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Martedì 24 novembre 2009

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Martedì 24 novembre 2009

Il consigliere Scaglione sulla graticola

Calcio connection

Concorso esterno in associazione mafiosa? «Era passione per lo sport»

Arrestato dai carabinieri il presidente del Potenza Sport club Affari, minacce e partite truccate nell’inchiesta antimafia

Postiglione, il boss Scommesse e appalti

Il consigliere regionale dei Popolari uniti Luigi Scaglione

Gli affari, gli aiuti del politico, le ritorsioni contro i tifosi, le soffiate della polizia E il patron intercettato commenta al telefono: «Almeno mi sono fatto i soldi». di FABIO AMENDOLARA

GLI APPALTI C’è il «controllo» illecito di appalti pubblici. Come quello del progetto per la realizzazione del nuovo stadio a Potenza, su cui «l’organizzazione mafiosa» voleva mettere le mani attraversolesue società:ilPotenzacal-

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stituita apposta che… in relazione ai rapporti col Potenza sia propensa a costruire un nuovo stadio…». Postiglione è d’accordo. Dice: «Nella maniera più categorica e assoluta sono d’accordo con te…». Scaglione prospetta l’eventualità che la realizzazione del nuovo stadio possa essere sostenuta anche grazie a finanziamenti pubblici. E, per questo, s’impegna «a parlarne in consiglio regionale». Dice: «Tu sai bene che arrivano milioni e miliardi… qualche volta…». Cossidente risponde: «Non cacciamo nemmeno i soldi alla fine». Annota il magistrato antimafia: «La dinamica dell’incontro e i passaggi dialettici sono davvero imbarazzanti». Scaglione parlando con l’Ansa si dice vittima della sua «passione» per il calcio. Il gip ritiene che lo scenario «si sia arrestato a una fase prodromica». La condotta del politico, insomma, non sarebbe «penalmente rilevante». LA VIOLENZA Molto rilevante è invece «il controllo violento della tifoseria». Così lo definiscono gli investigatori. Perché nessuno doveva permettersi di contestare il presidente. Pena un duro intervento degli uomini di Cossidente. Ne sa qualcosa un tifoso, responsabile di aver «offeso» Postiglione nel corso di una contestazione della tifoseria. Postiglione si lamenta dell’episodio direttamente con il boss, chiedendo «vendetta per l’affronto subito». Cossidente gli promette di «sistemare la cosa». Manda due emissari:

Michele e Alessandro Scavone. L’incontro tra il tifoso e il presidente avviene nello studio del ragionier Fanizzi. I due Scavone accompagnano il tifoso che, questa volta, se la cava con «uno schiaffone», come racconteràpoiaicarabinieri. Maleparoledi Cossidente sono emblematiche: «L’importante è che i tifosi capiscano Postiglione vicino a chi sta». LE PRESSIONI SULLO STAFF Le violente interferenze di Postiglione e Cossidente, secondo gli investigatori, «si riverberano anche nella gestione dello staff tecnico del Potenza». Il responsabile del settore giovanile, ad esempio, secondo gli investigatori, «mostrava di non accettare alcune scelte». Risultato: gli incendiano l’auto. Non basta. Lo minacciano. Ecco il testo di un sms: «Fai il duro perché sei protetto dai carabinieri, ma presto pagherai tutto, infame di merda».Poitocca aunsuocollaboratore Tonino Lopiano. Michele Scavone lo sistema con un pugno in faccia. Il sistema sta crollando. Spiegano i carabinieri: «Lopiano è la persona indagata che, dopo aver beneficiato delle grazie di Postiglione e di Cossidente, chiedeva di essere interrogato, evidentemente in preda alla più disperata preoccupazione». Lopiano racconta tutto. O quasi. Omette di svelare i rapporti tra il presidente e il boss. Racconta però quello che sa del calcio scommesse. LE PARTITE TRUCCATE L’aspetto sportivo dell’inchiesta è

COSA DICE L’ORDINANZA

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Poliziotti indagati Due sms per il portiere «Rivelavano notizie» della Juve Stabia POTENZA - Tra i 20 indagati nell’ambito dell’inchiesta sul giro di scommesse illecite legate alla squadra del Potenza calcio, ci sono anche un ispettore e un vicesovrintendente della Polizia di Stato: Giuseppe Botta e Marino Ianni. Per loro il pm Francesco Basentini ha chiesto la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio ma il gip Rocco Pavese si è riservato di decidere dopo l’interrogatorio di garanzia. L’ispettore, in servizio alla Digos della questura di Potenza, rivelò al presidente del Potenza football club, Giuseppe Postiglione, arrestato ieri mattina, alcuni contenuti di una nota informativa che la Digos aveva preparato dopo quanto avvenuto in occasione della partita Potenza-Gallipoli (risultato finale: 3-2, campionato di Prima divisione 2007-2008), dicendosi disponibile a modificarli «secondo le esigenze e i suggerimenti di Postiglione». Il vicesovrintendente, invece, dirigente accompagnatore del Potenza all’epoca della stessa gara, eseguì l’ordine di Postiglione di «sporcare gli spogliatoi del Gallipoli», per aumentare il clima ostile nei confronti della squadra ospite. Il team pugliese, secondo gli investigatori, fu «indotto alla sconfitta» da un gruppo di «sostenitori» del Potenza calcio che per le intimidazione arrecate furono ricompensati con una piccola somma di denaro stanziata dal patron Postiglione.

POTENZA - «Quattro li lasci e quaranta li prendi» e «quaranta polpette sono buone e chiama chi sai tu»: questo il testo di due sms che giunsero sul cellulare del portiere della Juve Stabia (Prima divisione, girone B), Salvatore Soviero, due giorni prima della partita che la squadra campana giocò a Potenza il 22 marzo scorso, perdendo 1-0. E’ un particolare emerso nell’inchiesta su scommesse e affari illeciti che ha portato all’arresto di nove persone, fra le quali il presidente del Potenza (Prima divisione, girone B), Giuseppe Postiglione. Il risultato della partita era importante per le scommesse che Postiglione è accusato di aver fatto in numero rilevante, su gare il cui risultato era deciso a tavolino, e per questo fu offerta a Soviero una somma di denaro. Gli sms giunsero al portiere campano, che denunciò tutto alla Procura federale, da utenze telefoniche attestate su numeri di cabine pubbliche. Prima della gara, nello stadio di Potenza, vi fu un inizio di rissa, causato all’apparenza da un lancio di palle di neve da parte degli ultras potentini su Soviero, appena arrivato nella sua porta. In realtà – secondo l’accusa – il fatto fu provocato da Postiglione, che nella rissa cadde pesantemente a terra accusando gli ospiti di averlo aggredito, per «punire» Soviero che aveva denunciato i tentativi di corruzione.

Postiglione esce dalla caserma del comando provinciale dei carabinieri di via Pretoria a Potenza A sinistra il boss dei basilischi Antonio Cossidente. Qui a fianco Luca Evangelisti, alias “Capa di bomba”

racchiuso in un sottocapitolo dell’ordinanza firmata dal gip Pavese. E’ quello che «presenta i profili più inquietanti». Secondo gli investigatori «è stata provata l’idea di un calcio professionistico completamente alterato da logiche delinquenziali e da interessi inquinati». L’ultima partita del campionato di C1 della stagione 2007/2008 è stata «condizionata da fattori illeciti». Con quella partita la Salernitana è stata promossa in serie B. «Perno centrale e leva dell’imbroglio calcistico - si legge nell’ordinanza - sono Postiglione e Cossidente, con l’illecita mediazione di Luca Evangelisti, alias “Capa di bomba”, consulente sportivo del Taranto fino al mese di novembre del 2007, poi passato al Martina Franca». Alle dichiarazioni di Lopiano si aggiungo-

PARLA IL PROCURATORE «Fatti oggettivi confermati dal gip» «L’impianto accusatorio che la procura ha costruito è basato su

fatti oggettivi, con elementi che sono stati confermati dal gip». lo ha detto ieri mattina il procuratore della Repubblica di Potenza Giovanni Colangelo. Il magistrato ha confermato che la procura ha contestato agli indagati anche l’aggravante del metodo mafioso: tale previsione, però, non è stata condivisa dal gip. Colangelo ha spiegato che l’inchiesta ha riguardato sia una parte relativa alle scommesse di forti somme di denaro, con vincite di somme altrettanto rilevanti, su risultati di partite che Postiglione già «conosceva».

no quelle di un altro collaboratore del settore giovanile: Tonino De Angelis. I due svelano che le partite Potenza-Gallipoli e Potenza-Salernitana erano truccate. I carabinieri annotano: «I risultati delle due partite sono il frutto di un piano criminale». Nel corso della prima partita si sono verificate una serie di azioni violente che hanno costretto la squadra pugliese a subire la sconfitta, mentre prima della seconda partita Postiglione e il suo gruppohanno combinatoa tavolino con la dirigenza della squadra campana la vittoria della Salernitana. L’affare «a nero» è di 150 mila euro. Con questi stratagemmi, secondo gli investigatori, «il Potenza ha ottenuto la salvezza nel campionato di C1». E Postiglione, mentre parla dell’ultima partita, si fa scappare a

telefono: «O mi salvo o non mi salvo, almeno mi sono fatto i soldi».

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CALCIOSCOMMESSE

LE SCOMMESSE E’ sul calcioscommesse che si è concentrata l’attività degli investigatori. «La cosa certa e dimostrata - è scritto inun passaggiodell’ordinanza - è che Postiglione e i suoi fedeli collaboratori, grazie a personaggi inseriti nel circuito delle scotesse, conoscessero in anticipo i risultati di diverse partite di calcio, giungendo a scommettere ingenti somme di denaro. Consapevoli della illegalità delle loro azioni e per non attrarre i sospetti del mondo sportivo potentino si premunivano di effettuare delle vere missioni in trasferta». Anche questi particolari sono stati raccontati da Lopiano e De Angelis. L’attività, come al solito, era coordinata dal boss. f.amendolara@luedi.it

L’AIUTO DEI POLIZIOTTI Dopo gli scontri con il Gallipoli la Digos stava per depositare un’informativa in procura. Qualcuno, però, secondo gli investigatori, la fa vedere prima a Postiglione. Si legge nell’ordinanza: «Il presidente dava il suo beneplacito» sui passaggi «concordati», dove era «artificiosamente elogiato il comportamento della dirigenza del Potenza e quello del suo presidente che faceva da paravento fisico tra i contendenti che si aizzavano». Tra le telefonate trascritte ce ne sono alcune con il capo della Digos Guglielmo Santimone. E altre con due ispettori: Giuseppe Botta e Marino Ianni.

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Quelle gare pilotate a tavolino

Così intimorivano la tifoseria

POTENZA - L’esito delle gare concordato «a tavolino» e comunicato al presidente del Potenza calcio Giuseppe Postiglione il quale, risultati alla mano, in alcuni casi effettuava tramite il suo “entourage” forti scommesse, e in altri «vendeva» la gara, come accaduto per il match contro la Salernitana (campionato 20072008), al prezzo di 150 mila euro. È quanto ha reso noto, a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti, il comandante provinciale di Potenza dei carabinieri, colonnello Domenico Pagano. Gli arresti sono stati eseguiti stamani e ordinati dal gip di Potenza, Rocco Pavese, su richiesta del pm della Dda del capoluogo lucano, Francesco Basentini. In particolare sono otto le partite delcampionato 2007-2008 di serie B e C1 su cui si è concentrata, per il momento, l’attenzione degli investigatori: Perugia-Potenza, ArezzoMassese, Taranto-Sangiovannese, Ravenna-Lecce, Gallipoli-Crotone, Pescara-Pistoiese, Massese-Taranto e Sambenedettese-Potenza. Su queste il risultato era concordato e poi «utilizzato» per scommesse il cui introito per Postiglione, secondo gli inquirenti, sarebbe stimabile intorno ai 400 mila euro. Gare su cui esiste «una regia occulta a livello nazionale», ha evidenziato Pagano, non sempre direttamente legata alla dirigenza delle squadre coinvolte. Ci sono poi i casi di Potenza-Salernitana, «pilotata» da Postiglione, che avrebbe anche impedito ad alcuni suoi giocatori di entrare in campo, e di Potenza-Gallipoli, con un primo «invito» a perdere la gara rivolto ai pugliesi, trasformatosi poi in minacce ai dirigenti e giocatori.

POTENZA - «Nella gestione mafiosa della società sportiva, una delle leve principali era costituita dal controllo e dall’influenza esercitabile sulle tifoserie che appoggiavano la squadra di calcio». Secondo il pm di Potenza Francesco Besentini, titolare dell’inchiesta su un gruppo che gestiva un presunto giro di scommesse illecite sulla squadra potentina, "la strategia era quella di intervenire in maniera chiara e decisa quando si profilavano le prime proteste dei tifosi sulla figura del presidente Giuseppe Postiglione». A capo della “squadra”che agiva per la difesa e l’affermazione del patron, c'era uno dei massimi esponenti della famiglia mafiosa dei basilischi, Antonio Cossidente. Secondo il pm si sarebbero verificati diversi episodi a sostegno della tesi del controllo violento come la «lezione impartita a un tifoso responsabile di aver offeso il patron della squadra potentina» che fu «costretto a offrire le sue scuse a Postiglione» in un incontro organizzato da Michele Scavone e Alessandro Scavone «dietro ordine di Cossidente». «Le violenti interferenze del duo Cossidente-Postiglione - scrive Basentini - si riverberavano anche nella gestione e organizzazione dello staff tecnico del Potenza calcio» come nel caso di un responsabile tecnico del settore giovanile che, «avendo mostrato di non accettare alcune scelte del presidente, gli è stata incendiata l’automobile». La richiesta di arresto avanzata dal pm per Postiglione, Cossidente, i due Scavone e altre cinque persone coinvolte nell'inchiesta, è stata accolta dal gip Rocco Pavese.

POTENZA - «Bacio cento persone al giorno, ne incontro mille… Non ho mai negato gli incontri con Postiglione… Cossidente era con lui, non l’ho portato io». Gigi Scaglione è combattuto tra due estremi. La notizia che il gip Rocco Pavese ha respinto le richieste del pm nei suoi confronti, da una parte lo solleva, ma dall’altra non lo lascia tranquillo. Non è chiaro quale fosse la misura immaginata dalla procura, ne i presupposti per la sua applicazione. Il codice parla di «fumus» per i reati, e di pericoli nelle more del procedimento: pericolo di fuga, pericolo di inquinamento delle prove, e pericolo di «reiterazione», che sta per quando uno commette la stessa cosa più volte. Per due anni nelle pagine di cronaca, a proposito dell’inchiesta sul calcio, si era fatto riferimento a un politico in genere, senza mai specificarne il nome. Postiglione a un certo punto era sembrato sul punto di farlo, e non si è mai capito se fosse una minaccia, o un avvertimento gentile. Di questi tempi non si sa mai. Quello che si sa è che Scaglione è un consigliere regionale molto attivo, e a settembre del 2008 sarebbe stato per due ore a colloquio con il suo avvocato dal pm Francesco Basentini. Il verbale di quel lungo interrogatorio è ancora secretato, ma è evidente che il suo racconto è stato preso molto sul serio dal gip. Al telefono non ne vuole parlare, anche perché non potrebbe ancora farlo, ma se le difese degli indagati proporranno ricorso al Tribunale del riesame,

come appare quasi scontato, è assai probabile che quell’atto diventi pubblico, e si farà piena luce su tanti aspetti di quest’affare. Quello che resta, a detta dello stesso Scaglione, «è tuttalpiù colore». In un comunicato diffuso ai mezzi di informazione nella serata di ieri Scaglione si è richiamato alle valutazioni espresse dal giudice. «Ha ritenuto -scrive che i miei incontri (anche in virtù del mio ruolo pubblico) nell’ottica di un ampliamento della compagine societaria del Potenza calcio nell’ottobre-novembre del 2007 «non risulta siano andati al di là delle mere intenzioni, e in particolare non risultano delle condotte concrete volte ad agevolare il sodalizio». Scaglione fa notare che «appare strana la connessione» di quei discorsi intercettati in ambientale nell’ufficio del commercialista Aldo Fanizzi, «con un sostegno elettorale alle elezioni del 2008, che a quella data non erano in nessun modo preventivabili», dato che il governo Prodi è caduto per le dimissioni di Clemente Mastella solo nel gennaio del 2008. Sul sostegno ai Popolari uniti Scaglione fa notare che la loro costituzione sarebbe successiva di qualche mese. Per tutti questi motivi Scaglione tiene a rimarcare che come espresso dal gip le sue condotte «non hanno un rilievo penale» e conferma la fiducia nell’operato della magistratura. «In fondo scrive in chiusura - sono stato vittima solo della mia passione per lo sport». le. am.

L’ELENCO DEGLI INDAGATI Otto in manette e uno agli arresti domiciliari Antonio Cossidente (arrestato) Raffaele De Vita (Indagato) Luca Evangelisti (domiciliari) Pasquale Giuzio (arrestato) Aldo Fanizzi (arrestato) Donato Lapolla (indagato) Cesare Montesano (arrestato) Giuseppe Postiglione (arrestato) Luigi Scaglione (indagato) Alessandro Scavone (arrestato) Michele Scavone (arrestato) Ettore Todaro (arrestato) Giuseppe Botta (indagato) Il pm antimafia Francesco Basentini

Marino Ianni (indagato)

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POTENZA - Il Potenza Sport club aveva un presidente occulto: il boss Antonio Cossidente, 43 anni. Per gli investigatori è il capo di una delle famiglie mafiose del cartello criminale dei basilischi. Lui, nella società, contava più di Giuseppe Postiglione, 27 anni, imprenditore figlio di editore radiofonico e detentore del cento per cento delle quote del Potenza calcio. Lui era il «capo e promotore» di un’associazione a delinquere che il magistrato della procura antimafia definisce «di stampo mafioso» e il gip no. L’altro, Postiglione, «il presidente ragazzino», faccia da bravo ragazzo, sorriso sempre pronto, «era l’ideatore degli affari». Almeno secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Potenza che all’alba di ieri hanno eseguito i nove arresti disposti dal giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese e richiesti dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini. «Niente sirene e niente pubblicità», è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare, che il Quotidiano ha potuto consultare. Le auto arrivano al comando provinciale dei carabinieri, in via Pretoria a Potenza, in silenzio. L’avvocato Gino Angelucci aspetta l’arrivo del suo cliente, il boss. Con i giornalisti è schivo. Saluta Simone Labonia, il suo collega del foro di Salerno che difende Postiglione, e si allontana. I fotografi si accalcano sulla scalinatache affaccia proprio sulla caserma. I ragazzi, prima di entrare a scuola, si fermano a guardare. Postiglione esce dalla caserma tra due carabinieri. Ha le mani libere. Saluta gli studenti: «Tranquilli, ci vediamo presto». Mentre lo fanno salire su un’auto con il lampeggiante acceso le agenzie di stampa battono le prime notizie: «Mafia e scommesse, in manette il presidente del Potenza Sport Club». E’una storia di scommesse, partite truccate, minacce e appalti. I protagonisti sono una società sportiva, una cosca mafiosa e la politica. Cossidente e Postiglione fanno la squadra. In gioco ci sono interessi e milioni di euro. Lo come conferma in procura anche l’allenatore Ezio Capuano, «Postiglione seguita a tramare per pilotare gli esiti delle partite». Luca Evangelisti, Raffaele De Vita, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Donato Lapolla, Cesare Montesano, Ettore Todaro, Alessando e Michele Scavone, Giuseppe Botta e Marino Ianni, sono gli undici dell’altro Potenza Sport club, quello occulto. Altri manager di B e C1 sono ancora ignoti, ma i carabinieri li stanno cercando. «Gli affari», li chiamano gli investigatori. Sono le attività che interessavano ai due presidenti. Le descrivono i giudici in un’ordinanza di custodia cautelare di oltre cento pagine.

cio e l’Immobiliare Gemelli Srl. L’appoggio politico, secondo il pm antimafia, glielogarantiva ilconsigliere regionale Luigi Scaglione dei Popolari uniti. Sarebbe stato lui a «intercedere» con imprenditori «amici» da coinvolgere e a «intervenire» in Comune e in Consiglio regionale. In cambio, sempre secondo la ricostruzione del magistrato antimafia, c’era «l’appoggio» per la campagna elettorale. L’ordinanza descrive passo dopo passo quello che è accaduto pochi mesi fa nello studio di un consulente del lavoro di Potenza: il ragioniere Aldo Fanizzi. Un pentito riferisce che «l’hanno battezzato». Per i carabinieri «è organico al clan». L’incontro avviene nel periodo caldo della campagna elettorale per le politiche del 2008. Il gruppo di Cossidente, secondo gli investigatori, si occupava proprio «della propaganda elettorale». E, si legge negli atti della procura antimafia, «si interessava dell’esito delle consultazioni e soprattutto della posizione di un candidato». Il politico che in quel momento è nello studio di consulenza, però, non è il candidato sul quale hanno messo gli occhi Cossidente e i suoi compari. Lui non corre. Sta solo facendo campagna elettorale conto terzi. E’ lì. Nello studio del commercialista. Con Cossidente. E con Postiglione. Si parla di elezioni e di sport. Di calcio. Del Potenza calcio. E dello stadio. E’ tutto intercettato. «Troviamo una forma d’investimento intorno a che cosa?», chiede Scaglione. Poi si dà una risposta: «Ipotizziamo che una società co-


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Calcio connection

BONAVENTURA SU FACEBOOK

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«Come 29 anni fa un altro terremoto»

Un anno di indiscrezioni giornalistiche Da dove parte l’indagine sul Potenza

Dalle soffiate a “Ultimate” La cocaina, i complotti, la lettera del boss al Quotidiano Così i carabinieri hanno chiuso il cerchio sugli indagati di LEO AMATO

LE ISCRIZIONI Postiglione in conferenza stampa aveva detto di una «combine» ai suoi danni, sarebbe entrato nelle stanze dei calciatori dicendo di dubitare del loro impegno nei 90 minuti di gara, ma dopo la partita con la Salernitana Pasquale Arleo si era dimesso da allenatore del Potenza, e si era aggiunto agli altri già sfilati davanti ai magistrati dell’Antimafia. Prima di lui sareb-

Il manifesto pubblicitario della Holding Postiglione

GLI SCATTI DELL’INCHIESTA Nella foto in alto un momento della conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri Da sinistra, il momento dell’arresto di Alessandro Scavone, Pasquale Giuzio, Aldo Fanizzi, Michele Scavone

be stata la volta di qualche giocatore e alcuni dirigenti. La notizia dell’indagine divenne pubblica a maggio nonostante le smentite dei diretti interessati, con Postiglione in testa a rovesciare le accuse. Si cominciò a parlare di un pregiudicato coinvolto. Già qualche anno prima, quando il presidente del Potenza era un altro, gli investigatori avevano cercato di capire come mai il servizio d’ordine nello stadio era affidato a persone date per vicine agli ambienti della mala, ma solo a settembre del 2008 il quadro si chiarisce. «Antonio Cossidente gestiva un centro scommesse». Scrivono i giornali. «Incontrava pregiudicati, ma anche i dirigenti del Potenza Sport club». Ai suoi gregari avrebbe dato disposizioni come quella di «intimidire» i tifosi che

contestavano il presidente Giuseppe Postiglione. «Minacce», secondo gli investigatori. «Aggravate dal metodo mafioso». Era lui, secondo indiscrezioni, che aveva rapporti con un certo «capa di bomba», così viene chiamatodai testimoni il personaggio che gli investigatori identificheranno per Luca Evangelisti. I DICHIARANTI Sempre ai primi di settembre, quando arrivano in procura Antonio Lopiano, che si occupava del settore giovanile del Potenza Sport club, e Antonio De Angelis, addetto alla pubblicità della squadra gli investigatori ricevono le fotocopie delle ricevute delle scommesse giocate. I due, dopo gli scontri della partita con il Gallipoli, erano stati

colpiti dal “Daspo”, il decreto che vieta alla persona ritenuta pericolosa di poter accedere ai luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive, e i rapporti con il presidente del Potenza si erano incrinati per una questione di poche centinaia di euro. Venne alla luce il progetto di una società sportiva nuova, più grande e più forte, che doveva nascere con il placet di Antonio Cossidente. I carabinieri scrivono di un’incontro nello studio di un rispettato commercialista che sarebbe avvenuto nel periodo caldo della campagna elettorale con un politico regionale, Gigi Scaglione, che in un interrogatorio avrebbe dato la sua versione sui fatti sostenendo di aver agito come un qualsiasi politico. Lopiano e De Angelis parlano an-

che sui media. «Eravamo molto vicini –raccontano alQuotidiano –al presidente Giuseppe Postiglione, per via del rapporto che aveva instaurato con noi. Per lui abbiamo svolto compiti che andavano al di là del nostro ruolo… Siamo stati trattati come suoi burattini. Eravamo sempre al suo fianco… nella partita del 6 aprile, quella tra Potenza e Gallipoli, ci sono state delle “intemperanze” all’interno del rettangolo di gioco e noi abbiamo preso un Daspo di tre anni. Per tre anni non potremo andare allo stadio. Abbiamo pagato solo noi. In silenzio. Anche se tutto quello che avvenne quella domenica era stato pensato e pianificato prima. Anche i nostri comportamenti». IL COMPLOTTO

Davanti alle accuse degli «indagati-dichiaranti», come li definisce la procura, Postiglione si dimise, annunciò il disimpegno economico, e che avrebbe fatto «i nomi di chi ha macchinato», chiese di essere sentito, e si disse pronto a fare il nome di quel politico di cui i giornali non avevano scritto il nome. Parlò di «un sistema artatamente messo in piedi contro il sottoscritto». Rispetto ai vecchi collaboratori, prese il dato del loro avvocato, il consigliere regionale Sergio Lapenna, per lanciare il tema di un complotto politico ai suoi danni. Lapenna dal conto suo sporse querela e parlò di «minacce con metodo mafioso». Sulle dimissioni il presidente cercò di spiegare che era un gesto per far comprendere la situazione nella quale si trovava, ma anche per veri-

ficare se davvero c’era interesse per il Potenza. Il pm Francesco Basentini non avrebbe mai acconsentito ad ascoltare la sua versione di fatti. LA LETTERA DEL BOSS L’otto settembre alla redazione del Quotidiano arrivò una lettera di Antonio Cossidente. Il boss si diceva «sconcertato nel leggere l’accanimento e le aggressioni nei miei confronti. Solo bugie e ipocrisie». Le sue sarebbero state «semplici amicizie in un paesone in cui tutti si conoscono… Ho le mie conoscenze a Potenza, perché sono potentino e questo non autorizza gli investigatori a rovinare l’immagine e l’onestà delle persone a me vicine. Non posso frequentare pregiudicati perché la legge non lo permette, non posso frequentare persone di

POTENZA - E’ il giorno del terremoto. E Bonaventura Postiglione, padre del patron del Potenza, affida a qualche messaggio su Facebook la sua reazione a caldo, poche ore dopo l’arresto del figlio. I suoi “contatti”, ben4.989che oggigiornoscambianoconluicommenti espessoanche criticheindirizzate allasuatrasmissione televisivainondatutti igiorni su Telecento, lo punzecchiano, lo attaccano. Solo Lui risponde così: «Oggi ricorre il 29° anniversario del terremoto del 1980. Un altro terremoto oggi si abbattuto sulla mia famiglia, su un ragazzo che ha regalato la sua gioventù alla sua terra natia. Chi accusa Giuseppe? Tre nullità: Lopiano, De Angelis e Quaratino. Come in tutte le catastrofi, dopo, viene fuori lo sciacallaggio. Forza Potenza!». Impietosi i commenti che si tira dietro: «Ora si capisce tutto ......», scrive Francesco Ruoti. «Postiglione potenza nn ti vuole», aggiunge Francesco Fontini. E il commento di Domenico Roberto Rizzo, non è da meno: «BONAVENTURA SCRIVE: “Il ruggito di oggi cambia la storia del calcio potentino”, quello sano dei bilanci, delle premiazioni fuori dal rettangolo di gioco, mai visto a Potenza. E DEL CALCIO SCOMMESSE PERCHè NON NE PARLIAMO? altro che attaccamento ai colori, altro che attaccamento alla città, l'unico attaccamento è al proprio portafoglio! ora si spiega la non volontà di cedere la società. grazie per averci mandato in c1, ma ora cedete il potenza e buonavita atutti, compresola giustizia!».Pochi imessaggi disolidarietà, come quello di Marco Bellezza: «Ciao nino ti esprimo tutta la mia solidarietà per questa vicenda che ha colpito la tua famiglia convinto che tutto si risolverà in bene per te ed i tuoi cari». Oppure, quello di Giuseppe Pz: «Forza Leone, vai avanti in questo momento».

rilievo perché le accusano di accordi illeciti, non posso frequentare persone oneste perché le indagano… In questa società di clientelismo quale padre non si rivolge a un politico o a un imprenditore per cercare di inserire il proprio figlio? Basta. Ma basta davvero. Non facciamo girare più tutto intorno al nome di Antonio Cossidente. Tutti abbiamo gli scheletri nell’armadio e Potenza è piccola… c’è bisogno di un capro espiatorio, associando il mio trasferimento alla fine del campionato del Potenza, per indagare su un giovane imprenditore che ha creduto nel mondo del calcio e ha peccato nel donarmi la sua amicizia». SCONTRI CON IL GALLIPOLI A dicembre del 2008 si capì che l’in-

teresse dei magistrati si era allargato alla partita con il Gallipoli, e gli scontri prima e durante la partita. Poi sull’nchiesta calò il silenzio. L’informativa conclusiva dei carabinieri èdatata gennaio 2009,ma a distanza di dieci mesi se ne tornò a parlare dopo il ko con il Marcianise. Il nuovo mister, Ezio Capuano, venne chiamato in procura esattamente come il suo predecessore, a pochi giorni dal termine per la chiusura delle indagini. I carabinieri parlano di una “holding calcistico-criminale”. Fanno riferimento a un sistema superiore che avrebbe controllato tante partite dei campionati di Lega pro e categorie superiori. «Una regia occulta», l’ha chiamata il capitano Milone. E l’indagine sarebbe ancora in corso.

IL FILM

ARMA LETALE Il comandante provinciale ha riassunto in breve il lavoro svolto e le tappe dell’inchiesta nata ai primi del 2007 da una grossa operazione antidroga nel capoluogo di Regione. Venne chiamata “Arma letale”, nel nome di una ragazza morta di overdose proprio nel corso dell’indagine. In 26 vennero arrestati, e nel febbraio scorso il gup Giuseppe Losardo ha condannato in totale a 78 anni di reclusione nove dei venti rinviati a giudizio, quelli che hanno scelto il rito abbreviato. Per gli

LE SOFFIATE Nell’ottobre del 2007 Gino Cosentino si è “menato”pentito. Il capo storico dei basilischi dopo aver ceduto il “bastone” al suo sodale Cossidente, ha iniziato a collaborare con la giustizia svelando nomi e affari delle nuove gerarchie della mala. Oltre ai giri di droga, “Faccia d’angelo” avrebbe dato impulso alle indagini grazie ai riscontri offerti sugli interessi di Cossidente verso alcuni locali, e i servizi di sicurezza allo stadio Viviani, ma la dritta migliore sarebbe stata quella sulle scommesse. Cosentino in due parole avrebbe smascherato il prestanome del boss, che aveva appena aperto una sala per le scommesse sportive. L’attività chiuse subito, ma da quel punto in poi l’inchiesta avrebbe preso tutt’altra strada. A novembre trapelarono le prime voci. Alcuni testimoni vennero chiamati in procura come persone informate sui fatti. Ma la cosa non venne presa sul serio, e ad aprile del 2008, quando il caso è deflagrato in occasione del match contro la compagine salernitana, il sistema di osservazione dell’Arma era già in moto.

Un momento della conferenza stampa dei carabinieri al comando provinciale di Via Pretoria a Potenza

SCOPPIA IL CASO

Calcio e scommesse

Il boss scrive al Quotidiano

I “pentiti” delle scommesse

Spunta Capa di bomba

Postiglione in fuga

Il 21 maggio del 2008 il Quotidiano svela l’esistenza di un’inchiesta sul Potenza Sport club L’indagine è affidata al sostituto procuratore Francesco Basentini della Direzione distrettuale antimafia

Il 3 0ttobre del 2008 sulle pagine del Quotidiano viene ricostruito l’intreccio che c’è dietro all’inchiesta della procura antimafia Le prime indiscrezioni sul boss Antonio Cossidente e sul summit nello studio professionale del ragioner Aldo Fanizzi

Il 4 settembre del 2008 il boss Antonio Cossidente scrive una lettera al Quotidiano per spiegare, in esclusiva, le ragioni che l’hanno spinto a lasciare Potenza. Il boss nega di mantenere rapporti stabili con il presidente del Potenza Giuseppe Postiglione

Fino a poche settimane prima avevano fatto affari con Postiglione, poi vanno in procura e lo denunciano. Il 6 settembre del 2008 il Quotidiano li ha intervistati in esclusiva Sono i supertestimoni: Tonino Lopiano e Tonino De Angelis

Fine settembre del 2008. La procura è già sulle tracce di “Capa di bomba”, nomignolo con cui negli ambienti calcistici viene chiamato Luca Evangelisti, ex calciatore, ora nell’entourage della Pro Vasto E’ l’unico indagato finito agli arresti domiciliari

Qualche settimana fa il Quotidiano pubblicava un’inchiesta giornalistica sulla storia delle minacce a Postiglione. La Digos della polizia di Stato lo scorta. Postiglione ha subito minacce da esponenti del clan avverso a quello di Cossidente

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POTENZA - «Fortuna». Come se il punto dell’accusa fosse in fondo una questione di fede, o superstizione: chi ci crede, e chi non ci crede; da una parte gli indagati, e dall’altra i militari dell’Arma. L’ironia è dei vertici dei carabinieri, e non sarebbe del tutto ingiustificata. In tre anni o poco meno, quanto è durata l’indagine sul Potenza calcio, se ne sono viste di tutti i tipi. Se si sia trattato di veri e propri tentativi di “depistaggio” lo decideranno i giudici dopo un regolare processo, ma le grida al complotto sono arrivate lontano, e alla fine anche in uniforme può venir voglia di levarsi qualche sassolino dalla scarpa, ed è così che è andata. Ieri mattina il colonnello Domenico Pagano ha illustrato i risultati dell’operazione “Ultimate” in un’affollata conferenza stampa che si è svolta nei locali del Comando provinciale di via Pretoria, a due passi dal duomo di Potenza. Al suo fianco era presente il comandante del nucleo investigativo, il capitano Antonio Milone. Entrambi hanno risposto alle domande dei giornalisti, e non si sono sottratti alle telecamere dei principali network nazionali. Un siparietto inedito ha introdotto la discussione, quando i militari hanno allontanato due avvocati confusi in mezzo ai giornalisti. Si erano qualificati «liberi cittadini», poi «tifosi» spinti dalla fede, e dall’orgoglio rossoblu.

altri undici pende una richiesta complessiva di130 annidi carcere, e la sentenza è attesa per la metà di dicembre. Il vuoto nella catena di approvvigionamento del mercato della cocaina nella “Potenza bene” sarebbe stato riempito da alcuni soggetti, tra i quali personaggi legati al clan dei basilischi, e in particolare Antonio Cossidente, a quei tempi già imputato per associazione mafiosa e traffico di droga.


6 Primo piano

Martedì 24 novembre 2009

Calcio connection La Procura Sportiva si fa mandare gli atti e apre la sua inchiesta

Primo piano 7

Martedì 24 novembre 2009

Inizia tutto il 6 aprile 2008. Palazzi ha materiale su cui lavorare

Polizia davanti al Viviani il giorno di Potenza-Salernitana. Era il 20 aprile ‘08. A destra il capo della Procura Federale Stefano Palazzi

Tutte le partite sotto inchiesta Quattro riguardano i lucani

Il rischio è la radiazione o la retrocessione NON HA PERSO tempo Stefano Palazzi, capo della Procura federale, e massimo inquisitore del calcio italiano. La vicenda giudiziaria, con il chiaro riferimento a episodi e partite della Lega Pro e della B, coinvolge e coinvolgerà certamente una serie di tesserati della Federazione Italiana Gioco Calcio che, inevitabilmente, saranno posti sotto la lente di ingrandimento degli 007 federali. La domanda ricorrente tra i tifosi del Potenza è, adesso, relativa soprattutto al destino sportivo della società. Nell’ordinanza di arresto del patron rossoblù, per ben quattro volte il coinvolgimento della società è diretto. Detto di Potenza-Salernitana, che a livello sportivo è già passata in giudicato, come riferiamo a parte, interessi diretti il Potenza Sport Club li ha maturati nello 00 di San Benedetto del Tronto, nella vittoria di Perugia (1-0) e nel tentativo di “addomesticare” il portiere della Juve Stabia. A questo punto, l’indagine dle procuratore federale sarà volta, innanzitutto a verificare l’esistenza di “elementi nuovi” rispetto al “caso-Salernitana” e poi anche a comprendere che tipo di coinvolgimento (cosiddetta responsabilità diretta o oggettiva) ha la società calcistica. Come spieghiamo meglio nel grafico qui di fianco, ai sensi dell’articolo 7 delle Norme di Giustizia sportiva, al comma 3, se viene accertata la responsabilità diretta della società il fatto è punito a seconda della sua gravità con la retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di compe-

LA SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO

Il precedente con la Salernitana e le punizioni inflitte per quella slealtà dal Quotidiano dell’8 agosto 2008 IL POTENZA mantiene la categoria. Disputerà anche nella prossima stagione la vecchia Serie C1 (oggi Prima Divisione), partendo però da tre punti di penalizzazione. A corredo della pena patita dalla società, i sei mesi di squalifica per il presidente Postiglione e i nove a carico di Giuzio. Per il resto, tutti assolti, la Salernitana come i calciatori De Cesare, Cammarota, Cuomo e il tecnico Arleo. La tesi difensiva del Potenza è stata accolta in pieno, quindi, perchè la Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta da Sergio Artico ha considerato l'effettiva mancanza del dolo, ossia della volontà di compiere l'illecito, e l'assen - za (e quindi l'indimostrabili tà) di un reale interesse da parte di Postiglione ad alterare l'esito del match, ma anche di Giuzio a porre in essere volontà del suo presidente. La valenza interpretativa delle ragioni dell'accusa e delle difesa, in pa-

tenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria. In base al principio della afflittività della sanzione, la retrocessione all’ultimo posto comporta sempre il passaggio alla categoria inferiore. Oppure l’esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei

role povere, pur essendo logica e probatorio- indiziaria, non univoca, esclude che la sussistenza dell'illecito sportivo possa essere ritenuta provata oltre ogni ragionevole dubbio. La tesi difensiva rossoblù è stata assai pregnante specie in considerazione della richiesta di derubricazione del deferimento (ossia la modifica del capo di accsa). A Postiglione e Giuzio e, da loro, alla società è stata contestata la mancanza di lealtà per non aver schierato la migliore formazione possibile, per cui la pena erogata (il -3) e 50 mila di ammenda, oltre alle squalifiche ai dirigenti, vanno lette proprio in tal senso. Nel suo lungo sentenziare, la Commissione ammette la bontà di entrambe le posizioni, sia dell'accusa che della difesa, dice che il ragionamento fatto da Palazzi è logico, ma interpretabile anche in maniera esattamente opposta. Per cui, la Procura Federale, ha peccato proprio nella mancata presentazione di prove rispetto a quanto voleva dimostrare. Soprattutto in riferimento al passaggio più delicato, quello relativo ai pagamenti la Commissione, pur evidenziando la persistenza di perplessità in ordine alle causali, collegate a pattuizioni verbali e non contrattuali, dà fondatezza alle scritture contabili del Potenza e della società che ha pagato a Cammarota i diritti di immagine. “Pertanto, in assenza della prova sul dolo, oltre che di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, fondato quindi su elementi certi, consistenti, non generici e convergenti, le tesi della Procura in ordine al compimento dell'illecito sportivo non possono ritenersi provate”, scrive Artico per motivare la sua decisione. Insomma, in buona sostanza avevamo già anticipato nella nostra edizione di ieri la sentenza. Magari credendo che i punti in meno potessero essere sei. E' an - data più che bene. Tanto che anche il ricorso in appello non è più tanto sicuro.

campionati di categoria inferiore. Oppure la non assegnazione dei titoli conquistati. Al contrario se la responsabilità della società è oggettiva, è prevista la non ammissione o esclusione dalla partecipazione a determinate manifestazioni. Stefano Palazzi e i suoi sostituti intendono quindi esaminare le carte dell’inchiesta giudiziaria per va-

lutare se vi siano le condizioni per chiedere una riapertura del processo sportivo su nuove fattispecie riguardanti la gara PotenzaSalernitana, oppure aprire altri fascicoli sulle partite succitate e quindi verificare il tipo di responsabilità che può essere ascritta alla società. Da queste, ovviamente, derivano le sanzioni che abbiamo descritto. Alfonso Pecoraro

6 APRILE 2008 PESCARA PISTOIESE

Sangiovannese, il Perugia ancora in corsa per il play-off lascia che il Potenza festeggi la salvezza sul prato del Renato Curi. Dal famigerato Potenza - Salernitana erano passati solo sette giorni, il tecnico dei grifoni Cuccureddu alla vigilia polemizzò auspicando che i rossoblu in Umbria “non andassero a fare i fenomeni”. Un Gallipoli svogliato intanto lasciava passare sul suo campo il Crotone perdendo un’imbattibilità casalinga che durava da oltre dodici mesi. Per il 2007-‘08 interessate anche le giornate del 7 e del 13 aprile. Potenza - Juve Stabia dello scorso marzoè invecestoriarecente: tra Soviero e Postiglione alcuni sms parlavano di “polpette”, indigeste e amarissime. p.s.

13 APRILE 2008 1 0

SAMBENEDETTESE POTENZA

7 APRILE 2008 MASSESE TARANTO

0 3

MASSESE (4-4-2): Sciarrone, Russo (28´s.t. Guglieri), Diagouraga, Marini, Perricone (4´s.t. Artistico), Campisi (6´s.t. Melara), Billio, Galli, Piccinni, Zerbini, Falco. Sost.: Pierini, Cremona, Piazza e Masi. All. Agenore Maurizi TARANTO (4-3-2-1): Faraon, D´alterio, Prosperi, Pastore, Colombini, Emerson (35´ s.t. Tesser), Cejas (19´s.t. Cavallo), De Falco (32´s.t. Marsili), Zito, Cutolo, Plasmati. Sost.: Barasso, Ascenzi, Carrozza, Migliaccio. All. Marco Cari ARBITRO: Corletto di Castelf. Veneto; ass. Raimondi (Ro), Lanza (Legnago) MARCATORI: 3´p.t. aut. Diagouraga (T); 2´s.t. Zito (T); 27´ e 40's.t. Cutolo (T) NOTE: Ammoniti: Perricone, Campisi, Diagouraga, Piccinni (M), Cejas, Cavallo e Zito (T) Espulsi: Falco (M).Ang.: 7-7. Esp.: Falco (M). Tempo variabile, vento insistente, terreno in buone condizioni. Spettatori: 1.083 (abbonati compresi) per un incasso di 10514 . Recupero: 6 minuti (3` pt + 3` st)

20 APRILE 2008 0 0

POTENZA SALERNITANA

0 1

PESCARA: Indiveri, Giuliano, Pomante, Romito, Vitale, Cardinale, Ferraresi (40'st Caracciolo), Felci, Dettori, Turchi (8'st Micco), Sansovini (36'st Falomi). In panchina: Aridità, Diliso, Fortunato, Olivieri. All. Lerda PISTOIESE: Mareggini, Calabro, Caco, Ficini, Venturelli, Briganti, Gambadori (43' Boldrini), Guerri, Motta (19'st Ciarrocchi), Cipolla, Bellazzini (8'st Breschi). In panchina: Bercigli, Pisani, Lanzillotta, Cocco. All. Benedetti ARBITRO: Doveri di Roma 1; assistenti Campana di Civitavecchia e Palatta di Tivoli RETI: 15’ pt Dettori NOTE: spettatori presenti: 5.937 (di cui 645 abbonati)

SAMBENEDETTESE: Visi, Tinazzi, Vicentini, Palladini, Servi(dal 77°Visone), Camisa, Cia(dal 73°Alfageme), Ferrini, Curiale, Giorgino, Morini. A disp.Bartoletti, Bonfanti, Santoni, Vitiello, Soddimo. All.Ugolotti POTENZA: Cecere, Di Bella, Bruno (dal 46°Memè), Urbano, Cuomo, D’Ambrosio, Delgado, Ametrano, Berretti, Cammarota, Rivaldo (dal 66°Ippoliti). A disp. Pipolo, Malafronte, Falanga, Vianello, Lolaico. All. Arleo ARBITRO: Sig.Enrico Zanichelli di Genova Assistenti: Sig.ri Spadaccini e Pavesi NOTE: Ammoniti: D’Ambrosio, Berretti, Ametrano, Servi, Camisa, Cia, Ferrini, Giorgino.

POTENZA (3-4-3): Cecere, Urbano, Malafronte (dal 41'st Grillo), Di Bella, Lolaico (30' st Ippoliti), D'Ambrosio, Ametrano, Memè, Vianello (19' Bruno), Berretti, Rivaldo. A disp.: Pipolo, Falanga, Corsi, Bacio. All.: Falanga SALERNITANA (4-4-2): Pinna, Ambrogioni, Troise, Fusco, Milanese, Ciarcià (dal 45'st Piccioni), Soligo (27' st Mammarella), Tricarico, Russo, Turienzo, Di Napoli (48' st Cammarata). A disp.: Iuliano, Cardinale, Giannone, Ferraro. All.: Brini ARBITRO: Meli di Parma. (Toti-Giallatini) RETE: al 39'st Di Napoli (S) NOTE: La partita si è giocata a porte chiuse. Ammoniti: Russo, Soligo, Troie e Turienzo (S), Berretti e Ametrano (P). Angoli1 a 8. Recupero 1'+ 6'. Allontanato dalla panchina Falanga per proteste.

26 APRILE 2008

27 APRILE 2008

27 APRILE 2008

RAVENNA LECCE

1 3

AREZZO MASSESE

2 0

TARANTO SANGIOVANNESE

3 0

RAVENNA (3-5-2): Marruocco 5; Pecorari 5,5, Anzalone 5, Ingrosso 4,5; Trotta s.v. (dal 6` pt Pizzolla 5), Rossetti 6, Olive 5,5 (dal 1` st Aloe 5,5), Sciaccaluga 5,5, Toledo 6,5; Succi 6, Sforzini 5 (dal 34` st Fofana s.v.). A disp.: Rossi, Fasano, Ruggiero, Nicola. All.: Varrella. LECCE (3-5-2): Benussi 6,5; Diamoutene 6, Fabiano 5,5, Cottafava 6,5; Angelo 6,5, Boudianski 7 (dal 11` st Munari 6), Zanchetta 5,5 (dal 26` st Vives 6), Ardito 6, Ariatti 7; Valdes 7, Tiribocchi 5 (dal 14` st Abbruscato 6,5). A disp.: Gabrieli, Giuliatto, Schiavi, Konan. All.: Papadopulo. ARBITRO: Banti di Livorno. MARCATORI: 16` pt Valdes (rig.), 9` st Boudianski, 21` st Abbruscato, 24` st Succi (rig.) AMMONITI: Marruocco, Rossetti, Ardito, Olive, Pecorari, Sciaccaluga.

AREZZO (4-3-3): Marconato; Mezzanotti, Ranocchia (st 23' Cazzola), Conte, Grillo; Miglietta, Beati, Bricca (st 29' Togni); Rivas, Martinetti, Bondi (st 15' Cavagna).A disposizione: Pettinari, Falsini, Savi, Myrtaj. Allenatore: Fabio Fraschetti. MASSESE (3-5-2): Pierini; Marini, Diagouraga, Perricone; Melara, Galli (st 2' Campisi), Billio (st 30' Piazza), Guglieri (st 26' Peron), Piccinni; Falco, Artistico.A disposizione: Sciarrone, Russo, Binchi, Masi. Allenatore: Agenore Maurizi. ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso (Avellano - Marchesi). RETI: pt 23' aut. Diagouraga; st 22' Martinetti. NOTE: spettatori presenti 1.735 incasso di 17.262 euro. Ammoniti Mezzanotti, Marconato, Diagouraga e Cazzola. Angoli: 9-4 per l'Arezzo. Recupero tempi: 0' e 3'.

TARANTO (4-2-3-1): Faraon, D'Alterio, Colombini, Migliaccio, Pastore, De Falco, Carrozza (18' st Tesser), Cejas, Plasmati, Cutolo (28' st Mancini), Zito (al 35' st Marsili). A disposizione: Barasso, Ascenzi, Prosperi, Sciaudone. Allenatore: Marco Cari SANGIOVANNESE (4-5-1): Barberis, Di Bari, Ferracuti, Scucugia, Ferrando (22' s.t. Rulli), Salvatori, Zanoletti (29' st Mauri), Monopoli, Gerardi (32' st Manichini), Mondini, Arrigoni. A disposizione: Scotti, Travaglini, Brizzi, Cardini. Allenatore: Bruno Tedino ARBITRO: Peruzzo di Schio, assistenti Fortunati e Nocera. MARCATORI: Cutolo 17' pt rig., Plasmati 11' st e 23' st NOTE: Ammoniti Zito, D'Alterio, Migliaccio per il Taranto; Scugugia per la Sangiovannese. Angoli 3-3, Spettatori 7500 circa.

27 APRILE 2008

27 APRILE 2008

22 MARZO 2009

GALLIPOLI CROTONE

0 2

GALLIPOLI: Santarelli, Stentardo (20'st Greco), Vastola, Antonioli, Suriano, Cigan (31'st Carretta), Monticciolo, Horvath, Di Miceli, Di Gennaro, Ginestra (28'st Caricato). All.: Patania. A disposizione Frassanito, Fiore, Zilli, Dei Sommi. CROTONE: Concetti, Rossi, Fiasconi, Agbonna, Bonomi, Pederzoli, (24'st Briglia), Espinal, (33'st Pacciardi), Galardo, Petrilli, Dalrio (28'st Coda), Ghezzal. All.: Indiani. A disposizione Nicastro, Basso, Borghetti, Figliomeni. ARBITRO: Baratta di Salerno (Pacifico-Ronga). AMMONITI: Greco (G); Fiasconi, Bonomi (C). RETI: 33' Ghezzal, 57' Espinal NOTE: Giornata serena. Spettatori 1000 circa con una cinquantina provenienti da Crotone. Angoli 7-5. Recupero 0'pt-4'st.

PERUGIA POTENZA

0 1

PERUGIA (4-4-2): Puggioni 6; D'Andrea 4,5 (10' st Rizzo 6), De Martis 6, Accursi 5, Cherubini 5,5 (33' st Sy sv); La Vista 5,5, Catinali 6, Quadri 5, Anaclerio 6 (23' st Califano 4,5); Mazzeo 4, Ercolano 5. A disp.: Bianchi, Sofian, Angeli, Calzi. All.: Cuccureddu 5. POTENZA (5-4-1): Cecere 8; Lolaico 6,5, Cuomo 6,5, Urbano 7, Di Bella 6,5, Bruno 7; D'Ambrosio 7, Ametrano 6,5, Cammarota 6,5 (39' st Vianello sv), Memé 6,5, De Cesare 7 (44' st Gonzalez sv). A disp.: Pipolo, Dellino, Falanga, Del Mondo, Corsi. All.: Falanga 6,5. ARBITRO: Calvarese di Teramo 6. RETE: st 3' De Cesare. NOTE: pettatori:5.000 circa Ammoniti: Ametrano, Urbano, D'Ambrosio, Quadri, Rizzo, Mazzeo, Califano. Angoli 15-2 per il Perugia, Recupero: pt 1'; st 4'. Al 44' pt Cecere para un rigore a Mazzeo.

POTENZA JUVESTABIA

1 0

POTENZA (4-3-3): Tesoniero, Dei,Di Bella,Patarini,Cuomo, Sabatino, Sarno (Volpe), Suppa (Cozzolino), Nolè, Mangiapane(Berretti), Cammarota A disposizione di mister Arleo: Groppioni, Porcaro, Arigò, Scardini. JUVE STABIA (4-3-3): Soviero, Ametrano, Radi, Mineo (D'Ambrosio), Gritti (Marino), Rinaldi, Rastelli (Cristea), Vicedomini, Biancolino, Peluso, Amore. A disposizione di mister Costantini: Della Corte, Maury, Marino, Barbosa, Marano. ARBITRO Giancola di Vasto coadiuvato dagli assistenti signor Griffa e signor Iori di Reggio Emilia MARCATORI: 35”Sabatino(PZ) NOTE: terreno pesante a cause delle abbondanti nevicate avutesi in questi giorni. Spettatori: 1.800 circa. AMMONITI : Ametrano,Mineo,Rastelli,Soviero(JS); Nolè(PZ) Espulsioni : Nolè (PZ); Ametrano (JS)

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LA RETE di partite truccate sarebbe arrivata anche alla serie B: Ravenna - Lecce di sabato 26 aprile 2008 spicca nell’elenco di gare sotto la lente della procura potentina. Era la 37a giornata di quel campionato, che regalò successivamente ai salentini la promozione in A soltanto dopo la finale play-off contro l’Albinoleffe. Il Lecce quella sera siritrovò terzodopo aver scavalcato il Bologna, il Ravenna da li’ a poco sarebbe retrocesso. Ma il 26 aprile era ancora in corsa per la salvezza. Il portiere di casa Marruocco si rese protagonista di una prestazione discutibile: suo il goffo atterramento in area di Ariatti che ha generato il primo rigore, sua un’uscita a vuoto nell’azione del raddoppio pugliese, a firma di Boudianski. Tris siglato da Abbruscato, prima di un rigore per i padroni di casa che consenti’a Succi di fissare l’1-3 finale. Il giorno successivo le partite interessate sono ben quattro: il Taranto batte nettamente allo Iacovone la


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Martedì 24 novembre 2009

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Si dividono colpevolisti e innocentisti

Calcio connection

Pareri discordanti tra i tifosi in strada

Dal 15 giugno 2006 all’esilio forzato per le minacce Fair play, terzo tempo ma anche pesanti insinuazioni

«Deve pagare per gli errori» «Per me è una vicenda molto strana»

PARTITE TRUCCATE, NON È UNA NOVITA’

Due altri grandi casi scossero l’Italia del calcio TRUCCARE o vendere partite nel calcio non è una novità in Europa, non lo è nemmeno in Italia. Nel passato il calcio italiano ha vissuto duevicende moltopiù grandi e che videro coinvolte più squadre anche al massimo livello e giocatori di spessore internazionale. Impresse nella memoria degli sportivi dell'epoca, restano le immagini trasmesse dalla trasmissione 90esimo Minuto delle camionette della Guardia di Finanza che entrano negli stadi alla fine delle partite della ventiquattresima giornata del campionato 1979-80 e dei calciatori tradotti in carcere in manette. A salire gli scalini di Regina Coeli a Roma furono tra gli altri Cacciatori, Giordano, Manfredonia e Wilson della Lazio, Albertosi e Giorgio Morini del Milan, mentre ordini di comparizione erano stati consegnati a Paolo Rossi, Savoldi, Dossena e Damiani. Coinvolti dirigenti e società, Milan, Lazio, Bologna, Avellino e Perugia in Serie A, Palermo e Taranto in Serie B. Tutti allora impararono a conoscere i nomi di Fabio Trinca e Massimo Cruciani, i due uomini al centro dell'organizzazione. Si trattò del primo grande scandalo di illeciti sportivie partite truccate nella storia del calcio italiano, tanto che il presidente federale Artemio Franchi (all'epoca anche Presidente dell'UEFA) decise, in seguito, di rassegnare le dimissioni dalla carica che ricopriva. Il tutto avveniva a soli tre mesi dall'inizio degli Europei del 1980, che si sarebbero disputati proprio in Italia e che esportarono l'immagine degli stadi lasciati desolataVittoria, del telefonino di Ciro De Cesare scagliato contro il patron. Il giorno prima, altre scritte avevano tormentato la vigilia. “Presidente –si legge davanti allo stadio –i soldi non fanno la felicità. Vincere!” I tifosi pensano nuovamente ad una partita venduta, Postiglione e il Potenza dal lungo iter della giustizia sportiva ne escono vivi e cadono in piedi. Crolla l’accusa di illecito, derubricata a slealtà sportivaperla solaesclusionedallaformazione titolare di Cuomo, De Cesare e Cammarota. Ma la parabola discendente di Postiglione diventa irreversibile, nonostante la salvezza sul campo. Arleo in panchina già non c’era più. Dall’estate dei processi riemerge una squadra ricostruita per azzerare subito la penalizzazione. Ilpatron accusa anche i giornalisti, per lui alimentano la cultura del sospetto. Nella gara interna contro

mente vuoti dai tifosi delusi. Dai processi arrivò la condanna alla retrocessione in Serie B per Milan e Lazio, il presidente Felice Colombo del Milan fu radiato, Cacciatori e Della Martira subirono fra i calciatori le condanne più pesanti (5 anni), Albertosi ne scontò 4, Giordano e Manfredonia 3 anni e 6 mesi, Wilson3 anni,Rossi 2anni.Dopo lavittoria dell'Italia ai Mondiali del 1982, la Figc attuò una sorta di amnistia estiguendo le condanne dei calciatori che in quel momento erano ancora squalificati. Il secondo scandalo nacque da un'inchiesta del 1986 relativa ad un giro di scommesse illegali relative ad alcune partite di calcio nei campionati professionistici nelle stagioni 1984-85 e 1985-86, nata da alcune intercettazioni telefoniche e condotta dal Procuratore di Torino Giuseppe Marabotto. Ma, soprattutto, nacque dalle confessioni del faccendiere napoletano Armando Carbone, braccio destro del dirigente del Napoli Italo Allodi (poi assolto dalla Caf). Delle società deferite alla procura federale, subirono una condanna l'Udinese in Serie A (9 punti di penalizzazione), Cagliari (-5), Lazio (-9), Palermo (-5), Perugia (retrocesso in C2), Triestina (-1), Lanerossi Vicenza (promozione in A annullata) in Serie B, Cavese (retrocessa in C2) e Foggia (-5) in Serie C1. Furono squalificati nomi importanti come Renzo Ulivieri (3 anni), attualmente presidente dell'assoallenatori, Aldo Agroppi (4 mesi) ed Ernesto Bronzetti (3 anni), all'epoca general manager del Foggia e oggi agente Fifa ed apprezzato consulente di mercato. il Gallipoli gli fa trovare la tribuna stampa chiusa. L’impresa di risalire la classifica si rivela difficile, con il solito viavai di allenatori in cui rientra anche Arleo, destinato però a non terminare la stagione. L’epilogo è amarissimo, con la retrocessione e le polemiche che il patron –affiancato dall’amico e sponsor Rosario Pellegrino –prova a spegnere rilanciando. E’ l’estate appena trascorsa, quella del ripescaggio e dell’entusiasmo alimentato da una squadra allestita a suon di nomi “quando a Potenza non voleva invece venirci nessuno”. Citazione di Eziolino Capuano, l’allenatore capopopolo voluto da Postiglione per riallacciare i rapporti con una tifoseria stanca e contestatrice. La risalita viene festeggiata dal patron comela vittoriadelcampionato deibilanci. Ma il recupero di popolarità svanisce in poco tempo. L’inizio del torneo in corso

LA TRATTATIVA DI CESSIONE SOCIETARIA

Visentin ripropone l’interesse ma prende un po’ di tempo L’INCERTEZZA PIÙ assoluta sul futuro sportivo che attende la società potentina produrrà tanti effetti che non si possono prevedere in questo momento. Di contro avrà l’effetto immediato di bloccare la trattativa o, se preferite, tutti i discorsi che hanno caratterizzato le due ultime settimane relativamente al proposito, annunciato dall’imprenditore friulano Luca Visentin, di acquisire il Potenza. Non vogliamo ricordare qui le tappe di questa vicenda che ha avuto come suo ultimo atto, datato sabato scorso, l’annuncio da parte di Visentindi essere nella nostra città in questa settimana per incontrarePostiglione. Ovviamente, non ci sarà nessun incontro e nessun viaggio a Potenza dell’imprenditore di Monfalcone. Che raggiunto telefonicamente ha detto di aver appreso le notizie e che in questo momento “Non possiamo che aspettare quelli che saranno gli sviluppi della vicenda. Confermo, in linea di principio, che noi siamo ancora interessati al Potenza. Del quale seguiamo con attenzione anche i buoni risultati che sta ottenendo. Sul piano umano ci dispiace per il presidente Postiglione che ci auguriamo possa chiarire la sua posizione. Sul fronte della trattativa non possiamo fare altro che fermarci e attendere quello che succederà in seguito. E quindi, detto questo, non è il caso di avventurarsi assolutamente in previsioni o in discorsi che in questo momento si potrebbero rivelare quanto meno inutili. Considerato anche che non si possono prevedere quali saranno gli effetti della giustizia sportiva sul Potenza. Resta solo da augurarsi che sia Postiglione che la società escano indenni da questa vicenda. Mi preme, allo stesso tempo, fare una dovuta precisazione: essendo venuto a conoscenza attraverso gli organi di informazione che sul Potenza era in corso un’indagine della magistratura, ho scelto di proposito di è stentato, la partita contro il Marcianise – quella dell’esonero di Capuano – fa vociferare di nuovo i bar. Lo stesso Capuano è ascoltato in tribunale, poi tornerà a sedersi in panchina. Il presidente rimedia intanto un premio fair play per l’accoglienza riservata ai tifosi del Ravenna. La vita di Postiglione ha corso a mille all’ora. A 27 anni già tre figli e un bel po’ di cose da raccontare. Al primo approccio col calcio professionistico è stato eletto consigliere diLega, unattestato difiducia esperanza. Ma squalifiche e ammende da quel momento non sono mancate, fino a rendere oggi il Potenza non certo ben visto nel Palazzo. Era partito con le spalle coperte dal gruppo di famiglia, per arrivare quest’anno a rompere pubblicamente i rapporti aziendali con il padre e il fratello buttandosi nell’avventura di una holding che porta il suo nome. In quattro anni si è di-

Luca Visentin

procrastinare gli appuntamenti in attesa di sviluppi chiari sulla vicenda”. La situazione è davvero molto complessa per capire dove si andrà a parare. I tempi si sono allungati e di molto e soprattutto traspare dalle sue dichiarazioni, oltre alla conferma dell’interesse per la società lucana, anche la preoccupazione per le sorti del Potenza che potrebbe finire di nuovo sotto la mannaia della giustizia sportiva con la conseguente incertezza delle sanzioni che potrebbero essere prese a danno del Potenza. Alle corte: Visentin è interessato al Potenza in C/1, ma in caso di sanzioni pesanti non sarebbe ancora certa la volontà diacquisire e se questa volontà ci fosse tutto il tenore della trattativa sarà sicuramente su basi diverse. Rocco Sabatella messo, è tornato in sella e si è disimpegnato. Non è più andato allo stadio dal 19 ottobre (Potenza-Cosenza, ndr) e il giorno successivo svelò di aver sentito sul suo conto le chiacchiere più infamanti. “Mi hanno accusato di tutto –dichiarò –tranne che di essere pedofilo”. In quell’occasione Postiglione rinfacciò ai tifosi organizzati minacce alla serenità della sua famiglia, decisive per fargli maturare il proposito di allontanarsi dalPotenza. Finisceinvece lontano dalla sua città, costretto a un esilio forzato sotto scorta. Le minacce le ha ricevute, ma non dai tifosi. Postiglione paga i rapporti incauti con esponenti della criminalità organizzata. Rapporti che hanno finito per metterlo sotto scacco. La ricattabilità distrugge, nello sport come in politica. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

«Non è la verità assoluta» «Da quando c’è non vengo più allo stadio»

Il dg Galigani: «Continuiamo a gestire l’ordinario»

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Storia di una parabola discendente ERA IL 15 giugno 2006 quando il Potenza passò nelle mani di Giuseppe Postiglione, allora 24 enne. In città era noto soltanto come figlio di Bonaventura, per gli amici Nino, istrionico editore che ha fatto fortuna con le frequenze radiofoniche e televisive. E’ al Mediafor, nei pressi di piazza Bologna, la sede della conferenza stampa in cui la scalata al 62% delle quote societarie viene resa pubblica. Siedono al suo fianco Luigi Calluori – che passa la mano e resta socio di minoranza – e l’avvocato Simone Labonia, consulente legale di entrambi. Nell’amichevole agostana contro il Foggia, giocata al Viviani, Postiglione scende sul campo durante l’intervallo e annuncia al microfono l’avvenuta acquisizione del rimanente 38% delle azioni. Il Potenza inizia il campionato con al timone un solo proprietario, che ha alle spalle il sostegno della famiglia. Calluori rientrerà a stagione in corso, ma soltanto da sponsor assai remunerativo. I risultati sul campo furono subito più lusinghieri che mai, una squadra costruita intorno ai potentini Nolè e Lolaico parte fortissimo e arriva a giocarsi il campionato con Sorrento e Benevento. Radio Potenza Centrale e TeleCento – emittenti della casa - cantano le gesta di un gruppo divenuto vincente quando la guida tecnica passa da Franco Dellisanti a Pasquale Arleo. L’inizio di un matrimonio bello e tormentato, che arriverà al divorzio. Con i tifosi èidillio: Postiglione va sottola curva a festeggiare la vittoria contro la Pro Vasto, indosso ha una maglietta che inneggia all’articolo 21 della Costituzione e alla libertà di espressione. Maglietta distribuita dagli stessi gruppi organizzati. La stagione finirà con l’apoteosi di Benevento, 17 giugno 2006. Davide veste rossoblu e batte Golia, la corazzata allestita dal presidente sannita Oreste Vigorito, guarda caso anche lui soggetto in questi giorni ad arresto cautelare per altre vicende. Ma una macchia c’è: voci mai confermate parlano di una gara sospetta, Potenza – Sorrento della penultima di campionato. I costieri vinsero, ma una papera del portiere Signorile (era la riserva) insieme all’esclusione a sorpresa di Nolè fecero pensare a male. Sui muri della città comparve la scritta: “una partita decisa in partenza non ha valore per chi ama il Potenza”. Le illazioni vogliono che Postiglione si sia venduto la partita, ma il ritorno in Prima Divisione dopo tredici anni spazza via tutte le chiacchiere, in ogni caso mai accertate. I titoli dei giornali nazionali all’alba del nuovo campionato omaggiano il miracolo Potenza, una squadra capace di vincere le prime tre partite e conquistare un primato solitario che fa sognare chi ha qualche capello bianco e ha visto la B. Ma è fuoco di paglia. Le testate nazionali parlano di Potenza - Samb, quando al triplice fischio finale segui’ il terzo tempo di ispirato dal rugby. Il 20 aprile è la domenica di Potenza – Salernitana, di una mattinata da incubo all’Hotel

PARERI discordanti tra i tifosi e gli appassionati di sport circa l'arresto del presidente del Potenza, Giuseppe Postiglione che ha creato un vero e proprio terremoto in città. Nel capoluogo non si parla d'altro. Gli umori della piazza sono apparsi già inclinati nel corso della gara vinta dai rossoblù contro il Rimini al Viviani domenica pomeriggio. I fischi e le contestazioni della curva hanno fatto da contraltare agli applausi dei tifosi della tribuna durante i novanta minuti di gioco. Potenza è inevitabilmente sotto choc per una notizia che ha fatto rapidamente il giro nei bar, nelle piazze e nei vicoli cittadini. L'arresto del numero uno rossoblù, ovviamente non poteva rimanere sotto traccia, il terremoto giudiziario e sportivo potrebbe avere enormi ripercussioni sul futuro della società rossoblù. Negli ambienti cittadini c'è incredulità, ma anche un pizzico di sdegno per quanto accaduto. I giudizi vanno dall'innocenza alla colpevolezza, c'è chi stigmatizza l'accaduto, c'è invece chi preferisce glissare alle domande poste durante l'in- LA REAZIONE DELLA SQUADRA chiesta svolta ieri mattina nei luoghi simbolo del tifo rossoblù e della città di Potenza. Viale Marconi, via Pretoria, via Nazazio «SBIGOTTITI E increduli». Sono le remo il nostro lavoro senza riperSauro, i tifosi uniche due parole uscite dalla bocca cussioni andando regolarmente a che entrano del dg del Potenza, Vittorio Galigani Portogruaro (prossima trasferta, nei bar e negli di fronte alla notizia dell’arresto del ndr)». esercizi comIl mister Eziolino Capuano, assiepresidente Postiglione. A lui tocca, merciali discuin questa fase, il delicato compito di me al direttore Galigani, già in sede tono del fatto mantenere quantomeno unito il dalla mattinata di ieri, ha nuovadel giorno. gruppo dei calciatori, cercando di mente ribadito l’impegno suo e Presso il Bar isolare l’aspetto strettamente spor- dell’attuale dirigenza, oltre che della Locatelli, luotivo da quello puramente giudizia- squadra, a “difendere i colori sociali go simbolo del e l’interesse del popolo”. Per lui e per rio. tifo rossoblù è Tanto che il dirigente che, lo ricor- l’intera squadra, la settimana che Michele Pace a diamo, è stato indicato da Postiglio- sta per aprirsi non sarà certamente commentare ne proprio come il garante della si- di facile gestione dal punto di vista per primo l'artuazione attuale, visto il disimpegno tecnico. Per quanto possano sforresto di Postieconomico, afferma: «Non apro boc- zarsi i dirigenti di tenere fuori dalle glione: “Seconca sull’aspetto giudiziario. Non co- vicende extracalcistiche, è evidente do me non si nosco l’ordinanza e i capi di accusa, che un coinvolgimento ci sarà. tratta di verità Per tutti parla il capitano Peppe per cui non commento nulla». Fatto assoluta, siasta che l’interesse generico di chi ha Lolaico che dice: «Oggi parleremo mo tutti liberi davanti solo l’immediato futuro del- tra di noi e certamente faremo un codi scommettela squadra è soddisfatto con la stessa municato stampa nel quale evidenre sulle partite pochezza di parole: «Gestiremo l’or- zieremo la nostra posizione». di calcio, figudinaria amministrazione, affrontea.p. rarsi se non è libero di farlo Postiglione. A mio avviso hanno alzato il tiro della questione”. TIFOSI ORGANIZZATI IN FERMENTO Bruno Avella è contrariato: “Non seguo più il Potenza da quando Postiglione ne ha preso le redini Dal sindaco per avere certezze societarie. Non mi piace la sua gestione. Ognuno di noi paga i nel pomeriggio parleranno ai calciatori propri errori”. Angelo Quaratino, dice: “Oggi quando arrestaSI SONO mossi in poco tempo. Erano oltre 100 persone ieri sera nella no un personaggio è facile prensede del palazzo Comunale a Piazza del Sedile per incontrare il sindaco dere una posizione. Sono scettico di Potenza Vito Santarsiero e per avere da lui alcune rassicurazioni. Teanche se la giustizia ha avuto le mono, soprattutto, che l’immediato presente della squadra possa essere proprie motivazioni per muoverscalfito dai riverberi della vicenda, ma anche hanno preoccupazione del si in questo modo. Mi auguro si futuro. E così i supporter del tifo organizzato hanno ricevuto dal primo risolva tutto in una bolla di sapocittadino la promessa di un intervento. Santarsiero si è impegnato nel ne”. Vittorio Damiano sostiene il convocare per la giornata odierna il direttore generale del club Vittorio patron: “Giuseppe Postiglione è Galigani e chiedergli lumi sull’attuale gestione. A seconda della risposta innocente. Sono sicuro che non del dirigente prenderà i provvedimenti del caso. In buona sostanza, se c'entra nulla con questa faccenGaligani assicurerà la prosecuzione dell’attività ordinaria, in attesa di svida, a Potenza si fa presto ad arreluppi più pratici, nessuna interferenza, ma se il dirigente manifesterà tutstare le persone”. Franco De Rocte le problematiche attuali Santarsiero svolgerà un ruolo di intermediaco aggiunge: “Penso sia una sizione per far intervenire l’imprenditoria locale e far sì che la stagione voltuazione incresciosa. Potenza ga al termine nella maniera più indolore possibile. Dal canto loro i tifosi perde la sua dignità calpestata hanno manifestato le solite perplessità sul ruolo di Galigani. Hanno proda due anni di gestione Postiglioposto come garante della attuale situazione il tecnico Capuano, manine. Non posso dare un giudizio festando anche l’intento di restituire gli abbonamenti e pagare domenipersonale, sono tifoso del Potencalmente il biglietto come forma di aiuto per le spese ordinarie. za dagli anni 1950 e non ci posso sport@luedi.it credere”. Walter Di Sabato ha rimarcato: “Si tratta di un fatto di cronaca, posso affermare che si tratta di una delusione per tutti i “Hanno fatto bene, ha fatto cose strano, deve pagare i suoi errotifosi”. A Piazza Prefettura i com- strane e poco chiare”. Sulla stes- ri”. A via Nazario Sauro, nel Bar menti sono svariati. Canio Sabia sa falsa riga il commento di Pa- Mediterraneo è Marco Pesce a è categorico: “Se è colpevole è giu- squale Sivo: “Sono d'accordo, commentare il fatto del giorno: sto che paghi, il calcio non è più non si è comportato bene e deve “Non posso esprimere un giudiuno sport”. Raffaello La Capra pagarne le conseguenze”. Emi- zioinmerito. Bisognavedereseè commenta: “Penso si tratti di un lio Carnevale è contro: “Di lui non colpevole. Se ha commesso errori grosso guaio per la società. E' la ho mai avuto fiducia”. Antonio è giusto che paghi”. Anche Donaconclusione di tanti sospetti”. Al- Valanzano osserva: “Non credo to Di Salvia dice la sua: “Tutto cado D'Andrea sottolinea: “Non co- sia colpevole, mi auguro si tratti pita ora che la squadra sta annosco i fatti, non posso giudica- di un errore”. Paolo Bochicchio è dando bene, mi sembra strano”. re”. Antonio Palese rimarca: durissimo: “E' un personaggio Francesco Menonna


Martedì 24 novembre 2009

Brevi dal mondo

Le prime risposte dei consulenti convincono gli inquirenti che non è morte naturale

Cern, parte bene il Lhc

Brenda e Cafasso: si indaga per omicidio

GINEVRA – Ottima partenza del Large Hadron Collider (Lhc), la «macchina del Big Bang» del Cern di Ginevra: riavviato venerdì scorso dopo 14 mesi di pausa forzata per un guasto, l’acceleratore di particelle ha già registrato le prime collisioni protoniprotoni, ha annunciato il Cern. «E' un grande successo aver percorso tutta questa strada in così poco tempo», ha dichiarato Rolf Heuer, direttore generale del Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare.

