Giovedì 12 novembre 2009
Garlasco Presentata a Roma la nuova formazione politica. Si chiama “Alleanza per l’Italia” le scarpe il nodo Armi a Hezbollah da sciogliere inviate dall’Iran VIGEVANO (PAVIA) – Le ROMA – Il nome era stato de- con l’Udc, rosicchiare uomi- piccola pattuglia di transfuBrevi dal mondo
Rutelli lancia la sfida centrista al Pd e al Pdl
TEL AVIV – Israele ritiene di avere prove materiali schiaccianti sulla provenienza iraniana del mastodontico carico di armi sequestrato il 4 novembre in alto mare dai reparti speciali della marina israeliana a bordo del mercantile Francop, in navigazione verso Libano e Siria. Lo si legge in una nota ufficiale diffusa dallo stato maggiore di Tsahal (le forze armate dello Stato ebraico) a corredo di foto e documenti resi ieri di dominio pubblico a sostegno dell’accusa secondo cui Teheran ha provveduto a mettere insieme il carico per destinarlo agli sciiti libanesi di Hezbollah.
Autoerotismo varato un corso MADRID – Perplessità e polemiche in Spagna per la notizia che la regione dell’Estremadura, al confine con il Portogallo, governata dai socialisti, ha varato un corso di educazione sessuale rivolto agli adolescenti su «Il piacere è nelle tue mani» con, fra l’altro, un discusso workshop su «autoerotismo, masturbazione e gadget erotici». Il corso itinerante, la cui prima lezione si è tenuta a Merida il 23 ottobre, e rivolto ai giovani tra i 13 ed i 17 anni, è costato circa 14 mila euro alle finanze regionali, scrive la stampa spagnola. L’iniziativa del governo regionale è stata subito criticata dall’Associazione dei genitori.
scarpe pulite di Alberto Stasi. A due anni di distanza dall’omicidio di Chiara Poggi e a quasi un mese dalla sentenza è ancora questo il nodo da sciogliere al processo con rito abbreviato nei confronti del giovane accusato di aver ucciso la sua fidanzata, massacrata con un’arma mai trovata, nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Ieri mattina, davanti al gup di Vigevano Stefano Vitelli, si è tornati a parlare delle suole delle Lacoste color bronzo calzate da Alberto quella tragica mattina.
L’ex presidente della Margherita farà alleanza con l’Udc di Casini
Rutelli presenta il simbolo
positato il 26 ottobre, due giorni prima che Francesco Rutelli annunciasse di aver lasciato il Pd, ed è stato gelosamente custodito fino a ieri. «Siamo stati bravi a mantenere la riservatezza», si vanta Rutelli durante la presentazione del suo movimento. Si chiamerà «Alleanza per l’Italia», ha un simbolo (provvisorio, quello definitivo arriverà dopo un concorso su Internet) con il «per» stilizzato in forma di una 'ics' rossa e verde su campo bianco, e nasce con l’ambizione di sfondare al centro, allearsi
ni e consensi tra i moderati dei due schieramenti stanchi della «contrapposizione cieca» tra maggioranza e opposizione, del «populismo» di Berlusconi, dello scivolamento a sinistra del Pd e del giustizialismo di Di Pietro. Nella saletta di palazzo Ruspoli (a due passi dall’elegante via Condotti), c'è tutta la squadra degli uomini che hanno scelto di aderire al progetto di Rutelli. Accanto al leader ci sono il presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, l’ex Udc Bruno Tabacci, e una
ghi dal Pd: Gianni Vernetti, l’imprenditore Massimo Calearo, Claudio Gustavino, Cristina De Luca, Marco Calgaro; completano il quadro il 'pentito' dell’Idv Pino Pisicchio, l'imprenditore Andrea Mondello, lo studioso Giuliano Da Empoli (assente, per malattia, l’ex ministro del governo Prodi Linda Lanzillotta). Il primo appuntamento annunciato da Rutelli, Tabacci e soci è un’assemblea nazionale, che si svolgerà l’11 e 12 dicembre a Parma. Marco Dell’Omo
Brasilia. Molte le manovre. Occhi puntati su Toffoli e Mendes
Battisti, oggi la sentenza Il Supremo Tribunal Federal deciderà sull’estradizione BRASILIA – Ormai sembra una partita a poker, e sul tavolo c'è il via libera, oppure il 'no' all’ estradizione in Italia di Cesare Battisti: in vista dell’ udienza di oggi del Supremo Tribunal Federal (Stf), gli avvocati delle due parti nascondono le proprie carte, e non si escludono mosse a sorpresa anche da parte dei giudici dell’Alta Corte. Battisti, 54 anni, attende in ansia dal carcere di Papuda l'appuntamento del Stf, dal quale potrebbe uscire una sentenza (pro o contro la 'extradicao'), ma anche un nuovo rinvio, dopo la prima udienza dello scorso 9 settembre. Ormai da giorni, tutto è in movimento attorno ai dieci giudici
dell’Alta Corte. C'è più nervosismo dell’udienza precedente, come dimostra per esempio il fatto che la sede del Stf è stata transennata, forse anche per le manifestazioni pro-Battisti dell’ultima sessione. Al centro della scena c'è soprattutto il più giovane del gruppo dei giudici, Josè Antonio Dias Toffoli, di appena 41 anni, designato nell’influente incarico (in Brasile un giudice Stf è spesso più potente di un ministro) dal presidente Inacio Lula da Silva. Giudice che – affermano tutti a Brasilia –è contro l’estradizione diBattisti, in linea quindi con la posizione del presidente. Il punto è però capire cosa farà Toffoli, se voterà oppure
no, visto che prima di andare allo Stf era Avvocato generale dello Stato: per il fronte 'pro-estradizione' non può farlo, perchè, anche se non in prima persona, si è già pronunciato per l’asilo politico a Battisti; secondo, invece, chi vuole che l’ex terrorista rosso rimanga in Brasile è perfettamente abilitato a votare, come tutti i suoi colleghi. Nel caso in cui all’apertura dell’udienza Toffoli dica di voler votare, non è da escludere un intervento del legale che rappresenta l’Italia, Nabor Bulhoes, che potrebbe far presente la contraddizione, il fatto cioè che davanti allo Stf Toffoli ha un ruolo ibrido proprio a causa del suo incaricoprecedente. Avotare sa-
rà sicuramente Marco Aurelio Mello, considerato il più mediatico tra i giudici Stf, che come già anticipato si pronuncerà per la permanenza di Battisti in Brasile. E che potrebbe introdurre nuove tematiche alla discussione, quale la prescrizione delle condanne in Italia contro Battisti. Un altro giudice sotto i riflettori è il presidente Gilmar Mendes, sulla cui posizione non ci sono dubbi: voterà per l'estradizione. Ed è proprio nel caso di questo giudice il 'dossier Battisti' s'intreccia inevitabilmente con la politica brasiliana, visto che Mendes è ritenuto nel paese come uno dei principali politici anti-Lula. Martino Rigacci
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2 In Italia e nel Mondo
Obama in Asia per mantenere la leadership
Celebrati i funerali della ragazza morta travolta dalla colata di fango
Ischia si stringe intorno alla bara di Anna ISCHIA (NAPOLI) – Che la morte sia «illogica», dice il pastore che celebra i funerali di Anna, uccisa martedì dalla frana di Casamicciola, si vede di fronte alla sua bara bianca, accompagnata nella fossa da uno scoiattolo di peluche. «Questa morte – ha detto – non può essere giustificata in alcun modo. Può essere un dito puntato contro di noi». Parole aspre in una omelia che il religioso, un metodista riformato come la famiglia De Felice, pronuncia come una denuncia. «Accusiamo Dio di non aver frenato la frana, ma questo è solo il nostro modo di sfuggire alle nostre responsabilità». Il sindaco Vincenzo D’Ambrosio ascolta costernato, per delicatezza
non ha messo la fascia tricolore. Non si perde però lo sguardo di Aurora, una donna forte che dice addio alla figlia quasi senza piangere, guardando negli occhi la vita mostruosa che la aspetta in una casa vuota: è stata dimessa dall’ospedale ieri mattina. Le lacrime sono di Claudio, suo marito, che a questo punto crolla. Ma il dolore della famiglia di Casamicciola è composto, tanto controllato quanto devastante. Erano in auto martedì con una ragazza di 15 anni per portarla a scuola, quando sono stati travolti dal fango e dall’acqua che ha devastato Casamicciola, trascinando cinquanta automobili con violenza indicibile. I genitori so-
no riusciti a lasciare quella prigione di fango, la figlia no. Ed è morta annegata. Al cimitero, ci sono moltissimi ragazzi. Piangono, si abbracciano. Si disperano e si consolano. C'è il fratello di 17 anni, Simone. E il fidanzatino di Anna, Carlo. C'è il vigile del fuoco che ha provato a rianimarla in un disperato tentativo finale, con la respirazione bocca bocca. La dottoressa che ha visto il suo corpo, e i polmoni pieni di acqua, sabbia, fango. E che ha in cura al Rizzoli ancora quattro persone, fra cui un bambino di 12 anni con la spalla lussata, per il quale si era temuta una sorte del genere. C'è la maestra di danza. La preside della scuola. Si distribuiscono roselline rosa e mar-
I funerali di Anna De Felice
gherite per accompagnare la terra nel il rito della sepoltura. Il pastore Macrì legge dei brani del Nuovo Testamento: secondo Marco, «state in guardia, non sapete quando è il momento». Secondo Giovanni, «non si giudichi il mondo, si salvi». Rosanna Pugliese
Mistero sulle cause. Il governo minimizza: «È stato un fulmine»
TOKYO – L'America è determinata nel restare una potenza in Asia. È questo il messaggio che Barack Obama intende lanciare nel suo primo viaggio in Asia da presidente. Un viaggio di una settimana in quattro paesi - comincerà venerdì in Giappone per poi proseguirea Singapore(peril summitAPEC), inCina enella Corea del Sud –che consentirà all’inquilino della Casa Bianca di illustrare in modo approfondito la determinazione degli Stati Uniti di mantenere un ruolo daprotagonisti nellaregione che ospita le economie più dinamiche del pianeta.
Roma. Le indagini
Cucchi, disposta la riesumazione della salma È mancata l’energia per tre ore per cento milioni di persone
Mezzo Brasile al buio
SAN PAOLO – E' ancora incerta la causa del gigantesco blackout che ha lasciato al buio per tre ore la notte di martedì 100 milioni di brasiliani, più di un terzo della popolazione in 18 stati del paese, fra i quali quelli di Rio de Janeiro e San Paolo. Si dice che l’'incidente sia stato causato da un guasto alla rete di trasmissione nei pressi della centrale idroelettrica di Itaipù, la seconda al mondo. Ma i giornali americani suggeriscono che a monte dell’incredibileincidente ci potrebbero essere degli hacker. Il blackout è cominciato alle 22:12 locali, l’1:12 in Italia. La causa non è ancora chiara: secondo il ministro brasiliano dell’Energia, Edson Lobao, «problemi atmosferici, una forte tempesta, possono aver causato l’interruzione delle linee di trasmissione da Itaipù». Il guasto si è propagato all’intera rete e ha superato il confine nazionale, provocando un blackout di mezz'ora anche in Paraguay. La centrale idroelettrica di Itaipù in sè non ha minimamente risentito del blackout, ma per la prima volta da quando è stata costruita nel 1984 i tecnici hanno deciso di fermarne il funzionamento per alcune ore perchè le turbine giravano a vuoto, incapaci di trasmettere l’energia prodotta. Tre incidenti simultanei alle linee di trasmissione (secondo la spiegazione fornita dal governo brasiliano) avevano infatti interrotto la diffusione dell’alta tensione e non permettevano che l’energia prodotta dalla centrale fosse avviata verso i 18 stati brasiliani che ne dipendono. A Rio e a San Paolo la gente è rimasta bloccata sui treni e sulle metropolitane, è scesa dai convogli e camminando sui binari ha rag-
Un bar di Rio de Janeiro illuminato con delle candele
giunto le stazioni. Per le strade, illuminate solo dai fari delle auto, e con i semafori spenti il traffico è diventato caotico. Milioni di persone delle grandi città hanno trascorso la notte preoccupate della violenza che si poteva annidare nell’oscurità.I pompierihannoricevuto decine di richieste d’aiuto di persone bloccate negli ascensori. Solo dopo circa tre ore, dopo l’una di notte, il blocco è stato eliminato e la luce ha cominciato a tornare. Ma il caos maggiore si è verificato ieri. Nella sola San Paolo, milioni di personesi sonoalzate ierimattina senz'acquaperlavarsi ofareilcaffè. Durante tutta la mattinata, telefoni e cellulari hanno funziona-
to a singhiozzo, così come i servizi web. Le banche –fortemente informatizzate in Brasile - hanno funzionato a rilento, e lunghe file si sono formate all’esterno delle agenzie bancarie, delle poste e di molti altri servizi pubblici. Molte scuole hanno reso facoltative le classi o hanno deciso addirittura di riaprire solo oggi. Hanno ripreso invece ovunque a funzionare normalmente i semafori, ma le autorità hanno sospeso per ieri il sistema di targhe alterne a San Paolo, e così si è verificato un gigantesco ingorgo per eccesso di auto, anche perchè molta gente aveva paura di prendere la metropolitana ed è andata al lavoro in macchina. Esperti internazionali metto-
no in dubbio le affermazioni delle autorità brasiliane, secondo le quali il blackout sarebbe dovuto a forti tempeste tropicali o a fulmini caduti sulle centrali di smistamento dell’alta tensione. «In realtà soltanto uragani, trombe d’aria, terremoti, aerei che precipitano o altri incidenti estremamente gravi e altamente improbabili, soprattutto in Brasile, non sono previsti nei piani di sicurezza delle centrali elettriche e della rete di distribuzione – spiega Ildo Sauer, professore di elettrotecnica -. Semplici fulmini non spiegano un blackout, il sistema è progettato per rimanere stabile anche con forti perturbazioni». Jerico Catura
Bolognese sbaraglia i pasticceri napoletani NEL regno della sfogliatella, un bolognese cresciuto tra ravioli di San Giuseppe e torta di riso vince all’unanimità il premio di pasticcere dell’anno assegnato nelle sale del museo Archeologicodi Napolidall’Accademia dei maestri pasticceri italiani. L'uomo più dolce dell’anno si chiama Gino Fabbri, ha 58 anni e a Bologna, dove ha cominciato quando aveva 13 anni, ha fondato nel 1982 l’omonima pasticceria dove però la modernità è di casa e, oggi, uno dei dolci più apprezzati dai suoi golosi clienti è 'La tentazione', una bavarese con pan di Spagna con sfoglie croccanti di nocciole pralinate e
News, guerra aperta fra Murdoch e Google
Donne e motori, gioie e dolori cioccolato al latte raccolta in una delicata mousse di cioccolato fondente. «Ricevere a Napoli questo riconoscimento – commenta Gino dall’auto mentre ritorna con moglie e figlia a Bologna – è stato emozionante. Una cosa che accade una sola volta nella vita».
ROMA – Un viaggio là dove la storia di Stefano Cucchi 'diventa un buco nero', in quelle celle di sicurezza del Tribunale di Roma dove il geometra di 31 anni, morto il 22 ottobre all’ospedale Sandro Pertini, ha passato alcune ore la mattina del 16 per l’udienza di convalida del suo fermo. Lì dove, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe avvenuto il pestaggio ai danni del giovane, la cui salma sarà riesumata per gli accertamenti dei medici legali. A visitarele celleil senatoreIdv StefanoPedica, accompagnato dal presidente del Tribunale Paolo De Fiore. Con loro Giovanni e Ilaria Cucchi, il padre e la sorella del geometra fermato per droga dai carabinieri il 15 ottobre sera. A loro però è stato negato l’ingresso al corridoio delle celle, al livello dei garage di Piazzale Clodio. È stato il parlamentare a raccontare loro ciò che ha visto. Un corridoio largo non più di un metro e mezzo sul quale, su un solo lato, si aprono le porte delle 15 celle, tre metri per tre, due panche all’interno, senza finestre. Unico contatto col corridoio unospioncino suogni porta,quadrato, 30 centimetri di lato, che si può aprire solo dall’esterno e che guarda un muro bianco. Uno scenario, ha sottolineato il senatore, che fa sorgere più di un dubbio sulla ricostruzione fornita dal detenuto supertestimone africano, pubblicata dai giornali: «Le celle –ha detto Pedica - sono tutte su un solo lato del corridoio, molto stretto. Un pestaggio qui è fisicamente impossibile e dagli spioncini la visuale è limitata. Non c'è dubbio però che da una cella si possa sentire tutto». E respinge recisamente l’ipotesi pestaggio il presidente De Fiore: «La sola eventualità che Stefano Cucchi possa essere stato picchiato all’interno del tribunale di Roma è spaventosa – ha detto – Se fosse vero si aggiungerebbe orrore all’orrore». Ma all’incolumità dei testimoni di quel 16 ottobre pensa ora Pedica: «Andrò a Regina Coeli per sincerarmi che non vengano trattati male». Secondo il parlamentare «c'è però ancora troppa omertà da parte dei carabinieri e delle guardie carcerarie: Cucchi è arrivato a Regina Coeli in sedia a rotelle e ne è uscito in barella. C'è un buco nero nella vicenda, dal momento del fermo al suo arrivo in carcere alle 15,45. In mezzo c'è chi lo ha picchiato, dove e perchè». Gabriele Santoro
SI spalancano le porte di Eicma Moto 2009 per la prima giornata aperta al pubblico della grande esposizione internazionale della moto alla Fiera di Milano-Rho. Dopo le prime due giornate destinate agli operatori (che pure hanno fatto registrare un'af-
fluenza superiore alle aspettative), da giovedi' a domenica sara' festa grande per gli appassionati delle due ruote: il 67° Salone si presenta anche quest'anno straordinariamente ricco di novita', di idee e di spunti interessanti. Non solo con una miss su ogni moto.
«NON andremo su Google», «Se vuole, se ne vada». Botta e risposta tra il motore di ricerca e il magnate dell'informazione Rupert Murdoch, che martedì ha accusato la società di Mountain view di «rubare» le notizie trasmesse via internet dalle sue testate Wall street journal, The Times e Sun, minacciando di bloccare i contenuti online. Ma Google ha ribattuto che, l'azienda di Murdoch, come ogni altra, se vuole può chiedere di togliere in qualsiasi momento i suoi contenuti da Google news. La società ha spiegato che grazie a «semplici standard tecnici le notizie pos-
sono essere rimosse in qualsiasi momento», e chi le produce ha «il completo controllo su se e quanto dei loro contenuti appare in caso di ricerca». Insomma, se Murdoch non vuole apparire su Google news «non deve fare altro che chiedercelo».
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In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
Il fatto del giorno:Giustizia, compromesso Berlusconi - Fini, esclusi interventi su prescrizione Lo stato d'eccezione della nostra democrazia
L’ira del Cavaliere Poi Letta media
Il premier salvato solo a metà
dal commento di Massimo Giannini
dal commento di Francesco Verderami
dall’editoriale di Luigi La Spina
Ora ce la racconteranno come una grande riforma "erga omnes", che tutela l'interesse di tutti i cittadini. Un compromesso sofferto e importante, che difende lo "stato di diritto" finora vulnerato da una magistratura politicizzata e inefficiente. E invece il "lodo" Berlusconi-Fini sulla giustizia è l'ennesima e scandalosa legge su misura, che copre gli interessi di una singola persona. Un patto scellerato e indecente, che conferma lo "stato di eccezione" in cui è precipitata la nostra democrazia. I due leader erano arrivati a questo faccia a faccia in condizioni molto diverse. [...].
Era un vertice talmente delicato che Gianni Letta ha dovuto addirittura prepararlo. Perché lunedì il braccio destro del Cavaliere si è recato in gran segreto a Montecitorio per parlare con il presidente della Camera, e sempre lui è dovuto intervenire martedì nel passaggio più infuocato del colloquio tra Berlusconi e Fini, quando il premier —infuriato per il veto sulla prescrizione breve — è arrivato a incolpare l’alleato di «mancanza di lealtà», minacciando sfracelli in lungo e largo. E poco importa che Fini respingesse gli addebiti, siccome il premier covava ancora un forte risentimento per l’intervista televisiva del «cofondatore», per le sue battute sul Pdl ridotto a una «caserma» retta da un «monarca» [...].
L’apparenza accontenta tutti. Berlusconi può tirare un sospiro di sollievo: salteranno i due processi per i quali rischia una condanna, quello sui diritti tv Mediaset, in cui è imputato per reati societari, e quello contro l’avvocato Mills, nel quale è accusato di corruzione in atti giudiziari. Fini si è opposto con successo alla proposta dei legali del premier sulla «prescrizione breve», cioè una vera e propria amnistia, mascherata sotto un altro nome. I cittadini,finalmente, possonosperare chesiriesca adaffrontare il vero male della giustizia italiana, la lentezza dei processi. Il faticoso compromesso tra i due cofondatori del «Popolo della libertà» raggiunto a Palazzo Chigi, in realtà, non costituisce per Berlusconi una garanzia contro le iniziative dei magistrati [...].
La migliore di oggi
L’incontro burrascoso
Spiragli dietro la tensione
dal commento di V. La Manna
dal commento di Carlo Fusi
RomaCappotto sulle spalle, cartellina in mano e, soprattutto, testa bassa. Silvio Berlusconi non hail volto disteso. E la causa non è la stanchezza accumulata lunedì a Berlino, per le celebrazionidel Ventennale della caduta del Muro. Quando il Cavaliere raggiunge infatti il pian terreno ed esce dall’ascensore, seguito da Gianni Letta e Sestino Giacomoni, èdi umorenero. Epoco importa se più in là, una volta lasciato Montecitorio, a favore di telecamere dirà che «è andata bene». In realtà, il premier è costretto a fare buon viso a cattivo gioco, abbozzando di nuovo, nel tentativo di capire cosa passi davvero nella mente di Fini. [...].
Più che nelprofilo giuridico, peraltro ancora informe visto che manca un testo scritto, l’intesa tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini sulla giustizia è significativa per gli effetti politici che produce. A partire dalla salvaguardia per il premier nei processi di Milano: scontata ma non banale. Come l’accantonamento della cosiddetta prescrizione breve sulla quale il premier ha insistito fino all’ultimo senza successo. Piuttosto l’accordo depotenzia un elemento di polemica all’interno del centro-destra che rischiava di diventare incontrollabile. Come pure consente, seppur con tutte le cautele del caso, di aprire spi-
ragli di confronto tra le forze politiche per spostare dalla via delle riforme il macignogiustizia che da tre lustri ne ostruisce il cammino. Ferma restando, infatti, l’opposizione virulenta dell’Idv, è interessante sottolineare i toni felpati che circondano il compromesso raggiunto tra i cofondatori del Pdl. Il neo leader del Pd Pierluigi Bersani, ad esempio, rigetta l’idea di «cancellare qualche processo in corso» ma si dice pronto ad un dialogo che permetta «di migliorare il servizio della giustizia». Dialogo che, ovviamente, deve svolgersi alla luce del sole, in Parlamento, assegnando giocoforza un ruolo mediatorio ai presidenti delle due assemblee. [...].
Dieci anni per le sentenze
dal commento di Carlo Federico Grosso
Il fenomeno esisteva già tre secoli e mezzo fa, e da allora la giustizia ha continuato a perdere pezzi. Così, se nel 1742 un giurista come Ludovico Muratori definiva ”stomachevole eccesso” il ritardo cronico dei tribunali italiani, ieri Cittadinanza Attiva ha ribadito, casomai ce ne fosse bisogno, che ormai la casistica degli italiani che raccontano le loro disavventure nelle aule e nelle cancellerie giudiziarieè diventatatalmente inquietanteda rappresentare uno scandalo nazionale. I dati sono noti da tempo perché vengono diffusi in convegni e dibattiti giuridici. E talvolta chili maneggiasembra assuefattoagli allarmicatastrofici e rischia di sottovalutarne la reale portata distruttiva per la vita dei cittadini comuni. Forse è per questo, per riavvicinare gli studiosi alla vita reale, che ieri Cittadinanza Attiva ha diffuso un rapporto condito dalle testimonianze dirette di chi è precipitato nelle tante trappole nascoste che sono diventate le aule [...].
Gianfranco Fini avrebbe confermato, ieri, il suo no alla prescrizione breve dei reati. Avrebbe tuttavia avallato la «prescrizione processuale», in forza della quale i processi penali, anche quelli in corso fino alla fase del primo grado, dovranno concludersi entro sei anni (due anni per il primo grado, due per il secondo, due per la Cassazione). Se tali termini non saranno rispettati, scatterà la loro estinzione per decorso del tempo, con la, conseguente, assoluzione degli imputati. Se questa dovesse essere la nuova disciplina, ho l’impressione che l’obiettivo da tempo persegui-
Taglio basso
In otto anni l’Italia ha perso 615 cinema Hanno abbassato le saracinesche 615 cinema, per un totale di 725 schermi, dal 2001 ad oggi. Parte da qui la proposta dell’Anec, l’Associazione nazionale degli esercenti, per salvaguardare e rilanciare “i cinema di città”. In Italia, a inizio 2009, erano attivi 4.016 schermi in 1944 complessi. I cinema tradizionali, da uno a quattro schermi, erano 1.751 per 2.361 schermi. «Certo, in otto anni hanno chiuso oltre 600 cinema - commenta Paolo Protti, presidente dell’Anec - ma molti altri schermi sono stati aperti nei grandi multiplex. Alcune sale cittadine erano anti economiche, altre avevano difficoltà a chiudere in attivo, altre ancora erano penalizzate dalla situazione di mercato. Si è dimostrato che le sale cittadine sono funzionali al prodotto italiano, oltre ad avere una funzione sociale per
dall’editoriale di Fausto Carioti
Certo, non è finita proprio come voleva Silvio Berlusconi, ma al Cavaliere poteva andare peggio. Anche se i due si detestano, l’accordo politico con Gianfranco Fini per evitare al premier di subire una condanna di primo grado nel giro di pochi mesi è stato trovato. L’intesa è già definita, almeno quanto basta per presentare in tempi rapidissimi il disegno di legge che il Parlamento dovrà poi approvare a tappe forzate. Non è un caso, comunque, che il cammino del provvedimento inizi al Senato, cioè nella Camera in cui Berlusconi ripone più fiducia, che poi è anche quella non presieduta da Fini. [...].
Giannelli sul Corriere
E’ tutto inutile se i tribunali non funzionano
dal dossier di Massimo Martinelli
dall’articolo di Marco Mele
Ora è tregua
la vita dei centri urbani». Quando nel 2007, e in parte nel 2008, i film nazionali hanno riscosso un mini - boom sul mercato, le sale cittadine da uno a quattro schermi, hanno avuto una forte incidenza all’interno di questo successo di mercato, poi in parte rientrato. «Occorre anche stabilire un nuovo rapporto con la distribuzione, a partire dalla trasformazione delle sale con il digitale» aggiunge Protti. L’istituto Cinetel, che monitora circa l’85 per cento del mercato complessivo, documenta lo slittamento progressivo delle presenze e degli incassi verso i multiplex con otto o più schermi. Nel 2008 i cinema tradizionali raccoglievano il 30,4 per cento degli incassi. Dal primo gennaio al primo novembre 2009 sono scesi al 27,6 per cento del campione Cinetel. I multiplex con otto o più schermi crescono, invece, nello stesso periodo, dal 53,9 per cento al 55,77 per cento degli incassi. [...]. dal Sole 24 Ore
to da Berlusconi sarebbe in ogni caso assicurato: nei suoi processi pendenti egli riuscirebbe, ancora una volta, a sfuggire al giudizio dei suoi giudici. Insieme a Berlusconi, sarebbero d’altronde graziati centinaia di altri imputati. Caduto il lodo Alfano per violazione manifesta del principio di eguaglianza, per salvaguardare il premier, e nel contempo l’eguaglianza, si rischierebbe un’impunità generalizzata, con buona pace delle vittime dei reati. Precisando che una valutazione definitiva su ciò che ci attende potrà essere formulata soltanto quando saranno chiari gli accordi di maggioranza ed esplicitati i testi dei disegni di legge,
cerchiamo comunque di capire che cosa significhi, allo stato, prevedere, nel modo indicato, la prescrizione dei processi, compresi quelli in corso fino al giudizio di primo grado. In astratto stabilire che i processi devono concludersi entro sei anni, con scadenze prefissate per ciascuna fase, sarebbe soluzione splendida. Se si riuscisse nell’intento, il male più rilevante della giustizia si dissolverebbe e, quantomeno con riferimento al tema della durata dei processi, essa diventerebbe giustizia accettabile. Perché una riforma dei tempi possa essere credibile, occorrerebbero tuttavia, quantomeno, due condizioni [...].
La fotografia Zurigo, Clown festeggiano l’inizio della stagione del carnevale (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
L’ANALISI La carriera politica di Cosentino pagata dalla camorra dall’articolo di Claudia Fusani
Una carriera politica grazie ai voti della camorra. Una fortuna economica grazie, sempre, ai favori che la camorra, per l’esattezza i signori di Caserta e di Casal di Principe, dal clan Bidognetti al clan Schiavone, gli hanno sempre garantito in cambio di una sfilza di favori, a cominciare, per dirne una, dai certificati antimafia per potersi aggiudicare gli appalti. Le 350 pagine con cui il gip di Napoli Raffaele Piccirillo chiede alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera l’arresto dell’onorevole e sottosegretario all’economia Nicola Cosentino (Pdl) supera ogni immaginazione, anche quelle suggerite da libri-inchiesta come Gomorra. Perché, c’è poco da fare e senza nulla togliere a nessuno, ma vedere certe accuse nero su bianco, una dopo l’altra, sfogliando fogli di carta col timbro della Procura della Repubblica ècomevedereundocumentario verità che racconta l’ascesa al governo di un camorrista. E siccome le indagini su Cosen-
Nicola Cosentino
tino vanno avanti e si sono sostanziate fin dal 2005, ti chiedi anche perché sia stato necessario aspettare oltre quattro anni per poter denunciare pubblicamente qualcosa. Eti chiedi anche come possa l’onorevole avvocato Niccolò Ghedini,che traiprimi hapotuto leggere queste pagine, dichiarare: «Gli elementi a carico dell’onorevole Cosentino sono inconsistenti ». Le accuse. Il gip chiede l’arresto del sottosegretario per concorso
Obama, primo presidente a Hiroshima dal commento di B. Biancheri
Ci siamo chiesti qualche volta, in questi ultimi tempi, fino a che punto talune linee strategiche di politica interna e internazionale che Obama ha annunciato durante la sua campagna elettorale e nei primi mesi della sua presidenza trovino poi riscontro puntuale nell’azione. E, a dire il vero, continuiamo e continueremo per qualche tempo, a chiedercelo. Ma su un punto non abbiamo dubbi: che Obama sia il più abile ed efficace comunicatore che mai abbia varcato la porta della Casa Bianca dopo Kennedy e forse anche prima di lui. Lo prova la dichiarazione fatta quasi casualmente nel corso di una trasmissione televisiva di ieri, alla vigilia del viaggio più importante che Obama abbia messo in programma finora e che lo porterà nei prossimi giorni in Giappone, in Cina, a Singapore e in Corea del Sud. Anche se la ristrettezza del tem-
po non gli consentirà di farlo subito - ha detto infatti Obama - si propone di includere Hiroshima e Nagasaki nel corso di una futura visita in Giappone che compirà prima cheabbia termineil suomandato. E’ cosa frequente che un’alta personalità straniera che si trova in Giappone nel corso di una visita ufficiale, un Capo di Stato in particolare, si rechi a Hiroshima a rendere omaggio alle 150.000 vittime della bomba atomica sganciata su quella città da un aereo americano il 6 agosto 1945, a porre una corona di fiori sul monumento alla pace e a percorrere le sale del commovente museo creato affinché non si perda, anche visivamente, la memoria di quella terribile tragedia. Lo fece anche Sandro Pertini quando si recò in Giappone nel 1982 nella prima visita di un Presidente della Repubblica italiano all’imperatore Hiro Hito; e lo ricorda bene chi scrive, perché fu lui ad accompagnarcelo. [...].
Casa, la Basilicata incentiva il “verde”
esterno con l’associazione mafiosa «clan dei casalesi» che annovera capi del rango di Antonio Bardellino ( fino al 1988), Francesco Schiavone detto Sandokan, Francesco Bidognetti e VincenzoDe Falco (dal 1988 al 1991) e poi Michele Zagaria e Antonio Iovine tuttora latitanti. Secondo il gip Cosentinoavrebbe contribuito «con continuità e stabilità, sin dagli anni 90, a rafforzare vertici ed attività del gruppo camorrista da cui ri-
ceveva puntuale sostegno elettorale in occasione delle elezioni». Grazie ai voti della camorra, Cosentino è diventato «consigliere provinciale di Caserta nel 1990, consigliere regionale della Campania nel 1995, deputato per la lista Forza Italia nel 1996 e poi vice coordinatore e coordinatore» di Forza Italia in Campania. È al quarto mandato parlamentare (1996, 2001, 2206, 2008).Èlungo l’elenco delle condotte con cui Cosentino, secondo le accuse, avrebbe rafforzato i vertici del gruppo camorrista: «Ha garantito i rapporti tra imprenditoria mafiosa e amministrazioni pubbliche»; «ha esercitato indebite pressioni nei confronti di enti prefettizi per incidere, come nel caso della Eco 4 spa, sulle procedure per il rilascio delle certificazioni antimafia nonostante ci fossero elementi ostativi»; «si è attivato con enti prefettizi e/o strutture del ministero dell’Interno per impedire, come nel caso del comune di Mondragone, lo scioglimento dell’ente locale per infiltrazione mafiosa» [...].
Il meno peggiore dei mondi possibili dal commento di Martin Wolf
«Una crisi è un modo strano per celebrare un anniversario». È l'ironico giudizio di Erik Berglöf, chief economist della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Ma proprio una crisi è quella a cui stiamo assistendo nei paesi che hanno cominciato vent'anni fa a uscire dal comunismo. Dunque il capitalismo ha fallito, come ha fallito il comunismo? No. Alcuni paesi in transizione sono in crisi, non è in crisi la transizione. Lo stesso giudizio si può applicare anche altrove: sono i paesi capitalisti in crisi, non il capitalismo in quanto tale. Ma una riforma è necessaria. Il grande pregio delle democrazie liberali e delle economie di mercato è la loro capacità di riformarsi e adattarsi. Hanno dimostrato queste qualità in passato e dovranno farlo un'altra volta. Per chi come me è nato poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, la guerra
fredda ha rappresentato il conflitto intellettuale e politico centrale della nostra vita. Con il crollo del comunismo ha avuto termine un'epoca catastrofica di ideologie politiche millenaristiche e l'illusione di un'economia pianificata in modo razionale. La libertà offerta dalla democrazia e la prosperità garantitadai mercati hanno prevalso. Ma il fatto che il comunismo sia spirato non con un botto, ma con un pigolìo, lo dobbiamo in gran parte a Mikhail Gorbaciov. Ma il 2009 è un anno istruttivo per riconsiderare quello che è successo. Un anno fa, il capitalismo sembrava correre verso il baratro. Con colossali sforzi, gli stati lo hanno rimesso in carreggiata. Secondo i calcoli di Piergiorgio Alessandri e Andrew Haldane della Banca d'Inghilterra – in un nuovo, ottimo studio – il valore lordo complessivo degli interventi a favore delle banche è stato di 14mila miliardi di dollari (9.400 miliardi di euro). [...].
Sconto gas, tra delusi ed esclusi
Sud, dissesto infinito dal commento di G. Valentini
mo a vagheggiare il Ponte sullo Stretto in una Un'altra storia di ordina- sorta di dissociazione rio degrado ambientale, onirica e megalomane. di incuria, di abbandono Eppure, dopo il disastro del territorio. E natural- di inizio ottobre, era stato mente, di abusivismo edi- il presidente della Relizio, di illegalità. Come a pubblica a censurare Messina, poco più di un pubblicamente la retorimese fa. Come nella stes- ca delle "opere faraonisa Ischia ad aprile del che" d'infausta memoria. 2006; come già in tante La verità nuda e cruda altre regioni della Peni- delle cifre è che in diciotto sola, ma in particolare al mesi - come denuncia il Sud, nel nostro povero neo-presidente dei Verdi, Sud. Sotto la pioggia bat- Angelo Bonelli - sono statente di questi giorni, an- ti tagliati oltre cinqueche le dichiarazioni e i cento milioni di euro debuoni propositi espressi stinati alla difesa del suolo. Ridotti all'indoi fondi inimani delziali a 270 l'ultimo dimilioni, il sastro socentrodeno franati stra ha nel mare soppresso davanti a poi quelli Casamicper il mociola, pronitoragvocando gio sismimorte e roco (4,5 mivina. La lioni); i fifrana di nanziaIschia è un menti di nuovo se151 miliognale e un ni per il nuovo avterritorio vertimento della Sicicontro il lia e della mancato o Calabria; i cattivo go- La frana di Ischia 45 milioni verno del per il riterritorio. pristino Contro la mala-politica, a livello del paesaggio; i 15 milionazionale e locale. Con- ni per i piccoli Comuni. tro un'amministrazione Un "risparmio" sulla prepubblica che privilegia venzione che si traduce gli interessi privati, in un danno immediato spesso e volentieri illeci- per la popolazione, per il ti, rispetto a quelli della territorio e per l'ambiencollettività, in base a una te, ma anche per il turigerarchia di priorità che smo. Altro che fatalità o segue i criteri di un ma- calamità naturale. Quelinteso sviluppo, del sto è il risultato di una poclientelismo o addirittu- litica ottusa e miope. Ma è ra della corruzione. Al soprattutto la demoliziotempo delle scorribande ne di un'immagine e di e delle invasioni, dei cor- un'attrattiva su cui pogsari e dei pirati, il perico- gia la maggiore indulo per le popolazioni co- stria nazionale, regredistiere arrivava dal mare. ta non a caso dal primo al Oggi, al contrario, viene quarto posto nella gradall'interno, da un disse- duatoria mondiale. "Chisto del territorio che im- st'è o' paese d' 'o sole, chiprovvisamente trascina st'è o' paese d' 'o mare", asin acqua esseri umani, sicura la celebre canzone abitazioni, masserizie, napoletana. Nella realtà, automobili. La normalità questo rischia di diventadella vita quotidiana è re invece il Paese dei terstravolta così dalla furia remoti, delle frane e delle degli elementi, con la alluvioni. Un Malpaese complicità attiva dell'i- infido e insicuro, sempre gnoranza e dell'irre- più distante dalla sua stosponsabilità. Continuia- ria civile, dalla sua tradimo a subire alluvioni e zione artistica e culturafrane, mentre continuia- le. [...].
L’acqua pubblica non è una merce
da http://www.ilsole24ore.com
da http://pdlpotenza.blogspot.com
da www.ottavioframmartino.com
Doppia finalità per la legge della Basilicata (n. 25/2009), che oltre al rilancio dell'economia punta a migliorare la qualità abitativa, aumentare la sicurezza del patrimonio edilizio e favorire il risparmio energetico. Ampliamenti. Gli interventi di ampliamento possono essere attuati solo sugli edifici residenziali (compresi quelli condonati). Le tipologie di edifici prese in considerazione sono: monofamiliare isolata di superficie complessiva fino a 200 metri quadrati; bifamiliare isolata e plurifamiliare di superficie complessiva fino a 400 metri quadrati. L'ampliamento massimo è del 20% della superficie complessiva. Gli edifici ampliati possono essere frazionati. [...].
La Regione Basilicata ha pubblicato il bando per le famiglie disagiate lucane, che possono chiedere lo sconto di circa il 30% sulla bolletta energetica annuale pagata nel 2009. Non si comprendono le ragioni per cui sono escluse tutte le altre famiglie lucane, ivi comprese quelle delle contrade che spesso non sono ancora allacciate alle rete energetica cittadina. Ovvero non si può pensare di farle rientrare, eventualmente, con un assegno ad personam, senza affrotare il problema del loro allacciamento alle rete pubblica. Questo programma ricorda tanto un altro programma, fortemente sostenuto dalla Regione Basilicata, cittadinanza solidale, che non ha prodotto cambiamenti [..].
Il 6 agosto 2008, il Parlamento italiano, con la legge 133, ha votato il decreto Tremonti 112, con l'articolo 23 bis, obbliga i Comuni a mettere all'asta la gestione delle loro reti idriche, entro il 31 dicembre 2010. Questo è avvenuto con l'appoggio delle opposizioni, in particolare del PD e nel silenzio quasi totale della stampa nazionale. Il governo Berlusconi ha quindideciso chein Italial'acqua èuna merce.E' unadecisione di una gravità estrema questa della privatizzazione dell'acqua che ci tocca direttamente non solo come utenti e consumatori ma anche come cittadini . Il Consiglio dei Ministri , ha poi approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche”all’articolo 23 bis della Legge 133/2008 [...].
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Dieci i punti contestati al sottosegretario
Bufera giudiziaria
Cosentino, il gip accusa: «Un sistema di voti di scambio»
Non si attenua lo scontro a tutto campo fra giudici e premier
di ANTONIO PALERMO
Processo breve slitta il ddl Presentato un disegno di legge costituzionale per ripristinare l’immunità parlamentare di ANNA LAURA BUSSA e SILVIA BAROCCI
ROMA – Alta tensione sul fronte della giustizia. Per tutto il giorno si è atteso che venisse depositato il provvedimento, annunciato dalla maggioranza, per rendere più veloci i processi. Ma per ora di questo testo, negli uffici di Palazzo Madama ancora non ce traccia. Margherita Boniver (Pdl) ha poi presentato un disegno di legge costituzionale per reintrodurre l’immunità parlamentare. «L'immunità che esiste in molti ordinamenti europei, nonchè al Parlamento europeo rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana», ha ricordato la deputata del Pdl, «fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall’Assemblea di Palazzo Madama nell’ottobre del 1993 in clima di pesante intimidazione». Ora «la proposta di legge composta di un solo articolo ripristina un istituto volto a tutelate l’interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti Margherita Boniver del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politi- Ma lo scoglio maggiore sarebbe stato la reperibilità dei fondi. Tra ca», ha spiegato. Ma al centro dell’attenzione è le ipotesi in esame: quella di 'attinstata soprattutto la bozza, messa a gerli' dalla vendita dei beni posti punto dal legale del premier e de- sotto sequestro. Più complesso il putato del Pdl Niccolò Ghedini, discorso per inserire nella finanper accorciare la durata dei pro- ziaria le cospicue risorse chieste cessi. Il sottosegretario alla presi- da Fini e Giulia Bongiorno per il denza del Consiglio Paolo Bonaiu- settore giustizia. Per fare in modo ti, infatti, aveva dichiarato in mat- che si riescano a celebrare davvero tinata che il testo sarebbe stato i processi in sei anni, come si prepresentato entro ieri in Senato vede nel disegno di legge Ghedini, «perchè so – aveva spiegato – che ci servono più soldi e aumento di orlavoravano nella nottata». Ma il ganici. Ed è questo un altro punto provvedimento, per quanto si sa- che è stato molto discusso al Senapesse che con ogni probabilità era to per tentare di inserire subito in già sul tavolo del capogruppo finanziaria emendamenti in queMaurizio Gasparri, non è stato de- sto senso. Nell’ultima bozza del disegnoi di positato. Tra i motivi del ritardo, nel cen- legge scritto da Ghedini, che potrodestra se ne sottolineano so- trebbe essere depositato oggi, reprattutto due: la continua limatu- stano intatte comunque le norme ra della lista dei reati che si dovreb- che limitano a sei anni la durata
dei processi e la norma transitoria che inciderà sui processi Mediaset e Mills in cui è imputato il premier. Il primo articolo modificherà la legge Pinto (del 2001), che introduce un’equa riparazione per chi ha subito processi troppo lunghi. In linea con le sollecitazioni del Consiglio d’Europa, non dovranno durare più di due anni in primo grado, due in appello e altri due in Cassazione. Prima di chiedere l’indennizzo, però, la 'vittima' dei processi lumaca dovrebbe presentare un’istanza di accelerazione che farebbe scattare la corsia preferenziale per il procedimento, con sentenza motivata in modo sintetico. Per i processi in corso all’entrata in vigore della legge, l’istanza dovrà essere presentata entro 60 giorni. Il secondo punto riguarderà la prescrizione processuale con la creazione di una norma (l'art.346 bis cpp). La bozza prevede che, nel caso di reati con pene non superiori a 10 anni (eccetto quelli di terrorismo, mafia o grave allarme sociale come rapina,omicidio, estorsione), ciascuna fase del processo non possa durare più di due anni (sei in totale), altrimenti scatterà la prescrizione. Tale norma non si applicherà a delinquenti professionali o abituali e recidivi. Poi c'è la norma transitoria: la prescrizione sarà applicata ai processi in corso, ma limitatamente a quelli pendenti in primo grado. In questo modo, potrebbero rientrarvi sia il processo sui diritti tv Mediaset, sia quello Mills. Perentorio il commento del segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Se queste norme presupponessero di fatto la cancellazione di processi in corso, ci opporremmo con assoluta determinazione chiamando a comuni iniziative tutte le opposizioni, per evitare l’ennesima lesione delle pari condizioni dei cittadini di fronte alla legge».
Nicola Cosentino (nella fotina). A sinistra, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Ferranti (Pd): «È un caso complesso e grave»
Mercoledì si terrà l’audizione in giunta per le autorizzazioni
«Quella norma cancellata fu un atto da vigliacchi»
di ELISABETTA MARTORELLI
Secondo i giudici la data “consumativa” della corruzione non lo mette al riparo dalla prescrizione
Mills, le motivazioni un’altra tegola per il Cavaliere di STEFANO ROTTIGNI
L’avvocato inglese David Mills
MILANO – Una confessione ritenuta «genuina e credibile», confermata in altri undici atti del processo; una corruzione in atti giudiziari «susseguente» alle testimonianze, ritenute false e reticenti, rese dall’avvocato inglese David Mills nell’intento di favorire Silvio Berlusconi in due processi milanesi a cavallo tra il '97 e il '98. Anche se, diversamente dal Tribunale, l’accordo per ricevere la somma di denaro, per i giudici d’appello, avvenne dopo le sue deposizioni, il momento «consumativo» del reato è lo stesso: 29 febbraio del 2000, quando i 600mila dollari entrarono nella disponibilità dell’imputato. Quindi, nessuna prescrizione. Ci sono anche queste tra le ragioni per cui i giudici della Seconda sezione della Corte d’appello di Milano hanno confermato la condan-
na di Mills a quattro anni e sei mesi. Nelle motivazioni, i giudici spiegano, appunto, che «il momento in cui si consuma il reato è il 29 febbraio 2000», data in cui la promessa fatta a Mills nel 1999 (dopo, quindi, le sue testimonianze) «si realizza» e l’avvocato entra nella disponibilità della somma ritenuta prezzo della corruzione. Poichè la corruzione in atti giudiziari si prescrive in dieci anni, e a questi vanno aggiunti 42 giorni di sospensione che erano stati decisi dal Tribunale, si va all’11 aprile 2010. La Corte, per valutare la genuinità della confessione di Mills, riporta il verbale d’interrogatorio del 18 luglio 2004: «Non credo che occorrano molte parole –disse allora l’avvocato - io sono stato sentito più volte in indagini e processi che riguardavano Silvio Berlusconi e il Gruppo Fininvest e, pur non avendo mai detto il falso, ho tentato di proteggerlo nella massima misura possibile e
di mantenere laddove possibile una certa riservatezza sulle operazioni che ho compiuto per lui. In questo quadro nell’autunno del 1999, Carlo Bernasconi (manager Fininvest, poi deceduto,ndr), chemi dispiacecoinvolgere in questa storia, perchè era veramente un mio amico, mi disse che Silvio Berlusconi a titolo di riconoscenza per il modo in cui io ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro». Non vale, per i giudici, la ritrattazione in cui dichiarò che «per ragioni che io ancora oggi faccio fatica a comprendere ho detto che i soldi erano di Fininvest», mentre attribuì la provenienza della somma a Diego Attanasio» (un armatore napoletano cliente di Mills). Le indagini contabili, eseguite nel processo, lo hanno smentito, così ha fatto Attanasio, sentito in dibattimento.
ROMA- Slitta la riunione della giunta per le autorizzazioni aprocedere sullarichiesta diarresto arrivata alla Camera dal Gip di Napoli Raffaele Piccirillo a carico del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino. «La discussione è stata rinviata, è stato chiesto un aggiornamento alla prossima seduta, che comincerà con l'audizione dell'onorevole Cosentino», ha avvisato il relatore Nino Lo Presti (Pdl), dopo aver esposto i fatti contestati dai magistrati, sostenendo che comunque «si tratta di fatti risalenti al '90'». La giunta ha così deliberato di prendersi una settimana per leggere gli atti arrivatida Napoli,poimercoledì prossimo alle 8.30, su sua richiesta, sarà ascoltato lo stesso indagato. «Studieremo con attenzione questa vicenda - ha avvisato Donatella Ferranti (Pd) perché a una prima lettura degli atti ci sembra un caso estremamente complesso e grave visto che emergerebbe anche un coinvolgimento nel tessuto camorristico di tutta la famiglia del parlamentare. Stiamo preparando delle domande da rivolgergli nel corso della sua audizione». Intanto il collega del Pdl Italo Bocchino, in una dichiarazione, ha voluto sottolineare la totale estraneità all'indagine napoletana su Cosentino, Italo Bocchino sostenendo che il suo nome appare solo come uno degli eletti sul territorioe «maipiù citato»daigiudici all'internodella richiesta d'arresto per il sottosegretario. Il presidentevicariodeideputati delPdlhasottolineato che «si tratta di una citazione del tutto marginale in cui un pentito, elencando i parlamentari di quel territorio, inserisce anche il sottoscritto come appartenente a un contesto che va inteso come territoriale e certo non riferito all'organizzazione camorristica». «Siamo sempre stati perplessi sulla candidatura di Cosentino - ha aggiunto poi Bocchino - perché da tempo c'erano voci, c'erano inchieste. Detto questo, però, devo dire su di lui c'è veramente poco. Caso mai, c'è un po' di malcostume: le assunzioni, le raccomandazioni». Si definisce garantista, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti:
«Non emetto sentenze prima dei tre gradi di giudizio,mi sorprendequestasinistra» cheattacca nel tentativo di «dare dei colpi a Silvio Berlusconi» per abbatterlo. Quanto alla candidatura di Cosentino alle regionali in Campania, «decideranno gli organi del partito». Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del programma di governo, ha invece sottolineato che la candidatura di Cosentino «non dipende dalla magistratura, ma dal gioco di incastri con il Lazio». E i legami con il clan dei Casalesi? «Le parentele uno se le ritrova - ha risposto il ministro - non è un motivo per farsi da parte. Sono convinto della sua estraneità, sennò dovrei pensare che il mio partito è stato guidato da un casalese. Non è un po' eccessivo?». Intanto il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha negato fermamente la notizia secondo la quale Cosentino gli avrebbechiesto dimodificare un provvedimento preso quando faceva il ministro dell'Ambiente. Il caso ieri è sbarcato nell'Aula della Camera, con Franco Barbato (Idv) che ha ricordato la vicenda del sottosegretario all'Economia, citando anche Italo Bocchino e Mario Landolfi (Pdl) e accusandoli di avere legami con la camorra. La vicepresidente Rosy Bindi lo ha richiamato all'ordine, ma Barbato ha proseguito. «Sta scritto su tutti i giornali. Perché noi non possiamo parlare e dire che ci sono deputati che hanno fatto carriera aiutando la camorra?». Concorde Fabio Evangelisti: «Noi un anno fa avevamo chiesto che Cosentino si dimettesse dal governo e lo ripetiamo anche adesso. È un suo diritto dimettersi, ma è diritto dei deputati dell'Idv chiederne le dimissioni". Intanto alcuni deputati del Pdl hanno chiesto al ministro della Giustizia di disporre un'ispezione alla Procura di Napoli. Un'«operazione sfacciata», ha rintuzzato il Pd. «Chi parla di 'giustizia ad orologeria' deve spiegare su quali basi il ministro Alfano dovrebbe disporre un'ispezione in Procura di Napoli per presunte sospette dichiarazioni del Procuratore Galgano di oltre un mese fa»: ha replicato la capogruppo del Pd nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, Marilena Saperi.
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bero escludere dalla normativa e la reperibilità dei fondi per renderla applicabile. Nell’ultima bozza-Ghedini, tra i reati da escludere ci sarebbero quelli che riguardano l’immigrazione (come sarebbe stato chiesto dalla Lega) l’ambiente, gli incidenti sul lavoro, il codice della strada, oltre quelli gravissimi come mafia e terrorismo. Secondo quanto si è appreso, il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno avrebbe illustrato anche ieri al numero uno di Montecitorio Gianfranco Fini le varie proposte di Ghedini, spiegandone conseguenze e ricadute tecniche.
NAPOLI – Il sostegno offerto dal clan dei Casalesi per la sua carriera politica e la disponibilità offerta dall’esponente del Pdl ai «supporter elettorali di estrazione camorrista». E ancora: il rapporto di «protezione e confidenza» con il boss Francesco Bidognetti, noto col soprannome di Cicciotto è Mezzanotte e l’essere stato il politico individuato come «il candidato da sostenere» attraverso un messaggio indirizzato a tutti i capizona della potente cosca casertana. Sono questi elementi (ricavati dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia) a rappresentare i gravi indizi di colpevolezza alla base dell’ordinanza di custodia in carcere trasmessa martedì alla Camera per la richiesta di esecuzione, dal gip di Napoli Raffaele Piccirillo nei confronti del sottosegretario all’Economia e coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino. Si tratta di sei punti elencati nella parte finale del provvedimento dedicatainteramente alla valutazione degli indizi a so-
stegno dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Un impianto accusatorio che il magistrato definisce come «sistema dello scambio voto contro favori». Questo l’elenco degli indizi, ciascuno dei quali è collegato dal gip con il nome dei pentiti che vi fanno riferimento: A) il sostegno offerto dal clan dei Casalesi all’indagato in occasione delle elezioni provinciali casertane del 1990 (Gaetano Vassallo e Carmine Schiavone); B) il sostegno offerto in occasione delle elezioni regionali del 1995 (Dario De Simone, Raffaele Ferrara, Domenico Frascogna); C) il sostegno nelle politiche del 2001 (Gaetano Vassallo e Michele Orsi); D) la disponibilità esplicitata da Cosentino verso i supporterelettorali diestrazione camorrista (Gaetano Vassallo, Dario De Simone, Domenico Frascogna); E) il rapporto di protezione e confidenza con Francesco Bidognetti e con il cugino Bernardo Cirillo (Gaetano Vassallo, Anna Carrino, Domenico Bidognetti); F) il sistema di individuazione apicale del candidato da sostenere e di diramazione del messaggio ai capizona (Bidognetti, Dario De Simone, Raffaele Ferrara, Domenico Frascogna).
Giovedì 12 novembre 2009
Politica lucana
Il disagio dei delegati che all’oscuro di tutto hanno aspettato per ore in una stanza
Pd: attesa e polemiche Romualdo Coviello furente: «Questo non è un politica ma oscurantismo» di SALVATORE SANTORO POTENZA - Ore e ore di attesa con il nulla di fatto. Questo è accaduto lunedì all’assemblea del Pd per l’elezione del segretario regionale. Alla fine le diplomazie sono riuscite solo ad ottenere a maggioranza un rinvio strategico. Molti delegati erano stizziti. A freddo c’è ancora chi critica. L’ex senatore, Romualdo Coviello, (eletto nella lista Lucani per Restaino) è tra questi: «Cinque ore di attesa e vengono lì per chiedere il rinvio. Senza una discussione aperta». «Siamo stati in semplice attesa aggiunge Coviello - e venivamo avvisati di tanto in tanto che De Filippo e Adduce stavano nella stanza consiliarealla Regionecon VincenzoFolino. Poi siamo venuti a sapere che Folino e Lacorazza hanno lasciato la stanza sbattendo la porta». Coviello racconta:«Dopo ancoraci dicevano “che al Vittoria c’era Adduce. E c’era De Filippo, anzi no, era fuori dell’albergo cheparlava con Luongo”. Insomma una cosa gravissima con oltre 100 delegati che erano in attesa mentre i dirigenti erano negli alberghi che discutevano. Parlavano dappertutto purchè non nell’assemblea. Eppure nella sede del Pd c’erano tanti giovani e tante ragazze che con entusiasmo erano venuti a questo appuntamento. Con la voglia di partecipare. Alla fine erano tutti stufi di attendere, questa è la verità. Mi chiedo è un partito o è oscurantismo?» «Dalle 15 e 30 - prosegue l’ex senatore - abbiamo solo visto che un funzionario di partito invece di insediare la presidenza per lo svolgimento dell’assemblea continuava a ricevere ordini dai suoi e non si preoccupava nemmenodi avvertiretutte lepersone presenti di cosa stava accadendo. Il primo atto della democrazia è quello di insediare un presidente e iniziare il dibattito entro pochi minuti. Non c’è stata nemmeno la delicatezza di seguire le regole. Qui siamo a una situazione gravissima che non si vedeva nemmeno begli anni ‘40 quando si facevano i caminetti la
notte prima, ma all’assemblea ci si presentava e si faceva il dibattito». Domenico Maroscia: eletto nei 105 con la mozione di Roberto Speranza (lista Potenza per Speranza) nonsi èscandalizzatodelrinvio edella lunga attesa: «Secondo me per chi ha vissuto tutta questa vicenda congressuale con una certa partecipazione si rende conto che quello che è accaduto era inevitabile. E’ stato il prezzo da pagare per tre mesi di congresso, tre mesi di campagna elettorale con fasi anche di scontro a volte duro e con un risultato delle Primarie che non dà una vittoria schiacciante a nessuno dei tre candidati, seppur Roberto Speranza che è il mio candidato è arrivato primo ma con uno scarto minimo. C’è stato in fin dei conti ha anche sconvolto quelle che erano le previsioni e i calcoli della vigilia». «Per tutti questi motivi - spiega Maroscia - mi sembra logico e naturale che si sia innescato questo processo di accordi e di mediazioni. E’ chiaro che non è stato sicuramente uno spettacolo edificante, ma sono anche certo che era inevitabile un altro momento di riflessione. Deve passare la nottata insomma e quindi deve passare un’altra settimana. Non vedo l’ora comunque che questa vicenda si concludi per cominciare da martedì a lavorare per il partito». Domenico Mitidieri, delegato eletto nella mozione di Salvatore Adduce (lista Territori uniti) è stato tra i 105 che hanno vissuto la giornata nella sede del Pd: Sono state sei ore di attesa e nello tempo di attenzione verso quello che stava accadendo. C’era l’auspicio di raggiungere da parte di tutti e di noi della mozione Adduce di l’unitarietà del partito». «Tutti speravamo-hadetto Mitidieri-chesisuperasse quella frattura che si respirava in quella sala. Infatti per tutto il tempo c’erano gruppi di persone che facevano spola dalle sedie alle stanze dove c’erano le riunioni per carpire notizie sia da una parte che dall’altra». Sulla delusione e l’impazienza che serpeggiava, Domenico Mitidieri, è accomodante: «Chi non ha esperien-
za di questo tipo do assemblee è rimasto sicuramente deluso. Io invece credo che un rinvio possa essere molto importante se c’è la possibilità poi di trovare la quadra». Giuseppe Melillo è stato uno di quelli che stoicamente è rimasto seduto per più di sei ed è ritornato nella sua Bernalda solo dopo l’una di notte. Non direttamente coinvolto non essendo tra i delegati, ma da semplice iscritto del Pd, ha atteso per l’elezione (poi rinviata) del segretario del proprio partito: «Da quello che percepivo c’era molta attesa ma anche molta aspettativa. Qualsiasi passo falso sarebbe stato negativo non solo per la dirigenza del Pd ma anche per le future elezioni. A mente fredda credo che bisognava evitare una vittoria di Pirro nonostante ci sia stata un pò di delusione finale per il rinvio».
