Brevi dal mondo
Spagna, lotta aperta per la Corrida BARCELLONA – È corsa disperata all’ultimo voto nei palazzi della politica catalana e nei corridoi del Parlamento regionale di Barcellona fra i due fronti che venerdì si sfideranno nel tentativo di imporre, o bloccare, una decisione che potrebbe avere valenza storica per la cultura e la politica iberica: la prima abolizione della corrida in terra spagnola. “Taurini” e abolizionisti sono impegnati in una intensa attività di lobbying, convinti che la decisione dei 135 deputati catalani venerdì potrà giocarsi per una manciata di voti.
Iran, nuovo lancio di missili TEHERAN – L’Iran torna a sfidare il mondo con un nuovo lancio di prova di missili a media gittata, in grado di raggiungere Israele. Una prova di forza che ha indignato le potenze occidentali le quali hanno minacciato «serie» conseguenze. Il Sejil 2 (sasso letale) «ha raggiunto l’obiettivo designato» ha reso noto la tv iraniana. Il missile a due stadi, alimentato a combustibile solido, può colpire un bersaglio a duemila chilometri di distanza, un raggio entro cui ricadono Israele, la maggior parte dei Paesi arabi, gran parte della Turchia e le più estreme propaggini dell’Europa.
Giovedì 17 dicembre 2009
Sette ragazzi e un adulto, padre di uno di loro, in manette Oltre a Prosperini nei guai il proprietario di Odeon Tv
In otto violentano ragazzo a Lecce Arrestato assessore lombardo I giovani frequentavano la stessa scuola della vittima
Una veduta di Lecce
LECCE - Sei adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, il padre 56enne di uno di loro e un ragazzo di 21 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Lecce per concorso in violenza sessuale nei confronti di un quattordicenne. Terrorizzato,il ragazzonon volevapiù uscire di casa né frequentare la scuola. Quando suo padre si è reso conto delle cause del suo stato, ha subito sporto denuncia. Alcuni dei sei minorenni arrestati sono compagni di classe della vittima, gli altri sono comunque iscritti allo stesso istituto scolastico. I carabinie-
ri si sono infiltrati tra gli studenti per avere un quadro investigativo chiaro con le dichiarazioni fornite da dirigenti scolastici, insegnanti ed operatori sociali. Ne è emerso uno scenario sconcertante, fatto di abusi ripetuti consumatisi tra mura domestiche e luoghi pubblici. Le violenze, fisiche e psicologiche, sono andate avanti per circa un anno. Gli otto perseguitavano la loro vittima anche con sms e telefonate, o presentandosi direttamente a casa sua. L’adulto, tra l’altro amico di famiglia, attirava il ragazzino nella propria abitazione.
L'ASSESSORE regionale allo sport e al turismo della Lombardia, Piergianni Prosperini del Pdl, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti relativi al marketing del turismo in Lombardia condotta dal pm Alfredo Robledo. Stando a quanto si apprende negli ambienti giudiziari l'assessore della regione Lombardia Piergianni Prosperini è accusato dicorruzione e turbativa d'asta nell'ambito di appalti a società che hanno gestito la pubblicità televisiva per la regione Lombardia. Oltre a Pier Gianni Prospe-
rini la Guardia di Finanza ha arrestato anche il proprietario di Odeon Tv, Raimondo Lagostena Bassinell'ambito della stessa inchiesta sul marketing del turismo in Lombardia. Le accuse, a vario titolo, sono di turbativa d'asta, corruzione e truffa. La vicenda riguarderebbe pubblicità mandata in onda su Odeon Tv. Immediato il commento alla notizia dell'arresto da parte del vertice della giunta regionale lombarda Formigoni. «Sono certo che Pier Gianni Prosperini saprà dimostrare la sua estraneità e la sua innocenza».
La Federazione anarchica informale ha rivendicato l’attentato
Tornano ordigni anarchici Pacco bomba alla Bocconi di Milano e al Cie di Gradisca TORNANO le bombe anarchiche: un pacco bomba l’altro ieri sera al Centro immigrati di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e un ordigno rudimentale la scorsa notteall’università Bocconidi Milano: il primo intercettato dal direttore della struttura e scoppiato senza far danni e il secondo esploso solo in parte in un tunnel dell’ateneo, con danni limitatissimi. Su entrambi gli attentati la stessa firma, quella del Fai (Federazione anarchica informale), un gruppo che ha rappresentato, come affermano i servizi segreti, «negli ultimi anni, la principale minaccia terroristica di matrice anarco-insurrezionalista a livello nazionale». Tra il 2003 e il 2006
tante le azioni rivendicate dal Fai, tra cui le due bombe esplose nelle vicinanze della casa dell’allora presidente della commissione Ue, Romano Prodi, a Bologna e il pacco esplosivo recapitato a Eurojust a Bruxelles. È anche per questo, forse, che il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, afferma che il ritorno degli ordigni degli anarco-insurrezionalisti «non è da sottovalutare». L’ordigno alla Bocconi e il paccobomba al Cie di Gradisca sono stati accompagnati dalla stessa rivendicazione: nei volantini si parla di lotta al capitalismo, di attacco ai Cie, «nuovi campi di concentramento del “civilissimo” occidente di inizio XXI secolo» e di lotta
ai ricchi e al potere. Al Cie di Gradisca il pacco bomba, preceduto da volantini di minaccia, è giunto l’altro ieri sera: un portafoglio imbottito di polvere pirica. Solo la prontezza di spirito del direttore del Centro, Luigi Del Ciello, che si è accorto in tempo dell’innesco, ha evitato ilpeggio: tutto siè risoltoin pochi attimi. Il portamonete era in una busta giallastra, probabilmente spedita dalla provincia di Milano, di 25 centimetri per 15, indirizzata indistintamente al Cie di Gradisca. La busta è stata recapitata insieme ad altra posta. Quando il direttore ha aperto il piccolo pacco si è accorto dell’innesco, ha scaraventato il portamonete a terra, dove è esploso. Un vero ordigno, invece, è
quello esploso, solo in parte, la scorsa notte, intorno alle due all’Università Bocconi di Milano. Un cilindro metallico infilato all’interno diunacondutturaelettrica diuntunnel dell’Ateneo, di circa 25 centimetri con un timer. Quanto all’esplosivo, la rivendicazione giunta a Libero parla esplicitamente di «due chili didinamite», ma la polizia ha repertato circa un chilo di un composto che potrebbe essere simile alla dinamite. Sicuramente a esplodere è stata della polvere pirica, anche perchè se fosse esplosa la dinamite, sebbene in parte, gli effetti sarebbero stati ben più gravi: plausibile quindi che ad esplodere sia stato solo l’innesco.
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2 In Italia e nel Mondo
VERTICE SUL CLIMA
Cinque i cortei organizzati, fermati numerosi italiani
Fumi e lacrimogeni al summit è caos COPENAGHEN – “El pueblo unido jamas sera vencido”. Il vecchio slogan della contestazione torna a risuonare a Copenaghen, stavolta per chiedere ai potenti di prendere decisioni sulfuturo del pianeta, di non lasciarsi bloccare dagli opposti interessi di Usa e Cina. Cinque i cortei organizzati ieri, nessuno riesce a raggiungere l’ingresso del Bella Center, obiettivo dichiarato dei manifestanti. Ma è comunque un’altra giornata di caos sotto la neve. Ancora una volta il pugno di ferro della polizia danese zittisce la protesta: altri 256 finiscono nel centro di detenzione provvisorio. Il totale, dall’inizio dei disordini, si attestaintorno ai1.600. Ancheieri alcuni italiani sono tra i fermati: tre, secondo quanto riferito dalla polizia. Per uno di loro è scattata l’incriminazione. L’obiettivo dei cinque cortei era quello di organizzare una “assemblea del popolo” all’interno del perimetro recintato del Bella Center. Organizzati sotto la sigla “Reclaim Power”, in circa 3.000 si erano dati appuntamento in quattro punti della città sin dalle 8. Divisi in quattro gruppi, Blu, Verde, Bike e Autonomo, avevano come obiettivo il Bella Center. In uno dei quattro cortei sfila anche Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. L’idea era quella di incontrarsi con un quinto corteo formato da rappresentanti delle Ong dotati di accredito e quindi ammessi all’interno del centro fieristico che ospita la conferenza protetto da circa mille agenti in tenuta antisommosa, sostenuti dai reparti cinofili e dotati di decine di blindati. Il primo dei cortei ad arrivare nella zona di Oerestad dove sorge il Bella Center, quello degli autonomi, si spegne con il fermo di tutti e 200 gli attivisti che lo compongono. Qualcuno prova a fuggire, ma viene subito ripreso. I bikers vengono bloccati a 400 metri dall’accesso al centro fieristico. L’unico che riesce ad arrivare vicino al Bella Center è il corteo Blu: circa 1.500 volti dell’ambientalismo. In testa, lo striscione Reclaim Power. A sorreggerlo, tra gli altri, l’ecuadoriana Alexandra, 44 anni, viso indio. «La-
sciate il petrolio nel sottosuolo – dice – È questo l’unico modo per salvare il pianeta». Al suo fianco, il canadese Dave Bleakney, membro del sindacato delle poste, 49anni: «I potentidevono capire che ci devono ascoltare». Tanti gli italiani, vengono dai centri sociali come il veneziano Rivolta o il presidio Dal Molin di Vicenza ma ci sono anche gli studenti dell’Onda e gli attivisti di Chiaiano. Tra i cartelli, slogan pacifisti («non reagiremo alla vostra violenza») e polemici («avete pagato per le banche, fatelo anche per il clima»). La polizia tiene compatto il corteo con le autoblindo. Il punto di ingresso è un ponte che scavalca un canale lungo la Vejlands Alle: non c’è modo di aggirare i poliziotti. I manifestanti e gli agenti si fronteggiano per una ventina di minuti. Poi scatta il caos. A dare il via alle manganellate è un giovane che si arrampica su un furgone della
polizia. «Vergognatevi, vergognatevi» gridala folla.E ancora:«Questi non sono scontri», «il mondo vi guarda», «noi siamo in pace, e voi?». Attorno alle 12 scatta un timido tentativo di sfondamento. Reazione implacabile: con una carica i poliziotti fanno il vuoto, cinque persone che erano su un camion dal quale si lanciavano slogan vengono fermate, altre due o tre vengono prese nella folla. In pochi minuti il corteo viene spazzato via. Quel che resta del corteo si ritrova bloccato tra due cordoni di polizia. La protesta si cristallizza. Per quasi due ore la scena diventa surreale: canti e balli da una parte, poliziotti immobili dall’altra. Il freddo alla fine vince. La polizia lascia via libera dal lato che porta in città. I manifestanti protestano sostenendo che la polizia danese viola i diritti umani. Marco Galdi
Negoziati verso la paralisi
I manifestanti fermati dalla polizia danese
Duro intervento del presidente venezuelano che usa parole di fuoco contro l’imperialismo
Chavez urla: «Salvate il mondo, non le banche» COPENAGHEN - Cifre «astronomiche» elargite dai Paesi ricchi per «salvare banche e banchieri» e tanto poca generosità per la lotta ai cambiamenti climatici: ecco il mondo di oggi, nel quale «lo spettro del capitalismo» avanza a tappe forzate per «devastare il pianeta». Anche ieri non ha deluso il presidente venezuelano Ugo Chavez con il suo intervento al vertice dell’Onu in corso a Copenaghen. Un discorso focoso come sempre, accolto da tanti applausi e diverse perplessità, ma certamente ascoltato con attenzione dalle migliaia di delegati presenti nella capitale danese. Parole dure contro «l’imperialismo mondiale» che regna ancora indisturbato, e il presidente Obama, atteso anch’egli al vertice di Copenaghen. Parole che hanno però avuto il merito di dare un soffio di energia
ad un’assembblea – oggi come mai - avvolta da un pessimismo che a tratti sfiora la depressione. Il tutto mentre le Organizzazioni non governative (Ong) lanciano un grido d’allarme e chiedono ai leader uno scatto di reni, una manifestazione di «coraggio» per salvare il
pianeta sapendo pensare al futuro. È questa la parte più emotiva di questo appuntamento ciclopico voluto dall’Onu a Copenaghen: un vertice diviso tra l’oscuro lavoro di tecnici e sherpa che lavorano ad un documento gonfio di pagine (circa 60) e cifre ed i giovani che
Prestigiacomo tra le “vittime” BLOCCATA per un’ora sotto la neve, spintonata e strattonata. È capitato ieri a Copenaghen al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, “vittima” anche lei del caos in cui è precipitata l’area d’accesso al Bella Center – sede del vertice Onu sul clima – presidiata in questi giorni da centinaia di poliziotti danesi, innervositi dalle quotidiane manifestazioni di protesta. Il Bella Center, l dalle prime ore di ieri è stata sotto la stretta di imponenti misure di sicurezza. La polizia, incaricata di filtrare e gestire l’accesso di delegazioni, stampa e rappresentanti delle Ong, mostra segni di nervosismo. Il compito non è facile, l’affluenza enorme. Cade la neve e il freddo
punge. Nel marasma finisce anche Stefania Prestigiacomo, rimasta bloccata tra la folla insieme ad altri della delegazione italiana per più di un’ora, tra spinte e strattoni. Inutili le chiamate al cellulare, ma decisivo l’intervento “fisico” dell’ambasciatore italiano per sbloccare la situazione. La Prestigiacomo preannuncia una protesta formale alle autorità danesi: «Protesterò per la disorganizzazione totale, non solo per i disagi personali che ho vissuto. Stigmatizzerò la situazione anche per tutti gli italiani che hanno trascorso ore al freddo per entrare».
Antartide, trovato burro Filma edifici a Londra della spedizione Scott italiana arrestata WELLINGTON – Sono stati ritrovati intatti a Cape Evans, in Antartide, due panetti di burro destinati alla sfortunata spedizione del leggendario esploratore britannico Robert Falcon Scott. Il freddo estremo della regione polare ha preservato perfettamente conservato il burro nel rifugio che Scott utilizzò come campo base per la sua spedizione al Polo Sud, raggiunto il 17 gennaio 1912. Scott era accompagnato da altri quattro uomini che, dopo aver constatato di esser stati preceduti dal norvegese Roald Amundsen, trovarono la morte sulla via del ritorno. La spedizione era compo-
sta da Scott, Edward Wilson, Edgar Evans, Lawrence Oates e dal tenente Henry Bowers, raggiunse il Polo Sud tra il 17 e il 18 di gennaio del 1912. Ma qui la delusione fu enorme, quando i cinque si resero conto che Amundsen li aveva preceduti di diversi giorni.
manifestano all’esterno tra musica e lacrimogeni. Un vertice che ha lasciato fuori tanti delegati ed osservatori, sinceri ambientalisti che tremano all’idea di un fallimento
LONDRA - Arrestata secondo le leggi anti-terrorismo, tenuta in cella per cinque ore e poi multata, semplicemente per aver filmato alcuni edifici. È successo a Simona Bonomo, 32 anni, un'italiana che a Londra frequenta un corso d'arte alla London Metropolitan University. Bonomo ha raccontato al quotidiano britannico The Guardian, di essere stata avvicinata da due «agenti di supporto», una sorta di poliziotti di quartiere, mentre il 19 novembre stava girando un piccolo filmato amatoriale nell’area di Paddington. Quando gli agenti le hanno chiesto perché stava filmando e lei ha risposto loro
«per divertimento», uno dei due ha ribattuto: «Ti piace guardare quegli edifici. Stai filmando per divertimento? Non ti credo». Quando la studentessa si è rifiutata di far vedere il filmato al poliziotto, questi ha incalzato intimandogli di fargli vedere il filmato
di “Cop15”, come è stato chiamato questo summit. In questo quadro – e in attesa dei leader europei e del presidente americano – oggi si sono sentite chiare e forti le voci alternative dell’America latina: «dobbiamo smetterla con il sistema capitalistico, con questo modello economico – ha fatto eco a Chavez il presidente boliviano Evo Morales – se vogliamo veramente salvare la terra ed il mondo». Meno politiche ma altrettanto drammatiche le parole del capo della delegazione di Tuvalu, il piccolo arcipelago del Pacifico che rischia di sparire con l’aumento dei livelli dell’oceano: «mi sembra che ci troviamo sul Titanic e che stiamo affondando rapidamente». Fabrizio Finzi
Caccia al “killer” del doge a Venezia VENEZIA – Caccia all’assassino a Palazzo Ducale: la vittima è il figlio del Doge Francesco Foscari, un fatto storico a cui Verdi dedicò l’opera lirica «I due Foscari». Ma oggi i detective possono essere tutti, dai cinque ai cento anni. Basta munirsi di una guida insolita, «Delitto a regola d’arte», e, seguendo le indicazioni del Doge in persona, percorrere le splendide sale di uno dei palazzi più belli del mondo, calarsi nelle carceri, entrare nell’appartamento del Doge. Naturalmente a caccia di indizi, come quelli che si trovano nello splendido cortile ricco di decorazioni
marmoree, oppure nascosti nel testo che sta sotto la Bocca di Leone dove si inserivano le «denunce segrete contro chi di nascosto otterrà dei favori o svolgerà degli incarichi lavorativi senza poi comunicare quanto abbia guadagnato realmente».
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In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
Il fatto del giorno: Dall’aggressione a Berlusconi alla censura dei siti web Libertà di critica e confronto leale
Il Guardian: «Politica alla puttanesca»
Il Cavaliere nemico perfetto
dall’editoriale di Sergio Romano
dall’articolo di Enrico Franceschini
dal commento di Luca Ricolfi
Vi sono attentati, per quanto insani e feroci, che hanno un disegno e rispondono alla strategia di una forza politica. Così furono gli attentati anarchici contro re, regine e presidenti fra l’Ottocentoe ilNovecento,da quellodi SanteCaseriocontro ilpresidente francese Carnot nel 1894 a quelli di Luigi Lucheni e Gaetano Bresci contro l’imperatrice Elisabetta e Umberto I nel 1898 e nel 1900. Ma ve ne sono altri che sono soltanto opera di un folle, prigioniero delle proprie ossessioni. Anche questi, tuttavia, possono essere pericolosi quando, pur senza padri, hanno un gran numero di complici involontari. Il presidente della Repubblica ha ragione quando ci richiama all’ordine e ci ricorda che abbiamo tutti l’obbligo di essere in questo momento [...].
Un editoriale del Guardian, il più importante quotidiano filolaburista britannico, interviene sulle polemiche che divampano in Italia sull'attacco a Silvio Berlusconi. Con un titolo mezzo in inglese, mezzo in italiano, "Politics alla puttanesca" (Politica alla puttanesca), il commento nella pagina degli editoriali e senza firma, dunque espressione della direzione del giornale come è tradizione della stampa anglosassone, comincia osservando che da due giorni il nostro Paese è in preda a un dibattito per stabilire se l'aggressione al premier è il prodotto di quello che egli ha definito il "clima di odio" contro di lui. [...].
Sono passati quasi vent’anni dalla fine della prima Repubblica, ne sono passati più di quindici dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi. La legislatura finirà nel 2013, giusto nel ventennale della discesa in campo. Come racconteranno questo lungo periodo gli storici di domani? Fino a qualche tempo fa pensavo che questi anni sarebbero stati ricordati come l’era del berlusconismo. Un periodo in cui il costume ha subito mutazioni profonde, la politica si è personalizzata, i media sono stati militarizzati, la Tv è diventata sempre più volgare, il privato ha invaso la sfera pubblica, i rapporti fra le istituzioni si sono ingarbugliati. Un periodo in cui la figura del leader politico è cambiata profondamente [...].
La migliore di oggi
La farsa della pace
La sinistra dell’odio è sempre incinta
dall’editoriale di M. Brambilla
dal commento di G. Perna
Com’era facilmente prevedibile, siamo già qui a officiare il funerale del «normale e civile confronto» invocato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il «normale e civile confronto» in Italia rientra a pieno titolo fra tutte le più belle cose cantate da Fabrizio De Andrè: vivono solo un giorno, come le rose. Un giorno in cui s'è dato sfoggio a tutta quella retorica che è lì, nel vocabolario dei politici, sempre pronta a essere riesumata. La retorica per la quale la condanna è sempre ferma; la solidarietà piena; lo sdegno unanime; l'aggressione vile; la spirale pericolosa; la preoccupazione profonda; il monito severo. [...].
Più o meno tutta l’opposizione, dopo l’assalto di piazza Duomo, ha lasciato intendere che il Cav se l’è cercata. I più truculenti sono stati Antonio Di Pietro e Rosy Bindi per i quali, sotto sotto, il premier ha meritato che gli fossero spaccati naso e denti. Ma anche gli altri hanno avuto il braccino corto nell’esprimere vicinanza al Berlusca aggredito a tradimento mentre firmava autografi. Colpisce, per esempio, che il capo dello Stato - lui sempre così sottile abbia parlato di solidarietà «doverosa» che, se le parole hanno un senso, vuole dire obbligata e poco spontanea. Tutto, salvo che un impulso che nasce dallo sdegno e dal
Toni bassi? dal commento di Stefano Folli
cuore. Avrebbe usato lo stesso aggettivo avaro e curiale se il ferito fosse stato Prodi oppure D’Alema? Non credo proprio. Penso che avrebbe manifestato una indignazione senza riserve. Se ha scelto di non farlo col Cav è segno che la sua partecipazione non è andata al di là della mera etichetta istituzionale. Una mancanza di calore che equivale a un passo falso. Altrettanto sconcertante che il Pd si sia limitato a definire «infelice» l’uscita della Bindi che ha ingiunto al Cav - sanguinante e con venti giorni di prognosi - «di non fare la vittima». Infelice un corno. Bisognava sommergerla di improperi, farla fuori dalla vicepresidenza della Camera e metterla in quarantena. [...].
Il dovere di un giornale
Giannelli sul Corriere
Al web non servono altre regole
dall’editoriale di Ezio Mauro
dal commento di Beppe Severgnini
Servono due parole per rispondere all'onorevole Cicchitto, che scambiando l'aula di Montecitorio per un bivacco piduista si è permesso di accostare il nome di Repubblica a quello dell'aggressore di Berlusconi in piazza Duomo. Il presidente Napolitano aveva appena invitato tutti, davanti alla gravità dell'episodio di Milano, a fermare la pericolosa esasperazione della polemica politica. E Berlusconi aveva ricevuto la solidarietà di amici e avversari - da Fini a Casini a Bersani, a Repubblica naturalmente - nella condanna senza riserve, da posizioni che sono e restano diverse, di un gesto folle e criminale. Ieri Cicchitto si è incaricato di ripristinare immediatamente il clima di guerra, senza il quale l'anima più ideologica e rivoluzionaria (nel senso di Licio Gelli, non di Mussolini) della destra non riesce a sopravvivere e ad esprimersi. [...].
Lanciarsi contro Internet perché qualcuno scaglia un souvenir appuntito al presidente del Consiglio appare bizzarro. La Rete non è stata né causa né strumento della violenza di domenica. E’stato però il teatro delle conseguenze. Brutte. La crudeltà di chi festeggia il dolore altrui. La vigliaccheria di chi sparla e non firma. L’irresponsabilità di chi incita alla violenza — una tragedia che l’Italia ha conosciuto e non ha dimenticato. È arrivato il momento di mettere regole a Internet? Prima di rispondere, è bene che qualcuno si prenda la bri-
Taglio basso
Scoppia il caso “spaghettopoli” dall’articolo di Sandro Iacometti
Certo, ci sono i costi della distribuzione, gli effetti della crisi, il problema della filiera, leoscillazioni deimercati. Eanche l’invasione delle cavallette. Ma capire come si arriva dai 18 centesimi al chilo del prezzo del grano duro agli 1,4 euro al chilo della pasta,con unricaricodel400%, ècosache sfiora i limiti dell’umana comprensione. I risvoltisurreali delmaccherone-gatenon sono sfuggiti all’Antitrust, che dopo due anni di indagini lo scorso febbraio ha comminato multe per 12,5 milioni di euro (sanzioni recentemente confermate dal Tar del Lazio). Ma non sono sfuggiti neanche alla Procura di Roma, che sta tenendo sott’occhio il prezzo della pasta da un bel po’. Per svelare il segreto dello spaghetto a peso d’oro, ieri sono scese in campo le Fiamme Gialle, con una massiccia operazione svolta contemporaneamente in tutta Italia. I militari della Guardia di Finanza sono andati a bussare alle sedi della Barilla a Parma, della De Cecco a Pescara e Roma, del pastificio Garofalo a Gragnano, in provincia di Napoli, del pastificio
Forse era troppo pretendere che fossero subito accolti i saggi inviti alla calma per cui si è speso il presidente della Repubblica. Bisogna avere la pazienza di aspettare qualche settimana, almeno fino al ritorno sulla scena di Berlusconi, per capire se la nevrosi del sistema è curabile. Certo, se dobbiamo stare a quello che si è visto ieri, non c'è da illudersi. La Camera è stata la palestra per uno scambio aspro di accuse e recriminazioni, da Di Pietro a Cicchitto ad altri. Ed era pressoché inevitabile, perché l'ondata emotiva suscitata dall'aggressione di Milano è lungi dall'essersi esaurita. [...].
Amato a Salerno, della Divella a Bari e dell’Unione pastai italiani a Roma. In tutti gli uffici sono state effettuate perquisizioni a caccia di documenti e materiale utile alle indagini. Al centro dell’inchiesta, come si diceva, c’è l’aumento ingiustificato dal2007 adoggi dicircail 50per centodel prezzo della pasta. L’attività investigativa è coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dalsostituto Stefano Pesci. Il sospetto alla base dell’apertura del fascicolo è la creazione di un «cartello» organizzato dai maggiori produttori per far lievitare i prezzi neutralizzando la concorrenza. La procura procede per l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 501 bis del codice penale, vale a dire manovra speculativa sul prezzo delle merci. Secondo quanto si è appreso per ora vi sarebbe solo una persona iscritta sul registro degli indagati, ma ben presto i nomi potrebbero aumentare. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Roma ha sequestrato documenti e verbali, anche redatti in sede di riunioni dell’associazione di categoria da Libero
ga di capire — e poi di spiegare — a cosa le stiamo mettendo. La sensazione è che molti, tra quanti oggi maledicono Facebook e accusano Twitter, non siano mai entrati in un social network, non abbiamo mai inviato un tweet né cliccato il pulsante «pubblica» di un blog. Vedremo cosa proporrà il ministro Maroni al Consiglio dei ministri, domani. «Misure delicate che riguardano terreni come la libertà di espressione sul Web e quella di manifestazione», ha anticipato. Speriamo non sia una norma inapplicabile come l’abolizione dell’anonimato (non ci sono riusciti i cinesi, che di censura
se ne intendono); e neppure un decreto contro generici «siti estremisti». Cosa vuol dire, infatti, «estremista»? A giudicare dal dibattito (?) alla Camera di ieri, infatti, molti deputati definirebbero così l’homepage dei colleghi che non la pensano come loro. Non c’è bisogno, forse, di norme nuove. Ingiurie, minacce, apologia di reato, istigazione e delinquere: nel codice penale ci sono già, come ha scritto ieri Stella sul Corriere , e dovrebbero bastare. A meno di considerare la Rete come uno stadio virtuale: una zona franca dove comandano gli ultras, e tutto è lecito. [...].
La fotografia Napoli, Studentesse in posa per un calendario in difesa di cani e gatti (Ansa)
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L’INCHIESTA Terremoto in Umbria. Boschi rassicura: «Niente allarmi, è una faglia nuova rispetto al ‘97» dall’intervista di E. Perugini
«Il terremoto che ieri pomeriggio ha colpito la zona a cavallo tra Perugia e Deruta in Umbria, non desta particolare preoccupazione. Si tratta infatti di un evento che ha tutte le caratteristiche tipiche dei terremoti molto frequenti che caratterizzano quella regione». Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv), lancia messaggi tranquillizzanti alla popolazione delle zone colpite ieri pomeriggio dalla scossa di terremoto. Eppure ieri molte persone sono scese in strada per la paura. «Si, perché la scossa si è sentita molto bene. E’ stata una scossa di media intensità, con un epicentro molto superficiale tra i nove e i dieci chilometri di profondità. Per questo è stata molto avvertita dalla popolazione». La zona colpita è un’area sismica? «Si, è una zona che conosciamo molto bene da un
I danni del terremoto in Umbria
punto di vista sismico. Del resto tutta la catena appenninica è una zona sismica molto attiva. Quella in cui si è registrato il terremoto ieri pomeriggio poi fa parte di un’area in cui di solito si registrano eventi di media e bassa intensità con una certa frequenza. Proprio come quello che abbiamo registrato ieri». Si sono attivate nuove faglie? «Si, naturalmente ogni
Izzo, l’ennesima vergogna della nostra giustizia dal commento di D. Giacalone
Che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo condanni l'Italia non fa notizia, avviene spesso. Ma la condanna per la scarcerazione di Angelo Izzo, il massacratore del Circeo, costata la vita a due donne, è di quelle che strappano un grido di rabbia e vergogna. Se il dibattito sulla giustizia, sulla necessità di riforme profonde, volesse avere un andamento serio, se volesse occuparsi di quel che riguarda tutti, senza sconti per nessuno, dovrebbe ripartire proprio da qui, da questa condanna. Che ora, a noi cittadini, costa anche 45 mila euro di danni morali, che paghiamo, prelevandoli dalle casse statali, alla famiglia delle vittime. Troppi, se si calcola che la responsablità non è delle leggi, ma di chi le ha male amministrate. Troppo pochi, se si riferiscono a due vite, violentemente recise. Siamo stati condannati, noi
italiani, noi Italia, per avere violato il «diritto alla vita», sancito dall'articolo due della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Come abbiamo fatto? Leggete appresso, ed indignatevi, per favore. Abbiamo violato il diritto alla vita di quelle due donne perché avevamo in custodia, presso le patrie galere, un condannato all'ergastolo, già dimostratosi uomo violento. Un torturatore. Le nostre leggi stabiliscono che anche il peggiore dei delinquenti può redimersi. È giusto. Lo riconosce anche la Corte, che non contesta affatto quella legge, non contesta l'ipotesi che un detenuto possa avere la semilibertà, anche se condannato per omicidio. Contesta il modo in cui è avvenuto: è stata non applicata, ma violata la legge. Il detenuto Izzo godeva della semilibertà, anche se ne aveva già tradito le regole e, pertanto, doveva essergli revocata. [...].
Natale 2009 a Matera
terremoto significa che c’è una nuova faglia che si attiva. Altrimenti non avremmo la scossa. Però in questo caso è importante sottolineare, più dell’apertura della nuova faglia, che le vecchie faglie che si erano attivate nel 1997 sono rimaste del tutto inattive. E questa è una buona notizia». Non bisogna nemmeno temere che siamo all’inizio di un nuovo sciame sismico come quello che ha colpi-
to l’Abruzzo la scorsa primavera o la stessa Umbria dodici anni fa? «Non sembra che siamo di fronte a un episodio del genere. Almeno non ci sono segnali di particolare interesse che possano indicare che siamo all’inizio di uno sciame che avrà esiti diversi da quello che abbiamo visto ieri. Poi certo, quando si parla di terremoti è impossibile dare o fare previsioni, e quindi tutto è possibile». Eppure nei giorni scorsi una scossa di terremoto è stata avvertita ad Ancona, in linea d’area siamo lì? «Si tratta di eventi che non hanno alcun collegamento tra loro. Ogni anno i nostri strumenti registrano circa ottomila scosse e di queste solo qualche centinaio sono quelle avvertite dalla popolazione. L’importante per difendersi dal sisma è costruire bene le abitazioni. In Umbria dopo il terremoto del 1997 hanno imparato a farlo e quindi i danni di eventuali nuove scosse, saranno meno devastanti che in passato».
La natura si vendica dall’intervento di C. d’Inghilterra
Il vertice di Copenhagen costituisce, credo, uno dei passi più importanti del nostro tempo perché, se non limitiamo l’impatto sull’atmosfera del pianeta, ci aspettano conseguenze terribili. La sfida daraccogliere non è semplicemente politica e tecnologica, ma coinvolge anche la nostra volontà di cooperare e la capacità di cambiare modo di pensare. Attualmente noi riteniamo di dover scegliere tra sviluppo economico e protezione degli ecosistemi. Il riscaldamento climatico è un tipico esempio del nostro modo sbagliato di affrontare il problema: essonon èun’alternativa allo sviluppo economico, ma un «moltiplicatore di rischi», un fattore che diminuirà la nostra capacità di migliorare il benessere dell’umanità. Per esempio, mettere fine alla povertà affinché ciascuno abbia la possibilità di condurre una vita decente costituisce
già una sfida ambiziosa. Ma la rapidità del riscaldamento climatico la renderà ancora più difficile. La sicurezza alimentare è già minacciata dall’erosione dei suoli e dalla fiammata dei prezzi del petrolio e del gas che alimentano l’agricoltura industriale, mentre la domanda aumenta per l’aumento della popolazione e l’evoluzione delle abitudini alimentari. Ma il riscaldamento climatico non farà che esacerbare questa situazione insostenibile. Per tutte queste ragioni mi pare si debba adottare un nuovo approccio, partendo da una visione del mondo com’è davvero, accettando anche il fatto che l’economia dipende dalla natura e non viceversa. Dopotutto la natura costituisce il capitale su cui si fonda il capitalismo, come dimostrano le foreste vergini tropicali, rifugio di più della metà della biodiversità terrestre, dalla quale, ci piaccia o no, dipende la nostra sopravvivenza. [...].
A Calciano il videoclip di Luca Anceschi
Le ragioni “pendolari” dall’articolo di G. Schiavi
cona si accumulano colossali ritardi, da Genova a L’Italia che non va s’incon- Macerata sono aumentati tra in questi giorni nelle i tempi (un’ora) e i costi stazioni ferroviarie, ar- (venti euro), chi scendeva rabbiata e indignata per a Codogno per raggiungel’ennesima beffa, le attese, re Cremona non trova più delle le corse soppresse, i vago- l’interregionale ni sudici e sporchi, il fred- 15.20 e perde mezz’ora do e il nuovo orario che ri- ogni giorno. Per Mantova, balta le abitudini e provo- rassegnarsi al peggio: è ca disagi. «Treni in ritar- più veloce la tratta Milanodo, protesta dei pendola- Roma. Esisteun elencoinri». Sembra il titolo di un finito di casi che si sommafilm già visto, l’ennesima no ogni volta ai guai del replica di un brutto spetta- passato, un accumulo di colo, e invece è la banale disattenzioni e di inutili sintesi di una grande ver- disagi che si scaricano gogna che non fa scandalo sempre su chi ha scelto il treno per perché non muoversi, riempie le rinunpiazze e non ciando sfila in corall’auto e a teo: la gente trasferirsi che viaggia in un’altra ha altro da città. I fare. Sui bicommennari italiati, da una ni non c’è stazione solo l’orgoall’altra glio dell’Aldell’Italia ta velocità, in rotaia l’impresa sono semmeritoria pre gli delle Ferrostessi, è vie che ha uno schiaccorciato fo, un disale distanze stro, semtra una citpre pegtà e l’altra. Il nuovo Freccia Rossa gio. QualC’è anche il cuno parla mugugno di Quarto costante di un esercito enorme, centi- Mondo e New Medioevo e naia di migliaia di cittadi- forse esagera, ma i racni che si sentono ignorati, conti sulla tratta Piacenemarginati, inascoltati za-Milano all’altezza di Lodopo anni di appelli, peti- di parlano di annunci zioni e promesse che la umani che contraddicono classe politica, sistemati- quelli dell’altoparlante sulle fermate, di resse incamente, disattende. Sono quelli che ogni verosimili nelle carrozze giorno arrivano a Milano appena tiepide e di ingordall’Emilia, dal Piemonte, ghi al vagone ristorante dal Veneto o dalla Liguria, del Torino-Milano per poche sincronizzano la vita tersi sedere (poi il capostacon l’orario ferroviario e zione ha bloccato tutto e sono passati dall’ Espres- fermato il treno). Sui nuoso agli Intercity-Eurocity vi ES-city intanto si torna e adesso non trovano più le a parlare di tradotte e di fermate intermedie, i col- tanfi d’altri tempi e un malegamenti diretti, i riferi- nager di lungo corso sente menti sui quali potevano il bisogno di sfogarsi su contare. L’Alta velocità ha un blog dei pendolari-peoscardinato le frequenze la- nes per raccontare un disciando grandi buchi neri sastroso viaggio da Milanegli orari: adesso ci sono no a Trieste dopo la soptreni che partono troppo pressione del Cisalpino: presto e altri troppo tardi, «Salgo su un avveniristico non c’è più il Torino-Vene- Freccia Bianca già insozzia, chi viaggia da Parma e zato di graffiti, toilette Reggio Emilia è costretto sporca in prima classe, baa chiedere permessi in gno senz’acqua, riscaldaazienda, è sparito il colle- mento fuori servizio a Megamento diretto Milano- stre, tempi peggiorati...». Bolzano, sulla linea di An- [...].
Tito apre le porte ai festeggiamenti
da http://www.clarita.it/
da http://100basilicata.blogspot.com/
da www.melandroweb.it/
Anche quest’anno nella mia città sono tanti gli eventi e le manifestazioni organizzati in onore del Natale. Ecco alcuni appuntamenti: Matera Christmas Village. Nei Sassi di Natale c’è una ricostruzione del villaggio di Babbo Natale con tanti giochi per i bimbi. “Babbo Natale in persona nella sua casa, seduto sul trono, accoglierà i bambini che avranno la possibilità di chiacchierare con lui e imbucare le letterine nella cassetta del suoUfficio Postale. Ma lacittà di Babbo Nataleospita nei vari ambienti anche la fabbrica dei giocattoli, un laboratorio creativo dove gli elfi aiuteranno i piccoli bambini a realizzare simpatici oggetti, la casa delle fiabe dove saranno narrate vicino l’albero di Natale delle fantastiche storie. [...].
Viene girato a Calciano il videoclip musicale di Luca Anceschi, che sarà affiancato, per circa quattro minuti, dal cantante Povia. "Il titolo del video sarà "Non ci avrete mai" - riferisce il manager dell' artista e responsabile video Daniele Atlante -"il videoclip (l'uscita è prevista a gennaio prossimo) farà da apripista al sesto album di Anceschi, che sarà pronto per la prossima estate. Il nome è ancora top secret , ma non mancheranno i duetti con altri artisti di fama Nazionale."Atlante, inoltre, ha anicipato, che leriprese, anche notturne, si terranno nel castello e per le vie del centro storico di Calciano. Lo staff, proveniente da Reggio Emilia sarà composto da quindici persone. [...].
