi, il quale mi ha assicurato sull'assunzione di un portalettere, con contratto trimestrale». Resta in piedi un dubbio: cosa accadrà alla scadenza del contratto? Il rischio è che il problema possa ripresentarsi in tutta la sua gravità. Per il momento, comunque, la priorità è la fine dell'emergenza. Che, almeno si spera, dovrebbe davvero essere vicina. Giancarlo Tedeschi
Anzi A Cosenza per S. Donato
Comunità gemelle grazie al patrono
Processione di San Donato, a sinistra nella foto il sindaco
ANZI - Anche una delegazione del Comune di Anzi parteciperà, questa mattina, alla tavola rotonda sul tema “I gemellaggi, momento di incontro - cultura religione e tradizione”, in programma a San Donato di Ninea, in provincia di Cosenza. L'importante iniziativa rientra nell'ambito della co-
OLTRE ai cambiamenti che interesseranno istituzionalmente le comunità montane, ci sono anche bufere interne. Ecco un intervento sulla Camastra. LE dimissioni contestuali e irrevocabili di quattro componenti della giunta comunitaria del Camastra, lo scorso giugno, non avevano soltanto un significato politico - amministrativo ma volevano lanciare un segnale più profondo in merito alla gestione della Giunta presieduta dal Presidente Urga e di tutti i provvedimenti adottati dai primidi Aprilesinoal 30Giugno. Il gesto era rivolto alle Segreterie politiche dei Partiti del Centrosinistra di Basilicata nonché alle Istituzioni
stituzione dell'associazione nazionale delle “Città di San Donato”. Al meeting, in calendario oggi alle 11, presenzierà il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi. Il convegno rientra nel programma delle iniziative della “19° Festa d'autunno” del comune calabrese, che prevede la partecipazione delle massime autorità di tutti i
centri che venerano San Donato Vescovo Martire di Arezzo. Nel corso dell'evento, in terra calabrese, si terrà anche una solenne processione nella mattinata di domenica 8 novembre. Ricordiamo che non si tratta della prima manifestazione a cui partecipa il Comune anzese. Infatti, dopo la “visita” al centro pugliese di San Donato di Lecce lo scorso 28 agosto, in occasione della “Fiera delle Città di San Donato”, l'iniziativa di questo week-end a San Donato di Ninea rappresenta un ulteriore tassello per la costituzione formale dell'associazione nazionale delle “Città di San Donato”. «A tal proposito - ha sottolineato il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi - è stata già elaborata
una bozza di statuto, che nelle prossime settimane verrà approvata dai consigli comunali di Anzi, Ripacandida, Biccari (Fg), Montesano Salentino (Le), San Donato di Lecce (L), San Donato di Ninea (Cs) e degli altri Comuni che intenderanno aderire all'iniziativa». «Essa si propone - ha concluso Petruzzi - di tutelare il patrimonio storico, culturale e religioso legato alla presenza del culto di San Donato, la conoscenza e la diffusione del culto del Santo, l'immagine ed il senso religioso dei fedeli, nonché di promuovere una rete tra le città di San Donato, che faciliti lo scambio e la conoscenza dei Comuni partecipanti all'associazione». (Donato Pavese)
Picerno Studenti come guide
La storia locale raccontata dai più giovani PICERNO - Tra passato e presente, alla scoperta della proprie radici, della storia del paese e dell'ambiente partendo dai beni culturali. Ieri mattina, nell'auditorium dell'istituto comprensivo statale “G. Fortunato” è stato illustrato il progetto scuola - territorio “Alla ricerca dell'identità perduta” realizzato in collaborazione con la Sovraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata. Diverse le classi coinvolte nel progetto ideato dal professore di educazione artistica Gerardo Viggiano e realizzato con la collaborazione di altri docenti come Rocchina Caggiano, Giuseppe Losasso e Filomena Tripaldi. Per l'occasione, è stata realizzata una piccola guida turistica contenente schede informative sui quattro beni oggetti di studio: torre normanna, torre San Leonardo, Convento dei Cappuccini e chiesa dell'Annunziata. «Attraverso la conoscenza e lo studio dei monumenti più significativi di Picerno - ha detto Viggiano - si è fornito lo spunto per riflettere sul valore del bene culturale. Con il progetto si è inteso procedere alla decodifica delle emergenze architettoniche più significative del paese, contestualizzandole dal punto di vista storico, sociale, delle usanze, dei costumi e dei modi di essere della comunità locale. In quest'ottica il territorio, il paesaggio e gli antichi nuclei abitativi rappresentano un'affascinante palinsesto in cui i segni della natura della storia e dell'intervento dell'uomo si intersecano. La lettura diventa per l'allievo, osservazione e scoperta affascinante. Abbiamo voluto trasferire ai ragazzi la cultura del rispetto per il bene culturale e come grazie ad esso, si può sviluppare il senso di appartenenza e di civiltà». «L'obiettivo - ha detto la dirigente scolastica, Annamaria Basso - è ricostruire la storia del paese e offrire ai ragazzi un nuovo modello educativo basato sui saperi e aprendosi al
Lettera polemica su ciò che accade all’interno della Comunità montana
Quelle giunte “clandestine” sul Camastra regionali che avrebbero preso, di li a breve, decisioni importanti quale l'individuazione e la nomina del Commissario straordinario in seno all'Ente. Sulla instabilità politica del Presidente e sulle sue assidue partecipazioni per circa unannoe mezzoalleriunioni del nascente gruppo Falotichiano si è già abbondantemente approfondito in estate ma il fatto più grave è che per ben tre mesi (Aprile - Giugno ) tutte le Giunte sono state tenute senzala convocazionedi tre Assessori in carica .
Il Presidente - Commissariosiè guardatobenedalconvocare l'Organismo come da Statuto e da Leggi vigenti ed ha preferito agire in “splendido isolamento “ consapevole che su molti argomenti spinosi non avrebbe trovato il consenso unanime dell'Esecutivo. Con una lettera del 25 settembre scorso, indirizzata al Commissario dell'Ente, al Segretariogenerale e,perconoscenza ,al Prefettodi Potenza facevo richiesta di tutti gli atti di Giunta e di altre Determinazioni dirigenziali adottati
nei tre mesi in questione. Decorsi abbondantemente i trenta giorni previsti dalla legge 241/90 non ho ricevuto alcuna risposta ed ho richiesto il 3 novembre il Riesame della mia istanza al Difensore civico Regionale secondo quanto previsto dalla legge. Nella missiva inviata al Difensore civico della Basilicata si fa rilevare che” lo scrivente era membro in carica dell'Esecutivo comunitario e quindi parte interessata, avente un interesse diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridica-
mente tutelata e che l'accesso ai documenti Amministrativi costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza”. Di fronte a tale atteggiamento è evidente che il Commissario vuole nascondere “qualcosa”, perché se i documenti approvati nel corso delle Giunte tenutesi clandestinamente fossero legittimi e rispettosi delle leggi non avrebbe dovuto opporre resistenza alla mia istanza . Anzi poteva cogliere l'occasione
territorio». Davanti alle due torri, sono stati installati dei totem informativi che raccontano la storia e l'evoluzione dei beni. «La scuola - ha detto il consigliere regionale Antonio Tisci - con questo progetto si riappropria della propria identità diventando tramite con la comunità. Picerno è un paese di storia, cultura e natura». E infine, ragazzi in scena con le interviste alla storia a quattro personaggi (due feudatari e due contadini che hanno spiegato la loro vita in dialetto picernese) della comunità medievale. Gli alunni, in costumi d'epoca, hanno inscenato un frammento della rappresentazione storica che oggi pomeriggio alle 16.30 sarà possibile seguire per intero. Sullo stile del talk show, quattro ragazzi, nelle vesti di giornalisti, hanno fatto delle interviste impossibili. I personaggi dell'epoca hanno fatto alcune richieste all'amministrazione comunale, prima tra tutte, far diventare la torre luogo di incontro dei giovani e che sia fruibile almeno una volta all'anno durante la settimana della cultura per ricordare i tempi passati. La seconda richiesta è far diventare la torre un centro didattico che organizza e promuove stage, laboratori di restauri e altre attività. Le richieste sono state accolte dal sindaco Valeria Russillo che si è impegnata a soddisfare le esigenze dei giovani in quanto «protagonisti del futuro della comunità». Nella torre normanna sarà possibile visitare la mostra che comprende pannelli esplicativi, ma anche le espressioni creative dei ragazzi e che sarà visitabile fino a dicembre. Saranno i ragazzi, nel fine settimana, a fare da guide turistiche per trasferire le loro conoscenze. Insomma, un cittadino consapevole e responsabile dei beni dell'umanità, che non apprende solo nozioni astratte, ma approfondisce la realtà in cui si trova. Iranna De Meo
datagli per dimostrare al territorio e all'opinione pubblica che la sua condotta era stata corretta e trasparente. A questo punto è igienico sospettare che tra le carte che l'ardimentoso Commissario custodisce gelosamente nei suoi cassetti ve ne siano alcune” delicate” , tanto delicate da mettere il segreto militare. Purtroppo ha fatto male i conti. Anche il Commissario di un Ente, in Italia, deve dar conto delle sue azioni ai cittadini , alla politica e soprattutto alla Costituzione. Valentino Sarli Capogruppo Sinistra e Libertà Comune di Abriola Già Assessore e Consigliere nella Cm Camastra
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Sabato 7 novembre 2009
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Baragiano Continua lo stato di incertezza dei 25 operai
Da Unità popolare un comitato
Mistral nella bufera
Per il 6° lotto della Tito-Brienza 200 firme
Coro di interventi sindacali per scongiurare il peggio MURO LUCANO - Un romanzo, il cui finale non è stato ancora scritto. I protagonisti sono i venticinque operai della Mistral, in mobilità dall'otto maggio di quest'anno, sbigottiti nel vedere il loro stabilimento, situato presso l'area industriale di Baragiano, occupato da un'altra azienda attigua che produce birra. Sul sito della Mistral pendeva già dal 23 febbraio 2008 uno sfratto esecutivo. Ma, il rappresentante dell'azienda, Caldera Sauro, in più circostanze, aveva mostrato l'intenzione di voler salvare la fabbrica che produceva profilati in alluminio, sostenendo di aver contattato altri imprenditori, interessati a riprendere la produzione. Il Consorzio Asi di Potenza e la stessa Regione, dando credito alle parole del proprietario della Mistral, hanno procrastinato ogni tipo di intervento. Gli accordi sottoscritti dal ventitre febbraio, prevedevano la vendita del capannone alla Mistral per un milione e cinquecento mila euro, in quanto il rappresentante legale, aveva fatto intendere di poter acquistare la struttura, grazie all'intervento di un altro imprenditore. In se-
Straziuso: prima la legalità «LA REGIONE si sta muovendo per ripristinare la legalità nelle forme più opportune, premessa indispensabile per poter procedere alla reindustrializzazione del sito e a restituire prospettive occupazionali ai lavoratori della Mistral». Lo dichiara Gennaro Straziuso, assessore alle Attività produttive, in relazione alle vicende che stanno interessando in questi giorni lo stabilimento dell’area industriale di Baragiano, inattivo dai primi mesi del 2009. Dice Straziuso: «La Regione è sempre attenta e vicina alle esigenze dei lavoratori in mobilità che attendono risposte concrete e positive. Quella della Mistral è una storia antica e complessa, confusa per certi aspetti. Adesso è necessario riportare la vicenda nei corretti binari per riattivare le procedure di reindustrializzazione e restituire con la certezza del lavoro la serenità alle maestranze interessate». guito, l'Asi e il sigonor Caldera Sauro, hanno concordato per il pagamento di un fitto. Gli operai, entrati in cassa integrazione ordinaria sin dal 2004, poi tramutatasi in straordinaria con relative deroghe, sono in mobitlità dall'otto maggio. Mobilità che rappresenta l'anticamera della disoccupazione e sancisce l'ennesimo fallimento del piano di industrializzazione previsto dalla legge 219. Il capitolo , sperando che non sia l'ultimo, più grottesco del romanzo, è stato scritto in questi gior-
ni. Ormai, l'Asi, dopo mesi di trattative estenuanti e in assenza di riscontri, avrebbe dovuto riprendere il posesso del capannone. Ma, sorpresa delle sorprese, l'impianto, tra sabato e domenica, è stato occupato da una azienda vicina. Quest'ultima, pare che abbia giustificato il suo gesto, in quanto, secondo indiscrezioni, avrebbe stipulato un contratto di affitto con il rappresentate della Mistral. Tutti i sindacati si sono inalberati e hanno chiesto a chiare lettere il rispetto degli accordi, stipulati duran-
te gli infiniti incontri con l'Asi e la Regione. L'Assessore Straziuso, in una nota, ha sottolineato che «la Regione si sta muovendo per ripristinare la legalità nelle forme più opportune». La Fim-Cisl, nella persona di Salvatore Troiano, giudica «singolare il fatto che un'azienda possa occupare abusivamente uno stabilimento, per giunta pignorato, nel più totale disprezzo delle regole». La Fiom ritiene necessaria che la Regione convochi un tavolo «in tempi rapidi e comunque prima che si realizzino mutamenti del sito non condivisi». Gli operai sperano ancora in un piano di reindustrializzazione serio e di ampie prospettive. I sindacati aupicano l'intervento di una società, che assorba le maestranze, altrimenti costrette a rimpinguare l'esercito dei disoccupati del Marmo-Platano. La vicenda della Mistral, sorta dalle ceneri della Rc e naufragata tra tavole rotonde e riunioni incocludendi, dovrebbe far riflettere sulla inefficacia di leggi che hanno portato semplicemente alla costruzione di cattedrali nel deserto, propinando sogni e restituendo incubi. Giovanni Petilli
Pietragalla Ceraldi subentra a Manzella
Eletto il nuovo vertice della Pro Loco PIETRAGALLA - Nell'assemblea del 23 ottobre della Pro Loco è stato eletto il nuovo presidente della struttura associativa pietragallese nella persona di Donatino Ceraldi che subentra a Rocco Manzella. Successivamente nel corso della prima riunione del consiglio direttivo svoltasi qualche giorno dopo, della struttura associativa si è proceduto alla delega per quanto concerne i vari incarichi all'interno della Pro Loco. Vicepresidente è Massimo De Bonis, Saverio Muscio invece è il segretario mentre Michele Lavinia ha l'incarico di Tesoriere. Rocco Manzella, presidente
uscente, invece curerà in particolare le tematiche culturali dell'associazione in collaborazione con Giampaolo Berterame, Roberto Prillo, Antonio Coviello e Antonio Nolè. Gli altri consiglieri sono invece Maria Teresa Grippo, Donato Potenza, Giuseppe Lapenna. I componenti del collegio dei revisori dei conti sono Giuseppe Ceraldi e Antonio Nolè con supplente Vita Incoronata Colangelo. I due esponenti dell'amministrazione comunale pietragallese in seno al consiglio direttivo sono Domenico Zotta e Lavinia Michele. Antonio Bevilacqua
Un tratto della Tito-Brienza
GIA’ superate le duecento firme, in soli due giorni, sotto la petizione popolare del neocostituito “comitato per il 6° lotto della strada Tito Brienza”. L’iniziativa è di Unità Popolare di Brienza. Lo fa sapere Antonio Lopardo di Unità Popolare, annunciando l’invio del documento al presidente della Regione e ad altre autorità. La riunione ufficiale costitutiva del comitato si terrà nei prossimi giorni, nell’aula consiliare del Comune con la partecipazione del sindaco Scelzo. L’organismo sarà aperto a tutte le forze politiche, sindacali, culturali e sociali di Brienza. Scopo del comitato è che ci sia l’appalto dell’opera prima delle prossime elezioni regionali. «Per raggiungere questo obiettivo - spiega Lopardo se non si avranno garanzie certe in tempi brevi, il comitato metterà in campo forti azioni di protesta nei confronti della giunta regionale, perché gli ingorghi quotidiani, l’inquinamento atmosferico ed acustico hanno raggiunti livelli non più sopportabili». Sulla petizione si legge: «Anche noi, ci domandiamo: Tito-Brienza, dove sono finiti i soldi promessi dall’assessore Loquercio? Ma porsi le domande non basta. Sulla questione del 6° lotto è necessario passare alla mobilita-
zione popolare che è necessaria per sostenere l’azione del sindaco e dell’amministrazione comunale su questa annosa vicenda». «Ci sono - spiegano i promotori dell’iniziativa - delle chiare responsabilità se i soldi sono stati persi ma questa non è l’ora delle polemiche ma l’ora della partecipazione. Se non si riuscirà a far assumere impegni precisi e scritti con il reperimento dell’intero finanziamento necessario prima delle prossime elezioni regionali, c’è il serio rischio che l’opera non si faccia per altri anni ed anni». Ed ecco la proposta del comitato: «La costituzione di un comitato popolare cittadino che promuova ed organizzila largapartecipazione e mobilitazione democratica per esercitarela giustapressione sull’esecutivo regionale affinché in tempi brevi siano reperiti i soldi ed appaltata l’opera. Il programma: inizieremo con la sottoscrizione di una petizione popolare da portare al presidente De Filippo, Convocheremo una riunione costitutiva del comitato presso la sala consiliare del comune, promuoveremo un’assemblea popolare in cui inviteremo l’assessore regionale alle infrastrutture, indiremo una manifestazione di protesta sotto il palazzo della giunta regionale».
Scorcio di Pietragalla
Sacco fa visita ad Alivernini «Tavolo vigili del fuoco-enti» BISOGNA costituire un tavolo congiunto tra Provincia di Potenza, vigili del fuoco e Regione Basilicata, con l’obiettivo di “mettere a sistema” le aree già individuate sul territorio, da utilizzarsi in caso di calamità naturali. Lo si è detto ieri mattina, nel corso dell’incontro che si è tenuto fra il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco e ill direttore regionale dei Vigili del fuoco della Basilicata Maurizio Alivernini. Durante la riunione, ha spiegato Sacco: «E' un progetto lanciato diversi anni fa ma che finora non è mai partito concretamente. Ci impegneremo affinché, di concerto con i Comuni, queste aree vengano realizzate, per aumentare la sicurezza delle nostre comunità». Una proposta pienamente condivisa dall'ingegner Alivernini che ha posto l'accento sui concetti di
prevenzione e buona organizzazione per poter fronteggiare le emergenze. Proprio a questo riguardo, Sacco, plaudendo all'opera meritoria compiuta dai vigili del fuoco, ha rimarcato la possibilità di realizzare progetti comuni insieme alla Protezione civile. «I volontari lucani e i Vigili del fuoco - aggiunge il presidente hanno dimostrato di poter mettere in campo interventi efficaci ed efficienti nei luoghi colpiti dalle calamità». «E' una realtà importante, che va potenziata anche attraverso una proficua sinergia tra istituzioni spiega Sacco - per creare un sistema regionale sempre più all'avanguardia e in grado di affrontare al meglio le fasi di prevenzione, previsione e gestione del rischio, a beneficio dell'incolumità dei cittadini», conclude.
I vigili del fuoco di Potenza
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Lauria Scoperti sull’A3 dalla Guardia di finanza due bulgari arrestati e portati in carcere
Presi i ladri di soldi elettronici Trovate circa duecento carte di credito clonate con tecnologie fraudolente LAURIA - Maxioperazione della guardia di finanza di Lauria, arrestati due soggetti di nazionalità bulgara perché trovati in possesso di carte di credito false. I particolari dell'operazione sono stati illustrati dal Procuratore facente funzioni di Lagonegro, Francesco Greco, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza e dal Comandante della Tenenza di Lauria, durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso gli uffici della Procura di Lagonegro. Sono stati tratti in arresto due cittadini bulgari trovati in possesso di circa duecento carte di credito clonate e materiale tecnico-informatico impiegato per installazioni e clonazioni di carte di credito. Nei giorni scorsi personale del nucleo mobile della Tenenza della guardia di finanza di Lauria hanno arrestato in flagranza di reato Aleksandar Bozhinov Hristev 23enne e Tsenkov Mateev 39enne, entrambi cittadini bulgari ma domiciliati nel Lazio per possesso e ricettazione di carte di credito clonate, nonché di detenzione di materiale atto ad intercettarne i flussi di dati. Sempre più incisiva e penetrante l'azione delle fiamme gialle volta alla repressione dei traffici illeciti in tutti i settori di servizio a sud della Basilicata, area maggiormente interessata da una fitta attività di controllo per la presenza di importanti direttrici che collegano la
A sinistra la conferenza stampa di ieri (al centro il pm Greco), a destra le carte sequestrate dalla Finanza
Campania con i territori lucani e calabresi. In particolare i finanzieri di Lauria, nell'ambito dei numerosi controlli, eseguiti nei giorni scorsi, hanno sottoposto a controllo lungo l'A/3 Salerno-Reggio Calabria un'autovettura Peugeot 206 con a bordo due giovani. La lunga lista di precedenti penali del conducente, ha indotto i militari operanti ad approfondire il controllo e a effettuare una perquisizione personale dell'uomo. La perquisizione ha consentito
di rinvenire, in una delle tasche del pantalone, alcune carte di credito che da un attento esame, sono risultate false. Da un'accurata ispezione dell'autovettura, è stato scoperto all'interno dell'abitacolo, abilmente occultate 185 schede magnetiche molte qualificate “Gold” - recanti un numero identificativo della scheda ed un codice, risultato poi essere “codice pin”, uno “skimmer” ed un netbook, per la lettura dei codici criptati. Gli skimmers servono ad
intercettare e memorizzare i codici segreti immessi dai titolari delle carte che vengono successivamente recuperati ed utilizzati per produrre false carte di credito “clonate” da immettere nel circuito commerciale ad appannaggio di gruppi criminali senza scrupoli. Oltre alle schede magnetiche, allo skimmer ed al netbook, sono state sequestrati anche tre telefoni cellulari e un’autovettura Peugeot 206 utilizzata per il trasporto. Le operazioni di perquisizione
sono state estese anche all'abitazione di Aleksandar Bozhinov Hristev, dove sono state sequestrate ulteriori sei schede bancomat clonate, abilitate all'utilizzo nell'ambito del circuito bancario, unitamente a due pc notebook, un hard-disk ed una pen drive. Gli strumenti a disposizione dei due bulgari permettevano di creare anche carte di credito perfette ed alimentare un business da capogiro. Al termine del controllo i due giovani sono stati arrestati
ed associati presso la casa circondariale di Sala Consilina a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'intervento della Guardia di Finanza, finalizzato al sequestro delle schede illecitamente riprodotte ha fatto si che venisse evitato un ingente danno patrimoniale di incalcolabile quantificazione monetaria a danno di ignari cittadini. La costante attività di repressione del fenomeno illegale della falsificazione/clonazione dei mezzi di pagamento, condotta dalla guardia di finanza del Comando Provinciale di Potenza, ha consentito ancora una volta di stroncare il fraudolento fenomeno. Sono in corso indagini, sotto la direzione del pubblico ministero Francesco Greco, per cercare di comprendere se il sodalizio individuato abbia operato anche in precedenza ed in quali località, tenuto conto anche che, su molte delle schede clonate, tramite il codice “pin” su di esse apposto, si può risalire all'intestatario originario. L'intervento evidenzia la diversificata attività della guardia di finanza che garantisce la sicurezza dei cittadini nei più svariati settori, anche in quello della tutela del risparmio. Nei giorni scorsi si è tenuta l'udienza di convalida dove il gip ha convalidato gli arresti ed ha disposto la detenzione in carcere per Aleksandar Bozhinov Hristev e la remissione in libertà per Tsenkov Mateev. Emilia Manco
Lauria Incontro con l’amministrazione sulla gestione della spazzatura
Domande e risposte sui rifiuti Pisani: tariffe più alte per la chiusura della discarica LAURIA -La questionedei rifiuti resta in primo piano a Lauria. Giovedì sera, le associazioni Auser, Circolo Erasmo, La Giovane Lucania, Su la testa, Lauria Terra Antica e Upel, hanno incontrato l'amministrazione comunale per chiedere chiarimenti sulle bollette “salatissime”ricevute da poco e sulla differenziata. “Rifiuto, ma quanto mi costi?” è stato lo slogan dell'incontro. «Perché aumentano le bollette? Aumenteranno ancora? Perché non parte la raccolta differenziata? A che punto è la nuova discarica? Chi la gestirà?»: le domande che presidenti e soci delle associazioni hanno rivolto al sindaco Antonio Pisani e all'assessore all'ambiente Giovanni Labanca. «Siamo preoccupati per come procede - ha detto Francesco Stoduto del Circolo Erasmo - noi non vediamo un modo serio di gestire il problema che diventa sempre più pressante, più complesso, più costoso». Le isole ecologiche della Camunità montana Lagonegrese ancora ferme, un ritardo enorme nella differenziata che per il 2010 sarebbe dovuta arrivare al 50 per cento e che invece a Lauria è ancora all'11 per cento, gli altri pun-
USCITA DI LAURIA DALLA C. M. LAGONEGRESE, PARLA M. PITTELLA «Atto di grave miopia politica e amministrativa» LAURIA - «Enormi riserve» sulla scelta dell'amministrazione comunale di Lauria di uscire dal progetto pilota della Comunità montana Lagonegrese sono state espresse dal consigliere regionale Marcello Pittella (Pd) che ha parlato di un «atto grave di miopia politica ed amministrativa» durante l'incontro di giovedì con le associazioni e in un’intervista al Quotidiano. Il Pd ha votato in consiglio senza discuterne con i vertici? Si apre una spaccatura? «Non è solo un problema interno al partito del Pd, di dialettica interna oppure di scontro politico elettorale. E' un problema di cultura politica. Uscire fuori da un ragionamento comprensoriale significa non comprendere il mondo dove sta andando, crearsi con le proprie mani un isolamento politico istituzionale senza precedenti. Il Comune più grosso dell'area che dovrebbe essere il Comune guida pensa ad una politica fai da te? Mi metto le mani nei capelli. Pisani dice di aver agito perché la Comunità montana non procede con il bando di gara ad evidenza pubblica? Lui ha fatto un atto gravissimo che sostanzialmente revoca il mandato politico istituzionale che il comune di Lauria ha dato alla Comunità montana per attivarsi nella raccolta differenziata. Adesso immagina una strada autonoma, consuma un atto contro la volontà della maggior parte dei sindaci del territorio. Non mi convince Alesia e me voglio uscire, io lo condivido, ma mai a pensare che posso come Comune uscire fuori da un discorso condiviso». Gli sforzi di tutti questi anni che fine fanno. Cosa succederà sui Piot, e sui Pois? «A fine ottobre la Comunità montana dell'Alto Sinni ha firmato un protocollo d'intesa per partecipare al progetto della Comunità montana Lagonegrese. Pochi giorni dopo Lauria è uscita fuori dal consorzio». Come immagina la gestione del nuovo sistema di Carpineto che dovrebbe essere pronto a fine mese? «Gli altri comuni secondo me andranno avanti insieme al Senisese e alla Val Sarmento. Pisani non lo so. Ho paura che la macchina possa incepparsi a causa di questa cosa. Ma anche la stessa ulteriore deroga all'abbancamento alla discarica di Galdo legata ad una comprensorialità della raccolta potrebbe venire meno. Loro si assumano una responsabilità politica da un lato, ma anche amministrativa e gestionale gravissima. Così si vanificano anni di lavoro sulla politica comprensoriale e si buttano le numerose opportunità che la Regione mette in campo e che abbattono i costi del servizio sulle famiglie». fra. zac.
ti sollevati. Mentre, ribadiscono le associazioni, le bollette continuano ad aumentare. «In dieci anni è raddoppia-
to il costo del servizio con buona parte dell'aumento negli ultimi due anni - ha detto Stoduto - Se andiamo avanti così dovremmo lavorare per pa-
gare la spazzatura». L'aumento delle bollette è dovuto alla chiusura della discarica di Carpineto, ha spiegato l'assessore Labanca. Il
A sinistra Marcello Pittella, sopra la discarica di Carpineto
Comune ha dovuto portare i rifiuti a Sant'Arcangelo e Moliterno per 3 mesi, spendendo 3.000 euro al giorno. Mentre quelli degli anni precedenti all'aumento del contratto con il gestore. Per la differenziata poi ha aggiunto: «Bisogna recuperare una rieducazione alla differenziata che negli ultimi tempi si era ridotta ad abbandonare tutto vicino ai cassonetti». Tuttavia la raccolta differenziata, ha ricordato Labanca, resta legata all'avvio del nuovo sistema impianto di Carpineto che dovrebbe essere funzionante per fine novembre. Intanto l'amministrazione ha avviato un tavolo permanente sull'ambiente, per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, sta provvedendo alla realizzazione di un centro per la
raccolta di rifiuti ingombranti a località Carroso per una spesa di euro 24.50, mentre èattiva un'isolaecologia a Carpineto dove è possibile portare anche cartonied elettrodomestici. Il sindaco Pisani, infine, ha chiarito la posizione dell'amministrazione sulla scelta di uscire dal consorzio della Comunità montana Lagonegrese. «Il Comune ha fatto questa scelta non per procedere da soli, ma perché la gara è ancora ferma - ha detto - Se la Comunità montana decide di fare la gara ad evidenza pubblica, noi votiamo di nuovo in Consiglio per tornare nel consorzio. Lo sappiamo bene che il consorzio è meglio per il territorio». Francesco Zaccara
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Melfi Dal 19 ottobre scorso la ragazza incinta occupa abusivamente un’abitazione
La storia di Angela continua a far discutere MELFI - Angela Montagna, la giovane melfitana rimasta incinta di un uomo che non la vuole più e di una famiglia che l'ha abbandonata, è ancora lì: tra le mura di un'abitazione abusiva in via Pertini. Sono passati poco più di quindici giorni da quel 19 ottobre, momento in cui nella vita della ventisettenne lucana, senso civico e buon senso hanno finito con il soccombere di fronte alla volontà di diventare madre, pur nella consapevolezza di non avere più neanche un posto dove trascorrere la notte. Angela non ha più nessuno su cui poter contare.
Non ha l'amore e il sostegno dei suoi cari perché, a volte, paradossalmente, la vita di ogni comunità insegna come il condizionamento sociale sia capace di scalfire anche e soprattutto il legame profondo tra congiunti. I genitori della futura mamma non reggono, evidentemente, il peso del confronto con un mediocrità di pensiero e di azione, quella della gente comune, abituata, com'è, a tutelare sovrastrutture piuttosto che mirare a custodire valori e sentimenti autentici. Angela ha capito, ancora, con la sua esperienza, che la maternità è un dono troppo
prezioso per lasciare agli altri la facoltà di minarlo. Il suo compagno ha preferito fuggire piuttosto che sorridere ad una nuova vita. La giovane esiste all'anagrafe di Melfi, con ogni probabilità ha scelto di farsi amministrare da questa maggioranza, ma, quanto a politiche sociali, non condivide l'atteggiamento e la chiusura del primo cittadino, Ernesto Navazio. “Mi sono rivolta al sindaco, gli ho raccontato la mia situazione - aveva raccontato al Quotidiano, diversi giorni fa, la ragazza - ma non ho avuto l'accoglienza che speravo di ricevere”. Un ennesima porta in faccia per
Angela che, sfidando le rigide regole dell'ordine pubblico, si rende concessionaria di un'abitazione che godeva della piena disponibilità comunale e lì si trasferisce, pur in difetto di una qualsivoglia autorizzazione governativa. “Pur avendo considerazione per il fatto umano - così aveva dichiarato più volte Navazio non posso offrire il destro ad una forma di abusivi- Una panoramica di Melfi smo così eloquente. Quella dimora, come qualsiasi al- procedurale. L'indigenza tro alloggio popolare deve del singolo cittadino non rimanere nella piena dispo- può, quindi, essere fuornibilità del comune fino ad viante”. Intanto, Angela una sua definitiva asse- Montagna appare detergnazione, che deve, perciò, minata nella sua occupaavvenire seguendo l'iter zione di via Pertini, vive il
suo quotidiano, accontentandosi di quello che con mezzi di fortuna riesce a garantire a sé e alla creatura che ormai da quattro mesi porta in grembo. Vittorio Laviano
Melfi Intanto nell’ultimo incontro del Pdl si è discusso del ruolo degli ex An all’interno del partito
Di Ciommo verso Italia dei Valori Si attende solo l’ufficialità da Di Pietro. L’avvocato si candiderebbe alle regionali MELFI - Non c'è posto per gli ex An. Questo in estrema sintesi, ciò che è emerso nel contesto dell'ultima riunione del Pdl melfitano. Gli ex missini, ormai da tempo, rivendicano visibilità e soprattutto la possibilità di poter avere voce in capitolo, nell'ambito del centro destra locale. Sono stanchi di avere un ruolo secondario e soprattutto poco decisionale. Hanno più volte, anche in passato, chiesto che le loro istanze venissero ascoltate e prese in considerazione, ma ancora una volta gli è stato risposte picche. Cambi in giunta non sono previsti. La situazione resta così com'è, compreso l'Udc la cui vicenda è stata rimandata a marzo. A nulla valgono le lamentale dei seguaci di Fini, che vorrebbero prendere il posto dell'Mpa, ritenuta forza iper valutata e diversa per estrazione e fedeltà alla causa. In particolare gli ex An, sostengono che Mpa abbia meno titoli e consistenza per avere un assessorato di riferimento. Un assessorato che loro verrebbero per se anche per crescere politicamente ed avere pari dignità nell'ambi-
Di Ciommo e Navazio
to di un patto di coalizione che li vede oggettivamente penalizzati. Da quando è nata la seconda giunta targata Navazio bis, gli ex An hanno sempre dovuto mandare giù bocconi amari e la situazione non è mutata nemmeno questa volta. Nella riunione non si è toc-
cato il tema candidature regionali. Pagliuca e Navazio restano sostanzialmente fermi sulle loro posizioni anche se qualcosa sta cambiando. Si stanno attuando pressioni affinchè Navazio accetti la candidatura nel listino. Il sindaco di Melfi, per il momento riceve solo notizie
Scuola di San Fele, parla Radice SAN FELE - «Ancora una volta si pensa di gestire le questioni di grande impatto generale con la testardaggine dell’imposizione. San Fele nel giro di pochi anni ha vissuto la forte e tenace contrarietà della popolazione. Ricordo innanzitutto quella sull’istituendo Parco del Vulture, imposto e non dibattuto con la gente, tanto che oggi non se ne parla proprio più, neppure dell’ipotesi condivisa ed accettata da tutti, ossia quella circoscritta al solo Monte Vulture. In questi giorni poi assistiamo alla contrarietà del trasferimento della Scuola Elementare in un altro edificio ed in un’altra zona del paese». Ad affermarlo è il coordinatore regionale di Idv Aldo Michele Radice che aggiunge: «Certo alla gente non piace che le questioni vengano imposte soprattutto quando possono comportare disagi alle famiglie ed agli alunni e quando non se ne comprendono appieno le ragioni. Quando nel lontano 1984 avviammo come amministrazione l’accentramento scolastico e la soppressione di molti ples-
si scolastici rurali, promuovemmo molte riunioni nelle campagne facendo intendere che il tema non era solo di ordine economico, che pure c’era, ma che non era possibile sostenere un sistema scolastico fatto di pluriclassi rurali per la scarsità e la inadeguatezza del servizio scolastico offerto agli alunni di campagna». «Le famiglie – prosegue - capirono e non vi fu nessun sommovimento popolare. Le questioni vanno quindi fatte capire, né bastano le sole ragioni economiche per giustificarne le scelte, quando poi si sperperano cospicui fondi pubblici per manifestazioni estive – conclude - spacciate per grandi manifestazioni culturali». Intanto il presidio dei genitori nella scuola elementare De Jacobis dopo le prese di posizione dei giorni scorsi, rimarrà fino a oggi. I cittadini hanno fatto richiesta al sindaco di un locale. Vogliono trasferirsi in un’assemblea permanente che faccia rimanere alta l’attenzione sulla questione.
di corridoio, attendendo sempre di sedersi finalmente al tavolo che conta, e ricevere rassicurazioni sul proprio conto, parlando di metodi strategici e programmatici su come si intende sviluppare la politica del centrodestra in Basilicata. A Navazio sono giunte voci relative alla possibilità di
poter avere un incarico in un Ente nazionale per conto del Governo, se accettasse la candidatura nel listino, utile elettoralmente parlando, solo in caso di vittoria del centro destra. Un ipotesi difficile, anche con Martorano candidato presidente. Proprio l'ex presidente di Confindustria, vorrebbe Navazio capolista del listino ed impegnato concretamente in campagna elettorale, al suo fianco, in veste di vice presidente. Un biglietto da visita per cercare di ottenere più consensi possibili. Partendo su queste basi, qualcuno potrebbe proporre a Navazio di poter, in un futuro prossimo, prendere in mano la segreteria regionale del Pdl, iniziando un percorso di adesione al partito berlusconiano, partendo proprio nell'accettare la candidatura sul listino, lasciando via libera a Pagliuca sul proporzionale. Navazio terminerebbe il mandato in veste di primo cittadino di Melfi, con la prospettiva di potersi candidare alle politiche, specie se queste venissero anticipate rispetto alla scadenza naturale del 2013.