De Filippo e Margiotta domenica aVietri per spiegare il Federalismo nei piccoli comuni VIETRI DI POTENZA - “Quali prospettive per il nostro territorio”: questo il tema del convegno che si terrà a Vietri di Potenza e che vedrà presenti, tra i tanti ospiti, il governatore lucano Vito De Filippo e il deputato lucano Salvatore Margiotta. Il convegno, che si terrà domenica alle ore diciotto presso la “Sala Convegni” di Vietri di Potenza, è stato organizzato dalla sezione vietrese del Partito democratico. Tanti i temi che saranno discussi. Dalle prospettive per il territorio alla dinamica demografica e tutela dell'ambiente, passando per il federalismo fiscale, le novità legislative e la crisi economica. Saranno presenti al tavolo dei relatori, come già detto, il governatore Vito De Filippo, l'onorevole Salvatore Margiotta, il sindaco di Vietri di Potenza Giuseppe Pitta, il docente dell'Università di Basilicata, Ettore Bove, l'amministratore delegato della Gda group spa Costantino Di Carlo, con Francesco Zirpoli e Antonio Fumiano del Circolo Pd di Vietri di Potenza. Aprirà la serata Fran-
| di VITO BUBBICO E' una politica triste quella che traspare dalla fumata nera del parlamentino lucano del Pd convocato per l'elezione del segretario regionale. Dov’è finito l'entusiasmo delle primarie? Ma, forse, di politica non dovremmo nemmeno parlare perché, in via della Tecnica temiamo, che essa non si sia nemmeno affacciata, perché non convocata. Era (ed è) banalmente ovvio che vi fosse la necessità della ricerca di un accordo tra le diverse anime che si sono contese lo scettro della guida del partito. Ma era anche ragionevole aspettarsi che tutto ciò accadesse entro i termini dati dalle scadenze pubbliche, evitando di manifestare così platealmente lo stallo in cui sembra essere precipitato l'arcipelago umano che è diventato il Pd. Una costellazione di leader più o meno autorevoli intorno a cui si catalizza e parcellizza il consenso pur ampio di questo partito. Un elemento di forza che si trasforma in grande debolezza nel momento in cui è necessario fare sintesi, ricomporre il quadro per assumere decisioni collettive. Un'impresa che si rivela essere sempre più sovrumana con il passare degli anni. Soprattutto se si continua a mantenere il ragionamento a livello del “metatarso” di arboriana memoria, concentrato com'è quasi esclusivamente sui posizionamenti presenti e futuri. Mettersi d'accordo evitando accu-
Romualdo Coviello e Mimmo Maroscia
L’ANALISI
cesco Zirpoli, che coordinerà il convegno - dibattito. Dopo di lui ci saranno i saluti del sindaco di Vietri di Potenza e del segretario del Pd locale, Antonio Fumiano. Interverranno in seguito il docente Ettore Bove, della facoltà di Economia, che parlerà della “Dinamica demografica e tutela dell'ambiente”. Dopo di lui il deputato Salvatore Margiotta, già ospite a Vietri in diverse occasioni. “Federalismo fiscale: novità legislative e ricadute concrete sui piccoli comuni”: questo il tema che sarà trattato dal deputato lucano. Chiusura degli interventi affidata a Costantino Di Carlo, di Vietri di Potenza, ed amministratore delegato dell'azienda Gda group spa. Di Carlo parlerà della “Crisi economica, da una minaccia ad una opportunità”. Seguirà poi un dibattito e le conclusioni saranno affidate al presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo. Claudio Buono
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Che Bersani non diventi il Gorbaciov del Pd ratamente di spremere fuori dal tubetto il collante del ragionare politico, il solo che può far elevare lo sguardo un po' più in alto dalle sorti di tizio caio o sempronio, è evidentemente cosa difficilissima. Ed è esattamente quello che è accaduto lunedì. La impietosa cronaca del nostro ottimo Salvatore Santoro ha fotografato alla perfezione i giochi e giochetti consumati in tanti luoghi, tutti diversi da quell'unica stanza che avrebbe dovuto ospitare i decisori e i loro ragionamenti. Ha colto anche, magistralmente, l'insofferenza (e pensiamo la delusione) dei cosiddetti delegati “normali”, condannati ad ore d'inutileattesa. Cosadicui imaggiorenti farebbero bene a tenere in debito conto. Era improbabile che le due settimane trascorse dalle primarie potessero bastare per raggiungere una sintesi. Esse, infatti, si sono consumate non nell'accettazione del risultato (che seppure non in modo risolutivo indicava una preferenza netta tra i tre contendenti locali e una maggioranza politica con chiari riferimenti nazionali) ma in schermaglie poco concilianti con la realtà. A quale accordo si poteva lavorare se fino all'altro ieri si è coltivata l'incredibile idea di scalzare a mezzo regolamento il più votato nelle primarie, si è parlato di tre
minoranze e l'esponente della mozione della vera minoranza (sebbene secondo classificato) riteneva (e forse ritiene ancora) di potere essere eletto segretario lui al posto di Speranza? Ma stiamo parlando della guida di un partito politico o di una bocciofila? Ma è congruo, sempre politicamente parlando, che si possa pensare davvero di guidare un partito che ha scelto un progetto politico diverso dal proprio? E' evidente che in tutta questa confusione sullo scopo sociale della “ditta” è difficile trovare il bandolo della matassa. Non sappiamo se fino a lunedì prossimo qualcuno lo troverà. Anzi, sicuramente lo si dovrà trovare, l'alternativa sarebbe lo sfascio totale. Noi proponiamo, nel frattempo, a tutti i componenti del parlamentino lucano del Pd di rileggersi i documenti congressuali che hanno votato e di riascoltaresu internetgli interventi di Bersani, Franceschini e Marino all'assemblea nazionale. Così, giusto per uscire da questo clima greve e ricollocare i propri atti e ragionamenti all'interno di coordinate politiche più generali entro cui occorre collocare le scelte locali e quindi dare, persino, diritto di cittadinanza anche alle legittime aspirazioni individuali. Portandole, però, ad una sintesi superiore, politica.E subordinan-
dole all'interesse generale. Perseverando sulla linea di condotta attuale, invece, si rischia di andare ben oltre la decenza. Si rischia di offendere la grande, enorme e generosa tollerante pazienza del popolo di centrosinistra lucano. E' ciò sarebbe davvero ingeneroso. Immaginiamo che il tutto si sia arenato perché c'è chi non si vorrebbe limitare a decidere una cosa per volta. Ma oggi è il turno dell'assetto del partito e sarebbe opportuno dedicarsi a fare bene quest'opera. Poi sarà la volta delle decisioni necessarie ad affrontare al meglio gli appuntamenti prossimi (elezioni regionali e partite comunali importanti come quella di Matera). Fa certamente onore al presidente Vito De Filippo l'avere sgombrato il campo dalla decisione che lo riguardava per favorire l'accordo. C'è ne vorrebbero molti altri di gesti di generosità e intelligenza politica. Noi ci auguriamo che ce ne siano, associati ad un maggiore senso di responsabilità per i ruoli ricoperti che riparino in qualche modo al danno arrecato con la non decisione di lunedì scorso. La maggioranza bersaniana dovrebbe aver chiaro cha ha il dovere politico di compattarsi e assicurare il governo immediato di questo partito. Certo sarebbe molto meglio se si conseguisse la collabora-
zione unitaria della minoranza franceschiniana. Ma andrebbero metabolizzate più in fretta anche le comprensibili delusioni personali.Sapendo che ci sarà molto da farepertutti, neiprossimimesied anni, per onorare gli impegni con le migliaia di elettori delle primarie e il Paese intero. Indipendentemente dal ruolo ricoperto. Non siamo sicuri che sia chiaro a tutti che se il Pd dovesse fallire ancora nel diventare quel partito vero, unito e in grado di dare risposteai bisognidei cittadinidi cuic'è bisogno, non avrà più prove di appello. Non vorremmo si avverasse una nostra considerazione fatta quest'estate, sotto un ombrellone, con un amico che vive in prima persona questevicende odierne.Il nostro timore è che Bersani, seppure persona atta allo scopo, possa essere il Gorbaciov della situazione. Che, seppure bravo e animato da buone intenzioni egli possa essere destinato a fallire perché giunto nel ruolo a tempo scaduto. Quando la situazione è talmente deteriorata che non c'è più niente da fare. I fatti che stiamo osservando e commentando, purtroppo, confermerebbero questo pessimismo. Ma, davvero, ci auguriamo di sbagliare. Sempre i fatti ci diranno se il corpo così stressato del Pd sarà ancora in grado di reagire e recuperare quell'afflatto necessario ad andare avanti ed irrobustirsi sotto il profilo organizzativo, politico ed etico.
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8 Primo piano
Banda larga
Il piano della Regione per estendere a tutti i cittadini la connessione basata sui migliori standard nazionali
Aree che non mettono appetito La Basilicata poco coperta da internet veloce: alle società non conviene di ROCCO PEZZANO LA BANDA in Basilicata è molto stretta. La regione non è coperta bene dal segnale internet. Lo si ricava da uno studio molto dettagliato che la Regione realizzò nel dicembre del 2008, un documento legato alle “linee guida strategiche” della Regione per superare la distanza con le zone italiane ben servite dalla rete. Parlare di “banda larga” in Basilicata sembra ancora prematuro. Eppure la Regione ha ideato di recente un piano che recuperi il “digital divide”, ossia la distanza con le aree tecnologicamente più avanzate. E, di fronte a un Paese in cui il ministro dell’Economia elimina dalle priorità del governo la “banda larga” - con relativo blocco dei fondi ad hoc - il territorio lucano potrebbe trovarsi in una condizione di vantaggio. Si tratta ovviamentedi promesse e come tali bisogna considerarle fino alla loro realizzazione.
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Prevista una spesa fra 19,5 e 28,5 milioni
Stato & mercato Il problema di fondo in parte è dovuto al territorio, in parte alla volontà delle compagnie di telecomunicazioni che - proprio in virtù dell’orografia aspra - non hanno alcun interesse a investire in zone la cui dispersione demografica
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L’Italia si ferma la Nigeria no
Concreto & immateriale La banda larga viene definita “infrastruttura immateriale”, per distinguerla dalle infrastrutture vere, quelle considerate da sempre il massimo della concretezza: strade, ponti, ferrovie, condotte eccetera. Della banda larga parlano i politici, gli amministratori, i manager di grandi aziende, gli esperti di comunicazione. Non se ne parla al mercato, a scuola, dal verduraio, per la strada. Eppure i primi, quelli che ne parlano, assicurano che si tratta di un qualcosa che interessa tutti e garantirà lo sviluppo di tutta la società. “Banda larga” - così come il termine viene inteso comunemente da qualche tempo - significa internet ad alta velocità. Ossia, la possibilità di ottenere informazioni, servizi e documenti in tempo reale, non appena li si chiede, e non accendendo un cero davanti allo schermo del computer e pregando. Capita. Capita di accendere il pc, attivare la connessione a internet e poi continuare a imprecare solo perchési apra la paginadi un ente pubblico da cui vogliamo scaricare un modello prestampato. Promesse & realtà Quale sia la situazione di internet in Basilicata la si poteva capire in un convegno del 12 luglio 2008 a Calvello, organizzato dall’Eni. Agli appelli dell’ex ministro Domenico Siniscalco e di Alessandro Profumo, amministratore delegatodi Unicredit-il primodiceva: «Se non c’è la banda larga non si può fare molto» - rispondevano alcuni imprenditori locali. L’albergatore Donato Pessolano e il titolare di agriturismo Gerardo Di Carlo spiegavano che mancava l’Adsl, ossia internet che ingrana la quarta e non che procede sbuffando con la carbonella. La rabbia dei due imprenditori era soprattutto quella di risiedere nell’area del petrolio e di non usufruire di alcun effetto positivo («Non abbiamo nemmeno il collegamento alla rete del metano», spiegavano tra l’altro).
PARALLELISMI
Nelle tre figure, dall’alto: ---------------Tabella sintetica delle risorse necessarie al piano NoDigitalDivide; ---------------Elenco dei comuni con copertura a banda larga nulla o inferiore al 50 %; ---------------Raggruppamenti di comuni per livello di copertura Adsl e banda disponibile
non garantirebbe un ritorno economico. Se fosse previsto un intervento sic et simpliciter dello Stato gli ostacoli di antieconomicità ovviamente non ci sarebbero. Ma l’esperienza insegna che solo il privato è in questi casi efficiente e capace - quando vuole - di tenere dietro alle esigenze tecnologiche. La pubblica amministrazione come spiegava ieri in un’intervista al Quotidiano della Basilicata il presidente di Confindustria Pasquale Carrano - non intende realizzare reti per la banda larga, ma convincere le società del settore a investire. Il piano si chiama NoDigitalDivide. Un punto d’incontro ideale, nelle premesse. La Regione segue i criteri dettati dalla Commissione Europea. L’organismo ha detto che l’intervento pubblico è necessario nelle “aree bianche”, remote o rurali, nelle quali la banda larga manca. E’opportuno ma con le opportune cautele, nelle “aree grige”, servite da una sola infrastruttura (dunque in regime di monopolio tecnologico). E’ da escludere nelle “aree nere”, quelle servite dalla banda larga con più operatori. Obiettivi & strategie
La Regione Basilicata ha dunque immaginato un piano in cinque obiettivi: 1) estendere l’Adsl sul territorio regionale, tramite fibre ottiche e ponti radio, allineando «le principali città - si legge neltesto - allasituazione nazionale in termini di disponibilità di servizi evoluti, sanando il problema ancora presente delle coperture residuali delle aree cittadine»; 2) abilitare coperture a banda larga wireless, mobili o satellitari nei territori residui; 3) aumentare la disponibilità di banda agli utenti dove ci sia la banda larga a 640 Kbps (vuol dire “kilobit per second” e indica una velocità ridotta). Per fare questo bisognerà aggiornare le centrali telefoniche o utilizzare tecnologie alternative; 4) potenziare la rete regionale della Pubblica amministrazione dove ce ne sia bisogno; 5) modificare opportunamente il quadro legislativo, magari snellendo le procedure burocratiche di ottenimento dei permessi per gli operatori e pianificando i collegamenti in fibra ottica nei programmi di opere pubbliche. L’appetito delle società del settore dovrebbe essere stimolato da queste azioni: a) costruzioni di infrastrutture pubbliche che con-
sentano alle compagnie di risparmiare (l’investimento si potrà fare però solo se verrà accertata la volontà delle società ad affittare le opere); b) incentivi finanziari agli operatori tramite bandi pubblici. La ratioè: caro operatore, tu gestisci il servizio di banda larga in quel paesino o in quella frazione (le cosiddette “aree a fallimento di mercato”), e se non guadagni subito io ente Regione ti risarcisco. Ovviamente non per sempre e, se ci guadagni qualcosa, gli incentivi me li riprendo; c) accordo fra Regione e operatori, con aiuti finanziari, per avviare progetti a banda larga in settori vitali come servizi socio-assistenziali, trasporti, sicurezza eccetera; d) bandi per l’affidamento di strutture pubbliche di accesso alla banda larga. Soldi e cittadini Tutto questo piano costa, secondo i calcoli fatti dall’ufficio Società dell’informazione della Regione, fra i 19 milioni e mezzo e i 28 milioni e mezzo di euro. Riguarda 116.000cittadini lucanie dovrebbe concludersi nel 2013. Anno della “banda larga per tutti”. r.pezzano@luedi.it
DUE PAESI, due storie in controtendenza: il primo frena sugli investimenti in Banda Larga, l’internet veloce; l’altro invece investe un sacco di soldi. Il primo, si sa, è l’Italia. Il secondo però non è la Norvegia o gli Stati Uniti: è la Nigeria, stato africano molto popoloso e con un Prodotto interno lordo nel 2008 di nemmeno 174 milioni di dollari (quello italiano è di oltre un miliardo e ottocento milioni di dollari, più del decuplo). La decisione del ministro dell’Economia Giulio Tremonti di congelare i soldi destinati alla banda larga (800 milioni) ha provocato in Italia una rivolta politica. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, ha lanciato un appello perché lo Stato italiano riconosca l’accesso a internet in banda larga come servizio universale. Vi ha aderito Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna. I due militano entrambi del Pd, ma in Parlamento è partita una risoluzione bipartisan dello stesso tipo i cui primi firmatari sono Paolo Gentiloni del Pd e Luca Barbareschi del Pdl. Chiedono al governo di sbloccare nella prossima riunione del Cipe gli 800 milioni per la banda larga. Nel frattempo, in Nigeria, negli ultimi otto anni, secondo i dati della Nigerian communications commission (Ncc), sono stati investiti per le telecomunicazioni più di 18 miliardi di dollari, una cifra consistente coperta con soldi pubblicima soprattuttocon capitali privati. La Nigeria, spiega l’amministratore delegato della Ncc, Ernest Ndukwe, «ha assistito negli ultimi anni a una vera e propria rivoluzione nelle tlc, grazie al decisivo contributo arrivato dal processo di liberalizzazione del settore in atto negli ultimi anni. Adesso abbiamo bisogno di ulteriori investimenti per garantire l’accesso a internet e per la diffusione della banda larga». Il governo nei mesi scorsi ha varato un piano ambizioso (il Wire Nigeria Initiative) rivolto agli operatori interessati per far arrivare in tutto il Paese la fibra ottica. Nel testo, che andrà all’esame della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera, si ricorda che «l'accesso a Internet va ormai annoverato tra i servizi di natura “universale”, alla stregua di servizi come poste, luce o gas nel secolo scorso». “Servizi di natura universale”: in Italia c’è chi lo deve chiedere al governo, in Nigeria lo Stato - che dal punto di vista dei diritti umani ha molti scheletri nell’armadio, ma è un’altra questione - lo sta già decidendo di propria iniziativa.
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Primo piano 9
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
LE IDEE CHE VANNO A MORIRE SENZA FARTI UN SALUTO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ANTONELLA GIACUMMO
Oggi vedrete realizzato un progetto di lavoro che vi stava molto a cuore e per il quale avete sacrificato gli affetti. In amore tentate di recuperare.
segue dalla prima Per i quattro anni dell'Università ho amato follemente quella città passionale e ricca di entusiasmi e talvolta rabbia. Ho amato i caffè dove discutevamo per ore degli errori del Pci e di quelli del Pds (allora si chiamava così), di come D'Alema fosse più arguto di Veltroni e di come il terrorismo avesse tradito il nostro Sessantotto, quello di cui avevamo solo sentito tanto parlare ma che, per ragioni anagrafiche, nessuno di noi aveva vissuto. Discutevamo all'Istituto Gramsci, sotto le foto di Marx e Berlinguer, litigavamo sotto i portici di quella città che ci guardava materna (pensare a Guccini diventava facile). Ascoltavo rapita le donne dell'Udi, quelle che si lamentavano perché le figlie avevano dato loro solo nipoti maschi. La politica era come un edificio straordinario che, ognuno di noi,contribuivaa costruiremettendoilsuo mattone.Leidee mi sembrava avessero un valore e la politica, allora, credevo fosse davvero una parte integrante delle vite dei cittadini. Quelle idee il mondo potevano davvero cambiarlo. Ripensavo a quelleimmagini in questi giorni,così carichi di ricordi, coincidenze e forse segnali per il futuro. Era il 9 novembre del 1989 quando è caduto il Muro di Berlino. Era il 12 novembre dello stesso anno quando Achille Occhetto, parlando alla Bolognina, annunciò ai partigiani la fine di un'epoca. La fine del Partito comunista italiano. Il 9 novembrescorso, quinella remotaterradi Basilicata,quelli chesono gli ibridi figli di quel partito storico hanno dato - ancora una volta - prova di quanto sia fallimentare e assai poco edificante l'esperienza del Pd. E' come se si chiudesse un cerchio. Quello che allora Occhetto non poteva neppure immaginare era che quell'annuncio era solo l'inizio della fine. Idee, valori e tutto un mondoche difficilmente si può spiegare a parole, con il passare degli anni si è pian piano logorato, sfilacciato. Ed è ora caduto miseramente a pezzi, come quel muro della Berlino del 1989. Chiariamo due cose: non sono una nostalgica, e neppure un'elettrice delPartito democratico. Non hopartecipato alle Primarie, non sono stata tra gli elettori di presidenti del consiglio né di segretari locali e nazionali. In generale non sono neppure tra gli elettori. Ho deciso, diversi anni fa, di “iscrivermi”al partito del non voto. Per protesta - dico sempre a chi me ne chiede le ragioni - e per dare un segnale a questa politica inconcludente. Ma politicamente mi sento di sinistra e, devo confessarlo, provo vergogna e profondo imbarazzo davanti a quest'immagine di partito che porta il fittizio nome di democratico.Dopo la “bella prova” - come è stata definita dagli stessi protagonisti - delle Primarie, il Pd in Basilicata si ritrova ancora senza un segretario. Tra giochi, sottigliezze e colpi bassi, si sta ancora una volta infliggendo un duro colpo a quel patrimonio di idee che qualcuno ostinatamente cerca ancora di difendere. Chi sarà il prossimo segretario? Non lo so davvero e, devo confessarlo, la mia coscienza di sinistra “se ne infischia” perché davvero, cari Adduce, Restaino e Speranza, mi avete confermato la giustezza della mia scelta. Quella di non esprimere il mio parere. Perché poi a scegliere non sono mai gli elettori, anche alle Primarie. E mi avete confermato anche un altro timore: ci sono “idee che vanno a morire senza farti un saluto”.
I POVERI DI POTENZA INIZIO con le primarie del mio Partito il PD. Ancora ad oggi non si è arrivati a proclamare il segretario, non avevo dubbi su questo, nel precedente articolo pubblicato dal Quotidiano, ho fatto presente che tra gli eredi della DC, e gli eredi del PCI vi è guerra, non si sono mai amalgamati. Nonostante ciò andiamo avanti. Nonvi è altra strada,bisogna proseguire ci sonotanti problemidarisolvere nelnostroPaese, inparticolare per quanto riguarda la Giustizia e le carceri. Credo che gli ultimi drammatici avvenimenti che hanno riguardato persone che sono morte in carcere mettono in primo piano tutto ciò. Essendo un ex detenuto conosco benissimo questa problematica. Aprire altre carceri non serve a niente, l'unica soluzione è copiare i sistemi giudiziari più avanzati di noi, dove il carcere è previsto solo per casi particolarmente gravi come stupro, pedofilia, omicidio, per il resto o sono messi in libertà su cauzione, oppure ristretti agli arresti domiciliari. Ma nel frattempo che la politica in Italia trovi questa strada, oggi la giustizia è allo sfascio, e le carceri sono diventate lo sfogo dei problemi della società, roba da terzo, quarto mondo. Oggi le carceri fungono da mensa per i poveri, da dormitorio per extracomunitari, da manicomio, da ospizio, da centro per tossicodipendenti, e da tutto quanto il resto della miseria umana. Il 90% dei detenuti è costituito da povera gente, per questo per il momento vi è solo una strada obbligata che si chiama AMNISTIA. Ripeto, oggi è l'unica via, fin quanto in Italia non vi sarà una giustizia giusta e carceri che rispettino la dignità umana.Auspico per questo chei parlamentari del PD si facciano promotori di una iniziativa in tal senso. E questa lettera è indirizzata proprio agli amici e compagni del Partito democratico lucano e non solo. Sono costretto ancora una volta a far presente a tutti voi la drammatica condizione socio-economica in cui campa tanta povera gente nella nostra regione, e in particolare nella città di Potenza, emergenza questa che continua nel silenzio e nessuno fa niente. Come sapete da tempo avevo presentato progetti ed iniziative per il contrasto della povertà, ma nulla si è potuto concludere, in merito ho fatto precise accuse sulla responsabilità di ciò. Ma io sono uno di quelli che continuano fino alla morte. Quindi faccio un appello a quanti nel Partito democratico e non solo mi hanno dato una mano. Vi chiedo di aiutarmi a rendere meno tristela vitadi tantapovera gente,in particolaredi anziani e famiglie numerose, Un appello particolare rivolto al Presidente della regione Basilicata De Filippo, ai consiglieri regionali Pittella e Restaino, all'onorevole Margiotta e Luongo, al presidente della Provincia di Potenza Lacorazza, al Consiglio comunale di Potenza, al sindaco Santarsiero, e a quanti altri hanno una coscienza e una sensibilità di aiutare chi soffre. Infine concludo proprio con un appello rivolto ai tanti disperati;“so bene comesi campacon poco oniente, anche io ho sofferto la fame e la miseria, ma, vi posso assicurare, che prima o poi una soluzione si trova sempre”. Giovanni Saluzzi
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro potrete affrontare situazioni nuove con buone possibilità di avere successo. Combattete la routine nei rapporti affettivi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro questo è un periodo decisivo per la vostra carriera: cercate di tenere duro e andare avanti. Inquietudine in amore.
IL VALORE DEL POSTO FISSO di GAETANO DE FILIPPO
CANCRO 22/6 - 22/7
Cercate di essere meno severi e più tolleranti con i collaboratori: l'affiatamento migliora i risultati. Intesa difficile con un Leone.
LEONE 23/7 - 23/8
E’ OPINIONE comune e condividibile che auto citarsi sia cosa poco elegante e che auto celebrarsi sia sconveniente. Anche se corro il rischio di apparire poco elegante, preciso che non mi cito per auto celebrarmi, ma soltanto per riprendere, al fine di non sembrare ripetitivo e nel contempo di spiegare il Tremonti pensiero, dei concetti che ho esternato in alcune considerazioni, pubblicate su “Il quotidiano” lo scorso 14 settembre, sotto il titolo “Gli utili d'impresa vadano ai dipendenti”. Nel corso del ragionamento ho cercato di analizzare gli aspetti positivi e negativi della proposta, avanzata dal Ministro dell'Economia, sotto un profilo squisitamente tecnico. Tra le motivazioni che mi inducevano a considerarla negativa ravvisavo anche il rischio che la stessa potesse incentivare la staticità dei lavoratori. Questo per dire che era facile prevedere dove andasse a sfociare il pensiero del Tremonti professore. La logica conseguenza della proposta, relativa alla distribuzione degli utili aziendali ai dipendenti, era quindi l'esaltazione del posto fisso e la sua elevazione alla dignità di valore. Per sgombrare il campo da errate interpretazioni mi sembra opportuno precisare che per “posto fisso” non deve intendersi quello del dipendente pubblico, ma lo si deve leggere come il lavoro prestato stabilmente dal dipendente presso la stessa azienda, nell'identico contesto e nel medesimo luogo. Dire che non possa essere considerato un valore sotto il profilo sociale e personale non mi sembra corretto. La possibilità di poter vivere sempre nello stesso posto e quindi di affondarci le radici, di metterci su casa, di crearci una famiglia, di vivere e condividere le esperienze del luogo legate alla socialità, mi sembrano elementi di non secondaria importanza, per la qualità di uno stile di vita improntato alla normalità ed alla tranquillità. La realtà sociale ed economica contingente, presuppone e richiede, tuttavia, altri modelli sociali, più compositi stili di vita ed una più complessa concezione del mondo del lavoro. La realizzazione del lavoratore nella sua intima esigenza di migliorarsi e di arricchirsi professionalmente ed economicamente e di incidere in maniera sempre più significativa nel contesto in cui opera, passa
prevalentemente attraverso una visione più dinamica del rapporto di lavoro. Il dipendente opera la sua costante crescita professionale anche cambiando lavoro ed azienda, in modo da acquisire know how, stili di management e tecniche produttive. Questo arricchimento è simbiotico, giacché anche il lavoratore trasferisce all'azienda le sue esperienze e le sue conoscenze. La dinamicità, cioè la mobilità del lavoro, è, quindi, seppure per motivazioni diverse, anch'essa un valore. Avendo due modelli che, per ragioni differenti, rappresentano entrambi dei valori, appare logico chiedersi quale dei due sia opportuno perseguire. Tutto dipende da quale modello sociale si vuole costruire. L'importante è essere coerenti e consequenziali. Tuttavia se ci si prefigge un modello impostato sul “posto fisso”, non mi sembra opportuno parlare di competitività o di cimentarsi nelle sfide in seno ai mercati globalizzati che ci vedrebbero perdenti. Sarebbe più logico puntare unicamente su uno standard di vita sereno e tranquillo, mettendo in conto, come contraltare, la possibilità di essere travolti dagli eventi. Se, invece, si vuole realizzare uno standard economico e sociale che abbia come scopo il soddisfacimento personale, sociale, ed economico del lavoratore e che faccia leva sulla qualità dei prodotti e dei servizi, per vincere le sfide dei mercati, qualità che si realizza attraverso le eccellenze professionali, allora non si può che puntare sulla dinamicità del lavoro e sulla mobilità del lavoratore. Una terza strada non so indicarla e non ritengo che possa esserci qualcuno capace di suggerirla. Ritengo che ogni aspetto della vita delle persone, sia se considerate singolarmente e sia se aggregate nel corpo sociale, sia sottolineato e caratterizzato da scelte. Ogni scelta può avere dei risvolti positivi e negativi, ma è importante che sia sempre netta. Tuttavia è ancora più importante che i comportamenti successivi siano consequenziali, coerenti e non contraddittori. Questo ritengo di dover chiedere, anzi di poter pretendere, da chi ha in mano le sorti del Paese, il destino degli Italiani e quello delle generazioni future.
Mantenete una rigorosa linea di condotta se volete superare brillantemente un periodo di lavoro frenetico e delicato. Attenzione alle cotte improvvise.
VERGINE 24/8 - 22/9
Affrontate con coraggio e determinazione le emergenze che si presenteranno nel lavoro: potete farcela. In amore siete ad un bivio
BILANCIA 23/9 - 22/10
Miglioramenti in vista nel settore professiona e nella situazione economica. In amore lasciatevi guidare dall'istinto.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Un pizzico di faccia tosta e un pò di intraprendenza vi porteranno lontano nel lavoro. In amore le vostre armi sono spuntate
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Un progetto professionale andrà a buon fine se saprete indovinare il momento e sarete coraggiosi. Se l'amore procede bene dipende anche da voi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La situazione nel lavoro sta cambiando e voi lo avete capito da tempo: evitate però di prendere iniziative precipitose. In amore tutto bene.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Contrattempi e lungaggini burocratiche rallentano la realizzazione di un progetto di lavoro. In amore siete troppo esigenti.
PESCI 20/2 - 20/3
Vi sentite in ottima forma e pronti a gettarvi con molto slancio nelle nuove iniziative di lavoro. Non fate salti nel buio in amore.
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CASO CUCCHI IL PERSONALE E’ SERENO
MARTELLANDO LA REGIONE HA IL SILENZIO LA MEMORIA CORTA
di DONATO CAPECE*
HO TROVATO il personale di polizia penitenziaria che opera nelle celle detentive del Palazzo di Giustizia a Roma sereno perché ha operato, nella vicenda di Stefano Cucchi, con l’usuale e abituale professionalità e senso del dovere ma nel contempo amareggiato perché nessuna Autorità o dirigente dell’Amministrazione penitenziaria ha fino ad oggi portato loro solidarietà o espresso vicinanza. Abbiamo avuto modo di parlare con tutto il personale, al quale abbiamo voluto esprimere la piena vicinanza del Sappe, e sono emerse fatti importanti. Come, ad esempio, quello che smentisce il detenuto che oggi su alcuni giornali afferma di avere visto – “dalla cella di fronte”–il presunto pestaggio di Cucchi. Non è possibile, perché tutte le 15 celle di piazzale Clodio sono posizione su un solo lato e non ne hanno altre di fronte. E’ emerso anche che la mattina in cui era presente Stefano Cucchi, che stazionava nella medesima cella con altri 3 detenuti stranieri, c’erano lì almeno altre 70/80 persone, tra arrestati e appartenenti alle varie Forze di Polizia che avevano operato gli arresti. Ancora: una volta conclusa l’udienza di convalida, alla quale Stefano Cucchi ha presenziato accompagnato dai Carabinieri che lo arrestarono, è stato un nostro Assistente di Polizia penitenziaria a chiamare il medico del primo soccorso del Palazzo di Giustizia perché Stefano accusava dei dolori ma poi è stato Cucchi stesso a non volersi fare visitare. Il nostro personale ha dunque lavorato, come sempre, con professionalità e senso del dovere e non accettiamo quindi certe corrispondenze di stampa. *segretario gen. Sappe
di MASSIMO DEL PAPA
segue dalla prima scaricabarile e così si tutelano gli uni con gli altri? Perchè nessuno, proprio nessuno, vuole parlare? È ragionevole, per un massacro del genere, ipotizzare l'omicidio preterintenzionale e non la precisa volontà di annientare, di ammazzare? E perchè questa volontà, perchè tanta furia con un giovane sbandato, un nessuno che non faceva del male a nessuno, uno che per gli standard attuali della società era innocuo come una zanzara? Per quante mani è passato Stefano Cucchi prima di lasciarci la pelle? Voleranno gli stracci? Pagherà mai qualcuno? E quando? Non c'è differenza tra l'assurdo di un piccolo spacciatore massacrato in carcere e l'assurdo di un camorrista freddato in strada da altri camorristi: nel finisterre senza diritti, l'idea stessa della giustizia e del castigo è avulsa, è rimossa. Da un obbrorio ne discende un altro, e un altro, e mille altri in una catena infernale. La mancanza di sconcerto equivale alla democrazia più perniciosa, quella che libera i valori negativi e i diritti a quelli connessi: alla sopraffazione, alla violenza, al sopruso. “Nessuno stupore, nessuna paura, nessun dramma”dice la gente del rione Sanità dopo che hanno lasciato uno di loro steso sul marciapiede. La moglie, interpellata, risponde: “Dov'è il problema?”. La democrazia consuetudinaria del malaffare prescinde dalla rassegnazione, sfocia direttamente nell'accettazione. Noi non ci sentiamo al sicuro in noi stessi, nel nostro Paese, nelle nostre istituzioni. Possiamo solo chiedere di sapere, martellare il silenzio, per quanto possa sembrare utopistico. Perchè sarà anche una storia minima come tante, ma non è come le altre. Perchè
di PIO ABIUSI
impietosisce la fine di un oscuro balordo, un poveraccio che non lascia traccia. Perchè la storia di Stefano Cucchi è un barlume d'umanità uscito dalla disumanità con cui è stato spazzato via, la pietà che reclama se stessa, che non si rassegna alla barbarie, che urla dopo essere stata negata. O forse solo perchè le sue fotografie parlano. Raccontano di un fiore nato male, uno che non poteva essere altro da così, un debole, uno sfortunato vero. Ma i suoi occhi sorridono mentre abbraccia i suoi cari, non tradiscono cattiveria né avidità. Sono occhipuri. StefanoCucchi ricorda il capro espiatorio, la vittima designata, uno che nasce per finire in croce e puntualmente ci finisce. Forse anche i suoi aguzzini se n'erano accortied hannoinfierito così come fanno gli animali, senza una ragione precisa, per brutale leggedi natura. E la natura non è buona, è spietata e l'uomo, che dicono esserne il prodotto più evoluto, è il più crudele perchè sa quello che fa e ne prova piacere. Religioni fideistiche o laiche, costruzioni politiche e sociali, i massimi sistemi, le speculazioni filosofiche, le cattedrali di buona volontà ma la pianta storta dell'umanità non si raddrizza, il debole, lo sconfitto è lì per essere appeso sui rami di quella pianta, come nella canzone “Strange fruits” di Billie Holliday. Stefano era un piccolo peccatore che non faceva delmale a nessuno, solo a se stesso. Gli hanno fatto tanto male da annientarlo. Un mare di male. Nella sua morte troppo facile, contrabbandata per incidente, per suicidio, nell'ultimo sberleffo che trasforma la vittima nel carnefice di se stesso, si rinnova il senso di quel crocifisso che qualcuno vuole rimuovere come si rimuove un rimorso. A noi la storia di Stefano Cucchi sta a cuore.
NELL’AUTUNNO del 2006 la Regione Basilicata fece “il Patto con i Giovani”. Una iniziativa fortemente sbandierata e fatta con una serie articolata di interventi: mille e dei quali si è persa la memoria. L'azione di promozione fu molto incisiva e dispendiosa. La parte più significativa in termini mediatici del Patto fu il Bando per la concessione dei piccoli sussidi rientrato nei POR 2000/2006 per un costo di 10,5 meuro su oltre 81 utilizzati in tanti rivoli e che dimostrano come la fantasia non manchi. Furono tantissime le domande presentate per quel bando, oltre 4.000, ben impostate tanto che ne furono accolte una quantità vicina al 90% e finanziate in misura del 6% circa. Dal numero di domande che passarono al vaglio della commissione giudicatrice si evince chiaramente come i giovani lucani sapessero ben impiantare le pratiche e il dato è di sicuro in controtendenza perché i critici del nostro sistema scolastico dicono che i giovani non sanno più scrivere. Credo che in questo caso la buona riuscita dell'istruttoria delle pratiche sia dipesa anche da quel 13% speso per l'assistenza. Del resto non era pensabile che il nucleo di valutazione e tutta la struttura messa in campo così da garantirsi il corretto meccanismo della auto-referenzialità si censurasse. Si è mai visto un corpo docente condannarsi per i risultati non esaltanti ottenuti? I criteri , sconosciuti, ai quali ci si è attenuti per la formazione delle graduatorie hanno portato al risultato di seguito elencato. Le attività finanziate sono state: il 20% è rappresentato da studi professionali, il 16% è rappresentato da servizi socioassistenziali e medico sanitari, il 15% è rappresentato da turismo, tempo libero e somministrazione alimenti e bevande, l'11% dal commercio, il 9% dai servizi collegati all'edilizia; il 6,3% da antichi mestieri. In poche parole, nell'ambito delle innovazioni prospettate sono stati finanziate preminentemente: scrivanie, attaccapanni ed armadi per studi professionali. Oggi uno studio può anche essere virtuale, ba-
a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com
Sono un autotrasportatore che porta merce in Italia e fuori Italia. Lavoro nel campo da più di venti anni. Questo mese ho fatto un trasporto per una società locale che esporta merce in Romania. Nel viaggio, mi sono fermato a una piazzola dell’autostrada per dormire un poco. Mentre dormivo, però, dal buio sono usciti tre ladri che mi hanno legato, mi hanno menato e poi mi hanno rubato il camion con tutto il carico. Ora non solo ho perso il camion ma la società vuole i soldi del carico. Secondo lei è giusto che lo devo pagare? Tonino – Potenza Nel contratto di trasporto di cose il vettore (l’autotrasportatore, in questo caso) con la ricezione dei beni da trasportare assume, tra gli altri, anche un obbligo di custodia della merce. Quest’obbligo appare particolarmente gravoso, in quanto in caso di perdita del carico nel corso del trasporto, il vettore è sempre ritenuto responsabile, salvo che dimostri che la perdita è stata determinata da caso fortuito, dalla natura o dai vizi delle cose trasportate o del loro imballaggio, da fatto del mittente o da quello del destinatario. Escludendo, nel caso sottoposto dal lettore, la rilevanza delle ipotesi di perdita legate alla natura o all’imballaggio dei beni trasportati, ai vizi dei medesimi,
sta un computer di poche centinaia di Euro che si trasporta in una borsa ma questo i nostri esperti che successivamente la Regione Basilicata ha lautamente finanziato con apposta convenzione, altrimenti sarebbero rimasti disoccupati, non lo sapevano. Tutto il resto del finanziamento è andato alle attività collaterali, al mattone e tanto per cambiare ai servizi socio assistenziali ed addirittura sanitari e che ricevono ristoro da altri canali; il tutto, ovviamente, nell'ambito dei progetti innovativi. Premesso tutto questo si è capito bene che occorre fare di tutto per avviare il giovane al posto fisso, (basta prometterlo) almeno fino alla prossima tornata elettorale. Le 30 mila domande per i 78 posti messi a concorso ne sono un esempio. Finita la 488 occorre finanziare le PMI esistenti sul territorio nell'ottica dell' acquisizione del consenso elettorale. Il patto con i giovani sembra essersi rotto ed anche la possibilità dell'auto impiego. I dati statistici ci dicono che la Basilicata perde 700 abitanti in quattro mesi e che la popolazione invecchia sempre di più. I giovani emigrano, vanno a cercare fortuna altrove. Meglio così, potrebbero essere delle teste calde che potrebbero rompere l'equilibrio di potere tenuto su con tanto collante. Parlare poi della residenza e quindi della presenza in Basilicata ha il valore che ha. Molti giovani che ormai lavorano fuori hanno mantenuto per una serie di motivi, anche per lasciare le cose come stanno, la residenza in Regione. Chiedere i sei mesi di costituzione della PMI significa voler rinunziare al ritorno di quei giovani emigrati. Invitare quei giovani a ritornare e tentare attraverso la costituzione di una impresa in Regione è chiedere troppo ed è forse contrario ad interessi reconditi. La Basilicata deve essere terra di anziani, in rapida diminuzione del numero di abitanti, territorio utile ad ogni sorta di scempio a partire da quello ambientale e quei giovani che ritornano con l'esperienza acquisita fuori regione possono destabilizzare gli equilibri.
RISPOSTE CIVILI
Le risposte dell’avvocato civilista alle domande dei nostri lettori
Chi paga per gli autotrasportatori? al fatto del mittente o del destinatario, per fornire una risposta credo necessario preliminarmente indagare sul concetto di caso fortuito, per comprendere se il furto o la rapina (qual è quella subita dall’autotrasportatore) possano essere ricompresi in tale figura e, dunque, possano essere ritenuti eventi idonei a esonerare dalla responsabilità nei confronti del mittente. Il caso fortuito, secondo la Suprema Corte di Cassazione, va inteso quale fatto assolutamente inevitabile e imprevedibile. In particolare, poi, nel caso del verificarsi, nell’esecuzione di un contratto di trasporto, di un evento costituente reato (il furto o la rapina delle cose trasportate), la Cassazione ha specificato che tale evento, per essere considerato caso fortuito deve consistere in un “fatto assolutamente inevitabile e del tutto estraneo al vettore stesso, commesso in circostanze di tempo e di luogo imprevedibili, giacché, al di fuori di tali ipotesi, il furto o la rapina rientrano nel rischio tipico dell'attività di trasporto e, in quanto prevedibili, ricadono sul vettore”. In altri termini, secondo i giudici, il verificarsi di un furto o di
una rapina di per sé non determina un esonero del vettore dalla responsabilità contrattuale, poiché il rischio di furto o di rapina è – ripeto le parole della Suprema Corte – rischio tipico dell’attività di trasporto, contro il quale le imprese debbono diligentemente premunirsi. Affinché furto e rapina siano configurabili quali caso fortuito e, dunque, l’autotrasportatore non sia tenuto ad alcun risarcimento, è invece “necessario accertare che i fatti, ancorché riconducibili ad un reato perpetrato con violenza e minaccia alla persona, si siano svolti con modalità talmente atipiche e abnormi da doversi ritenere del tutto imprevedibili ed inevitabili anche mediante l'assunzione di misure di prevenzione adeguate”. Detto in sintesi: per rendere irresponsabile il vettore, dovrà accertarsi caso per caso la diligenza di quest’ultimo nel prevedere la possibilità del reato e nel predisporre i mezzi necessari per evitarlo, in particolare appurando se nel caso concreto il reato si sia verificato secondo modalità inusuali o, comunque, se qualsiasi possibilità di prevenzione sia stata inesigibile, perché avrebbe imposto al vetto-
re costi sproporzionati. In particolare, in questa valutazione assume grande rilievo il fatto che la prestazione di trasporto sia svolta da soggetti qualificati professionalmente, poiché la professionalità del vettore implica una consuetudine con i problemi dell’attività e, dunque, una maggiore preparazione nell’evitarli o, là dove inevitabili, nell’affrontarli. In concreto, di fronte all’aumento esponenziale degli episodi di furto o di rapina a danno degli autotrasportatori, il vettore che voglia andare esente da responsabilità dovrà almeno munirsi di un impianto di allarme; dovrà evitare di percorrere strade poco frequentate, ove ciò non sia strettamente necessario per l’adempimento delle obbligazioni nascenti dal contratto di trasporto; dovrà farsi assistere da un secondo autista - specie in viaggi particolarmente lunghi al fine di non essere costretto a effettuare soste non programmate ma casuali in quanto imposte dalla stanchezza; dovrà evitare di sostare, per riposare, in zone isolate; dovrà pianificare, nei limiti del possibile, soste in orari diurni e in aree frequentate (autogrill, pompe di rifornimento).
Solo ricorrendo a tutte queste cautele il vettore potrà sperare di non essere tenuto a risarcimento alcuno. Nel caso specifico – premettendo comunque che la cognizione dei fatti offerta da una mail è senza dubbio limitata e insufficiente ad avere un quadro chiaro della vicenda – consiglio vivamente al lettore di contattare in tempi brevi il suo avvocato di fiducia per avere con lui una conversazione approfondita sulla vicenda: la descrizione dell’episodio che mi è stata fornita genera, infatti, talune perplessità circa la possibilità di un esonero da responsabilità che possono essere fugate solo attraverso un’attenta analisi delle diverse circostanze. I dubbi che mi pongo, in particolare, sono legati al fatto che il lettore sembra: a) essere stato da solo alla guida del proprio mezzo; b) essersi fermato per dormire in orario notturno (lo desumo dal riferimento fatto allo sbucare dei malviventi “dal buio”); c) essersi fermato per dormire in una piazzola, ossia in un’area isolata. Queste disattenzioni potrebbero aver facilitato i rapinatori e, pertanto, potrebbero essere indice di responsabilità contrattuale dell’autotrasportatore per la violazione dei doveri minimi di diligenza nell’esecuzione delle prestazioni alle quali era tenuto in virtù della stipula del contratto di trasporto.
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Giovedì 12 novembre 2009
Italia / Mondo
Giovedì 12 novembre 2009
Dati preoccupanti dal rapporto Confcommercio
Accolti due emendamenti
La crisi colpisce i consumi i negozi chiudono i battenti
Finanziaria, l’ok alla Camera dopo due stop
ROMA – Alla fine dell’anno in Italia si conteranno quasi 20 mila negozi in meno e 130 mila lavoratori del commercio saranno lasciati a casa. Lo scenario descritto dalla Confcommercio è di crisi profonda, ma le aspettative migliorano e l’associazione rivede in lieve rialzo le stime per consumi e prodotto interno lordo. Nel 2009 la crescita non cadrà del 4,8% bensì del 4,6%, mentre i consumi scenderanno del 1,8% e non dell’1,9%. Un miglioramento delle previsioni troppo timido per cedere a facili ottimismi. Secondo l’associazione, infatti, «siamo tornati ai livelli di consumi e Pil dell’inizio del 2000». E il 2010 non consentirà il balzo in avanti necessario: per Confcommercio il prossimo anno la crescita sarà dello 0,7% e i consumi faranno segnare un più 0,6% . Intanto la crisi morde, oltre 50 mila esercizi al dettaglio hanno già chiuso nei primi 9 mesi del 2009 e a fine anno si prevede un saldo negativo tra aperture e chiusure di circa 20 mila unità. In termini di disoccupazione il conto è amaro, quest’anno perderanno il posto 130 mila lavoratori, cifra destinata a crescere nel 2010, sfiorando quota 180 mila. E spesso chi rimane è in cassa integrazione: nel commercio le ore di cig concesse nei primi nove mesi del 2009 equivalgono da sole all’ammontare complessivo di quelle totalizzate nell’ultimo triennio, segnando un più +330% rispetto allo stesso periodo del 2008. «La coda della crisi è particolarmente insidiosa e dire che nel 2010 potrà considerarsi tecnicamente conclusa la fase di recessione non significa in alcun modo che si registrerà uno scenario di crescita stabile e vigoroso», ha detto il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i dati dell’indagine. Certo, ha aggiunto, «la grande depressione è stata evitata e siamo prossimi al giro di boa», ma per dare una spinta alla ripresa, secondo Sangalli, è necessaria «una riduzione della pressione fiscale complessiva: di quella che grava sui reddito da lavoro come di quella che pesa sulle imprese». «Ben venga allora un primo intervento sull'Irap», accompagnato però
di FRANCESCO BONGARRÀ
Un negozio
da una «parziale detassazione delle tredicesime per i livelli di reddito medio bassi». Detassare le tredicesime, dunque, per rilanciare i consumi. E Confcommercio ha elaborato anche una simulazione. L’operazione costerebbe 5,47 miliardi di euro di mancato gettito fiscale (che potrebbe essere in parte coperto dalle entrate dello “scudo fiscale”), ma porterebbe nelle tasche di 27,3 milioni di lavoratori un beneficio medio di 200 euro. La detassazione «andrebbe modulata per favorire soprattutto i redditi mediobassi con un meccanismo di detassazione di una quota decrescente della tredicesima al crescere della retribuzione complessiva», spiega Confcommercio in una nota. «E' opportuna un’attenta riflessio-
ne sul ruolo che il mondo delle famiglie consumatrici può giocare oggi continua – per rendere più robusti gli attuali deboli segnali di uscita dalla recessione». Verrebbe dato così un pò di ossigeno alle famiglie italiane che, oltre alle conseguenze della crisi, devono affrontare spese fisse sempre più pesanti: bollette e affitti assorbono il quaranta per cento degli esborsi totali. Per consumatori e sindacati il dato è grave: secondo il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, l’indagine «si contrappone a una realtà virtuale, fatta di ottimismo» e, visto lo scenario, il Codacons propone di «anticipare i saldi a dicembre, prima del periodo natalizio».
ROMA – La Camera ha approvato all’unanimità la riforma della legge Finanziaria; ma la maggioranza ha dovuto digerire due modifiche non desiderate. Il governo è stato infatti battuto per due volte di seguito su altrettanti emendamenti dell’opposizione su cui aveva espresso parere contrario. Tutto è successo nell’arco di pochi minuti: con un “uno-due” di stampo pugilistico nell’Aula di Montecitorio sono passati un emendamento dell’Italia dei valori ed uno inizialmente presentato da Linda Lanzillotta, che ha aderito alla nuova formazione politica di Francesco Rutelli, fatto proprio dal gruppo del Pd. Nel primo caso, il governo è stato battuto con 263 voti a favore e 259 contrari; Maurizio Saia nel secondo con 262 si 259 no. Due “botte” determinate dalle assenze nei banchi del centrodestra, che erano chiaramente riscontrabili dalle tribune. Eppure, la maggioranza aveva avuto presagi chiari di quello che sarebbe potuto accadere: nelle prime votazioni, gli emendamenti dell’opposizione su cui il governo aveva espresso parere contrario erano stati bocciati solo con due, tre voti di scarto: dall’Aula, infatti, erano assenti i deputati “rutelliani”, impegnati per parte della mattinata nella conferenza stampa del nuovo movimento guidato dall’ex leader della Margherita. Pdl e Lega avrebbero avuto tutto il tempo per correre ai ripari, per richiamare deputati e membri del
governo in Aula a votare; ma non cisi èriusciti: solodopo la prima sconfitta, in Aula sono arrivati nell’Emiciclo di corsa Italo Bocchino e Chiara Moroni.Ma illoro scattonon èstato sufficiente a evitare il secondo “sì” a sorpresa sull'emendamento Lanzillotta; e anche dopo, sui pochi emendamenti dell’opposizione rimasti da votare il risultato è stato sempre sul filo di lana a favore della maggioranza, che è stata nel frattempo rafforzata dal sottosegretario all’Economia Luigi Casero. Il Pdl punta a sdrammatizzare l’accaduto. Tutto sommato, viene fatto notare, la riforma è stata condivisa, come ha confermato il sì unanime sulvoto finale del provvedimento. «Il testo - spiega Simone Baldelli - è passato all’unanimità, anche se fa più notizia, o più comodo all’opposizione, dire che il governo è stato battuto». Sono ridotte le novità che vengono introdotte alla Finanziaria in Senato con l’emendamento 'omnibus' del relatore Maurizio Saia. Le nuove misure che dovrebbero arrivare sono le risorse aggiuntive che potrebbero aggirarsi sui 100 milioni per il comparto sicurezza; fondi per la giustizia che dovrebbero, tra l'altro, consentire di assumere una buona fetta di precari che lavorano nelle carceri e il disegno di legge per la banca del Mezzogiorno. Restano aperti i due grandi “nodi”che non sono potuti entrare a Palazzo Madama. La cedolare secca sugli affitti e la detassazione dell’Irap per le perdite.
Adesso l’esame al Senato e il nodo Irap
Calano le erogazioni finanziarie
Mutui, al Sud crolla il mercato di STEFANIA DE FRANCESCO ROMA –E' crollo dei mutui nel 2009. Con un -17,3% di erogazione alle famiglie nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2008 ne sta risentendoil mercatodelle compravendite delle case, in calo per il terzo anno consecutivo. E a soffrire è soprattutto il Mezzogiorno. E nonostante fin dall’inizio della crisi le famiglie italiane siano state considerate meno a rischio di quelle di altri Paesi, in Italia i mutui sono più cari: a settembre quelli a tasso fisso sono risultati più costosi dello 0,61% rispetto a quelli europei, tanto che in Italia è come se si pagasse un mutuo per 18 mesi in più rispetto all’Europa. È uno degli aspetti che rallentano il motore dell’edilizia, messo in risalto ieri dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), che ha presentato l’ultima indagine dell’Osservatorio congiunturale 2009. E’ la Sicilia ad aver visto la maggiore riduzione, con un -42,7%, seguitadalla Calabria con un -28,7%, mentre l’unica regione in positivo è risultata l’Umbria (+1,3%). A pesare
sulle famiglie c'è «soprattutto l’aumento degli spread (il ricarico che ogni banca aggiunge al tasso di base come proprio ricavo)». Secondo Nomisma, i prezzi delle abitazioni nel primo semestre vedono una riduzione del 3,5% nelle aree metropolitane e nel 2010 potrebbero subire una ulteriore flessione, del 2-3%.
Edilizia in crisi
LE PREVISIONI
Grido d’allarme anche dal settore costruzioni ROMA – Grido d’allarme dal settore delle costruzioni: l’uscita dalla crisi è ancora lontana. Molte piccole imprese stanno cominciando a chiudere e nel biennio 2009-2010, fra settore delle costruzioni e indotto, l’Ance stima 220.000 posti di lavoro in meno, di cui 140.000 (-7,1%) nelle costruzioni. I dati emersi dall’indagine dell’Osservatorio congiunturale sul settore delle costruzioni
non fanno ben sperare: risorse pubbliche scarse, blocco dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, doppia stretta del credito da parte delle banche nei confronti delle imprese ma anche delle famiglie che vogliono acquistare casa. Gli investimenti in costruzioni nel 2009 saranno in calo del 9,4% rispetto al 2008 e per il 2010 le previsioni restano negative fra -7,1% e -3,9%.
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12 Economia
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Dopo il caso Arbea il dirigente della Regione viene scovato in un comitato di pilotaggio
Cariche in conflitto per Golia Dirige l’ufficio che finanzia e coordina l’ente finanziato, il Cst per l’e-government POTENZA - L’hanno battezzato «comitato di pilotaggio». E’ una struttura temporanea realizzata per il progetto Cst, letteralmente Centro servizi territoriali. Un ente che la Regione Basilicata ha ideato per la gestione associata dei servizi di e-government e di innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione. E’ la struttura operativa che ha il compito di sviluppare, nella provincia di Potenza e in quella di Matera, i processi di informatizzazione della pubblica amministrazione, per trattare la documentazione e gestire i procedimenti con sistemi digitali. Il comitato di pilotaggio per l’attuazione dei compiti del Cst è composto si legge nel regolamento dell’ente, che il Quotidiano ha potuto consultare - da due rappresentanti della Regione. Uno dei due - lo prevede il regolamento - è il dirigente dell’Ufficio autonomie locali della Regione. Un avvocato che, di tanto in tanto, svolge anche le funzioni di segretario di giunta quando il titolare dell’ufficio è assente: Pasquale Golia. Il Quotidiano si è già occupato di Golia quando, qualche mese fa, ha scoperto che ricopriva la doppia carica di membro della Commissione di vigilanza voluta dall’assessore all’Agricoltura e di commissario di concorso per Arbea. Era, allo stesso tempo, controllore e controllato. Dopo l’inchiesta scelse la commissione di vigilanza e si dimise dalla carica di commissario
di concorso. Problema risolto. Quello. Con il Cst, dove lavora anche sua figlia, c’è un altro problema. L’ente che finanzia il Cst è la Regione Basilicata, «in quanto - si legge nella convenzione - ente promotore». «Le pratiche per la convenzione, racconta la fonte del
Quotidiano, le ha svolte proprio Golia. Per quel progetto dice - era impegnato in prima persona». E, infatti, in una nota diffusa dall’ufficio stampa della Regione il 28 novembre del 2007 scrivevano che partecipava al progetto «il dirigente dell’Ufficio autonomie locali, che ha cofinanziato l’iniziativa»: Pasquale Golia. Nella convenzione si legge: «La Regione si impegna a mettere a disposizione le risorse finanziarie nei limiti della dotazione del progetto». Poi, con una delibera, vengono «messi a disposizione» un milione e trecento mila euro. Golia, a questo punto, è il dirigente dell’ufficio regionale che «cofinanzia» il progetto Cst ed è anche membro del comitato di pilotaggio. All’articolo quattro della convenzione che dà vita al Cst è scritto: «La Regione Basilicata e la Provincia di Potenza, per l’attuazione dei compiti del Cst, organizzano un comitato di pilotaggio permanente articolato sul livello regionale e su quello provinciale. Il comitato di pilotaggio regionale esercita funzioni trasversali di coordinamento ai Cst provinciali che hanno il compito di organizzare e gestire i servizi agli enti aggregati in ambito locale». Golia finanzia e coordina il progetto. Due cariche in conflitto. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Il Precedente di Di Mauro
La definizione
Era controllore e controllato
Sussiste a prescindere dalla condotta
IL PRECEDENTE: Pasquale Golia si era trovato in una situazione di «inopportunità» per aver accettato l’incarico da commissario per un concorso in Arbea. Dopo l’inchiesta pubblicata dal Quotidiano, che metteva in evidenza l’inopportunità che Golia fosse controllore di Arbea e controllato, in quanto commissario per il concorso, il dirigente ha scelto la commissione di vigilanza. La commissione di vigilanza, voluta dall’assessore Vincenzo Viti, era investita dalla giunta regionale dei compiti di vigilanza sul funzionamento dell’ente diretto da Gabriele Di Mauro.