L'Amministrazione comunale di Tito, mediante la recente costituzione del Tavolo delle associazioni, presenta, in concomitanza delle festività natalizie, un cartellone unico e condiviso delle manifestazioni culturali e ricreative. Cogliendo l'occasione per augurare a tutta la cittadinanza un sereno Natale e un felice anno nuovo, l'Amministrazione e il Tavolo auspicano che, attraverso un'attiva partecipazione agli eventi proposti, ogni cittadino possa sentirsi pienamente parte della comunità. Tnati gli appuntamenti in programma. [...].
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Appello alle parole virtuose di Napolitano
Attacco a Berlusconi
Il monito di Fini: «Si è superato il livello di guardia»
Posticipata a oggi l’uscita del Cavaliere dal “San Raffaele”. Starà 15 giorni a riposo
di MILENA DI MAURO
Premier ancora in ospedale La scorsa notte uno psicolabile ha tentato di raggiungere il reparto. Nella sua auto sono stati ritrovati coltelli e mazze
RETROSCENA Veronica scrive a Silvio MILANO - Non è andata a trovarlo di persona in ospedale, ma gli ha scritto una lettera. Così Veronica Lario (nella foto) ha manifestato vicinanza al marito da cui è in via di separazione, per l’aggressione subita. La lettera è stata consegnata a Berlusconi a un uomo della scorta. Nelle poche e sentite righe della lettera Veronica si dice «addolorata». Confidandosi con gli amici, la Lario ha confessato stupore e incredulità per quanto è accaduto: «Assurdo, non me lo sarei mai aspettato. Sono addolorata. Per uno come Silvio, abituato a stare tra la gente, non sarà facile da questo mommento in poi». Dunque, al di là della guerra legale per il divorzio e dei dissapori della vicenda mediatica legata alla coppia, tra Silvio e Veronica resta un profondo affetto reciproco. Dal suo letto di ospedale, il premier ha detto: «Sono pur sempre il padre dei suoi figli».
La bandiera Pdl al Pronto soccorso
saluti al premier convalescente». Immediatamente dopo essere stato fermato e identificato, è stato sottoposto a perquisizione personale con esito negativo ed accompagnato all'esterno del nosocomio. Il ragazzo è stato portato negli uffici della Digos per un interrogatorio ma al momento non sarebbe stato preso al momento alcun provvedimento. I genitori, con cui vive, avrebbero dichiarato di non essersi accorti che il figlio era uscito di casa intorno all'1 di notte per raggiungere l'ospedale San Raffaele. ANCORAUNANOTTEINOSPEDALE La possibilità che l’uscita del premier dall’ospedale potesse slittare è circolata fin dal primo mattino. Fonti mediche e il fidato e onnipresente Paolo Bonaiuti hanno infatti subito raccontato di una notte «meno tranquilla delle precedenti», terminata in un risveglio segnato dal dolore alla testa e al collo. L’ultima parola è spettata però a Zangrillo. La visita del medico è stata posticipata dalla tarda mattina al primo
pomeriggio, mentre ormai fuori dalla struttura si parlava già di “giallo”. Un mistero fugato solo dalla conferenza stampa delle 17 per il nuovo e inaspettato bollettino medico. Alla stampa sono bastate le primissime parole di Zangrillo per profilare una nuova notte di ricovero per Berlusconi: «Contrariamente a quanto comunicato nella giornata di ieri», è stato l’incipit della comunicazione. La decisione di passare la quarta notte in ospedale, secondo quanto riferito dal medico, è stata da subito intuita dal premier che l’ha accettata però ben volentieri. «E' contento di potersi trattenere qui – ha detto Zangrillo - perchè si sente più tranquillo». NIENTE SEDATIVI, MA A RIPOSO PER 15 GIORNI Le conseguenze dell’aggressione sono venuti fuori con il trascorrere delle ore, facendo sentire tutta la forza e la rabbia con cui Massimo Tartaglia, l’aggressore, ha scagliato quella statuetta del Duomo di Milano. Il dolore «non sempre controllabile» non ha però portato lo staff ospedaliero a somministrare sedativi (rimane solo la terapia analgesica), ma a dilazionare l’ora per le dimissioni sì. L’uscita è stata posticipata al primo pomeriggio di oggi. L’umore di Berlusconi, chesi giovadelle visite che «lo rinfrancano», «rimane costante anche se e difficile da valutare e sta recuperando», ha raccontato Zangrillo. Il medico è tornato quindi a raccomandarsi per un periodo di riposo «di almeno 10-15 giorni». Uno stop forzato che si ripercuoterà, come ha ammesso Bonaiuti, sulla conferenza stampa di fine anno e su tutte le uscite pubbliche da qui alla fine del 2009.
Segnalazioni sui programmi Annozero e Porta a Porta
L’Agcom apre un’istruttoria sull’obiettività dell’informazione ROMA –L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, relatori Mannoni e Lauria, ha deciso all’unanimità dei presenti di «aprire un’istruttoria per verificare il rispetto da parte della Rai degli obblighi di obiettività, di equilibrio dell’informazione, di non incitazione alla violenza e di effettiva osservanza del contraddittorio nelle trasmissioni di informazione». «Su questo tema – annuncia una nota dell’organismo di garanzia – saranno anche auditi prossimamente dal Consiglio dell’Autorità i vertici della Rai». «Al riguardo, com'è noto – spiega l’Autorità – autorevoli appelli sono stati rivolti nei giorni scorsi dal Papa per un’informazione scevra dall’odio politico e dal Presidente della Repubblica per ricondurre ogni contrasto politico ed istituzionale entro i limiti di responsabile autocontrollo e civile confronto. Appello unanimemente accolto e rilanciato nel documento del presidente Zavoli appro-
vato dall’ufficio di presidenza della commissione parlamentare di Vigilanza, che ha chiesto alla Rai e ai media che si dica tutto, nel rispetto della verità e della completezza, ma senza cadere in ”tonalità apocalittiche” o nella ”pratica dell’ammorbidimento”, tenendo presente che la politica ha i suoi linguaggi, ma che chi la interpreta non può dimenticare di essere al servizio di tutto il Paese». L’Autorità ha anche «deciso di investire il neo-costituito Comitato per l'applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di processi in tv delle segnalazioni riguardanti sotto questo profilo alcune trasmissioni dellaconcessionaria pubblica».AlComitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di processi in tv saranno inviate le segnalazioni riguardanti sia Annozero sia Porta a Porta. L’istruttoria aperta ieri, che vedrà le audizioni dei vertici della tv pubblica, riguarderà tutti i programmi di informazione.
Cartelli di solidarietà al premier davanti al “San Raffaele”
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LE INDAGINI
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Massimo Tartaglia resta in carcere MILANO – Resta in carcere Mas- cella singola sorvegliato a vista simo Tartaglia, l'uomo che do- 24 su 24 con agente fisso davanti menica scorsa è stato arrestato alla cella e attento monitoraggio per aver aggredito Silvio Berlu- psichiatrico) finchè ritenuto nesconi, colpendolo al volto con un cessario dalla direzione sanitasouvenir del Duomo. Lo ha deci- ria e dagli specialisti psichiatri so il gip Cristina di Censo che ha (cui è fatto obbligo di informare accolto la richiesta del Procura- questa autorità giudiziaria di tore aggiunto Armando Spataro qualsiasi modifica rilevante del respingendo, invece, l’istanza quadro clinico)». I difensori dell’uomo, gli avvodella difesa che puntava a ottenere un suo trasferimento, in stato cati Daniela Insalaco e Gian Marco Rubino, handi detenzione, in no ipotizzato un ospedale psiun’eventuale chiatrico in atteconsulenza per sa di un posto in accertare lo stato una comunità tedi salute, sulla rapeutica già instessa linea la dividuata. In una Procura. Ma i geordinanza di setnitori di Tartate pagine deposiglia, Alessandro tata ieri, il giudie Donata, sono ce ha stabilito che «preoccupati». Il il perito di 42 anpadre ha «paura ni di Cesano Bodi un gesto inscone, con diconsulto» e spera sturbi mentali, Massimo Tartaglia che il premier deve rimanere a possa perdonarSan Vittore, nel lo. La madre, che Centro di osserammette che «l'evazione neuropsaurimento ce sichiatrica, perl'ha da tanti anni, chè anche lì può però così violento essere curato in non è mai stato», modo idoneo: la ha anche assicurelazione medica rato che Massimo firmata dalla dottoressa che lo ha seguito saltua- in casanon ha maiconservato ririamente negli ultimi anni non tagli di giornale sul premier ma sarebbe stata sufficiente per di- che «aveva solo un volantino di sporre il ricovero ospedaliero. Il quelli che si trovano in giro alle giudice ha sottolineato la sussi- manifestazioni». Era una fotostenza soprattutto del rischio di grafia, del presidente del consireiterazione del reato ma anche glio. Intanto è stato sentito dagli del pericolo di inquinamento investigatori il coordinatore dei probatorio. Le indagini sono an- giovanidel Pdl,Andrea DiSorte, cora in corso per accertare se che ha raccontato di avere avuto qualcuno ha mai armato la mano la sensazione che qualcuno stesa Tartaglia il quale ha sempre se passando un oggetto a Tartadetto di aver fatto tutto da solo. E glia prima dell’aggressione. Daproprio per i problemi psichici di vanti agli investigatori, Di Sorte cui soffre, nel provvedimento avrebbe confermato che si è tratvengono date indicazioni ben tato soltanto di una sua sensazioprecise: «il mantenimento – si ne. Le immagini video ricavate legge – del ricovero dell’indaga- dalle telecamere di piazza Duoto nel reparto Conp della struttu- mo e acquisite agli atti dell’inra carceraria con le modalità già chiesta, documenterebbero che individuate dall’amministrazio- Tartaglia era da solo il pomerigne penitenziaria (collocazione in gio di domenica scorsa».
I genitori in ansia «Malato, si rischia un gesto inconsulto»
DOPO L’AGGRESSIONE Sicurezza, Maroni: «Nessuna legge speciale» ROMA – La proposta discussa oggi dal Consiglio dei Ministri «non prevede leggi speciali nè reati specifici». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, dopo aver annunciato una stretta su web e manifestazioni – criticata da opposizione e parte della maggioranza, con Fini che ha sottolineato come «non ci sia necessità di norme aggiuntive ma solo dell’applicazione di quelle che ci sono» - dice «non c'è intento censorio» e che le norme non saranno inserite in un decreto, ma in un disegno di legge. Cambiamento di rotta anche alla luce dei segnali arrivati dal Colle: il ministro ieri ha illustrato il provvedimento a Napolitano. Il ddl introdurrà i reati di turbativa di riunione politica e sindacale e lancio di oggetti in riunione pubblica, e prevede che l’autorità giudiziaria possa rimuovere entro 24 ore dal web i contenuti in cui si ipotizzi istigazione a delinquere e apologia di reato.
Ai “colonnelli” An «Trattare col premier ma di nuovo uniti»
Cicchitto attacca “Repubblica”, il partito fa quadrato
GIUSTIZIA
Guerra aperta tra Pdl stampa e televisione
Passa in Commissione il disegno di legge Lazzati
di GIOVANNI INNAMORATI
di PASQUALINO RETTURA
ROMA – Sembra rimanere inascoltato l’appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a misurare le parole per svelenire il clima politico: dopo l’attacco di Fabrizio Cicchitto a Repubblica, Il Fatto, Annozero e a Marco Travaglio alla Camera, il Pdl fa quadrato attorno al proprio capogruppo, accusato a sua volta dal direttore di Repubblica, Ezio Mauro, di voler conculcare la libertà di stampa. Il Pdcritica il centrodestra e lo invita a lasciar fuori l’informazione dalla contesa politica. Ieri Mauro, in un’editoriale, ha replicato all’affondo del capogruppo del Pdl: «Se Cicchitto pensa che questo momento delicato della vita repubblicana possa imbavagliare “Repubblica”, annacquando il suo giornalismo, si sbaglia. Il Paese si serve facendo ognuno la sua parte. La nostra è quella di informare soprattutto degli abusi del potere, nell’interesse dei cittadini». Da parte sua «Il Fatto» ha un titolo di apertura che prende di petto Cicchitto: «L'uomo della P2 aggredisce il Fatto». E Il direttoreAntonio Padellaro ha difeso Travaglio, oggetto «di un’aggressione violenta» da parte di «picchiatori a libro paga». Il Pdl ha fatto quadrato attorno a Cicchitto con due ar-
LAMEZIA TERME - Sedici anni fa, dalla terza città della Calabria, il cui Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose due volte nel giro di undici anni, partì una proposta di legge, promossa dal giudice di Cassazione Romano De Grazia, fondatore del Centro studi regionale “Giuseppe Lazzati”. La proposta di legge era quella di vietare la campagna elettorale ai sorvegliati speciali . Dal 1993 ad oggi in ogni legislatura la proposta di legge è sempre rimasta in un cassetto. In questa legislatura è stata tirata fuori fino all’approvazione unanime della commissione giustizia della Camera. Un passo importante, forse insperato. La proposta approvata che introduce il divieto di propaganda elettorale per il sorvegliato speciale e sanziona, nel contempo, anche la condotta del candidato che consapevolmente si rivolge per la propaganda allo stesso sorvegliato, ha l’obiettivo di recidere alle origini e in maniera concreta l'intreccio delinquenza - politica e malaffare, bonificando le istituzioni.
Fabrizio Cicchitto
gomenti, lanciati dal «mattinale» inviato da via del Plebiscito ai parlamentari del Pdl: Cicchitto martedì ha semplicemente detto la verità; per questo è ora il «nuovo obiettivo» degli attacchidi Repubblica. Un leit motiv ripetuto da numerosi senatori e deputati. Cicchitto ha ricevuto la solidarietà del ministro Sandro Bondi, del vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliariello, del capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota, dei sottosegretari Francesco Giro, Carlo Giovanardi e Nicola Cosentino, del portavoce del Pdl Daniele Capezzone, oltre a decine di parlamentari. Il Pd ha visto in questa pole-
mica una tentativo del Pdl di aumentare il livello di polemica per conculcare i margini di critica al governo, da parte dei partiti di opposizione e della stampa. «Ci chiediamo - ha detto la vicepresidente del Pd, Marina Sereni – leggendo gli attacchi a Repubblica, che fine abbiano fatto le colombe». A difesa della «libera stampa» sono intervenuti la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, la vicepresidente del gruppo alla Camera Rosa Calipari e quello al Senato, Luigi Zanda. Incontrando i segretari regionali del Pd, Pier Luigi Bersani ha spiegato che il partito è interessato al ripristino di «un clima di civiltà politica».
Romano De Grazia
L'onorevole Angela Napoli, relatrice del disegno di legge, si è dichiarata soddisfatta dell'approvazione del provvedimento, per il momento in commissione Giustizia, e ha inteso ringraziare tutti i gruppi politici ed il Governo per il contributo offerto durante tutta la fase di discussione, nonchè quella emendativa, e per aver condiviso unanimemente «la necessità di impedire e colpire ogni possibile condizionamento della criminalità organizzata nei confronti del mondo politico». E il deputato del Pd, Doris Lo
Moro, segretario della commissione Affari Costituzionali della Camera, che, nei giorni scorsi, aveva auspicato l'approvazione del testo in sede legislativa in commissione Giustizia, ribadisce la richiesta di un'accelerazione dell'iter del provvedimento. «Mi auguro che a questo punto si abbia la forza di approvare - dice - il testo in Commissione in sede legislativa, in accoglimento della richiesta formalizzata per il Pd, nel corso dei lavori dalla capogruppo del PD in commissione, Donatella Ferranti, e dalla relatrice, Angela Napoli. Lo Moro, candidata in Calabria alle elezioni primarie per la scelta del candidato del Pd alla presidenza della Regione, spiega inoltre che «l'approvazione definitiva della legge sarebbe di buon auspicio anche per un sereno svolgimento delle primarie nella mia regione, contribuendo a metterle al riparo da interferenze ed inquinamenti».
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MILANO –Che non fosse la giornata giusta per lasciare l’ospedale, Silvio Berlusconi lo ha forse capito subito dal mattino. La notte scorsa doveva infatti essere l'ultima di ricovero al San Raffaele di Milano ma il riposo non ha portato i risultati che Alberto Zangrillo, medico di fiducia del premier si aspettava e per il cavaliere quindi la permanenza nell’ospedale si prolunga di altre 24 ore. Il dolore per il colpo subito nell’aggressione di domenica scorsa, il riacutizzarsi della cervicalgia che già lo tormentava e la difficoltà a nutrirsi del presidente del Consiglio – tanto da dover utilizzare anche le flebo – hanno consigliato ai medici di tenerlo ricoverato per un’altra notte. PSICOLABILE TENTA L’INTRUSIONE IN REPARTO Una notte magari più tranquilla di quella scorsa, cominciata con la visione di pochi minuti di Ballarò, ma soprattutto segnata dal tentativo di irruzione di un giovane psicolabile torinese che, alle due di notte, si è presentato al settimo piano del reparto Q dove Berlusconi riposava, venendo immediatamente fermato dalle forze di sicurezza. Il giovane, un 26enne con problemi psichici, si è giustificato dicendo: «Voglio salutare il presidente, voglio salutare il presidente». Sarebbe entrato normalmente in ospedale dal parcheggio sotterraneo: nella sua vettura sono state trovate tre mazze da hockey e due coltelli da cucina. L’uomo risiede con i genitori a Villar Perosa ed ha alle spalle diversi ricoveri per problemi psichici e un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) nel 2008. Notato in evidente stato di agitazione, il giovane ha detto agli agenti di volersi recare «a portare i suoi
che da quel momento avrebbe regolato la vita del Popolo della Libertà. Fini ha voluto ieri verificare – con i miniROMA – Nel clima politico di questi ultimi tempi, in cui «si è superato il livello di guar- stri Ignazio La Russa, Altero Matteoli e Andia», tutte le forze dovrebbero avere come drea Ronchi, il viceministro Adolfo Urso, il riferimento le parole del presidente della sindaco di Roma Gianni Alemanno, il capoRepubblica, Giorgio Napolitano. È l'appel- gruppo al Senato Maurizio Gasparri ed il vilo lanciato dal presidente della Camera, ce dei deputati Italo Bocchino, Donato LaGianfranco Fini, durante la cerimonia di morte ed Andrea Augello – se può esserci scambio di auguri natalizi con la stampa unità tra chi sta in quel 30% del Pdl, che di parlamentare. «Forse, e tolgo il forse, si è fatto corrisponde a ciò che è stato “conferisuperato il livello di guardia negli ultimi to” sciogliendo Alleanza Nazionale nel mesi e negli ultimi anni», ha insistito e lo di- PdL. Se marciamo divisi – è stato il ragionamento di Fini – può guadamostra il fatto che Napolitagnarci il singolo, ma si perde no «abbia dovuto ripetere più l’opportunità di tenere insievolte il suo invito». Ora, ha me un “mondo”, quello della sottolineato Fini, «tutti doex Alleanza Nazionale, e porvrebbero guardare nelle protarlo dentro un Pdl strutturaprie coscienze e avere come to, democratico, aperto al diastella polare del proprio comlogo. Questo può accadere portamento virtuoso quello soltanto se tutti sono disponiche ha detto il capo dello Stabili a sostenere una posizione to». univoca, raggiunta magari E ieri Fini ha posto anche attraverso mediazioni e conun “aut aut”costruttivo ai cosultazioni permanenti sui lonnelli delle ex correnti di singoli temi caratterizzanti An, ai capi-bastone di quelle quell'area politica. Tutti si soaree interne alla destra che Gianfranco Fini no detti disponibili al percoruna volta l'attuale co-fondaso ed al metodo prospettato tore del Pdl arrivò perfino a da Fini. Gasparri è quindi vodefinire “metastasi”. In una lato via (prima una riunione colazione di lavoro nel suo politica, poi il saggio della fiappartamento a Montecitoglia Gaia), Matteoli è corso rio gli esponenti di punta del dal dentista, Alemanno è suo ex partito, sia riuscito a rientrato in Campidoglio. Beconvincerli della necessità di ne la discussione nel Pdl, bemarciare uniti nel Pdl e mone a non rompere – hanno rastrare compattezza sui singoli temi, per ridimensionare il ruolo della gionato poi alcuni dei presenti al pranzo – Lega ma anche per evitare la totale egemo- ma altro è confrontarsi nel Pdl, altro ipotizzare gruppi separati che nessun vero capo nia berlusconiana. Certo ha avuto il suo influsso, sulla di- ex An sosterrebbe. Bene la volontà di Fini di scussione, l'incontro fondamentale dal rappresentare tutti, ma un conto è An ed i punto di vista umano del presidente della suoi contenuti, un conto FareFuturo e altre Camera con Silvio Berlusconi, nella stanza posizioni particolari. Tutti si sono detti di ospedale dove il premier trascorre la de- pronti ad una “armonia costruttiva” genza dopo l’aggressione di domenica. Per- nell’area ex An del Pdl. Ora, chi vivrà vedrà. chè, nonostante gli scontri, il clima nella Sarà il tempo – per dirla con fonti della premaggioranza resta quello costruttivo se- sidenza – a dare tutte le risposte. Intanto, guito a quella conversazione privata, che Fini vuole cogliere fino in fondo l’opportuha però rovesciato di molto la prospettiva nità di un clima politico diverso, dopo l'abpolitica. E sarà certamente seguita da nuo- braccio con Berlusconi al San Raffaele (a vi contatti tra i due leader che hanno sciolto cui seguiranno, dopo la degenza del Cavanel Pdl i loro partiti – Forza Italia ed An – de- liere, altri incontri programmatici) e nonofinendo con un patto notarile in un 70%- stante il discorso «incendiario» del capo30% il rapporto numerico (e quindi di forza) gruppo Pdl Cicchitto sulla Finanziaria.
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Giovedì 17 dicembre 2009
Dopo le dimissioni da capogruppo, Morero lascia il Pdl
Politica lucana
Salierno e Folino insieme il giorno della presentazione della proposta di abolizione del listino nello scorso mese di marzo
Fronte d’opposizione
Dopo l’approvazione della proposta di abolizione del listino è voglia di riforma
Michele Destino lo sostituisce alla guida del gruppo di SARA LORUSSO
dopo l'approvazione definitiva in aula che, sono certa, non troverà ostacoli) c'è bisogno di un altro passo per affrontare la questione della rappresentanza di genere inmodo da determinare condizioni più avanzate e progressiste di democrazia elettiva, al passo con altri Paesi europei». In realtà la questione dell’equilibrio di genere era già presente nella proposta di legge originanale di Adeltina Salierno. A quanto sembra però, al momento è passata solo la proposta di abolizione del listino per l’unione del disegno di legge di Salierno - Folino con quello presentato da Antonio Flovilla e firmato da numerosi altri consiglieri regionali. La motivazione ufficiale è stata quella di “proteggere”
La consigliera: «Primo passo importante»
l’abolizione del listino dal pericolo di “incostoituzionalità” come invece, è accaduto alla proposta di riforma elettorale presentata alcuni mesi fa dalla regione Campania. Rimane comunque ancora da comprendere qual’è la situazione reale all’interno del Partito democratico, con il capogruppo in consiglio regionale, Erminio Restaino che ha sollevato più di un dubbio sulla “reale” utilità di un ritocco alla legge elettorale senza una riforma complessiva. Ha vinto invece, la linea di Folino. Ma l’ex vicepresidente della giunta e assessore alle Infrastrutture non era solo in questa sfida. Di certo un contributo importante all’approvazione in Commissioneè stato offerto dal presidente della stessa commissione, Antonio Flovilla che con un lavoro di “limatura” è riuscito a far incastrare le due proposte originali diverse e a far votare a favore anche esponenti del centrodestra: Antonio Tisci e Pa-
squale Di Lorenzo. Tornando ai commenti, sempre Adeltina Salierno ha aggiunto: «Sono particolarmente soddisfatta tenuto conto che, solo qualche mese fa, la mia proposta di legge è stata accompagnata da un clima non certamente entusiastico eche granparte dei miei colleghi mi esprimeva una sorta di impossibilità ad approvarla entro la fine di questa legislatura. Evidentemente la caparbietà, che è uno degli elementi particolari della sensibilità femminile, alla fine ha avuto il sopravvento anche sugli scetticismi e qualche parere contrario rimasto sempre in ombra. Per questo riscontro, con soddisfazione, che in tanti hanno cambiato opinione e che la mia iniziati-
va ha ottenuto larghi consensi bipartisan». E ci sono anche le parole del consigliere regionale del Popolo della libertà, Antonio Tisci che in Prima commissione havotatoa favoredellaproposta di abolizione permettendo così di ottenere l’importante dato politico dell’unanimità. E Tisci ha dichiarato: «Se l'aula dovesse confermare l'abrogazione del listino noi avremo ottenuto due scopi importantissimi per migliorare la qualità e l'etica della politica lucana, in primis avremmo fissato il principio secondo cui chivuole diventare consigliere regionale ha il dovere di raccogliere le preferenze ed accettare il verdetto delle urne senza nessuna possibilità di fuga, dall'altro
Tisci: «Se passa eliminata un’impurità»
avremmo eliminato un elemento impuro e condizionante nel meccanismo di selezione delle coalizioni e delle alleanze, dal giorno dopo nessuna forza politica potrà scegliere la coalizione nella quale inserirsi sulla base della collocazionenel listinoche avràottenuto». Antonio Tisci però, non parlando della proposta del suo coordinatore regionale, Guido Viceconte (mettere lo sbarramento del 4 per cento alle regionali) sottolinea: «E' evidente, però che da sola questa riforma non basta per migliorare laqualità dellapolitica in Regione Basilicata», «In Italia le leggi elettorali si fanno sempre alla fine della legislatura – conclude Tisci siamo nei tempi per poter introdurre nel nostro ordinamento dei sistemi di elezioni che consentano di fare in modo che il prossimo Consiglio Regionale sia meno frammentato dell'attuale». Salvatore Santoro
L’INTERVISTA
“Pinguini lucani” in cerca di buona politica SANT’ARCANGELO - Risponde Pietro De Sarlo, manager di Banca Intesa e promotore dell’associazione “Pinguini lucani”. Il 19 dicembre a Potenza, la sua associazione presenta il piano per il governo della Regione. Ci può anticipare qualcosa? «Come prima cosa vorrei parlare dell'analisi della situazione. La società lucana appare estremamente debole dal punto di vista economico e sociale. Una società debole esprime fondamentalmente bisogni di protezione: il posto, la raccomandazione. A queste domande la politica risponde con lavori socialmente utili e cose simili contribuendo a indebolire ulteriormente la società». Come si esce da questa situazione? «Da questo, che possiamo chiamare il circolo del sottosviluppo, se ne esce solo con la buona politica. Mi sembra improbabile che la società lucana diventi all'improvviso vitale chiedendo opportunità, merito, competizione leale insomma tutte quelle cose che servono per instaurare il circolo dello sviluppo. A volte ho la sensazione che i politici siano i primi a non credere nella possibilità di uscire dal ciclo di sottosviluppo. Mi piacerebbe sapere dove i politici fan-
no studiare i propri figli tanto per cominciare». La Basilicata ce la può fare e come? «Può farcela ma occorre fare poche cose e in fretta. Quali lo diremo a Potenza. Le anticipo soltanto che “conditio sine qua non” è un serio piano di infrastrutture. Pensi che circa il 50 per cento del Pil regionale è composto da attività fortemente dipendenti dalle infrastrutture e dalla logistica. Se non si migliora l'accessibilità alla regione si può fare poco. Se invece si inizia a fare almeno le infrastrutture essenziali e meno costose si possono fare molte altre cose e ottenere una rapida inversione dell'economia lucana con risultati sorprendenti». Oltre alle infrastrutture? «Occorre mettere in pista quelli che chiamo fattori abilitanti. Ossia il coinvolgimento strutturato e sistematico dei principali portatori di interesse, lo sfruttamento delle migliori competenze e professionalità disponibili sul mercato, creazione di una squadra operativa in regione. Il problema dello sviluppo del capitale umano nella regione resta un tema aperto, in quanto l’Università della Basilicata non hanno molta visibilità a livello europeo - nazionale e si laureano solo 800 studenti al-
l'anno. Di conseguenza non stupisce che la maggior parte degli studenti universitari lucani decida di laurearsi e trovare impiego al di fuori della Basilicata”. Non sono obiettivi complessi da realizzare? «Occorre mettere insieme tante cose e non banali e in poco tempo e per far questo occorre visione di insieme, sistematicità, competenze, organizzazione, strutture, rete di alleanze, approccio pianificato. Oggi mi sembra che ci si basi più sul volontariato. Un approccio da “liberi professionisti” insomma. Cose che andrebbero bene forse se ci trovassimo in una situazione di ordinarietà e che possono produrre al massimo delle eccellenze consolatorie frutto più del caso che di una visione sistemica e di rete». Presenta un piano regionale, vuole candidarsi alle prossime regionali? «Abbiamo sentito sostanzialmente quasi tutta la classe politica lucana e prima del 19 credo che avremo finito il giro. In questi incontri siamo sempre stati propositivi ma ho qualche dubbio che ci arrivi in tempo utile una risposta credibile su cui valga la pena di spendersi. La speranza è che i politici pensino anche alla storia e non solo alla cronaca».
In che senso? «Come vorranno essere ricordati? Come gli affossatori o come i salvatori della Regione?». E cosa pensa di fare l'associazione? «Le nostre proposte le abbiamo fatte e le presenteremo in modo dettagliato ed organico bell’incontro del 19, chiudendo così un ciclo che si è aperto a luglio. Dopo abbiamo in cantiere altre 4 iniziative». Quali? «La prima, convocare la prima assembra generale dell'associazione e ampliarne gli organismi direttivi. Entro la fine di marzo 2010. La seconda a partire dall'aprile 2010 consiste nell'istituire un osservatorio permanente della pubblica amministrazione locale. Esamineremo i Piani operativi, gli stati di avanzamento relativi, le delibere e se non saremo d'accordo lo diremo. La terza un forum permanente di sindaci e candidati sindaci dell'associazione; faremo formazione politica, amministrativa e manageriale e stimoleremo la parte migliore della società civile e i giovani a occuparsi di politica. L'ultima iniziativa riguarda le elezioni amministrative del 2011 e 2012. Già ora stiamo preparando le candidature a sindaco in una decina di
Pietro De Sarlo
comuni lucani e credo che per queste date saranno molti di più». Lo scopo di queste iniziative? «Vorremmo dare il nostro contributo nel formare la classe dirigente politica del prossimo futuro. Una classe competente e che abbia il senso dell'utilità della politica per gli scopi collettivi e non individuali». Francesca Gresia
| LA POLEMICA | Lapenna e Picerno attacco «all’incoerenza di alcuni» POTENZA -Nella nota,il no- rano pubblicamente di esseme di Peppino Molinari e re equidistanti sia dal cenquello di Aurelio Pace non trosinistrache dalcentrodec’è. Si legge solo «alcuni stra, salvo poi svolgere un esponenti locali dei movi- ruolo di opposizione o di somenti politici che nel corso stegno a seconda della condelle recenti elezioni ammi- venienza nell’ambito dei vari ruoli che rinistrative vestono. hanno stretQuesto atto un’alleanteggiamento za con il Pdl non ha nulla stanno assua che vedere mendo un atcon la polititeggiamento ca e con il a dir poco senso di apambiguo». partenenza Ma il riferiad una ideomento è evilogia, perché dente, e giù non si possocritiche alla Sergio Lapenna no scegliere “non coerenle alleanze a za politica”. fasi alterne a E’ quanto si seconda dellegge nel cola convemunicato nienza politistampa a firca o in base ma del consiall’opportugliere regionità di occunale Sergio pare postaLapenna e zioni di potedel capore. Oggi si gruppo al Costa perdendo mune di Po- Fernando Picerno il senso tenza Ferdell’onore e nando Picerdella parola no. Entramdata quando bi del Pdl. si vuole conI 2 pidiellidividere un ni quindi, obiettivo popur non falitico comucendo nomi ne alternatiattaccano: vo all’attuale «È ora di fare centrosinichiarezza in stra lucano». merito «Non è acall’evoluzio- Peppino Molinari cettabile – ne politica concludono delle ultime Lapenna e Pisettimane». cerno – che Non si può alcuni esponon pensare nenti politici alle dinamimettano in che al centro atto una secon l’adesiorie di iniziatine al movive equivoche mento di e contradditFrancesco torie, poiché Rutelli dei la Basilicata Dec (di Falo- Aurelio Pace ha bisogno di tico e Pace), chiarezza e i di Molinari stesso e di Giuliano e Ferra- cittadini hanno il diritto di ro. Sulla questione non sono sapere chi rappresenta la mancate critiche già nelle maggioranza e chi invece scorse settimane. Ma ieri La- rappresenta l’opposizione penna e Picerno attaccano per creareun progettoalterancora: «Alcuni esponenti nativo all’attuale governo politici da una parte dichia- della Basilicata».
ALLA RIBALTA
POTENZA - Aveva scritto un’accorata e «sofferta» lettera aperta in cui raccontava di quel disagio da mancato dialogo. Troppo verticistico, aveva detto, il partito in cui aveva scelto di candidarsi. Giuseppe Morero, alcune settimane fa, aveva lasciato il ruolo di capogruppo del Pdl alla Provincia di Potenza scrivendo tra le righe del senso di impotenza e inadeguatezza rispetto a un ruolo e a un percorso in cui si era impegnato (tra l’altro risultando tra i più votati e raccogliendo consensi in un collegio complicato di Potenza città). Adesso - l’ufficializzazione sarebbe dovuta arrivare ieri in aula, ma il consiglio è andato deserto - l’addio si fa “completo”. Se ne va dal Pdl, lui che viene da una famiglia in cui la cultura politica è stata il “pane”, aveva spiegato, ma in cui «la regola base sta nel rispetto delle scelte altrui, non nelle imposizioni dall’alto». Nella lettera non ci era andato giù per il sottile, riassumendo nel disagio personale anche il messaggio per i vertici del partito “troppo chiuso”, disposto - aveva fatto capire - ad «allontanare le personalità in cerca di confronto, seppure piene di valore». Ha tuttavia scelto di restare nell’opposizione: «Sono coerente». In aula non entrerà nel gruppo misto, ma raccoglie la sigla dell’Udb (la formazione ora diretta da Tonino Angioletto dopo la “rottura” con l’ex fondatore del movimento, Vincenzo giuliano, che non ne ha mai accettato la trasformazione in un partito). Tecnicamente, il regolamento permette di poter creare un monogruppo a patto che la dicitura scelta abbia partecipato, pur non raccogliendo eletti, alle elezioni: l’Udb (Unione democratici di Basilicata) aveva corso per lo schieramento di centrodestra. Quelle esternazioni, le motivazioni dell’addio al ruolo di capogruppo «restano valide» e si sono trasformate in un passaggio definitivo (nel frattempo, il ruolo di capogruppo del Pdl è stato consegnato dai colleghi del partito al consigliere Michele Destino). Aveva contestato apertamente ai leader lucani del partito di Berlusconi l’incapacità (la mancata volontà) del confronto, soprattutto prima delle decisioni, «piccole o grandi che siano». Adesso l’orizzonte non cambia, sempre nell’opposizione. Ma la sigla indicata da Mo-
Belisario da Vespa “tiene” contro Bondi e Matteoli
Giuseppe Morero, ex capogruppo del Pdl alla Provincia di Potenza
rero è tra quelle che hanno avviato il ragionamento su un eventuale terzo polo, su un centro ampio e forte. «In linea generale, a livello nazionale il discorso è stato chiaro. Il centro in via di costruzione è equidistante da entrambi i poli - dice Morero - Ma credo che a livello territoriale saranno anche valorizzate esperienze già fatte, soprattutto se hanno funzionato, con l’unica guida dei programmi da condividere. Ma allo stesso tempo credo che il discorso sia ancora aperto. E’difficile dire che cosa sarà la costituzione di un grande centro». Senza considerare l’orientamento - più o meno diffuso - che vuole questa area moderata in corsa solitaria già dalle prossime elezioni amministrative. Ma all’interno dell’ente Provincia, in aula e sui provvedimenti, Morero non ha dubbi: eletto consigliere per l’opposizione, «resto con convinzione su questo fronte».
“Fondazione socialismo” Nasce la sezione lucana POTENZA - E’ nata una sezione lucana della Fondazione Socialismo, presieduta, a livello europeo, dal senatore Gennaro Acquaviva, membro della “Fondazione delle Fondazioni europea”, che si affianca al Pse, al pari della Ebert Stinftung e della Fabian Sociaty,nonché delle Italiane Gramsci ed Italiani Europei. Ne fanno parte Vito Gruosso, Ivo Persichella, Nanni Schiavo e Nicola Savino. L’obiettivo è esclusivo formulare proposte e sollecitare pareri intorno alle tematiche politico-sociali, con priorità per la programmazione regionale e di “area”. Perciò - spiega in una nota stampa Nicola Savino organizzerà incontri e dibattiti aperti nelle sedi che li ospiteranno, «confidando nella iscrizione e comunque nella partecipazione di Coloro che giudicano positivamente l’esperienza politico-culturale che generò la Resistenza e la Carta Costituzionale e da cui si spera di trasmettere alle nuove generazioni la convinzione che la politica possa e debba essere impegno concreto e perciò verificabile per il “bene comune o “interesse generale”». Nell’immediato, in vista delle elezioni regionali che si terranno il prossimo marzo, si augura di attivare - fra i partiti che le affron-
teranno e con i settori dinamici dell'Opinione pubblica - la verifica di proposte ed idee su questioni quali: l’assetto urbano della Regione per la interconnessione con il Sud e di questo con il Paese ed il Mediterraneo. Il freno allo spopolamento con esperimenti zonali per l'accoglienza organizzata degli immigrati ed il recupero dei centri storici a vocazione turistica. La buona occupazione sia nell'industria che nei servizi, promuovendo l'accoglienza con la formazione ed il rilancio dell'artigianato tradizionale, nonché favorendo la frequenza all'Unibas di Studenti che rientrino a sviluppare le Aree extra-comunitarie dalle quali l'indigenza obbliga all'esodo di massa. La nuova legge per l'elezione alla Regione nella prospettiva-quadro della riforma dello Statuto. I diritti delle Comunità locali nella gestione “economica” dell'acqua. «Giova, infine, sottolineare - conclude Savino che il frutto di tale attività potrebbe trovare eco sui periodici Mondoperaio e le nuove ragioni del socialismo, di antica tradizione ed ispirazione riformista, alla cui diffusione - come a quella di giornali di diverso orientamento - sarebbe opportuno concorrere per la formazione politica dei Giovani lucani».
