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Brevi dal mondo

Iran, 74 frustate per l’economista TEHERAN - Durissima repressione in Iran. Said Leylaz, economista che negli ultimi anni ha criticato la politica del presidente Ahmadinejad, è stato condannato a 9 anni di reclusione e 74 frustate. Era stato arrestato in seguito alle proteste post-elettorali. Arrestati anche vari manifestanti che qualche giorno fa hanno strappato in piazza le foto di Khomeini.

Romania, la Corte dà ragione a Basescu BUCAREST - Otto giorni dopo il ballottaggio alle presidenziali in Romania, la Corte costituzionale ha confermato per un secondo mandato di cinque anni il presidente in carica Traian Basescu, sostenuto dal Partito democratico-liberale. I socialdemocratici avevano chiesto l’annullamento e la ripetizione del voto, denunciando presunti brogli.

Mark Obama “assunto” in Cina PECHINO – Schivo e riservato, il fratellastro di Obama si è trovato suo malgrado proiettato sulla scena internazionale. La città di Shenzhen ha infatti nominato Mark Obama Ndesandjo «ambasciatore» della propria immagine, premiare anche il suo impegno per gli orfani della metropoli dove vive da sette anni.

Martedì 15 dicembre 2009

Risveglio in bianco per L’Aquila, dove le scuole restano chiuse

Neve e vento, allerta maltempo ROMA – Arriva l’inverno ed è subito allerta maltempo in Italia. La neve ha coperto le piazze e i terreni che hanno ospitato i campi dei terremotati e l’Aquila si è svegliata tutta bianca. E così anche tutto il centro nord. Il sud, invece, è sferzato da un forte vento. Gravi danni a Catania per una tromba d’aria, con 4 feriti gravi. La Protezione Civile mette in guardia: il maltempo durerà per tutta la settimana. La tromba d’aria a Catania ha creato molti danni e ha divelto un hangar della base elicotteri dell’Aeronautica militare di Maristaeli. Per questo quattro militari della marina sono stati tra-

Al Sud colpita Catania, con una tromba d’aria che ha causato quattro feriti gravi volti da pezzi di lamiera sollevati in aria dalla forza distruttrice del vento mentre stavano effettuando dei controlli tecnici a un elicottero inmanutenzione. Duedi loro sono stati ricoverati nel reparto di rianimazione; i medici non hanno sciolto la prognosi. Chiuso per tre ore anche l’aeroporto della città. All’Aquila la circolazione, non ha avuto particolare problemi, ma il sindaco del capoluogo abruzzese ha comunque decisa la chiusura delle scuole. Maggiori i disagi nei comuni limitrofi e nelle

frazioni più alte dove molti veicoli hanno avuto difficoltà nel percorrere le strade di montagna. Come l'Aquila anche altre città: Trieste, Gorizia e Bologna si sono svegliate sotto la neve. La società Autostrade stima che la neve copra 300 km delle arterie di sua competenza al Nord e al Centro, fino all’altezza di Sulmona, in Abruzzo. Al Sud i problemi sono causati dal vento. Nell’isola di Ischia si è avuto il primo fenomeno stagionale dell’acqua alta nello storico borgo di Ischia Ponte.

Bambini aquilani giocano con la neve

Il Csm emette il suo durissimo giudizio contro il ddl, ritenuto incostituzionale

«Il processo breve è amnistia» Parere a larga maggioranza, no soltanto dai “laici” del Pdl ROMA – E' in contrasto con più principi costituzionali ed è un ' «amnistia» per reati «di considerevole gravità», a cominciare dalla corruzione, il ddl sul processo breve, che farà finire nel nulla tra il 10 e il 40 per cento dei processi penali. È un giudizio durissimo quello del Csm sul processo breve, consegnato a un parere che è stato approvato a larghissima maggioranza, con il solo «no» dei laici del Pdl. Lo vota il vice presidente del Csm Nicola Mancino, che avverte: «Anzichè avere un’accelerazione avremo un allungamento dei tempi dei processi, la loro estinzione, con una caduta dei diritti e della certezza della

pena». E con lui si schierano tutti i togati, i laici del centro-sinistra e dell’Udc. Dice espressamente di condividere il documento anche il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito, che al momento del voto, però, è già andato via. È in una seduta straordinaria che il plenum del Csm vara il suo parere; convocata con l’occhio al calendario parlamentare, visto che alle 20 al Senato scade il termine per la presentazione degli emendamenti. E bastano quattro ore di discussione per arrivare all’approvazione. Il documento definisce «dirompente» la portata che il provvedimento avrà sulla giustizia.

Ma nel dibattito vengono usate anche espressioni più colorite. «In nome di interessi privati» c'è il rischio di determinare uno «tsunami» per la giustizia, avverte il togato di Unicost Fabio Roia; così «si uccidono diritti» dice Giuseppe Maria Berruti (Unicost) – relatore con Ezia Maccora (Magistratura democratica) e Vincenzo Siniscalchi (Pd) del parere – parlando soprattutto delle conseguenze che il provvedimento avrà sul processo civile. Di «sfregio alla giustizia e di colossale presa in giro dei cittadini», visto che il ddl «non affronta affatto la questione della lunghezza dei processi» parla il laico del centro-sinistra Mauro Volpi. Men-

tre il pg Esposito, lamentando la mancanza di interventi a monte per rendere effettivamente rapido il processo in termini di riforme e di risorse, ammonisce: «il treno veloce della giustizia non può realizzarsi con una vecchia vaporiera e senza tener conto delle esigenze dei pendolari». Scontate le reazioni politiche. La maggioranza difende il ddl e con Italo Bocchino vicepresidente vicario dei deputati del Pdl ribalta su Palazzo dei marescialli l’accusa di incostituzionalità, «perchè il Csm invade il campo del Parlamento». Mentre le opposizioni invitano il governo ad ascoltare i consiglieri e a ritirare il provvedimento.

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2 In Italia e nel mondo


IL VERTICE SUL CLIMA

Pochi fondi per Kyoto, i delegati lasciano il tavolo

Ambiente, l’Africa protesta ma il summit va avanti COPENAGHEN – Il vertice sul clima spera di trovare un futuro al Pianeta entro venerdì, ma il negoziato si fa teso. Le posizioni sembrano cristallizzate, il vero confronto è tra Stati Uniti e Cina. L’Europa, unica davvero pronta a mettere mano al portafoglio, rischia di restare schiacciata tra i due giganti. E i Paesi in via di sviluppo giocano la carta della minaccia di abbandonare il tavolo. LA “RIBELLIONE” DELL’AFRICA L’Africa sbattela portagià durante i lavori del mattino, ma si ha subito l’impressione che si tratti di una mossa negoziale. Non tutti i delegati, infatti, lasciano la sala e qualcuno confida che gli altri torneranno presto. Nel pomeriggio si diffonde l’idea che a muovere le fila ci possa essere la Cina, dichiaratamente vicina agli interessi del cosiddetto G77, la rete di 131 Paesi soprattutto in via di sviluppo. Scopo reale della protesta sarebbe stato forzare la mano ai Paesi europei per mantenere sostanzialmente in vigore il Protocollo di Kyoto, accordo che ha avuto esiti fallimentari (dalla sua firma le emissioni di gas serra sono aumentate del40%), che non è mai stato firmato dagli Usa e che prevede un trasferimento di risorse dai Paesi ricchi a quelli emergenti e in via di sviluppo. «Noi – ha detto il ministro italiano dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo – non tifiamo per il fallimento, stiamo lavorando a un risultato che non rallenti il processo successivo». Il ministro ha quindi sottolineato «l’unità granitica dell’Unione Europea». E da Bruxelles il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, incontrandoil presidenteindonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, ha lanciato un monito perchè «i Paesi in via di sviluppo, compresi quelli che sono già economie importanti, devono fare di più a Copenaghen». Ma da New Delhi arriva una ferma posizione: «Se i delegati presenti al vertice dell’Onu non avranno messo a punto un documento concordato entro il 16 dicembre prossimo, vorrà dire che non ci sarà alcun accordo», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente indiano, Jairam Ramesh. Sul

fronte delle presenze negli ultimi due giorni del vertice, mancherà il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, dopo l’aggressione subita a Milano. Il premier britannico Gordon Brown ha invece deciso di anticipare di un giorno il suo arrivo in modo da imprimere «una nota d’urgenza» al negoziato. Una riprova di quanto alto sia l'interesse europeo per superare Kyoto, mentre le forze coinvolte ne vorrebbero una semplice rivisitazione. BRASILE DILIGENTE, ITALIA FANALINO DI

ch, presentato al vertice Onu di Copenaghen e condotta annualmente dall’associazione tedesca in collaborazione con la rete delle associazioni ambientaliste Can (Climate Action Network) Europe e di Legambiente per l’Italia. L'Italia è stabile al 44/o posto, ma per il nostro Paese è "semaforo rosso" sulle politiche nazionali giudicate inesistenti. L’APPELLO DI BAN KIMOON Intanto il segretario generale dell’Onu, Ban KiMoon, ha avvertito che il tempo per trovare un accordo alla conferenza sul clima «sta per scadere». «Faccio appello a tutti i leader mondiali perchè raddoppino gli sforzi per trovare lo spazio per un compromesso», ha dichiarato ai giornalisti al Palazzo di Vetro poche ore prima di partire per la capitale danese, «perché non è il momento per i capricci e i rimproveri». Elisabetta Guidobaldi Marco Galdi

Italia bocciata nelle politiche ambientali

CODA Italia terz'ultima in politiche per combattere i cambiamenti climatici, peggio solo Canada e Arabia Saudita. Il Brasile ha invece fatto meglio di tutti conquistando il quarto posto grazie alla lotta alla deforestazione. Quarto posto che sarebbe il primo perchè il podio per le performance 2010 per salvare il clima è rimasto vuoto. Questa la fotografia scattata dall’Indice sul clima 2010 del Germanwat-

La Morte del pianeta davanti al Parlamento danese; a sinistra Ban Ki-Moon

Caos e disservizi tra gli oltre 36.000 accreditati per partecipare al summit danese

Troppi numeri, l’organizzazione va in tilt COPENAGHEN – Che il vertice delle Nazioni Unite sul clima a Copenaghen sarebbe stato caotico, era previsto. Ma nel primo giorno della settimana decisiva la macchina organizzativa danese è crollata sotto la spinta dei 36.676 accreditati. Più della metà non è riuscita neppure a mettere piede nel Bella Center, centro espositivo alla periferia della capitale danese. Di fatto, una catastrofe annunciata perchè la sede del summit che dovrebbe decidere il futuro del pianeta è omologata per ospitare non pi— di 15.000 persone. Il caos è cominciato di prima mattina. Servito da una modernissima linea di metropolitana sopraelevata senza conducente, l’accesso al centro doveva essere teoricamente facile: apparentemente ampia l’area di attesa prima dell’ingresso dove i delegati avrebbero dovuto essere divisi per categoria ed indirizzati prima ai controlli di sicurezza, poi alle aree di accreditamento. Invece la macchina si è inceppata: troppo pochi i 20 metal detector in funzione, troppo lunghe le operazioni per il rilascio degli accrediti (impensabile che per

Copenaghen

oltre 3.000 giornalisti fosse dedicato un solo sportello), troppe le richieste approvate. E la coda si è trasformata, con il passare delle ore, in una folla di migliaia di persone: immobili, in piedi, nel gelo. Nella folla, migliaia di rappresentanti delle 853 Ong rappresentate, ma anche centinaia di negoziatori e giornalisti.

Nel caos sono saltati i ruoli: tutti bloccati, senza distinzioni. Chi aveva avuto la previdenza di anticipare i tempi è riuscito a guadagnare l’accesso al Bella Center dopo quattro ore di fila. Per altri, come un negoziatore francese privo di passaporto diplomatico, i senatori italiani Roberto Della Seta e Francesco Fer-

Champagne e prosecco fanno bene al cuore LONDRA - Una buona occasione, in questo Natale, per aprire un'altra bottiglia di champagne senza che gli altri ospiti storcano il naso? Basta affermare che «fa bene al cuore». Parola di Jeremy Spencer, scienziato della Reading University, convinto che lo champagne abbia effettibenefici sullasalute del nostro cuore, proprio come il cacao e il vino rosso. In uno studio, pubblicato sulla rivista British Journal of Nutrition, Spencer e colleghi hanno scoperto che lo chapagne, come il prosecco, contiene polifenoli antiossidanti ritenuti capaci di ridurre gli effetti dei radicali liberi. In particolare, questi

Bombardati dalle notizie e il cervello perde colpi

Quella star è Babbo Natale antiossidanti rallenterebbero larimozione dell'ossidodi azoto dal sangue, abbassando la pressione sanguigna e quindi riducendo il rischio di sviluppare problemi cardiaci e ictus. Gli stessi benefici dello champagne sono stati riscontrati anche nelle fave di cacao.

rante, il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, l'attesa è arrivata al record di otto ore. «La Conferenza di Nairobi nel 2006, al confronto, sembrava organizzata dalla Svizzera, per non parlare del vertice di Johannesburg nel 2002 – ha detto Della Seta – La gestione è stata irresponsabile». D’altra parte era noto che il centro scelto per la Cop 15 non sarebbe stato sufficiente. Costituito da una serie di capannoni per un totale di 66.000 metri quadrati, ampliato con ulteriori 13.000 metri quadrati di tensostrutture, il Bella Center è stato però omologato dalle autorità danesi per 15.000 persone. A fronte di un numero di accrediti più che doppio: 193 le delegazioni nazionali più due paesi osservatori con 10.335 tra negoziatori e tecnici. Poi 516 persone del segretariato delle Nazioni Unite, 333 delle agenzie specializzate e 3.521 giornalisti. Ma a far saltare il banco è stata la “carica” delle organizzazioni non governative (853 con 21.137 rappresentanti) e intergovernative (55 con 834 delegati). Marco Galdi

PER gioco o per lavoro, quando arrivano le festività sono in molte le dive della moda e dello spettacolo che amano interpretare con il loro charme il ruolo di sexy "babbo natale". Quest’anno a dare il “la” alla moda è stata la cantante americana Katy Perry, che

dalle pagine di Twitter ha proposto la sua versione di Santa Klaus mandando in visibilio i fan. Ma sono molte le signore famose che hanno indossato almeno una volta il cappello rosso con il pon pon bianco. Da Heidi Klum (nella foto) a Britney Spears e Lindsay Lohan.

LONDRA - Il nostro cervello sta cambiando e la nostra capacità di concentrazione è sempre più scarsa. Questo perchè ogni giorno veniamo bombardati in media da 100.500 parole: da Internet, ai giornali, al cinema, alla televisione, alla radio, al telefono, ai videogiochi. Troppi input che affaticherebbero il nostro cervello. È quanto afferma una ricerca dell'Università della California riportata sul quotidiano britannico Daily Mail. I ricercatori hanno stimato laquantità diinformazioni a cui le persone sonoesposte dentroe fuoricasa. Ebbene, stando a questi calcoli, un adulto medio è

esposto ogni giorno a più di 100 mila parole e 34 gigabyte di informazioni. Il rischio per il nostro cervello è quello di andare in tilt a causa di un sovraccaricamento di informazioni. E questo, secondo i ricercatori, avrebbe già modificato la struttura del nostro cervello.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi aggredito a Milano Un clima avvelenato

Contro la violenza per la libertà

Il sangue del Capo e i due predellini

dall’editoriale di Pierluigi Battista

dall’editoriale di Ezio Mauro

dal commento di Michele Brambilla

L’odio politico è un mostro che, scatenato, risulta molto difficile da domare. Anche se non è armato da un’ideologia sistematica (come accade con il terrorismo vero e proprio), anche se incendia una mente isolata (e, a quanto sembra, malata) come è accaduto con l’aggressione a Berlusconi ieri sera dietro il Duomo a Milano, l’odio politico si deposita come un veleno che intossica la discussione pubblica. Riduce l’avversario a un bersaglio da annichilire. Da distruggere: in effigie, ma anche fisicamente. Non è solo una questione di toni esasperati. È l’idea che la lotta politica non contempli confini e contrappesi all’aggressività verbale. È la degradazione dell’avversario a nemico da abbattere. [...].

Hanno colpito Berlusconi. L'immagine del volto del Premier trasformato in una maschera di sangue raggiunge tutti noi con la sua carica di violenza. Con la follia che trasforma un uomo in simbolo da abbattere ad ogni costo e con ogni mezzo, e la persona che diventa un bersaglio fisico. Il film drammatico di piazza Duomo farà il giro del mondo, testimoniando il degrado dello scontro politico in Italia. Ma per una volta, non è questo che conta. Conta l'effetto su ognuno di noi, sul Paese, sul sistema politico. Amici e avversari, sostenitori e oppositori oggi devono essere solidali con il premier - come siamo noi - e senza alcun distinguo, nel momento in cui è un uomo colpito dalla violenza. [...].

Il tanto atteso «predellino due» c’è stato, ma quanto diverso da quello di due anni fa e quanto diverso anche da tutte le ipotesi circolate in questi giorni. Silvio Berlusconi è salito anche ieri sera sul predellino, ma non più per parlare al suo popolo, non più per farci annunci: solo per mostrare la maschera di sangue, gli occhi ancora sbarrati dal terrore e, sembrava di vedere, anche dallo stupore: com’è stato possibile? Com’è possibile che l’odio contro di me arrivi a tanto? Queste domande pareva di leggere ieri sera, dietro al Duomo di Milano, su un volto che siamo abituati a vedere a volte sorridente e a volte iracondo, ma mai spaventato, mai alle corde. Il terrore no, non era mai stato nelle categorie di Silvio Berlusconi. [...].

La migliore di oggi

A senso unico

Dietro la violenza c’è una regia

dal commento di M.Calabresi

dall’analisi di A. Sallusti

Ci sono momenti in cui bisognerebbe abolire due parole: ma e però. L’aggressione di un uomo, in questo caso di un primo ministro, è uno di quelli. Di fronte alla violenza non possono essere accettate subordinate, ammiccamenti o tantomeno giustificazioni. Il giorno che la politica italiana tutta lo avrà compreso fino in fondo, allora sarà davvero matura. Il volto ferito e pieno di sangue di Silvio Berlusconi non può che lasciare sgomenti, non riesco ad immaginare una persona seria o che ami definirsi democratica e perbene che possa avere una reazione diversa. [...].

Berlusconi il dittatore, il fascista, il tiranno, il monarca assoluto da abbattere a qualsiasi costo. Parole di Antonio Di Pietro, e non soltanto sue. Il fronte dell’odio anti Cavaliere ha incassato il primo risultato. Tradita pochi giorni fa dal mafioso Graviano che non ha sganciato la prevista bomba atomica contro il premier, la ben assortita compagnia democratica e costituzionale si è parzialmente rifatta grazie a Massimo Tartaglia, 42 anni da Cesano Boscone, provincia di Milano, il pazzo che ieri sera ha provato ad eseguire l’ordine di liberare il Paese dalla scomoda presenza del premier.

Fermarsi ora

Sinistra al bivio dal commento di L. Annunziata

È successo a Milano, piazza Duomo, alla fine del comizio di apertura della campagna elettorale per le Regionali. Tartaglia ha affrontato il premier scagliandogli in pieno volto un pesante oggetto. Ora Berlusconi è ricoverato in ospedale: ha perso molto sangue, ha lesioni esterne e interne alla bocca, due denti fratturati, il setto nasale incrinato più ematomi vari. Il fatto che l’aggressore abbia problemi psichiatrici non attenua neppure di un millimetro la gravità dell’accaduto e le responsabilità politiche. Di matti è pieno il Paese, da sempre, ma mai a uno squinternato era venuto in mente di attentare alla vita di un primo ministro. [...].

Giannelli sul Corriere

Il doppio errore nel sistema di protezione

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dall’articolo di Fiorenza Sarzanini

Follia. Un pazzo ha colpito ieri al volto il presidente del consiglio al termine del comizio di Milano. Imprevedibile, dunque: il gesto inconsulto di una persona disturbata, da 10 anni in cura in un centro di Igiene mentale. Tuttavia le immagini del sangue sul volto di Silvio Berlusconi sono destinate a segnare uno spartiacque nella già disgraziatissima vicenda politica italiana. Non ci sono precedenti: mai un premier in carica in questo paese era stato aggredito e ferito in piazza. C'è da oggi un prima e un dopo. Non avremmo mai voluto vedere quel fotogramma. Non dovremmo essere a questo. Facile immaginare, conoscendo gli attori, lo sconcio coro di domani: è colpa vostra, no è vostra. Le accuse reciproche, l'enfasi sul clima d'odio, le solidarietà dovute, i pensieri che è già troppo aver pensato. Noi non vogliamo far parte di quel coro, non ci troverete lì. [...].

Una ventina di uomini schierati in doppio anello per fare scudo mentre è in mezzo alla folla. La falla nel dispositivo di sicurezza di Silvio Berlusconi si è aperta nel cerchio più stretto, quello che ha il compito di proteggerlo dalle eventuali aggressioni dirette o dal lancio di oggetti. Il dispositivo deve essere a maglie strettissime perché nel contatto con la folla il rischio altissimo è quello di un ordigno oppure un colpo d’arma da fuoco. Ma in piazza del Duomo qualcosa non ha funzionato e dopo il ferimento provocato da Massimo Tartaglia c’è stato quello che i tecnici ri-

Taglio basso

Un presepe nero in procura A Verona scoppia la polemica dall’articolo di Roberto Bianchin

Il bambinello, disteso sulla paglia nella sua piccola capanna, ha una camicina rosa e la pelle scura. E come Gesù, anche Giuseppe e Maria, che gli stanno vicini tra il bue e l'asinello, sono neri. È la prima volta che succede. E siccome non avviene in casa di un immigrato ma nel presepe della Procura, per volontà del procuratore capo Mario Giulio Schinaia, esplodono le polemiche. Perché il presepe anti razzista viene visto come una sfida all'amministrazione leghista, che non è mai stata tenera verso gli immigrati, proprio da parte di quella Procura che alcuni anni fa aveva mandato a giudizio, per istigazione all'odio razziale verso gli zingari, l'attuale sindaco Flavio Tosi quand'era solo un ruspante militante leghista. La "natività nera" del procuratore infatti non piace al ministro leghista dell'agricoltura Luca Zaia, che la bolla come "un'inutile provocazione". Inutile, attacca, "come quella di chi non fa il presepe per non offendere i musulmani". Inutile e anche perico-

Il volto insanguinato, sorpreso e spaventato del premier Silvio Berlusconi rimarrà un’icona nella storia di questa Repubblica. Chiunque lo abbia colpito non ha nessuna, e val la pena di ripetere, nessuna giustificazione. Né di quelle che si sono immediatamente sentite: che è stato lui, il premier, ad aizzare la folla, gridando pochi minuti prima «vergogna, vergogna» a chi lo fischiava - come sostiene Di Pietro -, né di quelle che ci potrà offrire la cronaca sullo squilibrio mentale dell’assalitore. Ieri sera a Piazza del Duomo è stata, in ogni caso, passata una soglia. [...].

losa, "perché speriamo che questo non sia il preludio della sparizione del presepe". Ma anche perché "la giustizia ha ben altri problemi: se si dedica tanto tempo a pensare a queste cose, spero che se ne dedichi altrettanto alle cause e ai processi". Attacca anche lo "sceriffo" Giancarlo Gentilini, vicesindaco leghista di Treviso: "Se il magistrato fa una cosa così in antagonismo con il presepe bianco come segno di disprezzo, vuol dire che non è più al di sopra delle parti". Ma per il procuratore Schinaia, "non c'è alcuna sfida né alcuna provocazione". Dare al presepe nero "una lettura strumentale o ancor peggio di matrice politica - spiega - sarebbe da stupidi. Il presepe non c'entra proprio niente con la politica". Il messaggio del magistrato è un altro: "È che non deve esistere né un White Christmas né un Black Christmas, ma solo un Merry Christmas per tutti, di qualunque colore, etnia, o paese siano". Un invito a celebrare "un Natale universale che riunisca la cristianità intera". [...]. da La Repubblica

tengono sia stato il secondo errore. L’auto con il presidente del Consiglio è infatti rimasta ferma, Berlusconi è addirittura sceso e ha mostrato il volto insanguinato. In caso di pericolo la personalità dovrebbe invece essere portata immediatamente via per scongiurare rischi maggiori. Un centinaio di agenti, tecnologie supersofisticate, collegamento costante tra tutti gli addetti al servizio di scorta e con le centrali operative di polizia e carabinieri: a proteggere Berlusconi ci sono uomini che lui stesso ha scelto, alcuni lo seguono da quando era alla Fininvest. Fino al 2007 erano inquadrati all’interno del Cesis, l’organo di coordinamento dei servizi

segreti, ma con piena autonomia. E anche ora che dipendono dall’Aisi, l’ intelligence interna, sono di fatto svincolati da qualsiasi tipo di gerarchia. Lo scambio informativo con il vertice - direttore è il generale Giorgio Piccirillo - è costante, così come l’analisi di ogni possibile minaccia, ma alla fine le decisioni vengono prese dal responsabile della scorta in accordo con i suoi collaboratori più stretti. Due giorni fa dalla questura di Milano avevano comunicato la possibilità che in piazza ci fossero intemperanze. Nulla di organizzato, tanto che i primi controlli escludono la presenza di giovani dei centri sociali o di altri gruppi antagonisti. [...].

La fotografia Le prime pagine dei giornali che riprendono l’aggressione a Berlusconi (Ansa)

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Quei capi solitari delle procure siciliane dall’articolo di Lionello Mancini

Alla fine, il Procuratore di Enna, Calogero Ferrotti, 66 anni, ha messo da parte l'orgoglio e ha ritirato le dimissioni rassegnate d'impulso dopo un commento caustico del ministro Angelino Alfano («Se non se la sente, vada in pensione»). Aveva chiesto aiuto al ministro e aveva fastidiosamente insistito, Ferrotti, perché anche l'ultimo sostituto del suo ufficio, Marcello Cozzolino, 35 anni, da Pescara, tra qualche settimana se ne va. Tornando sui suoi passi, Calogero Ferrotti tornerà a spegnere la luce della sua stanza a notte fonda e, soprattutto, ha ricondotto l'Ufficio di Enna alla sicilianità media delle piccole sedi: un Procuratore, nessun sostituto; oppure un Procuratore e un solo sostituto, ma anche un solo sostituto (spesso in partenza per altra sede) senza Procuratore. Una variante, quest'ultima, tipizzata da Daniela Cento da Reggio Calabria,

Il ministro Angelino Alfano

poco più che trentenne, studi romani, da un mese unica Pm in servizio a Nicosia (Enna). Quando nel luglio 2006 ha avuto lì il suo primo incarico – era ancora consentito – ha trovato il Procuratore Carmelo Zuccaro e pure un collega. Da 19 mesi, però, Cento è rimasta sola col capo e dal 18 novembre anche Zuccaro è stato trasferito. «Sono di turno dal giugno 2008, ed è esasperante – dice una voce

stanca dal telefono dell'ufficio, a sera inoltrata –. Anche se il Capoufficio prima e ora la collega applicata due giorni a settimana, mi hanno sempre dato una mano nelle emergenze, di turno sono sempre io. Il prossimo, sarà il quarto Natale che trascorro di turno, a portata di telefono». Causa reperibilità incessante, la giovane magistrata conduce una vita rigidamente nicosiana (14.800

dall’articolo di F. Cramer

Non chiamatela «ammucchiata» che poi Casini s’offende, visto che ieri lo stesso Pier Ferdinando s’è affrettato a dire che il suo mega Fronte unico, collage tra Udc, Pd, Idv, Api più varie ed eventuali, «ammucchiata» non è e non sarà. Ma sarebbe difficile chiamare «coalizione» un’«ammucchiata» di forze i cui leader si trattano come cani e gatti: se Di Pietro, infatti, chiama con sprezzo l’Udc «Unione di Cuffaro», Casini risponde che Di Pietro è un «buffone, un Fregoli della politica» e che «in piazza con Tonino non ci

L’armata Brancaleone contro il Cavaliere andrò mai». Oppure: «Quando si parla di Idv ho una certa allergia politica». Insulti ma non solo. Sarebbe difficile, infatti, chiamare «alleanza» un’«ammucchiata» di forze, facile da mischiare come l’acqua e l’olio. Dalla giustizia alla politica estera, dalle riforme istituzionali ai temi etici, il Cln anti-Cavaliere farebbe soltanto dei Casini,

sarebbe solamente un minestrone difficile da digerire, con un solo sapore ben distinto: quello dell’antiberlusconismo. Sulla giustizia, per esempio, mentre Casini è favorevole al legittimo impedimento e plaude alla riproposizione di un Lodo Alfano in salsa costituzionale, Di Pietro è più che contrario e solo all’idea gli viene l’orticaria: «Il suo

Regionali, l’Udc si tiene le mani libere anime, 731 metri sul mare) senza nemmeno la compagnia di tanti magistrati del Sud, i colleghi: «In Procura non ce ne sono mentre gli altri fanno tutti i pendolari». Lei, invece, vive sola a Nicosia: «In ufficio dalle 9, quasi sempre fino a sera e, quando torno a casa, un po' di tv. Fine». Indagini? «Qualcosa si riesce a fare, ma certo le incombenze sono tante, comprese le mansioni di un dirigente amministrativo» cioè organizzazione, turni, permessi del personale. In assenza del funzionario di livello adeguato, ricadono sul capoufficio togato. Ma se nemmeno lui c'è... Il lavoro della Procura di Nicosia non è quello di Palermo o Catania, a parte eccezioni come il maxiprocesso per turbativa d'asta in corso contro 178 imprenditori locali, però è fatto da quel genere di domanda, propria della popolazione "normale": liti, contrasti d'interesse, problemi o violenze in famiglia, truffe piccole e grandi. [...].

rimedio? È peggiore del male». Bersani e il suo Pd, come al solito, si dividono in mille rivoli tra chi (pochi) vorrebbe ingrossare il fiume del giustizialismo dipietrista e chi, viceversa, vorrebbe portare acqua al fronte degli scettici nei confronti della magistratura. Sull’immigrazione, poi, se Casini e Rutelli approvano l’idea del ministro Sacconi di una cittadinanza a punti, Di Pietro la considera «ennesimo progetto di un governo xenofobo e fascista»; mentre Bersani e il Pd, come al solito, si dividono. Per non parlare dell’abolizione delle Province [...].

dal corsivo di N. Bertoloni Meli

Alla presentazione di un libro a Terni l’altro giorno, Beppe Vacca che è stato segretario diessino in Puglia, da buon filosofo della politica spiegava il senso di quanto sta avvenendo a Bari e altrove in vista delle regionali: «A Vendola abbiamo cercato di farlo capire in tutte le salse, in discussione non è la sua ricandidatura o meno, in ballo c’è qualcosa di più alto e profondo, c’è la possibilità di accelerare la crisi del berlusconismo attraverso alleanze nuove, mirate e di respiro, in grado di dare un ulteriore colpo politico al centrodestra. L’intesa con l’Udc ovunque è possibile, la più estesa possibile, va vista in questa chiave, e Nicki deve dire se vuole favorire questa partita e farne parte o invece puntare i piedi e mettersi di traverso». Il caso pugliese è a suo modo emblematico: l’Udc si è detta disposta a un’intesa con il Pd a patto che Vendola passi la mano («Non possiamo certo appoggiare un esponente che viene dalla sinistra estrema», ha tagliato corto Angelo Sanza plenipotenziario udicino a Bari), ma l’interessato non solo non ne vuole neanche sentir parlare, ma ha bruciato tutti sul tempo annunciando la propria ricandidatura comunque e a prescindere, «e se il Pd o altri non mi vorranno, correrò ugualmente». Ma non è solo in Puglia che la vigilia delle regionali porta fibrillazioni. L’Udc per quanto corteggiata vezzeggiata blandita dal Pd, si guarda bene dal dare disco verde a intese generalizzate. Anzi, l’appello di Pier Ferdinando Casini a una

grande alleanza di tutti contro un Berlusconi che voglia calpestare la Costituzione, non ha portato un’estensione di accordi in vista delle regionali. Se in Liguria, Marche e Basilicata l’intesa con il centrosinistra è più o meno chiusa, in Piemonte, Puglia e Lazio è di là da venire, tende più verso il no che il sì, mentre in Lombardia e Veneto l’Udc deve decidere a breve, forse aiutata in questo da Silvio Berlusconi che al comizio milanese, prima dell’aggressione, aveva fatto calare sull’ex alleato udicino una sorta di pietra tombale: «Se l’Udc alla fine va di là, qua non piangiamo». Nel Lazio bisognerà attendere ancora, visto che l’Udc avrebbe posto due condizioni: che non scenda in campo la Polverini per il centrodestra («non potremmo dirle di no») e che il centrosinistra presenti un candidato digeribile tipo il cattolico Enrico Gasbarra, che però finora si è sbracciato a dire e ripetere che non ha alcuna voglia di scendere in lizza. L’Udc con le mani libere non trova entusiasta la parte cattolica del Pd. Se ne fa interprete Beppe Fioroni, reduce da recenti abbandoni come quello di Dorina Bianchi approdata dal Pd proprio in casa udicina: «Casini non vuole farsi imbrigliare? D’accordo, ma noi non possiamo rischiare di rimanere con un pugno di mosche in mano. Non si può da una parte teorizzare il ”tutti insieme” per fermare Berlusconi, e poi alle regionali attuare la politica del carciofo, di qua alleati, di là avversari, di là ancora da soli, così l’elettorato non capisce, non si intravede un disegno politico».

Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Federica Pellegrini trionfo per Castagnetti

Calcio, il grande equilibrio agita anche Mou

Dilettante e felice

dall’articolo di Alessio Moriggi

dal commento di V. Cerracchio

dall’articolo di Gianni Mura

Bisogna avere Fede. Per vincere, per salire sul gradino più alto del podio, per stabilire un nuovo record del mondo, bisogna avere Fede. La spedizione azzurra ai Campionati Europei di nuoto in vasca corta di scena a Istanbul brilla dell'oro conquistato da Federica Pellegrini nei 200 sl, nella prima e unica gara individuale da lei disputata nella kermesse continentale. Federica non era così sicura di partecipare a questi Europei, perché per lei non esistono più gare di passaggio né momenti di transizione, se c'è lei la gente vuole l'oro e il record del mondo. Il fatto è che il mondo di Federica, in questi mesi, si è completamente stravolto, perché Alberto Castagnetti è venuto a mancare e la sua scomparsa ha creato un vuoto profondo in lei, da riempire con le lacrime, i ricordi e l'affetto per quel papà-allenatore che l'aveva accolta nel periodo peggiore della sua carriera per condurla lassù, in cima al mondo. Malgrado il programma di giornata ci lasci più di un'occasione per tirare su la testa, sembra che le sorti della spedizione azzurra siano riposte tutte in quel 200 sl, perché c'è Federica Pellegrini e perché sono troppi i significati nascosti in quelle otto vasche. La campionessa di Spinea, di concerto con lo staff tecnico, ha replicato lo stesso impegno di un anno fa a Rijeka: rinuncia ai 400, staffette veloci e 200 in chiusura. La dea del nuoto azzurro aveva detto che non sarebbe venuta a Istanbul per deludere e se tutti vogliono l'oro e il record del mondo, lei è pronta ad accontentare tutti. Fede deve vedersela con l'ungherese Verrastzo e il testa a testa lo risolve in suo favore solo nell'ultimo 25 perchè una forza sconosciuta e dirompente spinge una Pellegrini fuori condizione, meno esplosiva del solito e imprecisa in virata. La sofferenza ha minato la sua preparazione ma è da quel dolore che ha attinto le energie per prendersi un altro oro e un altro record del mondo (1'51”17), quello che tutti si aspettano da lei e che lei, all'arrivo e con un bacio, ha voluto dedicare al suo caro Alberto: «È da tanto che non piango lacrime di gioia, come queste di oggi. Sono contenta perché Alberto mi diceva sempre che le gare vanno vinte quando non si è al meglio ed è proprio quello che ho fatto». [...].

Non lasciamoci ingannare da Mourinho. Dal suo nervosismo parossistico. Che può sembrare perfino paradossale, visto il vantaggio che l’Inter ha incrementato anche ieri a Bergamo, rubando un punto alle due mollicce inseguitrici. Lo Special One annusa l’aria. E si rende perfettamente contoche questoè uncampionato anomalo, dove almeno dieci squadre, delle cosiddette seconde forze, possono battere chiunque, anche i pluricampioni in fuga solitaria. E’ nervoso, Mou, perché sa che può toccare anche a lui di pagar dazio, come la Juve a Bari o il Milan col Palermo. E il mal comune mezzo gaudio non è proverbio che gli appartiene, anche tradotto in portoghese. Frana clamorosamente mezza difesa azzurra, da Cannavaro e Grosso fino a Zambrotta, ma pure Lucio incappa in clamorose amnesie. Le quattro di Champions hanno racimolato appena un punto. Il fascino dell’equilibrio: 12 squadre racchiuse in 8 punti, che dividono il secondo posto dal tredicesimo. Basta un carpiato e sei in Champions, il Parma è quarto, la Roma è

L'arbitro Trematore uscendo dal campo chiede al vicepresidente del Sant'Anna: come mai c'erano i fotografi e quelli di Sky? Risposta: perché tornava a giocare Tommasi. L'arbitro non se n'era accorto.Non sono tanti quelli che dopo la serie A, la Nazionale, il campionato spagnolo, una breve parentesi inglese e poi la Cina se ne tornano a casa, per giocare in seconda categoria a 35 anni. C'è la neve sulle montagne intorno e fa molto freddo, vicino allo zero, quando comincia la partita tra i falchi del Sant'Anna (9 punti, bassa classifica, l'anno scorso la squadra s'è salvata agli spareggi) e il Mozzacane (16 punti). Siamo oltre i 900 metri, sui monti Lessini. Le cave di pietra sono la risorsa principale, oltre a un po' di turismo. Il Sant'Anna, fondato nel 1983, normalmente ha la maglia amaranto, stavolta però è gialloblù perché il Mozzacane ce l'ha rossa. Ha anche due stranieri, il Mozzacane. Un'ala destra albanese, piuttosto in gamba, che lavora in un supermercato e un operaio brasiliano come mezzapunta. [...].

Jose Mourinho

quinta a spalla con la Samp, che ha dominato in campo avverso. Chievo e Bari stanno lì con la Fiorentina. Totti e Cassano si sono abbracciati ma lo 0-0 finale, l’unico della giornata, testimonia di una fantasia non eccelsa nel confronto diretto. La verità, però, è che Francesco ha giocato per la squadra e i giallorossi hanno fatto molto di più, chiudendo con personalità gli avversari nella loro area per gran parte della ripresa e sfiorando il gol specie con Perrotta. Il miglior modo per evitare sorprese: per la seconda domenica la difesa non ha preso gol e anche questo è un passo avanti signifi-

cativo. Ma della Roma piace soprattutto lacapacità intatta di giocare a memoria, il che verrà utile per restare ben saldi in questa centrifuga di sogni. Da cui è ancora fuori la Lazio, che si è rialzata dopo tre mesi di pre-coma, spinta dai suoi tifosi, che contestano e sostengono con identico vigore. Il giorno che Lotito avrà imparato a fiutare la storia laziale (giunta con Kolarov ai tremila gol), a rispettarla, potrà finalmente capire che una squadra si costruisce con la passionee noncon leripicche. Aver battuto il Genoa, con una fatica immane, non vuol dire avere svoltato. [...].

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Appello ai partiti: «Esasperazioni pericolose»

Attacco al premier

Napolitano: «Basta alla violenza politica»

Il messaggio di Benedetto XVI e la solidarietà di Bersani e del Pd

di MARCO DELL’OMO

Berlusconi «Troppo odio» Il presidente resta in ospedale e riceve la visita dei leader politici. Maroni: «Poteva essere ucciso» ti accurati. Al presidente del consiglio sono pervenuti numerosi messaggi di solidarietà. Tra gli altri quello di Papa Benedetto XVI che gli ha espresso conforto e vicinanza per la «deplorevole aggressione». A far visita a Berlusconi è stato anche don Luigi Verzè, presidente del San Raffaele. Ho trovato il Presidente «umiliato», ha affermato, «non tanto dal fatto traumatico ma da quello che esso rappresenta: l'odio. Mi ha detto: io voglio bene a tutti, voglio il bene di tutti, non capisco perché mi odino a questo punto». Ha telefonato anche il segretario dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. «È stata una lunga ed affettuosa telefonata», ha detto ai giornalisti. A Berlusconi hanno telefonato il presidente francese Nicolas Sarkozy, il premier russo Vladimir Putin. Il segretario di Stato Usam Hillary Clinton, ha espresso la sua solidarietà al ministro degli esteri Franco Frattini.

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LA CONFESSIONE

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LA DIAGNOSI DEL CHIRURGO PLASTICO

Tartaglia: «Ho agito solo non sono killer di nessuno» ROMA - Ha confessato tutto. L'autore dell’aggressione a Silvio Berlusconi, Massimo Tartaglia, 42 anni, in cura per diversi anni per problemi mentali, nel suo interrogatorio durato ben quattro ore, non si è sottratto alle sue responsabilità. L'aggressore, pur mostrandosi molto frastornato e confuso, stando alle indiscrezioni, ha motivatoil suogesto controBerlusconi con ragioni politiche. Ha infatti af-

fermato di nutrire un'avversione politica verso il Pdl e in particolare verso Silvio Berlusconi. Ma ha precisato di «aver agito da solo, non sono ilkiller di nessuno».Stando a quanto avrebbe riferito Berlusconi alle persone che gli hanno fatto visita, Tartaglia avrebbe detto agli inquirenti di averlo colpito "perche' il premier sta rovinando l'Italia". "Assurdo", il commento di Berlusconi. Tartaglia ha fornita una dettagliata ricostruzione di quanto e' accaduto. Ha spiegato agli inquirenti di essere andato in piazza del Duomo per assistere al comizio del presidente del consiglio e di essersi allontanato perché non condivideva quello che il premier stava dicendo. Poi ha notato la macchina del presidente del consiglio ed ha sentito le grida di un gruppo di persone che stava contestando il comizio. Ha così deciso di tornare indietro ed in quel momento ha visto Berlusconi scendere dal palco per stringere la mano alla gente cheloapplaudiva. Aquestopunto, nella sua mente malata, è scattato qualcosa ed ha deciso di scagliare contro il premier il souvenir che aveva nella borsa,ossia la statuina del Duomo comprata poco prima

da un venditore ambulante. Nella borsa di Tartaglia la polizia ha trovato anche altri oggetti: un piccolo crocefisso e una bomboletta di spray urticante al peperoncino. Quest'ultimo ritrovamento farebbe pensare che l'aggressore abbia premeditato il suo gesto, portandosi da casa la bomboletta che in qualche modo intendeva usare. Massimo Tartaglia in passato è stato ricoverato in day ospital per cinque o sei volte nel reparto di psichiatria del Policlinico di Milano dove è stato in cura fino al 2003. Dopo questa data e' stato assistito da una dottoressa che ora sta preparando una relazione sul conto delpaziente daconsegnare agliinquirenti. Gli inquirenti, intanto, vogliono accertare se quello di Tartaglia sia stato un gesto isolato. Oppure se lo psicolabile possa essere stato manovrato da qualcuno. Ontanto, secondo quanto ha riferito ieri il ministro Maroni c’è l'ipotesi di oscurare i siti Internet che "incitano alla violenza". Su Facebook sono nati 300 gruppi inneggianti a Tartaglia e sono stati pubblicati messaggi che sono una istigazione a commettere atti violenti. La Procura di Roma ha avviato una inchiesta.

La riproduzione del Duomo

Firme di persone ignare tra quelle dei sostenitori del presidente. Si valuta l’ipotesi oscuramento

Giallo sulla manipolazione dei gruppi su Fb La Procura indaga su alcune aggregazioni per il reato di istigazione a delinquere ALL’INDOMANI dell’aggressione a Silvio Berlusconi, la Rete è satura di informazioni, commenti e video, mentre continuano a crescere su Facebook i gruppi pro e contro – con un piccolo giallo informatico per quelli a sostegno del premier – e alcuni esponenti del governo paventano la chiusura dei siti Internet più violenti. «42 anni, incensurato e con tanto coraggio», così si presenta il gruppo di Facebook più numeroso a sostegno di Massimo Tartaglia, l’aggressore del premier, che al momento conta più di 69 mila fan. «Sono contraria alla violenza. Che Massimo venga condannato per aggressione, ma che Silvio venga condannato per tutto il resto»: questo è il messaggio

che appare sulla bacheca di un altro gruppoa sostegnodi Tartaglia,quasi 4 mila fan ein homepage la foto del premier ferito. E se gli elettori del Pdl si fanno sentire su Spazio Azzurro, il blog a loro dedicato, la discussione più accesa è sicuramente su due gruppi che si chiamano allo stesso modo “Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia”. Ma, tra i messaggi di solidarietà al presidente del Consiglio, spuntano alcuni post che segnalano la manipolazione del nome originario del gruppo a sostegno di Berlusconi. «Questo gruppo prima era contro Berlusconi», «rimarrete solo in 3 gatti, guardate come scende il numero», «Non mi sono mai

iscritto, che schifo. Ora vi denuncio», si legge infatti. In quello più numeroso la foto è quella delle donne ministro del governo, nell’altra c'è il premier sorridente con la didascalia “Grazie Silvio l’Italia è con te!”, sotto questa immagine il messaggio del probabile hacker: «avviso importante per tutti coloro che sanno chi è stato ad iscriverli! È stato Babbo Natale ke vi ha elogiato con il regalo più bello». Riguardo alle aggregazioni apparse sul popolaresocial network, la procura di Roma ha aperto un fascicolo: l'attenzione si concentra in particolare su due gruppi, “Dieci, cento, mille Massimo Tartaglia” e “Berlusconi a morte”. Verrà preso in esame il reato di istigazione a delinquere. E proprio citando il contenuto di messaggi apparsi su Facebook e YouTube, il ministro dell’Interno Maroni ha paventato la possibilità di oscurare i siti che incitano alla violenza.

Home page di un gruppo per il premier

Sei giorni per la ripresa e nessuna conseguenza ANCHE SE i «tempi medico-legali», considerando la frattura del setto nasale, sono di venti giorni, «i tempi di ripresa dell’attività normale potrebbero essere di 5/6 giorni» e non dovrebbero esserci conseguenze funzionali o estetiche. A dichiararlo è stato il chirurgo Nicolò Scuderi, direttore della cattedra di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica dell’Università La Sapienza di Roma, commentando il bollettino medico sulle condizioni del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ricoverato da domenica al San Raffaele di Milano per le conseguenze di un’aggressione subita al termine della manifestazione del Pdl. Secondo il parere del chirurgo, «dopo al massimo sei giorni di convalescenza, se il decorso sarà come ci auguriamo, il premier avrà un recupero pieno e potrà riprendere le attività». Per quanto Berlusconi dopo l’aggressione riguarda i punti sul labbro, una sutura che secondo Scuderi «sarebbe stata fatta subito dopo il ricovero in ospedale in anestesia locale», «in genere vengono tolti dopo 5-6 giorni – ha spiegato all’Ansa – ma i punti di sutura potrebbero essere tolti anche prima usando delle sostanze che favoriscono la rimarginazione della ferita». Riguardo all’intervento chirurgico che, secondo il primario e medico di fiducia del Presidente del Consiglio Alberto Zangrillo “sarebbe stato scongiurato», si sarebbe trattato dell’eventuale operazione al naso. Essendosi trattato della frattura del setto piuttosto che dell’osso nasale». «Sicuramente – ha affermato il chirurgo – oggi la parte colpita sarà più gonfia e più dolorante rispetto a ieri e l'esito del trauma sarà parecchio più visibile, ma il gonfiore - ha sottolineato – dovrebbe scomparire in 24/48 ore». Per quanto riguarda le conseguenze del trauma, Scuderi esclude che possano esserci conseguenze funzionali o estetiche.

«Gesto preparato dalle campagne di odio» Il padre di Tartaglia telefona al premier ricoverato

Il centrodestra insorge contro Rosy Bindi

La famiglia sconvolta «Ha problemi psichici»

di MARINA MARESCA

di ANDREA GIANNI

ROMA - Il Pdl si stringe intorno a Silvio Berlusconi mentre si pensa a una grande manifestazione, un B-day per far sentire “il peso e la forza” del popolo di centrodestra da organizzare per il 13 o il 20 febbraio. Tutti i big del centrodestra mettono sotto accusa il clima di odio che avrebbe ispirato l'aggressione al premier, alimentato dall'opposizione. Le dichiarazioni di Antonio Di Pietro e quelle del presidente del Pd Rosy Bindi che ha indicato anche Berlusconi tra gli artefici del clima di feroce contrapposizione che c'è nella politica e nel paese, sono oggetto di durissimecritiche. Ilsottosegretario Paolo Bonaiuti bolla le dichiarazioni di Rosy Bindi come «ciarpame del passato», che la sinistra si tira dietro. Accusa quindi l'editoriale dell'Unità di ieri «in cui si dice cheilcolpodi DuomointestaaBerlusconi gli darà più titoli e vigore per la campagna elettorale per le Regionali. Dire che un fatto come quello», puntualizza, «possa essere utilizzato a fini politici non fa altro che generare violenza ed odio». Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone chiede al segretario del Pd Pierluigi Bersani di dissociarsi dalle dichiarazioni di Rosy Bindi. Il ministroper le Infrastrutture Altero Matteoli si dichiara preoccupatissimo per le affermazioni di Rosy Bindi che «ha un percorso politico moderato e che viene dalla Democrazia Cristiana». «Le campagne di odio, l'aggressione giornalistica, il linguaggio folle, che non è soltanto del capo degli irre-

MILANO – E' «sconvolta e sconcertata» la famiglia di Massimo Tartaglia, l’uomo di 42 anni che ieri a Milano ha colpito al volto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con un souvenir del Duomo. Un gesto «che nessuno poteva prevedere» nella tranquilla palazzina di Cesano Boscone, a pochi chilometri da Milano, dove Tartaglia vive assieme alla madre e al padre Alessandro. «Non aveva mai manifestato segni di odio verso il premier, è stata come una tegola che ci è caduta in testa all’improvviso», spiega il padre, che ieri ha telefonato al premier ricoverato all’ospedale San Raffaele. «Abbiamo espresso tutta la nostra costernazione: Massimo ha problemi psichici, ma prima d’ora non aveva mai fatto del male a nessuno», conclude prima di chiudersi nel riserbo. In via Giusti, dove si trova la casa dell’uomo, Massimo Tartaglia non aveva mai dato problemi, per i vicini la sua «era una famiglia normale». Una vita fatta di lavoro nella piccola azienda di componenti elettrici, la Al.Ta.Tek di Corsico, dove detenevail 30%dellaproprietà, il resto diviso fra il padre e il socio Alberto Fortini, e dove si occupava di amministrazione e contabilità. Pochi amici, un fratello più piccolo, Maurizio, che lavora nell’informatica. Internet e l’elettronica come hobby, tanto che da anni Massimo la-

Accusato anche Antonio Di Pietro

Rosy Bindi

sponsabili Antonio Di Pietro, hanno preparato il terreno», è l'atto d'accusa formulato dal gruppo dei senatori del Pdl in una nota nella quale si denunciano responsabilità più ampie oltre a quella di chi ha colpito fisicamente Berlusconi. «Non ci possono essere giustificazioni di alcun tipo per il clima che si è creato contro Berlusconi e contro il governo», commenta il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Sono inmolti a rivolgersi alleader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che ha chiamato a raccolta le opposizioni per un'alleanza contro Berlusconi nel caso di elezioni anticipate. «Casini, Cesa e l'Udc sono di fronte ad un problema assai serio: confermano o no, dopo quello che Di Pietro ha urlato in questi giorni, l'ipotesi di una alleanza, anzi di un fronte antiberlusconiano, non solo con il Pd ma anche con l'Idv di Di Pietro?», chiede il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.

Massimiliano Tartaglia bloccato dopo l’aggressione

vorava al progetto 'Elisir', dei 'quadri danzantì che al suono della voce si illuminano di led di diversi colori, con il sogno mai realizzato di avviare nell’azienda di famiglia una produzione industriale della sua invenzione. Ogni mattina comprava le sigarette e giocava al superenalotto nel bar Roma, e acquistava il giornale nell’edicola sotto casa. E, ogni giorno, prendeva la sua dose di Entact, un farmaco antidepressivo, per tenere a bada quei problemi psicologici che, secondo il padre, «si sono manifestati per la prima volta quando aveva 18 anni». A tracciare un ritratto dell’aggressore del premier è Alberto

Fortini, il socio dell’azienda che durante il pomeriggio è andato a fare visita ai genitori: «Era un tipo taciturno, con lui non c'era molto dialogo», spiega. “A volte aveva degli scatti d’ira improvvisi, si alterava, ma non ha mai alzato le mani con nessuno». Una persona come tante, che a Cesano Boscone si faceva notare poco. Votava Pd ma non eramai statoattivo nella politica, neanche a livello locale. La patente ritirata perchè, per le troppe contravvenzioni, aveva perso tutti i punti. Era volontario del WWF, racconta il socio, “da quando aveva raccolto un uccellino ferito e lo aveva portato nella sede dell’associazione».

«Un gesto che non potevamo prevedere»

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ROMA - I medici del San Raffaele di Milano decideranno oggi se Silvio Berlusconi, ricoverato dopo l'aggressione di domenica sera, potrà lasciare l'ospedale. Non è certo che sarà dimesso, ha spiegato il primario Alberto Zangrillo, perché le conseguenze del grave gesto di violenza sono più gravi del previsto. L'esame della Tac ha riscontrato la presenza di una frattura del setto nasale ed il traumaha causato la rottura di due denti dell'arcata superiore. A causa di queste ferite il presidente del consiglio si nutre a fatica ed è stato sottoposto a terapia antibiotica e analgesica. Non sarà comunque necessario un intervento chirurgico che è stato scongiurato. Berlusconi, ha reso noto il portavoce Paolo Bonaiuti, ha comunque trascorso una notte tranquilla, a parte un mal di testa, ed al suo risveglio ha chiesto di poter leggere i giornali. Il premier, ha aggiunto Bonaiuti, comincia adesso a sentire gli effetti del colpo subito che si è ripercosso soprattutto sul setto nasale. Ma «il Presidente è un leone», ha affermato, «un grande combattente e metabolizzerà anche questo attacco improvviso che è avvenuto nella sua Milano». Bonaiuti ha riferito ai giornalisti che Berlusconi prima della manifestazione a piazza del Duomo aveva avuto un presentimento ed aveva in pratica previsto che sarebbe accaduto qualcosa. Ieri il premier ha avuto un lungo incontro con la figlia Marina. Stando alle indiscrezioni, ci sarebbe stata anche una telefonata della moglie Veronica. Ha poi ricevuto numerose visite di rappresentanti delle istituzioni e politici. Tra gli altri al San Raffaele si sono recati i presidenti del Senato, Schifani, e della Camera,Fini,i ministriBossieTremonti. È dovere delle istituzioni e della politica, ha affermato Schifani, fare in modo che in Italia finisca questa spirale della violenza politica che mette a rischio la pacifica convivenza democratica di questo Paese. A chi gli ha chiesto come stava Berlusconi, ha risposto che al di là del dolore fisico a far soffrire il premier è l'odio politico che si è trasformato in aggressione. Fini ha avuto un lungo colloquio da solo con Berlusconi. È stato poi ricevuto il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, che il premier ha invitato ad «andare avanti senza pessimismi o sfiducia». A far visita al premier è stato anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Abbiamo fatto due chiacchiere - ha raccontato al termine - e l'ho trovato nonostante tutto di buonumore. Sono venuto a portargli la nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha sottolineato la gravità dell'aggressione subita dal premier: «Ieri Silvio Berlusconi ha rischiato di essere ferito gravemente, di essere ucciso». Nel vertice nella prefettura milanese ha anticipato che non saranno rivolti rilievi o censure ai responsabili dell'ordine pubblico perché i controlli sono sta-

Un fermo immagine dal Tg3 mostra Tartaglia mentre lancia l’oggetto. A destra Bersani all’uscita del San Raffaele

vicepresidente del Csm Nicola Mancino che chiede di «abbassare i toni della polemica» e di concentrarsi sulle riforme. Il ROMA– La condanna dell’aggressione è fatto è che quello che per alcuni è una semunanime. Non c'è un solo esponente poliplice richiesta di fair play, per altri equivatico che non abbia censurato la violenza le a una resa di fronte a Berlusconi. Si spiedel gesto di Massimo Tartaglia. Ma l'attacga così l’intransigenza della Bindi e di Di co a Silvio Berlusconi non mette tutti d’acPietro: «Non intendo dare alcuna scusancordo, né spegne il fuoco della polemica te all’aggressore – dice il leader dell’Italia tra le forze politiche, che anzi trova nuovo dei Valori, spiegando perchè non è andato combustibile nelle dichiarazioni di Rosy a trovare il premier al san Raffaele – ma Bindi e Antonio Di Pietro. Per questo Giornon intendo iscrivermi al club dei buonisti gio Napolitano decide di far sentire la sua di convenienza e degli ipocriti». Berluscovoce, con il suo appello a fermare ogni «rini e il suo governo, per l’Idv, restano la pertorno alla violenza politica» e a finirla con sonificazione del male. «Non posso dare «l'esasperazione pericolosa della polemica solidarietà ad un Presidente del Consiglio politica». che è un frequentatore di minorenni, un Ma l’appello del capo dello Stato arriva a piduista, un corruttore, un frequentatore fine giornata, quando la giostra delle podi mafiosi, un uomo che lemiche gira veloce, frenanon ha il senso dello Stata solo dal netto no alla vioto», elenca l’europarlalenza, «senza se e senza mentare dipietrista Sonia ma», pronunciato dal seAlfano. gretario del Pd Pier Luigi Le reazioni contro il Bersani, andato all’ospe«tridente» dei duri dell’opdale San Raffaele a inconposizione gettano veleno trare Berlusconi e a porsu veleno: Daniele Capeztargli la sua solidarietà. zone accusa la Alfano di Le polemiche ruotano sul“istigazione a delinquele opposte analisi circa i rere», la Bindi viene liquidasponsabili dell’aggressiota come “ciarpame» da ne contro il presidente del Paolo Bonaiuti, Di Pietro Consiglio. Ci sono quelli come «vomitevole» da Roche accusano la sinistra di berto Formigoni. Il cenaver creato un «clima trodestra si stringe comd’odio» che ha spinto lo patto intorno al suo leasquilibrato di turno a colder. Al San Raffaele arripire (“Il Giornale” parla di vano in tanti, da Bossi a «mandanti morali»); e Il presidente Giorgio Napolitano Tremonti, a Dell’Utri. Nelquelli che, come la presila stanza del premier entra anche Giandente del Pd Rosy Bindi, in un’intervista a franco Fini. «E' un leone, un grande comLa Stampa, il clima d’odio lo imputano a battente – dice Bonaiuti – e riuscirà a meBerlusconi, che dunque «non può sentirsi tabolizzare anche questo attacco». Il minila vittima». Anche se poi precisa che la sua stro della Giustizia Alfano non vuole che solidarietà al premier è «senza ombra», la l’aggressione di Piazza del Duomo «non sua posizione si attira critiche anche nel può essere derubricata al gesto di un pazsuo partito. In mezzo, i possibili costruttozo»: il suo timore è che «il seme dell’odio» ri di ponti: il presidente del Senato Renato possa «attecchire su altri soggetti» e proSchifani, che chiede a tutte le forze politivocare «emulazione». E nel frattempo, nel che di mettere fine alla «spirale di violenza centrodestra si fa largo l’idea di una granpolitica», perchè altrimenti si «mette a ride manifestazione “pro-Berlusconi», un schio la pacifica convivenza democratica» «B-day» a sostegno del premier e del goe che rivendica il diritto di Berlusconi a governo. vernare senza essere «demonizzato»: o il


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GLI SCATTI

Politica lucana

Alcuni momenti dell’assemblea provinciale del Pd di Potenza

Numerosi gli attestati di solidarietà al premier ferito al volto dal Prc ai parlamentari del Pdl

La Basilicata che si stringe attorno a Silvio

Alla discussione sull’abolizione del listino alla Regione si iscrive anche il Pdl con il coordinatore regionale Guido Viceconte: «La riforma della legge elettorale regionale non può risolversi nel mero referendum tra chi è d’accordo all’abolizione del listino e chi non lo è». Il senatore Viceconte poi spiega: «Il Pdl di Basilicata ritiene che sia necessario, come accaduto in altre regioni e a livello nazionale, rivedere integralmente la normativa vigente partendo da due principi fondamentali: rafforzamento del bipolarismo; riduzione dei gruppi consiliari». «Per realizzare ciò, il Pdl – continua Viceconte –ritiene che mutuando la normativa nazionale sia necessario introdurre uno sbarramento al 4 per cento per i singoli partiti e al 15 per cento per le coalizioni. In tale contesto si può procedere anche alla eliminazione del listino, integrando, comunque gli opportuni accorgimenti normativi per garantire il premio di governabilità». Secosì sarà,assicuraGuido Viceconte il Pdl sarà «aperto a un confronto con il centrosinistra». Ma sottolinea Viceconte, « revisioni parziali tese a realizzare operazioni di piccolo cabotaggio preelettorale non ci interessano e saranno duramente contrastate dai consiglieri Regionali del PdL». Dunque sì all’abolizione del listino da parte del Pdl ma solo se ci sarà una riforma elettorale che preveda lo sbarramento al 4 per cento anche in consiglio regionale. E’iniziata la “guerra”agli ex alleati che cercano fortuna in altri lidi?

Matera che ha condannato «la vile agressione subita dal capo del governo italiano». «Questa democrazia - ha affermato il segretario provinciale Ottavio Frammartino - non può e non deve tollerare nessun atto di violenza contro nessuno, in specie contro chi esprime liberamente le proprie opinioni». Anche dal mondo sindacale messaggi di solidarietà. «Condanniamo in pieno il gesto inqualificabile nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi». Così, a nome dell’Ugl di Basilicata, il segretario regionale, Giovanni Tancredi. «Siamo increduli e preoccupati per la sicurezza e stabilità della nostra democrazia. Occorre ritrovare il senso della dialettica con toni pacati e di confronto civile. Questi gesti vanno puniti e isolati in una società civile». In pratica si può essere di destra o di sinistra «ma quello che è accaduto ieri deve essere assolutamente condannato: siamo davanti ad un gesto gravissimo e incivile di intolleranza che offende il popolo italiano e il nostro Paese». Condanna per l’aggressione è venuta anche dal presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori), Giuseppe Politi che auspica «un abbassamento dei toni della politica a vantaggio delle riforme e delle condizioni degli italiani». Il Coordinatore dei gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale di Potenza Giuseppe Molinari esprime solidarietà al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Il vile gesto subìto - evidenzia Molinari - è un grave atto da condannare ed è il segno preoccupante di un clima tutt’altro che sereno. L’auspicio è che il confronto politico sia portato avanti all’insegna della democrazia e della civiltà».