Ma chi può fornire ampie rassicurazioni a Navazio che finora non ha ricevuto molta considerazione dai vertici regionali del Pdl? E soprattutto, Navazio potrà fidarsi ciecamente di chi finora lo ha tenuto ai margini? Nell'attesa di conoscere la risposta a questi interrogativi, c'è già chi sembra aver dissipato ogni dubbio. Si tratta dell'avvocato Dino Di Ciommo, Presidente del Foro del Tribunale di Melfi, che è ad un passo dall'accettare la candidatura alle regionali per conto dell'Italia dei Valori. Si attende l'ufficialità che arriverà da Di Pietro in persona, in queste ore in visita in Basilicata. L'ex magistrato è stato messo al corrente di questa candidatura, che gradisce, anche perché ritenuta forte e di spessore. Di Ciommo già cinque anni fa era stato contattato dall' Italia dei Valori, ma all'ultimo momento la possibilità svanì. Ora sembrano maturi i tempi per un avventura politica che mette in campo nel collegio di Melfi, un avversario ostico per chiunque. Emilio Fidanzio
Nicola (Dec): «Istituire forum giovanile a Melfi» MELFI - «Istituire il Forum comunale dei giovani». E’quanto propone Vincenzo Nicola del direttivo cittadino dei Dec. «E' per noi un passaggio importante, direi fondamentale per la crescita e la sempre maggior vivacità ed affermazione di Melfi, in ambito locale e nell'intera area di riferimento - spiega - che ricopre anche un ruolo di traino nella maggiore presenza della nuova entità politica sul territorio - visto che i giovani sono, e sempre più dovranno essere da qui in avanti, gli attori principali della crescita della città e della loro stessa affermazione, nella vita, nella società, incidendo anche nelle decisioni politico amministrative». Poi ha aggiunto «per questo, in questi giorni, attraverso Gianvito Corona, nostro rappresentante nel contesto dell'Assise Consiliare del Comune di Melfi, abbiamo depositato presso il Comune di Melfi, una interrogazione a risposta scritta ed orale in cui,, con forza, ed in tempi brevi, chiediamo l'istituzione del Forum Comunale dei Giovani, organi-
smo che ci deve vedere, come giovani di tutte le espressioni politiche e associative, per dare un nostro contributo alla discussione della città, attraverso il segnalare problematiche e situazioni che ci riguardano da vicino» . Un interrogazione che intende «sollecitare lo stesso Consiglio Comunale - ha concluso Nicola - certo in breve tempo, a fare proprio il problema, dando attuazione alla nostra richiesta, con una delibera dello stesso Consiglio cittadino che istituisca il Forum dei Giovani e gli dia attuazione, sperando in una partecipazione di altre forze politiche, in modo che la nostra idea possa trovare rappresentanti e sostegni in altri giovani che vogliano davvero impegnarsi per far si che le giovani generazioni della città siano direttamente protagoniste della vita politico amministrativa di Melfi, per suggerire temi e problematiche che concernono noi giovani, e che spesso vengono sottaciute o non affrontate da chi è preposto alla guida della nostra realtà».
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Sabato 7 novembre 2009
25 Genzano A una settimana dalla manifestazione, il paese si è unito per dire no al sito
Discarica: questione aperta Dato il mandato a un legale per impugnare l’ordinanza della regione Basilicata GENZANO DI LUCANIA Esistono sempre molti piani di linguaggio in riffa a lasciarsi modellare da idee attorno ad uno stesso argomento, quando questo sia davvero importante. Qui,ora, tenteremo di riaprire la questione “discarica in contrada Mattinella” utilizzando il più prezioso e nobile di essi - senza alcun dubbio universale e plasmabile all'infinito - che il tempo ha preservato, senza mai ostentarlo, per chi abbia il desiderio di scendere un po' più a fondo nelle cose del mondo: ovvero, quello del racconto mitologico. Questo perché la situazione, a Genzano, è ormai ad un punto cruciale, che potrebbe essere di svolta; e quanto mai occorre fare chiarezza sull'essenza del problema, anche alla luce degli ultimi eventi e degli inquietanti fattori di rischio riscontrati sul sito prescelto, disseminati lungo i confini delle normative in vigore, fra i quali un'anomala pendenza verso il fiume Bradano. Innanzitutto, c'è da dire che la manifestazione di sabato scorso si è rivelata un successo che ha riverberato la sua eco ben oltre i confini altobradanici, ergendosi a modello di protesta che, trascendendo qualsiasi forma
La discarica di Genzano
di campanilismo, induce a riflettere seriamente sul problema della gestione dei rifiuti (ormai ovunque in prima linea nei programmi degli Amministratori) nonché sull'increscioso fallimento del Piano Provinciale. Inoltre, dopo la decisione dell'Amministrazione di impugnare gli ambigui Atti Regionali (ultima AIA sul tema), è stata avviata la procedura burocratica affidando la documentazione necessaria ad un esperto legale amministrativista. Dunque, più che sprecare parole, adesso si agisce tutti assieme, al di là d'ogni controversia di second'ordine. Ma torniamo di nuovo al punto essenziale del presente intervento, che è quello di tirare fuori l'ossatura signifi-
cante, di un “corpo” che può facilmente essere piegato alle metamorfosi cui punti di vista, più o meno interessati, tentano di assoggettarla. Dunque, quando Enea approda nel regno della bella Didone, sull'uscio del canale empatico d'un immenso amore nascente - da sempre unico veicolo di certe verità prende subito a narrarle le ultime vicende che hanno decretato la capitolazione di Troia. Caratterizzata, quest'ultima, dalla lotta fra pochi significativi elementi e personaggi: un cavallo di legno enorme, costruito dai nemici achei; un abile mentitore, Sinone, capostipite di tutti i futuri impastatori di bugie e mezze verità; Laocoonte, savio oppositore a che si rompessero le mura
per ospitare il “mostro ” lasciato credere benaugurale; Cassandra, saggia inascoltata; infine un re troppo fiducioso, Priamo. Sappiamo tutti come la storia va a finire, anche a causa dell'intromissione di Nettuno, istigatore, al momento giusto, di serpenti assassini. Ebbene, manca forse qualcosa, di tutto questo, nella nostra piccola guerra privata, in un evolversi della Storia che non fa che ricalcare, immemore, i suoi stessi passi? Pare proprio di no. C'è tutto: dalla “pancia cava” inspiegabilmente grande pronta ad ospitare il “veleno” dell'assediatore, ai dispensatori diabolici di ben congegnate miscele di falso e vero; dai laocoonti che lanciano irati “lance” di pastello e di carta contro l'immenso pericolo presagito, alle veggenti inascoltate che da mesi invocano attenzione ed oculatezza. E non pensiamo ci sia altro da aggiungere. Potrebbe esserci pure un Poseidone, occulto ma determinante. In quanto poi ad Enea e Didone, quella è un'altra storia, anch'essa ripetuta all'infinito per uccidere o per salvare: perché ad ogni bivio ci sono sempre almeno due strade fra le quali poter scegliere. Gianrocco Guerriero
Ginestra, successo per la prima festa della vendemmia TANTO successo ha riscosso la “1^ festa della vendemmia e della castagna” organizzata dalla pro-loco “Zhurian” col patrocinio dell'Amministrazione Comunale. Questa manifestazione rientrava nel programma del concorso di pittura che ha avuto come tema il vino, ponendo Ginestra al centro dell'attenzione artistica per tre giorni, con l'arrivo di tanti concorrenti provenienti da ogni parte d'Italia. Per allietare la serata dello scorso 31 ottobre, nel caratteristico arco forno del centro storico, la proloco ha intavolato, nei locali che il Comune ha preso in fitto per allestire il borgo dei sapori, una serata con degustazione di alcuni piatti tipici del posto. Nel con-
tempo con utensili contadini, nell'arco forno, siè allestita unacantina tradizionale. Il presidente della pro-loco, Antonella Pepe pur restando soddisfatta per la presenza dei tanti ospiti forestieri, si è lamentata della poca presenza dei locali: “nonostante gli assaggi erano gratuiti, c'è stata poca partecipazione della gente del posto, devo ringraziare i concorrenti del concorso di pittura con gli amici al seguito e i componenti della giuria che hanno apprezzato la prelibatezza dei nostri piatti di una volta”. Tra i piatti preparati, dalle sapienti mani delle massaie Annetta, Gina, Lucia, Antonella, Adriana, Rita, Michelina, Donata, Sabina, Ninarella e Irma, a catturare l'attenzione
dei buongustai, da ricordare il pane cotto con cime di rape; le cicorie con uova, le patate con peperoni cruschi, il grano cotto, pasta lessa insaporito nel vino cotto (frig'l), quest'ultimo un tipico piatto orientale, trasmesso sicuramente dai profughi albanesi che hanno fondato Ginestra nel 1578. A completare l'assaggio di questi piatti, c'erano le castagne arrostite ed alcuni dolci del posto( Cugliacc,Mastacciuoli eCucu'l), iltutto integrato da un buon bicchiere di vino, aglianico doc del vulture. Tra i presenti una famiglia da Modena, che ha partecipato al concorso di pittura, grazie ad internet, colpiti dal nome del paese. Lorenzo Zolfo
Venosa Iniziativa in collaborazione con la Forestale
Asp, gita fuori porta per i degenti del dipartimento salute mentale
Bosco Montella
VENOSA — In collaborazione con il Corpo Forestale - Distretto di Avellino, il Dipartimento Salute Mentale, (Nucleo Operativo Melfi, ambito territoriale Venosa) ha organizzato una scampagnata nei boschi di Montella (AV). L'iniziativa ha consentito al gruppo di escursionisti (formato da operatori e utenti del Dsm ) di esplorare, documentando e fissando le emozioni con suggestive immagini, uno scorcio paesaggistico di una montagna “superba” a 1.500 mt. di altezza, avvolta da un arcobaleno di colori autunnali. La “gita” si inserisce nell'ambito dei progetti e delle proposte rivolte a migliorare l'efficienza, l'efficacia e la qualità offerta dal servizio, incarnando i principi contenuti nella legge regionale n. 4 del 2007, che mira all'acquisizione di una cittadinanza sociale , attraverso progetti di prevenzione, e con azioni volte ad eliminare o ridurre gli ostacoli all'inclusione sociale derivante da condizioni invalidanti. “Il Dipartimento Salute Mentale dell'Azienda nei processi di comprensione della malattia mentale, delle sue conseguenze patologiche e comportamentali prevede tali interventi e attività quali mezzi
di crescita sviluppo e integrazione -sottolinea Alfonsina Guarino, Direttore del Dsm-ambito territoriale Venosa- volti a consentire una vita di relazione il più possibile piena e indipendente nella cooperazione più ampia tra soggetti pubblici e privati”. Al riguardo va sottolineato che l' iniziativa è stata sostenuta da cittadini privati, proprietari di castagneti di quella zona, che, grazie alla loro sensibilità, hanno fornito piena collaborazione per la buona riuscita del progetto. Dopo aver accolto con entusiasmo la richiesta, hanno permesso l'utilizzo dei percorsi concordati, consentendo ai 13 utenti e ai 4 operatori di raccogliere le castagne.. Gli operatori coinvolti nell'iniziativa, Mollica, Rutilo, Robbe e Cutolo con empatia, in una sorta di contagio emozionale hanno contribuito alla buona riuscita dell'attività tutta. “La comprensione dei bisogni dell'altrosottolinea Pina Mollica Assistente Sociale del Dsm-, ha permesso di cogliere le difficoltà relazionali della persona, e di mettere in atto un rapporto autentico, intersoggettivo nella sola conclusione che sono sempre le “emozioni che determinano le azioni”
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«Bisogna concentrarsi sulle candidature per le elezioni regionali e per i rappresentanti al Comune»
Pdl, Labriola e Toto incompatibili Buccico: «Senza scelte chiare vi sarà più di un caso nel coordinamento provinciale» PARLERA’ presto ai suoi concittadini nel corso di un incontro pubblico per rispetto a tutte«le mail,letteree imessaggi che mi stanno arrivando per conoscere le motivazioni reali di quello che è successo». L’avvocato Emilio Nicola Buccico ha avuto tempo per riflettere - ammette - per pensare a tutto quello che è accaduto e lo ha portato alle dimissioni dalla carica di sindaco, il 5 ottobre scorso. «Non mi sento un esule, non sono scappato dal Comune - chiarisce e aggiunge - Sono contro la democrazia partecipata, telefonata». In queste ore Buccico guarda con particolare interesse a ciò che accade all’interno del suo partito. Il Pdl si appresta, poche ore dopo questa intervista, a insediare il suo coordinamento provinciale all’interno del quale siederanno, insieme, il vice coordinatore provinciale del Pdl, Nuccio Labriola e il consigliere Augusto Toto. «La lettura storica delle vicende che hanno portato alle mie dimissioni - spiega - disegna come passaggio non trascurabile il suo comportamento, così come quello dell’Udc». Episodi che si inseriscono in un contesto più ampio. Il problema interno del Pdl era stato sollevato già altre volte. Come mai, secon-
do lei resta ancora da risolvere? «Un partito che si ispira alla chiarezza deve risolvere le questioni. Se si tratta di errori, si riparano. Citando Fanfani: ’Chi la fa, la copra’. Se, però, il problema è determinato da una lettura confusionaria, allora si pone la questione dell’indirizzo delle vita politica. Il processo formativo del Pdl non si è ancora concluso. Ci sono ancora separatezze, percorsi paralleli, anime che stanno sorgendo. Ci vuole però, una direzione chiara verso gli obiettivi che si vogliono raggiungere». Augusto Toto e Nuccio Labriola siederanno nello stesso coordinamento provinciale. Cosa vuol dire? «Per quanto mi riguarda io mi sono dimesso dal coordinamento regionale. Per quanto possa conoscere le persone, immagino che vi sarà più di un caso di incompatibilitàse questi errori dovessero permanere. Occorre però che il Popolo delle Libertà viva questa esperienza fondativa in modo partecipativo». Cosa serve al Pdl per essere pronto alla regionali e al rinnovo del consiglio comunale di Matera? «Soprattutto di chiarezza all’interno della direzione provinciale che regionale. Bi-
«Nel Pdl ci sono ancora alcune separatezze, percorsi paralleli»
dopo un’esame di coscienza e la valutazione delle condotte avute, cercando di capire chi ha diretto in maniera convergente la battaglia che ha portato alla mia caduta. Le forze politiche, oggi, devono riprendere il primato della progettualità e del confronto». Gli spostamenti di esponenti politici da un partito all’altro hanno aperto forti polemiche. Qual è il suo giudizio sul caso- Idv? «Appartengo alla vecchia generazione degli appassionati di politica. Non mi meraviglio che ci siano trasmigrazioni da una parte all’altra. Constato linguaggi diversi tra quelli di ieri e di domani. La sintassi e la grammatica politica dell’ Italia dei Valori sono scandite su temi in contrasto con quelli su cui si è esercitata l’azione politica di chi oggi ha aderito a questo partito. Era fatale che scoppiassero questi problemi. Siccome l’Idv vive di una propaggine giustizialista, c’era per alcuni versi il dovere di fare le pulci a chi decide di entrare nel partito». In prossimità delle consultazioni elettorali, si scatena un teatrino della politica che si trasforma sempre più nella parodia di se’ stesso. Cosa ne pensa? «Sono sempre stato un conservatore collocato a destra.
Le categorie classiche vanno scomparendo, i proccessi di liberalizzazione devono essere accettati a destra e a sinistra. Più si è d’accordo sui valori fondamentali della democrazia, meglio si risolvono i problemi, minori sono le differenze, più facile è l’alternanza». Non c’è progetto politico, secondo Buccico,che nonpassi dalla questione meridionale. «Il Pdl non può essere suddito delle scelte della Lega. Bisogna accentuare il nostro spirito meridionalistico». Il ministro Brunetta oggi (ieri, ndr.) ha detto che il Mezzogiorno ha cominciato il suo declino dopo il Feudalesimo che, invece, si era dimostrato lo strumento più adatto. Cosa ne pensa? «Le differenze non sono diminuite. Le prime inchieste sulla questione meridionale sono quelle di Franchetti, successive all’Unità d’Italia. I problemi sono cresciuti dopo il declino della classe politica meridionale. Il miglior ritratto è stato tracciato da Guido Dorso. Noi non possiamo essere mercati secondari, ma dobbiamo essere in condizioni di reggere il confronto con il nord. L’interpretazione di Brunetta è da respingere». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
«L’Idv vive una propaggine giustizialista: doveva fare le pulci a chi entra nel partito»
Emilio Nicola Buccico, ex sindaco di Matera
sogna delimitare gli obiettivi sulla scelta del candidato governatore e di coloro che ci devono rappresentare nella competizione al Comune. Siamo stati protagonisti vincitori e non possiamo essere spettatori. Non saremo assenti dalle prossime competizioni elettorali». Il riferimento non è a se’stesso e per chiarire ulteriormente, aggiunge: «E’
troppo vicina l’esperienza che ho fatto. Sono interessato, però, a capire i processi interni alla città, a contrastare i disegni di occupazione del potere di alcune forze politiche». Il comizio alla città che Buccico terrà, è il risultato di una riflessione non superficiale. «Ho voluto far passare un po’ di tempo perchè ho voluto dare una lettura spassionata,
«Se si guarda indietro potremmo uscire dalla giunta»
Nigro: «Provincia non decolla O si cambia o siamo fuori» NON GLI SONO piaciute le ultime accuse arrivate, da un’interrogazione di un consigliere di maggioranza di Italia dei Valori, sulle nomine dell’Orchestra delle due Province. Carmine Nigro non si lascia scappare l’occasione e ribalta la situazione sul lavoro dell’Amministrazione provinciale guidata da Franco Stella e arriva a spiegare: «si fanno le pulci agli atti della passata Amministrazione e non si pensa a ciò che questa Amministrazione ha fatto. Non si fa sviluppo, nè programmazione. Se qualcuno ravvisa estremi di reato si rivolga direttamente alla Procura della Repubblica. Da parte mia», aggiunge ancora l’esponente e leader dei Popolari Uniti di Matera: «ho l’obbligo di soffermarmi su quelle che sono le reali preoccupazioni dei cittadini, su quegli ottanti braccianti del Metapontino che attendono ancora un intervento in questo momento di difficoltà. Le cose che ci interessano riguardano la gente, la provincia e il suo sviluppo.
Se invece si continua così ed allora non è escluso che possiamo anche fare delle riflessioni per uscire completamente fuori dalla giunta. Io sono preoccupato perchè vedo che questa Provincia stenta a decollare, i nuovi amministratori invece di soffermarsi sui problemi che ci sono pensano agli atti della passata amministrazione. Ora però» è il messaggio che Nigro invia attraverso il Quotidiano, «la ricreazione è finita, bisogna lavorare sui problemi. Non possiamo continuare ad essere d’accordo con chi blocca e non propone nulla». Circa l’ingresso di una donna in giunta che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane Nigro spiega: «dall’insediamento di questa giunta non vi è stato più alcun tavolo politico. Non abbiamo mai affrontato questi problemi, nè parlato di programmi. E’ vero che noi abbiamo il vicepresidente della giunta, ma pensa a fare l’amministratore ,di queste questioni si dovrebbe discutere al tavolo politico». p.quarto@luedi.it
Oggi si celebra la giornata lucana Airc SARÀ CELEBRATA alle 10,30 nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, la giornata regionale per la ricerca sul cancro alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo scientifico e di ricercatori e sostenitori dell’Airc. La cerimonia sarà aperta con i saluti del Prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, del presidente del Comitato Airc di Basilicata Rosa Pedio Diamante a cui seguiranno gli interventi di Vincenzo Fusco, dell’Ospedale oncologico di Rionero, Gabriella Zupi dell’istituto tumori regina Elena di roma, Michele D’Elia storico dell’arte e Mimmo Sammartino della Gazzetta del Mezzogiorno. Condurrà il dibattito Renato Cantore.
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Matera
Aumenta il numero di chi si rivolge a questa figura che dimostra l’utilità del suo ruolo
La forza dei diritti dei cittadini Si conclude oggi l’assemblea che riunisce i difensori civici del Mezzogiorno UN ponte tra cittadino ed amministrazione, un lo provinciale e regionale. Vogliamo inoltre organo in grado di garantire e favorire la tra- gettare le basi per la costituzione di un nuovo sparenza, l'imparzialità, l'efficienza e la corret- soggetto rappresentativo della difesa civica tezza dell'operato della pubblica amministra- italiana che sia espressione unitaria di tutte le zione. E' questo il ruolo del difensore civico, di sue articolazioni a vari livelli: comunale, procui si è parlato durante un convegno organiz- vinciale e regionale». Il numero di cittadini che interpellano il dizato a Matera dall'Ufficio del Difensore Civico e dal Consiglio regionale della Basilicata e mode- fensore civico dimostra l'utilità e l'apprezzamento di “questo servizio”. rato dal giornalista Serafino E' quanto affermato dal sinPaternoster. Di fronte anche daco di Melfi Ernesto Navaal rinnovato impegno per la zio, secondo il quale sarebbe creazione del Difensore Civiimportante elevare qualitaco nazionale, si è ritenuto di tivamente la funzione del didecisiva importanza rifletfensore civico. «Il Difensore tere su questa giovane isticivico - ha detto Navazio - è tuzione giuridica per offrire un'autorità di garanzia. nuovi spunti ed elementi oriIl suo impegno si concreginali di riflessione e per cotizza nella prassi quotidiana gliere la funzione sociale dei attraverso l'orientamento difensori civici tra moderdei cittadini; pertanto, non nizzazione. banalizziamo una figura co«Il convegno - ha spiegato sì importante». il difensore civico della BasiSulla necessità di avere il licata Catello Aprea - rientra difensore civico anche a liin un programma predispovello nazionale ha parlato sto dal coordinamento naanche il vicepresidente vicazionale ed ha lo scopo di ririo del Parlamento europeo lanciare l'istituto del difenGianni Pittella. sore civico, evidenziandone «L'Unione europea - ha l'importanza e proponendodetto Pittella - è dotata del lo all'attenzione del Governo mediatore europeo e di una e del Parlamento, impegnati commissione specializzata in una nuova fase di riforma L’assemblea dei difensori civici per le petizioni, a cui si rivoldella pubblica amministragono tutti i cittadini. E' grave che un Paese, alzione e degli enti locali. E' importante sensibilizzare gli amministra- l'avanguardia come l'Italia, non si sia dotato di tori locali sulla necessità di assicurare a tutti i un difensore civico a livello nazionale. Sarebbe cittadini questa forma di tutela non giurisdi- importante creare una rete interistituzionale, zionale dei loro diritti con la creazione di una europea nazionale, provinciale e regionale». Il rete articolata su tutto il territorio regionale. convegno, che ha avuto luogo ieri pomeriggio, La figura del difensore civico rappresenta un continuerà oggi con la relazione del coordinavalore aggiunto alla giustizia tradizionale e tore nazionale dei difensori civici regionali e lomerita senz'altro una maggiore diffusione. cali Samuele Animali, che parlerà del ruolo del Merita una difesa a livello comunale, dove rico- difensore civico nel processo di riforma. pre una funzione importante e che il governo Mariangela Lisanti vuole invece eliminare,mantenendo solo quelmatera@luedi.it
L’Arma annuncia più controlli
Deposta una corona
Lotta alla droga i numeri del 2009
La Polizia onora i suoi defunti
I CARABINIERI del Comando Provinciale, nell'attuazione di mirati e articolati servizi, effettuati in tutta la Provincia dall'inizio dell'anno e finalizzati a contrastare il fenomeno, deleterio e diffuso, dell'uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti, svolti con l'impiego di numerose pattuglie in uniforme ed in abiti civili, hanno verificato 86 reati consumati e scoperti, 1732 grammi di droga consumata, 47 persone arrestate, 96 deferite in stato di libertà e 65 segnalate alla Prefettura. La recente operazione denominata “ALIAS”, l'ultima conclusa in ordine di tempo, ha smantellato una rete di piccoli gruppi criminali, ben radicati a Marconia e nell'hinterland materano, dediti ad attività di approvigionamento di droga soprattutto da Taranto, ma anche da Napoli, che, poi, veniva smerciata in quantitativi non inferiori a 30 grammi di eroina settimanali, oltre a notevoli quantitativi di hashish, oppure marijuana e crack.. Nello specifico sono state tratte in arresto in flagranza di reato 12 persone, altre 18 in esecuzione di O.C.C. in carcere, 32 soggetti sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria, 50 dosi settimanali, in prevalenza Eroina ed Hashish, e 1290 grammi di hashish sono state sequestrati a riscontro del quadro accusatorio. Nonostante i risultati già ottenuti, è considerata prioritaria l'attività di contrasto allo spaccio, sia per tutelare la salute dei più giovani che per bloccare uno dei principali canali di alimentazione dei sodalizi criminali. Infatti, i Carabinieri intensificheranno i servizi soprattutto nei luoghi di maggior aggregazione giovanile soprattutto la sera, quali scuole, discoteche, pub, sale giochi. Inoltre, la problematica sarà affrontata nelle scuole come previsto nell'ambito dell'operazione “Paidéia” che si prefigge lo scopo di diffondere tra gli studenti la cultura della legalità ed allo stesso tempo di poter cogliere e sradicare sul nascere ogni forma di devianza sia come spaccio che consumo di sostanze stupefacenti. Un accorato appello viene rivolto alle famiglie, affinché sappiano cogliere nei figli e segnalare a chi di competenza quei segnali che possono rilevare o far presagire l'assunzione di droghe (sonnolenza, lentezza nel ragionamento, torpore e annebbiamento mentale, senso di euforia, senso del tempo dilatato, linguaggio “pasticciato”, difficoltà nel trovare le parole, frequenti lapsus, richieste continue di denaro, assenza ingiustificate da scuole, prolungate assenze da casa, amicizie, ecc.). matera@luedi.it
SI È SVOLTA sotto la pioggia la solenne cerimonia commemorativa dei caduti della Polizia di Stato a Matera. Dopo aver passato in rassegna un picchetto di rappresentanza, il Questore Carmelo Gugliotta, accompagnato dal Vicario del Questore Nicola Modarelli, ha deposto in memoria una corona d'alloro sul cippo eretto nel piazzale interno della Questura. Oltre al personale in servizio, ha partecipato alla cerimonia una folta rappresentanza dell'ANPS, l'Associazione Nazionale della Polizia di Stato e familiari. E' seguita la Santa Messa a suffragio dei defunti, che è stata celebrata dal Cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Tarasco nella Sala Palatucci, appositamente allestita per l'occasione. Durante l'omelia è stata ricordata la figura del Questore Giovanni Palatucci, che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò numerosi ebrei prima di morire vittima della persecuzione nazista. La Polizia di Stato ha onorato così il ricordo di tutti i suoi appartenenti scomparsi. Nei giorni scorsi sulle loro tombe è stata deposta una corona di alloro o un bouquet di fiori. Tra i poliziotti caduti nell'adempimento del dovere in questa provincia sono ricordati: la Guardia di P.S. Francesco Paolo Conte, sepolto nel cimitero di via IV Novembre a Matera, il Maresciallo Giovanni Saponara, che riposa nel cimitero di Salandra, l'Agente Scelto Walter Filippetti, sepolto nel cimitero di Bernalda.
Stage a Plymouth per gli studenti del Morra
L’Europa sempre più vicina A scuola si impara meglio UN PROGETTO di dimensione europea, un'esperienza che rende merito ad un istituto superiore materano da sempre in prima fila nella promozione di attività intese al miglioramento della didattica. “Scoprire l'Europa per comunicare e formarsi”, è nato così, grazie soprattutto all'azione strategica promossa dal Dirigente scolastico Professor Donato Ferrara, ed alla partenrship offerta dalla Provincia di Matera e dall'Api, il progetto presentato dalle scuola superiore “Isabella Morra” - “Leonardo da Vinci”. «Oggi possiamo essere fieri per i nostri ragazzi - ha dichiarato il Preside Ferrara, al termine della presentazione del progetto per la mobilità in Europa, presentato nell'Aula magna - in Basilicata siamoi primiad attivare questo percorso, per studenti in età di formazione». Da oggi, gli allievi delle quarte classi potranno difatti frequentare periodi di stage e tirocinio in Inghilterra, ospiti del soggetto partner
comunitario “Tellus Group” di Plymouth; per due settimane potranno quindi stare a contatto con realtà produttive di indubbio valore, seguiti ed assistiti dal Dottor Kimmo Kosunen, presente alla conferenza programmatica volutadall'istituto materano. «I nostri alunni potranno rafforzare le competenze linguistiche, conoscere la cultura del paese ospitante, imparare dalle realtà produttive inglesi - ha spiegato il Dirigente scolastico; le ricadute saranno di non poco conto - ha proseguito poiché al termine di simili percorsi ogni allievo sarà in grado di stilare un bilancio delle competenze relativo alla propria professionalità: si tratta di un un'esperienza estremamente richiesta nel mercato del lavoro». Tuttavia quella presentata nella giornata di ieri è stata la tappa finale di un percorso intrapreso dalla scuola superioretempo addietroerealizzatosi anche grazie all'attività progettuale delle docenti Buonsanti, referente; Tata-
ranni e Taratufolo. Sul territorio, preziosa è risultata la collaborazione della Provincia, presente con il Dottor Francesco Di Ginosa, dell'Ufficio formazione, e della Dottoressa Francesca Buona, dell'Api. A breve quindi ci saranno ancora studenti materani in contesti formativi di livello europeo: «La nostra scuola - ha sottolineato il Dirigente Ferrara - ha appena concluso un'esperienza di scambio con un istituto di alta moda di Parigi; una loro classe, venendo in Basilicata, ha potuto verificare il funzionamento della nostra scuola, devo dire - ha spiegato - apprezzando anche i nostri prodotti, nell'ambito di una sfilata creata dagli studenti del Morra». Registriamo, quindi, la messa in opera di un ennesimo tassello, verso la realizzazione di un curriculum chiaramente europeo in grado di fornire gli studenti di una formazione spendibile in questo grande spazio comune. Enzo Scalcione
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Sabato 7 novembre 2009
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Agenda
Sabato 7 novembre 2009
Nasce l’Alzheimer Cafè
Intertestualità leviane
Diritti in piazza con la Cgil
Gezziamoci e l’Aism
ALLE 18.30 presso il Centro Benessere Light sarà inaugurato l'Alzheimer Cafè Matera, uno spazio dedicato alle persone affette da Alzheimer e/o da Demenza senile nonché alle loro famiglie. Si tratta di un luogo ricreativo in cui, con tecniche e metodi adeguati, si aiuteranno i pazienti a prendere parte ad attività ludiche e di intrattenimento. Non solo, si cercherà di trasferire ai familiari tutte quelle indicazioni necessarie a vivere l’assistenza nel modo più sereno possibile. In una realtà in cui tutto quello che ci circonda si muove a ritmi frenetici, purtroppo c'è sempre qualcuno che rimane indietro e noi abbiamo il dovere di dare una chance a tutte quelle persone che hanno un passo lento e a chi le accompagna.
