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Brevi dal mondo

Mosca, omicidi e cannibali MOSCA – Orrore in Russia. Tre senzatetto hanno ucciso un uomo a coltellate e colpi di martello, ne hanno mangiato parte e dopo aver smembrato il corpo hanno venduto i resti a un chiosco di Kebab. Teatro dell’efferato omicidio Perm, città a 1.400 chilometri ad est da Mosca.

Domenica 15 novembre 2009

Cucchi, la Procura protegge il superteste

A Palermo una donna contagiata ha partorito due gemelli ed è grave

Influenza A, altri sei morti Tutte le vittime soffrivano già di patologie che hanno favorito i decessi

Autobomba in Pakistan Una mascherina contro il virus

ANCORA sei decessi in Italia causati dall'influenza A, mentre destano poi particolare preoccupazione le condizioni di una donna di 30 anni affetta da influenza A e ricoverata a Palermo. La donna, all'ottavo mese di gravidanza, è stata fatta partorire nell'ospedale di Caltagirone, nel Catanese. I due bambini stanno bene ma per precauzione sono stati trasferiti all'ospedale di Ragusa. La madre ha una broncopolmonite con più focolai e una pleurite, le sue condizioni sono gravi. Sei i decessi di ieri. Un 44enne è morto ad Avellino. Il

paziente era risultato positivo al test e presentava patologie respiratorie e cardiache. Morto un 67enne con patologie pregresse, a Novara. A Ruviano, in provincia di Caserta, è deceduta una 77enne affetta da cardiopatia, fibrosi cistica polmonare e portatricedi pacemaker.Dipatologie pregresse soffriva anche la donna di 48 anni morta nell'ospedale di Terni. E un uomo di 64 anni è morto al Cardarelli di Napoli. Era risultato positivo al test dell'H1N1. A Salerno morto un romeno di 28 anni, già colpito da tumore

Per i giudici, in carcere l’immigrato rischia pressioni finalizzate «alla ritrattazione»

Stefano Cucchi

ROMA – Troppo a rischio la detenzione a Regina Coeli. Troppo rischioso anche un trasferimento in un’altro penitenziario. La procura protegge il suo supertestimone del caso Cucchi, l’immigrato senegalese che avrebbe visto agenti della polizia penitenziaria pestare a calci e pugni nei sotterranei del Tribunale di Roma Stefano Cucchi. S.Y., clandestino, è stato accolto, ai domiciliari, in una comunità per tossicodipendenti. Secondo i giudici, in carcere avrebbe potuto «subire pressioni psicologiche finalizzate alla ritrattazione».

La rabbia del fratello ai funerali del commerciante ucciso dagli zingari

«Assassini, non vi perdonerò» PESHAWAR – Ancora un attentato suicida in Pakistan. Un’autobomba è esplosa in un checkpoint della polizia nel nord est del Paese a Peshawar (nella foto) uccidendo 5 persone con circa 25 feriti.

Missouri, gli orchi in una fattoria LEXINGTON (MISSOURI) – Sesto arresto per la famiglia di pedofili in Missouri, un caso che sta sconvolgendo l’America. In Florida è stato arrestato il fratello 72enne di Burrell Edward Mohler, l’uomo che insieme ai quattro figli ha sistematicamente violentato e abusato di cinque nipoti tra il 1988 e il 1995. Darrel Mohler ha ammesso di essere al corrente di ciò che avveniva nella fattoria degli orrori di Bates City, anche se non vi si è più reca dagli anni '80.

La Turchia stoccherà l’uranio dell’Iran LA Turchia sarebbe pronta a “stoccare” l’uranio iraniano risolvendo in questo modo di Teheran sulle offerte di Russia e Francia. Lo ha affermato il ministro dell’Energia turco, Taner Yildiz, al New York Times, aggiungendo che si tratterebbe di un’idea su cui sta lavorando l’Aiea insieme ad Ankara, senza alcuna richiesta dell’Iran.

Falluja, aumento di nati deformi

Arrestato anche il terzo criminale, latitante da quattro giorni di ROBERTO ALMONTI TERAMO - Si nascondeva a poca distanza da dove oltre tremila persone, al funerale, hanno salutato Emanuele Fadani, il commerciante di 37 anni ucciso di botte da tre zingari. Elvis Levakovich, 21 anni di Alba Adriatica, indicato finora come colui che avrebbe colpito a morte più di altri la vittima, era latitante da martedì notte. I suoi due complici, il cugino Danilo (21) e l'amico Sante Spinelli (25), si erano presentati in caserma all'alba, dopo il fattaccio, per uscirne in stato di arresto in tarda serata. Secondo le prime sommarie ricostruzioni, ElvisLevakovich si nascondevain unacasa adAlba Adriatica non abitata da tempo, di proprietà di una persona non di etnia Rom, che al momento pare fosse all'oscuro della sua presenza. Era solo ed è rimasto sorpreso dall'irruzione dei militari del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica che lo hanno ammanettato. L'irruzione è stata programmata e svolta mezzora dopo la conclusione dei funerali della vittima. «In noi non ci sarà mai resa e perdono, ai rom dico 'se avete un briciolo di umanità, cambiate', agli assassini di mio fratello 'vergognatevi'»: è rotto da uno scrosciante applauso il saluto di Fabrizio Fadanial fratelloEmanuele, nel corso del funerale che si è svolto all'aperto ad Alba Adriatica, in piazza IV Novembre, davanti a una folla di circa 3.000 persone. Fabrizio Fadani ha avuto parole dure, sottolineate e condivise dagli applausi di tanti amici e concittadini: «Questa morte poteva essere evitata, lo dico alle forze dell'or-

dine 'adesso tocca a voi fermare questa violenza, chi vive fuori dalla legalità, impedire almeno che mia nipote Giorgia domani incontri per strada gli assassini del padre». Ma il suo è stato anche un appello allo Stato: «Lo Stato non se ne vada adesso, quando si spegneranno i riflettori su di noi, non uccidete mio fratello due volte, fateci vivere nella nostra legalità, date voce e ascolto a chi in questa città ha rotto il muro del silenzio avendo il coraggio di ribellarsi ai soprusi, alla violenza, alla vita fuori dalle regole». Le parole del fratello del commerciante ucciso di botte nel corso della rissa con tre zingari la notte su martedì scorso, ha provocato anche la replica del vescovo di Teramo, Monsignor

Michele Seccia, che ha celebrato le esequie: «Condivido in pieno ha detto - ma i funerali non devono essere spettacolo. Cerchiamo il bene, cerchiamolo insieme. Se io cittadino cedo all'emozione delmomento conl'applauso,solo il congiunto rimarrà dopo con il dolore, gli altri con le rivendicazioni». Lo stesso Seccia nell'omelia aveva invitato i cittadini di Alba a «non cadere nella tentazione della vendetta, a esigere in nome dell'umanità di cui facciamo parte il rispetto delle regole della civile convivenza». Poi è arrivato lo straziante saluto della moglie Ilaria e della piccola Giorgia che ha appoggiato il suo orsacchiotto di peluche sulla bara del padre ai piedi del palco su cui era sistemato l'altare.

I funerali di Emanuele Fadani

Processo sui presunti casi di pedofilia all’asilo. E i genitori sputano addosso agli imputati

Rignano, chiesto il giudizio per tutti gli indagati di PAOLO MONTALTO TIVOLI (ROMA) – Processo per tutti gli indagati per i presunti abusi sessuali commessi in danno dei 21 bambini della scuola «OlgaRovere» diRignano Flaminio, in provincia di Roma. Lo ha chiesto e ribadito ieri al gup del Tribunale di Tivoli, Pierluigi Balestrieri, il pm Marco Mansi nel corso dell’udienza preliminare fissata per valutare la posizione degli accusati: le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti, la bidella Cristina Lunerti e l'autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio). Scontate le richieste del pm; nulla di scontato, invece, per quanto successo prima e durante l’udienza.

La tensione è stata altissima con invettive rivolte a Scancarello e alla moglie, ieri in udienza, da parte dei genitori dei piccoli che avrebbero sputato addosso ai due imputati. Erano da poco passate le 9.30 quando in tribunale sono arrivati Del Meglio e Scancarello; all’ingresso principale hanno incrociato alcuni dei genitori dei bambini ed è stata bagarre vera:i dueimputatisono statiapostrofati verbalmente e si sono allontanati, e sono stati poi costretti ad entrare in aula da un ingresso secondario. Il loro legale, l’avvocato Roberto Borgogno, ha protestato davanti al gup: «Non riusciamo a fare il processo in modo sereno. Ci riserviamo di chiedere la rimessione del processo ad un altro tribunale per evidenti

problemi di ordine pubblico». Scancarello e Del Meglio, scortati dai carabinieri, hanno poi lasciato il tribunale: «Volevamo partecipare a un confronto civile e non è stato possibile –hanno detto –L'aggressione è di una gravità inaudita». Immediata la replica dei genitori. «Hanno reagito a un’evidente provocazione – ha detto unodei lorolegali, l'avvocatoCarlo Taormina – I due sono passati davanti a loro “lento pede” in maniera tale da suscitare la reazione. La Del Meglio ha finanche detto per tre volte: “Siete stati bravi, bravissimi”». L’udienza intanto è andata avanti. Il gup ha respinto le eccezioni preliminari difensive, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli accusati.

Due tredicenni facevano da emissari per conto dei Birra-Iacomino di Ercolano

Minori addetti al pizzo, azzerato clan camorrista di CLAUDIA CLEMENTE

I CASI di deformità neonatale e di cancro infantile sono aumentati del 15 per cento a Falluja, la città dove gli americani nel 2003 usarono anche il fosforo bianco (nella foto); e potrebbero essere legati alle armi chimiche usate nell'area. Lo straordinario aumento di deformità croniche si è stabilizzato e i medici hanno cominciato a tenerne un computo: tra i casi, c'è da registrare un bimbo nato con due teste, neonati con tumori multipli, bambini con malattie al sistema nervoso.

Tano Grasso

ERCOLANO (NAPOLI) –C'erano anche due ragazzini di 12 e 13 anni tra gli emissari del clan Birra-Iacomino di Ercolano azzerato da sei provvedimenti di fermo della Dda. Evasori scolastici, entrambi vicini a famiglie del clan, erano utilizzati come “portavoce” dai capi più esperti per le richieste estorsive ai commercianti. Le indagini hanno permesso di appurare che i due - ma il numero dei minori di 14 anni potrebbe essere più esteso - formulavano richieste di denaro o di beni ai commercianti del territorio. Venivano mandati nei negozi delle vittime e pronunciavano messaggi in codice del tipo «Ciro ti manda a chiamare, vieni per quel fatto lì», oppure «Sono pronti quei due computer?» frase rivolta a un negoziante di materiale elettronico che doveva pagare in merce la sua quota. Al taglieggiato veniva dato appuntamento in via Cuparella, la roccaforte del clan Birra per assolvere all’incombenza o al pagamento della tangente in una prima rata quantificabile in 5mila euro, con successive

scadenze mensili di 300 euro. Un fenomeno nuovo, inquietante, l’impiego di minori non imputabili che da circa due mesi ha fatto la sua comparsa a Ercolano ed è frutto di una camorra che gioca la sua partita a scacchi con lo Stato affinando le modalità di impiego della manodopera. «L'utilizzo di minori come emissari del clan per formulare minacce alle vittime delle estorsioni è un fatto molto grave e inquietante al quale si dovrà porre un argine», ha commentato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore. E Tano Grasso, il presidente della Federazione Antiracket Italiana commenta: «Una organizzazione criminale che manda i bambini in giro a chiedere il pizzo è alla frutta, è debole». Il “gruppo di fuoco”composto da elementi apicali del clan dovrà rispondere di associazione per delinquere di stampo camorristico, di due estorsioni, dell’attentato dinamitardo a danno di un panificio nell’area mercatale, di detenzione e porto illegale di armi da fuoco utilizzate per intimidire le vittime prescelte; tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Roma, si sporge dall’Ara Coeli cade e muore ROMA - Un giovane turista americano è morto a Roma dopo essere caduto nel fossato sottostante il sagrato della chiesa dell'Ara Coeli, nella zona del Campidoglio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Roma Centro, diretti dal capitano Luigi De Simone, R.S. di 20 anni, in vacanza a Roma con alcuni amici, stava trascorrendo la serata nel colle capitolino. Il giovane si sarebbe sporto troppo per scattare una foto: lo hanno accertato i carabinieri. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 20enne, che studiava all'università di Firenze e si trovava nella Capitale per un soggiorno di due giorni, era in compagnia di un suo amico e del padre di quest'ultimo.

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2 In Italia e nel Mondo


L’ex premier spagnolo entra nella rosa dei candidati

Il capo della Casa Bianca in Giappone per il tour d’Oriente

Presidenza Ue, spunta Aznar Obama presidente del Pacifico BRUXELLES – Il popolare Josè Maria Aznar, 56 anni, premier di Spagna fino all’aprile 2004, entra nella rosa dei candidati per la presidenza stabile della Ue. Un accordo nel Ppe, la famiglia politica europea che esprime la maggioranza dei governi della Ue, alla quale spetta di indicare un nome per la nuova carica prevista dal Trattato di Lisbona, sembra ancora molto lontano. Aznar, ultimamente al centro di gossip per una presunta relazione con l’eex ministra francese Rachida Dati, è stato lanciato dal presi-

Il Pse resta unito su D’Alema Mr. Pesc ma circola anche il nome di Amato

IL VERTICE DELL’ALIMENTAZIONE

Josè Aznar

dente del Parlamento europeo, il polacco Jerzy Buzek. I ministri degli esteri del Ppe si riuniranno domani per una colazione di lavoro a Bruxelles. Il Pse per ora resta unito sul nome dell’ex premier ed ex ministro degli esteri Massimo D’Alema, sul quale convergono anche i laburisti britannici. Miliband resta però per molti leader europei il candidato ideale per il ruolo di Mister Pesc. E anche il nome di Giuliano Amato si è aggiunto negli ultimi giorni in un elenco sempre più lungo.

«Una Cina prospera è un vantaggio per tutti», dagli Usa sì alla cooperazione

Obama e Hu Jintao

di CRISTIANO DEL RICCIO SINGAPORE – Una Cina forte e prospera è un vantaggio per tutti: gli Stati Uniti non intendono contenere il successo di Pechino ma perseguire una «cooperazione pragmatica» con laCina sui temidi reciproco interesse. Il presidente Barack Obama, in un discorso ieri a Tokyo dove si è presentato come il «primo presidente Usa del Pacifico», ha ribadito l’impegno profondo degli Usa nella regione asiatica, ha rassicurato il Giappone definendo «incrollabile» la partnership tra i due paesi basata sulla

«uguaglianza e sul rispetto reciproco», ha chiesto alla Birmania di liberare Aung San Suu Kyi e gli altri prigionieri politici e ha sollecitato la Corea del Nord a riprendere il dialogo a sei sul nucleare. L’inquilino della Casa Bianca è giunto ieri per partecipare alla cena dei leader del forum dei paesi dell’Asia-Pacifico. La lotta ai cambiamenti climatici, i contenziosi commerciali e i dossier sul nucleare nordcoreano e iraniano sono i temi sul tavolo del vertice tra i presidenti americano Obama e cinese Hu Jintao, in programma martedì a Pechino.

Protesta del direttore Fao. Domani l’evento a Roma

Diouf in sciopero della fame per i bambini senza cibo di ELOISA GALLINARO

di del mondo si sono impegnati a mobilitare al G8 dell’Aquila. Ieri sera è arrivato a Ciampino il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, alle prese anche con il caso Battisti di cui potrebbe discutere domani con il premier Silvio Berlusconi nell’incontro previsto a Palazzo Chigi. È già arrivato, invece, il contestatissimo presidente dello Zimbabwe, Robert Gabriel Mugabe, la cui credibilità in quasi trent'anni di potere è precipitata, oltre che sui diritti umani, sui ripetuti e fallimentari tentativi di riforme agrarie. Ierierano già una trentina le delegazioni che raggiungeranno la capitale, per la

ROMA – Uno sciopero della fame per dire al mondo che ogni 6 secondi muore un bambino e che l’emergenza tocca oltre un miliardo di persone. Alla vigilia del Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, che si apre domani a Roma, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha deciso di sollecitare così, con un gesto fortemente simbolico al quale aderiscono anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ed il sindaco di Roma Gianni Alemanno, un’azione immediata «per porre fine alla vergogna della fame». Secondo Diouf, cisono «i mezzi tecnici e le risorse per eliminare la fame dal mondo, adesso è solo una questione di volontà politica, e la volontà politica è influenzata dall’opinione pubblica». I mezzi, probabilmente, ci sono. Quanto alla volontà politica, è un’altra cosa. Almeno a giudicare dal fatto che il summit sarà disertato praticamente da tutti i leader del mondo ricco. Stanno già arrivando a Roma invece, e lunedì saranno al completo, i capi di Stato e di governo dei Paesi variamente definiti poveri, emergenti, in via di sviluppo. Coloro che chiedono aiuto, insomma. Coloro che sperano di ottenere –in tempi e modi tutti da definire – almeno una parte delle risorse necessarie che, tra l’altro, lo stesso Diouf ha valutato in 44 miliardi di dollari per sostenere i piccoli produttori. Coloro che vorrebbero vedere qualcuno di quei 20 miliardi di dollari per la sicurezza alimentare che i Gran-

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

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19 65 57 30 73 86 22 68 8 70 2

di MARINA PERNA ROMA – Cesare Battisti gioca la carta dello sciopero della fame per far leva sul «popolo brasiliano», ma soprattutto sul presidente Lula, giunto a Roma dove domani incontrerà il premier Silvio Berlusconi. «Consegno la mia vita nelle sue mani e in quelle del popolo brasiliano», ha scritto l'ex terrorista rosso in una lettera inviata a Lula sottolineando che l’eventuale «estradizione equivale a una condanna a morte». E annuncia lo «sciopero della fame totale» dopo che nei giorni scorsi, in

6 28 61 50 19 72 23 52 71 80 62

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

5 - 13 - 15 - 30 - 31 - 32 - 33 - 36 - 37 - 43 46 - 51 - 53 - 57 - 74 - 75 - 77 - 79 - 83 - 84

ilSuperEnalotto

Sopra Jacques Diouf; nella foto nel riquadro sotto Cesare Battisti

ranno un gruppo di esponenti dei Paesi non allineati guidate dalla first lady egiziana, Suzanne Mubarak, per fare il punto e sollecitare un maggiore accesso delle donne alle risorse produttive. Intanto si aspetta domani. E tutti sperano di non rivivere le

spaccature e i disaccordi che caratterizzarono il vertice del giugno 2008, con il blocco latino americano su posizioni nettamente divergenti da quelle degli Stati Uniti, l’Africa fortemente critica e un documento finale con tante dichiarazioni di principio e poca concretezza.

E Battisti digiuna contro l’estradizione: «Consegno la mia vita a Lula»

estrazione del 14 novembre 2009

37 77 43 53 13 83 5 30 36 79 76

maggior parte provenienti da Paesi arabi e africani. Roma sarà blindata. In questi giorni saranno messi in campo oltre 1.000 uomini e donne della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, e del corpo forestale dello Stato, oltre a vigili del fuoco, personale medico e infermieristico del 118 e vigili urbani che controlleranno il traffico cittadino che subirà conseguenze non solo accanto al palazzo della Fao ma anche nei pressi degli alberghi del centro storico e delle rappresentanze diplomatichedove soggiornerannoledelegazioni estere. Oggi è in programma un “pre vertice” in rosa. Alla Fao si riuni-

Conc. n° 137

Montepremi 4.697.686,19 euro

jolly

15 - 27 - 31 - 40 - 63 - 82

53

punti 6 jackpot 87.538.307,43 punti 4 390,38 19,07 punti 5+1 - punti 3 punti 5 27.102,04 Num. Superstar 88

un’intervista, aveva fatto sapere di aver già ridotto il cibo e le bevande. Una mossa a sorpresa, quella arrivata da Battisti (i suoi legali hanno riferito di non

L’eutanasia del pit bull commuove l’America E' SOPRAVVISSUTA a un volo di sei piani da un palazzo di Brooklyn. Ma dopo averla raccolta e curata, l'America ha deciso di ucciderla. E questa è la fine della storia di Oreo (nella foto), una pit bull di due anni che il suo padrone ha letteralmente buttato fuori dalla finestra. Neanche la vita prima dell'incidente era stata un sogno, un'esistenza fatta di soprusi e botte, fino a trenta minuti al giorno, come ammesso dal proprietario. La New York animalista si è mobilitata per evitare l'eutanasia, ma non ce l'ha fatta. La società americana per la prevenzione dei maltrattamenti degli animali ha dichiarato che gli abusi ricevuti avevano definitivamente mutato l’indole

dell’animale rendendolo violento verso sè e gli altri. A Oreo sono stati somministrati dei calmanti e poi nei laboratori dell'Aspca le è stata praticata l'iniezione letale. Ora si attende il 1 dicembre per vedere l'America riuscirà a essere giusta almeno nella sentenza acarico di Fabian Henderson, il padrone

esserne stati a conoscenza fino a qualche ora prima), sulla quale il presidente Lula, al momento, prende tempo. «Il presidente della Repubblica del Brasile può

fare poco quando il processo è in mano alla Corte Suprema Federale: devo aspettare la decisione della Corte» ha infatti sottolineato Lula da Parigi, rispondendo ad una domanda nel corso di una conferenza stampa con Nicolas Sarkozy. Ma non solo: «Se fossi Battisti non comincerei uno sciopero della fame: io l’ho fatto per sei giorni. Fa male, non lo raccomando a nessuno», ha aggiunto. E mentre una decisione della Corte Suprema è attesa per mercoledì prossimo Lula domani incontrerà Berlusconi a pranzo ed è assai probabile si affronti anche il caso-Battisti.

Sulla televisione moscovita va in scena Putin versione rap L'EX presidente russo Vladimir Putin alla prese con il rap. Putin (nella foto) ha partecipato a Mosca alle riprese dello show televisivo su Mus-Tv "The Fight for Respect - Start Today!", una popolare competizione rap tra giovani e giovanissimi. L'ex premier russo, mai timido di fronte ai media, ha conquistato il centro della pista da ballo per divulgare tra i ragazzi un messaggio contro la droga. Putin ha persino ricevuto una proposta da un cantante hip-hop russo, Roman Zhigan, per una canzone a due voci. Tema del possibile "pezzo": un sano stile di vita, niente fumo e poco alcol.

«Sarebbe davvero 'cool' registrare un pezzo con Putin ha detto Zhigan - perché lui è una leggenda, è il nostro idolo». Non è noto se il diretto interessato accetterà l'offerta, formulata alla presenza di ballerini di strada, rapper e graffitari giunti da tutte le regioni della Russia.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Il fatto del giorno:Sì alla Finanziaria, saltano i fondi per la ricerca. L’Italia esce dalla recessione Ottanta milioni spariti nel nulla

I no, uno sgarbo al ministro Tremonti

Lavoro, ricerca e sicurezza: nulla

dall’articolo di Rosaria Amato

dal commento di Martino Cervo

dall’articolo di Bianca Di Giovanni

Sono finiti nel nulla 80 milioni destinati all'assunzione a tempo indeterminato di 4200 ricercatori universitari. La denuncia è dell'Osservatorio della Ricerca, un gruppo trasversale di scienziati e ricercatori italiani. Il rischio che la somma, stanziata dalla Finanziaria 2007 ma "vincolata" a un successivo provvedimento, svanisse nel nulla si è concretizzato quando l'emendamento presentato in Aula al Senato (e a suo tempo bocciato in commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ha appena approvato il provvedimento in via definitiva) è diventato un semplice "ordine del giorno". Niente fondi per le assunzioni. [...].

La Finanziaria passa al Senato con un mezzo incidente, una voragine aperta, e segnali di inquietudine. L’incidente tecnico, dietro il quale è impossibile non scorgere almeno un sospetto di dispettuccio politico, è il no alla Banca del Sud, “creatura” tremontiana per eccellenza che ieri il presidente Schifani si è rammaricato per aver dovuto cassare dal testo «a malincuore» per «questioni pregiudiziali»: non era stata discussa in Commissione Bilancio. Entrerà alla Camera, ma intanto il mini-sgarbo verso via XX Settembre è stato registrato con distacco, tanto che in serata Tremonti in una nota ha voluto ringraziare «i senatori della maggioranza per lo straordinario e responsabile lavoro. [...].

«Questa finanziaria corrisponde al nulla, e anche il nulla ha un suo senso». Anna Finocchiaro in Aula fotografa lo stato dellapoliticaeconomica italianaalmomentodelprimo sìallamanovra a palazzo Madama. Nessuna promessa mantenuta: né sulle tasse, né per gli alluvionati di Messina, né per i ricercatori dell’Università, né per la sicurezza e la giustizia (che si finanziano - udite - con fondi già loro). Eppure quel testo non è affatto una scatola vuota. Anzi, È il concentrato di una serie di mine vaganti, con effetti disastrosi per il Paese, dalle politiche sulla Difesa, a quelle anti (anti?) mafia. Un testo inefficace e pericoloso, costruito a suon di emendamenti (l’ultimo, l’omnibus del relatore, limato fino a ieri mattina) senza una strategia. [...].

La migliore di oggi

Accelerare la ripresa

Pil, troppo presto per cantare vittoria

dall’editoriale di Carlo Pelanda

dal commento di O. Carabini

Il fatto che il Pil sia cresciuto solo dello 0,6% su base trimestrale dopo cinque trimestri decrescenti, pur essendo un buon dato che giustifica l’ottimismo e la soddisfazione del governo, indica un rimbalzo stentato molto lontano dall’entità di quello che servirebbe per far tornare celermente i volumi dell’economia, e dell’occupazione, almeno ai livelli del 2007. Finiremo, infatti, il 2009 con un calo del Pil tra il 4,5 ed il 5% considerando che nel 2008 questo era già sceso dell’1% e servirebbe nel 2010-11 almeno un rimbalzo del 3%, ora non prevedibile in base ai dati. Perché ripresa lenta? [...].

È giusto che squillino le trombe e che rullino i tamburi. L'Italia e l'Europa sono tecnicamente uscite da una recessione che durava da cinque trimestri, la più grave dal 1930, se si esclude il periodo della Seconda guerra mondiale. Nei mesi estivi è finalmente tornato il segno più davanti alla variazione del prodotto interno lordo. Anche la produzione industriale, il cui vero andamento è meno facile da decifrare in questa fase di inversione del ciclo, dà segnali incoraggianti. Bisogna tuttavia essere ancora prudenti. Dopo ilsegno più ci sono numeri piccoli (e abbastanza instabili). La sensazione è che sia cominciata una ri-

Coraggio sul fisco dall’editoriale di M. Belpietro

presa assai timida, destinata a procedere piuttosto lentamente. Trainata, probabilmente, più dalle esportazioni che dalle altre componenti della domanda come i consumi e gli investimenti. L'economia ha bisogno di una sferzata di ottimismoper ritrovare la fiducia. Ma non si può dimenticare che il Pil del terzo trimestre è allo stesso livello del terzo trimestre 2003 che non era molto più alto del terzo trimestre 2001. Certo, la botta è stata forte. E in diverse occasioni, negli ultimi 12 mesi, si è temuto che potesse essere anche peggiore. Quindi, la fine "formale" dell'incubo va salutata con il dovuto compiacimento, tirando un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. [...].

La nuova febbre dell’oro

Giannelli sul Corriere

Riforme piccole (e sbagliate)

dall’editoriale di Pietro Garibaldi

dall’editoriale di Sergio Romano

In questi mesi di leggera ripresa dell’economia reale, come testimoniato anche ieri dal dato Istat sulla crescita del pil italiano nel terzo trimestre, il mondo sta in realtà vivendo un’improvvisa e in parte schizofrenica febbre dell’oro. Nelle ultime settimane il prezzo dell’oro, il bene più infruttifero fra tutti i possibili investimenti, è salito di circa un terzo fino a 42 dollari al grammo. A fine agosto un grammo d’oro valeva poco più di 31 dollari mentre a novembre 2008, nel pieno della crisi finanziaria, veniva scambiato a soli 21 dollari. In altre parole, chi avesse comprato oro nel mezzo della tempesta finanziaria, oggi potrebbe tranquillamente rivenderlo avendo, nel frattempo, raddoppiato il proprio capitale. La crescita del prezzo dell’oro e di quello di diverse altre materie prime non legate al settore energetico suscita da più parti stupore e preoccupazione, anche perché sta avvenendo in modo rapido [...].

Se fosse possibile scegliere tra la riforma della giustizia e una delle tante riforme di cui il Paese ha bisogno (pensioni, sistema fiscale, educazione, funzione pubblica) non avrei alcun dubbio. Sceglierei senza esitare la riforma della giustizia. Le cause civili sono interminabili e la durata dei procedimenti sta procurando danni irreparabili, tra l’altro, all’economia nazionale. L’obbligatorietà dell’azione penale è l’alibi che copre la discrezionalità dei magistrati inquirenti. Molti procuratori hanno ambizioni pubbliche che stravolgono la loro funzione originale. Le indagini han-

Taglio basso

Svolta al festival di Sanremo In gara anche canzoni in dialetto dall’articolo di Andrea Laffranchi

Ul Festival de Sanrèm, per dirla alla lombarda. ’OFestivàl (attenzioneall’accento) ’e Sanrem’, in napoletano. Da adesso ognuno lo può chiamare nel proprio dialetto. Altro che canzone italiana! Crolla dopo 60 anni il tabù dell’ortodossia tricolore dei brani sanremesi. Lo prevede l’articolo 6 del nuovo regolamento. Quello che stabilisce i requisiti delle opere in gara. Il comma a) impone la «lingua italiana». Poi precisa che «si considerano appartenenti alla lingua italiana, quali espressioni di cultura popolare, canzoni in lingua dialettale italiana». Un passo avanti verso il federalismo canzonettaro rispetto alle norme che prevedevano che la «presenza nel testo letterario di parole e/o locuzioni in lin-gua dialettale italiana» non snaturasse il requisito patriottico. Fino all’ultimo Sanremo di Paolo Bonolis i vernacoli erano pareggiati alle lingue estere: erano ammessi una parola, una strofa o un ritornello al massimo. Con Antonella Clerici rimarrà il blocco allo straniero, ma si potranno cantare bra-

Non so se quella in corso tra Silvio Berlusconi e i giudici sia la battaglia finale della lunga guerra iniziata quindici anni fa e in cui la magistratura credo abbia investito più risorse di quelle impiegate nella caccia a Totò Riina. So solo che lo scontro cui è costretto sta assorbendo molte delle energie del premier, soprattutto nelle ultime settimane. Non si spiega altrimenti il via libera dato dal presidente del Consiglio a un regalino di Natale molto al di sotto delle aspettative degli italiani. Del Cavaliere si può dire tutto e si può perfino non condividere niente [...].

ni interi in foggiano o furlan. In gara potremmo vedere il Woody Guthrie del lago di Como Davide Van de Sfroos, due principi della canzone napoletana come Anzo Avitabile e Peppe Barra, i sardi Tazenda (ci andarono nel 1991 cantando «Spunta la luna dal monte» principalmente in italiano con Bertoli), il mito della taranta salentina Uccio Aloisi. Un’apertura che risente delle pressioni politiche della Lega che da anni, anche all’interno del Comune di Sanremo, chiede il riconoscimento delle lingue locali. E che altro prevede il regolamento di Sanremo 60 che verrà ufficializzato lunedì? A curare il cast saranno il direttore artistico Gianmarco Mazzi e la conduttrice Antonella Clerici. Le serate su Raiuno saranno ancoracinque (dal 16al 20 febbraio)e i cantanti verranno divisi come sempre in due categorie: gli «Artisti» saranno 14; «Sanremo Nuova generazione» ne ospiterà 8. Due in meno per ogni classe rispetto allo scorso anno, ma tutto potrà essere modificato entro il 18 dicembre, giorno in cui la rosa sarà ufficializzata. [...]. dal Corriere della Sera

no talora un sapore politico o un senso dello spettacolo che nuoce alla loro credibilità. Il Consiglio superiore è un parlamento in cui sono rappresentate correnti ideologiche. Un organo sindacale, l’Associazione nazionale magistrati, agisce come una lobby e cerca di condizionare la decisione delle Camere. Ripeto: se l’Italia vuole rimettere ordine tra i poteri dello Stato e restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni, occorre partire dalla riforma della giustizia. Molti dei voti dati al centro-destra sono dovuti alla sua promessa di agire su un terreno in cui i governi di centrosinistra sono stati esitanti e, alla fine, carenti. Ma le promesse dei due ultimi governi Berlu-

sconi sono state eluse. Le riforme, quando ci sono state, sono parse motivate soprattutto dal desiderio di risolvere i problemi personali del presidente del Consiglio. Possiamo cercare di comprendere le condizioni di un uomo che è stato oggetto di una sovrabbondante attenzione giudiziaria. Possiamo comprendere la necessità, nell’interesse del Paese, che i conti, come accade oggi in Francia, vadano regolati alla fine del mandatoe cheleproceduregiudiziarie nonentrino in rotta di collisione con il voto degli elettori. Possiamo immaginare gli effetti devastanti provocati da un giudizio che colpisce un uo-mo tuttora sostenuto da una larga parte del Paese. [...].

La fotografia Berlino, Michael Phelps durante la gara dei 200 metri a farfalla nella Coppa del Mondo (Ansa)

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Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’

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La palazzina di via Toti

Professore inglese dà fuoco a casa POTENZA - Sabato sera, in stato di ubriachezza,un professore inglese, a Potenza da pochi giorni, ha dato fuoco all’appartamento in cui viveva, in via Enrico Toti. Una tragedia fortunatamente evitata grazie alla prontezza di Vigili del fuoco e carabinieri, giunti sul posto dopo le chiamate dei vicini dell’uomo, allarmati dai rumori che provenivano dall’appartamento. Il professore, sulla cinquantina, aveva già creato problemi nel corso della serata. Poi, intorno alle 23, i vicini si sono resi conto che c’era qualcosa in più e hanno allertato le forze dell’ordine. A casa da solo, il professore - che avrebbe dovuto iniziare a far lezioni in una scuola di lingue del capoluogo - ha aperto la porta a Vigili e carabinieri intervenuti sul posto inveendo contro di loro e contro l’Italia.

MARTEDI’

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L’ingresso di Iperfutura

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Una fila di trattori

Gli agricoltori protestano POTENZA - Una semina simbolica, dal doppio significato. Via Verrastro cosparsa di grano. Muniti di sacchi a spalla, diversi agricoltori hanno buttato in aria i chicchi di grano. Prima la semina e poi il raccolto. La speranza è che la politica regionale e quella nazionale raccolgano le richieste elencate in un documento di sintesi sullo stato di crisi dell'agricoltura presentato al presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi e ai capigruppo. «Facciamo come facevano i nostri genitori - ha detto Antonio Lorusso di Lagopesole - Con 1 quintale di grano prima si vestiva l’intera famiglia, oggi non basta neanche per i trattori». Prima delle tre giornate di agitazione indette dalla Cia, mercoledì davanti alla sede della Regione, sit - in di protesta e trattori parcheggiati lungo il viale.

Le risorse idriche e le proposte del Pdl

A Potenza mega centro commerciale POTENZA - Lunedì la conferenza di servizio sulle grandi strutture commerciali, presieduta dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e convocata nel rispetto del decreto Bersani e della relativa legge regionale attuativa, ha espresso parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione amministrativa che consentirà il trasferimento dell’attuale esercizio denominato Iperfutura, oggi in via Isca del Pioppo con una superficie di oltre 4.500 metri quadrati. L’esercizio commerciale sarà anche ampliato oltre ad essere trasferito nell’area delle ex Industrie del Basento. E’ chiaro, si tratta ancora di un primo passo di una normativa complessa sulla materia.

MERCOLEDI’

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Banda larga in controtendenza

Pasquale Carrano

POTENZA - La banda larga ossia internetad altavelocità - è sotto i riflettori: il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha deciso di congelare gli 800 milioni di euro destinati allo sviluppo in Italia di questatecnologia. Motivodichiarato: ci sono ben altre emergenze in Italia, in questo momento di crisi, e quei soldi è bene tenerli in caldo. In Basilicata però sembra che la realtà sia differente. «La Basilicata spiega il nuovo presidente della Confindustria lucana, Carrano -, più di altre regioni italiane, ha necessità di questa infrastruttura immateriale: in Italia la diffusione è del 61 per cento circa, in Basilicata del 19 per cento. La Regione ha impegnato per tempo 20 milioni di euro con i fondi Fse. Noi abbiamo incontrato i principali operatori sul mercato per sapere se c’è interesse».

VENERDI’

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Giuseppe Postiglione

Potenza calcio Telenovela infinita POTENZA - La televovela sulla ipotetica e fantomatica trattativa di cessione del Potenza si arricchisce ogni giorno di un particolare in più, tanto da far prevedere una chiusura sempre più difficile. L’imprenditore friulano Luca Visentin, dopo aver disertato per motivi personali l’incontro di mercoledì a Roma, scrive una mail ai giornali per replicare alle frasi della conferenza stampa di Postiglione. Gli chiede scusa, ma detta anche delle condizioni per continuare a trattare, visto che per il friulano i margini ancora ci sono. Postiglione replica senza polemizzare, ribadendo i concetti già espressi. «Ancora via stampa. Le mie condizioni sono già note a tutti».

Rapaci folgorati: una strage continua

SABATO

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L’ospedale San Carlo

Meningite influenza un mix mortale POTENZA - Un bambino di nove anni è morto nell’ospedale San Carlo di Potenza per le complicazioni seguite alla meningite. Il bambino era risultato positivo all’esame del virus H1N1. Aveva avuto l’influenza, ma si era rimesso. Ed era anche tornato a scuola. Poi si è aggravato. I ll bambino, che viveva a Melfi con la famiglia, è morto l’altra sera nel reparto rianimazione dell’ospedale: vi era stato trasferito dall’ospedale di Venosa. Il funerale si è tenuto sabato nella cattedrale di Melfi. I medici dell’ospedale San Carlo di Potenza hanno stabilito che il bambino era affetto da un gravissimo shock settico correlato alla meningite.

Maratea, la chiesa e i suoi Omi

da http://pdlpotenza.blogspot.com

da http://materanatura.blogspot.com

da http://blog.maratea.info

La nuova tariffa irrigua applicata, nellescorse settimane,dall’Ente Irrigazione ai consorzi di bonifica –ha dichiarato l’On. Vincenzo Taddei, Componente della Commissione Agricoltura della Camera – non rappresenta altro che il recepimento di quanto stabilito, in data 28 aprile 2008, dal Comitato per l’attuazione dell’accordo di programma sulle risorse idriche tra la Puglia e la Basilicata e recepito dalla normativa nazionale nr. 2005/2008. I firmatari di tale decisione furono il Presidente della Regione Basilicata De Filippo e l’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche della Puglia Introna, nonché rappresentanze tecniche del Provveditorato alle Opere Pubbliche e dell’Autorità di Bacino della Puglia e della Basilicata. [...].

Se le pale eoliche costituiscono un elemento di grande pericolo per tanti rapaci non sono da meno le migliaia di km di linee elettriche pericolose cha attraversano tutta l'Italia e l'Europa. Questa immagine ritrae l'ultima poiana raccolta il 6 novembre poche ore dopo la collisione con una linea elettrica nel territorio di Montescaglioso... Dalla foto sembrerebbe trattarsi solo di una piccola ferita ma in realtà questi problemi portano nel giro di pochi giorni quasi sempre alla cancrena dell'arto colpito. Ogni anno il Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano riceve centinaia di rapaci in difficoltà per cause diverse. Le poiane molto spesso sono le vittime illustri delle elettrocuzioni o della caccia... [...].

La morte a Pescara di Padre Raffaele Salerno , mitico parroco della chiesa della Madonna di Portosalvo al Porto di Maratea a distanza di pochi mesi dalla morte di Padre Cerracchio, mi ha riportato alla mente l'operato degli Oblati. Un periodo di sessant'anni di apostolato , di missione in ogni senso dalla caduta della guerra (1943) agli inizi del nuovo secolo (2002) ma anche un grande volano di idee e sopratutto un contatto continuo e costante con realtà , quali quelle internazionali frequentate dagli Omi, che portavano una sana aria di nuovo nei marateoti. [...].

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

I nodi della politica

Schifani: si può migliorare il Ddl in aula Casini possibilista su un lodo Alfano bis

Giustizia, i poli ai ferri corti Durissimo scambio di accuse tra Gasparri e Finocchiaro sul processo breve ROMA - La maggioranza fa quadrato e va avanti col disegno di legge sul processo breve, pur auspicando un confronto con l'opposizione nonostante l'incandescente clima politico. Ieri, proprio nel giorno in cui lo scrittore Roberto Saviano ha invitato il premier a «ritirare la norma del privilegio», il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha infatti spiegato che «si tratta di una priorità dell'agenda di governo che giova agli italiani e, solo di riflesso, avrà un impatto sul premier». Anche il presidente del Senato Renato Schifani, a margine di una cerimonia a Livorno, ha confermato che il ddl «va avanti e le commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato sono certo faranno un buon lavoro per porre al riparo il testo da eventuali dubbi di incostituzionalità». Schifani si è quindi augurato «fortemente» che «ci siano le condizioni di dialogo con l'opposizione». Ma la tensione tra i Poli in materia di giustizia è ancora altissima. Il gruppo Pdl del Senato è tornato a criticare in una nota la presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro. «La sinistra prima di noi, nel 2006, ha proposto la durata ragionevole dei processi, ma a differenza di noi, che vogliamo tempi più lunghi per stupratori, bancarottieri, mafiosi, responsabili di morti sul lavoro, la Finocchiaro era generosa verso tutti - ha sostenuto il capogruppo del Pdl a Palazzo Madama Maurizio Gasparri - anche verso i responsabili dei crimini più efferati e per gli emuli dei capimafia». Pure Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali e coordinatore Pdl, ha notato: «La sinistra cambia idea a seconda delle convenienze. Mi spiace lo faccia anche l'ex pm Finocchiaro». Secca la replica della senatrice: «Gasparri e Bondi non sanno leggere e non sanno quello che dicono e, se lo sanno, mentono. Le nostre proposte - ha sottolineato- sono molto diverse da quella del “salva processi”». Ma anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, è andato all'attacco: «Bersani, auspicando che il premier si faccia processare, ha dato voce a quella che è la linea della sinistra di tradizione comunista: il nemico va demonizzato, processato, condannato, eliminato dalla scena». Francesco Rutelli, fondatore di Alleanza per l'Italia, in un'intervista alla Stampaha sbarratolastrada a leggi “ad personam” per il premier: no al ddl sul processo breve e no alla riproposizione del lodo Alfano per via costituzionale. Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, che ha proposto un lodo Alfano bis da realizzarsi con una legge costituzionale - proposta che al momento non sembra avere né l'appoggio delle opposizioni né quello del Guardasigilli perché «per noi bisogna andare avanti con il processo breve» - ha invitato i partiti «a trovare una soluzione che sia politica per fermare la crisi della giustizia. Non esistono solo gli avvocati di Berlusconi o il partito dei magistrati, esistono tante persone ragionevoli in Parlamento». Ma il vice capogruppo del Pdl

alla Camera Bocchino ha risposto a Casini: «Mi meraviglia veder dichiarare incostituzionale un testo che deve essere ancora portato in Parlamento, siamo convinti che possa essere una buona legge nell'interesse di tutti gli italiani». Se poi c'è la volontà delle opposizioni di votare il lodo Alfano, «siamo disponibili». Il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, invece, ha annunciato che dal 5 dicembre «inizieremo la raccolta delle firme per il referendum abrogativo dell'ultima legge vergogna di questa maggioranza sul processo breve, per quello contro la politica del nucleare e la privatizzazione dell'acqua. Quel giorno spero che Bersani non sia l'unico che rimanga fuori dalla piazza».

Il ministro precisa

Gelmini «Nessun taglio sulla ricerca»

Temperatura sempre più rovente tra maggioranza e opposizioni sulla riforma della giustizia

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IMMIGRAZIONE

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Nuove tensioni in maggioranza Scontro tra Lega e finiani sulla gravità del reato di clandestinità di ANNA LAURA BUSSA ROMA - Il ddl “abbrevia processi” ora all’esame del Senato rischia di diventare un’arma a doppio taglio per la maggioranza. È vero che si tratta di un provvedimento che potrebbe risolvere nel giro di qualche mese tutti i problemi giudiziari del premier, come ripete da più giorni l’opposizione, ma potrebbe diventare anche l’ennesima occasione di scontro tra la Lega e l’area finiana del Pdl. Motivo del contendere: la norma inserita nel testo che include nella lista dei reati di grave allarme sociale che non beneficeranno del processo breve, tutti quelli legati all’immigrazione. Come, ad esempio, l'in-

Frizioni anche sulla proposta per il voto ai migranti

gresso illegale dei clandestini. «Quella norma – avverte scandendo le parole il deputato finiano Fabio Granata – va senza dubbio tolta dal provvedimento. Altrimenti non sarà più il testo sul quale è stato raggiunto l'accordo tra Fini e Berlusconi. È solo una provocazione contro di noi che avevamo proposto leggi come quella per la cittadinanza». In casa della Lega, però, si ostenta altrettanta fermezza. «Quello dell’immigrazione – conferma il senatore leghista Sandro Mazzatorta – è un problema grave che porta inevitabilmente a ricomprendere nella lista del ddl tutti quei reati compresi anche nella Bossi-Fini». Ad alimentare lo scontro all’interno della maggioranza potrebbe essere anche la proposta di legge che verrà presentata la prossima settimana alla Camera per concede-

re il voto alle elezioni amministrative agli extracomunitari regolari e residenti in Italia da almeno cinque anni. È bastato l’annuncio dell’iniziativa e la lettura dei firmatari per mandare il Pdl in fibrillazione. Il provvedimento, assolutamente bipartisan, ha il copyright tra gli altri dell’ex segretario del Pd Walter Veltroni e di Roberto Rao dell’Udc per l'opposizione. A rappresentare la maggioranza c'è Flavia Perina, direttrice del Secolo d’Italia e “finiana” doc. Una decisione, quella di portare avanti la proposta di legge, che nelle file del Pdl viene bollata come una provocazione. Il rischio, è il ragionamento che fanno diversi esponenti del Popolo della Libertà, è che il testo possa aprire un nuovo fronte con la Lega Nord dopo le tensioni per i contenuti del provvedimento di riforma del processo penale.

ROMA - Mentreil Capo dello Stato ieri, da Napoli, ha fatto un nuovo appello a garantire il finanziamento pubblico della ricerca scientifica, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha smentito che ci sia stato un taglio di 80 milioni in Finanziaria per la stabilizzazione dei ricercatori universitari. «E' falso – ha detto il ministro - che ci sia stato un simile taglio. È una notizia destituita da ogni fondamento. Forse tutto nasce – ha spiegato –dal fatto che il presidente della Commissione cultura e scuola del Senato aveva presentato un emendamento per ripristinare un vecchio taglio che era contenuto nella precedente Finanziaria. Invece non c'è nessun taglio aggiuntivo». «L'emendamento presentato al Senato - hanno precisato successivamente dal ministero – si limitava a definire uno spostamento dell’erogazione di circa 60 milioni di euro dal 2009 al 2010. Questo per consentire al Ministero di ripartirli con le nuove modalità. Il Senato non ha approvato questo slittamento ma i finanziamenti non sonostati certopersi. IlMinistero entro due settimane emanerà un decreto ministeriale che trasferirà l’intera cifra alle università per l’assunzione dei giovani ricercatori».

L’INTIMIDAZIONE

Da Napoli il presidente invita l’Ue a fare un balzo in avanti per evitare il declino

Minacce a deputata Pdl. «Vado avanti»

Napolitano sprona l’Unione europea

BENEVENTO - «Dì a quella che se non la smette la uccidiamo come pure a quel Colasanto». Sono queste le minacce di morte e gli insulti, indirizzati in dialetto, al deputato Pdl e coordinatrice provinciale di Benevento, Nunzia De Girolamo ed al consigliere regionale e direttore editoriale de Il Sannio Quotidiano, Luca Colasanto. A rivolgerle due uomini (uno dei quali armato di pistola) che venerdì sera, a bordo di una moto, hanno bloccato e minacciato il giornalista Luigi Barone, portavoce del Pdl sannita, riferendo i messaggi contro i due esponenti politici. «A chi do fastidio? Non lo so. So per certo che continuerò per la mia strada e non mi lascio intimidire continuando nella mia battaglia per la legalità» è stato il commento della De Girolamo. «Sono amareggiata - ha aggiunto - perché nella vicenda è stato coinvolto un giovane di trenta anni (il giornalista Luigi Barone, portavoce del Pdl sannita, ndr) da anni impegnato in politica come militante».

di ALBERTO SPAMPINATO NAPOLI - L'Unione Europea è di fronte a scelte ineludibili: «Per una irresistibile e urgente necessità storica, o fa un balzo in avanti sulla via dell’integrazione» politica, o noi europei «diventeremo spettatori» sulla scena internazionale, e il progetto europeo e tutti i paesi europei che ne fanno parte andranno verso «il declino», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella lectio magistralis all’Università Orientale di Napoli che gli ha conferito una laurea honoris causa in Politiche e istituzioni dell’Europa. Ora che è stato approvato il Trattato di Lisbona, dice Napolitano, l’Europa deve vincere esitazioni e titubanze e imboccare la strada giusta, quella delle politiche comuni. Occorre un’Europa «più unita, più integrata, più consapevole delle proprie virtù e potenzialità, più risoluta ad avanzare anche non tutta insieme», cioè anche a costo di procedere

Napolitano riceve l'attestato di laurea in "Politiche ed istituzioni dell'Europa" all’Università Orientale di Napoli

a due velocità, con chi ci sta subito, lasciando aperta la porta agli altri che si vorranno unire. Insomma come si è fatto per l'euro. Parlare di declino, aggiunge, è drammatico, ma «questa volta forse non è fuori luogo» e non è detto che incoraggi i pessimisti, anzi «può suscitare una nuova ondata di con-

vinzioni esentimenti europeistici, può far scendere in campo nuove energie». È stato il ministro degli Esteri britannico David Miliband, ricorda Napolitano, a parlare recentemente del rischio declino non solo per la Gran Bretagna ma per tutta l’Europa e per ognuno dei suoi paesi membri se l'Europa non

riuscirà a fare questo salto di qualità. Napolitano lo cita ampiamente come per dire: se lo dice lui, il capo della diplomazia di uno dei Paesi che hanno sempre frenato i passi verso l’integrazione politica, beh, qualcosa vorrà dire! Netto il richiamo all’esigenza di superare la prassi del voto all’unanimità. «Di fronte a decisioni fondamentali l’Europa non può rimanere sospesa al conseguimento dell’unanimità, rinunciando agli strumenti che l’esperienza della costruzione comunitaria e le norme del nuovo trattato le offrono per andare avanti – ha detto – più veloce sui contenuti che una parte importante dei suoi membri sia pronta a definire». Durante la visita a Napoli, Napolitano ha lanciato un appello a sostenere con finanziamenti pubblici la ricerca e gli studi scientifici,ha partecipato a un convegno in memoria del matematico Renato Caccioppoli e ha invitato tutti a parlare di Napoli con rispetto.

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6 Primo piano


Crisi e lavoro

Epifani lancia uno sciopero unitario sul fisco Fredda la Cisl. Sacconi: «Contro a prescindere»

«Il peggio deve ancora venire» La Cgil porta in piazza «centomila persone» e critica duramente il Governo | FIOM | «La Fiat non chiuda Termini» di LUCA MASOTTO

ROMA - In testa al corteo gli ex occupanti dell'azienda Eutelia. Poco più in là un fantoccio raffigurante Berlusconi al quale è stata fatta indossare una maglietta nera con la scritta "la crisi c'è ma non per me". A fianco, avvolti da bandiere e striscioni e sfoggiando slogan graffianti, precari, cassintegrati, lavoratori di aziende sul ciglio del fallimento, pensionati, universitari. La Cgil ha messo in piazza tutti i colori di una crisi «che non è finita e anzi dovrà ancora dare il peggio di sé» come ha annunciato il segretario generale Guglielmo Epifani prima di salire sul palco per protestare contro le politiche economiche, denunciare le carenze del governo sull'occupazione e annunciare la disponibilità ad uno sciopero generale sul fisco, stavolta insieme a Cisl e Uil. Una raccolta di dissenso (dopo la manifestazione del 4 aprile al Circo massimo) annunciata numerosa, arrivata a Piazza del Popolo con il passare delle ore a superare le centomila persone, come hanno ufficializzato gli organizzatori di un marcia pungente mirata a colpire l'esecutivo colpevole «di non fare nulla per sostenere il lavoro e i pensionati», una manovra finanziaria che nega investimenti e tralascia il Mezzogiorno. Epifani parla di «una valanga che sta aumentando che non è fatta di Cig ma di mobilità, ristrutturazioni e persone che se ne vanno a casa senza un futuro» "Quando sento dire che il peggio è passato - ha proseguito - domando “ma per chi?” Forse per coloro che investono nella Borsa, visto che dall'inizio dell'anno è aumentata del 100%». Insomma, per Epifani l'esecutivo «deve cambiare regi-

stro»" e la recessione è oramai alle spalle solo per «chi ci ha portato nella crisi, gli speculatori». E lancia frecciate velenose agli ottimisti quando rivela di aver visionato i grafici sull'andamento del Pil: «Con la crescita del terzo trimestre siamo tornati indietro di sei anni e per risalire ai livelli del 2003 ce ne impiegheremo altri sette». Gli attacchi sono a 360 gradi, vanno dallo scudo fiscale («hanno restituito i soldi agli evasori») alla banda larga («siamo rimasti indietro mentre gli altri guardano al futuro») passando per la «inadeguatezza» di una finanziaria per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e la riduzione del carico fiscale: «A tutto è stato detto di no, dal pubblico impiego al patto di stabilità, dunque o noi non abbiamo capito o il governo non ha fatto e non vuole fare niente». Oltre alle bandiere della Cgil e della pace in piazza anche quella dei partiti, Pd, Idv e Comunisti italiani rappresentati da Enrico

Letta, Antonio Di Pietro e Oliviero Diliberto. L'assenza delle altre sigle sindacali non è passata inosservata ed Epifani stavolta ha lanciato un appello all'unità chiamando a raccolta gli altri sindacati confederali in vista anche di uno sciopero generale: «Nel caso in cui si volesse fare sul fisco, siamo pronti e in prima fila». Ma dalla Cisl la frizione si fa ancora sentire: «C'è chi porta i lavoratori in piazza e chi preferisce i consensi in fabbrica». Sulla finanziaria c'è stato anche un botta e risposta a distanza tra Epifani e il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che ha accusato il segretario della Cgil di opporsi in modo aprioristico ai provvedimenti del governo. Sacconi ha osservato che «in generale per Epifani si possa dire che quando si tratta delle politiche di governo, che le nostre proposte non le ha lette e non le sono piaciute». «Non siamo contro l'esecutivo - ha replicato il segretario della Cgil ma contro quello che fa".

Sopra la folla in piazza A sinistra un fantoccio del premier In basso Guglielmo Epifani

ROMA - I metalmeccanici della Cgil a muso duro contro l’annunciata riconversione, con la fine della produzione automobilistica, dello stabilimento Fiat di TerminiImerese esull'ipotese ipotesi di piano dell’azienda torinese per l’Italia apparse sulla stampa. «Se lo scordano di chiudere Termini Imerese, la Fiat ha firmato un accordo per produrre qui la nuova Y», dice il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, che esprime diffidenza anche sul «reale» aumento della produzione nel Paese prospettato dal Lingotto – come indicato da “Repubblica” - passando dagli attuali 600-650 mila a 850-900 mila pezzi l’anno. E mentre dalla Sicilia i lavoratori si dicono «pronti a difendere lo stabilimento con azioni forti e incisive», scende in campo anche il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che chiede «l'intervento» del governo: «Non si possono dare risorse alla Fiat, soldi dei cittadini e poi chiudere gli stabilimenti nel Sud, come Termini Imerese». Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi si limita a dire: «Valuteremo a tempo debito», la questione «è molto delicata», ma assicura che l’esecutivo «ha sempre voluto che tutti i processi di riorganizzazione produttiva fossero affrontati trasparentemente presso tavoli negoziali».

Studio della Cgia di Mestre: un operaio avrà circa 30 euro in più, un impiegato fino a 35

Sotto l’albero tredicesime più pesanti di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - A Natale le tredicesime saranno più pesanti. Gli italiani escono dalla recessione a piccoli passi: un operaio troverà in busta paga circa 30 euro in più, un impiegato fino a 35 euro. A queste cifre la Cgia di Mestre è giunta tenendo conto dell'aumento (+3,1%) dell'indice delle rivalutazioni contrattuali calcolato mettendo a confronto la media dei primi nove mesi del 2009 con lo stesso periodo del 2008. E della frenata dell'inflazione che nello stesso periodo è cresciuta soltanto dello 0,7%. Certo l'aumento è modesto ed andrebbe rafforzato con altri sgravi fiscali per rilanciare la domanda. «Peccato sottolinea il segretario dell'associazione degli artigiani, Giuseppe Bortolussi - che nel pacchetto di misure anti crisi in discussione in queste settimane, il governo non sembra intenzionato a detassare la tredicesima. Lo sconforto, la paura, l'angoscia strisciante che caratterizza i consumatori italiani va superata anche con grosse iniezioni di fiducia». La proposta, avanzata dalla Confcom-

I consumatori chiedono meno tasse e prezzi più bassi

Tredicesima più pesante per operai e impiegati

mercio e sostenuta dalla Uil, per ora è stata respinta dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per mancanza di copertura. La misura, che interessa una platea di 27,3 milioni di lavoratori con un beneficio medio di 200 euro, produrrebbe infatti un mancato gettito pari a 5,47 miliardi di euro per le casse dello Stato. In dettaglio la Cgia ha fatto i calcoli sulle due principali categorie di lavoratori dipendenti: gli operai specializzati e gli impiegati del settore privato. Nel primo caso, a fronte di un imponibile Irpef di 22.430 euro, la tredicesima mensilità sale a 1.340 euro dai 1.310 con un aumento del 2,3% sull'anno scorso. Nel secondo caso, visto l'imponibile Irpef di oltre 30.000 euro, raggiunge i 1.775 euro dai 1.740 con un aumento del 2%. Malgrado ciò le associazioni dei consumatori vedono nero. E, per scongiurare la caduta a picco dei consumi, rilanciano la richiesta di detassare le tredicesime. «Anche se i conteggi della Cgia di Mestre sono corretti il Natale 2009 sarà surgelato. Infatti le ricadute della crisi economica che ha determinato casse integrazioni, licenziamenti e allontanamento di migliaia di precari dai cicli produttivi avranno ripercussioni importanti sul potere di acquisto delle fami-

glie a reddito fisso e contemporaneamente lo stesso avverrà anche dalla chiusura di decine di migliaia di esercizi commerciali e di botteghe artigiane» spiega una nota di Federconsumatori e Adusbef. «Chiediamo che almeno per il mese di dicembre si decidano due cose. La prima una detassazione della tredicesima e la seconda una forte riduzione dei prezzi attraverso l’anticipazione dei saldi nel mese di dicembre. Solo così facendo – affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti in rappresentanza delle due associazioni – si potrà dare una scossa, anche se ancora leggera perchè ben altro si dovrebbe fare, al mercato e quindi all’intera economia del nostro Paese». Più ottimista la lettura della Coldiretti. Per gli acquisti di fine anno due italiani su tre spenderanno la stessa cifra dello scorso anno. Il 16% di più mentre viceversa il 22% stringerà i cordoni della borsa. Le tredicesime saranno comunque investite in regali. Il 63% degli italiani si metterà in fila sotto le feste mentre il resto attenderà i saldi per spuntare un prezzo più conveniente. Il riciclo dei doni indesiderati resta un'opzione per pochi. Lo pratica soltanto un italiano su quattro che utilizza gli appositi negozi o Internet.

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Barricate per l’ambiente

Manifestazione promossa dal comitato “Uno si distrae al bivio”

In centinaia contro la centrale Gli abitanti di Piani Sottani: «Non ci sarebbero più le condizioni per restare» di PAOLO PARADISO TRICARICO - «Vorrebbero costruire la centrale a poche decine di metri dai nostri terreni, dalla nostre abitazioni. Qui ci sono diverse famiglie giovani, tutte con bambini piccoli. Abbiamo progettato qui il nostro futuro, abbiamo fatto sacrifici per restare nella nostra terra ma con un impianto del genere saremmo costretti ad andar via. Abbiamo terreni coltivati a grano, alcuni producono grano biologico, ci sono uliveti, quasi tutti abbiamo piccoli allevamenti di bestiame (mucche e maiali soprattutto ma anche tori e allevamenti caprini). Con la centrale non ci sarebbero più le condizioni per restare. Avremmo desiderato avere un confronto con l'amministrazione preferibilmente prima di ogni decisione. Purtroppo questo confronto non c'è stato né prima né dopo; il nostro desiderio era quello di essere ascoltati tutti, non solo alcuni». A parlare così sono gli abitanti di Piani Sottani, luogo in cui dovrebbe essere installata la centrale a biomasse da 14 MW. Abitanti ma anche membri del comitato “Uno si distrae al bivio”Antonio e Grazia Abate parlano per tutti loro. Il primo è “l'anziano” del posto. «Qui deve rimanere tutto pulito, non inquinato. Non possono avvelenarci con questa centrale. Si dovrebbe pensare di più all'agricoltura, non distruggerla in questo modo. E mi dispiace che non c'è il sindaco il Tricarico. Avremmo voluto averlo con noi». Ma protagonisti assoluti di questa battaglia sono i giovani e Grazia Abate, diciannovenne, è la loro portavoce. La ragazza ribadisce che Piani Sottani è una realtà agricola e ha bisogno di sviluppo. Poi sottolinea «ci tengo alla mia terra incontaminata che ha contribuito notevolmente alla mia crescita. E tengo anche alle comunità dei dintorni per questo il nostro obiettivo non è vincere la battaglia ma la guerra». Ha concluso confidando nel sapiente ruolo delle amministrazioni pubbliche interessate al problema per dare più serenità e vivibilità alle comunità del comprensorio. Anche l'Associazione Pesca Ecologica tricaricese, rappresentata da Pancrazio Lucchino ha espresso la sua contrarietà allacentrale. «Abbiamo in gestione il lago vicino al quale dovrebbe sorgere la centrale da circa tredici anni, lo abbiamo ripulito, lo curiamo, vi sono diverse specie di pesci al suo interno. La mattina è possibile trovarvi aironi e gallinelle. Organizziamo gare di pesca sportiva sia provinciali che regionali. Tutto questo potrebbe finire». Nicola Sardone ha dapprima invitato tutti i presenti a firmare la richiesta di incontro urgente con il presidente De Filippo (a fine giornata si contano circa 500 firme) e poi è entrato nel merito. «Qui si brucerebbero 22 tonnellate di ossido di azoto e altrettante di ossido di zolfo oltre allo spargimento aereo di due tonnellate di polveri sottili che contribuisce all'aumento dei tumori. Inoltre ci sarebbe l'inquinamento prodotto dai tir

che trasportano il legname. Abbiamo bisogno di agricoltura di qualità non di centrali». A chiudere per il comitato, le parole di Antonio Spano. «Ci vuole una riflessione generale, sia da parte dei cittadini che dell'amministrazione comunale. La responsabilità dell'amministrazione sta nel non aver coinvolto la comunità di Piani Sottani e tutti i cittadini tricaricesi. Bisognava dare al popolo ogni utile informazione per capire al meglio di cosa si stava parlando. Il sindaco si è sottratto al confronto e non ha dato progettualità al territorio per valorizzarlo. L'amministrazione toglie ossigeno alla comunità per via dell'assenza programmatica e così produce ritardi nell'implementazione operativa della comunità».