Molinari nuovo segretario Potentino Speranza svela l’inizio del De Filippo bis di SALVATORE SANTORO

Per il consigliere regionale di An verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo quello di domenica è un «atto da condannare con fermezza senza se e senza ma per fermare sul nascere un clima di odio e di violenza politica che non deve essere stroncato con ogni mezzo ma soprattutto con un comportamento politico civile e pacifico». E dura condanna è giunta anche dal parlamentare Giuseppe Moles: «L'aggressione violenta al Presidente Berlusconi e' un atto vigliacco. Ora quasi tutti a dare solidarietà ed a prendere le distanze dalla violenza, ma da mesi il clima, causato dai tanti predicatori dell'odio, era irrespirabile ed ora è degenerato nella violenza». Moles, però, ci va giù duro: «Di Pietro, dopo le sue dichiarazioni sull'aggressione a Silvio Berlusconi, ha trovato già nel vile aggressore Tartaglia un “ottimo” capolista per l'Italia dei Valori per le prossime elezioni regionali in Lombardia». Ma i messaggi di condanna dell’atto e di solidarietà al premiere arrivano anche dai sindaci di alcuni comuni lucani. Il primo cittadino di Venosa a nome suo e dell'intera comunità ha espresso «sdegno e profondo turbamento per la vile aggressione. Il grave atto rappresenta l'epilogo di un periodo incandescente della politica italiana, caratterizzato dallo scontro acuto tra le forze politiche e dal martellante attacco al premier. Il clima di odio, fomentato da più parti, ha trovato nell'aggressore Tartaglia, la mano inconsapevole che poteva determinare anche l'irreparabile». Solidarietà e condanna del gesto anche dal sindaco di Picerno, Valeria Russillo, e dall'intero gruppo consiliare Pdl del Comune. «Grave - ha detto la Russillo - sarebbe sottovalutare e sminuire

l'attacco a Milano e grave sarebbe abbandonare lo spirito di rispetto e legittimazione reciproca: sono sempre le parole che, fomentano l'odio, causano gesti estremamente deplorevoli come l'aggressione ad un rappresentante delle istituzioni». Per il coordinamento cittadino di Forza Italia verso il PdL di Potenza «la dichiarata seminfermità mentale dell'autore del gesto non può ridimensionare la gravità del fatto perché l'obiettivo non è stato scelto a caso ma, con evidente probabilità, a seguito della campagna di odio e diffamazione di cui Berlusconi, il governo e la maggioranza parlamentare democraticamente eletta che lo sostengono, sono stati oggetto nelle ultime settimane». E ancora: «duole constatare l'atteggiamento di quel movimento politico, capeggiato da un ex pubblico ministero, che, a fronte di un atto di una violenza senza precedenti per un presidente del Consiglio, provi quasi a giustificarlo per la semplice mancanza di condivisione della condotta politica del governo del paese». Il gesto «vile e violento non può essere semplicemente bollato come il gesto estemporaneo di un uomo psicolabile. Al contrario, mette in evidenza un clima di tensione politica e sociale che il paese sta vivendo. Una tensione politica generata dall'esasperazione nei confronti del presidente del Consiglio per questioni private che nulla hanno a che vedere con quelle prettamente politiche». Così il consigliere regionale Michele Napoli (An-Pdl), per il quale «il gesto scellerato e premeditato ha messo a nudo le difficoltà di controllare manifestazioni che richiamano grandi masse. Non accettiamo le considerazioni che il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha rilasciato rispetto all'accaduto».

PRESTIGIO NAZIONALE

Digilio uno dei 9 garanti nazionali della Fondazione di An

«Non è un passo contro il Pdl» Il senatore Egidio Digilio è uno dei 9 componenti del Comitato dei garanti della Fondazione An, presieduta dal deputato Donato La Morte, storico capo della segreteria politica di Fini ai tempi del Msi e di An. La Fondazione si occupa innanzitutto dell'amministrazione dei beni immobiliari del partito sull'intero territorio nazionale. Il senatore lucano del Pdl Digilio, in proposito, ha un doppio ruolo: quello tecnico di esperto di settoreepoliticoin raccordoconigruppiparlamentari del Pdl. Lo stesso Digilio ha commentato: «La Fondazione, che è nata contestualmente allo scioglimento del partito e alla confluenza di questo nel Pdl, non ha ambizioni politiche, non

vuole essere il primo passo verso un nuovo partito, ma è strumento giuridico indispensabile per gestire, oltre che il simbolo e il nome, i numerosi beni di An, dalla prestigiosa sede di via della Scrofa a Roma ai tanti immobili che hanno ospitato negli anni le sezioni prima del Msi e poi appunto di An. Non solo: è grazie alla continuità assicurata dalla Fondazione che An, come dall' altra parte Forza Italia, può incassare i rimborsi elettorali che spettano fino al 2011 alle liste che si presentarono alle elezioni del 2006». «Di qui l'invito a non trarre conclusioni affrettate quanto errate: questa - spiega Digilio non è una fondazione politico - culturale sul ge-

Il senatore del Pdl, Egidio Digilio

nere di FareFuturo promossa da Fini o delle tante altre che esistono nel centrodestra. E' una fondazione che tutela la nostra storia passata, con l' ambizione di diventare un punto di riferimento nel Pdl per quella che è stata la destra italiana».

C’è Tartaglia e Tartaglia, il “folle” non lavora alla Fiat

C'è Tartaglia e Tartaglia. Uno ha rotto due denti e il setto nasale al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con una statuina del Duomo, l'altro costruisce macchine alla Sata di Melfi. Entrambi Massimo. In comune nient’altro, se non le origini lucane. Nessuna parentela. Solo una banale omonimia tra il “novello Passannante”e l'operaio. Eppure, potenza della televisione e del tam tam mediatico che ha accompagnato l'aggressione subita dal premier, domenica sera, al termine di un'adunata del Popolo delle libertà in Piazza Duomo, è bastato che fosse reso noto il nome dell'aggressore per innescare l'equivoco. “E' lui o non è lui”, il dubbio che è balenato nella testa di più di qualche conoscente del Massimo nostrano. E, mentre su Facebook a tempo di record qualcuno fondava il “Massimo Tartaglia fans club” e impazzavano i commenti sull'impresa ardita dell'ingegnere, giù telefonate all'ignaro dipendente di Lapo. “Ma che ci facevi stasera a Milano?” “Scusa ma non avevi detto che dovevi lavorare”. Unavicenda daicontorni pirandelliani. Stesso nome, stessa identità. L'equazione è fatta. Ma sbagliata. Roba da pazzi... In effetti, ormai è accertato, del gesto di un folle si è trattato. All'incolpevole omonimo non resta altro che fare spallucce e sorridere a battutine e scherzi di qualche amico buontempone. Tanto basta aspettare che se ne occupi Vespa. Ci penserà lui a svelare l'arcano della doppia identità, mettendo a tacere anche i più scettici con tanto di plastico della piazza e modellino del souvenir incriminato.

E’ iniziata con il “commiato” di Ignazio Petrone alla carica di segretario provinciale del Pd. E’ finita con il ragionamento politico del segretario regionale Roberto Speranza che pur non ufficializzando la candidatura di Vito De Filippo alla presidenza della Regione per le elezioni di marzo 2010 ha svelato: «Ieri (domenica ndr) io e Vito De Filippo abbiamo iniziato a incontrare i vertici dei partiti storici del centrosinistra per cominciare a definire le strategie di coalizioni per le prossime consultazioni». In mezzo c’è stata l’elezione del nuovo segretario provinciale di Potenza del Partito democratico e della definizione delle altre cariche. Il nuovo segretario che succede a Ignazio Petrone, è Antonello Molinari che è anche stato nell’ultima segreteria provinciale della Margherita, vice segretario. Molinari, uno dei fedelissimi dell’ex segretario segionale democratico, Erminio Restaino, è stato eletto all’unanimità dall’assemblea del Pd della Provincia potentina che si è riunita a partire dalla 16 e 30 all’Hotel Vittoria nel capoluogo di regione. Oltre al segretario provinciale sono stati eletti, il nuovo presidente dell’assemblea (che succede a Rosaria Vicino) e cioè Alfonso Raffaele Carretta e i due vicesegretari: Marco Arcieri e Giacomino Carluccio. La curiosità: in pratica si inverte quella che era la segreteria provinciale della Margherita nel 2007. Quando segretario provinciale fu eletto proprio Marco Arcieri con vice Antonello Molinari. Per il resto, anche se non ci sono ufficializzazioni - in quanto bisogna aspettare lo svolgimento della prossima assemblea regionale del Pd, (il 22 dicembre nella sede del Pd a Potenza) - si va verso la riconferma della candidatura di De Filippo per la presidenza della Regione. Oltre alle parole di Speranza dal palco - che ha parlato di riunione con gli alleati a cui ha partecipato il governatore - nei corridoi del Vittoria sono state raccolte al-

Stralci del discorso del neo segretario provinciale POTENZA - Non nasconde l’emozione dal palco Antonello Molinari. Inizia a parlare per presentare la propria candidatura a segretario provinciale del Pd del Potentino. Sa già che sarà eletto. Rientra nella stessa logica che ha determinato gli assetti regionali del Pd post congressuali. E Molinari (che poi sarà eletto all’unanimità) sceglie la via della chiarezza: «Non dobbiamo nascondere nulla; siamo democratici». E quindi sulla propria candidatura spiega: «Essa è sicuramente frutto di un accordo politico interno al partito. Un partito così fortemente democratico da essere stato seriamente impegnato in una serrata dialettica tra le mozioni che hanno alimentato la stagione congressuale nazionale eregionale. Un Pd che alla fine ha trovato una sintesi unitaria nell’elezione a segretario regionale di Roberto Speranza. Frutto di un accordo condiviso. E quello stesso accordo ha previsto che le segreterie provinciali fossero rappresentate da amici della mozione Franceschini i quali mi hanno onorato della loro fiducia». Ma Antonello Molinari rigetta immediatamente la tesi “tutta equilibrista” e aggiunge: «Vorrei però, un partito che non faccia delle regole la morte della Antonello Molinari mentre parla alla platea politica, anzi vorrei proprio un Pd che si dia come regola fondamentale la buona politica». nascita della coalizione di centrosinistra in BasilicaPoi c’è il passaggio sulla situazione interna del ta. E’ stata la più importante esperienza politica di partito. Molinari a tal proposito ricolto alla platea di- questa regione. Oggi occorrerebbe riscoprire un pò ce: «Ciascuno di noi che si sia impegnato nel percor- di quell’entusiasmo». rere le tortuose strade della nostra provincia nel corE ancora ha poi detto Antonello Molinari sull’azioso della competizione congressuale ha potuto ri- ne che il Pd deve assumere a livello locale in sinergia scontrare quanto ancor più tortuose siano le strade con le amministrazioni: «Riorganizzare le proprie che porteranno alla normalizzazione della struttu- strutture territoriali a partire dalla periferia. I sera del Partito democratico. Ovunque vi sono conflit- gretari di sezione e i componenti del direttivo costitualità mai sopite. Occorre dar vita a un rinascimen- tuiscono, e devono esserlo ancora di più, le fondato delle coscienze. dei modi di fare, dei modi di porsi menta del partito. Non si può immaginare un partinei confronti dell’altro, nei modi di cercare, guada- to moderno senza comprendere che proprio le forme gnare e conservare il consenso». tradizionali sono quelle che garantiscono una magIl neo segretario provinciale democratico Molina- giore rappresentanza dei territori». ri è passato alle scadenze con le urne: «Le prossime La chiusura con applausi: «La Basilicata ha bisoelezioni regionali cadono a distanza di 15 anni dalla gno di un Pd forte».

cune indiscrezioni. E sembra che alla riunione dei segretari del centrosinistra delle elezioni regionali del 2005 sia passato l’assenso di tutti a spingere De Filippo verso la riconferma anche per i prossimi 5 anni. Questo per quanto riguarda il futuro. Per il passato invece, ci ha

pensato Ignazio Petrone, nel proprio intervento a fare un resoconto puntuale dei primi due anni di Pd a partire dalle Primarie del 2007 che videro l’elezione a segretario di Piero Lacorazza. Petrone ha anche illustrato tutte le tappe “critiche” a partire dalla crisi di giunta regionale dello scorso an-

no. Per il presente invece, ha parlato il leader regionale RobertoSperanza che ha sottolineato la necessità «di iniziare a lavorare a quelle dinamiche per migliorare la Basilicata». Il resto è stato un bagno di folla, abbracci e baci per i neo eletti.

STRATEGIE E ALLEANZE

Regionali, Petrarulo ufficializza: «L’Udeur sta con il Pdl» POTENZA - Per chi se ne va, chi prende le distanze, c’è anche chi precisa di voler rimanere nell’alleanza di centrodestra con il Popolo della libertà di Basilicata. E’ il caso dell’Udeur che conferma l’alleanza politica alle ultime elezioni amministrative ed europee della primavera scorsa. E’ c’è pure l’ufficialità. La linea a proseguire sulla strata già intrapresa è «emersa da un incontro, che si è svolto nei giorni scorsi, con i quadri dirigenti del partito dove sono state stabilite, sulla base della linea politica nazionale, le alleanze e le modalità di partecipazione

dell’Udeur alla prossima competizione elettorale delle regionali del marzo 2010». La dichiarazione: «Pertanto saremo alleati con il Pdl per costruire anche in questa occasione – dice il segretario provinciale di Potenza dell’Udeur, Pasquale Petrarulo sia sul piano programmatico che politico una alternativa forte e credibile a chi, da molti anni, governa questa nostra regione con risultati oltremodo deludenti e negativi per l’intera comunità regionale». Pasquale Petrarulo poi aggiunge: «Sul piano organizzativo daremo vita ad una lista in provincia di Potenza dell’Udeur che

Il leader nazionale dell’Udeur, Mastella

sarà collegata con il candidato Presidente del centrodestra che andremo a definire insieme al Pdl e a quanti vorranno costruire con noi un progetto di alternativa al centrosinistra lucano». s.santoro@luedi.it

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Viceconte: «Aboliamo il listino e inseriamo sbarramento al 4 %»

L’AGGRESSIONE subita domenica dal premier Berlusconi non poteva non destare scalpore anche nel mondo politico lucano soprattutto se si considera che l’aggressore, Massimo Tartaglia, è originario di Melfi. Tanti i messaggi di condanna dell’atto da parte degli esponenti politici di centrodestra ma non sono mancati neanche quelli degli esponenti di centrosinistra. Il vice presidente del Parlamento europeo, il lucano Gianni Pittella ha definito l'aggressione al Primo ministro italiano «inqualificabile, inaccettabile e ingiustificabile». Rivendicando per il suo gruppo politico il ruolo di "fieri avversari" del Presidente del Consiglio, ha però precisato di essere «avversari politici» e che né il Premier né nessun altro avversario «è un nemico. Non c'è altro mezzo per battersi e per vincere se non quello della battaglia politica e civile». I parlamentari lucani del Pdl sono vicini al loro premier. Dalla «violenza verbale» si è passati «all violenza fisica». A colpire e a ferire è «la campagna di odio costruita in questi mesi con le conseguenze di queste ore che sono ripugnanti e non appartengono alla storia di uno Stato civile qual è l’Italia». Così i senatori Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e l’onorevole Vincenzo Taddei, che sperano che il «presidente Berlusconi possa riprendere immediatamente il suo lavoro alla guida del Paese». Dopo le dichiarazioni polemiche di Di Pietro a “smorzare”i toni ci ha pensato Felice Bellisario che ha condannato «le azioni violente» che non hanno nessuna «scusante». Anche se «il gesto criminale di uno squilibrato, comunque, non ha niente a che fare con la politica». E solidarietà a Berlusconi è arrivata anche dagli esponenti del Prc di

Si è svolta l’assemblea provinciale di Potenza del Partito democratico


Martedì 15 dicembre 2009

Basilicata felix. O no?

Prosegue il dibattito sull’Isola felice Torna a parlarne l’autore del libro

Intrappolati nel passato La programmazione economica ferma all’orticello dei vari amministratori segue dalla prima di NINO D’AGOSTINO anno prima dal Comitato Regionale per la Programmazione economica della Basilicata (il famoso Crpe), preseduto dal prof. Decio Scardaccione, piano che delineava un possibile futuro della regione. Col piano economico del Crpe si rigettò il dualismo tra Lucania depressa (=montagna) e Lucania in via di sviluppo (=pianura), fino a quel momento luogo comune e fatale, sia in sede di studio che in sede di intervento pubblico. Si fece notare nel piano che “una migliore considerazione della geografia può aiutare a superare tale dualismo: la cosiddetta montagna lucana non è un sistema compatto, piramidale, per il quale valga una soluzione univoca”. Si rilevò che “nella cosiddetta montagna lucana vi sono altrettanti fondovalle, altrettante zone di collina”. “E' attraverso questi fondovalle che occorre creare strutture produttive valide, perché, a ciò riuscendo, si è in grado di coinvolgere tutta la regione nel processo di sviluppo. Pertanto, occorre penetrare nel cuore della regione con itinerari di sviluppo che seguano le valli lucane e le colleghino organicamente alla vicina Campania, sicchè la regione diventi elemento fondamentale di un sistema integrato con la Puglia e la Campania”. Con questa nuova impostazione la Basilicata nonveniva presentata più come un'area depressa, compatta, da gestire come un grande demanio silvo-pastorale, lambita da qualche oasi irrigua, ma come regione aperta attraversabile da direttrici economiche, basate sulla integrazione socio-economica della pianura, delle colline e delle montagne e sulla realizzazione di una moderna struttura urbana a sostegno delle attività produttive. Incominciava a prendere corpo una visione diversa della Basilicata, più dinamica, e con più speranze da coltivare, di quella che F. G. Friedman, E. C. Banfield e lo stesso Carlo Levi avevano descritto: e cioè unasorta difissitàneltempo e,perché no, nello spazio della regione, un contesto dato, in un certo senso immutabile, per mancanza di energie e spinte innovative di cambiamento, un mondo in cui, a causa di scarsità di risorse disponibili, di dispositivi politici e socio-culturali tipici delle aree arretrate, non può che rendere molto difficile l'affermarsi di processi di sviluppo autopropulsivo. Furono anticipati, in altri termini, temi oggi scontati, almeno sulla carta, relativi allo sviluppo diffuso, alla industrializzazione a supporto di un sistema urbano policentrico, alla creazione di un sistema produttivo a più leve, basato su agricoltura irrigua, industria e turismo. In questa ottica, è stata concepita la grande viabilità: la Sinnica, la fondovalle Agri, quella del Bradano, da aggiungere alla basentana. Così come furono individuate le aree industriali di Viggiano, del Melfese, del Materano, i bacini turistici del Metapontino, di Maratea, del Pollino e del Vulture. La Basilicata contemporanea almeno come visione dello sviluppo, è nata da quel lavoro negli anni 6668: che poi ci siano state e ci siano difficoltà a tradurre integralmente in concreto le potenzialità in esso espresse è un'altra storia, sulla quale mi permetterò di fare qualche considerazione. La Regione Basificata aveva ereditato anche l'Istituto di ricerche economiche e sociali (l'Ibres), partorito dalla segreteria tecnica del comitato suddetto che stava attualizzando le intuizioni contenute nel piano, implementandone il dise-

D’Agostino (secondo da destra) alla recente presentazione del suo libro

gno di sviluppo, ponendo l'accento sul progetto speciale bradanico, come opportunità per incanalare verso la regione il corridoio di sviluppo in corso di organizzazione lungo l'Adriatico, sulla istituzione di una Università in Basilicata, sulla creazione del Parco del Pollino, di un aeroporto a Pisticci. Nei primi anni di attività della Regione alcuni politici e tecnici cercarono di introdurre il metodo della programmazione all'interno dell'ente in esame, partendo dal piano del Crpe: si vararono i programmi integrati mediterranei (i Pim) che furono un tentativo di creare sinergie, interdipendenze tra i vari settori d'intervento pubblico e privato. In realtà, si è assistito ad un vero e proprio fallimento, sia della programmazione in quanto tale e sia

degli strumenti disponibili: il piano lo si è configurato gradualmente come “libro dei sogni”, attuandone soltanto alcune infrastrutture, ma disattendendone il disegno generale, l'Ibres venne chiuso, disperdendone le varie esperienze professionali, la regione mise in piedi un ufficio programmazione che non ha mai funzionato, non fosse altro perché non vi erano i presupposti perché funzionasse. Il metodo di programmazione richiede, in realtà, almeno tre condizioni: la volontà di adottarlo, una organizzazione capace di tradurlo in azioni concrete, competenze professionali tali da recepirne la portata innovativa. Le tre condizioni semplicemente non esistono: i politici vogliono, pretendono, ritengono vitale per la loro sopravvivenza disporre di un

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proprio orticello, su cui non vogliono che altri possano intervenire; i compartimenti-stagno tra i vari assessorati sono la logica conseguenza di questa chiara volontà politica; inquestaottica, nonèpensabiledotarsi di strutture organizzative e sviluppare competenze in funzione programmatica che finirebbero per mettere a repentaglio il mantenimento del sistema di potere dominante. Oggi non ci si deve stupire se i fondiche laRegionericeve dallaUe sono ripartiti tra tre dipartimenti, senza reale possibilità di determinare interdipendenze tra gli stessi. Che lo sviluppo richieda sinergie per moltiplicare gli effetti che le varie risorse potrebbero produrre è, ad avviso del ceto politico-amministrativo, un problema, tutto sommato, secondario, ciò che conta è rimanere nelle proprie postazioni, potendo gestire a proprio piacimento la spesa pubblica. Lo stabilimento Fiat di Melfi, gli interventi pubblici post-terremoto, la destinazione turistica del litorale metapontino, i fondi Por, le royalties del petrolio erano, ed in parte lo sono tuttora, eventi formidabili per un nuovo assetto del territorio, agevolmente inquadrabili nel disegno Crpe, purtroppo sono stati finora puntualmente sprecati, more solito, dalla politica. Da tempo, dietro l'angolo della regione c'è il ritorno al passato: il treno della programmazione economica e territoriale è su un binario morto, è partito, ma non è mai arrivato. E i risultati, purtroppo, si vedono. La difficoltà, ammoniva Keynes, non sta nel concepire idee nuove, ma nell'evadere, nel liberarsi delle idee vecchie.

RIFLESSIONI

MANPOWER

Nel 2010 aumento dell’occupazione di 2 punti percentuali IN BASILICATA nel primo trimestre del 2010 «si registrerà un aumento occupazionale di due punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti» e verrà delineato «uno scenario di inizio anno all’insegna di una moderata cautela in attesa dei segni evidenti del rilancio dell’economia». La previsione è di Manpower, società privata che collabora con le aziende nella gestione del ciclo occupazionale e che ha realizzato un’indagine sui dati relativi alla Basilicata, basata sulle risposte «di un campione statisticamente significativo di aziende». Secondo Manpower, «i datori di lavoro delle aziende lucane esprimono una moderata cautela sulle proprie intenzioni di assunzione nei primi tre mesi del nuovo anno, nell’attesa di segnali sempre più evidenti e tangibili della ripresa economica ormai in atto». «Il dato - ha detto il presidente della società, Stefano Scabbio - evidenzia la situazione di attesa e prudenza tipica della fase di rilancio dell’economia. I segni della ripresa nel nostro Paese sono ormai evidenti, in alcuni settori più intensi che in altri, ma sappiamo che il suo impatto sull'occupazione arriva solitamente con ritardo».

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Proposte o grida manzoniane? di MAURO ARMANDO TITA CON Gabriele De Rosa scompare una figura di spessore del pensiero forte. Nel frattempo il dibattito si fa sempre più interessante grazie all'eccellente contributo di Rocco Colangelo e alla sua metafora sul calabrone. Sono estremamente contento e orgoglioso che il Quotidiano sia diventato sempre più il Laboratorio dello sviluppo e delle idee per eccellenza. A tal proposito vorrei tanto seguire Paolo Albano e la sua Kennediana proposta. Chiediamoci qualche volta... che cosa siamo in grado di fare noi per la nostra amata Basilicata ?. Siamo stanchi di denunce e di questa bulimia di dati scoraggianti. Vorremmo che il Censis partisse da un cenno alle radici storiche che hanno determinato la questione meridionale. Una questione che nel recente passato era assicurata dalla reciprocità del sistema economico italiano. Un sistema che , a sua volta , si fondava sulla complementarietà delle due Italie. Tale complementarietà doveva superare il gap tra Nord e Sud e, soprattutto , riportare nell'alveo giusto lo sperequato mercato nazionale. Con tale complementarietà si aprivano scenari nuovi con mercati e prospettive, mai prese prima in seria considerazione. Il fervore del dibattitoeil ruolodelleUniversitàmeridionali doveva completare il quadro di riferimento. Dovevano nascere Poli di Sviluppo e Centri di Eccellenza... dovevano rifiorire intelligenze e talenti del Mezzogiorno. Oggi il dibattito è tremendamente riduttivo e si fonda solo sul mero accesso ai fondi delle Royalties e/o dell'Unione Europea, sempre più depurati. Tutto ciò si scontra con un Federalismo fiscale che potrà distruggere per sempre il concetto stesso di complementarietà.

La complementarietà nei prossimi anni sarà bandita per sempre. Le avvisaglie ci sono tutte, in specialmodo, come avvenuto in questi giorni , nella Sanità Pubblica. Si preferisce l'intervento privato e si snatura la sanità e la sua rete solidale. Oggi gli uomini di buona volontà meridionali e lucani sono in fase di recessione mentale. Non basteranno gli appelli del Quotidiano o di Paolo Albano. Tutti viviamo in una sorta di Medioevo con un tasso di rassegnazione che rasenta l'indicibile. La dignità in Basilicata si ciba solo di una sparuta categoria sociale reattiva formata per lo più da anziani con schiena dritta e qualche cittadino attivo con intelletto lucido. A tal proposito, quante volteci siamo chiesti sevi è una vera cittadinanza attiva? Noi uomini di buona volontà, noi uomini del Quotidiano vorremmo tanto capire il cittadino comune della Basilicata. Quel cittadino che non partecipa, non manifesta e non contesta, da tanti anni noi lu-

cani cerchiamo di farci capire dall'opinione pubblica nazionale, ma , non ci riusciamo. Siamo ancora fermi a un monologo biascicato e incomprensibile. Tentiamo in tutti i modi di creare qualcosa di diverso e di alternativo , ma ricadiamo nell'oblìo e nella pavidità. Tutti siamo presi dalla stanchezza e subiamo torti e ingiustizie innaturali. Ci sono giovani che preferiscono subire clientele e soprusi. Ci sono funzionari che aspettano concorsi regionali per dirigenti già banditi da oltre dieci anni.(ogni anno aggiungiamo un granello del rosario) Ci sono anziani e pensionati che vivono nella miseria e nell'incuria. C'è un mondo operaio che è pronto a scioperare solo per un rinnovo della cassa integrazione. C'è un mondo di precari che , in questi giorni, è pronto a fare un Coordinamento di Agitazione basato solo ed esclusivamente su e- mail e presunti comunicati stampa. Siamo stanchi di tante ipocrisie e pavidità. Un tema che non è stato ampiamente affrontato e dibattuto dal duo Albano/D'Agostino. C'è un Consiglio Regionale sempre in apnea ...Vorrebbe abolire il Listino. Peccato che siamo in forte ritardo... La maggioranza silenziosa pronta a voltare le spalle nel segreto dell'urna ... non contesta, non parla . Forse, queste ulteriori denunce saranno le "solite" grida manzoniane di sempre. Noi vogliamo prendere atto che il Movimentismo lucano di questi ultimi giorni ha iniziato un lungo percorso. Un lungo percorso che si dovrà concretizzare con fatti e atti di presenza fattiva sul territorio. Oggi assistiamo ai primi vagiti... Domani... chissà. Forse... una nuova società positiva e propositiva si sta veramenteattrezzando. Speriamodi riuscirci... il futuro è dietro l'angolo non lo diciamo solo noi del Quotidiano.

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Agroracket

Operazione della polizia a Scanzano per fermare le estorsioni nei confronti di imprenditori agricoli

Un arresto contro i silenzi Per convincere a pagare 12.000 euro, una serie di attentati nelle campagne di ANTONELLA CIERVO UNA lunga serie di attentati e nessuna denuncia. Non è molto per portare avanti un’indagine e interrompere sul nascere un’attività in crescita, ma gli uomini della III sezione reati contro il Patrimonio della Polizia di Matera e del commissariato di Scanzano jonico hanno ignorato la reticenza delle vittime e sono andati avanti. Il risultato è stata l’operazione Agroracket che ieri ha condotto all’arresto di Gerardo Schettino, 45 anni di Scanzano, accusato di tentata estorsione ed estorsione continuata ai danni di un imprenditore agricolo, vittima da oltre un anno di “avvertimenti” da parte dell’organizzazione coordinata dal pregiudicato che imperversava fra Scanzano e le zone limitrofe. L’operazione, che rappresenta solo il primo tassello di un puzzle molto più ampio, (su cui sono al lavoro da tempo gli uomini guidati dal capo della Mobile di Matera, Nicola Fucarino e dal commissario di Scanzano, Roberto Cirelli), dovrebbe consentire di scardinare definitivamente un meccanismo che, come ha sottolineato il procuratore capo di Matera, Giuseppe Chieco conta fondamentalmente sul silenzio delle vittime. Le prime richieste giunte all’imprenditore agricolo, tra il dicembre 2008 e il novembre 2009, erano passate da 12.000 euro a 8.000 di cui solo la metà è stata versata. Per convincere l’uomo e dimostrare che si faceva sul serio, Schettino e i suoi “collaboratori” avevano danneggiato più volte la proprietà dell’uomo portandolo così a versare la rata pattuita per la protezione. «Elementi molto solidi – sono quelli definiti dal procuratore capo Giuseppe Chieco, che ha illustrato i particolari dell’operazione conclusa con l’arresto dell’uomo, su richiesta dello stesso Chieco e di Valeria Farina Valaori - che sono giunti nonostante la mancanza di contributi da parte dell’imprenditore vittima dell’estorsione che ha negato ogni episodio. Per lui, comunque, scatta la denuncia di favoreggiamento, come per chiunque non segnali di essere stato vittima di estorsione. L’attività di indagine della Polizia ci ha consentito comunque di giungere ad un risultato positivo. Matera – ha aggiunto Chieco – è il capoluogo di provincia italiano con il più basso indice di criminalità. C’è però una sola criticità: il Metapontino e la sua lunga serie di episodi di intimidazioni o danneggiamenti nei confronti di imprenditori e commercianti». Il fenomeno, che nell’ultimo anno ha segnato un aumento degli episodi, deve però contare su quel rapporto di fiducia nelle istituzioni che conduce alla denuncia. «Abbiamo bisogno di avere la collaborazione e il contributo da parte delle vittime che devono credere negli organi dello Stato,

nelle forze dell’ordine e nella magistratura - è l’appello che lancia il Procuratore». Dietro di lui 11 uomini della Polizia di Stato. In piedi, immobili, un esercito silenzioso che agisce ogni giorno in un territorio tenuto perennemente sotto controllo, pur fra le difficoltà di chi non ha nessuna intenzione di collaborare ma pretende che lo Stato lo difenda comunque, come impone il dovere. a.ciervo@luedi.it

Schettino portato via dagli agenti della polizia (Foto Videouno)

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LA SCHEDA

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Il suo obiettivo: diventare un boss La “carriera” di Gerardo Schettino fra intimidazioni, furti e violenze UN DELINQUENTE con velleità da boss. Di giorno sorvegliato speciale e, nel tempo libero, capo di un‘organizzazione che si stava specializzando nelle estorsioni e nelle intimidazioni. Gerardo Schettino, 45 anni, ex carabiniere, era sottoposto alla misura restrittiva e condannato in vari processi per associazione per delinquere, ricettazione aggravata, detenzione di armi anche clandestine con numerosi procedimenti pendenti per lesioni, violenze, furto e ricettazione. Schettino sognava probabilmente il salto di qualità nel Metapontino,

SCANZANO JONICO - In una comunità piccola come quella di Scanzano, il confine fisico tra taglieggiato e taglieggiatore è molto labile. Ci si incontra negli stessi bar, molte volte capita di prendere anche il caffè insieme. Così avviene che quando si subisce una richiesta estorsiva, si preferisce il silenzio. Una cosa è certa, il taglieggiatore, almeno in questo caso, non è isolato

sperando di occupare una fetta di mercato ancora libera, copiando metodi che conosceva bene probabilmente anche per la sua passata attività nelle forze dell’ordine. Destrezza nella capacità di non farsi intercettare ed altri escamotage facevano parte di un “bagaglio” professionale, messo in atto per evitare che gli uomini della Polizia lo acciuffassero. L’avvertimento che seguiva la richiesta “ignorata”, la minaccia di alzare il tiro in caso di mancato pagamento, la riduzione della tariffa del “pizzo” (per garantirsi jn qualche modo la riconoscenza della vittima in difficoltà) segnano inequivocabil-

mente una escalation che poco ha a che fare con le organizzazioni criminali radicate nel territorio e in grado di intervenire sui differenti versanti economici. Quando gli uomini della Squadra Mobile di Matera, ieri mattina, hanno bussato alla sua porta, Schettino non ha opposto resistenza ma, a quanto pare, non ha nemmeno reagito come avrebbe fatto un boss scafato, scoperto e “disturbato” dalle forze dell’ordine. Le manette sono scattate ai suoi polsi prima di trasferirlo, in auto, alla Questura di Matera. a.ciervo@luedi.it

Profilo del taglieggiato. Dubbi se sia l’unico socialmente. E’ un “amico”. E se l’amico si vede nel momento del bisogno ecco che il meno benestante si rivolge a colui che possiede maggiori sostanze. Scherzi a parte, Rocco Zuccarella, 34 anni, è un giovane imprenditore agricolo diventato in poco tempo oggetto di attenzio-

ni dalla malavita per la sua capacità di fare reddito in un settore difficile, qual è l’agricoltura in questo momento. Imprenditore magnanimo e illuminato se si considera anche la passione per lo sport e in particolare per il calcio locale. Vice presidente dello Scanzano Calcio durante

lo scorso campionato e attualmente impegnato in una nuova società che ha deciso di ripartire dalla Terza categoria. L’invito a collaborare più volte rivolto dalle Autorità e dalle persone impegnate nella lotta al crimine, (come il presidente di Libera, don Marcello Cozzi), alle per-

Il sindaco Iacobellis

«Chi sa denunci» SCANZANO si è svegliata con un sospiro di sollievo. L’arresto di Gerardo Schettino interrompe una luna serie di episodi che rischiavano di minare la serenità di un’intera comunità. E’ il sindaco Salvatore Iacobellis a commentare il risultato dell’operazione Agroracket: «I miei complimenti vanno innanzitutto al Questore, agli uomini della Mobile e del commissariato di Scanzano e al Prefetto. Tutti insieme hanno messo in atto una grande azione investigativa che ha dato i suoi frutti. Sono soddisfatto - prosegue che si sia fatto cadere questo primo tassello e spero che si riesca scardinare al più presto tutto quello che ancora c’è. Mi unisco anche io all’appello del Procuratore Chieco e del Questore: è necessario che chi sa, denunci. Solo così queste persone non la faranno franca e le forze dell’ordine potranno svolgere il loro compito». a. c.

sone che hanno subito estorsioni o ricevuto richieste in tal senso, in questo caso è rimasto inascoltato. Probabilmente anche altri imprenditori per paura potrebbero aver deciso di rinchiudersi nel silenzio. Una cosa è certa: diventare favoreggiatore del proprio aguzzino perché non si collabora alle indagini è quanto di peggio possa fare un taglieggiato.

Marinagri Il procuratore capo di Matera sull’esito dell’inchiesta “Toghe lucane”

Chieco: «Sì, ho fiducia nella giustizia Non credo invece in alcuni magistrati» ALLA domanda di una cronista su Marinagri, il procuratore capo di MateraGiusepe Chiecorispondecon una premessa e due considerazioni. «La mia personale posizione e quella di molti altri indagati è allo stato sub iudice. C’è stata una richiesta di archiviazione che pone riparo a una serie di argomentazioni che mi lasciavano perplesso. La richiesta è pervenuta al gip di Catanzaro nel maggio scorso. Il tempo trascorso dipende dalla difficoltà di notificare gli avvisi ad alcune persone offese che hanno facoltà di presentare opposizione. Sono sempre molto prudente – ha aggiunto Chieco –e attendo la pronuncia del Gip. Qualcuno, quando cominciò questa vicenda tre anni fa, mi chiese se credevo nella giustizia. Se non fosse così me ne sarei già andato. Non credo, al contrario, in alcuni magistrati. Quello che è accaduto mi conforta nella fiducia nella giustizia. Questo proscioglimento consacra l’operato della procura di Matera che già nel 2005 chiese per i fatti

legati a Marinagri l’archiviazione che il gip Onorati archiviò». «Oggi - ha proseguito - ci rendiamo conto che avevamo visto giusto: non c’erano elementi di illeicità legati a quella costruzione. Un indulto a cui tengo molto perchè siamo stati accusati ma i fatti ci hanno dato ragione». La conferenza stampa di presentazione dell’operazione Agroracket è l’ulteriore “medaglia” da appuntare al petto e per questo Chieco non nasconde la sua soddisfazione a dimostrazione del valore del rapporto sinergico fra Procura e forze dell’Ordine. Per confermare la reale portata di questo binomio, il procuratore capo di Matera, Giuseppe Chieco non trova di meglio che rispondere all’interrogazione presentata un paio di settimane fa dall’onorevole Radicale Rita Bernardini la quale ipotizzava contrasti fra il tribunale e il Questore di Matera circa alcuni provvedimenti da adottare per contrastare la de-

linquenza nel materano: «Non c’è mai stato, non c’è attualmente e ritengo che non ci sarà nemmeno in futuro alcun contrasto fra la Procura e la Questura o qualsiasi altra struttura investigativa –spiega perentorio – il Questore ha facoltà di proporre misure di prevenzione che vengono sostenute dal pubblico ministero. Un compito che ho assunto da tempo e che nel caso sollevato dall’onorevole Bernardini ho ritenuto non vi fossero i presupposti. La richiesta del Questore si basava su un’ordinanza di misura cautelare che era stata sconfessata dal tribunale del riesame. Venuto meno questo elemento, non mi rimaneva che non accogliere a richiesta». La replica del Questore di Matera Carmelo Gugliotta, seduto accanto a lui, non si fa attendere: «Ottimi rapporti e riscontri all’insegna della piena collaborazione. Siamo sulla strada giusta sulla quale continueremo a lavorare insieme, senza alcuna polemica». a.ciervo@luedi.it

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Primo piano 11

Martedì 15 dicembre 2009


Italia / Mondo

Martedì 15 dicembre 2009

Le entrate migliorano ma i dati sono ambigui

Ultimo giorno per “salvare” i capitali

Bankitalia, il debito cresce e grava sui cittadini

Scudo fiscale conto alla rovescia e sportelli intasati

ROMA – Il debito pubblico italiano continua a macinare record e sfonda la soglia dei 1.800 miliardi. Le entrate intanto vanno meglio e ad ottobre di quest’anno interrompono la serie di cali consecutivi inanellati a partire da luglio scorso segnando un “più” rispetto a settembre. È il quadro di finanza pubblica fornito dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia. Per quanto riguarda il debito dunque continua inesorabilmente il trend di crescita. E anche se il dato fornito non è quello valido ai fini del rispetto del parametro di Maastricht (il rapporto tra debito e Pil) la tendenza va raffrontata con il calo, anche se meno pronunciato nel terzo trimestre dell’anno (luglio-settembre), della crescita (-4,6% annuo). DEBITO RECORD E CITTADINI Al di là dei rischi relativi alla tenuta della finanza pubblica il debito finisce per “pesare” sempre di più su ogni singolo cittadino. L’Italia ha infatti invalore assoluto uno dei debiti pubblici più alti al mondo. Una somma “monstre” arrivata ormai a 1.801 miliardi di euro con un peso di poco più di 30.000 euro che grava sulle spalle di ogni cittadino, neonati inclusi. E questa situazione non è imputabile, se non in parte minima, agli enti locali. La crescita del debito tra settembre ed ottobre, in valore assoluto, è infatti di 14,7 miliardi ed è imputabile per la quota più rilevante alle amministrazioni centrali. Regioni, province e comuni (più gli altri enti) insieme registrano tra i due mesi una crescita assai contenuta: si passa dai 110,5 miliardi di settembre a 111 miliardi con un aumento di 500 milioni. Se quindi sul fronte debito non si registrano buone notizie migliore appare la situazione per le entrate tributarie. Anche se i segnali che arrivano da Bankitalia non sono univoci. Le entrate ad ottobre hanno infatti invertito tendenza mostrando un aumento su settembre rispetto a una serie di cali consecutivi iniziati a luglio. Si sono attestate a 28,4 miliardi contro i 20,1 di settembre. Poco meno dei 29,3 miliardi di ottobre 2008. Il dato però non è ancora positivo se si guarda il cumulato: nei primi 10 mesi del 2008 le entrate incassate dall’erario si sono infatti attestate a 308,8 miliardi mentre tra gennaio e ottobre 2009 l’incasso è stato di 299,1 miliardi. Cioè, rispetto ai primi 10 mesi 2008, mancano all’appello 9,7 miliardi. FAMIGLIE IN CRISI PER I MUTUI Si diceva del peso sopportato dai cittadini. La cri-

ROMA – Conto alla rovescia per lo scudo fiscale: oggi è infatti l’ultimo giorno per regolarizzare icapitali illegalmente detenuti all’estero. I risultati, secondo quanto si apprende, sarebbero superiori alle aspettative. Sarebbero infatti rientrati oltre 100 miliardi di euro e la cifra sarebbe vicina, anzi, ai 110 miliardi, con un gettito fiscale dunque superiore a 5 miliardi di euro. Al momento, invece, ufficialmente erano attesi incassi per l’erario pari a 3,7 miliardi. Questo almeno è l’ammontare delle risorse attualmente indicato in Finanziaria e già ripartito per alcunevoci Sportelli bancari di spesa. Un quadro più preciso della situazione sugli incassi da scudo si saprà solo nei prossimi giorni, perchè si sta verificando, come accaduto già nelle due precedenti edizioni di rimpatri di capitali agevolati, un «intasamento» dell’ultim' ora dei clienti alle filiali delle banche, anche a causa di oggettive difficoltà tecniche delle operazioni. Questa situazione, riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, potrebbe anche portare a una riapertura dei termini, auspicata dagli operatori, ma con un’aliquota più alta rispetto all’attuale 5%, tra il 6 e il 7%. Secondo alcune stime che circolano nel settore bancario, una proroga (l'ipotesi che circola parla di fine aprile 2010), potrebbe raccogliere capitali ulteriori per circa 30 miliardi di euro, inprevalenza quote di società e non più fondi liquidi. Gli operatori del settore si di-

cono soddisfatti dell’esito dello scudo «che è andato al di là delle attese», spiega un responsabile del settore privato di una banca italiana, che l'attribuisce «a un mutato clima in ambito internazionale, alla forte pressione dell’Agenzia delle Entrate e, in misura minore, all’esigenza di liquidità delle imprese cui andrà solo una parte minima dei flussi che verranno indirizzati alla gestione del risparmio». Per un operatore di un istituto milanese «i flussi resteranno in Italia anche perchè moltissimi clienti sono rimasti scottati da pesanti minusvalenze quando hanno smobilizzatio i fondi in banche estere, scoprendo che li avevano investiti in costruzioni finanziarie complesse fatta da derivati, hedge fund. A volte i risparmi di pensionati erano in società alle Cayman». «Le difficoltà maggiori – aggiunge un operatore di una banca media radicata sul territorio – sono arrivate dalle banche svizzere, che hanno cercato di usare la forma del rimpatrio giuridico o anche di dissuadere il cliente paventando il rischio Italia per chiudere l’anno senza crolli delle masse amministrate». Per San Marino invece, aggiunge «si è avuta resistenza a causa della mancanza di liquidità delle banche». Una prorogaora ènecessaria, riconoscono tutti i banchieri contattati, «perchè il flusso di richieste dei ritardatari è stato notevole ele difficoltà tecniche hanno reso impossibile rispettare i termini previsti».

Rientrati in Italia oltre 110 miliardi detenuti all’estero

La sede della Banca d’Italia

si economica infatti sta facendo aumentare le famiglie in sofferenza a pagare il mutuo e ormai circa un quinto del loro reddito è destinato a pagare la rata, mentre il contesto di mercato vede il settore immobiliare frenare l'andamento negativo degli ultimi mesi seppure restano le incertezze per il futuro. La Banca d’Italia nel suo rapporto sul comparto curato da Fabio Panetta nota come in Italia le famiglie chiedano sempre meno mutui a causa dei criteri più stretti delle banche nel concedere i prestiti ma in ogni caso il nostro paese registra un aumento del 2,9% dei finanziamenti richiesti a fronte di un andamento negativo dei paesi dell’area euro. Il flusso di nuove sofferenze per le famiglie, rettificate in rapporto ai prestiti, è salito così nel terzo trimestre del 2009 a quota 1,5% contro lo 0,9% dello stesso periodo

del 2008. Per l’istituto centrale le recenti analisi sulla situazione fra il 2004 e il 2007 mostrano come la «probabilità di ingresso in sofferenza è più elevata per i contratti a tasso variabile» specie se contratti nel 2005 quando i tassi erano bassi. Le categorie più a rischio sono i giovani, i residenti al Sud e gli immigrati extracomunitari. Per le famiglie, il valore mediano del servizio del debito per l’acquisto di immobili è stimabile in circa il 20,5 per cento del reddito disponibile (oltre tre punti percentuali in più rispetto al valore rilevato per il 2006 dall’Indagine sui bilanci delle famiglie condotta della Banca d’Italia). Una situazione quindi difficile nonostante i tassi siano scesi «in misura considerevole» rispetto al picco dell’agosto 2008 e sono inferiori di 3,4 punti per i variabili e 1,1 per i fissi.

Protesta contro la decisione di chiudere la fabbrica

Fiat, 10.000 in corteo per Termini Imerese di ALFREDO PECORARO TERMINI IMERESE (PALERMO) – Si allarga la mobilitazione a Termini Imerese contro la decisione della Fiat di non produrre più auto nella fabbrica siciliana. Studenti, amministratori locali, commercianti e rappresentanti della chiesa sono scesi in piazza a fianco degli operai per la manifestazione organizzata da Fim, Fiom e Uilm. Diecimila persone, secondo i sindacati, hanno sfilato per le strade della città in difesa dello stabilimento; l’adesione allo sciopero di otto ore alla Fiat e nelle fabbriche dell’indotto (in totale circa 2.000 addetti) è stata totale. Scuole e negozi sono rimasti chiusi. Per la prima volta gli studenti delle medie superiori hanno sfilato in corteo assieme agli operai, come non era mai successo a Termini Imerese, neanche nel 2002 quando i lavoratori riuscirono a bloccare la chiusura della fabbrica. Il corteo è stato aperto dallo striscione degli operai della Bienne Sud. Al loro fianco delegazioni di tute blu giunte

Il corteo dei lavoratori Fiat

da diverse parti della Sicilia, mentre gli autotrasportatori hanno portato quattro bisarche in piazza Duomo. Pochi i politici (c'erano Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici del Pd), qualche bandiera di Idv. Le voci di un possibile interesse del gruppo cinese Chery sulla fabbrica siciliana non hanno suscitato alcun interesse tra i sindacati. «Per noi la trattativa comincia il 22 dicembre e non esistono altre soluzioni», ha affermato il segretario termitano della Fiom, Roberto Mastrosi-

mone, posizione condivisa dal segretario nazionale Ugl metalmeccanici Giovanni Centrella. Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, invece ha invitato il governo Berlusconi «a non essere ambiguo», aggiungendo che «se la Fiat ufficializzerà a Palazzo Chigi la strategia annunciata da Sergio Marchionne, non ci sarà alcuna discussione». Per il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella, «la manifestazione di oggi è solo il punto di partenza».

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12 Economia


IN FIERA FILOSOFI E AMBIENTALISTI

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di GIAN CARLO MARCHESINI DEL RICCO programma dei quattro giorni della Fiera della piccola editoria ospitata nel Palazzo dei Congressi di Roma, ho scelto di partecipare alla presentazione dei libri di due autori: Guido Viale e Gianni Vattimo. Del primo io penso farebbe molto bene a questo Paese nel ruolo e con la responsabilità di ministro per l'energia, la mobilità e l'ambiente perché studioso appassionato su questioni per il nostro futuro cruciali: la sostenibilità ambientale dei nostri stili di vita, del ciclo di produzione economico-industriale, della mobilità troppo sbilanciata sul totem auto, del trattamento e smaltimento dei rifiuti - insomma, esperto affidabile e serio per una riconversione necessaria e radicale che si può attuare soltanto attraverso la condivisione di beni comuni, la creazione di un nuovo spazio pubblico, la valorizzazione della dimensione locale e dei saperi diffusi. Il libro presentato, che io caldamente raccomando, è Prove di un mondo diverso. Itinerari di lavoro dentro la crisi (NdA editore). In esso Viale sostiene la necessità vitale di un cambio di paradigma, ed è denso di proposte e suggerimenti di pratiche rispettosamente, responsabilmente, rigorosamente ambientaliste. Ebbene, malgrado l'importanza dei temi trattati, il profilo prestigioso dell'esperto e il curriculum dello studioso, ad ascoltarlo eravamo non più di venti persone. Temi troppo gravi e impegnativi? Autore non televisivamente popolare? Editore piccolo e non così conosciuto? Forse le tre cose insieme. Peccato per chi è mancato! Almeno ora compratevi il libro… Gianni Vattimo è stato protagonista in Fiera di una conversazione al Caffè letterario. Meltemi gli sta pubblicando l'opera omnia e, di recente, il suo ultimo libro Addio alla libertà. Noto come caposcuola del “pensiero debole”, Vattimo è in realtà un pensatore di cospicua, prolungata e impegnativa produzione. Cosa da lui ribadita anche durante la conversazione: pur senza enfasi e maiuscole, senza approdi finali e definitivi, il filosofo si dichiara impegnato nella riscoperta e attualizzazione di Marx - al centro del suo prossimo libro - e favorevole una pratica del conflitto come garanzia di una tensione dialettica in assenza della quale tutto ristagna, degrada, regredisce. Ma l'aspetto dell'incontro del filosofo con il pubblico che più mi ha colpito è un contrasto evidente tra l'immagine accademica del pensatore e un linguaggio conviviale, scanzonato e scherzoso. Vattimo è apparso persona allegra e perfino divertita che però propone riflessioni di un pessimismo accorato e scoraggiante. Come se l'unica reazione possibile al cospetto di uno spettacolo desolante fosse una risata clownesca e lunare. Perché - sostiene Vattimo - così consumando e sprecando, presto, per il letale inquinamento, si va verso il collasso del pianeta. E il nostro Paese è ridotto sul piano sociale ed economico, etico e politico - che peggio non si può. E per l'Europa, la diagnosi di Vattimo non è poi così diversa: finché rimane divisa e debole, litigiosa e inascoltata, sarà sempre a rimorchio delle grandi potenze, delle conglomerate finanziarie e dei colossi multinazionali. Ora, non è che le cose non stiano nella sostanza così, solo che a sentirle raccontare da un Gianni Vattimo tradizionalmente serio, severo e perfino un po' burbanzoso, ora nelle vesti di un Sileno ricco di battute, aneddoti privati e paradossi giocosi, il risultato è sembrato un po' surreale e spiazzante. L'unica parte del pianeta in cui Vattimo ripone qualche speranza residua è l'America Latina, Bolivia e Venezuela in particolare. Lì soltanto sarebbe in corso un esperimento di governo socialista socialmente positivo, al punto che quando qualcuno del pubblico interviene per sostenere che Chavez è un autoritario caudillo, Vattimo ha reagito aspro e stizzito, gridando al malcapitato di togliersi le fette di salame dagli occhi. Dal pubblico un'altra voce si è levata per chiedergli conto della sua assenza dal No Berlusconi Day, e Vattimo ha risposto protestando un eccesso di presenzialismo da parte degli intellettuali, lamentando di avere firmato negli ultimi mesi decine di manifesti e appelli. Tanto non servono a nulla! ha spiegato. Ma qualcun altro gli ha ricordato che in passato gli intellettuali alla Moravia e Pasolini svolgevano un ruolo pubblico squisitamente politico e socialmente stimolante e critico, in quanto intellettuali organici al popolo molto più di quanto non siano gli intellettuali oggi. Non è stata infatti la manifestazione di sabato 5 dicembre frutto di auto convocazione da parte di giovani appassionati quanto sconosciuti internettari? E a parte i partiti di opposizione, e neanche tutti, gli intellettuali dove pubblicamente erano? Vattimo ha allora ammesso una sostanziale latitanza dei suoi colleghi intellettuali, aggiungendo che tale eclissi riguarda anche le altre forme di rappresentanza istituzionale e organizzata della sinistra. E lì, vuoi al filosofo ricercatore di verità, vuoi al Sileno ridente e tutto sommato appagato e divertito del suo seggio di euro parlamentare a Bruxelles, il sorriso sulle labbra si è un po' spento.

Preparatevi a seguire con serenità e un certo distacco l'evolversi degli eventi nel lavoro. Esperienza esaltante in amore.

TORO 21/4 - 20/5

Negli affari avete vinto e perso: fate tesoro soprattutto degli errori e le cose andranno bene. Amicizie allegre e stimolanti.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nella professione dovrete superare ostacoli di ogni tipo, ma la vostra ambizione vi darà la forza. Tira e molla snervante con il partner

PERCHE’ NON SIA UN NATALE PASSEGGERO di VITTORIO VIGGIANO

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro se non ce la fate a sbrigare tutto da soli dovete avere l'umiltà di chiedere aiuto. I vostri sentimenti saranno messi alla prova.

LEONE 23/7 - 23/8

UN NATALE di sangue, di ingiustizie e di attacchi a vario livello (basso!), come ci viene riproposto dai “media”anche per il 2009 non è il Natale che ognuno di noi desidera, né tanto più è il Natale di ogni cristiano. Quello di quest'anno, quindi, è ancora segno di contraddizione e, purtroppo, non ci avvicina al Bambino Gesù, che viene in terra per dare pace e giustizia. Il ricordo della nascita di Gesù, Dio fattosi uomo per salvare l'umanità, rivive si in tutti noi, ma sembra ormai divenuto il tradizionale ritorno di una festa come tante altre, senza significato e senza significato e senza sensazioni forti, se non quelle legate all'effimero ed al consumismo (anche culinario). Ed il peggio è che ormai anche i più piccoli ne sono intaccati e contagiati, come è nel (mal) costume quotidiano di una società scarsa di valori e di essenzialità. Gesù nasce, certamente, per ognuno di noi, perché possiamo essere più buoni, più sinceri e, quindi, più inclini a “fare pace” con gli altri e per gli altri, al fine di ricreare una società davvero solidale e giusta. Ecco perché la pace (con la giustizia) è una conquista che deve venire con il nostro contributo personale, anche se di certo non siamo noi a determinare la c.d. “pace nel mondo”, che si realizza più specificamente con le intese degli stati e con la solidarietà tra i popoli (quelli più ricchi a favore di quelli meno abbienti). E' che soltanto se siamo certi che ognuno di noi può contribuire a “fare pace”, potremo sperare anche che questa grossa conquista sia acquisita da tutti e la pace effettiva si instauri in tutto il mondo per opera di chi governa e dirige le sorti dei vari popoli su questa terra davvero martoriata. L'attuale Papa, come i tanti uomini di buona volontà protagonisti di pace, non hanno mancato di ricordare che nel mondo la pace fa coppia indissolubile con la giustizia, e dove non c'è l'una non c'è l'altra! Questo significa anche che ogni uomo, ognuno di noi, specie se credente, deve mettere al primo posto Dio, a cui deve dare gloria e gratitudine (soprattutto con la preghiera) e testimoniare, con le sue azioni ed i suoi comportamenti quotidiani, che la pace è possibile, anche su questa terra, offrendo atti di comunione e di solidarietà al prossimo, ed in particolare a chi è nel bisogno, in povertà e nelle ristrettezze. Bisogna, insomma, creare occasioni di giustizia in ogni momento della propria vita per fare giustizia per tutti. Invece, noi continuiamo ad assistere, talvolta facendone parte (anche se solo indirettamente), agli scandali più gravi, che l'uomo possa commettere

(dalla uccisione di un proprio figlio alle ruberie più eclatanti e alle oscenità più meschine), aumentando così l'odio, la vendetta e la morte (anche talvolta in nome di Dio). E' un controsenso inaccettabile ecco perché è indispensabile ed ineluttabile che siano proprio i giovani (e perché no, i più piccoli ragazzi ed adolescenti) a dover contrastare le intenzioni di male e di egoismo, che nella società e nell'uomo si manifestano, a cominciare dall'ambito familiare per passare a quello scolastico ed aggregativi in genere; sono questi i “territori”, infatti, nei quali essi vivono e subiscono, o influenzano, le scelte e quindi, gli esiti del comportamento umano (del genitore, dell'insegnante, del compagno). Dissuadendo e reclamando, essi potranno certamente frenare “i segni del male” per far rifiorire “i germogli del bene”, e cioè atti di giustizia, di comprensione, di pacifica convivenza, eliminando le prevaricazioni, gli arrivismi e le profittazioni. E' pur certo che da soli non possiamo fare gran che e che è necessario confidare nell'aiuto di Dio, oltre che degli uomini buoni (e quanti ve ne sono!). Gesù, vero uomo e vero Dio, ancora una volta in mezzo a noi per confermare che Egli desidera essere sempre con noi; Egli, operando dentro di noi, proprio perché mandato dal Padre buono e misericordioso, fa in modo che il semplice e piccolo bene da noi operato si amplifichi sempre di più fino a raggiungere tutti nel mondo, per semplice estensione e distribuzione naturale, per servire e restituire nel mondo intero quelle condizioni ottimali di vita sana e serena, che sono l'anticamera del Paradiso, che è sede (per chi crede) di quella grande pace, alle quali tutti siamo chiamati, per esserne tutti eredi. Certo, a fronte di tutto questo sta il contrasto reale che ci offre il nostro mondo, ed è qui che il Natale deve dare la “occasione - scossa” che, per essere “magica”, dovrà essere convinta, coraggiosa e solidale. Il Natale, così come ricordo della venuta di Dio sulla terra per tutti gli uomini, a mezzo del suo figlio incarnato, sarà sì la celebrazione che i cristiani amano come la più bella e significativa, ma acquisterà anche la sua vera “dimensionerinascita” di noi stessi, con un cuore nuovo, innamorato, e con un volto nuovo, senza maschera. Quello che Dio vuole per noi (grandi e piccoli, potenti e fragili) è proprio questo: che noi ci smascheriamo e offriamo il vero volto al prossimo: volto di sincerità e di amore. E tutto questo è facile ottenerlo; basta volerlo. Coraggio allora, facciamolo. Auguri a tutti.

Negli affari potete contare sugli appoggi altrui, ma anche voi dovete impegnarvi al massimo. Il vostro fascino si conferma irresistibile.

VERGINE 24/8 - 22/9

La posta in gioco nella vostra attività è sempre più alta: vi conviene consultare un esperto. I rapporti affettivi vanno coltivati, non trascurati.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Se terrete a freno l'impulsività riuscirete ad arrivare ad un accordo professionalmente proficuo. Non permettete al partner di ferirvi.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Momento eccellente per il lavoro: si presenteranno buone occasioni per fare carriera. La situazione affettiva va stabilizzandosi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Se volete fare un salto di qualità nel vostro lavoro dovete affrontare le difficoltà con una certa lungimiranza. L'amore vi dà maggiore sicurezza.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non è ancora il momento giusto per sollecitare possibili avanzamenti di carriera e gratificazioni economiche. In amore siete partiti con il piede giusto.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Giornata lavorativa estremamente impegnativa: organizzatevi bene e concluderete parecchio. L'amore potrebbe curare le ferite del passato.

PESCI 20/2 - 20/3

Con i sogni non si va lontano: quando fate dei nuovi progetti di lavoro state con i piedi per terra. Tira e molla snervante e pericoloso in amore.

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24 ore in Basilicata

Martedì 15 dicembre 2009

Val D’Agri I fondi del petrolio per rafforzare sul mercato i prodotti locali d’eccellenza

Dal greggio l’agroalimentare doc Due proposte progettuali al vaglio del comitato di coordinamento del Po DUE proposte progettuali, provenienti dal più ampio progetto Agri, al vaglio del comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma Operativo Val D’Agri, tenutosi ieri presso l'incubatore di impresa di Viggiano, alla presenza del presidente della giunta regionale, per valorizzare le produzioni agricole della Val D’Agri che, ad oggi, hanno manifestato le loro potenzialità ma che non sono mai state ben sfruttate per una crescita del terri-

torio. Due i prodotti che sono stati individuati, il Canestrato di Moliterno e la mela dell'alta val D'agri: solo due esempi perché, come commentato dallo

Quasi tre milioni di euro per il “Canestrato di Moliterno” di FRANCESCA GRESIA RECUPERO e adeguamento delle fondaci per la stagionatura del canestrato, una struttura logistica consortile, una piattaforma commerciale e tante altre azioni da mettere in piedi per un progetto di filiera “Canestrato di Moliterno”. Per un costo pari a 2.850.000 euro. Un progetto che andrebbe a superare le mille difficoltà che, ad oggi, non hanno ancora permesso al formaggio di affermarsi sul mercato. Secondo un’analisi del territorio, la consistenza ovicaprina dell’area permette una produzione di latte stimata di 42.350 quintali per circa 7.623 quintali di resa in derivati lattiero caseari. Il canestrato si attesta con una produzione di 150 quintali ma tanto ancora è necessario realizzare per una crescita della filiera, ad oggi non realmente esistente. Fondamentale lo stru-

mento del contratto di filiera, un accordo capace di permettere il controllo e la tracciabilità delle diverse fasi del processo di produzione e al tempo stesso di aggregare l’offerta per meglio rispondere alle esigenze del mercato. Innanzi tutto modelli di filiera capaci di aumentare le offerte e le possibilità di raggiungere mercati più ampi. Necessario il recupero, la ristrutturazione e l’adeguamento dei fondaci già esistenti, in un’ottica di gestione consortile o di un’associazione di produttori. A tal proposito si propone la realizzazione di Caseifici consortili, ubicati, ove se ne presentasse l'esigenza, in due aree baricentriche per distanze di approvvigionamento del latte che possano assicurare un adeguato ed omogeo prodotto finale. Ma una filiera si può dire completa solo se si include anche la commercializzazione. Su questo fronte è prevista la realizzazione di una piattaforma logistica

Dall’albero alla tavola: “più” filiera per la mela alta Val d’Agri

unica e l'assistenza tecnica, tutoraggio ed animazione territoriale. Ovviamente per uno sviluppo dell'imprese non si possono trascurare le necessarie infrastrutture, ad oggi non sempre ottimali, tra cui quelle idriche, la viabilità, le reti energetiche e telematiche a servizio delle aziende agricole.

DAL Consorzio di tutela “Mela Alta Val D'agri” alla sua maggiore valorizzazione sul mercato, in maniera organica e strutturale, quale quello di una vera e propria filiera. Grazie agli ottimi risultati ottenuti dal consorzio, precedentemente costituito, procedono gli interventi per eliminare «l'eccessi-

Il Simmfir si oppone al provvedimento di deregolamentazione delle autorizzazioni

Fisioterapia, «il Consiglio dica no al ddl» POTENZA - Alla luce della notizia dell’approvazione in IV Commissione del Consiglio Regionale di Basilicata del ddl relativo alla deregolamentazione delle autorizzazioni all'esercizio delle attività di fisioterapia, attraverso la non assoggettabilità all’autorizzazione ai sensi della legge regionale 28/2000 degli studi privati dei fisioterapisti anche in presenza di strumentazioni

di terapia fisica, il sindacato italiano dei medici di Medicina fisica e riabilitativa (Simmfir) – gruppo regionale Campania e Basilicata esprime preoccupazione per la tenuta stessa dell’impianto della legge 28/2000. Legge emanata “al fine di garantire agli utenti prestazioni affidabili secondo livelli di efficienza, qualità ed uniformità su tutto il territorio regionale con definizione dei requisiti minimi strutturali, funzionali ed organizzativi delle strutture sanitarie pubbliche e private”. La stessa legge all’articolo 4 - fa notare il sindacato - limita il mediconell’esercizio della propria attività all’uso di diagnostica strumentale semplice e non invasiva, che non comporti un rischio per la sicurezza del paziente, e non gli permette l’uso di strumentazione terapeutica. «Il disegno di legge approvato dalla IV Commissione dice il sindacato - autorizza non medici all’uso di stru-

stesso governatore, «mi piacerebbe che si attivassero adeguate filiere per tutti i prodotti presenti sul territorio ed individuati nel macro progetto Agri». La parola passa ora al comitato che, analizzando le proposte progettuali, potrà valutare dov'è possibile intervenire e su quali prodotti, oppure se intraprendere questa strada solo sui primi due esempi per poi decidere in seguito.

mentazioni terapeutiche che per selezione dei pazienti, per indicazioni terapeutiche e per criteri di applicazioni presentano controindicazioni assolute e relative». Per la Simmifir non c’è alcuna reale garanzia di tutela per il paziente rilevato che nel disegno di legge il fisioterapista può sottoporre autonomamente a trattamento una persona affetta da patologia solo sulla base di indicazione (“prescrizione”) medica non specialistica e non vagliabile dallo specialista di branca (fisiatra) al momento dell'in-

gresso in terapia, così come avviene ai sensi della legge 28/2000, in tutte le strutture di recupero e rieducazione funzionale e di riabilitazione. «L'emendamento - conclude la Simmifir - introduce confusione tra studio professionale e struttura (ambulatorio) già oggetto di specifiche norme legislative e pronunce giurisprudenziali». Da qui la preoccupazione e l'auspicio della non approvazione in Consiglio Regionale del disegno di legge in questione.

va frammentazione delle imprese agricole, lo scarso ricambio generazionale e l’incapacità di realizzare processi aggregativi utili a concentrare e, quindi, a rafforzare i valori delle produzioni in modo da restituire redditività alle aziende». Un comparto in crescita che vede una superficie di circa 220 ettari per una produzione di 50.000 quintali. Un prodotto che trova adeguata collocazione sul mercato, in particolare su quello locale per il 10 %, regionale del 20% e su quello extra-regionale per il 70 %. Impatto determinante per il mercato del lavoro, con 2650 unità di occupati e forte presenza quale uno dei maggiori comparti dell'area. Al primo posto delle necessità, un accordo di filiera capace di garantire rapporti commerciali stabili e duraturi tra i produttori, il controllo e la tracciabilità delle diverse fasi del pro-

cesso di produzione, un processo in grado di rendere riconoscibile il prodotto selezionato di categoria Extra e di Prima scelta. In particolare ,per un totale di 2.950.000 euro, si prevede la realizzazione di un centro di raccolta consortile con una linea di frigo-conservazione, di calibratura e di confezionamento dei prodotti, ed ancora una piattaforma logistica di commercializzazione. Necessaria la formalizzazione del partenariati di filiera al quale potranno aderire anche le amministrazioni pubbliche, operatori economici e professionali interessati. Per le infrastrutture, la struttura di progetto, d'intesa con le amministrazioni comunali, gli operatori agricoli interessati e altri soggetti, redigerà un piano organico di interventi a valenza rurale in tema di viabilità, acquedotti, e la realizzazione sarà rimessa ai soggetti titolari. fra.gre.