SI verifica un conflitto di interessi quando viene affidata una responsabilità decisionale a un soggetto che abbia interessi personali o professionali in conflitto con l’imparzialità richiesta. Il verificarsi di un conflitto non costituisce di per sé prova che siano state commesse scorrettezze, può tuttavia costituire un’agevolazione nel caso in cui si cerchi di influenzare il risultato di una decisione per trarne un beneficio. Un soggetto in conflitto d’interessi potrebbe anche non agire mai in modo improprio. Tuttavia il conflitto esiste a prescindere dalla condotta.
MELFI - La Fiom chiede che, a votare al referendum per il rinnovo contrattuale, siano tutti i metalmeccanici. Per Fim e Uilm, invece, è impensabile che anche chi quell’accordo non lo ha voluto possa esprimersi sui suoi contenuti. La collisione alla Sata era inevitabile. In un clima già rovente, che - come dicono i fatti dei mesi passati - non ha risparmiato neanche lo scontro fisico tra i delegati, la questione “referendum” è la miccia che fa esplodere la bomba. Il voto è previsto tra il 25 e il 27 novembre. Anche se qui in Fiat i tre giorni ricadono nella settimana annunciata di cassa integrazione. E ora sembra che il finale sia inevitabile: molto probabilmente a esprimersi sui contenuti dell'accordo firmato solo da Fim e Uilm (oltre a Fismic e Ugl) saranno tutti i lavoratori metalmeccanici, compresi quelli della Fiom. Il leader della categoria della Cgil, Giuseppe Cillis, che aveva bollato l'accoro come «inaccettabile», aveva detto: «Devono essere i lavoratori a decidere. Se diranno sì all'accordo firmeremo anche noi». Per i segretari di Fim e Uilm il ragionamento è esattamente inverso: «Firmino l'intesa sul rinnovo del contratto e poi potranno votarlo». Bene. Per spiegare ognuno
IL CASO - La pagina con cui il Quotidiano fece scoppiare il caso dell’incompatibilità di Golia Era commissario di concorso in un ente sul quale doveva vigilare Si dimise dopo la pubblicazione
Sata E’ quasi scontro: tante versioni per un’assemblea
Contratto, divisi e scontenti Verso il refendum per tutti LASME, PROCEDURE DI MOBILITA’ IN SCADENZA Oggi vertice in Regione A UN giorno dalla scadenza delle procedure di mobilità per i 174 operai della Lasme, l’azienda dell’indotto Fiat di Melfi, è stato convocato per questo pomeriggio un incontro in Regione con l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e il governatore lucano, Vito De Filippo. Per l’Ugl di Basilicata è giusto nutrire ottimismo a patto che oggi al vertice in Regione si arrivi uniti. «E’ necessario ricompattarsi al fine di trovare una soluzione a più lavoratori possibili>>.
le proprie ragioni i sindacati dei metalmeccanici hanno avviato le assemblee sui posti di lavoro. A partire dalla Sata, dove il confronto-scontro è andato avanti fino alla tarda serata di martedì. Inizialmente le riunioni dovevano essere separate. Ma alla fine anche questa previsione è saltata. Le versioni sul resoconto dell'assemblea, come era facile immaginare, sono tutt'altro che collimanti. Secondo la Fiom, a conclusione dei diversi
interventi dei lavoratori e del segretario della Failms (Cillis mette anche in evidenza una contestazione al segretario della Uilm), «l'assemblea dei lavoratori Fiat Sata ha votato la richiesta di tenere il referendum tra tutti i lavoratori a cui si applica il Ccnl dei metalmeccanici». «La richiesta - sottolinea ancora Cillis - è stata votata, alla presenza dei segretari nazionali di Fim e Uilm, da tutti i lavoratori presenti
con un solo voto contrario». Non si è fatta attendere la reazione del segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali, per il quale la ricostruzione fatta dalla Fiom «è destituita di ogni fondamento e conferma l’indole mistificatoria di chi pensa di sovvertire la realtà dei fatti con i desideri». Vitali parla ancora di una «invidiabile vena drammaturgica e una non comune scaltrezza nella manipolazione dei mezzi d'informazione». «La verità, facilmente verificabile - spiega il segretario della Fim - è che il voto-blitz organizzato su due piedi dalla Fiom, per alzata di mano e senza aver prima concordato le regole con le altre sigle sindacali, è un'operazione che ha ben poco di democratico, in quanto ha coinvolto una minoranza di lavoratori, appena 300 sui 1.200 del turno, e perché si è tenuto in un clima agitato, senza neanche la possibilità di replicare alle domande dei
lavoratori per via del mancato rispetto dei tempi concordati». Ma a fine serata la Fiom rilancia: «Alle ore 13, 30 di oggi (ieri per chi legge ndr) si sono concluse le assemblee del sito Fiat di Melfi (Sata, Ceva, Fenice, Ppg) che hanno coinvolto circa 6.000 lavoratori sulle 3 distinte assemblee. Al termine i lavoratori e le lavoratrici con un voto unanime (su tutte e 3 le assemblee 1 solo voto contrario) hanno richiesto di indire il referendum a scrutinio segreto certificato». Insomma, la questione è più controversa che mai. «La verità è che la Fiom non vota l'accordo non per i suoi contenuti ma per partito preso - replica il segretario della Uilm, Vinncenzo Tortorelli, che nel frattempo ha preparato un volantino per dimostrare come la Cgil dica no agli accordi sul rinnovo del contratto ogni qual volta c'è un governo di centrodestra - Noi siamo il sindacato del fare e non del distruggere». Poi aggiunge: «Io contestato? La verità è che noi siamo il primo sindacato in Sata, e a qualcuno piacerebbe indebolirci». Mentre i tempi per le assemblee stringono, i sindacati vanno verso il referendum più divisi che mai. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
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24 ore in Basilicata
Giovedì 12 novembre 2009
BREVI
Giovedì 12 novembre 2009
BASILICATA FOOD AND WINE
ASSEMBLEA DELLA FILLEA CGIL
L’ECONOMIA DELLA BASILICATA
Il 17 novembre all’Efab di Tito
A Venosa
Il rapporto di Bankitalia
SI svolgerà domani a Matera alle ore 10 presso l’hotel San Domenico la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Basilicata food and wine” il primo salone dedicato all’enogastronomia lucana in programma il 17 novembre a Tito scalo presso l’Efab.
SI è tenuta, nei giorni scorsi, a Venosa, l’assemblea zonale degli edili iscritti alla Fillea Cgil. Hanno partecipato il coordinatore regionale Angelo Vaccaro, il segretario generale Enzo Iacovino e Pina De Cristofaro della Segreteria Regionale della Cgil di Basilicata e numerosi lavoratori.
Domani, alle ore 11, Bankitalia presenterà, presso la filiale di Potenza, il documento L’economia della Basilicata nel primo semestre del 2009, redatto dal Nucleo Regionale per la Ricerca Economica dell’istituto.
A partire da domani si potrà circolare, in tutti e due i sensi di marcia, sulla carreggiata in direzione Potenza
Riapre il ponte di Picerno Un anno fa si festeggiava la prima riapertura, dopo 123 giorni di stop POTENZA - La cattiva notizia è che fra qualche giorno il ponte di Picerno taglierà il traguardo di un anno e quattro mesi di lavori in corso, quella buona, però, è che domani almeno una metà del viadotto tornerà percorribile. Con circa un mese di ritardo rispetto ai propositi iniziali ma con due giorni di anticipo rispetto all’ultima ordinanza di chiusura, il 13 novembre sarà ripristinata la carreggiata in direzione Potenza, a doppio senso di circolazione. In sostanza si torna alla situazione di quest’estate, prima della chiusura, in entrambi i sensi di marcia, dello scorso quando il traffico sulla carreggiata venne interrotto tuaredei turali agli impalcati dell’altra carreggiata, quella in direzione Sicignano. L’annuncio della riapertura è arrivato direttamente dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, che ha spiegato «di aver assunto informazioni direttamente dall’Anas». «La chiusura del ponte di Picerno –ha continuato Vita –ha determinato notevoli disagi per il traffico in entrata e in uscita dalla nostra regione. La riapertura di questa importante arteria stradale, rappresenta una buona notizia per i tanti pendolari che ogni giorno attraversano il ponte di Picerno. Ovviamente la Regione Basilicata non abbasserà la guardia su questa importante strada perché – ha concluso l’assessore – vengano assicurate le migliori condizioni di sicurezza e di viabilità per il trasporto su gomma». Sulla carreggiata che verrà riaperta l’Anas ha poi precisato che il limite di velocità sarà di 40 chilometri orari, per i mezzi leggeri e pesanti. Ma la storia è ancora lontana
Si cammina a 40 km orari
per effetdelicatiinterventistrut-
Un anno fa la prima riapertura del ponte, dopo 4 mesi di chiusura totale
A3, scatta il piano antineve Definiti anche gli interventi contro le emergenze del maltempo OBBLIGO di catene a bordo sulla A3, Salerno Reggio Calabria, a partire dalprossimo 15novembre efino al31 marzo 2010. E' quanto comunicato dall'Anas al termine del vertice che si è svolto ierimattina inPrefettura, aPotenza, finalizzato all'organizzazione deiservizie allapianificazionedellelinee operative volte, in vista della stagione invernale, ad assicurare la viabilità sul tratto lucano interessato dai lavori di ammodernamento del II macrolotto. L'obbligo è valido per tutti i veicoli: catene da neve a bordo oppure pneumatici invernali per la marcia su neve o ghiaccio nel tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Padula/Buonabitacolo e Frascineto/Castrovillari, dal km 103,900 al km 193,900.
Il commento di Sui Generis
sul territorio lucano, chiede agli organi di indirizzo regionale di adoperarsi affinchè vengano sempre tenute presenti le esigenze, come animatori sociali e culturali, e le priorità, con interventi che coinvolgano il più qualificato numero di cittadini, legate all’associazionismo ed alla promozione sociale. «Tale raccomandazione conclude la nota - è di prioritaria importanza per non rendere inutile ed asservito, alle logiche clientelari e di “campanile”, uno strumento di legge tanto atteso, uno strumento che se utilizzato correttamente rappresenterà la linfa vitale dell’animazione e della promozione sociale e farà emergere le buone pratiche legate all’ associazionismo presenti sul territorio della Basilicata.
L’Ok del consiglio
scontri politici e disagi. In quell’occasione l’Anas confermava la previsione di riapertura al transito di tutta la carreggiata, salvo imprevisti, nella terza decade di gennaio 2009. E imprevisti, in effetti, ce ne sono stati. Da una parte il maltempo impietoso che ha rallentato i lavori, dall’altra le difficoltà degli interventi strutturali da eseguire. Domani però, proprio come succedeva un anno fa, si potranno un’altra volta dimenticare i tumultuosi percorsi alternativi, le code di auto incolonnate sulla SS 94, i viaggi lumaca al seguito di tir arrancanti sulle 1° curve di Pisettembre cerno. Addio, speriamo questa volta davvero, ai venti minuti in più per raggiungere Potenza dalle zone del Marmo - Platano - Melandro. Manuela Boggia
Vertice in Prefettura: obbligo delle catene a bordo dal 15 novembre fino a marzo
«Bene la legge su associazioni di promozione sociale» POTENZA - La Federazione Sui-Generis esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, nella seduta del Consiglio regionale, della proposta di legge sulla ‘Disciplina delle associazioni di promozione sociale’, in attuazione della legge quadro n. 383 del 2000. «La sensibilità dimostrata da tutto il Consiglio regionale - dice la nota dell’ associazione - fa ben sperare rispetto alle azioni ancora da compiere per dare piena attuazione allo strumento legislativo». A tal proposito, la Federazione, ribadendo il proprio apprezzamento rispetto agli atti compiuti e ritenendo opportuno costruire i regolamenti di attuazione della disciplina, correlati alle reali esigenze della realtà associativa presente
dalla conclusione. «Ora saranno effettuati ulteriori interventi strutturali, sulla carreggiata in direzione Sicignano – ha spiegato ancora l’Anas – per la riparazione e il ripristino conservativo degli impalcati ammalorati». Giusto un anno fa, il 20 novembre del 2008, a quattro mesi dalla scoperta di gravi dissesti alla struttura portante del viadotto Fiumara di Tito e alla sua conseguente chiusura totale, il ponte veniva riaperto per la prima volta sempre sulla carreggiata in direzione Potenza, a senso unico alternato. A regolare il traffico un semaforo, tanto discusso e tanto “temuto” dai pendolari che ogni giorno dovevano attraversare il ponte. Il conto alla rovescia iniziato dal Quotidiano a fine luglio si fermava a 123. Centoventitré giorni di chiusura totale, di passioni,
Il provvedimento si rende necessario inattuazione delpianoneveper lastagione invernale 2009/2010. Anas ha invitato tutti gli utenti al massimo rispetto dell'ordinanza per innalzare i livelli di sicurezza nella circolazione in autostrada e soprattutto per gli improvvisi cambiamenticlimatici caratterizzati da precipitazioni nevose nel trattomontanodell'A3. Idispositividi traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli enti e alle Istituzioni interessate. In particolare, nel corso dell'incontro al quale ha partecipato il prefetto di Potenza, Luigi Riccio, è stato illustrato il piano per la gestione delle situazioni di emergenza che prevede, tra l'altro, l'assistenza all'utenza in caso di blocco della circolazione.
DOPO LO STOP DI UN GIORNO Riapre il tratto tra Lagonegro e Lauria E’ STATA riaperta al traffico la corsia sud dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, compresa tra gli svincoli di Lagonegro e Lauria Nord (Potenza) nel secondo macrolotto. Lo stop alla circolazione era stato comunicato martedì sera, a causa - come spiegava una nota dell’Anas - di lavori urgenti sul tratto interessato dalla chiusura. Poi ieri sera l’Anas ha riferito il ripristino della circolazione, precisando che il provvedimento di chiusura si era reso necessario martedì sera per effettuare interventi urgenti di ripristino ad un giunto trasversale sulla sede stradale di un viadotto al km 127,500. «La chiusura temporanea – è scritto nel comunicato inviato dall’ufficio stampa dell’Anas – non ha causato alcun disagio al traffico veicolare che è stato deviato sul percorso alternativo della strada statale 19». Un’ottima notizia, dunque, per chi quotidianamente percorre questo tratto di strada.
L’INTERVENTO
Ma chi pensa all’assistenza dei lungodegenti? NELLA giornata di inaugurazione del nuovo Centro di riabilitazione del Don Uva, ho avuto modo di visitare i nuovi reparti di Rsa che sono senza dubbio una risposta positiva alla crescente domanda di cura e assistenza da parte dei malati di patologie legate alla demenza senile e alla riabilitazione e delle famiglie che vivono il dramma dei propri cari. Ritengo che questa risposta non sia sufficiente ad affrontare l’intera problematica sociale. I servizi erogati dal Centro Alzheimer del Don Uva e dei nuovi reparti per complessivi 88 posti letto, non rispondono alla domanda di assistenza di cui necessitano i lungodegenti, vale a dire, quelle categorie di malati che dopo il ricovero nel Centro nel Don Uva, vengono comunque dimessi e affidati alle cure delle proprie famiglie che sono lasciate sole ad occuparsene. Ritengo necessario ed urgente la definizione di una modalità per garantire un percorso assistenziale integrato. A quando la “presa in carico” prevista al punto 3.2 della dgr 1645 del 25 settembre 2009?
Infatti la “presa in carico” si traduce in un piano di assistenza personalizzato che dovrà essere seguito in tutte le sue fasi e nella possibilità di una tempestiva rivalutazione del bisogno nel caso di una modifica dello stato di salute della persona. A quando lo “sportello unico” di accesso ai servizi sociali e sanitari previsti al punto 3.4 della dgr 1645/2009? Lo “sportello unico” rappresenta uno strumento utile per facilitare e migliorare l’accessibilità ai servizi e la presa in carico della persona, principi fondamentali del servizio sanitario regionale, come desumibile dall’art. 1 della Legge n. 833/78 ed in seguito esplicata dall’art. 1, comma 1 del decreto legislativo 229/99. Analogo principio è affermato dalla legge n. 328/2000 “Legge Quadro sul sistema integrato di interventi e servizi sociali” e dal Piano Sociale Nazionale 2001/2003, nonché dall’art. 13, comma 4 della L.R. n. 4/2007 che affermano la necessità di garantire a persone e famiglie con situazioni di bisogno più acuto o in condizioni di maggiore fragilità, l’accesso ai servizi rivolti a tutti, oltre che eventual-
mente a misure e servizi specificatamente dedicati. Diventa perciò necessario e urgente completare le attività di riabilitazione con ulteriori strutture socio-sanitarie di assistenza sul territorio e con personale medico ed infermieristico specialistico, approvando sia le linee programmatiche per la redazione del “Piano regionale della salute e dei servizi alla persona 2009-2011, previste dalla DGR n. 251/2009 e sia dai contenuti della Direttiva previsti dalla dgr n. 1645/2009 che ha come oggetto l’organizzazione e il funzionamento del macrolivello territoriale – Distretti della salute Questi provvedimenti sono attualmente in IV Commissione Consiliare per essere esaminati, benché detta Commissione lavori già a pieno ritmo, ritengo sia necessario un ulteriore sforzo da parte di tutti i componenti affinchè gli stessi siano al più presto licenziati. Siamo a fine legislatura ed i cittadini non possono ulteriormente attendere per avere risposte che per loro sono importantissime. Emilia Simonetti presidente del gruppo del Prc
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14 24 Ore in Basilicata
MARATEA - Un pescatore di Sapri ha raccontato che, esattamente in corrispondenza di quelle coordinate, al largo delle coste di Maratea, le reti per la pesca gettate a mare si impigliano e quando ritornano su, risultano oleose. E’ per questo che la Mare Oceano sta cercando proprio in quel punto. Le attività della nave si estendo su un ampio raggio di mare. Ma per ora la ricerca appare solo superficiale. Il personale dell’Ispra sta lavorando attraverso un multibeam
Un pescatore racconta: «Lì le reti s’impigliano» Mare Oceano cerca in quel punto ma solo con un laser montato a prua. Un dispositivo che emette un fascio di onde elettromagnetiche per osservare il fondo marino in chiaro scuro. Lo si può immaginare come una sorta di mega proiettore immerso nelle acque. Fino a questo momento, invece, nessun computer è stato immerso in mare per os-
servare e fotografare da vicino il fondale. Quest’ultima è considerata la tecnica più attendibile per “indagare” negli abissi marini. Oggi l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, sarà a Maratea e insieme a una delegazione della Capitaneria di Porto, raggiungerà, a
bordo di una goletta, la nave Mare Oceano. La Camera ha approvato ieri, con voto unanime, la mozione bipartisan Realacci ed altri che impegna il governo ad intraprendere ogni opportuna iniziativa capace di rafforzare le misure poste a tutela della salute dei cittadini e dell’eco-
sistema marino, allo scopo, anche prevedendo una specifica attività di ricognizione sugli altri siti marini indicati come luoghi di affondamento di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi. «E’ molto positivo – ha affermato in aula il deputato lucano Salvatore Margiot-
ta –che le forze politiche abbiano trovato l’unità su una questione tanto grave e rilevante». Sulla questione “nave dei veleni”, ieri è intervenuta anche il ministro Prestigiacomo: «E’ tuttora in corso l’attività di ispezione nel mare tra Maratea e Palinuro su mandato della procura di Lagonegro per il presunto affondamento di due relitti a largo delle coste tra la Basilicata e la Campania. Bisogna coinvolgere l'Unione Europea e probabilmente anche l’Onu».
In via Verrastro i contadini seminano la speranza: «Che la politica rimetta al centro l’agricoltura»
Cia: Regione sotto assedio GLI SCATTI DELLA PROTESTA
Sit in e strada bloccata. Le testimonianze di chi fa i conti con la crisi tutti i giorni
di IRANNA DE MEO POTENZA - Una semina simbolica, dal doppio significato. Via Verrastro cosparsa di grano. Muniti di sacchi a spalla, diversi agricoltori hanno buttato in aria i chicchi di grano. Prima la semina e poi il raccolto. La speranza è che la politica regionale e quella nazionale raccolgano le richieste elencate in un documento di sintesi sullo stato di crisi dell'agricoltura presentato al presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi e ai capigruppo. «Facciamo come facevano i nostri genitori - ha detto Antonio Lorusso di Lagopesole - Con 1 quintale di grano prima si vestiva l’intera famiglia, oggi non basta neanche per i trattori». Ieri, prima delle tre giornate di agitazione indette dalla Confederazione italiana coltivatori (Cia), davanti la sede della Regione, con sit in di protesta e trattori parcheggiati lungo il viale. Non sono mancate note di colore, come la banda che ha eseguito canzoni popolari e marce funebri e, il suono delle campane. Slogan e striscioni di protesta campeggiavano sui muri del palazzo del Governo. Non sono mancate provocazioni come l'invito al presidente della Giunta regionale, “Vito De Filippo, fai come noi: semina qualcosa di buono” oppure “la grande distribuzione in nome del libero mercato, rapina gli agricoltori e mortifica l'economia locale”. Rivendicano regole e semplificazione della democrazia. <<l'agricoltura deve tornare al centro dell'agenda politica è la voce dei tanti coltivatori muniti di bandiera e cappellini. Giornata dedicata essenzialmente alla zootecnica, manon sonomancati anche altri comparti. A denunciare le speculazioni del latte è stato Luigi Zucale, dirigente Cia e produttore. <<Il latte fuori quota viene pagato a 10 centesimi e poi c'è chi fa incetta, come i grossisti che lo immettono sul mercato a prezzi triplicati. Questo avviene soprattutto in aree come Veneto e Lombardia. Questo mercato nero inficia quello legale e il lavoro di chi
opera con trasparenza. Mancano i controlli sia regionali che ministeriali per quanto riguarda le produzioni in quota>>. Sul settore zootecnico pesa come una manna la norma sulla condizionalità che prevede adeguamenti delle strutture, la normativa nitrati e il benessere animale. «Questi servizi hanno un costo troppo alto - ha detto Zucale». La conseguenza? «Molte aziende medie saranno costrette a chiudere per problema di liquidità. Anche Arbea non svolge il suo compito. Manca un'azione istituzionale per costruire il sistema di filiera reale con un marchio regionale per avere un mercato proprio. C'è una mancanza di sinergie tra sistema allevatoriale e programmi di interventi regionali». Fa riflettere un dato: il prezzo medio del latte alla stalla è pagato a 30 centesimi, ma il costo reale di produzione si aggira sui 42. Si lavora a perdere? Risposta affermativa. «Il rischio paventato è lachiusura di1500 aziende in un anno con tanti danni: economici, ma anche sociale e ambientale in quanto le aziende sono presidio del territorio. I dipartimenti non devono ragionare come comparti a se stanti. C'è bisogno di interscambio». A spiegare la situazione del mondo cerealicolo, Antonio Nisi, responsabile nazionale per il comparto. All'orizzonte si vedono solo nubi. «La situazione è preoccupante. Si stima un -40% di campi messi a semina. Proponiamo polizze pluriassicurative che garantiscano anche reddito alle imprese agricole. Chiediamo un forte impegno delle istituzioni per bloccare questa scelleratezza di Bruxelles, ossia la decisione di annullare i dazi che dà solo ossigenoai pastai.Anche icerealicoltori possono fare agroenergie trasformando la paglia in energia per il fabbisogno aziendale e vendibile per fare reddito». E poi spazio all'ortofrutta, alle produzioni di qualità del Metapontino che vive una stagione di difficoltà. A denunciare la situazione è stata Teresa Lardo. «I nostri prodotti sono declassati e svenduti a prezzi strac-
ciati. Anche il consumatore, in questo momento di crisi, acquista prodotti a prezzi bassi a prescindere dalla sicurezza alimentare». Un kg di agrumi viene pagato a 10 o 15 centesimi, mentre il costo di una spremuta di arancia è pari a 10 kg di frutta pagata all'imprenditore. Se poi, si parla di produzioni deperibili come fragole, pesche e albicocche, il problema è ancora più grave. O si vende ai prezzi imposti o la merce rimane sugli alberi. <<E' un problema di aggregazione, di arrivare sulla grande distribuzione con grandi quantitativi per poter determinare il prezzo. Non chiediamo aiuto o elemosina, ma certificazione e rintracciabilità delle produzioni, prezzi minimi garantiti, aiuti sulle accise, oneri sociali e costi manodopera>>. Stessi problemi per il vino dove la situazione del credito bancario è ancora più difficile. A parlare è stato Rocco Sileo, vice presidente della cantina di Venosa che nonostante gli accordi commerciali con Cina e Giappone che lasciano ben sperare, ha grandi quantitativi di vino in magazzino. «Abbiamo problemi di rapporto con le banche e di anticipazioni. Noi facciamo un prodotto vendibile dopo un anno, ma abbiamo la necessità di liquidità. Inoltre, il mercato è saturo e abbiamo difficoltà a collocarlo. Si vende l'uva a prezzi stracciati e si produce a prezzi insostenibili. Noi chiediamo di ripristinare le agevolazioni sul credito agrario. Alcune regioni come Campania, Abruzzo e Molise hanno operato in questa direzione con il consenso di Bruxelles». E poi, il capitolo promozione. «I Por previsti per la promozione sono penalizzanti per la Basilicata perché ci vogliono progetti di 100 mila euro. Come fare la promozione si può discutere. No a interventi a pioggia che non hanno portato risultati». E nel giorno di San Martino che chiude una stagione agraria, aver seminato è un modo per scacciare gli spiriti maligni e invocare un aiuto propiziatorio, fatto non di chiacchiere, ma di impegni che vanno coltivati.
IL DOCUMENTO
Sette punti per il rilancio. Delegazione incontra i capigruppo e De Franchi POTENZA - Una lunga riunione di quasi tre ore tra una delegazione della Cia e il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi e i capigruppo (Di Lorenzo, Falotico, Flovilla, Fierro, Loguercio, Mollica, Pagliuca, Restaino e Salvatore). E’ stato presentato un documento programmatico che punta su alcuni aspetti capitali per arginare la crisi e rilanciare l’economia agraria, tra cui l'istituzione di un fondo per il risanamento, la ripresa e la competitività del sistema produttivo. Un programma unitario di interventi articolato in sette punti (contenimento dei costi e ripresa produttiva; efficienza della pubblica amministrazione regionale; piano di interventi per la logistica e l'infrastrutturazione; piani di settore regionale; normative a sostegno delle produzioni agroalimentari lucane; programma per un'agricoltura multifunzionale e di servizio, piano per l’occupazione nell’agricoltura innovativa). «Non è un problema di risorse - ha detto il presidente della Cia regionale, Donato Distefano ma di scelte. C’è bisogno di tempestività, di fare bene e presto. Il rischio è che 3 mila aziende chiudono». È stato chiesto un Consiglio regionale straordinario che verta sull’agricoltura. I capigruppo hanno manifestato “massima attenzione e sensibilità” sui temi proposti dagli agricoltori, che sono stati discussi nell'ultima seduta del Consiglio re-
La manifestazione in via Anzio
gionale (martedì) e che saranno oggetto nei prossimi giorni di ulteriori approfondimenti, a partire dalla riunione del “tavolo tecnico “convocato per oggi a Matera dall'assessore all'Agricoltura Viti. L'obiettivo che il Consiglio e la Giunta regionale si propongono di raggiungere «è quello di individuare soluzioni rapide e di immediata efficacia - ha detto il presidente De Franchi - che possano sollevare il comparto agricolo dalle difficoltà attuali». «L'impegno - ha detto Distefano - è formale, ma speriamo che intorno al tavolo convocato per oggi si possano trovare soluzioni immediate e fare sintesi. Chiediamo al governo regionale di esporre le azioni da mettere in campo».
Oggi a Matera
Viti convoca il tavolo tecnico L’ASSESSORE regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha convocato per oggi il Tavolo tecnico con Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. L’incontro si terrà alle ore 15,30 nella sede degli Uffici del dipartimento Agricoltura di Matera. Nel vertice saranno discusse le proposte da sottoporre al Governo regionale a sostegno del settore agricolo.
Melanzana verso il Dop LA melanzana rossa della Valle del Mercure va verso il marchio dop. “La pubblicazione della domanda mirata al riconoscimento della “Melanzana rossa di Rotonda e della Valle del Mercure”fra i prodotti Dop rappresenta - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti - un primo significativo passo a sostegno della qualità di un prodotto tipico della Basilicata, che valorizza le peculiarità di un territorio, che fa corona al Pollino e contribuirà a implementare reddito e valore delle produzioni di un’area di straordinario valore ambientale e civile». «La Regione Basilicata - ha concluso - continuerà a seguire l’iter del procedimento fino ad una conclusione e lavorerà perché sia la più ravvicinata possibile».
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24 Ore in Basilicata 15
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
Procedimento disciplinare sospeso dopo il proscioglimento del Tribunale di Salerno
Caso Silletti, l’ordine archivia La decisione del consiglio direttivo: «Contro di loro accanimento giudiziario» POTENZA - Il Tribunale di Salerno li ha prosciolti dalle accuse e ora anche il consiglio direttivo dell’Ordine dei medici nella seduta del 10 ottobre 2009 ha disposto l’archiviazione del procedimento disciplinare, aperto in occasione del loro rinvio a giudizio, dei colleghi coinvolti. Si chiude così, definitivamente, la lunga e triste vicenda legata al nome del centro di fisiokinesiterapia “Silletti” che ha visto coinvolti lo stesso Silletti e figure amministrative e mediche di primo piano della ex Asl 2 e della Regione Basilicata. E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell’Ordine dei medici. «La sentenza – si legge nella nota - restituisce finalmente a queste persone ed a questi colleghi la pulizia di una verità lungamente invocata e cercata per un’indagine, per misure cautelari e per un rinvio a giudizio mai spiegati e che solo oggi, a procedimento concluso, potrà consentire alla vittime di questo errore, di entrare in possesso degli atti e di vagliare le ragioni che hanno spinto gli organi giudiziari a tanto accanimento». «Su questa vicenda - conclude nella sua nota il presidente dell’Ordine dei medici - il commento che si può esprimere, al di là della solidarietà ai colleghi ed a tutte le altre persone coinvolte, è quello di chiedere che la giustizia faccia il suo corso, commetta pure degli errori perché nessuno di noi può essere infallibile, ma che renda le sue procedure più celeri evitando che persone rispettabili possano subire torti che trovano ristoro solo dopo molti anni, quando i riflettori sulla vicenda si sono spenti e il danno di immagine è ormai irreversibile».
«Finalmente è stata restituita la verità»
I dati Istat relativi ai primi mesi del 2009: - 969 abitanti
Basilicata sempre più desolata Popolazione in calo anche a maggio CONTINUA a calare il numero degli abitanti della Basilicata nei primi mesi del 2009. «Secondo i dati Istat pubblicati al mese di maggio 2009 - spiega Rosario Mancino - la Basilicata perde da inizio anno 969 abitanti, 832 nella provincia di Potenza e 137 in quella di Matera». Le località che, rispetto alla popolazione al 1° gennaio, perdono l’uno per cento, o valori superiore, sono 17, 12 nella provincia di Potenza e 5 nella provincia di Matera. Tendenza che era già emersa nei mesi precedenti. Sempre secondo i dati Istat, nei primi 4 mesi del 2009, quindi
Medici
Una proposta di legge del consigliere di Sanza per modificare la normativa
Più tutela per i fisioterapisti «Chiarire le possibilità operative e lavorative di questi professionisti» PER i fisioterapisti di Basilicata c’è una proposta di legge che intende chiarire definitivamente le possibilità operative e lavorativedi questi professionisti.A spiegarneil sensoè ilconsigliere regionale del Pd Antonio Di Sanza, primo firmatario della proposta di modifica l’articolo 4 della legge regionale 28 del 2000 sulle “norme in materia di autorizzazione delle strutture pubbliche e private”. «Tale intervento – dichiara – si ritiene indispensabile in quanto l’interpretazione data della legge regionalen. 28/2000 porta a limitare gravemente ed inspiegabilmente l’attività lavorativa di un professionista della sanità, quale è il fisioterapista, che, stando alle leggi nazionali, europee e di altre regioni d’Italia, può legittimamente praticare e quin-
di utilizzare in via autonoma le terapie fisiche, ossia tutti quei mezzi fisici e varie forme di energia applicate in campo sanitario per fini terapeutici. Si consideri, altresì, che la legge regionale n. 28/2000 in nessun punto vieta espressamente l’uso di macchine presso gli studi professionali, tenendo anche presente che le apparecchiature di terapia fisica utilizzate dal fisioterapista sono apparecchiature di ausilio complementare nello svolgimento del proprio intervento riabilitativo. Si sostiene questo poiché è accaduto, ripetutamente, che, a causa di una errata interpretazione della legge vigente, le forze dell’ordine, nell’ambito della loro legittima attività di controllo, hanno proceduto al sequestro cautelare di apparecchiature di elet-
troterapia per il quale uso sarebbe stata necessaria un’autorizzazione, così come richiederebbe l’art. 4, comma 1, della legge regionale 28/2000». «Al contrario –conclude Di Sanza –si ritiene che gli studi professionali dei fisioterapisti, così come le altre attività già elencate alle lettere a), b) e c) del comma 2, dell’art. 4 della medesima legge, debbano essere esonerate dall’obbligo dell’autorizzazione all’uso di apparecchiature di ausilio alla propria attività. A tal si propone, con la proposta di legge in parola, di inserire tra gli studi non soggetti ad autorizzazione, anche ‘gli studi libero professionali dei fisioterapisti’ i quali ‘ottenute le prescritte autorizzazioni’, potranno praticare ‘oltre alla terapia manuale anche quella strumentale».
L’ok del Consiglio. Previsti l’Osservatorio, il sistema informativo e programma d’interventi
Erosione: piano per salvare la costa lucana POTENZA - «Una risposta concreta ad un’emergenza ambientale che arreca danni ingenti ai sistemi naturali, ai beni storici e culturali, alle abitazioni e alle attività economiche»: così il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, ha commentato l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale del disegno di legge in materia di difesa della costa. La Basilicata potrà ora dotarsi di un Piano organico per difendere il litorale dal fenomeno dell’erosione, che, sempre più velocemente, sta consumando le spiagge della nostra regione. E’ prevista la costituzione dell’Osservatorio regionale della costa, di un Sistema informativo per la raccolta dei dati e l’elaborazione del Piano regionale dei litorali. Il programma dovrà prevedere interventi lungo i 63 chilometri di costa della Basilicata, sempre più soggetti a condizioni di rischio legate all’esondazione dei fiumi ed a fenomeni di erosione che hanno portato alla scomparsa di ampi settori di spiaggia e di parte delle dune. Questi fenomeni, oltre a causare alterazioni degli ecosistemi, stanno producendo danni anche alle attività economiche ed alle abitazioni. Uno degli strumenti cardine per attuare il programma è rappresentato
fino ad aprile, la Basilicata perdeva 830 residenti (-724 nella provincia di Potenza; - 106 in quella di Matera). Con una curiosità: Nei primi quattro mesi le località dove non è nato neanche un bimbo sono 10 nella provincia di Potenza, 3 nella provincia di Matera. Nel periodo tra il gennaio e il marzo la popolazione della Basilicata ha perso 765 unità, di cui 668 nella Provincia di Potenza e 97 nella Provincia di Matera. I comuni con una popolazione superiore a 5.000 abitanti sono, nella Provincia di Potenza 19; nella Provincia di Matera, se ne contano 13.
Il fenomeno dell’erosione della costa
dall’attivazione dell’Osservatorio regionale delle aree costiere. Si tratta di una struttura permanente per lo studio, il monitoraggio e la difesa delle coste jonica e tirrenica che dovrà realizzare un quadro unitario e completo di informazioni. I dati, elaborati dal Sistema informativo territoriale, serviranno ad elaborare proposte progettuali di interventi per la difesa e la valorizzazione degli ambienti, monitorare gli effetti e le modifiche indotte dagli interventi adottati e attivare iniziative di formazione ed informazione rivolte ad amministratori, settori produttivi e comunità locali sulle tematiche dei litorali. “Il problema della protezione delle coste in Basilica-
ta ha ormai assunto carattere emergenziale e di forte rilevanza sociale – afferma il vice presidente Santochirico – al quale la Regione intende dare una risposta organica, capace di integrare la programmazione dello sviluppo economico, la pianificazione del territorio e delle risorse con la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi naturali. Quest’attività di pianificazione richiede una partecipazione attiva dei vari soggetti interessati, attori istituzionali, economici, sociali, cittadini. La novità , rappresentata dalla legge approvata dal Consiglio, consiste nella possibilità di dotarsi di strumenti organici, complessivi, permanenti, capaci di andare oltre soluzioni estemporanee”.
L’Osservatorio regionale delle aree costiere dovrà provvedere ad elaborare ed aggiornare la conoscenza dei sistemi e dei fattori che influenzano le dinamiche erosive, attraverso un quadro conoscitivo unitario ed organico relativo alle caratteristiche fisico-ambientali, insediative ed infrastrutturali dei sistemi costieri, all’uso del suolo, alle attività economiche, alle pressioni in atto, allo stato ambientale dei sistemi costieri ed alle condizioni di rischio naturali (erosione della costa, esondazione dei corsi d’acqua e altri rischi naturali) o derivanti da attività antropiche, ai sistemi di monitoraggio del suolo e delle acque, alle dinamiche evolutive dei litorali ed ai fattori influenti, agli interventi di difesa e salvaguardia delle aree costiere, agli strumenti di programmazione economica, di sviluppo territoriale ed urbanistico, di tutela degli ambienti naturali, di pianificazione e gestione del suolo e delle acque, al quadro normativo comunitario, nazionali e regionale. L’Osservatorio provvede all’organizzazione ed alla gestione del Sistema informativo regionale della costa (Sit Costa) in raccordo con le altre componenti del sistema informativo regionale e con i servizi tecnici nazionali.
Fisioterapia
Eolico, la Ola: «Fermate la lobby del vento» Eolico: non solo energia rinnovabile
«DOPO un periodo di relativa tranquillità, in Basilicata, si rifanno vivi i “procacciatori d’affari” sull’eolico selvaggio, intenzionati a spartirsi la "torta" dei forti incentivi pubblici. Il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dall'ex sindaco di Laurenzana, Rocco Martoccia, è rimasto ingiustificatamente inascoltato dalla Regione». Lo afferma, in un comunicato stampa, la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) che chiede alla Regione, di «fermare gli speculatori della lobby del vento, riducendo la soglia fissata per l'eolico nella bozza del nuovo Piear (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale), all'esame delle Commissioni regionali competenti». «In caso contrario - conti-
nua la nota stampa inviata della Ola - potremmo assistere, così come nel passato, ad una nuova stagione di speculazioni e ricorsi alla carta bollata attraverso Tar e Consigli di Stato che, di fatto, hanno già prodotto il surclassamento della stessa programmazione regionale attraverso l’annullamento delle deliberazioni di diniego regionale. A conferma di quanto l’ organizzazione ambientalista va ripetendo da tempo, una recente inchiesta ancora in corso mette in evidenza la singolare situazione italiana e regionale. L’inchiesta ha bloccato presso il ministero dello Sviluppo economico circa 30 milioni di contributi ed ha sequestrato in Italia centrali del valore di 153 milioni di euro».
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16 24 Ore in Basilicata
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Giovedì 12 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Gli studenti universitari denunciano: «finora ci hanno fatto stare in strutture non a norma?»
Nomadi in cerca di fissa dimora Dopo via Filzi chiude lo studentato di via Viggiani. Ma i ragazzi non ci stanno SONO nomadi alla continua ricerca di una fissa dimora, gli studenti che alloggiano nelle residenze universitarie di Potenza. Dopo la chiusura, appena un mese fa, dello studentato di Via Filzi, arriva la notizia dell'inutilizzo di quello di via Viggiani (Montreale). La comunicazione è arrivato ieri sera a ogni singolo residente, 30 in tutto - compresi quelli che si sono appena trasferiti dal Filzi. «Per ragioni - si legge - che attengono a una destinazione d'uso (uffici) non coerente con quella urbanisticamente necessaria (residenza) la struttura ricettiva di via Viggiani al momento, purtroppo, non è utilizzabile». In poche parole, la struttura non è idonea ad ospitare uno studentato. Domandano, a questo punto, gli studenti: «Se non è idonea adesso non lo era nemmeno inizialmente, quando fu adibita a questo scopo. Quindi, perché chiuderla ora e non prima? O meglio, perché farci giusto qui uno studentato e non altrove? Dovremmo dedurre, tra l'altro, che la struttura non sia mai stata a norma. E noi, senza saperlo, vi abbiamo comunque alloggiato». Che la struttura non fosse idonea, i ragazzi lo aveva già intuito. Camere doppie piuttosto piccole, con lo stretto necessario: un letto, una scrivania e un armadio ciascuno. Un bagno in comune e una cucina per massimo 13 persone, con soli due fornelli. «Siamo costretti a fare i turni per cucinare e a portare dei mobili da casa per poter sistemare cibo e libri». E poi, scaldabagno che non funziona e assenza di un impianto per l'installazione di lavatrici. «Per quanto riguarda le lavatrici - affermano - appena una settimana fa è stato possibile installarle. Uno spreco, visto che dobbiamo lasciare lo stabile». Inaccettabile, per i giovani, l'ascensore fuori servizio da un anno e l'assenza di estintori. «I soli che ci sono - dicono - sono stati trasferiti dal Filzi e messi a disposizione da poco. Inoltre, sono poggiati a terra nel corridoio, strettissimo». Il problema, per molti, non è tanto la chiusura del Viggiani. «Noi - dice una studentessa - siamo i primi ad andare via se non ci sono tutte le condizioni per poterci abitare. Vogliamo, però, che ci venga garantito l'alloggio, visto che è un nostro diritto». Nella comunicazione, pertanto, si informano gli interessati che gli unici posti attualmente disponibili sono quelli della residenza di Via Mazzini. A tutti gli studenti già assegnatari arriva, dunque, una nuova convocazione per assegnazione posto-alloggio per l' anno accademico 2009/2010. Si ricomincia d'accapo. «Chi non dovesse più rientrare in graduatoria - precisa una residente del Viggiani - dovrà trovare un'altra sistemazione. Può capitare che chi abbia avuto inizialmente la precedenza adesso si ritrovi più in basso.
IN COMMISSIONE DIFESA
Lega e Pdl votano contro: così finisce il Battaglione
Lo studentato dell’Ardsu
In verità - continua - per chi non ha diritto all'alloggio, esiste la possibilità di ottenere un contributo per la casa. Ma gli assegnatari di questo contributo, secondo la precedente graduatoria, hanno già preso ciò che li spettava di diritto. Di conseguenza, adesso, chi non ha più l'alloggio ed è comunque il più “meritevole”, rischia di trovarsi senza alloggio né con-
tributo». La situazione si aggrava se si aggiungono tutti i disservizi che i ragazzi denunciano da parte dell'Ardsu (Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata). Scarsa comunicazione tra l'ente e l'università, poca trasparenza nell'ufficializzazione delle graduatorie, mancate promesse di alloggi altri rispetto a quelli
TONI CALDI IN CONSIGLIO L’opposizione difende Laieta SONO stati molto caldi i toni nell’ultimo consiglio comunale di Potenza. A sentirsi parte lesa il coordinamento dei gruppi di opposizione al Comune di Potenza, che «stigmatizza l’atteggiamento arrogante e lesivo consumato dal primo cittadino in danno del consigliere Angelo Laieta, accusato di essere indegno di sedere tra i banchi della massima assise comunale. Laieta - scrivono in una nota - premiato dall’elettorato tanto de essere rieletto, è stato vittima di un comportamento irriguardoso ad opera del primo cittadino. La gravissima accusa rivolta al consigliere Laieta è la riprova di un sindaco giunto al capolinea politico; privo di organizzazioni politiche da contrapporre alle dure critiche mosse dall’opposizione non trova altro rimedio che offendere un rappresentante della città eletto democraticamente. Il comportamento registrato consente altresì di affermare che si è al cospetto di un primo cittadino già in affanno, consapevole come è che il suo percorso politico, artatamente costruito da terzi, è ormai in caduta libera. Si è chiesto al presidente del Consiglio comunale di convocare urgentemente una conferenza dei capigruppo per affrontare i nodi venuti al pettine anche al fine di garantire un corretto e civile confronto tra esecutivo, maggioranza di governo e opposizione».
APOF IL
Agitazione dei precari ANGELO Summa, segretario generale Fp Cgil Basilicata, denuncia la gravissima situazione in cui si trovano i docenti interinali dell'Agenzia provinciale orientamento istruzione, formazione e lavoro della provincia di Potenza (Apofil) che da oltre due mesi non percepiscono lo stipendio. «La Tempor, che fornisce la forza lavoro attraverso contratti di somministrazione, ha da tempo reso noto - sostiene Summa - la difficoltà nel pagamento delle spettanze a causa dal mancato trasferimento da parte di Apofil dei fondi necessari». La Fp Cgil chiede al direttore dell’Apofil ed al Presidente della Provincia di Potenza di assumersi le relative responsabilità «affinché si sani una situazione di particolare gravità, che ha portato i docenti utilizzati presso l’Apofil a continuare a svolgere le attività senza percepire la giusta retribuzione. Siamo alle solite, a pagare sono sempre e comunque i lavoratori - continua Summa - ci troviamo di fronte all’ennesima, non chiara, definizione di compiti e funzioni tra Regione e Provincia che sta determinando un mancato trasferimento di risorse causa della mancanza di liquidità per Apofi».
in questione e di una nuova mensa. «Ci sentiamo presi in girogridano con forza - chiediamo a tutte le istituzioni di accogliere le nostre richieste». Intanto, dopo la notizia delle nuove convocazioni, c'è stato un incontro tra i residenti del Viggiani e quelli di via Mazzini, per decidere il da farsi. Anna Martino
«LA COMMISSIONE Difesa della Camera dei deputati ha respintola risoluzione Margiotta-Calipari che chiedeva di non sopprimere il 91/o Battaglione 'Lucanià o, in subordine, di assicurare una presenza militare alternativa in Basilicata». A dare il triste annuncio è il parlamentare Salvatore Margiotta (Pd), in una dichiarazione, che molto si è impegnato per evitare la chiusura della struttura militare. «Hanno votato contro spiega Margiotta - Pdl e Lega, a favore il Pd e gli altri gruppi di opposizione. Astenuto il presidente della Commissione, Cirielli». Margiotta, che ha definito il voto della Commissione «estremamente negativo per la comunità lucana e la città di Potenza, mobilitate per il mantenimento del 91/o Battaglione, o comunque per una presenza militare in Basilicata, ha almeno il pregio di rendere chiare le posizioni delle forze po-
litiche. La risoluzione è stata affossata da Pdl e Lega e, nonostante la apprezzabile ed autorevole presa di posizione del presidente Cirielli, che aveva annunciato la sua astensione, hanno votato contro la nostra proposta, scrivendo purtroppo la parola fine sulla vicenda. Ancora una volta Governo e maggioranza di centrodestra si sono schierati contro gli interessi dei lucani e del mezzogiorno: continua a opera del Governo, la spoliazione delle presenza istituzionali in Basilicata. Da oggi - ha concluso il deputato - i potentini e i lucani sanno chi ha tutta intera la responsabilità politica della chiusura della caserma». Una notizia che ovviamente cancella le ultime speranze di salvare il presidio. «Non tutti - scrive in una lettera Anna Giosa, una delle “vedove” del Battaglione - hanno voluto mettere in gioco la propria immagine istituzionale per venire incontro alla volontà popolare»
Una serata dedicata al ricordo e al dibattito
Contro tutti i muri da Berlino all’Unibas SI è tenuta in una atmosfera tutta berlinese, la serata dedicata alla caduta del Muro, quella sera del 9 novembre 1989, organizzata dall'Acit, Associazione Culturale Italo - Tedesca che nasce due anni fa, fondata dai docenti dell'Università della Basilicata e dai tanti studenti ed ex-studenti, che in essa continuano a vedere un punto di riferimento per la lingua e la cultura tedesca. “Die Mauer, Die Mauern”, tradotto il muro, i muri. Una serata dedicata non soltanto alla caduta delle ideologie politiche che hanno caratterizzato il secolo scorso attraverso la caduta del Muro di Berlino, ma a tutti i muri che sono stati eretti e che ancora lasciano vivere alcune società nella divisione di culture, di etnie, di religioni. Ad aprire la serata di approfondimento, un giorno dopo Berlino 2009, sono state le parole del docente di lingua e letteratura tedesca del corso di lingue straniere dell'ateneo lucano, Bernard Arnold Kruse, che ha ricordato attraverso un excursus storico i fatti più importanti della storia tedesca, dall'illuminismo al giorno che rese libera la Germania dalle ideologie che la frammentarono. Berlino rappresentò la miniatura di una nazione, di una Europa che subiva l'egemonia delle due potenze mondiali, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Ha moderato la serata la docente di lingua tedesca Birgitt Gutt Daraio, tra interventi e testimonianze di ex studenti dell'Unibas che attraverso il progetto Erasmus hanno potuto toccare con mano quanto il popolo tedesco abbia pagato subito dopo aver scritto una delle pagine di storia più tristi dell'umanità. Artisti e gente comune “perseguitati” dalle ideologie della Germania Est, di una Berlino che ancora oggi subisce le ferite di quel “Mauer im Kopf” di un, letteralmente
detto, muro-nella-testa. Ha lasciato spazio alla riflessione la proiezione del film “Good bye Lenin”, la storia di una donna, una insegnante, che entra in coma prima della caduta del muro e che si sveglia quando Berlino è già una sola città, ma che muore dopo averlo saputo. Una morte allegorica. A questo momento di alta riflessione hanno seguito dei pensieri da parte degli studenti del corso di lingue in riferimento a tutti i muri ancora esistenti, Cipro, Belfast, Padova, il muro italiano, che confina ed emargina la società ritenuta ingiustamente “malata”dalla gente comune, e il muro di Israele, il muro dei conflitti religiosi. Spunti di riflessione per una platea di interessati, studenti e di chi ha vissuto quel momento storico senza tralasciare uno dei motivi principe che ha creato nell'Aula Magna del polo umanistico la manifestazione, la possibile chiusura del corso di lingue che, se così fosse, non renderebbe più possibile tali iniziative di cotanto spessore intellettuale. Così studenti e docenti lanciano un appello diretto ai governatori della Basilicata, affinché si impegnino a stanziare dei fondi al fine di poter continuare a vivere queste manifestazioni, che aprono l'università allo studio di nuove culture. «Speriamo che l'effetto domino dei pannelli che abbiamo visto nei giorni scorsi a Berlino - afferma la lettrice di lingua tedesca Birgitt Gutt Daraio - possa ripetersi per tutti i muri che esistono nel mondo. Questo, infatti, è il vero senso della manifestazione». La serata, come si usa fare alla maniera tedesca, si è conclusa con un momento conviviale, allegoria di una condivisione di pensieri e idee. Enza Saluzzi
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Potenza
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Agenda
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Creatività e innovazione con il circolo Angilla Vecchia
A teatro, la Bella addormentata nel Bosco
“Fior di Avellana” di Gennaro Claps
Laboratorio aperto e permanente con la bottega SoftTeatro
NELL’ANNO europeo della Creatività il circolo Angilla vecchia, presieduto da Enzo Fierro, ha organizzato una iniziativa dal titolo “Palestra della creatività e dell’innovazione”. Si tratta di una serie di workshop con docenti di alta specializzazione. «La Palestra ha l’ambizione di allenare le menti di giovani laureati, inoccupati, manager e dipendenti di pubblica amministrazione - spiega una nota - per affrontare le sfide della competizione globale». Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione da EYCI Italia 2009. Per iscriversi basterà inviare una mail a presidente@circoloangillavecchia.it
ANCORA un appuntamento con il cartellone dedicato ai più piccoli “Di fiaba in fiaba”. Il prossimo 20 novembre sarà di scena “La Bella Addormentata”, prodotto dalla compagnia Teatro Verde. Lo spettacolo, con Andrea Calabretta, Mauro Conte, Vittoria Rossi, ha la regia di Vania Castelfranchi, e si sviluppa con la tecnica mista di burattini, pupazzi e ombre: sono passati ormai cento anni da quando la bella Aurora si punse e si addormentò a causa della malefica strega. Oggi il principe Gegè dovrebbe affrontare tre terribili prove per liberare la principessa da questo lunghissimo sonno...
OGGI alle 17.30 nella sala convegni Andrea Claps di Avigliano, sarà presentato il volume del di Gennaro Claps. Il testo, dal titolo “Fior di Avellana, lingua dialetto e poesia popolare in Avigliano di Basilicata”, traccia, nella prima parte, partendo da nozioni generali circa la nascita e lo sviluppo dei dialetti, la struttura del vernacolo aviglianese. Nella seconda parte, l’autore presenta una monografia dei maggiori letterati aviglianesi, che nelle loro opere si espressero in dialetto e in lingua, con la finalità precipua di “preservare le patrie memorie”.
La bottega del SotTeatro con la compagnia Abito in Scena inaugura il nuovo LTP- Laboratorio teatrale permanente. Gli incontri si terranno una volta a settimana presso il SotTeatro e saranno accompagnati da diversi seminari. Il primo seminario, aperto comunque a tutti, si terrà il 14 novembre 2009 a Potenza alle ore 18.00 presso il ridotto del teatro Stabile. Ospite della sessione, Michele Monetta , regista, attore e docente di Mimo e maschera all’Icra project di Napoli. Tra i temi, il mimo corporeo ed Etienne Decroux, il balletto di pantomima e Pulcinella. Per ulteriori informazioni e per prenotarsi è possibile scrivere a laboratori@abitoinscena.it.
LA MOSTRA
L’INIZIATIVA
Le “Diramazioni” di Laurenzana
IL distretto scolastico numero 2 di Potenza, in collaborazione con lo staff operativo “Magic man show” ha promosso un corso educativo-formativo di prestidigitazione e animazione musicale presso le scuole medie materne ed elementari della provincia di Potenza che avrà luogo in orario scolastico per sviluppare i seguenti obiettivi e contenuti: conoscere e apprezzare i giochi di prestigio attraverso la partecipazione diretta degli alunni con il prestigiatore, giochi che stimolano l'attenzione e l'interesse e sviluppano le modalità creative. Grande importanza avranno i colori, con libri, personaggi e l'insegnamento di alcuni giochi adatti ai ragazzi. L'animazione e il movimento contribuiranno alla formazione della personalità attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea. Il laboratorio si svolgerà nelle aule magne delle scuole. A coordinare il progetto Assunta Afflitto. Il programma operativo partirà lunedì e vedrà per due mesi i responsabili dello staff operativo “Magic man show”, diretti e coordinati da Giuseppe Latronico, svolgere manifestazioni di prestidigitazione nelle scuole della provincia che hanno aderito all'iniziativa. Trenta le scolaresche interessate al progetto portato avanti dal Distretto scolastico numero 2 di Potenza, facenti capo ai comuni di Brienza, Picerno, Pietragalla, Bella, Avigliano, Tito, Satriano di Lucania, Baragiano e Potenza. Per quanto riguarda le scuole di Bella saranno interessate al progetto i poli di San Cataldo e Sant'Antonio Casalini, mentre per quanto riguarda Pietragalla la scuola interessata è quella di San Nicola. Un programma articolato, pieno di iniziative, momenti di solidarietà, quello voluto dal distretto scolastico di Potenza che punta tutte le sue specificità su obiettivi seri ed equilibrati, come nelle linee programmatiche del coordinatore Assunta Afflitto. Il progetto punta le sue basi sulla formazione e la personalità degli studenti, veri protagonisti dei due mesi di attività itineranti e sociali. f.m. f.menonna@luedi.it
SI chiama “Diramazioni” in realtà è una mostra fotografica che ha aperto i battenti sabato 7 novembre a Potenza, presso le scale mobili di va Armellini, nell'ambito della rassegna “Arte in transito”, organizzata dal Comune di Potenza, dalla Regione Basilicata e dall'associazione “Basilicata 1799”. La mostra chiuderà i battenti il prossimo 15 dicembre. Protagonisti assoluti gli alberi, fotografati da Salvatore Laurenzana che ha pensato di allestire la mostra grazie a una passione innata per gli alberi. Le due rampe delle scale mobili sono diventate d'incanto angoli e suggestioni piene di passioni e originalità. La prima rampa è zeppa di fotografie in bianco e nero, dove il colore viene tenuto volutamente basso da Salvatore Laurenzana che cerca negli alberi il punto d'incontro della passione per la vita quotidiana, un pupazzo, raffigurato in tre stampe divide il “vecchio” e il “nuovo” vista la presenza nella seconda rampa di immagini a colori, seppur leggeri che non confondono l'occhio del visitatore. Gli alberi suscitano stati d'animo intensi, motivi davvero imponenti per condurre la propria vita nel segno di un rapporto tangibile con la vita. Il pupazzo osserva ciò che ha davanti, confrontando le sue emozioni e il suo habitat naturale con leggerezza e instancabile senso della vita. Gli alberi che prima circondavano le città ora sono circondati da parcheggi, palazzi e cemento, figli dell'urbanizzazione forzata esistente nelle città italiane. Ebbene questo connubio ha creato le premesse per una mostra davvero suggestiva e ricca di colori. Le suggestioni “fotografate” fanno il paio con lo stato d'animo di Laurenzana, espresso nelle didascalie presenti nella zona nord delle scale mobili di via Armellini.
