Brevi dal mondo
Mosca, omicidi e cannibali MOSCA – Orrore in Russia. Tre senzatetto hanno ucciso un uomo a coltellate e colpi di martello, ne hanno mangiato parte e dopo aver smembrato il corpo hanno venduto i resti a un chiosco di Kebab. Teatro dell’efferato omicidio Perm, città a 1.400 chilometri ad est da Mosca.
Domenica 15 novembre 2009
Cucchi, la Procura protegge il superteste
A Palermo una donna contagiata ha partorito due gemelli ed è grave
Influenza A, altri sei morti Tutte le vittime soffrivano già di patologie che hanno favorito i decessi
Autobomba in Pakistan Una mascherina contro il virus
ANCORA sei decessi in Italia causati dall'influenza A, mentre destano poi particolare preoccupazione le condizioni di una donna di 30 anni affetta da influenza A e ricoverata a Palermo. La donna, all'ottavo mese di gravidanza, è stata fatta partorire nell'ospedale di Caltagirone, nel Catanese. I due bambini stanno bene ma per precauzione sono stati trasferiti all'ospedale di Ragusa. La madre ha una broncopolmonite con più focolai e una pleurite, le sue condizioni sono gravi. Sei i decessi di ieri. Un 44enne è morto ad Avellino. Il
paziente era risultato positivo al test e presentava patologie respiratorie e cardiache. Morto un 67enne con patologie pregresse, a Novara. A Ruviano, in provincia di Caserta, è deceduta una 77enne affetta da cardiopatia, fibrosi cistica polmonare e portatricedi pacemaker.Dipatologie pregresse soffriva anche la donna di 48 anni morta nell'ospedale di Terni. E un uomo di 64 anni è morto al Cardarelli di Napoli. Era risultato positivo al test dell'H1N1. A Salerno morto un romeno di 28 anni, già colpito da tumore
Per i giudici, in carcere l’immigrato rischia pressioni finalizzate «alla ritrattazione»
Stefano Cucchi
ROMA – Troppo a rischio la detenzione a Regina Coeli. Troppo rischioso anche un trasferimento in un’altro penitenziario. La procura protegge il suo supertestimone del caso Cucchi, l’immigrato senegalese che avrebbe visto agenti della polizia penitenziaria pestare a calci e pugni nei sotterranei del Tribunale di Roma Stefano Cucchi. S.Y., clandestino, è stato accolto, ai domiciliari, in una comunità per tossicodipendenti. Secondo i giudici, in carcere avrebbe potuto «subire pressioni psicologiche finalizzate alla ritrattazione».
La rabbia del fratello ai funerali del commerciante ucciso dagli zingari
«Assassini, non vi perdonerò» PESHAWAR – Ancora un attentato suicida in Pakistan. Un’autobomba è esplosa in un checkpoint della polizia nel nord est del Paese a Peshawar (nella foto) uccidendo 5 persone con circa 25 feriti.
Missouri, gli orchi in una fattoria LEXINGTON (MISSOURI) – Sesto arresto per la famiglia di pedofili in Missouri, un caso che sta sconvolgendo l’America. In Florida è stato arrestato il fratello 72enne di Burrell Edward Mohler, l’uomo che insieme ai quattro figli ha sistematicamente violentato e abusato di cinque nipoti tra il 1988 e il 1995. Darrel Mohler ha ammesso di essere al corrente di ciò che avveniva nella fattoria degli orrori di Bates City, anche se non vi si è più reca dagli anni '80.
La Turchia stoccherà l’uranio dell’Iran LA Turchia sarebbe pronta a “stoccare” l’uranio iraniano risolvendo in questo modo di Teheran sulle offerte di Russia e Francia. Lo ha affermato il ministro dell’Energia turco, Taner Yildiz, al New York Times, aggiungendo che si tratterebbe di un’idea su cui sta lavorando l’Aiea insieme ad Ankara, senza alcuna richiesta dell’Iran.