Taddei replica agli interventi di Margiotta e Luongo

Carceri e sovraffollamento «Il Governo ha fatto tanto» IL deputato lucano del Pdl, Vincenzo Taddei, in un comunicato stampa, dopo la visita al carcere di Potenza e gli interventi dei parlamentari del Pd, Salvatore Margiotta e Antonio Luongo, ricorda che «il Governo non ha affatto dimenticato l’annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane e il fatto che molte strutture risultino vecchie e da ristrutturare». «Il Governo – aggiunge Taddei ha appena previsto, nella legge Finanziaria, la costruzione di nuove carceri e l’ampliamento delle vecchie strutture per una spesa complessiva di 500 milioni di euro. Inoltre sono previsti 100 milioni a disposizione per il comparto sicurezza-difesa. Evidentemente i colleghi del centrosinistra – evidenzia Taddei - non hanno fatto troppa attenzione al provvedimento legislativo discusso e votato la settimana scorsa nella Camera. Siamo consci anche dei disagi

della polizia penitenziaria, in particolare per la difficile situazione creatasi nel capoluogo. Il Governo non trascura affatto questo corpo di polizia ma sta cercando strade concrete che possano giovarle. Prima di tutto credo sia giusto tornare a percorrere la strada già indicata con la legge delega 266/99 al fine di evitare ogni elemento di diversificazione che possa alterare il sistema di equiordinazione tra i corpi di polizia voluto dal legislatore. Siamo consapevoli quindi che l’attuale assetto normativo penalizza fortemente la polizia penitenziaria, per questo motivo ho già presentato lo scorso mese, quale primo firmatario, un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della giustizia per conoscere gli intendimenti del Governo a riguardo e ho la convinzione – conclude Taddei - che questo problema possa essere presto risolto. ».

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BREVI

UILTUCS UIL

FORESTAZIONE

LAVORO E DIRITTI A RIONERO

Della Luna confermato segretario

Piano 2010: da 106 a 112 giornate

Assemblea della Cgil con Rinaldini

ROCCO Della Luna è stato confermato alla segreteria della Uiltucs Uil di Basilicata, al termine del congresso del sindacato della Uil, in cui si è discusso delle prospettive del terziario privato, del commercio e del Turismo. I lavori sono stati aperti dalla relazione del segretario.

AUMENTO delle giornate contributive dalle attuali 106 a 112 e l’avvio dei cantieri già a partire dal prossimo mese di marzo: questi i risultati comunicati nel vertice che si è tenuto in Regione, tra i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e l'assessore regionale.

SI terrà oggi a Rionero in Vulture l’assemblea pubblica della Cgil sul tema «Lavoro, democrazia, diritti. C'è un futuro da conquistare» con la partecipazione del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini.

Unibas: il rettore firma un decreto di chiusura dal 24 dicembre al 3 gennaio per motivi di “economicità”

Ferie di Natale con polemiche Molti i malumori. La Uilpa attacca: «Violato il contratto nazionale» POTENZA - Università in vacanza, ma non senza polemiche. Dal 24 dicembre al 3 gennaio, porte chiuse all’università degli Studi della Basilicata, non solo per l’attività didattica, ma anche per gli uffici amministrativi centrali, le strutture periferiche e il polo universitario di Matera. È quanto deciso dal decreto rettorale (n.554 dell’11 dicembre) firmato congiuntamente dal rettore Mauro Fiorentino e dal direttore amministrativo Mario Giannone Codiglione. Tre i punti della disposizione: l’interruzione delle attività e la contestuale chiusura dell’Università per il periodo compreso fra il 24 dicembre e il 3 gennaio, pari a cinque giorni lavorativi; il recupero delle ore non lavorate entro il 31 marzo 2010 per il personale che in tale periodo di assenza non intende fruire delle ferie; eventuali esigenze in deroga dovranno essere adeguatamente motivatee preventivamenteautorizzate. Maqual èl’esigenza? «Per principidi economicità–si legge nel decreto - attuando forme di risparmio riguardanti sia i consumi energetici sia i servizi di vigilanza interna». Se l’economicità è un’esigenza, si dimentica che un ente dovrebbe essere prima di tutto funzionale: la chiusura comporterebbe seridisagi perglistudenti chedevono effettuare l’iscrizione entro il 31 dicembre e per tutte le attività in scadenza. A contestare la decisione del rettore con una diffida scritta è stato il segretario sindacale dell’UilpaUr-Afam, Luciano Brindisi. «Si deve ricordare che la chiusura – ha dichiarato - come è stato esplicitato anche dal Miur, con un parere rilasciato per casi simili per fornire chiarimenti in merito alla sospensione, può essere disposta per causa di forza maggiore e conseguenti problemi di pubblica sicurezza e/o pubblica incolumità, tale cioè da configurare losvolgimento diqualsiasi servizio non solo come non do-

vuto, ma addirittura interdetto in quanto pericoloso per la comunità ancora che per il singolo lavoratore. Appare quindi chiaro come, analogamente ad ogni caso di interdizione dal servizio, non possano legittimamente richiedersi recuperi delle ore per tali motivi non lavorate dal personale, altrettanto problematica sarebbe l’attribuzione forzosa di ferie,pratica dichiarataillegittima. Non essendoci nessuna di questa casistiche, il provvedimento emanato è in violazione al contratto nazionale di lavoro e potrebbe essere contestato come reato d’interruzione di pubblico servizio e danno per i lavoratori. Chiediamo, pertanto, che venga ritirato e ripristinata la normale funzionalità della struttura». Ma c’è di più. A convalidare la posizione di Brindisi è l’art. 28 del contratto nazionale del lavoro che al comma 9 e al successivo esplicita che le«ferie sonoun dirittoirrinunciabile e che vanno fruite nel corso di ciascun anno solare secondo le richieste del dipendente. Inoltre, la fruizione dovrà avvenire nel rispettodei turniprestabilitiassicurando comunque al dipendente che ne ha fatto richiesta il godimento di almeno due settimane continuative nel periodo 1 giugno – 30 settembre. Qualora, durante tale periodo, sia programmata la chiusura, per più di una settimana consecutiva, il dipendente che non voglia usufruire delle ferie, può chiedere, ove possibile, di prestare servizio preso altra struttura». Secondo Brindisi, inoltre, l’economicità è solo «una scusa», in quanto sarebbe in contraddizione con una comunicazione del direttore amministrativo successiva al decreto nella quale si comunica che «non sarà effettuato solo il servizio ascensori, mentre sarà previsto il funzionamento ridotto dell’impianto caldaie per il riscaldamento e che sarà comunque assicurato il servizio di vigilanza». Iranna De Meo

DOMANI L’INCONTRO DEL SENATO ACCADEMICO

No ai tagli all’ateneo lucano Simonetti (Prc): «Scongiurare in tutti i modi la soppressione dei corsi di laurea» POTENZA - E’ atteso per domani l’incontro del corpo accademico richiesto da Simona Morlino, presidente del Senato degli Studenti, per discutere e capire il futuro dell’università degli studi della Basilicata. L’appuntamento è per le 10 nell’aula Magna della sede a rione Francioso. «Sarà l’occasione – ha detto Morlino – in cui l’intera popolazione universitaria potrà fare chiarezza sullo stato delle cose e capire quale strada è stata scelta per sostenere l’ateneo lucano non solo scongiurando la chiusura di alcuni corsi di laurea, ma provando ad immaginare quali potrebbero essere gli scenari che si posso aprire tra l’Università stessa e il territorio». Tra le

RACCORDO POTENZA - SICIGNANO Chiuso oggi e domani Il raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni (Salerno) sarà chiuso in entrambe le direzioni fra gli svincoli di Buccino (Salerno) e Balvano (Potenza) – oggi e domani – dalle ore 8.30 alle 17, per permettere l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza di un costone roccioso a monte del viadotto «Pietrastretta». I veicoli in viaggio in direzione Salerno usciranno dal raccordo a Balvano e rientreranno a Buccino; quelli in viaggio in direzione Potenza usciranno a Buccino e rientreranno a Tito (Potenza).

Quattordicesima edizione della “Festa degli auguri” con il sindaco Delbono

Basilicata protagonista a Bologna BOLOGNA - «Voi lucani mi avevate portato bene, vorrà dire che prima di ogni elezione sarò da voi per buon auspicio». Così il sindaco di Bologna, Flavio Delbono ha salutato domenica scorsa la comunità lucana dell’Emilia, ricordando la sua precedente partecipazione da candidato sindaco. L'occasione è stata la quattordicesima edizione della “Festa degli Auguri”, svoltasi al Park Hotel di Pianoro a pochi chilometri dal capoluogo felsineo, per iniziativa del Circolo dei Lucani di Bologna. Il sindaco ha voluto personalmente introdurre la manifestazione, dopo il saluto iniziale del presidente dell'associazione lucana Domenico Grasso. «Dovrò lasciarvi prima - ha precisato il sindaco ed ex vice presidente della giunta emiliano-romagnola - perché gli impegni in Comune sono oggi ancora più gravosi di quelli che avevo in Regione ma non potevo sottrarmi al saluto ed agli auguri per la comunità lucana di Bologna». La “Festa degli Auguri” è ormai un appuntamento tradizionale per il circolo dei Lucani di Bologna, che in prossimità delle vacanze natalizie organizza una vera e propria kermesse a base di degustazione di prodotti lucani, musica e giochi sotto l’albero. La quattordicesima edizione ha visto la partecipazione di oltre duecento persone, che hanno potuto apprezzare la cuci-

tematiche saranno affrontate anche quelle relative al diritto allo studio. All’incontro sono stati invitati il rettore, Mauro Fiorentino e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. E nella giornata di ieri il capogruppodelPrc, insenoalconsiglio regionale, Emilia Simonetti, è intervenuta sulla questione ricordando come «l’incontro fissato dal ministro Gelmini per la prossima settimana fra i tecnici del ministero, della Regione Basilicata e dell’Università, deve servire a definire un accordo di programma, con lapartecipazione di tuttele amministrazioni interessate, così da garantire non solo l’attuale assetto dell’ateneo, ma anche il sostegno

Gente di Lucania segue dalla prima

Il sindaco Delbono con il presidente Grasso

na della propria terra d'origine grazie alla chef Antonietta Santoro, venuta per l'occasione da Castelmezzano insieme allo staff del ristorante “Al Becco della Civetta”. In rappresentanza del comune di Bologna, oltre al sindaco Delbono, hanno partecipato i consiglieri comunali Emilio Lonardo ed Andrea De Maria, mentre per la Regione Emilia-Romagna è stato presente l'assessore alle Attività Produttive Duccio Campagnoli. Dalla Basilicata è giunto anche il messaggio augurale del presidente Vito De Filippo, che si è detto rammaricato per non aver potuto partecipare alla manifestazione. Nel corso della giornata sono stati premiati i lucani distintisi per la loro attività in terra emilia-

ad ulteriori sviluppi, strutturali, organizzativi, formativi e di ricerca» «Bisogna assicurare assolutamente - continua Simonetti - il mantenimento delle facoltà di Architettura, Economia, Farmacia e Scienze della Formazione. Perché una loro chiusura comporterebbe un declassamento della nostra università e, più in generale, avrebbe ripercussioni negative aggiunge Simonetti - per scongiurare la chiusura dei corsi di laurea sopra citati occorre l’impegno dell’intera comunità regionale, soprattutto delle istituzioni e delle forze politiche per eliminare le resistenze ministeriali, in quanto l’università e la scuola, ridimensionate, creerebbero condizioni sfavorevoli ad una regione che ha bisogno invecedi unrilancio culturale, economico e sociale!.

na, insigniti del titolo di “Lucani illustri a Bologna”. Particolarmente apprezzato dai visitatori presenti lo stand di prodotti enogastronomici della Lucania, preso d'assalto per acquistare il pane di Matera, il vino Aglianico, i peperoni di Senise e le caciotte di Moliterno. La festa è stata anche l'occasione per ripercorrere le attività dell'associazione, giunta al ventesimo anno dalla costituzione. «Festeggiamo venti anni - ha annunciato il presidente Grasso ma il vero augurio è quello di trovare nuove forze e nuove energie per continuare a promuovere la Lucania in tutte le iniziative che riusciremo ad organizzare a Bologna e in Emilia». Giuseppe Panzardi

pazienza, tanta sopportazione. Abituato a contentarsi del meno possibile si meraviglierà sempre dell’allegria dei vicini, dell’esuberanza dei compagni, dell’eccitazione del prossimo. Lucano si nasce e si resta. Gli emigranti che tornano dalla Colombia o dal Brasile, dall’Argentina o dall’Australia, dal Venezuela o dagli Stati Uniti, dopo quaranta anni di assenza, non raccontano mai nulla della vita che hanno trascorso da esuli. Rientrano nel giro della giornata paesana, nei tuguri o nelle grotte, si contentano di masticare un finocchio o una foglia di lattuga, di guardare una pignatta che bolle, di ascoltare il fuoco che farnetica. E di uscire all’aurora se hanno un lavoro o un servizio da compiere, uscire all’oscuro per tornare di notte. Non si tratta di una vocazione alla congiura o alla rapina ma di una istintiva diffidenza verso il sole. Dove c’è troppa luce il lucano si eclissa, dove c’è troppo rumore il lucano s’infratta. Non si fa in tempo a capire questo animale, a fare un passo di strada insieme, che già fugge alla svolta. Per andare dove? Gli amici che hanno qualche dimestichezza coi lucani hanno capito la strategia, li fanno cuocere nel loro brodo. C’è un tratto caratteristico dei lucani, un tratto sfuggito ai viaggiatori, da Norman Douglas a

Carlo Levi, sfuggito ai benefattori, da Adriano Olivetti a Clara Luce, e forse agli stessi sociologi. Il lucano non si consola mai di quello che ha fatto, non gli basta mai quello che fa. Il lucano è perseguitato dal demone della insoddisfazione. Parlate con un contadino, con un pastore, con un vignaiolo, con un artigiano. Parlategli del suo lavoro. Vi risponderà che aveva in mente un’altra cosa, una cosa diversa. La farà un’altra volta. Come gli indù, come gli etruschi egli pure pensa che la perfezione non è di questo mondo. E difatti, scolari e bottai, tagliapietre e sarti, muratori e fornaciari si fanno seppellire ancora con tutti gli arnesi. Essi pensano di poter compiere l’Opera in un’altra vita. Quando avranno pace. Non trovano in terra le condizioni necessarie per poter fare il meglio che sanno fare. Strana etica. L’ultimo tocco, il tocco della grazia il lucano non lo troverà mai. Eppure nella nitidezza del disegno ti parrà di intravvedere l’opera compiuta. Manca un soffio. Questo è un popolo che la saggezza ha portato alle soglie dell’insensatezza. Come una gallina che s’impunta davanti alla riga tracciata col gesso l’intelligenza dei lucani si distoglie per un niente, si blocca appena sente volare una mosca. Leonardo Sinisgalli

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Intesa di Santochirico con Province e sindacati per il 2010 L’assessore Santochirico

«Un nuovo corso per “Vie blu”» POTENZA - «Nuovo impulso all’attuazione del progetto “Vie Blu”». L’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, ha raggiunto un’intesa con Province e sindacati per fluidificare l’iter burocratico dell’iniziativa, giunta al terzo anno, in modo da garantire tempi certi per l’avvio dei cantieri. Entro la fine di quest’anno, infatti, dovranno essere perfezionate tutte le procedure. «Stiamo affinando il metodo – ha detto l’assessore Santochirico – con un meccanismo che tuteli le parti e dia certezze di realizzazione degli in-

terventi contenuti nel progetto. Siamo ormai in una fase matura ed è stato naturale tener conto delle istanze provenienti dalle Province e dai Comuni di operare anche in prossimità dei corsi di fiumi, interessati in passato da emergenze alluvionali o da rischi idrogeologici. «Sono certo – ha aggiunto l’assessore Santochirico –che il metodo della condivisione con il sistema delle autonomie locali e con i dindacati stia dando risultati positivi e soprattutto serenità alle centinaia di lavoratori impegnate nell’attuazione del progetto Vie Blu».

L’accordo sottoscritto in se de di dipartimento Ambiente prevede che sarà dato piena attuazione all’accordo sottoscritto lo scorso anno in materia di organizzazione del lavoro. Le due Province dovranno però concertare tra loro le concrete modalità operative, sempre nello spirito dell’armonizzazione e anche per evitare aggravi di spesa. In via del tutto eccezionale, per i lavori relativi allo stralcio 2009, la Provincia di Potenza riconoscerà al personale impegnato nel trasporto delle attrezzature meccaniche per le lavorazioni un indennizzo che sarà de-

terminato in via forfettaria, d’intesa con le organizzazioni sindacali. Per i lavori del 2010, la progettazione è già in stato avanzato e il progetto esecutivo dovrà essere presen-

tato entro la finedi quest’anno, mentre le Province, sempre per la fine del 2009, dovranno pubblicare il bando per la riassunzione. Entro il 15 gennaio saranno pubblicate le short list.

Agricoltura in difficoltà: lo ha annunciato l’assessore Viti. «Soluzioni condivise come per il latte»

Crisi in Commissione Ue «Il settore primario ritorni prioritario nelle politiche per lo sviluppo» DOPO settimane di manifestazioni, la crisi dei settori cerealicolo, olivicolo sbarca in Commissione europea. E’ quanto riferisce l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. Ed è il risultato - sottolinea l’assessore - dell’iniziativa assunta dagli assessori all’Agricoltura delle regioni italiane, dell’impegno di Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, e dei commissari italiani che fanno parte di questo organismo. «A conclusione del dibattito – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Viti - sarà consentito alla Commissione Europea di formulare proposte e misure anticrisi analoghe a quelle adottate per il latte. Si sperimenta così – ha dichiarato l’assessore Viti – la procedura della codecisione introdotta dal Trattato di Lisbona che consente un coinvolgimento più diretto delle istanze nazionali e regionali nella definizione delle misure di sostegno alle crisi di comparto». Del resto, rimane prioritario «riportare l’agricoltura al centro delle politiche di sviluppo, come punto di collegamento e di coesione regionale»: lo ha ribadito iri mattina l’assessore regionale al seminario Formez organizzato d’intesa con il dipartimento Agricoltura per preparare le strutture dipartimentali ad affrontare le sfide che saranno contenute nelle nuove scelte di carattere comunitario e nell’aggiornato Programma di sviluppo rurale (Psr). Viti ha sostenuto l’importanza che tenderà ad assumere una nuova organizzazione dell’impianto dipartimentale e delle strutture di supporto pubbliche nell’obiettivo di collegare le scelte che vengono dalla programmazione europea, nazionale e regionale ai comportamenti più coerenti e produttivi da far lievitare nel mondo agricolo lucano. «È questo lo sforzo - ha dichiarato - nel quale la Regione si sente attivamente impegnata anche attraverso l’organizzazione di attività di formazione e focus tematici che nei prossimi giorni saranno riservati all’approfondimento delle nuove linee progettuali e strategiche sulle quali il governo regionale si appresta a deliberare. Il contributo del Formez – ha continuato – viene considerato risolutivo dal Dipartimento Agricoltura sia per l’attività di sorveglianza e di gestione del

FAGIOLI D’ECCELLENZA

La Regione punta sul rosso di Pantano «DOPO il fagiolo di Sarconi e quello bianco di Rotonda il dipartimento Agricoltura intende puntare anche sul Fagiolo rosso di Pignola, per il quale stiamo seguendo l’iter di inserimento nella lista nazionale dei prodotti tradizionali del ministero delle Politiche agricole». Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, intervenendo sabato alla premiazione del concorso per il recupero e la valorizzazione del fagiolo rosso di Pignola organizzato dall’azienda sperimentale “Pantano”dell’Alsia e dalla Comunità montana “Alto Basento”. «Il dipartimento che si è avvalso della collaborazione delle professionalità presenti nell’Alsia – ha aggiunto Viti ha già dato impulso al fagiolo rosso inserendolo tra i suoi prodotti tradizionali regionali e dopo il riconoscimento del Mipaaf verificherà la possibilità per l’ottenimento di un vero e proprio marchio di qualità per una sua migliore collocazione sui mercati». Nella serata di premiazione sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Attività produttive, Gennaro Straziuso, il sindaco di Pignola, Ignazio Petrone, e il commissario straordinario dell’Alsia, Paolo Galante, i quali hanno ribadito l’importanza del settore primario per l’economia dei centri interni della Basilicata. La protesta degli agricoltori

Psr e sia ai fini della diffusione delle conoscenze e delle politiche di coesione come supporto alle competenze tecniche e professionali e all’azione degli attori pubblici e privati impegnati nelle strategie di investimento. Stiamo lavorando a

sostegno del partenariato e di una sua consapevole partecipazione alle politiche di formazione. Finanziare interventi di filiera, per comparti e per catene di valore, tutelando da una parte il produttore e dall’altra il consumatore: è que-

sto il segno dell’innovazione che nei prossimi giorni prenderà corpo nella regione Basilicata. Sosterremo - conclude l’assessore regionale all’Agricoltura nella nota dell’ufficio stampa - anche le filiere corte e i pacchetti

integrati di offerta nelle aree protette. Inoltre, con l’Ismea e con l’Abi stiamo operando per definire forme organiche di sostegno al credito e di supporto al consolidamento delle situazioni debitorie».

Massaro attacca la proposta dell’assessore. «Gli agricoltori hanno bisogno di altro»

Fiera del Sauro, «solo un’elemosina» UN EVENTO fieristico annuale con relativo centro logistico tesi a favorire il rilancio dell’economia della Valle del Sauro: è la proposta lanciata dall’assessore Viti nel corso di un incontro operativo che si è svolto nei giorni scorsi a Stigliano. Ma per Filippo Massaro, presidente dello Csail, «questol “regalo di Natale” ha tutto il sapore del più classico dei “regali riciclati” o che comunque si fanno ai “parenti poveri” o nella migliore delle ipotesi di un’elemosina». Per Massaro, «gli agricoltori e i cittadini dei co-

muni del Sauro non sanno che farsene di un’ennesima fiera di paese quando mancano agli imprenditori agricoli le premesse indispensabili e la materia da commercializzare. Se realmente l’assessore vuole fare qualcosa di concreto per l’agricoltura di quest’area interna - aggiunge Massaro - che sta scomparendo anche dalle “carte geografiche” , specie perché i giovani l’abbandonano, può più semplicemente raccogliere la sollecitazione che come Csail e comitato di agitazione di agricoltori Sauro-Val d’Agri abbiamo fatto da tempo, commissariando l’ Arbea e facilitando prima di Natale l’erogazione degli aiuti comunitari bloccati in alcuni casi da cinque anni. Più che una fiera dove esporre prodotti che non ci sono più – dice Massaro – i produttori hanno biso-

L’assessore Vincenzo Viti

gno di aiuti per riprendere le produzioni tipiche locali e di qualità e di ottenere i contributi che l’ Arbea continua a negare come atto di discriminazione e penalizzazione nei confronti di chi si è battuto con la propria faccia e a testa alta senza attendere le promesse dell’assessore Viti che pure al suo insediamento aveva “garantito” provvedimenti drastici alla direzione dell’ Arbea . Inoltre poiché lo sviluppo del territorio passa attraverso la viabilità, necessaria a far viaggiare cittadini e produzioni locali , siamo sempre in attesa di sapere la verità dalla Giunta Regionale e come intende procedere per realizzare non la mini-Saurina ma la Saurina senza ricorrere ad ulteriori e vergognose promesse fasulle demagogiche e pre-elettorali».

Piano energetico

Di Lorenzo: «Non si perda più tempo»

Pasquale Di Lorenzo

POTENZA - «Non comprendiamo il motivo per cui dopo tanti mesi di discussione e dopo che finalmente la terza Commissione ha licenziato il Piano energetico, questo non viene portato all’odg del Consiglio regionale convocato per domani per la sua definitiva approvazione». E’ quanto dichiara il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo (An-Pdl), a parere del quale «il Piear è un atto importantissimo di programmazione economica in un settore come quello dell’energia che rappresenta non solo uno dei fattori di potenziale sviluppo economico per la nostra Regione stremata da una crisi senza precedenti ed in notevole ritardo rispetto alle altre nel campo delle azioni per lo sviluppo. Ma anche un atto non meno importante per la necessaria regolamentazione volta alla tutela dell’ambiente». «Chiediamo che, dopo il lungo, puntuale e complesso lavoro svolto in questi ultimi mesi dalla terza Commissione – afferma ancora Di Lorenzo - che è giunta tuttavia a licenziare il provvedimento, il Piear possa essere discusso e approvato in Consiglio regionale senza altra perdita di tempo a questo punto oltremodo ingiustificabile».

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Tante richieste per l’alta velocità verso Salerno ma sull’altro versante si perdono le coincidenze

Treni dal...doppio binario Per un problema venti minuti di ritardo per il Potenza-Foggia di ieri mattina HANNO iniziato la loro corsa da appena due giorni, i due treni veloci che collegano Potenza a Salerno e viceversa. Tantissime le richieste giunte alla stazione centrale di Potenza per ricevere informazioni sulle due nuove corse, quella con partenza dal capoluogo lucano alle sette del mattino e quella con partenza serale da Salerno intorno alle 20 e 30. Le richieste riguardano soprattutto gli orari e il costo del biglietto. La comodità, per i viaggiatori, non consisterebbe tanto nei comfort di cui i nuovi treni sono muniti «sebbene - dicono ironici - viaggiare con il riscaldamento o l'aria condizionata che funziona non è male». La comodità riguarda il rapido collegamento della città alla stazione di Salerno, in orari consoni alla coincidenza per Milano. «E’ comodo - commenta una signora alla biglietteria della stazione di Potenza, dove si è recata per avere chiarimenti sui nuovi treni - perché in poco tempo si raggiunge Salerno e si ha il tempo di prendere la coincidenza per Milano. Prima, mi capitava di farmi accompagnare direttamente a Salerno con l'automobile, altrimenti non avrei fatto in tempo per l'AV per Milano». I due treni veloci, sembra piacciano proprio a tutti. Giuseppe, per esempio, è un giovane che preferisce viaggiare in pullman piuttosto che con il treno. «Non lo prendo abitualmente - dice - però se mi dovesse capitare di raggiungere Milano, penso che prenderei questi nuovi treni, i cui orari mi sembrano abbastanza comodi». Giuseppe è appena tornato da Salerno, viaggiando sul treno delle 13.55, che nella nuova offerta ferroviaria, entrata in funzione la

scorsa domenica, arriva con venti minuti di anticipo a Potenza. «Non saprei dire i vantaggi rispetto al vecchio orario - afferma - perché viaggio poco, però posso dire con sicurezza che il treno oggi è arrivato in perfetto orario». In perfetto orario, anche il regionale che parte da Napoli alle 13 e 57, con scalo a Salerno e arrivo a Potenza alle 17 e 12. Anche questa corsa, ha subito variazioni nella nuova offerta ferroviaria. Il treno, infatti, sostituisce il diretto regionale Napoli-Potenza. In questo caso, si riduce di tre quarti d'ora la durata del viaggio. I vantaggi, dunque, ci sono davvero. Quando i treni sono puntuali. In caso contrario, potrebbero sorgere dei problemi. Soprattutto per la coincidenza da Salerno per Milano. Per le Fs, pronunciarsi adesso sarebbe un errore, è ancora troppo presto. Salerno, non è l'unico snodo di congiunzione della Basilicata con le regioni settentrionali. Sul versante pugliese, infatti, c'è la stazione di Foggia. Per questa direttrice, il nuovo contratto firmato dalle ferrovie dello stato e la Regione Basilicata, prevede dei miglioramenti. Allo stato attuale, però, le difficoltà dei viaggiatori sono sempre le stesse. Per l'ennesima volta, pare che il treno Potenza-Foggia abbia portato venti minuti di ritardo. Si tratta di quello mattutino partito dal capoluogo lucano alle 7 e 11 di ieri mattina. La causa sembra sia stato un problema del sistema che regola la circolazione. «Molti - racconta una donna che ha vissuto il disagio - non hanno fatto in tempo a prendere la coincidenza per Milano». Che nel 2009 Cristo invece di fermarsi ad Eboli si fermi a Foggia? Anna Martino

VOCI DI NATALE SI esibiranno anche stasera, al Teatro Stabile, i cori delle scuole materne comunali: si tratta della prima edizione del Festival della Canzone Natalizia. Ieri sera folla di invitati, stasera i genitori.

«Prima per evitare corse inutili arrivavo in auto»

Un viaggiatore alla stazione di Potenza (Mattiacci)

La pratica va presentata all’Agenzia delle entrate

ALL’ITALTRACTOR

Associazionismo, scade oggi il termine per l’Eas

Elezioni rsu e rls, buona affermazione di Fiom e Uilm

SCADE oggi il termine per la presentazione del modello EAS. A tal proposito, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra le associazioni affiliate allo Csen e la Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate di Basilicata. Ad organizzare la riunione è stato il Comitato regionale dello Csen (Centro sportivo educativo nazionale), nella persona del presidente Sandrino Caffaro. Hanno partecipato Francesco Di Biase e Michele Gioioso che hanno dato risposte a una serie infinita di quesiti che i presidenti delle associazioni, una cinquantina, gli hanno rivolto. Dall'incontro è emerso l'importanza della presentazione del modello, da effettuare entro il 15 di dicembre per via telematica, da parte di tutte quelle associazioni che beneficiano di agevolazioni fiscali previsti dall'art. 148 del testo unico delle imposte sui redditi e del-

l'art. 4 del DPR 633 del 26/10/1972. Il modello EAS, viene richiesto al fine di monitorare tutte le associazioni e circoli presenti sul territorio nazionale. Alcuni, che risultano già iscritti nei registri del Coni e in albi regionali, non sono tenuti a presentare il modello, ma è meglio rivolgersi direttamente a uno sportello dell'Agenzia delle Entrate. I presidenti dei sodalizi lamentano la grande confusione che, in questo periodo, sta interessando le associazioni in generale e di conseguenza i rappresentanti legali, facendo notare che se si continua di questo passo anziché indirizzare il loro operato verso il volontariato, sarà necessario stare attenti agli adempimenti, anche fiscali in questo caso, distogliendo l'attenzione dal vero intento di un'associazione. Stefano Riccardi

ELEZIONI per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) e delle Rls ( responsabili dei lavoratori della sicurezza) all’Italtractor. Le elezioni - svoltesi dall'11 al 14 dicembre - hanno registrato un passo avanti della Fiom Cgil, passata dal terzo posto, in relazione al numero di voti conquistati, ad essere primo sindacato con 111 voti su 250 votanti. Un risultato che Giuseppe Cillis, segretario regionale della Fiom, definisce “storico”. Buone percentuali le ha registrate anche la Uilm, che conquistando il 38,6% dei consensi e 108 voti si conferma l’organizzazione con più delegati eletti: 3 su 6. Nel collegio operaio la percentuale di preferenze per la Fiom è stata del 44%, mentre fra gli impiegati la Uilm ha conquistato il 74%, facendo così scattare il delegato in più. Attualmente, quindi, all’Italtractor su 6 delegati 3 sono andati alla Uilm, due alla Fiom e uno alla Fim Cisl. Soddisfazione esprimono Giuseppe Cillis e Vincenzo Tortorelli della Uilm.

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Potenza


Agenda

Martedì 15 dicembre 2009

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Potenza

Martedì 15 dicembre 2009

Il calendario 2010 realizzato dall’associazione “Dopo di noi”

Al Sinisgalli una giornata tra libri, musiche e letture

Omaggio a Truffaut con “Les 400 coups”

Sul palco dello Stabile un “Berretto a sonagli”

SARA’ presentato il prossimo 19 dicembre, alle 17, nella sede dell’associazione “Dopo di noi onlus”, il calendario 2010. Alla sua realizzazione hanno contribuito le opere pittoriche realizzate dai ragazzi diversamente abili nell’atelier del centro Aias con la collaborazione del maestro Luigi Sinisgalli. La presentazione del calendario è anche l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema della disabilità. Il progetto che persegue l’associazione “dopo di noi onlus” è quello di dare vita a una casa famiglia nella quale i soggetti più gravi possono condurre una vita dignitosa.

SI intitola “Diamo voce ai libri” la manifestazione in programma il prossimo 17 dicembre, alle 18.30, nei locali delll’istituto comprensivo “Sinisgalli”. All’interno dei locali della scuola verranno allestiti stand con libri, si terranno esibizioni musicali e letture di testi. Ad eseguirle saranno gli alunni e i genitori che hanno partecipato ai corsi di scrittura e di lettura. Alle 17, poi, Anna Baccelliere, autrice di volumi per bambini e ragazzi, presenterà il suo nuovo libro “Il principe delle Murge”. Un’iniziativa davvero particolare quella organizzata dall’istituto comprensivo di via Anzio a Potenza.

SARA’ proiettato oggi alle 18, nell’aula Pitagora dell’Università degli studi di Basilicata di rione Francioso, il film di Francois Truffaut “Les 400 coups”. L’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna “La nouvelle vague a 50 ans”. L'Alliance Française di Potenza, in collaborazione con i proff. Manuela Gieri, Valeria Sperti e Giuseppe Martoccia dell'Università di Basilicata, ha organizzato per l'anno 2009/10 una rassegna cinematografica dal titolo: La nouvelle vague a 50 ans dedicata al regista François Truffaut. Il film sarà presentato da Manuela Gieri e Valeria Sperti dell'Università di Basilicata

SIPARIO alle 21, domani, al teatro Stabile, per “Il berretto a sonagli”, l’opera di Luigi Pirandello portato in scena da Sicilia Teatro, per la regia di Mauro Bolognini, ripresa da Sebastiano Lo Monaco. E’ un classico della drammaturgia pirandelliana, un capolavoro in cui si manifestano appieno il genio della scrittura e i capisaldi della sua poetica, fra verità e menzogna, volto e maschera, sincerità privata e convenzioni sociali. Contrasto che trova nello scrivano Ciampa, personaggio in apparenza grottesco ma in realtà straziante, una delle espressioni più moderne di tutta la galleria degli “eroi” pirandelliani.

TELETHON Raccolti 43.000 dalla Bnl

Tosca in concerto per la Bisceglia ULTIMI biglietti in vendita per il concerto di Tosca a scopo benefico. I proventi, infatti, verranno devoluti in favore della fondazione intitolata ad Alessandra Bisceglia «Una grande mobilitazione, per una causa benefica e per una persona speciale». Il presidente della Pro Loco Potenza, Giovanni De Marco, commenta così la gara di solidarietà scattata in occasione della prevendita dei biglietti del concerto di Tosca - in programma il prossimo 17 dicembre alle 21 al teatro Due Torri - che va verso il tutto esaurito. Il ricavato dell'iniziativa - che si tiene nell'ambito di “Suoni nel Basento, Etnica & Oltre”, quattordicesima rassegna internazionale di musica e messaggi - sarà interamente devoluto alla Fondazione “W Ale onlus”, nata per ricordare la giornalista Alessandra Bisceglia, recentemente scomparsa, e per operare nel campo della ricerca delle patologie vascolari dei bambini. La Fondazione vede in prima linea la famiglia di Alessandra e tanta gente dello spettacolo e della tv con cui la giornalista ha avuto modo di collaborare. «Alessandra Bisceglia, con la sua presenza e la sua gioia di vivere, ha segnato profondamente tutte le persone che ha incontrato - spiega De Marco -. Attraverso questa gara di solidarietà la faremo conoscere a tutti gli spettatori che con il tagliando di ingresso riceveranno il libro 'La forza di un sorriso', che ne descrive molto bene il profilo umano e professionale. Noi come Pro Loco non potevamo trovare abbinamento migliore per proseguire sulla strada della solidarietà, che ha sempre contraddistinto le nostre iniziative. Nel corso del concerto annunceremo la prima edizione de “La notte delle stelle cadenti, dall'Arpa alla Zampogna verso Folklandia”, che terremo nel 2010, sempre in collaborazione con la Fondazione “W Ale onlus”». Gli ultimi biglietti sono ancora disponibili al botteghino del teatro Due Torri, a Radio Tour e all'Agenzia Rullo in viale Dante, al prezzo di 20 euro. I possessori dei tagliandi potranno agevolmente raggiungere il centro storico fruendo delle scale mobili di via Mazzini e lasciando gratuitamente l'auto nel parcheggio Uno, grazie alla sponsorizzazione della ditta Socomer.

AL CINEMA

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Cado dalle nubi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Dorian Gray 17.15 - 19.30 - 21.45 Sala 3 2012 18.30 - 21.30 Sala 4 New moon 17 - 19.30 - 22 Sala 5 L’uomo nero 17.40 - 20 - 22.20 Sala 6 A Christmas carol in 3D 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 Meno male che ci sei 16.30 - 18.30 La dura verità 20.30 - 22.30

Le vacanze romane dei Cappelli

Alessandra Bisceglia

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 A Christmas Carol in 3D 17 - 19 - 21

ALLA terza settimana di programmazione Cado dalle nubi resta in testa. Il suo protagonista, il comico Checco Zalone, continua a riempire le sale potentine. Non è il solito caso di commedia come genere preferito dagli spettatori lucani. Tant'è che La dura verità e Meno male che ci sei, entrambi commedie, sono tra i meno visti del fine settimana. Il vero successo del film, a basso costo e dalla storia semplice e ricca di stereotipi, è l'attore. Le sue movenze, la sua gestualità, le sue espressioni buffe. Per non parlare del suo repertorio canoro, colonna sonora del film. Permane al secondo posto il cartone Disney Christmas Carol. L'animazione consegnerà doni davvero speciali a spettatori di ogni età, questo natale 200 9. Dal romanzo di Dickens in 3D al classico della Disney, La principessa e il ranocchio, per tornare di nuovo al 3D con Piovono polpette. La tecnologia non è la prima fonte di attrazione. Contano ancora la magia, la favola, le suggestioni che il film riesce a evocare. La principessa e il ranocchio, infatti, negli Stati Unti questo week end ha registrato incassi da record. Ed è sempre la magia a far piazzare al terzo posto il film di Sergio Rubini, L'uomo nero. Uno stile semplice e una storia lineare per raccontare l'intensità di un rapporto, quello tra padre e figlio, nella Puglia degli anni sessanta. Intanto cresce l'attesa per i più scontati ma sicuramente più gettonati “cinepanettoni”: Natale a Beverly Hills e Io e Marylin. Delusione, invece, per chi voleva trovare sotto l'albero l'ultimo capolavoro dei fratelli Choen: A serious man. Il film, in uscita i primi di dicembre, al momento non è in programmazione. an.ma.

La sfida educativa: il convegno E’ STATA convocata per domani alle 10.30, presso il Parco del Seminario in viale Marconi, la conferenza stampa di presentazione dell'evento “La sfida educativa”, previsto per sabato prossimo. Saranno presenti il presidente della Conferenza episcopale di Basilicata e vicepresidente della Cei, Agostino Superbo, insieme alla Commissione regionale per il laicato. Questo primo, grande convegno regionale si prefigge di avviare nella nostra regione il cammino pastorale del prossimo decennio proposto dal Comitato per il progetto culturale della Cei. Le linee essenziali di questa proposta, destinata a fronteggiare quella che ormai è riconosciuta come una delle più acute emergenze del Paese, sono state pubblicate nello scorso settembre dalle Edizioni Laterza e saranno presentate da Paola Bignardi (già presidente nazionale di Azione cattolica) e da don Riccardo Tonelli (uno dei maggiori esperti di Pastorale giovanile, docente presso l'Ups di Roma); le conclusioni saranno quindi affidate al vescovo Agostino Superbo, cui sarà chiesto di leggere i contenuti emersi dalle due relazioni alla luce del nostro contesto ecclesiale, lucano e meridiona-

le. La questione appare, poi, particolarmente decisiva in questa nostra terra lucana, dove il capitale umano e sociale rappresentano forse le ultime e più cospicue ricchezze a rischio di dilapidazione, dissipate le quali non potrebbe darsi alcuna speranza di riscatto per la Basilicata. L'obiettivo è quello di contribuire, in una alleanza tra tutti i soggetti e le istituzioni sia civili che ecclesiali, ad affrontare allo stesso tempo il disagio dei giovani e la crisi di identità degli adulti. Il convincimento è, infatti, che il problema educativo assume oggi proporzioni tali che nessuna associazione ecclesiale, nessuna istituzione, nessuna scuola, neanche la Chiesa, o la stessa politica, potrebbero da sole farvi fronte. A tale scopo, dopo questa iniziativa regionale, seguiranno nei prossimi mesi alcuni seminari tematici da tenersi sul territorio regionale: “Educare nella scuola”, “Educare nei luoghi del fare”, “Educare nei luoghi dell'immaginare”: mass-media, spettacolo, sport con il particolare protagonismo di associazioni ecclesiali come Aiart, Ucsi, Csi, Anspi, ecc., e sollecitando interventi programmati da parte dei responsabili della stampa, delle Tv, del Coni.

Luna d'argento con stelle dorate, gnomi, folletti e fatine incantate. Una pioggia d'auguri e un pensiero fatato per una bimba di nome Maria che una campionessa di pallavolo presto diventerà. Le zie del Quotidiano

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Cado dalle nubi 19 - 21

La dura verità ABBY Richter è un'ambiziosa produttrice di un talk show mattutino, che si vanta di riuscire a trovare subito una soluzione a qualsiasi problema, a parte la sua situazione di single infelice. Infatti, quando si tratta di rapporti di coppia, il suo curriculum è disastroso. Quando il suo show soffre un calo negli ascolti, Abby è costretta a dare spazio al nuovo corrispondente speciale Mike Chadway, un uomo capace di farla andare su tutte le furie...

A Christmas Carol EBENEZER Scrooge inizia le festività natalizie mostrando il suo solito disprezzo, urlando al suo fedele impiegato e al gioviale nipote. Ma quando gli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro lo portano in un viaggio che gli rivela delle verità che il Vecchio Scrooge non ama affrontare, capisce di dover aprire il suo cuore.

NUMERI UTILI Telefono Amico

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Enel

800.900 800

Telefono Azzurro

0971 19696

TURNO NOTTURNO 15 DICEMBRE Trerotola 0971/472839 via Nitti

Protezione civile

0971 469274

Telefono Donna

0971 55551

Prefettura

0971 419111

Numeri utili Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del fuoco 115 ACI Soccorso Stradale 803116 Polizia Municipale 0971 415754 - 46507 Polizia stradale 0971 654111 Trenitalia 0971 54546 Inps 0971 335111 Antincendio boschivo 1515 Enel 0971 331111 Italgas Guasti 800 900999 Acta 0971 55616

Croce Rossa

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Anas

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Farmacie di turno

Acqua

Acquedotto Lucano

Fondazione Antiusura Motorizzazione

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Avis

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Aias

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Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata

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Comune

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Esercito

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Istituzioni Regione Basilicata

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Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

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Ospedale San Carlo

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Pronto Soccorso

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RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

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HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

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AMMONTANO a 46.00 gli euro raccolti, in Basilicata, nel corso della due giorni “Bnl per Telethon”. In tutta Italia sono oltre 13 i milioni di euro raccolti Il gruppo Bnp- Paribas ringrazia la Basilicataperilcontributo offertoalsuccessodiTelethon2009 eperlagenerosità ditantepersone che insieme alla Banca si sono impegnate nella raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. La Basilicata ha donato a Telethon attraverso Bnl oltre 46 mila euro. Un importante risultato che ha visto protagonista Matera dove sono stati raccolti più di 21 mila euro con un incremento del 50 per cento rispetto allo scorso anno; Potenza con una donazione di oltre 25 mila euro. Cifre che permetteranno a scienziati, selezionati con criteri di eccellenza, di lavorare ogni giorno per sconfiggere le malattie genetiche e alla ricerca scientifica italiana di compiere un balzo in avanti. Bnl, da 18 anni principale partner della Fondazione Telethon, ha ottenuto anche quest'anno uno straordinario risultato: oltre 13 milioni di euro raccolti. Sono stati circa 1.000 gli eventi organizzati dalla rete Bnl per incentivare la raccolta fondi: migliaia le piazze e le agenzie che ogni anno vengono coinvolte grazie ai 15.000 dipendenti impegnati volontariamente con la collaborazione di tanti clienti, collaboratori e fornitori. L'impegno di Bnl per Telethon non si esaurisce nei giorni della maratona ma prosegue tutto l'anno. Bnl mette, infatti, a disposizione di coloro che vogliono continuare a fare donazioni sia gli sportelli della Banca sia, per i clienti, le postazioni bancomat, il canale telefonico (numero verde 800900900 o +390687408740 dall'estero e dai cellulari) e quello on line (www.bnl.it). Quest'anno la novità è rappresentata dalla donazione tramite tutte le carte di credito Bnl. Tutti i clienti possono, infatti, sostenere la ricerca destinando a Telethon lo 0,5 di ogni spesa effettuata. E’, infine, disponibile presso tutti gli sportelli della Banca la speciale carta prepagata "Mycash Bnl per Telethon" con donazioni da 25 o 50 euro.

IL PROSSIMO 17 DICEMBRE AL DUE TORRI

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

18 Potenza


Martedì 15 dicembre 2009

Il ventiduenne dovrà scontare due anni e 8 mesi oltre a 12.000 euro di multa e le spese processuali

Poggio, condannato spacciatore Il ragazzo era stato trovato in possesso di 500 g. di hashish divisi in panetti POTENZA - Condannato lo spacciatore che era in possesso di 500 grammi di hashish. Due anni e otto mesi di reclusione, dodici mila euro di multa oltre il pagamento di tutte le spese processuali nonché la detenzione degli arresti domiciliari è la condanna inflitta dal giudice del Tribunale di Potenza a Davide Travascio 22enne, residente in via Adriatico, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga, 500 grammi di hashish suddivisa in panetti dai quali si sarebbero potute ottenere 1.400 dosi, che avrebbero fruttato allo spacciatore, in caso di immissione sul mercato, un profitto illecito di circa 9 mila euro, è stata sequestrata due settimane fa dagli agenti del gruppo operativo antidroga delle fiamme gialle di Potenza in un appartamento di via Adriatico. Le indagini delle fiamme gialle scattarono dopo i movimenti sospetti di numerosi giovani nella zona di Poggi Tre Galli e, i finanzieri nella stessa zona, avevano già tratto in arresto al-

Sostanze stupefacenti

tri tre giovani spacciatori sottoponendo a sequestro circa due chili di stupefacente. La perquisizione domiciliare a Travascio si era resa necessaria, in quanto, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dei reati nello specifico settore in città fu predisposto un servizio di osservazione e pedina-

mento e nei pressi della piazza S. Cecilia sono stati sottoposti a controllo un gruppetto di sette ragazzi, diversi dei quali gravati da precedenti di polizia per violazione alle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti. Dai 500 grammi di hashish rinvenuti e sottoposti a sequestro era possibile ricavare ben 1.400

dosi, in quanto sostanza particolarmente richiesta sul mercato. Nella giornata di lunedì 30 novembre veniva convalidato dal Gip di Potenza Lucia Gesumaria l'arresto del giovane che disponeva il rinvio dell'udienza al 14 dicembre perché il difensore, Francesco Fabrizio, aveva chiesto i termini a di-

fesa. Il pubblico ministero, Eliana Franco, in sede di convalida, aveva chiesto la detenzione della custodia in carcere in quanto contestava l'elevato valore del principio attivo oltre il limite consentito dalla legge. La difesa da subito aveva chiesto gli arresti domiciliari mentre ieri chiedeva l'obbligo di firma, elementi che non sono serviti all'imputato ad evitare la condanna. Lucia Gesumaria giudice monocratico del Tribunale di Potenza ha inflitto a Davide Travascio una condanna a due anni e otto mesi di reclusione, dodicimila euro di multa oltre il pagamento di tutte le spese processuali nonché la detenzione degli arresti domiciliari. “Dall'esame delle operazioni di polizia condotte nei centri maggiormente frequentati dai giovani potentini emerge - secondo la guardia di finanza - la crescita del numero dei cosiddetti “basisti” o fornitori per piccoli spacciatori e tossicodipendenti che detengono droga in quantità considerevoli”. Emilia Manco

Un progetto a cui ha partecipato l’Istituto Magistrale

Basilicata-Barbados, due realtà avvicinate dalla scuola POTENZA e Bridgetown, due città così lontane, due realtà differenti, rese vicine da un singolare progetto didattico e formativo. Un gemellaggio scolastico ha, infatti, creato le premesse per una bella esperienza formativa. Si tratta delloscambio culturaleche havisto protagonisti dal 15 al 26 novembre 17 alunni dell'Istituto Magistrale Emanuele Granturco di Potenza e il Community College Barbados dal titolo: “Un meeting sportivo per la conoscenza, l'amicizia e la fratellanza tra i popoli”, legato al POR Basilicata CG5 Creatività giovanile e nuove competenze, svolto grazie al contributo dell'Unione Europea, della Regione Basilicata e del ministero per l'Interno e del Fondo Sociale Europeo. Gli studenti lucani frequentano le terze e quarte classi del Magistrale. Trentaquattro alunni si sono incontrati per undici giorni nell'isola caraibica. A dare impulso all'iniziativa il dirigente scolastico Antonio Signoretti, i docenti Francesco De Grazia, di scienze motorie e Giuseppina Pino di lingua inglese. Fondamentale il contributo della direttrice dei servizi amministrativi Lucia De Bonis. Ieri pomeriggio si è svolta presso il salone del Mediafor la presentazione del bilancio del primo gemellaggio. Gli alunni hanno svolto attività ricreative, ma anche momenti culturali di ampio spessore. Gli alunni lucani hanno fatto conoscere la Basilicata, presentando le bellezze della nostra regione (le diapositive sono state osservate proprio ieri pomeriggio) come Metaponto, Matera, Maratea, Pietrapertosa, Melfi, Potenza e il Pollino. Inoltre glialunni barbadiani hanno apprezzato i prodotti tipici del territorio lucano. Durante il gemellaggio, le due scolaresche hanno svolto 44 ore di lezione, divise tra le scienze motorie e la lingua inglese. Tutto è nato da un incontro svolto sette anni fa con il consoleitaliano nelleBarba-

La presentazione del progetto (Mattiacci)

dos, Paola Baldi. Da quel momento le “diplomazie” delle due scolaresche hanno avviato stretti contatti che hanno prodotto la prima fase del gemellaggio. Creare fratellanza e comunanza di idee è stato il punto d'incontro tra le due scuole così lontane ma estre-

mamente vicine sul piano umano e didattico. Gli alunni che hanno partecipato allo scambio culturale sono i seguenti: Alessia Bove, Ilaria Cerroni, Mariangela D'Andrea, Antonella De Carlo, Francoise La Rocca, Rosa Licastro, Mariangela Mancini,

Mara Mecca, Diego Napodano, Elisabetta Nolè, Fabiana Padula, Flavia Paternoster, Mariangela Scaringi, Donatella Telesca, Lorena Viggiano, Barbara Villano e Carla Zasa per il Magistrale, Sharl Watson, Cindy Codrington, Jelisa Boxill, Jessica Gittens,

Cindy Condrington, Manuela Capirsi, Danielle Halloway, Kissa Waldrond, Javon Graffith, Manuela Capirsi, Shannon Haywood, Katasha Nicolas, Kristen Forster, Jessica Gittens, Shakira Leacock e Sonjina Kirton. Francesco Menonna

Storie senza diritti NEL giorno dell'anniversario della dichiarazione dei diritti umani, l'associazione di promozione sociale “Zer0971”, in collaborazione con l'assessorato alla pace e l'immigrazione della Provincia di Potenza, conclude “Percorsi umani”. E' la seconda edizione di una manifestazione che vuole sensibilizzare al tema dei diritti umani, all'importanza del documentoche lisancisce e soprattutto ha lo scopo di informare attraverso il cinema, la fotografia, il teatro, sulla condizione di milioni di individui i cui diritti vengono violati. Diverse le storie, come quella di Said che fugge dal Marocco alla volta delle coste italiane. Su un peschereccio fatiscente vengono stipati in 230. Sopravvivono al naufragio soltanto in undici, subito rimpatriati, tra questi c'è Said. Due anni dopo il ragazzo ritenta l'espatrio clandestino ma neppure questa voltace lafa emuore al largo delle coste di Lampedusa. Questa è solo una delle storie portate in scena al teatro Stabile nello spettacolo "Con buona pace" di Francesco Zarzana e Cecilia Serradimigni, modenesi. Una delle innumerevoli storie che non sempre ci vengono raccontate o di cui viene fornita una visione parziale o distorta. Per la prima volta portato in scena al sud, "Con buona pace" è il frutto dell'elaborazione e dell'approfondimento di testimonianze raccolte nei diversi angoli del pianeta da “Medici senza frontiere”. E' il teatro che diventa informazione e denuncia. Cecilia Serradimigni sul palco racconta passando da un leggio ad un altro, da una vicenda all'altra. E al termine della rappresentazione, un proverbio originario della Sierra Leone: “Quando i pesci piangono, nessuno vede le loro lacrime”. Sipario. Simona Brancati

Inaugurata la sede dell’Istituto di psicoterapia familiare INAUGURATA a Potenza il 12 dicembre la nuova sede dell'Istituto di psicoterapia familiare e relazionale in piazza della Costituzione Italiana. L'Ipfr (già Istituto Appulo-Lucano di Terapia Familiare) ha ottenuto fin dall'anno accademico 94/95 il riconoscimento legale dal ministero dell'Università Ricerca Scientifica e Tecnologica per avviare corsi quadriennali di Specializzazione in Psicoterapia Relazionale per medici e psicologi, e Corsi Biennali per Mediatori Sistemici. La forza e la solidità dell'Istituto non stanno tanto nel cemento armato impiegato dalla ditta costruttrice per questa nuova modernissima sede, quanto nelle risorse umane profuse dallo staff docenti ed in particolare dal direttore dell'Ipfr Prof. Alessandro Nolè, nonché nei 220 psicoterapeuti formatisi alla sua Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Relazionale e provenienti per la maggior parte dalla Lucania, dalla Campania e dalla Puglia, ed ancor più nelle tante famiglie che all'Istituto hanno affidato il loro disagio trovando adeguata risposta ai loro problemi. All'inaugurazione è intervenuto il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, che ha colto l'occasione per sottolineare che Potenza in particolare e

la Lucania nel suo insieme hanno un assoluto bisogno di centri di eccellenza, soprattutto nell'ambito sanitario, per potersi ritagliare, da piccolo capoluogo e da piccola regione del Sud Italia, un posto di buon livello nello scacchiere nazionale. E' seguito il dibattito sul tema “Il bambino e l'adolescente tra medicina, psicoterapia e prevenzione” alla presenza del prof. Emilio Franzoni Neuro-psichiatra dell'Università di Bologna, del prof. Pasquale Chianura codirettore Bambini le principali vittime in caso di disaccordi familiari dell'IPFR Bari-Potenza-Taranto e della prof.ssa Rossella Aurilio dell'Istituto di portare le adeguate soluzioni. L'augurio conPsicoterapia Familiare di Napoli. Dalla discus- clusivo è che la nuova sede, con nuovi spazi e sione si evidenzia l'urgenza di interventi mira- nuove tecnologie, sia fonte di ulteriore gratifiti e coordinati sui vari ambiti relazionali del cazione professionale per i docenti dell'Istitubambino e dell'adolescente, dalla scuola alla to e per il loro direttore il prof. Nolè e sia fonte famiglia, che però hanno grande difficoltà a di rinnovata speranza per le famiglie che a loro partire perché manca la psicologia di base, si affideranno. manca la psicologia scolastica, manca il coorClaudio Quaglia dinamento tra le forze in campo, e soprattutto endocrinologo dietologo-nutrizionista manca la forza politica ed economica per supquagliacg@katamail.com

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20 Potenza


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Tito Il sindaco Scavone sentito in quinta commissione sull’area industriale

«Siamo di fronte a uno scempio» Non si esclude che vi sia stato stoccaggio illegale di rifiuti tossici TITO - Il sindaco di Tito è stato sentito ieri in quinta commissione per l’inquinamento nell’area del consorzio Asi. Nella riunione di ieri della quinta Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (“Verifica, controllo, monitoraggio”) si è svolta l'audizione del sindaco di Tito Pasquale Scavone sullo stato di inquinamento dell'area Asi ricadente nel territorio. A riferirlo il presidente dell'organismo, Sergio Lapenna. «Le aree industriali da bonificare, come la Valbasento e l’aera di Tito - ha detto Lapenna - come ha sottolineato il sindaco parlando di un vero e proprio scempio, destano allarme nella nostra comunità, al punto che si sospetta un presunto stoccaggio illegale di rifiuti. La Regione Basilicata non si è mai posta in maniera seria il problema della bonifica, tanto meno si è impegnata a presentare un vero programma di svilup-

Uno scorcio dell’ex Liquichimica di tito scalo

po alternativo all'industrializzazione chimica ed energetica degli anni passati». Attualmente nell'area Asi della zona industriale di Tito vi sono circa 1.200

aziende che non hanno ricevuto rassicurazioni in ordine alla bonifica della zona. Zona dove sono stati registrati una molteplicità di ritardi e di disattenzioni

ma soprattutto «poca informazione sui fondi già destinati negli anni passati per la messa in sicurezza delle aree. Infatti, come ha riferito lo stesso sindaco, anche gli enti preposti al monitoraggio dell'inquinamento di queste aree forniscono dati incompleti e discordanti, mentre il ministero parla apertamente di presenza di sostanze altamente tossiche e cancerogene». Il presidente Lapenna chiederà in merito la convocazione del presidente della giunta regionale, del presidente della Provincia di Potenza e del sindaco di Potenza, in qualità di presidente dell'Anci «al fine di valutare le proposte operative e poter avviare una discussione per la risoluzione di questo grave problema». «La Commissione si inoltre è riservata - ha detto ancora Lapenna - di esprimersi in Consiglio in merito agli atti del bilancio e della legge finanziaria».

Vaglio I carabinieri arrestano 2 giovani

Prendono a calci un ragazzo Condannati per direttissima VAGLIO - Sono stati condannati per direttissima due dei tre giovani arrestati dai carabinieri che hanno anche denunciato due minorenni. Tutti sono accusati di lesioni aggravate. I due ragazzi arrestati sono stati condannati all’obbligo di soggiorno, per 30 giorni nel loro comune di residenza, ovvero Pignola. Intorno alle 12 di domenica mattina, i carabinieri della stazione di Vaglio Basilicata hanno tratto in arresto 3 persone e denunciavano in stato di libertà 2 minori. I cinque giovani sono responsabili del reato di lesioni personali aggravate in concorso. Tutto è accaduto intor-

no alle 6 di domenica mattina quando i ragazzi, all'esterno della discoteca “Moon light disco” con sede alla zona industriale di Vaglio Basilicata, per futili motivi, hanno aggredito un potentino di ventuno anni Al giovane, visitato dai medici dell'ospedale San Carlo di Potenza, i sanitari del nosocomio hanno riscontrato la frattura delle ossa nasali. La prognosi per lui è di venti giorni Il ventunenne, dopo essere stato trascinato in un luogo appartato, è stato buttato a terra e preso a calci e pugni. Alla base dell’aggressione ci sarebbero futili motivi.

Possidente L’imprenditore insignito del “Carpine d’argento”

La ricetta per uscire dalla crisi secondo Nicola Benedetto POSSIDENTE - L'imprenditore Nicola Benedetto dice che la crisi produttiva del sistema Basilicata si risolve in sei mesi. Il presidente di Confindustria Pasquale Carrano, da poco al timone degli industriali della Basilicata, dice che «non è poi così semplice debellare una disoccupazione a due cifre come quella lucana». Benedetto, oltre ad essere un imprenditore di successo e pertanto meritevole del premio il Carpine d'Argento, è anche “un provocatore”. Carrano glielo dice senza peli sulla lingua e gli ricorda che non essere iscritti all'associazione degli industriale è un errore, se no «le doglianze di Benedetto diventano una contraddizione». I due sono amici e si stimano. E il Carpine d'Argento, manifestazione che in dodici anni a Possidente ha premiato tra gli altri magistrati come Gerardina Romaniello, diventa una location ideale per parlare dei problemi del sistema produttivo lucano.Comin-

cia Benedetto, che racconta la sua storia di successo nel costruire laminati in alluminio che da Pisticci raggiungono tutto il mondo. Racconta delle sue 50 assunzioni in un anno e le altrettante programmate per il 2010. «Le migliori risorse sono al femminile», dice guardando le dieci ragazze premiate per meriti scolastici e universitari. Sono tutte in fila e l'ascoltano. Poi, introdotto dal presidente uscente del Carpine Peppino Coviello, Benedetto lancia la sua provocazione: «In Basilicata si danno troppi soldi alle imprese, pertanto è fin troppo facile fare l'imprenditore». Si capisce solo dopo dove vuole arrivare l'imprenditore figlio di un agricoltore che da bambino sognava una Ferrari, «e che mi sono regalato nel 2000». «Il bando Matera-Treviso, per esempio. Tanti soldi, molti partecipanti, alcuni andati via. Sì, perché in Basilicata – tuona Benedetto - le imprese del Nord prendono i soldi e

scappano via per mettere a posto quelle d'origine». Alla fine, e lo dice chiaramente, i soldi li ha presi pure lui. Pasquale Carrano non insegue la provocazione, ma tiene un'analisi lucida sui pregi della Basilicata (i valori e la cultura di una popolazione) e i difetti, la solita emigrazione, la solita cattiva pubblica amministrazione e classe dirigente politica, il solito problema delle infrastrutture. Solo che Carrano è convincente. Lo si ascolta volentieri e si capisce perché sono giuste le doglianze degli industriali. «Anche se l'impresa non può dirsi incolpevole di fronte a certi fallimenti, è altrettanto vero che essa vive in rapporto con il territorio che esprime la scuola, la formazione, il lavoro, si dota di infrastrutture e reti immateriali». Se qualcosa non funziona nel sistema, ecco che l'impresa ne subisce il contraccolpo. I dati lo dicono e il presidente di Confindustria li ricorda. Tra i record negativi della

Ad Anzi cresce il turismo grazie a un nuovo progetto ANZI - Cresce il turismo grazie a un progetto sperimentale. Il progetto “Flussi turistici” inizia a dare i primi risultati a Anzi. Il progetto del tutto sperimentale è stato presentato dall'associazione di volontariato “Teerum valgemon aesai” all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Petruzzi nell'agosto del 2008. Nel borgo di Anzi ormai è consuetudine vedere gruppi di turisti accompagnati dai volontari di “Teerum valgemon aesai”. Infatti, tra il sei e l'otto dicembre 2009 sono stati 178 i turisti in visita al borgo di Anzi, accolti dai volontari dell’associazione In una nota Delia Cicchetti, segretario dell'associazione, ha dichiarato: «Abbiamo triplicato le visite rispetto allo scorso anno. I turisti nello stesso periodo furono cinquantatré, mentre, quest'anno abbiamo avuto

178 presenze». Le fa eco Rosa Cilibrizzi responsabile economica dei volontari di “Teerum valgemon aesai”, che ha affermato come «il risultato è frutto di accordi con operatori economici e della rete creata su tutto il territorio. I dati sono rilevanti, il giorno 7 dicembre 2009 abbiamo avuto un nutrito gruppo proveniente da Foggia, inviatoci dalla Pro Loco di Castelmezzano. I turisti foggiani hanno usufruito del tour completo, visitando le chiese, il presepe e lo spettacolo al lanetario “Anzi, viaggio nell'Universo"» Ad Anzi fino al prossimo 7 gennaio è possibile visitare, senza prenotazione, il presepe poliscenico stabile, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,30 alle 19,30. Tranne il giorno 27 dicembre perché si svolgerà il “Lucania christmas star party” al planetario osservatorio.