I tronchi tagliati, i rami privi di foglie, le essenze arboree piene di vita, sono l'emblema “double face” di una mostra fotografica che viene vissuta con attenzione e interesse dal passante, intento a scrutarne la naturalezza e il tocco magico delle foto
di Salvatore Laurenzana, già protagonista a Potenza nell'ambito della rassegna Escaliber, che ebbe il ruolo di riproporre il senso verticale della vita, in ambito urbano. Una mostra bella e accattivante, per quanti fanno della natura il
...meglio leggere il giornale...
proprio punto di riferimento. Natura e non solo, vista la dimensione dei paesaggi e la fotografia attenta di Salvatore Laurenzana nato a Potenza il 27 maggio 1968. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
QUELLO CHE C’È STASERA E QUELLO CHE C’È STATO
“Liberarte” cala il sipario con i “Dieci 9”
Un dibattito sulla libertà di stampa
SI conclude questa sera “Liberarte”, la manifestazione in sei date ideata dai ragazzi dell'associazione culturale “Metropolitan” che hanno deciso di esordire con un progetto ambizioso, complicato e articolato. Spazio a tutte le forme di espressione dall'arte alla musica, alla poesia. Ma anche approfondimento e dibattito su temi di attualità e collaborazione con altre realtà associative presenti sul territorio. Dare vita ad un momento di incontro tra microcosmi, che attraverso il comun denominatore della passione e della condivisione, potessero trovare un luogo di scambio, di confronto e perché no, intraprendere insieme un prossimo cammino progettuale. Sempre all'interno del Cube, locale in via Isca del Pioppo, questa sera la chiusura è affidata alla musica dei “Dieci 9 ensamble”. Le opere in mostra sono di Pierluigi Lo Monte, giovane pittore e scultore potentino. Tra gli ospiti la compagnia teatrale “Giocasogni” che porterà in scena degli sketch di Massimo Troisi. Il tema della serata è il disagio sociale e sarà affrontato insieme a Maria Pia Boezio, presidente di una cooperativa di recupero di giovani e la cooperativa sociale Imes che si occupa di mediazione sistemica rivolta a singoli e famiglie. Simona Brancati
LO scorso appuntamento ha visto la partecipazione del gruppo musicale degli “Euphoria”e il dibattito sulla libertà e qualità della stampa, soprattutto a livello locale. Presenti Giuseppe Tralli, addetto stampa di Confindustria e AntonioNicastro,lettorecritico, cittadinoattivoeblogger,noto al popolo della rete con il nikname “Astronik”. Nelle intenzioni di Pierluigi Tancredi, Giovanni Albano e Domenico Sileo, curatori di “Liberarte”, dare luogo ad un dialogo con i giovani presenti. Gli ospiti rappresentano i volti della comunicazione, personaggi esperti e preparati che hanno risposto alle domande poste dagli organizzatori con estrema chiarezza, dando vita ad un confronto piacevolmente acceso e ritmato. Si è parlato del concetto di notizia, del ruolo di mediazione che il cronista si assume nel momento in cui si occupa di riferire un fatto, dello sforzo che dovrebbe fare di lettura interpretativa degli eventi. Non sottaciute anche le pressioni politiche ed economiche, il condizionamento a cui è sottoposta la stampa regionale rispetto al numero di copie vendute e alla pubblicità. Temi che si sarebbe voluto approfondire oltre a voler parlare dell'interazione fra web e comunicazione tradizionale, del precariato nelle redazioni. E'd'obbligoilcondizionale poichè,salvopochiuditoriinteressati, i giovanipresenti nel locale nonhanno permesso il sereno svolgimento del dibattito. Come se la faccenda non li toccasse hanno deliberatamente boicottato la discussione con urla e schiamazzi. Irritante e avvilente il totale disinteresse di decine di ragazzi, specchio di una fetta della società che ignora e, evidentemente, preferisce restare ignorante. “Liberarte”siispira alla poesiadi Pablo Nerudadal titolo “Lentamente muore”chealla quinta strofa, quellaa cui era dedicata appunto la quinta serata, recita: “Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce”. Stando alla saggezza del poeta, questi giovani sono da considerarsi già culturalmente estinti. simo. bra.
C hi Ha I nanellato T rentasette A nni R uggenti? R enato, A uguri ............ da Rocco, Antonella, Elena Gabriella e Alessia
CONSIGLIO PROVINCIALE
CINEMA
Approvati i Piani della Comunità Alto Basento
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
SONO stati approvati all’unanimità, in consiglio provinciale, con l'astensione della minoranza, quattro Piani annuali operativi della Comunità montana “Alto Basento” riferiti agli anni che vanno dal 2004 al 2007. «Credo che la Provincia debba svolgere un ruolo non solo di rituale ratifica dell'operato delle Comunità montane di ieri e delle Comunità locali di domani - ha affermato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza - bensì di forte raccordo e sostegno alle Comunità stesse. D'altra parte, i Piani annuali operativi hanno il compito di attuare il Piano pluriennale di sviluppo socioeconomico, che rappresenta il documento programmatico fondamentale delle Comunità montane, poiché individua gli elementi relativi alla realtà socioeconomica del territorio, gli obiettivi per la valorizzazione della montagna e le indicazioni urbanistiche territoriali per la formazione del piano territoriale di coordinamento della Provincia». Nel suo intervento, il consigliere e commissario della Comunità montana “Alto Basento” Gerardo Ferretti (Pd) ha spiegato che «dato l'assottigliamento progressivo destinato alla Comunità montana “Alto Basento”, abbiamo accorpato i fondi di più annualità per poter programmare interventi importanti. Abbiamo operato in questo modo, ad esempio per realizzare nel 2004 dei Parchi avventura, recuperando, d'accordo con i Comuni, degli spazi sul territorio per farne aree di svago destinate ai bambini. E ancora, nel 2005 e 2007 abbiamo investito le risorse disponibili per costruire e completare una pistadi ghiaccio a Pignola,mentre nel Piano operativo del 2006 abbiamo impiegato i fondi per il completamento della infrastrutturazione nella zona Pip di Lagopesole». Le risorse disponibili, per le quattro annualità, sono: oltre 140 mila euro nel 2004, oltre 110 mila euro nel 2005, oltre 68 mila euro nel 2006 e oltre 85 mila euro nel 2007. A seguire, si è proceduto alla elezione del Collegio dei revisori per il triennio 2009-2011, che risulta composto da Giovanni Nicosia (18 voti), Romano Triunfo (18 voti) e Antonio Gallicchio (11 voti). Ad inizio seduta, dopo l'approvazione all'unanimità dei verbali delle assemblee consiliari da luglio a settembre scorsi, il presidente del Consiglio provinciale Palmiro Sacco aveva augurato un buon lavoro al nuovo segretario generale della Provincia di Potenza Angelo Cucco, auspicandogli di «trovare un Consiglio partecipe, vicino e collaborativo». Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente Lacorazza: «Cucco rappresenta, assieme al direttore generale Donato Pafundi un punto di riferimento importante per un ente che attraverso l'efficienza e l'efficacia amministrativa intende innalzare la qualità della gestione e raggiungere con tempestività gli obiettivi di programma fissati per i prossimi anni».
Sala 1 Nemico pubblico 18.30 - 21.30 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 This is it - Michael Jackson’s 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Oggi sposi 17 - 19.30 - 22 Sala 5 Amore 14 18 - 20.10 - 22.20 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 L’uomo che fissa le capre 18.30 - 20.30 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 This is it - Michael jackson’s 19 Julie &Julia 21
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21
This is it UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 12 NOVEMBRE Mancinelli - via Pretoria, 207
0971/21067
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti)
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp
Ateneo
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
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0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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I giochi di prestigio a scuola
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Giovedì 12 novembre 2009
Presentata la stagione teatrale 2009/2010: diverse le rassegne per riuscire a intercettare tutti i gusti
Il palcoscenico si fa in quattro Il sindaco entusiasta annuncia: il Comune stanzierà centomila euro QUATTRO rassegne per una stagione teatrale diversificata nei gusti. Presentata in mattinata, nella sala dell'Arco del comune di Potenza la stagione teatrale 20092010 promossa dall'amministrazione comunale, dall'associazione “Cose di teatro e musica”e“Teatri in rete”. Prosa, Ri-pensamenti, Comic Lab, il Festival nazionale teatro scuola ragazzi e anche Cantieri aperti. A presentare il programma Dino Quaratino, presidente di “Cose di musica e teatro”. Prima novità della stagione, è la location. Si torna al teatro “Stabile”, anche se qualche appuntamento sarà al Don Bosco per questioni logistiche. Nove spettacoli di prosa e quattro inseriti nella sezione Ripensamenti che di dedica a un teatro civile e sociale. Quest'anno si spazia dalle problematiche dei rom, a quelle delle adozioni, alla costruzione del ponte sullo stretto di Messima. Si parte domenica prossima (sipario alle 21) con “I ponti di Madison County” con Paola Quattrini e Ray Lovelock. Due gli spettacoli dedicati al teatro di canzone con massimo Lopez con “One Man show” e Le sorelle Marinetti con “Non ce ne importa niente”. E poi spazio al teatro napoletano con Luigi De Filippo in “La fortuna con l'effe maiuscola”. Per gli amanti della comicità torna Comic Lab, la rassegna comica giunta alla dodicesima edizione. Tra gli appuntamenti da non perdere, Raul Cremona e il grande mago canadese Thomas kubinek che porterà uno spettacolo surreale. Rappresentazioni per grandi, ma anche per i più piccini con la rassegna “Di fiaba in fiaba”già partita e che continuerà fino ad aprile. Continua l'investimento di portare i ragazzi a teatro. Altra novità il cartellone “Cantieri d'arte - Cercasi carpentieri”. Trenta associazioni si misureranno sul palcoscenico e avranno propri spazi di protagonismo e di creatività. E ancora il Festiva nazionale Teatro scuola ragazzi “Premio Giovanni De Blasiis” che, come la prima edizione, si svolgerà dal 22 al 29 maggio coinvolgendo le scuole. Iscrizioni aparte fino al 28 febbraio. Un unico cartellone per Potenza e Matera (gli spettacoli nella città dei sassi si svolgeranno il giorno dopo le date potentine). «L'associazione “Voglia di teatro”ci permette di razionalizzare i costi - ha detto Quaratino - e di mettere in rete i teatri e i comuni». «E'una stagionedi altissimaqualità - ha aggiunto il sindaco Vito Santarsiero - molto articolata e può intercettare varie presenze. Il comune stanzierà 100 mila euro». Iranna De Meo
GLI APPUNTAMENTI Il 15 novembre
Teatro Francesco Stabile,
I PONTI DI MADISON COUNTY con Paola Quattrini e Ray Lovelock
29 Novembre
Teatro don Bosco
CIAO FRANKIE Massimo Lopez con la Big Band Jazz Company
16 Dicembre
Teatro F. Stabile
IL BERRETTO A SONAGLI Sicilia Teatro Sebastiano Lo Monaco
18 Gennaio 2010 Teatro don Bosco
LA FORTUNA CON L'EFFE MAIUSCOLA Luigi De Filippo
28 Gennaio
Teatro F. Stabile
NON CE NE IMPORTA NIENTE Le sorelle Marinetti
14 Febbraio 2010 Teatro F. Stabile
MOLTO RUMORE PER NULLA Compagnia Lavia Anagni -
Teatro di Roma
Il presidente di “Cose di teatro e di musica”, Dino Quaratino
Parla Quaratino di “Cose di teatro e musica” che ha sostituito l’Abs
Candidatura ai fondi ministeriali
23 Febbraio 2010 Teatro Don Bosco
SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE Giulio Bosetti, Antonio Salines e Marina Bonfigli
5 Marzo 2010 Teatro F. Stabile
DA UNA provocazione lanciata da Dino Quaratino di fare lo sciopero della fame se non si adotteranno interventi per la gestione e la promozione teatrale, il sindaco Santarsiero ha risposto con la linea dell'intervento. Sarà promotore di una conferenza sul teatro chiamando le istituzioni a confrontarsi intorno a un tavolo. Un impegno preso anche come presidente dell'Anci. Dopo tre anni di attività “Cose di musica e teatro” si candida all'accreditamento presso il ministero per accedere ai fondi. Bisogna fare un passo indietro per capire la vicenda. Dopo la scomparsa dell'Abs, i fondi erano andati persi. «Si può chiedere l'accreditamento - ha detto Santarsiero - solo se si hanno i requisiti, con una struttura credibile e con proposte qualitative di lato livel-
Documento del capogruppo dell’opposizione in Comune
E Molinari interroga sulle «questioni oscure» NONPIACE laproposta, nonpiace ilmetodo: GiuseppeMolinari, coordinatore dei gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale, lancia accuse proprio dopo la presentazione della stagione teatrale. Dice Molinari: «E’ davvero anomalo il modo in cui da anni si organizza la stagione teatrale del Comune di Potenza. Per questo ho presentato un'interrogazione chiedendo spiegazioni su questioni rimaste oscure come quelle relative all'affidamento della gestione della manifestazione, ma anche sul perchè gli spettacoli sono organizzati in alcune strutture piuttosto che in altre. Gli spettacoli, infatti, potrebbero essere organizzati non solo al Teatro Stabile o al Cineteatro Don Bosco, ma anche, ad esempio, al Cineteatro Due Torri e in altri luoghi dove c'è lo spazio per ospitare il pubblico e le rappresentazioni». «Dopo la morte misteriosa dell'Abs, l’associazione Basilicata spettacolo - prosegue - che negli anni ha assicurato un'attenzione specifica a tutto il territorio regionale non escludendo le aree periferiche, il Comune di Potenza nel 2006 ebbe la felice idea di intraprendere un'attività in proprio per l'allestimento della stagione teatrale 2006, avvalendosi di una propria direzione artistica del teatro F. Stabile e del supporto tecnico di una struttura privata nelle more dell'espletamento di regolare gara per l'affidamento definitivo del servizio (delibera di giunta comunale del 12/01/2006). Ad oggi non sappiamo dove siano andate a finire le buone intenzioni dell'amministrazione comunale».
lo». Per essere riconosciuti, bisogna aver svolto tre anni di attività con 150 spettacoli all'anno. «Sono un'azienda privata ha detto Quaratino - ma lavoro come un'associazione. La cultura non ha colori politici e il teatro è un'azienda. Fino a 5 anni fa operava l'Abs, struttura che per 20 anni ha svolto bene il suo compito. Sono del parere che le strutture non si chiudono, ma vanno cambiati gli uomini. E’ stato un errore chiuderla, ma l'Abs aveva monopolizzato il settore e non nascevano strutture professionali. E' cambiato il modo di lavorare. L'Abs era un'associazione privata che ragionava solo sui contributi pubblici, noi, invece, siamo un'impresa e ragioniamo sul rischio di fare impresa, lavorando con propri capitali e con la compartecipazione dei comuni. Dopo quell'esperienza, ho da-
to continuità al teatro, ma oggi siamo in profonda crisi. Manca la stesura di una legge nazionale sul teatro dal vivo e a livello regionale striamo lavorando su una circolare». Ha lanciato l'appello di sottoscrivere la petizione scaricabile sul sito www.cosedimusicaeteatro.com. Cosa vogliamo fare del teatro? E’ la domanda di Quaratino che non accetta l'immobilismo. «Se avrò i finanziamenti ministeriali sono disposto a metterli sul territorio». Si parla tanto di diritto allo studio, ma fino ad oggi, nonostante la richiesta di sconti per gli studenti universitari presentata all'azienda regionale per il diritto allo studio (Ardsu), non è arrivata nessuna risposta. Stessa scena dello scorso anno. Comunque, i giovani potranno usufruire di un pacchetto agevolato.
LA COMMEDIA DI CANDIDO Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani di Stefano Massini
25 Marzo 2010
Teatro F. Stabile VitoTONI LIGABUE di Cesare Zavattini regia di Silbio Peroni
FUORI ABBONAMENTO
6 Febbraio
Teatro F. Stabile
ASS ACTIVITY DANCE DIRO' D'ORLANDO …E DELL'AMORE E DELLA GUERRA EVENTO SPECIALE
26 FEBBRAIO
TEATRO DON BOSCO
COMP. GIOVANI DEL TEATRO SISTINAARLECCHINO RIDOCOLOSA AVVENTURA Da Carlo Goldoni e Dario Fo
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20 Potenza
21 Laurenzana La Ola ha chiesto alla Regione di bloccare la lobby degli speculatori del vento
«No all’eolico selvaggio» Il primo a lanciare l’allarme è stato l’ex sindaco del paese, Rocco Martoccia LAURENZANA - Dopo un periodo di relativa tranquillità, in Basilicata, si rifanno vivi i “procacciatori d'affari” sull'eolico selvaggio, intenzionati a dividersi la “torta” dei forti incentivi pubblici. Il grido di allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dall'ex sindaco di Laurenzana, Rocco Martoccia, ma è rimasto ingiustificatamente inascoltato dalla Regione che non può continuare nella politica dello “struzzo”. L'Organizzazione lucana ambientalista - coordinamento apartitico territoriale di associazioni, comitati, movimenti e cittadini - chiede pertanto che la Regione Basilicata, dopo l'annullamento da parte della Corte Costituzionale delle norme regionali per «il corretto inserimento dell'eolico sul territorio», fermi gli speculatori della lobby del vento, riducendo la soglia fissata per l'eolico nella bozza del nuovo Piano di indirizzo energetico ambientale regionale, all'esame delle commissioni regionali competenti. Attualmente, la quota fissata di 1.000 megawatt è enorme e sproporzionata rispetto alle altre fonti di energia, che porterebbe a ben 1700 i megawatt installati con oltre 1.800 torri eoliche ubicate sull'Appennino lu-
Un impianto eolico
cano, di cui molte nelle aree protette, così come conferma anche il sindaco di Laurenzana per il territorio comunale. È necessario, pertanto, che la Regione ridimensioni fortemente le quote disponibili fissate nel Piar per l'eolico ai soli impianti già esistenti. In caso contrario, potremo assistere - così come nel passato - ad una nuova stagione di speculazioni e ri-
corsi alla carta bollata attraverso Tar e Consigli di Stato che, di fatto, hanno già prodotto il surclassamento della stessa programmazione regionale attraverso l'annullamento delle deliberazioni di diniego regionale. Dopo i nostri numerosi interventi contro la diffusione di centrali eoliche in Italia, abbiamo costantemente chiesto per quale ragione l'energia del vento avesse tan-
to successo in una regione con scarsa ed inadatta ventosità. A conferma di quanto la Ola va ribadendo da tempo, una recente inchiesta ancora in corso - che ha portato, clamorosamente, all'arresto del presidente dell'Associazione nazionale energia del vento, Oreste Vigorito, proprietario della società Ivpc operante anche in Basilicata, associazione che rappresenta gran parte degli imprenditori del settore - mette in evidenza la singolare situazione italiana e regionale. Investire conviene a tutti i costi! Poche ore di vento e una media di produzione di sole 1700 ore di cui 1450 effettive immesse in rete contro le oltre 2000-2800 del Nord Europa sono sufficienti a ricevere in cambio i più alti incentivi d'Europa, tramite certificati verdi valutati il doppio che altrove, oltre 160 euro a megawatt per ora, con l'aggiunta di ulteriori contributi pubblici a fondo perduto da parte delle Regioni. L'inchiesta ha bloccato presso il ministero dello Sviluppo economico circa 30 milioni di contributi ed ha sequestrato centrali del valore di 153 milioni di euro. Emilia Manco
Vietri Fino al 24 novembre sarà possibile iscriversi ai corsi
Croce rossa italiana Bilancio dei primi 8 mesi VIETRI DI POTENZA - E' tempo di bilanci per la Croce rossa italiana di Vietri di Potenza. Ad otto mesi dalla nascita e il conseguente decreto (a luglio) di costituzione dell'associazione da parte del Commissario straordinario della Croce rossa italiana, il bilancio è molto positivo. E, a proposito dell'operato della Cri di Vietri, abbiamo chiesto a Donato Feo, uno dei fondatori della Cri di Vietri, cosa ne pensi: «Con la chiusura del primo corso, ovvero il corso riguardante il brevetto europeo di Primo soccorso, dal 15 ottobre si è ripreso con il secondo corso per operatori . Questo corso a differenza del primo, è molto più intenso, il quale al superamento degli esami, si diventa operatori di Pronto soccorso e del trasporto infermi». Va ricordato che questo corso non è da considerarsi un traguardo finale, ma
una delle tappe del percorso formativo di un volontario del soccorso della Croce rossa italiana. Sono molti, a sentire i cittadini, gli apprezzamenti giunti a questo nuovo gruppo per l'alto numero dei partecipanti e per il supporto dato in diverse occasioni (sisma in Abruzzo, postazione fissa sull'A3 e della varie manifestazioni tenutesi sul territorio). «Il gruppo - aggiunge Feo - che a tutt'ora non ha una sede, spera che per aprile 2010, possa vedersi assegnare un locale presso il poliambulatorio di Vietri, struttura adeguatamente idonea all'accoglienza di un gruppo che opera in questo settore e per la posizione strategica del posto situata all'interno del paese». Questo periodo coinciderebbe con l'assegnazione di un autoambulanza attrezzata al gruppo di Vietri, per poter fronteggiare le esigenza del territo-
Avigliano, un corso sulle figure bibliche AVIGLIANO - La parrocchia incontra i giovani. È la nuova iniziativa ideata dalla parrocchia Santa Maria del Carmine di Avigliano insieme a un gruppo di giovani del posto. Sacerdoti e ragazzi intraprenderanno, a cominciare da stasera nei locali dell'azione cattolica, un percorso di formazione dedicato alle figure bibliche. Questa sera si parlerà di Ezechiele. Alla riflessione biblica si alterneranno momenti di dibattito e di discussione sui temi attuali, quelli che
riguardano le giovani generazioni e i loro problemi. «Il confronto - ricorda don Mimmo Lorusso, sacerdote che insieme a al parroco don Salvatore Dattero seguirà gli incontri giunge in una fase particolarmente difficile della società, durante la quale chiediamo ai giovani un impegno maggiore in parrocchia e nella società». Agli incontri possono partecipare tutti i giovani della parrocchia, appartenenti e non appartenenti ai movimenti cattolici. g.sil.
rio e per contribuire alle emergenze. «E' giusto precisare - ricorda Feo - che questo gruppo, non andrà a sostituire il servizio di 118 come accade in diverse regioni d'Italia, ma potrà essere di supporto a tale servizio». Uomini e donne, giovani e meno giovani, lavoratori e pensionati, tutti coloro che voglio far parte della grande famiglia della Croce rossa, possono farlo iscrivendosi al alla Croce rossa Italiana nella sede di Vietri di Potenza, che alla fine di novembre, grazie al comitato provinciale della Croce rossa di Potenza, organizzerà un corso base che darà la possibilità di diventare volontari del soccorso della Croce rossa. Chiunque voglia iscriversi lo potrà fare il martedì e il giovedì dalle 19 alle 20 presso la sala convegni di Vietri, fino al 24 novembre. Claudio Buono
Cancellara Se ne è discusso in un convegno
La valorizzazione del castello e del borgo medioevale CANCELLARA - Si è svolto nel Centro di aggregazione giovanile, il convegno sul tema ”Valorizzazione del castello trecentesco e del borgo medioevale”, organizzato dal circolo Acli di Cancellara. Ad aprire i lavori il presidente del circolo di Cancellara Luigi Brugnano che ha spiegando cosa sono le Acli. «Le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) si presentano come una “associazione di promozione sociale”: un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro ed i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Tra le tante attività si occupa anche di turismo sociale (Cta), da qui l'idea di questo convegno». All'incontro, inoltre, sono intervenuti: il sindaco di Cancellara, Antonio Lo Re, il responsabile provinciale Acli, Michele Muscio il presidente Acli di Potenza, Gennaro Napodano, il presidente del comitato nazionale Cia, Filippo Pugliese, il presidente nazionale Ansi, Nicola Pascale, l'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, e il presidente del consiglio regionale di Basilicata, Prospero de Franchi. «Valorizzare il castello e ottimizzarne il suo valore significa esaltare tutta la cultura del territorio che gravita intorno a Cancellara che ha una naturale posizione centrale tra la valle dell'Alto Bradano e quella dell'Alto Basento. Ed inoltre la valorizzazione del prodotto tipico per eccellenza di Cancellara, la salsiccia, pùò significare al tempo stesso la valorizzazione della cultura tipica di questo popolo, perché la cultura diventa risorsa per il territorio ed il territorio diventa risorsa per la
cultura». Questo è stato il pensiero che in molti hanno espresso nel corso della serata. «La cosa fondamentale ha spiegato l'assessore Valluzzi nel suo intervento - è quella di puntare alla politica dei grandi attrattori, creare intorno al castello un grande attrattore, una grande iniziativa che sia in grado di suscitare interesse e curiosità, che fornisca risposte avanzate alla domanda di tempo libero e di svago, di emozione e di scoperta, così come è già stato fatto per il volo dell'Angelo e per la Grancia». La serata è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione dei lavori di ristrutturazione che stanno interessando il castello, grazie ad un finanziamento in parte erogato dal ministero dei Beni culturali e in parte dalla Regione Basilicata. I lavori che hanno avuto inizio dopo venti anni dalla loro ideazione, vedono come fiore all'occhiello di questa ristrutturazione la realizzazione di un museo multimediale l'Historiale sulla storia del Castello di Cancellara e delle fortificazioni in Basilicata che rappresenta il secondo esempio in Italia, dopo l'Historiale di Cassino, ed il terzo in Europa, dopo quello di Vandea nel cuore della Loira in Francia. Si tratta di un museo atipico. L'Historiale è una contaminazione li linguaggi, dal cinema alla museografia, dalle arti visive ai nuovi modelli di edutainment. Gli ambienti interni del castello saranno predisposti per ospitare aree con allestimenti museografici tradizionali, alternate ad altre con allestimenti scenografici e tecnologici, coinvolgendo il visitatore con l'ausilio di soluzioni tecnologiche di avanguardia, immagini video su grandi schermi, ambientazioni sonore e luminose. Carmen Paradiso
Tolve Inaugurato un centro per il ripopolamento della zona
E le lepri tornano in libertà TOLVE - Nei giorni scorsi, nei pressi della chiesetta della Madonna del Carmelo, si è proceduto all'inaugurazione di un nuovo campo di ambientazione e riproduzione lepri. La manifestazione è stata ospitata dall'azienda agricola di Antonello Armiento ed ha visto la partecipazione delle massime istituzioni locali. Il tutto è stato organizzato dall'Ambito territoriale di caccia di Potenza con la collaborazione dell'istituto comprensivo di Tolve. Numerosi i ragazzi presenti che hanno proceduto alla liberazione delle lepri che andranno a popolare questa zona ai piedi del colle sul quale sorge Tolve. Questo è stato il risultato di un progetto che ha visto partecipare, appunto, gli alunni delle scuole tolvesi.
La liberazione di una lepre. Accanto gli
Si è svolto un concorso di studio e fotografia sul tema “La fauna selvatica, l'uomo e il territorio, ieri e oggi”. Il concorso ha avuto lo scopo di ricer-
care attraverso i racconti di anziani agricoltori, cacciatori ed altri soggetti, dati sulla fauna selvatica. Gianluigi Armiento
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Giovedì 12 novembre 2009
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Genzano di Lucania Resta sempre alta l’allerta da parte del Comitato di cittadini
«Discarica: è mancato il confronto» Di Bono risponde al sindaco di Banzi e polemizza con le istituzioni GENZANO DI L. - Alle dichiarazioni del sindaco di Banzi sul tema “discarica a Genzano” uscite domenica scorsa, replica il consiglire comunale Rocco Di Bono. «Se la via d'uscita rappresentata dal confronto auspicato da Vertone finora è mancata - inizia il capogruppo di Sinistra per Genzano va subito precisato che la responsabilità non è certo da addebitatare ai cittadini, bensì a coloro che governano le istituzioni regionali, provinciali e comunali, i quali hanno sin qui adottato un metodo che tutto può definirsi tranne che democratico, con decisioni assunte “cétt cétt” (e cioè alla chetichella) sulla testa e sulla pelle della comunità genzanese». «Se invece al momento giusto si fossero premurati di ascoltare anche la voce del popolo di Genzano - riprende Di Bono - i nostri governanti avrebbero colto innanzitutto una diffusa indignazione per come è stato trattato il territorio, costretto a subire la vergogna ed il peso di un 'immondezzaio' dove per anni si è buttato di tutto, senza controlli disorta; e quindi una mancanza di fiuducia nelle Istituzioni responsabili dello scempio». «Dunque, a questo punto, è giusto e sacrosanto che il popolo di Genzano voglia vederci chiaro, a partire da quegli atti amministrativi (ordinanza n. 2/2008 del Presidente della Giunta Regionale e Autorizzazione integrata ambientale, emessa il 10.8.2009 dalla Regione Basilicata) i quali ancora oggi parlano di una discarica per rifiuti indifferenziati», precisa il consigliere di minoranza. «E se si
VENOSA
Distribuzione gratuita in tutte le scuole dell’obbligo
Suina, il Comune garantisce salviettine per pulirsi le mani
Sopra il sindaco di Banzi Vertone. A lato la sede del comitato di cittadini, sotto la discarica
vuole fare realmente chiarezza, che sia la Regione a dare l'incipit modificando i due atti amministrativi sopra citati, altrimenti il progetto di raccolta differenziata rischia di essere solamente e semplicemente uno specchietto per le allodole». «Ci sembra poi curioso ed assurdo - incalza l'avvovato -
che, a distanza di dieci giorni dalla grande manifestazione di Genzano (per trovarne una paragonabile, per forza numerica e politica bisogna tornare indietro alle lotte sociali e sindacali degli anni '70 ed '80), nessun rappresentante delle istituzioni regionali e provinciali si sia fatto vivo: che
qualcuno cerchi di fare il furbo, magari tentando di far slittare tutto a dopo le prossime elezioni regionali e comunali? Ebbene, se così fosse così, questo qualcuno avrebbe preso un grosso abbaglio». «Ed inoltre - aggiunge Di Bono - Vertone sbaglia bersaglio quando, tra le emer-
VENOSA - L’influenza suina sta imperversando in tutta Italia. Molte amministrazioni si stanno muovendo sul tema della prevenzione. I consigli degli esperti sono sempre gli stessi: lavarsi le mani, aprire le finestre, far areare gli ambienti. Cose, che già normalmente, si dovrebbe fare. A scendere in campo in tema di prevenzione è l’amministrazione Comunale di Venosa. Nel quadro della attività di sensibilizzazione e prevenzione della diffusione dell'Influenza AH1 N1, nei prossimi giorni provvederà alla distribuzione gratuita in tutte le scuole dell'obbligo della città di flaconcini disinfettanti per l'igiene delle mani. Un modo per sensibilizzare i più piccoli certo che possa essere da esempio anche per gli adulti. La distribuzione avverrà di concerto con i Dirigenti Scolastici che cureranno direttamente l'assegnazione del materiale nei singoli plessi.
genze ambientali, prende di mira “i cicli produttivi di alcune aziende agrotecniche e zootecniche altamente inquinanti”: i primi ad avere interesse alla tutela del territorio e dell'ambiente sono proprio i lavoratori del mondo agricolo, i quali non sono così sciocchi da danneggiare il loro principale strumento di lavoro, e cioè la terra. Quanto invece al ruolo degli amministratori comunali, ci piacerebbe che il sindaco Vertone e gli altri amministratori del PD, oltre che denunciare le tante piccole discariche abusive, sapessero anche adottare miusure di prevenzione e di repressione per l'eliminazione
di tale fenomeno, come il gruppo consiliare Sinistra per Genzano chiede che si faccia già da diversi anni». «Infine ricordo a tutti conclude Rocco Di Bono che anche Mons. Ricchiuti, nell'ambito della manifestazione del 31 ottobre, ha sostenuto la necessità del dialogo e del confronto come unica via per trovare una soluzione equa per tutti; l'alternativa, non da escludere a priori, d'altronde, sarebbe quella dello scontro sociale, oltremodo distruttiva, poichè lascerebbe dietro di sé solamente macerie, soprattutto nelle istituzioni locali». Gianrocco Guerriero
Venosa, nuova sede per l’Avis VENOSA - Nuova sede per la sezione Avis di Venosa. La cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali, ubicati in Via Garibaldi, 160, si svolgerà sabato 14, alle ore 18. Viene, così, tagliato un prestigioso traguardo, che evidenzia lo sviluppo e la crescita di un'associazione fortemente radicata nella comunità locale e che può vantare di essere tra le più longeve della Basilicata. Costituitasi nel 1974, l'Avis di Venosa ha sempre operato per promuovere l'informazione e l'educazione alla salute e al dono del sangue tra la popolazione, organizzando incontri, manifestazioni e distribuendo materiale propagandistico. Nel 2000 contava oltre 100 donatori e faceva registrare circa 200 donazioni Quello della sede è stato da sempre un problema centrale, che ha inciso negativamente sulla operatività dell'associazione. E proprio per mancanza di una sede, la sezione e venosina dell'Avis rimaneva chiusa per quattro
anni e riapriva nel 2005 per riprendere le fila di un discorso di solidarietà e donazione, mai interrotto. Anche se sciolti, i volontari venosini continuarono a svolgere la loro attività presso le sezioni dei Comuni limitrofi incrementando anche il numero di donatori i, che ad inizio dell'anno erano circa 170. Gli ultimi dati sono quelli illustrati nel corso della IV Assemblea dei soci Avis di Venosa convocata per esaminare il Bilancio Sociale, che hanno evidenziato il costante aumento nel quadriennio sia delle donazioni ( 422 nel solo 2008, con un incremento di 72 unità rispetto al 2007) che del numero di iscritti (a 275 nel 2008 , con un incremento di 63 soci rispetto al 2007). L'incremento fatto registrare sia a livello di adesioni di associati che a livello di donazioni è da attribuire anche alle strategie di informazione e sensibilizzazione adottate dall'Avis venosina. Più voltee invarieoccasioniè statoripetuto,
ed evidenziato con le iniziative realizzate, che l'Avis non è solo una “macchina raccoglitrice di sangue” e che la promozione e la sensibilizzazione alle tematiche dell'associazione si possono perseguire con le attività più diverse. Molte delle attività realizzate hanno avuto carattere sportivo e per il tempo libero, per affermare la necessità di promuovere lo sport sia come momento di aggregazione ma anche come attività simbolo di una vita sana e di migliorare la qualità della vita. Già annunciata una nuova iniziativa da realizzare per il mese di dicembre «Il 12 e il 13 dicembre saremo in piazza per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative Telethon - ci anticipa Domenico Garripoli,presidente Avis Venosa- Ci sentiamo onorati che Telethon, tra le piazze della Basilicata, abbia individuato quella di Venosa e abbia chiesto la nostra collaborazione». Giuseppe Orlando
Alcuni volontari dell’Avis di Venosa
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LA LETTERA SAN FELE - Il trasferimento della scuola “De Jacobis” tiene ancora banco a San Fele. Dopo gli incontri e le manifestazioni dei giorni scorsi, un gruppo di cittadini, scrive una nota per chiedere all’attuale amministrazione guidata da sindaco Fasanella, chiarimenti sulla vicenda. Riceviamo e pubblichiamo. A San Fele un piccolo paese nella Basilicata assistiamo ad un grave atto di ingiustizia, una vicenda poco chiara dai contorni inquietanti… La vicenda nasce in merito alla decisione dell'Amministrazione Comunale di chiudere l'edificio scolastico “San Giustino De Jacobis”che ospita o meglio ospitava fino allo scorso 31 ottobre una scuola elementare. Diversi sono stati i tentavi nel corso degli anni di procedere alla chiusura per stupide lotte quartiere. Il paese per la sua urbanistica, è spaccato in due, e i due estre-
San Fele Nota di un gruppo di cittadini che punto per punto ricostruisce la vicenda
«Sulla scuola vogliamo chiarimenti» mi dello stesso sono collegati da un passo montano di alcuni chilometri. La chiusura è stata disposta con un provvedimento (e non con una ordinanza che poteva giustificare la rapidità dell'attuazione del provvedimento) perché a detta del sindaco la strutture è “indecorosa” (testuali parole rilasciate in una intervista da una emittente locale) per quell'area urbana. Una relazione del capo area del servizio tecnico del Comune di San Fele, parla, della necessità per il plesso scolastico che ospitava la scuola elementare, di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, riparare i cornicioni, le pitture….ecc. Si è costituito un comitato civico che avendo appreso furtivamente la notizia della chiusura, del trasferi-
mento dell'arredo scolastico e della ripresa delle attività scolastiche presso il plesso della scuola media per martedì 3 novembre, da venerdì 31ottobre per impedire il trasloco il comitato ha indetto una assemblea permanente nell'atrio della struttura elementare, ed a presidiato giorno e notte fino a domenica 8 novembre l'edificio scolastico. Nel corso di questi giorni si sono susseguite un manifestazione, sabato 1 novembre, uno scioperogenerale martedì 3 novembre, un'incontro
dibattito sulla sicurezza domenica 8 novembre, a cui hanno partecipato anche alcuni consiglieri regionali e tra gli altri un'ingegnere esperto della verifica della sicurezza statica degli edifici pubblici. Dall'intervento di quest'ultimo pare sia proprio la scuola media dove si è trasferita quella elementare ad essere ad alta vulnerabilità sismica stando anche al famoso rapporto Barberi di cui si è tanto parlato dopo il crollo della scuola a San Giu-
liano. Questo è quello che rende scandalosa la vicenda! Il sindaco in un consiglio comunale straordinario non ha voluto che il provvedimento fosse votato dallo stesso, nonostante l'esplica posizione contraria di un assessore della maggioranza (quello ai lavori pubblici) dei consiglieri di minoranza, e della posizione incertae conpareri discordanti del resto del consiglio. Dico di più, pochi mesi fa sono iniziati nel plesso scolastico che si è appena chiuso dei lavori di ampliamento lasciati interrotti (si possono vedere) per chissà quale motivo? Ci aiutate a capire perché in una struttura dove si intendeva investire ora la si vuole chiudere e come dice il sindaco addirittura abbattere? Perché per fare interventi di manu-
tenzione ordinaria la struttura è stata evacuata con tanta fretta? Nel frattempoi bambiniche primagodevano diuna struttura non adeguata alla normativa sulla sicurezza del 2008 ma non per questo inagibile, sono stati portati in una struttura con dichiarata vulnerabilità sismica senza avere sufficienti spazzi, ora consumano il pasto sui banchi scolastici, ordinati, acquistati e fatti consegnare lunedì 2 novembre (per la fretta i nostri cari amministratori hanno acquistato banchi però adatti per la loro altezza ai ragazzi della suola media e non ai bambini della scuola elementare). E' già pronto un ricorso al Tar firmato dai genitori e dal comitato di protesta. I bambini sono in un struttura senza adeguati servizi igienici Venite a vedere. Aiutateci a capire di più in questa vicenda ingarbugliata e triste che vede penalizzati in primis i nostri bambini. Vogliamo chiarimenti.
Vulture/Melfese La soddisfazione del vicesindaco di Ripacandida, Antonio Lettieri
Oraziana: stanziati dei fondi I soldi serviranno per il completamento delle opere idrauliche del primo lotto VULTURE - Delle strade nel Vulture-Melfese si continuerà a parlare ancora per molto. La superstrada Oraziana, progettata più di venti anni fa con l'inizio dei lavori del 1° e 2° lotto della Rionero-Ripacandida ed aperto al transito dei veicoli solo nel 2008, per vederla completata fino a Venosa, passando per Ginestra, ci vorranno ancora degli anni. Lo scrivente, che lavora a Venosa, si augura di poterla attraversare questa strada entro il 2015, anno del pensionamento. Fiduciosi degli imminenti lavori di miglioramento sulla Rionero-Ripacandida e di come procedono i lavori sugli altri lotti sono gli amministratori di Ripacandida, Comune interessato in modo particolare per il completamento questa strada, per uscire da un isola- I lavori sull’Oraziana mento. Avvicinato il vicesindaco Antonio Lettieri ha riferito: «In questi giorni abbiamo appreso dopo un incontro con l'assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi che è stata trovata la somma necessaria al completamento delle opere
idrauliche e secondarie sul primo e secondo lotto dell'Oraziana, tratto da Rionero a Ripacandida, abbiamo avuto altresì l'assicurazione riguardando il terzo lotto Ripacandida- Ginestra che nel giro di breve tempo si avrà l'apertura del tratto interessato dalla galleria, sul quarto lotto i lavori vanno abbastanza spediti, anche la sp.8 verso Forenza pare sia stato trovato un finanziamento per il ripristino della frana al km 13. Desideriamo esprimere un ringraziamento sia al Presidente della Provincia che all'assessore per la politica messa in campo sulla viabilità che da i suoi primi frutti, condividiamo che bisogna prima realizzare l'esistente e poi passare alla progettazione del nuovo. Siamo sicuri almeno in questa fase di aver trovato interlocutori seri». «Ma con lo stesso impegno e determinazione di prima - ha concluso il vicesindaco di Ripacandida - noi vigileremo che tutto questo si realizzi». Lorenzo Zolfo
La municipalità di Ruvo aderisce al “Club Unesco del Vulture” RUVO DEL MONTE - Anche il Comune di Ruvo del Monte ha aderito alla costituzione del nascente “Club Unesco del Vulture”, che ha mosso i primi passi in questi ultimi giorni e che comprende ben ventidue centri dell'area vulturina. All'indomani della presentazione ufficiale del Club, tenutasi nello scorso week end, l'amministrazione comunale di Ruvo del Monte ed il primo cittadino, Donato Romano, si sono soffermati sull'importanza di tale iniziativa che punta, fra le altre cose, «alla promozione ed alla costituzione di gruppi per lo studio approfondito dei problemi culturali, sociali ed economici e di sviluppo che interessano l'Italia ed altri Paesi del mondo». Il “Club Unesco del Vulture”, inoltre, intende inserirsi nella linea d'azione dei Club Unesco che operano in oltre centoventicinque Paesi del mondo. «Attraverso un attivo programma di iniziative e di incontri, i vari Club Unesco - ha affermato il sindaco di Ruvo del Monte, Donato
Romano - riuniscono giovani di ogni razza, di ogni colore, di ogni origine etnica e sociale, di ogni fede religiosa e politica». Si potrà anche partecipare alle campagne mondiali e ad altre iniziative a carattere educativo, sociale, culturale, sostenute dall'Unesco. «Il nostro Club - ha puntualizzato il primo cittadino della comunità ruvese - intende stabilire e mantenere contatti con gli altri Club Unesco che, particolarmente attivi in alcuni Paesi europei ed extraeuropei, hanno già avviato concrete iniziative volte a favorire l'incontro tra i giovani, attraverso viaggi, partecipazione a gruppi di studio e campi di lavoro internazionali, collaborazione a programmi internazionali di particolare valore morale, sociale e culturale». Un altro obiettivo primario del “Club Unesco del Vulture” è quello di candidare alcuni monumenti dell'area vulturina come Patrimonio dell'umanità. Donato Pavese
Entra nel vivo il progetto che prevede la riqualificazione di alcune zone della città
Melfi, il Comune punta sull’ambiente MELFI - Entra nel vivo il progetto di riqualificazione di alcune rotatorie e di spazi verdi dislocate in diversi punti della città. Le politiche ambientali del resto sono sempre state tra i punti fermi dell’amministrazione Navazio, anche se non mancano - ma non per colpa dell’amministrazione zone che diventano delle vere e proprie discariche a cielo aperto. L'obiettivo del progetto, si spiega in una nota «è quello di rendere più vivibile, coreografica e visivamente più accogliente la Città sia per i melfitani sia per coloro che la visitano, e di promuovere allo stesso tempo la competitività del territorio».
«Tecnicamente - fanno sapere dal Comune - l'intervento, curato dall'Ufficio tecnico comunale, prevede l'installazione dell'impianto di irrigazione, l'allacciamento alla condotta idrica, il livellamento e la fornitura di un nuovo manto erboso, e la messa in posa di piante e di nuovi elementi di arredo». La parola d’ordine è integrazione tra la viabilità e il paesaggio «al fine di dotare la cittadina federiciana di un biglietto da visita, quale quello del verde pubblico, sempre più attraente». Più in dettaglio sono cinque le zone interessate da questo progetto: l'area attualmente incolta che si trova nelle immediate vicinanze
del convento dei Cappuccini e che rappresenta il punto d'arrivo dei visitatori che percorrono la “Via Crucis”; Vico Fosso situato a ridosso delle mura normanne la cui posizione offre una veduta panoramica sulla villa comunale e su Piazza Mancini; la rotatoria di Via Dante Alighieri all'incrocio con Via Mantova e Via Venezia; la zona C16 situata nel rione Valleverde, la cui riqualificazione contribuirà a migliorare il decoro di un'area povera di verde; la rotatoria posta nella zona D1 (Contrada Bicocca) punto di snodo per la viabilità di accesso a Via Fermi, Via Meucci e Via Monteverde. Gli interventi saranno ultimati entro l'anno.
«Sono invece in fase di completamento - continua il comunicato - i lavori di riqualificazione del giardino prospiciente il cimitero comunale. In questo caso si procederà alla rimozione della recinzioneesterna, deimuretti e dei relativi cordoli e alla rimozione delle panchine, della fontana e della scultura esistente. L'area in oggetto sarà inoltre, rimodellata in termini di accessibilità con la realizzazione di un'area pedonale e la costruzione di una cordonatura sul lato della strada. Infine si procederà al livellamento del terreno, allamessa inposadi unafontana stradale e di una siepe, e all'allacciamento alla rete idrica e fognante».
Una panoramica di Melfi
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Il tratto stradale è pieno di buche e nessun ente se ne fa carico Viggiano L’esponente provinciale di Idv interviene sulla Spalberg
Racanello, disagi per gli utenti Prinzi: «Sostenere le maestranze» SAN CHIRICO R. - E le buche tornano ancora! Come un appuntamento fisso per una strada poco curata, il manto stradale della fondovalle del Racanello torna ad essere un campo di battaglia. L'arteria, che collega il paese alla 598, si presenta nuovamente come una terra di nessuno. Eppure quella strada di nessuno, è utilizzata per raggiungere non solo San Chirico Raparo, ma anche i comuni di Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea e volendo anche Calvera e Carbone. Fin dall'imbocco della fondovalle, il visitatore resta un po' perplesso dalla mancanza del cartello che spieghi di che bivio stiamo parlando. Ebbene si, se non si conosce il territorio, non si può imboccare la strada. Ma andiamooltre epercorriamo lafondovalle. Fin dalle prime curve ci ritroviamo con un manto stradale in continuo degrado, le buche continuano ad impossessarsi dello stesso e con ilpassare deltempoleloro dimensioniaumen-
tano indisturbate. In molti punti, i comuni cercando di sopperire all'assenza di un ente. Ma simili riparazioni non possono averla vinta con il freddo e la pioggia, così con l'avvio della stagione autunnale l'incubo delle buche torna ad essere attuale. La fondovalle è a tutti gli effetti unastrada senzapaternitàdove leresponsabilità sembra facciano capo a quattro enti differenti che in relazione alla realizzazione dell'arteria dovrebbero curarne alcuni tratti. Un possesso che nessuno rivendica. Unica speranza, la possibilità che l'arteria venga trasformata inun'arteriaprovinciale aseguitodell'ultimazione dei lavori, avviatosi negli scorsi mesi nel trattononancoracompletato, mainattesache ciò avvenga come potranno gli automobilisti che ogni giorno percorrono la fondovalle cercando di evitare le buche, salvaguardare la propria incolumità e quella dell'automobile?. Francesca Gresia
VIGGIANO - Lo avevamo scritto qualche giorno fa. Alla Spalberg le cose sono tutt’altro che risolte. A intervenire sulla questione è il consigliere provinciale di Idv Vittorio Prinzi. «L'impegno del sindacato per dare una svolta alla "vertenza Spalberg" di Viggiano finita in una "secca" - ha detto - va sostenuto ad ogni livello istituzionale e politico». Per questo «pieno sostegno alla nuova pressante richiesta di incontro che i segretari di categoria di Cgil e Uil hanno rivolto al Prefetto di Potenza e alla Regione (task force). Purtroppo dice Prinzi - continua a verificarsi il mancato assolvimento di impegni sottoscritti da par-
te dei dirigenti aziendali come nel caso dell'attivazione della cigs in attesa sempre della presentazione di un piano industriale». «Nel ricordare che una trentina di dipendenti devono ancora percepire ben sette mensilità arretrate, il capogruppo di Idv sottolinea la necessità di individuare una via di uscita in grado di garantire certezze di salario e di futuro ai lavoratori. Spetta alla Regione e alla Provincia promuovere azioni di pressione nei confronti della proprietà aziendale sino ad ipotizzare un'alternativa produttiva nel sito di Viggiano per evitare che si continui a prendere in giro gli operai».
Secondo “Il cambiamento” il senatore nell’ultimo consiglio avrebbe votato contro la giunta
«A Viggiano c’è aria di crisi» Ma il “consigliere” Coviello tranquillizza: «Nessun sgretolamento della maggioranza» VIGGIANO - Aria di crisi nella maggioranza del comune viggianese? Secondo una nota stampa del gruppo di minoranza Pdl “Il Cambiamento” nella giunta Alberti tira aria di crisi. La motivazione secondo sempre il comunicato del gruppo di minoranza è evidente dal fatto che «il senatore Romualdo Coviello nell'ultima seduta consiliare ha votato “più volte contro i provvedimenti della maggioranza». «Quella del 6 novembre scorso - spiegano i consigliere del Cambiamento - è stata una seduta storica del Consiglio Comunale, storica per molti motivi: la lunghezza in termini di ore (una seduta di oltre 8 ore partita alle 18 e finita dopo l'una di notte), la forza con cui la minoranza ha incalzato il sempre più solo e in difficoltà Sindaco Alberti, la superficialità con cui l'amato Primo Cittadino ha condotto il Consiglio Comunale e il grande strappo del Senatore Romualdo Coviello, costretto più volte a votare con la minoranza di fronte all'evidente dilettantismo con cui Alberti ha governato e continua a governare un Paese come Viggiano».
Il municipio di Viggiano
«Che il sindaco - sottolineano nel comunicato - fosse inadeguato al suo ruolo lo sosteniamo da sempre, il suo modo di governare ha reso Viggiano un vero e proprio caso nazionale di inefficienza amministrativa, incapacità di investimento, poco coraggio, favoritismi ai soli noti a danno della cittadinanza tutta. Tuttavia ci piace sottolineare e ringraziare il Senatore Coviello che da politico navigato non ha potuto tacere di fronte a tanta incapacità: per il sindaco ad esempio non vale la pena
verificare se vi sia una anomalia giuridica riguardo all'erogazione del gas metano, per il Senatore Coviello invece è interesse dei cittadini sapere se questo servizio viene erogato a norma di legge o meno». «La minoranza - hanno aggiunto - aveva da tempo chiesto una verifica tuttavia il Sindaco Alberti aveva sempre fatto orecchie da mercanti, è solo grazie al Senatore Coviello che questa situazione finalmente avrà una risposta». Niente “maretta” e ne aria di crisi per il senatore
Romualdo Coviello, che raggiunto al telefono ha commentato «il gruppo ha votato perchè il sindaco ritirasse un provvedimento che non era giunto ai consiglieri». «Il sindaco - ha aggiunto il più volte parlamentare lucano - ha verificato e d'intesa con il gruppo, ha tenuto giusto ritirare tale provvedimento». Poi in merito al problema dell'erogazione del gas metano, il senatore Coviello ha spiegato che “attualmente il servizio è affidato ad una società che ha la fornitura e la gestione. Si è argomentato sull'interpretazione della Legge». «La Legge sulla gestione dei servizi del gas è cambiata in relazione alla fornitura e alla proprietà. Abbiamo chiesto di chiedere un interpretazione all'Avvocatura di Stato e il sindaco, in un primo momento su una linea di condivisione con il segretario comunale, ha ritenuto dopo convergere sulla posizione di procedere con il chiedere l'interpretazione all'Avvocatura dello Stato». «Quindi - ha ribadito nessuna crisi e nessun sgretolamento sulla maggioranza». Angela Pepe
I Piot in Val D’Agri, vertice tra gli operatori turistici VILLA D'AGRI - «I Piot come occasione di incontro tra operatori turistici». E' il convegno - dibattito che prenderà il via domani, giovedì 12 Novembre, alle ore 17, presso l'hotel Sirio di Villa d'Agri. Un tavolo di confronto tra gli operatori economici del settore turistico, per una proposta condivisa di partenariato, candidabile al bando di finanziamento Piot “Pacchetti Integrati di Offerta Turistica” di recente pubblicazione. I Pacchetti Integrati di Offerta Turistica a valere sull'Obiettivo Specifico IV.1 "Valorizzare l'insieme delle risorse culturali e naturali, al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri” si prefiggono: valorizzare i beni e le attività culturali per aumentare l'attrattività
territoriale, per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti e mobilitare le risorse naturali al fine di accrescere la competitività dell'offerta turistica regionale, facendo anche ricorso all'impiego delle nuove tecnologie (Ict) ed ai servizi innovativi per l'accessibilità e la fruizione delle risorse culturali e naturali; promuovere la formazione ed il consolidamento di filiere e sistemi turistici in grado di mettere in rete gli 'attrattori' culturali e naturali e, conseguentemente, di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica tali da valorizzare gli specifici vantaggi competitivi locali e da promuovere la diversificazione delle destinazioni turistiche regionali e la conseguente destagionalizzazione dei flussi turistici; promuovere forme imprenditorialiinnovative elungo l'interafiliera
turistica (associazionismo imprenditoriale, adozione di 'marchi' di qualità, servizi avanzati per la commercializzazione dei prodotti turistici, ecc.) e nella gestione e messa a valore delle risorse ambientali e culturali, in modo da garantire la sostenibilità economica e finanziaria, progettuale ed operativa dei 'pacchetti integrati di offerta turistica'; riqualificare a fini ricettivi il patrimonio immobiliare costituito da abitazioni dismesse e seconde case mediante la loro aggregazione ed utilizzazione commerciale edi marketingterritoriale (come, i 'borghi albergo' e gli 'alberghi diffusi'), nel rispetto di standard predefiniti diqualità e disostenibilità ambientale e accrescere, mediante mirate azioni di marketing territoriale legate ai singoli 'pacchetti integrati'. an. pe.
A Lauria sospesi i lavori per l’antenna
La zona dove si sta costruendo l’antenna
LAURIA - Anche se rimane ancora aperta la questione dell'antenna a Colle dell'Armo,il comitatocittadinoche si oppone alla sua installazione ha ottenuto un primo risultato. La ditta esecutrice dei dell'opera, come confermato anche dal sindaco di Lauria Antonio Pisani, ha sospeso i lavori. Nei primi giorni di novembre, una delegazione del comitato si era recata dal sindaco e aveva chiesto a nome degli abitanti del quartiere Cafaro e delle zone vicine, di verificare con un sopralluogo la conformità dell'opera al progetto originale. Il sindaco ha disposto il sopralluogo e dopo qualche giorno gli operai hanno smesso di lavorare, anche se buona parte del basamento è stata già realizzata. Il “Comitato operativo quartiere Cafaro - Madonna dell'Armo”, intanto, ribadisce ancora unavolta i motivi per cui si oppone all'installazione dell'antenna. «In primo luogo dalla necessità di salvaguardare il luogo più suggestivo di Lauria da elementi di selvaggia sovrapposizione che ne deturpino il suo antico fascino. Se passa un tale scempio - sottolineano - viene sconvolto l'intero scenario naturale ed architettonico del sito cui è molto legata Lauria! Per questo, tramite i nostri Amministratori locali, inten-
diamo far pervenire le nostre perplessità e la nostra protesta alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici della Basilicata e all'Ufficio Foreste e Tutela del Territorio Regionale. Altra non meno grave perplessità - continua il comitato - è dettata dalla collocazione di questo imponente basamento (che i più benevoli hanno già definito “nuovo muro della vergogna”), a ridosso dell'alveo del torrente Cafaro che, tempo addietro, a causa di abbondanti piogge torrenziali, ha visto precipitare un voluminoso sperone roccioso che, in parte, ostruisce il normale deflusso delle acque». Il Comitato perla salvaguardiadelcomplesso architettonico ambientale monte dell'Armo, Castel Ruggiero e Santuario della Madonna dell'Assunta, come conferma il portavoce Agostino Giordano ha superato le 500 adesione. «Segno - dice Giordano - che i laurioti amano questo luogo». «Tali serie preoccupazioni, di cui il nostro Movimento si fa carico, meritano molta più attenzione della esigenza, che non sottovalutiamo, di piazzare antenne telefoniche, per le quali si possono trovare siti meno problematici», conclude il Comitato che continuerà a vigilare sulla vicenda. Francesco Zaccara
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Giovedì 12 novembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Incontro in Provincia con il curatore Porcari, il presidente Stella e i sindacati
Quattro offerte per il sito Nicoletti Si punta a riaprire il tavolo al Ministero e garantire uno sviluppo del territorio QUATTRO offerte per il sito Nicoletti e la volontà di riaprire un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove cercare di veicolare al meglio le proposte di acquisizione dell’azienda in modo da consentire al curatore fallimentare la vendita ma al territorio la possibilità di poter usufruire di ulteriori chance di sviluppo. E’ questa in sintesi la risultanza dell’incontro svoltosi ieri presso la sede della Provincia di Matera e voluto dal presidente dell’ente Franco Stella, con organizzazione sindacali, il commissario del Comune di Matera, Calvosa e le organizzazioni sindacali. Tra gli obiettivi che sono stati concordati vi è anche poi la costituzione di un tavolo tecnico, composto da enti locali e forze sindacali, per prorogare di almeno altri sei mesi la cassa integrazione straordinaria per gli ex lavoratori dello stabilimento Nicoletti salotti, in scadenza l’11 febbraio 2010. E’ quanto è stato deciso a Matera nel corso di un incontro svoltosi alla provincia. Alla riunione, coordinata dal presidente della giunta provinciale, Franco Stella, hanno partecipato il commissario prefettizio al Comune di Matera, Sandro Calvosa, il curatore fallimentare della Nicoletti, Paolo Porcari, e i segretari territoriali Valeriano Andriulli (Feneal Uil) Michele Andriulli (Fillea Cgil) e Margherita Dell’Otto (Filca Cisl). Presenti anche il vicepresidente della giunta provinciale Bonelli e l’as-
«Non servono i processi sommari»
Di Gilio s’appella all’unità nel Pdl
La riunione di ieri pomeriggio sulla Nicoletti presso la Provincia
sessore Auletta. La decisione di impegnarsi per ottenere la proroga della cassa integrazione, che riguarda 380 lavoratori, ha l’obiettivo di assicurare la copertura degli «ammortizzatori sociali» in attesa di conoscere possibili iniziative imprenditoriali che possano rioccuppare i lavoratori anche in attività diverse, in relazione alla cessione a privati del sito produttivo della ex Nicoletti, nell’area di La Martella. Porcari ha ricevuto quattro interessamenti da parte
BREVI Mobile Imbottito
Di Lorenzo e le dimissioni di Calculli dal Distretto PASQUALE DI LORENZO vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Regione Basilicata esprime «la solidarietà all'avvocato Angelo Calculli, in riferimento alle annunciate dimissioni dal Comitato del Distretto del Mobile Imbottito. Credo sia inutile precisare che si tratta di una importante perdita professionale per il Distretto del Mobile di Matera. A voler dirla tutta una perdita che, salvo le motivazioni che leggeremo all'atto della formalizzazione, credo sia ascrivibile ad una inoperosità del Distretto che contrasta con la praticità dei comportamenti che hanno caratterizzato l'Avv. Calculli».
