Brevi dal mondo
Solidarietà incostituzionale BERLINO – Il contributo di solidarietà per la ricostruzione dei territori tedesco-orientali dell’ex Ddr è anticostituzionale. Lo ha stabilito ieri il tribunale di Hannover, che ha accolto il ricorso di un manager, dal cui stipendio sono stati prelevati nel 2007 oltre 1000 euro per il cosiddetto «Solidaritaetszuschlag», più noto con l'abbreviazione di «Soli», pari al 5,5% dello stipendio lordo.
Francia, sciopero degli immigrati PARIGI – Un giorno fermi per farsi notare, per dimostrare che sono loro, gli immigrati, a «far girare» la Francia: sarà il 1 marzo la prima «giornata senza di noi», 24 ore di «boicottaggio economico». Perchè, dicono gli immigrati di Francia sempre più preoccupati dal clima «ambiguo e malsano», «siamo noi che facciamo girare la Francia».
Iran, impiccato uno stupratore TEHERAN – Nuova esecuzione (la numero 259) in Iran. Un ragazzo di 25 anni, condannato per stupro, è stato impiccato nel carcere della città di Karaj, nei pressi di Teheran. Lo ha riferito l’agenzia Isna. Mohammad Orouji era stato condannato anche per consumo di alcool, vietato in Iran.
Influenza A Fazio assicura «In attenuazione» AREZZO – Il tanto temuto picco pandemico per i casi di influenza A in Italia, atteso e previsto per il mese di dicembre, in realtà ha anticipato i tempi sulla tabella di marcia: il primo picco si è infatti già registrato intorno alla metà di novembre, con oltre 100mila nuovi casi al giorno. E la 'buona notizia' è che ora «la grossa ondata è probabile che sia in fase di attenuazione». Ad indicare l’andamento della pandemia è stato ieri, dal 4° Forum Risk Management in Sanità in corso ad Arezzo, il viceministro della Salute Ferruccio Fazio.
Giovedì 26 novembre 2009
Incredibile mole di dati. Recuperati al momento solo il 16%, ma si continua a scavare
Brenda, 16mila file trovati sul computer Gli inquirenti risentiranno la trans China che parlò di somme rilevanti
China a “Porta a porta”
ROMA – Tantissimi file. E non tutti andati perduti. Questo il «tesoro» nascosto nel computer di Brenda, la transessuale testimone nell’inchiesta sul caso Marrazzo trovata morta il 20 novembre scorso per asfissia da fumo nel suo monolocale di via Due Ponti, a Roma. File che qualcuno, immergendo il computer nell’acqua ha tentato di cancellare. Tra visibili e andati perduti, i tecnici hanno calcolato che la memoria del pc conterrebbe 60 mila file che occuperebbero 130 giga-
byte. Una spazio considerevole se si considera che un film occupa mediamente due-tre gigabyte. Dunque si tratta di una mole considerevole di documenti tra foto e video, la parte preponderante, e file di testi scritti. I consulenti tecnici nominati dalla procura stanno completando la scansione dell’hard disk del pc: al momento è stato recuperato il 16 per cento del contenuto. Intanto le indagini sulla morte di Brenda proseguono. Ieri mattina inquirenti ed investigatori hanno compiuto un nuovo sopral-
luogo nell’abitazione di Brenda alla ricerca di ulteriori elementi utili per la ricostruzione delle modalità culminate nella morte della trans. Prossimamente sarà risentita in procura la trans China, che nel programma «Porta a Porta» di qualche giorno fa ha parlato di circa 30 mila euro consegnati a Brenda dall’ex presidente della Regione Lazio. Circostanza, quest’ultima, non riferita quando fu sentita la prima volta dopo la morte della collega, ed amica del cuore, brasiliana. Letizia Bianco
La Dia di Napoli mette le mani sui Bidognetti, i Marcianise e i Belforte
Caserta, duro colpo ai casalesi Sequestrati beni per 120 milioni di euro a boss di primo piano CASERTA – Ville faraoniche con mega parco e piscine, intere concessionarie con moto costosissime, partecipazioni societarie. È un tesoro di ben 120 milioni di euro quello sequestrato ieri al clan dei Casalesi, e che fa seguito a quello di martedì altri 50 milioni ad altre cosche del Casertano: in due giorni, insomma, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 170 milioni di euro, ritenuti acquisiti riciclando i proventi di estorsioni, traffici ed attività illecite, sono stati sequestrati ad esponenti di primo piano, a gregari e prestanome dei clan camorristici operanti nel casertano. La Direzione investigativa antimafia di Napoli di Napoli, nell’ambito
dell’operazione denominata Faraone, prendendo spunto dalle dimore faraoniche finite sotto il tiro della magistratura, ha eseguito tre provvedimenti di sequestro emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti di 19 imprenditori, incensurati, del Casertano. Sono ritenuti prestanome di tre clan, componenti la fazione dei Casalesi capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotte e mezzanotte', quella che fa capo a Michele Zagaria, uno delle due primule rosse dell’organizzazione, latitante da oltre 13 anni, nonchè i Belforte di Marcianise. Alla cosca di Marcianise, guidata
daifratelliSalvatore eDomenicoBelforte, in carcere ormai da tempo, la Dia ha sequestrato ha sequestrato oltre 80 immobili tra cui interi stabili con decine di appartamenti tra cui, a Capodrise, comune confinante con Marcianise, il 'Parco Irene 2', composto da 34 appartamenti, 6 negozi, 13 garage. E ancora, una villa faraonica al 'Parco delle Vacche', nella località 'Vaccheria', poco distante dal borgo settecentesco di s.Leucio, costituita da tre livelli, con un ampio parco di circa 3.500 metri quadrati e piscina. La villa ed altri immobili sono risultati intestati all’imprenditore immobiliare di Marcianise, Salvatore Tartaglione e ad alcuni familiari, incen-
surato, ma considerato dagli investigatori il principale referente degli interessi economici del gruppo Belforte, che per conto del clan effettuava investimenti anche attraverso la partecipazione ad aste giudiziarie per acquisire immobili aprezzi di mercato particolarmente vantaggiosi. Ci sono poi una villa in costruzione di oltre 2.000 metri quadrati, a Porto San Paolo in Sardegna, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre due milioni di euro. Tra i beni sequestrati ai Casalesi figurano la concessionaria Honda di Parete, con all’interno oltre 70 motociclette di grossa cilindrata della casa giapponese. Mario Palermo
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