Brevi dal mondo
Iran, a morte altre 5 persone TEHERAN – Non si ferma la macchina della morte in Iran: cinque persone, arrestate dopo la contestata rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, sono state condannate a morte. Lo ha reso noto il sito web della televisione di Stato, segnalando che altre 81 hanno subito condanne variabili, tra i sei mesi e i 15 anni. I condannati a morte sono stati puniti per «aver avuto relazioni o aver fatto parte di gruppi anti-rivoluzionari, terroristici o di opposizione».
Domani Karzai si insedia a Kabul KABUL – Ore difficilissime attendono l'Afghanistan, ed in particolare Kabul, dove domani si svolgerà con la paura di nuovi possibili attentati la cerimonia di insediamento del presidente Hamid Karzai, che si è assicurato un mandato quinquennale grazie all’abbandono da parte dell’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah di un ballottaggio che avrebbe dovuto svolgersi il 7 novembre. Ripetutamente negli ultimi mesi i talebani, contrari a Karzai ed alla presenza di oltre 100.000 militari Usa, hanno portato a termine spettacolari attentati nella capitale, dimostrando di poter aggirare le misure di sicurezza messe in opera a protezione di uomini, mezzi e installazioni afghane e internazionali.
Battisti, oggi si decide, vicina l’estradizione BRASILIA – Almeno sul fronte giuridico, il caso Battisti è ad una svolta: oggi il Supremo Tribunal Federal brasiliano si pronuncerà molto probabilmente per l'estradizione in Italia dell’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac). Decisione che potrebbe però poi essere bloccata da Lula, anche se lunedì a Roma il presidente brasiliano ha precisato che è pronto a rispettare una sentenza «vincolante» dell’Alta Corte. Così come è già avvenuto nelle dueudienze precedenti non sono comunque da escludere colpi di scena.
Mercoledì 18 novembre 2009
Conferenza stampa del celebre investigatore accusato di falso e truffa
Garofano: «Sul mio Ris non ci sono ombre» Il colonnello precisa «Sono andato via perché volevo restare a Parma»
Luciano Garofano
ROMA – Sul «mio Ris» non ci sono ombre: le consulenze fatte a pagamento dagli esperti del Reparto sono state pochissime, il 2% dei 6.500 casi trattati ogni anno; è anche un modo per rimpinguare il magro stipendio di carabiniere, ma tutto «è stato regolarmente fotografato dai registri, nessuno di noi ha percepito somme in modo illegale». Luciano Garofano, ex comandante del Ris del Parma, appena lasciata l'Arma dopo essere stato promosso generale, ha convocato una conferenza stampa all’hotel Excelsior di Roma per raccontare la
sua verità sull'inchiesta che lo vede indagato per falso, peculato, truffa ai danni dello Stato e abuso d’ufficio. Seduto tra i suoi due legali, Eraldo Stefani e Daniele Carra, il celebre investigatore in camice bianco ha voluto subito smentire «categoricamente» che le sue dimissioni dall’Arma siano legate l’inchiesta della procura di Parma, avviata dopo l'esposto presentato dall’avvocato Carlo Taormina, suo 'rivale' dai tempi del caso Cogne. Tutto è partito con la decisione dell’allora colonnello di partecipare alle elezioni euro-
pee del giugno scorso. «Non sono stato eletto – ricorda – e ho ricevuto il provvedimento del comando generale dell’Arma di trasferimento da Parma a Roma. Ho fatto ricorsoalTar,che hasospesoiltrasferimento e quindi a fine settembre sono tornato a Parma. Ma il Comando generale si è appellato alConsiglio diStato che ha deciso per la legittimità del trasferimento. Ciò mi ha fatto decidere per le dimissioni, perchè io ero andato a Parma per organizzare un laboratorio di scienze forensi, come quelli di altri Paesi». Massimo Nesticò
La Gelmini sferzante: «Non rappresentano nulla». Due arresti a Milano
Scuola, 200.000 in piazza Il movimento studentesco fa il bis: «Education is not for sale» ROMA – Il movimento studentesco si è rimesso in moto. Lo ha fatto sabato scorso scendendo in piazza a fianco dei lavoratori durante la manifestazione organizzata dalla Cgil e ha fatto il bis ieri aderendo alla Giornata internazionale di mobilitazione studentesca che quest’anno ha avuto l’eloquente slogan «Education is not for sale». Cortei si sono svolti nelle principali città: circa 200.000, secondo gli organizzatori, gli studenti che hanno risposto all’appello delle associazioni studentesche (Unione degli universitari, Unione degli studenti e Link universitari, Rete degli studenti medi) che hanno dato vita alla spezzone
italiano della mobilitazione europea. Tensioni e disordini si sono registrati a Milano, dove il bilancio della giornata è stato di due arrestati e due indagati. Ma i giovani che ieri hanno protestato, a parere del ministro dell’Istruzione, sono solo uno spicchio dell’ampio universo a cui appartengono. «I manifestanti, per lo più legati al mondo dei centri sociali, non rappresentano certo – ha commentato Mariastella Gelmini – i milioni di ragazzi che studiano e si impegnano e che sperano di trovare nelle scuola non un luogo di indottrinamento ideologico ma un’istituzione che li prepari a un vero lavoro». Uova sono state lanciate contro la
sede regionale del ministero a Torino dove, alla partenza del corteo, i manifestanti hanno dedicato un lungo applauso a Vito Scafidi, lo studente morto lo scorso anno a Rivoli. Sempre a Torino è stato occupato il rettorato e tra i numerosi striscioni esposti uno ha suscitato indignazione: recitava «Riforma Gelmini: nove mesi per attuarla non facciamola nascere», ed è stato ritenuto da Giovane Italia offensivo nei confronti del ministro, in attesa di un bimbo. A Firenze alcune centinaia di studenti e appartenenti a centri sociali hanno occupato per venti minuti alcuni binari ferroviari; la questura ha già fatto sapere che denuncerà per manifestazione
non preavvisata i promotori del corteo che ha sfilato per le vie del centro. Lanci di palloncini carichi d’acqua contro il portone d’ingresso chiuso della sede della Provincia a Napoli. A Bari una delegazione di studenti è stata ricevuta dal presidente del Consiglio regionale al quale sono state chieste notizie sull'iter della legge regionale per il diritto allo studio che prevede 50 milioni di investimenti. A Roma gli studenti di scuole e accademie delle belle arti hanno sfilato con delle banane in mano per «chiedere l'annessione all’Africa dal momento che ilnostro Paese non investenei saperi, anzi taglia fondi e risorse». Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Obama-Jintao, brindisi al pragmatismo
Israele, via libera a insediamenti a Gerusalemme est
È scattato il 'piano B': un accordo politico in Danimarca che copra i punti fondamentali di una intesa lasciando però per una occasione successiva la definizione dei dettagli. «Il nostro traguardo – ha detto Obama – è cercare di raggiungere non un accordo parziale o una semplice dichiarazione politica ma piuttosto un accordo che copra tutti i punti, con effetto operativo immediato». Usa e Cina hanno un forte interesse comune sulla non proliferazione nucleare. Nel colloquio di ieri si è parlato più di Corea del Nord che di Iran, anche se a colpire l'attenzione è stata soprattutto la minaccia a Teheran di inevitabili «conseguenze» se l’Iran non convincerà la comunità internazionale che
GERUSALEMME – Via libera confermato, in barba alle pressioni americane, alla costruzione di 900 nuovi alloggi pianificata dalle autorità israeliane nell’insediamento ebraico di Ghilo, a Gerusalemme est. L’autorizzazione è stata formalizzata ieri dall’amministrazione municipale con il placet del ministero dell’Interno. Ed è stata resa pubblica poche ore dopo che, in mattinata, la Radio militare aveva svelato il fallito passo compiuto nei giorni scorsi sul premier Netanyahu dall’emissario di Washington per il Medio Oriente.
I due uomini più potenti del mondo dialogano su clima, nucleare ed economia
PECHINO – Brindano tra le note di 'We Are the World', Barack Obama e Hu Jintao al galà che conclude la giornata più importante della visita in Asia dell’inquilino della Casa Bianca. Ieri mattina i presidenti delle due nazioni più potenti del mondo hanno discusso i problemi più critici del pianeta che, per effetto della storia e della economia, hanno ricevuto in gestione: dal clima (hanno detto di voler cercare un accordo che abbia effetti immediati) alla non proliferazione nucleare, dalla ripresa economica ai diritti umani (compresa la necessità, secondo Obama, di un dialogo con il Dalai Lama). E hanno cercato di dare l’impressione di avere trovato un ac-
cordo anche se i due leader, il presidente americano che vuole cambiare il mondo e il presidente cinese che ha già cambiato l'Asia, proprio non ce la fanno a capirsi. A unirli è solo il pragmatismo con cui affrontano, per natura, i grandi problemi del pianeta e la consapevolezza che per quasi tutti la soluzione può giungere solo dalla cooperazione tra le due superpotenze. A cominciare dal clima: Cina e Usa sono i due più grandi inquinatori. Nel loro incontro di ieri, durato oltre due ore, hanno concordato che faranno tutto il possibile per un successo della conferenza di Copenaghen dopo avere preso atto due giorni fa a Singapore della impossibilitàdi giungere ad un documento conclusivo.
Obama (a sinistra) e Jintao al brindisi
il suo programma nucleare è a scopo pacifico. Ma Obama sembra avere perso ormai le speranze nel dialogo con Teheran mentre Hu ha ribadito anche ieri che la soluzione passa attraverso «il dialogo e i negoziati» con Teheran. Cristiano Del Riccio
Le multinazionali si accaparrano i terreni in aree sottosviluppate
Rassicurazioni dell’Aifa
Fao, lotta ai latifondisti
Influenza «Il vaccino è sicuro»
Il “land grabbing” muove un giro di 100 miliardi di euro ROMA – E' in arrivo un codice di condotta per tutelare le comunità rurali dal 'land grabbing', ovvero l'accaparramento di terreni agricoli da parte delle multinazionali straniere e fondi di investimento che, secondo gli esperti, muove un giro d’affari di 100 miliardi di euro. Lo annunciano David Hallam, della Fao e Jean Philippe Audinet, dell’Ifad, nel corso della seconda giornata dei lavori del vertice sulla sicurezza alimentare. Di fronte a un fenomeno di crescente proporzioni e che riguarda attualmente 20 milioni di ettari già comprati nelle aree sottosviluppate o in trattativa d’acquisto, «è proprio necessaria una carta etica – commenta il ministro delle politiche agricole Luca Zaia -, visto che abbiamo la presenza imbarazzante della Cina che si sta comprando l’Africa». Il ministro, nel ricordare che l’Italia sta dando il suo contributo alla lotta alla fame, annuncia che i Paesi protagonisti dello scorso vertice del G8 a L’Aquila e firmatari de 'L'Aquila Food Security Initiative' si incontreranno nuovamente a Roma, probabilmente all’inizio del 2010, per definire le modalità operative concrete con cui proseguire gli interventi e meglio canalizzare le risorse. Il codice di condotta – spiegano Ifad e Fao – partirà innanzitutto dalla necessità di individuare le 'best practice' per rendere convenienti questi investimenti non solo a chi li fa ma anche a chi vive nei territori interessati. Il 'land grabbing' non ha comunque solo lati negativi, affermano gli esperti, ma offre anche opportunità che vanno regolate secondo le linee guida
L’intervento del ministro italiano per le politiche agricole, Luca Zaia, ieri a Roma al vertice Fao
di trasparenza e diritti dei più deboli. Per Ifad e Fao è inoltre importante definire schemi di business partecipato tra industria e agricoltori poveri. L'obiettivo è di arrivare a una soluzione 'win-win' –spiega Audinet -, ovvero che faccia vincere un pò tutti. Un’altra cosa che vorremmo è un consenso libero, informato e partecipato dei poveri rurali alle iniziative che li riguardano». Hallam osserva come ci sia un problema di leggi nazionali non sufficientemente forti per far valere gli interessi locali rispetto alle norme internazionali alla base dei contratti di acquisto e, perciò, Ifad e Fao stanno anche
ilLotto estrazione del 17 novembre 2009 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
72 40 1 54 5 15 62 33 76 57 47
62 76 64 21 51 61 34 15 75 8 17
80 39 71 13 69 69 56 14 32 66 2
49 85 16 53 26 34 79 3 44 23 43
28 89 53 16 57 43 10 12 79 64 45
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 5 - 8 - 15 - 21 - 33 - 34 - 39 - 40 - 51 54 - 57 - 61 - 62 - 64 - 71 - 72 - 75 - 76 - 80
ilSuperEnalotto
Conc. n° 138
Montepremi 3.755.697,68 euro
jolly
16 - 25 - 28 - 30 - 39 - 51
9
punti 6 jackpot 88.759.215,59 punti 4 359,97 18,62 punti 5+1 - punti 3 punti 5 37.556,98 Num. Superstar 51
lavorando a nuove soluzioni giuridiche di maggior tutela verso i soggetti più deboli. I due organismi internazionali hanno già riscontrato la volontà politica di appoggiare il codice di condotta ma avvisano che portarlo a traguardo «non sarà un processo nè facile nè breve, perchè è importante trovare il consenso di tutti». Nell’ultima riunione promossa a livello internazionale sull'argomento – osserva Hallam – «non si sono presentati nè i rappresentanti governativi nè quelli del settore privato», ovvero quei grandi fondi di investimento con cui comunque Fao e Ifad hanno in programma il 24 e
25 gennaio prossimi un incontro di consultazione. Dal Forum delle Ong e società civile ospitato ieri al vertice Fao arriva intanto l’avviso che tutte le politiche che riguardano i terreni agricoli devono essere fatte in accordo con i piccoli agricoltori. Le Ong denunciano anche che, in meno di un anno, più di 40 milioni di ettari di terra in Africa, Asia, America Latina ed Europa dell’Est, sono stati «usurpati» dagli accordi tra governi e società. Per questo –chiedono nel documento finale del Forum – «il 'land grabbing' da parte di capitali esterni deve finire». Cristina Latessa
“Lupin” va in prigione ma le fan lo aspetteranno POTEVArestare in Italia, dove si era nascosto negli ultimi giorni, a godersi parte del bottino rubato, 2,5 milioni di euro. Ma forse la vita da fuggiasco non faceva per lui e così il ladro diventato eroe in Francia, Toni Musulin, braccato da giorni dalla polizia, ha scelto di costituirsi a Monte Carlo. Ma con sè non ha nulla del tesoro. Ilgrosso misterooggi èquindi dove è nascosto il malloppo: ovvero quei 2,5 milioni di euro che mancano al bottino già recuperato dalla polizia. Ben 9 milioni di euro trovati in un garage, sugli 11,6 che l’Arsenio Lupin di Lione aveva derubato dodici giorni fa a bordo di un portavalori. La cifra è abbastanza interessanteda farcon-
tinuare a «sognare» le fan del moderno ladro gentiluomo, che sulla pagina Facebook (più di 5.000 iscritti in pochi giorni) gli danno appuntamento all’uscita di prigione. Musulin si è costituito ieri, stanco e con la barba lunga, alla polizia di Monaco che lo ha consegnato poi ai colleghi francesi.
ROMA – Sessantasette le vittime (cinque i decessi ieri) in Italia a causa dell’influenza A, mentre sale ad oltre un milione e mezzo il numero dei casi registrati e sono circa 168.000 le persone vaccinate contro il virus A/H1N1. A fronte della campagna vaccinale in corso, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso noto che sono 190 le sospette reazioni avverse al vaccino, ma si tratta di reazioni prevedibili e, rassicura l’Aifa, «allo stato attuale non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico». Intanto gli esperti dell’Istituto superiore di sanità (Iss) fanno sapere che il picco dei casi di influenza A è vicino e che non è escluso che possano verificarsi altre ondate. - 67 VITTIME E 1,5 MLN DI CASI: Una donna sessantenne è morta ieri nell’ospedale Cardarelli di Campobasso per le complicanze causate dal virus dell’influenza A. Sono deceduti anche un uomo di 61 anni a Lucca (affetto da tumore), una donna di 76 anni a Città di Castello, un albanese di 37 anni ricoverato a Napoli (l'uomo aveva subito un trapianto del rene e la sostituzione della valvola cardiaca) e, nella notte tra il 13 e il 14 novembre scorso una donna di 74 anni a San Severo (Foggia) per edema polmonare acuto (era affetta da varie patologie). Il totale delle vittime sale così a 67. E nel bollettino quotidiano, il ministero del Welfare rende noto che in totale dal 19 ottobre all’8 novembre sono stimati in Italia 1.526mila casi di influenza A. Sono state vaccinate circa 167.680 persone. - AIFA, 190 REAZIONI AVVERSE A VACCINO MA NO PERICOLO: Centonovanta segnalazioni di sospette reazioni avverse sono state registrate in Italia, al 10 novembre, in seguito alla somministrazione del vaccino pandemico contro l’influenza A. Lo segnala l’Aifa, precisando che la tipologia di reazioni osservate più frequentemente è simile a quella delle reazioni ai vaccini stagionali (ad esempio si segnala la comparsa di cefalea, febbre, dolori articolari) e che allo stato attuale «non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico». Quattro segnalazioni sono relative a bambini fino a 11 anni. Daniela Navi
Mercatini di Natale non c’è crisi che tenga APRIRANNO i battenti tra pochi giorni, i primi di dicembre (e a Trento già da sabato prossimo), i mercatini di Natale: tra profumo di cannella e di spezie, di legno di montagna e di vin brulè si potrà passeggiare e respirare in molte località, soprattutto di montagna, l’atmosfera natalizia. La crisi economica non sembra aver inciso su questo pezzo di tradizione: anzi, i maggiori collegamenti aerei da parte di compagnie low cost, fanno sperare alcuni operatori in più arrivi e quindi in un incremento del fatturato. «Abbiamo registrato ancora più richieste di partecipazione rispetto all’anno scorso da parte degli artigiani che vogliono esporre e vendere i loro prodotti
–spiegano a Cortina d’Ampezzo -. Quella che si respira in questi mercatini è l’atmosfera, l’aria del Natale, che non conosce crisi di tipo economico». Tra le Dolomiti innevate dal 5 al 31 dicembre si avrà quindi l'occasione di passeggiare tra i mille colori di luci e addobbi provenienti dalle caratteristiche casette.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Il fatto del giorno: Vertice Fao, tante promesse e pochi fondi Una tragedia che riguarda anche noi
Quell’impegno senza fondi
Dalla povertà al clima Le soluzioni non arrivano
dall’editoriale di Franco Bruni
dall’articolo di Eloisa Gallinaro
dal commento di Gabriele Villa
Al vertice Fao il Papa ha tenuto a sottolineare che la fame nel mondo non deriva, né deriverà in futuro, dall’eccesso della popolazione rispetto alle risorse alimentari potenzialmente disponibili. Il problema è come le risorse vengono organizzate e distribuite. Vanno ripensate le sovvenzioni distorsive a chi produce il superfluo, limitate le speculazioni, favorito l'accesso ai mercati mondiali delle produzioni dei paesi più poveri. Il settoreagricolo-alimentare, comeepiù dialtri,mettealla provala capacitàdel mondodigodere ibeneficidell’economia dimercato globale, governandola con regole opportune. Non si può andare «contro i mercati» senza finire nella giungla di un litigio protezionista il cui costo grava soprattutto sui più deboli. [...].
Grandi dichiarazioni di principio e solenni impegni a passare dalle parole ai fatti, ma neppure un centesimo di euro in più stanziato per salvare subito qualcuno di quei ragazzi. Un vertice senz'anima, quello che si è aperto alla Fao, a Roma, con l'obiettivo dichiarato di dare una risposta all'emergenza alimentare che coinvolge oltre un miliardo di persone. Nessun confronto vero, ieri, anche a causa della latitanza dei leader occidentali, con l'eccezione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La condanna solenne del Papa di «opulenza e spreco» e di «speculazioni», il discorso autorevole del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon sul legame tra «sicurezza alimentare» e «sicurezza climatica» [...].
D'accordo: nulla è più inedito dell'edito, insegnavano gli irriducibili giornalisti di un tempo. Ma c'è edito ed edito. In altre parole, accanto ad una mezza novità che talvolta viene accolta come una grande novità, ma che puzza di bufala lontano un miglio, c'è una notizia-tormentone che, sistematicamente viene annunciata, facendo finta di sperare che si avveri, ma ben sapendo che avrà ben poche possibilità di tradursi in realtà. Partiamo, tanto per tenere un profilo basso, dagli argomenti che più sembrano togliere il sonno alla popolazione mondiale e costringere famiglie intere ad una riflessione quotidiana: il riscaldamento del pianeta e la fame nel mondo. [...].
La migliore di oggi
Fallimento tira l’altro
Berlusconi e il 2009 come anno della svolta
dal commento di Paolo Lepri
dal commento di M. Stanganelli
«Non ho negoziato io il documento anzi ne sono stato escluso», ha ammesso con una nota di disperazione, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf. Nel testo approvato ieri a Roma, ha aggiunto, mancano «termini, scadenze, quantità e condizioni». Il Financial Times avvertiva nei giorni scorsi che i summit internazionali producono spesso più «photo - opportunities» che progressi. In questo caso non abbiamo avuto né le une né gli altri. Una foto di gruppo sarebbe solo un brutto ricordo, infatti, perché i leader dei Paesi ricchi hanno snobbato l’appuntamento. [...].
Eletto presidente del vertice Fao, Silvio Berlusconi si cala allegramente nei panni della nuova investitura. Gag, battute e anche una barzelletta su Karl Marx, un po’ stantia ma che per il Cavaliere resta sempre un “ever green”, anche davanti a una platea di capi di Stato e di governo, sono stati il leit motiv della sua conduzione del summit contro la fame nel mondo. Assumendo la presidenza il premier annuncia ai delegati di “graziarli” del discorso ufficiale che distribuisce invece in forma scritta. Berlusconi, tuttavia, non perde l’occasione di ricordare, in un intervento di pochi minuti, che è stato il recente
Ecco il Gheddafi Show
Quelle non-scelte dal commento di C. Petrini
G8 dell’Aquila a mettere a punto il programma di 20 miliardi di dollari da stanziare nei prossimi tre anni contro la fame che affligge oltre un miliardo di persone nel mondo. Il Cavaliere afferma che il 2009 «può essere l’anno della svolta per la sicurezza alimentare globale» se, soprattutto, verrà sconfitta la speculazione finanziaria che «spinge al rialzo i prezzi delle materie prime, così come quelli di grano, riso e soia». Prima di lui, un messaggio di Napolitano, assente dall’Italia, e il discorso di apertura del presidente del Senato Schifani avevano sottolineato l’importanza dei temi affrontati nel summit. [...].
Giannelli sul Corriere
Ban Ki Moon avverte l'Iran: «Risponda alle richieste»
dal corsivo di Mario Ajello
dall’intervista di Vincenzo Nigro
Il Muhammar Gheddafi Show ormai è quasi un classico del peggior teatrino della global-politica e, purtroppo, tocca sempre a noi sorbircelo. Imbottigliati nel traffico provocato dai ”fuori programma” del rais - «Ah quanto è buon questo caffè», ha annunciato ieri seduto a un bar di piazza San Lorenzo in Lucina - mentre gli elicotteri controllano dal cielo le sue banalità terzomondiste e le forze di polizia sono costrette a fare da scudo alla sua tunica bianca da venditore di tappeti falsi e da predicatore di africanismi da discount. Però, almeno, Papa Ratzinger s’è risparmiato il Muhammar Gheddafi Show. I due non si sono nemmeno sfiorati al summit della Fao. Anche perchè la tigre del deserto, che stavolta ha parlato solo dieci minuti (questa è una fortuna regalataci da Allah?), andava di fretta. Aveva da organizzare la seconda tranche della festa dell’altra sera con 200 ragazze. [...].
Il vertice della Fao di Roma è andato in archivio, ma il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon già si prepara a inseguire le prossime tappe della sua maratona internazionale. Incontrando un gruppo di giornalisti italiani e stranieri, Ban Ki Moon ha lanciato una serie di messaggi e indicazioni. L'allarme più preoccupante è quello sul programma nucleareiraniano: "Sonomolto delusoe preoccupato dalla loro posizione, le autorità iraniane hanno perso opportunità importanti quest'anno proposte dal direttore generale dell'Aiea e, ancora più importante, dai paesi del Gruppo dei
Taglio basso
Italiani e posta elettronica una love story da sette giorni dall’articolo di Giulia Belardelli
Italiani e posta elettronica: una love story che crescedi annoin anno.Lo dimostrano i risultati di una ricerca condotta da Nokia sull'uso delle e-mail nel nostro Paese: il 56% degli italiani trascorre più di mezz'ora al giorno a rispondere ai messaggi di posta, dividendo la propria giornata tra questioni di lavoro, d'amore e di amicizia. Stando ai dati raccolti, in un anno ognuno di noi passa una media di sette giorni lavorativi a ticchettare sulla tastiera per rispondere a una e-mail: un lasso di tempo consistente, se si pensa che spesso le risposte si limitano a un paio di righe di testo e vengono accuratamente "selezionate". Obiettivo della ricerca condotta dall'azienda finlandese era l'analisi dei fattori che influiscono sul modo di rispondere a diversi argomenti e situazioni. Sono state studiate le abitudini di risposta di circa 8 mila persone in sei diversi Paesi del mondo: oltre all'Italia, Regno Unito, Russia, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Spagna e Singapore. A noi spetta il titolo di "lettori più coscienziosi": ben il 61% degli italiani
C’è un parallelismo tra l’accordo sullo stop ai tagli dei gas serra deciso dall’asse Pechino - Washington e la sconfortante inadeguatezza del summit Fao a Roma. Una comunanza che non riguarda tanto le scelte che sono state fatte durante i due meeting, quanto le non - scelte. L’assonanza è stata messa in evidenza soltanto da Papa Benedetto XVI, seppur indirettamente, quando ha dichiarato nel suo discorso inaugurale: «I metodi di produzione alimentare impongono un’attenta analisi del rapporto tra lo sviluppo e la tutela ambientale [...].»
legge con attenzione gran parte delle email che riceve, a differenza dei britannici, particolarmente sbadati nel passare in rassegna la cartella di posta. A guardare bene i risultati, si scopre che l'e-mail è ormai la forma di comunicazione prevalente in Italia, preferita dalla metà degli intervistati. Circa il 50% infatti la sceglie regolarmente per contattare partner, amici e colleghi, mentre il 36% continua a preferire il telefono e il 9% si affida agli sms. La media di e-mail che si ricevono in un giorno si aggira intorno alle 20 unità, con picchi di alcune centinaia nel caso delle persone più "internet busy". E' chiaro che in questo mare magnum di messaggi ci siano delle priorità, o meglio delle strategie, che ognuno mette in pratica per gestire al meglio la propria corrispondenza. Interessante è il dato sui messaggi cui viene data priorità nella risposta. In generale, le e-mail di lavoro vengono considerate più importanti rispetto al resto, ma ciò non significa che siano necessariamente le prime a ricevere il comando "Re-". [...]. da La Repubblica
5+1 (Usa, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina e Germania, ndr). Hanno ancora la possibilità di dimostrare che il loro programma nucleare ha scopi genuinamente pacifici. L'onere è per l'Iran, la questioneè nelleloromani:hanno laresponsabilità di rispettare pienamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Ci sono state 5 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'Iran, e con 3 di queste risoluzioni sono state imposte delle sanzioni. L'Iran, come paese responsabile della comunità internazionale, deve rispondere". Segretario generale, lei crede che siano necessarie nuove sanzioni? "E' il Consiglio di sicurezza a decidere
le sanzioni, io credo che la via diplomatica sia preferibile, che negoziare sia sempre meglio, ma prima che sia troppo tardi l'Iran dovrebbe rispondere alla comunità internazionale". Sulla via dell'aeroporto di Roma, Ban Ki Moon nella sede del World Food Program ha partecipato a una video-conferenza dedicata alla Conferenza di Copenaghen di dicembre, dopo la decisione di Usa e Cina di non accettare nuovi limiti alle emissioni: "Tra gli altri sarò collegato col presidente Sarkozy, col premier danese, con Gordon Brown, col leader indonesiano, messicano, ci sentiamo in media ogni settimana per fare una valutazione della situazione [...].”
La fotografia Emily Chang, della Cnn, mostra la maglietta di Obama con la divisa di Mao Zedong (Ansa)
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L’ANALISI Dal Capitano Ultimo a Garofano, lo strano destino degli eroi italiani dall’articolo di Marco Imarisio
Il carro armato e l’omino con la busta della spesa. I sito del Capitano Ultimo si apre con l’immagine simbolo di piazza Tien An Men. La sfida impossibile che invece è possibile. E sotto una scritta, ad epigrafe: «La parte peggiore sono quei milioni di persone che guardano la scena dalle loro case e aspettano di vedere come andrà a finire». La storia del colonnello Sergio De Caprio sta finendo male, malissimo. In caduta libera. Con gli uomini del suo vecchio nucleo che si offrono di fargli da scorta, «al nostro Comandante, accusato e offeso, colpito alle spalle da basse insinuazioni». Il 15 gennaio 1993, forse è il caso di ricordarlo, Ultimo e il suo gruppo catturarono Totò Riina. Nel 1995 uscì il libro di Maurizio Torrealta sul carabiniere che aveva messo le manette a Totò Riina, il Male assoluto. Nel 1998 arrivò la fiction, una prima serie, poi un’altra e un’altra ancora, perché l’audience sembrava confermare una sorta di me-
L'ex colonnello e capo del Ris, Luciano Garofano
moria condivisa. L’abbigliamento sgarrupato del colonnello antimafia denota distanze siderali — non solo vestiarie ma anche caratteriali, concettuali — dall’inappuntabile divisa di Luciano Garofano, altro colonnello, altra serie televisiva dedicata al suo gruppo, i Ris, altra discesa libera in corso. Il colonnello Luciano Garofano lascia il Reparto investigazioni scientifiche
Così il Muro nascose i morti del Salvador dal commento di L. Annunziata
Ignacio Ellacuría non era mai solo, in Salvador. Intellettuale stellare, se per stella si intende una luce che brilla in cielo, alto, bellissimo, il prete gesuita, spagnolo di nascita e cittadino salvadoregno di adozione, non era solo nemmeno il giorno in cui incontrò la morte. Venne ucciso insieme ad altri cinque gesuiti, tutti insegnanti come lui, e due donne delle pulizie. Venti anni fa, esatti. Un dramma passato inosservato, allora come oggi, perché avvenuto all’ombra dalla più grande storia moderna dell’Occidente, la caduta del Muro di Berlino. Fu un piccolo mondo dunque quello che si accorse (e pianse) della morte di questo pugno di «ordinari santi». Un piccolo mondo che però li ricorda ancora oggi. Quando il gruppo di uomini armati si presentò alle porte del campus della Uca, la Università Centroamericana
fondata dai gesuiti e guidata appunto da Ellacuría, nessuno provò a resistere. Fuggirono tutti. Gli uomini armati appartenevano al battaglione Atlacatl, the Yankee Battalion, il primo addestrato totalmente in Usa e reimpiegato in Salvador nel 1981 agli ordini del colonnello Monterrosa. Gente che aveva sulle mani ancora la polvere da sparo usata per alcuni dei più terrificanti massacri di quella guerra civile che durava dalla fine degli Anni Settanta, tra cui la cancellazione totale del villaggio di El Mozote. Nella operazione alla Uca l’Atlacatl non trovò dunque difficoltà. I soldati entrarono con sicurezza nelle stanze al pianterreno del rettore, lo trovarono con i suoi colleghi professori e due signore delle pulizie, tutti stretti in difesa in un angolo. Li trascinarono fuori, li misero distesi, e li uccisero con colpi di mitra. Quella posizione a pancia in giù era il modus operandi, la firma dell’Atlacatl. [...].
La poesia dialettale: forme e contenuti
Ma c’è un filo rosso che tiene insieme le loro vicende, ed è la capacità tutta italiana di verticalizzare il più possibile la caduta dei pochi personaggi positivi della sua storia recente. Una sorta di cupio dissolvi tricolore, la memoria di un passato recente che viene infangata molto più in fretta di quanto si sia provato a preservarla. Anche nel piccolo di queste storie, Giuseppe De Rita ci legge la scomparsa definitiva
del civil servant dall’immaginario italiano. «Senza prenderla troppo alla lontana, ma la cultura risorgimentale è da tempo che non fa più da traino a nessuno. Non smuove la psiche collettiva. E personaggi come Ultimo e Garofano possono fare solo testimonianza, senza trascinare alcunché. Inevitabile che divengano oggetto di un contagio revisionistico che in Italia non risparmia nessuno. Siamo pri-gionieri di una coazione a rivedere le cose in chiave sempre più opportunistica. E in questo contesto, nessuno può essere percepito come super partes ». Il fondatore del Censis si spinge oltre, con un esempio che dimostra anche una innegabile capacità di annusare l’aria che tira. «Prenda Guido Bertolaso: sarò ingenuo, ma a me sembra la persona meno divisiva che ci sia in Italia. Appare molto, certo. E suppongo abbia un ego importante. Ma non si attribuisce realizzazioni personali, devolve il credito e i meriti alla Protezione civile. [...].
La riforma dell’Università e la “finzione” dei tagli dall’articolo di Anna M. Sersale
Sono in calo gli studenti che si iscrivono all’Università, gli abbandoni tra primo e secondo anno restano alti ma l’offerta formativa aumenta, proprio mentre gli atenei sono chiamati a ridurre sprechi e lauree inutili. In alcuni casi i tagli ai corsi di laurea sono più apparenti che reali. Se ne è accorto il ministero che poco più di un mese fa ha inviato una nota riservata ai rettori e a tutti gli altri organi di governo. Secondo il ministero le norme vengono facilmente aggirate. Come? Sdoppiando le lauree, che vengono moltiplicate per un numero imprecisato di ”percorsi”, nati anni fa sulla spinta di logiche illusorie che invitano i giovani a specializzazioni estreme e spesso dannose. E’ vero che sono stati soppressi dei corsi di laurea ma in molti casi i curricula interni sono stati aggregati ad altri corsi. Il sistema delle lauree assomiglia così alle
scatole cinesi. Dentro un contenitore due o più cose. Certo, non si può generalizzare, ma ci sono ambiti trasversali a molte discipline in cui questo fenomeno è diffuso. Ecco che cosa scrive il ministero: «Nel 2008-2009 sono risultati attivi 5.587 corsi di studio. Nel 2009-2010, l’anno accademico in corso, sembra si evidenzi un calo: alla scadenza del 15 giugno (data in cui gli atenei dovevano presentare al ministero la lista delle offerte formative, ndr) risultavano 4.842 corsi di laurea, con una diminuzione del 13,33%». Bene, un taglio alla duplicazione delle lauree. Invece no. Dietro queste cifre ce ne sono altre, che rivelano il contrario. «L’offerta formativa effettiva continua la nota ministeriale - non si misura soltanto con il numero dei corsi, occorre tenere conto anche dei percorsi formativi, i curricula, in cui tali corsi vengono articolai, e della gamma degli insegnamenti impartiti». [...].
Matera, l’Unesco e il patto tra Province
Per rilanciare il Sud... dal commento di G. Tabellini
Questi fallimenti hanno una ragione: sono stati utiIl ministro Giulio Tremon- lizzati strumenti economiti ha più volte osservato ci per affrontare problemi che alla base della bassa che invece riguardano la crescita dell'Italia sta an- società, il funzionamento che il problema del Mezzo- delle istituzioni e di tutti i giorno. È vero. Al Sud ri- servizi pubblici essenziali, siede un terzo della popola- le amministrazioni locali, zione italiana, ma il pro- il comportamento politico dotto per abitante è meno dei cittadini. Se ladiagnosi ècorretta, del 60% rispetto al CentroNord, e le esportazioni so- allora le politiche per il no un decimo del totale ita- Mezzogiorno dovrebbero liano. Se una parte così ri- diventare molto più ambilevante delle risorse rima- ziose ma anche molto più ne sottoutilizzata, tutto il pazienti che in passato. Ambiziose, nel senso di paese ne risente. Ma i problemi del Mezzo- porsi l'obiettivo di trasformare la sogiorno società, inno così graclusi i valovi e diffusi ri e gli atche è illusoteggiario aspetmenti dei tarsi risulcittadini tati da provnei convedimenti fronti delestemporala collettinei come la vità. PaBanca del zienti, perSud. È vero ché i tempi che il costo richiesti del credito è saranno più alto al lunghi. Sud, ma ciò Un'imè facilmenpostazione te spiegabidi questo le con la genere rimaggiore chiede diffusione Il ministro strumenti della crimi- Giulio Tremonti diversi nalità, il dalle polipeggior funzionamento della giu- tiche regionali. Occorre stizia, le prospettive eco- migliorare i servizi pubblinomiche più incerte. A me- ci offerti direttamente dalno di non chiedere che il lo stato sul territorio, in credito sia allocato con cri- due campi in particolare: teri politici, anziché eco- istruzione e giustizia. L'inomici, non si capisce cosa struzione è fondamentale possa fare in più una Ban- per incoraggiare la mobica del Sud rispetto ad altri litàsociale, combatterel'ilistituti che operano sul legalità e il lavoro sommercato. E abbiamo già merso, diffondere valori sperimentato quanti dan- civici. Il buon funzionani fa la politica se si mette a mento dello stato di diritto prestare i risparmi altrui. è cruciale per alimentare Speriamo che anche la Ca- rispetto e fiducia nei conmera, come già ha fatto il fronti della collettività. In Senato, abbandoni questa entrambe le aree, le regioni meridionali sono svancattiva idea. Cosa fare per risolvere taggiate. Come evidenziadavvero i problemi del to da una recente ed esauMezzogiorno? È stato ten- stiva ricerca della Banca tato quasi tutto: dagli inve- d'Italia, i test scolastici ristimenti pubblici, ai patti velano che, a tutti i livelli territoriali, a vari incenti- d'istruzione, l'apprendivi a capitale e lavoro, alla mento è più basso nel merinuova programmazione dione, di circa il 10% riregionale, ma niente ha spetto alla media italiana, funzionato. Nonostante e cresce con il livello d'idecenni di politiche spe- struzione; l'influenza delciali a favore delle regioni le condizioni familiari è meridionali, la conver- più forte; il tasso di abbangenza con il resto d'Italia si dono della scuola è molto più elevato [...]. è fermata a metà anni 70.
Potenza, sul ponte sventolano le bandierine
da http://lucaniart.wordpress.com
da http://www.eolopress.itda
da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/
Mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 17,30 a Roma presso il Circolo Ufficiali F.A. d’Italia a Palazzo Barberini in via XX Settembre 2 si terrà il convegno sul tema: La poesia dialettale lucana: forme, contenuti, contesti. Il convegno organizzato dal Centro Studi “Lucani nel mondo”, sotto l’egida del Dipartimento Cultura e Formazione dellaRegione Basilicataedell’assessoratoalla CulturadellaRegione Lazio, introdotto da Antonio Pilieri, Presidente del Centro Studi “Lucani nel mondo”, moderato da Vincenzo Luciani, direttore del Centro di Documentazione della Poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”prevede interventi di Paolo Martino dell’Università Lumsa di Roma, di Tito Spinelli, storico della letteratura lucana [...].
La Provincia di Matera e' entrata a far parte del consiglio di amministrazione dell'Associazione Province ''Unesco Sud Italia'' il cui atto costitutivo sara' sottoscritto il prossimo 21 novembre a Paestum (Salerno). Ne fanno parte anche le Province di Barletta-Andria-Trani, di Medio Campidano, di Ragusa e Salerno. L'organismo riunisce le Province del Sud Italia che hanno nel proprio territorio siti iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell'umanita' con l'obiettivo di promuovere un'offerta turistica integrata da sostenere anche con fondi comunitari. [...].
Sul ponte sventola bandiera bianca….. cantava Franco Battiato negli anni ’80, sul ponte Musmeci a Potenza a sventolare sono una miriade di bandierine multicolori. E’ bene ricordare che quelle bandierine sono espressione di una manifestazione d’arte, fanno parte del programma “Arte un transito”, un programma di manifestazioni che si sono svolte a Potenza da Maggio a Settembre, l’aver “addobbato” il Ponte Musmeci con tante bandierine rientra nel progetto dell’artista Daniel Buren e la nota di colore derivante dal doppio arcobaleno è stata gradita da potentini e forestieri. [...].
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I nodi della politica
Pure Schifani pensa al voto
di MARISA OSTOLANI
L’ultimatum del presidente del Senato: «Serve unità sul programma di Governo oppure si torni agli elettori»
La Lega freme perché teme che tramontino le riforme
dente di Montecitorio non commenta le parole di Schifani. Al momento, però, l’aut aut berlusconiano non sembra sortire gli effetti sperati. Anzi, nonostante sia emersa da tempo la tentazione del Cavaliere di sparigliare il gioco con il ritorno alle urne, le truppe dell’ex ministro degli Esteri proseguono il loro pressing su tre fronti: le regionali, con l’opposizione a Cosentino; la giustizia, con le richieste di modifiche al ddl Gasparri; e l’immigrazione, con l'imminente proposta di legge sul voto alle amministrative per gli immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni. Proposta quest’ultima che di certo non piace alla Lega. Per ora, però, Umberto Bossi preferisce restare alla finestra ed evitare di parlare pubblicamente anche se l’ipotesi di tornare al voto non gli piace. Urne anticipate, è il ragionamento del leader leghista, significherebbero mandare in soffitta le riforme. E poi sarebbe difficile giustificarsi davanti agli elettori. A Bossi, però, non piacciono nemmeno i continui distinguo di Fini in particolare in materia di immigrazione tanto che Roberto Maroni invita la maggioranza alla coesione in nome delle riforme. Fronti che dunque restano aperti e dai quali si getta altra benzina su un fuoco già alto. Tensione alla quale contribuiscono anche i continui attacchi dei giornali vicini al Cavaliere: il Giornale invita Fini a dimettersi e Libero lo accusa di «doppiogioco». Incendio su cui ora, dopo le parole di Schifani, soffiano anche i finiani. Carmelo Briguglio, ad esempio, mette in guardia il premier sui rischi del voto perchè, dice, «il passato insegna che le elezioni si possono anche perdere».
Schifani e Fini in un duetto a Montecitorio alcuni mesi fa prima delle tensioni nel Pdl
La proposta dell’Udc per la giustizia
Idv: «Chi non c’è è come Berlusconi». Replica dura dei democratici
Casini vuole il lodo-bis ma il Pd boccia l’idea
Scontro acceso sul B.day
di MARCO DELL’OMO ROMA – Mentre i fedelissimi di Silvio Berlusconi chiedono che venga «disinnescato» l’attacco «politico-giudiziario-editoriale» contro il premier attraverso l'approvazione della legge sul processo breve, Pier Ferdinando Casini continua a spingere per un accordo basato sul lodo Alfano in Costituzione. Che però si scontra con il «no grazie» del segretario del Pd Pier Luigi Bersani. L’attivismo dell’Udc ha portato Casini a incontrare il leader dell’Anm Luca Palamara, che ha ribadito l’ostilità delle toghe verso il disegno di legge preparato dalla maggioranza. In serata Casini ha visto anche Bersani, al quale ha chiesto «sostegno e collaborazione» sulla sua proposta di mettere da parte la legge sul processo breve per tornare al lodo Alfano, questa volta inserendolo in Costituzione per evitare una nuova bocciatura della Corte. «Noi – ricorda Casini – questo provvedimento lo abbiamo definito una schifezza e non cambiamo idea, ma non basta salvarsi la coscienza. In politica talvolta bisogna assumersi delle responsabilità anche di decisioni difficili». Il ragionamento il leader
ROMA - Duro scontro tra Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro sul "No Berlusconi Day", la manifestazione rilanciata dall'Italia dei valori e alla quale hanno aderito Rifondazione comunista e molte associazioni vicine all'opposizione. «Il 5 dicembre scendiamo in piazza contro le politiche di questo governo. Il Pd si tolga il cappello da primi della classe e partecipi», ha incalzato Di Pietro. Ma il Partito democratico non ci sarà e secondo l'ex pm «chi non sarà con noi, sarà alla stessa stregua del governo Berlusconi». «Che senso ha dire “non abbiamo convocato noi la manifestazione quindi non possiamo andarci?”», ha chiesto il leader dell'Idv, «partecipate alla manifestazione indetta dal popolo della rete, insieme con noi, poveri, umili oppositori di questo governo Berlusconi». La risposta di Bersani non si è fatta attendere. «Noi facciamo le nostre manifestazioni. Noi, lezioni di antiberlusconismo, non le prendiamo da nessuno», ha replicato alle critiche di Di Pietro sul "No Berlusconi day". «Il più antiberlusconiano», ha aggiunto, «sarà quello che riesce a mandarlo a casa, non quello che grida di più.
Italo Bocchino, deputato del Pdl
MILANO – I Nuclei di azione territoriale (Nat), che in questi giorni hanno inviato volantini alle redazioni di alcuni giornali con proclami che invitano alla lotta armata, non devono essere sottovalutati perchè le analogie con le vecchie Brigate Rosse sono troppo evidenti. L'allarme è stata lanciato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni il quale ha escluso il gesto di un matto e ha anzi sottolineato come l’attenzione sia rivolta oltre che all’area antagonista anche a possibili contatti con l’integralismo islamico. Dopo il primo volantino Maroni non aveva esitato a parlare di analogie con le Brigate Rosse da parte del gruppo del quale si conosce ancora poco, se non che ha cellule radicate a Bologna, Milano, Torino, Lecco e Bergamo. «Il volantino – ha spiegato il ministro dell’Interno – ha forti analogie con le Br ma anche differenze importanti, che ci fanno però ritenere non sia frutto della mente di un matto». L’attenzione, quindi, è ai massimi livelli. E dopo la
Legge sul biotestamento, scatta la tregua armata ROMA – Tregua armata nel Pdl sul testamento biologico: il relatore alla legge Domenico Di Virgilio ha presentato ieri degli emendamenti di mediazione, che però non soddisfano la componente laica, come ha spiegato Benedetto Della Vedova. Ma un appello del vicecapogruppo del Pdl alla Camera, il finiano Italo Bocchino, a sostenere compattamente gli emendamenti di Di Virgilio, lascia intendere una volontà della componente finiana di allentare la tensione su questo pun-
Previsto il ricorso a una commissione di medici
to. Ai 2.600 emendamenti presentati (2.400 dei quali da parte dei Radicali), si sono aggiunte le proposte di modifica del relatore Domenico Di Virgilio (Pdl). Si tratta, ha spiegato il parlamentare, di «misure concrete di supporto ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie, nonchè della possibilità della sospensione di alimentazione e idratazione (che comunque non costituendo terapie non possono far parte della Dichiarazione anticipata di trattamento, la Dat) soltanto nel caso in cui queste non risultino efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari». Di Virgilio propone poi di «estendere la normativa a tutti i casi in cui si riscontrino dal medico curante una incapacità di comprendere le informazioni e
non solo nello stato vegetativo». Infine, in caso di controversia tra fiduciario e medico curante, «è previsto il ricorso ad un collegio di medici il cui parere è vincolate per il medico curante il quale però non è tenuto a condividerle». Queste proposte, ha però obiettato Benedetto Della Vedova, non affrontano i due nodi critici del testo licenziato dal Senato, cioè il fatto che nella Dat non possa rientrare la nutrizione artificiale e che la Dat stessa non è vincolante per i medici. Punti che Della Vedova intende modificare con il suo emendamento sottoscritto da una cinquantina di deputati. Dopo l’appoggio del capogruppo Fabrizio Cicchitto agli emendamenti di Di Virgilio, inaspettatamente è giunto un appello del suo vice, il finiano Italo Bocchino,
a «fare quadrato» attorno a questa mediazione. L’intenzione è di abbassare le tensioni interne al Pdl visto che sulla giustizia le distanze sono ancora vistose. Della Vedova ha lamentato le «pressioni» sui deputati a ritirare le firme a sostegno dei suoi emendamenti: «In ogni caso – ha spiegato – una trentina di deputati non le hanno ritirate». Della Vedova ha pure detto che «'è sbagliato etichettare il confronto che c'è nel Pdl come una guerra fra correnti, a prescindere dal contenuto». Insomma, non c'entra il braccio di ferro tra Fini e Berlusconi. Sottolineatura necessaria se si vuole avere chance di successo in Aula. «La vera battaglia – spiega il parlamentare – si giocherà lì, e non in Commissione, perchè si vota a scrutinio segreto».
di MARINA MARESCA
dell’Udc, però, non fa breccia tra i Democratici. Bersani ha spiegato di essere contrario all’idea di trasferire il lodo Alfano in Costituzione. Perchè, è la sua convinzione, «la Consulta non lo ha bocciato solo per l’iter seguito ma anche per violazione dell’articolo 3 della Costituzione, che stabilisce il principio di uguaglianza». Il segretario del Pd, insomma, preferisce non spostarsi dal no al ddl sul processo breve, come del resto fa l’Anm. Il ddl che impone la durata massima dei processi a due anni, sostiene Palamara dopo l’incontro con Casini, «è inemendabile», perchè blocca il sistema della giustizia. Confermato quindi lo stato d’agitazione dei magistrati che, assicura Palamara, «non staranno più fermi di fronte alle amenità sui giudici che lavorano 4 ore al giorno e che è colpa loro se la giustizia è bloccata». Il Guardasigilli Alfano per ora non risponde: domani però riferirà alla Camera sull'impatto che avrà la legge sul processo breve sui processi in corso. Il Pd affila le armi in vista dello scontro parlamentare e sfida il ministro a dire «quali e quanti processi finirebbero al macero».
Il relatore presenta emendamenti di mediazione, ma resta la spaccatura nel centrodestra
di GIOVANNI INNAMORATI
Botta e risposta tagliente tra Di Pietro e Bersani sull’adesione
Una curiosa espressione di Di Pietro
Lezioni di quel genere», ha ribadito, «a noi non ne fanno. Dopo di che, se si ragiona, se le parole d'ordine sono accettabili, certamente non c'è una proibizione ad andarci ai militanti del Pd». «Il Pd non sta in mezzo a Udc e Idv, il Pd fa la sua strada, ha una sua idea di come fare opposizione a Berlusconi. A dicembre faremo una nostra iniziativa», ha detto ancora il segretario del Pd, annunciando una iniziativa del partito sui temi della giustizia che sarà decisa dalla direzione di martedì.
Bersani ha preso parte ieri alla manifestazione a Roma dei lavoratori dell'Eutelia. «In questo momento la crisi è dappertutto e migliaia di posti di lavoro sono a rischio, mentre noi parliamo d'altro», ha detto il leader del Pd. «Questa situazione», ha spiegato, «crea un muro di gomma tra le condizioni reali della gente e la politica, un muro che può essere anche pericoloso. E quindi noi premiamo perché si metta l'accento su questo tipo di problemi e non su quelli che interessano una persona sola». La manifestazione del 5 dicembre imbarazza comunque i vertici del Pd perché sono molti i militanti e simpatizzanti dei Democratici che sui blog e i forum di Internet stanno chiedendo di partecipare alla iniziativa contro Berlusconi (anche questa nata sul web e poi rilanciata dall'Idv). Molti elettori del resto saranno comunque in piazza. Ma anche il presidente del Partito Rosy Bindi ha confermato che il Pd non ci sarà, o almeno non darà la sua adesione ufficiale. «Non abbiamo bisogno di partecipare alle manifestazioni. Con questo intendo dire che il nostro antiberlusconismo è quotidiano ed è nei fatti».
BRUXELLES – Un colpo incassato, un altro messo a segno: per Massimo D’Alema la corsa verso il posto di ministro degli Esteri europeo – al quale è candidato dal Pse con il sostegno dell’Italia – è piena di alti e bassi. Mentre le nomine diventano un rebus sempre più complicato e la presidenza svedese di turno dellaUe si appresta adaprire ilvertice straordinario di giovedì senza un accordo, il Financial Times traccia un profilo non proprio lusinghiero di D’Alema, che viene però promosso a pieni voti come «un candidato eccellente» dall’attuale Alto rappresentante della politica estera, Javier Solana. Massimo D’Alema, «conosciuto come l’uomo con il baffo di ferro», «ha familiarità con l’arte oscura dell’intrigo politico italiano», scrive oggi il quotidiano britannico in un breve profilo dedicato all’ex premier e ex ministro degli Esteri. Il quotidiano finanziario britannico –che solo tre settimane fa ignorava il nome di D’Alema nell’elenco dei possibili candidati al ruolo di Mister Pesc – ha «cospirato per rimpiazzare il suo collega Romano Prodi come premier nel 1998». Alcuni critici, scrive ancora l’Ft, lo accusano di posizioni anti-statunitensi e antiisraeliane. Accuse che D’Alema ha sempre respinto. Il giornale ricorda anche che l’ex presidente del Consiglio ha abbandonato il comunismo 20 anni fa, «ma è ancora il premier più a sinistra che l’Italia abbia avuto dal 1945». In una corrispondenza sulla battaglia delle nomine, si afferma anche che D’Alema «non parla l’inglese in modo fluente, considerato tutto meno che essenziale nell’alta diplomazia internazionale». Il ritratto non è assolutamente condiviso da Solana, socialista spagnolo che lascerà l’incarico a fine mese, per il quale D’Alema sarebbe invece «un grande Alto rappresentante». «Ho un legame di grande amicizia con Massimo D’Alema e sono convinto che potrebbe essere un grande Alto rappresentante della politica estera della Ue», ha detto Solana interpellato dall’Ansa. «Con D’Alema ho sempre avuto ottime relazioni. Abbiamo lavorato insieme diversi anni: l’ho conosciuto come primo ministro e l’ho conosciuto come ministro degli Esteri. Credo proprio che possa fare questo lavoro
«Quel volantino richiama le vecchie Br»
Roberto Maroni
in modo eccellente». Solana non dàpeso alle critiche del Financial Times: «Non ho letto queste cose. Ma posso dire che Massimo D’Alema parla inglese quasi perfettamente, anche se non come Shakespeare, ma d’altra parte neppure io», ha commentato. «Ecco, posso dire, che lo parla al mio livello», ha precisato Solana sorridendo, passando dal francese all’inglese. Negli ambienti diplomatici europei, il suo inglese è considerato corretto ma anche molto personale, molto 'spanenglish'. Sul fronte nomine, oggi è tornata alla carica la lobby rosa: rappresentanti dei cinque più grandi gruppi dell’Europarlamento hanno rivolto un appello ai governi nazionali per candidare più donne ai posti di responsabilità del Consiglio e della Commissione. Alcune di loro hanno anche convocato per oggi una manifestazione davanti al Consiglio dove si presenteranno travestitè da uomini. Il Partito popolare ha invece presentato le sue “linee rosse”, annunciando che si opporrà a qualunque candidato per la commissione (incluso quindi Mister Pesc, che ne sarà il vice presidente) che sia stato «associato a regimi oppressivi» o che abbia partecipato «a governi o movimenti politici non democratici o che si siano macchiati di corruzione». Ma il capogruppo del Ppe Joseph Daul ha assicurato che «non si farà una caccia alle streghe».
Intanto Solana promuove il candidato italiano
IL CASO. L’allarme del ministro degli Interni dopo la missiva nelle redazioni
procura di Bologna, anche quella di Milano si muove: la Digos ha infatti trasmesso un rapporto in vista dell’apertura di un’inchiesta che verrà affidata al pool antiterrorismo coordinato dal procuratore aggiunto Armando Spataro. Nel volantino non sono indicati direttamente obiettivi specifici: i Nat accusano Confindustria, i partiti politici (il Pd e il Centrodestra) ma anche giornali e giornalisti che, in quanto «servi del regime, hanno dimostrato di saper intendere come unico linguaggio quello delle armi». «Per le persone alle quali si fa riferimento – ha assicurato Maroni – l'attenzione sarà aumentata. Più in generale, stiamo seguendo questo fenomeno anche in collegamento con altri che abbiamo già seguito,
Massimo D’Alema
soprattutto nell’area antagonista». Secondo gli analisti del Viminale, il volantino si può considerare come una sorta di “risoluzione strategica” che ripropone, da un lato, temi ed obiettivi propri degli anarco-insurrezionalisti; dall’altro, sembra una chiamata alle armi tipica delle Br. Tutta da verificare, comunque, l’esistenza dei cinque nuclei che, si legge nel documento, sarebbero già attivi in altrettante città italiane. Per il ministro, però, il pericolo è molto più esteso soprattutto dopo l’attentato alla caserma “Santa Barbara” di Milano, dove un kamikaze ha fatto esplodere un ordigno rimanendo gravemente ferito. «Stiamo valutando – ha precisato Maroni – i possibili rapporti,
anche quello eventuale con il radicalismo islamico». E a Milano l’allarme sembra più alto che altrove, non solo perchè è radicata una cellula dei Nat e perchè forte appare l’area antagonista ma anche perchè all’interno del mondo islamico, da sempre, è stata registrata una certa inquietudine. «L'area di Milano e della Lombardia – ha spiegato Maroni – è dove si sono radicati questi fenomeni. A Milano c'è stato il primo caso di kamikaze in Italia. Purtroppo si concentrano tutti qui e per questo l’attenzione è massima». Del rischio terrorismo Maroni ha parlato oggi al Viminale con la sua collega svizzera, Evelyne Widmer Schlumpf. «Proprio perchè questi elementi di rinascita dell’attività del terrorismo politico e del fondamentalismo islamico – ha osservato – sono segnalati in prossimità del confine svizzero, ho chiesto un rafforzamento dello scambio di informazioni tra i due Paesi per contrastare questo fenomeno che sta riprendendo piede».
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ROMA – Il dado è tratto. L’aut aut di Silvio Berlusconi a Gianfranco Fini è ormai ufficiale. E a consegnarlo al presidente di Montecitorio è la seconda carica dello Stato in persona. Renato Schifani si tuffa nel dibattito, tutto interno alla maggioranza, e lo fa con il peso della sua carica istituzionale, mettendo nero su bianco quello che in molti, nel Pdl, sussurrano da tempo: «Se la maggioranza non dimostra compattezza, si torna alle urne». Un messaggio che oltre al presidente dell’altro ramo del Parlamento ha un secondo destinatario: il Quirinale. L’ultima parola, in caso di crisi, spetta infatti al capo dello Stato che, Costituzione alla mano, deve verificare l’esistenza di una maggioranza alternativa. Schifani non discute l’interpretazione rigorosa della carta, ma sembra invitare a tener conto anche della costituzione materiale nel sistema bipolare: se la “compattezza» della maggioranza viene meno, sottolinea il presidente del Senato, «il risultato è il non rispetto del patto elettorale» e se ciò si verificasse «giudice ultimo non può che essere il corpo elettorale». Parole che suonano come una risposta diretta proprio a Fini, che domenica aveva messo in guardia gli alleati sulla tentazione di risolvere i problemi nella coalizione con il ritorno al voto: «Le elezioni anticipate sarebbero il fallimento della legislatura, ma anche del Pdl», aveva detto l’ex leader di An, ricordando in ogni caso che «nessuno, neanche il pre-
sidente del Consiglio, può sciogliere le Camere se non il capo dello Stato». E proprio Giorgio Napolitano apprende della tensione che risale nella maggioranza, mentre è in visita in Turchia. Da Ankara Napolitano non fa alcun accenno alla questione, d’altra parte un intervento del Quirinale si realizzerebbe solo quando una eventuale crisi arrivasse in Parlamento. La dichiarazione di Schifani, dietro la quale è difficile non vedere il placet (se non l’imprimatur) di Berlusconi, si trasforma così nell’ultimo avvertimento a Fini: basta distinguo, basta polemiche, basta stoccate continue. È tempo di dimostrare che la maggioranza è unita e coesa, soprattutto sui temi delicati come quello della giustizia. Al centro dello scontro, infatti, c'è proprio il ddl sul processo breve che si intreccia con la necessità del premier di mettersi al riparo dai processi che lo vedono coinvolto. Sembra però che a far traboccare un vaso da tempo colmo sia stata l’ipotesi, ventilata dai finiani Italo Bocchino e Fabio Granata, di votare la mozione di sfiducia presentata dall’Idv contro il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, coinvolto nell’inchiesta campana su camorra e rifiuti, al quale Fini ha chiesto da tempo un passo indietro. Una mossa vista come un aperto tradimento dagli ex azzurri e che, per dirla con il berlusconiano Giorgio Stracquadanio, rischia di aprire una crisi nella maggioranza. A questo punto la palla è nel campo dell’ex ministro degli Esteri e dei suoi fedelissimi. Il presi-
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Nomine Ue, strali contro D’Alema dal Financial Times
Risposta indiretta al monito di Fini E nel Pdl aumenta la fibrillazione
di FEDERICO GARIMBERTI
LA CONTESA
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A Roma intanto si costituisce la “base per il rinnovamento”
Politica lucana
Idv: Idea Montemurro
Dopo la fine del congresso con l’elezione del neo segretario per il Pd c’è la prova elezioni
Sarebbe l’uomo voluto da De Magistris per la Basilicata di SALVATORE SANTORO
POTENZA - Il primo giorno da segretario del Pd per Roberto Speranza è lontano dai clamori. C’è da smaltire l’euforia e lo stress. Non accumulato in un giorno, ma in un intero congresso che per tre mesi ha tenuto i tre aspiranti candidati (oltre a Speranza c’erano in lizza anche Salvatore Adduce ed Erminio Restaino) sempre sul filo dello scontro e della polemica trasversale.Oraè tuttoconcluso.Almeno la fase “pubblica” del confronto. Ma al chiuso delle stanze c’è sicuramente da ricucire rapporti che sono usciti stressati dalla lunga fase congressuale. Perchè è indiscutibile che la quadra è stata trovata con il documento di “co - gestione”del Pd. Insomma Speranza è stato eletto da 90 delegati ammessi al voto. Ai “suoi” 38 si sono aggiunti 52 adduciani e restainiani che nel rispetto del voto popolare delle Primarie hanno eletto il più giovane e il più votato da chi ha speso due euro per “decidere”. Mossa saggia e responsabile. Alla quale Speranza (e i big che lo sostenevano) è venuto incontro “concedendo”postazioni alle altre mozioni.Ma orasi aprela“partita”per le regionali. Non sarà una passeggiata. Restaino da parte sua ha dichiarato che ha dovuto «fare appello a un surplus di amore per il Pd» per ingoiare i rospi. Ma intanto c’è un altro passaggio immediato al quale è atteso il neo segretario: fare chiarezza sul proprio futuro al Comune di Potenza nel quale è assessore all’Urbanistica. sal.san.
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LA GALLERIA
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LA RICHIESTA DELLA DC
«Il Pdl ascolti anche i cattolici»
Scatti da un’attesa lunga giorni: prima, lo spoglio delle schede, mentre al tavolo, Speranza attende la lettura dei risultati. Scattano l’esultanza e l’abbraccio con gli altri due candidati, Adduce e Restaino. Un fascio di rose è l’augurio per il nuovo percorso da segretario democratico
LE REAZIONI
Alla nuova guida del Pd, gli auguri e l’invito al confronto di colleghi e avversari politici
«Adesso riparta il lavoro del centrosinistra» Al nuovo segretario regionaledel Pd, Roberto Speranza, a poche ore dall’elezione arrivano gli auguri e i messaggi di varie sigle e firme della politica lucana. «Conclusa la fase congressuale del Pd il Centrosinistra lucano può riprendere il suo cammino e qualificare la suaazione politica edi governoper affrontare le sfide che sono davanti a noi - spiega Carlo Petrone, segretario regionale di Sinistra democratica -Mi auguro di poter avere con Speranza un’interlocuzione leale, basata sulla reciproca autonomia, nel massimo rispettodiposizioni politicheeproposteprogrammatiche, sulle quali deve avviarsi il lavoro di tutto il centrosinistra». Del resto «le elezioni regionali sono alle porte e bisogna vincerle per evitare che anche in Basilicata le destre possano radicare i loro interessi». Secondo «una prospettiva che un nuovo centrosinistra, strutturato su chiari ed inequivocabili elementi di profondo rinnovamento della politica, può assicurare». Dal consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, l’in-bocca-al-lupo anche agli altri eletti nella convenzione di lunedì. «Passata la lunga stagione
congressuale, possano riportare l’agenda politica del partito sui temi più urgenti e più sentiti dalla comunità regionale, ad iniziare dal lavoro. L’unità ritrovata spero possa accompagnare una ordinata chiusura dei lavori di questa legislatura regionale ed aprire un confronto proficuo e costruttivo con gli alleati per arrivare all’appuntamento elettorale con programmi adeguati alle aspettative dei lucani così da rendere il centro sinistra vittorioso». Un ringraziamento, infine, «va ad Erminio Restaino e a quanti hanno saputo fare un passo indietro perseguendo le ragioni di un partito forte e unito a quelle personali». Interviene anche il segretario cittadino del Movimento per le Autonomie Nino Garramone: «Dopo una lunga e fisiologica campagna elettorale per la corsa alla segreteria regionale del Partito democratico, finalmente si è raggiunto un’intesa che vede protagonista Roberto Speranza. Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare l’amico Roberto, mio collega nella passata legislatura, in seno al consiglio comunale di Potenza. Mi auguro
caro Roberto che in un “vero” rinnovamento della politica, tu sappia interpretare gli interessi dei Lucani - aggiunge - confrontandoti con tutte quelle forze politiche che da tempo auspicano una rivoluzione copernicana del modo di fare politica. Ti auguro buon lavoro da parte mia e del Movimento nella sua interezza». Antonio Autilio (Idv), assessore regionale alla Formazione si dice «convinto che l’elezione del segretario regionale del Pd consentirà la ripresa del confronto all’interno della maggioranza e della collaborazione di governo regionale per il completamento della legislatura e in vista delle prossime elezioni regionali. Vogliamo costruire una coalizione di centrosinistra più forte e coesa, più aperta alla società civile, capace di intercettaree diinterpretareleaspettative dimodernità che sono presenti tra le nostre comunità locali - conclude - La condizione principale perché ciò accada è quella di aprire una nuova stagione di protagonismo civile nella quale si accresca la partecipazione alla politica attraverso la selezione della classe dirigente».