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Per i politici serve maggiore condivisione e ulteriore chiarezza

Un momento della manifestazione (foto Paradiso)

GIOVANI IN CORTEO

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Anche gli studenti dello Scientifico di Irsina tra i manifestanti

«Pronti a dire no agli sfruttatori» A DIRE no alla realizzazione della centrale a biomasse nel territorio dei comuni materani, ci sono anche gli studenti delle classi III e IV liceo scientifico di Irsina. A bordo di un pullman hanno raggiunto il luogo della manifestazione, per confermare il proprio appoggio al comitato promotore impegnato in questa lotta contro la costruzione della centrale. «Abbiamo voluto essere qui – dice Raffaella Mascolo, rappresentante d’istituto per dimostrare quanto noi giovani siamo vicini ed interessati a questo importante tema. Ciò che ci colpisce di più, in tutta questa vicenda è che ancora una volta, per tentare di fare qualcosa, l’unica strada che si tenta

di perseguire, è sempre la stessa: che sia una centrale a biomasse, o un termo distruttore, poco importa; questi, oggi, sono e rimangono i mezzi più veloci e più rapidi per fare profitti. Poco o niente importa, se tutto ciò, recherebbe disastrose ricadute all’incolumità del nostro ambiente, contaminando di conseguenza, ciò che oggi rappresenta il bene più prezioso di questo territorio. Il nostro clima, i nostri paesaggi, che nei fatti i numerosi stranieri, soprattutto inglesi, hanno dimostrato di sapere apprezzare, trasferendosi in lucania, per vivere in paesi come Irsina». Mimmo Donvito regione@luedi.it

TRICARICO - Tanti i consiglieri regionali intervenuti alla manifestazione tenutasi in località Piani Sottani. Tra i primi ad arrivare Pasquale Di Lorenzo: «Il senatore Digilio mi ha assicurato che si attiverà per la risoluzione del problema che oggi affrontiamo. La giunta regionale non si dota del Pear e peraltro con comportamenti attivi e omissivi avvalla ancora oggi la scelta della centrale qui a Tricarico. Chiederò un ordine del giorno al Consiglio regionale sulla questione». Adeltina Salierno parla soprattutto del metodo adottato. «Nessuno è stato coinvolto e non parlo solo di me, ma di tutti coloro i quali oggi sono qui a manifestare. C'è stata una mancata partecipazione sulle scelte che riguardano un'intera comunità e gravano su un territorio. Le biomasse sono fonte di energia alternativa che al nord Italia sono utilizzate in maniera più che eccellente e anche noi se vogliamo risparmiare e utilizzare questo tipo di energia dovremmo guardare a quel tipo di impiantistica. Ma sempre coinvolgendo il territorio». Presente anche Saverio D'Amelio «perché convinto che le biomasse non vadano accettate a scatola chiusa, occorre prima sapere se in Basilicata vi sia la reale possibilità di approvvigionamento. Sostengo pienamente la causa dei cittadini che si trovano qui oggi». Anche Innocenzo Loguercio affronta il pubblico presente: «Io non sono estra-

neo all'installazione della centrale qui a Tricarico, avendo deliberato a suo favore. Ma, verificando il progetto a posteriori mi sono reso conto che ha subito un percorso tortuoso che richiede una nuova rivisitazione. Ho chiesto chiarezza sui passaggi amministrativi ela revoca in autotutela dell'autorizzazione. La biomassa è utile ma con voltaggi minori e seguendo le vocazioni del territorio». Rosa Mastrosimone è statamolto piùbreve nelsuo intervento ma ha detto chiaramente che «non siamo qui a fare comizi, chiederò al Consiglio la revoca dell'atto visto che la popolazione è contraria all'atto stesso». Emilia Simonetti ha anch'essa centrato il problema sulla maggiore condivisione occorrente quando si affrontano tematiche di così forte impatto per le comunità. «La politica è lontana dalle persone. Qui si va ad intaccare un ambiente salubre e, nonostante le necessità lavorative, probabilmente i danni sarebbero maggiori dei benefici». Intervenutianche il vice presidente della provincia di Matera, il grassanese Nicola Bonelli ed il sindaco di Grassano, Vito Magnante ( il quale ha centrato tutto sull'errata politica di forestazione della regione e quindi l'assoluta inopportunità della centrale a biomassa nella zona). Presenti anche le sigle sindacali della Coldiretti e della Copagri oltre alle tantissime associazioni ambientaliste. pa.pa.

L’associazione No Scorie Trisaia segnala il pericolo che la Basilicata diventi una colonia energetica

«Occhi aperti contro le speculazioni dei colossi» «FApiacere chemolti esponentipolitici del consiglio regionale si stanno interessando alla questione della centrale a biomasse di Tricarico - si legge in un comunicato di No Scorie Trisaia ma sarebbe opportuno approfondire la questione non solo per difendere eventuali bacini elettorali ma guardarla nel contesto regionale di appartenenza anche perché ci sono in campo progetti per far diventare questa regione una colonia energetica e dei rifiuti a livello internazionale. Dopo il Mercure - prosegue la nota - con una centrale in pieno parco nazionale del Pollino (bloccata dai cittadini e da alcuni sindaci), un’altra a Teana sempre vicino ai boschi del Pollino (sempre bloccata dai cittadini), ce n’è un’altra in iter a Stigliano di grossa potenza, un'altra approvata a Pisticci ,ora quella di Tricarico e tante altrenei cassetti delle società energetiche rampanti. Le potenze in progetto sono così elevate per quelle a legname che per poter utilizzare cippato dovremmo disboscare tutto quello che rimane in termini di alberi in Basilicata per avviare gli impianti e fermarli dopo pochi mesi per mancanza di legname. Un assessorato all'ambiente in una regioneper circa il 70% soggetta a rischio idrogeologico

Alcune immagini della manifestazione (foto Paradiso)

gli alberidovrebbe piantarlie nonbruciarli. In questa regione - aggiungono tra l’altro nella nota - se vogliamo parlare di biomasse non possiamo andare oltre l'alimentazione della stufa comunale per riscaldare scuole ed edifici pubblici o la produzione di pellets (senza collanti tossici) residuo della pulizia delle sterpaglie. Il resto diventa puro dispendiodi fondipubblicispesi inimpianti e certificati verdi, da impiegare

semmai nel solare o nel risparmio energetico. L'atroce dubbio che in futuro gli impianti possono bruciare cdr (combustibile derivato da rifiuti) resta quindi ancora più fondato, con le aziende che forse faranno business bruciando rifiuti e i cittadini che dovranno subire l'inquinamento pagando salatamente la Tarsu. Tutto questo inunaregioneche fapocaraccoltadifferenziata ed è agli ultimi posti in Italia

per produzione di rifiuti. Per una questione di democrazia, di difesa della salute pubblica e di sviluppo e tutela del territorio, fanno bene i cittadini ad opporsi a queste scelte energetiche. Noscorie Trisaia pertanto solidarizza con i comitati locali che si oppongono a queste scelte e che non si distraggono questa volta al bivio delle biomasse così come fanno i politici. provinciamt@luedi.it

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Influenza A/H1N1

Melfi dà l’ultimo saluto al bimbo morto di meningite. La comunità stretta alla famiglia

Un fiore bianco per Walter Il dono degli amici di scuola e le parole commosse della sua insegnante | LA LETTERA | di VITTORIO LAVIANO

MELFI - La città di Melfi si è stretta intorno alla famiglia di Walter Di Tuccio, il bambino di soli nove anni prematuramente scomparso nell’ospedale di Potenza per una fulminante forma di meningite, cui si è poi aggiunta l’influenza A. I funerali del piccolo studente si sono svolti ieri presso il duomo riempito da amici, familiari, semplici conoscenti. La funzione è stata officiata dal vice parroco del Sacro Cuore, don Vito Giannini che Walter aveva conosciuto e coccolato all’interno dell’azione cattolica di Valleverde. Oggi don Vito è la guida spirituale della nuova parrocchia di Santa Gianna Beretta Molla ma non ha voluto mancare al commiato del giovanissimo studente melfitano. Nessuno ha avuto paura di improbabili contagi. Si temeva una ingiustificata psicosi collettiva che avrebbe potuto tenere lontani i fedeli ed invece la cattedrale di Melfi si è riempita in ogni ordine di posto per un funerale doloroso e composto. Tanta gente è rimasta in piedi e tutti insieme alla fine hanno applaudito l’uscita delle bara bianca portata in spalla fino in piazza, Abele Mancini. Gina e Vincenzo Di Tuccio, i genitori del bambino scomparso, hanno dispensato i presenti dalle condoglianze. Troppo forte il dolore, seppure dignitosamente gestito senza clamorose scene strazianti, per una dipartita improvvisa e disperata. Solo la nonna paterna di Walter, prima che la bara venisse portata fuori dalla cattedrale, ha voluto piegarsi sul feretro per un’ultima carezza al nipote perso per sempre. Non sono mancati i numerosi messaggi che i compagni di classe di Walter hanno inteso leggere in chiesa. Brevi saluti per un amico di giochi che non c’è più e che, letti da voci tremanti, hanno finito per commuovere tutti gli intervenuti. Ogni piccolo studente della scuola elementare, Nitti, giunto in cattedrale dietro il gonfalone del proprio istituto listato a lutto, ha portato un fiore bianco mantenuto tra le mani per l’intera cerimonia funebre. Quel piccolo universo che è la scuola per bambini ha subito uno contraccolpo devastante e le stesse maestre del primo circolo didattico non si danno pace per la tragedia. Una di loro, Antonietta Quaranta, ha provato a salutare il suo allievo ma la voce rotta dall’emozione è stato l’ennesimo segnale di una tragedia assurda. La lettura dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo è stata scelta per cercare di lenire il dolore dei familiari. Il fratello più grande di Walter, undici anni appena compiuti, ha chiesto di evitare l’ingresso in chiesa per una diversa gestione dell’immenso dolore che merita il massimo rispetto. Infine la bellissima Florise, cugina di Walter, ha lasciato senza fiato tutti i fedeli accorsi in cattedrale dopo la lettura di una intensa lettera scritta all’amico di mille giochi in campagna che resteranno per lei indimenticabili. All’uscita dal Duomo la polizia municipale sull’attenti ha tributato l’estremo saluto alla bara bianca che dopo il mesto corteo verso la piazza cittadina ha percorso l’ultimo viaggio verso il cimitero di Melfi. La città si è come paralizzata. Una festa organizzata da animatori musicali locali è stata annullata. Sul manifesto pubblicitario dell’evento è apparsa la scritta: “ciao Walter”. Melfi non dimenticherà mai il piccolo studente della Nitti morto per meningite.

A mio cugino, il nostro angelo segue dalla prima

Cattedrale di Melfi

E le partite di calcio e tutto il resto? Eri un bambino meraviglioso, attivo e sempre con il sorriso sulle labbra. Ci è capitato molte volte di parlare del nostro futuro, del nostro domani, un domani a cui tu purtroppo non hai accesso.

Ti piaceva tanto andare in campagna, svegliarti presto e stare con noi. Seguivi sempre tuo padre, eri la sua piccola ombra. Quando giocavamo a nascondino eri sempre pronto a tentare il tutto per tutto anche se i nascondigli erano pericolosi. Salivi sugli alberi e noi ti pregavamo di scendere ma tu ci rassicuravi scendendo immediatamente. Ci volevi un bene pazzo ed anche noi te ne abbiamo sempre voluto. Ricordo la tua risata, quando volevi mangiare da nonna per restare con noi, quando giocavi in bici con Ale e quando volevi persino andare sulla mia. Penso, penso e non riesco a darmi pace, non riesco a spiegarmi perché a te, perché ieri c'eri ed oggi non ci sei più. Non è giusto, io vorrei che questo fosse solo un brutto sogno e che al mio risveglio ci sia tu a rassicurarmi come sempre. Ma questa è la vita purtroppo, dobbiamo accettare tutto così come ci viene. Adesso mi rendo conto di ciò che siamo, un nulla che non può cambiare le cose. Non riesco a smettere di piangere ed ogni giorno è sempre più duro da affrontare senza di te.Vorrei abbracciarti, giocare con te, andare in bici e tante altre cose. La tua morte ha provocato un enorme vuoto nel nostro cuore, non riesco a pensare che sia successo proprio a te.

Una volta ti dissi che un giorno ci saremmo trovati tutti nel giardino di nonna quando saremmo diventati grandi. Sta tranquillo, però perchè non ti scorderemo mai e rimarrai sempre nei nostri cuori. Se tu fossi qui non vorresti vederci soffrire così tanto e ci faresti distrarre perchè tu eri così fantastico che non ci lasciavi mai nella tristezza. C'è una certezza però che mi infonde tanto coraggio ed è quella che tu, visto che eri un angelo qui tra noi, ora sarai al fianco di Gesù. Ti immagino come il primo tra i suoi angeli che ci guardi e vegli su di noi e intanto nel nostro cuore porteremo per sempre il tuo ricordo. Florise

PANDEMIA: I DATI 1.500 vaccinati in Basilicata 9 malati a Matera In settimana, in Basilicata, sono state oltre 1.500 (circa 800 in provincia di Potenza e 777 in quella di Matera) le persone che si sono vaccinate contro il virus dell’influenza A H1N1. MATERA – In provincia di Matera sono ricoverate nove persone, otto adulti e un bambino, ma nessuna situazione desta particolari preoccupazioni.

Convegno dell’Asp di Potenza per spiegare origini e portata della malattia e fornire consigli

«Facciamo chiarezza sulla suina» L’obiettivo: fugare tutti i dubbi sulla pericolosità del vaccino di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Non sarà una congiunzione sfavorevole delle stelle, che esercita una “influentia” negativa ed epidemica sul nostro pianeta, così come credevano gli antichi romani. Certo è che la storia del uomo si accompagna sempre con quella di epidemie e malanni “di stagione”. Nella mattinata di ieri, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, si è svolto un convegno organizzato dall’Asp di Potenza «per cercare di fare chiarezza su dubbi e preoccupazioni che l’attuale pandemia porta con sé e sull’utilità della vaccinazione», ha precisato Pasquale Amendola, direttore generale dell’azienda sanitaria locale. L’incontro è iniziato parlando un po’ di storia, perché «le pandemie sono sempre esistite - ha commentato Giovanni Rizzo, professore ordinario di Igiene presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Bari – e, in particolare, nel secolo scorso ne sono avvenute tre: l’influenza Spagnola (A/H1N1) del 1918-19, l’Asiatica (A/H2N2) del 195758 e quella di Hong Kong (A/H3N2) del 1968-69. Veramente grave fu la Spagnola con 50 milioni di persone decedute (circa il 2,5 per cento della popolazione di allora, ndr). Molti dei decessi, comunque, furono da attribuire a complicanze batteriche oggi curabili con gli antibiotici».

fessor Rizzo - abbiamo raggiunto 1 milione e mezzo di casi in Italia, non tutti ancora confermati in laboratorio. La letalità, ad oggi, risulta trascurabile, perché, sul totale, solo 38 persone sono morte e, dalle verifiche effettuate, si trattava di soggetti con patologie gravi concomitanti. Più un paio di casi, invece, sono ancora in attesa di conferma, mentre circa 150 soggetti sono in terapia intensiva». «Non c’è da sottovalutare e non c’è da preoccuparsi – ha Il convegno alla sala Inguscio della Regione sottolineato GiuI primi casi di influenza umana seppe Montagano, dirigente del provocati da virus A/H1N1 furo- dipartimento Salute della Regiono riscontrati occasionalmente ne Basilicata Sicuramente questa pandemia fin dagli anni ‘50 e sono legati ad esposizione e contatti ravvicinati è estremamente contagiosa, per questo diventa necessario innantra maiali e uomo. Si tratta di virus di derivazione zitutto rispettare le buone norme suina, nel senso che almeno due igienico-comportamentali: tradiversi virus del suino (uno deri- mite azioni quotidiane, infatti, è va dal virus che ha causato la pan- possibile diminuire la probabilità demia del 1918) si sono ricombi- di ammalarsi e prevenire la diffunati con un virus umano e un vi- sione dell’infezione nella comunirus aviario, dando origine ad un tà in cui viviamo. A tal proposito, vorrei lanciare nuovo ceppo di virus capace di infettare l’uomo e trasmettersi a li- un appello alle persone che hanno vello interumano con grande effi- familiari ricoverati in ospedale per altre situazioni. cienza. Chi avverte sintomi influenza«Al momento – continua il pro-

li, primi tra tutti tosse e raffreddore, non dovrebbe andare a fare visita ai propri cari, perché potrebbe creare ulteriori danni. Chi è giovane e sano supera bene un episodio influenzale, ma chi è affetto da altre patologie può avere grandi problemi. Riguardo ai bambini, non bisogna avere fretta di rimandarli subito a scuola perché, rispetto ai grandi, hanno una maggiore tendenza a contagiare più facilmente gli altri. E poi, attenzione, perché questa pandemia apre le porte anche ad altri microrganismi che potrebbero essere ben più pericolosi del virus influenzale». Riguardo la vaccinazione, il dottor Amendola ha sottolineato che «la popolazione di Potenza e di tutta l’Asp è stata attenta e un buon numero di persone, sia del personale sanitario che delle cosiddette “categorie a rischio”, si è vaccinato. «Lo scopo di questo convegno ha sottolineato - è proprio quello di eliminare le preoccupazioni riguardo il vaccino di questa influenza. E’ necessario essere in grado di offrire un’informazione puntale che dissipi tutti i dubbi che oggi sono di ostacolo alla vaccinazione. Diventa, altresì, necessario riordinare il servizio sanitario per avere una visione omogenea riguardo queste problematiche. Una corretta governance può dare dei risultati notevoli e consente di essere più efficaci».

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Commissari Ue a Potenza nella sede dell’agenzia per controllare le erogazioni in agricoltura

Arbea: «Un’emergenza morale» Sit in e conferenza stampa del Csail: «E’ l’ora della chiarezza» POTENZA - I funzionari della Ue nella sede dell’Arbea di Potenza, martedì prossimo, per il controllo - dopo le tante polemiche che anno interessato l’agenzia regionale - delle erogazione degli aiuti comunitari in agricoltura. Per l’occasione il comitato Csail ha deciso un’iniziativa di mobilitazione con un sit-in davanti alla sede potentina e una conferenza stampa nel locale sottostante la sede dell’Agenzia alle ore 11. «Non sarà la solita conferenza stampa –annuncia il presidente del Csail, Filippo Massaro – perché oltre a consegnare ai giornalisti il nostro dossier sul caso Arbea e quindi ad illustrare la cronologia degli avvenimenti di anni ed anni di gravi penalizzazioni e vergognose discriminazioni per il mondo agricolo lucano, specie delle aree più interne, consegneremo le chiavi di alcune aziende agricole e zootecniche che sono sull’orlo della bancarotta (per alcune decine di milioni di euro) a causa dei debiti accumulati, per gli ingiustificati e gravissimi ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari causati da Di Mauro e il suo staff». «Noi - continua la nota di Massaro - abbiamo perso ogni fiducia nel mondo politico ed istituzionale perché dopo l’insediamento di una specifica commissione di indagine, audizioni in terza commissione, dichiarazioni dell’assessore Viti di intervento, interrogazioni e prese di posizione, manifestazioni di protesta di organizzazioni professionali agricole, come al “gioco dell’oca” siamo alla casella di partenza». Nel ricordare che «il Csail non ha mai mollato la battaglia nell’interesse dei produttoriagricolispecie delleareepiù interne e svantaggiate che sono doppiamente penalizzati dal comportamento della direzione dell’Arbea e che il Csail si è rivolto alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti, all’Agea, al ministro Zaia, alla commissione Europea», Massaro aggiunge che anche il comportamento dell’assessore all’Agricoltura Viti, « è ambiguo: nonostante le decisioni di condanna del direttore generale dell’Arbea Gabriele Di

DOPO LA RIUNIONE TECNICA A MATERA Da tutto il sud Italia verso Roma per l’iniziativa di lotta di Altragricoltura

La marcia degli agricoltori sulla Basentana: 27 dal Metapontino CIRCA 80 i trattori, 27 dei quali aggregatisi oggi nel Metapontino, che hanno aderito finora alla marcia di protesta promossa da comitati agricoli, amministratori locali delle regioni meridionali e della Sardegna e da Altragricoltura «per sollecitare il Governo ad attivare misure a sostegno della ripresa del settore». Bandiere di comitati e associazioni e striscioni multicolori contrassegnano la protesta. Gli aderenti, che hanno percorso la strada statale Basentana, si sono fermati in serata ad Avellino dove sono stati raggiunti da altre colonne in partenza da vari centri della Campania e dall’Aquila. Lunedì, al termine di un percorso di circa 2.500 chilometri, saranno a Roma in Piazza San Giovanni per la manifestazione conclusiva. «Noi non ci stiamo – ha detto il coordinatore nazionale di Altragricoltura,

Mauro, da parte della Corte dei Conti che lo ha condannato a risarcire allo Stato il danno erariale provocato dal ricorso eccessivo allo strumento delle consulenze esterne, conferma». Per il Csail, quella dell’Arbea è in primo luogo «un’emergenza morale». «Istituzioni e politica - aggiunge Massaro - non possono e non “dovrebbero” ulteriormente tollerare. E se si vuole continuare a chiudere un occhio (per non fare scoprire gli scheletri negli armadi della Regione Basilicata) e a coprire responsabilità individuali e politiche e (scheletri negli armadi della Regione Basilicata) non ci resta che affidarci a chi è stato inviato all’Arbea per controllare documenti ed atti».

La protesta degli agricoltori

Gianni Fabris –a celebrare impotenti il funerale delle nostre aziende. Gli agricoltori saranno a Roma per dire chiaro e forte a Governo, Parlamento e Conferenza Stato-Regioni che la prossima stagione agraria non può essere affrontata senza interventi».

Ai funzionari Ue preposti il Csail chiederà di essere ricevuto per fornire ogni tipo di documentazione e spiegazione e per togliere allo staff dell’Arbea «l’alibi delle inchieste giudiziarie sugli aiuti comunitari che hanno coinvolto una trentina di agricoltori compreso il direttore Di Mauro con alcuni dirigenti». «Infine - conclude Massaro - dalle valutazioni espresse dalla Corte dei Conti c’è la conferma di quanto abbiamo sostenuto: il ricorso alle consulenze ha solo appesantito i costi di gestione dell’Arbea senza alcun beneficio per gli agricoltori e ancor più per lo snellimento delle procedure burocratiche di pratiche ferme agli anni passati».

Distefano (Cia) insoddisfatto. Quinto replica così

«Le decisioni spettano ai tavoli istituzionali» MATERA - «Il tavolo tecnico tenutosi giovedì a Matera con le organizzazioni professionali agricole ha avuto una funzione istruttoria ed informativa ed è stato propedeutico alla predisposizione del documento che il dipartimento Agricoltura stilerà e che in seguito sarà presentato nelle apposite sedi istituzionali». E’ quanto afferma il dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, Pietro Quinto, in risposta al presidente regionale della Cia, Donato Di Stefano che in una dichiarazione ha lamentato l’insoddisfazione della propria organizzazione sui risultati dell’incontro materano. «Nella riunione – continua Quinto - che ho presieduto su incarico dell’assessore Viti, il quale a Roma si sta facendo promotore di un’azione tesa a sollecitare i colleghi delle altre Regioni nel tentativo di costruire a livello nazionale un’intesa sulla crisi del comparto, sono state illustrate quelle che saranno a grandi linee le azioni che il Dipartimento agricoltura intende, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista

Nuova mobilitazione nei prossimi giorni a Napoli, Bruxelles e Roma

amministrativo e legislativo, proporre alla Giunta regionale e che poi dovrebbero rappresentare la base sulla quale dovrà essere approvata una mozione che sarà discussa dal Consiglio regionale. Aggiungoche l’incontro con Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e la stessa Cia è stato da noi ritenuto necessario e basilare prima della stesura da parte degli Uffici dipartimentali dei provvedimenti da adottare chepotranno essere integrati dalle proposte che verranno dalle stesse Organizzazioni professionali, naturalmente tenendo conto della cornice legislativa e delle risorse a disposizione. L’intento è quello di costruire con celerità un testo il più possibile concertato ma ragionato che poi dovrà rientrare nell’ambito dei provvedimenti politici che gli Organismi istituzionali, in una complessiva visione, dovrannoessere chiamatiad approvare. Comprendo l’insoddisfazione di Di Stefano ma in sede tecnica non poteva essere presa alcuna decisione che come sopra evidenziato spetta ai tavoli istituzionali».

Lotte contadine

Lacorazza a Torino: L’appello ai braccianti e alle Op: «Pensiamo a iniziative unitarie» “Terre e libertà”

La Cia non molla e rilancia

DOPO “tre giorni” di presidio ai palazzi della Regione Basilicata gli agricoltori lucani non smobilitano e le “ragioni dell'agricoltura”, il “grido di allarme” rispetto ad una crisi strutturale senza precedenti e la loro insoddisfazione rispetto a provvedimenti parziali, continueranno ad essere al centro di un'ampia mobilitazione, di diffuse ed incisive iniziative. La Giunta della Cia ha fatto il punto delle iniziative messe in campo nell'ultima settimana, preparando altri appuntamenti: a Napoli il 17 novembre prossimo per la manifestazione dell'agricoltura meridionale con una forte partecipazione degli agricoltori lucani, a Bruxelles il 18 e 19 novembre sui temi della revisione degli aiuti verso l'agricoltura professionale e la semplificazione, a Roma con il presidi a Piazza Montecitorio per rivendicare ulteriori modifiche alla legge la finanziaria 2010. Sulle “ragioni dell'agricoltura e degli agricoltori”, la Cia rivolge un appello per intraprendere iniziative unitarie indirizzate a rafforzare il ruolo ed il peso dell'agricoltura nelle scelte di politica economica e nella società.

UNA LOTTA DA SOSTENERE

Giovanni Soave: «Solidarietà alla protesta»

Giovanni Soave

POTENZA - «Una delle maggiori organizzazioni professionali agricole della Basilicata, la Cia, finalmente ha avuto il coraggio di scendere in piazza e fare il suo mestiere: difendere gli agricoltori ed i consumatori lucani. I Comunisti italiani sono al fianco della Cia e di tutti gli agricoltori di Basilicata in lotta per difendere il loro diritto al lavoro ed alla vita». Ad affermarlo è il segretario regionale dei Comunisti italiani di Basilicata, Giovanni Soave. «La Cia - ha detto Soave - nella tre giorni di assedio davanti alla sede della Regione Basilicata ha manifestato in maniera trasversale alla politica facendo richieste sia al ministro nazionale di centrodestra Zaia, sia al presidente lucano di centrosinistraDe Filippoerivendicando ladifesa del mondo agricolo che sta attraversando una crisi, come mai era accaduto dal dopoguerra ad oggi. La Cia ha presentato una piattaforma

politica da sembrare quasi un programma pluriennale di rilancio dell'agricoltura lucana. Ha ragione il suo presidente Di Stefano - ha proseguito il segretario del Pdci quando chiede a Zaia una moratoria sui mutui bancari, non si capisce perché il Governo aiuta le banche e la Fiat mentre abbandona gli agricoltori, gli artigiani ed i piccoli imprenditori. Ma chiede anche cose più semplici e meno onerose come la sburocratizzazione e la semplificazione amministrativa. La Confederazione degli agricoltori chiede al presidente De Filippo di ricalibrare le misure del PSR, e questa volta non possiamo sbagliare, non possiamo permetterci di fare interventi a pioggia che non siano condivisi dal territorio e dalle imprese. Ciauguriamo -haaggiunto- cheilpresidente Di Stefano e la sua Organizzazione conseguano gran parte degli obiettivi che si sono posti».

TORINO - Il presidente della Provincia Piero Lacorazza e l’assessore Nicola Figliuolo, hanno partecipato, ieri mattina, a Torino, al convegno “Terre eLibertà. Lottecontadine dalle risaieagli uliveti”, promossoin occasione del 60° anniversario degli episodi più cruenti delle lotte contadine nel Mezzogiorno e organizzato dal Circolo Culturale Lucano . Fortunato, al cui interno è stato costituito il "Comitato per le celebrazioni del 60° delle lotte contadine in Basilicata", in collaborazione con la Cgil Piemonte, l'Istituto di Studi Storici "Gaetano Salvemini" e la Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Portando il proprio saluto alla tavola rotonda, Lacorazza si è detto «particolarmente emozionato per il suo primo intervento ad un’iniziativa promossa da un’associazione di lucani fuori regione». «Da qui voglio rivolgere un salutoai lucaniche,lasciando lapropria terra, hanno fatto grande l'Italia e i Paesi del mondo. Ai numerosi corregionali che vivono e lavorano qui in Piemonte rivolgo poi un pensiero particolare, per il forte legame storico che esiste tra le 2 regioni».

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24 ore in Basilicata

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Rimangono sospesi a 15 metri i quattro operai sulla piattaforma: due di loro sono malati

Lasme: sale la febbre dell’attesa Speranze e paure per l’incontro di domani al ministero: è l’ultima occasione MELFI - Hanno la febbre due dei quattro operai che da giovedì scorso sono saliti, in segno di protesta, su una piattaforma a 15 metri di altezza, nello stabilimento Lasme di Melfi. Un medico - come riferisce il segretario della Fiom, Giuseppe Cillis - li segue da lontano, indicando loro i farmaci da prendere. Normale influenza, rassicurano. Ma, sospesi a 15 metri d’altezza, anche una lieve febbre può rappresentare un problema. Le tute blu, però, non alcuna intenzione di scendere. I colleghi li seguono dal basso, e mantengono un costante contatto. Ora gli occhi di occhi di tutti sono puntati al vertice di domani al ministero per lo Sviluppo economico, in programma per la soluzione della complicata vertenza. La speranza, per tutti, è che questo sia l’incontro decisivo. Quello in grado di scongiurare definitivamente il rischio licenziamenti e soprattutto la chiusura del sito produttivo lucano che costituirebbe un grave precedente per tutto il “sistema” legato alla Sata. Nessuna delle lettere di licenziamento annunciate dall’azienda, al termine del mancato accordo di venerdì mattina, è stata ancora consegnata. Buon segno. Ma non è detto che la Lasme che abbia realemnte accolto l’invito dei sindacati a non avviare le procedure di mo-

Una delle operaie colpite dall’influenza, che al momento si trova ancora sulla piattaforma all’interno dello stabilimento.

protagonisti di questa vicenda». «Noi - continua la nota - abbiamo partecipato al tavolo tecnico per rispetto dei lavoratori e degli interlocutori istituzionali e non presenti, cercando così di non lasciare nulla di intentato per salvare il sito produttivo di Melfi e scongiurare i licenziamenti. Se l’incontro fosse stato disertato da tutti - continua il sindacato avremmo dato l’alibi all’azienda di procedere senza alcun ostacolo.

bilità. Tutte risposte che arriveranno lunedì mattina. Nel frattempo continuano le polemiche sull’incontro dello scorso giovedì, rimandato poi a venerdì mattina, e sulla mancata partecipazione della Fiom. In un nota congiunta i segretari di Uil e Uilm, Vaccaro e Tortorelli, hanno espresso «preoccupazione per l’atteggiamento di irresponsabilità diffusa che serpeggia tra i

Non ha venduto i lavoratori, come qualche sciacallo dell’ultima ora ha sostenuto. Prova ne è che non ha sottoscritto nessuna intesa, ma ha fatto ogni sforzo per far avanzare il negoziato in corso per arrivare al tavolo ministeriale nelle migliori condizioni per chiudere un accordo dignitoso capace di salvare lo stabilimento e i posti di lavoro». Molto probabilmente la proposta che sarà avanzata a Roma riguarderà il mantenimento occupazionale di circa metà delle unità, e per la restante parte il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, con l’avvio, in parallelo, di un progetto di reindustrializzazione. La Fiom chiede come condizione indispensabile la previsione della rotazione per la cassa integrazione. «La proprietà - spiega il segretario, Giuseppe Cillis - dovrebbe sforzarsi di fare almeno questo sforza. Bisogna ricordare che stiamo parlando di un’azienda che ha deciso di chiudere lo stabilimento, pur in presenza di commesse e senza che ci fosse una motivazione industriale realmente valida». Quella di domani è l’ultima occasione per dare una soluzione definitiva alla vertenza. E l’augurio di tutti è che sia veramente la volta buona. m.labanca@luedi.it

Vietri Dibattito con De Filippo, Margiotta e Di Carlo

Opportunità e rischi del federalismo fiscale VIETRI - «Dobbiamo sapere in quale punto della storia ci troviamo. Stiamo attraversando un periodo di crisi mai visto prima. In Basilicata siamo purtroppo costretti a misurarci con queste difficoltà e per uscirne bisogna mettere in campo, tra le tante cose, il realismo e la concretezza»: si conclude con queste parole del governatore lucano, Vito De Filippo, il convegno organizzato ieri sera a Vietri di Potenza, nella “Sala Convegni”, dalla locale sezione del Pd. Piena per l’occasione la sala. Si è parlato delle opportunità per il territorio, del federalismo fiscale, dell'attuale crisi e della politica in generale. Presenti il deputato Salvatore Margiotta, l’imprenditore ed amministratore delegato della Gda Group spa Costantino Di Carlo, il sindaco di Vietri Giuseppe Pitta, il dottore Francesco Zirpoli del Pd, il docente dell'università lucana Ettore Bove e, come già detto, il presidente della giunta regionale lucana. Ad apri-

re la serata Francesco Zirpoli, che ha illustrato il convegno e spiegato la scaletta degli interventi. «Vietri ha dato origine a tanti imprenditori ed aziende -ha commentato Zirpoli - che hanno dato e danno lavoro a centinaia di persone». Dopo di lui l'intervento del sindaco Pitta: «Questa crisi è un elemento di criticità in tutto il mondo, serve il supporto delle istituzioni per uscirne fuori e per lo sviluppo». Il docente Bove ha ricordato quando a Vietri, anni fa, si vendevano ottimi capretti, e a tal riguardo ha dichiarato: «Voglio tornare ad apprezzare questo. Vietri dimostra una cerca dinamicità nei confronti degli altri paesi. Questa comunità non fa pensare ad un precipizio e può sperare in modo positivo nella tutela del patrimonio, nell'ambiente e nella cultura». La parola poi a Salvatore Margiotta, che ha illustrato la legge sul federalismo. «C’è un atteggiamento schizofrenico del gover-

Il tavolo del convegno che si è svolto ieri a Vietri di Potenza

no Berlusconi. Questa legge contiene molti rischi, ma anche diverse opportunità, grazie anche ad alcune modifiche apportate -ha aggiunto Margiotta - potrebbe essere per la Lucania un mezzo per ricostruire un rapporto trasparente tra istituzioni e cittadini. Prima questa legge la guardavamo con diffidenza, ora con più ottimismo, ma comunque ci sono rischi». «Solo un mago può delineare quale

può essere il futuro di domani -ha detto Di Carlo - La crisi c'è e tocca tutti i livelli, oggi i ragazzi universitari nel post-laurea vivono un calvario, e bisogna aiutarli -e conclude- il vero nemico è il semplicismo, il progresso è la vittoria di tutti». Dopo Di Carlo si sono registrati diversi interventi dal pubblico, che hanno trovato poi risposta nelle conclusioni di De Filippo. Claudio Buono

Dall’Idv

Solidarietà alle tute blu

Il senatore Belisario

LAVELLO - In occasione di un incontro zonale dell'Italia dei Valori svoltosi presso la locale sede di Lavello, il coordinatore provinciale Nicola Laguardia, con i delegati Mauro Torciano per il circolo di Lavello, Antonio Vitucci per il cirolo di Melfi e responsabile regionale Welfare, Pasquale Di Palma e Donato Mazzeo per il circolo Skanderbeg di Barile, hanno portato la loro solidarietà all'interno dello stabilimento occupato da vari mesi da operai ed operaie. Essendo la situazione piuttosto fluida e quasi disperata la delegazione ha stabilito un contatto sistematico con i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, anche attraverso l'intervento in Parlamento del senatore Felice Belisario, presidente del gruppo senatoriale Idv a Palazzo Madama. La delegazione Idv stigmatizza, inoltre, il fatto che dal mese di agosto, nonostante gli impegni assunti, gli operai non ricevono più il loro salario.

L’INTERVENTO I DATI forniti dalla Banca d’Italia e relativi al primo semestre 2009 sono “implacabili”: nei primi sei mesi dell’anno il numero di occupati lucani è diminuito del 2 per cento circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, vale a dire 4 mila unità in meno, con un calo maggiore nel settore industriale (-11,8 per cento) e una riduzione dell'offerta di lavoro di cinque punti percentuali. Per quanto riguarda le famiglie, è diminuita del due per cento la richiesta alle banche di nuovi mutui per l'acquisto della casa, e crescono i segnali di sofferenza. Per tutto questo e per il lungo elenco di aziende in crisi e per l'esercito di cassaintegrati non condividiamo il “moderato ottimismo” dei dirigenti di Bankitalia. Ma la fredda logica dei numeri non rappresenta fedelmente la realtà quotidiana delle persone, delle famiglie che, per la prima volta, nel corso della

Rapporto economia, ecco perché non è condivisibile l’ottimismo di Bankitalia storia del nostro Paese, devono fare i conti con un futuro che potrebbe essere peggiore del passato e dello stesso presente, alle prese con la “nuova e vecchia povertà. Per questo, non basta introdurre misure in favore delle famiglie numerose e dei ceti più in difficoltà, e rimodulare le azioni e le misure di Cittadinanza Solidale. Adesso bisogna avere più coraggio. Occorre una politica coerente a sostegno dei consumi, capace di rilanciare il sistema economico e produttivo del nostro paese e della nostra regione. La Uil è perciò convinta che ciò può essere ottenuto solo se facciamo immediatamente tre cose: ridurre le tasse

sui lavoratori dipendenti e sui pensionati; mettere in piedi un nuovo sistema di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro; integrare il salario ai lavoratori collocati in cassa integrazione. Per la Uil, inoltre, la riforma della contrattazione è solo un primo passo per modernizzare il mercato del lavoro italiano ed adeguarlo alle mutate esigenze della società. Infatti questa riforma non può prescindere da quella che bisogna fare sul Welfare che diventa strategica se vogliamo rispondere alle esigenze di una società che oggi è radicalmente diversa da quella degli ultimi decenni del '900 e non solo per l'esplodere

improvviso della recessione mondiale. La società italiana sta cambiando profondamente e purtroppo non in meglio come avremmo voluto, ma ciò non ci esime dall'impegno per governare i processi per cercare di indirizzarli verso quella che è la nostra “mission”: far star meglio i più deboli e i più bisognosi, distribuire in modo sempre più equo la ricchezza. Perciò, il nuovo Welfare deve porsi il problema di come sarà possibile dare un minimo di reddito a tutti, di come l'instabilità e il dinamismo del mercato del lavoro possano incidere in modo meno crudele nella vita delle persone.

Questa è la nuova frontiera del sindacato e per raggiungere questi obiettivi sono necessari una grande coesione del mondo del lavoro e idee chiare e concrete sugli strumenti da introdurre per rendere esigibili queste tutele. Il reddito minimo garantito, legato a percorsi di ricollocazione al lavoro ed ammortizzatori sociali per tutti sono la soluzione al problema di avere uno stato sociale veramente moderno ed efficiente. Per fare ciò occorrono molti soldi, ma forse non tanti da non poter essere individuati se si incide a fondo negli sprechi notevoli che si annidano nell'organizzazione dello stato, delle regioni e delle altre autonomie locali, nei privilegi intollerabili della politica e se si persegue una lotta a fondo all’evasione fiscale e al lavoro nero. Carmine Vaccaro segretario regionale Uil

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

«La gestione idrica è un servizio pubblico». Le richieste alla giunta regionale per riaffermare il principio

Giù le mani dall’acqua Ieri a Potenza l’assemblea regionale di cittadini, comitati e associazioni POTENZA - La gestione dell’acqua corre il rischio di essere privatizzata, dal primo gennaio 2012. Il pericolo si annida nell’articolo 15 del decreto legge 35 del 25 settembre 2009, attualmente in fase di conversione in legge. Per evitare di ridurre l’acqua a bene di consumo, snaturandone la caratteristica di diritto universale, e di cederne la gestione a multinazionali dell’acqua già in qualche modo presenti sul territorio, l’assemblea regionale dei cittadini, dei comitati e delle associazioni per la difesa dell’ “Acqua bene comune”, presieduta da Lidia Ronzano e riunitasi ieri pomeriggio nella parrocchia di S’Anna e San Gioacchino, proporrà una mozione al consiglio regionale che, tra le atre cose, conferma l’orientamento della stesso consiglio a garantire il controllo pubblico del ciclo dell’acqua (reti, gestione ciclo idrico integrato, erogazione) e impegna la Giunta regionale ad inserire nella legge finanziaria di previsione per l’anno 2010 il principio del servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale, di interesse generale e privo di rilevanza economica. Con la mozione si chiede anche alla Regione di inserire nella finanziaria la tempistica per l’approvazione di una legge regionale che regolamenti il servizio idrico integrato come privo di rilevanza economica e che trasformi le società gestionali attualmente operanti nel settore e presenti sul territorio in un unico soggetto giuridico di diritto pubblico, improntato a criteri di economicità, efficienza e trasparenza nei confronti dei cittadini. Tra le altre richieste quella di adeguare lo Statuto regionale, così come fatto dal Comune di Potenza e da pochi altri comuni lucani, introducendo i principi in questione, di aderire al coordinamento nazionale enti locali per l’Acqua pubblica e di predisporre l’impugnazione dell’art 15 del Dl 135 con un ricorso a difesa dell’autonomia regionale. Poiché, inoltre, il decreto sarà discusso alla Camera nella prossima settimana, l’assemblea regionale dei cittadini, dei comitati e delle associazioni per la difesa dell’ “Acqua bene comune” ha deciso di aderire nei prossimi giorni alla campagna nazionale di mail bombing (bombardamento di mail) sui componenti della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Maggiori informazioni sulla campagna si possono trovare sul sito web www.acquabenecomune.org. Roberta Senese

Rischio privatizzazione a partire dal primo gennaio 2010

MANIFESTAZIONE A ROMA

Competenze alla Dda di Potenza: lunedì il dossier

Mare Oceano lascia Maratea La Mare Oceano al largo delle coste di Maratea

MARATEA - Dovrebbero terminare oggi le operazioni di ricerca effettuate dalla nave “Mare Oceano”, che sta ispezionando il mare al largo di Maratea nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta «nave dei veleni», la cui competenza è ora passata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro (Potenza) alla Dda di Potenza. Da alcuni giorni, la «Mare Oceano» è a circa 18 miglia dalla costa di Maratea per «accertare se – è stata la spiegazione del Ministero dell’Ambiente –

esistano nelle zone indicate dalla magistratura inquirente, che ha fornito le precise coordinate dell’area in cui effettuare le ricerche, relitti contenenti rifiuti tossici, nocivi o radioattivi». Secondo quanto si è appreso, domani, ufficiali del Reparto ambiente marino del Corpo delle Capitanerie di Porto si recheranno presso la Procura della Repubblica di Potenza per consegnare il dossier sull'ispezione fatta al largo della costa lucana in questi giorni di indagini.

Anche la Cgil lucana contro il governo ROMA - Anche una delegazione della Cgil lucana ieri a Roma per manifestare e rivendicare risposte vere e concrete dal Governo per le condizioni dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei giovani e dei disoccupati. «Il dilagare della crisi - ha dichiarato il leader lucano del sindacato, Antonio Pepe - provoca ancora licenziamenti ed espulsioni dal processo produttivo, di cui un emblema sono i 4 lavoratori della Lasme attualmente su una piattaforma all'intewrni dello stabilimento per rivendicare una soluzione positiva della loro vertenza. Il Governo, invece, non fa altro che proclami populistici e mette in atto misure a favore degli evasori fiscali. Ancora ieri la Banca d'Italia ha ricordato a tutti quanto la Cgil ha affermato da tempo sugli effetti della crisi devastanti per l'occupazione, compreso chi pensa che il sindacato debba gestire un welfare caritatevole senza la necessaria contrattazione e la mobilitazione dei lavoratori e che vuole annullare la democrazia nei luoghi di lavoro. Straordinaria partecipazione dai territori di lavoratori in cassa integrazione e mobilita', per sostenere le proposte della Cgil.

Antonio Autilio replica alle parole Di Lorenzo

Precari della scuola: «Ritardi? solo colpa del governo» LE affermazioni in merito ai ritardi sulla sottoscrizione del protocollo di Intesa tra il Miur e la Regione Basilicata del consigliere Di Lorenzo, per l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, «appaiono del tutto strumentali e fuorvianti, in quanto assolutamente inesatte». «Ove fosse ancora necessario - continua ancora l’assessore - vorrei ricordare e chiarire a quanti continuano a diffondere notizie poco precise, alimentando sterili polemiche, che il dipartimento Formazione ha particolarmente a cuore la Scuola lucana, infatti è di qualche giorno l’approvazione del Programma Triennale per la “Qualificazione, il rafforzamento e l’Ampliamento dell’Offerta formativa scolastica”, al quale stiamo lavorando da mesi, anche attraverso un’intensa attività di concertazione e condivisione con i sindacati confederali della scuola, con l’obiettivo di riqualificare e poten-

L’assessore Antonio Potenza interviene da Matera

Cardiologia lucana in crescita POTENZA - «La cardiologia lucana è cresciuta grazie all’impegno e all’esperienza di medici, che hanno contribuito a rafforzare presenze e a creare strutture di rete, utili all’attività di prevenzione e cura». Lo ha detto ieri, a Matera, l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, in occasione degli anniversari per i 53 anni della Cardiologia a Matera e per i 40 dell'Unità coronarica (Utic). «Proprio queste esperienze, come quelle di Matera - ha spiegato Potenza - consentono oggi di soddisfare una richiesta di prestazioni, cresciuta con l'invecchiamento della popolazione. C'é una solida tradizione e continuità ha concluso così il suo intervento l’assessore Potenza che valorizza una rete tra ospedali e territorio, tra strutture interdipartimentali e servizi importanti come il “118” e il telecuore che consente di valutare in tempo reale le diverse situazioni di emergenza».

ziare il sistema formativo scolastico regionale. Tale azione riprende ed approfondisce un’iniziativa messa in campo già nello scorso anno scolastico con il bando “Rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica”. Proprio a riprova del fatto che sul tema della scuola la Regione Basilicata è stata una delle prime Regioni italiane a tentare di fornire una risposta concreta. Proprio per risolvere il problema dei precari, ricordiamo esclusivamente dovuto alle manovre illogiche ed unicamente dettate da ragioni economiche dell’attuale Governo, abbiamo destinato per l’anno scolastico 2009/2010, a fronte di un investimento complessivo di 22 milioni di euro, ben 6 milioni e 300.00 euro a sostegno dei lavoratori precari del mondo della scuola. Ricordo, inoltre, che la Regione Basilicata non è l’ultima, così come dichia-

rato da Di Lorenzo, ad aver sottoscritto un’intesa con il ministero dell’Istruzione, ma fra le prime; molte altre Regioni, infatti, devono ancora firmare e non è detto che firmeranno. Il protocollo firmato ieri con la Gelmini consentirà l’impiego del personale precario, docente e Ata, nell’ambito del programma di qualificazione, rafforzamento e ampliamento dell’offerta formativa scolastica predisposto dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, che è un programma sulla scuola e non sui precari. E in ognicaso i ritardi nellafirma del citato accordo, che ci vengono ingiustamente addebitati, sono da ricercare esclusivamente nella responsabilità del Governo Nazionale».

L’assessore Antonio Autilio

Il commento dell’Anisap ai provvedimenti dell’Esecutivo. «Ora la Regione faccia la sua parte»

«Bene l’aumento del fondo sanitario» L’INCREMENTO del Fondo sanitario nazionale per il 2010 di 2,4 miliardi di euro (per il 2011 l'ulteriore incremento sarà di 2,4 miliardi e per il 2012 di 3 miliardi), a cui si aggiunge il ripristino del fondo per la non autosufficienza per 400 milioni di euro, concordati tra Governo e Regioni, sono sicuramente provvedimenti positivi che avranno ricadute e benefici anche in Basilicata. A sostenerlo è l’Anisap lucana, associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private. Adesso, per l’associazione, ci sono nuove condizioni per intensificare la costruzione di un sistema integrato che Antonio Potenza

riconosca il ruolo rilevante della sanità privata e, attraverso una sinergia più stretta ed efficace, sia in grado di dare la risposta corretta ai bisogni degli utenti del servizio sanitario regionale e nazionale. Per l'Anisap anche il nuovo clima di collaborazione instaurato tra Regioni e Governo è un elemento positivo per costruire un piano nazionale a cui le Regioni e il sistema locale concorrano per realizzare un sistema della sanità in grado di coprire le diverse esigenze dei cittadini sui territori. Inoltre si va affermando il principio di assunzione di responsabilità comune per sostenere l’unitarietà del servizio sanitario nazionale. E’' questo un altro aspetto importante dell'accordo raggiunto Regioni-Stato che riguarda le modalità e le procedure di affiancamento delle Regioni con gravi problemi finanziari o di erogazione dei servizi attraverso una più efficace redazione, valutazione e attuazione dei 'piani di

rientro' . «L'incremento delle risorse finanziarie da trasferire alle Regioniè - a parere di Anisap Basilicata - la condizione per riprendere il tavolo del confronto con la Regione Basilicata per l'adeguamento di tariffe, ferme al 1996, per le prestazioni erogate dalle strutture specialiste e private della regione. Il punto di partenza è che l’Italia, tratutti i paesi europei,occupa l'ultimo posto nella classifica della spesa per la sanità. Solo l'8,7% del Pil, di cui 2,1% è destinato alla sanità privata. Questa bassa posizione in classifica, comporta che ogni cittadino italiano ha a disposizione 447 euro in meno da spendere in sanità, rispetto alla media degli altri cittadini comunitari. Sono questi i motivi per i quali l'Anisap Basilicata invita la Regione a potenziare il plafond di risorse destinate a sostenere la rete di strutture sul territorio, favorendo così un maggiore avvicinamento dei servizi al cittadino utente.

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di Miles

’è un luogo, unico al mondo in cui la musica si unisce alle pietre, ai vicoli, alle strade. Il silenzio, nei Sassi riecheggia con le note del jazz che arriva da tutto il mondo, con lo swing che anima i musicisti più celebri al mondo. In un percorso storico e artistico, non ci sono differenze, distanze geografiche, nè diverse culture. Dagli Stati Uniti alla Basilicata, passando per il mondo, nel nome del jazz. I Sassi diventano palcoscenico mondiale e si accendono con Al Foster. E’ da diversi decenni uno dei più importanti batteristi della scena jazzistica mondiale. Ha collaborato con molti tra i principali musicisti del jazz moderno: Herbie Hancock, Sonny Rollins, Freddie Hubbard, McCoy Tyner, Wayne Shorter, Bobby Hutcherson, John Scofield, Pat Metheny, Charlie Haden, Randy & Michael Brecker, Bill Evans, George Benson, Kenny Drew, Carmen McRae, Stan Getz, Toots Thielemans, Dexter Gordon e Chick Corea. Ha suonato a lungo, dal 1972 al 1985, con Miles Davis, prendendo parte alla realizzazione di numerose importanti incisioni sia prima ("Get Up With It", "Big Fun") che dopo ("The Man With The Horn", "We Want Miles") il ritiro di Davis dall'attività pubblica dal 1975 al 1981. Foster è tra l'altro l'unico musicista ad aver collaborato in entrambi i periodi con Miles Davis, il quale ebbe a dire di lui nella sua autobiografia: «Il groove di Al Foster e la sua capacità di sostenerlo all'infinito erano esattamente quello che io cercavo». Ha inoltre suonato per molti anni nel trio di Joe Henderson, prendendo parte a incisioni come "State of the Tenor" vol. 1 e 2, registrati dal vivo al Village Vanguard con la partecipazione di Ron Carter e usciti per la Blue Note, e lo splendido "An Evening with Joe Henderson" con Charlie Haden, registrato dal vivo e uscito per l'italiana Red Records, tutte incisioni fondamentali per il rilancio della carriera del grande tenorista. Musicista di grandissimo vigore e altrettanto spiccata sensibilità, batterista dai notevoli mezzi tecnici e dalla completa padronanza di molti stili, Foster è universalmente apprezzato per la sua capacità di esaltare al meglio qualsiasi situazione musicale e/o solista, attraversando empaticamente il dipanarsi dei vari percorsi musicali con esiti altamente carismatici. Da diversi anni Foster è attivo con il quartetto che presenta in questo tour italiano, un affiatato gruppo che vede la partecipazione di tre straordinari giovani musicisti residenti a New York e attivi da tempo sulla scena jazzistica internazionale, come il sassofonista di origine israeliana Eli Degibri, che ha suonato tra gli altri con Herbie Hancock, la Mingus Big Band ed Eric Reed, il pianista Adam Birnbaum, che ha suonato tra gli altri con Greg Osby, Eddie Henderson e Wynton Marsalis, e il contrabbassista Doug Weiss, che ha collaborato tra gli altri con Peter Bernstein, Fred Hersch, Luciana Souza e Kevin Hays. matera@luedi.it

C

Al,

ovvero

l’anima

Musica Al Foster Quartet fra i Sassi

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Il progetto A Tricarico inventariati i beni mobili artistici e storici

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Ha collaborato la Soprintendenza dei Beni culturali

Alcuni scatti

In uncd i tesori della Diocesi

Da sinistra Gesù colonna bizantina (XVI secolo), Santa Chiara in argento (XVIII secolo) e la Cattedrale

tesori della diocesi in un supporto multimediale che al pari di uno scrigno pregiato racchiude immagini, schede e relazioni in pochi bit. E' il risultato del progetto per la inventariazione dei beni mobili artistici e storici concluso qualche giorno fa dalla Diocesi di Tricarico e realizzato con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni Culturali soprattutto per la parte riguardante le schede di inventario delle opere depositate in Soprintendenza ed i numeri di Catalogo generale NCTN. Un progetto, quello di inventariare e di informatizzare i beni culturali mobili ecclesiastici, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e previsto dal codice di diritto canonico. Conoscere per valorizzare si potrebbe frettolosamente ed erroneamente sintetizzare. In realtà il lavoro regala molteplici sfaccettature ed interessanti chiavi di lettura. Catalogare ha come scopo, infatti, non solo la conoscenza, attraverso l'individuazione dell'entità globale, del patrimonio artistico delle parrocchie diocesane, al fine di tutelare, conservare e valorizzarne l'intero patrimonio storico-artistico ma offre soprattutto la fondamentale premessa per un'analisi globale del rapporto intessutosi nell'oltre il millennio di vita diocesana tra la storia di questa istituzione e la storia dell'arte e della cultura, di cui questi beni sono una testimonianza. L'idea della catalogazione dei beni culturali, di cui oggi si è lodevolmente dotata la diocesi di Tricarico, era nata nel 1997, successivamente abbandonata, per poi essere ripresa questa volta con successo, nel mese di gennaio 2007. Convinto sostenitore del progetto tanto da seguirne personalmente tutte le fasi fino al suo compimento, insieme a don Nicola Urgo Responsabile del Progetto Inventariazione, il Vescovo Monsignor Vincenzo, Carmine Orofino, che deliberò di affidare il lavoro ad un gruppo di professionisti qualificati, guidato dall'architetto Antonio Nardelli. La campagna di inventariazione ha avuto nuovamente inizio nelle parrocchie il 22 febbraio 2007 e si è conclusa il 27 luglio dello stesso anno, grazie alla collaborazione fattiva di tutti i parroci della diocesi. Il lavoro ha compreso anche l'inventariazione dei beni mobili, depositati temporaneamente, dopo il Terremoto dell'80, presso il Laboratorio della Soprintendenza per il Patrimonio storico-artistico e etnoantropologico della Basilicata in Matera. L'inventario ha enormi potenzialità culturali e pastorali; consente di conoscere in modo analitico le caratteristiche, la consistenza e lo stato di conservazione del patrimonio culturale ponendosi inoltre come fondamentale strumento contro dispersioni, alienazioni, ed eventuali trasformazioni del patrimonio stesso, del quale ciascun parroco è responsabile di fronte all'autorità canonica e civile. Il progetto ha interessato principalmente i beni artistici e storici mobili (dipinti, sculture, suppellettili, paramenti, ecc.) essendo quelli più a rischio. Il programma predisposto dal Servizio informatico della Conferenza Episcopale Italiana per la compilazione dell'inventa-

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Predisposto dal Servizio informatico CEI il programma ha seguito i criteri previsti dall'Istituto centrale per il catalogo generale e la documentazione del Mibac

La croce di Missanello

rio ha seguito i criteri previsti dall'Istituto centrale per il catalogo generale e la documentazione (NCTN) del Ministero per i Beni culturali e ambientali. In particolare ha previsto l'acquisizione di informazioni di carattere liturgico al fine di evidenziare il significato intrinseco degli oggetti Sacri. La complessità del lavoro ha richiesto un'attenzione particolare soprattutto nella prima fase di individuazione e di rilevamento direttamente sul campo, presso ogni ente parrocchia, dei beni mobili in essa custoditi, sia di realizzazione antecedente i cinquant’anni, che opere artistiche recenti, le quali hanno per la comunità un'importante valenza catechetica. Sono state recuperate le proprietà del manufatto, il tipo (dipinto, scultura, paramenti, argenti, … ), le dimensioni, lo spazio di collocazione, la tecnica di realizzazione, il materiale, l'epoca di realizzazione, la bottega, la manifattura o l'ambito a cui poteva appartenere, il dato scientifico (dov'era già fornito dalla scheda di sovrintendenza aggiornata o da qualche pubblicazione) ed infine, lo scatto fotografico del manufatto in formato digitale. La metodologia indicata dall'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, ha permesso di inventariare circa 4287 schede, riuscendo così a coprire l'intero territorio diocesano, e consentendo una produzione maggiore di schede rispetto a quelle prodotte dalle diverse campagne di catalogazione realizzate dalla soprintendenza. Sono stati richiesti presso la soprintendenza 3700 numeri di catalogo (NCTN). All'apertura della scheda, viene visualizzata una schermata iniziale (home), che consente diverse possibilità di ricerca. Primo campo fra tutti, la voce chiesa, cliccando sulla quale, ci viene fornito l'elenco dei contenitori, ossia il luogo in cui al momento dell'inventariazione sono stati rilevati i pezzi, oppure effettuare una ricerca più selettiva, ossia per autore, per oggetto, per soggetto, per datazione. Aspetto importante di quest'inventario è soprattutto che la banca dati che in esso è contenuta è un contenitore flessibile in continua evoluzione e aggiornamento per cui il dato va sempre aggiornato secondo le ultime ricerche. Dunque non va considerato come un momento concluso, fine a se stesso, ma bensì una piattaforma flessibile, uno strumento di lavoro e ricerca attivo, che continuamente può essere aggiornato, e che consente infinite possibilità a più livelli di approfondimento, nonché la realizzazione di progetti legati alla promozione e valorizzazione del patrimonio mobile ecclesiastico, ma anche programmi di pianificazione dei restauri. La Diocesi, intanto, ha provveduto, in occasione qualche giorno fa di un convegno dedicato al tema, in cui era presente anche Mons. Stefano Russo, Direttore dell'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della C.E.I, alla consegna formale di una copia della parte di inventario limitata ai beni di propria competenza ai parroci di ogni paese. Un cd che ha valore ufficiale dal punto di vista amministrativo, ed un interessante strumento di consultazione per ogni altro uso. cultura@luedi.it

Le parrocchie conservano opere di rara bellezza

Alla scoperta dei pezzi rari L'INVENTARIO non è statico, ma è una piattaforma flessibile pronta ad aggiornarsi continuamente ed ad arricchirsi di nuove notizie e schedature. Ne è l'esempio un'antica e pregiata statua della parrocchia di Accettura, recentemente rientrata nella sua abituale nicchia nella chiesa dell'Annunziata ma non ancora inserita nel cd di catalogazione e dunque in iter di inventariazione. La statua, di cui la diocesi diede notizia con un articolo pubblicato sul proprio giornale associativo, “Fermenti”, rappresenta anche uno dei pezzi più particolari e rari non solo della diocesi di Tricarico ma di tutto il territorio nazionale. Un “trittico” sacro. Una lunga fase di restauro ha svelato, infatti, un segreto custodito gelosamente per anni. I restauratori lavorando si sono ritrovati la sorpresa di recuperare non una ma tre statue emersi in tre involucri con tre icone diverse per epoche e per materiali. Un primo strato di cartapesta che avvolgeva una seconda stratificazione, quasi fosse stata una seconda pelle di legno intagliato impreziosito da pitture e ricami

La Madonna sul trono

che a sua volta nascondeva un ulteriore strato, “il cuore”, la struttura originaria dell'immagine anch'esso di legno. Come una sorta di singolare “matrioska” sacra, è riapparsa così, in tutto il suo splendore la Madonna lignea in trono. Esempio di rara bellezza, la statua ha suscitato l'interesse di restauratori, appassionati di arte sacra e persino di una studentessa che ne ha elaborato di recente una tesi di laurea discussa presso l'accademia delle belle arti di Bologna. Si ipotizza che la statua della Vergine fosse già presente ad Accettura intorno al 1200. La prima ed originaria “anima”della scultura lignea è ascrivibile, dunque al XIII secolo e sono evidenti la veste decorata di colore azzurro sul busto, le braccia, le ginocchia, il drappeggio nella parte inferiore e i piedi. La statua è senza testa e presenta bruciature (nel 1272 un incendio distrusse buona parte dell'abitato); nel secondo strato è visibile un rifacimento applicato sulla scultura

originaria databile intorno al XVI secolo. Si tratta di un vestito di stoffa dipinto con acquerelli ed ornato di decorazioni floreali impreziosite da inserti in oro. La terza edizione (quella conosciuta prima del restauro) è collocabile, invece, intorno alla prima metà del XIX secolo. Una struttura in cartapesta realizzata con fogli di carta provenienti da cronache giudiziarie del tempo. È attribuibile a quest'ultimo periodo il bambinello e le corone. L'epoca compresa tra il '300 e l'inizio del '400 è molto rappresentata in diocesi dalle sculture lignee: crocifissi e Madonne in trono ancor oggi molto venerate che, assieme ad altri prodotti di artigianato ligneo come i cori e i pulpiti, costituiscono le espressioni artistiche più tipiche di una regione notoriamente boscosa e ricca di legname da plasmare artisticamente. La scultura lignea più antica della diocesi è il Crocifisso trecentesco di Calciano, seguito da quello di Accettura di manifattura lucana (secc. XIV-XV); si annoverano poi alcune statue di Madonne d'inizio '400, tra cui spicca per raffinata fat-

tura l'Annunciata della bottega di J. Maranzon, proveniente dalla chiesa della Rocca in Calciano, e la Madonna col Bambino di Armento, in atteggiamento da Kyriotissa, dall'evidente arcaicità e dagli stilemi gotici, ritenuta tra le Madonne lignee più antiche della regione. Sempre di epoca angioino-durazzesca sono alcuni preziosissimi argenti: la Croce di Maestro della Croce di Missanello (1423) e la Corona di Gorgoglione, una manifattura napoletana col motivo decorativo dei gigli francesi. E questo solo per il '300 e gli inizi del '400. Continuando negli anni e fino ai giorni nostri, le parrocchie della diocesi tricaricese conservano pezzi di rara bellezza tanto da poter essere inseriti egregiamente e valorizzati in un percorso turisticoartistico- religioso- culturale davvero interessante. an.gi.