ROMA – Le prime risposte «ufficiose» ai quesiti posti ai consulenti ai quali la procura di Roma ha chiesto di approfondire gli esami tossicologici sulla morte di Gianguerino Cafasso, sono già in possesso degli inquirenti. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo aspetta una relazione ufficiale, ma il decesso del pusher e protettore dei trans di via Gradoli e via Due Ponti, in stretto contatto con Brenda, appare a chi indaga tutt'altro che una «semplice overdose». Anche per questa morte, così come per quella di Brenda, la procura procederà per omicidio volontario. Le novità sarebbero legate sia all’assunzione di una sostanza che

Biocombustibile ci prova la Klm

Il capogruppo socialista aveva rivelato un retroscena: «Berlusconi non lo voleva»

L'AJA – La Klm ha effettuato il primo volo passeggeri alimentato con biocombustibile. Lo ha annunciato la compagnia olandese. Il carburante utilizzato è cherosene di origine organica. Il volo è durato un’ora e mezzo e tra i passeggeri c'era il ministro dell’Economia, Maria van der Hoeven.

La corrida verso l’abolizione MADRID – Potrebbe avere le settimane contate in Catalogna quella che per secoli è stata una grande istituzione spagnola, la corrida: il parlamento regionale dovrebbe esaminare verso metà dicembre una iniziativa popolare abolizionista già firmata da 180mila persone.

potrebbe aver determinato il decesso costringendo così i magistrati a non archiviare più il fascicolo come caso di «morte naturale», sia, confida una fonte giudiziaria «alle modalità di assunzione della stessa sostanza. Insomma Cafasso potrebbe aver assunto senza saperlo una dose o troppo pura o tagliata male di cocaina che avrebbe determinato il decesso per arresto cardiaco. Cafasso, secondo i carabinieri accusati dalla procura di aver tentato un ricatto ai danni di Piero Marrazzo dopo averlo sorpreso con Natali il 3 luglio scorso in un appartamento di via Gradoli, è colui che avrebbe girato e tentato di piazzare a qualche organo di informazione il video di po-

chi minuti che ritraeva l’allora governatore del Lazio in compagnia del trans. Dopo la morte di Cafasso, la procura aveva disposto l’autopsia e gli esami tossicologici i cui esiti sono in arrivo per questa settimana. Le indagini sulla morte del pusher si intrecciano e andranno a comporre il complesso puzzle investigativo con la morte (per omicidio anche questa) di Brenda. Sono ore decisive queste per decrittare i possibili segreti custoditi nel pc trovato dalla polizia nel lavandino, sotto il getto d’acqua di un rubinetto aperto. Al più tardi oggi l'esame della memoria del pc, fornirà i primi risultati agli investigatori. Intanto oltre al giallo dei due cel-

Gianguarino Cafasso

lulari scomparsi, mancano all’appello due mazzi di chiavi dell’appartamento di via Due Ponti dove il trans fu trovato morto soffocato dalle esalazioni di un trolley andato per ora misteriosamente a fuoco. Pasquale Faiella

D’Alema, Frattini contro Schulz «È un bugiardo, è stato il Pse a scegliere, noi non l’abbiamo mollato» ROMA – «Il governo italiano ha mollato D’Alema». «Fuori dal mondo, la colpa è del Partito socialista europeo». Con questo botta e risposta si infiamma –ein modo ancor piùduro che nei giorni scorsi – lo scambio di accuse tra il governo italiano e il capogruppo dei socialisti europei, Martin Schulz, sulla responsabilità della mancata nomina di Massimo D’Alema a Mr Pesc. Nel vertice europeo di giovedì a Bruxelles gli è stata infatti preferita la baronessa britannica Catherine Ashton. Ad innescare la nuova polemica è stata ieri mattina un’intervista a La Repubblica in cui Schulz non solo ha ribadito che «il governo italiano non ha mai ufficialmente proposto il nome

di D’Alema», ma ha anche aggiunto che, secondo quanto gli risulta, «Berlusconi ha contattato alcuni primi ministri conservatori per chiedere di far cadere la candidatura di Massimo». Il presidente del Consiglio si sarebbe inoltre «espresso così anche alla cena di Berlino per i venti anni dalla caduta del Muro». Il primo del Governo a rispondere, fortemente irritato, è stato il ministro degli Esteri, Franco Frattini: «Spendo solo due parole per replicare a Schulz, che è il vero autore del fallimento clamoroso di D’Alema: sono bugie e tutta l’Europa lo sa», ha detto. Mentre Berlusconi, interpellato dai giornalisti a Doha, non ha voluto commentare per-

sonalmente, lasciando che fosse il suo portavoce Paolo Bonaiuti a farlo: «E' davvero fuori dal mondo –ha dichiarato -. Tutti, compreso Schulz, sanno bene che la scelta è stata determinata dal Partito socialista europeo. Ma ormai alle sue bugie credono soltanto lui e la Repubblica». Il governo italiano rivendica infatti di aversostenuto fino all’ultimoe «con lealtà»il nomediD’Alemaper lacarica di Alto rappresentante della politica estera europea, e sostiene che alla fine sono stati i socialisti ad aver «ceduto alla richiesta britannica per aiutare un governo amico in difficoltà a pochi mesi dal voto». Per Schulz invece le cose sono anda-

te diversamente: «Quando giovedì dopo pranzo si è riunito il pre-vertice dei capi di governo socialisti – ricostruisce ieri il politico tedesco –si è entrati in una logica intergovernativa e non c'è stata maggioranza per Massimo». Anche perchè, sottolinea, «D’Alema non aveva un governo che lo sostenesse». La bocciatura dell’ex ministro degli Esteri ha però creato frizioni anche tra il Pd e lo stesso Pse: «E' bene che si stia aprendo una riflessione sulla nostra sceltain Europa–haribadito ancheieri PaoloGentiloni -. Il nostroruolo non può ridursi a quello di delegazione italiana di un gruppo socialista più consociativo che europeista». Laurence Figà-Talamanca

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10 In Italia e nel Mondo


Attaccato un convoglio di giornalisti e sostenitori del candidato a governatore di Maguindanao

Filippine, gruppo armato fa una strage: 21 vittime BANGKOK – Almeno 21 morti, che potrebbero salire a 43 secondo l’esercito: un intero convoglio di giornalisti, parenti e sostenitori dell’aspirante governatore della provincia di Maguindanao, nel sud delle Filippine, rapiti e uccisi – con ogni probabilità dagli scagnozzi del clan rivale – proprio mentre si avviavano a depositare la sua candidatura alle elezioni del prossimo maggio. Anche per gli standard di una regione dove operano estremisti musulmani, ribelli comunistie milizieal soldodi baroni locali, è stato un bagno di sangue. Il gruppo, che viaggiava a bordo di diversi furgoni, è stato bloc-

Viaggiavano a bordo di diversi furgoni nessuno ancora ha rivendicato la paternità del gesto cato ieri mattina da decine di uomini armati vicino alla città di Ampatuan, sull'isola di Mindanao, 900 km a sud di Manila. Qualche ora dopo le forze di sicurezza hanno ritrovato 21 corpi – tra cui 13 donne – uccisi con colpi d’arma da fuoco e in alcuni casi mutilati. Mentre proseguono le ricerche degli altri sequestrati, che si teme siano sepolti nelle vicinanze, nessuno ha rivendicato la paternità della strage. Ma gli analisti puntano compatti il dito contro la famigliadi DatuAndal Ampatuan,go-

vernatore di Maguindanao da tre mandati e intenzionato a lasciare l’incarico in eredità al figlio. Le vittime dell’agguato erano tutte collegate ad Esmael Mangudadatu, vicesindaco di una città vicina ma appunto in procinto di candidarsi alla guida della provincia. Secondo il sito filippino Inquirer.net, gli Ampatuan e i Mangudadatu si spartivano il potere nella regione dagli anni Ottanta, ognuno nei rispettivi feudi comunali. La tensione era però salita negli ultimi mesi, quando l’ulti-

mo rampollo della dinastia Mangudadatu aveva «invaso» il campo rivale puntando alla carica di governatore. L’uomo ieri non faceva parte del convoglio, ma al momento dell’imboscata era al telefono con la moglie, che viaggiava con altri membri della famiglia. Le autorità di Manila hanno condannato la strage, aprendo subito un’inchiesta sull'accaduto. La presidente Gloria Macapagal-Arroyo –che in passato si è appoggiata a entrambi i clan per raccogliere il voto locale – ha dichiarato che per fare giustizia «non verrà lesinato nessuno sforzo». Alessandro Ursic

L’aereo si era appena alzato in volo, ha virato e si è schiantato

L’esercito filippino in allerta

Iniziata l’autopsia

Cucchi emerse nuove lesioni La tragedia nei pressi di Pisa. Era un volo di addestramento

Precipita un C130: 5 morti PISA – L'aereo militare si era appena alzato in volo. Ha raggiunto quota 100-150 metri, ha virato a sinistra, direzione mare, poi, d’improvviso, si è inclinato verso destra e si è abbattuto al suolo, finendo su una linea ferroviaria, in mezzo a un’area di campi coltivati. Cinque le vittime, gli occupanti del velivolo: il comandante, due allievi pilota e due addetti al carico. L’incidente è avvenuto alle 14.15, durante un volo di addestramento, uno dei tanti della 46/a Brigata aerea dell’Aeronautica di Pisa. Ancora non è chiaro quali siano le cause, se un errore umano o un guasto tecnico. Il generale di brigata aerea Stefano Fort, comandante della 46ª brigata, spiega che l’aereo, un C130J, era di recente costruzione e «ineccepibile dal punto di vista manutentivo». Le scatole nere, che registrano dati e voce e che i soccorritori stanno ancora cercando, daranno la risposta: diranno se si è trattato di un inconveniente tecnico e, soprattutto, proprio grazie alle registrazioni vocali, chi era in quel momento ai comandi, se il maggiore Bruno Cavezzana, 40 anni, di Trieste – comandante del volo – o uno dei due allievi, i tenenti pilota Gianluca Minichino, 28 anni, di Napoli, o Salvatore Bidello, 30 anni di Sorrento. Le altre due vittime sono il maresciallo Maurizio Ton, 44 anni, di Pisa e il maresciallo Gianluca Larice, 39 anni, di Mestre (Venezia). Sulle cause, dunque, «al momento ogni ipotesi sarebbe un’illazione», si è limitato a dire Fort. «Il guasto tecnico ci può sempre stare, ma anche un calo di potenza o un impatto con i volatili. È

I soccorsi sul luogo dove è caduto il C130 dell’Aeronautica militare, nei pressi dell’aeroporto di Pisa

da escludere l’attentato. C'è un testimone, un militare, che dice di non aver visto del fuoco sul velivolo in volo, questo già è un elemento». Errore umano? «Le scatole nere ci saranno d’aiuto», ribadisce Fort. «Cavezzana era espertissimo e aveva margini di intervento se ai comandi ci fosse stato un allievo». Sia la procura di Pisa che l’Aeronautica hanno aperto inchieste. Gli investigatori ascolteranno i testimoni. Uno di loro ha raccontato ai giornalisti di aver visto l’aereo «avvitarsi e precipitare». Il C130J si è schiantato in una zona di campagna. Di solito, i piani di volo per gli addestramenti prevedono – dopo il decollo dalla

pista dell’aeroporto di Pisa, la stessa dei voli civili – o la virata verso il mare o verso l’interno. Ieri, per fortuna, l’aereo ha puntato verso il mare, una zona disabitata. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata agghiacciante: pezzi di aereo sparsi ovunque, parti sulla ferrovia (una linea secondaria), piloni per il trasporto dell’energia elettrica abbattuti. «Non c'è rimasto nulla», commentavano i vigili del fuoco. I resti delle cinque vittime sono stati cercati fino a tarda sera. L’aeroporto civile di Pisa è stato chiuso alcune ore. Il tenente colonnello Nicola Tammaro, comandante della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) delle

Frecce Tricolori, conosceva benissimo Cavezzana, il comandante del volo: «Era un pilota eccezionale – ha detto – ho volato con lui ed era un grandissimo professionista. Era il pilota più esperto di C-130». Ai familiari, la notizia è stata comunicata dai vertici dell’Aeronautica: «Non mi sembra vero – ha detto in lacrime Silvano Cavezzana, padre di Bruno – vorrei che fosse tutto una cosa inventata, non voglio accettare questa realtà. Sono vent'anni, giusto vent'anni che era all’Aeronautica. L’ha fatto sempre con un entusiasmo da fine del mondo». Cavezzana aveva da poco compiuto 40 anni. Giampaolo Grassi

News, attacco a Google da Murdoch e Microsoft NO a Google, sì a Bing. Rupert Murdoch, proprietario del Wall Street Journal e del Times di Londra, uno degli editori più potenti del mondo, è pronto a voltare pagina nella sua lotta contro la diffusione gratis dei giornali a pagamento escludendo i link alle sue testate dall’aggregatore del colosso di Mountain View. Non solo: Murdoch pensa a stringere una allenza di ferro(e conpagamenti)con la Microsoft di Bill Gates e di Steve Ballmer. Come scrive con ampio rilievo in prima il Financial Times (e conferma lo stesso Wall Street Journal nelle pagine interne) Microsoft sta trat-

Latino mon amour a Parigi bandito il francese

Istanbul, l’aeroporto sospeso tando con News Corp, il gruppo che fa capo a Murdoch, una partnership che potrebbe portare l’editore del Wall Street Journal a rimuovere i contenuti dei suoi giornali dal motore di ricerca di Google, e dall’aggregatore Google News, riversandoli su Bing.

ROMA–Lesioni nuove, mai notate prima, al cranio e soprattutto alla mandibola. Traumi «recenti», anzi, «recentissimi» rispetto alla data della morte. È il risultato dei primi accertamenti sulcadavere diStefanoCucchi,come hariferito il legale della famiglia del geometra di 31 anni morto il 22 ottobre nel reparto detentivo nell’ospedale Sandro Pertini di Roma, corpo riesumato giovedì scorso su disposizione della Procura di Roma esul quale, stamattina all’istituto di Medicina legale dell’Università La Sapienza, sono cominciati i nuovi esami medico legali. Obiettivo degli accertamenti: fare luce sul decesso di Cucchi, arrestato una settimana prima per droga. Il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, ha rivelato i primi risultati degli esami. A un mese di distanza dalla morte, spiega l'avvocato, «ci sono ancora molteplici e vistose lesioni» da «traumi recentissimi». Ma soprattutto, quelle alla testa e al volto, sfuggite a un primo esame. «Confermate invece – prosegue l'avvocato – le fratture alla colonna vertebrale» e anche le lesioni alle mani. «Per parlare delle cause della morte, però –sottolinea ancora Anselmo –bisognerà aspettare ancora qualche giorno». Sono ancora parecchi, infatti, gli accertamentiche gli esperti dovranno condurre sul cadavere di Stefano Cucchi: oltre agli esami istologici, sono previste certamente una Tac e una risonanza magnetica. «Gli esami saranno approfonditi e di certo non semplici. La salma potrà essere restituita ai familiari non prima di una settimana» è la previsione del legale. Attorno al corpo del geometra sono al lavoro numerosi esperti. C'è il pool nominato dai pm Vincenzo Barba e Francesca Loy (Paolo Arbarello, Dino Tancredi, Ozrem Carella Prada e Luigi Cipollone), e ci sono i consulenti dei sei indagati, tre agenti di polizia penitenziaria – per i quali si procede per omicidio preterintenzionale –e tre medici del Pertini (omicidio colposo). La famiglia Cucchi può contare invece sul professor Vittorio Fineschi dell’Università di Foggia, mentre la commissione di inchiesta sul sistema sanitario presieduta da IgnazioMarino (che approfondisce gli aspetti dell’assistenza medica) si è affidata al professor Vincenzo Pascali dell’ospedale Gemelli di Roma. Gabriele Santoro

IL Sabiha Gökçen Airport di Istanbul è l'edificio antisismico più grande del mondo. Ideato per resistere a scosse di magnitudo eccezionale, è stato realizzato sul modello dell'aeroporto di San Francisco, ma utilizzando tecnologie e

sistemi più nuovi ed evoluti. L'intero edificio non poggia direttamente sul terreno, ma è isolato da una serie di ammortizzatori in grado di assorbire i movimenti provocati dalle scosse e di far oscillare l'edificio come se fosse un blocco unico.

LA lingua di Cicerone non è morta, insegna Parigi. Anzi. Due volte al mese, infatti, gli amanti del latino si incontrano perpraticare lalingua degli antichi, naturalmente... nel quartiere Latino della capitale francese, in pieno centro, vicino alla Sorbona. Sono intellettuali e studenti, ma anche ferrovieri e impiegati, avvocati e registi di teatro, professori e medici. Non c'è bisogno di diplomi, una sola è la regola per tutti: sapersi esprimere bene o male nella lingua di Cesare. In queste riunioni un pò 'sui generis' il francese è dunque bandito ed i partecipanti si stringono la mano scambiandosi un «Ave», proprio

alla maniera degli antichi romani. Si dà libero corso ai propri pensieri, si «filosofa», sidiscutedi poesiaescienza. Tutto rigorosamente in latino. Quando il vocabolario lo rende necessario si inventano anche nuove parole: così il «computer» diventa il «computatrum».

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In Italia e nel Mondo 11

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

Il fatto del giorno: Brunetta - Tremonti, scoppia la lite nel governo E Giulio lancia l’aut aut a Berlusconi

Ma il tappo non è il ministro dell’Economia

Se si scassa il già molto scassato

dall’articolo di Francesco Bei

dall’editoriale di Luca Ricolfi

dal corsivo di Mario Ajello

Dal Qatar Silvio Berlusconi osserva con fastidio e sconcerto le spaccature che si manifestano ogni giorno nella sua maggioranza. «Renato ha sbagliato, non è questo il momento di fare confusione. Se ha dei problemi con Tremonti se li faccia passare: siamo sotto attacco e non dobbiamo mostrare divisioni». Non bastasse Gianfranco Fini, ad agitare la navigazione del premier, ci si è messo anche Renato Brunetta, con la sua intervista incendiaria. Doppia irritazione quella del Cavaliere, giacchè riteneva di aver chiuso il capitolo Tremonti un paio di settimane fa, inventando per lui un comitato per la politica economica dentro il Pdl. [...].

Tre sono, in natura, le strategie di sopravvivenza: l’attacco, la fuga, la simulazione della morte. La tigre attacca, la gazzella fugge, ma il caso più interessante è quello degli animali che - di fronte al pericolo - assumono una postura di perfetta immobilità, o per mimetizzarsi con l’ambiente circostante o per fingersi morti. E' il caso di molti rettili, del rospo, del camaleonte africano, del martin pescatore. Nella politica economica succede la stessa cosa. Se guardiamo alla storia della seconda Repubblica, non è difficile riconoscere le tre strategie. Nella breve stagione che va dal 1992 al 1998, ossia dalla svalutazione della lira all’ingresso in Europa, prevaleva l’attacco. [...].

Brunetta attacca Tremonti, cerca di scassare il già molto scassato e comunque resta isolato. Fini contro Bossi e Bossi contro Fini («Ma perché quello non si fa i fatti suoi? Mica sta al governo!»). La Prestigiacomo col broncio. Bondi contro i colleghi che «disfano». Sacconi contro Brunetta. Maroni contro il titolare dell’Economia e Bossi che non lo appoggia. Calderoli contro Fini. E tutti contro tutti. Sarebbe questo l’esecutivo della «solidità» e della «compattezza»? Oppure siamo passati dal disunito governo dell’Unione all’«unito» - lo dicono loro - governo della Disunione? [...].

La migliore di oggi

Tra liti e calci

Occorre mantenere i nervi saldi

dal commento di M. Sensini

dal commento di R. Arditti

All’ennesimo violento attacco il ministro dell’Economia non ha voluto dare peso, e comunque non la dignità di un commento. Alle accuse di Renato Brunetta, del resto, è abituato. Anche se ieri, dopo aver letto sul Corriere della Sera la scoppiettante intervista con la quale il ministro della Pubblica amministrazione lo accusa di essere niente meno che una iattura, Giulio Tremonti non ha nascosto di essere rimasto sorpreso. Forse tanto quanto lo è stato Silvio Berlusconi che, appena lette le dichiarazioni di Brunetta ha chiamato di buon mattino per l’ennesimo lungo colloquio di rassicurazioni con il titolare dell’Economia. [...].

L’attacco di Renato Brunetta a Giulio Tremonti ha squarciato la domenica che ha chiuso una difficile settimana per Berlusconi ed il suo governo. Dopo le dure polemiche con Fini e le insistenti voci di elezioni anticipate (ipotesi che va nell’esatta direzione contraria agli interessi della maggioranza) sembrava arrivata una tregua, con addirittura una sorta di promessa d’intesa con l’opposizione sulle riforme istituzionali. Ora Brunetta accusa Tremonti di voler decidere tutto da solo e di tenere troppo stretti i cordoni della borsa. Al ministro veneziano va riconosciuto il coraggio di dire

pubblicamente quello che molti dicono solo in privato. Al tempo stesso va riconosciuto a Tremonti l’immane sforzo di tenere in ordine i conti dello Stato, impresa drammaticamente difficile in Italia. Ecco allora che si impongono due considerazioni. La prima è che il governo deve trovare un modo, nei prossimi mesi, per venire incontro a quella parte d’Italia che «tira la carretta». In sostanza è arrivato il momento di ridurre le spese improduttive e destinare risorse a famiglie e imprese, possibilmente agendo sulla leva fiscale. In secondo luogo va però detto che il governo non trae giovamento da queste polemiche interne. [...].

Clima da 1994

dal commento di Stefano Lepri

Speravo che dopo le ultime dichiarazioni del premier Berlusconi, che smentivano qualsiasi ipotesi di elezioni anticipate, le acque si fossero calmate nella maggioranza. Mi sono sbagliato perché invece, un giorno sì e l’altro pure, c’è qualche coda di veleni. Una volta è il problema della giustizia, l’altra è la cittadinanza agli immigrati, una volta è il testamento bioetico, l’altra è la manovra economica: in questo periodo, nella pentola del governo bolle sempre qualcosa di poco digeribile. Da parlamentare di fresca elezione, non capisco tanta animosità e tante polemiche interne. O, meglio, le capisco benissimo: è come se fosse scattato, all’improvviso e senza motivi reali, il conto alla rovescia per il “dopo Silvio”. Tutti i possibili pretendenti si sbracciano così per conquistare un posto al sole. [...].

Renato Brunetta ieri era a Marrakesh, in Marocco, ma per impegni di governo. Di prima mattina aveva parlato con una radio, confermando le sue posizioni. Dopo la nota di palazzo Chigi, non ha voluto aggiungere nulla. Ai suoi collaboratori ha detto che non gli pare di aver perso la fiducia del capo del governo, e che lo scopo di aprire un dibattito l’ha raggiunto. Pur se non gli piace la fretta con cui un paio di ministri si sono dissociati da lui. A fargli perdere le staffe era stata una riunione tecnica in cui, secondo lui, i rappresentanti del Tesoro avevano rimesso

Taglio basso

Jeans e parolacce, ecco il nuovo look di Fini Sono le sei del pomeriggio e i «buuu» piovono dal cielo. È una batteria rumorosa di insulti: negro, scimmia, vattene a casa, buuu, buuu. Quelli che urlano sono i «compagni di squadra» di Fini. Non c’è nulla da fare: Gianfranco è circondato da «stronzi». Pdl?Ex An?Secolo? Farefuturo? No, la curva del Bologna. Quei rossoblu come lui, quelli che un tempo facevano tremare il mondo, quelli del dottor Balanzone, delle torri, della rossa, grassa, dotta Bologna per quarantacinque minuti insultano l’unico italiano dell’Inter. Ed è quasi una beffa. Guarda come ti deludono gli ultrà della squadra del cuore. Sputare su Balotelli, proprio lui. Ilragazzosimbolo dellasvoltafiniana, quello a cui ha dedicato una generazione. Generazione Balotelli, appunto. Il volto imbronciato del multiculturalismo. Mourinho ha detto che deve imparare a convivere con tutto questo. Ma Supermario non abbasserà mai la testa. Non ha bisogno delle lezioni di Fini e anche Mou ha rotto con le sue prediche. A Balotelli non

dal commento di Massimo Riva

Il presidente del Consiglio ha un bel dire che la sua maggioranza è solida e il governo arriverà in carrozza alla normale scadenza della legislatura. Ormai non passa giorno, infatti, senza che nuove scosse sismiche aprano crepe sempre più profonde tanto negli equilibri politici quanto nelle strategie economiche del potere berlusconiano. Al punto che, ad aggravare le dure espressioni di dissenso che Gianfranco Fini manifesta con quotidiana regolarità, ora stanno venendo in piena luce contrasti non facilmente componibili all’interno stesso della compagine militare. [...].

Altan su La Repubblica

Ambizioni europee dietro il pugno di ferro

dal commento di Giancarlo Mazzuca

dall’articolo di Vittorio Macioce

Maggioranza al bivio

servono le parolacce. Non dice stronzi. Lui segna e dopo il gol li guarda in faccia tutti, uno ad uno, e li zittisce con un solo dito. Muti. Ed è un gesto più forte e carismatico di uno «stronzo» qualsiasi. Balotelli è il nuovo, Fini vuole diventarlo. L’ex delfino di Almirante sta facendo tabula rasa del suo passato. A quasi 58 anni sembra che abbia buttato via tutto quello che c’era nei suoi vecchi armadi. È un cambio vita, un ricominciamo, un modo per archiviare tutto: la moglie, gli amori, le idee, Msi, An, i colonnelli, la Bossi-Fini, la collezione di occhiali da sole, le camicie azzurre, l’eloquenza oxfordiana, l’aplomb istituzionale, un paio di portavoci, i vecchi colleghi di redazione, forse Berlusconi, e a questo punto perfino l’orgoglio rossoblù. Deve rifarsi un futuro. Lo strappo è netto. Fini dieci anni fa raccontava il suo look: «Mi vesto solo da Cenci e prediligo il blu. Per le scarpe sono a posto per un decennio, le prendo tutte da amici a Montegranaro, in provincia di Ascoli. [...]. dal Corriere della Sera

in discussione punti già concordati dal consiglio dei ministri dello scorso giovedì 12. La sua «Carta dei doveri della pubblica amministrazione», una riforma senza costi, orientata soprattutto a rafforzare norme esistenti, era stata già data per approvata nei comunicati ufficiali, come disegno di legge collegato alla finanziaria 2010. Così il ministro della Pubblica amministrazione ha dato una intervista-manifesto, ben preparata. Nella sua idea, occorreva incanalare in proposte coerenti il malumore che cresce, fra i ministri come fra i parlamentari della maggioranza, contro i no di Giulio Tremonti. Con Rtl ieri mattina ha in-

sistito sul rischio di «far morire sul nascere la ripresa». E’ un ragionamento che dalle parti del Tesoro pare un po’ bizzarro: se c’era da spendere di più, sarebbe stato più necessario farlo nel peggio della tempesta, non dopo. Ora, nei vertici europei, si discute già (sia pure con tempi lunghi, e con abbondanza di retropensieri) di come rientrare dalle misure eccezionali anticrisi. Brunetta ribatte che «tantissime riforme sono a costo zero». Sarà forse che parlamentari e ministri guardano alle elezioni amministrative di marzo? Vogliono spendere per assicurare la vittoria al centro-destra? [...].

La fotografia Arese, Lavoratori Alfa Romeo bloccano un tratto d’autostrada (Ansa)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Caso Marrazzo. Brenda, due i cellulari spariti ma la chiave è nel pc dei segreti dall’articolo di Carlo Bonini

In via Due Ponti 180, la scena del crimine non dirà più di quanto già non abbia detto. Ne è convinta la squadra Mobile, ne è certa la Procura (la perizia sul trolley che ha alimentato l'incendio e dunque su ciò che può averlo innescato è un'analisi complessa che prenderà settimane). E l'indagine sulla morte di Brenda, dunque, infila decisa la strada degli accertamenti "tecnici". Sul suo personal computer abbandonato sotto l'acqua corrente, evidentemente. Ma anche sui suoi telefoni cellulari. Quello recuperato nei dieci metri quadri in cui è stata ritrovata cadavere (un "Nokia n73"). Quelli di cui si è persa traccia. Che, si scopre ora, sono almeno due. Un palmare "Samsung" che - come riferito ieri - non è stato trovato nel monolocale e che Brenda usava almeno dal 9 novembre, giorno in cui era stata rapinata di un cellulare. E un secondo telefono di cui è rimasta traccia nel verbale di interrogatorio

L’appartamento di Brenda

in Procura del 1 novembre scorso (quando la transessuale riferì dei suoi incontri con Piero Marrazzo e dell'esistenza di un secondo video dell'ex governatore girato nella primavera di quest'anno). In quella circostanza, infatti, Brenda lasciò due recapiti mobili. Uno corrispondeva al "Samsung". L'altro non corrisponde né alla scheda infilata nel telefono rubato il 9 novembre, né a quella del "Nokia" ritro-

vato in via Due Ponti. La circostanza che nelle mani di Brenda siano passati molti cellulari e dunque più utenze mobili nello spazio di poche settimane non è una stranezza per chi si prostituisce. Anzi, è la regola. Ma per gli investigatori riuscire a ricostruire con esattezza la storia dei telefoni e delle utenze di Brenda, con date e numeri, così come individuare in quali mani siano finiti significa evidente-

dal commento di Alain Elkann

Caro direttore, ho letto l’articolo «Noi artisti davanti al Pontefice» pubblicato da La Stampa domenica 22 novembre 2009 a firma Ferdinando Camon. Vorrei dire all’autore che ho trovato nel racconto della cerimonia in certi punti una licenza poetica scherzosa e ironica che faceva assomigliare la solenne giornata di ieri a una sfilata di moda. Io non mi sarei mai permesso di scrivere tali cose data la solennità e la simbologia di tale giornata viste le personalità presenti e la sacralità del luogo prescelto da Benedetto XVI: la

Il bello non ha né etichette né religione Cappella Sistina. Avrei scritto che ringraziavo Monsignor Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, per aver organizzato con i suoi collaboratori un evento così significativo. Voglio ringraziare il Santo Padre per aver scelto un luogo così importante,

un’icona così unica per coniugare la bellezza - su cui era incentrato il discorso del Pontefice -, la religione, la spiritualità, il talento e la Chiesa, visto che nella medesima Cappella Sistina, come ha ricordato Benedetto XVI con commozione, si tengono i conclavi e proprio lì in quel luogo Lui è stato eletto al Soglio di Pietro. Devo dire che pareva strano

mente poter ricostruire attraverso i tabulati del traffico telefonico con chi ha avuto a che fare in questo suo ultimo mese di vita. Un lavoro affidato agli uomini del Ros dei carabinieri e che, in questo momento, appare cruciale. Perché sapere con chi e quando Brenda ha parlato può portare più lontano di quanto non abbiano fatto le testimonianze raccolte dalla Mobile nelle ultime 48 ore nella comunità trans di via Due Ponti. Un'infilata di racconti per lo più incongruenti che non hanno offerto - per quanto ne riferivano ancora ieri pomeriggio fonti qualificate in Procura - nessun elemento di dettaglio utile a far camminare l'inchiesta. Più rapido, al contrario, il lavoro che si annuncia sul personal computer (le analisi tecniche di estrazione dei file, di recupero di quelli cancellati e di esame della cache memory cominceranno oggi pomeriggio e prenderanno un paio di giorni). [...].

vedere arrivare in quella Cappella così famosa architetti, poeti, pensatori, cantanti, cantautori, registi, romanzieri che si stupivano di vedersi lì laici, cristiani, buddisti, ebrei e musulmani credenti e non credenti ma tutti in attesa del Papa. Tutti curiosi di sapere o di provare a capire con quali criteri il Vaticano avesse scelto proprio loro per presentare il mondo dell’arte e della cultura. Il regista Maselli parlando del Papa e del perché era venuto e del perché aveva accettato quell’invito, ha detto: «Comunque non capita ogni giorno di essere invitato da un Capo di Stato». [...].

Nove milioni di processi da smaltire dal dossier di Michele Ainis

Quanti sono i processi pendenti? Stando alla cifra comunicata dal ministro Alfano nell’ultima relazione al Parlamento sullo stato della giustizia (gennaio 2009), quasi 9 milioni. Più precisamente, 5.425.000 processi civili e 3.262.000 penali. A propria volta il rapporto Cepej (Commissione europea per l’efficienza della giustizia), che s’estende a una cinquantina di Paesi anche extraeuropei, ci aiuta a fare qualche paragone. Nel 2006 in Italia le cause civili pendenti nelle corti di prima istanza erano 3,68 milioni, molto più di quelle non ancora decise in Francia (1,16 milioni), Germania (544 mila) e Spagna (781 mila) messe assieme. Ancora peggiore la situazione per quanto riguarda le cause penali pendenti nei tribunali di primo grado. In Italia erano più del doppio (1,2 milioni) rispetto al dato complessivo di Germania (287 mila), Spagna (205 mila) e Inghilterra (70 mila). Ma in generale solo la Francia, fra tutti i Paesi presi in considerazione dal Rapporto, supera il milione di cause pendenti (1.165.192). Quanto ai reati più gravi (come omicidio, rapimento, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti), in Italia i procedimenti giacenti alla fine del 2006 erano 1.204.151 nel primo grado, mentre in Inghilterra 70.610, in Germania 287.223 e in Spagna 205.898. Quanto durano i procedimenti? Facciamo parlare nuovamente Alfano: 960 giorni per il primo grado e 1509 giorni per il giudizio di appello nel civile; 426 giorni per il primo grado e 730 per il grado di appello nel pena-

le. Questo significa - come aggiunge il rapporto Doing Business 2009 - che per recuperare un credito originato da una disputa commerciale in Italia servono 1210 giorni, contro 331 giorni in Francia, 394 in Germania e 515 in Spagna. Significa altresì che un processo per sfratto dura in media 630 giorni (in Canada 43), mentre un contenzioso per incassare assegni a vuoto si conclude dopo 645 giorni (in Olanda dopo 39). Dipende però dal domicilio, dato che ogni processo può durare il triplo per chi risiede nel Mezzogiorno (rapporto di CittadinanzAttiva, novembre 2009). Quanti rinvii, quante prescrizioni? I primi colpiscono ogni giorno 7 processi su 10, ossia il 76,1% dei procedimenti penali fissati per il dibattimento ordinario (Eurispes 2008). Quanto alle prescrizioni, nel 2007 hanno raggiunto la cifra record di 209.779 declaratorie, che nel distretto di Napoli significa un reato estinto ogni 13 minuti. Qualche giorno fa (19 novembre) il ministro Alfano ha diffuso un dato un po’ più basso: vanno in prescrizione 170 mila processi l’anno. In ogni caso è un’amnistia di massa, ma solo per chi ha quattrini da elargire agli avvocati; e senza neppure la necessità di scomodare il Parlamento, com’è accaduto per l’indulto nel 2006. Altrove niente indulti, niente prescrizioni. E così - per citare un solo esempio - il primo presidente della Corte di Cassazione francese, Vincent Lamanda, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario (7 gennaio 2009), ha raccontato che loro impiegano 15 mesi per chiudere un processo civile, appena 4 mesi per un processo penale. [...].

Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Chi sale e chi scende in questo weekend

Il capitano della Roma un impagabile eroe

Totti non è Cassano

dal commento di Carlo Genta

dal commento di G. De Cataldo

dal commento di R. Beccantini

Chi sale Francesco Totti –Non è più il Pupone, solo Francesco. Non è più il ragazzo d'oro del calcio italiano. Ora è un maturo campione tenuto insieme con le viti e coi bulloni come un omino costruito col meccano. Intatta però l'unica parte non replicabile in laboratorio, il talento che gli scorre dentro. Marcello Lippi alladisperataricerca diqualitàperunasquadra,la sua,lanostra, solida ma senza scintille, era a Livorno a studiarsi Candreva (partita piena di belle cose quella del ragazzino, specie nel primo tempo). Però poi sarà andato a casa, avrà acceso la tv, avrà visto, sentito, pensato, magari perfino chiamato. Un Mondiale non è un campionato ma una serie di elettrochoc violentie unmagodellelampadine serve,civuoleuno chesappia trovare la luce all'improvviso, nel buio. Il resto sono questioni di equilibri e di rapporti e in quelle cose è impossibile entrare. Saloon Milan –Leonardo si è inventato forse per necessità, il calcio-sparatoria: chi resta in piedi dopo 90' di pallottole che volano, passa a ritirare i tre dollari d'argento. Finora ha funzionato, anche se quando manca lo sceriffo Nesta diventa a volte un film da brividi, più che un western. Allora lì vale tutto, compreso il Cagliari che domina in modo quasi irridente il primotempo echiude sottodi ungol, perchéEl KidPato siinventaduecolpinelgirodi unminutoemezzo.Noistiamo,guarda che novità,con Carletto Ancelottiche dice: «Sonofelice, guardo il Milan alla tv e godo per le vittorie. Spero di passarmela ancora così quando le avversarie saranno più forti, organizzate, sofisticate». Supermario – Mario Boni oggi ha 46 anni suonati, è il sesto marcatore di ogni epoca nella storia della nostra pallacanestro con quasi 10mila punti, ma è il secondo per media partita (20,7 punti) dietro all'inarrivabile pistolero brasiliano Oscar Schmidt. Perché nel frattempo Mario aveva beccato anche una squalifica lunga e tuttora strana ed era poi pure andato a rubare il cuore dei tifosi dell'Aris Salonicco che ancora oggi se compare da quelle parti stendono tappeti persiani e petali di fiori. [...].

Francesco Totti va per i trentatré. In una lunga e sfolgorante carriera ne ha prese tante, ma tante, sui più importanti campi da gioco italiani e internazionali, rimettendoci ossa, articolazioni, legamenti. Diciamoci la verità: se, dopo l’ultimo infortunio, avesse detto “basta”, nessuno avrebbe potuto muovergli la benché minima critica. Avremmo detto, come si dice a Roma, “ha già dato”. Con coppe, scudetto, mondiale in saccoccia, in fondo, chi glielo faceva fare? Certo, in un sistema definitivamente consacrato al business dei grandi eventi perdevamo, per usura e raggiunti limiti di età, uno degli ultimi uomini-simbolo. Gli avremmo augurato un luminoso futuro, il futuro di quelli che, accanto alla tecnica e al cuore, ci hanno anche messo il cervello, organo di solito calcisticamente sottovalutato eppure di grandissima utilità, anche calcistica. Ma ci saremmo rassegnati. The show must go on, largo alla nostalgia e alla memoria, e arrivederci, senza rimpianti. E invece

Ogni volta che segna, (ri)scopriamo Francesco Totti. In questo caso, poi, era al rientro e ha realizzato addirittura una tripletta. Non al Real e nemmeno al Barcellona. Al Bari della miglior difesa: tutto fa brodo. Capocannoniere con Di Natale, 33 anni, il capitano hascelto lacapitale comeisola e come tesoro. Se tutte le strade portano alla Roma, tutti i passaggi portano a Totti. La dinamite nei piedi e, sulla carta (ripeto: sulla carta), l’attaccante più versatile degli «ultimi 150 anni»: prima o seconda punta, mezza punta, rifinitore e, nell’emergenza delle emergenze, mediano. Due gli acerrimi avversari: il tottismo piagnone e gliinfortuni. Totti lasciòla NazionaledopoBerlino, come Lippi. Lippi vi è tornato, Totti potrebbe. Dipende dalle condizioni in cui si presenterà a maggio, vigilia dei Mondiali. Storia vecchia: manca qualità, alla Nazionale, e Cassano, Del Piero, Totti sono giocatori di qualità. Però Cassano(ungol intredicipartite) non piace al ct e Del Piero ha «esordito» ieri; resta, così, Totti (otto gare, nove reti). [...].

Francesco Totti

Totti è tornato. S’è rimesso a tempo di record (e anche questa è stata, da sempre, una costante nella sua carriera), ha segnato tre gol (e fanno nove in otto partite giocate, una media sbalorditiva), dei quali uno bellissimo, ha fatto scattare sull’attenti l’Olimpico, ultimamente un po’ critico, ha costretto i cronisti di professione e i dilettanti appassionati (come chi scrive) a rispolverare gli aggettivi già usati in centinaia di occasioni: straordinario, eccezionale, sensazionale, sorprendente, e via dicendo. Oggi è una festa per la Roma e i ro-

manisti. Si riprende fiducia dopo una settimana segnata da voci pessimistiche sulle vicende societarie. Oggi, al bar, facce sorridenti e battute orgogliose (romani e romanisti, se hanno un peccato, è quello di accendersi alla prima scintilla e di spegnersi con altrettanta rapidità al primo ostacolo): la “Rometta” è alle spalle, sta tornando la grande Roma. Tutto vero e tutto giusto. Ma l’ennesimo ritorno di Totti è anche, se si consente una valutazione, diciamo così, estetica, una festa per tutti gli amanti del calcio senza aggettivi. [...].

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Martedì 24 novembre 2009


14 Primo piano

Martedì 24 novembre 2009

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Lo scontro politico

di ANNA LAURA BUSSA e di SILVIA BAROCCI

L’Anm «Così metà dei processi cancellati»

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IL CASO

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Rotondi vuole abolire la pausa pranzo di TEODORO FULGIONE ROMA – Gianfranco Rotondi accende la polemica sulla pausa pranzo. Il ministro fa una intervista sulla carta 'tranquilla', lontana da quei temi che possono risvegliare vespai all’interno del governo e della maggioranza. Ma, suo malgrado, tocca un tema sensibilissimo per i lavoratori. Rotondi definisce la pausa pranzo «un danno per il lavoro ma anche per l’armonia della giornata» e aggiunge: «A me – dice – non

è mai piaciuta questa ritualità che blocca l'Italia». Parole che vengono lette come una minaccia, un passo verso la cancellazione della pausa pranzo, e che scatenano l’ira dei sindacati e l’ironia degli avversari politici. Passano poche ore e il ministro precisa: «Non ho fatto nessuna proposta di abolire questa pausa – chiarisce – Ho solo detto che io l’ho abolita da vent'anni». «Non possiamo imporre ai lavoratori quando mangiare – aveva detto in precedenza – ma ho scoperto che le ore più produttive

sono proprio quelle in cui ci si accinge a pranzare». Secondo il leader della Dc per le Autonomie, «chi svolge una attività in modo autonomo, abolirebbe la pausa pranzo». Rotondi si rivolge poi ai colleghi del Parlamento e propone di «chiudere la buvette» che «costa troppo e fa ingrassare i parlamentari»: «Mangiano troppo, ingrassano e questo non è sano – spiega – Non è una questione brunettiana, ma di condizione fisica».

voca una conferenza stampa per comunicare i dati sull'impatto del ddl in nove uffici giudiziari. Intanto non si placano le polemiche per le dichiarazioni in diretta Tv del Procuratore di Milano Armando Spataro che ieri ha definito «inutile» il ddl firmato dai capigruppo di Pdl e Lega in Senato Maurizio Gasparri e Federico Bricolo. Duri anche ieri i commenti di Gasparri («comportamento vergognoso e inaudito») e di Osvaldo Napoli (Pdl) («ci sono forze che lavorano per la capitolazione della politica alla magistratura»). E non tenero è anche il giudizio dell’ex presidente della Camera Luciano Violante (Pd): «In momenti di tensione» sarebbe bene che i magistrati evitassero critiche politiche per non approfondire i conflitti. Per quanto riguarda l’appello di Ciampi, si sostiene in ambienti parlamentari, non sembra sia stato letto con grande entusiasmo dal Quirinale, che considera il momento piuttosto delicato. Il centrodestra starebbe lavorando per limare tutte le parti del disegno di legge che potrebbero dare adito a rilievi da parte del colle e ogni tentativo di tirare la giacchetta presidenziale da qualche parte viene considerato in questo frangente indelicato oltre che inopportuno. Il Capo dello Stato nel pomeriggio ha incontrato il presidente del Senato Renato Schifani. E al centro del colloquio, secondo

quanto si apprende, ci sarebbero state le riforme costituzionali e il calendario dei lavori di palazzo Madama fino a fine anno, quindi anche il ddl 'accorcia processì. Nel corso del colloquio, fissato da tempo, si sarebbe anche parlato delle valutazioni fatte alcuni giorni fa dal presidente del Senato sull'ipotesi di elezioni anticipate. Un argomento chiarito da tempo dallo stesso Schifani in altri interventi e sul quale il Capo dello Stato si sarebbe brevemente soffermato parlando delle prerogative del Colle su questo tema.

Per quanto riguarda il disegno di legge sul processo breve, qualsiasi valutazione da parte del Colle, si argomenta ancora in ambienti parlamentari, ci potrà essere solo quando il provvedimento, che nasce in Parlamento, sarà varato. Tra le modifiche che il Pdl potrebbe introdurre al testo (attraverso emendamenti presentati da Berselli o Valentino) la certezza per ora è che nella lista dei reati per i quali non si prevede il processo breve non compariranno più quelli di immigrazione. Come chiesto dai finiani. Sul resto si discute. Con alcuni che sostengono che le esclusioni oggettive (i reati che non 'beneficeranno' della norma) potrebbero valere solo per i processi in corso e non per quelli che prenderanno il via dopo l'entrata in vigore della legge. Resta il nodo dei reati legati agli incidenti sul lavoro: si prevedono per loro processi lunghi, mentre nel Pacchetto Sicurezza erano stati inseriti tra quelli da affrontare a tempo di record. Molto critico con il ddl Gasparri-Bricolo è il presidente del gruppo Espresso Carlo De Benedetti secondo il quale si tratta di un testo «anomalo» per l’occidente, visto che si tratta del «potere esecutivo che usa il legislativo per fermare il giudiziario». Butta acqua sul fuoco, invece, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Al suo ritorno da Doha avverte «spiegherò agli italiani qual è la situazione» sul fronte giustizia.

Finita la visita di Stato in Qatar il premier: «Straordinario dinamismo» di LUIGI AMBROSINO

Silvio Berlusconi in una foto d’archivio mentre accenna al gesto dell’ombrello

L’11 e il 12 dicembre mobilitazione in mille città

per lanciare l’alternativa

Pd in piazza con il popolo

delle primarie

di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – «Sempre i problemi suoi, mai i problemi nostri»: è questo lo slogan contro Berlusconi e il suo governo che fa da leit motiv all’iniziativa del Pd che l’11 e il 12 dicembre mobiliterà in 1000 piazze italiane i Circoli e il popolo delle primarie: primo passo per lanciare delle proposte su cui costruire l’alternativa al governo di centrodestra. L’iniziativa è stata presentata dal vicesegretario, Enrico Letta, e dalla presidente del partito, Rosy Bindi. Tre i temi principali che saranno al centro dell’iniziativa, e che sono toccati anche in tre manifesti che verranno affissi nelle maggiori città italiane: lavoro, sanità, imprese. E per ognuno di essi uno slogan che critica l’operato del governo: «Un milione di disoccupati in più» (che rievoca ma in negativo la promessa di Berlusconi del 2001), «zero euro in Finanziaria per la ristrutturazione e la costruzione di ospedali più moderni», «A rischio 50mila piccole imprese e studi professionali». Nelle piazze in cui saranno mobilitati gli iscritti e gli elettori, saran-

Rosy Bindi

no indicate anche le proposte del Pd su queste problematiche: «La nostra opposizione – ha detto Letta – è sempre caratterizzata dall’indicazione di un’alternativa: il 'no' a Berlusconi è seguito da una serie di sì al altre proposte. Il nostro obiettivo è convincere il 51% degli italiani a lasciare la politica del governo Berlusconi, attraverso le nostre proposte». «Lo slogan della iniziativa – ha

detto la presidente del Pd Rosy Bindi – parla da solo. A Berlusconi interessano solo i propri problemi, mentre a noi interessano quelli degli italiani». «Noi – ha aggiunto l’ex ministro –non ci limiteremo ad andare in 1000 piazze, ma cercheremo di creare una occasione di aggregazione e dibattito su delle proposte su cui costruire l’alternativa al governo». Questa iniziativa non è alternativa al «no B day» del 5 dicembre. «Siamo contenti che il 5 dicembre – ha detto Rosy Bindi – ci sia questa iniziativa promossa dai blogger e dal popolo della 'rete', e sono sicura che molti del Pd parteciperanno; ma è giusto rispettare un’iniziativa promossa dal basso, e per questo il Pd farà una propria iniziativa». Dopo la due giorni dei Circoli, il Pd convocherà per il 14 dicembre a Milano 1.000 propri amministratori locali: «Lì – ha detto il vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta – diremo no al Federalismo del governo fatto a parole, e sì a un federalismo dei fatti», con la proposta di “superare il Patto di stabilità interno» e consentire ai Comuni di investire nelle infrastrutture di loro competenza.

DOHA – Una punta d’invidia per «lo straordinario dinamismo» di economie in tumultuosa espansione senza i lacci e lacciuoli della burocrazia a frenarne lo sviluppo. Unita alla consapevolezza delle straordinarie opportunità che si aprono per le imprese italiane nel ricchissimo business infrastrutturale, energetico e finanziario del Qatar e degli altri Paesi del Golfo. «Qui c'è una dinamicità incredibile, sembra davvero di stare dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia – racconta il premier Silvio Berlusconi, senza nascondere un pizzico di rammarico -: tanto in Italia ci sono difficoltà per operare e costruire quanto qui le cose invece vengono fatte in tempi velocissimi...». Dopo una missione di quattro giorni nel Golfo, tra Arabia Saudita e Qatar, Berlusconi torna in Italia con ancora negli occhi quello che ha visto ieri a Doha assieme al primo ministro qatarino: un’isola completamente artificiale affacciata sul Golfo persico dove sorgono più di novanta torri, migliaia di alloggi, negozi e gioielli dell’hi-tech. E tirata sù in quattro chilometri quadrati, in poco meno di sette anni. Solo un simbolo, efficace però a rendere l’idea del 'cantiere a cielo aperto' che il presidente del Consiglio ha ammirato a Doha in questi giorni, con grattacieli che spuntano dappertutto adagiati su immensi giacimenti di petrolio e gas naturale (il Qatar, ne ha riserve per altri 400 anni, almeno di quelle conosciute). È stato nel solco della 'diplomazia commerciale' che il presidente del Consiglio si è mosso prima a Gedda e poi a Doha. Cercando, con tutti i suoi interlocutori, di spianare la strada sia alle piccole e medie imprese sia ai grandi gruppi del made in Italy che vogliano inserirsi in un giro che ormai fa gola a mezzo mondo (una manciata di giorni fa da queste parti si è visto anche il presidente francese Nicolas Sarkozy e i tedeschi sono già entrati nel business delle ferrovie). Sia in Arabia Saudita che in Qatar Berlusconi ha rilanciato l'idea di una missione di imprenditori per consentire agli investitori italiani di toccare con mano quello che sta succedendo da queste parti. E il ministero delle Attività produttive, assieme all’Ice, è già al lavoro per dare seguiti «operativi» alla propo-

Il premier, a sinistra, col suo omologo del Qatar

sta. Da tutti comunque, riferiscono fonti italiane, è arrivata «grande disponibilità «e «attenzione». Anche se non si è firmato nessun contratto, nè alcun memorandum d’intesa. L'Italia è già il primo partner commerciale europeo del regno saudita. Mentre in Qatar deve recuperare posizioni dopo la frenata seguita alla crisi economica (negli ultimi quattro anni, le imprese italiane hanno comunque già ottenuto commesse per oltre 7 miliardi di dollari). Ieri Berlusconi ne ha parlato prima con il premier qatarino, Jassem bin Jabr al Thani. E poi a cena, con l’emiro, lo sceicco Hamad bin Khalifa al Thani. Ormai «una vecchia conoscenza»: solo nelle ultime settimane Berlusconi lo ha già incontrato due volte in Italia, la prima delle quali all’inaugurazione del rigassificatore di Rovigo, alimentato proprio da gas qatarino, che soddisfa da solo il 10% del fabbisogno di gas italiano. Ripartito ieri sera per l’Italia, il premier ha comunque già programmato una nuova tappa nella regione: sarà a metà gennaio, negli Emirati Arabi Uniti. Solo poche parole, per spiegare che nel governo «non c'è nulla di preoccupante», una

normale dialettica. Che però, sottolinea immediatamente dopo inarcando il sopracciglio, «meglio sarebbe se rimanesse soltanto interna». Silvio Berlusconi è da venerdì sera nel Golfo per una missione tutta 'business oriented' durante la quale ha accuratamente evitato di entrare nelle polemiche di politica interna. Ma gli echi delle nuove fibrillazioni, nella maggioranza e tra i banchi del governo, lo raggiungono anche nel piccolo emirato del Qatar. Domenica è stata una nota del portavoce Paolo Bonaiuti lo strumento con cui ha difeso pubblicamente Giulio Tremonti dagli 'assalti' di Brunetta. Accuse che il premier ha commentato con fastidio. Prima in una lunga telefonata di 'rassicurazioni' con il suo ministro dell’Economia. E poi in un giro di chiamate con i 'suoi'. Quello che preoccupa il Cavaliere è che i continui botta e risposta 'a mezzo stampa' rischino alla lunga di logorare l'immagine dell’esecutivo agli occhi degli italiani. Per questo oggi, incontrando i cronisti che lo aspettavano nell’albergo affacciato sul Golfo Persico che lo ospita a Doha, Berlusconi ha cercato di gettare acqua sul fuoco: «Non c'è nulla di preoccupante. È l'esternazione di un ministro (quella di Brunetta, ndr) che rimane nell’ambito di una dialettica». E che tuttavia, è la frase che fa trasparire il suo 'umore', «meglio sarebbe se rimanesse soltanto interna». L’immagine che Berlusconi vuole trasmettere di sè in questi giorni è quello di un presidente tutto impegnato a fare da apripista agli imprenditori italiani in Paesi baciati da una tumultuosa crescita economica, adagiati su immensi giacimenti di petrolio e gas naturale e con un mercato infrastrutturale e finanziario in rapidissima espansione: «Qui c'è una dinamicità incredibile, sembra davvero di stare dall’altra parte del mondo rispetto alle difficoltà che ci sono in Italia...», racconta dopo una visita con il primo ministro qatarino Jassem bin Jabr al Thani alla 'Perla', isola artificiale e gioiello hi-tech dove sorgono 90 nuove torri tirate sù in appena sette anni. Ma sono ancora i 'patemi' di politica interna ad affacciarsi dalle domande dei cronisti. E Berlusconi viene ritrascinato in una dimensione che gli fa subito cambiare espressione. Come sulla giustizia, con il premier che si limita ad assicurare che arriverà «il momento opportuno per spiegare agli italiani la situazione in cui siamo».

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ROMA – Tra mille polemiche e dopo l'affondo dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (nella foto)che invita l’attuale Capo dello Stato a non promulgare il ddl per i processi brevi («Basta con le leggi ad personam»), il testo che fissa a sei anni la durata massima dei procedimenti comincia oggi il suo iter parlamentare al Senato. Il relatore, Giuseppe Valentino (Pdl), leggerà la sua relazione in commissione Giustizia. Poi prenderà il via la discussione generale, al termine della quale verrà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. «Contiamo di votare il testo a Palazzo Madama entro Natale – assicura il presidente della commissione Filippo Berselli – perchè dovremmo concluderne l’esame in commissione» in circa 15 giorni. E cioè il lasso di tempo che probabilmente sarà concesso per presentare gli emendamenti a un’altra riforma che sta a cuore del governo: quella delle intercettazioni, il cui ciclo di audizioni dovrebbe concludersi entro la settimana. Quindi si fisserà un termine per presentare le proposte di modifica «che sarà di almeno 15 giorni». Ed è in questo periodo che ci si potrà occupare a tempo pieno del ddl 'accorcia-processi': il testo di cui l’opposizione chiede a gran voce il ritiro e che vede le toghe sul piede di guerra. Con il Csm che per oggi organizza un confronto anche tra Procure e ministro e con-

Il premier sta valutando anche la possibilità di un messaggio televisivo agli italiani ROMA – Un intervento da tenere in aula al Senato oppure un messaggio televisivo per parlare direttamente al Paese di giustizia e della riforma che da oggi inizierà il suo iter a palazzo Madama. Silvio Berlusconi starebbe valutando con i suoi l’ipotesi di una sua 'uscita' pubblica per replicare politicamente, sarebbe il ragionamento fatto in ambienti del Pdl, a quello che lui ritiene come un attacco politico. Per il momento, spiegano i fedelissimi del premier, l’idea è ancora in fase di gestazione, probabilmente se ne parlerà nell’ufficio di presidenza del partito convocato per giovedì, a cui parteciperà lo stesso Berlusconi. Ma, tempi e modi saranno definiti anche in base al cammino del provvedimento in Senato. Da oggi l’attenzione di Berlusconi e del resto della maggioranza sarà proiettata sulla commissione Giustizia di palazzo Madama che inizierà a discutere il ddl Gasparri-Quagliariello che contiene, tra i suoi punti, anche il 'processo breve'. L’obiettivo, che il Cavaliere ha ribadito anche venerdì nel corso di una riunione a palazzo Grazioli con il vertice del Pdl ed una squadra di esperti giuridici, è quello di non perdere tempo ed evitare l’incostituzionalità del provvedimento. L’idea è che il testo sia approvato entro l’anno a palazzo Madama per poi approdare a Montecitorio, dove dovrebbe ottenere il via libera per il mese di febbraio. Sulla carta, ribadisce chi ha avuto modo di parlare con Berlusconi, il testo non dovrebbe subire ritardi visto l’accordo politico siglato qualche settimana fa con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Ma, un ulteriore approfondimento della materia ci sarà giovedì nel corso dell’ufficio di presidenza. In quella sede potrebbero essere valutate le eventuali modifiche al testo su cui i tecnici sono al lavoro. Un 'modus operandi' per evitare, visto quanto successo con il Lodo Alfano, la bocciatura per incostituzionalità. Se giovedì si riuscirà a blindare definitivamente il capitolo della giustizia, Berlusconi riprenderà in mano subito la partita delle candidature regionali. È escluso che se ne discuta in settimana, anzi, sembra assai probabile che si dovrà attendere quella successiva per entrare nel vivo. Anche lì però, i nodi da sciogliere sono molti, a partire del 'caso' di Nicola Cosentino. Il candidato in pectore della regione Campania per il momento non sembra disposto a fare passi indietro nonostante la contrarietà di Gianfranco Fini ad una sua corsa per la Regione. Un punto interrogativo poi resta sulle Regioni del Nord dover il Popolo della Libertà dovrà fare i conti con le richieste della Lega. Ma ad agitare ancora le acque nella maggioranza e nel governo è l’attacco del ministro Renato Brunetta, in una intervista ad quotidiano contro il Giulio

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L’ex presidente della Repubblica si rivolge a Napolitano

Berlusconi vuole l’Aula Tremonti. Un’intervista, quella del titolare della Funzione Pubblica, bollata come un vero e proprio 'autogol' dal resto della squadra di governo. Che ci siano malumori verso la politica del titolare dell’Economia è cosa nota ma, è il ragionamento di alcuni esponenti del governo, l’'uscita' di Brunetta non concordata con nessuno ha avuto l’effetto di rafforzare la posizione del titolare di via XX Settembre. Tant'è che nel pomeriggio di ieri sono circolate voci in ambienti parlamentari di possibili dimissioni del ministro della Funzione pubblica: ipotesi che comunque non ha trovato il benchè minimo riscontro in ambienti ministeriali. Intanto, il Cavaliere invita i suoi ministri ad abbassare i toni ed evitare ulteriori tensioni. È lo stesso premier infatti a declassare le parole di Brunetta ad «esternazioni di un ministro», ma nell’ambito di una dialettica che – aggiunge- meglio sarebbe se fosse soltanto interna». Su fronte giustizia interviene l’Associazione nazionale magistrati. Con il ddl sul processo breve saranno «cancellati fino alla metà dei reati». L’Anm, dati alla mano, smentisce «clamorosamente le rosee previsioni» del ministro della Giustizia Angelino Alfano, che la settimana scorsa in Parlamento aveva detto che, in base a una prima stima, il disegno di legge avrebbe portato all’estinzione dell’1% dei procedimenti penali pendenti. Una replica puntuta al Guardasigilli , che in mattinata aveva accusato il sindacato delle toghe di attaccare la sua rilevazione «senza fornire un dato alternativo». E che finisce per alimentare un nuovo scontro tra il governo e la maggioranza da una parte e i giudici dall’altra: l’Anm «non giochi con le parole e nemmeno con i numeri» dice Alfano, che parla di un «clamoroso abbaglio». «L'Anm farebbe bene a ripassare le tabelline», risponde a sua volta Maurizio Gasparri, primo firmatario del ddl. I numeri snocciolati dall’Anm sono stati raccolti a campione dai tribunali delle grandi città. E sono impietosi: a Roma, Bologna e Torino a cadere sotto la mannaia del provvedimento sarà oltre il 50% dei procedimenti in fase di udienza preliminare o già al dibattimento. Mentre a Firenze, Napoli e Palermo, la percentuale di processi destinati alla sicura prescrizione sarà tra il 20 e il 39%. «Sebbene si tratti dei primi dati comunicati dagli uffici giudiziari, essi sono calcolati su un campione particolarmente significativo e rappresentativo, perchè provengono dai tribunali delle grandi città» puntualizzano il presidente Luca Palmara e il segretario Giuseppe Cascini, che ora auspicano «una discussione serena ma informata, che si estenda anche alla legge Finanziaria e alle residue possibilità di prevedere risorse e stanziamenti adeguati al rilancio della giustizia». Una speranza che sembra già destinata a cadere nel vuoto.