Pasquale Carrano

(f.M.)

Basilicata c'è il saldo relativo alla natalità e alla mortalità delle imprese. «È negativo – ricorda Carrano –.Muoiono piùimpresediquelle che nascono. A questo si accompagna l'emigrazione intellettuale, segnale di un territorio che nel tempo rischia di impoverirsi ancora di più. È vero, oggi non si svuotano più i paesi come avveniva in passato, ma i giovani migliori vanno via a fecondare altri territori». Infine snocciola il dato più sensibile che riguarda da vicino le imprese. «In Ba-

silicata i giorni che si impiegano perespletare unappalto sonotanti, troppi: il trenta per cento in più rispetto alle Regioni del Nord». Ecco che Carrano propone una via. «Anche se le nostre comunità sono troppo piccole per resistere alla globalizzazione, occorre puntare sull'economia di qualità (i brevetti di Benedetto ne sono un esempio), valorizzare i nostri valori che hanno tenuto lontano fenomeni malavitosi e fare gruppo». Gianni Sileo

L’ALBERO PIÙ GRANDE Risplende sempre di più la struttura TITO - Rimarrà accesso fino al giorno dell’Epifania l’albero di Natale più grande della regione. Quest’anno l’albero è reso ancora più suggestivo dalla recente illuminazione della torre di Satriano. L’albero, realizzato con un lunghissimo filare di luci, quest’anno è stato installato in modo tale che la torre illuminata si trovasse proprio alla punta della struttura. Inoltre l’opera, nell’edizione 2009-2010, è ancora più maestosa con ben 6 rami.

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Martedì 15 dicembre 2009


22 Corleto Nonostante la ricchezza dell’oro nero sono tanti i problemi irrisolti del territorio

Il petrolio e la Valle del Sauro Tra le richieste avanzate: sconti sul gas e miglioramento della viabilità CORLETO - “Miserie e nobiltà della Valle del Sauro, petrolio e non solo”. E' questo il titolo dell'interessante convegno, tenutosi presso la Piazzetta Coperta di Corleto Perticara, organizzato dal comitato “L'Eco del Sauro”, alla presenza delle massime autorità politiche regionali e provinciali, e dei sindaci dei Comuni interessati. Durante il meeting, si è posto l'accento sulle reali difficoltà e sulle molteplici problematiche in cui va incontro, da molto tempo ormai, l'intero territorio saurino. Anche la scelta del titolo del convegno, infatti, non è stata casuale: “L'Eco del Sauro” ritiene che, «nonostante le ricchezze della nostra terra, ci sono ancora, tra la popolazione, molta miseria e poco benessere. Pertanto, il comitato civico corletano ha cercato risposte reali e concrete alle richieste già formulate al presidente della Regione, Vito de Filippo, nel corso dei numerosi incontri avvenuti in passato». Tra le richieste dell' “Eco del Sauro”, citiamo la concessione delle royalties sul gas, in base al decreto numero 625 del 1996, che prescrive di diritto che il 7 del 15 per cento sui giacimenti spetta ai Comuni, oppure mille metri cubi da erogare gratis alle famiglie; gas gratis alle imprese locali; carburante a

La sede del Comune di Corleto

basso costo per tutti i cittadini di Corleto Perticara e dell'area interessata; la garanzia sulla salute pubblica messa a rischio dalle esalazioni inquinanti l'atmosfera; il miglioramento delle condizioni della viabilità (strada statale 92 e Saurina) per uscire dall'isolamento; l'operatività di un centro screening oncologico a Corleto Perticara; la richiesta del trasferimento dei fondi regionali al Comune di Corleto Perticara, per l'acquisto di due centraline per il moni-

toraggio ambientale; la costruzione dell'area artigianale e commerciale nel centro saurino; la concessione di incentivi concreti e mirati alle imprese locali, finalizzati allo sviluppo delle singole esigenze imprenditoriali. Il presidente del comitato “L'Eco del Sauro”, Franca Muto, si è fatta portavoce dei problemi che stanno vivendo, in questo momento, le famiglie di Corleto, spaziando da problemi di ampio respiro, come quelli inerenti all'accordo Total-Regione Ba-

silicata, a quelli più strettamente locali, come la difficoltà di arrivare alla fine del mese per le scarse risorse economiche e per la mancanza di lavoro. «Riteniamo che ci dovrebbe essere un modo nuovo di fare politica, più vicino ai reali bisogni della gente per evitare il continuo spopolamento dei paesi; nei centri limitrofi, inoltre, la situazione non è diversa e bisogna restare uniti per risolvere i problemi. Siamo davvero stanchi delle solite promesse non mantenute dai politici». Il segretario del comitato, Menotti Sirago, si è soffermato sulla viabilità precaria, chiedendo l'ampliamento e la messa in sicurezza della strada statale 92, con priorità assoluta al tratto Corleto-Laurenzana, e la sistemazione della relativa frana. Ha proposto, poi, il recupero di parte del tracciato dell'incompiuta Saurina ed il riutilizzo dei relativi viadotti costruiti ed abbandonati. Al dibattito è intervenuto anche il presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha cercato di dare risposte a tutte le richieste formulate dall' “Eco del Sauro”. Ha sottolineato, poi, che l' “Eco del Sauro” «è un'associazione veramente instancabile e determinata nel portare avanti le sue proposte».

Inoltre, De Filippo ha dato, in anteprima, la notizia che «l'Anas il 22 dicembre prossimo presenterà, a Corleto, il nuovo progetto della Saurina». Ha comunicato che in Basilicata partirà il Piano di sorveglianza sanitario, diretto a tutta la popolazione, che coinvolgerà i medici di base e servirà a monitorare la situazione di rischio di malattie oncologiche nelle nostre zone, dal punto di vista epidemiologico. «Qualcosa inizia a muoversi lentamente, ma tanto ancora resta da fare - ha affermato la moderatrice del convegno, Luana Savino - I problemi della nostra comunità sono tanti e siamo consapevoli di non avere la bacchetta magica per risolverli. Noi, però, come comitato ci stiamo provando e vi assicuriamo che non molleremo e continueremo a seguire tutte le problematiche trattate. Ai politici chiediamo di tenere fede a quanto detto». Al convegno sono intervenuti anche il presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, l'assessore regionale alla Viabilità, Rocco Vita, l'assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, ed il rappresentante dell'Osservatorio ambiente e legalità, Pietro Fedeli. Donato Pavese

Tito-Brienza L’impegno per il sesto lotto BRIENZA - Nel condividere l'auspicio, espresso da più parti, di una celere cantierizzazione del sesto lotto della Tito-Brienza, «opera strategica per l'infrastrutturazione viaria regionale», l'assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi ha confermato «l'assoluta disponibilità ad ottemperare agli impegni assunti dall'ente in ordine alla provincializzazione della strada comunale di Sasso di Castalda, una volta completatisi i lavori di adeguamento e messa in sicurezza in corso di esecuzione». L'impegno della Provincia all'acquisizione «dell'arteria comunale nel proprio patrimonio scaturisce dall'intesa istituzionale sottoscritta nel 2007 con il dipartimento Infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata e con le amministrazioni comunali di Brienza e Sasso, al fine di risolvere l'annoso problema dell'eccessivo transito veicolare che il centro abitato burgentino quotidianamente sopporta».

Muro Lucano Faccia a faccia per discutere dell’utilizzo dei fondi Pois

Un summit per i dieci sindaci del comprensorio Marmo-Platano MURO LUCANO - Un “accordo territoriale” in vista del Piano di programmazione strutturale comprensoriale e le prospettive delineate dall'utilizzo dei fondi derivanti dai Piot e dai Pois, sono stati al centro del dibattitio di ieri mattina, presso la sala del consiglio comunale di Muro Lucano, a cui hanno partecipato i primi cittadini di Balvano, Costantino Di Carlo, di Bella Salvatore Santorsa, di Baragiano, Giuseppe Galizia, di Castelgrande, Alberto Muro, di Pescopagano, Giuseppe Araneo, di San Fele Giuseppe Fasanella, di Rapone Felicietta Lorenzo, oltre agli amministratori di Ruoti e Ruvo del Monte, Mons Giustino D’Addezio e lo staff del sindaco con Iso De Bonis, Francesco Cristiano, Gaetano Schiavone, l’architetto Donato Cerone, Stefano Zoccoli e Cosimo De Angelis. Il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani, ha lanciato l’idea di una Spa a capitale pubblico per la gestione di “risorse e territorio”. Il vertice dei 10 sindaci dell’area Marmo- Melandro si aggiornerà tra circa 15 giorni, per discutere ulteriormente su una eventuale partenrship allargata, per nuovi interventi di sviluppo turistico e non solo. Per il presidente della Comunità Marmo Platano, Di Carlo «la Basilicata è una regione che sta lavorando con una serie di leggi alla costituzione di aree vaste, che siano riconoscibili a livello regionale». Il sindaco di Baragiano, Galizia, entrando nel merito della questione, ha sottolineato l'opportunità di «creare un gruppo di lavoro per i Piot, ma bisogna cercare sul territorio - ha puntualizato Galizia - imprenditori che siano capaci di investire». Il sindaco di Pescopagano, sottolineando che la gestione dei Pois si inserisce nel discorso concenernte le Comunità Locali, ha dichiarato che «con i

Piot si può costruire un percorso legato al turismo o al benessere con la nuova ipotesi dell’ospedale di Pescopagano». Per il sindaco di Bella, Santorsa «occorre lavorare per aggregare i paesi della nostra area. Abbiamo vissuto esperienze positive come i Pit - ha ricordato Santorsa - ma con i Piani sociali di zona abbiamo assistito ad una disgregazione». Don Giustino D'Addezio auspica «forme di intesa per vivere forme di turismo religioso. Tutta l’area ha una formazione religiosa che condivide con San Fele, Rapone e Ruvo del Monte.

Tutti paesi legati da una stessa storia e legati al culto di San Gerardo Maiella». «E’ giunta l’ora di dare un’anima all’area del Marmo Platano Melandro – ha concluso Mariani - con una partership allargata tra tutti i 18 comuni, ma aperta anche ad altri». «Solo così – ha ribadito il sindaco di Muro Lucano - si può progettare uno slancio determinante per il nostro territorio ed auspicare ad avere una propria identità in una regione come la Basilicata». Giovanni Petilli

Un momento dell’incontro di ieri

Calvello Un dibattito a più voci a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia Lacorazza

Val Camastra, lo sviluppo passa per la viabilità CALVELLO - “Viabilità e sviluppo in Val Camastra”. Su questo tema si è svolto un convegno al quale hanno partecipato il presidente della Provincia Piero Lacorazza, l’assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi, il consigliere provinciale Gerardo Ferretti e il segretario provinciale del Pd Ignazio Petrone. La scelta dei relatori non è stata casuale. Essi rappresentano quella classe dirigentedel Pdcheinquesti primi150 giorni di amministrazione provinciale si è rivelata protagonista efficace di una nuova fase politica ed istituzionale. Programmando per grandi obiettivi, ha riversato con concretezza l’attenzione sui problemi reali del territorio, laddove si è fatta interprete delle istanze prioritarie delle comunità locali, quale è la connessione viaria.

«Nel caso della Val Camastra – ha affermato Rocco De Grazia del coordinamento del Pd - abbiamo registrato, al netto di vizi demagogici, lo sforzo effettivo di cancellare l’epiteto di eterna incompiuta alla provinciale 32, per rompere l’isolamento di questa areainterna e farla uscire dalla marginalità, considerando il blocco della Saurina. Nell’accordo di programma siglato in modo innovativo da Regione e Province, infatti, sono state stabilite le scadenze per gli appalti e sono stati stanziati i fondi per il secondo lotto della 32 (13 milioni di euro), e per la sistemazione della strada Calvello-Camastra (1.033.000 euro). L’auspicio è che la soluzione avviata degli atavici problemi infrastrutturali di questa area intersechi ora sul territorio la volontà e la capacità di dare corso ad una più incisiva pro-

grammazione; lasciando intravedere fermenti progettuali anche dal nostro versante. Occorre che le istituzioni e gli attori sociali di stanza sui territori siano più propositivi su nuove ipotesi di sviluppo, le quali non siano sempre riferite a “modelli compensativi ed assistenziali”. Serve più intraprendenza, più creatività, più coraggio, più politica, con cui individuare gli obiettivi e le priorità, entrando nelle questioni di merito, a partire dall’utilizzo delle risorse straordinarie derivanti dal petrolio». «E’ necessario – ha aggiunto De Grazia - più protagonismo nel definire un percorso comune di programmazione comprensoriale, con capacità di costituire partnership, in questo momento in cui si dispone delle dotazioni finanziarie previste

dai Pois, (per sostenere l’offerta di servizi sanitari, socio-assistenziali e scolastici), o di nuovi strumenti come i Piot, (per implementare una nuova concezione di turismo integrato, in cui il territorio ed i suoi attori devono essere i riferimenti principali)». C’è bisogno di più partecipazione quando si approcciano i temi ambientali e quelli sull’inquinamento: come nel caso della sorgente di Acqua dell’Abete, posta sottosequestro, aridossodi unpozzo petrolifero a monte dell’abitato di Calvello, o come nel caso delle proposte dell’amministrazione comunale circa la gestione ecosostenibile del bosco. «Per invertire la tendenza alla regressione sociale, culturale ed economica – ha concluso Rocco De Grazia - è necessario anche in periferia riappropriarsi di un certo dinamismo progettuale».

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Viggiano Il governatore De Filippo: «Questo atto produce solo effetti maldestri»

Parco: la sede della discordia Dopo Spinoso, anche i sindaci di San Chirico e San Mauro criticano il commissario VIGGIANO - Non si placa il disappunto sull'atto di indirizzo del commissario del Parco, Domenico Totaro che individua in Moliterno e Marsiconuovo le location per la sede istituzionale e quella del Cta. Una discussione nata al latere del comitato di coordinamento e monitoraggio, tenutosi ieri mattina a Viggiano, ha evidenziato anche il rammarico del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo che ha commentato: «Non essendo questo argomento tra i punti all'ordine del giorno, non voglio aprire il dibattito, da sempre ho sostenuto che per collocazione geografica la sede sarebbe dovuta andare a Moliterno ma, seppure non ho avuto ancora modo di vedere i documenti e quindi non posso esprimere un giudizio in merito agli stessi, credo che un simile atto sia poco adeguato e produce effetti maldestri quale quelli a cui stiamo assistendo». Ed è proprio sul metodo che si concentrano le critiche dei sindaci che contestano la decisione. Come evidenziato da Pasquale De Luise, sindaco di Spinoso: «E' un problema di metodo, se il Programma Operativo è la sintesi della volontà di una comunità, anche nel Parco simili decisioni devono essere condivise dalla Comunità del Parco e non scaturire da pure scelte di carattere politico». Concorde anche il primo cittadino di San Chirico Raparo, Claudio Borneo: “Credo che quest'atto sia palesemente illegittimo, non scaturisce dalla volontà del territorio, senza dimenticare che negli ultimi 9 anni i comuni che contano tra i 1000-2000 abitanti si sono quasi dimezzati, se vogliamo salvaguar-

PARLA TOTARO Il comitato dei sindaci che si è incontrato ieri

dare le piccole realtà dovremo anche iniziare a ragionare su cosa queste realtà possano ospitare”. Ancora da determinarsi le azioni da mettere in campo ma come spiegato dal sindaco di San Martino D'Agri, Pasquale Robortella: “Di fronte ad un atto illegittimo, ognuno di noi convocherà i consigli comunali e i cittadini affinchè questi si esprimano in maniera democratica, e si deciderà come opporci fin da questo momento, se necessario per vie legali, ad una simile decisione”. Del resto alla scelta della location segue l'atto amministrativo che, per quanto riguarda Moliterno, ci è già stato ieri sera perché come ribadito dal primo cittadino Angela La Torraca: «In questi anni della mia carriera amministrati-

va ho sempre cercato di ridare un'identità al paese, identità che si era un po' smarrita, e in questa ricerca vi era anche l'adesione al parco. Comprendo l'amarezza del sindaco di Spinoso e della sua comunità che hanno creduto ed investito in questo possibile volano di crescita, ma recepita la delibera questa sera procederò nel prossimo consiglio comunale a cedere, in comodato d'uso gratuito, Palazzo Parisi che era rimasto inutilizzato proprio per questo motivo e che potrà ospitare la sede del Cta». Non resta che attendere le nuove azioni che potranno svilupparsi per comprendere cosa accadrà alle ipotetiche sedi di un Parco che come sempre non ha vita facile. Francesca Gresia

«Delibera legittima La scelta spetta a me» DIVERSO il punto di vista del commissario Domenico Totaro che contattato telefonicamente ha ribadito: «Attualmente sono in mezzo ad una strada, la scelta di una sede è derivata dalla necessità di garantire un punto da cui partire ad un Parco che deve decollare. Le sedi che mi erano state proposte vedevano Moliterno, San Martino D'Agri, Spinoso, Marsiconuovo, è stato effettuato uno studio esulla base dello stesso la scelta è caduta sulle due location indicate nella delibera. Ma sia per Spinoso che San Martino la nostra idea è quella di portare nei due piccoli comuni, due eccellenze, un centro educativo dell'acqua e forse un museo d'arte sacra, insomma due poli turistici. Per quanto concerne la legittimità, voglio solo sottolineare che la sede viene scelta dal consiglio direttivo e dato che in questo momento questo non esiste, le mansioni dello stesso sono da me esercitate». f. g.

I Tumori in Val d’Agri L’analisi di Enrico Mazzeo VILLA D'AGRI - «Gli idrocarburi sono cancerogeni». Per il responsabile dell'U.O. di Senologia dell'Ospedale San Carlo di Potenza, nonché presidente dell'Ordine dei Medici di Potenza, il dottor Enrico Mazzeo, non c'è dubbio che “gli idrocarburi sono tumorali” ma a causa dell'assenza di un registro tumori non si può fare nessuna correlazione. «Abbiamo bisogno di un registro tumori - ha spiegato il senologo intervenuto nella tavola rotonda “Malattie tumorali: prospettive terapeutiche, loro trattamento e prevenzione” organizzata dall'Ant Val d'Agri - Uno strumento statistico su cui lavorare. Attualmente non abbiamo un registro, ma un embrione di registro. Da anni lo abbiamo richiesto. Oggi ne paghiamo le conseguenze perché davanti al discorso petrolio non abbiamo una fotografia della realtà”. Ed è proprio nella Valle del petrolio che il tema è stato affrontato in ogni suo aspetto: dall'aumento dei tumori in Basilicata del 22 per cento alla prevenzione come diagnosi salva vita. Una giornata di solidarietà organizzata dall'Associazione Nazionale Tumori - delegazione Val d'Agri per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento, trattato sotto ogni punto di vista dagli eccellenti relatori ad iniziare dal senologo Mazzeo che ha concentrato

l'intervento sulla diagnosi precoce correlata al tumore al seno. «Oggi i tumori al seno - ha spiegato Mazzeo hanno una guaribilità con oltre l'80 per cento. “Avere l'abitudine di fare i controlli” è stato in qualche modo il leit - motiv dell'iniziativa. Prevenzione salva la vita come nel caso dei tumori ai polmoni, relazionato dalla responsabile dell'U.O. di Pneumologia dell'Ospedale di Villa d'Agri, la dottoressa Maria Cristina Martini. “Bisogna lavorare sulla prevenzione del fumo - ha incalzato la Martini. Correlazione tra l'aumento dei tumori ai polmoni con predisposizione genetiche e ambientali? “Non abbiamo un indagine epidemiologica con relative statistiche. - ha riferito la Martini - Abbiamo un registro tumori scarso e un elevata emigrazione sanitaria. Dal punto di vista dell'estrazione petrolifera è ancora troppo presto e non si può dare nessuna responsabilità». Al centro anche il discorso sull'obesità e alimentazione sbagliata nei ragazzi del dottor Antonio Sanchirico del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell'Asp di Potenza. «Il primo modello con cui i ragazzi si confrontono sono i genitori. Bisogna lavorare sulla prevenzione. La salute dei nostri ragazzi dipende da noi». Ed è nella terapia del dolore che si è relazionato il responsabile di Rianimazione del centro

ospedaliero valligiano, Nicola Scaccuto «Il dolore può essere controllato con la sola terapia farmacologica. Le cure palliattive contro il dolore sono importante, aiutano il paziente e anche la fa-

La Valle dell’Agri

miglia. In ogni ospedale c'è un anestesista e altri professionisti che si occupano della terapia del dolore e poi c'è l'assistenza domiciliare fatta dall'Ant, fondamentale». Angela Pepe

Piot, incontro a Episcopia EPISCOPIA - Pacchetti integrati di offerta turistica ad Episcopia dove, a breve, si terrà un incontro. Facendo seguito all'incontro di domenica, tenutosi presso il Comune di Latronico e per dare uno slancio ancora maggiore alla progettazione Piot pacchetti integrati di offerta turistica dell'area sud della Regione, i sindaci di Latronico, Episcopia, della Valle del Mercure e del Medio Sinni -Valsarmento, saranno convocati in riunione serale, presso la sala giunta del Municipio di Episcopia. L'idea emersa dagli altri incontri è stata quella di allargare all'intera area sud del Pollino - Medio Sinni - Sarmento, il Piot da proporre, ovviamente per coloro i quali riterranno opportuno parteciparvi come Comunità. Tutttavia il tempo per produrre proposte concrete di sviluppo ed accedere ai fondi in questione oramai stringe. Ai tavoli politici, da subito saranno affiancati tavoli tecnici per la proposizione, nel rispetto delle prerogative di tutti i partecipanti, di progetti complessivi degni di essere finanziati. Inoltre, da subito, si attuerà un più concreto e reale coinvolgimento dei privati e delle associazioni zonali, fattori basilari per il raggiungimento del risultato finale. Emilia Manco

San Severino Successo per la prima edizione del premio

“Spiga d’oro” a Valicenti SAN SEVERINO - E' stata assegnata a Federico Valicenti la Prima “spiga d'oro” il premio istituto a San Severino Lucano quest'anno per la prima volta e organizzato dall'Amministrazione comunale guidata da Saverio De Stefano in collaborazione con l'Associazione Usp (Urbanistica Sostenibile e Paesaggio) che annovera i suoi iscritti sia in Calabria che in Basilicata con l'obiettivo di promuovere in maniera integrata la cultura locale, le risorse paesaggistiche/ambientali, enogastronomiche, storico-artistiche ed archeologiche del Pollino, volendo sostenere ed incoraggiare insieme ai comuni dell'hinterland - lo sviluppo commerciale delle produzioni d'eccellenza del comprensorio, in particolare la filiera del “gusto”. L'ecoevento si è realizzato in un contesto turistico ricettivo di grande fascino, quello del “Mulino Iannarelli” ed è stata la continuazione dell'iniziativa calabrese di Buonvicino “Rapsodia D'Autunno”, si è trattato di un primo esperimento concreto della rete interregionale fra Enti locali ed operatori, nata nel solco dei progetti tematici candidati dai 56 comuni di Calabria e Basilicata all'interno dell'ac-

cordo di Programma fra Ente Parco Nazionale del Pollino e Regioni di riferimento. Ad aprire il sipario dell'iniziativa la Conferenza dal tema: “turismi”e tradizione enogastronomica nelle terre del Pollino con la partecipazione di: Francesco Fiore, Vice Presidente Parco Nazionale del Pollino, Saverio De Stefano, Sindaco di San Severino Lucano, Giuseppe Greco Sindaco di Buonvicino (CS), Domenico Cerbino dell'ALSIA Basilicata; con il contributo organizzativo degli Architetti Ersilia Magorno (Presidente USP) e Francesco Dattoli degli Chef dei Ristoranti Tipici del territorio di San Severino Lucano; Operatori della Filiera del pane; Salumifici tipici del Pollino; Operatori del settore produzione liquori tipici. A margine del Convegno, il vice Presidente del Parco Nazionale del Pollino ha assegnato la “spiga d'oro” allo chef Federico Valicenti della Luna Rossa di Terranova del Pollino, che recentemente ha ricevuto il premio nazionale “Tre Gamberi”, che annovera il suo Ristorante tra i primi quindici d'Italia. Valicenti è stato scelto per il ruolo di Ambasciatore della cucina lucana e del Pollino in Italia e all'estero.

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Venosa Iniziativa promossa dal Laboratorio alla presenza del sindaco Tamburriello

La Terza età come risorsa della comunità VENOSA-Proposte concrete per far fronte ai processi di cambiamento in atto nella società sono emerse nel corso del convegno su “Terza età: risorsa o problema?” organizzato dal Laboratorio di Comunità di Venosa e tenutosi nei locali del Centro Anziani della cittadina oraziana. Alla base della riflessione, sviluppatasi a più voci nel corso dei lavori, la consapevolezza degli effetti prodotti da fattori quali l'allungamento della vita, la diminuzione delle nascite e l'emigrazione dei cervelli, che determinano l'invecchiamento della popolazione. Questo cambiamento epocale ha ricadute dirette a livello economico, sociale, sanitario e culturale e pone una serie di

problemi ai quali occorre dare risposte. Cadono anche alcuni stereotipi: “Oggi “vecchio” non è più sinonimo di “malato”, “persona debole o fragile. Gli anziani sono ancora attivi e hanno una attesa di vita di 20 anni.”- ha sottolineato Leonardo Vita, Presidente regionale Auser Basilicata-Bisogna quindi creare una nuova cultura sulla vecchiaia, che rovesci l'idea dell'anziano che non serve più e riconosca la ricchezza di cui è portatore”. Da queste premesse una serie di proposte. Come quella di riconoscere un ruolo attivo e da protagonista agli appartenenti alla terza età , di promuovere la formazione permanete a qualsiasi età, di promuovere la cittadinanza

attiva riconoscendone il valore sociale, di pensare a città a dimensione umana prevedendo spazi di socializzazione e aggregazione per gli anziani, di riflettere sui loro stili di vita, di procedere ad un riordino dei servizi sanitari e dei servizi sociali calibrati sui loro bisogni. Il cambiamento culturale deve essere accompagnato da scelte concrete e immediate. Come quelle proposte dal sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello: “E' necessario allungare la permanenza nel mondo del lavoro. E' impensabile andare in pensione a 54-58 anni! Perché non concedere di lavorare ancora a chi vuole ancora farlo?- ha sostenuto Tamburriello- Occorre anche che l'anziano si

senta ancora utile alla società. Bisogna, quindi, elaborare progetti all'interno dei quali possa svolgere un ruolo da protagonista”. In tale direzione andranno gli incontri che l'Amministrazione comunale avrà con il Laboratorio di Comunità e con gli altri rappresentanti di associazioni di volontariato. “Siamo diversamente giovani!- ha sottolineato Giovanna Galeone, medico della segreteria provinciale SpiDobbiamo educarci a nuovi stili di vita, con una alimentazione più sana, favorendo l'attività fisica, avendo cura della nostra persona!”. Sono stati evidenziati anche i rischi di uno stato sociale più debole: “Gli anziani hanno lottato per conquistarsi sul

Una foto dell’iniziativa

campo una serie di diritti- ha denunciato Maria Lorusso, segretaria regionale SpiOggi sono costretti a tornare sul campo per difenderli da chi non glieli vuole più riconoscere!”. L'esigenza di modificare anche la Costituzione per dare dignità all'an-

ziano, è stata sottolineata da Antonella Mastrangelo, Vice Presidente Auser Venosa. Molto partecipati i lavori del convegno da parte degli anziani, che hanno dato il loro contributo anche al dibattito che si è sviluppato. Giuseppe Orlando

Lavello Ci sarebbero contrasti all’interno della maggioranza alla base del rinvio

Presidenza ancora vacante A due mesi dalle dimissioni di Pettorruso, in Comune si tace sul suo sostituto LAVELLO - A quasi due mesi dalle dimissioni del presiente del consiglio comunale Vincenzo Pettorruso ancora nulla di fatto. Continua la vacatio della carica di presidente dell'assise comunale. Fumatanerain occasionedellaseduta del consiglio comunale del 30 novembre e bocche cucite nel palazzo di città e nelle sedi dei partiti di maggioranza. Tante le perplessità, tanti i dubbi ma soprattutto non mancano mille congetture su presunte diatribe interne alla maggioranza intenta, a dire di molti , a dimenarsi tra promesse , delicati equilibri e grandi manovre in vista delle elezioni regionali 2010. Per la cronaca, ragioni strettamente personali e familiari alla base della scelta del dimissionario Pettorruso che voci di corridoio indicano come possibile candidato alla elezioni regionali. Intanto la maggioranza, per buona pace di tutti e per evitare che dicerie e voci di corridoio dilaghino a iosa, , incontrerà i cittadini dopo 18 mesi di amministrazione domenica prossima per , come si suol dire, fare il punto della situazione. Continuano ad imperversare voci di corridoio e dicerie ma nulla di certo nel toto candidature che è immeditamente scattato all'indomani della decisione del neo eletto presidente. Nessuna indiscerzione trapela dalle segrete riunioni dell'ultimora sebbene , tra smentite e mai confermate indiscrezioni, continuoano a circolare nomi di papabili candidati Tra i più gettonati il consigliere Luigi

La sede del comune di Lavello

Salierno, eletto nella lista Per Lavello in occasione dell'ultima tornata elettorale. Sembra, per quanto è dato sapere, aver invece declinato la proposta il consigliere Francesco Mangino. Stessa sorte, anche se è ancora in ballo il suo nominativo, per Donato Colonna cui fa da staffetta Angela Romano che pare, secondo insistenti voci, abbia dato la propria disponibilità. Nulla di certo, solo voci di corridoio sebbene dietro il toto candidature si nascondano, a detta di tanti, non solo delicati e sempre più vacillanti equilibri politici ma anche malcelate speranze e velleità di ben più importanti incarichi all'esito del cosiddetto valzer di poltrone atteso dopo le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale di Basilicata.

Tante le congetture da parte delle forze politiche di opposizione che sin da principio hanno parlato, come nel caso del Partito Democratico , di difficolta e crisi all'interno della maggioranza frutto di “espressioni politiche” innaturalmente prestate al centro destra e di “movimenti tellurici” all'interno della forze politiche di governo. Anche le forze di opposizione hanno spento in fretta i riflettori attendendo che la maggioranza faccia le proprie scelte. Nessun commento aggiuntivo ne prese di posizione da parte del dimissionario Vincenzo Pettorruso che adducendo motivi familiari alla decisione ha sgombrato il campo daogni dubbio sulla “reale”motivazione della propria scelta. Daniele Masiello

Lavello, l’Arma recupera autocarro rubato LAVELLO - Fine settimana di lavoro per i carabinieri della compagnia di Venosa. I militari dell’Arma della città di Orazio al comando del luogotenente Salvatore Santoro, durante lo scorso fine settimana, ha organizzato mirati servizi di controllo del territorio finalizzati soprattutto ad arginare il fenomeno dei furti e del consumo di sostanze stupefacenti. A Gaudiano di Lavello, i carabinieri della locale stazione hanno rinvenuto

un autocarro Fiat Iveco che era stato trafugato il 12 dicembre scorso nel comune di Oppido Lucano. Gli stessi carabinieri, a seguito di alcuni controlli, hanno deferito alla procura della repubblica di melfi M.D. 26enne pregiudicato del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di droga. I militari, dopo aver perquisito l'abitazione del giovane, hanno rinvenuto e sequestrato 15 grammi di marijuana.

L’INTERVENTO di Giovanni Chieppa* A proposito della vicenda dell'ex consorzio agrario, voglio porre alcune domande al sindaco Placido. 1) Perchè hai cambiato avvocato nella causa amministrativa del 18 novembre 2009 e quello di fresca nomina vi ha rinunciato in data 20.10.2009? Qual è stato il motivo? 2) Perchè non racconti la verità di questa vicenda? 3) Perchè continui a difendere un incapace che finora ti ha solo creati problemi? 4) Perchè non riconosci che il market lì è possibile come ha sempre sostenuto il giudice amministrativo anche se oggi ha stravolto quello che aveva detto con i suoi stessi provvedimenti ? 5) Perchè non spieghi ai

Caso Ami: tutti i dubbi di Chieppa cittadini di rionero il motivo vero( non quello che ti fa comodo!) per il quale hai sfilato la responsabilità dell'ufficio commercio all'arch. Cassese? 6) Perchè non la smetti di lanciare la pietra e nascondere la mano? 7) Perchè non racconti che l'ordinanza del due dicembre scorso è stata impugnata davanti al consiglio di Stato, vista la sua friabilità in punto di fatto e di diritto ? 8) Perchè finora non hai fatto ancora l'esecuzione sebbene compulsato da

qualche soldatino “disciplinato” che ti sta intorno? 9) Perchè avete affermato che intendete raccogliere i “cocci” per equilibrare i presunti atti amministrativi( tutte e due abnormi) con le ragioni di chi lavora? Non è ipocrita e disonesto dal punto di vista intellettuale affermare ciò, visto che avete distrutto una attività economica e messo in ginocchio famiglie di lavoratori? 10) Perchè non riconosci che la tesi secondo cui lì non è possibile fare il supermercato è errata, considerato che esiste una sentenza del

tar di basilicata a firma del dott. Buscicchio ,passata in giudicato del 25 Giugno 2008( non citata nell'ultima ordinanza del tar di basilicata) che al contrario ne ammette l'esistenza trattandosi di una struttura soggetta ad un regime urbanistico promiscuo, ovvero prevalentemente residenziale che non esclude “destinazione a servizi”, cioè l'esercizio di vicinato commerciale per la vendita di prodotti di generi alimentari e non ? Queste cose non si raccontano perchè non sono utili alla causa , vero?

11) Perchè non riconosci che la società nulla ha mutato e che ha rispettato le norme del PRG del 1988 come ha sempre sostenuto il Tar di basilicata con l'ordinanza del 26.03.2009? Il comunicato diramato ha più il sapore di chi ha la coscienza sporca ed oggi intende lavarsela con del falso pietismo. Resto convinto delle ragioni di quella società; il tar di basilicata ha sbagliato e mi sono dimesso per non aver condiviso logica e metodi veterocomunisti odiosi e vigliacchi. Non ho creato alcuna confusione,

non ho sparso veleni e né fatto esternazioni gratuite. Il negozio lo avete chiuso Voi e non chi si è occupato della vicenda. Piuttosto rispetta i patti elettorali e cambia l'attuale assessore al bilancio il cui mandato è scaduto da tempo, cosa che forse hai dimenticato,invece di perdere tempo con simili vicende. Tanto alla fine qualcuno pagherà i danni ed i legulei rimarranno a bocca aperta. Riferisci a chi ha scritto il pezzo che conosco l'art. 36 della legge 6 dicembre 1971 nr. 1034. sul regime di impugnazione delle decisioni del consiglio di stato. Forse è lui che non sa dove si trova. *Assessore comunale Italia dei Valori Rionero

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Terminati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza

Presentato il cartellone

Melfi, il Gasparrini torna al suo antico splendore

Melfi, intensa la prossima rassegna di teatro

MELFI - Dopo la ristrutturazione e la messa in sicurezza e 1.300.000 euro spesi dalla Provincia, il Gasparrini di Melfi torna al suo antico splendore. Alle 12.30 di oggi ci sarà il taglio del nastro per la scuola sorta per originario volere di Ferdinando II. Gli interventi edilizi realizzati sono orientati ad assicurare il giusto grado di sicurezza agli occupanti. Sono state, inoltre, abbattute tutte le barriere architettoniche, riutilizzati due chiostri antichi e sono in corso i lavori di recupero della struttura sportiva adiacente all'edificio. Dall'inizio dell'anno scolastico, poi, la costruzione, che ospita i corsi dell'Istituto tecnico commerciale e per geometri, offre anche una nuova sede e un proprio accesso indipendente al Liceo Artistico della città, scuola che si sta rivelando in costante crescita. La ristrutturazione e messa in sicurezza del Gasparrini è un primo importante tassello verso la realizzazione della Cittadella del Sapere di Melfi, un pro-

La scuola

gramma ambizioso, per il quale l'Amministrazione provinciale ed il Comune di Melfi operano in sinergia, con l'intento di costruire un polo scolastico d'eccellenza per la città e l'intero ambito territoriale. «Un progetto - hanno dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l'assessore all'Edilizia Scolastica Rosaria Vicino - che riunisce in sé

tutte le caratteristiche del nuovo modello di scuola proposto dalla Provincia di Potenza e incentrato sulla sicurezza delle strutture, l'integrazione tra edifici e territorio e la sostenibilità ambientale». «L'idea di scuole ecologiche, in grado di trasmettere alle nuove generazioni una cultura diversa e più sostenibile del rapporto uomonatura, è credibile solo se si

riesce a garantire la sicurezza degli edifici. L'obiettivo finale - hanno concluso - è quello di contribuire a ridare, nonostante la scarsità dei trasferimenti statali in tale settore e l'ingiustificata politica dei tagli, centralità alla scuola, garantendo spazi e contenuti adeguati ai nuovi tempi, nella consapevolezza che investire sul sapere significa investire sul futuro di questa regione».

Aias di Melfi, molte attività previste per il prossimo Natale MELFI - L'AIAS Melfi Onlus opera per tutelare e promuovere il diritto delle persone disabili alla loro ri-abilitazione, salute, educazione, istruzione e al lavoro. Si occupa inoltre del sostegno morale, psicologico e formativo dei loro familiari e di chiunque se ne prenda cura. L'Aias di Melfi, presente in maniera importante e significativa sul territorio, nell'anno in corso, festeggia i quarant'anni dall'inizio delle attività di riabilitazione. Fondata infatti nel maggio del 1969, il Centro intitolato alla memoria di Ferdinando Bagnale, ha saputo crescere tantissimo, diventando un punto di riferimento notevole nel settore in cui opera. Per festeggia-

re, riflettere e suggellare l'apertura dell'Aias verso i giovani diversabili e verso l'intero territorio, l'associazione melfitana, ha deciso di celebrare degnamente l'evento attraverso delle iniziative, alcune già effettuate ed altre che caratterizzeranno il periodo Natalizio. I ragazzi ospiti sono pronti per fare il loro ingresso in società ed infatti in occasione delle festività natalizie è stato organizzato un calendario di attività ed eventi, mirati a tale scopo. Previsti un concerto di Natale con il “Piccolo coro Mariele Ventre” di Gravina, la rappresentazione “Gesù tra cavalli e cavalieri”, la rappresentazione della nativi-

tà con voce narrante. I mercatini e pesca di beneficenza, tombolate, presepe diffuso. In occasione di questa ricorrenza, l' ufficio postale temporaneo, emetterà un annullo filatelico speciale per celebrare i primi quarant'anni dell'Aias di Melfi. Prevista anche proiezione del movie “40 Natali all'Aias” realizzato da e con i ragazzi del Centro Aias di Melfi. Inoltre mercoledì prossimo il Sindaco, l'amministrazione comunale e l'As Melfi calcio si recheranno all'Aias per una visita, portando in dono doni e regali per gli ospiti del centro. Sport e solidarietà, un binomio capace di risultare coinvolgentee estremamente rilevante.

Ginestra Gara di solidarietà nel piccolo centro arbereshe

MELFI - Per il quinto anno consecutivo l'amministrazione comunale di Melfi, organizza ed allestisce la stagione teatrale, che come consuetudine si terrà presso il Teatro Ruggiero II. Ricco, vario e di spessore il cartellone che prevederà appuntamenti davvero interessanti per gli appassionati. Si parte il 2 gennaio con "la Musica delle Feste", il consueto grangalà musicale. Subito il 15 gennaio una presenza assai conosciuta in ambito cabarettistico e televisivo. Francesca Reggiani con il suo spettacolo "Quello che le donne non dicono". A chiusura del primo mese del 2010, altro appuntamento imperdibile, " Io Eduardo De Filippo", per la regia di Bruno Colella con Tosca D'Aquino e Sebastiano Somma, due attori di ottimo livello. Ma di livello elevato è tutta la rassegna messa in piedi dall'amministrazione e dall'assessore alla cultura della città federiciana, Pina Carbone. " Un investimento importante che offre un servizio culturale alla città", ha sottolineato l'Assessore melfitano nell'ambito della conferenza stampa di presentazione dell'evento. Circa 74 mila euro la spesa prevista, con il Sindaco Navazio che difende e valorizza la scelta di puntare sul teatro, già sapendo di non poter colmare le uscite. " Tutti i teatri sono in perdita, sottolinea il primo cittadino melfitano. Noi però vogliamo proseguire sulla strada intrapresa cinque anni fa, facendo del nostro teatro e della rassegna, un punto fermo di cui andare fieri che dà prestigio alla città, che offre qualità e che va aldilà delle polemiche spesso strumentali". Ritornando al cartellone, confermato l'appuntamento con l'operetta, che tanto gradimento ha riscosso nel pubblico federiciano. Il 13 febbraio va in scena " Cin Ci là", ad opera della compagnia italiana di operette. Ancora

Reggiani presenterà il suo spettacolo

musica il 19 febbraio con " Il salotto musicale di fine ottocento". La raffinata e intramontabile, Catherine Spaak sarà ospite il 2 marzo del teatro melfitano, esibendosi in " Soirèe parisienne". Sempre a marzo il 18, altra grande presenza presso la struttura di Via Vittorio Emanuele. A Melfi arriverà la bellissima Ornella Muti, che con Pino Quartullo interpreta " L'ebreo", momento teatrale impegnato all'insegna della riflessione. Chiusura della rassegna con il botto il 18 aprile con la " Governante", con Isabel Russinova. Anche quest'anno previsti tre appuntamenti dedicati agli studenti delle scuole cittadine con il Teatro per Ragazzi, uno stimolo ed una incentivazione diretta alle nuove leve, nel tentativo di avvicinarle al teatro. In questo senso appare apprezzabile l'iniziativa di prevedere delle agevolazioni e delle riduzioni nel costo di abbonamento e biglietto per la fascia di età che va dai 16 ai 20 anni e dai 21 ai 25. Previste anche riduzioni per gli over 65. Abbonamenti che sarà possibile prenotare da giovedì prossimo. 120 euro il costo dell'intero abbonamento, 20 quello del singolo biglietto. Emilio Fidanzio

Viaggio all’estero per gli studenti del quinto anno

Raccolta fondi per l’Aido Melfi, stage per l’Alberghiero GINESTRA - Nella giornata di domenica scorsa, 13 dicembre, l'Aido (associazione italiana donatori di organi, cellule e tessuti) in collaborazione con la parrocchia di San Nicola Vescovo, in piazza dell'autonomia ha promosso una vendita di panettoni a scopo benefico. Il ricavato servirà all'acquisto di un computer per una ragazza di Venosa affetta da Sla, Ps, che può comunicare solamente con gli occhi. La comunità cristiana del piccolo centro arbereshe ha risposto bene a questa giornata di solidarietà. Avvicinato il referente della sezione pluricomunale di Venosa dell'Aido, Pietro Pitoia, che nel passato ha subito tre trapianti di organi e svolge una regolare vita, facendo anche sport, ha riferito: «ringrazio la comunità di Ginestra per la solidarietà mostrata, questa giornata di solidarietà sarà itinerante ed abbraccerà tanti paesi della zona. Con un gesto di solidarietà diamo sollievo a chi soffre. Sono il referente zonale dell'Associazione Donatori di organi, tessuti e cellule.

Donare i propri organi e tessuti, dopo la morte, è un gesto dei grande generosità. Così facendo si dona ad un paziente, in molti casi in fin di vita, la possibilità di salvarsi o migliorare la qualità di vita. Significa soprattutto scegliere di vivere in una società dove il trapianto sia una opportunità terapeutica concreta. Ognuno di noi potrebbe aver bisogno, un giorno, di essere curato con un trapianto. I trapiantati, dopo essere stati gravemente ammalati e, spesso vicini alla morte..rinascono. I soggetti in età fertile possono avere figli, le giovani donne trapiantate possono portare a termine la gravidanza. I casi di rigetto sono sempre più rari e sono controllabili dalla terapia farmacologica. Ogni cittadino è un potenziale donatore di organi, ed il prelievo si può effettuare solo in assenza di malattie trasmissibili. Inoltre non esistono limiti di età per la donazione, in quanto prevale il criterio dell'età biologica rispetto a quello dell'età anagrafica». Lorenzo Zolfo

L'ISTITUTO alberghiero di Melfi continua ad utilizzare al meglio i fondi sociali europei per lo sviluppo regionale ed offre così ai propri iscritti la possibilità di partecipare a stage di perfezionamento sia in Italia che all'estero. Da pochi giorni sono rientrati nella scuola lucana gli studenti del quinto anno che a Dubrovnik hanno preso parte al concorso internazionale organizzato dall'Associazione europea delle scuole per il turismo. «Un'esperienza suggestiva per noi ragazzi - spiega il diciottenne, Pasquale Andreucci - che abbiamo avuto l'onore di confrontarci tecnicamente e socialmente con alunni di altre nazioni». Se Pasquale Andreucci ha gareggiato nella preparazione di un primo piatto a ba-

se di pesce e verdure, Tonia Palmulli è stata sorteggiata nella gara dei cocktail. «Ho pensato di preparare la mia bevanda a base di vodka, cointreau e blu curacao spiega la studentessa dell'Ipssar di Melfi - e credo di aver realizzato un ottimo prodotto». Per Nunzia Zampino, invece, la gara si è svolta nel settore della pasticceria. C'è pure chi ha vissuto esperienze analoghe ma nell'est europeo. «A Praga abbiamo avuto l'onore di gestire un albergo per due settimane - conferma il giovane, Vito Sonnessa - ed è stato un impegno concreto ma appassionante». Per Emilio Del Buono, invece: «la crociera sul Mediterraneo - ribadisce l'aspirante cuoco - è stata davvero

un calarsi nella realtà professionale che ci attende una volta lasciata questa scuola». Si lavora anche nel campo dei media. «Curiamo una rubrica gastronomica su radio Kolbe - conclude lo studente, Nicola Lotrecchio - che va in onda ogni martedì alle diciotto. Invito tutti a seguirci». Infine l'insegnante Lucia Santarsiero che spiega come tutto ciò sia stato possibile “grazie al Fse ed il Po della Basilicata - commenta - così da coinvolgere circa 120 alunni che hanno girato l'Europa intera». Così facendo l'istituto alberghiero di Melfi affascina centinaia di nuovi iscritti che ogni anno decidono di frequentare i corsi della scuola diretta dal dirigente, Michele Corbo.

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Martedì 15 dicembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Venti clienti faccia a terra mentre i due malfattori, probabilmente pugliesi, scappavano

Rapina da quattromila euro Due persone a volto coperto hanno sottratto i soldi dalla sede di via Mattei Hanno agito in due, senza utilizzare armi, intorno alle 9,15 di ieri mattina, rubando una somma di circa 4000 euro, dalla succursale 4 di Poste Italiane, in via Mattei, nella zona Nord di Matera. Dopo essere entrati, hanno invitato i presenti (circa una ventina di clienti, più tre impiegati) alla calma e, con il volto travisato (indossavano un berretto di lana nera e occhiali da sole), mani coperte da guanti, uno dei due uomini si è avvicinato allo sportello numero 2, spintonando una signora che stava completando alcune operazioni. Sbattendo il Pos sulla cassa l'uomo ha gridato agli impiegati “Datemi i soldi”. Lì per lì gli impiegati e le persone presenti non hanno capito cosa stesse accadendo. L'uomo ha quindi provato a scavalcare, senza successo a causa della corporatura robusta, il bancone. A questo punto è intervenuto il complice che, vista l'assenza di reazioni, ha scavalcato il bancone prendendo il denaro da solo. I due, di età compresa tra i 25 e i 35 anni, sembra avessero un'inflessione pugliese: ancora una volta si tratta di criminalità di importazione, rapinatori in trasferta. Prima di andar via hanno ordinato a tutti di stendersi a terra (ma solo alcune persone lo hanno fatto), poi sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Malgrado non avessero armi con sé, il tono deciso utilizzato dai due durante la rapina ha intimorito i presenti che non hanno tentato di bloccarli. I rapinatori hanno fatto leva sulla componente psicologica, sul panico che si è immediatamente creato, riuscendo ad evitare che le persone che erano all'interno potessero contrastarli. Il solo fatto di scaraventare il Pos contro il bancone e spintonare una delle clienti, ha spaventato quanti erano all'interno dell'Ufficio Postale. Sul posto, per i rilievi del caso, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Matera agli ordini del capitano Paolo Sambataro e i colleghi della Stazione. Sono al vaglio degli inquirenti i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Per la signora che è stata spintonata da uno dei rapinatori e per un'altra donna sono state necessarie le cure del personale del 118. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

BOX BREVI

Consorzio Industriale

Approvato il piano economico IL COMMISSARIO del Consorzio industriale della provincia di Matera, Clara Giordano, ha approvato il Piano economico e finanziario previsionale per il 2010 che contiene ricavi per 6,1 milioni di euro e investimenti per 15,1 milioni di euro. Le opere da realizzarre riguardano l'adeguamento dell’aviosuperficie «Enrico Mattei» di Pisticci (otto milioni di euro), la realizzazione della rete del gas metano nell’area di La Martella (2,3 milioni di euro) e a Jesce (689 mila euro) e diverse altri progetti. Il commissario ha spiegato che nel 2010 è prevista una ripresa del numero delle richieste di assegnazione nelle aree industriali, in relazione alle agevolazioni legate al Bando Valbasento-Matera e alle prospettive aperte dalla Zona franca urbana di Matera.

Guida in stato di ebbrezza

Tre ubriachi fermati dall’Arma

L’ingresso delle Poste di via Mattei dove ieri mattina c’è stata la rapina

Pedicini replica a Tito Di Maggio: «Dove erano quelli che oggi parlano?» RICEVIAMO e pubblichiamo una breve nota dall’ex consigliere comunale Pedicini che commenta il comizio dell’ex assessore comunale Tito Di Maggio. «Capisco e comprendo il sindaco che abbia voluto dare una spiegazione delle sue dimissioni, e lo ha fatto, non capisco adesso questo proliferare di spiegazioni, di interpretazioni su quello che si doveva fare e non si è fatto, come se il fare lo dovevano fare altri e non gli stessi che oggi parlano e non hanno fatto. Che il sindaco Buccico sia stato meglio o peggio degli altri, se dovessi dirlo io non sarei credibile, Adriano Pedicini ma a questo punto sembra come se la politica dovesse dare una giustificazione all'operato degli uomini sulle logiche di quello che si è fatto e non sul come si è fatto, confondendo quantità e qualità. Ma, spogliandomi da ogni appartenenza, posso dire una cosa vera, inconfutabile, insindacabile, vera come la vita stessa: Buccico è stato sempre presente. Poi non entro nel merito, ognuno la pensi come vuole sul suo fare il sindaco. A questo punto mi chiedo: nell'era dell'apertura della caccia a fannulloni e latitan-

ti, dove erano alcuni che oggi parlano e danno giudizi? Chi li ha visti? Alcuni che dovevano rimboccarsi le maniche e incominciare a lavorare, perché come lor stessi hanno affermato: “… il Comune era in grave difficoltà”, cosa hanno fatto? Credo che parlare serva a poco, credo nell'occhio vigile del cittadino, che aldilà delle relazioni politiche di ogni singolo amministratore, di maggioranza ed opposizione, sappia dare un giudizio su chi è stato presente, su chi si è dato da fare e per due anni si è prodigato a trovare soluzioni per questa città, rispettando il proprio mandato elettorale sino all'ultimo giorno. Ma disturbando ancora Brunetta penso che non sia totalmente da gettare dalla rupe, su alcune questioni ha certamente centrato il problema, i fannulloni sono nella pubblica Amministrazione e condizionano pesantemente la macchina burocratica e la nostra vita, ma perchè cercarli solo negli Uffici Pubblici e non nella Politica? elettori voi che siete arbitri e dirigenti di questo sistema, andate ad individuare i fannulloni della politica, avviate l'azione disciplinare e….puniteli».

I CARABINIERI della locale Compagnia, su disposizione del Comando Provinciale, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio. Al termine dell’attività, i militari dell’Arma hanno denunciato 4 persone, di cui 3 perché sorpresi alla guida ubriachi ed una è stata segnalata per possesso di stupefacente per uso personale. I tre denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica, rispettivamente di 35, 23 e 25 anni, fra cui anche una donna, hanno fatto registrare dei valori di alcool nel sangue superiori a quelli previsti dalla legge. Una quarta persona, un 38 enne, è stato segnalato presso la locale prefettura quale assuntore, in quanto, fermato e perquisito, è stato sorpreso in possesso di mezzo grammo di eroina, detenuta per uso personale.

Trasporti

Sindacati chiedono incontro FILT Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiedono una urgente convocazione al Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella per sottolineare alcune difficoltà del settore. «Sinceramente avevamo auspicato che con il suo insediamento il settore del trasporto pubblico locale avrebbe finalmente compiuto un significativo passo in avanti soprattutto dal punto di vista della qualità e sicurezza in considerazione delle regole sancite nel contratto di servizio sottoscritto tra l'Ente ed il COTRAB. Purtroppo, ed a malincuore, dobbiamo registrare che ad oggi nulla è cambiato. Si continua a considerare il T.P.L. non come una risorsa ma solo come un costo.

Liceo Scientifico

Progetto “E’ bella la vita” GIOVEDÌ presso l'Aula Magno del Liceo Scientifico Statale “D. Alighieri' di Matera, incontro del Progetto scolastico “E' bella la vita”. Il tema dell’appuntamento sarà “Divertirsi in sicurezza: l’alcol non è amico dei giovani” che traccerà uno dei grandi pericoli per i più giovani cioè il consumo di alcol. L'incontro occuperà l'intera mattina, dalle ore 9 alle ore 13, con la partecipazione d'esperti, forze dell'ordine, pompieri, 118. Testimonianze dirette di chi hanno subito gravi menomazioni in seguito a questi incidenti. Filmati e materiale fotografico all'attenzione dei partecipanti.

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Matera


Santochirico illustra il piano di indirizzo energetico e ambientale per ridurre i consumi

Salotti, arriva il fondo di garanzia L’assessore regionale Straziuso annuncia la dotazione nella prossima Finanziaria LA Regione Basilicata adotterà a breve nella Finanziaria il fondo di garanzia che avrà particolare attenzione verso le aziende del distretto del mobile imbottito alle prese con problemi di accessoal credito. Lo ha annunciato a Matera l’assessore regionale alle attività produttive, Gennaro Straziuso, che ha incontrato una delegazione del comitato di distretto del mobile imbottito, guidata dal presidente, Tito Di Maggio. L’incontro è stato giudicato da Di Maggio «importante e fattivo». Il fondo, la cui dotazione finanziaria è in corso di definizione, avrà come soggetto gestore la società «Sviluppo Basilicata». La definizione di un percorso e dei tempi per costituire un fondo di garanzia regionale a sostegno delle imprese del Distretto del mobile imbottito è stata esaminata ieri a Matera, in Prefettura, nel corso di un incontro dell’osservatorio provinciale del credito. Ai lavori, presieduti dal prefetto, Francesco Monteleone, hanno partecipato funzionari della Regione Basilicata, dell’Associazione bancaria italiana, amministratori di Confindustria e Api, della Provincia di Matera e del Comitato di distretto del mobile imbottito. Alla Regione, che destinerebbe unmilione di euroal fondo, è stato chiesto di definire i tempi di attuazione e il soggetto che dovrà gestire la concessione dei finanziamenti. Risorse aggiuntive potrebbero venire anche dagli enti lo-

«Non ci associamo alla posizione di alcune sigle»

«Sagome offensive» L’Ugl contesta la protesta davanti al carcere

L’incontro che si è svolto alla Provincia di Matera

cali, con la definizioni dei bilanci di previsione. Da Matera è arrivato, inoltre, un importante annuncio che riguarda il risparmio energetico. Sarà approvato, infatti, entro la fine del 2009 il Piano di indirizzo energetico e ambientale regionale della Basilicata: lo ha annunciato a Matera l’assessore regionale all’ambiente, Vincenzo Santochirico. «Il Piano di indirizzo – ha detto Santochirico- approvato già dalla prima commissione consiliare, è in dirittura di arrivo e sarà approvato entro l’anno. Lo strumento poggia su tre pilastri fondamentali che riguardano il rispetto del parametro del 20 per cento, stabilito dall’Unione europea, sul risparmio energetico,

un altro 20 per cento sull'impiego di fonti alternative e la stessa percentuale sulla riduzione di anadride carbonica per i prossimi dieci anni. A questo – ha aggiunto l’assessore –sicollega lascelta delrisparmio energetico con l’impiego di nuove tecnologie per raggiungere l'autosufficienza per l’energia elettrica puntando solo sulle fonti rinnovabili». Santochirico, inoltre, ha ribadito la volontà della Regione Basilicata di attivare un Piano energetico con impianti rispettosi della compatibilità ambientale e di fare del settore energetico un «volano» di sviluppo economico con la creazione di un Distretto tematico in Val d’Agri. matera@luedi.it

«LA Ugl Polizia Penitenziaria non si associa alla posizione di alcune sigle che hanno esposto sagome di cartone all'ingresso della Casa Circondariale di Matera che si ritiene essere offensivo per un corpo altamente qualificato, che lavora con tanta abnegazione, alto senso del dovere e rispetto delle Istituzioni». E' quanto hanno dichiarato il vice segretario nazionale Vito Messina ed il segretario regionale Ugl Basilicata Giovanni Tancredi i quali hanno anche affermato che la Ugl intende, invece, proseguire nella richiesta di avviare una trattativa per rivedere il modello organizzativo presso la struttura materana, perché solo attraverso una seria riorganizzazione si possono risolvere le annose problematiche legate alla dotazione organica. A proposito del sovraffollamento, bisogna ricordare che la struttura materana sta lavorando, attualmente, al 60% a causa dei forti ritardi per la ristrutturazione del plesso. Da incontri già avuti - prosegue la nota diffusa dell’Ugl - la Direzione della struttura Penitenziaria di Matera ha dato ampia assicurazione per una soluzione dei

Le sagome sistemate nei giorni scorsi all’esterno della casa circondariale di Matera in segno di protesta per i problemi che devono affrontare gli agenti che sono in servizio

problemi a partire dal prossimo anno, in particolare per i lavori dell'organizzazione del modulo lavorativo della struttura, allo scopo di quantificare le vere carenze. La Ugl - ha concluso nel suo intervento Vito Messina - verificherà nelle prossime settimane l'assunzione di impegni della Direzione e se verranno meno si farà carico di investire tutti i tavoli Istituzionali, Dipartimentali e Politici, affinché siano mantenuti gli impegni e si possano dare le giuste risposte ai lavoratori della Polizia Penitenziaria di Matera. matera@luedi.it

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Matera 27

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

Povia istrionico e spudorato Il cantautore a nudo ripercorre il suo passato difficile e propone esempi positivi di ROSSELLA MONTEMURRO MATERA - Trascinante, istrionico, pungente. A tratti anche un po' spudorato, senza peli sulla lingua, Giuseppe Povia che sul palco del teatro Duni con “Centravanti di mestiere tour” ha entusiasmato il pubblico materano. Camicia di raso bianca e pantaloni neri, due rosari intrecciati al collo e tanta grinta:unvero eproprioanimale da palcoscenico che ha coinvolto gli spettatori durante le due ore di concerto. Da “E' dura”, il primo brano eseguito, fino a “E' vero”, “Chi ha peccato”, “Fiori”, “Spettinata”, “Emozione”, “Single”, “Meglio averci dato un taglio”,“Zoccoli”,“E così sei nell'aria”, “I bambini fanno ooh” solo per citare qualcuna delle canzoni, tra vecchi e nuovi successi, è stato un crescendo di musica con testi, alcuni impegnati, pretesto per Povia per far riflettere la platea. Come, ad esempio, “Maledetto sabato”: «Nel 1992 ho avuto un incidente stradale, - ha affermato - ero in macchina con un mio amico, eravamo ubriachi fradici. Non eravamo un esempio per la società. Abbiamo fatto un incidente stupido e quell'incidente ha cambiato la mia, di vita. In passato ho avuto problemi con l'alcool, con la droga, sono stato in comunità. Adesso sto bene, oppure non sarei stato qui. Ho capito che ti ricordi di vivere solo quan-

Povia durante il concerto al teatro Duni (foto Videouno)

do stai per morire e questo lo dico a quanti credono che le cose capitano solo agli altri». Non sono mancati i cartelli con quella che lui definisce la “morale”, tipo “La vita non si gode, si vive”, “Per trovarsi bisogna perdersi”, “Il problema non è la doppia personalità ma le altre mille” né è mancato il riferimento alla polemica sul brano “Luca era gay”: «Forse perché ho usato l'imperfetto - ha detto i giornalisti se la sono presa dicendo che ero cattivo, che ce l'avevo con gli omosessuali, che non ero politicamente corretto.