Chiusura al Traffico
Accesso alla statale 7 LA PROVINCIA di Matera ha emesso ordinanza, con decorrenza immediata e sino a revoca della stessa, di chiusura al traffico veicolare della rampa di immissione sulla S.S.7 in direzione Basentana/Potenza per il traffico proveniente da Grassano/La Martella nello svincolo di “Matera Centro”. Il traffico sarà deviato sulla Comunale dell'Aia del Cavallo (in direzione Matera) con inversione di marcia sulla rotatoria di c.da “Pozzo Misseo” e ritorno nello svincolo di Matera Centro per la corretta immissione sulla S.S. 7.
di imprenditori: due interessati solo alla struttura e altri due anche all’attivazione di produzioni. Su tale aspetto Stella ha proposto di avviare contatti con il Consorzio di sviluppo industriale per rivedere la «parziale» destinazione d’uso del sito così da favorire l’attenzione di imprenditori. Proposte sono venute da parte sindacale per riaprire, con il coinvolgimento della Regione Basilicata, il confronto con il Ministero per lo sviluppo economico sul sito produttivo e per la
proroga degli ammortizzatori sociali. La Provincia di Matera è disponibile ad un sostegno alle attività formative delle maestranze. La reindustrializzazione produttiva del sito Nicoletti ritorna dunque ad essere argomento di stretta attualità che è più che mai all’ordine del giorno. Intanto questo pomeriggio alle 17 presso la sede materana dell’Edilcassa le organizzazioni sindacali spiegheranno ai lavoratori il contenuto dell’incontro che vi è stato ieri.
«L' INSEDIAMENTO del coordinamento provinciale del Pdl della provincia di Matera è il primo passo per riorganizzare il partito dopo la fase piuttosto convulsa che ha segnato la fine dell'esperienza politico-amministrativa della giunta Buccico». Lo ha detto il coordinatore regionale vicario del Pdl senatore Egidio Digilio aggiungendo che «adesso tutto il gruppo dirigente deve recuperare l'unità interna nella consapevolezza di valorizzare le sensibilità interne differenti come “valore” e non certo come elemento di ulteriore divisione. Il Pdl a Matera e nel Materano - continua Digilio specie in questa fase che precede le regionali e il rinnovo del Consiglio Comunale di Matera e di altri Comuni ha bisogno di aprire porte e finestre a nuovi ingressi e non ha alcun bisogno di “processi sommari” sull'operato di propri dirigenti. A differenza di altri noi non siamo il partito che impone l'esame prima di entrare e la “confessione” dopo l'ingresso. E' evidente che un gruppo dirigente all'altezza del gravoso compito
che ha dinanzi oltre alla sintesi e all'autorevolezza della guida del partito deve saper ritrovare la strategia politico-programmatica che dia risposte alle popolazioni del Materano e di Matera. Si tratta, partendo dai problemi di sviluppo sociale, produttivo e di lavoro, di garantire la legittima rappresentanza politico-istituzionale nel prossimo Consiglio Regionale e di rimettere insieme una squadra che riprenda là dove Buccico ha lasciato l'importante opera di rinnovamento della città di Matera ridando fiducia alla destra moderna che da sempre ha un ruolo importante nella vita politica della città».
IL CASO
Rifiuti da oltre due anni nel rione San Francesco LA questione rifiuti è un tema di attualità per la città dei Sassi. La dimostrazione è dettata dall'interesse dell'opinione pubblica e delle associazioni ambientaliste che non mancano di porre l'accento su un servizio di raccolta differenziata inesistente, sulla poca cura del verde e dell'igiene della città. In una nota del Wwf-Matera indirizzata al Comune e alle Asl, si chiedono spiegazioni per la presenza, da oltre due anni, di rifiuti nel rione San Francesco. Già in passato “Il Quotidiano della Basilicata” ha più volte denunciato lo stato di abbandono di diversi quartieri della città e in modo particolare del rione Agna. «La situazione disastrosa in cui versa l'area del rione San Francesco - si legge nella nota - dopo accertamenti e sopralluoghi da parte del Wwf- Matera è emersa la presenza di rifiuti ingombranti (frigoriferi, televisori, computer e cucine) e montagne di ri-
fiuti urbani oltre alla presenza di numerose carcasse di animali morti (quali topi, gatti e cani). La situazione del degrado è palesemente visibile e da testimonianze dei residenti pare siano oltre due anni che la sporcizia non viene rimossa, oltre a strisce parcheggi e passaggi pedonali completamente non visibili e erbacce dai marciapiedi non rimosse da tempo». Quella del quartiere Agna è una zona che è stata più volte interessata dalla questione dei rifiuti. Ad aggravare la situazione, la presenza di siringhe nella zona del parcheggio antistante il Provveditorato agli studi che nelle ore serali si trasforma in luogo di incontri lontano da occhi indiscreti. Tutto questo accade a duecento metri di distanza dalle Asl e in uno dei quartieri più popolosi della città. «Ci auguriamo ha detto Domenico Rizzi presidente del Wwf-Matera che la questione dei rifiuti si risolva al più presto.
Rifiuti nella zona San Francesco
Denunceremo tutte le situazioni di degrado della città nella speranza di vedere dei risultati nel più breve tempo possibile. Matera - aggiunge - è una delle poche città a non avere la raccolta differenziata partendo dai cassonetti per arrivare al conferimento in discarica. Nell'immediato, l'auspicio è
che le amministrazioni preposte prendano nel più breve tempo possibile i dovuti accorgimenti per ridare vivibilità al quartiere che, anche se di periferia, è pur sempre un luogo in cui ci vivono numerose famiglie con bambini». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
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Matera
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Romanzo multimediale
Acqua e agricoltura
Come si fa l’olio in collina
Secondo Voi in città
OGGI alle 16 a Matera nell'Aula magna del Liceo scientifico “Dante Alighieri” gli alunni presenteranno i risultati di un progetto dal titolo “Ti faccio vedere…. Versione Multimediale di un romanzo scientifico”. L'evento è finanziato dalla Regione Basilicata nell'ambito del programma “Rafforzare e Qualificare l'offerta formativa scolastica” il progetto-laboratorio ha visto impegnati 15 studenti delle quarte e quinte classi nel realizzazione di un video-testo tratto dal romanzo di Bertolt Brecht “Vita di Galileo”, per sperimentare nuove tecniche di ricerca.
“ACQUA: fonte di vita o di… crisi per l'agricoltura?”. Un titolo provocatorio per stimolare un dibattito serrato con le istituzioni per trovare soluzioni per la sopravvivenza delle aziende agricole. Se ne parlerà domani a Matera presso la Mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto a partire dalle ore 10. L'incontro è stato promosso dalla Coldiretti Basilicata in sintonia con la Coldiretti Puglia, per scongiurare i preannunciati aumenti dei costi delle bollette dell'acqua per gli agricoltori.
UNA domenica nella sorprendente Basilicata in un’ azienda agricola. Dalla raccolta delle olive alla molitura, gesti semplici che ci riportano indietro nel tempo. Il 22 novembre è prevista la partenza, nell’ambito delle iniziative dell’Ente Parco, da piazza Matteotti per raggiungere un’azienda agricola e partecipare alla raccolta delle olive e al laboratorio di assaggio. Per informazioni ci si può rivolgere al sito dell’Ente parco della Murgia. Il ticket di 15 euro prevede comprende il pranzo a base di prodotti tipici. Prenotazione obbligatoria entro sabato 21 novembre ore 20 presso la libreria dell'Arco via Ridola, 37 Matera.
I MATERANI in primo piano nel programma "Secondo Voi", in onda su Italia Uno alle 12.15. Il programma è curato da Carlo Maria Lomartire e condotto da Paolo Del Debbio. Dopo la puntata andata in onda ieri sul tema "Posto fisso, sì o no?", in cui protagonista è stata la vox populi della città dei Sassi il nuovo appuntamento è per lunedì 16 novembre. I materani si esprimeranno su "Ora islamica nelle scuole italiane". Impressioni e opinioni che i cronisti di Secondo voi hanno cercato nei giorni scorsi proprio nella città dei Sassi.
IL CONVEGNO
IL PROGETTO
Cciaa e sicurezza sul lavoro
Museo e Liceo Artistico per valorizzare il territorio I PROGETTI “Mineralogia e petrografia applicata al restauro dei beni culturali” (professoressa Marina Alfieri), “Dall'archeologia… le forme, le decorazioni e la figura umana nella pittura vascolare” (professoressa Donata Prisco), “Il filo della memoria: la pittura nella Magna Grecia” (professoressa Genny Adessa e professor Angelo Palumbo), “Cultura a porte aperte” con partecipazione a laboratori e percorsi guidati e la mostra di fine anno negli spazi dell'istituto “Impara l'arte… ma non metterla da parte (professor Angelo Palumbo) sono stati il frutto di una fattiva collaborazione tra il Liceo Artistico “Carlo Levi”e il Museo Archeologico “Domenico Ridola”. Ieri mattina queste attività, svolte durante l'anno scolastico 2008/2009 e finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico archeologico del territorio, sono state illustrate nell'Aula Verde del Liceo Artistico attraverso il video “Il Museo incontra la Scuola”, realizzato da professore Alberto Longo. «Attraverso queste attività - ha detto il dirigente scolastico Filomena Patrizia Cancellaro -abbiamo volutomettere insiemearte ededucazione. Gli alunni, insieme con i docenti, sono riusciti a dimostrare le grandi potenzialità e le risorse che questa scuola può offrire al territorio». Questa stretta collaborazione tra il Liceo Artistico “Levi”e il Museo “Ridola”è il frutto delle tre convenzioni stipulate lo scorso gennaio con la Sovrintendenze ai Beni Archeologici, Artistici e Demoantropologici della Basilicata, il museo “Ridola”e la Fondazione Zetema. «Conoscere il patrimonio - ha detto il direttore del museo Annamaria Patrone - significa amarlo; attraverso queste attività si possono offrire ai giovani competenze specifiche, avvicinandoli sempre di più alla tutela e alla valorizzazione del nostro territorio». Dopo la visione del video, la manifestazione è proseguita con l'intervento del professor Pancrazio Toscano, dirigente scolastico, sul tema “Creatività e scuola”. «La creatività - ha detto Toscano - è in pericolo; ho riflettuto molto sul fatto che, mentre esistono costanti accertamenti sulle competenze linguistiche e matematiche, non mi risulta una pari sensibilità per il pensiero divergente. La creatività è la messa in ordine dell'esperienza; cosa può fare la scuola per la creatività? Esistono nel territorio spazi privilegiati per gli approcci creativi; la creatività è vita, è il percorso con cui si giunge all'autonomia». Un omaggio a Padre Giovanni Minozzi nel cinquantesimo anniversario della sua morte ha chiuso la manifestazione: i ragazzi, insieme al dirigente scolastico, hanno musicato e cantato la preghiera “Noi ti rendiamo grazia”, scritta da Fausto Corrubolo per Padre Minozzi. Lo spartito, conservato dal padre della preside Cancellaro, che conobbe Padre Minozzi, è stato offerto dalla stessa Cancellaro al dirigente scolastico della scuola elementare “Padre Minozzi”. Mariangela Lisanti
LA COMMEMORAZIONE
CINEMA
I caduti di Nassirya
Comunale Matera - 0835334116 Lebanon 18 - 19,45 - 21,30
Kennedy Matera - 0835334116 Riposo settimanale
Duni Matera - 0835310016 Amore 14 16,40 - 18,20 This is it 20 - 21,50
Patron Antonio Matera
Che tu possa essere sempre felice e che possa realizzare tutti i tuoi sogni... Buon compleanno, MARIANO!
L’uomo che fissa le capre 18,30 - 20 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Cosmonauta 21,30
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Riposo settimanale
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Amore 14
Da sinistra il dirigente scolastico Cancellaro e la direttrice del museo Ridola Patrone (foto Videouno)
Auguri a GIOVANNELLA VENEZIA per la laurea conseguita all'università di Tor Vergata (Roma) in Medicina e Chirurgia con 110 e lode discutendo la tesi in cardiochirurgia con il professor Luigi Chiarello.
Domenica uffici aperti in Questura UFFICI aperti in questura domenica prossima. La Questura svolge un'attività operativa di vigilanza e controllo dell'ordine e della sicurezza pubblica quotidiana ventiquattr'ore su ventiquattro. Ma gli uffici amministrativi, come gli altri uffici pubblici, restano aperti solo nei giorni feriali negli orari stabiliti. Domenica 15 novembre, invece, anche grazie all'iniziativa “Questura aperta” gli uffici della Questura di Matera saranno aperti in via straordinaria. In questo modo si potrà offrire ai cittadini un servizio in aggiunta a quello normalmente svolto nei giorni feriali.
POMARICO - Si svolgerà oggi a Pomarico, con inizio alle 10 la cerimonia di commemorazione dei caduti di Nassirya (Iraq), organizzata dalla locale Sezione della Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) e dal Comando Provinciale Carabinieri di Matera, con il patrocinio del Comune di Pomarico. Dopo la deposizione della corona ai caduti, seguirà la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Madre a suffragio delle vittime e gli interventi del sindaco di Pomarico e del presidente della Sezione Anc. Alla cerimonia parteciperanno le locali autorità civili, religiose e militari e le rappresentanze. Il 12 novembre 2003 avvenne il primo grave attentato di Nassirya: alle 10,40 ora locale, le 8,40 in Italia, un camion cisterna carico di esplosivo condotto a forte velocità contro la Base “Maestrale”, sede del Comando MSU (Multinational Specialized Unit) dei carabinieri impegnati nell’operazione “Antica Babilonia”, scoppiò all’ingresso della struttura, provocando l'esplosione del deposito munizioni. Il tentativo del carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare con il fucile AR 70/90 in dotazione i due attentatori suicidi riesce, tant'è che il camion non esplode all'interno della caserma ma sul cancello di entrata, altrimenti la strage sarebbe stata di ben più ampie dimensioni. I primi soccorsi furono prestati dai carabinieri stessi, L’attentato provocò la morte di 28 persone (19 italiani e 9 iracheni). Tra le 19 vittime italiane, 12 erano carabinieri, 5 militari dell’Esercito Italiano e due civili.
CAROLINA detta Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne. Questo è composto dalla famiglia, oltre che dalle sue migliori amiche, Claudia detta Clod e Alice detta Alis.
L’uomo che fissa le capre BOB Wilton è un giornalista pavido e impacciato, abbandonato dalla moglie e a caccia dello scoop della vita.
This is it MICHAEL Jackson's This Is It è un documentariomusicale realizzato utilizzando il materiale girato dalla pop-star nei giorni immediatamente precedenti la sua morte.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Montesano via Cappelluti 61
0835/335921
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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LE tematiche legate a “La vigilanza in materia di lavoro e sicurezza: novità, aspetti critici e problematiche del sistema sanzionatorio”', alla luce della più recente normativa riferita al Decreto legislativo n. 106 del 3 agosto 2009 in tema di ``Disposizioni integrative e correttive del Decreto legislativo 81/2008 in materia di “tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”, saranno illustrate a Matera nel corso di un convegno in programma oggi, alle ore 16.30, presso la sala convegni della Camera di commercio. L'iniziativa è stata promossa dall' Ente Camerale e dalla Direzione Provinciale del Lavoro di Matera, che hanno inteso coinvolgere il mondo imprenditoriale, le forze sociali, la cittadinanza su questioni di stretta attualità e di notevole importanza per quanti ne sono coinvolti ai diversi livelli di responsabilità. Relazioneranno il dottor Gregorio Stella, responsabile del Servizio Ispezione e l'avvocato Patrizia Bia, ispettore del lavoro, della Direzione provinciale del Lavoro di Matera. Le novità introdotte dal legislatore nell'ultimo periodo, in molti casi, rispondono a un'esigenza di semplificazione degli adempimenti obbligatori per il datore di lavoro, incidendo anche sull'attività ispettiva; nello stesso tempo, valorizzano non soltanto l'azione repressiva della vigilanza, ma anche le azioni di prevenzione e promozione della legalità ad essa connesse. L'iniziativa si colloca nell'ambito di una serie di incontri promossi ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo n. 124 del 26 aprile 2004, quali espressione della necessità di un rinnovato e costruttivo rapporto degli organi di vigilanza con gli operatori economici e i loro consulenti. «Abbiamo patrocinato e sostenuto l'iniziativa della Direzione provinciale del Lavoro - ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- perché trattasi di temi di stretta attualità per il mondo del lavoro, finalizzati a prevenire e a ridurre il rischio di infortuni. Va merito alla Direzione del Lavoro l'aver confermato l'azione preziosa che informazione e consulenza possono svolgere in questo settore». matera@luedi.it
Matera 27
Agenda
Giovedì 12 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
GiovedĂŹ 12 novembre 2009
Volley group, buona la prima Il sestetto biancazzurro supera per 3 set a 1 la matricola Montalbano LA VOLLEY Group Matera ha festeggiato la prima vittoria della stagione. Il team della città dei Sassi, impegnato nel campionato femminile di serie C, lo scorso week-end, ha disputato il primo match della regular season 2009/10. Le ragazze allenate da Marcello Capocelli, che dopo ventitre anni è tornato ad allenare una formazione di volley femminile (l'ultima annata da tecnico è stata con la maglia della Pvf Matera dove ha conquistato la prima Coppa di Lega e la promozione in A2), hanno ottenuto un'importante vittoria esterna. Le biancazzurre hanno sconfitto la matricola Montalbano con il risultato finale di tre set ad uno (16-25, 2025, 25-22, 20-25). Il sestetto jonico, nonostante sia una matricola, è apparso molto piÚ ostico di quanto si potesse immaginare conquistando il terzo set anche se agevolato dall'ingresso nelle fila del Volley Group delle seconde linee. Va bene cosÏ, è un ottimo inizio - ha dichiarato il tecnico, Antonio Iacovuzzi. Siamo solo alle prime battute ma già stiamo notato buone cose. Speriamo che le ragazze continuino cosÏ perchÊ vogliamo conquistare la zona play off e per raggiungere
C Uomini Il debutto con la Virtus Potenza
Eâ&#x20AC;&#x2122; subito tempo di derby per la Pallavolo Matera
Inizia con una vittoria il campionato di serie C femminile
questo obbiettivo sarĂ importante vincere e far giocare tutte le atlete. E' necessario che l'intero gruppo acquisti l'esperienza necessaria per far si che ciascuna atleta sia pronta a scendere in campo in qualsiasi momento se necessarioÂť. Soddisfatta anche la dirigenza materana che sta notando, giorno dopo giorno, i grandi progressi delle ragazze che stanno dimostrando di essere fortemen-
te motivate da uno staff tecnico che ha dimostrato sin da subito due cose importanti: sintonia nel lavoro ed amicizia nei rapporti. Il prossimo appuntamento per le materane è in programma per sabato 14 novembre con l'esordio interno contro la Tua Assicurazioni Potenza che nella gara d'esordio ha sconfitto il Tricarico Volley per tre set a zero. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it
TUTTO pronto per l'inizio del campionato. Dopo il rinvio della prima giornata, dovuto alla rinuncia da parte del Volley Sapri, questo week-end sancirĂ l'inizio di una nuova avventura della serie C regionale. Per quanto riguarda la Pallavolo Matera ci sarĂ la trasferta sul parquet della Virtus Potenza. Per i materani non si tratterĂ di un match impossibile, anzi l'obiettivo dei ragazzi allenati da Nicola Logallo sarĂ di riuscire a portare a casa l'intera posta in palio per iniziare in maniera vincente la nuova stagione. Un obiettivo possibile nonostante l'handicap dovuto all'assenza del martello ricettore, Egidio Canzoniere, infortunatosi in allenamento. Nonostante questa defezione il team materano proverĂ ad imporre il proprio gioco per iniziare bene una stagione che vede il sestetto biancazzurro come sicuro protagonista. ÂŤSarĂ una gara sicuramente alla nostra portata - ha affermato il tecnico della pallavolo Matera, Logallo. Siamo consapevoli
della nostra forza anche se siamo a conoscenza che il team potentino, tra le mura amiche, è sempre stato molto insidioso e quindi da prendere con le pinze. La formazione potentina è composta grossomodo dai giovani del vivaio ed ha il punto di forza nel giocatore allenatore, De Pace, che è sicuramente il piÚ esperto tra le fila della Virtus. Il sestetto potentino - ha continuato Logallo - può contare su giovani promesse locali e sull'esperienza del suo allenatore-giocatore Pierpaolo De Pace che è sicuramente l'elemento di spicco. Al di là di queste considerazioni, dovremo cercare di fare la nostra gara, di imporre il nostro gioco sin dalle prime battute. Purtroppo, dovremo fare a meno del martello ricettore, Egidio Canzoniere, che in allenamento ha riportato uno strappo alla coscia destra. Sarà un'assenza pesante in quanto l'atleta rappresenta una delle pedine fondamentali del mio sestetto, cercheremo in qualche modo di sopperire alla sua assenza per tornare vincitori dalla trasferta di Potenza. lo.tor
GIOVANILI
Vittoria esterna tra le donne che centrano il blitz contro il Bari
Campionato sotto la guida di Delia
Lâ&#x20AC;&#x2122;under 18 Pamar ai nastri di partenza La formazione di Logallo a punteggio pieno nellâ&#x20AC;&#x2122;under 16 per la nuova avventura
Edil Loperfido fa pokerissimo SETTIMANA di intenso lavoro per l'Edil Loperfido Volley Group Matera under 16 maschile. La formazione allenata da Nicola Logallo, reduce dalla brillante vittoria contro la vice capolista Gioia del Colle, sta preparando il prossimo incontro con la Pallavolo Gioia. Il tecnico materano, intanto, fa il punto della situazione: ÂŤSiamo al primo posto nel girone C con grande merito - ha spiegato Nicola Logallo. Abbiamo vinto cinque partite in altrettante gare disputa-
te, perdendo solamente un set nell'ultimo match giocato tra le mura amiche contro il Gioia del Colle, che è la nostra diretta antagonista nella vittoria del girone. Anche contro i forti gioiesi la mia squadra ha sfoderato un'ottima prestazione. Un elogio va fatto a tutti i ragazzi ma anche al capitano, Fedele Manicone, vero mattatore dell'incontro e sicuramente il leader di questo gruppoâ&#x20AC;?. Il prossimo appuntamento per la formazione allena-
ta da Logallo è in programma domenica 15 novembre con la gara esterna a Gioia del Colle contro la Pallavolo Gioia, match valevole per la sesta giornata d'andata. Una partita che sulla carta appare in discesa per i giovani pallavolisti della città dei Sassi perchÊ la formazione gioiese è il fanalino di coda, fermo ancora a zero punti. In ambito femminile, l'Edil Loperfido Matera ha riscattato alla grande la sconfitta subita ad Altamura
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contro la Clemente Dibenedetto. Nella quarta giornata ha, infatti, vinto fuori casa contro l'Amatori Volley Bari per tre a zero (25/16; 25/22; 25/18), e con lo stesso risultato si è sbarazzata del TuttosanitĂ di Putignano (25/15; 25/23; 25/16). In classifica le ragazze dell'Edil Loperfido, che questo pomeriggio saranno di scena nuovamente in Puglia per affrontare il Volley Santeramo, sono seconde a soli tre punti dalla capolista Clemente Altamura. â&#x20AC;&#x153;Le ragazze sono tornate alla vittoria dopo il colpo di arresto con l'Altamura - ha spiegato il tecnico, Caterina Cristallo. Una vittoria che consolida il secondo posto in classifica avendo vinto, con un perentorio 3 a 0, contro una diretta concorrente alla poule finale del campionato pugliese, la Uisp 80 Putignano. Le ragazze hanno messo nel dimenticatoio la gara contro l'Altamura affrontata con una formazione rimaneggiata a causa dell'assenza per malattia di alcune giocatrici titolari. Nel match con il Putignano, le atlete hanno vinto e convinto giocando un'ottima pallavolo con azioni a tratti spettacolari e ben gestite in campo dalla giovane palleggiatrice, Miriana Pellegrino, che dopo aver saputo conquistare la fiducia delle proprie compagne è ora notata con interesse anche da diversi sodalizi di fuori Regioneâ&#x20AC;?. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
A POCHI giorni dall'inizio di tutti i campionati di categoria che vedranno impegnate le giovani pallavoliste, della Time Volley Matera, la responsabile del settore giovanile Brunella Cristallo ci presenta le proprie squadre che, guidate da un ottimo ed affidabilissimo staff tecnico, daranno il massimoper farda cornicealla già brillante edizione passata, con la conquista del titolo regionale under 14. La Time Volley, ha l'impegno di migliorarsi e far migliorare le atlete - dichiara Brunella Cristallo - giorno dopo giorno e portare via il miglior risultato possibile a fine stagione. La settimana prossima incomincia una nuova avventura, per la squadra dell'under 18 Pamar. La squadra biancoazzurra, si è preparata per affrontare il campionato sotto la guida dell'allenatore Antonio Delia. La squadra è totalmente rinnovata rispetto allo scorso anno, è composta dal gruppo, che ha vinto il campionato regionale under 14. Qualificandosi poi, alla partecipazione della fase finale nazionale, ottenendo un buon risultato. Il loro obiettivo sarà di ottenere un ottimo piazzamento. Un ringraziamento d'obbligo va fatto alla Pamar, che ci sostiene per la squadra under 18, sposando il progetto di portare la pallavolo giovanile ad alti livelli. Le squadre under 16 e under 14, sono state affidate a me. Il campionato under 16, è il campionato dove noi puntiamo a vincerlo, per poter passare alla fase interregionale e cercare di raggiungere anche la fase nazionale. Per
Carmen Pietromatera
quanto riguarda l'under 14 ci vogliamo riconfermare, nelle nostre fila già abbiamo una giovane promessa, Antonella Paternoster, che già gravita nel circuito della Nazionale. A completare il nostro settore giovanile, gruppo di mini volley, è stata scrupolosamente scelta Giusy Papapietro, per un importante lavoro propedeutico d' avviamento al volley, i giovanissimi atleti parteciperanno ad un mini tour , che si svolgerà con nove tappe, in nove centri della provincia materana. Gli obiettivi della società Time Volley, sono ben chiari per tutto il settore giovanile, ricordando, che hanno già fatto la loro apparizione in prima squadra lo scorso anno, Carmen Pietromatera e Anna Maria Sarra. Quest'ultima al suo esordio, si è anche tolta la soddisfazione di realizzare un punto. Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it
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28 C Donne In trasferta esordio vincente delle ragazze allenate da mister Capocelli
Ferrara: «Potrebbero essere ridotti alcuni corsi anche se al momento non c'è nessuna ufficialità»
Le nuove Facoltà a rischio Si teme che la riforma possa penalizzare Architettura e Scienze della Formazione PUNTARE sulla qualità dell'offerta formativa per far emergere il polo materano dell'università degli studi della Basilicata e renderlo un ateneo di riferimento per l'hinterland. E' una delle strategie che sarà messa in campo per reagire alla riforma in via di applicazione. Se ne è discusso lunedì scorso durante il consiglio del Casd (Centro di Ateneo per i servizi e il supporto alla didattica) alla presenza del rettore dell'Unibas Mauro Fiorentino e del direttore del Casd Ferdinando Mirizzi. «Dovremo uniformarci alla riforma, potrebbero essere ridotti alcuni corsi anche se al momento non c'è nessuna ufficialità. - spiega Domenico Ferrara, rappresentante del Casd - L'università degli studi della Basilicata ha deciso di investire su alcune nuove facoltà, come Architettura e Scienze della formazione presenti nella città dei Sassi. Per poterle mantenere in piedi, sulla base della riforma, è richiesto un numero di docenti strutturati: sono quindi necessari numeri diversi rispetto ad oggi. Se a questo aggiungiamo i contratti bloccati per l'assunzione di personale, è chiaro che le nuove facoltà avrebbero difficoltà a raggiungere i requisiti minimi per rispondere alla riforma. Si creerebbe così una situazione di forte contrazione, soprattutto nel polo materano». Al momento, comunque, sono soltanto ipotesi, la riforma è ancora oggetto di studio all'interno dei luoghi preposti. «Ogni scelta - aggiunge Ferrara - secondo il rettore, dovrà esse-
Farmer Market, Spi Cgil chiede un tavolo di confronto
Il polo universitario di via Lazazzera
re basata sulla sostenibilità. Ad esempio, non bisogna pensare di mantenere corsi attivi se questi in qualche modo non si ripercuotono sul territorio: ecco perché la formazione universitaria del polo di Matera dovrebbe puntare sui beni culturali (pensiamo alla facoltà di Lettere con i suoi corsi) e sull'ambiente (Ingegneria dell'Ambiente e del territorio, Architettura, Agraria), due caratteristiche salienti della nostra zona. In sostanza, è necessario considerare i corsi e le Facoltà presenti in un'ottica di evoluzione, in modo che negli anni possano crescere il più possibile».
Ferrara ricorda inoltre che da sempre gli studenti materani hanno vissuto situazioni critiche legate a condizioni di disparità per una carenza di strutture e di servizi: «E' indispensabile potenziare alcune cose e sacrificane altre. - conclude Ferrara - Purtroppo nel 2011 chi non ha determinati numeri rischia di chiudere. E non dimentichiamoci che quest'anno la disponibilità finanziaria sarà inferiore di 800.000 euro rispetto al 2008». Soltanto nelle prossime settimane la situazione assumerà contorni più chiari. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
«APPRENDIAMO dagli organi di stampa che il menù della quarta settimana, introdotto con successo a Potenza e provincia, momentaneamente sospeso, verrà ripristinato a gennaio 2010». Lo scrive il segretario generale della Spi-Cgil, Angelo Eustazio. «La consideriamo - prosegue ancora il segretario generale della Spi Cgil materana Eustazio- utile soprattutto in una fase di crisi economica, come una della misure di contrasto all'impoverimento. Infatti la media delle rendite pensionistiche a Matera e Potenza è sotto i 600 euro mensili il cui potere di acquisto si è ridotto ulteriormente dopo la crescita dei prezzi di prodotti di primissima necessità». Il sindacato dei pensionati Spi Cgil avanza inoltre alcuni interrogativi. «Per quale motivo il Presidente della Confesercenti di Basilicata nel mentre assume l'impegno per il ripristino del menù della quarta settimana a Potenza e provincia non accenna all'introduzione della stessa misura a Matera e provincia? Perché la Confcommercio di Matera - prosegue Angelo Eustazio - ha alzato le barricate contro il Farmer market sostenendo che esso avrebbe provocato lo sconquasso nella rete del commercio
fornendo, nei fatti, all'ex amministrazione Buccico il pretesto per una politica dilatoria? La verità secondo il nostro punto di vista, e non solo, della chiusura dei molti esercizi commerciali a Matera come a Potenza - aggiunge il segretario generale della Spi Cgil Esutazio - va ricercata nella difficoltà di accesso al credito e alla contrazione dei consumi. Non una parola viene pronunciata contro il commercio clandestino, che inonda le nostre strade, di prodotti dell'orto-frutta. L'atteggiamento di conservazione dell'esistente ci pare anacronistico e contro gli interessi delle categorie che si vogliono rappresentare. La Spi-Cgil chiede, dunque, al Prefetto di «riconvocare il tavolo di confronto partendo dal punto avanzatissimo raggiunto nel momento della temporanea sospensione che fu motivata dall'esigenza di una verifica sul numero delle giornate di apertura del farmer market». Al commissario prefettizio nominato al comune di Matera, chiede di sbloccare definitivamente la situazione. Al presidente della Camera di Commercio - infine - la Spi Cgil chiede di svolgere un ruolo da protagonista importante. matera@luedi.it
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Matera 29
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Pomarico Legacoop Basilicata difende la regolarità del gestore “ProgettAmbiente”
«Discarica, basta con le strumentalizzazioni» POMARICO- «Gliattriti dicarattere politico non devono in alcun modo sovrapporsi alle questioni economiche e imprenditoriali, in particolare quandoèingioco lasaluteela tutela del cittadino». E’ il commento del presidente della Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia, sul caso della discarica di Pomarico. «Questo sta accadendo con la gestione della discarica di Pomarico -spiega Laguardiaaffidata alla cooperativa “ProgettAmbiente”, società che ha sempre rispettato gli accordi sottoscritti e la normativa vigente e ciononostante si trova al centro di un contenzioso che sicuramente poco attiene alla tutela dell'ambiente. La
situazione, in cui emergono posizioni personalistiche e di opportunismo politico che in nessun modo perseguono l'interesse comune,ha assunto contorni quasi persecutori e non è più sostenibile». Legacoop Basilicata invita, dunque, a «tenere distinti e separati i contrasti politici dal livello imprenditoriale, che nel caso in oggetto ha una ricaduta positiva sul territorio anche in termini occupazionali. Il monitoraggio e il controllo vanno, inoltre, riportati all'interno di una sana e opportuna attività di vigilanza, evitandone un utilizzo improprio e quasi minaccioso. Dispiacechead alimentareilclima di immotivata ostilità sia-
no intervenuti una serie di notiziedi stampa,la cuisistematicità e scarsa ricerca del contraddittorio fanno pensare al montaggio ad hoc di una vera e propria campagna mediatica ai danni della cooperativa. Nella tutela del bene comune, occorre stemperare il clima di tensione venutosi a creare, ridare serenità all'ambiente, evitando strumentalizzazioni da tutte le parti. Sarebbe opportuno che alcune forze politiche guardino al più alto interesse generale, evitando accanimenti nei confronti di iniziative imprenditoriali che danneggiano non solo l'attività dell'impresa, ma soprattutto l'inconsapevole cittadino».
La discarica di Pomarico
“Gas Plus” senza rischi I geologi smentiscono VALBASENTO - «L’Ordine dei geologi di Basilicata non ha mai certificato che l’area dove dovrebbe sorgere il mega deposito di gas della società “Gas Plus”, in Valbasento. non è a rischio sismico». A precisarlo è una nota di smentita scritta dal presidente dell’Ordine, Raffaele Nardone, rispetto a quanto affermato dalla stessa Gas Plus in una comunicazione a pagamento pubblicata dal Quotidiano lo scorso 6 novembre. «In quella comunicazione Un deposito di gas naturale -scriveNardone- sileggeche nella zona “...non vi sono fenomeni di microsismicità di alcun genere (fonte Ordine dei Geologi)”. L’Ordine della Basilicata non ha mai rilasciato dichiarazioni di questo genere».
Un dibattito e numerosi interventi sono in programma nel corso della mattinata
Sit in per l’ospedale di Tinchi Nuova iniziativa del Comitato di difesa che chiama alla mobilitazione TINCHI DI PISTICCI - Nuova iniziativa di sensibilizzazione da parte del Comitato di Difesa dell'ospedale di Tinchi che chiama ancora una volta la cittadinanza alla mobilitazione allo scopo di salvaguardare il più possibile il nosocomio pisticcese ed ottenere una struttura più funzionale ed efficiente possibile anche in seguito all'attuazione delle norme di riordino del comparto sanità a livello regionale. Questa mattina, a partire dalle ore 10, nei pressi del presidio ospedaliero di Tinchi ci sarà un concentramento di forze finalizzato a ribadire le richieste della popolazione e raccogliere ulteriori firme a sostegno della petizione indetta dallo stesso Comitato, che finora ha raccolto circa 10 mila firme. «I servizi del nostro ospedale - ripetono dal Comitato civico - vengono sempre più ridotti, invece che potenziati . Raccogliamo, allora, il vivo malcontento della popolazione del territorio nell'incontro di oggi anche al fine di informare la collettività della situazione e proseguire nella nostra raccolta firme». Nel corso della mattinata ha assicurato la sua presenza l'attore lucano Ulderico Pesce, non nuovo a forme di adesione e ad un impegno diretto per quelle che sono le istanze più urgenti manifestate dalle comunità locali, in tema di salute e salvaguardia ambientale. Presente, inoltre, il professor Pietro
Tinchi La posizione del consigliere Salierno
L’ospedale civile a Tinchi di Pisticci
Tamburrano assieme alle altre rappresentanze dei Cittadini Attivi di Bernalda, in prima linea sin dall'inizio di questa battaglia che ha l'obiettivo di rivolgere agli organi competenti «la richiesta di ridare all'ospedale il ruolo che in questi trent'anni ha avuto per assicurare alla popolazione servizi sanitari importanti». Nel corso del sit in, dunque, sono previsti numerosi interventi ed anche un dibattito utile a comprendere gli ultimi sviluppi di una situazione che si va delineando man mano che le autorità
di riferimento procedono all'attuazione di quanto previsto dalle leggi di riordino della sanità in Basilicata. Anche se proprio in riferimento ad alcune di queste indicazioni la gente sta mostrando tutto il suo malcontento. Si chiede infatti maggiore chiarezza e più attenzione in favore di una struttura di primaria importanza per numerosi centri abitati del metapontino ed anche delle regioni limitrofe. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
Ferrandina Invitato dalla Basilicata Cultural Society per rafforzare i rapporti con i lucani
Il sindaco Ricchiuti fa tappa in Canada FERRANDINA - Fitta di appuntamenti, per il suo soggiorno canadese, l'agenda del sindaco di Ferrandina, Raffaele Ricchiuti,che ieriè sbarcato all'aeroporto di Toronto, accompagnato dall'imprenditore Vincenzo Laguardia e dall'ingegner Angelo Lisanti. Il primo cittadino, infatti, è stato invitato da Manny Dilecce e Pat Tremamunno (insignito, quest'ultimo, del titolo di "Lucano 2009" dal Consiglio Regionale della Basilicata), rispettivamente presidente e vicepresidente della Basilicata Cultural Society of Canada con sede a Woodbridge nell'Ontario, al gala socio-culturale che il sodalizio, giunto al suo sesto anniversario dalla fondazione, organizza annualmente, per promuovere e consolidare i rapporti tra le comunità lucane residenti in
Il sindaco Ricchiuti
Canada e quelle rimaste nella terra d'origine. In occasione dell'incontro, che è stato fissato per il 14 novembre, il sindaco dell'antico borgo aragonese, presentato da Danny Santeramo, anch'egli di origini ferrandinesi ma
trapiantato a Kingston dove insegna con successo alla Queen's University, dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, terrà un discorso ai corregionali, ai concittadini ed a quanti saranno presenti all'evento e riceverà, quale onorificenza, una targa di riconoscimento dalla Basilicata Cultural Society. Seguirà uno scambio di gagliardetti e di certificati onorari, presente l'onorevole Mario Sergio, membro del Parlamento provinciale dell'Ontario. E, non solo: è contemplata anche una serata tutta ferrandinese (martedì 17), in cui Ricchiuti incontrerà i propri concittadini naturalizzati canadesi, con i quali si intratterrà ed a cui mostrerà filmati e foto che documentano momenti paesaggistici ed architettonici della Lucania in generale e di Ferrandina in particolare.
Per l'atteso ospite, nel programma stilato scrupolosamente dai dirigenti del club italo-canadese, sono previste visite al Palazzo municipale di Toronto (con il benvenuto del Vicesindaco Joe Pantalone), al CN Tower ed a diverse attività produttive create in loco da manager ferrandinesi (goggi),alla ChinRadio (conintervista del conduttore/giornalista Lenny Lombardi, alle Niagara Falls (domenica 15), al Palazzo del Governo dell'Ontario (con benvenuto dell'onorevole Mario Sergio e relative presentazioni), al centro della città di Toronto ed ad altre aziende ferrandinesi (lunedì 16). Dulcis in fundo, al sindaco non mancheranno serate sull'onda dell'amarcord, che le famiglie Galante e Tremamunno gli hanno riservato, invitandolo a cena.
«Assicurare 24 ore su 24 l’assistenza ospedaliera per le emergenze» TINCHI DI PISTICCI - «La tori della sanità. E' pertanto prioritario nuova manifestazione popolare a Tinchi di Pisticci riaffermare - continua il del Comitato di cittadini, consigliere del Pd - che i mobilitati da tempo in dife- servizi sanitari non dimisa del “loro” ospedale at- nuiscano sul territorio e traverso la raccolta di oltre quindi che non si torni al10 mila firme, richiede un l'ipotesi del piano precenuovo sforzo di ascolto dente al riordino delle Asl delle sollecitazioni e pro- che era improntato solo ed poste, di confronto e di esclusivamente su tagli di concertazione senza dare reparti ospedalieri e postiper scontato che il nuovo letto e di conseguenza permodello di ospedale di- sonale. La strada imboccastrettuale ipotizzato dal- ta di affidare a ciascun col'Asm per la struttura sia siddetto piccolo ospedale una sua “mischiaro a tutti sione” da svolnella propogere nella rete sta, che è comospedaliera plessa e non regionale non certo di facile deve essere in comprensionessun modo ne, e tanto più considerata in che sia geneantitesi con ralmente conl'assolvimendiviso». to del ruolo di A sostenerbase dei servilo è il consizi fondamengliere regiotali per il diritnale del Pd to alla salute Adeltina Sadi comunità lierno. già penalizzaNel ricordate da carenza re che le linee di servizi e dell'attività distrutture e, strettuale sa- Il consigliere Salierno specie per i conitaria nel territorio dell'Asm prevede muni della Collina Materauna proposta di pronto na, da infrastrutture viasoccorso territoriale (Pts) rie inadeguate. Questo siche riguarderà oltre l'o- gnifica che - continua Saspedale di Tinchi, quelli di lierno - anche l'attività amStigliano e di Tricarico, bulatoriale non va sacrifiSalierno evidenzia «l'esi- cata ma riorganizzata sulgenza di assicurare l'assi- la base dei bisogni degli stenza ospedaliera per l'e- utenti locali». Quanto al progetto di mergenza 24 ore su 24. E' questa già una prima ri- conversione della struttusposta che si può dare ai ra ospedaliera di Tinchi in cittadini di Tinchi (ma an- Centro Sperimentale di che a quelli dei comuni de- Neuropsichiatria Infantigli altri due ospedali del le “Stella Maris”di Pisa, coMaterano) per ristabilire sì come proposto dalla Diquel clima di serenità ne- rezione generale dell'Acessario alla ripresa del sm, Salierno evidenzia, inconfronto, sempre da te- fine, la necessità di appronere in piedi perché non è fondire tutti gli aspetti e “l'impatto” mai sufficiente, tra istitu- soprattutto zioni regionali e locali e sa- sulla sanità locale e regionitarie, cittadini ed opera- nale.
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San Mauro Forte «Si continuano a disattendere le direttive regionali e il territorio soffre»
Distretto sanitario senza servizi Il consigliere provinciale, Antonio Santochirico, promotore di una petizione SAN MAURO FORTE – «Il Distretto sanitario di San Mauro sta subendo una continua azione di depotenziamento. Ormai registriamo la cronica assenza di pediatri, ginecologi, medici chirurghi, ecc. , tutte prestazioni previste tra i servizi da erogare». A lanciare l’allarme al Quotidiano è Antonio Santochirico, consigliere provinciale di “Sinistra e Libertà”. «Non è raro purtroppo –ha spiegato l’esponente della comunità sanmaurese- constatare la sistematica mancanza di farmaci e del materiale medicale essenziale utile a garantire un primo, efficace intervento. Ormai quasi periodicamente si è costretti a registrare la scarsa attenzione per i servizi sanitari territoriali, soprattutto nelle aree più deboli di questa regione. Nonostante siano ormai passati diversi anni dalla adozione del Piano sanitario regionale, peraltro condivisibile nella sua impostazione generale, si continua a constatare che lo stesso risulta sistematicamente disatteso. La pianificazione prevedeva la riconversione di alcune delle strutture ospedaliere di riferimento per i territori più interni della regione e la contemporanea istituzione di presidi sanitari di medicina territoriale utili a far fronte alla richiesta sanitaria dei territori. Purtroppo –ha continua-
Antonio Santochirico
to Santochirico- ci consta osservare che la infinita azione di riconversione si è, nel tempo, tramutata per troppe strutture ospedaliere, in un sistematico smantellamento dei reparti, e la rete dei distretti non ha avuto e, purtroppo ancora oggi non ha, trovato attuazione. Ancor più grave osservare che anche i Distretti sanitari già attivati risultano oggetto di una continua azione di depotenziamento e che, come nel caso del Distretto sanitario di pri-
mo livello di San Mauro Forte. Ogni tanto, in questi anni, a seguito delle vibrate proteste ora di un raggruppamento politico, ora di qualche associazione di volontariato, si provvedeva, per qualche mese, a far ricomparire alcuni dei servizi previsti. Poi si tornava alla normalità, cioè alla completa assenza delle prestazioni minime da garantire. Tutto quanto denunciato, visti i risultati, porta a chiedersi quali siano i criteri con cui viene organizzata una spesa sanitaria considerevole, ammonante a oltre 300 milioni di euro per la sola provinciadiMatera. Negliultimimesi si assiste a unulteriore processo di abbandono che è del tutto inspiegabile rispetto alla dotazione finanziaria indicata. Come Sinistra e libertà avvieremo subito una raccolta di firme per la riattivazione deiservizi presenti nel nostro distretto e impegneremo il centrosinistra lucano, in vista delle prossime scadenze elettorali, a scelte sanitarie chiare che offrano gli stessi diritti a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro residenza sul territorio provinciale. La petizione –ha concluso Santochirico- sarà inviata all'assessore regionale competente affinché si adoperi per garantire i livelli minimi di assistenza per tutti i cittadini lucani». Pierantonio Lutrelli
Grassano Annecca e Mazzarella scrivono ai vertici
Pdl anomalo in Consiglio «Ora basta, o dentro o fuori» GRASSANO - Giuseppe Annecca e Giacomo Mazzarella (nelle foto dall’alto in basso), consiglieri di opposizione del Comune di Grassano, con una lettera aperta rivolta ai vertici regionale del Pdl, senatori Guido Viceconte e Egidio Digilio, chiedono che venga fatta chiarezza sulla strana situazione politica del centrodestra di Grassano, che in seno al consiglio comunale è ancora diviso. «Nel consiglio comunale di Grassano -si legge nella notaesistono di fatto due gruppi del Pdl , uno in maggioranza e uno giustamente all'opposizione. Sulla stranezza, noi chiediamo ai vertici del partito di intervenire definitivamente affinchè i due consiglieri comunali Domenico Zacchei e Nicola Bochicchio, che sorreggono numericamente un'amministrazione di centrosinistra, ricoprendo entrambi il ruolo di assessori nella maggioranza, o fanno un passo indietro e tornano a fare quello per cui il popolo li ha eletti insieme a noi nella lista alternativa a un governo di centrosinistra, e cioè opposizione; oppure, insieme a coloro che hanno avallato tale ambigua situazione e che magari oggi, denunciano presunte incompatibilità in seno al direttivo provinciale, devono essere allontanati dal nostro partito che non ha nulla a che vedere con il centrosinistra che sta amministrando Grassano, Provincia e Regione. Inoltre -continua il documento- contestiamo ai vertici lo scarso interesse fin qui dimostrato per l'anomalia del nostro comune che si protrae da un anno. Questo per noi non è un partito fai da te; nessuno deve prendere decisioni solo perchè è iscritto in barba al metodo democratico che da sempre ci contraddistingue. Questo è un partito che deve cominciare a prendere le decisioni interpellando la base, cioè gli iscritti.
Questo è un partito che deve imparare anche nelle sezioni locali a prendere le decisioni dopo un ampio dialogo , le decisioni devono venire ascoltando la maggioranza degli iscritti e se si devono assumere delle posizioni politiche, queste devono rispecchiare la volontà di coloro i quali sono portatori della posizione prevalente all'interno di un partito. Chiediamo che si impari ad assumere decisioni se non all'unanimità quantomeno a maggioranza senza quei personalismi che hanno portato la strana situazione del nostro Comune. Il nostro centrodestra, negli anni, ha sempre dimostrato di non riuscire a parlare al di là del proprio elettorato e alla luce anche dell'ultima tornata elettorale (Provinciali ed Europee) , il nostro centrodestra ha dimostrato di non riuscire più a parlare neanche al proprio elettorato. A Grassano si sono presi più voti alle Europee che alle Provinciali, segno inequivocabile che è stato un grave errore scegliere candidati ed assumere strane posizioni politiche senza interpellare la base del partito. In previsione delle prossime elezioni regionali -concludono Annecca e Mazzarella- ci sentiamo molto preoccupati perchè non riusciamo a capire come dare vita alla nuova campagna elettorale, cosa raccontare ai nostri elettori che quotidianamente sottolineano l'incomprensibile situazione. Chiediamo ai vertici di dirci se per loro appoggiare una Amministrazione di centrosinistra non sia una stranezza, chiediamo che, se per loro questa è la normalità devono dirlo con assoluta fermezza , in modo tale che ognuno di noi possa prendere una decisione sulla appartenenza o no al nostro partito». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Scotellaro e Manlio Rossi Doria da Tricarico a Portici TRICARICO - Si terrà oggi a Portici (Na) il convegno sul tema: “L'attualità della lezione riformista di Manlio Rossi Doria - Rocco Scotellaro - Emilio Sereni”, che vede coinvolti, tra gli altri, sia il Comune di Tricarico che il Centro documentazione Rocco Scotellaro. Il convegno si terrà presso la facoltà di Agraria, facoltà che vide Scotellaro collaboratore, su invito dello stesso Manlio Rossi Doria. La collaborazione di Scotellaro iniziò dopo la delusione politica (costatagli anche il carcere) del sindaco, il quale, nel rivestire tale ruolo, grande importanza dava, da vero innovatore qual era, alla partecipazione popolare nelle scelte comunitarie. Scotellaro era, inoltre, convinto che il miglioramento della qualità della vita contadina passasse inevitabilmente attraverso un’elevazione culturale di massa; di primaria importanza era, dunque, nella società il ruolo ricoperto dalla scuola e dall'istruzione in generale. Sulla base di queste sue
convinzioni il suo primo lavoro d'indagine realizzato a Portici, in qualità di segretario del gruppo di studio che stava realizzando il primo piano di programmazione economica della Basilicata, sotto la guida del professor Rossi Doria, riguardò la condizione della scuola in Basilicata. “Stella polare” di Scotellaro fu, infatti, il socialismo umanitario, visto il suo interesse per le idee del socialistaevangelico riformista Camillo Prampolini (1859-1930). Accostare Scotellaro al suo amico e maestro Rossi Doria e ad Emilio Sereni, come propone il convegno di Portici, significa ancora una volta sottolineare e riscoprire l'importanza della sua presenza nell'ambito del dibattito socio-culturale che andava sviluppandosi in quegli anni, ovvero agli albori della seconda metà del Novecento. Un importante momento di evocazione storica della Basilicata. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
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Policoro La denuncia del consigliere provinciale Serafino Di Sanza sul caso del Nido
«Il bando dell’asilo non tutela i lavoratori» POLICORO - «È un impatto senza precedenti, quello che l'attuale crisi economico-finanziaria sta producendo nel nostro sistema economico e sociale. Con evidenti e drammatiche ripercussioni su numerose attività del nostro territorio, costrette a chiudere battenti e sui posti di lavoro sempre più a rischio». A commentare con forte preoccupazione lo scenario in atto è il consigliere provinciale di Policoro, Serafino Di Sanza, presidente della commissione Lavoro,che sottolinea come il perdurare di tale recessioneabbia messoinginocchio moltissimefamiglie lucane, costrette a fare i conti
con la costante minaccia del taglio degli stipendi e reso difficile, quando non impossibile, soprattutto ai giovani, immaginare e sognare il proprio futuro. «La tutela del lavoratore, la sicurezza di un'occupazione, più che di un posto fisso prosegue il consigliere Di Sanza- insieme a nuove e sempre più attive opportunità di formazione, che restano ancora gli strumenti con i quali resistere alle sfide della mobilità, devono essere i pilastri sui quali costruire risposte concrete e unitarie da parte di istituzioni e parti sociali. La recente vicenda relativa al bando di gara per la gestione dell'asilo nido di via
Colombo, nella città di Policoro, ad esempio, ha messo in discussione proprio uno di questi pilastri: la tutela del lavoratore. Il bando in questione non ha previsto il rispetto, da parte dell'impresa aggiudicataria, della clausola del cambio di gestione contenuta nell'articoloo 37 del Ccnl delle cooperative sociali, che garantisce al personale addetto al servizio la continuità del lavoro, con conseguente obbligo di assunzione a carico dell'impresa aggiudicataria. Che si preveda l'esplicito richiamo alla norma di salvaguardia dei lavoratori nei bandi di gara e il severo rispetto delle leggi contenute nei Ccnl di
categoria, sono gli inviti rivolti alle amministrazioni locali anche in considerazione dei bandi di prossima pubblicazione», ha auspicato il presidente della Commissione Provinciale Lavoro, Di Sanza. «In un contesto economico allarmante come quello attuale -insiste il consiglieretutte le amministrazioni locali devono adoperarsi attraverso un ruolo attivo per sostenere l'occupazione e nello stesso tempo venire incontro alle esigenze del mondo imprenditoriale. Come l'amministrazione provinciale di Matera -chiosa Di Sanza- farà nei prossimi mesi anche attraverso la procedura ri-
Serafino Di Sanza
stretta semplificata per l'affido di appalti che riguardano l'esecuzione di lavori pubblici di importi inferiori a 1 milione di euro. L'impegno e l'attenzione rivolti a queste dinamiche, da parte dell'amministrazione provinciale e
del presidente Franco Stella in primis, sono consistenti, pur dovendo constatare che l'approvazione dei bilanci degli enti, nel rispetto del Patto di stabilità, frena anche il reale decollo degli stessi». provinciamt@luedi.it
Nova Siri Il sindaco Santarcangelo: «Una decisione impopolare ma siamo costretti dalla legge»
Aumenta la tassa dei rifiuti Il rinnovo dell’appalto peserà sulle tasche dei cittadini con un più 27% NOVA SIRI - Brutta sorpresa di fine anno per i cittadini di Nova Siri, che dovranno sborsare il 27% in più di Tassa sui rifiuti solidi urbani. La notizia sarà ufficializzata oggi pomeriggio, alle 17.30 in consiglio comunale, quando si discuterà proprio del nuovo appalto per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti e dei servizi connessi. Una decisione dolorosa, ma inevitabile, secondo il sindaco Pino Santarcangelo, che matura in occasione del rinnovo dell’appalto per stabilizzare la gestione del servizio dopo anni di incertezza e precarietà. Una novità difficile da far digerire ai cittadini, che vedranno lievitare la tariffa (oggi è questo, per legge, il metodo di computo della tassa) da 1,32 euro al metro quadro di abitazioni e garage, a 1,67 euro. Ma perchè il costo maggiore di un nuovo appalto pesa solo sulle tasche dei contribuenti? «Il servizio di raccolta e conferimento dei solidi urbani -spiega il sindaco al Quotidiano- è un cosiddetto “servizio a domanda individuale obbligatoria”, che deve essere coperto per legge dai cittadini. All’inizio era garantito dalla società “General Interprise” di Salerno, con cui il Comune ha aperto un contenzioso, rescindendo il contratto in seguito alla violazione delle norme sui subappalti. Nelle more della definizione
Pino Santarcangelo
di un nuovo bando, ci siamo affidati a un altro gestore temporaneo, con cui è scaduta la convenzione. Prima si spendevano circa 630mila euro l’anno per garantire il servizio, 300mila alla ditta per la raccolta e 330mila a carico del Comune per il conferimento. Oggi, in base alla stima preliminare per la gara d’appalto, non si potrà garantire una base d’asta inferiore a 750mila euro, comprensiva di raccolta e conferimento; questo considerando anche che, durante l’estate, Nova Siri triplica la sua popolazione residente.
In base ai dettami di legge, infatti, il rinnovo del servizio deve necessariamente garantirne l’efficienza, compreso il potenziamento della raccolta differenziata, con un minimo di stima pro capite annua per i cittadini, che va mediamente dai 100 ai 120 euro (tenendo presente che si paga sempre a metro quadro ndr). Con questo aumento, che certamente non ci piace -spiega ancora il sindaco- riusciremo a coprire comunque solo il 90% della cifra prevista. Ricordiamoci che Nova Siri è uno dei pochi comuni dove non si applica l’addizionale Irpef a beneficio dei contribuenti». Mentre la minoranza Pd annuncia battaglia nel Consiglio di oggi, una domanda nasce spontanea: che fine ha fatto il famigerato progetto “Ra.di.co.” (Raccolta differenziata telecontrollata), che ha portato l’Enea a installare brutti e ingombranti totem, dove con una magica tessera magnetica il cittadino avrebbe potuto portare i rifiuti speciali, risparmiando sul peso complessivo degli rsu? Peccato che il pagamento a peso non è ancora stato istituito, «e poi ci risponde il sindaco- il sistema costerebbe troppo al Comune in manutenzione». Un progetto “di carta” destinato a fallire dall’inizio, con altri soldi pubblici sprecati. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Amianto nel centro di Bernalda Interrogazione di Di Lorenzo BERNALDA - Amianto vicino ai cassonetti nel pieno centro di Bernalda: il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo (nella foto), del gruppo di Alleanza Nazionale verso il Pdl, interroga gli assessori regionali all’Ambiente e alla Sanità. «Premesso che da circa venti giorni,comedenunciato anchedalComitato “ Cittadini Attivi”, in abitato di Bernalda risultano, pericolosamente, abbandonati preoccupanti quantitativi di manufatti in amianto esordisce Di Lorenzo- e che tale situazione sta generando una grande e ben comprensibile apprensione nella tranquilla cittadina del Materano che va, con assoluta solerzia, eliminata attraverso la rimozione di questo pericolosissimo materiale. La sua estrema pericolosità per la salute dei cittadini è oramai acclarata dall'intero mondo scientifico tanto che lasuautilizzazione, inpassatomolto ricorrente, è stata ed è assolutamente vietata dalle nostre leggi. Ogni ulteriore ritardo o indugio riconducibili, soprattutto, a questioni burocratiche -spiega ancora Di Lorenzo nelle premesse- sarebbe incompren-
sibile e, probabilmente, foriero di preoccupanti agitazioni da parte della popolazione interessata». Il consigliere regionale chiede, dunque, agli assessori all'Ambiente e Territorio e alla Salute per conoscere «quali iniziative intendano intraprendere, anche eventualmente in concorso con gli altri enti pubblici interessati per la materia e per il territorio , per eliminare il grave inconveniente lamentato e cosa intendano fare per evitare che si verifichino casi analoghi nei nostri territori».