L’APPELLO

«Basta leggi ad personam»

Il processo breve agita i sonni del Cavaliere che sprona i suoi

di YASMIN INANGIRAY e di SANDRA FISCHETTI

Primo piano 15

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

Politica lucana

E’ voglia di opposizione mentre il Pd sembra già pronto per la sfida

Il Pdl riprova ad allargare Dopo Latronico anche Viceconte chiede a chi sta contro il centrosinistra di fare squadra di SALVATORE SANTORO POTENZA - Sono iniziate le grandi manovre per le elezioni regionali. Non c’è dubbio. E già sale la febbre pre elettorale. Soprattutto per quanto riguarda il versante di centrodestra. Negli ultimi giorni infatti, i più “loquaci” sono stati proprio gli uomini che ambiscono a «creare le condizioni per l’alternativa di governo regionale al centrosinistra». Insomma dopo un lungo periodo di silenzi e trattative un pò a rilento, il Pdl e coloro che invece si prefessano prima di tutto “eredi”dei fasti democristiani lucani sembra siano pronti ad affontare di petto la questione. Anche perchè c’è da rispondere al Pd. Che dopo mesi di scontri sembra aver trovato la quadra. In pratica il Partito democratico con l’elezione di Speranza e la quasi certa ricandidatura a governatore di De Filippo (manca l’ufficialità ndr) è molto avanti rispetto agli avversari in prospettiva elezioni regionali. Certo in casa democratica ci sono ancora discussioni e tatticismi, ma il più sembra fatto. Per questo dopo una paio di settimane dove il Pdl ha mostrato attraverso note e incontri “autoconvocati” una divisione di base c’è stata l’accelerazione dialettica di due big. Prima il senatore Cosimo Latronico (che ha chiesto di non frammentare le opposizionial centrosinistra) e subito dopo il segretario regionale del Pdl, Guido Viceconte sono scesi in campo nel tentativo di ricompattare il centrodestra. In particolare Viceconte ha rotto gli indugi: «Dobbiamo unirci per vincere e dare un futuro migliore ai nostri territori». «E' quindi necessario mettere insieme tutte le forze che condividono tale analisi, una alleanza - ha sottolineato il senatore Guido Viceconte - che si dovrà basare su programmi chiari e definiti per dare una speranza reale al futuro della nostra regione. Del resto il Pdl Basilicata già nelle ultime amministrative ha coinvolto esperienze, uomini e forze che hanno condiviso questo per-

corso e oggi dovrà ulteriormente lavorare in questa direzione. Non basta però solo la volontà del Pdl, è necessario infatti che tutti coloro che si stanno organizzando come alternativa al centrosinistra si vogliano mettere insieme». «Solo se queste forze si uniranno - è il monito di Viceconte - si potrà creare un programma di governo alternativo. Chi non vuole che il centrosinistra rimanga ancora al vertice, chi come l'Udc ha governato con noi e lo fa tuttora in diverse realtà locali dovrà riflettere, ricordare le battaglie combattute insieme, e capire fino in fondo se davvero si desidera dare una nuova speranza ai nostri territori». Dall’Udc intanto ancora silenzio, anche se c’è la sensazione che tutta questa corsa a “tirare per la giacca” gli uomini di Casini non piaccia a nessuno. A partire dal segretario regionale Agatino Mancusi.

Sopra Viceconte e Latronico e a lato un recente incontro del Pdl

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CONSIGLIO REGIONALE

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«Insieme a chi dimostra affidabilità»

Sanità, aree protette e crisi Agricoltura POTENZA - Si riunisce stamattina alle 10 e 30 il consiglio regionale della Basilicata nella sede del massimo ente lucano in via Anzio a Potenza. Si apre come consuetudine con risposta dell’esecutive alle varie interrogazioni presentate dai consiglieri. Poi si passerà all’Attività di controllo con la discussione sulla mozione - presentata come primo firmatario dal consigliere regionale Sergio Lapenna - relativa ai “ritardi nell’attuazione della riforma del servizio sanitario lucano”. A seguire progetto di legge sull’istituzione dell’osservatorio scientifico Banfield per “la salvaguardia del patrimonio etno antropologico della Basilicata”. E ancora sarà affrontato in sede di assemblea regionale, il progetto per le modifiche della legge regionale su “L’individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree

MOVIMENTI AL CENTRO

Roberto Falotico (Dec) da Melfi, non si sbilancia ma parla ai cattolici determinanti per il risultato finale. I Dec di Roberto Falotico, creati da nulla prima delle scorse elezioni amministrative, nel frattempo continuanolapropria operadistabilizzazione del partito nel territorio. In tale ottica sabato scorso a Melfi è stato nominato il segretario cittadino della città Federiciano. Un altro tassello messo a posto per le prossime sfide elettorali. All’appuntamento hanno partecipato anche esponenti politici di altre partiti (su tutti il sindaco di Melfi Ernesto Navazio e il neo dirigente del Pd regionale, Arduino Lospinoso). L’iniziativa è stata ovviamente l’occasione per il leader dei Dec, Roberto Falotico (che si dice stia in contatto diretto e continuo con Attilio Martorano) per lanciare analisi e propositi politici. Sulle urgenze che il prossimo governo regionale deve affrontare, il segretario dei

Dec ha chiarito che bisogna «affrontare con maggior risolutezza e lungimiranza le numerose ed annose questioni che attanagliano la nostra terra. A partire dalla questione del lavoro, quello che manca, quello che si perde con l’incertezza incrementata da un sistema produttivo che non offre ricambio. La questione del disagio della famiglie lucane senza trascurare la dovuta attenzione alle politiche giovanili». Sul tema delle future strategie Falotico ha sottolineato la posizione dei DeC, «che resta un movimento politico ancorato al centro con la volontà di rappresentare la tradizione cattolico popolare. Un movimento impegnato a realizzare alleanze che poggiano sulla condivisione dei programmi, senza trascurare l’affidabilità e la capacità della classe dirigente che dovrà realizzarli».

Non è vero che De Magistris vuole spaccare l’Idv

sempre costruttivo, il gruppo chiederà alla dirigenza del partito di risolvere questioni nazionali assai spinose, come quella della gestione economica, le quali, benché possono trovare giustificazione nell'iniziale struttura di Idv come movimento, non possono persistere in quello che è ormai un partito in forte crescita senza togliergli credibilità proprio in rapporto a valori fondanti quali quelli della trasparenza, della legalità e della democrazia. Si auspica, poi, da parte del presidente Di Pietro la volontà e la capacità di riavvicinare al progetto politico dell'Idv quei militanti che ne sono stati allontanati per l'unica colpa di aver manifestato il proprio dissenso, nonché le tante persone che si sono viste costrette all'abbandono del partito dalla necessità di non venir meno alla propria coerenza. I sottoscrittori dichiarano, infine, di volersi riconoscere nella denominazione “S.o.s. Idv” in quanto unico coordinamento nazionale del dissenso ad aver con chiarezza esplicitato e sottoscritto i propri intenti e le proprie finalità. Anna R. G. Rivelli

POTENZA - Sono giorni fondamentali per definire le strategie politiche in vista delle prossime elezioni regionalipertutte leforzepolitiche Roberto lucane. Per i moderati che manoFalotico vrano al centro è ancora più strindei Dec gente la situazione: possono essere

L’INTERVENTO Il vasto malcontento nei confronti della gestione dell'Idv che, prima in modo sotterraneo, poi in modo sempre più scoperto, è venuto a galla in questi ultimi mesi, si sta concretizzando sul territorio in una serie di iniziative tese a organizzare il dissenso e a non disperdere le energie positive che in tutta Italia si sono raccolte attorno al progetto politico dell'Idv. Il movimento di contestazione sorto dalle basi e in rete, volto a chiedere un rafforzamento degli spazi interni di democrazia oltre all'attuazione, anche a livello locale, di un'azione politica coerente con i valori fondanti del partito, ha trovato agli inizi di ottobre immediata e spontanea espressione nel gruppo Facebook “S.o.s. Italia dei valori”. Dopo aver in breve tempo raccolto oltre 1.500 adesioni, il gruppo, superando la dimensione virtuale, si è strutturato in un coordinamento formato da responsabili regionali e provinciali che si sono impegnati nel conseguimento di un comune obiettivo. L'interesse che, assieme alle polemiche, sta investendo l'operato dei militanti in protesta, trascina con sé - quasi

inevitabilmente - anche un rischio di strumentalizzazione sia esterna che interna al gruppo: al coordinamento neo - costituitosi è sembrato pertanto necessario ribadire con forza ed in maniera ufficiale quale è stato, è e rimane l'obiettivo del movimento coagulatosi intorno ad “S.o.s. Idv”, onde evitare di andare incontro a quegli stessi mali della politica che sono all'origine del malcontento. Innanzitutto va precisato che l'ipotesi di una possibile spaccatura del partito ad opera dell’eurodeputato De Magistris è evidentemente stata prospettata esclusivamente da quelle “mele marce” che lo stesso Di Pietro dice di voler estromettere e giammai dai militanti né, tanto meno, da De Magistris o da quanti altri costituiscono per la base del partito un forte punto di riferimento. In secondo luogo, va ribadito che l'unico intento del gruppo è quello di restituire alla politica dell'Idv la dignità necessaria ad essere una oppo-

sizione credibile e a divenire una forza di governo onestà, coerente e capace di dare risposte concrete ai tanti bisogni dei cittadini. La denuncia di una gestione troppo verticistica, familistica e alle volte poco chiara costituisce pertanto un passo doloroso, ma quanto mai necessario per effettuare quell'opera di pulizia che lo stesso Di Pietro dichiara ormai improrogabile. La sudditanza a personaggi spesso equivoci ed espressione dei peggiori interessi politici, cui si offrono cariche e candidature in cambio di millantati pacchetti di voti, l'azione di molti dirigenti locali tesa ad impedire la crescita di una classe politica nel partito, l'assoluta mancanza di trasparenza e di democrazia nella gestione locale che sta determinando il pericoloso scollamento della base dai suoi stessi vertici, l'incoerenza tra la teoria e la pratica di un partito che spesso non accoglie, bensì utilizza, la società civile come specchietto per le allodole al solo scopo

di garantire interessi personali di singoli esponenti, sono cose che Di Pietro non può più continuare ad accettare. L'intento di “S.o.s. Idv” non è, né è mai stato, quello di colpire o sostituire il leader del partito, bensì quello di “costringerlo” a colpire e sostituire azioni e persone che non sono in linea con i principi fondanti di Italia dei Valori. Il gruppo chiede quindi a Di Pietro una maggiore attenzione affinché ciò che egli stesso dice non sia contraddetto nel territorio da ciò che a suo nome viene fatto e gli offre la propria leale collaborazione, chiedendo però in cambio risposte concrete, che possano evidenziarsi in modo inequivocabile sul territorio come reale volontà di svolta e di rafforzamento dei legami del partito con quella società civile che tanta linfa vitale potrebbe portare all'interno dell'Idv e tanto potrebbe contribuire a liberare la politica dalla morsa del malaffare. Con medesima lealtà e spirito

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16 Primo piano


Anche dalla Bce segnali di ottimismo contro la crisi

Dal 1º luglio scattano le novità

L’Ocse promuove l’Italia Cresce più dell’Europa

Elettricità, ecco le tariffe biorarie che fanno risparmiare

di MANUELA TULLI ROMA – L'economia italiana cresce più della media europea, sia dell’Unione che di Eurolandia, ed è sostanzialmente in linea con la crescita delle sette maggiori economie. È quanto si evince dai dati Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico con sede a Parigi, sul prodotto interno lordo nel terzo trimestre dell’anno. In ogni caso nel periodo luglio-settembre del 2009 tutte le grandi economie, fatta eccezione per il Regno Unito, hanno virato in senso positivo. Segnali di ottimismo, rispetto all’uscita dalla crisi, arrivano dalla Banca Centrale Europea, secondo la quale Eurolandia è uscita dalla «caduta libera». Sulla stessa linea d’onda è il Fondo Monetario Internazionale per il quale «la tempesta è passata» anche se l’economia resta ancora «vulnerabile». Nel terzo trimestre di quest’anno il prodotto interno lordo è cresciuto nell’area Ocse dello 0,8% rispetto al trimestre precedente; nel secondo trimestre la crescita nei Paesi Ocse si era invece fermata, registrando uno 'zerò. L’Italia, che nel terzo trimestre di quest’anno ha messo a segno una crescita dell’economia dopo cinque trimestri negativi, registra - riferisce l’Ocse confermando i dati già diffusi dall’Istat qualche giorno fa – un +0,6% rispetto al trimestre precedente, leggermente inferiore ai Paesi del G7(+0,7%) masuperiore siaalla media Ue (+0,2%) che all’area Euro (+0,4%). Resta pesante invece il dato su base annua. Il Pil nei Paesi Ocse nel terzo trimestre ha visto un calo, rispetto al terzo trimestre del 2008, del 3,3% e in Italia del 4,6%, migliorando però in entrambi i casi il dato rispetto al periodo aprile-giugno 2009 (rispettivamente 4,6% e -5,9% in confronto allo stesso trimestre del 2008). L’economia di Eurolandia è uscita dalla «caduta libera» in cui era piombata durante la crisi e si sta stabilizzando. Ma la crisi «ha debilitato» l’economia. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, durante un suo intervento a Madrid. «Ad oltre un anno dal drammatico peggioramento della crisi finanziaria nel settembre 2008 – ha sottolineato Trichet –possiamo individuare un gran numero di segni di stabilizzazione economica nella zona dell’euro. Abbiamo messo fine alla caduta libera dell’attività economica che abbiamo visto per un periodo di oltre sei mesi dopo l’intensificarsi della crisi a settembre 2008».

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LAVORO

stesso tempo una adeguata gradualità nell’applicazione dei nuovi prezzi biorari”: in questi 18 mesi i prezzi biorari verranno gradualmente applicati alle famiglie, che saranno suddivise in scaglioni, fino ad arrivare, a gennaio 2012, alla totalità dei nuclei. Nel dettaglio, con i prezzi biorari l’energia elettrica costerà di meno dalle 19 alle 8 dei giorni feriali e nell’intera giornata di sabato, domenica e festivi; costerà invece di più dalle 8 alle 19 dei giorni feriali. L’Autorità ricorda anche che in un anno le ore convenienti «sono circa il doppio di quelle più costose». Secondo i calcoli dell’Autorità, per trarre vantaggio dal nuovo sistema sarà utile abituarsi a concentrare più di due terzi (più del 66%) dei propri consumi di elettricità negli orari più convenienti. Resta ovviamente ferma, in ogni caso, la possibilità di rivolgersi al mercati libero per scegliere altre offerte commerciali. La stima, con comportamenti corretti di consumo, è di un risparmio medio di 3,3 euro l’anno, con un picco di 9,4 euro per le famiglie più attente. «Con i futuri prezzi biorari – ha commentato il presidente dell’Autorità Alessandro Ortis – si intende offrire opportunità di risparmio diretto e, più in generale, favorire una maggiore equità tra consumatori, l’efficienza energetica e la difesa dell’ambiente». Positivo il commento delle associazioni dei consumatori: «E’ una grande vittoria», dicono Adusbef e Fedeconsumatori.

Sera e festivi così il consumo costa meno

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Ue, a rischio 7 milioni di posti BRUXELLES – Dall’inizio della crisi, nella seconda metà del 2008, l’Europa ha già perso 4,3 milioni di posti di lavoro. E nel periodo 2009-2010 se ne saranno persi oltre 7 milioni, con una disoccupazione che toccherà quota 10%: è tutt'altro che finita la crisi secondo l’ultimo rapporto Ue sull'occupazione pubblicato ieri, dove Bruxelles mette in guardia dal rischio di una disoccupazione che diventi strutturale. Un pericolo che vedono anche negli Usa, dove il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Dominique Strauss-Kahn, ha previsto un’occupazione in caduta libera ancora nei prossimi mesi. Secondo la Commissione Ue, la crisi economica più pesante dalla Seconda guerra mondiale ha polverizzato in Europa 4,3 milioni di posti di lavo-

ROMA – Risparmi in vista per chi farà la lavatrice di sera o metterà in forno le classiche lasagne la domenica. Dal primoluglio 2010scatteranno progressivamente per tutti, vale a dire per i milioni di famiglie che non hanno aderito alle offerte già disponibili sul mercato libero, i nuovi prezzi biorari della luce, che consentiranno di risparmiare utilizzando gli elettrodomestici di sera, la notte, nei weekend e in tutti i giorni festivi: mentre prezzi più altisaranno in vigore nelle ore centrali dei giorni feriali, quando iconsumi sono maggiori. È il nuovo sistema di prezzi per le famiglie (circa 13 milioni) che a luglio saranno dotate dei nuovi contatori elettrici, messo a punto dall’Autorità per l'energia, che ha posto a consultazione due documenti, ultimo passaggio prima del varo definitivo. Tra le novità c'èanche lapossibilità di allentare alcuni vincoli di potenza che talvolta fanno saltare la luce quando si utilizzano più elettrodomestici contemporaneamente: in sostanza, nella fascia di prezzo inferiore, verranno aumentati gli abituali 3kW, fino a quasi 4, a disposizione delle famiglie. L'entrata in vigore delle nuove modalità, una volta superata la consultazione, sarà progressiva: l’Autorità ha infatti previsto un periodo transitorio di 18 mesi (caratterizzato da una prima e piccola differenza tra i prezzi nei diversi orari) “per dare comunque un iniziale e corretto segnale di prezzo, assicurando allo

ro e creato 6 milioni di disoccupati in un solo anno. E con le previsioni che non accennano a invertire la tendenza, il rischio è che la mancanza di occupazione si protragga per troppo tempo: «Negli ultimi anni circa il 45% dei disoccupati europeinonavevaimpiego dapiùdiun anno, rispetto al 10% degli Usa», si legge nel rapporto. I senza lavoro in Europasono sempreincrescita dallaprimavera del 2008, e a settembre 2009 hanno toccato quota 9,2%, cioè 2.5 punti in più rispetto al maggio del 2008. Vale a dire 6,1 milioni di disoccupati in più che hanno portato a 22,1 milioni il numero totale. Anche in Italia la disoccupazione è cresciuta ma meno della media europea. A perdere il lavoro sono stati soprattutto uomini, giovani, precari e poco qualificati.

Nel «pieno rispetto delle regole europee»

Cda il 2 dicembre

Opel, l’Unione chiede un piano da tre miliardi di euro

Telecom a febbraio piano e investimenti

BRUXELLES – L'Unione europea incalza Gm e chiede che venga presentato subito un piano di ristrutturazione «sostenibile e trasparente» per la tedesca Opel e la britannica Vauxhall, dopo il fallimento dell’operazione Magna. E il numero uno di Gm Europe, Nick Reilly, di fronte ai ministri dei Paesi europei interessati, si è impegnato a farlo entro la fine di questa settimana, spiegando che ristrutturare i marchi europei di General Motors costerà circa 3,3 miliardi di euro. Questo l’esito della riunione informale svoltasi ieri a Bruxelles, dove Reily è stato ricevuto dalla Commissione Ue (presenti il vicepresidente Gunter Verheugen, la responsabile dell’Antitrust Ue Neelie Kroes, e il commissario Ue agli Affari sociali Vladimir Spidla)edai ministrideiPaesi in cui vi sono impianti di Gm Europe: Germania, Regno Unito, Belgio, Spagna e Polonia.Un nuovoincontro èstato quindi fissato per il prossimo 4 dicembre quando – piano di ristrutturazione alla mano l’esecutivoeuropeo eigoverni interessati potranno dare una

valutazione comune. Perchè – dopo i ripetuti richiami di Bruxelles – gli Stati hanno ribadito il loro impegno ad agire sul fronte Opel in maniera coordinata, anche per quel che riguarda gli eventuali finanziamenti pubblici per sostenere stabilimenti e occupazione, senza negoziare gli aiuti individualmente con i vertici di Gm. «Quello che serve – si legge nella nota della Commissione Ue al termine della riunione – è il pieno rispetto delle regole europeesugli aiuti di Stato e il mercato interno, evitando che misure nazionali possano essere prese senza un coordinamento preventivo con gli altri Paesi interessati e con la Commissione Ue». In particolare, «ogni sostegno finanziario concesso da uno o più Stati membri dovrà essere strettamente basato su criteri obiettivi ed economici, escludendo condizioni non commerciali riguardanti l’ubicazione degli investimenti o la distribuzione geografica delle misure di ristrutturazione»: una cosa «necessaria per evitare una corsa ai sussidi tra gli Stati membri e la frammentazione del mercato unico».

MILANO – Telecom farà il punto sul piano industriale a febbraio mentre fra 10 giorni un consiglio di amministrazione definito dal presidente Gabriele Galateri “ordinario” si riunirà per un aggiornamento sull'andamento dell’azienda e sul tavolo potrebbe finire anche il tema dell’Argentina. All’ordine del giorno «il 2 dicembre ci saranno – spiega Galateri – alcune questioni che riguardano la presenza internazionale di Telecom». Secondo quanto anticipato dall’Asati, l’associazione dei piccoli azionisti che ieri è tornata a puntare il dito contro la vendita di Hansenet, nella riunione si parlerà della cessione della quota in Telecom Argentina, imposta dall’Antitrust del paese Sudamericano. «Il piano industriale di Telecom sarà affrontato da un consiglio di amministrazione in programma a febbraio», ha anticipato il presidente del gruppo di tlc, riferendosi aggiornamenti al piano che il board valuta dopo la chiusura dell’anno.

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Economia 17

Italia / Mondo

Martedì 24 novembre 2009


LA VIOLENZA SULLE DONNE NON SOLO FATTO PRIVATO MA ANCHE POLITICO

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di ANNA MARIA RIVIELLO L’ASSASSINIO di Grazia Gioviale, la ragazza diciottenne uccisa a Tito, nell'aprile di quest'anno, non è solo un'agghiacciante vicenda privata, è un fatto di rilevanza politica. Non è un caso che l'ONU abbia dedicato una giornata, il 25 Novembre alla violenza contro le donne. C'è una parte in questo tipo di vicende che spetta alla magistratura eche inquesto casonon siè svolta,per lamorte di chi ha ucciso. C'è né un'altra, tutta privata del dolore delle famiglie, degli amici, a questo livello la pietà umana può comprendere anche quello delle famiglie degli autori di omicidi così efferati, purchè sia rispettata una regola che è in tutti i codici, di non confondere mai la vittima con l'assassino. E invece stranamente, subdolamente nell'opinione pubblica si insinuano domande sull'eventuale comportamento della vittima, sulle sue abitudini e si accenna alla suabellezzaquasifosseda solaunaprovocazioneeGrazia era davverobella. Cosìcome, nelledonne maltrattatesi insinua la strana idea, di averlo in qualche modo meritato, c'è ribellione e senso oscuro di colpa. Ma perché? Nella risposta si legge la rilevanza anche politica di questo tipo di delitti. Se ci pensiamo la libertà femminile è un prodotto storico del Novecento. Il patriarcato è finito, ma esso èstato unarealtà complessa,strutturata suelementi giuridici, sociali, culturali, simbolici che sono le categorie che ci fanno leggere il mondo, che si è intrecciata con le varie società storiche, ha invaso l'immaginazione di uomini e donne e ne ha forgiato l'identità. La sua fine può lasciare macerie se non si ricostruisce sul rispetto della libertà di ciascuno, uomini e donne, una diversa e più alta civiltà. Qualcosa invece, si è fermato. Il rischio non è un ritorno indietro ma che la caduta di vecchi modelli generi violenza ed imbarbarimento, perché la violenza sulle donne è antica, ma anche moderna e nuova, generata dal disagio e dall'incapacità di alcuni di accettare la mutata personalità femminile. Il Telefono Donna di Potenza segnala una diffusione della violenza in particolare in famiglia, ma la città per antica attitudine, tende a sedare, minimizzare, non vedere, cose che vanno gridate, e denunciate, c'è troppa quiete e silenzio, c'è stata troppa quiete e silenzio anche sull'assassinio di Grazia, colmato in parte da un importante convegno voluto fortemente dalla professoressa Graziella Salvatore, parente della vittima. Qualcosa si è fermato, è opportuno quindi che le donne riflettano anche in modo autocritico sul momento presente. Pochianni dopolaconclusionedi unafecondastagione di conquista di diritti, di fronte alla lotta per il potere, le donne si sono divise, assecondandouna cultura che appariva vincente. Si andava diffondendo nel nostro Paese, per unainedita egemoniadelladestra,un'idea dilibertàcome affermazione di sé anche a costo della cessione della propria autonomia. Sono gli anni che hanno visto la trasformazionedelle classidirigentideipartiti incostellazionidi gruppi, ciascuno con un capo, il suo staff ed i suoi seguaci. Tutto questo ha creato una strozzatura tra le donne, la politica e il potere, sono passate in poche, troppo poche per segnare la differenza. Il quadro ,in Basilicata è evidente, se guardiamo alle cariche che contano, Presidente di Regione, delle province, dei comuni più importanti , segretari di Partiti e potrei continuare. Ci sono gli organismi di parità. Chi scrive vi ha partecipato negli anni in diverso modo. Erano stati concepiti per controllare che le Istituzioni non operassero discriminazioni, ma sono state privati di ogni potere ed adoperati per sistemare un po' di ceto politico femminile che chiedeva ben altro, ma si doveva accontentare. Chiudiamoli, così come sono costituiscono un alibi. Il discorso iniziato dalle donne, però, deve continuare, nonsitratta diopporreimovimentie l'impegnosocialealla politica, quanto piuttosto della sua riforma e nello stesso tempo di ricostruire legame sociale a partire dal genere e ridare voce e forza alla differenza ed al pensiero critico. E' un'esigenza non differibile per una società regionale bloccata e impoverita dalla crisi e dall'incertezza sul futuro.

ANNIVERSARIO E RICOSTRUZIONE di VINCENZO GIULIANO* OLTRE al doveroso ricordo delle sfortunate vittime di quel tragico 23 novembre del 1980, utilizziamo questo 29° anniversario del terremoto per: snidare quanti, irresponsabilmente, si ricordono della ricostruzione solo in occasione della ricorrenza; cambiare, da uomini delle istituzioni, atteggiamento di fronte ai problemi che ci attanagliano. Abbiamo, con martellante insistenza sottilineato in numerose occasioni che il completamento della ricostruzione post terremoto era ed è una esigenza impellente, un dovere inevitabile dei poteri costituiti, un obiettivo prioritario in uno stato che non voglia eludere le legittime attese dei cittadini. Abbiamo formulato delle proposte in merito suggerendo un nuovo modello di intervento fondato sulla compartecipazione e sulla corresponsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati, dalla UE, allo stato, alla regione, ai comuni, ai cittadini. Abbiamo indicata la strada alla Protezione civile di Basilicata con un progetto concreto di reperimento ed utilizzazione delle risorse previa verifica di un gruppo di esperti delle province, della regione e dell'Anci di Basilicata. A tutt'oggi nulla è stato fatto a riguardo. La politica del chiedere senza proporre non paga al di là dei governi riceventi (la caserma dei militari a Potenza è l'ultimo esempio). Facciamo un atto di responsabilità e dimostriamo con una nostra proposta condivisa di completamento della ricostruzione, come si utilizzano le residue risorse dello stato. * presidente regionale dell'Unione dei Circoli Liberi e Forti di Basilicata (LeF)

Sforzatevi di coltivare le relazioni sociali: potrebbero aprirvi nuove strade negli affari. Nei rapporti d'amore siete vincenti.

TORO 21/4 - 20/5

Riuscirete a portare avanti un programma di lavoro a lungo rimandato: poi vi sentirete soddisfatti. In amore state giocando con il fuoco.

GEMELLI 21/5 - 21/6

GLI STEREOTIPI DI GENERE ALIMENTANO LA VIOLENZA di LILIANA GUARINO* LA GIORNATA internazionale contro la violenza sulle donne è una data importante per uomini e donne perché ricorda due cose: che la violenza è ancora un male dell'umanità non estirpato, anzi si va affinando, con moderne tecniche e che le guerre sono lontane dalla moderna Europa occidentale ma ci sono conflitti quotidiani che hanno come sfondo dati da brivido alcuni dei quali sono che: In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo.SecondoIstat,sono 6milioni743milale donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale. Tre milioni di donne hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata.8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro. La prima causa di morte per le donne dopo il 40 anni è la violenza subita da un uomogeneralmente con cui siaveva una relazione. L' Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza insieme alla Presidenza della Provincia vogliono dare un contributo di impegno e partecipazione a questa giornata

analizzando una delle cause del rapporto donne - violenza: la rappresentazione stereotipata e degradante della donna nei media che certo non aiuta l' affermarsi di una cultura della parità uomo-donna ma che al contrario contribuisce ad alimentare episodi di violenza, incasellando il genere femminile nello stereotipo pubblicitario della donna seducente, attraente e quindi preda. La mostra “dissonanze: realtà e rappresentazione delle donna” attraverso un allestimento scenografico racconta tutto ciò e molto altro come ad esempio la forte discrasia tra la realtà quotidiana delle donne fatta di successi e difficoltà e l'immagine femminile nei media. Ricordoche sabato scorso21 novembre alla Casa Internazionale delle donne, punto di riferimento della cultura femminile, si è dibattuto proprio di : “Donne della realtà", in contrapposizione con i finti stereotipi proposti dal sistema mediatico. Infatti sui giornali e nei media italiani, sempre più spesso il modello femminile dominante è quello di una donna che sembra avere come unico obiettivo la seduzione del maschio. Se non cambia la cultura verso il mondo delle donne le leggi repressive, pur assolutamente necessarie, sono purtroppo un inefficace argine che non interviene alla radice del rapporto uomo-donna. Questo è il messaggio di civiltà che la Provincia di Potenza vuole lanciare nel dibattito sempre attuale della questione femminile che attiene la cultura, la politica, l' economia, la scienza. *consigliera di parità della Provincia di Potenza

SULL’ACQUA UNA LEGGE TRUFFA MENTRE il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, straccia coraggiosamente, dopo venticinque anni di privatizzazione, il contratto con le multinazionali Veolia e Suez, riattivando nella capitale francese (dal prossimo primo gennaio) la gestione pubblica dell'acqua, in Italia passa in Parlamento un decreto legge governativo che porta la firma del ministro Ronchi e stabilisce una serie di privatizzazioni nel settore dei servizi pubblici,tra cuil'erogazione dell'acqua. E appunto intorno all'oro blu che si sta consumando un imbroglio che trasformerà (l'acqua), da qui in avanti, da bene pubblico (cioè di tutti) in merce su cui speculare. Una truffa pazzesca che fissando a meno del 30% la quota pubblica nella gestione delle acque di società miste, farà lievitare le tariffe delle bollette dei cittadini italiani del 30-40%. Ma dietro la scelta della privatizzazione c'èanche dell'altro: laferraglia umana che compone l'attuale governo non ha detto degli interessi fortissimi di gruppi imprenditori che sanno benissimo che oggi un litro d'acqua vale più di uno di petrolio e, quindi, sentono

che è arrivato per loro il momento di azzannare la preda a piene mani. Il decreto legge Ronchi è una vergognosa mondezza, tant'è che oltre a rappresentare una manovra contro le famiglie italiane più povere, danneggerà non poco gli enti locali. E dunque, proprio perché fustigherà le casse degli enti locali c'è da invitare tutti i consigli comunali a portare a votazione delle loro assemblee mozioni controil blindato decreto legge. Ma sarà anche il momento per iniziare a valutare proposte tipo quellalanciata da tempo dal padre comboniano Alex Zanotelli sulla costituzione di aziende pubbliche speciali che gestiscanoinpropriole acque.Un'ideaquestaper niente campata in aria in quanto è già stata avallata dalla sezione ambiente degli ordini degli avvocati di Napoli sul piano della legittimità giuridica. Un proposta del padre comboniano da prendere seriamente in considerazione, perché in fondosi aggancia alla sceltadi ripristino della gestione municipalizzata (ri)adottata a Parigi dal sindaco Delanoe. Mimmo Mastrangelo

Presto potrete approfittare di un'occasione per farvi avanti nel lavoro. Non buttatela via. In amore la vostra superficialità compromette tutto.

CANCRO 22/6 - 22/7

Avete la possibilità di realizzare ottime cose nel lavoro e solo grazie ai vostri meriti. In amore s'impone un comportamento meno ambiguo.

LEONE 23/7 - 23/8

Nella vostra professione potete raggiungere alte vette, ma non dovete dimenticare la diplomazia. In amore giocate a carte scoperte

VERGINE 24/8 - 22/9

La vostra giusta ambizione vi consentirà di raggiungere le massime vette nella professione. Anche in amore ci vuole tenacia.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Scegliete con molta attenzione il settore nel quale investire le vostre energie professionali. In amore non avete motivo di stare sulle difensive.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Giornata abbastanza fortunata per le questioni di lavoro: fate in modo da non sbagliare i prossimi passi. Un amore bello vi sembra quasi irreale.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Grazie all'intuito eccezionale riuscirete a muovervi nella direzione giusta negli affari. Vi affascinano solo le persone enigmatiche.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Se non imparerete a organizzarvi meglio nella professione finirete con l'essere dispersivi. In amore dovrete tornare sui vostri passi.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Usate la dialettica ma anche la diplomazia nelle complesse trattative professionali in corso. In amore armatevi di pazienza e comprensione.

PESCI 20/2 - 20/3

Ambizione e costanza vi aiuteranno nel lavoro a fare considerevoli progressi in tempi contenuti. Confusione pericolosa in amore.

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Martedì 24 novembre 2009


PRECISAZIONI SUGLI AIUTI A MURO ALFREDO OSCAR BOFFI* IN RIFERIMENTO all'articolo pubblicato in data 17/11/09 a firma di Giovanni Petilli dal titolo “Quello strano affidamento”, e considerando il diritto di rettifica (art. 42 L.416/81), non essendo in alcun modo stato contattato per produrre adeguato riscontro informativo, in qualità di Rappresentante Legale della “Fondazione democratica italo-americana” citata dal Petilli, ritengo doveroso integrare le informazioni da loro divulgate. In base a quanto si evince dall'Articolo 1Bis dello Statuto della stessa: “La Fondazione assume nella propria denominazione la qualificazione di “Organizzazione Non Lucrativa Di Utilità Sociale”, che ne costituisce peculiare segno distintivo..” la stessa, in base all'Articolo 2 “ ..è indipendente politicamente.” ed inoltre l'Articolo 3 Bis recita”..ha lo scopo esclusivo di solidarietà sociale..”. L'intervento e l'opera della Fondazione si concretizza nella beneficenza e la stessa, svolgendo tale compito in ottemperanza al proprio scopo statutario, si è detta disponibile a finanziare il progetto di ristrutturazione dell'Impianto Sportivo Comunale sito in Muro Lucano, in considerazione della sua attività non lucrativa, appunto in ottemperanza ai propri scopi statutari per garantire la fruizione di molteplici servizi ai cittadini ed al territorio in oggetto, con l'auspicio di ulteriori risvolti positivi occupazionali, turistici e di servizio ad esclusivo beneficio della comunità. Va inoltre precisato: che la Fondazione opera in Italia con ogni adempimento normativo; che non ha sottoscritto alcuno acquisto di beni immobili, strutture o altro che possa essere riconducibile ad una svendita da parte del Comune; che l'obiettivo futuro della Fondazione è di ridare dignità e nuove opportunità ai giovani sportivi, artisti e alla comunità. Oggi l'attuale struttura esistente, oltre ad essere limitata nelle attività sportive, è priva di norme aggiornate e necessita di interventi strutturali a tutela della sicurezza. Va inoltre ricordato che il rapporto tra la Fondazione e il primo cittadino, il sindaco in carica Gerardo Mariani dura da tempo grazie al quale la Fondazione si è resa disponibile alla realizzazione del progettazione della nuova struttura che è stata presentata sabato 10 ottobre in anteprima nella Sala Consigliare del Comune alla presenza delle autorità e associazione le quali hanno manifestato consensi unanimi è per l'innovazione che per la polifunzionalità dell'opera progettata. Il progetto sarà interamente sostenuto dalla Fondazione, ed è quindi palese che non si rende necessario una gara di appalto in quanto la struttura sarà sempre del Comune e ha favore delle Associazioni sportive, culturali e sociali del territorio, che dovranno essere i fruitori e responsabili dell'utilizzo nel rispetto delle attività programmate e svolte. Infine, va precisato che le casse dell'amministrazione non sono nella condizione di affrontare nessuna delle migliorie o trasformazioni che le stesse attuali infrastrutture necessitano e che la Fondazione iscritta all'ONU presenterà i propri progetti sociali polifunzionali

INQUINAMENTO SOCIALDEMOCRAZIA E SILENZI TRA CRISI E PROSPETTIVE di PIO ABIUSI

E’ NOTIZIA di qualche giorno fa che il Corpo Forestale dello Stato, stazione di Salandra, su denuncia di un cittadino, abbia prelevato campioni di acqua dal fiume Basento in prossimità di uno scarico presente nella zona industriale di Ferrandina. Le analisi hanno confermato la presenza di composti inquinanti con valori oltre i limiti stabiliti dalla normativa ambientale in tema di acque di scarico provenienti da insediamenti industriali. Il direttore di produzione dello stabilimento è stato deferito all'Autorità Giudiziaria di Matera e sembra che la ditta responsabile della produzione del liquido inquinante sia risultata avere già precedenti segnalazioni all'Autorità Giudiziaria per analoghi reati. Per riservatezza delle indagini non è dato sapere quale sia lo scarico e quale sia lo stabilimento industriale interessato. Certo la riservatezza va tutelata ma fino a che punto anche a discapito della salute dei cittadini? Una situazione simile si è riproposta l'estate scorsa è riguardava i valori fuori norma rivenienti dall'attività di Fenice. Lì alla fine si è fatta chiarezza su tutto salvo che sul modo comportamentale dell'Arpab. Nel caso in questione no, forse è ancora troppo presto, aspettiamo pazienti. Il lucano è famoso pere le sue doti di estrema pazienza. E' di qualche giorno fa, inoltre, che Maurizio Bolognetti, dei radicali lucani, abbia immesso su rete alcuni filmati che riguardano la Mythen; una società che ottiene biodiesel e altri prodotti chimici utilizzando materie prime rinnovabili come gli oli di origine vegetale. In uno di questi filmati, meno di un minuto di durata, era ripreso un tubo, corrugato dal colore nero, che immetteva in un terreno acqua e che a ben vedere, producendo schiuma, non sembrava essere pulita e lo stesso Bolognetti parlava di puzza indescrivibile. Il segretario regionale dei radicali diceva, in un altro video, che gli scarichi avvenivano in maniera incontrollata e senza depurazione. La società, chiamata in causa, ha contro dedotto affermando che in realtà le acque provengono dallo stabilimento ma che le stesse sono depurate perché l'azienda ha una sua struttura, certificata, atta allo scopo. La rete fognaria della società in questione non è stata collegata a quella di Tecnoparco e che ha strutture di depura-

zione che dovrebbero servire le industrie insediate nella Val Basento. I dirigenti della Mythen ebbero a lamentarsi della carenza in un incontro avuto con l'assessore Santochirico e lo stesso riportò la notizia in maniera non precisa nel suo blog. Una cosa è certa che bisogna fare chiarezza su tutto: depurazione, scarichi ed immissioni nelle acque del Basento ed intervenire in termini di infrastrutture dove serve. Occorre fare chiarezza anche per rispetto della Signora Pierina che abitando a Macchia di Ferrandina si lamenta, in un altro video sempre prodotto dal solito Bolognetti, dell'aria irrespirabile. Certo l'aria può essere ritenuta irrespirabile anche quando è ricca solo di odori speziati e se così fosse la povera Signora Pierina deve rinunziare ad uno dei cinque sensi: l'olfatto? L'infaticabile Bolognetti, ancora, ci mostra una quantità significativa di fumo che fuoriesce dallo stabilimento, siamo in autocontrollo nell'ambito della direttiva Seveso e ci dobbiamo accontentare. E' davvero sufficiente tutto questo? Una volta risolti, positivamente, i problemi relazionali tra il direttore Generale ed il personale addetto all'Arpab rilanciando il dialogo e magari rifacendo l'arredo d'ufficio a tutti i dirigenti è possibile sapere qualcosa oppure l'indirizzo dell'apposito comitato regionale dell'Arpab, di cui alla Legge regionale istitutiva, porta da un'altra parte? Che so io verso una bella scampagnata tra i boschi lucani sempre a spese del povero contribuente? Non c'erano dubbi che tutta l'attenzione creatasi intorno all'Arpab ed alla sua gestione fosse figlia della diatriba interna, non c'erano dubbi del resto che i servizi vengono erogati, se poi lo sono, solo per assicurare lo stipendio al personale addetto che viene scelto in una ottica di assoluto bilanciamento tra gli organi componenti la vita amministrativa della Regione. Il riscontro è stato immediato: l'11 Novembre la Commissione ambiente del consiglio regionale non ha più sentito il bisogno di ascoltare l'assessore regionale competente perché il tutto è stato superato dalla convocazione della commissione di indirizzo convocata per il 19 dello stesso mese che ha messo in campo una progettazione attenta dell'apposita cartellonistica utile a non far perdere la “retta via”. Povera Basilicata!!!!!!!!

da realizzare in Italia per essere integrati nel piano generale dei sostegni e riconoscimenti dalle istituzioni Regionali, Nazionali ed Europee. Certi che provvederete

immediatamente alla pubblicazione della presente ratifica, Vi inviamo cordiali saluti * presidente Fondazione Democratica Italo Americana

di FRANCESCO BOCHICCHIO LA SOCIALDEMOCRAZIA è in crisi ed è utopistico pensare a ripristinarla: così pensa la maggioranza, anche a sinistra, e il voto negli altri Paesi dell'Europa, tra cui clamoroso in Germania, sembra confermare tale conclusione in vero drastica.La socialdemocrazia si è caratterizzata a partire dalla crisi determinata dalla Grande Guerra in senso di rinunzia ad una prospettiva anticapitalista, anche se, nel primo dopoguerra, vi fu qualche tentativo rivelatosi isolato, vale a dire la Repubblica di Weimar, in cui i profili di transizione al socialismo erano non banali, mentre le altre versioni si caratterizzarono in senso esclusivamente riformista, e così anche il “New Deal”di Roosvelt in America. Nel secondo dopoguerra la socialdemocrazia, sulla base della paura del comunismo, che ad Occidente esercitava un grande fascino, incontrò un grande successo e, con grandi riforme, previdenziali, assistenziali, nei rapporti di lavoro, con penetrante intervento pubblico e con forme di programmazione, trasformò il volto del capitalismo: in particolare, diffuse largamente il benessere, e ricevette il rispetto dei progressisti non socialisti ed addirittura degli stessi conservatori, che spesso attuarono autonomamente alcune misure socialdemocratiche, ma incontrò il profondo disprezzo, se non addirittura ostilità aperta, del movimento comunista, tanto è vero che negli anni '30 i socialdemocratici erano etichettati dall'Internazionale comunista quali “social-traditori” ed addirittura “social-fascisti”. Tale atteggiamento vergognoso era spesso ricambiato ed addirittura anticipato, e Rosa Luxemburg, insieme a Karl Liebnecht, fu trucidata all'avvio della Repubblica di Weimar dai famigerati “Frei-Korps”, con l'indifferenza del presidente socialdemocratico Ebert. Più in generale, la socialdemocrazia assunse alcune caratteristiche autoritarie, con rottureverso i movimenti estremistie radicali e con emarginazionedei ceti esclusi dal patto sociale tra capitale e lavoro. Ma non solo: anche in politica estera, la socialdemocrazia non sempre è riuscita a prendere le distanze da politiche militariste e aggressive (verrebbe voglia di dire imperialiste); ci si riferisce non solo al secondo dopoguerra, in quanto leorigini sonolontane, casoemblematico è rappresentato dalla socialdemocrazia tedesca (con Bernstein) che all'epoca della prima guerra mondiale votò a favore dei crediti di guerra, frantumando la socialdemocrazia europea. La caduta inevitabile del comunismo trascinò con sé non solo il socialismo di sinistra, reso obsoleto dalla crisi economica del comunismo, addebitata alla mancanza di iniziativa individuale, ma anche la socialdemocrazia, ritenuta antiquata anche dalle rivoluzioni ultra-liberiste degli anni '70 di Reagan e della Signora Thatcher. La crisi della socialdemocrazia non trova ragioni oggettive: la diffusione del benessere è stata annullata dalle rivoluzioni liberiste, che hanno abbassato notevolmente il tenore di vita non solo dei ceti bassi ma anche del ceto medio: la perdita di peso dellavoro dipendente a favore del lavoro autonomo, indubbia, non può indurre a trascurare la fragilità, sotto l'aspetto sia contrattuale che economico, della posizione della maggior parte del lavoro autonomo, mentre il trionfo dell'individualismo degli ultimi anni, reso possibile dallo sviluppo delle

reti di comunicazione, si è rivelata del tutto effimero. In definitiva, nessuna ragione oggettiva vi è della crisi della socialdemocrazia: le due ragioni effettive sono di ben altra natura; la prima è costituita dal crollo del comunismo, vale a dire dal venir meno di quella che era stata la vera ragione del trionfo iniziale della socialdemocrazia, mentre la seconda è costituita dalla volontà del potere economico e politico di non destinare a scopi sociali parte rilevante del “plusvalore” complessivo, per investire tutto nel processo produttivo e finanziario, il che ha creato, come si è purtroppo visto, un eccesso di speculazione, a sua volta causa della più abnorme e dirompente delle crisi finanziarie. La maggior desiderabilità di una minore tassazione con una relativa minore redistribuzione dei redditi è quindi solo apparente e fittizia: una minor tassazione comporta una maggiore concentrazione di ricchezza che si traduce in esiti rovinosi a carico di tutti, in particolare i meno privilegiati. La socialdemocrazia, nella componente revisionista, è l'unica via di uscita dalla crisi: il sistema capitalistico è senza alternative, in quanto lo sviluppo economico è impensabile senza iniziativa individuale, ma va corretto in termini sociali, con un regime di piena occupazione e di salvaguardia del potere di acquisto e con un sistema adeguato di protezione sociale - e le risorse per realizzare tali interventi, vi sono, basta sottrarle alla speculazione abnorme - e con un regime di programmazione non dirigistica in grado di correggere letendenze speculativeeanarchiche delcapitalismo. La socialdemocrazia appartiene in modo pieno al marxismo, inteso quest'ultimo anche nella genuina versione rivoluzionaria, in quanto introduce nel sistema capitalistico tutti gli elementi di socializzazione compatibili con i rapporti di produzione quali determinati dalle forze produttive, indirizzati dall'iniziativa individuale. Certamente, i nodi da superare sussistono: la socialdemocrazia, priva com'è, al momento, della forza necessaria per prendere distanze definitive dal liberalismo ed addirittura dal liberismo, non sembra essere in grado di assurgere al ruolo di guida; più in generale, il riformismo, con la necessità di mediazione, non suscita l'entusiasmo popolare, attratto da posizioni radicali anche nei mezzi; infine, la necessità di composizione sociale tra salariati medio-piccoli, larghi settori del lavoro autonomo, ed i settori più consapevoli e responsabili del grande capitale, presuppone una forza politica ed un'iniziativa che la corsa al centro propria dei sistemi bipolari non riesce a dare. Qui si rende necessario il ricorso alla forza piena della democrazia e dello stato di diritto, quali forme di effettiva limitazione del potere economico e politico. Su tale terreno, si possono (e si devono) colmare alcune carenze storiche della socialdemocrazia: in primo luogo, ci si riferisce all'autoritarismo verso i movimenti estremistici e radicali e ribelli - spesso accomunati ingiustamente a movimenti sovversivi e terroristici - , con cui invece occorre dialogare edi cui occorrerecepire leistanze vitali, nel rispetto delle compatibilità economiche generali; in secondo luogo, ci si riferisce ad una scarsa fermezza nel perseguire l'intangibilità del diritto internazionale, anche contro l'aggressività americana. studiobochicchio@legalebochicchio.it

PIER PAOLO PASOLINI E LA TELEVISIONE di ARMANDO LOSTAGLIO* E’ STATO un rapporto esasperato, conflittuale fra il regista-poeta e la televisione: quella del suo tempo, un secolo fa; un abisso rispetto a quella odierna, talvolta dozzinale e messaggera di vuoto. «Niente di più feroce della banalissima televisione», sentenziava a metà degli anni ‘60 Pasolini. Preveggente quasi, profetico nei confronti di certa omologata emittenza che spudoratamente sacrifica le intelligenze alle logiche commerciali degli ascolti. Eppure il poeta friulano l’ha analizzata in una fase (pochi anni dopo l’installazione delle antenne sui tetti) in cui i canali erano uno o due al massimo, poche le fasce orarie di trasmissione, in cui “Non è mai troppo tardi” svolgeva una funzione pedagogica, acculturante, unificante quasi per l’intera nazione, al di là delle classi sociali. La successiva Tv dei ragazzi, i caroselli (da Emmer in poi veri cortometraggi) e i varietà di Falqui, hanno segnato più di una generazione, caratterizzato un’epoca, allietando le stanche sere degli italiani ancorché lambiti dal boom economico. Ma Pasolini vi leggeva una «sistematica falsificazione di ogni

frammento di verità». Un’avversione che lo spingeva sempre più ad apprezzare il mezzo cinematografico per esprimere «la lingua scritta della realtà». Vi leggeva in esso la possibilità di un superamento della letteratura in un’arte fatta direttamente con pezzi di realtà che diventano segni. La televisione, al contrario, è «il trionfo della irrealtà (come sosteneva anche la Morante), che è contro natura, e porta necessariamente alla disintegrazione». Un conflitto palesato in televisione quando Pasolini verrà invitato da Enzo Biagi: dimostra un certo disagio, una difficoltà ad esprimersi in maniera spontanea, realistica, confermando le sue tesi. Un estraneo in quella televisione, ben prima che arrivassero le tv private. Un rapporto difficilissimo che viene riproposto, in questo periodo da un convegno itinerante promosso dalla Cineteca di Bologna e il Centro Studi Pasolini di Casarsa, volti ad analizzare le sue tesi così lungimiranti, e quanta profezia contenessero le sue dichiarazioni, dimostrate da un cinema, il suo, così ricco di realtà contro ogni strumentale finzione. *Cineclub De Sica Cinit

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24 ore in Basilicata

Martedì 24 novembre 2009

Val d’Agri “Ally 2”: il Wwf chiede al sindaco Cantiani di ritirare il parere favorevole rilasciato

No al pozzo vicino all’ospedale Dista solo 450 metri dal nosocomio. «Si pensi alla salute dei cittadini» VILLA D'AGRI - Si chiama Ally 2 ed è l'ennesimo pozzo di Petrolio con cui dovrà convivere la gente della Val d'Agri. I malumori sono tanti. Aggravati dal fatto che il nuovo pozzo sorgerà davanti l'ospedale di zona di Villa d'Agri. Fatto, questo, che è stato denunciato dallo Csail e sui cui ieri è tornato anche il Wwf di Basilicata. «Il nuovo pozzo sorgerà, nonostante la vicinanza all'ospedale - dice una nota del Wwf - con i richiesti ed ottenuti permessi della Regione Basilicata e, quello che più sorprende, con il bene placido del sindaco e dell'amministrazione del comune interessato». Il Wwf Basilicata e l'associazione Wwf Val d'Agri esprimono una netta contrarietà al fatto che un pozzo venga attivato addirittura a circa 450 metri dall'ospedale centro di cura della salute e del benessere dei cittadini, a poca distanza dal confine del Parco nazionale dell'Appennino lucano ed a poca distanza dal centro abitato di Villa d'Agri. «Ci sorprende - continua il Wwf - l'opportunismo del sindaco di Marsicovetere che per acquisire le royalties derivanti dall'estrazione, senza porsi nemmeno il problema relativo ai rischi di inquinamento dell'ambiente e di disturbo della quiete dell'ospedale, abbia concesso il permesso di estrazione». Eppure Villa d'Agri è il paese che ha il maggiore tasso di sviluppo demografico della valle, ha più aziende produttive operanti nel centro urbano ed in prospettiva può assurgere al ruolo di guida economica dell'intera valle. «Alla luce di ciò non si capisce come il sindaco Cantiani possa barattare la tutela ambientale e la salute dei propri cittadini per un pugno di euro». «Il Wwf Basilicata ed il Wwf Val d'Agri - conclude la nota - chiedono fortemente che ilsindaco diMarsicovetere, che in qualità di medico dovrebbe essere a conoscenza dei possibili danni derivanti dall'estrazione del petrolio sulla salute dei cittadini, ritorni sulle sue decisioni per evitare danni all'ambiente ed alla salute pubblica».

I COMMENTI A VILLA D’AGRI

Royalties e petrolio: a confronto favorevoli e contrari

La comunità si spacca

Il pozzo Ally 2 vicino all’Ospedale di Villa d’Agri

Incontro tra la camera di commercio di Potenza e la multinazionale

Total e Ccia per lo sviluppo delle piccole e medie imprese POTENZA - Ideare e pianificare interventi di sostegno alle piccole e medie imprese del territorio, anche alla luce delle precedenti esperienze maturate dalla Total in altri Paesi europei. E’ stato questo il tema centrale di un incontro, coordinato dal presidente Pasquale Lamorte, tra i vertici della Camera di Commercio di Potenza e rappresentanti della multinazionale francese. E’ quanto comunica la Cciaa di Potenza. «Nello specifico - dice la Cciaa - sono state riprese le linee guida di un primo ragionamento generale - scaturito nell’incontro del dicembre 2008 - ed è stata definita un’agenda di lavoro, dopo aver ribadito le reciproche disponibilità a lavorare su interventi comuni». Robert Sauvegrain (direttore Europa di Total sviluppo regionale), Bernard Guers (direttore HSE - Sviluppo sostenibile, esplorazione e produzione di Total), Guy Lou Motte (Operazioni internazionali di Total sviluppo regionale) e Paola Ferretti (responsabile Sviluppo sostenibile Total per la regione Basilicata) hanno illustrato gli assi principali di intervento che la multinazionale francese adotta in direzione delle Pmi: sostegno all’internazionalizzazione e all’innovazione tecnologica e sup-

ACQUEDOTTO LUCANO S.P.A. 85100 POTENZA (PZ) VIA PASQUALE GRIPPO Capitale sociale: € 21.573.764 - Cod. fisc. e P. IVA: 01522200763 Iscritta al registro delle imprese di POTENZA Numero registro: 01522200763 Camera di commercio di POTENZA - Numero R.E.A. : 115622 AVVISO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA I signori azionisti sono convocati in Potenza, presso la sede della Società, alla Via Pasquale Grippo, in prima convocazione per il giorno 10.12.09 alle ore 07.00 ed, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 11.12.09 alle ore 11.00 nello stesso luogo, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione sulle attività e sugli investimenti ai sensi degli artt. 11 e 15 dello Statuto; 2) Patti aggiunti alla Convenzione di Gestione e al Disciplinare Tecnico; 3) Varie ed eventuali. Per partecipare all’assemblea, gli azionisti dovranno osservare norme di legge e statuto. Il Presidente del C.d.A. Egidio Nicola Mitidieri

porto tecnico in termini di Ricerca e Sviluppo. Il segretario generale della Cciaa potentina, Nicola Bux ha delineato le linee di intervento messe a punto negli ultimi anni dall'ente camerale – soprattutto grazie all Fondo Unico della Finanza Innovativa – e illustrato ai presenti gli scopi del bando Nidi (Nuove Idee D'Impresa Innovative), riscontrando interessanti convergenze con le modalità di sostegno utilizzate da Total. Il direttore di Unioncamere Basilicata, Michele Di Tolla, ha quindi spiegato ai presenti l’azione dell’Enterprise Europe Network, rilevando che il nodo locale Bridgeconomies potrebbe essere l’«animatore locale» per gli interventi sul versante della ricerca. Il presidente Lamorte ha infine ribadito l’ampia disponibilità dell’ente e del sistema camerale lucano nel consolidare i progetti di sviluppo locale in direzione del tessuto economico e produttivo della regione: «La forza, l’esperienza e le competenze della multinazionale francese possono certamente essere uno straordinario valore aggiunto in termini di sviluppo territoriale, di crescita dell’imprenditoria locale e di alta formazione per i giovani talenti lucani. Angela Pepe

VILLA D’AGRI – Pozzo si, pozzo no? Dopo le dichiarazione fatte dal primo cittadino di Marsico Vetere, Claudio Cantiani, sul parere favorevole dell’attivazione del pozzo “Ally2”, situato a pochi passi dal centro abitato della frazione valdagrina, meno di 500 metri dall’ospedale civile e a ridosso dal quartiere residenziale “Villa al Sole, si “levano” le polemiche e si “spaccano” le opinioni dei cittadini tra chi è favorevole e chi dice un “no tassativo all’attivazione del pozzo”. Sulla rete si mobilitano alcuni giovani, c’è già chi pensa ad organizzare manifestazioni seguite da petizioni popolari con raccolte di firme. E’ un “tam tam” tra la gente, fra siti e blog. La faccenda sull’attivazione del pozzo denominato “Alli 2” non passa sottotono, anzi facendo un giro tra vie del centro valligiano e trovi immediatamente chi è disposto a dire la sua sul pozzo di petrolio, a pochi passi dall’Ospedale. Gli anziani sono i primi a non essere d’accordo. Ne incontriamo un folto gruppo di fronte alla piazza principale che immediatamente fanno fronte comune: «non devono attivare proprio niente», è il loro commento. «Non devono farlo - dice il signor Giuseppe, che preferisce non specificare il cognome - qui è già tutto inquinato, aria e terreni. Ora ci manca che il pozzo lo vengono a mettere sotto casa. E’ una vergogna. Qui nessuno dice niente e non si fanno manifestazione perché si ha paura». E alla domanda, sui soldi, le royalties che arrivano al paese, il signor Giuseppe insieme ai suoi amici risponde: «I soldi? Viggiano prende tutte quei soldi e finora non mi sembra che ha frenato la disoccupazione o i giovani sono tornati. La situazione è sempre punto e daccapo, in più c’è solo l’inquinamento. E poi i soldi li investono solo in piazze e

marciapiedi». Poi c’è chi come Antonio, anche in questo caso nessun cognome, dice «bisogna far pagare di meno luce e gas. Non abbiamo nessun privilegio. Le royalties fanno gli interessi per poche persone. Continuano a far piazze e fontane e per i giovani, il lavoro dov’è? Noi siamo contro il pozzo. Finora non si è fatto niente di buono». Ma c’è anche chi, come Angelo, Maria e Filippo, tre studenti universitari, che commentano «comunque l’attivazione del pozzo ci sarà o nel comune di Marsicovetere o in quello di Viggiano, i pareri della Regione sono stati già dati. Spetterà, poi, al comune di Marsicovetere sfruttare le royalties nel miglior dei modi, a beneficio del proprio territorio». Ma è sulla rete, su facebook, il popolare sito di social network, che la discussione si anima e “prende corpo”, dal blog del WWF Basilicata: “Nuovo Pozzo Petrolifero in Val d’Agri, questa volta si perfora a 450 metri dall’Ospedale di Villa d’Agri” con commenti del tipo “continuano a depredarci giorno dopo giorno” o “evidentemente, come in questo caso, c'è "qualcuno",che invece di tutelare gli interessi della nostra terra, la svende per 4 soldi..” a commenti, “finalmente anche i pedalini saranno petrolieri e potranno beneficiare delle royalties del petrolio. Il comune di Marsicovetere, interessato al "piatto di lenticchie" alias royalty del petrolio. Infatti, ora è la volta di un'installazione petrolifera a meno di 500 metri dall'ospedale di Villa d'Agri e a ridosso del quartiere residenziale di Villa al Sole. ....E c’è anche chi pensa di organizzare una “petizione contro il pozzo, per spostarlo ai confini del comune di marsicovetere, in campagna o in montagna dove non ci sono case ed in un punto in cui non impatta molto….”.

Gorgoglione 2, Filca Cisl: «Nuovo corso solo per la multinazionale francese»

«Total mortifica l’occupazione lucana» GORGOGLIONE - Per il segretario regionale della Filca Cisl di Basilicata, Michele La Torre, il nuovo corso annunciato a suon di fanfara dalla Total per Tempa Rossa «convince solo a metà”. Soprattutto se si considerano i risvolti occupazionali dei lavori per realizzazione del nuovo pozzo Gorgoglione 2, tra Gorgoglione, Corleto e Guardia Perticara. «Ben al di sotto - continua il segretario - delle più moderate aspettative le ricadute occupazionali annunciate dalla nuova dirigenza della compagnia petrolifera francese». Ccritica il «mancato coinvolgimento delle parti sociali nella fase di riavvio del progett». «Ancora una volta il territorio lucano si

appresta a dare molto – osserva La Torre – ma riceverà ben poco dallo sfruttamento della sua principale ricchezza, se è vero che solo un misero 30 per cento dei posti di lavoro preventivati saranno appannaggio dei lavoratori lucani, una percentuale – dice il segretario della Filca –che stride con i 50 mila barili di greggio al giorno che la Total conta di estrarre a regime». Per il segretario regionale della Filca Cisl è necessario avviare una discussione con la Total affinché, oltre alle necessarie garanzie ambientali, sia garantita al territorio un’adeguata contropartita sociale, aumentano in maniera considerevole la clausola occupazionale a favore dei la-

voratori lucani. «Per questo – conclude La Torre –ritengo quanto mai opportuno l'avvio di una fase di concertazione con la Total e gli enti territoriali coinvolti nel progetto Tempa Rossa con l'obiettivo di arrivare in tempi ragionevoli alla firma di un protocollo d'intesa che stabilisca un quadro normativo condiviso che regoli gli aspetti occupazionali del programma, con particolare attenzione alla sicurezza e ai rapporti che intercorrono tra stazione appaltante e aziende appaltatrici, assicurando al progetto quella trasparenza e quella credibilità che i recenti fatti di cronaca hanno pericolosamente incrinato».

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BREVI

«FISCO A MISURA DI FAMIGLIA»

PRIMA COMMISSIONE REGIONALE

PROTESTA CIA

L’Ugl si mobilita

Il consigliere segretario è Tisci

Agricoltori lucani a Roma

L’UGL si mobilita domenica 29 in piazza Mario Pagano a Potenza «a sostegno di lavoratori, pensionati e famiglie per chiedere un fisco più equo e più leggero». Dalle 9 alle 13 sarà allestito un gazebo per raccogliere firme “a sostegno di un fisco a misura di famiglia”.

LA prima commissione consiliare, presieduta da Antonio Flovilla (Cp-Rb), ha eletto nel pomeriggio di oggi, all’unanimità, il consigliere segretario dell’organismo, nella persona del consigliere Antonio Tisci, di An-Pdl che subentra a Michele Napoli (An-Pdl).

DOPO la manifestazione interregionale a Napoli, la “missione” a Bruxelles, la delegazione di agricoltori della Cia lucana si prepara alla manifestazione di oggi Roma, dove giungereanno con autobus dal Potentino e dal Materano nella prima mattinata.