POTENZA - «I tentativi di rilanciare la reale partecipazione nel Popolo della libertà, nostro punto di riferimento naturale, come quelli per un maggiore livello di confronto interno ed esterno e per valorizzare tutte le sensibilità politiche, civili, culturali ed ideali che si richiamano al centrodestra, vanno incoraggiati perché sono le tre condizioni prioritarie per attrezzare il centrodestra lucano a vincere la sfida delle elezioni regionali». E’ quanto dichiara il segretario regionale della Dc di Basilicata Giuseppe Potenza che sottolinea: «Noi non abbiamo mai nascosto la profonda insoddisfazione per i rapporti che i gruppi dirigenti regionale, provinciali e locali del Pdl hanno instaurato con chi come la Dc, pur avendo scelto il centrodestra, ha deciso di non sciogliersi e quindi di non aderire al Pdl. Per questa ragione sentire, come è avvenuto sabato scorso in occasione della cosiddetta assemblea degli autoconvocati del Pdl a Potenza, che è necessario garantire più partecipazione dal basso e meno verticismo, non può che farci piacere perchè riaccende la prospettiva di un adeguamento della classe dirigente del Pdl almeno a breve termine a favore di un atteggiamento di ascolto e di confronto e non certamente di arroccamento ed isolamento». «Siamo convinti che solo la strategia di accordi di programma sottratti a quelli su organigrammi – aggiunge il segretario Dc di Basilicata – rilancia la piena autonomia dell’area cattolico - democratica anche rispetto al Pdl lucano che è chiamato a compiere proprie scelte per il candidato presidente della Regione. L’attuale cartello di centro, sia pure diviso, con il suo consenso elettorale, ha già dimostrato in occasione delle provinciali e comunali, non può diventare una sorta di “soccorso permanente” per il Pdl in difficoltà e per arginare l’elettorato cattolico del Pd. Tanto più in attesa delle ricadute in Basilicata della linea indicata con chiarezza dal leader dell’Udc Casini per l’autonomia piena nelle prossime regionali, la prospettiva di un’area di centro dal 20 - 25 per cento di consensi elettorali non è più solo un nostro sogno». «Dinanzi ad uno scenario sempre più distante dalle nostre tradizioni culturali e politiche –prosegue ancora Giuseppe Potenza – emerge con forza l’esigenza che, come ha anche recentemente ricordato Benedetto XVI, i cattolici si riapproprino del loro ruolo sociale e politico a difesa di quei valori naturali che appartengono alla grande maggioranza dei lucani. Ci aspettiamo come primo passo consequenziale all’assemblea di Potenza la convocazione degli Stati Generali del centrodestra lucano quale prima occasione di vero confronto e di apertura al mondo cattolico».
LA PROPOSTA DI TADDEI Eliminare il voto disgiunto nei comuni con più di 15 mila abitanti I DEPUTATI del Pdl Giovanni Dima e Vincenzo Taddei hanno presentato una proposta di legge per la modifica del decreto legislativo 267 del 2000 sull'ordinamento degli enti locali. Proposta che sarà discussa in questi giorni alla Camera. A darne notizia è stato lo stesso deputato lucano, Vincenzo Taddei che ha dichiarato: «Si tratta di una proposta di legge che intende introdurre variazioni sostanziali all'interno del decreto legislativo 267 del 2000 nella parte in cui nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti è riconosciuta all'elettore la facoltà del voto disgiunto». «La nostra intenzione - spiega il deputato Vincenzo Taddei - in sostanza, è che si abolisca in questi comuni la possibilità che gli elettori possano liberamente esprimere la propria preferenza per un candidato a sindaco e contemporaneamente votare per una lista di schieramento politico opposto». «Certo, le intenzioni del legislatore - sottolinea ancora Vincenzo Taddei - erano quelle di collegare direttamente la scelta dell'elettore all'elezione del sindaco a prescindere dalle liste ad esso collegate ma purtroppo la realtà ci ha dato risultati diversi». Vincenzo Taddei poi spiega: «Quella che sarebbe potuta e dovuta essere solo un’eccezione troppo spesso si è trasformata in un doppio voto per accontentare da una parte il candidato sindaco e dall'altra liste a lui alternative». «In questo modo si è creato - conclude il deputato lucano del Popolo della Libertà Vincenzo Taddei - un voto quasi sempre lontano dalla reale volontà della popolazione. La nostra proposta intende invece riportare ai cittadini la responsabilità di una scelta univoca e senza contraddizioni, un provvedimento che intende quindi contribuire alla moralizzazione della politica affinché ci possa sempre essere corrispondenza tra candidati sindaci, programmi e voto espresso dai cittadini».
L’APPUNTAMENTO Io Sud e Grande Lucania insieme venerdì a Matera I MOVIMENTI La Grande Lucania e Io Sud (il partito fondato dalla senatrice Adriana Poli Bortone) terranno un primo incontro pubblico a Matera venerdi 20 novembre prossimo, alle ore 18, presso l'’Hotel San Domenico, sul tema “Federalismo - Lavoro Mezzogiorno - Prospettive e Sviluppo”. Interverranno Nicola Manfredelli (segretario regionale di La Grande Lucania), Gerardo Graziano (coordinatore Regionale Io Sud), Leonardo Pinto (presidente La Grande Lucania) e la senatrice Adriana Poli Bortone (presidente Io Sud). «Nel corso dell'incontro - si legge nella nota - sarà illustrato il progetto politico dei due movimenti anche in vista delle prossime elezioni regionali, nonché delle elezioni comunali a Matera».
Vincenzo Montemurro
dell’Italia dei valori. Tutta la partita comunque sarebbe ideata a livello nazionale e anche il lucano Felice Belisario, secondo autorevoli indiscrezioni, sarebbe stato bypassato dalla discussione tra De Magistris e Di Pietro sul futuro del partito. E c’è anche chi si spinge più in là ipotizzando che qualora Montemurro davvero fosse candidato alle regioni potrebbe trovare posto nel listino (in quota Idv) con ambizioni di vicepresidente della giunta. Ma c’è dell’altro. Per un partito che a livello dirigenziale si sta muovendo e non poco per definire i prossimi assetti c’è anche l’azione dei “dissidenti” che si è manifestata pubblicamente con l’incontro “alternativo” che si è svolto sempre sabato 7 a Matera. E ora a Roma si è anche costituita la federazione nazionale dei movimenti per il rinnovamento di Italia dei Valori che si chiamerà “la base IdV”. All’incontro romano erano presenti i delegati dei movimenti “Parole civili”, “Sos Idv”, “La Rete dei valori”, “I comitati per la glasnost in Idv”, “ItaliadeivaloriSiamoNoi” più esponenti di altri movimenti in rappresentanza di tutta Italia e isole. L’assemblea delegata ha eletto un “comitato di coordinamento” di cui fanno parte: Giu-
Rosa Mastrosimone
seppe Vatinno, Gaetano Montalbano e Domenico Morace. Questo il documento redatto dai “dissidenti” dipietristi: «Per prima cosa, chiediamo al Presidente Antonio Di Pietro e all’ufficio politico del partito un modifica statutaria in modo che vi siano primarie aperte alla carica di Presidente del partito stesso. Questo garantisce un vero processo democratico e trasparente all’elezione della massima carica del partito stesso. Inoltre, data la nota situazione di disagio di militanti e simpatizzanti, si richiede la costituzione di una “commissione per la trasparenza” nel partito, con poteri esecutivi e retroattivi. Si richiede poi la strutturazione del partito su vere basi federali e che venga seguito l’ordine naturale dei congressi preparatori per il congresso nazionale, celebrando cioè prima i congressi cittadini, provinciali e infine regionali ripristinando così la normale sequenza democratica e naturale». Da quanto si è appreso questa federazione cambierà i propri vertici dirigenziali ogni 2 mesi al fine di dimostrare «il non attaccamento e in non interesse a dirigere il partito». Per la Basilicata, anche se manca l’ufficializzazione, il referente è Anna Rivelli.
L’ANALISI di VITO BUBBICO MATERA - Sembra essersi conclusa nel migliore dei modi la lunga e tormentata vicenda congressuale del Pd. Sebbene ai tempi supplementari, alla fine, sembra essere stata trovata “la quadra” tra le varie componenti. Lo testimonia l'ampiezza del voto e la dislocazione delle varie anime alla guida del partito. Noi che tifavamo per una soluzione condivisa che tenesse in debito conto le indicazioni delle primarie non possiamo che apprezzare questo esito. Con l'unico rammarico, che vogliamo immaginare essere non solo nostro, che forse lo stesso risultato si poteva conseguirlo prima. Ma va bene così per un partito che non ha ancora trovato un suo assetto stabile e che ha la stringente necessità di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro sulle questioni e sul territorio, cercando di presentarsi con una immagine meno litigiosa e parcellizzata. Se sarà così si potrà ben dire che a qualcosa è pure servito questo supplemento di istruttoria. Ma non sarà una passeggiata perché, com'è evidente, non è tutto oro quello che luccica. I baci e gli abbracci di oggi hanno la necessità di dimostrare la loro autenticità nei fatti. E saranno sempre i fatti a dirci se il gruppo dirigente di questo partito ha fatto davvero tesoro di questa esperienza a tratti lacerante ma che può costituire una buona base di ripartenza per nuove relazioni interpersonali meno parcellizzate, meno ostili, più dialoganti e più coordinate per fare l'interesse della “ditta”. Noi che siamo stati an-
C'è Speranza nel futuro del Pd lucano. che critici sulla fase precedente non possiamo che dare atto ad Adduce e a Restaino, nonche a tutti gli altri maggiori esponenti, di avere compiuto quei passi necessari ad infilare la direzione giusta. Quella in cui la loro preziosa esperienza e quella di tanti altri viene recuperata in un circuito virtuoso. L'abbiamo già detto che l'assenza del collante più squisitamente politico è un grande gap per la ripresa rapida dai guasti di una contesa e la ricerca di un afflato unitario, pure necessario. Ci vorrà del tempo e tanta buona volontà per non farsi distrarre da tale percorso. Ma l'immagine che appare oggi, dopo le schermaglie anche aspre della fase congressuale, ovvero un gruppo dirigente più unito è coeso che sembra aver ritrovato la via maestra, sarebbe ingeneroso intenderlo solo come un fatto di facciata. C'è sicuramente una forzatura. Sicuramente i conciliaboli per giungere agli accordi finali sono andati oltre gli organigrammi di partito. Immaginiamo che difficilmente vi sarebbe stato un esito tale se ci si fosse limitato a questo, come pure sarebbe stato in verità auspicabile. Non sappiamo se già tutto lo scacchiere istituzionale sia stato sviscerato ed assegnato in dote a tizio o a caio. Ci auguriamo davvero di nò, che ci si sia limitato quanto meno ai preliminari e a qualche pur sacrosanta ipotesi
che non è detto non possa poi essere quella che verrà in fine adottata. Ma guai a non tenere presente che per quanto riguarda queste decisioni sarà necessario una istruttoria seria con il coinvolgimento di una base più ampia di partito che formalizzi le proposte del Pd ai partner. No una consultazione di facciata. Anche perchè il partito delle primarie per eccellenza, quello che chiama a decidere gli altri i suoi dirigenti massimi, non può certo sottrarsi alla eventuale richiesta di primarie di coalizione rivolte a tutti i cittadini per la scelta dei candidati ai massimi livelli istituzionali. Ma ora è il momento di fare gli auguri di buon lavoro a Roberto Speranza e ai suoi due vice segretari (Adduce e Lospinoso), nonchè al trio rosa della presidenza dell'assemblea regionale Pasquina Bona e le sue due vice (Di Palma e Quaranta). Perché di lavoro ce ne è tanto da fare per inverare le belle parole che abbiamo udito direttamente dai candidati Speranza, Adduce e Restaino per modificare una situazione che a tutti appariva insostenibile. Per dirla con le parole di Speranza: “Gli anni che verranno saranno probabilmente quelli decisivi per definire compiutamente l'identità del Pd lucano. Il passaggio delle elezioni regionali del 2010 e il trienno 2010 - 13 saranno la vera prova di fuoco che tutti noi dovremo saper affrontare per rilan-
ciare ruolo e funzione del nostro progetto politico. È proprio dentro questa fase che il Pd dovrà rendersi protagonista dell'apertura di un nuovo ciclo del centrosinistra. Un ciclo capace di interpretare le spinte al cambiamento che vengono da una società lucana sempre più in evoluzione. Fuori da ogni sterile contrapposizione tra vecchio e nuovo, diviene essenziale leggere fino in fondo come sia necessario, per la Basilicata, innescare un modello di sviluppo in maggiore sintonia con la fase globale che stiamo vivendo. Per fare ciò ci sarà bisogno del contributo di tutti, sapendo tenere assieme, dentro una logica di costante mobilità dei gruppi dirigenti, le importanti esperienze che hanno guidato il primo ciclo del centrosinistra, con le nuove spinte che vivono oggi nel partito e nella società. Il Pd lucano deve essere prima di tutto un partito aperto e contendibile. Una grande forza politica, presente su tutti i territori e radicata dentro i soggetti sociali, in cui ad ogni singolo iscritto e militante possa essere dato lo spazio ed il tempo per incidere sui processi decisionali. Un partito caratterizzato dalla mobilità del gruppo dirigente, in cui il radicamento ed il rapporto quotidiano con la società ed i suoi problemi, siano elemento qualificante per assumere funzioni di primo piano”. Parole sacrosante che se saranno seguire dai fatti potranno farci dire che, sebbene sia l'ultima destinata a perire, c'è ancora la speranza di riconciliazione tra quello che resta dei partiti e la società. Vito Bubbico
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Speranza ok, ma ora serve la pace vera
POTENZA - Grandi manovre e dibattito a 360gradi nell’Italiadeivalori diBasilicata. E’ un periodo in cui non c’è giorno nel quale non ci siano notizie, polemiche o fatti nuovi. E indiscrezioni. Innanzitutto c’è la questione legata all’ingresso della consigliera regionale (ex Udeur) Rosa Mastrosimone. Dopo l’ufficializzazione dipietrista direttamente per voce di Antonio Di Pietro (sabato 7 novembre a Matera) ieri la Mastrosimone ha formalizzato la sua adesione ai gruppi consiliari dell'Idv della Provincia di Matera e della Regione Basilicata nel quale è diventata capogruppo. E nella nota a corredo si legge anche «si completa così il processo di integrazione della consigliera, già da ieri (lunedì 16 ndr) componente dell'esecutivo nazionale del partito di Di Pietro, anche a livello delle Istituzioni territoriali». Non c’è più nulla da aggiungere quindi: Rosa Mastrosimone è a tutti gli effetti una neo dipietrista. Ma per una ufficializzazione acquisita ci sono anche indiscrezioni su un nuovo ingresso per una candidatura eccellenti alle prossime elezioni regionali di marzo. Si tratta del magistrato antimafia potentino Vincenzo Montemurro (in servizio alla Procura di Salerno). La voce si è diffusa a margine sempre della visita materanadiDiPietronella qualelostessoexmagistrato di “Mani pulite” parlando degli scenari per le regionali si è detto (in pubblico) non contrario alla ricandidatura dell’attuale governatore lucano Vito De Filippo. Di Pietro però, allo stesso tempo ha insistito sulla necessità di rinnovare. Per questo la candidatura di Montemurro potrebbe essere letta proprio in una logica di rinnovamento politico. Non ci sono, ovviamente conferme. Ma secondo le ricostruzioni l’idea nascerebbe dall’altro magistrato “dipietrista ”nazionale” dell’Idv, Luigi De Magistris che non è un mistero stia pensando a un partito dei giudici all’interno dello stesso partito
Mercoledì 18 novembre 2009
Inchiesta sanità
Giornata di interrogatori: undici testimoni sfilano davanti ai pm Colella e Franco
In procura gli 11 del concorso Sospetti su alcuni posti per impiegati al San Carlo. I quiz giravano prima della prova | IL CASO | Così chi è risultato idoneo è rimasto al palo di FABIO AMENDOLARA
POTENZA - Undici testimoni. Undici. Come i vincitori. Il concorso è per impiegati amministrativi. Undici incarichi di categoria “C” all’Ospedale San Carlo di Potenza. Il bando era regolare e ben pubblicizzato. Due magistrati della procura di Potenza, però, sospettano che alcuni di quei posti siano stati assegnati a raccomandati. Questo è il sospetto: qualcuno avrebbe consegnato a un intermediario i risultati dei quiz dell’esame scritto, aiutando alcuni candidati a passare con ottimi voti la prima tappa del concorso. Poi, lo stesso intermediario, avrebbe avvicinato alcune persone che avevano passato lo scritto senza aiuti e avrebbe consigliato loro di non presentarsi all’orale, «perché i posti erano già assegnati». Alcuni concorrenti che conoscono bene le dinamiche politiche hanno rinunciato davvero. E hanno spiegato il perché agli investigatori. Come Luca Manzi, ex consigliere provinciale dei Verdi, poi candidato alla Provincia con i Dec di Roberto Falotico e non eletto. Agli investigatori della quarta sezione della Squadra mobile ha confermato alcune circostanze che, qualche mese fa, sono finite in una dettagliata informativa. In quegli atti compare anche il nome di Umberto Gaetano, 60 anni, responsabile della segreteria della direzione generale della presidenza della giunta regionale, ora in pensione. L’hanno intercettato mentre parlava a telefono della liquidazione di un «mandato». Ma anche mentre cercava di carpire notizie delicate agli investigatori. Qualcuno ora l’ha tirato in ballo per il concorso. Al momento non è noto quale sia stato il suo ruolo nella vicenda. Ma ai testimoni, tra le tante domande, ne vengono poste alcune anche su di lui. L’inchiesta è quella sulla Sanità. Salvatore Colella ed Eliana Franco sono i due magistrati che hanno firmato gli inviti alle «persone informate sui fatti», come in gergo la polizia giudiziaria chiama i testimoni. La traccia di lavoro, per gli investigatori, è questa: per il concorso da impiegato di catagoria “C” all’Ospe-
di LEO AMATO POTENZA - La posizione ufficiale dell’ospedale San Carlo è che mancano i soldi in cassa. Da due anni a questa parte l’azienda avrebbe chiuso i bilanci in passivo, e una legge regionale prevede che in questi casi per fare nuove assunzioni serva una delibera di spesa straordinaria della giunta regionale. Comunque sia, in questa storia l’ospedale sarebbe al massimo parte lesa. In parole povere il pallino è dalle parti di via Anzio. Il destino dei vincitori del concorso per assistenti amministrativi del maggiore nosocomio lucano resta sospeso come in un limbo, la tensione sale, e non si capisce come andrà a finire. Voci indiscrete raccontano che l’indirizzo generale sia di aspettare l’esito delle indagini per un calcolo di opportunità: «Visto che è montato il sospetto che qualcosa sia andato storto, vediamo cosa dice la magistratura». Ma i diretti interessati stanno più nella pelle. Per riuscire ad arrivare a una graduatoria degli idonei sono occorsi più di tre anni, dedizione, studio, e forse qualche rinuncia rispetto ad altre opportunità. Chi è arrivato a un passo da un contratto a tempo indeterminato con uno dale San Carlo qualcuno ha barato. Tra i candidati c’erano tanti nomi noti. Persone che frequentano apparati di partito e parenti di politici. Qualcuno è anche risultato idoneo, ma non è tra i vincitori. Altri hanno scelto strade diverse. Come Giovanna Ottaiano, ex dipendente di Agile, tra le organizzatrici della “Notte della luna”, un importante evento di promozione turistica di qualche anno fa, ha poi lavorato all’ufficio stampa della Regione Basilicata. E’ la moglie di un colonnello dei carabinieri. Lei è l’undicesima. Sia nell’elenco degli idonei. Sia nell’elenco dei testimoni. Ieri è entrata per ultima in procura. Al posto da impiegata al San Carlo ha preferito la scuola. Ora, si apprende da indiscrezioni, insegna. Proprio per questo, forse, gli investigatori puntavano sulla sua testimonianza. f.amendolara@luedi.it
L’ospedale San Carlo In alto il palazzo di giustizia di Potenza
tra i migliori pagatori della regione (qui s’intende un’azienda sanitaria pubblica come il San Carlo), e un inquadramento di tutto rispetto, non ci sta a passare per raccomandato mentre armeggia tra gli scaffali di un grosso centro commerciale. «Abbiamo fatto i quiz a risposta multipla, un esame scritto, una prova pratica, e alla fine un esame orale sul diritto amministrativo e le leggi in materia di sanità. Le domande erano estratte a sorte. Bastava aver studiato per riuscire a immaginare quali sarebbero state». Nell’ambiente si racconta ancora delle migliaia di aspiranti alla prima fase. C’è chi se la prende con chi gli fa domande, solo perché gliele fa. Ma chi non è arrivato in fondo non è così sicuro, anzi alimenta il dubbio che più che aver studiato qualcuno avesse in mente le tracce esatte delle prove scritte. E’ un atteggiamento comprensibile, forse il frutto di una certa diffidenza che prende spunto da episodi come questo e poi li porta a sistema. In conclusione tutto dipende dal risultato delle indagini. Se gli agenti della Squadra mobile proveranno un solo caso di favoritismo, e le amministrazioni competenti non adottassero provvedimenti di autotutela, si aprirebbe la strada ai ricorsi di tutti gli esclusi.
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10 Primo piano
L’accordo
Nasce una cittadella, un polo d’eccellenza per l’osservazione della terra
Matera, città dello spazio Firmato un protocollo d’intesa tra l’Asi e la Regione Basilicata, progetto da 24 milioni di PIERO QUARTO MATERA - «Poco più di quattro anni fa, nel 2005 si spegnevano le macchine di questo centro mentre fuori c’era gente a protestare. Oggi a distanza di pochissimo tempo completiamo un percorso di rilancio e di ripresa di questo centro». Sono le parole di Vincenzo Santochirico vicepresidente della giunta regionale di Basilicata a sintetizzare la scelta strategica fatta dalla Regione Basilicata su tecnologia e innovazione attraverso il centro di geodesia di Matera. In questo senso è importante il protocollo d’intesa che l’Asi e la Regione Basilicata hanno sottoscritto ieri per creare un polo di eccellenza e di riferimento per l’Osservazione della terra. Un investimento complessivo di 24 milioni di euro di cui circa 9 da parte della Regione Basilicata ed un aumento dell’occupazione programmato in un arco di 5 anni che dovrebbe toccare almeno le cento unità. Il tutto con l’obiettivo di garantire un’interesse sul territorio per le aziende pubbliche e private che saranno chiamate ad investire e dunque a creare attenzione ed occupazione: «i tempi sono certi e prevedono che entro il 31 dicembre, al massimo entro venti giorni dall’approvazione del bilancio vengano definiti gli impegni di spesa che la Regione Basilicata sosterrà» ha spiegato Santochirico, «la somma stimata è di 24 milioni di euro in un rapporto di 1 a 2 tra Regione e Asi». Questo significa che l’investimento che dovrebbe toccare alla Regione dovrebbe aggirarsi tra gli otto e i nove milioni di euro e che saranno determinati nel prossimo bilancio. Quella della Basilicata risulta oggi una scelta strategica come confermano anche le parole del presidente della Regione, Vito De Filippo: «Le regioni del Mezzogiorno devono provare a indirizzare le proprie scelte sulla ricerca e sull'innovazione, vale a dire sui settori
Santochirico ricorda «Tre anni fa si spensero le macchine in questo centro oggi ne rilanciamo e riprendiamo l’attività» De Filippo: «No a spot La Regione punta sull’osservazione della terra per entrare in una rete mondiale di sviluppo»
Il protocollo d’intesa firmato da De Filippo e Saggese presso il centro di geodesia
più all'avanguardia. La Basilicata si sta muovendo da tempo in questa direzione partecipando, ad esempio, a una rete europea sulla ricerca e sull'osservazione della terra che prova a determinare implicazioni positive, anche più generali che sono dentro il programma Cosmo SkyMed, sul versante della tutela dell'ambiente e della protezione civile. Abbiamo scritto e approvato un piano della ricerca e dell'innovazione una scelta netta e puntuale su quattro settori strategici: automotive e infomobilità con la Fiat, agrobiotecnologie in particolare nel Metapontino, l'energia nella Val D'Agri e, per Matera, l'osservazione della terra. I nostri programmi sono quindi indirizzati a sostenere queste attività. Noi immaginiamo che questa iniziativa rappresenti un'occasione importante per mettere la Basilicata in una rete mondiale con un aumento sostanziale di share intorno a questo territorio. La Basilicata è una regione piccola e non
può competere sulla grandezza dei numeri e delle dimensioni» ha aggiunto de Filippo. «Noi pensiamo che questa debolezza, sommata alla sua posizione geografica, si possa affrontare innovando la regione e facendola diventare più agile e più veloce». Poi un chiarimento sull’affidabilità del progetto e sulla conferma che la Regione ci crede: «questo non è un protocollo come tanti che finisce per non avere seguito, questo non è uno spot ma molto più semplicemente un comportamento in coerenza con gli atti che sono stati assunti in passato». Infine non è mancato un breve excursus storico sul processo di sviluppo del centro spaziale materano la cui prima intesa è stata siglata nel 1983 e che finisce oggi per completare un percorso che nell’arco di molti anni lo ha portato a diventare, e nei progetti lo porterà sempre di più, un punto di riferimento a livello mondiale. p.quarto@luedi.it
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IL CIDOT Partecipazione pubblico-privata a progetti di ricerca IL CIDOT è il centro di interpretazione dati di osservazione della terra che serve per promuovere e sviluppare le tecniche di interpretazioni di dati radar ad alta risoluzione e per stimolare la partecipazione ed il finanziamento pubblicoprivato ai progetti di ricerca applicata. L’obiettivo che si pone è quello di diventare il centro di eccellenza per l’interpretazione dei dati radar di osservazione della terra ad alta risoluzione operando nel campo delle applicazioni duali. Si punta anche a valorizzare le potenzialità del sistema Cosmoskymed attuale e di seconda generazione sviluppando applicazioni basate sull’uso di dati rilevati in differenti bande di frequenza. Diversi possono essere i partner del Cidot enti ed industrie interessati a perseguire le finalità con competenze scientifiche, tecnologiche e industriali riconosciute nel settore dell’Osservazione della Terra oppure su temi connessi. Queste aziende dovranno aver sottoscritto un accordo quadro di disponibilità a partecipare. Tra gli accordi già firmati vi sono quelli con gli enti istituzionali a cominciare dalla Difesa per proseguire poi ieri con la Regione Basilicata, gli accordi con le Università di Basilicata, di Calabria e con l’Università Parthenope di Napoli e infine gli accordi con le aziende private del settore. Ci sono già quelli con E-geos, Exeura, Gap, Ids, InnovaConsorzio, Space Engineering. Nell’ambito del protocollo sottoscritto ieri si prevede anche un potenziamento delle attuali infrastrutture Asi presso il Centro di geodesia di Matera.
LA SCHEDA
Il presidente dell’Asi
Enrico Saggese «Questo centro sarà ancora più importante»
MATERA - «Cosmoskymed è costata un miliardo ed altrettanto costeranno la seconda e la terza generazione. Altri due satelliti saranno pronti tra il 2014 e il 2015 ed altri due ancora entro la fine del decennio». Lo ha spiegato il presidentedell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese nel corso dell’incontro di ieri a Matera per la sottoscrizione dell’intesa con la Regione Basilicata. Per Saggese, «l'intesa ha posto le basi per rafforzare una presenza che farà del Centro di Matera un punto di riferimento per i progetti che l’Agenzia spaziale italiana sta portando avanti con le missioni sull'Osservazione della Terra». Poi ha continuato aggiungendo che «l'Asi vuole creare a Matera un campus culturale, un ambiente per far arrivare e permanere aziende motivate non solo tra le piccole e medie imprese anche di fuori regione e dove potenziare la collaborazione con le Università. Il Centro di Matera è già importante per i progetti in corso, ma lo sarà ancora di più con i nuovi lanci del satellite Cosmo Skymed nel 2010 e di nuova generazione e nel duale. E poi c'è la società E-Geos, una nuova realtà che ha già fatturato 70 milioni di euro utilizzando i dati e le applicazione sulla osservazione della terra».
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Parco scientifico e rete di monitoraggio QUESTI sono in sintesi gli strumenti che il protocollo d’intesa firmato ieri presso il Centro di geodesia spaziale di Matera, Colombo, si è dato e gli obiettivi prefissati per migliorare la qualità del polo di ricerca presente sul territorio e diventare un vero e proprio punto di riferimento a livello mondiale per le aziende pubbliche e private che dovessero voler investire sui programmi che la nuova cittadella spaziale materana è in grado e sarà anche in un prossimo futuro in grado di poter garantire. Il Centro di Calcolo del Cidot (Centro di interpretazione dei dati di osservazione della Terra) Si tratta di un centro di eccellenza che coopererà con la Difesa, università e l'industria, per l'interpretazione dei dati ad alta e altissima risoluzione sia in ambito
civile che militare. Il Centro di calcolo sarà ospitato in tre strutture che dovranno essere appositamente realizzate della superficie complessiva che è pari a 2.476 metri quadrati. Il Centro prevede l'impiego di oltre 100 operatori. Il Parco scientifico e spaziale Ha l'obiettivo di diventare il centro di riferimento del Mediterraneo per la divulgazione scientifica e gli studi astronomici e astrofisici, tanto per il mondo scolastico e universitario quanto per il mondo produttivo e delle istituzioni. Inoltre, funzionerà da incubatore di idee e progetti ed avrà uno spazio allestito per visite, dimostrazioni, laboratori, esposizione di prototipi ed anche di eventi.
Il Parco, oltre a contenere uno spazio per la presentazione di prodotti multimediali e laboratori, potrà ospitare il museo dello spazio. La Rete fiduciale di “Remote Sensing” in Basilicata Si tratta una rete per il monitoraggio del territorio, in particolare per quanto riguarda le frane ed i fenomeni di subsidenza (abbassamento della superficie terrestre), nonché per il monitoraggio dei bacini idrici. La Basilicata potrà dotarsi di una rete di controllo innovativa basata sulle osservazioni da satellite. I dati e i risultati della ricerca serviranno a mettere a punto programmi e piani di prevenzione degli impatti sull'ambiente, con conseguente miglioramento della qualità della vita.
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Primo piano 11
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
L’EOLICO IN GIARDINO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di VITO TORCIANO MI CHIAMO Vito Torciano. Ho 28 anni, sono un cittadino di Lavello anche se vivo e lavoro all'estero da molti anni. Tra le altre cose, nel mio lavoro mi occupo di investimenti in energie rinnovabili, non impianti ma principalmente tecnologie. La tecnologia eolica è tra quelle più efficaci e consolidate per la produzione di energia rinnovabile. Ma ha un rovescio della medaglia - gli impianti sono a dir poco invasivi e creano conseguenze drammatiche sui paesaggi (no? Fate un giro in Irpinia). È un sacrificio che dobbiamo fare per il bene comune? Si, ma entro certi limiti. Il Piano Energetico e Ambientale Regionale (“PIEAR”), approvato in Giunta ad ottobre 2009 ed in via di approvazione in Consiglio, contiene delle norme dagli effetti disastrosi. Il Piano prevede che si possano costruire turbine ad una distanza minima dalle abitazioni pari a 2.5 volte l' altezza totale dell'aerogeneratore (circa 300m per pale da 2 MW), così come a 300m da siti archeologici e monumenti. Dulcis in fundo, il Piano lascia al proponente il parco l'onere di dimostrare che non vi saranno impatti negativi per gli abitanti, per la fauna, e che l'impatto visivo sarà minimo. È un dato di fatto che abitare a distanza ravvicinata da impianti eolici provochi disagio e rischi per la salute dovuti al rumore ed al fenomeno cosiddetto di shadow flicker. La comunità scientifica sta lanciando l'allarme sui rischi: l’Accademia Francese di Medicina e l'Associazione Inglese per l'Inquinamento Acustico suggeriscono una distanza minima dalle abitazioni di 1500m. Non si tratta solo di salute, ma anche di sicurezza. Gli incidenti alle turbine eoliche sono rari ma succedono. Basti un esempio: la Vestas, nel manuale di uso e manutenzione dell' aerogeneratore V90 (stato dell' arte della tecnologia Vestas e fiore all' occhiello della propria gamma) richiede che i tecnici "si tengano ad una distanza minima dall' aerogeneratore di almeno 400m se non in caso di assoluta necessità", e che in caso di incendio nei dintorni della macchina si debba isolare un'area di 400m. Non è necessario sottolineare quanto gli incendi siano frequenti nelle campagne del Meridione d'Italia. Vediamo un po' come si comportano i nostri vicini Europei, alcuni dei quali sono stati pionieri dell' eolico. In Germania, a seconda della rumorosità di fondo della zona si va dai 600m ai 1500m di distanza minima dalle case. In Danimarca, la distanza minima è di 4-6 volte l' altezza totale dell' aerogeneratore (nella media delle macchine moderne, almeno 500m). Il Parlamento Inglese, proprio in queste settimane deciderà se aumentare la distanza minima dalle abitazioni a ben 1500m! In Spagna, le distanze minime variano: dai 500m in Andalucia, ai 1000m della Comunità Valenciana. E così via. Ma forse noi siamo più furbi degli altri, e abbiamo capito che le turbine in giardino sono belle e fanno bene alla salute. Abbiamo capito che abbelliscono i nostri siti archeologici e monumenti. Oppure, sono i nostri amministratori che credono di avere a che fare con una popolazione incapace di tutelare i propri diritti ed il proprio patrimonio storico e paesaggistico. Vorrei chiedere al Presidente della Regione Basilicata, al Presidente del Consiglio ed a tutti i Consiglieri, per quale motivo i cittadini debbano subire un tale sopruso e rinunciare al loro benessere ed alla loro sicurezza. Possono spiegarmi per quale motivo dovremmo permettere la costruzione di una turbina a 300m da un sito archeologico, e non a 1000m di distanza? Nell'interesse della collettività? Tale interesse non verrebbe minimamente scalfito ponendo distanze minime maggiori. Non per precludere lo sviluppo di parchi eolici, ma anzi perché ciò avvenga in maniera degna di una società civile e rispettosa dei diritti di tutti. Io purtroppo non siedo nel Consiglio Regionale che voterà per l'approvazione del Piear. Ma vorrei chiedere a chi lo farà ed ha a cuore in buona fede l'interesse della comunità, di approvare due emendamenti, piccoli ma di grande significato civile: distanza minima dalle case pari ad almeno 4 volte l'altezza massima della turbina; distanza minima da siti archeologici, monumenti ed edifici dichiarati di interesse pubblico dalla soprintendenza e sottoposti a vincolo architettonico pari a 1000m. Ricordandoci anche che il Dipartimento Ambiente e Territorio regionale, nell' Atto d'Indirizzo per il corretto inserimento degli impianti eolici, prevedeva 500m dalle case e 2km dai monumenti. Perché i tecnici sono di parere così diverso dai politici? vtorciano@hotmail.it
Non sarà un piccolo errore a pregiudicare l'esito di una vostra iniziativa professionale: rilassatevi. Aria di cambiamenti in amore.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro fate ancora un piccolo sforzo e poi potrete raccogliere i frutti del vostro impegno. In amore non giocate con i sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non abbiate paura di esprimere i vostri dubbi e le vostre riserve su un incarico che vi sarà affidato. Piacevoli novità in amore.
FINALMENTE UN FAMILISMO MORALE di MAURO ARMANDO TITA
CANCRO 22/6 - 22/7
Puntualità, senso di responsabilità e affidabilità decideranno del vostro successo nel lavoro. In amore siete un pò oppressivi.
LEONE 23/7 - 23/8
CARISSIMO direttore Leporace, può sembrare strano... ma, strano non lo è...Dopo decenni di denunce e sarcasmi, ironie e satire pungenti ...alcuni figli d'arte prendono coscienza e ...scrivono. I figli prendono consapevolezza del "ruolo del padre" in una società democratica. Abbiamo tanti figli che ricordano i loro padri da Benedetta Tobagi a Giorgio Ambrosoli. Nei mesi scorsi nelle belle manifestazioni di Libera abbiamo tanto apprezzato la figlia di Scopelliti, il valoroso e sobrio magistrato ucciso dalle mafie. Nel trentesimo anniversario del barbaro assassinio dell'eroe borghese, avvenuto nel lontano 11 luglio 2009, il libro di suo figlio Umberto "porta" una carica umana, fuori dal normale. La lettura, inoltre, si presta a una severità di giudizio, inusuale. Un giudizio che richiama l'opinione pubblica italiana sul senso del dovere dimostrato da suo padre. Un senso del dovere al servizio dello Stato e della Comunità. Ripercorrere le tante tappe di tanti eroi e di tante toghe rosse di sangue, come ci ha insegnato il nostro Direttore, ha significato per noi uomini con "schiena dritta" vivere decenni di "pezzi esistenziali" pieni di sogni e di ideali. Ha significato dare un senso concreto e vivo alla nostra esistenza. Abbiamo sempre amato gli uomini e i preti di frontiera, abbiamo sempre stimato i politici impegnati e seri. Il loro percorso di vita ha coinciso con le nostre battaglie di sempre. Non ci siamo mai tirati indietro. Non abbiamo mai amato i furbi e i saccenti. Non abbiamo, però, mai subìto il fascino degli estremismi e mai posto in essere forme di intolleranza. Abbiamo sempre creduto che l'Istituzione universitaria e scolastica dovevano essere il luogo del dialogo per eccellenza. L'eroe borghese che ha servito con dedizione le istituzioni non avrebbe mai tollerato una Università, "territorio occupato" da frange estremistiche. Il "laicismo" di certi studenti e di certi docenti universitari, ancora oggi, ci riporta indietro di trent'anni. Un laicismo che che ha generato i "cattivi maestri". Cattivi maestri che noi giovani universitari (anni settanta) del tempo abbiamo sempre contestato e non abbiamo mai amato. La nostra dignità di studenti, impegnati in politica e nel sociale, non ci ha fatto mai de-
sistere dal combattere ingiustizie, sopraffazioni sui più deboli e, soprattutto, disgustose sperequazioni. Quelle disgustose sperequazioni che un certo popolo studentesco universitario agiato non ha mai compreso. Lo ha ribadito Benedetta Tobagi. Quella élite universitaria non ha mai compreso le vere battaglie degli ultimi. Non lo poteva comprendere perchè ha sempre vissuto negli agi della borghesia. Noi figli del popolo non abbiamo mai amato certi studenti domiciliati nei palazzi delle Università, figli dell'alta borghesia milanese e pronti a fare fuoco sul povero Tobagi. Quella borghesia e quei rivoluzionari non ci appartengono. Noi siamo quegli studenti che per raggiungere le sedi universitarie facevamo le levatacce, partendo con pullman sgangherati alle quattro del mattino, per rientrare alle sette di sera. Avevamo poca voglia di impegnarci nei collettivi e nelle "menate" rivoluzionarie dei cattivi maestri. Preferivamo animare il dibattito nelle Amministrazioni Locali, nei Congressi di Partito e nel Volontariato e dare buoni esempi condividendo l'operato degli ultimi. A tal proposito come Don Milani amavamo il nostro microcosmo. Ognuno di noi ha amato la sua Barbiana. Oggi siamo al redde rationem. Nei giorni scorsi il Quotidiano ha voluto riconoscere una vedova -coraggio di Salandra, morta in questi giorni e moglie di una vittima di un forsennato e ottuso terrorismo. E' una piccola dose di doveroso tributo a uno dei tanti eroi comuni. Eroi comuni ed eroi borghesi che finalmente sono stati riconosciuti dalla Società e teneramente ricordati dai loro figli. Che bello, dopo tante denunce sul familismo amorale spendiamo qualche bella parola per questi figli. Figli che hanno apprezzato e riconosciuto l'opera seria, onesta e coraggiosa dei propri congiunti. Forse, una nuova generazione di ragazzi per bene si affaccia alla vita con tanta speranza tanti ideali e tanti buoni esempi. Ragazzi che non restano nel chiuso di un salotto-bene, ma, trovano il coraggio di scendere in piazza per ricevere la tanto agognata solidarietà dalla Polis e dalla vera "Città" degli Uomini. Uomini coraggiosi che non sono arretrati né davanti alle più bieche Mafie, né davanti all'assurdo terrorismo.
È il momento di affrontare con decisione un problema di lavoro che vi sta facendo arenare. Non logorate il partner con la vostra freddezza.
VERGINE 24/8 - 22/9
Anche se il vostro impegno e la dedizione sono massimi nel lavoro non tutto si ottiene subito. Serata in allegra compagnia.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Collaborate con i vostri superiori e impegnatevi al massimo perchè la meta è a portata di mano. Momenti di grande tenerezza.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro ci sono questioni rimaste in sospeso da riprendere in mano e risolvere in fretta. Non trascurate l'amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le amicizie influenti vi saranno molto utili per superare un difficile periodo professionale. In amore siate chiari.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La situazione nel lavoro non è poi così nera come vi sembra oggi: siate ottimisti e le cose miglioreranno. Un amore nuovo di zecca.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Un progetto di lavoro non vi convince del tutto: approfondite e cercate di correggerlo in meglio. In amore non abbiate fretta.
PESCI 20/2 - 20/3
Vi sentite intraprendenti, pieni di voglia di agire e di lanciarvi in nuove avventure professionali. Cogliete l'occasione. Sta per nascere un amore.
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I MODI DISINVOLTI DELLA POLITICA
FORESTAZIONE RAPPORTO DROGHE LE NOVITA’ DATI SCONCERTANTI
di ANTONIO DANELLO
di GIUSEPPE CARBONE*
MAN mano che si avvicinano le elezioni regionali all'orizzonte politico ricompare il fenomeno di sempre: il passaggio da un partito all'altro, da un'alleanza all'altra, una fioritura di “nuove” aggregazioni. La ricerca frenetica di casacche nuove elettoralmente più favorevoli. Riunioni, convegni, interviste per comunicare e giustificare percorsi, alquanto, disinvolti. Si va determinando una situazione così vistosa che non può essere ignorata nemmeno dai cittadini più abituati alle acrobazie. Non esistono confini di sorta. Uomini senza responsabilità, del passato, e del presente, una verginità politica per una affermazione del domani. Non c'ero; e se c'ero non mi sono reso conto: il ritornello di sempre. Le colpe sono sempre di altri. Il congresso e le primarie del PD ha portato elementi positive di novità, soprattutto rispetto al dato partecipativo registrato. Resta forte l'esigenza di un rinnovamento di gruppi dirigenti non solo sotto l'aspetto generazionale. Dalle Sinistra invece continuano ad arrivare messaggi contradditori. Spesso voci flebili più portate ad evidenziare le differenze, piccole e grandi, piuttosto che valorizzare quello che unisce o che potrebbe unire. Le povertà, vecchie e nuove; la continua perdita dei posti di lavoro; la precarietà diffusa, l'attacco all'ambiente; le modalità di gestire le risorse. L'esigenza di una proposta di rilancio economico e sociale della Regione Basilicata. Purtroppo la sinistra non sembra aver compreso le lezioni elettorale. Oltre al livello nazionale il rischio di un ulteriore ridimensionamento al limite della scomparsa è forte e probabile allo stesso tempo sia a livello Regionale che locale. La sinistra al di là di errori, che non sono mancati è strumento necessario per la difesa di valori e diritti fondamentali. Continuare ad enfatizzare i distinguo nell'illusione che da ulteriori piccoli frammenti possa nascere una (nuova) forza è illusoria. Molto opportuni sono stati gli appelli di esponenti della sinistra anche nella ns Regione per definire un terreno comune di impegno, diritti, lavoro, ecc... con relativa proposta elettorale. Puo darsi che siamo ancora in tempo per discutere, senza infantilism e senza rigidità di un progetto unitario per questa nostra regione da parte di una sinistra che riesce finalmente a ricomporsi. Il prezzo dell'attuale crisi con gli aspetti così drammatici ci obbliga ad un forte senso di responsabilità per dare più forza a chi sta pagando in termini sociali, umani ed economici. E' veramente incomprensibile l'attacco a coloro che cercano di portare avanti nella sinistra un confronto, anche se a volte duro, serio, ma soprattutto costruttivo. Senza unità si va verso una marginalizzazione politica della sinistra stessa. A questo punto, bisogna andare al di là degli appelli, per rafforzare le motivazioni della ricerca più convinta di una unità di tutta la sinistra perchè ci sono tutte le condizioni. Perchè è paradossale che la Sinistra non sappia riconquistare spazi e consenso, proprio in un momento in cui il disastro sociale è sotto gli occhi di tutti. E' strano che la Sinistra non riesce più a trovare le parole condivise e comprensibili in un momento come questo in grado di unire i giovani senza lavoro, coloro che l'hanno perso, i tanti che non riescono ad arrivare a fine mese. Operare con più convinzione tra la gente sapendo tradurre in un progetto comprensibile le risposte necessarie ai bisogni, alle disperazioni ai diritti negati. Vanno superati vecchi schemi perseguendo nuove strade nell'esercizio politico e nelle presenze istituzionali. IN RELAZIONE a due miei articoli pubblicati su “Il Quotidiano” per prevenire la chiusura della “Caserma Lucania” (1/11/09: “La difesa di un interesse legittimo”; 3/11/09: “Violato il principio di imparzialità”), nella prospettiva di trovare un’estrema soluzione al problema, occorre muovere delle considerazioni fondamentali. La mobilitazione popolare prevista per il 17 novembre a Roma e il 18 a Potenza, andrebbe avallata, come parrebbe, da specifici atti adottabili dal comune di Potenza, ente preposto a tutelare interessi diffusi in merito. Innanzitutto va evidenziato che la decisione della commissione Difesa della Camera dei deputati, che ha respinto, mercoledì scorso, la risoluzione Margiotta-Cali-
CADE la maschera: la Regione Basilicata affossa il turn over forestale. La previsione ufficiale per il 2011 é di 3.704 unità. Questa è la previsione contenuta nella tabella a pag. 105 del Programma Triennale di Forestazione 2009-2011, approvato quest'anno dal consiglio regionale, assessore Vincenzo Santochirico. Nelle tabelle a pag. 113 del Programma Triennale di Forestazione 2006-2008, approvato dallo stesso consiglio regionale, assessore Giovanni Rondinone, per il 2008 erano previsti 4739 operai forestali. Dopo appena tre anni siamo a più di mille in meno. E pensare che il Consiglio Regionale aveva solennemente preso impegno, approvando la legge n.42/98, «di garantire ed eventualmente incrementare i livelli occupazionali tenendo a base gli iscritti alle liste degli addetti al settore forestale al 31/12/1997». Nel 1997 gli iscritti erano 6.714. Se nel 2011 ne sono previsti soltanto 3.704 vuol dire che la Regione Basilicata ha deciso di affossare il turnover. La matematica non è una opinione. Le cifre sono chiare: 6.714 - 3.704 = 3.010. Tremila operai forestali in meno. La maschera è caduta! Cosa è successo? I 700 nuovi iscritti che dovevano rientrare nel triennio 2006-2008 sono stati spalmati in sei anni. Nel frattempo quelli che sono andati e che andranno in pensione sono più del doppio di quelli che entrano. Nel giro di dieci anni gli operai forestali scenderanno a 1.500 unità. I due bandi di “Formazione degli addetti al settore forestale” con il pretesto di attuare il Turn Over, sono serviti a finanziare ben sedici Enti di Formazione, dalle sigle più strane, con una spesa di 880mila euro nel 2007 e 643mila euro nel 2009 per un totale di tre miliardi delle vecchie lire. Soltanto funzionari e dirigenti regionali cinici o interessati potevano concepire, approntare e fare approvare dal Consiglio Regionale nella seduta del 14 marzo 2006 un tipo di Regolamento per il Turn Over con il solo scopo di sprecare risorse finanziarie. Puntualmente questi bandi e questi corsi di formazione si svolgono, sempre, prima e durante una tornata elettorale. I destinatari sono 318 di cui 161 sotto i quaranta anni e 157 sopra; divisi per 16 enti delegati (14 comunità montane e le due amministrazioni provinciali) e per tutti i Comuni della Basilicata. Leggiamo il bando pubblicato dai sedici Enti di Formazione, facciamo i conti: ci sono comuni a zero unità, la maggior parte ad una o due unità. Non è cinismo? Vi immagi-
di TOMMASO DAVID INCAMICIA*
nate che cosa sta succedendo nei nostri paesi… Perché tutti stanno zitti? Tentiamo di avanzare una spiegazione. Da quando la Regione Basilicata ha delegato le comunità montane a gestire gli operai forestali, questi non sono stati più impiegati in attività di conservazione attiva del territorio. Da addetti al settore idraulico-forestale sono stati trasformati in cantonieri, giardinieri e netturbini comunali; in boy-scout per costruire panchine e tavoli da picnic; in servitori di presidenti, sindaci, assessori e consiglieri. Quei pochi, che vogliono lavorare, sono guardati male dai caposquadra, scelti dal padrino politico di turno. L'unica eccezione positiva sono le squadre antincendio. Mi riferisco naturalmente alla situazione del mio territorio: Val Sarmento e Senisese. Sono felice se in altre comunità le cose vanno diversamente. Umiliati, gli operai forestali ormai sono oggetto di disprezzo; sono additati dalla maggioranza della gente come fannulloni e vagabondi; nessuno ormai li difende più. I politici, che con il clientelismo li hanno demotivati togliendo loro dignità, adesso addebitano a loro il fallimento. A questo punto, dicono, è meglio che a poco a poco scompaiano. I bandi sono stati un pretesto, lo ripeto, perché c'erano da spendere i milioni della formazione. Noinon cirassegniamo.Gli addetti al settore idraulico forestale devono ritornare a svolgere le attività previste dalla loro qualifica per diventare i protagonisti del recupero del territorio. Come ai tempi dell'Ente Irrigazione o della gestione diretta da parte della Regione. Va pensato e proposto un nuovo disegno di legge in materia di forestazione; va toltala gestioneallecomunità locali; va creata sinergia con gli Enti di Gestione dei due Parchi Nazionali; va pensato un organismo unico di gestione e, forse, un commissario, all'inizio, per creare discontinuità e uscire dal marciume. Una Regione con oltre 100 mila ettari di boschi di proprietà pubblica; 19 aree protette per una estensione di 193 mila ettari (2 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 8 riserve naturali statali, 6 riserve naturali regionali); vaste aree che necessitano di sistemazione idraulico-forestale ecc… ha bisogno non di tremila operai forestali ma almeno del doppio e a 151 giornate. E ci sono anche le risorse finanziarie. Ma senza una politica che recupera e restituisce dignità non sono possibili sviluppo, occupazione e blocco dell'emigrazione. * presidente Circolo Idv “Don Diana” Terranova di Pollino
L’EUROPA ha deciso di prendere di mira, attraverso i suoi vari organismi,le abitudinidegli italiani.Stavolta,però,nonsi trattadiunasingolare reprimenda sulle nostre virtù religiose ritenute oltremodo pubbliche, bensì di uno scioccante dossier sui vizi privati e inconfessabili di un popolo in larga parte caduto preda del vero male della modernità: la droga. Un “male assoluto”che per la drammaticità delle conseguenze, spesso letali, affligge in particolar modo i giovani. Giovani non di rado soli e frustrati, pur allorquando “coccolati” da comodi contesti socio-economici o da favorevoli opportunità di tipo familiare. Il ricordodi ciò che èaccaduto la scorsa estate, i cui casi hanno tremendamente scosso la nostra regione, si conserva vivido nella mente di ognuno. Tuttavia, come evidenziato proprio dalle annuali relazioni delle agenzie internazionali - e dai numeri in possesso del nostroViminale - le fasce di popolazione di età più “matura” sono coinvolte nel dramma della droga in misura uguale, se non addirittura maggiore negli ultimi tempi, rispetto ai giovani stessi. Ed è questo un primo elemento di valutazione che lascia intendere come il fenomeno non sia affatto catalogabile in maniera uniforme, dal punto di vista delle conseguenze per la salute e sul piano dell'analisi sociologica. A tal proposito, il dato che maggiormente induce a riflettere, oltre alla conferma che ci collochiamo al secondo posto per quanto concerne il mercato dell'eroina, è il consistente incremento nei consumi della cosiddetta “droga dei ricchi”, la cocaina. Questa, a differenza della cannabis maggiormente in voga tra le nuove generazioni a costi relativamente bassi, appare sempre più preferita dalla classe dirigente e nell'alta società (le cronache della scorsa settimana riferiscono di un maxi sequestro di cocaina proveniente dall'America latina e destinata agli ambienti della “Roma bene”). Ad avviso di un “temperato e disilluso moralista” come me, l'emergere di un quadro così sconfortante nei rapporti esibiti dall'Osservatorio sulle droghe di Bruxelles, compreso il tragico rendiconto dei morti “ufficialmente”registrati in Italia nel 2008 (oltre 500), non fa che confermare la generale tendenza decadentista, nichilista e, se si vuole, autolesionista non solo del nostro paese ma dell'intero occidente evoluto. Un occidente dove ormai, a causa degli stereotipi rappresentati dal profitto e dal risultato, hanno assunto tratti sempre più esasperati e rigidi i modelli sociali ed economici imposti dal liberismo, dottrina - o mito - che ha finito per inibire o annullare completamente ogni forma di protezione della sfera individuale, nella vita professionale come all'interno della famiglia, finendo per rendere obbligatoria la competizione, anche con se stessi, per affermarsi e primeggiare “costi quel che costi”. Nessuno è più disposto ad arrivare secondo e qualsiasi sotterfugio, perfino il più disdicevole, giustifica sempre l'obiettivo da raggiungere non soltanto nel singolo ma pure agli occhi della più vasta opinione pubblica. E' in virtù di tale asserzione che, personalmente, colgo un utile senso nella recente provocazione del sottosegretario alla presi-
denza del Consiglio Carlo Giovanardi il quale, a seguito del clamore suscitato dall'affaire Marrazzo e dai dati appunto diffusi in sede europea, ha proposto un test antidroga facoltativo a tutti i parlamentari, i cui esiti saranno resi pubblici solo “su base volontaria”. Ovviamente, dalla premessa stessa si intuisce che in pochi accetteranno di sottoporsi alla sfida con la propria coscienza, “coperti” dalla motivazione retorica che “tanto, non essendo obbligatorio, non serve a nulla”. E invece servirebbe, eccome! Non tanto per il sadico piacere voyeurista oggi imperante e per le annesse implicazioni di carattere ipocritamente perbenista - che poco hanno a che vedere con un approccio alla vita autenticamente etico, laico e civile -, quanto invece per l'elementare esigenza di preservare la salute di persone cui sono demandate funzioni di particolare rilevanza per i destini della collettività. La nostra società, partendo dalla famiglia e dalla scuola, ha il dovere morale di “ri-educare”alla sconfitta e alle differenze, certamente senza imposizioni di sorta e resistendo a tentazioni neoproibizioniste “a priori”. E' necessario e vitale, infatti, accettare il postulato che non siamo tutti uguali per capacità e che, quindi, se non si fa carriera nel lavoro, se si perdono le elezioni, se non si sale sul podio nelle gare sportive, se qualcun altro, insomma, ogni tanto si dimostra più bravo di noi, non possono e non devono scaturirne drammi esistenziali. L'occidente, l'Europa, l'Italia, per la loro storia e cultura più di altre tradizioni nel mondo, sono in grado di vincere sfide sempre più ardue e complesse, ma è tempo che ciò avvenga non più all'insegna della rincorsa cinica verso ulteriori orizzonti materialistici dell'evoluzione tecnica ed economica bensì, più prosaicamente, in ossequio ad un nuovo “umanesimo” dove a prevalere siano innanzitutto il buon senso e l'umiltà, per riuscire finalmente a confutare l'equazione “opulenza uguale degrado”. E allora, destinando certamente di pari passo maggiori risorse ai servizi territoriali per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze, perché non estendere la provocazione dell'On. Giovanardi, andando oltre i parlamentari e suggerendo a tutti i “rappresentanti del popolo” (in Regioni, Province e Comuni) e all'intera classe dirigente del paese (nelle Pubbliche Amministrazioni, nelle Scuole e Università, nella Sanità, in Magistratura, negli stessi partiti politici e sindacati, perfino nelle grandi imprese), dove lo spirito di competizione spesso si confonde col crudo “arrivismo”, di sottoporsi spontaneamente al test antidroga? Purtroppo, guardando aitristi dati europeicheci riguardanoèoggettivo il fatto che in Italia non può essere sufficiente una mera campagna di sensibilizzazione, ma occorrono interventi risolutivi specie se accompagnati da “illustri” e coraggiosi esempi. La droga non va mai sottovalutata perché, troppo spesso, uccide. Meglio secondi, dunque, ma vivi. Nella prospettiva concreta, attraverso una ritrovata cultura dell'amore per se stessi, di arrivare primi in un domani certo. *ex assessore del Comune di Barile
SULLA CHIUSURA DELLA CASERMA LUCANIA pari (come pure la decisione di chiusura adottata dal Capo di Stato maggiore della Difesa) non determina per niente la chiusura della “Caserma Lucania”, mettendo in atto determinate procedure. Infatti , tale decisione, in quanto atto amministrativo, è impugnabile in base all’art. 113 della Costituzione sia a livello di Tar, sia a livello amministrativo. Alla base di quest’ultima ci sono le seguenti norme: L. n.241/90 e successive modifiche (norme sul procedimento amministrativo. In base alle medesime, qualsiasi atto amministrativo è impugnabile); D.P.R. n. 1199/71 art.1 (Ricorso gerarchia il medesimo, essen-
do un rimedio di carattere generale, non richiede (come nella fattispecie) alcuna norma specifica per essere espletato); Art. 14 c.3, ultimo periodo, D.Lgs n.165/2001: «Resta salvo il potere di annullamento ministeriale per motivi di legittimità». Da quest’ultima disposizione si deduce inequivocabilmente, diversamente da come comunemente si riterrebbe, che al Ministero è sempre possibile operare un ricorso gerarchico avverso il provvedimento finale. Pertanto, nell’inoltrare un ricorso gerarchico al Ministero della Difesa (o anche un ricorso straordinario al Capo dello Stato), andrebbe chiesta la sospensione del
provvedimento di chiusura del presidio militare in base all’art.3 (sospensione dell’esecuzione) D.P.R. n.1199/71, espresso come segue: «D’ufficio o su domanda del ricorrente, la sospensione va proposta nello stesso o in successiva istanza da presentare nei modi previsti dall’art. 2, secondo comma, l’organo decidente può sospendere per gravi motivi, l’esecuzione dell’atto impugnato» (come nella fattispecie) In base a tale richiesta, ne deriverebbe un’automatica sospensione del provvedimento di chiusura del “91 Battaglione Lucania”, in attesa di ricevere in merito, il dovuto riscontro obbligatorio, in base all’art.
2 L. n.241/90 Tale automatica sospensione, su richiesta presentata, si deduce dall’art.2 delle “preleggi”; in mancanza di una norma specifiche per regolare un determinato caso, quest’ultimo va disciplinato in base alla c.d. “norma di chiusura superiore”, deducibile dai principi dell’ordinamento. In tale ricorso, oltre ai diritti soggettivi patrimoniali diffusi (ricaduta sociale in caso di chiusura della “Caserma Lucania”) Andrebbero tutelati anche diritti soggettivi ideali dei lucani. Infatti, il presidio militare in questione costituisce un punto di riferimento ideale per il maggior tributo di sangue dato dalla Lucania,
rispetto alle altre regioni nella 1° e 2° guerra mondiale. In attesa di un nuovo provvedimento finale, senza chiudere, legittimamente il presidio in base all’art. 15 della L. n. 241/90, potrebbe sussistere un’intesa fra governo, Regione Basilicata, comune di Potenza per risolvere il problema economico alla base di tale chiusura. Ciò potrebbe avvenire o col destinare, legittimamente, una parte delle royalties petrolifere per contribuire al mantenimento del presidio militare; oppure con un necessario forte aumento della percentuale delle royalties petrolifere (alla pari degli altri paesi), ma cui parte andrebbe destinata anche in diminuzione del debito pubblico nazionale. Giovanni Ribellino
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Italia / Mondo
Mercoledì 18 novembre 2009
Gli ecoincentivi potrebbero essere prorogati, ma si pensa a una “exit strategy”
Finanziaria, è tempo di welfare Allo studio un pacchetto per il reimpiego dei lavoratori disoccupati di CHIARA SCALISE ROMA – Mondo del lavoro in primo piano: in attesa dell’inizio dell’iter della Finanziaria alla Camera si va definendo la preparazione di un pacchetto 'welfare', che va dallo stanziamento di 40 milioni per facilitare il reimpiego dei lavoratori disoccupati alla definizione di nuove regole per i collaboratori a progetto. In stand-by, invece, qualsiasi ipotesi di tagliare le tasse a famiglie e imprese, mentre per quanto riguarda gli ecoincentivi il governo è al lavoro ma non è escluso che le misure siano alla fine ospitate in un provvedimento successivo. Quattro gli assi sui quali i tecnici del ministero di Maurizio Sacconi stanno lavorando da settimane: il primo riguarda le cosiddette agenzie per l’intermediazione e punta a mettere in campo un 'premio' per le strutture che ricollocano i disoccupati o i lavoratori in mobilità. La cifra stanziata al momento si aggira intorno ai 40milioni di euro, pari a un premio che va dai 1.200 euro per le società che trovano un posto di lavoro a tempo indeterminato agli 800 euro per per un posto a tempo determinato. Previsto poi anche un ritocco alle indennità per i co.co.pro: in questo caso l’ipotesi è di elevare a 20mila euro il tetto richiesto per avere accesso all’una tantum, che in contemporanea però salirebbe dall’attuale 20 al 30% del reddito percepito nell’anno precedente. Uno sconto del 40% sulle sanzioni e la proroga degli sgravi sui premi aziendali chiudono infine il pacchetto.
Altro tema che potrebbe diventare centrale quello della proroga degli ecoincentivi, da quelli auto a quelli per gli elettrodomestici: allo studio dei tecnici però più che una estensione delle misure vi sarebbe una rimodulazione degli interventi tale da consentire uno sfruttamento appieno dei fondi da parte di tutti i settori e al contempo una graduale 'exit strategy' in modo da evitare che il sostegno venga rinnovato quasi automaticamente di anno in anno. Una questione centrale è rappresentata dal fattore tempo: l’obiettivo, secondo quanto si apprende, è attendere la fine di novembre per poter elaborare una proposta sulla base di dati solidi. Un calendario che però, si sottolinea, renderebbe difficile inserire la misura già in finanziaria. Altra questione aperta, e ancora più complessa, quella di un possibile allentamento del patto di stabilità interno per andare incontro alle esigenze dei comuni penalizzati dalle multe alle aziende di servizi che hanno usufruito dell’esenzione dall’imposta sul reddito e che, in base alle nuove direttive europee, non possono più utilizzare questo tipo di aiuti. Nel lungo elenco di richieste con le quali il governo dovrà fare i conti, infine, anche le risorse per Roma capitale e per l'Ambiente: il sindaco Gianni Alemanno chiede che vengano confermati i 600 milioni di euro promessi alla città, mentre il ministero punta a ottenere almeno un miliardo di euro per un piano organico contro i dissesti idrogeologici.
Si valuta di allentare il patto di stabilità
Serve a sanare alcune infrazioni Ue. Il Governo ha chiesto la fiducia
Nel decreto “omnibus” Ronchi dall’acqua ai privati alla Tirrenia Saranno liberalizzati i servizi pubblici, ma “l’oro blu” rimane un bene pubblico. Slitta il federalismo fiscale di ALESSANDRA CHINI ROMA – Dalla riforma dei servizi pubblici locali, compresa la liberalizzazione dell’acqua agli spot telefonicialle normesullaTirrenia. Sonovariegate le norme contenute nel decreto 'omnibus' a firma del ministro Andrea Ronchi sul quale il governo ha posto la fiducia alla Camera e che serve a sanare una serie di infrazioni contestate dall’Ue al nostro Paese. Ecco in pillole alcune delle misure salienti del provvedimento: RIFORMA SERVIZI PUBBLICI
LOCALI – Arriva la liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Le gare ad evidenza pubblica diventano la regola per l’affidamento dei servizi (ad eccezione della distribuzione dell’energia elettrica, del trasporto ferroviario regionale e delle farmacie comunali e compresa l'acqua che, però, rimane bene pubblico) da parte delle amministrazioni. Le gestioni frutto di un affidamento in house cessano alla data del 31 dicembre 2010. Le società partecipate possono mantenere contratti stipulati senza gara formale fino alla scadenza nel caso in
cui le amministrazioni cedano loro almeno il 40% del capitale. Diverso il discorso per quanto riguarda le società quotate che hanno tre anni in più per adeguarsi a patto che abbiano almeno il 40% di quota di partecipazione pubblica al 30 giugno 2013, quota che scende al 30% al 2015. SLITTA PRIMO DL FEDERALISMO FISCALE – Slitta al 30 giugno 2010 la data entro la quale il governo deve varare il primo decreto attuativo del federalismo fiscale. Sempre in tema di federalismo fiscale viene stabilito che entro 30 giorni dall’entrata in vigore di questo provvedimento, gli enti trasmettano alla commissione paritetica per l’attuazione del federalismo i dati sul patto di stabilità. NORME ANTI-MAFIA PER EXPO 2015 –Il prefetto di Milano gestirà il coordinamento e l’unità di indirizzo di tutte le attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’affidamento degliappalti perla realizzazionedelle opere per l’Expo 2015. FONDI PER INFRASTRUTTURE GUARDIA FINANZA – Serviranno per programmi pluriennali di ammodernamento. SOCIETA' MISTE ANAS-REGIONI PER AUTOSTRADE LOCALI –Le società miste Anas-Regione create per la realizzazione di autostrade dovranno limitarsi a infrastrutture di solo interesse regionale. REGISTRO PER RIFIUTARE SPOT TELEFONICI – Viene prorogata di sei mesi la legge che consente agli operatori telefonici di usare per fini promozionali banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici. TIRRENIA – In attesa completamento processo privatizzazione le attuali società del gruppo saranno operative fino al settembre 2010.