PRENDE il via oggi alle 9 nell’aula magna dell’università di Bari il convegno internazionale “Intertestualità leviane”. Il convegno è promosso dal Dipartimento di Linguistica Letteratura e Filologia Moderna del l’università degli studi di Bari, dal Centro Caro Levi di Matera e dalla Fondazione Carlo Levi di Roma. Ieri pomerigggio il convegno ha fatto tappa a Matera, a Palazzo Lanfranchi. Il 7 “Intertestualità leviane” approda ad Aliano. E’prevista la visita ai luoghi del confino leviano.
PER RIVENDICARE l'accesso alle prestazioni sociali e il pieno godimento di 'sacrosanti' diritti per i giovani in cerca di lavoro, i lavoratori, i cittadini, i pensionati, la Cgil ha organizzato la seconda giornata della tutela individuale 'Diritti in Piazza'. La Cgil materana sarà presente in Matera Piazza Vittorio Veneto dalle 17 alle 20 e e la stessa cosa farà anche a Policoro - Piazza Eraclea dalle 10 alle 13 - con gazebi e postazioni mobili del patronato INCA e del CAF CGIL per informazioni e consigli sui servizi. Presso i gazebi verrà distribuito anche utile materiale informativo.
MUSICA, gastronomia e solidarietà. E' all'insegna di questi tre temi che si apre la fase invernale del Gezziamoci e che coinvolge anche l'Aism, sezione di Matera. Nei mesi di novembre e di dicembre Matera, infatti, diventerà nuovamente la location del Gezziamoci, giunto alla dodicesima edizione. Particolare attenzione ai temi sociali nella manifestazione come conferma il concerto in programma il 20 dicembre, all'auditorium di piazza del Sedile, alle ore 21, dove si svolgerà il concerto del Marco Smile's Quintet. Il biglietto d'ingresso costerà 10 euro e il ricavato verrà devoluto alla sezione materana dell'Associazione Sclerosi Multipla.
IL CONVEGNO
Disaccordo tra Gaudiano e Di Lorenzo
Aumentano i giovani colpiti da depressione
IL direttore generale dell'Azienda Sanitaria di Matera, Vito Gaudiano, pur apprezzando la “ lodevole” iniziativa avviata dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, con una petizione a sostegno della istituzione della Radioterapia a Matera, scrive in una nota che «la stessa è superata in quanto il servizio di “Radioterapia” è già previsto nel progetto di “Rete Interaziendale'' sottoscritto da tutti i Direttori generali della Basilicata e già inoltrato all'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza. Il progetto prevede l'attivazione del servizio di Radioterapia presso gli ospedali di Matera, di Lagonegro e di Potenza, avendo come centro di riferimento regionale l'IRCCS di Rionero». Non si è fatta attendere la replica di Di Lorenzo: «Non sono affatto sicuro che la petizione popolare sulla richiesta di istituzione di un centro di radioterapia sia superata come invece afferma con piglio decisionistico e perentorio il direttore generale Gaudiano. Riteniamo che questo lo decideranno solo e liberamente i cittadini allorquando verrà comunicato ufficialmente il giorno di apertura del centro di radioterapia presso l’ Ospedale di Matera cosa che ovviamente ancora non c’è ma siamo solo davanti ad una ipotetica dichiarazione di buoni propositi programmatori che da troppo tempo ascoltiamo e che con l’ avvicinarsi delle campagna elettorale spesso si moltiplicano». Consenso all’idea della radioterapia è sottolineato dal consigliere regionale Innocenzo Loguercio. «La istituzione di un presidio Radioterapeutico a Matera sicuramente rappresenta un beneficio per i cittadini di Matera e dei territori limitrofi per testimoniare la reale volontà del Governo regionale di riavvicinare il Sistema sanitario ai bisogni della comunità e risolvere gli innumerevoli disagi legati alla calendarizzazione terapeutica ed alla mobilità». «Sicuramente - aggiunge Loguercio - lo strumento della petizione sarà di sostegno al percorso».
LA crescita annuale della depressione è il tre per cento nel nostro Paese. La complessità psico-somatica della patologia e fattori socio-ambientali rendono difficile una tempestiva diagnosi e la conseguente terapia. Il dato più sconcertante è l'impennata della patologia tra i giovani in quest'ultimo decennio. Tutti gli organi preposti si sono attivati a lanciare un grido d'allarme per meglio e prima identificarla, fornendo i tratti essenziali per riconoscerla. Per questo Matera ha organizzato, presso l'Auditorium “Raffaele Gervasio, il IX Congresso Nazionale della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica per sviluppare il tema “Cura della depressione nelle comunità: nuove forme di integrazione tra medicina di base e servizi di salute mentale''. Obiettivo della tre giorni è la sensibilizzazione dei medici di medicina generale e l'interconnessione con gli specialisti, sul modello “collaborative care''. Alla manifestazione sono intervenuti psichiatri di varie parti del mondo per definire l'appropriatezza dei servizi erogati dalla medicina di base e dai servizi specialistici. Patrocinio l'Azienda Sanitaria di Matera - Dipartimento di Salute Mentale, la Regione Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera. La diagnosi, la psicoterapia, il trattamento psicoeducativo e farmacogico di antidepressivi nell'adolescenza e nell'età adulta sono stati sviluppati nell'ambito di questo congresso. Nella mattinata di giovedì sono stati presentati quattro seminari: “Introduzione all'epidemiologia, studi e misure”, “Sistemi informativi per la salute mentale”, “Protocolli di autoaiuto per la depressione, attivazione e valutazione” e “Dare informazioni e comunicare con il depresso e la sua famiglia”. «Nell'ambito del congressoabbiamo organizzato corsi di formazione per medici di medicina generale ed operatori interessati alla salute mentale. - afferma Maurizio Bacigalupi della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica Roma - Il tema del congresso si pone con una certa urgenza, per l'elevato numero di sofferenti per questa patologia». «Sono epidemiologo e faccio parte dell'Agenzia Sanità Pubblica del Lazio. - interviene Piero Borgia dell'Associazione Italiana di Epidemiologia Roma - M'interesso di metodologie nelle malattie psichiatriche per analizzare lo stato di salute della popolazione». «Da tempo tessiamo rapporti con la Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica. - conclude Katia Caponero del Dipartimento Salute Mentaledell'ASM -Abbiamo sceltol'argomento depressioneperché èuna patologiaemergente. Il 50% dei casi di depressione seria non viene trattata,persentimenti divergognadeipazienti». Nunzio Longo
BOX BREVI Sereno Variabile
Comunale Matera - 0835334116 PARNASSUS; l’uomo che voleva ingannare il diavolo
Oggi fa tappa in città
Auguri per i 18 anni di SIMONA da papà Raffello, mamma Marisa e da tua sorella Francesca
SEMPRE alla ricerca di destinazioni lontane dai luoghi Comuni e di proposte per un weekend di viaggio, la trasmissione di rai 2 “ Sereno Variabile”, ideata e da quasi trent'anni condotta da Osvaldo Bevilacqua è ritornata in Basilicata. Meta prescelta per la puntata che andrà in onda oggi ore 17, Matera, che non smette mai di fornire spunti nuovi, prospettive interessanti e spunti con cui illustrare un viaggio da consigliare. Coadiuvati dall'APT Basilicata, che ha individuato assieme alla regista della trasmissione, Susanna Vallorani, location, personaggi ed iniziative da segnalare, Osvaldo Bevilacqua e la sua troupe hanno percorso i Sassi, le chiese barocche della dorsale settecentesca di Matera, la realtà dell'albergo diffuso, ma anche scorci di vita quotidiana alla ricerca dell'allegria del “vicinato”.
OGGI alle ore 15, nel cinema Comunale a Matera, la Fondazione Malagutti di Curtatone ha organizzato la manifestazione denominata “Diritti a Colori” per ricordare la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, approvata dall'Assemblea dell'O.N.U. il 20 novembre 1989. La manifestazione di Matera fa parte di una serie di appuntamenti, che si stanno svolgendo in varie parti d'Italia, di preselezione di un concorso internazionale di disegno rivolto ai bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Durante la manifestazione saranno premiati i disegni selezionati dei bambini delle regioni Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. La manifestazione sarà condotta da Elisabetta del Medico con la partecipazione del Gabibbo, famoso personaggio di “Striscia la Notizia”.
La sindrome colpisce anche le neo mamme con sintomi d'ansia, come insonnia ed ipersonnia iniziale, agitazione, ipertattività ed incapacità a risolvere piccoli problemi. Nei bambini si riscontra nell'ipercinesia, sterotipie, distacco affettivo, incapacità di applicazione e sguardo assente. La depressione post-partum colpisce il 20% delle puerpere con diversi casi di suicidio. È una patologia invalidante perché toglie l'interesse per qualsiasi attività. Una semplice distonia od abulia, se perdura nel tempo, è un campanello d'allarme e bisogna subito ricorre dallo specialista. Il depresso è facilmente indotto al suicidio. n.l.
LA DEPRESSIONE vera e propria è un disturbo affettivo dell'umore e si differenzia dalla melanconia, angoscia e gioia, espressioni della vita quotidiana, per la persistenza dell'umore negativo. La morte, la separazione coniugale, le delusioni amorose, i rovesci finanziari, l'abbandono dell'ambiente familiare e l'emigrazione forzata, il mobbing, lo stalking e stress continui sono predisponienti ad essa. Il lutto e la perdita non sembrano causare direttamente la patologia depressiva, ma aumentano la vulnerabilità delle persone predisposte ai disturbi affettivi. La depressione patologica si manifesta
Kennedy Matera - 0835334116 Nemico pubblico 17 - 19,30 - 22,00
Duni Matera - 0835310016 Amore 14 16,40 - 18,20 This is it 20 - 21,50
Patron Antonio Matera l’uomo che fissa le capre 18,30 - 20 - 21,30
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Premi con il Gabibbo
Sono 24 gli anni di Whisky, conosciuto come il cane di via S.Pardo. Whisky festeggia nella sede della zooagricola di Loperfido, dove vive
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Della Valle Ferrandina - 0835755226
Diritti e Colori
I casi di depressione riguardano sempre più giovani
CINEMA
Poliambulatorio Ospedale
Trasferito al pianterreno L'AZIENDA sanitaria di Matera e l' Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) informano i cittadini che da lunedì 9 novembre il Poliamabulatorio di Matera, della sede centrale di via Montescaglioso, sarà trasferito al pianterreno. La decisione segue al programma di lavori di ristrutturazione e riqualificazione in corso nell'edificio, che ha rivisto con la riqualificazione degli impianti anche la reimpostazione logistica dei servizi. L'accesso alla struttura avverrà da via Montescaglioso. L'attività medica e di prenotazione, pertanto, è sospesa per lunedi' 9 novembre. La Asm si scusa per gli eventuali disagi, che potranno verificarsi nel raggiungere i servizi del Poliambulatorio, che garantiranno con la nuova sede un accesso funzionale soprattutto per le persone disabili, gli anziani, le donne in gravidanza e i minori.
Bastardi senza gloria 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Amore 14 CAROLINA detta Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne. Questo è composto dalla famiglia, oltre che dalle sue migliori amiche, Claudia detta Clod e Alice detta Alis.
Motel Woodstock ELLIOT Theichberg lavora come arredatore al Greenwich Village ed è impegnato sul fronte del riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
This is it MICHAEL Jackson's This Is It è un documentariomusicale realizzato utilizzando il materiale girato dalla pop-star nei giorni immediatamente precedenti la sua morte.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Di Renzo via Persio 48
0835/333911
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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RADIOTERAPIA
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Giovanni Masciandaro
VENTITRE' anni di servizio nel corpo dei Vigili del Fuoco e cento anni di vita vissuta al servizio della comunità e che lo hanno reso una leggenda vivente agli occhi di tutti coloro che lo hanno circondato ed ammirato per così tanto tempo. Il comando dei vigili del fuoco di Matera, per onorare questi prestigiosi anni di servizio svolti da Giovanni Masciandaro, vigile del fuoco scelto, nella mattinata di ieri ne ha festeggiato il centenario alla presenza delle autorità istituzionali che hanno reso omaggio a quest'uomo che, nonostante la sua longevità rappresenta ancora un esempio di attaccamento ai valori dei vvf e per questo modello per le nuove generazioni. «Quest'oggi celebriamo questo compleanno perché quest'uomo è stato ed è tuttora un
esempio per tutti noi e per questo lo ringraziamo- ha dichiarato Maurizio Alvernini, Direttore Regionale Vigili del Fuoco -Il suo percorso ci stimola ad agire sempre meglio e speriamo che la sua longevità ed il suo impegno nella vita e nel lavoro siano di buon auspicio per tutti noi». Giovanni Masciandaro è nato a Matera il 6 novembre 1909, ha partecipato alla campagna d'Africa e diviene vigile del fuoco scelto nel 1946 prestando servizio fino al congedo avvenuto il 6 novembre 1961: «In più di ventitré anni di servizio il ricordo che mi è rimasto impresso è quando abbiamo spento l'incendio del bosco Pantano a Policoro», ricorda il festeggiato. Naturalmente arrivare a cento anni di età richiede anche delle buone regole di vita che il signor Masciandaro rispetta ogni giorno: mangiare
Sabato 7 novembre 2009
Foto di gruppo per gli auguri al centenario Masciandaro
la pasta, bere mezzo bicchiere di vino al giorno, alzarsi presto la mattina e tenersi sempre informato con una piccola “rassegna stampa” ogni mattina in biblioteca . A questo evento unico in tutta Italia, dunque, hanno partecipato anche il Comandante dei Vvf, Emanuele Franculli, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, i senatori Antezza, Bubbico e Buccico, i rappresentati dell'Associazione Vigili
del Fuoco in Pensione ed altri rappresentati istituzionali che hanno donato al signor Masciandaro degli omaggi per gli anni di onorata carriera e per esprimere la loro gratitudine verso quest'uomo che rappresenta ancora un modello di vita, di coraggio, di amore e passione per il lavoro. La cerimonia si è conclusa con il taglio della torta e con l'animazione di una band musicale tra gli auguri e gli applausi per il festeggiato.
Casertano: «Perchè non si cede parte di quel suolo al Comune per fare case popolari»
Sunia: «Matera 90 un’occasione» Il Piano Casa e il progetto di Agna trovano consensi in un mercato bloccato EMERGENZA case popolari a Matera, di cui c'è forte richiesta, mentre scarseggiano sempre di più i fondi pubblici per costruirle. L'allarme è lanciato da Franco Casertano, segretario generale del Sunia. «Il Piano casa approvato dal Governo lo scorso mese di agosto -ha dichiarato Casertano- prevede uno stanziamento complessivo di 200 milioni di euro per le case popolari di tutt'Italia, dopo di che lo Stato non metterà più somme per questo tipo di case. In pratica a Matera, se arriverà qualche soldo, saranno solo briciole. Le 48 case popolari della zona Arco, dove c'è già una graduatoria in atto, non bastano a coprire la richiesta delle 630 famiglie materane in cerca di una casa a edilizia sovvenzionata. L'Ater potrebbe realizzare, con i soldi a disposizione, 100 case popolari, insufficienti per far fronte alla forte richiesta che proviene dalle fasce sociali più deboli, per le quali diventa impossibile acquistare una casa a Matera con i costi attuali. L'assurdo è che nella nostra città a momenti ci sono più case che abitanti, eppure il prezzo non scende». Casertano lancia quindi una suggerimento che riguarda il progetto di “Matera 90”, proposto da una società all'Amministrazione comunale e che prevede la costruzione, nell'area a ridosso dell'ospedale “Madonna delle Grazie”, di 255 alloggi di edilizia privata, con tagli compresi fra 95 mq e 200 mq, e di 284 di edilizia sociale, con tagli compresi tra 60 mq e 95 mq. I 284 alloggi di edilizia sociale sono suddivisi per il 45% in proprietà con agevolazioni, per il 35% in locazione a 10 anni a canone concordato (3,85% del valore convenzionale) e opzione di riscatto, per il 20% a canone calmierato (3,20% del valore convenzionale) a 25 anni e opzione di riscatto. In più nella zona la società, proprietaria dei terreni, realizzerà infrastrutture, parcheggi, un centro commerciale, scuole, una parrocchia, un pensionato, un albergo convenzionato con l'ospedale, un parco. «La mia proposta -ha spiegato Casertano- è che Matera 90 ceda al Comune parte del suolo per permettere all'Ater di costruirvi case popolari con i soldi che ha a di-
sposizione. Non comprendo il feroce attacco che si è sollevato da molte parti nei confronti di Matera 90. Il progetto, che si avvale di una firma prestigiosa come quella di Amerigo Restucci, prevede la costruzione di abitazioni a misura d'uomo, con palazzine di due e tre piani circondate da molto verde e ampi spazi esterni. In pratica, un quartiere che richiama quello di Spine Bianche ed è molto lontano dalle cementificazioni selvagge e dalle case una sull'altra che hanno deturpato Matera per molti anni. Ma soprattutto -ha aggiunto Casertano- sono i prezzi degli alloggi di edilizia sociale che sono interessanti. Vanno da 56 a 90 mila euro, senza garage, e da 72 a 114 mila euro con il garage, per non parlare della possibilità di riscattarli dopo avere pagato un fitto davvero basso. Sono prezzi alla portata di molte famiglie, le stesse che
Le case popolari sono un’esigenza di circa 650 famiglie materane
numerose, in questi giorni, vengono a trovarmi nella sede del Sunia o mi fermano per strada chiedendomi maggiori informazioni sull'acquisto di una casa a Matera 90. Si tratta di prezzi in controtendenza con l'attuale mercato immobiliare della nostra città, che di certo porterebbero ad un crollo del costosissimo e inaccessibile mercato privato, dove sono sempre i soliti a dettare i prezzi». Ma Casertano non risparmia neanche gli ambientalisti. «Non comprendo -ha detto- i loro attacchi rivolti a Matera 90, come quello contro la costruzione di un centro commerciale e di un albergo, che portano lavoro ed accrescono l'economia della città. Gli stessi ambientalisti, invece, continuano a tacere sugli aumenti di volumetria di alcuni edifici di Matera, per i quali è intervenuto il Tar». Biagio Tarasco
Due morti in pochi giorni sulle arterie cittadine
Emergenza sicurezza il rischio è sulla strada LA MORTE, due giorni fa, di un altro anziano investito da uno scooter sulla circonvallazione di Matera, in via Levi, ripropone il problema della sicurezza della circolazione stradale, della segnaletica e dei controlli da parte delle forze dell'ordine. L'opinione pubblica è scossa per l'inquietante sequela di morti sulle strade cittadine che coinvolgono sempre più spesso i pedoni, gli utenti più deboli della circolazione stradale. Una settimana fa a perdere la vita era stato un uomo di 73 anni, Antonio Novesi, investito da un fuoristrada in pieno centro mentre attraversava la strada sulle strisce, che però erano in realtà poco visibili. In quel caso l'incidente era dovuto all'alta velocità del mezzo e forse anche all'abbagliamento del sole. L'incidente in via Carlo Levi dove ha perso la vita un anziano ottantatreenne, Ignazio Burgi è accaduto invece di sera, su una strada molto trafficata ma scarsamente illuminata e con un asfalto in condizioni pietose. Sulle probabili cause dell'incidente si pronunceranno i vigili urbani che hanno effettuato i rilievi. Lo stato dell'asfalto lungo tutta la circonvallazione è davvero malridotto e presenta ovunque buche e sconnessioni. Lo stesso di-
scorso vale per l'illuminazione pubblica lungo l'importante arteria. Gli abitanti del tratto di circonvallazione che costeggia Rione Pini affermano che da tempo l'illuminazione pubblica risulta spenta, ma nessuno sa il perché con il risultato che è praticamente impossibile tornare a casa a piedi salendo lungo via Fosse Ardeatine. Ma il problema della scarsa sicurezza stradale riguarda tutta la città. Ormai attraversare la strada è diventato un terno al lotto: tutti gli attraversamenti pedonali presentano strisce bianche usurate, invisibili anche di giorno. Figurarsi cosa accade di notte nei pressi di questi attraversamenti pedonali mal segnalati. Ma la cosa più inquietante è che della manutenzione delle strade e del rifacimento ciclico della segnaletica non se ne occupa nessuno da anni: per questo la sicurezza dei pedoni ma anche di ciclisti, motociclisti e automobilisti è scesa ad un livello bassissimo. Dove finiscono i circa 750 mila euro (la metà dei proventi delle multe elevate, mediamente, ogni anno a Matera) che dovrebbero essere utilizzati per asfaltare le strade, rifare la segnaletica, e in generale per migliorare la sicurezza della circolazione? Nessuno lo sa
Il tratto di via Lucana in cui morì il 73nne Antonio Novesi
né, tantomeno, il Comune si preoccupa di spiegare come utilizza quei soldi se le strade sono nello stato che tutti conosciamo. Ovviamente c'è anche un problema legato all'educazione da parte degli utenti della strada che sottovalutano i pericoli, spesso non rispettano il codice e, soprattutto, i limiti di velocità. Il mancato rispetto dei limiti di velocità (alla base gli ultimi incidenti mortali) è forse proporzionale alla consapevolezza di poterla fare franca, vista la scarsità dei controlli. Controlli spesso demandati ad inutili rilevatori di velocità come
quello in viale Italia, strada ormai interdetta al traffico. A luglio si era tenuta una conferenza di servizi sulla sicurezza stradale a cui avevano partecipato dirigenti e tecnici dell'Ufficio Traffico e dell'Ufficio Tecnico del Comune. Erano stati definiti interventi infrastrutturali e alla segnaletica orizzontale e verticale, utili a migliorare la sicurezza stradale e ridurre le criticità di alcuni punti della rete viaria urbana. Da allora poco o nulla è accaduto. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
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30 Matera Masciandaro festeggia i cento anni «E’ un esempio per tutti i vigili del fuoco»
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Tutti vogliono ricostruire il locale bruciato, oggi parte l’evento “The $eventh”
Catena di giovani per il “Bar Marconia” MARCONIA DI PISTICCI “The $eventh” è il nome di un evento complesso e articolato, organizzato per la giornata di oggi a Marconia allo scopo raccogliere fondi da impiegare per la ricostruzione del “Bar Marconia”, nota attività di piazza Elettra andata a fuoco lo scorso 29 settembre. A promuoverla ha provveduto un movimento spontaneo di giovani che aveva iniziato a condividere messaggi di solidarietà su Facebook subito dopo la notizia del'incendio che ha determinato, per il momento, la chiusura della struttura. Da Facebook alla concretizzazione di una iniziativa reale il passo è stato breve. Già qualche giorno do-
po il fattaccio, sul quale ancora indagano i carabinieri di Pisticci, numerosi ragazzi avevano simbolicamente provveduto a tenere un sit in nei pressi del bar, allo scopo di tener viva l'abitudine a ritrovarsi in quel lungo, che storicamente rappresenta il punto di ritrovo soprattutto per moltissimi giovani di Marconia. Il fatto poi che il Bar Marconia, gestito dalla famiglia Pagone, sia aperto da tanti anni, ha consentito che queste forme di solidarietà per i suoi destini avversi fossero condivise da diverse generazioni di marconesi, per i quali questo locale è molto più di un'attività commerciale. Perché ha un valo-
re simbolico, sociologico e affettivo. Sulla base di questi presupposti, un gruppetto di giovani ha recepito i sentimenti manifestati dalla comunità di Marconia sia “in real life”che nel gruppo facebook “Rimettiamo in piedi il nostro Bar Marconia”, giunto ormai a quasi 800 iscritti ed ha voluto dar vita a qualcosa di fattivo. Nasce con queste premesse The $eventh, una giornata di solidarietà all'insegna dello sport, della musica e dell'arte, che avrà inizio dalle ore 16 di oggi presso il palazzetto dello sport di Marconia. A contribuire all'iniziativa hanno provveduto diverse associa-
zioni, ma anche gli operatori economici locali e i singoli cittadini. Dato ancor più nobile è che a dare una mano in tal senso sono stati anche altri bar di Marconia, ovvero i concorrenti di tutti i giorni, che questa volta, però, si sono stretti intorno alla famiglia Pagone, per mostrare tutta la loro solidarietà. The $eventh si aprirà nel pomeriggio con un'esibizione a cura della Scuola di Equitazione “The Prestige Horses”, seguita alle ore 18 dal Torneo di calcetto organizzato dalla Scuola Calcio “Holly & Benji”. Dopo l'happy hour e la cerimonia di premiazione, alle ore 21.30 si partirà con la musica dal vi-
Piazza Elettra dove si trova il Bar Marconia
vo di gruppi e dj locali che hanno voluto dare il loro contributo esibendosi nel corso della serata: i Melting Pot Live Band di Bernalda, con il loro repertorio rockreaggae; la punk band di Ferrandina, AIRbAg; l'hip-
hop selek RcKs di Marconia; i giovani sound Saldone Crew di Bernalda, e i Meridional Bass di Marconia, nuova formazione nel panorama delle dance-hall. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
L’impianto riapre il 9, il sindaco Casolaro evidenzia le responsabilità di Provincia e Regione
Chiusa la discarica di Pomarico Dopo il sopralluogo del Noe è necessario coprire i rifiuti già conferiti POMARICO - La discarica comunale di Pomarico va in vacanza. Il sindaco, GiuseppeCasolaro ha,infatti,sospeso leattività di conferimento dopo diffida della Regione. Il 4 novembre porta in dote al Comune di Pomarico un richiamo dell'ufficio Ambiente, sezione Compatibilità Ambientale, con il quale si rende conto al primo cittadino di mancanze relative a prescrizioni contenute nella Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dell'aprile 2008. La gestione della discarica di “Manferra Sottana” è, però, di “Progente” (ex ProgettAmbiente) che, da quanto risulta da indagini del Noe (Nucleo operativo ecologico) dei carabinieri, non avrebbe provvedutoalla coperturagiornaliera dei rifiuti. E' stato lo stesso primo cittadino pomaricano a parlarne durante l'ultimo Consiglio. Puntando le dita contro Provincia di Matera e Regione Basilicata. «Per la troppa bontà e disponibilità istituzionale -ha esordito il sindacoverso Provincia, verso il dipartimento Ambiente della Regione, nella persona dell'assessore Santochirico, Pomarico ha subìto dei danni da tutti i punti di vista, sia ambientale che economico. Però il sindaco -continua Casolaro usando per sè la terza persona- sempre nello spirito della disponibilità, nonostante già pronto a chiudere la discarica il 15 agosto 2009,si èreso contoche esisteva una emergenza regionale dei rifiuti e aveva dato ulteriore disponibilità. Questa volontà è stata interpretata malamente». Secondo Casolaro, Pomarico è stata “scaricata” in procinto della ria-
La discarica di Pomarico
pertura della discarica di Pisticci. E poi il dito è rivolto alla Provincia dei tempi di Nigro. «Superata la situazione -ha aggiunto infatti il sindaco- il 13 maggio con ordinanza del presidente della Provincia si imponevano altri comuni a far conferire». Ma cosa vuole, dunque, la Regione, oggi? Si tratta, va spiegato, di una «contestazione di inosservanza delle prescrizioni autorizzative, diffida e sospensione dell'attività per la discarica», quella postata al Comune, dopo che il Noe di Potenza ha comunicato alla Regione Basilicata la reiterata inosservanza della prescrizione numero 21 dell'Aia, ovvero l'obbligatoria copertura degli rsu. Quindi: “Si diffida formal-
mente codesta Amministrazione -scrivono dagli uffici potentini- quale titolare della autorizzazione dal perpetrare le irregolarità descritte e sospendere l'attività autorizzata fino a ripristino delle corrette condizioni”. Giuseppe Casolaro, a questo punto, gira la palla al gestore del sito perché deve “provvedere immediatamente affinché i rifiuti che possono dar luogo a dispersione di polveri o a emanazioni moleste e nocive devono al più presto essere ricoperti con strati di materiali adeguati. E' richiesta una copertura giornaliera dei rifiuti con uno strato di materiale protettivo, la copertura deve essere effettuata anche con sistemi sintetici che limitino la dispersione calorica, l'accesso di volatili e l'emissione di odori”. L'ex ProgettAmbiente ribatte con l'invio di una nota, giunta con la quale risponde che “costantemente effettua le operazione di copertura con materiale inerte proveniente da cava locale”. Ma evidenzia anche che: “In relazione al notevole volume d'ingresso non è materialmente possibile effettuare il ricoprimento giornaliero poiché gli stessi devono essere compattati, le operazioni quindi possono essere effettuate solo dopo almeno un paio di giorni di lavorazione”. Ciò significa, a sentire la società e dato “l'obbligo di accettareirifiuti inarrivodallaProvincia a seguito di ordinanza provinciale, che l'alternativa possibile è quella di alternare a ogni giorno di apertura dell'impianto almeno un giorno di chiusura, a giorni alterni”. Come sarà fatto. Le attività saranno riprese il 9 novembre. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
STRUTTURA TROPPO VICINO AL CENTRO ABITATO CON UN GROSSO IMPATTO AMBIENTALE LE carte della discarica sono ancora truccate? In questi giorni, che hanno preceduto e seguono la nuova visita pomaricana dell'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, pare che l'attenzione sulla discarica cittadina di Manferrara Sottana cominci a tornare. Al momento dell'incontro con l'assessore e non solo, tra l'altro, ha preso parte una famiglia che il problema del tanfo lo conosce molto bene, abitando a qualche centinaio di metri dalla struttura. Dunque, giusto sarebbe riprendere in mano alcune questionifondamentali. Tanto per cominciare, partendo dalle parole del primo cittadino, Giuseppe Casolaro, che intempo d'arrivoeripartenza di tir campani zeppi di rifiuti citava in un'intervista un'au-
torizzazione giunta nelle mani della società aviglianese di Rosa. «In data 29 aprile 2008 affermava Casolaro in risposta a quesiti di Stefano Boccardi- il direttore del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, Salvatore Lambiase, scrive a ProgettAmbiente e l'autorizza a recuperare, riciclare e trattare una serie di rifiuti, specificandone i codici Cer (codici di identificazione europea dei rifiuti ndr)». Risposte mancanti o comunque insufficienti, invece, furono assegnati dalla stessa Regione alla richieste dell'allora consigliere provinciale, Vincenzo Dambrosio. Già in sede di lettura del rapporto istruttorio preliminare allegato alla richiesta della citata Autorizzazione Integrata Ambientale, infatti, Dam-
brosio faceva avanzare alcuni importanti commenti.Innanzitutto, allora, come d'altronde ancor oggi, “il Comune di Pomarico, in difformità alle leggi esistenti, noneffettua la raccolta differenziata”. Più altri dati che però il passare del tempo non è in grado di modificare nella sostanza. In quanto, infatti, quel documento riportava alcune cose inesatte e ometteva qualche significativo dettaglio. Innanzitutto, non era riportato che l'area di Manferrara Sottana è adiacente e contigua alla Zps (Zona di protezione speciale) nonché Sic (Sito d'interesse comunitario). Poi il rapporto erratamente riferiva che nel raggio di un chilometro dal luogo non ci sono attività produttive, quando tutti sanno che ce ne sono almeno due (tra le
quali un centro d'immagazzinamento e distribuzione delle carni all'ingrosso). Non è neppure vero che non esistano, sempre nel raggio di un chilometro, casa adibite ad abitazione civile. Il centro abitato non è esattamente a cinque chilometri, in quanto il quartiere Aldo Moro in linea d'aria dista due soli chilometri e quartieri limitrofi costruiti in zone esterne al piano di fabbricazione anche meno. Alcune sorgenti d'acqua gravitano nell'area e in modo particolare sotto la discarica come limitrofa all'area vi è un'importante sorgente acquifera. Fino a ora, né Comune di Pomarico, né Regione, né ProgettAmbiente, hanno pubblicamente parlato di questi argomenti. nu.fe.