A me degli omosessuali non me ne frega niente. Le malattie sono altre, sono la leucemia, il cancro. Volevo solo raccontare una storia che mi è stata raccontata, la storia vera di una persona che è stata per più di venti anni omosessuale e che poi ha scavato nel suo passato. Chi non dovesse credere alla storia vera, è comunque una storia credibile. Da molti anni per l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'omosessualità non è più una malattia. L'Oms però ha anche precisato che in caso di omosessualità indesiderata o di

eterosessualità indesiderata ogni individuo ha il diritto dovere se non l'obbligo di cercare di trovare una strada per cambiare. Che si vada dallo psichiatra, che si cerchi la propria strada dallo psicologo, che si faccia attraverso le preghiere o tramite Wanna Marchi, sono affari personali. Però informatevi. Non esiste nessun individuo che nasce etero come me e non esiste nessun individuo che nasce gay. Sono argomenti che ho studiato per anni: siamo tutti cd vergini alla nascita. Quindi il cretino non sono io». Ironia nei testi più leggeri,

tipo “Vorrei avere il becco” (“Siamo in un momento in cui si è perduta l'intimità perchè la tendenza è spogliarsi in pubblico invece di spogliarsi dentro: spesso le coppie si lasciano per le stupidate e invece i piccioni rimangono insieme”, ha sottolineato) o “Parlo di meno” che ha eseguito raggiungendo il pubblico in platea, e iniziative di solidarietà. Povia ha infatti illustrato il progetto legato al cd “Non basta un sorriso”: un euro di ogni copia venduta (il compenso del cantante) è devoluto per sostenere i progetti di ricerca dell'ospedale pediatrico

Meyer di Firenze. Il trentasettenne cantautore milanese è stato accompagnato nella città dei Sassi dalla voce di Monia Russo in performance cariche di sensualità, Davide Piscopo alla batteria, Mirko Pieri al basso, Giulio Pineschi alla chitarra, Raffaele Chiatto alla chitarra e Alessio Buccella al piano. A fine concerto Povia non si è risparmiato, incontrando per oltre un'ora i fan di età eterogenea, dagli over 40 alle mamme con bimbi piccoli, che gli hanno chiesto foto e autografi. r.montemurro@luedi.it

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28 Matera Due ore di musica ed emozioni. A fine concerto autografi e foto con i fan di tutte le età


Un Margiotta da cento e lode Il gol segnato al Policoro è il centesimo per il bomber del Fortis Murgia MATERA - Cento. Agli occhi dei più, quello realizzatocontroil Policoropotevasembrare un gol come tanti altri. Ed invece la rete di Vincenzo Margiotta era tutta speciale. Si, perchè si tratta della rete numero 100 nei campionati regionali di Eccellenza disputati dalla punta campana che adesso veste la maglia del Fortis Murgia. Ecco, quindi, da dove nasce quella corsa, quella ricerca del papà che amorevolmente seguiva il suo figlio a bordo campo. Un urlo condiviso, una gioia pura come può essere il rapporto tra padre e figlio. «Mi serviva proprio. E’ un gol che ho cercato con tanta volontà», spiega la punta campana Vincenzo Margiotta. «Vengo da un periodo non facile per me. In questa stagione sono stato fuori quasi un mese e mezzo e ho potuto giocare dall’inizio solo otto volte. Nonostante tutto sono a quota sette, ma voglio fare sempre del mio meglio per aiutare la squadra a vincere». E questo traguardo di cento reti? «Una bella soddisfazione». Ma adesso qual’è il prossimo obiettivo a livello personale? «Vorrei poter battere il mio record dell’Eccelelnza lucana, cioè 21 reti. Magari farne 22... i pazzi», commenta sorridendo da buon campano che conosce a menadito la smorfia. Tornando, invece, alla gara con il Policoro, prima del suo gol non è stato il migliore Fortis Murgia visto quest’anno? «Alcuni elementi del Policoro erano di origini altamurane come la nostra dirigenza. Avevano quindi il cosiddetto “dente avvelenato”. Questo ha fatto aumentare la loro voglia di fare bene. Ci siamo intestarditi a giocare con i lanci lunghi scavalcando il centrocampo e per noi attaccanti non è stato facile trovare giocate pericolose». Adesso, consolidato il primo posto, non c’è tempo per rilassarsi perchè domani c’è la sfida in Coppa Italia con l’Oppido. Si parte dall’10 realizzato proprio da lei, stesso risultato (e marcatore) con il quale è terminata la gara di campionato. «L’Oppido mi porta bene. Spesso gli faccio gol. Domani sarà fondamentale

Calcio a 5 Under 21 Laccetti in Nazionale

Primo pari per il Mathera Frascella vince di goleada

L’attaccante Vincenzo Margiotta

fare subito una rete perchè dobbiamo mettere al sicuro la qualificazione. Anche perchè l’Oppido è una squadra che gioca molto bene e in più dovranno riscattare la sconfitta patita con il Borussia. Dobbiamo stare molto attenti, anche perchè noi teniamo moto alla Coppa Italia». Ma oltre alla Coppa c’è da pensare al campionato. E domenica c’è un’esame importante in casa del Viggiano. «Abbiamo le potenzialità per fare bene. Siamo una squadra completa, adesso ci serve solo un po’ di continuità. Dobbiamo stare attenti al Valdiano che adesso si è rinforzato andando sul mercato, ma anche noi con l’arrivo di Sardella abbiamo piazzato un ottimo acquisto». Adesso, però cì da conquistare il passaggio in Coppa Italia, magari con un’altra rete di Margiotta, l’ormai “giustiziere”dell’Oppido. Antonio Mutasci sport@luedi.it

BUON pareggio per l'under 21 della Bng Ecobas Mathera, che dopo il primo stop stagionale torna a muovere la classifica. È la prima volta che la formazione di mister Damiano Andrisani impatta il risultato in questa stagione, dopo le sei vittorie consecutive e la sconfitta contro la corazzata Modugno. Di fronte, il Pellegrino Sport Altamura, compagine che cura abitualmente il settore giovanile e, come la squadra materana, sfrutta tutto il potenziale dei suoi giovani per riproporlo in prima squadra. I ragazzi di Andrisani, comunque, hanno sempre condotto la gara, passando inizialmente sul doppio vantaggio, grazie a capitan Alessio Gammariello e Paolo Fasano, prima di subire il 2-1 qualche istante prima della sirena di fine primo tempo. Nella ripresa, dopo momenti di impalpabilità, la gara torna ad essere vibrante, grazie al pareggio degli altamurani, che scuotela Bng Ecobas under21. Francesco Albanese permette alla sua squadra di tornare avanti, ma il nuovo pareggio altamurano è quasi immediato. Dimita, il migliore in campo dei suoi, divertitosi a sfoggiare un numero incredibilmente alto di giocate spettacolari ai danni degli avversari, porta il Mathera sul 4-3, prima del discutibile rigore che permette, a solo 1'20”dalla fine, al Pellegrino Sport di pareggiare. Il finale di gara regala ancora emozioni. In due nitide occasioni, infatti, il rientrante Vivilecchia ha la possibilità di portare nuovamente in vantaggio i suoi, ma spreca in entrambe le occasioni dimostrando di non essere ancora al cento per cento dopo l'infortunio. Francesca Calia

LACCETTI convocato per la Nazionale italiana under 21. E' questa la notizia più importante della settimana per la Frascella Matera, che vede per la seconda volta nella sua storia convocato un suo elemento in una rappresentativa nazionale. La prima volta era toccato a Osvaldo Stigliano rappresentare Matera in azzurro, mentre in questa occasione sarà il trottolino foggiano a farlo. Per i convocati dal tecnico Raoul Albani ci sarà un raduno-stage a Montesilvano, per permettere al tecnico di visionare i giovani talenti italiani più da vicino. Intanto, la formazione allenata da mister Michele Pavone può festeggiare anche per il netto successo sul fanalino di coda Rossellino Potenza, superato con un'autentica goleada firmata dal nuovo bomberino Barbosa, autore di quattro reti, dagli autori delle doppiette Laccetti, Fontana, Coelho, Massimo Nicoletti, e dai sigilli di Eustachio Nicoletti e dell'esordiente Mancini, che si è preso la soddisfazione si sbloccare il risultato dopo 8' di gioco. Una buonissima prova da parte dei ragazzi allenati da Pavone, che non hanno permesso ai potentinidi replicareadun risultatodavvero larghissimo. Oltre al ricordato esordio con gol di Mancini, la nota più positiva è stato Barbosa, che si conferma un ottimo sostituto del partente Gesualdi, realizzando già un numero di reti impressionante e che, sicuramente, lo faranno essere utile anche per le necessità della prima squadra. Unica nota stonata l'espulsione rimediata da Coelho per una scazzottata, inutile, con un avversario potentino. fra.cal.

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29 Calcio Eccellenza Consolidato il primo posto in classifica, ora c’è da pensare alla Coppa Italia

Martedì 15 dicembre 2009


30 Matera

Martedì 15 dicembre 2009

Apre la struttura per i bisognosi

Conferenza stampa Onyx

Convegno su disturbi alimentari

La teoria di Darwin

SI terrà venerdì alle 10, 30 nella sede Caritas la presentazione di una struttura di accoglienza temporanea per persone bisognose con 27 posti letto in Via Cappuccinia. Tale opera è denominata significativamente “La Tenda”. L'inaugurazione avverrà Domenica 20 dicembre, alle ore 16,00, alla presenza dell'arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio, di don Andrea La Regina di Caritas Italiana, di don Filippo Lombardi, direttore della Caritas diocesana, di mons. Pierdomenico Di Candia, vicario Generale diocesano, di don Angelo Tataranni, parroco di San Rocco, dell'architetto Beniamino Contini, progettista e direttore dei lavori, dei responsabili della Cooperativa sociale “Oltre l'Arte”.

E’ prevista oggi alle 9,45 la conferenza stampa dell’Onyx Jazz club nel corso della quale verranno illustrati i particolari degli ultimi concerti della stagione invernale del Gezziamoci. Il presidente Gigi Esposito traccerà inoltre un primo bilancio delle attività che hanno caratterizzato il cartellone della rassegna musicale. Nel corso dell’incontro si parlerà anche dei seminari che si svolgeranno nei prossimi giorni e che verranno tenuti da Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Attilio Zanchi e Ettore Fioravanti, musicisti che compongono il quartetto di Paolo Fresu. Il gruppo si esibirà in concerto il 19 dicembre alle 21 all’Auditorium.

SI svolgerà domani alle 16,30 alla Mediateca provinciale il convegno promosso dalla sezione di Matera della Fidapa sul tema: “I disturbi del comportamento alimentare: attualità, conoscenza e modelli di cura”. Sono previsti gli interventi della dr.ssa Rosa Trabace, psicoterapeuta e responsabile del centro di riferimento regionale per la cura dei disturbi del comportamento alimentare e del peso di Chiaromonte. Interverrà anche il dott. Antonio Sanchirico, medico nutrizionista del servizio dietetico nutrizionale. Nel corso dell’incontro verranno affrontati i disagi creati da questo fenomeno.

SI svolgerà domani alle 16,30 nella sala conferenze della Camera di Commercio l’incontro sul tema: “La teoria di Darwin, ieri e oggi”. L’iniziativa, promossa dall’Unitep di Matera prevede la relazione di Francesco Ambrico, docente Unitep sul tema: “La teoria dell’evoluzione è un fatto o un’ipotesi”. Seguirà l’intervento di Carmela Dinnella, docente dell’Unitep su “Aspetti filosofici del Darwinismo”. L’incontro si svolge in occasione del bicentenario della nascita di Charles Robert DArwin e per i 150 anni dalla pubblicazione della sua opera su “L’origine della specie”.

CELEBRATA LA FESTA AL TECNICO PENTASUGLIA

CORSI ALL’ALBERGHIERO

I campioni nascono anche a scuola

Luca e Gerardo

Antincendio boschivo Servizio taxi

Christmas Carol 17,30 - 19,30 - 21,30

Cado dalle nubi 18 - 19,50 - 21,40

Gli studenti dell’Alberghiero “Turi” di Matera

zialità. Non a caso da poco è stato sottoscritto un accordo dal ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini con il Coni. Una sperimentazione triennale nelle scuole per l'alfabetizzazione motoria anch'essa importante. «Nella nostra provincia - ha aggiunto Trifiletti - stiamo diffondendo con un buon successo la pratica di un nuovo sport l'orienteering, che consente di sfruttare la propria abilità nel leggere la cartina topografica, individuare la giusta direzione con la bussola, tutto ciò nel minor tempo possibile, correndo verso il traguardo peri boschi e prati. Il nostro problema -ha detto ancora - è quello della mancanza delle palestre, ma il consenso è ampio e vogliamo una crescita di questa attività con l'obbiettivo dell'inclusione c in particolare per i disabili. Ecco l’elenco dei ragazzi premiati:

0835/332282

113

Inps

Eugenio

20,30-22

Polizia

Trenitalia

Kennedy Matera - 0835334116

16,45 - 18,35

112

Polizia stradale

L’uomo nero 17,30 - 19,30 - 21,45

La doppia ora

Carabinieri

Polizia Municipale

Comunale Matera - 0835334116

A serious man

Numeri utili

ACI Soccorso Stradale

Professione forense

Patron Antonio Matera

Farmacie di turno

Vigili del fuoco

CINEMA

Duni Matera - 0835331812

Angela Nuzzi e Daniele Nuzzi dell' Ipss. Isabella Morra di Matera per il nuoto, premio Fair Play a Cristallo Cecili della Nicola Festa per l'assistenza ad un compagno diversabile, alla squadra femminile di corsa campestre dell’istituto IlVento di Grassano, alla scuola media Lo monaco di Montalbano per il calcio a 5 maschile, alla Nicola Festa per la pallavolo femminile e maschile, premio per gli alunni dell'Itis Matera, per l'atletica Antonio Di Cuia, Salvatore Monelli e Daniele Nuzzi dell'Ipss, squadre maschili e femminili di corsa campestre R.Scotellaro di Tricarico, Liceo Scientifico D.Alighieri di Matera per la pallavolo femminile, liceo scientifico E. Fermi di Policoro per la Pallavolo maschile, Liceo classico Fortunato di Pisticci per la Pallamano femminile. Vincenzo Bochicchio

Quattro progetti, svolti nell'ambito del “Rafforzamento e qualificazione dell'offerta formativa scolastica” F.S.E. 2007-2013, sono state presentati il 9 Dicembre scorso dall'Ipsar “A. Turi”di Matera alla presenza degli studenti, delle famiglie, dei docenti referenti dei progetti e docenti dell'istituto, di un rappresentante dell'amministrazione provinciale di Matera. La manifestazione è stata organizzata a conclusione delle attività progettuali, che hanno riguardato: Il Progetto Cs2 - “Ritrovare l'interesse ad apprendere”, realizzato con l'intento di stimolare l'osservazione, la curiosità e la voglia di dare una spiegazione ad eventi e fenomeni che appartengono alla vita quotidiana. Il lavoro è stato strutturato in attività di laboratorio per superare un basso livello d'istruzione; il Progetto Cg5 “Il moderno barman tra acrobazie e decorazioni” che ha previsto la figura del bartender Flair che attraverso i suoi movimenti acrobatici ha attirato l'attenzione del cliente, creando un drink ricco di “allegria, accoglienza, serenità e trasgressione”. Pinguini, gattini, farfalle, pesciolini sono state le decorazioni che hanno arricchito i drink; Il Progetto Cs7 “F&B and Hotel Manager in Europe”, che ha dato la possibilità agli studenti dell' Ipsar di scoprire culture e tradizioni diverse, di contribuire al potenziamento della lingua inglese e nello stesso tempo di riflettere sulle possibilità di inserimento lavorativo in Paesi europei; il Progetto Sl1 “Tra scuola e lavoro:gli stage”, che ha previsto visite a Berlino e a Paestum, che ha valorizzato il percorso formativo degli studenti, interessati e incuriositi dalla cultura di altri Paesi. Pienamente soddisfatta Carmela Sansone, dirigente scolastico, che ha evidenziato come queste attività progettuali offrono momenti di riflessione. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

NUMERI UTILI

D’Aria via XX settembre 77

IL SEMINARIO

115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173

Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum

800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune

0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio

118 0835253111 0835 253212 800216916

0835 253111

Asm

Universita’ di Basilicata Centralino

0835388370

Rettore

0971 202106

Direttore amm.

0971 202107

Sede di via San Rocco

0835 255017

Sede di via Nazario Sauro a Pz

0971 201111 800800040

Numero Verde Segreteria degli studenti

69 anni di differenza sembrano non dividerli , auguri a Luca e a nonno Gerardo da tutti i loro familiari

Tanti auguri e congratulazioni per la laurea in Ingegneria elettronica da Settimio, Maria, Rosa, Nunzia, Rocco e Piero

C’E’ tempo fino al 25 gennaio 2010 per visitare nel museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Per la prima volta è stato possibile osservare da vicino e venire a contatto con tutta una collocazione di manufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti, si è desunto e constatato che la presenza di certi reperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, Domenico Ridola, e alla sua prima direttrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal marteì alla domenica dalle 9 alle 20. Per prenotazioni: 0835.310058

0835 255121

IL Seminario formativo organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Matera venerdì scorso ha visto la presenza d'illustri relatori tra cui l'Avv. Vittorio Mormando del Foro di Lecce. L'Avv. Mormando ha salutato calorosamente ed elogiato pubblicamente l'Avv. Emilio Nicola Buccico di Matera per la sua fattiva attività di avvocato e per l' “avvocatura”. E' soprattutto su quest'ultima affermazione che va concentrata l’attenzione. Le parole dell'avv. Mormando e l'attività forense e per l'avvocatura dell'avv. Buccico, fanno porre una domanda: l'avvocatura ha forse bisogno di recuperare coscienza di sé? Cosa significa essere avvocati? Coma va interpretata la professione forense? Viene subito da pensare alla libertà, a quella libertà di fronte ai magistrati con cui l'avvocato ha un confronto quotidiano, ma anche a quella con i clienti dai quali deve essere sempre distante. Pensiamo all'indipendenza, alla consapevolezza che detta attività va interpretata con spirito di servizio: l'avvocato deve garantire il massimo sforzo e mettere a disposizione del cliente tutta la sua preparazione, cosciente delle sue responsabilità. L'avvocato non deve mai garantire il risultato, che può essere ribaltato dalla sentenza. Deve guardare alla realtà sociale in cui opera, essendo cosciente che il suo ruolo ha una dignità sociale, anche se oggi è un po' svalutata, forse a causa del gran numero di avvocati presenti anche in piccoli Fori. Anche il piccolo mercato chiedeperò maggiorequalità maancora oggi si assiste a due tipi di difesa: c'è chi non si può permettere un “bravo avvocato” e deve sperare in quello d'ufficio. Ci sono tante persone che non comprendono se il loro avvocato sia “bravo”oppure no. In molti accusano di ciò gli ordini professionali che, invece, fanno il possibile per l'avvocatura e per i loro iscritti.Si chiede ancora che gli ordini intervengano fattivamente nella formazione dei giovani avvocati e accompagnino i colleghi più navigati verso un aggiornamento sempre più necessario e richiesto dal mercato. E' il mercato che chiede all'avvocato professionalità eccellenti e l'avvocato deve prendere coscienza delle sue capacità e deve essere consapevole delle proprie responsabilità di professionista, ma anche di uomo. L'avvocato deve essere consapevole che la sua attività serve alla società e che l'interesse che tutela per il suo assistito sarà valido solo se in armonia con la società. Ecco cosa è la consapevolezza di avere un ruolo e di rispondere a se stessi prima che al proprio assistito. Ecco cosa rappresenta l'avvocatura. Pierluigi Diso

Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale

0835 330856

Archivio di Stato

0835 332832

Museo Ridola

0835 310058

Soprintendenza Beni Amb.

0835 330858

Soprintendenza Beni Art.

0835 310137

Musma

0835 336439

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087

STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193

L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

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L’uomo nero GABRIELE Rossetti va a sud, torna al suo paese e al padre ricoverato in un ospedale di provincia. Al capezzale dell'uomo, Gabriele ripensa alla sua infanzia e alla sua relazione col genitore, capostazione ossessionato dall'arte e da Cézanne.

Cado dalle nubi CHECCO Zalone sogna di diventare cantante. Lasciato dalla ragazza decide di partire da Polignano a Mare e raggiungere Milano.

A serious man DA qualche parte nel Mid West, 1967. Larry Gopnik è un professore di fisica con poche pretese e molti guai. La moglie gli preferisce il più serio Sy Ableman.

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PER il terzo anno consecutivo all' Istituto Tecnico Industriale "G.Pentasuglia" di Matera si è svolta la Festa della scuola. Una manifestazione che ha visto premiare gli atleti che hanno partecipato alla fase finale nazionale degli sport studenteschi. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Mario Trafiletti coadiuvato dal prof. Giuseppe Grilli. Presenti tutti i massimi dirigenti del Coni regionale, a partire dal presidente regionale Eustachio Tortorelli, i presidenti provinciali di Potenza e Matera Antonio Pesarini e Elio Dibari, l'allenatore del Lecce calcio Luigi De Canio, l'ex allenatore che diede la promozione in serie B al Matera calcio, Franco Di Benedetto, Pietro Di Noi dirigente scolastico provinciale di Taranto accompagnato dal coordinatore dott. Giuseppe Candreva, Massimo Ponticelli coordinatori per la provincia di Brindisi, e i presidi degli istituti di primo e secondo grado partecipanti. Dopo il cordiale saluto a tutti i partecipanti, si è voluto metter in evidenza tutti gli aspetti educativi, sociali e culturali dell'attività motoria fisicae sportiva.Ilgrande risultatoottenuto con la conquista della medaglia d'oro e di quella d'argento nella categoria nuoto, ottenute dagli alunni Angela e Daniele Nuzzi. Grande attenzione hanno riservato i ragazzi nel momento in cui ha preso la parola l'allenatore del Lecce Gino De Canio che ha parlato dell'importanza dell'attività sportiva giovanile. «Per ottenere i successi ci vuole tempo preparazione, applicazione e tanta dedizione al lavoro. Molto importante - ha aggiunto De Canio - è la funzione che svolgono le scuole per avviare i giovani alla pratica sportiva, determinante per lo sviluppo delle capacità e delle poten-

Matera 31

Agenda

Martedì 15 dicembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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Pisticci Palazzo Giannantonio occupato dai lavoratori protesta per la mancata assunzione

«Gli lsu si possono stabilizzare» Intervista a trecentosessanta gradi al vicesindaco Domenico Lazazzera PISTICCI – E’ un fiume in piena il vice sindaco di Pisticci, Domenico Lazazzera (Pdl). L’esponente del governo cittadino ha parlato “con il cuore in mano” a “Il Quotidiano” dei problemi della città. Ultimamente a Pisticci stiamo assistendo a momenti di protesta contro l’Amministrazione comunale basti pensare al comitato dei genitori degli alunni di via Cantisano. «Intanto bisognerebbe abbassare i toni da parte di tutti e affrontare le questioni attraverso un confronto tra le parti interessate, serio e sereno. Senza alcun preconcetto. Visto che l’attività del Tribunale è stata ulteriormente ridotta e alcune delle attività che erano di competenza della sezione distaccata di Pisticci, sono state trasferite con decreto dell’attuale presidente del Tribunale di Matera nella città dei sassi. Se non ci dovessero essere a breve segnali controtendenti a questo punto la soluzione di via Cantisano sarebbe eccessiva per il Tribunale che invece potrebbe rimanere lì dov’è. In via Cantisano eventualmente si potrebbe allocare la scuola media e quella elementare. Anche perché nell’ultima giunta comunale abbiamo approvato un progetto per la realizzazione a

A sinistra il vicesindaco Domenico Lazazzera

Pisticci di una nuova scuola Materna in località San Donato». E da oggi (ieri ndr) gli lsu hanno occupato Palazzo Giannantonio in segno di protesta per via della mancata stabilizzazione. «Personalmente mi sono occupato della questione ed ho verificato con gli uffici competenti che con un po’di sacrifici sia da parte dei lavoratori che dell’Amministrazione comunale, la soluzione sarebbe a portata di mano. In pratica si trat-

ta di impegnare maggiori spese per il personale per circa 19000 euro all’anno a carico del Comune. Così facendo andremmo a garantire un futuro lavorativo, stabile e dignitoso a 26 lavoratori ed altrettante famiglie di Pisticci. Di contro c’è da dire che vi è una sentenza della Corte dei conti di Basilicata che impone al nostro Comune di contenere la spesa per il personale». Come si esce da questa situazione?

«Con un gesto coraggioso e responsabile. D’altronde garantire le minime condizioni di vivibilità a 26 famiglie, non può certo costituire reato. Sarebbe immorale non farlo. Anche perché a questa Corte dei conti vorrei chiedere conto di come mai non vanno a verificare gli sperperi finalizzati a migliorare un nosocomio come quello di Tinchi che poi sta per essere chiuso. Da oltre un anno è stata consumata la farsa dell’inaugurazione della piscina terapeutica mai entrata in funzione. Ultimamente, interi reparti sono stati riammodernati con importanti investimenti e mai riaperti al pubblico. Ed ancora, ci vogliamo dimenticare che sono ormai quattro anni che dalle casse comunali sono spariti circa un milione di euro e ad oggi non è stato individuato un responsabile e recuperato il maltolto. Con quei soldi e qualche piccola economia che pure si può fare nel bilancio comunale, hai voglia a stabilizzare lavoratori». Si parla anche di una centrale a turbo gas in Valbasento. «Noi come Pdl siamo assolutamente contrari a questo insediamento. Siamo invece per l’ambiente e per le energie rinnovabili e quindi ecocompatibili. Non si capisce perché la Sorgernia, società

leader in Europa nella produzione di energie alternative, solo in Basilicata, voglia invece realizzare impianti con sistemi altamente inquinanti mettendo a rischio l’aria e la salute delle popolazioni. Noi opporremo fermamente». Lei ha parlato di Pdl, il partito coalizione che amministra Pisticci. «Il Pdl è un grande partito dove sno presenti diverse anime, culture e sensibilità. Ha una classe politica capace a cominciare dal segretario regionale Viceconte e dal vicario Digilio e dal coordinatore provinciale Latronico che stanno portando in parlamento all’attenzione del Paese, le tante problematiche inevase della nostra regione ai quali è stato chiesto un impegno specifico sulle problematiche occupazionali dellìarea della Valbasento e dell’agricoltura lucana». Sul Distretto sanitario? «Bisogna trovare subito una soluzione affinché Pisticci centro non perda questa importante struttura che si rivolge soprattutto alle fasce più deboli della popolazione e qui l’impegno dell’amministrazione a trovare in tempi brevi la miglior soluzione possibile». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Incontro del circolo del Pd

Montescaglioso Per il sessantesimo anniversario dell’occupazione

Illustrati i provvedimenti regionali su Fesr e Fondi sociali europei

Lotte contadine, al via le iniziative per non dimenticare

MONTESCAGLIOSO - Il circolo montese del Partito Democratico, nei giorni scorsi, ha organizzato, presso la sede di corso della Repubblica numero 36, un incontro con il vice presidente della Regione Basilicata Vincenzo Santochirico. L'iniziativa, alla quale ha presenziato un ampio numero di tesserati e simpatizzanti, è stata aperta dalla presentazione del consigliere provinciale Angelo Garbellano e di Vincenza Abbatiello, componente il coordinamento cittadino. Santochirico, nel suo intervento, nel quale ha fatto riferimento agli ultimi provvedimenti della Regione Basilicata in tema di Fesr (Fondi Europei di Sviluppo Regionale), ha evidenziato come, per comprendere realmente la situazione nella quale sta vivendo la Basilicata non si debba distinguerla da quella, più ampia, vissuta in ambito nazionale ed internazionale. Ha poi ricordato le parole pronunciate da Mario Draghi (Governatore della Banca d'Italia) nelle quali ha invocato un intervento, importante, da parte dello Stato in favore del Mezzogiorno. Ha quindi ricordato le azioni intraprese da parte del governo regionale in favore degli operai forestali e in altri settori, come quello relativo alla cittadinanza solidale, interventi che hanno comportato «investimenti onerosi; le regioni del Mezzogiorno, oramai, si sostituiscono allo Stato».

MONTESCAGLIOSO - La Fondazione “Dottor Paolo Venezia”, nella ricorrenza del sessantesimo anniversario delle lotte contadine, ha organizzato un convegno dal tema “Giornata della memoria storica: Morire di terra”. L’iniziativa, svoltasi pressola Sala del Cenacolo, nell’Abbazia di San Michele Arcangelo, è stata aperta dall’intervento del presidente della stessa Fondazione, il dottor Pietro Venezia, il quale ha ricordato la data del 14 dicembre 1949, nella quale fu ferito il bracciante Giuseppe Novello. Ha invitato tutte le forze ad unirsi, per non perdere la memoria di quanti combatterono e caddero per i loro ideali di libertà e democrazia. Ha poi presentato i partecipanti alla manifestazione, partendo da Ciro Candido, sindacalista e già sindaco di Montescaglioso, il tributarista Nicola D’Amati, Emerito della Facoltà di Giurisprudenza di Bari, eminente personalità scientifica e consulente di numerosi esponenti di governo; il sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia, l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti e l’assessore comunale all’Agricoltura Nunzio Nicola Brigante. Ha poi comunicato gli indirizzi di saluto giunti dal presidente della Camera Gianfranco Fini, dal sottosegretario Alfredomantovano e dal senatore Gaetano Quagliariello. Il primo cittadino ha voluto dissipare l’equivoco storico che vedeva contrapposti il mondo bracciantile e il suo ambito politico di provenienza. Ha quindi annunciato l’intitolazione di una strada alla data del 14 dicembre 1949, allo scopo di costituire un insegnamento per le generazioni future, aggiungendo che 60 anni fa fu scritta la pa-

La sede della Regione

Il riferimento è alle risorse finanziarie, inizialmente previste per altre attività, che si devono sottrarre per far fronte a situazioni di emergenza, come quelle dei precari della scuola. Tra queste le risorse contenute nei Fondi Sociali Europei. Ha sottolineato come il Governo nazionale non dimostri di avere una politica statale, comunicando, poi, che quasi tutte le risorse contenute nel Psr sono state “messe in pista”, con l'attuazione di altre politiche rivolte alla promozione del territorio. Tra queste il sostegno alle attività turistiche, con la realizzazione di programmi integrati imprese / enti pubblici. mic.mar provinciamt@luedi.it

rola fine al Feudalesimo, iniziato 12 secoli prima. Brigante ha fatto riferimento alla situazione agricola attuale, mentre Michele Zaccaro, Assessore comunale alla Cultura, nella sua relazione, ha tracciato un excursus storico della storia del Mezzogiorno. Candido ha rievocato i fatti avvenuti di quei tragici e significativi giorni, portando la sua personale testimonianza. Notevoli contributi alla discussione sono stati portati dal prof. D’Amati e dal giornalista del Tg3 Basilicata Rocco De Rosa, autore del libro “Morire di terra”, mentre le conclusioni sono state affidate all’assessore Viti, il quale, tra i vari riferimenti, ha sottolineato il ruolo svolto, in quei giorni di grande agitazione, da un giovanissimo Emilio Colombo, oggi Senatore a vita, per trovare un accordo tra le parti. Il vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Nardiello (Pdci) ha sottolineato che «la settimana di manifestazioni storiche, culturali, politiche e sociali dedicate al 60esimo anniversario dell’occupazione delle terre è un’occasione non solo per riflettere sul significato e sui risultati ottenuti nelle importanti battaglie per il lavoro, lo sviluppo e la democrazia, ma per guardare ai problemi di oggi dell’occupazione e dell’agricoltura dei nuovi ‘senza terra’ o meglio di quei contadini che la terra ce l’hanno e non riescono a fare reddito». Il vicepresidente ha evidenziato che «dall’analisi delle vicende storiche regionali relative al decennio a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta emerge chiaramente un’attiva partecipazione popolare alle lotte politiche e sociali». Michele Marchitelli

Al via a Montescaglioso una settimana di iniziatve sul sessantesimo anniversario delle lotte contadine

Sicurezza sul lavoro MONTESCAGLIOSO - La Sala Consiliare “Sandro Pertini” delComune diMontescaglioso haospitato l'incontroformativo "La vigilanza in materia di lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro”, patrocinato dalla Direzione Provinciale del Lavoro, dalla Provincia di Matera e il Consigliere provinciale Angelo Garbellano, mentre in rappresentanza del Sindaco della città di Montescaglioso Mario Venezia, erano presenti gli assessori Vincenzo Zito (Lavori pubblici) e Nunzio Nicola Brigante (Agricoltura e Bilancio). L'incontro è stato introdotto e moderato dai geometri Emanuele Andrisani e Rocco Ditaranto ed ha visto la presenza di Gregorio Stella, responsabile Ispezione del Lavoro presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Matera e dell'avvocato Patrizia Bia, Ispettore del Lavoro presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Matera. I due rappresentanti della Direzione hanno tenuto delle relazioni informative al folto pubblico presente, illustrando le normative in tema di sicurezza e rispondendo con competenza alle diverse domande provenienti dagli imprenditori edili ed artigiani intervenuti. Tra le tematiche affrontate il lavoro “nero” e, in tema di sicurezza, il Testo Unico n° 81 del 15 maggio 2008. mic.mar.

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Grassano Riunione operativa del gruppo locale del Comitato “Uno si distrae al bivio”

Centrale, la protesta va avanti Sono previste iniziative in occasione del prossimo Consiglio regionale GRASSANO - Si è svolta nell'aula magna dell'I.T.C. di Grassano una riunione operativa per l'organizzazione della protesta che si sarebbe dovuta svolgere questa mattina davanti al Consiglio Regionale della Basilicata. Protesta che invece è stata congelata a causa del rinvio della seduta del consiglio al prossimo 21 dicembre. Ma la riunione o è stata comunque importante perché è servita a fare il punto della situazione della protesta e ad approfondire proprio la problematica scottante delle biomasse. A condurre l'incontro e ad organizzare la protesta il gruppo di riferimento grassanese del comitato “Uno si distrae al bivio”. Ad affrontare nel dettaglio l'argomento il dottor Silvio Mestice, il dottor Spano e Nicola Stasi alla presenza del sindaco Vito Magnante della giunta comunale e di una nutrita platea di cittadini. «Come nasce l'idea di questo progetto?». Con questo quesito ha esordito il dottor Mestice che ha poi continuato: «la costruzione della centrale non nasce da un'esigenza locale della popolazione, ma la proposta viene da chi progetterà, costruirà e gestirà la centrale. La centrale a biomasse che si vuole realizzare a Piani Sottani è un impianto industriale che dalla combustio-

Il luogo dove dovrebbe sorgere la Centrale

ne di biomasse legnose dovrebbe produrre energia elettrica. Ha una potenza elettrica di 14 MW ed una potenza termica, a detta del progettista, di 23,8 MW e dovrebbe utilizzare come combustibile 95.400 ton. di legna. La logica alla base della scelta della sede è quella di realizzare questi impianti in luoghi dove vengono prodotte e/o raccolte le biomasse o al massimo non troppo distanti (nel Piear in fase di approvazione si parla di un raggio di 70 KM). Piani Sottani, non Acqua Frisciana, è una zona agricola dove sono insediati circa 40 nuclei familiari che vivono di agricoltura ed alle-

vamento. Il Piear prevede che nel fare scelte di tipo energetiche occorre una prioritaria ricerca di compatibilità con le politiche agricole regionali. Si è talmente incoscienti da pensare di distruggere una realtà agricola consolidata e che dà lavoro e futuro alle popolazioni della zona? Obiettivo di questi impianti è quello di ridurre le emissioni di CO2 Il “nostro” impianto non prevedendo il teleriscaldamento e, quindi, lo spegnimento di migliaia di caldaie va nella direzione opposta». «Considerando dunque nell'analisi fatta una serie di fattori negativi - ha conti-

nuato Mestice - è inevitabile che i gestori degli impianti richiedano sia il loro ampliamento e sia la possibilità di utilizzo dei cdr (combustibile da rifiuti) che sono certamente più facilmente disponibili, di potere calorifico più alto, il cui uso è permesso dalla normativa nazionale ed europea e che possono essere reperiti a costo zero 0. A tale proposito qualche dubbio lo insinua l'amministratore unico della società che, in data 14 luglio 2009, ben cinque mesi dopo la delibera di autorizzazione regionale dell'impianto, chiede al Dipartimento Attività Produttive il rilascio di un'attestazione con l'indicazione del tipo di biomasse da utilizzare. Mestice ha concluso spiegando il concetto di biomassa. «Con il termine biomassa s'intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura, (comprendente sostanze vegetali ed animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani». Il passa parola del pomeriggio di ieri fatto dai componenti del comitato “Uno si distrae al Bivio”, appena appresa la notizia del rinvio del Consiglio Regionale, ha rimandato l'appuntamento al prossimo 21 dicembre a Potenza. Giovanni Spadafino

Irsina Un documento a margine dell’assemblea pubblica del Pd

Santochirico: «Il vincolo paesaggistico è una proposta immotivata» IRSINA - Tutti contro il vincolo paesaggistico. La segretaria del Pd Maddalena Coletta riceve il mandato dall’assemblea pubblica svolta nella sede del Pd di Irsina, per annunciare al commissario straordinario la decisione presa dall’assise. Alla riunione hanno partecipato tutte le rappresentanze del centrosinistra di Irsina, e l’Addc. Delle istituzioni erano presenti l’assessore regionale all’Ambiente e territorio, Vincenzo Santochirico e la consigliera provinciale del Pd, Anna Amenta. «Il vincolo paesaggistico è un provvedimento assunto dal governo centrale per garantire l’incolumità degli scorci paesaggistici, dei centri storici, e dei beni culturali. In sè questo provvedimento, se attuato attraverso una corretta applicazione, andrebbe in favore dei paesi e dei territori che detengono beni importanti e cari alla comunità. Imporre invece un vincolo paesaggistico in modo generalizzito, così come sembra si stia facendo ad Irsina, andrebbe soltanto a indebolire la già fievole economia locale: questo è ciò che dalle testimonianze raccolte è emerso ed emerge da tempo». I lavori sono stati introdotti dalla segretaria del circolo di Irsina del Pd, Maddalena Coletta, che ha fatto emergere nei vari punti rappresentati una grande superficialità nell’aver voluto applicare un vincolo paesaggistico, che non punta a salvaguardare beni culturali e paesaggistici in particolare, ma un vincolo generalizzato e mal recepito dalle comunità. «Questa del vincolo paesaggistico è una proposta immotivata, - ha detto l’assessore Santochirico - se vi fossero emergenze ambientali sul territorio sarebbero sicuramente da difendere e salvaguardare. Non siamo d’accordo su un vincolo generalizzato. Per questi

motivi la Regione Basilicata – afferma Santochirico – ha istituito una commissione che ha già espresso un parere negativo in tal senso. Da questo si evince l’incongruenza che spesso si vive nel rapporto tra Stato e Regione, con uno sbilanciamento dei poteri , a favore dello Stato, come è accaduto esattamente in questo caso. La nostra proposta è una proposta che va nella direzione di una tutela reale nei confronti di soggetti ambientali ed architettonici da salvaguardare». La consigliera Provinciale Anna Amenta ha aggiunto in linea con l’assessore Santochirico: «Nella proposta di vincolo paesaggistico formulata dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata sull’intero territorio di Irsina si possono riscontrare diversi profili di illegittimità, oltre che una evidente carenza di metodo scientifico nell’apposizione di tale vincolo accompagnata ad una assoluta non considerazione delle reali

caratteristiche del nostro territorio. L’applicazione di un vincolo paesaggistico invece, è una operazione delicata e complessa che deve essere oggetto di scelte ponderate e non affrettate e in cui la Soprintendenza non può sostituirsi nelle scelte politiche della nostra comunità dicendoci in quale direzione deve andare la nostra economia. Di fronte ad una questione così complessa – conclude la consigliera del Pd Anna Amenta - occorre adoperarsi affinché il vincolo paesaggistico su tutto il territorio di Irsina rimanga solo se effettivamente vi siano delle rilevanze paesaggistiche, in caso contrario tale vincolo deve necessariamente essere eliminato o al più limitato alle zone di reale emergenza paesaggistica». E’ stato stilato un documento riassuntivo della proposta approvata e discussa durante l’assemblea da far pervenire al commissario straordinario di Irsina. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, MOSTRA MERCATO A GRASSANO GRASSANO - E' stata inaugurata domenica scorsa a Grassano la mostra mercato “Ilmondoètuttoattaccato” che esporrà fino al 10 gennaio 2010 i prodotti del commercio equo e solidale. L'iniziativa è promossa dalla società cooperativa sociale onlus “La Mimosa” di Grassano in collaborazione con l'associazione “Equomondo”di Potenza. «Il nuovo locale della cooperativa in vico I° San Giuseppe, splendidamente ristrutturato - spiega la presidente Grazia Mazzone - oltre alla mostra mercato dei prodotti del commercio equo e solidale ospiterà alcune altre iniziative culturali e

di socializzazione che avranno anche lo scopo di sensibilizzare la comunità grassanese sulle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile». La mostra - aperta dalle 16,30 alle 19,30 - comprende prodotti alimentari, del piccolo artigianato, musicali, editoriali, realizzati nei Paesi del Sud del Mondo. «Il commercio equo e solidale - sottolineano i promotori dell'iniziativa - è chiamato a proseguire nella sfida di rendere occasione di incontro, di dialogo, di cooperazione e di affermazione dei diritti lo scambio commerciale con i partner del sud del mondo».

La rabbia e l’amarezza dei residenti

No alla costruzione Il bilancio è negativo su tutti i fronti di INNOCENZO BRONZINO * GRASSANO - “Uno si distrae al bivio”scriveva Rocco Scotellaro. E non aveva bisogno di specificare. Perché per quelli del posto, da sempre, il bivio è il bivio. Non un semplice incrocio fra due strade. Ma uno snodo nevralgico per l'economia del comprensorio. Un punto di riferimento per tutti. Il bivio è il posto dove Francesco Paolo Materi costruì “il Podere Piani Soprani Pantana” realizzando un piano di miglioramento fondiario moderno e innovativo che contribuì non poco allo sviluppo dell'agricoltura della zona e che ottenne il riconoscimento di azienda modello alla Mostra Internazionale di Torino del 1881. Il bivio è il posto dove si realizzò la parte più riuscita della Riforma Fondiaria. Quella che ha consentito a tante famiglie di radicarsi sul territorio e di progredire con sacrifici e investimenti. Qui nacque la cooperativa “La Fiorita” del presidente Antonio Abate, un fiore all'occhiello per il movimento dei piccoli agricoltori. Il bivio è il posto dove Michele Mulieri fondò nel 1950 “la Repubblica dell'Anno Santo”, che ebbe risonanza nazionale e attirò l'interesse di poeti e scrittori. Il bivio è il baricentro del comprensorio Grassano - Tricarico - Irsina - Garaguso - Calciano. Il bivio, però, è pure il posto dove una società costituita ad hoc vuole costruire una centrale a biomasse detta anche a cogenerazione in quanto produce per un 30% elettricità e per un 70% vapore per riscaldamento. In un podere di Piani Sottani: attaccata al Podere Piani Soprani Pantana, a fianco alla Repubblica dell'Anno Santo e al centro della Cooperativa La Fiorita. Quindi in una zona agricola densa di storia e piena di abitanti. Perché qui gli agricoltori non hanno solo l'azienda ma vi risiedono stabilmente da quasi cento anni. La società ha l'autorizzazione. Regione, Provincia e Comune di Tricarico hanno dato il benestare. All'insaputa degli abitanti della zona, di quelli di Grassano, Irsina, Garaguso, Calciano, S.Chirico e di molti di Tricarico. Si poteva fare? Si è fatto. Ma come è stato possibile? Quando si vuole si può. Le carte sono a posto, dice qualcuno. Beh! proprio a posto non sembra. Qualche forzatura e qualche omissione affiora. Intanto l'autorizzazione è ad Acquafrisciana e non a Piani Sottani. Anche la perizia geologica si riferisce, in modo generico, ad Acquafrisciana. Praticamen-

In protesta contro la costruzione della Centrale

te si è autorizzato il beneficiario a piazzare la centrale dove gli avrebbe fatto comodo. E le pianificazioni? E le compatibilità ambientali, sociali e storiche tanto sbandierate? E la trasparenza e l'informazione? Chiacchiere per farsi belli in campagna elettorale. E poi: il materiale da bruciare che dovrebbe essere reperito in loco non c'è; il vapore prodotto (70%) sarebbe inutilizzato e quindi non ci sarebbe cogenerazione; la Valutazione di Impatto Ambientale è stata aggirata. A chi serve questa centrale? Non certo alla popolazione del comprensorio perché il bilancio è negativo su tutti i fronti: le emissioni inquinerebbero pesantemente l'atmosfera, il manufatto impatterebbe in maniera disastrosa con l'ambiente, l'occupazione perderebbe sicuramente decine e decine di addetti a fronte delle 14 unità promesse. Certo può servire alla società a patto che arrivino gli incentivi. Le politiche Regionali, schizofreniche e contraddittorie, contribuiscono allo spopolamento programmato della Basilicata. Da un lato si danno gli incentivi ai giovani agricoltori per insediarsi in campagna e i contributi per convertire le aziende al biologico. Dall'altro, quando gli agricoltori si sono insediati e tutte le aziende sono diventate biologiche, si vuole piazzare, alla chetichella, un mostro da 14 MegaWatt incompatibile con la storia, la geografia, l'economia e la salute del comprensorio producendo solo altra emigrazione. Queste sono le considerazioni che si registrano nelle manifestazioni e nelle varie assemblee che partendo dal bivio ora coinvolgono tutti gli abitanti del comprensorio che si sentono violentati da una procedura semiclandestina dove pochi amministratori e qualche funzionario compiacente hanno confezionato questo pastrocchio. * Componente Comitato Uno si distrae al bivio

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Invito ai comitati civici e alle associazioni per sostenere la rinascita della città

Parte la corsa al nuovo sindaco La lista “Bernalda Comunal popolare” presenta il suo progetto politico BERNALDA - Il progetto “Bernalda Comunal popolare” pronto a decollare per la conquista del comune di Bernalda. Quindi una nuova lista, civica, che si propone per la guida della città con suoi uomini lontani, come si legge nel comunicato, dai colori politici e dalle bandiere dei partiti. La notizia giunge direttamente dal Movimento per Bernalda, guidato da Federico Scasciamacchia e dal vicepresidente Alfano, che parla di lista fatta da uomini liberi di pensare e che nel prossimo gennaio, attraverso le primarie, deciderà il suo sindaco. E per sancire tutto è stato siglato un protocollo di intesa in cui ci sono dei punti che la stessa sigla si pone nel suo cammino. “Il Movimento per Bernalda - si legge nella nota di Scasciamacchia - dà inizio ai lavori per la realizzazione del progetto “Bernalda Comunal popolare”. Tutti i cittadini

- continua ancora il comunicato - liberi di pensare e di agire sono invitati a prendere parte al progetto B.C.P. Tutte le associazioni, tutti i comitati, tutti i gruppi politici disponibili a mettere da parte ideologie e bandiere per sostenere la rinascita della nostra città Bernalda-Metaponto. Una sola linea guida condivisa, (Civica popolare), da contrapporre ai partiti e alle coalizioni tradizionali, rendendo protagonista per la prima volta il popolo, che unendosi e riconoscendosi nel simbolo e nelle idee innovativedel MovimentoperBernalda dà vita ad un unico grande gruppo, senza alcuna matrice appunto partitica, la premessa è: dare un governo civico popolare vero alla nostra città tenendo ben saldi i punti menzionati nel protocollo. Lalista saràperfezionata in base al numero dei gruppi aderenti al progetto, e ogni gruppo sarà rappresentato

Federico Scasciamacchia e Alfano

dai propri soggetti in numero uguale rispetto ad altri gruppi, in modo da non creare sopraffazioni inutili, quindi ogni gruppo potrà proporre il suo capolista, che a loro volta saranno sottoposti a giudizio popolare tramite primarie, che si auspica si possano svol-

gere entro il 20 Gennaio 2010, tranne che, uno di questi sia condiviso dalla maggioranza dei gruppi, in tal caso saranno escluse le primarie. Il simbolo della lista sarà quello del Movimento per Bernalda in modo da non favorire la solita svendita di voti alle varie se-

greterie di partiti, dando un segnale positivo, vero, credibile alla città promuovendo così i colori della stessa; è chiaro che saranno rese pubbliche e visibili le appartenenze di ogni singolo gruppo, senza oscurarne l'immagine. Il programma della aggregazione sarà stilato con ampia condivisione di tutti i gruppi che ad essa aderiranno, tenendo conto che essenziale sarà l'intervento sul ripristino della legalità e quindi il rispetto della stessa da parte di ogni cittadino, qualsiasi posto essi occupa, a partire dagli stessi futuri amministratori, assumendo atteggiamenti coinvolgenti, è nell'ascolto è nelle risposte verso il popolo, non secondario la revisione del Put, il decoro urbano, il rilancio del turismo, dell'agricoltura, del commercio, per il resto come si sa occorre verificare lo stato di salute in termini economici cui versa il comu-

ne, quindi impiegare tutte le energie positive di ogni singolo per realizzare il progetto. Gli incarichi saranno affidati in base alle reali capacità, tenendo conto anche del numero dei voti, che da soli non potranno essere determinanti, ogni incarico avrà durata ventiquattro mesi per i primi, diciotto per i secondi e terzi, non si esclude che in base alle capacità i primi potranno esercitare con soggetti appartenenti ai secondi o terzi, rispettando in ogni caso le volontà di ognuno, dando piena facoltà di astenersi dal ricoprire cariche di qualsiasi natura; tale sistema assicura la partecipazione democratica della gestione di governo a tutti i soggetti, indipendentemente dal numero dei voti, che non potranno essere contrattati per protagonismi singoli e quindi personali». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Il consigliere Carbone e Di Lorenzo: «Iniziativa senza colore partitico»

Mille firme per la salute Successo della petizione del Pdl per la radioterapia a Matera

A sinistra l’ospedale di Matera “Madonna delle Grazie”

BERNALDA - Oltre 1.000 firme in cinque ore per dire sì al centro di radioterapia all'ospedale di Matera. Questo il bilancio dell'iniziativa promossa davanti al circolo bernaldese del Popolo delle Libertà nei giorni scorsi, evento al quale hanno preso parte il consigliere provinciale di Bernalda, Franco

Carbone, e il rappresentante del consiglio regionale, Pasquale Di Lorenzo, nonché vicesegretario regionale del Pdl. Naturalmente, oltre alle due figure politiche del Pdl elette dal popolo bernaldese e lucano, presente è stata buona parte della città, in quanto oltre 1.000 firme sono un dato che sot-

tolinea l'importanza di questo servizio, e non solo per chi soffre, ma anche per tutte quelle persone che sono e vivono accanto ai propri cari. E proprio a Di Lorenzo e a Carbone, abbiamo chiesto l'importanza del centro e i benefici per gli utenti. E partendo dallo slogan: “i cittadini di Matera hanno gli stessi diritti di quelli di Potenza”, il consigliere Di Lorenzo ha evidenziato che la petizione si pone nel fatto di voler far evitare l'enorme sacrificio dei chilometri, dopo la sfortuna della malattia che ha colpito queste persone. «Oggi - ha detto Di Lorenzo - molta gente affronta i viaggi della speranza verso Rionero per trovare conforto attraverso la cura radioterapica che è molto efficace. E la nostra raccolta firme - ha continuato il rappresentante regionale del PDL - viene appunto per evitare a que-

sta gente il viaggio tortuoso sulle strade che invece potrebbe essere fatto verso Matera centro più vicino al metapontino e a Bernalda. Noi capiamo lo stress di questa gente che per dieci minuti di terapia deve affrontare un'intera giornata fuori; questa è gente che soffre e le distanze alimentano ancor di più il loro sconforto. Matera? Questa è la città vicina a tutti i cittadini che vivono nella sua provincia; quindi non più ore di viaggio e non più giornate intere fuori casa. Questo nostro comitato ha avuto un grande riscontro e se siamo arrivati a oltre sette mila firme significa che il problema è reale e deve essere risolto. Siamo anche su Facebook dove molta gente ha firmato online. Insieme a Carbone ha concluso Di Lorenzo - abbiamo captato il problema della gente e come questo tanti altri». Oltre

7.000 firme, quelle contate dal rappresentante regionale alle quali ora si devono aggiungere anche le 1.000 firme, circa, della città bernaldese. E alle parole di Di Lorenzo hanno trovato giusta continua quelle di Franco Carbone, consigliere provinciale del Pdl, il quale ha parlato di petizione fatta dal popolo per il popolo. «La nostra iniziativa - ha detto Carbone - va al di la dei colori politici, in quanto di fronte alla sofferenza non esistono colori o chissà altro. Il centro deve trovare giusta collocazione non solo a Rionero e a Potenza - ha continuato il giovane rappresentante bernaldese - ma anche a Matera. Noi - ha concluso Carbone - chiediamo che la radioterapia venga fatta nella struttura dell'ospedale di Matera». f.s. provinciamt@luedi.it

Tursi Anche l’ex malata di Sla, Antonietta, Raco alla giornata di preghiera in cattedrale

Il miracolo della solidarietà e della fede TURSI - Si è svolta qualche sera fa, in cattedrale, alla presenza di mons. Francesco Nolé vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro, la giornata di preghiera e di ringraziamento con gli ammalati dell’Unitalsi e di tutte le persone che operano nel volontariato. Chiesa pienissima di gente. Il primo incontro è avvenuto intorno alle 16, quando sono arrivati gli ammalati, soprattutto quelli in carrozzina. Erano di Tursi, Senise, Francavilla, Lagonegro, Lauria e Policoro. Erano presenti le associazioni di volontariato come l'Unitalsi sottosezione di Lagonegro, la cooperativa Pippo's House di Policoro, l'Associazione onlus “L'Angelo Custode” che ha sede a Lauria, l'Associazione di volontariato “Miseri-

cordie” che ha sede a Francavilla. In chiesa c'è stata la recita del rosario e le testimonianze di: Antonella Santulli per la Pippo's House, una comunità di accoglienza che si occupa di minori in difficoltà; di Antonietta Priolo presidente di “Angelo Custode” che nata nel 2002, assiste i minori disabili ed ha realizzato una piccola casa famiglia che dispone di sei posti letto; Agostino Gallicchio in rappresentanza di “Misericordie” che, nata nel 2005, ha 50 volontari ed un'ambulanza; Rocco Palese responsabile regionale dell'Unitalsi. In ultimo la toccante testimonianza di Antonietta Raco di Francavilla che affetta da Sla, dopo un pellegrinaggio diocesano a Lourdes è tornata guarita. Antonietta ha letto la

sua testimonianza: «Non avrei mai pensato che sarebbe successo proprio a me. Non avrei immaginato di ricevere lettere da tante persone. Mi sono commossa quando mi ha cercata una malata di Sla. E' come se fossi risorta. La vita va vissuta nel bene e nel male. Ringrazio Iddio e tutti i santi. Ogni momento della mia giornata si trasforma in preghiera. Ringrazio il vescovo Nolé, il mio parroco don Franco Lacanna e le suore del mio paese che mi hanno portato la comunione, quando ero ammalata e non mi potevo muovere. Ringrazio i volontari dell'Unitalsi che hanno avuto premura, disponibilità e sorriso». Antonietta andrà di nuovo a Lourdes come volontaria Unitalsi. Poi il vescovo durante la messa

ha dato la comunione agli ammalati che erano in carrozzina. Dopo la messa c'è stata la fiaccolata e dalla cattedrale si è andati in piazza davanti alla statua della Madonna di Anglona e qui il vescovo ha recitato l'atto di affidamento alla Madonna. «E' stato un po' come ripetere la fiaccolata che si fa a Lourdes. Quando si mettono insieme la grazia di Dio e la volontà degli uomini, si fanno grandi cose - ha detto il vescovo, che auspica la formazione di una sezione dell'Unitalsi anche nella zona di Tursi - Policoro e dintorni. Erano presenti per il servizio d'ordine: i vigili urbani e quelli della protezione civile nazionale di Francavilla. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

In alto Antonietta Raco: a sinistra gli ammalati

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MONTALBANO - Avviata dallo scorso 10 dicembre, i Lavoratori Socialmente Utili di Montalbano Jonico, continuano l'assemblea permanente presso la Casa Municipale per chiedere agli amministratori locali e non, di rientrare nel programma di stabilizzazione come già sta avvenendo per altri loro colleghi di altri comuni e per sei autofinanziati della stessa città jonica. Ieri con loro, nel primo pomeriggio, anche i sindacati: la Cgil di Montalbano con Giovanni Convertino e la Cisl con Giuseppe Bollettino, quest'ultimo al fianco dei precari sin dall'inizio della protesta. In un incontro tra i due sindacati e l'amministrazione comunale rappresentata dal vicesindaco, Enzo Devincenzis e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Donato Pierro, i Lavoratori socialmente utili, hanno potuto nuo-

Montalbano Il vicesindaco si è impegnato a contattare il Ministero del Lavoro

Comune, Lsu ancora in assemblea vamente ribadire un diritto maturato nel corso di ben tredici anni, contribuendo a mantenere attivi alcuni servizi essenziali alla macchina comunale. Nei prossimi giorni, intanto, è previsto l'incontro per l'avvio degli atti propedeutici per la stabilizzazione degli autofinanziati, sarà l'occasione privilegiata per uno studio fattivo mirante alla realizzazione di una piano di stabilizzazione che possa interessare gli altri 18 Lavoratori socialmente utili e i 4 ex Co.Co.Co., ormai fuori anche dalla platea regionale dei precari. Da parte sua il vicesindaco si è impegnato ad andare personal-

mente a Roma per contattare un funzionario del Ministero del Lavoro e capire quali siano le reali possibilità perché il fondo di stabilizzazione possa trovare adattabilità nella convenzione posta in campo tra Governo e Regione Basilicata. Intanto sabato scorso, con i Lavoratori socialmente utili anche il Consigliere Regionale, Antonio Di Sanzo che ha spiegato ai precari la situazione attuale per quanto riguarda la Regione; ci sono degli atti che i Comuni possono fare, e per i quali è necessario attendere i nuovi programmi finanziari, per non lasciare fuori nessuno, tanto più che i servizi

ricoperti sono tutti di fondamentale importanza. «E' una questione di volontàsostengono con tenacia i lavoratori- il Comune ha bandito anche dei concorsi, pertanto i soldi ci sono e le possibilità di inserire qualcuno di noi ci sono ugualmente. Poi si può varare un piano di stabilizzazione e negli anni garantire a tutti un diritto atteso da ormai troppo tempo». Continuano pacificamente nel sostenere i loro diritti, pur continuando a coprire i loro ruoli per non far venire mai meno i servizi che ciascuno porta avanti. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Lavoratori in assemblea

Rotondella L’evolversi della situazione dipende dall'esito del Tavolo ministeriale odierno

Agricoltori in presidio permanente Trattori davanti ai cancelli del Centro Enea e sulla strada statale 106 Jonica ROTONDELLA - «Il tempo è finito, il Governo nazionale non ha ancora dato seguito all'impegno di assumere un provvedimento straordinario sulla crisi dell'agricoltura e non dà alcun segnale di volerlo fare torniamo di nuovo e nelle strade per conquistare il diritto al futuro il Natale lo passeremo con le nostre famiglie nelle strade. Chiediamo fin da ora ai cittadini di sostenerci e di sopportare i disagi: è in gioco il diritto di tutti, agricoltori e non ad avere campagne vive con uomini e donne al lavoro, è in gioco il futuro delle nostre aziende. Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza di risposte utili a salvare il reddito delle aziende, il lavoro e i diritti dei consumatori». A dichiararlo è Gianni Fabbris portavoce del coordinamento dei Comitati regionali di lotta degli agricoltori, durante il presidio permanente attuato ieri, dinanzi i cancelli del Centro Ricerche “Enea” alla Trisaia di Rotondella e sul tratto prospiciente della Statale 106 Jonica che da quattro corsie è passata a due. Massiccio lo spiegamento delle forze dell’ordine. Domani i Comitati saranno a Roma, e - fa sapere Fabbris - le sorti del presidio lucano e degli altri, dipenderanno dall'esito del Tavolo ministeriale di domani (oggi, ndr). Fabbris spiega poi nei particolari le ragioni della lotta. «Non sono bastati mesi di mobilitazione territoriale degli agricoltori e degli allevatori ha spiegato il leader nazionale di “Altragricoltura” - non è bastato che sei regioni del centro sud e delle isole dichiarassero lo Stato di crisi della propria agricoltura regionale, che centinaia di sindaci, consigli comunali e decine di Province chiedessero al Parlamento ed al Governo nazionale di dare risposte urgenti e straordinarie alla crisi terribile che sta colpendo i territori rurali. Non è bastata - ha continuato - la nostra marcia di trattori a Roma, i nostri presidi, le nostre due manifestazioni nazionali del 16 novembre e del 4 dicembre, la convocazione di centinaia di sindaci in Consiglio Comunale aperto in Piazza Montecitorio, così come non sono servite le iniziative delle realtà sindacali “storiche” contro la crisi che, finalmente, stanno sostenendo le ragioni e le istanze avanzate da mesi dai comitati di base degli agricoltori. Non è bastato che la Conferenza Stato-Regioni incalzasse il Governo, richiamandolo alla necessità di interveni-

Policoro Il consigliere Salierno

«Contro la crisi servono segnali concreti»

Alcune immagini del presidio

re. A tutto questo, nonostante le promesse e le assicurazioni, non è ancora stato data risposta. Né può essere considerata una risposta la misura contenuta nella proposta di Finanziaria che spalma su tre anni un finanziamento di circa 350 milioni l'anno che impegna solo il rifinanziamento del fondo con cui si sostengono (praticamente) le assicurazioni contro i rischi

ambientali. Domani (oggi, ndr) saremo di nuovo a Roma, questa volta in presidio in via XX Settembre al Ministero dell'Agricoltura alle ore 10. Poniamo fin da ora una richiesta chiara: si apra seriamente un tavolo di confronto sulle misure contenute nelle richieste di Stato di crisi avanzate dalle Regioni che lo hanno dichiarato. Se così non sarà - ha concluso - non potremo che tornare con tutta l'indigna-

zione e la forza delle nostre ragioni a mobilitarci fino a che non avremo risposte, anche se questo dovrà significare disagi e rischi per noi, per le nostre famiglie e per tutti i cittadini». Durante la manifestazione di ieri gli agricoltori presenti con i trattori hanno distribuito gratuitamente i prodotti della terra. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Comunicazione radiofonica istituzionale Lopatriello contro la richiesta di revoca POLICORO - Nei giorni scorsi la minoranza di centro-sinistra ha protocollato una richiesta di convocazione di un Consiglio comunale in seduta straordinaria per discutere del “Progetto di comunicazione radiofonica istituzionale. Proposta di revoca del servizio”. A tal proposito il sindaco, Nicola Lopatriello (nella foto), interpellato dichiara: «E' vero esiste una richiesta legittima, poiché prevista dallo Stato comunale, anche se non condivisibile perchè faccio fatica a comprenderne le ragioni: Basilicata Radio 2 (Br2) si è aggiudicata il bando relativo al servizio di comunicazione istituzionale, al quale hanno partecipato anche altre emittenti radiofoniche. Pertanto non vedo i motivi per i quali debba revocare la convenzione. Oltretutto il servizio serve a garantire quel famoso principio di trasparenza nella gestione della cosa pubblica sancito dalla Costituzione all'articolo 97 mandando in onda il radio-giornale settimanale sull'attività dell'Ente, la diretta dei Consigli comunali e annunci di pubblica utilità. Vorrei anche ricordare che tale servizio è molto

seguito e gradito dai cittadini di Policoro, tenuto conto che lo strumento radio ha un'efficacia diretta. A questo punto non voglio pensare che si voglia colpire l'emittente, tirando in ballo l'inutilità dello strumento radiofonico, viceversa utilissimo per la trasmissione via etere di tutta quella che è l'attività amministrativa dell'Ente che rappresento. Se questo dà fastidio a qualcuno, non è un problema dell'Amministrazione né ha a che fare con la comunicazione istituzionale. Se non avessimo attivato il servizio chissà quante critiche ci sarebbero piovute addosso. Oltretutto mi risulta che un consorzio radiofonico ha in gestione lo stesso servizio su scala regionale, anche qui dopo regolare procedura di evidenza pubblica, a dimostrare come il servizio sia efficiente, efficace ed apprezzato anche dalla Regione Basilicata, visionabile anche su internet. Se poi qualcuno ha un'acredine personale con emittenti radiofoniche, non è un problema che può interessare il Consiglio comunale della città di Policoro». provinciamt@luedi.it

POLICORO - «Ci sono agrumicoltori del Metapontino talmente scoraggiati dalle irrisorie quotazioni di arance e clementine, che industrie di trasformazione e grossisti impongono in media intorno ai 20 centesimi a kg, che stanno pensando di non raccogliere gli agrumi, da sempre uno dei simboli dell’ortofrutta di qualità del Metapontino nei mercati esteri». E’ quanto sottolinea il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd) aggiungendo che «basterebbe questo a spiegare il crescente stato di tensione nel nostro mondo agricolo che oggi ha ripreso la mobilitazione con i trattori dal Metapontino in viaggio verso Roma per iniziativa di Cam, Altragricoltura e comitato sindaci e a dare motivazioni sacrosante al sit-in di protesta annunciato da Cia e Confagricoltura, sempre dalla Basilicata, davanti alle sedi del Parlamento». «Purtroppo le risposte del governo nazionale – continua – sono fortemente negative: il maxiemendamento alla finanziaria presentato dal Governo e approvato in sede di Commissione Bilancio della Camera, pur rappresentando un primo passo in avanti, ottenuto anche per la forte mobilitazione di agricoltori e Regioni del Sud, non può soddisfarci. Esso denota una profonda sottovalutazione, specie perché non ci sono risposte per la proroga degli sgravi contributivi e previdenziali per le aree svantaggiate e per la crisi dei singoli comparti. E’ pur vero che – afferma Salierno – da parte del governo regionale, anche per dare concreta attuazione alle decisioni del recente tavolo verde di Matera, c’è bisogno di un’ulteriore iniziativa rispetto a quella della richiesta di riconoscimento della crisi di comparto, a partire dalla più rapida ed efficace definizione delle misure di credito in grado di attutire lo stato di difficoltà finanziaria in questa fase di feste natalizie e di mettere in moto le risorse comunitarie ancora non spese e relative al sessennio di programmazione precedente contestualmente a quelle del Psr 2007-2013. E’ora di testimoniare con segnali concreti la sensibilità per la grave fase di emergenza che vive il mondo agricolo lucano mettendo a punto un cronoprogramma di provvedimenti da approvare entro la prima decade di gennaio, assumendo le decisioni consequenziali ai risultati della commissione di indagine sull’Arbea, definendo misure che possono trovare riferimento nella manovra finanziaria regionale di fine anno».