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di ANNA GIAMMETTA


Domenica 15 novembre 2009

Il caso La blogger Yoani Sànchez rapita e picchiata

LIBERTÀ stampelle

La sulle

di ANTONIO CELANO ormai di un paio di giorni fa la notizia del rapimento e del maltrattamento subito a Cuba dalla scrittrice dissidente Yoani Sánchez, ora ridotta alle stampelle. Tuttavia, proprio per questo, si può procedere a qualche riflessione in merito. Ci sono persone, ci sono intellettuali che, meglio di altri, sono capaci di restituirci l'epoca che viviamo, la sofferenza o le difficoltà di un luogo, l'arroganza o la doppiezza di un potere. Apparentemente raccolgono fatti non necessariamente eclatanti, spesso nemmeno collegati nel tentativo di costruire una tesi, tuttavia sempre capaci di svelarci immancabilmente il puzzle complessivo di un sistema scellerato e dannoso. Uno di questi è Roberto Saviano. Non è un caso che Yoani Sánchez - come ha dichiarato - abbia pensato proprio a lui nel momento in cui la violenza si è abbattuta non solo sul suo corpo. La giovane blogger avanera era balzata l'ultima volta all'onore delle cronache italiane lo scorso aprile, quando il regime castrista le impedì di recarsi a Torino per partecipare alla Fiera del Libro, dove avrebbe dovuto presentare, a maggio, il suo “Cuba libre. Vivere e scrivere all'Avana”, una raccolta (edita in prima edizione mondiale da Rizzoli) dei più significativi pezzi raccolti nel suo blog. Il che già dice lunga sulla mancanza d'acume di un potere che avrebbe potuto lasciarla partire evitando di alimentarne il caso. Un surplus di attenzione e vigilanza internazionale che la camorra e Khomeini, con gli stessi macabri metodi, seppero suscitare rispettivamente anche per il già citato Saviano e per Salman Rushdie. Da parte sua la Sánchez, più volte attaccata direttamente da Castro, era ben cosciente del pericolo: «Questa proprio è una grande sciocchezza - commentava - pubblico le mie opinioni su un blog che non nasconde né foto né nome». E la sua rete di appoggi all'estero stavolta non è riuscita a evitarle il peggio. Yoani Sánchez è nata a Cuba nel 1975. Emigrata in Svizzera nel 2002 ha poi deciso di tornare nell'Isola, contro il parere di tutti. Per vivere ha insegnato illegalmente spagnolo ai turisti. Laureata

È

in filologia si è poi appassionata di informatica unendo queste due attitudini in un cocktail di formidabile efficacia contro il regime di Castro e di suo fratello Raúl. Yoani fa parte di quegli avaneri che oggi abitano e rifiutano un'utopia non più loro, costruita con sacrificio da una generazione ormai anziana e impossibilitata a potersene scrollare di dosso il fallimento e il peso liberticida. Tuttavia la scrittrice è una dissidente atipica che non porta le stimmate dell'eroina: non è una guerrigliera, non ha cicatrici sul suo volto allungato, non spara, non contesta, non denuncia (anche se qualche volta, come Gesù nel Tempio, mostra con fermezza il suo carattere). Yoani semplicemente racconta nel suo blog “Generación Y” cosa significa vivere ogni giorno nel regime comunista cubano. Lo fa con un uso preciso dellaparola chenonèpietra prontaacolpire, quanto ricostruzione di fatti, circostanze, stati d'animo di fronte alla sofferenza, alla fame, alle aspettative di libertà tradite. È una scrittura al femminile, forte ma priva di coloritura ideologica, stesa con un linguaggio fatto di quotidiana disperazione, che il traduttore e curatore piombinese Gordiano Lupi sa rendere al meglio sulle pagine che «La Stampa» quotidianamente le dedica sul web e una volta a settimana sulla carta stampata. Yoani iniziò a scrivere cosa vedeva e cosa pensava su un computer assemblato con pezzi di seconda mano recuperati al mercato nero. Poi, salvato tutto su memoria portatile, con grandissime difficoltà, si connetteva (a Cuba Internet è appannaggio quasi esclusivo dei funzionari del regime) per poter spedire i suoi post a chi poteva collocarli nel suo sito (in italiano: www.desdecuba.com/generaciony_it) che nell'Isola è oscurato. Oggi ci informa anche con l'ausilio di un telefono, ma il concetto di fondo è lo stesso. Così ogni giorno veniamo a sapere che faticose avventure si possano vivere nel cercare un limone che possa alleviare un fastidioso mal di gola o di quanto sia difficile per le donne cubane procurarsi anche i pannolini per il ciclo. Veniamo a conoscenza dell'importanza del mercato nero e di come la repressione, colpendolo, scateni feed-

back economici devastanti che finiscono per consumarsi solo sulla pelle del popolo avanero. Di come a scuola vengano premiati i più ligi alle attività politico-patriottiche; di come le notizie debbano essere decrittate più servendosi del non detto che di quanto viene propagandato; di come i cubani siano ormai ossessionati dal cibo, dalle loro case che vanno giù a pezzi, da una voglia insana di fuggire per mare, nell'alcol, lasciandosi andare, addirittura chiudendosi in casa per evadere - così - da fermi. La minuta Yoani ha combattuto insomma con un mezzo moderno, imprevisto e spiazzante per l'inadeguato regime, ma tutto ciò non sarebbe bastato se, a differenza dei dissidenti che l'hanno preceduta, la scrittrice non avesse scoperto un'inaspettata radura nel fitto del potere castrista. Uno spazio che è poi il punto debole di ogni potere che si assopisca senza più mettersi in discussione. E che dormendo (per dirla con Hobbes e con Neumann), si appare in sogno come il Leviatano - ordine e rigore assoluto invece russando con la pancia elefantiaca di un Behemoth - il corpulento demone del caos. Yoani era stata già richiamata pesantemente dalla polizia. Del resto poca cosa, commentò chi oggi crede che l'intellettuale cubana per far parlare di sé si sia inflitta da sola le ferite di cui soffre, e chi pensa che il regime dei fratelli Castro non sia così odioso come quello del vecchio blocco sovietico. Pure, anche così, resta netta la sensazione che i sostenitori occidentali del comunismo in salsa caraibica siano più preoccupati di difendere un baluardo della lotta contro i nemici statunitensi, piuttosto che essere convinti realmente dell'efficienza del regime. Loro, come i turisti presi dai secolari monumenti, non guardano le buche nelle vie, ma in alto, verso un cielo troppo lontano per qualsiasi cubano. E girano la testa quando la violenza di stato picchia per strada e tappa la bocca al giusto dissenso. Come i turisti, amano portare a casa solo il souvenir, magari carino, fatto per generare assenso e approvazione. Ma che, tuttavia, resta un balocco di scarso valore, come il potere che lo ha generato. Resisti, Yoani.

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Il libro “Pietragalla e i Palmenti” di Vincenzo D’Angelo

CANTINE dove passa la vita le

di VITTORIO SABIA

'è una cosa che i lucani che vivono fuori della Basilicata conservano come elemento distintivo della propria natura : le radici. Queste diventano simboli di una “lucanità” esibita quando si scopre che anche gli altri, hanno il “dovere” di conoscere le storie della propria cultura, della propria città, del proprio paese. E' quello che fa nel suo libro “Pietragalla e i Palmenti” Vincenzo D'Angelo, pietragallese - doc, trapiantato per lavoro in Lombardia, e approdato quasi definitivamente a Pavia dove ha diretto un Istituto Tecnico per Geometri. Ha pubblicato un volume corposo e straordinariamente ricco di elementi storici e ambientali, dedicato appunto alla sua città, ai palmenti, alla terra, alla vite, al vino, tutte cose che egli definisce giustamente “Patrimonio di Archeologia rurale”. L'opera è fra quelle che vanno studiate, non solo lette, perché nel suo viaggio “alla ricerca comparata nel bacino del Mediterraneo della Storia, della Società, dell'Agricoltura, dell'Economia e della Cultura” D'Angelo mette in evidenza, non solo la sua grande preparazione (frutto evidentemente di uno studio approfondito) ma anche e soprattutto del suo amore per la terra natia. Leggendo questo volume, ci viene da chiedere perché la Regione Basilicata non abbia ancora istituito un “Albo di lucani illustri” che con le loro opera e la loro intelligenza, fanno grande il nome delle nostre contrade, piccole o grandi che siano. Perché, come scrive l'autore, quest'opera (418 pagine,42 Euro, Editrice Paidea di Firenze), «Non serve per acquisire meriti personali, ma per offrire un documento che dimostri l'importanza, anche in ambito nazionale, dei Palmenti di Pietragalla». La descrizione degli antichi “Palmenti” dove si fa il vino, e il paragone con ambienti dello stesso tipo in diverse regioni del Mediterraneo, la sottolineatura dell'importanza delle vecchie “cantine”, il contesto sociale in cui esse si calano e la loro importanza storica nel panorama culturale, sociale ed economico del territorio, è il frutto di uno studio lungo, sapiente e ben coordinato che fa venire fuori quell'amore per la terra natia che ogni lucano fuori dalla propria terra, coltiva con maggiore interesse e puntigliosità. Anche per dimostrare, come fa il Professore Vincenzo D'Angelo, che il “Palmento” e la cantina, erano elementi di grande rilevanza nell'economia lucana. Non casualmente, Mario Frignoni, Ordinario di Viticoltura dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, scrive che «L'opera è molto articolata e documentata e servirà agli storici, agli archeologi e a tanti altri ricercatori…perché consente di apprendere una realtà storica di archeologia vitivinicola dai più sconosciuta». E aggiunge il presentatore del volume, “il libro del professor Vincenzo D'Angelo è, innanzi tutto, un'espressione di amore per la sua terra, Pietragalla dove alligna l'Aglianico, famoso nel vicino Vulture” e che, aggiungiamo noi, era gustato anche da un altro grande lucano, quel Poeta Orazio di cui non solo i lucani e gli italiani, hanno buona memoria. Vanno anche segnalate, le accurate ricerche fatte non solo in Italia, la bibliografia, molto particolare, le appendici, con documenti di grande rilevanza e non ultime le foto (quasi tutte dell'autore) che documentano la straordinaria storia di questo antico manufatto presente soprattutto a Pietragalla che, per fortuna oggi, grazie anche all'opera di D'Angelo, sta per essere completamente recuperato alla cultura della nostra regione.

C

Le strutture tipiche erano elementi di grande rilevanza nella società economica del territorio

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Numerosi i rimedi utilizzati contro la malattia dal chinino all’Amaro lucano fino alla più semplice Birra Peroni

Storia di un’epidemia Tra il 1918 e il 1919 a Potenza oltre 5000 morti per l’influenza

Una CITTÀ

contro la

Le vittime dell’epidemia sono ricordate ancora oggi nelle lapidi al cimitero

spagnola

La psicosi nei paesi fu tanto diffusa da rifiutare anche il trasporto delle salme

di LUCIO TUFANO

I

commerciali come gli orfanotrofi, il diurno, l'ospedale, il supporto istituzionale di Prefettura ed il medico provinciale, qualche agenzia generale di assicurazioni “per provvedere alle sorti della famiglia in caso di morte prematura”. Esistono magazzini di abbigliamento, tessuti e biancheria come quello di Ianora, fornito addirittura del registratore di cassa, di macchine per cucire come la “66” della Singer, di abbigliamento e confezioni come quello di Vincenzo Caggiano, di gioiellerie ed oreficerie (Cusano Nicola e f.lli Graziadei), di negozi moderni come quelli di Pacilio Nicola ed Oronzo Ignomirelli, di cartolibrerie come quella di Raffaello Marchesiello e Ricciuti, di banche come il Banco di Roma, la Banca di Lucania, di palazzi importanti, quali il Palazzo degli Uffici Governativi (costruito fin dal 1908). Sono inoltre in esercizio alberghi come il “Moderno”, l'hotel ristorante “Appennino”, il “Lombardo”, l'albergo ristorante “Coretti”, caffè come il “Caffè Pergola”, il “Caffè Italia”, il “Caffè Larocca”, il “Bar Fiaschetteria Dragone”, la fabbrica di gassose, liquori e pasticceria “Antonio Balzano e figlio”, la pasticceria di Angelo Viggiani, e tanti altri locali e punti di aggrega-

Cè anche chi preferisce la birra come cura

zione sociale. La sottocittà è quella del basso popolo, delle taverne senza riposo, delle fioche lampade e dei radi falò che mandano il semibagliore a rischiarare la “corte dei miracoli” delle strettoie buie di accesso alle cantine, angusti porticcioli di montagna, nei sottofondi delle strade e dei vicoli. Probabilmente in quei giorni nascono noti personaggi come “Miseria” e “Sarachedda”, e “Mancusiedd” poteva avere anche due anni, ed altri personaggi della nostra commedia sociale. “Trimniedd”, cantina accorsatissima di vico Addone, in quei giorni, potè anche operare da guaritore, oste salgariano dai sapori acuti e forti, dai lunghi sorsi solenni di vino rosso e malvasia (malva ti sia), dalle mille e una notte del baccalà potentino, e cavatiedd e legumi, del peperoncino e dei peperoni cruschi, delle lagane e ceci … In questo consiste una buona parte della disperata farmacopea per i blasfemi, i trainieri ed i mulattieri, nelle cantine disseminate dentro i tortuosi meandri di muri e vicoli assieme al rito della “saraca” con cipolle, delle uova e dell'aglio affogati nell'olio e nel lardo fritti. Il mondo sottoproletario e contadino è

tutto qui, abita assieme agli animali, negli anditi, nelle grotte, tra scale e sottani. Ma la città annovera anche borghesi con lo stemma sui portoni, impiegati e barbieri, quelli dei saloni gelidi nelle forbici e nelle mani che manipolano con uguale disinvoltura pennelli da barba e sanguisughe. Luccioni nel suo libro ci fa conoscere anche i farmaci usati ed i distributori di rimedi, i farmacisti ed i droghieri dell'epoca: Amedeo Renza, Alfredo Diamante, Agostino Telesca. C'è chi durante l'epidemia ricorre all'aspirina, farmaco da poco in circolazione, all'Aspirolina Erba, meno affidabile, alla Polvere di Dower e chi si rifà al chinino di Stato (scarsamente reperibile in quel periodo, per il gran consumo fatto dagli eserciti belligeranti e la conseguente ridotta importazione), chi ricorre agli espettoranti, ai balsami, ai disinfettanti, alle sudorazioni, ai bagni caldo-freddi, alla canfora, alla morfina, ai clisteri, ai salassi … e quando pare che il paziente stia per riprendersi, è allora che si verificano le manifestazioni più letali. In mancanza d'altro certamente si ricorre largamente all'Amaro Lucano, prodotto da Pasquale Vena e F. da Pisticci o ai liquori della nota distilleria Artemio Laraia da Laurenzana.

I primi casi mortali fra i soldati

Anche se non c'è molto tempo per scolpire le lapidi sulle tombe, il marmista di Potenza, Pietro Basentini, coadiuvato dai suoi figli, è lì a via Santacroce, al civico 8, per eseguire stele e sculture di ornato e bassorilievo, molte delle quali sono ancora visibili nel cimitero di Potenza a ricordo di “immatura morte per terribile morbo”. Non c'è la serenità e la calma per organizzare solenni funerali, ma certamente i fratelli Racana Giuseppe e Raffaele, imprese di pompe funebri e fabbricanti di casse mortuarie, esercenti al corso Vittorio Emanuele ai civici 55, 57 e 59, non fanno mancare con la pietà dei familiari e degli amici, ai poveri morti, corone e candele. Dai paesi della periferia vengono invece notizie allarmanti di panico e di untori. La psicosi nei paesi è così diffusa da non tollerare neppure il lugubre suono delle campane e da rifiutarsi, da parte degli addetti, di trasportare i morti al cimitero per la sepoltura. Con tale marasma, ed in tale tragica situazione, Luccioni non trascura di dedicare agli operatori sanitari, che più si adoperano per affrontare l'emergenza, un doveroso riconoscimento, sottolineando l'ammirevole abnegazione e la mobilitazione

del valoroso medico provinciale dott. cav. Giovanni Pica, e di tutti i medici in servizio nel territorio della regione. Tra le truppe di stanza a Potenza, le prime ad essere colpite, insigne è l'opera degli ufficiali medici Morlino, Bellezza, Petruccelli e Giuseppe Gilio. Ogni medico si affida deliberatamente ai rimedi con i quali ha maggiore dimestichezza e che conosce per aver fatto ricorso durante la sua professione ed esperienza. La pubblicità per la farmacopea in voga, non è proprio sufficiente per allontanare il pericolo. Sin dal 1913, la Neobiotina Torrente, tonico, ricostituente, anche se corroborante ed antimalarico; analizzato dal chimico prof. Albano di Portici è riconosciuto efficacissimo rispetto a tutte le miscele presenti in commercio. La pubblicità suggerisce di chiederlo all'inventore sig. Michele Torrente, segretario comunale di Cancellara. Un ottimo tonico-ricostituente, per le convalescenze e che rigenera le forze, facilita la digestione è lo Stenogenol De Marchi di Saluzzo (1918), proclamato da migliaia di medici il migliore ricostituente dell'organismo e dei nervi. Per tutti coloro che tossiscono si racco-

La morte spagnola scorre nei vicoli tra paura e terrore

mandano la Pastiglie S. Maria, da lire 1,40 la scatola, oppure per i catarri bronchiali e le raucedini, le Pastiglie di Bromocodeina che guariscono in 24 ore. Si vendono in tutte le farmacie a lire una la scatola. Il farmaco proviene dalla Società Galenica Meridionale, successore A. Menarini, via Colascione, 16, Napoli, tel 2748; contro la tosseferina e le tossi convulsive, i catarri ect., è indicato il Propadin del dott. Fugini, rimedio pronto e sicuro, Inselvini & C., Milano; compresse antisettiche curative dell'albero respiratorio, antitubercolari, sono quelle della Pneumicina Sanità, la Sanitaria di Napoli; curativo delle pertossi e di ogni tipo di tosse ostinata è lo Sciroppo sedativo; la Gliceroterpina è rimedio sovrano (contro tossi, catarri, bronchiti) a base di iodoformio, catrame, terpina e creosoto: vince e risolve le tossi più ostinate di qualsiasi natura e tutte le altre affezioni dell'apparato respiratorio. Ogni bottiglia costa lire 3,30, compresa la tassa di bollo. Tra i rimedi più antichi vi sono l'uso della fenacetina dosato empiricamente in cartine non controllate, già venduto anche dai barbieri che facevano di tutto, praticando i “sanguisugi”, e le “coppettazioni”

Il dramma sociale nel racconto del dr. Luccioni

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l '15-'18 passò come l'epopea della Vittoria, di quella grande guerra decorata di monumenti e di bandiere, di disfatte e di caduti, che segnarono nelle popolazioni civili, inermi e miserabili, del meridione d'Italia e nei reggimenti impegnati sulle linee di fuoco, un oscuro bilancio di morte. È bene qui riprendere, con la lente che ci è congeniale, e per inestinguibili paragrafi, i fatti e le vicende al fine di cogliere pienamente i nessi tra storia e microstoria, le condizioni socio-economiche ed umane, la trama di quei giorni. È così che mentre fervono le iniziative patriottiche e si svolgono le cerimonie per la benedizione della bandiera offerta dalle signore al VI battaglione d'assalto (arditi fiamme nere), infieriscono in tutta la regione, la disoccupazione, la protesta anarcoide e qualunquista, i disordini, la miseria, la corruzione ed il clientelismo, che segneranno tristemente gli anni immediatamente successivi, fino all'evento del Fascismo. In quest'animosità ed in tale clima, in giorni e notti dominati dall'opprimente visione dei cavalieri dell'apocalisse che non galoppano mai a distanza tra loro, ecco la fame e l'epidemia. Un funesto e plumbeo condizionamento, un'atmosfera greve di mestizia e di paura, incombe sulle famiglie e sulla città; la notizia della “morte spagnola” entra nelle case e corre per via Pretoria e per i vicoli di Potenza, per i sottani e per le strade. Non si tratta di un biblico incontro con il “settimo sigillo” nei fetori e nelle foschie delle epidemie medioevali, ma si tratta della prima epidemia di tipo moderno, l'influenza. La spagnola si affaccia nelle nostre contrade nell'agosto del 1918 e si insedia nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, fino al 1919, lasciando, secondo quanto asserito dal dott. Luigi Luccioni, autore di un volume sul tema (L'epidemia “Spagnola” in Basilicata, Calice Editori), più di 5.000 morti in una popolazione regionale di 468.537 anime. L'autore cita nella sua pregevole trattazione altre influenze a diffusione pandemica come la “asiatica” del 1957 e la “Hong Kong” del 1968 e ne distingue le caratteristiche rispetto all'epidemia del 1918-19 e della quale parla con competenza e diffusamente. Nella città i primi casi mortali si verificano negli ambienti militari, presso la Caserma Basilicata ove è alloggiato tutto il 29° Reggimento di Fanteria. Nell'esercito infierisce maggiormente l'epidemia ed i morti superano di gran lunga quelli della guerra. Non a caso qualche importante esoterico fa iniziare la fine del mondo proprio da quegli anni. «Nei centri nella provincia - scrive Luigi Luccioni, citando un articolo del “Il Giornale di Basilicata” - i problemi avevano provocato situazioni varie e singolari, nella città di Potenza, ove pure la morbilità e la mortalità furono alte, l'atteggiamento generale ebbe un tono più distaccato e rassicurante». La verità è che Potenza, proprio in quegli anni, inizia il suo processo di modernizzazione, e si avvale fin dai primi anni del novecento, di affermate attività sociali e

nel tentativo di ridurre i processi di congestione e bronco-polmonare, le tinture di oppiocanforato e morfina per ridurre la frequenza respiratoria, il per cloruro di mercurio e perfino il tabacco “germicida”, già usato per gli ambienti di lavoro in America come misura profilattica e l'alcool, usato nei paesi anglosassoni e nel nord dell'Europa. Per l'influenza, il raffreddore e la febbre spagnola, vi è il Melitolo F. L. per il naso, quello bianco a lire 3,50 il tubetto e quello scuro a lire 3. Viene anche indicata l'Aquebuse dei Frati Maristi, tonico, aperitivo, digestivo ed essenzialmente medicinale prodigioso contro l'influenza. Infine per gli asmatici si raccomanda molta attenzione per curare e prevenire le sofferenze della stagione rigida con le celebri inalazioni Ant-Asma del Briganti dott. Pasquale da Portici. Si tratta di un farmaco innocuo ed efficace, sicuro sedativo respiratorio, balsamico, aromatico di recente introdotto negli stati Uniti d'America. Una scatola per 30 inalazioni costa 15 lire, franco di porto in tutto il Regno contro cartolina Vaglia, sconto d'uso ai signori medici. Ma risolvono il problema tutti questi farmaci, ivi comprese le pillole di Catramina Bertelli e lo zelo igienico di chi si lava spesso le mani con il sapone Magone allo zolfo e all'acido fenico? Macchè, il popolame s'inabissa nelle grotte e negli scantinati delle cantine, nelle nebbie di fumo e di odori, nelle rumorose cucine del baccalà e del peperoncino fritto e piccante, tra i boccali ed i bicchieruzzi che inebriano e fanno sudare, fanno distrarre dalla paura di finire tra gli ammalati ammonticchiati nelle corsie. I signori invece vanno a bicchierini di Amaro Lucano, a base di china, gradevole al gusto, alle specialità in liquori finissimi, sciroppi e creme di notevole utilità in casi di inappetenze e dispepsia, al “cordial caffè” ed al punch che la distilleria Artemio Laraia, del cav. Pasquale Laraia di Laurenzana invia per fornire i caffè del capoluogo, la specialità Punk al caffè Moka, premiata ditta: Medaglia d'oro, croce al merito, e socio dell'Accademia Fisico-Chimica Italiana. Altri cercano “Il Lucano”, meraviglioso liquore ed aperitivo della Premiata Fabbrica Romanelli Antonio fu Vito, di Laurenzana. Intanto giungono strane richieste a Potenza, come quella del sindaco di Colobraro che, a mezzo telegramma, chiede al Prefetto una fornitura di caffè, giacché «indispensabile quale eccitante per malattia febbre spagnola», il Prefetto risponde: «si rivolga al libero mercato!». Ma c'è chi al vino preferisce la birra che forse è più indicata per allontanare il contagio e ricorre alla premiata ditta Antonio Balzano & figlio, via Portasalza, unico depositario per tutta la provincia della rinomata Birra Peroni: «è un fatto notorio, toccato con mano, la birra Peroni che vende Balzano, di gusto squisito, gustevole e fina, di tutte le birre può dirsi regina». Ma i borghesi di piazza Sedile si curano anche al Bar-Fiaschetteria Dragone, con vini, liquori e caffè, specie con il finissimo Aglianico di Maschito.


Domenica 15 novembre 2009

UNA POVERTÀ

LA BOLOGNINA VENTI ANNI DOPO

STRUTTURALE segue dalla prima

di GIACOMO NARDIELLO è un' affermazione stupida. La faccio però per introdurre un argomento: la povertà/la fame, la gola/l'accidia. Ma non è “un”argomento, potrà dire qualcuno. Sul piano filologico certamente no. Se però questi quattroSOSTANTIVI li riferiamo alla Basilicata, allora si, è un solo argomento. Prendiamo per primo “la povertà/la fame”. Grazie ad esso Carlo Levi ha costruito la sua fortuna di narratore. Ne ha parlato nei termini in cui lo ha conosciuto nei lontani anni Trenta, durante il suo confino da queste parti. Negli anni Cinquanta è poi venuto De Martino per “scoprire”che oltre ad essere poveri e morti di fame, eravamo anche magi, fattucchieri e fermi al 'pianto antico'. Il primo ha lasciato il segno nel mondo intero. Il secondo nel mondo accademico. Poi è arrivato di recente un terzo, il regista Coppola, che, in chiusura di uno spot pubblicitario, afferma (cito a memoria) “dico ai miei amici: se volete vedere l'Italia com'era cinquant'anni fa, visitate la Basilicata”. Che piaga, verrebbe da pensare! Ma piaga non è perché i cafoni di Levi, i contadini di Scotellaro, i figli della malasorte di Buccino, gli ultimi cusci di Fiorellini, i parenti lontani di Cappelli non sono personaggi - ed essi vanno dal 1938 al 2005 - inventati. Impersonano semmai la malattia che da sempre colpisce le popolazioni misere: la povertà/ la fame, qui strutturale perché atavica. In fatto di povertà, l'Istat ci ha appena detto che la Basilicata è al primo posto in Italia. A questa condizione si è arrivati negli ultimi dieci anni. Cioè da quando al governo regionale ci sono i relativamente giovani con i loro elegantissimi “abiti del male”, come li chiama Aristotele, vale a dire i sette peccati capitali [che sono, per chi li avesse dimenticati: accidia, avarizia, gola, invidia, ira, lussuria, superbia]. E si sa che i peccati non sono soltanto sette perché essendo “capitali” ne generano altri. Già la stessa parola “capitale” ha tre significati: di “primario” (quindi non secondo a nessuno), poi “alla testa di” (cioè che ne genera altri, veniali), e infine significa sinistramente “meritevole di punizione capitale”, cioè tanto grave da attirarsi una condanna a morte. Non pensiamo neppure lontanamente di mandare a morte qualcuno ma vorremmo almeno che questi governanti fossero meno “peccatori” nei nostri confronti. Per quante benedizioni abbiano dato i preti a tutti loro, per quanto essi vadano a sfilare con faccia contrita davanti alle statue delle varie Madonne lucane, resta il fatto che non hanno voluto e non vogliono - coscientemente - vincere la povertà/la fame locale. Eppure, bisogna riconoscerlo, sono stati sempre onesti nel dire ai loro amministrati: “prendete la valigia di cartone e partite”. Questo ieri. Oggi, invece: “prendete la laurea e partite”. La piaga! La piaga non è stata mai guarita. Ma in questi giorni, sempre dall'istituto di statistica, vengono messi in evidenza due improvvisi e nuovi dati. E sono sorprendentemente speculari agli altri due storici. Questo motivo crea qualche scompiglio. Ecco il primo nuovo dato: le donne lucane sono le più grasse d' Italia. Wow! Vuol dire che non fanno più la fame e mangiano molto? Che non sono più povere e mangiano bene? O che mangiano molto e male? Che amano le diete ipercaloriche (salsicce saporite, sughi densi, olio abbondante…). Non andiamo per il sottile: l'importante è vederle ed essere certo che hai di che stringere tra le braccia! D'altronde i maschi locali ne sono felici e contenti. Dice un vecchio detto lucano (lo trascrivo) “più legna hai e più fuoco avrai”. NellaBasilicata contadinailnumerodei figlierauna “benedizione di casa” (così inculcavano i preti, che figli da sfamare non ne avevano). Nella Basilicata di oggi la benedizione di casa è la donna grassa (così predica il supermarket, nonluogo di eccellenza dove ognuno è uguale all'altro, senza più identità). Questo dato, la grassezza, non contraddice quell'altroantico, lafame, strutturalealla societàlucana diLevi & C.? Le tv e i giornali nazionali hanno azzardato qualche commento ironico sulla regione più povera che ha le donne più grasse. Un commentatore si è chiesto, con molto garbo in verità, dove prendono i soldi per fare la consistente spesa. Non hanno capito che in Basilicata il cibo ora è diventato una questione “ideologica” nel senso che, giustamente, non è soltanto un diritto mangiare a mezzogiorno e sera, ma è un dovere “mangiare molto”. E' un principio ormai acquisito e praticato quotidianamente. Lo confermano i numerosi supermarket esistenti e di prossima apertura. Perché mai è un “dovere”. Una prima risposta la si rinviene in quella fame patita per secoli. Una seconda, nuova certamente, trova la donna lucana di fronte al video, supina, con davanti il cibo chiropratico (=patatine, pop-korn, spuntini, ecc. tenuti in mano), pronta a bersi tutto, a nutrirsi anche delle ombre colorate, consumando tutto acriticamente, invidiando la merce esaltata e desiderata, concupendo le immagini degli show, indifferente alle notizie, perversamente orgogliosa della distanza, qualsiasi essa sia, di cui riesce a beneficiare tra la sua poltrona e ciò che appare sullo schermo. Angelo Lucano Larotonda (continua)

LA “LEZIONE” DEI TRE GIORNI DI ASSEDIO DELLA REGIONE segue dalla prima per sostenere lo sviluppo come valore aggiunto ai sistemi locali e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. Significative sono le denunce venute in questitre giornidiprotesta coniprodotti dellaterrainmostradavanti alportonediingressodella Giunta e persino con la semina di grano. Sono 967 le imprese di allevamento che producono unmilione ecento quattordicimila quintali di latte bovino, oltre 32 mila le imprese che coltivano a grano duro, circa 170 mila ettari, più di 5 mila le aziende ortofrutticole del Metapontino e della valle del Bradano e dell'Agri che esprimono oltre sei milioni di quintali di frutta, agrumi ed ortaggi. Nonostante questi importanti quantitativi di produzione, l'importazionedilatte, granoefrutta,sia alivellonazionale che regionale, è sempre molto attivo e di elevata quantità. Importiamo latte e semi-lavorato, grano e frutta, dalla Lituania, dal Messico, dal Cile, che troppo spesso, e magicamente ignari i consumatori, diventa tutto “Made in Italy”, naturalmente con il rischio di far chiudere numerose aziende agricole. Proprio per questo la dichiarazione sullo stato di crisi, recentemente adottata dalla Giunta Regionale, non deve significare lavarsi le mani, spostando il problemaaRoma,ma piuttostodeveessereveramente l'occasione per fronteggiare lo stato di crisi che non è di oggi, viene da lontano con misure e strumenti adeguati per dare slancio al mondo agricolo. Ma non saremmo leali con noi stessi se la questione agricoltura non venisse inquadrata in un sistema di relazioni e di indirizzi più ampio e articolato, le cui responsabilità sono distribuite ai diversi livelli istituzionali, a livello europeo, a livello nazionale e a livello regionale. Gli ultimi e recenti indirizzi della Commissione europea vanno nella direzione di imprimere una svolta decisiva all'impianto delle politiche comunitarie per far fronte alle sfide poste dall'allargamento della stessa Unione europea. Larga parte di tale processo di revisione riguarda proprio gli interventi rivolti all'agricoltura e allo sviluppo rurale. Quali sono le vere cause? La riduzione del protezionismo agricolo, la crescita del commercio internazionale dei fattori di produzione, la liberalizzazione e competitività dei mercati finanziari, la standardizzazione dei prodotti agricoli, a discapito delle differenze qualitative, mettono a dura prova quei sistemi agro-alimentari come quello italiano e ancora di più quello del Mezzogiorno che non riescono ad essere poi competitivi a causa di conduzioni e di produzione agricola poco favorevole e di una struttura sociale, concorso di lavoro, poco concorrenziale. In questo contesto

la Regione Basilicata si presenta ad importanti scadenze di programmazione con un quadro socio-economico con forti contrasti: da un lato dinamiche produttive positive ed interessanti, legate alla potenzialità di una parte del territorio, anche se stressato dalla mancanza di scelte politiche coraggiose; dall'altro l'esistenza di annosi problemi legati alla mancanza di infrastrutture e di servizi, nonché alla debolezza di un tessuto imprenditoriale che non sempre appare capace in ambito locale di cogliere le numerose opportunità per la debolezza strutturale in cui si trova. Rispetto ai mutamenti intervenuti, la Regione Basilicata si è fatta cogliere impreparata proseguendo nell'azione di distribuzione a pioggia dei finanziamenti. Il risultato: l'agricoltore lucano continua ad avere un reddito dilavoro lontano daquello diun agricoltore tedesco o emiliano, o ancora più lontano da quelle di un lavoratore extra-agricolo. Ad aggravare ulteriormente e di più la situazione di crisi dell'agricoltura lucana poi concorrono annualmente le ripetute avversità atmosferiche che distruggono gran parte dei prodotti e dei raccolti per un danno annuale medio che si aggira intorno ai 900 milioni di euro, senza ottenere un sufficiente sostegno al mancato reddito verso il quale poi si inasprisce il mancato pagamento degli aiuti comunitari da parte dell'Arbea. Entrambi questi aspetti hanno fatto cumulare una grande quantità di debiti alle imprese, rendendole fragili ed impotenti rispetto al sistema bancario e allo stesso sistema di mercato. Il momento di programmazione che stiamo vivendo in questi mesi e che durerà fino alla fine dell'anno mi auguro sia tra i più propizi per definire e realizzare una strategia di sviluppo agricolo, alimentare e rurale che da un lato consolidi ed ampli i processi produttivi ed i modelli organizzativi delle aree agricole più favorite, dall'altro promuova iniziative di sviluppo integrate che, elevando la quantità e l'offerta dei servizi e dei prodotti di qualità, possa attivare flussi turistici nelle aree più interne maggiormente dotate di risorse naturali e culturali. Siamo e continueremo a rimanere vicini al mondo agricolo. Daremo il nostro contributo anche all' impegno dell'assessore all'Agricoltura Viti ad aiutarlo in questa difficile situazione in cui si trova, augurando al mondo agricolo e alle organizzazioni professionali di trovare la forza necessaria per reggere all'urto della competitività, di ritrovare l'orgoglio necessario per riprendersi e rigenerarsi purché questo processo venga supportato da iniziative politiche concrete ed adeguate. Franco Mattia Consigliere regionale Fi-Pdl

SOLO vent'anni dopo la storica assemblea della Bolognina del 12 novembre 1989, quando Achille Occhetto annunciò la fine del Pci per far nascere il Pds, c'è chi si pente perché il partito comunista italiano non meritava di essere cancellato dalla storia e dalla realta' politica italiana. Non si tratta di un'operazione nostalgica quella che si sta realizzando con l'unificazione della sinistra comunista e alternativa, andando persino oltre ai due partiti per aprirsi a movimenti di lotta e di ribellione sociale, quanto piuttosto di “riparare” al torto della storia, perché se le lancette dell'orologio non possono tornare indietro, si può certamente pensare al presente e al futuro del movimento politico dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli. Dal 1956 il Pci aveva dato prove importantissime di essere fuori dalla realta' dei paesi del socialismo reale. Non c'era più nulla da dimostrare. Perciò il crollo del “muro di Berlino” non poteva avere alcuna influenza nelle scelte politiche del partito. E a differenza di quanto è scaturito dal crollo del muro di Berlino con novità positive per il socialismo europeo, da quello del Pci è emerso il peggio che poteva esprimere l'Italia in termini politici, sino ai fatti contemporanei, sino alla trasformazione della sezione comunista della Bolognina in circolo Pd. A pentiti autentici e a quanti versano in questi giorni, invece, lacrime di coccodrillo consiglierei di anticipare la strenna natalizia e di regalare ai propri compagni e conoscenti il dvd realizzato da Pdcitv che raccoglie testimonianze sui 20 anni che ci dividono dal crollo del 'Muro della Bolognina per riflettere su quanto è avvenuto e capire meglio cosa fare per non far disperdere la gloriosa eredità di Enrico Berlinguer. Giacomo Nardiello Consigliere regionale del Pdci

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QUALE CULTURA E QUALE POLITICA GENTILE direttore, abbiamo appreso dal giornale delle esternazioni del capogruppo di minoranza del Comune di Ginestra e coordinatore locale del Partito democratico, Raffaele Tucciariello, il quale fa sentire la propria voce sugli sprechi di manifestazioni culturali come la prima edizione del “Premio Enogea” concorso internazionale di pittura sul tema Il vino tra paesaggi, storie, emozioni, promossa recentemente dall'amministrazione di Ginestra in collaborazione con l’associazione culturale Orme. Il consigliere del Pd elenca quindi una serie di promesse dell'amministrazione comunale non realizzate, premettendo l'assenza alla manifestazione di “gran parte dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza e della popolazione”. Non ci saremmo mai permessi di entrare in controversie interne ad una amministrazione, che, come è noto, spesso vivono o sopravvivono di attacchi e accuse reciproche, di invidie personali lungi dalla concreta sinergica risoluzione dei problemi annosi che angustiano le comunità. Ma quello che fa specie, in tale se pur minimale vicenda, è che a far sentire la propria voce sia un consigliere del Partito democratico il quale attacca una manifestazione rivelatasi di elevato spessore culturale, trascurando (o volendo ignorare) che proprio la cultura, l' arte, la creatività, sono da sempre il baluardo e al centro delle proposte di rinascita e sviluppo di un territorio, di cui il Pd (e prima ancora il Pci e Ds) è fra i massimi assertori. La manifestazione di Ginestra, inaugurata dall'assessore regionale Autilio, ha portato nella comunità, in meno di tre giorni, oltre 500 visitatori (poco meno di quanti sono i residenti) provenienti da regioni come Lazio, Puglia, Calabria, Campania, oltre che dalla regione. Hanno visitato la mostra, allestita nel palazzo comunale adibito a galleria d'arte, composta di pregevoli opere di autori da regioni ben lontane come la Liguria e la Lombardia. Un autentico successo, non solonei numeri (80 opere, se ne prevedevano al massimo 30) quanto anche nella visibilità di un paese che a detta di molti era del tutto sconosciuto geograficamente, se non “nel bellissimo nome di leopardiana memoria”. E poi una giuria del premio di alto prestigio, giunta con spese irrisorie, alcuni gratuitamente e nel volontariato, che hanno conferito ulteriore pregio alla manifestazione. Una panoramica sulla piccola cittadina che andrebbe elogiata, grazie all' inesausto impegno di Orme e all'umiltà e discrezione del sindaco Caputo, viste le ricadute anche sul mercato: in molti infatti hanno soggiornato e portato via prodotti del luogo a partire dal pregiatissimo aglianico. Altrove, organizzare iniziative artistiche di tale livello, davvero comporta spese rilevanti, non è il caso di Ginestra, pur valutando il binomio costo/beneficio. Sarebbe auspicabile, pertanto, che chi intende far politica, entrare nella vita pubblica, apprenda meno da programmi litigiosi e legga qualche pagina in più di Gramsci, di don Milani, di La Pira e don Sturzo, o veda qualche film un po' più profondo (“Teorema” di Pasolini, consigliamo). La comunità intera, non solo la sua, potrebbe essergliene maggiormente grato. Gaetano Dimatteo Armando Lostaglio

IL CROCIFISSO E LE CROCIATE di DOMENICO CALDERONE* LA recente sentenza della corte europea di Strasburgo, che ha dato ragione ad una donna italo-finlandese che aveva chiesto la rimozione del crocifisso in strutture pubbliche, riaccende un dibattito che era già divampato qualche anno fa, allorquando un cittadino mussulmano fece fuoco e fiamme, è il caso di dire, per far asportare il crocefisso dall'aula della scuola di suo figlio, a l'Aquila. Quel signore non era uno straniero qualsiasi, ma un imam a capo di un'organizzazione dei mussulmani in Italia. E, adesso come allora, non si riesce a trovare il bandolo di questa scottante matassa, aggrovigliata di contrapposizioni. Pare proprio che la pesante crisi economica, che ci attanaglia e ci stritola, abbia fatto perdere la sinderesi a molta gente. Infatti, si passa dal sacro al profano con voli pindarici a velocità supersonica, come se fossimo tutti a bordo di una macchina del tempo impazzita, fuori controllo, di cui non si conosce la meta e non si sa quando si fermerà. I pro ed i contro il crocifisso in luoghi pubblici, si azzuffano appena si trovano davanti ad una telecamera e ad un microfono, seguendo un cliché consolidato in altri tipi di querelle mediatiche, come se lo scontro mimicoverbale virante al turpiloquio fosse un elemento indispensabile, necessario per scaricare le nostre fobie, le nostre tensioni, la nostra inquietudine, la nostra insicurezza, che affiorano dal nostro sub-conscio rimasto chiuso ermeticamente, per troppo tempo, dal tappo di una società dei consumi secolarizzata, materializzata all'ennesima potenza. Eppure basterebbe un po' di buon senso per comprendere come l'esposizione di un qualsiasi simbolo religioso non rappresenti un pericolo pubblico per nessuno; questo vale anche per le altre confessioni religiose diverse dalla nostra, da sempre considerata di Stato, visto che l'ora di Religione a scuola ci accompagna dall'asilo alle “superiori”, senza soluzione di continuità. La recente proposta dell'onorevole Urso, di aprire anche all'insegnamento della religione islamica nel nostro sistema scolastico, sembra un primo passo verso la diversificazione dell'offerta formativa in tal senso; il problema è che in Italia vivono circa 147 etnie diverse, che appartengono a culti, tradi-

zioni e religioni differenti: se ognuna di queste chiedesse l'impartizione dell'insegnamento relativo al proprio credo, che cosa succederebbe; come si farebbe fronte? Una soluzione potrebbe essere quella suggerita dal mondo laico: insegnare “Storia delle religioni” al posto della semplice “Religione”, in modo da non alimentare le accuse di privilegio a favore di quella cattolica, in una nazione che sta diventando giocoforza sempre più multietnica e, conseguentemente, multireligiosa, a causa dell'immigrazione. Ma poi che ne faremmo delle migliaia di docenti “cattolici” che operano nelle scuole di ogni ordine e grado? Il problema è piuttosto spinoso, difficile da risolvere. Ma va anche ripetuto che il sincretismo storico-religioso rappresenta un valore aggiunto, se realizzato in modo spontaneo e in comunità di spirito, senza forzature o prevaricazioni. Forse anziché promuovere crociate pro o contro i simboli religiosi, dovremmo sforzarci di essere conseguenziali a ciò che affermiamo “gratis et amore”, in tema di fede. Tutte le religioni hanno uguale dignità davanti a Dio, per chi ci crede; sarebbe ingiusto e impossibile stabilire arbitrariamente una gerarchica in tal senso. Insomma, il problema non è ostentare o no il povero Cristo sulla croce, tragicamente innocuo, ma piuttosto l'applicazione seria, senza infingimenti, del sacro Decalogo e delle altre emanazioni divine. Ciò che viene puntualmente disatteso, in obbedienza alla classica regola molto cattolica, ma poco cristiana, del “predicare bene e razzolare male”, come ci dimostrano gli affaires che vedono coinvolti personaggi della politica e delle istituzioni, con una “par condicio” che dovrebbe preoccuparci, piuttosto che farci sorridere. Sic stantibus rebus! Ancora una volta, dunque, la “casta” ci fornisce i suoi esempi poco edificanti, giustificandoli come “debolezze private”. Ma non sarebbe più giusto definirle “deviazioni private” del potere? Certamente sì, ma sic TRANSit gloria mundi! *Dottore in Lingue e Letterature germaniche San Fele

LIBUTTI (UDC): «IL SIMBOLO DEI VALORI» IL Capogruppo dell'UdC al Comune di Potenza, Emilio Libutti, ha presentato una mozione sulla eliminazione dei crocifissi dalla aule delle scuole a seguito della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. In particolare il documento ridadisce che «la presenza del crocifisso in classe non significa solo adesione e condivisione del cattolicesimo come credo religioso, ma è soprattutto il simbolo della tradizione antica, della storia, della civiltà e dei valori italiani, che stanno alla base della nostra identità risalente ad oltre 2000 anni fa». «Non è togliendo il crocifisso dalle aule delle scuole - ha continuato Libutti - che il nostro Paese farà un passo avanti sul tema della laicità delle istituzioni, perchè così si afferma solo il principio del laicismo più deteriore, quello della negazione coatta del ruolo del Cristianesimo». La mozione dell'UdC impegna il sindaco e la giunta comunale di Potenza a controllare con ogni mezzo che non vengano rimossi i crocifissi dalle aule scolastiche ed a sostenere il Governo italiano nella presentazione del ricorso contro la sentenza di Strasburgo.

OCCUPAZIONE DELLE TERRE UNA RIFLESSIONE SI sono conclusi a Torino le iniziative sulle lotte contadine, dalle risaie agli uliveti, promosse dal Circolo Culturale G. Fortunato, dall'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvenini, dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dalla Cgil del Piemonte con il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale della Basilicata, della Commissione regionale Lucani all'estero della città di Torino e dalle Province di Torino, Potenza e Matera nonché dai Comuni di Potenza, Matera, Motescaglioso e Ferrandina. Nel corso del convegno di questa mattina su “Terre e Libertà” , svoltosi presso la Sala Conferenze della Galleria Civica di Torino, sono stati affrontati i temi dell'occupazione delle terre in Basilicata e delle lotte delle mondariso di Vercelli. Tutto questo nell'ambito delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dell'occupazione delle terre in Basilicata e del centenario delle lotte delle mondariso in Piemonte. Hanno portato il loro contributo il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, del Mercede Bresso, del Sindaco di Torino, Sergio Chiapparino, dell'onorevole Viego Novelli, del senatore Filippo Bubbico, del Vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Roberto Placido e del Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. Nel corso del suo intervento, il Presidente della Commissione Regionale Lucani All'Estero, Pietro Simonetti, ha evidenziato l'importanza della riflessione in corso in Piemonte e in Basilicata sul significato e sui risultati ottenuti nelle importanti battaglie per il lavoro, lo sviluppo e la democrazia. Lotte che hanno segnato profondamente le due regioni dal punto di vista produttivo, sociale ed economico. Le celebrazioni che si stanno svolgendo ed altre che si svolgeranno nel mese di dicembre assumono un particolare valore per le comunità lucane che vivono in Basilicata, in Italia e all'estero perché dimostrano la forte iniziativa delle stesse per modificare le condizioni di vita e di lavoro anche nei luoghi di emigrazione. Soprattutto in questa fase segnata da difficoltà e da forti processi di ristrutturazione produttiva e di disgregazione sociale e politica, la valorizzazione di quanto fatto negli anni '50-'60 e '70 possono senz'altro contribuire al recupero dei valori e al raf-

forzamento delle identità del nuovo corso sociale, politico ed economico anche per la precarietà e difendere la legalità e la democrazia. A dicembre avremo modo di discutere più approfonditamente delle iniziative in Basilicata e all'estero anche per valorizzare i risultati ottenuti dall'irrigazione, alle attività produttive, al paesaggio e all'ambiente. Non a caso, oggi, un'azienda come la Fiat può con il contributo dei lavoratori lucani di Melfi e di Torino contribuire al risanamento di un importante impresa statunitense. Lavoro e innovazione di due aree diverse del Paese segnalano, soprattutto in questa fase, le potenzialità e il saper fare. Nel corso delle giornate torinesi sono intervenuti importanti storici, sindacalisti e uomini di cultura che hanno ricordato le lotte e gli eccidi, a partire da quello di Montescaglioso dove cadde il bracciante Giuseppe Novello ma anche quelle di Venosa, Melissa, Torre Maggiore e delle Reggiane. Tutte queste vicende hanno fatto entrare nella storia braccianti ed operai e quegli uomini di cultura che erano stati confinati dal fascismo in Basilicata e nel Mezzogiorno.

QUANDO ANCHE LA SATIRA SCATENA LE POLEMICHE EGREGI, mentre apprezzo lo spirito della pubblicazione del giornale in Basilicata non condivido e protesto (e con me altri numerosi amici) per le pagine di satira blasfema come quelle pubblicate lunedì 9 novembre. Offendono la cultura spirituale della massima parte delle genti della Basilicata e privano di contenuti educativi le giovani generazioni che ne hanno tanto bisogno e.. solo per motivi di bottega. Non hanno fatto ridere nessuno. Non c’è da trincerarsi dietro la libertà di opinione. Renato Catalani GENTILE lettore, rispondo a nome del gruppo di autori e in qualità di coordinatore del progetto satirico “incriminato”. Mi preme per prima cosa ringraziarla per il riscontro fatto giungere in redazione. Le chiarisco fin da subito che noi del Quotidiano della Satira non abbiamo ambizioni comiche, né tantomeno la pretesa di sostituirci al ruolo di educatori, sebbene i nostri lavori possano talvolta strappare qualche sorriso o far riflettere qualcuno. I principali obiettivi che perseguiamo sono quelli di colpire (con le nostre innocue armi) il potere quando riteniamo sia in errore, e di stimolare il confronto sulle varie questioni che di settimana in settimana decidiamo di affrontare. Converrà con me su quanto possa essere facile trovarsi d'accordo con sé stessi o con chi la pensa come noi. In questo periodo, durante il quale ben altri sono i problemi che affliggono la moralità e la concretezza del nostro vivere, prendo atto che quello della religione sembra essere ancora unterritorio minato, dove, per il sentire di molti, è opportuno muoversi ancora in punta di piedi. Non entro nel merito della questione specifica (il crocifisso nelle scuole) perché non credo sia questo il punto da centrare.

Ci siamo occupati in passato anche della disperata situazione lavorativa che in questi giorni difficili viviamo tutti (più o meno direttamente), della complicata gestione della Giustizia nel nostro Paese, della pessima riforma scolastica, dei vari tentativi di imbrigliare il dissenso (con il numero di domani torneremo su questo argomento). Avrei trovato personalmente più stimolante leggere un suo rilievo anche e soprattutto in questi casi, scavando ed eventualmente criticando i contenuti dei nostri messaggi. Quando scegliamo un tema, da sottoporre alle matite e alle penne dei nostri autori, cerchiamo (per quanto possibile) di rimanere sulla notizia, perpoi dare la massima libertà di espressione a chiunque, come è giusto che sia. Nessun paletto, né politico né di opportunità. La satira è così, prendere o lasciare. Ognuno risponde poi per le cose che produce, con la propria coscienza e la propria firma. Per quanto riguarda i motivi di “bottega”, tengo a precisare che la totalità dei colleghi (molti dei quali professionisti affermati) che abbiamo l'onore di pubblicare sul Quotidiano della Satira, grazie al rapporto di amicizia e di stima che mi lega personalmente a loro, lo fanno gratuitamente , e che il Quotidiano della Basilicata, purtroppo e nonostante tutto, non rileva un aumento sensibile delle vendite grazie al nostro lavoro. Un'oasisatiricacheper losforzoditutti, a mio avviso, meriterebbe ben altri apprezzamenti. Mi auguro che continui a essere un lettor assiduo del Quotidiano della Basilicata e che, da domani in poi, cominci a prendere in considerazione il nostro lavoro in maniera differente. Cordialmente, Giulio Laurenzi

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

La cucina

La cucina di FEDERICO VALICENTI

C’era una volta IL CORBEZZOLO C'ERA una volta ….il corbezzolo. Quante piante, quanti frutti ricchi di profumi e pieni di storia, aneddoti, racconti e sapori stiamo perdendo. Ancorapiù grave èla perdita in memoria di questi frutti “minori”. In autunno i cespugli del sempreverde corbezzolo, carichi di bianchi fiori e difrutti rossi, spiccano nei boschi del nostro sud. I suoi frutti sono tondeggianti, piccoli, con la buccia rugosa e la polpa morbida e giallognola, ricca di semini. Ci ricorda i frutti colorati che ricorrono spesso nelle favole, che usano e nutrono elfi, maghe, streghe e fatine per i loro intrugli benefici e malefici, Tra storia e leggenda si racconta che il corbezzolo ha ispirato i colori della bandiera italiana. Nessuno o pochi conoscono l'alto valore simbolico di questo splendido frutto ormai quasi estinto. Il bianco dei suoi fiori, il rosso dei suoi frutti ed il verde intenso delle sue foglie, in epoca risorgimentale divenne un simbolo patriottico, adottato dai nascenti nuovi italiani perchè proponeva i tre colori della bandiera che li guidava, diventando simbolo della lotta di indipendenza. Forte probabilmente anche dei significati arcaici che gli venivano assegnati, il corbezzolo fu destinato a diventare il simbolo del Risorgimento Italiano. Gli antichi lo associavano alla dea Carna, protettrice del benessere fisico, rappresentata con un rametto di corbezzolo tra le mani con cui la dea scacciava gli spiriti maligni. Virgilio nelle Georgiche indica questa pianta semplicemente col nome “arbustus” , arbusto. Mentre Plinio il Vecchio li magnificava ma con qualche accortezza, ne raccomandava "unum tantum edo",vale adire"uno e basta", i romani consigliavano moderazione nel consumo delle corbezzole. Il nome latino della pianta è Arbutus unedo, da unum edo, ne mangio uno, non di più. In realtà questa cautela è anche eccessiva, ma è vero che ad alcuni individui basta una minima quantità per soffrire di gravi disturbi gastrointestinali ed ebbrezza, infatti quando sono maturi i frutti contengono una discreta quantità d'alcol. I frutti si raccolgono quando sono belli rossi e morbidi al tatto. Hanno sapore dolce e acidulo e si prestano alla preparazione di marmellate e bevande, oltre che alla conservazione sotto spirito. Si usano per fare un liquore e ci regala anche un miele pregiato, ricavato dal nettare dei suoi fiori. Di odore penetrante, pungente e amaro, il miele

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

Tra i fornelli MARMELLATA DI CORBEZZOLI ingredienti 2 kg di corbezzoli maturi 700 gr di zucchero per ogni Kg. di polpa scorza di limone acqua preparazione Lavate e cuocete i corbezzoli, a fuoco lento per 15 minuti circa. Setacciateli in modo da separare i semi dalla polpa. Amalgamate la purea ottenuta, con lo zucchero, un bicchiere d'acqua e la scorza del limone tagliata a fettine. Fate cuocere a fuoco lento, mescolando spesso fino a far diventare il composto denso. Fate raffreddare e sistematelo in vasetti, da conservare in luogo fresco ed asciutto. ACETO AL CORBEZZOLO Ingredienti una manciata di corbezzoli poco maturi 5 foglie di alloro 1 litro di aceto Preparazione Introducete i corbezzoli e le foglie di alloro in una bottiglia, versate l'aceto, chiudete bene e riponete in un luogo fresco asciutto e al buio. Con il passare del tempo , i corbezzoli diventeranno maturi all'interno della bottiglia, e diventeranno di un bel colore rosso vivo, molto decorativo. Lasciate riposare per qualche settimane prima dell'utilizzo. CRESPELLE DI RICOTTA AL FORNO E MIELE* DI CORBEZZOLO Ingredienti: 75 g di farina di ceci 75 g di farina mais 2 uova 20 cl latte 5 cl panna 300 ricotta al forno pepe miele di corbezzolo sale, burro

cucchiaino di miele di corbezzolo e una macinata di pepe .Servire subito. . CORBEZZOLI SCIROPPATI Nel solito vaso a chiusura ermetica si mettono 500 gr. di frutti corbezzoli, 250 di zucchero semolato scorzette di limone non trattato, erbe officinali fresche, erba limoncella , melissa, menta, quindi alcool sufficiente a riempire il vaso. Questo va agitato di tanto in tanto, per agevolare il processo di macerazione e lo scioglimento dello zucchero. Lasciar maturare e affinare il composto. FILETTO DI MANZO AL CORBEZZOLO Ingredienti per 4 persone:

Procedimento: Mescolare le farine setacciate In una terrina sbattere le uova e diluire gradualmente con panna e latte, poi aggiungere le farine poco alla volta, mescolando accuratamente, per non formare grumi. Salare, pepare e lasciare riposare mezz'ora al fresco. Cuocere le crespelle in un padellino di ferro, ungendo il fondo con un velo di burro, e, appena inizia a scaldare, asciugando l'eccesso con un pezzo di carta da cucina. Versarvi un mestolino di pastella, fare girare il padellino in modo che l'impasto copra bene il fondo e, quando la crespella è asciutta, girarla, facendola cuocere ancora un attimo. Cuocere tutte le crespelle. Tagliare a fettine la ricotta al forno, aggiungerla nelle crespelle. Avvolgere le crespelle su se stesse e versare su ognuna un

ha sapore amarognolo, più o meno acido, colore ambrato se liquido e nocciola se cristallizzato. Si sposa con carni e formaggi e usato anche per la preparazione di infusi alcolici. I corbezzoli si consumano al naturale, in svariati modi assieme a zucchero e limone. Si possono prepara-

re conserve, gelatine, sciroppi, canditi, bevande fermentate, acquavite, vino, composte di frutta. Si puo fare la marmellata a seguito di breve bollitura dei frutti, che poi vanno attentamente setacciati per eliminare dalla polpa i semini, quindi si unisce zucchero in quantità poco più supe-

4 filettini di manzo 200 gr. di corbezzoli 250 gr di fondo di arrosto 1 cucchiaio di panna sale e pepe q.b. Cuocere i corbezzoli fino a ridurli in purè , quindi aggiungere il sugo d'arrosto e la panna. Mescolate il tutto fino ad ottenere una salsa fluida. Saltiamo velocemente in padella i filetti con del burro, a cottura desiderata aggiungiamo la salsa di corbezzolo e copriamo per qualche minuto. Si accompagna bene con un insalata di cuore di verza cruda e arance a fette, salata e pepata.

riore alla metà del peso della frutta, e si raddensa sul fuoco. La marmellata si può arricchire con qualche frutto intero bollito. I corbezzoli si conservano sotto spirito come si fa per le ciliegie, secondo la tradizione si lasciano macerare i frutti in acqua, poi vengono distillati, ottenendo

una particolarissima acquavite, alla quale vengono attribuiti proprietà "energetici ed euforizzanti". Per tradizione i frutti si conservano all'ombra, in sacchetti di carta o di tela, in luoghi asciutti e ventilati. Il corbezzolo compare anche nello stemma della città di Madrid.

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Adoc e Ande lanciano iniziative su risparmio e spesa familiare. Rilanciata la “quarta settimana”

Consumi e abitudini anti-crisi Nel rapporto tra donne ed economia l’ostacolo della mentalità dominante «LE DONNE fanno i conti». E’ questo il titolo del convegno organizzato dall’Adoc Basilicata, dall’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) del capoluogo di regione e dal Comune di Potenza. Perché la crisi «morde» i bilanci familiari e anche il costo dei beni di prima necessità (come pane e pasta) continua a salire. Proprio l’Adoc, recentemente, aveva invitato i potentini a «limitare i consumi allo stretto indispensabile». La prima denuncia afferma che i prezzi di pane e pasta sono aumentati mentre contemporaneamente il prezzo del grano è sceso di circa il 28 per cento rispetto a un anno fa. «Un’iniziativa – commenta il presidente dell’Adoc Basilicata, Nino D’Andrea – che ha lo scopo di “dare delle dritte” alle donne su come spendere meglio. Cosa? Non solo i soldi, ma anche il proprio tempo e il proprio lavoro. Abbiamo messo a punto un vademecum di consigli per risparmiare e ridurre i consumi di elettricità, benzina e migliorare l’acquisto di prodotti ortofrutticoli». «In collaborazione con la Rai continua - poi, abbiamo intenzione di proporre una sorta di “quarta settimana”, indicheremo cioè un paniere di 8 prodotti con l’indicazione di dove è possibile acquistarli a prezzi inferiori nei vari negozi della città. Iniziative che, in questo momento, proveranno ad aiutare il cittadino ad orientarsi e a “sentire” meno il peso della crisi che, a mio avviso, ancora deve arrivare al suo apice». «La questione del contenimento dei prezzi e delle tariffe va affronta e discussa con la partecipazione di tutti i soggetti interessati con la dovuta rapidità. Non possiamo continuare ad essere spettatori distratti e disinteressati».

Sarebbero necessari interventi per far calare il costo dei servizi e dei beni di prima necessità prima che la marcata crisi occupazionale e le difficoltà economica spingano, ancor di più, le città lucane e i loro residenti al fondo delle classifiche circa la “qualità della vita”. Sarebbe auspicabile una maggiore sensibilità dei commercianti alle richieste dell’Adoc e delle altre associazioni e un più concreto impegno da parte della pubblica amministrazione. Durante il convegno, sono state fatte, poi, considerazioni in generale sulle donne lucane imprenditrice (donne che ha deciso di mettersi in proprio). «Il concetto di spesa – commenta una delle associate Ande – deve essere visto come necessità di investire su se stessa e sulla propria azienda. La donna dovrebbe puntare più in alto, sul discorso dell’innovazione, della ricerca di nuovi mercati, dell’informatizzazione e non semplicemente accontentarsi di quello che c’è e sopravvivere. Questa crisi può essere l’occasione per le imprese guidate dalle donne di rivedere le priorità». E’ emersa anche la necessità di “rivedere” «il rapporto con il denaro. Uno dei problemi che hanno le imprese femminili hanno è quello di riuscire ad avere credito dalle banche, anche perché, molto spesso, le donne mancano di una “alfabetizzazione finanziaria” ». E, comunque, dietro l’angolo, il problema di fondo rimane quello della «conciliazione tra famiglia e lavoro», commenta Ninni Fanelli, consigliera di parità. Si è parlato di maternità e dei nuovi tempi delle donne. «La Regione Basilicata – commenta la consigliera di parità - ha emanato nel 2000 una legge che

Donne e impresa: serve investimento su se stesse puntando “più in alto”

L’IDEA

Concorrenza limitata

Scatti dal convegno: in primo piano la giornalista Pallante e la consigliera Fanelli

prevedeva proprio misure di conciliazione. C’è un grande ostacolo, però: la mentalità dominante in questa regione. Due anni fa abbiamo fatto una grande campagna di sensibilizzazione per invitare le aziende a partecipare ad un bando

ministeriale per attivare dei progetti di conciliazione, come l’istituzione, presso la propria azienda, di asili nido, baby parking, ludoteche. I progetti presentati si sono contati sulle punte delle dita». Anna Maria Calabrese

L’INTERVENTO DELLA FUL IL FUTURO della Caserma interessa il presente della città di Potenza, oltre che il passato. Non sta a noi mettere in discussione l’importanza storica del presidio militare, ma è compito delle studentesse e degli studenti dell’Università della Basilicata e della comunità accademica tutta, esprimere il loro parere sulla possibilità di rendere Potenza davvero una città universitaria. Già il 4 maggio 2009 nell’aula Scotellaro, avevamo lanciato l’idea che il Battaglione “Lucania”potesse diventare la cerniera tra il più grande polo universitario potentino, il campus di via dell’Ateneo Lucano e la città, velocizzando l’ingresso della giovane comunità universitaria nella vita della città. Con la nostra campagna “la nostra arma è la cultura”, mentre tutti si affannavano a difendere un presidio quasi per intero smantellato, abbiamo provato a rendere parte attiva del dibattito le studentesse e gli studenti della nostra università in un progetto lungimirante e strategico per il nostro ateneo e per la nostra Regione. Ora chiediamo che gli organismi decisionali dell’università si esprimano con “una manifestazione d’interesse” e rompano gli indugi per iniziare una lotta fondamentale per il nostro futuro e

CRONACA

Riconversione della caserma «L’università manifesti interesse»

Il Battaglione per cui è prevista la chiusura il prossimo 18 novembre

per il futuro dell’università della Basilicata. Quel luogo può e deve diventare il luogo simbolico della cultura in Basilicata, dalla guerra alla pace, un luogo destinato agli studenti che scelgono la Basilicata. Uno studentato prima di tutto,

NELLA mia vita, ho avuto la fortuna di vivere a Milano e mi sono reso conto che, per quanto la vita sia più cara, quantomeno i centri commerciali cosìnumerosi e, soprattutto, in concorrenza tra loro, fanno si che la spesa dei milanesi sia tra le più basse d’Italia, mentre Potenza figura come una dellecittà piùcare,secondo quanto scrive Altroconsumo a settembre 2008. Sul perchè la città di Potenza sia la più cara, immagino che una delle cause sia la mancanza di concorrenza. Daltronde proprio Iperfutura e la catena Pick’up si riconducono a una vera e propria potenza commerciale che controlla una grossa fetta della distribuzione al dettaglio in Basilicata. Nessuno mai si è chiesto come mai non esistono avversari? A Matera c’eraCarrefour, ora è arrivata Coop Estense, nelle altre città medio grandi del Sud ci sono catene di supermercati che se le danno di santa ragione. A Potenza il silenzio. La felicità per aver concesso a Iperfutura un ampliamento della struttura, espressa dal sindaco, è solo frutto di miope atteggiamento di chi, immagino ignorando cio’ che accade fuori dalla Regione, plaude al rafforzamento della posizione dominante dimercatoai dannidieventuali competitors e soprattutto dei cittadini. Donato Genovese

sopperendo anche alla mancanza di alloggi studenteschi dovuta alla recente chiusura della più grande residenza lucana, quella di via Filzi e la preannunciata chiusura di via Viggiani. L’iniziativa metterà un freno anche sulla speculazione e sul caro-af-

fitto, pratica diffusa nel capoluogo lucano. Esiste, inoltre, nella nostra università una evidente carenza di spazi, la cui massima manifestazione è rappresentata dal corso attivato da qualche anno, Economia aziendale, costretto nell’ormai ex aula magna della facoltà di Agraria. Evidente è anche l’ormai storica, assenza di luoghi di aggregazione ed elaborazione studentesca che potrebbe essere risolta con l’acquisizione del Battaglione “Lucania”: luoghi di studio, luoghi d’espressione, luoghi d’incontro non solo tra le studentesse e gli studenti, ma anche tra l’Università e la città. Iniziamo col chiedere al Senato accademico dell’Università della Basilicata di esprimere un parere su questa proposta. Chiediamo alle istituzioni di mettere davvero al centro del loro agire, in questo difficile momento per la cultura in questo paese, l’università. Per questo il 18 novembre 2009 alle ore 17.00 organizzeremo un presidio aperto a tutte e tutti presso la villa di Santa Maria che speriamo il più ampio e partecipato possibile. Federazione Universitari Lucani per il diritto allo studio

Foggiano arrestato per estorsione A Potenza, venerdì sera, personale della Polizia di Stato della locale squadra mobile ha eseguito un ordine di carcerazione per un uomo, R.A., che deve scontare una pena di due mesi e 14 giorni di reclusione per tentata estorsione e lesioni personali aggravate. Il provvedimento, che è stato emesso dal pm in servizio presso la procura della Repubblica del tribunale di Foggia, Vincenzo Russo, ha colpito un quarantenne rintracciato dagli agenti dopo attività investigativa . Il provvedimento restrittivo revoca il decreto di sospensione di esecuzione per la carcerazione. L’uomo è stato condotto nel carcere di Potenza. Il quarantenne, originario di San Severo, era già ospite presso l’ex comunità terapeutica per tossico dipendenti L’Aquilone del capoluogo e nel frattempo comunque risiedeva a Potenza. Dovrà scontare la pena perchè è stato riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsone e lesioni personali aggravate, con recidiva, che ha commesso sul territorio foggiano.