Un simbolo di Milano si trasferisce a Torino
La Fiat vuole chiudere Arese i sindacati uniti si oppongono di TITO GIABARRI MILANO – L'ultimo tassello del mosaico dell’Alfa Romeo, storico marchio fondato nel 1910 a Milano, rischia di essere trasferito da Arese, ridotta ormai ad una fabbrica fantasma fatta di tanti capannoni vuoti, a Torino. È previsto per oggi infatti il secondo round di un faccia a faccia tra Fiat e sindacati nella sede di Assolombarda, dove il Lingotto rilancerà la propria proposta di trasferire il Centro Stile e Progettazione nel capoluogo piemontese. Una decisione contrastata fin oggi hanno organizzato un presidio davanti alla sede degli imprenditori. Divisi da alcuni anni sulle strategie per salvare Arese, Fiom-Cgil, Slai-Cobas ed FlmU-Cub hanno ritrovato l’unità con l'annuncio del Lingotto ed hanno già avviato una serie di iniziative unitarie culminate con l’occupazione dell’Autostrada dei Laghi ed un presidio davanti alla sede della Regione Lombardia, altro grande protagonista della vicenda insieme al Lingotto. In gioco c'è il futuro di 232 lavoratori dei cosiddetti 'enti tecnici' a partire dal prossimo 4 gennaio, con la fine della casa integrazione, mentre per quanto riguarda i 113 colleghi di PowerTrain, la divisione cambi e motori del gruppo, la decisione è rinviata solo di qualche mese, con lo scadere della cassa integrazione il 21 febbraio 2009. Il Centro Stile di Arese, tra i tanti progetti archiviati in oltre 40 anni di storia (la produzione della Giulia fu trasferita dallo storico Portello, og-
gi FieramilanoCity, nel 1964) vanta quello della recente MiTo, così chiamata proprio per celebrare la città dove è stata disegnata (Milano) e quella in cui viene prodotta (Torino). Nel frattempo, il disegnatore dell’ultimo successo dell’Alfa, Wolfgang Egger, è emigrato da Arese a Ingolstadt (Germania) per guidare il centro stile dell’Audi. «Un’altra mente che se ne è andata – ha commentato Carlo Pariani, della FlmU-Cub, seguendo le orme di Walter de Silva, prima responsabile del Centro Stile di Arese ed ora capo alla Volkswagen». Quella di Arese, ricorda Pariani, è «una storia di chiusure e dismissioni, cominciata con l’arrivo della Fiat nel 1987: allora eravamo in 16.000, oggi siamo in 345 e tutti in cassa integrazione». Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas, il sindacato di base nato proprio in quella fabbrica, ha parlato di «situazione vergognosa: la Fiat ha ceduto l’area nel 2002 e oggi comanda ancora, guidando la speculazione edilizia, mentre la Regione Lombardia, che ha promesso nel 2004 finanziamenti per costituire il Polo della Mobilità Sostenibile ad Arese, non ha mai fatto nulla dopo tante promesse pre-elettorali». Quanto alla FiomCgil, Maria Sciancati ribadisce la richiesta fatta al Lingotto: «che torni indietro sulla procedura di trasferimento, aprendo un tavolo anche con la regione Lombardia che si era impegnata nel 2004 con il Polo per la Mobilità Sostenibile». «Alla luce del piano Chrysler – spiega la sindacalista – ci sono tutte le premesse perchè Arese possa mantenere la propria funzione di progettazione».
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Dovrebbe insediarsi oggi in Arbea il suocero del tenore Pavarotti, esperto di fondi europei
Arriva il «direttore ombra» Di Mauro resta in sella. L’assessore annuncia il resoconto della commissione POTENZA - Gianni Mantovani, suocero del tenore Luciano Pavarotti, ex direttore dell’Agrea, l’ente che eroga i finanziamenti agli agricoltori in Emilia Romagna, potrebbe essere a Potenza già oggi, invitato dalla Regione Basilicata, per affiancarei tre dirigenti in servizio in Arbea. Lo si è appreso ieri nel palazzo della Regione a Potenza dove già lo chiamano «direttore ombra». Perché, di fatto, l’Arbea ha ancora un direttore: Gabriele Di Mauro. Ieri, poi, l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti ha annunciato di aver ricevuto dalla Commissione di vigilanza che aveva istituito il rapporto conclusivo. E - come ha rivelato ieri - ha «provveduto a consegnarne copia al governatore Vito De Filippo». Ieri,invece, sisonoinsediati i commissari inviati dall’Unione europea. Rimarranno nell’ente diretto da Di Mauro fino a venerdì 20 Fernando Fati ed Henrique Vincente, per sottoporre a minuziosa verifica le procedure dell’Arbea e per appurare se sono maturate le condizioni che mancarono nel 2006, 2007 e 2008, quando due distinte società di certificazione dei conti ritennero di non po-
ter emettere il certificato di regolaritàcontabile: la“Mazars & Guerard”, subentrata alla “Price Wather House & Coopers”, a seguito di gara nazionale esperita dall’Agea, ritenne di non validare anche la dichiarazione annuale di affidabilità, che la regolamentazione comunitaria vuole sia rilasciata a fine anno dai direttori dei singoli organismi pagatori. Con questa dichiarazione i direttori devono certificare che i conti sono esatti e regolari. In altri termini, attestano che i pagamenti effettuati a favore degli agricoltori sono corretti in termini di procedure seguite e di importi erogati. Se a fine ispezione Ferdinando Fati, un funzionario italo belga, e il suo collega portoghese riterranno che vi sono le condizioni favorevoli, i conti dell’Arbea potrebbero essere certificati e la prospettiva di revoca del riconoscimento, rilasciato dal ministero nel marzo 2005, decisamente allontanarsi. Altrimenti l’ente di Di Mauro avrà vita breve. I due ispettori, ieri, si sono incontrati anche con Wanda Cozzi, funzionaria del ministero dell’Agricoltura. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
IL BOTTA E RISPOSTA
Tisci “stuzzica” Viti e annuncia Bonfiglio
Ispettori europei già al lavoro nell’ente di viale del Basento
La sede dell’Arbea
L’uomo è stato trasferito dall’ospedale di Melfi. Affetto da patologia pregressa
Influenza A, 57enne in Rianimazione a Matera. Soffre di insufficienza respiratoria MELFI - E’ il primo caso di complicanze gravi di infezione A/H1N1 in Basilicata, quello di un signore di 57 anni, ricoverato ieri nel reparto Rianimazione dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. L’uomo affetto da influenza suina era stato inizialmente ricoverato nell’ospedale di Melfi. La sue condizioni si sono aggravate a causa di una pregressa patologia: il cinquantasettenne soffre infatti di un’insufficienza respiratoria di base, e soggetto a ossigeno terapia a lungo termine. Ma già nella serata di ieri - come hanno
confermato dal nosocomio materano - le sue condizioni di salute hanno cominciato a migliorare gradualmente. Tanto da far sperare in notizie positive per le prossime ore. Nei giorni scorsi in Basilicata sono state consegnate altre 6.400 dosi (in monodose) di vaccino per l'influenza A. Nei prossimi giorni è attesa un’ulteriore consegna da parte del Ministero. In provincia di Potenza, intanto, i sanitari stimano che fino a questo momento siano state vaccinate circa 1.300 persone.
Sit in del Csail davanti la sede dell’Agenzia. Consegnato un dossier agli ispettori
Nelle aziende monta la rabbia POTENZA - Erano pronti a consegnare le chiavi delle proprie aziende agricole e zootecniche i lavoratori che, per iniziativa del Csail, il comitato per lo sviluppo agricolo delle aree interne lucane, si sono ritrovati ieri mattina in un sit in di protesta organizzato sotto la sede potentina dell’Arbea. «Entro pochi mesi, senza gli aiuti comunitari, le nostre aziende saranno destinate al fallimento. Solo con la nostra produzione aziendale non riusciamo a sopravvivere. Anche perché il rapporto costo ricavi è saltato completamente», hanno spiegato ieri i lavoratori. Intanto da ieri, e sino al prossimo venerdì, i due funzionari della commissione europea, Fernando Fati ed Henrique Vincente, continuano ad essere impegnati nella verifica dell’eventuale presenza di quei prerequisiti che mancarono nel 2006 e nel 2008 quando due distinte società di certificazione dei conti non rilasciarono alla stessa Arbea l’attestazione di regolarità contabile impedendo all’agenzia di elargire agli agricoltori i fondi comunitari. Occasione, quella di ieri, utile a parere dei manifestanti per
chiedere agli stessi funzionari un incontro nel corso del quale fornire loro documentazioni ed eventuali chiarimenti. L’auspicato incontro ufficiale tra manifestanti e commissari non è avvenuto ma, da questi ultimi, non sono mancate rassicurazioni. « Ho consegnato io stesso il dossier con la cronistoria della vicenda Arbea ai due commissari – ha spiegato Filippo Massaro, presidente della Csail – e loro mi hanno risposto che avevano già ricevuto la nostra documenta-
zione a Bruxelles e che stavano lavorando per fare chiarezza». Una vicenda che, a detta dello stesso Massaro è divenuta «una sorta di emergenza moral». «Gli agricoltori lucani sono incappati in errori veri e propri in buona fede – ha continuato Massaro – e comunque non si può penalizzare un’intera categoria di lavoratori che vive di grandi sacrifici». Dimissioni del direttore Di Mauro e più trasparenza nella gestione dei finanziamenti comunitari continuano ad essere le richieste pressanti dei manifestanti. «Non abbiamo mai mollato la battaglia nell’interesse dei produttori agricoli specie di quelli delle aree più interne e svantaggiate che risultano doppiamente penalizzati dal comportamento della direzione dell’ Arbea – ha spiegato Massaro - il Csail si è già rivolo alla Procura della Repubblica, alla corte dei conti, all’Agea, al ministro Zaia ed alla stessa Commissione Europea. Ci sembra giusto chiedere spiegazioni ed ottenere risposte. Vogliamo sapere chi è effettivamente il responsabile di tutti i danni ingiustamente arrecati agli agricoltori lucani».
DI MAURO ANNUNCIA
Ecco 5.208.465 per 1.552 utenti POTENZA - Non è la prima volta che che, nei giorni particolarmente “complicati” per l’Agenzia, arriva l’annuncio dell’erogazione di nuovi fondi. E’ successo anche ieri. Il direttore generale Gabriele Di Mauro ha annunciato 5.208.465 euro, da versare a 1.552 aziende agricole. «Un importo di 993.382 euro - è specificato nella nota inviata ieri - è stato già destinato come «pagamento di aiuti comunitari relativi alla domanda unica in favore di 218 agricoltori lucani». Di Mauro ha aggiunto che «sono in corso di autorizzazione il decreto numero 4 in favore di 1.169 beneficiari per un importo di euro 3.713.627 ed il numero 25 per le misure di sviluppo rurale nei confronti di 165 beneficiari, per un importo di euro 501.456». Di Mauro ha evidenziato nella nota stampa che «i beneficiari riceveranno l’accredito sui propri conti correnti nel corso della prossima settimana».
POTENZA - E nel giorno dell’arrivo dei commissari a Potenza anche il dibattito politico e istituzionale ha avuto per oggetto ruolo e futuro dell’Arbea. Lo ha chiesto a chiare lettere il consigliere regionale del Pdl, Antonio Tisci: «L’Arbea va commissariata». «Fra controlli europei, commissioni amministrative, situazioni evidenti di sofferenza – afferma Tisci - l’Arbea appare sempre di più un carrozzone inefficiente e non funzionante la cui situazione attuale è la causa prima della forte difficoltà del comparto». Tisci rivolge il suo appello all’assessore Viti. E quest’ultimo non si fa attendere nella risposta: «Le preoccupazioni che il consigliere regionale Tisci esprime sono state al centro di una rigorosa iniziativa che il Governo regionale ha assunto perseguendo due finalità che sembrano prossime ad essere realizzate: un incisivo intervento che metta mano con rapidità ed efficacia al funzionamento dell’Arbea e l’avvio dell’intervento di riordino strutturale dell’agenzia con il reclutamento mediante i concorsi già banditi». Ne prende atto il consigliere Tisci che però insiste: «Ritengo necessario un impegno bipartisan per affrontare tutte le problematiche di Arbea e annuncioche nellaprossima settimana farà un suo viaggio in Basilicata il sottosegretario all’agricoltura e già direttore di Agea Antonio Buonfiglioanche per dimostrare lapiena disponibilità del Governo nazionale ad affrontare insieme con il Governo regionale tutte le questioni inerenti l’agricoltura lucana fra le quali hanno una decisa importanza le difficoltà dell’Ente pagatore». Un botta e risposta che Viti chiude così: «Sono grato al consigliere regionale Tisci per le dichiarazioni rese in ordine agli impegni del Governo regionale su Arbea e ne apprezzo l’azione di stimolo costantemente e correttamente esercitata. Sarò lieto di incontrare il sottosegretario Buonfiglio del quale sono note la competenza e l’esperienza».
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24 ore in Basilicata
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Attacchi e proposte del segretario Falotico: «Basilicata prima solo in povertà»
Cisl: «E’ emergenza sociale» La priorità resta il lavoro. Cerrito: «Migliorare salari e pensioni». POTENZA - Tasso di disoccupazione tra i più alti d’Italia, con punte dell’ 11%, povertà relativa che si avvicina al 30 %, e una famiglia su tre sotto la soglia di povertà relativa, cassa integrazione ai massimi livelli e uno dei più bassi tassi di ricerca, investimenti e innovazione. Per il leader della Cisl lucana, Nino Falotico, esiste insomma un’emergenza sociale in Basilicata e il punto più sensibile rimane proprio il pianeta lavoro. Lo dicono le tante crisi produttive sul tessuto regionale. Ecco perché la Cisl chiede una nuova stagione di interventi da parte del governo regionale. «Se l’unica classifica in cui primeggia la Basilicata è quella poco onorevole della povertà, allora si può ben parlare di vera e propria emergenza sociale». Così il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, ieri mattina ha aperto i lavori della manifestazione regionale tenutasi all’auditorium di Santa Cecilia a Potenza, alla presen-
za del segretario nazionale Pietro Cerrito e di una nutrita rappresentanza di dirigenti e delegati sindacali della Cisl. Falotico è tornato a sollecitare con urgenza al governo regionale «un patto sociale per rafforzare il welfare al fine di contrastare la povertà e la disoccupazione che sta coinvolgendo fasce sempre più larghe della popolazione lucana». Per il numero uno della Cisl lucana occorre «recuperare i ritardi accumulati nella realizzazione delle politiche di inclusione sociale, in particolare quelle relative alla non autosufficienza e alla cittadinanza solidale». Falotico si è detto inoltre «preoccupato per il silenzio della politica, che sembra intenta solo a risolvere problemi interni ed incapace di formulare strategie e soluzioni concrete all’emergenza sociale». Emergenza che per la Cisl va affrontata prima di tutto sul terreno delle politiche per lo sviluppo ed il
rilancio delle attività produttive. «Niente liste della spesa», ha precisato il segretario della Cisl lucana, «ma una serie di provvedimenti mirati a combattere gli effetti della crisi sulle famiglie ed a rilanciare lo sviluppo, a partire da una misura programmatica, concertata con tutte le forze sociali, a sostegno delle produzioni, degli incentivi localizzativi, della logistica, delle politiche attive del lavoro e della formazione». Nel breve periodo andranno invece privilegiate, secondo Falotico, «misure ad impatto rapido, come il rilancio delle opere pubbliche, un migliore accesso al credito per le imprese, lo sblocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, nonché misure di sostegno al reddito indirizzate ai lavoratori espulsi». Infine, Falotico ha lanciato un messaggio al governo nazionale affinché «impieghi i fondi Fas esclusivamente per il rilancio del Mezzo-
giorno e tenga fede all'impegno di convocare un tavolo di concertazione per definire un patto di responsabilità per il Sud». E dall’auditorium di Santa Cecilia è intervenuto anche il segretario na- Il tavolo ei relatori della Cisl Basilicata zionale dell’organizzazione, Pietro Cerrito: «La priorità per il strutturale delle tasse sui salari e paese - ha dichiarato - è rimettere in sulle pensioni». E sul rischio di un moto la domanda dando più salario ulteriore aggravamento degli efalle famiglie e questo si fa avviando fetti della crisi sul lavoro, Cerrito ha la riforma del fisco». «Per sollecita- detto che «fino a quando la domanre il governo nazionale ad adottare da non risalirà è inevitabile pensare misurein favoredeilavoratori edei che ci sarà ulteriore cassa integrapensionati – ha annunciato Cerrito zione. Finora abbiamo gestito bene l'e– dal 27 novembre partiremo con una serie di iniziative in tutta Italia. mergenza coprendo con gli amI primi segnali che arrivano dal go- mortizzatori sociali circa 750 mila verno –ha detto ancora il segretario persone che hanno perso il lavoro, della Cisl – sono positivi in quanto fino a quando il paese non riprendesiamo riusciti ad ottenere la ridu- rà fiato, occorrerà continuare a sozione dell'anticipazione Irpef per stenere le fasce più deboli, come i tutti gli strati sociali. È chiaro che precari, ed impedire che dalla cassa dobbiamo insistere su questa stra- integrazione si vada verso i licenda per arrivare ad una riduzione ziamenti».
Lasme: sciopero della fame per i quattro operai sulla piattaforma. La proposta dell’azienda: oggi il voto
Senza cibo e con poche speranze Sindacati divisi: Uilm chiede senso di responsabilità, per Fiom «un imbroglio» MELFI - Dopo la fumata nera romana, oggi saranno i lavoratori a decidere sulla proposta finale avanzata dalla Lasme di Melfi. Questa mattina, alle 10, si terrà l’assemblea dei lavoratori epoi siprocederà al voto. Ma tra i lavoratori la disperazione aumenta. Hanno iniziato ieri mattina lo sciopero della fame i quattro lavoratori della Lasme, che, dallo scorso giovedì, si trovano su una piattaforma, sospesi a quindici metri di altezza. Alla notizia del nulla di fatto nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico della sera prima, hanno inasprito la protesta. Ma sulla proposta dell’azienda i sindacati sono divisi. La Lasme prospetta la costituzione di una nuova società, con circa 80 unità delle 173, a partire dal primo febbraio 2010, con la produzioni del modulo port" dei modelli Lancia 843, Lancia 350-848, Fiat 194 e Alfa 940, nonché degli "alzacristalli" posteriori elettrici e manuali - per il modello della Punto prodotto nello stabilimento Sata di Melfi, e gli alzacristalli del modello Fiat Ducato 244. A sostegno l’avvio di programma di reindustrializzazione con il contributo della Regione Basilicata. La Lasme 2 farà ricorso alla Cigs per crisi aziendale per cessazione di attività per tutti i 173 dipendenti, per 24 mesi, con effetto dal 16 novembre 2009 ovvero dal 1 ottobre 2009, qualora il Ministero del Lavoro ne dia la possibilità in sede di consultazione sindacale. Nell'ambito della Cigs, la Società presenterà un programma di gestione degli esuberi. Prevista la ricollocazio-
ne, oltre che presso la new company, con outplacement all’interno dello stesso settore automotive, nel comprensorio diSan Nicola diMelfi, individuale (outplacement) su altri settori, sempre del comprensorio industriale di San Nicola di Melfi e anche su altri settori. Infine, la mobilità. L’azienda ha definito anche un piano di incentivazione per scongiurare l’immediata col-
POTENZA - Si è svolto, ieri mattina, presso il dipartimento Sanità, un incontro sulla direttiva per l’erogazione dell’assegno di cura per i non autosufficienti e sul programma di lotta alla povertà e di inclusione sociale di prossima adozione. Nel corso dell’incontro - dice un comunicato dell’ufficio stampa della Regione Basilicata - i sindacati hanno espresso una generale condivisione degli obiettivi e dei contenuti delle due misure ed è stato concordato un approfondimento riguardo ad alcuni punti di ciascuna di esse. Per quel che concerne l’assegno di cura, si è concordato che i beneficiari
locazione in mobilità. Fiom e Cgil avevano chiesto: mantenimento del vecchio sito per le nuove attività, l’utilizzo a rotazione di tutte le 173 unità della Lasme, e anticipazione del trattamento di Cigs fino alla erogazione diretta da parte Inps. Ma per la Fiom si tratta «di un imbroglio». La proposta «evidenzia con chiarezza l’intendimento iniziale della direzione aziendale, cioè chiu-
dere a Melfi, spostare le produzioni al Nord e licenziare i 174 lavoratori di Melfi». La delegazione Fiom Cgil ha ufficialmente consegnato ai funzionari del Ministero la propria proposta (nella scheda al lato). Anche per il segretario generale della Cgil, Antonio Pepe: «Il risultato non è soddisfacente, anche per come nell'ultima settimana si è cercato di gestire la vicenda da parte dell'azienda e di Confindustria Basilicata. Questi padroni sono i peggiori per arroganza e spregiudicatezza nei confronti delle istituzioni e ancor di più dei lavoratori e del sindacato». Tutt’altro il parere del segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli: «C’è un nodo politico di fondo da scogliere. Noi vogliamo farlo con i lavoratori, con uno strumento di democrazia come quello del referendum. Personalmente credo che in questo momento, sotto la scure delle lettere di licenziamento già pronte da 48 ore, sia necessaria una scelta di responsabilità: facciamo licenziare tutti o manteniamo la fabbrica aperta con 80 lavoratori dentro, spingendo in tempi rapidi per il riconoscimento degli ammortizzatori sociali per tutti e la costruzione di percorsi di reinserimento lavorativo? Serve una scelta responsabile, appunto. Il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, AntonioZenga, hadetto: «La proposta che domani passerà al vaglio democratico dei lavoratori è, come ogni compromesso, vicino al massimo risultato possibile, in considerazione delle difficili condizioni in cui si è sviluppata la trat-
Non autosufficienza, incontro in Regione con i sindacati potranno avvalersi, a titolo oneroso, anche dell’aiuto di un familiare debitamente contrattualizzato e che è opportuno che i Comuni capofila pubblichino contemporaneamente gli avvisi pubblici. È, altresì, opportuno che la liquidazione dell’assegno di cura venga effettuata dall’Inps in quanto efficiente ente pagatore, al fine di non gravare troppo sulle
strutture amministrative comunali. Inoltre, andrebbero definite le tipologie di contratti da considerare ai fini dell’acquisizione dell’aiuto a titolo oneroso da parte dei beneficiari. Riguardo, poi, al redigendo programma di lotta alla povertà e di inclusione sociale, si è concordato di approfondire il tema della modalità di individuazione della condizione
tativa fin dalle prime battute. Non ha certamente giovato – ha detto ancora Zenga – la rottura del fronte sindacale, comprensibile quando si parla di contratti, ma del tutto ingiustificabile nel bel mezzo di una vertenza sindacale, con il non insignificante risultato di aver indebolito il potere contrattuale dei lavoratori. A riflettori spenti bisognerà ritornare su questo punto e stabilire un sistema di regole vincolanti per tutti». Zenga ha inoltre proposto il voto a scrutinio segreto. Per l’Ugl che la proposta della ipotesi d'intesa formulata al ministero, «certo non è delle migliori, ma può essere condivisibile». «Riteniamo - ha dichiarato Giuseppe Giordanodell’Ugl -che debba esserci un ultimo tentativo ed il tempo di esaminarla coi lavoratori interessati nell’assemblea prevista per questa mattina. Riteniamo -concludono i sindacalisti dell'Ugl che sia giunto il momento di archiviare e dire basta a questa vicenda, valutandola pacatamente e con senso di responsabilità coi lavoratori». La vertenza Lasme, per il segretario della Fismic, Marco Roselli, è ormai al “capolinea”. «Giunti a questo punto, è necessario e doveroso - conclude - informare i lavoratori domani mattina nell'assemblea che si terrà alla Lasme, sui contenuti dell'ultima proposta aziendale, e con un referendum il cui esito diventa vincolante per tutti, chiedere il mandato per accettarla o respingerla, con la consapevolezza che in questi casi, il tempo non è una variabile indipendente».
di reddito per i cittadini che hanno subito variazioni negative dello stesso nel corso degli anni 2008-2009, a causa della crisi globale. Inoltre, si è deciso di approfondire il tema dell’attivazione dei beneficiari nella ricerca delle opportunità di lavoro attraverso un rapporto più strutturato con i Centri per l’Impiego. Le Organizzazioni sindacali hanno anche evidenziato, proprio nell’ottica di condivisione dell’impianto delle due misure, l’indifferibilità dell’avvio immediato della riorganizzazione degli Ambiti Socio-Territoriali, dando così piena attuazione alla Legge Regionale n. 4/2007».
L’INTERVENTO GIOVANNI SARLI (CISL)
«Mobilitazione contro Brunetta» «Siamo pronti a dare battaglia al ministro Brunetta per costringerlo a smetterla con i proclami propagandistici e i decreti unilaterali». Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario regionale, Giovanni Sarli. «Per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico servono, invece, scelte condivise, fatti concreti e risultati, e per questo la Cisl Funzione Pubblica è da tempo mobilitata contro le decisioni propagandistiche del Ministro Brunetta e per il rapido rinnovo dei contratti nazionali, reclamando di prevedere nella Finanziaria tutte le risorse occorrenti!. «La nostra mobilitazione attuale è mirata a smontare, sia a livello nazionale che regionale, il Decreto Brunetta, il n. 150 del 27 ottobre 2009, in quanto esso è, in molte parti, in palese contrasto con l’Accordo quadro del 30 aprile 2009 sulla riforma degli assetti contrattuali nel settore pubblico. Poiché il Ministro Brunetta ha la memoria corta, la Cisl Fp gli ricorda che deve rispettare e far rispettare l’intesa del 30 aprile, dove, nelle premesse, le parti firmatarie, lui compreso, quindi, hanno dichiarato che “la contrattazione collettiva rappresenta un valore per la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego”. Nei prossimi giorni – conclude il segretario - continueremo la vasta mobilitazione e consultazione dei lavoratori a sostegno delle nostre battaglie finalizzate a correggere il Decreto Brunetta e a rinnovare i contratti prossimi alla scadenza».
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16 24 Ore in Basilicata
Ieri l’atto costitutivo e la cerimonia ufficiale a Melfi. Entro i primi del 2010 il consiglio di amministrazione
Nasce la Fondazione Nitti «Sarà uno strumento moderno per valorizzare il nostro patrimonio storico» MELFI - Nella sala consiliare “Nitti - Bovet” del municipio di Melfi nasce la Fondazione Francesco Saverio Nitti, intitolata allo statista lucano nato a Melfi nel 1868 e morto a Roma nel 1953, che fu presidente del Consiglio dei ministri dal 1919 al 1920, antifascista e membro dell’assemblea Costituente. Promossa dall’associazione omonima, di cui è stato presidente l’ambasciatore Joseph Nitti, scomparso lo scorso anno, vede quali soci fondatori, con il sodalizio, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, i Comuni di Melfi e Maratea e l’Università di Basilicata. L'atto, volano di crescita culturale per l'intera regione, redatto dal notaio Vito Pace, ha toccato le corde di quel sano meridionalismo al momento delle firme dei rappresentanti degli enti coinvolti nell’iniziativa, dal Presidente della Regione, Vito De Filippo, il Presidente della Provincia, Piero Lacorazza, dai sindaci di Maratea, Mario Di Trani, e di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio, dal rettore dell'Università di Basilicata, Mauro Fiorentino, Patrizia Nitti, presidente dell’associazione intitolata allo statista e Stefano Rolando, designato alla presidenza della Fondazione. Dai loro interventi, unitamente a quello di Andrea Lerra, presidente della Deputazione di Storia Patria della Basilicata, insieme all'opera ed il pensiero del grande statista ed economista, l'impegno di riscoprire i suoi scritti, in alcuni casi anticipatori dei tempi. E' inoltre emersa la soddisfazione per il traguardo raggiunto, che non coinvolge solo la comunità locale ma l'intera regione che si dota così di uno strumento culturale moderno atto a valorizzare il patrimonio storico ed identitario di spessore primario nell'intero Mezzogiorno ed insieme concorre ad una più ampia rete di soggetti nazionali ed internazionali. Specificatamente Stefano Rolando, già presidente dell'associazione Nitti, ha espresso soddisfazione per la sinergia di intenti fra istituzioni nazionali e territoriali e del mondo universitario. Ha annunciato la disponibilità dell'illustre storico napoletano, Giuseppe Galasso, ad assumere la presidenza del Comitato Scientifico della Fondazione. E' stato altresì annotato l’attenzione all’istituzione dei presidenti Ciampi e Napoletano, nonché dei familiari, Maria Luigia Baldini Nitti, nuora dello statista, che pur con i suoi 98 anni ha seguito con entusiasmo il nascere della fondazione e Patrizia Nitti, nipote di Francesco Saverio Nitti, che tra l'altro, nel suo intervento ha ricordato con tenerezza, le vacanze trascorse a Maratea, luogo per il nonno più che vacanziero, di studio e raccoglimento, come annotato anche dal sindaco di Mara-
Monte dei Paschi di Siena
512 lucani per 250 posti SONO stati ben cinquecentododici i giovani lucani (176 uomini e 336 donne) che hanno partecipato ai test per le selezioni nazionali organizzate dalla banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto dovrà assumere in tutta Italia, per la propria rete di filiali, 250 persone. Tra i candidati lucani inoltre, è scritto in una nota, 249 sono laureati e 263 diplomati. A livello nazionale, la Monte dei Paschi ha ricevuto 25.453 candidature: (nel 2007 erano state 29.159). Il sessanta sette per cento proviene dal Sud, mentre il 33 per cento dal Centro e dal Nord. L’aula consiliare del Municipio di Melfi, “Nitti-Bovet”. Le firme del presidente De Filippo e del sindaco Navazio
tea. Nei vari interventi è stato altresì sottolineato il vasto impegno di Mauro Tartaglia, oggi direttore dell'associazione Nitti, che da sempre si è battuto per il recupero del centro culturale e per la meta finale della Fondazione. A nome della fondazione di formazione e cultura politica del Pd, “Basilicata 2000”, il consigliere Vincenzo Folino ha donato la casa natale di Francesco Saverio Nitti, che, a sua volta, la figlia di Nitti, Filomena, aveva donato al Pci, passata poi al PD. A conclusione della cerimonia, visita al Centro Nitti, sede dell'Associazione ed ora anche della Fondazione per la città di Melfi, insieme ad altre in Roma e in Maratea, nella Villa Nitti, che la Regione intende farne un centro di alta formazione. Entro l’inizio del 2010 è previsto “l'insediamento del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico, mentre i ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico e dei Beni culturali designeranno per statuto loro rappresentanti. Il governatore lucano, Vito De Filippo, ha detto che «la fondazione sarà uno strumento moderno per valorizzare il nostro patrimonio storico», mentre il sindaco di Melfi, Alfonso Navazio, ha sottolineato che «la fondazione unirà istituzioni e associazioni attorno alla valorizzazione di un grande concittadino». Il presidente dell’associazione Nitti, Stefano Rolando, ha evidenziato, concludendo: «l’importanza del raccordo tra istituzioni nazionali e territoriali». Franco Cacciatore
Lo statista lucano è nato a Melfi nel 1868
L’iniziativa riguarda tutte le regioni del Sud Italia
Confindustria e Legambiente sostengono innovazione e ambiente POTENZA - Innovare e fare impresa in modo responsabile e sostenibile; percepire l’ambiente non come un limite ma come un valore e un’opportunità di sviluppo sano ed equilibrato, nella prospettiva di un futuro migliore per il Sud d’Italia. Con il Premio Innovazione amica dell’ambiente, Legambiente e Comitato Mezzogiorno di Confindustria intendono raccogliere e mettere in rete le esperienze più significative in tal senso, per poi promuovere e valorizzare gli esempi migliori, le esperienze più avanzate e innovative che possono caratterizzare positivamente il mondo del lavoro nelle regioni del Sud Italia. Il bando dell’iniziativa che riguarda anche la Basilicata, oltre che Campania, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia è stato presentato ieri a Bari dalla vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno Cristiana Coppola, dal vicepresidente nazionale di Legambiente Sebastiano Venneri, da Nicola De Bartolomeo e Francesco Tarantini, presidenti di Confindustria e Legambiente Puglia. «La green economy – ha ha sottolineato Venneri – è il punto d’incontro ideale per due realtà apparentemente lontane come Legambiente e Confindustria che invece, unite in una nuova alleanza, assumono l’impegno di pro-
Rinnovamento nello Spirito Santo, a Metaponto la XVII convocazione dei gruppi e delle comunità «VOI siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale». E’ questo il tema, tratto dalla Prima lettera di Pietro, scelto per la XVII convocazione dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Più di 2.500 fedeli si ritroveranno domenica 22 novembre nel Palasport del Lido di Metaponto per pregare, confrontarsi e riflettere sul tema. «Animati dal desiderio di manifestare il grande affetto per tutti i ministri di Dio, ma anche consapevoli che come fedeli laici siamo chiamati a rendere ragione della nostra speranza per-
ché appartenenti all'unico popolo sacerdotale, - ha detto il coordinatore regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo Lindo Monaco - vorremmo che questo nostro convegno regionale maturasse sempre più la sua più intima vocazione: essere un luogo di annuncio e testimonianza del Vangelo della Speranza e della Carità». All'iniziativa parteciperanno S.E. Mons. Salvatore Ligorio (Arcivescovo di Matera -- Irsina) che introdurrà i fedeli alla preghiera iniziale. Seguiranno gli interventi "Voi siete la stirpe eletta" e "Il sa-
cerdozio regale" tenuto dal Coordinatore Nazionale del RnS, Mario Landi, e la S. Messa presieduta da S.E. Mons. Agostino Superbo (Arcivescovo di Potenza -- Muro L. -- Marsico N.). «Prevediamo che i fratelli provenienti da ogni parte della Regione, - ha concluso Lindo Monaco - si uniranno a noi per alzare le proprie braccia verso Dio nel gesto della preghiera e per proclamare Cristo Risorto come la novità capace di rispondere alle attese e alle necessità più profonde della nostra "bisognosa" società».
Il logo dell’iniziativa
muovere e valorizzare tutte le imprese del settore privato e pubblico impegnate nella diffusione di una cultura dell’innovazione. Con il Premio Innovazione vogliamo scoprire e dare voce alle tante eccellenze del Mezzogiorno che possono, scommettendo su Ambiente ed Innovazione, presentare un fattore trainante per il resto del Paese». «L'iniziativa – ha precisato Cristiana Coppola – si inserisce in un percorso di stimolo per la Ricerca e l’Innovazione nel Mezzogiorno. Punto di forza del Premio è la collaborazione tra Legambiente e il Comitato Mezzogiorno di Confindustria: una collaborazione che esprime una volontà di lavorare insieme guar-
dando nella stessa direzione». In particolare verranno accolte innovazioni di prodotto, servizi, tecnologie, processi, sistemi produttivi e di gestione relativi a tre diversi ambiti: eco-edilizia, tecnologie verdi e turismo sostenibile e gestione del territorio. Il Premio Innovazione amica dell’Ambiente per il Sud, promosso da Legambiente, Comitato Mezzogiorno di Confindustria, è un riconoscimento annuale alle tecnologie, ai processi, ai prodotti, ai servizi e ai sistemi gestionali innovativi che producono significativi miglioramenti ambientali nel Sud Italia e consiste nel diritto all’uso del logo del Premio per la durata di un anno.
Chiede chiarimenti sulla delibera in merito di giunta 1645 del 2009
Distretti sanitari, interrogazione di Lapenna su requisiti dei direttori IL consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl) ha presentato un’interrogazione all’assessore alla Salute, in merito ad una delibera della Giunta regionale (la n. 1645 del 25/09/2009) sui requisiti dei direttori dei distretti sanitari.«Conquesta deliberavieneindividuata l’organizzazione del distretto – continua Lapenna –e si stabilisce che il direttoredidistretto èundirigentedel ruolo sanitario o amministrativo che deve possedere gli stessi requisiti della normativa vigente per la candidatura al ruolo di direttore sanitario o di direttore amministrativo». «Successivamente con una nuova delibera, la n.
1815 del 20/10/2009, la Giunta proponeva una rettifica stabilendo che il direttore di Distretto deve possedere solo i requisiti della normativa vigente per la candidatura al ruolo di direttore sanitario o di direttore amministrativo. In questo modo – sottolinea Lapenna una parte dei medici di medicina generale che, pur avendo maturato una notevole esperienza nell’ambito dell’assistenza primaria e pur rappresentando da sempre la figura di raccordo tra il territorio ed i servizi, non possiedono il requisito dell’esperienza maturata nell’attività di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie».
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Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Omicidio Mitidieri: a distanza di quattro anni e mezzo non c’è ancora un colpevole
La rabbia della famiglia in aula L’udienza di ieri in Tribunale è stata rimandata con un nulla di fatto POTENZA - «E’ una vergogna», sono passati quattro anni e mezzo dall’omicidio di Francesco Mitidieri, e non c’è ancora un colpevole. Ieri mattina nel Palazzo di giustizia di Potenza l’amarezza dei genitori è esplosa a margine dell’udienza del dibattimento contro Antonio Francese, ventiquattro anni di Cassano allo Jonio in provincia di Cosenza, rinviata tra le polemiche con un nulla di fatto. Il problema manifestato dal presidente della Corte d’assise, Aldo Gubitosi, sarebbe stato legato alla presenza in contemporanea di una discussione del Tribunale del riesame su una misura cautelare per un processo diverso, per cui il giudice a latere, Antonio Cantillo, si sarebbe dovuto assentare. L’esigenza di contenere i tempi per ascoltare i testimoni convocati ieri mattina, e permettere che si svolgesse anche la seconda udienza, avrebbe suggerito che venissero assunti i verbali con le deposizioni rese nei giorni successivi alla tragedia, avvenuta a maggio del 2005, un’opzione contestata dalla difesa dell’imputato, dagli avvocati della famiglia costituita come parte offesa, e persino dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Rosanna De Fraia della Procura di Matera. Non potendo procedere senza il loro consenso, si è pertanto deciso di rinviare l’udienza di poco meno di tre mesi, al Febbraio del 2010. Ma a quel punto lo sconcerto è stato generale. Il padre di Francesco Mitidieri ha dichiarato di sentirsi “offeso” da quanto appena successo. «Dopo un primo rinvio di diversi mesi, – queste sono state le sue esatte parole – c’era stato detto che le udienze si sarebbero svolte in fretta. Adesso siamo delusi. Ci dicessero cosa bisogna fare». Il dibattimento è iniziato da poco meno di un anno, e i genitori hanno deciso di non mancare mai nonostante il viaggio per andare e tornare da Policoro. Ieri mattina era presente anche il fratello più piccolo di Francesco. La madre, Sandra Mitidieri, non ha ancora svestito il lutto. «Siamo amareggiati – ha detto a mezza bocca – ci hanno ammazzato un figlio. Non so che c’è di peggio. Francesco Mitidieri Ho dovuto portargli i fiori e non c’è ancora giustizia. È una violenza anche questa». «La corte era presente – ha aggiunto l’avvocato Giuseppe Labriola – c'erano tutti i testi, e si è rinviato in maniera del tutto anomala. Se lo stesso giudice lo stesso giorno deve comporre corte d'assise, e tribunale del riesame c’é un’evidente problema di organizzazione, e non si può pensare di attribuire la colpa agli avvocati». Leo Amato
Il ragazzo è stato ucciso a Policoro all’uscita dalla discoteca
FRATI MINORI
Il volume di Biscaglia a Roma “I FRATI minori dell’Osservanza in Basilicata – Il convento di San Francesco d’Assisi in Tursi”è il titolo del volume di Carmela Biscaglia, realizzato dalla fondazione Sassi e da Congedo Editore, che sarà presentato domani, alle ore 16, nella sede della Pontificia università Antonianum di Roma (via Merulana, 124). L’incontro, che si avvale della collaborazione del Consiglio regionale della Basilicata, sarà aperto dagli indirizzi di saluto del presidente della massima assemblea regionale, Prospero De Franchi e del vescovo di Tricarico, Vincenzo Carmine Orofino. Seguiranno la presentazione dell’opera da parte del professor Giampaolo D’Andrea dell’Università degli Studi della Basilicata e gli interventi del direttore del museo francescano dei Frati minori Cappuccini, Padre Servus Gieben, del vescovo di Tursi – Lagonegro, Francesco Nolé, e del ministro generale dell’Ordine dei frati minori Cappuccini, Padre Josè Rodriguez Caraballo. L’incontro sarà concluso da un intervento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Coordinerà i lavori il giornalista Emilio Salierno. Il volume di Carmela Biscaglia, realizzato nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ordine dei frati minori Cappuccini, è il frutto di una intensa attività di ricerca sulla storia. Il Palazzo di Giustizia di Potenza
All’Efab di Tito successo per il salone enogastronomico
Una giornata da “gustare” al Vinitaly lucano TITO - Una giornata da gustare. Ieri di scena a Tito scalo presso il quartiere fieristico “Basilicatafood and wine”,il salone enogastronomico organizzato dall’Unione regionale cuochi lucani (Urcl). Grandeentusiasmo perun saloneparagonato a un piccolo Vinitaly. A cucinare i prodotti tipici lucani gli chef della nazionale italiana cuochi diretti dal team manager Fabio Tacchella in collaborazione con il team dell'Urcl guidato da Mario Demuro. Otto ore di lezioni dal vivo, con la preparazione dei piatti, l’abbinamento dei vini e la spiegazione dei prodotti fatta da diversi esperti. «E' difficile coinvolgere tanta gente – ha detto il presidente Fic, Paolo Caldana. È stato un incontro formativo organizzato nei particolari. Gli chef hanno curato il mantenimentodellaqualità delprodottosottol'aspetto organolettico. In cucina ci si deve avvicinare come una donna, il prodotto va rispettato in tutti i sensi». Evento
Nota dell’ordine degli agronomi e dei forestali
«Il ruolo dei professionisti per superare la crisi» «GLI ultimi incontri susseguitisi per cercare di individuare soluzioni alla “crisi” che riguarda il settore agricolo e la necessità che ha spinto gli agricoltori ad allontanarsi dai campi per manifestare il proprio dissenso rispetto alle recenti scelte politiche che riguardano l’agricoltura, lasciano un’ampia riflessione anche nella categoria dei professionisti che operano a supporto dell’agricoltura». E’ quanto si legge in una nota congiunta dell’Ordine degli agronomi e dottori forestali di Matera e del Collegio dei periti agrari. «Insieme all’Agricoltura – prosegue la nota - muore anche un prezioso lavoro pro-
fessionale che è stato in passato egregiamente svolto a favore del territorio. Oggi, insieme alla crisi dell’agricoltura, sembra profilarsi una crisi della professione che si trova a dover rincorrere difficoltà di ogni genere che portano a non essere pronti a rispondere alla richiesta di progetti da parte del territorio. È una situazione difficile – affermano che merita riflessione da parte di tutto il mondo agricolo, professionisti compresi. Serve un’azione che porti dottori agronomi e forestali e periti agrari a diventare nuovamente il valore aggiunto per un territorio che vive una crisi generazionale, sociale ed economica».
nell’evento con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Coldiretti Basilicata e l’Urcl per costruire insieme un filiera agricola tutta lucana firmata dagli agricoltori e trasformata dalla manualità e creatività degli chef. «Bisogna far conoscer la nostra Regione – ha detto il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante –attraverso prodotti agricoli di qualità. Vogliamo far conoscere il sapore del territorio e si suoi profumi in cucina e mettere in rete i nostri produttori che fanno vendita diretta». Il paniere dei prodotti agroalimentari sarà costituito dall’assoaczione “Agrimercato di Coldiretti Potenza”. «Per noi è un ulteriore tassello al percorso iniziato tre anni fa – ha detto il presidente dell'Urcl, Rocco Pozzulo – di valorizzare la cucona lucana nel mondo». Oltre a un marchio che contraddistinguerà la rete dei ristoranti, saranno organizzate delle visitein aziende con i maestri dei fornelli per conoscere diret-
tamente dove nasce il prodotto. Presente alla sottoscrizione dell'evento l'assessore regionale all’Agricoltiura, Vincenzo Viti che ha dichiarato il suo impegno a sostenere di questo tipo. «Abbiamo presentato una proposta di legge in regione per il marchio ombrello per evitare le speculazioni, garantire i consumatori e tutelare i produttori. Così i prodotti a km 0 raggiungeranno le tavole di diversi ristoratori che hanno già dato la loro disponibilità ad aderire all'iniziativa. Non solo cibi, ma anche cultura enogastronomica». A presentare il suo libro "Sapori rustici del Sud", Ursula Saarikoski, filandese, ma sposata con un lucano. Tanto interesse per la prima edizione del salone che nel suo nome bristish vuol cogliere il destino futuro.
Alcuni cuochi dell’associazione Urcl
Voto disgiunto nei comuni con più di 15.000 abitanti Taddei chiede di modificare l’articolo 72 ROMA - Nei prossimi giorni sarà discussa presso la Camera una proposta di legge degli onorevoli Giovanni Dima e Vincenzo Taddei oltre che di altri deputati, per la modifica dell’articolo 72 del testo unico sull’ordinamento degli enti locali. «Una proposta di legge che intende introdurre – chiarisce Taddei - variazioni sostanziali all’interno del decreto legislativo 267 del 2000 nella parte in cui nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanxz«xz«xz«
ti è riconosciuta all’elettore la facoltà del voto disgiunto. La nostra intenzione, in sostanza, è che si abolisca in questi comuni la possibilità che gli elettori possano liberamente esprimere la propria preferenza per un candidato a sindaco e contemporaneamente votare per una lista di schieramento opposto. Certo, le intenzioni del legislatore – sottolinea Taddei nella nota stampa inviata nella giornata di ieri – erano quelle di collegare direttamente la scelta dell’elettore all’elezione del sindaco a prescindere dalle liste ad esso collegate ma purtroppo la realtà ci ha dato risultati diversi. Quella che sarebbe potuta e
dovuta essere solo un’eccezione troppo spesso si è trasformata in un doppio voto per accontentare da una parte il candidato sindaco e dall’altra liste a lui alternative. In questo modo si è creato – conclude la nota stampa del deputato Taddei – un voto quasi sempre lontano dalla reale volontà della popolazione. La nostra proposta intende invece riportare ai cittadini la responsabilità di una scelta univoca e senza contraddizioni, un provvedimento che intende quindi contribuire alla moralizzazione della politica affinché ci possa sempre essere corrispondenza tra candidati sindaci, programmi e voto espresso dai cittadini».
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Mercoledì 18 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Fernando Picerno, del cda dell’ente, denuncia il paradosso della gestione delle residenze
Ardsu, calano i posti, non le spese Ieri le assegnazioni agli studenti idonei: undici ex assegnatari senza dimora Il primo punto di contestazione è una questione di “buon senso”. Quello che Fernando Picerno, consigliere comunale del Pdl, ma, soprattutto, membro del cda dell’Ardsu contesta è un paradosso che potrebbe essere risolto con «un semplice protocollo di intesa» tra Università, Regione e Ardsu. «Gli studenti ogni anno versano una tassa regionale per il diritto allo studio di 98 euro. Ma questi soldi finiscono alla Regione che dovrebbe essere un semplice tramite e, dunque, inoltrarli subito all’Ardsu. Che senso ha questo ulteriore passaggio? Non sarebbe più semplice un trasferimento diretto? Senza contare che poi, contialla mano,deisoldi vincolatiall’Ardsu arriva solo il 70 per cento e che ad oggi ci sono stati trasferiti solo 550 mila euro rispetto ai 700 mila previsti». Fin qui, il “risolvibile”. Ma resta il discorso complessivo «sui tagli ai servizi per gli studenti, soprattutto legati alla cultura e allo sport, a causa del continuo dover fare i conti con difficoltà finanziare». Ecco il “nodo”: «La spesa per le residenze universitarie, dal 2005 ad oggi, è notevolmente aumentata, passando da circa 500 mila euro a quasi un milione. Eppure, a furia di chiusure continue, i posti letto diminuiscono». Ecco “l’innesto” con il caso della giornata. Quello che tocca 11 studenti, già assegnatari di un alloggio Ardsu, che dal prossimo dicembre potrebbero - spiegano - non avere un posto dove andare. Ieri mattina hanno provato a chiedere la sospensione delle assegnazioni prevista nella sala conferenze della Biblioteca nazionale. Avevano chiesto di attendere una settimana perchè quelle che a loro erano giunte erano «voci discordanti». Da un lato hanno spiegato - le rassicurazioni del presidente dell’Ardsu, Anna Fulgione, secondo cui gli ostacoli sul mantenimento della residenza di via Viggiani (sembra manchi un certificato di destinazione d’uso) sarebbero cosa di veloce risoluzione. Ma il direttore dell’agenzia sembra abbia invece spiegato ai ragazzi che senza avere i documenti in regola, in via Viggiani non ci si può più stare. Così, dopo la chiusura alcune settimane fa dello studentato di via Fabio Filzi, ecco la nuova e necessaria assegnazione dei postiletto. Iposti, però,a questopun-
IL DOCUMENTO
«Noi sfrattati e senza una verità definitiva»
I ragazzi in attesa di assegnazione, ieri, alla riunione in Biblioteca e (in alto a destra) un momento dello svolgimento delle pratiche. In alto a sinistra, Fernando Picerno
to “scendono”a 40 e, esclusi alcuni rinunciatari o assenti, per 11 studenti la necessità di trovare un’alternativa. «A Novembre? Nel capoluogo è impossibile trovare una stanza in affitto a un prezzo decente - spiegano alcuni ragazzi del coordinamento universitari sfrattati - Eppure, molti di noi, hanno accettato anche voti minori rispetto alle aspettative, non rifiutando gli esami, pur di raggiungere i crediti per mantenere il posto alloggio che già avevano dall’anno precedente e far fronte alle difficoltà economiche familiari». Così hanno inviato a varie istituzioni della regione una lettera di denuncia in cui chiedono una risposta definitiva. Picerno, però, allarga il raggio del ragionamento. «Sulle problematiche dell’Ardsu, sono due anni che abbiamo chiesto come cda un incontro con il governatore De Filippo e l’assessore alla Formazione Autilio, che pure pubblicamente sottolineano sempre
Via Viggiani «e le voci discordanti»
la necessità di migliorare i servizi dedicati all’università. Di Ardsu si è riusciti a parlare solo per la buona volontà dei consiglieri regionali Lapenna (Pdl) e Pittella (Pd) che in quarta commissione hanno convocato l’ente». Ma poi torna al nodo economico: «Perchè le spese destinate alle residenze aumentano se i posti letto diminuiscono? A farne le spese sempre i servizi “secondari”, ma che per i ragazzi sono fondamentali». A titolo di esempio spiega che ad oggi rispetto ai 143 mila euro preventivati, sono stati fatti investimenti per 40 mila euro a dispetto dei 176 stanziati nel 2005. Contemporaneamente, però, viene «quasi dimezzata la spesa per gli scambi internazionali e per le esercitazioni. Senza parlare dei contributi che tra informazione, inserimento al lavoro e attività culturali passano da una cifra complessiva di 94 mila euro, a 20 mila euro». Lui, in sede di cda, si è detto «contrario» al pacchetto di
IL 17 NOVEMBRE IN CITTÀ
In difesa del diritto allo studio Anche nel capoluogo la mobilitazione in corteo degli studenti IERI, anche a Potenza, gli studenti hanno manifestato in difesa del diritto allo studio. Il 17 novembre è una giornata internazionale di mobilitazione in ricordo di alcuni massacri di studenti (a partire da quello del 1939, in Cecoslovacchia) ad opera dei diversi regimi totalitari. Nel capoluogo gli studenti delle scuole superiori della città (raggiunti anche da alcuni pullman di studenti partiti dal Vulture) hanno sfilato in corteo (organizzato dal Collettivo studentesco e dalla Consulta provinciale) da piazza Cagliari al centro storico, rigorosamente senza bandiere. Poi, nel pomeriggio, manifestazioni separate: da un lato Rete degli studenti con video e opere d’arte nell’atrio delle scale mobili di via Armellini, dall’altro Blocco studentesco, Movimento generazionale, il Sentiero, Giovane Italia in dibattito nell’auditorium di Poggio Tre Galli.
provvedimenti che compredeva «la diminuzione dei servizi e la chiusura dello studentato di via Fabio Filzi. Sulle strutture, poi, ho chiesto di avere un resoconto scritto, ma ad oggi non ho ancora avuto una risposta completa». Non è tutto. Di “paradosso” quotidiano, Picerno, ne denuncia anche un altro: «Questo ente sta andando avanti con meno di dieci dipendenti, di cui un paio in malattia da diverse settimane. E’complicato. Allora, se il compito del cda è dare indirizzi e suggerimenti, ma poi ogni iniziativa va incontro a uno stop per le difficoltà economiche, credo che valga la pena eliminare proprio l’organismo. Almeno si andrebbe incontro a un piccolo risparmio». Uno degli “stop” è allo spazio mensa ipotizzato in via Racioppi: «L’idea era di uno spazio allestito anche per momenti culturali e lo svago serale dei ragazzi. Ancora un nulla di fatto». Sara Lorusso
«Costretti a diminuire i servizi»
Hannodeciso difarsentire le proprie ragioni e per questo si sonoriuniti in un coordinamento. Loro, gli universitari “sfrattati”, ex assegnatari di alloggio Ardsu e oggi in cerca di dimora (sono 11 i ragazzi che dovranno cercare una soluzione alternativa dopo essere stati “sicuri” assegnatari), si dicono «indignati». Alcuni giorni fa avevano ricevuto una comunicazione del direttore Giovanni Di Pilato in cui si annunciava l’appuntamento per le nuove assegnazioni di posto alloggio. Disponibile, ormai, solo la residenza di via Mazzini. Quella di via Viggiani «per ragioni che attengono a una destinazione d’uso (uffici) non coerente con quella urbanisticamente necessaria (residenza)» non sarà più abitata. Salvo poi ricevere rassicurazioni a voce del presidente dell’Ardsu, Anna Fulgione, sicura che l’ente «riuscirà a ottenere la giusta destinazione d’uso nei prossimi giorni». E adesso? «Ben 130 persone si ritrovano a novembre a doversi cercare una casa, 18 delle quali già assegnatari e quindi sicure di ottenere il posto alloggio - aggiunge il coordinamento che torna sullo stabile “incriminato” - La residenza di via Viggiani è stata aperta agli studenti nel gennaio del 2008 apportando alcune modifiche alla struttura preesistente. Perchè l’Ardsu ha preso in fitto un’abitazione che non poteva destinare ad uso residenziale?». Nel frattempo, lo stesso ente ha in affitto 3 piani di un appartamento in via della Pineta da destinare - secondo indirizzo ad uso residenziale, ma che hanno destinazione d’uso a uffici». Sanno bene che le difficoltà economiche contano, ma l’ente, dicono, «non può permettersi il lusso di scaricare tutta la colpa della sua mal gestione alla mancanza di soldi». Si sono sentiti “abbandonati”, anche «dal rappresentante degli studenti nel cda». Chiedono, allora, che «ognuno si prenda le proprie responsabilità» e un impegno «a trovare un posto alloggio a quanti si sono fidati della volontà benevola, ma illusoria dell’ente». Magari attraverso un«contributo spese per il fitto che tutti gli studenti idonei saranno costretti a sostenere».
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Potenza
Agenda
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La tragedia di Onna nelle parole di un giornalista
Venti anni di Telefono Donna in difesa dei diritti
Non chiamarmi zingaro Riflessioni da palcoscenico
L’allunaggio, 40 anni dopo con “La tigre e la luna”
IL PROSSIMO22 novembre, alle 18, sarà presentato al teatro Stabile, “Quant’era bella la mia Onna, cronache dentro il terremoto” di Giustino Parisse, responsabile redazione aquilana de “Il Centro” che ha raccontato la tragedia del terremoto dello scorso aprile in Abruzzo. All’appuntamento, nella rassegna “Lettere d’autore” (in occasione dell’anniversario del terremoto che colpì Irpinia e Basilicata il 23 novembre del 1980), parteciperanno il sindaco Santarsiero, Roberto Marino, caporedattore centrale de “Il Centro”, Pippo Basile, dirigente Protezione civile Basilicata. Coordina il dibattito, Paride Leporace, direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”.
TELEFONO Donna - Casa delle donne Ester Scardaccione (centro regionale antiviolenza) compie 20 anni e nella giornata mondiale contro la violenza alle donne festeggerà a Potenza. Il 25 novembre, alle 17, al teatro Stabile, Cinzia Marroccoli presidente dell’associazione avvierà una conversazione pubblica con diversi uomini e donne del mondo istituzionale e associativo. In seguito, ci saranno alcuni interventi musicali dell’arpista Maria Elena Bovio. Alle 20.30 il sipario si alzerà sul monologo teatrale di Clara Galante “Non sono stata finita”.
IL PROSSIMO 23 novembre alle 21, il siparo del teatro Stabile si alzerà su un appuntamento del cartellone “Ripensamenti” con lo spettacolo “Non Chiamarmi Zingaro”. Il Teatro Ipotesi -Teatro Stabile di Genova, in collaborazione con Mittelfest 09, propongono lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli. Chi sono gli zingari? O meglio, chi sono i Rom, i Sinti? Che cosa pensano e in cosa si differenziano dai ‘non Rom’? «Da sempre sono stati quello che noi avevamo bisogno di vedere in loro. Ora l’incubo, ora il sogno, mai degli esseri umani con le nostre stesse, mille sfaccettature». Certo è che la loro storia è una storia di eterne, continue persecuzioni..
NELL’ANNIVERSARIO dell’allunaggio, appuntamento il prossimo 20 novembre alle 18, nel teatro Francesco Stabile, Renato Cantore (caporedattore della Rai) che presenterà il suo libro “La tigre e la luna - Rocco Petrone. Storia di un italiano che non voleva passare alla Storia”. In occasione dei quarant’anni dello sbarco del primo uomo sulla luna, ne parleranno con l’autore Antonio Colangelo, presidente Consorzio Createc, Mauro Fiorentino, rettore Università della Basilicata, Fabrizio Maffei, direttore relazioni esterne Rai, il musicista Mango, e il giornalista Tito Stagno.
SCATTI DELL’ESPERIENZA IN MOSTRA AL SAN CARLO
CABINE TELEFONICHE
Azione Verde in Niger Ricchezza nell’umiltà
Un viaggio tra le abitudini accantonate
gistrata la presenza di un utente, costretto a sfruttare un telefono pubblico a causa dello spegnimento della batteria del suo cellulare. In piazza Granturco le due cabine presenti fanno registrare i segni del tempo, le scritte di colore nero, prevalgono all’interno e sull’impianto telefonico, che esternamente ospita un manifesto. In via Cavour, nei pressi della fermata del bus l’impianto è rotto, manca anche il telefono, in piazza Aldo Moro incontriamo Nunzio spiega che «è sbagliato non utilizzare gli impianti telefonici pubblici, per strada possono sempre essere utile». In via del Gallitello i due telefoni pubblici sono vuoti, come nei pressi della stazione inferiore. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A Matera prima, a Potenza ieri, azione Verde ha ripercorso unviaggio chedura da otto anni. In Niger, ex Biafra, dove mangiare a giorni alterni, sarebbe già un successo, Azione Verde da otto anni esporta speranza, solidarietà e soprattutto idee che si concretizzano. Tutto fissato nell’obiettivo, ogni cosa, ogni gesto, ogni emozione stampata su carta, ieri sera era visibile nell’atrio dell’ospedale San Carlo di Potenza. Foto che mozzano il fiato, carta che trasuda sentimenti, immagini impresse nella memoria di chi ha vissuto otto esperienze esaltanti, uniche a contatto certamente con la povertà. Cade in errore però chi sostiene che la povertà allontana, ispira desideri di fuga. Al contrario, attira, diventa maestra di vita. Tanto hanno dato, ma tantissimo hanno ricevuto i volontari di Azione Verde, per la stragrande maggioranza lucani che per otto anni si sono recati in Niger. E’ stata la loro una incessante opera al servizio di quella gente, ma da essi hanno appreso la semplicità del quotidiano, il contatto diretto con l’umiltà che avvicina al grande mistero Divino. Volontari di ogni ordine e categoria: medici, ausiliari, impiegati di professione, studenti, casalinghe ogni hanno dal 2001 danno vita al grande viaggio della speranza che li conduce fino in Africa, dove danno e ricevono, dove si verificano i piccoli grandi miracoli che l'uomo nonostante tutto è in grado di compiere. Strutture sanitarie, scuole pubbliche, civili abitazioni, sorgono ad Orlu, ogni anno cento, mille mattoni vengono aggiunti agli altri. Piano, piano agli occhi appare quello che fini a qualche anno fa aveva il sapore dell’impossibile. Orlu è diventato sinonimo di aggregazione,
Un sorriso davvero Democratico
IL PROGETTO
CINEMA
Csv e Fimmg per la solidarietà tra gli anziani
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Domani, 19 novembre 2009, alle 11.00, presso la sede del Csv Basilicata, sarà presentato in conferenza stampa il progetto “Volontari - età nuova”. Un protocollo di intesa tra Fimmg Basilicata e Csv Basilicata per la promozione della solidarietà tra gli anziani, finalizzato a promuovere, tra i cittadini la cui età è vicina al pensionamento, cultura e pratiche dell'invecchiamento attivo, attraverso lo sviluppo di azioni di promozione del volontariato e della cittadinanza attiva.
Abiti da sposa in sfilata a Rionero
Alcuni degli scatti in mostra nell’atrio del San Carlo
quella che fa rinascere, momento di vera comunione in grado di costruire grandi cose. Parlano da solo le fotografie al San Carlo e narrano storie incredibili: il sacrificio nobilita, l’altruismo arricchisce, l’egoismo rende ciechi, ripete don Bonifacio Duru che da anni guida Azione Verde nel mondo. Sabato prossimo intanto, don Bonifacio e tutti coloro che seguono Azione Verde, si ritroveranno all’albergo ristorante La Primula in contrada Bu-
caletto a Potenza, per una cena di beneficenza i cui ricavi contribuiranno alla realizzazione dei grandi obiettivi di Azione Verde in Nigeria e serviranno ad aiutare una popolazione umiliata dalla miseria, vittima del grande egoismo e oggetto di malversazioni da parte di un potere politico molto spesso assente e anzi interessato a curare i rapporticon quellemultinazionali che in Nigeria sfruttano le grandi risorse petrolifere. La cena sarà precedu-
Montalbano Jonico - 18 novembre 2009 Caro presindete del comitato centrale Rocco Tauro... la Fiamma Tricolore della Lucania ti dedica e ti invia i più sinceri auguri di buon compleanno.
ta da una tavolo rotonda moderata da Oreste Lopomo giornalista della Tgr Regionale e con i previsti interventi di Vito De Filippo, Prospero de Franchi rispettivamente Presidenti di Giunta e Consiglio Regionale, oltre che di numerosi rappresentanti delle Istituzioni, del volontariato e della comunicazione. Le conclusioni ovviamente saranno affidate a Don Bonifacio Duru, l’appuntamento è per le ore 17.30. Francesco La Regina
Domenica prossima nell’auditorium del centro sociale di Rionero appuntamento con la moda sposi. Si chiama Moda show l’evento spettacolo che prenderà il via alle 18. Con defilè di abiti da sposa e l’anticipazione della nuova collezione. Parteciperanno anche Oriana Morandi (Miss Italia Basilicata 2009), il ballerino Giuseppe Tullio e la conduttrice Mary Boccia. L’ingresso all’evento, organizzato da Agenzia Lucania network, è libero.
Parcheggi, rinnovo permesso residenti L’Ati (la società che a Potenza gestisce i parcheggi) con una nota fa sapere che, in accordo con il comune, procederà al rinnovo dei permessi tra il 20 novembre e il 20 gennaio. Le domande e la relativa documentazione dovranno essere presentate e ritirate presso l’ufficio Ati Potenza Mobilità in corso Umberto I, nei pressi dell’entrata degli ascensori di piazza Vittorio Emanuele. L’ufficio sarà aperto dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 17.30, dal lunedì al venerdì. I residenti che non esporranno il nuovo permesso dopo la data del 31 gennaio non saranno in regola con la sosta.
Sala 1 The Twilight saga 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 The Twilight saga 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 Nemico pubblico 17.30 - 20.30 Sala 5 2012 18.30 - 21.30 Sala 6 Up - 3D 16.30 - 18.45 Oggi sposi 22 Sala 7 Un alibi perfetto 18.10 - 20.20 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 The Twilight saga - New moon 19 - 21.30 mercoledì, sabato e domenica 16.45 - 19 - 21.30
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21
Oggi sposi QUATTRO matrimoni, mille peripezie e un solo obiettivo: raggiungere l’altare e pronunciare il fatidico sì. Nicola ha deciso di mettere la testa a posto e di sposare la figlia dell’ambasciatore indiano, ma come accettare il rito indù? Nel frattempo, Salvatore e Chiara, due giovani precari senza una lira e con un figlio in arrivo, mettono a punto un piano per organizzare un matrimonio a costo zero...
Twilight Saga BELLA Swan partecipa alla festa per il suo diciottesimo compleanno organizzata dalla famiglia Cullen. Finisce però col ferirsi con la carta di un regalo, scatenando la sete incontrollabile di Jasper e la sua reazione violenta. Edward interviene per proteggerla dall’attacco e si rende conto che per Bella lui e la sua famiglia sono una fonte perenne di pericolo...
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 17 NOVEMBRE Caiazza - via Tirreno, 3/11
0971/53430
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti)
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308
Cif (Centro it. femminile)
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Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
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Cabine telefoniche distribuite in città (f.M.)