«Con la “città della pace” la Basilicata farà da esempio»: il messaggio di Betty Williams

Una bomba atomica pacifica Sant’Arcangelo: il premio Nobel incontra gli studenti di medie inferiori e superiori SANT'ARCANGELO - «Ho combattuto Hitler, combatterò anche Berlusconi»: queste le parole che una piccola vecchietta di Scanzano Jonico disse a Betty Williams la prima volta che venne in Basilicata. Così esordisce il premio Nobel il suo confronto con le scuole medie inferiori e superiori, riuniti presso l'aula magna del liceo scientifico. Un breve passaggio per poi raccontare ciò che, sfortunatamente i suoi occhi, hanno visto in Birmania e in tanti altri paesi del mondo, dagli sfruttamenti alle violenze sui minori che: «Mi hanno convinto che bisognava realizzare questa Città della pace, lottare per i loro diritti, perché quando ciò sarà realizzato, la Basilicata sarà solo la prima che darà l’esempio per le altre, forse io non ci sarò più ma sono convinta che si possa riuscire, con il vostro aiuto e con la vostra forza». Perché, come commenta il presidente della giunta, Vito De Filippo: «Grazie a questa donna, la Regione ha lanciato una bomba atomica pacifica perché molte sono le autorità che potrebbero favorire la diffusione della pace e siamo convinti che lo faranno seguendo il nostro esempio. Noi abbiamo alzato il dito, abbiamo voluto fare un esperimento, abbiamo voluto che questa Regione diventasse senza confini, che le nuove generazioni, sicuramente migliori delle precedenti, possa-

no emozionarsi all'idea di avere al loro fianco un bambino afgano, che lo possano accogliere calorosamente come noi lucani sappiamo fare». Un’accoglienza che non può prescindere dal confronto e dal dialogo, quello che l'assessore ai servizi sociali, Rosaria Briamonte, ha voluto lanciare nella giornata di ieri “per fare la pace”. Del resto come ribadito dal sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Jacobellis e da quello di Sant'Arcangelo, Domenico Esposito: «Le strutture non bastano per la realizzazione della città, adesso la palla passa a voi, alle associazioni, alle scuole, a tutti coloro che ci vorranno sostenere in questo progetto». Un invito ben accolto dalle scuole, il dirigente del liceo scientifico, Prospero Cascini ha infatti sottolineato: «In una società che tende al narcisismo, non si riesce più ad educare, oggi abbiamo più mezzi ma meno fini, quelli che devono essere recuperati. In questa fase siamo ben lieti di partecipare alla costruzione della città della pace, facendolo in maniera unitaria». Perché in una visione condivisa, precisa il dirigente delle scuole medie inferiori, Pasquale Critone: «Abbiamo deciso di studiare un progetto comunitario, di mettere insieme le idee, un grande risultato perché per la prima volta si ragiona insieme per il bene comune e di coloro che la città ospiterà». Francesca Gresia

IL PROGETTO

Un concorso per le scuole UN concorso nazionale rivolto alle scuole e due giornate conclusive per discutere realmente della pace e di come costruirla. «Perché - afferma Rosaria Briamonte, assessore ai servizi sociali di Sant'Arcangelo - il progetto vuole partire dal piccolo per essere costruito con la forza e le idee di tutti. La pace è un bene comune, va costruito e protetto da ognuno». Come illustrato da Francesco Manzolillo, presidente della Cooperativa Iskra, partner del progetto “Per fare la pace”, promosso dai comuni di Sant'Arcan-

gelo e di Scanzano Jonico, dalla Regione Basilicata, con il supporto della Feem, Arnoldo Mosca Mondadori e la vicepresidente di Omeart - associazione culturale Boiron, Alberta Mantovani: «Il concorso che partirà nei primi giorni di dicembre, coinvolge le scuole medie inferiori a cui sarà chiesta la produzione di un video o di un cortometraggio, e le scuole elementari che saranno, invece, chiamate a produrre una locandina, entrambi inerenti un messaggio di pace da inviare ai potenti della terra, la promozione della cultura della pace e il dialogo delle culture». Per i vincitori della sezione video, la possibilità di andare a Bruxelles al Parlamento Europeo per sostenere quanto già richiesto da Betty Williams nel 2007, che l'1 % delle risorse destinato agli armamenti sia destinato a progetti sulla pace. I lavori delle elementari, invece, la pubblicazione dei loro messaggi per

LAVORO

I 173 operai dell’azienda di Melfi hanno ricevuto le missiva di licenziamento

Lasme: lettera al ministro Scajola MELFI - Continua la lunga e tormentata attesa alla Lasme di Melfi. L’unica novità è costituita dalle lettere di licenziamento che, dopo essere state annunciate dall’azienda, sono materialmente arrivate nelle mani dei 173 operai di Melfi. Nessuna risposta è arrivata da Roma, nonostante le numerose sollecitazioni, a convocare un nuovo incontro e riprendere il confronto per la risoluzione della vertenza. Nel frattempo il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, ha scritto e inviato una lettera al ministro Scajola, che riportiamo di seguito: Signor ministro, ci rivolgiamo direttamente a lei in quanto crediamo debba esercitare la sua autorevole funzione di ministro dello Sviluppo Economico nella vertenza Lasme 2, azienda dell'indotto Fiat Sata di San Nicola di Melfi, la cui proprietà, (la famiglia ligure Pellegri), ha operato una iniziativaassolutamente inaccettabile sul piano produttivo, sociale e morale.La messa inliquidazione dell'azienda e lo spostamento di tutte le produzioni a Chiavariha provocatol'avviounilaterale della procedura di mobilità per 173 lavoratori. Dopo oltre novanta giorni di lotta degli operai e ripetuti incontri presso il Ministero da Lei diretto, l'azienda ha presentato un documento non emendabile che l'assemblea dei lavoratori ha respinto. In assemblea, invece, è stata accettata la proposta presentata dalla delegazione sindacale nell'incontro tenutosi il giorno 16 novembre e recante lo stesso contenuto di quella elaborata dalla struttura tecnica del Ministero, ovvero il mantenimento delle produzioni nel sito di Melfi per FiatSata, con l’aggiunta della precisazione sull'impiego a rotazione di tutti i 173 lavoratori da parte dell'azienda, che

avrebbe dovuto riprendere le produzioni per la Sata di Melfi attraverso la costituzione di una nuova società. Una proposta ragionevole, quindi, sulla base della quale concludere un accordo dignitoso che non mortifichi ulteriormentele condizionidei lavoratori.Chiediamo a Lei un intervento decisivo per convocare, in tempi strettissimi, un incontro e proporre una mediazione che tenga conto non solo degli interessi dell'azienda ma anche di quelli dei lavoratori. E' necessario scongiurare che la proprietà prosegua con azioni unilaterali, in modo da evitare l'inasprimento delle azioni di lotta: gia' da vari giorni, 4 lavoratori strazionano su una piattaforma a 20 metri di altezza e praticano lo sciopero della fame. Per noi le istituzioni democratiche non possono soggiace-

re a volontà aziendali riprovevoli, anche in considerazione del fatto che questi imprenditori hanno utilizzato a piene mani una grande quantità di risorse pubbliche. Signor Ministro, ci appelliamo a Lei ed alla Sua responsabilità affinché questo territorio e l'intero Mezzogiorno non siano ulteriormente depauperati e trovino, a partire dalla soluzione di questa delicata vertenza, quelle risposte concrete che il Suo Governo ha dichiarato di voler dare al Sud. Bisogna tutelare e la dignità. Pare davvero una beffa la decisione di licenziare 173 persone che hanno sempre dato il massimo per l'azienda, specialmente se si riflette sul fatto che tuttele commesse legate allo stabilimento produttivo della Sata di Melfi sono state confermate. Antonio Pepe

SINISTRA PER LA BASILICATA «Il voto dell’assemblea dei lavoratori è sovrano» Per il coordinamento regionale di Sinistra per la Basilicata «siamo al paradosso». «Il consigliere regionale di Forza Italia Pagliuca - spiega in una nota - dopo settimane di letargo, periodo in cui poteva cercare di dare un contributo lavorando con la Regione presso il tavolo ministeriale il cui ministro è dello stesso suo partito, è intervenuto in questi giorni per mettere in discussione il risultato di un’assemblea sindacale che democraticamente si è espressa contro la proposta aziendale che tra l’altro è peggiorativa di quella avanzata dallo stesso Ministero il 12 ottobre scorso dove si prevedeva il mantenimento a Melfi del tergicristallo elettrico anteriore della grande punto. Ci vuole senso di responsabilità – sostiene Sinistra per la Basilicata - e rispetto per i lavoratori e le famiglie che l’imprenditore Pellegri ha messo in mezzo alla strada per meri interessi aziendali che nulla hanno a che vedere con problemi di mercato e commesse. Pellegri ha deciso di portare le produzioni in Liguria, comprese quelle che riguardano le auto prodotte nello stabilimento Sata di Melfi. Ci chiediamo perché s’interviene ora per sostenere cose opposte a quelle dette negli incontri in Regione e al presidio nel mese di agosto sulla giusta lotta per difendere le produzioni. Quella della Lasme è una scelta che tutta la comunità lucana deve ostacolare e che per primi i rappresentanti politici devono impedire se si vuole essere coerenti con il mandato ricevuto dai cittadini. Sinistra per la Basilicata è rispettosa della decisione assunta dall’assemblea».

farli pervenire ai potenti della terra. Un concorso che troverà il suo apice in due giornate conclusive che si terranno il 13- 14 marzo 2010, entrambe interamente dedicate a momenti di discussioni sulla pace e su come questa possa diventare realtà. E non sono mancate le occasioni di confronto tra le nuove generazioni e il premio nobel Betty Williams: “Cosa ha provato quando ha visto-afferma uno dei bambini delle elementari- morire quei tre bambini nell'attentato?”. Una domanda che suscita quasi un po' di commozione nell'ospite d'onore: “Quei bambini sono per me angeli custodi, sono sempre con me, mi guidano e mi indicano la strada”. E quale il ruolo delle donnechiede un'adolescente licealeperché queste possono essere considerate il motore del mondo? “Nei conflitti-afferma Williamsle grandi perdite sono sempre delle donne, il dolore di una madre che perde un figlio è qualcosa che nessuno può capire. A voi giovani donne lancio il guanto di sfida, perché un giorno sarete madri e dovete proteggere la forza che avete in voi».

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24 Ore in Basilicata 21

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

Nel 1959 un terribile nubifragio seminò distruzione nel Metapontino mietendo molte vittime

L’alluvione, 50 anni dopo A mezzo secolo di distanza Marinagri e il paradosso del muro argine di NICOLA PICCENNA riceviamo e pubblichiamo METAPONTINO - Sono cinquant’anni che l’alluvione seminò morte e distruzione lungo la costa jonica della Basilicata. Era il 24 novembre 1959, povere genti e povere cose delle campagne lucane di Scanzano, Policoro, Nova Siri, Metaponto vennero travolte da torrenti d'acqua. Già nel 1929 si erano registrati morti ed allagamenti, ma quello del 1959 fu un evento funesto senza precedenti. La stampa dell’epoca ci restituisce le immagini di gente smarrita, che vaga con pochi oggetti d’arredamento e mobilio scampati all’acqua, che ritira qualche pezzo di pane dai soccorritori, che fissa l'obiettivo del fotoreporter con un misto fra incredulità e rabbia. È lo sguardo delle genti del Mezzogiorno d'Italia a metà strada fra rassegnazione e voglia di riscatto. È sempre stata una terra dura, quella di Basilicata, ricca di risorse e piena di contraddizioni. Adesso, in quelle stesse zone sorge il villaggio turistico “Marinagri”. A valle della diga di Gannano e di quella da 155 milioni di metri cubi che chiamano del Pertusillo (in dialetto significa “piccolo buco”). Su quella che, prima e dopo l'alluvione del 1959, era la foce del fiume Agri. In un punto in cui le norme vietano categoricamente vietato costruire poiché si tratta dell'alveo abbandonato del fiume. Ma questo non è bastato, non è servito ai tecnici dell'Autorità di Bacino di Basili-

cata, della Regione Basilicata, dei Comuni di Scanzano e Policoro, del ministero per le Attività Economiche, dei progettisti, dell’Università di Basilicata, della politica nostrana. Così sono arrivate la ville in cemento armato, le strutture alberghiere, il porto turistico, il posto barca con accesso dalla camera da letto. Una delle meraviglie del turismo

“mondiale”, come scriveva un quotidiano nostrano. Adesso, per quelle “costruzioni” rischia di pagare l'imprenditore, colui che chiedendo le autorizzazioni di rito le ha ricevute. Non già, come dovrebbe essere, coloro che i permessi li hanno concessi. Quei rappresentanti della politica e gli amministratori della cosa pubblica che han-

no deliberato, finanziato e autorizzato un'impresa illecita. Almeno questo è il parere dellaProcura dellaRepubblica presso il Tribunale di Catanzaro che ha chiesto il rinvio a giudizio per i titolari dell'impresa ed il proscioglimento per i responsabili delle concessioni. Taluni, interpretando con molta superficialità il parere di illustri uo-

mini d'intelletto, hanno sostenuto che la piena potrebbe tornare da quelle parti fra 500 anni. Hanno omesso di spiegare che si tratta di tempi probabilistici, di valutazioni statistiche, un po' come il pollo di Trilussa. Nella realtà, solo nel secolo scorso, si sono contate, proprio in quella zona, tre alluvioni con vittime. Dicono che

avendo innalzato la strada che circonda il villaggio turistico per circa un metro, questa fungerà da argine. Omettono di spiegare che nel 1959 il livello dell’acqua nell'abitato di Scanzano Jonico raggiunse il metro e mezzo. Ed il Comune di Scanzano è a 21 metri sul livello del mare. Mentre la strada-argine, dal livello del mare, è a soli 6-7 metri!

Marinagri Il Prc sul caso Frammartino: «Le minacce saranno punite» Interrogazione dei Radicali

«Accertare le responsabilità di chi ha violato le norme» IL gruppo del Prc in seno al consiglio regionale interviene sulla vicenda Marinagri e, in generale sul rispetto della legalità nell’area metapontina e non solo. «Abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sosteniamo - dice la presidente Emilia Simonetti - l’esigenza che con il pieno rispetto delle norme, la tutela dell’ambiente, l’uso ottimale delle risorse finanziarie pubbliche e il rispetto delle regole, ci possono essere le ricadute positive sul terreno occupazionale, produttivo e della democrazia. Per quanto concerne Marinagri - prosegue la nota di Rifondazione - vanno accertate le responsabilità di quanti hanno violato le norme di legge e di programmazione e le inadempienze relative ai contratti di programma sostenuti da ingenti risorse pubbliche nazionali e regionali. Tocca alla Magistratura fare questo. Sono giuste e pertinenti le azioni in atto da parte degli organismi regionali come quelle decise nell’ambito delle autotutele, in particolare per il recupero dei terreni di sua proprietà per perseguire l’interesse pubblico. In questo quadro, riteniamo che le intimidazioni e i tentativi di alzare polveroni per evitare il rispetto

Marinagri

della legge vadano contrastati con forza a tutti i livelli ed è per questo che la nostra solidarietà va ad Ottavio Frammartino, segretario provinciale della federazione provinciale Prc di Matera, il minacciato di turno. Chi minaccia e intimidisce deve sapere che tutto questo non passa inosservato e questo comportamento va sanzionato. E’ questa la richiesta forte che viene dalle forze impegnate per la legalità e la democrazia.

Continueremo nella nostra iniziativa, compresa quella legata al settore energetico e a tutte le altre iniziative che vogliono combattere gli episodi di criminalità economica che tanti danni producono alla nostra regione. Auspichiamo, quindi conclude la nota - anche per Marinagri una celere conclusione delle attività giudiziarie, a tutela dei cittadini che hanno effettuato con i propri risparmi investimenti e per i lavoratori occupati».

A 29 ANNI DAL SISMA DELL’80 Il progetto della Feneal Uil

La denuncia di Giacomo Nardiello

Un distretto per edilizia «Chiarire l’ammontare antisismica e sostenibile del fabbisogno reale» LE iniziative di questi giorni dedicate al cosiddetto anniversario del terremoto del 1980, sono un’occasione per approfondire una proposta progettuale lanciata da tempo della Feneal-Uil per un programma di edilizia antisismica e di edilizia sostenibile. E' quanto sostiene il segretario generale regionale della Basilicata della Feneal-Uil, Domenico Palma, rilanciando la proposta di realizzare nel Potentino un “Distretto produttivo dell'edilizia antismica e sostenibile”, vale a dire un' aggregazione di attori pubblici e privati creata con l' obiettivo di diffondere sul territorio un nuovo modo di costruire finalizzato a realizzare un prodotto edilizio più evoluto che garantisca la sicurezza dei cittadini dal rischio sismico.

«IL modo migliore per ricordare il cosiddetto anniversario del terremoto del 1980 è quello di definire un piano di azioni istituzionali e politiche per dare una soluzione al problema centrale che riguarda la limitatezza ed inadeguatezza dei finanziamenti statali disponibili, tra l’altro erogaticonilcontagocce». Asostenerloèilvice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello (Pdci), aggiungendo che «se alla vigilia del 23 novembre l’annuncio ad opera del senatore Guido Viceconte del Pdl di un’ulteriore assegnazione dalMinistero alleInfrastrutture di oltre 20 milioni di euro, è stato ancora una volta un annuncio di propaganda di basso livello, diventa necessario fare chiarezza sull’ammontare del fabbisogno finanziario reale».

Chi controlla gli scarichi Itrec? L’Itrec di Rotondella

ROTONDELLA - Chi controlla gli scarichi liquidi radiottativi del centro Itrec? No, non è una domanda retorica, ma un quesito che la deputata dei Radicali, Elisabetta Zamparutti ha inserito in un’interrogazione presentata qualche giorno fa al ministro dell’Ambiente. «Domande - dice il segretario lucano, Maurizio Bolognetti - che bisognerebbe porre all’Ispra, all’Arpab e alla Sogin». Bolognetti spiega così la questione: «In un documento datato 6 aprile 2009, inviato dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)alla Sogin Spa è dato leggere di un “accordo di collaborazione” tra la stessa Ispra e l’Arpab, finalizzato alla “vigilanza sugli scarichi di effluenti liquidi”. Il documento in oggetto porta la firmadi RobertoMezzanottee nello stesso leggiamo che Ispra invita la Sogin a trasmettere il programma an-

nuale degli scarichi liquidi all’Arpab. Fin qui tutto bene, anzi benissimo. Purtroppo, però - spiega Bolognetti - anche in questo caso i conti delle attività svolte dalla disastrata Agenzia per l’ambiente non tornano. Sembrerebbe, infatti, che l’Arpab non effettui i controlli all’interno della Trisaia. E sembrerebbe anche che Ispra, in assenza di comunicazioni da parte dell’Arpab, sia convinta del contrario». Secondo quanto riferito dal segretario dei Radicali, «gli scarichi a mare degli effluenti liquidi radioattivi non sarebbero controllati né dall’Arpab, né dall’Ispra, con il risultato che la Sogin assumerebbe la doppia veste di controllore e controllato». Se tutto ciò dovesse trovare conferma, «ci troveremmo di fronte all’ennesima marachella dell’Arpab, lacui reputazionedopo la vicenda Fenice è già gravemente compromessa».

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22 22 Ore in Basilicata


BREVI

DISABILITA’ E INCLUSIONE SOCIALE

50 MILIONI PER PMI

INIZIATIVA DELLA CGIL

Termina il percorso formativo

Interrogazione di Di Lorenzo

Lavoro, sviluppo e legalità

SI conclude oggi il percorso formativo sui temi della disabilità e dell’inclusione sociale nell’ambito del progetto “Per una società inclusiva”. Il quarto ed ultimo workshop, dal titolo “Empowerment”, è previsto oggi dalle ore 9 presso l’Hotel Vittoria a Potenza.

PIU’ attenzione alle piccole e medie imprese di tutto il territorio. E’quanto chiede il consigliere del Pdl, pasquale Di Lorenzo, in un’interrogazione al presidente De Filippo, dopo l’annuncio dei 50 milioni con particolare riferimento agli stanziamenti previsti per Val d’Agri e Senisese.

DOMANI alle 11 presso la sede Cgil di Basilicata a Potenza (via Bertazzoni) si terrà una conferenza stampa di presentazione della manifestazione: lavoro, sviluppo, legalità per la Basilicata ed il Mezzogiorno per dare futuro all'Italia. E’ quanto comunica la Cgil di Basilicata.

Lapenna e Picerno denunciano le colpe della Regione: «Trasferimenti in sistematico ritardo»

Ardsu sull’orlo del collasso Grave la situazione contabile dell’ente. «Intervenga subito De Filippo» POTENZA - Desta molta preoccupazione lo stato di difficoltà in cui versa l’Ardsu, l’ente per il diritto allo studio della regione Basilicata. A destare maggiore apprensione è la situazione contabile dell’ente che sembra ormai «al limite del collasso». Lo dicono in una nota congiunta il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, e il capogruppo del Pdl al Comune di Potenza e consigliere del comitato paritetico di amministrazione dell’Ardsu, Fernando Picerno. «I problemi principali dell’Ardsu – dichiara Lapenna - sono legati a quella politica di rigore che la Regione ha adottato negli ultimi anni che non ha consentito l’adeguamento degli stanziamenti in base al crescente numero di iscritti». Secondo l’analisi del consigliere Lapenna l’Ardsu avrebbe tre tipi di problemi ha tre principali problemi. Il primo è la «carenza di organico»: vi sono solo 7 dipendenti di cui due su Matera. Il secondo riguarda il «sistematico ritardo» con cui la Regione trasferisce i fondi di spettanza. «Tant’è che - continua Lapenna gli ultimi contributi stanziati nella legge finanziaria del 2009, pari a 2 milioni e 200 mila euro, come spese di funzionamento dell’ente stesso, che tra l’altro sono sempre gli stessi dal 2005, quando l’Unibas non aveva il numero di studenti attuale, sono stati assegnati solo 500 mila euro. E, di fatto, non ancora trasferiti all’ente». Infine, il terzo problema, riguarda la «riduzione dei servizi in base alle risorse risicate». Inoltre - ricordano Lapenna e Picerno - gli studenti iscritti all’Unibas, pagano una tassa regionale di circa 98 euro che dovrebbe essere destinata proprio agli studenti, sotto forma di borse di studio e di servizi, poiché si

Assegnati 500.000 ma non trasferiti

La sede dell’Ardsu di Potenza

Lapenna ritiene che sia urgente un intervento del presidente De Filippo «per chiarire una situazione talmente grave, in cui si rischia il tracollo finanziario, poiché l’Ardsu non è più capace di pagare i propri fornitori, di conseguenza tutti i servizi verranno sistematicamente ridotti o eliminati entro la fine dell’anno».

DECRETO RONCHI Salvatore presenta Odg Il consigliere Donato Salvatore, ha presentato un ordine del giorno da sottoporre al consiglio regionale con il quale si impegna la Giunta a “farsi promotrice di iniziative tese alla modifica del testo legislativo (Decreto Ronchi).

| L’INTERVENTO | UNIBAS, SERVE IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI PER SCONGIURARE I RISCHI DELLA RIFORMA POTENZA - L’Università degli Studi della Basilicata rappresenta una leva essenziale per costruire uno sviluppo reale e duraturo nella nostra regione. In questo senso mi preoccupano molto le iniziative del governo nazionale che pongono ad atenei come il nostro veri e propri problemi di sopravvivenza. Nel tentativo di riordinare il nostro sistema universitario si rischia di compromettere il funzionamento ordinario delle nostre istituzioni universitarie ed in modo particolare degli atenei più piccoli e più giovani delle aree economicamente svantaggiate. L’autonomia delle Università di cui tanto si parla e che pare es-

Il primo dicembre vertice con le Province di Potenza e Matera

Sicurezza negli istituti scolastici Gli impegni della Regione GALLICCHIO - «Le iniziative che la Regione sta attuando in materia di sicurezza degli edifici scolastici si inseriscono in un più vasto programma a favore della Scuola lucana, per renderla adeguata alle istanze di una comunità che deve guardare al futuro con serenità e consapevolezza che le sfide della globalizzazione si vincono con il rafforzamento dei saperi e con le competenze delle nuove generazioni». Il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo a Gallicchio alla cerimonia di inaugurazione della nuova struttura adibita a Scuola Media, si è lungamente soffermato sul ruolo che la Scuola deve svolgere nell’interesse del territorio e sulle azioni che si stanno attuando per superare le criticità e le difficoltà che il settore evidenzia. «Molti edifici scolastici – ha sostenuto De Filippo –

tratta di fondi vincolati. Ma non si comprende perché questo trasferimento di risorse non venga fatto in maniera automatica. L’Ardsu dovrebbe rappresentare lo strumento operativo della Regione per il sostegno allo studio universitario. «Ma - accusano Lapenna e Picerno - da alcuni anni si registra un assoluto disinteresse da parte della Regione circa i problemi contabili, gestionali e finanziari dell’ente che ha comportato il mancato adeguamento dei fondi in base al numero degli iscrittiutenti e la conseguente riduzione dei servizi agli studenti. Negli ultimi bilanci – sottolineano gli esponenti del Pdl - si continua ad autorizzare l’esercizio provvisorio che potrebbe portare un forte squilibrio dell’Ente stesso, poiché i tagli apportati non tengono conto della spesa storica che potrebbe comportare un disavanzo o un dissesto dell’Ente».

necessitano di interventi per garantire sicurezza e invulnerabilità. La Regione intende attuarli, ma in stretta collaborazione con le altre Istituzioni presenti sul territorio». Il prossimo primo dicembre De Filippo ha convocato le Province per affrontare il tema della sicurezza scolastica. Il Presidente ha poi ricordato i contenuti dell’accordo con il ministero dell’Istruzione a favore dei precari, sottolineandone le finalità, che sono quelle, tra l’altro, di un potenziamento dell’offerta formativa e il sostegno dei processi di apprendimento delle competenze. Alla cerimonia di inaugurazione della Scuola Media di Gallicchio hanno partecipato il sindaco Pasquale Sinisgalli, l’assessore provinciale Rosaria Vicino e il dirigente scolastico Pasquale Critone.

sere la linea guida anche dell’ultimo disegno di legge proposto dal governo, non può essere intesa come un iniquo abbandono di atenei che come il nostro rappresentano un presidio vitale per l’intero territorio. In modo particolare, pare errato immaginare standard di qualificazione che non tengono in alcun modo conto delle specificità storiche e territoriali in cui ciascun ateneo si trova ad operare. Il cospicuo investimento che la Regione ha meritoriamente inteso compiere a favore dell’Università di Basilicata negli ultimi anni testimonia quanto la sua funzione sia ritenuta vitale per il nostro territorio e per la traiettoria

di sviluppo che l’intera comunità intende assumere. Infatti, solo attraverso lo sforzo costante di qualificare e valorizzare il capitale umano si ritiene possibile un incremento della competitività e dell’attrattività del nostro territorio. Per queste ragioni ritengo importante un’azione che, attraverso il pieno coinvolgimento di tutti gli attori che operano nell’università e che hanno a cuore il suo futuro, provi a individuare soluzioni in grado di scongiurare i rischi che si palesano in questi giorni. Roberto Speranza segretario regionale Pd Basilicata

Prima edizione di “Brain at work”: a confronto studenti e imprese

Roberto Speranza

All’Efab di Tito Scalo

Cervelli lucani a lavoro a Bari

Il Salone dell’orientamento

L'evento offre a studenti e laureati l'opportunità di assistere a sedute di coaching, seminari con psicologi del lavoro, check cv, presentazioni aziendali, business case e attività di formazione post laurea, in un clima di interazione con le aziende. In questo modo, i giovani possono beneficiare di un contatto diretto con i responsabili, risorse umane di grandi imprese nazionali ed internazionali, che ne valuteranno senza intermediari competenze e attitudini. Ad organizzare “Brain at Work Bari Edition” è proprio un'impresa del Sud, Lavoro e Formazione, nata ed operante in fondo allo stivale, a Rende, che firma l'evento in partnership con le aziende Brain at Work e Job Advisor. Un'occasione importante per i giovani laureati lucani e non solo. Emilia Manco

LA Regione Basilicata ha promosso nel quartiere fieristico dell’Efab (Tito Scalo) dal 26 al 28 novembre prossimi il Primo “Salone dell’Orientamento, didattica e formazione contro la dispersione scolastica e il disagio sociale”. Sono previsti stand espositivi, mostre didattiche, convegni e woorkshop tematici, laboratori di arti visive, musica, teatro, con docenti e studenti che hanno realizzato progetti in adesione al Programma della Regione per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica avviato nell’anno scolastico 2008-2009. Una tavola rotonda, nella giornata di sabato 28 novembre, con la presenza, tra gli altri, del presidente della Giunta Regionale Vito De Flippo concluderà la manifestazione. Per illustrare il programma delle attività oggi alle ore 11, presso la sede del Dipartimento Formazione-LavoroCultura è organizzata una conferenza stampa.

BARI - Conto alla rovescia per la prima edizione di “Brain at work Bari edition” un evento organizzato al meridione per la prima volta in assoluto, dedicato all'incontro e al confronto diretto fra imprese, laureati e laureandi. “Brain at Work Bari Edition” trasferisce al sud il successo consolidato di “Brain at Work”, il più importante evento di recruiting del Centro e Sud Italia, che quest’anno celebra il decimo anniversario. Si svolgerà martedì 1 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 17.30 a Bari, presso l'Hotel Excelsior, patrocinato da associazione italiana per la formazione manageriale e dall’Internationalcoach federation, è una giornata pubblica e gratuita di incontro e confronto diretto fra imprese, laureandi e laureati. Le aziende partecipanti quali Cesare Fiorucci spa, Ailun - Alta Formazione

Studenti al lavoro

manageriale, Decathlon, Procter & Gamble, fondazione Cuoa, Life coach Italy, Lavoro e formazione, Job Advisor raccoglieranno i curricula dei candidati, presenteranno la propria realtà aziendale e forniranno informazioni in merito alle politiche interne di recruiting, alle possibilità occupazionali, ai requisiti richiesti ed a tutte le opportunità di carriera.

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24 Ore in Basilicata 23

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Oggi i lavoratori si riuniranno in assemblea per due ore su ognuno dei tre turni

Italtractor, stato di agitazione La decisione dopo l’incontro con l’azienda avvenuto a Frosinone Celebrata Venti anni la Virgo di Telefono Fidelis donna IN BREVE

“VENTI anni di Telefono Donna: presenza, impegno, passione”. Questo è il titolo della manifestazione organizzata dall'Associazione Telefono Donna - Casa delle Donne Ester Scardaccione, per festeggiare i suoi 20 anni di presenza sul territorio. La manifestazione si terrà domani, giornata mondiale contro la violenza alle donne, presso il Teatro Stabile alle 17, e vuole essere anche un momento di riflessione sul fenomeno della violenza contro le donne e su quello che si fa per contrastarla sia a livello politico che operativo. Per questo motivo sono stati invitati a portare il loro contributo insieme a Cinzia Marroccoli, presidente dell'Associazione, sia i rappresentanti del mondo istituzionale, sia coloro che operano quotidianamente nel contrasto di questo fenomeno nonché gli organismi di parità, nella convinzione dell'importanza di un lavoro di rete. La conversazione sarà condotta da Iranna De Meo. Sono previsti interventi musicali dell'arpista Maria Luisa Bovio e alle 20,30 il monologo teatrale di e con Clara Galante “Non sono stata finita”.

Napoli: «La città è in emergenza pulizia» LANCIA l’allarme il consigliere regionale e comunale, Michele Napoli: «La nostra città - scrive vive continuamente un’emergenza “pulizia”: cassonetti che traboccano di rifiuti, aiuole e aree pedonabili preda di “spazzatura”, escrementi di cani soprattutto davanti agli ingessi delle scuole. Un caso per tutte appare emblematico, la Scuola Elementare San Giovanni Bosco di Potenza. Alla luce dei fatti - continua Napoli - sarebbe necessario riorganizzare il piano di raccolta dei rifiuti e, contestualmente, garantire ai cittadini l'igiene delle aree pedonabili e degli spazi frequentati dai più piccoli. Riteniamo necessario, a questo scopo, sensibilizzare tutti a rispettare, comunque, le aree comuni e a mantenere la pulizia degli spazi verdi».

Lavoratori Italtractor in protesta lo scorso luglio davanti lo stabilimento (foto Mattiacci)

STATO di agitazione oggi all’Italtractor di Potenza. Nello stabilimento del capoluogo i lavoratori si riuniranno in assemblea. Assemblee che riguarderanno i tre turni di lavoro: dalle 9 alle 11, dalle 14 alle 16 e dalle 22 alle 24. Lo stato di agitazione è stato proclamato a seguito dell’incontro, avvenuto ieri nella sede di Confindustria di Frosinone, tra il coordinamento nazionale degli stabilimenti Italtractor di Potenza, Ceprano e Fanano, la Fim, la Fiom e la Uilm e i vertici dell'azienda. L'incontro erastato programmatoper illustrare il Piano industriale e per definire l'erogazione del Premio di risultato per l'anno 2009. All’incontro di Frosinone ha partecipato anche la delegazione della Fiom Cgil di Basilicata che ha bollato come «insoddisfacenti le argomentazioni portate dalla direzione Italtractor che non si configuranocon itratti diunvero pianoindustriale in quanto: la direzione ha evidenziatoun disimpegnoverso lostabilimento di Potenza addirittura facendo ipotesi

di vendita di pezzi dell'area dello Stabilimento; ha evidenziato come le produzioni si rafforzeranno in Brasile e Cina; inoltre ha confermato che il centro ricerca previsto per Potenza non si realizzerà». Un incontro «negativo» per la Fiom Cgil anche perché i vertici aziendali «non hanno rispettato gli impegni assunti» Nell'incontro in programma il prossimo 15 dicembre si spera che «l'azienda riparta dagli impegni assunti e punti ad un vero piano industriale». La delegazione della Uilm, dopo l'illustrazione del Piano, ha chiesto ulteriori delucidazioni in merito al bacino di Vendita per i rispettivi stabilimenti (Cina, Brasile, Europa); all’innovazione tecnologica (centro ricerca) collaborazioni-sinergie-obbiettivi; alla definizione per quanto riguarda il rientro delle lavorazioni esternalizzate e alla definizione del Piano di investimenti (2 milioni e mezzo per tutto il Gruppo Ito. Non solo. Chiarimenti sono stati anche chiesti in merito al nuovo layout dello stabilimento di Potenza (che potrebbe interessare un solo capannone) ed eventuali destinazioni

La cerimonia (Mattiacci)

delle aree liberate; sulla previsione annunciata 2009 a bilancio di 180 milioni di euro mentre ad oggi la previsione di chiusura del fatturato 2009 è di 160 milionidi euro,con nettaperdita difatturato a adoggi non è stato ancora presentato il badget del 2010. Su questo l'azienda ha dato risposte parziali ed insoddisfacenti, perciò la Uilm hacondiviso con lealtre organizzazioni sindacali l'aggiornamento al prossimo 15 dicembre del coordinamento Italtractor al fine di definire un Piano industriale che garantisca le prospettive produttive in Italia ed in particolare nello stabilimento Lucano. La Uil pertanto nel rimarcare il suo giudizio negativo, sostiene lo stato di agitazione proclamato da Fim, Fiom, Uilm e tutte le iniziative unitarie, che partiranno da oggi. Nello stabilimento Italtractor di Potenza oggi lavorano 190 lavoratori che hanno rischiato addirittura di essere licenziati prima che fosse sottoscritto l’accordo per la cassa integrazione straordinaria.

E’ STATA celebrata ieri mattina in Cattedrale la messa in occasione della ricorrenza della “Virgo fidelis”, patrona dell’Arma dei carabinieri. Ha celebrato la messa il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, e il cappellano militare Rocco Smaldone. Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d’Italia, e di P. Apolloni S.J., cappellano militare capo. La solenne cerimonia ha avuto quest’anno un significato particolare e più intenso, in quanto coincidente con l’anniversario del sisma del 23 novembre del 1980.

L’INIZIATIVA

Un nuovo strumento di ascolto della Caritas Uno sportello sarà attivo da venerdì prossimo in centro, nella parrocchia della Trinità La conferenza di presentazione dello sportello (Mattiacci)

CRESCE la famiglia della Caritas diocesana a Potenza. Da venerdì, infatti, sarà all'opera un nuovo centro d'ascolto presso la parrocchia della Santissima Trinità. Anche il centro storico si apre, così, alla solidarietà. «L'augurio - afferma durante la conferenza stampa di presentazione Don Ambrogio Atakpa, parroco e coordinatore del nuovo centro - è che anche gli altri parroci del centro storico si uniscano a noi in questa esperienza». Esperienza che, precisa Don Ambrogio, è parrocchiale. «Nel senso che spiega - è l'intera comunità parrocchiale che adora il Signore presente nell'eucarestia a riconoscerlo nei fratelli più bisognosi. La Caritas - dice - non è una moderna invenzione ma entra nella

tradizionale vocazione della Chiesa. Per questo iniziamo questo cammino nel centro storico della città, per vivere la carità come comunità parrocchiale». Una carità che per Don Ambrogio non ha frontiere. «Non importano la religione, il credo, le convinzioni, il colore della pelle, la provenienza. Se tu sei un fratello nel bisogno, sei un fratello da accogliere». L'accoglienza è uno dei principi fondamentali su cui si fonda l'azione della Caritas diocesana. «In un articolo di Don Ambrogio - afferma Marina Buoncristiano, della Caritas Diocesana - pubblicato sul nostro mensile, ci ha definito i “cirenei della storia”. Chi fa Caritas, non fa altro che riproporre a distanza di millenni il cireneo che aiutò Gesù a portare il peso della sua croce nella salita verso il Calvario. Essere cireneo significa, quindi, aiutare qualcuno a portare il peso della propria croce, aiutandolo materialmente e accogliendolo nella comunità cristiana». È con questo spirito che nasce il centro d'ascolto della Trinità. Un luo-

go in cui si cerca di soddisfare i bisogni delle famiglie in difficoltà., sia dal punto di vita materiale che umano. «Ai più bisognosi-aggiunge Buoncristiano - offriamo anche solo la nostra vicinanza e la nostra accoglienza». Inizia, così, per la Caritas diocesana un nuovo cammino di comunione e amicizia. Grazie a Don Ambrogio, ai parrocchiali della Caritas, il cui punto di riferimento sarà il responsabile Marco Fasulo e ai diversi volontari. «Un grazie particolare - conclude Buoncristiano - va alla Parrocchia della Creta che ha avvertito la forte necessità di dare attenzione alle famiglie più deboli attraverso il centro di ascolto». Dopo un anno di preparazione, venerdì apre il centro della Trinità. Parte “in prima”, con l'apertura del centro ogni venerdì dalle 17 alle 20, presso alcune sale della parrocchia. «Man mano - assicurano - le nostre attività e le nostre iniziative verranno intensificate. Si parte sempre in prima, per poi cambiare marcia». Anna Martino

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Potenza


L’allarme della Confesercenti nel Potentino: «parziali le risposte istituzionali» CIRCA duemila aziende in meno nei primi nove mesi 2007-2009: è il saldo negativo del mondo delle imprese del commercio in provincia di Potenza. A lanciare l’allarme è la Confesercenti della provincia di Potenza attraverso uno studio dell’ufficio economico nazionale di Confesercenti, su dati Movimprese (Unioncamere), per rilanciare l’allarme di una ulteriore contrazione di imprese ed occupati senza immediati interventi di sostegno al reddito delle famiglie e delle piccoleimprese.

Duemila aziende in meno in nove mesi La nota dell’Ufficio economico di Confesercenti evidenzia che l’evoluzione negli ultimi tre anni delle aperture e cessazioni nei settori del commercio, testimonia più di altri indicatori i profondi effetti della prolungata stagnazione prima e della recessione poi sul diffuso tessuto di piccole e medie imprese del terziario nel nostro Paese. Al terzo trimestre 2009 (dati più aggiornati) in provincia di Potenza le impre-

se del commercio al dettaglio registrate alla Cciaa del capoluogo sono 6.118 di cui 5.800 attive e quelle del commercio all’ingrosso sono 1.963 di cui 1.697 attive. Ciò porta a considerare una media di cessazione di attività di 600-700 imprese (solo commercio, escluso servizi e turismo) l’anno. In termini percentuale non ci sono differenze macroscopiche tra quanto avvenuto nei diversi comparti del terziario, nel senso

che la riduzione dello stock di imprese ha riguardato tanto settori più tradizionali come il commercio, che – anche se con minore intensità - settori più innovativi come quelli dei servizi alle imprese. In altre parole, la crisi ha fino ad ora ridotto tra il 7 e l’8 per cento il numero di imprese attive solo tre anni fa”. «Il “Patto per lo Sviluppo” lanciato dall’intero sistema lucano della piccola e me-

dia impresa in occasione della recente tavola rotonda promossa dalla Confcooperative di Basilicata - sottolinea Prospero Cassino, presidente Confesercenti della provincia di Potenza rappresenta una proposta fortemente innovativa. Il recente Bando annunciato dal Presidente De Filippo a favore delle Pmi con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro - aggiunge è una prima ma ancora parziale risposta istituzionale.

Gli imprenditori, i dirigenti di cooperative, gli operatori del commercio e dell’artigianato hanno evidenziato la necessità di misure ed azioni che consentano a medio e lungo termine la ripresa e favoriscano la competitività di mercato». Per Cassino «la decisione delle Regioni Lombardia e Liguria, ad esempio, di emettere bond finalizzati a ricapitalizzare e a far crescere i Confidi, e fornire alle Pmi le garanzie da presentare in banca è un modo concreto per raccogliere la proposta del sistema lucano della Pmi».

I residenti hanno incontrato l’amministrazione per chiedere la riqualificazione della villa

Via Torraca, rabbia dei cittadini Il progetto prevede la costruzione di un parcheggio, ma si vogliono spazi verdi DA un lato la necessità di parcheggi, dall'altro la volontà di preservare gli spazi verdi. È questa la situazione in via Torraca, a Potenza. Coniugare entrambi i bisogni non è certo facile. Ne hanno discusso, per questo motivo, alcuni residenti del quartiere con il sindaco di potenza Vito Santarsiero in un incontro che si è tenuto ieri presso la Sala dell'arco nel Palazzo di città. Le richieste dei cittadini riguardano il mantenimento e la riqualificazione della villa di fronte alla sede dell'azienda sanitaria, per le aree verdi. Per quanto concerne i parcheggi, invece, chiedono che venga presa in considerazione la possibilità di spostare la costruzione di un nuovo parcheggio dalla superficie in cui è attualmente ubicata la villa, ad un'altra. I provvedimenti del sindaco, come lui stesso spiega all'incontro, vanno sicuramente in tal senso. L'intenzione dell'amministrazione comunale, infatti, è quella di riqualificare la piccola area verde e di costruire un parcheggio nella zona a valle dell'azienda sanitaria. Area che comprenderebbe anche le ex serre, di proprietà dell'università. «Questo progetto - ha affermato il sindaco - necessita di un tavolo tecnico tra Regione, Comune e Provincia oltre che un certo discorso con l'Università». I residenti sostengono di essere disposti anche ad affittare i locali delle ex serve, in modo da contribuire alla spesa del comune per la costruzione del parcheggio, una volta realizzato. Il disagio creato dalla mancanza di posti auto disponibili, pare sia abbastanza elevato. In particolar modo durante le ore di punta, quando il passaggio di autobus urbani ed extraurbani intaserebbe il traffico. Gli abitanti, pertanto, lamentano il transito di tali mezzi pesanti e l'assenza di vigilanza. Sia per la regolamentazione del traffico che per l'alta velocità dei veicoli. Segnalata anche la collocazione della fermata dell'autobus che secondo i residenti andrebbe spostata di circa 20 metri e l'utilizzo della fermata della metropolitana completamente abbandonata. L'impegno del sindaco, rispetto alla prima richiesta, è di correre al più presto ai ripari-anche perché pare sia una questione già affrontata tempo fa. Rispetto al secondo punto, specifica co-

Sottoscritte in Provincia le convenzioni con Atc e associazioni

I protagonisti della Vigilanza

L’incontro al Comune (Mattiacci)

me dovrebbe essere superato con l'ampliamento e l'allungamento del servizio metropolitano previsto nel nuovo piano di trasporto urbano, già approvato in consiglio comunale. «Il nuovo piano afferma Santarsiero - risolverà anche il problema della circolazione di pullman extraurbani, in quanto ne prevede la riduzione». I cittadini sono stati rassicurati anche sulla riqualificazione generale del quartiere. «è stato presentato continua - un progetto di 20 milioni di euro per il collegamento della stazione centrale al centro storico attraverso una scala mobile che collegherà verticalmente la stazione al Provveditorato. Infine, sarà dataun maggiore attenzione alla pulizia del quartiere con un sopralluogo mirato e al percorso pedonale». Per i grandi progetti, come quello del parcheggio, dovranno però saper aspettare: «Il percorso - conlcude Santarsiero - avrà inizio con i nuovi fondi europei destinati alla qualità urbana». Anna Martino

DIECI associazioni di protezione ambientale e venatorie, i tre Ambiti territoriali di Caccia e la Provincia di Potenza sono i protagonisti del progetto di “Vigilanza volontaria venatoria ed ittico-ambientale per l'annualità 2009/2010”. Ieri pomeriggio, nella sala Consiglio di piazza Mario Pagano a Potenza sono state sottoscritte le convenzioni con Atc e associazioni per il coordinamento della vigilanza volontaria venatoria ed ittico-ambientale, alla presenza del Presidente della Provincia Piero Lacorazza, dell'assessore con delega a Caccia e Pesca Nicola Figliuolo, dell'assessore all'Ambiente e vicepresidente Massimo Macchia, delle dirigenti Maria Cristina Caricati e Maria Luigia Pace e del comandante facente funzioni della Polizia Provinciale Tripaldi. «Il progetto, per cui la Provincia mette a disposizione 85 mila euro - ha sottolineato l'assessore Figliuolo - vuole creare un importante elemento di coesione tra le attività di fruizione del territorio e quelle di salvaguardia, cui contribuiscono tutte le associazioni sia venatorie che ambientaliste, e risponde ad una precisa esigenza di controllo espressa dalle comunità». Operativamente, le convenzioni riguardano l' impiego annuale ed il coordinamento delle guardie volontarie munite di decreto di nomina rilasciato dalla Provincia

Formazione: Lacorazza chiede vertice urgente alla Regione IERI mattina, il presidente Piero Lacorazza ha visitato assieme all'assessore alla Formazione Vitantonio Rossi, i centri per l'impiego e agli uffici Apof Il di Senise e Villa d'Agri. Sul tema della formazione Lacorazza ha annunciato che chiederà un incontro urgente con la Regione Basilicata sui temi dell'offerta formativa, dopo aver inviato nei giorni scorsi al presidente De Filippo e all'assessore Autilio una richiesta scritta di convocazione della Conferenza Regione- Province. «La conferenza Regione-Province, a cui l'amministrazione provinciale intende portare idee e proposte concrete, servirà - ha sottolineato - ad affrontare la questione dell'attuazione dell’Intesa interistituzionale per la promozione dell'orientamento, dell'istruzione e formazione professionale e delle politiche attive del lavoro e a discutere la possibilità di conferire alle Province, mediante l'attuazione della legge 33, una delega piena nella gestione delle risorse, indispensabile per il

raggiungimento degli obiettivi prefissati nell'ambito della formazione professionale». «Questioni importanti - ha concluso Lacorazza - anche alla luce del tavolo tecnico richiesto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil sull'attuazione della legge regionale 33/2003 e della delegazione trattante, convocata per il 26 novembre su questioni che riguardano il personale, con il quale verranno completati gli incontri nelle prossime settimane». Lacorazzae Rossisisono anchesoffermati sugli adeguamenti allo Statuto dell'Apof-il, approvati lo scorso giovedì in consiglio provinciale con l'obiettivo diridefinire i rapporti tra l'agenzia formativa e l'amministrazione provinciale, nel segno del rispetto delle norme, del rigore, della trasparenza e del contenimento dei costi (riduzione dei membri del Consiglio di amministrazione da sei a tre, revisore unico al posto di quello collegiale e un contratto di servizio per regolare i rapporti tra Ente e Agenzia)».

L’APPELLO Uniti per salvaguardare il territorio «UNIRE le forze per salvaguardare il territorio, in un rinnovato clima di serenità, lontano da turbolenze e divisioni». E' l'accorato appello lanciato dal presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza in occasione della sottoscrizione delle convenzioni per il coordinamento della vigilanza volontaria venatoria ed ittico-ambientale, a cui erano presenti l'assessore con delega a Caccia e Pesca Nicola Figliuolo, l'assessore all'Ambiente e vicepresidente Massimo Macchia, le dirigenti Maria Cristina Caricati e Maria Luigia Pace e il comandante facente funzioni della Polizia Provinciale Tripaldi. Le tredici convenzioni firmate (4 con le associazioni di protezione ambientale, 6 con le associazioni venatoria e le restanti con gli Atc - ambiti territoriali di caccia 1, 2 e 3) rientrano nell'ambito del progetto che riguarda l' impiego annuale ed il coordinamento delle guardie volontarie munite di decreto di nomina rilasciato dalla Provincia per le attività di vigilanza venatoria ed ittica sul territorio.

per le attività di vigilanza venatoria ed ittica sul territorio. Per il vicepresidente Macchia l'iniziativa rappresenta un'ulteriore dimostrazione della volontà dell'amministrazione provinciale di caratterizzarsi in maniera forte sui temi ambientali, «anche perchè non è più rinviabile ha aggiunto - la costruzione di un sistema efficace di vigilanza e prevenzione, alla luce delle notizie allarmanti riguardanti inquinamento e reati ambientali che non risparmiano il nostro territorio». Prima della sottoscrizione il presidente Lacorazza ha lanciato un accorato appello ad unire le forze per salvaguardare il territorio in un rinnovato clima di serenità,

Dissonanze oggi al Museo provinciale SARA’ inaugurata oggi alle 17,30, presso il Museo archeologico della Provincia di Potenza, la mostra “ Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne”, organizzata e promossa dalla Presidenza e dall’ Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza. L’allestimento si propone di rappresentare il racconto e l’iconografia del genere femminile nei mezzi di comunicazione in particolare carta stampata e video. L’inaugurazione sarà preceduta dal convegno “Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne; contro gli stereotipi di genere”.

lontano da turbolenze e divisioni. Nel suo intervento ha, inoltre, sottolineato l'importanza di un progetto che vede lavorare insieme due assessorati dell'Ente, quello all'Ambiente e alle Attività Produttive, e la realtà associativa e che deve evolversi in un confronto ancora più ampio con la regione Basilicata, sui ruoli e le funzioni di ciascun soggetto nel settore della caccia e della protezione ambientale. «Settore, di importanza strategica - ha concluso - che ha bisogno di regole definite e di un clima improntato alla serenità e alla cooperazione, perché ciascuno possa fare fino in fondo la propria parte, per raggiungere gli obiettivi prefissati e garantire il rispetto dell'ambiente».

Gilda insegnanti Denuncia a Corte dei conti UN CASO che la Gilda, il sindacato degli insegnanti, denuncia sottolineando come non sia isolato. E’ stato denunciato alla Corte dei conti proprio dal sindacato, infatti, il dirigente dell'Itc “F. S. Nitti”, che «non ha consentito il completamento dell'orario di cattedra a una docente utilmente collocata nella graduatoria di istituto». «Il fatto - denuncia il sindacato - che purtroppo non è un caso isolato, è frutto della erronea convinzione che il diritto del docente precario a guadagnarsi da vivere, sia condizionato alla possibilità di assumerlo senza cambiare l'orario delle lezioni. Qua-

si si trattasse di un testo sacro ed intoccabile. Per contro, è preciso dovere di tutti i dirigenti scolastici, gestire l'orario con equità, tenendo presente sia le esigenze degli alunni che quelle dei docenti, senza prevaricare nessuno. A maggior ragione se si tratta di docenti precari, già penalizzati dai tagli e da retribuzioni minime. Contestualmente all'esposto alla Corte dei conti, depositato dal coordinatore provinciale, Antimo Di Geronimo, la Gilda sta patrocinando sia l'azione civile che quella penale ai fini dell'accertamento delle eventuali responsabilità e del risarcimento del danno».

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Stand in piazza Pagano per “Campagna amica”

Venti anni di Telefono Donna in difesa dei diritti

Non chiamarmi zingaro Riflessioni da palcoscenico

L’Ufficio scolastico regionale forma sull’educazione stradale

ASPETTANDO il mercato di campagna amica, il prossimo 20 novembre, dalle 7 alle 23, in piazza Mario Pagano verranno allestiti degli stand per la vendita diretta dei prodotti agro alimentari lucani. Campagna Amica è il progetto Coldiretti per un’agricoltura impegnata in un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore che si propone di: favorire lo sviluppo locale per tutelare l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita; tutelare la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta alimentare e promuovere i prodotti tipici e l’alimentazione made in Italy.

TELEFONO Donna - Casa delle donne Ester Scardaccione (centro regionale antiviolenza) compie 20 anni e nella giornata mondiale contro la violenza alle donne festeggerà a Potenza. Il 25 novembre, alle 17, al teatro Stabile, Cinzia Marroccoli presidente dell’associazione avvierà una conversazione pubblica con diversi uomini e donne del mondo istituzionale e associativo. In seguito, ci saranno alcuni interventi musicali dell’arpista Maria Elena Bovio. Alle 20.30 il sipario si alzerà sul monologo teatrale di Clara Galante “Non sono stata finita”.

OGGI alle 21, il siparo del teatro Stabile si alzerà su un appuntamento del cartellone “Ripensamenti” con lo spettacolo “Non Chiamarmi Zingaro”. Il Teatro Ipotesi -Teatro Stabile di Genova, in collaborazione con Mittelfest 09, propongono lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli. Chi sono gli zingari? O meglio, chi sono i Rom, i Sinti? Che cosa pensano e in cosa si differenziano dai ‘non Rom’? «Da sempre sono stati quello che noi avevamo bisogno di vedere in loro. Ora l’incubo, ora il sogno, mai degli esseri umani con le nostre stesse, mille sfaccettature». Certo è che la loro storia è una storia di eterne, continue persecuzioni..

L’Ufficio scolastico regionale ha organizzato un incontro destinato ai docenti referenti in ogni scuola sul tema della sicurezza stradale. L’appuntamento è per oggi alle 9 al Park hotel. L’incontro di formazione e informazione è una delle attività che l’Usr ha avviato nella promozione di progetti che inseriscano nello spettro dell’educazione anche i temi della cittadinanza, della sicurezza stradale, della legalità. Nel caso specifico è stato elaborato un piano d’intervento per la promozione di comportamenti civili, responsabili e corretti a scuola, nella strada e con gli altri.

GIORNATA DI STUDIO ALL’UNIVERSITA’

I PIÙ VISTI

SOLIDARIETÀ

Il Leo Club ha raccolto fondi per gli ipovedenti

Corsi d’acqua e dissesto idrogeologico Un corso d’acqua

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

E gli imprenditori cinesi se la ridono

Sala 1 The Twilight saga 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Oggi sposi 117.30 - 20 - 22.30 Sala 3 The Twilight saga 18 - 21 Sala 4 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 5 2012 18.30 - 21.30 Sala 6 Planet 51 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Nemico pubblico 17.30 - 20.30

Il presidente Francesco Blasi

Massimo Veltri (Università della Calabria e presidente nazionale associazione idrotecnica italiana). Le conclusioni saranno affidate a Vito Copertino. Studiare i corsi d’acqua significa conoscere meglio anche il territorio. «Anche quando si è raggiunto un certo equilibrio idraulico attraverso un sistema di opere di controllo dei deflussi - scrivono i curatori del Catalogo nella loro introduzione - la dinamica evolutiva di un bacino idrografico resta pur sempre attiva, condizionata dalle cause di instabilità che permangono nel reticolo idrografico, soprattutto nel deflusso lungo l'asta principale del corso d'acqua e lungo i solchi dei versanti e degli affluenti, rendendo complessa la corretta pianificazione del territorio in cui il bacino idrografico ricade». Un lavoro di lungo impegno, quello avviato dagli studiosi, «che qui si intende avviare attraverso il catalogo che in questo libro viene presentato, in una fase ne-

cessariamente iniziale. Un catalogo informatico. Un catalogo di morfologie idrodinamiche nei corsi d'acqua. In molti casi, si tratta di mettere in ordine le informazioni che, soprattutto negli ultimi tempi, sono state rese disponibili da studi, rilievi, elaborazioni di dati, produzioni cartografiche, installazioni di stazioni di misura, nuovi impianti di reti di monitoraggio, osser-

vazioni remote, anche nuove tecnologie di indagine diretta di campagna. È questo, insomma, il tentativo di dare un nuovo senso e una nuova organizzazione alla fiorente ricerca internazionale sulle dinamiche dei corsi d'acqua ed agli indirizzi dell'ingegneria fluviale, a partire da un'opportuna sistemazione del concetto di rischio di piena e di alluvione in una rete idrografica».

OGGI ULTIMO WORKSHOP Per una società inclusiva OGGI l'ultimo workshop nell'ambito del progetto formativo “Per una società inclusiva”. Si conclude il percorso formativo sui temi della disabilità e dell'inclusione sociale nell'ambito del progetto “Per una società inclusiva”. Il quarto ed ultimo workshop, dal titolo “Empowerment”, è in programma oggi dalle 9 alle 18 presso la sala convegni dell'Hotel Vittoria. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto “Le chiavi di scuola” ed è promossa dall'Agenzia per l'orientamento e la formazione della Provincia di Potenza, dall'associazione “Potentialmente onlus”, dall'Associazione italiana formatori, dall'associazione “Persone down” e dall'associazione “La luna al guinzaglio”.

UN gesto d'affetto, un vero e proprio regalo per quanti vivono condizioni di estremo disagio. Domenica mattina i rappresentanti del Leo Club Potenza hanno venduto piccoli pandori alcosto simbolicodi due euro che serviranno a finanziare e sostenere il futuro professionale dei ragazzi disabili della vista. Così i rappresentanti del Leo Club guidati da Francesco Blasi e Angelo Zaccagnino, hanno messo in vendita piccoli pandori legati all'obiettivo del progetto di sostenere ed incentivare lo studio e la crescita professionale dei ragazzi disabili della vista che decidono di proseguire gli studi e le attività lavorative, attraverso il conseguimento di lauree, diplomi e certificati incrementando il numero di nuovi iscritti e il numero di studenti che completano il ciclo di studi universitario. La vendita del pandoro, dolce tipico dell'ormai prossima festività natalizia servirà a sostenere le persone ipovedenti.

Per due ore lo stand ha fatto bella mostra in piazza Mario Pagano, dalle 10 alle 12 i responsabili hanno venduto pandori che daranno una speranza ai giovani ipovedenti, non vedenti e dislessici che potranno migliorare, proprio mediante l'iniziativa del Leo Club, associazione internazionale del Lions Club la propria posizione professionale e lavorativa, rafforzando anche la qualità della vita quotidiana. Francesco Blasi e Angelo Zaccagnino hanno creato le premesse per un primo miglioramento delle condizioni di vita degli ipovedenti che in Italia svolgono attività universitarie, operano in aziende, enti e istituzioni. La condivisione dei modelli di successo è di fatto uno dei punti di forza dell'iniziativa portata avanti dal Leo Club. Un pandoro, due euro etanta bontàal servizio dei ragazzi disabili privi della vista. E' stato questo il senso dell'iniziativa del Leo Club Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

CINEMA

È UNA vera e propria pandemia la passione per Twilight, la saga d'amore tra un vampiro e un'umana. Si piazza al primo posto questo fine settimana, nonostante sia in sala già da mercoledì. Il multicinema Ranieri ha predisposto perfino due sale per il grande evento. Domenica “New Moon” ha fatto il tutto esaurito a tutti gli spettacoli. Ma il virus non contagia solo le sale cinematografiche. Anche le librerie sono assediate da questi fan di Bella e Edward, i protagonisti della storia, per l'acquisto del romanzo dai cui è tratto il film e il calendario del prossimo anno con alcuni dei fotogrammi più belli. Una vera e propria passione, paragonabile a quella del Titanic di qualche anno fa. Ragazzine che fanno la fila al botteghino anche per vederlo più volte. Tuttavia, non è fatto solo di giovanissimi il pubblico di Twilight. Gli spettatori arrivano anche fino ai 24, 25 anni. Le atmosfere un po' dark e fantasiose, alla Sleepy Hollow, miste ad un nostalgico romanticismo rendono la saga piuttosto affascinante. I vampiri, poi, sono i personaggi del momento. Insieme alle catastrofi naturali. Soprattutto se sono così vicine. 2012, infatti, si piazza al secondo posto. Tra i meno visti Nemico pubblico, il film d'azione che ha svettato la classifica solo alla prima uscita e il cartone spagnolo Planet 51. Per grandi e piccini c'è tanta attesa per Christmas Carol's, in 3D. Che la favola e la fantasia, travestite con la maschera della tecnologia, superino il Cinepanettone con la bella Hunziker? Anna Martino

Caro CARMINE ho preso l'anima l'ho avvolta in carta di dolcezza e fortuna l'ho messa sulle ali di un angelo perchè arrivasse da te per augurarti uno splendido compleanno... gli amici di sempre, da un’amica sincera e dai colleghi del Quotidiano

A NICOLETTA GIULIANO che si è laureata in Chimica e tecnologia farmaceutica presso l'Università di Pisa con 100/110 Nella foto la neo dottoressa Nicoletta con i familiari in una foto ricordo di questa giornata indimenticabile.

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 The Twilight saga - New moon 19 - 21.30 mercoledì, sabato e domenica 16.45 - 19 - 21.30

DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592

Gli abbracci spezzati 21 sabato e domenica 19 - 21

Nemico pubblico ILfilm racconta la storia del mitico fuorilegge dell'epoca della Grande Depressione Economica Americana, John Dillinger (Johnny Depp), il carismatico rapinatore di banche reso dai suoi raid lampo l'obiettivo principale del migliore agente dell'FBI dei tempi di J. Edgar Hoover, Melvin Purvis...

Planet 51 GLI abitanti del Pianeta 51, delle creature che non hanno mai visto l'uomo, vivono col terrore di essere invasi dagli stranieri. Quando il Capitano Charles Baker, atterra per un guasto proprio in quel pianeta, deve fare in modo di non essere imprigionato per avere qualche speranza di far ritorno a casa. Grazie all'aiuto di un abitante del luogo il Capitano proverà ad aggiustare la navicella e riprendere il proprio viaggio

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 24 NOVEMBRE Diamante via Pretoria, 165

0971/22532

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel

115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111

Italgas Guasti

800 900999

Acta

0971 55616

Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile)

813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo

118 611111 0971 612562

Pronto Soccorso

0971 26907

Consultorio

0971 310111

Asp

Ateneo Centralino

0971 201111

Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129 0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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«L’INSTABILITA’ fluviale è tra le principali cause del dissesto idrogeologico e, dunque, tra le principali preoccupazioni del riassetto del territorio, a cui un programma di interventi di sistemazione dei corsi d'acqua deve mirare». E’ questa constatazione a motivare la necessità di un “Catalogo di morfologie ed instabilità idrodinamiche nei corsi d'acqua”. Il catalogo - a cura di Vito Copertino, Giuseppina Scavone e Vito Telesca sarà presentato ufficialmente oggi nell’Aula “Amatucci” del Dipartimento di Ingegneria e fisica dell’Ambiente dell’Università degli studi della Basilicata. Una mattinata di studio a cui parteciperanno molti relatori qualificati: ad aprire i lavori Vito Telesca (presidente dell’associazione Idrotecnica italiana oltre che docente Unibas), Mauro Fiorentino (rettore dell’Università lucana), Aurelia Sole (direttore del Dipartimento di Ingegneria e fisica dell’Ambiente), Angelo Nardozza (presidente dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale), Michele Vita (segretario generale Autorità di bacino interregionale della Basilicata). Vito Copertino (Difa) presentarà poi il “Catalogo di morfologie e instabilità idrodinamiche nei corsi d’acqua”. Seguiranno gli interventi di Pasquale Versace (Dipartimento difesa del suolo “V. Marone” dell’Università della Calabria), Ignazio Becchi (Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Firenze), Paolo Salandin (Dipartimento di Ingegneria idraulica marittina, ambientale e geotecnica dell’Università di Padova), Mariolina Papa (Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Salerno),

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Agenda

Martedì 24 novembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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Avigliano Nella sede della camera del lavoro incontro in vista della manifestazione della Cgil

Mobilitazione per l’occupazione Al centro del dibattito i temi legati allo sviluppo e alla legalità nel Mezzogiorno AVIGLIANO – La Cgil si mobilita a sostegno del Mezzogiorno affinché lavoro, sviluppo e legalità tornino ad essere al centro dell’agenda dei governi nazionali e locali. Per questo la Camera del lavoro di Avigliano, in vista della mobilitazione generale che si terrà a Potenza il prossimo 28 novembre, ha organizzato un’assemblea pubblica sui temi più urgenti dell’occupazione e dello sviluppo. Oggi, con inizio alle 18.30, nel salone della Camera del lavoro, si terrà un’assemblea pubblica preparatoria della mobilitazione di sabato prossimo, alla quale parteciperà tra gli altri il segretario provinciale della Cgil Nicola Allegretti. Tra i temi all’ordine del giorno, la denuncia per la crescente gravità della situazione economica e sociale del Mezzogiorno, il degrado del territorio e dell’ambiente, l’emergenza occupazionale. Ma poi anche il solleciti e le proposte. Dalla Cgil chiederanno maggiore attenzione ai problemi dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e de-

Nicola Allegretti, secondo da sinistra

(foto Andrea Mattiacci)

gli immigrati. Rivolgeranno un appello al governo nazionale e regionale affinché si muovano per rendere efficaci gli strumenti di sostegno al reddito, per esempio, e per un’azione politica (in Basilicata) che porti al compimento le riforme del riassetto degli enti locali e della sanità, non ancora attuate del tutto. Inoltre, invocheranno i temi di una “nuova industrializzazione”che riguarda, per citarne alcuni, l’indotto dell’auto a Melfi, il mobile imbottito a Matera,

l’indotto dell’agroindustria. Al governo regionale, in particolare, chiederanno per la Basilicata un maggiore sostegno al welfare, l’attivazione di politiche nel diritto allo studio, nel settore ambientale ed energetico. A questo proposito il sindacato invoca un confronto tra Regione e le società petrolifere per la realizzazione di una vera e propria filiera in campo energetico, che va dalla ricerca alla innovazione alla produzione. g.sil.

PIETRAGALLA Consiglio comunale E' IN programma oggi il consiglio comunale di Pietragalla, convocato in seduta pubblica ed in sessione ordinaria. Esso è stato fissato per le 19 presso la sala consiliare del palazzo municipale in via Cadorna numero 6 in prima convocazione e all'ordine del giorno risulta fissato un solo argomento. Si tratta dell'assestamento generale di bilancio relativo all'esercizio finanziario per l'anno 2009. an.be.

Filiano Se ne è discusso nel corso di un convegno

Serve un piano integrato per migliorare l’offerta turistica PIETRAGALLA - Un importante incontro si è tenuto a Filiano nella giornata di sabato 21 novembre per la predisposizione di un piano integrato di offerta turistica al quale ha partecipato anche la Pro Loco di Pietragalla nell'ambito del quale si sono ritrovati alcuni operatori economici, rappresentanti di associazioni culturali ed alcuni amministratori appartenenti agli ambiti Alto Basento, Alto Bradano e Vulture al fine di porre la basi per la formazione di un gruppo di lavoro per la costituzione di un piano integrato di offerta turistica che possa contribuire a far decollare l'attrattiva in una zona della Basilicata con elevate potenzialità turistiche per via delle importanti risorse paesaggistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche. In tal senso il presidente della Pro Loco Pietragalla, Donatino Ceraldi sottolinea che «è d'obbligo cercare di

implementare un sistema di peculiarità territoriali in rete e nel contempo pensare all'economia delle strutture ricettive e di ristorazioneche insistonoin questazona interna della regione in cui la legge dei piccoli numeri non premia spesso la professionalità di chi investe. Di conseguenza rientra pienamente in questo discorso naturalmente anche Pietragalla con tutte le proprie ricchezze che potranno essere veicolate in un contesto più ampio avendo stabilito già contatti di collaborazione con alcune Pro Loco della Basilicata ed agenzie turistiche. Questi incontri si ripeterenno nelle prossime settimane per poter confezionare il pacchetto turistico integrato verificando concretamente la volontà di agire dei partecipanti, pubblici e privati che hanno espresso l'interesse ad aderire al progetto». Antonio Bevilacqua

Pescopagano La sollecitazione del segretario della Cgil Summa

«Bisogna attivare i nuovi servizi all’interno dell’ospedale» PESCOPAGANO - «Occorre affrontare la fase di transizione e accelerare l'attivazione dei nuovi servizi all’interno dell’ospedale di Pescopagano». A sostenerlo il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa. La Cgil di Basilicata esprime la propria preoccupazione sullo stato di incertezza in cui versa l'ospedale di Pescopagano. Situazione di incertezza dovuta all'assenza di una chiara definizione dei servizi e delle attività che deve svolgere la struttura ospedaliera di Pescopagano, struttura afferente all'Azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza. «In attesa - ha spiegato Summa che si attivino presso il presidio

ospedaliero i nuovi servizi afferenti alla riabilitazione “unità spinale”, e il centro di risveglio, che dovranno caratterizzare lo sviluppo futuro del nosocomio, occorre nell'immediato definire e potenziare le funzioni ed i servizi ad esso attualmente deputate, onde evitare di comprometterne anche lo sviluppo futuro». E’ necessario quindi che «il direttore generale del “San Carlo”acceleri il processo di ammodernamento e di allocazione deinuovi servizi assicurando nel contempo alla struttura le risorse e gli strumenti necessari affinchè possa continuare a garantireaicittadini unlivellodiassistenza di qualità».