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Potenza


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Alcuni consiglieri di minoranza contestano la composizione del comitato sui 150 anni dell’Unità d’Italia

La polemica sulle celebrazioni Santarsiero: «Criteri spiegati e proposte ricevute ampiamente recepite» POCO da fare, le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia continuano a essereterreno di scontro tra maggioranza e opposizione. Questa volta, oggetto di contestazioni da parte dell’opposizione cittadina, il comitato per le celebrazioni che ieri è stato ufficializzato (composto da storici ed esperti della città, Antonio Lerra, Giampaolo D’Andrea, Gerardo Messina, Raffaello Mecca), ratificato con delibera di giunta su proposta del sindaco. Ieri, però, i consiglieri dell’opposizione Anna Maria Calabrese (Fdc), Giuseppe Molinari (coordinatore dell’opposizione), Michele Napoli (Pdl) e Angelo Laieta (Dec) hanno spiegato, con una nota, di voler fare chiarezza sui criteri «con cui sono stati scelti i membri della commissione per rappresentare la città di Potenza a livello nazionale nell’ambitodei festeggiamentiin occasione delle Celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia». Sotto accusa, sia chiaro, spiegano, non certo le singole personalità individuate, ma «è necessario evidenziare che ancora una volta il sindaco di Potenza ha agito in assoluta autonomia, decidendo da solo chi nominare nella commissione». Senza contare la preoccupazione aggiuntiva «relativa alla gestione delle risorse destinate alle celebrazioni dei 150 anni dall’Unità nazionale. Non vorremmo che anche in questa occasione, come si è già verificato per i festeggiamenti del bicentenario, l’amministrazione comunale proceda allo sperpero dei finanziamenti come meglio crede senza consultare il consiglio comunale». Quest’ultima sollecitazione, a dire il vero, sembra non sia solo dei firmatari della nota che contestano al sindaco e alla giunta un

eccessivo “decisionismo”: già nell’ultima seduta di consiglio comunale, in maniera bipartisan, seppure con toni diversi, in tanti si erano spesi nella richiesta di consegnare maggiore coinvolgimento dall’assemblea consiliare. Partono da qui anche i quattro dell’opposizione che alla maggioranza intera chiedono «di improntare un rapporto diverso con l’opposizione, un rapporto che sia di reale intesa, collaborazione e concertazione delle attività per il bene comune». Ma quando poi si torna al tema “stretto” della commissione per le celebrazioni la polemica si “complica” e si arricchiscedella rispostadelsindaco. E’ alle “modalità” contestate per la composizione dell’organismo che siriferisce quando ricorda che i consiglieri d’opposizione «abbiano omesso di ricordare» che (almeno parte dei firmatari) hanno partecipato a una conferenza di capigruppo in cui il sindaco «aveva spiegato i criteri con cui veniva composta la commissione - dice la risposta - e che in quella riunione si è discusso e sono state fatte proposte, peraltro opportunamente recepite». Detto in altri termini, sebbene la proposta della rosa sia partita proprio da Santarsiero sembra che il sindaco abbia aperto alla possibilità di ulteriori sollecitazioni, tanto da poter allargare l’organismo rispetto alla prima ipotesi lanciata. «Consideriamo la commissione –conclude Santarsiero altamente rappresentativa. In ordine al Bicentenario si parla senza cognizione di causa considerato che anche allora, a parte il coinvolgimento di oltre sessanta studiosi per il volume del Bicentenario, il programma fu presentato e condiviso in sede di commissione consiliare».

DOVE NON SI RINUNCIA AL DOLORE

La memoria e il conforto, ecco i volti dell’hospice UNA serata di emozioni forti, tante quanti erano i presenti ieri pomeriggio nell’auditorium dell’ospedale San Carlo di Potenza in occasione della celebrazione della prima “Giornata della Memoria”. Un evento organizzato all’indomani della giornata mondiale delle cure palliative, dello scorso 11 novembre, e fortemente voluto dalle organizzazioni di volontariato che operano all’interno dell’Hospice oncologico del nosocomio potentino. Amasi e Amici dell’Hospice assieme per ricordare quanti sono transitati per la struttura che è in funzione ormai da tre anni con lo scopo «di alleviare la sofferenza», come ricordato ieri dallo stesso dottor Marcello Ricciuti primario del reparto. «Il senso delle cure palliative e dell'’Hospice è proprio questo - ha poi aggiunto il dottore - la cura della sofferenza non è solo fatta di competenza, ma anche di grande compassione; ed è soprattutto per questo che abbiamo inteso sempre interpretare l’hospice come una grande famiglia». Volti di chi ormai non c’è più e testimonianze di quanti hanno vissuto in hospice accanto ad un familiare malato, si sono ieri avvicendati; il racconto di Amelia di Montemilone, quello di Rino e quello di Isabella che ha affermato: «Nell’hospice ho trovato una famiglia accogliente, affettuosa e umana». Ma quella di ieri era anche un’occasione per un rin-

La celebrazione della Messa, ieri, nella manifestazione all’Hospice del San Carlo (f.M.)

graziamento reciproco tra quanti l’hospice l’hanno vissuto e quanti continuano a lavorarci come professionisti o volontari. «Se è vero che chi dona non necessariamente deve aspettarsi un grazie - ha detto Salvatore Blasi, presidente dell’associazione Amici dell’Hospice - è pur vero che non si può fare a meno di dimostrare grande riconoscenza nei riguardi di chi opera nella struttura. Tanti sono i giovani che desiderano entrare a far parte delle nostre organizzazioni e questo dimostra che in loro ci sono ancora valori apprezzabilissimi». E un grazie è andato a tutti gli operatori anche dal presidente dell’Amasi, l’associazione mariana che si occupa di offrire assi-

stenza spirituale agli infermi. «L’hospice rimane sempre la celebrazione della vita, quella vita che rinasce di continuo - ha poi aggiunto Raffaele Messina, coordinatore dei volontari dell’associazione Amici dell' hospice - sono questi momenti davvero speciali; c’è molta gioia ma anche tanto dolore ai quali, però, non bisogna mai rinunciare». A concludere la serata, cominciata con la celebrazione eucaristica officiata da don Marcello cappellano dell’ospedale, una sorpresa per i presenti. Ecco il lancio in aria di lanterne di cartapesta con tanto di candela e bigliettini riportanti messaggi augurali. Anna Musacchio

RIFIUTI IN CITTÀ Interrogazione di Antonino Imbesi (Pdl) sul degrado nel centro storico

«Serve un urgente intervento di pulizia» Sotto accusa aree verdi e vicoli cittadini «LE situazioni di degrado e incuria nella città di Potenza sono, ormai, tante e tali da essere anche difficilmente elencabili e seguibili da parte della stessa amministrazione cittadina». E’ l’esordio di un’interrogazione sul tema rifiuti presentata dal consigliere comunale del Pdl, Antonino Imbesi. L’interpellanza, presentata al sindaco, all’assessore ai rapporti con l’Acta e all’assessore ai Lavori pubblici, richiama situazioni di degrado del centro storico, chiedendo «un immediato e improcrastinabile intervento del municipio». «I cittadini fanno quello che possono per segnalare tali situazioni ma, il più delle volte spiega il consigliere - le loro dirette indicazioni al Palazzo di Città vengono non tenute in debita considerazione, per varie motivazioni, dall’amministrazione comunale perciò gli stessi cittadininon vedonoaltra soluzione, per risolvere le annose questioni che li affliggono, che rivolgersi a quei consiglieri che ritengono più attivi». E lui spiega di aver ricevuto di recente segnalazioni di degrado riguardanti «le scale di via del Popolo, quelle che raggiungono da via del Popolo la piazza principale e le vie attigue al Palazzo di città». Non sfuggono, però, dalle sollecitazioni «le scarpate tra via Acerenza e via Manhes e un’area verde in viale Marconi in cui appare necessario

un intervento immediato di taglio della vegetazione». «Ritengo doveroso e necessario che l’amministrazione intervenga nelle suddette situazioni e predisponga gli atti amministrativi necessari a risolvere le stesse – ha sottolineato Imbesi – La nostra città non può presentarsi in queste condizioni né può permettere che vi siano, addirittura nel centro storico, situazioni al limite della decenza sanitaria». Il consigliere comunica, così, di aver presentato l’interrogazione urgente sul tema, anche per spingere l’ente «ad adottare gli opportuni provvedimenti amministrativi». «Nella interpellanza – ha chiuso Imbesi – chiedo di attivare un immediato ed urgente piano di pulizia e disinfestazione straordinaria delle aree segnalate; sviluppare un rapido e improcrastinabile piano di potatura straordinaria nelle zone indicate». Ancora, la richiesta è per la verifica «delle situazioni segnalate dopo alcune richieste da parte dei cittadini che sembrano al limite delle norme di sicurezza sociale». L’a sollecitazione è per una «tempestiva soluzione». Nel frattempo, non manca la richiesta di conoscere quali siano «le motivazioni che finora hanno impedito all’amministrazione comunale di adottare opportune soluzioni». Allora, che cosa si potrà fare «in tempi brevi?».

Discarica abusiva a contrada Dragonara IN ALCUNE zone della città è possibile, purtroppo, osservare scenari poco rassicuranti: rifiuti accatastati, elettrodomestici vecchi lasciati sul ciglio della strada, cumuli di copertoni che occupano parte di aree verdi pubbliche o private. Accade anche a contrada Dragonara, dove c’è chi nel tempo - la ruggine presente sugli elettrodomestici è esplicativa del tempo trascorso ha deciso di sfruttare la strada per accatastare rifiuti. Illegalmente. Ci sono precise norme che regolano lo smaltimento dei rifiuti ingombranti e, in particolare a Potenza, l’Acta dispone di una piattaforma ecologica, in via del Gallitello, in cui possono essere consegnati tutti quei rifiuti ingombranti di cui ci si vuole disfare come eletrodomestici rotti, mobili vecchi, materassi. In modo gratuito. Oppure, a fronte di un piccolo contributo (ci sono le esenzioni per alcune categorie familiari) saranno gli operai dell’Acta a ritirare a domicilio i rifiuti ingombranti da smaltire. Questa la procedura legale.

Sciopero Acta

Mercoledì possibili disservizi IL prossimo 18 novembre, in città, potrebbero sorgere alcuni disservizi nella raccolta dei rifiuti del capoluogo. Mercoledì infatti, «i sindacati nazionali Fit Cis, Fp Cgil, Uiltrasporti, Fiadel hanno proclamato lo sciopero generale di tutte le aziende pubbliche e private per protestare contro la riforma dei servizi pubblici». In quella giornata l’azienda «assicurerà, per la durata dello sciopero, tutte le prestazioni indispensabili per la erogazione dei servizi che saranno integralmente riattivati nella giornata successiva». Nel frattempo, sono state proprio le sigle sindacali a spiegare con una nota ufficiale i motivi della protesta. «Nonostante le numerose critiche - spiegano - nel metodo e nel merito, la riforma che il Governo si appresta a varare è l’ennesima modifica della legislazione sui servizi pubblici, ma di concreto ha il solo obiettivo di distruggere non solo le norme attualmente in essere, ma gli importantissimi sviluppi dei processi industriali e aggregativi di un settore in crescita». Inoltre, aggiungono, «per i lavoratori e le lavoratrici del comparto» si prospetta uno scenario poco rassicurante fatto «di instabilità occupazionale e precarizzazione contrattuale anche attraverso l’applicazione di altri contratti di lavoro».

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Agenda

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La tragedia di Onna nelle parole di un giornalista

Se il calcio è una risorsa di crescita nei piccoli comuni

Al teatro Stabile l’amore sui ponti di Madison County

L’allunaggio, 40 anni dopo con “La tigre e la luna”

IL PROSSIMO22 novembre, alle 18, sarà presentato al teatro Stabile, “Quant’era bella la mia Onna, cronache dentro il terremoto” di Giustino Parisse, responsabile redazione aquilana de “Il Centro” che ha raccontato la tragedia del terremoto dello scorso aprile in Abruzzo. All’appuntamento, nella rassegna “Lettere d’autore” (in occasione dell’anniversario del terremoto che colpì Irpinia e Basilicata il 23 novembre del 1980), parteciperanno il sindaco Santarsiero, Roberto Marino, caporedattore centrale de “Il Centro”, Pippo Basile, dirigente Protezione civile Basilicata. Coordina il dibattito, Paride Leporace, direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”.

IL PROSSIMO 20 novembre, alle 18.30, al teatro Don Bosco, nuovo appuntamento con il cartellone teatrale dedicato ai ragazzi “Di fiaba in fiaba”. Questa volta, di scena, “la Bella addormentata nel bosco”, con Andrea Calabretta, Mauro Conte, Vittoria Rossi, per la regia di Vania Castelfranchi. Lo spettacolo sfrutta la tecnica mista con la presenza di attori, burattini, pupazzi, ombre e ha già vinto nel 2007 il premio Silvia-Molfetta. La trama: sono passati ormai cento anni da quando la bella Aurora si punse e si addormentò a causa della malefica strega. Oggi il principe Gegè dovrebbe affrontare tre prove per liberare la principessa ...

OGGI , alle 21, al teatro Stabile, il sipario si alzerà sulla stagione teatrale con “I ponti di Madison County”. Protagonisti Paola Quattrini e Ray Lovelock, lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Robert James Waller, con Ruben Rigillo e con adattamento e regia Lorenzo Salveti. Nota al grande pubblico per la versione cinematografica di Clint Eastwood, perfetto accanto a Meryl Streep, la vicenda mette a nudo una passione totale, dei sensi e del cuore, vissuta da un uomo e una donna di mezza età, come l’inaspettato, ultimo regalo della vita.

NELL’ANNIVERSARIO dell’allunaggio, appuntamento il prossimo 20 novembre alle 18, nel teatro Francesco Stabile, Renato Cantore (caporedattore della Rai) che presenterà il suo libro “La tigre e la luna - Rocco Petrone. Storia di un italiano che non voleva passare alla Storia”. In occasione dei quarant’anni dello sbarco del primo uomo sulla luna, ne parleranno con l’autore Antonio Colangelo, presidente Consorzio Createc, Mauro Fiorentino, rettore Università della Basilicata, Fabrizio Maffei, direttore relazioni esterne Rai, il musicista Mango, e il giornalista Tito Stagno.

SFILATA A PICERNO

DIABETE E INFORMAZIONE

Un viaggio di moda in passerella

“CORRI per la salute”, la stracittadina che si tiene a Rionero tutti gli anni in occasione della giornata mondiale del diabete, festeggia il suo ottavo compleanno. La giornata del diabete viene celebrata in tutto il mondo il 14 novembre di ogni anno ed è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale dellaSanità. Oggi, allora, tutti in pista per partecipare alla gara per podisti che prenderà vita tra le strade di Rionero. Organizzatori dell’evento, diventato ormai un appuntamento irrinunciabile, l’associazione Amici diabetici lucani della sezione di Rionero aderente al Fand (associazione italiana diabetici) con il patrocinio del comune di Rionero in Vulture. Una corsa in paese per porre al centro l’attenzione sul diabete. Lo scopo è quello di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, una patologia grave e diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita, nel caso del diabete di tipo 2, o con semplici interventi farmacologici. La giornata dedicata alla salute si divide in due parti: la gara amatoriale di primo livello e la gara amatoriale di secondo livello. Entrambe aperte al pubblico. Per la gara di primo livello si prevede una corsa lungo un percorso di undici chilometri ed è consigliata ai concorrenti che abbiano un minimo di preparazione atletica. La gara di secondo livello, invece, è una passeggiata su un percorso di cinque chilometri. Entrambe le gare partiranno alle ore 9,30 da via Nazario Sauro. Saranno premiati i primi tre in assoluto e la prima donna arrivata al traguardo sempre in via Sauro. Durante la manifestazione, inoltre, saranno a disposizione di tutti i presenti le infermiere volontarie di Croce Rossa della sezione locale che effettueranno a titolo gratuito uno screening diabetologico compreso di misurazione della pressione, glicemia e conta dei carboidrati. Non ci sono limiti di età per partecipare alla manifestazione. Il percorso è breve e può essere compiuto a qualsiasi passo. Per ritirare il pacco gara bisogna giungere al traguardo e consegnare il numero di pettorale che sarà utilizzato successivamente per l’assegnazione di un cesto di prodotti tipici, tramite estrazione. La quota per la gara di primo livello è di cinque euro, per quella di secondo livello è di tre euro. Per maggiori informazioni si può contattare il numero 3477753165. Lucia Nardiello

IL BOUGANVILLE incontra la moda. L’Hotel Ristorante di Picerno ospiterà oggi, a partire dalle ore 18, una sfilata di moda organizzata dall’agenzia Coco Eventi, in cui saranno protagoniste le attività commerciali di Potenza e provincia. «Moda in viaggio» si chiama la manifestazione “messa a punto” da Alessandra Menta ed Emma Schiavone. Dunque, si viaggia. Attraverso la moda, quella europea, italiana e non solo (verranno rappresentati anche gli stili della Lapponia e della città di Gerusalemme, ndr). Moda e viaggio, due entità legate. Da sempre la moda attinge spunti da paesi o terre lontane. Può essere il mantello di un beduino o l’abito di una donna esquimese, ma anche il colore delle spezie, il blu di un lago o l’abbigliamento di una banda di ragazzi in metropolitana. Chi crea la moda viaggia in continuazione, non solo fisicamente. Viaggia nel tempo e con la fantasia. Ma c’è anche un altro genere di viaggio legato alla moda. Ed è quello delle collezioni che si spostano per sfilare in un altro continente, per essere esibite in un museo, per una campagna pubblicitaria. I servizi di moda sono spesso legati a viaggi o a terre lontane. La sfi-

CONCERTO ALL’UNIBAS

CINEMA

Musiche di Ravel e Debussy

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Un fiore di insegnante in materia di energia

UN concerto di musiche di Ravel e Debussy allieterà la serata di domani, prossimo 16 novembre. L’evento, organizzato da L’Alliance Française di Potenza in collaborazione con L’Università della Basilicata prenderà il via alle ore 17,00, presso l’aula magna dell’Università di Basilicata di rione Francioso. L’ingresso è libero. Saranno eseguite musiche di Maurice Ravel e Claude Debussy dal maestro Michele D’Ambrosio. Il concerto sarà preceduto da una presentazione letteraria a cura di Giuseppe Martoccia.

lata stessa è un breve viaggio su una pedana e le figure della moda sono spesso legate al viaggio, come la marinaretta, l’esploratrice. Ma allo stesso tempo la moda ha assoggettato il viaggio, che è diventato, per l’appunto, di moda. Oggi pomeriggio saranno sette i negozi di abbigliamento che “manderanno in passerella” i capi che quotidianamente vendono al pubblico. «Siamo ormai giunti alla quarta edizione – commenta

Emma Schiavone – e l’obiettivo della kermesse è quello di valorizzare le professioni locali che curano la bellezza e la moda della persona umana. E’ un modo per promuovere la nostra regione e puntare sulle giovani leve presenti in Basilicata. Un grande ringraziamento va al Bouganville che ha sposato il nostro progetto e ci consente, per quest’anno (collezione autunno/inverno), di portare avanti questa sfida. Speriamo

Il movimento diritti dell’infanzia

in una partecipazione numerosa e ci auguriamo di poter continuare questa avventura, proponendo due appuntamenti fissi ad ogni cambio stagione». Presenterà la serata Mary De Gennaro, il volto simbolo di “CO.MO”, trasmissione di Telenorba. Sfilerà anche miss Basilicata 2009, Oriana Morandi (in foto), mentre il make-up verrà curato da una delle truccatrici ufficiali di miss Italia. Anna Maria Calabrese

Circolo Angilla Vecchia

Gianni Pittella (Ue)

La creatività è una dote alla portata di tutti i curiosi

«Necessario un ripensamento sulla chiusura della facoltà di Lingue»

NUMEROSO ed attento il pubblico del primo workshop tenutosi al Circolo Angilla Vecchia della città nell’ambito dell’iniziativa legata alla “Palestra della creatività e dell’innovazione”. Ad intervenire a un incontro dai metodi altamente dinamici e interattivi, Alessandro Antonietti , professore di psicologia all’Università cattolica di Milano, che si è soffermato sui principali aspetti di definizione e degli andamenti del pensiero creativo che risiedono in ogni individuo. Si sono susseguite illustrazioni di casi e metodi di apprendimento della creatività con il supporto di esempi ed esercizi di problem solving svolti anche in gruppo. Il tutto a riprova di quanto affermato dallo stesso Antonietti ovverosia che, «alcune zone specifiche del cervello siano maggiormente convolte quando il soggetto è impegnato in compiti creativi. Possiamo ritenere - ha concluso Antonietti - che la creatività sia qualcosa di particolare, ma alla portata un po’ di tutti, purchè si abbia l’adeguata curiosità».

«L’intenzione dell’Università della Basilicata di chiudere i corsi di lingue e culture moderne suona come una beffa per tutti coloro, professori, studenti, amministratori, politici, intellettuali, economisti, ben consapevoli che l’unica opportunità per il Meridione di uscire dalla periferia dell’occidente è porsi al centro dei grandi flussi di beni e persone che percorrono il Mediterraneo». E’l’appello che il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella (Pd), ha rivolto alle autorità accademiche locali e al governo nazionale. «Nel momento in cui occorre il massimo sforzo pubblico per dare prospettive concrete di studio e di lavoro ai giovani del Mezzogiorno per fermare l’emorragia di energie e intellettualità si interviene con una logica esclusivamente ragionieristica a indebolire l’offerta di formazione universitaria tagliando un corso strategico per l’occupazione. Credo che sia più che mai opportuno un ripensamento, sarebbe un investimento per il futuro dell’Unibas e della regione».

Marilisa, Angela, Giulia e Sofia ringraziano il Primario, i medici ed il personale paramedico del Reparto di Patologia Neonatale dell'Ospedale S. Carlo di Potenza per le amorevoli cure ricevute e per l'elevata professionalità dimostrata. Grazie a tutti

IN occasione della giornata mondiale dei diritti dei bambini l’associazione “Movimento per l’infanzia”, con ol patrocinio della provicnia di Potenza, organizza un convegno-incontro . “Qual è il senso della vita” è il titolo della manifestazione che si terrà il prossimo 20 novembre alle 16.30 nella sala B del consiglio regionale. Il programma dei lavori, con cui il movimento (presieduto da Virginia Grassi) si impegna «a denunciare la discriminazione sistematica dei bambini e la violazione dei loro diritti», prevede diversi interventi tra cui quello dei relatori Isabella Urbano, Domenico Potenza (commissario regionale del Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura), Raffaella Calciano e Sebastiano Zirpoli. Concluderà i lavori Eduardo Bellarosa. l’incontro sarà moderato dall’avvocato Francesco Potenza. Il pomeriggio sarà “interrotto” da una degustazione di prodotto offerti da un’azienda locale, adatti a grandi e piccoli. In conclusione dei lavori, uno spettacolo a cura dell’associazione culturale e musicale “Ambasciatori lucani” che proporrà uno spaccato di danze e musiche della nostra tradizione.

Sala 1 2012 18.30 - 21.30 Sala 2 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 Oggi sposi 17 - 19.30 - 22 Sala 4 L’uomo che fissa le capre 18 Amore 14 20.10 - 22.20 Sala 5 Nemico pubblico 17.30 - 20.30 Sala 6 Up - 3D 16.30 - 18.45 Parnassus 21 Sala 7 Un alibi perfetto 18.10 - 20.20 - 22.30

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Viola di mare 19 - 21 Julie &Julia 21

DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21

Oggi sposi QUATTRO matrimoni, mille peripezie e un solo obiettivo: raggiungere l’altare e pronunciare il fatidico sì. Nicola ha deciso di mettere la testa a posto e di sposare la figlia dell’ambasciatore indiano, ma come accettare il rito indù? Nel frattempo, Salvatore e Chiara, due giovani precari senza una lira e con un figlio in arrivo, mettono a punto un piano per organizzare un matrimonio a costo zero: far imbucare i loro 72 invitati alle nozze di una soubrette...

Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 15 NOVEMBRE Savino - via Petrarca, 5

0971/25447

TURNO FESTIVO 15 NOVEMBRE Brienza - piazza Europa,

12 0971/444822

Savino - via Petrarca, 5

0971/25447

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515

Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum

0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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A Rionero di corsa per la salute

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


28 Savoia Il commissario Ostuni replica ad Alternativa sindacale sul pagamento dei forestali

«Stipendi sbloccati a gennaio» Comunità montana in regola, ma il patto di stabilità ferma i fondi in Regione SAVOIA DI LUCANIA Ostuni, il commissario della Comunità montana del Melandro, risponde a quanto denunciato, con una lettera, dal segretario di Alternativa sindacale Fernando Rosa, circa il mancato pagamento di due mensilità agli operai della forestale. Occorre precisare che i braccianti della comunità montana non hanno percepito due mensilità - secondo quando ci conferma Ostuni - e non tre, come sostiene Rosa in una nota pubblicata due giorni fa e la colpa certo non sarebbe dell’ente montano - così sostiene Ostuni - perché non si può emettere alcun pagamento senza cassa, in quanto i soldi sono fermi presso la ragioneria della Regione Basilicata, «ciò perché sono in corso gli effetti del patto di stabilità». «Per la precisione - chiarisce Ostuni - la Regione ha acquisito già due determine dei fondi, ma non ha effettuatoli relativo trasferimento degli stessi, per un importo complessivo di circa 500 mila euro. Di questa somma, una parte proviene dai fondi Eni e un’altra parte sarà stornata attraverso fondi del PSR». «Allora di quale respon-

Vincenzo Ostuni, commissario Comunità montana del Melandro

sabilità ci accusa il segretario Rosa?», si chiede Ostuni. «Io non voglio incolpare nessuno - precisa Ostuni ma noi soldi non ne abbiamo, perché gli stessi non sono disponibili in bilancio. E’ inutile gridare ai quattro venti sollecitazioni, per fare populismo - ammonisce Ostuni - senza poi dire i fatti come stanno». «Ora è bene che sappiano i braccianti che prima di gennaio i fondi non si sbloccheranno. Ciò dispiace, ma non c’è niente da fare. Correttezza vuole che prima di fare una denuncia, anche se solo a

mezzo stampa, ci si informi come stanno le cose e ci si informi sui motivi che stanno alla base del problema, a meno che - ripete Ostuni non si voglia fare populismo che può magari avere qualche effetto immediato ma non costruisce niente di positivo. Sarebbe bastata una semplice telefonata e il sindacalista avrebbe saputo il perché della mancata corresponsione dei salari, ripeto, pari a due mensilità e non a tre. Questi, avrebbe saputo che la causa va ricercata nel mancato trasferimento delle risorse specifi-

che, perché sono in corso, lo ripeto, gli effetti del patto di stabilità. Può essere verificato presso i competenti uffici che non c’è stato alcun ritardo nella presentazione delle contabilità delle anticipazioni, queste sono in giacenza al dipartimento Ambiente e territorio fin dall’inizio del mese di ottobre, tanto è vero che ci sono due determine di liquidazioni presso l’ufficio ragioneria, l’una del 12 ottobre relativa all’anticipazione dei fondi Eni e l’altra relativa al saldo dei fondi PSR. Questo dietro contabilità presentata dalla Cm Melandro. Date queste premesse, mi dispiace - conclude Ostuni - deludere il sindacalista, ma non ha centrato l’obiettivo, pur essendo d’accordo con lui sul fatto che il tutto sarebbe superabile se le risorse fossero inserite nei fondi ordinari di bilancio». «Mi domando se ciò è possibile Mi permetto - conclude Ostuni - di chiedere al sindacalista: quale mobilitazione sta mettendo in piedi per sbloccare il patto di stabilità, il cui effetto colpisce non solo il settore forestale ma anche tanti altri settori sensibili della nostra società?» Antonio Monaco

Anzi L’associazione Teerum Valgemon si autotassa e sbarca a Erba

Planetario protagonista all’Astrofest Tra le stelle la promozione del borgo ANZI - Ha fatto tanto discutere nello scorso mese di agosto ed è stato anche al centro di qualche polemica. Dopo le varie diatribe, ora, il Planetario di Anzi si è preso la sua bella rivincita ed, in questi giorni, sarà la “star” dell’Astrofest, la fiera internazionale dell’astronomia che si sta svolgendo ad Erba (in provincia di Como). Ad annunciarlo sono stati i volontari dell’associazione anzese “Teerum Valgemon Aesai”, che promuoveranno le bellezze del territorio di Anzi e, in questo caso il Planetario, all’Astrofest. E’ davvero ammirevole l’impegno profuso da questi giovani. Infatti, in maniera del tutto disinteressata, i volontari dell’associazione anzese stanno portando avanti un progetto di turismo integrato per il borgo di Anzi e per l’intera area della Val Camastra. In una nota, il respon-

sabile Ict dell’associazione, Antonio Cafarella, ha dichiarato: «Partecipare a quest’evento è fondamentale per inserire il Planetario di Anzi nei circuiti internazionali. Purtroppo, abbiamo avuto dei problemi economici e anche l’amministrazione comunale di Anzi non è riuscita a dare un contributo. Ma l’importante è esserci, perché l’Astrofest è un’ottima vetrina per promuovere la nostra Regione e in particolare Anzi. La Basilicata ha delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche e culinarie che potrebbero garantire a molti giovani importanti opportunità di lavoro. E’opportuno valorizzare le risorse presenti nei territori, con esempi concreti, come stiamo facendo noi ad Anzi». Il responsabile culturale dell’associazione “Teerum Valgemon Aesai”, Mariano Marcogiuseppe, ha

sottolineato che «quest’estate è stato presente ad Anzi l’ideatore dell’Astrofest, che meravigliato per l’accoglienza, la bellezza del nostro borgo e del Planetario, ci ha invitati alla fiera internazionale dell’astronomia. E’ un appuntamento al quale non possiamo sottrarci se vogliamo uscire dalle condizioni di disagio e direi di isolamento, che l’entroterra lucano vive a causa del poco respiro dato ai giovani, al volontariato, alla promozione turistica. Volevamo essere presenti con più volontari, ma l’associazione aveva pochi fondi e l’amministrazione comunale di Anzi non aveva i finanziamenti da destinare; perciò ci siamo autotassati per far fronte alle spese del viaggio e della logistica per inviare almeno un volontario». Donato Pavese

Daramic, «Si acceleri la reindustrializzazione»

Gli striscioni di protesta durante la chiusura dello stabilimento nello scorso anno

TITO - Ormai da mesi in cassintegrazione, i lavoratori della Daramic di Tito hanno scelto di richiamare l’attenzione sulla propria vicenda, manifestando, ieri mattina, all’ingresso dell’assessorato alle Attività produttive della Regione Basilicata. La rappresentanza sindacale di Cgil, Cisl e Uil, con un unitamente ad un nutrito numero di lavoratori, sono stati ricevuti dall’assessore Straziuso che ha dato rassicurazioni circa l’emanazione del Bando di reindustrializzazione del sito Daramic entro la fine del mese di novembre. Ma i lavoratori e le sigle sindacali continuano ad esprimere le proprie preoccupazioni «in previsione - spiega una nota delle segreterie provinciali di Filcem Cgil - Femca Cisl - Uilcem Uil - dei tempi occorrenti per un’eventuale discussione in sede ministeriale per il rinnovo della cassintegrazione straordinaria. Tempi che si restringono sempre più visto che si è ad un mese dal bivio fatidico». Ovvero, Cigs oppure mobilità. «E’ impensabile che, con

l’accordo base per la deindustrializzazione sottoscritto dalle organizzazioni sindacali - prosegue la nota - nel mese di maggio, siano passati 6 mesi e si è ancora al punto di partenza con impegni sommari e mai certi». Ecco perchè i lavoratori sono tornati a denunciare «l’atteggiamento superficiale con cui si sta affrontando la vicenda, quasi come a volersi liberare di 120 lavoratori ormai in mezzo alla strada, con le solite promesse e i soliti impegni mai mantenuti». Stanchi della situazione e preoccupati per il proprio futuro, gli ex dipendenti dello stabilimento che produceva separatori per batterie per automobili, «chiedono che da subito vengano date risposte e certezze a partire dall’immediata emanazione del bando». Nei prossimi giorni i lavoratori e le organizzazione sindacali «valuteranno tutte le iniziative da mettere in campo per accelerare i tempi al fine di avere prospettive diverse da quelle attuali, anche ricorrendo a forme di lotta più incisive».

Tito Al via la fiera dedicata ai prodotti tipici e, da quest’anno, anche al turismo

Tra gli stand di “Naturalmente lucano” Alcuni prodotti delle tavole lucane

TITO - Di scena nei padiglioni dell’ente fiera a Tito scalo, Naturalmente lucano, la vetrina dei prodotti tipici, dell’artigianato e da quest’anno anche delle offerte turistiche. Giuntoalla nonaedizione, ilsalone sarà visitabile da oggi e fino a martedì dalle 10 alle 21. Poca l’affluenza dei visitatori, ma non sono

mancate delle novità. Per i più curiosi sarà possibile scoprire l’angolo dei frutti e degli ortaggi dimenticaticurati dall’azienda sperimentale di Pantano di Pignola. In mostra, varietà locali introvabili, dai “fasul ross scritt” di Pignola, alle mele limoncella e cotogna, alla malvasia, all’arancio biondo di Montalbano jo-

nico, oltre alle olive rare tipo la cornacchiola e la romanella di Vietri. Dedicato alle fattorie didattiche, lo spazio allestito dall’Alsia e dal dipartimento agricoltura. Rappresentate le 32 aziende che aderiscono alla rete delle Fattorie didattiche e che nelle cinque giornate si alternano con laboratori come quelli della costruzione degli spaventapasseri, delle candele di cera, di panificazione, ma anche divertimento con i giochi di una volta. In esposizione anche gli attrezzi agricoli antichi. Spazio alla vendita diretta con le imprese di Coldiretti, mentre nel padiglione dedicato alle produzioni lattierocasearie, le aziende aderenti all’associazione italiana allevatori (Apa) hanno fatto degustare formaggi e

latte fresco. Diversi gli stand istituzionali, di associazioni culturali e di promozione del territorio, di comuni che hanno deciso di proporre pacchetti turistici per catturare l’attenzione puntando su una proposta diversificata: bellezze naturalistiche, enogastronomia e artigianato artistico. Ieri pomeriggio, un momento dedicato al dibattito dove si è parlato di turismo sociale nell’Italia meridionale. Il presidente della borsa del turismo internazionale rurale, Norberto Tonini, ha sottolineato il ruolo sempre più crescete per questa forma di turismo che spesso era identificata come turismo della povertà e degli emarginati, ma come ha precisa, non si tratta nemmeno di turismo di massa. Illustrato il

percorsodegli ultimi60anni delturismo sociale che è anche sostenibile. «In questo tipo di turismo – ha detto – il socio è il protagonista che programma e decide. Il turismo sociale è anche sostenibile e questo va inteso in senso economico e ambientale. Sono le comunità locali i veri attori. È questa la vera scommessa. La Basilicata non è stata investita da flussi turistici incontrollati e oggi si può giocare questa carta perché ha conservato tradizioni e sapori. Si deve saper fare un uso intelligente delle risorse da valorizzare. Non basta averle, bisogna fare promozione». Non solo sapori, ma anche gruppi folk e performances artistiche per animare le giornate. Iranna De Meo

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Domenica 15 novembre 2009


29 Vietri In paese molti cittadini stanno ricevendo multe per eccesso di velocità

La “carica” dei 400 verbali Dopo quella inflitta dall’Enel arriva l’ennesima batosta per i vietresi VIETRI DI POTENZA - Oltre al danno, la beffa. Una vera e propria bufera si sta scatenando in questo periodo sui cittadini di Vietri di Potenza, almeno per la metà della popolazione. Non bastavano i tempi “grigi” di questa crisi mondiale, ma non bastava nemmeno la questione tra Enel e circa 1500 cittadini (l'Enel dopo una causa ha chiesto 1.500 euro a testa per i cittadini che avevano fatto richiesta di un risarcimento per un black-out nel 2006). Ora ci si mette anche la questione delle multe e sanzioni pesanti, oltre ad alcuni ritiri di patente. Infatti, negli ultimi venti giorni, sarebbero state recapitate circa quattrocento multe di vario genere ad altrettanti automobilisti vietresi: tutte riguardante il ponte di Picerno. E tutte che fanno male. Riguardano il periodo estivo quando il ponte era aperto, prima dell'ultima chiusura, a doppio senso in direzione Potenza. Le multe stanno arrivando, a sentire i diretti interessati, ancora in questi giorni, e si prevede che siano ancora altre ad arrivare. Per ora si aggirerebbero intorno alle quattrocento. Multe che vanno da cento-

Laurenzana Questa una delle proposte avanzate dal consigliere Cantisani

Cambio di marcia sul corso principale

Il ponte di Picerno

ventotto euro a salire. Per motivi dovuti all'eccesso di velocità, visto che sul viadotto di Picerno il limite consentito è di quaranta chilometri orari, e non sono pochi gli automobilisti che si lamentano per questo limite, ritenuto troppo basso. Ma non solo. A Vietri di Potenza ci sono anche alcuni automobilisti che si sono visti sospendere la patente per qualche mese con multe salate. Decurtati anche decine e decine di punti sulle patenti. Che dire, oltre al danno, la beffa. Claudio Buono

LAURENZANA - Il capogruppo in consiglio comunale della lista “Un'altra Laurenzana”, Gaetano Cantisani, ha avanzato due proposte interessanti, da trattare durante la prossima assise municipale: la necessità di attrezzare la sala consiliare con microfoni e diffusori; la variazione del senso di marcia per le autovetture nel corso principale di Laurenzana. Al fine di dar voce a queste richieste provenienti da alcuni cittadini laurenzanesi, il consigliere di minoranza, Gaetano Cantisani, ha chiesto al sindaco, alla giunta ed al consiglio comunale di Laurenzana di poter discutere di questi due argomenti. «Sarebbe necessario - ha spiegato Cantisani - attrezzare la sala consiliare con microfoni e diffusori. In questo modo, i cittadini seguirebbero con più interesse e senza difficoltà gli argomenti dibattuti durante i consigli comunali». «Per l'ampiezza della sala - ha aggiunto il capogruppo della lista “Un'altra Laurenzana” - potrebbero essere sufficienti due piccole casse e dei microfoni da tavolo. Una spesa in economia che potrebbe non superare i mille euro, con una scelta oculata e competente». «Ritengo - ha evidenziato Gaetano Cantisani - che sia una richiesta legit-

tima da non trascurare, in quanto la vita amministrativa può essere ottimizzata anche da partners esterni che desiderano integrare i temi dibattuti, offrendo così il proprio contributo per delle scelte amministrative condivise perché sono state comprese». La seconda proposta avanzata da Cantisani riguarda la variazione del senso di marcia nel corso principale di Laurenzana: ovvero il senso unico a scendere. Attualmente, invece, vige il senso unico a salire. L'applicazione di tale disposizione fu adottata all'inizio degli anni '80 con una specifica delibera del consiglio comunale dell'epoca, in considerazione del fatto che il corso di Laurenzana appariva per tutto il suo tratto, un unico cantiere di lavoro a causa della ricostruzione del post-terremoto. Ciò, ovviamente, impediva la circolazione a doppio senso. «Oggi - ha affermato il consigliere Gaetano Cantisani - tale problema non esiste più. Il senso unico a scendere nel corso di Laurenzana gioverebbe all'ambiente in quanto le auto in discesa non devono accelerare. A riguardo, l'anno scorso, sui balconi di due appartamenti nel corso, furono apposte due bandiere bianche di Legambiente. Ritirate dopo tre mesi, es-

se erano intrise di sostanze dannose che, nostro malgrado, siamo costretti ad inspirare inconsapevolmente tutti i giorni, a causa del transito in salita delle autovetture». Inoltre, «il senso unico a scendere gioverebbe all'intera cittadinanza in quanto - ha sostenuto ancora Cantisani - gli automobilisti provenienti dai paesi situati a nord di Laurenzana, che si muovono quotidianamente verso il capoluogo di regione, potrebbero accedere nel corso, senza fare un giro più lungo, con immensi vantaggi per i commercianti. Si stima che il settanta per cento degli automobilisti forestieri, che si recano a Potenza tutte le mattine, farebbero volentieri una sosta nel corso di Laurenzana, se solo “trovassero” accoglienza e dei servizi disponibili. Per fare ciò, occorrerebbe mettere intorno ad un tavolo alcuni commercianti e discutere con loro un piano dei servizi». «Nella certezza di aver dato un contributo di idee per ottimizzare il rapporto con i nostri amministrati - ha concluso il capogruppo in consiglio comunale della lista “Un'altra Laurenzana”, Gaetano Cantisani - ringrazio quanti si adopereranno per decidere la scelta più giusta ed opportuna per l'intera comunità». d.p.

Muro Lucano Un dibattito a più voci

I relatori del convegno

Lo sviluppo passa per le infrastrutture MURO LUCANO - La rete infrastrutturale potrebbe essere paragonata al sistema nervoso di un corpo umano e di conseguenza una scarsa comunicabilità tra regioni, ma anche all'interno dello stesso territorio, rende difficoltoso lo sviluppo economico di intere comunità. Riflessioni ripetute costantemente nel corso di questi anni, ma la consapevolezza di puntare al pragmatismo nelle scelte politiche, è risultato uno dei punti maggiormente interessanti estrapolati dal dibattito, svoltosi l'altra sera e intitolato “Basilicata: infrastrutture e sviluppo”. L'incontro, tenutosi a Muro Lucano presso la sala consiliare, è stato organizzato dal Comune di Muro Lucano e dall'Asmef. Gli interventi che si sono succeduti hanno sottolineato la necessità di trovare delle soluzioni empiricamente realizzabili. Il presidente dell'Asmef nazionale, Iavarone, ha posto l'accento sulla leggerezza con cui la Regione Basilicata è entrata nella discussione in merito all'aeroporto di Pontecagnano, intravvedendo la struttura come una soluzione fisiologica alla mancanza di plessi simili in regione. La presidente regionale dell'Asmef, Martoccia, ha chiesto, approfittando della presenza dell'europarlamentare Erminia Mazzoni, un impegno considerevole dell'Europa e dello Stato,

non in forma assistenzialista, ma fungendo da pungolo per i privati che volessero seriamente investire nel Sud. Le ferrovie ed il ripristino di tratte ormai cadute nell'oblio, raffigurano per il consigliere comunale di Potenza, Becce, una strada da perorare, ragionando in particolare sull'orografia della Basilicata e sull'impossibilità di progettare grandi opere. Becce, ha posto l'accento sul depauperamento del paesaggio lucano, nel caso si scegliesse di costruire ponti e viadotti, «oggettivamente, non belli». Il consigliere comunale murese, Autunno, ha disquisito sull'opportunità di intensificare i collegamenti tra i vari comprensori limitrofi, ironizzando sulla Nerico-Baragiano e sugli svincoli, al quanto anomali, dell'ultimo tratto che collega Muro Lucano a Bella-Muro. Il sindaco di Muro Lucano, Mariani, ha invitato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, anch'egli ospite, a tutelare i territori situati a Nord della Basilicata, rivendicando il diritto della comunità del MarmoMelandro ad una rete di comunicazione efficiente. Mariani, inoltre, ha chiamato in causa il piano di viabilità provinciale, evidenziando le carenze delle strade che collegano Muro Lucano a Bella e San Fele. Un assessore Vita a tutto campo, che non ha trala-

sciato nessuno dei quesiti posti dai convenuti. In primo luogo, in riferimento all'aeroporto di Pontecagnano, ha mostrato l'interesse della Regione, ma a condizione che ci siano i requisiti per intraprendere una discussione seria. Vita, ha giudicato «un segnale significativo» la percorribilità dell'ultimo tratto della Nerico - Baragiano, seppur con qualche difficoltà rilevate all'altezza degli svincoli. «Nel giro di quattro, cinque anni - ha aggiunto Vita - potremmo rendere transitabile l'intera bretella, anche in virtù della prossima riapertura del viadotto Calitri-Pescopagano». L'assessore, senza dribblare le istanze della platea, ha disapprovato l'atteggiamento delle Ferrovie dello Stato, intenta a perseguire la logica dei grandi numeri. Vita, ha ricordato la proposta di far rientrare nel circuito nazionale del trasporto su binari, Matera e Melfi. Il diniego delle Ferrovie dello stato ha dimostrato platealmente la politica degli amministratori della società. Concentrare le risorse su progetti già posti in essere, senza impelagarsi in nuove avventure e ricercare un dialogo con il Governo e l'Europa, avulso dalle appartenenze e dai colori delle casacche, sono per Vita elementi imprescindibili. Sbloccare fondi presenti nelle casse della Regione, se solo venisse approvata

dalla compagine governativa nazionale «una deroga al Patto di Stabilità», secondo l'assessore, potrebbe apparire un accorgimento non risolutivo, ma certa-

mente indispensabile. La europarlamentare Erminia Mazzoni, redarguendo i suoi colleghi, troppo imbrigliati nella litigiosità della politica italia-

na, si è ripromessa di guardare con un occhio particolare la comunità lucana, portandone avanti progetti e istanze. Giovanni Petilli

Nel convento ultimo incontro dell’associazione “Famiglie Vietri” VIETRI DI POTENZA - Si chiuderà oggi dopo vari incontri, presso lo splendido convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza, il programma formativo annuale dell'associazione onlus “Famiglie Vietri”. L'ultimo incontro di quest'anno avrà come tema “La ricerca dell'unità: incontro tra eros e agape”. Quest'ultimo appuntamento dell'associazione vietrese rientra nel cammino formativo del duemilanove intitolato “La sinfonia dell'amore sponsale nel cantico dei cantici”, con l'obiettivo

di educare all'amore, alla tenerezza e all'affettività. Come sempre, il programma sarà così suddiviso: accoglienza delle nove e mezza, la relazione delle dieci, il pranzo, il confronto con il relatore e la santa messa della domenica sera. Relatore dell'ultimo incontro formativo sarà Padre Marcello Bonforte da L'Aquila. Come sempre, l'associazione ha provveduto per il servizio di animazione per i più piccoli. c.b.

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Rionero Il consigliere comunale Chieppa interviene sulla situazione di via Extramurale

Viabilità cittadina da migliorare La proposta avanzata è quella di modificare il piano traffico RIONERO - Sulla situazione viaria del comune di Rionero parla Giovanni Alfredo Chieppa, ex assessore alle Attività produttive e, a seguito delle dimissioni, ora consigliere comunale. «Nei mesi scorsi molti cittadini di Rionero mi hanno segnalato la necessità di regolamentare meglio le strade di via Extramurale Galliano e via San Felice» racconta. «La situazione attuale è insostenibile perchè entrambe sono a doppio senso di circolazione. Per effetto di tale regime, si creano code di autovetture e spesso gli utenti della strada si trovano in condizioni disagiate anche per il fatto che molti residenti lasciano le proprie autovetture in sosta con grave danno per la circolazione stradale». La proposta. «Per evitare che il problema si aggravi, occorrerebbe fare una modifica al piano traffico e stabilire su quelle strade un senso unico di marcia verso, o da, via Umberto I. Ciò potrebbe aiutare tutti e si garantirebbe unacircolazione veicolarepiù fluida e sicura, evitando che gli automobilisti arrivino a vie di fatto per l’ingorgo che si crea su via San Felice. Chi di competenza, con l’aiuto della polizia locale, potrebbe adot-

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RIONERO

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Sul futuro della Gaudianello i sindacati vogliono vederci chiaro

tare provvedimenti urgenti e poi proporre una modifica alle regole contenute nell’attuale piano traffico che merita di essere rivisto anche per altre vie di rionero, tipo via Roma e via Galliano. Presenterò una interrogazione in consiglio comunale per trattare la questione». Il consigliere si esprimeanche sullaleggeregionale sul commercio. «La legge del 30 settembre 2008, numero 23, sugli operatori ambulanti che circolano nella nostra città. Occorre far rispet-

tare la regola secondo cui l’operatore ambulante, decorso un’ora, non può fare ritornonellostesso puntodivendita. Come consigliere comunale dell’Italia dei Valori chiedo che il comandante della polizia locale faccia rispettare questo limite e predisponga tutte le misure idonee atte ad evitare abusi ed assicurare il rispetto della legalità nei confronti degli operatori a posto fisso su aree pubbliche e private». Lucia Nardiello

Rionero, primo ciak per il film sul “Surreastrattismo” RIONERO - Iniziate ieri le riprese del film sul movimento artistico "Surreastrattismo" nato a Rionero in Vulture tra le correnti pittoriche Surrealismo e Astrattismo, e incentrato sulla figura e la vita di Dialkan Il documentario da far conoscere in tutto il mondo e destinato a rimanere nella storia (vedi sito internet www.surreastrattismo.it e www.lucanianetwork.it) è realizzato dal fotografo videoperatore Lorenzo Di Lucchio. Le riprese si svolgeranno fino a metà della prossima settimana tra Rionero in Vulture e Monticchio. Seguirà poi la fase di montaggio e l'inserimento delle colonne sonore con alcuni brani dell'ultimo cd "Ermetica" del gruppo musicale "7 rose piu' tardi". La presentazione ufficiale è prevista prima di Natale. Terminato la scorsa settimana il casting indetto e finalizzato alla ricerca di figure femminili da inserire con ruolo da comparse nella realizzazione del film. Numerose le richieste di partecipanti interessate (circa 80) e provenienti da ogni

parte, anche da fuori regione, che hanno fornito la propria disponibilità a partecipare al provino. Tra i requisiti richiesti: dai 18 ai 35 anni, bella presenza, amanti dell'arte, anche prima esperienza, motivate e ambiziose, disponibilità immediata. L'appuntamento per il provino per le aspiranti comparse selezionate per l'interessante progetto cinematografico si è svolto qualche giorno fa a Rionero in Vulture presso il locale "Caffè Concerto", alla presenza dell'artista e regista Angelo Ermanno e di Antonio Petrino responsabile dell'agenzia Lucania Network incaricata per la produzione, per la scelta definitiva del cast. Questi i nomi delle aspiranti attrici scelte: ALBINA Kazarova (ucraina ma residente in Italia a Rionero in Vulture, 33 anni); Valentina Torgonschi (moldava ma residente in Italia a Potenza, 23 anni); Francesca Asquino (di Melfi, 22 anni); Maria Grazia Montesano (di Cancellara, 29 anni) e la piccola Diana Kazarova (ucraina, 10 anni).

RIONERO - «I sindacati lucani di categoria Fai, Flai e Uila vogliono vederci chiaro sul futuro della Gaudianello». I segretari generali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello hanno incontrato i lavoratori dello stabilimento per fare il punto della situazione alla luce delle voci sulla possibile terziarizzazione della logistica e dei servizi generali (ipotesi ventilata durante il vertice in Confindustria di qualche giorno fa), ma anche per discutere della querelle con il gruppo Rienzi. Nel corso dell'assemblea lavoratori e sindacati si sono dichiarati «assolutamente indisponibili a prendere in considerazione l'ipotesi della terziarizzazione del ramo logistico e dei connessi servizi generali perché rischierebbe di aprire la strada allo smembramento di un'azienda che deve invece puntare con forza all'integrazione organizzativa in funzione del suo naturale radicamento territoriale». Quanto alla complessa e finora infruttuosa trattativa tra la Efibanca ed il gruppo Rienzi, i segretari di Fai, Flai e Uila hanno parlato di «querelle stucchevole che sta seminando incertezza e preoccupazione tra i lavoratori». «La Gaudianello è un'azienda solida, con ampi margini di crescita, sia sul piano produttivo che sul piano occupazionale», hanno aggiunto Lapadula, Esposito e Nardiello, sottolineando che «ai lavoratori interessa il futuro della produzione e la possibilità di ampliare il raggio d'azione della Gaudianello in nuovi e promettenti mercati, non le alchimie finanziarie, né i cavilli, più o meno fondati, legati alle concessioni regionali. Se il gruppo Rienzi crede nella Gaudianello e nel suo consolidato patrimonio in-

dustriale e di risorse umane, faccia i passi necessari, evitando di innescare un'inutile e dannosa contesa industriale». In caso di fallimento della trattativa con il gruppo Rienzi, Lapadula, Esposito e Nardiello ritengono che «questa compagine finanziaria e questo management siano nelle condizioni di proseguire il lavoro intrapreso per rafforzare ulteriormente il profilo di una grande azienda lucana, purché siano garantiti i livelli occupazionali e siano accantonate le ipotesi circolate sulla esternalizzazione». La Gaudianello, rcordiamo, è la prima fabbrica di imbottigliamento delle bollicine del Vulture e dovrebbe essere venduta all’imprenditore Rienzi, titolare di uno dei più grandi gruppi di distribuzione alimentare del Nord America. La cessione che sembrava cosa fatta ha, però, subito una battuta d’arresto. Il piano industriale, infatti, sarebbe già pronto negli uffici americani della Rienzi International. La questione si sarebbe spostata sull’interpretazione dell’accordo raggiunto tra le parti il 9 luglio scorso con la firma del contratto di compravendita dell'intero pacchetto azionario 100 per cento della Monticchio Gaudianello spa con l'esecuzione differita (pagamento del prezzo, rimborso dei finanziamenti in atto con Efibanca e girata delle azioni) al 22 settembre scorso per consentire tutte le operazioni di chiusura della trattativa. La Gaudianello produce e vende oltre 300 milioni di bottiglie sul mercato nazionale e nell’ultimo anno ha esportato poco meno di 2 milioni di bottiglie negli Usa tramite la società di Rienzi.

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LAGONEGRO - Quattro le persone denunciate e 160 confezioni di giocattoli cinesi posti sotto sequestro. I carabinieri della compagnia di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, nel corso di controlli finalizzati al contrasto dell'immigrazione e permanenza clandestina di stranieri sul territorio dello stato, hanno denunciato 4 persone di cui 3 provenienti da paesi non appartenenti all'unione europea, di età compresa fra i 24 ed i 31anni. La scorsa notte, lungo la statale 585 “Fondovalle del Noce”, in località Molingiuolo di Rivello, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno individuato un cittadino cinese, a bordo di un furgone iveco daily, che trasportava un carico di giocattoli.

LagonegroDenunciate 4 persone non in regola con i permessi di soggiorno

Giochi contraffatti, maxi sequestro I successivi accertamenti hanno consentito di stabilire che, 160 delle confezioni facenti parte del carico, contenevano giocattoli di produzione cinese, riportanti segni idonei a trarre in inganno l'acquirente. In pratica i produttori avevano imitato integralmente il marchio “CE” registrandolo, in realtà come “China export”. Le 160 confezioni, contenenti bambole, macchine e altri congegni elettrici, sono state immediatamente sequestrate. I prodotti, tutti potenzialmente

pericolosi per la salute delle persone, acquistati e fatturati nel Napoletano da un ingrosso cinese non abilitato alla vendita di prodotti contenenti circuiti elettrici, erano destinati alla vendita sul mercato calabrese, in occasione delle prossime festività natalizie. Lo straniero, risultato in possesso del permesso di soggiorno, veniva denunciato per vendita di prodotti con segni mendaci e violazione della normativa europea in materia di sicurezza dei prodotti posti in commercio.

Inoltre, risultando falsa la bolla di accompagnamento e non potendo dimostrare la lecita provenienza del carico, veniva accusato anche di ricettazione. Sempre durante i controlli lungo la Fondovalle del Noce, un ventiquattrenne, di origine marocchina, nato e residente a Catanzaro, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, in quanto, dopo essere stato controllato alla guida di un Ford Galaxi in evidente stato di alterazione psico-fisica, veniva sottoposto all' esame con etilometro, che rilevava un

tasso alcolemico nel sangue pari a 1,35 grammi per litro. i I carabinieri della stazione di Rivello, sempre nella stessa località, hanno sottoposto a controlli anche due cittadini ucraini che alla richiesta dei militari non hanno mostrato nè il permesso di soggiorno, ne' altro valido documento di riconoscimento. Sottoposti a fermo per essere identificati risultavano irregolari sul territorio italiano. e Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lagonegro per violazione della legge sull'immigrazione, in quanto ad esplicita richiesta, senza giustificato motivo, non ottemperavano all'ordine di esibizione del permesso di soggiorno o di altro documento attestante la loro regolare presenza in italia.

Interrogazione di Iannuzzi (Pd) sulla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro

Da 20 anni su un binario morto L’auspicio è che il governo intervenga affinché sia riaperta la tratta LAGONEGRO – Tino Iannuzzi del Pd ha presentato, in commissione Trasporti, un’interrogazione su «interruzione del servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni –Lagonegro». Il sottosegretario Bartolomeo Giachino risponde all’interrogazione che come noto, nel marzo 1987, in occasione dell’interruzione all’esercizio della linea Battipaglia-Potenza-Metaponto, finalizzata alla realizzazione degli interventi di elettrificazione della stessa linea e al suo adeguamento alla sagoma di libero transito, fu sospeso il servizio ferroviario anche sulla linea diramata Sicignano degli Alburni-Lagonegro con l’introduzione di autoservizi sostitutivi su gomma. All’atto del ripristino dell’esercizio ferroviario sull’asse principale Battipaglia-Potenza non fu possibile riaprire all’esercizio la linea in questione, a causa di fenomeni di dissesto riscontrati in alcune gallerie. Nel 1999 fu elaboratoda partedelleFerrovie dello Stato spa uno studio che evidenziò, nella valutazione del rapporto costi/benefici, una criticità con riferimento sia al modesto volume di traffico acquisibile sia alla necessità d’integrare il trasporto viaggiatori su ferro con un servizio su gomma per raggiungere i diversi centri abitati distanti dalla linea. Atalevalutazione sièosservato un valore del bilancio economico-finanziario fortemente negativo, anche nell’ipotesi di realizzazione di ripristino della linea utilizzando tecnologie idonee alla riduzione dei costi di gestione della linea stessa. Sulla base di ulteriori e specifiche richieste, fu sottoscritto un protocollod’intesa in data 29 ottobre 2002 tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, la Regione Campania, la Provincia e il Comune di Salerno, l'Autorità portuale di Salerno e Rfi. Con tale atto la Regione Campania si impegnava a finanziare lo studio di fattibilità del ripristino del collegamento ferroviario sulla linea Sicignano-Lagonegro e a condurlo d’intesa con la Provincia di Salerno e gli enti locali interessati. Nel 2003, con la legge 376 furono stanziati 5 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2003-20042005), per il ripristino della linea in oggetto. In merito, nel corso del 2005, Rfi espresse riserve sull’entità delle risorse

Villa d’Agri, consegnato il primo lotto dell’area Pip

economiche, ritenendole insufficienti per la completa realizzazione degli interventi, ribadendo la necessità di valutare più compiutamente l’opportunità del ripristino della linea. A tal fine, per rivalutare la convenienza della riapertura all’esercizio della linea in questione, la Provincia di Salerno siimpegnò aprodurre entroil 2006 uno specifico studio di fattibilità. Allo stato attuale non è ancora stata ufficializzata da parte della Provincia di Salerno la conclusione del sopraccitato studio. Si segnala, infine, che nel Contratto di Programma 2007-2011, sottoscritto tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Rfi (aggiornamento del 2008), non sono previste specifiche risorse finanziarie destinate alla realizzazione per il ripristino della linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro. Tino Iannuzzi, prende atto della risposta del sottosegretario, della quale, tuttavia, si dichiara insoddisfatto. La tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni - Lagonegro, la cui estensione è di circa 78 chilometri con unbacinoterritoriale di22comuni ed una considerevole popolazione, riveste un ruolo importante nel trasporto su ferro e nel sistema dei collegamenti e delle infrastrutture nell’intero comprensorio del Vallo di Diano. Fa inoltre presente che l’interruzione della linea da più di vent’anni ha recato un forte pregiudizio alle comunità interessate del salernitano e della provincia di Potenza. Osservache larispostaresa oggi dal rappresentante del

Governo evidenzia che tale tratta è da ritenersi ancora interrotta, in attesa di una decisione definitiva sulla sua utilizzazione, benché tale situazione perduri dal 1987. Sottolinea, poi, che ad oggi non sono stati impiegati i 15 milioni di euro - stanziati dalla legge 376del 2003 -per finanziare lo studio di fattibilità relativo al ripristino del collegamento ferroviario sulla linea Sicignano-Lagonegro, d’intesa con gli enti locali interessati ed in particolare con l’amministrazione provinciale di Salerno. A tal fine invita il Governo ad attivarsi prontamente, in un quadro di leale collaborazione istituzionale con le amministrazioni locali, per addivenire con sollecitudine alla predisposizione, ad opera della provincia di Salerno, dello specifico studio di fattibilità con l’obiettivo prioritario di verificare il rapporto costi-benefici per la riapertura della predetta linea ferroviaria. A tal fine ritiene necessario che vada vagliata ogni ipotesi tecnica ed amministrativa che consenta di ripristinare tale linea con l’impiego delle soluzioni e delle tecnologie atte a ridurre i costi di gestione della tratta in oggetto. Auspica quindi che il Governo assuma tempestivamente iniziative appropriate per porre fine a questa situazione di stallo e per acquisire le analisi economiche indispensabili per assumere le conseguenti decisioni al fine di risolvere tale questione. Preannuncia che continuerà a seguire con impegno laquestione, siain sede istituzionale che parlamentare. Emilia Manco

VILLA D'AGRI - Consegnato il primo lotto nell'area Pip (Piani insediamenti produttivi) E' una piccola “conquista” quella svoltasi nei giorni scorsi nella località degli insediamenti produttivi che finalmente dà slancio ad un area, quella del Pip Matinelle, che da anni era sotto “accusa”per i notevoli ritardi d'avvio. Alla fine la prima consegna è stata fatta. Il primo lotto è stato assegnato ad un azienda di servizi metalmeccanici, costruzioni, impianti, carpenteria pesante e leggera e calderia, la R.R. Service srl. «Un atto servito un po' da rompighiaccio», come ha sottolineato il primo cittadino, Claudio Cantiani, con il prosieguo successivamente degli altri lotti. Ventotto in totale, con accorpamenti di più aree, su una superficie di 13 ettari. Un obiettivo primario per l'amministrazione. Infatti ha evidenziato sempre il sindaco «ciò rappresenta un momento fondamentale della politica del lavoro e dell'occupazione del centro valligiano. Un giorno importante per l'amministrazione che dà seguito al proprio programma elettorale e amministrativo andando nella direzione promessa». «Un occasione per ringraziare - ha continuato Cantiani - tutto l'Ufficio tecnico comunale, l'ingegnere Clericuzi, l'ingegnere Damiano che hanno consentito la consegna del lotto. Questa è la risposta dell'amministrazione ai critici che hanno detto che questa zona non sarebbe mai partita. Stiamo lavorando per dare risposta alle richieste degli imprenditori che hanno bisogno della zona artigianale per esplicare le proprie attività. Approveremo in giunta l'urbanizzazione con i fondi di 1 milione e 600 mila euro. Per la consegna degli altri lotti saremo più celeri possi-

Lo staff tecnico e la tabella del cantiere

bili». E per quando riguarda i ritardi? «Le procedure dell'area Pip - risponde l'ingegnere responsabile dell'area, Francesco Clericuzi - le abbiamo iniziato nel giugno 2006, mentre come piano regolatore esecutivo nel 1988. Il Piano di lottizzazione prevedeva l'esproprio di tutta l'area di 13 ettari. Ritardi ci sono stati per gli espropri, ricorsi e giudizi amministrativi e penali che alla fine sono andati bene. Ciò ha comportato il ritardo. Ora il 1 lotto è stato assegnato, successivamente proseguiremo con gli altri lotti. In totale daremo 28 lotti, alcuni sono accorpamenti funzionali di macrolotto pubblici, servizi,

parcheggi e aree verdi. Sicuramente prevediamo un ampliamento del Pip, già previsto per un estensione del 25 per cento. Grazie al sindaco molto attivo e determinato». Entusiasta e soddisfatto, l'imprenditore siciliano della R.R Service, Sebastiano Ricco che ha dichiarato «ringrazio tutta l'amministrazione per la disponibilità e l'attenzione che hanno avuto nei riguardi degli imprenditori. L'amministrazione ha mantenuto le promesse in tempi rapidi. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Ora inizieremo immediatamente i lavori e la realizzazione del capannone». Angela Pepe

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Domenica 15 novembre 2009


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Domenica 15 novembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Incontro delle segreterie provinciali, problemi interni ad Idv tra i dirigenti in carica e i subentranti

Provincia, presto l’Addc in giunta Italia dei Valori con l’arrivo della Mastrosimone chiede un altro assessore CON l’Addc e Rosa Mastrosimone nel partito, Italia dei Valori e la stessa Mastrosimone avanzeranno la richiesta di un secondo assessorato nella giunta provinciale di Matera. E’ il dato politico più importante arrivato ieri a margine dell’incontro tra i segretari dei partiti della maggioranza che sostiene il presidente Franco Stella. A gennaio, probabilmente slitterà di qualche settimana dalla data prevista di fine dicembre, il numero dei componenti la giunta aumenterà da sei a otto con una presenza femminile nell’esecutivo. Su queste basi e visto il modificarsi della maggioranza Italia dei Valori e la Mastrosimone chiederanno una rappresentanza politica in più nella giunta Stella. Rappresentante che non sarà il consigliere regionale in carica che è concentrato su Regionali ed eventualmente Comunali a Matera. Comunque se ci sarà il nuovo assessore di Idv sarà dell’Addc, il movimento creato dalla Mastrosimone e che è confluito in Italia dei Valori. Ad oggi però la situazione all’interno dell’Italia dei Valori resta molto tesa. Alla riunione di ieri mattina c’erano Antonio Montemurro, delegato da Faraone, come lui stesso ci ha confermato e il capogruppo Michele Paterino. Ad un certo punto della riunione è arrivata però una delegata della Mastrosimone (Brunella Massenzio) perchè «in base ad una nota ufficiale dei vertici nazionali del partito la rappresentanza è data a Faraone e a Mastrosimone». La presenza avrebbe però trovato il disappunto dei rappresentanti di Idv al tavolo e dopo un breve conciliabolo e, pare, un colloquio telefonico con la Mastrosimone il problema sarebbe stato superato e la delegata scelta dal consigliere regionale ha lasciato così la riunione. Il problema interno ad Idv resta. Nei prossimi giorni intanto Mastrosimone provvederà all’ingresso ufficiale nel gruppo di Italia dei Valori alla Provincia e così sarà per tutti i

Brevi Cronaca Un 52enne materano d’origine

Falso ammiraglio a Chiavari SI ERA presentato al comando dei carabinieri di Chiavari in alta uniforme e con i gradi di ammiraglio della Marina militare ed aveva chiesto un colloquio con il comando della stazione per i problemi di vicinato, ma al controllo del suo nominativo i carabinieri hanno scoperto che quella persona non era in realtà chi diceva di essere: per questo lo hanno multato con una sanzione pecuniaria di 929 euro per usurpazione di titolo e di oneri. Il protagonista della vicenda F.A., un 52enne originario di Matera, residente a Como ma domiciliato a Chiavari, nella Riviera del Levante genovese.