QUANTE volte durante le vacanze estive, siamo stati costretti a telefonare ad amici e parenti per avere notizie, ragguagli e consigli utili? Quante volte lo abbiamo fatto dalle cabine telefoniche delle località turistiche? Sicuramente tante. Ebbene ora le cabine telefoniche sono diventate per tutti un vero e proprio “optional” vista la presenza dei cellulari, dei palmari e degli strumenti informatici. E le cabine? Quasi nessuno le usa più. Tutti utilizzano uno o due cellulari, facendo diminuire la passione per le strutture di comunicazione che sono ormai desolatamente vuote. Nel pomeriggio di ieri la nostra curiosità è andata oltre, tanto da intrufolarci in alcuni telefoni pubblici cittadini, ovviamente deserti. Solo in un caso si è re-
Potenza APPUNTAMENTI
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A Chioggia (Ve) sarà riportato anche sulla carta d’identità per evitare omonimie
Un carattere nel soprannome Ogni famiglia veniva identificata a prescindere dai meri dati anagrafici UN POLIZIOTTO ferma un automobilista e chiede il documento di riconoscimento. L'automobilista mostra la carta d'identità. Il poliziotto legge: «Antonio Lovallo detto casc'cavadd». Il nome è di fantasia e l'aneddoto del tutto inventato. Almeno per il momento. Mettiamo il caso, però, che un giorno dal Comune di Potenza venga lanciata la proposta di inserire il soprannome in vari documenti ufficiali e che la proposta venga accettata. Come è accaduto di recente a Chioggia, la cittadina di dodicimila anime in provincia di Venezia. Per gli abitanti del capoluogo lucano una tale iniziativa non avrebbe senso. «Con l'uso del codice fiscale - dice Leonardo - è del tutto inutile inserire il soprannome per distinguere i casi di omonimia. Anche perché, chi li conosce?». Leonardo non è certo un giovincello. Ritiene di non avere soprannome. Lucano d'adozione, vive in Basilicata da 47 anni e ricorda i soprannomi di altre famiglie. Pezzanera, Trecul', Trentacarrin (trenta denari), Pndisc, Muschidd (moscerini), Casc'cavadd (caciocavallo). Ignora completamente il significato originario dei termini. Il suo compagno Rocco, ha delle conoscenze in più sull'argomento. «C'erano iCiunganiedd, dal giunco, con cui si facevano i lacci perché molto malleabile». Rocco ricorda perfettamente il suo soprannome. «U'scular', per dire uno che a scuola non ci voleva andare». È uno dei pochi a ritenere utile l'inserimento del soprannome nella carta d'identità «per distinguere chi ha lo stesso cognome - afferma - Potenza è come un grande paese, i potentini veraci si riconoscono in base al soprannome». In effetti, anche tra i potentini veraci un po' più giovani, c'è chi è a conoscenza del proprio soprannome e del suo significato. Come Francesco Laurita, detto lo sciarro. «Probabilmente - racconta - deriva da sciarrare, in dialetto potentino litigare, dividere. Mi diceva mio padre che il significato viene da un mio avo, che pare avesse un carattere un po' litigioso. Io sono orgoglioso del mio soprannome, non mi dispiacerebbe se fosse inserito sulla carta d'identità». Maria, invece, appartiene alla famiglia cucaredda. «Non ho la minima idea di cosa significhi - confessa - forse non lo sapeva nemmeno mio padre. Un tempo i soprannomi avevano una certa importanza perché erano veri e propri segni identificativi. Quando tanti anni fa lavoravo in un ufficio, sui registri oltre al nome, al cognome e alla data di nascita veniva indicato il soprannome. Una cosa del genere, adesso, sarebbe fuori posto. Le nuove generazioni non hanno la più pallida idea di come venivano chiamati i propri genitori e i propri nonni». Maria è in compagnia del marito Giovanni.
L’INCONTRO
Domenica al Grande Albergo
Parafarmacie e il futuro
Potentini a passeggio per via Pretoria
«Noi - dice - eravamo detti gli Schiff', ma non ne conosco il significato. Ricordo che non eravamo i soli ad avere questo soprannome e che mia nonna ha aperto la prima cantina di Potenza. Certo - conclude - avere il soprannome
sulla carta di identità sarebbe bello, ma solo per una questione di tradizione. Non avrebbe comunque senso. Se non ne sono a conoscenza le vecchie generazioni, figuriamoci le nuove». Anna Martino
Polizia penitenziaria: «basta promesse, organico al minimo» LA SEGRETERIA provinciale del Sappe (rappresentata da Antonio Benemia) denuncia la grave situazione dei lavoratori della Polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Potenza. I problemi sono dovuti, in particolare, alla carenza di organico e si chiedono delle «concrete risposte da parte degli enti governativi, ai fini di un intervento immediato. Più volte questa organizzazione - si legge in una nota - è scesa in piazza per manifestare contro l'abbandono del Provveditorato Regionale, del Ministero della Giustizia e di
tutti quegli organi che, pur conoscendo la grave situazione, non intervengono». Attualmente nella sede di Potenza in via Appia «vi è una spaventosa carenza di organico femminile, tale da comportare più volte ed in diversi turni l'impiego del personale maschile presso la sezione femminile, ciò, in netto contrasto con la normativa legislativa che impone obbligatoriamente nella sezione femminile di qualsiasi istituto organico femminile. Colleghi che effettuano turni dalle 22 alle 8 o dalle 8 alle 22, questo solo per attaccamento al dovere».
DOPO la riforma Bersani sono nate anche nel capoluogo diverse parafarmacie. A distanza di qualche anno, i responsabili si interrogano e tracciano un bilancio. L’Anpi (Associazione nazionale parafarmacie italiane) di Basilicata organizza per domenica prossima, 22 novembre, alle 10.30 nella Sala Minerva del “Grande Albergo” a Potenza una tavola rotonda sul tema “Bilancio della riforma Bersani, liberalizzazione della fascia C”. «Dobbiamo essere uniti - afferma il coordinatore regionale dell’Anpi Basilicata, Enzo Basentini - per riproporre e portare avanti la proposta della completa liberalizzazione della fascia “C”, dobbiamo proporci ed essere protagonisti anche noi, come i titolari di farmacia, essere gli interlocutori ufficiali nazionali della categoria delle Parafarmacie. Dobbiamo avere la forza di liberare la professione del farmacista dalle angherie dei titolari di farmacie. I titolari di farmacia oggi - prosegue - sono gli interlocutori leader perché unite ed investono per questo nel loro sindacato Federfarma migliaia di euro. Noi siamo consapevoli che le parafarmacie non dispongono di tanti danari, però una cosa possono fare: essere uniti, costituire un sindacato rappresentativo e forte. Per fare un nostro sindacato è neces-
sario unire sotto una sola bandiera tutte le parafarmacie da Bolzano a Trapani, superando le divisioni attuali ed assumendoci tutti, ognuno per quello che può, la responsabilità di guidare il sindacato. Una cosa è certa non vi sono posizioni precostituite ognuno di noi è chiamato ad essere il leader del sindacato. Noi mettiamo a disposizione un’organizzazione, l’Anpi, a voi chiediamo - conclude il coordinatore - di metterci la forza rivendicativa di una categoria che vuole avere un ruolo nel settore della distribuzione del farmaco». In Basilicata, secondo l’ultimo censimento del Ministero, sono attive circa 50 parafarmacie distribuite su tutto il territorio a fronte di meno di 200 farmacie. All’incontro parteciperà il rappresentante delle Parafarmacie della Sicilia Giuseppe Pagano, della Calabria Dora Grande, Fabiola Cenisio, Rodolfo Ciccarello, Franco Retta, Letizia La Pera, mentre dalla Campania interviene Salvatore Tondo ed il presidente nazionale Anpi, Paolo Spolaore. Prevista inoltre la presenza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e dell’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, dei senatori del Pdl Guido Viceconte ed Egidio Digilio e del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero.
L’INIZIATIVA
LA FONDAZIONE
AL RIDOTTO
Diritti umani in prima fila
La ricerca scientifica ritrova i suoi spazi
Il sito internet del Pdl
“Zer0971”, associazione di promozione sociale è ideatrice della manifestazione Percorsi Umani, promossa in occasione delle celebrazioni per il 10 dicembre, giorno del 61° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La manifestazione attraverso la valorizzazione e la pubblicizzazione della Carta, ha come obiettivo la costruzione di un ampio dibattito sulla necessità della tutela dei diritti dell'uomo nella società globalizzata. Questa edizione di Percorsi Umani avrà come tema l'acqua quale diritto fondamentale. Appuntamento sabato 21 novembre a Rivello (ex Convento di S.Antonio, ore 17.30) con la proiezione del film documentario di Irena Salina “Flow” - Per amore dell'acqua. Seguirà il dibattito con la partecipazione del portavoce Comitato Acqua Pubblica. Flow sposta l'attenzione del pubblico sull'acqua, bene essenziale per la nostra sopravvivenza, che va difeso da inquinamento e speculazione. Durante la visione ci si rende conto di quanto vitale sia tale risorsa per popolazioni di paesi non Occidentali e quanto venga sprecata nei paesi industrializzati. In un momento storico in cui si parla di aumento della popolazione mondiale e riduzione delle risorse idriche, prendere coscienza di quanto sia importante l'acqua è essenziale per il futuro del nostro Pianeta. Per informazioni: info@zer0971.org.
SI COSTITUISCE oggi a Potenza alle 10 presso lo studio notarile Simone, la Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus per iniziativa della Regione Basilicata. I soci fondatori sono l’Asp, l’Asm e la Fondazione Stella Maris di Calambrone di Pisa. La Fondazione come da statuto, non ha fine di lucro e persegue unicamente finalità di solidarietà nel campo sanitario e della ricerca scientifica. Nell’immediatezza pone in essere una sperimentazione gestionale della rete della regione Basilicata di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. L’attività della Fondazione è specificamente finalizzata a sviluppare nel territorio della Regione Basilicata un centro di eccellenza articolato in più strutture che agiscono sinergicamente e che abbiano valenza regionale ed extraregionale, individuando forme gestionali di maggiore
flessibilità. Inoltre ha il fine di potenziare ed attivare servizi particolarmente carenti nelle regioni del Meridione in particolare: un servizio di ricovero di adolescenti con patologie acute di competenza neuropsichiatria infantile, un servizio semiresidenziale e residenziale per soggetti con disturbi dello spettro artistico in età evolutiva, un servizio per disturbi del comportamento alimentare, un servizio di riabilitazione alcologica. Tra le tante finalità ha inoltre l’obiettivo di essere riconosciuta come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S). La costituzione della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus si propone, inoltre, di rispondere alle richieste di domanda di servizi sanitari specialistici in cui, ancora nelle regioni del Sud non vi è immediata risposta, pur essendovi patologie con incidenze molto alte.
IL GRUPPO consiliare Pdl del Comune di Potenza, terrà oggi alle 12 nel Ridotto del Teatro Stabile a piazza Prefettura a Potenza una conferenza stampa per illustrare i propri strumenti di comunicazione edinterazione online, coni cittadini del capoluogo regionale. Grazie a queste tecnologie - spiega una nota - abbiamo un luogo virtuale, per entrare in contatto, parlare di politica, di contenuti, di progetti da realizzare e di programmi elettorali. Con la pubblicazione del nostro blog www.pdlpotenza.blogspot.com e l’apertura di una pagina Fan e di un gruppo di lavoro nel social network Facebook (Pdl Comune di Potenza), gli elettori e simpatizzanti del Pdl possono entrare in contatto con i rappresentanti istituzionali del Pdl al Comune di Potenza. La presenza nel web del Gruppo consiliare Pdl vuol essere un primo stimolo nei confronti di tutta la classe dirigente del Pdl di Potenza affinché riesca a ritrovare la necessaria serenità per affrontare le prossime competizioni elettorali.
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Potenza 23
Mercoledì 18 novembre 2009
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Pignola Il consigliere Giancarlo Spagnoletta torna a sollecitare interventi
«Si pensi anche alla Sp 5» A oggi, infatti, nonostante i solleciti nulla è stato ancora fatto PIGNOLA - La Provincia di Potenza si appresterebbe ad investire trenta milioni di euro «per realizzare e terminare le strade nel Potentino» ma «noto con rammarico - ha fatto sapere Giancarlo Spagnoletta capogruppo del partito di minoranza al Comune di Pignola - che ancora una volta la provinciale 5 è stata esclusa dalla programmazione dell’ente Provincia». A tal proposito Spagnoletta ha voluto ricordare come, lo scorso 11 febbraio, in qualità di capogruppo del gruppo consiliare “Progetto per Pignola”, ha inviato al sindaco Ignazio Petrone, all’epoca anche consigliere provinciale, e al presidente della Provincia Sabino Altobello una lettera aperta «con la quale veniva posta alla loro attenzione la grave situazione in cui versa il tratto di strada in questione». Una lettera a cui Altobello «non si è mai degnato di rispondere, ma non mi meraviglia più di tanto, la cosa che ritengo più grave sa nel comportamento del sindaco Petrone che ha continuamente ignorato certe situazioni di pericolo, anche avendo ricoperto incarichi importanti quali assessore al Bilancio e presidente del consiglio dell’amministrazione
Un tratto della provinciale 5
provinciale, incarichi che gli avrebbero permesso di intervenire per sanare le situazioni evidenziate, invece, sono passati dieci anni nel silenzio più assoluto». Per Spagnoletta è «superfluo ripetere che la richieste riveste carattere d’urgenza, visto e consideratochegli incidentichesi sono verificati sono sotto gli occhi di tutti». All’esponente
politico di minoranza preme anche sottolineare «che con l’avvicinarsi della stagione invernale, che porterà neve e ghiaccio, il problema assume dimensioni enormi». Detto ciò «non mi dilungo sui particolari - ha aggiunto - ma vi esorto affinché possiate profondere il vostro impegno nella risoluzione del problema che da troppo tempo ri-
mane irrisolto con grave pericolo peri cittadiniche transitano su detta strada». A questo punto Spagnoletta ha deciso «di rivolgere una particolare raccomandazione e attenzione all’assessore Nicola Valluzzi, che conosco personalmente di cui stimo le sue capacità politiche e professionali, con l’auspicioche si adoperi al meglio per la messa in sicurezza della strada provinciale 5, essendo il responsabile della viabilità e quindi ha tutti gli strumenti per poter operare in questa direzione». Inoltre «se davvero vogliamo che il turismo invernale con i campi da sci della Sellata-Pierfaone abbia realmente quello sviluppo che da anni tutti aspettiamo, c’è la necessità di dare ai turisti la possibilità di percorrere strade sicure». L’esponente politico di minoranza sdi è comunque detto certo che «verrà data massima attenzione alla questione, anche perché nella campagna elettorale che si è conclusa con la vittoria del centro-sinistra è stato più volte ribadito a chiare lettere l’urgenza di lavorare proprio nella direzione che va verso la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade e la provinciale 5 non è da meno delle altre».
Il coordinamento di Idv della Val d’Agri
Tito-Brienza, operazioni di potatura peggiorano la situazione traffico TITO - «Come se non bastassero i normali e quotidiani disagi derivanti prima da lavori di asfalto, e comunque dall'attraversamento del centro abitato di Brienza, da qualche giorno, si sono aggiunti i lavori di potatura di alberi eseguiti nelle ore di massimo traffico a creare ulteriori rallentamenti e code di auto e mezzi pesanti per quanti sono costretti a percorrere la Brienza-Tito». A sostenerlo è il coordinamento dell’Italia dei valori della Val d'Agri sottolineando che «i nuovi disagi, con ritardi di decine di minuti, si possono facilmente evitare scegliendo per i lavori da eseguire orari sicuramente diversi da quelli di punta utilizzati dalla grande maggioranza di lavoratori pendolari e cittadini. Il livello di sopportazione delle comunità della Val
d'Agri, dell'area sud della provincia di Potenza, come dei residenti di Brienza per il continuo traffico nella cittadina e degli abitanti dell'intero Melandro, ha superato ogni limite». Per questo Idv «non si stanca di rinnovare la sollecitazione alla Regione per anticipare risorse finanziarie disponibili per altre opere viarie in Basilicata a favore del completamento dei lavori della Tito-Brienza. Crediamo infatti che sia l'unica soluzione concreta in grado di far superare gli irresponsabili ed ingiustificati ritardi dell'Anas per assolvere adempimenti tecnici e burocratici nonostante l'importante e strategica opera viaria sia inserita nell'Accordo di programma del 1999 e nel Piano Anas per le opere strategiche ed abbia “sulla carta” una dotazione finanziaria di
60 milioni di euro, a cui aggiungere altri fondi necessari al completamento». Nel sottolineare che la Regione Basilicata e il Comune di Brienza hanno assolto alle proprie incombenze, il coordinamento di Idv «rinnova le critiche - hanno concluso i componenti del coordinamento - al comportamento dell'Anas e a quello del ministero alle Infrastrutture caratterizzati dalla lentezza delle fasi di realizzazione di grandi opere destinate ad essere incompiute per ancora molto tempo a causa del mancato trasferimento di risorse finanziarie destinate al Mezzogiorno ad aree del Nord. Ci sono inoltre conseguenze negative dirette sulla occupazione in un comparto che registra una situazione di grande difficoltà».
Pietragalla, vendemmia 2009 Soddisfatti i viticoltori PIETRAGALLA - C'è soddisfazione tra i viticoltori pietragallesi relativamente ai risultati scaturiti dalla vendemmia 2009. In molti hanno già terminato le procedure legate alla vendemmia e il vino ottenuto, oltre alla quantità apprezzabile, presenta una qualità di ottimi livelli. Un colore rosso intenso, un sapore gustoso e gradevole con una gradualità mediamente forte che si lascia davvero apprezzare. Si tratta di un prodotto davvero di qualità grazie anche alle condizioni atmosferiche che nel corso degli ultimi mesi dell'anno sono state favorevoli per ottenere un "oro rosso" davvero apprezzabile, in quanto vi è stata la giusta alternanza di pioggia e di giornate soleggiate. Naturalmente la produzione del vino
pietragallese è abbastanza variegata se si tiene conto che sull'intero territorio vi sono vari tipi di terreno che si differenziano ovviamente per la composizione innanzitutto chimica dei suoi costituenti, per cui la produzione sul territorio si differenzia anche per questo aspetto. Parallelamente anche il vino bianco si attesta su una qualità e quantità apprezzabile. Il prodotto vitivinicolo locale viene creato anche attraverso l'utilizzazione di strutture specifiche ed uniche nel proprio genere, vale a dire i palmenti, grotte scavate nel tufo che permettano una fermentazione caratterizzata da una ambientazione e da un clima interno particolare. Dunque è una annata da ricordare. a.b.
Pietragalla La decisione della giunta comunale
«Sì» al progetto esecutivo per il parco dei Palmenti
Uno scorcio dei Palmenti
PIETRAGALLA - Altri due adempimenti sostanziali e rilevanti sono stati posti in essere dalla locale amministrazione comunale per quanto concerne i palmenti di Pietragalla. E' stato completato infatti l'iter burocratico-istituzionale da parte della civica amministrazione municipale di Pietragalla relativamente all'opera di recupero del sito architettonico del Parco Urbano dei Palmenti. Dopo aver approvato il progetto definitivo lo scorso 24 settembre la giunta municipale di Pietragalla nella seduta dello scorso 22 ottobre ha approvato con la deliberazione numero 78 il progetto esecutivo per i "Lavori di recupero e valorizzazione del parco urbano dei palmenti" di Pietragalla. Si tratta di un intervento a favore di questo sito, unico per come è strutturato nel suo genere, per il quale c'è un importo di 1.000.000 di euro che scaturisce da un atto della Regione Basilicata del dicembre 2007 il quale individuava proprio nel Comune di Pietragalla l'ente attuatore dell'intervento di re-
cupero dell'area in oggetto che si caratterizza per la presenza di 211 grotte scavate nel tufo e costruite a partire dal 1830 e che ancora oggi in parte vengono utilizzate per la produzione del vino. Successivamente nei primi giorni del mese di novembre è stato effettuato un altro adempimento in quanto è stato pubblicato il bando di gara per l'assegnazione dei lavori di recupero e valorizzazione di questa area posta alla periferia del centro abitato. Tale bando che assegnerà i lavori di recupero e valorizzazione del sito scade improrogabilmente lunedì 30 novembre. Dunque con questi atti da parte dell'amministrazione municipale cittadina sono stati inseriti altri importanti tasselli verso il recupero definitivo e completo di questa area storica, culturale ed artistica di questo centro abitato dell'alto bradano che non a caso viene definita la "Città dei Palmenti", per cui nel corso dei prossimi mesi si darà inizio all'opera di recupero complessiva. Antonio Bevilacqua
Daramic, ancora proteste dei lavoratori TITO - Secondo giorno di sit in di protesta per i 140 ex lavoratori della Daramic che rischiano di rimanere senza cassa integrazione se la Regione Basilicata non provvederà ad emanare il bando per la reindustrializzazione del sito produttivo di Tito scalo. Tutto, è legato alla mancata ricollocazione di almeno il 30 per cento dei lavoratori.
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Castelgrande L’iniziativa imprenditoriale di Gabriella e Stefano Terracciano
Da lunedì parte il telelavoro Al momento impiegate 7 persone ma si punta ad aumentare l’organico CASTELGRANDE - Da Alessandria a Castelgrande con alle spalle più di trent'anni di esperienza nel settore del marketing aziendale. E' la storia di due “nuovi” cittadini castelgrandesi con un know how da spendere oggi però in terra lucana. Anzi, nella Basilicata Nord-Occidentale. Da qualche mese sono ufficialmente residenti nel piccolo centro. Con un planning chiaro e dettagliato delle nuove idee imprenditoriali Gabriella Terracciano e Stefano Terracciano hanno letteralmente “sposato” l'idea del primo cittadino Alberto Muro. Così nasce “Castelgrande servizi snc”, una società di servizi per le imprese. Ma non è tutto. Da lunedì prossimo sarà attivo un call center. Il telelavoro così a Castelgrande diventa una nuova modalità di lavoro. Ma la neo società si è già aggiudicata anche l'appalto per la promozione turistica del territorio. Nasce una nuova realtà, una società mista a partecipazione pubblica-privata. E' la “Società turistica Castelgrandese srl” . Tra le iniziative editoriali è alle porte invece la prima “Web tv” castelgrandese, un canale di informazione per creare
Gli imprenditori con il sindaco
quel filo diretto con quanti hanno lasciato il proprio paese natio. Ma come mai si è scelta come location di un'attività di marketing e di promozione territoriale proprio un piccolo centro di circa mille abitanti? «Qui la qualità della vita è ottima - dice Gabriella Terracciano - e puntiamo a creare nuovi posti di lavoro. Per il momento possiamo avvalerci di 7 operatori ma contiamo di espanderci al più presto con l'aggiunta di nuovo personale con la speranza che non si emigri più. Tra le attività in itinere c'è
quella della ricerca e dell'acquisizione per i nostri clienti di nuovi partners. Ed ancora mettiamo in campo attività di marketing e utilizziamo il call center per la gestione dell'agenda di funzionari commerciali». «Oltre alla web tv per promuovere Castelgrande c'è anche un innovativo progetto in cantiere - ha detto Stefano Terracciano - quello del Parco naturalistico dove sarà allestito un Ponte Tibetano più lungo del mondo. Insomma da guinness dei primati». Tra i promoter c'è anche un ragazzo di Castel-
grande, Cristian Colucci. «Questa è la dimostrazione che anche Castelgrande può essere al passo coi tempi - ha detto il primo cittadino Alberto Muro - così la creazione di nuovi posti di lavoro diventano una buona occasione per valorizzare le nuove generazioni. Per la prima volta parliamo di telelavoro. Una realtà possibile grazie al progetto di Vodafone Italia per contribuire alla riduzione in Italia del digital divide. Le nostre comunità scontavano già il ben noto problema dell'isolamento e dover anche sopportare un divario digitale è davvero intollerabile. Grazie alla tecnologia messa in campo si permetterà alla nostra comunità di poter usufruire di larga banda mobile in grado di assicurare connettività ad internet con la velocità Adsl da rete fissa assente sul territorio. In rete dunque senza disagi grazie alla banda mobile con un downloand a 7.2 megabit al secondo mediante la tecnologia Hsdpa. Abbiamo già avuto altre aziende che vogliono insediarsi nell'area Pip. Così con la tecnologia e il telelavoro molti hanno la possibilità di evolversi in casa propria». Angela Scelzo
L’assessore Di Lascio alla seconda edizione del forum nazionale
Associazione di volontariato L’impegno della Provincia POTENZA - L'assessore alla Programmazione della Provincia di Potenza Vito Di Lascio ha partecipato, ieri mattina, presso l'Aula delle Lauree “Nicola Cilento” del Campus di Fisciano (Salerno), alla seconda edizione del “Forum nazionale delle associazioni di volontariato”, promossa dall'associazione studentesca Panta Rei, in collaborazione con l'Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) e l'Università degli studi di Salerno. L'edizione 2009 del forum, articolata in due giornate, si è focalizzata nella giornata odierna sul tema “Servizio civile e protezione civile: integrazione e programmazione” su cui si sono confrontati, tra gli altri, il preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Salerno Pasquale Stanzione, l'assessore provinciale alla Protezione civile di Salerno Giovanni Romano e il consigliere nazionale di Torino di Csvnet (Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato) Luciano De Matteis. Portando i saluti del Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, impegnato a Melfi per la firma dell'atto costitutivo della Fondazione Francesco Saverio Nitti, l'assessore Di Lascio ha sottolineato come «la comunità politica sia a servizio della società civile, le cui attività di volontariato e cooperazione, nell'ambito del privato sociale, costitui-
scono un modo adeguato per sviluppare la dimensione sociale della persona». «Cooperazione e volontariato - ha aggiunto l'assessore - rappresentano esempi di grande valore che contribuiscono a ricomporre un'etica pubblica centrata sulla solidarietà e sulla collaborazione tra istituzioni locali e terzo settore». Nell'offrire il proprio contributo al convegno l’esponente politico provinciale si è inoltre soffermato sulle azioni e sulle buone pratiche messe in campo dal sistema della protezione civile della Provincia di Potenza.
Protezione civile della provincia di Potenza «che ha svolto, ad esempio, un ruolo essenziale nell'emergenza Abruzzo, mettendo a disposizione anche strumentazioni di misura per il monitoraggio in continuo dell'attività sismica postevento e degli edifici sensibili del territorio». «La nostra protezione civile - ha affermato - oltre ad offrire un valido supporto ai sindaci del territorio per la costituzione di sistemi comunali di protezione civile ha anche intrapreso una proficua azione di coinvolgimento del mondo del volontariato, assumendo ca-
POTENZA - È in fermento e propositiva come sempre anche in Basilicata l'associazione Movimento per l'infanzia. L'associazione con sede a Potenza in via Consolini, 21 ha come tema centrale di tutte le attività i bambini. Questi adorabili, candidi esseri indifesi, dove dovremmo metterli se non davanti a tutti? C'è bisogno di dirlo? Rimettere il primo posto ai bambini di oggi vuol dire collocare le basi di un mondo più evoluto e civile di domani. Il Movimento per l'Infanzia in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini, 20 novembre 2009, organizza una campagna di sensibilizzazione con convegni ed eventi che si svolgeranno in varie città d'Italia tra le quali: Firenze, Modena, Torino, Milano, Pavia, Novara, Ancona, Civitanova Marche, e Potenza. Saranno trattati diversi aspetti
ratteri di partecipazione e di organizzazione sempre più significativi attraverso la costituzione del forum provinciale delle associazioni di volontariato». L'occasione offerta dalla seconda edizione del Forum nazionale delle associazioni di volontariato «è preziosa ha concluso l’assessore provinciale alla Programmazione, Vito Di Lascio - perché consente alle Province di Potenza e Salerno di confrontarsi su un tema strategico quale quello del volontariato e della protezione civile e di instaurare delle proficue sinergie».
Un’azienda di Bella spopola ad Agri@Tour
BELLA - I piatti della tradizione rurale sono stati i protagonisti della settima edizione di Agri@Tour, il Salone nazionale dell'agriturismo di Arezzo. La cucina contadina, che è la caratteristica della gastronomia regionale italiana, - spiega una nota della Cia - Turismo Verde di Basilicata - è quindi salva grazie al lavoro che le strutture agrituristiche hanno svolto in materia di promozione dei prodotti tipici e in merito al servizio di ristorazione. Alla finale del campionato la Basilicata ha ottenuto - su undicipiatti intotalepremiati - il secondo posto nella categoria " dolcezze di stagione" con la torta al vino aglianico con crema di castagne e il terzo posto nella categoria " piatto di filiera" aine e cardunciedd' a la pastor. I piatti vincenti sono stati proposti, dopo una rigorosa selezione, dall'azienda agrituristica bioagriturismo “La taverna del pastore” di Bella. I titolari sono stati premiati dalla Accademia Nazionale della cucina. L'azienda agrituristica di Bella era presente ad Arezzo nello stand della Cia-Turismo Verde. Quello della ristorazione - è il commento di Paolo Carbone, presidente di Turismo Verde Basilicata - è uno dei settori maggiormente cresciuti all'interno dell'offerta agrituristica italiana.
Diritti dell’infanzia Convegno a Potenza relativi ai bisogni e ai diritti dei bambini cercando di individuare i modelli adultocentrici presenti nella nostra società e in particolare per quanto riguarda la scuola, la politica, la giustizia, la legge, la televisione, la città e i genitori. In un convengo conclusivo, che si terrà a Roma il 15 maggio 2010, dove saranno presentate le proposte di riforma legislativa e istituzionale del Movimento per l'Infanzia. Esiste anche in Italia il grave problema della violenza sessuale sommersa a danno dei bambini, della violenza sociale come la povertà, il degrado, ma anche la questione irrisolta dei bambini vittime di incidenti stradali e ancora il fe-
nomeno della violenza psicologica e assistita, la violenza subita attraverso trasmissioni televisive che impongono una pubblicità rivolta ai bambini manipolatoria e ossessiva e il disagio adolescenziale che si manifesta con l'autolesionismo, la depressione, il suicidio e il bullismo. Su questa scia di prevenzione e di proposizione il Movimento per l'Infanzia di Basilicata darà luogo a Potenza nel giorno di venerdì 20 novembre 2009 alle ore 16,30 nella sala B della Regione Basilicata sita nel Piazzale Verrastro, con il patrocinio della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza, ad un convegno incentrato sulla figura del Bambino.
Tra gli esempi di operatori moderni dell'agriturismo ci sono i titolari-gestori della Taverna del pastore a Bella che hanno lanciato, da qualche tempo, una formula fortemente innovativa, quella del “bioagriturismo”, perchè l'azienda di 20 ettari è a conduzione biologica, con l'antica casa colonica ristrutturata, ed è quindi in grado di garantire prodotti biologici. Non si tratta certamente - come sottolinea Paolo Carbone, presidente di Turismo Verde Basilicata - di un' offerta turistica minore, povera, ma invece di una forma di ospitalità nei confronti della domanda turistica che va evolvendosi in direzione della esigenza del ristoro psico-fisico nell'entrare in rapporto con le comunità locali, dell'acquisire una conoscenza storico-culturale ed ambientale del territorio, per poter fruire di alimenti genuini, di qualità legati alle tradizioni e tipicità. Più che soddisfatti Sandro e Marisa, gli operatori agrituristici dell'azienda di Bella che continuano a scommettere sulla tradizione dei piatti contadini come principale richiamo per nuovi flussi turistici in un'area come quella del Marmo-Platano che può puntare decisamente sull'agriturismo di qualità.
Relatori dell'incontro sono la dottoressa Isabella Urbano, l'avvocato Domenico Potenza, l'avvocato Raffaella Calciano, il dottore Sebastiano Zirpoli e il dottore Eduardo Bellarosa. A moderare il convegno ci penserà l'avvocato Francesco Potenza. La manifestazione è rivolta ai genitori e agli adulti, e per permettere una partecipazione massiccia verrà allestita una sala, adiacente a quella dove si svolgerà il convegno, solo per i bambini che saranno protagonisti e spettatori di intrattenimenti vari di animatori e clown. La serata dedita ai bambini proseguirà con una festa condita da una degustazione di latticini e yogurt della Fattoria Donna Giulia di Lavello, dai balli di pizzica e dai canti del gruppo di musica etnica degli Ambasciatori Lucani. Carmine Pepe
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Mercoledì 18 novembre 2009
26 Val d’Agri Si chiude una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’intero territorio
Canile, pubblicato il bando La struttura di Viggiano è stata affidata alla ditta calabrese Varca Group srl VAL D'AGRI - Pubblicazione all'Albo dell'affidamento del canile comprensoriale valligianoDa lunedì mattina è affisso all'albo montano, l'affidamento del canile comprensoriale alla ditta calabrese, la Varca gruop s.r.l con sede in Cassano allo Ionio (Cosenza). L'ultimo atto di una vicenda che ha tenuto banco da prima dell'estate scorso. Iniziata quando la Comunità Montana Alto Agri, proprietaria di un canile comprensoriale di 160 posti, posti assolutamente insufficienti per dare risposta a tutti i Comuni appartenenti all'Ente, ha indetto un primo bando ove poneva a base d'asta n. 420 cani. Cani custoditi nei canili lucani, di preciso nell'Eco di Potenza e al Canile Pippo di Paterno, 120 nel primo e circa 300 nel secondo. Un bando a base d'asta con un prezzo - ritenuto allora dai canili lucani - non sufficiente ad assicurare una buona gestione della materia. Dopo la prima gara andata deserta, l'ente montano ha proseguito con la procedura negoziale, invitando tutti i canile lucani e non. Non modificando nulla delle condizioni del primo
Cani randagi
bando nessun canile della Regione ha risposto all'invito, l'unica a rispondere è stata la ditta calabrese. L'intera vicenda è balzata alla cronaca su tutti media regionali e nazionali, legando il trasferimento dei cani fuori Regione ad una vera e propria deportazione, anche se la Basilicata non è la sola Regione di trasferimenti degli amici a “quattro zampe” in centri fuori ambito regionale. Numerose sono state le proteste, le polemiche e sit in per scongiurare tale
eventualità di trasferimento dei cani. Non solo pressante anche le comunicazioni, i fax, le e mail inviate all'ente montano da diversi rappresentanti di organismi e enti regionali e nazionali, non ultimo la diffida dell'Ente Nazionale per la Protezione degli Animali. Oggi la Comunità Montano Alto Agri ha fornito tutte le procedure di una gara in termine di legalità e ha verificato la veridicità delle dichiarazione fornite dalla ditta, richiedendo anche specifiche docu-
mentazioni, ed è di due giorni fa l'affissione all'albo dell'affidamento. Inoltre si è svolto anche già la prima riunione tra i referenti amministrativi dei vari Comuni della Valle per valutare i tempi dello start - up del servizio. Servizio che a breve dovrebbe decollare e finalmente, la struttura comprensoriale del canile ubicato in territorio di Viggiano, chiusa da anni, al centro di polemiche per l'inutilizzo, verrà aperta. Angela Pepe
Tratta Sicignano-Lagonegro Interviene il Codacons LAGONEGRO - All'indomani dell'interpellanza presentata da Tino Iannuzzi del Pd, il Codacons di Sala Consilina ritorna a parlare della Sicignano-Lagonegro. La risposta data il 12 novembre scorso dal Sottosegretario ai Trasporti, all'interrogazione di Tino Iannuzzi, merita un commento approfondito per le omissioni che ci permettiamo di rilevare. «In questo documento non si dice, infatti, che lo studio elaborato nel 1999 dalle Ferrovie dello Stato è stato fatto a seguito della Delibera Cipe n.249/97 del 18 dicembre 1997, che ha stanziato 5 miliardi delle vecchie lire per la progettazione esecutiva di lavori di riapertura della linea Sicignano-Lagonegro, che avrebbe dovuto essere stata consegnata dalle Ferrovie dello Stato al Ministero dei Trasporti. Lo studio di fattibilità previsto dal pro-
tocollo d'intesa firmato il 29 ottobre 2002 con la Regione Campania, in cui si prevedeva l'elaborazione di un altro, inutile visto che già doveva esserci il progetto esecutivo delle Ferrovie dello Stato studio, a spese della Regione (180.000 euro), è stato presentato nel dicembre 2006. In questo studio, redatto da un privato, i 61,8 miliardi di vecchie lire, previsti dalle FS nel 1999 per ripristinare la tratta Sicignano-Casalbuono, sono diventati 159 milioni di euro, pari a circa 304 miliardi delle vecchie lire, considerando solo il costo tecnico, e relativi alla più breve tratta Sicignano-Montesano sulla Marcellana. Ci permettiamo allora di segnalare queste notizie, che forse non sono conosciute dal Ministero dei Trasporti. Se così non fosse, infatti, nella risposta del Governo all'interrogazione non si par-
lerebbe dell'impegno, non ancora soddisfatto, della Provincia di Salerno a produrre entro il 2006 uno specifico Studio di Fattibilità, visto che a dicembre 2006 era stato già presentato quello redatto a spese della Regione Campania. Tutto questo dimostra la giustezza della decisione di questa Associazione di aver presentato una denuncia all'autorità giudiziaria su questa triste vicenda. Nello stesso tempo richiediamo, con forza, ai sindaci del Vallo di Diano di individuare, entro il prossimo 14 dicembre, nella riapertura della tratta ferroviaria Sicignano-Casalbuono, l'unica opera infrastrutturale “portante”, che può e deve essere finanziata (da 25 a 70 milioni di euro) con i finanziamenti europei (soldi veri) degli “accordi di reciprocità”». Emilia Manco
Villa d’Agri, restyling per la viabilità cittadina
Un parcheggio
VILLA D'AGRI - Nuovo look nel centro valligiano: dal ripristino della segnaletica, a nuovi parcheggi fino al rifacimento del manto stradale. Numerosi gli interventi. Obiettivo: mettere in sicurezza la complessa viabilità dell'area, riqualificare funzionalmente ed esteticamente le strade interessate e una razionalizzazione dei posti auto che permetteranno una fruizione della strada in sicurezza. «Stiamo facendo - ha spiegato l'assessore alla Viabilità, Marco Zipparri - interventi di riqualificazione, segnaletica verticali e orizzontali in Piazza Morlino. Oltre centocinquanta posti di parcheggioauto, dicui5 perdisabili. Tutte le strade saranno oggetto di rifacimento del manto stradale ad iniziare da via Aldo Moro, via Provinciale e via Pasquale Festa Campanile, intervenendo con rifacimento parcheggi e segnaletica orizzontale e verticale. A breve - ha evidenziato l'amministratore sarà aperto il parcheggio di via Verdi, adiacente all'Istituto Comprensivo, punto di raccolta dove partiranno tutti gli scuola bus. Interventi che non tralascieranno il centro storico di Marsicovetere e la frazione di Barricelle, dove a giorni ci saranno interventi di viabilità e sempre di segnaletica». E
per quanto riguarda la croce di tutti gli automobilisti, le buche? «Un primo intervento - ha risposto l'assessore - è stato fatto sia nelle aree urbane che rurali, anche perché nel 2010 inizieranno i lavori delle acque bianche a Villa D'agri, quindi saranno fatti nuovi lavori e soltanto dopo si potrà dire che la viabilità sarà completata. Nel mese di Luglio - ha ribadito fu fatto un primo passaggio ma con le condizioni atmosferiche, in alcune zone si sono riverificate alcuni disagi. Provvederemo urgentemente, in tempi rapidi. Con le premialità royalties - ha continuato Zipparri - abbiamo dedicato 460 mila euro per il rifacimento di alcune strade del centrostorico, dove la situazione è abbastanza disagevole, sia per quello che riguarda i piccoli viali che il manto stradale. Quindi abbiamo trovato i fondi per poter intervenire. Un attenzione particolare è stata data ai disabili con nuovi parcheggi. Il tutto - ha sottolineato-- afinedimigliorare la viabilità. Villa d'Agri - ha aggiunto il responsabile della vianilità - non è solo interessata da traffico cittadino ma è presa d'assalto dai vari paesi per essere un centro di servizi. Essendo un paese commerciale e artigianale, era ora di provvedere». an. pe.
Guardia, continuano i lavori “Puntino ad ago” di Latronico, la Cciaa di consolidamento di alcune aree ente terzo per la certificazione LATRONICO - E’ certamente una delle tradizioni più importanti di Latronico. Le persone più anziane la custodiscono gelosamente. Stiamo parlando del “Puntino ad ago di Latronico” di quella particolare tecnica di ricamo molto laboriosa, praticata senza telaio - la cui esclusività è stata riconosciuta da importanti riviste specialistiche nazionali del settore - che trova le sue lontane origini nelle città della Magna Grecia, dove, grazie agli spostamenti commerciali nell’area delle colonie greche, questo tipo di pizzo si diffonde come elemento decorativo dei capi di vestiario. A Latronico (in provincia di Potenza) ha trovato terreno fertile per la realizzazione di corredi nuziali – lo stile fine e molto elegante per la sua linearità si sposa perfettamente con capi e arredi moderni di stile minimalista - diventando patimonio pressoché esclusivo della zona.
L’amministrazione comunale di Latronico, che ha autorizzato la registrazione del marchio collettivo “Puntino ad Ago di Latronico”, del relativo disciplinare di produzione e del Regolamento d’uso, ha chiesto alla Camera di Commercio di Potenza di divenire Ente terzo per i controlli di qualità in quanto specificatamente indicata dallo stesso Comune nel Disciplinare per l’utilizzo del marchio. «E’ con piacere ed entusiasmo che abbiamo aderito a questa richiesta – spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte –poiché crediamo che il patrimonio dell’artigianato artistico possa diventare un elemento di attrattività collaterale al turismo, nella nostra provincia. Nel caso specifico, poi, il puntino ad ago di Latronico potrebbe diventare un’opportunità di lavoro per le giovani dell’area, che come è noto si caratterizza per alti indici di disoccupazione».
GUARDIA P. - Procedono i lavori di consolidamento di alcune aree del paese. Mentre si continua a discutere della sicurezza dei piccoli comuni e dei lavori che andrebbero effettuati prima che si verifichino le tragedie, non manca chi sta lavorando. Il piccolo paese in pietra, meglio conosciuto come uno dei più belli borghi d'Italia, infatti, non è immune da problemi di questo genere. Parti dell'abitato, rientrano nell'area R3 e altre, seppure limitate, in quella R4, cioè a forte rischio. Il primo lotto dei lavori, per un importo pari a 595.000 euro derivanti, anche in questo caso dall'unione di più fondi, in particolare da 285.000 euro provenienti dalla legge 32, e 310.000 euro dall'accordo di programma quadro del Ministero, stanno interessando Via De Gasperi, a ridosso del centro storico. A questi soggetti si dovrebbe anche aggiungere l'apporto di Acquedotto Lucano che si preoccuperà della parte inerenti le
acque. Un lavoro che porterà non pochi benefici al paese e soprattutto al centro storico. Come spiega il primo cittadino, Massimo Caporeale: «Questa prima tranche di lavori ci permetterà di svincolare in parte quell'area del paese permettendo di fatto di risolvere il problema delle macchine, soprattutto d'estate quando tutto il centro diviene area pedonale. Altresì ci permette dicreare nuovi parcheggi, liberando l'attuale piazzetta, da sempre punto di socializzazione del paese, ed oggi spesso adibito a parcheggio. Senza dimenticare lo scopo primario, quello di consolidare un'area che potrebbe essere a rischio». Solo il primo lotto di un progetto che vuole essere più ampio. Con il secondo lotto in cerca di finanziamento, infatti, i lavori di consolidamento continuerebbero fino a confluire nella creazione di un parcheggio a ridosso del centro storico. Francesca Gresia
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Mercoledì 18 novembre 2009
SPECIALE 91°battaglione
ADDIO
alle armi Oggi chiude la caserma Lucania ma la manifestazione romana accende la speranza di mantenere nel capoluogo un presidio militare ROMA - La caserma Lucania chiude ma con riserva. Oggi, infatti, si spegneranno le luci sul 91° Battaglione ma è probabile che questo non significherà la fine della presenza dell’Esercito a Potenza. Una speranza che arriva direttamente dal Ministero della Difesae che premia le aspettative di quei 156 cittadini arrivati ieri mattina a Roma per manifestare contro la cancellazione del presidio militare lucano. Centocinquantasei persone in rappresentanza di tutti quei cittadini che da tempo si battono per difenderne l’importanza. Sindaco Santarsiero in testa, un gruppo di comitati di quartiere ha presidiato Largo Santa Susanna, nei pressi del Ministero, agitando striscioni che riportavano ben impresso l’obiettivo della trasferta: “Non rinunciamo alla Caserma Lucania”. Con loro anche gli onorevoli Salvatore Margiotta e Filippo Bubbico, il segretario generale della Uil Carmine Vaccaro, il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli e la signora Anna Giosa, moglie di un militare, a Roma in rappresentanza di tutte le famiglie della caserma. Intento comune quello di ribadire il valore, sociale ed economico, che la caserma Lucania ha e ha avuto per l’intera regione. E, almeno per il momento, la manifestazione romana uno spiraglio sembra averlo aperto. Una delegazione di istituzioni e cittadini, infatti, è stata prima ricevuta dal Capo di Gabinetto del ministro La Russa, il generale Abrate, che ha confermato le attenzioni del ministro per una positiva soluzione della vicenda e successivamente il
di VITTORIO SABIA IL NOME più…rumoroso è senza dubbio quello di Giovannino Guareschi. Non solo per la fama acquisita dopo, con il suo “Peppone e Don Camillo”, ma anche per il ricordo che ha lasciato della sua permanenza a Potenza in un volume di grande formato dal titolo “Un pò per gioco”. Sono stati i figli Carlotta e Alberto Guareschi ha scovare le…cose segrete del papà più famoso d'Italia, e, complice la Casa Editrice Rizzoli, a consegnare alla memoria dell'intera Nazione, un affresco fra i più simpatici e guasconi che si possano immaginare. Lui, che giunse a Potenza per fare l'allievo ufficiale di complemento nella “Caserma Lucania”, si era portato nella valigia la sua inseparabile “Voigtlander”, che all'epoca, parliamo del 1935, era la macchina fotografica più perfezionata in uso nel nostro Paese, con la palese intenzione di “documentare” le vicende di “Giovannino marmittone”a Potenza, appunto nella Caserma di Santa Maria e poi, per un periodo più breve, al “campo”di Melfi per le esercitazioni di tiro. Potenza era sul cocuzzolo estremo, con le porte di San Gerardo e di San Giovanni a delimitare il vecchio centro storico che accoglievano gli allievi che si recavano in via Pretoria, a visitare, tra l'altro, il “Grande Modern Hotel” di Pecoriello, davanti al quale sostava sempre una bella carrozza a cavalli che lui definiva “la limousine”per i clienti di prestigio. E ci sono foto veramente straordinarie in questo volume, come quella che riprende Guareschi con il fucile in spalla, di guardia alla garitta della Caserma, con una didascalia molto esplicita: “La Patria è al sicuro con Gio-
sindaco e l’onorevole Bubbico hanno incontrato direttamente il sottosegretario Crosetto, che già a settembre era stato informato della questione. E’ proprio dall’onorevole Crosetto che è arrivata la speranza. Il sottosegretario, infatti, non solo ha confermato tutta l’attenzione alla vicenda ma si è anche fatto garante a sostenere, in Commissione Difesa della Camera, la presenza di un “presidio militare”presso la Caserma Lucania ed a rafforzare il Comando Militare Esercito della Basilicata. Un interessamento che ha soddisfatto il sindaco, che ha ancora una volta indicato quale soluzione compatibile con la caserma potentina una Compagnia Genio di Pronto Intervento con finalità anche di Protezione Civile, e i cittadini stessi che hanno accolto con un applauso l’esito della riunione. «Siamo molto fiduciosi - ha sottolineato la signora Giosa a margine dell’ incontro - e mi auguro che la situazione abbia una conclusione positiva, me lo auguro per tutti i lucani». Stesso atteggiamento fiducioso anche da parte di Carmine Vaccaro che ha evidenziato come venga fuori anche dal Governo la volontà di vedere nel futuro della casermaun presidio militare e nonsoltanto un presidio istituzionale. «Garantire un presidio militare a Potenza è un impegno del governo e noi, come parlamentari lucani del Pdl, faremo il possibile affinché venga mantenuto» hanno detto poi in una nota i parlamentari Pdl, Viceconte, Latronico, Digilio e i deputati Taddei e Moles. Manuela Boggia
C'erano anche Guareschi, Carli e Bernacca E il saloncino della Trinità per ascoltare la radio. Le generazioni passate nella caserma Lucania sono una tradizione italiana. vannino di guardia” quella garitta che si può osservare ancora oggi e che, ahimé, rimarrà per sempre vuota, visto che anche la gloriosa Bandiera del Reggimento è stata portata in…archivio. In questo volume, tra l'altro, vi è un po' la storia dei costumi e modo di vivere dei potentini di allora, con la donne nelle strade a vendere la frutta, la neve che riempie le strade, una immagine molto suggestiva della Porta San Giovanni (e Guareschi annota “Potenza: l'ingressotrionfalealla cittàdegliallieviufficiali”), la “grotta azzurra” dove si vendeva il vino, il film che si proiettava in quei giorni nella Sala Roma “Il Re dell'Arena” con Eddie Cantor. Ma Guareschi è solo un esempio dei personaggi famosi che hanno fatto il servizio militare da Allievi Ufficiali di Complemento nel capoluogo di Regione. Fra quelli più noti Guido Carli, diventato per un lungo periodo governatore nella Banca d'Italia ed Edmondo Bernacca, il primo e più celebre meteorologo della televisione Italiana. I telespettatori lo chiamavano “orecchione” per le sue estremità auricolari piuttosto evidenti, che sul piccolo schermo appariva-
no, a seconda della luce, quasi enormi. Ma la vera enormità era la… competenza di questo signore che riusciva a far capire agli italiani gli umori del tempo ed a spiegarne le ragioni. Senza tanti cartelli o complicate elucubrazioni, senza satellite, ovviamente, ma sempre con grande precisione e puntualità. I giovani non lo ricorderanno, ma il suo viso rassicurante, la sua bonomia e, come accennavamo, la sua straordinaria competenza, facevano della sua rubrica sul tempo, tutta nuova all'epoca, un punto di riferimento insostituibile. Quando i nuovi meteorologi si affacciarono sulla scena televisiva, muniti di carta penna e… calamaio, quasi a sottolineare la loro competenza, Bernacca abbandonò il campo. Ma non la Rai perché per anni, girò le sedi dell'azienda sparse in tutto il Paese, a insegnare dizione ai nuovi e vecchi giornalisti. Perché anche questo era Bernacca - metereologo: un signore dalla dizione perfetta, pacata, suadente, che conquistava il pubblico. Qualcuno alla fine non si sarebbe dimenticato le previsioni per domani, ma la sua voce, quella sì, rimaneva nelle orecchie. Lo incontrammo proprio in uno di questi
seminari di studio sulla dizione, che tutti i giornalisti grandi e piccoli dovrebbero fare con periodicità e, in una pausa della lezione, si soffermò a parlarci delle settimane passate in Caserma. «Ve la ricordate la Caserma Lucania?», domandava ai suoi ascoltatori potentini. «Per me è stata una vera e propria casa, perché non imparavi solo il mestiere del soldato, ma anche quello del buon vivere». Insieme a tanti altri Ufficiali di complemento, Bernacca era uno dei frequentatori del Saloncino della Chiesa della SS. Trinità, dove ascoltavano la parole di quel parroco illuminato che fu Don Vincenzo D'Elia e, poi, davanti al camino acceso, la radio, quella con l'antenna interna ben stesa negli angoli della sala per captare meglio il segnale, che era il miglior collegamento possibile con la propria città, lasciata al di là delle nostre montagne. E anche noi, chierichetti e osservatori attenti, imparavamo molto da quella mescolanza di dialetti italiani, ma soprattutto da una cultura profonda che veniva fuori dai ragionamenti degli “allievi ufficiali” che ci faceva sognare Firenze, Roma, Torino e tante altre belle grandi città d'Italia. Possibile che tutto debba essere dimenticato?
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SPECIALE 91°battaglione
SPECIALE 91°battaglione
STORIA DELLA CASERMA LUCANIA di ROCCO GALASSOl
Profilo storico
del 91°battaglione
Il 91° Battaglione “Lucania”, che eredita la bandiera e le tradizioni del 91° Reggimento di fanteria, ha origini più remote che risalgono all'epoca del nostro Risorgimento nazionale e più precisamente all'anno delle imprese Garibaldine in Sicilia e nel Napoletano: il 1860. Non a caso il 91° Fanteria ha assunto il nome di una regione che fu animosa cooperatrice del Risorgimento. Fu a Potenza, infatti, che il Col. Camillo Boldoni si adoperò per raccogliere ed organizzare militarmente le forze degli insorti Lucani del 1860 al propagarsi dell'eco dei successi garibaldini. I tremila volontari con la denominazione di “Cacciatori lucani”vennero inquadrati nella divisione Cosenza(16ª) e mossero su Napoli con la colonna garibaldina per entrarvi acclamati il 18 settembre 1860. Destituito da Garibaldi, Boldoni lasciò il comando a Domenico Asselta. Vennero riservati ai Cacciatori i Granili - già depositiborbonici- perilloroaccasermamentoevennedata lorofacoltàdilasciarel'Esercito o rimanervi. Furono però in molti a rimanere sotto le Bandiere ed uniti ad altri nuovi elementi formarono la Brigata Basilicata. Questa Brigata era ripartita in due Reggimenti affidati al Ten.Col. Giorgio Caravà e al Ten.Col. Griziotti e venne assegnata alla Divisione Medici (15ª) con a capo il Col. Brig. Clemente Corte. La Brigata venne impegnata in quello che fu l'ultimo tracollo dei Borboni sul Volturno, il 15 ottobre si impegnava in un fatto d'arme molto serio a San'Angelo in Formis, pagando un largo tributo di sangue. Caddero infatti sul campo il Cap. Salvatore Monti, il Ten. Gentile Rossi ed il volontario Celestino Grossani. Ancora oggi, nel cimitero Garibaldino di Sant'Angelo in Formis è possibile vedere un monumento che ricorda le imprese eroiche della Brigata Basilicata. In quel giorno la quarta compagnia del capitano Ravioli da solafece 43 prigionieri edil Serg. Gennaro Cacace venne decorato di medaglia d'argento al V. M.. La compagnia meritò l'encomio solenne e l'intera Brigata il plauso e le lodi dell'esercito regolare sardo. Il R.D. dell'11 novembre 1860 che scioglieva l'Esercito Meridionale - segnò anche la fine della Brigata Basilicata dopo breve ma non ingloriosa vita. Il 29 giugno 1882 vennero previsti 16 nuovi reparti di fanteria tra cui, il 91° e 92° reparti gemelli della disciolta Brigata “Ba-
silicata”. L'attuazione del progetto non avvenne però che solo due anni dopo. Il R.D. del 4 settembre 1884 stabilì che, a partire dal 1° novembre, si formassero le nuove otto Brigate col concorso dei 78 corpi di fanteria già esistenti. Il 91° Reggimento traeva i suoi elementi dalle Brigate Savona, Brescia, Pistoia e Modena, ciascuna delle quali dava due o tre delle proprie compagnie al completo del personale con esclusione soltanto degli attendenti degli Ufficiali e con proprie dotazioni di materiali di mobilitazione, regolamenti, ecc. Il Comando della Brigata Basilicata fu assunto da un insigne Ufficiale e scienziato, il Col. Brig. Annibale Ferrero, Primo Comandante del 91° fu il Col. Luigi Porporati (n. 1834). Tra i fatti salienti della vita del 91° Reggimento nei primi anni della costituzione va ricordata la partenza nel 1885 della 7ª Compagnia per l'Eritrea al comando del Cap. Eraclito Soffini e con un organico di cinque Ufficiali e 168 uomini, incorporati nel 1° Battaglione F. “Africa”. Questi partironodaNapoliil 18febbraioerimasero in Africa tre anni e tre mesi. Nell'agosto del 1886 il 91° venne trasferito a Salerno distaccando un battaglione a Sala Consilinae nel 1890 aReggio Calabria
con compagnie distaccate a Scilla e Gerace. Questa sede fu per il reparto molto disagiata per le condizioni di pubblica tranquillità e sicurezza. Quasi a premio, per le fatiche sopportate, il 91° venne trasferito nell'ottobre del 1893 a Novara (Caserma Perrone di San Martino) iniziando i soggiorni più lunghi. Da Novara nel 1896 partirono 3 Ufficiali e 33 uomini per la guerra d'Africa e parteciparono alla infausta giornata di Adua. Il 1898 - l'anno delle rivoluzioni sociali - vide impegnato il 91° in servizi d'ordine pubblico non solo a Novara ma anche a Milano. Meritò l'encomio solenne il Ten. Col. AlessandroChiaperotti, successivamente, nel 1900, vennero organizzati anche soccorsi in Valle dell'Ossola a favore delle popolazioni colpite dall'alluvione. Nel settembre dello stesso anno si ebbe un nuovo cambio di guarnigione, da Novara a Civitavecchia, dove il reparto vi sarebbe rimasto fino al 1907. Il 91° Reggimento occupò con il Comando il “Casermone”e sedi distaccate a Castrovillari (deposito), a Terracina, Velletri, Sora, ed a Fontana Liri. Al comando della Brigata venne assegnato il Gen. Mario Nicolis di Robilant - Capo dell'Armata in Cadore e Senatore del Regno, i colonnelli Eugenio
Gli appuntamenti SI CHIUDE il sipario sul palcoscenico della Caserma Lucania. Dopo l'esibizione di sindaco, politici, stato maggiore dell'esercito e normali cittadini, lo spettacolo si conclude con la cerimonia di chiusura ufficiale. Dalle dieci di questa mattina, le massime autorità sono invitate ad assistere al gran finale. E mentre medaglieri, labari e associazioni d'arma sfileranno per l'ultima vol-
ta nel cortile che da circa due secoli accoglie il Novantunesimo Battaglione, in piazza Aldo Moro i cittadini che ancora hanno voce protesteranno contro la soppressione. Tra questi, anche alcuni studenti, che raggiungeranno la piazza con un corteo in partenza alle 10 da piazza Cagliari. C'è anche chi ritiene sia fiato sprecato, come i giovani di Federazione Universitari Lucani, interessati al presente della
Risoli (famoso eroe della guerra di Libia e Tenente Generale del II C.A. nel 1915) e Italo Franceschi comandarono il 91°. Appartenne in questi anni al 91° anche il Magg. Giovanni Pastorelli morto colonnello alla testa del 48° F. e decorato di medaglia d'oro al V.M.. Il 18 settembre 1907 il 91° fu trasferito a Torino, dove rimase fino al 1943. Occupò inizialmente la caserma Pietro Micca. Nel 1911 il Reggimento - pur senza partecipare con i propri reparti organici - inviò 26 Ufficiali e 1194 militari di truppa per il completamento dei vari reggimenti di fanteria costituenti il corpo di spedizione in Libia (4° - 18° - 22° - 23° - 34° - 43° - 50° 60° - 68° ) e fornì una sezione di mitragliatrici Maxim al 93° Fanteria. Molte furono le ricompense al valore tributate ai suoi fanti, anche se sotto le insegne di altro corpo, infatti vennero decorati di medaglia d'oro, tra gli altri, il Colonnello Giovanni Pastorelli (40° Fanteria) ed il Ten. Col. Vittorio Gandolini (23° Fanteria), già Ufficiali del 91°. Le virtù del Reggimento emersero particolarmente nel corso della I Guerra Mondiale. Partecipò combattendo su Cima Palombino - Forcella Dignas e Monte Cavallino (1915), San Pauses e Monte Cadini (1916), com-
battè in Cadore fino alla disfatta di Caporetto, quando dovette ripiegare con le altre truppe. Nel 1918 combattè su Col Maschio, Col Fenilon e Col del Miglio, partecipò in giugno alla battaglia del Piave distinguendosi ancora per il suo valore e spirito di sacrificio. Operò sul Grappa durante al battaglia di Vittorio Veneto, avanzando poi in Valle San Lorenzo fino a Sezze. Nella battaglia finale sul Col Caprile e in Val Cismon si meritò la medaglia d'argento al Valor Militare con la seguente motivazione: «Già provato a sanguinosi cimenti, con rinnovellato e generoso sacrificio, con tenace valore e ferma disciplina, strenuamente difese una posizione di estrema importanza, respingendo malgrado gravissime perdite, ripetuti attacchi nemici effettuati in forze superiori (Monfenera, Pederobba, 9 - 20 novembre 1917), si distinse per slancio ed ardimento nella riconquista di importanti posizioni» (Col Fenilon, 15 giugno 1918,ColdelMiglio, 2luglio1918).Il91° meritò ancora una citazione sul Bollettino di Guerra del Comando Supremo (n° 1121) del 19 giugno 1918. La Bandiera del Reggimento venne decorata pure con l'Ordine Militare d'Italia (ex O.M. di Savoia) con la motivazione concessa a tutta
della giornata città di Potenza oltre che al passato. La caserma potrebbe diventare la cerniera tra il più grande polo universitario potentino, il campus di via dell'Ateneo Lucano e la città, velocizzando l'ingresso della giovane comunità universitaria nella vita del capoluogo lucano. Come? «Con uno studentato prima di tutto - dicono i ragazzi - sopperendo anche alla mancanza di alloggi
studenteschi dovuta alla recente chiusura della più grande residenza lucana, quella di Via Filzi e la preannunciata chiusura di Via Viggiani. L'iniziativa metterà un freno anche sulla speculazione e sul caro-affitto, pratica diffusa nel capoluogo lucano». Per questo, alle 17, organizzeranno un presidio aperto a tutti presso la villa di Santa Maria. Anna Martino
col coraggio dei forti e con spirito indomito mantenendo immacolata la fede nei destini della Patria». Intanto, su ordine del Col. Gabriele Barone - ultimo Comandante del 91° - Il S.Ten Alfiere Dario Gerosa, accompagnato dal Magg. Gabriele Trompeo, a bordo della Nave Ospedale “Toscana” sbarcarono in Italia portando in salvo la gloriosa Bandiera del Reggimento. I fanti, benché provati dalla lunga prigionia che ne seguì, riuscirono a conservare l'amore e l'attaccamento per il loro caro reparto e, al ritorno in Patria, costituirono in Torino un Comitato di Reduci della Brigata Basilicata e Divisione Superga dandosi appuntamento, alla domenica più prossima al 18/20 novembre. Tutt'ora tale Comitato torinese promuove il ricordo annuale dei loro Caduti. Il 1° febbraio 1977, a Potenza viene costituito il 91° Battaglione fanteria “Lucania” per trasformazione del preesistente distaccamento del 244° Btg. “Cosenza”, il nuovo reparto eredita la Bandiera, le mostrine e le tradizioni dell'antico 91° Reggimento e viene inquadrato nella 21ª Zona Militare di Salerno. Dopo tre anni mostrerà slancio e spirito di abnegazione nell'organizzazione immediata dei soccorsi per il grave sisma che il 23 novembre 1980 colpì l'Irpinia e la Basilicata. Nonostante fosse solo un reparto con compiti addestrativi e, per giunta, con uno scaglione di reclute incorporate da soli pochi giorni, dimostrerà fermo coraggio e abilità tanto da meritare una medaglia d'argento al Valore dell'Esercito: Battaglione di Fanteria Addestramento Reclute, pur nella difficile situazione di avere gran parte della Caserma sinistrata e di disporre di giovani incorporati da pochi giorni, unito dal comune e dall'alto senso del dovere si lanciava immediatamente e d'iniziativa con un complesso di 300 uomini nelle operazioni di soccorso nella stessa città di Potenza e nei comuni di Balvano e Pescopagano. Con la generosità propriadei giovanidileva operavaincessantemente durante le prime 65 ore, rinunciando anche ai turni di riposo per estrarre i sopravvissuti dalle macerie, provvedere al recupero ed alla inumazione delle salme e somministrare i primi aiuti. Dopo tre giorni di ininterrotta immane fatica, svolta in condizioni metereologiche particolarmente avverse, senza che alcun militare manifestasse il minimo accenno di cedimento, il battaglione veniva avvicendato da altra unità affluita dal nord, lasciando negli abitanti dei comuni dove aveva operato profondi sentimenti di riconoscenza, di stima e di affetto. Rientrato nella sede di Potenza continuava nella sua preziosa ed instancabile opera, contribuendo in modo determinante a disciplinare l'organizzazione dei soccorsi provenienti da tutta Italia e dai Paesi Esteri. (Potenza, Balvano, Pescopagano 23 novembre 1980 - 20 febbraio 1981). Dal 1985 al 1991 il reparto assume la fisionomia operativa trasformandosi in 91° Battaglione fanteria Moriz “Lucania”. Dal 1° luglio 1991 viene inquadrato nella 8ª Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, riprendendo compiti addestrativi già svolti in precedenza ed assume l'attuale denominazione di 91° Battaglione “Lucania”. Dal 1° ottobre 1997 passa alle dipendenze del Comando Regione Militare Meridionale e dal 1° gennaio 1999 al 2° Comando delle Forze di Difesa.