Salute e sport, dibattito a Laurenzana LAURENZANA - Si è parlato di salute, sport e prevenzione nell'incontro di studio, tenutosi presso il centro Polifunzionale di Laurenzana. Dopo i saluti del vice sindaco, Egidio Garramone, e le note introduttive di Vito e Francesco Camello, responsabili dell'associazione sportiva “Gym's health”, operante a Laurenzana, sono intervenuti al dibattito, oltre al pubblico presente, Gabriella Cauzillo (dirigente dell'Ufficio prevenzione del dipartimento salute della Regione) sul tema “Movimento e prevenzione”, Rocco Libutti (responsabile pianificazione del dipartimento salute della Regione Basilicata) sul tema “Giovani e stili di vita”, Sandrino Caffaro (presidente regionale Csen) sul tema “Il ruolo dell'attività sportiva nel sociale”, e Luigi Scaglione (capogruppo Regione Basilicata dei Popolari Uniti) sul tema “Politiche regionali attive”. Ha concluso l'incontro culturale Antonio Potenza, assessore regionale alla Salute. Si sono delineati, nel corso di questo seminario, interessanti scambi di vedute tra il pubblico presente ed i rappresentanti della Regione Basilicata. E' emerso che lo sport e le varie pratiche sportive esercitano un'enorme influenza per il miglioramento della nostra salute e per l'equilibrio psico-fisico della persona. L'attività sportiva è salutare a tutte le età: sia nei bambini, sia nei giovani e sia nei meno giovani. «Fare sport, muoversi ha sostenuto Gabriella Cauzillo, dirigente dell'Ufficio prevenzione del dipartimento salute della Regione - contribuisce a diminuire i disturbi cardiocircolatori, il diabete, la pressione alta e norma-

Il Polifunzionale

lizza i valori dello zucchero nel sangue. Può giovare, inoltre, alla salute una passeggiata giornaliera di trenta minuti». Luigi Scaglione ha evidenziato che lo sport, oltre all'aspetto ludico-ricreativo, al coinvolgimento emotivo-sociale, produce fondamentali vantaggi salutistici. Egli ha affermato che «bisogna dare spazio alle piccole attività sportive». «Fare sport vuol dire stare meglio oltre che fisicamente, anche psicologicamente - ha detto, nel suo breve intervento, Rosa Tito di Laurenzana», la quale affetta da una malattia rara, ha affermato di sentirsi meglio da quando pratica sport in palestra. Significativo, infine, anche l'intervento del medico di Laurenzana, Giovanni Iuorno, il quale ha sollecitato aiuti concreti da parte della Regione, per far sì che le iniziative che nascono nei piccoli comuni possano continuare il loro percorso lavorativo. L'incontro si è protratto per oltre due ore, suscitando grande interesse tra i numerosi presenti. Donato Pavese

I Plamenti di Pietragalla

Muro Lucano, faccia a faccia per il futuro degli impianti sportivi MURO LUCANO - L'altra sera, presso il palazzo comunale il sindaco Mariani e i rappresentanti delle associazioni sportive cittadine si sono incontrati, per discutere sul nuovo progetto di ristrutturazione e ampliamento della struttura sportiva, situata in contrada Pascone. A sollecitare una riunione in merito è stato il presidente del Fc Aurora Murese, Gianfranco Pucillo, alla luce dell'approvazione della delibera di giunta, in cui si evince un eventuale impegno dell'ente a sottoscrivere con la Fdia (Fondazione democratica Italo Argentina) una bozza di protocollo d'intesa per la gestione gratuita dell'impianto sportivo per ventinove anni. Alla riunione, oltre al sindaco e

al pesidente Pucillo, hanno preso parte l'assessore allo Sport, Cristian Diovisalvi, il presidente dell'Asi Marmo Platano, Michele Mangone, il presidente dell'Asd Muro Volley, Giuseppe Ceci, il presidente della Aurora Bocciofila Murese, Domenico Lisanti e il presidente della Pro Murese, Giovanni Pepe. Il confronto, caratterizzato da una assoluta volontà da ambo le parti di trovare una sintesi soddisfacente, si è concentrato sulla bozza del protocollo d'intesa e sulle relative modifiche da apportare. Il sindaco e i presidenti delle associazioni, constatando che la Fdia potrebbe offrire alcuni elementi ulteriori di chiarimento e considerando anche gli eventuali progetti che

la Fondazione stessa vorrebbe porre in essere negli anni, hanno convenuto sulla necessità di rivedersi nei prossimi giorni e formare un tavolo a tre, volto principalmente alla richiesta di delucidazioni prettamente tecniche, in virtù dello spirito di concertazione, cui il sindaco si ripropone di perorare in tale contesto. L'idea di un centro sportivo all'avanguardia, stando agli umori dei convenuti, sembrerebbe un'auspicabile formula per rilanciare le attività ricreative a Muro Lucano. La sua perseguibilità deve accuratamente essere vagliata, nell'interesse, come hanno sottolineato le associazioni, dell'intera comunità. Giovanni Petilli

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Balvano All’ex Capo dello Stato è stata intitolata la sala del consiglio comunale

Pertini e il sisma del 1980 A Vietri, invece, spazio al lavoro svolto in quei giorni terribili della Protezione civile VIETRI VIETRI DI POTENZA - Ha avuto successo l'evento organizzato dalla Protezione civile di Vietri in occasione del “Ventinovesimo anniversario del terremoto 1980 e il ruolo della Protezione civile nelle emergenze”, che ha visto, presso la “Sala Convegni” svolgersi un convegno sul tema, la presentazione in anteprima regionale del cortometraggio “Gli Angeli” della Emotion Film sul terremoto in Abruzzo e alcuni video del terremoto 1980, oltre alla presentazione ufficiale dell'associazione. Presenti in sala, nel numeroso pubblico, diverse tutte “gialle” e “arancio”, di associazioni di volontariato provenienti dalla Val d'Agri, Picerno, Tito e Caggiano. Oltre alle istituzioni presenti in sala, al tavolo dei relatori c'erano il sindaco di Vietri Giuseppe Pitta, il presidente della Protezione civile di Vietri Antonio Russo, il dirigente regionale dei Vigili del fuoco, Maurizio Alivernini, Guido Loperte del Dipartimento di Protezione civile, Carmine Lizza (vice responsabile nazionale Anpas), il presidente del consiglio provinciale Palmiro Sacco, il moderatore della serata Giovanni Paterna e l'assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Rocco Vita. La serata si è aperta intorno alle 18.30 con l'introduzione di Giovanni Paterna, volontario della Protezione civile di Vietri, e con i saluti e i ringraziamenti del Sindaco Giuseppe Pitta. Dopo di lui, il primo intervento dal tavolo dei relatori è stato quello di Antonio Russo, presidente dell'associazione vietrese. Russo ha ringraziato prima di tutto i volontari per l'egregio lavoro che stanno svolgendo e per l'impegno profuso si da oggi, auspicandosi poi di «crescere sempre di più, con solidarietà, collaborazione ed impegno». Dopo di lui, si è potuti ammirare lo splendido cortometraggio, in anteprima regionale, “Gli Angeli”, prodotto dalla “Emotion Film”, riguardante i primi giorno post-sisma in Abruzzo, con le squadre di volontariato, specie dell'Anpas, giunte sul posto. Ci sono stati poi i saluti di Palmiro Sacco, presidente del consiglio provinciale. C'è stato spazio durante gli interventi di visualizzare anche alcuni video di quel tragico giorno del 23 novembre 1980, che ha rievocato, specie tra i più grandi, spiacevoli ricordi, ma comunque toccanti. Sono intervenuti poi dal tavolo dei relatori prima Carmine Lizza, vice-responsabile nazionale Anpas, e poi Guido Loperte, del Dipartimento Protezione Civile Basilicata. Dopo di loro Maurizio Alivernini, dirigente regionale dei Vigili del Fuoco Basilicata. Lo stesso Alivernini, durante il suo intervento, si è avvalso di alcune slide, che hanno riguardato il lavoro dei Vigili del fuoco, specie durante il sisma in Abruzzo. Lo stesso comandante regionale ha ricordato che egli stesso era presente a Vietri ventinove anni fa. Conclusioni affidate all'as-

sessore regionale Rocco Vita, che ha sottolineato l'importanza «della Protezione civile e di tutte le associazioni di Volontariato, tutti i nostri volontari devono essere salvaguardati, perché con la loro opera sono un vero e proprio bene prezioso per tutti». Claudio Buono

L’AEREO CADUTO A PISA E’ lucana la moglie del tenente Minichino VIETRI DI POTENZA- Colpisce indirettamente anche la Basilicata la tragedia dell’aereo militare C130 caduto nei pressi dell'aeroporto Galileo Galilei di Pisa. La moglie del tenente pilota Gianluca Minichino, 28 anni, di Napoli, è originaria di Vietri di Potenza. La donna, Marilena Fabio, si era trasferita a Pisa qualche anno fa dove aveva conosciuto il tenente. I due si erano sposati da poco e avevano una bambina. La famiglia di Marilena, probabilmente, nelle prossime ore raggiungerà la congiunta a Pisa per i funerali.

BALVANO BALVANO - Ha avuto il coraggio di denunciare le inefficienze e i ritardi negli aiuti nelle zone colpite dal sisma del 23 novembre 1980. A lui ora Balvano intitola la neo “Sala consiliare” del Palazzo municipale alla presenza del presidente della Regione Basilicata, Vito De

Filippo, del primo cittadino Costantino Di Carlo e dello storico, Gianpaolo D'Andrea. Ma c'è di più. Il centro del Marmo Platano dedica a Pertini anche una nuova bretella che collega il cuore dell'abitato di Balvano con il centro “Shalom”, la neo sede della Protezione civile. Si è chiusa così “La Settimana della memoria”. «Le nuove generazioni che guidano le nostre comunità - ha detto De Filippo - dimostrano una forte sensibilità verso il dramma del sisma. La Basilicata ha reagito però con grande forza. Le pagine negative del terremoto sono tutte esogene. Il più delle volte si pensa ad un'industrializzazione fallita o a capannoni che oggi non sono più animati da attività produttive. Come è noto quelle operazioni furono di tipo centralistico e non videro il coinvolgimento delle regioni e dei comuni. Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha concluso questa storia consegnando ai sindaci del cratere la Medaglia d'oro al Merito civile riconoscendo così che la pagina del terremoto gestita dai poteri locali è stata una pagina esemplare. Le lentezze della ricostruzione dipendono da uno stillicidio permanete di risorse finanziarie giunte purtroppo a gocce». I balvanesi però non dimenticano nemmeno il monito dell'allora Capo dello Stato. «Bisogna risorgere» disse Pertini ai paesi del cratere. Così «le nostre comunità hanno fanno proprio - ha detto Di Carlo - l'alto appello di Pertini». Ed ancora «ho assistito a spettacoli - annunciò Pertini - che non dimenticherò». A distanza di 48 ore non erano giunti ancora giunti gli aiuti in alcuni paesi. Per il sindaco di Balvano Di Carlo «il presidente Pertini - ha rappresentato il senso più alto di libertà e di pace”. Ma a 29 anni dal sisma a Balvano non si può non pensare alla ricostruzione. «La legge regionale sulla ricostruzione ha ben indirizzato le amministrazioni locali diminuendo gli strascichi di una lunga burocrazia». «Pertini è una delle personalità che per l'intensa attività politica - ha detto D'Andrea - ha lasciato una traccia indelebile nei caratteri originali della democrazia italiana. Severe furono le sue parole all'indomani del sisma del 1980. Fu il primo Presidente ad avere un forte impatto mediatico con un linguaggio televisivo. Entrava così nel cuore della gente. Il terremoto però mise in evidenzia un'Italia che non era attrezzata ad affrontare catastrofi. Pertini nei paesi del cratere reagì da uomo. Diede voce la dolore. Un colpo di frusta nella vita delle Istituzioni. Pertini nel 1922 costituì con Turati il Partito socialista. Il socialismo per lui era il riscatto dell'uomo. Fu il primo presidente espressione della sinistra per due legislature». Angela Scelzo

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Spinoso Alla protesta ha preso parte anche il primo cittadino Pasquale De Luise

Casa di riposo, sit-in a oltranza Presidio degli ex soci della cooperativa fino alla mezzanotte di ieri. Oggi si replica SPINOSO - Al via il sit-in degli ex lavoratori «Il sit-in rimarrà in piedi fino alla seduta del della cooperativa “Il sorriso” che gestisce la consiglio comunale e alle decisioni in quella casa di riposo degli anziani. Un sit-in ad ol- sede verranno prese». Al centro della discustranza per manifestare contro la situazione sione la carica da socio che secondo le lavorache si è venuta a creare, i lavoratori da ieri trici non sarebbe mai stata tale: «Noi eravamattina sono in contrada Imbrotta, davanti mo socie solo sulla carta, ma nei fatti siamo alla casa di riposo, dove la rivolta pacifica si è sempre state solo dipendenti, senza parlare protratta fino alle 24 per poi riprendere que- della questione turni, ferie e tredicesima. Una serie di fatti che ci sta mattina alle 6. Alhanno portato ad oggi, l'avvio della protesta a questa decisione». Dal hanno preso parte ancanto suo la presidenche il sindaco, Pasquatessa della cooperativa, le De Luise, i rapprePasqualina Russo ribasentanti della CGIL lodisce: «Come già affercali e regionali, nella mato non parliamo di lipersona di Angelo cenziamenti e quindi di Summa, e una nutrita reintegro, le lavoratrici folla di cittadini del erano socie che hanno paese che hanno volurassegnato delle dimisto manifestare la loro sioni che sono state acsolidarietà. Due le ricettate. Smentisco che chieste avanzate dalle le stesse non abbiano lavoratrici: «Che si rimai partecipato alla vitorni a discutere del ta della cooperativa, in posto di lavoro con un quanto ogni mese vi era reintegro ma solo a deun'assemblea, riunioni terminate condizioni Uno scorcio di Spinoso in cui erano presenti che possano realmenanche i dipendenti e si te rispettare i lavoratori, oppure la rescissione del contratto ad ope- discuteva della vita sociale e gestionale della ra del comune per mancato adempimento di cooperativa. Senza poi dimenticare che non quanto previsto dalcapitolato». Nel frattem- appena sono state ricevute le lettere, abbiapo il primo cittadino ha convocato un consi- mo cercato di distogliere le lavoratrici da glio comunale straordinario che si terrà ve- questa decisione, ci hanno anche richiesto nerdì pomeriggio alle ore 15,30 per discute- un'assemblea per la metà di novembre a cui re della situazione che si è venuta a creare ed però non si è presentato nessuno». Non resta individuare la migliore soluzione. Una pro- che attendere i prossimi giorni per comprentesta che non sembra voglia svanire, secon- dere eventuali sviluppi. do quanto dichiarato dalle stesse lavoratrici: Francesca Gresia

Clinica Nigro-Pellettieri di Viggiano Interrogazione de “Il Cambiamento” VIGGIANO - La clinica Nigro-Pellettieri, un tempo qualificata struttura di eccellenza sanitaria, poi rilevata come struttura finalizzata alla riabilitazione psico motoria di soggetti cerebrolesi e altre patologie, oggi in stato di abbandono e degrado. Ad interrogare l'amministrazione comunale di Viggiano sullo stato dell'arte della struttura, il gruppo di minoranza, “Il Cambiamento”, rappresentato dai consiglieri Amedeo Cicale e Pierluigi Maulella. “La premessa - si legge nel documento inviato dai consiglieri al Comune - è che “il nostro Comune, grazie alla lungimiranza di valenti medici suoi concittadini, è stato sede, per diversi decenni, di qualificate strutture sanitarie che molto hanno contribuito alla cura e all'assistenza medico-chirurgica della intera popolazione della Val d'Agri; a seguito della sopravvenuta riforma sanitaria, tali strutture sono state messe in condizioni di non poter più operare e conseguentemente soppresse dai Piani sanitari Regionali; la Regione Basilicata, in attuazione del piano sanitario, alla fine degli anni settanta, rilevò la clinica NigroPellettieri impegnandosi a trasformare la stessa in altro presidio di supporto all'Ospedale di Villa d'Agri o ad altre esigenze sanitarie della Regione o di parte

del territorio della stessa; a tal fine venne realizzata negli anni ottanta una nuova struttura edilizia finalizzata alla riabilitazione psico-motoria di soggetti cerebrolesi o portatori di altre patologie; a causa del tempo intercorso per la realizzazione di nuovi interventi di adeguamento delle strutture, tale destinazione, per quanto sentito dire, non ha potuto più trovare attuazione». «Rilevato - si legge ancora nella nota - che nonostante i ripetuti incontri, sopralluoghi e assicurazioni avute dai Presidenti e Assessori Regionali nel frattempo succedutisi, allo stato la struttura è nel più completo abbandono e degrado e non è dato conoscere quali siano i reali e tempestivi intendimenti circa il suo utilizzo» e «chiedono all'amministrazione di “conoscere quali sono ad oggi i reali costi sostenuti dalla Regione Basilicata per la realizzazione di quanto sinora esistente e per quali finalità sono state rilasciate le varie concessioni edilizie o Dia richieste e quali iniziative intende attivare l' Amministrazione nei confronti della Regione per porre fine,una volta per tutte, alle continue prese in giro della popolazione ed allo sperpero di così ingenti risorse finanziarie pubbliche» Angela Pepe

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Melfi Navazio: «Verrà realizzata entro fine mandato»

Piscina comunale a Melfi Le rassicurazioni del sindaco MELFI - Come abbiamo anticipato noi del " Quotidiano", nell'edizione di sabato scorso, nel contesto dell'ultimo consiglio comunale, il Sindaco Navazio ha assunto un impegno preciso relativamente alla spinosa vicenda della piscina comunale. L'impianto che è chiuso da maggio 2008, verrà riaperto entro la fine del mandato. Questo l'impegno assunto dal primo cittadino federiciano che è pronto a mettere in campo un progetto da oltre 2 milioni e mezzo di euro, che ha sostituito il faraonico e velleitario progetto iniziale dal costo doppiamente superiore. Questa la cifra stanziata per ripristinare e mettere a norma la struttura di contrada Santa Abruzzese, ormai obsoleta e fatiscente. La comunità melfitana segue con attenzione questa vicenda, tesa ad ipotizzare la riapertura della piscina, che ad inizio anni novanta, era un fiore all'occhiello dell'impiantistica sportiva lucana. Ora non è più così e la popolazione melfitana che intende praticare nuo-

POLITICA

Melfi, Nicola segretario dei Dec MELFI - E’ Vincenzo Nicola il segretario cittadino dei Dec. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea cittadina. Oltre allo stato maggiore del partito (Falotico, Lombardi e Pace) erano presenti tra gli altri il sindaco Navazio e alcuni esponenti della sua giunta. Nel suo intervento Roberto Falotico si è concentrato sulle «numerose ed annose questioni che attanagliano la nostra terra. A partire dalla questione del lavoro, quello che manca, quello che si perde con l'incertezza incrementata da un sistema produttivo che non offre ricambio. La questione del disagio della famiglie lucane senza trascurare la dovuta attenzione alle politiche giovanili». E sul futuro del partito: «realizzare alleanze che poggiano sulla condivisione dei programmi».

to, è costretta ad emigrare e cercare ospitalità presso le località limitrofe, Venosa e Rionero in particolare. Oltre mille firme raccolte ed un blog con numerosissi-

mi contatti, hanno fatto riemergere il problema, più che mai sentito, anche perché c'è stato un certo disinteresse politico negli ultimi tempi. In generale

l'impiantistica sportiva melfitana, rispetto al fiorente passato, ha fatto registrare un tangibile regresso, con la piscina comunale chiusa, che rappresenta l'i-

Una piscina

ceberg di questo movimento all'indietro. Per chi non ama andare in palestra privatamente, non è semplice fare attività, il nuoto poi è una chimera. L'opposizione ha presentato questa richiesta di discussione culminata in un impegno preciso del Sindaco che si professa sicuro di restituire l'impianto alla fruibilità precedente. Sempre in consiglio comunale, altro tema trattato quello relativo alla dismissione dell'azienda speciale 167. Per la minoranza di centrosinistra, un atto dovuto, visto che

Melfi Ha occupato un’abitazione

l'azienda ha terminato il compito per la quale era nata, per la maggioranza così non è. Oltre alla costruzione prevista di altri 300 alloggi, per il centro destra, l'azienda speciale potrebbe in futuro assumere altri incarichi come la riscossione dei tributi o curare gli interventi previsti nel centro storico, vedi riqualificazione area San Teodoro. Se ne riparlerà in futuro, valutando anche di ridimensionare i costi attualmente esistenti, che non sono certamente pochi. Emilio Fidanzio

Domenica a Rapolla

La storia di Angela Questione aperta

“Pane e olio” La tradizione locale in scena

sciute in città come le case delle officine meccaniche. La scorsa estate, tuttavia, la polizia municipale in esecuzione questa volta di una regolare ordinanza di sgombero si era puntualmente presentata con tanto di camion ed operai comunali ed aveva provveduto a ripristinare lo stato di legalità del luogo. Ecco che oggi sorge qualche dubbio su un’azione compiuta dalla giovane Angela Montagna che pochi mesi dopo il clamoroso gesto della madre ha riproposto la stessa situazione e nel medesimo appartamento. A nulla sono valse le opere di muratura delle finestre che il comune aveva predisposto in via Sandro pertini. Uno zio della giovane futura madre si è presentato munito di picozza e colpo dopo colpo aveva abbattuto la recinzione. Certo non sarà agevole vivere in una casa sapendo che da un momento all’altro potrebbero giungere i vigili urbaniper dareesecuzionead uno sgombero coattivo ma Angela Montagna ha più volte affermato di non voler abbandonare quel luogo, oggi caldo e confortevole. Ci si chiede se la madre Fiorinda l’abbia davvero messa in condizione di andare via di casa. L’unica certezza, per adesso, è che il comune di Melfi la temutissima ma evidentemente inevitabile ordinanza di sgombero ancora non l’ha emessa. Così la situazione di stallo si protraetrale incertezzeedidubbi di numerosi vicini di casa che il 19 ottobre scorso, notando Vincenzo Montagna abbattere un muro si erano rivolti ai carabinieri. Tensioni e preoccupazioni aumentano ogni giorno che passa di più. Vittorio Laviano

RAPOLLA - E’ previsto per domenica prossima a Rapolla presso la Cooperativa Rapolla Fiorente, la manifestazione “Pane e Olio in Frantoio” dedicata all’abbinamento di oli di qualità a Denominazione di Origine e di pani tipici locali, che ha guadagnato nel corso degli anni un numero sempre maggiore di partecipanti e d’interesse da parte del pubblico, con degustazioni gratuite di pane casereccio e olio extravergine novello e prodotti tipici locali. La manifestazione si propone come momento di incontro culturale e di valorizzazione turistica, proponendo uno spettacolo teatrale dal titolo “Cara Terra Amara” e una suggestiva rievocazione in costumi d’epoca medioevale con falconieri. L’evento è considerato anche come momento di fruibilità e valorizzazione del patrimonio storico monumentale dell’antica cittadina di Rapolla, con visite guidate nel centro storico alle Chiese di Santa Lucia, dell’Annunziata, di San Biagio, della Cattedrale e della Madonna della Stella, considerata una delle più piccole chiese d’Italia. La manifestazione “Pane e Olio in Frantoio” si avvale della collaborazione del Team Associazione Cuochi Vulture Melfese, proponendosi come opportunità enogastronomica, offrendo la possibilità di degustare menù, dall’antipasto al dolce a base di olio extravergine novello, all’interno dei laboratori del gusto organizzati.

MELFI - La storia di Angela Montagna, la ventisettenne di Melfi, rimasta incinta di un uomo che si è defilato e, per questo, costretta ad una gravidanza fatta di grande solitudine e senso di abbandono, di ritorno da Fano, è ormai in pasto al consumismo sociale. Di lei si parla ovunque, al supermercato, dal parrucchiere, fino ai salotti più obsoleti di una città che, nonostante tutto, sembra volersi tenere lontana da tutto quello che rientra nell’abusivismo e nel mal costume. Angela ha occupato dallo scorso diciannove ottobre un appartamento di via Pertini, di proprietà dell’Ater. La giovane donna ha stipulato un contratto con l’Enel per avere la possibilità di fare uso dell’energia elettrica, pur non avendo la disponibilità dell’immobile, gode della rete idrica ma non potrebbe farlo perché ha occupato una dimora che non è la sua. Avverso la sua condotta, i carabinieri della locale compagnia di via Foggia, unitamente alle forze della polizia municipale, hanno presentato alla competente autorità giudiziaria, una denuncia per danneggiamento e contestuale occupazione di pubblica proprietà. Ignara o consapevole di quanto, suo malgrado, lo scarso senso civico si stia ripercuotendo negativamente sul suo quotidiano una nuova storia sta venendo a galla. Lo scorso mese di giugno, infatti, la madre di Angela aveva già occupato lo stesso stabile di via Pertini anche lei costretta a vivere in un appartamento privo dei necessari standard di sicurezza. Fiorinda Russo, già nota alle forze dell’ordine abita nelle palazzine di via Bologna cono-

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Lavello L’iniziativa è stata promossa dal Panathlon della città dauna

Adulti e sport: nel segno del benessere LAVELLO - “Lo sport come terapia nell'età adulta” è stato il tema proposto presso la sala Verde della parrocchia Sacro Cuore a cui il Panathlon lavellese ha dedicato un approfondimento particolare. Ad introdurre i lavori è stato Michele Basile, presidente del Panathlon International Club di Lavello. “Il tema dello sport - ha affermato Basile - come terapia può aiutare a vivere meglio. E sempre più italiani, secondo alcuni rilevamenti del Censis, ricorrono allo sport in età adulta”. Il dottore Giuseppe Magarelli, esperto di medicina nucleare ha detto che lo sport può essere visto come terapia sportiva e non riabilitativa, pertanto lo sport può essere considera-

to come terapia per alcune malattie sociali. Nel suo intervento l'assessore allo sport lavellese, Antonino Capuano ha elogiato il Panathlon che con queste occasioni fa divulgazione ed informazione. Ma anche il Comune con gli anziani ha previsto un corso promuovendo “il movimento dolce” nell'ambito del progetto Elisir. Invece nello specifico della problematica dello sport come terapia nell'età adulta è intervenuto il dottor Sergio Maria Molinari, specialista di medicina dello sport che ha ricordato come su tutto il territorio è stata potenziata la medicina dello sport e Lavello è uno dei centri importanti per la valorizzazione di questa pratica.

Ma anche la Basilicata è una delle regioni più all'avanguardia per questa procedura. E con una serie di proiezioni, di decalogo e di consigli utili a cui è seguito anche un dibattito-confronto il dottor Molinari ha esposto svariate sfaccettature della tematica in questione. «Il movimento fisico - ha sollecitato Molinari - influenza positivamente o negativamente la longevità dell'essere umano? Questo dipende anche dal tenore di vita». E il banco di prova certamente è la nostra realtà quotidiana sempre più frenetica e stressante. «L'immobilizzazione - ha riferito il dottor Molinari - è rischiosa, ma il movimento muscolare può giovare se applicato funzional-

mente e con metodo». Poi l'interrogativo di tutti è stato fatto partecipe dall'esperto quando si è accennato alla vecchiaia se reputarla una malattia oppure altro. E la risposta si è assestata sul fatto di come la si vive o positivamente o negativamente. Lo sport in questo senso e contesto può alleviare certe sofferenze e mali tenendo in esercizio il fisico. Quindi si può preservare lo stato di buona salute ma l'attività fisica oltre misura potrebbe avere controindicazioni compromettenti. In fin dei conti equilibrio, misura, controllo e assistenza anche specialistica possono far sì che un certo benessere si prolunghi nel tempo. Giuseppe Catarinella

Una foto dell’iniziativa

Convegno del Pd alla presenza dell’assessore alla Viabilità e del presidente Lacorazza

«Oraziana: un sogno di civiltà» Nicola Valluzzi rassicura: entro un triennio Venosa-Rionero in 10 minuti VENOSA - Per fare il punto su problemi che interessano la comunità locale, stimolare riflessioni a più voci su temi di carattere generale, fornire informazioni su iniziative in cantiere il circolo Pd di Venosa incontra i cittadini organizzando una pubblica assemblea su “Lo sviluppo del Vulture Alto Bradano: Viabilità e qualità dell'ambiente”, tenutasi nei locali dell'ex Camelot. «Questa è solo la prima di una serie di iniziative - ha sottolineato Carmela Sinisi, coordinatrice sez.Pd Venosa - per coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini nella soluzione dei problemi». La manifestazione ha consentito al Presidente della Provincia, Piero Lacorazza, e all'Assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Rocco Valluzzi, di sottoporsi a un pri- Alcune immagini dell’incontro organizzato dal Pd mo esame da parte dell'opinione E quando le previsioni appariva- dell'ampliamento della discarica pubblica venosina affrontando temi legati soprattutto alla sicurezza no troppo rosee, per evitare facili di Notarchirico crea tra i venosini, e alla salute, che hanno un forte im- ed effimeri entusiasmi, era Gian- preoccupati per le sue ricadute sulcarlo Viglione, nella sua funzione la salute e sulla economia. “Per patto sui cittadini. Ci è sembrato di assistere a un ve- di moderatore, a tirare per la giac- quanto tempo quella di Venosa ro e proprio cambio di passo da par- chetta i due relatori per ricordare continuerà a svolgere un ruolo sote degli attuali amministratori loro gli imprevisti, le resistenze vracomunale? E' sicura la nostra discarica?” ha chiesto Viglione. sempre in agguato. provinciali. Sicuramente dai lavori della se- Lacorazza non si è sottratto al conAll'insegna di un pragmatismo, molto apprezzato dai partecipanti rata sono emerse buone notizie per fronto, ha ammesso i ritardi e ha all'incontro, Lacorazza e Valluzzi Venosa, che possono tradursi in delineato il quadro delle criticità hanno ammesso carenze esistenti una vera e propria iniezione di fi- da superare. Quello in vigore è un Piano datato. Approvato nel 2002, e ritardi accumulati, illustrando ducia. Molto spazio è stato dedicato al è condizionato della presenza di strategie e programmi per velocizzare l'assunzione di decisioni e rea- problema dello smaltimento dei ri- Fenice e della impiantistica esifiuti, per le ansie che la prospettiva stente, da una organizzazione lolizzare gli interventi.

gistica che deve assicurare lo smaltimento rifiuti per 600 mila abitanti, distribuiti su un territorio vasto come la Basilicata, dalla mancanza di una unica autorità. «Non è il migliore di piani - ha riconosciuto Lacorazza - ma va attuato per avere i tempi necessari per creare strutture che diano garanzia alla salute». Come la realizzazione di nuovi impianti per non sovraccaricare quelli esistenti; l'ampliamento di alcuni impianti adottando procedure di sicurezza per i 30 anni post chiusura; il raddoppio della biosta-

Melfi Nota del presidente della neonata associazione, Vincenzo Cesarano

Il Pdl e il ruolo di “Costruiamo l’avvenire” di Vincenzo Cesarano* Per chi ama e sposa una linea politica non gradirebbe mai che all'interno del proprio partito ci fossero dicerie e chiacchiere. Quando in modo particolare si creano nuove aggregazioni e associazioni che nel loro interno non ci sono iscritti e simpatizzanti che non hanno nessun incarico politico, ma sono soggetti che credono in quel soggetto politico che è il Popolo della Libertà. L'Associazione Punto Pdl Costruiamo L'Avvenire è nata a Melfi pochi mesi fa, ma era già in progetto da molti mesi, nata per arricchire quel soggetto politico nato nel Marzo 2009, con un solo

scopo far crescere i consensi a favore del Popolo della Libertà. L'Associazione Punto Pdl Costruiamo l'Avvenire e nata rispettando lo statuto del Popolo della Libertà, l'associazione coglie l'occasione di ringraziare i vertici del partito in modo particolare il Vice Coordinatore Provinciale Mariano Pici per le parole di apprezzamento nei confronti dell'Associazione stessa, vedesi il comunicato stampa del 12.11.2009 . La stessa Associazione che nelle sue indole è aperta alla democrazia e a tutti coloro che vogliono incontrarsi, confrontarsi per il bene del Pdl, per il bene del territorio e per il bene di questa meravigliosa Regione, contattarci non

è difficile Melfi non è una metropoli, ci conosciamo tutti o anche tramite l'indirizzo costuiamolavvenire@tiscali.it. E doveroso sgomberare dalla mente di alcuni personaggi che l'Associazione non è ne filo Tizio tanto meno Caio è solo ed esclusivamente filo Pdl e Basta. Si augura una solo cosa per il bene di questa regione che alle prossime elezioni regionali si manda a casa questo scellerato governo di centro sinistra visto che da venti lunghissimi anni ha dimostrato di non saper governare questa Regione, una meravigliosa Regione, viste le risorse che ha, e scandaloso non saper governare meno di 580.000 abitanti, il

clientelismo e l'assistenzialismo quanta ricchezza ha portato al popolo Lucano, siamo sommersi di una sola ricchezza la Povertà. I tanti Imprenditori (Piccole e Medie Imprese) iscritte a questa associazione non sono abilitati a costruire poltrone, ma si prodigheranno a far si che questa Regione cambi colore politico. Si sottolinea che le chiacchiere se le porta via il vento, perciò mettiamoci al lavoro con democrazia, l'Associazione Punto Pdl Costruiamo l'Avvenire ama fare la guerra all'avversario e non ama le polemiche interne democrazia permettendo. *Presidente “Costruiamo l’avvenire”

bilizzazione. Ma soprattutto puntando sulla raccolta differenziata. «Riteniamo che la Regione per Venosa dovrebbe finanziare un progetto di raccolta differenziata ha sostenuto Lacorazza - da collegare organicamente al resto della comunità del Bradano». In cantiere, inoltre, l'aumento dei controlli con il rafforzamento degli Uffici e della Polizia provinciale, e il monitoraggio costante dell'ambiente. Buone notizie anche sul versante della viabilità. Dopo aver evidenziato, e fatto toccare con mano attraverso la proiezione di diapositive, i lavori di messa in sicurezza della viabilità secondaria di collegamento tra Venosa e i comuni limitrofi, per un totale complessivo di investimenti di quasi 3 milioni di euro, l'assessore Valluzzi si è soffermato lungamente sul completamento della Oraziana “Un sogno di civiltà - come è stato definito da Valluzzi - per recuperare atavici ritardi e ataviche disattenzioni». A chiusura della relazione, una previsione: «Entro il triennio i venosini potranno raggiungere Rionero in 10 minuti, passando dagli attuali 22 km a 13 km di strada sicura- ha assicurato Valluzzi - Ma ci impegniamo a trovare i finanziamenti anche per il tratto Venosa-Bradanica». Ha relazionato anche il consigliere provinciale Tommaso Gammone.

Nasce l’associazione Salute mentale di Venosa VENOSA - Da gennaio 2005 alcuni genitori di pazienti psichiatrici del territorio di Venosa-Lavello sono impegnati in percorsi di formazione e sostegno di Auto-Mutuo Aiuto. Più volte sono già usciti all'esterno con iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, finalizzate a cambiare l'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti della Malattia Mentale. Ultimamente gli stessi genitori sono arrivati alla determi-

nazione di costituire una associazione di familiari, volontari e operatori dei servizi psichiatrici per promuovere la Salute Mentale e lottare contro lo stigma, superando pregiudizi e rimuovendo preconcetti ad essa collegati. Obiettivi, programmi e iniziative dell'associazione verranno presentati nel corso dell'incontro fissato alle ore 17.30 di giovedì 26 presso l'Auditorium “Ciriello” dell'ospedale di Venosa.

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Angelo Festa: «Dobbiamo compensare le carenze strutturali con un'efficienza dei servizi»

Basilicata ok, turismo tutelato Iniziativa dell’Adiconsum su “Sviluppo del Territorio e diritti dei consumatori” “TURISMO - Sviluppo del Territorio e diritti dei consumatori”: se ne è discusso nel pomeriggio di ieri nella sala consiliare della provincia di Matera. «L’incontro scaturisce da un protocollo d'intesa denominato “Basilicata ok! ”, promosso dall’Adiconsum e dall'Adoc, sottoscritto a luglio scorso da Confcommercio, Confesercenti, Api e Associazione Lucana Turismo Doc. - ha detto Angelo Festa segretario regionale dell'Adiconsum di Basilicata Le attività messe in campo sono state diverse, a cominciare dalla stampa di un opuscolo sui diritti del turista (distribuito in 5 mila copie in tutta la Basilicata) al monitoraggio della qualità delle attività ricettive, con la diffusione di un questionario, e all'avvio della conciliazione paritetica fra associazioni dei consumatori e operatori turistici per risolvere bonariamente controversie che potessero sorgere. Il nostro impegno - conclude Festa - ha assicurato un valore aggiunto agli operatori turistici e al territorio perché ci siamo messi a disposizione gratuitamente e con lo slancio tipico dei volontari. La qualità del turismo non dipende solo dagli operatori del settore, ma anche dalle Amministrazioni locali, che devono ridefinire politiche più specifiche di accoglienza». Il progetto si è avviato dalla libera volontà delle parti di mettersi in gioco per il bene comune: operatori turistici, rappresentanti sindacali, enti locali e associazioni dei consumatori. Notevole il successo in termini di adesioni e di consensi, visto che viaggiatori, vacanzieri e villeggianti hanno accettato volentieri di essere intervistati. «Il turismo rappresenta una vera occasione di sviluppo e merita tutta l'attenzione per una politica coerente - ha detto Giuseppe Amatulli segretario Cisl

Sale la protesta, pronti al blocco dal 9

L’autotrasporto pensa a cinque giorni di stop in cui bloccare le strade

Il tavolo dei relatori (foto Videouno)

Basilicata - Un'offerta diversificata quello del turismo che mette in collegamento tutto il territorio. Abbiamo bisogno di compensare le carenze strutturali con un'efficienza dei servizi». La qualità della vita e dell'ambiente, lo sviluppo delle infrastrutture, la qualificazione dell'offerta turistica, le politiche per la formazione e lo sviluppo dell'occupazione, i diritti dei consumatori sono i temi che più interessano le associazioni dei consumatori per lo sviluppo del turismo quale settore strategico per la nostra economia. La Regione Basilicata ha predisposto ultimamente il Piano Turistico Regionale, la classificazione delle strutture alberghiere e la Carta dei Servizi Turistici. «Siamo convinti che il turismo sia una grande risorsa per il Sud e può diventarlo per tutto il paese. - ha detto Pietro Giordano segretario nazionale Cisl Adiconsum Bisogna investire per il Mezzogiorno penalizzato

anche nei collegamenti ferroviari che rappresentano ulteriori disagi per i consumatori. Questo progetto, il primo in Italia, rappresenta un primo passo dove seguirà un'evoluzione per far conoscere il ruolo delle parti sociali in tutti i settori con un'osservatorio permanente del mercato turistico in Basilicata. Qualità, professionalità e sicurezza economica e sociale sono i punti di forza per un turismo di qualità che deve improntarsi sul codice etico di buona prassi imprenditoriale. Bisogna attivare conclude Giordano - un Ente Bilaterale composto da rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e dei consumatori, per monitorare la qualità dell'offerta dei servizi turistici, tutelare le imprese e i cittadini e per favorire l'evoluzione delle relazioni consumeristiche verso un sistema più strutturato. In esso la conciliazione pre-giudiziale è uno dei ruoli che le parti assumo-

no. Le potenzialità turistiche della città di Matera permettono di poter destagionalizzare il flusso turistico e fare in modo che si possa operare per tutto l'anno». Si tratta in realtà di valorizzare le professionalità del territorio in una concertazione finalizzata alla soddisfazione dei turisti che chiedono la nostra ospitalità. «Questa estate abbiamo avviato insieme all'Adoc un monitoraggio per conoscere il grado di soddisfazione del turista in Basilicata e la capacità di accogliere il viaggiatore da parte delle strutture turistiche e sociali coinvolte - ha detto Marina Festa, segretaria provinciale Adiconsum Matera - Si sono verificati i punti di forza e debolezza del turismo lucano e ciò che i viaggiatori si aspettavano dal nostro territorio in termini di accoglienza e ospitalità». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

IL QUESTIONARIO Turisti da Puglia e Piemonte NEL CORSO del dibattito “Sviluppo del territorio e diritti dei consumatori” sono stati illustrati i risultati dell'indagine della soddisfazione dei turisti in Basilicata Realizzata dall'Adiconsum e dall'Adoc. Un questionario per chiedere ai turisti giunti in Basilicata di assegnare un voto da 1 a 10 a un questionario di 11 domande, di suggerire consigli utili, di dire i motivi di particolare soddisfazione o di insoddisfazione, e se sarebbero ritornati. Secondo il monitoraggio del progetto “Basilicata Ok” , la nostra regione ha le carte in regola per attirare un numero sempre maggiore di turisti, ma se vogliamo che ritornino a visitare la Basilicata bisogna migliorare le strade, fornire le zone turistiche di infrastrutture così che il bambino, il giovane e l'anziano dispongano di luoghi di ritrovo. Occorre che i commercianti e gli operatori turistici si rieduchino alla cultura e al rispetto del turista anche se il 93,90 % degli intervistati ha dichiarato che tornerebbe volentieri in Basilicata mentre, il 5,69 ha affermato che non ha nessuna intenzione di ritornare. Dall'indagine svolta su un campione di circa 300 persone le Regioni di provenienza sono per: il 28,86 % dalla Puglia, il 24,80 % dalla Campania, l'11,38 % dalla stessa Basilicata, il 5,28 % dall'Emilia Romagna, il 4,07% dal Piemonte e il 25,67 % dalle altre Regioni d'Italia. Numeri che inducono comunque ad essere ottimisti sulle possibilità di crescità turistica e di sviluppo che la Basilicata può garantirsi.

La conferenza stampa (foto Videouno)

AUTOTRASPORTATORI pronti a bloccare le strade. Hanno lanciato un grido d'allarme, ieri, in sede di conferenza stampa, i rappresentanti degli autotrasportatori. L'incontro svoltosi presso il Cna di Matera è servito per chiarire i motivi delle paure e della rabbia della categoria. Fita Basilicata e Puglia, Confartigianato e Unatras hanno presentato una serie di problemi in campo. «Il Governo - è stato detto tra le altre cose - non ha fatto nulla per evitare il tracollo del settore e a oggi è paurosamente immobile e incapace di scongiurare un fermo dell'autotrasporto già annunciato da luglio 2008». Lo stop, se le cose non dovessero migliorare, scatterà il 9 di dicembre; per terminare il 13. A oltranza. «Gli accordi non rispettati - ha aggiunto Gerarda Bonelli, direttore di Confartigianato - risalgono addirittura al 2007. E adesso cercheremo ha continuato - una disponibilità di dialogo col ministro in un incontro fissato per l'1 dicembre, dato che per esempio in finanziaria soldi per noi sono previsti ma non si vedono e gli incentivi al credito non sono accompagnati dai regolamenti attuativi che permettono di utilizzarli». La situazione appare grave. «Per il bilancio prossimo dello Stato - ha sottolineato Giuseppe Stella, presidente per la provincia di Matera dell'Unatras

- non sono fissati incontri con le parti sociali, le nostre categorie non sono state chiamate a trattare per i finanziamenti”. Comunque l'impegno è quello di muoversi per non arrivare allo sciopero. Ma la strada è difficile. Le richieste degli autotrasportatori hanno bisogno di molta attenzione. Fra le varie cose, infatti, Unatras ha scritto al ministro Matteoli per dire che “le aziende attendono 180 milioni di euro che sono stati stanziati sia nella legge finanziaria 2009 sia con la legge 162 del 2008”. Sul fronte della regolamentazione del mercato, invece, sono attesi provvedimenti legislativi. Per il settore, in sostanza, si richiede soprattutto, oltre ovviamente alle risorse economiche di cui disporre, una presa di posizione importante sia sulla sicurezza del lavoro sia sulla sicurezza sociale. Nel corso del momento di “comunicazione” predisposto per fare luce sulle ragioni dell'allerta, poi, è stata diffusa un'indagine con la quale si denuncia un'ipotetica chiusura di diverse attività entro qualche mese. Fra i tanti punti sui quali s'attende, uno molto sentito è “l'individuazione dell'organo di controllo titolato a sanzionare chiunque all'interno della filiera del trasporto non rispetti le norme in materia di sicurezza stradale e sociale”.

Si teme per tante attività che potrebbero chiudere entro qualche mese

Nunzio Festa matera@luedi.it

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Matera


Sindacati pronti a ricorrere per la mancata concertazione e il merito sulle posizioni organizzative

Comune: «Si ritiri delibera PO» Casiello, Coppola e Scandiffio lo chiedono in una lettera al commissario «NON POSSIAMO condividere il metodo ed il merito della delibera di individuazione delle posizioni organizzative presso il Comune di Matera. Il provvedimento era stato concordemente affrontato e individuata una metodologia condivisa e diversa, direi complessiva, con la precedente amministrazione. Ora, senza alcun preavviso ci ritroviamo con questa delibera di cui chiediamo il ritiro immediato». Le parole di Giorgio Casiello fotografano la delusione e lo stupore delle organizzazioni sindacali del Comune di Matera di fronte ad una delibera che riguarderà circa una ventina di posizioni semidirigenziali eche richiederàun aggraviodi spesa di circa 130.000 euro per l’Amministrazione comunale di Matera. E’ per questo che con una nota Casiello, Scandiffio e Coppola hannochiestoil ritirodelladelibera al commissario prefettizio Sandro Calvosa. «I problemi sono di duplice natura perchè non si possono fare queste scelte unilateralmente, bisogna discuterne con i sindacati per capire anche come queste posizioni devono essere applicate. E’ per questo che riteniamo necessario il ritiro della delibera e l’apertura di un confronto per definire i singoli aspetti. Venti persone a cui sono destinate?

Giorgio Casiello e Franco Coppola

Anche questo è un aspetto sul quale confrontarci, noi riteniamo che potrebbero essere anche troppe. Comunque sono molte le cose da chiarire, noi eravamo fermi a quello che aveva detto l’Amministrazione Buccico. Ora c’è stata quest’accelerata inattesa».

Le tre organizzazioni sindacali hanno inviato sabato scorso una comunicazione al commissario Calvosa nella quale scrivono: «si apprende che questa Amministrazione avrebbe adottato una delibera Commissariale di individuazione delle Posizioni Organizzative all'interno

del Comune di Matera. La qual cosa è assolutamente grave elacerante, sia sotto ilprofilo delle relazioni sindacali che per le ripercussioni che tale immotivata e illogica decisione sta già comportando tra tutto il personale» continua ancora la comunicazione.

«Non deve sfuggire che era aperto il tavolo del confronto con il sindacato su tale argomento e che lo stesso è ancora aperto, ed avrebbe riguardato l'intero schema organizzativo ivi comprese le Posizioni Organizzative e le Specifiche Responsabilità, le quali non si comprende il perché, non sono state ancora individuate, dovendo essere oggetto di una attribuzione congiunta». Considerazioni metodologiche che a quanto pare erano state condivise in un’apposita delibera dell’agosto scorso approvata dalla giunta Buccico. «Sulla scorta di tali elementari principi, è del tutto evidente che la deliberazione è illegittima sotto il profilo delle relazioni sindacali ed inopportuna per quanto attiene il merito. Chiediamo che la stessa non sia portata in esecuzione e sia immediatamente convocato il tavolo del confronto sindacale per tentare di ripristinare le corrette relazioni violate. Nell''occasione le scriventi riferiranno sulle incongruenze e contraddizioni contenute nell'atto adottato che inficiano lo stesso. Si resta in attesa del richiesto e tempestivo confronto, rappresentando che in mancanza saremo costretti ad adire le sedi competenti». p.quarto@luedi.it

Un percorso formativo per addetto all’accoglienza turistica Attività del Corpo Forestale

Ageforma, corsi per ricollocare Sotto sequestro gli ex lavoratori dei salottifici manufatto abusivo PROSEGUE l'attività dell'Ageforma, Agenzia Provinciale per l'Istruzione e la Formazione professionale, l'Orientamento e l'Impiego, questa volta guardando alla riqualificazione professionale. Durante la presentazione del nuovo "Corso per Addetto all'accoglienza turistica", è stato possibile difatti tracciare i percorsi di interesse che avranno luogo già nel prossimo futuro. «Abbiamo cercato di costruire percorsi di stage partendo da singole schede strutturate, che ci hanno permesso di fare emergere, nei singoli corsisti, un ruolo proattivo», ha spiegato il direttore Ageforma Salvatore Parziale. La fase di formazione, realizzata da Ageforma ed Isfima, che taglia il nastro di partenza riguarderà difatti percorsi di stage, da compiere nelle aziende che hanno manifestato il proprio interesse. Ad oggi sono stati 6 i corsi attivati, che hanno visto la frequenza di 88 persone; 2 saranno quelli già in partenza nell'immediato, con circa 30 persone interessate. Va ricordato che i posti disponibili erano ben 240, mentre i lavoratori incontrati sono stati 194.

La conferenza stampa (foto Videouno)

«I circa 15 corsi in totale sono attività finanziate dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, e - ha dichiarato il presidente Ageforma Nicola Trombetta - sono parte di un'azione formativa assai ampia, denominata "Ipotesi progettuale per la for-

mazione la ricollocazione sul mercato del lavoro dei lavoratori del salotto in Provincia di Matera”, per un costo complessivo pari ad euro 1. 835. 800, di cui il 5% finanziato dalla Provincia di Matera. Noi oggi ci proponiamo anche di sensibilizzare quanti ancora non hanno preso parte a queste attività, al fine di favorire, fra le maestranze che hanno operato nel mobile imbottito, la riconversione delle professionalità, guardando ai nuovi settore di interesse». Specifici sono stati quindi i riferimenti all'articolo 26 ed necessità di procedere, in caso di cassintegrazione, alla frequenza di azione formative volte alla creazione di nuove opportunità di impiego. «Abbiamo guardato ai settori più innovativi - ha confermato il direttore del progetto Pietro De Sio - pensando al fotovoltaico, all'energia alternativa, ma anche al turismo per le fasi di stage che riguarderanno questi lavoratori; ci sono poi professionalità specifiche in agricoltura, con il web marketing, che potrebbero consentire lo sviluppo di nuove figure commerciali, ed il conseguente allungamento del ciclo produttivo». Enzo Scalcione

Diminuiscono le vendite ma i risultati mostrano un utile operativo

Natuzzi numeri in chiaroscuro LE vendite nette del Gruppo Natuzzi durante il terzo trimestre 2009 sono diminuite del 16,8% ad euro 118,3 milioni, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il calo delle vendite è da attribuire principalmente alla recessione globale che ha avuto un impatto negativo sui consumi. Le vendite nette di mobili imbottiti sono state pari ad euro 102,9 milioni o all'87% delle vendite nette totali, in confronto ad euro 125,1 milioni o all'87,9% delle vendite nette totali del terzo trimestre del 2008. Il contributo alle vendite nette di mobili imbottiti per area geografica è stato il seguente: Europa 54,5%; Americhe 32,6% e Resto del Mondo 12,9%. Il margine industriale è stato pari ad euro 47,5 milioni o al 40,1% delle vendite nette rispetto al 25,8% dello stesso periodo del 2008.

Questo significativo miglioramento è dovuto al processo di ristrutturazione interna e alla riduzione dei costi delle materie prime. Pasquale Natuzzi, presidente ed amministratore delegato del Gruppo Natuzzi, ha commentato: «I risultati, nonostante lo scenario economico sfavorevole, mostrano, per il secondo trimestre consecutivo, un utile operativo. In questi mesi abbiamo predisposto numerose iniziative volte alla standardizzazione ed innovazione di prodotto, al miglioramento del processo di acquisizione delle materie prime e alla riduzione dei tempi di consegna. Sono certo - ha concluso Pasquale Natuzzi - che tali iniziative continueranno a produrre effetti positivi sui nostri risultati». matera@luedi.it

L’area posta sotto sequestro

SEQUESTRATI nei giorni scorsi, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Matera, due manufatti abusivi su un fondo agricolo nella periferia della città. Gli agenti della Forestale hanno rilevato la costruzione abusiva nell’ambito dei controlli sul territorio Dalle indagini eseguite, gli agenti hanno accertato la mancanza del permesso di costruire e l’assenza della prescritta denuncia per la realizzazione dei fabbricati. L’opera abusiva è stata così posta sotto sequestro. Il responsabile (il proprietario del terreno ed esecutore materiale dell’opera abusiva) è stato invece defe-

rito all’Autorità Giudiziaria per violazione alle disposizioni relative alla normativa urbanistico-edilizia e paesaggistico-ambientale. Il Comando Provinciale di Matera, tramite i dipendenti Comandi Stazione dislocati sul territorio è quotidianamente impegnato nell’attività di prevenzione e repressione di reati legati all’abusivismo edilizio ed in danno all’ambiente. Il Corpo forestale dello Stato invita i cittadini a segnalare ogni manomissione in danno al territorio direttamente al numero verde gratuito nazionale per le emergenze ambientali 1515. matera@luedi.it

AUTOMOBILE CLUB MATERA

Pasquale Natuzzi

Convocazione Assemblea dei Soci Ai sensi e per gli effetti degli artt. 49 e segg. dello Statuto, l'Assemblea dei Soci è convocata presso la sede sociale - sita in Matera in Viale delle Nazioni Unite, 47 - alle ore 8,00 di giovedì 10 dicembre 2009, in prima convocazione, ed alle ore 10,00 di martedì 15 dicembre 2009, in seconda convocazione per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 1.Approvazione Nuovo Regolamento Assemblea Soci Il Nuovo Regolamento è affisso in visione ai Signori Soci presso l'albo sociale. Per partecipare all'Assemblea è necessario esibire la tessera sociale in corso di validità alla data di indizione dell'Assemblea. Matera, 09 Novembre 2009 Il Presidente Mario Rivelli

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Le risorse della fede

Rinnovo delle cariche Uilcem

Riforma sulla conciliazione

IL 26 novembre 2009 la Consulta degli Studenti del Conservatorio di Matera ha organizzato presso il Conservatorio la prima "Giornata dell'accoglienza". Lo scopo dell'iniziativa è di accogliere tutti i nuovi iscritti e le rispettive famiglie mostrando al pubblico il Conservatorio dal suo interno. La presente Consulta ha fatto propria l’iniziativa, in accordo con il Conservatorio di Matera diretto dal Maestro Saverio Vizziello, di istituire la prima “Giornata dell’accoglienza” dedicata a tutti i nuovi iscritti al Conservatorio per l’anno accademico 2009-2010, con particolare attenzione per le famiglie dei nuovi iscritti minorenni.

“PERSONA, cultura e scuola: le risorse della fede” è il tema dell’incontro che si svolgerà venerdì 27 novembre alle 16,30 nel Liceo Scientifico “Dante Alighieri” in viale delle Nazioni Unite. L’incontro rientrra nell'ambito delle attività formative di laboratorio dell'anno scolastico 2009-2010, incentrate sulla centralità della persona nell'educazione, destinata ai docenti. Relazionerà il professor Don Leo Santorsola L'aggiornamento è proposto ai docenti di ogni disciplina, ordine e grado, che hanno a cuore l'educazione. Sono invitati a partecipare tutti gli educatori.

SARANNO rinnovati oggi alle 9,30 gli organismi delle strutture regionali della Uilcem (federazione di categoria che organizza i lavoratori della chimica, del manifatturiero e dell’energia). Il coordinamento regionale della Uilcem è stato per un lungo periodo da Pasquale Piancazzi il quale, per primo, ritiene ormai maturi i tempi per un avvicendamento. La scelta dovrebbe cadere su Francesco Laviero, attuale segretario provinciale di Matera, sul quale si è già espresso il gradimento delle due strutture provinciali oltrechè di quella Nazionali. Lo stesso Piancazzi ha caldeggiato la scelta di Laviero alla carica di coordinatore regionale.

Si parlerà della recente riforma sulla conciliazione nella conferenza che si terrà venerdì 27 novembre 2009 alla 16 a Matera, presso la sede dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Matera (in Via Tortorella 3). “Giustizia civile, Conciliazione: Anpar, uffici sotto casa” questo è il titolo dell'incontro che servirà a spiegare la nuova procedura, economicamente conveniente, che si conclude in un tempo massimo di quattro mesi ed ha lo scopo di facilitare le parti per evitare che le stesse si sottopongano ad estenuanti e costose procedure giudiziarie.

CAMPIONATI BODY BUILDING

Massimiliano Corsini Mister World Nbbui E' IL ventinovenne teatino Massimiliano Corsini il nuovo Mister World Nbbui. La proclamazione del vincitore è avvenuta domenica sera a Matera nell'Hilton Garden Inn, al termine di una competizione a colpi di bicipiti, dorsali e tutto quello che il corpo può mostrare se naturalmente si dedica con passione ad un sport completo come il body building. L'evento internazionale è stato promosso dal materano Giovanni Marraudino, referente per il Sud-Italia della Federazione Nbbui e punto di riferimento della palestra Body Planet coadiuvato da Pierluigi Borgia, delegato a livello nazionale per questo genere di manifestazioni. La gara prevedeva per ciascuna categoria la possibilità di mostrare ai giudici la posa preferita e poi una "routine", come viene chiamata in gergo tecnico la performance con base musicale scelta dal concorrente sulla pedana. Lo spettacolo è stato offerto anche dalle donne, assolute wonder-women sulla scena. “Effetti speciali” di corpi statuari appartenenti ad atleti di ogni età: nella gara over 70, ad esempio, si è confermato campione il settantaduenne Filippo Alfani, tarantino iscritto per La Nuova Canadese. Alfani ha voluto partecipare assieme al compagno di palestra Nicola Gravina, un over 50, alla competizione per gli over 40. Alfani in questa gara è arrivato quarto e non l'ha presa proprio benissimo, protestando in maniera plateale contro i giudici, che naturalmente hanno accettato in silenzio il suo comprensibile sfogo. Prima di annunciare il campione del mondo che rappresenterà l'Italia a Mister Universo, evento in programma sabato 5 e 6 dicembre a Baronissi, nel salernitano, un altro momento di grande spettacolo è stato offerto dalla performance a coppia in "stile libero" da Mariella Vella e Carlo Sardella. Questi i vincitori delle rispettive categorie: per la Juniores Marko Galeandro (Taranto, Fit Evolution), nella body fashion maschile ha prevalso Pietro Mi-

foto di VIDEOUNO

Atmosfera d’autunno

LA RICORRENZA

CINEMA

Virgo Fidelis

Comunale Matera - 0835334116 The Twilight - New Moon 17,30 - 19,20 - 21,40

Kennedy Matera - 0835334116 La prima linea 17,30 -19,30 - 21,30

Duni Matera - 0835310016 2012 16,15 - 18,50 - 21,30

Patron Antonio Matera Gli abbracci spezzati 17 - 19,15 - 21,30

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 The Twilight - New Moon 19 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Amore 14 19 - 21,30

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Amore 14

nei (Castellenta, Kinesis), per la categoria "altezza/peso - 170" Domenico Corleto (Tricarico, Future Gym), in quella "altezza peso - 180" Saverio La Menza (Saracena, Power Gym). Tra le donne, Laura Zanchetta (Giavena - Fitness Point) ha vinto la categoria fashion, Mariella Vella (Fitness Point) ha conquistato il primo posto nella categoria fitness, Enza Cordio ( Barletta, Le phisique du role) ha conquistato il titolo in quella "hard". Domenico Di Corleto (Tricarico, Future Gym), ha vinto la categoria over 40, Angelo Gravina (Talsano, La siluette) quella over 50 e Nicola Gravina (Taranto, La Nuova Canadese) la over 60. Particolarmente attese le categorie body building con le taglie piccole, medie, alte e massime. Giuseppe Lucarelli (Policoro, World Gym) ha vinto quella "small", Massimiliano Corsini, che poi ha conquistato il titolo mondiale, si è imposto in quella "media", Massimo Picariello (Avellino, Nike) ha vinto in quella "alta" e lo sloveno Dragan Pasalic in quella massima.

NELLA foto a sinistra il vincitore Massimiliano Corsini; in alto Filippo Alfani; in basso alcune delle donne che hanno partecipato (www.sassilive.it)

RIMARRA' aperta fino a domani nello Spazio dell'Angelo, in Via Sant'Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall'artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall'artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti. I lavori esposti in questa mostra inedita costituiscono la testimonianza chiara della sua grandissima sensibilità poetica trasposta nelle opere d’arte e nell’ incanto del colore. Nella pittura il maestro romagnolo usa metafore figurative, immagini di facile lettura, immediate, spontanee che con i cromatismi onirici raccontano favole pittoriche dai colori irreali. Tra le creazioni in esposizione a Matera, le Lanterne di Tolstoj, già esposte a Mosca, ideate da Tonino Guerra e realizzate da Aurelio Brunelli, insieme alle Lucciole, variegate espressività che donano schegge di luce. Tra gli oggetti ritratti e perennemente ricordati dopo il suo viaggio a Sud, in particolare a Matera, negli anni in cui girava “Cristo si è fermato a Eboli” insieme a Francesco Rosi, c’è il fischietto portafortuna, il tradizionale Cucù.

UNA celebrazione particolarmente sentita, quella di ieri, nella chiesa di San Francesco D'Assisi, in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma dei carabinieri. Prorogata di due giorni, per motivi convenzionali, la messa è stata officiata dall'Arcivescovo di Matera e Irsina, Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio. Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità civili e militari insieme ad una folta rappresentanza dei carabinieri dell'intera provincia e una rappresentanza dell'Arma in congedo. E’stato molto apprezzato, durante la messa, il coro della Chiesa dell’Addolorata, del quale direttrice e prima voce è Maria Felicia Urga. Il tenente Annalisa Pomidoro ha letto, al termine della celebrazione, la Preghiera del carabiniere. Ieri è stato commemorato anche il 68° anniversario dell'epica battaglia di “Culqualber” combattuta nell'Africa orientale fra l'agosto e il novembre 1941 in cui fu decimato il primo gruppo carabinieri Mobilitato ed è stata celebrata la “Giornata dell'Orfano”, per ricordare i figli dei militari scomparsi. «Quando siete in difficoltà - ha sottolineato monsignor Ligorio - dovete implorare l'aiuto della Virgo Fidelis con la speranza di tempi migliori», Monsignor Ligorio ha ricordato che la Virgo Fidelis fu proclamata l'11 novembre 1949 Patrona dell'Arma dei Carabinieri da Sua Santità Pio XII, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della sua presentazione al Tempio.

CAROLINA detta Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne.

La Prima Linea 3 gennaio 1982. Sergio Segio è a Venezia, dove ha messo insieme un gruppo per attaccare il carcere di Rovigo e far evadere quattro detenute tra le quali Susanna, la donna che ama e con cui ha condiviso idee e scelte politiche.

New Moon ULTIMO anno di liceo. Forks. Il giorno del suo diciottesimo compleanno Bella entra in crisi, poiché mentre lei è destinata ad invecchiare, Edward, rimarrà per sempre un diciassettenne.

NUMERI UTILI Farmacie di turno Viscanti via Mattei 76

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Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

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Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

118 0835253111 0835 253212 800216916

0835 253111

Asm

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111 800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

0835 255121

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

Musma

0835 336439

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

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INFORMAZIONE e visite gratuite, su appuntamento, per affrontare e risolvere il problema della eiaculazione precoce. L’opportunità è offerta dalla “Epdays’’, una campagna promossa dalle Società italiana di Andrologia (Sia),Società di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) e la Società italiana di Urologia (Siu), che coinvolge anche l’Ambulatorio di Urologia- Andrologia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Sarà possibile sottoporsi a visite gratuite domani, il 26 e il 27 novembre, dalle 17, prenotandosi allo 0835/25.32.17 a partire dalle 13. Da uno studio condotto della GfK Eurisko per la Società Italiana di Andrologia (Sia) e la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) realizzata su un campione rappresentativo di 3.000 persone (ambosessi), di età compresa tra 18 e 55 anni, sono circa 3,5 milioni gli italiani colpiti da eiaculazione precoce (Ep). E’ un problema alla sessualità che coinvolge il 22,3 per cento degli italiani. La eiaculazione precoce è stata riconosciuta come disturbo alla sessualità dal 28 per cento degli intervistati, mentre il 52 per cento lo sottovaluta o ritiene di saperne poco. Per quanto riguarda le sue cause, il 92 per cento degli uomini ritiene erroneamente che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale. «Gli Epdays -ha detto il dottor Italo Veneziano- possono contribuire a risolvere quanti sono colpiti da questo problema determinato non solo da cause psicologiche , ma anche fisiche e organiche, procurando conseguenze a livello emotivo e sulla qualità di vita. Le giornate di visite gratuite sono importanti per parlarne, superando un comprensibile iniziale imbarazzo». Per saperne di più si può contattare l’ambulatorio di Urologia-Andrologia dell’Ospedale di Matera, diretto dal dottor Italo Veneziano, 3295832642, o consultare il sito www.eiaculazioneprecocestop.it.