Carabinieri

Denunce per guida in stato di ebbrezza

componenti di Addc nei diversi Comuni. La stessa Mastrosimone è pronta poi a dimettersi dal Consiglio provinciale per permettere al primo dei non eletti di poter subentrare. Questioni che chiariscono i prossimi passi in Idv ma che lasciano una forte distonia su quello che dicono i rappresentanti locali e le indicazioni nazionali (così come rivendicato ieri in sede di riunione delle segreterie provinciali). L’Idv rivendica un assessorato in più e su questo la maggioranza (che ieri ha trovato una sostanziale quadratura, pur tra qualche scontro dialettico) dovrà lavorare nelle prossime settimane. Il caso Mastrosimone-Idv resta aperto. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Antonio Di Pietro, Rosa Mastrosimone e Michele Radice, vertici nazionali e locali di Idv dove però gli equilibri restano ancora precari

NEL CORSO della nottata, nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione dei sinistri causati dal consumo di sostanze psicotrope e dall’abuso di alcool i carabinieri del Comando Compagnia di Matera hanno denunciato a piede libero due giovani materani, di 24 e 35 anni, poiché sorpresi alla guida in evidente stato di ebbrezza alcolica. Contestualmente, sono state ritirate loro le patenti di guida. L’attività di monitoraggio viene effettuata dai Carabinieri di Matera con controlli capillari sul territorio, privilegiando i luoghi di aggregazione e ritrovo della movida materana, attenzionati anche per prevenire fenomeni di violenza sulle donne, risse e reati predatori. Inoltre, continuano i controlli svolti dai NAS di Potenza, di concerto con gli uomini del Comando Provinciale Carabinieri di Matera, finalizzati alla verifica del rispetto delle norme igienico-sanitarie ed amministrative da parte di esercizi commerciali, aziende e locali di intrattenimento. I militari dell’Arma hanno appurato che a Pomarico, all’interno di un frantoio oleario, due locali erano stati adibiti ad imbottigliamento e deposito di olio, benché privi del certificato di agibilità e carenti dal punto di vista igienico-sanitario. Di conseguenza, al termine dell’ispezione, si è proceduto al sequestro amministrativo dei locali con le attrezzature, il cui valore ammonta a circa 60.000 euro, ed a circa 1300 litri di olio.

IL CONVEGNO

Festeggiato per due giorni il 53esimo anniversario della cardiologia nella città dei Sassi

I pionieri che hanno fatto la storia LA storia della cardiologia materana scorre tra il 1956, data di nascita presso l'Ospedale Civile “Vittorio Emanuele III” di Matera, e l’1 novembre 1969 con l'inaugurazione dell'Unità Coronarica. Anni di pionierismo, affermazioni e traguardi raggiunti. Un vero romanzo, a puntate, si può scrivere su alcuni momenti toccanti di questi lunghi anni contrassegnati da situazioni difficili ed altre di notevole rilievo scientifico. Venerdì sera, nell'Auditorium “Raffaele Gervasio, dinanzi ad un folto pubblico, il dottor Giuseppe Guerricchio ha ripercorso momentisignificativi diun'evoluzione scientifica sospesa tra il fallimento e la gloria. La sua relazione ha toccato gli animi per semplicità, vividezza di ricordi e partecipazione sentita degli ascoltatori. I risultati, del lavoro costante e lungimirante, sono sotto gli occhi di tutti: 40 mila elettrocardiogrammi, 20 mila consulenze, 4000 ecocardiogrammi. Il centro impianta pacemaker semplici e sofisticati: biventricolari e defibrillatori Icd ed esegue numerose coronarografie ed angioplastiche. L'aggiornamento tecnologico sofisticato è alla base della cardiologia ospedaliera e territoriale in rete. Cinquanta le pubblicazioni apparse su riviste nazionali ed internazionali. «A Matera la cardiologia ha avuto un geniale fondatore nel dottor Giuseppe Guerricchio e gli eredi seguono la sua scia con professionalità - afferma Antonio Potenza assessore regionale della Salute - rappresenta un punto di riferimento nell'emergenza ed utilizza l'alta tecnologia, come la telemedicina, per offrire un servizio di alta qualità». «La

Il tavolo dei relatori del convegno in occasione del 53esimo anniversario della cardiologia

cardiologia a Matera è nata con spirito pionieristico e si è ispirata ai progressi della medicina anglosassone - interviene Giuseppe Guerricchio - Abbiamo intuitoe captatodellecose importantinel convegno tenuto a Montecatini nel 1966 da cardiologici americani. Siamo tornatiaMatera pienidientusiasmoed abbiamo innovato il nostro reparto. L'unità coronarica, tra le prime in Italia ed inesistente in città come Bari, Napoli, Bologna e Taranto, fu sostenuta economicamente dall'allora l'amministrazione. Si sono formati nel mio reparto sei primari: Luciano Tantalo, Vito Contuzzi, Luciano Veglia, Giuseppe Lomurno, Franco Basile e Tommaso Scandiffio in carica a Matera, Policoro e Gravina». «Per l'elevato costo dei ricoveri ospedalieri, per l'invecchiamento

della popolazione e per la crescente importanza del territorio, il Day Hospital è una risposta importante per evitare i ricoveri in molte patologie e procedure cardiovascolari: cardioversione elettrica, sostituzione di pacemaker, studio elettrofisiologico, terapie infusionali delle forme severe di arteriopatie obliteranti degli arti inferiori. - conclude Scandiffio attuale primario della cardiologia - Il convegno, tenuto presso “Le Monacelle”, si è sviluppato su una rassegna interessante di argomenti: fibrillazione atriale, gestione medica, interventistica e follow up dell'infarto miocardio, rischio emorragico della terapia antiaggregante e gestione dei pazienti portatori di pacemaker». Nunzio Longo matera@luedi.it

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Matera


Dai 18 ai 12 euro per la spremitura nei frantoi della città e in quelli della provincia

Raccolto minore, ma di qualità Famiglie e piccoli produttori impegnati nella produzione dell’olio locale QUELLO IN corso è un altro fine settimana tutto dedicato alla raccolta delle olive, così come accaduto già nei weekend di fine ottobre. Come è tradizione i materani che hanno un appezzamento di terreno rinnovano l'antica tradizione della produzione dell'olio per il consumo personale. Un piccolo esercito composto da tante famiglie che, disponendo di piccoli uliveti nell'agro della collina materana, passano i primi giorni di novembre a raccogliere il prezioso frutto che diventerà profumato olio extra vergine di oliva una volta spremuto in uno dei 3 frantoi di Matera o nei tanti della provincia. I prezzi per la spremitura variano dai 18 euro dei frantoi di Matera ai 12 euro di quelli in provincia. Un “rito” quello della raccolta che si compie nelle ore in cui si è liberi dal lavoro: vi partecipano tutti i componenti della famiglia, soprattutto le forze giovani, e servirà a produrre l'olio per il consumo di un intero anno. Si tratta davvero di olio a “chilometro zero”

perché tutto prodotto in zona; in più è biologico perché quasi nessuno effettua trattamenti. L'assenza di piogge dei giorni scorsi e il bel tempo hanno favorito lo svolgersi rapido del lavoro negli uliveti. Quest'anno il sacrificio viene ricompensato da un lieve calo del raccolto sebbene di ottima qualità. Intanto le colline del ma-

terano sono invase da reti utilizzate per raccogliere le olive e da persone addette a questa delicata operazione. Di conseguenza anche i frantoi lavorano senza sosta. E' un momento importante per l'agricoltura e l'economia della zona. Un settore che impegna per circa due mesi e che riveste storicamente un ruolo centrale e importante per i materani. Inoltre la cura degli olivi, fatta con passione, che dura da secoli, ha permesso il mantenimento di un ambiente rurale, che è una bellezza estetica. La stagione climatica è stata buona e non c'è stato il temuto attacco della mosca olearia anche se alcune zone ne sono state colpite. Le piogge di settembre ed ottobre hanno contribuito ad innalzare il peso delle olive: ma questo non incrementa la resa perché l'acqua viene scartata durante la spremitura. «Avremo un olio di ottima qualità -sostiene Giambattista Volpe, uno dei tanti piccoli produttori materani - anche se le quantità sono minori di circa il 15%. La re-

sa è soddisfacente e si attesta dal 13% al 16% . Vale a dire ogni cento chilogrammi di olive si hanno sedici litri di olio. Questo permette, pur avendo meno olive, di fare una produzione ugualmente buona. L'ottima qualità dell'olio materano è testimoniata anche quest'anno da un basso tasso di acidità dopo la spremitura che si attesta attorno allo 0,3%0,4% e che quindi lo classifica come olio extravergine. I prezzi di vendita sono gli stessi dell'anno scorso e si attestano dai 5 ai 6 euro. Noi piccoli produttori a scala familiare siamo soddisfatti nonostante il duro lavoro di questi giorni». Un lavoro alleviato, negli ultimi anni, dalle macchine per la raccolta meccanica delle olive che rappresentano una speranza per il mantenimento di questa tradizione che è parte della storia materana. In questo senso l'attività dei frantoi andrebbe sostenuta perché rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

Incontro promosso da Inner Wheel e Ail

La leucemia non fa paura presentati i servizi e le prestazioni ai malati UN prontuario per aiutare il malato di leucemia e la sua famiglia a orientarsi nella mappa delle prestazioni e dei diritti e la vendita di una maglietta, al costo di dieci euro, per sostenere le spese di trasporto dei pazienti che dovranno raggiungere l’ospedale Madonna delle Grazie per i servizi di day hospital. Sono le iniziative che l'Inner Wheel di Matera mette in campo in collaborazione con l'Associazione italiana leucemici a favore degli ammalati ematologici della provincia. Lo hanno annunciato, i presidenti dei due sodalizi Maria Carmela De Giacomo per l’Inner Wheel e Antonio Stella per l’Ail nel corso del convegno «Ho una malattia del sangue: come può aiutarmi l’Azienda sanitaria ?». Nel corso dei lavori sono state forniti alcuni dati sull'attività a favore dei pazienti leucemici. Le prestazioni assicurate in day hospital sono 250 l’anno e riguardano le patologie oncoematologiche, le visite ambulatoriale sono 1.800, i ricoveri per talassemia sono in media 70 che riguardano fasce di età superiori ai 40 anni. La Asm fornisce prestazioni sanitarie di vario tipo legate alle diverse malattie del sangue e altri adempimenti amministrativi. matera@luedi.it

Una storia che dimostra come l’onestà paga sempre L’Adiconsum denuncia centinaia di casi in viale Italia

Trovano un portafoglio Automobilisti da record e poi lo restituiscono superano il limite di 1 km TROVANO un portafoglio e lo restituiscono. Non è cronaca altrui bensì vissuta in prima persona presso il forno “Non solo pane”. Il portafoglio in questione, infatti, è proprio il mio. “E' tarda sera, dopo una giornata lunga ed interminabile tra le varie tappe cittadine, decido di passare dal forno per comprare due pezzi di focaccia che faranno da corollario alla cena mia e di mia figlia. La focaccia al pomodoro, che adoriamo entrambe, è ancora calda quando ci sediamo a tavola e mentre gusto il delizioso bordo croccante suona il telefono. Alquanto scocciata per il forzato stop, rispondo e dall'altra parte il proprietario della focacceria dopo essersi assicurato di parlare con la persona giusta mi dice che ha trovato il mio portafoglio vicino alla cassa. Rimango per un attimo senza parole mentre ripercor-

ro con la mente la scena del momento in cui ho pagato. Avrei giurato di aver messo il portafoglio in borsa, come sempre. Di soldi non ce n'erano tanti, 80 euro circa, anche se di questi tempi niente è poco, ma c'erano documenti, tanti tutti. La mia carta d'identità, la patente, la tessera sanitaria, il codice fiscale, il blocchetto degli assegni, bancomat e carta di credito e poi ancora il tesserino dell'ordine … Insomma mi sarebbe costato “una cifra”in termini di tempo e di soldi duplicare il tutto. Questo pezzo non è solo il mio grazie ai proprietari del locale ma vuole essere, soprattutto, la considerazione che l'onestà è ancora un valore ed è bello sapere che c'è chi, in un mondo inquinato di furbi rimane onesto. Anna Giammetta matera@luedi.it

«A DISTANZA di una settimana l'Adiconsum è costretta a ritornare sull'argomento inerente all'Autovelox di Viale Italia. Sono, oramai, centinaia, i ricorsi già predisposti dal Centro Giuridico della nostra associazione - si legge in una nota - la quale, come già avvenuto in passato, li depositerà soltanto se costretta dall'assurdo silenzio dell'amministrazione comunale. Infatti, i cittadini più attenti ricorderanno che in occasione delle famose telecamere all'entrata dei Rioni Sassi la nostra associazione, che ha patrocinato oltre tremila ricorsi, attese, sino all'ultimo, un segnale di distensione da parte del Comune: segnale che non pervenne e che scatenò l'intasamento della cancelleria dell'Ufficio del Giudice di Pace di Matera. L'Adiconsum non vuole che la storia si ripeta ma chiede che il Comune di Matera - prosegue la nota - valuti seriamente la possibilità di pro-

cedere autonomamente all'annullamento di tutti i verbale scaturiti dall'Autovelox di Viale Italia. E' doveroso rimarcare che tra tutti i verbali esaminati, il conducente “più veloce” ha superato di 11 Km/h il limite di velocità e tanti invece lo hanno superato solo di 1 Km/h. E' evidente, ordunque, come il macchinario sia stato collocato solo per fare “cassa”. L'associazione ritiene che con l'utilizzo di dissuasori diversi, pensiamo ai dossi artificiali, si sarebbe ottenuto il risultato di far rispettare il limite di velocitàsenza dissanguare i cittadini materni che avrebbero anche diritto a “strade più sicure”. Tutti coloro che vogliono far valere i loro diritti per l'assurdo ed infelice utilizzo dell'autovelox in città, possono rivolgersi, dal lunedì al venerdì, alla nostra associazione sita in Matera, alla Via Don Minzoni 10». matera@luedi.it

SPUNTI di GIULIO SAVINO NON È senza entusiastico stupore che parlo del libro “La Martella - il più bel borgo rurale d'Italia” del professore Francesco Paolo Francione. Attira subito il termine “borgo”, evocatore di immagini reali, eppure suggestive e fantasmatiche, luogo di malinconica nostalgia, rifugio e difesa dell'identità, rispetto ai luoghi provvisori ed anonimi della modernità. Mi riferisco ai centri commerciali, alle stazioni, agli aeroporti, a quei “non-luoghi”, secondo la fortunata e strapazzata definizione di Marc Augé, di cui fa abuso lo spirito modaiolo e consumistico del tempo. I “non-luoghi” ci umiliano e ci feriscono, perché impersonali ed anomici, dominati come sono, dalla tecnologia della mobilità e dell'informazione. Sono però, i luoghi in cui effettivamente viviamo (altro che non-luoghi), dalla cui tirannia e forza di sradicamento non ci si può libe-

La Martella e la nascita negli anni ‘50 rare, se non col viaggio della memoria e del sogno, nei luoghi connotati a cui eravamo abituati nel passato. Mi sono disposto alla lettura del libro, con l'animo di chi ricerca nel quadro della piccola realtà del borgo, di decodificare il senso della storia e dei problemi della città contemporanea, come avviene per il villaggio immaginario di Macondo di Cent'anni di solitudine di Márquez o per Le città invisibili di Calvino. E l'aspettativa non è stata delusa. Il libro risulta alla fine, un'opera “aperta”, nel senso indicato da U. Eco. Nella descrizione, aldilà della ricchezza documentale e del grande rigore analitico, si avverte il soffio leggero e pudico dell'amore del bambino e dell'adulto Francione per il borgo, nel quale ancora abita.

Ed è questo singolare stato d'animo che vieta di “chiudere” il discorso su un luogo, in cui la storia continua ad imprimere i suoi mutevoli significati, facendone la sede dell'elaborazione e della narrativa del nostro tempo. La sensibilità dell'autore diventa fondamentale per catturare la realtà del borgo in tutti i suoi complessi spessori umani, sociali e culturali, con passaggi da una focalizzazione tematica all'altra, che rendono conto dei cambiamenti radicali attraversati dalla comunità di La Martella e in genere, dalle aggregazioni umane. Francione motiva il suo lavoro con “la volontà di tenere viva la memoria degli anni '50, il ricordo delle famiglie, delle donne…” di una città diventata capitale simbolica della “civiltà con-

tadina”, secondo una nota espressione di Levi, al centro dell'attenzione politica e culturale, come dimostrato dall'attiva partecipazione nella direzione dei suoi processi di cambiamento, di politici come De Gasperi e Togliatti, di intellettuali impegnati, come Levi, Scotellaro, E. De Martino e di industriali illuminati, come Olivetti. Delle idee e del ricco dibattito nel dopoguerra sui Sassi e sul borgo inteso “come laboratorio socio-antropologico”, i primi capitoli del libro offrono un quadro completo, cogliendo l'intreccio tra l'azione politica, la ricerca di Friedman, l'architettura e le voci di scrittori che soprattutto con Levi, hanno visto i valori della civiltà contadina alternativi, nel presente, alla civiltà urbana e industriale, ma con la possibilità di una loro

assimilazione nella modernità del futuro, quasi ad anticipare il Lévi-Strauss dei Tristi Tropici. Oggi comprendiamo quanto di utopico ci fosse in quella lettura. Le impietose ragioni della storia hanno travolto “l'ideale che aveva accompagnato la nascita del borgo”e hanno reso la città-giardino progettata da quella scuola romana di architettura che aveva nel giovane Quaroni suo massimo rappresentante, un luogo di emarginazione. Di questo declino l'autore, senza mai tralignare dai giudizi equilibrati e sapienti propri dello studioso, coglie tracce, segni e vestigia di legami e di rapporti che si allentano o che si interrompono. Sono i mali di La Martella, ma anche di Matera e delle città meridionali, prive di

relazionalità materiale (infrastrutture) e soprattutto di quella necessaria relazionalità ideale che, solo permette la coesione e quindi, la formazione di un'identità. E' questa consapevolezza che rende credibile per l'autore, un messaggio di riscatto e di rinascita per la città e per i suoi borghi, “fiori appassiti di una breve stagione di grandi speranze”. Ma affinché ciò si realizzi, la consapevolezza deve diventare patrimonio di tutti, pena il ripetersi di una sterile utopia di pochi, mentre lo spazio continua ad essere ucciso, nel silenzio osceno della collettività. Il libro del professor Francione può essere perciò, un grande ed essenziale contributo alla nascita di una diversa e nuova relazione tra la politica ed un territorio da non depredare, ma da valorizzare, nel contesto di un'operazione culturale che veda nel processo di formazione del cittadino e quindi nella scuola, il suo luogo essenziale di riferimento.

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Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

TAXI MATERA 3332685173

Nica

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Matteo

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Questura aperta UFFICI aperti in questura oggi. La questura svolge un'attività operativa di vigilanza e controllo dell'ordine e della sicurezza pubblica quotidiana ventiquattr'ore su ventiquattro. Ma gli uffici amministrativi, come gli altri uffici pubblici, restano aperti solo nei giorni feriali negli orari stabiliti. Oggi, invece, anche grazie all'iniziativa “Questura aperta” gli uffici della questura di Matera saranno aperti in via straordinaria. In questo modo si potrà offrire ai cittadini un servizio in aggiunta a quello normalmente svolto nei giorni feriali.

Tu non lo sai ma c'è qualcuno che appena apre gli occhi la mattina ti ha già nei suoi pensieri e resti lì fino a quando non si richiudono... tanti auguri.

Da un anno è nata una stella che ci fa felici

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Borsa del Turismo Martedì 17 alle ore 17 nella sede dell'amministrazione provinciale in via Ridola, verrà presentata la seconda edizione della Borsa del Turismo Lucano. All’incontro organizzato dal Consorzio Mediterraneo con Caruso&Grassi Tour Operator, Apt Basilicata, Regione Basilicata, Provincia, Camera di Commercio, Api e Confcommercio e con il riconoscimento dell'Enit, interverranno i rappresentanti di Concorzio Mediterraneo e Caruso Grassi, il presidente della Giunta Provinciale, Franco Stella, l'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro, LeonardoBraico eNicola Raucci,presidente edirettore del Gal Bradanica e Nicola Fontanarosa dell'Api.

Dvd de U’ Uagnin Assziel MARTEDI ‘ 17 novembre alle ore 10,30 c/o Hotel San Domenico al Piano Matera, si terrà una conferenza stampa per la presentazione del Dvd "Matera è come una rosa", realizzato dall'associazione Oasi del Sorriso e il gruppo folk U' Uagnin Assziel. L’associazione, senza fini di lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed ha lo scopo primario di riscoprire e recuperare le antiche tradizioni e manifestazioni popolari al fine di valorizzare gli aspetti culturali e folkloristici del territorio e partecipare alla promozione e allo svolgimento di manifestazioni di natura sportiva.

Il mare di Ulisse RIMARRA’ aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell’Angelo, in Via Sant’Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall’artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall’artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Gozzano, al Nonnino, Carducci, Pasolini, Pirandello. Sono oltre 50 le sue pubblicazioni tra poemi, racconti, commedie. Artista a tutto tondo, si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica tout court che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, parchi, giardini, arredi. Nel suo eclettismo non manca l'ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista, che gli fruttano grandissima popolarità facendogli vincere i più ambiti premi del settore.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76

0835/309098

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria

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Notizie Utili RIBALTA nazionale per il Consorzio Agrituristico del Materano "Le Masserie del Falco Grillaio" che fino ad oggi sarà presente all'ottavo salone nazionale dell'agriturismo "AgrieTour", che si tiene anche quest'anno ad Arezzo con il contributo tecnico delle tre organizzazioni nazionali dell'agriturismo (Agriturist, Terranostra e Turismo Verde). All'interno dello stand espositivo della Regione Basilicata, il consorzio propone soggiorni suggestivi all'insegna della scoperta del patrimonio artistico, culturale, ambientale ed enogastronomico lucano. «Finalmente diversi tour operator accedono alla nostra postazione con il preciso intento di sviluppare contatti con la Basilicata - afferma Domenico Cardinale, presidente del Consorzio ciò segna una positiva controtendenza rispetto alle precedenti esperienze espositive». Il salone agrituristico propone, tra le diverse attività, il "Campionato di cucina contadina" che vede impegnate le strutture provenienti da oltre 10 regioni italiane. «Le Masserie del Falco Grillaio - prosegue Cardinale - sono ben liete di rappresentare la nostra regione, proponendo la degustazione della pasta fatta in casa con pomodori secchi e mollica fritta, e delle zuppe preparate con differenti modalità». Il Consorzio Agrituristico del Materano "Le Masserie del Falco Grillaio", nato nel 2001, conta sette aziende ricettive: L'Assiolo (Miglionico), L'Orto di Lucania (Montescaglioso), Vigna sui Laghi (Montalbano Jonico), San Teodoro Nuovo (Marconia di Pisticci), Le Matinelle, Masseria del Pantaleone e Torre Spagnola (Matera).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Parnassus 19,30 - 21,40 G-Force 16,30-18,00 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Nemico pubblico 17 - 19,30 - 22 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 2012 16,15-18,50 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Gli abbracci spezzati 17,00 - 19,15 - 21,30

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Parnassus 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Parnassus 17 Bastardi senza gloria 19,00 - 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Miglionico Parte all’inizio di dicembre il servizio di raccolta differenziata

Debutta il “porta a porta” dei rifiuti MIGLIONICO - I miglionichesi provano a prepararsi per il porta a porta dei rifiuti. Il servizio di raccolta differenziata partirà all'inizio di dicembre. Le nuove modalità di raccolta e differenziazione dei rifiuti sono state al centro dell'incontro pubblico voluto dall'Amministrazione comunale miglionichese. Un appuntamento estremamente significativo svoltosi venerdì scorso, presso un'aula delle scuole elementari cittadine. Sono intervenuti il primo cittadino di Miglionico, Angelo Buono, e due tecnici della società che gestisce il servizio di raccolta per il Comune di Miglionico, Progettambiente. La raccolta differenziata dei rifiuti comunque era iniziata. A partire - erano gli anni di Dalessandroe sonostatiquelli diBorelli - anche da Amministrazioni comunali precedenti all'attuale. Il por-

ta a porta arriva persino dopo una petizionedi qualcheannofa cheraccolse moltissime adesioni. Il sindaco Buono si è occupato di spiegare il senso politico e civico dell'iniziativa. Mentre i tecnici della società aviglianese, Maggio e Marsicano, hanno relazionato sulle modalità che saranno introdotte, sempre considerando il fatto che si sta discutendo ancora di una sperimentazione. Se gli oltre mille abitanti che risiedono nelle zona pilota risponderanno bene, il sistema sarà esteso all'intera comunità, per raggiungere l'obiettivo di una percentuale di differenziata che superi il 20% del complessivo peso dei rifiuti. «Interveniamo - ha cominciato Angelo Buono - su un tema di grande importanza, un argomento con il quale si migliorerà la qualità della vita. E - ha chiarito - agiamo do-

ve dal datato decreto Ronchi ci è imposto dalle leggi. Consapevoli - ha infine puntualizzato - che non abbiamo altre scelte, in una situazione che presenta tutte le discariche italiane in vie d'esaurimento per saturazione». Quindi, oltre ad agire per il momento solamente su alcune zone del centro abitato, si comincerà raccogliendo porta a porta solo carta, cartone e plastica. Il vetro, invece, pur sempre separato dagli altri rifiuti, lo si dovrà conferire ancora nei bidoni predisposti. Come a breve si andranno a completare le operazioni per predisporre il servizio di prelievo a casa dei materiali ingombranti, davanti alle abitazioni per la maggior parte dei richiedenti, sempre a carico dellasocietàche raccoglieirifiutisolidi urbani. «Andiamo avanti a fasi ha detto fra le altre cose Marsicano -

Alcuni cassonetti per la differenziata

per raggiungere gli obiettivi condivisi con il Comune al momento della sottoscrizione dell'accordo». Per l'azienda è molto importante il tempo della sensibilizzazione della cittadinanza. E prioritario è “comunicare con l'utenza”. Parole pronunciate sempre da Marsicano e sostenute dall'ingegner Maggio. I cittadini hanno un paio di settimane per recarsi al Comune di Miglionico, e prendere cinquanta sacchetti gialli e

cinquanta sacchetti azzurri. In una tipologia dicontenitore andràla carta (sacchetto azzurro). All'interno dell'altra (sacchetto giallo) la plastica. Poi, il martedì mattina alle otto si deve far trovare il sacchetto con carta e cartone pronto per l'operatore giunto davanti alla porta e il giovedì mattina alla stessa ora quello contenente la plastica accumulata. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Pisticci L’avvocato Cataldo: «Il quadro delle accuse sorretto da indizi e non da prove»

Revocati i domiciliari a Giannace Operazione Alias, ridimensionata la posizione del ragazzo, per lui obbligo di firma PISTICCI - Parola alla difesa nell'operazione Alias, il blitz operato la scorsa settimana dai Carabinieri di Pisticci che hanno dato esecuzione a diciotto ordinanze di custodia cautelare finalizzate a contrastare una presunta organizzazione di spaccio di stupefacenti. Venerdì scorso, infatti, è stato ascoltato Federico Giannace, uno dei diciotto interessati dai provvedimenti restrittivi, nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia svolto dal Gip della Procura di Matera Roberto Scillitani. La posizione di Giannace, assistito dal giovane avvocato Filippo Cataldo, dello studio legale Antonio D'Angella, sembra sgonfiarsi tanto che il Gip, lo stesso che firmò le ordinanze di custodia cautelare, ha disposto la cancellazione dei domiciliari. «Rilevato che il quadro indiziario a carico dell'indagato - scrive il Gip - pare affievolito all'esito dell'interrogatorio di garanzia avvenuto lo scorso venerdì ndr - , avendo il Giannace fornito diverse indicazioni degne di approfondimento (…) ritenuto che è stato presentato dalla difesa tesseri-

Federico Giannace

no universitario e vista la giovane età e l'incensuratezza, sostituisce la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'obbligo di firma». A convincere il giudice sarebbe stata la precisione

di Giannace nel rispondere alle contestazioni mosse in seguito alle intercettazioni telefoniche contestate che sono andate a determinare il quadro indiziario «e non probatorio», come spiega l'avvocato Filippo Cataldo,

Nasce la Polisportiva Marconia Scuola calcio Holly e Benjy MARCONIA Nasce a Marconia la Polisportiva Marconia scuola Calcio Holly e Benjy. Dopo anni di sacrifici prende così forma la “Polisportiva Marconia”che si occuperà di varie attività sportive tra cui calcio, nuoto e sport vari. La Polisportiva Marconia si unisce alla scuola calcio “Holly e Benjy” di Marconia di Mister Bruno Agneta. Le categorie calcistiche sono i Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini, Esordienti e Under 14. «Un ringraziamento - si legge nel comunicato della Polisportiva - va alla Bbc del signor Nicola Benedetto, sponsor ufficiale della Polisportiva, che ha contribuito a realizzare il progetto. Si ringraziano anche i mister della Polisportiva Marconia Agneta e Baldari. Va ricordato che gli atleti, oltre a praticare l'attività calcistica, praticano anche un corso di nuoto in collaborazione con la piscina di Marconia». Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2009/2010.

a suo carico. In una intercettazione si faceva riferimento allo scambio di alcuni cd, che lasciava intravedere un linguaggio in codice in grado di celare lo scambio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo ha spiegato, invece, di essere un Dj, fatto tra l'altro noto e riscontrabile, e di possedere numerosi dischi e cd, di cui ovviamente ha potuto parlar anche al telefono quando si trattava di organizzare delle serate. In una seconda intercettazione si parla dell'organizzazione di una festa, fatto che avrebbe determinato sospetti. Ma è stato spiegato e riscontrato che la data dell'intercettazione corrisponde con la festa di compleanno del padre di Giannace, effettivamente organizzata dal figlio. «Al termine dell'interrogatorio di garanzia - ha spiegato l'avvocato Filippo Cataldo - il quadro accusatorio di Giannace si sgonfia, perché lo stesso Gip ha ritenuto che siano state date delle spiegazioni plausibili a tutte le telefonate oggetto di intercettazione a carico del mio assistito, che

ha risposto in maniera esaustiva. E' bene precisare, inoltre, che il quadro delle accuse è sorretto da indizi e non da prove, anche perché nelle perquisizioni svolte durante l'operazione Alias non è stato trovato nulla». Il legale ha anche voluto far rilevare al Gip l'inesattezza di quel presupposto che motiva la scelta di dare all'operazione il nome di “Alias”, sulla base del fatto che gli accusati erano soliti appellarsi con nomignoli in codice finalizzati a mascherare la loro vera identità. «Questi soprannomi ha concluso Filippo Cataldo corrispondono, invece, a definizioni storiche e note a tutti. Attraverso questi nomignoli, pertanto, l'identificazione di una persone diventa più facile e quindi tutt'altro che celata. L'alias - nel caso di Giannace era quello di “Montone” ndr - , dunque, non veniva usato in determinate telefonate, ma era e rimane un soprannome comune, di riferimento e di identificazione». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

PISTICCI - E’ stato arrestato venerdì scorso a Pisticci dai carabinieri della locale Compagnia un cinquantatreennepregiudicato del posto. L'uomo, arrestato in esecuzione dai militari dell’Ama di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria, deve espiare una pena residua di sei anni e quattro mesi di reclusione, a seguito di una condanna definitiva di otto anni e sei mesi per i reati di associazione a delinquere, rapina e ricettazione in concorso con altre persone calabrese. I reati imputati sono stati commessi dal cinquantatreenne, fra il 2002 e il 2003, in Calabria. Subito dopo l'arresto, l'uomo è stato accompagnato nel carcere di Matera. provinciamt@luedi.it

Bollette, disservizi e ritardi Mdc ha presentato “Enel Concilia” MONTESCAGLIOSO - La possibilità di risolvere con Enel i problemi di bollette sbagliate, disservizi, ritardi negli interventi sui guasti attraverso la conciliazione gratuita: la sede del Movimento Difesa del Cittadino di Montescaglioso, nei giorni scorsi, ha ospitato la giornata lucana interamente dedicata all'iniziativa “Enel Concilia”. La cittadinanza ha così potuto conoscere questo nuovo e validissimo strumento gratuito di aiuto agli utenti Enel nella risoluzione di controversie che si possono presentare nell'ambito dell'uso dei servizi domestici con l'Enel, accordo stipulato tra l'Azienda leader a livello nazionale per la fornitura di energia elettrica e gas e le associazioni del Cncu (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti). L'iniziativa rientrava nella campagna di informazione “Enel Concilia”, promossa dallo stesso Movimento Difesa del Cittadino ed Enel in 20 città italiane, so-

L’Atletico Marconia

Pregiudicato in manette a Pisticci

prattutto del Meridione, con l'obiettivo di consentire la conoscenza delle novità e il funzionamento della procedura di conciliazione e monitorare il grado di soddisfazione dei clienti. La presidente della sede montese del Movimento dei consumatori, Maria Michela Bitondo, ha espresso il suo ringraziamento a tutti i cittadini che hanno raccolto l'invito a partecipare, Unico motivo di rammarico è stato costituito dall'assenza del sindaco e degli amministratori locali di Montescaglioso, ai quali era stato fatto pervenire il personale invito dalla stessa presidente. Quest'ultima ha sottolineato che la sede è sempre aperta per qualsiasi difficoltà e consulenza, in maniera gratuita. E’ possibile rivolgersi in via Garibaldi n. 29; 0835.201076; e-mail: montescaglioso@mdc.it Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

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San Mauro Forte Subito la ristrutturazione della Torre Normanna, nel 2011 la scuola in sicurezza

Dieci milioni di opere pubbliche Nel Piano triennale interventi alla viabilità e al consolidamento dell’abitato SAN MAURO FORTE - La Giunta comunale, come richiesto dalla legge, ha proceduto con la deliberazione numero 87 del 2009 alla adozione del Piano triennale delle opere pubbliche 2010-2012. Occorre dire che, come succede ogni anno, questa è solo una prima stesura che potrà poi subire modifiche sino alla sua approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale in concomitanza con l'approvazione del Bilancio di previsione. Il nuovo “Programma” contempla un volume totale di interventi nel triennio di oltre 10 milioni e quattrocento mila euro di cui: le opere pubbliche che si prevede di avviare entro il 2010, in totale, sono pari a oltre 3.700.000 euro; nel 2011 gli interventi previsti ammonteranno a oltre 3.900.000 euro; mentre per il 2012 la previsione di spesa supera i 2.800.000 euro. Una mole considerevole di finanziamenti a sostegno di una programmazione ambiziosa, spesso ad onor del vero ripetitiva, che tocca diversi aspetti della vita di questa comunità. Ma, vediamo in dettaglio quali sono le opere che l'Amministrazione comunale ritiene necessarie realizzare nel triennio. Partiamo, ovviamente, dall'anno prossimo in cui il completamento dell'opera di ristrutturazione della Torre Normanna (1 milione e 200 mila euro di contributo regionale e statale) figura essere l'obiettivo più rilevante dal punto finanziario. Segue, come ordine di grandezza di stanziamento, la previsione di intervento del prosieguo del consolidamento dell'abitato già in corso in località

Pantoni sino alla parte sottostante le abitazioni di Vico 2° Diaz. Per il prosieguo di questa messa in sicurezza è previsto un contributo del Ministero per la difesa del suolo di 900 mila euro e uno più modesto di 15 mila euro da parte della regione. Segue poi una previsione di interventi di 450 mila euro per la viabilità urbana (da finanziare al 50% con contributo regionale e per l'ulteriore 50% con un mutuo). Sempre in materia di viabilità urbana è previsto un ulteriore intervento di oltre 22 mila euro, finanziato con contribuzione ordinaria statale. Per la viabilità extraurbana sono previsti i lavori del quinto ed ultimo lotto dei lavori di realizzazione della bretella di collega-

mento alla costruendo fondovalle Cavonica, per un importo di 200 mila euro da finanziarsi con la contrazione di un apposito mutuo. Nel campo della pubblica illuminazione, invece, è prevista la realizzazione di un sistema fotovoltaico centrale di 50 KW (con 350 mila euro che si prevede di ottenere con il canale del Conto Energia GSE) e uno presso l'istituto comprensivo per una spesa di oltre 125 mila euro (da finanziarsi in parte con contributo regionale e in parte con mutuo). 30 mila euro, invece, è la somma dei fondi del terremoto che saranno destinati al completamento dei lavori di riqualificazione della sede municipale e il suo adeguamento alle norme di sicurezza. Sono previsti, inoltre, i

Fedeli in pellegrinaggio da San Mauro ad Anglona SAN MAURO FORTE - Un pellegrinaggio al santuario Santa Maria di Anglona come momento di raccoglimento spirituale e preparazione al nuovo cammino pastorale cristiano per l'anno 2009/2010. E' stato questo, in sintesi, essenzialmente lo scopo di un gruppo di pellegrini, 50 per la precisione, della parrocchia di santa Maria Assunta che nei giorni scorsi si sono recati in uno dei luoghi di culto tra i più significativi della nostra Regione. Il santuario, situato a pochi chilometri da Tursi e facente parte della Diocesi di Tursi-Lagonegro è negli itinerari turistici, culturali e religiosi, meta di svariati visitatori di ogni parte del mondo. I pellegrini di San Mauro Forte, oltre alle bellezze architettoniche e monumentali della Chiesa, hanno vissuto momenti di spiritualità davvero intensi culminati con la celebrazione della Santa Messa. «Spesso il luogo è fondamentale per ritrovare, rafforzare o costruire la propria intimità con il Signore- dice don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro Forte, ed il santuario della Madonna di Anglona è un posto ideale per questo scopo; un posto in cui si ha l'impressione che sia più facile stabilire quel “contatto” che si cerca». Il santuario sorge su un colle ed è consacrato alla Vergine Maria Santissima, tra le più venerate della Basilicata e la cui festa ricorre il giorno 8 settembre. Dopo essere stata dichiarata nel 1931 monumento nazionale, negli anni Settanta la Soprintendenza per i Beni artistici della Basilicata ha avviato una vasta opera di restau-

La Madonna di Anglona

ro all'interno della chiesa. Di particolare interesse artistico è il complesso degli affreschi che si trovano al suo interno, molto belli e ricoperti in alcune parti di stucchi che ne hanno minato l'antico splendore. Particolarmente difficile è la datazione delle origini della chiesa stessa che pare siano precedenti al 1100. L'importanza principale di questo bellissimo santuario medievale è quella di essere l'unica testimonianza dell'esistenza dell'ormai scomparsa città di Anglona, la più importante di quest'area durante il Medio Evo. Anna Giammetta

lavori di completamento della messa in sicurezza della discarica dei rifiuti, oramai chiusa, per oltre 180 mila euro che si prevede finanziati con un contributo regionale. Sono contemplati anche oltre 88 mila euro (da devoluzione mutui) per ristrutturazione immobili dell'area ex carcere. Infine, sono previsti 145 mila euro (da Fondo coesione interna) per interventi vari sul patrimonio comunale. Per il 2011 è previsto l'adeguamento alle norme di sicurezza, con l'abbattimento delle barriere architettoniche, della sede dell'Istituto comprensivo per oltre 690 mila euro che, come è scritto nel piano, dovrebbero pervenire sempre dalla regione. Per lo stesso esercizio, inoltre, viene riproposta la realiz-

zazione di un impianto di preselezione dei rifiuti e l'ampliamento della discarica con risorse private da attivare con il sistema del Project Financial, per un importo di 1.800.000 euro. Dal Ministero dello Sport è previsto, invece, un contributo di 400 mila euro per il completamento degli impianti sportivi e dal Ministero dell'Interno 1.000.000 di euro necessari alla costruzione di una nuova caserma per la locale stazione dei Carabinieri. Fondi statali ordinari, infine, per oltre 22 mila euro sono ancora previsti per interventi sulla viabilità urbana. Nel 2012, ultimo anno della programmazione, la Giunta Comunale prevede di incamerare contributi regionali per 1.500.000 euro destinati alla viabilità

rurale e 300 mila euro per la sistemazione delle strade interne all'abitato. Dal Ministero degli interni si prevede, invece, che giunga un finanziamento di 500 mila euro per la trasformazione dell'ex scuola media in struttura residenziale per anziani. Infine, sempre con contributi statali, si prevede di finanziare per 500 mila euro il recupero di sorgenti nell'agro cittadino e per oltre 22 mila euro il miglioramento della viabilità interna. Insomma, una vagonata di euro e progetti di cui, quelli relativi al primo anno, dovrebbero costituire la parte di più sicura e immediata realizzazione, opere che potranno dare ossigeno anche all'economia locale di settore. Vito Bubbico

Grassano Ai sindacati non piace la riorganizzazione del personale

Dipendenti comunali in ansia lare il documento condiviGRASSANO - Sono pronti so all'unanimità dall'assia dichiarare lo stato di agise e da sottoporre all'attentazione i tre segretari prozione del sindaco Vito Mavinciali delle organizzaziognante. ni sindacali della Funzione «I lavoratori - si legge pubblica per rivendicare i nella nota - esprimono il lodiritti dei dipendenti del ro rammarico per la manComune di Grassano quacanza di risposte da parte lora l'amministrazione dell'amministrazione da non conceda un incontro oltre un anno nonostante urgente. Si è tenuta nei sono state scritte diverse giorni scorsi un'assemblea intese con le organizzaziodei dipendenti del comune ne sindacali. di Grassano convocata dalInoltre esprimo rammale organizzazioni sindacali rico per l'atteggiamento teCgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, per nuto dal sindaco Vito Madiscutere di alcune problegnante e dell'intera Giunmatiche di interesse comuta, e si dicono contrari all' ne. Questi, dunque, i punti esternalizzazione del sermessi all'ordine del giorno vizio della biblioteca comue discussi: la riorganizza- Il Municipio di Grassano nale, e infine denunciano zione della macchina amministrativa, la rideterminazione della la latitanza degli amministratori sulle dotazione organica, la riqualificazione suddette problematiche che interessano del personale “A” e “B”, il mancato poten- la vita dell'ente. Pertanto - conclude il doziamento dell'area demografica, la man- cumento - i lavoratori chiedono al sindacata corresponsione di indennità fisse e co e alla giunta che si facciano carico delricorrenti, la mancata definizione e atti- le problematiche sollevate e che nel convazione delle progressioni orizzontali tempo procedano immediatamente alla per il 2008 e 2009, l'esternalizzazione corresponsione delle indennità fisse e ricorrenti relative al primo semestre 2009 della biblioteca comunale. Presenti all'incontro i segretari pro- e alla definizione e attivazione delle provinciali Maragno della Cgil Fp, Giuseppe gressioni orizzontali per il 2008 e il Bollettino della Cisl Fp e Franco Coppola 2009». della Uil Fp che hanno provveduto a stiGiovanni Spadafino

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Policoro Documento firmato all’unanimità dal direttivo dell’Anci

«Marinagri opera di grande respiro» POLICORO - Si è riunito ieri nella sala consiliare del Comune di Policoro per la prima volta nella storia dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) regionale il direttivo (25 sindaci) in una località che non sia il capoluogo di Potenza, sotto la presidenza di Vito Santarsiero. Tra i punti all'ordine del giorno l'invio al Ministero di Giustizia e al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro di un documento firmato all'unanimità dal quale si evince che l'investimento turistico “Marinagri”, al confine tra il Comune di Policoro e quello di Scanzano jonico, è «un'opera di ampio respiro che include un porto turistico, strutture ricettive, residenziali turistiche, sportive e naturalistiche; che il centro nasce sulla base di un'evidenza pubblica promosso dalla Regione Basilicata di concerto con i Comuni interessati; che l'iter amministrativo iniziato nel 1987 è passato al vaglio di valutazioni, approvazioni ed autorizzazioni espresse dal Governo nazionale, Regione, Comuni interessati, comita-

ti e funzionari pubblici; che le Amministrazioni interessate hanno operato per creare sviluppo e che il fermo dei lavori disposto dalla procura di Catanzaro rischia di vanificare un'opportunità di sviluppo», fermo restando sempre il rispetto per l'operato dell'Autorità giudiziaria. Altro ordine del giorno di grande importanza è la nomina del primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, come vice presidente vicario dell'Anci di Basilicata; la firma del protocollo di intesa con l'Agenzia delle Entrate per la lotta all'evasione fiscale; quello con la Sel (Società energetica lucana) con il quale si chiede maggiore supporto alla fornitura di gas ed energia elettrica agli Enti locali; al Governo nazionale invece i primi cittadini chiedono di allentare i vincoli del Patto di Stabilità per le spese di investimento in modo tale da creare più occupazione con lo sblocco dei lavori pubblici; fondi per la ricostruzione post-terremoto del 1980 con restituzioni da parte dei Comuni solo degli interessi. «Un'altra iniziati-

va innovativa -afferma il sindaco Nicola Lopatriello- è quella del metodo da adottare sulle decisioni, consapevoli di essere attori principali del territorio, poiché vicini alle istanze della gente e cellula fondamentale della società; pertanto con gli obbiettivi ben definiti da raggiungere possiamo tranquillamente interloquire alla pari con tutte le altre Istituzioni in quanto la nostra forza è proprio l'unione delle municipalità. Oggi abbiamo dimostrato con l'ordine del giorno su Marinagri che i temi dello sviluppo e del rilancio dell'economia non hanno colore politico, e in questo ringrazio tutti gli altri colleghi con i quali siano in perfetta sintonia. Inoltre la mia nomina a vice-presidente vicario di questo importate organo che è l'Anci mi riempie di orgoglio perché è un evento di portata storica per Policoro, e colgo l'occasione per ringraziare anche i cittadini del mandato elettorale che mi hanno conferito nel 2008. Da oggi in poi sarò ancora più fiero di essere cittadino di Policoro».

Arrestato dalla Polfer con un chilo di eroina METAPONTO - Trovato in possesso di oltre un chilogrammo di eroina sul treno Torino-Crotone, un giovane albanese - Luiz Xhani, di ventiquattro anni, residente a Castelfidardo (Ancona) - è stato arrestato ieri mattina da agenti della Polizia ferroviaria a Metaponto. Al momento del controllo degli agenti della Polfer, il giovane albanese ha prima cercato di tirare il freno d'emergenza e poi li ha aggrediti, cercando di fuggire. Il giovane - che secondo quanto si è appreso, era partito da Bari ed era diretto a Crotone - è stato fermato, dopo qualche attimo di tensione, anche con l'aiuto di un passeggero, e arrestato dalla polizia ferroviaria. provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico Aperta la lotta alla successione per la poltrona di vicesindaco

De Vincenzis spacca il Pdl Il candidato sindaco non piace a Fiamma e Udc che annunciano liste autonome MONTALBANO JONICO - A Montalbano Jonico le comunali sono già entrate nel cuore del dibattito politico. Nelle sezioni, nei capannelli, per le strade ormai non si parla d'altro. Mentre nel centrosinistra prendono corpo le trattative per la definizione del programma e per la scelta dei candidati, nel centrodestra, invece, le cose non sembrano andare per il verso giusto. Dopo la “benedizione” del coordinatore provinciale del Pdl, il senatore Cosimo Latronico, è stata individuata ufficialmente la figura del candidato sindaco nella persona dell'attuale vice sindaco Enzo De Vincenzis, proveniente da Forza Italia. Una candidatura quest'ultima, che molti ritengono imposta, che non sembra essere piaciuta ad una parte della base del Popolo della libertà di Montalbano ed in particolare alla componente proveniente da Alleanza nazionale. Del resto poche settimane fa alcuni dirigenti del disciolto partito di Fini, pare avessero tentato un'opera di convincimento nei confronti di Giovanni Aiello, medico di base della città, quale potenziale candidato sindaco. Tentativo poi fallito per la secca rinuncia da parte di quest'ultimo. A quanto pare, però, sembra già iniziato in salita il cammino di De Vincenzis. Basti pensare che la Fiamma Tricolore del leader Leonardo Rocco Tauro sembra intenzionata a correre da sola. I missini non sono disposti ad an-

Enzo De Vincenzis

nettersi al Pdl e criticano il metodo di scelta del candidato sindaco. A Tauro di certo non piacciono i pacchetti già preconfezionati e, da alcune indiscrezioni, sembra in modo deciso intenzionato a dar vita ad una lista espressamente e dichiaratamente di destra. Come se non bastasse anche l'Udc potrebbe staccarsi dal Pdl e correre da sola. L'attuale assessore Riccardo Fattorini, leader locale del partito di Casini, recrimina la candidatura a sindaco forte di aver fedelmente contribui-

to alla causa del centro destra per più di quindici anni. Ovviamente se non si aprono spiragli di rinnovamento all'interno del Pdl anche i centristi correranno da soli. Ma per il partito di Berlusconi i problemi non sono solo con i suoi potenziali alleati. All'interno, infatti, c'è grande fermento per l'individuazione, in caso di vittoria, della poltrona di vice sindaco. Sempre da indiscrezioni sembra che De Vincenzis, dopo il tentativo della componente di An di candidare Aiello al posto suo, abbia già promesso la delega di vice sindaco all'attuale assessore Salvatore Gentile, leader della componente socialista in seno al Pdl. Questa eventualità, di certo non piacerebbe al leader locale del Pdl, il sindaco Giordano ed a tutta la componente proveniente da An, che, al contrario, vorrebbe Donato Pierro, (attuale assessore ai Lavori pubblici e fedelissimo del primo cittadino) quale vice di De Vincenzis. Al contempo però, parallelamente, una parte della base del Pdl ed in particolare alcuni nuovi aderenti al partito vorrebbero un forte rinnovamento in tema di candidature chiedendo un turno di riposo proprio per Donato Pierro. Cambiamento che sicuramente non ci sarà poiché i nomi che si profilano sono quelli di Donato Pierro, Marcello Maffia, Maurizio Castellucci e Francesco Chita. Pierantonio Lutrelli

Rotondella L’iniziativa dell’Aifvs è stata promossa a livello locale da Domenico Carlomagno

In ricordo delle vittime della strada ROTONDELLA - Oggi, terza domenica di novembre, ricorre la Giornata Mondiale Onu del Ricordo delle Vittime della Strada. Quello di quest'anno, poi, è un compleanno particolare: il 25esimo dalla data di istituzione della giornata commerativa. Le Vittime saranno ricordate in numerose Sante Messe della Chiesa Cattolica, grazie all'inserimento, richiesto dall'AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) , della preghiera per le vittime nel foglio liturgico della domenica. Anche quest'anno, perciò, la parrocchia di Rotondella non mancherà “all'appello” e

nel corso della Santa Messa delle ore 11 ci sarà un particolare ricordo delle Vittime. L'iniziativa, a livello locale, è stata promossa Domenico Carlomagno, responsabile della sezione provinciale dell'associazione. Non è casuale che a istituire la giornata sia stata l'Onu. L'impegno della principale organizzazione di cooperazione dimostra, se ve ne fosse bisogno, la rilevanza del problema. Anche l'adesione della Chiesa Cattolica, costante negli anni, è segno di una condivisione particolare del problema. Pino Suriano

PRECISAZIONE NOVA SIRI - «A Nova Siri c'è l'aliquota Irpef al 0,5 per mille». Lo precisa il sindaco, Pino Santarcangelo, all'indomani dell'articolo pubblicato dal Quotidiano, in cui si annunciava l'aumento del 27% sulla Tassa dei rifiuti solidi urbani, già stabilito in Giunta, che sarà discusso domani pomeriggio in consiglio comunale. L'imprecisione circa la mancata applicazione dell'imposta era scaturita da un malinteso, durante la nostra intervista con il primo cittadino. Ci scusiamo per l'errorecon i lettori, con i cittadinidi Nova Siri e con il sindaco Santarcangelo, che ribadisce di aver istituito lui stesso l'imposta nel 2005, durante il suo primo mandato, quindi non avrebbe mai potuto sostenere il contrario. Tanto era doveroso precisare, anche per fugare ogni dubbio nei contribuenti a cui legittimamente la notizia appariva priva di ogni fondamento. a.corrado@luedi.it

L’appello di Rifondazione, Sl e Idv al Pd

«No ad alleanze ambigue Il centrosinistra lavori per il cambiamento» MONTALBANO - Prove di alleanze nel centrosinistra in vista del rinnovo del Consiglio comunale. Voci sempre più insistenti individuano nel giovane Piero Marrese il candidato prescelto; ma il Pd continua a trincerarsi nel silenzio per non scoprire le proprie carte. Cosa diversasi organizza, invece, in area di sinistra con Rifondazione Comunista e Sinistra e Libertà che scenderanno di certo in campo con Italia dei valori.Un quadro indubbiamente nuovo, almeno per quanto riguarda il passaggio di alcuni militanti verso le nuove coalizioni che si vanno componendo e che nel centrosinistra pone questi ultimi in posizione, sicuramente aperta, ma anche critica nei confronti del Pd. «Le nostre tre organizzazioni -si legge in una nota a firma dei circoli di Rc, Sl e IdV- nei preliminari incontri di centrosinistra hanno manifestato la volontà di addivenire anche a Montalbano alla costruzione di un'alleanza di centrosinistra e lo hanno fatto anche tralasciando completamente il terreno delle polemiche nonostante alcuni atteggiamenti, da parte di alcuni esponenti del Pd che ancora prima di iniziare le trattative tra partiti hanno iniziato altre consultazioni che hanno portato l'opinione pubblica a pensare erroneamente che il centro-sinistra avesse già definito nomi per la candidatura alla carica di sindaco. Questi particolari tuttavia non hanno condizionato il nostro agire politico e la nostravolontàdi sederealtavolo del centro-sinistra, così come è accaduto, per iniziare a porre le basi di un'alleanza coesa che possa governare il comune cercando un cambiamento vero deimetodi amministrativi. Durante la discussione, in-

vitati dal Pd ad esprimerci sull'ipotesi di allargare il centrosinistra a forze politiche provenienti dalla tradizione di estrema destra ed altre che in questo momento governano con l'attuale maggioranza di centro-destra, abbiamo avuto modo di esprimere dei dubbi. e si specifica - Non siamo disponibili ad avallare operazioni trasformistiche che alimentano la confusione e la distanza tra i cittadinie la politica ma siamo, piuttosto, impegnati a costruire un progetto politico nella direzione della chiarezza, della trasparenza e della partecipazione democratica; non è convincente la logica di sommare solo con calcoli matematici, che peraltro l'elettorato potrebbe smentire, tutto ciò che è possibile mettere insieme senza tener conto del futuro di governo di una ipotetica maggioranza che essendo troppo eterogenea potrebbe compromettere la stabilità politica e quindi la stabilità di governo. L'obiettivo del centro-sinistra non dovrebbe essere solo quello di vincere ma di governare bene. E' un obiettivo che richiede una grande coesione ed una grande volontà di cambiamento e che è pertanto alla portata di una coalizione fondata su un patto veramente politico e non su astratte somme di ipotetici pacchetti di voti. Alla luce di queste riflessioni - conclude la nota- rinnoviamo la nostra espressione di volontà politica di voler costruire il centro-sinistra». Interessante saràscoprire neiprossimi giorni in quale maniera l'intero centrosinistra intenderà organizzarsi, considerato che i montalbanesi tanto a destra quanto a sinistra auspicano più che pietanze riscaldate un menù rinnovato. Anna Carone

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Verso Sudafrica 2010 Lippi schiera una Nazionale giovanissima ma non riesce ad andare oltre lo 0-0 Tanti striscioni a favore del talento di Bari

Italia pari, invasione per Cassano Termina senza reti l’amichevole contro l’Olanda con protesta pacifica ITALIA OLANDA

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ITALIA (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso (35'st Criscito); Palombo (25'st Biondini), Pirlo, Candreva (31'st Montolivo); Camoranesi (42'st Marchionni), Palladino (11'st Rossi), Gilardino (31'st Pazzini). In panchina: Marchetti, Cassani, Legrottaglie, Bocchetti, Maggio, Galloppa, Di Natale. Allenatore: Lippi OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Mathijsen, Heitinga, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Kuyt, Van der Vaart (31'st Afellay), Elia (27'st Babel); Van Persie (15'pt Huntelaar). In panchina: Venthuizen, Vorm, Boulahrouz, Brama, Braafheid, Engelaar, Schaars. Allenatore: Van Marwijk ARBITRO: Circhetta (Svizzera) NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Angoli 7-5 per l'Olanda. Ammoniti De Jong, Van Bommel, Chiellini. Recupero: 0'; 4'. PESCARA – Italia-Olanda finisce 0-0. Tutto rimandato: il test che sulla carta doveva essere probante per stabilire l’evoluzione degli azzurri, non risolve i dubbi della vigilia. Le squadre si sono affrontate senza fare complimenti - le botte non sono mancate -, ma senza mai scoprirsi, nè alzare troppo il ritmo. Candreva e Palladino - gli esperimenti di Lippi - hanno fatto intravedere qualcosa di buono, ma senza continuità, insomma, andranno rivisti pure loro. Il primo tempo è intenso, con diversi contrasti poco amichevoli, ma poco divertente. L’episodio più ghiotto da raccontare è l’invasione indisturbata di un tifoso con la maglietta “Cassano in Nazionale”. Il pubblico dello stadio Adriatico di Pescara per il resto incita forte gli azzurri, ma al contempo non si nega qualche coro per l’attaccante della Sampdoria. L’Olanda è come previsto tecnica e veloce, cerca il fraseggio di prima, trovandolo solo a tratti. L’Italia è tosta e compatta in mezzo, ma Gilardino in avanti è molto solo nel 4-1-4-1 di Lippi, con Palombo tappabuchi davanti alla difesa. Si fa male Van Persie che esce in barella dopo uno scontro con Chiellini, che comunque entra sul pallone. Dentro il milanista Huntelaar.

I due esperimenti di Lippi, Candreva e Palladino, si “accendono” a tratti. Il centrocampista del Livorno parte forte, mostra la capacità di inserirsi senza palla e di verticalizzare il gioco, poi si perde un po’, l’esatto opposto per l’attaccante esterno del Genoa, che dopo l’iniziale nascondino cresce con il passare dei minuti. E’ anche il più pericoloso, in mischia, palla fuori. L’occasione più grossa però ce l’ha Kuyt: il suo destro finisce appena largo. Lippi dopo la mezzora cambia modulo: mette Palladino a far compagnia là davanti a Gilardino. Il risultato non si sblocca: all’intervallo resta 0-0. Dopo 10’ della ripresa Lippi inserisce Rossi per Palladino. Ma la partita non decolla, anzi perde ritmo. Lippi fa debuttare in azzurro dopo Candreva anche Biondini. Nel finale, dopo una marea di cambi, Pazzini, segna sottoporta, ma di mano. Il boato resta in gola al pubblico: tutto da rifare. Nel finale l’Italia, cresciuta sui ritmi bassi, si fa pericolosa. Ma non passa. Finisce senza reti. Almeno, contro un avversario di rango nonchè pretendente al Mondiale, è finita molto meglio che contro il super Brasile. Come prestazione e risultato. Marcello Lippi a fine gara è soddisfatto. «Ho visto un buon secondo tempo, ma siamo stati bene in campo, come atteggiamento, anche nel primo - dice ai microfoni Rai al termine del match -. Quello che non mi so spiegare è la percentuale di passaggi sbagliati. Nella ripresa non abbiamo concesso nulla». Il ct è contento anche della prova offerta dai diversi giovani schierati stasera: «I giovani si sono comportati bene, da Candreva a Biondini. Anche Palladino, dopo aver superato l’emozione iniziale. C’è da essere soddisfatti». Dopo il pari di ieri sera, l’Italia di Marcello Lippi tornerà in campo mercoledì 18 novembre contro la Svezia, nel test che chiuderà il 2009 degli azzurri. Si giocherà a Cesena. Nel 2010 il primo impegno della Nazionale campione del mondo è in programma il 3 marzo. La squadra di Lippi giocherà un’amichevole con sede e avversario ancora da definire, probabilmente contro una selezione africana. Questo è l’obiettivo di Lippi che vuole affrontare una Nazionale del «continente nero» prima dei Mondiali in Sudafrica.

SUDAFRICA 2010 Camerun e Nigeria sono ai Mondiali

Un tifoso “superman” è entrato in campo a Pescara con questa maglietta Sopra: ancora striscioni pro-Cassano in Nazionale e l’olandese Elia che contrasta Camoranesi Sotto: il ct Lippi

MILANO – Nessun problema per il Camerun. Grazie ai gol di Webo ed Eto’o i Leoni Indomabili hanno battuto 2-0 il Marocco a Fes conquistando la partecipazione al loro sesto mondiale. Dal 1982 i Leoni Indomabili sono rimasti a casa solo due volte. La Tunisia invece si suicida a Maputo e la Nigeria risorge a Nairobi tornando al mondiale dopo l’assenza da Germania 2006. Lo fa grazie a una doppietta di “Oba Oba” Martins, che comincia in panchina, entra e trascina letteralmente i suoi alla Coppa del Mondo. L’Egitto, infine, ha battuto l’Algeria per 20. Ora le due squadre, appaiate in vetta alla classifica, dovranno disputare uno spareggio. Chi vincerà volerà in Sudafrica.

ITALIA-NUOVA ZELANDA 6-20, MA E’ FESTA DELL’ITALRUGBY

Onore delle armi agli azzurri davanti agli 80 mila di San Siro Tante volte si è detto o scritto che l’Italrugby, pur perdendo, ci ha messo voglia e cuore. Mai come stavolta si può sentenziare che gli azzurri, sconfitti 20-6 dalla Nuova Zelanda in un San Siro stracolmo, meritano l'onore delle armi e pubbliche congratulazioni. Una grande squadra, finalmente, con la testa in campo dal primo all’ultimo minuto, capace di svilire il gioco degli All Blacks e di terminare a testa bassa a pochi centimetri da quella marcatura che avrebbe ampiamente meritato. Trascinati dal tifo degli 80.000 che hanno stipato San Siro, gli azzurri hanno disputato una grandissima gara, subendo dai mitici competitors una sola meta (di Ellison al 26') e cinque punizioni di McAlister. Ipunti per l’Italia,che all’intervallo era sotto per 14-3, sono arrivati da due piazzati di Gower, uno per tempo. Cartellino giallo, nella ripresa, a

Garcia (3') e Tialata (38'). Parisse e compagni torneranno in campo tra una settimana, a Udine, per affrontare i campioni del mondo dell’Australia; sabato 28, ad Ascoli, ultimo test-match con Samoa. Spettacolo, emozioni e pelle d’oca anche prima dell’avvio del match. A cantare l’Inno di Mameli c'è Denis Dallan, gli ottantamila del Meazza celebrano l’evento trattenendo il respiro davanti all’haka, la danza tradizionale aborigena che, da sola, varrebbe sempre il prezzo del biglietto. Benvenuti nel rugby, dove contano forza, intelligenza, orgoglio e passione. Tutte doti che gli azzurri mettono subito in campo, contro unavversario ancoradi unaltro pianeta. Però i nostri non sfigurano, non solo perchè, dopo soli 3', Gower centra i pali supunizione per l’effimero vantaggio italiano, ma perchè gli All Blacks sentono subito la pressione di Parisse e compagni, davvero encomiabili per intensità e voglia di mettercela tutta. All’8 quel talento di McAlister fa pari dalla piazzola, tre minuti dopo Mirko Bergamasco coglie una touche da fuoriclasse che infiamma San Siro e mette in guardia i'tuttinerì, che al 14'si ritrovano davanti con un altro piazzato del loro kicker, mentre al 23' Gower ne fallisce uno d’un soffio. Insomma, è partita vera, con il gap per gli ospiti che si fa più evidente in occasione della prima meta: Ellison si ritrova l’ovale sulla sinistra e schiaccia, però ci vuole l’intervento del Tmo per evidenziare come il tallonatore non calpesta la linea dell’out. McAlister fallisce la trasformazione, siglando però al 38' l’ennesima punizione che spedisce la partita all’intervallo sul 14-3 per la Nuova Zelanda. La ripresa comincia con una

Due immagini della sfida di Milano

brutta notizia per il XV di Mallett, il cartellino giallo decretato dall’australiano Dickinson a Garcia. Azzurri con l’uomo in meno e a -14 (3-17) per il conseguente piazzato di McAlister. Punti nell’orgoglio, i nostri aumentano energia e concentrazione,sfiorandoal 7'lamarcatura con Canale, pressando come poche volte era accaduto la retroguardia ospite, trovando, dopo l’innesto di Sole per Del Fava (poi toccherà anche a Rouyet per il febbricitante Perugini), altri tre punti (6-17) con una punizione precisa di Gower. Proseguono i cambi (Favaro per Zanni, Ongaro per Ghiraldini), McAlister centra il palo al 28' infilando i pali alla mezzora precisa per il 6-20 che non si schioderà più. L'Italia le prova tutte, stringe d’assedio per dieci minuti gli All Blacks, rifiutando di calciare tra i pali pur di giocare in mischia e trovare una meritata meta. Ci sarebbe potuta anche essere una tecnica per i nostri ma quel che più conta è la consapevolezza che questa Italia è davvero in grado di fare il definitivo salto di qualità.