Tradizionale corteo in città
Montescaglioso celebra i caduti MONTESCAGLIOSO - Il ricordo di chi è caduto combattendo per la Patria, oltre all'invito alla pace, come in ogni precedente occasione, sono stati i momenti salienti della celebrazione della ricorrenza del 4 Novembre, data storica per l'Italia, in cui si celebrano l'Unità nazionale e le Forze armate. La manifestazione ha avuto inizio con la partenza del corteo dalla sede municipale in piazza Aldo Moro, con le insegne della città e delle associazioni combattentistiche locali, Ancr (Ass. Nazionale Reduci e Combattenti), Anfcdg (Ass. Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), Ass. Nazionale Reduci Prigionia e Guerra di Liberazione (Anrpgl), con la corona di alloro trasportata da due componenti dell'associazione “Croce amica - Protezione Civile”. La musica della banda di Miglionico ha sottolineato il percorso del corteo, nel quale erano presenti il sindaco, Mario Venezia, con la fascia tricolore insieme alla Giunta, la presidente del Consiglio Anna Martinelli, il Consigliere provinciale Angelo Garbellano, il Consigliere nazionale Anfcdg Mianulli, il Luogotenente dell'Arma dei Carabinieri Francesco Vicenti ed il capitano Paolo Milillo della Polizia municipale. Il corteo ha percorso le principali vie cittadine per giungere dapprima in corso della Repubblica, imbandierata da vessilli tricolori come le sezioni politiche, poi alla Chiesa Madre dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, dove l'Arciprete e Cappellano Militare don Vittorio Martinelli, insieme a don Domenico Monaciello, ha celebrato la S. Messa. Nell'omelia don Vittorio ha evidenziato il sacrificio di chi ha combattuto ed ha perso la vita per la Patria. Tre alunni delle classi V C, D ed F della Scuola primaria
“don Liborio Palazzo”, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno recitato una preghiera nella quale sono stati ricordati i militari impegnati in operazioni di pace, la comunità montese e i concittadini che sono caduti per la Patria. In seguito è stata recitata la preghiera del combattente, scritta dal generale Felice Porro mentre era detenuto in un campo di concentramento. Il Presidente Provinciale e locale dell'Ancr, Vito Salluce, ha dapprima chiesto un minuto di silenzio per le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all'estero, invitando i giovani, come sua abitudine, al rispetto delle autorità e delle Forze dell'Ordine. Hapoi volutoricordare il fulgido esempio costituito dal vice brigadiere dell'Arma, Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al Valor Militare, prima di consegnare, con il sindaco e l'assessore Michele Zaccaro, il Diploma di Fedeltà al combattente novantenne Rocco Luigi Venezia. Michele Marchitelli
TRIBUNALE DI MATERA FALLIMENTO. NR. 16/2005 Il 07/01/2010 ore 10,00, Tribunale di Matera, vendita senza incanto e, in caso di esito negativo vendita con incanto il 21/01/2010 ore 10,00 di: LOTTO UNICO: Terreno in Montalbano Jonico (MT) loc. 3° Marzocco di ha. 00.58.20 in catasto al Fg. 62, p.lla 782. PREZZO BASE: Euro 10.000,00 OFFERTE IN AUMENTO: Euro 200,00 CAUZIONE : Euro 1.000,00 Maggiori chiarimenti in Cancelleria e presso il Curatore Fallimentare avv. Giovanni ACITO in Matera Piazza Michele Bianco n. 36 - Tel 0835/335191 Matera, lì 27/10/2009
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Sabato 7 novembre 2009
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Un’esperienza gratificante che ha consentito agli studenti di socializzare perfezionando la lingua
Ragazzi ambasciatori di Tricarico E’ partito dall’Inghilterra il progetto di scambio culturale “Comenius” TRICARICO - Entusiasmante l'esperienza vissuta da quattro alunni della scuola media di Tricarico a Peterborough, in Inghilterra. Gli alunni Benevento Daniele, Deufemia Serafina, Loffreno Gabriella, di terza e Ferri Michele di seconda, accompagnati dal dirigente scolastico, Antonio Lavalle, e dalle loro insegnanti Franchino Domenica, Benevento Giuseppina e Vizzuso Antonietta, hanno incontrato i loro coetanei inglesi, ungheresi e polacchi nella cittadina inglese. La prima emozione per quasi tutti i ragazzi è stata quella di prendere per la prima volta l'aereo, che da Bari li ha portati in Inghilterra. Si è trattato del primo incontro, nell'ambito del progetto “Comenius”, di docenti e studenti dei quattro Paesi partner: l'Italia, rappresentata da Tricarico; l'Inghilterra, con la città di Peterborough; l'Ungheria con Budapest e la Polonia con la città di Lodz. La settimana dal 19 ottobre al 25 è stata per i ragazzi e gli insegnanti una full immersion nella lingua e nella vita quotidiana inglese. Gli alunni sono stati ospitati nelle famiglie e sono stati inseriti nelle classi della Orton Wistow Primary School, partecipando a tutte le attività programmate sia dalla scuola che dalla famiglia dei ragazzi ospitanti. Di particolare interesse è stata l'uscita didattica all'Osservatorio astronomico di Greenwich a Londra. Durante la “International week” i ragazzi hanno presentato il proprio Paese con attività diverse: esposizione orale, presentazioni in power point, cartelloni, poster, fumetti (tutto in lingua inglese), canti e balli tradizionali. L'esperienza è stata molto positiva, formativa e interessante e non solo per i ragazzi, perché anche i docenti hanno avuto modo di confrontare i loro metodi d'insegnamento e la diversa organizzazione scolastica. Il partenariato, il cui primo obiettivo è la dimensione europea, crea e rafforza, inoltre, cooperazione e sentimenti di amicizia. Lo
Cerimonia a Tricarico
Un 4 novembre partecipato
I ragazzi di Tricarico impegnati nel Progetto Comenius durante il soggiorno in Inghilterra che proseguirà nel 2010
scopo è quello di far conoscere e condividere i propri racconti popolari e tradizionali, confrontandoli, cogliendone differenze, somiglianze e analizzando i loro rapporti con la vita moderna. I ragazzi, a contatto continuo con i coetanei inglesi, hanno migliorato le loro abilità linguistiche e arricchito il loro lessico; confrontandosi, inoltre, con ragazzi di altri Paesi europei hanno allargato i loro orizzonti culturali. Il prossimo incontro di progetto avverrà a Tricarico nel marzo 2010. Delegazioni di docenti e studenti dei Paesi europei coinvolti si incontreranno in questo piccolo paese della Lucania, venendo a contatto con una realtà, cultura e abitudini completamente diffe-
renti dalle loro. Il tema comune di lavoro del progetto è il racconto popolare in Europa e, a Tricarico, ci sarà la presentazione dei lavori prodotti. Per chiudere l'esperienza vissuta dall'alunna Gabriella Loffreno: «E' stata un'esperienza unica che credo abbia lasciato una traccia indelebile nella vita di ognuno di noi. Ho approfondito le mie conoscenze, ho provato un altro modo di vivere, ho conosciuto nuovi ragazzi che si sono subito dimostrati simpatici e vivaci. La città di Peterborough sembrava un magnifico dipinto: era circondata da immensi prati verdi, l'aria fresca mattutina ti avvolgeva dolcemente in una magica atmosfera, la cattedrale pa-
reva un castello fiabesco, il tutto incorniciato da lunghi viali alberati colorati dai caldi colori autunnali. La scuola era molto diversa dalla nostra, ma mi sono subito abituata perché tutti ci hanno accolto a braccia aperte ed erano sempre disponibili ad ogni richiesta. La famiglia che mi ha ospitata è stata sempre molto gentile e mi facevano sentire a casa. Ogni giorno che ho passato in quel meraviglioso mondo ero sempre più consapevole della grande fortuna che avevo avuto per essere lì. Aspetterò impaziente il fatidico giorno di marzo in cui verranno nel nostro paesino per continuare tutti insieme ciò che abbiamo iniziato». Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
La corona per i caduti in piazza Garibaldi a Tricarico
TRICARICO - Come ogni anno è stato il vescovo della Diocesi, Monsignor Vincenzo Orofino, a celebrare e commemorare la liturgia del 4 novembre. Nella cattedrale di Tricarico erano presenti le autorità locali: il sindaco, Raffaello Marsilio, il capitano dei carabinieri comandante di compagnia, Antonio Prudente, il maresciallo dei carabinieri, comandante di stazione, Paone, il capitano della Polizia Municipale Rosa Deperte. Ma anche l'Associazione combattenti e i suoi iscritti. Il vescovo ha, però, voluto rivolgere la sua omelia ai giovani e ai giovanissimi delle scuole tricaricesi giunti in cattedrale. E le parole sono state incentrate tutte sul concetto di bene. «Commemoriamo i caduti in guerra, perché essi sono morti in nome di valori non individualistici, bensì collettivi. Pur rimanendo la guerra un male
assoluto per l'intera società, tale male non è stato commesso da chi in guerra ci è andato ed è morto. Tale male è stato compiuto da chi la guerra l'ha voluta, che non coincide con le persone che in guerra ci vanno. Ebbene, queste persone morte hanno obbedito a un ordine dato loro dalla nazione ed hanno provato a difendere l'Italia e gli italiani tutti. Hanno combattuto per un valore di bene, che non riguardava se stessi ma l'intera comunità nazionale. Ed è a questo concetto di bene comune che tutti gli amministratori, di comunità piccole o grandi che siano, dovrebbero guardare. E' al bene comune che ognuno di noi, nel suo piccolo, dovrebbe aspirare». Argomenti sempre più attuali, alla luce delle recenti tragedie che hanno colpito i militari italiani all’estero. pa.pa.
SPUNTI
Vincolo paesaggistico, è colpa degli irsinesi? di ROSARIA SCARAIA* IRSINA - Vuoi vedere che alla fine la colpa del vincolo paesaggistico è dei cittadini irsinesi? In fin dei conti, però, a ben pensarci, è così. La colpa è quella di aver dato fiducia a dei personaggi che definire politici, è eccessivo. La realtà dei fatti dimostra che di questi personaggi non se ne salva proprio nessuno. L'incontro affollato dell'Ugl (Unione generale lavoratori) e il dovere di aprire un Tavolo tecnico, sic, in campagna elettorale Partito democratico, dimostra che c'è chi con pervicacia conti-
nua a voler rimarcare una fatua distinzione tra il grano e il loglio. Senza sapere che gli irsinesi sanno, che c'è stata una omissione e una disattenzione da parte dell'organo competente regionale, ma certamente non possono apprezzare il tentativo, peraltro che si vuol far apparire nobile, del tirarsi fuori non può certo servire a sottrarsi dalle responsabilità della critica situazione. Pronta a ricorrere al Tribunale amministrativo regionale (l’organo preposto a dirimere le controversie che riguardano la pubblica amministrazione ndr), la consigliera provinciale: fine
della politica! Come a far intendere che si sia arrivati a una sofferta soluzione. Politici e amministratori di maggioranza e minoranza che devono rispondere di una disattenzione e di una omissione grave e, che tutti insieme, nella logica dell'amore territoriale riscoperto, raccolgono firme: spettacolo indecente! Quando cade la decenza restano solo avidità e bugie. Quando l'essere umano non sente l'aspirazione a superare il suo egoismo, a creare una comunità in cui vengano premiate le competenze e la qualità, il potere diventa un fine in sé.
Chi non si eleva al bene comune, si eleva nella corsa al comando. Allora, non importa più quello che fai e come lo fai, perché pensi che con il potere puoi convincere le anime. Tutti i mezzi diventano leciti: accordi trasversali, ricatti, licenze pubbliche…la grande chiassosa battaglia della politica nasconde gente che accumula poteri e ricchezze. Viviamo in un'epoca di cinismo, di avidità, di chiusure settarie, di comportamenti inadatti che incattiviscono e degradano la lotta politica perché, quando mancano i progetti e gli ideali, restano solo un potere contrapposto all'altro e,la menzogna.
Occorre molta forza per resistere, per continuare ad agire con correttezza e rigore. La comunità alzi la testa, ricominci a sperare per sconfiggere il teatrino della politica e l'inerzia. Sono indignata, per favore indignatevi con me, il territorio merita rispetto e le scuse pubbliche di coloro i quali, politici, sindacati,associazioni, potevano agire nei luoghi e nei modi opportuni e, non l'hanno fatto,questo artificio retorico ci lasci la convinzione di aver sbagliato ad affidare la fiducia a certi personaggi e quindi a farci sentire colpevoli! *Professoressa Irsina
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Metaponto Entra nel vivo la due giorni di formazione socio-politica
Acli alla riscoperta dei valori democratici BERNALDA - E' entrato nel vivo l'appuntamento che vede le Acli di Basilicata e Puglia insieme all'interno dell'hotel Palatinum di Metaponto borgo, sul tema dell'impegno dei laici cattolici nel Mezzogiorno. Un evento questo che ha richiamato a se i tanti aclisti delle due regioni, che di fatto hanno gremito la sala già nel suo primo giorno e che oggi porterà a termine la seduta dei lavori. Per l'occasione, durante questi giorni che anticipavano l'appuntamento interregionale, abbiamo parlato con il presidente delle Acli della Regione Basilicata, Leonardo Braico, il quale ci ha confermato che questo
rientra nel ricco palcoscenico formativo che l'associazione nazionale offre sul territorio. Un evento che si presenta come tra i più importanti, sia per il suo contenuto e sia per il messaggio che lo stesso è pronto a dare. A Braico abbiamo chiesto il perché di questo corso e in che salute è la politica e il mondo cristiano. «In questa due giorni -ha spiegato- si sta svolgendo un corso di formazione e studi sull'impegno dei laici cattolici del Mezzogiorno per gli aclisti, il quale, e questo voglio sottolinearlo, è aperto al pubblico. I laici cattolici della seconda Repubblica -ha continuato Braico- appaiono or-
fani di spazi di formazione socio-politica come era la Camilluccia, che ha forgiato la classe dirigente cattolica degli scorsi decenni. Di fronte a questo vuoto, si avverte l'esigenza di ripensare come l'esperienza dei laici cattolici possa aiutare a rigenerare l'impegno socio-politico finalizzato albene comune.La comunità cristiana appare in larga misura impreparata ad affrontare quella che è la sfida del secolo, quella della cultura della post-modernità, che non riguarda tanto la forma quanto la qualità delle istituzioni democratiche. Oggi si rischia di avere una democrazia completamente avulsa dal problema dei valori che alimentano la
democrazia stessa. La comunità laico-cristiana manifesta, attraverso l'impegno socio-politico dei credenti, il suo amore per la città, come luogo all'interno del quale consentire alla persona di realizzare pienamente se stessa e di esercitare la carità fraterna e quindi il suo impegno per il bene comune. Il filo conduttore delle giornate di formazione riguarderà il legame con la responsabilità dei laici-cattolici impegnati in politica, con riferimento a grandi figure del recente passato, Sturzo, Grandi, De Gasperi e Moro, ripercorrendo la storia di movimenti, associazioni e partiti di ispirazione cristiana. il legame con il territorio in cui sarà af-
I dirigenti regionali delle Acli Braico e Corrado
frontato il tema dell'impegno socio-politico dei laicicattolici secondo le esigenze della società in cui si vive, del proprio territorio e quindi del nostro Mezzogiorno; il legame con il futuro delle ge-
nerazioni che spesso sono ignorate dalledinamiche socio-politiche mentre dovrebbero essere il termine ultimo del loro agire. fa.si. provinciamt@luedi.it
Leone: «Lo scempio più grande è il totale abbandono di Metaponto alla sua sorte»
Bernalda vittima delle illusioni Dura requisitoria del Forum democratico su lavori pubblici e promesse disattese BERNALDA - Noi vogliamo difendere Bernalda, esordisce il Forum democratico in un volantinocomunicato distribuito in questi giorni che si sforza di essere un reportage distaccato di quanto accaduto in questi anni all'interno della città. E Michelangelo Leone, leader del Fd, all'interno dello stesso inserisce una frase di Saviano che dice: “C'è chi difende le proprie posizioni costretto a distorcere la realtà per celebrarsi e chi vuol difendere il proprio Paese sapendo che raccontare la realtà è l'unico modo per difenderlo”. «In effetti le intenzioni-dice Leonenelvolantino-comunicato distribuito in questi giorni- non vengono tradite perché, pur con qualche notazione impietosa, vengono riportate prima le attività di cui si fa vanto l'ex sindaco: la ripavimentazione di piazza San Bernardino e di altre strade del centro storico; il collegamento, tramite nuova strada, del quartiere di via Montegrappa con quello di Giamperduto, le oltre 60.000 ore per assistenza agli anziani, ai disabili ed ai bambini e il finanziamento di 4 milioni di euro per riasfaltare le strade di Metaponto e circa 300 Km di quelle di campagna dopo gli allagamenti del novembre 2004. Per queste continua ancora Fd- a parte i nu-
meri, si osserva, l'impegno a sollecitare quel finanziamento è encomiabile. Gli interrogativi sorgono quando, in merito all'asfalto delle strade di campagna, si sono fatte decine di perizie di variante sino all'altro giorno per sistemare quella strada,anziché quell'altra. Quali erano i criteri per decidere se una strada a servizio di certi terreni meritava di essere asfaltata o meno. Seguendo i fatti,con più attenzione alla cronaca che alla valutazione politica, vengono poi riportati 16 punti che sono pietre scagliate contro “il rapporto raccapricciante tra amministratori e cittadini indifferenti, e ormai incapaci della minima reazione civile”.Soloalcuni, perdarel'ideadella ricostruzione storica che si sforza di seguire il documento: la promessa tradita dei 630 nuovi posti di lavoro rimpiazzati da un cimitero industriale ancor prima di andare in produzione; un Piano del traffico smontato nel senso unico, nelle transenne che chiudevano lestrade enella pericolosa pista ciclabile; la sventata devastazione urbanistica di Metaponto, con 300 alloggi popolari alle poche unità di Forze dell'Ordine che abitano il territorio, grazie alla protesta dei cittadini ed al mancato avallo del Prefetto; la manca-
ta collaborazione all'Ater per la costruzione di veri alloggi popolari; il tentativo di fermare l'erosione costiera con un sistema rivelatosi dispendioso e comico; opere avviate e interrotte (il sottopasso ferroviario per Tinchi) o completate, distrutte e mai inaugurate (il pattinodromo). Non possono, però, confondersi in una mera elencazione fatti come “la degenera-
zionea cuianche unpartito ditradizioni socialiste e cattolico popolari può essereesposto sul territorio”, quando deride la contestazione popolare espressa con migliaia di firme contro un'opera fatta con denaro a debito, di nessuna urgente necessità e per di più destabilizzante la consolidata e funzionale circolazione delle arterie viarie dell'abitato (piazza del Popolo). Ma la cosa che più mette a nudo la distrazione degli amministratori locali è il perpetuo abbandono di Metaponto, uno dei centri più famosi del Meridione, a cui vengono dedicate attenzioni inferiori a quelle che vengono concesse a un Casinello di Pisticci o ad un Terzo Cavone di Scanzano. Infine, il più eclatante atto di malapolitica: dopo tutta questa incredibile successione di enormità ai cittadini di Bernalda è riservano il più conseguente e sconvolgente epilogo, la negazione del diritto di voto per sentenziata incapacità. Senza dire che ancora ad oggi la classe politica di esclusiva osservanza partitica non è stata in grado di eleggere un nostro concittadino alla Regione od al Parlamento. Purtroppo, se non facciamo appello alle energie della società civile, ci avviteremo sempre di più in disegni personalistici». Fabio Sirago
Secondo posto in classifica dopo la vittoria schiacciante contro il Latronico
Aurora Tursi lanciata verso la vetta TURSI - L'Aurora “Nicola Russo” ha vinto contro il Latronico, giocando in casa. Nel vecchio campo “Angelo Cuccarese” situato nel popoloso quartiere di Santi Quaranta ha tirato fuori tutta la grinta che possedeva, specialmente nel secondo tempo, quando per l'espulsione del portiere Vita era rimasto a giocare in dieci. Fino a quel momento la squadra di casa era in vantaggio di un gol. Il presidente Virgallito, in campo nelle vesti di mister (l'allenatore Angelino erarimasto fuoriper squalifica), ha dovuto sostituire il giovanissimo attaccante Francolino, al suo esordio da titolare e mettere in porta Salvatore Crucinio, che di mestiere calcistico fa l'attaccante. Ma era il solo portiere che la squadra aveva in panchina. Il titolare
Lobasso era rimasto a casa per infortunio. Così Crucinio, dopo pochi minuti si è trovato a subire una rete, che lo ha un pochino disorientato. La squadra allora ha reagito. In dieci sono passati all'attacco, perché volevano quella vittoria; Marzano ha fatto tiri su tiri da fuori area. Ci ha provato anche con i calci piazzati. Uno ha sfiorato la traversa. Poi l'arbitro ha fischiato un calcio di rigore che Bavaro (è il capo cannoniere della squadra) ha trasformato in rete, facendo passare in vantaggio il Tursi. Il pubblico amico, che guardava la partita fuori dal recinto di gioco, ha applaudito ed ha incoraggiato la squadra che ha concluso la partita per 3 a 1. Vittoria meritata quindi, anche contro la sfortuna. L'unico amareggiato è statoil portiere Va-
lentino Vita, che esordiva da titolare. Era stato mandato via per aver toccato il pallone con le mani quando era fuori area. Vita ha avuto dal giudice sportivo un turno di squalifica e non potrà essere presente tra i pali, nella prossima partita che si giocherà fuori casa contro il Lauria. Si spera che ritorni in campo il portiere titolare Lobasso, così la squadra di mister Angelino, giocherà più tranquilla e penserà soltanto a vincere, per poter restare in corsa nella classifica. Attualmente il Tursi ha il miglior attacco del campionato con 17 reti. Con 16 punti è in seconda posizione dietro il Bernalda che viaggia a punteggio pieno. Dietro insegue a 13 punti il Valsinni. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
L’Aurora Tursi
Occhio all’autovelox sulle strade principali della fascia jonica OCCHIO all'autovelox sulle strade della provincia. Parte lunedì prossimo la settimana di controlli predisposta dalla Polizia di Stato nell'ambito delle iniziative volte a contrastare gli incidenti stradali. Oltre la polizia, saranno impegnati i Corpi di polizia municipale dei comuni di Aliano, Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi e Valsinni. Fino al 15 novembre saranno predisposti servizi di controllo della velocità lungo le arterie principali della provincia, ovvero la Ss 106 jonica, la Vald'Agri, la Sinnica, la Basentana e la Sp 175 Matera-Metaponto. Sono previste le seguentisanzioni: Finoa10Km/h inpiùo sanzione amm.va compresa tra 38 e 155 euro; otre i 10 Km/h e sino a 40 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 155 e 694 euro, con decurtazioni di punti cinque sulla patente; oltre i 40 Km/h e sino a 60 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 370 euro e 1.485, con decurtazioni di punti dieci sulla patente, nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ).
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Policoro Criticata anche la completezza del bando. L’assessore: «Il tempo stabilirà la verità»
«Asilo, Leone mistifica la realtà» Frammartino (Prc): «Il Tar non ha respinto il ricorso ma non accolto la sospensiva» POLICORO - Con il dispositivo di “non accoglimento” della sospensiva, richiesta al Tribunale amministrativo regionale di Basilicata, dall'avvocato Francesca Dimilta di Potenza, per conto della cooperativa “Heraclea new service”, avverso il bando comunale di assegnazione della gestione dell'asilo nido di Policoro, sito in via Colombo, aggiudicato dalla cooperativa “Puzzle” di Matera, non resta che attendere il giudizio di merito, la cui udienza non è stata ancora fissata, ma che con molta probabilità si terrà nel 2010. Il Comune di Policoro, resistente in questo giudizio pendente dinanzi la magistratura amministrativa lucana, è difeso dall'avvocato Francesco Cirigliano di Policoro. Intanto, non si placano le polemiche su quello che è stato un vero e proprio caso estivo, poiché con il passaggio da una cooperativa
Un asilo e Ottavio Frammartino di Rifondazione
all'altra, a farne le spese sono state nove operatrici combattive rimaste senza reddito dopo anni di lavoro. «L'esultanza dell'assessore Leone -ha commentato in una nota Ottavio Frammartino, segretario provinciale di Rifondazio-
ne comunista- che spaccia il non accoglimento della richiesta della sospensiva del bando di gara sull'asilo, come se il Tar avesse respinto il ricorso; è una mistificazione della verità, un maldestro tentativo di dare una giustificazione a una operazione ormai imbaraz-
zante anche per la maggioranza che sostiene questa giunta. Ma al di là del giudizio di merito -ha continuato- a cui sarà chiamata a rispondere la giustizia amministrativa, egli deve rispondere a quello legato alla questione morale e politica
da noi sollevata su questo appalto. Per quello che ci riguarda, questa decisione non sposta di una virgola le ragioni delle nostre critiche sulla gestione del bando, che, come dice con una nota anche il Dipartimento regionale dei Servizi sociali, è un bando difforme alle leggi regionali, in quando i parametri non rispettano quelle previsti dai Piani sociali. Solo questo dovrebbe preoccupare i cittadini e le mamme, perché significa che per contenere i costi è messa in discussione la qualità del servizio, oppure i servizi aggiuntivi saranno a spese delle famiglie. Inoltre, il non aver previsto nel bando la salvaguardia dei posti di lavoro esistenti la dice lunga sull'obiettivo vero di questo bando, che era quello di far fuori le vecchie operatrici, per sostituirle con altre ritenute politicamente più affidabili. Un'operazione di epura-
Confesercenti e Confcommercio: «Non rispettate le norme»
zione -ha concluso stigmatizzante Frammartinouna ritorsione politica contro delle lavoratrici ritenute di centrosinistra, che riporta la nostra comunità indietro di decenni e dove inquietano le operazioni clientelari messe in atto dall'assessore ritenuto fino a ieri un paladino sulla questione morale». Abbiamo interpellato telefonicamente per una replica il vice sindaco, Rocco Leone: «Sono troppo signore -ha detto- per poter rispondere agli attacchi di un esponente politico inconsistente, che ha tentato invano di entrare in consiglio comunale e si è visto bocciato dagli elettori. Il tempo -ha concluso l'esponente della giunta comunale- è sempre galantuomo e portatore di verità». Non resta che attendere il pronunciamento del Tar nel merito. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Celebrazione a Montalbano
Apertura nuovi locali a Policoro Plauso ai militari per la pace «Il Comune procede unilateralmente» POLICORO - Apertura nuovi locali per la somministrazione di alimenti e bevande nel comune di Policoro: l’ente informa i cittadini in maniera unilaterale. A denunciarlo in una nota sono Confocommercio e Confesercenti provinciali, che evidenziano «il mancato confronto con le associazioni più rappresentative di settore che, in quell'occasione, avrebbero manifestato il loro dissenso (supportato da note giurisprudenziali) che riassumiamo in questo modo: la legge numero 287/91 condizionava il rilascio dell'autorizzazione al rispetto di parametri numerici fissati a livello comunale. L'articolo 3 del Decreto legge numero 223/06 e l'interpretazione che ne è stata data dalla giurisprudenza amministrativa, hanno segnato però il superamento delle programmazioni basate sul mero parametro e, in effetti, molte Regioni hanno già provveduto a correggere la propria legislazione, improntandola a criteri
legati, oltre che al rispetto della normativa urbanistico-edilizia, a requisiti di tipo qualitativo (in relazione alla struttura ed al servizio prestato). Da tutto questo -spiegano ancora la Confcommercio e Confesercenti- si evincono due concetti fondamentali: il primo è che sono le Regioni a dover intervenire con
proprie norme a correzione dell'esistente; il secondo è che il comune di Policoro, che ha indicato i nuovi parametri numerici, non ha tenuto in considerazione ulteriori requisiti che devono sostituire quelli previsti dalla legge 287/91 e abrogati dal decreto Bersani, per il semplice fatto che nell'ordinanza in questione non se ne fa menzione. Inoltre, non si ritiene compatibile con alcuna logica il fatto che vengano esclusi dalla pianificazione: “Gli esercizi ubicati all'interno di strutture commerciali appartenenti alla grande distribuzione”». Perciò le associazioni, che ritengono illegittimo l'Atto amministrativo prodotto dal Comune di Policoro, invitano le autorità che leggono per conoscenza a esprimersi, «anche per evitare che sul nostro territorio si adottino norme, quantomeno di dubbia interpretazione, a macchia di leopardo, che produrrebbero ulteriore confusione fra la categoria rappresentata». provinciamt@luedi.it
MONTALBANO JONICO - C’erano numerose scolaresche di Montalbano e Scanzano alla tradizionale giornata dedicata alle forze armate. Davanto al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alcuni alunni delle scolaresche presenti hanno letto loro riflessioni e poesie sull'argomento. Il simpatizzante della locale sezione combattenti, Maurizio Castellucci, ha tenuto un breve saluto con riflessione sul sacrificio e sul senso del dovere che ha animato i soldati italiani impegnati nei vari conflitti del novecento. Infine il sindaco Giordano ha rivolto una riflessione sul triplice significato della ricorrenza che ricorda la fine del primo conflitto bellico, nelle cui trincee si cementò lo spirito nazionale e si rinsaldarono sentimenti di fratellanza e solidarietà fra italiani di diverse regioni e contrade, ha inoltre evidenziato il valore dell'Unità e dell'Identità nazionale oggi minacciate da ideologie settecentesche ed ipocritamente cosmopolite, da un laicismo che dimentica l'importanza pregnante che per la costruzione dell'idenità nazionale ha svolto la religione cristiana. Infine, ha ringraziato i rappresentanti delle forze armate presenti e quei militari di Montalbano che hanno tenuto alto l'onore della loro città partecipando a missioni di pace all'estero. In particolare il giovane Luca Agresta che, attualmente, è volontario nella missione in Afghanistan.
La sfida con la capolista Moliterno potrebbe costituire la svolta
Rotondella lotta per uscire dal pari ROTONDELLA - Se alle vittorie fossero ancora attribuiti due punti (e non tre), il Rotondella non si troverebbe così in basso, a soli due punti dalla penultima in classifica. Era così fino a pochi anni fa: due punti per la vittoria, uno per il pareggio e uno per la sconfitta. Poi, per la giusta esigenza di stimolare il bel gioco e combattere il difensivismo, furono concessi i tre punti per la vittoria. Il pareggio, da allora, è considerato una “mezza sconfitta”, soprattutto se ottenuto sul proprio terreno di gioco. Ad oggi, purtroppo, sono addirittura sei i pareggi che il Rotondella ha collezionato sul campo in queste prime otto giornate di Promozione, con appena una vittoria e una sconfitta. E' un
trend che non dovrebbe far disperare troppo. Se una matricola perde una sola partita su 8, significa che sa stare bene in campo e dà filo da torcere a tutti. E' il terzo pareggio consecutivo, quello arrivato domenica scorsa sul campo del Pescopagano. E' arrivato in modo diverso da quello, precedente, con il Bella. Il Rotondella ha dovuto rincorrere l'avversario, come già aveva fatto nella trasferta di Matera contro il Varisius (2-2 finale). Non è un andamento casuale. I pareggi del Rotondella, infatti, sembrano mantenere ormai “una regola nella regola”. In trasferta, dopo un inizio spesso negativo e in svantaggio, la squadra riesce a riequilibrare il match, con una buona reazione an-
che sul piano del gioco. Nelle partite di casa, al contrario, inizia bene e va in vantaggio, ma quasi mai riesce a gestire e si fa raggiungere negli ultimi minuti. E' andata sempre così, tre volte in casa e tre volte fuori. Domani c'è un match importante contro la capolista Moliterno. E' la prima di una serie di sfide non semplici per la squadra di mister Martino. C'è un dato, infatti, di cui si deve tener contro, pur senza perdere ottimismo: il Rotondella, fino ad ora, ha incontrato sei delle ultime otto squadre in classifica. Si può dire, insomma, che la squadra ha affrontato un calendario relativamente semplice: il Miglionico e l'Irsina sono le uniche due squadre “di vertice” sinora incontra-
Il Rotondella
te. Il calendario alle porte è meno facile, ma il Rotondella lo affronterà dopo aver già preso confidenza con le difficoltà di una categoria superiore. E comunque, almeno in casa, ha dimostrato di poter
mettere alle corde chiunque. L'altra capolista, Miglionico, ne sa qualcosa. Il Moliterno è avvisato: la trasferta di domani non sarà una passeggiata. Pino Suriano
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Calcio caos L’ex segretario dell’Aia accusa «Palline ammaccate e magheggi per scegliere gli arbitraggi giusti»
Quei sorteggi a colpi di tosse A Napoli i retroscena per la selezione degli arbitri tra il 1999 e il 2006 di MARTINA IANNONE NAPOLI – «Erano ammaccate, usurate e decolorate in modo imbarazzante e potevano essere riconoscibili» le palline, poi sequestrate dai carabinieri, con le quali sarebbero stati pilotati i sorteggi arbitrali quando i designatori arbitrali erano Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto. E' quanto ha detto oggi in aula, rispondendo alla domande del pm Giuseppe Narducci, Manfredi Martino, dal 1999 al giugno 2006 nella segretaria della Can, chiamato oggi dall’accusa a testimoniare all’udienza di Calciopoli in corso davanti alla IX sezione del tribunale di Napoli. In aula c'erano anche alcuni degli indagati, tra cui Luciano Moggi e Paolo Bergamo. Rispondendo alle domande di pm e difese, Martino ha in gran parte confermato quanto dichiarato in fase istruttoria, offrendo anche una ricostruzione di come poteva essere manipolato il sorteggio: «E' accaduto due o tre volte all’inizio della stagione 2004-2005 ma non ricordo per quali partite», ha detto in aula il teste. Tra gli incarichi, in occasione dei sorteggi Martino era addetto a inserire nelle palline colorate i fogliettini stampati al computer con sopra scritti i nomi degli arbitri e le partite in programma: «In occasione della prima partita di campionato della stagione 20042005 – ha risposto Martino al pm – mi venne chiesto da Pairetto e Bergamo di inserire un biglietto X all’interno di una determinata pal-
lina particolarmente ammaccata». Non ricordando il teste quale partita fosse, il pm gli ha consegnato un foglio con le gare in programma quella giornata ma Martino ha continuato a non ricordare. Un altro caso ci fu alla fine dello stesso campionato in occasione del sorteggio per Milan-Juventus, partita che decideva la stagione: «Ho avuto la netta sensazione – ha detto Martino confermando quanto dichiarato in fase istruttoria – che quella volta il temporeggiare di Pairetto non fosse casuale ma determinato dall’esigenza di conoscere in qualche modo il nome dell’arbitro. Ricordo, ma la mia è solo una sensazione, che Bergamo fece un colpo di tosse in occasione del movimento di scelta della sfera da parte del giornalista» indicato dall’Ussi per il sorteggio. La partita fu affidata a Collina e la Juve vinse 1-0. Era l’8 maggio 2005. La Juve poi vincerà lo scudetto ma le sarà revocato proprio per Calciopoli. Il teste ha poi risposto su alcune sue affermazioni relative a eventuali pressioni esercitate dal presidente dell’epoca della Figc, Franco Carraro, su Bergamo e Pairetto, affinchè avessero un’attenzione particolare su Lazio e Fiorentina. «I designatori - ha confermato in aula Martino – mi dissero che Carraro aveva chiesto di aiutare Fiorentina e Lazio a non andare in serie B». A questo proposito, Martino ha confermato che alcune volte ai raduni degli arbitri a Coverciano, a Firenze, c'erano anche i presidenti di
Motociclismo
Rossi in vetrina Simoncelli ci prova
In aula Moggi e altri imputati di Calciopoli
Fiorentina e Lazio, Andrea Della Valle e Claudio Lotito. Un quadro preoccupante che se dovesse essere confermato, getterebbe delle ombre ulteriori sui campionati in oggetto e sull’attendibilità del sistema calcio. Biso-
gnerà vedere se, alla fine del valzer processuale arriveranno le conferme attese dall’accusa, oppure verrano perorate le tesi della difesa che guarda con sospetto alle line che incriminano squadre e potentati calcistici.