Matera 37

Agenda

Martedì 24 novembre 2009

Giornata dell’accoglienza

LA CAMPAGNA

Eiaculazione precoce Visite gratis

Martedì 24 novembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Martedì 24 novembre 2009

Fortis Murgia, ora la Coppa Domani la semifinale di andata contro l’Angelo Cristofaro di Oppido MATERA - Non era una gara facile. L’Atella stava attraversando un buon periodo. Eppure il Fortis Murgia è riuscito nell’impresa di battere i gialloverdi, sul campo loro amico, portando a casa una vittoria davvero preziosa. Un due a zero firmato da Frazzica e Petruzzella. Un gol a testa successivo al reciproco avvicendamento voluto da mister Squicciarini. Sei gol in campionato per il primo, quattro per il secondo. Ma il bottino personale è da mettere in secondo piano quando si sta giocando per un obiettivo principale, come quello di vincere per la squadra. Vincere per ottenere qualcosa di ambizioso. Al momento il Fortis Murgia è secondo, dietro il Valdiano. E con questa vittoria in casa dell’Atella i rosanero del presidente Giacomo Silvano hanno dato una bella spallata a quei dubbi che erano emersi dopo il pari interno contro il Real Tolve. Dubbi che sono stati fugati anche dall’ottimo risultato esterno colto dalla formazione di Caprioli in casa dell’Avigliano (1-4). Avigliano che sarà proprio il prossimo avversario di Margiottae compagni.Ma primadiarrivare allagaradi domenica al Gaetano Scirea,

Squicciarini e accanto il bomber Petruzzella (foto Videouno)

c’è ancora da “fare i conti” con unaltro avversario.Stiamo parlando dell’Angelo Cristofaro di Oppido, avversario della squadra materana per la semifinale di Coppa Italia regionale in programma domani, nella sua gara di andata a Matera, con inizio alle ore 14 e 30. I biancoverdi di mister Donato Manniello sono reduci dalla bella affermazione interna contro la Vultur Rionero (3-2). Quindi

la sfida di domani, tra due squadre che attraversano un ottimo stato di forma, si preannuncia belle ed entusiasmante. E poi in ballo c’è una bella fetta di finale della Coppa Italia regionale. «E noi ci teniamo molto a questa competizione - spiega l’attaccante Salvatore Petruzzella, tornato al gol proprio domenica scorsa dopo un piccolo periodo di digiuno - per questo vogliamo fare

bene già mercoledì (domani per chi legge) contro l’Oppido». E il gol fatto nei minuti di chiusura di partita di Atella potrebbe essere un’ulteriore spinta per la punta pugliese. «Siamo contentissimi per questo successo. Con l’Atella - continua il centroboa rosanero - abbiamo iniziato subito bene, creando tre o quattro occasioni da gol. Poi ci siamo un po’ “calmati”, ma i nostri

avversari non sono mai stati pericolosi, probabilmente solo in un’occasione ci hanno impensierito. Poi nella ripresa, grazie anche alle indicazioni del mister, la misica è cambiata. Abbiamo trovato subito il gol con Frazzica. Poi gli ho dato il cambio e anche io in chiusura sono andato a segno». Un golche puòrilanciarla. «Era da un po’che non segnavo. Poi anche un po’di proble-

mi fisici mi hanno limitato. Neppure in allenamento mi sono potuto allenare al meglio, ma spero che questo momento sia ormai alle spalle». E con un Petruzzella che torna a pieno regime, un Frazzica che continua a segnare e Margiotta che può tornare ad essere decisivo, il Fortis Murgia non può far altro che continuare a stupire. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

UNDER 21 DI CALCIO A 5

Battuto il Ruvo senza troppe difficoltà

Batte lo Shaolin in campionato e vince in Coppa

Il Frascella prende il largo Inarrestabile Mathera con Coelho e Laccetti C’è un doppio successo RUVO FRASCELLA

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ATLETICO RUVO C5: Cotrufo, Cotugno, Gaudimundo, Pellegrini, Catalano, Laucello, Lagattolla, Lamonarca, Lobosco, Di Vittorio, Pisicchio, Montaruli. All. Lamura FRASCELLA MATERA: Camassa, Tortorelli, Nicoletti M., Laccetti, Galtieri, Nicoletti E., Coelho, Fontana, Gesualdi, Carlucci. All. Pavone RETI: 4'10" pt e 2'53" st Lobosco, 10'40" pt e 16'49" st Fontana, 12'31" pt Laccetti, 13'17" pt Coelho ARBITRO: Nitti di Bari (Cronometrista: Gargano di Bari) NOTE: ammonito Lamonarca dell'Atletico Ruvo L'UNDER 21 del Frascella Matera riprende il suo cammino con la vittoria in quel di Ruvo. Con una prestazione oculata ed attenta, fatta di buoni spunti tecnici e tattici, la formazione di mister Michele Pavone ha portato a casa i tre punti per la quarta volta in questa stagione, in cinque gare giocate. Il cammino, dunque, riprende da dove era stato lasciato prima del derby e la formazione under 21 del Frascella è ora saldamente al terzo posto alle spalle solamente delle due capoliste, il Mathera appunto ed il Modugno C5. Tolto queste due formazioni, che non hanno ancora perso neppure una gara, ci sono la formazione di mister Pavone e la Pellegrino Sport Altamura all'inseguimento. Poi un vuoto di cinque punti per trovare la quinta classificata, che è proprio il Ruvo. Importante rilevare che la formazione di mister Pavone si sia final-

mente allargata. Nelle prime uscite, infatti, il tecnico materano era stato costretto ad utilizzare sempre pochi giocatori, perché la squadra era ancora in costruzione, mentre ora potrà contare su alcuni nuovi innesti che si stanno preparando da alcune settimane per essere lanciati in un campionato difficile come quello nazionale under 21. La gara. I padroni di casa, consapevoli della forza del nemico, iniziano la gara con la massima concentrazione. La rete di Lobosco, il migliore dei pugliesi, è il premio per un inizio scoppiettante. Poi, però, dopo i primi dieci minuti di assestamento, la formazione di mister Pavone prende confidenza con il terreno di gioco e riesce a ristabilire subito le distanze. E' Fontana a realizzare la rete del pareggio dopo 10'40”, seguito in breve lasso di tempo dalle reti di Laccetti e Coelho, che tra il 12' ed il 13' portano sul doppio vantaggio il Frascella. Nella ripresa i materani gestiscono la gara, controllando gli affondi dei padroni di casa che, nonostante la rinnovata fiducia di giungere almeno al pareggio grazie alla rete del 2-3 del solito Lobosco, non riescono a scalfire la ben impostata retroguardia del Frascella Matera. Al 16'49”, infine, la personale doppietta di Fontana scrive la parola fine sul film della gara, spegnando, difatti, tutte le velleità della squadra di casa e regalando ai materani il ritorno immediato al successo. Francesco Calia matera@luedi.it

Vittoria a Ruvo per il team di Pavone che rimane terzo dietro le capoliste Cresce l’organico

SHAOLIN SOCCER MATHERA

1 6

INARRESTABILE la Bng Ecobas Matehra under 21. Con il quinto successo di fila in campionato e la vittoria per 11-2 nell'andata dei trentaduesimi di Coppa Italia, la formazione allenata da mister Damiano Andrisani sembra essere una macchina perfetta. Non conosce ostacoli e non trova avversari che riescano in qualche modo a limitarne l’incedere e l’andatura in questo torneo. Ancora una gara perfetta per i giovani della Bng Ecobas, che restano appaiati in vetta all'altra formazione che non ha mollato neppure un punto inquesto campionato, il Modugno C5, che forte di una prima squadra in A2 può contare su tanti giovani di talento e un budget certamente superiore. Ma la classifica racconta che sono due la squadra padrone di questo girone e una di queste è il Mathera di mister Andrisani. Grande prestazione, nell'occasione di Gianni Lecci e Vinicius Da Cunha, il primo centrale inossidabile e certamente prossimo a poter dire la sua anche con la prima squadra, il secondo, già aggregato alla prima squadra, a segno anche contro lo Shaolin Soccer con una tripletta. Prima frazione di gara ottima con le reti di Vinisius, Vivilecchia e Lecci che portano a chiudere la prima frazione sullo 0-3 per i materani. Con la gara praticamente in cassaforte, la ripresa è fatta di tanta gestione e buone ripartenze per i ragazzi di Andrisani. Ci pensa ancora Vinicius a mettere la parola fine sulla gara con un diagonale potentissimo a nemmeno un minuto dalla ripresa del gioco ed una punizione dal limite dell'area calciata perfettamente sotto la traversa. Il lampo dei padroni di casa non impressiona più di tanto ed Albanese, con un'azione personale dell'out destro, supera il suo avversario diretto e piazza la rete del definitivo 1-6 con un diagonale rasoterra preciso. Ottima anche la prova offerta dall'estremo difensore Carlo Picerno, che sostituiva nell'occasione gli assenti Bruni e Tara-

Vinicius Da Cunha

sco, fermi uno per infortunio, l'altro per via di un virus influenzale che lo ha fermato in settimana. Una buona prova, comunque, da parte di tutta la squadra che conferma quanto di buono fatto sinora, raccogliendo ben otto successi consecutivi tra campionato e Coppa Italia under 21. infatti, dopo aver vinto le due gare del triangolare inaugurale della competizione tricolore, i ragazzi di mister Andrisani hanno già ipotecato il passaggio ai sedicesimi di finale vincendo alla Tensostruttura di via dei Sanniti l'andata dei trentaduesimi di finale contro la Me.Co. Potenza per 11-2. Una grande gara che permette a capitan Gammariello e compagni di andare al palazzetto di Macchia Giocoli, mercoledì sera con inizio gara fissato alle 19, con la quasi matematica certezza del passaggio del turno. fra.cal.

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38 Calcio Eccellenza Petruzzella ritrova il feeling con il gol nella vittoria di Atella


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Ferrandina Le associazioni : «Preferibile dare la parola al popolo con il referendum»

Su Geogastock si decide in Consiglio FERRANDINA - Il sindaco Ricchiuti stringe i tempi su Geogastok. In vista della conferenza di servizio fissata per giovedì nel palazzo della Provincia di Matera, è stato convocato per domani, alle ore 17, il consiglio comunale in sessione straordinaria. All’ordine del giorno, dopo le comunicazioni del sindaco, il “Procedimento per il conferimento delle concessioni di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo “Cugno Le Macine”e“Serra Pizzuta”da parte della società Geogastok”. Un’accelerazione che ha suscitato perplessità e preoccupazione nelle associazioni Pensiero Attivo, Compagnia Senzateatro, Donna 2000, u'

Cucm, Anchise, A' Palazz online, Ambiente e Legalità, Cupola Verde, promotrici di una campagna di sensibilizzazione su una serie di questione ambientali in sospeso. Otto progetti, tra cui il deposito di stoccaggio proposto dalla sovietica Geogastock, sui quali le associazioni chiedono indagini più approfondite e un confronto vero con la popolazione, anche perché, oltre al danno per l'ambiente si aggiunge la scarsa capacità dei progetti di cui si parla a rilanciare l'occupazione. Da tempo le associazioni hanno proposto di lasciare l’ultima parola ai cittadini attraverso lo strumento del

referendum. Ed è per questa ragione che la scelta dell’amministrazione di chiedere un pronunciamento del consiglio comunale in questo momento che suona come un no preventivo all’espressione delle volontà popolare. A invocare maggiore chiarezza anche i consiglieri di minoranza, D'Amelio, Imperatore, Stigliano, Mazziotta e Pallotta che, nei giorni scorsi, hanno presentato al sindaco Ricchiuti, la richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale aperto alla partecipazione delle associazioni, dei sindacati e dei cittadini, con il seguente ordine

del giorno: “Sospensione del parere da parte dell'Amministrazione comunale circa l'utilizzazione dei pozzi metaniferi di Ferrandina, da parte della società Geogastock”. «Ritengo opportuno, anzi indispensabile ha detto D’Amelio - che il consiglio comunale acquisisca maggiori elementi sulla proposta di Geogastock. E poiché si tratta di una iniziativa “strategica” per il Governo italiano, è indispensabile avviare subito un tavolo di trattativa con il governo nazionale e con la Regione Basilicata, per conoscere quali saranno i vantaggi per il Comune e per i cittadi-

Il municipio di Ferrandina

ni. Non possiamo e non dobbiamo accettare la proposta a scatola chiusa. Perciò conclude D'Amelio- i cittadini di Ferrandina, di Salandra, di Grottole, di Pisticci, di Grassano, di Miglionico e di Pomarico, non-

chè i cittadini dei comuni vicini, sono invitati alla vigilanza e, se del caso, alla mobilitazione, prima che i giochi vengano fatti sulla testa di tutti». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Pisticci Sistemazione solo l’anno prossimo, il Comitato genitori chiede una soluzione subito

Scuola, la guardia resta alta Primi segnali rassicuranti per il trasferimento al plesso di via Cantisano PISTICCI - Nuova giornata intensa sul fronte edilizia scolastica di Pisticci centro. In mattinata si è tenuto l'incontro, presso la sede del dirigente scolastico provinciale Trifiletti a Matera, alla presenza dello stesso dirigente, del sindaco di Pisticci, Michele Leone, accompagnato dal capo dell'ufficio tecnico Rocco Di Leo, del consigliere provinciale Vito Di Trani, dei dirigenti scolastici del comprensivo “Padre Pio” di Pisticci, Rosa Lopatriello Calciano, e del polivalente pisticcese “G. Fortunato”, Rocco Rondinelli. Perla Provinciaera presentel'assessore all'edilizia scolastica, Gianni Rondinone, mentre il “Comitato docenti - genitori Padre Pio da Pietrelcina”, fondato di recente a Pisticci, era rappresentato da diversi responsabili. Dall'incontro, in termini generali, è emersa la disponibilità della Provincia e del dirigente Rondinelli a consegnare quanto prima i locali di via Cantisano (che potrebbero essere utilizzati al fine di favorire, anche indirettamente, una migliore sistemazione della scuola media situata in via Caboto), ma essendo l'anno scolastico in corso e risultando più che complicato liberare le aule occupate dailaboratori delProfessionale e dar loro una sistemata, si è valutato di ribadire la soluzione prospettata già in un incontro Provincia-Comune dello scorso settembre, ovvero che le aule saranno liberate a fine anno scolastico, anche perchéfarloprima sarebbecomunqueinuti-

le. E' emersa, inoltre, la disponibilità del Comune di Pisticci a costituire un Tavolo tecnico allargato ai rappresentanti del Comitato, per vagliare tutte le soluzioni possibili al fine di dare sistemazione migliore alle scuole cittadine, sulla base delle proposte dello stesso Comitato. Nel pomeriggio l'organo misto formato da genitori e docenti si è riunito nella sede scolastica di via Marco Polo, per riferire l'esito dell'incontro materano e decidere come far proseguire la protesta. Successi-

vamente si è tenuto, come già stabilito, un nuovo corteo per le vie dell'abitato. «Era una manifestazione già programmata spiega Pietro Sodo, componente del Comitato in quota genitori- e utile a far capire che noi non molliamo e siamo intenzionati a tenere alta la guardia su questo problema. E' chiaro che soluzioni definitive alle esigenze di tutta l'edilizia scolastica non possono arrivare in tempi brevissimi e ad anno scolastico in corso, ma noiinsistiamonel chiedereunanuovasistemazione per la scuola media già durante questo anno scolastico, in quanto i ragazzidelleMedie nonpossonorimanere nel plesso di via Caboto. In prospettiva, invece, chiediamo che ilplesso di via Cantisano torni a essere utilizzato come scuola, perché lì possono trovare posto asilo, Elementari e Medie, ovvero tutte le classi del comprensivo Padre Pio». La protesta, dunque, va avanti, anche se da oggi gli alunni torneranno regolarmente a scuola, perché non è possibile penalizzarli ulteriormente. Ma si sta valutando, per mantenere viva l'attenzione, di costituire un presidio permanente del Comitato in zona centrale e di portare una classe alla volta, a turno, a far lezione nell'attuale sede del tribunale in piazza Umberto I. I prossimi giorni saranno sicuramente utili a comprendere meglio quale piega prenderà la protesta dei genitori e dei docenti delle scuole dell'obbligo pisticcesi e come intenderà muoversi il Comune di Pisticci. provinciamt@luedi.it

Montesacglioso Il dirigente Natale interviene sull’ultimo match finito in parità

«Libertas, ingenuità imperdonabili» MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas, priva, tra gli altri, di elementi come Ivan Carriero ed Emanuele Tafuno, non riesce a riscattare la sconfitta subita a Moliterno né a bissare la prima vittoria interna ottenuta due settimane fa contro il Grottole, ottenendo, contro il Bar La Notte Pignola, il quarto pari casalingo stagionale. A differenza delle precedenti occasioni, in cui la formazione montese si era fatta puntualmente rimontare l'iniziale vantaggio, il punto casalingo non deve essere visto come una mezza sconfitta ma, al contrario, quasi come una vittoria, essendo arrivato dopo aver giocato, per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica dopo l'espulsione, al secondo minuto di recupero, del la-

terale difensivo Cristian Ciracì, capace di farsi ammonire, con grande ingenuità, per due volte nel giro di dieci minuti. La squadra montese, allenata da Nicola Menzano, non solo non ha corso grandi pericoli nella ripresa ma, anzi, ha sfiorato in alcune occasioni la seconda rete, grazie ai tentativi di Stefano Cifarelli, andato a segno al 34' del primo tempo, Mangia e soprattutto con il neo entrato Antonello Tafuno, ad un minuto dalla fine, il cui preciso sinistro in diagonale è terminato poco oltre il secondo palo, con il portiere ospite Zaccagnino che non avrebbe potuto impedire la segnatura. Al termine della gara il dirigente della squadra montese, Vincenzo Natale, nel sottolineare come l'undici di casa, nel secondo

tempo, abbia saputo mantenere il campo, ha espresso tutto il suo rammarico per la mancata vittoria, un obiettivo che sarebbe stato certamente raggiunto se la squadra fosse rimasta al completo per l'intera durata della partita. Tra i motivi che non hanno permesso alla Polisportiva montese di ottenere tre punti importanti per la classifica, «ingenuità imperdonabili» e l'assenza di una punta «di peso». A tal proposito ha annunciato l'intenzione, avvalorata anche dal parere favorevole del mister Menzano, di dotare la squadra di un attaccante, proveniente dall'Eccellenza, nel prossimo mese di dicembre. Il nome sarà rivelato a conti fatti. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Ferrandina Con l’opera “La via della vita”

Concorso “Diritti a colori” Secondo posto per Francesca De Filippis CON il disegno dal titolo “La via della vita” la tredicenne ferrandinese Francesca De Filippis si è classificata al secondo posto nella categoria Senior durante l’VIII edizione del Concorso Internazionale di disegno “Diritti a colori”. Il concorso, organizzato dalla Fondazione Malagutti onlus e dalle Comunità per Minori, per promuovere i diritti dei bambini e ricordare la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia ha ottenuto ampi consensi. Hanno partecipato al concorso i bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni esprimendo liberamente la loro creatività, scegliendo tema, formato e tecnica di realizzazione dei disegni. Sono perve- Il concorso nuti complessivamente 9.117 con una partecipazione di 10.095 bambini. I disegni, di cui 7.912 sono pervenuti dall'Italia e 1.205 dalle altre parti del mondo. Di questi ne sono stati selezionati, in occasione delle preselezioni regionali, complessivamente 480 disegni. Il concorso ha coinvolto, attraverso la collaborazione di associazioni umanitarie internazionali e di volontari, gli stati più poveri del Mondo, oltre a quelli dove i bambini vivono in situazioni di disagio. L'intento di promuovere i Diritti dei bambini in questi Paesi è stato proprio quello di voler sensibilizza-

re i Capi di Stato ad una maggior attenzione verso le necessità dei minori. I 22 Stati che hanno aderito all'iniziativa sono: Albania, Bolivia, Brasile, Burkina Faso, Francia, Germania, Hong Kong, India, Indonesia, Italia, Kazakhstan, Lituania, Madagascar, Moldavia, Perù, Portogallo, Repubblica Centrafricana, Rwanda, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ukraina. Numerosi bambini e genitori hanno partecipato alla Festa di premiazione, che si è tenuta al PalaBam di Mantova domenica 22 novembre, con lo spettacolo del Centro Teatrale Corniani che ha messo in scena una rappresentazione tratta dal racconto: Il Principe Felice di Oscar Wilde. I bambini si sono divertiti e sono stati coinvolti dagli sketch del Gabibbo, famoso personaggio di “Striscia la Notizia” e dalla splendida conduttrice Elisabetta Del Medico. Premi e attestati ai bambini vincitori sono stati consegnati, tra gli altri, dal dottor Giovanni Malagutti presidente della Fondazione Malagutti onlus, sindaco di Mantova Fiorenza Brioni, assessore alle Politiche Educative del Comune di Mantova, Fabio Aldini, presidente del comitato provinciale dell'Unicef Edda Caramaschi Gandolfi, presidente del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana Leda Mazzocchi.

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Tricarico Nell’opera multimediale la storia e le immagini di un’intera comunità

La vita di Delle Nocche in un cd Al via l’anno celebrativo per la grande guida spirituale della Diocesi TRICARICO - “D'Allora ho pensato sempre a voi, ho sempre per voi pregato, amandovi in Gesù Cristo d'un amore tenero e paterno, desiderando di venire tra di voi per abbracciarvi e benedirvi”. Così scriveva monsignor Raffaello delle Nocche nella sua prima lettera pastorale al clero e al popolo della Diocesi di Tricarico, il 24 agosto del 1922. Da allora sono trascorsi poco meno di 90 anni, ma il suo ricordo è sempre vivo nei cuori e le sue opere sono ancora lì a testimoniare la bontà del suo operato. Dalla fondazione delle Discepole di Gesù Eucaristico, all'attenzione rivolta alle scuole, a quella rivolta all'operato dei parroci e all'organizzazione generale della Diocesi stessa. Ma anche alla fondazione, in Diocesi, dell'Azione cattolica, alla formazione del clero e a quella dei seminaristi. Senza dimenticare il Palazzo ve-

Monsignor Delle Nocche con le suore e scendendo dal Palazzo

scovile, che vide una ristrutturazione profonda sotto il suo operato. Ma, soprattutto, si ricorda di lui la fondazione dell'Istituto magistrale nel 1930, che, tra l'altro, ha formato centinaia di insegnanti tutt'ora operanti nelle scuole, e il pieno sostegno all'istitu-

zione dell'ospedale civile di Tricarico nel 1947, inizialmente ospitato in due ali dell'Episcopio. Tutto questo e molto altro ancora contiene il cd sulla vita e l'opera del Servo di Dio Raffaello Delle Nocche. Il cd inaugurerà l'anno a lui dedicato dalla Diocesi, per

giungere al 25 novembre 2010 e terminare la sua commemorazione a 50 anni dalla sua morte. Il cd porta il titolo di “Cd Museo Delle Nocche” e in esso, consultabile in maniera molto facile, si trovano tre principali sezioni. La prima ripercorre i vari paesi ap-

partenenti alla Diocesi di tricarico. Nella seconda si trova la storia della Diocesi stessa, comprendente anche tutti i vescovi che l'hanno retta con i loro stemmi e le loro foto. Nella terza è possibile effettuare un viaggio virtuale all'interno dell'abitazione e degli oggetti appartenuti a monsignor Delle Nocche. A coordinare l'incontro il giovanissimo don Nicola Soldo, direttore dell'Ufficio diocesano Beni culturali; gli interventi iniziali saranno a cura di monsignor don Nicola Urgo, vicario generale della Diocesi, della professoressa Carmela Biscaglia, referente scientifico diocesano per i beni storici, archivistici e librari, Madre Giuseppina Leo, superiora generale della Congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico. La presentazione del cd multimediale toccherà ad Attilio Maurano, soprintende per i Beni Architetto-

nici e Paesaggistici della Basilicata, e alll'architetto Annunziata Tataranno, funzionario tecnico-scientifico dell'ente stesso. Le conclusioni spetteranno a ito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, ente che ha voluto sostenere tale iniziativa e a monsignor Orofino, il quale dice: «Riflettere sulla testimonianza cristiana e sacerdotale di monsignor Delle Nocche ci spinge a imparare da lui a pregare e a dare forma eucaristica alla nostra vita; a stare nel territorio con lo sguardo e il pensiero di Cristo per saperne riconoscere le esigenze e valorizzare le potenzialità». Il tutto per proseguire nell'intento di «promuovere e valorizzare -come ben sottolinea monsignor Nicola Urgo- la Diocesi di Tricarico e i suoi beni ma anche per diventare sempre più centro culturale di riferimento». Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

Finalmente una delle aree più a rischio del paese è stata stabilizzata Incontro dei socialisti a Salandra

In sicurezza la rupe di Oliveto

Necessario l’intervento dei rocciatori e sei mesi di lavoro OLIVETO LUCANO - Consolidamento dell'abitato di Oliveto Lucano. Nei giorni scorsi, è stato messo in sicurezza il costone della rupe interessato da un importante da dissesto. Una delle priorità fra gli interventi previsti dall'ente di via della Libertà in tema di salvaguardia del territorio e stabilità del suolo. Non sono state poche, però, le difficoltà incontrate dall'impresa aggiudicataria dell'appalto. Tanto da richiedere l'ausilio di esperti rocciatori non organici alle maestranze. Complice la naturale accidentale del sito, delimitato da profonde gole erose da due torrenti (il Pisciolo e un suo affluente), che confluiscono ad est del paese. Sono stati impiegati sei mesi per sistemare la parete. Non prima, però, di aver effettuato la bonifica ambientale dell'area sottostante. E’stato rimosso tutto il materiale di scarto ed i rifiuti ingombranti gettati

impropriamente a valle nel corso degli anni si è, così, potuto procedere alla messa in sicurezza. Oltre ad applicare una robusta rete di contenimento, in prossimità delle parti più vulnerabili della rupe, sono stati installati dei distanziometri, in grado di misurare e comunicare alla cabina di monitoraggio dell'Ufficio tecnico dell'ente gli eventuali spostamenti delle faglie, come stabilito nel progetto esecutivo a firma dell'ingegner Dangelo Carmine (direttore dei lavori, insieme al geometra Vincenzo Straziuso). Progetto approvato dalla Giunta comunale nella seduta del 21 luglio 2008. L'operazione è stata interamente finanziata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, in attuazione del “Secondo Piano strategico nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico - Decreto ministeriale numero 1081 del 26 novembre 2007». Anche se il contributo concesso

(150 mila euro ndr) è pari solo ad un decimo del fabbisogno stimato (un milione e mezzo di euro ndr) da uno studio di fattibilità commissionato, nello specifico, dal Comune di Oliveto Lucano e trasmesso al Ministero nel 2005. Per l'assessore comunale ai Lavori pubblici, con delega di vicesindaco, Nicola Terranova, «il finanziamento è un primo, importante segnale di attenzione da parte del ministero che, ovviamente, non costituisce la soluzione del problema, ma ci fa ben sperare su più adeguati finanziamenti per la completa messa in sicurezza della rupe, che -pur nella particolare valenza paesaggistica- è una delle più significative emergenze sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico che accomuna la quasi totalità delle aree interne, ad alto indice di spopolamento». L’attenzione per i piccoli centri non è mai troppa. provinciamt@luedi.it

“Quale energia?” Dibattito aperto SALANDRA - “Quale energia?” Questo il titolo dell'incontro-dibattito che si terrà domani a Salandra, presso la Sala consiliare. Lo rende noto Raffaele Tantone, segretario regionale della Federazione dei giovani socialisti. «L'iniziativa -afferma Tantone- è stata organizzata per instaurare un confronto con i cittadini, relativamente alle diverse questioni energetiche,che avariotitolo coinvolgonoilterritorio dellaVal Basento. Difatti -prosegue Tantone- visto che è oramai quasi concluso l'iter autorizzativo per la realizzazione di uno stoccaggio di gas da un miliardo di metri cubi, che è in uno stadio avanzato l'iter autorizzativo relativo a due centrali turbogas per un totale di 1200 Megawatt di potenza e, tenuto conto che pare stia per terminare anche il percorso legislativo, relativo all'approvazione del nuovo Piano energetico regionale, si è ritenuto necessario convocare i cittadini e i rappresentanti istituzionali, al fine informare gli stessi sulle prospettive e lo stato di avanzamento dei progetti citati, anche per porre fine all'assenza di informazione sul tema, che rischia di generare apprensione». Al momento hanno assicurato la loro presenza, il sindaco di Salandra, Giuseppe Soranno, l'assessore provinciale Gianni Rondinone e il consigliere regionale Innocenzo Loguercio». provinciamt@luedi.it

Trasferta in terra emiliana all’insegna de “Il Cristo” di Carlo Levi

Aliano gemella di Grizzana Morandi BOLOGNA - “Il Cristo” di Carlo Levi e il paese di Aliano in trasferta a Bologna. E' stata una serata di grande intensità, quella che sabato scorso ha avuto per protagonista il piccolo centro lucano, celebrata davanti al pubblico del teatro Guardassoni, gremito in ogni ordine di posti. Il sindaco, Antonio Colaiacovo, ha guidato la delegazione venuta in pullman, accompagnato dal parroco don Pierino Dilenge, dagli studiosi di Carlo Levi Franco Mattatelli e Angelo Colangelo e dall'architetto Lodovico Alessandri, che ad Aliano ha seguito i lavori di restauro della casa in cui visse lo scrittore piemontese.

L'incontro in terra emiliana, promosso e organizzato dal Circolo dei Lucani di Bologna per iniziativa del presidente Domenico Grasso, ha avuto il suo momento culminante nella celebrazione del gemellaggio tra il paese di Aliano e quello di Grizzana Morandi, il centro dell'appennino bolognese che diede i natali al pittore Giorgio Morandi. «Siamo molto fieri di questa iniziativa -ha commentato il sindaco Colaiacovoche ci consente di portare Aliano ben oltre i propri confini». «Abbiamo accolto con entusiasmo l'ipotesi del gemellaggio -ha spiegato il sindaco di Grizzana Morandi Graziella Leoni- perché

crediamo che le affinità tra il nostro comune e quello lucano siano davvero significative, unite dalla presenza di due artisti come Levi e Morandi». A suggerire l'incontro tra i due paesi non a caso è stato un pittore, l'artista Nicola Filazzola di Matera, che a Grizzana Morandi ha scelto di vivere per una parte dell'anno. «Ho sempre pensato che esista un filo comune che abbia unito l'ispirazione dei due artisti -ha rimarcato Filazzola- da individuare nell'ambiente in cui hanno vissuto ed osservato con gli occhi dello scrittore e del pittore». Molto applaudita la testimonianza portata da Nicola D'Imperio, direttore di gastroenterolo-

gia a Bologna e nativo di Alianello, che ha raccontato la sua infanzia nei luoghi raccontati da Carlo Levi. Alla manifestazione bolognese ha partecipato, in rappresentanza della Regione Basilicata, il presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, che ha sottolineato l'importanza di non dimenticare mai i tanti lucani che vivono fuori dalla propria terra. «L'unità d'Italia si realizza anche in questo modo -ha ribadito il presidente in polemica con le ricorrenti ipotesi secessioniste provenienti da alcuni settori politici- collegando le tante anime e le tante storie sparse nel mondo».

La delegazione alianese a Bologna

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La Regione è pronta con un piano di interventi risolutivi, non più rimedi temporanei

L’erosione frena lo sviluppo Parte dalla Provincia il Tavolo tecnico per affrontare il problema sullo Jonio METAPONTO - Non più provvedimenti “tampone”, ma una pianificazione diversa che possa portare a soluzioni più efficaci per risolvere l'emergenza erosione nel Metapontino e sulla costa ionica. Se ne è discusso ieri mattina, durante un incontro organizzato dalla Provincia, a cui hanno preso parte rappresentanti provinciali, regionali e operatori turistici. «I tamponi -ha detto il presidente della Provincia Franco Stella- hanno perso la loro efficacia. La Provincia si rende disponibile per coordinare le iniziative finalizzate a risolvere il fenomeno erosione nel Metapontino; gli operatori turistici, che hanno il diritto di lavorare e che meritano rispetto, sono in grande difficoltà». La Regione Basilicata attiverà entro il prossimo mese di dicembre un Tavolo tecnico per definire in tempi brevi interventi, a medio e a lungo termine, per affrontare, nell'ambito di una legge quadro regionale, gli interventi di prevenzione sull'erosione della costa metapontina e di Metaponto in particolare. Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, durante l'incontro a cui hanno preso parte anche il commissario prefettizio del Comune di Bernalda, Maria Rita Iaculli, gli assessori provinciali Giovanni Rondinone e Nicola Bonelli; i rappresentanti del Demanio marittimo, dei consorzi di operatori turistici Leucippo, Coturmet, Luciana Turismo, Akiris e di associazioni veliche. «La Basilicata -ha detto Vita, che ha rappresentato anche i colleghi Gennaro Straziuso e Vincenzo Santochirico- potrà dotarsi di un Piano organico per difendere il litorale dal fenomeno dell'erosione. E' prevista, inoltre, la costituzione di un Osservatorio regionale della costa, di un sistema informativo per una raccolta dati e l'elaborazione di un Piano regionale dei litorali. In questi anni ci sono stati solo provvedi-

Il vertice di ieri in Provincia (foto Videouno)

menti temporanei, che ormai non soddisfano più; è necessario andare avanti in modo diverso. Si è pensato di coinvolgere l'università come punto di riferimento per elaborare diverse ipotesi tecnico-scientifiche; ma è già al lavoro un gruppo, che terrà conto delle diverse esperienze nel settore e delle possibili soluzioni, in attesa di attuare quanto pre-

visto dalla legge regionale circa la definizione di un piano. L'impegno da parte dal governo regionale è reale, perché si vuole affrontare in maniera decisiva questo problema; le risorse ci sono, anche europee, e saranno utilizzate al meglio». Giovanni Matarazzo, presidente del Coturmet, ha chiesto interventi urgenti perché il settore turistico

balneare rappresenta un fenomeno vitale per la zona del materano. «Il Metapontino -detto Matarazzo- potrebbe competere con altre macro-aree, ma il problema dell'erosione impedisce a tutti gli operatori di svolgere le proprie attività». Dello stesso avviso un altro operatore turistico, Gianfranco Sortiero, che ha chiesto interventi a breve scadenza in vista della prossima stagione estiva. «Non sappiamo -ha detto Sortiero- come arriveremo e se arriveremo a questa estate. E' necessario un intervento immediato che ci consenta di lavorare. A Metaponto manca la materia prima per pensare a eventuali progetti per il futuro. Ad oggi noi operatori abbiamo deciso che dobbiamo raggiungere almeno un obiettivo: risolvere il problema dell'erosione, perché da questo dipende il nostro futuro. Dobbiamo ricominciare con un impegno serio; pertanto, chiediamo un intervento reale e a breve termine». Mariangela Lisanti provinciamt@luedi.it

L’allarme dell’ex sindaco Renna per il lido di Metaponto

«Avviate il ripascimento» L'EX sindaco di Bernalda, Francesco Renna, chiede che i lavori di ripascimento iniziati lo scorso maggio e poi fermati a giugno per l'inizio della stagione estiva riprendano velocemente, così come stabilito. Una richiesta pubblica che Renna fa direttamente al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo; all'assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita; all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico ai funzionari regionali e al commissario prefettizio Mari Rita Iaculli. Nella lettera si parla, appunto, delle opere di ripascimento a Metaponto Lido e del rinforzo argini del fiume Bradano. «La Regione Basilicata -scrive Renna- dopo le ultime eccezionali avversità atmosferiche (mareggiate e alluvioni) dell'inverno 2008/09, ha finanziato opere di ripascimento al lido di Metaponto (per 2.000.000 di euro) e per il rinforzo degli argini del fiume Bradano (per 374.000 euro) al fine di evitare le continue esondazioni che allagano il territorio ei centri abitatidi Metaponto.I lavori di ripascimento -continua l'ex sindaco bernaldese- progettati e diretti dall'ufficio regionale Difesa del Suolo di Matera, sono stati ini-

ziati e sospesi a giugno/luglio e dovevano essere completati dopo la stagione estiva. Ad oggi tali lavori non sono ripresi. Eseguendo dei sopralluoghi in queste ultime settimane si è riscontrato che il mare mosso dell'ultimo periodo ha accelerato l'erosione e, in alcuni punti, si necessita di interventi urgenti di protezione se non sivuole chela forzadel marenel prossimo inverno possa rimuovere alcune opere fisse, quali il lungomare, ed arrivare alle case del lido. Infatti, in prossimità dell'ex lido della Polizia si ha un grave punto di debolezza a cui bisogna mettere immediatamente riparo con opere di difesa. Inoltre, non risulta allo scrivente che le opere finanziate di rinforzo degli argini del fiume Bradano siano iniziate. Ciò -conclude Renna- è indispensabile al fine di non far nuovamente esondare il fiume, con il conseguente allagamento di centinaia di ettari di terreni agricoli produttivi, ma anche di suoli edificati (vedasi villaggio Metatur) anche a diversi chilometri di lontananza dalle anse fluviali». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Convegno di esperti a Policoro

Diritti dei minori dimenticati POLICORO -I bambinisono spesso il terminale involontario dei nostri disagi, problemi e vicissitudini che accadono durante la giornata. In pochi sanno che c'è una Carta dei diritti dell'infanzia dell'Onu che li tutela dai tanti soprusi che ricevono durante la giornata. Questi diritti negati sono stati al centro di un convegno nella serata di venerdì 20 novembre presso la sala consiliare del Comune di Policoro dal tema: “Bambini per un mondo migliore: diritti e partecipazione”, nell'ambito della giornata universale del bambino. A promuoverlo la cooperativa sociale “Genesis” del centro jonico, molto attiva sul territorio, all'interno della quale è presente la casa famiglia per minori “Peter Pan”. Durante i lavori si è parlato del ventesimo anniversario della Convenzione dei diritti per l'infanzia, trascurata dal tritacarne mediatico quotidiano che ogni giorno si sofferma sempre sugli stessi argomenti e si ricorda dei più indifesi, i bambini, solo allorquando balzano agli onori delle cronache nazionali per vicende tristi. Per affrontare il disagio che colpisce migliaia di bambini in Italia, per esempio, operatori sociali sono in prima linea nelle Case famiglia; e a Policoro la “Peter Pan”con laboratori, Pet Therapy e progetti collegati mirati rallegrano i minori e li fanno sentire più sereni e circondati di affetto. Questa attività oltre ad essere un lavoro è una vera e propria missione per la crescita sana psico-fisica dei fanciulli indifesi, ma che grazie all'ascolto di tante operatrici vengono coinvolti in scelte parteci-

pative della loro vita. Purtroppo, il disagio minorile è molto presente nelle nostre realtà meridionali, basti citare il dato dei 100 attori impegnati in provincia su questo fronte tra: parrocchie, associazioni, cooperative e quant'altro. Un mondo sconosciuto ai più, perché lavorano silenziosamente, ma efficace e di cui necessita di una rete unica proprio per metterli a sistema, e questo obiettivo, secondo i presenti, dovrebbe essere al primo posto del nuovo piano regionale assistenziale, favorendo anche nuovi percorsi di formazione e di servizi all'infanzia violata. Nel mondo, ad esempio, ogni anno muoiono tantissimi bambini per il morbillo nei Paesi in via di sviluppo, però l'Occidente non fa molto nel debellare tale malattia che nel mondo più evoluto è innocua. Inoltre, è stato sottolineato, per rimanere nel nostro piccolo, come i genitori a volte abituano troppo bene i loro bambini accontentandoli sempre e facendoli passare buona parte della giornata davanti a oggetti elettronici privandoli così della capacità di comunicazione, educandoli male e portandoli sulla strada della devianza. Per prevenire tutto ciò, oltre a progetti pubblici e al lavoro encomiabile delle operatrici sociali, ci sarebbe bisogno di ridiventare genitori e seguire di più i figli. Queti i relatori intervenuti: Carolina Liuzzi, Giuseppe Bruno, Iolanda Caprara, Lucia Benedetto, Margherita Colucci, Rocco Leone, Maria Teresa Buongiorno, Carmela Francolino, Maria Anna Fanelli, Rocco Luigi Gliro. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Calcio a 5 Battesimo del fuoco per il nuovo campetto “Tonino Parziale”

L’Aurora Tursi imbrocca la prima TURSI FERRANDINA

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AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Caputi, Fracasso, De Marco, Corona, Laita, Modarelli, Fagnano, Tantone, Padula. All. Pitrelli. TROILIA FERRANDINA: Di Lucca, De Vincentis, Masiello, Recchia, Lategana, Marsella, De Nittis, Bellebuono, Cuccarese. All: Perez De Vera. Arbitro: Davide Galli di Bernalda. Reti: Fagnano (T) 4' del pt; al 27' ed al 29' del st; Tantone (T) al 5' del pt; Masiello (F) al 7' del pt; Corona (T) al 15' del pt, al 13' del st; Padula (T) al 20' del pt; Marsella (F) al 17' del st; Bellebuono (F) al 19' del st; Modarelli al 30' del st.

TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto la sua prima di campionato di serie D, che si è giocata nel nuovo campo di calcetto in erba sintetica “Tonino Parziale”. Nella squadra quattro new entry: Fagnano, Laita, Fracasso ed il portiere Pecora. Prima dell'incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Crescenzo Cipolla, un dirigente del Tursi calcio degli anni '60, quando era presidente Osvaldo De Grazia, potentino che viveva e lavorava a Tursi. Gli ospiti si fanno notare per sportività e fair play. Dopo alcuni minuti di studio, la squadra di casa segna subito due reti. Il portiere del Ferrandina è stato molto bravo e di gol ne ha salvati parecchi. Al 7' del primo tempo c'e' stata la im-

mediata risposta degli ospiti con un gol ad opera di Masiello che segnava dopo aver ricevuto un passaggio da un tiro su punizione. Pecora è impegnato in una grande parata su tiro di Recchia. Un gran tiro di Modarelli (al 13') da metà campo impegna il portiere ospite in un tuffo. Al 14' ancora salvataggio del portiere ospite. Al 15' rete di Corona ed il Tursi si porta sul 3 a 1. Al 20' ancora una rete di Padula. Intanto scende l'umidità e sull'erba sintetica si comincia a scivolare. Il Tursi chiude il primo tempo sul 4 a 1. Nella seconda frazione di gioco, il mister Pitrelli mette in campo le seconde linee: Laita, Fagnano, De Marco e Fracasso. Al 13' Corona sblocca il risultato, segna e si va sul 5

L’Aurora Tursi di Calcio a 5

a 1 per la squadra di casa. Tursi si rilassa un po' e gli ospiti accorciano le distanze. E siamo sul 5 a 3. I giocatori del Ferrandina ci credono nella rimonta. Allora mister Pitrelli mette in campo

capitan Tantone. Al 27' il Tursi sblocca l'impasse e segna due volte con il giovane Fagnano e poi Modarelli chiude la partita con un gol da metà campo. Salvatore Martire

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Scontro sulla Basentana Donna ferita gravemente METAPONTO - Una donna di 49 anni è rimasta gravemente ferita in seguito a un violentissimo tamponamento, avvenuto nella tarda mattinata di ieri sulla superstrada Basentana, al chilometro 100+100, a pochi metri dallo svincolo per la Statale jonica. Nell’impatto tra due auto sono rimaste ferite in maniera meno grave altre tre persone, tra cui due extracomunitari ricoverati negli ospedali di Matera e Policoro, di cui i carabinieri stanno vagliando la regolarità di soggiorno. La donna è stata immediatamente prelevata dall’eliambulanza etrasportata d’urgenza all’ospedale SanCarlo di Potenza, con un grave trauma toraco-addominale. Al momento in cui andiamo in stampa è ancora in prognosi riservata. Sul luogo dell’incidente, avvenuto nei pressi di una grossa stazionedi servizio, sonoarrivati immediatamente i soccorsi di terra, con tre ambulanze. La Polizia Stradale è intervenuta per disciplinare il traffico e la rimozione dei mezzi incidentati dalla sede stradale. Qualche rallentamento e disagi per chi passava nell’ora di punta, erano le 12.50 circa, sull’ultimo tratto della superstrada che dalla fascia metapontina conduce al capoluogo di regione. provinciamt@luedi.it

Scanzano Jonico Anziano fermato dalla Polizia mentre si aggirava nel podere della figlia

A 83 anni con armi clandestine SCANZANO JONICO - L'attenzione della Polizia di Stato nei confronti dei recenti episodi criminali contro il patrimonio avvenuti nella fascia jonicametapontina si concretizza con il potenziamento dei dispositivi di controllo del territorio. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha rafforzato il Commissariato di PS di Scanzano con l'invio di quattro unità della Polizia di Stato. Nell'ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati svolte dalla Polizia di Stato durante il fine settimana appena trascorso in quel territorio, un uomo è stato tratto in arresto da personale per detenzione e porto abusivo di armi clandestine. L'uomo, un anziano 83enne originario di Francavilla sul Sinni, è stato sorpreso mentre con arma in pugno,

un fucile calibro 16 con la matricola abrasa (nella foto), si aggirava minacciosamente nel podere di proprietà della figlia, con la quale ha un contenzioso giudiziario in corso. Addosso all'uomo, a seguito di perquisizione, è stata rinvenuta anche una pisto-

la calibro 7,65 con le relative cartucce. L'uomo è stato accompagnato alla propria abitazione, dov'è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Le armi, tutte clandestine, sono state sottoposte a sequestro. I controlli effettuati nel territorio dei comuni di Scanzano Jonico, Policoro e Montalbano con diversi posti mobili dal 19 al 21 novembre dal personale del Commissariato di Ps di Scanzano congiuntamente a quello del Reparto di Prevenzione Crimine “Basilicata” hanno inoltre prodotto i seguenti risultati: 133 veicoli controllati; 176 persone controllate; 11 violazioni al Codice della strada contestate; 1 documento ritirato; sono state controllate 37 persone sottoposte ad obblighi di polizia. provinciamt@luedi.it

Policoro «Tutti abbiamo sostenuto l’investimento, ma ci sono altri problemi urgenti»

«Il sindaco pensa solo a Marinagri» Il capogruppo del Pd, Marrese, invita Lopatriello a lavorare di più per la città POLICORO - «Invito il sindaco, nell'interesse della comunità policorese a non personalizzare la vicenda ed a non totalizzare il suo impegno solo nei confronti di Marinagri». Lo ha detto al Quotidiano il capogruppo consiliare del Partito democratico, Gianluca Marrese. «La vicenda Marinagri -ha spiegato l'esponente della minoranza- dopo l'ulteriore rinvio al 11 dicembre per le motivazioni già note a tutti, sembra ormai in dirittura di arrivo. Il Pd, pur nel rispetto delle diverse posizioni assunte, ha sempre avuto un atteggiamento chiaro sulla vicenda: in particolare ha sempre rimarcato l'importanza e l'imprescindibilità dell'investimento per il nostro territorio, senza strumentalizzazioni di sorta. A tal proposito, ritengo inopportuno alimentare oggi uno scontro politico, che per gli inevitabili riverberi sociali può solo complicare e danneggiare chi aspetta da circa due anni la chiusura positiva di questa vicenda giudiziaria. Per queste ragioni, invito le parti in contesa a misurare i toni ed a guardare esclusivamente l'interesse

Gianluca Marrese

della nostra comunità, che attende fiduciosa la chiusura in termini positivi del procedimento da parte della magistratura». Poi la difesa ad Antonio Di Sanza: «In qualità di capogruppo -ha continuato Marrese- ritengo doveroso intervenire a censurare la strumentalizzazione assolutamente fuori luogo del circolo locale del Pdl, che ha alimentato una sterile polemica nei confronti del consigliere

Antonio Di Sanza, il quale ha sempre sostenuto, come tutto il Pd, con atti concreti il progetto Marinagri». Poi attacchi e stilettate al sindaco Nicola Lopatriello. «Di altre questioni aperte nella nostra città che aspettano ormai da troppo tempo risposte e soluzioni che non possono più rinviarsi -ha ammonito- ce ne sono in quantità e che attengono alle questioni che abbiamo come gruppo sempre sollevato ed in questi giorni in parte richiamate dal consigliere Di Sanza. Inoltre, consiglierei al sindaco di non spacciare come proprie iniziative imprenditoriali e prospettive di investimento sul nostro territorio (Pfanner), ma soprattutto di non alimentare con dichiarazioni populiste e demagogiche aspettative di lavoro, cheper concretizzarsirichiedono tempo e soprattutto un atteggiamento serio e responsabile di tutti i livelli di governo. È generale lo scontento tra cittadini e operatori -ha tenuto ad evidenziare Marrese- per la situazione di stallo in cui versa il Comune di Policoro, e con ciò non mi riferisco soltanto alle questioni edilizie pure importanti, ma alle aspettative com-

plessive della nostra comunità, che riguardano i temi che interessano direttamente i cittadini, avendo questa Amministrazione provocato uno scollamento tra la vita amministrativa e i problemi della città (appalto Asilo Nido, nettezza urbana, contributi ad associazioni, questioni sociali, cantieri aperti, strade rotte, urbanizzazioni incomplete, marciapiedi impraticabili, ecc.). Manca allo stato delle cose, infatti, un progetto di sviluppo e una visione completa del futuro della città in tutte le sue articolazioni. A distanza di poco più di un anno e mezzo, è prevalente tra i cittadini il giudizio critico sull'operato di questa amministrazione, che riflette al suo interno, oltre ad una conflittualità latente tra le diverse parti, una sostanziale incapacità amministrativa, che ha prodotto molti slogan e manifesti e pochi fatti. A fronte di ciò -ha concluso il capogruppo del Pd- si rafforza il nostro impegno per garantire un'azione politica finalizzata non soltanto ad un'opposizione, ma a creare una seria alternativa di governo per la nostra città». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Propati: «Scrutatori a nomina clientelare» MONTALBANO JONICO - Scoppia il caso scrutatori a Comune di Montalbano. In una nota diffusa nei giorni scorsi, Gabriele Propati, referente del Movimento “Alleanza per Montalbano” scrive in vista delle prossime elezioni regionali e comunali sente forte il dovere di «sensibilizzare la popolazione su determinate questioni. In questi giorni -scrive Propati- si possono ritirare i modelli per l'iscrizione alle liste elettorali. In parole povere entro il 30 novembre scadono i termini per poter essere inseriti nella lista dei probabili scrutatori in vista degli imminenti appuntamenti elettorali. In questi anni abbiamo assistito al peggior metodo per la scelta dei componenti dei seggi elettorali: quello clientelare. Il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggio-

ranza nominavo, a loro completo piacimento, gli scrutatori. Non crediamo sia trasparente usare tale metodo, né può essere questo un criterio democratico e civile. Invitiamo i cittadini ad iscriversi in modo massiccio nelle liste elettorali ritirando l'apposito modulo c/o la sede del gruppo civico “Alleanza per Montalbano” in viale dei Caduti, 40 dal lunedì al venerdì dalle ore 19 alle 20. Invitiamo il sindaco e l'Amministrazione comunale a effettuare un regolare e democratico sorteggio per la scelta dei prossimi scrutatori evitando qualsiasi tipo di condizionamento politico e morale. Diversamente faremo sentire forte la nostra voce. In queste sere sensibilizzeremo la popolazione con la distribuzione di un volantino». provinciamt@luedi.it

Undicesima giornata da dimenticare contro la Ruggiero Valdiano

Policoro continua a sbagliare POLICORO - Seconda sconfitta casalinga per il Policoro 2000, battuto domenica scorsa dalla capolista Ruggiero Valdiano nell'undicesima giornata del campionato d'Eccellenza. Tre reti e la prima della classe fa bottino pieno, riuscendo così, con 25 punti, a conservare il primato in classifica, a una sola lunghezza dall'inseguitrice Fortis Murgia. Gli jonici, invece, con 12 punti all'attivo, precipitano in piena zona play-out, in compagnia del Picerno, scavalcati di due punti dall'altra squadra di Policoro, il Borussia Pleiade, vittorioso per cinque a zero su un Ferrandina dal destino ormai segnato. La gara di domenica si presentava difficile per i ragazzi di mister

Labriola e così è stato fin dall'inizio, con il primo gol degli ospiti già al 4', grazie ad una imprendibile punizione di Petilli, concessa per un fallo dubbio. Gli jonici hanno la possibilità di riagganciare il Valdiano al 29', con un rigore assegnato per l'atterramento in area di Zizzamia. Ma proprio l'undici policorese fallisce il tiro dal dischetto, buttando via la piu' limpida occasione per riaprire la partita. E il Policoro viene subito punito: al 32' Trezza sfrutta un errore di Affuso e va in gol. A chiudere i conti ci ha pensato Mainenti all'inizio del secondo tempo: ancora un rigore per il fallo di Campanelli su Petilli, questa volta non ci sono errori e si arriva al 3 a 0 definitivo.

«Abbiamo concesso tre occasioni e ci hanno punito, segnando tre gol pesanti. -queste le parole dell'allenatore del Policoro, Rocco Labriola, a fine gara- Purtroppo continuiamo a fare errori e ogni volta li paghiamo caramente. In questa gara non siamo stati cattivi come al solito e lo dimostra il modo come abbiamo preso i gol. Siamo partiti bene, ma la prima rete è arrivata subito, al quarto minuto, su una punizione dubbia. Abbiamo provato a reagire, il secondo gol ci ha tagliato le gambe,è stato l'ennesimo errore che ci ha penalizzati. Abbiamo cercato la rete della bandiera, è mancata la lucidità giusta per arrivare in porta e finalizzare». Ora i biancocelesti dovranno provvisoriamente ac-

Un’azione della partita Policoro 2000 - Ruggiero Valdiano

cantonare il campionato e pensare all'altro obiettivo stagionale, la Coppa Italia regionale. Infatti il Policoro è una delle quattro semifinaliste e non è un segreto che la compagine di mi-

ster Labriola punta alla finale, che si disputerà proprio al “Rocco Perriello”. Ma per raggiungere quest'obiettivo bisognerà superare l'ostacolo Real Tolve. Eleonora Cesareo

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Lega pro lucana Seconda divLa squadra di Rodolfi ha surclassato il Noicattaro confermando una forma doc

Melfi, è festival degli orrori Attaccanti poco precisi, ma la terna arbitrale ne ha combinate di tutti i colori INCREDIBILE ma vero. Si può tranquillamente sintetizzare così, quello che accaduto al termine di una delle partite più rocambolesche della storia recente del Melfi calcio. Nemmeno il 3 a 3 ottenuto con la Cavese il primo anno di Palumbo, dopo il vantaggio di tre reti, è paragonabile al 2 a 2 contro il Noicattaro che presentava in panchina lò’ex Angelo Carella. Perché è davvero inconcepibile pareggiare una gara largamente dominata, in cui sono stati falliti almeno in quattro circostanze, limpide occasioni per andare sul tre a zero. Il Melfi aveva saldamente in pugno la partita e si attendeva solamente il momento per chiudere definitivamente i conti ed archiviare la pratica. Nettissimo il divario tecnico e fisico, mostrato dal campo, perché si potesse ipotizzare un recupero del Noicattaro. Ed invece è successo l'impensabile. Da una parte Arcamone in particolare, ma successivamente anche Chiaria che hanno fallito occasioni importanti, dall'altra anche il pacchetto difensivo che ha subito due gol evitabilissimi. Giustamente sono stati rimarcati gli errori degli avanti, clamorosi davvero, ma è altresì innegabile sot-

Citro di Battipaglia (foto Nino Valerio)

tolineare la dormita in occasione delle due reti pugliesi. Nella prima circostanza, Lorusso si è dovuto addirittura abbassare per spingere il pallone in fondo al sacco, nella seconda Ladogana è colpevolmente solo e libero da marcatura, nel cuore dell'area di rigore gialloverde. In due minuti due eccessi di superficialità, pagati a caro prezzo. Poi oggettivamente non si può non rimarcare la topica dell'arbitro che non ha concesso un rigore solare al Melfi. Nessun dubbio già a velocità normale, figuriamoci rivisto al replay. Chiaria è atterrato ad un

Rigore negato nei minuti finali a Chierchia

metro dalla porta, quando deve solamente spingere dentro il pallone della vittoria. Una svista grandissima che di fatto penalizza i gialloverdi, che devono sicuramente rammaricarsi per le tante chance gettate alle ortiche, ma che avrebbero comunque potuto vincere il match, se l'arbitro e i due collaboratori, non avessero sbagliato scelta. Fa ancor più male constatare come si possano concedere rigori molto meno evidenti, quasi impercettibili, come quello che il Melfi ha subito a Roma, nel turno scorso, e poi non vedersi assegnare a favore un penalty così evidente.

C'è di più l'arbitro in questione è Citro di Battipaglia, lo stesso che l'anno scorso ha comminato cinque giornate di squalifica a Palumbo al termine di Manfredonia- Melfi, vinta due a uno dai sipontini e densa di polemiche ed anche in quella occasioni con episodi arbitrali sfavorevoli ai federiciani. Dopo che in Melfi Vibonese ha arbitrato uno di Barletta e dopo la designazione di Citro, occorrerebbe più attenzione da parte della Lega, ma anche la dirigenza gialloverde deve iniziare a farsi sentire nelle sedi competenti, perché i torti stanno diventando troppi e soprattutto sospetti. Ritornando all'aspetto tecnico l'amarezza enorme è constatare una classifica che non rende giustizia al Melfi, capace di produrre palle gol a iosa ed un gioco fluido e produttivo. Diciannove punti non sono pochi per una compagine che deve salvarsi, ma la situazione avrebbe potuto essere ben diversa, calcolando i tanti punti persi per strada in modo inopinato e soprattutto la certezza che di squadre di un altro pianeta, rispetto al Melfi, in giro c'è ne siano ben poche. Almeno non c’è ansia da questo punto di vista e conforta il fatto che le potenzialità dei gialloverdi alla fine emergeranno. Non può girare sempre male. Emilio Fidanzio

Citro recidivo Palumbo prese 5 turni di stop

Brigata normanna curva sud: «Basta. Stufi dei soprusi. Preferiamo restare lontani da questi “protagonisti”»

Careri con la maglia “ciao piccolo Walter”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma della “Brigata normanna curva sud” del Melfi. Il buon senso non e' Uguale per tutti! "Signori,la legge e' questa"...basterebbe questa frase pronunciata con arroganza e superbia senza eguali,per commentare quanto accaduto domenica per l'ennesima volta davanti i cancelli della sud! tutto "normale", visto che ci viene sistematicamente vietato di entrare le nostre bandiere! Tutto normale se non ci fosse di mezzo il ricordo di un piccolo tifoso gialloverde, se per poter esprimere la solidarieta' di noi ultras, siamo costretti a ricevere spintoni e controlli a dir poco assurdi! Le maglie presenti in campo e lo striscione commemorativo sono idee e soldi degli ultras, che non chiedono nulla di piu' che un minimo di buon senso presente ovunque abbiamo portato i nostri colori! Pertanto, non siamo piu' disposti ad accettare tutto questo accanimento nei nostri confronti...preferiamo seguire il nostro Melfi lontano da questi personaggi, lontano da un luogo ormai INVIVIBILE qual è diventato la curva sud, almeno fino a quando la parola buon senso NON ARRIVERA' ANCHE DALLE PARTI DI CHI SOFFRE DI UN PROTAGONISMO ASSOLUTO MAI VISTO NELLA NOSTRA CITTA'!». Brigata normanna curva sud

Gli striscioni di domenica nella Sud

PER I LETTORI Le consuete rubriche del martedì relative alla Lega Pro saranno pubblicate nelle edizioni dei prossimi giorni.

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Sport


Martedì 24 novembre 2009

Il punto girone H Cinque vittorie esterne. Neapolis Mugnano avanti a tutta forza

Solo due le vittorie tra le mura amiche SOLO due squadre vincono in casa. Altre due pareggiano. Trionfo esterno per cinque. Mugnano a gonfie vele, quarta vittoria di seguito, ma la capolista non si fa sorprendere. Domenica amara per le lucane; il solo Matera salva la faccia. Secondo stop consecutivo della Casertana che si allontana sempre più dalla vetta. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della quattordicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sette vittorie, cinque in trasferta e tre pareggi. I gol sono stati 19, di cui 8 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 11 da quelle che hanno viaggiato. Nella quattordicesima della scorsa stagione le vittorie furono cinque, di cui quattro in trasferta e i gol 17. Complessivamente, nelle 126 partite sinora giocate, le vittorie sono state 88 (41 in trasferta), contro le 86 della stagione scorsa (36 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in quattordici giornate, furono realiz-

zati 328 gol, contro i 323 di quest'anno. Il punteggio prevalente del campionato in corso è l'1 a 0, verificatosi 27 volte. Seguono l'1 a 1 (20 volte) e il 2 a 1 (19 volte). Il Neapolis, a Fasano, ha conquistato il decimo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 3 pareggi) ed ha consolidato il secondo posto in classifica. Da Bacoli ha risposto la capolista Sant'Antonio Abate che ha così evitato l'aggancio, o addirittura il sorpasso, da parte della sua vice. Un duello avvincente che sicuramente terrà con il fiato sospeso le rispettive tifoserie, almeno sino al 10 gennaio 2010, data prevista per lo scontro diretto a Mugnano. Secondo stop di seguito della Casertana che si è fatta sorprendere in casa dalla Virus Casarano che ha così conquistato la quinta vittoria consecutiva e si sta avvicinando sempre più alle posizioni di maggior prestigio della graduatoria. Il Pomigliano ha finalmente ottenuto la prima vittoria casalinga a spese di

una Turris sempre più invischiata nella zona bassa della graduatoria. Oltre che per la compagine di Torre del Greco, è sempre più crisi per Fasano, Francavilla Fontana e Pisticci, tutte e tre ancora una volta sconfitte in casa. Comportamento particolare quello dell'Ischia che in trasferta ha conquistato 13 punti, contro i soli 4 ottenuti sul campo amico. Tra le lucane, il solo Matera è riuscito a conquistare un punticino contro il Bitonto. Per i pugliesi si è trattato del terzo pareggio esterno di seguito Anche l'Ostuni ha fatto il pieno a Pisticci. I lucani, in sette gare casalinghe hanno conquistato soltanto due punti, tanti quanti ne hanno totalizzato nelle ultime nove giornate. Brutto scivolone del Francavilla in quel di Benevento contro una Forza e Coraggio che lo ha agganciato in quinta posizione, a quota 22, dove si è attestato anche il Casarano. Adolfo Sarra

Il tecnico Giusto fermato dai tifosi assicura che arriveranno i rinforzi che servono

Matera, reparti alla sbarra Difesa e centrocampo non girano e i numeri sono sentenze d’accusa Tempo di risposte. Ci sono dieci giorni prima dell’inizio del mercato e due gare per guadagnarsi qual credito che al momento manca nei confronti di pubblico e società. Le prestazioni vanno calando e con loro il gioco. Contro il Bitonto è stato davvero un supplizio assistere alle difficoltà per costruire una manovra degna di tale nome. Progetto tattico alla sbarra. Pino Giusto era partito con un 4-2-4 mascherato che produceva tanto in fase d’attacco ma metteva in sofferenza centrocampo e difesa. Però c’era brillantezza e voglia, mentre ora sembrano due corpi astratti difesa e attacco e il pallone non passa più dai centrocampisti come vuole Giusto. Perchè mancano gli uomini specifici e si continua a spostare Campo centrale ottenendo due nefandezze. Perchè in quei pochi frangenti in cui Campo è tornato esterno, qualche pallone dal fondo è arrivato. Salemme e Carretta sono solo utili in fase di attacco, ma non proteggono quando l’avversario attacca e a centrocampo c’è sistematicamente un uomo in meno oltre a mancare l’interdizione, ovvero chi va a recuperare palloni in mezzo al campo. Il Matera è sul mercato e pare che saranno almeno

Caro Pino... A Sapri sarà esame per tanti

Pino Giusto e Carlo Di Bari contro il Bitonto

quattro le pedine che dovranno arrivare, tra le quali non può mancare quel centrocampista che dovrà fare coppia con Mazzoleni. Perchè Martone sembra essere molto più un sostituto del lecchese che un interditore. Però c’è da giocare a Sapri domani per i quarti di finale di Coppa Italia e domenica a Grottaglie. Al campo Italia, fondo in erba sintetica appena ultimato, Mazzoleni ci sarà e con lui Leta tra i migliori in questo scorcio di stagione, mentre Martone potrebbe restare fermo visto che ha

chiamato il cambio contro il Bitonto ed a Grottaglie dovrà essere in campo vista l’indisponibilità della higlander biancazzurro che dovrà scontare ancora un turno di squalifica. Tornando al mercato, il Matera non può permettersi di sbagliare l’acquisto e il tecnico, fermato dai tifosi all’uscita dopo il pari con il Bitonto, Pino Giusto ha sottolineato che saranno almeno quattro le pedine in entrata che sono già state individuate e opzionate. Come dire che si proverà a riportare la barca sulla rot-

ta giusta, ma prima bisognerà non fallire la gara d’andata dei quarti di Coppa Italia. Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento con tradizionale analisi della gara contro il Bitonto, cosa che ha costretto a lavorare quasi al buio nelle fasi finali della seduta. Tutti presenti, ma è ovvio che ci sarà da stringere i denti e cambiare il meno possibile contro il Sapri in termini di uomini ma non in mentalità. Quest’ultima deve diventare quella che è riuscita ad imporsi a Casarano e non

solo. Restare a due punti dalla zona play off e in corsa in coppa Italia significa non aver ancora fallito gli obiettivi, ma il non gioco e tante altre piccole sensazioni lasciano spazio aio primi dubbi veri su alcune pedine che sembravano inattaccabili e che invece sono sul banco degli accusati. Il riferimento è alla difesa che preoccupa almeno quanto il centrocampo e in questi frangenti in casa biancazzurra si sta lavorando per irrobustire questi due reparti. Renato Carpentieri

La sconfitta di Benevento subito messa da parte dalla formazione sinnica

Francavilla, tante le attenuanti FRANCAVILLA – La formazione sinnica ha fatto ritorno dalla trasferta di Benevento, con una sconfitta. Contro il Forza e Coraggio, l’undici di mister Ranko Lazic, ha disputato una gara sotto tono. Le troppe assenze, non hanno permesso ai rossoblu di uscire indenni dal sintetico beneventano. Una gara che è stata giocata con tre assenze importanti; Chisena e Del Prete per squalifica e Scavone per infortunio. Tre defezioni pesanti per la squadra di Lazic, che si è vista strappata tutto di un colpo dell’attacco titolare, che su ogni campo ha fatto la differenza. Chisena e Del Prete si conoscono a meraviglia e contro una squadra ben attrezzata come il Forza e Coraggio, non puoi farne a meno. Ma ormai è successo, ed è inutile parlarne. Sicuramente, come ha detto lo stesso Lazic a fine gara, tutto è stato compromesso domenica scorsa, con

l’espulsione di Chisena e il giallo di Del Prete, diffidato. Di sicuro non ci sono scusanti, per i sinnici. Nei primi quaranta cinque minuti di gioco invece, la formazione del presidente Franco Cupparo, è stata dominata dagli avversari, che hanno giocato davvero bene. Tante buone giocate, che hanno messo in difficoltà la retroguardia francavillese, che in fase di attacco degli avversari, difendeva a cinque, con Bocconi a dare una mano al reparto. Il primo tempo si è chiuso con il doppio vantaggio della compagine sannita, con le reti di Salvati al 4’ e di Cantile al 35’. La squadra rossoblu tuttavia, ha avuto una buona reazione nel secondo tempo, dove il tecnico serbo ha operato alcuniaccorgimenti tattici,conl’ingresso di Bacio Terracinoal posto di Verdesca e di Marziale per Tarantino, nel finale di primo tempo. La squadra è sembrata più equilibrata e più

aggressiva. La rete che ha permesso ai sinnici di accorciare le distanze è stata messa a segno da La Neve al 25’st, abile ad approfittare di un cross di Bacio Terracino ed a battere il portiere avversario con un colpo di testa. Il Francavilla ci crede ed inserisce al 32’st il giovane Suriano in avanti, al posto di Manco. La squadra spinge in avanti, ma rischia troppo in contropiede, ed infatti la 42’st arriva il tris dei campani con De Falco, che chiude definitivamente il match e le speranze di rimonta dei rossoblu. Una gara che ha visto per la prima volta in questa stagione, il Francavilla incassare tre reti in novanta minuti, lasciando perplesso il tecnico Lazic. Ma le assenze, e l’influenza che ha messo a riposo per quasi l’intera settimana, alcuni elementi della squadra, hanno messo in grossa difficoltà tutto il gruppo. Claudio Sole

Il Francavilla in azione a Benevento

Caro Pino ti scrivo...così chiarisco un po’vari aspetti di un’annata balorda, quella di una sola vittoria in casa in sette gare. Non si può non vincere col Bitonto. Ha ragione Pizzulli nel dire che il Matera non ha personalità in mezzo al campo. E’ dalla prima gara che emerge questa lacuna,come purei dubbisulla difesa. Con 21 gol subiti il Matera è tra le peggiori difese del torneo. Allora è inutile girare attorno al problema caro Pino, perchè la squadra l’hai fatta tued atetocca sanaredove c’è il male. Una sola vittoria in casa per una squadra che sembrava essere “maschia” e che invece si sta dimostrando incapace di imporsi contro il più arrendevole e scarso avversario capitatogli finora. Il pareggio con il Bitonto è stato un vero campanello d’allarme. Lo stadio si svuota, le Cassandre incombono e la situazione ribolle. Caro Pino, siamo all’alba di una rivoluzione necessaria, ma almeno salviamo la faccia a Sapri. r.carpentieri@luedi.it

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44 Sport


D La società valuta la posizione del tecnico e altre soluzioni

Pisticci, serve una scossa La situazione, adesso, si fa più che preoccupante. Il Pisticci scivola al quart'ultimo posto della classifica e mantiene un solo punto di vantaggio su quella Turris a cui a andrà a far visita domenica prossima, con prospettive tutt'altro che rosee. Anzi con il timore di perdere una ulteriore posizione in graduatoria, perché allo stato attuale non si vede come questa squadra possa riuscire ad opporre resistenza ai campani, tra l'altro su un terreno di gioco così caldo. La speranza è solo quella di confidare nella rotondità della sfera, nellasorte enellacasualità dialcuni risultati. Ed a proposito di casualità: dopo che il Pisticci ha ottenuto solo 2 punti nelle ultime 9 partite e solo 2 punti nelle 7 gare casalinghe, la partenza positiva dei gialloble in campionato sembra essere stata quanto mai casuale. Perché dopo l'exploit di Matera il Pisticci ha fatto pochissimo e soprattutto ha incassato due sconfitte casalinghe pesantissime con altrettante dirette concorrenti come Bacoli ed Ostuni. Vincere queste due partite significava essere og-

Pisticci e Ostuni in campo al Michetti

gi fuori dalla zona play out. E di altre occasioni gettate alle ortiche si potrebbe anche parlare. Ma sono queste le due sfide che non consentono di essere in media salvezza.