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Sport


Catania più dietro Ritorna Vanacore FAIR PLAY 2009

Ravenna premia il patron

PRESTIGIOSO riconoscimento per il Potenza e per il suo presidente alla manifestazione indetta dal Panathlon International di Ravenna. Il premio “Fair Play” quest'anno è stato assegnato, alla presenza della massime autorità locali, a Giuseppe Postiglione nella suggestiva cornice della sala consiliare della Provincia di Ravenna. Nel ritirare il premio Postiglione ha così dichiarato: “Ringrazio quanti hanno inteso riconoscere alla mia persona questo importante premio internazionale, che dà lustro a me e alla comunità sportiva che mi onoro di rappresentare. Sento però il dovere di condividere il piacere di ritirare questo riconoscimento con i protagonisti di questa vicenda, e segnatamente i nostri tifosi, gli sportivi e la comunità potentina tutta, estendendolo alle forze dell'ordine, senza le quali il gesto che ha portato a questa premiazione non sarebbe stato possibile”. Ricordiamo che, in occasione della gara PotenzaRavenna, giocata il 6 settembre e interdetta alla tifoseria ospite, il patron garantì l’ingresso di una ventina di tifosi romagnoli giunti in Basilciata, facendoli accomodare nel settore di gradinata, assieme ai supporter locali.

Visentin rilancia ancora «Venerdì dentro o fuori» LUCA VISENTIN ha preso spunto dal nostro articolo di ieri e ha rilanciato ancora una volta. In particolare facendo riferimento alla sensazione, raccontata sulle nostre colonne, della continua discussione intorno a una trattativa che non c’è. In buona sostanza motivata da due ordini di fattori: il primo attinente al comportamento di Postiglione (non molto “collaborativo”), il secondo attinente al ruolo di Visentin che, da compratore, pone condizioni e non chiede il prezzo dell’ipotetico acquisto. Ebbene, non era nel nostro intento, ma le righe scritte lo hanno sollecitato a una (si spera) definitiva presa di posizione che potrebbe sgombrare il campo dalle nubi che si addensano su questa questione. «Ho letto quanto avete scritto-dice LucaVisentine la prossima settimana dimostrerò ancora una volta i miei buoni intenti. Sarò in Basilicata giovedì o venerdì per cercare di incontrare Postiglione. Chiederò il prezzo del Potenza e i documenti di bilancio che legittimeranno le richieste del proprietario. Spero che sia la volta buona. Per me, comunque, l’ultimo tentati-

vo, perchè riterrò questa mia prossima venuta a Potenza quella definitiva per aprire i discorsi o chiuderli». Ancora più esplicito: «Venerdì deciderò se è il caso di dialogare o mi ritirerò del tutto da questa trattativa». Il classico “dentro o fuori” che, ci perdonino gli interessati, giunge (se giungerà) anche con diversi giorni di ritardo. Ma, almeno, vorrà poter significare qualcosa di definito come nulla finora lo è stato. Si potrà parlare effettivamente di una trattativa, fatta con tutti i crismi del caso (e senza per forza coinvolgere la stampa: lo diciamo anche a discapito del nostro lavoro di cronisti) oppure no, “grazie, ma abbiamo scherzato”. Sollecitato a una risposta, Postiglione ha detto: «Non ritengo giusto che si continui a fare un uso strumentale delle legittime aspettative della tifoseria. Visentin continua a fissare appuntamenti a mezzo stampa pur conoscendo tutti i numeri telefonici a cui riferirsi. Il mio intento è quello di riportare questa trattativa su un binario giusto per non mancare di rispetto ai tifosi» a.p.

Postiglione: Si continuano a fissare appuntamenti a mezzo stampa»

Trasferta trappola dove sarebbe fondamentale non perdere

Potenza, esci indenne Capuano: «A Cava mi sento a casa più che a Salerno» EZIOLINO Capuano a Cava ha lasciato il cuore. “Li’ mi sento a casa più che a Salerno” - ha dichiarato ieri in conferenza stampa - sottolineando come la sua domenica da ex avrà un significato particolare. Nella stagione 1996-‘97 la Cavese tornò tra i professionisti, vincendo la serie D con un tecnico appena 31enne. La parabola di Eziolino nel calcio che conta nacque in quel frangente, da una cavalcata divenuta trionfale grazie all’acquisto a stagione in corso di un devastante Gioacchino Prisciandaro. Capuano è poi rimasto per due stagioni alla guida degli aquilotti in C2, ottenendo un dodicesimo e un ottavo posto. Sotto la sua gestione sono passati ben 71 giocatori: la perla resta il lancio di un ventenne Dario Dainelli, arrivato a gennaio ‘99 dal Modena e subito titolare al centro della difesa. Oggi è il capitano della Fiorentina. AD ARMI PARI Ma per l’amarcord, oggi, non ci sarà spazio. “Spero sia la volta buona che ci fanno giocare ad armi pari - attacca - ultimamente abbiamo beccato giornate di scarsa forma delle terne arbitrali, oggi mi basterebbe battermi in undici contro undici”. Il commento del tecnico arriva dopo una nostra segnalazione: il signor Palazzino di Ciampino ha svariati precedenti con il Potenza a partire dalla serie D. Chi ha la memoria allenata ricorderà il suo conto in sospeso con l’allora capitano rossoblu Luca Pannozzo, sistematicamente espulso quando incrociava il fischietto suo corregionale. Acqua passata, in ogni caso. VISTI IN TV “Affronteremo una buonissima squadra - continua Capuano - ma è evidente che la classifica non rappresenta il reale valore del nostro organico, al netto di tutti i problemi”. Suona la carica, Eziolino. Indica il monitor posizionato all’angolo e continua a spiegare: “ciò che proviamo sul campo lo studiamo prima in video, della Cavese sappiamo praticamente tutto e l’attenzione è stata massimale per gli schemi difensivi su palle inattive,

particolare in cui loro sono molto abili”. Oltre ad aver fornito un’iniezione di morale, l’intermezzo veronese di Coppa ha fatto presente che il Potenza è capace anche di non subire gol, ma in campionato deve ancora dimostrarlo. “E’ tanta roba

quel che abbiamo combinato al Bentegodi - gonfia il petto Capuano - la squadra di Remondina era imbattuta dall’inizio della stagione, ma soprattutto c’è ad un passo un obiettivo storico come la semifinale di Coppa Italia”. Per quel che conta.

Tesoniero

De Simone

IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 13ª giornata LE GARE Arezzo-Pro Patria Benevento-Figline Cremonese-Alessandria Foligno-Novara Lecco-Pergocrema Lumezzane-Monza Paganese-Como Sorrento-Perugia Viareggio-Varese CLASSIFICA: Novara e Cremonese 28 punti; Varese 24; Arezzo 23; Benevento 20; Lumezzane, Foligno e Perugia 18; Monza e Lecco 15; Figline e Alessandria 13; Pro Patria e Pergocrema 12; Sorrento e Viareggio 11; Paganese e Como 8. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto.

Seconda Divisione Girone A 13ª giornata LE GARE: Carpenedolo-Feralpi Salò Legnano-Crociati Noceto Mezzocorona-Pro Sesto Olbia-Sambonifacese Pavia-Alghero Pro Belvedere Vercelli-Canavese Rodengo Saiano-Pro Vercelli Valenzana-Spezia Villacidrese-Sud Tirol CLASSIFICA: Alghero, Rodengo Saiano e Pavia 21 punti; Sud Tirol e Carpenedolo 19; Mezzocorona 18; Sambonifacese, Legnano e Crociati Noceto 17; Feralpi Salò, Canavese e Spezia 16; Pro Vercelli 15; Olbia 13; Villacidrese e Valenzana 12; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 6. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.

Seconda Divisione Girone B 13ª giornata LE GARE: Bassano-Sangiustese Bellaria-Sacilese Colligiana-Carrarese Gubbio-Celano Itala San Marco-Pro Vasto Lucchese-Fano Nocerina-San Marino Prato-Giacomense Sangiovannese-Poggibonsi CLASSIFICA: Lucchese 25 punti; San Marino e Prato 22; Itala San Marco 19; Gubbio 18; Sangiovannese 17; Fano, Sacilese e Celano 16; Bassano 15; Bellaria 14; Sangiustese, Giacomense, Nocerina e Carrarese 13; Colligiana 12; Pro Vasto 11; Poggibonsi 10. Colligiana penalizzata di 1 punto.

OPPOSTI CONTRO Ma in questo momento Potenza e Cavese viaggiano su binari ben distinti: Maurizi ha la miglior difesa del girone dopo quella del Verona, che è di un’altra categoria. Il contrappeso è l’attacco meno prolifico (soli sette centri), che andrà a sfidare il reparto arretrato rossoblu, il più perforato del girone con i diciannove palloni raccolti alle spalle di Gragnaniello e Tesoniero. COPERTA CORTA L’assenza dell’ex portiere dell’Avellino, ormai retrocesso al rango di dodicesimo, si è aggiunta a quelle già note degli squalificati Frezza, Berardi e Giannusa. Il trauma cranico rimediato a Verona lo terrà fuori almeno per 15 giorni. Mancheranno anche il lungodegente Aquino e Lolaico, destinato a rientrare in gruppo da martedi’ dopo aver smaltito il problema al gluteo che l’ha costretto ai box. Le scelte di formazione paiono praticamente obbligate, con la conferma della difesa a tre (Porcaro, Cardinale e Chiavaro) protetta da De Simone. Vanacore a sinistra e Lucenti a destra saranno gli esterni, con l’arretramento di Catania in mediana, al fianco di Profeta. La novità rispetto alle precedenti uscite sarà quindi Polani inserito dall’inizio a comporre con De Cesare il tandem offensivo. Capuano ha spesso dichiarato di non volerli schierare insieme per garantirsi a partita in corso la possibilità di cambiare le cose, “ma stavolta la coperta è corta per i tanti indisponibili - ha dichiarato - e in qualche modo dobbiamo adattarci”. Catania si conferma quindi jolly universale, agevolato dalla facilità di corsa che gli appartiene nell’adattarsi in modo proficuo a più ruoli. Tra i diciotto non c’è Nappello, rimpiazzato dal rientrante Bacio. Alla base dell’esclusione del giovane napoletano c’è una scelta tecnica. Capuano in lui crede molto, ma evidentemente non l’ha visto concentrato a dovere. Avrà tempo per rifarsi, se lo vorrà. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

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Sport 39

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Al bando il 4-2-3-1 e spazio al tridente per tentare a via della rete

Si cambia il modulo CAVA DE’ TIRRENI. Un mediano in più ed un trequartista in meno: in barba a quell’attacco che non decolla, a quell’improduttività di manovra che giustifica la modesta posizione di classifica. Scartozzi in più, Bernardo in meno: cambia così (nella sostanza) la Cavese rispetto a Taranto. E non lo fa perché si sente in crisi o perché il 4-2-31 ha smesso di funzionare. È un’esigenzabella ebuonache nasce dal profondo studio del Potenza e dalla voglia di anestetizzare l’avversario conun pressing feroce a centrocampo. Maurizi stringe le maglie con l’inserimento di Scartozzi ed allarga il raggio d’azione di Schetter e Tarantino per ingaggiare un duello strategico con Capuano, per ragionaredi consegnecome inun’autentica scacchiera: tre attaccanti in linea (Varriale la punta centrale preferito all’opaco Bernardo) per tenere costantemente in apprensionela retroguardialucana,

Dentro Scartozzi, fuori l’ex Melfi Bacchiocchi Varriale centravanti per garantirsi in fase di ripartenza l’uno contro uno (nelle corde di Schetter e Tarantino c’è soprattutto la capacità di saltare l’uomo), per non soffrire lì nel mezzo dove si concentra il meglio del Potenza, dove c’è Catania a nutrire ed ispirare le punte, dove c’è un solco che potrebbe decidere la partita. Maiorano monta la guardia, Bacchiocchi saluta e s’accomoda in panchina (sempre titolare, aveva saltato soltanto due gare per squalifica), Favasuli viene restituito alle vecchie mansioni da mezz’ala e Scartozzi (la new entry) prova a far valere fisico

ed esplosività per non consentire mai al Potenza di liberarsi dalla trequarti in su. Il concetto è chiaro ed è stato ribadito da Maurizi nel corso della riunione tecnica successiva alla rifinitura: se l’avversario si presenta con due punte ed un trequartista allora lì nel mezzo c’è da lottare, sgobbare e raddoppiare. Ma quel se non scarta del tutto l’ipotesi del 4-2-3-1: dipende dal Potenza e dall’approccio alla partita degli uomini di Capuano. Al tirar delle somme, Maurizi “specula” sui rossoblù, osserva, attende le mosse di Capuano per poi agire di

conseguenza avendo uomini duttili tra centrocampo ed attacco per cambiare in un amen senza traumi d’equilibrio e d’assestamento. Ci sono poi scelte partorite già dopo la sconfitta di Taranto da chiare insoddisfazioni di rendimento come quella d’accomodare in panchina se non addirittura in tribuna Vittorio Bernardo (Sorrentino ha recuperato e Maurizi vorrebbe inserirlo almeno tra i diciotto) ed ancora quella d’accentrare Favasuli perché defilato a sinistra soffre troppo se non sorretto da una condizione atletica eccellente. La difesa è l’unico reparto che non subirà modifiche né variazioni soprattutto per penuria di soluzioni: capitan Nocerino sconta il secondo di due turni di squalifica, Rapino e Lagnena hanno ancora problemi muscolari ed al tecnico della Cavese non resta che affidarsi a Cipriani e Farina per vie centrali, a Grillo e Bacchi sulle corsie. Filippo Zenna

Schetter, uno degli elementi più pericolosi

Difesa bunker, ma l’attacco non va

Mister Maurizi legge la sfida con Capuano

L’anomalia dei numeri

Punto sul fattore campo

Nocerino, deve scontare la squalifica

CAVA DE’ TIRRENI. Nome in codice: anomalia. Si, è l’anomalia a caratterizzare lo spirito di squadra. Cavese ben organizzata nei tre reparti, sostenuta sugli esterni da qualità condivise, temprata per le vie centrali da personalità e carattere. Ma allora, dov’è questa anomalia? Tutto semplice, basta dare un occhio alla classifica e riscontrare la Cavese appena a ridosso della metà classifica nonostante vanti la seconda miglior difesa del girone (alle spalle della capolista Verona ed a braccetto con il Taranto). Non è proprio lì che la si vuol vedere, soprattutto se si è reduci da un campionato a tinte forti, con la disputa dei play-off persa per i capelli. È dunque un’anomalia, ma come tutte le logiche di questo mondo ha una spiegazione celata da qualche parte. In questo caso la ricerca non è neanche complicata ed affannosa; la risposta è dietro l’angolo. Avrà pure allestito un bunker lo “spericolato” Agenore Maurizi, ma cosa dire delle reti all’attivo? Beh, qui il discorso si allarga e punta il dito sulla fase di realizzazione. Qui il dato è inequivocabile: se la Cavese si accontenta di essere seconda in tema di miglior difesa, sale in cima alla classifica per il peggior attacco. La miseria di sette reti in dodici gare, di cui

una sola in trasferta. D’accordo, il tecnico non aveva mai promesso caterve di gol o eventuali podi di classifica. Aveva altresì idealizzato un gioco lineare ma propositivo, manovra veloce con un’espressione genuina lungo le corsie laterali. Ad essere onesti, tutto ciò non è mancato. È altro che occorre perché il cerchio venga chiuso definitivamente. E d’un tratto l’anomalia non sembra neanche tale. A conti fatti manca un bomber da doppia cifra, una punta pesante che, per il gioco sviluppato da Maurizi, si prenda la maggioranza del pacchetto avanzato e garantisca quel buon numero di reti. Insomma, Turienzo vede poco (e male) la porta, Bernardo punta di ruolo proprio non è ed il brasiliano Cruz non s’è ancora ambientato al clima di categoria. Non resta dunque che affidarsi alle invenzioni di Schetter sulla trequarti o ai cambi di passo di Tarantino sulle corsie esterne; poi tutto il resto è noia e la mole di gioco espressa viene mortificata dalla penuria realizzativa. Un bel rompicapo, perché intanto la Cavese pratica un calcio competitivo ed a tratti bello a vedersi. L’anomalia è però condizionante. Non resta che aprire il forziere di famiglia ed assicurarsi peso specifico in attacco. Andrea Buonaiuto

IL CONFRONTO È DI quelli che stuzzica. Da un lato Agenore Maurizi, poco abituato ad uscite improvvise in sala stampa; dall’altro Eziolino Capuano, a suo agio nella veste di speaker della sua personalissima “vox populi”. Insomma, due personaggi agli antipodi, che con il rispettivo carattere colorano con tonalità forti questo Cavese-Potenza. Una sfida nella sfida per i due, entrambi alle prese con piazze difficili da ammaestrare. Da un lato la Cavese, ancora scottata dalla sconfitta di Taranto, dall’altro il Potenza, ancora fanalino dicoda delgirone dopo la sconfitta di Reggio Emilia, ma pur sempre in corsa dopo il ritorno di Capuano sulla panchina (quattro punti nelle precedenti due partite). Si giocherà per vincere. La Cavese vuol riprendersi il mal torto a Taranto, Maurizi vuole riprendersi un pezzo di credibilità messa in discussione. Ed il match promette già scintille, a partire dal carattere agli opposti dei due strateghi delle panchine: “È vero, siamo molto diversi. Capuano è un personaggio stravagante, un po’ romanzesco. Abbiamo amici in comune ma non ci conosciamo personalmente”. Personaggio romanzesco. Il romanzo di Capuano ha diversi capitoli da offrire; una lettura che affascina e che ha sempre in serbo delle primizie che appagano la curiosità dei lettori: “Caratterialmente parlando siamo agli opposti - continua il tecnico della Cavese – Io prefersico tenermi per me determinate e cose, senza sbandierare troppo le vicende dello spogliatoio”. Lasfida ègià iniziata, non si gioca solo per i tre punti, la rivalità tra i due è appena velata ma si può afferrarecon lemani.Maurizi lodefinisce “romanzesco” ma fermi tutti, non è un attestato di sfiducia. Sa bene di che pasta sia fatto lo spessore del tecnico e del suo Potenza: “Su questo non ci piove. Prevedo una gara ostica, con un Potenza molto attento alla fase difensiva ma al contempo aggressivo: un pò come tutte le squadre di Capuano”. Un Potenza che possiede qualità in ogni reparto: “La squadra vanta per-

«Siamo motivati e arrabbiati per la sconfitta di Taranto ma il Potenza va rispettato» sonalità ed esperienza in tutti i reparti. In avanti c’è De Cesare che sa essere imprevedibile, poi ci sono Porcaro e Profeta, due giovani interessanti che ho avuto modo di allenare nella rappresentativa di serie D. Sarà dunque molto difficile; per noi ma anche per loro. In noi c’è ancora tanta amarezza per la gara persa lunedì sera, siamo motivati ed arrabbiati”. È infattiancora frescala delusione per la sconfitta nel posti-

cipo di lunedì a Taranto. C’è ancora tanta delusione per quella rete, viziata da una strattonata galeotta che ha decretato Correa match winner della serata ed ha mandato in frantumi l’ottimo primo tempo della squadra. Prova a sbollire un po’ di rabbia il tecnico che allarga il discorso alla precedente sfida contro il Cosenza: “A Taranto meritavamo di più, ma anche con il Cosenza ed invece è arrivato

un solo punticino. In terra di Puglia, poi, la squadra s’è espressa davvero bene”. Dentro con il Potenza dunque, per scatenarela rabbia:“Mi aspetto tanta voglia di vincere –conclude Maurizi – In settimana ho visto una squadra determinata, vogliosa di riprendersi da questa brutta sconfitta. “Lamberti” decisivo? La salvezza dovrà passare tra le mura amiche ”. a.b. Maurizi, allenatore della Cavese

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40 Sport


Il debutto di Bonetti sulla panchina del Pescina

Una fetta di B passa per il posticipo di Pescara La Ternana pregusta una vetta provvisoria Giulianova

IL PRONOSTICO

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Reggiana

Arbitro: PIZZI di Saronno Assistenti: Falanga-Ciampa GIULIANOVA. Bitetto sorride per il recu- REGGIO EMILIA. Fuori Rossi e Saverino pero degli attaccanti Melchiorri e Schnei- per squalifica, Romizi per problemi fisici e der che, assieme a Carbonaro formeranno il con Stefani a mezzo servizio. Per il match trio d'attacco. Un recupero importante an- con il Giulianova, Dominissini sarà giocoche in difesa, Garaffoni. Niente da fare per forza costretto a cambiare e, con ogni probal'attaccante Campagnacci e il difensore Lie- bilità lo farà anche nel modulo, passando ti ai quali, colpito da influenza proprio ieri, dalla difesa a quattro, a quella a tre, così cosi è aggiunto il centrale difensivo Faragalli. me aveva terminato la gara di domenica Bitetto torna così all'amato 4-3-3 con un so- scorsa contro il Potenza. In avanti spazio allo dubbio, la scelta tra Dezi e Del Grande con l'inedito duo con Ingari e Temelin e Alessi alle loro spalle. il primo favorito. GIULIANOVA (4-3-3). Dazzi; Sosi, Vinetot, REGGIANA (3-4-1-2-).Tomasig; Girelli, ZiGaraffoni, Migliore; Dezi, Carratta, Croce; ni, Mei; Nardini, Viapiana, Maschio, AnderCarbonaro, Melchiorri, Schneider. A disp.: son; Alessi; Temelin, Ingari. A disp.: ManGasparri, Theo, Rinaldi, Inchini, Giovanet- fredini, Mallus, D'Alessandro, Stefani, Ferrari, D'Amico, Eusepi. All.: Dominissini. ti, Del Grande, Di Matteo. All.: Bitetto.

Portogruaro

IL PRONOSTICO

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Taranto

Arbitro: FERRAIOLI di Nocera Assistenti: Ricci-Tino PORTOGRUARO. Tutto ruota attorno all'impiego dal 1' del recuperato Mattielig. Il mediano è nei diciotto, tuttavia, Calori potrebbe farlo partire dalla panchina. L'allenamento di rifinitura non ha sciolto l'unico nodo di una formazione, altrimenti, scontata. Se così fosse, il centrocampo granata vedrebbe Scozzarella occupare il vertice basso del rombo, con il rientrante Espinal e Puccio ai lati. PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; D'Alterio, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Espinal, Scozzarella, Puccio; Cunico; Altinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Specchia, Bianchi, Vicente, Bocalon, Scapuzzi. All.: Calori.

Rimini

TARANTO. E' la trasferta più lunga della stagione per gli ionici. Il Taranto, grazie anche ai fuori sede, sarà seguito da un centinaio di tifosi. Il tecnico Brucato prosegue sul solco del 4-3-1-2. Correa, dopo il gol-vittoria contro la Cavese, è inamovibile nel ruolodi trequartista.In attaccoconferma peril diciottenne Russo che affiancherà Corona. A centrocampo ballottaggio Felci-Mezavilla con il primo leggermente favorito. In difesa Calori rientra dopo la squalifica. TARANTO (4-3-1-2) Bremec; Calori, Migliaccio, Viviani, Bolzan; Felci, Quadri, Giorgino; Correa; Russo, Corona. A disp.: Barasso, Prosperi, Imparato, Mezavilla, Berretti, Scarpa, Innocenti. All.: Brucato.

IL PRONOSTICO

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Cosenza

Arbitro: BERGHER di Rovigo Assistenti: Sotgiu-Visentini RIMINI. Defezioni importanti nel Rimini che ritrova lo stadio di casa dopo la batosta di Foggia. Oltre ai lungodegenti Frara e Mattia Marchi non ci saranno infatti Docente e Baccin. Il posto dello squalificato Lebran al centro della difesa verrà preso da Ischia, mentre come esterni di centrocampo agiranno Giacomini e Nolè, alla sua prima esperienza da titolare in campionato. Il 4-4-2 verrà poi completato in attacco dal confermato Matteini e dal rientrante Tulli. RIMINI (4-4-2): Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Ischia, Regonesi; Nolè, Cardinale, D'Antoni, Giacomini; Tulli, Matteini. A disp.: Tornaghi, Rinaldi, Temperino, Christensen, Malaccari, Di Piazza, Longobardi. All.: Melotti.

Ternana

COSENZA. Una sola novità rispetto all'undici che domenica scorsa ha battuto il Pescara: Mortelliti al posto dello squalificato Danti. I calabresi, dopo la gara di coppa ad Arezzo, sono in ritiro a Cattolica da giovedì. Nella rifinitura di ieri si è insistito con Mortelliti a sinistra nel tridente; nello stesso ruolo è stato provato anche Virga ma è molto probabile che l'ex romanista verrà utilizzato a gara in corsa. COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Fiore, Maggiolini; Caccavallo, Biancolino, Mortelliti. A disp.: Ameltonis, Fanucci, Virga, Giardina, Roselli, De Pascalis, Ceccarelli. All.: Toscano.

IL PRONOSTICO

1

Ravenna

Arbitro: IRRATI di Pistoia Assistenti: Vuolo-Della Rocca TERNI. Piccioni e Di Deo restano ai box, ma Baldassarri, già rigenerato dai tre successi difila edal secondopostoin classifica,cerca di riprendersi la vetta almeno per un giorno con la ritrovata fantasia di Noviello (assente a Lanciano per febbre) e coi rientri preziosissimi del portiere Visi e del mediano Danucci. C'è pure Tozzi Borsoi tra i convocati, ma si accomoderà soltanto in panchina perché Perna è esploso ed ha il posto assicurato in prima linea. TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, Tedeschi, Borghetti, Bertoli; Concas, Danucci, Cardona, Perney; Noviello, Perna. A disp.: Cunzi, Di Dio, Bizzarri, Ricca, Confalone, Alessandro, Tozzi Borsoi. All.: Baldassarri.

RAVENNA. Il Ravenna sotto esame contro la Ternana seconda della classe. Il tecnico Esposito cambierà probabilmente qualcosa visto che le modifiche compiute in campo contro il Pescina nel corso della gara l'hanno fatto riflettere. Soliti problemi in difesa, dove regna l'emergenza con Ferrario, Rizzo e Ciuffetelli ancora ko. Sarà adattato quindi a terzino destro ancora una volta il centrocampista Giordano. RAVENNA (4-4-2): Anania; Giordano, Anzalone, Fasano, Sabato; Rossetti, Sciaccaluga, Fonjock, Toledo; Gerbino Polo, Piovaccari. A disp.: Rossi, Squillace, Riberto, Basso, Packer, Cavagna, Scappini. All.: Esposito.

Pescina

IL PRONOSTICO

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Foggia

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Sirchia-Crispo AVEZZANO. Dario Bonetti esordisce sulla FOGGIA. Infermeria quasi del tutto sgompanchina del Pescina Valle del Giovenco e per bra e tanto ottimismo: per la prima volta dol'occasione convoca tutti i disponibili, addi- po quasi due mesi, i tecnici Porta e Pecchia rittura ventiquattro. Fra loro anche i reduci hanno l'imbarazzo della scelta. Soprattutda infortuni come Pomponi, Molinari e, so- to in attacco, dove Trezzi pare favorito su prattutto, Franciel. L'attaccante brasiliano Mattioli e Ferrari. A centrocampo si riaffinalmente sta bene, ha superato la distorsio- faccia Velardi, in tandem con l'altro mediane alla caviglia ed è pronto a tornare in cam- no D'Amico. L'unica indisponibilità imporpo. Per il resto il nuovo tecnico non dovrebbe tante è in difesa: Burzigotti rileva l'infortuscostarsi dal 4-4-2, ma ci si aspetta novità ne- nato Torta. In panchina c'è la prima pregli uomini. senza dell'attaccante argentino Caraccio. PESCINA (4-4-2): Bifulco; Birindelli, Moli- FOGGIA (4-4-2): Bindi; Carbone, Burzinari, Blanchard, Piva; Cruciani, Giordano, gotti, Goretti, Micco; Di Roberto, Velardi, De Angelis, Cesar; Choutos, Bettini. A disp.: D'Amico, Mancino; Trezzi, Salgado. A diMerletti, Di Berardino, Locatelli, Censori, Re- sp.: Milan, Cuomo, Sgambato, Quadrini, becchi, Berra, Franciel. All. Bonetti. Mattioli, Ferrari, Caraccio. All.: Porta.

Marcianise

IL PRONOSTICO

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Andria

Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Ostuni-Belmonte MARCIANISE. Salvo ribaltoni dell'ultima ora, sarà tridente con Manco, Tedesco e Poziello. In difesa Tomi potrebbe essere impiegato a sinistra al posto dello squalificato Piscitelli.Cianosul versanteopposto.Incabina di regia Della Ventura, D'Ambrosio e Romano dovrebbero giostrare alle spalle del tridente offensivo. In caso di 4-4-2, ci sarebbero Alfano e D'Ambrosio al centro dello schieramento, con Manco e Romano sulle corsie laterali, mentre in attacco Poziello-Tedesco. MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Ciano, Filosa, Murolo, Tomi; Della Ventura, D'Ambrosio, Romano, Manco; Tedesco, Poziello. A disp.: De Luca, Orsi, Russo, Alfano, Di Napoli, Montanari, Alvino. All.: Boccolini.

Spal

ANDRIA. Papagni perde Maccan durante la rifinitura, ma ha il resto della rosa a disposizione. Il tecnico andriese abbandona l'esperimento del 4-4-2 per tornare al 3-5-2 con il rientro da titolari di Paolucci in zona mediana e Pierotti sulla destra a far da pendolo tra difesa ed attacco. Pomante ritrova posto in difesa e Dionigi affiancherà in attacco il franco-senegalese Sy. Panchina per Goisis, Rizzi, Margarita e Doumbia tutti utilizzati nella scorsa gara. ANDRIA (3-5-2): Mennella; Sibilano, Pomante, Braca; Pierotti, Paolucci, Ottobre, D'Allocco, Di Simone; Dionigi, Sy. A disp.: Pazzagli, Ceppitelli, Goisis, Doumbia, Rizzi, Mastrolilli, Margarita. All.: Papagni.

IL PRONOSTICO

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Lanciano

Arbitro: DE BENEDICTIS di Bari Assistenti: Schembri-Regazzo FERRARA. E' una Spal rinvigorita dalle due vittorie consecutive con Pescina e Portogruaro quella che affronta, nel secondo appuntamentoconsecutivo incasa,ilLanciano .Iltecnico Dolcetti ha nascosto le carte effettuando la partitella del giovedì e la rifinitura a porte chiuse. Gli unici dubbi dovrebbero riguardare il reparto offensivo e l'utilizzo, o meno, dal 1'dei due uomini decisivi con il Portogruaro: Bazzani e Marongiu. In difesa, il posto dello squalificato Zamboni sarà preso da Lorenzi. SPAL (4-3-3): Capecchi; Bortel, Lorenzi, Ghetti, Quintavalla; Cazzamalli, Migliorini, Centi; Schiavon, Cipriani,Bracaletti. A disp.: Iome, Licata, Cabeccia, Rossi, Bedin, Marongiu, Bazzani. All.: Dolcetti.

Pescara

LANCIANO. La squadra è a Ferrara da venerdì, segno che quella contro la Spal sarà una partita importantissima per il futuro dei rossoneri, contestati aspramente dopo la terza sconfitta interna contro la Ternana. Duro confronto in settimana tra Morante (tra i più fischiati) e parte della tifoseria organizzata. La società conferma la fiducia al tecnico, ma si attende un'immediata reazione. Contro la Spal mancheranno ancora Oshadogan, Di Cecco e Colussi. LANCIANO (4-4-2):Chiodini; Vastola, Antonioli, Moi, Mammarella; Turchi, Sacilotto, Amenta, Sansone; Masini, Improta. A disp.: Aridità, Coppini, Colombaretti, Zeytulaev, Perfetti, Morante, Marfisi. All.: Pagliari.

IL POSTICIPO

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Verona

DOMANI ORE 20.45 Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Argiento-Posado Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni per la supersfida di Pescara

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Sport 41

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Il Manfredonia può approfittare della crisi dell’Igea

Catanzaro e Juve Stabia fanno paura al Gela Noicattaro è spareggio Vibonese per le conferme

Auteri, tecnico del Catanzaro

Barletta

IL PRONOSTICO

2

Gela

Arbitro: CAFARI di Cassino Assistenti: Di Vuolo-Passero BARLETTA - Al Puttilli arriva la capolista Ge- GELA - Per riscattare la prima sconfitta stala e per il Barletta c'è la possibilità di confer- gionale il Gela si affida agli stessi uomini che mare le recenti ottime indicazioni. Morale in hanno affrontato la Cisco Roma. Unica eccerialzo per i biancorossi dopo la vittoria contro zione il probabile inserimento del centrocamil Vico. Fatta eccezione per Cavaliere e Shiba, pista esterno Rosamilia al posto dello spento tutti gli effettivi saranno a disposizione di Vigna. L'attaccante argentino Criniti si è riSciannimanico. Tra i titolari, tornerà di sicu- preso dall'attacco influenzale ma partirà proro l'attaccante Fanasca in luogo di Rescio. Per babilmente dalla panchina. Vianello dunque il resto, formazione confermata per dieci-un- si sposta sulla fascia sinistra con Pasca centrale offensivo e Rosamilia a destra. Unico asdicesimi. BARLETTA (4-3-3): Di Masi; Cutrupi, Mar- sente il centrocampista Carraro. chetti, Sportillo, Legittimo; Menicozzo, Mu- GELA (4-3-3): Nordi; Scopelliti, D'Aiello, Gewana, Carozza; Simoncelli, Infantino, Fana- raldi, Memè; Zaminga, Schiavon, Cammarosca. A disp.: Bersellini, Romeo, Manganaro, ta; Rosamilia, Pasca, Vianello. A disp.: Ferla, Lanotte, Bendjemia, Rescio, Caggianelli. Ambrosecchia, Di Muro, Viviano, Rabbeni, Criniti, Vigna. All.: Provenza. All.: Sciannimanico.

Isola Liri

IL PRONOSTICO

1

Scafatese

Arbitro: TERZO di Palermo Assistenti: Fiorucci-Bambini ISOLA LIRI - Per il delicato scontro con la Scafatese, Grossi non potrà contare su Raffaello, infortunato al pari dei lungodegenti Fofana e Gubinelli. In compenso il tecnico ciociaro, che tornerà al 4-3-3, potrà schierare la migliore formazione con la difesa titolare davanti a Mangiapelo. A centrocampo agiranno Gennari, Costanzo e D'Alessandro, in attacco Bussi e La Cava esterni e Federici di punta. ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo; Mallardi, Matrisciano, Paolacci, Sperati; Gennari, Costanzo, D'Alessandro; Bussi, Federici, La Cava. A disp.: Fiorini, Mucciarelli, Galuppi, Carboni, Falco, Simonetta, Bianchini. All.: Grossi.

Manfredonia

SCAFATI. Contro l'Isola Liri la Scafatese si gioca un pezzo di credibilità in tema di ambizioni di medio-alta classifica. Il tecnico Esposito deve fare i conti con un avversario “affamato”, le cui quotazioni sono nettamente in rialzo. Sulla linea del centrocampo si registra la grana Matinella. Il giocatore ieri ha riscontrato un dolore alla schiena e potrebbe dare forfait: in mattinata il test decisivo. In difesa non c'è Miale. SCAFATESE (4-4-2): D'Auria; Colella, Mastonicola, Pagano, De Girolamo; Corsale, Basile, Matinella, Sifonetti; Martone,Pignatta. A disp.: Sorrentino, Del Sorbo, Pepe, Raspaolo, Avallone, Cerasuolo, Ramaglia. All.: Esposito

IL PRONOSTICO

1

Igea V.

Arbitro: VALLORANI di S. Benedetto d.t. Assistenti: Grispigni-Occhionegro MANFREDONIA. In casa del Manfredonia la situazione generale comincia a migliorare decisamente. Aumenta il numero disponibili tant'è che per la sfida di oggi Bucaro potrà contare anche su Arcuri e Di Toro, due elementi che vanno a rimpinguare la lista dei centrocampisti. Il momento, insomma, appare buono e pertanto la formazione bianco-celeste cercherà di approfittare di questo turno interno quanto meno per incrementare il vantaggio sulla zona play. MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Moro, Carrieri, Nossa, Dipasquale; Vitiello, Napolitano, Pirrone; Luppi, Arigò, Mignogna. A disp.: Fortunato, Pisa, Giglio, De Porras, Sabatino, Di Toro, Arcuri. All.: Bucaro.

Siracusa

BARCELLONA P.G. - E' un brutto momento per l'Igea Virtus, in crisi societaria, senza punti daquattro giornatee scivolataall'ultimo posto in classifica. Infortuni e rescissioni hanno ridotto all'osso l'organico della squadra del presidente Caminiti. Per la gara di Manfredonia sono arrivate alcune buone notizie. Il recupero in extremis degli infortunati Palma, Stelitano e Cocuzza. Ci saranno sia Mottola chePalma, con Stelitanoche potrebbe andare a destra e Vicentini a sinistra. IGEA V. (4-4-1-1): Deliperi; Stelitano, Mottola, Palma, Vicentini; Di Miceli, Nuccio, Procopio, Stella; Grillo; Agostinelli. A disp.: Cilli, Lo Verde, Crinò, Cocuzza, Angotti, Cocimano, Nabil. All.: Zampollini.

IL PRONOSTICO

X

Cassino

Arbitro: BORRACCI di S. Benedetto d.t. Assistenti: Mandis-Vigo SIRACUSA. La rifinitura effettuata ieri non CASSINO. Il Cassino è in ritiro a Catania fin ha sciolto i dubbi relativi all'undici da opporre da venerdì. Ieri dopo la rifinitura si è trasferial Cassino. Cardinale, recuperato, non ha i 90' to a Siracusa, dove ha trascorso la vigilia del ed è destinato alla panchina. Giurdanella non match. Ancora indisponibile il portiere Indiha smaltito l'influenza. Se dovesse dare for- veri, per la trasferta siciliana il siracusano fait Giurdanella, verrà chiamato all'esordio Pellegrino deve fare a meno pure del centrostagionale Di Silvestro. In difesa stavolta do- campista Conti, squalificato. Ventuno gli efvrebbe giocare Nigro dall'inizio con Perrico- fettivi che il tecnico ha voluto con sé: Scappane in panchina. In attacco Bufalino, Pagani e ticci, però, è ancora a mezzo servizio per i postumi di una contrattura. Dal Rio con Bigatti che resta in preallarme. SIRACUSA (4-3-3): Siringo; Nigro, Iodice, CASSINO (4-4-2): Amadio; Bica Badan, De Pascale, Capocchiano; Giurdanella, Berti, Agius, Bianciardi, Martinelli; Camorani, Lewandowski; Pagani, Dal Rio, Bufalino. A Giannone, Kone, Sfanò; Frisenda, Mezgour. disp.: Scordino, Carrozza, Cardinale, Perri- A disp.: Paoletti, Merli Sala, Scappaticci, Rocone, Dalì, Bigatti, Di Silvestro. All.: Sonzo- meo, Romanelli, Croce, Bardeggia. All.: Pellegrino. gni.

Catanzaro

IL PRONOSTICO

1

Monopoli

Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Fazio-Cannistrà CATANZARO – Respinto il ricorso contro MONOPOLI - Dopo il cambio in panchina, c'è la squalifica di Caputo, che quindi non ci grande mistero su quella che sarà la formasarà. E' certa, invece, la presenza del cen- zione anti-Catanzaro. Probabile che il Monotrocampista Lodi, che ha scontato la gior- poli scenda in campo con il classico 4-4-2, ma nata di squalifica, oltre quella dell’estremo in alternativa si potrebbe decidere di schieradifensore Vono, assente domenica scorsa re Volpe dietro le punte, con uno tra Lisi, Laad Aversa per un attacco febbrile. Tessera- carra e Balistreri che si accomoderà in panto Emiliano Nicolas Forgione, centrocam- china. In difesa, probabili i rientri dal 1' di pista esterno classe 1987 reduce da un'e- Vincenti ed Imburgia, mentre in porta è in sperienza nella quarta serie del suo paese. dubbio Pellegrino per un problema muscolaCATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gim- re. melli, Di Maio; Di Cuonzo, Lodi, Bruno, Be- MONOPOLI (4-3-1-2): Pellegrino; Vincenti, nincasa; Montella, Mosciaro, Longoni. A Caccavale, Ciminà, Imburgia; Bonfardino, disp.: Mancinelli, De Franco, Gaglione, Ba- Lanzillotta, Tranchina; Volpe; Lisi, Lacarra. sile, Corapi, Sorrentino, Gigliotti. All.: Au- A disp.: Corno, Costantino, Scrò, Colella, Loteri. seto, Corsi, Balistreri. Allenatore: Chiricallo.

J. Stabia

IL PRONOSTICO

1

Vico E.

Arbitro: INTAGLIATA di Siracusa Assistenti: Campana-Morelli CASTELLAMMARE DI STABIA. Amore non recupera ed accende il ballottaggio a sinistra tra Gomes e Peluso: col primo il centrocampo sarebbe più compatto, col secondo molto più spregiudicato. Il resto non si tocca per questioni d'equilbrio e di continuità: Maury e Gritti a protezione di Soviero, Acoglanis e Ruscio in regia, De Angelis e Vicentin in attacco. serve vincere per sfruttare un turno agevole. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Ambrosio, Gritti, Maury, Moretti; Capparella, Acoglanis, Ruscio, Gomes; Vicentin, De Angelis. A disp.: Panico, Fabbro, Ametrano, Mineo, Rinaldi, Peluso, Dall'Acqua. All.: Rastelli.

Noicattaro

VICO EQUENSE. Dopo la sconfitta contro il Barletta il Vico è atteso dal duro impegno al “Menti”contro la Juve Stabia. Venti gli uomini a disposizione del tecnico costiero deve rinunciare solo a Gargiulo squalificato, il suo posto sarà preso da Chiariello. Dubbi in mediana dove c'è abbondanza e Ferraro deve scegliere chi mandare in panchina fra Marciano, Violante e Armellino. In avanti Ferraro si affiderà all'esperienza di Napoli e Morfù con Trapani in appoggio. VICO EQUENSE (3-4-1-2):Munao, Chiariello, Scognamiglio, Cinque; Burgos, Marciano, Armellino, Loreto; Trapani; Napoli, Morfù. A disp.: Izzo, Rapesta, Donnarumma, Violante,Hodza, Lupico, Gaveglia. All.: Ferraro.

IL PRONOSTICO

X

Aversa N.

Arbitro: MONACO di Tivoli Assistenti: Cua-Palazzo NOICATTARO. Imbattuto da sei giornate il Noicattaro contro l'Aversa vuole la seconda vittoria consecutiva in casa. Il tecnico Carella deve fare a meno di tre titolari. Si tratta degli infortunati Giampaolo, Colluto e Perrone. Dal primo minuto in campo al centro della difesaBenedetto Lorusso conFumai terzino destro. Salvati e Bartolo Lorusso tornano disponibili ma siederanno in panchina. In attacco De Lorenzo e Doria supportati da Zotti. NOICATTARO (4-3-3): Musacco; Fumai, Lorusso Benedetto, Sassarini, Loseto; Fiorentino, Piano, Coppola; Zotti, De Lorenzo, Doria. A disp.: Petruzzelli, Aliperta, Lanera, Lorusso Benedetto, Lanave, Ladogana, Libera. All.: Carella.

Vibonese

AVERSA. Il pareggio con il Catanzaro di domenica ha dimostrato che la formazione di Sergio è viva. Il tecnico normanno ritrova quasi tutti gli uomini, con le eccezioni di Del Giudice e Bertoncini. Rientra anche Pettinari che si accomoderà in panchina. La formazione messa in campo con il Noicattaro non dovrebbe subire grossi scossoni, ma essere quella tipo. Unico dubbio in attacco, dove al fianco dell'inamovibile Sarli è ballottaggio tra Perna e Prisco. AVERSA (4-4-2): Cavaliere; Balestrieri, Parisi, Di Girolamo, Pistillo; Chietti, Massimo, Arini, Mariniello; Sarli, Prisco. A disp.: Pettinari, Campanella, Ciminari, Zolfo, Longo, Tovalieri, Perna. All.: Sergio.

IL PRONOSTICO

1

Brindisi

Arbitro: RONCHI di Caltanissetta Assistenti: Volpe-Signoriello VIBO VALENTIA – Organico al comple- BRINDISI. Silva dieciundicesimi della squato per Galfano, adesso assai più saldo in dra che ha battuto il Cassino. Esce Minopoli, panchina. Torna disponibile anche il infortunato, e gioca Piccinni. Battisti ritorna centravanti nigeriano Omolade, come i a disposizione, dopo il problema all'adduttocentrali di difesa Perna e Pascuccio che re,ma conogniprobabilitàpartirà dallapanhanno svolto lavoro differenziato in set- china. Oltre aMontella e Lenti, ilBrindisi dotimana. Il gruppo rossoblu è tornato gal- vrà fare a meno anche di Albadoro e del giovavanizzato dal successo di Melfi e conta di ne Camposeo. Prima convocazione, e prima continuare tra le mura amiche il cammi- panchina, per Maulella, difensore sudamerino positivo in termini di risultati. cano, ultimo acquisto biancoazzurro. Tre i VIBONESE (4-4-1-1): Mengoni; Orefice, diffidati: Alessandrì, Panarelli e Trinchera. Conti, Pascuccio, Patanè; Biava, Lope- BRINDISI (4-4-2): Petrocco; Panarelli, Trintrone, Pirrone, Riccobono; Di Mauro; chera, Taurino, Suriano; Fiore, Piccinni, PizOmolade. A disp.: Senatore, De Marco, zolla, Alessandrì; Moscelii, Da Silva. A disp.: Milanese, Gatto, Frara, Camilluzzi, Spe- Ferrante, Idda, Maulella, Pasqualini, Battirandeo. All.: Galfano sti, Siclari, Galetti. All.: Silva.

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42 Sport


Risultati e classifica Cisco Roma- Melfi

12ª giornata Marcatori

1-1

13’ pt Ciofani (C. rig.), 40’ pt Arcamone (M)

OGGI 13ª giornata Barletta - Gela

GELA

27

12 8

3

1 18 4

6

5

0

1 10 2

6

3

3

0

Catanzaro - Monopoli

CATANZARO

26

12 9

2

1 26 10 6

6

0

0 15 3

6

3

2

1 11 7 16 +5

Isola Liri - Scafatese

CISCO ROMA

26

13 7

5

1 19 6

6

5

1

0 11 1

7

2

4

1

JUVE STABIA

24

12 7

3

2 26 13 6

4

2

0 15 4

6

3

1

2 11 9 13 0

CASSINO

21

12 6

3

3 19 14 6

3

1

2

9

9

6

3

2

1 10 5

5

-3

Siracusa - Cassino

SIRACUSA

20

12 6

2

4 12 10 5

3

1

1

5

3

7

3

1

3

7

2

-2

Vibonese - Brindisi

BRINDISI

19

12 5

4

3 17 15 6

5

1

0 10 3

6

0

3

3

7 12 2

-5

MELFI

18

13 5

3

5 20 15 7

4

2

1 14 6

6

1

1

4

6

9

5

-9

SCAFATESE

17

12 4

5

3 12 14 6

3

2

1

8

6

6

1

3

2

4

8

-2 -7

BARLETTA

16

12 4

5

3 11 12 5

3

2

0

7

3

7

1

3

3

4

9

-1 -5

AVERSA

13

12 2

7

3 11 13 6

0

5

1

4

7

6

2

2

2

7

6

-2 -11

MONOPOLI

13

12 3

4

5 14 17 6

2

2

2

6

7

6

1

2

3

8 10 -3 -11

MANFREDONIA

J. Stabia - Vico E. Manfredonia - Igea V. Noicattaro - Aversa

Prossimo turno

14ª giornata 22/11/09 ore 14.30

Aversa N. - Igea V. Brindisi - Barletta Cassino - Vibonese Gela - Catanzaro Melfi - Noicattaro Monopoli - Cisco Roma Scafatese - Juve Stabia Siracusa - Manfredonia Vico E. - Isola Liri

8

8

2 14 +3

5 13 +1

7

12

12 3

3

6 12 18 6

2

1

3

9 10 6

1

2

3

3

8

NOICATTARO

8

12 1

5

6 12 22 6

1

2

3

8 14 6

0

3

3

4

8 -10 -16

VIBONESE

7

12 1

5

6

4 12 6

0

3

3

1

5

6

1

2

3

3

7

-8 -16

VICO EQ.

6

12 0

6

6

4 12 7

0

5

2

3

5

5

0

1

4

1

7

-8 -20

IGEA V.

6

12 1

4

7

7 22 7

1

4

2

5

8

5

0

0

5

2 14 -15 -19

ISOLA LIRI

6

12 1

3

8

4 19 6

1

2

3

4

8

6

0

1

5

0 11 -15 -18

-6 -12

10 Reti: Ciofani (4) (C.Roma); 9 Reti: Chiaria (Melfi) 8 Reti: Mosciaro (1) (Catanzaro) 6 Reti: Mezgour (Cassino); Longoni (Catanzaro); Vicentin (J.Stabia); Arcamone (Melfi) Lacarra (Monopoli) 5 Reti: Agostinelli (Igea V.); De Angelis (J.Stabia); 4 Reti: Da Silva, Moscelli (Brindisi); Giannone (Cassino); Caputo (1), Di Maio (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Cunzi (Gela); Capparella (2) (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Giampaolo (Noicattaro); Pignatta (1) (Scafatese); Dal Rio (1) (Siracusa) 3 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Cammarota (2), Criniti (Gela); Amore, Peluso (J.Stabia); Luppi, Nossa (Manfredonia); Balistreri, Lisi (Monopoli) 2 Reti: Perna, Prisco (Aversa); Infantino, Simoncelli (Barletta); Albadoro, Fiore (Brindisi); Croce, Martinelli, Scappaticci (Cassino); Montella (Catanzaro); Angotti (Igea V.); Vianello (J.Stabia); La Porta (Melfi); Colluto, Doria, Zotti (Noicattaro); Corsale (Scafatese); Bigatti (1) (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Trapani (Vico E.)

Primo gol subito e primo pareggio per i romani. Ciofani stacca Chiaria tra i bomber

Melfi reagisce e la Cisco si ferma Il rigore dello svantaggio è assai dubbio. La firma sull’1-1 è di Arcamone CISCOROMA MELFI

LO AVEVAMO TITOLATO: PUÒ ESSERE LA GARA DI ARCAMONE

1 1

CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi 6,5; Balzano 6, Padella 6, Di Fiordo 6,5, Angeletti 6; Chiappara 5,5 (23’ st Larosa 6), Romondini 6; Babù 4,5 (1’st Mazzarani 6), Bellè 6 (27’st Morbidelli 6,5), Franchini 5; Ciofani 6,5. A disp.: Baiocco, Lopiccolo, Amadio, Di Iorio. All.: Incocciati 6,5. MELFI (4-4-2) Careri 7,5; Arvia 6 (11’ st Naglieri 6), Gabrieli 6,5, Sicignano 6,5, Rogato 6,5; Loiacono 6 (19’ st Viola 6), Mitra 7, Bulla 6,5, D’Andria 6,5; Chiaria 6,5 (34’ st Dentamaro 6), Arcamone 7. A disp.: Della Luna, Bizzarri, Marino, Pellecchia. All.: Rodolfi 6,5. ARBITRO: Quartarone di Messina 5. RETI: pt 13’ Ciofani rig. (C), 40’ Arcamone (M). NOTE: spettatori 800 circa di cui una trentina provenienti da Melfi. Ammoniti: Rogato, Franchini, Careri. Angoli 8-5 per la Cisco Roma. Recupero: pt 2’; st 5’. ROMA Che reazione. Il Melfi esce imbattuto dal Flaminio (1-1) e cancella la sconfitta interna con la Vibonese. È la prima squadra che è riuscita a fermare la Cisco Roma sul suo campo e lo ha fatto segnando: è la prima volta che accade in questo campionato. Questi due dati certificano l’ottima prova della squadra di Paolo Rodolfi nonostante una partenza a handicap a causa di un rigore assai dubbio e accordato dall’arbitro Quartarone di Messina per una non evidentissima spinta di Rogato su Padella (12’). Sotto di un gol, il Melfi non si è scomposto. Anzi ha messo sotto l’avversario nella prima parte della gara raggiungendo il meritato pareggio con Arcamone, al sesto centro stagionale. Il pareggio esterno con la Cisco assume ancor più valore se si pensa che il tecnico Rodolfi ha dovuto ri-

Luis Arcamone è tornato al gol al Flaminio. Come evidenziamo nella foto qui di lato, che riproduce il nostro titolo di presentazione della gara del Flaminio, avevamo previsto che quella di ieri poteva essere l’occasione giusta per far tornare al gol l’argentino di Rodolfi

nunciare all’infortunato Scarzanella e agli squalificati Vignati ed El Kamch. In difesa ha giocato Gabrieli, mentre a centrocampo Bulla ha sostituito il regista marocchino. Dall’altra parte, Beppe Incocciati ha confermato uomini e modulo (42-3-1) vittoriosi a Gela. Nei primi 10’ non c’è nulla da segnalare. Il Melfi si difende con ordine e la Cisco non sembra in grande giornata. A darle una mano ci pensa il direttore di gara che concede un calcio di rigore con molta benevolenza per atterramento di Rogato ai danni di Franchini. Al 13’ il rigore trasformato da Ciofani (10° gol) nonostante Careri ne intuisca la traiettoria. Sotto di un gol (è la quinta volta su sei gare che la Cisco sblocca in

casa il risultato nei primi 15’), il Melfi reagisce giocando. D’Andria a sinistra, Bulla e Mitra a centrocampo, Chiaria e Arcamone in attacco mettono in soggezione gli avversari. Al 17’, Chiaria viene contrato da Di Fiordo su suggerimento di Arcamone. Al 23’manca solo il tiro a una combinazione nello stretto ideata da Arcamone, Chiaria e D’Andria. La Cisco soffre. Ambrosi (23’) respinge con i pugni un sinistro da fuori di Mitra, mentre al 35’ è Careri a compiere il primo di una serie di interventi da applausi uscendo a valanga su Ciofani, agevolato dall’unica disattenzione di Gabrieli e Sicignano. L’ennesima combinazione al limite dell’area – al 37’ Chiaria spizza per Arcamone che passa all’indietro per l’accorrente D’Andria il cui tiro è debole – è il preludio all’1-1 di

Arcamone (40’). Punizione dalla trequarti sinistra di D’Andria sul secondo palo e Rogato fa da sponda per Arcamone che segna. Ambrosi vede la propria imbattibilità interna fermarsi a 490’. La ripresa è un monologo della Cisco. Incocciati passa al 4-3-3 con Mazzarani per Babù. Due incursioni di Bellè dalla destra mettono in difficoltà Rogato. Careri diventa il protagonista, dopo un colpo di testa di poco a lato di Mazzarani, con due parate da campione sulle conclusioni da fuori di Ciofani (13’) e Angeletti (14’). Rodolfi vede i suoi soffrire sul lato sinistro e inserisce Naglieri per Arvia, spostando Rogato a destra. Il Melfi ne esce più equilibrato, pur mantenendo il 4-4-2 di partenza, e si fa vedere in attacco con Arcamone (15’) che impegna Ambrosi

da fuori. Un minuto dopo, Loiacono perde il tempo per la battuta a rete dopo una ripartenza organizzata da D’Andria e Chiaria. Seguono una decina di minuti di relativa calma, poi per la Cisco entrano Larosa per Chiappara e Morbidelli per Bellè. Dall’altra parte, spazio a Viola per Loiacono. Al 31’, Franchini, in giornata no, tocca a lato da posizione favorevole. Le ultime due occasioni per la Cisco sono sui piedi di Morbidelli (32’), che colpisce la traversa, e Franchini, che tutto solo “appoggia” il pallone a Careri. Il finale è ancora per il Melfi che con Mitra impegna Ambrosi a terra (46’), poi non sfrutta al meglio una ripartenza ancora con Mitra che fallisce l’assist per Arcamone. Finisce 1-1. Giusto così. Massimiliano Ancona

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Sport 43

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Spogliatoio Rodolfi elogia i suoi: «Messa in difficoltà una squadra superiore e più esperta»

«C’era voglia, carattere e gioco» Capitan Mitra: «Come non si fa a essere soddisfatti di questo pari?» ROMA «È un pareggio che abbiamo conquistato con volontà e carattere su un campo importante e contro una squadra importante». Queste le prime parole di Paolo Rodolfi, tecnico del Melfi, al termine della sfida con la Cisco Roma (11). «Per noi era importante riprenderci dopo la sconfitta con la Vibonese e ci siamo riusciti – dice ancora Rodolfi -. Lo abbiamo fatto con il gioco cheè l’unico modo incui possiamo ottenere il risultato. Non era facile eppure l’approccio dei miei alla partita è stato eccellente. Nel primo tempo mi pare che i miei abbiano fatto meglio della Cisco Roma. Soprattutto dopo quel gol subito su rigore che a me è parso almeno dubbio. Sotto di un gol, è ve-

nuto fuori il carattere dei ragazzi che hanno reagito giocando. Lo ripeto, perché è la caratteristica principale di questo gruppo straordinario. Abbiamo giocato contro una squadra superiore e più esperta e l’abbiamo messa in difficoltà. Il pareggio poco prima dell’intervallo mi pare sia stato meritato. Ricordo che abbiamo creato almeno tre o quattro situazioni importanti». Poi nella ripresa, laCisco ha premuto sull’acceleratore per cercare la vittoria: «Era logico – dice ancora il tecnico lucano – che cercassero la vittoria, ma noi abbiamo tenuto bene nel complesso. Certo, abbiamo corso qualche rischio ma è altrettanto vero che un paio di ripartenze sarebbero potute essere

concluse meglio. Parlo dell’opportunità in cui Loiacono non ha trovato il tempo del tiro e del passaggio un po’ troppo lungo a tempo scaduto di Mitra che non è riuscito a servire bene Arcamone». Resta la grande soddisfazione per aver pareggiato e segnato su un campo in cui la Cisco aveva sempre vinto e non aveva subito gol: «Questo dato statistico aumenta la nostra soddisfazione. Ma sottolineo la volontà e il carattere con cui abbiamo ottenuto questo risultato. Questo è un punto che fa classifica e morale, nonché un altro passo verso il nostro obiettivo stagionale che era e resta una salvezza tranquilla». La parola passa poi a Damiano Mitra, uno dei migliori in campo:

«Come non essere soddisfatti di un pareggio contro la Cisco che in casa aveva sempre vinto? –dice il centrocampista del Melfi - Magari a loro il pareggio sta un po’ stretto, soprattutto per come hanno giocato la ripresa, ma noi siamo stati bravi nei primi 45 minuti a chiudere tutti gli spazi e a giocare. Ripeto il concetto espresso dal tecnico: il Melfi cerca il risultato attraverso il gioco. E abbiamo affrontato una squadra con la nostra stessa filosofia. Ed è molto raro in una partita di Seconda Divisione. Ora godiamoci questo risultato perché ce lo siamo meritato. Non ci siamo scomposti dopo il rigore per la Cisco che a me è sembrato almeno dubbio». Il Melfi tuttavia può recriminare per un paio di ripartenze non con-

Il tecnico Paolo Rodolfi

cretizzate nella ripresa: «Sì, è vero. Ma siamo usciti imbattuti dalla sfida con la Cisco Roma e venivamo da una sconfitta in casa con la Vibonese, quindi abbiamo dimostrato di avere carattere e di avere i mezzi per raggiungere al più presto l’obiettivo stagionale, cioè la salvezza». m.a.

Le pagelle Mitra è il crocevia di ogni azione. Chiaria lotta come un leone

Un Careri strepitoso Bulla non fa rimpiangere El Kemch. D’Andria, piedi buoni CARERI (7,5 ) - Attento. Deciso nelle uscite alte e basse. Offre tanta sicurezza al reparto arretrato e diventa protagonista nel secondo tempo con parate straordinarie sui tiri di Ciofani e Angeletti. ARVIA (6) - Prestazione sufficiente. Presidia la fascia destra della difesa lucana con diligenza. Manca quasi del tutto in fase di spinta eppure avrebbe gli spazi. NAGLIERI (6) - Entra e si piazza a sinistra. Da quel momento Bellè non tocca più palla e viene sostituito. Soffre di più dopo l’ingresso di Morbidelli, agile e tecnico. GABRIELI (6,5) - Ingaggia con Ciofani un duello rusticano, fisico e corretto. Lui non molla. Certo, Ciofani segna, ma solo su rigore. SICIGNANO ( 6,5) - Regista difensivo efficace e battagliero. Chiude e imposta senza sbavature. Nel finale è la colonna portante della resistenza del Melfi. ROGATO ( 6,5) - Comincia bene a sinistra anche perché Babù è nullo. Finisce a destra. Prestazione sufficiente. Mezzo voto in più per l’assist per Arcamone nel gol del pareggio. LOIACONO (6) - Meriterebbe di più, ma sembra sempre troppo timoroso nelle conclusioni. Soprattutto, tiene palla sempre un po’ di più, come nella ripartenza che avrebbe potuto finalizzare al meglio nella ripresa. VIOLA ( 6 ) - Presidia con diligenza la fascia destra del centrocampo. MITRA ( 7) - È il crocevia di tutte le Il portiere Careri, migliore in campo e il capitano Mitra, che ha dato notevole impulso alla manovra dei gialloverdi iniziative del Melfi. Corre, contrasta, imposta, tira. Tocca tanti palloni e

Esultanza gialloverde. Chiaria in azione e, a destra la gioia di Ciofani dopo un gol realizzato

inevitabilmente commette qualche errore soprattutto nel finale. Ma è l’anima di questa squadra. Tra i migliori in campo. BULLA (6,5) - Corre, contrasta. Fa un lavoro oscuro in mezzo al campo che è poco vistoso, ma tanto utile. D’ANDRIA ( 6,5) - Piedi ottimi, buone idee. La Cisco lo soffre tanto. Gli manca però quel pizzico di decisione nelle conclusioni. Prestazione più che sufficiente. CHIARIA (6,5 ) - Tanto lavoro oscuro anche per lui. Lotta come un leone tra Di Fiordo e Padella e ne esce spesso vincente. È il punto di riferimento avanzato imprescindibile in tutte le azioni d’attacco. DENTAMARO (6) - Un quarto d’ora al servizio della squadra per resistere al forcing avversario. Obiettivo raggiunto. ARCAMONE (7) - Segna il gol dell’1-1, il suo sesto stagionale. Grande tecnica, mette in subbuglio il dispositivo difensivo avversario con qualità e rapidità. Per la Cisco è un periodo costante. RODOLFI ( 6,5 ) - Il Melfi è la prima squadra a uscire imbattuta dal Flaminio. Merito di una squadra impostata con equilibrio e gestita con diligenza dal tecnico, che non rinuncia mai al gioco. m.a.