SERIE A
L’ex Conte sulla strada della Juventus di FRANCO ZUCCALA' MILANO – Stavolta il menù prevede la doppia (e impari) sfida Milano (p.47)-Roma (p.25). Considerati i guai degli altri, l’Inter -battendo i giallorossi, s'intende- potrebbe aumentare il proprio distacco sugli inseguitori. Le Coppe, grazie ai buoni risultati delle italiane, hanno confermato la terza posizione del nostro calcio nel «ranking» UEFA (Inghilterra p.71.856, Spagna 69.900, Italia p.57.195, Germania p. 53.707): se si andrà avanti così, potrà tenere anche in futuro quattro club in Champions. Ma mentre l’Inter è euforica per la spettacolare rimonta di Kiev, la Fiorentina –pur essendo vicina alla qualificazione – ha perso Mutu e Gamberini, mentre Frey e Jovetic erano già infortunati e Dainelli è squalificato. Solo il Milan, delle inseguitrici, può essere contento (anche se Gattuso è ko), mentre la Sampdoria sarà sul campo di un Cagliari (arbitro Gervasoni) reduce da tre vittorie di fila. La squadra di Del Neri non patirà la
stanchezza di Coppa, ma dovrà frenare l’emorragia di punti e aiutare Cassano a dimenticare le polemiche con i tifosi. Quanto alla Juventus, col suo esercito di infortunati e Amauri squalificato, giocherà l'anticipo a Bergamo, dove «l'amico» Conte, tartassato dagli infortuni, non potrà fare «sconti». Contro l’Atalanta l’unica punta disponibilesarà Trezeguet.I jollysono finiti veramente? Arbitrerà Morganti. La squadra del momento, il Napoli dopo la vittoria sul campo della Juventus, andrà a Catania contro una squadra che gioca spesso bene ma non fa punti: Mazzarri ha ricordi molto belli da allenatore in erba con l’Acireale, i cui dirigenti ora sono in rossazzurro. Tira aria di contestazioneequesto nongioveràaglietnei. Arbitrerà Rosetti. Ci si chiede chi fra un’Inter al completo e una Roma in grado di recuperare molti uomini (De Rossi, Burdisso), ma senza Totti, Juan e lo squalificato Taddei, pagherà nel posticipo le fatiche di Coppa. Sì, le vittorie fanno dimenticare tut-
Antonio Conte dell’Atalanta
to, ma noi ricorderemmo anche le difficoltà incontrate, prima dei successi contro Dinamo e Fulham dalle due squadre. Non bisogna nemmeno essere tuttavia pessimisti, specie l’Inter: recuperato Sneijder, Mourinho ha ritrovato l’ispiratore del gioco. I due «nemici» Mourinho e Ranieri si beccheranno ancora? L’ultima vittoria interna in campionato dei nerazzurri sui giallorossi risale al febbraio 2005 (doppietta di Mihajovic) men-
tre nell’era Mourinho, l’anno scorso, è finita 3-3 in recupero nerazzurro dall’1-3 (gol di Balotelli su rigore e Crespo). Una partita insidiosa per tutti e non facile per l'arbitro Rocchi. Il Milan–7 partiteutili –saràa Roma (dirigerà Damato), dove l’ennesima delusione (in Coppa stavolta) ha reso ancor più instabile la panca dell’ex rossonero Ballardini, che potrà contare su Matuzalem e non su Dabo. La squadra di Leonardo ha cominciato a correre e segnare, dopo il brutto avvio. È inutile ricordare che la Lazio è in zona salvezza: a volte i pericoli però risvegliano le energie sopite. L’Olimpico «biancazzurro» è tuttavia terreno di conquista per il Milan che non vi perde dall’8 febbraio 1998: 2-1 con gol di Mancini, Boksic e Kluivert. Nella Lazio di Eriksson c'erano Marchegiani, Nesta, Nedved e Favalli (in panchina). Fra i rossoneri di Capello giocavano Leonardo, Maldini e Desailly. Per la decimata Fiorentina (più gol di tutti in Champions: 11, come il Real), difficile trasferta a Udine.
VALENCIA –Casey Stoner vuole regalare alla Ducati l’ultimo Gp della stagione, Lorenzo non starà a guardare per chiudere in bellezza un anno comunque magico. Quanto a Valentino Rossi, la gara a Valencia sarà l’occasione per una nuova col nono casco iridato. Sul circuito spagnolo cala il sipario del motomondiale: verdetti già scritti, ma ancora tanta voglia per chi non è arrivato sul gradino più alto del podio di fare bene. L’australiano può portarsi a casa il terzo successo in quattro gare da quando è tornato in Portogallo, dopo lo stop per motivi di salute. Alle sue spalle c'è Jorge Lorenzo: per lo spagnolo un’affermazionea Valenciapotrebbe segnare il giusto epilogo di una stagione al top, perchè al giovane della Yamaha è mancato solo il titolo, ma il maiorchino ha fallito l’impresa perchè davanti a lui c'era il non comune signor Rossi. In 250 la sfida SimoncelliAoyama per il titolo, vede il giapponese in vantaggio. Nella quarto di litro hanno brillato gli spagnoli che hanno chiuso nei primi tre posti davanti a tutti, con Hector Barbera, Alex Debon e Alvaro Bautista. Simoncelli ancora non riesce a guidare al 100% la sua Gilera e per il momento il favorito appare Aoyama.
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Sport
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Potenza a Stefanini A Matera Trasarti Il derby di Pisticci al leccese Casaluci
Sabato 7 novembre 2009
36 Sport
Potenza Il friulano si infastidisce per l’allungamento dei tempi. Lunedì se ne riparla
Visentin perde la pazienza «Voglio che Postiglione si esponga: ma vuole vendere o no?» “VOGLIO che Postiglione si esponga in modo chiaro, deve farmi capire se vuole davvero vendere il Potenza”. Simone Visentin, non possiamo ancora dire se a torto o a ragione, dà l’idea di uno che sta per esaurire la pazienza. Aspetta un cenno esplicito da Postiglione, vuole incontrarlo di persona, pur sapendo del grave momento di difficoltà che sta vivendo il patron rossoblu. L’imprenditore friulano non vede di buon occhio l’attuale andazzo di una trattativa che stenta a decollare. Vuole un contatto diretto, faccia a faccia, con Postiglione. “Voglio avere il piacere di conoscerlo - ci spiega - voglio che davanti ad un caffè mi dica che vuole vendere il Potenza, da quel momento possono entrare in gioco tutti i consulenti di questo mondo, sia i miei che i suoi”. E’ il ragionamento di un friulano rigido, quadrato. Per lui il mancato incontro de visu è un particolare assai importante, “una banalità che però sta facendo diventare tutto talmente difficile”. Il ragionamento di Visentin non è contorto, dal suo punto di vista. “Una trattativa per vendere eventualmente la mia azienda di Monfalcone - ci spiega al telefono - non la intavolerei certo a Palermo, per quanto mi riguarda parliamo di una società che ha sede a Potenza, quindi la trattativa si deve svolgere nel capoluogo lucano”. Poi però corregge il tiro, convintissimo solo di non voler mettere piede a Salerno: “se Postiglione è d’accordo a questo punto potremmo incontrarci anche a Roma, risparmierei metà strada, ma il suo indirizzarmi a vari consulenti non fa altro che complicare le cose”. Quel che apprendiamo, in ogni caso, è che Visentin ha letto quanto riportato sull’edizione di ieri del nostro giornale. Il Potenza, ad oggi, costa circa 260mila euro al mese. “Credo che bisognerebbe essere soltanto grati a chi dimostra seriamente di volersi sob-
Verso la sfida del Giglio
Resta a casa solo Lolaico E’ PARTITA ieri ad ora di pranzo la comitiva rossoblu, che ha pernottato a Porto Recanati, sulla riviera marchigiana. Spazio anche ad un minimo di scaramanzia, perchè l’albergo prescelto è lo stesso utilizzato per la tappa intermedia nella positiva trasferta di Ferrara. Rifinitura in programma stamattina allo stadio di Osimo, prima di risalire sul pullman diretto in Emilia. Domenica dopo la partita trasferimento immediato a Peschiera del Garda, dove verrà preparata la gara di Coppa contro il Verona (mercoledi’ alle 14.30). Venti i convocati: ai diciotto in distinta contro il Foggia si sono aggiunti anche Vanacore e Smith, che sicuramente torneranno utili nei tre impegni ravvicinati (compreso quello di Cava). Peppe Lolaico è da ritenersi l’unico indisponibile. Continuiamo a credere che si vada verso una conferma dell’undici sceso in campo nelle ultime due giornate. Rifinitura decisiva stamani anche per Loris Dominissini, tecnico della Reggiana. Appare certo il recupero di Temelin, affiancato in attacco da un Paolo Rossi dato in ottime condizioni di forma. Modulo 4-3-1-2 per i granata, che devono definire soltanto l’assetto difensivo. Simone Visentin alza la voce: «Postiglione venga allo scoperto e mi faccia capire se vuole vendere»
barcare un onere del genere, Postiglione un prezzo non me l’ha mai fatto ma leggendo varie cifre bisogna ricordarsi di una cosa: la Triestina, in B, è stata acquistata per quattro milioni di euro”. Parametro, da quel che sottintende il costruttore di Monfalcone,
su cui regolarsi per una valutazione congrua di una società di Prima Divisione che naviga in cattive acque. Ancora Visentin: “per me si tratta di una normale cessione d’azienda, possono bastare anche due o tre giorni per portarla a com-
Il centravanti della Reggiana, Paolo Rossi, sta onorando il passato del suo omonimo
pimento se c’è forte volontà in tal senso”. Ne prendiamo atto. Discorsi lineari finchè si vuole, ma fino al momento in cui Postiglione materialmente non fa un prezzo tutto resta abbastanza campato in aria. Concordiamo sulla necessità effettiva di vedersi tra i
due soggetti, meno sul presunto obbligo di farlo a Potenza. Resta confermato il contatto telefonico, previsto per lunedi’, tra Visentin, l’avvocato Simone Labonia e il commercialista Esposito. Magari qualcosa potrebbe comunque sbloccarsi.
Mai come in questo caso, però, dalla dialettica su cui abbiamo fatto luce emerge la sensazione che si tratta di un’operazione difficilissima. Lo sosteniamo sin dai primi approcci, non certo come profeti di sventura. Pietro Scognamiglio
Seconda La vigilia della sfida Melfi-Vibonese è piena di dubbi per Rodolfi
IN BREVE
Chiaria ha smaltito la febbre: ci sarà
Fragiello a Como
MAI COME IN QUESTA vigilia sono tanti i dubbi di Rodolfi. Partiamo da Chiaria. Il bomber gialloverde ha quasi del tutto smaltito la febbre. Gli è rimasta qualche decimo, ma le speranze che oggi svolga la rifinitura e che alla fine possa essere disponibile per il match con la Vibonese, sono in netto rialzo. Si cercherà in tutti i modi di recuperarlo, logicamente evitando che possa andare incontro a pericolose ricadute. Ovviamente lo schieramento anti - Vibonese, ruota intorno alla possibilità che il capocannoniere del campionato, possa essere del match. Se Chiaria dovesse farcela, allora Antonio Laporta verrebbe riproposto come esterno alto a sinistra, nel contesto del consueto centrocampo, composto da Lo Iacono a destra ed El kamch e Mitra centrali. Se Chiaria, malauguratamente, desse forfait, allora La Porta fa-
rebbe coppia con Arcamone in avanti, con ballottaggio a sinistra tra Pellecchia e D'Andria. Esiste anche una terza ipotesi che riguarda il baby Viola, apparso particolarmente in palla negli ultimi allenamenti. Anche in difesa c'è un nodo da sciogliere. Riguarda il ruolo di laterale a destra. In corsa per una maglia da titolare Arvia e Rogato. Quest'ultimo dopo aver scontato i due turni di squalifica, si ripresenta sempre molto motivato ed animato dalla volontà di riprendersi il posto da titolare. Ma non sarà semplice scalzare Arvia che ha ben giocato nelle ultime due gare e che vuole riconfermarsi. Un bel dilemma di non facile risoluzione per Rodolfi, che non si fida della Vibonese. " Non lo dico tanto per dire, rimarca il tecnico emiliano. La gara con la Vibonese è la più difficile di quelle giocate finora. Innanzitut-
to perchè loro saranno determinatissimi nel cercare un risultato positivo, non avendo nulla da perdere. Poi perché non esistono gare semplici e per di più in queste condizioni. E' prevista pioggia e dunque le possibilità che si giochi su di un campo pesante, sono molto alte. Di certo una situazione che non agevola chi come noi dovrà impostare la partita e creare gioco". Il Melfi vuole proseguire nella striscia vincente casalinga che dura da ben quattro partite. Un successo lancerebbe ulteriormente i gialloverdi verso posizioni di classifica ancor più invidiabili. Il tutto alla vigilia del confronto con la Cisco Roma, nel suggestivo scenario del Flaminio. Prima però occorre battere la Vibonese. Per farlo servirà il miglior Melfi, senza distrazioni e cali di concentrazione. Emilio Fidanzio
CALCIO GIOVANILE: NEL WEEK END SI GIOCA L’OTTAVA GIORNATA
Il Como ha reso noto che è stato raggiunto l’accordo con il centravanti Gennaro Fragiello, classe 1984, proveniente dalla Salernitana. La punta già da ieri pomeriggio si è allenato con i ragazzi di mister Brevi.
Daspo per Taranto-Potenza NEL CORSO dell’incontro di calcio Taranto-Potenza del 25 ottobre scorso ha mostrato ai poliziotti in servizio allo stadio 'Erasmo Iacovonè una maglietta gravemente offensiva nei confronti delle forze di polizia e poi ha oltraggiato gli agenti intervenuti per identificarlo, creando così motivo di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per questo un tifoso del Taranto è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. Nei suoi confronti è stato applicato il divieto di accesso negli impianti sportivi (Daspo) per un periodo di due anni.
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Sport 37
Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Big match col Pianura. E’ una prova concreta per le ambizioni stagionali
Matera pensa al vertice Prezzi popolari per la Coppa di mercoledì: solo 1 e 5 euro MATERA - Dopo quasi tre settimane di assenza, la formazione di mister Giusto ritorna a giocare al XXI Settembre - Franco Salerno. L'undici materano domani pomeriggio ospiterà il forte team del Pianura; una gara sicuramente da tripla visto che vedrà impegnate da un lato il Matera che domenica scorsa ha confermato la sua ottima condizione lontano dalle mura amiche conquistando a Bacoli la quarta vittoria in trasferta (un'affermazione che ha regalato ai materani il diciannovesimo punto confermando il quinto posto), e dall'altro il Pianura che ha venti lunghezze e che è reduce da ben cinque vittorie consecutive (Pisticci, Francavilla Fontana, Forza e Coraggio, Casarano e Angri). Un filotto di risultati che ha cancellato, a suon di gol e di punti, l'inizio di stagione non di certo esaltante che ha regalato ai ragazzi di mister Gargiulo solamente cinque punti in sei gare. “Matera - Pianura sarà sicuramente il big-match della dodicesima giornata - ha affermato il team manager, Bruno Loperfido. Il Pianura è reduce da cinque vittorie consecutive,noiinveceda unottimoperiododi forma e di risultati per questa ragione si giocherà un match alla pari tra due ottime formazioni. Messi da parte i risultati non certo esaltanti raccolti nelle prime giornate - ha continuato Loperfido - il Pianura ha infilato unaserie di risultatiutili consecu-
NOTIZIE IN BREVE
Genghi del Matera
Il film Intercampus presentato a Matera
Palumbo out: è sicuro De Luca probabile stop IL PIANURA chiude con la rifinitura di questa mattina la preparazione in vista della trasferta di Matera. Oltre a Celiento e Pirone, il tecnico Gargiulo dovrà fare a meno anche del difensore Palumbo che ha riportato uno stiramento del collaterale e dovrà stare fermo circa un mese. Resta in dubbio anche la presenza dell´ex scafatese De Luca che sta recuperando dalla tenosinovite al piede anche se non è ancora al top della condizione. Solo l’allenamento odierno stabilirà se l´attaccante napoletano potrà far parte della sfida di cartello della dodicesima giornata della Serie D
E’ STATO PRESENTATO in esclusiva a Matera il filmdocumentario “InterCampus. Petites Historias Das Crianças”, regia di Gabriele Salvatores, Guido Lazzarini e Fabio Scamoni. Il film-documentario si traduce in un viaggio nel mondo di InterCampus, progetto che coinvolge 10mila bambini nel mondo sin dal 1997 e che è presente anche nella città dei Sassi ormai da un decennio grazie alla A.C. Matheola (società affiliata F.C. Matera). Obiettivo di “InterCampus. Petites Historias Das Crianças”, la cui durata è stata di 90 minuti, è quello di cercare di trasmettere la vita all'interno delle varie realtà mondiali InterCampus, ricca di sensazioni, sentimenti e storie di piccola quotidianità ma di grande riscatto. Attraverso i volti dei bambini si raccontano pertanto le storie di vita, spaziando da Rio de Janeiro a Sarajevo, dall'Iran alla Romania fino al Camerun, al Giappone ed alla Cina.
tivi che hanno portato la formazione di Gargiulo al quarto posto”. Qual è il punto di forza del Pianura? C'è un reparto da temere? “Il team campano ha un reparto avanzato molto forte e spregiudicato che si basa sulle prestazioni del trio Manzo, Del Sorbo eSibilli. Oltre al reparto offensivo, da non sottovalutare anche la solidità della difesa e del centrocampo, quindi è inutile na-
PIANURA IN EMERGENZA
scondere che il Pianura (che è composto al 90% da giocatori napoletani) è una formazione forte e competitiva come del resto il Matera”. Dopo le belle prestazioni sfoderate nelle ultime giornate, sia in casa che fuori, il pubblico materano attende una nuova ed entusiasmante prova da parte dei biancazzurri. “Certo, una vittoria contro un team di rango come è il Pianura ac-
crescerebbe nei ragazzi la consapevolezza nei propri mezzi. I tre punti servirebbero molto per la classifica, tanto per il morale. Vorrei concludere facendo un appello ai tifosi: spero vengano in massa allo stadio per incitare il Matera che ha bisogno del calore del proprio pubblico. I risultati quest'anno stanno arrivando, dunque, i giocatori meritano di essere incitati sempre ed in ogni gara”.
COPPA ITALIA - In occasione della gara di coppa Italia di mercoledì 11 novembre allo stadio “XXI Settembre - Franco Salerno”, valida per gli ottavi di finale contro il Campobasso, la società materana ha reso noto i prezzi dei ticket d'ingresso: 1 euro per accedere alla gradinata, alla tribuna laterale e al settore ospiti, 5 euro per la tribuna numerata. Lorenzo Tortorelli
VERSO IL DERBY DEL MICHETTI
Pisticci, Valente ha qualche dubbio per via dell’influenza che non passa
Di Maria out per un mese Per la sfida la società ha indetto la giornata gialloble RESTANO I DUBBI sulla formazione che il Pisticci potrà schierare nel derby casalingo con il Francavilla sul Sinni. Al momento, infatti, non è ancora possibile avere un quadro preciso delle disponibilità per via dell'influenza che ha colpito buona parte della rosa. Tendenzialmente, però, pare che il peggio sia passato e che rispetto a domenica scorsa la situazione sia destinata a migliorare. Anche integralmente, nella migliore delle ipotesi. Non sarà sicuramente della partita Vincenzo Di Maria. Il difensore centrale, al terzo anno in gialloble, si è infortunato a Mugnano ed è dovuto uscire in barella. Visitato due giorni fa dal presidente-dottore Donato Panetta gli è stata diagnosticataunaforte distorsioneallacavigliasinistra. Dovrà star fermo circa un mese. La caviglia al momento resta gonfia e non è possibile effettuare la risonanza magnetica che sarà fatta appena possibile, allo scopo di valutare l'eventuale interes-
samento dei legamenti. “Tocca fermarsi per circa un mese - ha detto Di Maria -. Osserverò una settimana diassoluto riposo,poiinizierò unpercorso che dovrà portarmi al recupero. Mi dispiace non poter giocare il derby perché ci tenevo particolarmente. Ma soprattutto dispiace non poter essere con i compagni in questo momento delicato per noi. Vedròla garadallatribuna,anche seperme sarà una sofferenza ulteriore”. Il Pisticci ha collezionato un solo punto nelle ultime sei gare e la squadra sta risentendo di questa situazione. “Abbiamo parlato tanto in settimana - continua Di Maria - e ci siamo detti di rimanere tranquilli. Non ci arrendiamo alle prime difficoltà. Sapevamo che sarebbe stato un campionato duro, ma siamo consapevoli delle nostre potenzialità. La squadra è giovane, ha dei limiti, ma ha anche delle qualità. Forse ci manca un po' di esperienza, ma quella si acquista con il tempo.
Bisogna essere pazienti e ripartire con fiducia. La società ci ha mostrato la sua vicinanza.Abbiamo discussoserenamente com'è giusto che sia soprattutto a margine di un periodo difficile, in cui i risultati non arrivano”. Sulla disfatta di Mugnano Di Maria ha un'idea precisa: “fino a quando abbiamo subito il primo gol non stavamo giocando male. Poi, però, incassato l'1-0, qualcosa si è rotto. E' come se per noi la partita fosse finita in quel momento”. In occasione del derby la società ha indetto la giornata gialloble. Gli abbonati sono esenti, come precisato ad inizio stagione, e quindi non pagheranno alcun biglietto. Solo che vengono eliminati i ridotti per alcune categorie come i pensionati, i ragazzi di oltre 14 anni e le donne. E' previsto un biglietto unico per tutti alla cifra di 10 euro, tranne che per i giovanissimi fino ai 14 anni. Roberto D’Alessandro
Il difensore Di Maria starà fuori per un mese
JUNIORES D NONA GIORNATA
Gruppo carico al punto giusto e si spera in tanti tifosi al seguito dei rossoblù
Matera falcidiato a Grottaglie
Il ds Nicolao esalta il Francavilla
IL CAMPIONATO nazionale Juniores è giunto alla nona giornata. Questo pomeriggio i biancazzurri del Matera saranno ospitati dall'Ars Et Labor Grottaglie. Per l'undici allenato da Danza la gara con la compagine tarantina si annuncia impegnativa considerate le tante assenze dovute ad una raffica di squalifiche piovute in casa materana dopo il match con il Francavilla Fontana. Il giudice sportivo ha, infatti, appiedato per due turni il tecnico Danza, ha squalificato fino al 31 gennaio 2010 il giocatore Paolo Giasi perché: “espulso per doppia ammonizione - si legge nella comunicazione ufficiale della Lega -, dall'esterno del terreno di gioco teneva un comportamento offensivo e minaccioso nei confronti di un assistente arbitrale e sputava contro lo stesso, attingendolo in testa e alle spalle”. Squalificato per tre turni anche Angelo Cerabona “per aver colpito volontariamente - continua la comunicazione della Lega - con una testata al volto un calciatore avversario”. Non sarà della gara anche Vincenzo Costantino che è stato fermato per un turno. E' stato, invece, inibito a svolgere ogni attività per quattro gare effettive il dirigente Clemente Galante. Per la società materana la ciliegina sulla torta è stata la multa di 1.400 euro “perché propri sostenitori, dopo avere forzato la rete di recinzione, tenuto comportamento offensivo e minaccioso all'indirizzo della terna arbitrale - si evince dalla comunicazione della Lega - e per avere lanciato numerosi sputi che attingevano alle spalle gli ufficiali di gara”. Dunque a Grottaglie sarà di scena un Matera decimato, ma probabilmente ancora più determinato a fare risultato per riprendere la marcia in vetta alla classifica. Per quanto riguarda il Pisticci, ha in calendario il match esterno contro il Francavilla Calcio, mentre il Francavilla sul Sinni giocherà sul campo dell'Hinterregio. l.t.
FRANCAVILLA – Un derby importante dal sapore particolare. Così si presenta la gara in programma domani pomeriggio allo stadio “Michetti” di Pisticci. Un match che si presenta come una vera e propria sfida tra due squadre in cerca della loro posizione in campionato. Di questo importante appuntamento, ne abbiamo parlato con il direttore sportivo dei sinnici Nicolino Nicolao: «Sicuramente domani a Pisticci – spiega il ds – ci aspetta un match difficile. Sappiamo bene che i derby hanno storia a sé, ma in questo caso c’è anche la voglia del Pisticci di uscire fuori da un periodo negativo». Il Pisticci ricordiamolo, è in un periodo davvero difficile dal punto di vista dei risultati, visto che nelle ultime sei gare ha preso un solo punto. Una situazione abbastanza delicata quindi, ma il Francavilla di certo non andrà lì a limitare i danni. «Il Pisticci – continua il ds –
farà la partita della vita, perché ormai non può più perdere altro terreno, la sua classifica non glielo permette. Per questo credo che la gara sarà davvero impegnativa. Ho parlato in questi giorni con il nostro capitano Genny Del Prete ed ha detto che vede tutto il gruppo molto carico e voglioso di portare a casa questo derby». Sinnici che sono in una forma smagliante in questo inizio di campionato. Forma che gli permette di frequentare le zone alte della classifica, come non gli è mai capitato in questi anni. È tutto questo è frutto della organizzazione societaria, che in questi anni è stata di esempio, su tutti i campi interregionali. «Come in tutte le partite – continua Nicolao – a decretare il vincitore sarà il campo, alla fine dei novanta minuti sapremo se essere felici o meno. Io mi aspetto che i ragazzi giochino come stanno facendo ultimamente, dove oltre a mostra-
re una condizione atletica eccellente, stanno facendo vedere anche un buon calcio». In questo campionato, la formazione di mister Lazic, ha davvero messo in primo piano la voglia di lottare su tutti i campi, senza nessuna paura, cosa che forse negli anni precedenti un po’ esisteva. Questo naturalmente, va dato atto al tecnico, che dal primo all’ultimo minuto di gara sprona i suoi ragazzi in maniera esemplare. Ora a Pisticci, bisogna dimostrare cosa questi ragazzi sono capaci di fare. Un aiuto serve anche da parte della tifoseria rossoblu, che quando chiamata all’appello risponde sempre, come accadde l’anno scorso a Matera. «Una mano ci serve anche dai nostri tifosi, con la speranza che ci raggiungano numerosi, per incitare la squadra. Il loro apporto – termina il direttore sportivo Nicolao – serve tantissimo ai ragazzi». Claudio Sole
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38 Sport
Eccellenza nona giornata
Promozione nona giornata
Ricigliano rischia Vultur a Viggiano
Pietragalla cerca subito il riscatto
tre ad Avigliano sarà di scena il Borussia Pleiade. In quest'ultimo incontro, i granata dovranno fare particolarmente attenzione perché occupano il terzo gradino del podio, ma partendo dal fondo. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Vito Nicola Colonna (Irsinese), Donato Pariilli (Ricigliano), Biagio Cicchelli (Viggiano), Raffaele Martone (Vultur Rionero), Francesco Valente (Atella Monticchio), Davide Fringuello (Picerno): 1 giornata Donato Pavese
LA NONA giornata del campionato di Promozione non propone match di cartello nella parte alta della classifica. Domani pomeriggio, alle ore 14.30, le due capolista della cadetteria lucana (Moliterno e Miglionico) e tutte le altre squadre di Promozione daranno vita ad una bella domenica calcistica. Con la nostra rassegna di presentazione, partiamo dalle zone nobili della classifica. Il Miglionico di coach Paterino, dopo il buon punto acquisito in casa della Soccer Lagonegro, affronterà in casa una Santarcangiolese in salute
DOPO LA prima “mazzata” stagionale e domiciliare di domenica scorsa, la regina di Eccellenza, Ricigliano, dovrà prontamente rialzare la testa per proseguire la sua cavalcata sul tetto della graduatoria. La corazzata di mister Dente è attesa da una trasferta delicata in quel di Policoro, control'agguerrito undicidi misterLabriola. Gliionici, infatti, sono moralmente carichi per la conquista, in settimana, della semifinale di Coppa Italia. Il nono turno del massimo torneo regionale è in programma interamente domani pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, e proporrà altre sfide davvero interessanti. Il Fortis Murgia di Squicciarini (secondo della classe) giocherà in esterna sul terreno di gioco del Picerno. A domicilio, la squadra cara a mister Caivano, non è mai incappata in batoste, conquistando due successi ed altrettanti pareggi. Fin troppo facile, invece, si presenta il compito del Ruggiero Valdiano, impegnato nella facile trasferta di Ferrandina. La formazione salernitana potrebbe “vedere” addirittura la vetta della classifica mercoledì prossimo. Infatti, dopo aver sfidato il Ferrandina, la squadra di Masullo, dopo tre giorni, farà visita all'Avigliano per disputare il match di recupero. La zona-podio dell'Eccellenza lucana comprende anche squadre del calibro di Angelo Crisotfaro Oppido ed Atella Monticchio. Gli oppidesi giocheranno tra le mura amiche contro la temibile Murese che, pian pianino, sta risalendo la graduatoria. L'Atella Monticchio, invece, farà gli onori di casa alla “cenerentola” Irsinese. Pertanto, dovrebbero facilmente conquistare i tre punti in palio sia il Ruggiero Valdiano che l'Atella Monticchio di D'Urso. Qualche gradino più in basso troviamo il Viggiano e la Vultur Rionero, appaiati a tredici punti in classifica. Domani pomeriggio sarà scontro-verità: valdagrini e vulturini si affronteranno a viso aperto nella “cittadina del petrolio”. Nella parte bassa della graduatoria, sarà derby vero tra Real Tolve e Genzano Banzi, men-
Dente (Ricigliano)
D’Ascanio (Grottole)
CALCIO REGIONALE Terza, La Fiasca pronta I numeri della Figc lucana OPPIDO LUCANO - Mentre nel campionato di Eccellenza siamo ormai giunti alla nona giornata di campionato, in Terza Categoria tutto inizierà domani. La Fiasca di Oppido Lucano quest'anno è stata nel girone C con Avis Sasso di Castalda, Brindisi di Montagna, Campomaggiore, Carto et Vellus, Castellaro, Polisportiva Tolve, Real Anzi, Savoia “B” e Sporting Calvello. Domani mattina, ore 11, esordio stagionale sul sintetico di Oppido Lucano con il Castellaro. Al comunale, finalmente inizierà questo tanto atteso campionato 2009/2010 di Terza Categoria. A differenza della scorsa stagione saranno quattro gironi da dieci squadre ciascuno, tranne in girone A che vede 12 squadre allo start, e quindi perlomeno diciotto incontri tra gare casalinghe e quelle in trasferta. Dopo un'estate travagliata, La Fiasca si è regolarmente iscritta anche quest'anno e per voce del Presidente Palumbo “Dopo tante difficoltà, speriamo che questa sia la stagione del riscatto. L'idea è quella di andarci a riprendere subito la seconda categoria che non meritavamo di lasciare.” Pensiero corto ma conciso. Ora le risposte le darà solo il terreno di gioco. Da domani si inizia a fare sul serio e nonostante un preparazione atletica a singhiozzo i giallo rossi oppidesi cercheranno come sempre di dare il massimo e riconquistare la seconda categoria persa malamente la passata stagione. Per La Fiasca, dopo il titolo conquistato in terza categoria nella stagione '96/'97 e quello in seconda nel '02/'03, le speranze sono quello di trovare il tris in questa delicata stagione. Le premesse ci sono tutte: nel campionato di seconda categoria '02/'03 La Fiasca si impose dopo una stagione combattuta da La Fiasca, Juve Andromea Tolve e Serafica Calvello; quest'anno, per ironia della sorte, nello stesso girone ci saranno La Fiasca, la neonata Polisportiva Tolve e due squadre di Calvello. Saranno pure e semplici coincidenze ma La Fiasca ha voglia di vincere e trovare il riscatto dopo annate difficili e travagliate. Rocco De Rosa
LA FIGC lucana ha presentato la stagione agonistica regionale, alla presenza del presidente Piero Rinaldi e dei delegati provinciali di Potenza e Matera Antonio De Bonis e Giuseppe Comanda. I tre responsabili hanno rimarcato la crescita del movimento, nonostante fattori avversi di natura economica, vedi la presenza dei canali Sky e degli effetti congiunturalidel sistemaimpresa inItaliache inBasilicata fannosentire effetti pesanti. La riduzione di squadre, passate da 309 a 295 non rappresenta un fattore di crisi, anzi le società sono passate da 228 a 233, un incremento davvero importante per la nostra regione. La conferenza stampa è servita per fare il punto della situazione nel calcio lucano, ivi compresi i tornei juniores, allievi, esordienti, pulcini e piccoli amici. Tornei che fanno registrare netti segnali di miglioramento, grazie agli sforzi profusi dagli appassionati dirigenti calcistici regionali, ma anche dalla passione per il calcio che spinge i giovani ad avvicinarsi alla disciplina sportiva, facendone veicolo di socializzazione. La situazione generale, pur in un quadro estremamente complicato consente agli operatori calcistici di tirare un sospiro di sollievo. L'inizio dei tornei di Eccellenza e Promozione e quello dei tornei di terza categoria che scattano in questo fine settimana sono i punti di forza di un comitato che ha avviato iniziative importanti, vedi la presentazione di un libro, nell'ambito della manifestazione Amici-Infanzia, grazie al coinvolgimento delle scuole elementaridiMelfi ediunistitutobrasilianoe diunalmanacco dove saranno fornite le foto dei calciatori, stile album Panini. Matera ospita il corso per allenatori di calcio a cinque, grazie alla presenza del Ct Roberto Menichelli. Rinaldi ha annunciato l'organizzazione di un torneo per amatori nel 2010 che potrebbe avere carattere internazionale, viste le peculiarità territoriali della nostra regione. Sia De Bonis che Comanda hanno sottolineato la crescita del movimento. A Potenza dalla stagione 2008/2009 si è passati 38 a 46 squadre, a Matera da 3 a 5. Matera e Potenza fanno registrare un aumento del 30% delle squadre rispetto alla passata stagione. Anche sul piano economico il calcio lucano fa registrare segnali di crescita, questo grazie all'azione profusa da Rinaldi e dai suoi stretti collaboratori nell'ambito del calcio regionale. f.menonna@luedi.it
e, soprattutto, reduce da tre affermazioni consecutive, grazie all'efficace cura del nuovo mister Chiappetta. L'incontro è in programma sul campo di “La Martella” a Matera. L'altra leader del campionato, ovvero il Moliterno, si recherà a Nova Siri Marina per affrontare la matricola Rotondella. Il team valdagrino di Vignati vanta la difesa meno perforata dell'intera Promozione (appena tre gol subiti). Dall'altra parte, gli ionici di Martino, finora, hanno vinto soltanto un incontro e dovranno dare tutto contro la capolista per risollevarsi in graduatoria. A ruota, il Pietragalla avrà una grossa chance per riprendersi il primato sfidando, a domicilio, il Balvano, che in trasferta è vulnerabile. Il Grottole sarà di scena a Montescaglioso. I montesi, in casa, non hanno mai vinto e sperano di farlo proprio contro una big del torneo. Privo di due pedine importanti per squalifica (Santangelo e Vincenzo Sabia), il Bar La Notte Pignola dovrà assolutamente centrare il successo contro il Lagopesole per ritornare nell'olimpo della cadetteria di Basilicata. Il confronto è in programma a Rifreddo di Pignola. Sta riprendendo quota il Real Irsina che riceverà la visita di un Bella disastroso: è il peggior attacco e la peggior difesa di Promozione assieme all'Atletico Scanzano. Sul campo “Gaetano Scirea” di Matera, il Varisius avrà bisogno dei tre punti al cospetto della Soccer Lagonegro. Infine, l'Atletico Scanzano proverà a vincere, per la prima volta, contro il Pescopagano. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Lorenzo Falcone (Balvano), Giuseppe Consoli (Soccer Lagonegro), Nicola Volpe (Varisius Matera): 2 giornate; Fedele D'Aria (Grottole), Walter Alfonso (Pietragalla), Gerardo Grasso (Balvano), Vincenzo Sabia (Bar La Notte Pignola), Giovanni Santangelo (Bar La Notte Pignola), Donato Mecca (Lagopesole), Tony Borreca (Soccer Lagonegro), Antonio Mastroianni (Soccer Lagonegro): 1 giornata.