E' pur vero, però, che il Pisticci, al di là dei risultati, spesso è uscito sconfitto con l'onore delle armi, dopo aver giocato diverse prestazioni valide. Oggi, invece, la squadra si ri-

trova priva anche di quella verve esibita in altre circostanze. Con l'Ostuni è apparso evidente come i giocatori in campo non avessero grande fiducia nei loro mezzi. Con il passare dei minuti sono venuti fuori i problemidimotivazioni, masoprattuttodi idee, perché il Pisticci non è quasi mai riuscito ad imbastire una trama di gioco convincente. E se qualcosa si salva del primo tempo, nella ripresa si è spenta proprio la luce. Palla lunga a cercare il compagno che non c'è: questa la massima espressione del calcio che il Pisticci riesce ad offrire in questo momento. E' vero, diverse scommesse sui giocatori in organico sono state perse. In tanti hanno deluso e probabilmente il materiale a disposizione non è dei migliori. Ma questo stesso gruppo, in precedenza, ha saputo dare comunque dei segni di vita. Sicuramente ha lottato con maggiore vivacità. Inevitabile che in una situazione del genere il tecnico sia nel mirino, perché la squadra ora è impalpabile e prima non lo era. Valente è stato

contestato dalla tifoseria nel corso della partita, assieme ai giocatori, ed è chiaro che a questo punto l'idillio è finito. La società dovrà fare le sue valutazioni, memore della stagione in cui retrocesse in Promozione, quanto non fu capace di decidere nei tempi giusti. Questa volta la storia dovrebbe aver insegnato qualcosa. Ed allora una scossa serve e bisogna darla senza esitare ulteriormente. Scossa non significa per forza esonero, ma un intervento deciso per modificare la situazione attuale. Perché la dirigenza può far tutto: cambiare allenatore, cambiare i giocatori con un nuovo allenatore, cambiarli affidando un nuovo gruppo a Valente, anche decidere che il gap ormai è troppo ei soldi sono troppopochi così da andare avanti fino a fine campionato senza grosse ambizioni e tutelare, in tal modo, i bilanci e quindi il futuro della dirigenza. Ma ciò che non può fare è rimanere passiva di fronte alla situazione attuale. Sulla quale tocca intervenire alla svelta. Roberto D’Alessandro

Eccellenza Fortis Murgia a un punto dalla vetta Promozione Il Moliterno rallenta a Irsina

Quattro squadre in 3 punti Miglionico e Pietragalla esaltano l’equilibrio hanno recuperato terreno E' IL MASSIMO equilibrio a regnare, dopo undici turni, nell'olimpo del campionato di Eccellenza. Le prime quattro della classe sono raccolte in appena tre punti. A menare le danze è sempre il Ruggiero Valdiano dall'alto delle sue venticinque lunghezze in graduatoria. Lo tallonano, subito dietro, il Fortis Murgia (meno uno dalla vetta), l'Angelo Cristofaro Oppido (meno due) ed il Ricigliano (meno tre). Delle prime quattro big della classifica, però, soltanto il Ricigliano di mister Dente viaggia ancora con il freno a mano tirato (tre punti conquistati nelle ultime quattro gare disputate). In coda, invece, è sempre più segnato il destino di Ferrandina ed Irsinese. Ora, spazio alle grandi del torneo. Il Ruggiero Valdiano si è confermato leader della massima competizione calcistica lucana espugnando Policoro. Sono bastati cinquanta minuti ai ragazzi di Masullo per mettere in cassaforte il risultato: tris ad opera di Petilli, Trezza e Mainenti. Alle sue spalle ha sorriso anche il Fortis Murgia che ha infranto un tabù: quello di fare punti sul campo dell'Atella Monticchio. La squadra di Squicciarini ci è riuscita appieno, affondando i vulturini con il solito Frazzica e Petruzzella. Sul terzo gradino del podio è risalito l'Angelo Cristofaro Oppido che ha sopravanzato il Ricigliano. L'undici caro a Manniello ha superato, con qualche sofferenza, la Vultur Rionero. E' un momentaccio, invece, per la compagine salernitana del Ricigliano che, dopo aver perso la prima piazza, è scivolata addirittura fuori dal podio. I campani, avanti di due reti a Muro Lucano (gol dei due Piegari), sono stati raggiunti da Zaccardo ed Antohi. Il Viggiano è entrato di diritto in zona playoff: tutto fin troppo facile contro i volenterosi ragazzi dell'Irsinese. Il Real Tolve continua a stupire sempre maggiormente in trasferta. Caprioli ha bagnato il suo debutto in panchina con un pesante poker, rifilato ai

L’Atellamonticchio frena SI E' INFRANTO, domenica scorsa, il sogno dell'Atella Monticchio di portare a sei le vittorie consecutive tra le mura domestiche, dall'inizio del campionato. Infatti, l'undici vulturino di mister D'Urso era reduce, in casa, da cinque affermazioni di fila (nessun'altra squadra di Eccellenza ha fatto meglio). L'Atella Monticchio non perdeva, a domicilio, dallo scorso 22 febbraio contro il Ruggiero Valdiano (0-2). A sfatare questo tabù, però, ci ha pensato il Fortis Murgia di Squicciarini, lanciatissimo verso la pole position della classifica (attualmente nelle mani del Ruggiero Valdiano). La compagine atellana, inoltre, davanti al pubblico amico, aveva segnato in media quasi quattro gol a partita. Contro il Fortis Murgia, oltre a non aver realizzato marcature, la squadra di D'Urso è capitolata per ben due volte sotto i colpi di Frazzica e Petruzzella. C'è sempre una prima volta per tutto. (d.p.)

danni dell'Avigliano. Colpaccio esterno del Genzano Banzi che, all'ultimo assalto, si è imposto di misura a Picerno, grazie alla marcatura di Cacace. Come prevedibile, infine, il Borussia Pleiade ha asfaltato il Ferrandina con una cinquina. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Trentatre gol messi a segno in questa undicesima giornata (258 marcature in totale in campionato), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 19, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 5 vittorie esterne ed

1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Viggiano (24 reti), il peggiore è quello del Ferrandina (1 rete). La migliore difesa è quella del Ricigliano (5 reti subite), mentre è del Ferrandina (55 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 11 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 7 reti; Frazzica (Fortis Murgia), Petilli (Ruggiero Valdiano), Montenegro (Real Tolve): 6 reti; Dutra (Murese), Rinaldi (Atella Monticchio), Schettino (Borussia Pleiade, 2): 5 reti. Donato Pavese

HA PERSO due punti per strada la reginetta Moliterno nell'undicesima giornata del torneo di Promozione ed, immediatamente, si sono avvicinati al vertice della classifica sia il Miglionico che il Pietragalla (entrambi vittoriosi domenica scorsa). E' durata soltanto una settimana la prima vera fuga stagionale della squadra di Vignati che, comunque, resta una delle maggiori accreditate per la vittoria finale. Il Grottole ha notevolmente perso contatto con la zona-podio ed ora rischia di essere risucchiato nella bagarre di centro classifica. Nei bassifondi della “serie B” lucana, l'Atletico Scanzano è distante molte lunghezze dalla salvezza, mentre Bella, Lagopesole e Balvano restano sempre impelagati nelle “sabbie mobili” della graduatoria. Con il nostro approfondimento settimanale, cominciamo, però, dall'alta classifica. La capolista Moliterno ha sfiorato il colpaccio in casa del Real Irsina. Il doppio vantaggio siglato da Lancellotti e da un'autorete non è bastato al team della Val d'Agri, raggiunto dal bis di Nicola Papangelo. E' stata, invece, una domenica decisamente positiva quella che hanno vissuto il Miglionico ed il Pietragalla. La compagine di mister Paterino, in rimonta, ha fatto suo il bigmatch di giornata al cospetto del Grottole. Il Pietragalla ha disintegrato il Lagopesole, che proprio non vuole saperne di vincere lontano da casa (sesto tonfo consecutivo in trasferta). Secondo segno “X” di fila (con il risultato di 1-1) per il Bar La Notte Pignola di mister Tramutola: Olita ha risposto a Cifarelli S. che aveva portato in vantaggio il Montescaglioso. Il Varisius Matera ha deciso di non fermarsi più. La scalata verso l'alta classifica è la prerogativa attuale della squadra di Tucci, che ha incamerato il terzo successo di seguito a spese del Bella (a segno i bomber Armaiuoli e Volpe). La Santarcangiolese ha accantonato istantaneamente il ko di dieci giorni fa, rialzando la testa ed ot-

Varisius sugli scudi IL VARISIUS Matera è senz'altro la squadra del momento del campionato regionale cadetto. L'undici di mister Tucci ha inanellato tre vittorie di fila, avvicinandosi notevolmente alla zona play-off. Domenica scorsa hanno deciso l'incontro casalingo col Bella le marcature di Armaiuoli e Volpe, che finora hanno messo a segno cinque realizzazioni a testa. La scalata verso l'alta classifica del torneo di Promozione è cominciata qualche settimana fa (ottavo turno), dopo l'insuccesso interno contro il Real Irsina (0-1 il risultato finale). All'indomani di quel ko di misura, la formazione materana non si è più fermata, mandando al tappeto un avversario dopo l'altro. Prima è toccato al Lagonegro pagare dazio (4-1), poi è stato il turno del Lagopesole, sconfitto a domicilio per due reti a zero. Domenica è arrivato il terzo sorriso a spese del Bella. Nel prossimo turno, il Varisius Matera cercherà di confermarsi anche sul difficile campo del Pescopagano. (do.pa) tenendo i tre punti sul campo del fanalino di coda, Atletico Scanzano. Il Rotondella ha fatto sua la sfida di bassa classifica col Balvano, mentre il Pescopagano ha espugnato Lagonegro. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentaquattro gol messi a segno in questa undicesima giornata (225 marcature in totale in campionato), di cui 19 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campiona-

to è quello del Grottole (23 reti), il peggiore è quello dell'Atletico Scanzano (6 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (6 reti subite), mentre la peggiore è quella dell'Atletico Scanzano (23 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico): 8 reti; Pietragalla L. (Pietragalla): 7 reti; Ricigliano Mau. (Bella), Buono (Grottole): 6 reti; Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1), Ripa (Rotondella), Alfonso (Pietragalla), Armaiuoli (Varisius Matera), Volpe (Varisius Matera), Lemma (Santarcangiolese): 5 reti. do.pa.

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Sport 45

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

Il Macchia Romana di Potenza perde per mano di Guida e Modarelli

Policoro 2000, avanti tutta Mr Lerose: “Una buona gara, corretta e senza errori” IL TABELLINO MACCHIA ROMANA 0 POLICORO 2000 2 MACCHIA ROMANA: Claps, Brancato, Magnocavallo, Manicone, Lorusso, Casella, Nardozza, Montagnuolo, Santarsiero, Nardozza II, Rizzi. A disposizione: Pietrafesa, Giacummo, Gruosso, Coviello. Allenatore: Pirozzi. POLICORO 2000: Labriola, Lerose, De Giorgio, Morisco, Castronuovo, Cuccarese, Taranto, Barbaro, Guida, Manolio, Modarelli. A disposizione: Santangelo, De Marco, Luciani, Allenatore. Lerose. MARCATORI: 15' pt Guida, 20' st Modarelli.

POTENZA - Alla partita contro il Macchia Romana il Policoro 2000 di Massimo Lerose si presenta con qualche nuovo accorgimento tattico. Il tecnico ionico “copre” meglio la difesa arretrando il baricentro

ed è questa una tattica che da buoni risultati se è vero che a già nei primi minuti gli ospiti collezionano due buone occasioni; prima Gianfelice Barbaro e poi Nicolino Guida mettono i brividi alla retroguardia locale che “va sotto” al quarto d'ora quando dopo un'azione corale il pallone viene servito in profondità a Guida che entra in area e con un preciso tiro mette il pallone all'incrocio dei pali. Nella ripresa gli ospiti legittimano il risultato arrivando vicini al raddoppio prima con Barbaro, il cui tiro a volo da distanza ravvicinata finisce fuori, poi con Andrea Manolio che dopo aver superato due avversari si incunea in area ma la sua conclusione è parata dal portiere locale che cade quando Giacobbe Modarelli, servito da Morisco, seppur ostacolato è bravo nel controllo e nel tiro di prima intenzione che fissa il punteggio sul 2 - 0. Nel dopo gara, da noi sentito telefonicamente, il tecnico del Policoro 2000, Massimo Lerose, ci ha detto: “Alcuni cambiamenti tattici ci hanno permesso di trovare

La capolista continua a dettare legge

Il Matera di Fontana centra il 10° successo IL TABELLINO I. MATERA DEPORTIVO

10 0

I. MATERA: Tataranni, Lupo, Pavese, Fiore, Digilio, Lomonaco, Giordano, Visaggi, Fabiano, Cappiello, Parabita. A disposizione: Buono, Grieco, Quarto, Auletta, Volpe, Perrone. Alleantore: Fontana. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Brizio, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Matera, Scarciolla, Ettorre, Montesano. MARCATORI: 2' pt, 10' st e 37' st Fabiano, 5' pt e 15' pt Cappiello, 8' pt Lupo, 25' pt Giordano, 40' pt Parabita, 16' st e 27' st Pavese.

MATERA - Per festeggiare la decima vittoria consecutiva i bianco-azzurri di mister Michele Fontana segnano dieci gol al Deportivo Montescaglioso. Mattatore della giornata è stato Fabiano, autore di una tripletta e di una prestazione maiuscola; ma non sono stati da meno Pavese e Cappiello con una doppietta a testa. La cronaca. Parte bene il Matera ed al primo vero affondo si porta in vantaggio con Fabiano bravo a battere a rete al volo un preciso traversone di Pavese, servito dal bravo Fiore; erano trascorsi appena due minuti. Al 5' è Cappiello a raddoppiare saltando con abilità due avversari al limite dell'area di rigore e depositando la sfera alle spalle del portiere ospite con un tiro tanto forte quanto preciso che coglie il sette alla

destra di quest'ultimo. Passano altri tre minuti e la partita è bella e chiusa; all'8' è l'ex di turno Lupo a triplicare grazie ad una galoppata sull'aut sinistro che termina con un forte tiro dalla media distanza sul quale nulla può l'estremo difensore montese. Al 15' le marcature salgono a quattro grazie a Cappiello che in mezza rovesciata ribadisce in rete un pregevole traversone dalla destra di Giordano, che corona la sua ottima prestazione al 25' , siglando la quinta marcatura di testa su un preciso assist dalla sinistra di Pavese.Il primo tempo si chiude al 40' con la sesta rete di Parabita che stacca di testa in maniera prepotente in area di rigore e ribadisce in rete un cross dalla sinistra di Lupo. Nel secondo tempo inizia la girandola delle sostituzioni ma il risultato non cambia; il pallino del gioco resta sempre saldamente nelle mani, anzi nei piedi dei bianco-azzurri perché i nuovi entrati non fanno rimpiangere assolutamente i protagonisti del primo tempo. Al 10' Fabiano porta a sette le reti direttamente da calcio piazzato dal limite dell'area di rigore, disegnando una traiettoria con il pallone, a giro sulla barriera, che termina la sua corsa nel sette alla destra del portiere ospite. Al 16' è la volta di Pavese ad andare a segno con un forte e preciso colpo di testa dall'altezza del dischetto del rigore su precisa imbeccata dalla destra dell'eccellente Visaggi. Al 27' è ancora Pavese a ribadire in rete dal limite dell'area di rigore con un forte tiro dopo una corta respinta della difesa ospite. La decima ed ultima marcatura giunge al 37' di gioco grazie a Fabiano, che quindi apre e chiude le marcature di questo incontro, con una battuta a rete al volo da posizione defilata non certo facile, concretizzando una pregevole azione sull'aut destro di capitan Visaggi.

De Giorgio (Policoro 2000)

quell'equilibrio utile ad ottenere, come in questo caso, una bella vittoria che è frutto dell'attento rispetto da parte dei ragazzi dei dettami che gli vengono dati durante gli allenamenti. Tre punti importanti ottenuto con una bella prova in una partita che è stata corretta e dove abbiamo subito pochissimo”.

A Policoro segna prima Oliva, poi Mele firma una doppietta

IL TABELLINO PADRE MINOZZI ASSOPOTENZA

3 0

PADRE MINOZZI: Lo Franco, Di Vincenzo, Durante, Dimatteo, Cospito, Filardi, D'Oronzio, Oriolo, A. Mele, Ragazzo, Maiellaro. A disposizione: La Malfa, Simonetti, Oliva, C. Mele, Frammartino, Fiorenza. Allenatore: De Pietro. ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Isoldi, Casale, Santoro, Fortunato, Scutaro, Nolè, Palazzo, Marra, Pace. A disposizione: Rinaldi, Punella, Scelzo, Macellaro, Lo Prete, Lucia. MARCATORI: 8' st Oliva, 28' st e 35' st Mele.

P. Minozzi, tris all’Asso La squadra di De Pietro fa tutto nella ripresa POLICORO - La capolista resta ancora lontana, ma il Padre Minozzi, che certamente punta molto in alto, si avvicina alla seconda posizione. L'obiettivo dichiarato dal massimo dirigente policorese è quello, minimo, di divenire l'antagonista principale dell'I. Matera. Così i punti che servono per risalire la china la squadra di Michele De Pietro se li prende contro un'avversaria storica, quell'Assopotenza che si sta ben comportando e che a Policoro regge per tutto il primo tempo. Infatti, le tre reti che il Padre Minozzi mette tra se e la compagine cara al presidente Paolo Santarsiero, arrivano tutte nella ripresa. Lo show ha

Durante (Padre Minozzi)

Mele (Padre Minozzi)

inizio con Nicola Oliva che all'8' regala il vantaggio ai padroni di casa. Tra il 28' e il 35' Alessio Mele, uno dei migliori in questo match, se-

gna una doppietta che mette ko la squadra potentina chiudendo difatti un match su cui c'è poco altro da aggiungere.

Non basta al team di Pitrelli un gol di Ielpo contro la Dedalo

Il Francavilla si ferma a Potenza POTENZA - Il Francavilla di Aldo Pitrelli impatta per la seconda volta fuori casa con un pareggio rocambolesco questa volta sul campo della Dedalo. I sinnici conducono l'incontro sfruttando il vantaggio di Ielpo che al 20' del primo tempo sigla una bella rete per tecnica e precisione di battuta, tuttavia non chiudendo la partita e subendo nei minuti finali l'arrembaggio dei locali che raggiungono l'insperato pareggio allo scadere del quinto minuto di recupero con Galeati che in mischia e su una ribattuta della difesa del Francavilla calcia di piatto ed infila l'angolo alto dove il bravo Travascio non può arrivare. Per tutto l'incontro si è vista una Dedalo che aggrediva ogni palla mettendo alla corda gli ospiti che avevano difficoltà nell'impostazione del gioco. Aldo Pitrelli, allenatore del Francavilla, da noi sentito

IL TABELLINO DEDALO FC FRANCAVILLA

1 1

DEDALO: Sangregorio, Cardone, Gerardi, Scarano, Sabatino, Galeati, Maiorino, Zahri, Gerardi, Avallone, Santarsiero. A disposizione: Filadelfia, Romano, Telesca, Forliano, Picciuolo, Bovio, Telesca; Allenatore: Cavasoli. FC FRANCAVILLA: Travascio, Bellizio, Valicenti, Albertini, Manfredi, Arleo, Ielpo, And. Graziano, Novelli, Panetta, Briamonte. A disposizione: Foligno, Marino, Appella, Fiorenza, Graziadio, Dora; Allenatore Pitrelli. MARCATORI: 25’ pt Ielpo, 45' st Galeati. Marino (Francavilla)

Panetta (Francavilla)

a fine gara ci ha detto: “Abbiamo pagato la scarsa condizione di alcuni giocatori che in settimana non si sono allenati bene per infortuni e influenza di stagione ma, a parte tutto non mi è piaciuto l'approccio al-

la gara con giocatori distratti ed irriverenti. Aggiungo che questo pareggio ci fa ritornare nella nostra dimensione di squadra matricola bisognosa ancora di essere educata al gioco di squadra ed a soffrire”.

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46 Sport


Storico successo del team allenato dal duo formato da Ciriello e Giuzio

La PGS sorprende il Lavello I potentini fanno centro con Filadelfio, Tummillo e Vaccaro IL TABELLINO DON BOSCO JUNIOR LAVELLO

3 1

DON BOSCO: Picerno, Cuccarese, Picciano, Pace, Notargiacomo, Filadelfio, Faruolo, Baldassarre, Nobile, Pace, Vaccaro. A disposizione: Barra, Papangelo, Trillo, Costa, Pietrafesa, Giannini. JUNIOR LAVELLO: Manieri, Bozza, Dicugno, Boccomino, Tarallo, Ferrieri, Pennacchio, Farfariello, Tummillo, Mannarelli, Damiano. A disposizione: Rivelli, Cardone, Mustagi, Iacoviello, Caprioli, Gravina, Lorusso. MARCATORI: 30' pt Filadelfio, 6' st Tummillo, 23' st Picciano, 30' st Vaccaro, 38' st Dicugno.

POTENZA - In una bella giornata di sole, con una temperatura quasi estiva, a Potenza si registra il risultato più sorprendente di questa decima giornata di campionato; la vittoria della Don Bosco sul Junior Lavello. Diciamo subito che la partita è stata piacevole e con ben quattro goal. La Pgs del duo CirielloGiuzio sa di non poter più fallire e inizia subito forte arrivando al tiro con Vaccaro e Filadelfio, conclusioni che non spaventano troppo l'estremo Manieri. Il Junior Lavello però non si fa intimidire e si affaccia dalle parti di Picerno che viene salvato da un clamoroso salvataggio sulla linea di Cuccarese, sicuramente il migliore tra i suoi. Lo scampato pericolo fa da sveglia ai padroni di casa che controllano le folate dei lavellesi. Alla mezz'ora arriva la svolta della partita: calcio d'angolo corto di Cuccarese e

La rosa al gran completo della formazione Allievi del Junior Lavello

Filadelfio è astuto ad infilare Manieri da distanza ravvicinata. Il vantaggio galvanizza i ragazzi di Ciriello e Giuzio che continuano a spingere fino alla fine del primo tempo, senza tuttavia trovare il goal

del raddoppio. La ripresa inizia con un Lavello intraprendente che arriva subito al pari grazie ad una bella azione di Tummillo, che supera con un pallonetto Notargiacomo e trafigge l'incolpevole Picer-

no. I cambi effettuati dalla PGS sembrano non sortire l'effetto sperato e solo il palo, al quarto d'ora, salva i potentini dopo un'azione convulsa in area di rigore. Al 20' l'arbitro non concede un rigore ap-

parso netto ai padroni di casa, che però non si arrendono e realizzano il goal del sorpasso con Picciano. Il difensore potenino, alla seconda marcatura in campionato, sfrutta al meglio un'uscita sbagliata di Manieri e di testa deposita in rete a porta vuota. Lo svantaggio è una doccia fredda per gli ospiti che rinunciano a giocare e concedono il campo a Vaccaro e soci. Proprio un traversone di Vaccaro, a dieci minuti dalla fine, viene maldestramente deviato da un difensore lavellese nella sua porta. E' il tre a uno e la partita sembra davvero finita. C'è ancora tempo però per assistere alla rete di Dicugno che inganna il neo entrato Barra con una traiettoria velenosa. Al triplice fischio il punteggio finale di tre a due vale la prima gioia per gli oratoriani che scavalcano il Macchia Romana e si portano più vicini alla quota salvezza.

Comunicato il ritiro dal torneo Allievi

Giornata di festa per la Metanauto che vince con gol di Iannielli e Santarsiero

Il Foggiano Melfi è fuori dal campionato

Il Varisius sconfitto a Picerno

FOGGIANO MELFI - La notizia che circolava da tempo nell’aria è arrivata tramite il comunicato ufficiale emesso dal comitato regionale della FIGC dove si apprende della rinuncia da parte della società del Foggiano Melfi a continuare il campionato regionale Allievi. Pochi sono quelli che si sorprendono della decisione assunta dalla società melfitana che dopo aver accumulato tre rinunce ha deciso di non proseguire più in questa competizione. In virtù di questo, come spiegato bene dal comitato regionale, le squadre che da calendario dovevano affrontare il Foggiano Melfi osserveranno un turno di riposo, mentre tutte quelle che vi hanno già giocato e maturato dei punti vedranno la propria classifica privata proprio dei punti ottenuti contro il Foggiano Melfi. L’avversario della squadra melfitana doveva essere il Real Peppino Campagna del dinamico presidente Mario Narciso che sull’argomento ci ha rilasciato questa dichiarazione: “Di-

spiace sempre quando una squadra si ritira. Mi dispiace molto che i dirigenti della società del Foggiano Melfi abbiano preso questa decisione ma allo stesso modo colgo l’occasione per formulare a tutti loro un grosso in bocca al lupo per i campionati futuri”.

IL TABELLINO METANAUTO VARISIUS

Iannielli (Metanauto)

Orazietti (Metanauto)

apre il secondo tempo e nei primi quindici minuti non succede nulla, poi, al 18' è Miglionico che approfitta dell'ennesima dormita della difesa picernese e riporta il Varisius in parità. Il gol del due pari dà una scossa ai ragazzi di casa che chiudono la squadra materana nella propria metà campo. Al 22' bell'azione di Iannielli sulla destra che salta due avversari servendo una palla in area a Santarsiero che al volo riporta il team

picernese in vantaggio. Passano solo quattro minuti ed è ancora Santarsiero che dal limite con un forte tiro sigla la quarta ed ultima rete di una Metanuato che può finalmente ritornare a gioire per una vittoria importante per la classifica e il morale. Tonio Catalano a fine partita elogia “la buona prestazione dell'intera squadra ma su tutti un super Iannielli che ha fatto impazzire l'intero pacchetto arretrato dei materani.”

4 2

METANAUTO LUCANA PICERNO: Palladino, Vaccaro, Martinelli, Carella, Merola, Passavanti, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Fortunato, Laurino. A disposizione: Marino, Paciello, Pisciottani, Caiata, Gonzalo, Tullipani, Topazio. Allenatore: Catalano. VARISIUS: Galante, Palermo, Pace, Chietera, Buono, Locapo, Cappiello, Pistinciuc, Bianchini, Miglionico, Picerno. A disposizione: Maino, Lamanna, Romano, Montemurro. Allenatore: Marchionna. ARBITRO: De Canio di Potenza. MARCATORI: 2' pt e 26' pt Iannielli, 10' pt Picerno, 18 st Miglionico, 22' st e 26' st Santarsiero.

Il Calcio Venosa di mister Teddy Ferrenti non sbaglia nulla e festeggia i tre punti davanti al pubblico amico

IL TABELLINO CALCIO VENOSA LAURIA

Savino (Foggiano Melfi)

Mr Catalano:“Buona la prestazione di tutti e vittoria meritata” PICERNO - Ritorna a vincere la Metanauto e lo fa al termine di una bella gara con molti gol. La mancanza dei tre punti dal carniere della società picernese risale alla quinta giornata ed allora l'undici di Tonio Catalano s'impose per 6 - 2 sulla Macchia Romana. Questa volta, oltre ai gol, c'è tanta sofferenza per la squadra di Picerno che alla fine la spunta sul team di Marchionna solo nei minuti finali. La cronaca. Al 2' penetrazione in area ospite di Orazietti, palla dietro per Iannielli che segna la rete del vantaggio locale. Al 10' svarione della difesa locale ne approfitta Picerno che dribbla il portiere e pareggia. Al 18' calcio di punizione di Iannielli e pronta risposta di Galante. Al 19' punizione di Fortunato e colpo di testa di Merola che colpisce la traversa. Al 26' verticalizzazione in area di Laurino per Iannielli che di prima intenzione calcia e riporta la Metanauto Picerno in vantaggio. Fino alla fine del primo tempo l'undici di mister Catalano controlla bene la partita senza rischia nulla. Nella stessa maniera si

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CALCIO VENOSA: Lagala, Pacilio, Fimmanò, Ferrara, Ferrenti, Lavorano, Picciano, Carriero, Tudisco, Del Cogliano, Di Vietri. A disposizione: Estivo, Talucci, Lani. Allenatore: Ferrenti. LAURIA: Manfredelli, Perciante, Brandi, Palladino, Papaleo, E. Russo, Miraglia, Giffone, Nicodemo, Mercuro, G. Russo. A disposizione: Carlomagno, Castelluccio, Perretti, E. Ielpo, Agrello, A. Ielpo, Schettini. Allenatore: Pesce. ARBITRO: Griesi di Venosa. MARCATORI: 8' pt Perciante, 18' pt, 23' pt e 27' st Ferrenti, 6' st Giffone, 12' st Di Vietri.

Un super Ferrenti cala una tripletta all’AC Lauria di Pesce VENOSA - Bella gara nella città di Orazio tra la compagine locale allenata da Teddy Ferrenti e il Lauria di Ambrogio Pesce. Il Venosa ritorna al successo tra le mura amiche con una prestazione volitiva e convincente soprattutto a centrocampo e in fase offensiva, anche se il match-winner è risultato poi capitan Ferrenti, autore di tre splendide marcature e giunto alla decima rete personale. Il Lauria non ha demeritato ed ha cercato di sfruttare alla meglio il contropiede e qualche ingenuità dei padroni di casa in piena emergenza nel reparto difensivo. La partita molto corretta è stata piuttosto contratta nella prima parte con poche conclusioni e un gioco non propriamente spettacolare. Per la cronaca dopo appena 50 secondi Tudisco

sfiora il palo alla destra di Manfredelli dopo uno stretto fraseggio ai venti metri e servizio filtrante per l'attaccante. Il Lauria passa in vantaggio all'8' con il suo capitano Perciante direttamente su punizione dal limite. Dopo il momentaneo svantaggio, i locali hanno cercato di reagire con una supremazia a centrocampo senza trovare però la lucidità dell'ultimo passaggio e la pericolosità delle conclusioni. Si rendono pericolosi cogliendo un palo con Lavorano al 17' su corner calciato dalla destra da Del Cogliano. A questo punto sale in cattedra Ferrenti che con due sorprendenti punizioni porta in vantaggio alla fine del primo tempo la sua squadra: con la prima al 18' la palla calciata dalla lunga distanza dalla sinistra si infila sul palo opposto alla si-

Ferrenti (Calcio Venosa)

nistra del portiere ospite; con la seconda dai venticinque metri trova l'angolo basso alla destra dove il portiere non arriva. Nella ripresa il Lauria rientra più determinato è subito pareggia: al 6' sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, la

difesa locale manca il rinvio definitivo, Giffone a centro area raccoglie si gira e mette dentro centralmente. All'11' gli ospiti possono addirittura passare in vantaggio ancora in contropiede con Mercuro su servizio perfetto dalla destra di Ielpo, il tiro è forte ma impreciso alto sulla traversa. Come accade nel calcio, dal pericolo scampato il Venosa incomincia a macinare gioco, avere nettamente la superiorità in tutti i reparti, determinante la prova in cabina di regia di Fimmanò e di Tudisco sulla corsia di sinistra e collezionare diverse occasioni da gol. L'incontro in favore dei locali in pratica si decide grazie ancora a Ferrenti, che al 12' calcia una punizione quasi da centrocampo, la palla si stampa sulla traversa, tutti fermi Di Vietri è il più velo-

ce e di testa sigla la terza rete. Al 21' ci prova ancora su punizione Ferrenti dal limite dell'area a sinistra, il suo giro sfiora il palo vicino. Al 26' Tudisco dal limite impegna Carlomagno che in tuffo devia. Da qui in poi vanno alla ripetuta conclusione Tudisco, Del Cogliano e soprattutto Fimmanò alle quali si oppone egregiamente Carlomagno. La partita si chiude definitivamente alla mezz'ora quando Ferrenti in acrobazia su corner dalla sinistra anticipa tutti anche un suo compagno e manda di testa la palla all'incrocio dei pali opposto per la sua tripletta. Gli ospiti a questo punto si arrendono e solo grazie al portiere ospite evitano il pokerissimo del Venosa che si oppone in tuffo alla forte e precisa conclusione dal limite di Fimmanò.

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Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

La Metanauto Picerno gioca bene ma non riesce a sovvertire il prostico

L’Asso mantiene il primato Di Nella e La Penna fanno contento mister Leo Albano IL TABELLINO ASSOPOTENZA METANAUTO

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ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Di Lucchio, Lo Tito, Pace, Palermo, La Penna, Petruzzi, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Sarli, Buccarello, De Simone, Gaudiosi, Lo Prete, Brindisi. Allenatore: Albano. METANAUTO LUCANA: Giubileo, Forastiero, Carriero, Scavone, Forte, Topazio, Russillo, Capece, Podano, Traficante, Bernabei. A disposizione: V. Topazio, Gigante, Miglionico, Sangiacomo, Voza, Mitro. Allenatore: Petrullo. MARCATORI: 10' pt Di Nella, 18' pt La Penna, 11' st Podano.

POTENZA - In queste prime dieci giornate di campionato bisogna dare atto alla Metanauto di aver giocato sempre bene. Alla

squadra di Nicola Petrullo manca qualche risultato favorevole e quindi una migliore classifica che la compagine di Picerno sapeva di non poter cambiare nel confronto con la prima della classe. Diciamo subito che è stata una gara combattuta tra due squadre che non si osno affatto risparmiate. I ragazzi di Leo Albano hanno avuto una costante supremazia territoriale, soprattutto nel primo tempo, dove però, sia Di Nella che pace, hanno sbagliato più volte l'opportunità di dare all'Assopotenza quella tranquillità necessaria per vincere questa sfida senza soffrire. Questa la sintesi dei gol. Apre le marcature il bomber Di nella che va in gol al 10' del primo tempo: pallone filtrante di Pace al limite dell'area avversaria, stop di Di Nella tiro e ribattuta di un difensore del Metanauto con il pallone che ritorna al bomber locale che con una splendida conclusione a volo insacca alla sinistra di Giubileo. Otto minuti dopo l'uno a zero, l'Assopotenza raddoppia: azione a centrocampo di Laurino che lan-

Il Deportivo cade tra le mura amiche

Importante vittoria del team di Mottola IL TABELLINO DEPORTIVO AS MELFI

1 3

DEPORTIVO: Disabato, Gallitelli, Braj, Eletto, Martino, Patimisco, Rizzo, Panico Ernesto, Palazzo, Motoli, Mianulli. A disposizione: Contangelo, Sorano, Ditaranto, Mastrodomenico, Panico Rocco, Coalizzo. Allenatore: Paolicelli. AS MELFI: Caporale, Caccavo, Venezia, Lamorte, Toglia, Caruso, Nigro, Sportella, Graziano, Laccertosa, Fortuna. A disp.: Luciano, Onorati, Libutti, Tirico. All.: Mottola. MARCATORI: 10' pt e 8' st Fortuna, 25' pt Gallitelli, 20' st Graziano. MONTESCAGLIOSO Non ci si è affatto annoiati ad assistere alla gara tra il Deportivo e il Melfi, con i giallo-verdi di Antonio Mottola che escono vincitori dal terreno di gioco di Montescaglioso con il punteggio di tre a uno. La cronaca. La prima occasione della partita è della squadra di casa; al 5' su un lancio verso il limite dell'area del Melfi, un giovane calciatore ospite “svirgola” il pallone favorendo Motola che, però, non sfrutta al meglio l'opportunità perché al momento del tiro viene disturbato e così ne esce un docile passaggio al portiere ospite. Al 10' Melfi in vantaggio: assist del centrocampista Laccertosa per l'attaccante Graziano che punta e salta il suo diretto avversario e poi calcia in porta impegnando nella parata il portiere Disabato che nulla può quando sul pallone, respinto, arriva Fortuna che lo spedisce in

rete. Le due squadre si equivalgono ma il risultato non cambia nonostante le buone occasioni capitate a Graziano a cui si oppone sempre e con bravura il pipelet di casa. Al 25' il Deportivo pareggia: perfetto calcio di punizione di Gallitelli che indovina l'angolo giusto e mette in rete la palla del momentaneo 1 - 1, punteggio con cui si chiude il primo tempo. Nella seconda frazione di gioco gli ospiti vanno di nuovo in vantaggio dopo otto minuti: il centrocampo Laccertosa pesca in area locale Fortuna, il numero 11 melfitano è bravo a portarsi il pallone sul piede preferito, il sinistro, e in mischia trova il pertugio giusto e depone la palla in rete. E' il 2 a 1. Al 20' i giallo-verdi coronano l'ottimo secondo tempo chiudendo la partita in anticipo grazie a Graziano (nella foto): l'attaccante ospite dribbla i due centrali di difesa, si porta da solo in area e con un fendete di destro spiazza l'incolpevole e bravo portiere Disabato, fissando il risultato sul 3 a 1. Questo il commento di Antonio Mottola: “Siamo alla ricerca della continuità sia come risultati che nel gioco di squadra e devo dire che i ragazzi c'è la mettono tutta, per cui sonno molto contento di allenare questo gruppo.”

Di Nella (Assopotenza)

cia in verticale su La Penna che con un diagonale infila la porta picernese. Nella ripresa si registra la rete della Metanauto; corre l'11' quando su un lungo lancio di un difensore ospite il pallone scavalca la retroguardia giallo-blu ed arriva a Podano che è lesto ad anticipare il portiere Quagliano e a dimezzare lo svantaggio con un pallonetto.

Tra gli ospiti spiccano le doppiette di Mastrovito e Antezza

IL TABELLINO GRASSANO I. MATERA

1 5

GRASSANO: Lafiosca, Montesano, Miseo, Annecca, Marcosano, Guarino, A. Abbatangelo, Crispo, Lijoi, Carbone, G. Abbatangelo. A disp.: Porsia, Aversa, Lagonigro, Pantaleo, Ilvento, Pellegrino. Allenatore: Monte. INVICTA MATERA: Robertone, Manicone, Tataranni, Grittani, Nuzzolese, Brunone, Nicoletti, Palmirotta, Bedini, Antezza, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Colucci, Clemente, Vulpis, Aulicelli, Mastrovito, Matera. Allenatore: Acquasanta. MARCATORI: 15' pt Palmirotta, 25' pt e 26' st Mastrovito, 10' st Lijoi, 15' st e 30' st Antezza.

L’I.Matera ok a Grassano Monte:“Mi aspettavo un Matera molto più forte” GRASSANO - Nonostante Pietro Monte, allenatore del Grassano, ci riferisca che dall'Invicta Matera “si aspettava una squadra molto più forte”, il risultato dà ragione all'undici di Savio Acquasanta che in trasferta dimostra di avere tutte le potenzialità per ambire al titolo di campione regionale. L'undici materano gioca bene e nel primo tempo segna due reti; sono Palmirotta e Mastrovito e dare alla squadra cara al dirigente Dino Galante le prime de gioie della giornata. Nella ripresa la rete dell'attaccante di casa Lijoi sembra riaprire il match che invece il Matera fa proprio con una ripresa molto

Acquasanta (I. Matera)

Martulli (I. Matera)

autoritaria. La seconda rete personale di Mastrovito e la doppietta di Antezza chiudono a favore del team di Acquasanta una gara che il tecnico del Grassano Pietro Monte, commenta così: “Mi aspettavo una squadra molto più forte

per come la classifica ma non è stato cosi, la loro fortuna è stata che sia Carbone che Antonio Abbatangelo in questa gara non erano in forma, tra l'altro ha pesato anche l'assenza di Cetani, comunque ci rifaremo.”

Tra i marcatori spicca Chiorazzo, autore di una bella doppietta

Il Minozzi ritorna alla vittoria POTENZA -Il Padre Minozzi giunge alla vittoria dopo un periodo sotto tono come ci dice il tecnico Salvatore Silvestri: "Finalmente dopo tanta sfortuna siamo riusciti a conquistare tre punti che fanno morale per il proseguo del campionato". Passando alla cronaca osserviamo come l'incontro sia stato equo soltanto nel primo tempo almeno nel risultato nonostante il maggiore attacco della squadra ospite che non riesce a violare la porta difesa da Foscolo e l'espulsione di Prete per proteste nella fila ospiti. Nella ripresa invece le cose cambiano. La vivacità delle azioni si concretizza, infatti, più volte consegnando la vittoria al Padre Minozzi. A passare per primi in vantaggio sono però i padroni di casa che risolvono a loro favore una mischia in area. Poi esce fuori la squadra di mister Silvestri e sebbene in

Carella (Dedalo)

Filippo Quinto

dieci reagisce nella giusta maniera realizzando un gol dietro l'altro. A pareggiare i conti è Piero Chiorazzo che dopo aver saltato un paio entra in area spedendo il pallone all'angolo basso alla sinistra del portiere. Da questo momento in poi ad intervalli regolari il Padre Minozzi vede crescere il proprio bottino. Il

2-1 lo serve Vito Trupo con un tiro da fuori area, seguito da Giovanni Greco il cui tiro dal limite dell'area non lascia scampo al volenteroso portiere locale. Al 31' Riccardo Amendolara di testa, su cross di Greco, cala il poker mentre a chiudere le marcature, fissando il risultato sul 5 - 1, è ancora Chiorazzo.

IL TABELLINO ACCADEMIA PADRE MINOZZI

1 5

ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Guerrieri, Bochicchio, Notarfrancesco, Pesacane, Sarli, Vitale, Santangelo, Santopietro, Santimone, Losasso. A disposizione: Santomauro, Carramone. Allenatore: Oro. PADRE MINOZZI: Abatiello, Morando, Pontandrolfi, Balducci, La Guardia, Amendolara, Greco, Trupo, Di Matteo, Prete, Chiorazzo. A disposizione: Bianco, Garofalo, Palmieri. Allenatore: Silvestri. MARCATORI: 20' st e 33' st Chiorazzo, 23' st Trupo, 27' st Greco, 31' st Amendolara.

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48 Sport


Il match-winner nella sfida contro il Policoro 2000 è il bravo Lo Giudice

La Don Bosco ruggisce ancora Vito Leone: “Mi aspettavo molto di più dai miei ragazzi” IL TABELLINO POLICORO 2000 PGS DON BOSCO

0 1

POLICORO 2000: Barletta, Buongiorno, Federici, Spagnolo, Fortunato, De Luca, D'Alessandro, Stigliano, Le Rose, Antonucci, Sanchirico. A disposizione: Bruneo, Magno, Lucarelli, Fornaro, Calavoia. Allenatore: Leone. DON BOSCO: Pietrafesa, Zuddas, Sabia, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi, Vaccaro I, Casale. A disposizione: Vaccaro II, Romaniello, Ascenzo, Licciardi, Lisanti, Martinelli. Allenatore: Condelli. MARCATORE: 18' pt Lo Giudice.

POLICORO - La sorpresa di questo campionato regionale Giovanisismi è senza dubbio la PGS Don Bosco che in queste dieci giornate ha ottenuto molte vittorie, portandosi nelle zone nobili di una classifica che non arride al Policoro 2000. Nel match che poteva segnare una svolta, la squadra di Vito Leone non azzecca molto e finisce per perdere, sebbene di misura, contro un avversario cinico e determinato che parte subito all'attacco tanto da sfiorare il gol dopo soli sessanta secondi di gioco, rete sventata dal provvidenziale intervento del difensore De Luca. Il Policoro 2000 risponde con Sanchirico che va al tiro su assist di Le Rose. Al 18' la PGS passa in vantaggio: l'arbitro assegna agli ospiti un calcio di punizione che i locali contestano; sulla battuta si porta Lo Giudice che con un tiro forte e rasoterra, e con la barriera loca-

Barletta (Policoro 2000)

le che si apre, infila il portiere Barletta. Al 25' il Policoro 2000 recrimina nei confronti del direttore di gara che non convalida una rete di Stigliano, gol annullato per presunto fuorigioco. Nella ripresa Le Rose e Sanchirico vanno vicini al pareggio che i ragaz-

zi di Vito Leone gettano al vento al 16' quando le Rose raccoglie un pallone non trattenuto dal portiere ospite su tiro di Sanchirico e a porta vuota sbaglia il bersaglio tra lo stupore di un Policoro 2000 che rischia di subire il raddoppio a cui la Don Bosco va vicino e che la traversa nega ai ragazzi di Antonello Condelli. Nel dopo gara questi i commenti dei due allenatori; Vito Leone, tecnico del Policoro 2000 ci dice: “Penso che almeno il pareggio lo meritavamo nonostante i miei ragazzi abbiano giocato sottotono, sbagliando tanti palloni a centrocampo ma soprattutto giocando con un atteggiamento poco convinto. Peccato perchè dopo l'ottima prova di Matera mi aspettavo di più in questa gara casalinga. Sembra strano ma credo che il campo (era la prima partita su erba) ci abbia danneggiato visto che ci alleniamo su un

Fornaro (Policoro 2000)

campo in terra con i ragazzi che hanno sofferto molto questo cambio visto che quando attaccavamo la palla schizzava. Sull'arbitrato ci sarebbe molto da dire ma francamente è tempo perso visto che sia in casa che fuori veniamo penalizzati da diretto-

re di gara che non sanno e non capiscono i sacrifici che facciamo”. Questa invece la dichiarazione di Antonello Condelli, allenatore della Don Bosco: “La squadra ha dimostrato carattere e compattezza controllando la gara quasi per tutta la durata, mostrando anche sprazzi di bel gioco. L'unica critica che posso fare ai miei giocatori è di non aver chiuso in anticipo la partita realizzando la seconda rete. Una piccola nota stonata riguarda invece l'assurdo orario di inizio della gara (9.30 del mattino). Pur capendo le difficoltà logistiche legate alla suddivisione degli orari fra le squadre di Policoro e non solo, invito la Figc ad evitare di fissare partite giovanili così presto, soprattutto quando si affrontato squadre separate da oltre 100 chilometri, costringendo quindi gli ospiti a mettersi in viaggio poco dopo l'alba”.

Vittoria sofferta per il team di Castellano

Vaccaro, Romaniello e Gianpaolo D’Andrea piegano un buon Foggiano

Spettacolo e tanti gol tra Murese e Scanzano

I baby-granata tornano a vincere

IL TABELLINO MURESE 2000 SCANZANO

3 4

MURESE 2000: G. Pepe, Colonna, Ceccia, D'Arca, Mangone, Galizia, Bianchini, Altamura, Pepe A, De Martino, Troglia. A disp.: Remollino, E. Calandrelli, Barile, V. Calandrelli, Ercolani, Marolda, Gugliotta. AS SCANZANO: Castellucci, Quintani, Dattoli, Ponzio, Ciaglia, Faillace, Camardi, Maiellaro, Vittoria, Valuzzi, Castellano. A disposizione: Gerardi. MARCATORI: 5' pt, 10' pt e 23' st A. Pepe, 30' pt, 8' st e 28' st Camardi, 12' st Ponzio. MURO LUCANO - “Siamo molto soddisfatti per questa vittoria visto che ci siamo presentati in formazione rimaneggiata”. Sono queste le parole di Franco Carloma-

AVIGLIANO - La vittoria che gli mancava da un paio di turno, l'Aviglianese la trova in casa contro un ottimo Foggiano Melfi. La cronaca. La partita inizia molto in sordina con i ragazzi di mister D'Andrea molto contratti e timorosi a causa delle ultime due sconfitte subite e qualche assenza di rilievo nel centrocampo. Con il passare dei minuti i granata prendono coraggio rendendosi pericolosi con il solito Giampaolo D'Andrea che crea scompiglio nella difesa avversaria. Il risultato si sblocca al 16' del primo tempo: i locali passano con Vaccaro che con un tiro da fuori area insacca trovando impreparato il portiere ospite. Il vantaggio dà morale all'undici caro al professor Bochicchio che si rendono pericolosi con azioni manovrate e su palle inattive. Proprio da calcio d'angolo, prima con Salvatore poi con D'Andrea, i padroni di casa sfiorano più volte il raddoppio, che non tarda ad arrivare; corre il 25' e Gianpaolo D'Andrea

Corona (Foggiano Melfi)

serve a Romaniello un pallone che deve solo essere spinto dentro la rete degli ospiti. Nella ripresa il Foggiano, intorno al quarto d'ora, accorcia le distanze con un'azione un po' confusa dove Masi in uscita invece

di andare con le mani esce con i piedi favorendo Mossucca che da due passi segna il gol che riapre il match. Ma appena due minuti dopo, al 18', Giampaolo D'Andrea batte Corona con un tiro di prima intenzione che si insacca sotto la traversa. Da questo momento in poi si assiste ad un vero e proprio duello tra l'attaccante locale D'Andrea e l'estremo difensore ospite Corona che al 22' si oppone con bravura deviando in angolo e poi dove lo stesso non arriva è la traversa a salvare la sua porta. Le parate di Corona galvanizzano il Foggiano che al 28' accorcia le distanze con Corbo che su punizione batte Masi per il definitivo 3 a 2 a favore dei ragazzi di Vincenzo D'Andrea che a fine gara dice: “Questo risultato serve soprattutto per il morale dei ragazzi che dopo le ultime due prestazione pur giocando un buon calcio hanno raccolto poco o niente e anche per rimanere agganciati alla parte alta della classifica”.

IL TABELLINO AVIGLIANESE FOGGIANO MELFI

3 2

AVIGLIANESE: Masi, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, Mecca, Romaniello, Esposito, D'Andrea, Vaccaro, Santoro. A disposizione: Santarsiero, Summa, M. Rosa, Claps, Coviello, Martinelli, C. Rosa. Allenatore: D'Andrea. FOGGIANO MELFI: Corona, N. Mossucca, Lomio, Asquino, Urbano, Gallo, Simonetti, V. Mossucca, Corbo, Tartaglia. A disposizione: Pittaro, Guerrieri, Cordino, Tamarazzo, Allenatore: Urbano. MARCATORI: 16' pt Vaccaro, 25' pt Romaniello, 16' st Mossucca, 18' st D'Andrea, 28' st Corbo.

I potentini di Luigi Porretti giocano bene ma non riescono a pareggiare le segnature di Fontana e DiCesare

IL TABELLINO VARISIUS DEDALO

gno, presidente dell'As Scanzano dopo il successo in casa della Murese 2000 a cui non basta un ottimo primo tempo per far sua una gara che regala ben sette reti. Portatasi sul doppio vantaggio la formazione locale non riesce a chiudere sul 2 - 0 il primo tempo, con gli ionici che dimezzano lo svantaggio grazie ad un calcio di punizione dal limite di Giuseppe Camardi. Nella ripresa i ragazzi di mister Castellano danno un'accelerata e capovolgono il risultato pareggiano con la solita punizione di Camardi e passando in vantaggio con Ponzio che risolve a favore dello Scanzano una mischia creatasi all'interno dell'area di rigore locale sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Quando A. Pepe pareggia di nuovo i conti e il punteggio è di 3 - 3, sugli spalti c'è chi pensa che la gara possa concludersi con un risultato di parità. Invece Camardi regala allo Scanzano la vittoria su una Murese che esce a testa alta da un confronto che è stato molto vibrante e avvincente.

Ad Avigliano si spera che questo sia il successo della svolta

2 1

VARISIUS: Mancino, N. Andrisani, Sergiu, Stano, Schiuma, Perrone, Di Marzio, Montemurro, Fontana, Di Cesare, Basile. A disposizione: Pavese, Haidane, Flumero, Ambrosecchia, Gallo, A. Andrisani, Andrulli. Allenatore: Miulli. DEDALO: Basalone, Lorusso, Santarsiero, Bilancia, Tammone, Franculli, Salvato, Padula, Sabia, Restaino, D'Amato. A disposizione: Cascia, Rivella, Lasala, Lucia, Coviello, Tortorelli, Gilio. Allenatore: Porretti. MARCATORI: 3' pt Fontana, 20' pt Di Cesare, 21' st Padula.

Il Varisius soffre ma alla fine riesce a spuntarla sulla Dedalo MATERA - Tre punti sofferti per la squadra di mister Miulli che batte in casa un'ostica Dedalo. Varisius a doppia faccia, per gran parte domina l'avversario, impone il proprio gioco, e poi nel finale si addormenta subisce il gol e rischia soffrendo fino alla fine. La Dedalo ce la mette tutta per sfruttare ogni episodio, ma nei momenti cruciali cala un pò, ha l'occasione per rimettere la gara in bilico con un calcio di rigore, ma lo sbaglia. La cronaca. I materani partono subito forte ed approfittano di un'indecisione del portiere ospite e al 3' vanno in vantaggio con Fontana che devia in rete la palla non trattenuta da Basalone. La Dedalo prova a ristabilire la parità quasi subito e con Restaino va vicino al gol su un'azione di corner, ma Mancino è bravo a respingere fuori. A metà tempo Di Cesare fa tutto da

La rosa della squadra Giovanissimi Regionali del Varisius

solo, ruba palla ad un avversario e d'esterno destro supera per la seconda volta il portiere. In precedenza sempre lo stesso attaccante aveva sciupato due grandi occasioni a

portiere battuto, cogliendo i montanti della porta. Nel finale di tempo la Dedalo sciupa un calcio di rigore per un intervento maldestro di Schiuma, nell'occasione è bra-

vo Mancino a deviare in angolo il tiro angolato di Padula. Nella ripresa i ritmi si fanno più accesi, Varisius alla ricerca del gol per chiudere definitivamente la gara; al 2' è Fon-

tana che si libera a centro e dal limite tira in porta, ma senza angolare la traiettoria ed è facile per Basalone parare. Al 20' è Tortorelli a cercare la via del gol ma il suo tiro a giro è respinto in angolo. Passa un minuto e la Dedalo va finalmente in rete, lungo cross in area e D'Amato di testa supera il portiere aiutato dalla traversa. Attimi di sbandamento per i nero-verdi cari al dirigente Piero Loschiavo e Dedalo che cerca il pari e lo conquista con Padula ma il direttore di gara annulla per posizione irregolare. Minuti finali convulsi e di sofferenza per il Varisius del presidente Montemurro, che con tanto patema d'animo porta a casa una vittoria che, come ci dice il dirigente Piero Loschiavo, “poteva essere più tranquilla se gli attaccanti non avessero sbagliato le tante occasioni da rete avute”.

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Sport 49

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 9ª giorn.

ALLIEVI nazionali girone G

LA CLASSIFICA

Andria Bat - Taranto

3 - 1 Cosenza 21 Siracusa 18 Barletta - Brindisi 2 - 1 Potenza 17 15 Catania - Cosenza 0 - 2 Brindisi Monopoli* 15 Catanzaro - Siracusa 0 - 1 Noicattaro 13 13 Monopoli - Igea Virtus 3 - 0 Andria Bat Barletta 12 Potenza - Noicattaro 3 - 1 Vibonese 10 8 Vibonese - Gela 3 - 2 Catania* Taranto 8 Catanzaro 7 Gela* 7 Igea Virtus* 1 PROSSIMO TURNO: Brindisi - Taranto; Catania Noicattaro; Gela - Cosenza; Igea Virtus - Catanzaro; Monopoli - Potenza; Siracusa - Andria Bat; Vibonese - Barletta; *una partita in meno

RISULTATI 9ª giorn.

GIOVANISSIMI nazionali gir. G

LA CLASSIFICA

Aversa N. - Potenza

1 - 0 Frosinone 21 Sorrento 18 Cassino - Paganese 3 - 3 Napoli 17 16 Cavese - Benevento 0 - 2 Salernitana Nocerina 14 Frosinone - Nocerina 1 - 0 Cavese 14 13 Juve Stabia-Salernitana 1 - 0 Benevento Juve Stabia 12 Napoli - Isola Liri 2 - 2 Isola Liri 11 9 Sorrento - V. Equense 2 - 1 Vico Equense Potenza 8 Aversa Normanna 7 Cassino 4 Paganese 4 PROSSIMO TURNO: Benevento - Aversa Normanna; Isola Liri - Sorrento; Nocerina - Napoli; Paganese - Juve Stabia; Potenza - Cassino; Salernitana - Frosinone; Vico Equense - Cavese.

RISULTATI 9ª giorn.

LA CLASSIFICA

Catania - Bari

2 - 1 Reggina Bari Cosenza - Cavese 1 - 1 Cavese Foggia - Lecce 1 - 5 Catania Lecce Manfredonia-Palermo 3 - 1 Palermo Reggina - Gallipoli 4 - 3 Salernitana Manfredonia Salernitana - Crotone 1 - 1 Cosenza Potenza Ha riposato: Potenza Crotone Gallipoli Foggia

22 17 16 16 16 15 12 10 9 6 5 4 3

PROSSIMO TURNO: Bari - Foggia; Cavese - Catania; Palermo - Cosenza; Crotone - Reggina; Gallipoli - Potenza; Lecce - Salernitana. Riposa: Manfredonia

JUNIORES nazionale girone M RISULTATI 11ª giorn.

LA CLASSIFICA

Grottaglie - Francavilla 1 - 2

Bitonto 30 Matera 23 Bitonto - V. Lamezia 1 - 0 Virtus Casarano 23 Francavilla 19 Francavilla C. - Fasano 3 - 0 Hinterreggio 16 Hinterreggio - Ostuni 3 - 3 Vigor Lamezia 15 13 Rosarno-Castrovillari 3 - 0* Calcio Fasano Grottaglie 13 Rossanese - Pisticci 4 - 1 Pisticci 12 12 V. Casarano - Sambiase 1 - 1 Rossanese Rosarno 12 Francavilla Calcio 11 Ha riposato: Matera Sambiase 8 *a tavolino Ostuni 8 Castrovillari 5 PROSSIMO TURNO: Fasano - Grottaglie; Castrovillari - Bitonto; Pisticci - Matera; Francavilla - Rossanese; Ostuni Francavilla Calcio; Sambiase - Hinterreggio; Vigor Lamezia Virtus Casarano; Riposa: Rosarno

CAMPIONATO BERRETTI - Contro il Noicattaro doppietta di Bacio Terracino

Potenza, un altro colpo A segno anche Patrick D’Aguanno su calcio di rigore Potenza di Alberigo Volini resta, dunque, tra le favorite per la vittoria di un campionato dove la squadra cara al dirigente Polino dà, sul proprio campo, l'ennesima dimostrazione di forza. A farne le spese il Noicattaro che rischia

IL TABELLINO POTENZA NOICATTARO

3 1

POTENZA: Tammone, De Nicola, Nicastro, Possidente, Lenzone, Notari, Palladino, Ardolino, De Fina, Bacio Terracino, D'Aguanno. A disp.: Garofalo, Pucino, Lorusso, Bonanno, Cicia, Sacco, Lucia. Allenatore: Volini. NOICATTARO: Orizzonte, Pantaleo, Antonicelli, Boffoli, Bonatesta, Dammacco, Catucci, Amoruso, Ferri, De Vito, Romiti. A disp.: Ritorno, D. De Tullio I, Bartoli, Scardigno, D. De Tullio II, Cassano, Mastromarino. Allenatore: Sisto. ARBITRO: Carretta di Venosa. MARCATORI: 28' pt e 30' st Bacio Terracino, 10' st De Vito (rig.), 20' st D'Aguanno (rig.). PICERNO - Vincono il Cosenza e il Siracusa, ma vince anche il Potenza e così il terzetto di testa del girone “G” del campionato “Berretti” rimane immutato. Il

ROSSANESE PISTICCI

4 1

ROSSANESE: Amato, Cosentino, Caruso, Terranova, Patera, Maringolo, Calarota, Sero, Manzi, Lavecchia, Dine. A disposizione: Visciglia, Tahiri, Canotto, G. Sapia, L. Sapia, Tinari, Apprezzo. Allenatore: Napolitano. PISTICCI: Gallitelli, Cipriano, Scavone, Garivolo, Rondinone, Calciano, Fortunato, Montenurro, Santangelo, Masiello, Di Stefano. A disposizione: Lacanfora, Artuso, Di Nario, Vinzi, Carrera. Allenatore: Trani. ARBITRO: Chiappetta di Cosenza. MARCATORI: 43' pt e 15' st Manzi, 2' st Dine, 22' st Caruso, 45' st Masiello. ROSSANO - Comincia a raccogliere i frutti sperati la Rossanese di Ugo Napolitano che sul terreno di gioco dello “Stefano Rizzo” piega le resistenze di un Pisticci che non gioca la sua miglior partita. Fanno tutto bene, invece, i padroni di casa anche se dopo aver tanto sprecato

l'area, un preciso diagonale che si infila là dove il numero 1 pugliese non può arrivare. Al 40' splendida è l'azione corale dei potentini con ripartenza di Palladino che lancia sulla destra Bacio Terracino abile, a sua volta, a liberarsi di

Gli Allievi del Potenza ancora giù IL TABELLINO AVERSA NORMANNA POTENZA

1 0

AVERSA NORMANNA: D'Agostino, Mocia, Roselli, Loicano, D'Antonio, Capasso, De Tommaso, Romano, Fiola, Sorrentino, Puca. A disposizione: Della Volpe, Rispoli, Pipola, Velluso, Esposito, Miggiani, Castaldo. Allenatore: Fabazzo. POTENZA: Dolce, Penta, Oliveto, Russo, Parisi, Urbano, Doino, Russillo, Cerqua, Gerardi, Lamberti. A disposizione: Di Pasquale, Angioletti, Franco, Lauria, Lira Ferreira, Montano, Giosa. All.: De Stefano. ARBITRO: Esposito di Napoli. MARCATORE: 2' pt Sorrentino.

JUNIORES M Il Pisticci perde a Rossano IL TABELLINO

nel prima quarto d'ora, allorquando, i colpi di testa, rispettivamente di Possidente e Notari, al 10' e al 15', esaltano la bravura del portiere ospite Orizzonte che, però, al 28' capitola: Antonio Bacio Terracino lascia partire, dal limite del-

nel corso del primo tempo, riescono, a due minuti dall'intervallo, a sbloccare il risultato: dalla destra perfetto cross di Lavecchia e bel colpo di testa di Alessandro Manzi che mette la sfera alle spalle di Gallitelli. Nella ripresa la Rossanese mette a frutto la superiorità territoriale e dopo solo due minuti Dine, in contropiede, segna, dopo aver dribblato anche il portiere, il raddoppio. Il Pisticci scompare dal campo e la Rossanese realizza il 3 - 0: azione da manuale che parte da Valentino Terranova che lancia lungo per Lavecchia che a tu per tu con Gallitelli sceglie la soluzione più giusta appoggiando la sfera al liberissimo Manzi che non ha difficoltà a segnare la sua personalissima doppietta. La Rossanese non molla e al 22' Caruso, su calcio di punizione indiretta di Lavecchia, fulmina Gallitelli con un bel tiro. Il gol di Masiello, allo scadere, è l'unico sussulto di un Pisticci che torna a casa con niente. Nel dopo partita Pasquale Ruffo, dirigente della Rossanese, ci dichiara: “Finalmente raccogliamo quello che meritiamo, perché da troppo tempo stiamo giocando bene, ma senza ottenere punti. In questa gara le cose sono state giuste”.

CARINARO - Una distrazione difensiva costa carissima al Potenza di mister De Stefano che perde con il minimo scarto in casa dell'Aversa Normanna. Una disattenzione che i potentini commettono dopo soli centoventi secondi, che Sorrentino sfrutta benissimo superando anche Dolce e depositando il pallone nella porta sguarnita. Il Potenza accusa il colpo e al 7' rischia di subire il raddoppio; è la traversa a negare la gioia del gol a De Tommaso, autore di un bel tiro a portiere battuto. Il Potenza, nel primo tempo è poco incisivo e solo al 40' i locali rischiano: è l'estremo difensore D'Agostino a superarsi e a sventare la minaccia portata da Fabian Cerqua che solo davanti al portiere non riesce a segnare. Decisamente meglio il Potenza gioca nella ripresa. Al 5' una conclusione di Mariano Gerardi, destinata a fine nel sacco, viene salvata sulla linea di porta dall'intervento provvidenziale di un difensore di casa. Melò resto della seconda frazione di gioco il Potenza esercita un buon forcing, ma in avanti l'undici caro al dirigente Polino è poco incisivo e all'80° l'arbitro decreta una sconfitta che mister Giuseppe De Stefano commenta così: “”La fortuna non ci ha assistito”.

un avversario e servire D'Aguanno la cui conclusione termina di poco a lato. La ripresa è ancora più bella con gli ospiti che dopo dieci minuti pareggiano grazie ad un calcio di rigore: Possidente atterra in area De Vito che poi, dagli undici metri spiazza Tammone. Sempre dagli undici metri il Potenza si riporta in vantaggio: corre il 20' quando D'Aguanno (nella foto) viene atterrato all'interno dei sedici metri; sul dischetto si porta lo stesso D'Aguanno che manda il pallone da un lato e il portiere all'altro. Il Potenza dà un'accelerata alla propria manovra e alla mezz'ora Bacio Terracino suggella la propria prestazione con la seconda rete personale; un tiro che trova la leggera deviazione di un avversario e finisce alle spalle dell'estremo difensore del Noicattaro. Nel dopo gara, il tecnico del Potenza Alberigo Volini, sintetizza così il match: “Abbiamo giocato un'ottima gara contro un ostico Noicattaro”.

JUNIORES M Appella e Taccogna firmano la vittoria del Francavilla a Grottaglie ne. Sul 2-0 i ragazzi di Borneo non si cullano ma al contrario tentano di rendere ancora più consistente il bottino sfiorando con Antonello Bellusci la terza rete. I locali reagiscono con D'Aversa e Ammicchiarico riuscendo difatti ad accorciare le distanze con Mangione al 30' che anticipa di testa D'Affuso. Al 32' si registra l'espulsione di Fusco per proteste. Benché rimasti in dieci, grazie anche alla bravura del tecnico che ha saputo ben controllare la necessità dell'inferiorità numerica, i ragazzi gestiscono bene la partita continuando a proporsi in avanti con Gesualdi e Castronuovo che mancano di un soffio la terza marcatura.

IL TABELLINO GROTTAGLIE FRANCAVILLA

1 2

GROTTAGLIE: Cardetta, Muci, Camioco, Collocolo, Ruccisano, D. Ammicchiarico, Buccoliero, D'Angiulli, Cuocci, N. Ammicchiarico, D'Aversa. A disposizione: Russo, De Rosis, Indiveri, Mangione, Ciraci, Castelli, Monteleone. Allenatore: Orlando. FRANCAVILLA: D'Affuso, V. Bellusci, Salamone, A. Bellusci, Fusco, R. Petruccelli, G. Taccogna, Agrello, Appella, Gesualdi, Castronuovo. A disposizione: Crispino, Iorio, Mazzilli, Pesce, M. Petruccelli, Tricarico, Guida. Allenatore: Borneo. ARBITRO: Conte di Taranto. MARCATORI: 11' pt Appella, 6' st G. Taccogna, 30' st Mangione.

MONTEIASI - Ha vinto con merito il Francavilla di Massimo Borneo che contro il Grottaglie è sceso in campo ben

Appella (Francavilla) concentrato in cerca del risultato a tutti i costi. Difatti all'11' Appella porta in vantaggio i suoi concludendo l'ottima azione impostata a centrocampo da Antonello Bellusci e Agrello, passaggio per Gesualdi il quale con un assist serve Appella che insacca. Sulle ali dell'entusiasmo gli ospiti continuano a macinare gioco sfiorando il raddoppio al 25' con Gesualdi che a tu per tu con il portiere di casa non riesce ad approfittare della ghiotta occa-

Guida (Francavilla) sione facendosi anticipare. La risposta dei padroni di casa arriva con Cuocchi che tira alto sulla traversa della porta difesa da D'Affuso il quale aveva già respinto un tiro a D'Aversa. Al 32' è ancora Gesualdi a mancare il raddoppio a causa di un ottimo intervento di Cardetta. Nella ripresa nulla è lasciato al caso e il Francavilla cerca subito il raddoppio che arriva al 6' con Giuseppe Taccogna che insacca di testa una punizione calciata da Salamo-

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50 Sport


Carrichiello della Publisys (foto fi Andrea Mattiacci)

A Dilettanti «Chi si deve salvare non può iniziare a giocare solo nel terzo quarto»

Duro sfogo di Blasone Il dirigente della Publisys punta il dito contro la sua squadra “CHI DEVE puntare alla salvezza non può pensare di giocare bene solo a partire dal terzo quarto!”. E' questa la dichiarazione densa di amarezza del direttore generale della Publisys Potenza, Valentino Blasone che ha commentato il ko patito dalla squadra potentina al termine della sfida contro il Trapani al Pala Pergola. Una dura reprimenda quella del dirigente di via degli Oleandri che dovrebbe servire a scuotere la squadra di Cesare Ciocca, ancora una volta sconfitta in questo infelice girone di andata. Una sconfitta, quella rimediata domenica che lascia il segno, soprattutto per come è venuta, contro una squadra, quella di Giovanni Benedetto che ha dimostrato di essere sì superiore ma non imbattibile. La Publisys precipita nel baratro della classifica. L'ultimo posto finora conseguito, per giunta alla vigilia della delicata trasferta di domenica prossima ad Agrigento è una vera e propria mazzata sul morale di Vincenzo De Bartolo e compagni. Una prestazione negativa, quella fornita dai bianconeri, incapaci di produrre emozioni e canestri nella prima parte di gara. Dal terzo quarto in poi gli uomini di Cesare Ciocca hanno dimostrato di poter vincere la partita, ma i tanti errori commessi durante le prime due frazioni si sono dimostrati fatali e letali per il gruppo potentino. Una sconfitta pesante, quella patita dalla Publisys Potenza che precipita anche a - 3 in media inglese. Una partita brutta, condita da tanti errori da ambo le parti, nella quale la Publisys ha avuto il demerito di partire maluccio pensando di poter fare un sol boccone dei siciliani, alle prese in settimana con tanti problemi di ordine societario e tecnico. La reprimenda di Valentino Blasone va avanti: “Non sono soddisfatto per il risultato, c'è poco da essere felici.