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Martedì 15 dicembre 2009


LOTTO&CONCORSI

Martedì 15 dicembre 2009

Centrati due ambi con le nostre previsioni. I centenari resistono

Torino, decina del 50 di GIOIA GASPARINI ROMA – Gli scarsi movimenti fra i numeri più attesi ha favorito un nuovo allungo dei quattro centenari. A tirare il gruppetto c’è il 22 di Cagliari con 159 ritardi, al secondo posto l'88 di Firenze a quota 119, al terzo posto il 37 secondo della ruota sarda con 109 estrazioni negative e al quarto posto il 65 secondo della ruota toscana con 105 assenze continuative. I ritardatari usciti di scena sono nell'ordine il 48 capolista di Palermo dopo 67 assenze, il 34 e il 12 settimo e ottavo della ruota Nazionale dopo 44 e 43 turni, il 6 quinto di Venezia dopo 42 mancati riscontri e il 41 decimo di Genova dopo 31 ritardi. Due gli ambi a valenza doppia: 59-69 uscito a Firenze e Milano, 21-79 estratto a Napoli e Palermo. Nei raggruppamenti tradizionali segnaliamo gli ambi complementari (di somma 90) 38-52 a Genova e 24-66 a Roma, gli ambi simmetrici (di somma 91) 40-51 a Cagliari e 30-61 a Firenze, il terno della ventina (21-28-29) a Torino. NAZIONALE - Per ambo la cadenza dell'8 con la serie 28-38-58-68-88 e la figura del 5 con la serie 23-32-41-5059. Previsione speciale 78-86 per estratto ed ambo.

cadenza del 4 con la cinquina 4-14-2444-54 e la figura del 2 con la serie 2947-56-65-74. Previsione speciale 2-66 per estratto ed ambo.

BARI - Da 91 estrazioni la cadenza del 9 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 29-39-59-79-89. Per ambo sono buoni anche i numeri della decina del 50 con la combinazione 5253-54-56-57. Previsione speciale 1540 per estratto ed ambo.

NAPOLI - Centrato l'ambo 67-87 che avevamo consigliato con la cadenza del 7. La controfigura del 4 con la cinquina 26-48-59-70-81 e la serie gemellare 11-22-33-44-55-66-77-88 offrono spunti interessanti per ambo. Previsione speciale 12-17 per estratto ed ambo.

CAGLIARI - Estratto ed ambo secco 22-37. I numeri di finale 6 e quelli della decina del 20 reclamano il gioco per ambo; combinate qualche puntata nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-23-2527-28. Previsione speciale 64-73 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo e terno consigliamo la controfigura dell'1 con la serie 12-23-34-45-56 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-14-34-44-64. Previsione speciale 65-88 per estratto ed ambo. GENOVA - La cadenza dell’1 con la serie 1-11-31-41-51 e la decina dell'80 con la serie 81-82-84-86-88 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 40-78 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo proponiamo la

DAMA

87 50 22 88 51 12 24 43 83 10 52

PALERMO - Per ambo la figura del 2 con la serie 11-29-38-56-65 e la cadenza dell'8 con la cinquina 18-28-48-6878. Previsione speciale 41-58 per estratto ed ambo.

71 96 159 119 67 74 57 52 79 74 58

7 36 37 65 80 30 9 71 27 49 30

70 75 109 105 58 59 55 48 76 63 55

86 59 29 48 11 11 50 18 64 6 16

69 69 62 93 51 56 54 44 71 54 52

14 79 33 39 46 62 81 54 76 80 15

67 61 60 89 51 55 51 44 62 51 51

del 4 con la cinquina 14-24-34-44-54. Previsione speciale 43-45 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Napoli l'ambo 2126. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 26-61-89, 16-68-90, 5-11-44, 65-73-82, 20-22-88.

Pronostico concorso n. 150 (del 15/12/2009) 26 28 42 46 59 69 70 74 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 77 1 55 63 85 90 80

PREVISIONI

Frequenza 127 120 119 118 117 116 116 116 113 112

Numero 46 7 2 79 48 53 14 18 89 80

Ritardo 70 60 49 48 47 47 44 43 37 36

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa

ROMA - Sulla ruota capitolina sono ancora valide per ambo e terno la cadenza del 4 con la serie 14-24-34-5464 e la controfigura del 6 con la combinazione 28-39-50-61-72. Previsione speciale 36-87 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo la decina del 50 con la serie 51-52-56-57-58 e la cadenza 0 con la cinquina 10-20-40-70-80. Previsione speciale 47-86 per estratto ed ambo.

ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 15 dicembre 2009 Roma e Tutte 55, 53, 77, 48, 57, 32 Napoli, Firenze e Tutte 53, 51, 75, 46, 55, 30 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 17 dicembre 2009 Roma e Tutte 57, 55, 79, 50, 59, 34 Napoli, Firenze e Tutte 55, 53, 77, 48, 57, 32

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

VENEZIA - Per ambo la figura del 6 con la serie 6-15-24-42-69 e la cadenza

UNIDICI RUOTE

di FRANCESCO SENATORE

“La Dama che distrae”, un libro per andare oltre QUESTA settimana riserviamo il consueto spazio damistico all’inossidabile maestro pugliese Gaetano Mazzilli. Medico in pensione con l’hobby della dama e della scrittura. Un binomio singolare che anni fa lo ha spinto alla pubblicazione del libro “La dama che distrae”. Un’opera fuori dalle righe che va oltre i semplici resoconti di gare e partite. Non è un lavoro sulla teoria o sull’agonistica del gioco, ma come si evince dal titolo, il libro focalizza l’attenzione su ciò che ruota attorno al gioco, sull’universo femminile in modo particolare. Anzi, quasi tutte le storie che formano il libro hanno come protagonista, diretto o indiretto, un soggetto femminile. Da qui la dama che… talvolta distrae…dal gioco. Di seguito un gustoso stralcio della prefazione del libro a firma dello stesso autore. «In ogni mondo animato esistono situazioni diverse dominate dalla condizione dei protagonisti. Vi giocano i loro sentimenti, le loro ansie, i loro interessi, le loro consuetudini di vita. Lo stesso nei più La copertina del libro limitati confini del gioco della dama. Forse sconosciuto a molti ma non e denunziano la loro precarietà. Sono per questo meno degno di attenzione. storie da raccontare, alcune piacevoli, Si ripete quello che accade altrove. divertenti, altre un po’ meno perché Sono anche queste della dama tutte vi- velate da una tenue tristezza che ci ricende di uomini, di esseri viventi, che conduce a tempi passati. Tutte concome tali accusano la propria fragilità corrono a formare “La dama che di-

strae”. Un’idea che va oltre il semplice confronto di appassionati che si affrontano tentando di superarsi a vicenda in un gioco avvincente. Al limite indefinito tra sogno e realtà, tra immaginario e cronistoria risaltano fatti, fatterelli, circostanze inedite e gustose, proiezioni di ambienti, accenni di introspezione, tentativi di studi e di caratteri. Alcuni personaggi di questi racconti non sono mai esistiti, altri invece lo sono stati e sono individuabili. Dalla fabbrica della fantasia ad esempio è venuta fuori la “bolzanina”, un riuscito assemblaggio di ricercate annotazioni, di gradevoli rilievi, di studiate angolazioni, nel ricordo ed omaggio di quelli che forse furono gli anni più belli del damismo italiano. Agli amici siciliani ho voluto intenzionalmente dedicare “La rivincita” in ossequio alla bellezza della loro terra e delle loro donne. Rosalia. E’ stata mai realmente donna, una precisa persona fisica? Non saprei. Se lo affermassi rischierei di cadere in un disdicevole autobiografismo». Continua. Gli appassionati de genere possono richiedere una copia del libro contattando la Federazione Italiana Dama attraverso il sito internet www.fid.it.

di MARIA D’AUTUNNO

La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera B Biglietto 39-49 “ di teatro 57 “ da visita 86 “ di lotteria 27-44 Bilancia 57-82 Bionda 89 Biondo 10 Birra 77 Bisca 17 Biscazziere 26 Biscia 84-79 Biscotti 12-16 Bisonte 83 Bivio 45 Blu colore 29

Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)

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Martedì 15 dicembre 2009

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Calciopoli Sentenza per chi aveva scelto l’abbreviato Sette gli assolti, oggi sarà sentito Carraro Accertate frode e associazione a delinquere

Sistema illecito, 3 anni a Giraudo I risultati erano influenzati: condannati anche Lanese, Pieri e Dondarini NAPOLI – La prima pronuncia della giustizia penale sullo scandalo di Calciopoli, ovvero il sistema illecito che avrebbe condizionato per anni il calcio inItalia, giungepoco dopol’una di pomeriggio, ed è sostanzialmente una conferma di quanto già sancito nel 2006 dalla magistratura sportiva. Esisteva cioè un sodalizio criminale che aveva forti addentellati nelle istituzioni calcistiche e influenzava i risultati sul campo. Questo, in estrema sintesi, il significato principale della sentenza emessa ieri dal gup Eduardo DeGregorio aconclusione delprocesso nei confronti di 11 imputati che hanno scelto il rito abbreviato. L’epilogo è di quattro condanne - la più pesante delle quali, tre anni di reclusione, inflitta all’ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo - e sette assoluzioni. Il giudice, accogliendo sia pure parzialmente le richieste dei pm Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice, ha riconosciuto la sussistenza dell’associazione per delinquere finalizzata alla frode incompetizioni sportive, condannando per tale reato tre imputati: oltre a Giraudo, l’ex presidente dell’Aia, associazione italiana arbitri, Tullio Lanese (due anni), e l’ex arbitro Tiziamo Pieri (riconosciuto responsabile anche di due episodi di frode, 2 anni e 4 mesi e 22emila euro di multa); mentre 2 anni di reclusione e 20mila euro di multa è la pena inflitta, solo per frode, all’ex arbitro Paolo Dondarini. Assolti con la formula «per non aver commesso il fatto» in massima parte accusati di singoli episodi di frodi sportive gli assistenti Duccio Baglioni (assolto anche dall’accusa di associazione), Giuseppe Foschetti, e Alessandro Griselli, nonchè l’arbitro Gianluca Rocchi, gli ex arbitri Stefano Cassarà, Marco Gabriele (entrambi assolti dal reato associativo che è l’unica contestazione formulata nei confronti di Gabriele), e Domenico

EUROPEI 2012 Platini presenta logo e slogan

KIEV (Ucraina) - Presentato ufficialmente ieri a Kiev, alla presenza del presidente dell’Uefa Michel Platini, il logo degli Europei del 2012: un pallone variopinto affiancato da due fiori, uno rosso e bianco e l’altro giallo e blu, i colori rispettivamente della bandiera della Polonia e dell’Ucraina, che ospiteranno la competizione. Varato anche lo slogan: “Facciamo insieme la storia”.

Caso chiuso

Gattuso rinnova con il Milan fino al 2012

L’ex triade bianconera Giraudo, Bettega e Moggi Sopra: Tullio Lanese e Tiziano Pieri

Messina. Per gli unici riconosciuti responsabili di frode sportiva - Giraudo, Dondarini e Pieri - il gup ha disposto come pena accessoria il divieto per un periodo di tre anni di accedere «ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse autorizzate» nonchè l’interdizione da incarichi direttivi in società sportive. Entrando più nei dettagli della sentenza, Giraudo è stato ritenuto responsabile di associazione per delinquere (con l’esclusione tuttavia dell’aggravante di esserne uno dei promotori) e per tre singoli episodi di frode. Il primo si riferisce ai presunti illeciti che condussero alle ammoni-

zioni e a un’espulsione durante Udinese-Brescia del 2004, sanzioni inflitte per favorire la squadra bianconera in relazione a Udinese-Juve 0-1 del 3 ottobre 2004. Giraudo è condannato anche per il sorteggio della terna arbitrale che sarebbe stato pilotato per favorire laJuve inoccasione diJuve-Lazio del 5 dicembre 2004. Il terzo capo di imputazione per cui è stato condannato l’ex ad bianconero riguarda l’individuazione delle griglie arbitrali e il successivo sorteggio, «atti finalizzati a determinare - si legge nel capo di imputazione - il risultato di JuventusUdinese 2-1» del 13 febbraio 2005. Nei confronti dell’ex amministratore delegato, i pm avevano chiesto

cinque anni di reclusione. Le pene inflitte dal gup, in base agli sconti previsti dal rito abbreviato, sono ridotte di un terzo. Per Dondarini e Lanese è stata dichiarata la sospensione della pena. Entro 90 giorni il giudice De Gregorio depositerà la motivazioni della sentenza. Le argomentazioni che esporrà il magistrato potrebbero costituire una atout importante che i pm potrebbero utilizzare nell’altro processo di Calciopoli, quello con rito ordinario che vede imputato, tra gli altri, l’ex dg juventino Luciano Moggi. Un processo che riprenderà oggi con l’attesa testimonianza in aula dell’ex presidente della Figc Franco Carraro

Non c’è pace in casa Inter: l’allungo in vetta avvelenato dall’ennesimo caso

Lite Mou-giornalista: aperta un’inchiesta MILANO – Il prossimo round è fissato per oggi ad Appiano Gentile, alle ore 18. Orario inconsueto per una conferenza stampa di vigilia, stavolta della gara di Coppa Italia con il Livorno a San Siro. Josè Mourinho tornerà a incrociare i giornalisti, due giorni dopo averne insultato e strattonato uno a Bergamo al termine di Atalanta-Inter. L’escalation di nervosismo dello Speciale con la stampa non deve piacere affatto a Massimo Moratti, che pure ieri ai cronisti ha detto di non avere ancora tutti gli elementi per giudicare l’ultima uscita del portoghese. «Mi dispiace», ha ammesso però il presidente nerazzurro. E ha telefonato alla vittima di Bergamo, l’inviato del Corriere dello Sport Andrea Ramazzotti, per dirgli la stessa cosa. Domenica

sera era stato l’amministra- te, ma il dubbio rimane. La procura della Federcaltore delegato Ernesto Paolillo a scusarsi con il cronista a cio ha aperto un fascicolo sull’episodio di Bergamo e nome del club. Sembra incredibile che sentirà Ramazzotti, oltre ad una società con la squadra alcuni testimoni oculari. prima in classifica con cin- All’origine degli insulti ci que punti sul Milan e sei sul- sarebbero alcuni articoli la Juve, che ha guadagnato sgraditi a Mourinho scritti terreno anche pareggiando, dal giornalista e da suoi colsia alle prese con l’insoffe- leghi del quotidiano negli renza sempre più evidente del proprio tecnico. Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le ricostruzioni giornalistiche che raccontano di una speculare, crescente insofferenza di Moratti nei confronti del suo allenatore. Una versione che fonti della società non avallano, anzi negano decisamen- Josè Mourinho, allenatore dell’Inter

ultimi mesi. Da parte dell’Inter, Mourinho potrebbe andare incontro a una multa. A decidere sarà Moratti, ma è improbabile che l’eventuale decisione venga resa pubblica. Intanto, all’Unione stampa sportiva (Ussi), che chiede un intervento energico, il patron risponde: «Parlerò con il loro responsabile, chiederò cosa intendono». «Mourinho ha un suo modo di essere personale, ma non so cosa è successo domenica - ha detto Ivan Cordoba Il nostro allenatore vuole sempre tenere il livello di attenzione e di concentrazione al massimo e per questo a volte sembra un pò arrabbiato».

MILANO – Si chiude in maniera positiva per il Milan la telenovela legata a Gennaro Gattuso, che aveva espresso alla società il desiderio di cambiare aria per trovare maggiore spazio. Il centrocampista continuerà a giocarsi le proprie chance in rossonero visto che ha rinnovato il contratto con la società fino al 30 giugno 2012. Lo ha comunicato ieri pomeriggio la stessa società in una nota sul proprio sito internet. «Mercato? Ne parleremo con calma». L’ammi- Rino nistrato- Gattuso re delegato del Milan Adriano Galliani, il giorno dopo la sconfitta con il Palermo, rinvia ogni discorso legato al mercato di riparazione. «Ieri ho indicato gli obiettivi? Ho parlato in generale, stiamo tranquilli. Modulo da cambiare? No, una sconfitta non cancella tutto il bene che si è fatto fino a ieri. Quando ci manca un esterno come Pato dobbiamo necessariamente cambiare, ma Leonardo troverà le contromisure». r. s.

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Sport


Martedì 15 dicembre 2009

TOP 11

Team pieno di calciatori che cercano il gol e la vittoria

Gioia dopo la noia GIOIA DOPO la noia. Un colpo al cuore ed un altro all’equilibrio: adrenalina pura dopo settimane infinite a correre sul filo dei nervi e della tensione. La top 11 ritrova magia attraverso attacchi esplosivi, trequarti illuminanti, esterni che tagliano e bombardano, difese che (finalmente) crollano. Sei vittorie, due delle quali in trasferta, appena due pareggi ed uno (quello tra Portogruaro e Verona) pieno zeppo di talento, per quanto il risultato non si sia mai sbloccato (dal computo statistico si esclude il posticipo). Gioiae sorrisi dall’alto:chi nonvive dentro le paure quotidiane della classifica può soltanto entusiasmarsi per l’abbuffata di grazia della diciassettesima giornata, per il ritorno alla spettacolarità, per un calcio che ha smesso almeno novanta minuti d’ingabbiarsi ed irritare. Cilindro, colpetti, giocate d’autore e diciassette gol concentrati in appena sei campi. Tutto in una volta fino quasi a sentirsi nauseati da tanta bellezza: un’impennata “inflazionistica”del talento represso, del gioco smarrito, della classe soffocata. Via per una volta mediani di roccia, difensori impermeabili e catene tattiche di marmo; c’è possibilità “emozionale”ed è giusto specularci su, soprattutto se al festival della gioia ci partecipano gli illustri pragmatici (Cuccureddu e Dino Pagliari), gli uomini di ferro: equilibristi stufi di sentirsi tali, difensivisti diventati d’un tratto “produttori” di bel calcio. Un’occhiata a Pescara-Marcianise ed un’altra a Cavese-Lanciano: due vittorie identiche nel ri-

sultato, quasi uguali nella forma. I biancocelesti avvolgono i casertani con gli affondi di Gessa e Carboni, coi piedi delicati di Dettori – avanzato a ridosso della prima punta – e con i fre-

quenti inserimenti dei centrocampisti e dopo sei turni di bulimia riscoprono il piacere del successo portando al gol perfino Coletti, che di fatti è un mediano poco abituato a lanciarsi

all’avanscoperta. Ed il Lanciano (imbattuto fuori casa) fa per grosse linee come il Pescara travolgendola Caveseconuna regiadinamica, con due punte sempre pronte a lanciarsi in profondità (per spaccare difesa e centrocampo avversario) e con esterni indemoniati (Sansone in maniera particolare: gol e prestazione sopra le righe). La spettacolarizzazione dell’evento assume forme deliranti a Rimini - Bitetto ragiona di 4-3-3, Melotti s’affida ad una sorta di 4-2-4 e la gara impazzisce e a spuntarla è chi (l’allenatore del Rimini) ha il coraggio d’osare più punte (non a caso la vittoria romagnola viene partorita da due reti geniali degli esterni offensivi Nolè e Tulli) – e soprattutto ad Avezzano – Bonetti libera la classe di Rebecchi tra le linee (due gol per l’ex bambino prodigio dell’Inter), Capuano esce fuori dalle trincee tattiche e la gara decolla tra pazzie ed emozioni fino ad “atterrare” in un 3-2 superbo. Anche a Ravenna ci si diverte ed il merito è soprattutto del tecnico Esposito, che non s’accontenta di due punte devastanti e nemmeno di esterni “garibaldini”, azzardando una mezza punta (Cavagna) in regia per alimentare la trazione offensiva. Grazia, benedetta grazia, così tanta grazia da lasciare in “naftalina” gente come Artistico e Nolè, che avrebbero meritato un posto nella top 11. Colpa dell’inflazione talentuosa, di una giornata magica, di attaccanti esplosivi, trequartisti illuminati, esterni tarantolati. Semplicemente gioia (dopo la noia): era quasi ora.

La squadra della settimana: la Cavese

Il personaggio della settimana

Nocerino fuori rosa per un’espulsione di troppo

Paolo Rossi, che gara La Reggiana risale con le reti del centravanti

CAVA DE’ TIRRENI. Fuori rosa, a tempo indeterminato, in attesa che il mercato s’evolva e prenda forma. La Cavese potrebbe “silurare” Alberto Nocerino, il capitano e leader del reparto arretrato. Almeno questa è l’intenzione della società, che non ha digerito l’espulsione che l’esperto difensore ha rimediato domenica scorsa col Lanciano dopo poco più di mezz’ora per un fallo da dietro su Morante (secondo rosso diretto dopo quello incassato col Cosenza). L’esperto terzino di Torre Annunziata, al quinto anno di Cavese (oltre 120 presenze con la maglia biancoblù) dovrebbe allenarsi in disparte già oggi pomeriggio per la ripresa degli allenamenti al Simonetta Lamberti, pronto ad assumersi – come sempre – tutte le responsabilità del caso: “Ho sbagliato, mi scuso con tutti e sono a completa disposizione della società. Non batterò ciglio qualunque sia la decisione assunta. Purtroppo la frenesia di uscire da questo tunnell fa perdere a volte la lucidità necessaria anche se – non è una ricerca di alibi – su Morante non ci sono andato con l’intenzione di far male. Ho commesso un brutto fallo, ma probabilmente il rosso è stato eccessivo. Sono di pessimo umore perché per i tifosi sono sempre stato un punto di riferimento e mi dispiace averli in qualche modo deluso”. Navigherà a vista il capitano che in ogni caso avrebbe saltato per squalifica la sfida di domenica prossima col Pescina, l’ultima prima della riapertura delle liste che potrebbero sancire a questo punto anche una separazione anticipata (il contratto scade a giugno). Si valuta con attenzione anche la posizione di Nazzareno Tarantino, che non convince e potrebbe svestire la casacca biancoblù a gennaio. Guai, tuttavia, a colpevolizzare in maniera feroce Nocerino, a ritenerlo unico responsabile della sconfitta col Lanciano – partorita anche dal modulo inedito e dalle scelte discutibili di Stringara (Bacchiocchi a sinistra) che hanno consegnato di fatti il centrocampo agli abruzzesi – e dell’imbarazzante ultimo posto in classifica. Ci sono più “madri”a rivendicare lo stato di crisi della Cavese. In primis il direttore sportivo, Giuseppe Pavone, già “bocciato” dalla dirigenza sulla scelta del successore di Maurizi (lui premeva per Ugolotti, la società ha scelto Stringara aspettandosi probabilmente le dimissioni del ds), troppo distante dalle questioni di spogliatoio, fin troppo statico nelle faccende di mercato (l’unica scelta condivisa con Maurizi è stata quella di Turienzo), piazzato da Casillo, che poi è andato via lasciando buchi e pro-

REGGIO EMILIA. Se ti chiami Paolo Rossi, fai l'attaccante e non segni, rischi che la tua carriera finisca ancora prima di cominciare. Fortuna che Paolo Rossi, centravanti in forza alla Reggiana, di gol ne fa e anche tanti. Per lui si sta per chiudere un 2009 da incorniciare: 30 presenze e 13 gol in Prima Divisione con le maglie di Monza (già 11 gol nella stagione 2007-2008) e Reggiana. Niente male per questo ragazzo nato nel 1982 (ma va'…) e che domenica scorsa ha firmato un colpaccio in casa della Ternana. Un diagonale che ha avvelenato il pomeriggio degli umbri e rilanciato definitivamente una squadra, quella di Loris Dominissini, che adesso sogna ad occhi aperti. “Avevo detto in tempi non sospetti che non eravamo inferiori nessuno” se la ride Rossi, la cui Reggiana ha conquistato 10 punti nelle ultime 4 gare di campionato, portandosi a -4 dalla vetta. Una metamorfosi importante, dopo un periodo nero (soprattutto in trasferta) che ha rischiato di cementare in un anonimo limbo ambizioni e speranze degli emiliani. “Il gruppo sta crescendo, soprattutto nella mentalità” spiega l'omonimo di Pablito, “ed il tempo ci è servito per maturare ed acquisire la consapevolezza nei nostri mezzi. Adesso abbiamo trovato la quadratura del cerchio”. Anche nei momenti più difficili, quando si vociferava persino di un cambio di guida tecnica, la Reggiana ha avuto il merito di crederci sempre: “E penso che questo sia stato il nostro segreto, al di là dei moduli che spesso lasciano il tempo che trovano” ribadisce Rossi, classico attaccante

Alberto Nocerino della Cavese

messe di cartone. Si discuterà della posizione di Pavone in settimana nel corso di una riunione alla quale parteciperanno il patron Della Monica, il presidente Fariello e tutti gli altri componenti della dirigenza. L’incipit sarà chiaro: programma di mercato minuzioso per riparare l’organico, soprattutto in prima linea con la ricerca di un bomber capace di valorizzare la manovra, e capacità di liberarsi dei contratti più onerosi, di muoversi anche in uscita per non aggiungere ulteriori fardelli alla voce spese. L’intenzione dei vertici societari è giocare d’anticipo ed arrivare al 7 gennaio con un quadro operativo limpido per non disperdere altro tempo ed ulteriori risorse. E se Pavone non dovesse riuscirsi si arriverebbe alla rottura definitiva, alla fine di un rapporto che non è mai stato idilliaco. Di certo, per il momento, ci sono i contatti con Riccardo Innocenti e Roberto Cortese, il primo in rotta di collisione col Taranto, il secondo pronto a lasciare il Nissa per inseguire traguardi più ambiziosi. Trattative intavolate con intemediari e non certo per conto di Pavone. Sicuri allora che sia tutta colpa di Nocerino? Filippo Zenna

Paolo Rossi della Reggiana dopo il gol a Terni

versatile di categoria. “Sono abbastanza duttile e posso giocare sia da prima che da seconda punta” prosegue il bomber torinese, “non ho preferenze. L'importante è cercare di dare sempre il meglio per il bene della squadra”. Con un attaccante così, è facile ragionare sia per gli allenatori che per i compagni. Ci tiene a fare bene con la Reggiana ma non dispera di tornare in serie B, dove l'anno scorso ha collezionato 14 presenze: in fondo è di proprietà del Cittadella, ed il treno prima o poi può sempre ripassare... “A Reggio Emilia sto molto bene, e credo di aver già fatto buone cose. L'obiettivo è di fare ancora meglio, poi a fine stagione tireremo le somme. Certo, mi farebbe piacere essere tenuto ancora in considerazione dal Cittadella, ma al momento pen-

so soltanto a questo campionato”. Nessun traguardo può essere precluso a chi crede fermamente in un obiettivo. E' il motto di Paolo Rossi: “Proveremo fino alla fine a rimanere nelle zone alte della classifica. Finora il campionato ha messo in evidenza diverse buone squadre come Verona, Pescara, Rimini e Ravenna, senza dimenticare anche altre realtà che sono lì ad un passo dalla vetta. Tutte hanno avuto il loro momento negativo, tutte lo hanno superato non senza alcune difficoltà. Ecco perché provarci è d'obbligo” ribadisce l'attaccante, famiglia juventina e scuola Toro. Paradossi inevitabili se di nome fai Paolo, di cognome Rossi, sei nato nel 1982 e di mestiere fai l'attaccante… Marco Santopaolo

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38 Sport


1ª Divisione. Illusoria la rete di Bernardi, Biancolino (poi espulso) butta la vittoria alle ortiche

Cosenza, ancora un suicidio Va in vantaggio, spreca un rigore e viene sconfitto in rimonta dal Taranto TARANTO COSENZA

2 1

TARANTO (4-4-2): Bremec 6; Calori 5,5, Viviani 5,5, Prosperi 6,5, Bolzan 6; Iraci 5,5 (1’ st Felci 7), Quadri 6 (44’ st Mezavilla sv), Giorgino 6,5, Scarpa 6; Corona 5,5, Russo 5,5 (21’ st Falconieri 6). A disp.: Barasso, Imparato, Lolli, Berretti. All.: Brucato 6 COSENZA (3-4-3): Pinzan 5,5; Fanucci 6 (43’ st Caccavallo sv), Porchia 6,5, Di Bari 6; Bernardi 6,5, De Rose 5,5, Fiore 5,5, Maggiolini 5,5; Virga 6 (22’ st De Pascalis 5,5), Biancolino 5, Danti 6,5. A disp.: Ameltonis, Musca, Giardina, Ungaro, Mortelliti. All.: Toscano 6 ARBITRO: Bietolini di Firenze 5 RETI: pt 40’ Bernardi (C); st 17’ Felci (T), 40’ Quadri (T) NOTE: spettatori 4000 circa. Espulso al 35’ st Biancolino per frasi ingiuriose rivolte all’arbitro. Ammoniti: Bremec, Quadri, Pinzan, Falconieri. Angoli 6-5 per il Taranto. Recupero: pt 2’; st 4’. Al 46’ pt Biancolino sbaglia un calcio di rigore.

Il tiro gol di Bernardi Sotto: il fallo da rigore su Danti

di LUIGI CARRIERI TARANTO – Matto, assurdo, così strano da rodersi il fegato. Perde il Cosenza e la sconfitta potrebbe pure starci allo Iacovone. Ma è il modo in cui matura che lascia incredulità e stupore. Perché per un tempo gli uomini di Toscano devastano, annullano gli avversari, danno spettacolo, fanno un gol, ne sbagliano almeno tre e falliscono il penalty del possibile raddoppio. E poi crollano nella ripresa alimentando il furore illogico ma produttivo degli uomini di Brucato. Il Taranto ci mette foga ed uomini di prima fascia (Corona su tutti), il Cosenza organizzazione esemplare e consegne maniacali. Toscano la studia a tavolino per annullare Brucato e la sua ennesima rivoluzione tattica: l’enfant prodige Russo gira dietro la prima punta, ma il suo tentativo di disorientare è vano perché Fanucci lo segue come un’ombra e quando il raggio d’azione si defila ci pensa Di Bari ad incollare la marcatura feroce. C’è poi il lavoro di Danti a far saltare il banco ionico: parte largo a sinistra, ma verte sistematicamente verso il centro inceppando la regia di Giorgino e spompando allo stesso tempo Iraci che

LA NUOVA CLASSIFICA VERONA PESCARA TERNANA RAVENNA PORTOGRUARO RIMINI REGGIANA VIRTUS LANCIANO COSENZA

30 29 28 27 27 26 26 24 24

TARANTO PESCINA GIULIANOVA SPAL FOGGIA (-1) REAL MARCIANISE ANDRIA POTENZA CAVESE

23 20 19 18 18 18 17 16 15

raddoppia per evitare l’inferiorità nel mezzo. Nel gioco delle strategie, Toscano dà lezioni a Brucato ed anche ai punti il Cosenza meriterebbe di passare in vantaggio per come elabora trame ed inviluppa il 4-4-2 già schematico dei padroni di casa. Già al 7’la gara potrebbe prendere una piega positiva: Maggiolini dalla lunetta pesca Biancolino in area di rigore, s’accende una mischia liberata d’istinto da Viviani quasi a ridosso della linea di porta. Il Taranto fa solo confusione. Il problema ionic è strutturale: se resta rigido nelle consegne non rischia, ma non rosica neppure; e quando prova ad alimentare la manovra con gli esterni di difesa mette il Cosenza in condizioni di far male, un male tremendo. Come al 12’ quando Danti ha campo per insinuarsi dentro l’area: Viviani lo stende toccando pure il pallone, ma l’arbitro lascia proseguire. L’ingranaggio dei Lupi è fluido e feroce. Al 14’ Danti taglia centralmente e fa saltare la marcatura di Giorgino, Fiore rifinisce di prima intenzione e Biancolino col sinistro ad incrociare riscalda i guantoni del numero uno ionico. Nuovo giro, nuova corsa spettacolare: stavolta (21’) il pitone illumina sulla corsa Virga, che però non calcia, fa l’altruista e propone al centro, ma Danti non ci arriva. Il Cosenza ha una marcia in più ed al 40’ sblocca il risultato: fa tutto Bernardi, che anticipa Scarpa, chiede e ottiene il triangolo da Virga e imbuca Bremec di giustezza. Quella che manca a Biancolino poco prima dell’intervallo: Danti si procura un penalty (atterrato da Viviani), il pitone conclude con troppa forza e alza sopra la traversa, mancando l’occasione per chiudere l’incontro con largo anticipo. Nella ripresa entra Felci nel Taranto per avanzare il baricentro, il Cosenza si schiaccia troppo ed al 17’ capitola. Maggiolini chiude male la diagonale e Felci in spaccata fa secco Pinzan. Come per magia cambia la partita: il Cosenza s’intimorisce, il Taranto sale dalla direzione un po’ troppo permissiva di Bietolini. Un monumentale Pinzan salva su Felci al 23’, ma la pressione dei locali diventa sempre più forte . E al 41’ la frittata è fatta: la difesa si schiaccia troppo e la punizione di Quadri da 35 metri diventa veleno per Pinzan che non ci arriva.

I tifosi cosentini allo stadio Jacovone

PAGELLE COSENZA PINZAN (5,5) - Un superintervento su Felci al 23’ del secondo tempo non compensa i due errori commessi. Ha un briciolo di responsabilità sull’1-1 di Felci. È colpevole sulla punizione di Quadri che consente al Taranto di vincere. FANUCCI (6) -Monumentale per quarantacinque minuti. Mette il bavaglio al terribile Russo, non lascia filtrare nemmeno l’aria, dà sensazione d’autorità. Continua a lottare di fisico nella ripresa, ma resta inghiottito dal baricentro basso del Cosenza. Dal 43’ st CACCAVALLO (sv). PORCHIA (6,5) - Annulla Corona costringendo Re Giorgio a girare costantemente a largo. Testa alta anche nei momenti di maggiore pressione del Taranto. DI BARI (6) - Vale lo stesso discorso fatto per Fanucci. Per un tempo è impeccabile, insuperabile. BERNARDI (6,5) - Più che un calciatore sembra un corridore. Macina chilometri sulla fascia destra, non concede un centimetro a Scarpa e Bolzan, si costruisce quasi da solo un gol da cineteca. DE ROSE (5,5) - Recupera tanti palloni nell’arco dei primi 45 minuti, ma soffre terribilmente nella ripresa. FIORE (5,5) - Fin quando è in vena il Cosenza non sbaglia un’azione. Poi, però, s’eclissa, patisce il pressing forte di Giorgino. MAGGIOLINI (5,5) - Grosse responsabilità sul primo gol di Felci, quello che infiamma la rimonta tarantina. Inevitabile la bocciatura. VIRGA (6) - Illuminante il taglio per il vantaggio di Bernardi, devastante il contributo di corsa. Un autentico ossesso. Dal 22’ st DE PASCALIS (5,5) - Dovrebbe assicurare copertura, ma entra nel momento peggiore del Cosenza. BIANCOLINO (5) - Tecnicamente indiscutibile.. Ma la tenuta nervosa rovina lui ed il Cosenza: sbaglia il rigore che poteva “ammazzare”la partita e si becca pure un rosso ingenuo che lascia la squadra in dieci nell’ultimo quarto d’ora. DANTI (6,5) - L’uomo che fa saltare gli equilibri tarantini. Fa ammattire Calori e Viviani (costretto ad atterrarlo sul finire del primo tempo) quando parte da sinistra per poi convergere verso il centro, manda in tilt Giorgino quando si sposta tra le linee. È un punto di riferimento costante per la manovra.

Il tecnico rossoblù spiega così la brutta ripresa della propria squadra

Toscano: «Ci siamo abbassati troppo» di GIUSEPPE DI CERA

Biancolino manda il rigore alle stelle: è il secondo consecutivo

TARANTO - Otto punti sui ventiquattro disponibili. Non sono certamente cifre da squadra ambiziosa quelle che esibisce ilCosenza lontanodal San Vito. E la terza sconfitta consecutiva rimediata ieri sera a Taranto, dopo quelle di Rimini e Ravenna, lasciano l’amaro in bocca a Mimmo Toscano, tecnico deisilani: «Non basta giocare bene –il giudizio a caldo del trainer rossoblu – serve anche incartare il risultato e contro il Taranto non siamo stati bravi a centrarlo». Un ottimo primo tempo e una ripresa da dimenticare. Questa la sintesi di Toscano che rilegge così la partita: «Nel primo tempo –spiega l’allenatore silano – abbiamo dimostrato personalità espri-

mendo anche buon calcio. Dopo il vantaggio abbiamo anche continuato a macinare gioco dando l’impressione, e non solo quella, di poter gestire la gara senza corre rischi. A tal punto che nei minuti finali abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare solo che Biancolino ha fallito il rigore, ma non gliene faccio una colpa, che forse avrebbe indirizzato la partita nel secondo tempo in altro modo». Quello del Pitone è il secondo penalty fallito dopo quello sbagliato a Ravenna nella precedente trasferta. Analogie con la sconfitta di Taranto: «Quando perdi non vai a trovare le analogie –dice Toscano –quanto piuttosto i motivi che hanno determinato il ribaltamento di un risultato che avevamo in pugno.Senza correre

particolari rischi ci siamo abbassati troppo lasciando campo al Taranto che ha creato gioco senza però rendersi quasi mai pericoloso. Il nostro errore più grosso? Dovevamo uscire aumentando il pressing più in alto e non rimanere lì ad attendere che gli avversari ci aggredissero. A tutto questo va poi aggiunta l’espulsione di Biancolino e la casualità del secondo gol. La sconfitta comunque la analizzeremo in tutta la sua intierezza alla ripresa degli allenamenti anche se è antipatico perdere in questa maniera. Ma,a costo di ripetermi, dico che è giunto il momento di fare qualcosa di più in trasferta e portare a casa i risultati. Noi ci sforziamo di farlo attraverso il gioco, ma per la terza volta consecutiva paghiamo un dazio alto ad er-

rori e leggerezze che possiamo evitare». Sul fronte ionico, Brucato non riconosce la netta supremazia espressa dal Cosenza nel primo tempo aggrappandosi alla posizione dubbia di Danti in occasione del vantaggio cosentino per giustificare le sofferenze del suo Taranto: «Era in chiaro fuorigioco Danti –spiega Brucato –quando Bernardi ha ricevuto la palla in profondità. Purtroppo da un po’ di tempo a questa parte siamo spesso penalizzati da decisioni discutibili. Nonostante tutto abbiamo impresso il nostro marchio sulla gara esprimendo un calcio perfetto nella ripresa. Sono tre punti salutari che non stavamo attraversando un gran momento, tre punti che ci rilanciano».

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Sport 39

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

TOP 11

Nel tridente Ciofani (Cisco), De Angelis (J. Stabia) e Mosciaro (Catanzaro)

La legge delle più forti Mangiapelo dell’Isola Liri è il miglior portiere della giornata UNO E TRINO. Come il podio della classifica che registra i rispettivi successi delle prime della classe. Uno e trino come il singolo colpo dei tre cannonieri di lusso. Uno è il capocannoniere del campionato, l'altro è il vice, l'altro ancora lo è stato lo scorso anno con 19 reti. Insomma, il podio del girone marcia spedito verso l'obiettivo e, al giro di boa, non ha ancora una pretendente dichiaratamente in fuga. Comanda il Catanzaro del vicecannoniere Mosciaro, nona rete per lui (la terza su rigore), ritornato in auge dopo lo stop di domenica scorsa patito sul campo del Brindisi: apre Montella dopo una manciata di minuti dall'inizio, chiude un minuto dopo Mosciaro su rigore, ed il Melfi è congedato. Chiude il podio d'alta classifica la Cisco Roma di Incocciati. Bomber Ciofani onora il suo status di capocannoniere del girone e torna a far male nel derby con il Cassino; nel giro della promozione diretta c'è dunque anche la compagine romana, come del resto la collaudata Juve Stabia. La compagine di Rastelli si coccola la rete di De Angelis, leader dei cannonieri nella stagione scorsa (proprio a Melfi), e prolunga la sua serie positiva, la migliore da inizio campionato: sei vittorie e quattro pari nelle ultime dieci gare, la Juve Stabia ormai vede il primato. Tutto bene sul podio, e poi?

Perde colpi il Gela, non è stata la scorsa vittoria sul Noicattaro a frenarne l'involuzione dopo le quattro precedenti sconfitte. Domenica s'è arenata sul campo dell'Isola Liri, terreno di gioco ormai ostico per

tutti, uno a uno e tanti saluti alle ambizioni d'altissima classifica. Di contro la riscossa dell' Isola Liri di Grossi, una delle squadre più in forma del campionato con i suoi 14 punti negli ultimi

otto turni. Formidabile Mangiapelo in difesa dei pali, grandi interventi a protezione del risultato fino al colpo di Pasca che ha rimesso le cose in pari per il Gela. E dinanzi a lui uno come Paolacci quale ultimo baluardo del pacchetto arretrato, autorevole e pulito negli interventi, davvero un leader. Ed al suo fianco gli fa eco il diretto avversario D'Aiello, uno dei migliori della compagine allenata da Provenza. Chiudono il reparto Colella della Scafatese a destra e Sabatino del Manfredonia sul lato opposto. Cercasi gol nella formazione ideale dell'ultimo turno d'andata. Chiedere allora informazioni alla linea mediana dove Corsale della Scafatese si conferma tra i massimi interpreti del calcio piazzato. Ancora uno spunto dal limite, ancora una rete decisiva: e sono cinque, capocannoniere di squadra a braccetto con Pignatta. Segna anche Loseto, il suo colpo apre le danze per la preziosa vittoria esterna sul campo dell'Igea Virtus; per il centrocampista barese è il primo centro in campionato. Il terzetto in mediana viene completato da Schiavon del Gela, un'istituzione nel centrocampo adibito dal tecnico Provenza. Non si segna un granchè negli altri reparti. Poco male, in attacco c'è quel terzetto di vertice che soddisfa di gran lunga numeri ed ambizioni. Andrea Buonaiuto

Il personaggio della settimana: Corsale

La mattonella che salva la Scafatese “A’ MATTUNELLA, A’ mattunella!”. Quando alla Scafatese viene fischiata una punizione dal limite dell’area, il coro si alza dalla tribuna. E anche dal campo. La mattonella è quella di Raffaele Corsale, il jolly salva-Scafatese specializzato sui calcipiazzati. Chiederead Igea e Noicattaro: due prodezze che hanno regalato alla squadra di Pasquale Esposito due pareggi importanti. Al quinto gol stagionale, record per un centrocampista, Corsale è anche vicino a superare il suo primato personale di sei realizzazioni. Un fiuto del gol che gli ha trasmesso papà Michele, ex centravanti dilettante e presidente di una scuola calcio, la Hermes Casagiove, dove Raffaele ha mos-

so i primi passi da attaccante: “Papà fu scelto dal Novara ma tornò a casa perla nostalgia,mentre peril sottoscritto non è stato un problema crescere nel settore giovanile del Bari” spiega Corsale junior, quasi coetaneo di Cassano ed abituato a scendere in mezzo al campo con chi è più grande (e grosso) di lui: “Già nel Bari giocavo con compagni che avevano due anni in più. E’ stata un’esperienza positiva, prima di un brutto momento che ho attraversato quando avevo 17 anni”. Rottura del legamento crociato e del menisco: una mazzata, prima della lenta ma inesorabile risalita. 16 presenze in C2 con la Cavese nella stagione 2000-2001, prima di un purgatorio durato

quattro anni in serie D, di cui tre con il Real Marcianise dove ha vinto un campionato. Ne ha vinto anche un altro, sempre di D, con il Neapolis, dopo una stagione tra i prof sempre con la maglia del Marcianise. Una categoria che negli ultimi tre anni non ha più mollato, “anche se per il sottoscritto il calcio resta prima una grande passione e poi un lavoro, nonostante la grossa responsabilità che comporta indossare una maglia amata dal popolo” spiega Corsale, la cui evoluzione tattica merita un approfondimento: “Quand’ero piccolo giocavo da attaccante, poi mi hanno spostato ovunque: dietro le punte, sulla fascia, a centrocampo e addirittura terzino. Pre-

La squadra della settimana

Cisco in casa con la regola dell’1-0 ROMA. Non andate al “Flaminio” con propositi bellicosi, ne sarete travolti. A Roma non si passa, e si perde anche regolarmente perché la Cisco non fa sconti. In casa vince, mette in fila tutti gli avversari. E così facendo rimane in scia del Catanzaro, appena dietro la Juve Stabia. Tutte e tre nel giro di cinque punti. Quanti bastano per ambire ad un accorcio in classifica nell'immediato. Scontri al vertice in apertura del girone di ritorno, si riparte col botto: terza contro prima, quarta forza del girone che riceve la capolista. Un vero rimpasto che può mischiare le carte oppure stringere ancora il margine in classifica. È questo l'obiettivo della Cisco: spuntarla con il Catanzaro in casa per rilanciarsi in modo definitivo nell'altissima classifica. Impresa ardua? Forse no. Perché intanto la capolista ha dimostrato di poter “scivolare” quando meno se lo aspetta, perché intanto la Cisco Roma vanta il nomignolo di schiacciasassi in casa: le ha vinte tutte o quasi, meglio ha fatto proprio la capolista Catanzaro che s'è sempre assicurata il successo. Nove vittorie su nove per Mosciaro e compagni, sette vittorie ed un pari per la Cisco. L'en plein è fallito per la riscossa del Melfi (alla tredicesima giornata), poco male per Ciofani e soci. Il calendario pone in

oggetto l'occasione per il riscatto capitolino: osare contro il Catanzaro per avvicinarsi alla sua eccellenza casalinga. Ed è proprio il bomber Ciofani ad alimentare i sogni per la Cisco. Lui finora s'è distinto per le undici bellezze collezionate in campionato. Il titolo di cannoniere è suo e, finora, nessuno puà insidiarlo: “È vero - afferma Daniel Ciofani - ma occhio agli stessi Mosciaro e Longoni del Catanzaro che mi inseguono in classifica. Domenica ho segnato una rete importante. Mi ero un po' fermato? Beh, a volte faccio prestazioni molto buone pur non segnando, in altre mi capita di segnare quattro gol ma di non fornire il medesimo contributo importante per la squadra”. C'è anche il trono del gol a colorare ulteriormente il prossimo match clou del campionato. Dinanzi c'è lui, Ciofani, l'attuale re impegnato a scoraggiare gli altri giovani aspiranti. “Domenica ci sarano due scontri al vertice - continua Ciofani - magari potranno dire qualcosa di importante sul prosieguo del campionato. Noi avremo sicuramente il dente avvelenato per la sconfitta patita a Catanzaro all'esordio in campionato. Vogliamo cominciare alla grande il girone di ritorno”. Andrea Buonaiuto

ferisco essere sempre nel vivo dell’azione, quindi in posizione centrale: in quella zona del campo sento di poter rendere meglio”. Anche per caratteristiche fisiche, considerato che non è un gigante: “Il mio modello è Emre, ex centrocampista dell’Inter e nazionale turco. E’un calciatore al quale credo di somigliare”dice Corsale, che a Scafati ha trovato un ambiente in grado di esaltarlo. Con la Scafatese è alla seconda stagione consecutiva, e quest’anno le cose sembrano andare anche meglio rispetto all’annata passata: “Mi trovo bene con tutti, anche con il mister Esposito che è una persona eccezionale sotto tutti i punti di vista” spiega Corsale.

Corsale

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40 Sport


L’interesse di tutti è rivolto al destino della società rossoblù, appeso a un filo

IN BREVE

Giorni fondamentali per una cessione

Il Sorrento corteggia Berretti

IL POTENZA non lascia stare tranquillo nessuno. Non tanto per quanto fatto sul campo, quanto piuttosto per le prospettive dell’immediato futuro. Oltre lo spareggio contro il Giulianova, infatti, ci sarà da affrontare la campagna di rafforzamento che, alla luce degli ultimi accadimenti (epurazione di una serie di titolari e infortuni), diventa imprescindibile e impossibile da sbagliare. Ma con quale ambizione sarà svolta? Già la politica del risparmio, in tal senso, riduce le aspettative. Le vicissitudini dell’ex presidente Postiglione, le vicende che hanno contornato e continueranno a contornare la vita quotidiana del club, certamente, non invitano a scegliere Potenza. Capuano ci metterà la faccia e svolgerà un ruolo di garanzia, Galigani dovrà corroborare le sue argomenta-

zioni economiche (che, dicevamo, non sono certo di primissimo piano) con discorsi motivazionali. Al di là del loro ruolo,però, servonocertezzea livellosocietario. Punti fermi che in questa fase nessuno può dare se non con un cambio di proprietà repentino. Visentin sarà a Potenza domani, Raffaele Bruno è già in sede, uno dei due vorrà parlare con Arcieri per capire come muoversi e su che basi intavolare una trattativa, specie di garanzia per il futuro. E’ impensabile, infatti, che qualcuno faccia mosse anticipate, prima che la giustizia sportiva compia il suo corso. Ma in tal senso va promossa un’adeguata campagna di convincimento che miri a dare - per il momento a tempo determinato,magari finoagiugno- certezzegeneriche che nessuno attualmente può

dare. Si potrebbe pensare a una cessione condizionata al verificarsi di determinati accadimenti, del tipo gestisco fino a giugno e poi pago un prezzo se il Potenza si salva o non pago niente e mi defilo se la società verrà punita a livello sportivo. Non crediamo infatti che in questo momento il Potenza o il suo proprietario (che, lo ricordiamo, sulla carta è Minici per il 95% e Postiglione per il 5%) possano dettare condizioni. Se qualcosa si muoverà rapidamente sul fronte societario, con la speranza anche di qualche aiuto a livello economico dal tessuto locale, chissà, qualcuno potrebbe accadereanche alivello tecnico.In casocontrario occorrerà iniziare ad attrezzarsi per i miracoli. Alfonso Pecoraro

POTREBBE materializzarsi un’importante operazione tra Taranto e Sorrento in apertura del mercato di gennaio. La società costiera, su esplicita indicazione del tecnico Novelli, ha chiesto a Matteo Berretti la disponibilità a trasferirsi in Campania. Il ragionamento tra le società potrebbe articolarsi sulla base di un prestito con diritto di riscatto per la metà, fissato su cifre certamente non indifferenti. Ricordiamo che il Taranto in estate ha pagato oltre 200mila euro al Potenza per acquisire interamente il cartellino del centrocampista toscano, utilizzato fin’ora da Brucato in posizione offensiva senza grandi risultati.

Ternana: si è dimesso il tecnico Baldassarri COLPO di scena in casa rossoverde. Questo il testo del comunicato diffuso dalla Ternana Calcio nel tardo pomeriggio di ieri: "Nella giornata odierna il tecnico Gabriele Baldassarri, per dare uno scossone alla squadra dopo i recenti risultati negativi e visto il suo grande attaccamento al gruppo, ha deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani dell'amministratore unico della società Stefano Dominicis". Difficile capire al momento se alla base della decisione dell’allenatore possa esserci soltanto lo scarso rendimento della squadra in questi quattro ultimi turni di campionato. Fonti umbre ipotizzano una frattura nei rapporti con la dirigenza.

Prima Potenza incerottato: il tecnico a caccia di rinforzi

Capuano il curatore “PRONTO qui è la Croce Rossa”. Eziolino Capuano ha risposto cosi’, nel tardo pomeriggio di ieri, ad una nostra telefonata di saluto. La prende con il sorriso, per fortuna, aspettando l’esito degliesami diagnostici sulle condizioni degli infortunati di Avezzano. Il probabile stiramento rimediato da Berardi e il trauma distorsivo subito da Chiavaro (interessata la caviglia con il coinvolgimento del ginocchio) terranno quasi sicuramente fuori i due da quella che in questo momento è la partita della vita. Parliamo di Potenza - Giulianova, prima giornata del girone di ritorno che si presenta già come un crocevia per il futuro sportivo della società rossoblu. “C’è bisogno che la gente lo capisca sin da inizio settimana - attacca Capuano - ci serve l’aiuto del Viviani per spingere il pallone in porta, contro gli abruzzesi non abbiamo alternative rispetto alla vittoria”. Ragiona senza alibi il tecnico salernitano, quando invece potrebbeaverne.Dalle assenze,allesqualifiche, alle esclusioni. Ma i tre punti da raccogliere contro la squadra di Bitetto sono a questo punto un’ossessione e una necessità, conta raccoglierli in qualsiasi modo. “Raggiungere quota diciannove - spiega Capuano - migliorerebbe sensibilmente la nostra posizione in classifica all’apertura del mercato, so bene

Vanacore ad Avezzano e, a destra Capuano in panchina

come funzionano queste cose, ci sono giocatori che accetterebbero di venire a gennaio nel momento in cui il Potenza si trovasse quintultimo, cosa diversa sarebbe trattare con loro dal fondo della classifica”. Il senso è chiaro. Sicuramente non possono essere i soldi, in questo momento, lo stimolo per accettare il trasferimento alla corte di Eziolino. Alcuni giocatori invece, oltre che dai buoni

rapporti con l’allenatore, potrebbero essere invogliati solo dall’ipotesi di partecipare ad un autentico miracolo sportivo, una salvezza da raggiungerein condizionicomplicatissime. “Anche in quello che dovrebbe essere il mio giorno di riposo - svela il condottiero - ho lavorato dalla mattina alla sera per il Potenza, sto contattando tutti gli amici che ho nel

mondo del calcio per racimolare giocatori utili alla nostra causa”. Oltre ad un portiere di riserva (per Groppioni è praticamente fatta, ndr) servono almeno due difensori e due attaccanti. In attesa di capire gli sviluppi sulla posizione dei quattro esterni, difficilmente confermabili in blocco. Tornando all’ultimo impegno agonistico del 2009, entrano in gio-

co anche ragionamenti a medio-lungotermine. E’d’obbligoper ilPotenza - oltre che vincere, ovviamente provare a raddrizzare le singole situazioni negli scontri diretti per godere di una miglioreposizione in caso di parità a fine campionato. Quella contro il Giulianova è una delle sfide il cui esito dell’andata (1-0 per i giallorossi) è ribaltabile, bisogna provarci. Piùa breve raggio,in ogni caso, sarà fondamentale fare bottino pieno alla vigilia della coppia di trasferte (Andria e Ravenna) che aprirà l’annonuovo, garechesarebbe ideale affrontare già con qualche nuovo innesto in una rosa numericamente ridotta all’osso. Oggi alla ripresa della preparazione giungeranno notizie più precise dall’infermeria. Nel caso l’assenza di Chiavaro fosse confermata, una saggia dose di realismo potrebbe portare Capuano a rivedere anche il tradizionale assetto difensivo a tre, non attuabile in assenza di un centrale di ruolo. Sulle corsie esterne il materiale umano non manca, mentre Giannusa è il sostituto naturale di Berardi. L’isolamento sofferto da De Cesare in Abruzzo lascia aperta anche una porta a Smith. Perchè non rischiare, se proprio si deve cambiare, lanciando le due punte con il trequartista (Catania) a supporto? Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Seconda Melfi cambi nell’organico e nell’atteggiamento

Un momento buio NON ERA CERTO Catanzaro il campo dove il Melfi doveva fare risultato. D'altronde lo score casalingo dei giallorossi è impressionante. Nove partite, nove vittorie, 22 gol fatti, solamente 4 subiti. In più il Melfi si presentava al " Ceravolo", in condizioni di emergenza, senza Naglieri ed Arcamone. Ma non è comunque giustificabile, non opporre resistenza al Catanzaro, subire due gol in appena dieci minuti e non impensierire mai il portiere avversario per tutto l'arco del match. Il Melfi, praticamente a Catanzaro non è sceso in campo, e questo non è plausibile. La squadra gialloverde è in netta involuzione. Ha perso le ultime tre partite, in cui ha subito due gol a gara, realizzandone uno soltanto, contro L'isola Liri. Il bel gioco mostrato precedentemente, un pallido ricordo. La combattività e l'ardore, armi onestamente non in possesso di

una squadra priva del giusto carattere, rappresentano due aspetti che il Melfi deve far suo al più presto. Anche fisicamente la truppa di Rodolfi, appare in crisi, vittima di un gioco dispendioso, e dei campi invernali che non facilitano il compito dei " leggerini" gialloverdi. Però la cosa più grave è rappresentata da un organico ridotto all'osso. Rodolfi non ha alternative, obbligato a mandare in campo, sempre gli stessi. Quando poi, come sta succedendo ultimamente, deve far ricorso alla panchina, la situazione che gli si para davanti è disarmante. Un dato che a Brindisi sarà ancor più rilevante, visto che ai già citati Naglieri ed Arcamone, si aggiungeranno in qualità di assenti anche Chiaria, squalificato, ( speriamo per un solo turno), dopo l'evitabile espulsione subita, e probabilmente Vignati che ha accusato un dolore muscolare. Numerica-

mente il Melfi ha 25 giocatori, ma di questi, forse solo una dozzina appare in grado di affrontare un campionato duro come quello di Seconda Divisione. Inevitabilmente il dover fare le cose in fretta ed in furia, in sede di campagna acquisti, ha prodotto risultati non proprio impeccabili. Qualche errore, il comunque valido, Antimo Grillo , consulente di mercato del club federiciano, lo ha commesso. Ora non resta che rimediare. Condividiamo la scelta della società di voler comunque puntare anche in questa sessione invernale di compra - vendita, sugli under, sui giovani. Una scelta ben precisa ed assolutamente insidicabile, specie per una delle più piccole realtà del calcio professionistico. Una scelta che non è detto che possa essere tecnicamente meno valida, anzi, anche perché parliamo di giocatori nati nel 86 o nel 87, dunque tra i 22 ed i 23

anni. Nel mirino due terzini difensivi, uno a destra ed uno a sinistra. Rogato potrebbe ritornare a fare il centrale, suo ruolo naturale, come prima alternativa alla coppia centrale, in sostituzione del partito Gabrieli. A centrocampo serve un laterale sinistro, non certo un centrale. Nel mezzo c'è abbondanza considerando che Bulla e D'Andria, due buoni giocatori si stanno adattando in veste di esterni, Prive di fondamento dunque le voci di un possibile ritorno a Melfi di Vincenzo Maisto. In avanti occorre una torre, una prima punta all'altezza, alternativa valida per uno tra Chiaria ed Arcamone. Questi gli obiettivi da centrare per irrobustire un organico al momento carente. Non si può sbagliare, pena un girone di ritorno complicato, specie ora che la zona pericolo dista solo tre lunghezze. Emilio Fidanzio

Paolo Rodolfi studia il Melfi a Catanzaro

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Sport 41

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

Il punto girone H Neaplois in vetta, ma non mollano Pianura e Forza e Coraggio Benevento

Per la prima volta Sant’Antonio spodestato DOPO quattordici giornate di incontrastato dominio, il Sant'Antonio Abate, per la prima volta, deve accontentarsi della piazza d'onore. Neapolis nuovo leader. Non mollano Pianura e Benevento. Per sei gironi della D il torneo è al giro di boa; per tre (H, C e D) si proseguirà con le gare dell'andata. La Turris ha ripreso a perdere in casa e l'Angri a vincere in trasferta. Derby? Non sono per il Matera. Esaltano, invece, il Francavilla in Sinni. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della diciassettesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sette vittorie, tre in trasferta e un pareggio. I gol sono stati 21, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 9 da quelle che hanno viaggiato. Nell'ultima d'andata della scorsa stagione, le vittorie furono cinque, una in trasferta e i gol 19. Complessivamente, nelle 153 partite sinora giocate, le vittorie sono state 110 (56 in trasferta), contro le 104 del-

la stagione scorsa (41 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in diciassette giornate, furono realizzati 386 gol, contro i 388 di quest'anno. Il Neapolis Mugnano, quindi, è la nuova capolista del girone. La compagine partenopea, che sinora ha perso solo due volte, ha totalizzato 36 punti, ben sette in meno con cui il Brindisi, nella passata stagione si presentò al giro di boa. Da tenere presente, però, che la compagine campana ha giocato una gara in meno di quella pugliese. Il Sant'Antonio Abate, che non è andato oltre il pari sul campo di un Bitonto che, tutto sommato, anche se di poco, sta facendo meglio della passata stagione, deve ora recitare il ruolo di inseguitore. In terza posizione non molla il Pianura che a Grottaglie ha ottenuto l'undicesimo risultato utile consecutivo (9 vittorie e 2 pareggi). Per i tarantini si è trattato del secondo stop interno di fila. Un punto di speranza per il Francavilla Fontana sul campo del Ca-

sarano; mentre, si fa sempre più a rischio la situazione del Bacoli che contro la neo capolista ha rimediato la sesta sconfitta consecutiva. Per l'Ischia è sempre un problema vincere sul proprio campo, tant'è che l''Angri è stata la sesta squadra a fare bottino pieno al “Mazzela”. Tra le formazioni di Basilicata, il derby tra Francavilla e Matera si è concluso, in favore dei sinnici, con il medesimo risultato dell'anno scorso, vale a dire: 2 a 0. In serie D, Matera e Francavilla, si sono affrontati sinora sette volte. Il Bilancio è decisamente favorevole ai sinnici, con 4 vittorie, due pareggi e una sconfitta. In forte crisi il Pisticci che non vince dal 27 settembre di quest'anno. Per una squadra che nelle ultime dodici esibizioni, riesce a conquistare soltanto due punti e che non va in gol da quattro giornate, sembra proprio difficile parlare di salvezza. Adolfo Sarra

Cambia l’avversario di semifinale di Coppa Italia: Boville Ernica e non Voghera

Logrieco: «Rigore netto» Il trequartista del Matera: «Danneggiati da molte decisioni della terna» Caro Pino... D’Angelo è ok ma non basta

Pino Giusto

Caro Pino ti scrivo...che la prestazione di D’Angelo mi è piaciuta, ma c’è da intervenire ancora sul mercato. Un difensore serve, visto che ieri in panchina ancora una volta non c’era nessuno e Catalano può essere il quarto e non il terzo come hanno detto i fatti, quindi il campo. Qualche under sinistro del 1990 non guasterebbe, come pure un centrocampista seniores perchè Mazzoleni ha convinto relativamente. Senza dubbi la formula di Francavilla a centrocampo ha dato buoni frutti, ma si può e si deve migliorare. In panchina, però, c’è davvero poco. La squalifica di Genchi sarà sopportata dagli attaccanti in organico? Giocherà un under, ma il seniores in più in mezzo al campo il Matera ce l’ha e chi sarà? Iinserire Campo e Logrieco insieme? Vedremo. Ma se in attacco la situazione può essere tamponata anche da Branda. A centrocampo e in difesa urgono due pedine importanti. Resta il fatto che il Matera ha tre punti in meno dell’anno scorso e questo non può essere certo un buon risultato. La fiducia c’è e la strada su cui il Matera si è incanalato sembra essere quella giusta, ma ulteriori passi falsi sarebbero davvero catastrofici per i tifosi del Matera e per il progetto. r.carpentieri@luedi.it