Aurora Tursi Schiarita tra mister e dirigenza dopo il bel match col Lauria
Angelino resta al suo posto TURSI - L'Aurora “Nicola Russo” ha vinto il difficile confronto contro il Lauria, giocando in trasferta. E' stata una partita combattuta. Nel primo tempo i padroni di casa ce l'hanno messa tutta per vincere. Infatti, alla fine del primo tempo erano in vantaggio di un gol. Poi nel secondo tempo i ragazzi tursitani guidati da mister Angelino, hanno rimontato il gioco, e segnato due reti. La prima rete è stata realizzata dal solito Bavaro e la seconda è stata segnata dal nuovo entrato Crucinio, che una domenica prima aveva esordito in casa come secondo portiere. Così ha dimostrato che la sua vocazione è di fare l'attaccante puro. Si era offer-
to come portiere solo in caso di emergenza, come era successo nella partita in casa contro il Latronico. Il confronto con il Lauria è stato segnato da alcuni infortuni. Sicuramente il difensore Nicola Marra, sarà assente domenica prossima, perché si è infortunato domenica scorsa. Adesso il Tursi si trova saldamente al secondo posto in classifica con 19 punti, dietro il Bernalda che è ancora una volta a punteggio pieno, con le sue sette vittorie in sette partite a 21 punti. Al terzo posto c'è il Valsinni con 16 punti. Dopo c'è un piccolo vuoto dai 12 punti in giù. Il Valsinni domenica prossima giocherà proprio a Tursi, nel vecchio campo sportivo “An-
gelo Cuccarese”. L'anno scorso, il Tursi perse la sua imbattibilità in casa (che durava da parecchio tempo), proprio contro il Valsinni. Adesso bisogna vincere, per allontanare i fantasmi di una “nemesi storica” ed impedire alla squadra valsinnese di raggiungere la seconda posizione in classifica. L'esame delle prime sette gare di campionato è stato superato dalla squadra del presidente Luciano Virgallito. Adesso si tratta di continuare la striscia positiva. E' vero che per ogni partita che si gioca, è come se fosse uno spareggio. E' vero che ogni partita ha la sua storia. Ma adesso si giocherà tra le mura amiche e la squadra ha dimostrato di
Il difensore Vito Albano
essere solida. Se domenica si presenterà compatta e determinata come domenica scorsa, si può ben sperare in un risultato positivo. Le dimissioni del mister Angelino sono rientrate. C'è stato un chiarimento con la dirigenza e domenica la
squadra con l'allenatore in testa sarà al completo pronta ad affrontare la partita della ottava giornata di campionato. Se vincerà si potrà affermare che “il grande sogno” continua. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Giovedì 12 novembre 2009
Dal blu alle scollature asimettriche, ecco le nuove tendenze
Schiena scoperta e gonne decorate sul retro Numerose le novità per la sposa 2010 Stile Bustier, romantico ed elegante o stile impero, regale e sontuoso; stile a palloncino, chic ed tradizionale, o stile Redingote, moderno e solenne; ed ancora stile sottoveste, essenziale e grazioso, o stile tubino, semplice e classico, o stile sirena, fine e sexy, quale sarà l'abito da scegliere nel 2010? Entrare in un negozio di abiti da sposa mette un po' d'ansia ma anche tanta voglia di cercare quello giusto, l'abito con la A maiuscola, quello che sembra qualcuno abbia disegnato e cucito per noi, quello che sta lì ad attenderci. Eh si, perchè il vestito da sposa deve essere quello da sempre sognato, da scegliere secondo il proprio stile, romantico o con un tocco di originalità, classico o retrò, quello che rispecchia il modo di essere di chi lo indossa, la sua personalità, il suo essere esternamente e internamente. C'è chi con l'abito vuole osare e chi invece non rinuncia a sognare, tutte però sanno che un buon abito deve essere scelto affinchè esalti la figura della sposa, ne armonizzi la sua immagine, ne esalti il suo innato modo di essere e di proporsi. Ma quali le nuove tendenze per la Sposa 2010. La grande novità della nuova stagione sono certamente le scollature che permettono al vestito di essere importante anche sulla schiena. Moltissimi modelli sfoggiano scollature monospalla, quali gli abiti della gran sera, focalizzando l'attenzione sulla parte alta dell'abito e incorniciando il volto con delicatezza. Un vestito con linee a sirena e princesse che meglio si accompagnano alle scollature anti-convenzionali. Il retro dell'abito da sposa dev'essere impeccabile, per catturare gli sguardi anche durante la cerimonia - momento in cui la sposa rivolge le spalle agli invitati- e per il 2010 questa tendenza diventa ancora più importante: appaiono scolli che mettono in risalto le spalle e il dorso, modelli a prima vista essenziali, che svelano un'inaspettata ricchezza sul retro. Code importanti, drappeggi ad alto impatto scenografico, ruches e decorisiconcentrano sullaparteposterioredella gonna,peruneffetto “a sorpresa”dalsicuro impatto.Sulcolore, scompare il viola sia negli accessori che negli addobbi del ricevimento, mentre tornano alla ribalta il bianco, il glicine, il rosa e il beige. Bianco su bianco, per un effetto sofisticato e prezioso, le applicazioni, ricami e intagli, arricchiscono abiti rigorosi e misurati, restituendo forza al romanticismo contraddistinto da nuovi e femminili fiocchi che si trasformano in coccarde piatte, allungate, dalle decise connotazioni grafiche. Ma il vero protagonista della nuova stagione 2009-2010 diviene il blu. Non più il solito dettaglio blu nascosto perché di buon auspicio, ma una tavolozza che va dall'azzurro baby all'oltremare, una pennellata, un nastro, un fiore, o la palette di un intero abito, il colorcieloèilgrandeconquistatore.Modulatonellesue nuancepiùtenereè perfetto per abiti freschi e sbarazzini, adattissimi alle cerimonie più informali, mentre nei toni più profondi, accostato all'intramontabile bianco, crea un contrastodeciso mamolto classico:l'ideale peruna sposa“importante”che desidericombinare rigoree sfarzo.E per la cerimonia non poteva mancare un copri spalle di visone, o stole in seta bordate di plissè e mantelle in seta o di calda pelliccia. Al tradizionale velo, si affiancano i cappelli a tesa larga o larghissima per chi voglia sentirsi una diva, mentre passa di moda il capo nudo e i capelli sciolti sulle spalle. Infine sandali alti con plateau e tacco alto, possibilmente altissimo e a stiletto. Non c'è che dire la stagione 2010 riserva svariate novità, ma l'importante è scegliere l'abito capace di farvi sentire, in ogni attimo di quella lunga giornata, perfettamente a vostro agio, rimanendo sempre e comunque bellissime ma, allo stesso tempo, comode, con grande beneficio del vostro divertimento.
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Roland Barthes: Socrate: “Mi sono fatto bello, per andare bello da un bello”. Io devo rassomigliare a chi amo. Io postulo una conformità di essenza tra me e l'altro. Immagine, imitazione: faccio il maggior numero possibile di cose come l'altro. Io voglio essere l'altro, voglio che lui sia me, come se noi fossimo uniti, rinchiusi nel medesimo sacco di pelle, giacchè il vestito non è altro che il liscio involucro di quella materia coalescente di cui il mio Immaginario amoroso è Fatto”
Riflettori puntati sui dettagli
Tight in pole position Da Mattiolo a Maestrami, le nuove tendenze Occhi puntati sullo sposo, la vera novità del 2010 sono le numerose collezioni dedicate all'uomo, a colui che conduce la sua donna all'altare promettendole amore e rispetto per tutta la vita. Numerose le sfilate che hanno affollato gli ultimi appuntamenti dedicati agli sposi, da Ottavio Nuccio a Renato Balestra, da Mattiolo a Maestrami, e non poteva mancare Sabato Russo, ognuno propone le nuove tendenze, i nuovi particolari che rendono lo sposo particolare, quasi capace di rubare la scena a colei che da secoli ha sempre tenuto banco, la sposa. Il noto marchio pugliese, Nuccio, ripropone l'abito da cerimonia per definizione, il tight seppure in una veste rinnovata con una giacca stile redingote con un taglio unico di tessuto dalle spalle alla coda. Camicie, cravatte e panciotti dai colori sgargianti e ricami preziosi, alleggeriscono e sdrammatizzano il colore nero e grigio del tight, mentre per l'estate i nuovi modelli in satin di puro cotone conquistano tinte insolite ma accattivanti, dall'azzurro al rosa. E non può mancare una grande attenzione per gli accessori quali bottoni o spille gioiello, senza dimenticare un paio di scarpe elegantissime sempre in tinta con l'abito. Sulla stessa scia anche la nuova collezione firmata Maestrami dallo stile dandy sofisticato, dove l'accessorio, le fibbie, i gemelli, le spille e le scarpe aiutano i clienti a creare uno sti-
le personalizzato. Una giacca dalla vestibilità più asciutta e la cui lunghezza scende fino all'anca, tight più corti per rendere la silouhette più giovane, ma anche tagli particolari e tessuti di squisita tramatura per abiti color blue notte o grigio argentato. Uno sposo sexy, elegante e maschile quello proposto da Sabato Russo. Uomo capace di conciliare l'eleganza del giorno delle nozze con dettagli unici, quali i tessuti lavorati con un effetto optical e le applicazioni in Swarovsky, lo sposo Russo indossa un tight completamente in nero con giacca lucida e cravatta fornita di cristalli trasparenti. E per chi cercasse la comodità anche nel giorno più importante della sua vita, Lino Valeri presenta la sua nuova collezione “l'altra cerimonia”. A "I Classici" con il tight, il mezzo tight e lo smoking, presentati negli abbinamenti imposti dai canoni della più alta eleganza maschile, nasce una collezione “confortevole” e “versatile”: lane ricercate e modelli attualissimi per uno stile sobrio e moderno allo stesso tempo, uno stile facilmente indossabile anche dopo la cerimonia. Sulle passerelle anche un nuovo marchio Mattiolo che propone un look nuovo, giovane e fresco con una collezione cerimonia per dare un grande spazio ad abiti molto eleganti, lucidi
e brillanti, con tessuti tecnici e innovativi. Sul fronte colore si registrano delle novità, ma la sobrietà è la parola d'ordine, non solo nero, ma anche bianco ottico, grigio perla, rosa pallido fino al rosso e al marrone molto scuro. Non mancano capi particolari con applicazioni di Swarovsky e pailettes che arricchiscono rever e camicia, oltre agli immancabili smoking con applicazioni Swarovky. Chiude la carrellata, l'uomo firmato Renato Balestra, dove la creatività, la ricerca e il designer, trovano corpo in tessuti tridimensionali e strutturati, in bagliori metallici regalati da inserti di lurex che evocano atmosfere ricercate e illuminano un universo dalle grandi emozioni. Una collezione dove il colore è il vero protagonista con monocromatismi blu, grigi e neri che regalano gusto e stile allo sposo Balestra. Tante novità, tante proposte per rendere il giorno del matrimonio indimenticabile, ma la scelta dell'abito resta per lo sposo un momento importante che al di là dell'essere Mattiolo o Balestra, dev'essere prima di tutto se stesso, deve permettere al protagonista di essere tale e di mostrarsi bellissimo agli occhi della sua amata, della sua sposa.
In sintonia con la sposa Ma quali i consigliper la scelta dell'abito da sposo? Ilgalateo, a tal proposito propone regole piuttosto rigide, e spesso non è semplice lasciarsi andare al “fai da te”perché si potrebbe incappare nel rischio di essere troppo ingessati o troppo alternativi. Cercando di scegliere l'abito che più assecondi i propri desideri e gusti personali, restano in piedi solo poche regole. Quale primo obiettivo da cogliere, la scelta del vestito in virtù dell'abito della sposa e della cerimonia. Si ma come? Eh già, l'abito della sposa deve rimanere segreto per tradizione e lo sposo lo potrà ammirare solo il giorno delle nozze, ma bastano solo delle piccole dritte per far si che l'armonia sia completa.A secondadelvestitoscelto dallasposaquindi,l'uomo puòindirizzare la sua scelta che potrà spaziare da un modello molto elegante, a un modello più sobrio, al tradizionale “ever-green”, adatto agli sposi di tutte le età e di tutte le classi sociali, ai modelli più “trendy” riservati però esclusivamente agli sposi più giovani ed originali che potranno senz'altro osare abiti dai tagli e dai colori insoliti impreziositi da particolari alla moda. Così se l'abitodella sposaè ilclassicolungo, conveloa strascicoper unacerimonia ad alto livello, lo sposo potrà indossare il tight o il mezzo tight. E se non si vuole sbagliare, una buona soluzione è quella in cui la scelta cade sul classicocompletotrepezzi, idealepertuttiitipidicerimonia, siaperquelletradizioni del mattino, sia per quelle ormai sempre più comuni officiate nel primo pomeriggio. In questo caso, non c'e' che l'imbarazzo della scelta, sia per quanto riguarda i tessuti che i colori,: d'inverno vanno bene tutte le qualità della lana, mentre d'estate si potrà spaziare dal misto lino al fresco lana con l'unicaaccortezza discegliere tessuti leggerie possibilmentenon facili alle pieghe. Seppure siano consigliatile tinte unite e scure, l' abito moderno concede ampio spazio alla creatività sia nella scelta dei colori: dai pastellati più decisi come il bordeaux intensi e blu notte, fino alle calde sfumature panna ed ecrù, da abbinare ad originalissimi gilet dalle lavorazioni “jacquard”; sia nella scelta dei tessuti:dal velluto delle giacche caratterizzate da attualissimi colletti“guru”piuttosto che da particolari tipidi lino; da sete, broccati o damaschi, alle particolari camicie in raso impreziosite dai più eccentrici da jabot in pizzo. E i dettagli? Mai trascurarli perché di grande effetto come, per esempio, le finiture e il tipo di bottoni. Fondamentale controllare la lunghezza delle maniche della giacca affinché siano calibrate nel modomigliore, e perchi voglia osare nonmancano gilet originalie accessori eccentrici, l'importante è che questi siano gestiti e coordinati tra loro, per rendere davvero unico il giorno delle nozze.
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Non una consuetudine ma una scelta di vita cristiana
Una promessa per l'eternità “Io accolgo te come mia sposa. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Una semplice frase agli occhi dei non credenti, la formula da sempre immortalata in una pellicola cinematografica, quell'istante che regala l'emozione più grande agli amici e ai parenti. Eppure quella che è meglio conosciuta come manifestazione del consenso è, per i cattolici, qualcosa in più, è l'emblema di una promessa fatta davanti al Signore, è la ricezione di un nuovo sacramento. Un percorso che vede gli sposi confrontarsi e discutere già nei mesi precedenti mediante un corso prematrimoniale, incontri con psicologi, sociologi, sacerdoti che possano aiutare la coppia a riflettere sul passo che si sta compiendo, sulle responsabilità che esso comporta e sulle future scelte educazionali da mettere in campo con i figli che verranno. Non una semplice scelta perché tutti lo fanno, ma una decisione consapevole perché sicuri che il proprio amore debba essere affidato al Signore, debba crescere secondo i suoi comandamenti. Un percorso di crescita sulla base del rispetto altrui come proclamato dalla “lettera di san Paolo Apostolo agli Efesini (5,2.21-33)”: “Fratelli camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi. Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è il capo della moglie, come anche il Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo... E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei...... Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola». Prima tappa per un cammino futuro, momento importante da vivere insieme rendendo la cerimonia migliore mediante le scelte che più rispecchino la propria personalità e il proprio percorso di crescita cristiano. Dalle letture ai canti, dall'addobbo floreale ai libretti della messa, dalla musica che vede l'inserimento degli strumenti più ricercati e dal suono particolare al rispetto delle piccole tradizioni locali, tanti piccoli accorgimenti che il sacerdote lascia nelle mani degli sposi, desiderosi di rendere la promessa di amore eterno qualcosa di indimenticabile e originale perché proprio della coppia e del suo essere una cosa sola davanti al Signore.
Qualche piccolo minuto per meditare sugli articoli Non un semplice attimo ma l'impegno per la vita, siglato dagli articoli del codice civile che rendono, di fatto, marito e moglie i due sposi che giungono al matrimonio e ne fanno una coppia per lo stato. Forse poco conosciuti dai non esperti del campo, ma fondamentali per chi decide di condividere la propria vita con una nuova compagna: Art. 143 c.c.: Diritti e doveri reciproci dei coniugi: “Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri (Cost. artt. 29, 30). Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia”. Art. 144 c.c.: Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia: “I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato”. Art. 147 c.c.: Doveri verso i figli: “Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli”.
Nuove tendenze per arricchire la cerimonia Brani letterari per il rito civile E per coloro che non sono cristiani, si procede con il rito civile. Molto più breve di quello cristiano, il rito civile crea una coppia "regolare", cioè un uomo e una donna uniti secondo la legge; tale rito è una sorta di "patto tra cittadini". Una cerimonia più snella ma che consacra una nuova coppia di fronte allo Stato, decretandone i diritti e i
doveri. Ad officiare il rito generalmente sarà il primo cittadino del comune o un suo delegato che esordirà con la lettura degli articoli del codice civile. Un preambolo per giungere alla classica domanda di rito, “vuoi tu …prendere come legittimo/legittima sposo/sposa…” e il tradizionale scambio degli anelli. Chiude la celebrazione la firma dei registri e un breve discorso augurale da parte dell'ufficiale di stato civile. Ed
Simile a un dio mi sembra che sia E forse più di un dio, vorrei dire, chi, sedendoti accanto, gli occhi fissi ti ascolta ridere dolcemente; ed io mi sento morire d'invidia: quando ti guardo io, Lesbia, a me non rimane in cuore nemmeno un po' di voce, la lingua si secca e un fuoco sottile mi scorre nelle ossa, le orecchie mi ronzano dentro e su questi occhi scende la notte. Tratto da “Le poesie”di Catullo ed. Garzanti
è su quest'aspetto che gli ultimi tempi sembrano aver individuato le nuove novità. Per rendere indimenticabile il momento che sigilla l'unione che dovrà regnare per l'intera vita, il rito si conclude con la lettura di una poesia o di un brano che richiami l'amore e il suo valore. Da Pessoa, a Neruda, a Gibran e molti altri, spaziando dalla letteratura occidentale a quella orientale, ricca di saggezza e romanticismo, basterà un
Due amanti felici fanno un solo pane, una sola goccia di luna nell´erba, lascian camminando due ombre che s´unisco, lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno: non s´uccisero con fili, ma con un aroma e non spezzarono la pace né le parole. E´ la felicità una torre trasparente. L´aria, il vino vanno coi due amanti, gli regala la notte i suoi petali felici, hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte, nascono e muoiono più volte vivendo, hanno l´eternità della natura. Tratto da "Cento sonetti d´amore", di Pablo Neruda
pò di creatività, e gli sposi potranno arricchire la propria cerimonia civile, solitamente più essenziale e meno poetica di quella tipica del matrimonio cattolico. Un modo per esprimere la propria felicità di crescere con un nuovo compagno di vita mediante l'uso delle parole e dei segni. Ecco tre degli esempi più diffusi, uno tratto dal passato e due dal mondo letterario contemporaneo:
Una donna è come l'acqua, che prende la forma del suo contenitore. Una donna è come una freccia, che si incocca nell'arco. Una donna è come una nave, che viene guidata dal timone. Perciò, una donna diventerà una ladra se suo marito è un ladro, e diventerà regina se suo marito è un re. Tratto da “Gli scritti di Nichiren Daishonin N.6” ed. Esperia
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Dall'oro al platino, dalla classica alla sarda
Una fede è per sempre… Ampie scelte per il sigillo dell'unione Emblema della circolarità della vita, simbolo dell'unione di due persone in un unico percorso voluto e condiviso, la fede nuziale è da sempre l'espressione del matrimonio. Usato generalmente negli sposalizi cristiani fin dal secolo IX, l'anello matrimoniale, risale agli antichi Egizi e veniva posto all'anulare della sposa perché si riteneva che attraverso quel dito passasse una vena diretta al cuore, da tutti conosciuta come la vena amoris. Un gesto che “lega” con un anello una persona all'altra, in una promessa d'amore eterno. Cambiano gli abiti, le tradizioni, i preparativi, ma la fede nuziale rimane e persiste con la sua potenza nei secoli, continua ad essere l'impegno reciproco contratto con il matrimonio, espressione della fertilità e del continuo divenire delle cose. E' proprio la fede che, quotidianamente, ricorderà il legame con il compagno, farà memoria di un sentimento che il tempo non deve scalfire. Quella fede, per tradizione sempre in oro perché metallo più resistente, oggi viene coinvolta nei giochi della moda. Diversi i materiali, i colori e le forme delle fedi nuziali per un fascino incapace di morire. Dallo stile moderno e contemporaneo, a quello tradizionale e classico, e ancora la linea vintage e il solitario con diamante o con pietre, la scelta si fa sempre più ardua. E si dà uno sguardo ai modelli, l'acquisto delle fedi nuziali diviene cosa non facile. Secondo alcuni tre sarebbero i modelli più diffusi, la Francesina, molto sottile; la Classica, l'intramontabile modello arrotondato; la Mantovana, cerchio d'oro con bordi smussati, tutte in oro giallo o bianco. Per altri, invece, bisogna considerare anche la fede etrusca, piatta e decorata con scritte beneauguranti; quella sarda, lavorata a pizzo, e infine quella di taglio moderno, in oro bianco invece che giallo, oppure in platino, talvolta con un piccolissimo diamante incastonato che la dona più valore. Spesso è solo quella femminile ad essere caratterizzata da una pietra preziosa, mentre quella maschile è mantenuta liscia. E per le coppie particolarmente anticonvenzionali non mancano design assolutamente lontani dalla forma della fede tipica, quali fasce larghe o strette fatte da tre tipi di oro fusi fra
loro o da tre fedi incrociate in stile Cartier o ancora in stile etnico, lavorate in oro bianco e dalle forme volutamente irregolari. Al di là della forma e delle caratteristiche, per i più romantici l'importante è l'incisione nella parte interna dell'anello, lì si scriverà la data del giorno delle nozze, il nome dello sposo o anche una breve dedica romantica. Una cosa è certa, le fedi nuziali come gli abiti dello sposo e della sposa, sono oggetti veramente personali, sono gli emblemi dell'unione che si sta celebrando e devono essere i segni della loro personalità. Nel caso degli anelli, poi, gli sposi li indosseranno in ogni circostanza, quindi dovranno essere comodi e soprattutto di proprio gusto. È per queste ragioni che solo gli sposi dovranno scegliere le fedi nuziali e farlo insieme perché quel simbolo che ogni giorno rappresenterà il loro amore non può che essere condiviso. Seppure la tradizione voglia che il fidanzato acquisti le fedi, spesso può capitare che i testimoni oppure un parente, i fratelli o i genitori degli sposi, vogliano donarli alla coppia. Uno strappo alla regola che se ben accetto da parte degli sposi, non comporta problema, l'importante è che una volta acquistate le fedi siano custodite da una persona affidabile. E se in questo caso la tradizione vuole che il custode dei sigilli amorosi sia uno dei testimoni dello sposo, vale la pena scegliere quello meno sbadato per evitare inconvenienti dell'ultimo minuto, quando la fretta e l'emozione posso giocare brutti scherzi. Ultimo passo la consegna delle fedi in chiesa. Di solito l'incombenza è di un bambino o di una bambina che possa essere il simbolo della famiglia che nasce e dei frutti dell'amore che verranno negli anni futuri. Ma mai sottovalutare le problematiche dei più piccoli, quindi è bene fare attenzione al cuscino porta fedi, e magari provvedere al fissaggio delle stesse, onde evitare smarrimenti inutili. Dulcis in fundo, una buona dose di tranquillità e serenità per godere del momento più importante della cerimonia, quello che vede lo scambio delle fedi e delle promesse che esse rappresentano, per conservare e preservare l'amore che ha unito gli sposi in matrimonio e che li renderà felici per il resto della loro vita.
I diamanti la scelta migliore La semplicità regina dell'eleganza Per l'uomo un orologio raffinato
Ma come può un abito da sposa/o essere indossato senza gli adeguati gioielli che facciano da cornice al meraviglioso quadro già creato con la scelta del vestito? Da sempre considerato elementi imprescindibili per rendere la sposa ancora più bella, i
gioielli da indossare nel giorno del matrimonio devono rispondere a precisi canoni e rientrare in quel tutt'uno che è l'organizzazione delle nozze. Poche regole per lei e per lui che impediscano, di fatto, la scelta di un gioiello inappropriato capace di
essere la nota stonata. E allora una scorsa veloce ai consigli per non sbagliare. Ovviamente il primo elemento da considerare sarà l'abito. La regola generale che vede la sposa indossare gioielli semplici, diviene quasi imperativo di fronte alla scelta di un abito che si confaccia alla tradizione, soprattutto nel colore bianco e/o nelle sfumature ghiaccio, rosa. Di fronte ad un'acconciatura che sarà la decorazione principale, i diamanti, piccoli e discreti sembrano essere la soluzione più raffinata, in particolare un punto luce che possa dare un tocco di raffinatezza al collo e alla scollatura del vestito, ben accompagnato da un paio di orecchini non troppo vistosi. Qualora la sposa propenda per un pendente, meglio che questo sia di piccole dimensioni e comunque molto delicato. Per coloro che hanno sempre immaginato il matrimonio con un girocollo di perle, si dovrà considerare una montatura semplice affinché queste non siano pacchiane. Ben accette anche le perle di fiume, generalmente piccole e sottili. Una semplicità che deve essere rispettata anche per gli altri gioielli, da evitare orologi e bracciali affinchè si possa ben mostrare la fede nuziale, mentre per l'anello di fidanzamento meglio indossarlo solo dopo la cerimonia. Per le spose che hanno osato con un abito più colorato, qualche permissione in più sui gioielli ma senza esagerare. E per lo sposo? Anche per l'uomo, poche ma semplici regole da tenere in debita considerazione. Nel caso maschile un bel paio di gemelli può davvero fare la differenza, l'importante che questi siano ben abbinati all'abito prescelto e al colore del tessuto. Di fronte ad un abito scuro e ad una stoffa non lucida, un tocco leggero di luce può arricchire l'abito senza sfiorare il cattivo gusto. Per l'orologio, invece, è bene che sia elegante, con cinturino metallico o in pelle, da non trascurare l'ipotesi di un pezzo da taschino che può regalare un tocco di raffinatezza ad un abbigliamento raffinato o spiritoso.
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i VARI MATRIMONI... Quale lo scenario per un ricevimento di nozze che sia speciale? La scelta della location può essere espressione della propria personalità, del proprio modo di essere, o semplicemente di vivere in una fantastica cornice il giorno più bello della vita. Così le prospettive si ampliano, diversi gli scenari
che ben si prestano ai festeggiamenti: in città, un loft o una dimora storica; in campagna e in collina, una corte rustica o il più romantico dei castelli; in una località di mare o sul lago, una villa d'epoca. Una location che sarà poi abbellita dagli allestimenti floreali e ben allietata dal catering.
…Matrimonio immerso nella Natura Stanchi della quotidianità della grigia città, o amanti della campagna, non mancano le coppie di sposi che decidono di festeggiare le nozze in ambienti naturali. Tutto pur di avere a disposizione una location che veda la natura in tutte le sue bellissime forme e paesaggi. In tal caso si può ipotizzare una chiesetta in campagna per la cerimonia, un casolare, o un agriturismo immersi nel verde per il banchetto di nozze. Ovviamente l'addobbo floreale sarà semplice e minimale, capace di adeguarsi alla natura circostante con i colori e le forme, una location che è capace di suo di adornare adeguatamente gli ambienti necessari per i festeggiamenti. Dalle margherite ai girasoli, dalle spighe di grano al semplice cardo, due semplici esempi di fiori di campo capaci di ben rispondere all'esigenza di questo tipo di location. Per il ricevimento, invece, la sala dovrà avere travi a vista con piccoli accorgimenti che possono variare in relazione anche alla stagione prescelta per il matrimonio. Certamente l'atmosfera estiva può permettere l'uso di un portico capace di ospitare il buffet, ma l'indimenticabile magia del camino invernale può offrire un altro tipo di atmosfera. Per le musiche, un genere classico o moderno capace di inserirsi nella particolare armonia della natura e di valorizzarla al meglio. Non potremmo escludere una degna conclusione con balli popolari che spingano i temerari a rispolverare le scarpette, e che invoglino a provare l'ebbrezza di un liscio a chi non ha mai osato provare.
… Matrimonio al mare Un tramonto in riva al mare, i raggi del sole che dipingono le onde di tonalità differenti, quel sapore di sale capace di far innamorare anche i più temerari. Ed ecco che tra le giovani coppie che si avviano al matrimonio, non mancano i fan del mare, gli appassionati della spiaggia, gli amanti di un luogo magico per natura che può facilmente divenire un'ottima location per un bacchetto di nozze. Fondamentale la scelta del pomeriggio quale momento ottimale per i festeggiamenti, mentre il rumore delle onde garantisce un sottofondo musicale, inusuale ma allo stesso tempo travolgente, i colori del tramonto si prestano agli scatti dei fotografi e donano un'aurea romantica che non può che far piacere. Un catering freddo e che richiami l'ambiente marino, al primo posto le grigliate di pesce che acquistano sapori particolari soprattutto se ben combinate con piatti freddi e contorni di verdure fresche di stagione. E per la torta nuziale, ideale forma che richiami l'ambiente marino, giochi di semifreddi e pan di spagna che possano restituire agli invitati il sapore di fresco che naturalmente si prova in riva al mare. Con il calar della sera, i festeggiamenti sono ancora in corso e non possono mancare candele, torce o lanterne capaci di creare giochi di luce con i riflessi sull'acqua, e ancora cuscini o sdraio di bambù che permettano agli ospiti di rilassarsi e godere di questa bellissima location.
…Matrimonio metropolitano e moderno Le nuove tendenze metropolitane richiedono una location moderna e dinamica allo stesso tempo. La ricerca di ambienti particolari che possano ricordare il contesto urbano. Si impone il loft, un grande spazio ricavato in un contesto di archeologia industriale e aree urbane rimodernate, che fa impazzire gli artisti, designer e gli amanti di ciò che fa tendenza. Ad uno spazio del genere, si associa uno stile lineare e essenziale, gli specchi che compongono giochi di riflessi creati dalle luci fredde delle pareti, sono compensati dal calore delle candele profumate. Materiali privilegiati quelli dalle forme quadrate e rettangolari, quali il legno o il metallo, modo per ribadire lo stile moderno e contemporaneo di un ambiente particolare che renda speciale il giorno delle nozze. Ovviamente occhio agli allestimenti floreali che rispecchino lo stile moderno, spazio quindi a pinete esotiche o bacche. Sul colore, invece, tanta decisione per quello che deve predominare la scena. Il bianco delle pareti deve essere rallegrato da un colore qualsiasi, l'importante che la scelta sia mantenuta fino in fondo. Chiude il quadro delle possibilità il catering minimale con una moderna disposizione delle isole per le portate, cocktail in piedi, pietanze a base di pesce o vegetariane, a cui non può che essere associato un ottimo vino selezionato. Quale accompagnamento musicale, jazz di sottofondo che aiuti a far rilassare e divertire gli invitati, ben accomodati su cuscini bianche poggiati per terra.
...Matrimonio regale Chi non hai mai sognato di percorrere i gradini di una grande villa nel giorno del suo matrimonio, mentre lo sposo l'attende? Forse le immagini dei ricevimenti storici della principessa Sissi risuonano nella mente di chi nel giorno più importante della sua vita vorrebbe sentirsi una regina e festeggiare in un ambiente raffinato, quale una vecchia villa storica o un fastoso castello. La cerimonia diviene in questo caso un ripercorrere le vecchie usanze e tradizioni, non può mancare una carrozza trainata da cavalli bianchi che possa condurre gli sposi alla location prescelta. Mentre le candele, i fiori, le fiaccole rendono magico l'arrivo della coppia, l'interno assicura un'accoglienza raffinata in tutte le sue sfaccettature. Dalle tovaglie damascate o ricamate a mano alle posate d'argento, dai bicchieri di cristallo ai piatti di porcellana, solo piccoli particolari che fanno la differenza mentre gli invitati si adagiano su comodissime sedie rivestite da romantiche stoffe. Un aperitivo caldo ed accogliente, a cui fa seguito un pranzo regale di piatti che fanno parte della tradizione, ovviamente serviti da camerieri eleganti. La musica più appropriata è quella classica o jazz, capace di creare un'atmosfera suggestiva e ricercata, capace di far sognare i giovani sposi. E sulle note di un Danubio Blu, la serata avvia l'ultimo passo, quello del ballo, quello che regala il tono fiabesco e restituisce un non so che di particolare agli sposi che oggi hanno giurato amore eterno.
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Idee per un ricordo originale
Dal vintage al solidale: le nuove BOMBONIERE Bomboniera si o no? Dopo il boom delle bomboniere, quello che costituisce un ricordo delle nozze per gli invitati, oggi molte sono le coppie che si chiedono se valga la pena comprarla o se piuttosto non sia più giusto recuperare la sobrietà dei tempi passati, facendo dono ai convenuti di un numero maggiore di confetti. Sta di fatto che la bomboniera, introdotta alla fine del 1800 in occasione delle nozze di Vittorio Emanuele, principe di Napoli, con Elena del Montenegro, è divenuta nel tempo un modo per gli sposi di lasciare il segno, di regalare agli invitati qualcosa che simboleggi la loro unione e che ne preservi il ricordo negli anni. Eppure la scelta di questo oggetto non è una cosa semplice, diverse sono le possibilità e non sempre è facile comprendere quale sia la bomboniera migliore. Dai pensieri intellettuali a quelli solidali, con gli anni le mode sono cambiate, anche nel settore delle bomboniere. C'è chi propone un pensiero intellettuale, quale l'idea molto raffinata di regalare un libro che abbia particolarmente colpito, o una raccolta di poesie d'amore, oppure un romanzo legato in qualche modo alla storia della coppia. A questi si affianca, l'idea di un CD con la colonna sonora del matrimonio o le piccole riproduzioni artistiche acquistate nei bookshop dei principali musei: gioielli, statuette, penne, blocnotes. Grandi fette di mercato sono conquistate anche dalle proposte conosciute come eco-friendly. In testa alle classifiche le bomboniere bonsai: varietà da interno come l'albero del tè, l'olmo cinese, il ficus
benjamina, e per i testimoni, un esemplare più grande. Ma non mancano i semi da piantare, i cuscinetti di lavanda profuma biancheria e barattoli di erbe da cucina, quali timo o salvia. E per le coppie che amano i mercatini artigianali, si affacciano nuove possibilità come saponi, creme di bellezza, marmellate e specialità biologiche di vario genere. E se le idee mancano, si entra nella sfera del vintage, un modo diverso per rendere la proprio bomboniera originale, unica perché composta da pezzi introvabili. Il loro mondo non è quello dei semplici mercatini tradizionali, ma quello dei mercatini delle pulci, depositari di piccoli oggetti, facilmente trasformabili in originalissime bomboniere. Si affermano così: bicchierini da liquore, tazzine, set manicure, portaritratti, piccole trousse, vecchi pizzi, tovagliette ricamate. E in virtù dell'originalità, quando gli invitati sono di numero esiguo, non si disdegna la possibilità di regalare ad ognuno una bomboniera differente, ennesimo modo per premiare l'originalità e la personalità. Ma quale miglior
dono, di qualcosa realizzato con le proprie mani, magari nei lassi di tempo liberi dai preparativi delle nozze? Ebbene come in tutti gli altri settori anche nel campo delle bomboniere, si affaccia il fai da te, o meglio torna in voga l'arte del creare da sé il ricordo del proprio matrimonio, arricchendolo in base ai propri gusti e alle nuove tendenze. Sul gradino più alto del podio del fai da te certamente troviamo il punto croce, da sempre considerato molto chic. Così le mani d'oro della sposa o di qualche familiare si preoccupano di ricamare le iniziali intrecciate su un asciugamano ospite, adornandolo con un bel fiocco in raso, sempre in tinta con il ricamo e l'ambiente del ricevimento, capace di trattenere il sacchetto dei confetti. O anche uno strofinaccio da cucina, che abbia un bordo in tela aida che consenta il ricamo. Ma c'è chi in quel giorno di felicità non può dimenticare coloro che stanno soffrendo. Ultima arrivata nel campo delle bomboniere, la scelta solidale o “fai per loro”, un settore che ha conqui-
stato in maniera veloce molti dei novelli sposi. Tante sono le associazioni che propongono scatoline o pergamene da donare agli ospiti quali bomboniere per far sapere loro che nel giorno più felice della loro vita, gli sposi hanno rivolto un pensiero ai meno fortunati. Piccole cifre che possono apparire insignificanti ma che, in realtà, sono in grado di dare un grande apporto alle associazioni che operano su vari fronti. Basti pensare che 300 euro donati all'associazione Amref consentono di portare l'acqua in scuole e villaggi; 180 euro a Save the children permettono di acquistare 40 zanzariere pretrattate con insetticida per proteggere mamme e bimbi dalla malaria in Mozambico; 300 euro all'Unicef permettono di acquistare alimenti terapeutici per curare bambini affetti da malnutrizione acuta. Non c'è che dire le possibilità si moltiplicano e per gli sposi non c'è che l'imbarazzo della scelta per un ricordo che deve rispecchiare la loro personalità e la loro scelta di vita.
Quel bon bon pregiato per le grandi occasioni
Dai Romani a Sulmona: il CONFETTO Non c'è bomboniera che si rispetti senza essere accompagnata dai confetti. Nella tradizione lucana, il piccolo dolce di zucchero e mandorla era di per sé la bomboniera, alla fine del banchetto nuziale e dei balli, gli sposi regalavano agli invitati un mestolo di confetti affinchè li portassero in famiglia. Con il tempo le cose sono cambiate, i confetti sono divenuti 5 e rivestono un corredo alla bomboniera, un corredo a cui non si può rinunciare perché di buon auspicio. Ma perché proprio i confetti? Il perché lo possiamo ritrovare nei secoli passati, nella storia. Fin dall'epoca dei romani, i confetti venivano utilizzati per festeggiare unioni e nascite, certo i loro confetti non avevano zucchero ma miele. Tracce storiche le possiamo ritrovare in scritti riguardanti la famiglia dei Fabi 447 a.C. ed negli scritti di Apicio 37 d.C. amico dell'imperatore Tiberio. Ancora li ritroviamo citati in epoche meno lontane in una novella di Boccaccio e in un sonetto di Folgore di S. Giminiano (XIV Secolo). Per la fabbricazione dei confetti secondo il criterio odierno, si dovrà arrivare al secolo XV quando a Sulmona, come è provato da alcuni documenti del 1492-1493 e degli anni successivi, che si trovano presso l'Archivio del Comune, nascono i primi confetti, come testimoniato anche dal Museo dell'arte e della tecnologia confettiera". Affermatosi nel tempo sino a conquistare di diritto il titolo di patria mondiale del confetto, i confetti di Sulmona si distinguono per la loro particolare bontà dovuta alla purezza dello sciroppo di zucchero, ai vari sapori e alle diverse forme. Così quel bon bon pregiato e quindi riservato alle cerimonie importanti come le nozze di alto rango, quale il confetto, diviene negli anni protagonista principale dei matrimoni. E se per i più romantici, le due metà della mandorla, tenute insieme da un velo di zucchero, simboleggiano l'unione della coppia, non c'è matrimonio senza confetti. Il numero può variare, l'importante è che siano dispari. 5 confetti rappresentano salute, fertilità, lunga vita, felicità, ricchezza; 3 confetti simboleggiano la coppia ed il primo figlio; 1 confetto solo, come si usa sempre più spesso, si riferisce all'unicità dell'evento.
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Giovedì 12 novembre 2009
Dal Mozambico all'Oman, resistono le crociere
Il Sud Africa si afferma Dalla Crociera alle nuove mete turistiche, il panorama di scelta per i viaggi di nozze si amplia con l'affermarsi di nuove destinazioni. Se non perdono terreno le spiagge esotiche, i paradisi incontaminati di sole e mare, nuove possibilità arrivano dal Sudafrica in particolare con il Mozambico, il Vietnam e l'Oman, una luna di miele che sia anche un modo per scoprire nuove località e nuove culture. Iniziamo dall'Australia, così lontana ma allo stesso tempo così attraente, terra dei contrasti, tutto e il contrario di tutto, dalle rocce alle montagne, dai canyon ai deserti e agli altopiani, ma anche rigogliose foreste di eucalipti a sud e pluviali a nord. Vaste città dalla qualità della vita altissima, periodo migliore l'estate che da va dicembre a febbraio. Un solo inconveniente oltre 20 ore di viaggio, per chi quindi non vuole perdere tempo in aereo ci spostiamo in Mozambico, terra con oltre 3000 chilometri di costa con infinite isole protette dalla barriera corallina, arcipelagi con spiagge incontaminate quali quello delle Quirimbas e di Bazaruto. In tal caso il periodo migliore diviene da aprile ad agosto per una luna di miele a stretto contatto con la natura. E se, invece, non potessimo resistere al fascino dei Mari del Sud ma siamo alla ricerca di una meta alternativa alla classica Polinesia Francese? Allora è il caso di fare un salto all'isole Cook, dove all'atmosfera paradisiaca e genuina raccontata dai film, si aggiunge un meraviglioso arcipelago costituito di 15 isolette sparpagliate su 2 milioni di kilometri quadrati di oceano pacifico che sono idealmente adagiate al centro del Triangolo Polinesiano del Pacifico del sud. E dalle isole Cook raggiungiamo il Canada, altra meta molto gettonata per le lune di miele. Capace di conciliare paesaggi disomogenei tra loro, il Canada con circa 10 milioni di km quadrati mostra splendidi paesaggi offerti da laghi cristallini, montagne elevate, ghiacciai enormi, foreste incontaminate, dorati campi di grano. Tutto questo tra due Oceani che distano tra loro circa 8.000 km e se i suoi confini a sud sono sulla stessa latitudine di Roma i suoi territori a nord arrivano quasi al Polo Nord. E ancora le Mauritius, il Vietnam, le Hawaii e tante altre mete, ognuna con il suo fascino, le sue bellezze, ognuna lì ad attendere i suoi nuovi turisti, ma solo uno potrà essere il Viaggio, quello con la V maiuscola, il prescelto, quello che da sempre ha parlato al nostro cuore, quello che avremmo da tempo voluto visitare in compagnia del nostro amore, quella meta che finalmente sarà nostra.
Un viaggio di nozze da ricordare
Pochi consigli per non sbagliare… Quante le possibilità per il viaggio di nozze? Infinite ma solo un imperativo che il viaggio sia intriso di romanticismo. Un periodo così dolce per una coppia, vuole un ambiente che azzeri lo stress generato dai preparativi del matrimonio, e che prepari i due ad una vita insieme. E allora come scegliere, ecco qualche consiglio pratico - Come scegliere il proprio viaggio di nozze? Fondamentale avere le idee chiare su ciò che si desidera. Una volta decisa la data del matrimonio, sdraiatevi su un divano abbracciati al proprio compagno, chiudete gli occhi e provate ad immaginare insieme dove vorreste essere in quel momento, dove vi potreste sentire rilassati, felici. Una spiaggia, un'isola lontana, oppure un'avventura che non avete mai avuto il coraggio di fare, non ci devono essere limiti, non fatevi abbattere dai condizionamenti esterni, lasciate uscire i vostri desideri più segreti, fate si che emergano a gran voce e che urlino di essere realizzati almeno per una volta. Il viaggio di nozze
dev'essere memorabile, non importa il numero dei giorni o il luogo, quello che conta è che sia una scelta dettata dal cuore, sia derivato dal desiderio comune di festeggiare il nuovo cammino intrapreso in una località dal sapore particolare. Effettuata la propria scelta ed individuato il proprio ventaglio di possibilità, non indugiate e iniziate a girare per le agenzie. - Ricordate che le agenzie per voi devono essere un tramite, devono rappresentare coloro che possono individuare una soluzione ottimale per un rapporto prezzo-qualità al vostro viaggio. Un'agenzia che vi trasmetta fiducia ma che non debba cercare di farvi cambiare destinazione. La vostra meta deve rimanere al primo posto in classifica, deve essere centrale nelle richieste che voi avanzerete. E dato che ogni cosa diviene diversa se guardata e scrutata da angolazioni differenti, consultare varie agenzie e prendere in considerazione le svariate possibilità per lo stesso viaggio diviene una tappa obbligata. Ci possono essere opzioni non considerate e dettagli che potrebbero contribuire a rendere meraviglioso quel viaggio tanto desiderato. - Certamente ci sarà da tenere in considerazione la questione economica. Se per molti non sarà un problema la spesa per il viaggio di nozze, per gran parte degli sposi il budget riservato ad esso non è mai molto cospicuo. Ed ecco che si ipotizza di mettere da parte il grande sogno per scegliere una meta più vicina o meno costosa, oppure per ridurre la durata del viaggio. Un vero peccato optare per tale direzione, ci possono essere diversi modi per rispar-
miare, senza rinunciare al viaggio di nozze che da sempre avete immaginato. C'è chi propone una lista viaggio, chiedendo agli invitati di versare una quota presso l'agenzia di viaggio individuata quale regalo delle nozze. Senza poi dimenticare le fiere dedicate agli sposi dove le agenzie illustrano le migliori offerte per l'anno successivo e dove ci potrebbe essere l'occasione giusta per il vostro matrimonio. -E il fai da te? Numerosi sono quelli che da sempre hanno organizzato i propri viaggi in maniera indipendente, ricercando i voli migliori ai prezzi migliori, e studiando le proprie tappe a puntino per visitare ciò che maggiormente stimola la propria curiosità. E se lo facessero anche per il proprio viaggio di nozze? Certamente anche questa rappresenta una possibilità ma non bisogna trascurare i rischi di tale scelta. Meglio non rischiare sui voli e sull'albergo, entrambi sono punti focali del viaggio che non devono vacillare perché potrebbero davvero rovinare il sogno. Acquisita la sicurezza sui due aspetti principali, può essere interessante per gli sposi studiare a puntino e con complicità le cose da visitare, un nuovo modo per crescere insieme. -Ovviamente non va trascurata la questione documenti e sicurezza. E' bene verificare che tutti i documenti siano in regola onde evitare problemi dell'ultima ora. In caso di viaggi avventurosi e non legati ad un'agenzia è bene avvertire la Farnesina prima della partenza mentre per tutti gli sposi non resta che armarsi di tanta voglia di divertirsi e di una sana valigia di romanticismo.
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Giovedì 12 novembre 2009
Un nido che sia unico Spazio alla CREATIVITÀ E' quando si parla di matrimonio non si può trascurare la prima notte di nozze: il momento tanto atteso dagli sposi per rimanere finalmente soli dopo essersi giurati amore eterno. Spazio quindi alla biancheria intima, ad una scelta che sia adeguata, che esalti la bellezza della sposa e dello sposo, il primo biglietto da visita quando tutti saranno ormai andati via. E il letto? Se molti trascorrono la loro prima notte in una lussuosa camera d'albergo, tanti fedeli alla tradizione preferiscono farlo nella propria casa, nel proprio nido d'amore, dormendo nel letto studiato e scelto con tanta attenzione. Eh si perché il letto è sempre stato un elemento fondamentale per la nuova casa degli sposi e non mancano certo le novità anche su questo fronte. Quale l'elemento di arredo che per eccellenza simboleggia l'unione matrimoniale, non importa se esso sarà romantico, classico, moderno, confortevole, comodo, morbido, comunque esso sia, ogni qual volta viene l'ora di dormire, di riposarsi, di coccolarsi, diventa il protagonista rappresentando il carattere della coppia. Perchè lo stile del letto matrimoniale deve nascere dal cuore, deve costituire una scelta d'amore perché sarà il vero fulcro dell'unione della coppia, il luogo dove gli sposi saranno amanti, confidenti e amici, il luogo dove si ameranno. Non c'è che l'imbarazzo della scelta, dall'eleganza francese, letto romantico per eccellenza che vede primeggiare il ferro battuto adornato con particolari frivoli ma non pesanti, alla naturalezza nordica che trova le sue basi in un letto squadrato dalle diverse tonalità, completamente in linea con gli amanti della natura e con chi è attento ai problemi dell'ambiente. Chiude le possibilità un letto dal rigore giapponese, a pochi centimetri da terra che
rappresenta l'essenziale e la praticità, conquistando un pubblico giovanile. Ma scelto lo stile, bisogna salvaguardare la qualità della struttura del letto, un oggetto capace di coniugare il design alla qualità. E se per la struttura conquistano il primo posto il legno o i derivati del legno, per il rivestimento abbiamo la pelle o il tessuto, in questo caso meglio informarsi se si tratta del primo fiore, la pelle più pregiata. Non tardano le nuove tendenze anche rispetto al letto matrimoniale. In una casa piccola ma personalizzata, che parli della coppia, il giaciglio dell'amore non può esimersi da questa nuova regola. Sull'onda del fai da te, le nuove abitazioni lasciano spazio alla creatività e alla fantasia, alla voglia degli sposi di rendere la casa qualcosa di unico. Anche un semplice letto seriale, acquistato in un negozio di lusso o in un franchising o in una catena commerciale, può e deve diventare unico, perché deve appartenere alla coppia e a nessun altro. Tante le modalità per rendere originale la propria camera da letto, dalle coperte ai cuscini, dalle tende ai tappeti, la tappezzeria è sempre una delle più gettonate, ma anche gli arredi che danno spazio alla fantasia. E non manca chi decide di sfruttare la testiera del proprio letto per riportarvi una poesia, un messaggio, delle parole che ricordano una fase della storia o un momento particolare. Qualora la testiera risulti troppo piccola o non adatta, non c'è problema si può pensare all'armadio, a renderlo particolare e capace di evocare la propria storia d'amore. Le ante esterne o interne, per i più timidi, ben si prestano ad essere impiegate quale memoria nel tempo di quell'attimo straordinario, tutto ovviamente senza esagerare!
ALLA RICERCA DI ROMANTICISMO Il vero protagonista: il bianco: Nuove tendenze verso la castità Emozione, paura, desiderio e tanta voglia di amare e di sentirsi amati. E' così che la prima notte di nozze diviene uno dei momenti più importanti nella vita della coppia, un misto di sentimenti si affolla nel proprio corpo e, seppure la stanchezza di tanti giorni passati a preparare il matrimonio sembra la faccia da padrone, non c'è storia, le energie per la prima notte delle nozze tornano subito alla ribalta, forti del fuoco che arde nel cuore degli sposi. Un po' d'imbarazzo ma anche tanta voglia di sorprendere il proprio sposo con una biancheria particolare, di provocare in lui stupore e accendere il desiderio, una lingerie sexy e romantica al tempo stesso, accattivante e comoda. Ma come scegliere la biancheria? Mentre in America ovunque si possono trovare siti e negozi che vendono articoli specializzati per la prima notte di nozze, in Italia resiste il mito della giarrettiera, abbinata ad un capo sexy. Nonostante siano cambiati i tempi, le tradizioni, la prima notte di nozze resta comunque un mito, dove la biancheria costituisce un dettaglio in grado di accendere la prima miccia per movimentare tutto il resto. Seppure sulle passerelle si affermino intimi di colori aggressivi, tra cui il rosso, il blu e in alcuni casi il marrone, non c'è storia il vero protagonista della serata più romantica della coppia resta il bianco. Classico ma comodo per essere indossato sotto l'abito candido e soprattutto un richiamo per ogni sposa al sapore virginale della prima notte. Un sapore che sembra voler ritornare di moda, in quanto le nuove generazioni appaiono disposte anche ad aspettare, in cambio di amore e romanticismo. Una virtù da una ragazza su tre, la castità pare essere al centro della discussione. In particolare le italiane sembrano riscoprire i "valori della nonna", e soprattutto "la capacità di attendere il momento giusto". Tanta la paura di trovarsi la "prima notte" senza nulla da scoprire, rischiando un'esistenza monotona, priva di passione, una vita di coppia che non può durare e che conduce inevitabilmente alla separazione. Piuttosto si sceglie la via della sorpresa, dell'essere capaci di svelarsi un po' per volta, di conoscersi pian piano sotto tutti i punti di vista, di concedersi all'altro a tempo debito, una sorta di garanzia per un rapporto che continui ad essere alimentato. Ed è proprio la ricerca di quell'attesa romantica che spinge le giovani spose a curare nei minimi particolare la prima notte e cosa indossare per un'occasione così speciale. Nascono giochi di pizzi e seta che accarezzano la pelle, ma anche trasparenze vedo-non vedo, scollature mozzafiato capaci ad aggiungere alla purezza il desiderio di amare e sentirsi amati. Non mancano le novità anche nel settore lingerie, numerose le nuove tendenze che gli stilisti lanciano di anno in anno cercando di dare un apporto particolare a quel momento anche con la moda. Diversi i modelli di intimo in grado di colpire gli uomini e di far sentire splendide le donne, c'è chi vede una lingerie poco più coprente di un velo e chi, invece, vuole un baby doll lungo fino ai piedi. In ogni caso, non importa cosa scegliere, l'importante è indossare qualcosa che rispecchi la propria personalità e soprattutto che faccia sentire a proprio agio, per godere al meglio di uno dei momenti più importanti della giornata delle nozze.
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LOTTO&CONCORSI
Giovedì 12 novembre 2009
Centrati un terno, due ambi e due estratti con le nostre previsioni
E ora figura 2 su Genova di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 47 capolista di Milano non è riuscito a raggiungere il traguardo del ritardo a tre cifre arrendendosi a due lunghezze da quota 100, ha fatto ambo con il 9 che era in sesta posizione con 52 assenze. Sono anche usciti di scena l'86 quinto di Genova dopo 65 turni in coppia con il 36 che era al decimo posto a quota 40, il 75 sesto di Bari dopo 50 mancati riscontri,il 54quintodiTorino dopo48ritardi e il 13 nono di Napoli dopo 35 assenze. Al vertice dei ritardatari troviamo ancora il 22 di Cagliari con 145 assenze. Completano il quadro l'ambo vertibile 36-63,il ternodicadenza6 (36-76-86)eil terno di figura 9 (36-54-63) a Genova. A Firenze l'ambo complementare 5-85 ha fatto terno di cadenza con il 35. Terno della prima decina (6-8-10) a Napoli e terno di controfigura 2 (2-68-79) a Torino. Ambo gemello 66-77 a Venezia. NAZIONALE - I numeri della cadenza del 6 con la serie 16-36-56-76-86 e quelli della figuradel 3 con laserie 3-21-48-5766 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 54-57 per estratto ed ambo. BARI - Da 77 estrazioni la cadenza del 9 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cadenza 3 con la combinazione 13-23-33-5363. Previsione speciale 49-82 per estratto ed ambo. CAGLIARI - I numeri di finale 7 non sviluppano combinazioni vincenti da 67 turni, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 17-37-47-67-77. In alternativa la ventina con la combinazione 21-2325-27-28. Previsione speciale 22-49 per estratto ed ambo. FIRENZE -La controfigura del 9 è attesa al varco da 72 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Anche la figura del 3, attesa da 64 turni, è buona per ambo e terno, prendete spunti dalla cinquina 12-30-48-66-75. Previsione speciale 39-88 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo consigliato i numeri di cadenza 6 ed è uscito il terno 3676-86. Vinto l'estratto con il 36 della previsione speciale. Da 84 estrazioni la figura del 2 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-5674. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 14-24-34-54-84. Previsione speciale 69-80 per estratto ed ambo. MILANO - Avevamo previsto ambi con la figura del 9 ed è uscita la coppia 9-63. Vinto l'estratto con il 34 della previsione speciale. Per ambo e terno la cadenza del 7 con la cinquina 7-17-27-47-57. Statisticamente interessante anche la quar-
SCACCHI
67 50 22 88 43 45 72 24 90 89 69
80 82 145 105 80 67 97 73 85 75 54
57 17 37 65 34 3 7 22 28 10 38
67 77 95 91 77 60 82 58 72 60 53
41 36 77 86 58 12 42 51 69 70 82
57 61 88 86 73 60 46 57 68 55 49
87 62 27 48 62 24 24 48 83 19 52
57 56 76 79 71 56 43 54 65 50 44
Pronostico concorso n. 136 (del 12/11/2009) 14 15 26 48 50 56 70 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 77 55 63 80 90
Frequenza 126 120 117 116 116 115 114 114 112 112
Numero 78 46 7 2 27 79 48 53 36 14
tina radicale 6-60-66-69. Previsione spe- VENEZIA - La figura del 6 con la serie 615-24-42-69 e la cadenza del 3 con la cinciale 11-61 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 2 con la serie 22- quina 13-23-33-43-53 sono interessanti 32-42-62-82 e la controfigura del 4 con la per ambo. Previsione speciale 68-89 per serie 4-15-26-48-59 dovrebbero mettersi ambo e ambata. in luce con qualche ambo. Previsione TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 14-57-71, 16-60-87, speciale 72-81 per estratto ed ambo. PALERMO - Per ambo segnaliamo la 13-49-55, 22-53-89, 41-82-88. controfigura del 6 con la serie 17-28-39-50-61. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 4-24-44-64-74. Previsione speciale 54-71 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo proposto ambi con la decina del 20 ed è uscita la IL LOTTO non è soltanto da conside- Annegato 88 coppia 20-26.La caden- rarsi un gioco ma è anche una tradizio- Anno bisestile 20 za dell'8 con la serie 18- ne, una passione e soprattutto è un fe- Annodare 80 28-38-58-68 e la figura nomeno di cultura popolare. In un’epo- Ano 40 del 6 con la combinazio- ca in cui tutto è ragione e scienza l’uo- Antenna 39 ne 24-33-60-78-87 si mo spesso si rifugia nell’irrazionale af- Antichità 10 prestano a giocate fidandogli sogni e speranze. Pertanto, Antiquario 6 d'ambo e terno. Previ- a ogni avvenimento di vita quotidiana, o Ape sola 34-86 sione speciale 83-90 dopo un sogno, si è portati ad associare Api 3-80 estratto ed ambo. dei numeri alle immagini, facendo rife- Apparecchio 29 TORINO - Per ambo la rimento alla famosa Smorfia Napole- Apparizione 47-69 controfigura del 7 con tana. la serie 7-18-29-40-51 e Lettera A Per informazioni e chiarimenti telela decina del 30 con la Anguille 75-77 fonare 348-8024342da martedì a cinquina 30-33-35-37- Animale 22-86 sabato dalle 17alle 18,30 o dopo le 39. Previsione speciale Anitra 17-72 21,30. 6-32 per estratto ed am- Annegare 2 (continua) bo.
Ritardo 57 56 46 35 34 34 33 33 32 30
La Smorfia Napoletana
BRIDGE
di PASQUALE GRANDE
di VITTORIO CATANZARO
Al via il World Youth Chess Championship in Turchia Nel 2010 l’arbitro on line Paglilla-Carbone (Argentina 1985)
La locandina
Ecco i loro nomi e la categoria in un cui giocheranno: Simone De Filomeno (U. 18 Open); Marina Brunello (U. 18 Girls); Adriano Testa (U. 16 Open); Rosamaria Casolino (U. 16 Girls); Samuele eBisi e Federico Boscolo (U. 14 Open); Filli Balzano e Daniela Movileanu (U. 14 Girls); Marco Codenotti e Emanuele Vesce (U. 12 Open); Laura Gueci (U. 12 Girls); Riccardo Bisi e Diego Forno (U. 10 Open); Tea Gueci (U. 10 Girls); Tommaso Di Nezio (U. 8 Open); Anastasia Buffa (U. 8 Girls)
Il bianco muove e vince
Soluzione diagramma: 1.Da8!! e vince
INIZIA oggi a Kemer-Antalya in Turchia, il World Youth Chess Championship 2009, il campionato che mette in palio il titolo mondiale per le fasce giovanili, sia maschili che femminili, under 8, under 10, under 12, under 14, under 16 e under 18. A giudicare dai comunicati stampa e dai manifesti che pubblicizzano la manifestazione, la federazione scacchistica turca che l’ha organizzata e il Governo turco che l'ha fortemente sostenuta, si aspettano molto da questo evento, sia in termini di immagine nel teatro scacchistico internazionale, sia in termini di un ritorno turistico. E per questo contano sul forte interessamento dei media e sulle cifre di partecipanti e di ospiti: oltre 2000 i ragazzi presenti e oltre 1500 gli accompagnatori, più un migliaio tra direttori di gara, giornalisti, tecnici etc, tutti comodamente accolti e sistemati in una mega struttura alberghiera dove si disputano anche le gare che termineranno il 23 novembre 2009. L'Italia è presente con una folta delegazione di ragazzi.