Falluja, aumento di nati deformi
Arrestato anche il terzo criminale, latitante da quattro giorni di ROBERTO ALMONTI TERAMO - Si nascondeva a poca distanza da dove oltre tremila persone, al funerale, hanno salutato Emanuele Fadani, il commerciante di 37 anni ucciso di botte da tre zingari. Elvis Levakovich, 21 anni di Alba Adriatica, indicato finora come colui che avrebbe colpito a morte più di altri la vittima, era latitante da martedì notte. I suoi due complici, il cugino Danilo (21) e l'amico Sante Spinelli (25), si erano presentati in caserma all'alba, dopo il fattaccio, per uscirne in stato di arresto in tarda serata. Secondo le prime sommarie ricostruzioni, ElvisLevakovich si nascondevain unacasa adAlba Adriatica non abitata da tempo, di proprietà di una persona non di etnia Rom, che al momento pare fosse all'oscuro della sua presenza. Era solo ed è rimasto sorpreso dall'irruzione dei militari del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica che lo hanno ammanettato. L'irruzione è stata programmata e svolta mezzora dopo la conclusione dei funerali della vittima. «In noi non ci sarà mai resa e perdono, ai rom dico 'se avete un briciolo di umanità, cambiate', agli assassini di mio fratello 'vergognatevi'»: è rotto da uno scrosciante applauso il saluto di Fabrizio Fadanial fratelloEmanuele, nel corso del funerale che si è svolto all'aperto ad Alba Adriatica, in piazza IV Novembre, davanti a una folla di circa 3.000 persone. Fabrizio Fadani ha avuto parole dure, sottolineate e condivise dagli applausi di tanti amici e concittadini: «Questa morte poteva essere evitata, lo dico alle forze dell'or-
dine 'adesso tocca a voi fermare questa violenza, chi vive fuori dalla legalità, impedire almeno che mia nipote Giorgia domani incontri per strada gli assassini del padre». Ma il suo è stato anche un appello allo Stato: «Lo Stato non se ne vada adesso, quando si spegneranno i riflettori su di noi, non uccidete mio fratello due volte, fateci vivere nella nostra legalità, date voce e ascolto a chi in questa città ha rotto il muro del silenzio avendo il coraggio di ribellarsi ai soprusi, alla violenza, alla vita fuori dalle regole». Le parole del fratello del commerciante ucciso di botte nel corso della rissa con tre zingari la notte su martedì scorso, ha provocato anche la replica del vescovo di Teramo, Monsignor
Michele Seccia, che ha celebrato le esequie: «Condivido in pieno ha detto - ma i funerali non devono essere spettacolo. Cerchiamo il bene, cerchiamolo insieme. Se io cittadino cedo all'emozione delmomento conl'applauso,solo il congiunto rimarrà dopo con il dolore, gli altri con le rivendicazioni». Lo stesso Seccia nell'omelia aveva invitato i cittadini di Alba a «non cadere nella tentazione della vendetta, a esigere in nome dell'umanità di cui facciamo parte il rispetto delle regole della civile convivenza». Poi è arrivato lo straziante saluto della moglie Ilaria e della piccola Giorgia che ha appoggiato il suo orsacchiotto di peluche sulla bara del padre ai piedi del palco su cui era sistemato l'altare.
I funerali di Emanuele Fadani
Processo sui presunti casi di pedofilia all’asilo. E i genitori sputano addosso agli imputati
Rignano, chiesto il giudizio per tutti gli indagati di PAOLO MONTALTO TIVOLI (ROMA) – Processo per tutti gli indagati per i presunti abusi sessuali commessi in danno dei 21 bambini della scuola «OlgaRovere» diRignano Flaminio, in provincia di Roma. Lo ha chiesto e ribadito ieri al gup del Tribunale di Tivoli, Pierluigi Balestrieri, il pm Marco Mansi nel corso dell’udienza preliminare fissata per valutare la posizione degli accusati: le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti, la bidella Cristina Lunerti e l'autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio). Scontate le richieste del pm; nulla di scontato, invece, per quanto successo prima e durante l’udienza.