BIBLIOGRAFIA A. BOCCIA- Il contributo della Basilicata nelle guerre d'Italia - Milano 1965 L. M. de BIASE - Le brigate di fanteria nella guerra del 1915-1918 , Roma S.M.E. 1994 E. SCALA - Storia delle fanterieitaliane, RomaS.M.E., 1965AA.VV. - Brigate di fanteria - riassunti storici …, Roma, S.M. CentraleMinistero Guerra,1925 R.GALASSO -Ubicumque Victores: Presentazione della Sala Cimeli del 91° Battaglione - Potenza 1999 R. GALASSO - La Divisione Superga nel 60° della costituzione - Ed. Hobby e Work Milano 1994 MINISTERO DELLA GUERRA - Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 - Albo d'Oro , III Vol., Roma 1927 MINISTERO DELLA DIFESA - Direzione Generale della Leva, 7^ Divisione -Albo d'Oro LA BASILICATA NEL MONDO - ristampa anastatica del II Vol, 1925 - Matera 1983
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PER EFFETTO dei Decreti Luogotenenziali del 17 febbraio 1861 che prevedevano la soppressione degli ordini monastici maschili e femminili, a Potenza venne soppresso, tra gli altri, il Monastero dei Riformati di Santa Maria ed il fabbricato conventuale venne adibito dal Ministero della Guerra a dimora temporanea di soldati. (1) Si può tranquillamente affermare che proprio questa struttura costituisse il primo nucleo della Caserma “Lucania”(denominazione assunta solo il 25.03.1933 in sostituzione dell'antico nome “Basilicata”) sede,oggi, del glorioso 91° Battaglione “Lucania”. Il nome della “Caserma Basilicata”, infatti, figura già nelle carte topografiche cittadine del 1875 con chiaro riferimento alle predette proprietà conventuali.(2) L'attuale edificio militare, voluto dai Ministeri della Guerra e dei Lavori Pubblici, con tutte le caratteristiche tali da renderlo idoneo ad essere una caserma risale invece al 1885, anno in cui ebbero inizio i lavori di costruzione dell'ala confinante alla Chiesa di Santa Maria. Al progetto di costruzione della nuova Caserma si odoperò il colonnello del Genio Militare Carlo Tucci,(3) di origine lucana e ci vollero ben dieci anni perché i lavori si completassero tanto da accogliere nel 1896 -anno della probabile inaugurazione- ifanti dell'81°Reggimento Fanteria (ancora oggi è possibile leggere, all'esterno del portone d'ingresso la lapide dedicatoria, di epoca successiva, “AI GLORIOSI CADUTI DI ADUA” immolati nella cruenta battaglia del 1° marzo, proprio del 1896). Prima di questo reparto la città ospitò presso la Caserma “Ex Gesuiti” un battaglione del 13° Reggimento, sempre di Fanteria. La caserma, tuttavia, ancora incompleta fu sede del 7° Reggimento Fanteria della Brigata “Cuneo” che rimase in città dal 1901 al 1907, anno in cui vi furono i cambi di guarnigione un po' in tutta Italia ed a Potenza giunsero i fanti del 29° Reggimento di Fanteria. Fu solo nel 1909 che si riuscì ad approvare il progetto di completamento della Caserma per intervento del Genio Militare di Taranto e nel 1911 il Comando di Divisione di Bari ottenne la residua parte di terreno denominato Orto di Santa Maria, attiguo al piazzale interno della Caserma. I lavori si completarono probabilmente nel 1913 e, nel 1914, anche il deposito dell'armeria, che era ancora dislocato nel fabbricato “ex Gesuiti”, venne accorpato alla nuova caserma. (4) Le operazioni della prima guerra mondiale portarono il 29° Reggimento con la brigata “Pisa”sul fronte carsico dove si ricoprì di gloria tanto da guadagnare numerose ricompense al Valor Militare per la Bandiera e per i suoi fanti. Molti soldati, e tra loro numerosi lucani, immolarono la loro vita sui campi di battaglia. Per ricordarli si volle collocare nel cortile della Caserma un monumento e questo venne solennemente inaugurato dal Re Vittorio Emanuele III e dal Principe ereditario Umberto, giunti a Potenza il 30 agosto 1925. Nel 1929 il 29° Reggimento Fanteria lasciò la città di Potenza e la caserma Lucania rimase inattiva fino al 1934. In tale anno, infatti, con la ristrutturazione necessaria la caserma diventò sede della gloriosissima Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria Corpo d'Armata (IV° Gruppo del 9° Regg.to d'Artiglieria). Tra gli allievi “illustri” di quegli anni sono da ricordare i nomi divenuti famosi del Gen. Edmondo Bernacca, delromanziere GiovanninoGuareschi e del futuro Governatore della Banca d'Italia Guido Carli. Vennero poi gli anni della seconda guerra mondiale e la Caserma “Lucania” ospitava ancora la Scuola Allievi Ufficiali quando i bombardamenti alleati dell'8 settembre 1943 la danneggiarono al punto tale da renderla inagibile. Solo nel 1965 veniva restituita alla città la Caserma “Lucania” pronta nuovamente ad accogliere prima un battaglione del 48° Reggimento “Ferrara”e poi il 244° Battaglione “Cosenza”. Nel1977 siricostituivail91° BattaglionediFanteria “Lucania”che trovava nell'omonima caserma lasedepiùfeliceper ricordareleoriginilucanedell'antica Brigata che nel 1860 combatté con Garibaldi ben meritando, poi, nelle guerre d'Africa, nel primo e secondo conflitto mondiale per consegnarci un'Italia libera ed indipendente. l(consulente storico-militare del 91° Btg. “Lucania”)
l'Arma di Fanteria. Cessate le ostilità, il 91° si trasferì a Flambro nell'udinese, poi a Varese e il 15 ottobre 1919 rientrò a Torino rioccupando la Caserma Pietro Micca. Nel 1925, col R.D. del 4 settembre , Umberto Nicola Tommaso di Savoia, Principe di Piemonte ed erede al trono venne assegnato come ufficiale al 91° Reggimento e col grado di Tenente assunse il comando del primo plotone della 5ªcompagnia.Virimase finoal15marzo 1926 quando passò, da Capitano, al 92° Reggimento della stessa Brigata (Reggimento che tornerà a comandare da colonnello nel 1929). Per ricordare questa onorevole assegnazione si costituì un comitato di lucani e piemontesi i quali offrirono 36 drappelle alle fanfare dei reggimenti e realizzarono una lapide bronzea nella caserma “Dabormida”, nuova sede del Reggimento. Con la legge dell'11 marzo 1926 sull'Ordinamento dell'Esercito, che prevedeva la costituzione delle brigate ternarie, non si parlerà più di Brigata Basilicata. Il 91° col gemello 92° e il 90° “Salerno” costituì la I Brigata di fanteria e il reparto assunse il nome di 91° Reggimento fanteria “Basilicata”. Durante la guerra italo-etiopica (19351936) il 91° “Basilicata”concorse alle mobilitazioni del 63° Fanteria con il 1° Battaglione composto da 30 ufficiali e 1002 soldati. In precedenza, nel 1934, col 5° Artiglieria entrò a far parte della Divisione Territoriale di Torino “Superga” (1ª), nominativo che si estenderà anche alla Brigata a partire dal 5 aprile 1939 col formarsi delle divisioni binarie (91° - 92° e 5° Art. per D. f.). Cambiò così denominazione in 91° Reggimento Fanteria “Superga”. Con questa grande unità prese, successivamente, parte alla seconda guerra mondiale che vide il reparto impegnato nei pochi giorni di guerra contro la Francia (giugno 1940) nel settore operativo di Bardonecchia (II Btg) e nella zona compresa tra le valli del Rho (I Btg), del Frejus (III Btg), e di Rochemolles (9°comp). Al momento della cessazione delle attività la maggior parte dei reparti del 91° si trovò in territorio francese. Nel 1942 la Divisione “Superga” venne destinata, nell'ambito dell'operazione “C 3”, quale unità da sbarco nelle isole maltesi, così anche il 91° Reggimento, a partire da settembre, adeguò il proprio armamento e addestramento per poter assolvere ai previsti compiti operativi. Da maggio a ottobre 1942 il 91° operò ancora in territorio nazionale tra Formia, Gaeta e poi Santa Maria Capua Vetere, “L'addestramento assorbiva tutto il tempo ricorda il Gen. Giovanni Parlato, comandante, all'epoca, del Battaglione I/91° - ci si imbarcava su dei pescherecci per affrontare la scalata in roccia simile a quella dell'arcipelago maltese. La stanchezza ci coglieva alle 2 o 3 di notte quandosi tornava all'accampamento, e poi alle 8 del mattino ancora sul treno per l'addestramento successivo” Questa esercitazione pesantissima avvenne nell'ambito del Comando Forze Navali Speciali, appositamente costituito. Al momento dell'occupazione dell'Algeria da parte degli anglo-americani il 91°, con la Divisione “Superga”, sbarcò in Tunisia: era il novembre 1942. Il 1° dicembre, il comando Divisione, spinse l'occupazione in direzione di Souse, Kairon e Sfax. Il26 dicembre risultò schierata a Sud di Tunisi a contrapporsi all'avanzata avversaria. Nel 1943, ultimo anno di guerra per la Divisione “Superga”, il 91°, con gli altri reparti, resistette tenacemente sulle posizioni di Halfa e sulla depressione Koukat e di Tefifila. Un ultimo tentativo offensivo esercitato il 23 febbraio contro le posizioni di Si Amara non ebbe esito favorevole. Dopo una relativa calma, la massiccia controffensiva inglese impose un arretramento generale del fronte all'altezza di Tunisi dove la Divisione ed il Reggimento, soverchiati e minacciati d'aggiramento, l'11 maggio vennero sopraffatti nella zona di Zoghoun e di Sainte Marie du Zid. Nonostante tale infelice esito, vennero riconosciuti il coraggio e lo spirito indomito del 91°, tanto che, con Decreto del 10 marzo 1950 venne assegnata la Medaglia di Bronzo al V.M. con la seguente motivazione: «In sei mesi di aspra lotta contro un avversario decisamente superiore di forze e di mezzi, il 91° Reggimento Fanteria sostenne senza soste vivaci combattimenti offensivi e difensivi, stroncò numerosi attacchi avversari, sopportò con animo elevatissimo ogni disagio. Pur nell'avversa fortuna delle armi, pugnò
Mercoledì 18 novembre 2009
SPECIALE 91°battaglione
IL TRIBUTO DI SANGUE PAGATO DALLA BASILICATA
per il riscatto nazionale
di ROCCO GALASSO LA BASILICATA, in proporzione ai suoi abitanti ed in relazione alla quasi totale assenza di industrie durante le due guerre mondiali, è la regione che ha dato il maggior olocausto alla Patria: 7479 Caduti e Dispersi e 1481 Decorati al Valore nella guerra 1915-18; 4617 Caduti e Dispersi (1)e 562 Decorati al Valore nella guerra 1940-45 oltre ad un gran numero di mutilati ed invalidi di cui 2112 nella sola prima guerra mondiale. L'assenza delle industrie, infatti, non ha permesso in alcun modo ai giovani lucani di poter essere ritenuti “esonerati” dal servizio di leva. Bisogna poi aggiungere che la Basilicata vanta anche un altro primato, quello di aver avuto il minor numero di disertori . Per gli amanti di dati statistici riportiamo i risultati (3) di ciascuna guerra: Guerra Italo-Abissina 1896 Popolazione Basilicata: 510500 68 Caduti -1 Medaglia d'Oro - 2 Medaglie d'Argento - 4 Medaglie di Bronzo Guerra Italo-Turca 1911-12 Popolazione Basilicata: 485284 20 Caduti- 2 Dispersi -1 Medaglia d'Oro - 19 Medaglie d'Argento - 41 Medaglie di Bronzo - 45 Encomi solenni - 2 Croci al V.M. I^ Guerra Mondiale 1915 -18 Popolazione Basilicata: 485284 7489 Caduti e Dispersi - 2112 Mutilati ed Invalidi - 3 Medaglie d'Oro - 423 Medaglie d'Argento - 618 Medaglie di Bronzo - 189 Croci al Valor militare 164 Croci al Merito di Guerra - 84 Encomi solenni Guerra Italo-Etiopica 1935-36 Popolazione Basilicata: 543262 74 Caduti- 22 Medaglie d'Argento 47 Medaglie di Bronzo - 93 Croci al Valor Militare - 1 Croce al Merito di Guerra - 2 Encomi solenni Guerra di Spagna 1936 -39 Popolazione Basilicata: 543262 30 Caduti -1 Medaglia d'Oro - 38 Medaglie d'Argento - 64 Medaglie di Bronzo - 13 Croci al Valor Militare II^ Guerra Mondiale 1940-45 Popolazione Basilicata: 543262 4617 Caduti e Dispersi -16 Medaglie d'Oro - 107 Medaglie d'Argento - 181 Medaglie di Bronzo - 241 Croci al Valor Militare - 17 Encomi Solenni Durante la prima guerra i lucani vennero impegnati quasi in tutte le zone di operazioni ed assegnati alle diverse Armi e Corpi del nostro Esercito, in modo particolare alla Fanteria. Quest'affermazione trova conferma scorrendo gli elenchi dei Caduti dei vari comuni della Lucania. Bisogna ricordare che la Brigata Basilicata, dal 1907 di stanza a Torino con i suoi due reggimenti, il 91° ed il 92°, aveva altri distretti di reclutamento: Catanzaro, Lodi, Lucca, Palermo, Savona, Varese. La Brigata combattè valorosamente sul monte Cavallino, sul Monte Rothek, sul Monte Sief, sul Col di Lana, sulla Croda dell'Ancona. Dopo Caporetto combatté a Pederobba, sul Monte Tomba e sul Monfenera, quindi sul Grappa e sul Monte Asolone, a Col Finilon, Col del Miglio, Col Caprile e, nella battaglia finale, in Val Cismon. Per le brillanti prove di valore e di disciplina offerte in duri combattimenti e per la strenua resistenza contro ripetuti attacchi sferrati con forze superiori e sostenuti a prezzo di gravissime perdite sul Monfenera ed a Pederobba nel novembre 1917 (dove morì il Santangelo) e sul Grappa nella battaglia del giugno 1918, i reggimenti furono decorati con la medaglia d'argento al valor militare.
Ricompense al Valor Militare alla Brigata Basilicata 91° Reggimento "Ubicumque Victores" Alla bandiera: Cav.Ord.Mil. Savoia 1 Medaglia d'Argento Alla truppa: 95 Medaglie d'Argento - 115 Medaglie di Bronzo - 12 Croci di Guerra 92° Reggimento "Veni nec Recedam" Alla bandiera: Cav.Ord.Mil. Savoia 2 Medaglie d'Argento Alla truppa: 1 Cav.Ord.Mil. Savoia 1 Medaglia d'Oro - 123 Medaglie d'Argento - 165 Medaglie di Bronzo - 28 Croci di Guerra Perdite in combattimento della Brigata Basilicata; Ufficiali: Morti 102 - Feriti 181 - Dispersi 74. Truppa: Morti 871 - Feriti 5129 - Dispersi 2665 I Lucani confluirono,invece, in buona parte nella Brigata “Pisa” (29° e 30° Fanteria) il cui 29° Reggimento aveva sede a Potenza fin dal 1907. Costituitosi col nome di 1° reggimento di linea del governo provvisorio della Toscana il 5 maggio 1859, con elementi dei battaglioni VII e IX del granducato, entrò a far parte della brigata Pisa nel novembre dello stesso anno.Nella guerra italo-austriaca, il 29° reggimento fanteria combattè valorosamente a Sagrato, San Martino, Bosco Cappuccio , nel Vallone di Opacchiasella, a Loquizza, sul Dosso faiti, sul M. Sisemol, in Valtellina, sul Montello, nella piana di Sernaglia ed
a Follina, meritando una medaglia d'argento al valor militare al passaggio dell'Isonzo, e guadagnando una seconda medaglia, in riconoscimento delle altissime doti di impeto rilevate negli aspri combattimenti sostenuti sul Carso. A partire dal 1916 il numero dei reggimenti di fanteria del nostro regio esercito passò da 94 a 282 reggimenti di fanteria -compresi i 94 già esistenti- per esigenze dovute all'andamento della guerra, spesso disastrosa. Vennero creati in sequenza- coi richiami delle vecchie classi di leva - altri 138 reggimenti di Fanteria di Linea e uno di fanteria di marina per la laguna. Si costituirono altri 9 reggimenti Bersaglieri e 7 raggruppamenti Alpini. Con volontari presi dai reparti vennero costituiti diversi battaglioni di Arditi e di specialisti d'arma autonomi e per questo motivo molti lucani si videro così inquadrati nelle nuove brigate, la “Volturno”, “Sele”, “Ionio” … Merita un breve cenno, in ultimo, la Brigata “Potenza”costituita su tre reggimenti di fanteria: il comando brigata ed il 271° dal deposito del 7° , il 272° dal deposito dell'8° ; il 273° dal deposito del 68°. Ebbe breve ma non ingloriosa vita ed i suoi reparti meritarono, oltre alla Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia (come per tutta l'arma di Fanteria)
ben due Medaglie d'Argento al Valor Militare, assegnate rispettivamente alle Bandiere di Guerra del 271° e del 272°. Costituita nel luglio 1917 venne inviata a combattere sulla Bainsizza, sul Monte Stol, a Potoki e sul Monte Carnizza e San Volario. Dopo la rotta di Caporetto combatté sul Piave, a Fagaré, Saletto e Casa Pasqualin. Per il comportamento tenuto duranle la battaglia del solstizio meritò la citazione sul bollettino di guerra N° 1120 del 18 giugno 1918. Venne disciolta ai primi di febbraio del 1919. Come precisa nella sua attenta analisi statistica Antonio Boccia “il numero senz'altro inferiore al vero … i dati sono incompleti ed imprecisi non essendo stato possibile poter consultare tutte le fonti d'informazione dell'epoca” . A tal proposito bisogna tener conto del fatto che per via degli avvenimenti dolorosi svoltisi durante l'ultima guerra molti documenti andarono distrutti o perduti.
BIBLIOGRAFIA A. BOCCIA- Il contributo della Basilicata nelle guerre d'Italia - Milano 1965 L.M. de BIASE - Le brigate di fanteria nella guerra del 1915-1918 , Roma S.M.E. 1994 E. SCALA - Storia delle fanterie italiane, Roma S.M.E., 1965 AA.VV. - Brigate di fanteria - riassunti storici …, Roma, S.M. Centrale Ministero Guerra, 1925 Le cartoline appartengono alla collezione R.Galasso -Potenza
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Venosa, scuole tra diritto e musica VENOSA - Le scuole superiori di Venosa hanno ritenuto utile ricordare la giornata internazionale del diritto allo studio con un incontro all'insegna della musica. La palestra dell'Istituto Superiore “Battaglini” È stata la sede di questo incontro. Ad accogliere gli studenti del Battaglini, del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”e dell'Ipsia è stato il dirigente scolastico del Battaglini, prof. Michele Masciale che insieme al prof. Rocco Viglioglia ha brevemente illustrato la giornata del17 novembre. In seguito a far da padrone è stata la musica. I vari gruppi musicali del
Battaglini e del Liceo Classico, affiancati da alcuni dell'Ipsia, si sono esibiti dando dimostrazione del talento musicale di ogni componente di questi gruppi, coinvolgendo la platea composta da soli alunni, sotto l'attento sguardo dei Docenti. E' stato questo una valida alternativa al corteo studentesco che si è svolto in altre parti della provincia. I ragazzi di queste scuole hanno voluto testimoniare con la musica, il mezzo più veloce ed immediato, che questa è…anche scuola. E' stata una giornata vissuta all'insegna di “scuole aperte”. Lorenzo Zolfo
Alcune immagini della manifestazione di ieri
Lavello Il più gettonato per la carica del presidente del consiglio comunale è Salierno
Lavello, scatta il toto candidature Dopo le dimissioni di Pettorruso molti sono i nomi in lizza per la poltrona LAVELLO - Mentre si è sopita con una certa celerità, complice anche la motivazione strettamente personale addotta dall'interessato, la notizia delle dimissioni da presidente del consiglio comunale del consigliere Vincenzo Pettorruso, è ancora tutto in ballo per la scelta del successore. Frequenti incontri e riunioni si susseguono con cadenza quotidiana tra le forze politiche interessate ma soprattutto tra i papabili candidati che , come sempre, smentiscono voci di proprie candidature alla carica di presidente del consiglio Comunale. Tra i più gettonati il consigliere Luigi Salierno, eletto nella lista Per Lavello in occasione dell'ultima tornata elettorale. Sembra, per quanto è dato sapere, aver invece declinato la proposta il consigliere Francesco Mangino. Stessa sorte, anche se è ancora in ballo il suo nominativo, per Donato Colonna cui fa da staffetta Angela Romano che pare, secondo insistenti voci, abbia dato la propria disponibilità. Nulla di certo, solo voci di corridoio sebbene dietro il toto candidature si nascondano, a detta di tanti, non solo delicati e sempre più vacillanti equilibri politici ma anche malcelate speranze e velleità di ben più importanti incarichi all'esito del cosiddetto valzer di poltrone atteso dopo le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale di Basilicata. Per la cronaca lunedi 6 novembre scorso il neo eletto presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Pettorruso ha rassegnato le dimissioni dalla carica motivando le stesse con argomentazioni strettamente personali. Tante le congetture da parte delle forze politiche di opposizione che sin da principio hanno parlato, come nel caso del Partito Democratico , di difficolta e crisi all'interno della maggioranza frutto di “espressioni politiche” innaturalmente prestate al centro
A sinistra la sede del comune di Lavello. A destra il primo cittadino Antonio Annale
destra e di “movimenti tellurici” all'interno della forze politiche di governo. Non trapela nulla intanto dalla stanze del palazzo di città dopo il no comment del primo cittadino Antonio Annale all'indomani
della decisione del consigliere Pettorruso . Anche le forze di opposizione hanno spento in fretta i riflettori attendendo che la maggioranza faccia le proprie scelte. L'auspicio, per quanto ri-
ferito nell'immediatezza dei fatti dal portavoce della Primavera Lavellese, Antonio Pettorruso, è che la scelta tenga conto delle istanze presenti e che sia più partecipata e democratica possibile al fine di in-
cimpare commettendo un grossolano errore che metterebbe in crisi gli attuali assetti politici. Nessun commento aggiuntivo ne prese di posizione da parte del dimissionario Vincenzo Pettorruso. Giova ricor-
dare che lo stesso all’atto di dimissione ha addotto motivi familiari alla decisione sgombrando il campo da ogni dubbio sulla “reale” motivazione della propria scelta. Daniele Masiello
TRASFERIMENTO SCUOLA
San Fele Lettera di un emigrato al sindaco
Una delle manifestazioni di San Fele contro il trasferimento della scuola elementare De Jacobis nella scuola media
«Fate un passo indietro» SIGNOR sindaco, Consiglieri di maggioranza, anche in Svizzera, come sapete siamo venuto a conoscenza dell'eventuale provvisorio spostamento della scuola elementare in in località San Vito, tutto diventava possibile nel richiamare la sicurezza ed un'eventuale ristrutturazione. Però dati alla mano, dal momento in cui i cittadini non hanno ancora compreso i veri motivi dello spostamento, diventerebbe molto piu` logico chiarire questi motivi. Però se già questo spostamento avverrà, diventa un atto di arroganza e non di trasparenza, detti in altri termini, questa decisione sa di decisione punitiva o di vendetta verso un'area un'area del paese.
Se, non é cosi, bloccate la decisione di trasloco e chiarite i motivi, partendo da consiglio comunale straordinario del 03 11 09, cosi per tutti divenda trasparente la decisione in atto. Io credo che questo non era il momento di mettere i cittadini uno contro l'altro, in questo momento i problemi del Comune sono altri. In questa situazione vi state assumento un impegno piu` grande delle vostre possibilità. Signor Sindaco Signori consiglieri della maggioranza fare un passo indietro fino a quando tutto non é chiarito non é una sconfitta, ma un atto di responsabilità. Non cadete nella trappola di chi sei tu e di chi sono io. Siete tutti
giovani, avete una carriera politica davanti a voi, non bruciatevela per niente. Questo é il mio consiglio, altrimenti vi assumete tutte le responsabilità e di sicuro la fine
anticipata di questa amministrazione. Riflettete siete ancora in tempo. Giovanni Ticchio
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Mercoledì 18 novembre 2009
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Melfi Soddisfatto il primo cittadino Navazio: «Adesso ci siamo veramente»
Gas a Bicocca: effettuate le prove sulla rete MELFI - Un bel regalo da Babbo Natale. E' quello che si attendono i cittadini melfitani di contrada Bicocca, coinvolti, loro malgrado, nella vicenda gas metano. Dopo un interminabile rimpallo di responsabilità ed inutili, ingiustificabili e varie lungaggini, si è arrivati ad una svolta decisiva. «Ci siamo - si affretta a chiarire il sindaco Ernesto Navazio. Abbiamo appena ricevuto l'esito delle le prove distruttive e di tenuta, effettuate sulla rete, che hanno fornito esito positivo. Era importante stabilire con certezza che tutto è a posto e che tutto funzioni. Ora attendiamo di stabilire la convenzione con l'Italgas e iniziare la fase relativa ai pre - contrat-
ti". Insomma è tempo di avviare l'iter burocratico, che contrariamente alla consuetudine, non sarà lento e di difficile attuazione. Tutt'altro. «Nei prossimi giorni, afferma sempre il primo cittadino federiciano, firmeremo l'intesa con l'Italgas per la consegna della rete e per la gestione della condotta che porta alle abitazioni di contrada Bicocca e poi gli stessi residenti potranno siglare i pre contratti con l'azienda che gestisce il servizio. Siamo in ritardo di qualche giorno, ma direi perfettamente in linea con quello che ci eravamo prefissati a settembre scorso». In quella circostanza, il sindaco di Melfi si era sbilanciato, afferman-
do che il 15 novembre il gas metano, sarebbe finalmente giunto nelle abitazioni dei cittadini eliminando di fatto anche la pericolosità dovuta alla presenza di bomboloni sui balconi delle case. Si è perso del tempo a causa delle verifiche e delle prove tecniche, effettuate negli ultimi tempi. Prove assolutamente da fare, visto che hanno attestato la capacità di funzionamento della rete. Per i circa 100 abitanti di contrada Bicocca, che avevano segnalato il problema da tempo, sembra finita l'epoca del malcontento e della arrabbiatura. Certo che hanno dovuto subire la rigidità di inverni senza gas, sopportando anche i costi elevati dovuti alla
circostanza di dover obbligatoriamente fare ricorso ai bomboloni. Dopo più di un anno, il problema sembra giunto alla sua risoluzione, facendo tirare un sospiro di sollievo alle famiglie interessate alla vicenda. Una questione, questa del gas di contrada Bicocca, che sarà oggetto di discussione nel contesto del prossimo consiglio comunale che si terrà venerdì pomeriggio prossimi alle ore 16. Oltre a questo punto, si parlerà anche del problema relativo alla piscina comunale e alla sua chiusura, e alla proposta di scioglimento della azienda speciale 167. Tutte richiesta avanzate dalla minoranza. Emilio Fidanzio
Contrada Bicocca
Melfi Dopo il caso del ragazzo morto di meningite le autorità invitano alla calma
«Situazione sotto controllo» Appelli inascoltati, molti gli alunni che disertano le lezioni. Ieri oltre 100 gli assenti MELFI - La tragica scomparsa di Walter Di Tuccio, lo studente del primo circolo didattico di Melfi che ha perso la vita per una meningite fulminante a soli nove anni, continua a preoccupare le famiglie dei bambini che frequentano la scuola elementare, Francesco Saverio Nitti. La percentuale di assenze nelle classi resta altissima ma soprattutto è continuo il via vai di genitori che chiedono di incontrare il dirigente scolastico per avere tuttele rassicurazioni del caso. Walter frequentava il tempo pieno, dunque rimaneva a pranzo nella mensa della scuola di piazza IV novembre ed oggi l’ingiustificata paura di mamme troppo apprensive sta creando disagi. Una simile inopportuna psicosi da contagio evita un rapido ritorno alla normalità che a questo punto sarebbe più che necessa- La scuola “Nitti” rio. Lo stesso sindaco della città cerca a fatica di rassicurare la gente. Anche in municipio continuano ad arrivare genitori allarmati ed infinite telefonate, le stesse che hanno intasato i centralini della scuola elementare, Nitti. Per Ernesto Navazio: «la situazione è assolutamente sotto controllo – commenta il primo cittadino – e non occorre né occorreva assolutamente chiudere l’istituto. Non abbiamo pensato nemmeno ad alcuna disinfestazione perché sarebbe stata inutile. Quel virus ha vita brevis-
sima e muore immediatamente dopo essere venuto in contatto con l’aria. Nell’apprendere della tragica notizia di Walter, venerdì tredici novembre scorso, abbiamo immediatamente interpellato l’Asp per chiedere come dovevamo comportarci. La stessa Asp ci ha invitato a non bloccare l’attività negli ambienti scolastici perché, di fronte a queste emergenze, nessun protocollo prevede la chiusura degli istituti, bensì solo un’accurata pulizia e la completa areazione dei locali, già ampiamente effettuate. L’unica cosa che occorre davvero, adesso, è l’immediato ritorno alla normalità». Davanti il portone di ingresso del primo circolo didattico, oltre ad un commosso ricordo di Walter, è stato affisso un avviso che chiarisce l’assoluta impossibilità di contagio. Eppure i genitori continuano ad assediare la presidenza. Per la dirigente, Filomena Guidi: «La situazione va via via normalizzandosi nella scuola scuola. Comprendo l’ansia dei genitori che in ogni caso mi sento di poter rassicurare ulteriormente perchè tutte le misure precauzionali sono state adottate, seguendo i protocolli forniti dagli ufficiali saniari. E’il momento - ha concluso - di riprendere le normali attività didattiche». Un dato statistico per concludere: ieri mattina erano presenti a scuola 270 studenti sugli oltre 350. Vittorio Laviano
Termoli e Melfi, un gemellaggio alla scoperta delle realtà regionali MELFI - Nell'ambito del Progetto nazionale del Ministero dell'Istruzione “Alla scoperta del tuo paese” riservato alle scuole superiori del sud, parte oggi 18 novembre la seconda fase del gemellaggio molisano-lucano. L'iniziativa di scambio culturale , didattico e scientifico si deve al dinamismo di un gruppo di docenti dello storico Istituto Tecnico per Ragionieri e Geometri “Guglielmo Gasparrini” (fra cui la professoressa Maria Pia Guantario) ed il Liceo Tecnico-Economico “G. Boccardi” di Termoli (Campobasso) . Il Dirigente scolastico del “Gasparrini” , Donato Santo- Il Gasparrini mauro (anche sul portale www.gasparrinimelfi.it) accoglierà assieme a docenti ed allievi alla stazione di Melfi , la folta comitiva molisana . Un saluto è previsto da parte dei Sindaci delle due città partner, dei docenti e ragazzi promotori dell'interessante esperienza con apposita autorizzazione ministeriale. I ragazzi delle due scuole scambieranno idee, giornali d' Istituto e piani d'offerta formativa, visiteranno il Museo di scienze naturali annesso al “Gasparrini” ,
il Castello federiciano con Museo Archeologico, la Cattedrale con campanile di Noslo di Remerio (anno 1000), oltre che i paesi ed i centri dell'hinterland vulturino. Non poteva, inoltre, mancare una visita didattica al più grande e tecnologico stabilimento automobilistico, ubicato a San Nicola di Melfi . Tre giorni intensi di “full immersion” nella lucanità. Con visite guidate a mostre fotografiche ed artistiche , visione del film girato nelle campagne melfesi di Salvatores “Io non ho paura” , serate conviviali al Pub di Barile ed all' Istituto Alberghiero della città. Per l'occasione il Presidente dell'associazione culturale “ ex Docenti ed ex Allievi” della storica “Scuola dei Contadinelli” , Gianni Della Rossa, offrirà in omaggio al Sindaco ed al Dirigente scolastico di Termoli, un significativo “gadget” di sua produzione artigianale. Seguiremo ancora, quotidianamente, l'evolversi del gemellaggio fra due città del sud , così ricche di storia , di cultura, di risorse paesaggistiche ed enogastronomiche di prima qualità .
Il pittore disegnerà un mosaico nella nicchia dove è custodita la statua della Madonna
Un’opera di Josif Dobroniku a Ginestra GINESTRA - Nella giornata di domenica scorsa, 15 novembre, durante la santa messa, il parroco don Gilberto Cignarale ha comunicato ai fedeli presenti nella chiesa madre di San Nicola Vescovo, il desiderio di voler realizzare nella nicchia, attualmente vuota, dove è posta la statua lignea del seicento della Madonna di Costantinopoli, protettrice di Ginestra, un'opera dell'artista albanese, Josif Dobroniku, pittore mosaicista, residente a Lungro (Cs), altro centro dalle origini arbereshe come Ginestra. Questa nicchia riservata alla statua della protettrice di Ginestra sarà arricchita da uno sfondo di oro zecchino, sul quale verrà di-
pinto su tela una quercia. La tradizione popolare dice che la Madonna di Costantinopoli andò in sogno ad un popolano al quale additò il luogo dove avrebbe trovato la sua immagine dipinta. Quell'uomo si recò sul posto con altri e dopo aver cercato e guardato trovarono l'effige su una quercia. La cappella fu costruita ed i devoti del paese, in una radiosa mattina di maggio, trovarono sull'altare un bellissimo quadro dell'immagine della Madonna di Costantinopoli che essi già conoscevano. Per ricordare tale avvenimento, il martedì dopo Pentecoste, che ricade nel mese di maggio, nel paese si celebra la festa in onore della Madonna
di Costantinopoli. Ed il parroco don Gilberto per il prossimo 25 maggio del 2010, festa in onore della protettrice di Ginestra, vuole realizzare questa opera che arricchirà ancora di più questa chiesa, che già nel 2007 ha avuto un arricchimento dell'estetica, dove hanno contribuito volontariamente circa 20 cittadini di Ginestra. E' stato inaugurato un maestoso mosaico bizantino del Cristo Pantocratore, con la Madonna di Costantinopoli, protettrice del centro arbereshe, alla sua destra e San Nicola Vescovo, patrono di Ginestra. Il mosaico di venticinque metri quadri è stato collocato dietro l'altare e realizzato dal pittore mosaicista
arbereshe, Josif Dobroniku della scuola Arberart di Lungro ( Cs). Lo stesso pittore arbereshe, ha realizzato, per la chiesa di Ginestra, l'icona del battesimo e l'icona dell'annuncio del Regno di Dio. Queste opere, di manifattura bizantina, sono state fortemente volute dal parroco di Ginestra, Don Gilberto Cignarale, in quanto rispecchiano pienamente le origini cristiane della comunità arbereshe, la quale celebrava, fino al 1627, secondo il rito greco-bizantino. Sono state realizzate anche due vetrate, poste ai lati del maestoso mosaico del Cristo Pantocratore, che raffigurano gli Arcangeli Mi-
Un’effige della Madonna
chele e Gabriele, rivolti verso il mosaico e posti lì come custodi. L'Arcangelo Gabriele è colui che annuncia la vita, mentre l'Arcangelo Michele, rappresenta colui che difende la vita. Queste due vetrate sono state realizzate dall'impresa di vetrate artistiche, Perotti, di Vietri sul Mare (Sa). Inoltre, sono state riportate alla luce, le pietre delle pareti di questa chiesa, che i profughi albanesi del 1600 hanno riposto una so-
pra l'altra per creare un luogo di culto.Don Gilberto da quando è giunto a Ginestra, nel 2004, aveva un sogno da realizzare in questa chiesa, ispirato dal suo padre spirituale don Dante Casorelli, realizzare opere di ispirazione orientale, dove si respira ancora la fede. Ci sta riuscendo pienamente e tocca al popolo di Ginestra vivere questa fede e trasmetterla agli altri. Lorenzo Zolfo
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Mercoledì 18 novembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Nel giugno 2008 sei guardie penitenziarie furono picchiate da un detenuto extracomunitario
In carcere agenti insufficienti Interrogazione dell’on. Bernardini anche sulle aggressioni ai poliziotti SOLO pochi giorni fa l’appello dei detenuti del carcere di Matera che chiedevano l’applicazione delle pene alternative alla detenzione per superare il problema del sovraffollamento. E ieri il deputato radicale, Rita Bernardini (eletta nel Pd) è tornata sul caso-Matera con un’interrogazione al ministro della Giustizia per conoscere la reale situazione dell’organico del penitenziario cittadino e scongiurare gli episodi di aggressione a danno del personale dell’amministrazione carceraria». Il riferimento della parlamentare è all’aggressione di cui sono stati vittime sei agenti della Polizia penitenziaria da parte di un detenuto extracomunitario. Il 12 giugno dello scorso anno, infatti, l’uomo aggredì le guardie provocando ad uno di loro un taglio alla gola con una lametta e ad un altro un trauma cranico per i colpi inferti alla testa. «Di quell’aggressione risalente a più di un anno fa chiede al ministro Alfano nulla si è saputo sulla stampa locale in merito si come si siano svolti i fatti». Sulla vicenda si è espresso anche Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali il quale sostiene la tesi della Bernardini. «il 15 agosto, quando fu effettuata la visita ispettiva di 168 parlamentari nelle carceri italiane, nella Casa Circondariale di Matera, visitata dall'on. Maurizio Turco accompagnato dal Segretario di Radicali Lucani Maurizio Bolognetti - prosegue la Bernardini nella sua interrogazione - dai dati forni-
Brevi Petizione
Radioterapia, oltre 2500 firme VIVA soddisfazione è stata espressa dal comitato promotore della petizione popolare per l'istituzione di un Centro di Radioterapia con acceleratore lineare a Matera per il risultato che, in termini di sottoscrizioni l'iniziativa sta dando. In pochi giorni, secondo quanto dichiarato dal Consigliere Provinciale del Pdl Augusto Toto, nella sola città di Matera sono state raccolte più di 2500 firme. Questo a testimonianza del fatto che la questione sollevata, oltre a coinvolgere numerose famiglie che vivono quotidianamente il disagio causato dall'assenza di un Centro di Radioterapia presso il nosocomio materano, ha sensibilizzato anche le coscienze di molti cittadini. Questi ultimi, che oltre a condividere l'iniziativa, hanno dato la propria disponibilità a collaborare alle prossime attività che il comitato organizzerà . Numerose, infine, sono state le sottoscrizioni pervenute on-line, sul sito www.dilorenzopasquale.it. Il tutto a dimostrazione del rilevante interesse che l'iniziativa del comitato ha sortito tra la popolazione. «Nel ringraziare tutti coloro che hanno aderito alla proposta avanzata dal Comitato promotore, - sottolinea il consigliere Toto rinnoviamo l'invito a sottoscrivere la petizione per sostenere la nostra proposta». Il carcere di Matera e nel riquadro l’onorevole Rita Bernardini
ti dall'amministrazione dell'istituto, risultavano presenti 165 detenuti (a fronte di una capienza regolamentare di 135 posti); gli agenti effettivamente in servizio erano 115 (15 in meno del numero previsto nella pianta organica; quanto agli educatori e gli psicologi i dati riferivano della presenza di un solo educatore e di un solo psicologo; stranamente, nella parte del questionario in cui si richiedevano i dati delle aggressioni subite dai dipendenti dell'amministrazione penitenziaria, questi risultavano uguali a
“zero” sia nel 2008 che nel 2009». In più occasioni, sostiene ancora la parlamentare, sono state segnalate violazioni della normativa in tema di sicurezza dei lavoratori nelle sedi lucane, compresa la casa circondariale di Matera. Resta aperta, inoltre, la questione del reparto protetto per detenuti all’interno dell’ospedale Madonna delle Grazie. Come hanno sostenuto anche alcuni esponenti sindacali del settore, le richieste sono rimaste inevase nonostante la spesa verrebve interamente sostenuta
dalla Regione Basilicata. I temi sul tavolo restano, dunque, scottanti tanto da far chiedere all’onorevole Bernardini se il ministro sia a conoscenza dell’aggressione del giugno 2008 e se al Dap siano state riferite tutte le aggressioni al personale avvenute fra il 2008 e il 2009. «Matera non vive l’emergenza dfi molti altri penitenziari italiani - spiega l’onorevole - ma è bene evitare che si creino situazioni di potenziale pericolo». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
I vertici provinciali hanno illustrato le linee guida della nuova formazione politica
Sinistra e Libertà apre al dialogo con il Pd UNIRE il popolo della sinistra e riattivare un percorso democratico, ma soprattutto ascoltare i cittadini e le problematiche dei nostri territori. E' quanto emerso durante una conferenza stampa, che ha avuto luogo ieri mattina presso la sala conferenze della Provincia, organizzata per presentare il movimento “Sinistra e libertà ecologia” in Provincia di Matera. Durante l'incontro con la stampa sono state illustrate le linee guida della nuova formazione politica, a cui hanno aderito “Movimento per la Sinistra” “Sinistra Democratica”,“Unire la Sinistra”, i Verdi e il Partito Socialista. «Abbiamo messo in campo - ha detto Antonio Santochirico, capogruppo Sinistra Democratica e vicepresidente del consiglio provinciale - una serie di iniziative importanti per rilanciare il territorio, soprattutto provvedimenti sulla viabilità». La costruzione del nuovo soggetto politico sta avvenendo, tenendo presente da un lato la necessità di un lavoro paziente nei territori, dall'altro l'imminenza delle prossime scadenze elettorali. «Questo nuovo progetto, - ha detto Rocco Rivelli (Movimento per la sinistra), presidente del Parco Gallipoli Cognato - nonostante alcune battute d'arresto, sta andando avanti e anche se non è ancora un partito, sta por-
Rocco Rivelli
tando alla costruzione di una Sinistra plurale, laica, ambientalista e pacifista, una Sinistra che si apre completamente alla società. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di dare speranza ai nostri territori; abbiamo ottenuto risultati positivi, anche con la costituzione di Sinistra
per la Basilicata, che è stato l'embrione, un nucleo iniziale, un principio di aggregazione, una tappa, un percorso appena iniziato. Alla luce di quanto detto, - ha concluso Rivelli - ci proponiamo come un soggetto largo, di una sinistra che vuole unire». La volontà di creare un percorso programmatico, che abbia come protagonisti i territori, è stata ribadita anche da Gianni Rondinone, assessore provinciale alle Reti ed infrastrutture strategiche. L’assessore Rondinone ha evidenziato anche la necessità di colloquiare con il Partito Democratico, in vista delle prossime elezioni regionali e comunali. «Siamo pronti - ha detto Rondinone - a rileggere la società e a cambiarla. Faremo scelte precise, metteremo in campo iniziative concrete e accelereremo progetti innovativi, ascoltando sempre le esigenze dei cittadini. La qualità della nostra regione e della nostra provincia sarà una discriminante importante, da cui non prescinderemo. Inoltre, - ha concluso Rondinone chiederemo il massimo confronto con il Partito Democratico sia a livello regionale che a livello comunale con alleanze che saranno fatte alla luce del sole”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Movimento Cristiano Lavoratori
Mcl, Ruggieri neo presidente “PRIMATO del lavoro, partecipazione, responsabilità”: questo il titolo dei lavori del congresso provinciale del Movimento cristiano lavoratori, celebrato a Matera. L'assise, presieduta da Nicola Napoletano, ha consentito di avviare una approfondita riflessione attorno al documento “Contributo per il dibattimento congressuale”, che, secondo gli auspici del Segretario nazionale Tonino Inchingoli, è teso a «promuovere una società a misura d'uomo, alla luce degli insegnamenti evangelici». Al termine del congresso è stato eletto Presidente della Sede provinciale di Matera il dottor Mariano Rosario Ruggieri. I, Movimento Cristiano Lavoratori intende promuovere sul territorio, secondo quanto previsto dagli scopi statutari, la solidarietà ed il volontariato senza finalità di lucro; raggruppa quanti si riconoscono nella dottrina sociale della Chiesa ed intendono operare per un rinnovato ordinamento sociale e l'affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione. Enzo Scalcione
Venerdì nella sala Giunta del Comune
Conferenza stampa di Calvosa VENERDÌ prossimo, alle 11, nella sala Giunta al sesto piano del Palazzo Municipale, il commissario prefettizio Sandro Calvosa terrà una conferenza stampa. Durante l’incontro sarà illustrare l'attività che la gestione commissariale porterà avanti nel corso del periodo di amministrazione del Comune di Matera. Nel corso dell'incontro con i giornalisti è previsto l’intervento de i sub commissari e dei dirigenti del Comune.
Sanità
Le mansioni degli infermieri RICEVIAMO e pubblichiamo da Donato Carrara del Nursind sindacato delle professioni infermieristiche: «Con grande meraviglia scopro che secondo l'articolo l'infermiere è colui che "...rimuove materiale organico (sangue, urine, vomito, ecc.), trasporta ammalati e le provette di sangue...". Dato che queste mansioni non rientrano nel profilo professionale dell'Infermiere e nemmeno negli ordinamenti didattici universitari delle Facoltà di Medicina di cui alla laurea in Scienze Infermieristiche, vi prego pertanto di correggere l'informazione ai cittadini. PRENDIAMO atto con riconoscenza, della segnalazione di Donato Carrara ma vorremmo che il Nursind, i dipendenti della Markas o la direzione generale dell’ospedale ci spiegassero a chi spettano le mansioni di cui si parla nel comunicato dei sindacati. E soprattutto che, per competenza, queste venissero svolte nel rispetto del contratto di lavoro.
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Matera
Mercoledì 18 novembre 2009
Una sfida sinergica e vincente Si apre il 26 novembre la seconda edizione della Borsa del turismo lucano OLTRE 150 operatori fra buyers e sellers provenienti dalle regioni italiane che si ritroveranno al Palace Hotel di Matera dal 26 al 29 novembre per la Seconda edizione della Borsa del Turismo lucano. La parola d’ordine sarà sinergia. Enti, istituzioni, operatori del settore e rappresentanti dei principali Paesi del mondo, lavoreranno in rete per aprire le porte di Matera alla globalizzazione. Ieri alla Provincia la presentazione ufficiale della rassegna promossa dal Consorzio Mediterraneo, Caruso& Grassi, Apt, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Api e Confommercio. Il passo avanti, rispetto all’esordio del 2008, è dato dai risultati che ha illustrato Silvio Grassi, presidente del Consorzio: «In Basilicata è difficile dare continuità agli eventi, ma questo appuntamento che si rinnova è il segno che qualcosa sta cambiando. Gli operatori che hanno aderito leggono in questa iniziativa un momento di promozione da non sottovalutare. In questo senso diventa fondamentale il ruolo svolto dalla sinergia fra pubblico e privato». Non è mancato il sostegno della Provincia di Matera che, come ha confermato l’assessore al turismo Dalesandro, considera la Borsa del Turismo «Come un se-
Deposita i suoi veicoli Li ritrova sequestrati La conferenza stampa
gno del turismo che galoppa al passo con l’imprenditoria e non con la politica. Non possiamo sottovalutare, infatti, il ruolo che Matera riveste in questo ambito su cui possiamo ancora investire». dello stesso avviso il presidente della Provincia Franco Stella che ha aggiunto: «Questa iniziativa, nata sulla perseveranza, è l’esempio concreto che la sinergia, oggi, è necessaria e che occorre muoversi in questo senso. La nostra è una provincia vivace, presente che si sviluppa nel chiaro intento di promuovere il territorio. L’opportunità dei Piot, speriamo, ci vedrà capofila particolarmente impegnati». Dalla Germania, al Perù,
dalla Francia alla Norvegia, alla Svezia passando per la Cina (vera novità dell’edizione 2009), ha aggiunto Nicola Caruso: «Abbiamo registrato un vero e proprio salto di qualità degli operatori. L’interesse dell’Apt e della Regione ci conferma che siamo sula strada giusta e che anche il settore del turismo sociale può riguardare i nostri territori. Dai Cral lombardi a quelli calabresi, campani, pugliesi, i flussi turistici scelgono sempre più spesso questi territori». Ad una meta prestigiosa come Matera, l’Apt si appresta a dare ulteriore attenzione come ha confermato Margherita Romaniello che ha illustrato gli elementi prin-
cipali della presenza dello stand dell’Apt e soprattutto, il 28 novembre la conferenza stampa di presentazione del Piano di internazionalizzazione che passa attraverso il Piano turistico regionale. Un progetto nel quale Matera si appresta a svolgere un ruolo da protagonista. La Borsa del Turismo, per l’Apt, è una palestra per far crescere il territorio come dimostra l’interesse notevole anche in occasione del World Trade Market di Londra. La Borsa del Turismo può trasformarsi in un brand da esportare e per questo puntiamo molto sul piano di internazionalizzazione». a.ciervo@luedi.it
E' COSTRETTO ad attendere che i veicoli che utilizza per il suo lavoro (manutenzione e giardinaggio) vengano dissequestrati. Vittorio Balenzano, forse sottovalutando le norme previste in caso di fallimento, ha vissuto un'esperienza a metà fra il paradosso e il colossale equivoco. L'uomo aveva lasciato i suoi mezzi in un deposito di proprietà di una persona che è fallita. Regola vuole che il curatore fallimentare nominato dal tribunale debba procedere ad un inventario dei beni che si trovano nel possesso di chi è giudicato fallito. Nel deposito si trovavano, però, anche i mezzi di Balenzano che con quel provvedimento non c'entrava nulla. Quando, in seguito alle pressanti richieste del proprietario del deposito, Balenzano ha deciso di riprendersi i mezzi e utilizzarli abitualmente per lavorare, si è reso conto che il furgone e gli altri veicoli cheusava, avrebberodovuto rimanere fermi, perché sotto sequestro, insieme agli altri beni inseriti nel fallimento. Ad “aprirgli gli occhi” ci hanno pensato i
carabinieri che lo hanno fermato per un semplice controllo e che hanno dovuto avvertirlo che quei mezzi risultavano sottratti, anzi rubati, dal deposito. Risultato: Balenzano è diventato un ladro (dei suoi veicoli) accusato di ricettazione. «Il giudice nel corso dell'udienza mi voleva far sedere dietro le sbarre - ricorda ancora con terrore. Naturalmente i termini della vicenda sono stati chiariti grazie all'intervento dell'avvocato Bruno Oliva che sta seguendo il caso e che garantisce che i passaggi, previsti dalla legge per chiarire l'estraneità di Vittorio Balenzano ai fatti, sono stati tutti espletati e che ora toccherà attendere i tempi tecnici necessari affinché i mezzi vengano dissequestrati e la vicenda possa concludersi felicemente, soprattutto per Balenzano che, nel frattempo, continua ad occuparsi ogni giorno di aiuole, verde pubblico e piante, nella speranza che questa brutta avventura termini al più presto e che possa tornare in possesso dei suoi veicoli. a.ciervo@luedi.it
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34 Matera Oltre 150 operatori, fra buyers e sellers. Interesse da Danimarca, Germania e Cina
Pielle vittoria dal gusto amaro Non si gioca a Salandra, probabile 20-0 ma Matera preferiva vincerla sul campo QUI PIELLE
QUI COREMA VIRTUS
SECONDA vittoria stagionale per la Pielle Matera nel campionato regionale di serie D. Non c’è però la gioia di un successo sul campo perchè la partitissima di Salandra non si èd disputata per la mancanza dell’attrezzatura di riserva presso il PalaSport di contrada Montagnola. Questa volta i ragazzi guidati da Luciano Cotrufo hanno vinto sul campo del Salandra a tavolino. Per quanto riguarda la partita non c´è molto da dire visto che non ha avuto inizio. La causa di tutto questo è stata la rottura a circa dieci minuti dall´inizio del match del tabellone del palazzetto di Montagnola,ma soprattutto la mancanza delle attrezzature di riserva che come ben spiega il regolamento Fip sono obbligatorie. Cosi dopo aver aspettato venti minuti quindi fino alle 17.20, tempo previsto anch´esso dal regolamento per permettere alla squadra ospitante di porre rimedio al danno subito dal tabellone, i due arbitri dell´incontro Conterosito e Ruggieri hanno deciso giustamente di non fare giocare la partita e quindi assegnare la vittoria a tavolino per 0 a 20 ai materani. Adesso spetterà al giudice sportivo prendere le giuste decisioni. Quello che piu dispiace e che una delle partite piu attese del campionato sia terminata in questo modo. Tutto ciò lascia l´amaro in bocca sia al Salandra che si è visto assegnare una sconfitta del genere,ma sicuramente anche ai giovani piellini che forse avrebbero preferito ottenere i due punti sul campo,lottando fino alla fine contro una compagine esperta e costruita per arrivare agli spareggi utili per salire
NON POTEVA esserci alcuna sorpresa e la sorpresa non c’è stata. La Corema Virtus Matera continua agevolmente la propria marcia nel campionato di serie D di basket. Del resto era troppo grande la differenza di valori in campo per creare difficoltà alla formazione materana che ha subito chiarito, sin dai primissimi minuti, le proprie intenzioni, dato una buona accelerata al gioco e messo in difficoltà la volonterosa squadra ospite che però non ha potuto opporre una resistenza sufficiente ai ragazzi allenati da Antonio Conterosito. La vittoria, agevole, della CO.RE.MA. sul Valdagri nella seconda giornata di campionato è maturata con il netto punteggio finale di 83 a 57. Partita a senso unico con i padroni di casa subito pronti ad imporre il fattore campo, subito parziale di 10 a 2 firmato dal trio Clemente, De Gioia, Merletto. E partita che è già in discesa con la Corema in grado di accelerare il ritmo ed aumentare il vantaggio e l’avversario costretto vanamente a dover rincorrere. Lo stesso Merletto metteva a segno le triple dell´ allungo materano, che chiudevano il primo quarto in vantaggio per 22 a 10. Nella seconda frazione da registare l´esordio del piccolo play Renato Buono, che metteva a segno tre triple consecutive che mandavano la Virtus negli spogliatoi in vantaggio per 48 a 25. Ultimi due quarti all´insegna dell´assoluta supremazia CO.RE.MA. con la partita che si concludeva 83 a 57. La soddisfazione di coach Conterosito per la prestazione e per il risultato erano alla fine molto evidenti. La Corema aveva
Luca D’Ercole
in C2. Prossimo appuntamento per i ragazzi di coach Cotrufo, è previsto tra le mura amiche del "Palasassi" sabato sera alle 20.30,contro il Genzano,squadra che non dovrebbe creare molti problemi a Losito e compagni,però nel basket come ben sappiamo ogni partita ha una sua storia. L’esperienza e le qualità tecniche però dovrebbero comunque riuscire ad emergere ed a prevalere anche se la settimana di riposo potrebbe comunque aver rallentato il passo e il ritmo partita dei materani chiamati dunque a non prendere affatto sottogamba le qualità del più quotato avversario. Genzano è infatti una squadra che proverà a togliersi anche a Matera le sue soddisfazioni.
Under 19 Eccellenza Marcia da primato
La Fondiaria corsara Decide super Gaudiano FRANCAVILLA PIELLE MATERA
Merletto tra i migliori della Corema
anche avuto l’occasione di abbinare nella maniera migliore l’impiego dei propri uomini di esperienza con qualche giovane di sicure qualità che si sta facendo largo a suon di prestazioni convincenti nelle categorie inferiori e che nache in serie D dimostra di poter fare la sua ottima figura. Ora la formazione materana avrà tempo per affinare il proprio stato di salute visto che nella prossima giornata di campionato è previsto il consueto turno di riposo che è in calendario. Il prossimo impegno della Corema Matera è in programma per il 28 novembre a Potenza. Dopo aver già espugnato il campo della Vito Lepore Potenza all’esordio toccherà alla compagine di Conterosito provare a fare bottino pieno in casa dell’Invicta.
Va ko l’under 17 eccellenza, successo nel torneo regionale
Rvm beffata con il Lecce Non basta lo show di Merletto ad evitare la sconfitta
86 92
L’UNDER 17 LUCANIASER. RIVADEIGRECI
A.DIL. BASKET FRANCAVILLA: Cannarile 3, De Leonardis 10, Tamborrino 11, Ricchiuti 7,Italiano 27, Grasso, Santoro, Singh, Nusci 28, Di Gregorio n.e. PIELLE MATERA: D´Ercole 16, Acito 13, Gaudiano C.D. 35, Vignola 4, Gaudiano R, Coretti 2, Marcosano 12, Racanelli 3, Latorre n.e., De Bartolo 7 ARBITRI: Lavino di Mesagne e Marseglia di Brindisi PARZIALI: 27-20, 48-43, 6568,86-92
E’ ancora vittoria, stavolta fuori casa per La Fondiaria Pielle nel campionato under 19 eccellenza pugliese. Il successo stavolta matura a Francavilla. Partono meglio i padroni di casa trascinati da Italiano e Nusci,i quali chiuderanno a fine gara rispettivamente con 27 e 28 punti. I due ragazzi del Francavilla risultano davvero immarcabili e cosi il primo quarto termina sul 27 a 20 con la Pielle che riesce a rimanare aggrappata alla partita, nonostante la partenza sprint dei padroni di casa. Nel secondo quarto c´è la rinascita totale da parte dei materani che accorciano le distanza portandosi al suono della sirena che segnala la fine del primo tempo sul meno 5. Il terzo quarto vede i piellini salire totalmente in cattedra, con un´intensità difensiva che mette a bada il talentuoso Italiano e permette ai ragazzi di coach Cotrufo di mettere la testa avanti ai brindisini, con un piu 3 al trentesimo minuto di gioco. Nell `ultimo quarto è tempo del Gaudiano show,il giovane materano mette a segno 17 dei suoi 35 finali nei soli dieci minuti conclu-
Elettrico della Virtus Matera che è stata beffata di misura a Lecce
Gaudiano protagonista a Francavilla
sivi del match, tutto questo permette ai piellini di condurre la gara fino al termine e vincere con un convincente piu 6. Questa vittoria ha offerto davvero molti spunti positivi a Luciano Cotrufo,il quale adesso davvero puo credere insieme ai suoi ragazzi di chiudere il campionato al primo posto. Prossimo appuntamento lunedi alle ore 18.45 contro il Taranto tra le mure amiche, convinti di poter ottenere un´altra entusiasmante vittoria e di confermare il ruolo di capolista. Nel frattempo hanno preso il via i campionati regionali Under 19 e Under 17. Sfortunati gli esordi per le 2 compagini della Pielle. L´Under 19 sponsorizzata Emmeti Pielle è stata battuta in quel di Potenza dal Nuovo Club Pz con il punteggio di 86 a 53. Invece, nel campionato Under 17, il Riva dei Greci Pielle è stata sconfitta dai cugini della Virtus Matera per soli 3 punti con il punteggio di 55 a 52.
E’ SFUGGITA di un soffio davvero la vittoria nel campionato under 17 eccellenza alla Rvm Service Matera. Un rammarico grande per i lucani che a Lecce si giocavano il primo posto e che sono andati ad un passo dal colpaccio contro una squadra molto meglio organizzata ed attrezzata rispetto alla formazione di coach Conterosito che con un Merletto in grande spolvero è andato vicinissima al gran colo. Un sogno che si stava avverando, quello dei ragazzi della Virtus Matera, ad un passo da un’impresa storica, battere la favorita alla vittoria del campionato Lecce, sogno che si è infranto con l’ultimo possesso sbagliato ed un fischio alquanto dubbio di uno dei due arbitri che sanzionava un fallo al capitano materano Martino a tempo scaduto, con gli ospiti in bonus il leccese Ingrosso poteva andare in lunetta e realizzare uno dei due tiri liberi che davano la vittoria ai padroni di casa. Dopo aver raccontato gli ultimi secondi del match è giusto parlare di quanto accaduto prima, di una partita straordinaria, tra due grandi squadre che hanno dato vita ad una partita emozionante e sempre in equilibrio, con Lecce sempre
avanti, per una manciata di punti, e materani bravi a piazzare un’importante parziale negli ultimi minuti del quarto tempo che li portava sorprendentemente sul più tre 66 a 63. Negli ultimi quaranta secondi poi la New Basket riusci con tre tiri liberi di Ingrosso prima a pareggiare 66 a 66 a diciotto secondi dalla fine e poi a vincere con il tiro libero a tempo scaduto che ha fatto la differenza ed aumentato il rammarico in casa della Virtus. Per Matera comunque una grande prova che conferma più che mai la qualità del lavoro svolto in palestra e la tenacia di una squadra che non si dà mai per vinta e che riesce a mettere paura a qualsiasi avversario come è successo con il Lecce nell’ultima gara. Un risultato che in futuro verrà certamente utile alla formazione materana. Ancora una volta top scorer del match il materano Merletto, 32 i punti per lui, seguito dal pivot leccese Serio autore di 31 punti. Buone notizie invece arrivano per la Lucania Service Virtus Matera nel campionato Under 17 Regionale contro la Pielle nel primo derby stagionale. Gara molto equilibrata che ha visto le due squadre disputare un
55 52
LUCANIA SERVICE VIRTUS MATERA: Latorre C. 16,Velletri 14,Gravela 2,Latorre V. 2,Bortone 8,Scorza 11,Martulli 2. Allenatore:Antonio Conterosito RIVA DEI GRECI PIELLE MATERA: Schiuma, Di Marzio, Porcari 4, Passarelli 8, Colucci, Potenza, La Pacciana, De Solato 2, Losignore 11, Franco 3, D'Ercole 24. Allenatore:Giovanni Paolo Ambrico ARBITRI: Ruggieri e Di Lecce di Matera
LECCE RVM SERVICE
67 66
NEW BASKET 99 LECCE : Serio 31, Maci 8, Salamina, Durini 6, Petracca 2, Ingrosso 13, Paladini, Romanelli 5, Durante, Paladini A., Falconieri 2. All Scialpi. RVM VIRTUS MATERA Merletto 32, Elettrico 12, Martino 12, Auletta 2, Carlucci 4, Buono 4, Zielli n.e., Gravela n.e., Velletri n.e. All Conterosito ARBITRI Lauria e Fracella di Lecce PARZIALI: 18-13, 35-29,52-44, 67-66 match intenso ed equilibrato fino alla fine. Entusiata della prestazione dei suoi ragazzi coach Conterosito: «Non pensavo potessimo fare cosi bene e portare a casa la vittoria. Abbiamo giocato con ben sei 95 e ad inizio partita non mi sarei mai aspettatouna prestazionediquesto tipo da parte dei miei ragazzi,bravi a contenere il talentuoso Luca D'Ercole e capaci in attacco di trovare sempre le scelte piu adatte». matera@luedi.it
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35 Basket D Tutto facile per la Corema Virtus, secondo successo di fila con i baby in evidenza
Mercoledì 18 novembre 2009
36 Matera
Magna Acqua
Virtuosismo barocco
Guerra e il mare di Ulisse
L’UNITEP, università della terza età e dell'Educazione Permanente del capoluogo materano, nel quadro dei programmi socio-culturali previsti per l'anno accademico 2009/2010, ha indetto per oggi, alle ore 16,30 presso la Camera di Commercio il convegno “Alle origini della devianza e della criminalità”. «Lo scopo dell'incontro - ha dichiarato il Presidente Antonio Pellecchia - è quello di sensibilizzare sempre più le stesse istituzioni e la stessa collettività sulla consapevolezza del crescente fenomeno del disagio giovanile, e sugli aspetti di grave allarme sociale ad esso associati che si concretizzano con le ormai note forme di violenza di micro criminalità urbana, come bullismo e vandalismo».
INIZIA domani dalle 9 nell’Auditorium del conservatorio “Duni” in piazza Sedile a Matera il convegno “Magna Acqua. Evoluzione della fascia litoranea jonica tra interventi antropici e fenomeni naturali”. I lavori inizieranno con la relazione dell’architetto Pio Acito (Disaster Manager) su “L’alluvione del novembre 1959: la storia può essere maestra?”. I lavori, nel pomeriggio, riprenderanno alle 15,30 con il forum di discussione “Politiche di coinvolgimento dei cittadini sull’uso corretto tra valori storici, attualità socio economica, sicurezza e prospettive”.
QUESTA sera alle 21 a Matera, presso l’auditorium di piazza del Sedile prende il via la stagione concertistica 2009-2010 con il concerto “Il fascino del virtuosismo”, eseguito dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, violino Francesca Dego. Dego è considerata dal pubblico e dalla critica fra le migliori interpreti italiane della nuova generazione. Ddiplomata con lode e menzione speciale al Conservatorio di Milano, Francesca Dego si è già esibita da solista e in formazioni cameristiche in numerosi concerti sia in Italia che all'estero.
RIMARRA' aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell'Angelo, in Via Sant'Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall'artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall'artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti.
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E ARCI
Integrazione e lavoro con il progetto Bizzarrro RITORNA a Matera dopo l'esperienza positiva della passata edizione l'attività di integrazione e lavoro "Magazzini BizzaRRRo", legata al progetto "Salute e Libertà" dell'Arci nazionale, che ha coinvolto gli ospiti del Centro Diurno - Centro integrato polivalente del rione Serra Rifusa, che fa capo al Dipartimento di salute mentale della Asm, e il circolo Arci di Matera insieme ad altre realtà italiane. Le persone coinvolte, infatti, hanno partecipato con entusiasmo a tutte le fasi del progetto e secondo lo staff del Centro diurno hanno risposto in maniera decisamente positiva, migliorando capacità relazionali e prendendo maggiore coscienza delle dinamiche relative al mondo del lavoro. Il progetto ha l'obiettivo di avviare percorsi sperimentali di inclusione, autonomia e cittadinanza finalizzati alla promozione della salute mentale e al reinserimento nella società di ragazzi o ragazze con problemi di sofferenza psichica. Le tre "R" del nome BizzaRRRo (Recupero, Restyling e Risparmio) hanno, infatti, un significato simbolico di recupero dei soggetti ritenuti "pregiudizialmente" disabili e degli oggetti inservibili o passati di moda e la successiva esposizione e vendita dei manufatti nel corso di una iniziativa svoltasi nel giugno scorso in piazza Vittorio Veneto. Un’iniziativa che ha dato i suoi frutti e che sarà presto replicata nella città dei Sassi. «Con la prosecuzione del laboratorio - ha detto il dottor Edoardo De Ruggieri, coordinatore del Cip di Serra Rifusa - si vuole dare agli utenti la possibilità di continuare il lavoro intrapreso, finalizzato alla costituzione di una cooperativa sociale. L'iniziativa proposta e realizzata del Circolo Arci di Matera ha reso evidente come sia possibile, con scarse risorse, attivare e riattivare le reti sociali cittadine e di come sia possibile realizzare realmente l’uscita dei soggetti dal sistema psichiatrico. Il programma, durato un anno e svolto presso il Cip di Serra Rifusa, è stato realizzato in uno spazio-laboratorio per la raccolta e il restyling di oggettistica usata e ha coinvolto a vario titolo circa quindici soggetti. Il laboratorio 2009-2010 ha già iniziato la sua attività e prevede per il 19 e 20 dicembre 2009, la prima uscita in piazza. La raccolta del materiale avviene tutti i lunedì dalle 10.30 alle 12.30. Per prenotare il ritiro dei materiali occorre contattare il numero 327-7043976 (Circolo Arci Matera) o il numero fisso del Centro Integrato Polivalente di Serra Rifusa (0835261700). matera@luedi.it
foto VIDEOUNO
Nostalgia del passato
INIZIATIVA CGIL
CINEMA
La casa come diritto
Comunale Matera - 0835334116 Lo spazio bianco 18 - 19,45 - 21,30
Kennedy Matera - 0835334116 Nemico Pubblico 19 - 21,40
Duni Matera - 0835310016 2012 16,15 - 18,50 - 21,30
Patron Antonio Matera Gli abbracci spezzati 17 - 19,15 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Parnassus 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Parnassus 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
2012
Un’immagine della conferenza stampa di presentazione (foto Videouno)
Seminario tecnico della Cna
Buon compleanno Angelo
pubblicato è il risultato di una serie di suggerimenti che la Cna unitamente alle altre Organizzazioni di categoria ha sottoposto all'attenzione del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata tesi a calare il nuovo strumento nella nostra realtà: infatti il limite minimo per investimenti ammissibili è stato abbassato da 60.000 a 30.000 euro unitamente a una serie di altre modifiche significative. I principali destinatari dell'iniziativa sono le microimprese, piccole e medie imprese della Basilicata».