POTENZA - Non si scompone eva avantiper lastrada che ha segnato Di Pietro: solidarietà unaa a Berlusconi ma con riserve ; «è un provocatore». E lui, il lucano Belisario non subisce gli attacchi del duo ministeriale Bondi e Matteoli ma a botta risponde senza indugi. Anzi. Ha pure il merito di mettere in difficoltà il decano del parlamento Altero Matteoli e il “fido” Sandro Bondi. E’ accaduto, martedì sera nel salotto di Bruno Vespa. Il presidente dei senatori dipietristi, Felice Belisario a difendere le tesi di Di Pietro. Bondi e Matteoli ad attaccare l’ex magistrato di Mani pulite. Con loro anche il senatore del Pd, Nicola Latorre che si è guardato bene dal dare manforte all’alleato dipietrista: «Ci sono tre opposizioni in Parlamento; noi, Casini e l’Idv». Belisario però non è sembrato farsene gran cruccio e ha proseguito granitico a difendere anche la «libertà di espressione di un giornalista libero».Si parlavadella“teoria della libertà di odiare” di Travaglio. E per non smentirsi, ieri Belisario non pensa ai dolori del premier ma lo attacca via comunicato sulla crisi e sulle «non risposte del governo». sal.san.
La “denuncia” su Fb di Nicola Manfredelli
«Basilicatanet censura» La nota su Facebook di Nicola Manfredelli contro Basilicatanet
POTENZA - Nicola Manfredelli, leader di La grande Lucania attacca Basilicatanet. Manfredelli ha pubblicato una nota su Facebook in cui si legge: «L'informazione libera e corretta è la base della crescita e del progresso civile di qualsiasi comunità. Tale condizione deve essere assicurata in primo luogo dagli organi pubblici di informazione che tra l'altro sono pagati con i soldi di tutti i cittadini. La Grande Lucania ha deciso di portare all'attenzione pubblica l'inaccettabile comportamento del servizio Basilicatanet della Regione che continua a dar esempio di censura e di pubblicazione delle notizie a discrezionalità assoluta dei responsabili dell'ufficio. Non si tratta di una protesta finalizzata a ritagliare al Movimento qualche spazio politico in più ma a ri-
pristinare le regole elementari di funzionamento democratico dei servizi pubblici senza che questi diventino strumento di condizionamento e di asservimento ad alcuno. Per tali motivi La Grande Lucania ha deciso che d'ora in avanti e fino a precise assicurazioni da parte della presidenza della giunta e del consiglio regionale, nessuna nota redatta dal Movimento sarà più trasmessa al portale, dando notizia pubblica al contempo, dell’inaccettabile comportamento adottato da Basilicatanet attraverso la seguente postilla che sarà aggiunta ad ogni comunicato e documento prodotto da La Grande Lucania: “Documento non trasmesso a Basilicatanet, organo di censura e di discrezionalità dell’informazione pubblica”».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Il raddoppio della Salierno: «Ora più donne» POTENZA - Non basta l’abolizione del listino. Il successo ottenuto in Prima commissione consiliare (Affari istituzionali) che in ogni caso dovrà essere bissato dal voto favorevole in consiglio regionale per l’abolizione definitiva del listino maggioritario è solo una tappa, ma non l’arrivo per il consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno; la prima che ha proposto un disegno di legge perabolire illistino (a marzo scorso con la firma a sostegno di Vincenzo Folino). La Salierno infatti pur riconoscendo «un primo passo importante per accrescere la partecipazione popolare e democratica nella scelta dei propri rappresentanti in consiglio regionale è stato compiuto», rilancia: « adesso (e subito
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Giovedì 17 dicembre 2009
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Giovedì 17 dicembre 2009
Una ricostruzione dei fatti ma anche dell’epoca
Terra & Libertà La memoria delle lotte agrarie in Basilicata a 60 anni dall’eccidio di Montescaglioso
Contadini in cerca del riscatto sociale CON un convegno dal titolo “1949/2009: Basilicata, Mezzogiorno italiano a 60 anni dai fatti di Montescaglioso” si è svolta ieri, presso il Museo archeologico provinciale, la tappa potentina delle celebrazioni per il 60° anniversario delle lotte contadine del 1949, organizzata da Regione Basilicata, Consiglio regionale e Commissione regionale dei lucani all'estero. L'iniziativa ha ricevuto anche l'apprezzamento del Capo dello Stato che in un messaggio, letto dal figlio di Giuseppe Novello, bracciante vittima dell'eccidio di Montescaglioso, ne ha sottolineato l'importanza “per comprendere le ragioni delle istanze di riscatto sociale del mondo contadino meridionale, che determinarono le importanti battaglie di allora e che svelarono, insieme con le insostenibili condizioni di vita di ampi strati della popolazione rurale, la persistenza di profonde ineguaglianze economiche e sociali con le quali doveva misurarsi la nuova stagione democratica”. “La riflessione sulle lotte contadine - ha sottolineato Pietro Simonetti, presidente della Commissione regionale dei lucani all'estero - si svolge in una fase segnata da difficoltà e da forti processi di ristrutturazione produttiva e di disgregazione sociale e politica. Ciò rende particolarmente significativa la valorizzazione del movimento contadino che, attraverso l'abbattimento del latifondo, ha prodotto sviluppo e reali trasformazioni socio-culturali. Il recupero di quanto fatto allora può senz'altro contribuire al rafforzamento delle identità del nuovo corso sociale e alla riscoperta del valore delle battaglie collettive contro l' odierno individualismo”. ''Il pezzo di storia lucana rappresentato dalle battaglie contadine - ha aggiunto l'assessore provinciale alle Politiche sociali Paolo Pesacane - è estremamente attuale, sebbene le condizioni siano diverse, perchè può orientare l'azione politico-istituzionale a risolvere i problemi complessi che oggi la società presenta, a partire dalla crisi economica che sempre più esclude i lavoratori dal processo produttivo alla perdu-
rante arretratezza del mezzogiorno e all'emorragia dell'emigrazione”. Nel corso del convegno sono intervenuti alcuni storici, tra cui Giampaolo D'Andrea, Nicola Cataldo e Cristoforo Magistro, che hanno analizzato da vari punti di vista gli effetti del fenomeno e hanno ricordato le lotte e gli eccidi, a partire da quello di Montescaglioso del 14 dicembre 1949 dove cadde il bracciante Giuseppe Novello. Un momento di forte impatto emotivo ha chiuso il
convegno: lo spettacolo “Terra non promessa” con il quartetto di Archi Meridies (Pasquale Coviello fisarmonica, Antonio Guastamacchia cantante e Mimmo Sammartino voce recitante ) che attraverso le musiche di Astor Piazzolla e i versi di alcuni poeti lucani ha raccontato l'importante momento storico. Il buffet seguito alla tavola rotonda è stato, infine, rigorosamente a base di prodotti provenienti dalle terre liberate. Altre iniziative sono previ-
ste nei prossimi giorni tra Montescaglioso e Matera tra cui la proiezione di alcuni film e la presentazione di libri come “Rossa terra mia”, che raccoglie le testimonianze di Vincenza Castria, moglie di Giuseppe Novello e di Ciro Candido, un autentico protagonista delle lotte contadine del dopoguerra in Basilicata. Proprio Candido, infine, guiderà domenica 20 dicembre le scolaresche ed i cittadini interessati alla scoperta di “Tre Confini”, luogo della rivolta contadina del 1949. Le manifestazioni - è stato ricordato durante il convegno -si avvalgono della collaborazione della Regione Piemonte, delle Amministrazioni provinciali di Torino, Potenza e Matera, dei Comuni di Torino, Potenza, Matera, Montescaglioso e Ferrandina, di Cgil, Cisl e Uil, dell'Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini”, della Fondazione “Giuseppe Di Vittorio”,del Circololucano “Giustino Fortunato” di Torino e della Pro loco di Montescaglioso.
Il pathos che fu
Il messaggio di Napolitano
La passione civile che sembra svanita
«IN OCCASIONE delle manifestazioni promosse nel sessantesimo anniversario dell'occupazione delle terre in Basilicata, il Capo dello Stato esprime apprezzamento per l'iniziativa che costituisce un significativo momento di riflessione sugli episodi drammatici della storia del Mezzogiorno d'Italia»: lo si legge in un telegramma che il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, ha inviato al presidente della Commissione regionale dei lucani all'estero, Pietro Simonetti. «Grazie a un’ampia serie di rassegne - prosegue il messaggio - si potranno comprendere le ragioni delle istanze di riscatto sociale del mondo contadino meridionale, che determinarono le importanti battaglie di allora e che svelarono, insieme con le insostenibili condizioni di vita di ampi strati della popolazione rurale, la persistenza di profonde ineguaglianze economiche e sociali con le quali doveva misurarsi la nuova stagione democratica». «Da quelle lotte - è scritto ancora prese avvio un rinnovato impegno politico e sociale in favore dei diritti dei lavoratori e per la crescita economica e civile dell'intero Paese». «Nel formulare l'augurio per il miglior successo delle iniziative celebrative - conclude il messaggio - il Capo dello Stato rivolge a lei, ai promotori, ai curatori e a tutti gli intervenuti un cordiale e partecipe saluto, cui unisco il mio personale».
di VITO BUBBICO CHE classi dirigenti vere e durature si forgino essenzialmente nel pieno di accadimenti particolarmente intensi, comportanti talvolta anche forti scontri e tensioni sociali, è un dato storiograficamente acquisito. A ricordarcelo in questi giorni è una pagina epica del mezzogiorno italiano e lucano in particolare. Parliamo, ovviamente, della ricorrenza del 60° anniversario di quel grande movimento popolare che diede vita all'occupazione delle terre incolte, in un dopoguerra segnato dal bisogno dei reduci e delle relative famiglie che non trovavano come sfamarsi. Quel movimento che riuscì ad imporre all'attenzione nazionale il problema dell'inserimento delle masse rurali nelle strutture dello Stato e della società italiana. E fu proprio da quel movimento contadino e bracciantile che emerse una nuova classe dirigente che si affermò progressivamente nella direzione e nella vita dei partiti, dei sindacati e delle organizzazioni sociali. Questo accadde a tutti i livelli: nazionale, regionale nelle singole realtà locali. A ricordarci quell'epopea (di cui, chi come noi allora non era ancora nato, ha potuto respirarne il pathos sin dai primi anni settanta dai racconti dei protagonisti) è il pregevole programma di iniziative che si sta sviluppando in questa settimana tra Potenza, Matera ed essenzialmente Montescaglioso (luogo simbolo per eccellenza di quelle lotte di riscatto). In verità le lotte per la terra, che culminarono nel 1949 (anche se in alcuni centri della regione andarono avanti anche nel 1950 sino a quando il parlamento approvò la riforma stralcio -Legge numero 845 del 1950), furono l'apice di uno stato di malessere per le condizioni di vita oramai intollerabili imposte dal regime fascista che videro sin dal 1940 sollevazioni popolari come il cosiddetto “sciopero del 40” di San Mauro Forte, i moti del pane (1942) di Tricarico e poi Matera, Irsina, Rionero sino all'episodio della Repubblica di Maschito del 1943. Dopo i decreti Gullo del 1944 (sulla proroga dei fitti agrari e la concessione a cooperative di contadini di terreni incolti) seguì una nuova ondata di occupazione di terre in numerosi centri della regione che si placarono, in parte, con il conseguimento di provvedimenti emanati dai prefetti di Po-
Sopra, un’immagine dal libro di N. Calice, Il Pci nella storia di Basilicata, Osanna. Nella foto a destra, la manifestazione provinciale contro il carovita tenuta a Potenza in piazza Mario Pagano il 29 aprile 1947 (Archivio di Stato di Potenza).
tenza e Matera che prevedevano l'imposizione di manodopera nelle campagne e la concessione obbligatoria di terre in favore di contadini poveri. A segnare la ripresa dell'azione contadina per l'occupazione delle terre nel 1949 contribuì l'assise “Per la rinascita delle Lucania” che si tenne a Matera agli inizi di dicembre alla presenza di 400 delegati a cui seguì l'occupazione dei terreni demaniali a Montescaglioso conclusosi con il tragico ferimento e morte del bracciante Giuseppe Novello il 17 dicembre 1949. La riforma agraria che ne seguì, non aprì la via allo sviluppo forse desiderato ma pose sicuramente fine al predominio della proprietà terriera nel Sud e fu premessa della necessaria modernizzazione del mondo agricolo meridionale. In Basilicata furono oltre 44 mila gli ettari espropriati al latifondo e fu bonificato larga parte del territorio con enorme riduzione del numero delle vittime falciate abitualmente dalla malaria. L'esproprio e l'attribuzione delle terre richiesero anni, la formazione di vari Enti e fu certamente appesantita da una centralizzazione burocratica dell'intervento oltre che da connotazioni clientelari. La riforma, inoltre, divenne operativa quando l'Italia passò dalla fame di terra alla fuga da essa, per quella trasformazione del Paese da agricolo ad industriale che produsse gli esodi biblici tristemente noti. Ma, ciò nonostante, essa può essere considerata a tutti gli effetti come uno degli atti legislativi più importanti della nascente prima Repubblica. Tornando al nostro ragionamento iniziale, il lascito
forse più importante di quella vicenda (prima di tutto umana), è che essa contribuì a forgiare una nuova leva di cittadini che hanno contribuito a costruire da protagonisti la Repubblica nascente dalle macerie del fascismo. Negli anni seguenti è stato normale avere come sindaci (uno per tutti Ciro Candido di Montescaglioso che testimonierà ancora una volta di quelle giornate), assessori, parlamentari, dirigenti di partito e di associazioni di categoria personalità espressione di quei braccianti e quei contadini. Magari senza alcun titolo di studio ma perfettamente in grado di leggere ciò che accadeva a livello internazionale, nazionale e locale e di argomentare alla pari con interlocutori potenzialmente più dotati sotto il profilo della formazione scolastica. C'era una grande voglia soggettiva di migliorarsi per evitare la soggezione a chi sapeva di più. Una esigenza che trovò sponda in quelle grandi ed insostituibili agenzie della formazione e del civismo che sono stati i grandi partiti di massa e le stesse organizzazioni sindacali. Abbiamo ancora impressi nella mente quegli interventi in sempre partecipate assemblee, anche di piccolissimi comuni, in cui semplici contadini e braccianti partivano (come in una scaletta predefinita) dalle vicende internazionali per poi scendere in quelle nazionali e quelle locali. Un civismo ed un pathos per l'esercizio della cittadinanza che sembrano appartenere ad un'altra era. Eppure stiamo parlando solo di 60 anni fa. Anni così relativamente recenti di cui sono ancora vivi diversi protagonisti. Un'epoca che ci parla di diritti e dignità negati, perseguiti con passione civile fino all'estremo sacrificio di tanti. Molti di quei diritti che oggi con molta superficialità si ritiene di avere acquisito per sempre e che invece vengono puntualmente insidiati, ridotti o cancellati, spesso in una colpevole indifferenza. E' l'eterna lotta, mai sopita, di contrapposti interessi che si ripete e su cui la parte più debole della società avrebbe dovuto imparare a non smettere mai di tenera alta l'attenzione. Per non ricominciare ogni volta dall'inizio. Per non rendere vano il sacrificio e il sangue di chi li ha conquistati anche per noi. Sembra, invece, che questo Paese sia condannato, masochisticamente, a riavvolgere in eterno il nastro della storia e a ricominciarne una nuova.
TESTIMONI di GIACOMO SCHETTINI “SCRIVO queste righe - c'è anche nel caso un metodo e una memoria - mentre cade il sessantesimo anniversario dell'assassinio del bracciante Giuseppe Novello, per mano della polizia di Scelba a Montescaglioso. Si era nella fase culminante della lotta per la terra, ripresa in modo più intenso nel biennio 1948-1949. Quel sommovimento organizzato di popolo costituì nel Mezzogiorno, e contribuì a costituire in Italia, “la transizione dal fascismo alla Repubblica democratica” ( Rosario Villari). Ernesto Treccani comprese tutta la portata di quegli avvenimenti. LA MORTE di Ernesto Treccani impoverisce il paesaggio culturale e umano anche del Mezzogiorno e della Basilicata. Egli ha attraversato il '900 con un alto sentimento della Storia e dell'arte. Poco più che adolescente nella seconda metà degli anni '30, era già un organizzatore culturale, animando il gruppo e la rivista “Corrente”. Ben presto entrò nell'organiz-
Il ricordo del grande artista nelle parole di chi lo ha
conosciuto bene e ne ha amato la bravura ma anche la vita esemplare
Senza Treccani ora è più
povero il paesaggio della cultura
zazione clandestina antifascista della Lombardia insieme al regista Gillo Pontecorvo e a Pietro Ingrao che operava a Milano, ospite proprio di Treccani. Partecipò alla resistenza e divenne militante del Pci, nel quale incontrò il pensiero Gramsciano e il meridionalismo. Alla fine degli anni '40, fu uno degli intellettuali più attivi nella stagione delle occupazioni delle terre. Dopo l'eccidio di Melissa, 28 ottobre del 1949, quando la polizia di Scelba lasciò sui calanchi del Feudo Fragalà i poveri corpi di Giovanni Zito, Giuseppe Nigro e Angelina Mauro, si trasferì a Melissa e divenne vice sindaco dove era già sindaco Mario Alicata. A quello di Melissa seguirono gli eccidi di Montescaglioso in Ba-
silicata e Torre Maggiore in Puglia. Da quell'anno terribile iniziarono, si può dire per tutta la sua vita, i pellegrinaggi annuali di Ernesto in Calabria e in Basilicata. Egli rappresentò quel momento epico della lotta contadina in un grande quadro che porta il titolo proprio di “Fragalà”e che si trova nel comune di Cutro. Nel 1979 , nel trentesimo di quel massacro, volle ricordarlo con un bronzo che fu collocato, con una cerimonia semplice e sobria, su una duna di argilla ai margini di un tratturo proprio nel posto dell'eccidio. La scultura rappresentava un asino e una contadina, due figure tormentate, scheletrite, fuse insieme quasi a rappresentare un rapporto di reciproca solidarietà e pietà nella fatica e nella lotta.
L'impegno politico e l'ispirazione artistica si alimentavano reciprocamente. Mi sembra utile dare conto della originalità e dell'attualità del meridionalismo di Treccani. Grandi personalità della cultura nazionale e meridionale, da Francesco Saverio Nitti a Giustino Fortunato, da Benedetto Croce a Carlo Levi, guardavano al Mezzogiorno dal punto di vista della Storia e dell'arte nazionali, mentre Treccani, sulla scia di Ernesto De Martino e forse di Gaetano Salvemini guardava alla storia e all'arte nazionali dal punto di vista del Mezzogiorno. Un rovesciamento importante, che oggi più di ieri, dovrebbe sostenere e alimentare una nuova visione del meridionalismo fondata soprattutto sull'autonomia
individuale e collettiva. Un'autonomia, torno a ripeterlo, intesa non soltanto come padronanza di sé, ma come autogoverno delle risorse e delle relazioni tra le persone, come produzione di beni relazionali. Insomma un'autonomia in cui la produzione di beni relazionali e di beni materiali integrino forme di scambi economico-sociali e di consumi, emancipate dalla voracità di natura e di vita oltre che di energia e di acqua verso cui spinge il mercato capitalistico globalizzato. Ernesto nutriva la sua ispirazione artistica e il suo impegno culturale e politico attraverso il ritorno in alcuni luoghi simbolo, soprattutto della Calabria e della Basilicata: Serra Marina nel Metapontino, Bella, Pignola, la fra-
zione di Pian di Zucchero, a Potenza, dove ritrovava, con i colori delle siepi (nel 1979 donò al consiglio regionale un grande quadro denominato proprio “Siepe Lucana”), con i colori delle argille, con volti e i gesti semplici dei contadini, il suo mondo emotivo. A Pian di Zucchero visse un episodio che segnò il suo sentimento del pudore: era solito usare anche la saliva per diluire i colori, di fronte a quel gesto, la contadina che egli stava ritraendo gli si rivolse e disse: “anche noi ci sputiamo le mani quando zappiamo”. In seguito evitò di tornare in quel tugurio solo per rispetto, pudore e forse rimorso. Nel 1979 il Consiglio Regionale della Basilicata, del Piemonte e l'Istituto
Cervi organizzarono un grande evento culturale, la straordinaria mostra “Arte e mondo contadino”, a cui Ernesto Treccani non solo partecipò con i suoi più importanti quadri ma anche con un decisivo contributo organizzativo nella selezione, a dimensione mondiale, dei partecipanti. Io sono un profano, ma voglio comunque comunicare le sensazioni che mi suscitano i quadri di Ernesto: i nessi, le figure e persino i paesaggi non sono mai statici, i volti, le sagome degli animali per di più muli, asini, sembrano muoversi sempre in avanti, quasi a indicare l'ardua emancipazione delle classi subalterne. Il segno e il tratto sono essenziali, scarni, la mano è rapida come se volesse afferrare e trattenere sensazioni, modi di sentire, l'a-
nima, il vento, che con l'anima condivide la radice etimologica (anemos). Insomma quella di Treccani è una pittura che sembra scavare nei significati profondi della mente e dell'anima e anche dei paesaggi. Ogni rientro di Ernesto in Basilicata era occasione di incontri conviviali con amici e compagni, molti scomparsi: Ginetto Guerrichio, Mauro Masi, Vito Riviello, Gerardo Corrado, Ninì Ranaldi e ancora, tuttora e mi auguro a lungo operanti, Rocco Falciano, Ettore De Congilis, Nino Tricarico. Credo sia doveroso dedicare all'arte e al meridionalismo di Treccani un appuntamento in cui si possa riflettere in modo più approfondito sul valore della sua arte e del suo impegno meridionalistico.
Ernesto Treccani
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La seconda tappa delle celebrazioni nel Museo provinciale di Potenza di ROBERTA SENESE
Primo Piano 11
Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
DOVE SONO FINITI I DIFENSORI DI TOGHE LUCANE?
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Le complicazioni nella professione vanno affrontate con grande fermezza e sicurezza di sé. Sentimenti da riscoprire.
di MAURIZIO BOLOGNETTI segue dalla prima -tando forche e invocando la purificazione delle anime? L'ho detto in passato, e lo ribadisco, per me occuparmi di “Toghe lucane”, del “Caso De Magistris”, ha significato continuare ad occuparmi di tutto ciò di cui da Radicale e con i Radicali mi occupo da sempre, cioè di legalità, Stato di Diritto, democrazia. Per lungo tempo abbiamo puntualmente parlato di “Caso Basilicata come simbolo del Caso Italia”, cioè di una realtà dove la perniciosità del regime(che non è il regime berlusconiano, ma il regime italiano) si manifesta in forma particolarmente virulenta. In questi anni abbiamo descritto un contesto, raccontando di un sistema di potere che occupa in maniera capillare ogni interstizio della vita economica e sociale della nostra regione. Abbiamo analizzato i devastanti effetti di una macchina oligarchico-partitocratica, che ha sperperato fiumi di risorse per alimentare clienti e famigli. Abbiamo riflettuto su una magistratura che spesso non sente e non vede. Abbiamo affrontato la questione del dissesto idrogeologico, affermando che esso è figlio del dissesto ideologico. Abbiamo parlato di enti lottizzati e di corruzione sistemica. Noi, quelli della giustizia giusta, abbiamo affermato che giustizia giusta significa anche consentire ad un Pm di poter indagare. Noi, quelli della giustizia giusta, abbiamo affermato che vittime di una macchina giudiziaria, che non funziona, sono anche i tanti che non avranno mai giustizia in un tribunale della Repubblica Italiana, come nel caso di tutti coloro che sono stati truffati dal signor Callisto Tanzi. Dove sono coloro che hanno creato comitati, che hanno marciato inneggiando a De Magistris? Nessuno, e dico nessuno, ha voluto in questi anni riflettere sulla nostra proposta di istituire un'anagrafe pubblica degli eletti; nessuno è voluto andare oltre il dato di cronaca, riflettendo sul Regime e sul sistema che ci soffoca; nessuno ha voluto aprire un dibattito sul nostro libro giallo che racconta sessant'anni di sistematica violazione del dettato costituzionale, di illegalità e di messa a morte dello Stato di Diritto. Dove sono i difensori dell'inchiesta “Toghe lucane”? Noi continuiamo ad affermare che quell'inchiesta non è stata un bluff. Eppure, in queste ore, monta la sgradevole sensazione che per alcuni la difesa della legalità e dello Stato di diritto sia stata solo un espediente per lucrare posizioni di potere, concesse nella logica del ricatto e della guerra tra bande. Dove sono i moralizzatori di un giorno o di un'ora? Dove sono quelli che volentieri raccolgono il ruolo di fasulli oppositori del regime, che non è né destra né sinistra, ma appunto regime? E' comodo vestire una casacca e scegliere di partecipare ad un gioco delle parti, dove spesso le liti sono o fasulle, o mero scontro per la spartizione del bottino. Difficile, invece, provare a dar corpo ad un'alternativa. Dov'è il conoscere per deliberare, quando ancora oggi informazioni importanti in materia ambientale non vengono divulgate o vengono trattate come “segreti di stato”? Quando la conoscenza diventa cosa riservata agli affiliati ad una qualche cosca partitocratica? E dov'è quella obbligatorietà dell'azione penale, per cui in tanti si battono a spada tratta? Avete sentito un solo fan di “toghe lucane” spendere una parola sull'Arpab? Chiedere le dimissioni di Sigillito? Invocare l'intervento della magistratura? E chi si è scandalizzato per un processo, quello sul “Caso Sisinni”, che ha visto la convocazione di un morto? Solo i Radicali, cioè gli stessi che hanno difeso il cittadino Sisinni, anche attraverso la presentazione di esposti alla magistratura. Non eravamo fan ieri e non lo siamo oggi. Non siamo stati tifosi, ma abbiamo difeso un Pm che ritenevamo accerchiato per le questioni di cui si occupava. Domani tornerei a farlo senza esitare. In Sicilia avrei difeso Falcone, in Basilicata ho difeso De Magistris. Noi non avevamo bisogno di “toghe lucane” per capire che in questa regione c'è stato furto di denaro pubblico. Altri non hanno capito e forse non capiranno mai da cosa nasce la corruzione sistemica denunciata dal Greco e dal Saet. E se la risposta fosse contenuta nell'analisi Radicale? Dimenticavo, i Radicali restano vieti e vietati, perché poco avvezzi a partecipare alle farse del regime; inaffidabili perché indisponibili ad affiliarsi. Mi chiedo perché nessuno abbia pensato, in queste ore, di chiedere a Marco Pannella un'intervista, dopo le gravi e dure affermazioni pronunciate nel corso della Conversazione con Massimo Bordin. Andiamo avanti con il teatrino, con le riforme che nulla tolgono e nulla mettono, perché semplicemente non sono riforme, come la proposta di Folino sul Listino, alla quale torniamo ad opporre, come nel 2000, la nostra proposta di riforma anglosassone. Si abolisce il listino o lo si vorrebbe abolire, solo perché lor signori, coloro che hanno voluto una legge elettorale che produce nominati, e non eletti, e certo non rappresentanti di un territorio, non riescono a gestire lo scontro intestino. Non vengano a raccontarci che quella è una riforma! I comitati d'affari c'erano e ci sono, con o senza “toghe lucane”. Componenti della magistratura asservite e complici c'erano prima di “toghe lucane” e continueranno ad esserci; così come restano le macroscopiche situazioni di incompatibilità ambientale di certi magistrati. La Giustizia lucana, a volte, è come il presepio con “l'enteroclisma dietro”: a me nun me piace!
TORO 21/4 - 20/5
Sapete quali sono i vostri obiettivi nel lavoro: tutto sta a convincere i superiori. In amore giocate meglio le vostre carte.
GEMELLI 21/5 - 21/6
La vostra intraprendenza nel lavoro sarà premiata: i risultati concreti non si faranno attendere. Limpido l'orizzonte sentimentale
PROCESSO BREVE ANZI BREVISSIMO
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro per fare carriera dovrete contare solo sulle vostre capacità. In amore temporale passeggero.
di ANNA R.G. RIVELLI
LEONE QUESTI giudici ora hanno proprio stancato. Sempre alla ricerca di qualcuno da condannare, sempre sulle carte processuali! Il loro è un chiodo fisso: raggiungere la notorietà, salire alla ribalta delle cronache e occupare la scena a lungo, il più a lungo possibile. Si crogiolano nella lunghezza dei processi, perché, gira e rigira, trovano un capo della matassa e … all'altro capo c'è sempre un nome, un nomone roboante. Così la fama è assicurata! E che te ne fai di XFactor? Hanno trovato il segreto, la chiave del successo, la porta della visibilità travolgente! Non è vero? Ma come metterlo in dubbio? Chi negherebbe? Chi mentirebbe, sapendo di mentire? Non c'è già forse riuscito Falcone? E Borsellino? Loro sì che sono stati in gamba. E quanti altri ancora? Disposti a morire per la fama!!! Accidenti a loro! Che cattivi maestri! Così, sulla stessa scia, c'è chi si è dato da fare per ottenere qualcosa: un trasferimento a Napoli, ad esempio, un seggio a Bruxelles … e già! Una stragetta, una pallottola in corpo non è da tutti! Troppo onore, troppo! Al limite un incidente per la famiglia, un incidentino per sé di gradevole impatto sui media … poi magari … se proprio ci si dà da fare, se proprio si è motivati al successo … “Mi vergogno di essere italiano”! Certo,
perché no?! Il povero Fabrizio, per colpa di un magistrato che con quel nome strano manco se lo meritava di stare in tribunale, oggi si trova condannato! E dire che il pm anglo-napoletano rincorreva le teste coronate e si è trovato in mano pure la corona! E poi, pure a Milano ha trovato emuli, quello lì! Giustizia, ci vuole giustizia! E riforme! Ma va là a tutti i lodi di questo mondo! Riforme, riforme ci vogliono. Quella del processo breve, ad esempio. Sperimentato, può funzionare. Anzi funziona. Dai corposi faldoni, allo spezzatino giudiziario, al rito abbreviato, alla fast-sentenza e…voilà! Il processo è fatto. E dire che quell'altro spocchiosetto, con quel cognome da saccente, si è laureato, ha fatto un concorso, se ne è andato in terra di frontiera a lavorare per anni, si è fatto dare addosso da dio e padreterno … tutto per arrivare in Europa! Ma diamine! Non si faceva prima con un volo charter? E chi li capirà mai questi togati! Meno male che il comitato delle vittime potrà finalmente sciogliersi! E speriamo che non si debba rifare. Il pericolo c'è, perché anche su Marinagri piove, specie quando il governo è ladro.
A proposito dell’ente fiere nella Valle del Sauro IL SIGNOR Massaro, presidente di un comitato di cui ignoriamo le funzioni e che non conosciamo, ha espresso giudizi approssimativi e sbagliati sul progetto di un polo fieristico delle aree interne, collocato nella zona del Sauro e promosso dalle istituzioni, dagli operatori agroindustriali, dalle amministrazioni territoriali e dalle camere di Commercio, che vuole essere, come è apparso chiaro dalle convergenti finalità che l'Assessore Regionale all'Agricoltura e le amministrazioni locali hanno espresso, un fattore di fertilizzazione dei territori e di rianimazione delle attività che vi sono storicamente insediate: cerealicoltura, olivicoltura, zootecnia. Non già, quindi, una “fiera di paese in cui esporre prodotti che non ci sono più”, come erroneamente e superficialmente ha affermato il sig. Massaro, ma un centro fieristico collocato in un'area baricentrica rispetto ai diversi paesi che caratterizzano la valle del Sauro, accomunati dagli stessi
costumi e tradizioni, teso non solo a promuovere e valorizzare i prodotti tipici della nostra terra che per varie ragioni non trovano ancora una giusta collocazione sul mercato, ma anche al collaterale coinvolgimento di altri settori caratterizzanti l'area in questione (turismo, artigianato, ecc.), al fine di dare un notevole impulso allo sviluppo del territorio anche in termini di occupazione. Quindi non una sovrastruttura generica e superflua come superficialmente si è voluto far intendere per banali ragioni politiche, ma un organismo specifico, con chiari e specificati collegamenti all'azione del territorio. Sono queste le ragioni per cui siamo grati al Governo Regionale, al quale chiediamo di tenere fede agli impegni assunti con la comunità del Sauro. I Sindaci del comprensorio della Valle del Sauro
23/7 - 23/8
Ricordate che è meglio un piccolo successo piuttosto che grandi promesse, ma incerte. In amore non dovete accontentarvi
VERGINE 24/8 - 22/9
Negli affari non vi sentite ancora soddisfatti, ma avete tempo per rimediare. In amore qualche nube.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Una brillante idea nel lavoro migliorerà la vostra immagine agli occhi dei superiori. L'amore riprende quota.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non scartate a priori le opinioni dei vostri collaboratori contrarie alle vostre. In amore dovete essere disposti a fare qualche sacrificio.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non correte dietro ai sogni, nel lavoro puntate su progetti concreti e realizzabili. Legami del cuore sempre più forti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel settore del lavoro dovrete mettere in campo tutta la vostra esperienza e l'intuito. Svolta imprevista in amore
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Si impongono cambiamenti decisivi nell'impostazione della vostra attività. In amore avete parecchie chance.
PESCI 20/2 - 20/3
Con pazienza riuscirete ad assaporare la realizzazione di un progetto professionale. Un amore da proteggere.
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I PERSONALISMI DEI POLITICI LUCANI Il sistema socio-economico sciagurato lucano, fallito sotto tutti gli aspetti, con tutti i primati negativi raggiunti, disoccupazione, cassa integrazione, povertà, emigrazione e suicidi, è un sistema voluto, causato da una filosofia sempre in vigore, il “ dividi et impera”. Tutto ciò che dovrebbe unirsi, come per magia si divide, si separa, si frantuma nel personalismo, in autonomismo sfegatato. Esistono tante associazioni, in tutti i settori e ceti, ma il loro unico motto è “ognuno per sé, Dio per tutti”. Le contraddizioni sono state e dovrebbero interrogarsi sulla gravità di questa situazione, sui danni arrecati alle persone ed a tutta l'economia, che ogni giorno vede persone esasperate dalla crisi globale e locale perenne, creata dalla fragilità e dalle debolezze umane, dalla politica dell'assistenzialismo e dei favori, dei piaceri a denti e parenti. La crisi comunale è ormai un buio trasversale senza spiegazione né rendiconto e non si sa ancora se i nuovi partiti nascenti partiranno e si impegneranno a risolvere qualche problema, soprattutto quelli legati ai giovani, a cui viene precluso un
futuro, un avvenire, una speranza nella propria terra di nascita, la Basilicata, dove il male maggiore è proprio l'abbondanza, con le conseguenti contraddizioni. Perché la Camera di Commercio, che dovrebbe essere la casa degli imprenditori e dell'economia, ha escluso i maggiori settori, come agricoltura ed industria, dalla giunta? Perché il Consorzio di Sviluppo è in eterno commissariamento? Perché il Consorzio fidi collettivo, creato dalla Camera di Commercio e tanto utile per l'accesso al credito, è in eterna liquidazione senza spiegazione? Perché il Mattatoio comunale nella zona industriale La Martella è chiuso e abbandonato nonostante i parecchi miliardi di vecchie lire spese per la sua costruzione? Perché il Consorzio Agrario ha valicato la struttura al servizio del settore primario agricolo ed ora è chiuso, fallito, senza una spiegazione, senza riconoscere le responsabilità e senza infliggere punizioni? (La Zona Industriale La Martella è agro-alimentare). Perché i tanti distretti voluti, sono stati ignorati e trascurati da politiche fallimentari, senza generare così rica-
dute valide nella nostra economia e nel nostro tessuto socio-economico-occupazionale? Il distretto del mobile imbottito è una vergogna; il distretto alimentare e quello turistico non si accorgono che i turisti non riescono nemmeno a trovare un bagno pubblico; il distretto della cultura è abbondante: ma quale cultura? Una cultura che onora una terra ricca di ogni provvidenza, ma povera di impegno morale e umano. Dopo le elezioni comunali del 2007 è necessario riflettere su fattori importanti che la politica può produrre perché ciò che ha prodotto fino ad ora è sotto gli occhi di tutti. Il risultato negativo e deludente ed è stato manifestato da circa 800 persone, specialmente giovani, che sono scese in piazza. Cosa hanno appreso questi ragazzi dai loro insuperabili maestri Gattopardiani e Macchiavellisti? Che la politica è una grande fognatura, gli interessi di sempre dei mattonai prevalgono su tutta la società, il piano Regolatore è a uso e consumo personale, in barba e danno delle Regole. E' ora che qualcuno prenda seri provvedimenti. Lettera firmata
SE UNA MAMMA LUCANA RUBA CARAMELLE PER NATALE….. di PARIDE LEPORACE segue dalla prima I suoi figlioli credo non dimenticheranno il triste episodio. Immagino che il loro Natale non sarà dei più felici. Analizzando il Quotidiano di ieri ho riflettuto che non abbiamo dato giusto rilievo a questa notizia. Utile a riannodare qualche breve riflessione alla nostra vita locale. Circa un anno fa, era il 25 novembre, il bravo inviato di Repubblica, Giampaolo Visetti, con un reportagedi ampia lettura analizzava la chiusura di una stagione nel cuore di una feroce crisi e valutando dati e fatti scriveva : “Centinaia di famiglie non arrivano più nemmenoalla seconda settimana. Le donne fuori dai supermercati, vengono fermate con la bistecca sfilata dal vassoio e nascosta nel fazzoletto dentro la borsa”. Sul punto siamo in controversia da tempo con il uno dei politici che più stimiamo. Ovvero con Vincenzo Folino, che all'indomani della pubblicazione in Consiglio regionale sostenne la tesi che “i lucani non fanno di queste cose”. Antropologicamente non sono capaci. Siamo tornati a discutere della vicenda di recente nel corso del volume dell'economista Nino D'Agostino che con il suo lavoro sta catalizzando sulle pagine del Quotidiano uno dei rari dibattiti su contenuti seri che avviene tra i nostri confini. Già a Visetti l'economista lucano affermava “Ci stiamo trasformando in una discarica-serbatoio, popolata da cassintegrati, vecchi badanti rumene ed emigranti”. Le poche righe oggi supportate da analisi e numeri stringenti dimostrano che la Basilicata non è più isola felice. Nel corso del dibattito del libro di D'Agostino ho fatto notare la questione al presidente della Provincia, Piero Lacorazza che ha inteso riprendere il teorema dell'epoca di Vincenzo Folino, ovvero che da parte di Repubblica ci sarebbe stato un complotto nei confronti della Basilicata. Considerato che Folino non ha mai esplicitato i contenuti del complotto ho ritenuto opportuno di farli svelare a Lacorazza formulandogli una domanda diretta. Il presidente al microfono ha sostenuto che l'ingegner De Benedetti interessato alla costruzione di una centrale energetica dalle nostre parti avendo ricevuto uno sbarramento avrebbe ben pensato di scagliare la sua ammiraglia
mediatica contro la Basilicata. La circostanza se vera risulta gravissima ma non ne siamo per nulla convinti. Il capitalista che decide l'investitura del segretario nazionale del Pd, il vero protagonista dello scontro con Silvio Berlusconi si mette a complottare contro l'unica regione non berlusconizzata nel Sud Italia. La tesi fa acqua da tutte le parti. La politica lucana dovrebbe stare attenta ad urlare al complotto. E sul punto specifico dovrebbe meglio analizzare la crisi profonda che aggredisce ceti medi impoverendoli come mai prima era avvenuto. Creando eccezioni anche nel buon vivere lucano. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una straordinaria poesia di Sinisgalli che tratteggia ilsenso comunelucano. Unparadigma sempre valido, ma che le complessità della globalizzazione iniziano ad incrinare come assioma assoluto. La ricchezza in Basilicata si concentra sempre più in poche mani mentre poveri e disperati aumentano. Non manca chi dispensa moderna saggezza. Come il vescovo Superbo che presentando un'autorevole iniziativa della Chiesa sulla sfida educativa ha ricordato che “bisogna aiutare i giovani a riscoprire la gioia di essere uomini, anche educandoli alla povertà e al sostegno del prossimo”. Ma la Chiesa non ha assilli elettorali e sepolcri mediatici da difendere e parla linguaggi della verità. La classe dirigente lucana deve capire che esistono persone che hanno problemi materiali molto seri. Ne parlino con qualche volontario della Caritas se non si fidano delle analisi di D'Agostino. Riflettano su chi è costretto a rubare la carne al supermercato e pensino di più a quella mamma che ruba la calza con i dolci ai propri figli per Natale. Se vogliono una diversità positiva della loro terra hanno il compito di pensare a quegli ultimi.