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Sport 39
Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Francesco Montemurro, tecnico del Soverato, ritorna al PalaSassi dopo circa 20 anni
B1 Donne Il tecnico delle calabresi: «Ritrovo questo parquet dopo quasi 20 anni»
Master, sfida al passato Al PalaSassi arriva il Soverato del materano doc Montemurro MATERA - Ancora un big match, è non sarà l'ultimo per la Master Group di coach D'Onghia. Al Palasassi, le temibili calabresi del Soverato, allenate dal coach materano Ciccio Montemurro. Il Soverato è indicata come la principale candidata per la vittoria finale di questo campionato, vista la qualità del roster che può schierare Montemurro. In ritardo di un punto, nei confronti delle materane, le calabresi hanno trovato un difficile inizio, con prestazioni non all'altezza del loro potenziale. Contro il Soverato, ci aspettiamo una Master, che partita dopo partita, sta migliorando in qualità di gioco, in orgoglio, è quella volontà, di voler concludere positivamente gli incontri. Le atlete materane, stanno uscendo fuorisorprendendo tutti. Da tenere in debita considerazione, che il calendario per le materane non è stato magnanimo, come una neo promossa, ha dovuto incontrare le migliori formazioni nelle prime giornate. La Master non ha deluso, anzi hameravigliato, unavittoria permette di affrontare la prossima gara, con una certa tranquillità, portando una pressione non indifferente al Mercato San Severino. Del Soverato conosciamo poco, ma moltobene il coach,per la sua competenza nel volley. Con Ciccio Montemurro, parliamo della sua squadra e del suo momentaneo ritorno sul parquet del Palasassi. Un ritorno a casa da avversario. Quanti ricordi in questo Palasassi. «Tantissime , tante emozioni, sono passati quasi 20 anni, ho calcato quel parquet con laCalia Matera, tante bellissime vittorie, bei momenti per me e per tutto il pubblico materano». Parliamo del Soverato. La tua squadra è la favorita a vincere il campionato, concordi. «Insomma, avere un buon roster vuol dire poco. Sicuramente abbiamo un buon organico rispetto ad altre formazioni, il nostroè il piùcompleto, poi solo il campo potrà dirlo. Per ora Matera sta facendo molto bene, noi stiamo ancora cercando le migliori condizioni, sia tecniche che fisiche, ma anche tattiche, siamo sulla buona strada.Non èuna par-
B1 Donne Insidiosa trasferta in quel di Scafati per il Potenza capolista
«Imponiamo il nostro gioco» Gagliardi mostra la strada del successo alla Lore Lei Pallandia Melfi verso il torneo Under 16 Uomini La Romanò (Videouno)
tita facile perché Matera sta giocando molto bene, è c'è molto entusiasmo. Noi possiamo cominciare a dire la nostra, ormai siamo alla 4 giornata e dobbiamo capire il nostro livello. Abbiamo stentato, giocato al disotto le nostre possibilità, contiamo di trovarlo al più presto, ci siamo preparati bene per la partita, noi non vogliamo sfigurare, vogliamo dimostrare tutto il nostro valore, se siamo più bravi del Matera solo il campo può dirlo». La testa della classifica recita Mercato San Severino, Lore Lei e Master Group. Quale delle tre, potrà arrivare fino in fondo. «In questo momento è presto a dirlo, ma tra le tre, ci metto il Matera e Potenza, indietro Mercato, ma è tutto da valutare sono tre organici di buon livello, si potrà capire dopo gli scontri diretti. Il Matera è avvantaggiata perché ha affrontato due scontri diretti, uno in casa e uno fuori vincendoli, è non è da poco, così è già più avanti al Mercato San Severino. Il Potenza è una squadra molto quadrata, con pochi punti deboli, ma la valuteremo in incontri più competitivi. Noi, da oggi cominceremo a capire di che livello siamo fatti, anche se la partita non è determinanate ai fini del campionato». Ora mancal'urlodei tifosiinquel palazzetto che ha sempre dato quella grande spinta che è servita per la vittoria. Appuntamento questa sera alle ore 18,30 al Palasassi. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Nino Gagliardi e accanto la Lore Lei in azione
RITORNO al “Campioni d'Italia” di Scafati, dopo il corroborante tris di successi infilato in questo avvio di stagione, per la Lore Lei Avis Potenza. A poco più di un mese dall'ultima sfida di Coppa - che vide Masino e compagne imporsi per 3-1 sul campo delle salernitane - le squadre allenate da Nino Gagliardi e Peppe Nica si affrontano ancora. In una sfida che mette in ballo punti già piuttosto pesanti: sia per le ambizioni di mantenere la testa della classifica delle rossoblù potentine - che visto il calendario favorevole, almeno fino al match casalingo con il Latina, possono addirittura pensare al filotto di successi nelle prime sei giornate - sia per il tentativo di risalire la china di Sollo, Riontino e socie. Frenate per la verità, nei primi turni, dal fatto di aver già dovuto incrociare (per di più in trasferta) due delle corazzate del girone: Latina e Mercato San Severino, con l'intermezzo non da meno della sfida (risolta a domicilio per 3-1) con la matricola terribile Trani. «A Scafati dovremo imporre il nostro gioco da subito, come abbiamo fatto contro la Orlandina Messina. Se permetteremo alle nostre avversarie di prendere fiducia rischiamo di complicarci la vita perchè di fronte avremo una formazione ostica e ben
messa in campo dal coach Nica». Così Nino Gagliardi presenta le insidie che potrebbero attendere, stasera dalle 18 in terra campana, la Lore Lei. Problemi in casa rossoblù per quanto riguarda l'organico. In settimana l'infortunio alla caviglia di Claudia Pagano ha destato non poche preoccupazioni al tecnico barese. «Un brutto contrattempo che ci priva di qualche schema. La forza del gruppo, però, è anche quella di sapersi adattare agli imprevisti che nell'arco di un campionato possono capitare». La prima parte del campionato, inutile nasconderlo, potrebbe offrire una ghiotta opportunità, a Masino e socie, di allungare il passo in classifica, in vista degli scontri più impegnativi a partire dal settimo turno, in casa, contro il Latina. «In effetti - dice Gagliardi - sulla carta questo inizio potrebbe agevolarci anche se poi sarà il campo, come sempre, a fornire le risposte reali. In questo torneo non mi fido di nessuno perché il livello è molto alto ed equilibrato. Pongo un divieto assoluto su eventuali cali di tensione che risulterebbero devastanti per il nostro cammino». lu.ca.
MELFI - A fine novembre parte l'Under 16 maschile di Pallavolo e la società melfitana, Pallandia volley Melfi ci sarà. Il campionato inizia il 29 novembre, ai nastri di partenza un organico di 6 società: Pallandia volley melfi, Virtus Potenza, Lauria con due squadre, Lagonegro e Matera. L'unica e sola società la Pallandia Melfi a rappresentare il vulture-melfese con una squadra maschile composta da ben 10 atleti tutti di melfi con Mairro, Russo, Urbano, Serini ,i gemelli Imbriani, Calabrese, Di Benedetto, Rizzitello e Castellano. Questi ragazzi si stanno preparando alla grande nella palestra comunale di Melfi. Il tecnico Urbino molto fiducioso di questi ragazzi, afferma: “innanzitutto sono dei bravi ragazzi, poi alcuni tecnicamente alla portata del campionato. Purtroppo nella zona non ci sono società che hanno squadre maschili e quindi siamo costretti ad andare fuori regione per poter disputare qualche partita amichevole. Negli allenamenti per problemi di orari i ragazzi sono costretti a lavorare con la squadra femminile che parteciperà alla prima divisione. Resto comunque fiducioso perchè questa squadra che da tre anni costantemente frequenta e lavora in palestra. Qualcuno parlerà anche della nostra squadra”. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
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40 Sport
B2 Donne Coach Telesca lancia la sfida per la trasferta a Molfetta
«Giocoleria, proviamoci» Potentine in cerca di riscatto dopo lo stop con il San Pietro TRASFERTA insidiosa quella che attende la Giocoleria in terra di Puglia. Stasera, con inizio alle 19, Avena e compagne scendono in campo al Palasport “Poli” di Molfetta per lanciare la sfida a quell’Azzurra Volley che si candida con prepotenza a un ruolo di protagonista. «Vogliamo provarci — sottolinea Massimo Telesca, allenatore dell’Asci — con tutte le nostre forze e con tutte le armi a nostra disposizione». A questo proposito la buona notizia è rappresentata dalla presenza praticamente garantita in campo di Katia Taddei. La giovane centrale, uscita per infortunio nel corso del secondo set della partita con il san Pietro Vernotico di domenica scorsa, accusa solo qualche piccolo fastidio al braccio sinistro. La Giocoleria, quindi, si presenta a Molfetta quasi al gran completo. Peccato solo per l’assenza di Danila Ridolfo. La palleggiatrice venuta dalla De Gasperi stava entrando sempre più in sintonia cone le compagne e Telesca, nelle ultime uscite, le aveva concesso una fiducia crescente, utilizzandola spesso in coppia con Di Lucchio per il doppio cambio. «Purtroppo spiega Telesca — dovremo fare a meno di lei ancora per un po’, ma quantomeno, anche nel suo caso, si tratta di un infortunio non troppo grave. In ogni caso la prestazione con il San Pietro, risultato a parte, ci ha fatto capire che se giochiamo con la giusta intensità possiamo fare bee contro qualunque avversario». E una grande prestazione ci vorrà anche a Molfetta. La formazione guidata da Annagrazia Matera si presenta come un complesso molto forte fisicamente e soprattutto con la grande capacità di distribuire bene il gioco. Questo significa avere pochi punti di riferimento a muro e in difesa, a maggior ragione se si lascia alle pugliesi la possibilità di dettare i tempi del gioco. «Ci toccherà — conferma l’allenatore dell’Asci —imporre il nostro ritmo a partire dalla battuta, come abbiamo fatto per lunghi tratti con il San Pietro. Inoltre dovremo avere molta pazienza in attacco
e dovremo esser bravi a soffrire in difesa: se allungheremo gli scambi, loro potrebbero accusare qualche battuta a vuoto in più». Grande attenzione in battuta, quindi, e in ricezione per permettere a Radkova di variare il gioco per non cadere nelle fauci di un muro che ha nell’ex Matera Tralli una delle maggiori interpreti. D’altronde l’Asci vista in azione domenica scorsa nella sfortunata esibizione casalinga con il San Pietro, ha dimostrato di avere tutte le potenzialità per tenere testa a formazioni sulla carta più titolate. Ci vorrà “solo”la capacità di approcciare nel migliore dei modi alla partita, cosa che non sempre riesce bene in trasferta ad Avena e compagne, e un risultato positivo potrebbe non essere una chimera. Pietro Floris
Sidel, fattore campo da sfruttare al meglio A Lagonegro è di scena il Vibo
Massimo Telesca
C Pronta all’esordio la squadra di Fantasia e Malvasi
Montalbano scopre il volley MONTALBANO JONICO - A.S.D.: non è il nome di un allucinogeno, né l'acronimo di una nuova malattia incurabile o di un virus, che faccia il paio con l'H1N1, che sta mietendo vittime in quest'autunno avanzato. Tutt'altro: si tratta della neonata Associazione Sportiva Dilettantistica, la polisportiva che sta muovendo i primi passi nella città che dette i natali a Francesco Lomonaco. Questo l'organigramma: siede sulla poltrona di massimaa responsabilità Giuseppe Fantasia, coadiuvato e all'occorrenza sostituito dal presidente vicario Antonio Malvasi, che rientra dalla finestra dirigenziale nel campo dello sport, che negli anni settanta e ottanta lo vide applaudito protagonista calcistico nelle vesti di funambolico centrocampista. Offre il suo contributo alla neosocietà il tesoriere Vincenzo Farina. Le attività avviate sono il minivolley (con ragazzi dai 6 ai 12 anni) e la pallavolo femminile, che parteciperà all'imminente campionato di C, che sono affidati alle cure di mister Marco Maiellaro; ed ancora la Scuola calcio, i cui ragazzi sono nelle mani degli istruttori Nicola Lopatriello e Egidio Ingusci, altra gloria calcistica locale, che ha da poco appeso le scarpe da gioco al classico chiodo. I due tecnici hanno un compito delicato: la formazione dei ragazzi non solo in campo
B2
serie
B2 Uomini Tortorella: «E’ l’occasione giusta»
meramente tecnico, ma anche educativo, data l'età delicata dei giovanissimi utenti. La società parteciperà inoltre anche al campionato di serie D di calcio a 5, che andrà ad iniziare sabato 14 prossimo venturo, e l'organico è curato da Lino Anelli. Del team societario sono parte integrante anche Marcello Maffia e Domenico Di Sanzo, che hanno assunto sulle loro giovani spalle l'onere dell'organizzazione di eventi sportivi. Qualcosa si rimette in moto, dunque, in ambito sportivo a Montalbano, dopo lo choc seguito al fallimento dello Sporting, la società di Iacovino, che dopo tredici anni di vita, per le ristrettezze economiche e l'entusiasmo venuto meno in seguito alla bruciante delusione data dalla retrocessione dalla Promozione, ha rinunciato ad iscriversi al campionato di prima categoria, cui avrebbe avuto il diritto di partecipare. Quando nasce una società sportiva, quando dalle ceneri rinasce la pianta dello sport non può che far piacere, perché rappresenta un interesse, una sana attività, che fa crescere la futura generazione e arricchisce culturalmente l'intera comunità. Al nuovo gruppo sportivo non può che andare un sentito 'in bocca al lupo' dal 'Quotidiano'. Antonio Romano sport@luedi.it
Donne Girone G CLASSIFICA
Nicola Tortorella
LAGONEGRO - Ritorna a giocare in casa la Sidel infissi Lagonegro nell'andata della quarta giornata del campionato di pallavolo di serie b2 contro la temibile formazione della Tonno Callipo di Vibo Valenzia. La settimana per la formazione lucana è iniziata con un novità e cioè il ritorno alla base del forte palleggiatore palermitano Nicola Ferro, già in forza tra le fila lagonegresi ad inizio stagione. Per quanto riguarda invece l'altro palleggiatore, infortunatosi nell'ultima giornata a Caltanissetta, il dottore Bergamo ha visitato l'atleta a cui ha dato una settimana di stop. Matteo Vaiana comunque oggi sarà in panchina insieme ai suoi compagni. Proprio oggi infatti la formazione lagonegrese sarà, per la prima volta da quando è iniziata la stagione, al completo sia per quanto riguarda la guida tecnica, con il Mister Scaldaferri, sia nella componete degli atleti.
“Potrebbe essere occasione oggi- ha commentato il team manager Tortorellaper raggiungere un risultato positivo che risolleverebbe morale e classifica”. La formazione a disposizione di Mister Scaldaferri dunque oggi, contro il Vibo, vuole giocarsi l'intera posta in palio. “Dovremmo dare il massimo” ha commentato il dirigente lagonegrese Tortorella- contro un avversario che ha un solo punto in classifica e che sicuramente si sarà ben attrezzato per disputare questa gara. Non è escluso infatti che ci potrebbe essere un atleta della massima serie, visto che la società calabrese del Vibo ha anche una squadra che milita anche nella serie A. Il più quotato per ora sembra possa essere Cannistrà, ma bisognerà attendere alle 18 per saperne di più. Appuntamento dunque al Palasport di Lagonegro oggi pomeriggio. sport@luedi.it
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Sport 41
Sabato 7 novembre 2009
Calcio a 5
Sabato 7 novembre 2009
B girone D Con il Venafro si punta al successo dopo due ko di fila
Frascella, jolly Stigliano Il capitano torna a disposizione di Bommino anche se non al top MATERA - Si gioca questo pomeriggio, alle ore 16 sotto il telone della tensostruttura di viale dei sanniti, la gara tra il Frascella Team Matera e lo Scarabeo c5 di Venafro. La gara è valida quale sesta giornata del campionato nazionale di serie B di calcio a cinque. Dopo la pesante sconfitta subita ad Ortona ad opera dello Sporting, la gara si è conclusa con un tennistico sei a uno in favore degli abruzzesi, e dopo l'incredibile passo falso interno a beneficio del Real Molfetta, i ragazzi allenati da Angelo Bommino sono adesso chiamati ad un pronto riscatto e dunque a dare una decisa sterzata ed a invertire immediatamente la parabola discendente del campionato. Oltretutto gli avversari odierni sembrano sicuramente alla portata del Frascella che, nonostante le assenze ancora rilevanti, non dovrebbe avere grandi problemi ad incamerare l'intera posta in palio. Con appena due punti all'attivo, ed ancora all'asciutto in fatto di vittorie, i molisani annaspano in penultima posizione di classifica, e se il buon giorno si vede dal mattino c'è da dire che per loro si prospetta un campionato di sicure sofferenze. Leggermente migliore la situazione del Frascella che invece staziona nella zona centrale di classifica a quota sei e che però si deve mordere le mani per aver gettato al vento diverse favorevoli occasioni per rendere più pingue il bottino dei punti. A pesare sulla classifica dei materani sicuramente l'assenza del capitano Osvaldo Stigliano, ma anche la panchina troppo corta e per di più anche impreparata dal punto di vista fisico. “La buona notizia - ci ha detto il presidente Gianni Crapulli - è quella relativa al rientro di Stigliano che, seppure non al massimo della condizione fisica, andrà in panchina, poi sarà il mister a decidere se e quanto tempo impiegarlo. Altri rientri importanti quelli di Fabio Volpe e Lorenzo Gesualdi, mentre migliora progressivamente la forma fisica di Kleinhans Kauè. Sono convinto che faremo bene perché conosco Rispoli e Gasparetto e so che la loro voglia di riscatto sarà decisiva per le gare che ci aspettano”. Annibale Sacco sport@luedi.it
B girone F Arriva il Fasano
Meco, adesso serve la svolta
Osvaldo Stigliano
B girone D La Bng Mathera è chiamata al riscatto
Paolinho dà forfait Per lui solo la panchina contro il Modugno MATERA - Assorbita e smaltita la prima sconfitta di campionato, subita peraltro ad opera della capolista Pescara, torna sulla pista di gioco la BNG Ecobas Mathera. I ragazzi allenati da Eustachio Rondinone affrontano infatti, questo pomeriggio a Modugno, lo Sporting di mister Di Cosmo. I baresi, attualmente in terza posizione con dieci punti al proprio attivo, sono reduci da una ottima vittoria esterna ottenuta ai danni dello Scarabeo C5 di Venafro, e sino ad oggi destato ottime impressioni soprattutto nella fase offensiva. Non per nulla, infatti, quello del Modugno è il secondo miglio attacco del campionato con 19 reti, mentre un po' meno bene ha fatto la difesa che con 15 gol al passivo è tra le più perforabili del girone. Abbastanza simili i dati numerici del Mathera che ha realizzato lo stesso numero di reti ma con una gara in meno, mentre la difesa ha subito due gol in meno ma, anche in questo caso, occorre tenere presente che Cavalcante e compagni dovranno recuperare una partita. Insomma, per quello che dice la classifica, la gara si preannuncia quanto mai interessante e sicuramente aperta a qualsiasi risulta-
Paolinho della Bng Mathera (foto Videouno)
to. “È sicuramente una squadra “rognosa” - ci ha detto il presidente Nico Taratufolo - una squadra da affrontare con il massimo rispetto ma anche senza farci intimorire perché conosciamo bene la nostra forza. Il campo forse ci penalizzerà un po' perché è piccolo e con il fondo in gomma, ma sono certo che i ragazzi sapranno subito adattarsi come del resto hanno fatto gli juniores che qualche giorno fa, sullo stesso campo, si sono im-
posti per dieci a cinque. Purtroppo ci mancherà ancora Paolinho Santos che, anche se dovrebbe andare in panchina, non penso sia in grado di affrontare la gara. In ogni caso sarà il mister a decidere, in accordo con il medico, se è il caso di impiegarlo. Al di là di ciò ritengo che la nostra cifra tecnica sia nettamente superiore per cui abbiamo tutte le carte in regola per imporci: molto dipenderà dall'approccio alla gara e dalla concentrazione”. an.sac.
IL PROGRAMMA DEI CAMPIONATI REGIONALI
POTENZA - La Meco è pron- nuto i transfer la settimana ta. I ragazzi allenati da mi- scorsa, ndr) faranno il loro ster Napoli sono carichi al debutto proprio nella partita punto giusto per cercare di pomeridiana contro i pugliecancellare lo zero in classifi- si. Assente per i padroni di ca e regalare ai propri tifosi casa, il giovane Antonio Cula prima vittoria stagionale. viello, infortunatosi alla caOggi, alle ore 16, al campo di viglia durante una gara con Macchia Giocoli, i rossoblu l’under 21. Probabile, invece, di patron Mecca e Colucci do- il rientro di Giuseppe Benevranno vedersela con il Fer- vento, anche lui alle prese ramati Fasano, allenata da con lo stesso problema. Due mister Chiaffarato e al mo- gli addii in questa settimana: mento terza in classifica a pa- Francesco Corbino e Angelo Moretti hanno lari punti con lo Scasciato il gruppo fati S. Maria. «Norossoblu. Nel fratnostante la falsa tempo, la società partenza in campotentina sta cerpionato - commencando di chiudere ta il portiere Frandue trattative imcesco Galasso – portanti con giocal’umore è buono e tori di categoria. siamo tutti moti«Stiamo pagando vati a vincere quelo scotto di essere sta partita. E’ vero, una matricola in finora abbiamo inserie B – conclude contrato formaBenevento. Siamo zioni esperte e con capitati in un girogiocatori validi e di ne ostico e ci siamo categoria, ma que- Il portiere Galasso quasi sempre trosta Meco non è da meno. Molti sono i migliora- vati a fronteggiare squadre menti che questa squadra ha complete e “navigate”in quefatto rispetto alle prime gare sta categoria. Dobbiamo cercare di evitare gli errori disputate sia in casa che in trasferta. Anche l’affiata- e le ingenuità commesse fimento con i quattro argenti- nora in partita. Faccio un apni cresce di giorno in giorno e pello anche ai nostri tifosi stiamo acquisendo sempre che ci hanno sempre seguito più fiducia nei nostri mezzi». ma che, ultimamente, a cause delle tante sconfitte, si soC’è voglia di riscatto, dunque, no un po’ demotivati. Oggi in casa Meco e molto ci si proveremo a dare un bello aspetta proprio dai quattro spettacolo, ma abbiamo bisostranieri arrivati quest’anno gno del sostegno di tutti». a Potenza, due dei quali (KaAnna Maria Calabrese sevich e Cardone hanno ottesport@luedi.it
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42 Sport
B Dilettanti Schiavi sprona la squadra: «Il nostro campionato inizia oggi»
Serve la vera Corporelle Appuntamento al PalaPergola alle 20 contro il Bari di Rusconi POTENZA - Ritorna a giocare davanti al suo pubblico la Corporelle. Questa sera con inizio alle ore 20 e non, come stabilito in un primo momento alle 19, ospite del PalaPergola è il Cus Bari. Ha detto a chiare lettere coach Schiavi subito dopo la partita di Reggio Calabria: “Il campionato della Corporelle dovrà iniziare dalla sfida di questa sera”. Il primo dei due impegni consecutivi in casa che attendono la squadra potentina. La domenica successiva sarà ospite del PalaPergola il Martinafranca. E necessariamente, perché questo è l'imperativo categorico, si dovrà ripartire con due successi. Ma adesso c'è da pensare ad un avversario per volta. Sulla carta il Cus Bari non sembra un roster da far perdere il sonno o da preoccupare eccessivamente. Visto che i pugliesi sono mestamente all'ultimo posto della classifica a zero punti avendo inanellato ben sei sconfitte consecutive. Ma questo è un discorso che nessuno, in società, vuole sentire fare perché il rischio della deconcentrazione e della sottovalutazione dell'avversario nasconde sempre insidie che possono provocare sorprese molto amare. Figuriamoci se Schiavi che ha sempre sostenuto che in questo campionato ogni avversario è difficile non ha invitato i suoi ragazzi a non commettere questo errore. Ed anche la società si è fatta sentire nei giorni scorsi invitando la squadra a cambiare rotta e a sfruttare meglio tutte le potenzialità di cui è fornita. Il ragionamento dei dirigenti non fa una grinza perché ancora c'è tutto il tempo per recuperare il terreno perduto e per ambire a posizioni di classifica molto più importanti. In fin dei conti nessuna formazione del girone ha dimostrato fin qui di essere superiore alla Corporelle e considerata questo equilibrio non si va troppo lontani dalla verità se si afferma che il quintetto di Schiavi è
Marco Schiavi e accanto Stefano Rusconi
in grado di competere per le posizioni di alta classifica. L'importante e che tutti comincino a dare di più in termini di determinazione, organizzazione e di maggiore lucidità in attacco. Che rimane forse il vero problema della Corporelle e
che è stata la causa delle sconfitte, troppe, fin qui subite. Ora si deve cambiare registro o lo si deve fare con una prestazione convincente che possa fare guardare al futuro con maggiore serenità. L'occasione è davvero propizia perché il
Cus Bari attraversa un momentaccio che è culminato addirittura con la sconfitta casalinga subita domenica scorsa dal Bernalda. E questo nonostante l'esordio nella squadra pugliese di un monumento del basket italiano, quello Stefano Rusconi che è stato il primo
italiano a sbarcare nell'NBA. Il giocatore, cresciuto ed affermatosi nel Varese, ancora trova gli stimoli giusti per calcare i campi di gioco a più di 40 anni di età e il Cus Bari lo ha tesserato perché, oltre alle sue indubbie doti sotto canestro,
potesse essere il trascinatore per i suoi compagni nel tentativo di evitare l'ultimo posto della classifica che significa retrocessione in C/1. A Rusconi, ma anche a De Bellis, play maker dalla grande esperienza e dalle spiccate doti tecniche, la società barese chiede il miracolo della salvezza. Sul fronte Corporelle da dire che Stefano Marino è recuperato e quindi sarà oggi disponibile. I l centro potentino ha giocato diversi minuti nell'amichevole di beneficenza e di sostegno all'Airc contro la Bawer per cui Schiavi ha deciso di portarselo nella lista dei 10. Nella stessa amichevole ottime indicazioni sono arrivate anche da Di Pierro in costante crescita di condizione e autore di una ventina di minuti molto efficaci nei quali ha diretto da par suo il gioco e ha bucato ripetutamente la retina con tiri dalla lunga distanza. Una buona notizia per Schiavi che può guardare con maggiore fiducia ai 40 minuti con il Cus Bari. Rocco Sabatella sport@luedi.it
B Donne Arriva il Capo d’Orlando, ma Guerriero deve rinunciare alla Sanza
La Basilia cerca l’inversione di marcia SESTA GIORNATA di andata nel girone D1 della B d'Eccellenza e ghiotta opportunità di cancellare il ricordo del cocente ko di Bari, sul parquet amico del PalaPergola, per la Basilia Basket. A Potenza - palla a due alle 18.30, con la direzione di gara affidata al casertano Marino e all'avellinese Roda - è di scena il Capo d'Orlando, capace di vincere una sola volta fin qui, all'esordio e sul campo del fanalino di coda Benevento. Sulla carta, quindi, la partita ideale per ripartire dopo l'inopinato stop dell'ultimo turno, e per riprendere la marcia in una classifica nella quale stasera (considerato lo scontro diretto in programma a Brindisi tra Futura e Campobasso) Aurigemma e compagne, salvo sorprese, dovrebbero ritornare in scia ad una delle prime della clas-
se. «È inutile negare che un po' di amaro in bocca per come abbiamo lasciato i due punti a Bari sia rimasto, ma abbiamo tutti i mezzi e le possibilità per dire ancora la nostra in questo campionato. A cominciare da oggi, e pensando che avremo altre occasioni per rimetterci in carreggiata, in un torneo che deve ancora raccontare molto». Marco Guerriero guarda avanti, consapevole che la sua Basilia deve sicuramente compiere dei passi avanti per competere ai massimi livelli quest'anno. Ma cosciente che attraverso il lavoro e ritrovando, insieme con i risultati, la necessaria fiducia il gruppo rossoblù è destinato a ricucire il gap che al momento lo separa da Brindisi e Campobasso.