Tanta rabbia. L’anno scorso il Matera uscì dal Fittipaldi battuto nettamente e non solo nel risultato, ma domenica scorsa la sconfitta non c’era proprio. Parlando di calcio, il Francavilla ha tirato in porta una sola volta mentre il Matera ha creato almeno cinque nitidi occasioni da gol. Oltre al vantaggio. Regolare, perchè Genchi sulla partenza del cross di Carretta era in posizione regolare e lo stesso assistente arbitrale è stato capace di segnalare anche un fuorigioco su rimessa laterale, come hanno confermato le immagini televisive. «Sì. ma dal campo è stato peggio. Perchè il rigore-afferma Angelo Logrieco-su di me è davvero grande. Sono andato dall’assistente arbitrale a fine gara per chiedere spiegazioni, visto che è successo a non più di quattro metri da lui. Mi ha risposto che non è compito suo segnalare i rigori. E’ lo stesso che a Pomigliano ci ha tolto due punti e stavolta abbiamo almeno raddoppiato. Perchè se non è compito suo segnalare i rigori, le posizioni inattive sui presunti fuorigioco sì. Quando è partito il cross di Carretta Genchi era alle spalle del giocatore del Francavilla che, per anticipalo, ha messo palla nella suarete.Genchi nonhafatto assolutamente nulla e il gol era quindi regolare. Tornando all’azione personale, sono passato in mezzo a due atleti avversari e c’è stato un tocco forte che non poteva non essere servito. Anche con lo sguardo si può far fischiare un rigore, perchè l’arbitro non è vero che non è tenuto ad ascoltare i suggerimenti degli assistenti. Può non ascoltarli. Però sembra strano che per annullarci il gol lo abbia ascoltato e per assegnarci il rigore no. Dopo pochi minuti la nostra coppia difensiva era già stata ammonita e poi è toccato un po’ a tutti rimediare il cartellino giallo, mentre a loro solo Del Prete. Credo che questo la dica lunga su quanto abbiamo patito. Perdere così fa male, ma chi ha vinto non ha dimostrato certo di essere più forte. Già il pari ci andava stretto, figuriamoci la sconfitta». Una sconfitta che lascerà strascichi, perchè Genchi sarà squalificato. Un seniores, quindi più possibilità per Logrieco di trovare spazio dal primo minuto. «Lentamente sto trovando la condizione dopo un infortu-

Ora si attendono i tre punti con il Fasano

Francavilla si gode la vittoria nel derby

Le proteste del Matera per l’annullamento del vantaggio, sotto Martinelli si dispera dopo il rigore concesso ai sinnici (fc Matera)

Il tocco dell’autorete del Francavilla

nio, ma sono pronto. E’ chiaro che giocando di più le cose andranno molto meglio per trovare il ritmo gara. Comunque, resto a disposizione del tecnico e se avrà bisogno io sono pronto a dare il mio contributo. Credo di averlo fatto ogni volta che sono stato chiamato in causa, come del resto gli altri. Siamo un buon gruppo e siamo coscienti e certi di poter dire ancora la nostra in questo campionato. Non è certo finita qui. Noi non molliamo, anzi siamo più arrabbiati di prima perchè ci mancano altri tre punti. Non voglio commentare poi tutto quello che è successo a fine gara, perchè non è nei miei compiti farlo. Ci sono organi preposti e una società presente in forze a Francavilla. Quindi, aspettiamo fiduciosi la prossima gara per chiudere al meglio quest’anno e preparare un girone di ritorno all’altezza delle nostre potenzialità». Domenica contro l’Ischia ultima gara

dell’anno prima della pausa per le festività natalizie per poi riprendere il 10 gennaio ad Ostuni. COPPA ITALIA- In merito alla semifinale di coppa Italia che, secondo quanto diffuso dal comunicato ufficiale finora con il tabellone degli accoppiamenti, prevedeva il match con il Voghera, c’è stato un cambio di avversario. Ovvero le due semifinali saranno Matera-Boville Ernica e Pordenone-Voghera. Chilometri in meno per tutte. Il Boville Ernica ha attualmente 17 punti in classifica e viaggia in campionato non certo in maniera entusiasmante. Boville Ernica è un centro il provincia di Frosinone di 8000 abitanti a circa 15 km dal capoluogo ciociaro. Ed è quasi una matricola, visto che è al secondo anno di serie D. Distante da Matera 396 km, Boville è senza dubbi una località più raggiungibile dai tanti tifosi materani. Renato Carpentieri

Tante emozioni nel derby andato in scena allo stadio “Nunzio Fittipaldi” tra Francavilla e Matera. Gara tesa dal punto di vista dell’agonismo, fino alla fine, dove gli episodi hanno regalato il successo alla squadra che forse ci ha creduto di più, fino al triplice fischio finale. I sinnici, hanno dimostrato tanta grinta sin dai primi minuti di gioco, anche se il Matera ha avuto le sue occasioni per segnare. Il derby si sa è una gara diversa dalle altre, una partita delicata per entrambe le squadre, sempre dal risultato incerto. Ma il Francavilla sceso in campo, ha fatto capire sin da subito le proprie intenzioni, nonostante gli attacchi dei ragazzi di mister Giusto. I ragazzi di Ranko Lazic, hanno sempre tenuto alta la concentrazione, senza mai disunirsi, questo tutto frutto dell’ottimo lavoro svolto in settimana, dove tutto il gruppo, ha saputo mantenere i giusti equilibri, con il tecnico serbo impegnato a spronare i ragazzi. Ed allora ecco le ottime prove del portiere Di Vincenzo, ormai una vera e propria sicurezza tra i pali, che insieme al resto del reparto difensivo, sta dando una grande prova di forza. Non dimentichiamo che il Francavilla, vanta la seconda miglior difesa del campionato, con sole tredici reti subite, inferiore soltanto a quella della Casertana con nove reti in-

cassate. Una partita, che si annunciava molto impegnativa per Del Prete e compagni, contro la compagine di mister Pino Giusto, intenzionata a dimenticare la brutta sconfitta subita al “XXI Settembre” la domenica prima contro il Neapolis Mugnano per 0-4. Unrisultato pesante, che aspettava una pronta risposta dei biancazzurri, in un derby importante. Ma che purtroppo non c’è stata. Una vittoria fondamentale per i rossoblu, per restare attaccati al treno che porta ai play off, che adesso sono distanti soltanto un punto, ma con l’attesa del responso da parte del giudice sportivo in merito ai due punti da assegnare per la gara con il Fasano. Decisione che molto probabilmente, verrà comunicata in settimana. Ma i tre punti guadagnati hanno regalato a tutto l’ambiente un grande clima di festa. Musi lunghi invece in casa materana, per la seconda sconfitta di fila. In fin dei conti, a gioire alla fine è solo il Francavilla di Franco Cupparo, che viene ripagato dai tanti sacrifici fatti in questi anni. Un uomo che di sport ne sa tanto, ma soprattutto è un dirigente che sa valorizzare i giovani e non’è poca cosa, se si pensa che molti di questi, sono dell’area sud di Basilicata. Una scommessa vinta, dopo tanto lavoro in collaborazione con il suo staff. Claudio Sole

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42 Sport


Oggi pomeriggio alla ripresa saranno comunicati agli interessati

Pisticci, tempo di tagli CONTRO una big si può anche perdere, ma c'è modo e modo di uscire sconfitti da un terreno di gioco. Ed il Pisticci esce dal “Pinto” di Caserta in quello peggiore: incassa tre gol e, soprattutto, non dà segni di vita. Per una squadra che deve lottare per la salvezza puntando tutto sulla tenacia ele motivazioni èun atteggiamento imperdonabile. Forte la delusione del tecnico Pasquale Arleo, alla seconda sconfitta su due gare in sella alla panchinagialloble. Netta la bocciatura di quasi tutto il gruppo da parte della società, che a questo punto è determinata nel senso di prendere scelte drastiche in tempi brevissimi. Pare, infatti, che circa dieci giocatori non sosterranno l'allenamento di oggi. A questi sarà comunicato di raccogliere i bagagli e cercarsi una nuova casa sportiva. E non importa se nel frattempo non sono ancora stati indivi-

Eccellenza Frenano Oppido e Ricigliano

duati i sostituti. Tanto il contributo di chi ha già la sensazione di essere sull'uscio da qualche tempo risulta praticamente nullo. Molti giocatori vanno in campo senza il dovuto impegno e senza alcun rispetto per i colori e la maglia che indossano. Dopo lo sfogo a fine gara del direttore generale Rocco Giosa, che ha commentato duramente l'atteggiamento del Pisticci a Caserta, arrivano le prime conferme da parte del vice presidente Domenico Albano. “Credo dice Albano - che a questo punto l'unica soluzione sia quella di mandare via un po' di gente e cercare di mettere assieme un gruppo nuovo per affrontare con un altro atteggiamento la sfida di domenica e soprattutto il girone di ritorno. Domenica prossima con il Pomigliano, forse, non saremoancora riuscitiacompletare il mercato in entrata, ma ciò non ci impedirà di

prendere nell'immediato delle decisione importanti”. Mister Arleo, in questo senso, sembra avere le idee chiare, dopo essere stato a contatto con lo spogliatoio pisticcese per due settimane e dopo aver sentito la dirigenza, che non può esporsi come sta facendo per avere in cambio solo una serie nera di risultati negativi. La lista in uscita, secondo i ben informati, sarebbe già pronta. Riguardo alla gara di domenica Arleo spiega che “non è tanto un problema di impegno, ma di rabbia agonistica. Purtroppo questa squadra commette sistematica errori decisivi e non riesce a scendere in campo con la bava alla bocca. E' chiaro che a questo punto toccherà prendere delle decisioni ed in tal senso c'è piena sintonia con la società rispetto alla linea da seguire”. Una linea che, tuttavia, esporrà il Pisticci al rischio di gio-

care domenica prossima con gli uominipiù checontati. “E' vero”, aggiunge Arleo, “domenica c'è una sfida decisiva, ma bisognacomprendere che quello che sarà fatto è per il bene del Pisticci che deve continuare ad andare in campo a testa alta e soprattutto deve avere un bilancio sano. Noi stiamo operando perché il calcio qui possa proseguire e farlo in maniera programmata. Per il resto cercheremo di fare tutto il possibile per allestire un organico più esperto, con gente che sia di mestiere, e con tanti giovani, che rappresentano il futuro”. La linea, dunque, sarà drastica. Fuori tutti o quasi. Un colpo di spugna con la prospettiva di ripartire quasi da capo e puntare tutto sul mese di stop che precederà l'inizio del girone di ritorno, nella speranza che a gennaio possa esserci un Pisticci più competitivo. Roberto D’Alessandro

Promozione Miglionico sempre più incostante

Fortis Murgia e Valdiano Moliterno e Pietragalla corrono più delle altre non perdono posizioni FORTIS MURGIA e Ruggiero Valdiano viaggiano sicuramente su un treno ad alta velocità, rispetto all'Angelo Cristofaro ed al Ricigliano che, invece, devono accontentarsi di una vecchia locomotiva del passato. Si è letteralmente spaccata, nella parte alta, la classifica di Eccellenza, ad un turno dal giro di boa del campionato. L'attuale capolista di mister Squicciarini ed il Valdiano di Masullo hanno preso il largo sulle immediate inseguitrici. Soltanto il sorprendente Viggiano ha tenuto testa alle due battistrada, domenica scorsa. In una giornata di campionato ricchissima di gol (ben trentaquattro), il Fortis Murgia ha battuto uno “spigoloso” Policoro, che aveva momentaneamente pareggiato i conti, prima di capitolare ai piedi di Petruzzella. Nell'anomalo derby campano dell'Eccellenza lucana, tra il Ruggiero Valdiano ed il Ricigliano, si è acuito il momento negativo del team salernitano, caro a mister Dente. I valdianesi, infatti, non hanno avuto pietà del Ricigliano, battuto dalle reti di Spinelli e Salamone. Brutto colpo esterno rimediato dall'Angelo Cristofaro Oppido nella tana del Borussia Pleiade. Il sodalizio guidato da Manniello è stato trafitto per ben due volte dall'undici policorese ed ora è distante sette lunghezze dalla leadership. Se nell'Alto Bradano c'è chi piange, in Val d'Agri c'è, invece, chi fa ampi sorrisi. Il Viggiano si è addirittura appropriato della zona-podio annichilendo, in esterna ed in rimonta, il Real Tolve. Benedetto non è bastato alla squadra di Caprioli, surclassata da Sanchirico, Cicchelli V. e Campisano. Scoppiettante pari, a suon di reti, tra l'Avigliano e l'Atella Monticchio. I granata di Filadelfia hanno pregustato il successo con il doppio vantaggio, prima di essere riacciuffati, in extremis, dall'indomita formazione vulturina. Con lo sguardo rivolto sempre al Vulture, il Rionero ha strapazzato per benino il Genzano Banzi con una quaterna.

Ferrandina, primo punto E' COMINCIATO, dopo quattordici giornate, il campionato del Ferrandina. Sembra essere terminato il lungo “calvario” durato oltre tre mesi e condito da numerosissimi dispiaceri. Infatti, la compagine aragonese, che ora può contare su un discreto parco giocatori, ha rimesso in serie positiva la sua deficitaria classifica. Domenica scorsa, il Ferrandina ha cancellato a Picerno il meno uno in graduatoria, portandosi a quota zero punti. Eppure, l'undici della collina materana, dopo tredici domenicheconsecutivedi buiopesto,siera addiritturaritrovatosul doppio vantaggio in quel di Picerno, grazie alla doppietta di Troiano. Poi, è arrivata la rimonta dei ragazzi di Caivano, timbrata da Giordano e Fringuello. Ora il Ferrandina proverà a far punti anche tra le mura amiche, già a partire dal prossimo turno, al cospetto del Real Tolve. Auguriamo alla formazione aragonese un pronto riscatto ed una rapida risalita in classifica. (do.pa.)

Murese a valanga sull'Irsinese (straordinario Dutra con un pokerissimo) e primo punto stagionale per il Ferrandina, che ha addirittura sfiorato il colpaccio a Picerno. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentaquattro gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (336 marcature in totale in campionato), di cui 16 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 18, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campiona-

to lo detiene il Fortis Murgia (32 reti), il peggiore è quello del Ferrandina (4 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (8 reti subite), mentre è del Ferrandina (66 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 14 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 11 reti; Dutra (Murese): 10 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 2), Margiotta (Fortis Murgia), Petilli (Ruggiero Valdiano): 7 reti; Salbini (Avigliano, 1), Frazzica (Fortis Murgia), Rinaldi (Atella Monticchio), Montenegro (Real Tolve): 6 reti. Donato Pavese

COME IN Eccellenza, è fuga a due anche nel torneo regionale cadetto. Moliterno (capolista) e Pietragalla (vice) hanno una marcia in più rispetto al Miglionico, mortificato nello scontro-diretto in casa della formazione altobradanica, guidata da Potenza. In zona-podio, al pari del Miglionico, si è fatto vivo il Bar La Notte Pignola, trascinato dall'accoppiata Ragone-Cilibrizzi. Anche in coda alla classifica di Promozione qualcosa si è mosso. L'Atletico Scanzano ha sfiorato, ancora una volta, il primo sorriso stagionale, ma è stato bloccato nuovamente nel finale di gara. Partiamo con i botti dell'alta quota. Boom, boom, boom ha fatto il “trio delle meraviglie” del Moliterno. Luis Genovese, Petrocelli e Molletta hanno trafitto la Soccer Lagonegro a cavallo dei due tempi, consegnando i tre punti e consolidando la vetta della classifica. In piazza d'onore, ma con tre lunghezze di distanza dal vertice, il Pietragalla ha costretto alla resa il Miglionico, che ora ha perso contatto con le due big del torneo. Gorga e Piacenza hanno fatto sbandare la squadra di Paterino. Come da copione, il Bar La Notte Pignola ha fatto valere il fattore campo ai danni del Real Irsina, piegato di misura dall' “highlander” Ragone. La formazione di Tramutola ha consolidato un posto in zona play-off e, se non fosse per i troppi pareggi esterni (cinque), avrebbe potuto dire la sua nelle zone altissime della classifica. Il Pescopagano non ha agguantato il quinto successo di fila, anzi ha beccato cinque “pappine” in casa della Santarcangiolese. Il Grottole, in nove uomini (doppia espulsione), ha acciuffato il pari in extremis con Montemurro. In precedenza, il solo Moramarco aveva intervallato la doppietta di Tragni del Varisius Matera. Con un guizzo di Ditaranto, il Montescaglioso si è portato a ridosso della zona play-off, a spese del Rotondella. Passando alle note dolenti della graduatoria, il Bella ha umiliato il Lagope-

Un punto alla meta AL MOLITERNO capolista manca un punto per laurearsi “campione d'inverno” di Promozione. Basterà non perdere sul campo del Varisius Matera. La regina del torneo regionale cadetto, inoltre, è l'unica squadra di Promozione ad essere ancora imbattuta ed è reduce da diciannove risultati utili consecutivi (compresa la passata stagione). In questo periodo di campionato, per il team di Vignati, è determinante il suo “trio delle meraviglie”. Luis Genovese, Petrocelli e Molletta stanno scalando assieme la classifica marcatori e vantano finora sei reti a testa. Domenica scorsa, nel 3-1 rifilato alla Soccer Lagonegro, sono andati a segno tutti e tre. Il Moliterno ha avuto il suo “trio delle meraviglie” anche in passato. Nella stagione 2004/2005 l'attacco valdagrino era formato da Latorraca, Molletta e Lancellotti. I primi due chiusero la stagione con otto gol ciascuno, mentre Lancellotti si fermò a sette centri. Quello fu l'anno della promozione in Eccellenza, ma da ripescati. Ora, però, si punta al primato. (do.pa.) sole, al suo ottavo tonfo esterno di fila, mentre il Balvano è riuscito a riagguantare la parità, al fotofinish, contro l'Atletico Scanzano. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventisette gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (302 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, 0 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Grottole (28 reti), il peggiore è quello del

Lagopesole (10 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (7 reti subite), mentre la peggiore è quella dell'Atletico Scanzano (31 reti subite). Classifica marcatori: Ricigliano Mau. (Bella): 10 reti; Lambertini (Miglionico): 9 reti; Buono (Grottole), Pietragalla L. (Pietragalla), Alfonso (Pietragalla), Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1): 7 reti; Genovese L. (Moliterno), Molletta (Moliterno, 3), Petrocelli (Moliterno), Armaiuoli (Varisius Matera), Tragni (Varisius Matera, 1), Petrillo (Santarcangiolese, 2): 6 reti. do.pa.

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Sport 43

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

Alberti: “Una gran bella vittoria contro una squadra di ottimo livello”

Tris del Junior Calcio Lavello Tummillo, Pennacchio e Rescigno firmano il successo IL TABELLINO J. CALCIO LAVELLO DEDALO

3 1

JUNIOR CALCIO: Manieri, Bozza, Dicugno, Damiano, Zoppi, Gravina, Mannarelli, Ferrieri, Pennacchio, Tummillo, Rescigno. A disposizione: Iacoviello, Farfariello, Russo, Caprioli, Mustaqi. Allenatore: Capuano. DEDALO: Sangregorio, Cardone, Gerardi, Scarano, Sabatino, Ciuffreda, Maiorino, Telesca, Gerardi, Avallone, Santoro. Allenatore: Cavasoli. MARCATORI: 40’ pt Tummillo, 13’ st Pennacchio, 35’ st Santarsiero, 43’ st Rescigno. LAVELLO - Il Junior Calcio Lavello risorge. Dopo tre sconfitte consecutive la Junior Calcio rialza la testa grazie ad una prestazione tutta grinta e cuore. Vince così, per 3 a 1 la formazione di mister Capuano contro una Dedalo ben messa in campo e sempre pronta ad offendere

con verticalizzazioni ed improvvisi cambi di gioco. Mister Capuano deve far fronte, come al solito, a numerose assenze, ciò nonostante schiera una formazione compatta e determinata a conquistare i 3 punti. Il primo tempo si gioca ad un buon ritmo da parte di entrambe le squadre con i locali sicuramente più manovrieri ed efficaci nella circolazione di palla mentre gli ospiti pericolosi con lanci e palle inattive. Occorre aspettare il 40’ per vedere il primo gol: inserimento sulla destra del fortissimo laterale Giuseppe Bozza (per lui l’ennesima grande prestazione) che dopo aver saltato il diretto avversario, crossa per Pennacchio che di testa conclude a rete, ma è bravissimo Sangregorio a respingere; sulla respinta però è l’ ottimo Tummilo che insacca con un destro al volo portando in vantaggio i padroni di casa. Si passa alla seconda frazione, mister Capuano passa dal 4-4-2 al 4-3-3 inserendo il giovanissimo Farfariello per l’infortunato Gravina. La Junior Calcio grazie all’ interdizione di Farfariello e Ferrieri si difende con ordine per poi ripartire efficacemente con l’onnipresente Bozza a destra e Pennacchio a sinistra;è proprio quest’ultimo a raddoppiare do-

Rescigno (J. Calcio Lavello)

po una splendida triangolazione a limite dell’area con Rescigno. Al 35’ del secondo tempo Santoro accorcia le distanze con un gol alquanto fortunato. La Junior Calcio però non molla e al terzo minuto di recupero chiude definitivamente la gara con un gran pallonetto di Rescigno. Termina tre a uno per i padroni i casa che ritrovano gioco e carattere contro l’ottima formazione di Gino Cavasoli a cui vanno i complimenti del sempre sportivo Presidente Agostino Alberti: “Per noi è stata una bella vittoria, sono contento per il nostro gruppo; mi complimento con i nostri avversari per la correttezza e lealtà mostrata durante la partita.”

Manolio (P. 2000) pareggia grazie a un calcio di rigore

La compagine di mister Ambrogio Pesce ritorna a sorridere

Il Policoro non retrocede

Poker dell’Ac Lauria

Il team di Lerose ferma l’avanzata del Venosa Doppietta di Mercuro e reti di Ielpo e Brandi IL TABELLINO POLICORO 2000 VENOSA

IL TABELLINO 1 1

POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Lerose, Cuccarese, Morisco, Castronuovo, Agresti, Taranto, Guida, Manolio, Modarelli. A disposizione: Santangelo, De Marco, Barbaro. Allenatore: Lerose. VENOSA: Lagala, Elefante, Ferrara, Pacilio, Ferrenti, Marolda, Lavorano, Del Cogliano, Tudisco, Spagnuolo, Talucci. A disposizione: Stojku, Teora, Lani. Allenatore: Ferrenti. MARCATORI: 15’ st Ferrenti, 32’ st (rig.) Manolio.

AC LAURIA ASSOPOTENZA

Il Policoro 2000

POLICORO - “Il pareggio finale è il risultato più giusto e considerando che il Venosa è la quarta forza del campionato quello acquisito da noi è un buon punto”. Con queste parole Massimo Lerose, allenatore del Policoro 2000, ha riassunto l’1-1 al termine della bella gara contro la squadra di Teddy Ferrenti. Un incontro corretto e dalla buona prestazione per entrambe le compagini in cui i padroni di casa per circa mezz’ora hanno

mantenuto il pallino del gioco e creato tre nitide occasioni da rete nei primi quindici minuti. Nella prima azione, scaturita dalla destra da Agresti, Guida calcia malamente e il pallone finisce fuori; nella seconda è Manolio a non trovare il tempo giusto e poi, nella terza, ancora Manolio dopo uno scambio al limite dell’area con Agresti colpisce il palo. Da parte sua il Venosa non si limita a guardare ma al contrario esce fuori creando qualche buona occasione pur senza far tanto soffrire i locali. Tutte e due comunque pur senza risparmiarsi si controllano a vicenda chiudendo la prima frazione di gioco a reti inviolate. Nel secondo tempo il gioco ristagna inizialmente a centro-

campo poi, al 15’, da una punizione quasi da centrocampo indovina il tiro Ferrenti che insacca sotto l’incrocio. A questo punto è il Padre Minozzi a doversi scuotere e cambiando atteggiamento tattico, e con gli avversari chiusi nella propria parte di campo, spreca ancora con Morisco e con Guida che sbaglia cercando la conclusione al volo anziché colpire di testa. Dopo tanti sforzi però, al 32’, i ragazzi di mister Lerose riescono a pervenire al pareggio con Manolio su calcio di rigore. Gli ultimi minuti sono di contenimento, le due squadre infatti, dopo essersi spese molto, amministrano bene il resto della partita senza creare ulteriori azioni di rilievo.

Manolio (Policoro 2000)

Agresti (Policoro 2000)

Castronuovo (Policoro 2000)

4 0

AC LAURIA: Manfredelli, Papaleo, E. Ielpo, Palladino, Perretti, Perciante, Miraglia, Giffone, A. Ielpo, Mercuro, Brandi. A disposizione: Carlomagno, Nicodemo, Agrello, Miceli, Schettini, Limongi. Allenatore: Pesce. ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Lucia, Casale, Santoro, Macellaro, Mancuso, Nolè, Petraglia, Zolli, Fortunato. A disposizione: Rinaldi, Depergola, Scutaro, Punella, La Rocca. MARCATORI: 10’ pt e 30’ st Mercuro, 20’ Ielpo, 18’ st Brandi. LAURIA - Che poker! Ritorna alla vittoria il Lauria di Ambrogio Pesce che regola l'Assopotenza con due gol per tempo. La gara è messa subito sui binari giusti da parte della squadra di casa che appare assai determinata tanto da prendere subito in mano le redini del gioco cercando di sbloccare presto il risultato, cosa che non riesce per la poca precisione di A. Ielpo il quale non sfrutta a dovere due grosse occasioni. Il gol è nell'aria e arriva al 10' quando Mercuro, caparbiamente conquista palla in area di rigore e anche se defilato sul lato destro in dribbling supera due avversari e con un tiro secco da distanza ravvicinata mette in rete. I potentini provano a reagire ma l'attenta retroguardia lauriota regge bene l'urto e i ragazzi dell'asso non riescono a segnare e quindi a rimet-

Lucia (Assopotenza)

Petraglia (Assopotenza)

tersi in gara. Al 20' bella manovra dei padroni di casa, scambio veloce e “taglio” per Ielpo il quale sfrutta al meglio la sua velocità presentandosi solo davanti a Valeri, superandolo con un perfetto tiro. Il Lauria potrebbe chiudere la partita poco dopo con Ielpo, autore di un'azione simile alla precedente con tiro sferrato da dentro i sedici metri e con il pallone che finisce contro il palo. Nella seconda frazione di gioco è sempre il Lauria a tenere in mano il pallino del gioco mettendo in atto buone trame di gioco, non concretizzate perchè concluse con tiri errati o sbagliati ultimi passaggi. Al 18' arriva la terza rete con Brandi che sugli sviluppi di azione di calcio d'angolo effettua un bel colpo di testa indirizzando la sfera sul lato opposto dove non può proprio arrivare il portiere ospite. Per l'Assopotenza è notte fonda tant'è che al 24' i pontentini restano pure in dieci per l'espulsione di uno dei suoi giocatori più rappresentativi. I padroni di casa ne approfittano e portano a quattro il numero delle

proprie segnature con Mercuro che ruba palla a centrocampo, effettua una lunga fuga, entra in area leggermente sulla sinistra e con un bel destro a giro mette in rete sul lato opposto del portiere. Il Lauria potrebbe arrotondare il bottino ancora con Mercuro e poi con G. Agrello, con quest'ultimo che tira da buona posizione ma la sfera viene intercettata da un difensore. Poi è Nicodemo a concludere con un bel tiro a fil di palo ma Valeri è attento e con una parata in bello stile gli nega la gioia della rete mandando il pallone in angolo.

Fortunato (Assopotenza)

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44 Sport


Narciso: “E’ stata una partita molto dura e a tratti anche cattiva”

Colpaccio del Padre Minozzi L’undicidi Policoro vince la trasferta di Bernalda IL TABELLINO REAL. P. CAMPAGNA 1 PADRE MINOZZI 2 REAL P. CAMPAGNA: Sergio, Tuccino, Mich. Gallitelli, Catapano, Zaza, Russo, Barbalinardo, Ferrante, Iannuzziello, Moro, Mar. Gallitelli. A disposizione: Fuina, Malvani, Musillo, Meric, Laviola. Allenatore: Di Biase. PADRE MINOZZI: Lamalfa, Di Vincenzo, Fiorenza, Di Matteo, Cospito, Filardi, Corizzi, Oriolo, Mele, Ragazzo, Olivo. A disposizione: Simonetti, D’Oronzio, Frammartino, Durante. Allenatore: De Pietro. MARCATORI: 4’ st Barbalinardo, 10’ st Ragazzo, 26’ st Frammartino.

BERNALDA - “Sembra ormai prassi quella che il Padre Minozzi e il Real Peppino Campagna debbano creare scintille ogni volta che si incontrano. Gli ingredienti principali sono stati prima di tutto alcuni comportamenti provocatori di molti giocatori ospiti che sono maestri nello sfottò gratuito nei confronti dei ragazzi locali che ci cascano facendosi prendere dal nervosismo. E poi, è che per un incontro di cartello come questo tra due squadre di alta classifica ci voleva un arbitro all’altezza della situazione ma purtroppo a dirigere questa gara si è avuto Russo di Bernalda che è stato l’artefice in negativo di tutto l’incontro”. Ecco quanto riferito dal presidente del Real Peppino Campagna, Mario Narciso, rammaricato per una gara che avrebbe potuto avere uno svolgimento diverso ed è invece stata condizionata da un

nervosismo crescente. La cronaca vede i ventidue in campo decisi a giocarsela tutta per aggiudicarsi l’intera posta per rafforzare la loro già bella posizione in classifica. Al 10’ bella triangolazione Ferrante-Gallitelli con conclusione fallita di un soffio. Capovolgimento di fronte con Oriolo che serve l’ottimo Ragazzo il quale tenta un dribbling ma viene raddoppiato e l’intenzione sfuma. E’ un primo tempo in cui i ragazzi di Di Biase hanno una maggiore supremazia ma senza esiti positivi e si giunge al termine senza alcun sussulto se non qualche accenno di nervosismo da ambo le parti. Il Peppino Campagna vuole la vittoria e al 4’ della ripresa passa in vantaggio nell’azione forse più bella dell’intera partita. Inizia Catapano che serve in profondità Mario Gallitelli il quale addomestica il pallone e con

Iannuzziello (Real P. Campagna)

una lunga parabola serve in area avversaria dove trova Barbalinardo che liberatosi di un avversario attende l’uscita del portiere Lamalfa e con un delizioso pallonetto deposita la sfera in rete. Il vantaggio mette le ali a Iannuzziello e compagni che in pochi minuti hanno ghiotte occasioni per il raddoppio. Al 10’ però il direttore di gara,

dopo che Zaza aveva toccato con un dito un avversario, indica il dischetto di rigore tra le inutili proteste dei locali che inermi vedono volare cartellini gialli. A battere il penalty è Ragazzo la cui battuta viene parata da Sergio che non trattiene e lesto è lo stesso numero 10 ospite non sbaglia. Il pari galvanizza il Padre Minozzi che approfitta dello scoramento totale dei locali attaccando da tutti fronti e rimanendo in dieci per l’espulsione di Fiorenza per invettiva nei confronti del direttore di gara. Pochi minuti ancora ed è il tecnico Di Biase ad essere allontanato dalla panchina per aver richiamato un suo atleta. Approfittando della superiorità numerica i locali attaccano con più determinazione ma il pressing è disordinato e senza idea. Siamo a metà tempo e i padroni di casa anellano diversi calcio d’angolo che Fer-

rante e Gallitelli calciano bene nell’area piccola ma non vengono sfruttati a dovere. Nel frattempo la squadra di Michele De Pietro si limita a sporadici conrtopiedi e uno più fortunato lo porta al raddoppio con Frammartino che solo in area contro quattro difensori riesce a trovare lo spiraglio giusto beffando l’incolpevole Sergio. La reazione del Peppino Campagna è rabbiosa e chiude gli ospiti nella propria metàcampo nella speranza di riagguantare il risultato. Inutili sono le punizioni dal limite calciate dallo specialista Gallitelli, alcune ben neutralizzate da Lamalfa. Inesorabile arriva il triplice fischio che sancisce la vittoria del Padre Minozzi. Sembrerebbe finita e invece al rientro negli spogliatoi il signor Russo ha ancora il tempo di sventolare cartellini rossi solo per il Peppino Campagna.

Deportivo e Metanauto divertono il pubblico

Pitrelli: “Notevole la correttezza delle due squadre”

Spettacolare pareggio

Il Francavilla va forte

A Montescaglioso sono ben 8 le reti segnate

A segno per i locali Hilal, Dora e Novelli

IL TABELLINO D. MONTESCAGLIOSO 4 METANAUTO 4 DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Rizzo, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Ettorre, Brizio, Palazzo, Scarciolla. Allenatori: Minulli-Santarcangelo. METANAUTO: Marino, Vaccaro, Pinto, Giosa, Passavanti, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Tripaldi. A disposizione: Palladino, Miglionico, Giannattasio, Caiata, Laurino, Sabia, Merola. Allenatore: Catalano. MARCATORI: 8’ pt e 22’ pt Santarsiero, 20’ pt Cifarelli, 24’ pt Larocca, 16’ st Tripaldi, 32’ st Dimucci, 40’ st Laurino, 42’ st Venezia. MONTESCAGLIOSO Spettacolo al “Comunale” di Montescaglioso con il Deportivo e la Metanauto ad affrontarsi a viso aperto e senza fare calcoli lasciando difatti il risultato in bilico fino all’ultimo minuto di recupero quando il Deportivo trova con grinta e volontà il pareggio che alla squadra di mister Mianulli va anche stretto considerato l’andamento di tutta la partita ma soprattutto guardando alcune decisioni arbitrali che lasciano l’amaro in bocca alla compagine di casa. La partita inizia su ritmi elevati e le due squadre cercano subito di spingersi in avanti. La prima rete arriva all’8’ con Santarsiero che con un colpo di testa ottiene facilmente il vantaggio. Dopo aver accusato il colpo i ragazzi del duo Mianulli-Santarcangelo rimangono per qualche minuto in balia del gioco avversario, gioco che produce un’altra ghiotta occasione sventata però da un recupero dell’ottimo Venezia che ancora una volta riesce a far parlare bene di se grazie ad una grande prestazione. Al 20’ Montese recupera la sfera lanciando a

rete Cifarelli che colpisce la sfera incrociando sul palo lontano dove il portiere non può arrivare. Il pareggio dura circa due minuti, infatti, dopo il goal la squadra di casa si spinge in avanti sbilanciandosi nuovamente troppo ed è così che ancora una volta Santarsiero in contropiede riporta i suoi in vantaggio nonostante le proteste dei locali. Passano altri due minuti appena e con un’azione fulminea viene ristabilita la parità; infatti neanche il tempo di battere a centrocampo che Dimucci si libera del diretto avversario a centrocampo e lancia uno splendido pallone a Larocca che apre in due la difesa avversaria e senza pensarci due volte appena la sfera tocca terra lascia partire un bolide che non lascia scampo a Marino. Il primo tempo finisce senza altre occasioni clamorose, la partita viene giocata a centrocampo e tranne per qualche calcio piazzato i portieri restano inoperosi. La seconda frazione di gioco inizia con i padroni di casa decisi a conquistare i tre punti in palio e per questo protesi in un attacco senza soste. Al 16’ però la beffa colpisce ancora, e la Matanauto si riporta in vantaggio con Tripaldi. A questo punto gli ospiti cercano in tutti i modi di chiudere la partita andando vicini al gol con un tiro ravvicinato di Santarsiero parato dall’ottimo Mazzoccoli. Al 32’ è Dimucci a mettersi nuovamente in evidenza con una punizione dai 25 metri che finisce in rete ristabilendo una nuova, momentanea parità. Le due squadre ora appaiono stanche e accusano le fatiche di una partita tirata e senza soste ma ciò nonostante non si arrendono continuando a giocare e cercando entrambe la giocata che possa portare alla vittoria ma non accade niente fino ai minuti di recupero quando Laurino in velocità infila il portiere di casa portando le reti a quattro e la sua squadra in vantaggio per l’ultima volta. Rimane un solo altro minuto di recupero da giocare ma nel calcio,

si sa, tutto può accadere ed infatti alla ripresa del gioco a centrocampo il pallone arriva al neo entrato Brizio che lascia partire un cross alla cieca sapendo che in area c’è chi non ti aspetti: infatti Venezia con le ultime forze riesce in un poderoso stacco a colpire la sfera spedendola proprio dove il portiere non può arrivare e mettendo la parola fine all’incontro. La società del Deportivo ci fa avere attraverso un suo tesserato, Santarcangelo, la dichiarazione che riportiamo integralmente: “E’ stata una gara bella, combattuta e senza cattiverie nei contrasti ma per quanto riguarda l’arbitraggio purtroppo non si può più tacere su questi avvenimenti, arbitri che rovinano partite piacevoli con le loro decisioni assurde portando all’esasperazione questi ragazzi che vengono per divertirsi ma che poi si trovano di fronte a cose inaudite, errori grossolani che ti fanno pensare. Non è così che si possono perdere le partite”.

IL TABELLINO FC FRANCAVILLA VARISIUS

3 1

FC FRANCAVILLA: Travascio, Appella, Valicenti, Albertini, Dora, Mazzilli, Novelli, Hilal, Briamonte. A disposizione: Foligno, Marino, Graziano And., Fiorenza, Petruccelli Manfredi. Allenatore: Pitrelli. VARISIUS: Galante, Cappiello, Fiore, Chietera, Buono,Schiuma, Montemurro, Locapo, Pistinciuc, Miglionico, Picerno. A disposizione: Maino, Perrone, Pace, Di Cesare, Romano. Allenatore: Marchionna. MARCATORI: 20’ pt Hilal, 25’ pt Pinstinciuc, 30’ pt Dora, 35’ st Novelli. ROCCANOVA - Al “Comunale” di Roccanova si è assistito ad una bella partita tra due squadre molto ben messe in campo in particolare con il Francavilla impegnato ad at-

taccare ed il Varisius che riparte in velocità. I locali spingono sull’acceleratore e risultano molto efficaci le giocate sulle corsie esterne in particolare di Appella,Valicanti, Briamonte e Novelli che in più occasioni sfiorano il gol che non arriva per la bravura dei centrali di difesa del Varisius Schiuma e Buono, nonché per l’estremo difensore Galante. Al 20’ è Hilal per il Francavilla che nella zona sinistra della trequarti riceve palla, si accentra e scarica un tiro che batte sulla parte bassa della traversa e s’insacca alle spalle di Galante. Gli ospiti accusano il colpo tuttavia al 25’ trovano il pareggio con un gol di pregevole fattura di Pistinciuc che stoppa la sfera al limite dell’area, si gira e calcia un tiro imparabile per Travascio. Il Francavilla continua a macinare gioco ed al 30’ trova nuovamente il vantaggio con un bel gol di Dora che insacca a conclusione dell’ennesima giocata sulla fascia sinistra. Subito dopo i rossoblu trovano la terza rete con Novelli che è fortunato a ribattere in rete un rinvio affannoso del difensore del nero-verdi mate-

Allievi Provinciali “A” - Battuta nettamente la Culturale

L’As Melfi di Schiròfatredici RAPOLLA - C'è poco da dire, il risultato parla chiaro, 13 gol sono il pesante passivo che i ragazzi di mister Schirò hanno inflitto alla malcapitata società potentina. Gara dominata per gli interi ottanta minuti senza subire nemmeno un tiro verso la porta difesa dal numero uno melfitano. Passano solo 10 minuti e arriva subito il vantaggio firmato Lapenna che con i suoi continui inserimenti realizza 3 gol in pochissimi minuti. A seguire arrivano i gol di Gresia e di Orabona. Si va quindi al riposo sul 5-0. Nella seconda frazione di gioco il Melfi sostituisce Cassese per il debuttante Castaldi, poi lo stremato Lapenna lascia il posto a Silvestri, Bocchetti a Santarsiero e Gresia per Mecca. Sono proprio queste forze fresche a dare il via a nuove azioni di attacco, molte volte, anche sprecate banalmente.

Potito (As Melfi)

Ma si sa, nel calcio segna chi crea di più e quindi il passivo aumenta, vengono realizzate otto reti nei secondi quaranta minuti di gioco rispettivamente da Potito, Marzullo, Silvestri, Amoroso, due da Mecca e due da Orabona. Giallo-verdi, dunque, che

non perdono un colpo, guidano infatti il girone a punteggio pieno e vogliono onorare il nome della società alla quale appartengono; facendo classifica quindi non sono ammessi passi falsi se ci si vuole candidare tra le pretendenti alla vittoria finale.

Dora (Fc Francavilla)

rani che reclamano un fallo di mano. Nel secondo tempo la partita rimane accesa e vivace anche se non ci sono reti che la rendono spettacolare grazie ai due portieri attenti. Al 25’ è il Francavilla con Dora che colpisce il palo con una bella conclusione da fuori area. Aldo Pitrelli, allenatore del Francavilla, da noi sentito a fine gara, ci ha dichiarato: “Abbiamo assistito ad una bella partita particolarmente nel primo tempo con belle giocate sulle corsie esterne. Mi preme sottolineare la correttezza dei giocatori e dei dirigenti delle due squadre”.

IL TABELLINO AS MELFI 13 CULTURALE LUCANIA 0 AS MELFI: Bellino, Gresia, Bocchetti, Grasso, Brescia, Lapenna, Orabona, Cassese, Marzullo, Amoroso, Potito. A disposizione: Santarsiero, Silvestri, Mecca, Castaldi. Allenatore: Schirò. CULTURALE LUCANIA: Quaratino, Giannattasio, Carlucci, Lottino, Greco, Somma, Petruzzo, Romano, Jula, Maggio, Lacapra. A disposizione: Samperisi, F. Quaratino, Santopietro, Lepore, Gruosso. Allenatore: Cirone. MARCATORI: 10’ pt, 15’ pt e 18’ pt Lapenna, 23’ pt Gresia, 28’ pt, 12’ st e 25’ st Orabona, 4’ st e 11’ st Mecca, 17’ st Silvestri, 28’ st Potito, 30’ st Amoroso, 34’ st Marzullo.

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Sport 45

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

In auge Rocco Di Nella autore delle tre reti che stendono la squadra ionica

La capolista soffre ma vince All’AS Scanzano non basta una doppietta di Camardi IL TABELLINO SCANZANO ASSOPOTENZA

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SCANZANO: D. Castellucci, Quintani, Vittoria, Ponzio, N. Castellucci, Ciaglia, Gerardi, Faillace, Malvasi, Camardi, Maiellaro, A disposizione: Bendaj, Florio, Lucarelli, Castellano, Arcomano, Dattoli. ASSO POTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Brindisi, Lo Tito, Pace, Palermo, La Penna, Petruzzi, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Gaudiosi, Buccarello, Lacidogna, Lo Prete, Benedetto, Di Lucchio. MARCATORI: 14’ pt, 31’ pt e 10’ st Di Nella, 2’ st e 33’ st Camardi. SCANZANO - Gran bella gara quella disputata in riva allo ionio tra uno spregiudicato Scanzano e l’Asso Potenza prima della classe. Padroni di casa spregiudicati perchè

pur conoscendo la forza dell’avversario hanno giocato a viso aperto senza mostrare alcun timore reverenziale. L’avversario non era ovviamente facile da superare e difatti al 14’ passa in vantaggio con Di Nella che sfrutta un lancio dalla difesa e superando in velocità supera due avversari segna indisturbato. I locali non ci stanno e i tre di centrocampo Faillace, Ponzio e Gerardi, anche in inferiorità numerica nel loro reparto, lottano e offrono palloni agli attaccanti che vengono impattati dalla granitica difesa ospite. Al 30’ è Camardi a liberarsi del proprio guardiano e dal limite calcia a colpo sicuro ma il portiere con un grande intervento mette il pallone in angolo. Subito dopo la legge del calcio viene rispettata e con un lancio dalla difesa è ancora Di Nella a superare gli avversari e siglare il secondo gol, e suo personale, esatta fotocopia del primo. La seconda frazione di gioco inizia subito con la rete di Camardi con un gran tiro dal limite. A questo punto i locali ci credono e si proiettano in avanti ma al 10’ il solito contropiede ospite vede Palermo dalla sinistra mettere la sfera in mezzo all’area

Camardi (Scanzano)

dello Scanzano dove ancora una volta Di Nella è abile a liberarsi e siglare il suo terzo goal. La partita si accende ancora di più ma non succede niente fino al 33’ quando, su punizione, ancora Camardi con una parabola degna dei più grandi specialisti mette a segno il risultato finale. "Ce la siamo giocata a viso aperto e non abbiamo niente da recriminare" queste le parole a fine gara del presidente Carlomagno anche dopo una sconfitta che i suoi ragazzi non avrebbero meritato proprio per la bella prestazione espressa.

Il punteggio racconta tutto; sedici i gol

Petrullo: “Nel calcio non sempre vince il team che gioca meglio”

Il Varisius esagera con l’Accademia

Ramundo fa felice il Matera di mister Savio Acquasanta

IL TABELLINO VARISIUS 16 ACCADEMIA CALCIO 1 VARISIUS: Garipoli, Andrulli, Marian, Basile, N. Andrisani, Haidane, A. Andrisani, Iacovone, Rondinone, Flumero, Ambrosecchia. A disposizione: Mancino, Dimarzio, Fontana, Montemurro, Perrone, Di Cesare, Stano. Allenatore: Miulli. ACCADEMIA CALCIO: Foscolo, Gerrieri, Gheorghita, Sarli, Ciorciari, Notarfrancesco, Pesacane, Vitale, Santangelo, Santopietro, Santimone. Allenatore: Labanca. ARBITRO: Rondinone di Matera. MARCATORI: 2’ pt e 27’ pt Rondinone, 5’ pt A. Andrisani, 18’ pt e 7’ st Iacovone, 25’ pt Notarfrancesco, 30’ pt Flumero, 36’ pt Basile, 10’ st, 15’ st, 22’ st, 23’ st e 28’ st Dicesare, 20’ st Montemurro, 30’ st Perrone, 33’ st N. Andrisani, 35’ st Fontana. MATERA - E’ stata una facile vittoria per la formazione di mister Miulli, gli ospiti mai in partita ritornano a casa con una sonora sconfitta, ma nonostante ciò alcuni loro elementi si sono messi in mostra con alcune buone giocate. Per gran parte della gara mister Miulli mischia le carte e inserisce tra i titolari tanti ragazzi del 1996, ma nonostante ciò la differenza in campo è notevole. Dopo appena cinque minuti Varisius avanti con le reti di Rondinone e A. Andrisani, al 18’ c’è la rete di Iacovone che risolve una mischia a proprio favore. Acuto ospi-

te con Sarli che dopo aver saltato diversi avversari da la palla a Notarfrancesco che supera il portiere. Al 27’ altra rete di Rondinone servito da A. Andrisani, al 30’ è Flumero a segnare con un pallonetto. Chiude lo score del primo tempo Basile con un tiro dal limite. Nella ripresa entra subito Iacovone fa gol ribadendo a rete una respinta del portiere, poi Dicesare che in un sol boccone fa cinque reti, al 10 con un tiro in diagonale, al 15’ dribblando il portiere, al 22’ tiro in diagonale, 23’ con un tapin, e infine al 28’ con un tiro dal limite. Al 20’ mette il sigillo Montemurro, ed al 30’ Perrone con un forte tiro. Nei minuti finali al 33’ Andrisani appostato sul secondo palo, e al 35’ chiude il punteggio Fontana. Facile affermazione del Varisius, la gara è servita per dare spazio agli atleti che di solito hanno meno spazio. La loro prova è stata soddisfacente, poi la stanchezza si è fatta sentire e si sono un pò appannate le loro giocate.

Nuzzolese (Invicta Matera)

Nicoletti (Invicta Matera)

Grittani (Invicta Matera)

PICERNO - Come capita spesso nel calcio non sempre vince la squadra che gioca meglio. Così è stato anche nella sfida, almeno secondo il tecnico picernese Nicola Petrullo, tra la Metanauto e il Matera con la squadra di mister Petrullo che gioca sicuramente una grande partita creando più opportunità per passare in vantaggio senza concretizzare mai le occasioni avute. Il Matera di Savio Acquasanta da parte sua aspetta l’occasione propizia e quando gli capita non se la fa sfuggi-

re. La cronaca. All’11’ calcio d’angolo a favore della Metanauto; batte Capece per Podano che di piatto destro appoggia debolmente tra le braccia del portiere Rondinone. Al 17’ gran tiro dal limite di Bernabei che colpisce la traversa. Al 22’ è sempre la traversa a salvare il portiere materano su tiro di Capece. Al 24’ il Matera ha l’opportunità di passare in vantaggio in una mischia creatasi in area Picernerse con la retroguardia locale che si salva con affanno. Al 29’ altra possibilità per i giovanis-

simi della Metanauto; in mischia è Scavone a fallire di poco il gol. Nella seconda frazione di gioco la squadra che occupa la seconda posizione in classifica per i primi quindici minuti riesce ad imporre la propria forza impegnando in due occasioni il portiere locale Giubileo che si salva perchè gli ospiti sbagliano la mira. Scampato il pericolo i ragazzi della Metanauto riprendono in mano il gioco impegnando la difesa avversaria che è brava e pronta a salvarsi. Al 28’ contropiede dei materani, da

IL TABELLINO AURORA MURESE 9 D. MONTESCAGLIOSO 0

Di Cesare (Varisius)

AURORA MURESE: Pepe, Lamorte, Colucci, Galizia, D’Arca, Altamura, Calandrelli, Troglia, De Martino, A. Pepe, Rendina. All.: Ciarliero. DEP. MONTESCAGLIOSO: Matera, Gallitelli, Patimasco, Martino, Palazzo, Braj, Rizzo, Ditaranto, Mianulli, Motola, Disabato. Allenatore: Paolicelli. MARCATORI: 5’ pt, 12’ pt e 34’ pt De Martino, 20’ pt Pepe, 23’ pt Troglia, 30’ pt Rendina, 32’ pt Calandrelli, 2’ st Ceccia, 6’ st Marolda.

IL TABELLINO METANAUTO INVICTA MATERA

METANAUTO: Giubileo, Forastiero, Carriero, Scavone, Forte, S. Topazio, Bernabei, Capece, Podano, Traficante, Miglionico. A disposizione: Cappiello, Zavate, Gigante, Russillo, Castronuovo, V. Topazio. Allenatore: Petrullo. I. MATERA: Robertone, Piccinni, Manicone, Tancredi, Nuzzolese, Tataranni, Palmirotta, Grittani, Ramundo, Melodia, Nicoletti. A disposizione: Andrulli, Brunone, Matera, Clemente, Bedini, Vulpis, Calderone. Allenatore: Acquasanta. MARCATORE: 28’ st Ramundo. fondo campo cross al centro per l’accorrente Ramundo che segna il gol della vittoria. Al 34’ S. Topazio presentatosi solo davanti al portiere Rondinone ritarda il tiro consentendo il recupero dei difensori e sprecando così l’ultima occasione per agguantare un pareggio che, come dice Nicola Petrullo, “sarebbe stato stretto ai giovanissimi picernesi, figuriamoci la sconfitta”.

Non c’è storia nella partita contro il Deportivo Montescaglioso

La Murese è quasi da dieci e lode MURO LUCANO - Ci sono partite che non hanno nulla da dire; una di queste è senza dubbio Aurora Murese-Deportivo Montescaglioso con gli ospiti che levatesi quasi all'alba per affrontare un lungo viaggio, sono arrivati in campo troppo stanchi tanto che nel corso del primo tempo hanno subito ben sette gol ed anche un'espulsione. La ripresa dura solo sette minuti in cui i locali segnano altri due gol che sommati ai sette della prima frazione di gioco fanno un totale

di nove. Un punteggio eclatante e alla vigilia inatteso sia per i ragazzi di Muro Lucano che per quelli di Montescaglioso con quest'ultimi che devono rimboccarsi le maniche e cercare di rifarsi nel prossimo incontro. Parole di elogio invece per i giovanissimi calciatori dell'Aurora Murese autori di una prova perfetta coronata dalla tripletta del bravo De Martino e dai gol di Pepe, Troglia, Rendina, Calandrelli, Ceccia e Marolda.

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46 Sport


Giornata importante per la squadra allenata dal dinamico Vito Leone

Il Policoroprendeunpunto Mottola: “Abbiamo pagato troppo le varie assenze” IL TABELLINO AS MELFI POLICORO 2000

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AS MELFI: Caporale, Caccavo, Venezia, Errico, Toglia, Onorati,Sportella, Nigro, Graziano, Tirico, Ricchiuti. A disposizione: Luciano, Vodola. Allenatore: Mottola. POLICORO 2000: Bruneo, Federici, Spagnolo, Fortunato, DeLuca, D’Alessandro, Le Rose, Stigliano, Antonucci, Sanchirico. A disposizione: Magno, Lucarelli, Fornaro, Crocco. Allenatore: Leone. MARCATORE: 15’ st Antonucci, 20’ st Stigliano, 25’ st Toglia, 33’ st Graziano.

RAPOLLA - Per commentare questa gara iniziamo con una parte della dichiarazione del tecnico melfitano Antonio Mottola: “Abbiamo assistito un primo tempo con le due squadre in perfetto equilibrio tecnico tattico, con poche occasioni da rete. Una domenica da dimenticare per i ragazzi federiciani con poche assortite in attacco, un centro campo con poche idee”. Nel secondo tempo finalmente entrano in campo due squadre completamente diverse, evidentemente la pausa ha portato buoni consigli dando vita ad un’altra partita. Iniziano i padroni di casa portatosi più volte pericolosamente in zona d’attacco è lo fanno con il miglior uomo della domenica “pendolino” Sportella, sulla fascia destra seminando panico in area avversaria, per cui il Policoro 2000 su quella fascia è costretto a ricorrere agli straordinari. Al 10’ della ripresa si rivede il bom-

ber giallo-verde Graziano che ci prova con un tiro da lontano che però risulta essere innocuo per il portiere ospite Bruneo. Al 15’ il Policoro 2000 sorprende la formazione locale passando in vantaggio con un bellissimo gol di Antonucci che manda il pallone a gonfiare la rete avversaria con un abile e calibrato pallonetto. Cinque minuti dopo gli ospiti sulle ali dell’entusiasmo gli ospiti raddoppiano con Stigliano. A questo punto della partita, con il risultato oramai quasi compromesso del tutto, mister Mottola dalla panchina rincuora i propri ragazzi e li sprona ad una reazione che non tarda ad arrivare. Il Melfi si rialza e accorcia le distanze con capitan Davide Toglia che sugli sviluppi di un calcio di punizione è bravo nello stop e nello sferrare un tiro vincente che vale il 2 - 1. I ragazzi di Antonio Mottola prendono coraggio e spronati dal pubblico pre-

Fortunato (Policoro 2000)

sente si riversano nella metà campo avversaria costringendo il Policoro 2000 a difendersi con tutti gli effettivi. Il Melfi trova il pareggio con una zampata del giovane Graziano che con opportunismo a pochi passi sfrutta una indecisione del

portiere ionico realizzando il 2 - 2. Al ragazzi del Melfi gli capita anche l’occasione del vantaggio esattamente nei minuti di recupero con mister Mottola che invoca un calcio di rigore per un presunto fallo su Sportella; l’arbitro è di tutt’altro parere e la gara termina in parità. Negli spogliatoi questo è il commento dei due allenatori. Il tecnico del Melfi Antonio Mottola ci dice: “Certamente è una domenica da dimenticare sotto l’aspetto tecnico-tattico, credo che la partita sia stato condizionata molto per alcune nostre assenze importanti, ma tutto sommato negli ultimi minuti di gioco ho visto un grande forza e voglia nei ragazzi di ribaltare un risultato quando mai disastroso e tutto questo ci dà fiducia ad andare avanti e affrontare domenica a Matera la seconda in classifica. Il risultato del pareggio è più che giusto”. Questa invece la dichiarazione dell’allena-

Gli ospiti vincono con Acierno e Gramaccia

Tra i marcatori spicca il bomber Silvestri (doppietta)

La PGS Don Bosco supera il Foggiano

Pareggio rocambolesco tra Padre Minozzi e Aviglianese

IL TABELLINO FOGGIANO MELFI PGS DON BOSCO

1 2

FOGGIANO MELFI: Corona, Brescia, Simonetti, Lomio, Urbano,V. Mossucca, Corbo, Gallo, Capobianco, Verderosa, Guerrieri. A disposizione: Corsino. Allenatore: Ricciuti. PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Zuddas, Sabia, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Licciardi, D. Mancusi II, Ger Vaccaro, Ascenzo. A disposizione: Casale, Martinelli, Tortorelli, Romaniello, Acierno, Lisanti, Mauro. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 14’ pt, 18’ st Acierno, 36’ st Gramaccia. FOGGIANO MELFI - Gara dai due volti quella fra il Foggiano Melfi e la PGS don Bosco di Potenza nell’anticipo della tredicesima giornata del campionato regionale Giovanissimi, con la vittoria che va agli ospiti grazie a una rete di Gramaccia nei minuti di recupero.

Lomio (Foggiano Melfi)

Match iniziato con un lieve ritardo per le verifiche dell’arbitro sulla praticabilità del terreno di gioco che presenta l’area di rigore quasi interamente allagata. Dopo le consultazioni fra arbitro e capitani la gara prende il via con il consenso delle due squadre. La prima parte è tutta in favore dei padroni di casa, decisamente più a loro agio sul piccolissimo campo di Foggiano. I Melfitani si fanno più volte pericolosi dalle parti di Pietrafesa e trovano il gol alla metà del primo tempo con una conclusione da fuori area. La reazione ospite stenta ad avvenire, e il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti. Nella ripresa mister Condelli decide di cambiare l’assetto della propria squadra e inserisce Acierno e Tortorelli schierando i suoi con 3 punte e un centrocampo dalle caratteristiche decisamente offensive. La scelta rischiosa fa comunque subito vedere i suoi frutti, infatti, la PGS appare trasformata e con ottime trame palla a terra schiaccia il Foggiano nella propria metà campo. Al 10’ potrebbe subito arrivare il pareggio, ma Gramaccia a tu per tu col portiere sbaglia clamorosamente la rete del pari. Pochi minuti più tardi ci pensa però Acierno a ristabilire la parità con una prodezza balistica su calcio di punizione dalla destra. Al 18’ Tortorelli calcia debolmente su assist di Logiudice, mentre al 22’ i padroni di casa richiedono un calcio di rigore per un contatto dubbio in area di rigore. Qualche minuto prima invece il portiere potentino Pietrafesa per poco non regala la rete al Melfi facendosi scivolare il pallone dalle mani. Nei minuti di recupero, è ancora Acierno a rendersi protagonista: il centrocampista potentino prende palla nella propria metà campo e dopo aver saltato ben tre avversari serve una palla d’oro a Gramaccia che questa volta a tu per tu col portiere non sbaglia e realizza la rete del definitivo 2 a 1.

Telesca (Aviglianese)

Rosa (Aviglianese)

Abatiello (Padre Minozzi)

POLICORO - Ottengono un punto ciascuna perchè la bravura ha permesso a entrambe di evitare la sconfitta ma chiunque delle due squadre in campo avesse vinto non avrebbe rubato nulla all’altra tanto è stato il gioco espresso e belle le tante trame per l’intera durata dell’incontro tra il Padre Minozzi e l’Aviglianese. Buona la partenza del Padre Minozzi che al 3’ sblocca il risultato con Vincenzo Silvestri che entrato in

area scarta un paio di avversari mandando in rete il pallone del vantaggio. All’8’ le marcature diventano due con Francesco Dimatteo che raddoppia in una azione simile. Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa continuano a pressare gli avversari ma lo stesso Dimatteo con un debole tiro solo davanti al portiere sciupa l’occasione del 3-0. Non tarda ad arrivare la reazione dell’Aviglianese che al 25’ accorcia

le distanze con D’Andrea il quale involatosi verso l’area avversaria salta il difensore e batte il numero 1 locale. Sul finire del tempo grazie al rigore trasformato da Vaccaro la squadra di mister D’Andrea ottiene la parità. Nella ripresa si assiste a continui capovolgimenti di fronte fino a quando Silvestri in contropiede in velocità spedisce il pallone alle spalle di Santarsiero. Dopo appena cinque minuti D’Andrea firma la per-

IL TABELLINO PADRE MINOZZI AVIGLIANESE

3 3

PADRE MINOZZI: Abatiello, Morando, Greco, Balducci, Laguardia, Amendolara, Pontandrolfi, Trupo, Prete, Silvestri, Dimatteo. A disposizione: Garofalo, Bianco, Mitidieri, Palmieri. Allenatore: Silvestri. AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rosa, Telesca, Salvatore, Santoro, Romaniello, Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, Summa. A disposizione: Della Croce, Esposito, Sileo, Martinelli, Colangelo, Mecca. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 3’ p e 16’ st Silvestri, 8’ pt Dimatteo, 25’ pt e 21’ st D’Andrea, 32’ pt (rig.) Vaccaro.

sonale doppietta e segna il definitivo 3-3 sebbene il Padre Minozzi non tiri i remi in barca sprecando una clamorosa occasione ancora con Silvestri che in contropiede arriva solo davanti al portiere ma ormai stanco non ha la forza di fare un bel tiro e la sfera finisce tra le braccia di Santarsiero.

Giovanissimi Nazionali - Il team di Mazzatura rimonta due reti

IL TABELLINO LECCE POTENZA

tore del Policoro 2000, Vito Leone: “Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi per la grande prestazione di questa gara. Giocare con un forte Melfi dominare per quasi tutta la partita, andare sul 2-0 e fare altre 5-6 palle gol non sfruttate e poi solo sul finale pareggiare è da grande squadra. Peccato per questo pareggio perchè se c’era una squadra che doveva vincere quella era la nostra. Voglio aggiungere che finalmente ho trovato un arbitraggio felice, una ragazza bravissima non ha sbagliato quasi mai, tranne che sul gol loro del 2-1 dove c’era un fallo evidente di mano del giocatore che si aggiustato la palla con la mano e poi ha fatto gol. Un plauso per il primo gol di questo campionato di Antonucci un gran gol a volo che si insacca all’incrocio e al settimo centro di Stigliano, ma bravissimi tutti per questo pareggio che mi rende orgoglioso di tutti loro”.

2 2

LECCE: Pino, Todisco, Procentese, Trofo, Quarta, Brunetti, Lombardi, Tundo, Longo, Basso, De Pascalis. A disposizione: Moreno, Caporale, Luperto, Ponzetta, Stranieri, Tavon, De Matteis. Allenatore: Luperto. POTENZA: Di Pasquale, Foscolo, Varallo, Iannetta, Lucia, Patrone, Costini, Cioffredi, Caldararo, Lancellotti, Montano. A disposizione: Di Lucchio, Marino, Pasquariello, Corritore, Turturiello, Pacella, Oliveto. Allenatore: Mazzatura. ARBITRO: Pollì di Lecce. MARCATORI: 3’ pt De Pascalis, 8’ pt Tundo, 20’ st Montano, 30’ pt Varallo.

Bel pareggio del Potenza a Lecce SAN GREGORIO - La “cura” Mazzatura sembra dare i giusti benefici alla formazione Giovanissimi del Potenza che in terra di Puglia, contro il Lecce, incamera un ottimo punto. Subito la cronaca. Il primo tempo è tutto nelle mani del Lecce che va subito il gol; corre il 3’ quando De Pascalis batte Di Pasquale. Cinque minuti dopo arriva pure il raddoppio dei salentini con un perfetto calcio di punizione di Tundo su cui nulla può il pipelet Di Pasquale. Al quarto d’ora ci prova ancora Tundo con un gran tiro dai sedici metri che trova la pronta risposta di Giorgio Di Pasquale. Quando le due squadre ritornano in campo dopo l’intervallo in pochi credono ad una metamorfosi del Potenza. Invece

Varallo (Potenza)

negli spogliatoi mister Mazzatura sprona i suoi atleti che danno vita ad una seconda frazione di gioco bellissima. Inizia, al 10’, Domenico Varallo che dal limite dell’area lascia partire un tiro che termina

di poco alto sopra la traversa. E’ il preludio al gol che giunge al 20’: in rete ci va Mattia Montano su assist Giammarco Lancellotti. Al 30’ il Potenza pareggia: Varallo di libera di un avversario e batte imparabilmente il portiere salentino. All’ultimo minuto il Potenza sfiora addirittura la vittoria con Pacella che da pochi passi dalla porta calcia debolmente sul portiere locale. Nelle parole del dirigente potentino Polino c’è molta soddisfazione: “I ragazzi hanno fatto una grande prestazione soprattutto nel secondo tempo dove hanno messo alle corde un avversario di valore come il Lecce. Alla fine il punto conquistato in questa trasferta premia gli sforzi dei ragazzi e il lavoro del mister Mazzatura”.

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Sport 47

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

BERRETTI nazionali girone G RISULTATI 12ª giorn.

ALLIEVI nazionali girone G

LA CLASSIFICA

Brindisi - Cosenza

RISULTATI 12ª giorn.