UN NATALE DI QUALI PROSPETTIVE? considerato che Gesù Cristo visse all'epoca di ALBERTO VIRGILIO in cui la Palestina era soggetta al dominio Nel passato , specialmente remoto , il Natale di Roma , anche se la data del 25 dicembre era caratterizzato da un'atmosfera di giubi- come suo genetliaco non risulta da fonti silo , di bontà , di tenerezza e fratellanza tra curamente attendibili. Una delle interpretazioni più accreditate tutte le genti , in una condizione di reciproco rispetto e di gioiosa attesa dell'Avvento , fa coincidere la nascita di Gesù con il Dies cioè la nascita del Redentore , che riuniva i Natalis Invicti , cioé con la festa del sole trionfante sulle tenebre celebrata dai pagapopoli nella fede e nella preghiera. Con il trascorrere del tempo la ricorrenza ni il 25 dicembre , giorno corrispondente della più grande festa del mondo ha pro- anche al compimento dei nove mesi dall'Angressivamente perduto le sue caratteristi- nunciazione , che si faceva risalire al 25 che tradizionali e si è sempre più trasforma- marzo. L'accostamento Cristo-Sole rientrava peta in momenti di vacanza , di svago e di divertimento , con notevole flessione del suo raltro nello schema del pensiero dei primi cristiani,iquali solevanoraffigurareilReconnotato di spiritualità. In quest'anno l'attesa del Natale avviene dentore come Lumen gentium e il Natale in un clima di inquietudine diffusa in tutto come festa di luce. Nel clima dell'eliolatria , familiare al mondo antico , il mondo e quindi anche in Italia.. Non mancheranno certo i riti religiosi e il Cronografo Romano del 354 pose in parsociali che fanno parte della consuetudine , ticolare risalto il collegamento tra la nascima è purtroppo assente lo stato d'animo che ta di Gesù e la festa del sole. Nel significato religioso la nascita del Resi addice alla ricorrenza. Ad aggravare la situazione concorrono dentore rappresentò un avvenimento irripiù fattori , tra i quali lo stato di crisi econo- petibile e sconvolgente. La stessa singolarità dell'Incarnazione , mica del momento , che si ripercuote sulle famiglie con effetti negativi sui costi dei re- razionalmente inspiegabile , apparve e fu gali che nell'occasione si scambiano tra le accettata come frutto di un misterioso disegno divino perché Christus homo Dei mipersone care e anche tra gli amici. Vi è poi il fenomeno pregiudizievole di un xtus quale Figlio di Dio era nato dal Padre conflitto sempre più forte tra le istituzioni senza bisogno di madre e quale Figlio delpubbliche , tante volte rilevato e censurato l'uomo era stato generato dalla madre sendal Presidente della Repubblica Giorgio za la partecipazione di un padre ( come si Napolitano , il quale anche di recente ha legge in S.Agostino , Sermo 187 , I ; in Natali esortato le parti politiche a scongiurare Domini , 4 ) La forza purificante del Natale trova dununa contrapposizione esasperata tra esse e nei rapporti con gli altri organi dello Stato. que la prima radice nel sostrato religioso L'auspicio che in quesrta situazione si dell'Avvento , seguìto poi dalla passione e può esprimere è quello di un ripristino di dalla morte del Cristo , che nel loro insieme elementi di concordia e di collaborazione costituiscono il fulcro della fede professata nel campo politico e istituzionale in genere , daicristiani ,periquali l'apparizionediGein sintonìa con il clima che si addice alle fe- sù non é considerata alla stregua di un semstività natalizie e all'attesa dell'anno due- plice mito astorico ma una folgorante realtà umana e divina. miladieci dell'era cristiana .. Per il mondo laico il Natale rappresenta I contrasti , i dissidi , gli atti di violenza di ogni genere , che connotano in senso nega- ugualmente una festa di gioia per l'incomparabile beltivo l'epoca atlezza del mestuale in tutte saggio cristiale sue manifeno anche sul stazioni , renpiano esclusidono più che vamente momai attuale A natale, l'invocazione vorrei regalare un fiore a tutte le persone che amo, rale.. La Chiesa , espressa con il motto “Gloria un fiore che non appassisca,che sbocci ogni giorno con la forza della fede e a Dio nell'alto al sorgere del sole della sua mildei cieli e pace in terra agli e che si chiuda in sè,per riposare,quando la luna fa' lenaria tradizione , contiuomini di buo- capolino. nua a celebrana volontà”. Un fiore per esprimere la loro unicità e la loro re gli stessi riQuesta ti , ai quali i esortazione infinita bellezza. credenti assievangelica stono con introva la più va- A natale,vorrei portare colore dove non c'è tatto stupore , lida espressio- calore,dove tutto è bianco mentre i non ne figurativa credenti celenel Presepe , e freddo e nessuno si rende conto di niente. brano anche molte fa- A natale,vorrei donare,a chi l'ha perso,il suo ch'essi la rimiglie allesticorrenza ravscono nelle ri- coraggio,quello per il quale visando in esspettive abita- le persone riescono a pensare con la propria testa. sa un invito di zioni per celecarattere etico brare cristia- A natale,vorrei far fare scelte coerenti a persone verso la sollenamente la citudine umanascita di Ge- che,probabilmente, sù Cristo. non sanno giudicare e giudicano,che sanno cos'è na e la solidarietà sociale. E' superIl Natale é fluo ricordare "bello" e cos'è "buono" quindi fonte che la sugge- ma poi si contraddicono,a quelle persone che di preghiera stione che ma anche di esercita il Pre- sputano nel piatto in cui ora mangiano. esaltazione sepe ha inizio A natale,mi piacerebbe ricevere un sorriso,dalle dello spirito , fin dalla fanpersone che mi conoscono nel segno delciullezza. l'amore , della L'immagi- e da persone che non mi hanno mai vista prima. fratellanza e ne del Bambinello nella A natale,si dice che tutti siamo più buoni,ma non è della bontà: una ricorrenmangiatoia , vero;solo che io ci credo lo stesso. za che unisce riscaldato le famiglie nel dall'alito del Michela Eligiato calore degli afbue e dell'asifetti , con l'arno ,con i pastori in atto di adorazione , risale a tempi dente auspicio che il clima di comunione sentimentale e di pace che la festività esprimoltio antichi. La presenza dell'asino e del bue nella sce- me si propaghi a tutti i popoli della terra. Oggi si avverte un cocente bisogno di spina della natività del Salvatore deriva addirittura da un passo della Bibbia , nel libro di ritualità , quasi in funzione catartica per gli Isaia ( Introduzione , I , 3 ) che recita: “CO- eventi negativi che quotidianamente la croGNOVIT BOS POSSESSORUM SUUM ET naca è costretta a registrare. In attesa dei giorni di festa si dìa perciò la ASINUS PRAESEPE DOMINI SUI “ il bove conosceilsuoproprietario el'asinolagrep- prevalenza alla preghiera , al raccoglimento interiore , ai gesti d'amore verso il prossipia del suo padrone.. Va comunque ricordato che il senso au- mo , ad ogni atto che acquisti merito , datentico del Natale , al di là del significato re- vanti a Dio e anche davanti alla società civile ligioso , consiste proprio in una sorta di in- , allo scopo di fornire la prova con fatti controspezione nell'anima di ognuno e di tutti , creti che le forze del bene sono sempre preal fine di dare la prevalenza al bene comune senti nella coscienza dell'uomo. In conclusione , bisogna affrontare anrispetto agli interessi personali , in una concezione di fratellanza e di reciproco ri- che questo Natale sotto tono nelle sue manifestazioni spenderecce, nella prospettiva di spetto fra tutti i popoli. Soltanto in tale ottica il Natale realizza la un futuro migliore per tutte le genti della suafunzione catartica,ancorataa unamil- terra e nella speranza che i responsabili del lenaria tradizione., per cui è utile ricordare potere pubblico in tutte le nazioni operino in tale direzione per il bene dell'intera umagli aspetti salienti di questa ricorrenza. Sul piano della indagine storica va infatti nità.
A Natale...
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Giovedì 17 dicembre 2009
Italia / Mondo
Giovedì 17 dicembre 2009
Chiarimento Fini-Tremonti. Il 22 dicembre passa al Senato
Scesa del 2% dal 2007 a oggi
Finanziaria, la Camera dà il via libera alla fiducia
Bankitalia cala la ricchezza delle famiglie
L’AULA della Camera ha dato ieri il via libera alla fiducia sulla legge Finanziaria e Gianfranco Fini, dopo i dissidi del giorno precedente, ha cercato di ricucire i rapporti con Giulio Tremonti. Un incontro di dieci minuti in pieno Transatlantico di Montecitorio mentre era in corso il voto, in cui hanno cercato di chiarire i dubbi legati alla scelta del voto di fiducia sulla legge. Alla fine Tremonti ha assicurato che problemi non c’erano ne’ c’erano mai stati, «con Fini i rapporti sono stati sempre buoni», mentre il presidente della Camera ha preferito non tornare sull’argomento. A dar fastidio a Fini, a quanto spiegano alcuni suoi collaboratori, c’è stata però anche la mancata presenza del ministro al momento della richiesta della fiducia. Se questa scelta è stata considerata «un’occasione persa» l’assenza in Aula è stata valutata come una mancanza di attenzione nei confronti del Parlamento nelmomento incui sidecide diespropriarlo di una sua funzione. Anche di questo hanno parlato Fini e Tremonti, senza esasperare i toni. Il voto, a scrutinio palese, non ha riservato sorprese e la fiducia è stata votata da 307 deputati contro 271. Per la cronaca è la ventisettesima fiducia in un anno e mezzo di legislatura. Entro oggi arriverà il voto finale e poi la palla passerà al Senato per il via libera definitivo atteso per il 22 dicembre. Ieri, chiarimento con Tremonti aparte, nonsono comunquemancate nuove repliche alle parole di Fini che ha definito «deplorevole» il ricorso alla fiducia. Bossi la scelta l’ha spiegata così: «Se hanno messo la fiducia è perchè ci sonodubbiche succedanodeipasticci». Più diretta la replica di Fabrizio Cicchitto. «La scelta della fiducia non è espediente deplorevole, ma una diretta assunzione di responsabilità». Ben diverse le valutazioni delle opposizioni che bocciano la Finanziaria sia nel metodo che nel mertito. Sui contenuti si sofferma l’Udc che critica «l’assenza di misure per famiglia e lavoro», mentre l’Idv descrive un Governo che «si occupa solo degli interessi del presidente del consiglio e dimentica di affrontare gli effetti della crisi». Ironica invece la posizione del segretario Pd Pierluigi Bersani. «Ho ricevuto tante parole di apprezzamento per un gesto normale, normalissimo, come la visita che ho fatto al presidente del Consiglio e poi non mi fanno neanche dare un’opinione sulla Finanziaria». COMUNI SUL PIEDE DI GUERRA - I
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EFFETTO recessione sulle famiglie italiane, la cui ricchezza è tornata ai livelli di circa dieci anni fa. Secondo il supplemento al bollettino statistico di Bankitalia, nel biennio 2007-2008 il calo registrato è stato dell’1,9% (161 miliardi, dato a prezzi correnti): a pesare la forte riduzione delle attività finanziarie pari ad un meno 8,2% (comedepositi, titoli o azioni) e un aumento dei debiti del 3%. Positivo, invece, l’andamento delle attività reali (case o terreni), benchè meno sostenuta degli anni precedenti. Confermato nel Rapporto di Palazzo Koch il fatto che nel Paese la ricchezza si concentri su poche famiglie: solo il 10% ne detiene il 44%, mentre la metà più povera ha il 10% della ricchezza totale. Tiene anche il risparmio che tra il 1995 e il 2008 ha contribuito alla crescita della ricchezza netta per circa il 60% contro il 40% dei capital gain. – RICCHEZZA FAMIGLIE GIU' 2%. La ricchezza netta complessiva delle famiglie, a prezzi correnti, è calata tra il 2007 e il 2008 di circa l’1,9%. A prezzi costanti (considerando, cioè, anche l’aumento dei prezzi per l’inflazione), la riduzione rispetto al 2007 è stata pari al 5 per cento (circa 433 miliardi di euro). Pesa sulla variazione l’andamento negativo per circa 521 miliardi dei capital gain nel 2008 e il risparmio delle famiglie positivo per circa 88 miliardi. Sempre tra il 2007 e il 2008 la ricchezza netta per famiglia è diminuita del 3,5% a prezzi correnti, mentre a prezzi costanti il valore della ricchezza netta per famiglia si è ridotto del 6,5%, tornando sui livelli di inizio decennio. La ricchezza netta procapite nel 2008 ammontava a circa 138 mila euro, a prezzi correnti è diminuita del 2,6% sul 2007; a
prezzi costanti si è ridotta del 5,6% sull'anno precedente. Secondo stime preliminari, inoltre, nel primo semestre del 2009 la ricchezza netta delle famiglie sarebbe rimasta sostanzialmente invariata in termini nominali. 10% FAMIGLIE POSSIEDE 44% RICCHEZZA - Nel 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 10% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco il 44% della ricchezza complessiva. Alla fine dello scorso anno la ricchezza netta per famiglia ammontava complessivamente a 348 mila euro. Elevato, dunque, il grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti onulli di ricchezza, mentre all’opposto poche dispongono di una ricchezza elevata. RISPARMIO TIENE - Tra il 1995 e il 2008 il risparmio ha contribuito alla crescita della ricchezza netta per circa il 60% contro il 40% dei capital gain. Il risparmio, che negli ultimi anni si attesta attorno all’1% della ricchezza netta, ha fornito un contributo alla crescita della stessa con una variabilità più ridotta di quella dei capital gain. PIÙ DEPOSITI, MENO AZIONI - Nel biennio considerato c’è stata una ricomposizione dei portafogli delle famiglie verso forme d’investimento meno rischiose e più liquide. La quota di ricchezza finanziaria detenuta in depositi bancari e in risparmio postale è cresciuta di quasi il 4%, delle obbligazioni private del 2,5%, mentre è diminuito l’ammontare detenuto in azioni e fondi comuni rispettivamente di 7,1 e 2,3%. RESISTE MATTONE - Alla fine del 2008 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie ammontava a circa 196 mila euro in media per famiglia.
Positivo solo l’andamento delle spese “reali”
comuni sono la vera risorsa per rispondere ai bisogni dei cittadini; i comuni non sono – come la Finanziaria sta a rappresentare –enti spreconi di denaro pubblico. Mentre si apprestano a rompere le relazioni istituzionali con il governo, così come annunciato durante la manifestazione dei sindaci a Montecitorio, ieri i Comuni hanno ribadito il loro no netto alla finanziaria e chiedono
che per poter riprendere il confronto il governo accolga tre richieste ritenute «minime»: l’abolizione per il 2009 delle sanzioni per i comuni che sforano il Pattodi stabilità;ilrinvioal 2011dellenorme ordinamentali inserite «all’ultimo momento e senza che se ne sapesse nulla» sui costi della politica e la certezza che i risparmi fatti grazie al comparto tornino ai comuni.
Nonostante crisi e calo dei consumi Segreteria Cisl
Inflazione, cresce Eletto il costo della spesa Sbarra di LUCA PATRIGNANI NONOSTANTE la crisi e il calo dei consumi per fare la spesa oggi si spende l’1,2% in più rispetto all’anno scorso. Il dato, un pò nascosto tra cifre e tabelle, viene fornito dall’Istat in occasione della conferma delle stime sull'inflazione: a novembre l’indice generale dei prezzi è tornato a crescere, mostrando un +0,7% su base annua (dal +0,3% di ottobre). Su base mensile, invece, i prezzi sono rimasti invariati. Ma ad attirare di più l’attenzione è appunto il dato sull'andamento dei «beni acquistati ad alta frequenza», come li chiama l’Istituto di statistica. Ovvero della spesa quotidiana: dai generi alimentari alle bevande alcoliche e analcoliche, fino a tabacchi, servizi per la pulizia e manutenzione della casa, giornali, carburanti, ecc. I prezzi di questi prodotti e servizi sono aumentatidello 0,3%su basemensile e dell’1,2% su base annua. Un andamento, superiore a quello medio, che risveglia l’allarme delle associazioni dei consumatori: «il benessere delle famiglie – dicono – è a rischio,
bisogna detassare le tredicesime e abbattere del 20% i prezzi». IN ITALIA – L'accelerazione dell’inflazione a novembre è dovuta soprattutto alla crescita dei prezzi dei beni, e in particolare di quelli del comparto energetico (+0,3%, con in particolare la benzina che cresce del 3,5% e il gasolio del 4,2% subase mensile).I prezzi dei beni alimentari mostrano una crescita su base annua del +0,6%, confermando il trend registrato ad ottobre. Ma mentre aumenta il prezzo della carne e delle verdure (+0,1% su base mensile), si risparmia un pò comprando la frutta (0,8% rispetto ad ottobre). L’inflazione acquisita, ovvero quella che si avrebbe a fine anno se l'andamento dell’inflazione restasse ai livelli di novembre, è infine al +0,7%. IN EUROPA – Secondo Eurostat nei Paesi europei a novembre l'inflazione è invece cresciuta dello 0,5%; si tratta del primo “segno più”dopo sei mesi di andamenti negativi. L’inflazione annuale più bassa, a novembre 2009, Eurostat l’ha registrata per Irlanda Estonia e Lettonia
IL Consiglio Generale della Cisl nazionale riunito a Roma su proposta del Segretario Generale Raffaele Bonanni ha eletto, come anticipato dal Quotidiano, Luigi Sbarra componente la Segreteria Nazionale della Cisl. In 60 anni di storia sindacale cislina Sbarra è il primo sindacalista calabrese della Cisl ha ricoprire un così alto e prestigioso incarico di Segretario Nazionale della Cisl. Tale riconoscimento –spiega una nota – testimonia l’apprezzamento del Segretario Generale Raffaele Bonanni verso il lavoro e l’impegno della Cisl Calabrese in questi ultimi 10 anni e la piena condivisione degli ottimi risultati acquisiti dal gruppo dirigente sia sotto il profilo della rappresentanza politica sia sul terreno dell’incremento associativo e di proselitismo. «La mia elezione in Segreteria Nazionale della Cisl – ha commentato Luigi Sbarra – mi riempie di orgoglio e soddisfazione ma al tempo stesso mi carica di nuove e più gravose responsabilità nel difficile compito di rappresentanza degli interessi dei lavoratori»
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24 ore in Basilicata
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Cinque arresti nell’operazione “Full card”: a guidare la banda un sottoufficiale della Gdf
Furti d’identità e truffa alla Snai Centri scommesse tra Senise e Maratea per false ricariche: 13 gli indagati SENISE - Era tutto calcolato, anche il rischio di venire scoperti. Ma quanto può valere una condanna per appropriazione indebita, che se va male sono tre anni di reclusione, rispetto a un gruzzoletto sui 100 mila al mese? Il fattore imprevisto è stato un altro, fatto di carne, ossa, e bande rosse sui pantaloni. Ieri mattina i militari della compagnia carabinieri di Lagonegro ne hanno arrestati cinque, ma gli indagati sono in tutto tredici, e l’accusa è diventata quella di aver messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere. I risultati dell’operazione “Full card” sono stati presentati alla stampa a distanza di qualche ora dall’esecuzione delle misure cautelari nella sede del comando provinciale di Potenza dal colonnello Domenico Pagano, assieme al capitano Roberto Di Costanzo e al tenente Luigi Salvati Tanagro, entrambi da Lagonegro. Gli ufficiali hanno raccontato in breve la genesi dell’inchiesta, nata a ottobre del 2008 da un controllo a un posto di blocco in cui sarebbero spuntati dei documenti falsificati. Il conducente dell’auto sarebbe stato identificato nel maresciallo Vincenzo Parrilla, un quarantatreenne di Scalea in provincia di Cosenza, sottufficiale della Guardia di Finanza già sospeso dal 2007, e pregiudicato per diversi reati (vedi articolo a fianco). La segnalazione venne inviata per competenza alla procura della Repubblica di Paola che decise di attivare un servizio di intercettazione telefonica, da cui emerse che Parrilla in quel periodo stava gestendo una sala scommesse a Senise intestata alla sorella della sua compagna, Domenica Cirigliano, una casalinga di Nemoli agli arre-
sti domiciliari. In realtà l’operazione avrebbe fatto parte di una truffa da duecentomila euro e passa, orchestrata ai danni della Snai. Grazie all’uniforme delle fiamme gialle che sfoggiava all’occasione per impressionare gli interlocutori, nel suo paese, Parrilla si sarebbe accreditato per uno in grado di sistemare chi era in cerca di un posto di lavoro, e con questa scusa si sarebbe fatto consegnare copia dei documenti di un centinaio di persone, tutte all’oscuro del fatto che grazie a quelle carte lui avrebbe aperto mutui e finanziamenti per centottantamila euro. In almeno un’occasione si sarebbe servito di un intermediario bancario compiacente della provincia di Verona, amica del suo complice, Stefano Antonucci di Scalea, un trentenne pregiudicato arrestato ieri mattina, mentre l’archivio con i dati, nonché fabbrica dei falsi, sarebbe stato nell’abitazione di Giusi e Luigi Cantucci, sempre di Scalea, finiti entrambi ai domiciliari. Grazie alle false identità e alla gestione di fatto del punto Snai di Senise, Parrilla avrebbe attivato delle carte prepagate per le scommesse on line accreditando somme che non sono state mai versate, fino all’intervento della centrale di sorveglianza della società bersaglio, e al blocco delle licenza. A questo punto sarebbe andato a riscuotere i crediti in alcuni punti Snai del nord Italia grazie alle identità rubate e ai documenti falsi. Un giochino da 231 mila euro, che il gruppo sarebbe stato sul punto di replicare tre volte, a Maratea, Scalea, e Tortora, grazie ad altrettanti prestanome che adesso sono indagati per concorso. Leo Amato
DISSEQUESTRO DI MARINAGRI Soddisfazione dell’Ugl «Coloro che vedevano chissà quali complotti fossero stati orditi all’interno di Marinagri hanno avuto il benservito». Così i responsabili dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano, commentano a caldo il lieto fine della vicenda Marinagri, i cui lavori riprenderanno già a breve: «In questi mesi – spiegano i sindacalisti - chi aveva il posto pubblico e sicuro, proprio come accadeva nel socialismo reale prima che i mattoni del Muro di Berlino gli cadessero in testa invano, visto che non lo hanno svegliato ancora dal lungo letargo, non ha pensato ad altro che ai suoi piccoli interessi di bottega, che sono poi quelli di uno stipendio statale. Viceversa se fosse stato un buon comunista avrebbe pensato prima al lavoro degli altri a poi a se stesso. Finalmente è calato il sipario su una delle più brutte vicende giudiziarie che abbiano mai attraversato la Basilicata, e noi siamo contenti che sia finita così. Da oggi in poi molte imprese potranno riprendere i lavori di costruzione della cittadella sull’acqua Marinagri, riportando la giusta serenità nelle famiglie messe a serio rischio durante questi mesi da una crisi internazionale che non ha risparmiato nemmeno una piccola regione come la nostra. La quale ogni giorno sembra un bollettino da guerra con imprese che chiudono o fanno fatica a stare sul mercato. Dopo un periodo buio finalmente dal tunnel della crisi si intravede una luce di speranza, buon segno dato anche il periodo natalizio, che nel 2010 ci sia una ripresa massiccia degli investimenti e del lavoro in una regione che sta boccheggiando». Un momento della conferenza stampa dei carabinieri
Il “capo” Parrilla non perde il vizio Un precedente nel 2007: vittime i colleghi LAGONEGRO – Operazione “Full card” è stata denominata l’operazione sgominata dai carabinieri della compagnia di Lagonegro. Stando a quanto ricostruito dall’inchiesta il sodalizio, radicato nell’alto Tirreno ed operante su tutto il territorio nazionale, era guidato da un sottufficiale della Guardia di Finanza, che ne era il “capo”. Il perno su cui ruotava l’intera vicenda, che avrebbe ottenuto ingenti guadagni illeciti, 500mila euro in due mesi, non era nuovo al tipo di truffa. Vincenzo Parrilla, 43enne originario di Nocera Inferiore, ma residente da diversi anni a Scalea, al termine del corso svolto presso la scuola sottufficiali de L’Aquila, era stato assegnato in Lombardia a Monza e poi successivamente nel 2002 alla Tenenza delle fiamme gialle di Scalea dove era in forza al nucleo mobile. Sposato e separato ha un figlio con l’ex moglie mentre con la nuova compagna, implicata nell’inchiesta,
ha una bambina. Con l’attuale compagna il sottufficiale gestiva a Scalea un punto Snai di gioco e di ricariche. Nell’aprile del 2007 era stato arrestato dagli stessi colleghi su disposizione del Gip di Paola a seguito del reato di truffa perpetrato ai danni di alcuni colleghi. L’indagine appurò che il sottufficiale con artifizi e raggiri aveva fotocopiato alcune buste paghe dei colleghi e con le stesse, esibendole, aveva effettuato esosi acquisti. Dopo le numerose denunce e per porre definitivamente fine alla reiterazione del reato il pubblico ministero chiese ed ottenne l’arresto del sottufficiale. Anche in quell’occasione la detenzione in carcere è stata subito tramutata in detenzione presso il domicilio. Subito dopo l’arresto, come per prassi, scattò la sospensione dal servizio attivo con il ritiro della tessera e dell’arma. Dopo qualche mese fu reintegrato alla stessa sede, restando a disposizione senza effet-
tuare servizio all’esterno. Qualcuno rileggendo bene il capo d’imputazione ordinò la risospensione dal servizio attivo e da allora era in forza alle fiamme gialle di Scalea ma sospeso dal servizio. All’alba di ieri mattina, intorno alle ore 6, i carabinieri di Lagonegro hanno bussato al numero civico 4 di via Giuseppe Pezzotti per notificare a Vincenzo Parrilla un nuovo ordine di arresto per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe tramite il furto di identità, l’intrusione abusiva in sistemi telematici e l’indebito utilizzo di carte di credito. Parrilla nell’ordinanza del giudice viene descritto come l’organizzatore dell’associazione a delinquere e il capo della stessa, condotta realizzata mediante la costituzione del sodalizio criminoso, l’istigazione, il coordinamento diretto, la direzione e l’indirizzo operativo verso gli altri sodali. Emilia Manco
Maresciallo sospeso usava la divisa per estorcere nomi Così operava la banda che era riuscita in diversi colpi tra Scalea, Bussolengo e Verona LAGONEGRO – Una vera e propria associazione a delinquere quella creata da Vincenzo Parrilla, Stefano Antonucci, 30enne residente a Santa Caterina Albanese, Domenica Cirigliano 45enne residente a Nemoli, Gianluca Miceli 37enne residente a Castrovillari, Angela Campagna 38enne residente a Scalea, Giusi Catucci 32enne residente a Scalea e compagna di Parrilla ed infine Luigi Catucci 29enne residente a Scalea. Gli indagati si sono associati tra loro, mediante un patto stabile e permanente diretto al perseguimento dei finiillecitie nellaspeciedireati di continuata truffa, di conti-
nuato possesso di documenti di identificazione falsi, di continuata sostituzione di persona, di continuo accesso abusivo a sistemi infomatici, di continuata detenzione e difusione abusiva di codici di accesso a sistemi infomatici o telematici, di continuato utilizzo indebito di carte di credito e falsità in scrittura privata. Parrilla è il capo, Antonucci e Miceli i promotori mentre Cigliano, Campagna, Catucci Giusi e Luigi erano i partecipi dell’associazione. Le truffe sono state accertate in Scalea, Bussolengo, Sona e nella provincia di Verona. Tutti con lo stesso modus operandi: ovvero stipulando con Snai spa un contratto di scommessa inte-
stato ad una persona di fiducia, effettuando prelievi di danaro notevolmente eccedenti la provvista sulla relativa Snai card ovvero sulla scheda di scommessa pregata dei codici pin di sicurezza, con prelievo ed accesso degli indagati che erano dotati della gestione di fatto da parte del sottufficiale della guardia di finanza di punti Snai di gioco e di ricarica. La truffa consisteva nell’indurre la Snai in errore sull’esistenza della provvista, riscuotendo così vincite illegittime perchè effettuate su carta priva di provvista, procurando un ingiusto profitto agli associati ed un danno alla Snai, corrispondente al valore delle vincite e delle ri-
cariche indebitamente accumulate. Inoltre, sono state ricaricate carte prepagate Snai intestate ad estranei ed ignari giocatori, trentatre, con una molteplicità di prelievi di danaro notevolmente eccedenti la provvista. Solo con queste operazioni fittizie sono state accumulate oltre 290mila euro. L’accesso abusivo al sistema informatico avveniva con codici pindi sicurezza,prelievo ed accesso idonei all’accesso nel sistema informatico della Snai intestate fittiziamente a persone del tutto ignare sia di essere titolari delle carte che dell’uso come dei prelievi effettuati. Il reato di ricettazione invece è avvenuto con il trasferimento ad
una indagata di un televisore lcd proveniente dal delitto di tentata truffa commesso dal Parrilla in danno della Telecom, prelevandolo dal magazzino di un correo, dove era occultato, e consegnandolo ad una coimputata e rimuovendo il codice a barre, in modo da ostacolare l’identificazione della sua provenienza delittuosa. Durante i controlli effettuati in precedenza dal Norm di Lagonegro i militari avevano rinvenuto a Parrilla una falsa carta d’identità intestata ad altra persona mentre ad un altro indagato veniva scoperto un documento falso intestato ad altra persona. em.ma.
Un punto Snai
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Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
Un Natale molto precario Il contratto per 166 scade fra quindici giorni. Nessuna notizia del rinnovo QUINDICI giorni appesi a un filo. I precari della Regione Basilicata - dovrebbero essere 166 - non sanno se i loro contratti, tutti in scadenza il 31 dicembre prossimo, potranno festeggiare l'anno nuovo con un rinnovo. I sindacati si muovono su due fronti: assistere i precari che a breve potrebbero perdere il proprio reddito ed evitare che nel futuro si formino ancora sacche di precarietà, con le aspettative e i disagi che comportano. «Non si tratta di una battaglia spiegano - ma di una rivoluzione: fissare dei criteri oggettivi e trasparenti in base ai quali si possa lavorare con la Regione solo attraverso selezioni pubbliche e parametri uguali per tutti. Basta con i canali preferenziali e le scelte personali e arbitrarie che creano ingiustizie e tensioni». Il fatto che a dirla sia un sindacalista senza none e cognome è perché le sigle vogliono andare avanti in maniera compatta e senza personalismi. Ma il tentativo di rivoluzione che il sindacato vuole mettere in campo ha
un nemico: le prossime elezioni regionali. E il nemico è alle porte: la fine di marzo del 2010. Con la presenza continua nella vita pubblica che la politica impone, praticamente dodopomani. Ciò che i precari della Regione avvertono sulla pelle - e denunciano esplicitamente, sebbene chiedano l'anonimato - è che l'appuntamento
con le urne possa inquinare i meccanismi di selezione ancor più di quanto possa essere avvenuto in passato. Chi aspira a farsi eleggere, e già occupa un posto decisionale potrebbe cercare di sfruttare quella posizione per crearsi un bacino elettorale: lo dicono i precari, lo ribadiscono i sindacati. Uno dei dipartimenti su cui l'attenzione dei sindacati è maggiore dal punto di vista del rinnovo del contratto - è quello della Formazione. Alcuni servizi sono stati retti per anni grazie al lavoro dei precari. Ma si diffondono voci, che oggi molti accreditano come concrete, secondo cui i contratti in scadenza sono a rischio. La stranezza è che intanto, attraverso più di un canale, sulla Formazione si riversano altre persone, nuovi precari che prima o poi chiederanno conto della propria condizione. E i precari che da anni lavorano al dipartimento si chiedono: ci sostituiscono? In base a quali criteri? Al dipartimento Formazione in questo momento si sono aperti - è la ricostruzione di diverse fonti - quat-
tro canali (tre servono ad affidare il servizio di assistenza tecnica). Il primo è un bando di gara che ha visto prevalere un'associazione temporanea di imprese fra la lucana Meridiana Italia Srl e la napoletana Apri Italia Spa. Poi c'è un invito a sette agenzie interinali perché presentino le proprie offerte (in ballo, 200.000 euro). Ancora, una long list, aperta e già chiusa. E in realtà eliminata, a quanto pare: la long list sarebbe stata istituita con una determina dirigenziale che andava a modificare una delibera della giunta: atto improprio e come tale ritirato (anche, sembra, per evitare il giudizio del Tar, presso cui erano già stati presentati due ricorsi). Infine, c'è una convenzione con il Formez per trasferire la competenza del settore dalla Regione alla Provincia. Il criterio di selezione è il nodo centrale di tutta la materia. Fra gli stessi precari della Regione, tanti sono stati i modi attraverso cui sono entrati. C'è chi ha superato una selezione ve-
ra, chi è passato per selezioni formali (i cosiddetti “colloqui”, spesso scelte personali mascherate da parametri obiettivi), chi è entrato nelle cosiddette “long list” (elenchi di persone da cui si pesca con criteri misteriosi), chi ha partecipato a progetti. I precari della Regione si trovano in una terra di mezzo fra chi è stato assunto con regolare concorso e i portaborse: i primi hanno passato il vaglio di una selezione con criteri uguali per tutti e il più bravo ha prevalso, i secondi lavorano con il tal politico perché questi li ha chiamati direttamente. E' ovvio che fra i precari ci sono persone in gamba e altre di meno, chi ha il santo in paradiso e chi non ce l'ha. Di certo, ci sono individui che per anni hanno mandato avanti interi uffici della Regione e oggi chiedono chiarezza e certezze. I quindici giorni che verranno - il periodo di Natale - non assicurano né l'una né le altre. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it (1. Continua)
Intervista all’assessore alla Formazione, Antonio Autilio
L’assessore rassicura: l’ente non se n’è mai dimenticato NON E’ un’intervista facile, quella con l’assessore alla Formazione e lavoro Antonio Autilio. Considera «illazioni» le informazioni fornite da precari e sindacati. E poi non ha molto tempo a disposizione: dice di continuo “Va bene?”, come per chiudere, spesso interrompe all’inizio della domanda. Le voci, sul registratore, si sovrappongono spesso. Assessore, emergono da precari e sindacati alcune situazioni che riguardano il suo dipartimento... «Non so, è un problema che riguarda soprattutto la presidenza (della giunta, ndr), quindi dobbiamo innanzitutto decidere con la presidenza, in generale, e poi... Ieri ci siamo incontrati tutti quanti in giunta e vedremo un po’ cosa dobbiamo fare». Certo, però ci sono alcune
questioni aperte su cui... «Vabbe’, ma i precari vanno trattati simultaneamente, in modo assolutamente identico, per cui non si possono fare differenziazioni fra dipartimenti. Quindi dobbiamo per forza di cose aspettare le decisioni che prenderemo in giunta e poi vedremo un po’». Pare che il dipartimento Formazione si stia muovendo in direzione diversa dagli altri... «Non ci risulta per niente». Pare che la Formazione non abbia chiesto la conferma dei suoi precari... «Sono tutte chiacchiere. Abbiamo fatto la richiesta al pari di tutti gli altri dipartimenti, poiché ci sono esigenze di servizio, di effettuare la proroga nell’ambito di quelle che sono le competenze della chiusura del Por 2000-
TRIBUNALE DI MATERA Procedura Esecutiva Immobiliare N.36/00 R.G. Esec. ESTRATTO AVVISO DI VENDITA Il 16 FEBBRAIO 2010, ore 11,00, nello studio dell’Avv. Ferdinando FORTE in Matera alla Via Saragat n.12, Professionista Delegato alla vendita dal G.E. del Tribunale di Matera, si procederà alla vendita senza incanto e, nei casi di cui all’art.569 comma 3 c.p.c., il 16 MARZO 2010, ore 11,00, si procederà alla vendita con incanto dei seguenti beni immobili siti in Aliano (MT): LOTTO 1) Vano di abitazione di tipo popolare al piano terra di Via Martiri d’Ungheria, n. 105, della superficie complessiva lorda di 52 mq. circa, da perfezionare nel suo iter autorizzativo. Prezzo base: € 12.142,32 Offerta minima in aumento: € 240,00 LOTTO 2) Fondi agricoli olivetati in Contrade Vallone del Lupo e Creste con insistenti oliveti in stato di abbandono, dell’estensione catastale complessiva di Ha 00.96.63; Prezzo base: € 3.637,08 Offerta minima in aumento: € 70,00 LOTTO 3) Fondi agricoli parzialmente olivetati, corte e da un fabbricato rurale non conforme, in Contrada Piana d’Amore, con insistente oliveto giovane e frutteto familiare, dell’estensione catastale di Ha 00.75.10. Prezzo base: € 2.021,91 Offerta minima in aumento: € 40,00 LOTTO 4) Fondo agricolo incolto dell’estensione di 30 mq circa e da un’area adibita a deposito delimitata su tre lati da una muratura variabile, e copertura non completa, censita come fabbricato rurale, della superficie complessiva di 107 mq circa in Contrada Fosso Diroita, nei pressi di Via Martiri d’Ungheria. Il valore riportato è al netto degli ulteriori oneri da sopportare per la messa in sicurezza per la presenza di alcune lastre di cemento – amianto sulla copertura e dall’accatastamento da effettuare per la perdita dei requisiti di ruralità, stimati in complessivi € 1.900,00 salvo conguagli. Prezzo base: € 7.475,62 Offerta minima in aumento: € 140,00 Gli interessati, per partecipare alla vendita senza incanto o, nei casi di cui all’art.569 comma 3 c.p.c., alla vendita con incanto, dovranno depositare presso lo Studio dell’Avv. Ferdinando FORTE in Matera alla Via Saragat n.12, apposite domande in bollo da ? 14,62 entro le ore 12,00 del giorno precedente la vendita. Maggiori chiarimenti presso l’Avv. Ferdinando FORTE (0835/331166) o sul sito internet www.astegiudiziarie.it. Matera, 26 Novembre 2009 IL PROFESSIONISTA DELEGATO Avv. Ferdinando FORTE
2007. Sono tutte sciocchezze quelle che dicono. C’è un documento protocollato del direttore generale già da qualche giorno che è pervenuto regolarmente alla giunta. Le cose che si dicono all’esterno sono chiacchiere». E’ per questo che gliele chiediamo: in modo che possa dire che non sono vere. «Sì, ma sono informazioni assolutamente non corrette. Come si fa a immaginare che noi - se su cento precari dieci sono i nostri - diciamo ai nostri: non ti prorogo. Come se la Regione si muovesse con cinquanta ruote diverse». E’ vero che sono stati aperti canali attraverso cui stanno per arrivare altri precari alla Formazione? «Se dobbiamo fare un’indagine che possa essere in qualche modo utilizzata speculativamente da qualcuno che pensa di raggiungere altri obiettivi...». No, sono timori dei precari. «Non sono i precari. Perché i precari sappiamo bene perché lo sono diventati: non per bravura o per altro. Sono diventati precari e poi rimangono in quella condizione. E’ chiaro che non c’è possibilità di sanarli diversamente. Adesso noi cerchiamo di prorogare. Poi vediamo con i concorsi». Si parla di ingressi di nuovi precari attraverso una long list, un bando di gara... «Sono chiacchiere...». No, sono documenti. «I documenti sono una cosa. Allora, devono dire: che cosa c’è. Un bando per l’assistenza tecnica? Bene: il bando per l’assistenza tecnica è stato fatto a livello europeo, ha vinto la gara un’associazione temporanea d’imprese. E sono interinali: è un’altra cosa, non sono precari. Interinali, cioè gente che lavora per una società». Sì, ma i sindacati ad agosto hanno contestato la scelta, con un comunicato stampa, perché dicevano che il servizio costa quattro volte quanto costavano i precari.