SI è svolto ieri nella sala riunioni della Cna Provinciale di Matera il Seminario tecnico a carattere informativo rivolto alla imprese socie avente ad oggetto “P.O. FESR 2007/2013 bando Pmi”. «Il nostro obiettivo - comunica Leo Montemurro Segretario Provinciale Cna - è informare gli imprenditori aderenti sulle opportunità scaturenti dal bando di prossima pubblicazione da parte della Regione Basilicata in materia di consolidamento e sviluppo dell'imprenditorialità. Il bando che sta per essere
A QUARANT’ANNI dallo sciopero generale sul diritto alla casa, 19 novembre 1969, la Cgil organizza e promuove un'iniziativa per ribadire l'importanza del diritto alla casa per ogni cittadino, l'importanza della sicurezza degli alloggi e degli edifici e della qualità dell'abitare in un contesto urbano adeguato. A Matera, l'iniziativa dal titolo “La casa come diritto: questione abitativa e nuove domande sociali”, avrà luogo oggi presso la Mediateca Provinciale alle ore 17. Particolarmente nutrita la presenza di relatori. Parteciperanno ai lavori del convegno “La casa come diritto: questione abitativa e nuove domande sociali”: Vito Santarsiero, presidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Basilicata, Angelo Raffaele Sardone (amministratore Unico Ater Matera), Vincenzo Santochirico, vice presidente Regione Basilicata, Franco Casertano, Presidente Sunia Cgil Matera, Antonio Pepe, Segretario Generale Regionale Cgil Basilicata, Mauro Ponziano, Funzione Pubblica Cgil nazionale. I lavori saranno presieduti dal segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Matera, Vito Maragno. Introdurrà Manuela Taratufolo, segretaria generale della Cgil di Matera. I lavori della’iniziativa “La casa come diritto: questione abitativa e nuove domande sociali” saranno conclusi da Rossana Dettori, Segretaria Nazionale Funzione Pubblica Cgil. matera@luedi.it
SECOLI FA, i maya ci hanno lasciato il loro calendario con una chiara data di conclusione e tutto quello che implica questa scelta. Da allora, gli astrologi hanno analizzato questa profezia.
Gli abbracci spezzati MATEO Blanco è stato un regista. Oggi non lo è più. È un non vedente che ha deciso di tagliare i ponti con il passato cambiando anche nome.
Parnassus IL DOTTOR Parnassus gira per le strade con il suo carrozzone. In compagnia di un giovane, una fanciulla e un nano mette in scena ovunque uno spettacolo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Uva via Gravina 40
0835/264331
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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SI E’insediata la Consulta provinciale degli studenti di Matera. Ne fanno parte due rappresentanti per ogni istituto secondario superiore, che hanno eletto una giunta esecutiva e altri organismi istituzionali. Fanno parte della giunta il presidente Valerio Latela, il vicepresidente Maria Cristina Visaggi, entrambi del Liceo classico “Duni” di Matera, e tre consiglieri che presiedono altrettante commissioni tematiche. Sono Stefano Sigillino, del Liceo Artistico “Carlo Levi” di Matera, per la commissione “Arte e Cultura”, Marcello Benevento del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera “Legalità e Trasporti” e Angelo Angelastri dell'Istituto tecnico commerciale “Antonio Loperfido” di Matera per la commissione “Edilizia scolastica”. Rappresentante degli insegnanti è la professoressa Rosanna Papapietro. La giunta esecutiva e l'assemblea provinciale si riuniscono una volta al mese e hanno sede presso il Liceo scientifico “Dante Alighieri”. La Consulta, tra le prime iniziative adottate, ha attivato un blog all'indirizzo internet www.cps-mt.blogspot.com, allo scopo di favorire un dialogo continuo con gli studenti per le diverse esigenze, che potranno essere segnalate ed esaminate di volta in volta. Sono stati decisi incontri, in date da concordare, con gli enti locali su questioni che riguardano la piena fruibilità dei plessi scolastici, i servizi, i trasporti e le attività di partecipazione alla vita delle comunità locali. L'organismo di rappresentanza degli studenti della provincia di Matera si adopererà per rafforzare la collaborazione tra studenti e istituti, l'informazione su tematiche di stretta attualità (didattica, orientamento, trasporti, attività del tempo libero, costi dei servizi, partecipazione) ed eventi aggreganti, come la festa dello studente, manifestazioni sportive e culturali e l'interscambio di esperienze tra istituti italiani e stranieri. Sono in corso di elaborazione anche un questionario on line, ma non si esclude anche la diffusione cartacea, sui bisogni della popolazione studentesca per contribuire alla soluzione dei problemi segnalati e l'organizzazione di un salone per l'orientamento post diploma.
Matera 37
Agenda
Mercoledì 18 novembre 2009
L'Unitep contro il bullismo
NOVITA’
Insediata la Consulta studenti
Mercoledì 18 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
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Pisticci Istituita una commissione mista genitori-amministatori per l’iter burocratico
C’è una soluzione per la Media Il Comune chiederà alla Provincia la disponibilità del plesso di via Marco Polo PISTICCI - Un percorso condiviso adesso c'è. L'incontro di lunedì sera tra i rappresentanti dei genitori degli alunni iscritti alle scuole medie di Pisticci e l'Amministrazione comunale ha consentito di trovare una soluzione per portar via dal plesso di piazza Cristo Re gli studenti delle Medie nel più breve tempo possibile. Solo che adesso ci vorrà un impegno extra della Provincia di Matera per attuarla. L'ipotesi è quella di spostare la scuola materna dal plesso di via Marco Polo a quello di via Negrelli, riguardo al quale c'è una intesa istituzionale per il trasferimento dell'edificio dalla Provincia di Matera al Comune di Pisticci. In tal modo la Media potrebbe tornare a via Marco Polo, lasciando lo stabile di piazza Cristo Re, ritenuto non idoneo, perché troppo piccolo e privo di laboratori e palestra. Il problema è che attualmente, per alcune delle sei aule che servirebbero per spostare la Materna a via Negrelli non c'è la disponibilità materiale, essendo impiega-
La scuola Media di piazza Cristo re a Pisticci
tecome laboratorialservizio dell'istituto professionale, che fa parte del polivalente “G. Fortunato”. Per questo motivo, al termine dell'incontro di lunedì, è stata costituita una commissione mista, formata da rappresentanti del Comune di Pisticci e dei genitori degli
alunni iscritti alle Medie, che avrà lo scopo chiedere un incontro con il presidente della Provincia, Franco Stella, esporre la problematica e sollecitare il concreto trasferimento del plesso di via Negrelli al Comune di Pisticci, intervenendo nel contempo per provare a risolvere il pro-
blema deilaboratori dell'istituto professionale, che potrebbero essere sistemati nel plesso di piazza Cristo Re, una volta liberato della scuola media. Di qui la necessità di coinvolgere anche il dirigente scolastico dell'Istituto Fortunato, Rocco Rondinelli. All'incontro tenutosi nella sede istituzionale di Palazzo Giannantonio, hanno preso parte i rappresentanti dei genitori, il sindaco, Michele Leone, l'assessore Michele Sisto e il dirigente dell'Ufficio tecnico Rocco Di Leo. Rimane, comunque, il clima di mobilitazione dei genitori che anche ieri non hanno mandato i figli a scuola per il secondo giorno consecutivo, questa volta allo scopo di sollecitare l'intervento del presidente Stella. Per oggi, invece, è stato organizzato un corteo di protesta per le principali vie di Pisticci. Aver incassato una intesa in linea di massima, dunque, non è più ritenuto sufficiente, perché l'obiettivo è ottenere dei risultati concreti nell'anno scolastico in corso. provinciamt@luedi.it
Grassano La difesa di Pasquale Dinisi per la tesi dell’incidente
Grassano, investì un cittadino rumeno Scarcerato dal tribunale del Riesame GRASSANO - Torna in libertà, Pasquale Dinisi, il 40enne di Grassano arrestato a fine ottobre con l’accusa di tentato omicidio, per aver investito con il suo suv Nissan il cittadino rumeno Jonut Juta, lasciandolo esanime in contrada Zaccardone. Il tribunale del Riesame ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore, Amedeo Cataldo di Pisticci, che ha dimostrato la condotta colposa del suo assistito. In altri termini, non ci sarebbe stata la volontà di investire l’uomo, ma si sarebbe trattato di un incidente. La carcerazione di Dinisi era stata disposta dal giudice per le indagini preliminari, Rosa Bia, su istanza del pubblico ministero, Valeria Farina Valaori. Dinisi fu arrestato il 23 ottobre scorso, dai carabinieri della Compa-
gnia di Tricarico, che si mossero sulla scorta di una telefonata anonima giunta al 118; si segnalava la presenza di un corpo esanime in contrada Zaccardone, una zona particolarmente impervia, lontana da vie di comunicazione. I sanitari, immediatamente intervenuti, hanno prestato le prime cure a Juta, classe 1979, residente a Grassano, muratore, sposato e padre di un figlio. Secondo la ricostruzione, il ragazzo era esanime, privo di conoscenza e presentava numerose escoriazioni al volto e alle gambe. I carabinieri hanno descritto uno scenario scaturito da un debito tra i due, che sarebbero conoscenti. Il trentenne sarebbe stato prima picchiato e subito dopo investito: le escoriazioni sul viso inducevano a credere che il muratore sia stato anche
malmenato, probabilmente in un luogo diverso da quello in cui è stato lasciato. L’avvocato Cataldo ha argomentato al Riesame una ricostruzione decisamente diversa, secondo la quale i due avrebbero trascorso una serata insieme, bevendo e dedicandosi ad attività di svago; poi, Juta avrebbe chiesto di essere accompagnato alla propria abitazione, in quella circostanza si sarebbe verificato l’incidente. Ieri Dinisi è stato rimesso in libertà e le indagini del pubblico ministero Farina Valaori dovranno muoversi sull’accusa di lesioni colpose, non più tentato omicidio. L’episodio ha fatto molto discutere nella piccola comunità di Grassano. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
L’opposizione scrive al prefetto
Un sindaco poco “urbano” POMARICO - I consiglieri di opposizione, Giuliva e Glionna, chiedono l'intervento del Prefetto a “calmare” il sindaco Giuseppe Casolaro (nella foto). «Il gruppo consiliare Pomarico Solidale -si legge nella nota inviata da Domenico Giuliva e Roberto Glionna- sente il dovere istituzionale di informare i cittadini e il Prefetto di Matera sul clima irruento e volgare messo in campo dal primo cittadino in tutte le sedute consiliari». L'accusa a Casolaro è di quelle che non conoscono mezzi termini: «Non riesce ancora a intendere (dopo decenni di presenza-assenza nel comune di Pomarico) -scrivono ancora con tono polemico due dei cinque consiglieri di minoranza- che il consiglio comunale non è casa sua, ma è il luogo in cui si deve discutere e decidere sui problemi della comunità». Per questa parte dell'opposizione, inoltre, «il sindaco, cerca di impedire alla minoranza e anche a qualche consigliere eletto nella sua lista, (successivamente ricredutosi sul modo di intendere il governo del paese e la politica da Casolaro), di poter esprimere in Consiglio, le perplessità sul suo operato in modo sereno, offendendo continuamente chi cerca di obiettare. Egli deve sapere spiegano ancora gli irati consiglieri- che è il presidente del Consiglio ed ha so-
lo il compito di moderare la discussione dell'intera assise, attenendosi scrupolosamente allo Statuto comunale, dando l'esempio sull'osservanza dello stesso e delle buone maniere». Poi Glionna e Giuliva parlano, addirittura, di «atteggiamento provocatorio e intimidatorio» e di mancanza di rispetto verso il «ruolo istituzionale affidatoci». Fino a descrizioni di ritualità: «Durante i consigli comunali, si rivolge spesso ai cittadini quando gli conviene e allo stesso tempo li offende se qualcuno sottovoce non concorda. Critica eridicolizza gli atti e i provvedimenti di altre istituzioni e organi pubblici, se questi limitano le sue funzioni. Ricordiamo, inoltre, che sulla comunicazione del Prefetto, della non validità del primo consiglio comunale (insediamento), così come prevede lostatuto comunale,se ne è altamente “infischiato”. Non ha rispetto di nessuno». Fino al punto di stigmatizzare negativamente l'operato di consiglieri e vice sindaco. Quindi, la richiesta pressante. Che il Prefetto di Matera legga i verbali delle sedute consiliari e intervenga, «perché chiosa il documento- vogliamo che il consiglio comunale sia un luogo agibile, altrimenti, con questo clima potrebbero crearsi seri problemi di ordine pubblico». provinciamt@luedi.it
A Bella c’è stato un match a doppia velocità, ma si poteva vincere
Miglionico secondo dopo 5 pari MIGLIONICO - Dopo cinque vittorie, il Miglionico di mister Paterino sembra essersi abbonato ai pareggi. Anche a Bella una nuova “X”. La quinta di stagione, quella inanellata da capitan Tataranni e compagni. Un 2 a 2 sul campo che ha portato nel carniere un punto. Un punto che ha consentito di mantenere lo zero nel tabellino sconfitte e di mantenere la seconda posizione in classifica con 20 punti. Non male come bottino nelle 10 giornate sin qui disputate. Nota positiva da Bella, oltre alla grinta messa in campo dalla squadra per riuscire a recuperare per ben due volte il risultato, è stato il settimo sigillo stagionale di bomber Lambertini. Sigillo, che consente all'ariete materano di conqui-
stare in solitaria lo scettro di capocannoniere di categoria. «E' stata unapartita dai duetempi. commenta il capitano- Nella prima frazione abbiamo lasciato un po' troppo il pallino nelle mani di un Bella motivato, che passando subito in vantaggio ci ha costretti a una gara in salita. Nella ripresa siamo entrati con più convinzione di potercela fare e siamo andati più volte vicino alla rete. La spinta di Lamacchia dalle fasce è servita. Un primo gol regolarissimo di Lambertini ci è stato negato dall'arbitro per un fuorigioco inesistente. Mi spiace perLuigi, perchèsarebbe stata una doppietta. Sull'azione del gol dopo una prima respinta del portiere, con Lambertini abbiamo pareggiato. Dopo il gol
abbiamo provato a far nostra la partita, insistendo in avanti ma il Bella su una nostro malinteso difensivo ne ha subito approfittato per ripassare in vantaggio». «Ho visto una squadra che in campo ci ha messo carattere. precisa il dirigente Piccinni- Il secondo pareggio di Lamacchia all'ultimo minuto è la prova che il Miglionico fino in fondo ci ha creduto. A Bella, nonostante l'assenza degli under ammalati e infortunati, dopo i due svantaggi non ci siamo abbattuti. Alla fine nei minuti di recupero, la partita la potevamo anche vincere. E' un punto importante che dà continuità alla nostra classifica anche se la battistrada Moliterno si è' allontanata di 4 lunghezze. Noi siamo partiti per un
Capitan Francesco Tataranni con due fan
campionato tranquillo e per toglierci qualche soddisfazione. Se stiamo in testa, ovvio non ci dispiace, ma l'importante è divertirsi con sportività. Nei playoff ci siamo». Archiviata la tra-
sferta di Bella, il Miglionico ora deve concentrarsi sul prossimo impegnativo test che lo vedrà contrapposto, sempre a La Martella, al Grottole mitraglia. Antonio Centonze
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«Le biomasse ci sono perché i boschi vanno ripuliti e non c’è alcun rischio di bruciare altro»
«La centrale è solo una risorsa» Il presidente dell’Api, Nunzio Olivieri, spiega i vantaggi del progetto a Tricarico TRICARICO - «Il dibattito in corso sulla costruzione della centrale a biomasse da 14 megawatt nell'area industriale di Acquafrisciana a Tricarico merita un approfondimento per sgomberare il campo da ogni posizione strumentale e demagogica, figlia della mancata conoscenza dei fatti». Non usa mezzi termini, il presidente dell’Associazione materana della piccole e medie imprese (Api), Nunzio Olivieri (nella foto), prima voce fuori dal coro dei no dopo la grande manifestazione popolare di sabato pomeriggio. «E' pur vero che si deve tenere conto dellelegittime perplessitàdi tanticittadini -argomenta Olivieri- ma è altrettanto vero che qualcuno dovrebbe spiegare loro, senza artifizi o riserve mentali, quali sono i reali costi/benefici che deriverebbero da una centrale che produce energia elettrica da biomasse. E tutto questo a prescindere dall'interesse specifico di “Clean Energy Srl”, che è pari a quello di qualunque impresa privata che investe denaro e cerca profitto. Non degno di menzione, invece, l'atteggiamento di tanta parte della classe politica che, dopo aver condiviso i criteri ispiratori del Piano Energetico Regionale, dopo aver demandato agli uffici preposti la complessa valutazione sulla fattibilità, frana senza appello alle prime avvisaglie di rumorosità della popolazione strumentalmente indotta a respingere preconcettualmente l'iniziativa». Olivieri ricorda che la centrale a biomasse di Tricarico è figlia dal Piano Energetico Regionale (Per) del 2001, tutt'ora in vigore, redatto dal profossor Clò dell'Università di Bologna, che prevede un dimensionamento minimo per le centrali a biomassa di 14 megawatt, a valere su di un plafond complessivo di 70. Anche la bozza del nuovo Piear, varato dalla Giunta regionale e ancora all'approvazione del Consiglio, conferma le previsioni progettuali del Piano Clò, alla luce della grande disponibilità di “materia prima”da arderenellecentrali a biomassa, stimata dalla Conferenza Regionale sull'Energia in 300 mila ettari. «La società investitrice lucana -spiega Olivieri- ha acquisito il parere favorevole di tutti gli enti preposti, fra cui spicca su tutti, in data 26 agosto 2008, quello dell'Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione relativo alle emissioni in atmosfera, cioè alla principale (e legittima) preoccupazione addotta dalle associazioni ambientaliste contro la centrale. Clean Energy, inoltre, ha ottenuto dal Gse (Gestore Servizi Elettrici del Ministero dell'Economia) la qualifica Iafr, cioè di “Impianto Alimentato da Fonti Rinnovabili”, indispensabile per usufruire dei contributi sull'energia, importante voce del Conto Economico dell'investimento». Chiari-
ta la questione ambientale, certamente la più importante, Olivieri fa qualche precisazione sui fattori economici e sociali dell'iniziativa: «Fino ad oggi gli scarti naturali frutto della pulizia dei boschi lucani sono stati regolarmente trattati alla centrale, con aggravio di costi di trasporto perla collettività. Con la centrale a biomasse di Tricarico, invece, oltre a elevare complessivamente la produzione regionale di energia da fonti rinnovabili con conseguente possibilità di esportazione, si pongono anche le basi per uno sviluppo più razionale, essendo l'approvvigionamento energetico una delle maggiori voci di spesa per le imprese. La materia prima, il legno vergine, non manca. Non solo abbiamo i 300mila ettari disponibili dalla regione, ma a questo si aggiunge anche il frutto della (ovvia, ma non sempre effettuata) pulizia degli argini dei fiumi, torrenti e dei canali oggetto anche di valorizzazione dalle iniziative regionali denominate Vie Blu e Vie Verdi.
Le casse degli enti demaniali proprietari dei boschi e dei fiumi ne ricaverebbero, oltretutto, un indubbio beneficio economico dalla vendita alla centrale del materiale di risulta. Il progetto di Clean Energy, poi, prevede l'impiego di almeno 80 persone per 18 mesi per la costruzione dell'impianto e un'occupazione a regime di 20 unità a tempo indeterminato più l'indotto per i trasporti e le altre attività, occupazione che di questi tempi non è poca cosa. I contestatori dell'iniziativa possono stare tranquilli per il timore che si brucino rifiuti di altra natura, perché gli organi di controllo in Basilicata ci sono. L'esempio più calzante di centrali a biomasse in Europa lo troviamo in Finlandia, terra ricca di boschi. La Basilicata è anch'essa una regione verde e ricca di boschi, la cui pulizia è assai utile per la prevenzione degli incendi e per la pubblica incolumità. Infatti, quello che conta non è la quantità, ma la qualità dei rifiuti prodotti, e la centrale di Tricarico, considerata di taglia minima, è stata autorizzata per bruciare solo materiale vegetale, biomasse legnose provenienti da interventi di manutenzione e pulizia del bosco e dagli scarti delle lavorazioni dei salotti, per cui certo non ci sono problemi di approvvigionamento. Il tutto nel pieno rispetto del piano energetico regionale vigente. Da ultimo, evidenziamo il vantaggio immediato e concreto per la comunità in cui l'impianto insisterà. Cospicue royalties al Comune di Tricarico per il miglioramento dei servizi pubblici e il 50% di energia-vapore gratis alle imprese insediate nell'area industriale di Acquafrisciana non sono da sottovalutare. La centrale, dunque, potrebbe avere un effetto trainante per lo sviluppo economico di un'area che sta sempre più degradando». provinciamt@luedi.it
“Sinistra e libertà” riflette sulle risorse delle aree interne SAN MAURO FORTE - “Le aree interne: un problema o una risorsa?”, è l'interrogativo posto a tema di un incontro-dibattito promosso dal movimento “Sinistra e libertà”, che si terrà oggi, con inizio alle ore 18, nel salone comunale di San Mauro Forte. I lavori saranno presieduti da Antonio Santochirico, vice presidente del consiglio provinciale di Matera, nonché capogruppo del movimento in seno allo stesso Consiglio. Dopo il saluto del giovane coordinatore cittadino, Salvatore Savino, sono previsti
gli interventi: del presidente del Parco Gallipoli-Cognato, Rocco Rivelli, sul tema “Sviluppo ecosostenibile del nostro territorio”, di Pancrazio Toscano che affronterà il tema dell'istruzione “La scuola di domani” e di Antonio Giannantonio sul tema dell'assistenza “La rete dei servizi sanitari”. L'incontro, a cui sono stati invitati oltre ai cittadini, gli amministratori locali e associazioni, sarà concluso da Gianni Rondinone, assessore provinciale. Vito Bubbico
Il no di Sinistra per la Basilicata
«Non ci sarebbe la materia prima»
Una centrale elettrica a biomassa
IN riferimento alla ipotesi di costruzione della centrale a biomasse a Tricarico, è intervenuto ieri anche il coordinamento provinciale di “Sinistra per la Basilicata”, come già fatto da alcuni suoi rappresentanti istituzionali, tra cui il consigliere comunale di Tricarico, Beppe Miseo, e il Presidente del Parco Regionale di Gallipoli-Cognato, Rocco Rivelli, esprimendo la propria netta contrarietà. «Riteniamo -si legge in una nota- tale progetto assolutamente sbagliato, in quanto non aderente ed in netto contrasto con la vocazione agricola della zona, dove vivono decine di nuclei familiari che conducono importanti aziende agricole e zootecniche per decine di posti di lavoro. La previsione di una centrale a biomasse appare sproporzionata rispetto alla disponibilità in loco di materia prima per la alimentazione della stessa, così come precisato con la indisponibilità di materiale legnoso dallo stesso Parco di Gallipoli-Cognato, e che si
presterebbe, più verosimilmente, all'incenerimento dei rifiuti, alla luce della possibilità di assimilazione del Cdr ( combustibile da rifiuti ) a sostanza biomassa. Infine, poiché in loco non vi è un fabbisogno energetico tale da giustificare una simile produzione, si ritiene che la legittimazione della stessa sia da considerare in un ottica squisitamente legata a logiche di mercato e a possibilità di profitti per i produttori e venditori del surplus energetico. Pertanto, anche alla luce della mobilitazione delle popolazioni e della presa di posizione di diversi amministratori, si chiede alla Regione Basilicata di ritirare il provvedimento autorizzativi in oggetto per intraprendere un reale percorso partecipativo e democratico di valutazione complessiva di tutte le centrali a biomasse autorizzate, o in corso di autorizzazione, al fine di concretizzare una onnicomprensiva e ponderata valutazione complessiva». provinciamt@luedi.it
Accettura Progetto del Parco di Gallipoli-Cognato aperto agli operatori sociali
Formazione per giovani svantaggiati
Le attività di un corso ad Accettura
ACCETTURA - È in fase di avvio la prima edizione del corso di formazione intitolato “Attività Outdoor quale mezzo di inclusione dei giovani svantaggiati”, che si terrà nel territorio del Parco Regionale Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane dal 6 al 12 dicembre prossimi, nell'ambito del progetto “Terra & Fuoco”, finanziato dalla Fondazione per il Sud nell'ambito del Bando Ambiente 2008 e cofinanziato dalla Regione Basilicata. La prima edizione dell'attività formativa è rivolta a 15 partecipanti, tra operatori sociali, operatori giovanili e altre figure educative a contatto con bambini e giovani provenienti da contesti svantaggiati; utilizzerà le tecniche dell'educazione non formale e del-
l'apprendimento esperienziale e fornirà competenze riguardo a temi quali l'experiential learning, la formazione outdoor, le dinamiche di gruppo, inclusione e svantaggio sociale, l'educazione ambientale quale strumento di inclusione sociale. Le attività formative saranno coordinate dall'UniTs Università del Terzo Settore; le relative spese sono a carico del progetto; l'invito a partecipare alla selezione e il relativo modulo di candidatura, da inviare entroe nonoltre il24 novembre prossimo, sono disponibili sui siti del Parco e dell'UniTS (www.parcogallipolicognato.it - www.uniterzosettore.it) oppure possono essere richiesti all'indirizzo sviluppo@uniterzosettore.it. Inpratica, il progetto è finalizzato
alla costituzione di una rete operativa tra i due Parchi regionali e il Terzo Settore attivo nella stessa area d'intervento e nelle zone limitrofe. L'obiettivo prioritario è la salvaguardia e la valorizzazione del bene comune naturale, rappresentato dal patrimonio floro-faunistico e culturale del territorio. L'iniziativa, coerentemente con attività di sensibilizzazione, di educazione ambientale e di prevenzione degli incendi, prevede le seguenti macroazioni: a) Implementazione di un sistema di monitoraggio ambientale integrato nei territori dei due parchi, per il controllo dell'area parco, la sorveglianza ai fini della sicurezza e prevenzione di atti illeciti e la prevenzione degli incendi boschivi; b) Progettazio-
nee realizzazionedi 2edizioni del corso di formazione per operatori ambientali, destinatoaun totaledi40partecipanti, della durata di 50 ore ciascuna; c) Progettazione e realizzazione di 2 edizioni del corso di formazione residenziale “Attività Outdoor quale mezzo di inclusione dei giovani svantaggiati”, destinato a un totale di 30 partecipanti tra operatori sociali, operatori giovanili e altre figure educative a contatto con bambini e giovani provenienti da contesti svantaggiati; d) Progettazione e realizzazione di un seminario informativo in materia di turismo sostenibile, salvaguardia dei beni ambientali e protezione civile, destinato agli amministratori degli Enti Pubblici dell'area. provinciamt@luedi.it
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La somma di denaro raccolta dai volontari servirà ad acquistare derrate alimentari
Caldarroste per aiutare gli ultimi Grande successo per la IV edizione della sagra delle castagne a Bernalda BERNALDA - Grandi numeri per la quarta edizione della tradizionale sagra bernaldese della castagna. L'evento, che ha visto lo staff dell'associazione “Beati gli Ultimi” accendere il fuoco per arrostire le caldarroste, si è svolto sabato e domenica. E, come registrato già nella passata edizione, anche in questa targata 2009 c'è stata un'accoglienza trionfale per tutto quanto l'associazione bernaldese ha saputo offrire in questa due giorni. Naturalmente, oltre agli occhi e ai commenti, spazio ai palati, quello dei cittadini di Bernalda e dei paesi limitrofi, che anche questo anno non hanno voluto perdere il sapore della IV sagra dedicata appunto alla castagna. Un evento che, per i suoi intenti, è andato oltre il suo significato gastronomico; infatti, a tenere banco, come ci ha sottolineato il presidente di Beati gli Ultimi,
Roberto Ditaranto è stato l'associazionismo e il bene che questi soggetti fanno per il territorio bernaldese. Quindi, una manifestazione che, oltre a impiegare tutta quella gente che chiede aiuto, raccoglie fondi per famiglie che hanno bisogno di sostegno e che, soprattutto in questo momento storico, non riescono ad arrivare alla fine del mese. E di questo se ne deve dare atto a Roberto Ditaranto, che si dimostra grande interlocutore e uomo attento al prossimo. Ma quali i numeri di questa IV edizione? Prima di tutto, come ha sottolineato Ditaranto, bisogna dare il giusto peso agli sponsor, e tra questi all'imprenditore bernaldese Nicola Benedetto della Bbc, il quale ha dimostrato ancora una volta di essere vicino a chi chiede aiuto; un gesto, quello dell'imprenditore, che è stato ricono-
I volontari di “Beati gli ultimi” all’opera
sciuto, da Ditaranto e dall'associazione, come nobile. E proprio grazie agli sponsor si è potuto dare vita a questa IV edizione, che ha contato molti stand espositivi tra cui quello
principale dove erano presenti gli uomini e le donne di Beati gli Ultimi, che arrostivano e distribuivano le caldarroste. Da riportare anche la benedizione dell'immagine di San Marti-
Tursi Lanciata la proposta di un albergo diffuso nella Rabatana
L’istituto tecnico si qualifica Al via otto progetti per migliorare l’offerta formativa TURSI - Sono in fase di svolgimento, presso l’istituto “Manlio Capitolo” di Tursi, opportunamente coordinati dalla professoressa Maria Amorigi, dirigente scolastico dell'istituto tursitano, (e la loro realizzazione procede a ritmi molto serrati) ben otto progetti Por, attivati per rafforzare e qualificare l'offerta formativa dell'istituto. Il professor Francesco Viggiani propone l'impianto di un albergo diffuso nell'antico quartiere della “Rabatana”, il centro storico arabeggiante, al fine di favorire una correlazione tra scuola e territorio. «La conoscenza delle realtà storicoartistiche e culturali della nostra regione -si legge in una nota dell’istituto-mediante l'esperienza del viaggio, è suggerita dalla professoressa, Giovanna Gorgoglione, con alunni del corso turistico. Lo scambio culturale quale mezzo di consolidamento dello spirito di cittadinanza europea è evidenziato e soste-
nuto dal professor Francesco Malvasi e dalla professoressa, Lucia Mastrosimone, tramite il gemellaggio tra alunni dei tre corsi dell'Itcg e quelli del IX Liceo di Poznan, Polonia. La professoressa Elvira Ranù vuole fornire agli studenti delle classi terminali e alle famiglie, strumenti per operare scelte più consapevoli in ambito lavorativo ed universitario con un primo appuntamento presso il Salone dello Studente - Campus Orienta a Bari. Nel suo progetto, la professoressa Maria Falcone promuove l'acquisizione di specifiche competenze multimediali mediante il conseguimento della patente europea del computer da parte degli alunni frequentanti le classi seconde. L'uso del software Archi Cad è proposto ed analizzato dal professor Michelangelo Leone, nell'intento di promuovere un'attività di progetto tecnologicamente aggiornata.
Il professor Nicola D'Ammaro ha indicato stage che favoriscano la formazione di figure professionali funzionali alle esigenze lavorative specifiche del territorio presso l'agenzia immobiliare Tecnocasa di Policoro e Nova Siri». L'esigenza di fornire agli allievi competenze pratiche immediatamente spendibili nel mondo del lavoro, costituisce la motivazione del progetto delle docenti Antonella Cospito e Maria Anna Cassavia, le quali organizzano un tirocinio al Circolo Velico Lucano di Policoro. Entrambe le attività coinvolgono studenti appartenenti alle classi quinte. «Ancora una volta -conclude la notal'Itcgt tursitano dà prova di grande vivacità culturale, fervore progettuale che non gli sono mai mancati in passato e che l'annoverano tra le realtà scolastiche più dinamiche della nostra provincia. provinciamt@luedi.it
no, che è avvenuta durante la sagra e che, a sentire gli organizzatori, entrerà nel palcoscenico della stessa nei prossimi anni. «Abbiamo raccolto una buona somma di denaro -ha detto Roberto Ditaranto- che attraverso una ricerca sarà distribuita in prodotti alimentari a famiglie bisognose. Siamo felici -ha continuato il presidente di Beati gli Ultimi- perché la gente ha risposto con il sorriso. Volevo ringraziare Dino Paradiso per la sua partecipazione e tutti i ragazzi di Cantando con le note, che hanno animato questa splendida manifestazione. Con questo evento vogliamo trasmettere e alimentare nella nostra cittadina la parola solidarietà. Il prossimo appuntamento ci vedrà partecipi con un pullman, aperto a tutti, con destinazione Molfetta. Siamo un'associazione che è sempre sul binario del dinami-
smo con unica destinazione che porta ai cuori della gente. Prima di concludere, volevo portare a conoscenza che le castagne sono state offerte dalla Pro loco di Melfi, con i quali speriamo di organizzare la quinta edizione di questa bellissima sagra. Un ringraziamento anche a Mimmo Rago di Nova Siri con le sue Pietre Parlanti, all'associazione “Vittime della strada” di Rotondella e al suo presidente Carlo Magno, all'associazione “Melograno” di Grassano e alla Fidas-Advos di Metaponto con i suoi rappresentanti Moreno Missio e Pino Passarelli. L'arrivederci è per il prossimo anno -ha concluso Ditaranto- con l'intento di crescere come evento e magari con l'aiuto di altra gente in quanto le mani che si stendono per chiedere sono sempre di più». Fabio Sirago
Giordano: «Chiederemo al sindaco»
Montalbano «Il Pdl è unito» MONTALBANO JONICO - Il Pdl di Montalbano gode di ottima salute e unità. A precisarlo in una nota è il coordinatore cittadino Leonardo Giordano. «Non bisogna didarsi dei pettegolezzi artatamente diffusi da qualche“untore”-spiega Giordano in una nota- che sostituisce l'azione politica con la maldicenza, farebbe bene -come usa ogni buon cronista- a chiedere ogni tanto lumi ai diretti interessati. Il Pdl di Montalbano è unito e compatto e lo sarà anche per le prossime elezioni. Il Pdl di Montalbano, essendo il partito di maggioranza relativa, ha deciso unanimemente che rivendicherà con forza la postazione di primo cittadino. Per il resto si discuterà all'interno, con i partner della maggioranza e con eventuali altri partner; l'orientamento è quello di riconoscere pari dignità a tutte le componenti politiche che formeranno la coalizione. Questi tentativi di seminare zizzania facendo eco a fantasiose supposizioni e maldicenze, non corroborate né da verbali, né da documenti scritti non scalfiranno più di tanto il Pdl di Montalbano che, basti vedere le innumerevoli iniziative messe in campo (convegni, vertenza agricola, lavori pubblici), è l'unico partito al momento a Montalbano Jonico a fare politica seria e non politca “politicante». provinciamt@luedi.it
Golf a Metaponto Il dilettante è rimasto solo al comando
Del Boca sbaraglia l’Alps Tour METAPONTO - Il dilettante Giorgio Del Boca (132 - 65 67) è rimasto da solo al comando, dopo seconda giornata nella finale della Qualifying School dell'Alps Tour, che si sta disputando sui due percorsi del Resort Riva dei Tessali e Metaponto, a Castellaneta (Ta). Il ventenne nato a Vercelli ha lasciato a due colpi lo spagnolo Miguel Pujalte Sastre (134 - 68 66) e a tre l'inglese Farren Keenan (135 - 68 67). Seguono con 136 gli scozzesi Gavin Dear e Steven Hume e, al sesto posto con 137, l'amateur azzurro Joon Kim (69 68) e gli iberici Marc Perez Gelma e Agus Domingo Hospital. Il taglio, avvenuto dopo che i 144 concorrenti si sono alternati sui due percorsi tessalini, ha
lasciato in gara 70 giocatori, dei quali 10 italiani, che giocheranno tutti nell'Alps Tour 2010, ma con differenti categorie. Sarà il terzo e ultimo girno, che si effettuerà sul tracciato all'interno della pineta di Riva dei Tessali, molto tecnico e ricco di insidie per i fairways stretti e i numerosi alberi, a dare il responso finale: i primi 35 classificati riceveranno la categoria 6 e parteciperanno praticamente all'intero circuito, gli altri con la categoria 8 avranno accesso solo ad alcune gare. L'evento, che ha riportato per la seconda nell'anno il golf internazionale nel Resort di Riva dei Tessali e Metaponto, ha avuto il concreto appoggio di Regione Puglia, Apt Puglia, Provincia di
Taranto e Comune di Castellaneta. Patrocinio di Regione Basilicata, Apt Basilicata, Provincia di Matera, Coni Puglia e Coni Basilicata. Sponsor: Ferrarelle Natia. Si è ben difeso Giacomo Tonelli, che dopo il 66 nel primo giro a Riva, ha tenuto un atteggiamento più prudente a Metaponto (parziale di 74) e si trova al 14° posto con 140 insieme al dilettante ligure Nicolò Ravano (70 70). Nella prima metà della classifica anche l'amateur laziale Nunzio Lombardi, 24° con 141 (74 67), rinvenutocon un ottimo 67 a Metaponto. Dovranno alzare il ritmo per cercare di entrare in categoria 6 Alessandro Grammatica (am), Luca Galliano e Luca Beneduce, 41.i con 142, e Nic-
Giorgio Del Boca
colò Giusti e Stefano Bonardi, 65° con il 143 del par, che è stato l'ultimo punteggio utileper qualificarsi. Tra i 16 italiani rimasti fuori si attendeva sicuramente un esito migliore da Andrea Rota, 71° con
144, uscito per un colpo a causa di un inatteso 76 dopoil bel 68 iniziale, e da Alessandro Napoleoni, 94° con 146, che invece non è stato mai in partita. I risultati completi sul sito: www.alpstourgolf.com.
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Policoro Il sindaco Lopatriello: «Fondi per aiutare più persone possibili»
Maratona Telethon ai nastri di partenza POLICORO - Merito, efficienza, generosità, ricerca. Le paroledi LucaCordero diMontezemolo, presidente della fondazione Telethon, citate attraverso un promo video, riecheggiano nella sala consiliare del Comune di Policoro dove nella mattinata di ieri è stata presentata la maratona regionale di Telethon che andrà in onda su un’emittente televisiva locale. Alla presentazione della quattro giorni, dal 5 all'8 dicembre prossimi, nel nuovo impianto delPalaErcole diPolicoro c'erano, oltre al coordinatore provinciale materano di Telethon, Cosimo Cellammare, l'editore dell’emittente televisiva, e il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello. Cel-
lammare ha sostenuto come la città jonica ospiterà questo evento legato alla solidarietà poiché ci sono le strutture idonee, di come la Basilicata sia la prima regione italiana che lancia una raccolta fondi contro la distrofia muscolare e le malattie genetiche: «Spero - ha detto - che la manifestazione possa avere il successo che merita». L’editore ha ricordato come è nato questo evento: «Si trattta di un progetto sperimentale che abbiamo proposto alla fondazione Telethon proprio per anticipare e lanciare la tradizionale diretta sulle reti Rai nazionale; tale evento lo vorremmo replicare ognianno». Hapoiaggiunto
che l'organizzazione è tutta gratuita rinunciando anche al contributo che Telethon elargisce per le spese di gestione della manifestazione «che serve per dare visibilità a tutta la regione e non solo a Policoro, riferimento naturale di tutto il comprensorio jonico tra le aree più dinamiche della Lucania»; spiegando poi chedurante la quattro giornate la location del PalaErcole, impianto sportivo tra i più belli e grandi del Sud Italia, sia la più adatta per ospitare appuntamenti di così straordinaria importanza. L'editore ha poi concluso il suo intervento affermando come tutte le scuole della regione siano state in-
vitate e potranno in appositi spazi presentare eventuali progetti sociali; così come le associazioni potranno avere la visibilità che meritano per la loro attività nonché le istituzioni come i Comuni; ha preannunciato la presenza di ricercatori e spazi per poeti, cantanti e artisti che accompagneranno il pubblico fino alla sera, in cui a partire dalle 21 è prevista l'esibizione, per tutte e quattro le giornate, di comici. Infine il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, «aderiamo a questa iniziativa perché crediamo nella mission di Telethon, ovvero raccolta fondi per riuscire ad aiutare più persone possibili che vi-
Il logo Telethon
vono in una condizione di svantaggio». Ricordiamo che su ogni 100 euro donati, ben 78,5 vengono distribuiti per la ricerca, mentre la restante parte viene spesa per la gestione e organizzazione degli eventi, dove la premia-
lità è di tutti i cittadini nell'anonimato di un piccolo contributo utile alla causa di una grande missione umana: la solidarietà. Un comitato scientifico seleziona poi i progetti da finanziare. proviniciamt@luedi.it
Nova Siri La minoranza insorge, Massimo Varasano (Pd): «Un appalto da New York city»
Rincaro Tarsu, sì a maggioranza La tassa dei rifiuti urbani aumenterà del 27% per coprire un disavanzo di cassa ROTONDELLA - L'annunciata battaglia c'è stata. Non poteva certo passare in sordina un consiglio comunale in cui si approvava un aumento del 27% sulla tassa peri rifiutisolidiurbania caricodeicittadini. Alla base della “medicina amara”, per usare le parole del sindaco Santarcangelo, ci sarebbe un disavanzo delle casse comunali, emerso inaspettatamente nelle scorse settimane e non rilevato precedentemente dagli uffici preposti. Due, in sostanza, le posizioni emerse in Consiglio. Da una parte quella della maggioranza, che ha fatto quadrato attorno al sindaco sulla necessità di coprire subito il buco, preferendo «il coraggio di una scelta impopolare all'irresponsabilità amministrativa». «Il revisore dei conti ha spiegato Santarcangelo- ha fatto rilevare un disavanzo tra entrate e uscite e ci ha consigliato di porvi rimedio. Non mi fa certo piacere aumentare le tasse. Ma le nozze, come recita il detto, non si fanno con i fichi secchi. I cittadini devono avere i servizi migliori e pretendere che siano fatti come si deve, ma devono anche pagarli congruamente». Di parere opposto la minoranza, che ha ipotizzato di rinviare il problema, portando avanti il disavanzo per un altro anno ed evitare, nell'immediato, il prelievo dalle tasche dei cittadini. Per bocca del consigliere Massimo Varasano (nella foto), il gruppo di opposizione ha chiesto «il rinvio dell'odg per consentire una più ampia e meticolosa
valutazione dei costi, non potenziali ma reali», prendendo l'impegno di «coadiuvare la maggioranza nella manovra economica, suggerendo strategie e soluzioni finanziarie canoniche». Una richiesta bocciata dalla maggioranza, che ha approvato la variazione di bilancio già prevista in giunta. La minoranza ha anche fatto cenno a eventuali inesattezze sulla congruità dei conti enunciati dall'amministrazione. «Andate pure alla Corte dei Conti -ha sfidato Enzo Pavese, assessore all'Urbanistica- e vedrete che è tutto a posto». Al-
l'odg c'era anche l'approvazione del nuovo bando di gara per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti e dei serviziconnessi,presentato alconsigliodall'assessore all'Ambiente, Giuseppe Mitidieri. Avrà una base d'asta sarà di 750mila euro più Iva e introdurrà elementi indubbiamente positivi: primo tra tutti l'onere, per la ditta aggiudicataria, di provvedere sia alla raccolta che al conferimento dei rifiuti in discarica. E' una novità che dovrebbe evitare all'ente proprio quel costo (il conferimentoin discarica), cheha prodotto il disavanzo in questione. Il tutto con una base d'asta che dovrebbe portare, secondo le stime, a una spesa inferiore rispetto a quella sostenuta, per raccolta e conferimento, da altri comuni lucani della stessa classe demografica, tra cui Scanzano Jonico. «E' un appalto faraonico -ha ironizzato il consigliere di minoranza Varasano- da New York city. Non riesco proprio a immaginare una ditta capace di realizzare a quel costo tutte quelle fantastiche richieste di servizio». Anche su questo la minoranza ha dato parere negativo, richiamando il Progetto “Ra.di.co.”. Si tratta di un'iniziativadell'Enea perla raccoltadifferenziata telecontrollata, che avrebbe potuto garantire grossi risparmi sui costi di conferimento. Un progetto dispendioso in manutenzione, secondo la maggioranza. Non adeguatamente valutato, secondo la minoranza. Pino Suriano
La squadra è stata capace di colpire al momento giusto la Santarcangiolese
Vittoria corsara del Rotondella ROTONDELLA - Fino a due settimane fa il Rotondella non aveva mai perso in casa, né aveva mai vinto fuori. In appena quindici giorni sono caduti entrambi i tabù: prima la sconfitta casalinga con la capolista Moliterno, poi l'imprevista vittoria esterna sul campo della Santarcangiolese. E' stato, quest'ultimo, un successo straordinario, di quelli chepossono rivoluzionareilmorale di una squadra. Dopo novanta minuti di equilibrio, in una partita giocata prevalentemente a centrocampo, è stato il gioiellino Ripa, al 90', a trovare il gol sugli sviluppi di un contestatissimo calcio da fermo. La vittoria corsara è stata tanto più sorprendente perché arrivata sul terrenodi unasquadra inascesa. LaSantarcangiolese, infatti, nelle due partite precedenti aveva fatto risultato
con Miglionico e Pietragalla, due big del torneo. Non c'è riuscita con un Rotondella spietato, sornione e poi capace di colpire al momento giusto. I punti del Rotondella adesso sono 11. Due in più rispetto al Balvano, che proprio domenica prossima è atteso in casa degli jonici. La squadra di Martino affronterà col vento in poppauna partita abbordabile. Dovrà cercare di vincerla con tutte le energie. Anche perché, dopo la partita di domenica, la squadra dovrà affrontare duedifficili appuntamenti,prima sul campo del Grottole e poi in casadelBar LaNottePignola,proprio la squadra che nello spareggio di Promozione dello scorso anno aveva letteralmente annichilito il Rotondella, senza concedergli neppure un'occasione da gol.
Sottovalutare il Balvano, comunque, potrebbe essere un errore. ll Rotondella ha già buttato via quattro punti piuttosto gestibili nelle partite casalinghe con il Bella Calcio e lo Scanzano. L'errore non dovrà essere ripetuto. La squadra ospite, inoltre, viene da due buoni risultati con squadre di vertice, il Bar La Notte Pignola e il Pietragalla. La classifica, nella sua parte centrale,èparticolarmente corta.IlRotondella, che si trova ora all'undicesimo posto, con una vittoria potrebbe proiettarsi addirittura al sesto, se le altre concorrenti non dovessero fare risultato. Si tratta di un'eventualità che innalzerebbe il morale della squadra e farebbe vedere in una nuova luce i risultati finora ottenuti. pi.su.
Policoro Sovvenzioni per i servizi
Comune e sindacati verso un protocollo a favore degli anziani
Il municipio di Policoro
I SINDACATI maggiormente rappresentativi presenti nella città di Policoro, ovvero Cgil, Cisl e Uil, nelle persone rispettivamente di Rocco Di Matteo; Giuseppe Ferrara e Giuseppina D'Amato, dopo aver chiesto e ottenuto un incontro con il primo cittadino, Nicola Lopatriello, lunedì scorso hanno sottoscritto un documento con il quale si impegnano alla stipula di un protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale e le tre sigle sindacali confederali con il quale entro la fine dell'anno saranno attivate delle convenzioni con attività economiche locali per facilitare i pensionati con redditi bassi ad usufruire di agevolazioni e sconti su beni di largo consumo da acquistare, e nel contempo la stessa Amministrazione si impegna ad alleviare il disagio della terza età sul fronte dei servizi sociali comunali e in particolare: ticket termale; trasporto pubblico; la nascita di un osservatorio sulla terza età e facilita-
zioni sul pagamento di imposte locali e tariffe comunali: «Abbiamo collaborato - osserva il primo cittadino Nicola Lopatriello - già in passato con i sindacati per garantire a coloro che hanno redditi bassi, e che non sono più forza lavoro, un sostegno concreto al reddito per migliorare le condizioni di vita di queste persone spesso emarginate da una società frenetica e tecnologizzata che ha anche inaridito i rapporti interpersonali. A Policoro fortunatamente non mancano le associazioni dove ci si può integrare e contribuire alla crescita civile e umana di ogni singolo socio; però e altrettanto vero che non tutti hanno la voglia o la possibilità di svolgere attività ricreativa. E siccome una Pubblica amministrazione si deve occupare di tutti, di concerto con i sindacati stileremo questo protocollo di intesa che va nella direzione giusta di includere tutti i protagonisti nella vita sociale della città».
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Mercoledì 18 novembre 2009
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Verso il Sudafrica Una chance importante per Maggio mentre in attacco c’è spazio per Pazzini Conferma in mediana per Candreva
Lippi vuole un’Italia divertente A Cesena contro la Svezia priva di Ibra il ct si aspetta una partita ricca di gol SPAREGGI
di FRANCESCO GRANT CESENA - L’Italia contro la Svezia cambia di nuovo volto, ma Marcello Lippi non ha paura di smarrire l’identità né di perdere il filo. Anche perché a tenerlo ben stretto pensa lui, blindando la nazionale da qualsiasi assalto esterno alla vigilia del secondo dei tre test premondiali. «Parlo solo tre minuti, e di Svezia: il resto, Cassano, Amauri, il mio futuro Juve e tutte queste cavolate, non mi interessano», è stato l’esplicito esordio del ct alla vigilia dell’amichevole. LeparolediPazzini ieri(“Amauri non ha nulla di italiano, mi darebbe fastidio se mi soffiasse il posto») non sono cadute nel vuoto all’interno dello spogliatoio azzurro: oggi gli juventini d’Italia si sono schierati in difesa del loro compagno di club e hanno di fatto marcato le distanze dalle perplessità di tanti altri nazionali. Immaginare che Lippi ne sia scosso è esercizio difficile, anche se la conferenza lampo al Manuzzi di Cesena ha rappresentato un record di velocità. Semmai, a infastidire il commissario tecnico può essere la divagazione socio-antropologica sugli argomenti azzurri, se non altro perchè induce alla tentazione di pensare ad altro. Non che la Svezia, eliminata dal Mondiale e oggi priva di Ibrahimovic, sia avversario terribile. Però Lippi cerca ugualmente qualche certezza in più dai suoi giovani. Così tra i Superman, le analisi della fondazione FareFuturo e la difesa di Peter PanCassano contro Capitan Uncino-Lippi fatta dal Secolo d’Italia, il tecnico preferisce chiudere le porte agli avventori. E concentrarsi sugli esperimenti di oggi: Maggio terzino, Candreva provato per la seconda volta in due partite e Pazzini centravanti dal primo minuto. «Non ho voluto stravolgere troppo la squadra, perchè mi aspetto risposte importanti», assicura il tecnico a dispettodeinove azzurrisuundicicambiati dalla partita di sabato con l’Olanda. «Per me è un test molto importante, confido nei ragazzi – il messaggio di Lippi – È anche un’amichevole priva di tante motivazioni tattiche, nel senso che stavolta non saranno in campo due squadre dedite ad an-
L’Irlanda del Trap tenta l’impresa
Una conferenza stampa flash per il ct dell’Italia Marcello Lippi
nullare le capacitàoffensive dell’altra. Perciò mi aspetto una partita divertente e ricca di gol». Una chance nella corsa ad eliminazione verso il Mondiale l’avrà anche Di Natale, uomo-chiave dell’Italia di Donadoni e tra i titolari il più presente, 3 volte più di Chiellini. «Giorgio è diventato un punto fermo di questa nazionale - le parole di Lippi per il difensore bruciato allo sprint per la fascia bianca al braccio - All’Europeo è stato uno dei migliori, anche perchè era stato previdente azzoppando Cannavaro e creandosi il posto in prima squadra... Oggi lo propongo con Legrottaglie, coppia centrale della
Juve». Tanto per dare qualche punto di riferimento all’Italia cambiata di nuovo, non certo per aprire il discorso su un eventuale futuro bianconero. «Non ho voglia di parlare delle altre cose, nè del fatto che tornerò dove tornerò», è stato alla fine il lapsus del ct accreditato di una nuova vita Juve dopo il Mondiale 2010. Leggere già i nomi di suoi possibili sostituti, da Spalletti a Prandelli passando per Mancini -, quello no, non deve avergli fatto piacere se a una battuta sull'uomo ragno dopo superman ha chiosato: «Chi, Zenga? Visto che si parla già dei miei successori...».
ROMA - Ultime sei chiamate per i Mondiali 2010. Oggi in programma e le ultime partite degli spareggi attraverso i quali si completerà il puzzle delle promosse ai prossimi campionati in Sudafrica. L’Irlanda di Giovanni Trapattoni tenta l’impresa a Parigi contro la Francia. I Bleus partono dall’1-0 dell’andata e sono favoriti. Il Trap ha già caricato i suoi giocatori e promette una partita al solito di grande agonismo puntando sull'orgoglio ma anche sui calci piazzati e il gioco aereo. Appesa a un filo anche la qualificazione di un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Andriy Shevchenko. La sua Ucraina domani a Donetsk ha però più chance di Trapattoni ripartendo dallo 0-0 con la Grecia. Sempre per l’Europa si giocano tutto la Russia e il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Sheva e compagni ripartono dallo 0-0 dell’andata che mette gli ucraini nelle condizioni miGiovanni Trapattoni gliori. Ma i greci, troppi timidi ad Atene, dovranno comunque uscire allo scoperto. Anche i russi sono vicini al traguardo, ma il gol subito a tre minuti dal termine della Slovenia (dopo la doppietta di Bilyaletdinov) non fa dormire sogni tranquilli. Con il fiato sospeso anche il Portogallo: l’1-0 dell’andata siglato da Bruno Alves potrebbe non bastare ai lusitani che a Zenica devono resistere all’assalto di Dzeko e compagni. Negli spareggi dovrebbe avercela quasi fatta l’Uruguay dopo l'1-0 realizzato in casa del Costa Rica. L’ultima casella del torneo iridato la riempirà una tra Egitto e Algeria nell’incontro sicuramente più infuocato della giornata dopo gli incidenti e i morti dei giorni scorsi. I “faraoni” partono dal 2-0 dell’andata,ma sulcampo neutrodi Khartumsarà una partita ad altissima tensione.
Europei Under 21. Doppietta di Barillà, in gol Soriano e Marilungo
Italia, un poker che fa sperare LUSSEMBURGO 0 ITALIA 4 LUSSEMBURGO (4-5-1): Heil 5.5; Laterza 6, Kettenmeyer 6, Siebenaler 5.5, Scholer 5.5 (27’ st Janisch sv); Pedro 5.5, Gerson 5.5 (1’ st Kitenge 5), May 5.5, Bettmer 5.5, Mar-
tino 6; Twimumu 5.5 (15’ st Albanese 5). In panchina: Hahm, Moreira, Geisbusch, Alunni. Allenatore: Holtz 5.5 ITALIA (4-4-2): Mannone 6; De Silvestri 7, Ariaudo 6, Ogbonna 6.5, Santon 6; Schelotto 7 (26' st Mustacchio sv), Bolzoni 6, Marrone 6 (27' pt Soriano 6), Barillà 7.5; Okaka 6.5 (34' st Marilungo 6.5), Borini 6. In panchina: Fiorillo, Angella, Renzetti, Macheda. Allenatore. Casiraghi 6 ARBITRO: Vejlgaard (Danimarca) 6 RETI: 37' pt, 32' st Barillà 24' st Soriano, 39' st Marilungo NOTE: Serata fredda e piovosa, terreno allentato. Spettatori: 5 mila circa. Angoli: 8-2 per l’Italia. Ammoniti: Barillà, Scholer, Laterza, Pedro. Recupero: 1' pt; 2' st. LUSSEMBURGO – L'Italia vince nettamente in Lussem-
burgo (4-0) e mantiene ancora vive le speranze di qualificazione ai play-off dell’Europeo Under 21. Rispetto alla gara con l’Ungheria gli azzurrini sfoderano una prestazione decisamente migliore non solo sul piano del gioco ma soprattutto su quello mentale e dell’approccio alla partita. Decidono la doppietta di Barillà e i gol di Soriano e Marilungo, oltre alle prestazioni maiuscole dei vari Schelotto, De Silvestri e Okaka e il punteggio poteva essere più rotondo. Già al 3' l’Italia potrebbe sbloccare il risultato: perfetto cross da destra di De Silvestri, Schelotto colpisce male di testa mandando alto. Al 20' altra buona occasione per gli azzurri con cross di De Silvestri e ottimo stacco di testa di Okaka tuttavia poco potente, la difesa di casa salva quasi
sulla linea. Al 37' Italia in vantaggio: lancio lungo di Ogbonna, aggancia De Silvestri che dalle destra mette al centro il pallone con un rasoterra e il reggino Barillà insacca di piatto. Al 44' altra buona occasione con un colpo di testa di Okaka da distanza ravvicinata dopo Pierluigi Casiraghi l’ennesimo cross da ni conclude a rete, Kettenmedestra di De Silvestri. Al 7' st bella apertura di So- yer salva sulla linea e Soriano riano per Barilla che si inseri- insacca. Al 32' l’Italia realizza sce in area, bravo Heil a re- il tris: Ariaudo lancia lungo, spingere. Poco dopo è Borini a Heil esce male con il pugno e tu per tu col portiere a fallire il la palla finisce a Barillà che raddoppio. Al 21' gol di Oka- con un pallonetto da sinistra ka su cross di Schelotto, l’ar- fa il tris. Al 39' arriva il quarto bitro annulla giustamente gol con lo stesso Marilungo per fuorigioco. Al 24' il rad- che ribadisce in gol di testa su doppio: Schelotto mette in calcio d’angolo e un’altra mezzo all’area da destra, Bori- uscita incerta di Heil.
MILAN Pato: «Vogliamo arrivare primi» VARESE - Alexander Pato scalpita per tornare a giocare in campionato: «Nella settimana di sosta per le nazionali ho lavorato tanto per cominciare al meglio questa settimane e poter giocare bene domenica», ha detto il giocatore del Milan, a margine degli allenamenti a Milanello. «Abbiamo fatto bene in molte partite, questo è il lavoro che ha fatto il mister e dobbiamo fare ancora di più per raggiungere il primo posto e poter tornare a disputare la Champions League il prossimo anno. Dobbiamo solo essere concentrati a giocare bene e vincere, poi vedremo alla fine cosa succederà», ha poi detto Pato. L’attaccante ha concluso parlando dell’altra punta, Huntelaar, che non ha ancora dimostrato le sue reali qualità: «Tutti hanno visto che lui è stato il migliore giocatore in Olanda. Siamo qua per aiutarlo e darà tanto al Milan».
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Sport
Profeta, Vanacore e Capuano lanciano il Potenza
Rimini, siamo affamati RIPRESA della preparazioneieri pomeriggio al Viviani per il Potenza, che potrà affrontare la settimana tipo aspettando il Rimini in una partita “da vincere a tutti i costi”. Cosi’l’ha definita Capuano, rigenerato dal periodo positivo ma tutt’altro che propensoacullarsi sugliallori.“La classifica continuo a non guardarla - racconta Eziolino - sono ritornato prendendo una squadra ultima con cinque punti e adesso il lavoro sta dando i primi risultati, ma se non vinciamo col Rimini quanto fatto a Cava perde completamente senso”. Massima attenzione, una punta di orgoglio. Capuano ripropone, a modo suo, un concetto che già avevamo evidenziato nella nostra edizione di ieri. “La società è composta da persone intelligenti - afferma il tecnico - ora hanno capito che il mio esonero dopo la sconfitta contro il Marcianise è stato uno dei capolavori in negativo della storia calcisticadel Potenza”. Errore a cui si è posto rimedio, in ogni caso. Per fortuna non troppo tardi. Permane intanto l’ottimismo sulle condizioni di Mimmo De Simone, che ieri ha corso a parte dopo la botta rimediatanegli ultimiminuti alSimonetta Lamberti. GRANDI EX Ma la testa è già proiettata al Rimini. “E’ una squadra che fuori casa ha sempre avuto difficoltà - continua Capuano - finendo sconfitta cinque volte in sei apparizioni, ciò
Vanacore con il numero 3, sommerso dall’abbraccio dei compagni dopo il gol di Cava. A destra Profeta in azione al Lamberti
non toglie che hanno elementi di assoluto valore, per batterli dovremo preparare la partitaalla perfezione”. Potenza - Rimini, innegabilmente, suscita attenzione anche per il ritorno al Viviani di Raffaele Nolè, prima volta per lui con una maglia diversa da quella rossoblu. “E’ un grande giocatore - dichiara il tecnico - ne conosco bene le caratteristiche come lo conoscono ancor meglio i miei gioca-
tori”. Chissà a gennaio cosa potrà succedere, fantastichiamo, nel momento in cui in Romagna dovesse continuare a trovare poco spazio. Ma potrebbe essere una sfida particolare anche per Peppe Lolaico, che in estate ha abbandonato il Rimini dove per due anni è stato solo di passaggio. Il condizionale è d’obbligo, perchè solo ieri l’esterno potentino ha ripreso ad allenarsi col gruppo. “Giocherà solo
se starà bene, io non regalo niente a nessuno -insiste Eziolino- mavoglio sottolineare la serietà e l’attaccamento alla causa di questo ragazzo, che si è fatto quasi 1600 chilometri per sostenere la squadra dalla tribuna a Reggio Emilia”. FAME DECISIVA Come sempre il martedi è anche il giorno deputato alle chiacchierate con i calciatori. Antonino Profeta a Cava ha dato il
Carella allena il Noicattaro, prossimo avversario
«Tradito dal Melfi» IL SOLO SCARZANELLA era assente alla ripresa dell'attività lavorativa del Melfi. Tutto il gruppo ha svolto una seduta atletica agli ordini del professor Pasquale Sepe, per poi concludere l'allenamento con una serie di partitelle a ranghi misti. Il morale è buono in attesa di incrociare il Noicattaro degli ex Angelo Carella e Nicola Fumai. Il tecnico barese, ha un passato da allenatore e da giocatore con il Melfi, e quella di domenica non sarà inevitabilmente una partita come tutte le altre. "Ci tengo a fare bella figura a Melfi, dove ho tanti amici, dichiara al telefono Carella. L' ho detto anche ai ragazzi. Veniamo da un periodo positivo che vogliamo proseguire. C'è entusiasmo e voglia di fare. Siamo una squadra giovane che adesso ha trovato il suo equilibrio. Giocheremo la nostra onesta partita cercando di mettere in mostra le nostre qualità". Angelo Carella, allenatore in seconda ai tempi di Pugliese e tecnico in prima nell'interregno prima dell'avvento del tecnico di Castrovillari, sperava di poter continuare il suo cammino lavorativo e professionale a Melfi. "Sì onestamente pensavo di rimanere a lungo a Melfi, dove mi trovavo benissimo. Ho lavorato in sordina, dando tutto per i colori gialloverdi, subendo anche un infarto quando stavo a Melfi. Ricordo che io ho fatto debuttare Petagine e che sempre io ho lanciato Lamorte. Mi aspettavo più considerazione dalla società. Ed invece nessuno mi ha più chiamato e sono rimasto molto male di questa situazione. Sono profondamente deluso anche perché pen-
Il tecnico del Noicattaro Angelo Carella è stato a Melfi due stagioni fa. Oggi, alla guida dei pugliesi, vanta uno score di sette risultati utili di fila
savo di poter agire nel settore giovanile e creare qualcosa di bello a Melfi. Aspettavo una chiamata e nel frattempo ho rifiutato Matera perché credevo di
poter proseguire la mia avventura in gialloverde". Va chiarito a beneficio di chi legge, che particolare non trascurabile, Maglione quest'estate si è dimesso
e che solamente in extremis si è potuto avviare il discorso calcistico, non potendo pianificare nulla. La prospettiva di non poter più fare calcio, è rimasta concretamente tangibile fino all'ultimo istante, nella città federiciana. Detto questo, Carella, comunque spende buone parole per l'attuale formazione allenata da Rodolfi. "Un buon tecnico che ho sentito in un paio di circostanze. Il Melfi poi è una squadra che gioca un ottimo calcio, tesi avvalorata anche da chi ha incontrato i gialloverdi in campionato e che mi ha ribadito questo concetto. Sento parlare molto bene di El Kamch, che mi dicono molto forte. Domenica gli spettatori assisteranno davvero ad una bella partita, perché noi verremo a Melfi per giocarcela". Emilio Fidanzio
meglio di sè. “La differenza tra noi e il Rimini la farà la nostra fame - attacca il siciliano - loro sono tranquilli, non hanno idea della voglia che abbiamo di migliorare una classifica pericolosa”. I titoli sulla sua prestazione di domenica hanno sollecitato l’attenzione di qualche addetto ai lavori: “metà del mio cartellino è del Catania, io non li sento direttamente ma so della grande amicizia tra Capuano e il ds Lomonaco”. Auspici futuri, ma il presente ora conta di più: “con tutto il rispetto per Monaco - racconta - da quando è tornato Capuano qui è cambiatoil mondo,inallenamento nonti puoi distrarre un attimo perchè lui ha cento occhi, fa davvero valere la meritocrazia buttando dentro i giovani se un giocatore esperto non rende”. Motivazioni a mille. Le stesse di uno che invece ha tanta esperienza in più, come Antonio Vanacore. “In questo momento lo spogliatoio ha stretto un patto di ferro - svela l’ex Marcianise - dobbiamo pensare solo al campo e non al momento difficile della società, il mister sta davvero gestendo al meglio questa fase”. Match winner domenica, Vanacore ci tiene a ricordare: “è l’undicesimo gol che realizzo in carriera su punizione, mi piace calciare di sinistro dopo il tocco diun compagno”.Chissà, puòdiventare una piacevole abitudine. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
IN BREVE Giudice sportivo: lucane indenni PRIMA DIVISIONE, GIRONE B: per due giornate è stato fermato De Rose (Cosenza) e per un turno Bacchiocchi (Cavese), Goretti (Foggia), Carbonaro (Giulianova), Sacilotto (Lanciano), Rossetti (Ravenna), Bertoli (Ternana). Tra le società ammende a Cavese, Giulianova (5.000 euro), Ternana (3.000 euro), Pescara, Taranto (2.000 euro), Verona (1.000 euro), Perugia, Portogruaro (500 euro), Real Marcianise (300 euro). SECONDA DIVISIONE, GIRONE C: per un turno fermati Cutrupi (Barletta), Mosciaro (Catanzaro), Ruscio (Juve Stabia), Pirrone (Manfredonia), Ciminà (Monopoli). Tra gli allenatori squalificato per un turno Rastelli (Juve Stabia). Tra le società ammende a Catanzaro (2.500 euro), Juve Stabia, Vibonese (1.500 euro).