Blasone e accanto Ruggeri

Avevamo di fronte una buona squadra che ha dimostrato di essere in crisi e potevamo vincere senza problemi il match. Al Pala Pergola abbiamo visto la peggiore squadra del campionato, il Trapani che potevamo e dovevamo battere. Non ci posso crede-

re!”. L'analisi di Blasone va avanti nella sua dura analisi: “Tessitore e Santarossa non hanno dimostrato il proprio valore, abbiamo avuto poca voglia di giocare e vincere nelle prime due frazioni di gioco. Abbiamo buttato al vento

l'occasione per vincere il match”. Valentino Blasone urla tutto il suo disappunto per l'ennesimo ko: “I nostri giocatori hanno dimostrato di poter vincere solo nella terza frazione di gara. Bisogna scendere in campo per vincere dal pri-

mo quarto. I nostri giocatori sono dei professionisti, non è così che si conquista la salvezza. Non c'è stata la rabbia e la cattiveria per superare una squadra forte solo sulla carta ma apparsa in difficoltà e in affanno”.

Lo sguardo di Blasone si sposta al prossimo incontro di Agrigento: “Sarà dura contro i siciliani. Non dobbiamo giocare come contro il Trapani, mostrando due facce e due identità”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Dilettanti Si spiega così la sconfitta della Bbc Bernalda in casa del Corato

Favia: «Condizionati dalle assenze» IL PASSO indietro c'è stato. La BBC Bernalda è uscita sconfitta dalla trasferta di Corato. Un ko netto e inequivocabile a dispetto delle assenze e di motivazioni esterne. L'87 a 61 incassato dagli jonici in terra barese non ha giustificazioni. I pugliesi hanno fatto il bello e il cattivo tempo contro la fragile compagine di Claudio Vandoni. Il punteggio finale rispecchia l'andamento della gara che ha visto il quintetto di Meneguzzo dominare in lungo e in largo la BBC apparsa fragile e timida nel corso dei quaranta minuti di gioco. La sconfitta di Corato rende difficile il cammino di Luigi Delli Carri e compagni a quota sei in classifica in condominio con il Catanzaro, prossimo rivale della Corporelle.

Il quintetto di Vandoni non ha mai retto i ritmi del Corato. Le assenze di Salvatore e Russo non giustifica la netta e perentoria sconfitta di Corato, figlia di una prestazione al di sotto delle più logiche aspettative. Lenta e impacciata in attacco, inconsistente nella fase difensiva la BBC Bernalda ha pagato oltre misura la vena e la classe dei pugliesi, in serata di grazia. La compagine lucana non ha mai trovato il bandolo della matassa nel corso dei quaranta minuti di gara. Anche ai rimbalzi le cose non sono andate per il verso giusto, con i baresi che hanno dominato in lungo e in largo il pacchetto dei lunghi jonico. Una sconfitta pesante, quella di Corato che il play maker Vito Favia analizza senza problemi tanto da

affermare: “La premessa indispensabile è che abbiamo giocato su un campo estremamente difficile da espugnare. Sul campo del Corato è difficile passare, ci è riuscito soltanto l'Ostuni nel campionato di C/1”. Favia parla dei problemi che hanno assillato il quintetto bernaldese durante il match: “Le assenze di Russo e Salvatore si sono rivelate determinanti. I coratini sono stati precisi nei tiri dalla distanza. Da parte nostra c'è stata imprecisione al tiro sino alla fine del match. Vandoni ci ha dato alcune indicazioni in gara che non siamo stati capaci di mettere in pratica”. Lo sguardo di Vito Favia è già rivolto alla gara di domenica contro il Massafra: “Abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi. Dobbiamo continuare ad allenarci come sap-

Vito Favia

piamo, con Vandoni si lavora tanto in palestra. Resto fiducioso circa il nostro obiettivo che resta la salvezza da conquistare ad ogni costo”. Basta però non ripetere gli errori commessi a Corato. f.menonna@luedi.it

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Sport 51

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

A Dilettanti Dopo la gara di Sant’Antimo Matera si lecca ferite e delusioni

La Bawer non cerca scuse Corà: «Abbiamo perso meritatamente, c’è stato un brutto approccio» «L’abbiamo persa meritatamente, siamo stati aggrediti fisicamente da un avversario che ci pressava e ci anticipava. In quei casi devi essere bravo ad adeguarti a quel tipo di gioco». Sono queste le parole con le quali, a freddo il giorno dopo, Claudio Corà esamina la sfida contro il Sant’Antimo che la Bawer ha perso al di là di quelle che erano le previsioni della vigilia, lasciando anche un minimo di disappunto e di scoramento perchè l’attesa generale era ben diversa. Quella in terra campana veniva infatti accreditata come la prima, grande occasione per provare il colpo fuori casa ma Matera non ha mai dato l’impressione di potercela fare. «Dopo i primi due quarti nei quali abbiamo subito, soprattutto nella prima parte, il gioco del Sant’Antimo, poi è venuto fuori l’orgoglio di alcuni giocatori come Gilardi o Grappasonni che hanno provato a reagire e dimostrare di voler riequilibrare quella partita». Purtroppo però Matera non ne ha avuto la forza e la possibilità, molte le occasioni e i tiri sbagliati soprattutto in attacco con percentuali lontane da uno standard accettabile: «molti, quasi tutti, sono stati i tiri sbagliati da sotto, la palla non è entrata e noi abbiamo subito il gioco duro, fisico che il Sant’Antimo ha messo in campo. Poi non ci hanno fischiato nulla, basta vedere i tiri liberi che alla fine abbiamo potuto tirare. Sono lo specchio di questa partita». Il tecnico materano non si nasconde certo dietro questi aspetti che pure hanno contribuito a produrre una situazione di oggettiva difficoltà, come lo hanno fatto anche gli infortuni delle ultime settimane ed in particolare le assenze di Provenzano e Gergati. Il primo potrebbe essere recuperabile per la partita con il San Severo anche se ieri avvertiva ancora dolore e fastidi negli spostamenti.

B Dilettanti Solo nella seconda metà di gara Potenza prende le misure al Patti

Corporelle dai due volti Schiavi: «Abbiamo concesso troppo nel primo tempo»

Claudio Corà

Il colpo molto forte all’anca continua a dargli noia per cui sarà da verificare in settimana una sua presenza contro la formazione pugliese. Matera ha però l’esigenza di vincere in casa e non di non crearsi psicosi in trasferta: «abbiamo avuto un brutto approccio, questo è innegabile. Ora però dobbiamo rimanere con i piedi per terra, siamo nel vivo del campionato in una di quelle fasi che non si possono sbagliare. Noi adesso sappiamo quali sono le nostre caratteristiche, stiamo imparando i nostri pregi e anche i nostri difetti quelli che ci convincono che non dobbiamo mai giocare sul velluto. Fuori casa soprattutto questo non è possibile». E’questo l’insegnamento principale che la Bawer dovrà trarre dalle prossime sfide oltre ad una sostanziale crescita di alcuni uomini fondamentali e soprattutto ad un approccio diverso soprattutto in campo esterno. Su questo Matera dovrà lavorare per trovare continuità e sfatare il tabù esterno. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Schiavi e accanto Tombolini

POTENZA - Non è tornata bocciata da Messina la Corporelle. Certo la sconfitta brucia e frena la rincorsa del quintetto di Schiavi verso posizioni di classifica più soddisfacenti ed importanti. Ma Di Pierro e compagni hanno lottato strenuamente, sono andati sotto, hanno recuperato e potevano anche avere la possibilità di ottenere i due punti. Non è un'esagerazione perché il punteggio finale potrebbe dimostrare il contrario. Ma il gap di 10 punti è maturato solamente negli ultimi 33 secondi quando la squadra potentina stava facendo lo sforzo più forte per tentare di recuperare e vincere. Tentativo frustato da una decisione arbitrale avversa e che ha dato il via libera al Patti. Ma Schiavi si mostra contento per quanto visto sul campo neutro dico Messina: «Complessivamente abbiamo giocato abbastanza bene. Nel senso che abbiamo concesso troppo agli avversari nel corso del primo tempo con più di qualche amnesia in difesa, ma poi nel secondo

tempo ci siamo sistemati meglio in campo e facendo valere la nostra aggressività in difesa, li abbiamo costretti a sbagliare mentre in attacco abbiamo cominciato a concretizzare meglio le occasioni. E ci siamo avvicinati molto ai siciliani mettendo in discussione l'esito del match. Quello che fa più rabbia è che si è trattato di una occasione gettata davvero alle ortiche. Basti pensare che nell'ultima frazione siamo arrivati a meno cinque dal Patti e gli arbitri hanno fischiato un fallo antisportivo ed un tecnico ai siciliani sulla nostra azione di attacco. Potenzialmente un'occasione da ben sei punti con quattro liberi e possesso a noi. Ebbene abbiamo segnato un solo libero e poi abbiamo perso palla. Psicologicamente, se avessimo messo a frutto il tutto, avremmo avuto la gara in mano. Questo per dire che la squadra ha avuto una forte reazione e questo è un segnale positivo. Perché sul piano del carattere ci siamo e lo abbiamo dimostrato con-

tro il Patti che gioca una basket ruvido e al limite della regolarità. Come devo dire che gli schemi offensivi mettono tutti nelle migliori condizioni di tirare. Anche a Messina abbiamo effettuato nel secondo tempo buone conclusioni vincenti. Ma non è bastato anche perché i siciliani hanno montato una marcatura speciale a Saccoccio che conoscevano bene proprio allo scopo di limitarne al massimo la possibilità di far male dalla lunga distanza. Non ci dobbiamo abbattere perché il tempo per recuperare c'è, ma da domenica in poi non potremo permetterci il lusso di sbagliare più in casa se vogliamo ambire a risalire. Però dobbiamo continuare a lavorare e dobbiamo avere da tutti il contributo necessario per mettere a frutto gli impegni casalinghi». Domenica al Palapergola arriva il Catanzaro che non sembra un ostacolo insormontabile per la Corporelle. A patto che la squadra ripeta la prestazione effettuata contro il Martina. Rocco Sabatella sport@luedi.it

Scherma Al Gran Premio dei giovani ad Ancona

Albano chiude undicesimo DUE ATLETI della Società Schermistica Lucana sono stati impegnati in pedana ad Ancona nel corso del Gran Premio Giovani under 14 di fioretto maschile e femminile. Si tratta di Antonio Albano nel fioretto maschile e Andrea Sarli nel fioretto femminile. Antonio Albano si è classificato all'undicesimopostosu ottantaatletiimpegnati in gara. La prova di Antonio Albano è stata comunque soddisfacente considerato il livello della competizione agonistica anconetana. Andrea Sarli nel fioretto femminile ha ottenuto il quarantanovesimo posto su ottanta atlete impegnate in gara. La prova di Sarli è stata condizionata da problemi atletici e fisici. L'atleta pur essendo al debutto ha dimostrato diessere comunque prontaa misurarsi contro le migliori della categoria. Il prossimo appuntamento per gli atleti del presidente Rocchina Esposito è in programma a Lignano Sabbiadoro dove Francesca Palumto sarà in pedana il 4 di-

G

cembre in occasione della coppa internazionale under 20, dove l'atleta allenata da PinoPinto eOmarJosephDe Carloèstata convocata insieme ad altre diciannove azzurrine. Gli appuntamenti agonistici della Società Schermistica Lucana Potenza non conoscono soste. f.menonna@luedi.it

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52 Sport


B Donne Marilia Sanza: «Siamo rimaste sempre con la testa nella partita»

Basilia ha risposto presente La vittoria in casa del Monopoli rasserena l’ambiente potentino SE SERVIVA un segnale sulla capacità di reagire e di voltare pagina della Basilia - reduce da una settimana non proprio tranquilla dopo l'improvviso cambio della guida tecnica -, si può decisamente dire che a Monopoli sia arrivato. Non solo per il risultato, preziosissimo, che ha consentito a Aurigemma e compagne (ora salite a quota 12 punti in classifica, a braccetto con il Campobasso che deve però recuperare una partita) di compiere un altro passo avanti fondamentale verso la qualificazione alla seconda fase del campionato, che significherebbe salvezza anticipata. A questo punto vicinissima, visto che saranno cinque le squadre ammesse al successivo step del torneo. Il 52-41 piazzato in rimonta, domenica sera, sul parquet della Valle Impero rappresenta un nuovo punto di partenza per le ragazze ora affidate alla coppia Marilia e Roberto Sanza. In terra pugliese il gruppo rossoblù ha dato l'ennesima, fondamentale prova di compattezza. Dopo il gran bel colpo della settimana prima a Campobasso, con il terzo successo stagionale (su quattro gare) in trasferta Crovatto e socie hanno confermato di essere riuscite ad acquisire la giusta consapevolezza nei loro mezzi. E di potersi candidare a un ruolo di primissimo piano in questo girone. Marilia Sanza racconta così lo svolgimento di una partita, quella di Monopoli,

La Basilia in azione a Monopoli

rivelatasi insidiosa come nelle attese per la sua Basilia. «È stato un match tirato e lottato, dall'inizio alla fine. Solo negli ultimi due minuti abbiamo potuto tirare il fiato, essendo riusciti a scrollarci di dosso le baresi». «Loro - fa notare l'allenatrice-giocatrice potentina si sono dimostrate ostiche e combattive, decisamente di più di quello che ci avevano fatto vedere all'andata al PalaPergola. Ma da parte nostra siamo sempre rimasti

con la testa in partita, anche quando (il primo quarto vedeva le lucane sotto di sette) dovevamo inseguire. La reazione delle ragazze nell'ultimo quarto è stata decisiva per portare via i due punti, e al di là delle buone prestazioni individuali di Stamegna, Petrazzuoli, Crovatto e della giovane Toscano, a fare la differenza in campo è stata la prova complessiva e corale della squadra». Luca Carlone sport@luedi.it

serie

D Lucana

D Colpi esterni di Saladra e Invicta Potenza

CLASSIFICA

Pielle e Ciumnera guardano tutte dall’alto POTENZA - La prima buona notizia è che alla Vito Lepore si è giocato. È andato, infatti, regolarmente in scena l'incontro tra i padroni di casa potentini e il Basket Salandra, smentendo, quindi, le paventate ipotesi di ritiro della squadra della collina materana. Ha vinto la squadra di Daraio al termine di un incontro spettacolare ed equilibrato, con gli ospiti, grazie soprattutto al solito Castellano (35) in grado di sfruttare al meglio il fallo sistematico della Lepore, ancora + 1 a 20 secondi dalla fine. Pronostico rispettato a Melfi, dove la capolista Ciumnera segna ancora cento punti, si conferma miglior attacco del torneo e centra la terza vittoria consecutiva. Approfittando anche delle assenze degli esperti Melillo e Laviano, la squadra di Montemurro ha rotto l'equilibrio dei primi venti minuti grazie alla solita velocità e precisione dalla distanza, con la consueta buona prova collettiva e ben cinque uomini in doppia cifra ed un ultimo parziale di 36-8 che ha fatto assumere al distacco finale dimensioni anche punitive per i giovani gialloverdi. Tutto facile anche per la Pielle Matera, che si conferma capoclassifica in coabitazione col Ciumnera, dopo aver battuto a domicilio il Genzano. Coach Cotrufo ha tenuto

La Pielle Matera

a riposo alcuni dei suoi uomini migliori, concedendo comunque ampi minutaggi all'intero roster, che ha risposto con tutti gli effettivi a segno. Sul fronte opposto ancora troppo debole la resistenza degli uomini di capitan Grasso, tra cui si sono segnalati Ciola (16)e Caputo (14). Grazie al +13 del primo quarto vince anche la Fingap Invicta sul campo di Satriano. Come detto, la squadra di Luongo, guidata dai 30 punti di Fanelli, piazza nel primo quarto il break decisivo, mantenuto poi inalterato per tutto il resto della partita, che ha consentito ai potentini di passare sul campo del Valdagri, nonostante la fisicità della formazione locale, all'esordio davanti al suo pubblico. Ha riposato la Co. Re.Ma Virtus Matera di coach Conterosito. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Alla Lepore non basta Molinari LEPORE PZ SALANDRA

91 97

VITO LEPORE POTENZA: Stanco 10, Cerverizzo G. 20, Gilio, Molinari 20, Lasorella 14, Galella 10, Rubino 15, Santoro, Cillo, Cataldo 2. BASKET SALANDRA: De Angelis 25, Le penne 6, Valerio, Angelastro 3, Castellano 35, Tosti 4, Coviello, Raiola 15, Perrone n.e., Lauria 9. All. Daraio ARBITRI: Loscalzo di Potenza e Perniola di Ferrara PARZIALI: 22-25; 4147; 61-67; 91-97

Quattro uomini in doppia cifra per il Valdagri VALDAGRI INVICTA

64 75

VALDAGRI: Campaiola 12, Albano 2, Botia 11, Melillo 9, Aumenta 1, Durante 10, Petrazzuolo 2, Sabia 11, Delia 4, Durante A. 2 FINGAP INVICTA POTENZA: Tricarico 7, Fanelli L. 30, De Felice 8, Galia, Missanelli, Ceverizzo V. 11, Cerverizzo E. 6, Palazzo 4, Pergola 4, Salvia 5. All. Luongo ARBITRI: Saracino di Tito e Brienza di Potenza. PARZIALI: 13-26; 2439; 45-57; 64-75

E’ Ciola il migliore del Genzano PIELLE GENZANO

102 48

PIELLE MATERA: Acito 5, Losito 4, Vignola 9, Troisi 18, Gaudiano R. 9, Marcosano 9, Losignore 6, Racanelli 22, Latorre 12, Coretti 8. All. Cotrufo VITO LEPORE BASKET GENZANO: Caputo 14, Ciola 16, Di Stasi 6, Marcoppido 10, Grasso 2, Romanelli, Linzalata, Beccasio, Menchise. ARBITRI: Racanelli di Matera e Dimonte di Bernalda PARZIALI: 25-12; 5225; 81-31; 102-48

Auria e Villano stendono il Melfi MELFI 61 CIUMNERA 101 OLIMPIA MELFI: Pugliese 6, Mollica 13, Latocca 10, Martino 11, Sibilani 5, Brienza 10, Nigro 5, Ventra 1 CIUMNERA POTENZA: Paggi V. 2, Saponara 19, Paggi S. 6, Auletta 9, Urciuoli 16, Sabina 11, Montemurro n.e., Cilumbriello, Villano 20, Auria 18. ARBITRI: Bonifacio di Roma e Maruggi di Melfi PARZIALI: 18-17; 3738; 53-65; 61-101

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Sport 53

Martedì 24 novembre 2009


Martedì 24 novembre 2009

C1 Il Grassano oppone resistenza, ma alla fine prevale il team di Marchitelli

Calcio a 5

Scanzano versione trasferta Ancora una vittoria lontano dalle mura amiche per gli jonici GRASSANO SCANZANO

3 6

GRASSANO: Mercadante, Bianco, Vizzuso , Monte , Bonomo, Bochicchio N., Daraio, Pirrone M., Lafiosca. Allenatore: Martemucci. SCANZANO: Schirone, Prezioso, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Celano, Panetta, Amendolara, Vampo. Allenatore: Marchietlli ARBITRI: Gravina-Dilucca sezione arbitrale Venosa. RETI: Bochicchio; Daraio (2); Vampo (3), Cospito (2), Celano. GRASSANO - Bellissima partita disputata tra il Grassano e lo Scanzano giocata fino all'ultimo da entrambi gli schieramenti e che ha visto purtroppo la sconfitta della squadra di casa. Il Grassano si è spinto subito in avanti facendo chiudere gli ospiti nella propria metà campo fino al 12° quando hanno spiazzato il Grassano e messo a segno la prima rete. Pronta ed energica la risposta dei padroni di casa che hanno riequilibrato il risultato col gol del capitano Nicola Bochicchio al 14’. La squadra ospite sempre di più in affanno di certo nella prima frazione non ha dato l'impressione di essere una squadra di seconda in classifica. Il primo tempo si è chiuso con tre per lo Scanzano e due per il Grassano il secondo gol è per quest'ultimo è stato messo a segno dal pimpante e vigoroso Felice Daraio. Nel secondo tempo è proprio Daraio a cominciare da dove aveva lasciato e al primo minuto segna portando la partita in perfetta parità meritandosi gli applausi del pubblico. La squadra ospite reagisce e in un'azione di attacco trova a proprio favore il fischio dell'arbitro che ha decretato un rigore dubbio. Cambia il risultato ma soprattutto cambia il morale dei giocatori di mister Francesco Martemucci che si sono visti negare la massima puni-

Il tecnico Marchitelli

zione dell'arbitro quando in area su un cross il difensore della squadra ospite ha messo la palla al lato con un

braccio. Bene dunque anche la difesa dal portiere Mercadante con bellissime parate, a Vizzuso e Pirrone che hanno appoggiato molti rilanci su Denisi e Bochicchio. “Sono soddisfatto dell'ottima prestazione di oggi”, ha commentato Martemucci “ i ragazzi si sono divertiti, il pubblico si è divertito e la squadra ha risposto bene agli schemi studiati durante la settimana, anche Bianco e Bonomo entrando nei cambi da me effettuati hanno dimostrato di essere all'altezza della situazione dando l'energia giusta per porte reagire. Ovviamente dare le colpe all'arbitro significa avere gli occhi chiusi e parlare di parte, a volte si gioca male e si vince e a volte si gioca bene come oggi e si perde”. Giovanni Spadafino sport@luedi.it

C1 girone A Il Rionero si sbarazza del Marmo Venosa

Dieci perle del Real Corona

Il Real Corona Rionero

R. C. RIONERO 10 MAR.VENOSA 4 REAL CORONA RIONERO: Lapenna Andrea, Montedoro, Faretta, Lapenna Ant., Brienza, Ramunno, Capobianco, D'Urso Giov., Mazzucca, Di Lucchio, Carnevale. All. D'Urso A.-Brienza MARMO VENOSA: Digrisolo, Curatella, Perrotta, Pellegrino, Gammone, Di Palo, Cacossa, Capezio, Gaudeano, Di Gilio, Scoca, Gaudioso. All. D'Urso F.P. ARBITRO: Masoumi e Lari di Potenza RETI: p.t. al 4' D'Urso Giovanni, al 7' Scoca, al 10', 12', 18', 28' Capobianco; s.t. al 1' Gammone, al 3', 6', 7', 8' Capobianco, al 13' Cacossa, al 20' Mazzucca, al 21' Gaudioso. NOTE: ammonito G. D'Urso RIONERO - Il Real Corona Rionero è ritornato al successo con un sonante 10 a 4. Matador della partita, giocata presso la struttura sportiva dei fratelli Zandolino, è stato il sempreverde Roberto Capobianco che ha messo a segno ben otto delle dieci reti che hanno tramortito il malcapitato Mar-

mo Venosa. Le altre due reti dei locali sono opera di Giovanni D'Urso che ha aperto le marcature e di Mazzucca che le ha chiuse per i rioneresi. I vulturini, dopo le sconfitte delle ultime giornate dovute alle assenze per influenza e squalifiche, sono tornati alla vittoria proprio grazie al rientro di alcuni giocatori che nel corso della gara si sono potuto alternati con i compagni. La gara non avuto storia perché sin dall'inizio è stato soltanto un mongolo del quintetto rionerese, capitanato da Carmine Brienza, che sul finire ha tirato i remi in barca per non infierire più di tanto contro gli oraziani che nel corso della gara sono andati a segno soltanto quattro volte anche grazie al buona vena del portiere locale Carnevale, che, subentrato al numero uno rionerese, sfoderando cinque-sei parate davvero spettacolari, ha impedito agli ospiti di aumentare il proprio bottino di gol e quindi di rendere la sconfitta meno amara. Con un tal risultato sembra quasi superfluo sottolineare che il pallino del gioco è stato sempre in mano o meglio nei piedi dei rioneresi, che sono andati a rete quasi sempre a conclusione di fraseggi di ottima fattura e buona tecnica individuale, concedendo agli ospiti il solo finale di gara quando ormai erano già paghi del risultato acquisito. L'attuale posizione di classifica dei rioneresi potrà essere ulteriormente migliorata con il possibile successo nel recupero della gara interna che il team vulturino dovrà giocare contro la Murese per andare così ad occupare una posizione di classifica più consona alle proprie ambizioni ed aspettative. Michele Rizzo sport@luedi.it

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Calcio a 5

C2 girone A Bar La Notte si arrende col Sacro Cuore

Big match al Venosa SACROCUORE BARLANOTTE

4 3

SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia, Checa, Pescuma, Latorraca, D'Errico, Paulangelio, Scoca, Martone. A disposizione: Teora, Zotta, Muccilli. All. Genosa. BAR LA NOTTE PIGNOLA: Smaldone, Montefusco, Corleto, Sole, Pacilio, Calciano, Olita. A disposizione: Palermo,Lauria, Di Lorenzo, Romaniello. All: Di Lascio. ARBITRO: Genovese di Potenza. RETI: 12' e 61' Calciano; 15' Paulangelo; 20' Corleto; 23' autogol Pacilio; 26' Scoca (rigore); 63' autogol Calciano. VENOSA - Non è stata una bella partita, nonostante un pubblico dalle grandi occasioni, tra questi 20 “tifosi speciali” dell'Istituto Padri Trinitari, le due capoliste sono entrate in campo abbastanza contratte, ad un Bar La Notte più concentrato, si è opposto un Sacro Cuore meno determinato, dove Scoca è apparso fuori forma ( ha perso due a palloni importanti a centrocampo permettendo il vantaggio avversario) ed il neo acquisto Latorraca, abbastanza nervoso. Il merito dei padroni di casa, sempre in svantaggio, è stato quello di riequilibrare subito il risultato. Con questa vittoria i ragazzi di mister Genosa, ricordiamo sono una neo promossa, si godono per adesso il vertice della classifica. La cronaca. Subito al tiro Checa, palla

A sinistra la formazione del Sacro Cuore Venosa che ha battuto il Bar La Notte Pignola, qui nella foto a destra

ribattuta da Sole. Risponde il Pignola con Calciano, che colpisce il palo. Al 3' Scoca è bravo ad incunearsi tra il portiere e Corleto e concludere di poco a lato. Al 4' tiro di Pescuma, palla deviata in angolo da Corleto. Per 5' si fraseggia, ma non si concretizza, per l'importante posta in palio. All'11' Olita dalla fascia, spreca mandando fuori. Al 12' Corleto per Calciano, che davanti la porta, senza avversario, realizza. Al 13' Calciano, in recupero, salva su Pescuma. Al 15' arriva il pareggio per i padroni di casa:su angolo di Scoca, Paulangelo è lesto davanti la porta ad effettuate un tap-in e sorprendere tutti. Al 20' Scoca perde palla a centrocampo e Corleto dalla distanza con un bel ti-

ro angolata sorprende Scatamacchia. Al 22' Latorraca è bravo a fermare Corleto, pronto a liberare tutto solo sulla fascia, Sole. Al 23' Scoca tenta di passare a D'Errico, ma Pacilio, nel tentativo di intercettare l'assist, mette dentro la propria porta. Al 25' gran tiro di Latorrca, palla deviata in angolo dal portiere. Al 26' su invito di D'Errico, Martone, nell'area avversaria pressato da Pacilio cade a terra, per l'arbitro è rigore, trasformato da Scoca, il portiere intercetta ma non trattiene. Il primo tempo si chiude con un tiro libero di Latorraca mandato fuori porta. Al rientro dagli spogliatoi, i locali premono di più e con D'Errico al 32' concludono a rete, palla di poco a lato. Al 33' Martone

servito da Latorraca, fa partire un bel tiro deviato in angolo dal portiere. Al 34' Calciano si destreggia bene, ma la conclusione è da dimenticare. Al 35' gran tiro di Martone, parato in due tempi dal portiere. Al 46' Calciano cade da solo a centrocampo, l'arbitro fischia la punizione ed il giocatore ospite, invece di battere la punizione, spedisce in fallo laterale, tra gli applausi di tutti. Al 47' è il palo a fermare una conclusione di uno spento Scoca, il Sacro Cuore aveva il vantaggio numerico di giocatori nell'area avversaria. Al 50' Latorraca invece di passare a due compagni liberi sulla fascia, conclude oltre la traversa. Al 52' Scatamacchia devia un insidioso tiro di Montefusco. Al 54'

Checa mette in angolo, anticipando davanti la propria porta, una incursione di Corleto. Al 55' Scoca per Paulangelo che serve Latorraca davanti la porta avversaria, ma il suo tiro è ato. Al 61' in pieno recupero, Latorraca si fa togliere la palla da Calciano, che pareggia. Non è finita, alla conclusione dei 3' di recupero concessi dall'arbitro, il Sacro Cuore, con Calciano, che devia nella propria porta un tiro a rete di Scoca, agguanta una vittoria incredibile. Al fischio finale dell'arbitro, tra l'euforia e la gioia dei padroni di casa, vola qualche parola di grosso, a farne le spese è il portiere Scatamacchia, che viene espulso. Lorenzo Zolfo

C2 girone A Il Vietri di Zirpoli passa indenne la trasferta di Potenza

I Silenziosi agguantano il pari grazie a un tiro libero di Lotito SILENZIOSI AVISVIETRI

6 6

SILENZIOSI: Lorusso, Lotito, Rizzi Vincenzo, Veltri, Mirabile, Gastone, Luongo, Mazzarone, Rizzi Fabio, Abriola. All: Domenico Marcogiuseppe AVIS VIETRI: Pitta, Calviello, Nappi, Magro, Gorga, Macellaro, Zirpoli, Caputo. All: Gerardo Zirpoli ARBITRO: Traficante Francesco di Venosa RETI: Gastone, Rizzi V.(2), Mirabile, Mazzarone, Lotito (S). Nappi, Gorga, Magro (4) (AV). NOTE: Ammoniti: Rizzi Vincenzo (S). Zirpoli (AV).

L’Avis Vietri e in basso i Silenziosi Potentini

POTENZA - Pareggio interno per i Silenziosi Potentini che tirano un sospiro di sollievo al 59' quando gli viene assegnato un tiro libero per somma di falli, trasformato dal capitano Lotito che ag-

AVISPOLICORO 3 BARRICELLE 8 AVIS POLICORO: Scarpino, Fiore, Cocciolo, Quinto, Stigliano, Targiani, Leone, Greco, Missanelli, D´Amico, Greco, Simeone. All. Zangaro. BARRICELLE: Dilallo, Lovito, Fratantuono A., Lauria, Ponzio, Amodio, Marinelli C., Marinelli A., Romano, Marsicano, Fratantuono T. All. Varalla RETI: 2' pt Marinelli C., 9' pt Cocciolo, 11' pt Ponzio (rig.), 14' pt Greco, 16' pt, 3' st e 20' st Amodio, 26' pt Targiani (rig.), 9' st e 25' st Lauria, 28' st Romano RITRONO al successo per il Barricelle. Dopo una gara dai due volti, la formazione del tecnico Michele Varalla porta a casa tre, pesantissimi punti che, per via dei risultati maturati sugli altri campi, permette alla formazione di

guanta il pareggio allontanando di fatto lo spettro di una seconda sconfitta consecutiva. Pensare che i padroni di casa al 1' sono già in vantaggio con Gastone che raccoglie una respinta di Pitta su conclusione di Rizzi. Ma in 10' l'Avis Vietri ribalta il risultato. Al 6' con Nappi che piega le mani a Lorusso. All'8' Gorga chiude uno scambio con Magro. Poi la doppietta di Magro al 9' e 11', prima scarta Lorusso, dopo riceve da Nappi è va in rete. Si risvegliano dal torpore gli uomini di Marcogiuseppe accorciando le distanze con Rizzi su servizio di Mirabile, potrebbero segnare ancora con Mirabile, Lotito e Rizzi che al 16' prima sbaglia poi si fa perdonare realizzando di forza con un tiro imparabile. Il tempo si chiude con una punizione di Lotito che centra la barriera e un tiro libero per l'Avis Vietri calciato da Calviello direttamente fuori. Si riprende con Luongo dei Silenziosi che impegna Pitta e Magro per l'Avis che calcia una punizione sulla barriera ripresa

da Nappi che centra il palo e Lorusso sventa con i piedi ancora su tiro di Magro, ma capitola altre due volte nei confronti di quest'ultimo al 40' realizza d'istinto e al 46' con una azione personale salta tutta la difesa e infila Lorusso. Marcogiuseppe manda nella mischia Mazzarone il quale si mette subito in evidenza con una veloce triangolazione MirabileGastone finalizzata da Lotito che centra il palo e manda in rete Mirabile al 48' che realizza il quarto goal. Pressano i padroni di casa attaccando da tutti i lati con veloci scambi e scontri fortuiti dove ne fanno le spese Mirabile e il capitano Zirpoli del Vietri senza conseguenze e accorciano le distanze al 55' proprio con il nuovo entrato Mazzarone che si fa trovare pronto alla deviazione in porta su invito di Gastone. Giuste le ammonizioni inflitte dal direttore di gara che chiude l'incontro con due minuti di recupero. Leonardo Martino sport@luedi.it

C2 girone B La formazione di Varalla lascia l’Avis in fondo alla classifica

Il Baricelle espugna Policoro valligiana di non staccarsi troppo dalle posizioni utili per raggiungere i play-off. Dopo tre sconfitte consecutive, infatti, la situazione sembrava essersi fatta difficile per i giocatori di Varalla, che non riuscivano più a trovare la via del successo. Contro L'Avis Policoro, da parte sua, attendeva l'avversaria pronta a dare la giusta battaglia ed a non lasciare nulla al caso. Il primo tempo, infatti, è una girandola di emozioni che si conclude sul pirotecnico risultato di 3-3. Una gara, come detto, palpitante, che però nella ripresa vede entrare in campo un Barricelle diverso, che con un gioco più corto e dinamico mette in difficoltà, tramite continue ripartenze, i padroni di casa,

che si ritrovano al 9' della ripresa per la precisione, dal possibile gol del pareggio alla rete del 5-3, che spegne quasi definitivamente le speranze alla squadra di Zangaro. Passano solo due minuti e la voglia di tornare al successo da parte del Barricelle si fa subito notare. Rete di Carmine Marinelli, che sfrutta alla perfezione l'ottimo assst di Lauria. Al 6' è pareggio. Capitan Cocciolo cerca e trova lo spiraglio giusto con un pungente rasoterra. All'11' un assit di Ponzio libera, dinanzi a Scarpino, Fratanntuono, che viene steso dal portiere locale, rigore. Dal dischetto Ponzio realizza. Al 14' uno scambio tra Stigliano e Greco porta quest'ultimo a calciare verso la porta di

Dilallo, che incolpevole non può nulla sul missile dell'avversario, è nuovamente parità. Al 20' Amodio, appena entrato in campo, sorprende il suo avversario diretto e trafigge Scarpino. Al 26' ancora un fallo in area, questa volta l'area è quella del Barricelle ed il direttore di gara assegna il secondo penalty. Dal dischetto è Targiani a trasformare per il terzo pareggio. Termina dunque sul 3-3 la prima frazione di gioco. Nella ripresa mister Varalla registra i suoi, che partono determinati e concentrati al massimo, cambiando mentalità e gioco. Al 3' Amodio porta nuovamente in vantaggio i suoi. Al 9', poi, un grandissimo intervento di Dilallo salva il risultato ma l'estre-

mo difensore, nell'occasione, fa ancora di più, perché riesce a servire Lauria che riparte in contropiede e mette in rete per il 5-3. Una rete dura da assorbire per i padroni di casa, che subiscono il contraccolpo psicologico non solo della rete, ma soprattutto del modo in cui questa è arrivata. Tra il 20' ed il 25' Lauria ed Amodio, con la sua tripletta personale, arrotondano il risultato che è completato dalla prima rete stagionale del giovane Romano, che sigla il definitivo 8-3 a soli 2' dal termine della gara. "Venivamo da tre sconfitte consecutive e siamo scesi in campo con troppo timore -ha commentato mister Varalla a fine gara- adeguandoci al gioco avversario”. Cos'è cam-

Romano del Barricelle

biato nella ripresa? “Negli spogliatoi ho chiesto alla mia squadra di cambiare mentalità e aumentare il ritmo di gioco -ha concluso il tecnico del Barricelle- ed alla fine il risultato ci ha dato ragione”. Con questo risultato importante il Barricelle riprende la sua corsa verso i posti utili per giocarsi i play-off promozione. fra.cal.

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Sport 55

Martedì 24 novembre 2009


LOTTO&CONCORSI DAMA

Martedì 24 novembre 2009

Un terno, due ambi e un estratto con le nostre previsioni

Cagliari propone 22 e 37 di GIOIA GASPARINI ROMA – L'ultima estrazione ha visto la capitolazione del 57 (lo storpio) capolista della ruota Nazionale dopo 72 assenze. Fra i numeri più attesi si sono rivisti anche il 19 (la risata) quarto di Torino dopo 54 turni, il 24 (le guardie) settimo di Roma dopo 51 mancati riscontri e il 36 (le castagne) secondo di Venezia dopo 47 ritardi. I numeri con un ritardo a tre cifre sono diventati tre. Davanti a tutti c’è il 22 (il pazzo) di Cagliari con 150 assenze, (la sua ultima uscita risale al 27 novembre 2008), al secondo posto l’88 (il formaggio) di Firenze che non esce da 110 turni e al terzo posto il 37 (il monaco) ancora di Cagliari che ha appena girato la boa dei 100 sorteggi negativi. La ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali non ha favorito lo sviluppo di combinazioni bivalenti. Da segnalare, invece, il terno della decina del 50 (52-53-57) sulla Nazionale che ha fatto quaterna di cifra 5 con il 35, il terno della ventina (22-24-29) a Roma), l’ambo complementare 19-71 a Napoli e l'ambo simmetrico 38-53 a Genova. NAZIONALE - Vinto l’estratto con il 52 della previsione speciale. I numeri della cadenza del 7 con la serie 17-37-57-77-87 e quelli della figura del 5 con la serie 5-23-41-59-77 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 13-49 per estratto ed ambo. BARI - Da 82 estrazioni la cadenza del 9 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cadenza 3 con la combinazione 1323-33-53-63. Previsione speciale 2178 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Estratto ed ambo secco 22-37. I numeri di finale 6 e quelli della decina del 20 sono statisticamente interessanti, combinate qualche ambo nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-2325-27-28. Previsione speciale 14-33 per estratto ed ambo. FIRENZE - La figura del 3, attesa da 68 turni, è buona per ambo e terno, prendete spunti dalla cinquina 12-3048-66-75. Per ambo e terno è anche interessante la controfigura 1 da ancorare alla serie 12-23-34-45-56. Previsione speciale 87-88 per estratto ed ambo GENOVA - Da 88 estrazioni la figura del 2 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-56-74. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 14-24-34-54-84. Previsione

41 50 22 88 34 12 42 24 28 89 52 speciale 2-7 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno la cadenza del 7 con la cinquina 7-17-27-4757. Statisticamente interessante anche la decina del 70 con la serie 72-7475-78-79. Previsione speciale 24-43 per estratto ed ambo NAPOLI -La cadenza del 5 con la serie 25-35-45-65-85 e la serie gemellare con la cinquina 22-44-55-77-88 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 70-81 per estratto ed ambo. PALERMO - Per ambo segnaliamo la figura del 7 con la serie 16-25-34-5261. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74. Previsione speciale 15-33 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo consigliato di giocare i numeri della ventina ed è uscito il terno 22-24-29. La cadenza dell'8 con la serie 18-28-38-58-68 e la controfigura del 2 con la combinazione 24-35-57-68-79 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 5-90 estratto ed ambo. TORINO - Avevamo proposto ambi con la figura dell’1 ed è sortita la coppia 1-19. Per ambo la cinquantina con la serie 51-52-56-57-58 e la controfigura del 7 con la cinquina 18-2940-73-84. Previsione speciale 32-40 per estratto ed ambo. VENEZIA - La figura del 6 con la serie

62 87 115 110 82 65 51 78 77 80 49

87 36 37 65 58 24 24 51 69 10 30

62 66 100 96 78 61 48 62 73 65 46

7 59 27 86 62 30 9 48 83 70 81

60 52 53 84 58 47 45 45 67 54 43

Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 55 63 77 80 90

Frequenza 127 120 118 117 116 115 115 115 112 112

Numero 78 46 7 2 79 48 53 14 18 86

Ritardo 62 61 51 40 39 38 38 35 34 32

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 24 novembre 2009 Roma e Tutte 59, 37, 49, 54, 73, 71 Napoli, Firenze e Tutte 57, 35, 47, 52, 71, 69 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 26 novembre 2009 Roma e Tutte 61, 39, 51, 56, 75, 73 Napoli, Firenze e Tutte 59, 37, 49, 54, 73, 71

UNIDICI RUOTE

retti contro Berté e me la riproposta. Dopo lunghe analisi, però, sono riuscito a portare a casa una pari difficilissima in una partita piena di insidie da parte del nero. Tra le partite più belle che ho giocato – conclude - vi sono invece quelle con Ronda (bella posizione di accerchiamento che si conclude con un sacrificio per con-

Pronostico concorso n. 141 (del 24/11/2009) 2 24 34 38 60 62 67 79

PREVISIONI

Impresa di Gitto negli Assoluti di Lovere: 6° e senza ko cretizzare il finale vantaggioso), Faleo (partita lunghissima sfociata nel finale di cinque dame contro quattro e vinto con una combinazione finale) e Signorini”. Qualche rimpianto? “Nelle partite disputate con Fantozzi e Catanzaro, poiché se le avessi giocate con più calma avrei vinto invece di pareggiarle”.

Bianco muove e vince in 4 mosse

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera B Baccalà 77 Baccanale 30 Bacchetta 55 Bachi da seta 35 Baciare 36-76 “ la mano 77 Badile 50 Bagaglio 74 Bagno 16 “ caldo 17 “ freddo 66 Baionetta 6 Balcone 50-54 “ affacciarsi 51 “ con vasi 69

Soluzione dama: 22-19 11x9; 19-14 16x7; 14-10 29x22; 10x26 e bianco vince

giornate, seguito dagli irriducibili Sardu, Cortese, Majinelli, Faleo e dal nostro giovane cosentino Francesco Gitto. Proprio il campione uscente Fero, partito col freno a mano tirato, turno dopo turno ha macinato vittorie su vittorie scalando inesorabilmente la classifica compiendo una grande rimonta, che lo ha portato con un turno di anticipo alla vittoria del campionato. Soltanto tre giocatori hanno terminato imbattuti il campionato: tra questi il vincitore Fero, il secondo classificato De Grandis e l’enfant prodige Gitto. Mentre il forte maestro Perani perde l’imbattibilità proprio all’ultimo turno. A fine gara, raggiunto telefonicamente, il talentuoso Francesco appare contento per aver chiuso imbattuto la gara, ma resta il rammarico di aver perso punti per strada. “Tra le partite che ho giocato – ci spiega Gitto - quella che mi ha messo maggiormente in difficoltà è stata al quarto turno con Fero con un’apertura 2N (doppio vantaggio al nero) e giocavo con il bianco. Fero continua - mi ha giocato una partita che conosceva e che aveva visto giocare a Gaspa-

86 79 29 48 51 11 50 15 27 49 16

6-15-24-42-69 e la cadenza del 3 con la cinquina 13-23-33-43-53 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 36-52 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Roma l’ambo 4563. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 1-18-60, 3-25-45, 49-82-88, 12-26-73, 13-22-30.

di FRANCESCO SENATORE

DAL 9 al 15 novembre si è svoltoa Lovere(BG)il 73°Campionato Italiano Assoluto di dama italiana. L’importante evento damistico è stato organizzato dal Circolo Campagnola di Bergamo in collaborazione con il consigliere nazionale Giovanni Zavettieri, damista reggino da tempo trasferitosi al nord per motivi di lavoro. Dal punto di vista tecnico il campionato è stato davvero avvincente, basta dare un’occhiata alla media Elo Rubale dei partecipanti per capire il livello e la qualità eccelsa della gara: infatti proprio questa 73esima edizione è stata da record superando di gran lunga quella degli anni precedenti. Tra gli altri hanno preso parte all’evento campioni italiani del passato, tra i quali Milani, Perani, Faleo e De Grandis, il campione in carica Mario Fero e moltissimi altri con punteggio Elo pari o superiore a 5000 punti. Tornando all’aspetto tecnico della gara, nei primi otto turni hanno fatto registrate una sfilza di vittorie il Gran Maestro De Grandis, successi a ripetizione che lo hanno portato in testa nelle prime due

61 60 81 91 76 50 46 59 70 57 45

Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)

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56 Rubriche


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CARNET MATERA - Buona affluenza di pubblico, notevole successo e crescente numero di richieste da parte delle scuole del materano: sono le motivazioni che spingono la Galleria Opera Arte e Arti di Matera a prorogare la mostra “Visioni Contemporanee del paesaggio urbano” fino al prossimo 10 gennaio 2010. «L'evento - dichiara Enrico Filippucci, direttore artistico della galleria - organizzato in collaborazione con Italia Nostra, è inserito nell'ambito delprogetto nazionale “Paesaggi sensibili” 2009. La campagna è dedicata al paesaggio urbano, considerato nella complessità della sua stratificazione, dai nuclei storici originari all'insediamento delle periferie sempre più dilatate nel territorio, che stentano però a diventare autonoma città moderna. Dopo il fortunato connubio con il maestro Tullio Pericoli nella campagna nazionale 2008, l'arte -aggiunge Filippucci - resta protagonista dei “Paesaggi sensibili” offrendo il prezioso contributo di un novero di artisti contemporanei». «La mostra - afferma il curatore e storico dell'arte Massimo Guastella che si è avvalso della collaborazione scientifica del Laboratorio Tasc della Facoltà dei Beni Culturali dell'Università del Salento - offre l'occasione per osservare la produzione artistica contemporanea in Italia, il suo rapporto con la città e le modalità di percezione/visione del nostro patrimonio urbano. Le pratiche “tradizionali” della pittura e della scultura - conclude Guastella - suggeriscono una dimensione narrativa, iconicache finalmente dopo anni di isolamento s'impone, anche in virtù del gradimento del mercato, mediante rinno-

Visioni contemporanee in mostra nei Sassi fino al 10 gennaio

Una delle opere in mostra

vati linguaggi figurativi in grado di interpretare la contemporaneità e affermare nuovi valori espressivi». Tra i lavori sono presenti opere di artisti di fama nazionale secondo un percorso trasversale che annovera autori appartenenti a generazioni differenti: da quelle nate nella prima metà del Novecento, tra gli anni Trenta e Quaranta, con Tullio Pericoli, Tonino Caputo, Giorgio Maria Griffa, Uccio Biondi, Diego Saiani, Gioxe De Micheli, a quella immediatamente successiva degli anni Cinquanta-Sessanta con Giovanni La Cognata, Enrico Cazzaniga, Giovanni Frangi, Andrea Giovannini, Luca Matti, Giuseppe Modica, Rita Pedullà, Marco Sciame, sino alle giovani e promettenti leve dell'arte italiana nate tra gli anni Settanta e Ottanta, con Massimiliano Alioto, Alessandro Busci, Mimmo Centonze, Paolo Cervino, Domenico Dell'Osso, Antonio Fiorini, Matteo Mezzetta, Nicola Nannini, Marco Tamburro, Cristiano Tassinari. Al gruppo si affianca un novero di artisti di origine straniera costantemente attivi sulla scena italiana, quali l'inglese Julia Binfield, lo statunitense Jonathan Janson,i serbiAna Kapore VladimirPajevic, l'albanese Alfred Milot Mirashi e lo spagnolo Carlos Puente. E un taglio generazionale è proposto anche nel campo, sia pur ristretto, della scultura con Pietro Guida, veterano del gruppo: classe 1921, Paolo Delle Monache (1969) e Francesco Mazzotta (1975), che documentano la continuità espressiva della figura plastica. Dopo Matera la seconda città italiana ad accogliere l'evento espositivo itinerante sarà Palermo. cultura@luedi.it

L’artista materana reinterpreta il logo di McDonald’s per la Collettiva di Bari

Monica nel mondo di Alimentart Ritratto di artista a 360 gradi

di GIOVANNI MARTEMUCCI L'ARTISTA materana Monica Palumbo espone a Bari in una collettiva di solidarietà dal titolo “L'alimentazione e i suoi ambiti”, kermesse artistica che coinvolge 52 artisti contemporanei. A seguito del successo della mostra “Tutti siamo stati bambini” svoltasi lo scorso dicembre presso il Fortino di Bari Vecchia, eccoci alla seconda edizione della mostra di pittura e fotografia che sarà organizzata anche quest'anno dalla Fondazione Nicolaus del Gruppo Megamark. La mostra si terrà fino al 29 novembre prossimo presso la Sala Murat di Bari. Il progetto di responsabilità sociale di quest'anno, dal titolo “La salute in-forma”, mira a diffondere presso bambini e adolescenti una corretta cultura alimentare e sportiva, utile per la prevenzione di disturbi e patologie legati all'alimentazione e per il perseguimento del benessere psico- fisico. «L'opera che presento -afferma Palumbo- è stata realizzata appositamente per la mostra Alimentart. L'idea è nata dopo aver fatto un viaggio in Sud Africa dove gli abitanti del Parco Kruger chiamano Mc Donald's degli antilopi dal nome Impala. Questi animali si trovano in un territorio molto esteso dove vivono liberi allo stato brado. Vengono

L’opera di Monica Palumbo realizzata per Alimentart

chiamati appunto con il nome della grande catena americana per la loro caratteristica estetica molto evidente: hanno il lato posteriore disegnato come se fosse marchiato una grande "M" e sono l'alimento preferito dei leoni. Ho volutamente affiancato due immagini, l'antilope e il sacchetto di patatine anche perchè rappresentano due mondi alimentari opposti, il Mac Donald's uno dei simboli più riconoscibili e contestati dalla globalizzazione e l'altro, l'antilope rappresenta un mondo alimentare naturale e sano. La scelta di voler affiancare queste due immagini così diverse è stata dettata dall'esigenza di mettere a confronto due

mondi lontani però che danno la possibilità a chi guarda l'opera di scegliere a quale appartenere». L'opera è stata realizzata con i colori ad olio dove è raffigurato l'antilope, invece la parte dove sono raffigurate le patatine è stata dipinta con i colori acrilici (gli oli sono colori naturali e gli acrilici solo colori creati industrialmente) per rimarcare ancora di più questa diversità. La mostra, che anche quest'anno sarà coordinata dal direttore artistico Piero Addis di Milano. Il ricavato sarà devoluti alla Caritas Diocesana Bari-Bitonto per sostenere le mense per i poveri del territorio. Apertura ore 10-13 e 1821.

IL RAPPORTO tra la comunicazione mass mediatica, omologante e invasiva, e la dimensione intima dell'individualità è al centro della ricerca creativa di Monica Palumbo. Entrata nel mondo dell'arte come pittrice si è presto esposta alla varietà dei linguaggi contemporanei, ampiamente sperimentati nel suo lavoro. La fotografia, il disegno, il fumetto, l'installazione, e naturalmente ancora la pittura, vengono utilizzati, scomposti e ricomposti per dar vita a un nuovo processo creativo, che intende sintetizzare nuove forme di espressione. Il messaggio diretto all'osservatore è fortemente interattivo, e non teme di attingere - anche in modo provocatorio- dall'immaginario collettivo, per appropriarsene in un'ottica di esorcizzazione della cultura di massa. Questo può avvenire con l'intrusione di oggetti ed elementi giunti dal quotidiano dell'artista che, riletti come opere grafiche, fumettistica o fotografica fanno così il loro ingresso nella sfera sociale. gio. mar

Iscrizioni aperte per “In viaggio tra i presepi”

Un presepe

POTENZA - Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla terza edizione della mostraconcorso nazionale “In viaggio tra i Presepi” in programma, dall'8 dicembre 2009 al 8 gennaio 2010, nelle Scale Mobili di Potenza. Ancora pochi giorni per partecipare al concorso, C'è temp, infatti, fino a domani e per compilare ed inviare l'apposito modulo di partecipazione, scaricabile dal sito della manifestazione www.inviaggiotraipresepi.it dove è possibile consultare il regolamento 2009 e visionare tutte le foto delle edizioni precedenti. L'invito a partecipare alla mostra-concorso di presepi nelle scale mobili di Potenza è rivolto a singoli o gruppi di appassionati; associazioni, istituti scolastici e professionisti. Per le realizzazione dei presepi è ammessa qualunque tecnica e l'utilizzo dei materiali più disparati, a seconda della creatività di ciascun presepista. «Dopo il successo, anche un po' inatteso, delle prime due edizioni - dichiarano gli organizzatori - rilanciamo l'impegno anche per questo Natale 2009, nella consapevolezza di fare cosa ben gradita all'intera cittadinanza che, fino ad ora, ha mostrato molta partecipazione ed interesse. Fa, davvero, piacere - aggiungono - che siano già arrivate le prime adesioni, nonostante le iscrizioni siano ufficialmente aperte da oggi. E' la testimonianza che la gente aspettava con trepidazione la terza edizione». L'evento, organizzato dalla Key Service in collaborazione con l'Associazione Sintetika, è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Potenza, . cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Martedì 24 novembre 2009

Eliminato dal talent show di Rai 2 il giovane materano è stato anche intervistato dalle Iene

Mario Spada dalla ribalta di X Factor a I-Tunes di MARIA ANNA FLUMERO

settembre, puntata in cui fece il suo ingresso nella trasmissione di Rai 2 ed entrò nella squadra dell'artista (il suo preferito) Morgan (16-24 anni), si è tutt’altro che arrestata. Il giovane materano detto “Frost”è nato a Matera l'8 giugno 1989. Si è diplomato al liceo classico “Emanuele Duni''. I genitori, Achille e Giulia, lo hanno assecondato sin da piccolo quando ha cominciato a strimpellare la chitarra il basso e a scatenarsi con la batteria tanto da provare con altri amici dando vita a un gruppo musicale di heavy metal. Il suo cantante preferito è Kurt Cobain, il rock alternativo e altri generi affini. Attualmente è iscritto al secondo anno delle Facoltà di lingue orientali a Roma, ma ora la vita milanese lo reclama, assorbito da inteviste televisive e proposte di lavoro interessanti. Forza Mario. cultura@luedi.it

MATERA - Mario Spada, il primo lucano al talent show “X Factor”, targato mamma Rai, nonostante l’eliminazione dal programma, continua a suscitare l’attenzione dei media nazionali. Dopo la recente messa in onda dell'intervista realizzata da la trasmissione di Mediaset “Le iene” e l' intervista in diretta per “Wanted” programma trasmesso da Radio Bocconi, ora tocca a iTunes. “ iTunes” è il nome di un programma sviluppato dalla Apple Inc. per riprodurre e organizzare file multimediali, permettendo l'acquisto online delle canzoni, video e film. Infatti, da giovedì su “Mario Spada Official Forum” si legge: «questa settimana la crisi cantata da Mario gratis su itunes... scaricate in tanti!». La corsa del giovane e talentuoso Mario, insomma, dallo scorso 23 di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA- Il “Re Manfredi” continua a collezionare successi prestigiosi. Dopo le vittorie riportate in Francia, a Bourg e a Cannes, torna a vincere anche in Italia. L'ultimo successo, in ordine di tempo, sono i “5 Grappoli 2010” attribuiti al Serpara 2005, rosso Aglianico del Vulture doc, nella XI edizione della rinomata selezione Duemilavini, pubblicata dall'Associazione Italiana Sommelier (Ais). Ancora una volta il vino delle Cantine Terre degli Svevi si distingue e si fa apprezzare per la sua qualità e per la professionalità con cui viene prodotto. Caratteristiche e pregi del Serpara 2005 sono stati sottolineatidall' autorevolepubblicazione dell' Ais, che recensisce 1.632 Aziende di Vino, descrive 16.000 vini e pubblica l'immagine delle etichette dei vini premiati con i “5 Grappoli”. Apprezzamenti per il Serpara sono stati espressi in “presa diretta” da Gianfranco Vissani, nel corso della cena di gala, seguita alla presentazione del Duemilavini. «Il “Serpara” è un vino di vigneto, di uve particolarmente selezionate e con una produzione limitata -ci dice Nunzio Capurso, presidente, enologo e direttore della Cantina Terre degli Svevi - Si tratta di un vigneto di sei ettari, ubicato nel terreno collinare di Maschito, rinomato per l'eccezionale esposizione, che ne rende assai mite il clima anche nei periodi più freddi dell'anno». Una esposizione molto gradita anche ai serpenti, che, appunto, popolano e danno il nome all'area. Alla base del successo di questo vino di uve selezionate e di produzione limitata, sicuramente l'ambiente, l'esperienza e la tenacia dei vitivinicoltori, ma anche la lungimiranza della sperimentazione condotta dalla Cantina Terre degli Svevi, che ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio, immettendo sul mercato un vino di colore rubino,luminoso edintenso;dal profumo ampio e complesso,

Mario Spada

Il prestigioso riconoscimento dell’Ais al Serpara 2005

“Terre degli Svevi” brinda ai 5 Grappoli

A Jackson 4 American Music Awards

Michael Jackson è stato il protagonista assente della 37esima edizione degli American Music Awards, i premi della musica statunitense assegnati dai fan con i voti su Internet. Al nastro di partenza con cinque candidature, Jacko ha ha conquistato quattro premi, vincendo nella categoria soul/r&b, miglior artista maschile, miglior disco di pop/rock e per l’album «Number Ones». A ricevere i premi a nome di Jacko è stato sul fratello Jermaine, accompagnato sul palco dai tre figli Jeremy, Jaafar e Jermajesty.

Johnny Depp è il più sexy del mondo

TEATRO

L’Archè di Fittipaldi in tour nel “Vero West”

Il Serpara 2005 premiato con i 5 Grappoli dall’Ais

con note dominanti di ciliegia amara e ricordi di vaniglia e timo; con un sapore di personalità spiccata, potente, imperioso, con elegante e caldo fondo di spezie e con un finale di intensa persistenza. Il tutto racchiuso in una elegante bottiglia, sulla quale spicca l'Aquila nera imperiale degli Svevi. Ma non basta avere prodotti di qualità per vincere la concorrenza. Occorre anche creare i presupposti per far arrivare il prodotto di qualità sui mercati internazionali . «I nostri prodotti di eccellenza debbono vincere l'handicap che deriva dal fatto che la Basilicata non è conosciuta né a li-

vello internazionale né a livello nazionale- evidenzia Capurso - Il vino è un prodotto legato direttamente al suo territorio ed è il simbolo della cultura locale. La Regione dovrebbe promuovere su riviste di larga diffusione una massiccia campagna di informazione a livello nazionale e internazionale abbinando la propria immagine a quella dell'Aglianico del Vulture. Una operazione che la Regione Toscana realizza per pubblicizzare il Chianti. Per la Basilicata- conclude Capurso- il compito è facilitato, tenuto conto che c'è un solo vino d'eccellenza:l'Aglianico del Vulture».

LAURIA - La neonata associazione culturale «L’Archè» ha presentato il cartellone teatrale della prossima stagione. Nato per iniziativa del regista Nino Fittipaldi, il sodalizio ha lo scopo di promuovere il teatro e realizzare spettacoli teatrali. Fittipaldi non è nuovo a tali iniziative. Il suo eclettismo lo ha portato alla realizzazione ed interpretazione, nel corso degli anni, di numerosi lavori teatrali, tra i quali si ricordano «Traversata», «Follandia», «Non scherzi, questa è una storia troppo triste» ed altri ancora. Nonostante gravi problemi di salute Fittipaldi ha continuato a occuparsi di teatro ed ha proposto, con successo, nel suggestivo scenario dell’anfiteatro del Santuario della Madonna Assunta in Lauria, la commedia – dramma «Gli Ornitofili – l’alba del terzo millennio», portata in scena da un trio di attori non professionisti. Per la stagione invernale 2009/2010, oltre alle attività di Teatro laboratorio per bambini ed adulti, diretto da Antonia Bruno,

Gianfranco Quero

di Venosa, è prevista la rappresentazione del dramma di Sam Shepard «Vero West», interpretato dagli attori professionisti Gianfranco Quero, di Messina, Alessio Bonaffini e Antonio Nicodemo. Il dramma è stato presentato in anteprima a Moliterno. Altri appuntamenti previsti Praia a Mare domani, Diamante (25), Melfi (26), Trecchina (28). Il 30 novembre lo spettacolo andrà in scena a Napoli (Teatro il Primo) mentre dall’8 all’11 febbraio si replica a Roma (Teatro Lo Spazio).

Puoi essere giovane e bello, una portentosa creatura invischiata in un amore impossibile che fa stramazzare le ragazzine. Ma alla fine vieni immancabilmente fregato dall'esperienza malandrina di un pirata. Nell'annuale classifica degli uomini più sexy al mondo, la rivista People ha "rimandato" Robert Pattinson ed innalzatoal verticedellasensualità maschile Johnny Depp. Nessuno ha potuto resistere di fronte a un uomo che potrebbe avere tutte le donne del mondo ed è invece fedele alla compagna Vanessa.

Per Rolling Stone Berlusconi rockstar dell’anno

A POTENZA

Viaggio nelle “Dissonanze” dell’universo femminile POTENZA - Oggi, presso il Museo Archeologico Provinciale apre la mostra "Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne". L' evento rappresenta il racconto e l'iconografia del genere femminile nei mezzi di comunicazione in particolare carta stampata e video. E' un racconto dissonante perchè emergono i contrasti in cui la donna e il suo corpo sono immersi nella società contemporanea. Appuntamento alle ore 17.30 presso la sala convegni del Museo provinciale. La rassegna sarà

visitabile fino al 31 dicembre: dal martedialsabato 9-13/16-19.Illunedì, domenica e festivi dalle ore 9-13. L' inaugurazione della mostra sarà preceduta dal convegno che avrà come tematica "Dissonanze: realtà e rappresentazione delle donne; contro gli stereotipi di genere". Moderatrice sarà la giornalista materana Nuccia Nicoletti. Lo spettatore sarà immerso in un collage tridimensionale, da esplorare - fisicamente- per scoprire - intellettualmente- le dissonanze che ca-

ratterizzano oggi la rappresentazione femminile. La rassegna "Dissonanze" ha come finalità l'analisi critica, sotto formadi esposizione artistica, del paradigma donne e rappresentazione. L' evento è organizzato in collaborazione con il Comune , il Consiglio regionale della Basilicata, l'AIiccre, Coordinamento nazionale dei CoReCom, CoReCom Basilicata , Ordine dei Giornalisti di Basilicata e Centro documentazione Athena. m.a.flum

Votazione all’unanimità e «per evidenti meriti dovuti a uno stile di vita per cui la definizione di rock&roll va persino stretta»: così il premier Silvio Berlusconi incassa oggi un successo d’immagine forse superiore persino alle sue pur alte aspettative. L’edizione italiana della celebre rivista di musica Rolling Stone che ogni dicembre sceglie una rockstar dell’anno cui dedicare la copertina ha eletto proprio il presidente del consiglio.

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58 Cultura e Spettacoli


PRIMA SERATA

10.05

RUBRICA

13.50

RUBRICA

15.15

RUBRICA

08.40

SHOW

06.50

SIT COM

NEWS

12.15

23.30

SHOW

Verdetto finale

Medicina 33

Trebisonda

Mattino cinque

06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.50 -RubricaDieci minuti di... 10.00 -RubricaAppuntamento al cinema 10.05 -RubricaVerdetto Finale 10.55 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita'

06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniGeronimo Stilton 08.05 -PUPAZZI ANIMATI L'albero azzurro 08.25 -CartoniLittle Einstein 09.30 -CartoniPucca: Ghiaccio sottile 09.45 -RubricaRai Educational - Un mondo a colori - files 09.50 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 07.30 -RubricaTGR Buongiorno Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 - Morning 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.20 -RubricaCominciamo Bene 10.00 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniLittele Amadeus 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 09:57 - Reality ShowGrande fratello pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Reality ShowGrande fratello pillole 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5

06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -FilmCavalca Vaquero! con Robert Taylor , Ava Gardner , Anthony Quinn , Howard Keel - regia di John Villiers Farrow (USA ) 1953 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore 20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmSentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy duck 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComHannah Montana 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl giorno del delfino con George C. Scott, Trish Van Devere, Paul Sorvino - regia di Mike Nichols (USA) - 1974 16.00 -RubricaCosi' stanno le cose 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.30 -ShowAffari tuoi 21.10 -Film TvGiuseppe Moscati - L'amore che guarisce con Beppe Fiorello - regia di Giacomo Campiotti (Italia) - 2006 23.35 -TelegiornaleTg 1

20.25 -GiocoEstrazioni del lotto 20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 22.40 -TelefilmLaw & Order 23.25 -Rubrica90° Minuto Champions

20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce 20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Talk ShowBallarò 23.20 -RubricaParla con me

20:31 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -FilmSapori e dissapori con Catherine Zeta-Jones, Aaron Eckhart, Abigail Breslin - regia di Scott Hicks (Usa, Australia) - 2007 23.30 -NewsMatrix

21.10 -FilmIl mistero del lago con A. Caterina Morariu, L. Flaherty - regia di M. Serafini (Ita) - 2007 23.20 -FilmL'acchiappasogni con M. Freeman, T. Sizemore - regia di Lawrence Kasdan (USA) 2003

20.30 -GiocoPrendere o lasciare 21.10 -FilmRush Hour - Due mine vaganti con Jackie Chan, Chris Tucker, Tom Wilkinson - regia di Brett Ratner (USA) - 1999 23.15 -ShowChiambretti night

20.30 -RubricaOtto e mezzo 21.10 -DocumentarioImpero 23.30 -ShowVictor Victoria

23.40 -Talk ShowPorta a Porta 01.15 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.45 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaScrittori per un anno

00.50 -TelegiornaleTG 2 02.05 -Film TvCome stanno bene insieme con Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto - regia di Vittorio Sindoni 02.55 -RubricaMedicina per voi

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -RubricaPrima della prima 02.10 -RubricaFuori Orario. Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping 02.45 -Reality ShowGrande Fratello

02.00 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.25 -FilmFilm d'amore e d'anarchia con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Lina Polito - regia di Lina WertmĂźller (Italia) - 1973

01.45 -TelegiornaleStudio aperto 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmAppuntamento a Liverpool con Isabella Ferrari, John Steiner, Valeria Ciangottini - regia di Marco Tullio Giordana (Italia) - 1988

00.35 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -RubricaOtto e mezzo 01.55 -FilmErcole l'invincibile con Dan Vadis, Spela Rozin - regia di A. Manconi (Italia) - 1963

Vita da strega

Secondo voi

Idee

Natale

Gift

Lattemento

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Victor Victoria

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Televisioni 59

MartedĂŹ 24 novembre 2009


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Martedì 24 novembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

METAPONTO

Mezzo secolo fa l’esondazione dell’Agri a pagina 22

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Potenza del calcio Debolezza del fosforo


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