«Possono costare anche venticinque volte quanto dicono loro. I sindacati si sono ricordati di contestare questo quando? A gara finita. Quando la gara - di validità europea - era stata assegnata.Lagara èdurataunanno. E’ stata bandita, è stato fatto il concorso, hanno partecipato. Poi, guarda caso, forse perché non ha vinto forse chi poteva essere bene accetto a qualche cosa, escono le censure sulle modalità». Sta dicendo che i sindacati hanno accusato perché non ha vinto qualcuno, insomma. «No, io non parlo dei sindacati. Sto dicendo che è strano che venga fuori una censura su una modalità operativa quando è stata fatta l’aggiudicazione. A me sembra una cosa assolutamente strana. I sindacati avrebbero dovuto contestare la cosa all’inizio». E l’affidamento dell’assistenza tecnica... «Deve andare a chiederlo a chi ha fatto l’affidamento, non a me». Beh, ma lei... «Non può supporre che è l’assessore. C’è una commissione che ha affidato, ha valutato e ha fatto tutto quello che doveva fare». La domanda era sulla ratio del bando: è un atto che renderà superfluo chi già lavora nell’assistenza tecnica? «Che c’entra? Sono due assistenze tecniche diverse. Che domanda è?». Assessore, è una domanda. Perché si arrabbia? «Ma io mi arrabbio sì: lei così fa la sponda a quanti...». Nessuna sponda, assessore. «L’assistenza tecnica 2000-2006 è stata valutata e aggiudicata in un certo modo. Non è che si può pigliare l’assistenza tecnica 20002006 e si passa al 2007-2013, che invece richiede percorsi di selezione diversi: o long list, e quindi criteri di comparazione, che penso siano assolutamente complicati da fare. Tant’èche abbiamouna long list ferma da un anno, un anno e mezzo, e non abbiamo mai preso nessuno. Quando a una long list partecipano 1.500 persone, cre-
L’assessore Autilio
do che sia assolutamente impossibile fare una comparazione. E allora la scelta della gara è quella più tranquilla. Così come fanno tutte le Regioni d’Italia». La cosa di cui hanno pauraiprecari èchefraquindici giorni scadono i contratti. «I precari non devono avere paura: la Regione sta guardando e valutando apertamente la loro posizione. Sfido uno qualunque di loro a dire che la Regione si sia dimenticata dei precari. Questa non è la prima proroga, hanno ottenuto più proroghe e probabilmente ne otterranno un’altra». Si metta nei panni di uno di loro: non sa se fra quindici giorni avrà un contratto o meno. Immagina che potranno avere paura? «Ma sono precari. Sono precari. Persone che non sono impiegati definitivi della Regione». Ma almeno il diritto a conoscere il proprio futuro prossimo, ce l’avranno? «La consapevolezza è questa: la Regione sta valutando di trovare un sistema per poter cercare di dargli ancora un po’ di spazio perché ci sono i presupposti: i programmi operativi non sono completamente chiusi, vanno esauriti. Quindi loro sono ancora collegati a questa fase e saranno completati. Per cui c’è la possibilità di avere qualche mese di proroga. Però sono precari, non possiamo stabilizzarli». Qui non si parla di stabilizzazione, ma di rinnovo. «E quindi non si devono preoccupare: la giunta è storicamente sensibile al problema». Pare ci sia una long list istituita alla Formazione con una determina dirigenziale, ritirata perché ci vo-
leva una delibera di giunta. Conferma? «Non glielo so dire. Non penso». Il timore dei precari è che le elezioni regionali del 2010 spingano i politici a crearsi un bacino elettorale e dunque a chiamare i “propri” precari. Lei pensa che sia un timore fondato? «Lo deve chiedere a chi le ha fatto questa domanda». Lo chiedo a lei che è un esponente politico e un amministratore. «Lei non lo deve chiedere a me perché lei in questo momento sta facendo la sponda a delle...». Di nuovo: nessuna sponda. «Io faccio attualmente l’assessore, ma faccio l’avvocato di professione, non il politico. Le posso dire che questi signori che le mettono in bocca queste illazioni...». Nessuno ha messo niente. E’una domanda. «Questa è un’illazione. Non è una domanda da fare a una persona che è impegnata in politica». E a chi bisognerebbe farla, assessore? «E’ una considerazione che può fare all’esito di un accertamento. Ma mi chiede una cosa alla quale che cosa le dovrei rispondere? Sta dicendo una cosa che non è corretta e non è reale». Assessore, vuole dire che in Regione non è mai entrata una persona per motivi politici? «E’ semplicemente un’illazione». Lei ha cominciato questa conversazione dicendo che i precari non sono lì per bravura. «Ci sentiamo la prossima volta. Non mi faccia dire quello che non devo dire. Va bene?». ro. pe.
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16 24 Ore in Basilicata Inchiesta/1 I lavoratori non assunti appesi a un filo. Si fanno sentire le elezioni all’orizzonte
BREVI
CAMERA DI COMMERCIO
ANCI E ALAD FAND
RACCORDO POTENZA - SICIGNANO
Lunedì la nomina del nuovo presidente
Intesa su vaccinazione antipneumococco
Oggi nuova chiusura
LUNEDI’ prossimo s’insedia il nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Potenza per il prossimo quinquennio. All’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente. All’interno del Consiglio camerale sono rappresentati tutti i settori dell’economia provinciale.
IL Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, nella sua qualità di presidente regionale Anci Basilicata ha aderito, alla campagna di vaccinazione antipneumococcica in fase pandemica. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Antonio Papaleo, presidente Alad – Fand.
IL raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni sarà chiuso in entrambe le direzioni fra gli svincoli di Buccino e Balvano – oggi dalle ore 11 alle 16, per permettere l'esecuzione di lavori di messa in sicurezza di un costone roccioso a monte del viadotto «Pietrastretta».
Rionero Le attese del sindacato per il vertice con l’Ad del 22 dicembre
Fiat, la Uilm chiede per Melfi un secondo modello di auto Progetto Vie blu
«Noi dell’Ugl messi da parte» POTENZA - «E' con grande rammarico ed immensa delusione constatare il comportamento a dir poco offensivo e scorretto che parte delle istituzioni Regionali e Provinciali hanno nei confronti dell’organizzazione Ugl della Basilicata e ci appelliamo al buon senso di responsabilità del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, affinché intervenga a far sì che nei suoi dicasteri si possa avere un normale e corretto svolgimento delle relazioni sindacali per tutte quelle vicende che in cui i lavoratori ci delegano a rappresentarli”. E’ quanto dice a muso duro il segretario generale regionale dell’Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi. «Abbiamo insistentemente e più volte chiesto, senza risultato, di essere ricevuti ufficialmente sia dall’ente Provincia di Potenza che dall'assessorato regionale all’Ambiente per esternare, rappresentare, trovare soluzioni e proporre alternative a ciò che di anomalo avevamo riscontrato nell'impiego e nella gestione del personale adoperato per il progetto 'Vie Blu': tutto questo ci è stato impedito. I funzionari del dipartimento Ambiente continua Tancredi - con l'assessorato regionale, le Province e le organizzazioni sindacali, tranne l'Ugl, raggiungono un’intesa con la relativa sottoscrizione di un accordo. Non vogliamo entrare nel merito dell'azione, ma contestiamo il metodo : ancora una volta non si vuole accettare un confronto sindacale o un opinione diversa da quello che vada oltre, probabilmente, ad un progetto fatto da questi enti e che noi Ugl definiamo puramente a scopo elettorale, propagandistico e che possa giovare qualcuno in vista delle consultazioni elettorali. Tutto ciò ci deprime sul lato personale-conclude Tancredi ma nel contempo ci dà forza esaltante , ci consente di spiegare a tutto campo ai lavoratori tesserati e non ,che per essere ricevuti nei palazzi delle istituzioni provinciali e regionali della Basilicata, bisogna asservire probabilmente a delle logiche partitiche, non uscire da certi equilibri politici e non disturbare.
RIONERO IN VULTURE - Direttivo Uilm ieri a Rionero presso il centro sociale Sacco. Occasione per tracciare il bilancio dell’anno che si sta per concludere con un evento della massima importanza: l’incontro delle organizzazioni nazionali per il prossimo 22 dicembre con l’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne. «Attendiamo con grande apprensione l’incontro a Palazzo Chigi tra governo, istituzioni locali, sindacati e Fiat», dice Vincenzo Tortorelli segretario provinciale Uilm Potenza. Le aspettative sono alte e puntano tutte al ripristino della centralità dello stabilimento di Melfi. Come si ripete ormai da molto, quello che preme è la reintroduzione di un secondo modello di automobile da mettere in produzione nell’indotto di San Nicola. «Abbiamo la necessità di fare un nuovo patto con la Fiat», prosegue Carmine Vaccaro segretario confederale della Uildi Basilicata. L’intento è tornare alle origini, con due modelli da produrre in Basilicata, così come accadeva anni addietro, quando alla Sata sia lavorava sia sulla “Punto” che sulla “Lancia”. «C’è la necessità di ragionare concretamente con la Fiat e con gli organi istituzionali che interagiscono nella nostra Regione per far capire che sulla Basilicata si può ancora scommettere - spiega Vaccaro - Noi siamo disponibili a cogliere le sfide, vorremo però qualche garanzia ulteriore per ragionare seriamente dentro un progetto di sviluppo che porti un secondo modello a Melfi». «Riteniamo, infatti - prosegue Tortorelli - di poter recitare ancora un ruolo importante», prosegue Tortorelli. Soddisfazione è stata espressa da tutto il tavolo dei lavori sulla decisione presa dal gruppo Fiat di ridurre la cassa integrazione di tre giorni. In discussione nel direttivo Uilm anche la struttura del premio di competitività. «Chi lavora deve guadagnare di più», dichiara il segretario regionale che aggiunge: «Vorremo rivedere la struttura del nostro premio di competitività legarlo maggiormente alla presenza, a chi lavora effettivamente sulle linee, per dare la possibilità ai lavoratori di guadagnare qualcosa in più». Oltre la Fiat l’al-
La Fiat Sata
tra parte da prendere in esame è legata all’indotto. «E’un settore in ci abbiamo registrato forti negatività nel 2009», aggiunge Tortorelli, portando l’esempio emblematico della Lasme.«Noi comeUilm abbiamo sottoscritto l’intesa e ce ne siamo assunti interamente la responsabilità con il mandato dei 92 lavoratori che l’hanno fortemente voluta. Auspichiamo che ci sia una risposta immediata per i primi 82 lavoratori per ritrovare lavoro e occupazione», afferma il segretario provinciale. Problema fondamentale delle aziende dell’indotto è dato dal rischio di delocalizzazione. «Da sempre le aziende dell’indotto sono con i piedi in Basilicata e la testa altrove - commenta ancora Tortorelli - Dobbiamo fermare questo atteggiamento cercando di mettere in campo tutte le capacità del sindacato e delle istituzioni cercando di far rimanere le aziende e garantire un posto ai lavoratori». «Chiediamo che il nostro territorio venga reso più appetibile, più competitivo e conveniente attraverso l’utilizzo di risorse che noi abbiamo a disposizione!, conclude Vaccaro.
SICUREZZA IN SATA Fiom: «Risposte negative» MELFI In un recente incontro con i responsabili della sicurezza alla Sata la delegazione Fiom-Cgil presente all’incontro ha posto ai responsabili aziendali alcune criticità, tra cui l’«insufficiente» coinvolgimento delle parti, le «lacune» della formazione e dell’informazione da fare ai lavoratori sui rischi alla salute e alla sicurezza sulle postazioni e nei reparti; ancora, la «mancanza di una mappatura delle postazioni che consenta ai lavoratori e agli Rls di monitorare l'andamento delle limitazioni e delle cause che le generano, le informazioni su situazioni di mobbing, le categorie protette che vengono spostate tra i reparti senza motivazioni e spiegazioni; le visite mediche che non vengono effettuate secondo dei cicli previsti dalla Legge; eccessivo peso delle pistole spara ghiere e delle rivettatrici che possono causare altri limitati; carrelli di nuove generazioni non a norma di sicurezza. Ma per la Fiom le risposte date sono state «insufficienti».
Fiat, contratto e democrazia sindacale nel direttivo di oggi della Fim Cisl POTENZA - Il futuro della Fiat di Melfi e del suo indotto alla vigilia del vertice di Palazzo Chigi, ma anche il recente rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici e la questione della democrazia sindacale. Saranno questi i temi che caratterizzeranno il direttivo regionale della Fim Cisl in programma questa mattina a Potenza. Il direttivo, dov’è attesa mezza segreteria nazionale (il segretario generale Giuseppe Farina, i segretari Bruno Vitali e Gianfranco Gasbarro, Leonardo Burmo del coordinamento gruppo Fiat), sarà preceduto alle 9,30 dalla cerimonia d'inaugurazione della nuova sede regionale del sindacato metalmeccanico della Cisl, che
si trova al rione Poggio Tre Galli, in via Anzio 19/AB, nei pressi del conservatorio. Interverranno il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, e padre Gerardo Saldutto. Al termine della cerimonia è in programma un briefing con i giornalisti. Con il direttivo della Fim si avvia a conclusione un'intensa settimana di dibattito sindacale, che ha visto riuniti in pochi giorni i direttivi delle principali sigle sindacali metalmeccaniche, e che potrebbe trovare sul terreno della democrazia sindacale un promettente punto di interlocuzione. «Le aperture del segretario della Fiom Ri-
naldini sulla democrazia sindacale – dice Zenga – mi sembrano una novità positiva, almeno in linea teorica, ma vogliamo capire che tipo di democrazia vuole la Fiom, perché se è quella plebiscitaria e sbrigativa che abbiamo visto recentemente, per cui le regole valgono solo se vince la propria posizione, si parte col piede sbagliato. È il caso di ricordare – aggiunge Zenga – che sul tavolo giace da mesi una richiesta formale fatta dalla Fim e dalla Uilm alla Fiom per riformare in modo organico le regole della democrazia e della rappresentanza sindacale, mi auguro che si possa passare in tempi brevi dalle polemiche a mezzo stampa al dialogo nelle sedi deputate».
Cgil verso il congresso
Presentati i due documenti Ecco le prime adesioni locali POTENZA - Sta per entrare nel vivo la fase congressuale della Cgil. Ieri a Potenza è stato presentato il primo documento dei documenti nazionali, di cui primo firmatario è il segretario nazionale del sindacato Guglielmo Epifani. Il giorno prima, invece, era stata la volta del secondo documento presentato a Rionero dal segretario della Fiom, Gianni Rinaldini. Si apre quindi la fase calda delle assemblee, in preparazione del XVI congresso che si terrà a marzo. E’ ancora presto per definire gli assetti futuri del sindacato che inevitabilmente andranno a delinearsi come conseguenza dell’esistenza di due documenti distinti. Da presenze e interventi alle due presentazioni si possano tracciare i primi bilanci: hanno sottoscritto la prima mozione, quella di Epifani, il segretario regionale generale, Antonio Pepe, il segretario della Fillea, Angelo Vaccaro, e il segretario provinciale di Matera, Emanuele Taratufolo. Ma ieri sono intervenuti a favore della mozione anche Maria Lorusso, dello Spi Cgil, Enzo Iacovino, Vincenzo Lorusso, Raffaele Corrado, Rocco Ligrani e Nicola Allegretti. All’appuntamento con Rinaldini per la presentazione della seconda mozione congressuale, di cui primo firmatario è Domenico Moccia, erano presenti il segretario della Fiom, Giuseppe Cillis e quello della Fp, Angelo Summa, Angelo Cotugno e Carlo Baldini. La presentazione della prima mozione, ieri, alla presenza della segretaria nazionale, Vera Lamonica, è servita a fissare i contenuti con il documento congressuale “I diritti ed il lavoro oltre la crisi”. «In alternativa alle politiche individualistiche del Governo, definisce obiettivi precisi, condivisi, solidaristici per costruire un progetto paese capace di allargare la partecipazione democratica alle lavoratrici, ai lavoratori ai pensionati, perseguendo la ricostruzione dell'unità dei lavoratori dipendenti e recuperando la cesura tra nuove e vecchie generazioni». «I lavoratori e il Paese - ha detto il segretario Pepe - hanno bisogno di risalire la china, di progettare il cambiamento, di riconquistare e allargare diritti, riforme, reddito e occupazione. Solo un grande e solido sindacato confederale può dare risposte opportune ai bisogni delle persone. La domanda che oggi ci dobbiamo porre è: come e cosa fare per riprendere la strada di uno sviluppo che sia sostenibile a livello sociale, economico, ambientale? Come ogni crisi di carattere epocale anche quella che stiamo vivendo porta dentro di sé anche i fattori del cambiamento. Tutti quelli che pensano di tornare al mondo di prima coltivano un’illusione che non ha fondamento o, se lo avesse, porterebbe a nuove crisi e nuove contraddizioni».
Tito Scalo
Firmato l’accordo Ansaldo Più salario per i 142 operai TITO - Nella notte tra mar- mento salariale di 1.530 tedì e mercledì a Roma è euro e l’armonizzazione di stato siglato l’accordo per tutti gli istituti con altri siti Ansaldo». tutti i lavoratoLa Uilm e la ri del gruppo Rsu di stabiliAnsaldo, premento consisente anche in derano l'inteBasilicata nelsa molto iml'area induportante «in striale di Tito un momento con 142 dipendifficile per la denti. crisi che il setE’ quanto ritore metalferisce una nomeccanico sta ta della Uilm di vivendo - conPotenza. clude la nota La delegadella Uilm - e zione della per le prospetUilm di Potentive dello staza esprime Gli operai dell’Ansaldo «soddisfazione per l'intesa bilimento lucano, manteraggiunta dopo un'anno e nendo alto il livello di competitività ed eccellenza promezzo di trattativa. L’accordo prevede: l’au- duttiva».
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24 Ore in Basilicata 17
Giovedì 17 dicembre 2009
BREVI
GiovedĂŹ 17 dicembre 2009
DISAGIO MENTALE E DETENZIONE
MODERNIZZARE LA PA
ROSA (PDL) VIABILITĂ€
Iniziativa di Udai e Aics
Il pacchetto di proposte della Uilpa Uil
ÂŤLa Regione dimentica la Potenza-MelfiÂť
LE associazioni e Udai distrettuale di Basilicata, e l’Aics di Basilicata, hanno programmato, per la giornata di domani, un convegno dal tema “ compatibilitĂ di un sistema al di fuori della soppressione delle strutture manicomialiâ€?
UN pacchetto di proposte per modernizzare e velociz- GIANNI Rosa (Pdl) accusa la Giunta regionale di aver zare la P.A. in Basilicata : è l’iniziativa annunciata dal cancellato “con un colpo di pennaâ€? alcune opere dal segretario provinciale della Uilpa di Potenza Disagio Mentale Michelee Detenzione: programma di interventi per migliorare le infrastrutStefanelli alla vigilia del terzo congresso di categoria ture, ÂŤcome è accaduto per la SS 658, ossia la “Potenzache si terrĂ oggi al Giubileo di Rifreddo. Melfiâ€?, la strada piĂš pericolosa della BasilicataÂť.
De Filippo e Viti annuncia i nuovi provvedimenti contenuti in Finanziaria per rafforzare tutte le filiere
Agricoltura: arrivano 140 milioni Tre i bandi . Previste anche risorse per le aziende colpite da calamitĂ POTENZA - Natale in anticipo per il settore agricolo lucano. Il Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale, economia montana della Regione Basilicata lascerĂ sotto l'albero degli agricoltori lucani un pacchetto di nuovi provvedimenti per l’erogazione di fondi pari, nel complesso, a oltre 140 milioni di euro. ÂŤIl pacchetto - ha affermato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo - permette la realizzazione della strategia del Piano di sviluppo rurale basato sul tema della filiera. La crisi dei mercati nazionali e internazionali, insieme alle calamitĂ naturali, esigono una maggiore organizzazione di filiera dei vari comparti, che necessitano di un legame piĂš forte tra chi produce, chi trasforma e chi commercializza. Il pacchetto, che riguarda tutte le filiere produttive agricole regionali e alcune para-agricole (il settore forestale), insieme alla finanziaria regionale, danno una vera consistente risposta al settore piĂš rilevante della nostra economia, al momento in grave difficoltĂ Âť. Ăˆ stata annunciata ieri, infatti, anche la notizia dell’inserimento nella Finanziaria regionale di risorse destinate all'agricoltura e atte a coprire quelle “partiteâ€? scoperte sul piano nazionale: calamitĂ e assicurazioni. Queste le linee generali dei
ÂŤUna vera concreta risposta al settore primarioÂť
nuovi interventi. Nello specifico, il pacchetto si compone di tre bandi. Uno riferito all'ottenimento di “Pagamenti agroambientali a sostegno dell'agricoltura integrataâ€?. Lo scopo, è quello di orientare le scelte degli agricoltori al raggiungimento di piĂš alti livelli di salubritĂ ed eco-compatibilitĂ dei processi produttivi agricoli nei riguardi delle risorse naturali (suolo, acqua, aria). L'azione prevede una dotazione finanziaria complessiva di 15 milioni di euro (per l'annualitĂ 2010, 3 milioni). L'altro, quello pubblico per la “Presentazione dei progetti integrati di Filieraâ€?, indirizzato ai comparti agricoli piĂš rilevanti dal punto di vista economico: ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico da carne, zootecnico da latte, vitivinicolo, olivicolooleario. La Regione, mette a disposizione 90 milioni di euro di quota pubblica. Infine, quello di “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestaliâ€?, rivolto alle imprese di utilizzazione boschiva, lavorazione e prima trasformazione del legno. Le risorse finanziarie, in questo caso, saranno pari a 6 milioni e 500 mila euro. Le misure di intervento regionali a sostegno dell'agricoltura, non si fermano qui. Le attivitĂ svolte a supporto dell'attuazione del Psr Basilicata 2007-2013 in materia di progettazione integrata di filiera, hanno privilegiato quei settori primari particolarmente danneggiati nella nostra regione. Per andare incontro alle esigenze e ai bisogni di settori minori ma ugualmente rilevanti, si intendono esplorare nuovi ambiti, come le filiere delle aree protette e quel-
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Posta la fiducia alla Finanziaria
Cia: ÂŤAltra prova di insensibilitĂ Âť
Un momento della conferenza stampa (foto Mattiacci)
le di prossimità -per avvicinare i prodotti minori al mercato regionale. L'intento è di far emergere con precisione le azioni da intraprendere all'interno del Psr, in modo da soddisfare le filiere a livello regionale e territoriale. Per quanto riguarda i finanziamenti, infine, l'assessore all'agricoltura VincenzoViti, ha evidenziato come il 50 per cento sia di sponda pubblica e il restante destinato a privati o cooperative. Questi ultimi - ha affermato l'assessore saranno favoriti da una forma di sostegno al credito basata su due fondi di garanzia, Fidagri e Ismea. Anna Martino
PIEAR Emendamento POTENZA I consiglieri regionali Mollica (misto – Fdc) e Di Lorenzo (An-Pdl), rispettivamente presidente e vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale, hanno presentato un emendamento alla legge finanziaria che, nelle more dell’approvazione del Piano di indirizzo energetico ambientale (Piear), mira ad aumentare fino ad 1 MW la potenza nominale degli impianti di micro generazione da fonte solare.
NEL frattempola Cia attaccail Governo di Roma sulla scelta di porre la fiducia alla Finanziaria 2010. Ancora una volta- diceunanota dellaCia -sidà provadi grande insensibilità nei confronti dei gravissimi problemi dell’agricoltura specie meridionale. Questa decisione, non solo esautora il Parlamento, ma impedisce, di fatto, anche eventuali correzioni ad un testo, quello licenziato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio che, nonostante alcuni passi avanti, non soddisfa le esigenze dei nostri agricoltori. La fiducia alla manovra economica per il prossimo anno - rileva la Cia - conferma che da parte del governo ci sono soltanto promesse nei confronti dell’agricoltura, ma poco e nulla di concreto. Gli impegni presi vengono puntualmente disattesi. Per i produttori agricoli, asfissianti da pesanti costi e da un crollo verticale dei prezzi praticati sui campi, non ci sono risposte valide. Il maxi-emendamento alla finanziaria, presentatodal governoe approvato,appunto, in sede di Commissione Bilancio, pur rappresentando un passo in avanti, ottenuto grazie anche alla nostra mobilitazione, non risolve affatto i problemi del settore. Basta rilevare che le risorse previste per il Fondo di solidarietà nazionale vengono prelevate per oltre la metà dalle 'tasche' degli stessi agricoltori attraverso l'articolo 68 e la Ocm vitivinicola. Niente, invece, per questioni di vitale importanza per gli agricoltori, come la proroga degli sgravi contributivi e previdenziali per le aree svantaggiate e le agevolazioni sui carburanti.
Riflessione del Senato accademico. Domani incontro a Roma
Unibas, quale futuro? Tagli ai corsi di laurea: Non è solo colpa della Gelmini POTENZA - Che ne sarà dell’università degli Studi della Basilicata? Si è provato a fare chiarezza durante il corpo accademico convocato da Simona Morlino, presidente del Senato degli studenti, su proposta della federazione studentesca Sui generis. Intorno aun tavolo, rappresentanti degli studenti, docenti e il rettore Mauro Fiorentino. Una discussione sulla situazione dell’ateneo lucano e di quali facoltà e corsi di laurea rischiano la chiusura. Se non ci saranno provvedimenti o deroghe - ha spiegato Morlino - alcuni corsidilaureacome LingueeScienzedella comunicazione e facoltà come Architetturarischiano dichiudere.In bilicoc’è anche Economia aziendale. Annunciato dal rettore per domani il tavolo tecnico tra il ministero dell’Istruzione, la Regione e l’Università . Si cercherà di ottenere una proroga sui tempi – ha continuato Morlino - Il rettore porterà al tavolo una proposta cercando di spiegare che la nostra è una piccola università , giovane e che ha punte di eccellenza come Ingegneria e Agraria, mentre sono state istituite due anni fa quattro facoltà per ampliare l’offerta formativa e fatti degli investimenti infrastrutturali. Da non dimenticare il sostegno della Regione che con una legge ad hoc ha stanziato dei finanziamenti. La verità – ha spiegato Antonio Candela, segretario nazionale Sui Generis – è che la probabile chiusura di alcuni corsi non dipende dalla riforma Gelmini, ma viene da lontano. Sono state fatte scelte
L’ingresso dell’ateneo lucano
sbagliate in fase di programmazione e di stabilizzazione dei docenti. Anche il preside di facoltà , Pasquale Frascolla, ha ammesso questo errore e oggi si rischia un ridimensionamento di Lettere, mentre facoltà come Ingegneria e Agraria già anni fa si sono attrezzate per adeguarsi. Durante l’incontro del primo senato studentesco, sono intervenuti l’assessore comunale alla Mobilità , Pietro Campagna e il direttore dell’Ardsu, Giovanni Di Pilato. Si è discusso dell’insufficienza dei parcheggi nel polo di Macchia romana e delle difficoltà di raggiungerlo a causa della scarsità degli autobus. Tra le proposte, il potenziamento deiparcheggi, busnavetta da e per il polo universitario, un abbo-
namento acosti ridotti eil prolungamento dell’apertura serale delle scale mobili. Noi chiediamo una collaborazione concreta – ha continuato - Vogliamo partecipare a dare un’impronta residenziale e universitaria alla città . Entro metà gennaio sarà convocato il primo tavolo Università - Regione per il diritto allo studio. Noi ci siamo trovati ad affrontare una programmazione fatta per noi, ma senza la nostra partecipazione. Questa è una politicaperigiovani enonconigiovani. LunedÏ prossimo, invece, si svolgerà nell’aula magna di rione Francioso un incontro con il consiglio regionale, i parlamentari e il mondo studentesco. Iranna De Meo
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18 24 Ore in Basilicata
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Entro fine anno il consiglio dovrà deliberare la trasformazione in spa
L’Acta sarà società mista Il modello scelto prevede la presenza del privato solo al 40 per cento «IL deliberato, vadetto, arriva con ritardo». E’stato ascoltato in prima commissione, l’assessore al Bilancio Federico Pace, e in seduta di audizione richiesta dai consiglieri non ha nascosto che «la normativa non ammette più l’esistenza di aziende» municipalizzate, di strutture speciali, proprio come l’Acta che in città è delegata alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Proprio come per la gestione dell’Acqua, il recente decreto Ronchi, trasformato inlegge, non lascia scampo: o le aziende speciali si avviano alla trasformazione o non resta che la privatizzazione con la messa a gara del servizio. Almeno questa la premessa che sembra spinga l’amministrazione ad accelerare nel processo di trasformazione dell’Acta: l’ipotesi al vaglio è quella di una società per azioni mista, in cui il privato entri con una quota del 40 per cento «in modo - assicura l’ente - da poter garantire il controllo pubblico e maggioritario sul servizio». La legge stabilisce al 31 dicembre 2010 il termine entro cui compiere la trasformazione, pena «la cessazione degli affidamenti dei servizi». Ecco allora che l’Acta diventerà spa: la delibera che sarà al vaglio del consiglio comunale nell’ultima seduta consiliare dell’anno adesso è sotto osservazione in prima commissione consiliare (Affari istituzionali, presieduta da Vito Mitro dei Dec). Ieri,una nuova seduta “utile” a sollevare dubbi e perplessità. L’iter che la trasformazione richiede si consumerà in alcuni passaggi “obbligati” che Pace ha spiegato ai consiglieri (diversi gli interventi che hanno cercato risposta): dall’approvazione della delibera in consiglio comunale, entro due mesi, sarà il tribunale di Potenza a dover indicare un perito per la valutazione del capitale aziendale (che arriverà al massimo entro i sei mesi successivi). Nel frattempo l’azienda agirà comunque da “spa”: basta la registrazione camerale del soggetto e la pubblicazione all’albo del deliberato per il tempo regolamentare. Il modello societario individuato prevede un consiglio d’amministrazione a cinque consiglieri, un direttore generale e un collegio sindacale. L’amministrazione spiega la proposta di delibera al vaglio della commissione ha individuato nella società per azioni la “veste” societaria
da preferirsi». In fondo, garantisce meglio la partecipazione di altri soggetti pubblici», è il modello «organizzativo tipico delle imprese di medio-grande dimensioni»come l’Acta e la formula societaria «con corrispondente previsione statutaria consente che il socio o i soci pubblici mantengano la maggioranza» e dunque «il controllo pubblico». Il socio privato sarà scelto mediante gara ad evidenza pubblica e all’ente resta in appannaggio una clausola di “gradimento” a «ulteriore garanzia». E’ sull’oggetto sociale che, tra l’altro, si concentrano le attenzioni dei consiglieri: serve o meno ampliarne il contenuto per ga-
Clausola di gradimento sul socio
rantire l’espletamento dei servizi (Sebastiano Papa, Pd, e Antonino Imbesi, Pdl), magari inglobando anche il controllo delle caldaie nella futura spa? C’è poi da chiarire (Antonio Triani, Pu) quale sarà il capitale sociale, maggiore o minore di 5 milionidi euro: ne dipende il numero dei componenti del cda. Quanto al controllo, la maggioranza pubblica - assicura l’assessore replicando a una richiesta di Roberto Galante (Idv) - richiede analogo monitoraggio che per le aziende parastatali, Corte dei conti compresa. I dubbi ancora non sono sciolti e il dibattito proseguirà. Serve rispondere definitivamente all’interrogativo: è la scelta più giusta per mantenere la valenze e il controllo pubblico del servizio nel settore rifiuti? Sara Lorusso
Cassonetti per la raccolta dei rifiuti in città
NUOVO RIPARTO NEL PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA
Mesi fa la polemica per il taglio del fondi stanziati dall’ex governo Prodi
Dal ministero 5 milioni per Bucaletto CERTO, la notizia è di quelle che invitano alla «soddisfazione». E’ l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata RoccoVita ad annunciareche alla Regione Basilicata è stato assegnato un finanziamento di circa 4.750.000 euro «per la costruzione di 44 alloggi in località “Bucaletto” nel comune di Potenza». Con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sono state ripartite, tra le regioni, le risorse loro destinate dal “Piano nazionale di edilizia abitativa”. «Il criterio utilizzato per il riparto delle risorse è stato l’immediata fattibilità degli interventi proposti. E proprio talecriterio –sostiene Vita- hapremiato glisforzimessi incampo dall’assessorato Opere pubbliche, dall’Ater di Potenza e dall’amministrazione comunale, che hanno operato in sinergia per garantire la pronta can-
tierabilità dell’intervento». Ecco «un altro tassello importante che viene aggiuntoalla soluzionedel problemaabitativo di Bucaletto, che rappresenta un’emergenza sociale di valenza regionale e non solo comunale». Di questi fondi, non c’è dubbio, si tornerà a parlare. Circa due anni fa era stato il governo Prodi a stanziare circa 150 milioni di euro per l’emergenza abitativa stabilendo che alla Basilicata ne toccassero circa 5. Anzichè ripartire la cifra in tanti rivoli inutili a sopperire (se spalmati) a varie emergenze, la Regioen accolte la richiesta di aiuto sulla Cittadella destinando al quota interamente al problema Bucaletto. Poi, le elezioni e il taglio operato dal governo Berlusconi a causa della scarsità di fondi pubblici. Adesso, sempre il governo centrale ha operato una rimodulazione dei fondi disponibili assegnando ancora alla Ba-
silicata i circa 5 milioni di euro che la Regione destina a Bucaletto.
Caso Berlusconi
«Il sindaco non ha tempo per una parola» «IL sindaco di Potenza Vito Santarsiero, che va sottolineato ricopre anche la carica di presidente dell’Anci della Basilicata, in cinque comunicati diffusi nella giornata, non ha trovato il tempo e l’occasione per prendere posizione contro l’aggressione del presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi e per esprimere solidarietà al presidente». Il commento è del consigliere comunale di Potenza Rocco Coviello (Pdl) che ha ricordato «le centinaia di messaggi di solidarietà a Berlusconi e di condanna al grave atto contro di lui che è frutto del clima di odio alimentato da tempo, che invece sono venuti da sindaci, presidenti di Province e Regioni anche di espressione del centrosinistra. Vogliamo augurarci che i frenetici impegni di Santarsiero tra i quali quello di smentire un suo assessore in relazione all’apertura del ponte attrezzato tra Porta Salza e rione Cocuzzo, abbiano semplicemente distolto il sindaco da quello che è un atto dovuto e auspichiamo che ripari a quella che dovrebbe essere una semplice dimenticanza per non alimentare altre interpretazioni». Tanto per rimanere all’attualità, Coviello richiama proprio l’attesa inaugurazione del ponte attrezzato: «Sarebbe ora di mettere fine alle cerimonie di taglio nastri e a procedere all’entrata in funzione dell’infrastruttura. Sarebbe questa l’unica notizia che i potentini si aspettano».