«Credo che la squadra abbia dimostrato di esserci - spiega il tecnico orvietano -, e che per il futuro sia solo necessario credere di più in noi stessi e mettere in partita un pizzico di cinismo e quel “killer instinct” che in qualche circostanza ci sono venuti a mancare». Oltre che recuperare, come l'allenatore della Basilia non può che augurarsi, la migliore condizione fisica di tutta la squadra: falcidiata nell'ultimo periodo da acciacchi di varia natura, a cui a Bari si è aggiunto pure l'infortunio (confermatosi piuttosto serio dopo gli esami diagnostici svolti) a Marilia Sanza. Per lei frattura all'anulare della mano destra e stop previsto di almeno un mese. Luca Carlone sport@luedi.it
Infortunio per Marilia Sanza
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Sport 43
Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Bawer al completo con Perugia A PICCOLI passi la Bawer Matera si avvicina al match di domenica pomeriggio contro il Perugia. Sarà la sfida decisiva in questo particolare momento della stagione perchè Matera ha messo da parte le difficoltà di un periodo assolutamente nero sotto il profilo degli infortuni ma ha, ora, bisogno di risalire decisamente la china in classifica e di interrompere la serie di quattro sconfitte consecutive. «La buona notizia in questo momento è che potremo giocare con la squadra al completo, ci saranno certamente anche Gilardi e Grappasonni», racconta il direttore sportivo Giuseppe Pallotta dopo aver ricevuto telefonicamente le ultime notizie sulla squadra e le ulteriori rassicurazioni sulla crescita dei due infortuni. Gilardi, fors’anche più di Grappasonni, appare in grado di poter affrontare questa partita contro il Perugia: «saremo al completo e poi vedremo quanto riusciranno a stare in campo questi giocatori, io mi auguro e sarei felicissimo di vedere sugli spalti lo stesso pubblico presente contro il Palestrina. Per noi sarebbe una conquista, ovviamente questa gara diventa fondamentale così come quella successiva contro Siena. Visto il calendario ed il momento che attraversiamo non possiamo proprio sbagliare in casa». p.quarto@luedi.it
Ciocca prova nuove soluzioni tattiche ALLENAMENTO regolare per la Publisys Potenza ieri pomeriggio. I giocatori si sono ritrovati sotto la guida tecnica di Cesare Ciocca rifinendo ulteriormente la preparazione verso la sfida di domani pomeriggio a Sant'Antimo. Fatta eccezione per Maioli e Silvestrini, ancora alle prese con i postumi degli infortuni patiti tre settimane fa, il resto del gruppo ha continuato senza patemi ad allenarsi. La seduta di lavoro al Pala Pergola è stata caratterizzata da tanto impegno e quel pizzico di cattiveria che potrebbe servire a far bella figura a Sant'Antimo. Durante l'allenamento Ciocca ha lavorato sul piano tattico, senza scompaginare l'aspetto tattico. Il neo tecnico sta cercando di far capire il suo credo cestistico, basato sull'intensità difensiva e la precisione al tiro. In mattinata gli atleti bianconeri si ritroveranno al Pala Pergola per la seduta di rifinitura dove Ciocca farà osservare il video dei campani e proverà le ultime soluzioni tecniche e agonistiche in vista del match di domani. La partenza alla volta del centro campano è prevista domattina alle 10:30. Tutti i giocatori intendono far bella figura contro i campani. f.menonna@luedi.it
Federico Gilardi
Il tecnico Ciocca
Basket Per il Genzano c’è subito l’esame Ciumnera. Salandra a Melfi
Calano i veli della serie D Inizia il massimo campionato regionale con alcune novità POTENZA - Una matricola al debutto contro una squadra al trentunesimo campionato consecutivo di Serie D: si alzerà tra Vito Lepore Basket Genzano e Ciumnera Potenza la prima palla a due (ore 17) della nuova stagione di Serie D lucana. Comincia così dal Neviera di Genzano il nuovo massimo campionato regionale, che vedrà la sua prima giornata disputarsi interamente quest'oggi. Il match più interessante però, sulla carta, pare quello del centro Sportivo di Via Roma di Potenza, dove la Vito Lepore Potenza, altra storica partecipante di questo torneo "saggia" le ambizioni della giovane ma già temibile Virtus Matera di Antonio Conterosito, con inizio alle diciotto, in una sfida dai contenuti interessanti e che di certo si sarebbe ripresentata ai playoff e magari anche agli spareggi con la Campania, se la squadra potentina avesse deciso di prendere parte al campionato adottando il regolamento campano e non quello lucano, cioè rispettando regole e limiti sugli over e presentando almeno una squadra iscritta ai campionati giovanili. L'altra materana invece, la Pielle di Luciano Cotrufo, dà il bentornato, dopo un paio di stagioni di assenza, all'Invicta Potenza che riprende, quindi, alle 20.30 al PalaSassi il suo percorso nel campionato di Serie D, in una partita, tuttavia, dal pronostico che pende dalla parte dei giovani biancazzurri della Città dei Sassi. Comincia invece da Melfi la corsa alla C2 del Basket Salandra. Gli uomini di Pierino Daraio, infatti, debuttano nella città federiciana, rendendo visita (si comincia alle 20.15) ai gialloverdi, sicuramente più esperti dopo il primo anno di serie D disputato nella scorsa stagione. Come anticipato inizialmente, la prima gara della giornata si gioca invece a Genzano, dove l'esperto Ciumnera di coach Michele Montemurro, rinforzato dagli arrivi tra gli altri dei giovani Auria e Saponara, incontra le nuove velleità dei padroni di casa, affacciatisi di nuovo sul palcoscenico regionale dopo aver già preso
Calcio a 5, il Santa Maria ricorda Angelo Bochicchio
Auria del Ciumnera e accanto il tecnico del Salandra, Piero Daraio
parte, qualche stagione addietro, a questo campionato. Riposa invece l'altra matricola, la Pallacanestro Valdagri, che debutterà fra sette giorni in casa della
serie
Virtus Matera. Sono nove quindi le partecipanti, stante la rinuncia in extremis del Picerno, ma solo le due materane assieme al Genzano, al Melfi e al Salandra potranno concorre-
re ai playoff per la promozione in C2, cui parteciperanno le migliori quattro fra le cinque squadre succitate. Donatello Viggiano sport@luedi.it
D Lucana
POTENZA- Il 6 novembre del marcano le doti di dirigente 1994, 15 anni fa, alla guida di umile e disponibile. L'attuale un pulmino della società San- dirigenza, in testa il presidenta Maria, di ritorno da una te Giovanni Imbrogno, ha ortrasferta, perdeva la vita, per ganizzato un momento di preun incidente stradale, il diri- ghiera che si terrà oggi alle gente Angelo Bochicchio. ore15presso ilcimiterodiPoNello stesso incidente, rima- tenza. Oltre ai dirigenti ed alla squadra tutta, se coinvolto ansi incontreranno che l' allenatore i già presidenti Tommaso Accuodel Santa Maria, sto che lottò, tra la Tonino Caporale, vita e la morte per Piero Rinaldi (atdiversi mesi, ma tuale presidente che oggi sta bene. Figc) e Nicola GaFortunatamente lantucci che, alla nessuno dei rapresenza della fagazzini a bordo lamiglia e coordimentò alcun dannati da frate Leono. La società sune della Parrocbì un duro colpo chia di Santa Mapsicologico soria, animeranno prattutto nella un momento di consapevolezza raccoglimento e che Angelo lapreghiera sulla sciava la sua gio- Angelo Bochicchio tomba dell'indivane moglie Carmelina ed il figlioletto Rocco, menticato Angelo. Nel ricoranche lui a bordo del pulmino. dare l'amico scomparso, si inMa il suo sacrificio ha gettato tende sottolineare il dono che un seme che ancora oggi dà i egli ha fatto al Santa Maria, suoi frutti. Infatti, tutti i diri- quello della vita, per servire in genti e gli amici di allora non silenzio e gratuità un associadimenticano Angelo Bochic- zione che aveva tra le sue finachio ed anche quest' anno, a lità quella di far divertire in 15 anni dalla sua scomparsa, maniera sana e leale tanti ralo ricordano con affetto e ne ri- gazzi. Grazie ancora Angelo.
ilSudoku
di Pasquale Grande
CLASSIFICA
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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44 Sport
Tennis Inizia la finale Italia-Usa a Reggio Calabria. Le azzurre ci riprovano
Fed Cup, subito in campo la Pennetta LE AZZURRE DEL TENNIS ci riprovano. A tre anni dalla prima, e per adesso unica, vittoria in Fed Cup con il Belgio, e dopo la sconfitta con la Russia nel 2007, le tenniste italiane hanno adesso l’occasione di bissare quel successo. Flavia Pennetta e Federica Schiavone, nei rispettivi singolari, che cominceranno oggi al circolo del tennis Polimeni di Reggio Calabria, hanno le carte in regola per battere la formazione degli Stati Uniti, giunta in Italia priva delle sorelle Williams. È la stessa classifica mondiale della Wta ad indicare nelle azzurre le favorite. La Pennetta, undicesima del raking, e la Schiavone, sedicesima, infatti, dovranno vedersela con Melanie Oudin, n. 49 al mondo, e Alexa Glatch, addirittura 132/ma. Solo nel doppio, che sarà giocato in caso di parità nei quattro singolari, gli Stati Uniti partono favoriti con la Liezel Huber numero uno al mondo che farà coppia con Vania King, 32/ma e meglio piazzata della coppia azzurra composta da Sara Errani e Roberta Vinci, rispettivamente 74/ma e 82/ma nella classifica di specialità. Ad aprire le danze, domattina alle 11,
pioggia permettendo, sarà la nostra numero uno. La Pennetta affronterà la numero 2 statunitense Alexa Glatch. A seguire il match Schiavone-Oudin. Domenica, l’incontro di apertura vedrà nuovamente la Pennetta in azione contro la Oudin ed a seguire, SchiavoneGlatch. Anche il sorteggio è stato accolto bene dalle azzurre. «Per noi – ha commentato la Schiavone – è un onore giocare questa finale in casa. Scendere in campo per prima o per seconda per me non fa differenza. Confido molto in quello che farà Flavia. Ad ogni modo io darò il massimo». La Schiavone non nasconde la tensione: «se non ci fosse non sarebbe normale vista l’importanza della sfida. La Oudin è migliorata moltissimo. L’ho affrontata e battuta lo scorso anno ma era davvero giovane. L’ho vista recentemente agli Us Open e la rispetto molto. Utilizzerò la mia esperienza per giocare al massimo». Concentrata anche la Pennetta. «Giocare in casa – ha ammesso la brindisina che per la Fed Cup, come la Schiavone, ha rinunciato all’ultimo appuntamento Wta dell’anno a Bali – può creare un pò di tensione. Il fatto di
Tre anni dopo il successo sul Belgio La Schiavone non nasconde un po’ di tensione Flavia Pennetta è il punto di forza della nazionale italiana
scendere in campo per prima per me sarà emozionante ma sono pronta a gestire al meglio la mia gara e farò di tutto per portare a casa il primo punto. Contro la Glatch sarà dura perchè. Lei non ha nulla da perdere. La sconfitta al Roland Garros? Quello di Parigi era un altro contesto: quel match l’ho già dimenticato». Parco nelle parole, come suo solito, il capitano azzurro, Corrado Barazzutti: «non sottovalutiamo assolutamente queste giocatrici che fin qui hanno fatto un buon cammino. Dobbiamo concen-
trarci sulla sfida». Tranquille e sicure anche le americane, pur non godendo dei favori del pronostico. «Non sono particolarmente emozionata - ha detto la Oudin – di giocare per seconda. Conosco bene la Schiavone: l’ho incontrata l’anno scorso. Lei allora aveva molta più esperienza di me. Ora sono più preparata e spero di riuscire a dare il massimo». Alexa Glatch, dal canto suo, ha sottolineato come non sia poi così vero che la terra rossa non vada bene per le americane: «La tradizione sta cambiando. Io sto adat-
tando il mio gioco a questa superficie: più passa il tempo e più mi trovo meglio». Chi parla apertamente delle italiane come favorite è il capitano statunitense, Mary Jo Fernandez: «penso che l’Italia abbia maggiori pressioni proprio perchè gioca in casa e davanti al suo pubblico. Ad ogni modo ce la metteremo tutta per riportare la Fed Cup negli Stati Uniti. Le Williams è già da qualche anno che non giocano la Fed Cup e comunque abbiamo una squadra allenata che è stata in grado di arrivare fino in finale».
Hockey A2 Nicoletti: «Dobbiamo fare attenzione a Sucete e Malagoli»
Raro, assalto al Modena La Pattinomia cerca il primo successo stagionale tra le mura amiche MATERA - La Raro Pattinomania ritorna in pista. Questa sera, i ragazzi allenati da mister Caricato saranno di scena sulla pista di via dei Sanniti per ospitare il Modena Hockey. Reduci dal pari esterno a Follonica e dalla sconfitta interna nella seconda giornata con il Montebello, nel club materano cresce la voglia di mettere in cassaforte i primi tre punti della stagione. La matricola Modena Hockey l'anno scorso ha terminato la stagione sportiva al secondo posto, nel girone B della serie cadetta, alle spalle dello Scandiano. In estate, poi è arrivato il ripescaggio in serie A2. E' una matricola composta da atleti molto giovani che appaiono, però, già ben ambientato alle difficoltà della serie superiore; il roster modenese occupa il sesto posto con quattro punti che sono il frutto di una vittoria, in casa nella prima giornata contro il Roller 3000 Novara per quattro a tre, del pareggio esterno contro il Pordenone
Si inizia alle ore 19 Hockey per sei a sei e della sconfitta casalinga contro il Prato, della scorsa giornata, con il risultato di quattro a due. Un Modena che lontano da casa non ha ancora vinto ed una Pattinomania, invece, ancora alla ricerca dei tre punti interni. Saranno queste le motivazioni che spingeranno i due sestetti a dare il massimo nel match di questo pomeriggio. I materani dovranno tenere a bada i giovani, ma bravi, hockeisti modenesi che hanno il punto di forza in Andrea Malagoli, classe 1991, atleta molto giovane ma già in testa alla classifica marcatori con nove reti realizzate in tre gare (cinque nel match contro il Novara, due contro il Pordenone e altrettante reti sabato scorso contro il Prato,
ndr). “Il Modena è una squadra incognita - ha spiegato Luca Nicoletti. E' una neopromossa che trova sicuramente il suo punto di forza in Scutece che è un attaccante valido ed esperto avendo anche un passato in serie A1. Oltre che a Scutece - ha continuato l'attaccante materano, Luca Nicoletti - dobbiamo stare attenti al giovane Malagoli che ha iniziato la stagione in maniera eccellente, non a caso è il capocannoniere del campionato. Sarà una gara molto difficile anche perché il nostro morale è influenzato molto dalla mancanza di vittorie, dunque saremo tesi perché cercheremo a tutti i costi di raccogliere la prima affermazione della stagione. Ovviamente come tutte le partite di questo campionato sarà un match duro ed equilibrato, noi comunque ce la metteremo tutta”. Il match avrà inizio alle ore 19 presso la tensostruttura di via dei Sanniti a Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley La società di Savina Digrisolo ha affidato la guida tecnica a Roberto Allegretti
Venosa riparte con entusiasmo VENOSA- Risolti alcuni problemi organizzativi, riparte sotto i migliori auspici l'avventura del Venosa Volley . Allenamenti e corsi di Minivolley, Under 16, Seconda Divisione Femminile, Prima Divisione Maschile si terranno nella Palestra dell'Itcg Battaglini di Venosa, in collaborazione con il Cedas Sata Melfi. La società, fondata nel lontano 1989, si presenta ai nastri di partenza per l'anno 2009-2010 con un organigramma molto solido, presiduto da Savina Digrisolo, che è coadiuvata da Vincenzo Mastrangelo, vice presidente e segretario. Direttore sportivo e primo allenatore è Roberto Allegretti; dirigente esperto, Luigi Falcone; secondo allenatore, Lucia Tummolo. Molto motivato e spinto dalla voglia di disputare un campionato ai massimi livelli, lo staff che milita nella Seconda Divisione Femminile di Volley. Capitano Lucia Tummolo; vice capitano, Amelia Bruno; schiacciatrici: Valentina Ter-
mine e Laura Lazzari; Centrali: Antonella Petrelli, Gelsy Savino, Marzia Briscese; palleggiatrici: Valentina Briscese e Giusy Bonifacio; opposte: Jlenia Castore, Alessandra Laurano e Mariantonietta Latorraca; libero: Roberta Lioy; Scoutman Annapaola Dambra. L'intensa attività della società, fondata come dicevamo nel 1989, fino al anno 93/94 non ha lasciati tracce. In quell'anno la società ha partecipato al campionato ragazze e al campionato regionale di serie C2; anno 94/95 campionato Allieve, Ragazze e C2 Femminile; anno 95/96 campionato Allieve, C2 femminile rinnovo della dirigenza societaria; anno 96/97 campionato Ragazze, Prima divisione femminile e novità Prima divisione maschile; anno 97/98 campionato Allieve, Ragazze, Prima divisione femminile e Prima divisione maschile fusione con la società Don Michele Botta; anno 98/99 campionato Allieve, Juniores, Prima divi-
sione femminile e minivolley; anno 99/00 campionato Juniores e Terza divisione femminile (rinuncia al campionato di Prima divisione femminile); anno 00/01: campionato di Prima divisione femminile con il ripescaggio in serie C, attività di minivolley. anno 01/02 Minivolley, campionato di Prima divisione maschile e femminile con ripescaggio della femminile in serie C e l'acquisizione al diritto della serie C maschile. anno 02/03 Minivolley, campionato Prima divisione femminile, rinuncia alla serie C maschile per problemi societari, Premio fairplay; anno 03/04 Minivolley, strepitoso campionato Prima divisione femminile e cambio denominazione in A.D. Venosa Volley con rinnovo societario; anno 04/05 Minivolley, campionato Under 15 femminile, Under 16 Maschile, Prima divisione femminile e con il Forenza volley campionato Under 17 femminile “premio Coni allenatore per la qualificata guida
La squadra del Venosa volley
tecnica dei propri atleti”. Anno 05/06- solo Minivolley e attività promozionali per la mancanza di una palestra idonea allo svolgimento delle partite di campionato rinnovo della dirigenza societaria. Anno 06/07 Minivolley e compartecipazione al campionato di Prima divisione femminile con il Lavello volley “Premio Sata Sport Campus”. Anno 07/08 Minivolley e grazie alla ristrutturazione del pa-
lazzetto l'iscrizione al campionato Seconda divisione femminile con le atlete impegnante dal 29/03/08 in un avvincente campionato a 10 squadre ed il ripescaggio in Prima divisione. Anno 08/09 nuova sede degli allenamenti la palestra dell'Istituto E. Battaglini, Minivolley e campionato di Seconda divisione femminile. Giuseppe Orlando sport@luedi.it
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Sport 45
Sabato 7 novembre 2009
LOTTO&CONCORSI
Sabato 7 novembre 2009
Le nostre previsioni centrano due ambi e un estratto
Cadenza zero su Torino di GIOIA GASPARINI ROMA – Tra i numeri maggiormente assenti usciti nel corso della seconda estrazione di novembre, quella di giovedì 5, segnaliamo il 70 secondo della ruota di Milano dopo 79 turni, il 4 capolista di Torino dopo 74 assenze ha fatto coppia con il 23 che era in quarta posizione con 49 ritardi, il 63 terzo di Roma dopo 65 mancati riscontri, il 4 decimo di Firenze dopo 45 sorteggi nulli, il 32 di Bari e il 33 di Genova entrambi collocati al nono posto con 42 ritardi, infine l'87 nono di Palermo dopo 32 assenze. Il 22 di Cagliari con 143 assenze è al vertice dei ritardatari. Alle sue spalle con 103 assenze troviamo l'88 capolista di Firenze. Fra le combinazioni numeriche segnaliamo i terni della decina del 20 (24-28-29) a Venezia e (20-21-28) sulla Nazionale, il terno di figura 6 6-1569) e l'ambo complementare 15-75 a Cagliari, il terno di cifra 4 (4-42-47) a Firenze, l'ambo gemello 33-44 a Genova, l'ambo radicale 55-59 a Milano, l'ambo simmetrico 8-83 a Napoli. NAZIONALE - I numeri della cadenza del 7 con la serie 7-37-57-77-87 e quelli della figura del 3 con la serie 321-48-57-66 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 14-46 per estratto ed ambo. BARI - Centrato l'ambo 37-87 che avevamo consigliato con i numeri di cifra 7. La cadenza del 9 non sviluppa giochi da 75 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-3959-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cadenza 3 con la combinazione 13-23-33-53-63. Previsione speciale 29-36 per estratto ed ambo. CAGLIARI -I numeri di finale 7 sono attesi al varco da 65 turni, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 1737-47-67-77. In alternativa la ventina con la combinazione 21-23-25-2728. Previsione speciale 22-47 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura del 9 non sviluppa combinazioni vincenti da 69 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Buona anche la figura del 3 con la cinquina 12-30-48-66-75. Previsione speciale 87-88 per estratto ed ambo GENOVA - Da 82 estrazioni la figura del 2 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-5674. In alternativa la cadenza del 4 con
67 50 22 88 43 47 72 24 90 89 69 la cinquina 4-24-34-54-84. Previsione speciale 11-89 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno la figura del 9 con la serie 36-45-54-63-90 e la cadenza del 7 con la cinquina 7-1727-47-57. Previsione speciale 3-9 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 2 con a serie 22-32-42-62-82 e la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 50-72 per estratto ed ambo. PALERMO - Vinto l'estratto con il 34 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la controfigura del 6 con la serie 17-28-39-50-61. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74. Previsione speciale 15-18 per estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 2 con la serie 13-24-35-57-68 e la decina del 20 con la combinazione 25-26-27-2829 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 36-64 estratto ed ambo. TORINO - Avevamo proposto i numeri di cadenza 3 ed è uscito l'ambo 23-53. Per ambo la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51 e la cadenza 0 con la cinquina 10-30-50-7090. Previsione speciale 6-89 per estratto ed ambo. VENEZIA - La figura del 6 con la se-
78 80 143 103 78 97 95 71 83 73 52
57 17 37 65 34 45 7 22 28 10 38
65 75 93 89 75 65 80 56 70 58 51
41 36 77 86 58 3 42 51 69 70 82
55 59 86 84 71 58 44 55 66 53 47
87 62 27 48 62 12 24 48 83 19 52
55 54 74 77 69 58 41 52 63 48 42
rie 6-15-24-42-69 e la cadenza del 3 con la cinquina 13-23-33-43-53 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 11-16 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 17-18-43, 4571-90, 23-45-54, 31-36-68, 29-5079.
Pronostico concorso n. 134 (del 07/11/2009) 11 13 16 23 40 45 71 81 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 77 85 55 63 80 90
PREVISIONI
Frequenza 126 119 117 116 115 115 114 114 112 112
Numero 78 46 7 2 27 79 48 53 36 14
Ritardo 55 54 44 33 32 32 31 31 30 28
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 7 novembre 2009 Roma e Tutte 42, 20, 32, 37, 56, 54 Napoli, Firenze e Tutte 40, 18, 30, 35, 54, 52 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 10 novembre 2009 Roma e Tutte 45, 23, 35, 40, 59, 57 Napoli, Firenze e Tutte 43, 21, 33, 38, 57, 55
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera A Amareggiare 20 Amarezza 16 Ambasciata 19 Ambasciatore 38 Ambiente 84 Ametista 15 Amici 1-11 Amicizia rifatta 54 Amico 27-30 Amido 5-36 Ammalati 37 Ammalato 26-32 Ammazzare 57 Ammenda 3 Ammirare 2
Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)
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Sabato 7 novembre 2009
Il direttore del Gr Rai ospite del convegno promosso dall’Ordine dei giornalisti
CARNET
Dal libro ai mass media
Il SotTeatro incontra Zohreh
Con Preziosi per parlare di informazione e nuove tecnologie di IRANNA DE MEO POTENZA - Il fascino del libro e della lettura e dall'altro le nuove tecnologie, come l'audio book. Saranno queste le tematiche dell'incontro “Dal libro ai mass media. L'informazione nell'età tecnologica” organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Basilicata e dalla biblioteca nazionale. La tavola rotonda, coordinata dal presidente dell'Ordine professionale, Oreste Lopomo, si svolgerà nella sala conferenze della biblioteca nazionale. Ospite della serata il neo direttore del giornale radio e radio Rai, Antonio Preziosi, originario di Policoro e voce “politica” dell'emittente radiofonica. «L'incontro - ha detto Lopomo - si pone nella logica di approfondimento che l'ordine sta portando avanti sulle nuove tecnologie. Si parlerà soprattutto di libri e della loro dimensione indispensabile - ha continuato - ma guardando alle nuove tecnologie e ai mass media come strumenti di cultura, soffermandoci su questioni relative all'audio book, ma anche al modo in cui il servizio pubblico deve far riferimento alla sua missione culturale». Durante la serata saranno presentate le nuove iniziative in cantiere per la radio, come il progetto della “Cnn radiofonica”, intesa come flusso continuo di informazione, di all news 24 ore su 24, con breaking news, ma anche spazio all'intrattenimento, alla cultura, alla musica e confronto tra ascoltatori e conduttori
da studio». A Preziosi sarà consegnata una targa per il suo impegno nel panorama dell'informazione. «Preziosi - ha detto Lopomo - che ha iniziato la sua carriera come corrispondente sui campi di calcio, si è contraddistinto per un'informazione asettica, pluralista riuscendo a dividere le notizie del commento e affermando la sua capacità di rappresentare il servizio pubblico come inviato di diversi presidenti del Consiglio». Per Lopomo, scrittore di libri di poesie e giornalista del Tg3, il libro cartaceo ha un suo fascino come quello della pagina piegata e l'odore che si può sentire sfogliandolo. «Il piacere della lettura non viene distrutto dai new media - ha concluso. L'audio book è uno strumento didattico e di studio, ma non può sostituire mai il libro». «Sono convinto che un media non ucciderà mai un latro media - ha dichiarato Antonio Preziosi, contatto telefonicamente. Il libro è da intendersi come momento di crescita e di emozioni. I nuovi media sono sicuramente più fruibili e più comunicativi». E la radio? «La tv non ha ucciso la radio, come internet non ucciderà la carta stampata. La radio è strumento giovane e moderno e ha grandi margini di vitalità e di crescita ed è pronta ad affrontare la sfida delle nuove tecnologie. La radio sarà veicolata su internet diventando radio digitale». cultura@luedi.it
Antonio Preziosi
BASILICATA IN VIDEO
Cancellara sbarca su Tvm CANCELLARA - Nella giornata di ieri gli angoli più suggestivi della cittadina di Cancellara sono stati scrutati dalle telecamere di Tvm. Le riprese televisive sono state realizzate per conto di un programma del canale nazionale maltese. A renderlo noto il Comune di Cancellara. Il programma, dal titolo “Destinations”, prodotto da Pyjama Donkey di Omar Busuttil, verrà trasmesso dal mese di gennaio. Le riprese hanno riguardato i monumenti più caratteristici del borgo: la Chiesa della SS Annunziata, con il caratteristico chiostro dell’ ex Convento Francescano risalente al XVII, la Chiesa di San Rocco, con rarissimo esempio di orologio meccanico del XVIII secolo alloggiato nel Campanile, perfettamen-
te funzionante. Si è proseguito, poi, verso la Chiesa Madre dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, costruita nel XVI secolo e infine, sarà la volta del castello medioevale che sovrasta, imponente, l’antico borgo. Dopo una breve sosta da dedicare esclusivamente alla degustazione di prodotti tipici, ci si può addentrare nelle stradine tortuose, per visitare la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (XIII secolo) e ammirare i suoi numerosi affreschi, nonché una lastra sepolcrale murata sulla parete nord-ovest con una epigrafe incisa dedicata a Pietruccio Cancellaro, vissuto nel XIII secolo. Le riprese saranno realizzate anche nei comuni di Castelmezzano e Matera. cultura@luedi.it
FOTOGRAFIA POTENZA - L'arte transita nelle scale mobili di via Armellini a Potenza con la mostra fotografica di Salvatore Laurenzana dal titolo “Diramazioni”. Il percorso fotografico sarà inaugurato stasera, alle ore 19, e segnerà il tragitto delle scale mobili sino al 15 dicembre. La mostra rientra in Arte in Transito. Paesaggio Urbano e Arte Contemporanea (progetto ideato e curato da Basilicata 1799 e promosso dalla Regione Basilicata) nella sezione “Attenzioni. la Cura della città” dedicata agli artisti lucani che tramite la propria sensibilità, colgono gli aspetti più intimi del vissuto metropolitano. Il tema della mostra “mobile” di Laurenzana è la natura, anzi gli alberi quali elementi residuali del contesto urbano. Gli alberi fotografati oltre ad essere testimonianza di un disagio ambientale rappresentano la parte di noi - come dice l'autore - che rifiutiamo. Guardando noi stesi come questi “legni spogli”: fantasmi nella tempesta, induriti dal freddo, immobili nel bianco di una nevicata, segnati da un fulmine o in attesa di farsi terra, avvertiamo i limiti della nostra esistenza e della nostra fragilità umana. Solo così, possiamo umilmente cogliere l'intima consonanza che ci lega alla natura a agli altri esseri che ci circondano, la cui scomparsa
Le Diramazioni di Laurenzana in “transito” nelle scale mobili
Una foto di Salvatore Laurenzana
ci coglie indifferenti. “Diramazioni” - Aggiunge Laurenzana - è una riflessione per immagini sul possibile dialogo tra la forma ed il concetto. L'accoglienza è nella profonda e struggente bellezza che queste forme ci regalano, una possibile mappa di ogni nostra singola esistenza. Laurenzana è un artista poliedrico, ha collaborato con numerose realtà culturali usando oltre alla fotografia anche il video, ha già realizzato altre esposizioni tra cui ricordiamo AppuntidiVista, Memoria delle Pietre, Escaliers, Fight Contrasti, Immagini dal Palco del Pollino. “Laurenzana - afferma Francesco Scaringi - ideatore e curatore insieme con Giuseppe Biscaglia di Arte in Transito- ci colpisce per una sorta di saggezza istintiva che manifesta con la sua persona, i suoi gesti e le sue parole. Una sensibilità particolare che ci ha molto aiutato nella realizzazione di Arte in Transito. La sua mostra in un luogo di transito coglie a pieno il senso da noi ricercato negli interventi artistici: far in modo che l'arte respiri insieme con la città e i suoi abitanti. Per il grande lavoro svolto e i successi ottenuti Arte in Transito si marita grande attenzione anche per il futuro”. cultura@luedi.it
POTENZA - L'associazione Zer0971 e Abito in scena hanno organizzato, in occasione della presenza di Zohreh Eskandari che inaugura, oggi, dalle ore 18, una sua personale alla galleria Teknè, un appuntamento con l’artista domani alle 17.30 presso il SotTeatro, in vico Laura Battista. L'ingresso è gratuito. Un'occasione unica per incontrare e conoscere un’artista che ha dovuto lasciare il proprio Paese alla ricerca della libertà. Pittrice e video artista iraniana è presidente e fondatrice dell'associazione Artistes Sans Frontières un'organizzazione no profit che riunisce artisti internazionali di tutti i generi in un contesto di mostre ed eventi in cui possono presentare i loro lavori vi partecipano fotografi, pittori, scultori, registi, ballerini, cantanti e musicisti provenienti da tutto il mondo. Molti di loro, come Zohreh, non hanno possibilità di esprimersi nella loro terra. L'obiettivo dell'organizzazione è quello di promuovere il linguaggio dell'arte, impegnandosi in uno spirito di scambio tra artisti internazionali, aprendosi al pubblico attraverso mostre, workshop, spettacoli, incontri e concerti.
Le sonorità del Brasile all’Absolute POLICORO - Stasera, alle ore 22,30, Absolute Cafè, presenta il progetto su musica brasiliana che spazia dai classici di Carlos Jobim a Sergio Mendez. Questa band ormai "maggiorenne" ha visto la partecipazione di numerosi grandi artisti come Eddy Palermo, Sergio Lima, Robertino de Bahia. Un viaggio intenso alla scoperta dei vari linguaggi del Brasile, dal samba alla batucada, dal partito alto al baion e frevo. La formazione è composta da tre tra i più bravi e conosciuti musicisti italiani con una voce tipicamente brasiliana. Alessandro Napolitano (drums and percussion), Ettore Carucci (piano), Roberto Andrisani (bass) e Valentina Pagliarello (voce).