La tensione è stata altissima con invettive rivolte a Scancarello e alla moglie, ieri in udienza, da parte dei genitori dei piccoli che avrebbero sputato addosso ai due imputati. Erano da poco passate le 9.30 quando in tribunale sono arrivati Del Meglio e Scancarello; all’ingresso principale hanno incrociato alcuni dei genitori dei bambini ed è stata bagarre vera:i dueimputatisono statiapostrofati verbalmente e si sono allontanati, e sono stati poi costretti ad entrare in aula da un ingresso secondario. Il loro legale, l’avvocato Roberto Borgogno, ha protestato davanti al gup: «Non riusciamo a fare il processo in modo sereno. Ci riserviamo di chiedere la rimessione del processo ad un altro tribunale per evidenti
problemi di ordine pubblico». Scancarello e Del Meglio, scortati dai carabinieri, hanno poi lasciato il tribunale: «Volevamo partecipare a un confronto civile e non è stato possibile –hanno detto –L'aggressione è di una gravità inaudita». Immediata la replica dei genitori. «Hanno reagito a un’evidente provocazione – ha detto unodei lorolegali, l'avvocatoCarlo Taormina – I due sono passati davanti a loro “lento pede” in maniera tale da suscitare la reazione. La Del Meglio ha finanche detto per tre volte: “Siete stati bravi, bravissimi”». L’udienza intanto è andata avanti. Il gup ha respinto le eccezioni preliminari difensive, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli accusati.
Due tredicenni facevano da emissari per conto dei Birra-Iacomino di Ercolano
Minori addetti al pizzo, azzerato clan camorrista di CLAUDIA CLEMENTE
I CASI di deformità neonatale e di cancro infantile sono aumentati del 15 per cento a Falluja, la città dove gli americani nel 2003 usarono anche il fosforo bianco (nella foto); e potrebbero essere legati alle armi chimiche usate nell'area. Lo straordinario aumento di deformità croniche si è stabilizzato e i medici hanno cominciato a tenerne un computo: tra i casi, c'è da registrare un bimbo nato con due teste, neonati con tumori multipli, bambini con malattie al sistema nervoso.
Tano Grasso
ERCOLANO (NAPOLI) –C'erano anche due ragazzini di 12 e 13 anni tra gli emissari del clan Birra-Iacomino di Ercolano azzerato da sei provvedimenti di fermo della Dda. Evasori scolastici, entrambi vicini a famiglie del clan, erano utilizzati come “portavoce” dai capi più esperti per le richieste estorsive ai commercianti. Le indagini hanno permesso di appurare che i due - ma il numero dei minori di 14 anni potrebbe essere più esteso - formulavano richieste di denaro o di beni ai commercianti del territorio. Venivano mandati nei negozi delle vittime e pronunciavano messaggi in codice del tipo «Ciro ti manda a chiamare, vieni per quel fatto lì», oppure «Sono pronti quei due computer?» frase rivolta a un negoziante di materiale elettronico che doveva pagare in merce la sua quota. Al taglieggiato veniva dato appuntamento in via Cuparella, la roccaforte del clan Birra per assolvere all’incombenza o al pagamento della tangente in una prima rata quantificabile in 5mila euro, con successive
scadenze mensili di 300 euro. Un fenomeno nuovo, inquietante, l’impiego di minori non imputabili che da circa due mesi ha fatto la sua comparsa a Ercolano ed è frutto di una camorra che gioca la sua partita a scacchi con lo Stato affinando le modalità di impiego della manodopera. «L'utilizzo di minori come emissari del clan per formulare minacce alle vittime delle estorsioni è un fatto molto grave e inquietante al quale si dovrà porre un argine», ha commentato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore. E Tano Grasso, il presidente della Federazione Antiracket Italiana commenta: «Una organizzazione criminale che manda i bambini in giro a chiedere il pizzo è alla frutta, è debole». Il “gruppo di fuoco”composto da elementi apicali del clan dovrà rispondere di associazione per delinquere di stampo camorristico, di due estorsioni, dell’attentato dinamitardo a danno di un panificio nell’area mercatale, di detenzione e porto illegale di armi da fuoco utilizzate per intimidire le vittime prescelte; tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
Roma, si sporge dall’Ara Coeli cade e muore ROMA - Un giovane turista americano è morto a Roma dopo essere caduto nel fossato sottostante il sagrato della chiesa dell'Ara Coeli, nella zona del Campidoglio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Roma Centro, diretti dal capitano Luigi De Simone, R.S. di 20 anni, in vacanza a Roma con alcuni amici, stava trascorrendo la serata nel colle capitolino. Il giovane si sarebbe sporto troppo per scattare una foto: lo hanno accertato i carabinieri. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 20enne, che studiava all'università di Firenze e si trovava nella Capitale per un soggiorno di due giorni, era in compagnia di un suo amico e del padre di quest'ultimo.
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