RISORSE E ASPETTATIVE
Finanziamento ad hoc per il ruolo del capoluogo: moniti e auspici Dopo la presentazione dell’emendamento alla finanziaria regionale sottoscritto da alcuni consigliere regionali in modo bipartisan (primo firmatario il capogruppo regionale del Pd, Erminio Restaino) per assegnare un contributo annuo alla città di Potenza per le spese aggiuntive che il ruolo di capoluogo richiede, si è aperto il dibattito (con analoghe rivendicazioni nel territorio materano. Vedi i riferimenti nella cronaca di Matera).
«Il contributo annuale di 5 milioni di euro che si vuol concedere al Comune di Potenza in quanto capoluogo regionale è auspicabile, purchè possa garantire le esigenze primarie della città e non rappresenti un ulteriore dispersione di fondi pubblici - spiegano il consigliere regionale di FI-Pdl Sergio Lapenna e il capogruppo comunale del Pdl, Fernando Picerno - La città di Potenza negli ultimi anni è molto cambiata, purtroppo in senso ne-
gativo. Il ruolo centrale della città – concludono - va riconosciuto ma è opportuno che le risorse vadano mirate ad un programma di miglioramento dei servizi della città, proprio in qualità di capoluogo regionale». Diverso il tenore del commento del segretario cittadino del Pd, Gianpaolo Carretta che spiega coem quell’emendamento sia «un inizio, molto importante ma occorre prevedere dalle royalty del petrolio, un finanziamento strutturale e
suppletivo. Bisogna finirla con le sterili contrapposizioni tra comuni, che devono comprendere che vi deve essere una sinergia tra Potenza e le altre realtà territoriali, che solo insieme si può far crescere e sviluppare la Basilicata, e che il ricorso a stabili finanziamenti economici, da impulso ad uno sviluppo ragionato, coeso e di prospettiva, che deve dare risposta a due emergenze lavoro e completamento infrastrutturale».
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Potenza
Agenda
Giovedì 17 dicembre 2009
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Potenza
Giovedì 17 dicembre 2009
Il calendario 2010 realizzato dall’associazione “Dopo di noi”
Al Sinisgalli una giornata tra libri, musiche e letture
Al teatro Stabile “Tutti dicono Buon Natale”
Domani alò “Don Uva” torna il “Pasta day”
SARA’ presentato il prossimo 19 dicembre, alle 17, nella sede dell’associazione “Dopo di noi onlus”, il calendario 2010. Alla sua realizzazione hanno contribuito le opere pittoriche realizzate dai ragazzi diversamente abili nell’atelier del centro Aias con la collaborazione del maestro Luigi Sinisgalli. La presentazione del calendario è anche l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema della disabilità. Il progetto che persegue l’associazione “dopo di noi onlus” è quello di dare vita a una casa famiglia nella quale i soggetti più gravi possono condurre una vita dignitosa.
SI intitola “Diamo voce ai libri” la manifestazione in programma questo pomeriggio alle 18.30, nei locali delll’istituto comprensivo “Sinisgalli”. All’interno dei locali della scuola verranno allestiti stand con libri, si terranno esibizioni musicali e letture di testi. Ad eseguirle saranno gli alunni e i genitori che hanno partecipato ai corsi di scrittura e di lettura. Alle 17, poi, Anna Baccelliere, autrice di volumi per bambini e ragazzi, presenterà il suo nuovo libro “Il principe delle Murge”. Un’iniziativa davvero particolare quella organizzata dall’istituto comprensivo di via Anzio a Potenza.
“TUTTI dicono...Buon Natale”. Questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena il prossimo 19 dicembre alle 18.30 al teatro Stabile. Nel mondo di Giocattolandia, società della Befana e di Babbo Natale, fervono i preparativi. Natalina e Gennaro, i loro rispettivi figli, stanno affannosamente preparando gli ultimi regali da consegnare. Quante richieste, quanto carbone, quanto lavoro! Ma anche se per Giocattolandia sembra un periodo di grande successo, in realtà il racconto evidenzia lo sfrenato consumismo a cui è ormai legata questa festività…per questo si chiederà agli spettatori di salvare un abete dal suo abbattimento.
DOPO il successo dello scorso anno ritorna domani a partire dalle16 presso il teatro del centro di riabilitazione “Don Uva” di Potenza, “Pasta Day”. La manifestazione nasce dalla volontà di valorizzare la pasta, indiscussa regina della tavola italiana (candidata dall’Unesco con la dieta mediterranea a patrimonio dell’umanità). Nel corso della giornata è prevista una lezione pratica di impasto che vedrà coinvolti i pazienti del centro di riabilitazione “Don Uva” di Potenza che trascorreranno così delle ore in compagnia, impegnati in un’attività inusuale per loro.
CALENDARIO
OGGI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE
La legalità vista da Caselli e Tranfaglia
Un esercito senza confini
Anche in Regione si “pianta” l’albero
Il procuratore capo, Giancarlo Caselli
Successo per il festival della canzone natalizia Centro storico, riaperte due gradinate DUE le gradinate del centro storico che sono state riaperte. Il sindaco Vito Santarsiero accompagnato dall'assessore alla Mobilità Pietro Campagna, dal dirigente e dai tecnici dell'Unità di direzione Trasporti e viabilità ha assistito ieri mattina alle operazioni di riapertura di due gradinate del centro storico. La prima pone in collegamento la parte mediana (all'altezza dell'intersezione con via Carlo Bo) con la parte alta di via Raffaele Acerenza, la seconda che consente a quanti devono raggiungere via Due Torri di giungervi direttamente dalla discesa San Gerardo, servendosi della strada che incrocia circa a metà la stessa discesa. Il sindaco ha sottolineato che «il completamento dei lavori su questi due collegamenti verticali, non solo riqualifica due spazi urbani che versavano in un stato di degrado, ma segna un ulteriore passo in avanti a favore della pedonalizzazione del centro storico del capoluogo. In una città il cui lo sviluppo verticale è dettato in primis da ragioni orografiche, interventi come questo sono indispensabili per garantire a coloro che si muovono a piedi le indispensabili condizioni di sicurezza». Nel ringraziare l'unità di Direzione Trasporti e viabilità «per l'ottimo lavoro svolto - ha aggiunto Pietro Campagna - mi
preme sottolineare la professionalità della ditta Cgt Costruzioni srl di Franco Tammone che ha operato con celerità ed efficacia, consentendo il rispetto dei tempi e la qualità del lavoro ultimato». Le scale sono state in entrambi i casi completamente ripavimentate con granito antiscivolo, fornite di nuove ringhiere e, le pareti circostanti, sono state tinteggiate con i colori più simili agli edifici che circondano i due percorsi verticali così da rendere l'intervento al contempo efficace e gradevole. In tutto sono stati spesi 30.000 euro.
Due iniziative per la Bisceglia
TANTE le persone che hanno partecipato alle due serate del “Festival della canzone natalizia città di Potenza”, l’iniziativa di beneficenza organizzata dai cori delle scuole materne comunali con il patrocino dell’assessorato comunale alla Pubblica istruzione e dall’associazione “Angels for childrens”. A esibirsi i piccoli che frequentano le scuole dell’infanzia del “Sacro cuore”, “Il delfinoO”, “il giardino dei colori”, “maddalena di Canossa”, “Pollicinia” e il coro Città di Potenza “Angels for childrens”. A presentare le due serate è stata Isabella Urbano affiancata dagli attori dell’associazione “Omamagala”, Agata Di Deco e Domenico D’Andrea. A vincere è stato in ogni caso lo spirito del Natale.
OGGI è il giorno della presentazione del libro “Wale la forza di un sorriso” e del concerto di Tosca al teatro Due Torri. Tutti i proventi saranno devoluti alla fondazione intitolata ad Alessandra Bisceglia, la giovane giornalista lavellese prematuramente scomparsa nel 2008. Alle 19, al “Carpe diem”, verrà presentato il libro “Wale la forza di un sorriso”, scritto da autori vari e curato da Lorena Fiorini, dirigente Rai che insieme al presidente dell'Ordine dei giornalisti di Basilicata, Oreste Lopomo (alla presenza, tra gli altri, della cantante Tosca) illustrerà l'opera alla stampa e a quanti vorranno conoscere più da vicino quella che Fiorini descrive come «una giovane giornalista, una ragazza piena di vita e tanta voglia di riuscire. Un talento, un'autrice televisiva, una giovane donna affetta da una malattia rara che l'ha colpita fin dalla nascita e che l'ha costretta su una sedia a rotelle. Non si lascerà abbattere, ribalterà una vita complicata a favore della sua realizzazione e dei suoi sogni, insegnandoci che non bisogna mai rinunciare e che è sempre possibile farcela nonostante tutto». La professionalità di Alessandra ha lasciato un'eredità preziosa (servizi giornalistici, pubblicazioni, articoli, progetti) e il suo sorriso ha incrociato volti noti e meno noti della tv, dello spettacolo, e tanti amici che nel libro “Wale la forza di un sorriso” hanno voluto testimoniare il loro affetto per una persona davvero speciale. Ecco perché, oltre a rimanere impressa nei ricordi di tanti, Alessandra vivrà nell'opera della fondazione “Wale onlus” che vede in prima fila i genitori, i fratelli e gli amici, e che si dedicherà alla ricerca, all'aiuto, al sostegno di coloro che hanno problematiche legate alle malformazioni vascolari di tipo pediatrico. Una Fondazione che ha bisogno di fondi, di energie, per poter studiare la malattia, per riuscire un giorno a sconfiggerla, ma anche a superare barriere che non sono solo di tipo architettonico ma anche e soprattutto psicologiche e culturali. La vera magia di Alessandra è quella di unire tutti in un grande sogno. Lo ricorderà Tosca dal palcoscenico del Due Torri, presentando il concerto “Anima Mundi” nell'ambito di una serata (inizio alle 21) i cui proventi verranno devoluti interamente alla Fondazione. Prima del concerto, che si tiene nell'ambito di “Suoni nel Basento, etnica & oltre”, quattordicesima rassegna internazionale di musica e messaggi, il presidente della Pro Loco Potenza Giovanni De Marco presenterà l'iniziativa che l'Associazione metterà in campo nel 2010: “La notte delle stelle cadenti - dall'Arpa alla Zampogna verso Folklandia”, una maratona musicale di 6 ore che verrà collegata ad una nuova raccolta fondi per la fondazione “Wale onlus”.
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Cado dalle nubi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Dorian Gray 17.15 - 19.30 - 21.45 Sala 3 2012 18.30 - 21.30 Sala 4 New moon 17 - 19.30 - 22 Sala 5 L’uomo nero 17.40 - 20 - 22.20 Sala 6 A Christmas carol in 3D 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 Meno male che ci sei 16.30 - 18.30 La dura verità 20.30 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 A Christmas Carol in 3D 17 - 19 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Il nastro bianco 19 - 21
La dura verità ABBY Richter è un'ambiziosa produttrice di un talk show mattutino, che si vanta di riuscire a trovare subito una soluzione a qualsiasi problema, a parte la sua situazione di single infelice. Infatti, quando si tratta di rapporti di coppia, il suo curriculum è disastroso. Quando il suo show soffre un calo negli ascolti, Abby è costretta a dare spazio al nuovo corrispondente speciale Mike Chadway, un uomo capace di farla andare su tutte le furie...
A Christmas Carol EBENEZER Scrooge inizia le festività natalizie mostrando il suo solito disprezzo, urlando al suo fedele impiegato e al gioviale nipote. Ma quando gli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro lo portano in un viaggio che gli rivela delle verità che il Vecchio Scrooge non ama affrontare, capisce di dover aprire il suo cuore.
NUMERI UTILI Telefono Amico
199 284 284
Enel
800.900 800
Telefono Azzurro
0971 19696
TURNO NOTTURNO 17 DICEMBRE Savino 0971/25447 via Petrarca, 5
Protezione civile
0971 469274
Telefono Donna
0971 55551
Prefettura
0971 419111
Numeri utili Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del fuoco 115 ACI Soccorso Stradale 803116 Polizia Municipale 0971 415754 - 46507 Polizia stradale 0971 654111 Trenitalia 0971 54546 Inps 0971 335111 Antincendio boschivo 1515 Enel 0971 331111 Italgas Guasti 800 900999 Acta 0971 55616
Croce Rossa
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Anas
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Farmacie di turno
Acqua
Acquedotto Lucano
Fondazione Antiusura Motorizzazione
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Avis
0971 442991
Aias
0971 45090
Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata
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Comune
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Istituzioni Regione Basilicata
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Cif (Centro it. femminile)
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Pronto soccorso Emergenza sanitaria
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Ospedale San Carlo
0971 612562
Pronto Soccorso
0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp Ateneo Centralino
0971 201111
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ARGENTINA, Senegal, Slovenia, Filippine, Somalia. E poi ancora Polonia, Turchia, Etiopia, Cuba. Sono questi alcuni dei paesi da cui provengono le nuove leve dell'Esercito Italiano. Sono oltre 1500 i soldati stranieri cittadini italiani, con uno o entrambi i genitori provenienti da ogni angolo di mondo. Sono ufficiali, sottoufficiali, soldati semplici che convivono in un clima di pace e armonia con i loro compagni. Ed è proprio a loro e ai valori democratici che rappresentano, che è dedicato il calendario dell'esercito 2010, presentato ieri presso il Comando militare Esercito Basilicata, a Potenza. Non è un semplice calendario. Sono scatti degni di un mostra quelli che accompagnano ogni mese dell'anno che verrà. Realizzatida unodei piùillustri fotografidi cinema italiani, Philippe Jean Claude Antonello, sono i ritratti dei nuovi volti dei soldati d'Italia, di un esercito senza confini, che poi è anche il titolo del calendario. Un esercito senza confini territoriali, impegnato in Italia quanto all'estero in missioni di pace. Un esercito senza confini ideologici, che riunisce soldati di etnie diverse in nome di un'integrazione multietnica. All'esercito, dunque «la funzionedi agenzia educativa -ha affermato il Comandante del comando militare Esercito Basilicata generale Domenico Scaglione - insieme alla famiglia e alla scuola. Il compito di educare non solo alla convivenza democratica, ma anche al rispetto delle regole e all'accettazione dell'altro, che sono proprie dell'esercito». All'immagine più tradizionale ma pur sempre valida dell'esercito come strumento per la difesa del paese e la salvaguardia della democrazia, si affianca quella di risorsa educativa. Entrambe, sono oggetto delle foto del nuovo calendario, che riprendono i militari nelle loro attività. Le missioni in Kosovo, Libano e Afghanistan, con la pericolosa bonifica degli ordigni esplosivi. La più tranquilla ma responsabile attività di pubblica informazione, come la presentazione del progetto “Soldato futuro”, compito dei Cme. Il soccorso in caso di pubbliche calamità, rappresentato da alcuni militari in azione in Abruzzo. I militari impegnati nelle operazioni “strade sicure”, affiancando le forze dell'ordine. L'attività di comunicazione e di marketing, con lo scopo di promuovere le opportunità professionali nell'esercito. Dalla movimentazione dei mezzi sul territorio nazionaleedesteroallarilevazione deidatimeteorologiciperla prevenzione delle valanghe, al ricondizionamento degli elicotteri da esplorazione. È questa la quotidianità dell'esercito italiano, una quotidianità fondata sull'integrazione. Anna Martino
“PERCHE’ la mafia non perde?”. Interrogativo non da poco quello a cui cercheranno di dare risposta Giancarlo Caselli, Procuratore capo della Repubblica a Torino, e Nicola Tranfaglia, professore emerito di “Storia dell’Europa e del giornalismo” dell’Università di Torino. Caselli e Tranfaglia sarnno protagonisti dell’incontro “Giovani e legalità. Perché la mafia non perde?” in programma oggi, alle 17, nella sala conferenze della Biblioteca nazionale. Perché la mafia non perde? Forse la chiave migliore per interpretare i termini della questione potrebbe essere data proprio dai titoli dei volumi scritti rispettivamente da Caselli (“Le due guerre. Perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia) e da Tranfaglia (“Perché la mafia ha vinto. Classi dirigenti e lotta alla mafia nell’Italia unita”). Praticamente “La mafia ha vinto” (Tranfaglia) perché “l’Italia ha sconfitto il terrorismo” (Caselli) e “non la mafia”. Dove l’Italia, più che denominazione geografica, diventa sinonimo di Stato. Quello Stato che ha visto il procuratore Castelli in prima linea sia nella lotta al terrorismo, sia in quella alla mafia. All’incontro parteciperanno Franco Sabia, direttore della biblioteca nazionale, Pasquale Carrano, presidente di Confindustria, Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale della Basilicata, Domenico Romaniello, direttore del Gal Basento-Camastra e Pietro d’Imperio, presidente del “Forum dei giovani” della Basilicata. A coordinare i lavori Renato Cantore, caporedattore Tgr Basilicata. Alessia Giammaria a.giammaria@luedi.it
CONCERTO DI TOSCA
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
20 Potenza
Giovedì 17 dicembre 2009
Sabato un convegno sul documento della Cei: il percorso per la “formazione” per i prossimi dieci anni
La sfida educativa della Chiesa Superbo: «Trovare nuove vie per aiutare i giovani, contro il nichilismo» IL nemico per la Chiesa italiana si chiama nichilismo e le principali vittime sono i giovani, la cui crescita non ha più punti di riferimento. La famiglia delega. La scuola non trasmette valori, ma solo competenze tecniche. I mass-media urlano e non aiutano a riflettere. Ed ecco che viene meno il significato stesso del termine “educazione” che deriva da “educere”, cioè tirar fuori il meglio. Sabato, alle ore 17:30, presso il teatro Don Bosco di Potenza, si parlerà proprio di questo. “La sfida educativa” è il titolo del convegno che prende spunto dall’omonimo volume pubblicato di recente dalla Cei. Interverranno Paola Bignardi, già presidente nazionale di Azione Cattolica, don Riccardo Tonelli, uno dei maggiori esperti di pastorale giovanile e docente presso l’Università salesiana di Roma e monsignore Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza e vicepresidente Cei. Ma qual è la sfida educativa? «La Chiesa - afferma Superbo - si è sempre occupata di educazione (oratori, associazioni varie). Oggi, però, qualcosa è cambiato. La questione educativa è strettamente legata alla questione antropologica. Non si tratta più di “educare a come essere uomini”, ma di “educare a considerare l’essere uomo un valore”. Ecco la sfida. Questo ha messo in discussione tutte le “attrezzature pedagogiche” esistenti e già collaudate per secoli. Siamo di fronte ad una nuova stagione educativa, per cui diventa necessario trovare nuove vie e nuovi mezzi per aiutare i giovani, ma anche gli adulti, a riscoprire la gioia di essere persone umane. Tutti siamo coinvolti. Se ieri i genitori rimanevano fuori dalle porte dell’oratorio, oggi devono “starci dentro”. I ragazzi stanno male, noi stiamo male perché non
conosciamo il nostro valore, in quanto uomini. E quando l’uomo non crede in se stesso, non ci può essere nemmeno l’annuncio della fede, perché la via per arrivare a Dio siamo noi. E’ il nichilismo che preoccupa. “Quell’ospite inquietante” (come lo definisce il filosofo Ganliberti, ndr) che, per superare quest’emergenza educativa, dovrebbe essere sostituito dall’amico discreto che è Gesù Cristo». E per la Basilicata cosa possiamo fare? «E’ impressionate vedere nella nostra regione quanti giovani si lasciano attrarre da ciò che tende alla distruzione. Un atteggiamento che, tra l’altro, non appartiene ai lucani che hanno sempre sfidato tutto, pur di vivere. Un popolo che ha sempre dato molto valore all’esistenza, da “spietrare le montagne per piantare una vite”, come dice Scotellaro. E’ questa forza che deve riemergere. Potranno esserci i migliori governi nazionali e regionali, ma questa Basilicata potrà farcela solo se ci sarà una vera “ripresa interiore”, una riaffermazione del valore dell’esistenza». Soddisfatto dell’iniziativa anche don Italo Sammarro, parroco di San Giovanni Bosco. «Siamo molto lieti di accogliere questo convegno - commenta all’indomani della celebrazione del centrocinquantesimo anno dalla fondazione della congregazione salesiana. Don Bosco ha iniziato la sua “avventura” con 18 ragazzi (in media di 24 anni, il più piccolo ne aveva 15 anni, ndr), co-fondatori della famiglia salesiana. Celebriamo la passione che don Bosco ha avuto per i giovani, stando, però, al passo con i tempi. Oggi gli oratori non possono più essere nei cortili delle parrocchie, ma devono diventare un “ponte” che arriva nelle strade, nei luoghi dove stanno i giovani». Anna Maria Calabrese
BREVI DAL COMUNE
L’esperienza di servizio civile presso il Municipio IL servizio civile è una scelta che compiono molti giovani. Sabato prossimo, alle 11.30 nel ridotto del teatro Stabile, i ragazzi che hanno prestato servizio civile presso il Comune di Potenza e che hanno terminato il periodo di lavoro presso l’ente, illustreranno alla stampa, presenti il sindaco e gli assessori comunali, il lavoro svolto in questo periodo. L’incontro vuole evidenziare anche la professionalita’e la passione di questi giovani chiamati a confrontarsi con il mondo del lavoro anche se per un breve periodo.
DALLA PROVINCIA
Un “cruscotto” per il mercato del lavoro sul territorio
«Parrocchie come ponti sulle strade»
Conferenza stampa di presentazione del convegno. In alto il vescovo Superbo (f.M.)
OTTO ONORIFICENZE
L’ordine al merito della Repubblica SARANNO otto le personalità del mondo del lavoro e delle istituzioni che riceveranno le onorificenze dal Prefetto di Potenza, Luigi Riccio. Oggi alle 13, infatti, si svolgerà presso la Prefettura di piazza Mario Pagano la cerimonia per la consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Le onorificenze sono state conferite con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Le persone insignite della distinzione onorifica sono: il colonnello Domenico Pagano (Ufficiale); il signore Vittorio Telesca (Ufficiale); il dottore Rocco De Pietro (Cavaliere); il signore Antonio Di Lucchio (Cavaliere); il signore Mauro Di Stasi (Cavaliere); il dottore Antonio Manfreda (Cavaliere); il signore Claudio Orga (Cavaliere); il signor Rocco Taddei (Cavaliere).
La sesta commissione impegnata con lo studio e le indagini sul settore dei rifiuti
La lente sull’inceneritore L’ex assessore all’Ambiente, Fulgione, ascoltata dai consiglieri La vicenda è di quelle che in città si trascinano da un bel po’. Perchè è vero che l’inceneritore di contrada San Luca Branca è fermo da due anni, ma i dubbi, le polemiche, le contestazioni sull’impianto che alla città è costato circa 40 milioni di euro risalgono a diverso tempo prima. Costi di realizzazione e attivazione, minimi quantitativi di rifiuti smaltiti, un canone di gestione troppo esoso rispetto ai risultai prima della chiusura dell’impianto che, in quei due anni non ha ottenuto il collaudo, una ventina di lavoratori che da due anni sono rimasti senza lavoro. Così, sulla vicenda l’opposizione in consiglio comunale aveva chiesto di fare luce, attivando una commissione speciale di inchiesta. Alla fine, Palazzo di città ha scelto di vagliare l’intero settore legato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti nella sesta commissione consiliare. Da alcune settimane sono cominciate le audizioni di istituzioni, enti delegati, ex amministratori. Ieri, nella sala riunioni dei consiglieri, è stata ascoltata l’ex assessore all’Ambiente, Anna Fulgione, in carica dal 2004 al 2006, per un ulteriore contribu-
L’ex assessore Fulgione ieri in audizione nella sesta commissione
to “storico” nell’ambito dello studio sul ciclo dei rifiuti in città. «L’ex amministratore comunale – ha spiegato Antonio Losasso (Popolari uniti), presidente della commissione – ha sottolineato la sua personale sensibilità nei confronti dei temi ambientali, attestata, tra l’altro, dall’installazione di centraline per la rilevazione degli agenti inquinanti, poste nei pressi dell’impianto di San Luca Branca, installazione che
fu concordata con i responsabili di Regione e Arpab». E’innegabile che proprio l’ex membro dell’esecutivo della prima amministrazione Santarsiero sia stata al centro di diverse polemiche, anche interne alla maggioranza di cui la Fulgione era parte (nel partito dei Verdi), prima di aderire alla Federazione di centro, oggi parte integrante dell’opposizione, non solo comunale. Ma più volte Fulgione aveva ribadito di
aver messo in atto ogni iniziativa utile per costruire un ciclo dei rifiuti sostenibile e adeguato. Ieri, «l’audizione della dottoressa Fulgione», ha proseguito nella nota Losasso, che integra «un percorso» di analisi e indagine consiliare. Proprio sull’impianto era stato ascoltato nei giorni scorsi il sindaco Santarsiero che dell’impianto aveva tracciato la cronistoria. Nelle prossime sedute, in aula sarà invece ascoltato l’attuale vicesindaco della città, Massimo Maria Molinari, che ha ottenuto al carica di assessore all’Ambiente dopo Anna Fulgione, fino al termine della consiliatura. Sono ancora diverse le domande sull’impianto di San Luca Branca a cui bisogna dare risposta, a partire da quale strategia sarà messa in piedi dopo la riattivazione dell’impianto che - ha spiegato l’amministrazione dopo aver investito risorse ingenti per la messa a norma - è necessaria almeno per giungere al collaudo. Nel frattempo resta l’attesa per gli ex dipendenti, all’epoca assunti a tempo indeterminato, che si aspettano una risposta sul proprio destino lavorativo.
OGGI sarà presentato in Provincia il progetto “Cruscotto dell’Osservatorio del mercato del lavoro” attraverso un convegno dal titolo “Dal dato amministrativo alla conoscenza statistica”. Appuntamento alle 10, nella sala del consiglio provinciale, in piazza Mario Pagano, a Potenza. L’obiettivo dell’ente è quello di «utilizzare i dati amministrativi raccolti dai centri per l’impiego in modo innovativo, per condurre una lettura dettagliata delle principali dinamiche del mercato del lavoro». Un nuovo servizio «attraverso l’utilizzo delle fonti esistenti, che aiuta nella continua individuazione di indicatori di sintesi. Il cruscotto del mercato del lavoro punta a permettere una visione completa delle tendenze del mercato».
DALLA PROVINCIA/2
Pubblicato l’avviso per l’impianto di compostaggio E’STATO pubblicato l’invito alla manifestazione di interesse da parte dei soggetti privati per la realizzazione di impianti di compostaggio intercomprensoriale nella Provincia di Potenza. «Si tratta - spiegano il presidente e il vicepresidente dell’ente, Piero Lacorazza e Massimo Macchia - di un altro importante passo verso l’attuazione dell’intesa istituzionale, sottoscritta dalla Provincia di Potenza con la Regione Basilicata lo scorso 23 gennaio 2009 ed è un chiaro segnale della volontà dell’amministrazione provinciale di ottimizzare la gestione dei flussi di rifiuti solidi urbani, incentivando la raccolta differenziata. La realizzazione dell’impianto di compostaggio rende possibile il riciclo di una grande quantità di rifiuti organici limitando lo smaltimento in discarica. L’impianto assume dunque una valenza fondamentale per innalzare la percentuale di differenziata sul territorio».
CONVEGNO NEL CAPOLUOGO
La proposta dei geologi sui presidi territoriali SI TERRÀ domani a Potenza la prima assemblea regionale dei geologi di Basilicata. Fra le proposte l’istituzione dei “Presidi territoriali”, ovvero squadre di geologi e ingegneri sul campo con compiti di studio e di approfondimento delle frane ma anche di “Protezione civile” preventiva. L’assemblea si terrà a partire dalle 8.30 presso il Park hotel di Potenza. «L’evento vuole sottolineare e rivendicare il ruolo dei geologi nello sviluppo sociale ed economico che, attraverso il sapere e l’utilizzo di geotecnologie, concorrono all’uso sostenibile del territorio».
ASILI NIDO
Becce (Pdl) interroga sui precedenti rinvii della gara IL consigliere comunale Nicola Becce (Pdl) ha presentato un’interrogazione sulla gara per l’affidamento dei servizi di asilo nido «per un totale di 190 posti, valore complessivo presunto dell’appalto 6.277.600 di euro» per una durata di cinque anni. Vuole sapere «le cause che hanno indotto l’amministrazione a rinviare diverse volte la data per l’espletamento delle procedure di gara in seduta pubblica per l’affidamento in gestione del servizio asilo nido».
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22 Potenza
23 Baragiano Nello spazio antistante la stazione si è dato vita a un luogo di incontro
Una piazza per il “Ferroviere” Ottocento metri quadri con un parco giochi e anche una fontana BARAGIANO - E' costata circa 120 mila euro la “Piazza del Ferroviere” di Baragiano Scalo, antistante la stazione ferroviaria. Lì, nel cuore del paese sorgerà il “Museo del ferroviere”. E' quanto ha annunciato il sindaco di Baragiano, Giuseppe Galizia in occasione del taglio del nastro della neo piazza alla presenza di autorità civili militari e religiose e dei ferrovieri di Baragiano. Circa 800 metri quadri con un parco giochi e una neo fontana sono le caratteristiche dell'opera realizzata dalla ditta “Costruzione Messina”. L'amministrazione comunale di Baragiano ha così realizzato un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza di alcuni tratti dell'abitato di Baragiano scalo. «Si dona dignità di paese a Baragiano dcalo che si configura come punto di ritrovo per l'intera comunità - ha detto il sindaco Giuseppe Galizia - ed allora l'inaugurazione diventa un momento per celebrare la motivazione per la quale esiste Baragiano scalo». La piazza cuore pulsante di ogni paese assume, nel contesto dell'abitato di Baragiano, un particolare significato in quanto la storia del paese e dei suoi abitanti è in-
OPPIDO Un mercatino per Telethon
La piazza inaugurata a Baragiano
dissolubilmente legata al treno ed alla ferrovia. Questo è il motivo principale che ha indotto la scelta di intitolare la nuova piazza non tanto al treno o alla ferrovia stessa, quanto agli uomini che ne hanno fatto e ne fanno la storia, cioè ai ferrovieri. Quasi tutte le famiglie di Baragiano, infatti, annoverano al proprio interno dipendenti delle Ferrovie dello Stato e lo stesso abitato di Baragiano scalo trova ragione di esistere proprio grazie al treno ed ai ferrovieri. Il primo nucleo di case, infatti, data la costruzione al 1877,
anno in cui la realizzazione della linea ferroviaria Battipaglia Potenza raggiunse, il 6 novembre, il territorio di Baragiano. «Nel corso di più di un secolo di vita il treno ed i ferrovieri hanno dato un grande contributo allo sviluppo di Baragiano, che, grazie al passaggio della linea ferroviaria - ha concluso il sindaco Giuseppe Galizia- ha potuto evitare i rischi di isolamento, rappresentando invece una realtà in continua evoluzione ed in grande crescita e sviluppo». Angela Scelzo
L'ISTITUTO comprensivo “ Giannone” ha organizzato per oggi pomeriggio una manifestazione il cui ricavato andrà devoluto a Telethon. Tutte le classi della scuola primaria dell'istituto oppidese daranno vita ad un mercatino che inizierà alle 15 nella palestra della scuola. Il mercatino per Telethon è stato il giusto input per i giovani alunni per cimentarsi nella realizzazione di piccoli lavoretti fatti a mano. I ragazzi delle classi quinte, hanno realizzato ricami, uncinetti e palline di natale, tutti rigorosamente lavorati a mano. Anche i loro colleghi più piccoli si sono cimentati nella realizzazione di piccoli lavori fatti a mano da esporre e “vendere”nel piccolo mercatino. L'orario di uscita degli alunni (16.30) dovrebbe coincidere anche con la chiusura del piccolo mercatino ma, con ogni probabilità, qualcuno resterà per prolungare la piccola manifestazione intitolata “Aiutiamo la ricerca” che ha visto la partecipazione anche dei genitori degli alunni che, in collaborazione con i maestri, hanno fatto in modo di organizzare questo evento rendendolo ancora più speciale con la donazione del ricavato. Rocco De Rosa
Brienza Al comprensivo seconda edizione del “Charity market”
Un mercatino di beneficenza per contribuire alla causa di Domos BRIENZA - Si è svolto dalle 16 alle 20, presso l'Istituto comprensivo di Brienza, la seconda edizione del “Charity market for Domos” organizzata, in concomitanza con l'incontro scuola famiglia, dall'insegnante di lingua inglese Maria Pascale con l'aiutodei docentie deglialunni della scuola secondaria di primo grado. Sui banchetti del mercatino tanta bigiotteria e oggettistica, torte squisite e dolci natalizi tradizionali. Il tutto è stato messo a disposizione gratuitamente da docenti, alunni e genitori. Il ricavato, unitamente ai fondi raccolti con la vendita di torroni natalizi, è stato di 1.420 euro. Un aiuto importante per un'associazione che da anni è impegnata in una battaglia contro una malattia terribile. Rosa Viola, presidente dell'Associazione donatori midollo osseo e cellule stami-
nali emopoietiche “Francesca Lombardi”, a causa della neve non è riuscita a raggiungere Brienza. La sua assenza ha suscitato un lieve rammarico nelle tanti madri, presenti all'apertura del mercatino, che avendo letto il suo libro “A piedi nudi”, ci tenevano in modo particolare a incontrarla di persona. L'incontro è solo rimandato, la scuola burgentina infatti collabora costantemente con Domos ormai da 10 anni e ha instaurato un rapporto di cooperazione reciproca molto proficuo. Maria Pascale, prima dell'apertura ufficiale del mercatino di beneficenza, davanti agli alunni e ai genitori presenti, ha esposto le finalità del “Charity market” dichiarando che «in una società sempre più individualista ed egoista come la nostra è importante educare i giovani alla solidarietà. Nello specifico l'obiettivo di questa iniziativa è di sensibilizzarli alla
donazione del midollo osseo che per alcune malattie è la sola strada percorribile per raggiungere la guarigione. Dal punto di vista didattico lo scopo è quello di far acquisire agli alunni elementi linguistici relativi alla compravendita e di avvicinarli alla cultura anglosassone dove è consuetudine organizzare aste di beneficenza nel periodo natalizio». I corridoi della scuola sono stati decorati con cartelloni colorati e aforismi inneggianti ai valori della solidarietà, del rispetto, dell'amore verso il prossimo, scritti in italiano e in inglese. Anche sugli oggetti in vendita erano presenti didascalie con il loro nome in italiano e in inglese. «I veri protagonisti - ha concluso - sono stati gli alunni che si sono impegnati e hanno saputo coinvolgere i genitori portando il messaggio di solidarietà nelle loro case». Rocco Perrone
Tito Si è conclusa la manifestazione “Fashion e hair style e make up”
Giovani talenti trionfano all’Efab TITO - Al “Fashion e hair style e make up” trionfano giovani artisti lucani. Per la categoria parrucchieri Vittoria Murano di Bella e per gli stilisti Domenico Iorio di Episcopia. Premio critica invece al giovane parrucchiere Roberto Saluzzi di Muro Lucano e per la categoria stilisti alla potentina Vittoria Soldovieri. L'evento organizzato dalla “Dvd moda e spettacolo”, dallo stilista bellese Daniele De Vito e dall'artista Vito Palladino ancora una volta si configura un appuntamento di rilievo per la moda lucana e del sud Italia. All'Efab dunque 4 giorni intensi e ricchi di eventi serali variegati. La location di Tito scalo si è trasformata in una cornice di eleganza grazie
agli stand di artisti parrucchieriatelier di stilisti e negozi di accessori moda e cosmesi. L'evento clou la fase finale della quarta edizione del “Fashion e hair style e make up”: un concorso riservato a giovani stilisti moda e giovani stilisti parrucchieri. «Il pubblico ha potuto ammirare i protagonisti giudicati in forma anonima dall'attenta giuria del concorso - dice Vito De Vito della “Dvd moda” - divisa in tecnica e popolare». La kermesse è stata presentata da Francesca Galante. Tra gli ospiti Agostino Gerardi e Marianna Nole' che hanno fatto da spalla ai protagonisti del fashion. In gara 12 stilisti moda e 15 stilisti parrucchieri. Ad aprire la kermesse le creazioni dei
vincitori dell'edizione 2008: la pugliese Rosanna Prisciantelli e il potentino Pasquale Di Franco. I primi classificati hanno vinto una borsa di studio di 500 euro. Nei mesi scorsi la “Dvd moda e spettacolo” ha conquistato l'ennesimo riconoscimento. Daniele De Vito si è aggiudicato il primo premio “Beniamino Forti” di Prato. A Parigi lo stilista bellese ha ricevuto il premio per il miglior abito femminile. A Pechino quello della critica e a Firenze ha vinto il premio Versace. «La manifestazione ha riscosso notevole successo sotto ogni punto di vista - ha detto De Vito - si è puntato a dare nuovi impulsi al settore della moda». Angela Scelzo
Bella, si è conclusa “Tendi una mano”
Lo stand allestito in piazza
BELLA - Bilancio più che positivo per l'Aisa Basilicata. Un sostegno alla ricerca nel Marmo Platano Melandro che a fine anno raccoglie i suoi frutti. L'Associazione italiana per la lotta alle sindrome atassiche della Basilicata, presieduta dal bellese Dino Gugliotta, è scesa in piazza Plebiscito per una serata all'insegna della solidarietà. E' tempo di bilanci per l'iniziativa “Tendi una mano: nel giardino della vita il prato più verde è la solidarietà” che ha richiamato a Bella molti volontari lucani. Si continua a raccogliere fondi da utilizzare per le attività più specificatamente rivolte alla «ricerca scientifica e al sostegno dei malati e delle loro famiglie - ha detto il presidente Gugliotta - che costituiscono il principale scopo per cui l'associazione è nata». L'Aisa lucana si è costituita dal mese di settembre scorso. «A dare nuovi input ai volontari dell'Aisa lucana è l'importanza dell'informazione e della divulgazione di tutte le recensioni scientifiche e sanitarie in merito all'atassia. L'associazione è formata unica-
mente da volontari ed opera nel campo del volontariato sociale e sanitario per incoraggiare e promuovere la ricerca scientifica genetico molecolare - prosegue - biochimica ed immunologica sulle atassie. Svolge attività di informazione e promozione per la loro prevenzione. Presta anche sostegno globale ai pazienti atassici e alle loro famiglie aiutandoli nella risoluzione dei problemi derivanti dalla comparsa della malattia e raccoglie fondi per realizzare tali obiettivi». Intanto in Basilicata si è conclusa l'iniziativa “Tendi una mano: nel giardino della vita il prato più verde è la solidarietà” con stands gastronomici, preparazione di piatti offerti dalle casalinghe bellesi, dall'azienda agricola “Laghetto tra i monti”, dalla Drive Beer”, dall'associazione Terra lucana e dall'Erboristeria Nigro. Ma ecco i numeri estratti per la “Lotteria di beneficenza” organizzata dall'Aisa. Primo Premio numero 918 e a seguire n.1036, n. 593, n. 210 e n 1061. I premi sono stati offerti dalla gioielleria Riviello. Angela Scelzo
Pietragalla, lavori in corso sulla strada statale 169 PIETRAGALLA - Importanti lavori interessano la statale 169, arteria ad alta densità di traffico, nel tratto compreso tra Pietragalla e la frazione San Nicola e sono naturalmente stati deliberati dal compartimento Anas di Potenza che gestisce l'arteria stradale. Nello specifico un intervento è stato già concluso ed ha interessato un tratto di strada ubicato un chilometro circa dopo lo scalo ferroviario di Pietragalla, in direzione Potenza. Qui infatti era presente un movimento franoso che interessava la carreggiata per cui si è intervenuti sull'area specifica con lavori tali da arrestare il movimento franoso e creando alla base e parallelamente alla carreggiata stradale un muretto di sostegno per alcune decine di
metri. Nel tratto stradale invece che attraversa l'area boschiva denominata "Bosco grande" si sta intervendo con la regolarizzazione della cunetta laterale che in tal modo, al termine dei lavori, permetterà all'acqua di provenienza meteorica di non scorrere più lungo la carreggiata stradale con tutti i pericoli che ciò comporta durante il transito delle autovetture, in particolar modo durante la stagione invernale, ma di fluire nei settori specifici di scolo. Si tratta quindi di lavori importanti e strettamente connessi alla sicurezza stradale che nei mesi scorsi in più occasioni erano stati evidenziati, quali necessari, dalle pagine di questo giornale. Antonio Bevilacqua
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Giovedì 17 dicembre 2009
24 Alta Val D’Agri Le maestranze: «Non possiamo più andare avanti di questo passo»
Consorzio: mensilità arretrate Torna l’incubo. Sono quattro gli stipendi che i lavoratori non hanno percepito VILLA D'AGRI - Acque agitate al consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri, ritorna l'incubo delle mensilità non pagate. Come di consueto e in tema di festività natalizie ritorna il “dramma”per i lavoratori dell'ente consortile delle spettanze non pagate. Quattro le mensilità, incluso il mese di Dicembre e la tredicesima. A Settembre scorso l'ultimo stipendio, data in cui in un assemblea svoltasi nella sala consortile, l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti prometteva “l'azzeramento di tutte le mensilità”. «Cosa che non si è verificata» hanno sottolineato alcuni lavoratori. Indicando la promessa come «una presa in giro ed una mancata sensibilità da parte dell'assessore nei confronti degli stessi lavoratori». L'assessore quel giorno - hanno incalzato gli stessi lavoratori ha preso impegni formali davanti ad un intera platea, ed oggi siamo punto e daccapo. «A Dicembre - hanno aggiunto - sono quattro mensilità e noi così non possiamo andare avanti». E a parlarne sul fronte sindacato, il rappresentante della Flai - Cgil, Andrea La Salvia, che leva la voce sulla questione delle famiglie che già
Orsoleo, tornano a suonare le campane
Il consorzio
non riescono ad arrivare a fine mese, figurarsi con quattro mensilità arretrate. “ Le famiglie come devono andare avanti - ha tuonato il sindacalista - soprattutto, in questo periodo di festività natalizie. E' una vergogna, non possiamo andare avanti ad essere snobbati, mortificati. Noi a tavola non sappiamo cosa mettere più, siamo in forte tensione persino in casa propria. La CIA Vald'Agri - ha aggiunto il rappresentante sindacale - è fortemente solidale con noi e attendono la rielezione dei vertici dell'Ente”.Un anno-
sa questione quella del ritardo di pagamento delle rispettive spettanze dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri che si trascina ormai da anni. Alti e bassi di una situazione complessa e difficile, dai toni alle volte esasperati ma mai risolta. Questione della “mancata retribuzione delle spettanze” ma anche di una serie di problematiche legate alla vita quotidiana dell'ente oltre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso”. Uno stato di crisi e di disagio quotidiano che ha portato spesso i lavoratori a
scendere sul “piedi di guerra”. Un Ente, il Consorzio di Bonifica , istituito negli anni '50 che copriva 11 Comuni del comprensorio della Valle. Con la legge 33 del 2001, i Comuni a farne sono diventati cinquantatre, ma reali e operanti sul territorio una quarantina. Per un periodo ha svolto un ruolo di centralità sul territorio, ma poi la situazione di crisi almeno sul fronte economico è subentrata nel momento in cui il ruolo dell'Ente è stato modificato. Angela Pepe
Formare alla pace, un corso di sensibilizzazione a Noepoli NOEPOLI - Un'esperienza davvero fantastica! Questo il commento di quanti, nei giorni scorsi hanno preso parte al corso di formazione denominato “Corso di Formazione alla Pace”. Il corso, inserito nel progetto del World Centers of Compassion for Children Italia, quale ente organizzatore con il sostegno della Regione Basilicata e dei comuni, riguarda la costruzione della Città della Pace in Basilicata, ovvero un luogo identificato per l'accoglienza dei bambini e relativi accompagnatori provenienti da aree di guerra (per lo più da paesi del continente africano). In questo progetto, è coinvolta anche il Nobel perla Pace Betty Williams, l'obiettivocentrale, oltreallaristrutturazione e l'arredo di residenze per l'accoglienza di questi bambini, è quello di sostenere loro e le loro famiglie nel processo di integrazione. Da qui l'esigenza di svol-
gere “Corsi di Educazione alla Pace” per formare studenti, insegnanti, educatori e sensibilizzare le persone all'interno del territorio che accoglierà la Città della Pace. A preparare, i partecipanti al corso, è stata Anna Grazia Carnovali. La Carnovali, ha spiegato a grandi linee le nozioni fondamentali della formazione: «è necessario, approfondire la propria autoconoscenza e di ricerca della pace interiore attraverso tecniche di rilassamento; con possibilità di risoluzione dei conflitti personali in un lavoro di gruppo con il sostegno dell'insegnante, attraverso tecniche ludiche, creative, di respirazione, esercizio corporeo, tecniche Gestalt, di Biomusica, di Bioenergetica e di Psicodramma, volte all'integrazione della persona. L'attenzione verso la complessità del proprio mondo interiore è stata poi focalizzata verso una condivisione dei valori di pace,
sviluppo, creatività e benessere di tutto il gruppo, come primoapproccio imparare ad operare in collaborazione con gli altri, comprensione reciproca e solidarietà, con l'obiettivo comune disviluppare in se stessi la pace, per poterla divulgare al mondo che ci circonda». Carnovali al termine dei corsi, si è detta molto soddisfatta dei corsisti e della splendida accoglienza che gli abitanti di Noepoli gli hanno riservato. «Sono stati tutti molto entusiasti, porterò nel mio cuore l'esperienza di Noepoli - ci afferma - un ringraziamento speciale va al sindaco Domenico Esposito che si è attivato per rendere possibile l'ottimo svolgimento dei Corsi, controllando personalmente che fossero presenti tutti i materiali e le attrezzature necessarie ed offrendo una preziosa disponibilità ed ospitalità». Stefano Riccardi
La rete wireless sarà ampliata La Cm Alto Agri stanzia dei fondi VAL D'AGRI - La locale comunità montana amplia e mette in sicurezza la rete wireless “Alto Agri”. L'intervento, per un importo pari a 53.000 euro, vede interessati tutti e dodici i comuni che fanno parte dell'ente comunitario e consisterà nell'installazione di alcune antenne su tetti o terrazze di strutture pubbliche, con relativi dispositivi di alimentazione e trasmissione dati. In tutti e dodici i comuni interessati dall’iniziativa, negli armadi così detti “centro stella”, verrà installato un apposito gruppo di continuità per la protezione di tutti gli apparati. Tramite l'installazione ex novo di antenne WiFi, si procederà a collegare alla rete il presidio del Giudice di Pace esistente nel comune di Marsiconuovo e nel comune di Viggiano.