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Cultura&Spettacoli
Sabato 7 novembre 2009
La visita ricambiata dal Comune con il dono di alcuni libri sulla storia locale Lo studioso dell’Università di Firenze da 25 anni studia gli usi linguistici di Ginestra
Il professor Savoia a lezione di arbereshe di LORENZO ZOLFO GINESTRA - Nei giorni scorsi è giunto nel piccolo centro arbereshe, il professor Leonardo Savoia, direttore del Dipartimento di Linguistica dell'Università di Firenze per raccogliere notizie sulla lingua arbereshe. Non è la prima volta che il professor Savoia fa visita a Ginestra. La prima volta giunse 25 anni fa per raccogliere le prime informazioni dai nomi, agli oggetti fino a frasi brevi per familiarizzare con questa lingua. Il professor Savoia dopo aver aver studiato alla Facoltà di lettere di Firenze e alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha insegnato Fonetica e fonologia presso l'Università della Calabria e successivamente Linguistica generale alle Università di Salerno e poi di Urbino. Insegna all'Università di Firenze a partire dal 1986, prima come professore di Linguistica presso la Facoltà di Magistero, poi come professore di Linguistica generale presso la Facoltà di Lettere; tiene il corso di Linguistica nel Corso di laurea per Logopedisti. Tiene per alcuni anni gli insegnamenti di Linguistica generale e di Glottologia presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Foggia. È stato preside della Facoltà di Magistero dell'Università di Firenze dal 1986 al 1992, dal 1992 al 1998 è stato direttore del Dipartimento di Linguistica dell'Università di Firenze e lo è attualmente; è referente per la Laurea Magistrale in Linguistica. È socio corrispondente dell'Accademia della Crusca; nel quadriennio 2003-2004 è stato Presidente della Società di Linguistica Italiana. Fa parte del comitato scientifico della Rivista di Grammatica Generativa e della rivista Lingua Italiana d'oggi. Ha partecipato a più riprese, anche come coordinatore, a progetti di ricerca ministeriali, incluso quello attualmente in atto su Strutture ricorsive in sintassi, morfologia e fonologia. Studi sulle varietà romanze, slave e albanesi. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la fonologia e la morfosintassi, con particolare attenzione all'analisi dei dialetti italiani e delle varietà italoalbanesi, e con approfondimenti nelle problematiche di teoria linguistica. Si occupa inoltre di questioni relative alla variazione linguistica, al rapporto fra lingua e comunicazione, all'acquisizione e ai disturbi linguistici, di minoranze linguistiche, di politica linguistica e di storia degli studi linguistici. Il professor Leonardo Savoia ha visitato alcune famiglie, è stato da Donato Carbone che insieme alla mo-
Savoia al municipio di Ginestra
glie Sabina Lovino e le vicine di casa, Michelina Delfranco e Anna Maria Milito ha raccolto altre notizie sulla lingua arbereshe, in particolare sulla grammatica (sui pronomi che si differenziano dai nomi). Al professor Fiorentino sono stati fatti assaggiare il grano cotto nel vino e la pasta fatta in casa cotta nel mosto, due piatti tipici del paese che si mangiano in questo periodo. Il docente universitario ha fatto visita al municipio dove il vice sindaco, Fiorella Pompa ha fatto dono di alcuni libri: Volti arbereshe, e Medicina popolare del Vulture- Alto Bradano della
ricercatrice americana Cassandra Quawe, che gli serviranno sicuramente negli studi che sta facendo. Avvicinato il professor di Firenze ha riferito: «nel 1977 ho avuto l'idea di imparare l'arbereshe perché mi trovavo in Calabria a lavorare all'Università. Ho condotto ricerche nei Comuni arbereshe della Calabria e della Basilicata. Il mio lavoro a Ginestra è partito dalla costruzione della sintassi, le forme del verbo e frasi, poi ho lavorato sulla grammatica del nome (il nome prima e dopo il verbo). Devo riconoscere che l'arbereshe dalle costruzioni sintattiche ha tante caratteristiche ed è diverso da paese a paese. Questa diversità si nota nella pronuncia. Ginestra risente del dialetto. Seguii i lavori col professor Franco Altimari, dell'Università della Calabria, della commissione che fece la legge nazionale sulle minoranze linguistiche e che dal 2000 viene applicata nei Comuni e nelle scuole. Sul mio lavoro che sto facendo a Ginestra devo ringraziare anche le signore Filomena Chiarito, Silvia Perrotta e Fiorina Petagine». Alla domanda: come mai le nuove generazioni non sono interessate a questa lingua ? Ha risposto: «se una lingua non è più sentita come parte di una identità e se i rapporti sociali cambiano, può succedere che i parlanti di questa lingua siano spinti a parlare come gli altri. Dei fattori esterni fanno perdere questa peculiarità». Il professor Savoia ha pubblicato tanti libri sul dialetto italo-albanese e nel 2008 ha pubblicato una raccolta sull'arbereshe che comprende anche notizie attinte a Ginestra. cultura@luedi.it
IL PREMIO LEVI INCORONA MARAINI E DI CONSOLI ALIANO - Al via oggi la premiazione del “Premio letterario nazionale Carlo Levi”. I premi si assegnano ad Aliano, nella sala di via Cisterna. I vincitori della tredicesima edizione sono Dacia Maraini (sezione narrativa), Giorgio Otranto (sezione saggistica), Andrea Di Consoli (saggistica-narrativa lucana) ed Emilio Salierno (premio speciale cinematografia). «Si inizia alle 10.30 - comunica l'organizzatore Pietro Dilenge - con il convegno di studi sul tema “Intertestualità leviane” con gli interventi di Silvana Chiazza, docente all'Università di Bari, Guido Sacerdoti, presidente della Fondazione Carlo Levi di Roma, Giulio Ferroni, ordinario di letteratura italiana a Roma. Si prosegue con l'assegnazione del premio ad Andrea Di Consoli e l'intervista al vincitore da parte di Raffaele Nigro, scrittore e presidente della giuria del Premio Carlo Levi. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, la proiezione del videoclip “Le ragioni di un premio”, a cura di Angelo Colangelo, Vito Caruso e Mimmo Rizzo, un progrmma denso e imperdibile. L'annuale manifestazione legata al nome di Levi è promossa da “Circolo culturale Nicola Panevino” e Pro loco di Aliano, Parco Carlo Levi ed è sostenuto da Unione europea, Apt Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera e Comune di Aliano ed il Patrocinio della Fondazione Carlo levi di Roma. m.a.flum
Il Lucania Buskers in concorso al Festival dei Festival di MARIA ANNA FLUMERO C'È anche un pezzo di Basilicata al “Festival Of Festivals Awards 2009”. Il Lucania Buskers è stato candidato nelle categorie “D-sign Best Poster Award 2009”, FoF Exelab Award - Premio Miglior Sito Internet 200 e Premio Miglior video-documentario 2009. Ricordiamo che il Lucania Buskers è il primo ed unico festival internazionale delle arti di strada di Basilicata. Al momento il “Lucania buskers”è fra i più votati nella categoria "D-sign award - Premio miglior manifesto 2009". Oggi il festival lucano parteciperà e concorrerà per questo rinomato riconoscimento. «Adesso sarà sottoposto al giudizio di critici e addetti ai lavori che dichiareranno il vincitore» - ci ha raccontato Francesco Rienzi, membro e organizzatore del Festival. Rienzi ha precisato: «per quanto riguarda la categoria "miglior sito web" stiamo aspettando i risultati. Grazie di cuore a tutti colori che attraverso i loro voti ci hanno sostenuto». Quale percorso ha affrontato il Festival? Per alcune categorie di premi (Best Poster e Miglior Sito Web) una prima selezione è avvenuta attraverso i voti espressi dagli utenti online. I più votati hanno accesso alla fase finale nella quale, una giuria di esperti del settore, sceglierà i vincitori
per ogni categoria di premio. Chiusesi il 29 ottobre le votazioni online, Lucania Buskers Festival è risultato essere fra i più votati in tutte le categorie ed è oggi in fase finale. La cerimonia di consegna è oggi, a Bologna, nell'ambito del Meeting di Festival of Festivals, un appuntamento che vedrà riuniti gli operatori del settore assieme ai promotori, gli organizzatori, i fornitori e gli sponsor dell'universo festival italiano. Il festival è nato nel 2002, oggi è considerato una delle realtà nazionali più vivaci del settore. E' un evento itinerante che unisce artisti e spettatori. Il festival è realizzato annualmente da circa 90 volontari ed in sole 4 edizioni (2002, 2003, 2005, 2006) portando lo spettacolo di strada in 34 piazze di ben 6 differenti città lucane. Vi invitiamo a visitare il sito dell’evento: http://www.lucaniabuskers.com/
IL CONCERTO GINESTRA - In occasione di una manifestazione nazionale di cultura e arte, nel piccolo centro del vulture, nella sala consiliare, si è esibito il quartetto musicale VioClaBass. Al contrabbasso Giuseppe D'Amico, al violino Stefano Lagatta, al clarinetto Giovanni Catenacci e alla pianola Mario Telesca. Hanno eseguito un percorso musicale entusiasmante e vivace dal titolo: “Viaggio nel tempo”. “In particolare-ha riferito Giuseppe D'Amico- il nostro intento è quello di ripercorrere a grandi linee la storia della musica occidentale, con accenni anche ad altre tradizioni quali quella ebraica ed orientale, dalle più antiche musiche di trovatori e trovieri che sovente accompagnavano questi canta storie nelle loro narrazioni, passando per il barocco italiano e tedesco, intermezzi della grande tradizione lirica italiana, fino ad arrivare ai giorni nostri con rivisitazioni di colonne sonore e pezzi musicali a noi molto familiari. Il nostro “viaggio nel tempo” non vuole essere un ripercorre in modo filologico la nostra storia musicale, ma vuol essere un modo per mostrare la complessità evolutiva della nostra musica in uno stile tutto particolare…quello dei VioClaBass. VioClaBass è un ensemble, nato e cresciuto in Basilicata, formato da cinque ragazzi lucani( nel concerto di Ginestra era assente Gianmarco Leccese) che fondono in un unico percorso le loro differenti espe-
In “Viaggio nel tempo” sulle note dei VioClabass rienze musicali. All'esperienza del già esistente trio VioClaBass (Giovanni Catenacci, Stefano Lagatta e Giuseppe D'amico), improntato sullo sviluppo di musica cameristica (spaziando dal medioevo fino alla musica colta contemporanea), si è unito quella di Mario Telesca e Gianmarco Leccese, provenienti da diverse avventure musicali essenzialmente di musica moderna; il risultato è stato una formazione anomala da un punto di vista cameristico, non conforme per alcuni versi alla visione classica, che presenta numerosi vantaggi per quanto riguarda l'impasto timbrico. Oltre alla costante collaborazione artistico-lavorativa con il noto attore e regista Ulderico Pesce, i VioClaBass eseguono concerti, musiche teatrali e intrattenimento (mostre, presentazioni, etc.). Ecco in sintesi repertorio eseguito dal quartetto VioClaBass a Ginestra: Danze Medievali, Canone in Re Maggiore
(Pachelbel), Largo dal Concerto per 2 violini e orchestra in Re minore (Bach), Triplo Concerto in Sol minore (Vivaldi), Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana” (Mascagni), Oblivion (Piazzolla), Libertango (Piazzolla), Minuetto (Boccherini), Huit et Demi (Rota), Carmen Prelude (Bizet), My Way (Sinatra), Moonlight Serenade (Miller), Amazing GraceThe Leon SleepVioclabass (D' Amico). Il logo VioCLaBass vuole rappresentare nella sua innaturale continuità materiale, la simbiosi armonica ed organizzativa del trio ( violino, clarinetto e contrabbasso). Ed è proprio la ricerca dell'armonia musicale, quale elevazione dello spirito, il perno essenziale della raffigurazione. Si è tentato di dar continuità logica, se pur in maniera pseudoleta, a ciò che concettualmente di logico risulta essere l'essenza concreta degli strumenti. È da questa visione surreastratta che na-
I VioClabass in concerto a Ginestra
sce l'intenzione di voler sottolineare per mezzo della fisicità la consapevolezza di disporre, combinare e concordare elementi, se pur tra loro diversi, in modo da produrre effetti piacevoli ai sensi. lo.zo
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48 Cultura e Spettacoli
I primi ciak lunedì a Rionero, città natale dell’inventore del “Surreattrattismo” Sedici materani in gara per uno spot
Bimbi in passerella a “Model fashion baby”
L’arte di Ermanno diventa un film di LUCIA NARDIELLO RIONERO - Un documentario sulla nuova corrente artistica del “Surreastrattismo”per festeggiare i vent'anni dalla pubblicazione del manifesto. E' questa l'idea che nei prossimi giorni sarà realizzata dallo stesso ideatore e fondatore del movimento artistico, Angelo Ermanno, con la produzione dell'agenzia Lucania Network. Il tutto si svolge a Rionero, città natale di Ermanno, un modo nuovo anche per mettere in evidenza le bellezze storico architettoniche della cittadina del Vulture. Ma non solo, parte delle riprese si gireranno anche a Monticchio per valorizzare attraverso la pellicola uno dei luoghi più belli della Basilicata. Il documentario parte con due ragazze, due amiche che discutono sedute ad un caffé proprio del surreastrattismo, spiegandone origini e fini. Saranno quattro in tutto le ragazze protagoniste del film: due come attrici, due come modelle. Per quattro posti l'adesione al casting è stata fenomenale. Sono state, infatti, in più di ottanta le ragazze a candidarsi per le parti. Un
dato che lascia pensare anche per la composizione. Le aspiranti sono provenienti sia da tutta la Regione ma anche dalla Puglia e dalla Campania. Da ottanta ne sono state preselezionate ventisei. Ora la rosa si ridurrà alle quattro definitive. Al casting, tenutosi al Caffè Concerto, hanno potuto partecipare anche le ragazze alla prima esperienza. «Abbiamo voluto dare a tutte la possibilità di essere protagoniste di una grande vetrina» dice Antonio Petrino di Lucania Network. Ad intervallare il documentario, la visione di diversi quadri dell'artista nonché due body painting dal vivo. Le due modelle avranno proprio la funzione di essere una tela vivente su cui Ermanno, regista, autore e attore, dipingerà un'opera. «Il documentario parlerà della mia pittura ma valorizzerà anche tutto il territorio» - dice Angelo Ermanno. La distribuzione del film documentario sarà davvero ampia, a partire dalle reti nazionali Rai e Mediaset, fino a tutte le reti locali, alle redazioni giornalistiche e alle fiere. In oltre sarà in vendita nei canali consueti come le grandi librerie,
videoteche ed edicole. «Per noi è il momento giusto in cui si debba parlare di questo artista conosciuto in tutta Italia per questa corrente pittorica che è l'incrocio tra il surrealismo e l'astrattismo» - afferma Petrino. Tra le recensioni che si possono trovare su internet relative al surreastrattismo anche quella di Vittorio Sgarbi. Le riprese del film inizieranno da questo lunedì, condizioni climatiche permettendo. La durata delle registrazioni verrà effettuatain tempi record: una settimana per realizzare il documentario di 35, 40 minuti. La presentazione ufficiale si prevede prima delle festività natalizie. Le riprese saranno curate dal fotografo Lorenzo Di Lucchio. Da sfondo al film la colonna sonora sarà curata dai “7Rose più tardi”. «Faremo arrivare questo film anche nelle mani di registi importanti di cui abbiamo conoscenza, lo facciamo per il bene di Angelo e per l’immagine della nostra città e per dimostrare che anche in Basilicata esistono queste piccole produzioni che possono esprimere qualcosa di interessante». cultura@luedi.it
BAMBINI protagonisti domani per la terza edizione del concorso “Model fashion baby”. Sedici piccoli provenienti da Matera e dalla sua provincia prenderanno parte alla divertente kermesse organizzato dall'Agenzia “Eventi e non solo”presso la sala ricevimenti Vallonea in località Foresta Mercadante, tra Altamura e Cassano. Giunto alla sua terza edizione, il concorso interregionale di canto, ballo, recitazione, sport e moda vedrà esibirsi sul palco bambini dai 12 mesi ai 13 anni i quali daranno vita ad uno spettacolo volto a premierà la simpatia e la spigliatezza dei protagonisti, per muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Partecipano da Matera Vanessa Rubino, Daniele Cappiello, Alessandra Lapacciana, Gabriele De Bernardis, Giovanni Memoli, Mattia Taratufolo. Tanti i piccoli provenienti anche da vari paesi della provincia di Matera: Giuseppe Liccese, Matteo Di Taranto, Daniele Scocozza, Massimo Maccano, Giovanni Cirella, Rocco de Cicco da Pomarico; Federico Suglia, Pierfrancesco Venezia e Mattia Di Dio da Montescaglioso; Alexandra Colucci da Policoro. Dunque genitori in apprensione per i primi esordi in pubblico dei loro piccoli. I bambini saranno suddivisi in tre categorie d'età. Il concorso prevede tre categorie di vincitori in base all'età: da 1 a 4 anni, da 5 a 8 e da 9 a
13. Per ogni categoria sarà premiato un maschio e una femmina. Alla fine i due vincitori per ogni categoria diventeranno i testimonial della campagna pubblicitaria 2010 del franchising Petit, azienda che produce abbigliamento per bambini. «Il concorso che anche quest'anno fa registrare una massiccia partecipazione di bambini, è un evento che punta a far divertire i bambini e il pubblico -sostengono Vito LapollaedEleonora Costella,talentscout dell'agenzia - visto che oltre alla gara, durante la quale i piccoli sfileranno e si esibiranno, sono previsti diversi momentidi spettacoloe musica. Perloro c'èanche possibilitàdi proseguire su questa strada poichè siamo in contatto con le produzioni di alcuni programmi Rai e Mediaset dedicati ai bambini per valutare l'inserimento di queste nuove promesse». Ad essere premiata non sarà solo la bellezza ma la simpatia e la capacità dei bambini di muoversi sul palco, nonché il loro essere spigliati, spontanei e creativi.Per questo motivo ognuno avrà il suo momento per proporre liberamente una performance di ballo, di recitazione, un saggio di sport o qualunque altra cosa. Per tutti, a fine gara, i gadget di Profumerie Cirrottola e Tre Orsi Abbigliamento, che saranno consegnati dai personaggi di Walt Disney. g.m
Due giorni nel Vulture con Agriarte di MICHELE RIZZO RIONERO – Le aziende agrituristiche del Vulture Alto Bradano sono in continua evoluzione per offrire ai propri ospiti non solo le peculiarità di una cucina tutta locale con gli ottimi prodotti tipici del posto ma anche arte contemporanea ed artigianato della più genuina tradizione attraverso l’iniziativa culturale “Agriarte!”. Infatti oggi e domani presso l’agriturismo “Valle Ofanto” dello chef Donato Tornillo resteranno esposti i lavori dell’artista “Lana G” di Avellino che insegnerà la sua tecnica pittorica ad appassionati e non che vorranno apprendere i colori dell’autunno con anche i suoi sapori, in un luogo, le rive del fiume Ofanto, incontaminato e ricco di storia gastronomica. Mentre domenica, presso il centro commerciale “Partenio” di Avellino, prodotti tipici e laboratori della tradizione faranno conoscere a tutte le famiglie irpine i sapori e la simpatia dei lucani che, attraverso un video proiettato per tutto il pomeriggio su grande schermo, propor-
ranno ai clienti del centro commerciale il territorio, i luoghi da visitare della Basilicata e il menù “Andar per Boschi . . .” presentati su un’unica brochure con indicazioni di pernottamento ed itinerari consigliati. La volontà di promuoversi in ambiti diversi è la forza che accomuna ben dieci aziende del Vulture Alto Bradano. Un’altra interessante iniziativa è quella dell’azienda didattica agrituristica “Carpe Diem” di Venosa, la quale, oltre ai suoi programmi didattici, proporrà il progetto di recupero della “Borgata” adiacente all’agriturismo, che presto, come sottolineato dal titolare Mauro Mancone, diverrà un luogo di cultura sportiva e arti applicate al fine di far trascorrere alle famiglie una giornata all’insegna dell’Agriarte, del cicloturismo e dell’equiturismo. Tutte attività in perfetta sintonia con le borgate di Lavello e Venosa limitrofe all’agriturismo, estese di verde e sapientemente coltivate. Senza dire poi del molto apprezzato e seguito “Laboratorio del migliaccio” proposto recentemente a sessanta bam-
bini nella giornata dedicata alle “Fattorie Didattiche” della Basilicata, che ha dischiuso, come si desiderava, un nuovo filone, quello dei “Laboratori enogastronomici della tradizione” per una riscoperta ludica di piatti tradizionali e dei loro ingredienti. «Il tutto – ha sostenuto la consulente turistica Fernanda Ruggiero – attraverso i progetti “Turismo della Tradizione”, “Fattorie Didattiche”, “Laboratori della Tradizione”, “Andar per campi e boschi”, da me proposti, hanno lo scopo, attraverso numerose attività, di dare la giusta visibilità alle risorse culturali, naturalistiche ed enogastronomiche di territori ancora poco conosciuti dal turismo, al fine di poter tutelare i metodi di realizzazione di questi piatti. Per esempio, se non andiamo a raccogliere nel giusto periodo i semini di finocchio selvatico non potremmo poi in inverno realizzare il gustoso migliaccio e la profumata salsiccia». Per la consulente Ruggiero gli ingredienti del migliaccio di Rapone oggi sono otto, ma tra qualche anno per dimenticanza o
per distrazione ne saranno sei e poi cinque, 4 e così via fino a quando i sapori non saranno più gli stessi e noi tutti avremo così perso la nostra gastronomia, viva solo nella nostra memoria. I bambini perciò possono e devono divenire depositari di tale ricchezza e in particolare molti di essi – ha fatto presente l’ideatrice dei progetti – vivendo oggi esperienze significative da grandi, sono certa, sceglieranno l’attività appresa. Ecco che durante la lezione didattica a Valle Ofanto, ad alzata di mani, molti bambini presenti, dopo aver appreso le tecniche di lavorazione, hanno scelto di diventare chef, altri ceramisti, altri imprenditori di attività agrituristiche. «Auguriamoci – ha concluso la consulente turistica Ruggiero – che queste nuove esperienze: l’Agriarte e i laboratori della tradizione, nate e sostenute da un piccolo numero di aziende lucane, quali Apicoltura Rondinella di Ripacandida, il country house “Villa delle Rose” in Monticchio Laghi, Carpe Diem di Venosa, Azienda vinicola La Luce di
La borgata Carpe Diem
Ginestra, la Fattoria Didattica Valle Ofanto, l’agriturismo Grotta dell’Eremita, l’azienda Candida Olearia di Ripacandida e il biscottificio Magilforno di Lavello, abbiano lunga vita e che le stesse aziende siano propulsori per nuove idee che di certo attrarranno non “turi-
sti per caso”ma appassionati di nuove forme di svago sempre più vicine all’apprendimento e al sano vivere, una formula suggestiva e vincente per il mercato turistico internazionale e per il turismo scolastico che ricerca attività autoctone non replicabili in altri luoghi».
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Cultura e Spettacoli 49
Sabato 7 novembre 2009
Sabato 7 novembre 2009
Il musicista crotonese racconta l’album “Carovane” tra jazz, filosofia e spiritualità Sergio Cammariere
Il viaggio mistico di Cammariere di ISABELLA MARCHIOLO UN Cammariere filosofo e pacifista, guidaTO da una nuova estasi spirituale. “Carovane” (Emi Capitol), quarto album del cantautore crotonese, frutto di tre anni di lavoro e riflessione, anche fuor di metafora è un itinerario nella contaminazione, che s'innesta sul jazz e devia la prospettiva. Sergio Cammariere va alla ricerca del suono originario e si spinge verso orizzonti inconsueti, convinto della radice divina della musica. Soprannaturali erano Beethoven, Stravinski e Wagner, vicino all'illuminazione s'innalza pure il pensiero di Aristotele, Schopenhauer e Giordano Bruno. Le “Carovane” di Cammariere tendono all'infinito e lo trovano negli esotismi del sitar, il moxeno, la vina e la tabla, misticamente fusi alla chitarra, il sax e il flicorno, nel pianoforte o nel respiro immenso di un'orchestra d'archi. Trovano l'infinito in un altrove rapinoso di luoghi sospesi e sublimati dallo spazio e il tempo, come l'ispirazione della città santa di “Vanarasi”, in India, o la “Forcella del rabdomante” (gli unici due brani strumentali tra i 13 del disco). Quello del compositore e pianista crotonese è un pellegrinaggio nel sé e insieme un'ideale ricongiunzione con l'umanità che formula l'eterna domanda del senso della vita. Il codice d'accesso alla ricerca esistenziale è ancora una volta la musica, con la ricerca e le raffinate collaborazioni con i compagni di sempre (Kunstler, Ariano, Bosso, Bulgarelli, Haggiag, Marcozzi e Cesari), e alcuni ospiti d'onore, tra cui Javier Girotto. Ma nel nuovo album non c'è unicamente l'humus dei popoli della terra, né solo un'ermetica tensione verso le altitudini dell'essere. Si parla di fatti concreti, di politica,
ambiente e attualità. E, come nella lezione di De André, la poesia diventa invettiva, si colora di sarcasmo per “un paese di finti, di sepolcri imbiancati e dipinti”, “regna l'ipocrisia e assente la cultura e si fa a gara a chi ruba di più”. La dimensione di “Carovane" è il viaggio esistenziale. C'entra anche il fatto che lo spostamento fisico inteso come passaggio di vita sia nel background sentimentale e cerebrale dei meridionali? Viaggiare, dal punto di vista strutturale, per noi è difficile. E con l'emigrazione di prima e seconda generazione, da sempre siamo viaggiatori coatti. «Il mio viaggio personale e musicale è iniziato da bambino in Calabria. Sono partito con lo Jonio che mi cullava, con l'armonia delle sfere nella valle dove è nata la scuola pitagorica. E' vero, i meridionali si spostano molto, ma credo che si possa viaggiare anche da fermi. Penso a chi è malato e costretto all'immobilità, eppure viaggia con la fantasia, il pensiero, il sogno. Noi calabresi siamo fortunati perché partiamo e riusciamo a radicarci ovunque. Ho conosciuto conterranei che vivono all'estero, in paesi diversissimi, e sono felici. Sentono la mancanza solo del cibo e del clima». I suoni etnici nel disco evocano una “pancultura” che lei sembra aver sperimentato incontrando popoli e geografie lontane. Ed è subito chiaro che l'effetto è rigenerante, pacificatore. «Sì, è un disco solare, una metafora del viaggio che gli esseri umani compiono nella vita attraversando sofferenze e dilemmi con l'obiettivo di raggiungere la vera essenza delle cose». Quale rapporto c'è tra l'omaggio alla religione induista di “Varanasi” e la
«Chi poteva pensare che i nostri mari celassero pericoli?»
sua fede cattolica? «Non sono diventato indù ma ho scoperto una filosofia che mi ha arricchito e illuminato. In questo disco cercavo un percorso di consapevolezza. Nelle carovane ci siamo noi uomini che superiamo i deserti della terra e procediamo verso la luce, verso la grande entità suprema che è Dio. La conoscenza di me che ho raggiunto è la vicinanza al mio Dio. L'induismo ha aggiunto una speranza in mondo migliore. L'India è un paese con tanti problemi ma possiede una grande civiltà democratica, mette la pace al primo posto tra i valori dell'uomo». A proposito di pace, il No-
bel è andato a un personaggio che lei stima. E non vede nessun Obama in Italia, dove invece si dichiara equanimamente disincantato verso destra e sinistra… «Obama è il primo presidente americano a parlare dell'ambiente come di una priorità nel suo programma. Il mondo procede a passi veloci e caotici, credo che un uomo come lui rappresenti una speranza per tutti. In Italia la politica non ha deluso solo me. Assistiamo continuamente a dialoghi che non portano a nulla e degradano nel litigio. Non ci sono più ideali, solo scontri insensati. E questo stato di cose crea nella gente il distac-
co, ci fa diventare individualisti e chiusi». Nella sua formazione c’è il mare calabrese. Ha seguito le vicende dell'inquinamento radioattivo e dei veleni sommersi? «Chiaramente anch'io sono turbato, come tutti. Chi poteva immaginare che nei nostri mari così belli si nascondesse un pericolo? L'aspetto più inquietante è il futuro. A pagare le conseguenze saranno le prossime generazioni, quelli che vivranno qui tra cent'anni». Il prossimo disco di Cammariere sarà una nuova piccola rivoluzione, il rock. Il compositore crotonese da febbraio tornerà in tour anche in tutta l’Italia.
Progetto Herakleia
Come valorizzare la storia di Policoro Si è tenuto ieri mattina in Campidoglio a Roma il convegno, organizzato dal Circolo Velico Lucano –Coni – FIV di Policoro, in collaborazione con Assonautica e Lega Navale sezione di Policoro, sul tema: “Mediterraneo, le radici dell’Europa” in occasione del quale è stato presentato il progetto “Herakleia” legato alla valorizzazione culturale, storica e naturalisticadel Metapontinoein particolare di Policoro. Il progetto prevede tra l’altro l’organizzazione di crociere e campi scuola rivolti ai ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado d’Italia, oltre che la messa a sistema del patrimonio archeologico, storico ed ambientale che vanta la fascia jonica. Il progetto “Herakleia” è stato commissionato ad un pool di tecnici delCnre prevedelanascita di un parco archeologico naturalistico per uno sviluppo ecocompatibile del territorio. Durante la tavola rotonda siè sottolineatal’importanza di questo progetto volto anche alla conservazione dei beni culturali nel quale si inseriranno attività didattiche per le scuole, partendo da un centro di alta formazione che segua due direttrici: quella archeologica e quella delle nuove tecnologie per studi ambientali, formando delle professionalità settoriali edunque ancheopportunità di lavoro. Sono intervenuti rappresentati di scuole, della Lega navale italiana, dell’Assonautica, Cnr, il presidente della commissione scuola del Comune di Roma e rappresentanti del Comune di Policoro. Dopo l’approvazione dello studio di fattibilità il progetto “Herakleia” sarà candidato a finanziamento nel programma “Par-Fas”della Regione.
ALLE 18 A PALAZZO LANFRANCHI
Domani a Matera il libro di Dora Albanese La maternità come metafora dello strappo e la Basilicata con miti e suggestioni MATERA- Si terrà domani, alle ore 18, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera, la presentazione del libro "Non dire madre" di Dora Albanese, Hacca edizioni. Interverranno, oltre all'autrice, Paride Leporace, direttoredel Quotidiano della Basilicata e Lucia Serino, giornalista. Modererà l'incontro, Mariateresa Cascino, organizzatrice del Women's Fiction Festival. Il libro: Attraverso il topos della maternità, Dora Albanese racconta tre metamorfosi sociali e culturali del Sud postbellico: la dura maternità della Lucania “interna”, ancora legata a feroci e dolcissimi stili contadini; la frustrata maternità piccolo borghese diuna Matera “piana”, dimentica della superba e misera civiltà dei Sassi; e, infine, la maternità delle nuove generazioni, sospese tra “ritorni al passato”, fastidi per un benessere di facciata, e goffi e ostinati tentativi di abbracciare il mondo, magari attraverso un altro topos di questo libro, quello dell’emigrazione. In Non dire madre il tema della maternità e della femminilità è ossessivamente indagato e sviscerato con franchezza, senza abbellimenti estetici e senza indulgenze; anzi, le donne di questo libro sono sempre colte in un
Dora Albanese
estremo momento di quotidianità scoperta,finanche dibuffasciatteria. ADora Albanese interessa il trucco che si scioglie sul viso, l’odore immediato della carneedellaplacenta, lacalatadellemaschere, l’emergere impietoso delle paure, delle viltà, dei sentimenti più immediati, senza temere né la crudeltà né il sentimentalismo –dilagante attitudine, quest’ultima, di un Sud che, a furia di recitare, ha pure imparato a recitare i sentimenti. Matera non è una città di scrittori, perché il dolore – tutto il dolore che si prova – è già lì, nei Sassi. Solo una giovane scrittrice nata nel 1985 nella peri-
feria di Matera, “sospesa” tra vecchie suggestioni, oblii riusciti e ambizioni nuove, poteva provare a raccontare Matera proprio da punti di vista marginali e privi di saturazione narrativa: Stigliano, il paese di origine della nonna, la desertica periferia di Matera Nord, il piccolo esilio romano. Ecco cos’è il mondo, il Sud, la Matera di Dora Albanese: ragazze che imparano a diventare madri, ragazzi che provano a diventare donne, donne adulte che cadono sugli avanzi della propria pelle stanca, nonne che ricordano antichi aborti, donne che spiano uomini sui balconi; insomma, un mondo di persone semplici, combattute tra prove difficili e fallimenti.Con una lingua sospesa tra oralità e letterarietà, continuamente scossa da innalzamenti liricieda velocizzazioniquasiautomatiche, Non dire madre è un libro sul diventare grandi in assenza di grandezza; è un libro, cioè, sulla condanna e, al contempo, sull’impossibilità di essere “normali”; un libro, infine, sulla grigia miseria umana, ma anche sul dovere di rifondare la vita. Dora Albanese Non dire madre Ed. Hacca, 2009 pag 183 euro 12,00
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50 Cultura e Spettacoli
23.10
FILM
PRIMA SERATA
Mio cognato
21.30
TELEFILM
21.30 DOCUMENTARIO
Cold case Delitti irrisolti
Alberto Angela
Maria De Filippi
Trappola di cristallo
21.10
SHOW
21.30
FILM
21.10
FILM Shark Tale
SHOW
23.30
Victoria Cabello
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06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus - Week End 09.15 -AttualitàOmnibus Life - week End 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -AttualitàL'intervista 10.40 -RubricaMovie Flash 10.45 -FilmLassie avventura in pallone con Robert Bray, Merry Anders, Les Brown Jr. - regia di Jack Wrather (USA) - 1978 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -FilmIl fantasma del pirata Barbanera con Peter Ustinov, Dean Jones, Suzanne Pleshette - regia di Robert Stevenson (USA) - 1967 18.05 -RubricaMovie Flash 18.10 -TelefilmI magnifici sette 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari Tuoi per due - Lotteria 23.05 -TelegiornaleTG 1 23.10 -FilmMio cognato con Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, Mariangela Arcieri - regia di Alessandro Piva (Italia) - 2003
20.30 -Telegiornale TG2 - 20.30 21.05 -TelefilmCold case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Rai Sport Sabato Sprint 23.15 -TelegiornaleTG 2 23.25 -RubricaTG 2 Dossier
21.30 -Documentario Ulisse: il piacere della scoperta 23.30 -Telegiornale Tg 3
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show C'e' posta per te 01.00 -Reality ShowGrande Fratello 01.30 -TelegiornaleTg5 notte
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.30 -Film Trappola di cristallo con Bruce Willis, Bonnie Bedelia, Alan Rickman - regia di John McTiernan (USA) - 1998
21.10 -FilmShark Tale - regia di Eric Bibo Bergeron, Vick Jenson, Rob Letterman (Usa) 2004 22.50 -FilmBats 2 con D. Chokachi - regia di Jamie Dixon (USA) - 2007
20.30 -Show Chef per un giorno 21.10 -Serie Tv L'Ispettore Barnaby 23.30 -Show Victor Victoria Senza Filtro
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00.10 -RubricaTG 2 Storie 00.50 -RubricaTG 2 Mizar 01.15 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare 01.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 01.55 -Real TvX Factor. La settimana 02.30 -RubricaIl caffé
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02.00 -ShowStriscia la notizia 02.50 - FilmLa città d'oro con C. Caselli - regia di H. Gordon Boos (USA) - 1998 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
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Televisioni 51
Sabato 7 novembre 2009
Un nuovo racconto dell’esilio attraverso documenti in un libro di Colangelo
ELEZIONI DI MARZO
IL CONFINO LUCANO E LA SVOLTA DI LEVI
Silvio stringe su giustizia ed elezioni Incontro con il leader Udc Casini
di GIUSEPPE LUPO
Spesso in letteratura, quando si affrontano argomenti già affrontati, si corre il rischio di ripetere concetti ampiamente sfruttati, punti di vista desueti, magari capita di rimarcare qualche piccola differenza, ma in buona sostanza non si fa che affrontare per l'ennesima volta temi logorati dal continuo tornarci sopra. Questa premessa è tanto più necessaria, se si considera una figura come Carlo Levi, su cui in questi giorni si svolge un convegno organizzato tra Bari, Matera e Aliano, segue a pagina 13
Napolitano: «L’Anm deve dialogare» alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.274€ 1.00
Sabato 7 novembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Appello per le primarie in vista delle amministrative
Arriva Di Pietro, contestano gli autoconvocati ma Radice li sconfessa Pdl,intervista a Buccico:«Ci sono probelmi ma non scompariremo» POTENZA - Mentre il Pdl, tra titubanze e mancate ufficializzazioni, invia in Basilicata Alemanno (dopo Gasparri) c’è da registrare un appello di tutta la sinistra per un candidato unitario alle primarie in vista delle prossime regionali. In casa dipietrista, intanto, non c’è pace. Oggi arriva Di Pietro tra la contestazione degli autoconvocati sconfessati però dal segretario regionale Radice. Segnaliamo, infine, un’intervista sullo stato del Pdl all’ex sindaco di Matera, Buccico che avverte: «Non scompariremo». alle pagine 8, 9 e 26
Melfi L’avvocato Di Ciommo verso l’Idv per candidarsi alle Regionali a pagina 24
E’ morto a casa sua a Muro Lucano, aveva 103 anni
Addio a monsignor Mennonna Il vescovo più anziano del mondo
PANDEMIA
«Nessun caso di influenza A a Pisticci» I dirigenti scolastici rassicurano. Migliorano le condizioni del piccolo di Bernalda ricoverato a pagina 14
ARPAB
Digilio chiede una commissione d’indagine nazionale
alle pagine 10 e 11
E a Matera pompiere di 100 anni spegne le candeline in caserma a pagina 30
a pagina 15
Jena 2.Ancora un colpo al patrimonio dell’imprenditore potentino accusato di associazione mafiosa
Nuovo blitz contro Quaratino:sequestrate 3 auto POTENZA - Ancora un colpo al patrimonio di Giovanni Quaratino. Ieri mattina i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, con la collaborazione dei militari del Comando provinciale, hanno dato esecuzione a un nuovo ordine del Tribunale. Sono state sequestrate tre grosse autovetture, dopo la Ferrari che risultava intestata alla suocera. a pagina 17
U.E. Massimo minimizza. Si fa un baffo del no polacco.
di VINCENZO VITI i sono due modi di ricordare Vincenzo VerV rastro, al cui fianco ho lavorato in uno dei Governi più fecondi e stimati dell'intera vicenda regionale. Ricordarlo come una figura eccentrica nel mare magno delle mediocrità e del malaffare, segnalarne la qualità personale, l'etica severa, il rigore amministrativo, l'onestà morale disarmata verso le angustie della politica :un'icona segue a pagina 13
SPORT
POTENZA
Visentin inizia a perdere la pazienza VOLLEY
A Matera arriva il Soverato
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«Candidato unico di tutta la sinistra»
VERRASTRO «Ricordo l’altezza del pensiero e la distanza dalla mediocrità»