Allenatori: salta Dolcetti (Spal) e si cambia anche ad Arezzo e Pergocrema FERRARA . Esonerato Aldo Dolcetti, la Spal ha annunciato in tempi record il nome del sostituto. Sarà Egidio Notaristefano, 43 anni, il nuovo allenatore della formazione ferrarese, attualmente in 12esima posizione. Notaristefano ha guidato nelle passate due stagioni Legnano e Novara. Nel girone A, invece, il Pergocrema ha esonerato il tecnico Claudio Rastelli. Per il momento la società ha affidato la squadra a Roberto Bonazzi, 38 anni, ex attaccante in B con Monza ed Albinoleffe, responsabile della Berretti. Cambio in panchina anche all’Arezzo. La società aretina ha infatti esonerato Leonardo Semplici ed ha ingaggiato al suo posto il 46enne Giuseppe Galderisi, ex giocatore di Juve, Verona, Milan e Lazio, lo scorso anno allenatore del Pescara.
Siracusa-Manfredonia si gioca sabato LA LEGA Pro ha disposto l’anticipo (a porte chiuse) della gara Siracusa-Manfredonia, che si giocherà quindi sabato alle ore 14,30 a Palazzolo Acreide
Promozione Un’errata valutazione sugli sviluppi di un calcio di rigore costa la sconfitta con il Varisius
Lagopesole infuriato per un pasticcio arbitrale AVIGLIANO - Quel pasticciaccio brutto del calcio di rigore. Parafrasando Gadda, per sintetizzare il passaggio chiave di Lagopesole-Varisius. Pasticciaccio brutto per la concessione di una massima punizione che proprio non c'era. E sull'esecuzione, per l'incredibile teatrino che si è acceso dopo che Mariano aveva respinto l'esecuzione di Tragni e Bellomo aveva ribadito in rete la respinta. Mekonen fermo con la bandierina alzata a segnalare che il gol va annullato, Tomasulo che confabula con il guardalinee, la prima impressione è che voglia far ripetere il tiro, poi invece convalida il gol. Secondo i giocatori del Lagopesole, il guardalinee aveva indicato l'entrata in area di Bellomo prima del tiro di Tragni. E allora, la “guida pratica della regola 15” parla chiaro: gli arbitri “Non convalideranno la rete.Il giuoco dovrà essere ripreso con un calcio di punizione indiretto sulla linea dell'area di rigore nel punto più vicino a quello in cui il pallone è stato toc-
cato”. Dato a Mekonen ciò che è di Mekonen, però, la rabbia del Lagopesole non può che aumentare. “E' l'ennesimo episodio che capita, e sempre contro di noi”, sbotta il tecnico biancorosso Alfano. “A Moliterno all'ultimo minuto un nostro giocatore atterrato in area senza che l'arbitro intervenisse; a Pignola, ancora sullo 0-1, un episodio simile; ora quest'altro intervento. Francamente, sono troppi episodi, e noi siamo stanchi di dover subire”. E rincarano la dose i calciatori federiciani, che attaccano l'arbitro per l'intero suo operato, e parlano di suoi “atteggiamenti provocatori durante tutta la gara”. Alla fine di tutto, rimane una sconfitta pesante per i suoi riflessi su una classifica che per il Lagopesole si complica non poco. E una sconfitta che va analizzata su due livelli. Quello arbitrale di cui si è detto. E quello tecnico, e qui il risultato è ben poco discutibile. Perché la partita è stata sempre controllata dai materani, in costante superiorità
numerica in un centrocampo in cui già in partenza lo schieramento a tre punte scelto da Alfano e il poco aiuto dato dai due esterni del trio d'attacco al reparto centrale, si è sommato al gran lavoro fatto da Tragni a sostegno della linea mediana della sua squadra. Con il risultato che i materani hanno potuto da una parte mantenere il possesso di palla, e dall'altro spegnere il gioco offensivo dei federiciani. Che, piuttosto, possono recriminare sull'incredibile occasione sprecata, dopo soli 6 minuti, da Carmine Coviello che avrebbe dato una impostazione tattica del tutto diversa alla gara. E che fa dire ad Alfano che “il nostro problema rimane quello di non essere cattivi sotto porta”. Intanto, all'orizzonte si profila il derby di Pietragalla. Gara doppiamente sentita, ma partita difficilissima, vista l'ottima condizione della neo promossa formazione di Potenza. E se fosse proprio questa l'occasione per esorcizzare il tabù trasferta? Giancarlo Tedeschi
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Sport 43
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Il portiere non si fascia la testa per le assenze di Chisena e Del Prete per squalifica
Di Vincenzo: «Francavilla se la giocherà» FRANCAVILLA – Settimana intensa quella che la formazione sinnica, si appresta ad affrontare. Dopo il mezzo passo falso casalingo contro il Francavilla Fontana, l’undici di mister Ranko Lazic, cerca di prepararsi nel migliore dei modi alla sfida di Benevento contro il Forza e Coraggio. Della gara giocata tre giorni fa, ne abbiamo parlato con il giovane portiere Giovanni Di Vincenzo: «La gara contro il Francavilla Fontana – dice il portiere rossoblu – è stata combattuta su tutti i fronti. Nel primo tempo abbiamo avuto un po’ di diffi-
coltà, eravamo forse contratti, ma poi con il passare dei minuti abbiamo preso coscienza delle nostre forze, e ci siamo resi pericolosi». Francavilla che soprattutto nella prima mezz’ora di gioco, ha subito le iniziative avversarie, forse anche presa di sorpresa, da una formazione che si trova nei bassi fondi della classifica. «Però poi nel secondo tempo – continua l’estremo difensore rossoblu - le cose sono andate meglio e ci è mancato solo il goal, che non’è arrivato anche per sfortuna. Le parate del loro portiere e la traversa di Chisena,
potevano in qualche circostanza andare meglio. Però, tutto sommato la prestazione è stata positiva, l’importante è stato non prendere goal». Adesso la formazione di mister Ranko Lazic, è attesa dal difficile confronto contro la formazione del Forza e Coraggio, che domenica scorsa si è dovuta arrendere in casa del Neapolis Mugnano per 20. Ed è per questo che il Francavilla di mister Ranko Lazic, dovrà prestare molta attenzione alla trasferta campana contro l’undici di mister Ciro Mauro. «Andremo a Benevento domenica –continua
Di Vincenzo – per giocare la nostra partita, ed è chiaro che in settimana, ci prepareremo con molta più concentrazione, per cercare di capire gli errori che sono stati fatti contro il Francavilla Fontana. Sappiamo che con l’assenza di Chisena e Del Prete, le cose si complicheranno ancora di più, ma noi non dobbiamo trovare alibi. Anche perché, in squadra abbiamo validi elementi che scalpitano per giocare e ogni volta che vengono chiamati in causa, si fanno trovare sempre pronti. Sono sicuro – conclude il giovane e forte portiere – che
Il portiere Di Vincenzo (www.fcfrancavilla.it)
usciremo dallo stadio di Benevento a testa alta e con dei punti in tasca». Insomma, un Francavilla deciso a dare filo
da torcere agli avversari, nonostante le pesanti assenze. Staremo a vedere. Claudio Sole
Faccia a faccia che dovrebbe dare le risposte adeguate a due sconfitte di fila
Matera, Giusto alza la voce Il tecnico: «In undici l’avremmo vinta, ora analizziamo uno stop» A muso duro. Ripresa degli allenamenti con la consueta disamina della gara domenicale e Pino Giusto non le ha mandate a dire. «Quando c’è da alzare la voce è giusto che venga fatto. E’ nei compiti di un tecnico-afferma Pino Giusto-confrontarsi con la squadra e lo abbiamo fatto, perchè domenica sono certo che in undici contro undici la gara l’avremmo vinta, invece stiamo parlando di una sconfitta. Il campionato è lungo, ma è chiaro che ci sono dei problemi». Mister perchè regaliamo un tempo e almeno un gol all’avversario quasi sistematicamente ogni gara? «Siamo partiti ancora una volta male. E’ vero. Però ci siamo ripresi e abbiamo messo l’avversario in crisi. Abbiamo anche sbagliato qualche gol di troppo». Alle porte tre gare importanti con Bitonto, Grottaglie e Neapolis e molto probabilmente tutte con Mazzoleni assenti. Quindi, innegabile che ci siano problemi d’organico. Pino Giusto è un tecnico esperto e ci mette la fac-
Pomigliano da’ fiducia a Nastri
Mazzoleni e a fianco Pino Giusto con Di Bari e Carrera
cia in questo momento. «Abbiamo già identificato con la società gli accorgimenti che vanno fatti. E’ chiaro che le cose come si vedono da fuori anche noi lo constatiamo giorno dopo giorno. Però il mercato riapre il primo dicembre ed è inutile e controproducente sventagliare ai quattro venti cosa va siste-
mato». Un tecnico da criticare ma non da mettere in discussione diceva ieri la rubrica Caro Pino... ti scrivo, del martedì. «Ho letto. Ho un rapporto franco con chi tutti i giorni è presente allo stadio e vede il lavoro che facciamo. Giusto che ci sia discussione come avviene normalmente quando occorre e
D Domenica al Michetti arriva l’Ostuni e vale punti salvezza
Pisticci, gara-verità in vista UN PAREGGIO che fa morale e non solo. Perché prendere un punto in casa di una diretta concorrente consente difare anche classifica. Tanto più che il Pisticci riesce finalmente ad arrivare in doppia cifra. I punti, adesso, sono dieci su tredici partite giocate. Un ruolino di marcia maggiormente adeguato alla media salvezza avrebbe forse richiesto almeno tre punti in più. Ma non è il momento di guardarsi dietro ed aprire il cassetto dei rimpianti (che pur ci sono). Bisogna pensare al futuro ed a chiudere il girone d'andata in una situazione migliore.Il primotassello èstato inserito proprio ad Ischia, perché la priorità era quella di non lasciare punti. Ed a ben guardare il pareggio ottenuto in rimonta sull'isola consente di tenere dietro, seppur con uno scarto minimo, le redivive Turris ed Ostuni, che adesso incalzano a quota 9 e chiudono per il momento la zona play out. Anche se il Francavilla Fontana (che oggi sarebbe retrocesso direttamente) è lì, con un solo punto in meno.Adesso, però, dopo che il Pisticci ha posto una buona premessa di rimonta, ricominciando a far punti in terra straniera (gli ultimi arrivarono a settembre a Matera), c'è bisogno di non sbagliare la gara di domenica prossima, quando i gialloble ospiteranno l'Ostuni al “Michetti”, per uno scontro diretto decisivo. Alla squadra del presidente Panetta interessano soltanto i tre punti, perché i dieci conquistati finora non sono tantissimi e perché l'Ostuni è l'avversario più debole di quelli che toccherà af-
frontare di qui fino al termine del girone di andata. Sicuramente i lucani escono rinforzati in fatto di stimoli ed autostima dopo il pareggio di domenica scorsa. Sul piano psicologico si sono ristabilite le condizioni per affrontare in modo ottimale la partita con l'Ostuni. Ad Ischia il Pisticci ha raggiunto l'1-1 in rimonta. E' accaduto tutto nel secondo tempo. Anche se nella prima frazione il Pisticci recrimina per un rigore netto, in seguito a fallo di mani in area apparso evidente. A questo punto l'elenco dei danni arbitrali a carico dei gialloble sta diventando imbarazzante. Poi, però, la squadra di Valente ci ha messo del suo: ha sbagliato un movimento in difesa e concesso a Sergi, l'unico ischitano in area, di segnare indisturbato. Come gli errori arbitrali, anche le disattenzioni difensive a causa delle quali il Pisticci è stato spesso castigato stanno diventando abbastanza numerose.Ma anche l'Ischia ha qualcosa da farsi perdonare. Perché sul gol del pareggio di Lupacchio, l'attaccante gialloble si muove incontrastato. Meglio così. Nella lotta per la salvezza anche gli errori degli altri sono un fattore.Nel finale di gara, poi, il Pisticci ha avuto le occasionimigliori e sfiorato il colpaccio. Peccato, perché i tre punti avrebbero consentito di fare passi da gigante in classifica. Ma, come ha ribadito il tecnico Valente, è stato giusto così. Un match sicuramente positivo per i lucani che adesso possono preparare al meglio la gara-verità di domenica prossima. Roberto D’Alessandro
le critiche quando sono costruttive sono importanti. Però noi, intesi come tecnico e società, sappiamo dove dobbiamo agire». Un confronto tecnico-squadra costruttivo? «Sono arrivate risposte importanti dai ragazzi. Spero di recuperare gli acciaccati e da ieri si è allenato con
il gruppo anche Conte. In mattinata valuteremo le sue condizioni. Stesso discorso per Scudieri che ha una botta al setto nasale. Per Martinelli e Catalano non dovrebbero esserci problemi». Per domani è prevista un’amichevole col Miglionico, salvo cambi dell’ultimora. Renato Carpentieri
“Aspettiamo fino al 30 novembre, poi prenderemo seri provvedimenti”. Il diesse del Pomigliano, Agostino Romano, è un fiume in piena dopo la sconfitta di Ostuni. Il dirigente granata, però, non mette sotto accusa Salvatore Nastri, che a questo punto avrà altre due partite per convincere la società a non sollevarlo dall’incarico. “A partire da me siamo tutti in discussione –continua Romano – Ci stiamo facendo del male da soli, ma penso che ora non ha senso cambiare allenatore. Aspetteremo la riapertura del mercato per dare una svolta a questa squadra. Sicuramente saranno presi dei provvedimenti, dopo il 30 novembre riaprirà il mercato”.
Eccellenza, dopo mister Caprioli il Real Tolve si assicura bomber Pace TOLVE - In Principio era Caprioli. Giocando con il nome del nuovo trainer tolvese che andiamo a presentare la rivoluzione novembrina in casa giallorossa. Volendo restare nell'ambito dei giochi di parole possiamo dire che il presidente Grignetti spiazza la piazza e piazza un paio di colpi ad effetto che sicuramente lasceranno il segno. Dopo il divorzio da mister Camelia tutti gli indizi conducevano al nome di Rocco Postiglione. Soluzione interna con l'incognita dell'esperienza . Ma un campionato con due squadre già virtualmente retrocesse avrebbe permesso anche il lusso di questo rischio. Invece proprio mentre cominciava l'avventura da tecnico per Postiglione la società già aveva in mente il nome del sostituto. Mister Caprioli già domenica era sulle tribune del Gaetano Scirea di Matera (come anticipato dal Quotidiano) ad assistere all'impresa riuscita al Tolve, di fermare il lanciatissimo Fortis Murgia. Le nostre anticipazioni trovano conferma all'allenamento del martedì. Colloquio serrato con la squadra e primo allenamento agli ordini del trainer di Lavello. Ma le sorprese, belle e meno belle, non finiscono qui. Partiamo da quelle meno belle. Assente alla ripresa degli allenamenti Rocco Postiglione che molto probabil-
mente non farà più parte né dello staff tecnico e né tanto meno della rosa del Real Tolve. La sorpresa bella che risveglia entusiasmi ormai sopiti tra la tifoseria, porta il nome di Raimondo Pace (nella foto). La punta è a disposizione del nuovo tecnico ed andrà a completare il reparto avanzato. Il curriculum di Pace parla da solo, e qualora non si spiegasse molto bene a parlare per lui il numero dei gol realizzati. Ovunque abbia giocato, Pace, ha lasciato il segno. Ed è quello che si augurano che faccia anche a Tolve. Altri due arrivi tra le fila giallo rosse portano il nome dei fratelli Pecoriello. Si vocifera di altri due colpi a sorpresa di un certo peso. E sempre restando in tema di voci, il passaparola che comincia a circolare in paese è il seguente: “La prima in classifica ha solo dieci punti più del Tolve. “Il futuro prossimo ha i colori granata dell'Avigliano, per il momento avversario impelagato, come il Tolve, nella parte destra della classifica. Sognare non costa niente, ma i sogni si possono realizzare solo cominciando a vincere. E la vittoria nel centro caro a San Rocco manca da un po' di tempo. Gianluigi Armiento
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44 Sport
L’Atletico Potenza di Telesca si sbarazza del Ruvo in maniera netta
Un poker per inseguire Apre un autogol, poi Marsico e doppietta di Starna per il terzo posto A.POTENZA RUVO
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ATLETICO POTENZA: Scaldaferri, Galantucci (13' st Santarsiere), Restaino D., Marsico, Forgerato, Smaldore, Dapoto, Santangelo (25' st Albanese), Diana (27' st Restaino C.), Galantucci, Starna. A disp.: Costini, Damiano, Tolve, Rinaldi. All.: Telesca RUVO:Rosamilia, Pepe, Russo, Giglio, Gaudiosi, Cristiani (6' st Santoro), Lorusso, Grieco P., Grippo, Masini, Tita (14' st Colangelo). A disp.: Grieco G., Aromatico. All.: Grieco G. ARBITRO: Gaudiano di Matera. RETI: 3' st (aut.) Giglio (R), 6' st Marsico (AP), 25' st, 42' st Starna (AP). POTENZA - E' stato un match praticamente senza storia, quello che ha visto opposte nell'ultima giornata del campionato di Prima Categoria, le compagini dell'Atletico Potenza e del Ruvo. Un 4-0 netto e senza attenuanti ha relegato sempre più in ultima posizione la formazione ruvese, ma allo stesso tempo ha spe-
dito i potentini sul terzo gradino del podio a quota quindici punti. Sull'andamento del match si può dire che al Ruvo non ha fatto certamente bene il recupero infrasettimanale contro il Castelpantano (terminato per la cronaca 2-2), che comunque aveva regalato alla “maglia nera” del girone di A di Prima il primo punticino stagionale. Tornando alla contesa di sabato, occorre parlare di un primo tempo privo di reti (complici alcuni interventi straordinari di Rosamilia), e di una ripresa in cui gli ospiti hanno letteralmente lasciato campo e partita agli avversari. Nel primo tempo, comunque, è la squadra di Potenza a prendere l'iniziativa ed a creare non pochi grattacapi alla difesa ospite. Starna, tutto solo davanti a Rosamilia, si fa ribattere la sua conclusione in angolo (7'). Al 17' Santangelo pennella un preciso cross dall'out di destra all'indirizzo di Starna, che però spedisce la sfera sul fondo. Il Ruvo si fa vedere un po' tardi, al 19', con un tiro di Grippo dai venti metri che termina di poco alto sulla traversa. I locali non ci stanno ed al 21' rispondono
con Diana, che è fermato soltanto da un intervento modello “spiderman” del solito Rosamilia. Intorno alla mezzora è Santangelo a vedersi ribattuta dal numero 1 del Ruvo una conclusione da distanza ravvicinata. Il primo tempo si chiude 0-0. La ripresa si apre con il gol meritato e tanto cercato dall'Atletico: una sfortunata deviazione di testa di Giglio, su un traversone proveniente dalla destra, mette fuori causa Rosamilia e va a depositarsi in rete. Il raddoppio è quasi immediato (6'): Marsico approfitta al meglio di un cross dalla destra di Galantucci e la mette dentro. Al 10' l'Atletico potrebbe chiudere definitivamente il match, ma il tiro di Santangelo si deposita sul fondo. Il 3-0 è nell'aria ed arriva al 25' con Starna. Poco prima era stato il ruvese Masini ad essersi reso pericoloso con una bella azione personale. Al 39' l'attaccante del Ruvo, Grippo, si vede negare la gioia del gol da Scaldaferri, autore di una provvidenziale deviazione; mentre al 42' Starna finisce per la seconda volta sul taccuino dei marcatori, per il definitivo 4-0. d.p.
Il Grumento fa infuriare Allemma «Fuori la grinta o ci rinforziamo» GRUMENTO NOVA –Crisi di risultati che costano posizioni di classifica. Due punti nelle ultime quattro partite suonano come un campanello d’allarme in vista delle prossime gare. La vittoria manca da un mese, precisamente dal 18 ottobre,quando arrivòl’unico successo interno contro il Latronico per 2-0. La sconfitta di domenica contro il Roccanova, squadra che finora in campionato non aveva mai vinto, lascia qualche perplessità. Lo 0-2 interno è frutto della poca concentrazione da parte dei ragazzi di Allemma e di una reazione poco incisiva degli stessi. Il Real Grumento doveva assolutamente vincere per allontanarsi dalla bas- Allemma sa classifica ed invece con questo brusco scivolone si ritrova in un colpo solo rimasto a pari punti con il Metanauto Picerno, agganciato dall’Invicta Burgentia e accorciato in classifica dal Villa d’Agri e dallo stesso Roccanova di uno e due lunghezze rispettivamente. Il tecnico dei biancazzurri raggiunto telefonicamente ci ha detto: «Sono furioso con i miei giocatori. Abbiamo subito due gol come dei pivelli, soprattutto il secondo su una punizione battuta
all’improvviso dalla squadra ospite col il nostro secondo portiere (Giampietro era entrato per colmare il vuoto lasciato dall’espulsione di Chiappa, ndr) e la difesa che nel frattempo giocavano a mettere la barriera senza che nessuno l’avesse chiesta. – continua Allemma – Non parliamo della delusione data dal portiere Chiappa che si faceva cacciare per proteste, del gol divorato da Massimo Scaldaferri quando stavamo sotto di una rete e del rigore sbagliato da suo fratello Mauro. Insomma dire che è stata una giornata storta è un eufemismo». Infine l’allenatore valligiano dichiara: «Se i nostri giocatori non dovessero cacciare la grinta e la cattiveria agonistica da me richieste sarò obbligato, insieme alla società, a ricorrere nel mercato di dicembre». Deluso il presidente Celano che ha preferito non pronunciarsi sulla sconfitta della squadra. Intanto domenica tra i pali giocherà per la seconda volta Mattia Giampietro che farà la sua cinquantesima presenza tra Promozione e Prima Categoria dopo aver vestito le maglie di Viggiano, Villa d’Agri e Valsinni. Biagio Bianculli
Il punto Savoia e Bernalda prendono il largo
Una fuga per due SAVOIA-BERNALDA, è fuga vera. Le due battistrada dei raggruppamenti A e B di Prima Categoria vantano, entrambe, addirittura cinque lunghezze di vantaggio sulla seconda piazza. Nel primo girone, il Savoia di Romano ha collezionato la settima vittoria di fila a spese del Castelpantano, mentre il Bernalda ha fatto ancora meglio, inanellando l'ottavo sorriso di seguito dall'inizio della stagione: 2-1, in esterna, ai danni del Salandra. Alle loro spalle, come detto, per il momento c'è il vuoto. Nel girone A, il Cancellara (che occupa la piazza d'onore) ha tramortito il Possidente, mentre nel B l'Aurora Tursi è stata trafitta in casa e raggiunta in classifica dal Fagnano Valsinni, nel match-clou dell'ottavo turno calcistico. La curiosità: nei sedici incontri in calendario non si è registrato nemmeno un segno “X”. GIRONE A La travolgente marcia del Savoia di Romano, in testa alla classifica del girone A, è stata consolidata dai guizzi di Tolve e Villano che hanno schiantato il Castelpantano (gol della bandiera di Minici nel finale). Per entrambi i marcatori del Savoia si è trattato del sesto centro stagionale. Niente male dopo appena otto giornate di campionato. In seconda posizione, il Cancellara ha messo a segno la quarta vittoria consecutiva tra le mura amiche ed è imbattuto, a domicilio, da ben ventuno turni. Fanuele (doppietta), Basile, Calocero P. e Lancellotti hanno sommerso di reti il Possidente (in gol con Fragoletto). Sempre in zona-podio, l'Atletico Potenza ha annientato, nel corso della ripresa, il fanalino di coda, Ruvo, affidandosi alla verve realizzativa di Starna (due), a Marsico ed a un'autorete. Il pokerissimo timbrato da Gerardi, Lotano, Telesca, Pannullo e Mancusi ha spinto in alto il Vitalba a spese del Futura Potenza. L'Albatros Oppido è una furia tra le mura domestiche (tre affermazioni ed un pari): la squadra di Leone ha piegato il Castelgrande con Pagano e Paolucci; a nulla è valso il sigillo ospite di Federici D. Secondo sorriso stagionale esterno per l'Fst Rionero di Cassese, corsara sul campo del Sant'Angelo Avigliano. E' proprio un disastro, in questo periodo, l'Abriola, tramortito di misura a Mon-
temilone. Infine, il Barrata Potenza ha abbandonato “le sabbie mobili”della classifica, espugnando il campo del San Chirico Nuovo. GIRONE B Grazie al successo sul Salandra di domenica scorsa (1-2), il Bernalda ha superato il record del Policoro, in termini di vittorie consecutive, nel torneo di Prima Categoria. La squadra di Labriola, infatti, si fermò a sette affermazioni di seguito nella stagione 2005/2006, mentre il Bernalda ha inanellato l'ottava gioia di fila. Inoltre, sono anche aumentate le lunghezze di vantaggio sul secondo posto (+ 5), perché l'Aurora Tursi ha fatto un tonfo interno al cospetto del Fagnano Valsinni (big-match deciso da Grieco). Anche nella passata stagione, contro il Valsinni, arrivò il primo ko stagionale per la squadra di Tursi. Il Satriano è ritornato al successo contro il Metanauto Picerno (ha deciso Lanzi). Il Tricarico si è scatenato con una sestina sullo Sporting Lauria. Dopo il botta e risposta tra Cortese F. e Reale, i tricaricesi di mister De Biasi hanno dilagato con De Biasi R. (doppietta), De Biasi G., Potenza e Soldo. Il Real Grumento ha perso il derby contro il Roccanova che, finalmente, può sorridere in questo campionato. L'Invicta Burgentia ha fatto
valere il fattore campo annientando il Pomarico con le reti di Lopardo G. e Di Bari. Seconda gioia stagionale per il Grassano sul Latronico (poker ad opera di Sarli doppietta, Di Leo e Daraio). Lo Bosco ha regalato il successo al Villa d'Agri contro la Fortitudo Moliterno. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquanta gol messi a segno (346 marcature in totale) in questa ottava giornata (29 nel girone A, 21 nel B), di cui 35 dalle formazioni che hanno giocato in casa (20 nel girone A, 15 nel B), 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 10 successi interni (5 nel raggruppamento A, 5 nel B), 6 vittorie esterne (3 A, 3 B) e nessun pareggio (0 nel girone A, 0 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 182 reti, seguito dal B con 164. I migliori attacchi del campionato sono quelli del Savoia (20 reti, girone A) e del Bernalda (20 reti, girone B), i peggiori sono quelli del Ruvo (4 reti, girone A) e del Roccanova (4 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Satriano (3 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (28 reti subite). Donato Pavese
Il Grassano inizia a risalire: piegato il Latronico GRASSANO LATRONICO
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GRASSANO: Ferri G., Dininno D., Ditrinco O. (Loscalzo), Guarino D, Monte S., Dartizio G., Viggiano G., Dileo G.( Rago), Daraio G. , Sarli V. A disp.: Siggillino D., Loscalazo M., Calciano P., Rago P., Abate P., Dipierro. Allenatore: Salvatore. LATRONICO: Guarino M., Caricati A., Alagia P., Infantino E., Scaldaferri G., Propato F., Santoianni A., Lovito R. (Reale), Celano E. (Protano), Gaudioso G., Matinata R. A disp.: Milione G., Gioia G., Viola A., Relae A., Protano A., Mitidieri L., Forestieri I. ARBITRO: Cassano. MARCATORI: Sarli (2), Dileo (1), Daraio (1). UN PRIMO passo di risalita del Grassano verso l'obiettivo salvezza nel campionato. Gli uomini di mister Nicola Salvatore (nella foto) hanno dato il massimo. Azioni ben calibrate e gio-
cate con palla a terra hanno messo in affanno gli avversari e già al 10’ un bellissimo tiro da fuori aria dell'attaccante Vito Sarli ha fatto capire agli avversari quale sarebbe stato il risultato finale. Al 22’ ancora Vito Sarli ha calciato dagli undici metri mettendo a segno la doppietta, e al 35’ Dileo su calcio d'angolo vola più alto di tutti e sigilla il largo vantaggio con la terza rete. Nella ripresa sono gli ospiti ad attaccare, ma al 14’ Daraio toglie loro ogni speranza e segna il quarto gol. Nella parte finale della gara è stato un crescendo della squadra di casa e tantissimi i tiri in porta di Daraio fermati dalla bravura del portiere avversario. “Sono contento del risultato - ha detto mister Salvatore - arrivato nel momento più propizio, in questa fase i giovani dovevano realizzare un risultato positivo per ritrovare le energie giuste e ripartire. Abbiamo assistito a una bellissima partita, nulla è stato affidato al caso ma tutto era programmato. Io sono qui da tre settimane e bisogna ancora lavorare. Devo dire che chi mi ha preceduto ha fatto bene, ma ovviamente le situazioni cambiano, e bisogna lavorare ci sopra prima di poter dare giudizi ”. Giovanni Spadafino
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Sport 45
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Seconda Categoria Tutte le big restano in vetta ai rispettivi gironi
Un turno di conferme Nel gruppo C quattro squadre sono racchiuse in un solo punto TUTTE LE grandi del momento si sono confermate ai vertici delle tre classifiche del campionato di Seconda Categoria. Nel primo girone, il San Nicola ha vinto la sua gara, ha preservato il primato, ma non si è scrollato di dosso le rivali Fides Scalera e Foggiano Melfi. Nel raggruppamento B, l'Atletico Balvano si è confermato prima forza del campionato, mentre il Vietri ha perso due punticini per strada nel match interno, pareggiato con l'Atletico Albano. Con prepotenza sta risalendo anche il Potentia Santa Cecilia di Macchia. Nel girone meridionale,le squadre leader hanno mantenuto la leadership a suon di pareggi. Hanno impattato, infatti, lo Sporting Chiaromonte, lo Sporting Francavilla, l'Oratorio Lentini Maratea e l'Episcopia. GIRONE A Il San Nicola è inarrestabile tra le mura amiche. La regina del raggruppamento A, infatti, ha centrato il terzo successo di seguito in casa, grazie a Garramone, che ha piegato la resistenza di un volitivo Atletico Genzano. La Fides Scalera, invece, è andata ad imporsi a Lavello per conservare la piazza d'onore. Sul secondo gradino del podio c'è anche il Foggiano Melfi, vittorioso con un tris ai danni del Garnet Red Bella. Hanno deciso l'incontro Lecaselle, Pafundo e Desio. Il Palazzo si è imposto sul Ruoti con le marcature di Rigato e Tufuralo. Prima vittoria stagionale per lo Sporting Vaglio dopo una serie di ko (ben cin-
que). Bubbicoe D'Anzihanno annichilito il San Fele. Latorraca ha regalato il successo al Ginestracandida sul Rapolla. Ha riposato lo Sport Melfi. GIRONE B L'Atletico Balvano ha spiccatoil volo,insolitudine,sul tettodellagraduatoria. Il tris inferto al Marsico 2002 ed il contemporaneo mezzo passo falso interno del Vietri contro l'Atletico Albano (2-2), hanno spedito in orbita l'undici di mister Morriello. Con una gara in meno, però, il Potentia Santa Cecilia tallona le due battistrada. Ad Anzi, la doppietta di Morlino C. ed il guizzo di Marcodoppido hanno proiettato i “galletti” di mister Macchia in zonapodio. L'Accettura, dopoun avvio scintillante di stagione (tre vittorie di fila), ha perso un po' di smalto, pareggiando sul terreno di gioco della “cenerentola”, Progetto Tito. Il Laurenzanadi Cafarellinon harivali a domicilio. Il nono punto in tre gare è arrivato grazie alla doppietta di Trivigno Gio. sullo Stigliano (in rete con Lattanzio). Hanno pareggiato lo Sporting Picerno ed il Sant'Angelo. Ha riposato il Pietrapertosa. GIRONE C E' stata la domenica dei pareggi. Le big hanno tutte impattato. Le capolista Sporting Chiaromonte e Sporting Francavilla hanno pareggiato rispettivamente contro i Fratelli Cafaro ed il Castelluccio. Nella sfida più importante della giornata, tra l'Episcopia e l'Oratorio Lentini Maratea, ha prevalso ancora
una volta il segno “X”. I tirrenici, nel 3-3 finale, sono andati a segno con Chiappetta, Fanalino e Musiatello. Hanno pareggiato anche il Sarconi ed il San Martino d'Agri (gol di Pizzuto 2 e Petrone per il Sarconi). Il Castelsaraceno, a digiuno di successi dalla scorsa stagione, ha espugnato il campo della Sanseverinese. Il Nemus ha fatto altrettanto in casadel RotundaMaris, conAgrello eLombardo. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” ed “X”. Cinquantanove gol messi a segno (350 marcature in totale) in questa sesta giornata (15 nel girone A, 16 nel B, 28 nel C), di cui 31 dalle formazioni che hanno giocato in casa (10 nel girone A, 8 nel B, 13 nel C), 28, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (5 nel girone A, 8 nel B, 15 nel C). Si sono registrati 7 successi interni (5 nel raggruppamento A, 2 nel B, 0 nel C), 4 vittorie esterne (1 A, 1 B, 2 C) e 7 pareggi (0 nel girone A, 3 nel B, 4 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 125 reti, seguito dall'A con 118 e dal B con 107. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelluccio (16 reti, girone C), i peggiori sono quelli del Rapolla (2 reti, girone A) e del Progetto Tito (2 reti, girone B). La migliore difesa è quella dell'Accettura (2 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella dello Stigliano (19 reti subite, girone B). Donato Pavese
Vietri solo un punto con Tomasillo alla fine VIETRI ATL. ALBANO
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VIETRI: Ambrosio, Viggiano A., Verdecanna, Papa (68' Manzella), Grande, Passannante C. (46' Cuoco), Tomasillo, Panariello, Giordano, Viggiano R., Calviello G. A disp. Fabio, Iuorio, Pass. M., Calv. C., Macellaro D. All. Panariello ALBANO: Tolve, Benedetto E., De Grazia, Pace, Tammone, Sarli, Cracas, Soldo, Stabile (78' Amati), Benedetto L. (74' Tito), Benventi. A Disp. Benedetti M., Lorenzo. All. Peloso ARBITRO: Cauzillo di Pz RETI: 10' Beneventi (A), 24' Verdecanna (V), 44' Sarli (A), 89' Tomasillo (V). NOTE: Spettatori 150. Ammonit: Stabile, Benedetto L. e Beneventi (A). Espulso al 65' Cracas (A) per doppia ammonizione. VIETRI DI POTENZA - Si fermano a quattro le vittorie consecutive del Vietri di mister Panariello ed a 360' l'imbattibilità di Ambrosio. L'Albano infatti riesce a
V.R.EPISCOPIA O.L.MARATEA
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V.R. EPISCOPIA: Forte, Bianco, Chiacchio, Angrisano, Callà, Viceconte, Pertosa (Gioia R.), Labecca (Gioia A.), Iorio, Falabella, Ielpo (Di Santo). A disp.: Cafaro,Vecchione, Ciminelli. All: Iorio Mario. O.L. MARATEA: Pretelli, Sacco, Di Giovanni (Maimone), Campagna, Agrelli, Chiappetta, Schettino D., Morena, Polisciano (Limongi), Panaino, Schettino M. (Muscatello). A disp.: Schettino B.,Corabini. All: Magnabosco Antonio. ARBITRO: Santochirico RETI: 10' pt Viceconte (E), 25' pt Chiappetta (M), 37' pt Falabella rig. (E), 5' st Muscatello (M), 7' st Panaino (M), 26' st Chiacchio (E). NOTE: Tiepida giornata autunnale. Spettatori: 50 circa. Recuperi 1' pt e 4' st. Ammoniti: Gioia R. (E), Campa-
bloccare la corsa dei vietresi con un meritato pareggio, perlopiù in dieci uomini per oltre venti minuti. Al Vietri non riesce la quinta vittoria consecutiva ed ora dovrà rifarsi domenica contro la capolista Balvano (che ha due punti in più del Vietri secondo) per riprendersi la vetta. Dopo dieci minuti di studio centrocampo, una disattenzione difensiva condanna il Vietri: Ambrosio esce malamente su avversari e propri difensori, la palla arriva sui piedi di Beneventi che è lesto ad insaccare a porta libera per il vantaggio dell'Atl. Albano. Al 14' il Vietri manovra con Passannate, palla per Verdecanna, cross e colpo di testa di Giordano fuori. Al 24' Giordano recupera il pallone, palla per Viggiano R., passaggio in area per Verdecanna che di prima non ci pensa due volte e riporta subito la partita in parità con un tiro rasoterra (1-1). Al 35' Benedetto dell'Albano colpisce con una manata Viggiano: l'arbitro lo grazia e si limita ad un'ammonizione. Al 41' angolo
Verdecanna e Tomasillo del Vietri
di Sarli e tiro da fuori area di Pace: fuori. Al 44' un'altra disattenzione, un'incomprensione tra Ambrosio che chiama la palla e la difesa origina il vantaggio ospite. Su una punizione dalla distanza, nel caos in area, la palla finisce in rete. Gol ad opera di Sarli. Finisce così il primo tempo. Il Vietri parte subito per riprendere in mano la partita ed agguantare al più presto il pareggio. Fuori Passannante C. e dentro Cuoco. Verdecanna scende sulla fascia, cross in mezzo per Giordano, e palla respinta, dal limite Calviello G. e palla fuori. Al 65' Cracas dell'Albano al-
Realizza il gol del 3-3 contro un buon Oratorio Lentini, illuso da Panaino
Chiacchio salva un distratto Episcopia gna (M), Sacco (M), Morena (M). FINISCE CON tre reti per parte tra Episcopia e Maratea; un pareggio che sta stretto ai padroni di casa ma che permette di restare nei piani alti della classifica. Reduce dalla sconfitta esterna contro il Nemus, il V. R. Episcopia ha cercato di riscattare davanti al pubblico di casa la deludente prestazione andando subito in vantaggio nei minuti iniziali con un bel gol dalla distanza di Francesco Viceconte. Gli ospiti provano a reagire, ma la squadra di mister Iorio è ben disposta in campo e non offre molte possibilità di gioco al Maratea. Al 25’, sugli sviluppi di un calcio
d'angolo arriva il pareggio del Maratea con un bel colpo di testa ad incrociare di Chiappetta che batte l'incolpevole Forte, riaprendo l'incontro. L'Episcopia non si scompone e continua a spingere sull'acceleratore: dieci minuti più tardi Falabella addomestica un lancio partito dai piedi di Labecca , si allarga al limite destro dell'area di rigore ed effettua un cross che viene stoppato con una mano dal difensore marateota. E' rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Falabella che con un preciso rasoterra spiazza il portiere. Le squadre vanno al riposo sul risultato di 2 a 1 per i padroni di casa. La ripresa vede un V.R. Episcopia
distratto, infatti gli ospiti trovano prima il pareggio con Muscatello, che sfrutta al meglio un lancio a scavalcare la difesa, e poi dopo soli due minuti il gol del sorpasso con Panaino che fissa momentaneamente il risultato sul 2 a 3. La partita si fa nervosa, i fraseggi del primo tempo lasciano il posto a lanci lunghi verso gli attaccanti e a brutti falli; a farne le spese sono due giocatori dell'Episcopia, prima Labecca, che riporterà una contusione al ginocchio destro e poi Pertosa. Mister Iorio, costretto a due cambi forzati, fa entrare Gioia A. e Gioia R. Proprio quando tutto sembrava andare per il peggio sugli sviluppi di
lontana il pallone e viene espulso per doppia ammonizione. Al 74' tiro di Viggiano, sulla palla si avventa Giordano che non ci arriva per un soffio: palla di poco fuori. Dopo una decina di minuti di gioco a centrocampo e lanci lunghi, il Vietri recupera un pallone, siamo all'89. Tomasillo fa qualche metro con la palla ed arrivato ai trenta metri fa partire un bolide che s'insacca all'incrocio. Tolve, incolpevole, riesce solo a guardare il pallone che gonfia la rete e fissa il risultato finale, giusto, sul due a due. Claudio Buono
un calcio d'angolo spunta il piede del capitano Chiacchio che, lesto ad anticipare tutta la retroguardia marateota, porta il risultato sul 3 a 3. Le squadre si allungano, la musica cambia e si vede il V.R. Episcopia che tutti i tifosi si aspettavano. I ragazzi di Iorio osano di più andando vicini al gol in molte occasioni, in particolare con un velenoso colpo di testa di Gioia R. e con un tiro di Di Santo entrato al posto di uno spento Ielpo. La reazione del Maratea è riassunta tutta in un calcio di punizione dal limite che si infrange sulla traversa e a qualche contropiede sventato. Dopo 4 minuti di recupero l'arbitro manda tutti sotto la doccia sancendo un pari che consolida il secondo posto del V.R. Episcopia, ma lascia l'amaro in bocca per un gol che non è arrivato per un niente e per la grinta e l'orgoglio messi in campo dagli undici di mister Iorio. c.g.
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Senatore illude il Bella, poi si scatena la squadra di Bisceglia
Foggiano, gran rimonta Lecaselle, Bafunno e Destino ribaltano il punteggio per i melfitani FOGGIANO GARNETBELLA
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FOGGIANO: Matacchione, Lecaselle, Simonetti, Rizzitiello, Telesca (11' st Bafunno), Lamorte, Cappiello, Martino, Pasquariello (1'st Gala), Quaranta, Destino (43' st Finelli) A disp: Brescia, Tommasiello, Faraone, Fortuna All. Bisceglia BELLA: Pucillo, Zampino, Gruosso, Naturale (35'st Calò), Sansone, Scaringi, Cavallo, Golia, Asmodeo (40'st Russo), Senatore, Ferrone N (12'st Malanga) A disp: Vitiello, Ferrone C, Carlucci, Raimondo. All. Sansone ARBITRO: Nardelli di Venosa MARCATORI: st 7' Senatore (B), 32' Lecaselle, 37' Bafunno, 42' Destino (F) RAPOLLA Una vittoria netta nel punteggio e nella mole di gioco espresso, ma quanta fatica per un Foggiano Calcio che ha concretizzato poco ed è stato costretto a inseguire dopo il vantaggio ospite a inizio ripresa. Una vittoria però frutto della gran voglia di far
bene dei melfitani, del tasso tecnico e di una maggiore convinzione in campo, maturata grazie ad un finale di grande valore, che ha dato il pareggio prima ed il doppio vantaggio finale in soli 10', anche se, non bisogna dimenticarlo, forse il rigore non concesso al 21' e soprattutto quello fallito al 31' da Destino,
ANZI P.SANTACECILIA
hanno finito col pesar come un macigno su di un Foggiano, ovviamente, votato all'attacco per vincere e restare nelle zone alte di classifica. Bene, comunque, anche il Bella, che è partito forte e dopo neanche 2' ha fallito il gol col pallonetto di Asmodeo, finito appena oltre la traversa, e che poi ha controllato con tranquillità e
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ANZI: Petruzzi R. ('89) (29' st Marino N.), Telesca, Pecora, Cutro E., Petruzzi A., Buchicchio, Romano A., Sarli P. (35' st Cicchetti), Romano M., Giorgio P., Rubolino (37' pt Cutro D.). A disp.: Chintemi, Romano R., Giorgio A., Lauletta. All.: Torchia. POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Di Canio, Coluzzi (31' st Morlino A.), Marino I., Palese F., Cuminiello, Morlino C. (38' st Colucci), Alfano, Zaccagnino, Marcodoppido, Avallone Ma. (20' st Milione). A disp.: Marone, Palese R., Avallone Mi., De Bonis. All.: Macchia. ARBITRO: Triolo di RETI: 9' pt, 19' st Morlino C., 23' pt Marcodoppido. NOTE: giornata autunnale. Al 7' st Pe-
si è portato in vantaggio ad inizio ripresa con la splendida punizione nel sette calciata da Senatore. Per il Foggiano, in considerazione del rigore mancato da Destino, delle diverse occasioni mancate e delle parate efficaci dell'attento Pucillo, il vantaggio ospite è divenuto una sorta di montagna da scalare e non è stato fa-
Morlino trascina il Santa Cecilia sul campo di Anzi truzzi R. ('89) (A) ha parato un rigore a Marcodoppido (PSC). Espulsi: 6' st Petruzzi A. (A) , 25' st Cutro E. (A), 28' st Zaccagnino (PSC). ANZI -Gara dai due volti tra l'Anzi ed il Santa Cecilia: a prevalere è stato il nervosismo. Sono fioccati, come neve, anche numerosi cartellini rossi e gialli. I tre punti, però, importanti per agganciare le zone nobili della graduatoria, li ha intascati il Santa Cecilia. Nulla da eccepire, quindi, sul netto successo (il terzo di fila) della formazione potentina. Il “film” dell'incontro. La prima disattenzione dell'Anzi si tramuta nel vantag-
cile reagire prontamente, avvantaggiando ulteriormente la buona disposizione sul campo del Bella, a cui è stato poi facile controllare e ripartire, o spesso mandare lontano il pallone, in virtù della maggiore spinta avversaria. Il primo tempo, meglio giocato dai locali, ha visto diverse occasioni per Quaranta, Pasqua-
gio ospite: Morlino C. batte con un pallonetto Petruzzi R. (9'). La reazione dei ragazzi di Torchia è timida e al secondo affondo il Santa Cecilia raddoppia con Marcodoppido (23'). La prima occasione anzese capita sui piedi di Giorgio P. ma Donadio toglie la sfera dal sette. Al 6' l'arbitro non ritiene fallosa una carica di Zaccagnino ai danni di Petruzzi R.; poi Petruzzi A. stende in area l'attaccante potentino e rimedia il secondo giallo. Anzi in dieci e Marcodoppido si fa neutralizzare il penalty da uno strepitoso Rocco Petruzzi (7'). Questa decisione arbitrale scatena l'ira della compagine locale. D'ora in avanti si prosegue a fiammate ed a colpi proibiti. L'Anzi non riesce a dimezzare il passivo, mentre il Potentia Santa Cecilia triplica il suo vantaggioconi Morlino C. (19'). Poi rosso a Cutro E. dell'Anzi (25') e Zaccagnino. d.p.
Il centravanti di mister Lettieri sbaglia più volte il raddoppio
riello, Cappiello, Destino, Telesca, ma il portiere e la attenta difesa del Bella hanno mantenuto il nulla di fatto anche perché, come ricordato, il penalty del 31' ha visto Destino tentare un cucchiaio che il portiere ha intuito ed annullato. Nella ripresa Il Foggiano manda in campo Gala per Pasquariello, e trova maggiore vivacità in avanti, ma al 7', la punizione perfetta di Senatore, è valsa il vantaggio esterno del Bella. Foggiano a dover risalire la china, con difficoltà, con Bafunno dentro per Telesca, e frutti che si vedono subito, anche se Destino non trova il gol per un nulla. I melfitani insistono, ospiti chiusi all'indietro e nel finale solo Foggiano. Al 32', da azione d'angolo, ecco il perfetto colpo di testa di Lecaselle che vale il pareggio, poi si insiste ed ecco il gol del 2 ad 1 con l'inserimento in profondità di Bafunno che di esterno destro mette in fondo alla rete. Ora è un'altra gara, e non pago del risultato, il Foggiano resta concentrato e trova al 42' Destino che scarica in gol la propria rabbia ed il pallone del 3 ad 1 finale.
Fides Scalera corsaro
Al Ginestra basta Latorraca Il nervosismo Rapolla fermato da un prodigio di Castelgrande oltre il 90’ GINESTRAC. RAPOLLA
1 0
LAVELLO 1 FIDES SCALERA 2
GINESTRACANDIDA: Castelgrande, Messere, Pipolo, Annunziata, Petagine, Dileo, Cicchiello, Rizzo, Latorraca, Lovino (79' Labriola), Petrelli. A disposizione: Capece, Zolfo. All. Lettieri. RAPOLLA: Propato, Caselle (60'Maitilasso), Costantino, Riondino, Albis, Cristofaro, Grossi M., Di Noia, Cringoli, Tamarazzo, Grossi E. All: Tamarazzo. ARBITRO: Di Biase di Venosa. MARCATORE: 20' Latorraca. NOTE. Al 35' espulso l'allenatore Tamarazzo e al 50' Petrelli. UNA VITTORIA sofferta quella del Ginestracandida, ancora a corto di preparazione, contro un pimpante Rapolla. Latorraca autore del gol vittoria al 20' e che ha avuto altre due occasioni per segnare, a portare battuto, sprecandole. A salvare il risultato è stato Castelgrande al 93', in pieno recupero, si distende per respingere una forte conclusione di Costantino. La cronaca. Al 5' Cristofaro serve Cringoli ad una conclusione parata dal portiere. Al 7' Tamarazzo, spedisce alle stelle da buona posizione (se ci fosse stato lo zio che siede in panchina, indimenticabile bomber di Rapolla,la conclusione avrebbe avuto migliore fortuna). Al primo affondo, il Ginestracandida va in gol: su una punizione ospite, la difesa locale respinge, palla a Petagine che passa a Rizzo, assist alla destra per Latorraca che con precisione manda la palla nel sette al-
LAVELLO: Di Noia, Iacoviello, Costantino, Volonnino, Carretta, Damiano, CoIl Rapolla lonna (23' st. Foscolo), Spenbattuto a Ripacandida nacchio, Tudisco (23' st. Ca-
la destra del portiere. Reagisce il Rapolla e al 22' prima con Cringoli e poi con Cristofaro concludono a rete, ma Castelgrande e Dileo fermano le conclusioni. Al 25' Grossi E. da buona posizione manda a lato. Al 36' il Rapolla perde palla a centrocampo ad opera di annunziata, che in recupero serve Latorraca, che viene fermato per un presunto fuorigioco. Al 40' su angolo di Tamarazzo, il baby Cringoli salta più di tutti, palla alta oltre la traversa. Al 44' Petagine mette al centro per la testa di Annunziata, che spedisce a lato. Al 48' Rizzo per Petagine che mette al centro dove Latorraca di testa impegna il portiere. Al 49' Propato para in due tempi su Petagine. Al 50' Petrelli viene ammonito per un fallo non commesso e viene espulso a causa del 2° cartellino preso. Al 55' Messere mette in angolo su un veloce contropiede ospite. Al
Cicchiello lancia lungo per Petagine, fermato dall'arbitro per un altro fuorigioco dubbio. Al 66' Annunziata salva su Grossi E. Al 70' punizione di Tamarazzo, Albis svetta di testa, palla fuori. Al 76' Rizzo per Latorraca, tutto solo affretta la conclusione. Al 77' è Castelgrande a uscire su Tamarazzo, lanciato a rete. Al l'82' su un batti e ribatti nella difesa locale, Messere “serve”involontariamente Cringoli, che scheggia il palo. All'85' ghiotta occasione per i locali: Petagine (autentico trascinatore) ruba palla a centrocampo, serve Latorraca che si libera del portiere, ma la conclusione è fuori. Nei 4' di recupero, al 93' Castelgrande nega il pareggio al tiro-bomba di Costantino e al 94', su lungo rinvio di Castelgrande, Latorraca supera Riondino, col portiere fuori dai pali, non centra la porta. Lorenzo Zolfo
Doppio Trivigno fa felice il Laurenzana LAURENZANA STIGLIANO
2 1
LAURENZANA: Rossi E., Plantamuro M. (34' st Cafarelli), Nigro, Rossi R., Trivigno Gio., Giallorenzo (47' st Dianò), Troccoli M., Ferrari, Biancone, Troccoli E. (7' st Di Trinco), Marone. A disp.: Rendi, Zito, Graziadei M., Trivigno Giu. All.: Cafarelli. STIGLIANO: Karcarzadeh, Angerame, Pinto, Orlando, Marchese, Campanale, Di Mase, Calbi (7' st Loguercio), Lattanzio, Gariuolo (26' st Fornabaio), Rocco (15' st Vi-
blocca il Lavello
relli L.). A disp.: Soldo, Cascino, Virelli G. All.: Soldo. ARBITRO: Cardinale di Matera. RETI: 7' pt, 12' st Trivigno Gio. (L), 9' pt Lattanzio (S). LAURENZANA Due autentici colpi di genio di Giovanni Trivigno, rapido cursore di fascia, hanno permesso al Laurenzana di centrare l'en plein di affermazioni casalinghe in questo avvio di stagione (tre su tre; in trasferta, invece, è tutt'altra storia). La genialità di questo giovane atleta è risultata essere decisiva per schiantare la re-
troguardia di uno Stigliano per nulla timido e rinunciatario. Nella prima occasione (7’pt), Giovanni Trivigno si è involato sulla propria corsia laterale, ha “slalomeggiato” tra alcuni avversari ed ha battuto, di potenza, il numero 1 stiglianese. Nella seconda circostanza (12’ st), ha beffato la squadra ospite con un gran bel tiro a palombella. Chapeau! L'intero undici del Laurenzana, comunque ha disputato una buona partita, dalla diga difensiva in su. Per la cronaca lo stigliano aveava pareggiato al 9’ pt con Lattanzio, due minuti
Trivigno del Laurenzana
dopo il primo vantaggio del Laurenzana. Il Laurenzana porta a casa tre punti preziosissimi in vista della delicata trasferta di domenica prossima a Pietrapertosa. Per lo Stigliano ci sarà l'insidia Sporting Picerno.
prioli), D'Alfonso, Damiani (12' st. Buonadonna). A disp. Marotta, Terrana M., Troia, Tarricone. All. Terrana A. FIDES SCALERA: Catino, Romaniello, Catenacci, Gamma, Loffredo A., Larotonda, Carlucci (18' st. Nardozza R. e dal 36' st. Montano), Larossa (20' st. Caraffa), Pascale, Palladino V., Lovallo. A disp. Palladino C., Loffredo G., Carriero, Sabato. All. Nardozza P. ARBITRO: Caglia di Venosa. RETI: 23' pt. Carlucci su rigore (S), 31' pt. Damiano (L), 44' st. Catenacci (S). NOTE Espulsi - 23' pt. Iacoviello, 38' pt. Damiano, alcuni dirigenti del Lavello. LAVELLO Nervosismo, ingiustizie, equivoci e tanta confusione specialmente in coda alla partita per l'annuncio dell'atterraggio di un elicottero sul terreno di gioco per motivi di urgenza sanitaria hanno fatto sì che il match diventasse un incubo per i padroni di casa che vengono ulteriormente decimati e danneggiati con il gol beffa al 44' del st. con il pallone che a dire del portiere Di Noia è andato per metà e non del tutto oltre la linea per essere convalidato ma l'arbitro un po' influenzato dagli avversari, un po' perché pressato da una serie di eventi assegna il gol vittoria per lo Scalera e fischia anche in anticipo la fine della partita. I rossi del presidente Loparco affrontano il test casalingo contro lo Scalera con una serie di defezioni vuoi per infortuni, vuoi per squalifiche e vuoi per mali di stagione. A farsi vedere
per primi al 3' sono i ragazzi di mister Nardozza P. che con Palladino V. su punizione testa i riflessi dell'estremo locale. Al 7' però i locali usufruiscono di un calcio di rigore per atterramento di Damiani, tira Colonna centralmente e il portiere ospite respinge. La risposta dello Scalera è tra il 16' e il 17' quando prima Carlucci da destra calcia fuori e poi Lovallo sempre da destra centra il palo opposto. Al 21' Tudisco da fuori area impegna a terra il portiere Catino. Due minuti dopo la svolta del match. Carlucci si incunea in area tira e poi subisce fallo da Iacoviello. E' rigore e contemporanea espulsione per il numero 2 lavellese. Calcia lo stesso Carlucci e coglie il palo interno alla destra di Di Noia ed è 0 a 1. Ristabilisce il risultato in parità al 31' Damiano su punizione a due. Lo stesso Damiano inoltre al 38' si rende protagonista di un fallo che fa scattare il rosso diretto all'arbitro che nel contesto espelle anche il guardialinee dirigente del Lavello rimanendo senza assistente su un lungo linea fino al termine della gara. In nove il Lavello riprende la ripresa con coraggio ed animo. Al 5' D'Alfonso spara alto. Ma sono gli ospiti che vanno vicinissimi alla segnatura dapprima con Pascale al 14' di testa, alto e poi al 40' Nel frattempo l'annuncio dell'atterraggio di un'eliambulanza sul terreno di gioco disorienta un po' tutti. E al 44' da destra Lovallo mette nell'area piccola un pallone invitante che Catenacci colpisce e Di Noia intercetta e poi para con la sfera che non oltrepassa completamente la linea di porta. La decisone è quella di assegnare il gol nonostante le proteste dei locali e nemmeno il tempo di mettere il pallone a centrocampo che l'arbitro fischia la fine delle ostilità. Giuseppe Catarinella
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Sport 47
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
B1 donne La vittoria per 3-0 sul Lamezia è stato il primo gradino di una serie di gare probanti
In casa Lore Lei torna il buonumore LA PRIMA insidia è stata messa alle spalle, ora c'è da pensare alla trasferta di sabato prossimo a Priolo. E, soprattutto, a cominciare a recuperare gli effettivi in vista del prosieguo del campionato, che dal settimo turno in avanti si annuncia ben più impegnativo. La Lore Lei Avis Potenza è ripartita, con un 3-0 sul Lamezia che ha decisamente fatto tornare il buonumore nel clan rossoblù: provato ma non abbattuto dai tanti problemi delle ultime due settimane, e capace (quel che più conta) di far fronte comune per superare gli infortuni a catena che ne avevano minato la tranquillità.
Anche la classifica - che al momento non può essere in cima alle preoccupazioni della PM - è tornata a sorridere, dopo le gare della quinta giornata, alle lucane; che hanno tenuto il passo di Mercato San Severino e Soverato, sfruttando qualche scontro diretto per ritrovare una posizione playoff. Ma il primo pensiero di Pierantoni e compagne, a questo punto, resta quello di avere di nuovo la possibilità di esprimersi in condizioni, se non ideali, quantomeno accettabili. Fondamentale in questo senso sarà ritrovare Claudia Pagano, che per Priolo dovrebbe proprio farcela (e
insieme con lei in Sicilia pare destinata a rientrare, al centro, Simona Rotondo). E poi, con una palleggiatrice di ruolo finalmente a disposizione, la Lore Lei potrà attendere con meno ansia il responso sui tempi di recupero della regista titolare Masino. «Con il Lamezia - ha spiegato coach Nino Gagliardi era importante vincere per mantenere il passo con le prime del girone. Sono soddisfatto dell'atteggiamento di tutte le mie atlete, ma un plauso particolare lo rivolgo a Draganova e Magherini: due giovani che hanno dimostrato carattere e voglia di mettersi in mostra.
In settimana contiamo di recuperare due pedine importanti che saranno utili per ritrovare il nostro consueto assetto tattico». E proprio la ventiduenne Mina Draganova racconta così il suo esordio da titolare in maglia rossoblù: «Sono felice della vittoria e della mia prestazione. In situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo, la forza del gruppo ha permesso di superare le nostre evidenti difficoltà. A Siracusa, se l'allenatore deciderà di chiamarmi in causa, spero di fornire il mio contributo soprattutto a muro, la mia specialità». Luca Carlone sport@luedi.it
Un attacco della Lore Lei Potenza
B1 Donne La Zeta System torna. La Donà per ora si allena (il mercato riapre il 21)
Master Group, vari progetti Settore giovanile a Teresa Russo, un calendario e dvd per beneficenza Prima conferenza stampa nella nuova sede della Master Group Matera. A presidere la conferenza il presidente della Master Group main-sponsor Time Volley Maurizio Marinelli, Vito Lazetera addetto allo studio e diversificazioni delle attività produttive Master, il presidente della Time Volley Michele Frangione, il dirigente Modesto Incarbona, l’addetto stampa della società Danilo Mazzilli e l’atleta Teresa Russo. La società master Group esordisce -Lazetera- intende investire nel settore giovanile, non a caso è presente la giocatrice Teresa Russo unica materana a far parte della rosa di prima squadra. Vogliamo investire nel settore giovanile e farlo crescere, dare la possibilità a tante giovani promesse di poter militare nella squadra della propria città. Venerdì mattina andremo a Cava de Tirreni dove incontreremo il presidente Leone della Royal azienda produttrice di abbigliamento sportivo che ci fornirà i kit per le atlete. Ricordiamo che come gruppo abbiamo una squadra il Chieri che milita in A2, un’altra che funge da settore giovanile ad Acqui Terme per arrivare alla Time Volley Matera. Abbiamo preso l’iniziativa di fare una sorpresa, con un calendario allegato un dvd con il backstage,che sarà venduto alla cifra di 5 euro, il ricavato andrà in parte devoluto all’ associazione
Un momento della conferenza stampa di ieri (foto videouno)
Diva, e ad altri progetti che sosteniamo all’estero con associazioni governative. La parola passa al presidente Frangione. «Il mio piccolo rammarico è quello di non aver incontrato qualche anno fa il gruppo della Master. I progetti dell’azienda sonoottimi, lavorando in questo senso si possono raggiungere grandi obbiettivi. Avere in prima squadra atlete materane sarebbe un grosso obbiettivo, anche sec’è molto da lavorare. Voglio precisare che la Donà si sta allenando con noi per riabilitarsi, al momento non c’è niente di sicuro. A riguardo la rescissione
del contratto con la Di Blasi, il tutto è avvenuto per motivi personali». Modesto Incarbona mette in evidenza come la società si stia muovendo anche nel sociale, rimarcando che è “un motivo d’orgoglio per noi, è può farci arrivare lontano”. L’addetto stampa Danilo Mazzilli annuncia il ritorno nel circuito del volley dell’ azienda Zeta System (sponsor in A in passato), inoltre, a breve si potranno seguire le gare della Master Group tramite internet in streaming per chi non può recarsi al Palasassi. « Il nostro gruppo vuole arrivare a controllare
la società- queste le parole di Marinelli- pianificare gli obbiettivi e i progetti per grandi ambizioni. Matera- continua il presidente della Master, Marinelli - fa parte di un circuito che parte da Chieri, passa da Acqui Terme per arrivare qui. In progetto la creazione di manifestazioni estive con un torneo per giovani. Per finire in bellezza, Marinelli annuncia che per Natale potrebbe arrivare un regalo per la sqaudra con un innesto di un’atleta di grande spessore. E’ il momento di Teresa Russo.«Sono orgogliosa di poter condividere questa esperienza per promuovere la materanità, nella mia città. Ho conseguito il patentino per allenare, perchè tra le nostre giovani ci sono belle promesse, come le ho vissute io, sono esperienze bellissime». La trevigiana Melissa Donà, continua ad allenarsi con il Matera per recuperare la condizione fisica, visto che arriva da un infortunio. La squadra rientrata dopo la sconfitta di Mercato San Severino è ritornata a lavorare per cercare di riprendere la marcia intrapresa nelle prime tre giornate tutte vittoriose, dopo questo tremendo ciclo superato sufficientemente bene, anche c’è un pò di rammarico per non essere riuscite a conquistare almeno un punto, nella gara disputata contro il Soverato. Vincenzo Bochicchio
B2 Ottima prestazione e punti d’oro ad Acquaviva
Materman, giusto premio NON SONO sfuggiti alla Materman Nusco i tre fondamentali punti di Acquaviva, grazie ai quali Pamela Petrone e le sue ragazze, dopo le gare della nona giornata, sono riuscite a tirarsi fuori - ed è la prima volta dall'inizio di questo torneo - dalla zona rossa della classifica. Il giusto premio per la crescita costante di un gruppo che non si è abbattuto di fronte all'impatto, quasi traumatico, con il campionato: continuando a lavorare sodo sui propri limiti (caratteriali prima ancora che tecnici) e riuscendo gara dopo gara a tirare fuori il meglio di sé. Ora però, visto che oltretutto alle porte c'è il derby - domenica, alla Caizzo, stracittadina contro l'Asci -, la Livi non potrà concedersi cali di tensione o accontentarsi dei buoni risultati raggiunti. Per pensare di salvarsi sarà necessario proseguire sulla scia di quanto fatto da Oria in poi (undici punti in
cinque turni): sfruttando ogni occasione per muovere la classifica e mettendo sempre in campo l'atteggiamento combattivo e deciso delle ultime occasioni. Trasferta di Acquaviva compresa. «Con le baresi - ha spiegato il presidente Nadir Iannelli dopo il convincente 3-1 della sua Materman - ci siamo fatti un po' sorprendere nel finale di primo set, dopo aver condotto le danze. Ma poi abbiamo ritrovato le giuste misure, portando a casa una seconda frazione ancora lottata e trovando meno difficoltà, soprattutto per i nostri meriti, nel prosieguo del match». «Tutta la squadra - ha aggiunto il patron rossoblù - è riuscita a esprimersi su ottimi livelli, e al di là della prova sopra le righe di Benefico (25 punti) e di una Alexandrova tornata in gran forma, sono state ancora una volta la compattezza del gruppo e la
Pamela Petrone
coralità del gioco a fare la differenza. Permettendoci di incamerare tre punti preziosi, anche per vivere con meno pressione l'avvicinamento al derby: dopo essere finalmente usciti dalla zona retrocessione». l.c.