Stessa procedura nel comune di Spinoso dove, un'ulteriore apparato WiFi servirà a collegare alla rete la locale sede del gruppo di Protezione Civile. Antenna ex novo anche per la sede municipale di Grumento Nova, mentre due saranno installate sulle Torre San Vito del comune di San Chirico Raparo e ben tre sul tetto o su di una delle facciate della chiesetta di monte Raparello del comune di San Martino d'Agri. Un ulteriore passo, questo, nell'ampliamento della rete territoriale che supporta le amministrazioni pubbliche locali sia nella diffusione di nuove tecnologie sia in materia di cooperazione territoriale, in modo da poter realizzare tutte le reali opportunità di crescita proprie del territorio. Gerardo Tempone
Le campane dell’Orsoleo
SANT’ARCANGELO - Le campane di Orsoleo tornano a suonare, dopo anni di silenzio. Conl'inaugurazione ufficiale che si terrà domenica 20 dicembre si chiude un'altra operazione sul monastero di Santa Maria d'Orsoleo. Una messa prevista per le ore 10.30, presieduta da Mons. Francesco Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegreo, con consequenziale saluto delle autorità, tra cui il presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, benedizione delle campane e rintocco delle stesse per mezzogiorno. Come commentato dal primo cittadino Domenico Esposito: «Le campane costituivano un altro pezzo importante che bisognava restituire al monastero per ridare allo stesso e all'area una parte della bellezza e dell'importanza che Orsoleo ha avuto per lungo tempo. La dimostrazione che quando si vuole le cose si ottengono, le campane così come l'arredo della chiesa sono frutto dell'impegno continuo dell'amministrazione, e della sua collaborazione con la diocesi, verso il monastero. Piccoli tasselli che si aggiungono ai progetti futuri, quale il museo di cui ci stiamo occupando, tutto per far di Orsoleo un centro propulsore». Un intervento finanziato con
200.000 euro provenienti dai fondi petroliferi, cifra destinata per l'arredo della chiesa, il completamento degli impianti audio e la possibilità di far suonare nuovamente le campane del monastero. Con un sopralluogo della ditta Marinelli di Agnone, furono rinvenute 5 campane, 3 risalenti al 1547, di cui una rotta con un diametro pari ad un metro e l'incisione “Fusa in tempo del 1547 da Giuse da Craco” che sarà collocata nel futuro museo, e due del 1743 su cui sono raffigurate una madonna con il bambino, San Francesco e San Michele Arcangelo. Le nuove campane, due una di grandi dimensioni e l'altra di medie, realizzate dalla stessa ditta Marinelli, sono state posizionate nelle scorse settimane, dopo la rimozione delle esistenti che ricordiamo erano su due note. Non resta che ascoltare il nuovo suono, ennesima azione che punta ad una definitiva riapertura al culto della chiesa dell'Orsoleo, attualmente usata soloin occasionedelle celebrazioni in onore della Madonna. Alla parrocchia, infatti, a questo punto, potranno essere consegnati la chiesa e, a breve, il chiostro piccolo dove poter celebrare le sante messe e organizzare attività di vario genere. Francesca Gresia
Moliterno L’iniziativa di domani è curata da “Il girasole”
Le testimonianze di una vita MOLITERNO - “Percorsi Insieme. Racconti e Testimonianze di vita”è la manifestazione organizzata dalla società cooperativa il “Girasole”che si svolgerà venerdì 18, alle 17, al cine teatro Pino del paese. La cooperativa sociale “Il Girasole” nasce nel febbraio 2005 ai sensi della legge 381/91. Vanta tra i suoi soci cooperatori anche la Pubblica Assistenza Moliterno. “Il Girasole” è una cooperativa di tipo A che aderisce alla Confederazione Cooperative Italiane per il tramite della Confcooperative di Basilicata , ed è inserita nella rete di Federsolidarietà Nazionale e Federsolidarietà di Basilicata. E'socia del Consorzio Cooperazione e Solidarietà; agisce , inoltre, in rete con Enti e Associazioni del territorio regionale. Le attività sono strutturate nell'area disabile, gestione Centro diurno Smile per persone con disabilità di Moliterno; il servizio di Assistenza
domiciliare alla Persona ambito Alto Agri, l'area anziani gestione Casa Albergo per Anziani Cernicchiaro di Casalbuono; l'area minori, adolescenti e giovani e area formazione del personale dei servizi socio-sanitari e educativi; del personale scolastico e aziendale. Alla manifestazione interverranno con i saluti il Sindaco di Moliterno, Angelo Latorraca, Pietro Antonio Carcia, presidente Cooperativa “Il Girasole” e i relatori, Filomena Solimando coordinatore del “centro Smile, Giovanni Lapenta, Michle Valinoti, famiglia “Centro Smile”, Assunta Aulicino, servizio domiciliare e aiuto alla Persona. Le conclusioni saranno affidate al presidente dell'associazione “Angelo Custode” di Lauria, Emidio Lamboglia. Moderatrice, Marianna Di Trani. an. pe.
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In Provincia si doveva discutere di debiti fuori bilancio
Trovata soluzione per i cantonieri
Maggioranza latitante Salta la seduta del consiglio
Positivo l’incontro tra Lacorazza e dipendenti
SI doveva discutere del debito fuori bilancio - circa 400.000 euro - nel corso del consiglio provinciale di ieri. Consiglio provinciale saltato per mancanza del numero legale. A disertare l’aula, e quindi a fare mancare il numero legale, gli esponenti della maggioranza. I capigruppo Vincenzo Libonati (DeC), Michele Destino (Pdl), Biagio Costanzo (Federazione di Centro) e Giuseppe Morero (UDB), hanno espresso preoccupazione per quanto verificatosi ieri mattina in consiglio provinciale. «A non presentarsi in aula - si legge nella nota congiunta - esponenti della maggioranza che avrebbero dovuto deliberare un debito fuori bilancio inerente una maggiorazione di spesa di circa 400.000 euro relativamente ai lavori di costruzione della variante alla provinciale 32 della Camastra». L'assenza in aula «della maggioranza - sottolineano i capigruppo - rappresenta ancora una volta l'incapacità di quest'ammini-
SODDISFAZIONE di Lacorazza per l’esito dell’incontro con una della delegazione trattante della Provincia di Potenza su questioni che riguardano il personale dipendente dell'ente. Il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, ha manifestato soddisfazione per i risultati positivi raggiunti. Risultato positivi «che hanno portato ad una prima intesa sull'utilizzazione delle risorse decentrate e alla risoluzione di questioni irrisolte che si trascinavano da tempo». Un forte apprezzamento, inoltre, il presidente Lacorazza lo ha espresso per «l'atteggiamento costruttivo dimostrato dai rappresentanti dei lavoratori e per il clima di proficua collaborazione che si è creato tra la parte pubblica e quella sindacale». «L'auspicio - ha sottolineato Lacorazza - è che questo sia solo il primo momento di un'intesa stabile e duratura e che si possa proseguire in questa opera di risoluzione
Una seduta del consiglio provinciale (foto Mattiacci)
strazione nel gestire la cosa pubblica». Appare inoltre evidente «l'incoerenza di alcuni suoi esponenti, probabilmente non del tutto convinti di poter condividere gli atti che la stessa giunta propone. Una situazione che non può protrarsi oltremodo e che deve necessariamente vedere una svolta nel modo di agire da parte di chi governa l'Ente».
E sulla seduta di consiglio che è saltata per mancanza del numero legale è intervenuto anche Aurelio Pace, coordinatore dei gruppi di minoranza in Provincia. Anche Pace è del parere che «nella maggioranza è mancata la convinzione necessaria a riconoscere un debito fuori bilancio». La minoranza, che già si era astenuta in sede di Commissione competente,
sul Progettoattinente i “lavori di costruzione della variante alla strada provinciale 32 della Camastra”, ha chiesto «di poter conoscere le motivazioni che hanno spinto gli uomini della maggioranza a non prendere parte alla seduta consigliare». Praticamente in aula ieri si sarebbe raggiunto il numero legale solo grazie all’opposizione.
delle tante problematiche che interessano i dipendenti della Provincia di Potenza. Il disegno programmatico dell'amministrazione è infatti quello di porre al centro dell'azione amministrativa dell'ente la valorizzazione delle risorse umane e delle loro professionalità in un clima crescente di reciproca fiducia e soddisfazione». Ne corso dell’incontro, in particolare, è stata trovata una positiva soluzione per la categoria strategica dei “Cantonieri” con il giusto riconoscimento dell'istituto relativo al lavoro disagiato. E' stato, inoltre, risolta la tematica relativa agli archivisti informatici per i quali la giunta provinciale, «già nella seduta del giorno successivo, ha assunto un specifico provvedimento». «La sinergia creatasi tra ente e sindacati - ha concluso il presidente Piero Lacorazza - è funzionale ad una rinnovata efficienza dell'intera macchina amministrativa».
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In molti si chiedono quando verrano finanziati i 700.000 euro previsti per la messa in sicurezza
Ginestra-Barile: restano i ritardi Il Progetto della Provincia è stato depositato in Regione il 3 dicembre scorso GINESTRA - Della strada Ginestra-Barile, conosciuta come “strada di nessuno”, si continua a parlare, ma solo per incidenti e, soprattutto, per il mancato finanziamento, nonostante gli incontri e accordi fatti, per il suo miglioramento. Sono previsti 700 mila per eliminare pericoli su questa strada. Il progetto presentato dalla Provincia di Potenza, lo scorso 3 dicembre alla Regione Basilicata, dipartimento infrastrutture e mobilità, sembra che non sia stato ancora preso in considerazione. A chi si aspetta? Che si verifica un altro incidente, dalle conseguenze gravi per chi vi transita? Lo scorso inverno a causa soprattutto del fondo stradale usurato dal tempo si susseguirono incidente a catena, uno a settimana ed alcuni automobilisti se la presero col Comune di Ginestra, presentando i danni subiti dai propri mezzi, attraverso un proprio legale, riuscendo a vincere la cau-
MELFI Pronte le telecamere nel centro storico MELFI - Tutto pronto nel centro storico per l’installazione delle telecamere. Tempi duri, dunque, per gli automobilisti indisciplinati. Dal 2 gennaio infatti, entrerà in funzione il sistema di controllo elettronico degli accessi alla Zona a Traffico Limitato del centro storico di Melfi, che apporterà limitazioni alla circolazione dei veicoli in alcune fasce orarie. Una misura, quella della Ztl, adottata dall'Amministrazione Comunale nel 2003 allo scopo di riqualificare le zone di maggior pregio architettonico, storico ed urbanistico che ora si arricchisce di una novità utile non solo in termini di maggiore vivibilità urbana , ma anche in fatto di sicurezza cittadina. Agli “occhi elettronici” infatti, non sfuggiranno infrazioni ed intemperanze degli automobilisti più audaci, ma anche eventuali atti vandalici. Cambiano gli orari di chiusura al traffico e soprattutto si uniformano periodo estivo ed invernale, evitando così dubbi e malintesi nell'utenza. Più in dettaglio, tenendo conto di quelle che sono le fasce a maggior affluenza pedonale le limitazioni vanno dalle ore 18 alle ore 23 nei giorni feriali e in quelli festivi dalle ore 9: 00 alle 13 e dalle ore 18 alle 23. Un tratto della Ginestra-Barile
sa. Sembra un paradosso, la responsabilità di questa strada, costruita dall'Ente di Irrigazione negli anni'70, viene attribuita, secondo alcuni giudici, al Comune, nel cui territorio di competenza si verifica l'incidente.
Lo scorso 16 settembre in Regione, in un incontro tra amministratori locali, provinciali regionali, si decise di intervenire con finanziamenti su questa strada. Ebbene sono trascorsi tre mesi e nessun provvedimento si è
ancora preso. Il Comune di Barile ha presentato un progetto di 70 mila euro, anche se in ritardo e con errori tecnici, nessuna risposta dalla Regione arrivata. La Provincia, lo scorso 3 dicembre, ha presentato alla Regione,
dipartimento Infrastrutture, il progetto esecutivo, proprio per accelerare l'iter di messa in sicurezza per questa strada, ed ha già pronto l'avvio di procedimento di provincializzazione di questa strada con delibera di giunta, ma la Regione sembra che non si muove “sulla stessa lunghezza d'onda” della Provincia. Ad avvalorare questa tesi, lo scorso 15 dicembre, chi scrive ha contattato telefonicamente( lasciando email,n° di cellulare) alle ore 9,15 la segreteria dell'assessorato regionale delle infrastrutture per avere una risposta su questo mancato finanziamento, visto che la documentazione necessaria è stata pressentata. Sono trascorsi due giorni ma dalla Regione non è giunta nessuna telefonata. Di questa telefonata è stato informato anche il sindaco di Ginestra, Caputo che si è preoccupato di contattare la Regione. Per gli automobilisti che
12 nuove crocerossine
Rionero, diploma per le infermiere
Foto di gruppo per le neoinfermiere
RIONERO - Dopo due anni di studi è arrivato finalmente il giorno della consegna del diploma per le 12 neo infermiere volontariediCri. Leallievedel comitato locale di Rionero nei giorni scorsi dopo la sessione di esami hanno conseguito il titolo di II.VV. spendibile presso tutte le procedure concorsuali del SSN e le Forze Armate, essendo ausiliare con tanto di divisa e gradi. Il corso per infermiere volontarie da poco ha avuto un importante riconoscimento. Le allieve diplomate a partire da quest’anno, infatti, prendono la qualifica di Operatore Socio SanitarioSpecializzato comesancito dalla legge n°108 del 3 agosto 2009 “Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali”pubblicata sulla gazzetta ufficiale n°181 del 6 agosto 2009. Grande festa, allora, per le nuove leve del corpo delle infermiere volontarie, le crocerossine dirette discendenti di Florence Nightingale, fondatrice del nursing moderno. Le allieve hanno dovuto completare la prova scritta e poi l’orale con la discussionedella tesinadavanti la commissione presieduta dal direttore scientifico Crob Irccs Pellegrino Musto, e composta dalla vice ispettrice regionale Annamaria Scalise, dall’ispettrice regionale Pasqua Camporeale, dal medico
Crob Antonio Traficante, dalla rappresentante del ministero della Salute Carmela Angelillo, dal commissario del comitato locale Mauro Di Lonardo e dalla psicologa Stefania Lapadula. Le allieve durante i due anni di corso sono state seguite dall’ ispettrice del comitato locale Erminia Casolino. “Le II.VV. sono presenti in Basilicata negli ispettorati provinciali di Potenza e Matera e in quelli locali di Rionero e Melfi” dice l’ispettrice Scalise. “Per chi di loro vorrà proseguire” fanno sapere dal ispettorato regionale “si apriranno le porte dell’ università di Tor Vergata e dell’ospedale militare Celio a Roma per la laurea in scienze infermieristiche, in mododa diventareinfermiere professionali”. Intanto a Rionero sta per partire il secondo corso per infermiere volontarie. Lucia Nardiello
GASPARRINI Per un errore di battitura nell’edizione di ieri a pagina 24 è stato sbagliato il titolo riferito all’inaugurazione della scuola. E’ evidente, come si evince nell’articolo e dalla foto di Umberto Carlucci, che ci si riferiva al Gasparrini di Melfi e non al Battigliani. Ci scusiamo con gli interessati.
transitano sulla Barile-Ginestra si prevede un altro inverno…infernale. Un commerciante di Ginestra che ha un esercizio commerciale proprio sulla strada in questione ha queste considerazioni sui nostri governanti regionali: «sono convinto che la serietà politica lucana si misura su questa strada, il più delle volte non è altro che un fiume di parole. I nostri governanti regionali fanno di tutti, ma non risolvono i problemi della collettività, come questa strada così trafficata soprattutto da gente di fuori. Sicuramente fra qualche giorno, visto che siamo già in campagna elettorale, la Ginestra-Barile sarà l'argomento principale per la raccolta di voti. Invito il Presidente della Giunta regionale De Filippo a farsi carico di questo problema, visto che i suoi collaboratori, assessori di turno, hanno altri interessi». Lorenzo Zolfo
Visita all’Aias
Melfi calcio il gol più bello Una bella ed apprezzata iniziativa. Una emozione fortissima, quella che hanno saputo regalare, società, giocatori e staff tecnico dell'As Melfi, agli ospiti dell'Aias, la struttura che sorge in Contrada Sant'Abruzzese e che accoglie persone disabili. Un modo intelligente e piacevole di coniugare sport e solidarietà, donando regali, giochi, ma soprattutto un ora all'insegna dell'affetto e della vicinanza. Chi è meno fortunato percepisce tantissimo queste manifestazioni,ricavandone linfavitale per proseguire nel suo cammino. Rimarranno a lungo negli occhi e nella memoria, le sensazioni ed il sentimento profondo che questa visita ha saputo infondere, fornendo una gioia ed un momento di spensieratezza a chi davvero ne ha bisogno. L'Inno del Melfi ed applausi scroscianti hanno accolto i giocatori gialloverdi al gran completo ( assente giustificato Federico Arcamone), il tecnico Rodolfi ed i suoi collaboratori, il Presidente Maglione ed i dirigenti, Moretti, Castaldi e Calandrelli. Non poteva mancare il Sindaco Ernesto Navazio, sempre attento e sensibile ad eventi di questa portata. Importante anche la presenza degli ultras della Brigata Normanna, sempre più puntuali e precisi nell'attenzione al sociale. Tutti hanno ricevuto in dono un simbolo natalizio assai carino, creato dagli stessi ragazzi dell'Aias, ricambiando con regali personali che hanno fatto la felicità di chi li ha ricevuti. Le responsabili del centro, con gli educatori e tutto il personale, come sempre impeccabili nell'organizzazione, avevano precedentemente raccolto i desideri dei ragazzi, facilitando il compito all'As Melfi che ha così potuto effettuare un dono mirato e come tale ancor più gradito. Emilio Fidanzio
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Lavello Comunicato congiunto contro il nuovo piano
Servizio di trasporto urbano Polemiche dall’opposizione LAVELLO - Ancora polemiche sul nuovo servizio sperimentale di trasporto urbano. A alzare nuovamente il sipario sulla vicenda il tavolo della sinistre con Idv, Partito Socialista, Popolari Uniti, Partito Democratico, Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista. “Nei giorni scorsi l'assessore Bagnoli - si legge nel comunicato - ha tentato di convincere i cittadini che le modifiche al percorso dell'autobus urbano non arrecano pregiudizi alla mobilità dei cittadini” “L'assessore dovrebbe spiegare ai cittadini come è possibile , eliminando intere zo-
ne dal tragitto ( Paip, S. Felice e S. Barbato) che i chilometri giornalieri percorsi siano rimasti gli stessi. L'assessore infatti non dice il vero. Il vecchio percorso con 11 corse giornaliere di circa 19 chilometri contava ben 299 chilometri al giorno compresa la frazione di Gaudiano. Ora il nuovo percorso conta in totale 230 chilometri . Che fine hanno fatto 69 chilometri al giorno ovvero 25.185 chilometri all'anno in meno?” “Assessore - si incalza nel comunicato - ha almeno ridotto i compensi alla società di trasporto urbano?” “L'assessore non ha chiesto ai cit-
L’esperienza fatta in un albergo
Lavoro sul campo per i ragazzi dell’Itc di Acerenza ACERENZA - Sono partiti ma dietro le scrivanie, diecon una 24 ore e sono torna- tro una cornetta a contatto ti con un bagaglio culturale con il cliente, dietro un palpieno zeppo di esperienza. coscenico per sperimentarSono gli studenti della V si come parte dell'amminiclasse dell'Itc Leonardo Da strazione o della reception Vinci in Majorana di Ace- per potersi orientare al lavorenza, che dopo aver aderito ro. Una esperienza che li veal progetto- stage finanzia- de nell'oggi proiettati verso to dalla Regione Basilicata il loro domani. Una “fine“Progetto stage” hanno vis- stra sul mondo del lavoro” è suto dieci giorni nel bac- così che l'hanno definita, più propriakstage di un mente gli stuHotel per podenti che, nel ter imparare loro messagle tecniche gio lasciato al commerciali, Quotidiano, di back e non hanno front office di fatto che eviuna struttudenziare ra alberghiequanto sia ra. Si sono distato imporvertiti, hantante vivere no lavorato, concretamenhanno comte le operaziopreso le diffini che ogni coltà della gegiorno trovastione e le no sui libri di hanno aftesto. E anche frontate, imi docenti che li parando. hanno seguiti Quale minella loro creglior modo scita, non per imparare hanno fatto se non fare? che rimarcare Così l'opporquanto queste tunità offer- I ragazzi a lavoro esperienze ta dalla Repossano offrigione Basilicata di progetto- stage è di- re più di mille parole e di nuventata il banco di prova del- meri stampati sui testi, perle nozioni propinate dagli ché è proprio nel mettere in insegnanti nelle lezioni in pratica che l'alunno apcattedra. Questa volta oltre prende più rapidamente deagli alunni, protagonisti so- terminate nozioni. Nozioni no stati anche i docenti del- che adesso rimarranno iml'Itc, Marilena Saponara e presse nella mente e che siAnna Martino che hanno curamente ci saranno per saputo ben coordinare il sempre, come la prima espeprogetto in ogni sua parte rienza lavorativa al fianco facendo sì che ogni aspetto di chi li ha saputi guidare. venisse vissuto a pieno da- «Hanno scoperto e riscopergli studenti. La voce dei ra- to sé stessi - ha riferito la dogazzi dell'ultima classe del- cente Marilena Saponara l'Istituto tecnico Leonardo hanno saputo cimentarsi da Vinci, sposato Majorana, con il nuovo e mettere in è soddisfatta, addirittura pratica le cose che già ben emozionata quando ripensa conoscevano. Inoltre hanno ai momenti vissuti come sicuramente compreso il staff organizzativo nelle se- ruolo che ha la scuola nelrate di animazione oppure l'insegnamento di tali noquando ripensano ai mo- zioni. Noi docenti siamo menti di apprendimento soddisfatti di aver potuto con il direttore della strut- realizzare il progetto grazie tura. I loro volti sono il sim- alla Regione Basilicata e di bolo della soddisfazione che averlo potuto fare sopratdopo aver appreso la teoria tutto per trovare nell'insepossono finalmente mette- gnamento un metodo più dire in pratica. Un nuovo mo- namico per l'apprendimendo di insegnare e di fare to». scuola, non più tra i banchi Enza Saluzzi
tadini : quanto tempo ora impiegano per andare al cimitero, per recarsi al centro analisi ( distretto ASL) in tempo utile come precedentemente alle ore 7.30 ed ora alle 7.50, non ha chiesto ai cittadini di Gaudiano cose ne pensano del fatto che non c'è più nessuna corsa che li riporti a casa la sera e cosa ne pensano i cittadini di rione Bacino, via Fiorenzuola, via Calvario, Via Bari ed altre
sulla distanza dalle nuove fermate”. “I cittadini - concludono - hanno firmato già una petizione per il ripristino del vecchio percorso” Per la cronaca la giunta Annale ha deliverato poche settimane fa una nuova tipologia di servizio di trasposto pubblico urbano, attualmente in sperimentazione prima della decisione definitiva che arriverà l'anno prossimo. Fermate differenti, tariffe
Una panoramica di Lavello
agevolate ma soprattutto una razionalizzazione del percorso con una riduzione dei tempi di percorrenza. Questo quanto risulta delle deliberazioni e, come si suol
dire, dalle carte. La realtà , per quanto è dato sapere e sulla base delle innumerevoli rimostranze, sembra essere invece differente. Daniele Masiello
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
E’ la risposta-emendamento di Di Lorenzo a Restaino per il sostegno a Matera
«Regione, tre milioni per la Zfu» Il consigliere del Pdl disponibile a votare entrambi o a trovare soluzione unica «NON SI PUÒ continuare a lavorare su un concetto di capoluogo -Regione. Tanto più in una realtà piccola come la nostra. Io sono disponibile a votare l’emendamento Restaino se si voterà anche insieme sul mio emendamento che chiede tre milioni di euro per Matera». Le parole sono del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo che ha discusso ieri mattina in commissione della proposta lanciata dal capogruppo del Pd Erminio Restaino. «I cinque milioni di cui si parla mi sembra non abbiano un’oggettiva giustificazione. Mentre nel caso dei tre milioni esiste un ordine del giorno votato all’unanimità in Regione che prevede di stanziare per la zona franca urbana a Matera la stessa cifra messa a disposizione dal Governo nazionale». Insomma Di Lorenzo sembra avere una posizione ben chiara anche se poi aggiunge: «non voglio fare battaglie di campanile, non ho pregiudiziali ma credo che queste proposte non possano essere alternative l’una all’altra. Io sono disponibile a votarle entrambe oppure a creare un opportuno fondo di garanzia per i Comuni, creando un vero e proprio regolamento».
Di Lorenzo non va oltre ma è chiaro anche che esisterebbe la possibilità di arrivare ad una sintesi condivisa (se anche Restaino sarà d’accordo) per fondere i due emendamenti o meglio ritirarli entrambi e presentarne uno unico che raccolga ambedue le esigenze. Idee e possibilità che saranno esaminate solo nei prossimi giorni e nelle prossime ore. «La presentazione dell'emendamento di Restaino di 5 milioni di euro per Potenza a cui ha fatto seguito un identico emendamento del sottoscritto di 3 milioni di euro per Matera al netto di tutte le plausibili e ed oggettive giustificazioni utilizzate a sostegno del primo come del secondo emendamento pongono in evidenza un problema politico centrale ed irrisolto», spiega nel dettaglio Di Lorenzo in una nota subito dopo la commissione di ieri mattina, « rappresentato dalla costruzione di un modello regionale che non può e non deve essere costruito riproponendo il modello di un Regione-capoluogo che appare un incongruenza storica ,politica ed economica . La nostra non appare e non vuol essere né una controproposta provocazione né mero campanilismo ma un
serio richiamo alla costruzione di un modello regionale che non può prescindere dalle principali aree geopolitiche ed economiche di cui la Basilicata si compone e soprattutto un no fermo e deciso ad una politica regionale di aiuti straordinari verso il solo comune capoluogo di Regione a danno di Matera e degli altri centri della Regione magari per risolvere eventuali disavanzi dell'amministrazione comunale che altrove non trovano similari aiuti extra. Se così fosse si tratterebbe di un precedente politicamente scorretto e di dubbia costituzionalità se cioè questo contributo serva di fatto a ripianare le deficienze amministrative del Comune di Potenza . Se poi Potenza ha riscontra reali difficoltà nel gestire una serie di servizi per l' accesso ai tanti uffici regionali che servono la comunità lucana sarebbe auspicabile oltre che logico una delocalizzazione di questi uffici o parte di essi a Matera ed il altra aree della Basilicata rappresentate dal melfese e dal metapontino». Quest’ultima è certamente una propostaprovocazione che Di Lorenzo rimette in campo visto che quasi tutti gli uffici regionali hanno oggi sede a Potenza.
Il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo
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Matera
Le indagini del Noe coinvolgono funzionari del Comune, gestori, tre funzionari tra Provincia e Regione
Discarica, dieci i denunciati «Il percolato fuoriusciva inquinando il corpo idrico di fosso Gravina di Picciano» SONO dieci le persone denunciate dai Carabinieri del Noe tra gestori, funzionari, tecnici del Comune, della Provincia e della Regione in relazione alle indagini relative al sequestro della discarica comunale di Matera e al relativo impianto di compostaggio. L’esito degli accertamenti è stato comunicato ieri dai militari dell’Arma che hanno evidenziato, tra le altre cose anche come «il percolato fuoriusciva dalla discariva confluendo in un adiacente canale di scolo che, a sua volta, si immetteva nel corpo idrico “fosso Gravina di Picciano”». Insomma una vera e propria infiltrazione che oltre a risultare pericolosa produceva, stando ai riscontri dei militari, anche quel cattivo odore che in alcuni casi veniva segnalato alle autorità. Rispetto poi ai primi riscontri che parlavano solamente di gestori, tecnici e funzionali comunali, le denunce riguardano ora anche un funzionario della Provincia di Matera e due funzionari della Regione Basilicata che porterebbero così il totale delle persone coinvolte a quota dieci. Non si hanno invece notizie circa eventuali rischi di inquinamento di falda che non sono stati comunicati dai militari stessi. «I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera e i quelli del NOE di Potenza, al termine delle indagini sulla discarica comunale di Matera con annesso impianto di compostaggio, coordinate dalla Procura di Matera e che, già il 12 dicembre del 2008, avevano portato al sequestro della stessa discarica, accertavano ulteriori violazioni, commesse dai gestori, da funzionari comunali, provinciali e regionali, coinvolti, a vario titolo, nell’iter autorizzativo del citato sito. I sopralluoghi effettuati, lo studio dei documenti tecnico amministrativi acquisiti e l’esame delle autorizzazioni succedutesi nel tempo, consentivano che l’attività di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi veniva effettuata in assenza della prescritta autorizzazione, che era stata realizzata e gestita una discarica non autorizzata di rifiuti speciali non pericolosi (costituiti da balle sovvalli), continuando a coltivare due settori della discarica comunale, ormai esauriti, che non venivano ottemperate le prescrizioni contenute nel piano di adeguamento presentato ai sensi del dlgs 36/2003, omettendo di provvedere alla chiusura definitiva di un settore della discarica comunale, che la gestione dell’impianto di compostaggio non rispettava la prescrizione riportata nell’autorizzazione integrata ambientale (impone lo scarico dei rifiuti nell’area dedicata, mentre, nella realtà, ciò avveniva direttamente sul piazzale di discarica).