2 - 1 Cosenza 27 Siracusa 22 Catania - Catanzaro 1 - 0 Monopoli** 19 19 Gela - Barletta 1 - 2 Potenza* Brindisi 19 Igea Virtus - Andria B. 2 - 3 Noicattaro 16 17 Monopoli - Taranto rinv. Andria Bat Catania* 17 Siracusa - Noicattaro 2 - 0 Barletta 15 14 Vibonese - Potenza 2 - 2 Vibonese Catanzaro 13 Taranto* 12 Gela 8 Igea Virtus* 2 PROSSIMO TURNO: Andria Bat - Vibonese; Barletta - Siracusa; Catanzaro - Brindisi; Cosenza - Monopoli; Noicattaro - Igea Virtus; Potenza - Catania; Taranto - Gela *una partita in meno ** due partite in meno

LA CLASSIFICA

Benevento - Juve St.

2 - 0 Frosinone 27 Napoli 26 Cavese - Isola Liri 2 - 0 Benevento 22 20 Paganese - Napoli 0 - 8 Sorrento Salernitana 20 Potenza - Frosinone 0 - 2 Cavese 20 18 Salernitana - Nocerina 1 - 1 Juve Stabia Nocerina 15 Sorrento - Aversa N. 1 - 1 Isola Liri 15 15 Vico E. - Cassino 1 - 2 Vico Equense Potenza 11 Aversa Normanna 8 Cassino 7 Paganese 4 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna - Cavese; Cassino - Sorrento; Frosinone - Benevento; Isola Liri - Salernitana; Juve Stabia - Vico Equense; Napoli - Potenza; Nocerina - Paganese.

GIOVANISSIMI nazionali gir. G RISULTATI 12ª giorn.

JUNIORES nazionali girone M

LA CLASSIFICA

Bari - Reggina

1 - 0 Reggina Bari Catania - Salernitana 1 - 0 Cavese Crotone - Manfredonia 2 - 2 Catania Lecce Foggia - Cavese 0 - 8 Palermo Gallipoli - Cosenza 1 - 2 Salernitana Cosenza Lecce - Potenza 2 - 2 Manfredonia Crotone Ha riposato: Palermo Potenza Gallipoli Foggia

RISULTATI 15ª giorn.

28 26 23 23 17 15 15 15 14 9 8 5 3

PROSSIMO TURNO: Palermo - Gallipoli; Cosenza - Crotone; Manfredonia - Lecce; Potenza - Bari; Reggina Catania; Salernitana - Foggia; Riposa: Cavese

LA CLASSIFICA

36 Grottaglie - V. Lamezia 1 - 0 Bitonto Matera 35 Pisticci - Calcio Fasano 1 - 2 Virtus Casarano 35 24 Francavilla C. - Castro. 3 - 0 Rossanese Hinterreggio 23 Hinterreggio-Rosarno 5 - 0 Francavilla 22 20 Matera - Ostuni Sport 4 - 0 Francavilla Calcio Calcio Fasano 19 18 Rossanese - Sambiase 2 - 0 Labor Grottaglie Vigor Lamezia 16 Virtus Cas. - Bitonto 2 - 0 Pisticci 12 Rosarno 12 Ha riposato: Francavilla Ostuni 12 Sambiase 12 Castrovillari* 3 PROSSIMO TURNO: Hinterreggio - Bitonto; Francavilla - Calcio Fasano; Grottaglie - Castrovillari; Pisticci Ostuni Sport; Francavilla Calcio - Rosarno; Matera - Sambiase; Rossanese - Vigor Lamezia; Riposa: Virtus Casarano *Tre punti di penalizzazione

CAMP. BERRETTI “G” - Volini: “Buona gara sotto l’aspetto agonistico”

Il Potenza impatta a Vibo Il punto frutto dei gol di Marco Palladino e Carlo Sacco partenza dei padroni di casa e vantaggio di Panagia al 20’ che insacca da pochi passi ribadendo in rete il tiro di Amante respinto da Tammone. Nel secondo tempo dopo l’occasione avuta da Pana-

IL TABELLINO VIBONESE POTENZA

2 2

fa il portiere Boragina. Replica della Vibonese e gol di Schiavello al 20’ con un colpo di testa su cross di Mazza. Il Potenza non si lascia intimorire e riparte all’attacco centrando il definitivo pa-

Gli Allievi sconfitti in casa

VIBONESE: Boragina, Tomaino, Castagna, Barbera, Schiavello, Sinisi, pisano, Mazza, Amante, Panagia, Saturno. A disposizione: Straface, Naccari, Mammoliti, Mirabella, Mancuso, Gangemi, Naccari. Allenatore: Rotondo. POTENZA: Tammone, Notari, Verde, Ardolino, Possidente, G. Cicia, Mirisola, Palladino, Sacco, De Fina, S. Cicia. A disposizione: Garofalo, Nicastro, Lenzone, Lorusso. Allenatore: Volini. MARCATORI: 20’ pt Panagia, 15’ pt Palladino, 20’ st Schiavello, 35’ st Sacco.

VIBO VALENTIA - Il pareggio finale ha premiato sia la Vibonese che il Potenza per aver disputato una gara dai toni molto alti in cui grande è stato l’agonismo. Buona

PICERNO - La formazione Allievi del Potenza non riesce a sovvertire i pronostici e contro il Frosinone, capolista del girone, arriva una nuova sconfitta per i ragazzi allenati da mister De Stefano. I potentini cercano di arginare la spinta offensiva degli ospiti che nel corso del primo tempo, quando siamo al 20’, rischiano anche di capitolare su un’azione di Sabato che però da buona posizione sbaglia la più facili delle occasioni. Alla mezz’ora il Frosinone va in gol che l’arbitro Polese della sezione di Venosa annulla. Al 35’ il protagonista è il portiere del Potenza Tammone che si esibisce in una bella parata su tiro di Tornesi. Il “duello” tra il centravanti ospite e il portiere locale dura anche nella ripresa dove se lo aggiudica l’attaccante laziale che al quarto d’ora segna l’1 - 0 con un bel tiro angolato dopo un perfetto stop di petto su crossa dalla sinistra. Alla mezz’ora Tornesi concede il bis realizzando il secondo gol personale risolvendo una batti e ribatti in area.

IL TABELLINO POTENZA FROSINONE

reggio al 35’ con Carlo Sacco che a tu per tu con Boragina non fallisce. Ecco cosa ci ha mister Pasquale Rotondo a fine gara: "Il Potenza è una buona squadra ma la Vibonese ha giocato un’ottima gara. Sono pienamente soddisfatto nonostante il pareggio. Comunque un punto meritato che mi fa ben sperare per il futuro di un gruppo che sta dimostrando tutto il proprio valore". Il tecnico Alberigo Volini ci dice: “Bella partita sotto l’aspetto agonistico e risultato giusto”.

0 2

POTENZA: Tammone, Lauria, Oliveto, Lira Ferreira, Penta, Parisi, Franco, Russillo, Lamberti, Sabato, Giosa. A disposizione: Dolce, Cerqua, Angioletti, Gerardi, Doino, La Banca, Russo. Allenatore: De Stefano. FROSINONE: Fiorini, Frabotta, Amelio, Piscopo, Formato, Quadrano, D’Amico, Giacinti, Tornesi, Rotundi, Cretaro. A disposizione: Ciocca, Coccia, Rea, D’Epifanio, Salvi, Altobelli, Abbracciante. Allenatore: Coccia. ARBITRO: Polese di Venosa. MARCATORI: 15’ st e 30’ st Tornesi. De Fina (Potenza)

Camp. Naz. Juniores “M” - Poker firmato da Martemucci, Leccese, D’Aria e Manieri

IL TABELLINO FC MATERA OSTUNI SPORT

gia che, su passaggio filtrante di Sinise, supera il portiere ma allunga troppo la sfera che finisce fuori, il Potenza reagisce pervenendo al pareggio con Marco Palladino al 15’ che su punizione bef-

4 0

FC MATERA: A. Cifarelli, Greco, Paternoster, D’Aria, Galante, Diop, Volpe, Pietracito, Leccese, Martemucci, Manieri. A disposizione: D’Adamo, Moschetti, Chieco, Sabatiello, Maragno, Smaldone, Rubino. Allenatore: Danza. OSTUNI SPORT: Chisena, Parisi, Ciraci, Pollaro, Epifani, Caputo, Miccoli, Emiro, Riondino, Rega, Papagna. A disposizione: Menna, Camassa, Pacifico, Zurlo, Semeraro. Allenatore: Tagliente. MARCATORI: 10’ pt Martemucci, 36’ pt Leccese, 39’ pt D’Aria, 35’ pt Manieri. MATERA - L’ultima giornata del girone d’andata di questo campionato nazionale juniores è stata positiva per la squadra di mister Franco Danza che recupera molto nei confronti del Bitonto; dopo il 4 - 0 all’Ostuni il Matera è ad una sola lunghezza dalla capolista. Il momento positivo dei materani coincide con l’ottima prestazione offerta nel con-

L’Fc Matera ritorna a un passo dalla vetta fronto con la compagine pugliese dell’Ostuni che nulla ha potuto al cospetto della determinazione dei padroni di casa che hanno dato vita ad un incontro perfetto, sotto tutti i punti di vista. Subito la cronaca. Parte bene l’FC Matera che dopo centoventi secondi potrebbe andare subito in rete, ma Manieri non inquadra la porta mandando il pallone fuori di poco. Un minuto dopo Pietracito batte un calcio di punizione dal limite dell’area impegnando il portiere Chisena ad una corta respinta, che viene raccolta da Leccese che non colpisce benissimo e il pallone termina tra le braccia dello stesso portiere ospite. Il gol è comunque nell’aria e arriva poco dopo. Corre il 10’ e su un fallo laterale battuto da Greco, il pallone giunge a Leccese che prontamente serve Martemucci che di testa manda il pallone alle spalle dell’incolpevole portiere Chisena. Uno a zero per i padroni di casa. Passato in vantaggio il Matera amministra il gioco non disdegnando diverse azioni d’attacco. Al 30’ è Galante, che su angolo battuto da

Galante (Fc Matera)

Leccese (Fc Matera)

Pietracito, si vede respingere da Epifani, sulla linea di porta, il preciso colpo di testa che gli avrebbe dato la gioia del gol. Al 34’, ancora Pietracito dalla trequarti lascia partire un tiro velenoso che il portiere ospite devia in angolo. Due minuti dopo, al 36’, arriva il raddoppio: l’azione parte dalle retrovie con il pallone che giunto a Manieri viene servito a Leccese che in progressione supera il proprio marcatore e presentatosi solo davanti a Chisena lo infila con un preciso tocco. Il Matera non appare domo e i ragazzi di casa, sotto i consigli di mister Danza e sotto la spinta del

pubblico amico continuano a pressare alla ricerca del gol del KO definitivo che puntuale arriva al 39’ ad opera di capitan D’Aria, che spintosi in area avversaria, fa suo un cross ricevuto dalla sinistra di Martemucci, e d’esterno destro mette il pallone dove il portiere Chisena non può arrivare. Il risultato con cui si conclude il primo tempo è di quelli che la dicono molto sul valore in campo delle due squadre: Matera 3, Ostuni 0. Nella ripresa gli ospiti, che nel primo tempo poco hanno fatto, provano a farsi pericolosi nella ripresa dove però continua il predominio territo-

riale die padroni di casa. Alll’11’ Leccese potrebbe mettere a segno il quarto gol, ma sciupa malamente una buona occasione mandando il pallone tra le braccia del portiere ospite. Al 14’ sono gli ospiti che sciupano una favorevolissima occasione con il numero 8 Emiro, che spedisce il pallone fuori di poco. Al 19’ è Manieri che impegna l’estremo difensore ospite con un forte diagonale dal limite dell’area. Al 20’ e al 25’ mister Danza manda in campo, rispettivamente Maragno per Martemucci e Moschetti per Leccese. Al 30’, il nuovo entrato Maragno, classe 93’, si mette in bella evidenza con due giocate di buona fattura; la prima, su servizio di Moschetti, manda fuori di poco una favorevole occasione per realizzare il 4 - 0; la seconda al 42’ dopo aver superato egregiamente il proprio marcatore lascia partire un bolide dal limite dell’area che batte il portiere ma il tiro termina di pochissimo a lato. All’35’ il Matera chiude definitivamente la gara con Manieri che è lesto ad anticipare il difensore ospite rubandogli il pallone e metten-

dolo alle spalle del portiere Chisena che non può fare altro che seguire con lo sguardo la maligna traiettoria del pallone che conclude la sua corsa in fondo alla rete. Come detto prima, gli ospiti si sono fatti pericolosi al 36’ e 38’ con Emiro e Miccoli con due tiri che ha trovato pronto alla risposta il portierino D’Adamo, classe ‘93. Nella prossima gara, la prima del girone di ritorno, prima della sosta natalizia, i ragazzi di Franco Danza saranno impegnati con il Sambiase, squadra calabrese che attualmente occupa l’undicesima posizione in classifica con 12 punti.

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48 Sport


Il presidente dell’Olimpia Bawer, Pasquale Lorusso

A Dilettanti Il Consiglio direttivo dell’Olimpia sancisce il divorzio dall’allenatore

La Bawer esonera Corà Oggi si sceglie il nuovo tecnico: Ponticiello favorito su Procaccini L’OLIMPIA Bawer Matera ha esonerato ieri sera il tecnico Claudio Corà al termine di un Consiglio direttivo nel quale si è constatato il momento difficile della squadra e, alla luce delle due sconfitte consecutive rimediate fuori casa, si è arrivati alla decisione che era nell’aria sin da dopo la sconfitta esterna di Ferentino. E’ durata poco più di un anno l’avventura di Claudio Corà sulla panchina della Bawer Matera. Il tecnico vicentino era subentrato nel novembre 2008 a Roberto Miriello dopo la partita persa malamente dal Matera a Sant’Antimo ed aveva portato la Bawer, tra non poche sofferenze in una stagione molto difficile, ad una stentata salvezza nell’ultima gara di play out contro il Fossombrone. Quest’anno con una squadra rinnovata e costruita di concerto con il diesse Pallotta Corà aveva provato a puntare sui giovani: «purtroppo si sa che le società non hanno pazienza e quando non ci sono i risultati a pagare sono gli allenatori» aveva confidato al “Quotidiano” alla vigilia del match con Agrigento. Ieri sera, dopo una settimana vissuta praticamente sulla graticola e senza alcun tipo di certezza, è arrivata l’ufficializzazione del suo esonero. L’Olimpia, per il momento, non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni limitandosi solo a spiegare la decisione del Consiglio direttivo. Le uniche dichiarazioni sono arrivate attraverso una tv locale da Enrico Schiuma componente del Consiglio direttivo che ha spiegato: «la società ha preso questa decisione a malincuore perchè ha ritenuto necessario, in questo particolare momento, dare una scossa a tutto quanto l’ambiente in particolare in un momento importante come quello attuale ed alla vigilia del derby con la Publisys Potenza. Dobbiamo ringraziare Claudio per quello che ha fatto, prendendo una squadra in difficoltà e portandola alla salvezza l’anno scorso». Ora la Bawer dovrà cerca-

Ciccio Ponticiello, grande favorito per la successione di Corà

re sul mercato il nome del nuovo tecnico che dovrà sostituire Claudio Corà. Diverse le opzioni sul tappeto che il direttore sportivo Giuseppe Pallotta dovrà esaminare per poi arrivare ad una scelta chiara ed identificata. Ma una pista ben chiara già pare esserci.

Matera potrebbe e dovrebbe puntare, a questo punto, su Ciccio Ponticiello coach napoletano ex Sant’Antimo che è il grande favorito per subentare a Corà sulla panchina della formazione materana. L’arrivo di Ponticiello, molto probabile, sarà uffi-

cializzato già nella giornata di oggi perchè la società vuole che sia già lui questa sera a guidare l’allenamento della squadra materana. Se Ponticiello è il vero favorito per subentrare a Corà, non mancano però le alternative. La Bawer starebbe valutando in alternativa

a Ponticiello l’opzione che porta a Maurizio Procaccini. Sul tappeto ma un passo indietro c’è anche l’ipotesi di Gianluca Tucci, coach ex Montecatini e Trapani. Questa mattina il diesse Pallotta dovrebbe accelerare le trattative con il tecnico ed arrivare ad ufficializzare

la decisione. Con il nuovo tecnico, poi, la Bawer valuterà eventuali ed ulteriori interventi sul mercato soprattutto con riferimento al ruolo del play. Ma oggi per la Bawer la priorità è vincere il derby. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B Donne Risulta tutto facile per la Basilia in casa del Benevento

Scarano dà spazio alla linea verde DOPO DUE partite, le prime della gestione Scarano, il cui risultato si era deciso a fil di sirena, la Basilia Basket Potenza non ha dovuto soffrire più di un quarto, a Benevento, per incanalare sui giusti binari la sfida contro il fanalino di coda del girone. L'occasione ideale, quella sul campo delle sannite, per riprendere la marcia in classifica e trovare nuova fiducia dopo lo stop di Brindisi: dove pure Aurigemma e compagne avevano messo in mostra ottime cose dal punto di vista tecnico e caratteriale. E la conferma dell'eccellente stato di forma complessivo delle rossoblù, al di là della scarsa consistenza dell'avversaria di turno, la si è avuta proprio domenica sera al PalaParente. Lo squillante 82-52 finale - che in effetti poteva essere ancora più lar-

go - parla da solo, specie in riferimento alla capacità della Basilia di trovare agevolmente e con tutti i suoi elementi la via del canestro. Anche quando in campo c'erano le più piccole del gruppo. «Ho dato ampio spazio alle ragazzine - ha spiegato coach Piero Scarano -, facendole giocare per lunghi tratti e ricevendone risposte confortanti. Le prestazioni super di Crovatto, Stamegna, Sanza e Petrazzuoli ci hanno consentito di condurre sempre con ampio margine il match, ma posso ritenermi soddisfattissimo anche per quello che ci hanno dato le più giovani». A cui il tecnico della Basilia ha consegnato le chiavi della squadra nel finale, quando insieme alla rientrante De Luca sono rimaste fino in fondo pure Toscano e Marino.

«Sono felice per quello che il roster al completo mi ha fatto vedere, in tutti i fondamentali e su ogni centimetro di parquet: in difesa come a rimbalzo e nell'applicazione del contropiede». Particolare, questo, sul quale Scarano non ha nascosto di lavorare con particolare attenzione, insieme con una difesa-press a tutto campo, in vista della fondamentale gara casalinga di sabato col Bari (ora staccato di due lunghezze dalle rossoblù). Decisiva, con quella del quattordicesimo e ultimo turno contro il Campobasso, per stabilire il bottino di punti che le potentine si porteranno dietro nella seconda fase a gironi del campionato. Ormai raggiunta anche con il conforto della matematica. Luca Carlone sport@luedi.it

Coach Scarano

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Sport 49

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

A Dilettanti La Publisys deve recitare il “mea culpa” per la sconfitta col Ruvo

Petrullo blinda Ciocca Il presidente: «Con lui cercheremo di raggiungere la salvezza» HA VINTO chi ha sbagliato di meno durante i quaranta minuti di gara. Ai più potrebbe sembrare una frase fatta ma è il condensato del match disputatosi al Pala Pergola di Contrada Rossellino tra la Publisys Potenza e l'Adriatica Industriale Ruvo di Puglia. I pugliesi sono stati freddi e decisi nei momenti caldi del confronto, la Publisys ha invece pagato dazio alle tante amnesie espresse durante la sfida. La gara della Publisys ha ricalcato le ultime sfide perse durante il tribolatissimo girone d'andata. Errori in attacco, distrazioni difensive, gestione del gioco sicuramente approssimativa. Sono state queste le chiavi di lettura dei quaranta minuti di gioco che hanno visto il complesso pugliese vincere con pieno merito una sfida molto importante sul piano della classifica e del morale. La precisione al tiro del complesso di Giulio Cadeo ha fatto la differenza durante il match, così come la capacità di segnare canestri devastanti, quando i lupacchiotti di Cesare Ciocca hanno tentato a più riprese di avvicinarsi al team guidato da Bonfiglio e Bossini, bravi a fare un sol boccone della Publisys Potenza. La sconfitta patita da Gints Antrops e compagni fa davvero male, sia per le implicazioni di classifica, sia per altri fattori che potrebbero condizionare il cammino dei potentini. La società ha mandato a casa Paternoster cercando di dare una scossa al gruppo, ma i risultati sono stati gli stessi, così come il rendimento generale di un gruppo troppo slegato per essere capace di vincere partite difficili. Il futuro in campionato non sarà facile, servono correttivi, peraltro immediati per evitare ulteriori pesanti debacle. Il 74 a 68 incassato domenica scorsa è la fotografia di una squadra lenta nel far gioco, mai capace di impensierire gli avversari, piena di ansie e di paure represse. La crisi è tutta qui. Lo stato d'animo collettivo non è dei

Ciocca e accanto il presidente Petrullo

migliori, ne sono consapevoli tutti in casa bianconera. Il presidente della Publisys Potenza, Francesco Petrullo ha analizzato i quaranta minuti di gioco evidenziando quanto segue: “Abbiamo peso una bella opportunità, pensavamo di vincere in casa e invece non siamo stati capaci di archiviare a nostro favore il risultato. Ruvo ha meritato il successo, ha avuto più voglia di vincere rispetto alla mia formazione”. Il patron però, non abbassa la guardia e ammette: “Dobbiamo lavorare ancora molto. I ragazzi devono dare di più. Andiamo avanti per la nostra strada, di questo ne sono fermamente convinto”. Sul tecnico Cesare Ciocca, Petrullo dichiara: “Difendo l'operato del nostro allenatore, Cesare non si tocca, lavora con intensità in palestra, con lui cercheremo di raggiungere il traguardo salvezza”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

La società della Potenza 84 sostiene le iniziative della Fondazione Alessandra Bisceglia Onlus ANCHE i lupacchiotti scendono in campo… per la solidarietà: la Publisys Potenza sostiene la Fondazione “Alessandra Bisceglia Onlus” (www.fondazionealessandrabisceglia.it), sorta per ricordare, attraverso azioni benefiche, la figura di Alessandra Bisceglia, scrittrice e autrice televisiva prematuramente scomparsa. E la squadra presenzierà, giovedì, alle iniziative in programma nella giornata dedicata al ricordo di Alessandra, per raccogliere fondi in favore della Fondazione. Gli eventi partono alle ore 19, presso l’Associazione culturale “Carpe Diem” (Via XX Settembre n. 9 – Potenza), dove verrà presentato il libro “W Ale – La forza di un sorriso”. Dalle 21, poi, giocatori e dirigenti della Publisys saranno al Teatro “Due Torri” per assistere allo spettacolo musicale “Anima Mundi” di Tosca. Acquistando il biglietto d’ingres-

Antrops in azione contro il Ruvo di Puglia (foto in pagina di Andrea Mattiacci)

La Publisys in azione col Ruvo

so, dal costo di 20 euro, gli spettatori riceveranno in omaggio il libro “W Ale – La forza di un sorriso”. Il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto alla Fondazione “Alessandra Bisceglia”, per

lo studio e la cura delle patologie vascolari dei bambini. Del Comitato promotore della Fondazione, lo ricordiamo, fa parte anche il presidente della Publisys Potenza, Francesco Petrullo. Per acquistare in prevendita i biglietti della serata, ci si può rivolgere al Teatro “Due Torri” oppure all’Agenzia “Rullo” (Viale Dante n. 4 – Potenza), in modo da contribuire in modo concreto a questa importante raccolta fondi. L’auspicio è che tanti sportivi partecipino all’evento, seguendo l’esempio della società della Publisys Potenza. Potranno così vivere una giornata all’insegna della buona musica e della solidarietà nel ricordo di un sorriso – quello di Alessandra Bisceglia – indimenticabile per chi l’ha conosciuta, e capace di regalare speranza attraverso l’opera della Fondazione, che continua a perseguirne ideali e valori.

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50 Sport


Il capitano della Bbc Bernalda, Roberto Russo

B Dilettanti Favia: «Sono state rispettate le previsioni della vigilia»

E’ Russo l’uomo-derby Il capitano della Bbc è stato acclamato dal pubblico di casa BERNALDA - “Russo uber alles”! Era più o meno questo il tenore degli applausi con cui i tifosi della BBC hanno accolto il maddalonese-bernaldese all'uscita dal PalaCampagna dopo la bella vittoria nel derby, applausi ancora una volta ampiamente meritati. Ma il successo degli ionici non si limita alla pur straordinaria prestazione di Russo, si sono mossi bene anche altri ragazzi di coach Vandoni (c'è molto di suo nellavittoria), a partire da un Marinelli che si sta confermando come uno dei più indovinati acquisti del ponderatissimo mercato estivo; buoni il rendimento e la qualità dei due baby play che si sono alternati senza creare per questo sbilanciamenti in cabina di regia, e di Basili che, ogni qualvolta viene mandato in campo, sa farsi trovare pronto (due sue bombe consecutive nel secondo quarto hanno spianato la strada allo scatto rossoblu e al massimo vantaggio del +14). Gaeta, che come gli succede da un pò di tempo risulta poco appariscente (appena 8 punti), è comunque il terzo nella valutazione avendo catturato una catervadi rimbalzi(10 indifesae 2inattacco),e chimastica di basket sa bene quanto conti questo ai fini del risultato; discorso analogo per il volitivo Benenati la cui valutazione negativa (-1) nasce dal fatto che non ha messo palloni nella retina, ma è il secondo nei rimbalzi (5) confermandosi buon difensore. Stranamente, oltre a Dolic ancora acciaccato, non è stato utilizzato l'ex Favia (forse risentiva dei postumi dell'influenza), che però è molto lucido nell'analisi del match: “Rispettate le previsioni della vigilia che ci volevano concentrati, e lo siamo stati come contro il Bari; abbiamo tirato fuori gli attributi contro avversari che non hanno espresso la loro migliore pallacanestro e che ci hanno consentito di superare i momenti di difficoltà senza pagare eccessivo pegno. È stata la nostra prima vittoria conquistata ben prima dell'ultimo minuto e senza sofferenza negli ultimi secondi, ma non culliamoci, questo è solo un tassello del mosaico salvezza, ci aspettano altre battaglie e bisognerà ancora rimboccar-

B Dilettanti Ieri un vertice in casa Corporelle visto il periodo nero

Schiavi non si nasconde «Hanno giocato meglio. L’assenza di Serino non è una scusante»

Vito Favia

si le maniche per vincere altre partite come questa”. Abbiamo lasciato volutamente in fondo il discorso su Delli Carri poiché il cecchino, che stranamente ha segnato lo score personale esclusivamente dalla lunetta, non ha vissuto una grande serata al tiro ma hacatalizzatosu diséleattenzioni di mezza difesa avversaria che ne era letteralmente terrorizzata; e lui non si risparmia una punta polemica verso la sua ex società: “Non ero emozionato ma ci tenevo a vincere, sia per smuovere la nostra classifica sia per vendicarmi sportivamente del trattamento non proprio benevolo ricevuto ultimamente a Potenza; sì, è vero, lì ho lasciato tanti amici che oggi ho rivisto volentieri, ma qualche dirigente non si è comportato bene nei miei confronti, al di là delle ipocrite dichiarazioni rilasciate dal Presidente nei giorni scorsi. La vittoria di questa sera è la risposta giusta da parte mia e dell'intera squadra, loro hanno speso quattro volte di più ed hanno appena due punti in più di noi che abbiamo, oltretutto, una partita in meno”. Una dichiarazione al vetriolo che è in sintonia con il clima teso del dopo gara: ma, diversamente, che razza di derby sarebbe? Giovanni Palmieri sport@luedi.it

POTENZA - Il cuore e la determinazione del Bernalda hanno prevalso sulla tecnica e sulle individualità,inespresse, della Corporelle. Questo l'esito dei 40 minuti del PalaCampagna nella quale i padroni di casa hanno offerto una prova impeccabile sia in difesa che in attacco. Attenuanti non ce ne sono molte per la formazione di coach Schiavi che ha dovuto fare a meno di un elemento molto importante come Davide Serino infortunato. Ma questa assenza non può essere considerata come un alibi o un attenuante per giustificare una sconfitta, la seconda consecutiva dopo Bisceglie, molto pesante. E lo stesso Schiavi la pensa esattamente in questo modo nell'analizzare con molto realismo i motivi di questa battuta di arresto. “L'assenza di Serino non può essere assolutamente una scusante perché non è mai corretto parlare di chi non ha potuto giocare. La verità è che noi non abbiamo fatto una grande partita. Loro hanno giocato meglio ed hanno meritato sicuramente il successo. Ma è sicuro che senza nulla togliere ai meriti del Bernalda, bisogna dire con estrema franchezza che noi non giochiamo affatto bene. Si indugia troppo nelle giocate individuali e poco ci si affida alla coralità della manovra che significa mettersi uno a disposizione dell'altro. Questa comporta che la circolazione di palla in attacco lascia a desiderare nonostante in allenamento proviamo e riproviamo gli schemi che appunto prevedono che bisogna velocizzare i passaggi e soprattutto bisogna attuare i movimenti senza pallo ne. E per questo che anche a Bernalda abbiamo denotato i soliti problemi in attacco. Perché affidarsi sempre alle giocate singole alla fine agevola gli avversari e penalizza e non di poco il nostro gioco. Detto questo, è opportuno spendere una parola anche sull'arbitraggio che, a mio parere, è stato scandaloso. Perché contro ci sono stati fischia-

Il tecnico della Corporelle Potenza, Marco Schiavi (foto Andrea Mattiacci)

ti ben tre falli tecnici, una espulsione di Castellitto e due falli antisportivi. Mi sembrano francamente troppi ed immeritati e che poi nell'economia del risultato hanno avuto il loro peso determinante”. Fin qui l'analisi di Schiavi che non è assolutamente contento del comportamento dei suoi ragazzi e che per il futuro chiede un assoluta inversione di tendenza: “Adesso ci aspetta una gara difficilissima contro il Massafra e poi avremo la sosta. E' chiaro che non possiamo permetterci più di sbagliare perché un'altra sconfitta in casa potrebbe avere effetti molto gravi. Per questo da oggi è necessario cambiare registro e capire che se vogliamo dare efficacia al nostro gioco ed avere una continuità di rendimento che non c'è stata mai dall'inizio del campionato, dobbiamo piegarci a lavorare duramente con lo

scopo di eliminare quelle disfunzioni che non ci permettono di esprimerci come è nelle nostre possibilità che non sono quelle mostrate a Bernalda”. Intanto ieri sera si è svolto un vertice in società per analizzare il momento poco felice che sta attraversando la squadra. Non c'era da prendere nessuna decisione ma solo, ancora una volta, la volontà della società di intervenire sugli atleti per aiutarli ad uscire da questa situazione di difficoltà per invertire definitivamente una tendenza negativa che non è comprensibile e che bisogna superare al più presto per non compromettere gli obiettivi fissati dai dirigenti. Alla vigilia di una delicata gara interna contro il Massafra di Paparella e Chiarastella. Rocco Sabatella sport@luedi.it

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Sport 51

Martedì 15 dicembre 2009


Martedì 15 dicembre 2009

Basket D La Pielle Matera resta al comando della classifica a punteggio pieno

Auria lancia il Ciumnera Il rientro in campo del play vale il successo nel derby con l’Invicta POTENZA - La Pielle continua la sua marcia ed il Ciumnera torna grande. Sono quelle di Cotrufo e Montemurro le squadre protagoniste della sesta giornata di andata della D regionale. Nell'antcipo di venerdì i giovani piellni hanno ottenuto una convincente vittoria ai danni della Renudo Vito Lepore, rinsaldando ulteriormente le già importanti ambizioni confermate sul campo in questo inizio di campionato. Inizio sprint per Losito e compagni, capaci di segnare ben 34 punti nel primo quarto, grazie anche ad una velocità che ha messo in difficoltà la più fisica formazione potentina, in grado però di reagire nei due quarti centrali, prima di lasciare via libera alla capolista, che continua così la corsa solitaria in vetta alla classifica. Tra i padroni di casa continua il buon campionato dei giovani Troisi (24), Vignola (22) e Gaudiano (19), mentre sul fronte opposto è ancora Rubino (16) il miglior realizzatore di una squadra che manda comunque quattro uomini in doppia cifra e ha da recriminare sul negativo approccio alla partita, che ha finito per condizionare l'intera gara. Bene anche il Ciumnera, che dopo due sconfitte consecutive, reagisce e inflgge una sonora sconfitta nel derby alla Fingap di Luongo. C'è equilibrio solo nei primi minuti, prima che un clamoroso 36-9 nella seconda frazione spezzi l'equilibrio, consegnando praticamente solo alle statistiche i secondi venti minuti di gioco. Nel Ciumnera importante il recupero, seppur parziale, del play Auria, ma la squadra di Montemurro ha giocato una partita positiva nel complesso, tornando ad essere la squadra che aveva divertito e dato spettacolo

serie

D

Body Building Il vietrese sul tetto del mondo

Primo posto per Caldiero a “Mr e Miss Universe” Dani Gaudiano della Pielle (foto Videouno)

nelle prime giornate di campionato. Si recupera questa sera, invece, l'incontro di Melfi, dove i padroni di casa ricevono la visita della Virtus Co.Re.Ma Matera, chiamata a non fallire per non perdere contatto con le zone alte della classifica. Infine va al Valdagri il “derby” tra matricole giocato a Genzano. La squadra di Aumenta sfrutta la maggiore fisicità ed esperienza dei suoi uomini ed espugna il Neviera, lasciando in fondo alla classifica i giovani di coach Grasso. La partita si decide solo negli ultimi dieci minuti e quando i padroni di casa perdono per falli i propri lunghi, Campaiola e compagni anche dalla lunetta piazzano l'allungo decisivo. Ha riposato il Salandra di coach Daraio. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Lucana CLASSIFICA

VIETRI DI POTENZA - Un vero e proprio onore per la Lucania sportiva: Pasquale Caldiero, professionista di body building di Vietri, si è laureato nella categoria medie-taglie, campione del mondo nella manifestazione “Mr e Miss Universe”, tenutasi a Baronissi domenica. Una grande conferma per Caldiero, che nella manifestazione di Baronissi ha ricevuto tanti complimenti ed applausi, davvero meritati. Un atleta che fin dai primi esordi ha raccolto, su 13 competizioni, bel undici podi e solamente due quarti posto. Una vera e propria scalata a suon di doppi bicipiti. L'apprezza- Pasquale Caldiero to atleta vietrese si allena costantemente durante titolo internazionale di Mr l'anno nella palestra, che e Miss Universo. Dopo il gestisce insieme alla sua secondo posto di Matera, compagna Federica D'Au- Caldiero ha dato il massiria (già detentrice del tito- mo per le due settimane rilo 2006). Segue un regime manenti per l'evento: “E' dietetico da lui stesso ela- stata una vera e propria borato, il quale gli permet- full-immension, ho dato te di lanciarsi in pedana in davvero tanto e sono arriqualsiasi periodo dell'an- vato a pezzi, ma ne è valsa no, un vero e proprio la pena”, ha dichiarato. Alesempio per i suoi utenti le sette e mezza del mattiche segue ed allena, cer- no, prima della gara, Pacando sempre di dare il squale viene salutato in meglio di ciò che apprende camera d'albergo dal camdurante la sua prepara- pione Daniele Seccarecci, zione, per presentarsi che si è complimentato per sempre al top della forma lo stato di forma raggiunper vincere. Un corpo che to fino a quel momento ed sembra essere stato scol- ha dichiarato: “Pasquale, pito nel marmo, una va- questa è la volta giusta, scolarizzazione dramma- complimenti, sei in uno tica, muscoli striati sepa- splendido stato, ci sono rati da profondi solchi: co- tutti i presupposti per essì si è presentato domeni- sere campione”. Parole ca Caldiero a Baronissi, al sante. Inizia il pre-gara, e Palazzetto dello Sport, a mezzogiorno esce il camnella gara valevole per il pione, accolto da numero-

si applausi. Alle diciotto c'è l'inizio della competizione. Ed alle ventidue Caldiero è in pedane per la categoria medie-taglie, col numero 26. Il pubblico si complimenta, così come gli altri atleti, con Caldiero. Dopo qualche minuto dall'esibizione, Caldiero nella premiazione viene consacrato al primo posto di “Mr e Miss Universe 2009 Nbbui”. Per lui c'è già un invito a Bracigliano, nel napoletano, per un campionato italiano. L'atleta poi fai i suoi ringraziamenti: “Ringrazio tutti gli utenti della mia palestra Iron Club per il sostegno morale che mi hanno dato e che mi danno. Grazie a tutti gli amici e a coloro che credono in me. Grazie”. Claudio Buono sport@luedi.it

Rugby Domenica l’iniziativa del Cus a Macchia Romana

A Potenza il “Natale Ovale”

Vignola e Troisi i mattatori PIELLE MT LEPORE

95 77

PIELLE MATERA: Losito 3, D'Ercole 10, Acito 4, Gaudiano D. 19, Gaudiano R, Vignola 22, Troisi 24, Losignore 4, Coretti 8, Latorre 1. All. Cotrufo RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Stanco 6, Cerverizzo 6, Lasorella 10, Galella 11, Cataldo 13, Rubino 16, Santoro G. 2, Santoro V. 2, Pisani 6, Molinari 6. ARBITRI: Grieco e Conterosito di Matera PARZIALI: 34-18; 4839; 71-62

Un Paggi in versione superstar CIUMNERA INVICTA

95 61

CIUMNERA PZ: Saponara 19, Paggi S. 23, Auletta 7, Urciuoli 11, Sabina 2, De Cunto 3, Di Virgilio 7, Cilumbriello 5, Villano 5, Auria 13. All. Montemurro INVICTA PZ: Tricarico 3, Caterino 6, Di Capua 12, Fanelli 7, De Felice, Palazzo 2, Missanelli 13, Cerverizzo V. 9, Cerverizzo E. 4, Pergola 5. All. Luongo ARBITRI: Bonifacio di Roma e Brienza di Potenza PARZIALI: 19-12; 55-21; 71-41; 95-61

Il Val d’Agri guadagna la prima gioia GENZANO VALDAGRI

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VITO LEPORE GENZANO: Grasso 6, Di Stasi 4, Linzalata, Ciola 12, Beccasio 4, Menchise, Marcoppido 21, Zotti 4, Romanelli 2, Caputo 7. VALDAGRI: Campaiola 22, Albano 11, Botta 14, Pascale, Aumenta 3, Durante 3, Sabia 16, Di sia 1. ARBITRI: Larocca V. e Larocca G. di Potenza PARZIALI: 17-17; 3333; 46-48; 60-71

SI SVOLGERÀ domenica 20 dicembre, sul manto erboso del Campo Scuola di Macchia Romana di Potenza, la manifestazione “Natale Ovale”. Ideata e organizzata dal Cus Potenza Rugby, che dopo tre mesi di intensi allenamenti si concederà una pausa nella preparazione pre campionato, l'iniziativa - con cui gli universitari si propongono di mantenere alto l'interesse di tifosi e appassionati della palla ovale - aprirà di fatto il programma degli eventi organizzati dall'amministrazione comunale per la “3 giorni di Basilicata Sport”. «Questa manifestazione - spiega mister Giovanni Passarella - ha un duplice scopo. Il primo è quello di poter far divertire i ragazzi delle giovanili, che quest'anno, grazie alla collaborazione con la scuola media statale “L. Sinisgalli”di Potenza e la ormai consolidata collaborazione con la scuola media di Pignola, registrano un buon numero di praticanti. Da circa un mese - prosegue l'allenatore del Cus Potenza Rugby - da quando cioè sono iniziati gli allenamenti alla Sinisgalli, sempre più ragazzi entusiasti si sono avvicinati al nostro sport ed è giusto coinvolgerli in una manifestazione che darà loro modo di confrontarsi su di un vero campo e soprattutto di divertirsi». «Altro scopo - aggiunge Michele Sabia, vice allenatore del Cus - è quello di mettere in pratica tutto ciò che abbiamo provato in questi tre mesi con la squadra seniores. Per questo abbiamo deciso di disputare una partita “in famiglia” con due squadre composte tutte di atleti del Cus Potenza Rugby, finalmente in numero sufficiente, così da poter permettere anche a chi è arrivato da poco in squadra, di fare esperienza in vista del ritor-

no al campionato per la prossima stagione. Credo che il lavoro svolto da me e Passarella in questi mesi sia stato proficuo, il gruppo cresce ed i risultati si vedranno domenica 20 dicembre». In definitiva, sulla scia del crescente entusiasmo attorno alla palla ovale, la società potentina ha lo scopo di incrementare la propria visibilità nonché il numero degli atleti, dei sostenitori e di quanti vogliano semplicemente curiosare nel mondo del rugby. l.c.

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52 Sport


Calcio a 5 D Decisive le triplette realizzate da Buono e Di Mase

Passo falso del Vietri L’Amici di Via Roma mette alle corde il team “U Bordell” U BURDELL 5 AMICI VIA ROMA9 U BURDELL VIETRI: Macellaro D., Macellaro R., Magrino, Macellaro A., Manfreda, Fabio, Caivano N., Caivano M., Picciuolo, Pascaretta. Dir. Acc. Russo G. AMICI DI VIA ROMA: Citro, Figliuolo, Buono, Grippo, Greco, Di Mase, Lo Tito, Barletta. Dir. Acc. Lo Tito V. ARBITRO: Marongiu di Potenza RETI: 10' Grippo (A), 17' Figliuolo (A), 22' Caivano N. (V), 29' Manfreda (V), 34', 35' e 46' Di Mase (A), 37' e 39' Picciuolo (V), 42' Greco (A), 52', 56' e 59' Buono (A) NOTE: Nessun ammonito. Recupero: 2' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Cade in casa il Vietri contro gli Amici di Via Roma, che espugnano il “Pala Santa Domenica” per nove reti a cinque, dove spiccano le splendide triplette di Buono e Di Mase, migliori in campo nell'arco dei due tempi. Dopo un primo tempo combattuto che ha visto il Vietri agguantare gli ospiti sul due pari al 29', la squadra titese ha dilagato nella ripresa con una splendida prova, meritandosi in pieno la vittoria. Già al 10' ospiti in vantaggio: Greco per Grippo, tiro da fuori area ed è rete. Raddoppio dopo sette minuti: Di Mase libera Figliuolo che grazie ad una deviazione raddoppia. Reazione del Vietri: tiro di Magrino, respinta, e altro tiro vincente di Caivano N., che dimezza lo svantaggio. Ci pensa poi Manfreda, con un tiro potente dal limite al 29', a riportare il match in parità. Il secondo tempo si apre subito con una doppietta di Di Mase: al 34' fa tutto da solo, evita il portiere ed insacca e al 35' riceve palla da Greco, unodue veloce e tiro vincente, per il 4 a 2 ospite. Ci pensa poi Picciuolo, con una doppietta (37' e 39') a riportare il Vietri in vantaggio, prima su punizione e poi fa

tutto da solo sulla fascia con un bel gol da posizione defilata. Bel gesto di fairplay di Greco che indica il calcio d'angolo per il Vietri. Poi lo stesso Greco sigla il vantaggio ospite dal limite. La punizione di Di Mase al 46' (gol all'angolino) è una mazzata per il Vietri che però subito reagisce con Pascaretta dopo 3 minuti: al 49' servito da Caivano N. (angolo) trova la deviazione vincente (5-6). Ma dilagano poi gli ospiti con Buono, appena entrato, capace di segnare una tripletta negli ultimi otto minuti, prima con un potente tiro rasoterra, poi con un altro tiro potente su assist di Figliuolo ed infine grazie allo splendido assist di tacco di Grippo, per il nove a cinque finale. Claudio Buono sport@luedi.it

Scherma, la Palumbo viene sconfitta dalla Trillini CINQUE atleti della Società Schermistica Lucana sono stati impegnati nell'ultimo fine settimana a Ravenna, presso il Pala De Andrè nei campionati italiani assoluti, si tratta di Francesca Palumbo, Lucrezia Lauria, Giulia Tricarico, Edoardo Bellino e Matteo Tundo. Francesca Palumbo si è classificata al trentaduesimo posto vista la sconfitta patita con il punteggio di 15 a 10 contro la Trillini. Lucrezia Lauria e Giulia Tricarico non sono riuscite nemmeno a superare i gironi e si sono accontentate delle posizioni di rincalzo della classifica. Nel fioretto femminile Elisa Di Francisca delle Fiamme Oro ha vinto per 15 a 10 sulla compagna di squadra Valentina Vezzali, pluri campionessa azzurra, ribadendo i successi ottenuti in Turchia nel corso dei recenti campionati mondiali. Nei turni prece-

CALCIO A 5

serie

denti Vezzali ha superato 15 a 6 la compagna di squadra Claudia Pigliapoco, sul gradino più basso sono salite Valentina Cipriani del Centro Sportivo Aeronautica Militare e la giovane emergente Olga Rachele Calissi del Centro Sportivo Livorno. Ottimo l'undicesimo posto per Giovanna Trillini, ritornata alle gare dopo il periodo di stop causato dalla maternità e la sosta annunciata dopo le Olimpiadi di Pechino. Edoardo Bellino si è classificato al settantesimo posto su centoventisei partecipanti, uscendo nei sessantaquattresimi. La gara è stata vinta da Andrea Cassarà del Centro Sportivo Carabinieri che ha sconfitto 15 a 10 il compagno di squadra Luca Simoncelli, vincendo la gara. Male è andata a Matteo Tundo, classificato al sessantatreesimo posto su duecentocinquanta-

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CLASSIFICA

trè partecipanti, dopo aver svolto un brillante girone. Le gare della Società Schermistica Lucana Potenza riprenderanno dopo Natale, il giorno 21 dicembre dalle 20 alle 22 il sodalizio potentino sarà impegnato in una manifestazione sportiva inserita nel cartellone di Basilicata Sport, in programma al Pala Pergola. f.menonna@luedi.it

Nuoto Pinnato, terzo posto agli assoluti di Avellino LA SOCIETA' Old Friends Nuoto Picerno ha iniziato la stagione agonistica nei campionati italiani di categoria invernali di nuoto pinnato. Domenica scorsa gli atleti guidati da Mario Giuliano sono stati impegnati in gara ad Avellino dove si sono confrontati con le migliori realtà del panorama nazionale. Dodici i nuotatori in gara si tratta di Giugliano, Capace, Buono, Riviello, Cappiello, Matturro, Lettieri, Ferraro, Salerno, Potenza, Discianni e Di Stasio, bravi a far bella figura dinanzi ai protagonisti assoluti del panorama nazionale italiano. Da segnalare il terzo posto conseguito dalla staffetta 4x50 stile libero composta da Francesco Giugliano, Rocco Capa-

ce, Niccolò Buono e Federico Riviello che hanno colto il risultato con il tempo di 2'09''30. Il riscontro cronometrico è migliore rispetto a quello conseguito tempo fa che ha permesso l'accesso al campionato. Il terzo posto ottenuto dai ragazzi dell'Old Friends Picerno, all'inizio dell'attività agonistica lascia ben sperare per il prosieguo e ancor di più per la gara di Lignano Sabbiadoro che avrà luogo dal 18 al 20 dicembre nel corso della Christmas Cup dove gli atleti saranno impegnati nei 50 e 100 stile libero. Alla manifestazione di Lignano Sabbiadoro prenderanno parte diciotto atleti della società lucana. f.menonna@luedi.it

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«Qualcuno mi ha detto che sono controcorrente, ma non mi pare»

CARNET

Con De Leo nelle terre del jazz

Il romanzo di Albanese a Bologna

Travolgente performance sul palco di Gezziamoci 2009 di ENZO SCALCIONE MATERA - Per la rassegna “Gezziamoci a Matera” ha suonato John De Leo. L'Onyx di Gigi Esposito, esplorando le infinite terre del jazz, ha portato in città il performer, il compositore, il cantante De Leo, esibitosi davanti ad un folto pubblico, nei locali dell'Auditorium. Ad accompagnarlo c'era Fabrizio Tarron, chitarra; Dario Giovannini, chitarra e fisarmonica; Christian Ravaglioli, oboe, corno inglese, fisarmonica e pianoforte. Difficile dire che cosa abbia veramente suonato davanti ad un pubblico quanto mai partecipe. De Leo viene dalla passerella sanremese, dove dieci anni fa ritirò il premio della critica, mentre nuovi riconoscimenti gli John De Leo sono giunti con il Premio Tenco, perché, intanto, De Leo è diventato una delle voci più interessanti del panorami musicale italiano. Molto richiesto all'estero, nella sua carriera può vantare illustri collaborazioni, come Battiato, Consoli, Fresu, e spericolati innesti di tradizioni e generi con Stefano Benni, Carlo Lucarelli. Sul palco, difatti, quel che De Leo fa non è propriamente cantare, ma invece accompagnare, spesso senza neanche troppi preamboli, lo spettatore in luoghi della mente che lui solo sa dove esattamente si trovino.

Salito sul palco, si capisce perché gli dicano d'essere un performer. Arriva vestito di tutto punto De Leo: giacca, cravatta, e i capelli, lunghi, m ben legati; poi, preso un microfono, armeggia con la pedaliera, ed è allora che si inizia a girovagare (il suo ultimo album, del resto, molto apprezzato, si intitola, “Vago svanendo”), per ritrovarsi forse nel bel mezzo di una festa (è sembrato valzer, luminoso e solare, quello che ha cantato con il suo quartetto) o invece in uno dei deserti psichedelici dei poeti della beat generation. Così, tutto d'un fiato, e d'improvviso. De Leo canta come un moderno “poète maudit”; di corsa, è in grado di portare lo spettatore forse nel mezzo di un mercato, facendo riecheggiare voci e frastuoni. «Canto le cose di una scuola, che se esistesse ha commentato De Leo - sarebbe ai limiti dei meccanismi di mercato; alcuni mi hanno detto d'essere controcorrente, anche se a me non pare; mi sembra invece - ha proseguito - di essermi divertito, seguendo deflussi di scuole piuttosto conosciute». Poi, quando le atmosfere si rarefanno e De Leo diventa strumento di se stesso, ambasciatore di virtuosismi, sceglie di traghettare tutti verso mondi musicali elitari e illuminanti. cultura@luedi.it

LA RASSEGNA

Cantando in coro per la Madonna di GIANLUIGI ARMIENTO POTENZA - Si è svolta nei giorni scorsi a Potenza la Rassegna delle Corali polifoniche. La manifestazione canora è incastonata nelle celebrazioni della solennità dell'Immacolata Concezione. Il tutto si è svolto presso la Cappella dell'Immacolata del Pontificio Seminario Regionale Minore. Vi hanno preso parte varie corali di Senise, Roccanova, San Giovanni Bosco e quella di Tolve. La corale di Tolve ha in Angela Selicato un motore inesauribile che da quasi un ventennio si occupa del coordinamento di tutti coloro che di volta in volta si sono alternati all'interno della compagine polifonica. Ormai da molti anni presta il suo servizio per la liturgia con impegno e continuità. Pur nel susseguirsi dei componenti, a causa dei ricambi generazionali, continua a dedicarsi all'animazione della messa domenicale e, in particolar modo, con grande dedizione, alla preparazione dei momenti forti dell'anno liturgico. I brani eseguiti nel corso della rassegna di musica sacra sono stati: E' apparso l'Angelo Gabriel (sulla melodia di una ballata medioevale inglese) ; Verbus Panis (di Mite-Balduzzi) ; Maria

La corale di Tolve

vogliamo amarti (dei Gen Verde). L'attuale formazione conta dell'apporto dei seguenti componenti: Marco e Patrizio Potenza, rispettivamente alla chitarra e tastiere; le voci: Angela Selicato, Giuseppe Calciano, Vito Frontuto, Mariangela Padula, Aldo Zambuto, Antonietta Ronca, Donatella Paradiso, Lucia Stigliani, Lucia Armiento e Annalisa Di Grazia. Molto apprezzata è stata l'esibizione della corale tolvese che ha raccolto numerosi consensi. cultura@luedi.it

BOLOGNA - Continua a suscitare interesse la narrativa di Dora Albanese. “Non dire madre” (Edizioni Hacca) della scrittrice materana, al suo esordio letterario, oggi sarà presentato anche a Bologna presso “Zammù Vineria” - Via Saragozza, 32/a. La serata rientra nel progetto “Hacca: catalogo e aperitivo”. Introduranno Barbara Gozzi e Giuseppe Merico, mentre gli interventi saranno di Francesca Chiappa, Andrea Di Consoli e Maurizio Ceccato. Dopo la tappa dello scorso 8 dicembre presso la Fiera nazionale della piccola e media editoria "Più libri più liberi" il tema della maternità incalza e si diffonde in tutta la nazione. «Prepotente come l'esordio di questo romanzo - dichiara Gianfranco Franchi | Lankelot.eu - di bellezza pari all'intensità e alla violenza dei sentimenti di una madre, della madre che racconta cosa significa dare alla luce un bambino, e cosa significa avere diciannove anni, in quel momento, ricordo d'aver letto poco, negliultimi anni.Forse niente». Il volume, dopo la presentazioni sulle frequenze di Fahrenheit e la prima tappa nella città natia, Matera (8 novembre) presso palazzo Lanfranchi sta spopolando in tutte le librerie. Albanese, lucana doc, classe'85 è una giovane madre, studentessa di antropologia trapiantata a Roma. Maria Anna Flumero

IL LIBRO Uno scrittore ritrovato nella raccolta di Enza Spano

Viaggio tra “Echi e ricordi” dei racconti di Enrico Buono di GRAZIA PASTORE POTENZA - “Echi e Ricordi. I racconti di Enrico Buono”con prefazione e saggio su “Memoria e Oblio” di Enzo Vinicio Alliegro (Smdr edizioni, 2009) è il libro di racconti curato da Enza Spano e presentato nei giorni scorsi presso la Sala A del Consiglio regionale di Basilicata, definito, come si legge nella quarta di copertina, “una passeggiata virtuale nella comunità di Tricarico nei primi anni del secolo scorso, una possibile lettura del passato e dell'Identità Lucana”. Enza Spano tricaricese, è la curatrice dell'opera; dirigente della Regione Basilicata, attivamente impegnata in ambiti diversi, dopo un lavoro durato due anni, ha deciso di pubblicare i racconti autobiografici di Enzo Buono contenuti in sei dattiloscritti che ha trascritto con l'aiu-

to del fratello Maurizio, avendoli ricevuti da Mons. Pancrazio Perrone. «Chi legge i racconti- scrive la curatrice Spano- non può che rimanere sorpreso dalla vivacità della narrazione, dal linguaggio fluente, che spesso, quando la materia trattata lo consente, si trasforma in vera poesia». Enzo Buono, nato a Tricarico nel 1906 e morto a Cremona nel 1970, lascia il suo paese per compiere i suoi studi e per poi lavorare presso il Ministero degli Interni. Amico di Silva e Zavattini, partecipa attivamente alla vita letteraria e politica del tempo; nei racconti ripercorre un viaggio nella memoria che rinnova ogni volta che, al termine del suo servizio presso Ministero degli interni, decide di ritornare nel suo paese per riannodare personaggi e luoghi della sua infanzia ai fili

della memoria. «Il libro fa parte della Collana Lucania “Antropologia ed identità lucana” - spiega Maria Bamundo direttore editoriale della Casa editrice Smdr, con sede a Calciano in provincia di Matera una sezione che mira a valorizzare la cultura e i talenti letterari del territorio». Ed è in quest'ottica che il libro si arricchisce di un saggio a firma di Enzo Vinicio Alliegro, antropologo presso l'università degli Studi di Napoli “Federico II”, che definisce i racconti di Enrico Buono «memoria intima e densa, scritti con l'esplicito intento di strappare all'oscurità figure e aneddoti e che, al momento della pubblicazione, passano dallo status di memoria privata a memoria collettiva». I racconti, composti in età non più giovanissima da Enzo Buono, ricostruiscono il passato e ri-

La copertina della raccolta di Enza Spano

portano alla luce personaggi, come Femia e Cristina, due donne raccoglitrici di liquami nelle case, o Compar Notaro, o l'organettista Cartabianca, che l'autore trae fuori dall'oblio riportandone su carta le voci, i gesti, i nomi, i volti. Nella narrazione anche i mo-

menti di incontro e di socializzazione, come le feste di paese, la commemorazione dei rituali religiosi, in luoghi, piazze e strade ben definite che diventano a volte protagonisti a volte scenari di episodi e sentimenti di identità lucana. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


PRIMA SERATA

23.10

TALKSHOW

14.00

RUBRICA

21.10

TALKSHOW

23.30

NEWS

21.10

FILM

EVENTO

21.10

16.05

RUBRICA

Bruno Vespa

Monica Setta

Giovanni Floris

Alessio Vinci

06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14:08 - RubricaRosa dei venti 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.35 -RubricaTg2 Eat Parade 06.45 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.35 -RubricaRai Educational - Crash files 09.50 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniLittle Amadeus 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Reality ShowGrande fratello pillole 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -Show Pomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoLa stangata 20.00 -Telegiornale Tg5

06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TelefilmBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.50 -Film La lancia che uccide con Spencer Tracy, Robert Wagner, Richard Widmark - regia di Edward Dmytryk (USA) - 1954 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmSentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniSilvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e gli amici 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComCory alla casa bianca 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo jim 20.05 -TelefilmI simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmLe inchieste di Padre Dowling 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film Dieci piccoli indiani con Hugh O'Brian, Shirley Eaton, Daliah Lavi - regia di George Pollock (GB) - 1965 16.05 -RubricaCosĂŹ stanno le cose 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 6 23.05 -Telegiornale Tg 1 23.10 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -TelefilmDesperate Housewiwes I segreti di Wisteria Lane 22.40 -TelefilmBrothers & Sisters - Segreti di famiglia 23.25 -Telegiornale TG 2

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk Show Ballarò 23.20 -RubricaParla con me

20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Film TvIl ritmo della vita con Anna Safroncik, Antonio Cupo, Corinne Clery - regia di Rossella Izzo (Italia) - 2009 23.30 -NewsMatrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film D'Artagnan con J. Chambers- regia di Peter Hyams (Ger) - 2001 23.20 -FilmArtemisia - Passione estrema

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna Vip 21.10 -EVENTO Andrea Bocelli - My Christmas - Musica 22.45 -FilmAmore sotto copertura con Jami Gertz, Shawn Christian, Tyne Daly - regia di Nadia Tass (USA) - 2003

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District 23.30 -Telefilm Cold Squad

00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.15 -RubricaChe tempo fa 01.20 -RubricaAppuntamento al cinema 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaScrittori per un anno 02.30 -FilmIl diavolo e l'acqua santa

23.40 -Film TvOre 10: calma piatta con N. Kidman- regia di Phillip Noyce (Australia) - 1988 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmThe dead zone 02.00 -RubricaEstrazioni del lotto

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaDiario di famiglia. La storia continua 01.40 -RubricaPrima della prima 02.10 -RubricaFuori Orario

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.10 - NewsMeteo 5 notte

01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 - EVENTOClip parade 34 - Musica 02.30 -FilmMina... fuori la guardia con Mina - regia di Armando W. Tamburella (Ita) - 1961 04.00 - ShowPeste e corna e gocce...

00.45 -TelegiornaleStudio aperto 01.00 -Reality ShowTalent 1 player 02.00 -FilmAttenti al buffone con N. Manfredi - regia di Alberto Bevilacqua (Ita) - 1976 04.05 -TelefilmLa famiglia Bradford

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaProssima fermata 01.25 -RubricaOtto e mezzo 02.05 -FilmTempi nostri con V. De Sica - regia di Alessandro Blasetti (Ita) - 1954

D’Artagnan

Andrea Bocelli

Idee

Natale

8 Coprisedie natalizi

&UHD OR VSLULWR GHO 1DWDOH FRSUHQGR JOL VFKLHQDOL GHOOH VHGLH FRQ TXHVWL FDSSXFFL URVVL H ELDQFKL GL %DEER 1DWDOH $GDWWL D TXDOVLDVL WLSR GL VHGLD JUD]LH DOOH ORUR JHQHURVH GLPHQVLRQL GHFRUHUDQQR OÂśDPELHQWH FRQ L VLPSDWLFL SRPSRQ ELDQFKL WLSLFL GHO SHUVRQDJ JLR FKH SRUWD L UHJDOL H GHL VXRL SLFFROL HOIL DLXWDQWL ,Q PRUELGR IHOWUR VLQWHWLFR 'LP FP [

D VROL

Luisella Costamagna

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Televisioni 55

MartedĂŹ 15 dicembre 2009


LA POLITICA LUCANA

COLPO ALL’UFFICIO POSTALE DI MATERA

Inizia il giro delle consultazioni Ci vanno Speranza e De Filippo

«Tutti a terra,questa è una rapina»:presi 4mila euro Senza armi,cappuccio,impugnavano il bancomat

Il centrosinistra alla prova della coalizione

Uno dei banditi tenta di scavalcare il bancone: troppo grasso

alle pagine 8 e 9

Anno 8 n.312€ 1.00

a pagina 26

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 15 dicembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.

Operazione della Polizia a Scanzano

Berlusconi sofferente Si nutre a fatica

«Agroracket» Blitz a Scanzano Invito alle vittime «Collaborate»

Tartaglia a Milano fa balbettare la democrazia.

Massimo Tartaglia

Solidarietà incondizionata da parte di tutti Dalla Basilicata moltissimi messaggi d’auguri L’aggressore in cella: «Ho agito per motivi politici» Alla Sata di Melfi «assalto» a un operaio omonimo Da Passannante a Tartaglia, eccezioni lucane: Sinisgalli ci descrive così

GENTE DI LUCANIA scritto da LEONARDO SINISGALLI irano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all’ombra. Dove arriva fa il nido, non mette in subbuglio il vicinato con le minacce e neppure i "mumciupì" G con le rivendicazioni. E’ di poche parole. Quando cammina preferisce togliersi le scarpe, andare a piedi nudi. Quando lavora non parla, non canta. Non si capisce dove mai abbia attinto tanta alle pagine 6, 7 e 8

segue a pagina 15

La conferenza stampa di ieri, con Chieco al centro

Il procuratore Chieco su Marinagri «La sentenza di assoluzione dimostra che avevamo ragione.Ho sempre detto che avevo fiducia nella giustizia» a pagina 11

Potenza

Val D’Agri

Trasporti: migliorano i collegamenti per Salerno quelli per Foggia ancora no

«La sede del parco tocca a me» Dopo la querelle sul presidente scoppia quella sulla collocazione

a pagina 17

POTENZA

L’analisi del giorno dopo tra campo e mercato MATERA

In Coppa Italia sfida al Boville Ernica BASKET

La Bawer esonera Corà nello sport

a pagina 23

PROGRAMMARE OGGI IN BASILICATA di NINO D’AGOSTINO Programmare comporta un disegno, una strategia per perseguirlo, una regia per mettere insieme i vari soggetti, mezzi e strumenti, come si diceva una volta, per realizzarlo. Cerchiamo di capire se tutto questo funziona in Basilicata, al fine di provare a fare una riflessione che potrebbe tornare utile per la prossima legislatura regionale. Primo dato: Non è disponibile in Basilicata un piano di assetto territoriale, l'unico tentativo per disporne abortì nei primi anni di avvio dell'Ente Regione Basilicata, quando i tecnici incaricati ( il Politecnico di Matera) si dimisero, caso pressocchè unico in Italia, allorché si accorsero che l'ente in questione voleva il solito studio da mettere in biblioteca e non uno strumento, a cui riferirsi per fare scelte ponderate di riassetto e migliore allocazione delle risorse sul territorio. Secondo dato: Sussistono documenti di programmazione economica che altro non sono che elenchi di opere, di misure giustapposte, in cui vi è una analisi di contesto, spesso molto superficiale, fatta da qualche esperto, sganciata e non coerente con la parte della spesa. Spesso chi fa le analisi non conosce anche fisicamente chi predispone la distribuzione delle risorse. Interagire non rientra metodologicamente tra i compiti dell'apparato politico e burocratico della regione Basilicata, come potremo osservare in seguito. Eppure la Regione Basilicata, alla sua nascita, a differenza di molte altre regioni italiane, partiva con una posizione di vantaggio: aveva un piano di sviluppo, elaborato qualche segue a pagina 10

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Il premier resta in ospedale: «Perchè tanto odio?»


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