L’ANNO 2010 porterà nel mondo del bridge notevoli novità regolamentari e modifiche sia alla struttura dei campionati che al sistema delle categorie e dei punti federali. Tali modifiche interesseranno non solo i giocatori agonisti ma anche gli ordinari e quindi dovranno essere portate a conoscenza di tutta la base bridgistica che conta quasi 50.000 tesserati. La novità più importante è quella della divisione dei campionati in regionali e nazionali. I campionati regionali, cui è ammessa la partecipazione, previo versamento della quota di iscrizione di 20 euro, anche dei giocatori con la nuova tipologia di “ordinario sportivo”, designano i campioni regionali e costituiscono la selezione per la partecipazione al campionati assoluti dell'anno in corso per le coppie e dell'anno successivo per le squadre. I campionati assoluti designano i campioni d'Italia ed assegnano i diritti per la partecipazione agli assoluti dell'anno successivo bypassando i campionati
regionali. SIMULTANEI LIGTH. Ne saranno disputati due al giorno, uno pomeridiano e l’altro serale, tutti i giorni dell'anno a partire dal pomeriggio del 1° gennaio 2010, ad esclusione delle 81 sere occupate dai Simultanei Gran Prix, delle 2 sere impegnate dai Simultanei EBL e delle due sere in cui sono programmati i Simultanei WBF. In totale i Simultanei Light saranno pertanto 365 pomeridiani e 280 serali. Sarà possibile giocare a partire da 3 tavoli completi con girone unico fino a 15 tavoli. Nessun obbligo di duplicazione da parte dell’organizzazione. Questi simultanei non necessitano di Arbitro presente in sede di gara sino ad un massimo 6 tavoli. Per questi gironi l’Ente Organizzatore incarica un proprio Dirigente Sportivo (o suo delegato) a svolgere la funzione di responsabile; il responsabile può avvalersi dell’Arbitro online, una nuova figura di arbitro disponibile telefonicamente presso la FIGB come consulente.
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Direzione e Redazioni: POTENZA, viaREDAZIONE: Nazario Sauro via 102,Rossini, cap 85100, 2 - 87040 tel. 0971-69309, Castrolibero fax 0971-601064; (CS) - Tel. (0984) MATERA, 852828 Piazza - Fax Mulino (0984) 15, cap 853893 75100,- E-mail: tel. 0835-256440, ilquotidiano.sport@finedit.com fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Nazionale Il centrocampista del Parma e il feeling ritrovato con la maglia azzurra grazie a Lippi «Un’occasione importante da non sciupare»
Galloppa sta con Mourinho «Ha ragione lui: ne ho visti tanti di ragazzi che si perdono per strada» ROMA - «La prima convocazione poteva essere un premio per la stagione con Siena, la seconda è importantissima: speriamo ce ne siano delle altre». Daniele Galloppa e la maglia azzurra, un feeling ritrovato grazie alla chiamata di Marcello Lippi per le due amichevoli con Olanda e Svezia. Dopo aver esordito, lo scorso 6 giugno, nel 3-0 rifilato dall’Italia all’Irlanda del Nord, il 24enne centrocampista di fantasia romano cerca un posto in pianta stabile in Nazionale: «Gioco in questo ruolo da quando sono bambino, in Italia sono tanti quelli bravi ma non è facile emergere. Per questo è importante cogliere la palla al balzo in certe occasioni». Non è più un giovanissimo ma può ancora entrare nella categoria dei ventenni. Per questo dice la sua, a pieno titolo, nel dibattito sui “ragazzi di oggi”: «Generalizzare è sempre sbagliato – sottolinea Galloppa, uno dei punti di forza del Parma di Guidolin – ma l’attacco di Mourinho è fondato. Ne ho visti diversi di ragazzi che si perdono, se non si sta con i piedi per terra. Anche a Roma ci si esalta, nella Primavera i ragazzi si sentono già giocatori, si pensa solo alla macchina e che hai tanti soldi in tasca. Ci vuole prima di tutto la testa buona, poi i piedi si possono migliorare». Tifoso interista come tutta la sua famiglia («Le voci che circolano di un interessamento dei nerazzurri fanno piacere, sarebbe il massimo, per me, indossare in futuro quella maglia»), Galloppa non è banale nemmeno nel bacchettare la Roma su più fronti. Innanzitutto, per non averlo richiamato a Trigoria dopo tante esperienze in prestito: «Inter e Milan possono permettersi di non guardare ai giovani, per la Roma invece è necessario per guadagnare soldi e mettere a posto il bilancio. Il calcio in Italia è molto frettoloso, le società non hanno la pazienza di aspettare che i giovani crescano». E ancora: «In quattro anni che sono stato fuori, la Roma non mi fece mai una telefonata. Non sentendomi partecipe di un progetto, e poichè il club giallorosso intendeva prolungarmi il contratto solo per non perdere soldi, scelsi il Siena, che invece su di me voleva investire». Amico di Alberto Aquilani («A lui è dispiaciuto andar via, ma in questo caso la Roma ha avuto un ritorno economico»), Galloppa assicura di non nutrire alcun senso di rivincita verso i giallorossi, gruppo in cui, con De Rossi e Pizarro diventati leader assoluti, troverebbe poco spazio. Meglio allora concentrarsi sul miracolo Parma, una neopromossa che sta facendo sognare i suoi tifosi ad occhi aperti. Guai, però, a nominare l’obiettivo Champions: «Noi dobbiamo pensare a salvarci – conclude Galloppa – Godiamoci questo momento positivo, che ci darà la forza per andare avanti».
Deluso dalla Roma «Non mi ha dato fiducia»
Daniele Galloppa sui giovani ha la stessa opinione di Mourinho
Il trentaduenne difensore di fascia parla della Nazionale
Zambrotta chiude ad Amauri «E’ difficile che possa venire»
Gianluca Zambrotta
ROMA –Altro che giocatore finito o agli sgoccioli della carriera, come qualcuno aveva pronosticato. Gianluca Zambrotta è tornato ad essere quel difensore di fascia apprezzato e stimato ai tempi della Juve, quel terzino dalla fuga sulla fascia facile di cui la Nazionale nonpuòfare ameno.Marcello Lippi non può fare a meno della sua corsa ed esperienza, tanto da ritenerlo un punto inamovibile del suo scacchiere anche per il Mondiale sudafricano. Il 32enne milanista non si tira indietro e ha la voglia di un debuttante: sabato, nella prima delle due amichevoli in programma contro l’Olanda, risponderà presente nella difesa a 4 che schiererà a Pescara l’Italia. «Non sarà un test dimezzato – dice il comasco, durante la conferenza stampa di oggi alla Borghesiana, commentando le tante assenze nella Nazionale – E' vero che mancano giocatori (Gattuso, De Rossi, Pepe e Marchisio) che hanno partecipato alle qualificazioni, però chi sta qua se lo merita e può sperare in una convocazione per il Mondiale. Vincere con-
tro l’Olanda può dare tanto morale, ma squadra e gruppo sono collaudati». Porte quasi chiuse per Amauri: «Una percentuale bassa c'è, ma è difficile possa venire. E non certo perchè è un brasiliano che acquisisce la cittadinanza italiana, ma perchè sarebbe convocato direttamente per il Mondiale: ci può anche stare, perchè sarebbe giusto qualora continuasse a far gol con tanta facilità, ma non avrebbe mai provato i nostri schemi. La parte più difficile, infatti, sarebbe la sistemazione in campo, perchè non avrebbe problemi ad entrare in questo gruppo, che dà subito la possibilità di integrarsi». Detto che un ritorno di Alessandro Nesta resta scarsamente ipotizzabile, Zambrotta non si sbilancia nemmeno sul tormentone Totti: «Francesco è stato fondamentale per noi in passato, ci ha permesso di andare avanti al Mondiale. Non so però cosa voglia fare, se abbia dato o meno la sua disponibilità al mister. Se ci saranno problemi nel gruppo qualora tornasse in azzurro? Credo di no...».
Nazionale
Buffon non si allena Azzurri all’Aquila ROMA–Gianluigi Buffon non ha preso parte alla seduta pomeridiana di allenamento che la Nazionale ha sostenuto, a porte chiuse, nel ritiro della Borghesiana. Il portiere della Juventus, che ieri era rimasto a Torino per via di un attacco febbrile, è stato tenuto precauzionalmente a riposo ma dovrebbe essere schierato tra i pali nell’amichevole che gli azzurri giocheranno sabato sera a Pescara contro l'Olanda. Solo un defatigante, invece, per Giuseppe Rossi, anch’egli giunto questo pomeriggio a Roma dopo le fatiche di Coppa del Re con il Villarreal. Marcello Lippi, questa mattina, ha dato indicazioni precise dal campo, facendo provedi tridente con Camoranesi accanto a Gilardino e Palladino (ma a quest’ultimo dovrebbe essere preferito Di Natale). A centrocampo potrebbe esserci il debutto di Candreva accanto a Pirlo e Palombo, difesa a quattro standard con Chiellini e Cannavaro centrali e Grosso e Zambrotta laterali. Oggi la Nazionale si recherà a L’Aquila: allenamento alle 10.30 allo stadio “Fattori” e subito dopo visita alle zone colpite dal sisma e a quelle ricostruite. Nel pomeriggio gli azzurri raggiungeranno il ritiro di Pescara.
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Sport
Giovedì 12 novembre 2009
Il patron: “Ha offeso me e la città”. Il friulano: “Lo avevo avvisato, problemi di famiglia”
Il pranzo non è servito Postiglione a Roma attende invano Visentin. Il Potenza sospeso tra gli sms L’APPUNTAMENTO è saltato. In una giornata degna della commedia degli equivoci, Postiglione e Visentin a Roma non si sono incontrati. Limitandoci strettamente ai fatti: l’attuale presidente del Potenza nellacapitale c’èandato, accompagnato da quattro consulenti. L’imprenditore friulano non si è presentato. Il resto rientra nel gioco delle parti di un pomeriggio incomprensibile, che proviamo a riassumervi. LUCA O SIMONE ? Chiarimento necessario. Di quale Visentin stiamo parlando? Tra i fratelli, quello che ha sempre risposto alle telefonate della stampa è Simone. Ma quello che ha parlato con Postiglione è Luca. A Potenza mercoledi’ 28 ottobre si è presentato Luca, anche se alla stampa nelle telefonate successive Simone ha dichiarato di aver ricevuto una “bella accoglienza”. Ieri sera per la prima volta Simone ha chiarito l’arcano: “Postiglione ha parlato e doveva incontrarsi con Luca”. Ok. Però alle 14 Simone aveva risposto ad una telefonata del Quotidiano, dichiarando: “ho mio suocero in ospedale, questo mi ha impedito di recarmi a Roma”. Simone e Luca hanno lo stesso suocero? Non sappiamo se hanno sposato due sorelle, ma quanto meno hanno creato un gran casino. Abbiamo capito che Luca doveva incontrare Postiglione, ma Simone parla anche per conto di Luca, in prima persona. Basta saperlo. IL SUOCERO e L’SMS Quindi Luca Visentin e Giuseppe Postiglione non si sono incontrati. Il patron ieri alle 19 era già a Potenza e ha convocato una conferenza stampa al Viviani. “Io con Simone Visentin non ci ho mai parlato - dichiara - telefonicamente ho preso appuntamento a Roma con
Giuseppe Postiglione
TRASFERTA Cava vietata I TIFOSI del Potenza non potranno seguire la squadra nella trasferta di Cava in programma domenica. La decisione è arrivata nella serata di ieri, portando stupore e dispiacere tra i sostenitori rossoblu che non hanno colto la motivazione del provvedimento. Stesso trattamento, a parti invertite, era stato riservato ai cavesi in occasione della gara di Coppa Italia disputata a Potenza tra le due squadre.
Luca, mi ha chiesto di poter pranzare insieme e successivamente di visionare la documentazione contabile alla presenza dei miei consulenti (Arcieri, De Vita, Labonia ed Esposito, ndr). All’ora dell’appuntamento non ho visto arrivare nessuno, ilnumero a mia disposizione risultava irraggiungibile quindi o pensato
potesse essere sull’aereo, gli ho mandato un sms di cui vi leggo il testo”. Postiglione tira fuori il cellulare e procede: “ti sto chiamando ma non sei raggiungibile, sono a Roma e ti sto aspettando”. Messaggino diretto, specifichiamolo, a Luca. Parliamo delle ore 14 circa, quando il Quotidiano aveva già chiamato Simone e fatto lo stesso con Postiglione. Lui attende Luca, mentre Simone fa sapere alla stampa di avere il suocero in ospedale. A questo punto, non sappiamo se il suocero suo o quello di Luca. Ciò che conta però è altro. Simone Visentin, alle 14, specifica: “Postiglione è stato informato della mia impossibilità a presenziare all’appuntamento, causa problemi di salute in famiglia”. Ricordiamo che parla Simone, ma è come se fosse Luca. OFFESO A Postiglione però i conti non tornano: “non ho avuto l’ombra di una telefonata - dichiara il presidente - nè prima nè dopo per chiedermi scusa. Credo che una reale
Coppa Il 9 dicembre c’è il Lumezzane
Polani fatale a Verona Semifinale ad un passo HELLASVERONA POTENZA
0 1
VERONA (4-3-3) : Ingrassia 5,5; Garzon 6, Anselmi 6, Massoni 5,5, Bertolucci 6; Jorginho 5, Burato 5, Campisi 5 (39’ st Papa Kassum ng); Ciotola 5,5 (20’ st Viviani ng), Gomez 6, Farias 6. A disp.: Rafael, Ceccarelli, Emerson, Esposito, Colombo. All.: Remondina 5,5. POTENZA (4-4-2) : Gragnaniello 6,5 (12’ st Tesoniero 6,5); Langella 6, Cardinale 6,5, Barbato 6, Vanacore 6,5; Frezza 6, Berardi 6, Anderson 6, Giannusa 6,5; Nappello 6 (10’ st Catania 6), Polani 6,5 (35’ st De Cesare ng). A disp.: Profeta, Porcaro, Chiavaro, Smith. All.: Capuano 6. ARBITRO : Ceccarelli di Terni 6. RETE : 30’ st Polani NOTE : spettatori 515, incasso 4840 euro. Calci d’angolo 5-1 per il Verona. Recupero pt 2’, st 4’. VERONA – Il Potenza ottiene un successo di prestigio al Bentegodi contro il Verona, di buon auspicio in vista di Cava. Remondina ha risparmiato gran parte dei migliori, mentre Capuano ha dato spazio agli squalificati e a chi sta trovando meno spazio in campionato (i vari Gragnaniello, Langella, Anderson). Lo spettacolo è, a onor del vero, ben poca cosa, poco più di un allenamento di metà settimana contornato dai crismi dell’ufficialità. Il primo a farsi vedere, al 14’, è Frezza, con un diagonale senza nessuna pretesa. E’ comunque un segnale che scuote la partita e
conferma le attitudini volenterose del Potenza. Molto pericolosi, i lucani, lo sono, piuttosto, al 20’: punizione decisa dai 25 metri di Vanacore, il pallone scheggia la traversa e finisce alto. Il Verona non combina granché e non appare determinato, i rossoblù risultano più incisivi, seppure a intermittenza. Per Capuano le indicazioni non sono negative: la squadra mostra equilibri dignitosi. Ad inizio ripresa Gragnaniello è chiamato in causa soltanto al 4’, su un tiro fiacco di Farias: è la prima conclusione in porta di tutta la gara per il Verona, e non lascia traccia. Ben superiore, per il portiere del Potenza, è l’insidia corsa al 9’: Gomez gli calcia addosso, e sullo slancio si scontra proprio con Gragnaniello che, nell’impatto, si fa male, ed è costretto ad uscire, lasciando spazio a Tesoniero. E il nuovo entrato si mette subito in evidenza: 14’, doppio intervento su Farias e Gomez. Il Potenza è, di colpo, meno sicuro, in campo, e ancora Tesoniero è decisivo su Ciotola al 19’. E’ il momento più difficile della partita per i lucani, ma proprio nella fase più complicata della partita arriva il gol: lo segna Polani, servito da una bella giocata di Giannusa, anticipando Massoni. E’ il 30’, i gialloblù di casa cercano di reagire, mentre Capuano perde proprio Polani, che esce dolorante per una botta alla caviglia. Stringe i denti nel finale, il Potenza, e si prende una vittoria che è sempre utile e il 9 dicembre ospiterà il Lumezzane al Viviani per tentare l’accesso alle semifinali. Matteo Fontana
trattativa non sia mai iniziata. Quando gli ho suggerito di presentarsi a Salerno dai miei legali loro sono venuti a Potenza a parlare con i tifosi, ieri hanno disatteso un incontro precedentemente fissato, facendo muovere anche i miei consulenti a vuoto”. Non le manda a dire, il patron. “Io, la società e la città di Potenza non meritiamo di essere trattati cosi’ - attacca - non chiudo la porta anche a chi si è comportato in modo maleducato, ma Visentin sappia che io il piacere di pranzare con lui non ce l’ho, se vuole acquistare il Potenza si rivolga direttamente all’avvocato Simone Labonia, incaricato di ricevere ogni offerta ufficiale”. Postiglione pone anche condizioni: “vale per Visentin come per chiunque altro - precisa - per iniziare una trattativa bisogna prima firmare il patto di riservatezza sul contenuto dei documenti, successivamente voglio riscontrare la disponibilità concreta di sostituirmi nella fideiussione di un milione e centomila euro a garanzia degli stipendi. In assenza di questi elementi, non si può nemmeno iniziare a ragionare”. F 24 Continua, Postiglione. “Confermo il mio disimpegno finanziario, ma la società sta andando avanti grazie ai crediti e all’autofinanziamento, sono stati pagati gli F24 e anche alcuni stipendi”. Torna anche un ritornello già noto: “i tifosi possono stare tranquilli, spero entro gennaio di aver già venduto il Potenza, ma certamente fin quando rimarrò il proprietario questa società non fallirà mai”. Giovani e autofinanziamento. “Proprio oggi una società di serie A - svela il massimo dirigente -mi hachiesto unavalutazione del cartellino di Tesoniero”. Domanda: quanto vale il Potenza oggi? Postiglione
va oltre: “non è il momento di fare valutazioni, dico soltanto che sarei anche stato disposto a portare avanti una cessione a valore di bilancio come proponeva Visentin, anzi, il bilancio del Potenza ve lo porterò in conferenza stampa tra qualche giorno, cosi’ diventerà pubblico”. L’SMS DISPERSO Nel frattempo l’eco della conferenza stampa arriva ai Visentin, che contattano il Quotidiano per una replica. “Postiglione martedi’ sera ha parlato con mio fratello - spiega finalmente Simone - il quale gli ha esplicitato il problema di salute che abbiamo in famiglia facendo presente che sarebbe stato meglio incontrarsi giovedi’. Postiglione ha rifiutato, sostenendo che già tutto era organizzato per mercoledi’e sarebbe stato impossibile rimandare. Di conseguenza, mio fratello gli ha detto che avrebbe fatto tutto il possibile, ma in caso di impedimento a recarsi a Roma l’indomani (quindi mercoledi’, ndr) lo avrebbe avvisato. Cosi’ha fatto, mandando a Postiglione un sms ieri mattina comunicandogli la mancata partenza”. Quindi, secondo Visentin, Postiglione avrebbe accettato il rischio di arrivare a Roma senza la certezza di poter incontrare il suo interlocutore. “E poi - conclude Simone - se il cellulare di mio fratello era spento Postiglione avrebbe potuto facilmente recuperare il mio numero e contattarmi, voi della stampa ce l’avete”. ULTIMO ATTO Riferiamo a Postiglione, che controbatte: “se Visentin mi dimostrerà, tabulati alla mano, di aver inviato un sms che si è perso nell’etere, allora gli chiederò scusa. Altrimenti lo querelo”. Fine della giostra, per oggi. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
FAIR PLAY
Il Panathlon premia Postiglione
UNA bella soddisfazione per il Potenza, in un momento delicato. Il Panathlon Club di Ravenna ha conferito a Giuseppe Postiglione l’annuale “Premio Fair Play”, riconoscendogli il merito di essersi prodigato personalmente per consentire ai tifosi romagnoli di assistere alla gara Potenza - Ravenna dello scorso 6 settembre in tutta tranquillità, nonostante la chiusuradel settoreospiti. Postiglione - si legge in una nota - “sente di dover condividere il merito e la soddisfazione di tale premio con la tifoseria potentina, encomiabile per la sentita e sincera accoglienza riservata ai tifosi ospiti, con la Questura e le forze dell’Ordine che hanno assicurato come sempre la migliore ed intelligente gestione dei servizi dell’Ordine Pubblico.
Seconda El Kamch e Vignati da sostituire
Melfi, due defezioni RODOLFI deve pensare alle non semplici sostituzioni di El Kamch e Vignati squalificati. Stando alle indicazioni emerse nel contesto dell'ultimo allenamento, non tutti i nodi sono già stati sciolti. Più chiara la situazione in difesa, dove è assai probabile il ritorno di Emanuele Gabrieli dal primo minuto. Il calciatore abruzzese è il favorito per l'assegnazione del ruolo di centrale al fianco di Sicignano. Una occasione importante per Gabrieli che al Flaminio vorrà dimostrare di poter ancora essere uno su cui fare affidamento ad occhi bendati. D'altronde l'esperienza e la professionalità dell'abruzzese non sono da mettere in discussione, semmai c'è un discorso legato all'intesa con Sicignano, visto che i due in coppia hanno giocato poco. In ogni caso si tratta di due giocatori estremamente validi e fisicamente imponenti, in grado di far bene anche contro un avversario di rango. E ciò che si augurano i tifosi gialloverdi, che sperano contro la Cisco di ottenere punti preziosi. Sempre relativamente alla difesa sugli esterni si profila la conferma per Arvia, in vantaggio su Rogato per il ruolo di esterno basso. Da registrare un problema muscolare per il secondo portiere Scarzanella, che a Roma rischia seriamente di non esserci. In preallarme il portiere della
Berretti, Della Luna. A centrocampo Rodolfi potrebbe rivedere qualcosa. Probabilmente rischioso schierare un reparto con La Porta esterno, giocatore spiccatamente offensivo. Il tecnico potrebbe decidere di mettere in campo una linea mediana più di quantità con l'impiego di Bulla in mezzo al fianco di Mitra ed affidarsi alla qualità sugli esterni con Lo Iacono a destra e D'Andria a sinistra. Quest'ultimo, dopo due panchine consecutive, ha buone chance di ripartire titolare dal primo minuto. In mezzo c'è poi
anche l'ipotesi Viola, giovane talentuoso ragazzo, classe 90, ma è probabile che Rodolfi non lo rischi dall'inizio per poi giocarsi questa carta a partita in corso. Un ragionamento che coinvolge anche Pellecchia, che ha dimostrato abilità nel sapersi ritagliare uno spazio rilevante a gara inoltrata. In avanti nessun dubbio. Spazio alla coppia consolidata formata da Chiaria ed Arcamone. Al Flaminio Chiaria sfida Ciofani per il trono di capocannoniere. Entrambi sono in testa a questa speciale graduatoria con 9 reti. Emilio Fidanzio
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54 Sport
Coppa Italia Risposta di carattere alla pesante sconfitta col Pianura
Matera conquista i quarti Le reti di Carretta, Genchi e Albano eliminano il Campobasso Spogliatoio Giusto soddisfatto
Musco: «Morale che torna alto» «Una vittoria per il morale, ma non solo perchè raggiungere i quarti di finale è una possibilità in più per raggiungere l’obiettivo». Così Alessio Musco allenatore dei portieri sintetizza il dopo gara con il Campobasso. In merito a Cottet, Musco aggiunge: «E’ vero abbiamo sbagliato contro il Pianura, perchè io sono con il ragazzo quando non va bene. Ma è un giovane e può starci. E’ stata una brutta settimana per noi, e parlo al plurale perchè con i ragazzi sono una sola cosa e vivo con loro bene e male. I portieri, specie quelli giovani, sono soggetti a bello e cattivo tempo. E’ stata una giornata storta, ma c’è chi ha infierito più del necessario sul ragazzo che ha doti notevoli ma che in questo momento ha solo bisogno di tranquillità. Se siamo ai quarti c’è anche da sottolineare che a Casarano Cottet ha parato un rigore che ha pareggiato l’errore di De Vecchis e abbiamo passato il turno. Quindi, questa vittoria ci consente di lavorare con serenità, perchè lo sappiamo che c’è da lavorare e lo facciamo tutti i giorni con impegno, cosa che non manca da parte di tutto l’organico». Non a caso i tifosi domenica scorsa e ieri hanno applaudito i ragazzi a fine gara anche se i risultati non erano gli stessi. Arriva Mirko Carretta, uno dei migliori in campo se non il migliore. «Dopo il gol di Bacoli anche in Coppa c’è stata la possibilità di far centro ed è andata bene. Sono contento della mia prestazione. Ora sto bene ed ho metabolizzato questa categoria. Devo impegnarmi come sto facendo negli allenamenti e mettere in difficoltà il mister la domenica. Spero di avere ancora opportunità di dare il mio contributo al Matera». Si è rivisto il Carretta di Sassocorvaro che aveva fatto so-
Pino Giusto
gnare i tifosi del Matera, ma a Sant’Antonio potrebbe scapparci la riconferma che sembra legata a quella di D’Amanzo. «A me la difesa è piaciuta-aggerma il tecnico del Matera, Pino Giusto- anche se avevo pensato di abbassare Mazzoleni in quel ruolo. Devo dare atto ad Achille di avermi dato la disponibilità, ma ho preferito mettere tutti nei ruoli originali e devo dare ammettere che la risposta mi ha soddisfatto. Mi è piaciuto il carattere della squadra. Come ha affrontato la gara che non era facile. Abbiamo giocato con un under in più. ma tutti hanno fatto il proprio dovere. Certo, col Pianura non ha funzionato qualcosa e il risultato è stato quello che tutti hanno visto. Ma, abbiamo voltato pagina e questa qualificazione ai quarti è molto importante per vari aspetti, tra cui quello della personalità che è emersa. Non ci fermeremo, perchè c’è da preparare per Sant’Antonio Abate e col pensiero siamo già tutti a quel match. Non ci sarà Catalano e nemmeno Conte. Martinelli vuole esserci. Vedremo». r.carpentieri@luedi.it
MATERA CAMPOBASSO
3 0
MATERA (4-4-2) Cottet 6; Scudieri 7, Palladino 6, Bartoli 6,5, D'Amanzo 6; Carretta 7,5 (44' st Cusimano sv), Leta 6,5, Mazzoleni 6,5, Campo 6; Albano 6,5 (44' st Branda sv), Genchi 6,5 (36' st De Vecchis sv). A disp.: Dimola; Milzi, Logrieco.Diop. All. Giusto 7 CAMPOBASSO (4-3-1-2) Ascani 5,5; De Santis 5,5, Cirilli 6, Maglione 6, Grasso 5); De Feo 5 (20' st Trapani 5,5), Casapulla 5, Priore 5; Teta 6 (20' st Manzo 6) ; Todino 5,5, Murano 6 (35' st Ferrentino sv). A disp.: Colantonio, Castiello, Gennarelli, Fazio. All. La Cava ARBITRO: Fanton di Lodi RETI: 30' pt Carretta, 3' st Genchi, 43' st Albano (rig) NOTE - Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 500. Ammoniti: Campo del Matera; Grasso, Cirilli, Maglione, Casapulla e Todino del Campobasso. Espulso Casapulla al 42' st per somma d'ammonizioni. Angoli 3-3. Recupero: 2' pt; 3' st. MATERA- Il Matera è vivo. Centrati i quarti con una reazione incoraggiante in vista della trasferta a Sant’Antonio Abate di domenica prossima. Reazione doc alla sconfitta col Pianura di domenica scorsa in campionato grazie ai tre colpi di spugna targati Carretta, Genchi e Albano. L'avversario ai quarti sarà il Sapri in gara d'andata e ritorno visto che gli spigolatori hanno battuto 4-2 la Rosarnese (25 novembre e 9 dicembre le date delle gare d’andata e ritorno). Matera con un under in più di quanti ne richiede il regolamento causa infortuni e squalifiche. Infatti, Pino Giusto doveva fare a meno di Martinelli e Catalano per infortunio e Martone squalificato (oltre ai tre under Conte, Salemme e Mirabelli); sull'altra sponda La Cava senza gli squalificati Covelli e Gherardi. Parte bene il Matera pericoloso con Albano su assist di Carretta dopo 4'. Risponde il Campobasso con Teta, schierato da La Cava dietro le punte Tadino e Murano, che lancia Murano che dal limite sfiora la trasversale con un pallonetto. Al 15' un
Carretta e a destra Genchi
Il rigore di Albano del 3-0 (foto in pagina di Videouno)
angolo di Teta crea scompiglio in area, ma nulla di fatto. Al 30’ il vantaggio. Genchi serve Carretta in area, il tiro viene parato e respinto da Ascani ma il giocatore del Matera al secondo tentativo fa centro. Il Campobasso accusa il colpo e Matera sfiora il raddoppio, ma non c'è reazione adeguata da parte molisana. Il Matera ha tutti gli uomini nel ruolo proprio e riesce a contenere una squadra che in avanti non ha certo fulmini di guerra. Nel recupero del primo tempo Genchi prova a raddoppiare con un tiro da fuori area, ma la palla esce di poco. Sull’angolo pallone a Carretta che calcia con poca forza seppure in posizione invitante e da’ il tempo ad Ascani di compiere il più bello intervento della gara. Il vantaggio al Matera sta bene, ma serve il cosiddetto gol della tranquillità. Come
al solito, nella ripresa torna in campo una squadra con più carattere ed è subito 2-0. Al 3’ Scudieri, uno dei migliori in campo ieri, semina tutti e dal fondo lascia partire un traversone che Albano manca incredibilmente (probabilmente tradito da un rimpallo anomalo) ma sopraggiunge alle sue spalle Genchi ed è raddoppio. Gara finita. Perchè il Campobasso non sembra avere più la forza mentale di puntare al recupero e in casa materana c’è grande possesso palla. C’è un sussulto dei molisani che provano qualcosa a cavallo della mezz’ora ispirati da un Teta tornato nella posizione a lui più congeniale dietro le punte come ai tempi di quando indossava la maglia del Sorrento in serie D. Al 24’ infatti Murano sfiora la traversa e questo fa arrabbiare Giusto che teme un calo di concentra-
zione e, in caso di gol, anche il fatto di vedere l’avversario tornare in partita. Non va così, perchè il Matera concede poco ed ha un Carretta che sulla destra semina più volte il panico nella difesa molisana e nemmeno i crampi lo fermano. Infatti, vuole restare in campo perchè l’occasione per mettersi in mostra è troppo ghiotta. Il gallipolino ci riesce, perchè esce tra gli applausi dopo il terzo gol facendo esordire in maglia biancazzurra anche il giovane Cusimano. Il terzo gol del Matera arriva dagli undici metri. C'è un fallo di Osvaldo Casapulla (fratello di Salvatore Casapulla che ha vestito in passato la maglia del Matera nella gestione Raimondi) su Mazzoleni in area, L’arbitro che in precedenza aveva ignorato altri due rigori su Albano trattenuto e placcato in maniera palese e vistosa dall’ex Ugo Maglione una volta per tempo, stavolta non ha esitazioni e rifila anche il giallo, con il molisano espulso. Rigore che Albano trasforma di forza. Una iniezione di fiducia generale in vista della gara di domenica, ma anche tante luci in difesa dove Palladino da centrale dimostra di essere un ottima alternativa e D’Amanzo a sinistra di aver bisogno di migliorare, ma di poter essere una valida alternativa tattica in caso di indisponibilità di Salemme, altro 1991 in organico. L’abbraccio con i tifosi a fine gara cancella definitivamente Pianura. Ora tocca al Sant’Antonio. Renato Carpentieri
Eccellenza (recupero) Valdiano ha dei sussulti con Ragone, ma vittoria legittima
Avigliano, Sabato serve la sorpresa AVIGLIANO RUGG. VALDIANO
1 0
AVIGLIANO : Castaldo, Carlucci, Coviello, Sabia, Muzzillo, Scarano, Volini, Costa, Tornillo, Sabato V. (17' s.t. Lasco), Salbini. Non entrati Raimondi, Viggiano, Sabato M., Sileo, Vaccaro, Darwish. All. Filadelfia. R. VALDIANO : Serra, D'Alto, Guida, Pascuzzo, Malito (20' s.t. Mainenti), Amoroso (29' s.t. Chiacchio), Di Brizi (14' s.t. Canonico), De Luca, Petilli, Ragone, Salamone. Non entrati Adinolfi, Polito, Colombo, Corcione. All. Masullo. ARBITRO : Carretta di Venosa. RETE : 5' s.t. Sabato V. NOTE : pomeriggio freddo e a tratti piovoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Coviello, Sabato V. (A) e Petilli (V). Calci d'angolo 4-2 per il Valdiano.
AVIGLIANO – Sorpasso eseguito. Quello dell'Avigliano, che lascia il terz'ultimo posto al Picerno. Per il Valdiano, ripassare. Torna in scia alla coppia di testa, sconfitto, e nel complesso il risultato ci sta tutto, dall'Avigliano che non ti aspetti. O forse sì, se si considerano le prestazioni contro Oppido e Ricigliano, di una squadra che sembra esaltarsi contro le grandi e soffrire, piuttosto, quelle che sulla carta dovrebbero essere alla sua portata. Torna alla vittoria che mancava dalla seconda giornata e al gol su azione, assente in casa dal primo minuto della gara di esordio con il Viggiano. Si rivede l'Avigliano determinato, attento, concentrato, di fronte ad un Valdiano abulico, dal gioco assolutamente non all'altezza rispetto al nome degli uomini che ne formano l'organico. Nella squadra dei giovani, decide un ragazzo ultraquarantenne come Vito Sabato. Suo il gol decisivo in avvio di
ripresa, dopo un primo tempo che sembrava la prosecuzione della partita di domenica scorsa, riassumibile in poche parole: un tiro di controbalzo di Ragone a lato; Petilli che si fa ipnotizzare da Castaldo; un tiro da lontano di Salbini che Serra blocca. Più vivace la ripresa, e più vivace l'Avigliano. Subito Salbini mette i brividi a Serra, la sua punizione a girare prende il palo. Poi, il gol: Sabato controlla un pallone, salta un avversario e da 25 metri piazza un fendente che si infila all'incrocio dei pali. Il pareggio immediato è un'illusione per il Valdiano, perché Castaldo è ancora bravissimo sulla punizione di Salamone. I campani provano a stringere i tempi, ma l'Avigliano di oggi è attentissimo, e concede solo un tiro da 30 metri, ancora di Salamone, che finisce alto. Non riesce il colpo del ko a Salbini, sul cross di Volini cerca il tiro a giro che finisce a lato. La palla buona per il pareggio capita a Ragone, botta violenta
dal limite dell'area piccola a cercare di finalizzare una mischia, Castaldo è ancora una volta pronto. E' l'ultima volta che si vede il Valdiano, mentre il finale è tutto di marca aviglianese: Salbini prima, Lasco
poi, si fanno metri e metri di campo, giungendo stanchi al momento decisivo e consentendo a Serra di impedire in raddoppio. Ma all'Avigliano sta benissimo anche così. Giancarlo Tedeschi
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Sport 55
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
Eccellenza Natiello, Arleo, Bardi e Rocco Postiglione sono solo alcuni dei nomi per il dopo Camelia
Real Tolve, il totoallenatore è lo sport attuale TOLVE - La quiete dopo la tempesta. Al primo allenamento dopo la partita di domenica col Genzanobanzi la prima cosa che balza agli occhi è l'assenza di mister Camelia che in seguito alle vicissitudini del dopo gara , non è più l'allenatore del Real Tolve. Clima apparentemente tranquillo. Presenti per la società il presidente Grignetti che si è intrattenuto con la squadra prima dell'allenamento. Del contenuto del discorso non è trapelato nulla. Allora proviamo ad azzardare varie ipotesi. Già domenica in piazza impazzava il toto-allenatore. Vari nomi sono stati fatti. Alcuni perché già accostati in passato alla panchina bradanica, altri di pura fantasia calcistica altri
molto suggestivi e molto più pratici. Andiamo con ordine. Già in estate il nome di Natiello ha fatto spesso rima con Tolve, ma l'intenzione della società di continuare con Camelia, fece morire sul nascere ogni tentativo di un'eventuale trattativa. L'altro nome che ricorreva spesso sulla bocca dei tolvesi è stato quello di Peppe Bardi. Vecchia conoscenza del pubblico tolvese, anche se in quel campionato di eccellenza con lui in panchina, il Tolve visse di alterne fortune. Adesso passiamo al fantacalcio. Anche lui vecchia conoscenza delle platee tolvesi e che proprio a Tolve trovò quel trampolino che poi gli permise di farsi conoscere al calcio lucano. Parliamo di Pa-
squale Arleo che è stato accostato in questi due giorni alla panchina del Tolve. Ma stiamo parlando appunto di fantacalcio. L'ultima, suggestiva ipotesi, ma che per i tifosi è quella maggiormente praticabile, almeno per il momento, è quella legata al nome di Rocco Postiglione, fresco “appatentato”, che prenderebbe le redini della squadra per traghettarla in questo momento di incertezza. Non giocano dalla sua parte l'esperienza come allenatore , ma la conoscenza di un gruppo plasmatosi intorno a lui lo aiuterebbe forse in questo arduo compito. Certo che per la piazza sarebbe una soluzione affascinante: tolvese e capitano indomito del salto di categoria. Ma i
problemi non sono solo quelli riguardanti l'allenatore. Anche nella rosa c'è da colmare qualche lacuna che improvvisamente si è aperta dopo lo sconquasso di domenica. Praticamente c'è da ricostruire la zona nevralgica del campo, considerate le partenze contemporanee di Biagio Camelia ( e come ti sbagli n.d.c.) e di Massimo Pietrafesa, che ieri all'allenamento ha raccolto le sue cose e salutato i pochi tifosi presenti al San Rocco. La nube più nera che si addensa all'orizzonte si chiama Fortis Murgia che domenica aspetta il Tolve in quel di Matera per un battesimo di fuoco per il nuovo corso. Gianluigi Armiento.
GIUDICE DELLA D De Rosa non sarà in panca al Fittipaldi Squalifica per 2 gare effettive a Gaglione Francesco (Turris ) e Mandragora Bruno (Turris .) Squalifica per 1 gara a De Rosa Luigi (Francavilla Calcio) CALCIATORI: Due gare A Maffucci Roberto (S.Antonio Abate) UNA GARA: Incoronato Marco (Angri.), Sasso Saverio (Bitonto.) Lentini Giuseppe (Calcio Fasano) Mollo Nunzio (Calcio Pomigliano) Guida Raffaele (Casertana Calcio) Manco Andrea (Francavilla) Ferrari Davide (Francavilla Calcio) Niccolini Daniel (Virtus Casarano)
D Toccherà a Di Senso sostituirlo, ma non è l’unica soluzione di Lazic
Francavilla perde Manco Il centrocampista è stato squalificato e salta il match di brindisini FRANCAVILLA – Archiviato con tanto entusiasmo il derby di domenica scorsa a Pisticci, il Francavilla del patron Franco Cupparo, si appresta ad ospitare gli omonimi del Francavilla Fontana. Nel frattempo, la compagine sinnica, è impegnata negli allenamenti che si svolgono presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, agli ordini dello staff tecnico. Una gara che si annuncia molto combattuta con due squadre alla ricerca dei tre punti. I pugliesi per scacciare brutti presagi che riguardano le zone basse della classifica, i sinnici invece, per cercare di restare il più tempo pos- Andrea Manco sibile nelle zone nobili della classifica. Per questo si assisterà ad una gara molto combattuta, con le due squadre che non baderanno molto al bel gioco, ma soprattutto al risultato finale. Per i ragazzi di mister Ranko Lazic, è importante dare continuità ai risultati positivi, che in questo periodo sono favorevoli. Con questa idea fissa, obbligata, Del Prete e compagni saranno attesi ad una prova importante ospitando una squadra che ha l’amaro in bocca in questo campionato. Si potranno verificare gli effettivi progressi della squadra rossoblu, che nel derby sul piano del gioco non si sono visti, ma resta il fatto che la concretezza è stata
capitalizzata al massimo. Il tecnico serbo, non potrà contare sull’apporto del centrocampista Andrea Manco, squalificato in quanto giunto alla quarta ammonizione. Assenza che andrà colmata molto probabilmente, con lo spostamento nella zona nevralgica del campo di Di Senso. Ma queste sono tutte ipotesi, a decidere saranno gli allenamenti e le prove tattiche che Lazic esaminerà in questi giorni. Di certo, in campo scenderanno gli stessi uomini che a Pisticci e nelle ultime uscite hanno regalato punti preziosi all’economia della squadra, ed è per questo che tutti vogliono tenere alta la concentrazione per continuare su questa strada. Ricordiamo che nella passata stagione, le due squadre si affrontarono due volte al “Fittipaldi”. La prima volta, la partita venne sospesa dopo solo cinque minuti della ripresa, per impraticabilità di campo a causa della pioggia battente, sul risultato di 1-0, in favore della formazione lucana, dopo la rete lampo dell’attaccante Genny Del Prete dopo soli tredici secondi di gioco. Il recupero, venne giocato una settimana dopo e fini con la vittoria dei sinnici per 2-1, grazie alle reti messe a segno da Gioia e La Neve. Claudio Sole
Doppio Bruno, Adesso e un autogol di Cabone stendono il Tito
Il Sant’Angelo cala il poker S.ANGELO PROGETTOTITO
4 0
S. ANGELO: Marottoli D., Sagarese A., Lembo D., Grippo A., Bruno D., Bonavoglia L., Iallorenzi R. (sostituito, al 46', da Loisi D.), Barba C. (sostituito, al 46', da Adesso M.), Lorenzino G., Ostuni C., Spera R. F. (sostituito, al 70', da Iotti F.), Loisi F., Loisi D., Adesso M., Lorusso D., Iotti F., Fiscella C. - Allenatore Parrella A. TITO : Coviello A., Di Lascio A., Langone S. (sostituito, al 76', da Pirrone D.), Salvia S., Carbone A., Abriola V., Cupolo A., Salvia V. (sostituito, al 46', da Giancola V.), Locantore P. (sostituito, al 46', da Laurino A.), Stigliano L., Faruolo G., Fiore A., Laurino V., Pirrone D., Giancola V., Laurino A., Dolce G. - Allenatore Pagano ARBITRO: Denicola di Potenza MARCATORI: Bruno, all'11' e all'80'; Adesso al 50', Autogol di Carbone, al 91 NOTE: Ammoniti: Loisi D., per il S Angelo; per il Tito, Langone S, Cupolo A., Salvia V., Faruolo G.Espulsi: Stigliano L., Tito IL S. ANGELO, nonostante le condizioni proibitive del terreno di gioco, si dimostra ben deciso a riscattare la bruciante sconfitta di Vietri dell'altra domenica. Nei primi minuti, gli ospiti mettono in difficoltà i giocatori delle squadra di casa, infatti la prima azione gol è di Tito che realizza il primo gol in netto fuori gioco, ovviamente annullato dall'arbitro. Anche se il gioco si ristagna al centro campo, per le condizioni pesanti del terreno di gioco, al 10', Lorenzino ruba palla al centro campo e si invola, da solo, verso la porta avversaria, prendendo in contro piede tutti gli avversari che sono in retroguardia, ma, al limite dell'area, viene
atterrato dal difensore Langone di Tito che meriterebbe l'espulsione, ma viene solo ammonito; Il gol per il S. Angelo arriva all'11', veloce scambio Spera - Lorenzino, questi viene atterrato al limite dell'area di rigore, la punizione viene magistralmente battuta da Bruno che conduce la squadra di casa in vantaggio. Al 18', possibilità di raddoppio per il S Angelo, veloce scambio Lorenzino - Spera, questi dribbla due difensori, ma in area, nell'atto di calciare, viene, con furbizia, spinto da un difensore e la palla bacia la traversa; al 25', break del Tito, cross pericoloso dalla sinistra, Stigliano colpisce di testa, ma la palla si perde sul palo; ancora il Tito in azione, al 33', Langone lascia partire dai trenta metri un gran tiro che si perde alla destra del palo. Al 40', viene espulso il numero 10 Stigliano per frasi ingiuriose contro l'arbitro. Il secondo tempo è tutto in salita per la squadra ospite, essendo di inferiorità numerica, senza nulla togliere alla forza tecnico - tattica del S. Angelo. Al 50', su un fallo commesso ai danni di Loisi D., dai 25 metri, Adesso indovina un tiro che fa la ragna tela al palo della porta avversaria, realizzando un gran gol ed è il 2 a zero per la squadra di casa; all'80', il S. Angelo rimpingua il proprio score, Bruno, dal limite dell'area di rigore, lascia partire un tiro per il quale il portiere Coviello si trova impreparato, facendosi sfuggire la palla, per cui, questa carambola in rete; al 91', in pieno recupero, arriva il 4° gol, su un'azione concitata in area, colpa anche del viscido terreno di gioco, Carbone, difensore del Tito, nel volerlo spazzare dalla propria area un pallone insidioso, lo devia in porta. I ragazzi della squadra di Tito hanno giocato in un modo pesante, per questo si spiegano i tanti ammoniti e l'espulsione Stigliano. . Antonio Monaco
Pisticci, due calciatori in prova Fortunato operato ai crociati “Cercheremo di migliorare l'organico del Pisticci compatibilmente con le nostre potenzialità economiche”. Il presidente del Pisticci, Donato Panetta, è deciso a non lasciare nulla intentato per perseguire l'obiettivo salvezza, ma ovviamente bisogna non perdere di vista i bilanci societari. Soprattutto in prospettiva. Conta cercare di raggiungere l'obiettivo stagionale, ma conta soprattutto garantire la continuità gestionale e quindi storica della Pol. C.S. Pisticci. Qualcosa, anche se il grosso del mercato si può fare a dicembre, si muove già, se è vero che da qualche giorno sono in osservazione, e si allenano con il Pisticci, il centrocampista under di classe 1989 Giuseppe Feola, ex Barletta e Casertana ed il centrocampista offensivo nigeriano Jimoh Azeez, classe 1984, con esperienze in Francia e l'anno scorso autore di 6 gol in 28 partite con la maglia del Cynthia Genzano (serie D). Non si tratta, tuttavia, di giocatori ingaggiati dal Pisticci, ma solo di elementi svincolati, potenzialmente tesserabili . Anche se va detto che, di solito, per i giocatori extracomunitari i tempi rischiano di allungarsi. Toccherà verificare approfonditamente anche gli aspetti burocratici legati ad Azeez prima di procedere ad una valutazione definitiva. “Per adesso - spiega Panetta - seguiamo la linea
intrapresa, ma in prospettiva guardiamo ad altre soluzioni che possano far bene al Pisticci. La volontà di potenziarci c'è, anche perché il dato di fatto è che di punti ne abbiamo presi pochi. Ma bisogna essere consapevoli e certi delle scelte che andremo ad operare, per evitare di spendere inutilmente. Abbiamo parlato anche con il tecnico, al quale abbiamo voluto dare delle indicazioni relativamente ad alcuni aspetti da noi ritenuti importanti. Vediamo cosa accade nelle prossime gare”. Ieri mattina, inoltre, lo stesso presidente Panetta, nelle sue vesti di chirurgo, ha operato il capitano del Pisticci Giuseppe Fortunato, nuovamente infortunatosi lo scorso settembre al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, già interessato da infortunio lo scorso febbraio. “Tecnicamente - spiega Panetta - l'intervento è riuscito. Penso che il recupero possa avvenire per il prossimo marzo. Fortunato, infatti, non si arrende ed è intenzionato a tornare in campo nel corso di questa stagione. Si è trattato di una situazione molto strana, perché è raro che un crociato si rompa nuovamente, ma purtroppo è andata così. Diciamo che per il momento abbiamo provveduto a risistemare il nostro capitano, il resto lo faranno il tempo e le motivazioni”. Roberto D’Alessandro
La Fratelli Cafaro onora la memoria di Prospero e Osvaldo con una vittoria FRANCAVILLA - La Fratelli Cafaro, regola la pratica Castelluccio con un secco 5-3. Questo in sintesi quello che è accaduto nella quinta giornata del campionato di Seconda categoria girone C. Le reti francavillesi sono state messe a segno da Natale e Salvo, per loro una doppietta e poi da Stalfieri la quinta retefinale. Conl'importante successo ottenuto contro la formazione della valle del Mercure, i sinnici salgono a quota otto punti in classifica scavalcando proprio il Castelluccio che resta fermo a quota sette punti. Due squadre che sono scese su terreno di gioco dello stadio “Nunzio Fittipaldi” che, per l'occasione hanno inaugurato un pannello di metallo delle dimensioni di 2,50 mt x 2 mt,graficamente realizzato dall'esperto grafico Rocco Amorosi, dedicato alla memoria dei due fratelli Prospero ed Osvaldo Cafaro, da cui prende il nome la società calcistica e la scuola calcio del presidente Sarubbi. I due fratelli, sonoscomparsi prematuramente, in due incidenti stradali sulla Statale Sinnica tra il 1992 e il 1993. Ricordiamo che circa due mesi fa, le società calcistiche
Il pannello al Fittipaldi
della cittadina in riva al Sinni, FC Francavilla e Fratelli Cafaro, hanno sancito rapporti di collaborazione, che ne va sicuramente a vantaggio il futuro sportivo dell'intera comunità. Ed è per questo che i due presidenti, Franco Cupparo e Antonio Sarubbi hanno deciso di mettere fine ad una rivalità che da anni regnava, per decidere di instaurare rapporti calcistici. E allora ecco gli innesti nella società di Cupparo, del promettente trequartista Luca Fanelli, francavillese doc classe
1993, del portiere Daffuso, classe 1992 e del difensore Capalbo, classe 1993.Tutti e tre giovani del vivaio della Fratelli Cafaro. Inoltre, nei giorni scorsi la FC Francavilla, ha voluto omaggiare la Fratelli Cafaro, di un pannello posto nella tribuna coperta del “Nunzio Fittipaldi” dedicato alla memoria dei due fratelli. Un gesto che ancora una volta, rende il presidente Franco Cupparo, non solo un grande dirigente calcistico ma anche un uomo di grande sensibilità. Claudio Sole
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Fantacalcio A Battuta d’arresto dell’Inter che viene raggiunto dal Siena
Chievo, pari da primato Contro il Milan finisce 2-2, ma basta per tenere dietro la Fiorentina Over 35 Amici Ritrovati col miglior attacco CALCIO A 7 MATERA
serie A
CALCIO A 7 MATERA
serie B
In tre al comando CALCIO A 7
35
torneo OVER
CLASSIFICA
MATERA - Uno scossone in testa alla classifica, per un niente il Chievo stava perdendo la prima posizione, rimane in testa con un solo punto di vantaggio sui gigliati viola. E' la Fiorentina l'anti-Chievo? I veneti sono frenati dai campioni in carica del Milan e per la prima volta dopo otto vittorie consecutive devono accontentarsi del pareggio. Botta e risposta tra giallo-blu e rossoneri con le reti di Andrulli-Ventura per il Milan. Carlucci e Santochirico per il Chievo un pareggio acciuffato per il rotto della cuffia, all'ultimo minuto. I viola ne approfittano e si ritrovano ad una sola lunghezza dalla capolista, grazie al successo rocambolesco sul Napoli. Fiorentina sul 3-0 con Castaldi, Duni e Colucci ma il Napoli non molla e ritorna in partita con Paladino, doppietta per lui e Orsi. In zona Cesarini Duni e Colucci regalano l'importante e preziosa vittoria alla formazione toscana. La nona giornata è fatale anche alla sorpresa-Bari. I pugliesi sono stati piegati 3-2 dalla generosa Lazio, pronta a rimontare per due volte lo svantaggio maturato, con le reti biancorosse prima di Conte e risposta di Venezia, nuovo vantaggio di Chimenti, il pareggio temporaneo di Darretta riapre ancora la gara, sarà Domenichiello a dare la zampata vincente lasciando interdetti i ”galletti. Dietro la coppia meridionale bloccata al terzo posto, si fa minaccioso il Milan a meno 1, mentre stabile due punti sotto c'è il Cagliari, che conserva così il quinto
posto grazie alla goleada sul Genoa. La scorpacciata di reti è firmata da Scarcia, Piccinni, Argentieri, le doppiette di Marinaro e Cancelliere, infine dalla tripletta di Draicchio. Per i liguri Grassoni e Di Pede rendono meno amara sconfitta. Al sesto posto Siena che ha scavalcato la vecchia signora, con l' Inter che subisce una dura sconfitta mandando in aria i sogni di un ipotetico agganci alla zona play-off. La squadra della città del Palio si è aggiudicata la sfida tutta bianconera, contro la Juve per 6-1 grazie alle reti di Appio, Gammariello, D'Ercole e alla tripletta di Rizzi (di Rubino il gol della bandiera per la Vecchia Signora), l'Inter sconfitta dal Catania, beffata la squadra del presidente Pizzolla, il vantaggio iniziale di Biondino è rimontato dai gol di Moramarco e Martulli. Giornata
positiva anche per il Parma, che si conferma a metà classifica, travolgendo per 7-2 l'Atalanta, in partita solamente nella prima parte di gara, con la doppietta di Scasciamacchia. Gli emiliani dilagano con Di Lecce, Piccenna, Maremonti e due doppiette ad opera di Calia e Maino. Nella zona bassa successo tonificante per il Palermo, che beffa con la rimonta finale l'Udinese per 6-5: rosanero avanti 3-0 con lo scatenato Casillo, l'Udinese rimonta con Di Pede, doppietta, Barbafolta e Chietera. Il Palermo ci crede e non molla, ed effettua il sorpasso con Casillo e Cuscianna. L'Udinese trova il pari 4 con Chietera ma nell'ultimo minuto Continisio segna il gol decisivo per i siciliani. Convincente anche il successo della Sampdoria sul Bologna per 8-4, i felsinei restano sul fondo della
classifica in compagnia della Roma, travolta dal Livorno per 10-2. Per i doriani doppiette di Venturo e Dell'Acqua, seguono le reti di Di Pierro, Cappiello, Natrella, Di Cuia, bolognesi in gol con Fiore, due volte con Cammisa e Nicoletti. Il Livorno strapazza la Roma con la tripletta di Sassanelli, la doppietta di Carioscia e Salzano e i gol di Giofffredi, Ramaglia e Ferrandina. Per i giallorossi a segno Cristalli in avvio, poi in gol Rubino, Rizzi e Chietera nei minuti finali della gara. La classifica dei marcatori vede al primo posto con 20 reti Antonio Castaldi della Fiorentina, tallonato da Casillo del Palermo a quota 19 reti, terzo posto in parità con 15 gol Daniele Duni della Fiorentina e Domenico Ventura del Milan. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Fantacalcio B En plein del Frosinone che deve recuperare una gara
Stop del Modena, rallenta la Triestina MATERA - In serie B si ferma dopo cinque partite la marcia trionfale della Triestina, bloccata sul pari 2 dal Vicenza. Il Frosinone, che deve recuperare una partita con la Reggina, ha la grande occasione di staccare dietro di se, gli alabardati e ritrovarsi in testa con un vantaggio di due lunghezze. I ciociari hanno travolto per 5-1 il Torino con le reti di Mastronardi, Paladino, Argiolas e doppietta di Tarasco. Alle loro spalle a quota 17 si ritrova il Piacenza, costretto a dividere la posta in palio con la Reggina con un 3 a 3. Reggina che si ritrova con un punto di ritardo e una gara in meno, rispetto al Modena, battuto di misura dall'Ancona fermando co-
sì i canarini a 15 punti con i dorici a quota 10. Gallipoli ePadova si dividono la posta in palio 2-2 finisce la gara. Stessa sorte per l'incontro tra il Lecce e Mantova altro 3-3, che rimangono nelle zone basse della classifica. Facili vittorie per il Grosseto e il Sassuolo contro le cenerentole Brescia e Cesena fermi ancora a quota zero punti. La classifica cannonieri vede in testa nelle prime due posizioni i giocatori della Triestina Rocco Montemurro 14 reti e Massimo Martelli 12, terza piazza per Claudio D'Aria del Piacenza e Antonio Moliterni della Reggina a quota 9 reti. vi.bo.
CON UNA settimana d'anticipo rispetto al “Calcio in Città”, è iniziato anche il torneo potentino “Over 35” di calcio a sette. Sono quattordici le squadre che si affronteranno, in questo campionato, fino alla prossima primavera. Intanto, al vertice della graduatoria, dopo due turni, troviamo a punteggio pieno gli Amici Ritrovati, La Ceramica e la Casa nel Bosco (sono appaiati a quota sei punti). A seguire, sembra regnare il massimo equilibrio. Partiamo dai piani alti della graduatoria. Gli Amici Ritrovati, che hanno siglato gol a grappoli in questo avvio di stagione (ben quindici in due gare), hanno superato la formazione dell'Emilioenando per sei reti a quattro. La Ceramica, invece, non ha lasciato scampo al fanalino di coda, Sporting Lucana Service, travolto sotto una valanga di marcature (punteggio finale 5-1). La terza capolista del torneo “Over 35” di Potenza, ovvero la Casa nel Bosco, si è sbarazzata del Polaris con il minimo scarto: 3-2 in “trasferta”. Detto del vertice della classifica, scrutiamo cosa è avvenuto più in basso. L'Accademia Calcio Potenza ha brindato al suo primo successo in campionato a spese degli All Blacks, fermi a tre punti in graduatoria. L'Accademia ha prevalso per 5-1. Lo Studio Immagine, dopo il vittorioso esordio nel turno precedente, è stato bloccato
in parità dal Bodisa 2. Il match si è concluso sul quattro pari (4-4). L'altro Bodisa, il 73, si è rimesso sulla carreggiata giusta, dopo il tonfo nella prima giornata. Nella sfida tra ultimi della classe, il Bodisa 73 ha prevalso per 7-4 sul Benfica (peggior difesa del torneo). In fondo alla classifica, a zero punti, ci sono anche l'Azzurra Isomax ed il Comune di Potenza (il match tra queste due formazioni è stato posticipato ad altra data). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Quarantasei gol messi a segno (115 marcature in totale) in questa seconda giornata, di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 26, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sonoregistrati 1successointerno, 4 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (15 reti), il peggiore è quello dell'Azzurra Isomax (1 rete). Le migliori difese sono quelle dell'Accademia Calcio Potenza e dell'Azzurra Isomax (3 reti subite), mentre è del Benfica la retroguardia più perforata (15 reti subite). d.p.