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44 Sport


Sant’Antonio, out Vitiello Maffucci e Coccorullo SANT’ANTONIO ABATE- Un mese di astinenza, Paolo Siano ha una voglia matta di ritornare al gol, soprattutto perché il momento del suo Sant’Antonio Abate è particolarmente difficile. L’ultima volta che ha esultato è stato esattamente un mese fa, quando i giallorossi di Di Nola impattarono in casa contro il Pomigliano. Oggi con il Matera sarà proprio Siano a guidare l’attacco giallorosso, vista l’assenza del bomber Maffucci, bloccato dal giudice sportivo per le prossime due giornate di campionato. “E’ una gara estremamente difficile – esordisce Paolo Siano – anche se sappiamo che il Matera ha qualche punto debole in difesa, ma resta comunque una squadra costruita per vincere il campionato. Purtroppo arriviamo a questa gara con qualche assenza di troppo (Maffucci, Coccorullo e Vitiello, ndr)”. Siano si ritroverà a guidare un attacco molto giovane, composto da Tedesco e Circiello: “Sono ragazzi molto validi tecnicamente – spiega l’ex bomber dello Striano – Ogni volta che vengono chiamati in causa rispondo sempre molto bene, come loro anche gli altri ragazzi della rosa si stanno facendo valere”. (fonte resport.it)

Unico dubbio relativo alle condizioni di Martinelli: pronto Martone

Imbattibilità da difendere Il Matera fuori casa non ha mai perso e vuole allungare la scia

Diego Albano contro il Sant’Antonio Abate

Martinelli o Martone l’unico dubbio. Il Matera proverà a difendere l’imbattibilità esterna al comunale di Sant’Antonio Abate e dovrà farlo senza gli indisponibili Marco Conte e Raimondo Catalano. Il primo, vittima di un problema di leggero stiramento al quadricipide, riprenderà regolarmente da martedì insiene al difensore che ha avuto lo stesso problema muscolare a Bacoli nei minuti finali. Non saranno della gara anche Angelo Logrieco (salvo recuperi in extremis) e Mirabelli vittima dell’influenza di stagione. Una settimana terribile per il Matera iniziata male contro il Pianura e continuata con una grande risposta di carattere contro il Campobasso centrando la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia. Il terzo scoglio è il match sul terreno sintetico del Sant’Antonio Abate, squadra reduce dalla sconfitta nel derby con l’Angri al Novi di domenica scorsa, di oggi pomeriggio che deve segnare la puntata piùimportante percompletare ilriscatto anche in campionato. Dalla Coppa Italia sono arrivate buone indicazioni dagli under e in particolare da Carretta. L’ex del Gallipoli è stato devastante contro i molisani, ma per poter sfruttare il

suo ottimo stato di forma c’è bisogno di inserire un 1991 in difesa e in questo senso la prestazione di D’Amanzo contro il Campobasso pare abbia convinto Giusto a lavorare sul ragazzo leccese che ha doti importanti nella fase propositiva e difensiva. Chiaramente D’Amanzo dovrà migliorare perchè solo giocando con i compagni può migliore a livello d’esperienza e condizione. Ieri mattina all’allenamento di rifinitura l’unico dubbio di Pino Giusto era relativo alla possibilità di utilizzare Pasquale Martinelli. Il capitano ha provato e vuole esserci, ma è chiaro che solo all’ultimo minuto sarà sciolto il dubbio. Savino Martone è pronto a sostituire Martinelli, una posizione che l’ex del Latina ha già ricoperto tante volte in passato. In effetti l’ex Campobasso fu scelto da Giusto anche per questa sua versatilità a ricoprire più ruoli, cosa che per qualsiasi tecnico significa davvero tanto. Perchè avere dei giocatori polifunzionali in campo consente di risparmiare cambi in caso di esigenze tattiche diverse durante l’andamento di un match. Il Sant’Antonio Abate ha cominciato battendo il Castrovillari in Coppa Italia e poi con l’elimina-

zione di Matera. Poi solo risultati positivi. Infatti, i 26 punti sono frutto di otto vittorie e due pareggi. Solo due volte i giallorossi sono usciti sconfitti dal campo ma non sul loro terreno dove non hanno mai perso finora. Di fronte, quindi, una squadra, quella di Di Nola, che in casa non ha mai perso e l’altra, il Matera, che fuori casa non ha mai perso collezionando quattro vittorie e un pareggio(a Pomigliano). Per il Matera tiferanno tutte le squadre d’alta classifica a cui un ulteriore accorciamento della graduatoria sarebbe ben accetto e, in caso di sconfitta, i giallorossi non vedrebbero, per la prima volta in campionato, tutte le altre squadre dall’alto in basso. Ma il Matera potrebbe in un solo colpo portare il gap dalla vetta da meno sette a meno quattro e questa è l’unica cosa che motiva Giusto e compagni nel cui credo calcistico non c’è altro che la ricerca della vittoria, anche quando un pari non sarebbe male (il riferimento è al Pianura). Di certo Giusto non firmerebbe per un pari come concetto di filosofia calcistica perchè sono gli altri a doversi preoccupare del Matera. E come dargli torto. Renato Carpentieri

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Sport 45

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Varie defezioni per infortunio e influenza in casa sinnica

Francavilla in affanno FRANCAVILLA – Oggi pomeriggio, impegno casalingo per la formazione di Ranko Lazic, che si appresta ad ospitare nella tredicesima giornata di andata di serie D, la formazione pugliese del Francavilla Fontana. Una gara che si annuncia molto combattuta per entrambe le squadre, che sono intenzionate a vincere. I sinnici, perché vogliono continuare la corsa nella zona play off, i pugliesi invece, per lasciare i bassi fondi della classifica. I ragazzi di mister De Rosa, occupano attualmente, la quart’ultima posizione in classifica, con sette punti. Per questo il Francavilla di mister Lazic, dovrà prestare molta attenzione agli avversari, che hanno la chiara intenzione di voltare pagina. Dall’infermeria, non arrivano buone notizie in casa Francavilla, i rossoblu, dovranno rinunciare al centrocampista Manco, che salterà il match per squalifica. Assenti anche Tarantino, a letto con la febbre, l’esterno di centrocampo Scavone, per una distorsione al ginocchio, ed infine si è aggiunto nelle ultime ore, anche l’attaccante La Neve, out per problemi di salute. Una lista abbastanza lunga, quella che mister Ranko Lazic ha tra le mani. Assenze importanti anche nelle file dei pugliesi che, non potranno schierare il centrocampista Ferrari,

Lazic e sotto Chisena

per squalifica, che va ad aggiungersi agli infortunati Micieli e De Pasquale. Recuperati, invece, Cazzarò e D’Amario, che potrebbero ritrovare una maglia da titolare a centrocampo insieme a Schirinzi. Nella passata stagione, il sodalizio del presidente Franco Cupparo, si impose

sia nel match di andata che in quello di ritorno. I padroni di casa scenderanno in campo con il consueto 44-2, che nonostante le assenze, non dovrebbe essere deficitario. Tra i pali il giovane Di Vincenzo, davanti a lui difesa a quattro schierata, con De Santo sull’out di de-

stra e Cesareo su quello di sinistra. Centrali Gioia e Di Giorgio. A centrocampo, spazio per Di Sanza a destra e Di Senso sulla corsia opposta. Nel cerchio centrale, a spezzare il gioco avversario, ci penseranno Manzillo e Verdesca. In avanti la coppia-gol, formata da Del Prete e Chise-

A Ischia i gialloble non dovranno lasciare punti

Pisticci senza appello SE NON è una prova senz'appello poco ci manca. Ad Ischia il Pisticci dovrà cercare a tutti i costi di risorgere. Vietato lasciare punti. Consigliato prenderne tre. “I complimenti per le buone prestazioni non bastano più. Adesso bisogna muovere la classifica”, aveva detto ieri il vice presidente Albano. Come dargli torto? Gli isolani sono in un buon momento. Hanno cambiato allenatore e sono subito riusciti a cogliere una importante vittoria in trasferta sul campo del Pomigliano. In casa, finora, hanno deluso, lasciando per strada molti punti. E la partita contro i lucani rappresenta l'occasione per raddrizzare il ruolino di marcia casalingo. La squadra di Valente, però, viene da un periodo opaco, almeno sotto il profilo dei risultati. Ha preso un solo punto in sette partite e sa che si sta facendo tardi. Dovrà disputare una gara tutto cuore, puntando sulle motivazioni e sulla voglia di riscatto del gruppo, senza badare troppo alle ragioni dell'avversario di turno, perché bisogna che le proprie prevalgano. Il tecnico, a questo punto, ha più di qualche dubbio rispetto al modulo, e quindi agli uomini da mandare in campo. Perché se da un lato è vero che la disposizione con una sola punta usata con insistenza nelle ultime partite garantisce maggiore com-

pattezza ad un centrocampo che paga in fatto di centimetri e prestanza fisica, dall'altro la necessità di cercare punti richiede forse di osare qualcosa in più. Possibile, allora, prendere in condizione l'ipotesi di giocare con due attaccanti. Valente dispone del suo intero collettivo, eccezion fatta per Fortunato e Di Maria. Diverse le opzioni. In porta dovrebbe esserci ancora Marino. In difesa l'allenatore gialloble potrebbe confermare il blocco di domenica scorsa con Basile a destra, Polichetti a sinistra, De Biasi e Vallefuoco centrali. I dubbi maggiori sono a centrocampo. Nel derby con il Francavilla furono impiegati contemporaneamente Semeraro, Guarino e Ferrentino. Ma le chance di Farinola sono in aumento. Se passasse la scelta di giocare a due punte, poi, toccherebbe scegliere due di questi quattro. Guarino e Ferrentino, in tal caso, sembrano partire con un vantaggio minimo. Sugli esterni alti si ripresenta il solito grattacapo sulla destra: gioca Grieco o Lavecchia? Nel derby lucano Grieco ha dato prova di avere grandi motivazioni: le percentuali sono in suo favore. Anche dall'altra parte c'è qualche dubbio, perché dopo un impiego costante di Chaiffitella, Valente ha rispolverato Di Noto, ottenendo una risposta discreta. I due partono alla

pari. In attacco gioca Lupacchio, poi, se dovesse prevale l'ipotesi della due punte, potrebbe toccare anche a Rovira oppure a Grieco, con possibilità di inserimento di Lavecchia sulla fascia de-

stra.Probabile formazione: Marino; Basile, Vallefuoco, De Biasi, Polichetti; Guarino; Grieco, Farinola, Ferrentino, Di Noto; Lupacchio Roberto D’Alessandro

na. In panchina dovrebbero andare: Masi, Marziale, Cocina, Bacio Terracino, Bocconi, Salomone, Fanelli. Arbitrerà la gara il signor Francesco Masi della sezione di Bari, coadiuvato da Christian Greco e Giuseppe Mercurio di Taranto. Claudio Sole

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46 Sport


Dopo l’impresa di Ricigliano, altra sfida clou

L’Atella intimorisce anche il Valdiano ATELLA - Nella 10^ giornata del massimo campionato regionale di calcio l'Atella Monticchio di mister Pasquale D'Urso è chiamato a compiere un'altra importante impresa dopo la vittoria in casa del Ricigliano di quindici giorni or sono. Dopo quella meravigliosa affermazione gli atellani dovranno affrontare in trasferta un altro undici che senza fare misteri è partito con il preciso intento di dare la scalata alla categoria superiore. Si tratta della Ruggiero Valdiano di mister Masullo, reduce dalla sonante vittoria di domenica scorsa (1-9) in quel di Ferrandina ma anche dalla scottante sconfitta patita in trasferta ad operadel redivivo Avigliano nel recupero infrasettimanale di mercoledì. Ruggiero Valdiano - Atella Monticchio, sicuramente la partita di cartello insieme al-

RICIGLIANO-VIGGIANO

MURESE-POLICORO

Rinaldi e Larotonda V. dell’Atella

l'altro match molto atteso tra Ricigliano e Viggiano, è una gara aperta a qualsiasi risultato, visto che in classifica le due formazioni sono appaiate al terzoposto, insiemeall'A.C. Oppido, con diciannove punti. Così come quindici giorni or sono nella trasferta di Ricigliano per l'Atella non sarà

una partita facile, perché dovrà vedersela con una pari che ha il dente avvelanato dopo lo stop di Avigliano. Gli uomini di Masullo di certo scenderanno in campo per cancellare il passo falsoinfrasettimanale e faranno di tutto per conquistare l'intera posta in palio contro un avversario che, come sempre, farà la sua partita senza alcun timore reverenziale. Risultato non impossibile per gli atellani che possono vantare di avere l'attacco più prolifico del torneo con 22 reti, quattro in più del Valdiano, che però ha incassato soltanto cinque gol, tre in meno degli atellani. Con questi presupposti la gara tra due delle squadredella partenobiledella classifica, non potrà non offrire emozioni sia sotto l'aspetto del gioco che dell'agonismo. Michele Rizzo

F. MURGIA-TOLVE

Villani se la gioca

Lardo prova a risalire

Postiglione allenatore-giocatore

RICIGLIANO – Quattro sono i punti di distacco. Ma tanta è la voglia di far bene da parte di entrambe le squadre. Il Ricigliano di riscattarsi dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime due partite ed ancora al comando in condominio con il Fortis Murgia. Il Viggiano vuole continuare a seminare quanto finora ha raccolto e dar seguito alla vittoria di prestigio contro la Vultur Rionero con un risultato all’inglese per mano di Campisano e Sanchirico su rigore. I salernitani non avranno in panchina il tecnico Dente espulso durante la gara di Policoro una settimana fa. Non è una situazione ottimale per la squadra granata che dopo essere scappata in testa alla classifica nelle prime giornate in un colpo si è ritrovata a pari punti con il Fortis Murgia a pari punti e di appena una lunghezza su Ruggiero Valdiano, Angelo Cristofaro e Atella Monticchio. Quest’ultima infatti le ha fatto perdere l’imbattibilità stagionale tra le mura amiche due settimane or sono e oggi la compagine salernitana ha bisogno di riprendersi contro un Viggiano in forma. La squadra di Villani ha mostrato in questa prima parte di stagione di essere in salute e non a caso si ritrova a ridosso della zona play –off con tre punti di distacco. Ovviamente da tenere lontani sono i play –out che sono lontani cinque punti. La salvezza prima di tutto. Questo è ciò che chiede sempre Villani. Poi se verrà altro di buono fuori ancora meglio. Per il momento i valligiani stanno attraversando un buon periodo di forma ed è questo quello che conta. Villani può stare al sicuro per ora. Biagio Bianculli

LA partita che prenderà vita oggi sul verde campo del Rigamonti, è senzadubbio una delle gare piùimportanti del massimo campionato di Eccellenza. Ad un anno esatto Policoro 2000 e F.C. Murese 2000 Aurora sono di nuovo avversarie nel massimo campionato regionale, e arrivano a questa importante gara da antagoniste quasi per lo stesso motivo di classifica. Le due squadre sono separate da un solo punto. Lo scorso anno era uno scontro al vertice giocato a viso aperto dalle due squadre che ha visto i padroni di casa imporsi di rimonta e in doppia inferiorità numerica con le reti di Di Senso e Iacullo Vincenzo. Sono questi i fattori che rendono la partita molto affascinante ed emozionante. Anche se mancano ancora cinque giornate alla fine del girone di andata, la vittoria di una delle due squadre avrebbe un valore molto importante. La Murese ottenendo i tre punti, potrebbe ritrovare lo smalto e le motivazioni di qualche mese fa, mentre se il Policoro non dovesse perdere: è probabile che si candiderebbe per un posto nei play off. Nell'ultimo turno la Murese ha perso malamente sul campo dell'Angelo Cristofaro, mentre èandata meglioalla squadradimister Labriolache nellanona giornata ha fermato sul pari, tra le mura amiche, la capolista Ricigliano di mister Dente. Gli uomini della squadra Ionica fermando la corsa del Ricigliano hanno ritrovato motivazioni e soprattutto hanno dato prova anche di compattezza e di forza. Mister Lardo ha chiamato a raccolta tutti i suoi ragazzi e spera di recuperare al meglio Antonio Cella e Fabio Ferracane, e magari avere nei prossimi giorni altre notizie positive dall'infermeria.

MATERA - Quanti spunti per una sola gara. Fortis Murgia e Real Tolve giungono a questa sfida dopo una settimana importante per entrambe. I padroni di casa di Pasquale Squicciarini arrivano a questa gara con la forza della capolista. Infatti il successo di Picerno e il contemporaneo pari del Ricigliano hanno fatto si che Delle Foglie e compagni si appropiassero del primo posto. In settimana, poi il recupero del Valdiano che, sorprendentemente ha perso con l’Avigliano. Questo risultato ha fortificato il primato dei rosanero che adesso devono continuare su questa scia. Il Real Tolve, con i suoi undici punti, è reduce dal pari interno con il Genzano-Banzi. Pari che ha lasciato segni evidenti sulla squadra. Infatti dopo la gara sono giunte le dimissioni di Pinuccio Camelia dalla carica di allenatore. Questo ha comportato anche la partenza dei due centrocampisti centrali Camelia (figlio del tecnico) e Pietrafesa. I giallorossi per ovviare a questa vacanza tecnica si sono affidati al capitano di tante battaglie: Rocco Postiglione. A lui, fresco di patentino di allenatore, la conduzione tecnica e non è escluso di vederlo già oggi in campo nella doppia viste di allenatore-giocatore. Per il resto sarà una sfida tutta da gustare. Appuntamento, quindi, alle 14 e 30 all’impianto in erba sintetica del Gaetano Scirea in via Laterza con la conduzione arbitrale di Rubino di Moliterno che si avrà la collaborazione di Pescuma e Sapienza. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

IRSINESE-AVIGLIANO

GENZANO-OPPIDO

Per i granata rischio euforia

Un derby che vale tanto

AVIGLIANO - Il rischio più grande è l'euforia. E con essa, la sottovalutazione dell'avversario. Quattro giorni dopo aver battuto la Ruggiero Valdiano, forse l'avversario più pericoloso da trovarsi davanti è una squadra come l'Irsinese. Paradossale, guardando la classifica? Forse sì, ma solo in parte. Il pericolo viene proprio da lì: osservare l'avversario che naviga nella parte finale della graduatoria e credere che portare a casa la vittoria sia una semplice formalità. E invece, il calcio insegna che di scontato non c'è mai niente, e che dare per già acquisito un risultato è l'errore più grande che si possa commettere. Un errore che l'Avigliano non può permettersi di fare. L'occasione, superfluo anche dirlo, è diquelle che non va sprecata. Conquistare la seconda vittoria consecutiva, chiudere la settimana con un gruzzolo di sette punti, avrebbe un significato enorme sul piano del morale, oltre che di una classifica che acquisirebbe un aspetto tutto diverso. Ma prima c'è da fare i conti con un'Irsinese che non vorrà presentarsi certo nei panni di vittima sacrificale. Pur nella precarietà di una situazione societaria che definire difficile è usare un eufemismo, le nove sconfitte maturate nelle nove partite di inizio campionato, le ultime delle quali arrivate sotto passivi pesantissimi, non possono non aver lasciato il segno, nel senso di stimolare la voglia di riscatto della formazione materana.Ecco perchéI ragazzidi Filadelfia faranno bene a non fidarsi: di sorprese il mondo del calcio, da sempre, è ricco. Giancarlo Tedeschi

STADIO GREMITO, gol, spettacolo ed emozioni sono assicurati, oggi, va in scena il derby dell’AltoBradano teatrodella sfidasarà il comunale di Genzano. Di fronte i padroni di casa del Genzano-Banzi alla ricerca di punti preziosi e di un risultato di prestigio, e il blasonato Angelo Cristofaro alla ricerca della vittoria che li proietterebbe in testa alla classifica. Tanti i motivi di interesse in questo match, uno su tutti la sfida tra il giovane esordiente, mister Terranova e forse per definizione il “Santone”del calcio lucano: mister Manniello (a proposito perché non affidargli una rappresentativa?). In campo Militello e soci troveranno una delle difese meno perforate, mentre Ciardiello e compagni,dovranno fare attenzione alla vena realizzativi di bomber Impagliazzo. Evidentemente la classifica induce all’ottimismo per l’Oppido, che potrebbe sfruttarele garedifficilicheattendono Riciglianoe Valdiano. Ma questo resta sempre un derby. Nessun problema di formazione per entrambe, solo dubbi sui moduli, Terranova col dubbio Mancini, dietro lacoppia impagliazzo-Vigliucci,Mannello sul modulo 4-42 con Ciardiello e D’Amico tandem d’attacco oppure trio offensivo con l’inserimento di Anaclerio. Ad entrambi non mancherà il sostegno del proprio pubblico. Direzione di gara affidata ad un interregionale il Sig. Ferrara Fabio di Caserta. Assistenti: Russo-Caivano. Giulio Carcuro

BORUSSIA-PICERNO

VULTUR-FERRANDINA

Punti pesanti Una formalità in chiave salvezza per i bianconeri POLICORO - Sarà l'Az. Picerno l'avversario del Borussia Pleiade in questa decima giornata del campionato d'Eccellenza. Una sfida particolarmente delicata quella di oggi al “Rocco Perriello”, tra due squadre divise in classifica da soli due punti. Infatti il Picerno, che occupa il terzultimo posto in campionato, ha all'attivo 9 punti, due in meno rispetto al Borussia, sesto a 11 lunghezze, in condominio con il Banzi, la Murese e il Real Tolve. Per questo ottenere punti nella gara odierna significa, per entrambe le squadre, smuovere la classifica ed allontanarsi dal limbo della zona play - out. I ragazzi di mister Viola, reduci da un pareggio a reti inviolate in casa dell'Avigliano, diretta avversaria per la salvezza, scenderanno in campo pronti e determinati a fare risultato, per non lasciare nessuno spazio ai rossoblu di mister Caivano. Necessario sarà dimostrare carattere, come i biancorossi hanno saputo fare nel secondo tempo del match di domenica scorsa contro gli aviglianesi, con diverse opportunità e un palo colpito a pochi minuti dalla fine. A Policoro il Picerno cercherà di dimenticare le due sconfitte subite nelle ultime giornate, contro altrettante corazzate: 5 a 1 domenica scorsa dall'ospite Fortis Murgia, 2 a 1 in casa del Ruggiero Valdiano. Ottenere punti sulla fascia jonica significherebbe allontanare gli ultimi posti e l'ombra di due squadre come Ferrandina ed Irsinese (entrambe a -1) il cui destino sembra ormai segnato. Insomma sono tanti gli spunti per un match che non deluderà gli sportivi. Eleonora Cesareo

RIONERO - Allo stadio comunale “Pasquale Corona, per la decima giornata del campionato di calcio regionale di Eccellenza sarà di scena una delle due Cenerentole del torneo. Si tratta del Ferrandina che occupa, in condominio con l'Irsinese, l'ultimo posto della classifica con il punteggio di -1. Per i rioneresi quello con il Ferrandina, che domenica scorsa si è presentato in campo con dieci uomini, sarà un incontro facile . . . facile, vista la poca consistenza dell'avversario. Per la Vultur sarà una buona occasione per rifiatare e coordinare le idee, visto che sono reduci da prestazioni e risultati altalenanti, nel senso che i rioneresi in questi ultimi tempi hanno alternato le vittorie casalinghe alle sconfitte in trasferta, non sempre queste ultime dovute per demerito dei vulturini ma a circostanze diverse non sempre dipendenti dalla condotta di gara degli uomini di mister Finamore. Una vittoria annunciata quella di Martone e compagni che questa volta corrono il rischio di fare ingente di gol. Per il tecnico vulturino la partita odierna potrebbe essere anche l'occasione per dare spazio ai giovani calciatori che sinora hanno giocato poco o al massimo qualche spezzone di partita. Al di là della goleada che ne potrebbe venire fuori è una opportunità per provare in una partita ufficiale la personalità dei panchinari dando così la possibilità a coloro che sinora più degli altri hanno tirato il carro di rifiatare in vista della prossima impegnativa trasferta in quel di Oppido contro l'Angelo Cristofaro. m.r.

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Sport 47

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

LAGONEGRO-SCANZANO

PIETRAGALLA-BALVANO

BELLA-MIGLIONICO

Oliva assetato di vittorie

Voglia di tornare in vetta

Bella sfida il pronostico

LA SOCCER in crisi di risultati e di gioco cerca un riscatto contro lo Scanzano, fanalino di coda del campionato. La squadra del presidente Fortunato ha a disposizione due turni casalinghi per tirarsi fuori da una situazione di classifica che si sta facendo pesante, dopo l'ultima sconfitta dello scorso turno contro il Matera e una collezione di pareggi che ora collocano la Soccer nella zona bassa del classifica. L'undici di Mister Oliva recupera per la partita di oggi il capitano Rocco, gli squalificati Mastroianni e Borreca e gli infortunati Mangariello e Messuti. “Quella di oggi- spiega il tecnico lagonegrese della Soccer- è una partita delicata, che ha un unico obiettivo da parte nostra, che riguarda la conquista dei tre punti”. “Confido dei ragazzi-continua Oliva- che sicuramente oggi daranno il massimo, anche se non nascondo le preoccupazioni dovute all'aspetto morale della squadra”. I tre punti saranno dunque necessari soprattutto in chiave morale , visto che la formazione di Oliva non mette a segno una vittoria da un po' di giornate. “Fare una buona prestazione per vincere è il nostro obiettivo- ha commentato il Presidente della Soccer Mimmo Fortunato- e sono sicuro di una risposta positiva da parte dei ragazzi, che già in questi giorni hanno dimostrato di voler far bene e vincere domenica”. L'occasione dunque per la Soccer è tra le mura amiche, per ritornare a vincere e dare soddisfazioni a dirigenti e tifosi. Paola Vaiano

SANT'ARCANGELO: Una sfida più rilassante ma da non sottovalutare per la formazione giallo rossa che sembra aver recuperato la propria energia. Dopo le ultime due partite che hanno visto i padroni di casa gareggiare con le due capoliste, conquistando ben quattro punti, grazie alla vittoria in casa con il Pietragalla e al pareggio strappato sul campo del Miglionico, la Santarcangiolese con i suoi tredici punti si colloca a metà classifica e si ritrova a dover gareggiare con il Rotondella. Una ghiotta occasione per conquistare nuovi tre punti che permetterebbero alla squadra di mantenere la posizione raggiunta negli ultimi quindici giorni. Possibilità che acquista maggiore importanza se si osservano gli scontri della settimana. Se il Real Irsina, a pari merito con la Santarcangiolese, si ritroverà a gareggiare con il Pescopagano con dieci punti, il Montescaglioso sarà impegnato sul campo di casa della prima in classifica, il Moliterno. Una vittoria che permetterebbe alla Santarcangiolese anche di agguantare il Grottole, in caso di sconfitta di quest'ultimo con il Pietragalla, sempre desideroso di recuperare un secondo posto. Ma meglio non sottovalutare gli ospiti. Il Rotondella, infatti, non ha alcuna intenzione di regalare la vittoria che le farebbe comodo per abbandonare la coda della classifica. Tre punti che le permetterebbero di superare anche il Varisius Matera, impegnato in uno scontro quasi diretto con il Lagopesole. Francesca Gresia

BELLA- Al comunale di Bella, questo pomeriggio è di scena il Miglionico. La compagine materana dopo tre pareggi consecutivi e un secondo posto da difendere, non potrà contare sul proficuo apporto di De Ceglie. Dal canto loro, i ragazzi di Mister Del Pino, avranno l'onere di vincere e convincere, per risollevare una classifica che li vede impietosamente posizionati in penultima posizione. Per capitan Troiano e compagni, queste rappresentano le partite in cui bisogna gettare il cuore oltre l'ostacolo, contro un team di tutto rispetto, giudicato dagli addetti ai lavori una probabile pretendente alla promozione. Del Pino presumibilmente avrà tutti i suoi effettivi disponibili e metterà in campo una squadra votata al sacrificio. Remollino e Maruggi, in mezzo al campo dovranno macinare chilometri per ridimensionare le incursioni ospiti. Capitan Troiano e Gliubizzi cercheranno di arginare calciatori del calibro di Tataranni e Venezia. Mister Paterino punterà sicuramente su Lambertini, che con sei reti segnate, si conferma una pedina fondamentale nell'economia del gioco miglionichese. Il Miglionico , stando ai numeri, non ha perso una partita, conseguendo un trend positivo, in particolare fuori dalle proprie mura. Il calcio, mai come in questi frangenti, è imprevedibile e non sottostà alle mere logiche della matematica. Quindi, questo pomeriggio, calcio d'inizio alle 14:30, il campo darà il suo responso, sia dal punto di vista squisitamente numerico, sia per quanto concerne il gioco. Giovanni Petilli

Arriva un Montescaglioso alla portata dei rossoblù

Moliterno ha la possibilità di fare il vuoto dietro di sé MOLITERNO - Primato in classifica e in netta solitudine. La Polisportiva non si arroccava così in alto in promozione probabilmente dalla stagione che poi la portò ai militare nell' interregionale. Allora si giocava un altro calcio e, soprattutto, c'erano altre aspettative e motivazioni. Ma a parte i ricordi un Moliterno così in palla di questi tempi fa impressione, non lascia alle avversarie nemmeno le briciole. La squadra di Vignati affronta oggi un Montescaglioso che naviga tranquillo nelle zone centrali ed è reduce da una sofferta (ma meritata) vittoria con il tenace Grottole. I montesi si presentano al Venezia consapevoli di avere davanti, oltre la squadra più forte, quella che ha fatto vedere il calcio più accet-

BALVANO-BLN PIGNOLA

Il Balvano cerca punti LA terz'ultima della classifica contro la quarta forza del campionato di Promozione lucana: Balvano e Bln Pignola si affronteranno quest'oggi allo stadio “Santa Domenica” di Vietri. Umoricontrastanti trai dueclub. Con il Balvano a dir poco inguaiato vista la posizione in classifica ed il Pignola che potrebbe approfittare degli impegnativi match di Molitero (col Montescaglioso) e del Pietragalla (a Grottole), per avvicinarsi alla vetta. Ospiti chevengono daunavittoria, perduereti azero, in casa contro il Lagopesole, grazie ai gol di Pirulli e Brancato. Balvanesi invece reduci dal buon pareggio esterno di Pietragalla, che però non ha smosso più di tanto la classifica. Una squadra quella di mister Turturiello che non riesce assolutamente a trovare continuità. Otto punti in classifica, frutto di sole due vittorie (in casa, contro Bella e Lagopesole) e duepareggi (aMateracolVarisius edomenica scorsa a Pietragalla). E poi nulla più. Un terz'ultimo posto in classifica davvero tragico. Serve continuità per uscire subito dalle sabbie mobili della zona rossa. Tutti a disposizione di mister Turturiello. Storia a parte per il Pignola di mister Tramutola. 17 i punti in classifica e quarto posto, con quattro vittorie casalinghe ed una esterna, grazie anche alla vena realizzativa di Brancato (4 gol per lui in nove giornate). Anche per mister Tramutola tutta la squadra a disposizione. Una partita comedicevamoimportante perduesquadre: per il Balvano che vuole respirare e per il Bar La Notte che può continuare a stupire nei piani alti della classifica. Claudio Buono

GROTTOLE-PIETRAGALLA

Molletta del Moliterno

tabile del torneo. Un calcio che respira messo, in bella mostra sopratutto dal gioco d'insieme su cui tanto sta lavorando Vignati. Ma non si deve sottovalutare l'apporto dei singoli. E su tutti vanno segnalati i due motori della zona centrale

LAGOPESOLE-VARISIUS

D’Ascanio e soci I materani alla prova del 9 sono in risalita GROTTOLE –Dopo nove giornate di campionato, la compagine biancazzurra si trova ad affrontare la cosiddetta “prova del nove” contro una delle squadre ritenute favorite a vincere questo torneo. Il pietragalla, infatti, in classifica si trova proprio tra il Moliterno ed il Grottole che, per tenersi sulla striscia delle prime e non farsi risucchiare nella medio-bassa classifica, dovrà puntare solamente alla vittoria. In realtà, nelle ultime trasferte, la squadra di D’Ascanio ha perso due gare in modo rocambolesco compromettendo, cosi, le aspirazioni di squadra da vertice. Serve, quindi, ritrovare un intenso ritmo di gioco e la forza di gruppo che ha contraddistinto i grottolesi nelle prime gare della stagione. Ed è proprio sul gruppo che il tecnico deve trovare i migliori automatismi viste le diverse assenze che stanno condizionando il cammino del Grottole; in primis quelle del capitano Allegretti per infortunio, del perno di centrocampo Paladino per squalifica e di Giove che nelle ultime gare aveva sostituito lo stesso Allegretti al centro della difesa. Tuttavia neanche gli ospiti stanno affrontando un ottimo periodo e si trovano di fronte un Grottole che in casa ha sempre vinto in questo campionato realizzando quindici reti in quattro partite, subendone solo una. Altro dato rincuorante per i locali è l’imbattibilità casalinga chedura dasette mesi,quando furono sconfitti dalla capolista Tolve: unica “defaiance” per i Grottolesi che dall’inizio di quest’anno solare hanno sempre vinto in casa nelle gare di campionato. Carlo Amodio

AVIGLIANO – Due settimane fa sarebbe sembrata, probabilmente, una partita più che abbordabile. Battuto in casa dal Real Irsina, precipitato in quart'ultima posizione, con mille polemiche al suo interno, il Varisius non dava certo l'idea di attraversare un momento particolarmente felice. Ma poi è arrivata domenica scorsa. La reazione, e la vittoria, larga e indiscutibile, sul Lagonegro. Una risposta d'orgoglio che dimostra quanto forte sia sotto il profilo caratteriale la formazione materana. E la sfida di oggi, per il Lagopesole, si è così rivestita di mille ed una insidia. Un bene, da un certo punto di vista, perché costringerà i ragazzi di Alfano a tenerebendrittele orecchie,adevitarepericolosi cali di tensione. Nel mirino c'è la possibilità di eseguire il sorpasso. Ma soprattutto, di conquistare tre punti che sarebbero preziosissimi nella marcia verso l'obbiettivo salvezza. Occasione che il Lagopesole è chiamato ad ogni costo a non lasciarsi sfuggire, considerando quanto, nonostante i progressi e gli elogi, rimanga delicato il suo rapporto con le partite in trasferta. Sfruttare al meglio i turni casalinghi, diventa allora una necessità assoluta. Cosa che fino ad oggi i federiciano, con l'eccezione della gara contro il Miglionico, sono riusciti a fare nel modo migliore. Ma attenzione: il Varisius che arriva oggi al Comunale di Avigliano è squadra che la metà dei suoi punti li ha conquistati nelle 4 gare cheha giocatolontano daMatera. Eanche questo è un elemento che deve indurre il Lagopesole alla massima attenzione. Giancarlo Tedeschi

Savone e Albini, il primo forte nell'interdizione (ma si difende anche nel portare palla) e il secondo nel costruire le trame che facilitano i compiti dei più avanzati Molletta, Fratantuono, Lancellotti e degli accorrenti Petrocelli e Albano. Un discorso a parte andrebbe fatto per Lancellotti, fino adesso un tantino sotto tono rispetto a quelle sono le sue larghe capacità. Ma, per usare un metafora cinematografica, lui è come il Forrest Gump di Tom Hanks, non sa mai in quale versione ti capita. Se è nella giornata giusta fa la differenza su tutti. Altrimenti niente. Per il suo colpetto di genio si deve aspettare pazientemente il turno successivo. Mimmo Mastrangelo

PESCOPAGANO-R. IRSINA

Opportunità per entrambe PESCOPAGANO- Pescopagano in cerca dell'antidoto contro la “pareggiate”. A vestirsi da alchimista sarà il Direttore Sportivo, Gianni Toscano, che sostituirà per la seconda volta consecutiva, il tecnico ufficiale Vito Pantuosco, assente momentaneamente per motivi personali. Toscano è uomo di sport, nonché tecnico di rango, che ha guidato in passato la compagine rossoblu', portandola addirittura verso traguardi inimmaginabili, come la vittoria della Coppa Italia regionale ed il successivo accesso alla difficilissima fase nazionale. Dopo due pareggi consecutivi la compagine di casa non vuole assolutamente perdere ulteriore terreno rispetto alle zone d'alta quota, per mantenere viva fino all'ultimo la speranza di un eventuale inserimento in zona play-off. A complicare i piani di Toscano e soci ci penserà la compagine bradanica del Real Irsina che fino a questo momento ha disputato un buon campionato e si presenta come compagine compatta e dai meccanismi ben oleati, considerando il fatto che ha cambiato davvero poco rispetto all'assetto dello scorso torneo. Toscano dovrà sciogliere i dubbi sui due under da schierare, vista l'indisponibilità del giovane De Mito sull'out di sinistra. Sonoin quattro a giocarsi due maglie, con Bergamasco e Di Già favoriti su Montano e Loianno per via dei vincoli anagrafici imposti dallaFigc. Centrocampo senzaTummillo.Questa laprobabileformazione del Pescopagano: Rosa, Perillo, Tavarone, Savino, Di Già, Bergamasco, Lanza, Lotano, Nicastro, Capasso, Arcamone. Gabriele Lotano

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48 Sport


Rafforzata la posizione del tecnico Angelino

ANTICIPI: SAVOIA CORSARO, LE ALTRE OK IN CASA

Derby Tursi-Valsinni per l’anti-Bernalda TURSI – E’ un derby da non perdere. Una sfida tutta da vivere. Un match ad alta quota. Aurora Tursi e Valsinni, classificate rispettivamente seconda e terza in classifica, sono pronte a darsi battaglia e ad inseguire il Bernalda impegnato a Salandra. Una è di troppo. Per cercare di agguantare il Bernalda soltanto una può centrare l’obiettivo della vittoria. Il pareggio non servirebbe a nessuno. L’Aurora Tursi vorrà vendicare da una parte il fatto che il 2 novembre dello scorso anno il Valsinni violò il “Cuccarese”. La giornata di campionato era proprio la stessa. La settima guarda caso. Nella scorsa stagione non c’era niente in gioco perché entrambe stazionavano a metà classifica. In questo pomeriggio tira aria di uno spareggio per accedere alla categoria superiore e la vittoria sarebbe vitale per chi la dovesse ottenere. Il rientrato Angelino (che alla fine della gara contro lo Sporting Lauria aveva presentato le dimissioni per incompatibilità con la dirigenza poi chiarita) recupera per questa attesissima sfida Marzano dall’infortunio e Zuccarelli a tempo pieno. Il tecnico deve fare a meno del solo Agneta. Per il resto Angelino può disporre di tutta la rosa. Modarelli ritrova Di Giacomo e Montemurro che non giocavano dalla terza

giornata di campionato contro il Villa d’Agri e rientrano a disposizione dell’allenatore e a mezzo servizio. Queste le novità sulle due formazioni. Sul piano dei risultati sono due squadre in salute. L’Aurora Tursi ha vinto sei gare disponibili su sette pareggiando soltanto con il Satriano in casa a reti inviolate. Un pari che fece arrabbiare molto Angelino e da allora ci sono state tre vittorie consecutive. Il Valsinni arriva da cinque risultati utili consecutivi e come gli avversari di turno da tre successi di fila. Dopo aver perso lo scontro diretto a Bernalda nel finale con rete di Margarita la squadra biancazzurra non ha perso nemmeno una partita e il mal di trasferta sembra essere smaltito. In casa del resto i ragazzi di Modarelli sono imbattibili e hanno il vantaggio di poter giocare gli scontri diretti contro Bernalda e Aurora Tursi. Entrambe le squadre arrivano alla partita con una vittoria di misura. Crucinio e Bavaro (nove gol in sette partite) hanno regalato il successo sullo Sporting Lauria. Mastrangelo che gioca tra la difesa e il centrocampo con il suo quinto gol stagionale ha bucato pure la porta del Satriano. Da questo incontro conosceremo chi sarà la vera antagonista del Bernalda. Biagio Bianculli

IL GRUMENTO VUOLE ALLUNGARE

IL BIG MATCH SI GIOCA A LAVELLO

BALVANO E VIETRI, IMPEGNI INTERNI

CHIAROMONTE, INSIDIE DALL’ALTRO FRANCAVILLA

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Sport 49

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

A Dilettanti Potenza regge solo due quarti, poi il Molfetta prende il largo

Ciocca non ingrana Seconda sconfitta consecutiva per la Publisys dopo il cambio di tecnico MOLFETTA PUBLISYS PZ

85 68

CENTRO AUTO FORD MOLFETTA: Gialloreto, Zambrini 2, Tagliabue 21, Cucinelli 18, Bellemin, Fessia 14, Maggi 20, Peresini, Caulo, Malamov 10. All. Sergio Carolillo. PUBLISYS POTENZA: Fazio, Ruggeri 21, Rato 15, Labella 2, Santamaria n.e, Maioli, De Bartolo 7, Antrops 5, Vetrone 5, Carrichiello 13. All. Cesare Ciocca. ARBITRI: Tirozzi di Bologna e Gasparri di Pesaro. PARZIALI: 30-16, 45-45, 65-55, 85-68. NOTE: Nessun giocatore uscito per cinque falli. Tiri liberi Molfetta 17/19, tiri da due 28/45, tiri da tre 4/19, tiri liberi Potenza 2/2, tiri da due 12/28, tiri da tre 14/30. Ruggeri è sempre tra i migliori della Publisys. Accanto il coach Ciocca

CAPITOMBOLO della Publisys Potenza a Molfetta. Non serve la cura Ciocca e l'ingresso di Labella a scuotere i potentini, sconfitti ieri sera largamente al Pala Poli per 85 a 68. Gara iniziata male e finita peggio per i potentini. Il Molfetta

conduce le danze con Maggi e Tagliabue che fanno a fette la difesa lucana e portano i pugliesi avanti con facilità. La reazione dei bianconeri è tutta nelle triple, che almeno nella prima parte del match

tengono a galla la compagine di Ciocca. Ruggeri e Rato prendono per mano i bianconeri, ma Molfetta è concentrata in tutti gli angoli del campo e il primo quarto termina con i pugliesi, privi di Leo e Di

Marcantonio avanti di quattordici lunghezze sul 30 a 16. Nel secondo quarto la Publisys è schiumosa di rabbia, il recupero è relativamente lento, i canestri di Carrichiello e l'esperienza di Ruggeri consento-

no ai lucani di pareggiare i conti e raggiungere i pugliesi, in leggero affanno sul punteggio di 45 a 45. I potentini piazzano dunque un parziale di 29 a 15 che consente il pari all'intervallo lungo. Nel terzo quarto Labella suggella la rimonta portando i lucani avanti di due lunghezze sul 57 a 54. Molfetta regge l'urto e Malamov fa vedere i sorci verdi ai lucani, coadiuvato da Fessia e Tagliabue. La Publisys piano piano si spegne, Molfetta è più squadra e tiene il campo magistralmente, tanto da chiudere avanti di dieci lunghezze il tempo sul punteggio di 65 a 55. Nell'ultimo quarto il gap si amplifica a favore dei padroni di casa che imprimono la svolta e producono il massimo sforzo a danno di una Publisys inconsistente. Il massimo vantaggio dei padroni di casa è al 38' sul punteggio di 82 a 63. Da quel momento in poi è solo accademia con Molfetta in festa e Potenza a recriminare sull'ennesima prova deludente, condita da una differenza canestri davvero difficile da colmare. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Dilettanti L’esperto Corvo: «Adesso ci serve più freddezza e cinismo»

MEMORIAL EDMONDO LANDI

Corporelle, assalto al Martina

Ecco il programma della manifestazione

Secondo impegno casalingo di fila per il team di Schiavi POTENZA - Secondo impegno consecutivo in casa per l'Invicta Centre Corporelle che questa sera con inizio alle ore 18 al palaPergola affronta la Due Esse Martina Franca. Una gara delicata e difficile per il quintetto di coach Schiavi che è chiamato inderogabilmente a bissare il successo ottenuto una settimana fa contro il Cus Bari. Con l'aggiunta, se possibile, anche di una prova convincente e di alto profilo tecnico e tattico. I pugliesi allenati da Bifulco si presentano a Potenza con credenziali molto importanti perché domenica scorsa sono stati autori dell'impresa più eclatante della giornata per aver inflitto alla capolista Siracusa la prima sconfitta stagionale. E quindi, sotto l'aspetto psicologico, stanno davvero bene. Ma hanno anche doti tecniche di un certo spessore e anche loro mirano ad un campionato di livello più alto che medio. Profondamente rinnovato rispetto allo scorso anno, il Martina ha avuto in questa prima fase del campionato un rendimento altalenante. Nel senso che in casa si fa rispettare mentre in trasferta è apparso abbastanza fragile. Pur avendo una squadra a cui non fa difetto assolutamente l'esperienza. I giocatori più rappresentativi sono il play maker Zampogna, la guardia ex Matera Maggioni, i lunghi Brigo e Valentini, poi Ciampi e Raffaelli. Che sono stati i protagonisti principali del successo sul Siracusa. E' chiaro che in casa Corporelle si augurano che il trend negativo dei pugliesi in trasferta continui anche stasera, ma per fare i due punti non basterà sicuramente puntare solo sui demeriti avversari ma occorrerà un deciso salto di qualità complessivo da parte di Corvo e compagni. E proprio l'esperto giocatore di Battipaglia, dal quale i dirigenti si aspettano ancora di più, a parlare del momento della sua squadra e delle prospettive per questa partita: «In effetti non stiamogiocando bene,ma èsicu-

Nella foto di Andrea Mattiacci, Pino Corvo della Corporelle

ro che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. I motivi per cui non riusciamo ad esprimerci come è nelle nostre possibilità? Io credo che sia un problema di natura mentale per cui scendiamo in campo un poco contratti e non riusciamo a dare quel qualcosa di più che ci consentirebbe il definitivo salto in avanti. Ma dico an-

che che non è il caso di preoccuparsi più di tanto perché abbiamoil tempoperrecuperare il terreno perduto. E credo che non possano essere tirati in ballo nemmeno gli schemi per trovare alibi alle nostre prestazioni non eccellenti. La verità è che dobbiamo cominciare ad avere più freddezza e cinismo al tiro che è stato il nostro tallone di

Achille nelle gare precedenti. E poi dobbiamo tornare a difendere con maggiore attenzione e intensità. Dobbiamo correre di più per dare più velocità alle nostre azioni in modo da creare difficoltà agli avversari. E poi, sembrerà una frase degna del miglior Catalano, dobbiamo mettere il pallone nella retina per vincere le partite. A cominciare da stasera contro il Martina. Che, comunque, è una buona squadra, esperta e che ha il morale alto per aver battuto il Siracusa. Ma noi non ci possiamo permettere altri passi falsi: abbiamo già sbagliato troppo in casa ed è ora di far valere il fattore campo. Anche perché un'altra vittoria sarebbela medicinamigliore per superare tutte le nostre difficoltà». Una sorta di appello a se stesso e ai compagni da parte di Corvo a dare da stasera molto di più per invertire definitivamente la tendenza, copme è nelle aspettative della società. Rocco Sabatella sport@luedi.it

E' ANCORA intatto negli appassionati di basket della Basilicata il ricordo di Edmondo Landi. Per commemorare l'atleta potentino, prematuramente scomparso il comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro di Basilicata, il Nuovo Basket Potenza e l'Assessorato allo Sport del Comune di Potenza hanno deciso anche in questa stagione di istituire la manifestazione denominata “Memorial Landi”. La manifestazione, vuole, proprio nel ricordo del capitano, dare un riconoscimento agli atleti che nel corso del 2009 si sono distinti nel panorama nazionale e lucano del basket. Sul sito internet blogbasket ( http://blogbasket.ilcannocchiale.it)sono scaricabili il bando, il regolamento e la scheda per additare gli atleti all'apposita giuria chiamata a valutare le indicazioni generali. Entro il 30/12/2009 una giuria procederà a valutare le proposte pervenute, selezionare quelle più significative per ciascuna delle categorie del premio e di predisporre la lista definitiva dei premiati. La giuria sarà composta dal primo allenatore di Edmondo Landi, con funzione di presidente, dal presidente della Società Nuovo Basket Potenza, dall'Assessore allo Sport del Comune di Potenza, dal presidente del Comitato Regionale Federazione Italiana Pallacanestro, dal responsabile organizzativo sito blogbasket, dal presidente comitato provinciale Coni, dal due giornalisti-pubblicisti designati dall'Ordine dei Giornalisti della provincia di Potenza e dal componente segretario, un dirigente o tecnico della società Nuovo Basket Potenza. Il premio è riservato ai cestisti lucani e non che, nell'anno sportivo 2008/2009, abbiamo partecipato a campionati nazionali, regionali e giovanili, distinguendosi per le particolari doti tecniche, fisiche ed umane. In particolare potranno essere premiati i giocatori lucani, tesserati con società di altre regioni. Le categorie del premio sono le seguenti: cestista nazionale 2009, cestista regionale 2009, cestista regionale 2009 under. La premiazione è finalizzata anche a riconoscere, annualmente particolari meriti sportivi, ad un dirigente del settore, allenatore, arbitro, dirigente o ufficiale di campo per il particolare contributo dato nello sviluppo e promozione della pallacanestro lucana. La premiazione del “Memorial Edmondo Landi Cestista 2009” sarà svolta in occasione della manifestazione organizzata dal comitato regionale Fip di Basilicata, denominata “Oscar del basket lucano” da tenersi il 6 gennaio 2009. f.menonna@luedi.it

C Donne Esordio in campionato alla palestra Vito Lepore contro l’Ercolano per le ragazze di Samela

Oggi ricomincia l’avventura dell’Euroclub POTENZA - La Signora torna in campo. Dopo una assenza di qualche anno ed un lungo lavoro di preparazione, l'Olimpia Euroclub Potenza si riaffaccia alla pallacanestro che conta. Comincia questa mattina, infatti, il campionato regionale campano di Serie C e la squadra potentina riceve (palla a due ore 11), alla palestra di Via Roma, la Tilgher Ercolano. A questo torneo prenderanno parte dieci formazioni e le biancoblù sono le uniche portacolori lucane. Facendo un passo indietro, dopo qualche anno di “riposo forzato”, la più antica società femminile lucana di basket torna in pista. «E' stato uno stop forse troppo lungo commenta coach Fabio Samela - il vecchio ciclo si era chiuso e non è mai facile ricominciare, anche per l'assenza di un vivaio che ci ha tolto linfa». Proprio l'assenza di ricambio generazionale e la mancata sostituzione di ragazze che, strada facendo, per intraprendere il percorso universitario hanno dovuto lasciare Potenza, ha costretto per qualche anno l'Euroclub a sospendere l'attività, ma è stata troppo forte la voglia e la passione

di un gruppo di appassionati, che ha così ridato lustro a questa società. «Un ringraziamento particolare va a Paolino La Marca ed Elisabetta Grimaldi - riprende Samela - insostituibili dirigenti degli anni passati, ma anche a Paola Figliuolo e Angela Perrone, fondamentali in questo percorso di ripartenza dell'Euroclub». Proprio l'esperta Perrone guiderà la squadra, sia in campo che dalla panchina dove sarà affiancata dallo stesso Samela, mentre in campo si segnalano i ritorni di Mariangela Montemurro, Ines Lopomo, Rosina Frontuto e altre ex giocatrici del capoluogo. Anche per Samela si tratta di un gradito ritorno: «Al pensiero mi vengono i brividi, si tratta di un salto nel passato fatto di tante vittorie e qualche dispiacere, per me è un grande onore perché con questa società ho mosso i primi passi da allenatore». L'attesa è finita: l'Euroclub torna in campo, con il sostegno e la simpatia di un'intera regione che continua a voler respirare aria di basket. Donatello Viggiano sport@luedi.it

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50 Sport


A Dilettanti Nuovo match al PalaSassi, sarà ancora indisponibile Gergati

La Bawer cerca continuità Corà: «Non siamo inferiori al Siena, abbiamo le armi per vincere» MATERA - La Bawer prova a concedere il bis. Dopo Perugia è la volta di Siena, ancora al PalaSassi. Un match che si annuncia, visti gli ultimi risultati e la classifica dei toscani, più difficile di quello precedente ma che Matera deve assolutamente vincere per dare continuità alla propria stagione e non commettere altri passi falsi casalinghi che potrebbero essere alquanto pericolosi. Nella Bawer sarà ancora una volta assente, come preannunciato ieri dal “Quotidiano”, Francesco Gergati che non si è mai allenato durante la settimana e di conseguenza non è stato convocato dal tecnico per il match contro Siena. «Mi auguro che recuperi al più presto. E’ il caso di lasciarlo tranquillo, recuperarlo al meglio. Per noi è una grande scommessa» ha spiegato Corà su un’assenza inevitabile viste le difficoltà fisiche e anche psicologiche che stanno bloccando in questo momento il giovane play. Matera peril restoperò èin buone condizioni: «Gilardi ha una settimana in più di allenamento nelle gambe e Grappasonni stacrescendo a vista d’occhio anche se non è ancora al meglio. Longobardi avverte meno fastidi, insomma mi sento di poter essere ottimista». La gara contro Siena è una partita assolutamente da non mancare per la formazione materana anche se l’avversario ha dieci punti in classifica ed un ruolino di marcia di assoluto prestigio con blitz importanti tra cui anche Palestrina: «Affrontiamo una squadra che ha meno talento rispetto allo scorso anno, hanno qualche giocatore meno esperto e collaudato ma sono molto migliorati come fisicità. Hanno giocato finora», racconta Corà, «delle buone gare, non possono essere sottovalutati ma noi abbiamo l’intensità e le armi giuste per contrastarli. Sotto canestro hanno qualcosa in meno rispetto al passato, se stiamo bene e li affrontiamo con convinzione ritengo che non siamo affatto inferiori.

Dovremo però stare attenti a non spremerci dal primo minuto, sono molto organizzati e capaci di un’ottima gestione della palla». Insomma una squadra completa che sfrutta la fisicità, la gioventù di alcuni uomini e l’esperienza di altri e che viene guidata da Billeri con grande oculatezza. Matera in queste condizioni dovrà giocare al meglio, trovare un buon contributo anche dalla panchina e la conferma di uomini come Gilardi, fondamentale contro Perugia e che si esibirà a tempo pieno nel ruolo di play: «si proverà a giocare e lavorare anche per gestire al meglio le situazioni, Gilardi ha fatto il play per tanto tempo. Non è proprio un play ragionatore ma può darci», conclude Corà, «quella capacità di gestione delle situazioni che pure ci serve». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

L’AVVERSARIA

CONSUM.IT SIENA

Matteo Maestrello uno dei cecchini della Bawer

C2 Vuole il riscatto col Baloncesto Napoli, Scarano out

C2 Col Monte di Procida senza Durante, Kreiber e Acito

La Lucos a caccia di punti Il Ctr con tre assenze

MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso è chiamata al pronto riscatto questa sera alle 18, nell'impegno casalingo, al Palauditorium Karol Wojtyla, contro la formazione della Baloncesto Napoli, squadra che ha gli stessi punti in classifica, otto, della squadra montese. I partenopei, nell'ultimo turno di campionato, sono stati sconfitti in casa, per 86 a 82, dalla Nuova Pallacanestro Salerno. Nella gara di andata con la Lucos Ingest, si imposero sul proprio campo per 73 a 63. Il duo arbitrale designato per la direzione di gara è composto da Massimiliano Pellegrino e Antonio Marra, entrambi provenienti da Pontecagnano Faino (Salerno). In occasione dell'ultimo impegno, disputato e perso per 75 -66 sul campo della squadra capolista Partenope Napoli (salita a quota 14 in classifica), si è interrotta la serie di due vittorie consecutive da parte del roster montese. La gara, oltre a confermare le difficoltà montesi quando si tratta di incontrare la Partenope (i na-

poletani hanno bissato la vittoria, per 69 a 68, colta al PalaWojtyla montese il 27 settembre scorso, quarta su quattro in generale negli scontri diretti comprendendo anche lo scorso campionato), ha portato in eredità la squalifica, per un turno, del tecnico della squadra montese Pietro Scarano. La decisione disciplinare è figlia delle proteste della panchina montese nei confronti di discutibili decisioni prese dal duo arbitrale, che, nel corso dell'incontro, ha “punito” le rimostranze dei lucani sanzionando alcuni falli tecnici. La società montese deve cercare di riprendere la strada iniziata e cercare, quantomeno, di ripetere l'esito dello scorso campionato, il primo in serie C2, quando riuscì a salvarsi nonostante qualche scambio di vedute con la categoria arbitrale. Per tagliare questo traguardo deve avere il sostegno e la presenza della sua tifoseria, pronta ad incoraggiare i ragazzi di casa. Michele Marchitelli sport@luedi.it

SENISE-Trasferta sullacartaproibitiva per il Ctr La Cascina Senise che va a fare visita alla capolista Virtus Monte di Procida. Una compagine che a sorpresa per i non addetti ai lavori, si è ritrovata a guidare questa prima fase del girone C, ma che invece ha negli uomini la sua forza. Gente come i fratelli Fevola, Matarazzo, Lubrano, Falco, Ilongo, Fiore, Scotto di Perta ecc, fanno senza dubbio gruppo e rappresentano una bella realtà. Merito naturalmente anche del coach Di Lorenzo che finora ha saputo gestirli al meglio ed ecco nata la grande formazione. Che dunque con grande merito guida finora la classifica. Si gioca dunque oggi alle ore 18.30, presso la palestra di corso Garibaldi, 35. Il Ctr purtroppo affronta questa gara ancora e sempre in emergenza che adesso si fa pesante. Ma questa non è assolutamente una novità. Oltre a Lino Durante che oramai non fa più notizia, c'è ancora la indisponibilità di Kreiber e quella di Acito che ha chiuso il suo impegno con questa squadra. Un impegno onorato appieno con il massimo della prestazione sempre e con un conseguente contributo veramente di eccellenza; giocatori di questo calibro, fanno davvero la differenza e sarebbe bello averlo in organico ma non

è possibile. Permane inoltre la assenza di Filippo Ragazzo; palma mondiale della sfortuna, visto che è entrato senza toccare una sola palla si è visto travolto a pochissimi secondi dall'entrata in campo, rimediando una distorsione che chissà per quanto tempo lo lascerà fuori dai campi di gioco. Ragazzo è uno di quegli atleti che tutti vorrebberoin squadra,data laserietà dell'impegno in allenamento ed in panchina;aspettando con grande pazienza il proprio turno, se e quando. All'appuntamento dunque con la capolista, la squadra del presidente Mario Totaro, arriva con una rosa che darà spazio davvero ai ragazzini: De Lillo, Le Rose, D'Aranno, Sassano che proveranno a limitare i danni e magari a portare a casa una sorpresa. Naturalmente aiutati da Christian Femminini, Galindez, Rocco Palazzo, Giovanni Genovese, Berardino Dimonte ecc. Il presidente Mario Totaro non riesce neppure ad arrabbiarsi: “Purtroppo, siamo costretti a giocare ad handicap per colpa di tutti questi infortuni che ci sono capitati in una sola volta. Speriamo solo che questa sfortuna ci abbandoni nella seconda fase che sarà ancora più difficile”. Gianni Costantino sport@luedi.it

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Sport 51

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Marinelli è alle prese con un infortunio (foto Andrea Mattiacci)

B Dilettanti Bbc incerottata: out Salvatore, in forte dubbio Marinelli e Gaeta

Fattore campo da sfruttare Il Bernalda col sostegno del PalaCampagna contro il Catania BERNALDA - Ottava giornata, seconda partita consecutiva della BBC al PalaCampagna, avversario di turno il Catania secondo in classifica con 10 punti contro i 4 del team lucano; si comincia alle 18 con la direzione dei fischietti Bulzoni (CE) e Stoppa (BA). I ragazzi di Vandoni proveranno ad incamerare due punti casalinghi che compensino quelli persi contro Reggio, e per farlo servirà una partita perfetta sotto tutti i punti di vista considerando che i siciliani, a giudicare dai numeri, dovrebbero costituire complesso ancor più forte di quello calabrese; ma nello sport, più che altrove, la pelle dell'orso non va venduta prima di averlo ucciso, come dimostra il tono preoccupato della presentazione del match sul sito rosso-azzurro che sottolinea come il parquet bernaldese sia sempre insidioso e come in questi casi contino poco i sei gradini di differenza in classifica. La tifoseria etnea si specchia con orgoglio nel roster allestito sapientemente dal presidente Condorelli che ha trapiantato in un organico confermato al 70% forze nuove interessanti; e cosi nella formazione guidata dal tecnico Pippo Borzì troviamo l'alessandrino Trevisan (ex Ribera e Palermo) play-guardia di categoria superiore capace di fare la differenza, l'ex rossoblu Rolando (208 cm., '75) pivot di Pinerolo dalla mano gentile, il pericoloso lungo Reale (203 cm., '73) già Trapani e Casalpusterlengo, argentino come la guardia De Gregori ('84), il bravo regista Consoli da Caltagirone ('84) e il giovanissimo esterno catanese Catotti ('87), gli stessi protagonisti del Catania dello scorso anno cui si sono aggiunti il torinese Gambolati (203 cm., '81) ex Montevarchi, Gragnano e Corato, il tolmezzino Confente ('84) che ha vestito la maglia di Gorizia, Trento, Omegna e Monfalcone, e l'ennesimo gaucho Apet Novatti che però non sarà in campo do-

Favia e accanto Benenati (www.cestisticabernalda.it)

po un intervento chirurgico. Una squadra che, a detta di molti, non è forse la più irresistibile sul piano strettamente tecnico rispetto ad altre del girone, ma è sicuramente compatta, quadrata e cestisticamente logica. Purtroppo per la BBC non poche tego-

le si sono abbattute negli ultimi giorni sulla sua testa, a partire dall'infortunio a Salvatore (sembrava cosa di poco conto e invece il giovane play sardo sarà costretto ad un riposo forzato di almeno altri quindici giorni) per passare a quello di Marinelli (che co-

munque sarà in campo contro i siciliani) e, dulcis in fundo (si fa per dire!), una distorsione alla caviglia per Gaeta la cui presenza è incerta, cosicché Vandoni dovrà affidarsi ad una squadra priva del play titolare e, forse, di uno dei lunghi a sua disposizione;

piove sul bagnato, dirà qualcuno, e di certo Catania è già abbastanza forte per non aver bisogno di regali, ma i pronostici sono fatti per essere smentiti e, come ci insegna lo sport, questo accade piuttosto di frequente. Ma se invece il pronostico dovesse essere

rispettato non ci sarà né da strapparsi le vesti né da chiamare prefiche intorno al feretro: la salvezza passa per avversari più alla portata, però, secondo lo spirito vandoniano, tentar non nuoce. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

B Donne La squadra di Guerriero espugna il parquet della capolista Campobasso

La Basilia piazza il colpo grosso CAMPOBASSO BASILIA

50 54

WOMEN'S CAMPOBASSO: Anastasio 12, Terrazza 6, De Rosa 2, Sgoglio 12, Lombardo 7, Ciminelli 10. All. Lodomorzi. BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma 8, Imperiale 4, Petrazzuoli 10, De Luca 8, Crovatto 5, Stamegna 10, Marino F n.e, Pasquariello n.e. Lavecchia n.e. Toscano n.e. All. Marco Guerriero. ARBITRI: Belfiore ed Esposito di Napoli. PARZIALI: 13-7, 24-30, 35-42, 50-54. NOTE: Spettatori 200 circa. Uscita per cinque falli Aurigemma. Nessun antisportivo fischiato alle due squadre. EXPLOIT esterno della Basilia Poten-

za nel settimo turno d'andata del campionato femminile di serie B/1. La compagine potentina si è imposta a Campobasso, nonostante le defezioni di Marilia Sanza, infortunata, Carluccio e Toscano influenzate e con Petrazzuoli in condizioni non ottimali. Il colpo gobbo è stato servito con precisione e cinismo da Marika Aurigemma e compagne che hanno approfittato della condotta supponente e saccente delle padrone di casa, che hanno affrontato il match convinte di fare un sol boccone della rimaneggiata compagine di Guerriero. Solo nel primo quarto le molisane hanno giocato positivamente, mettendo in crisi la Basilia, incapace di far canestro con fluidità. La compagine di Lodomorzi ha pensato, commettendo un grossolano errore di presunzione di avere la partita in mano, scatenando la reazione delle potentine che grazie alla difesa a zona or-

dinata da Guerriero e ai canestri di Petrazzuoli e Stamegna, hanno fatto il break. La Basilia ha piazzato un parziale devastante di 23 a 11 che di fatto ha messo le ali al quintetto lucano. Nel terzo quarto dopo l'intervallo lungo la Basilia ha gestito con autorità i velleitari e improduttivi tentativi di rimonta delle padrone di casa, la gestione di Aurigemma e la prestazione esemplare sul piano tattico di Sonia Crovatto hanno consentito alle lucane di chiudere in testa la frazione. Nel parziale decisivo Campobasso ha cercato di reagire e riprendere contatto con le ragazze di Guerriero, brave a non perdere la testa e capaci di produrre sprazzi di gioco all'altezza della situazione. Negli ultimi minuti il Campobasso ha recupero parzialmente il gap, ma la maggiore freddezza e precisione delle lucane ha fatto il resto. Sulla gara sono calati i titoli di coda e

Petrazzuoli protagonista (Mattiacci)

per la Basilia è stata festa grande in terra molisana. Vittoria di platino, in virtù del secondo appuntamento esterno consecutivo che vedrà impegnate le lucane, domenica a Monopoli. f.menonna@luedi.it

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52 Sport


B1 Donne Con l’arrivo della Donà, Ilenia Di Blasi lascia la Time

Master, secondo stop di fila Il Mercato San Severino non lascia scampo al Matera MERCATO S. SEVERINO 3 MASTER GROUP MT 0 25-18, 25-18, 25-17

MERCATO SAN SEVERINO: Sellitto n.e., Mascaro 9, Palazzini 4, Boteva 19, Vico 11, Spataro 6, Gentile (L), Stanga 3, Manzo, Truono n.e.. All. Carratù MASTER GROUP MATE:RA: Marulli 8, Romanò 11, Floridia 6, Cianflone 3, Piscopo 7, Picerno 1, Romano 3, Russo, Pontillo n.e., Cacciapaglia (L). All. D’Onghia ARBITRI: Cantelli, Supino di Caserta NOTE: battute vincenti

Mercato S.S. 5, sbagliate 8, battute vincenti Matera 3, sbagliate 5. Tempi di gioco: 22’, 34’, 21 per un totale di un ora e 16’. Gara sospesa per circa 15 minuti a causa di un black out. SECONDA sconfitta consecutiva per la Master Group Matera. Le ragazze di coach D’onghia perdono in casa della capolista con una partita non esaltante, ed il punteggio parla chiaro. Le ragazze biancazzurre forse sono entrate un pò tese, nervose e timorose delle avversarie, che si confermano bestia nera per la

Master con il terzo successo dopo i due di coppa Italia. Di sicuro bisogna rivedere qualcosa, anche se dobbiamo dire che la Master ha cominciato il campionato con un ciclo di partite veramente terribile e ora la strada dovrebbe essere più agevole, le prossime avversarie sono più alla portata per le ragazze di mister D’Onghia. Ascoltato il presidente Michele Frangione che dalle sue parole traspare un pò di delusione per la partita, ma è ottimista per il prosieguo del campionato.