B2 Donne Telesca fiducioso
«Giocoleria: ora guardiamo avanti»
L’Asci in azione alla Caizzo
«CERTO non posso essere contento in assoluto del risultato di domenica scorsa, ma a guardare bene l’andamento della partita devo dire che la risposta del gruppo a partire dal terzo set mi fa ben sperare». Massimo Telesca, allenatore dell’Asci, si sforza di guardare il bicchiere mezzo pieno, ripensando alla vittoria al tie break con l’Accademia Benevento, e a dirla tutta ha buoni motivi per farlo. Dopo i primi due set persi piuttosto male, la sensazione di chi assisteva alla partita era quella di assistere a una resa senza condizioni di Avena e compagne. E invece le ragazze potentine hanno saputo invertire la rotta cominciando a macinare gioco e facendo progressivamente sparire dal campo le avversarie. «Purtroppo - sottolinea Telesca ci capita ancora di avere passaggi a vuoto molto prolungati. Io credo dipenda dalle nostre insicurezze di carattere tecnico che nei momenti di difficoltà si amplificano e condizionano il nostro gioco. Inoltre si aggiunge un aspetto di tipo psicologico rispetto a questo aspetto. Contro formazioni sulla carta a noi superiori ci sentiamo in qualche modo sollevati dalla responsabilità dell’errore. Contro avversarie alla nostra portata, se non inferiori, questa ci pesa ancora di
più, perché ci rendiamo conto che ci troviamo di fronte a quelle partite che “dobbiamo” vincere e andiamo in sofferenza». In effetti, ripensando alla prestazione offerta contro il San Pietro Vernotico e mettendola a confronto con quella di domenica scorsa, il ragionamento di Telesca non fa una piega. Eppure bisogna fare qualcosa per superare questo limite, per evitare di “regalare” altri punti pesanti, come successo anche contro il Taranto. Tra l’altro Avena e compagne si trovano subito a dover rispondere a una chiamata molto forte: quella del derby con le cugine della Materman Livi Volley che dopo un avvio stentato stanno rimettendo a posto la loro classifica. Cominciare la prossima partita con un approccio sbagliato potrebbe risultare fatale alla squadra di Telesca. «Dobbiamo lavorare su noi stessi - spiega Telesca - e far tesoro della lezione imparata domenica scorsa. Nonostante il momento di grande difficoltà e sotto di due set a zero, abbiamo avuto la lucidità e la freddezza di rimetterci in carreggiata. Abbiamo cambiato qualcosa nelle nostre traiettorie di battuta e soprattutto abbiamo stretto un po’ le maglie della ricezione, togliendo loro sicurezza». Pietro Floris
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48 Sport
B1 Uomini Durante: «Però dobbiamo migliorare il rendimento dei set»
Medical Center caparbia La squadra di Draganov sfodera una prova ad Alberobello Una bella vittoria. Una bella Medical Center. Sabato sera sul parquet di Alberobello i rossoblu allenati da Giorgio Draganov hanno sfoderato una prestazione notevole sotto tutti i punti di vista, forse la migliore dall’inizio di questo campionato. Hanno portato a casa i tre punti con cuore, grinta e determinazione. Una Medical Center che ha evidenziato notevoli progressi, soprattutto dal punto di vista della continuità: sono infatti diminuite le pause di "smarrimento" che avevano contraddistinto le prestazioni dei potentini nelle prime gare affrontate in questa stagione. «Ha vinto il gruppo - commenta Stefano Durante, lo schiacciatore originario di Nardò, arrivato quest’anno alla corte di patron Mancino. Abbiamo tenuto molto elevata la concentrazione, anche perché sapevamo che l’Alberobello è una squadra temibile. Siamo stati bravi a mantenere costante l'aggressività in tut-
Draganov ed in alto Durante
ti i fondamentali. I pugliesi erano partiti in questo campionato con altre ambizioni, ma si ritrovano adesso in una posizione un po’ scomoda in classifica. Nel complesso sono una squadra forte, ma hanno espresso un gioco troppo lineare e scontato. Noi, dal canto nostro, siamo stati bravi a “mettere in campo” tutto quello che avevamo preparato in setti-
mana durante gli allenamenti e a non lasciarci abbattere anche quando eravamo sotto di diversi punti e i set sembravano in mano agli avversari». Emblematico è stato l’ultimo set. Emozionante e rocambolesco. Sul punteggio di 23-19, sembrava ormai fatta per i padroni di casa ma, mai come stavolta, un doppio cambio di Draganov si rive-
la azzeccato. Tutto inizia con un ace di Orlando che stordisce letteralmente gli avversari. Capitan Zuccaro macina punti e la squadra potentina infila un break di +6 e ribalta il risultato, suggellando il definitivo 1-3. «Quello su cui dobbiamo ancora lavorare – continua Durante – è la costanza di rendimento nei set. Ci sono momenti in cui esprimia-
mo un gioco bellissimo e momenti in cui siamo capaci di sbagliare anche le cose più semplici. Questi “cali” che abbiamo a volte anche in allenamento non fanno certo bene alla squadra. In una serie come questa, poi, l’avversario non sta a guardare e ne approfitta immediatamente». Come nel secondo set, perso dalla Medical Center per 25-16.
«Sembrava ci fosse in campo un’altra squadra – continua Durante. Un parziale giocato male che ha permesso ai pugliesi di vincere facile, senza intoppi. Certo, rispetto all’inizio abbiamo fatto passi da gigante, ma il nostro problema rimane sempre quello di non giocare con continuità nell’arco dell’intero incontro». Sabato, alle ore 18:30, al Palapergola arriva il Blu College Italia, una squadra formata da giovanissimi atleti italiani (classe 1991/1992), guidata da mister Schiavon, con la supervisione del ct della nazionale maggiore Anastasi. Al momento sono penultimi in classifica, ma «non bisogna assolutamente sottovalutarli –conclude Durante. Arriveranno a Potenza con la voglia di fare punti. Sono giovani di talento che hanno tutto il potenziale per poterci mettere in difficoltà. Noi dovremmo scendere in campo tranquilli, consci delle nostre forze, delle nostre qualità e del nostro gioco di gruppo». Anna Maria Calabrese
B2 Uomini Da Catanzaro qualche delusione
B2 Uomini Galtieri: esordio ok
Alla Sidel Lagonegro non va giù il punticino
Il Matera gioca da capolista
Il viaggio in Calabria non porta quanto si attendevano in casa lagonegrese e il punto ha il sapore di poco. La trasferta nel capoluogo di regione Catanzaro non ha riservato il migliore degli esiti alla Sidel Infissi Lagonergo. La sconfitta per 3-2 porta un punto nella cassa e nella classifica biancorossa, ma per come stava andando il match fino al quarto set il rammarico per una vittoria da tre punti, sciupata dai lagonegresi, può starci tutto. In una gara comunque ostica, in un palazzetto riempito dalla bolgia dei tifosi di casa, la Sidel ha giocato bene, ma si fa rimontare per ben due volte nel conto set. E' soprattutto l'esito del quarto parziale a ridimensionare il risultato degli uomini di Mister Scaldaferri, a causa del vistoso calo di lucidità patito dai lagonegresi, contemporaneo all'ascesa della squadra di casa. Va detto infatti che, per quanto dimostrato in campo, lo Stirparo è riuscito a vincere, in virtù della capacità di rimontare e lottare fino alla fine
che ha contraddistinto la gara. “E' stata una partita molto intensa”- ha commenta a caldo il presidente Cosentino. “Ci ha penalizzati molto un calo fisico e di lucidità a partire dalla metà del quarto set.” Il bilancio porta comunque un punto alla classifica biancorossa, da una trasferta insidiosa contro una squadra sempre a punti nelle ultime tre giornate fin qui disputate. “E' un punto che vale, ma c'era la possibilità concreta di fare meglio precisa il team manager Tortorella - e possiamo recitare il nostro mea culpa su quel calo di tensione che abbiamo patito: oltre a crescere sempre più nella concentrazione, dobbiamo lavorare di più e con più continuità anche durante la settimana. In questo sta la nostra possibilità di miglioramento.” Per la Sidel sarà obbiettivamente un'impresa ardua riscattarsi fin dal prossimo match. I biancorossi ospiteranno infatti al Comunale il Molino, ottima squadra,
Il presidente Cosentino
fin ora quinta in classifica, che anche se finora non ha espresso tutto il suo potenziale, rappresenta un ostacolo più che impegnativo per il Lagonegro. sport@luedi.it
B2 Uomini Continua la marcia al vertice per Santomassimo e compagni
Nicodemo Lauria super alla distanza La Nicodemo continua la sua marcia e mette un bacheca un'altra importantissima vittoria. La temibile trasferta in casa del Savio Messina di sabato scorso, si risolve infatti con un 3-2 a favore dei laurioti, al termine di una battaglia di gioco che ha visto prevalere la squadra di casa nel primo set, e la Nicodemo nella seconda parte del match e poi nel finale. La squadra guidata da Santamassimo è stata brava nel confezionare una rimonta contrassegnata da giuste contromisure tattiche, qualche cambio decisivo e soprattutto un'apprezzabile volontà di vittoria del collettivo gialloblù che hanno portato i laurioti a ritrovare via via il pallino del gioco, approfittando di ogni minimo calo del Savio Messina e spingen-
do sui pedali dell'entusiasmo e della concentrazione fino alla vittoria finale. Dopo la sconfitta casalinga di 15 giorni fa, la vittoria esterna ai danni del Messina è importanti soprattutto,per i due punti conquistati che danno più tranquillità alla Nicodemo, speranzosa di recuperare al 100 per 100 il centrale Rija, infortunatosi dalla prima gara, ma uomo decisivo. La testa per gli uomini di Santomassimo è ora già rivolta alla prossima sfida casalinga di domenica sera. La Nicodemo si prepara infatti alla partita casalinga contro il Vibo, squadra che è posizionata nella zona rossa della classifica ma che richiederà comunque ai laurioti la massima concentrazione.
Enzo Santomassimo
MATERA - E' ritornata a vincere e con grande merito la Pallavolo Matera. Il sestetto biancoblù, sabato scorso, è riuscito nell'impresa di battere la capolista del girone H, l'Alessano. Una vittoria importante sotto tanti punti di vista che ha chiuso una settimana difficile per il club del presidente Tulliani. Una settimana contraddistinta dall'avvicendamento in panchina tra il tecnico Lozowy e Galtieri che, però, pare non aver creato nessuno scossone all'interno del gruppo. Un gruppo che sabato scorso, contro la prima della classe, ha giocato da capolista riuscendo a distinguersi sia in fase di attacco con “carrarmato” Toma, autore di trenta punti, che in fase difensiva mettendo a tappeto il sestetto leccese che fino a sabato scorso aveva perso solamente tre set in quattro gare. Una vittoria utile per la classifica, considerato che ora la vetta dista solamente tre punti anche alla luce della sconfitta della vice leader, l'Altamura (prossimo avversario di Suglia e compagni), ed utile per il morale del gruppo materano sicuramente a pezzi dopo la schiacciante debacle subita nella quarta giornata contro il Casarano. “Contro l'Alessano è stata una partita molto sentita da parte dei miei ragazzi - ha
spiegato il tecnico, Tommaso Galtieri. E' stata una gara nervosa, ma sicuramente molto bella per il gioco e per la grinta mostrata dalla mia squadra. Gli atleti tenevano a fare bene e forse questa è stata la causa del break iniziale, nel primo set, che ha influito sul netto vantaggio per l'Alessano. A quel punto ho chiesto ai giocatori di avere molta pazienza e pian piano ci siamo riavvicinati agli avversari; credo che la rimonta del primo set sia stata la chiave di volta di tutta la partita. La squadra ha preso coraggio e da quel momento in poi ha messo in pratica tutto quello che ci eravamo detti i settimana, quando abbiamo studiato con attenzione i video dell'avversaria. Il ko nel terzo set è stato frutto di un calo di concentrazione e di continuità di gioco ed è proprio questo che vorrei che si eliminasse per il futuro”. La vittoria conquistata sabato scorso diventa preziosa, dunque, per il morale del gruppo che nel prossimo match si recherà ad Altamura dove incontrerà la seconda forza del campionato. “Abbiamo conquistato tre punti meritatissimi per il nostro cammino ed ora guardiamo ottimisti al match di Altamura - ha concluso Galtieri”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport 49
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Provenzano e Maestrello in infermeria L' Olimpia Bawer Matera dopo la brillante vittoria contro il Siena, ancora una volta, deve fare i conti con gli infortuni. Questa volta è toccato a Provenzano e Maestrello. «Maestrello - dichiara il medico sociale Paolo Vizziello - ha avuto una distorsione al terzo dito della mano destra, è stato immobilizzato in via precauzionale da una stecca, ma il giocatore si allena normalmente. Più complicata è la situazione di Provenzano, che ha risentito del colpo preso, ed è ancora molto dolente all'anca, ma di riflesso ha subito una contrattura alla muscolatura paravertebrale, ed è quello che crea più problemi, i controlli con le lastre hanno dato un esito negativo. Momentaneamente non si può allenare, è in una fase acuta ma la terapia è già iniziata, è costantemente controllato ogni giorno, per cercare di recuperarlo al più presto. La buona notizia è il rientro di Gergati ». Coach Corà ancora una volta, questa settimana deve lavorare con una squadra incompleta per via degli infortuni e l'indisponibilità di alcuni giocatori. Per il prossimo impegno casalingo contro il San Severo, la partita sarà trasmessa in diretta su sportitalia nella trasmissione diretta basket con inizio alle ore 17,00 per esigenze televisive. Vincenzo Bochicchio
Provenzano della Bawer
Silvestrini si va a curare fuori ALLENAMENTO regolare per la Publisys Potenza nella giornata di ieri. Al Pala Pergola gli atleti di Cesare Ciocca si sono confrontati dopo la sberla di Molfetta. Il gruppo bianconero ha ripreso la preparazione verso la fondamentale gara di domenica contro il Trapani che potrebbe dare ulteriori indicazioni ai potentini. La squadra ha ripreso con rabbia e determinazione la settimana di allenamento. La compagine lucana ha lavorato sugli schemi e le alchimie tattiche anti-Trapani. Due ore intense di lavoro in palestra hanno scandito il lavoro di Antonino Rato e soci. L'umore non è ovviamente dei migliori. Nella squadra bianconera c'è tanta voglia di vincere contro il Trapani e dimenticare la doppia scoppola di Sant'Antimo e Molfetta che ha ulteriormente complicato i piani della squadra e della società. Da segnalare la partenza di Riccardo Silvestrini che ha lasciato la squadra per recuperare la piena efficienza fisica e atletica. Il giocatore resta sotto contratto con la società di via degli Oleandri, che non ha escluso di poter cedere il cestista qualora ci fossero le offerte da parte di altre squadre. Anche oggi i lucani si rivedranno in palestra, non sono previste amichevoli in questa settimana. f.menonna@luedi.it
Silvestrini
C Uomini Nulla da fare per Nova Siri, Stigliano, Laurenzana e Virtus Pz
Quattro sorrisi da tre punti Megacom, Moliterno, Matera e Policoro subito a bersaglio grosso POTENZA - E' il 3 - 0 a caratterizzare la prima giornata del campionato di serie C di volley maschile. Infatti i quattro incontri previsti per l'esordio del massimo campionato regionale di pallavolo sono finiti tutti con il risultato più tondo che questo sport preveda. Debutto casalingo vincente per l'Hermes Hotel Policoro che, nella suggestiva cornice del “Palahercole”, ha battuto nettamente la Open Space Stigliano. Gli jonici, circondati dall'affetto del numeroso pubblico presente nel palazzetto policorese, hanno liquidato la pratica Stigliano senza grandi affanni. 25/15, 25/22, 25/19 i parziali della gara. Senza storia il primo set, dominato dai ragazzi di mister Liguori. Maggiormente combattuta la seconda frazione di gioco, con gli ospiti in avanti per una parte del set e vittoria jonica al fotofinish. Ma alla fine sono la grinta e la concentrazione del Policoro ad avere la meglio, per un risultato che sicuramente è di buon auspicio per que-
serie
C
Un’azione di gioco
sto campionato. Sconfitta sonora, invece, per l'altra jonica impegnata in serie C, la Masseria Battifarano Nova Siri, superata in trasferta dalla Megacom Amatori Potenza. I parziali parlano chiaro: 25/10, 25/16, 25/14 a favore della squadra potentina in-
dicano una gara senza storia e l'incapacità dei metapontini di essere realmente pericolosi. A fare la differenza la grande esperienza della Megacom, già protagonista del campionato di serie C dello scorso anno. Importante vittoria in trasferta per la Cs Moliterno Pallavolo, che ha avuto gioco facile contro la neo promossa Asd Laurenziana Pallavolo. I potentini hanno dominato sul campo cilentano di Torre Orsaia, aggiudicandosi i tre set per 25/14, 25/16 e 25/14. Infine, nell'anticipo di sabato, vittoria in esterna della V. G. Pallavolo Matera, che ha battuto con un tondo 3 a 0 la Virtus Potenza. Nonostante il secco risultato finale, la partita è stata molto combattuta, con i potentini che hanno cercato in tutti i modi di arginare gli avversari. Particolarmente equilibrato il terzo set, conclusosi solo sul 29/27 a favore dei materani. 20/25 e 19/25 i parziali delle altre due frazioni di gioco. Eleonora Cesareo
Uomini CLASSIFICA
Volley C donne Olimpia Melfi corsara a Tricarico: ambizioni rinnovate
L’ Edil Loperfido fa il pieno con la Tua Potenza Ma l’impresa di giornata è del Lavello a Sapri Le potentine restano in gioco so“AVEVAMO chiesto una grande lo nel primo set (25 - 23 il finale) prestazione allenostre ragazzee ma poi cedono di schianto nel sesiamo stati accontentati”. Così si condo (25 - 14) e si arrendono deesprimono i dirigenti della finitivamente nel terzo (25 - 17) “Giardini e Ambiente Lavello alle avversarie, capaci di interVolley” dopo aver espugnato il pretare al megliol'incontro. L'Edifficilissimo campo del Sapri. dil Loperfido si porta così al coEd è anche questo il risultato mando solitario con 6 punti in sorpresa della giornata. La pardue giornate mentre le potentine tita si è conclusa con il 3 - 2 finale si fermano a quota tre.Olimpia dopo circa due ore di gioco. GranMelfi corsara a Tricarico dove le di protagoniste Tita Laviano aumelfitane si impongono per 3 - 0 e trice di 20 punti e Loredana Monrimediano alla sconfitta della tenegro che concluderà la partiprima giornata. Partita senza ta con 17 punti. L'incontro è retto storia (25 - 19, 25 - 12, 25 - 17 i pardall'equilibrio con le padrone di ziali) che rilancia le ambizioni casa capaci di andare per due voldell'Olimpia e blocca a zero punti te in vantaggio (25 - 20 il primo Gianna Muliere in classifica le tricaricesi.Ultima set e 25 - 18 il terzo intermezzato dal 20 - 25 del secondo e seguiti dal 19 - 25 del partita di giornata quella giocata a Matera quarto) ma che perdono al tie - break per 15 - tra la Nuova Spes e lo Zero Cinque Montalba11 con i punti decisivi di Angela Carella e Lo- no. La partita ha visto le materane primegredana Montenegro. In classifica Lavello se- giare fin da subito; anche qui i parziali sono eloquenti (25 - 13, 25 - 22, 25 - 13). La Nuova condo a 5 punti e Sapri terzo a quattro. L'altro big - match di giornata si è disputa- Spes si porta così a tre punti in classifica lato a Matera tra l'Edil Loperfido e la Tua Assi- sciando a zero le montesi, penultime in virtù curazioni Potenza. A far la voce grossa sono del set vinto alla prima giornata. state le materane impostesi con un secco 3 - 0. Paolo Paradiso
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50 Sport
Calcio a 5 La posizione in classifica consente di poter riparlare di play off
Frascella, che rullo La testa è già rivolta al prossimo avversario: il Bisceglie MATERA -La Frascella Matera versione schiacciasassi nella stracittadina di serie B di calcio a 5. Un 5-1 che non lascia dubbi o interpretazioni. Tradizione rispettata. I biancoazzurri di Angelo Bommino hanno sopraffatto la squadra dell'ex Rondinone, senza mai farla entrare in partita. Pe Cavalcanti e soci è stata una giornata, sportivamente parlando, da dimenticare al più presto ma anche per la Frascella è consigliabile non vivere a lungo sugli allori, perchè il torneo è ancora lungo e ricco di insidie. Tornando al derby non poteva passare inosservato il pubblico della grandi occasioni alla tensostruttura di via dei Sanniti con tribuna piena ed autorevole viste le presenze del tecnico della nazionale di calcio a 5 Roberto Menichelli, premiato dalla società di casa nell'intervallo e del Presidente della F.I.G.C. lucana Pietro Rinaldi. A segno per la Frascella i giovani Laccetti con una
Il ko nel derby metabolizzato
La Bng Mathera volta pagina
Angelo Bommino ed a lato Osvaldo Stigliano con Miriello
doppietta, Coelho, Kleinhans e l'esperto Gasparetto. Una gara a dir poco perfetta che permette a Stigliano e compagni di portarsi in piena zona play off. Una parola che appena due giornate fa era proebita, in particolare contro il Real Molfetta quando arrivò una sconfitta non preventivata e il sabato
dopo la frenata di Ortona (tutto sommato preventivabile) e la gara della rinascita con lo Scarabeo Venafro, perchè non era facile l’avversario, nonostante la sua classifica bugiarda, che ha segnato il ritorno di Osvaldo Stigliano. Complice anche una settimana difficile per i tre impegni che non permise
alla squadra di Bommino di allenarsi al meglio. Ormai il derby è un fatto da consegnare al passato, perechè se il Frascella Matera vuole realmente candidarsi a uscire definitivamente dalll’anonimato in classifica dovrà battere l’Olimpiadi Bisceglie sabato prossimo. r.carpentieri@luedi.it
Calcio a 5 B Lo zero in classifica pesa a livello mentale
Meco, le nubi restano E’ ancora buio pesto. La Meco Potenza non riesce a rialzarsi e quello zero in classifica inizia a pesare e a far pensare. Forse, come dice patron Colucci, i ragazzi della “vecchia guardia” si sono trovati di fronte ad «una realtà più grande di loro, a cui si è aggiunto l’essere capitati in un girone proibitivo per una matricola come noi e, in generale, il livello alto della serie B. Abbiamo bisogno di rinforzi e in questi giorni stiamo cercando di chiudere due trattative importanti con giocatori di categoria che hanno militato anche in squadre di serie superiore». Forse gli acquisti dei quattro argentini in cui tanto si sperava perché facessero la differenza non sono stati azzeccati. A parte Sabia, che sta dimostrando di essere un giocatore all’altezza della situazione, gli altri tre non convincono e si sono rivelati un vero e proprio punto interrogativo. Forse, come commenta il giocatore Benevento, «finora ci è mancata un po’ di
esperienza. Lo dimostra come abbiamo giocato durante le partite casalinghe. Abbiamo preso la maggior parte dei gol in contropiede, a causa di una serie di nostre ingenuità. Troppi errori che in una categoria come questa non possiamo permetterci. E poi ci manca ancora quel pizzico di cattiveria agonistica e la capacità di prendere in mano la gara
quando l'inerzia è dalla parte nostra. Abbiamo regalato davvero tanto ai nostri avversari in questo inizio di campionato». La delusione è tanta. L’amarezza è troppa. E sette sconfitte consecutive iniziano a diventare difficili da digerire. I dirigenti rossoblu sono convinti che i prossimi “colpi di mercato” saranno in grado di far cambiare rotta a questa squadra che va sempre di più alla deriva. Forse c’è un altro po’ di tempo per provare a rialzarsi e a giocarsi la salvezza. Ma bisogna fare presto perché le altre squadre non stanno certo a guardare e continuano ad andare avanti e a macinare punti. E’ anche vero che la Meco ci ha abituato, nel corso degli anni, ad “imprese”, vittorie insperate e risultati rocamboleschi. Certo, erano campionati a livello regionale. La serie B è un’altra cosa, ma magari questa Meco è ancora in grado di stupirci. Anna Maria Calabrese
Atletica leggera Diciottesima “ Corri per la Salute” di Rionero
Vince il lavellese Di Benedetto RIONERO - Il ventenne Giuseppe Di Benedetto di Lavello è il vincitore assoluto dell'8^ stracittadina “Corri per la salute”. Il giovane lavellese, che ha percorso gli undici chilometri della gara podistica amatoriale di 1° livello in 42' e 25”, ha preceduto sul traguardo di via Nazario Sauro di soli 10” il quarantenne Michele Cassano di Rapolla. Al terzo e al quarto posto si sono rispettivamente classificati Michele Di Croce di Melfi e Diego Cavaliere di Barile che hanno percorso il tragitto podistico in 46' e 31” e in 48' e 58”. Nella categoria femminile i primi quattro posti sono stati appannaggio di altrettante rioneresi che hanno tagliato il traguardo nel seguente ordine: 1^ Donatella Gallucci che sugli undici chilometri ha impiegato 1h 08' 50”, 2^ Maria Lauletta (1h 11' 09”), 3^ Michela Cassetta (1h 13' 09”), 4^ Gabriella Sivilia (1h 14' 00”). La cinque chilometri di 2° livello è
stata vinta da Mariuccia Quaglietta di Rionero con il tempo di 26' e 30”, seguita al secondo posto da Luciano Restaino con il tempo di 27' e 28”, al terzo posto da Andrea Cardillicchio con il tempo di 39' e 51”, al quarto posto Giovanni Carrieri con il tempo 44' e 50”, tutti di Rionero in Vulture. Il premio speciale “Fontana 61” è andato a Michele Morelli di Rionero in Vulture che ha percorso gli undici chilometri in 52' e 57”. Al primo classificato di ciascuna categoria è andato il trofeo e un cesto di prodotti tipici locali preparato dall'Agrituristica del Vulture, numerosi altri premi sono andati invece ai primi tre classificati, premiati dal consigliere regionale Antonio Flovilla, dal vice sindaco Vito D'Angelo, dal consigliere comunale Carlo Cardillicchio e dal presidente dell'Associazione Diabetici Lucani di Rionero. Sono stati circa una sessantina i podisti che hanno preso parte all'impe-
gnativa gara amatoriale “Corri per la salute” (aperta a tutti, diabetici e non) , organizzata in occasione della “Giornata mondiale del diabete” con il patrocinio del Comune di Rionero in Vulture dalla locale “Associazione Diabetici Lucani”, aderente al Fand. «L'obiettivo dell'iniziativa - ha sottolineato il presidente Michele Consiglio - è di promuovere il benessere fisico della persona attraverso l'attività sportiva podistica che indubbiamente porta importanti benefici alla salute non solo dei diabetici ma anche delle persone normali». Nel corso della manifestazione è stata predisposta una postazione con il gruppo femminile della C.R.I., che ha effettuato uno screening per quanti, diabetici e non, hanno voluto conoscere il proprio livello di zuccheri e carboidrati nel sangue e per verificare eventuali patologie o predisposizioni. Michele Rizzo
RISOLLEVARSI da un momento negativo della stagione. È questa la parola d'ordine dall'indomani della terza sconfitta consecutiva in casa Bng Ecobas Mathera. Sono state settimane difficili, nelle quali la squadra non ha saputo reagire alle sconfitte che sono arrivate. Dopo i tre successi iniziali, il periodo negativo non trova una vera e propria spiegazione, anche se era preventivato da parte della società un possibile trend negativo nel momento in cui la squadra fosse stata messa sotto pressione. La giovane età media fa la differenza nel momento in cui le motivazionidevono rappresentare la scintilla che permetta alla squadra di tornare a fare risultato. La stagione, come sisapeva, avrebbevissuto di momenti buoni e momenti meno buoni e questo è uno di quelli. La squadra deve tornare a credere in se stessa e per farlo serve un risultato positivo. “Quando si ha una squadra giovane metti in preventivo anche questesituazioni -ha commentato il presidente della Bng Ecobas Mathera, Nico Taratufolo- quando si vince c'è tanta euforia mentre al momento della sconfitta i ragazzi si buttano giù in modo esagerato. Essendo per la maggior parte materani, poi, tutti ci tengono a fare bene e dimostrare il loro valore e la giovane età non aiuta in momenti particolari. Comunque, stiamo parlando con la squadra assieme all'allenatore in questi giorni per capire cosa non va e mettere nuovamente al proprio posto tutti i tasselli. Pensiamo che il dialogo sia il modo migliore per capire cosa attanaglia i ragazzi e non permette loro di esprimersi ai massimi livelli, come era ad inizio stagione. Certamente, facendo quadrato intorno alla squadra, come la società ha deciso di fare, torneremo a fare bene”. Il derby è stato l'emblema di questo momento, do-
Nico Tarartufolo
velaprima difficoltàabbatteil buon comportamento della squadra. “Considerando che pongo questa gara tra le più brutte della mia decennale esperienza -ha ammesso il presidente della Bng Ecobasche comunque comprendo possa capitare nello sport, si è notata nella squadra la difficoltà a reagire. Non siamo mai stati in partita, ad eccezione della prima parte di gara. Dopo l'1-0 siamo quasi scomparsi”. La squadra, comunque, sta reagendo molto bene al dialogo, i calciatori a disposizione di mister Eustachio Rondinone sembrano intenzionati ad uscire da questo momento un po' critico, attraverso l'appoggio della società e del tecnico. “I ragazzi sembrano sereni -ha continuato Taratufolo- qualche problemino c'è, ma sicuramente riuscire a risolverlo tutti insieme. Tutti sono coscienti che è il lavoro il miglior mezzo per superare le difficoltà e si allenano con voglia ed il giusto impegno. Ora serve solamenterimboccarsi lemaniche elavorare con concentrazione e perseveranza”.
La Podistica Ferrandina a Bari con dieci unità ai nastri di partenza LA PODISTICA FERRANDINA invade il capoluogo pugliese per la quindicesima edizione della Maratona di Bari. Con dieci atleti allo start, di cui tre esordienti in una manifestazione di 42 chilometri e 197 metri, la spedizione aragonese ha preso parte ad una kermesse spettacolare, dove la bellissima cornice di pubblico ha completato la grande organizzazione. Hanno preso parte per la prima volta ad una manifestazione così “lunga” e così importante Marco Saponara, Rocco Belmonte e Salvatore Cerabona, che hanno portato in alto i colori sociali dell'Asd Podistica Ferrandina con i loro compagni di squadra in una splendida giornata di sole. La kermesse barese, con partenza ed arrivo fissati all'Arena della Vittoria, ha visto schierati ai nastri di partenza oltre 1500 atleti, di tutte le età e che hanno disputato gare di differenti e varie distante. A conti fatti, erano ben oltre i 500 gli atleti che hanno corso per la maratona completa, fatta dei classici 42 chilometri e 197 metri, per la precisione 533 podisti con il tesserato per l'Aden Exprivia Molfetta, Rodolfo Guastamacchia, a finire sul gradino più alto del podio davanti a tutti, completando la gara in 2 ore 27'20”. La folta ed allegra spedizione aragonese, con i 10 atleti tesserati per l'Asd Podi-
stica Ferrandina, senza pretese cronometriche ha svolto una gara intensa, ma nel puro spirito di divertimento, a conclusione di una stagione agonistica fitta di impegni e di successi. Il primo dei podisti ferrandinesi a giungere sul traguardo del capoluogo pugliese è stato il veterano Antonio Zizzamia, che ha concluso il percorso dopo 3 ore 32'59”, seguito dal sorprendete esordiente Marco Saponara, in grado di far registrare l'ottimo tempo di 3 ore 40'26”. È stato di 4 ore 4'09”il tempo con il quale, invece, ha chiuso il suo percorso Antonio Ierinò, seguito a 4 ore 11'01” dall'altro esordiente Rocco Belmonte. Hanno marcato il tabellino, prendendo la partecipazione come un ottimo allenamento, invece, Schiavone, Laselva, Lacarpia, Zaltini, Pennuzzi e Cerabona, che hanno deciso solamente una settimana prima di prendere parte a questa importante e dispendiosa gara. Comunque, tutti i partecipanti tesserati per la Podistica Ferrandina si sono espressi bene, chiudendo il loro percorso in una giornata comunque da incorniciare, come al solito, per una società che porta avanti in maniera sempre più importante il podismo lucano. Francesco Calia sport@luedi.it
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Sport 51
Mercoledì 18 novembre 2009
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Le opere realizzate dai pazienti in mostra fino al 17 dicembre
I rioni di tufo hanno ispirato il laboratorio della Lilt di Milano
I Sassi come una terapia di GIOVANNI MARTEMUCCI MILANO - Si è inaugurata ieri mattina presso la Biblioteca Valvassori Peroni di Milano la mostra "i Sassi di Matera", organizzata dalla sezione Provinciale di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, in collaborazione con il Consiglio di Zona 3 e il Comune del capoluogo lombardo. I pazienti della Fondazione Ircc Istituto Nazionale dei Tumori, hanno partecipato all'iniziativa di ArtLab, Laboratorio Artistico Terapeutico della Lilt, presentando alla mostra dipinti, disegni e fotografie ispirati al paesaggio lucano caratterizzato dalla sua varietà e dai suoi colori straordinari. Tiziana Manusardi, arteterapeuta e danzaterapeuta, ha seguito gli artisti, che si dilettavano a trasformare alcune foto di Matera, filtrandole in base al proprio vissuto. L'idea di una mostra su Matera nasce alla fine della preparazione di un'altra mostra dal titolo: “Metamorfosi simbolica”, che illustra il percorso della malattia oncologica attraverso i simboli. Tappe della malattia sono: scoperta, diagnosi, intervento, terapia, guarigione e liberazione. Durante questo lavoro sono emerse molte problematiche che parevano ancora insolute per i pazienti, quale: paura, abbandono, depressione, incapacità di far fronte ai problemi della vita, solitudine. Inoltre la convinzione che anche do-
po la guarigione sarebbe stata ancora molto forte la necessità di percorrere un cammino lungo per arrivare a liberarsene. «Memore di ciò -afferma Manusardi- in occasione di un mio viaggio a Matera, pensai che i Sassi potessero prestarsi, per aiutare i pazienti attraverso l'arteterapia, a dar l'opportunità di trasformare non solo finestre, buchi, porte, rocce, ma anche i propri drammi ancora da elaborare. Così decisi di fotografarli per portarli a loro da scegliere, non in base al loro interesse estetico, ma a cosa un'immagine piuttosto che un'altra andava a smuovere dentro di loro. Infatti, oltre alle opere pittoriche, molto significativi sono gli scritti che le accompagnano». La mostra si compone, oltre che da opere pittoriche eseguite dai pazienti, anche da una serie di fotografie a colori di Manusardi da cui i pazienti hanno attinto per i loro dipinti e da un'altra serie di fotografie della Matera anni '60 eseguite dal fotografo Mario Ingrosso che fa parte del Laboratorio Artistico Terapeutico LILT, come un parente in elaborazione di lutto. I lavori della mostra «I Sassi di Matera» costituiscono per i pazienti una tappa del loro percorso di recupero e l'esposizione pubblica, in un ambiente diverso da quello ospedaliero, un'apertura all'esterno. La mostra resterà aperta fino al 17 dicembre dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 e il mercoledì dalle 14 alle 19.
I Sassi di Matera a cui è ispirata la mostra
Ritratto d’autore Tiziana una maestra d’arte speciale I CORSI del Laboratorio Artistico della Lilt sono curati da Tiziana Manusardi. Danzaterapeuta e arteterapeuta, si è diplomata alla Civica Scuola di Animazione Teatrale con Maria Fux, danzaterapeuta di fama internazionale. E' stata allieva di Stefania Guerra Lisi, arteterapeuta e danzaterapeuta, creatrice della metodologia ”Globalità dei linguaggi verbali e non verbali” per la riabilitazione nella disabilità motoria e psichica. Dal 1996 è direttrice e docente della Scuola triennale di formazione in Danzaterapia e Artiterapie “L'Albero”di Milano. Dal 2008 è presidente dell'associazione di volontariato Amalo che si occupa della formazione dei gruppi di self help della Lombardia.
Dal 1996 al 2000 ha collaborato in veste di danzaterapeuta e arteterapeuta con l'Uocp (Unità operativa di cure palliative) dellaFondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, lavorando con i pazienti terminali curati a domicilio. Nel 2003 ha fondato con Franco De Conno, Carla Ripamonti e Amadio Totis, il Laboratorio Artistico Terapeutico dell'Int (Art Lab), si è occupata della sua organizzazione, del coordinamento delle artiterapie e ha tenuto gruppidi danzaterapia e arteterapia fino al giugno 2008. Dal gennaio 2009 collabora come danzaterapeuta e arteterapeuta nell'Art Lab con la Lega Italiana per la lotta contro i tumori che cura la sua organizzazione. gio.mar
Musica e solidarietà di MARIA ANNA FLUMERO “MATERA è come una rosa”. Il video della nuova ed ultima canzone del gruppo “U' uagnin assenziel” piace e spopola anche nel mondo di internet. Un dvd imperdibile. Idea validissima e veicolo di marketing per la città dell’Unesco ideata dal gruppo guidato dall'energico leader Giovanni Martinelli e supportato nella parte tecnica dall' emittente cittadina Trm. Musica, cultura, fotografia per promuovere l'offerta turistica di Matera: con questo obiettivo il gruppo folk «U' Uagnin Assnziel» ha realizzato, in dialetto e in italiano un brano emozionante. Nel lavoro sono illustrate le bellezze dei Sassi e dell'habitat rupestre, la festa del 2 luglio, osservate dall'occhio curioso della telecamera e dei turisti e sulle note del gruppo musicale, che conclude il viaggio alla scoperta della città, ripetendo che «Matera pur non avendo collegamenti ferroviari e autostradali è la città più bella che ci sia». «Il video - ha spiegato Giovanni Martinelli, nelle vesti anche di presidente ed animatore dell' associazione benefica “Oasi del Sorriso” oltre che su you tube è entrato nelle
e
U’uagnin Assenziel promoter di Matera Presentato il dvd del gruppo folk
home page di vari siti web cittadini». Durante la conferenza stampa tenuta ieri mattina presso l'hotel San Domenico erano presenti anche il vicepresidente di “Oasi del Sorriso” , Damiano Cinnella, il membro del gruppo Biagio De Bellis (85 anni, fisarmonica,il più anziano musicista della regione) e Giovanni Di Serio (chitarra). Mancavano gli altri componenti: Emanuele Rondinone (cantante) e Benedetto Cappiello (fisarmonica). Nell'anticipare le prossime performance Cinella ha annunciato per l'anno prossimo il « “Festival Folk di Matera”, l'ultima edizione risale al 26 febbraio 1981. Ovviamente coinvolgeremo anche Angelo Tosto e la sua emittente televisiva che da sempre sostiene la materanità». Il lavoro è stato patrocinato da Regione Basilicata, Apt, Comune, Provincia e Camera di commercio di Matera. Quando e dove poter ascoltare “U' uagnin Assnziel”? Domenica in piazza San Francesco dalle 19 per la festa di Santa Cecilia e il 27 al Brancaccio per festeggiare due nonni centenari. Per acquistare il dvd ci si può rivolgere presso la sede dell' “Oasi del Sorriso”in via Loperfido.
Carnet “Dissonanze” in rosa alla Provincia POTENZA - Nel pomeriggio di oggi , alle ore 15, nella Sala Giunta della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano, è indetta una conferenza stampa di presentazione della mostra “Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne” organizzata e promossa dalla Presidenza e dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza. L’allestimento della mostra “Dissonanze”, che sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 24 novembre presso il Museo Archeologico Provinciale del capoluogo, si propone di rappresentare il racconto e l’iconografia del genere femminile nei mezzi di comunicazione in particolare carta stampata e video. E’ un racconto dissonante perché emergono i contrasti in cui la donna e il suo corpo sono immersi nella società contemporanea. L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dal convegno “Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne; contro gli stereotipi di genere”, che si terrà presso la sala convegni del Museo archeologico della Provincia di Potenza, sempre il 24 novembre, a partire dalle 17,30 ed è organizzato in collaborazione con il Comune di Potenza, il Consiglio regionale della Basilicata, l’Aiccre, il Coordinamento nazionale dei Co.Re.Com - Comitati Regionali per le Comunicazioni, il Co.Re.Com Basilicata, l’Ordine dei Giornalisti di Basilicata e il Centro documentazione Athena. Alla conferenza stampa saranno presenti il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, la consigliera di Parità dell’Ente Liliana Guarino e la presidente regionale del Co.Re.Com Loredana Albano. cultura@luedi.it
Sante Muro alla conquista della Cina POTENZA - L'artista lucano Sante Muro partecipa con la sua opera "Pablo" alla collettiva d'arte conteporanea "Trenta per trenta=novecento-passaggio in Cina" in programma dal 19 al 24 novembre presso il The West Lake Expo Art Fair di Hangzhou XII Edizione Hangzhou Peace International Exhibition Center a cura di Antonietta Campilongo, Valentina Cheng e Tiziana Todi. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Gemellaggio tra studenti per riscoprire l’eredità comune del grande imperatore Matera in Musica
Il maestro Romano anticipa il cartellone
di NUNZIO LONGO
Melfi e Termoli unite nel nome di Federico II MELFI - Scuola e cultura ad unire due realtà diverse tra loro, come Melfi e Termoli, in Molise, grazie ad un progetto sulla figura e l'opera di Federico II. Il grande imperatore, che a Melfi fu nel suo castello ed in esso promulgò le Costituzioni del Regno nel 1231, resta sempre personaggio di primo piano per la cultura e la crescita della città, ed ora, con un apposito progetto per i 150 dell'Unità d'Italia, un suo istituto superiore, il Tecnico Commerciale e per Geometri “Gugliemo Gasparrini” trova modo di gemellarsi quest'oggi con un istituto di Termoli, altro centro in cui l'imperatore svevo fu presente ed attivo. L'istituto molisano è il liceo tecnologico Boccardi. A volere e a coordinare il progetto definito “Alla scoperta del tuo paese” è stata la professoressa Maria Pia Guantario, per un programma che è iniziato ieri, con una visita dei ragazzi del “Gasparrini” alla Sata di Melfi. Un visita che poi anche gli ospiti faranno domani, nell'ambito di un ulteriore “comune denominatore” che unisce la città del Vulture e il centro molisano , appunto la presenza sul territorio anche di uno stabilimento automobilistico del Gruppo Fiat. «Un gemellaggio che trova il suo momento più importante proprio con la giornata di oggi, visto che nella nostra Aula Magna ha detto la coordinatrice del progetto - riceveremo i nostri ospiti di Termoli per dare loro il benvenuto, in abiti medievali, e con la presenza del falco, elementi questi che vogliono essere la conferma del nostro puntare a Federico II quale grande testimonial per la nostra città, e anche per la nostra scuola, nei confronti del Boccardi». Presentazione del progetto, una mostra fotografica, le riprese della manifestazione per farne un dvd
dell'evento, sono solo alcuni momenti di questo che è incontro di grande valore culturale e sociale, ma che punta anche al turismo ed alla promozione, di certo attiva, del proprio territorio, che il “Gasparrini” di Melfi vuole attuare in questa circostanza. Poi spazio a Federico II, ed alla visione, tutti insieme, del film cortometraggio “Genius Mundi, gli amori e i castelli di Federico”, prodotto dall'associazione turistico culturale
“Le Terre di Federico” Melfi, in collaborazione con la Restaino Multimedia e Lucania Network, con alcune copie del film che poi saranno offerte proprio ai 40 ragazzi di Termoli, ed ai loro accompagnatori, perché possano diventar dei messaggeri di Federico anche nella loro città, dove è presente un castello dell'imperatore e vi è forte la cultura medievale e federiciana. Ancora spazio alla presentazione del progetto degli ospiti, a una mamma melfi-
tana, ai prodotti tipici che verranno degustati per l'occasione, contestualmente alla visita al museo delle scienze del Gasparrini. Nel pomeriggio, il programma prevede la visita al Castello, poi un momento dedicato all'artigianato artistico locale, presso “Tipicamente Melfi”, nuovo angolo che raccoglie le migliori creazioni in questo campo per vetro, ceramica, lavorazioni orafe, oggettistica, tessuti, legno, ferro
battuto, riproduzioni d'oggetti presenti nel Museo Nazionale del Melfese, prima di essere alla Cattedrale e di chiudere la serata in allegria. Si riprenderà giovedì, con visita alla Sata, visione del film realizzato a Melfi “Io non ho paura” e poi serata tutti insieme al pub, concludendo al sabato con la visita a Monticchio, il pranzo all'Alberghiero, il saluto e l'arrivederci a Termoli. cultura@luedi.it
AL TEATRO DEI SASSI
Viaggiando da fermo sul Grubus di FRANCESCO GIUSTO MATERA - Un capannone di periferia, per la precisione in Contrada Gavatina, su una strada provinciale che poi porta a Santeramo; un ingresso comune a tanti altri, dalle sembianze industriali, per poi immergersi nella profonda natura umana, quella, che è in grado di compiere: un “Viaggio da fermo”. Gli autori-ideatori di questa esperimento, Teatro dei Sassi e Teatro delle gru, si sono presentati al pubblico per questa nuova stagione di “Teatri meridiani 2009/2010”, a partire dalle 20. Sensazione di piacevole smarrimento e inadeguatezza stimolante, per noi del Quotidiano, una volta all'interno dell'efficientissima agenzia di viaggio, per molti versi più vera di molte realtà, e la certezza che una volta al di fuori della stessa avremmo portato in mente un immagine nuova, tanto da non riconoscere, poi, la propria abitazione. Ma cosa sono i “Viaggi da fermo”? Letteralmente, quello che significa la locuzione-slogan utilizzata, praticamente quello che il partecipante una volta compagno della carovana vuole metterci dentro: rappresentazione di un ambientazione; interattività sottoforma di attore, comparsa, figurante; spettatore parlante, o semplice osservatore sognante come dietro ai finestrini di un autobus.
Massimo Lanzetta
«Viaggiare è una dimensione che appartiene al teatro di ricerca, e la ricerca non si ferma mai - dice Massimo Lanzetta direttore artistico del progetto -viaggiare è un po' comporre il proprio Dna, di conoscenza e di
relazione. Per noi il teatro è questo, incontrare delle persone per condividere un sorriso o un'amarezza e cercare qualcosa che è ancora misterioso in questo nostro vivere». Una ricerca continua di paesaggi interiori ed esteriori: Parigi, Londra, Lisbona. «Questi i tre viaggi da fermo - dice Luciana Paolicelli una delle attrici del teatro sperimentale - sono dei pretesti, che mettono in campo, però, delle questioni popolari e vere, come l'amore di Parigi, la speranza di Lourdes e il mistero di Lisbona». Ma oltre a questi tre viaggi, se vogliamo esistenziali, rispettivamente il 28, il 29, dicembre a Lourdes l '1 e 2 dicembre a Parigi, il 21, 22 e 23 gennaio a Lisbona, avremo altre fermate libere come le ha definite Lanzetta, per citarne una, quella del 18 dicembre con Canio Loguercio in “Passione”, proseguendo fino in primavera, stagione, in cui, si replicheranno gli stessi viaggi da fermo. Il teatro dei Sassi, dopo lo sgombero coatto, dalla sua originale sede nel centro storico della sua città, rinvigorito dagli attestati di stima di Roberto Benigni, oltre che da un incrollabile e basilare passione per “l'uomo” e l'arte, ci regala la curiosità di eventi originali, non resta che metterla in valigia e sperimentare insieme a loro. cultura@luedi.it
MATERA - Piero Romano, tarantino di origine materana e docente presso il Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, direttore artistico della prestigiosa interregionale “Orchestra della Magna Grecia”, con il tocco travolgente della sua bacchetta dà fluidità alla musica e forza prorompente alle melodie venate di ironia e trepidazione. In un'intervista esprime le sue emozioni sul calendario 2009-2010 dell'Orchestra Magna Grecia più volte applaudita dal pubblico materano. «L'edizione musicale di “Matera in Musica” anche quest'anno vuole dilettare i suoi beniamini con spirito nuovo e modalità diverse, grazie alla sinergia di alcune associazioni culturali presenti sul territorio - afferma Romano Presenteremo il nostro cartellone stasera, a margine all'esibizione della violinista più accreditata a livello internazionale: l'italiana Francesca Dego, giovane vincitrice di numerosi concorsi e continuatrice della tradizione di Salvatore Accardo. Dal suo violino ascolteremo il “Concerto N. 1” di Paganini, introduzione “Rondò capriccioso” di Saint-Saens e la celeberrima “Sinfonia N.5” di Beethoven. Il concerto inaugurale sarà presentato all'Auditorium “Gervasio” il 10 dicembre con Ron e l'orchestra della Magna Grecia. Seguirà una successione di concerti in stili e generi diversi. Il concerto di Natale vedrà l'esibizione solistica di Jesus Morales e la replica, due giorni dopo, a Saragoza e Madrid in Spagna. Il grande soprano, Francesca Patané, nell'esibizione al Teatro dell'Opera si è presentata competamente nuda nella parte di Salomé. Ilya Kim torna a Matera in concerto per pianoforte ed orchestra nelle musiche di Rubistein. L'eclettico Collima riporta, anche quest'anno, esperienze rock, pop e jazz, con il suo violoncello amplificato, accompagnato dall' orchestra di fiati, batteria e chitarre elettriche. La stagione proseguirà con Kataklò, athetic dance gymnstic company, formata da atleti-ballerini, felice connubio di forza muscolare e coreografia. Sergio Cammariere chiuderà la stagione con l'orchestra della Magna Grecia per farsi perdonare l'assenza dello scorso anno».
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Cultura e Spettacoli 53
Mercoledì 18 novembre 2009
Mercoledì 18 novembre 2009
Palumbo annuncia il nuovo Diabolik MATERA - Giuseppe Palumbo, fumettista materano doc ha tenuto un incontro presso l'associazione “Starane Nuvole”. La serata è stata organizzata a conclusione della mostra personale negli spazi della neo associazione culturale. Nella piccola ma accogliente sede, con più di 500 volumi, presieduta da Danilo Barbarinaldi ieri tante le domanderivolta alfumettista, alcunidei giovani amanti sono giunto persino dalla vicina Puglia. Sulle pareti: “Comerealizzareun fumettoin10mosse” e disegni originali da “Cut”, opera recentemente pubblicata in Giappone. «L'associazione al momento raccoglie circa 70 iscritti -ci ha dichiarato il presidente Barbarinaldi- ilpiù piccolo ha 7 anni, il più grande 50». A margine abbiamo intervistato l'artista Palumbo. Lavori in cantiere? «Un numero speciale di Diabolik che sarà pubblicato in primavera. La trama riguarda unagiornata particolare dei tre personaggi principali». Lavoro appena ultimato? di MARIA ANNA FLUMERO MATERA in mondovisione nel pentagramma dello Zecchino d'oro. La famiglia Paolicelli è una fucina di talenti, tutti al femminile. Per questa edizione 2009 è toccato ad Arianna e al suo brano “Buonanotte, mezzo mondo”. La 52^ edizione del festival vede in gara la piccola , Arianna, due anni fa toccò alla sorellina Ilaria. Alle ore 17.08 un primo piano davvero unico per la materana Arianna, vestita con una magliettina nera a maniche corte ed un vestito a scacchi bianchi e neri «come nelle locandine» - ci ha raccontato mamma Delia raggiunta telefonicamente. Le locandine sono affisse per le vie della città dei Sassi grazie all'amministrazione provinciale e all'assessorato al Turismo presieduto da Giuseppe Dalessandro per ricordare di seguire e sostenere Arianna. La trasmissione, in diretta su Rai1 ci accompagnerà fino a sabato sera. Con chi duetterà Arianna? Mamma Delia ci ha anticipato «con la cantante Annalisa Minetti, ma giovedì». Arianna come vive i minuti dietro le quinte che precedono la diretta? «Durante le prove, fino ad oggi era molto contenta e divertita - assicura mamma Delia - Non sente la tensione». La sorellina Ilaria è anche lei contenta di vedere che quest'anno tocca ad Arianna calcare il palco dell’Antoniano. «Per lei - continua la mamma - sarà come tornare a casa, qui si ricordano di noi, ci hanno riconosciuto tutti, anche i presentatori, Veronica Maya e Paolo Conticini». I primi complimenti durante le prove? «Dall’ assessore Dalessandro». Unica nota stonata l'assenza di Mago Zurlì. Infatti, Cino Tortorella, escluso dalla trasmissione che ha condotto per mezzo secolo, ha promosso una causa per danni morali contro il direttore
«“L'uniforme e l'anima. Indagine sul vecchio e nuovo fascismo" Action 30 Edizioni, Bari 2009 che sto presentando in questi giorni in Puglia». E a Matera? «Per ora nessuna proposta. Ma stasera sono contento per questa situazione nuova. Mi aspettavo di più, la situazione culturale è ancora in bilico». A quale dei suoi personaggi abbina la città dei Sassi? «A Ramarro, super eroe masochista». Un consiglio per gli apprendisti fumettisti? «Di avere la testa dura come il bue, simbolo della nostra città». Palumbo è laureato in Archeologia. Nell' 86 si presenta alla casa editrice Primo Carnera di Milano e pubblica su "Tempi Supplementari" le prime avventure del personaggio "Ramarro". Dal '90 viene reclutato come docente alla Scuola del Fumetto di Milano. Nel 2001 ridisegna il numero uno di Diabolik. m.a.flum
Giuseppe Palumbo durante l’incontro a Strane Nuvole
Tra spensieratezza e emozione domani il duetto con Annalisa Minetti
La Prima di Arianna allo Zecchino d’oro
Papà Jackson fa causa per l’eredità
Non intende arrendersi alla volontàdel figlio che lo ha escluso dal testamento. Così il padre di Micheal Jackson, dopo aver perso la prima battaglia legale con la quale chiedeve la sostituzione degli esecutori testamentari John Branca e John McClain, ha deciso di ricorerre alla Corte d’Appello della California. Secondo Joe Jackson, che sta tentando il tutto per tutto per accaparrarsi una fetta dell’eredità del re del pop morto lo scorso 25 giugno, il documento di investitura dei due esecutori è falso.
Il ricattatore di Cindy si pente e si costituisce
Il “Bella Film Festival” con l’occhio rivolto a Sud
Al centro Arianna Paolicelli, da sinistra Veronica Maya, l’assessore Giuseppe Dalessandro, mamma Delia e Paolo Conticini
dell'Antoniano. Dodici le canzoni in gara, 8 italiane e 4 straniere, che i 14 piccoli cantanti (9 italiani e 5 stranieri provenienti da Bulgaria, Germania, Inghilterra e Malta) interpreteranno con l'aiuto del Piccolo Coro “Mariele Ventre” diretto Sabrina Simoni. Le giurie si alterneranno, in quella di ieri: Gigliola Cinquetti, Gabriele Paolino e Domiziana Giovinazzo, Francesca Senette, Umberto Smaila, Valentina Vezzali, Manila Nazzaro, Yvonne Sciò. Grazie al televoto anche il pubblico da casa potrà vota-
re la propria canzone preferita del 52° Zecchino D'Oro e assegnerà il Telezecchino. Sabato sarà proclamata la canzone vincitrice che speriamo possa ripetere il successo di canzoni indimenticabili come 44 gatti, Popoff, Il caffè della Peppina, Le tagliatelle di nonna Pina, Il coccodrillo come fa?. Lo Zecchino D'Oro è anche sul sito www.zecchinodoro.org. L'Antoniano di Bologna prima o poi dovrà premiare un talento lucano, speriamo che sia proprio la nostra Arianna. E' possibile seguire la replica quotidiana, alle 21, su Rai Gulp.
BELLA - Anche per quest’anno la VI edizione del Bella Basilicata Film Festival si ripropone con i suoi segni distintivi: impegno e firma autoriale ed una scelta di promozione cinematografica che vuole farsi presenza di promozione culturale sul nostro territorio. E’ quanto comunica l’assessore al Comune di Bella, Vito Leone. La manifestazione rappresenta un’eccezione perché dedica la sua attenzione a tematiche ed a pellicole che non trovano spazio nelle tante rassegne balneari regionali. Bella, anche per questa VI edizione, proporrà film d’autore e d’essai, coinvolgendo attivamente i protagonisti nella discussione e nei dibattiti successivi alle proiezioni per riflettere sulla funzione critica e socioculturale che riveste il cinema, nonché sul potenziale economico produttivo che lo stesso potrebbe rappresentare per la regione Basilicata.
Il BBFF, pur svolgendosi interamente sul territorio del Comune di Bella, assume una valenza che va oltre i confini comunali e regionali, sia in riferimento ai temi che al pubblico ed agli artisti. Ciò che si porta in scena non è la sola regione Basilicata, ma la questione meridionale ed il sud (o meglio i sud del mondo). Da sei anni il paese si apre al confronto con registi ed attori italiani ed internazionali, ospitando centinai di appassionati provenienti anche dalle regioni limitrofe. L’evento rappresenta una finestra per proporre e valorizzare non solo la cultura e l’identità lucana - attraverso le proiezioni che vedono la Basilicata protagonista, ma anche il complessivo patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico lucano. L’intervento di grandi registi ed attori, come nelle passate edizioni, sarà assicurato anche nella VI Edizione.
Si è costituito il ventiseienne che aveva tentato di ricattare Cindy Crawford e il marito Rande Gerber. L’uomo, Edis Kayalar, aveva chiesto alla coppia 100 mila dollari per non consegnare alla stampaunafoto dellalorofigliadi sette anni Kaia legata a una sedia e imbavagliata, con indosso maglietta e pantaloncini. La foto sarebbe stata scattatalo scorso anno da un’ex baby sitter della bambina. L’estorsore è rientrato lunedì in Germania dalla Turchia e si è consegnato al commissariato di Nurtlingen.
Per Amelio Torino è anche “Film Market”
A ROMA LA PRESENTAZIONE
Biscaglia ricostruisce la storia dei frati minori di Tursi ROMA - “I frati minori dell’Osservanza in Basilicata – Il convento di San Francesco d’Assisi in Tursi” è il titolo del volume di Carmela Biscaglia, realizzato dalla Fondazione Sassi e da Congedo Editore, che sarà presentato domani, alle ore 16, nella sede della Pontificia Università Antonianum di Roma (Via Merulana, 124). L’incontro, che si avvale della collaborazione del Consiglio regionale della Basilicata, sarà aperto dal saluto del presidente del Consiglio regionale Prospero De Franchi e del
vescovo di Tricarico Vincenzo Carmine Orofino. Seguiranno la presentazione dell’opera da parte del professor Giampaolo D’Andrea dell’Università della Basilicata e gli interventi del direttore del museo francescano dei Frati minori Cappuccini, Padre Servus Gieben, del vescovo di Tursi – Lagonegro, Francesco Nolé, e del ministro generale dell’Ordine dei frati minori Cappuccini, Padre Josè Rodriguez Caraballo. L’incontro sarà concluso da un intervento del presidente della Regione Basili-
cata,Vito DeFilippo.Coordinerà ilavori il giornalista Emilio Salierno. Il volume di Carmela Biscaglia, realizzato nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ordine dei frati minori Cappuccini, è il frutto di una intensa attività di ricerca sulla storia del maestoso complesso conventuale di Tursi, sorto nel 1441, e sulla presenza francescana in Basilicata dal ‘200. Per realizzarlo sono stati consultati, tra l’altro, l’archivio dell’Ordine dei frati minori Cappuccini e l’archivio segreto vaticano.
Il Torino Film Festival funziona bene anche come «Torino Film Market». Lo sottolinea con soddisfazione il direttore Gianni Amelio, dal momento che alcuni dei film passati nei primi giorni della manifestazione sono stati comprati da importanti distributori italiani. “La bocca del lupo” di Pietro Marcello, primo film italiano in concorso, sarà distribuito da Bim e in tv da Raicinema, che ha comprato anche i diritti di «La bella gente» di Ivano De Matteo. «Bronson» di Winding Refn, uscirà con la «Movie Inspired». Il convento di Tursi
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54 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
11.00
ATTUALITĂ€
14.00
ATTUALITĂ€
23.10
VARIETĂ€
8.40
ATTUALITĂ€
14.05
ATTUALITĂ€
20.30
QUIZ
21.10
ATTUALITĂ€
Occhio alla spesa
Il fatto del giorno
Parla con me
Mattino cinque
06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempo Linea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -Telegiornale Tg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.35 -TelegiornaleTG Parlamento 16.45 -TelegiornaleTg 1 17.00 -EVENTO 52° Zecchino d'Oro - Musica 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.30 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.55 -CartoniLe principesse del mare 08.05 -CartoniLittle Einstein 08.55 -CartoniCurioso come George 09.05 -CartoniI magici piedini di Franny 09.30 -CartoniPucca 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -TelegiornaleTG2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
07.30 -RubricaTGR Buongiorno Regione 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.20 -RubricaCominciamo Bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -CONTENITORE Trebisonda 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniLittle Amadeus 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 09:57 - Reality ShowGrande Fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality ShowGrande Fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -QuizChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5
06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TELENOVELA Bianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11:38 - NewsVie d' Italia - Notizie sul traffico 11.40 -TelefilmWolff un Poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg4 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -ShowSessione pomeridiana: Il Tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.55 -FilmFermata d'autobus con Marilyn Monroe, Don Murray, Arthur O'Nel, Betty Field - regia di Joshua Logan (USA ) - 1956 18.55 -TelegiornaleTg4 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore 20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.30 -CartoniRascal il mio amico orsetto 08.25 -CartoniUn alveare di avventure per l' Ape Maga' 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy Duck 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComHannah Montana 17.45 -CartoniBen ten 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19:28 - SportSport Mediaset web 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmL'ispettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmHigh Spirits - Fantasmi da legare con Peter O'Toole, Daryl Hannah, Steve Guttenberg - regia di Neil Jordan (GB) - 1988 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 2 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -SportAmichevole - Calcio 23.20 -TelegiornaleTg 1 23.25 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Reality ShowX Factor
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Serie TvLa nuova Squadra 23.10 -RubricaParla con me
20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -ShowChi ha incastrato Peter Pan? 23.30 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 25 anni
21.10 -Film TvMafalda di Savoia - Storico con C. Courau, St. Rocca - regia di M. Zaccaro (Italia) - 2006 23.50 -FilmConnie e Carla con N. Vardalos, T. Collette - regia di Michael Lembeck (USA) - 2004
20.30 -GiocoPrendere o lasciare 21.10 -TelefilmC.S.I. Miami 22.00 -TelefilmThe mentalist 23.00 -MiniserieCalifornication 23.35 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -RubricaOtto e mezzo 21.10 -AttualitĂ Exit 23.45 -ShowVictor Victoria
01.00 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -RubricaSottovoce 03.20 -FilmTransamerica con F. Flanagan, F. Huffman - regia di D. Tucker (USA) - 2005
00.15 -TelegiornaleTg 2 00.30 -ShowScorie 01.15 -RubricaTG Parlamento 01.25 -RubricaRai Sport Reparto Corse 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.00 -RubricaAppuntamento al cinema
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping 02.45 -Reality ShowGrande Fratello
01.45 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.10 -FilmL'amante infedele con M. Mercier, R. Hossein - regia di Christian (Francia) - 1966 03.40 -TelefilmLaw & Order
01.45 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 02.40 -TelevenditaMedia shopping 03.00 -TelefilmDark angel 03.50 -TelevenditaMedia shopping
01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaOtto e mezzo 01.35 -RubricaMovie Flash 02.20 -TelefilmAlla corte di Alice 03.20 -RubricaDue minuti un libro 03.25 -AttualitĂ CNN News
Sessione pomeridiana: Forum
Prendere o lasciare
Exit Uscita di sicurezza
Idee
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Televisioni 55
MercoledĂŹ 18 novembre 2009
LE DIFFICOLTÀ NELLA MAGGIORANZA
ARBEA: ISPEZIONI, SOLDI E RABBIA
Schifani:«Subito elezioni anticipate se il governo continua in difficoltà»
Oggi arriva Mantovani dall’Emilia per supportare il lavoro di Di Mauro
No B. day: è subito lite tra Di Pietro e Bersani
Suocero di Pavarotti, lo pagherà la Regione
alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.285€ 1.00
a pagina 15
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 18 novembre 2009
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Ieri la firma
Protocollo d’intesa tra l’Asi e la Regione per rilanciare il polo d’eccellenza per l’osservazione della terra
Concorso sospetto Indagato Umberto Gaetano, ex dipendente regionale POTENZA - Ci sono nomi noti e nomi meno noti tra i vincitori di un concorso per dipendenti tecnico-amministrativi svoltosi nell’aprile scorso al San Carlo. In Procura sono stati sentiti numerosi testimoni, undici, ai quali sono stati chiesti chiarimenti su presunte irregolarità che sarebbero state messe in campo per favorire alcuni candidati. Tra gli indagati Umberto Gaetano, ex dipendente regionale. Secondo l’accusa avrebbe prospettato ad alcuni candidati l’inutilità di proseguire nelle prove. I risultati del concorso, in realtà, anche se c’è una graduatoria, non sono ancora operativi. Probabilmente proprio per l’inchiesta in corso. E c’è chi, avendo legittimamente vinto il concorso, lamenta proprio quest’aspetto. C’è anche chi, nel frattempo, ha preferito fare altro. Da parte dell’azienda sanitaria, intanto, rivendicano la massima trasparenza. a pagina 10
La politica lucana
La firma del protocollo
a pagina 11
MELFI Nasce la fondazione Nitti per valorizzare il patrimonio storico lucano
a pagina 17
La lunga marcia dell’Idv Ufficiale l’autonomia della base e c’è chi pensa a Montemurro La candidatura del magistrato antimafia sarebbe il fiore all’occhiello fortemente voluto da Di Pietro e De Magistris PD aspetta e spera. Restaino non resta. Il presidente è Bona.
Pd A segretario fatto tutti i retroscena dei giorni che hanno portato alla pace
Il pm Montemurro
alle pagine 8 e 9
Potenza Picerno pone il problema nel giorno dello sfratto di undici studenti
Ardsu: più spese, meno posti POTENZA - Il consigliere di amministrazione dell’Ardsu, Fernando Picerno, pone il problema dei costi per la gestione delle residenze universitarie. Ieri l’assegnazione dei posti alloggio, undici studenti restano fuori. Per protesta constituiscono il coordinamento universitari sfrattati. a pagina 19
Matera I Sassi come terapia: mostra dei pazienti alla Lilt di Milano a pagina 52
L’ultima sfilata dopo due secoli
Addio alle armi Oggi chiude la caserma Da Potenza passarono Guareschi, Carli e il futuro colonnello Bernacca Il Quotidiano omaggia la storia con un inserto a colori di 4 pagine da conservare
Ancora in corso pressioni perché sia garantito un presidio militare Roma rassicura ma lo scenario sembra ormai delineato alle pagine 27, 28, 29 e 30
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24 milioni per il centro spaziale di Matera
Undici persone ieri in Procura per presunte irregolarità al S.Carlo