Nella prima giornata ha latitato il segno “X”. Partono bene Napoli e Udinese
Solo dieci squadre per il Calcio in città E' FINALMENTE partito, seppur con un po' di ritardo, il “Calcio in Città” di Potenza. Dieci squadre hanno preso il via, nella scorsa settimana, alla quinta edizione del torneo potentino di calcio a sette, che si disputa interamente presso la struttura del “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo di regione. Da quest'anno, il campionato sarà supervisionato anche dalla Figc lucana, oltre che dall'organizzatore, Michele Sangregorio. In campo, nella prima giornata di campionato, non ha deluso le aspettative la Sampdoria, fresca vincitrice della scorsa edizione del torneo potentino. I blucerchiati han-
no ricominciato da dove avevano lasciato qualche mese fa, ovvero dalla vittoria: netto 4-2 rifilato ai danni della Roma, nell'unico “exploit” del primo turno calcistico. Oltre alla Sampdoria, hanno fatto bottino pieno anche altre quattro compagini (non si è registrato neanche un segno “X”). La Fiorentina ha “bucato” la porta avversaria addirittura per dieci volte, acquisendo lo “scettro” provvisorio di attacco più prolifico. I viola hanno battuto per 10-7 il Bari. Bene anche il Napoli che ha umiliato il Palermo con un secco pokerissimo (5-1). I “partenopei” di Potenza hanno dimostrato, in questa pri-
ma settimana calcistica, di avere una difesa solidissima. Nei restanti due incontri in calendario, hanno centrato l'appuntamento con i tre punti il Catania e l'Udinese. Gli “etnei” non hanno lasciato scampo al Bologna, piegandolo per 74, mentre i bianconeri hanno calato il set tennistico sul groppone del Cagliari (cartellino rosso all'indirizzo di Fatigante); la contesa è terminata 6-2. Occorrerà, ora, attendere le prossime giornate del torneo potentino di calcio a sette per verificare i reali valori delle cinque squadre, che attualmente comandano la classifica a punteggio pieno. Infine, in quest'ultimo turno di
campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città” di Potenza ha comminato soltanto una squalifica: Pasquale Fatigante (Cagliari): 2 giornate. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quarantotto gol messi a segno in questa prima giornata (48 marcature in totale in campionato), di cui 30 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 18, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 1 vittoria esterna e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (10
CALCIO A 7 POTENZA
reti), il peggiore è quello del Palermo (1 rete). La migliore difesa è quella del Napoli (1 rete subita), mentre la
serie A
peggiore è quella del Bari (10 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it
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Sport 57
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
Si ferma anche Provenzano E’ IN PROGRAMMA per questo pomeriggio alle 18,30 l’amichevole di metà settimana che la Bawer Matera affronterà contro i cugini del Bernalda del tecnico Claudio Vandoni. Un’occasione importante per testare lo stato di salute della formazione materana e le necessità tecniche sulle quali lavorare in vista del difficile match contro Siena. Una sfida che si annuncia decisamente più complicata e difficile rispetto al match con il Perugia di domenica scorsa, i toscani sono infatti squadra giovane, veloce e con ottime individualità che abbina anche quest’anno l’esperienza e la gioventù nel proprio roster e proprio per questo dovrà essere ben controllata. Anche ieri Corà non ha potuto contare sulla squadra al completo e deve ancora fare i conti con gli acciacchi e lo stato influenzale di molti dei suoi uomini. Un handicap che da diverse settimana sta limitando il lavoro in palestra. Anche ieri era assente Francesco Gergati, ancora alle prese con i postumi dello stato influenzale che ha accusato domenica e comunque tenuto precauzionalmente fermo per un altro giorno. In palestra mancava anche Stefano Provenzano che ha accusato, anche lui, qualche linea di febbre ed è stato tenuto a riposo dallo staff tecnico e medico della società materana. p.quarto@luedi.it
La guardia Provenzano
C2 girone C Senise si sbarazza del Nola e si rimette in carreggiata
Ctr, la vittoria del gruppo Bella risposta del team di Di Gioia nonostante i tanti intoppi SENISE - Acito (12), Palazzo (16), Galindez (17) e Femminini (17) ossia quattro su cinque del quintetto base hanno chiuso in doppia cifra. Tutto qui il segreto di questo nuovo Ctr La cascina Senise che ha superato senza grossi patemi il Nola. Avversario non proprio impossibile è vero, ma piegato praticamente da soli cinque giocatori. Ai quattro che hanno chiuso in doppia cifra infatti, bisogna aggiungere il solo Giovanni Genovese (5) che ha avuto pure il pregio di aprire la serie dei canestri, infilando alprimo tentativouna bella tripla che ha avuto, in quel momento, il compito di scoraggiare fin da subito le velleità avversarie. Ed è per questi motivi dunque che si parla di un nuovo Ctr. Nuovo nella mentalità e nell'approccio conseguenzialmente alla gara. I cinque della formazione base infatti hanno dovuto sobbarcarsil'onere direggere per l'intero incontro, non essendoci la cosiddetta panchina lunga. Gremita infatti da soli giovani. Lino Durante out, Kreiber infortunatosi in settimana pure; restavano i soli De Lillo, Le Rose, D'Aran-
serie
L’infortunato Kreiber
no che ha giocato per pochissimi secondi avendo anche avuto la possibilità del tiro, da tre e da due, sfiorando il canestro in entrambe le occasioni e Filippo Ragazzo che più sfortunato non poteva essere. Entrato in campo infatti, al primo scontro dopo neppure pochi secondi è caduto a terra, rimediando una distorsione che chissà per quanto tempo lo terrà lontano dal parquet. E bene allora salutare questo gruppo che si è letteralmente immolato, guadagnando l'ammirazione di tutti. Difficile infatti raccontare di Christian Femminini che non la-
C2
scia passare neppure l'aria dalle sue parti: canestro suo ed anche quello avverso quando vi si trova. Per una prova di difesa davvero splendida, il che è quanto dire per una squadra pensata perlopiù per l'attacco. A fare il verso al gigante buono, il bravo Galidez che gara dopo gara sta dimostrando di essere molto più di una promessa e di sapere salire in cattedra e catturare palloni sotto entrambe le plance. Grande poi il play Acito, con incursioni che hanno ricordato Durante e conferma del solito Rocco Palazzo, oramai autentico mattatore immarcabile. La sorpresa più gradita, perché meno attesa, resta comunque quella di Giovanni Genovese che chiamato in causa dopo un periodo di stasi, ha invece dimostrato grande maturità e disciplina tattica, oltrechè grande reattività e responsabilità anche nelle occasioni difficili. Una lancia in più nella faretra di Michele Di Gioia per questo scorcio di girone ma soprattutto per la prossima poule che sarà sicuramente più difficile. Gianni Costantino sport@luedi.it
Girone C UOMINI CLASSIFICA
C2 girone B Al danno della sconfitta si aggiunge la beffa
Lucos, Scarano squalificato MONTESCAGLIOSO - A Napoli, sul campo della Partenope, si interrompe la mini serie positiva di due vittorie della Lucos Ingest Montescaglioso, sconfitta per 75 - 66 dalla squadra capolista nella prima partita di ritorno del campionato di C2 campano. La formazione montese rimane con 8 punti, in quinta posizione, in virtù delle quattro vittorie ed altrettante sconfitte riportate, mentre i napoletani, guidati dal coach Stendardo, salgono a quota 14. I campani hanno bissato la vittoria, per 69 a 68, colta al Palauditorium Karol Wojtyla montese il 27 settembre scorso, quando riuscirono a ribaltare il punteggio negli ultimi secondi, infliggendo ai cestisti montesi quella che è l'unica sconfitta interna subita in questa prima parte di stagione. La Partenope, alla quarta sfida in due campionati, si conferma, pertanto, nel suo ruolo di vera e propria bestia nera dei montesi, non avendo mai lasciato un punto a disposizione della squadra del Presidente Santarcangelo. Sul parquet napoletano la Lucos Ingest ha dovuto sempre inseguire, concludendo i quattro parziali sempre in situazione di svantaggio rispetto ai napoletani. Si è pas-
sati da meno 9 (23-16) al meno 16 (48-32) che ha chiuso la prima parte di gara. Dopo il riposo, nella terza frazione, il divario è aumentato sino a 16 punti (67-51), per attestarsi al meno 9 che ha sancito la sconfitta per i montesi allenati da Pietro Scarano. Sulla gara hanno pesato alcune decisioni discutibili prese dal duo arbitrale, non condivise dallo staff e dalla squadra di Montescaglioso, e che hanno prodotto la squalifica per una giornata del tecnico della Lucos. La prossima gara vedrà impegnati i montesi, in casa, al PalaWojtyla, contro la Baloncesto Napoli, squadra che ha gli stessi punti in classifica della squadra montese. I partenopei, nell'ultimo turno di campionato, hanno ceduto in casa alla Nuova Pallacanestro Salerno per 86 a 82, mentre all'andata con la Lucos Ingest si imposero sul proprio campo per 73 a 63. Gli arbitri designati a dirigere la gara di Montescaglioso, in programma domenica prossima alle ore 18 sono Massimiliano Pellegrino e Antonio Marra, entrambi di Pontecagnano Faino (Salerno). Michele Marchitelli sport@luedi.it
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58 Sport
Basket A Dilettanti La formazione di Ciocca anticipa a sabato col Molfetta
Publisys, ecco Labella Preso il playmaker ex Ostuni. Maioli ha ripreso ad allenarsi Basket B Donne Molisane rivelazione del torneo
Il dirigente Muliere scommette sulla Basilia In vista del match di Campobasso
Roberto Muliere, general manager della Basilia Potenza
SALE L'ATTESA per il big match che la Basilia Potenza si giocherà, ormai tra sole quarantott'ore, sul campo della prima della classe. A Campobasso le ragazze di Marco Guerriero ci proveranno, al cospetto di quella che si è dimostrata fin qui la rivelazione del girone. Anche se sul valore del roster di coach Ladomorzi che può contare tra l'altro su due vecchie conoscenze rossoblù come De Rosa e Ciminelli -, in effetti, non c'erano grossi dubbi. «Quello della Women's è certamente un bel gruppo, il cui tasso tecnico e di esperienza è innalzato da duetre ottimi elementi. Ma siamo curiosi di vedere quello che dirà il campo, e da parte nostra andremo in terra molisana per fare bene: con la consapevolezza di potercela giocare fino in fondo». Il general manager della Basilia, Roberto Muliere, non nasconde l'ottimismo per quella che sarà l'ultima gara del girone di andata delle potentine. Giunte al giro di boa di questa prima fase della stagione, comunque vada sabato, con il quadro piuttosto chiaro dei valori in campo nel loro raggruppamento. «Ci siamo resi conto - spie-
ga il direttore generale rossoblù - di poter competere alla pari con tutte le avversarie, quello che proveremo a dimostrare anche a Campobasso. È naturale essere un po' insoddisfatti per un paio di battute d'arresto evitabili, soprattutto perché dipese più dai nostri demeriti che dalla superiorità delle squadre che avevamo di fronte. Ma la fiducia e il morale restano alti, perché a più riprese il gruppo ha fatto vedere quello di cui è capace». Tanto più dopo aver ritrovato il passo giusto, e le migliori sensazioni in campo, nell'ultimo match con il Capo d'Orlando. In cui è arrivata pure la conferma che la Basilia, dopo qualche acciacco di troppo, sta ritrovando la migliore condizione complessiva. Eccezion fatta, naturalmente, per l'infortunata Marila Sanza: i cui tempi di recupero non hanno subito accelerazioni (tornerà a dicembre). «L'apporto di esperienza del capitano sarebbe stato fondamentale a Campobasso - ammette Muliere -, ma in qualche modo proveremo a sopperire alla sua assenza». Luca Carlone sport@luedi.it
LA NOTIZIA del giorno in casa Publisys, è l’acuisto del play argentino Fernando Labella, classe 1971, lo scorso anno ad Ostuni. Un rinforzo che può tornare utile, visto anche l’infortunio di Silvetrini. L’altra buona notizia è il ritorno agli allenamenti di Stefano Maioli. Una notizia positiva per l'ambiente potentino, in vista della trasferta al sabato del match con il Molfetta. Ovviamente Maioli non giocherà in terra barese ma per il clan bianconero la sua presenza sul parquet ha un bel significato. La squadra si è allenata anche ieri pomeriggio, al Pala Pergola in vista del match contro il Molfetta. Entrambi i quintetti sono appaiati a quota due in classifica, all'ultimo posto e fortemente intenzionati a superarsi per rimanere agganciati al treno salvezza. La Publisys dovrà riscattare il - 20 patito a Sant'Antimo e lavora meticolosamente per invertire il trend negativo. Le componenti sembrano unite per rag-
Labella contrasta Sottana
giungere il risultato e l'obiettivo stagionale e lavorano di comune accordo con Ciocca per valutare ogni strategia tecnica e agonistica. Adesso, con l’arrivo di Labella la Publisys si può proiettare verso l’anticipo di sabato in Puglia. Il Molfetta è allenato da Sergio Carolillo e dispone di un roster che fin qui ha deluso le attese. Eppure i fiori all'occhiello del complesso pugliese non mancano di cer-
to. Il riferimento va ad Andrea Maggi, Diego Fessia, Lorenzo Di Marcantonio, Andrea Malamov, Maurizio Cucinelli e Federico Zambrini. Un roster esperto che nelle prime giornate non ha incarnato il credo cestistico di Carolillo. La squadra potentina dal canto suo è apparsa in condizioni fisiche migliori rispetto a qualche settimana fa. Tutti hanno risposto con entusiasmo alle istanze tecniche di Ciocca. In se-
no alla dirigenza c'è grande attesa per il match di sabato sera (ore 21 ) al Pala Poli di Molfetta. Ne è consapevole il segretario e addetto stampa di via degli Oleandri, Giovanni Lamorte che ha dichiarato: “Sicuramente il campionato è difficile, dobbiamo mettercela tutta per raggiungere i nostri obiettivi. Abbiamo cambiato allenatore da poco, i nostri obiettivi restano intatti”. Lamorte parla del prossimo incontro, quello con il Molfetta: “Sicuramente bisognerà fare risultato pieno in Puglia. Dico una cosa scontata se per vincere sarà necessario difendere forte e fare canestro. Tutte le componenti devono mettere il massimo impegno per superare il momento negativo”. Sul recupero di Maioli, Giovanni Lamorte è schietto: “Stefano è un giocatore importante per noi, dobbiamo recuperare anche Silvestrini, prima di valutare le strategie tecniche e di mercato”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone A Zotta e compagni salgono al primo posto
Sacro Cuore sette bellezze La squadra venosina ha liquidato lo Sporting Murese SACROCUOREVENOSA 7 SPORTINGMURESE 5 SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia, Zotta, Checa, Pescuma, Briscese, D'Errico, Paulangelo, Muccilli, Martone, Scoca, Di Nardo. SPORTING MURESE: Lombardi, Bianchi, Fusco, Magro, Marolda, Barile, Frassino. ARBITRO: Pescuma di Venosa. RETI: S. Cuore Venosa: Scoca, Martone, Paulangelo 2, Checa, D'Errico, Zotta; Sp.Murese: Frassino 2, Fusco, Magro, Barile. NOTE: Ammoniti: Bianchini, Fusco, Marolda, Frassino, Martone. VENOSA - Scontro al vertice quello di sabato fra le due formazioni rivali nello scorso campionato di serie D in cui si sono contese la promozione fino alla fine e poi conclusasi con la vittoria venosina. La formazione venosina, decisa a rimediare il mezzo passo falso di Vietri di due settimane fa, comincia subito a premere e si porta in vantaggio di tre reti nel giro di pochi minuti rispettivamente con Scoca, Paulangelo e Martone (oggi
più che positiva la sua prova), ma in altrettanti minuti ne subisce la rimonta degli ospiti che pareggiano una partita cominciata male grazie anche alla complicità di qualche svarione difensivo di Scoca, Muccilli e Pescuma e ad uno straordinario Frassino che mette in serie difficoltà la difesa locale. Si va al riposo sul 3-3. La ripresa offre ancora più spettacolo: gli ospiti ancora con Frassino completano la rimonta portandosi in vantaggio nei primi minuti di gioco sfiorando più volte il colpo del ko trovando nel portiere venosino un ostacolo più che ostico. Da qui comincia la seconda partita del S.Cuore che prima pareggia e poi, grazie anche ad una girandola di cambi azzeccata da mister Genosa, completa la rimonta portandosi sul 7-4 grazie anche al capitano Martone che subentra ad uno stanco Scoca e che trascina i suoi verso una vittoria che inizialmente sembrava semplice. La partita è vivace da un fronte e dall'altro ed i portieri fanno la partita. A questo punto della cronaca va sottolineato il comportamento antisportivo e provocatorio di Fusco,capitano degli ospiti, che dopo aver segnato il gol del 7-5 con tanto di “dedica“ al capitano venosino innervosisce
clamorosamente una bella partita, scatenando così inutili e inesistenti nervosismi fra le due squadre. Episodio fine a se stesso, che lascia agli ospiti ancora più amarezza, visto che fortunatamente la squadra della Murese è anche composta da persone serie e sportive come l'ottimo Frassino(che si scambia numerosi complimenti con il portiere venosino). Tornando alla partita da sottolineare la prova di carattere del capitano venosino Martone, di Paulangelo indomabile sulla fascia destra e del portiere locale che con i suoi interventi (due tiri liberi parati e 4 parate decisive); nonostante la prova opaca di Pescuma e Scoca fin'ora inesauribili il Sacro Cuore Venosa agguanta grazie al pareggio della Mene Futsal la testa della classifica. Che si possa sognare qualcosa in più della salvezza? Sognare non costa nulla. Certo è che i ragazzi di mister Genosa stanno mettendo cuore e impegno in un campionato sempre più accattivante.Ora la prossima sfida è con gli ultimi della classe, i Lions di Potenza sfida ostica considerando le assenze già preannunciate per Mister Genosa. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Atletica Sono tante le manifestazioni a cui ha partecipato il club di Ferrandina
La Podistica tocca quota sessanta LA PODISTICA Ferrandina non si ferma mai. In questa stagione, grazie alla partecipazione ad altre due gare nell'ultimo fine settimana, la società podistica aragonese ha raggiunto le sessanta partecipazioni a competizioni ufficiali. Un traguardo importante che sottolinea la passione e la costanza verso l'impegno nella promozione dell'atletica sul territorio del materano da parte della giovane società aragonese. Infatti, come dimostrano i fatti, la compagine di Ferrandina ha recentemente saltato poche manifestazioni tra Basilicata e Puglia, offrendo costantemente e settimanalmente almeno uno dei propri podisti alle manifestazioni regionali ed interregionali nel sud Italia. Le ultime due gare disputate sono state entrambe svolte in territorio pugliese. Una a Collepasso, in provincia di Lecce, deno-
minata Salento Half Marathon, alla quale ha preso parte l'atleta aragonese Giuseppe Laselva, l'altra, valevole come diciottesima prova del Corripuglia, si è svolta ad Altamura, dove si è corso per il ventunesimo Trofeo Auxilium. La gara leccese, di 21 chilometri, è stata ben interpretata dall'atleta lucano Laselva, che ha chiuso il percorso in 1 ora 34'48”, in una gara che è stata vinta da un altro atleta in forza ad una squadra lucana, Zaid Issam della Rocco Scotellaro di Matera. Ad Altamura, invece, tra i quattordici podisti aragonesi partecipanti alla dieci chilometri, ha fatto la differenza Nicola Pennuzzi, autore di una gara brillante e convincente, conclusa con l'ottimo riscontro cronometrico di 38'27”, che gli ha permesso di classificarsi nelle prime cinquanta posizioni. Considerando che sotto l'arrivo so-
no transitati oltre mille podisti, il risultato del corridore ferrandinese assume un valore molto importante. Il resto della squadra, trascinato dal buon Gaspare Ottomani, ha espletato una buona gara impegnandosi oltre misura su di un percorso difficoltoso e ricco di insidie, oltre alle numerose salite ed il vento gelido che ha messo a dura prova i numerosi podisti accorsi per la manifestazione. Come ricordato, con queste due partecipazioni sale a 60 il numero delle gare che hanno visto almeno un iscritto dell'Asd Podistica Ferrandina, che gongolando per questo importante risultato ha svolto, intanto, la sua annuale assemblea dei soci, nel quale è stato presentato il primo consuntivo della stagione 2009. L'importante realtà in crescita dell'Asd Podistica Ferrandina, certamente, indurrà nel breve
La Podistica Ferrandina con miss Altamura
periodo l'amministrazione comunale a dotrare il campo sportivo di Santa Maria di una pista di atletica per permettere agli iscritti di effettuare gli allenamenti, che altrimenti, come succede da ormai troppo tempo, sono costretti ad emigrare a Salandra per gli allenamenti settimanali. Sperando che l'impegno nel podismo della società aragonese faccia breccia il più
presto possibile all'interno dell'Assemblea Comunale, gli atleti di San Mauro Forte in forza alla società, Antonio Ierinò e Rocco Belmonte, capeggeranno nel prossimo fine settimana la spedizione aragonese ancora una volta in territorio pugliese per la prestigiosa Maratona di Bari. Francesco Calia sport@luedi.it
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Sport 59
Giovedì 12 novembre 2009
Giovedì 12 novembre 2009
Hockey A2 Dopo la prima vittoria in campionato
Volley B2 Uomini A Matera
Pattinomania, due addii Salutano Barbano e Picca
E’ Galtieri il sostituto di Lozowy
MATERA - La Raro Pattinomania lunedì scorso ha ripreso gli allenamenti senza Michele Barbano e senza Gaetano Picca. Il capitano non fa più parte della rosa biancazzura per motivi personali mentre il portiere per motivi di lavoro. Due assenze che sicuramente peseranno sull'economia del gioco della società materana che ora ha deciso di perseguire a pieno il progetto della valorizzazione del settore giovanile. “I due atleti non fanno più parte del gruppo della Pattinomania, entrambi per motivi personali - ha spiegato il dirigente, Franco Braia. Abbiamo un buon gruppo, per questo motivo la società ha deciso di perseguire in pieno l'obiettivo di valorizzare gli atleti che fanno parte del settore giovanile impiegandoli anche in serie A2”. A prescindere delle novità dal punto di vista dell'organico, per la Raro Pattinomania è iniziata una settimana sicuramente più tranquilla rispetto alle ultime. Tutto merito della vittoria conquistata sabato scorso contro il Modena Hockey per tre a due che ha ridato, come capita in ogni sport, una ventata di ottimismo e di fiducia ad un gruppo che necessitava di tranquillità. Dopo due pareggi e una sconfitta, dunque, per i materani è arriva la tanto sospirata vittoria contro una buona formazione che non ha mai mollato mettendo spesso anche in difficoltà il sestetto di casa che è
A sinistra lo storico capitano Michele Barbano e a destra il portiere Gaetano Picca (foto Videouno)
riuscito a passare grazie ai due gol di Lezoche (salito a quota sei reti, ndr) e al centro di Vivilecchia. Anche contro il team modenese era assente l'estremo difensore Gaetano Picca, così come il capitano Michele Barbano e come è capitato anche a Follonica, a difendere la porta è stato il giovane Michele Mele che ha disputato davvero una bella partita, diventando una valida alternativa seppur molto giovane. E' iniziata dunque una settimana importante e intensa per i biancaz-
zurri che si stanno allenando per preparare al meglio la prossima trasferta in terra emiliana contro lo Scandiano. Una gara che è largamente alla portata della Pattinomania che è pronta a bissare la vittoria di sabato scorso per conquistare altri punti utili alla scalata della classifica e al morale del gruppo guidato da Antonio Caricato che ha voglia di far bene e di allungare la striscia positiva. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Pallanuoto B Rinforzo per la Basilicata Nuoto 2000
Ferrone nuovo acquisto LA BASILICATA Nuoto 2000 Potenza continua la preparazione in vista del campionato maschile di serie B di pallanuoto. La squadra di Francesco Silipo lavora duramente in piscina e può contare sull'apporto del nuovo innesto, si tratta di Nicola Ferrone, classe 1992, marcatore, prelevato dal Posillipo. Ferrone sostituisce nel ruolo il partente Vincenzo Renzuto che lascia la squadra per accasarsi proprio a Napoli. Ferrone, è un elemento molto valido sul piano dinamico e tecnico e va a completare l'organico a disposizione dei bianoverdi lucani. La squadra si allena al gran completo, nessun intoppo sul piano della preparazione ha intaccato il lavoro in piscina dei biancoverdi. Silipo può contare su tutti gli atleti in organico. Il settebello potentino nel corso dell'ultimo fine settimana è stato a Potenza, presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale dove gli atleti hanno svolto il classico allenamento collegiale. Il breefing è servito a Silipo per fare il punto della situazione in merito alle condizioni di for-
ma del gruppo. Il complesso del presidente Roberto Urgesi ha svolto nel corso delle ultime giornate alcuni test amichevoli, con il Circolo Villani Caserta e lo Sporting Club Napoli, che hanno ulteriormente irrobustito la preparazione atletica e tecnica del gruppo biancoverde. Le amichevoli, infatti hanno dato ulte-
riori indicazioni al tecnico Silipo e alla società in merito alla tenuta tecnica e atletica di Emanuele Pipicelli e compagni. Intanto nessuna novità è emersa sul fronte della composizione dei calendari del prossimo torneo di serie B maschile di pallanuoto. Da Roma nulla è trapelato in tal senso. Le prossime set-
timane saranno utili per definire la mappa del torneo cadetto che vede la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ai nastri di partenza, nonostante l'handicap relativo alla questione piscina. Gli allenamenti proseguiranno intensi anche nelle prossime giornate. f.menonna@luedi.it
BUONI RISULTATI PER IL BUSHIDO KARATE CLUB DI PIGNOLA CONTINUA la serie positiva del Bushido Karate Club di Pignola che ha organizzato la manifestazione promozionale denominata II Trofeo Città di Pignola” svoltasi sabato scorso presso la Palestra Vito Lepore di Potenza. Domenico Rosa, classe 1997, nella specialità katà si è aggiudicato il gradino più alto del podio. Franco Giacomo nella categoria esordiente B 5 kg, classe 1994, categoria esordiente si è classificato al secondo posto perdendo in finale contro Francesco Pagano della società Shirai Club San Valentino di Salerno. Bella prova anche per Pietro Telesca, classe 1993, categoria cadetti 55 kg, ha ottenuto il terzo posto perdendo con gli atleti Iacopo Cinotti della società Budokan Karate di Campobasso e Luca Pagano della società Shirai Club di San Valentino Torio, in provincia di Salerno. Alessandra Dolce, classe 1991, categoria juniores 61 kg ha raggiunto il terzo po-
ilSudoku
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
sto perdendo con le rivali Chiara Piano della Budokan Karate di Campobasso e Sara Antonacchio della Nuova Polisportiva Bellizzi, Paolo Dolce, classe 1990, categoria juniores, 60 kg, ha ottenuto il secondo posto, perdendo contro il compagno di squadra Saverio Vignola. Inoltre i tre atleti della categoria Juniores Alessandra Dolce, Saverio Vignola e Paolo Dolce parteciperanno alla finale nazionale del campionato italiano juniores che si svolgerà a Catania il prossimo 21 e 22 novembre. Antonello Uras e Pietro Telesca hanno partecipato alla finale del campionato italiano categoria cadetti svoltosi a Pisa il 3 e 4 ottobre 2009, ottenendo l'undicesimo e nono posto, Franco Giacomo e Rosa Cianci hanno preso parte al campionato esordienti B, svoltisi ad Ariccia in provincia di Roma il 24 e 25 ottobre, classificandosi all'undicesimo e nono posto. f.menonna@luedi.it
Tommaso Galtieri
MATERA - E' Tommaso Galtieri il nuovo tecnico della Pallavolo Matera. Dopo le dimissioni di Julian Lozowy, la società biancazzurra hadecisodiaffidare lapanchinaalmaterano Galtieri che già tre anni fa ha allenato in serie B2 la Pallavolo Matera. “E' sempre difficile subentrare in corso di stagione - ha spiegato il neo tecnico. Difficile per svariati motivi e sopratutto perché si va a sostituire un collega al quale vanno i miei apprezzamenti per il lavoro svolto fino ad ora”. Galtieri, lei è reduce dalla prestigiosa vittoria del campionato femminile di B2 con la Time Volley: cosa si aspetta da questa nuova avventura con la maglia della Pallavolo Matera e in ambito maschile? “Personalmente spero di continuare la scia positiva iniziata lo scorso anno quando ho vinto, appunto, il campionato di B2 femminile. Inoltre, spero di poter riscattare la prova non brillante della stagione 2006/2007 quando sono stato proprio alla guida tecnica della società del presidente Tulliani”. Anche se è fresco di nomina, ha già visto giocare la Pallavolo Matera e ha già potuto valutare la forza e il potenziale del gruppo. Che ne pensa? “Certo, sono convinto che nella nostra squadra ci siano elementi utili per poter far bene. Basterà organizzare al meglio alcune situazioni di gioco, ma sopratutto gli atleti dovranno prendere consapevolezza dei loro mezzi e navigare tutti verso la stessa direzione”. La scelta di Galtieri da parte della società materana è stata commentata così da parte del presidente che si è ritenuto abbastanza soddisfatto. “Il neo tecnico tre anni fa ha già rivestito la stessa caricanella nostra squadra. E'un ottimo allenatore, è molto tecnico e meticoloso nello studio delle squadre avversarie. E' una persona che lavora tanto. Lo apprezzo molto, pertanto sono felice di riaverlo nella mia squadra e sono sicuro che farà bene. Il suo compito è difficile perché dovrà tirare fuori il gruppo da una situazione difficile, visto che il gioco manifestato nelle quattro partite non è stato al passo delle aspettative. Dopo l'ultima sconfitta il morale non è dei migliori e sabato prossimo a Matera viene la capolista Alessano che dovrà essere sconfitta”. lo.tor.
Moto, Oliva vince a Binetto VINCE ancora Giuseppe Oliva. Il forte centauro del Matera Racing Moto Club ha infatti concluso vittoriosamente la gara classe Open del 21esimo Trofeo Inverno Velocità svoltosi sabato scorso sulla pista del circuito di Binetto. Buona, nonostante la sfortuna, anche la prova dell'altro pilota materano Raffaele Rubino, classificatosi al quinto posto. Dopo aver concluso vittoriosamente il Campionato Italiano Bridgestone, Giuseppe Oliva, attuale leader della classifica, si candida seriamente quale vincitore del prestigioso trofeo. La gara è stata molto bella e ricca di colpi di scena, vivacizzata da due partenze sospese per problemi dovuti ad incidenti che hanno coinvolto i piloti Nicola Spalierno e Sebastiano Zerbo. Valido, invece, il terzo tentativo di avvio gara con Cosimo Diviccaro subito in testa seguito da Raffaele Rubino, Giuseppe Oliva e Chicco Nocera. Dopo tre giri è Rubino, sull'unica Naked Triumph in gara, a passare in testa supe-
rando Diviccaro e Oliva. A quel punto Oliva e Divaccaro ingaggiano un bel duello per assicurarsi la seconda posizione, utile per tentare il colpo di reni finale, ma la lotta serrata dei due avvantaggia Nocera che si avvicina sensibilmente ai due. Poco dopo, infatti, Oliva riesce a guadagnare definitivamente la seconda posizione mentre Divaccaro si vede superato anche da Nocera.
A due terzi della gara Giuseppe Oliva riesce a coronare l'inseguimento alla lepre Rubino e così, dopo aver agganciato il compagno di squadra, il pilota di Montescaglioso si è impossessato della testa della gara, posizione che ha mantenuto sino al termine. Sfortunato, invece, Raffaele Rubino che, dopo aver sbagliato un tornantino, ha concluso la gara in quinta posizione. Soddisfatto il presidente del club materano e responsabile settore velocità della Federazione Motociclistica Basilicata Giuseppe Battilomo: “Abbiamo combattuto alla pari con piloti del calibro di Sebastiano Zerbo ed alla fine, nonostante gli incidenti e le condizioni metereologiche proibitive, abbiamo vinto la gara Open con l'inossidabile Giuseppe Oliva. È stata una vittoria di tutta la Basilicata”. La 21ma edizione del Trofeo Inverno si concluderà il 21 e 22 Novembre sempre sulla pista di Binetto. Annibale Sacco sport@luedi.it
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Giovedì 12 novembre 2009
Parlerà di donazione di midollo osseo e di lotta alla leucemia
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Cominciamo bene... con Rosa
“Le verità nascoste” a Melfi
La presidente di Domos ospite di Frizzi stamattina su Rai 3 ROSA VIOLA, presidente dell'associazione Domos Basilicata che si occupa di donazione di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche, stamattina sarà ospite di “Cominciamo bene…”: la trasmissione di Rai 3 condotta da Fabrizio Frizzi. Nel corso della puntata, che ha inizio alle ore 10, sarà affrontato il tema dell'importanza della donazione nella lotta alla leucemia e Rosa Viola è stata chiamata a portare la sua testimonianza. La donna ha fondato l'associazione in seguito alla perdita di sua figlia Francesca, morta a causa della leucemia all'età di 7 anni e da allora ha trasformato la sua dolorosa esperienza in un messaggio di speranza e positività. «Francesca racconta la Fabrizio Frizzi madre - non sopravvisse alla malattia ma fu comunque fortunata perché lungo il suo cammino incontrò un angelo, un donatore che senza conoscerla, senza avere con lei alcun legame affettivo, decise di donarle un po' del suo midollo ridandole la speranza che potesse continuare a vivere. Quella speranza non ci abbandonò mai e ci fu di grande sostegno lungo tutto il nostro difficile calvario ed è questa stessa speranza che noi vorremmo regalare a tutti gli ammalati, bambini e adulti che come Francesca, hanno bisogno di un trapianto di midollo osseo ma non hanno un donatore compatibile. La nostra vita - ha aggiunto la presidente della Domos - è un dono prezioso che va rispettato e tutelato sempre, tanto più se pensiamo che una parte di questa stessa vita possiamo donarla agli altri e allora è preziosa
due volte. Se siamo capaci di donare non qualcosa, ma parte di noi stessi, sarà la nostra stessa vita ad arricchirsi». Rosa Viola è autrice di un libro in cui racconta il doloroso viaggio nella leucemia ma anche lo straordinario legame tra madre e figlia che, durante la malattia, diventa ancora più prezioso. Si intitola “A piedi nudi” e non è solo il raccontodella sofferenzapiù grandea cui si possa condannare una madre, ma è soprattutto un libro che apre alla vita e alla speranza, «quella speranza spiega Rosa Viola- che non deve mai venir meno e che deve accompagnarci sempre, in tutti i momenti della vita, specie in quelli più difficili». Con i proventi del libro sono state acquistate attrezzature ospedaliere per i pazienti ematologici e avviate iniziative per sensibilizzare alla donazione del midollo osseo che spesso rappresenta l'unica speranza di vita per molti ammalati. Lo sa bene Fabrizio Frizzi che dando spazio a queste storie nel suo programma, dimostra ancora una voltala sua sensibilità all'argomento, una sensibilità che lo ha indotto a compiere egli stesso il gesto più altruistico che un uomo possa fare nei confronti di un suo simile: la donazione. Il presentatore, infatti, sottoponendosi al prelievo del midollo, ha salvato lavita auna ragazzadi Verona cheoggigodedi buonasalute.Nelcorso della puntata sarà in collegamento da Genova il professore Andrea Bacigalupo che ha fatto nascere il Registro italiano donatori midollo osseo di cui quest'anno ricorre il ventennale.
Il premio vinto al Festival dei Festival
Al Lucania Buskers il “Best doc Award” IL “LUCANIA Buskers Festival”, a Bologna, ha vinto il premio “Best doc Award” (Miglior Documentazione Audioha visiva) al Festival of Festivals awards 2009. Un premio per la produzione audiovisiva che meglio ha illustrato con semplicità e immediatezza l'evento. Cos'è i Festival of Festivals? Un evento che «intende premiare quelle manifestazioni emergenti innovative per tematiche e linguaggi” - si legge sul sito ufficiale - che possiedono, oltre a una rilevanza artistica, anche una lungimiranza in termini di progettualità e fattibilità». Ricordiamo che il Lucania Buskers è il primo ed unico festival internazionale delle arti di strada di Basilicata. Il festival è nato nel 2002, oggi è considerato una delle realtà nazionali più vivaci del settore. E' un evento itinerante che unisce artisti e spettatori. Francesco Rienzi, direttore artistico ha ringraziato «di cuore tutti colori che attraverso i loro voti ci hanno sostenuto e quindi permesso di partecipare a questo prestigioso Festival». Quale percorso ha affrontato il Festival lucano? Per alcune categorie di premi ( Best Poster e Miglior Sito Web) una prima selezione è avvenuta attraverso i voti espressi dagli utenti online. I più votati hanno accesso alla fase finale nella quale, una giuria di esperti del settore ha scelto il vincitore per ogni categoria di premio. Chiuse il 29 ottobre le vo-
tazioni online, il Lucania Buskers Festival è risultato essere fra i più votati in tutte le categorie. La cerimonia di consegna è avvenuta a Bologna, nell'ambito del Meeting di Festival of Festivals, un appuntamento che ha visto riuniti gli operatori del settore assieme ai promotori, gliorganizzatori, ifornitori egli sponsor dell' universo festival italiano. Il festival lucano è realizzato annualmente da circa 90 volontari ed in sole 4 edizioni (2002, 2003, 2005, 2006) portando lo spettacolo di strada in 34 piazze di ben 6 differenti cittàlucane. Viinvitiamo avisitare il loro sito: http://www.lucaniabuskers.com/ Maria Anna Flumero
A RIONERO di MICHELE RIZZO RIONERO – “Noir Cafè” per una serata è stato “salotto di filosofia” per iniziativa del liceo scientifico statale “Federico II di Svevia” di Melfi, diretto dal preside Riccardo Rigante, laddove - ha detto il dirigente scolastico - «La filosofia va intesa come guida pratica alla vita». Il professor Antonio Libutti, docente emerito del liceo melfitano ha tenuto una conferenza su “La Filosofia e i problemi dell’Uomo contemporaneo” per studenti ed adulti della cittadina vulturina e del circondario. L’iniziativa rientra nel più vasto progetto denominato “Itinerario filosofico nei pub del nostro territorio”, giunto alla sua terza edizione. Questa prima tappa rionerese di un progetto itinerante, che toccherà diverse località del territorio del Vulture, denominata “La filosofia incontra i giovani”, è stata dedicata alla memoria dello studente dello scientifico Agostino Ferrente. L’incontro, introdotto e condotto con raffinata eleganza e competenza dalla professoressa Maria Buonadonna, docente di filosofia del liceo melfitano. Il complesso musicale “Acid Grapes”, composto da giovanissimi della scuola, ha allietato i presenti, in apertura e chiusura dei lavori, con una performance di ot-
La filosofia incontra i giovani al pub
Il professor Libutti e a destra i giovani uditori della lezione di filosofia
timo livello musicale e strumentale. «La filosofia, come è noto –ha esordito il professore Libutti – secondo Aristotele, nasce dalla meraviglia, il termine greco “trauma” che traduciamo con meraviglia può essere meglio tradotto con “orribile”, cioè dalla meraviglia e dal “terrore” di ignorare ciò che il “divenire” attesta». Per il relatore dinanzi al disagio della
non-conoscenza, il pensiero filosofico ha cercato di approntare “il rimedio” con le varie elaborazioni che attraverso la ricerca dell’Archè, il principio, nelle diverse prospettazioni, ha avuto la tendenza a porsi come un sapere incontrovertibile, pur con i necessari dubbi derivanti dalla verifica dei dati offerti dalla esperienza. Il risultato – ha sottolineato Libutti – è sta-
to lo sviluppo di una “insecuritas” presente già in Kant e che viene, a seconda degli indirizzi, in seguito enfatizzato o rimosso. Esempio di tale percezione della realtà, esposta come “tramonto del rimedio” e quindi di una impossibile ricerca della verità, è avvertita da Schopenhauer e Nietzsche. La crisi di questo rimedio viene approfondita da Massimo Cacciari in “Hamletico”, ove confrontando tre testi: “Amleto” di Shakespeare, “Il castello” di Kafka e ”Aspettando Godot”di Beckett, in cui nota inquietanti corrispondenze tematiche, mette a nudo il dramma della libertà, la crisi della ragione, l’irrisolto problema con il divino e, in conclusione, il brancolamento e il buio esistenziale, nel quale l’uomo si dibatte, dacchè è tramontato ogni “nomos” o legge che guida il nostro agire. Il tramonto del “nomos” sancisce la crisi dei valori materiali e spirituali. Attraverso una serie di fatti nuovi, fraintendimenti, espressi con efficaci metafore, le conclusioni di Cacciari sembrano indicare questa strada: dinanzi alle difficoltà di rapportarsi all’ignoto e al divino è importante rapportarsi al mondo nel quale agiamo e viviamo con le categorie dell’amicizia, dell’amore, della solidarietà, del lavoro. E questo è il rimedio!
MELFI - Nel pomeriggio, alle 17,30, per iniziativa della locale sezione dell'Anps si terrà la presentazione del libro “Le verità nascoste” di Gianfranco Di Santo, sostituto commissario della Polizia di Stato. Il volume ha come suo precipuo scopo quello di ricordare le vittime del terrorismo politico in Italia, non meno delle loro famiglie, che rappresentano un collaterale calvario di dolori e che pure, molto spesso, al pari dei martiri di famiglia caduti nell'espletamento del loro servizio, vengono ingiustamente dimenticate. All'incontro sarà presente anche la figlia dello statista, Aldo Moro, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel '78, Agnese. Previsto, tra l'altro, anche l'intervento del giornalista e scrittore, Giovanni Fasanella.
Tra i “Fior di Avellana” di Claps AVIGLIANO - Stasera, alle 17,30 nella Sala convegni Andrea Claps ad Avigliano, sarà presentatoil volumedel diGennaro Claps, socio onorario della Società di Mutuo Soccorsofra gliOperai di Avigliano. Il testo, dal titolo “Fior di Avellana, lingua dialettoe poesia popolare in Avigliano di Basilicata”, traccia, nella prima parte, partendo da nozioni generali circa la nascita e lo sviluppo dei dialetti, la struttura del vernacolo aviglianese. Nella seconda parte, l’autore presenta una monografia dei maggiori letterati aviglianesi, che nelle loro opere si espressero in dialetto e in lingua, con la finalità di “preservare le patrie memorie dalla dispersione in una società in cui l’incalzante civiltà delle immagini tende ad offuscare il patrimonio culturale e le più feconde peculiarità della comunità della Città a piè del Carmine”. All’incontro prenderà parte il presidente Luciano Sabia, Rita Enrica Librandi, dell’Orientale di Napoli; Pasquale Caratù, della Facoltà di Lettere e Filosofia nell’Università di Bari e Patrizia Del Puente, dell’Università di Basilicata.
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Cultura&Spettacoli
Giovedì 12 novembre 2009
A Montescaglioso secondo appuntamento con la rassegna del Cineteatro Andrisani
Sguardi d’autore sull’universo del “Cosmonauta” di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO - Nella stagione 2009 - 2010, per la terza consecutiva, il Cineteatro “Nicola Andrisani” diretto da Nunzio Nicola Disabato, con l'associazione Cinecreando e in collaborazione con le associazioni Donna e Vita e Campi di Cultura, propone la rassegna cinematografica “Sguardi d'Autore”. I soggetti coinvolti fanno parte diun progettoche hal'obiettivo dipromuovere il cinema di qualità, teso al miglioramento della conoscenza di fatti e idee attraverso questo speciale strumento visivo. Saranno proposti otto film, a cadenza quasi sempre settimanale il giovedì, con inizio fissato alle ore 21.30. Dopo “L'ultimo Pulcinella”, diretto da Maurizio Scaparro, che ha aperto la rassegna, stasera sarà la volta di “Cosmonauta”, diretto da Susanna Nicchiarelli. Il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è l'opera prima della giovane regista e tra gli interpreti vede Sergio Rubini e Claudia Pandolfi. La regista ha voluto ROMA–Inmezzo atanti effetti speciali, alla tecnologia no limits del 3D che l'animazione sta sperimentando con successo (vedi Up), quasi commuove il ritorno al passato con cui laDisney farà passare il Natale agli spettatori di tutto il mondo che andranno a vedere “La principessa e il ranocchio”, l’attesa fiaba musicale che uscirà l’11 dicembre in tutti gli Stati Uniti e il 18 in Italia. Colorata a mano sequenza per sequenza, con tratto rotondo da Disney classic e con un’ambientazione “antica”– la vicenda si svolge nel French Quarter di New Orleans – che ci rimanda agli scenari londinesi di Peter Pan piuttosto che ai tetti di Parigi degli Aristogatti, La principessa e il ranocchio è in 2D, una dimensione che oggi può sembraresuperata macheinvece mantiene un fascino particolare. Il nuovo trailer in italiano del film, in esclusiva su Ansa.it, è un assaggio di tutto questo. La storia invece è moderna e a volernedare una lettura politica c'è già chi in Usa l’ha ribattezzata la prima fiaba dell’era Obama perchè la principessa protagonista, ed è la prima volta che accade, è afroamericana. Un terribile incantesimo, un bacio del destino, un romantico cielo stellato. Ecco alcune delle scene del nuovo trailerde La Principessa e il Ranocchio, ispirato all’antica favola conosciuta in tutto il mondo, e con immagini che rinviano ai primi film Disney, come Biancaneve e i sette nani del '37 ma anche al successivo Cenerentola e ai più recenti La bella e la bestia, Alladin e La Sirenetta. Questi ultimi due titoli sono stati diretti dagli stessi registi della Principessa e il ranocchio, ossia Ron Clements e John Musker. La protagonista è Tiana, che pur incarnando la purezza e la bellezza, caratteristiche fondamentali delle principesse Disney, è allo stesso tempo una donna moderna che realizza i propri sogni anche attraverso la tenacia, il lavoro, la determinazione. C'è poi un principe ranoc-
parlare di adolescenza nel suo film, ambientandolo in un momento storico che è quello della cosiddetta “Guerra Fredda” e della corsa alla conquista dello spazio. Si racconta la storia di Luciana, una giovane ragazza aggrappata ad un'ideologia per cercare di trovare un senso alla propria esistenza. Le proiezioni riprenderanno giovedì 26 novembre con “Le 13 rose” di Emilio Martinez- Lazaro, mentre il 3 dicembre è prevista la proiezione de “La doppia ora”diGiuseppe Capotondi, seguito, a distanza di sette giorni, da “Tris di donne e abiti nuziali”, con la regia di Vincenzo Terracciano. Il 17 dicembre sarà la volta di uno dei film più attesi di questo inizio di stagione cinematografica 2009 -2010: “Barbarossa”, di Renzo Martinelli, con Raz Degan. “Oggi sposi”di Luca Lucini e “Good morning Aman” di Claudio Noce, altri due film previsti nella rassegna, non hanno una data definita. Le informazioni, le schede cinematografiche ed i trailers dei film sono consultabili sul sito montescaglioso.eu.
Claudia Pandolfi e Sergio Rubini in una scena del Cosmonauta
In sala “La principessa e il ranocchio” colorata a mano come una volta
Disney torna all’antico per la fiaba di Natale
Corona nel pallone
Cosa c'entra Fabrizio Corona con il calcio? Se fino all'altro giorno era più che naturale rispondere "assolutamente nulla" oggi non è più così. L'ex re dei paparazzi è diventato ufficialmente il presidente della Sangiustese calcio. Che qualcosa nell'aria c'era lo si sospettava già da tempo. Almeno da una cena a Porto San Giorgio con alcuni imprenditori calzaturieri della zona. Corona rilancerà l'immagine e rinforzerà la rosa della squadra. Ha anche fattounnome. OssiaMarcoBorriello, l'ex della sua fidanzata Belen.
Michelle torna single
IL NETWORK
A Bologna buona la prima per BasilicataCinema
Un fotogramma della Principessa e il ranocchio
chio che vuole disperatamente esseredi nuovo umanoe un bacio del destino che li porta entrambi a vivere un’avventura incredibile tra le paludi della Louisiana. E ancora, se alcuni personaggi strizzano l’occhio a quelli più amati dai fan Disney (da Louis l’alligatore a Raymond la lucciola, fino allo stregone voodoo), rappresentando un legame con la tradizione, l’ambientazione – la New Orleans della musica jazz e blues – è invece assolutamente nuova e originale. Il film può infatti contare su una colonna sonora, realizzata dal famoso premio Oscar Randy Newman. Pro-
dotto dalla Disney di John Lasseter – Leone d’oro alla carriera 2009, La principessa e il ranocchio avrà correlate tante iniziative editoriali, dall’omonimo videogioco ai gadget. Già note le 'vocì italiane: la star di Amici Karima Ammar (Tiana la principessa), Sergio Cammariere (Dr. John), Luca Ward (Dr.Faciler- stregone voodoo), Pino Insegno (Louis- l'alligatore) e Luca Laurenti ( Raymond la lucciola). Il 30 ottobre poi, selezionata tra 10 mila bambine, è stata scelta Arianna Vignoli di 7 anni che darà la voce a Charlotte, amica d’infanzia della principessa Tiana.
BOLOGNA - Buona la prima per il networklucano BasilicataCinema. Nella Sala degli Atti del centralissimo e storico Palazzo “Re Enzo”di Bologna, il presidente del network Gabriele Di Stasio, ha presentato il caso BasilicataCinema. In particolare sono state mostrate le foto degli eventi aderenti al circuito e le modalità della costituzione della rete, per ora unico esempio in Italia, dai primi incontri convocati in regione alla vera e propria costituzione legale con il relativo statuto, regolamento e griglia di valutazione della qualità. Inoltre, durante la manifestazione Festival of Festivals, alla quale fra gli altri, hanno aderito anche i festival del cinema di Venezia e Giffoni, erano presenti anche Rosa Vuoci e Livia Ponzio rispettivamente art directors di due dei 6 festivals aderenti attualmente al circuito: Fatevi i Corti Vostri di Matera, ed Io, Isabella International FilmWeek, laparte femminile del cinemache ha già fatto parlaredella Basilicata, in molte nazioni. Oltre agli eventi già svolti, quali
Gabriele Di Stasio
ad esempio, la Mostra Cinetica e l'incontro con il maestro Tinto Brass a Rionero, il presidente Di Stasio ha annunciato i prossimi eventi del circuito: il Bella Basilicata Film Festival, alla sua settima edizione e la settima edizione di “Cinema e Musica” in programma a Lagonegro e Latronico agli inizi di dicembre. Un ottimo lavoro svolto fin qui dagli associati di BasilicataCinema, fra i quali Giuseppe e Pasquale Di Sabato, Armando Lostaglio, Antonio Brigante, Vito Leone, Giovanni Murano.
Al Cineclub del giovedì con “Lebanon” di Maoz di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Lebanon”. Per il secondo “Cineclub del giovedì” del mese di novembre l'associazione materana di cultura cinematografica “Cinergia”, propone una pellicola drammatica di 92 minuti. Il film, il cui titolo originale è Levanon è stato prodotto in Israele sotto la regia di Samuel Maoz. Appuntamento presso il Cinema Comunale di Matera (Piazza Vittorio Veneto) nei tre spettacoli: 18,
19.45 e 21.30. Il costo del biglietto è pari a 3,50 euro. La pellicola racconta della prima guerra del Libano, giugno 1982. Un carro armato e un plotone di paracadutisti vengono inviati a perlustrare una cittadina ostile bombardata dall'aviazione israeliana. Ma i militari perdono il controllo della missione, che si trasforma in una trappola mortale. Gli eroi del film sono una squadra di carristi - Shmulik, l'artigliere, Assi, il comandante, Herzl, l'ad-
detto al caricamento dei fucili, e Yigal, l'autista - quattro ragazzi di vent'anni che azionano una macchina assassina. Eppure non si tratta di coraggiosi eroi di guerra ansiosi di combattere e di sacrificarsi. Presentato in concorso alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film ha vinto il Leone d'Oro al miglior film. Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 23 ottobre 2009.
Si sono incontrati e irrefrenabilmente innamorati. Poi si sono lasciati e ritrovati, hanno litigato e fatto pace, si sono allontanati e riavvicinati. Ma essendo due star del mondo del cinema e non delle telenovele, alla fine hanno deciso di mettere fine alla loro storia. I titoli di coda scorrono sulla relazione di Michelle Hunziker e Luigi De Laurentiis, una delle coppie più belle e glamour dello showbiz nostrano, ormai prossima alla parola fine. E Robbie Williams ci prova subito con un bacio in diretta tv.
Lele, medico dei record
Ancora un grande successo per la fiction Rai «Un medico in famiglia» che ieri, martedì 10 novembre su Raiuno, ha stravinto la prima serata realizzando nel primo episodio un ascolto di 7 milioni 582mila telespettatori e uno share del 26.27, salito al 30.26 con 7 milioni 353mila nel secondo. Raiuno si conferma leader del prime time con 7 milioni 235mila telespettatori e il 25.52 di share; alla prima rete Rai anche la seconda serata con uno share del 25.05 e l’intera giornata con il 23.36. Samuel Maoz
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62 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
21.10
SERIETV
21.05
TALKSHOW
21.10
FILM
21.10
FILM
20.30
TELEFILM
14.35
CARTONI
FILM
14.00
Don Matteo 7
Marco Travaglio
The Million Dollar Baby
Shrek Terzo
06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.15 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiCercando Cercando 06.15 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare 06.25 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.50 -TelefilmLas Vegas 17.30 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
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20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.30 -Telegiornale Tg 1 23.35 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale TG 2 23.35 -RubricaIl sorriso di Palco e Retropalco
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmThe Million Dollar Baby con Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman - regia di Clint Eastwood (USA) - 2004 23.25 -Talk ShowParla con me
20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Film Shrek Terzo - regia di Chris Miller, Raman Hui (USA) - 2007 23.20 -News Terra
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Il compagno Don Camillo con Fernandel, Gino Cervi, Graziella Granata - regia di Luigi Comencini (Francia) - 1965
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Telefilm Dr House Medical division 22.00 -Telefilm Grey's anatomy
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Leverage 22.50 -Telefilm The District 23.40 -ShowVictor Victoria
01.10 -TelegiornaleTg 1 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaFuoriclasse canale 02.55 -VideoframmentiSuperStar 03.25 -FilmIo no spik Inglish 04.55 -TelefilmDon Fumino
01.05 -RubricaIl cartellone di Palco e retropalco 01.15 -TelegiornaleTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.05 -RubricaTg2 Costume e società 02.25 -TelefilmLa piovra
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaMagazzini Einstein 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.20 -RubricaFuori orario 02.25 -AttualitàRai News 24
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23.40 -FilmL'imbroglio - The Hoax con R. Gere - regia di Lasse Hallström (USA) - 2006 01.45 -TelegiornaleTg4 02.15 -FilmQuando gli uomini armarono la clava e..
23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark Angel 04.05 -FilmI racconti della cripta
00.55 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaOtto e mezzo 01.15 -RubricaProssima Fermata 01.30 -RubricaMovie Flash 02.15 -TelefilmAlla Corte di Alice 03.15 -RubricaDue minuti un libro
Chuck Norris
Will coyote
Gastone
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Televisioni 63
Giovedì 12 novembre 2009
Silvio dopo l'incontro con Gianfranco appare sfinito.
POLITICA E GIUSTIZIA
PONTE DI PICERNO
Pdl:«Subito il processo breve in Senato» Stampa estera:«Questa è una legge personale»
Riapre la carreggiata in direzione Potenza Da domani si circolerà nei 2 sensi di marcia
Norma valida solo per il primo grado
Ancora lavori da fare in direzione Sicignano
alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.279€ 1.00
a pagina 14
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Giovedì 12 novembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Dirigentopoli
La Basilicata ha bisogno di internet ad alta velocità per essere competitiva
Cst:Golia controllore e controllato Dopo l’Arbea un nuovo caso
Banda stretta da allargare L’obiettivo da raggiungere: banda larga per tutti i lucani nel 2013 In Parlamento una mozione bipartisan contro il congelamento dei fondi AGRICOLTORI
IN ATTESADEL SEGRETARIO REGIONALE
Pd, il disorientamento della base Malumori e dubbi tra i delegati di ANTONELLA GIACUMMO
UANDO arrivai la prima volta a Bologna, per iniziare la mia avventura universitaria, via dell'Indipendenza e piazza Maggiore strariQ pavano di gente. Ovunque bandiere rosse e persone con il pugno alza-
La protesta degli agricoltori di ieri mattina
Gli agricoltori seminano grano in via Verrastro Protesta simbolica perchè la Regione raccolga il grido d’allarme della Cia POTENZA - Una semina simbolica, dal doppio significato. Via Verrastro cosparsa di grano. Muniti di sacchi a spalla, diversi agricoltori hanno buttato in aria i chicchi di grano. Prima la semina e poi il raccolto. La speranza è che la politica regionale e quella nazionale raccolgano le richieste elencate in un documento sullo stato di crisi dell'agricoltura presentato al presidente del Consiglio regionale. a pagina 15
to. Era il novembre del 1994. Io venivo da Potenza, questo remoto capoluogo del mondo - che tutti confondevano con Cosenza - e non ero abituata a quella variegata moltitudine di colori e bandiere. Capii subito il senso dell'espressione “Bologna la rossa” e forse intuii soltanto quanto quella immagine avrebbe cambiato il corso della mia vita, il mio modo di guardare il mondo. segue a pagina 10 a pagina 10
Sata di Melfi
Salotti di Matera
Assemblea per il contratto Si va verso il referendum per tutti
Quattro offerte per Nicoletti Un tavolo per prorogare la Cigs
a pagina 13
di Massimo Del Papa erchè in questo Paese può P andarsene in gi-
12 novembre 1989 - 9 novembre 2009
Le idee che vanno a morire senza farti un saluto
Caso Cucchi Martellando il silenzio
a pagina 25
ro libera e bella gente come Corona, possono girare indisturbati ladri, assassini, camorristi, pirati della strada e uno che ha spacciato un po' di fumo non esce vivo dalla galera? Perchè il suo cadavere viene restituito alla famiglia pelle e ossa, 37 chili come in lager, con un occhio rientrato nell'orbita, la mandibola sfondata, le costole fracassate, i buchi nella schiena? Perchè tutti fanno a segue a pag. 11
Il dirigente regionale che ha lasciato la commissione di concorso dell’ente di Di Mauro si occupa ora di innovazione tecnologica della P.A. ma ne decide anche i finanziamenti Allo stesso progetto lavora la figlia a pagina 13
CALCIO Potenza,Visentin dà buca Matera:è ai quarti di coppa nello sport
Viggiano Aria di crisi al Comune Coviello contro,ma rassicura a pagina 24
Potenza. Presentato il programma di prosa: Quaratino però denuncia e lancia una provocazione
Teatro, va in scena il cartellone della rabbia POTENZA - Da una provocazione lanciata da Dino Quaratino di fare lo sciopero della fame se non si adotteranno interventi per la gestione e la promozione teatrale, il sindaco Santarsiero ha risposto con la linea dell'intervento. Sarà promotore di una conferenza sul teatro chiamando le istituzioni a confrontarsi intorno a un tavolo. a pagina 20
OGGI Speciale sposi Un inserto di 20 pagine all’interno
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a pagina 9