La Floridia in azione e a sinistra Ilenia Di Blasi (foto Videouno)

Un rientro amaro non per il risultato che ci sta, ma per l’atteggiamento avuto in gara. Si prepara ancora una settimana dove coach D’Onghia sicuramente dovrà lavorare sul piano mentale, assorbire queste due scpnfitte e pre-

parare il prossimo incontro che in casa ospiti le ragazze del Sabaudia. Notizia dell’ultima ora. La schiacciatrice Ilenia Di Blasi ha deciso di lasciare la Master Group Matera. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B1 Donne Pericolo, Pierantoni e Franco chiudono in doppia cifra

Lore Lei come da pronostico Netto tre a zero contro il Lamezia che cancella il ko di Scafati LORELEIPOTENZA LAMEZIA

3 0

25-22, 25-14, 25-19

PM LORE LEI AVIS POTENZA: Pericolo 12, Pierantoni 12, Draganova 3, Magherini 8, Franco 12, Composto 5, Ligrani (L), Carbonara ne. All.: Gagliardi. ENGECO PISCINE LAMEZIA: Tosheva D. 5, Cassarino 7, Ciotoli 7, Greco 5, Tosheva R. 14, Di Bucchianico 3, Scalise (L), Misuraca ne, Inglese. Allenatore: Panzanella. ARBITRI: Arseni e Di Bari. NOTE: Durata set: 27’, 24’ e 24’ per un totale di 1 ora e 18 minuti. Batt.vinc.: PM 3, Lamezia 2; b.s. PM 6, Lamezia 6.

La Lore Lei in azione contro il Lamezia (foto Andrea Mattiacci)

BRAVA LORE LEI. Non era affatto scontato, e tantomeno semplice (come si è capito alla prova del campo) battere ieri sera, per la rabberciata formazione di Nino Gagliardi, un Lamezia che al PalaPergola era arrivato senza punti all’attivo. Ma che come il primo set ha dimostrato, avrebbe potuto creare più di qualche grattacapo a una PM che era prima di tutto alla ricerca di sè stessa e dei necessari punti di riferimento: considerato l’assetto di piena emergenza che le rossoblù di casa avevano do-

vuto giocoforza adottare. Le ragazze di Gagliardi, come previsto prive di Serena Masino e Claudia Pagano (a cui si era aggiunta in settimana l’assenza di Simona Rotondo), si presentavano sul parquet con Franco e Pierantoni sulle bande, Composto-Draganova al centro e la diagonale Pericolo-Magherini per sopperire al doppio forfeit delle palleggiatrici di ruolo. Le prime battute del match (3-0 Lamezia) testimoniavano in effetti tutte le difficoltà che la Lore Lei avrebbe

potuto trovare sul suo percorso. Pierantoni e socie erano brave a rimettersi subito in carreggiata, e dal 4 pari in avanti le due squadre procedevano a braccetto in pratica fino al secondo tempo tecnico. Quando il mini break delle lucane (16-14 con l’attacco a segno di Franco), a cui alla ripresa del gioco facevano seguito due errori delle ospiti, dava un piccolo ma fondamentale margine alla PM. Capace di allargarlo fino al 23-18 decisivo per le sorti del parziale, chiuso ancora dall’ottima Letizia Franco.

Rotto il ghiaccio e scrollatasi di dosso la tensione con cui era scesa in campo, la Lore Lei partiva a spron battuto (7-2 e 10-4) in un secondo set che sembrava poter controllare con più agio. Le calabresi guidate da Rosy Tosheva ricucivano però lo strappo, tornando sotto sul 9-11. Quando erano Franco e Pierantoni a propiziare il preziosissimo allungo rossoblù: 20-12 e si poteva già pensare alla terza frazione di gioco. Il 4-0 di esordio in quello che sarebbe stato l’ultimo parziale dava l’impressione che il Lamezia era sul punto di mollare. Ma la squadra di Panzanella si rendeva protagonista di un ultimo sussulto, che la portava avanti sul 10-9. Appena prima di subire un controparziale che proiettava di nuovo la PM su un rassicurante vantaggio (15-10 e poi 16-12). Pericolo e compagne tornavano un po’ a soffrire dopo il secondo time-out obbligatorio, ma il gran muro di Composto su Tosheva e il successivo pallonetto a terra di Pierantoni davano alle potentine, insiema al 20-16, il definitivo abbrivio per chiudere la partita: e il sigillo finale lo metteva, con il servizio vincente che coronava il suo gran bel terzo set, Ambra Composto. Luca Carlone sport@luedi.it

B2 Donne La Livi espugna Acquaviva e si lancia verso il derby cittadino del 22

La Materman vince anche fuori casa ACQUAVIVA MATERMAN LIVI

1 3

25-21, 20-25, 15-25, 17-25

ACQUAVIVA: Marzano, Salviola, Lopane, D'Ambrosio, Armenise, Ceo, Caricato (L), Marchesini, Ursini, Salamida, Miale, Komarova. All. Bruno. MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile, Petrone, Golluscio, Alexandrova, Benefico, Barbaro, Restaino (L), Rasola, Stenta, Nobile, Cillis, Marchese, Blanca. All.: Petrone. ARBITRI: Chiriatti e Gratis. La Livi in azione ad Acquaviva

ACQUAVIVA DELLE FONTI Vittoria si voleva e vittoria è stata per la Materman Nusco Livi Volley Potenza, capace di espugnare il palazzetto di Acquaviva delle fonti. Quello vinto dalle ragazze dell’allenatrice-giocatrice Pamela Petrone è stato un match difficile ed equilibrato, soprattutto in avvio, quando i valori

tecnici a favore delle lucane sono stati azzerati dal buon impatto con la partita avuto dalle pugliesi. Primo set che si è giocato sul filo dell’equilibrio e che ha consentito alle pugliesi di incamerare i punti decisivi proprio sul finire, quando qualche distrazione in difesa è stata fatale a Ale-

xandrova e socie. La reazione non tardava a venire e con una grande prestazione del collettivo, impreziosito dai punti della stessa Petrone e della russa, il Potenza rientrava nel match. 25-20 il risultato del secondo parziale che ha dato la convinzione alle lucane di essere superiori all’avversario e di potersi portare a casa i tre punti necessari ad impreziosire la classifica in ottica salvezza. Come recita il parziale, non c’è stata storia nel terzo e nel quarto set, in cui sono stati concessi alle pugliesi solo 15 e 17 punti. Il morale delle potentine, ovviamente, dopo la seconda vittoria di fila, è alto e questo non può che lanciare con nuove ambizioni la squadra della Petrone verso il derby cittadino di domenica prossima. Infatti, ci sarà da divertirsi a Potenza alle ore 18, quando alla palestra Caizzo del capoluogo ci sarà la tanto attesa sfida con la Giocoleria.

B2 Donne Alla Caizzo il Benevento

Voglia di riscatto per la Giocoleria La Ridolfo non è in perfette condizioni

C’E’ GRANDE voglia di riscatto nella Giocoleria che stasera, con inizio alle 18, ospita alla Caizzo l’Accademia Benevento. La formazione di Telesca, reduce da due sconfitte consecutive, punta senza mezzi termini a invertire la rotta, per rimpinguare la classifica e per ritrovare la giusta carica in vista del derby con la Livi in programma domenica prossima. Non sarà una passeggiata, comunque, per Avena e compagne. Non tragga in inganno la classifica che regala alle potentine una posizione tranquilla, mentre relega le sannite in quartultima piazza, in piena zona retrocessione. La formazione ospite, infatti, a oggi ha offerto prestazioni alterne, ma questo è determinato dalla composizione dell’organico. In pratica il Benevento può contare su un gruppo di under 18 integrato da atlete del calibro di Daniela Stabile e Valeria Ricciardi, oltre che di Principe e Ferrone che, seppur cresciute nel vivaio locale, hanno maturato esperienze importanti nei campionati nazionali. «Certo conferma coach Telesca - dovremo esser bravi a non farle entrare in partita. Loro, in genere, patiscono un po’ in ricezione, per cui il destino della partita dipenderà molto dalla nostra efficacia in battuta. E poi bisognerà cercare anche di ricevere bene per variare il

più possibile il nostro gioco». Eh si, perchè giocare in modo scontato contro una formazione che schiera in campo, oltre che le due di ruolo, altre due ex centrali, significa correre il serio rischio di subire una caterva di muri. Attaccare palla scontata contro Stabile o contro Ferrone è poco raccomandabile. Ma questo Telesca e le sue ragazze lo sanno bene. Aspetti tecnici a parte, sarà importante recuperare un pizzico di serenità in più per avere la mente sgombra nei momenti che contano senza il timore di rischiare. Purtroppo la prova sfortunata contro il San Pietro ha lasciato qualche strascico, ma l’occasione di stasera è troppo propizia per non sfruttarla. Tra l’altro l’allenatore dell’Asci può contare sulla rosa al completo, dal momento che anche Ridolfo, seppur con un bendaggio ben stretto alla caviglia, può essere del match. in questo senso il test di metà settimana contro le cugine della Lorelei ha dato esiti confortanti. A tutte queste considerazioni di buon auspicio, se ne aggiunge anche una di carattere statistico: fino a questo momento la Giocoleria ha sempre alternato due vittorie a due sconfitte. E allora, facendo tutti gli scongiuri del caso, basta guardare agli ultimi risultati per capire come andrà stasera. Pietro Floris

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Sport 53

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

B2 Uomini Sesto risultato utile consecutivo per la squadra di Draganov

La Medical non si ferma più Tre punti d’oro per la salvezza ad Alberobello, successo in quattro set ALBEROBELLO VOLLEY 1 MEDICAL CENTER PZ 3

ULTIM’ORA DI KARATE

22-25, 25-16, 20-25, 23-25

Bronzo mondiale di D’Onofrio

ALBEROBELLO VOLLEY: Mazzarelli, Casulli (L), Magni, Busato, Barbone, Damaro, Pollicelli, Ancona, Cassano, Comparelli, Guerrieri, Balestra, Galasso. All. Lorizio MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro, Scalcione, Torsello, Alamprese, Di Tommaso, Cavaccini (L), Minenna, Gribov, Durante, Dal Molin, La Maida. All. Draganov. ARBITRI: Luca Di Maggio e Danilo De Sensi NOTE : 4 set per la durata complessiva di 2 ore. VITTORIA esaltante e meritata per la Medical Center Potenza che batte in trasferta per 3-1 l’Alberobello di mister Lorizio, nella nona giornata di campionato. Una partita bella e spettacolare, giocata quasi sempre punto a punto da entrambe le formazioni che hanno lottato fino all’ultimo pallone senza risparmiarsi. Un cli-

A RABAT in Marocco Francesco D’Onofrio sul podio mondiale afferra la preziosissima medaglia di bronzo. Un grande risultato è stato centrato dall’atleta lucano di Sant’Arcangelo che conferma per l’ennesima volta le proprie immense qualità e fa valere il proprio valore contro avversari di spessore fisico ed esperienza internazionale. Avversari di primo livello che esaltano ancora di più i meriti del giovane atleta lucano. Dopo cinque estenuanti incontri l’arbitro giapponese gli nega la finale mondiale contro l’egiziano Radman che riesce a spuntarla nella semifinale per l’accesso all’oro. D’Onofrio appena quattordicenne è il più basso atleta del campionato del mondo ma riesce comunque a fare risultato per l’Italia. Il risultato è stato raggiunto nella categoria dei 57 chilogrammi di kumitè vincendo quattro incontri di fila che hanno trascinato fino alla semifinale. D’Onofrio ha battuto un algerino, un venezuelano, uno svizzero,unl coreano e poi dopo in finale per il terzo posto l’ungherese. L’abbraccio dei ragazzi della Medical Center lanciati sempre più forte

ma da derby (appulo-lucano) che ha “condito” una gara “da prime della classe”. E’ la sesta gara consecutiva in cui la Medical Center porta a casa punti importanti in chiave salvezza, mostrando di essere una squa-

dra che ha trovato gli equilibri giusti e ha finalmente “oliato” tutti i meccanismi. E’ stata forse la partita migliore giocata finora. Nel primo set partono subito bene i potentini, con Dal Molin e Gribov che iniziano a

macinare punti. Set tirato e teso fino alla fine. I pugliesi, dal canto loro, mettono in difficoltà i ragazzi allenati da Draganov e l’opposto Guerrieri e il centrale Magni danno filo da torcere ai rossoblu lucani. Nel secon-

do set c’è la reazione dei padroni di casa. I potentini entrano un po’ in confusione e perdono la giusta concentrazione. Un momento di appannamento che consente a Mazzarelli e compagni di approfittarne e vincere il

parziale. Nel terzo set si continua a lottare e i ragazzi della Medical Center sono bravi a recuperare gli svantaggi e a non lasciarsi “abbattere” dagli avversari. Mister Draganov fa ruotare tutti i ragazzi a disposizione. In campo anche la “vecchia guardia” che non delude e si fa trovare preparata. Il quarto ed ultimo set è stato forse il più significativo ed emozionante. Si va sempre avanti punto a punto. Sul punteggio di 23-19, il set sembra ormai nelle mani dei pugliesi, ma Draganov mette in campo Orlando al posto di Di Tommaso e Zuccaro per Dal Molin. Incredibile ma vero. Tutto inizia con un ace di Orlando che stordisce letteralmente gli avversari. Capitan Zuccaro macina punti e la squadra potentina infila un break di +6 e ribalta il risultanto, suggellando il definitivo 1-3. La zona retrocessione si allontana e questa Medical Center può anche iniziare a pensare un po’ più in grande. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

B2 Uomini L’Alessano va ko. Galtieri parte bene B2 Uomini Per i lucani pesa il fattore campo

La Pallavolo Matera La Sidel Lagonegro tira fuori tutta la grinta porta a casa un solo punto MATERA ALESSANO

3 1

CATANZARO SIDELLAGONEGRO

25-23, 29-27, 19-25, 25-20

PALLAVOLO MATERA: Albanese 2, Toma 30, Suglia 12, Anselmo 10, La calamita 6, Rinelli 13, Bisci (L), Palumbo, Chieco, Riccardi ne, Focillo ne, Sabino ne, Andrulli ne, Canzoniere ne, Manicone ne, Popolizio ne. All. Galtieri AURISPA ALESSANO: D'Urso (L), Carrozzo 12, Mazza 14, Avelli 7, Valli 11, Romano 3, De Carlo 7, Piccinni ne, Cardelli ne, De Giovanni ne, De Pascali ne. All. Nicolazzo ARBITRI: Brescia e Chimento di Cosenza NOTE: battute vincenti Matera 5, Alessano 3, battute sbagliate Matera 12, Alessano 5. Durata set: 29', 34', 28' e 28' per un totale di 1h 59'. ESORDIO col botto per Tommaso Galtieri. La Pallavolo Matera ha infatti battuto la prima della classe, l'Alessano, per tre ad uno cancellando con una prova maiuscola la sconfitta di Casarano. Vittoria per la Pallavolo Matera e prima sconfitta per il sestetto leccese che fino al match col Matera aveva perso solamente tre set in quattro gare disputate. Partiva subito bene il team allenato da Nicolazzo che nella prima frazione si portava subito in vantaggio. La Pallavolo Matera, passato il momento di sbandamento iniziale, riusciva a recuperare il gap grazie alla buona vera dei propri realizzatori ed alla forza del gruppo. Un gruppo bravo a ribaltare con la grinta un inizio non certo entusiasmante, tutto a favore dell'Alessano che era pronto ad approfittarne raggiungendo anche un vantaggio di sette punti (10-3). La gara cambiava con il break di quattro punti per i locali che accorciavano le distanze (15-11). Un filotto utile che galvanizzava il gruppo, bravo a recuperare, a superare l'Alessano,

3 2

16-25, 25-17, 20-25, 25-8, 15-13

STIRPARO CATANZARO: Dibello, Lardì, Benenati, Sacco, Martinez, Gaetano, Citriniti, Galiano (L), Stirparo, Farrelli, Procopio, Virgolino. SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero F., Lopis, Ruggiero S., Ferro, Crusco, Vaiana, Galante, Luglio, Carlomagno, Manzolillo, Riccio, Osnato. All. Scaldaferri

La Pallavolo Matera in azione conto l’Alessano (foto Videouno)

e a chiudere il set sul 25 a 23. Nel secondo gioco la formazione di casa partiva con il piede sull'acceleratore mantenendo sempre un discreto margine di vantaggio sui leccesi che trovavano di fronte un Matera determinato a portare a casa il secondo set grazie alle schiacciate micidiali di Toma (sei punti) e di un rispolverato Rinelli che metteva a segno ben otto punti. Nel finale erano proprio due muri di Rinelli a regalare il set agli uomini di Galtieri. Sul due a zero per la Pallavolo Matera, la capolista Alessano non calava di tono e iniziava spedita il terzo set mantenendo sempre un vantaggio di quattro punti fino a raggiungere il massimo divario sul punteggio di 18 a 11. La formazione di casa accennava la rimonta senza però mai impensierire i leccesi che chiudevano il parziale, in ventotto minuti, sul 25 a 19. Il quarto set iniziava sotto il segno della parità fino al primo vantaggio, più cospicuo, per i locali sul 18 a 13 grazie a tre ottimi punti conquistati dal giovane Anselmo. Un vantaggio non dissipato e mantenuto fino alla fine del parziale chiuso sul 25 a 20. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Crusco della Sidel Lagonegro

PORTA a casa un solo punto la Sidel in una partita difficile combattuta fino alla fine

B2 Uomini Sconfitto a domicilio il Messina al tie-break

Nicodemo Lauria corsara MESSINA NICODEMOLAURIA

2 3

28-26, 19-25, 23-25, 25-21, 12-15

RITORNO al successo, dopo la brutta debacle casalinga dell’ultimo turno, per la Nicodemo Arredamenti Lauria. I ragazzi di Enzo Santomassimo hanno espugnato al tiebreak il campo della Hsl Savio Messina: portando così via dalla Sicilia due punti fondamentali per riprendere la loro marcia in classifica. Salerno (pienamente recuperato dopo il forfeit di una settimana fa) e compagni hanno giocato una partita gagliarda, nonostante le imperfette condizioni fisiche di alcuni elementi. Arrivando a un passo dal chiudere con un successo pieno, nel quarto set, una sfida che sono stati comunque capaci di concludere al quinto con grinta e abnegazione. Soddisfatto coach Santomassimo al termine dell’incontro: «Devo rendere merito alla squadra, che nonostante non fosse al meglio ha mostrato un grande spirito. Un plauso particolare va a Pesca e Rija, ma tutti i ragazzi ci hanno messo la determinazione necessaria per portare a casa un risultato che ci permette di guardare con più sere-

Il tecnico Enzo Santomassimo

nità al futuro». «Peccato solo - ha aggiunto il tecnico del Lauria - per un passaggio a vuoto che ci ha impedito di chiudere sul 31, ma resta comunque la soddisfazione per la bella prova messa in campo». l.c.

ma anche contrassegnata da nervosismo che ha modificato in alcuni momenti l'andamento della gara. Eppure l'inizio non lascia presagire l'esito finale, visto che la partita si è dimostrata alla portata dei lagonegresi. Entra infatti subito in partita la Sidel che gioca bene e mette in difficoltà gli avversari. Si aggiudicano così il primo tempo tecnico gli uomini di Mister Scaldaferri, dopodicchè spingono su un vantaggio che incrementa di ben 9 lunghezze. Nel secondo set invece cambiano le scene e la Sidel subisce inizialmente l'attacco in battuta dello Stirparo che cambia gioco e migliora la sua prestazione. È così che i locali si aggiudicano il set e mister Scaldaferri mette in campo i giovani della Sidel, lasciando sul finale Lopis e compagni in panchina, molto innervositi dagli insulti che arrivano da bordo campo. Il rientro dei titolari nel terzo set rimette in partita la Sidel che entra concentrata e tiene testa agli attacchi avversari. Si procede così di punto in punto fino al 2120 poi gli animi si scaldano e lo Stirparo subisce un'ammonizione. I lagonegresi così sono bravi sul finale a chiudere e portasi in vantaggio nel computo dei set. La risposta locale non si fa attendere. Non si lasciano intimidire i calabresi che nel quarto set mettono il piede sull'acceleratore nei confronti di una Sidel che si mostra poco reattiva, diversamente dai set precedenti. E' così che la partita si riapre mandando le due squadre al tie break. Locali si portano così in vantaggio ma fino al primo tempo tecnico quando la Sidel riapre il gioco accorciando le quattro lunghezze dello Stirparo che però sul finale ha la meglio. «Sapevamo che era difficile ma in alcune fasi abbiamo dimostrato di tener bene testa ad un avversario non sempre decisivo», ha dichiarato il presidente Cosentino.

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54 Sport


I due capitani in azione: sopra Cavalcante, accanto Stigliano

Calcio a 5

B girone D Coelho, Gasparetto, Laccetti e Kleinhans bucano Appio

Frascella padrone del derby Stigliano veste i panni dell’assist-man e la Bng va al tappeto BNG MATHERA 1 FRASCELLA 5 BNG ECOBAS MATHERA: Appio, Gammariello N, Fasano, Caione, Orlando, Onofrio, Paolinho, Vivilecchia, Da Cunha, Cavalcante, Panarella, Tarasco. Allenatore Rondinone FRASCELLA TEAM MATERA: Volpe, Di Lecce, Kleinhans, Laccetti, Rispoli, Gasparetto, Cancelliere, Coelho, Latorre, Stigliano, Gesualdi, Laviola. Allenatore Bommino. ARBITRI: Nitti di Barletta e Granato di Frattamaggiore. Cronometrista:Santorelli di Salerno. RETI: 13’ 55’’ pt Coelho, 17’ 09’’ pt Gasparetto, 2’ 36’’ st Laccetti, 18’ 42’’ st Laccetti, 19’ 17’’ st Cavalcante, 19’ 42’’ st Kleinhans. NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Coelho, Stigliano, Orlando, Panarella e Rispoli. Consegnata tra il primo e il secondo tempo una targa-ricordo al tecnico della Nazionale di calcio a 5 Roberto Menichelli. MATERA - Coelho, Gasparetto, Laccetti e Kleinhans. Ma anche Stigliano e Volpe. Forse sono proprio questi due i veri protagonisti del derby vinto dal Frascella contro la Bng Mathera. Capitan Stigliano ha vestito i panni del suggeritore servendo assist ai compagni. Il portiere ha difeso la sua porta, specie in un secondo tempo fatto, anche per scelta tecnica, di tanta difesa. E proprio il portiere, materano doc, in settimana aveva pronosticato la vittoria del Frascella, in barba ad ogni rito scaramantico o forma di superstizione. Lo aveva detto: «Vinciamo noi». E così è stato. Bravi i ragazzi del Frascella a mettere la partita suoi binari a loro più congeniali. Due a zero nel primo tempo. Una ripresa fatta di tanta difesa e ficcanti ripartenze che non hanno lasciato spazio alla Bng che riesce a trovare la via del gol solamente a 43’’ dalla fine del match. Troppo forte il Frascella o giornata da dimenticare per per la Bng? Forse entrambe le cose. Perchè il team di Bommino non ha sbagliato nulla, mentre il team in maglia arancione ha pagato troppo, oltre che le assenze, la non perfetta giornata di Cavalcante e Paolinho. Da lo-

Esultanza speciale per Laccetti che abbraccia Rispoli

Il Frascella e accanto la Bng Mathera (foto in pagina di Videouno)

ro, in una gara del genere, ci si attendeva certamente qualcosa in più. Per il resto onore al Frascella e anche al pubblico che ha gremito gli spalti della tensostruttura per una bella giornata di sport per la città di Matera che, sia in campo che fuori, ha dato una bella dimostrazione di lealtà sportiva. La cronaca della partita racconta di una lunga pri-

ma fase di studio interrotta da un velenoso colpo di testa di Stigliano dopo 3’. Al 4’ e Cavalcante che va al tiro dopo il taglio di Panarella. Quando sono passati 6’ e 15’’ Da Cunha colpisce la traversa, ma il risultato non si sblocca. Devono passare quasi 14’ per smuvere lo 0-0, e ci pensa Coelho, che vede così ripagata la sua preghiera pre-gara. Frascella in vantaggio. I ragaz-

zi di Crapulli potrebbero raddoppiare con Rispoli, ma il montante della porta di Appio nega il gol dell’ex all’amalfitano. Prima della fine della prima frazione di gioco a raddoppiare ci pensa Gasparetto sugli sviluppi di un calcio di punizione. La ripresa, come detto, è gestita dal Frascella in maniera più oculata. Tanta difesa che quindi lascia l’ini-

ziativa alla Bng Mathera. Ma i materani in maglia blu alla prima occasione utile vanno sul 3-0. incursione di Stigliano che taglia il campo e poi mette intelligentemente la palla al centro per l’accorrente Laccetti che non può sbagliare. Poi il Frascella torna a chiudersi. Poi negli ultimi 90 secondi altri tre gol. Volpe con un rilancio lungo diventa assist-man per Lac-

cetti che fa 4-0. Poi Cavalcante trova il gol della bandiera. Ed infine a 18 secondi dal temine l’ultima rete di giornata con Kleinhans che fissa il punteggio sul 51 finale. Finisce così il derby di andata. Frascella a quota 12 in classifica e terza sconfitta consecutiva per la Bng Mathera. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

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Sport 55

Domenica 15 novembre 2009


Domenica 15 novembre 2009

Calcio a 5 B girone F Pesante passo falso senza Galasso squalificato

La Meco a bocca asciutta Settima sconfitta consecutiva a Monopoli per i potentini di Napoli MONOPOLI MECO

5 0

VIRTUS MONOPOLI: Biasi, Recchiuto, Leggiero, Giorgio, Campanelli, Spinosa, Soares, Vera, Bortolini, Alex, Giannuzzi, Centrone. All. De Souza MECO POTENZA: Stolfi, Cusanni, Cardone, Kasevich, Lioi, Pronesti, Sabia, Cuviello, Passarella, Benevento, Cantalejo, Manganiello. All. Napoli ARBITRI: Carlo Adilardi di Collegno e Francesco Marinaro di Pinerolo RETI: Vera (M), autorete Pronesti (M), Leggiero (M), Vera (M), Leggiero (M). VALANGA sulla Meco. I ragazzi di mister Napoli tornano a casa con una netta sconfitta sulle spalle. Il Monopoli di De Souza dilaga sui potentini che continuano a rimanere a zero punti in classifica dopo 7 partite. I rossoblu scendono in campo orfani di uno squalificato Galasso e con Stolfi tra i pali che, nonostante i 5 gol presi, ha giocato una buona gara ed è stato determinante in molte occasioni. Si avviano bene i potentini.

Il portiere Stolfi

Mister Napoli parte con i quattro argentini in campo e subito Cantalejo ha tra i piedi una ghiotta occasione da gol ma, a tu per tu con Biasi, non riesce a concretizzare. Gol sbagliato, gol subito. Passano pochi minuti e Vera su punizione è capace di trapanare la barriera dei potentini. La Meco continua comunque a macinare gioco. Lioi ci prova, ma un attento Biasi non lascia passare. Il Monopoli, però, dimostra subito di essere una squadra solida, con ottima circolazione di palla, grinta e quasi nessuna sbavatura in

Atletica Primo a Viterbo

Il venosino Gai si fa strada nei 400

L’atleta venosino Marco Gai

VENOSA - Nella cittadina oraziana agli onori delle cronache sportive regionali di atletica leggera un giovane del posto. Marco Gai, figlio d'arte. Con in tasca un diploma da geometra, dopo essersi avvicinato al calcio, ha iniziato a dedicarsi all'atletica leggera iniziando a correre nel campo di atletica leggera di contrada “Vignali” di Venosa nel novembre del 2008. Dopo due mesi partecipa con la Scotellaro Matera, la società di appartenenza, alle gare indoor di Ancona, nel gennaio del 2009, stabilendo subito l'importante "minimo" di 49"48 nella gara dei 400 metri che gli ha dato la possibilità di disputare i campionati italiani di categoria. Ha interrotto la preparazioni nel marzo/aprile dello stesso anno ed alla ripresa dell'attività ha stabilito il minimo per partecipare ai campionati italiani di Rieti sia

nella gara dei 200 m. che in quella dei 400 m. Ha partecipato al Meeting internazionale di Marano giungendo quarto alle spalle di quotati atleti di fama internazionale. E' arrivato primo ai campionati italiani di società Under 23 di Viterbo nella gara dei 400 metri (lo scorso 10 ottobre) e secondo nella finale nazionale dei campionati assoluti di Società a Formia stabilendo il primato personale di 48"04 che lo fa inserire nelle liste italiane dei primati stagionali; sempre a Formia ha stabilito il primato personale nella gara dei 200 con 21"89. Questa è la breve ma interessante esperienza sportiva di un venosino che ha deciso di dedicarsi all'atletica leggera, considerata da sempre la regina degli sport. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

difesa. Dopo poco arriva anche il gol del 2-0 con Pronesti che devia in porta un tiro di Soares. La Meco si sbilancia in avanti e il Monopoli ne approfitta. Alex e Bortolini falliscono due chiare occasioni da gol, ma capitan Leggiero non sbaglia e su schema da calcio d’angolo chiude il primo tempo sul punteggio di 3-0. Nel secondo tempo, dopo la strigliata negli spogliatoi, i ragazzi potentini cercano di essere più presenti e concentrati in campo, ma il Monopoli non concede quasi nulla. Vera segna la sua personale doppietta, così come Leggiero che, su rigore per l’intervento in scivolata di Sabia, suggella i definitivo 5-0. I ragazzi di mister De Souza sono stati più tonici e potenti fisicamente, mentre i rossoblu non sono stati bravi a giocare d’anticipo, sono stati lenti e leziosi nelle ripartenze e non sono stati in grado di dare profondità all’azione. E’ buio pesto per la Meco. Le sconfitte iniziano a pesare e quello zero in classifica inizia a fare paura. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Golf Da domani il torneo a Riva dei Tessali e Metaponto

Sedici italiani qualificati SUI due percorsi del Resort Riva dei Tessali e Metaponto sedici giocatori italiani, dei 24 in gara, si sono qualificati per la finale della Qualifying School dell'Alps Tour che si terrà da lunedì a mercoledì. La Pre-Qualifying si è disputata sui due tracciati tessalini, senza inversione del campo per i partecipanti, con due classifiche separate. A Riva dei Tessali (66 concorrenti), sui fairways che si dipanano nella pineta e che richiedono molta precisione, si sono imposti con 137 colpi due spagnoli, Sebastian Garcia (68 69) e Miguel Pujalte Sastre (68 69). Poiché lo scopo del torneo era solo la qualificazione alla fase successiva, in questi casi non si disputa il play off. Al terzo posto con 138 lo scozzese John Gallagher e ottima prestazione del dilettante Alessandro Grammatica, quarto con 139. Hanno superato il turno anche Alessandro Napoleoni (72 70) e Tommaso Orzalesi (71 71), noni con 142, Marco Borri, 36° con 149 (77 72), Antonio Saragnese (74 76) e Pietro Ricci (74 76) 40.i con 150,Vittorio Vaccaro(7378) e Simone Baroni (75 76) 45.i con 151. Non sono entrati tra i 50 promossi Benedetto Pastore, 57° con 159, Pietro Mina, 63° con 168, Giovanni Iapichino, 64° con 169, e Cosimo Baroni, 65° con 176. Sul tracciato di Metaponto (65 partecipanti), che si snoda tra le rovine storiche della Magna Grecia, successo in coppia con 134 colpi dell'inglese Jason Barnes (68 66) e dello spagnolo Pablo Herreria (69 65). In terza posizione con 135 l'inglese Andy Smith e l'irlandese Richard Kilpatrick. Si sono ben difesi Luca Beneduce, nono con 138 (70 68), e il dilettante Nunzio Lombardi, 12° con 139 (69 70), e hanno ricevuto il pass per la finale anche l'altro

amateur Franz Pfoestl, 25° con 143 (72 71), Marvin Fantini, 28° con 145 (70 75), Gabriel Le Chevallier Aceto (73 73) e il dilettante Giorgio Del Boca (75 71), 38.i con 146, Marco Beneduce, 45° con 149 (71 78), e Mattia Ratti, 47° con 150 (78 72). Non hanno trovato posto tra i 49 qualificati Alberto Brandi, 50° con 151, Umberto Cuomo, 60° con 159, Alberto Guarneroli, 62° con 162, e Massimo Milazzo, 65° con 176. L'evento internazionale ha posto nuovamente sotto i riflettori delle correnti del turismo golfistico europeo, e non solo, sia la Puglia che la Basilicata e per tale motivo il club ha avuto il sostegno delle Amministrazioni delle due

Regioni, che sono impegnate da tempo nella promozione turistico-golfistica. Alla finale prenderanno parte 144 giocatori: 45 ammessi di diritto e i 99 che hanno superato la prequalifica. In totale saranno in campo 26 italiani: ai 16 promossi si aggiungeranno Stefano Bonardi, Alberto Campanile, Niccolò Giusti, Luca Galliano, Federico Malossini, Andrea Rota, Giacomo Tonelli e i dilettanti Joon Kim, Leonardo Motta e Nicolò Ravano. Si giocherà sulla distanza di 54 buche. Dopo 36 buche, in cui i partecipanti si alterneranno sui due tracciati tessalini, il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto.

Alessandro Grammatica

Bilancio positivo a Pignola per i ragazzi dell’Heian Karate-Do ANCHE gli atleti dell'A.S.D. Heian Karate-Do di Castel Saraceno e di San Chirico Raparo hanno preso parte il 7 novembre al II trofeo Città di Pignola, svoltosi presso la Palestra Vito Lepore di Potenza, promosso dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Bushido Karate Club di Potenza che ha visto impegnati cento atleti. Gli atleti della società sopra citata sono stati seguiti dal maestro Vincenzo De Mare, raggiungendo il gradino più alto del podio in quattro gare e due volte la seconda piazza, nella specialità kata. Nella specialità kumite, categoria juniores fino a novanta kg, Antonio Ciminelli ha ottenuto il primo posto qualificandosi per i campionati italiani che si svolgeranno a Catania il prossimo 21 novembre. Ciminelli ha conquistato la cintura nera primo dan. L'affermazione di Ciminelli è giunta subito dopo quello di Enza Gresia, protagonista ai campionati italiani di katà, categoria esordienti B femminili, svoltisi ad Ariccia, il 25 ottobre scorso.

I maestri Vincenzo De Mare e Carmela Iannella, hanno espresso il proprio parere in merito alle due gare: “Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti, che sono la testimonianza di un impegno concreto e continuo, non solo da parte degli addetti ai lavori ma anche dei nostri piccoli lottatori”. f.menonna@luedi.it

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Affollata celebrazione nella sede dell’Associazione dei Lucani a Roma

CARNET

Nella “Meccanima” di Sinisgalli

Palumbo incontra i fans a Strane Nuvole

Il ricordo del poeta ingegnere fuori da stereotipi ed etichette di MANUELA BOGGIA ROMA - «Ricordo un uomo dal volto sottile, con il sorriso dolce, lo sguardo acuto dietro gli occhiali e quei capelli ondulati che gli invidiavo», è questa l'immagine di Leonardo Sinisgalli che il giornalista e scrittore, Giovanni Russo, regala alla platea di lucani riunitisi a Roma, nella sede della Regione Basilicata, in via Nizza, per celebrare colui che fu sì un lucano illustre ma soprattutto un italiano, protagonista della cultura del Novecento. Una platea di emigranti, come lui, e che per lui è rimasta in silenzio ad ascoltare, per più di due ore, il ricordo che ne ha tratteggiato chi lo ha conosciuto, in prima persona o attraverso lo studio delle sue innumerevoli e variegate opere. E' l'Associazione dei Lucani a Roma, presieduta da Alfonso Gelich, che ha riunito, nel nome di Sinisgalli, un cartellone di relatori con, accanto a Giovanni Russo, il critico d'arte Giuseppe Appella, il pittore Rocco Falciano, il sindaco di Montemurro, Mario Di Sanzo e il giornalista Gianni Lacorazza. Grande assente l'architetto Paolo Portoghesi, professore emerito presso la facoltà di Architettura "Valle Giulia" dell'Università "La Sapienza" e legato a Sinisgalli da un rapporto che lui stesso ha definito, «come quello di Dante e Virgilio». Portoghesi è stato il principale collaboratore di Sinisgalli per "Civiltà delle macchine", colui che ha firmato per la rivista il maggior numero di articoli, e il suo intervento, poi mancato, avrebbe avuto ilvalore dicompletare il tentativo dei presenti di dare del “poeta, ingegnere” «un’immagine fuori dallo stereotipo» sottolinea Rocco Fal-

LA RASSEGNA La pièce a Potenza e Matera

I ponti di Madison County di Quattrini e Lovelock aprono la stagione teatrale di MARIA ANNA FLUMERO

Da sinistra Di Sanzo, Appella, Russo, Lacorazza

ciano. Una domanda al centro della discussione: chi è e chi è stato Sinisgalli, al di là dei cliché? Il rischio sottolineato dai relatori, infatti, è quello di cadere in facili interpretazioni quando si parla di un personaggio tanto complesso. «Ho imparato a guardarlo senza un’etichetta» - dice Gianni Lacorazza, che oltre ad essere legatoaSinisgalli daunvincolo di parentela (suo nonno e la mamma erano fratello e sorella), a lui ha anche dedicato un libro, “Meccanima”, nato dall’approfondimento della sua tesi di laurea. Al di là delle definizioni su chi è stato Sinisgalli, Lacorazza lancia soprattutto un appello su quello che può essere «un’opportunità per la Basilicata». «La nostra regione, schiacciata tra territori più importanti come la Puglia o la Calabria –sottolinea il giornalista - può “sfruttare” l’unicità della figura di Sinisgalli come biglietto da visita per presentarsi all’esterno dei confini geografici». Un’opportunità che il sindaco

di SIMONA BRANCATI POTENZA - “Zer0971”, associazione di promozione sociale, in collaborazione con la compagnia teatrale “Abito in scena”, hanno dato vita all'incontro con la pittrice iraniana Amaneh Eskandari, “Zohreh”. L'evento si è trasformato in uno scambio spontaneo con una folta platea partecipe e interessata. Nel freddo pomeriggio domenicale, il laboratorio teatrale “SotTeatro” di vico Laura Battista è divenuto luogo di accoglienza e di dialogo. Numerosi i giovani intervenuti. Attraverso iniziative di questo spessore la nostra cittadina si apre a nuove forme artistiche, espressione di diverse realtà sociali, culturali e politiche. Cappello e maglia nera, occhiali con lenti rosate, Zohreh non può che essere un artista. Alla finezza dei suoi modi, all'eleganza dei suoi gesti, alla dolcezza del suo sorriso si contrappone tuttavia uno spirito battagliero, un'anima ferita che si rifiuta di soccombere sotto i colpi della repressione. Da dodici anni Zohreh vive a Parigi e nel 2001 ha fondato l'associazione “Artistes Sans Frontières”, organizzazione che riunisce artisti da tutto il mondo. «Non nasce come movimento politico -ha affermato- ma si pone

di Montemurro, paese natale del “poeta, ingegnere”, cerca di portare avanti attraverso la costituzione della “Fondazione Leonardo Sinisgalli”, operativa dalla prossima primavera, e che vuole essere veicolo per celebrare la memoria delle eccellenze lucane. La modernità è il punto messo in evidenza anche da Giovanni Russo che sottolinea come Sinisgalli rappresentasse «il rapporto con una cultura europea che rompeva il limite delle condizioni storiche e geografiche della Basilicata». «Sinisgalli – dice Russo – è forse l’unico esempio di quella generazione che intuì il valore rivoluzionario della tecnica e capiva la poesia dei numeri». Un valore che gli riconosce anche Giuseppe Appella sottolineando come Sinisgalli sia riuscito «a leggere nei sogni perché era capace di leggere nei segni». Quei segni con cui la personalità eclettica di Leonardo Sinisgalli si confrontava quotidianamente, numeri o parole che fossero.

POTENZA - Primo appuntamento questa sera al Teatro Stabile di Potenza con il cartellone della Stagione Teatrale 2009/2010 coordinato da “Cose di Teatro e Musica”. In scena “I ponti di Madison County”. La stessa pièce, domani sarà proposta a Matera. Sul palco Paola Quattrini e Ray Lovelock. Tratto dall'omonimo romanzo di Robert James Waller con Ruben Rigillo. Adattamento e regia Lorenzo Salveti. Scene Bruno Buonincontri, costumi Bartolomeo Giusti. La trama? I ponti di Madison County è il racconto di un'intensa storia d'amore, nota al grande pubblico nella versione cinematografi-

Giovani a tu per tu con l’arte di Zohreh Zohreh ospite di Zer0971

l'obiettivo assolutamente politico di trovare una strada di dialogo e di comunicazione attraverso le diverse forme di espressione artistica. L'arte è nell'essere umano e può essere uno strumento di mediazione, di scambio interattivo. E' la cima della torre di Babele dove tutte le lingue possono incontrarsi e comprendersi».

La stessa arte di Zohreh è pittorica ma si arricchisce e si completa con l'ausilio della multimedialità. E' frutto di un percorso di vita sofferto, dominato dai contrasti, segnato dalle perdite. Lasciare l'Iran alla volta dell'Europa non ha significato però libertà. «Pensavo che finalmente la mia prigionia fosse terminata- ha det-

ca firmata ed interpretata da Clint Eastwood, accanto a Meryl Streep. Il caldo torrido dell'estate dello Iowa è complice di un amore totale, una passione “giovane”, vissuta appieno da un uomo e una donna di mezza età, come un inaspettato, ultimo regalo della vita. Lui è un fotografo del National Geographic, viaggiatore senza radici, libero e selvaggio. Lei è una quarantenne italiana, madre e moglie irreprensibile. Complice l'assenza del marito e dei figli, partiti per una fiera del bestiame. Una passione fortissima e autentica, vissuta con leggerezza. La sua sarà una scelta dettata dalla consapevolezza di voler preservare nel ricordo quei momenti e quell'amore. cultura@luedi.it

to- ma ho trovato altre forme di restrizione. C'è controllo attraverso i media. Si tratta comunque di violazione dei diritti e limitazione delle libertà, solo che vi si applica un filtro democratico». Rispetto a tale esperienza Zohreh sta girando un film dal titolo “The stranger”. Al polso sinistro Zohreh porta il braccialetto dell'”Onda verde”, movimento di denuncia dei presunti brogli alle elezioni presidenziali iraniane. C'è scritto “Wher'is my vote?”, dov'è il mio voto? E alla domanda : «Crede che l'onda verde cambierà la situazione in Iran?» risponde senza esitazione un secco “Sure”, certamente. I suoi lavori nascono in un momento intimo. A chi dalla platea ha domandato una chiave di lettura per la loro comprensione, ha candidamente risposto: «La mia arte sono io. E' il battito del mio cuore. Nei volti delle mie maschere le mie emozioni, i miei sentimenti ma anche la risultante delle sofferenze dei miei cari e dell'umanità tutta. Sono cittadina del mondo e la mia lotta vuole essere di appoggio e di incoraggiamento a tutte le lotte». Le opere di Zohreh resteranno in mostra presso la galleria Teknè in via Due Torri a Potenza fino al prossimo 28 novembre. Lei purtroppo è già ripartita.

MATERA - Domani, presso l'associazione culturale “Strane Nuvole”, l'autore Giuseppe Palumbo incontrerà il suo pubblico, a chiusura della mostra di tavole originali esposte nella sezione galleria dell'associazione. L'incontro avrà inizio alle ore 19, nella sede di Via delle Beccherie 43. La mostra a lui dedicata ha presentato tavole del fumettista materano tratte da “Come realizzare un fumetto in 10 mosse” e da “Cut”, opera pubblicata anche in Giappone. L'autore, in Puglia in questi giorni per una serie di eventi culturali con il collettivo Action30, chiuderà ufficialmente l’esposizione incontrando i suoi fan, raccontando come nascono i suoi fumetti, e presentando lavori e progetti che ha in cantiere per il futuro.

Le Mani ospiti di Trl show di Mtv

MATERA - Domani, la band materana “Le Mani”sarà ospite di Trl -Total Request Live. Lo show di Mtv in tour nelle maggiori piazze d'Italia, questa settimana sarà a Roma, e i musicisti materani presenteranno il loro secondo “Anno luce” (uscito lo scorso 2 ottobre). Lo show, condotto dalla show girl Elisabetta Canalis e da Carlo Pastore andrà in onda dalle ore 15 alle ore 16. La band che ha scalato le classifiche con il primo disco “In fondo”e il singolo “Stai bene come stai”, dopo due anni e mezzo dal suo esordio presenterà “Anno luce”, cd prodotto nuovamente con l'etichetta “Universal” e marchio “Music Solutions”. E' anche possibile votare l'ultimo singolo de Le Mani “Strade” su http://extra.mtv.it/trl/vota.asp m.a.flum

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Cultura&Spettacoli


Cage finisce in bolletta Ancora guai finanziari per Nicolas Cage, vittima come milioni di americani della crisi dei mutui. Al premio Oscar 45 enne, uno dei divi più pagati di Hollywood, sono state pignorate e vendute all’asta due abitazioni a New Orleans, dove è ambientato il suo nuovo film, valutate 6,8 milioni di dollari. Cage aveva un debito ipotecario di cinque milioni e mezzo e doveva alla città di New Orleans 151.730 dollari di tasse sulla casa.

Domenica 15 novembre 2009

Una targa su casa De Sica

Da Jiulia col metal detector

In pieno accordo con i familiari, è stato avviato l’iter in Commissione Toponomastica per apporre una targa celebrativa presso l’ultima dimora di Vittorio De Sica a Roma, in Via Aventina a San Saba. L’annuncio all’indomani dell’anniversario della scomparsa di uno dei maestri del neorealismo cinematografico, venuto a mancare il 13 novembre di trentacinque anni fa.

Una festa per celebrare l'anniversario dimatrimonio conil metaldetector con l'obiettivo di «stanare» telecamere nascoste. L’idea è venuta a Julia Roberts che per difendersi dai paparazzi ansiosi di rubare scatti e scene della sua vita privata, ha organizzato un party per oltre 200 invitati nella sua villa di Malibu escogitando lo stratagemma citato. Arrivati all’ingresso i numerosi e vippissimi ospiti si sono visti imporre l’inconsueta misura.

Sfida all’ultima risata tra i tavoli del “C’era una volta”. In gara tre talenti del cabaret

“Comicittà” da gustare

Il 52° Festival

Arianna allo “Zecchino” duetta con i vip

di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Un'atmosfera accogliente e calorosa. Un locale gremito ed ottimi piatti della tradizione gastronomica lucana hanno fatto da cornice, venerdì scorso, alla seconda semifinale di “Comicittà 2009”, il piccolo palcoscenico potentino “per giovani e meno giovani talenti del cabaret nazionale” ideato da Elio Colucci (proprietario dell'antica osteria “C'era una volta”, sita in contrada Valle Paradiso, a Potenza, non troppo distante dall'ormai “centralissima” via del Gallitello) e curato, quest'anno, dal regista e direttore dell'associazione culturale Stoà Pio Baldinetti. La seconda serata di “Comicittà”, propedeutica alla finale del 27 novembre prossimo, si è conclusa con un giusto “ex equo” tra il terzetto napoletano dei “Vietato fumare” ed il cabarettista di Larino, in provincia di Campobasso, Antonio Mustillo. Una nota di merito, tuttavia, va fatta per la giovanissima outsider della serata: Martina Zuccarello da Catania. Martina, ventun'anni ed oltre un lustro trascorso a calcare i palcoscenici del Sud Italia (anche al fianco di Giampiero Ingrassia e Lorenzo Gioielli, tra gli altri) nella sua “prima” potentina ha dimostrato capacità comiche evidenti che hanno nel suo marcato background teatrale e nella disincantata e indolente “mediterraneità” delle sue battute i punti di forza. Per quanto riguarda i vincitori, invece, travolgente e caustica la comicità dei “Vietato fumare”, con incursioni quasi “sfacciate” nel repertorio di alcuni mostri sacri della risata partenopea; compassata e a tratti quasi aristocratica quella del “capostazione” Nicola (al secolo Antonio Mustillo) da Ortanova Marina, serio candidato alla vittoria finale di questa Terza edizione di “Comicittà”. Una bella serata di “cucina-cabaret”, insomma, che sarà replicata venerdì 20 novembre prossimo e vedrà nell'occasione salire sul palco del “C'era una volta” i palermitani Paolo Brancati e Sola andata, il catanzarese Francesco Mazzacoco e, infine, l'altro calabrese Giampiero Maraguccio. Dalla serata di venerdì verrà fuori il nome dell'ultimo finalista di questa breve rassegna di “nuovo cabaret” che vedrà, venerdì 27 novembre, la finale con l'assegnazione del premio da 1500 euro. cultura@luedi.it

Sopra i Vietato Fumare, in alto Martina Zuccarelli (foto Russomanno)

Eva racconta storie di “Donne nel casino” MATERA -Esordirà al Teatro Manzoni di Roma, a metà gennaio, il lavoro teatrale «Donne nel casino», che avrà come protagonista l’attrice lucana Eva Immediato. Lo ha annunciato l’autore, sceneggiatore e regista, Giuseppe Digilio, che comincerà le prove «non appena la protagonista avrà completato la scelta del cast». «Il lavoro – ha spiegato Digilio – è una parodia su storie, fatti e scandali di stretta attualità, legati alla sfera sessuale, che si svolgono all’interno di una casa chiusa come accadeva prima della legge Merlin.

Si tratta di storie vissute da una donna, Wanda, che alla fine verranno messe in piazza. Gli spettatori, che assisteranno alla prima, troveranno sulla poltrona una copia della legge Merlin. È una riflessione su quanto e come è cambiato il costume negli anni, rapportato ai fatti d’oggi». Nel lavoro saranno coinvolti anche alcuni attori che nei mesi scorsi si sono cimentati in provincia di Matera nella rassegna “Teatriamo». Digilio ha scritto e sceneggiato altri due lavori ispirati a temi sociali, «Poveri Ricchi», e «Uomini in gamba».

lo. La kermesse canora, di M. FERRARA giunta alla sua 52^ ediLA BABY cantante zione sarà trasmessa in Arianna Paolicelli ac- diretta da martedì a sabacompagnata da mamma to prossimo dagli studi Delia e dalla sorellina Ila- dell'Antoniano di Boloria (già protagonista nel- gna, con l'immancabile l'edizione di due anni fa) è “mago Zurlì” alias Cino affiancato giunta nella città emilia- Tortorella, na ed è pronta per affron- per il quarto anno consetare la sfida della 52° edi- cutivo da Veronica Mazione dello zecchino d'O- ya. Quattordici ro. i bambini in Tre giorgara che inni di prove terpreteranintense e la no 12 canzofamosa “ceni. “Buonana delle nanotte, mezzo zioni” con la mondo” è il tipresenza tolo della candell'asseszone che cansore alla terà Arianna Cultura deltra la gioia la Provincia della famiglia di Matera e dei materani Giuseppe che non manDalessancheranno di dro prima apportare il del grande loro incitaevento in Arianna Paolicelli mento per eurovisioun'evento che ha coinvolne. Una cena quella delle to intere generazioni che nazioni in cui sarà pro- ancora oggi canticchiamosso ancora una volta il no i ritornelli più famosi. Il tema della canzone è territorio lucano con le sue peculiarità gastro- il fuso orario, come una delle tante differenze di nomiche. I piccoli cantanti per ciascun paese; nonostantre giorni duetteranno te le divisioni la canzone con artisti famosi come ricorda che dovunque Povia, Paolo Belli, Tosca noi siamo “avremo tutti D'aquino, Alexya, Max un bacio che ogni giorno Pisu prima del verdetto chiuderà”. Forza Arianna ora sei finale il cui giudizio sarà affidato ad una giuria tu il vero orgoglio lucaformata da personaggi no. del mondo dello spettacocultura@luedi.it

LA MOSTRA POTENZA - Si inaugura oggi, presso la Galleria Idearte di via Londra, 75 la mostra "Luci e Forme" Opere scelte 2008-2009 di Claudio Malacarne. Trenta le opere in esposizione fino al 10 dicembre, tutte facenti parte dell'ultima produzione del maestro mantovano che ritorna sempre con grande entusiasmo ad esporre nel capoluogo potentino. «Ci sono alcune lingue che, meglio di altre - scrive sulla Personale di Malacarne, nel testo di presentazione il giornalista Rino Cardone sono in grado di ridurre, se non addirittura di eliminare, la distanza che intercorre tra il suono di ogni parola e la costruzione semantica delle idee. Nella loro sostanza queste lingue, arcaiche e ancestrali al tempo stesso, sono più vicine al "principio assoluto astratto" che il greco Anassimandro definiva "Archè"- originatore di ogni sostanza -capace di dividere la sua "natura generatrice" con il "principio conservatore" che, a sua volta, mantiene in

Malacarne tra “Luci e Forme” Da domenica trenta opere in esposizione a Potenza zia, invece, nella fantasia e L’artista mantovano nella creatività. La pittura - assai luminosa Claudio Malacarne e tinto-tonale, fortemente espressiva - di Claudio Malanel suo carne, spazia tra temi e sogstudio

vita il mondo. Appare del tutto evidente che tanto l'ornato, tanto le tinte e tanto, anche, i toni adoperati da Malacarne, per i suoi quadri, sono in se stessi un'espressione di quella stessa "Archè" della scrittura, nella quale tutti gli ele-

menti (da quelli descrittivi, a quelli generici e sommari) sono considerati come facenti parte di una stessa materia infinita, eterna, indistruttibile (in greco: ¡peiron) che non soffre i limiti, logici e razionali, del concetto e che spa-

getti che hanno un'assoluta e specifica aderenza con il paesaggio e con la natura mediterranea dei luoghi da lui attraversati, in anni e anni di paziente ricerca, estetica e stilistica, di quelle che sono le "dinamiche contenutistiche" e le "estensioni formali" che, nella pittura, danno corpo e sostanza, al segno e al colore. Per molti versi la ricerca di quest'artista si sviluppa a diretto contatto con la natura: "en plein air" ma senza rimandi peculiari, evidenti, distintivi e caratteristici, con quell'ondata impressionista che avvolse il continente europeo,a livelloespressivo, trala

fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Claudio Malacarne è artista del nostro tempo: dalla personalità autonoma, forte, marcata, capace di inquadrare - nei suoi quadri - le "istanze infinite" e inesauribili del Creato,con leintimearmonie interiori che appartengono a ognuno degli esseri umani e con gli "afflati metafisici" del Dio Creatore. Nella logica dell'idea che si fa forma immediata, questa pittura di Claudio Malacarne appartiene a quel senso di pace, di quiete, di bellezza, di simmetria, di equilibrio e di armonia che nella lezione estetica di Benedetto Croce vivono di una "consistenza spirituale" - senzafiniedonistici -chefasuperare, nonostante tutto, alla materia la sua stessa "condizione primigenia" e originale per liberarla in quella "dimensione autonoma" dello spirito, estranea ai "criteri razionali" del pensiero e avulsa dai "codici epicurei" dei sentimenti e delle "percezioni sensibili"».

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58 Cultura e Spettacoli


15.30

VARIETĂ€ Domenica in 7 giorni

ATTUALITĂ€

15.05

ATTUALITĂ€

14.00

VARIETĂ€

12.10

RUBRICA

VARIETĂ€

21.25

Melaverde

20.30

Colorado

REALITY

Ci vediamo domenica

Alle falde del Kilimangiaro

Domenica Cinque

06.00 -DocumentarioSardegna Isola del vento 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaCi vediamo Domenica 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -TelefilmHerzog 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -FilmI Tre Moschettieri con Charlie Sheen, Kiefer Sutherland, Chris O'Connell - regia di Stephen Herek (USA) - 1993

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08:51 - RubricaLe frontiere dello Spirito 09:42 - TelegiornaleTgcom 09.45 -AttualitĂ Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Reality ShowGrande Fratello 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 14.00 -ShowDomenica Cinque 18.50 -QuizChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 20.40 -ShowStriscia la domenica

07.10 -TelefilmValeria Medico Legale 08.55 -Sit ComNonno Felice 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -ReligioneS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d' Italia - Notizie sul traffico 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14:07 - FilmMister Miliardo con T. Hill, V. Perrine, J. Gleason regia di J. Kaplan (USA) - 1977 15.30 -FilmGli implacabili con C. Gable, J. Russell, R. Ryan regia di R. Walsh (USA) - 1955 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19:37 - TelefilmColombo

07.25 -Sit ComPhil dal futuro 07.55 -CartoniI puffi 10.50 -CartoniErnesto sparalesto 10.55 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.50 -RubricaGrand Prix 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -TelefilmTil death - Per tutta la vita 13.55 -FilmTempesta di fuoco con Howie Long, Scott Glenn, William Forsythe - regia di Dean Semler (Usa) - 1998 15.45 -FilmSheena - Regina della giungla con Tanya Roberts, Ted Wass. Donovan Scott - regia di John Guillermin (Usa) - 1984 18.00 -Sit ComHannah Montana 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -TelefilmMr. Bean

19.55 -RubricaClassici Disney

06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.35 -RubricaMamme in blog 07.55 -RubricaE' domenica papà 08.20 -PUPAZZI ANIMATI 09.00 -ShowIl Gran Concerto 09.40 -RubricaTimbuctu 11.15 -TelegiornaleTGR 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere Salute 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 ora 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaRai Sport - 90° minuto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -RubricaChe tempo che fa

07.00 -RubricaOmnibus Week-end 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Week-end 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -AttualitĂ La settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -FilmPane, amore e Andalusia con Vittorio De Sica, Peppino De Filippo - regia di Xavier Seto' (Italia) - 1958 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmBoccaccio '70 con Sophia Loren, Peppino De Filippo, Anita Ekberg - regia di Vittorio De Sica, Federico Fellini, Luchino Visconti, Mario Monicelli (Italia) - 1962 17.40 -FilmMiracolo a Milano con Emma Gramatica, Francesco Golisano, Paolo Stoppa - regia di Vittorio De Sica (Italia) - 1950 17.45 -RubricaMovie Flash 20.00 -TelegiornaleTg La7

21.30 -ShowGrazie a tutti 23.35 -RubricaSpeciale TG1

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmN.C.I.S. 21.50 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -TelefilmLaw & Order 23.25 -RubricaLa Domenica Sportiva

21.30 -RubricaReport 23.20 -TelegiornaleTg 3 23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -ShowGlob - L'osceno del villaggio

21:31 - TelefilmDistretto di Polizia 9 23:36 - Talk ShowMaurizio Costanzo Show 25 anni

21.30 -FilmIl grande cuore di Clara con W. Goldberg, M. Ontkean - regia di R. Mulligan (Usa) - 1988 23.40 -FilmLa terza madre con Asia Argento, Philippe Leroy, Daria Nicolodi - regia di Dario Argento (Italia) - 2007

19.40 -FilmMr. Bean: l'ultima catastrofe con Rowan Atkinson, Peter Macnicol, Pamela Reed - regia di Mel Smith (GB) - 1997 21.25 -ShowColorado

20.30 -Real TvS.O.S. Tata 21.35 -FilmGli ultimi giganti con Charlton Heston, James Coburn, Barbara Hershey - regia di Andrew V. McLaglen (USA) 1975 23.30 -RubricaEffetto domino

00.40 -TelegiornaleTG 1 02.05 -RubricaCosÏ è la mia vita ... Sottovoce 03.40 -FilmIl soldato di ventura con Bud Spencer, Franco Agostini, Enzo Cannavale

00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Reality ShowX Factor 02.05 -FilmTutto Totò 02.20 -Previsioni del tempoMeteo 2

00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere Salute 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose mai viste

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - NewsMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la domenica 02.50 -TelevenditaMedia shopping 03:04 - FilmDoppio taglio con Glenn Close, Jeff Bridges.

01.40 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.55 -FilmSpecies 2 con M. Madsen, N. Henstridge, G. Dzundza, M. Helgenberger - regia di Peter Medak (USA ) - 1997

00.25 -FilmE se domani... con L. Bizzarri, P. Kessisoglu - regia di G. La Parola (Italia) - 2005 02.45 -FilmDesperado con A. Banderas, S. Hayek - regia di Robert Rodriguez (USA) - 1995

00.35 -NewsSport 7 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -RubricaUniversication 02.35 -AttualitĂ CNN News

06.00 -RubricaQuello che 06.30 -RubricaUnoMattina WeekEnd 09.30 -RubricaMagica Italia 10.00 -RubricaLinea Verde 10.30 -ReligioneA sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -ReligioneRecita dell' Angelus 12.20 -RubricaLinea Verde 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -ShowDomenica In - L'Arena 15.30 -ShowDomenica In - 7 giorni 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.50 -GiocoL'EreditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -GiocoAffari tuoi

PRIMA SERATA

10.05

Idee

Natale

Gift

Lattemento

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S.O.S. Tata

D VROL

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Televisioni 59

Domenica 15 novembre 2009


60

Domenica 15 novembre 2009

LA “LEZIONE” DEI TRE GIORNI DInovembre ASSEDIO DELLA REGIONE Domenica 15 2009 di FRANCO MATTIA La “lezione” di tre giorni di assedio degli uffici della Regione da parte degli agricoltori della Cia, che fanno seguito ad un contesto di proteste e mobilitazioni del mondo agricolo a livello nazionale e a livello regionale, è chiara: adottare per valorizzare le produzioni del territorio, continua a pag. 20

Al e l’anima di Miles tra i Sassi

Anno 8 n.282€ 1.00

In un cd i tesori della diocesi

La libertà sulle stampelle di Yoani

Potenza ai tempi della spagnola

Le cantine dove passa la vita

www.ilquotidianodellabasilicata.it

61

Domenica 15 novembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

I funerali del bimbo morto di meningite e positivo all’H1N1

A Tricarico cittadini in piazza

Addio piccolo Walter

In centinaia per dire «No» alla centrale

Influenza A: 1.500 i vaccinati in tutta la regione

a pagina 9

la lettera

LAVORO

A MIO CUGINO IL NOSTRO ANGELO

Vertenza Lasme E’ febbre d’attesa

di FLORISE

MELFI - Hanno la febbre due dei quattro operai che dallo scorso giovedì sono sulla piattaforma dello stabilimento Lasme, a 15 metri d’altezza. Le loro condizioni non sono gravi e hanno deciso di rimanere lì, almeno fino a quando non arriveranno notizie rassicuranti dall’incontro al ministero dello Sviluppo economico, domani alle 15. Nel frattempo proseguono le polemiche e le spaccature sindacali.

Caro Walter, quando ho saputo che stavi in ospedale mi sono preoccupata, ma ero sicura che tu potevi farcela perché eri fortee coraggioso. Il destino però ti ha fatto un brutto scherzo e ti ha allontanato da noi per sempre. Ti ricordi quanto tempo abbiamo giocato insieme? continua a pag. 9

a pagina 11

TRICARICO - Sono scesi in piazza per dire «No» alla centrale a biomasse che vorrebbero costruire «a poche decine di metri dai nostri terreni e dalle nostre abitazioni». Se così fosse «saremmo costretti a emigrare». a pagina 8

Sugli artisti accattoni e genuflessi al Quirinale e non solo lì ha purtroppo ragione Bondi.

SPORT

Potenza a Cava e Visentin rilancia

Il Matera alla prova della capolista

Al Frascella il derby La Lore Lei batte A Molfetta male di Matera di calcio a 5 nettamente Lamezia la Publisys di Ciocca

Seconda Divisione Nell’anticipo 1-1 a Roma con la Cisco

Basket A Dilettanti Al Palasassi arriva il forte Siena

Melfi, pari con il gioco

La Bawer punta a ripetersi di Angelo Lucano La Rotonda

UNA POVERTÀ STRUTTURALE I degnissimi direttori di istituti di statistica e quelli di giornali del Nord sicuramente hanno letto “Cristo si è fermato a Eboli” e pertanto non appartengono a quel numero di persone che credono che la vita delle popolazioni si conosce soltanto in base alle statistiche. Forse questa continua a pagina 20

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MELFI - Cattedrale gremita per l’ultimo saluto a Walter il bimbo di 9 anni deceduto a causa di una meningite fulminante. Attorno alla piccola bara i compagni di scuola con in mano dei fiori bianchi. Tutta la città si è stretta intorno alla famiglia. Il bimbo era risultato positivo al virus H1N1. E ieri a Potenza l’Asp ha fatto il punto sulla situazione, in regione, dell’influenza suina. A oggi sono 1.500 le persone che si sono vaccinate per prevenire il virus. A Matera sono 9 i casi accertati di persone che sono risultate positive al tampone per l’influenza suina


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