E’ la proposta che verrà fatta alla Regione
Dimensionamento la Provincia non vuole modifiche per le scuole
Inoltre, in occasione di un controllo, si accertava che il percolato fuoriusciva dalla discarica, confluendo in un adiacente canale discolo che, a sua volta, si immette nel corpo idrico superficiale denominato “fosso Gravina di Picciano”. Infine, è stato accertato il rilascio di un’autorizzazione allo stoccaggio delle balle sovvalli su due settori, nonostante l’incompetenza alrilascio da parte dell’ente interessato e il mancato rilevamento, da parte di tecnici regionali, della predetta attività di stoccaggio in un settore della discarica. Al termini dei vari accertamenti, risultano deferite 10 persone, fra gestori, funzionari e tecnici del comune, della provincia e della regione». p.quarto@luedi.it
Il sequestro del terzo e quarto settore della discarica nel dicembre del 2008 (foto Videouno)
Antonio Montemurro
per ogni territorio». «Disegnare un assetto scolastico - ha sottolineato il presidente dell'Ente provinciale, Franco Stella - in cui far prevalere sconvolgimenti infrastrutturali e nuove percentuali demografiche non avrebbe avuto alcuna ragion d'essere. Ha prevalso il comune senso di responsabilità nei confronti delle comunità che sulla formazione scolastica investono il proprio futuro, quello dei propri figli e quello dello sviluppo di questo stesso territorio». matera@luedi.it
Parte “I mille volti del Natale 2”
Su internet le foto più belle di Natale
La storia del sequestro di un anno fa Ha riguardato terzo e quarto settore RIFIUTI speciali pericolosi e non in zone dove non dovevano essere e la mancata chisura di settori colmi della discarica sono le cause del sequestro preventivo fatto dai Carabinieri del Noe alle 8,30 di venerdì 12 dicembre 2008 al termine di un anno di indagini che portarono a sei informazioni di garanzia. Il sequestro aveva riguardato il terzo e quarto settore della discarica le cui vasche erano colme, al collasso. «Le sei informazioni di garanzia (quattro per dirigenti pro tempore del settore Igiene e Ambiente, una per il responsabile tecnico e una per il capo impianto di compostaggio) rappresentano la conclusione di un’indagine che ha scavato a 360 gradi nelle attività che hanno condotto, negli ultimi anni, ad un utilizzo pressochè indiscriminato del III e IV settore della discarica comunale» si legge nell’articolo pubblicato sabato 13 dicembre a pagina 28 del “Quotidiano”. «Ricostruendo cronologicamente i fatti, per chiarire la loro posizione davanti all’autorità competente dovrebbero essere Fran-
LA DECISIONE è presa. La Provincia di Matera chiederà alla Regione di confermare, per il territorio provinciale di propria competenza, il Piano di dimensionamento scolastico dello scorso anno. Un’idea che cerca soprattutto di non sconvolgere ulteriormente una situazione che aveva creato già nei mesi passati forti preoccupazioni. «Una decisione scaturita dalla necessità di mantenere invariati i parametri di riferimento per un territorio già flagellato dai numerosi tagli in ambito scolastico». «Nella giornata di ieri - ha dichiarato l'assessore al ramo, Antonio Montemurro la Provincia ha verificato insieme ai Sindaci se esisteva una convergenza di opinioni sulla questione. Un incontro che ha messo in luce come la priorità unica del nostro territorio fosse, indistintamente per tutti, la scuola. Ognuno di noi, per quelle che sonole rispettive competenze, ha tenuto conto delle aree svantaggiate, delle omogeneità territoriali e anche delle prospettive di sviluppo, auspicabile,
co Gravina, Angelo Pezzi, Giuseppe Montemurro e Enzo Giordano. Sarebbero loro, infatti, ad essersi succeduti come dirigenti dei settori competenti, all’interno delle diverse amministrazioni. I capi d’imputazione formulati, riguardano le violazioni al Decreto legge n.152/2006 e successive modifiche e, nel particolare: accantomento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi sul piazzale adiacente l’impianto di compostaggio nell’attività di “messa in riserva”; discarica non autorizzata di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da “balle sovvalli” dell’impianto di compostaggio, sul III e IV settore di discarica; omessa chiusura definitiva del IV settore della discarica comunale, nonostante il settore fosse già colmo». Come si vede, in parte, i rilievi che i Carabinieri del Noe hanno potuto confermare ancora oggi. L’informazione di garanzia è stata inviata anche al responsabile tecnico dell’impianto di compostaggio, Vizziello e al capo impianto Zoldan».
È PARTITA ieri la seconda edizione del concorso “I mille volti del Natale 2” indetto dal portale sassiland.com aperto a tutti, fotoamatori e professionisti. Dal 15 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010 sarà possibile inviare foto natalizie con mille ambientazioni diverse. Oggetto del concorso sarà il Natale con le sue atmosfere, il calore, i regali ed il clima che si respira in città. L'iniziativa, completamente gratuita, premierà la foto più “originale ed evocativa” tra quelle proposte dai partecipanti attraverso il sito Sassiland. Basterà registrarsi e caricare la propria immagine digitale a tema natalizio seguendo le istruzioni on line. Al vincitore, la cui immagine sarà selezionata da una giuria di fotografi professionisti, andrà una webcam USB da installare sul proprio computer. Lo scorso anno sono arrivate ben 122 foto da ogni parte del mondo garantendo ai partecipanti una grande visibilità dal momento che il portale SassiLand vanta circa 1600 iscritti che giornalmente consultano il sito di notizie, le webcam su Matera e la ricca sezione sugli eventi in città. L'autore della foto dovrà trasmettere a chi la osserva, qualcosa che vada al di là del semplice ricordo del proprio Natale (o del periodo prima e dopo la festa) ma suggerire piuttosto un'atmosfera o uno scorcio particolarmente significativo per evocare la magia di questa festa. Non ci sono limiti alla creatività. Tra tutte le foto pervenute verrà scelta la foto vincitrice che sarà segnalata sul sito di sassiland dove saranno pubblicate, man mano che giungono, anche tutte le foto valide in gara.
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Matera 29
Giovedì 17 dicembre 2009
30 Matera
Pagamenti forestali
Incontro dei Popolari Uniti
Le Associazioni a Calvosa
SARÀ presentato martedì prossimo 22 dicembre alle ore 9:30 nella Sala Palatucci della Questura il nuovo calendario 2010 della Polizia di Stato. Alla presentazione sono stati invitati il Direttore Scolastico Provinciale ed una rappresentanza degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado a cui, per l'occasione, saranno date delle copie del calendario di modo che ogni scuola superiore della provincia ne abbia una. L'incontro è finalizzato ad avvicinare i giovani all'Istituzione e prosegue nel solco delle iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità, evidenziando i valori sui quali si fonda l'attività della Polizia di Stato.
L'ASSESSORE alla Forestazione Giuseppe Dalessandro fa sapere che “lunedì 21 dicembre verranno pagati gli stipendi relativi ai mesi di settembre e ottobre a tutti i lavoratori forestali impegnati nelle attività di forestazione. “Il ruolo svolto da questi lavoratori - ha detto l'assessore Dalessandro - è fondamentale per assicurare la tutela e la manutenzione delle nostre aree boschive, ma questo riconoscimento non poteva che trovare conferma nel pagamento delle spettanze. Lo abbiamo potuto fare grazie al lavoro svolto dagli addetti al settore della Provincia ma anche alla disponibilità da parte della Regione Basilicata.”
ALLE ore 17.00 presso il piccolo Cinema in via XX Settembre a Matera, incontro dal titolo i Popolari Uniti organizzano un incontro “L'esigenza di una nuova politica, coerente nelle idee e negli impegni verso un territorio spesso dimenticato” Interverranno Mario Morea - Commissario Provinciale Popolari Uniti di Matera e Luigi Scaglione - Consigliere Regionale Popolari Uniti. Le conclusioni sono affidate al segretario regionale dei Popolari Uniti Antonio Potenza. La tematica intende sviluppare un confronto costruttivo nella prospettiva di una partecipazione attiva alla vita politica regionale.
UN INCONTRO per affrontare le tematiche relative al nuovo bando per il trasporto pubblico locale è stato chiesto dalle associazioni al commissario prefettizio del Comune di Matera, Sandro Calvosa. Le associazioni Adiconsum, Api, Federconsumatori, CNA, Altroconsumo,Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti hanno preparato una nota congiunta nella quale chiedono di poter fare al più presto questo tipo di incontro per affrontare le questioni relative ai contenuti del bando ed alle problematiche ed esigenze che le associazioni stesse vivono quotidianamente in città.
TRADIZIONE DI FAMIGLIA
Generazioni di farmacisti 137 anni di esperienza UNA GENERAZIONE di farmacisti ha donato alla città di Matera un servizio professionale di centotrentasette anni realizzati da cinquantatrè di Gino Uva, cinquanta di Caterina Motta, diciassette di Teresa Uva e diciassette di Michele Uva, rispettivamente padre, madre e figli. Gli antenati Uva hanno il loro capostipite in Aldo farmacista del centro storico di Laterza e trapiantato a Matera negli anni Sessanta. Gli antenati Motta, oriundi di Miglionico con Michele hanno aperto la farmacia a Matera negli anni trenta. L'amore ha unito due dinastie di farmacisti, Uva-Motta, nell'incontro tra Gino Uva e Caterina Motta. L'esperienza professionale dei due coniugi ha travalicato il tempo ed è giunta immutata in una realtà sociale trasformata e certamente complicata oggi da una serie di novità con le quali si trovano quotidianamente a dover avere a che fare. Non senza le dovute difficoltà che ci possono essere normalmente. Il comportamento, intessuto di rispetto, consigli, onestà e riguardo per gli anziani, è giunto integro nella sua essenzialità in periodi non molto sensibili a queste categorie di valori. La distinzione sociale viene loro non dal ceto, ma dal porsi spontaneo, sincero, genuino nella consapevolezza della responsabilità professionale. Gino, dal fare gentile ed affabi-
le, fino al 1961, ha fatto le prime esperienze professionali a contatto con il padre Aldo nella farmacia del centro storico di Laterza. Per trent'anni ha collaborato con la moglie Caterina Motta nella farmacia di Via Nazionale. Nel 1987 ha vinto il concorso e istituito la farmacia in Via Messapi, 3 a Serra Rifusa. Il 15 ottobre 1990 l'attività è stata trasferita in Via Gravina, 40. Ha ricoperto incarichi di vice presidente e segretario nell'ambito del direttivo dell'Ordine dei farmacisti e consigliere nella Federfarma. Nel 1972 la farmacia, sita in Via Nazionale, 88, viene trasferita a Caterina Motta. Nel 2000 è subentrata come titolare Teresa Uva, la più giovane titolare tra le farmaciste materane. Caterina ha ricoperto incarichi come presidente dell'Associazione Farmacia Donna, segretaria del direttivo provinciale della Federfarma e vice presidente regionale. Nell'ambito sociale si è distinta come presidente della Fidapa. L'altro figlio di Gino e Caterina è Aldo Uva junior, quarantasette anni laureato in Scienze Politiche, e già amministratore delegato della Natuzzi, attualmente ricopre la carica di ceo Firmeniche società tedesca specializzata nella produzione di essenze, profumi e sapori. Nunzio Longo matera@luedi.it
Dinnella via Cappuccini 72
0835/314308
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
CINEMA
Cartoline dei Sassi
Comunale Matera - 0835334116 Capitalism: A Love Story 17,15 - 19,30 - 21,45
Marisa
Kennedy Matera - 0835334116
Liborio
Christmas Carol 17,30 - 19,30 - 21,30
Duni Matera - 0835331812 Il berretto a Sonagli Ingresso 20,30, Sipario 21
Patron Antonio Matera Cado dalle Nubi 19,50, 21,40
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Cado dalle nubi 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 riposo settimanale ore 21,30
Hollywood Policoro Con l'augurio che la vita ti riservi piu' felicita' di quella trascorsa: Tonio, Vito ed Emanuele
Il pericolo dei botti Alle ore 11.15, presso la scuola media statale “G. Pascoli”, alla presenza di circa 300 studenti, il Comandante della Compagnia di Matera terrà una conferenza ed un incontro sul fenomeno connesso con l’acquisto e l’utilizzo dei fuochi pirotecnici e sulla loro pericolosità. All’incontro, interverranno anche i carabinieri del Nucleo Artificieri di Potenza e del Nucleo Cino-
fili di Tito (PZ), che daranno luogo a dimostrazioni pratiche, rispondendo alle domande degli studenti, L’intendimento è quello di sensibilizzare, in previsione delle imminenti festività natalizie e di fine anno, i più giovani sulla reale pericolosità di tali giochi pirotecnici, sì da evitare che il loro utilizzo possa arrecare danni fisici, spesso irreparabili.
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
riposo settimanale
Seppure con un giorno di ritardo, gli auguri valgono sempre una consumazione
La famiglia Uva da una vita impegnata a lavorare nelle farmacie
NUMERI UTILI Farmacie di turno
L’IDEA
C’E’ tempo fino al 25 gennaio 2010 per visitare nel museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Per la prima volta è stato possibile osservare da vicino e venire a contatto con tutta una collocazione di manufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti, si è desunto e constatato che la presenza di certi reperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, Domenico Ridola, e alla sua prima direttrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. Ridola ha infatti il merito di aver riportato in vita i segni della grande civilità della sua città, Matera, nel 1883. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal marteì alla domenica dalle 9 alle 20. Per prenotazioni: 0835.310058
0835 255121
L’uomo nero INSOLITE vedute suggestive dei Sassi e della Murgia accompagnate da versi e proverbi. Le nove cartoline recentemente curate da Francesco Masciandaro riescono a “narrare” Matera unendo immagini e parole. Alcuni degli scatti, realizzati oltre che dallo stesso Francesco Masciandaro anche da Pasquale Chico e Luca Petruzzellis, sono infatti impreziositi, sul retro, dai versi di Giuseppe Matarazzo e del grande poeta Mario Luzi (Matera/ fitta nel suo sasso/ grotta sulla roccia/ delle sue sacre caverne/ sboccia/ nel vento/ delle giovani speranze/ Prego che quel fiore non sfiorisca). Ma la vera novità, che sta riscuotendo successo soprattutto fra i turisti giapponesi, è una cartolina che riporta un detto materano (A fé la vorv o cidd/s'perd timp i sapon - Se si fa la barba all'asino si perde tempo e sapone) tratto dal volume “Voci di Sassi” di Antonio D'Ercole. Il proverbio in dialetto è stato infatti tradotto, oltre che in italiano ed in inglese, anche nella lingua del paese del Sol Levante. “E' un modo - ha dichiarato Francesco Masciandaro - non solo per far conoscere la nostra antica cultura contadina, ma anche per rendere più accogliente il soggiorno dei molti turisti giapponesi che scelgono di visitare Matera ed i suoi Sassi. I rivenditori delle cartoline mi hanno raccontato che i visitatori nipponici manifestano gioia e sorpresa quando dietro la cartolina scoprono i caratteri del loro alfabeto e subito chiedono spiegazioni sul proverbio materano e sulla morale che insegna”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
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L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
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GABRIELE Rossetti va a sud, torna al suo paese e al padre ricoverato in un ospedale di provincia. Al capezzale dell'uomo, Gabriele ripensa alla sua infanzia e alla sua relazione col genitore, capostazione ossessionato dall'arte e da Cézanne.
Cado dalle nubi CHECCO Zalone sogna di diventare cantante. Lasciato dalla ragazza decide di partire da Polignano a Mare e raggiungere Milano.
A serious man DA qualche parte nel Mid West, 1967. Larry Gopnik è un professore di fisica con poche pretese e molti guai. La moglie gli preferisce il più serio Sy Ableman.
LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
0835-930040 0835- 953140 0835-954458 0835-952396 0835-952327
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Una serata di “Musica e castagne” per parlare di pace e solidarietà. L'evento, organizzato dall'associazione “Il Buon pensiero”, Palace Hotel e Il Bottegaccio, si è tenuto presso lo stesso Palace Hotel. Ad allietare l'incontro, patrocinato dalla Pro Loco Sassi di Matera e presentato da Mimma Soranno, un concerto di Anna Maria Losignore (violino), Claudia Minieri (pianoforte), Mario Lasalvia (voce). “La nostra associazione Il Buon pensiero - ha dichiarato il presidente Mario Lasalvia - è nata con lo scopo di offrire alle persone adulte uno spazio ideale in cui condividere delle utili e buone idee a favore della propria città e regione. In questo senso esprimo la mia solidarietà all'operato di Ilaria D'Auria, Vito Epifania e Francesco Salvatore, che con Matera 2019 stanno promuovendo Matera affinché fra dieci anni diventi capitale della cultura. Il Buon pensiero crede molto nel ruolo di Matera come città della musica, della pace e del turismo. E' per questo motivo che ha realizzato la 'Lampada della pace' e la cartolina 'Al turista'. L'intento - ha aggiunto Lasalvia - è quello di unirsi ad altre città con cui realizzare la marcia della pace verso Perugia e divulgare questo messaggio nelle scuole tramite un testo originale da cantare, intitolato 'Melodie di pace'. La cartolina, realizzata dall'artista Tony Montemurro, è a disposizione per ristoratori e albergatori, e vuole essere un omaggio poetico per tutti coloro che scelgono Matera per le loro vacanze”. b.t.
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Giovedì 17 dicembre 2009
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BUON PENSIERO
Una novità con musica e castagne
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APPUNTAMENTI
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«A Lavello clima troppo caldo» Il capitano dell’Edil Loperfido Tralli racconta il primo ko stagionale L'EDIL Loperfido Volley Group Matera è tornata sconfitta dalla trasferta di Lavello. Le ragazze allenate da coach Marcello Capocelli sono incappate nella prima battuta d'arresto stagionale sul parquet della formazione dauna. La gara è terminata tre ad uno per la formazione dauna che ha confermato, così, tutto il proprio valore. Un team ostico ma che ha trovato sul proprio cammino un'Edil Lo perfido grintosa che ha giocato bene in tutti e quattro i set. Nel primo gioco, riuscivano a spuntarla le padrone di casa, dopo aver giocato punto a punto, le lavellesi erano brave a chiudere il parziale con il punteggio di 26 a 24. Nel secondo set, arrivava immediata la risposta delle materane che ottenevano il pari uno, chiudendo sul 25 a 22. Nel terzo e nel quarto parziale il bel gioco era sempre il primo protagonista, ma il Lavello riusciva a sfruttare il fattore campo chiudendo i set sul 25 a 20 e 25 a 23. Il capitano della squadra, Loredana Tralli, ha dichiarato: “Contro il Lavello è stata una partita tirata e giocata in condizioni che con lo sport ed i suoi valori hanno ben poco in comune. Che i tifosi vorrebbero vedere sempre vincere i propri beniamini, per questo a volte si lasciano prendere da atteggiamenti e
C Male all’inizio, poi la netta risposta
Spes, seconda gioia
Il capitano Loredana Tralli
frasi poco riguardose ci può anche stare, ma che questo lo facciano i dirigenti, le atlete in campo e i direttori di gara non è per niente accettabile. Invece - ha concluso Tralli - è proprio quello che è avvenuto a Lavello sabato scorso”. Con questa sconfitta la formazione della città dei Sassi scivola al secondo posto a quota quattordici, tre lunghezze in meno della formazione potentina. Il prossimo impegno per le biancoblù è in programma per sabato
19 dicembre quando si giocherà il derby cittadino contro la Spes Matera che occupa il quinto posto in classifica con nove punti e che è reduce dalla vittoria interna contro il Tricarico. Il derby materano sarà sicuramente un match di cartello e certamente da non perdere per chi è appassionato di volley. L'appuntamento si terrà presso il Pala Lenera con fischio d'inizio alle ore 17. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it
Seconda vittoria consecutiva per la Nuova Spes matera nel campionato di serie C. Le ragazze allenate da coach Franco Lapolla espugnano il campo del Tricarico Volley per 3 a 1 con i parziali 23-25, 25-19, 25-13, 25-7. Una gara che non comincia sotto i migliori auspici, le materane avendo di fronte le ultime della classifica, entrano in campo con un approccio sbagliato, troppo sufficiente convinte di fare una passeggiata. la realtà del primo set è ben diversa, cominciano andando subito sotto, subendo un 8 a 0 , le tricaricese che sono partite molto bene, riescono a gestire il vantaggio ottenuto vanificando il ritorno delle materane che minacciosamente si facevano sotto, portando a termine il primo set con il punteggio di 23 a 25. Durante la sosta tra i due set, si sento le urla di coach Lapolla che striglia bene le sue atlete. Alla ripresa della gara, si vede una Spes diversa, più concentrata e decisa a riscattarsi dopo il set perduto. Lo stesso andamento dei set da la conferma che le materane quando sono in gara la-
sciano poco spazio alle avversarie. la strigliata di mister Lapolla è servita al gruppo, il gioco è diventato più fluido, mettendo in seria difficolta le tricaricesi. importante è stato il fondamentale della battuta, che ha seriamente messo in difficolta le avversarie, che sbagliano molto in ricezione e di conseguenza si sono trovate in difficoltà in zona d’attacco senza riuscire a mettere in difficoltà le materane. Il quarto set è stata una formalità per la Spes che dopo aver vinto il secondo ed il terzo set, nell’ultimo si sbarazzano delle avversarie lconcedendogli solamente sette punti. Questa seconda vittoria, è un buon viatico per la squadra di mister Lapolla, che come obbiettivo finale di questo campionato si è prefisso l’arrivo nella zona play off. Questa è la formazione che è scesa in campo a Tricarico per la Nuova Spes Matera: Morelli, Stella, Salerno, Casamassima, Pistone, Chietera, Di Pede, Scarciolla, Lagonigro, Tralli, Montelli (L), Rondinone. All. Franco Lapolla vi.bo
GIOVANILI
Vittoria con il Sammichele invece del team maschile under 16
Under 18 Femminile
Pamar sconfitta Under 18 ko ad Altamura nel derby in rosa MATERA - Non è andata bene la decima giornata del campionato under 18 femminile pugliese per l'Edil Loperfido Volley Group Matera. Le giovani atlete materane sono state sconfitte, in Puglia, dalla capolista Clemente Altamura con il risultato di tre a zero (25/7; 25/9; 25/13). Contro le altamurane, la formazione allenata da Caterina Cristallo ha disputato un match al disotto delle aspettative, non riuscendo
a mettere in pratica quello che, invece, ha dimostrato fino ad ora in campionato. Con questa sconfitta, il team materano resta comunque al secondo posto, con sette punti in meno della leader, e tre in più del Volley Santeramo. Nel campionato under 16 maschile pugliese, l'Edil Loperfido Volley Group Matera ha vinto per tre set a zero contro il Sammichele. E' stata una gara combattuta solo nella prima parte
Antonella Fontana dell’Edil Loperfido
del primo set, per i restanti parziali i ragazzi di coach Logallo non hanno incontrato eccessive difficoltà. “E' stata una gara giocata senza sbavature e con buon ritmo - ha spiegato il tecnico. Questa squadra cresce giorno dopo giorno giocando una pallavolo di livello sicuramente più alto rispetto all'età degli atleti che compongono la rosa. Molto buona è stata la prestazione di Alessandro Fensore (classe '95) che è stato perfetto in ricezione, di Claudio D'Adamo (classe '95) e diAdriano Stella (classe '95), precisi e brai in attacco”. Per quanto riguarda, invece, il campionato under 16 lucano, tre sono state le vittorie in altrettante partite. “E' un campionato impegnativo che cercheremo di onorare fino alla fine - ha
concluso Logallo. Il nuovo incontro è in programma questa sera alle ore 19.30 contro la Global Virtus Potenza”. Per quanto concerne il campionato under 18 femminile che si disputa in Basilicata, l'Edil Loperfido Volley Group del presidente Tulliani, dopo la vittoria nel derby contro la Pamar Time Volley Matera per tre a zero, attende il prossimo impegno che è ancora in programma per lunedì 11 gennaio alle ore 18.30 a Matera quando si disputerà la prima partita del girone di ritorno contro il Tricarico. Una gara che si annuncia tutta in discesa per la capolista. Infine, venerdì 18 dicembre alle ore 19.15, il team under 16 femminile allenato da Piero Calabrese, sfiderà a Matera il Tricarico Volley. l.t.
SCONFITTA nel derby materano per la Pamar Time volley ad opera della Volley Group Matera nel torneo under 18 femminile. Le ragazze dirette da coach Delia dopo una prova più che dignitosa, hanno dovuto cedere dopo tre set alle avversarie della Volley Group più grandi ed esperte rispetto alle loro avversarie. Come sappiamo la politica della Pamar Time Volley, quest’anno ha voluto partecipare con un gruppo di ragazze di età inferiore rispetto alle avversarie nel campionato giovanile, tutte di età compresa tra i 14 e i 16 anni per poterle far crescere tutte insieme, creando un team che per l’avvenire sia in grado di dare soddisfazioni. Le ragazzine dellaPamar non hanno di certo sfigurato, il primo set comincia proprio con la squadra di mister Delia che si porta in vantaggio sul 5-2. la reazione della Volley Group arriva presto, infliggendo un secco 11 a 0 alle più piccole avversarie, un break frutto anche dell’inesperienza e dei tanti errori commessi dalle ragazzine. Il set viene conquistato dalla Time Group per 25-13. nel secondo set coach Delia cerca di sistemare la squadra alzando la media in altezza per le sue ragazze, ma questo non è bastato per contrastare le avversarie più navigate, aggiungiamo poi gli errori che per ingenuità vista l’età delle ragazze, ed i molti errori in fase di attacco, sommando tutto si perdere anche il secondoset .Nella terzaparte di gara, le giocatrici della Pamar non voglio dare la sensazione di essersi arrese così
La baby Sarra
facilmente, anzi hanno una grande reazione d’orgoglio mettendo sotto le più smaliziate avversarie della Time. una fase di gara altalenate con il vantaggio sia dell’una che dell’ altra squadra, sorpassi nel punteggio fino a quando la Pamar si trov a in vantaggio sul punteggio di 23a 21a duepuntidal setboll. Quì entra in ballo l’emozione e l’inesperienza delle giovanissime atlete di Delia che perdono il set ed il match per 26 a 24 dopo emozionante. Le piccole atlete della Pamar escono sconfitte ma con onore. Segnaliamo la prova della giocatrice Antonella Paternoster anno 97. Pamar Time Volley: Ambrsecchia,Andrulli, Cristallo, Sarra, Marcangelo, Camassa, Guerricchio, paternoster, Solidoro,Dibitonto, Santochirico. All. Delia Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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32 Volley C Donne «Partita tirata ma anche giocata in condizioni particolari e fuori dal comune»
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Valbasento La protesta dopo il no della Regione alla proroga della Cig in deroga
Green Leather e Soften in sit in In 70 davanti ai cancelli dell’area industriale per scongiurare i licenziamenti VALBASENTO - Sono arrivati di buon'ora, ieri mattina, davanti al piazzale dell'area industriale di Pisticci scalo. Da una parte i lavoratori della Green Leather, “freschi” di avviso di licenziamento, dall'altra gli ex dipendenti della Soften che ha ufficializzato la cessazione dell’attività appena una settimana fa. Insieme hanno tappezzato di striscioni i cancelli. Un'occupazione simbolica per accendere i riflettori su due vertenze dimenticate. Tutti fuori a manifestare. Ma questa volta niente blocchi, solo slogan. Con loro, in segno di solidarietà anche il segretario organizzativo della Filtcem Cgil Maurizio Girasole. A sfidare il freddo e l’indifferenza delle istituzioni settanta operai tra Soften e Green Leather. Storie diverse, un destino comune. Sui volti la stessa rabbia, la stessa preoccupazione per il futuro. Non si muoveranno da lì se non avranno precise garanzie sulla proroga degli ammortizzatori sociali
La protesta dei lavoratori
e sulle prospettive di reindustrializzazione delle due fabbriche. Entrambi i siti, macchinari compresi, infatti, sono a disposizione della Regione per una eventuale riconversione. E per Green Leather, a quanto pare, ci sarebbe pure l’acquirente. Una manifestazione di interesse sarebbe stata presentata nell’ultimo Bando di reindustrializzazione dei siti dismessi della provincia di Matera a cui hanno risposto ben 40 aziende. «Ma se questa è cosa nota per il Di-
partimento alle Attività produttive - rileva il sindacalista Girasole - non è scontato che lo sia anche per quello della Formazione e Lavoro. Con la soppressione della Task force per l’occupazione, inevitabile che la comunicazione tra dipartimenti sia diventata più complessa e meno immediata». A farne le spese i lavoratori. E che, per affrontare la questione Soften ( i 29 dipendenti attendono il via libera a un accordo di cassa integrazione biennale da sottoscrivere
presso il Ministero del Lavoro) sia stato convocato un incontro per stamattina alle 10, alle Attività produttive non è certo sufficiente a tranquillizzare gli animi. I lavoratori su questo punto sono stati fermi: lo stato di agitazione non rientrerà fino a quando non sarà messo tutto nero su bianco al Ministero del Lavoro. La data probabile è quella del prossimo 30 dicembre. Stessa musica per i 38 della Green Leather, anche se in questo caso il tavolo di trattativa è locale. Sarà mobilitazione ad oltranza fino a quando la Regione non avrà convocato un tavolo per attivare o una proroga della Cig in deroga (rigettata dal Dipartimento Formazione e Lavoro per mancanza dell’Accordo quadro per il 2010) o per un periodo di mobilità, in attesa della valutazione della proposta di acquisto del sito. Certezze è quello che i lavoratori invocano a gran voce. Per il momento l’unica è il licenziamento. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Montescaglioso Proseguono i momenti di riflessione
Lotte contadine, il plauso di Napolitano per la manifestazione MONTESCAGLIOSO - «In occasione delle manifestazioni promosse nel sessantesimo anniversario dell’occupazione delle terre in Basilicata, il Capo dello Stato esprime apprezzamento per l’iniziativa che costituisce un significativo momento di riflessione sugli episodi drammatici della storia del Mezzogiorno d’Italia». È quanto scritto in un telegramma inviato dal segretario generale della Presidenza dellaRepubblica, DonatoMarra, alpresidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Pietro Simonetti. Le iniziative che intendono celebrare il sessantesimo anniversario dell’occupazione delle terre (1949 – 2009) vedono Montescaglioso al centro di quasi tutte le attività previste nel calendario degli appuntamenti stilato. La prima delle celebrazioni si è svolta nella Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo, alla pre-
senza del sindaco dellaCittà di Montescaglioso Mario Venezia e del professor Giovanni Caserta, perdiversi anni apprezzato docente di Lettere italiane e latine nei Licei. Nella stessa occasione, nel locale attiguo alla sala capitolare, è stata inaugurata una mostra fotografica sulle lotte contadine curata da Franco Lomonaco. Sui pannelli allestiti compaiono fotografie, molte delle quali sono state assunte a simbolo di quel movimento di uomini, donne e bambini che procedette all’occupazione delle terre, oltre a ritagli e prime pagine di giornali e documenti dell’epoca. Il secondo appuntamento montese ha avuto quale momento principale la presentazione del libro “Lettere d’amore e di vita. Storie di una famiglia lucana”, scritto da Maria Addolorata Oliva, originaria di Montescaglioso e da anni residente a Torino, città nella quale ha insegnato per
38 anni come maestra elementare e docente di scienze umane. L’opera costituisce il lavoro di tesi per il conseguimento della laurea specialistica in Antropologia Culturale ed Etnologia presso l’Università del capoluogo piemontese. All’incontro erano presenti Ciro e Franco Candido, rispettivamente testimone dei fatti avvenuti oltre mezzo secolo fa e il figlio. L’autrice, nelpresentare l’opera, definita collettiva, corredata da riproduzioni di alcuni disegni realizzati da Carlo Levi e da fotografie delle lettere originali riportate, ha sottolineato come sia basata su lettere risalenti al periodo 1949 – 1956, dalle quali emergono, forti, le tradizioni, il vivere comune, l’emigrazione da Montescaglioso a Torino. L’insegnante GiuliaBitondo hadato letturadi alcunelettere contenute nel libro. Michele Marchitelli
Pisticci Se ne discuterà sabato
Lsu in assemblea La problematica approda in Consiglio PISTICCI - La problematica relativa alla stabilizzazione degli Lsu del Comune di Pisticci sarà discussa sabato prossimo in un consiglio comunale convocato appositamente per le ore 10. Gli Lsu in dotazione al Comune di Pisticci si alternano in un sit in di protesta presso la sede istituzionale di Palazzo Giannantonio dallo scorso lunedì con l'obiettivo di chiedere un percorso di stabilizzazione entro l'anno, considerata una recente normativa regionale che prevede un incentivo pro capite di 9200 euro in favore dell'Ente disposto ad assumere stabilmente questi lavoratori. Si tratta di 27 persone a cui si vanno ad aggiungere 3 Co.Co.Co. per i quali si potrebbe sfruttare egualmente la normativa regionale, valida fino al 31 dicembre prossimo. Il Comunedi Pisticci,tuttavia, ha già tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali. Erano presenti Vito Maragno della Cgil, Giuseppe Bollettino della Cisl e Francesco Coppola della Uil, oltre al responsabile locale della Cgil, Giuseppe D'Onofrio.All'incontro hanno preso parte il sindaco, Michele Leone, ed i funzionari degli uffici di ragioneria (Giuseppina D'Aranno), personale (Leonardo Leone) e segreteria (Giuseppe Borgia). Nel corso della seduta sono state spiegate le ragioni per cui al Comune risulta difficile procedere alla stabilizzazione in pianta organica degli Lsu. Una recente disposizione della Corte dei Conti, infatti, invita il Comune di Pisticci a ridurre le spese per il personale per il 2009, in seguito ad un superamento dei tetti di circa
Amaro Lucano Rinnovo rsu alla Fai Cisl
Montescaglioso Domenica prossima match con la penultima in classifica
Per la Libertas torna il sereno MONTESCAGLIOSO - A distanza di un mese dall'ultima affermazione interna, colta per 2 - 1 contro il Grottole, la Polisportiva Libertas Montescaglioso, superando per 1 -0 il Rotondella, torna ad incamerare i tre punti al Comunale. La gara tra i montesi e gli jonici non ha riservato grandi emozioni ma, al contrario, ha vissuto di fiammate, come in occasione della rete decisiva, arrivata dopo che le due squadre, per mezz'ora, non avevano creato serie opportunità per passare in vantaggio. Al 31' ci ha pensato il montese Rocco Ditaranto a risolvere la contesa, quando si è fatto trovare pronto ad insaccare,
di testa, una punizione calciata da Luigi Mangia dalla fascia destra. Per il centrocampista (all'occorrenza difensore), rientrato a Montescaglioso dopo le esperienze in categoria superiore, si tratta della terza segnatura stagionale. Con i tre punti i montesi salgono a quota 20 in classifica e distanziano di cinque proprio il Rotondella. La vittoria dell'ultimo turno è arrivata nonostante l'handicap dell'inferiorità numerica: la Polisportiva montese, infatti, ha giocato tutto il secondo tempo in 10 contro 11 a causa del doppio giallo (in meno di un minuto) rimediato dal rientrante Vincenzo Petruzzo.
Proprio l'aspetto disciplinare deve esser posto sotto la dovuta attenzione: su otto gare interne il Montescaglioso ha concluso per cinque volte la gara in inferiorità numerica. Prima della gara di domenica scorsa col Rotondella, era già avvenuto in occasione degli incontri con il Real Irsina, Pescopagano, Grottole e Bar La Notte Pignola. Se da un lato si deve sottolineare come siano stati ugualmente ottenuti tre pareggi e le due vittorie casalinghe, dall'altro devono essere necessariamente evitate le tante ingenuità che rischiano di compromettere la salvezza per la compagine montese, tornata dopo cinque stagioni a disputare la Promozione.
400 mila euro. Procedendo alla stabilizzazione queste spese, invece, aumenterebbero. Con nuove assunzioni, inoltre, si sforerebbe il rapporto tra dipendenti e numero di abitanti che pure rappresenta un requisito richiesto per avere i conti in regola. Perplessità, infine, sono state espresse riguardo alla durata del contributo garantito dalla Regione. E' stato fatto notare, inoltre, che l'attuale Amministrazione ha provveduto, tra l'anno scorso e quest'anno, a stabilizzare sette Co.Co.Co. a conferma che, quando sussistono le condizioni di cassa necessarie, c'è la massima disponibilità a fare tutto il possibile al fine di andare incontro alle esigenze dei precari. Nella giornata di ieri, tuttavia, il presidio degli Lsu è rimasto in piedi ed i lavoratori hanno chiesto che della questione si discutesse in un apposito Consiglio Comunale. Qualche ora dopo una richiesta in tal senso è stata avanzata da sei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. A quel punto il Presidente del Consiglio, Giovanni D'Onofrio, ha convocato un'assemblea straordinaria che si terrà sabato mattina a Marconia, per discutere esclusivamente del puntorelativo alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. La speranza è quella che nel frattempo, o proprio in seguito al Consiglio, possa emerge un percorso realisticamente possibile in grado di soddisfare le richiestedei lavoratorisenza esporre il Comune di Pisticci a soluzioni che vadano a gravare sul bilancio attuale e soprattutto in prospettiva.
La Polisportiva Libertas
Domenica 20 dicembre ultima gara del 2009 (e del girone di andata): i montesi saranno ospiti della penultima in classifica Lagopesole (9 punti), reduce dal 4 -0 subito a Bella. mic.mar. provinciamt@luedi.it
PISTICCI - Con nove voti, contro gli otto della Flai Cgil ed i tre della Uila Uil, la Fai Cisl ha vinto le elezioni, tenutesi ieri mattina, per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (rsu) in seno all' “Amaro lucano” di Pisticci Scalo. Hanno votato venti lavoratori su ventisette aventi diritto. Soddisfazione è espressa dal segretario provinciale Fai Cisl di Matera, Vincenzo Cavallo. «La politica della Cisl - ha affermato Cavallo - trova rispondenza all'interno della maggioranza dei lavoratori di uno stabilimento storico della Valle del Basento, simbolo della lucanità nel mondo». provinciamt@luedi.it
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Giovedì 17 dicembre 2009
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IRSINA - La banda dell'Audi è tornata a colpire ma ha i giorni contati. Dopo il tentato furto, nella notte tra lunedì e martedì di due mezzi agricoli, sventato con tempestività dall'intervento dei militari del Comando Stazione Carabinieri di Irsina eda un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Tricarico, i ladri sono tornati in azione la scorsa notte. Non hanno però valutato la presenza sul territorio dei carabinieri che hanno intensificato i controlli alla luce dei recenti episodi. Nella nottata di ieri, gli uomini della Stazione Carabinieri di Irsina, hanno proceduto ad effettuare alcuni controlli in alcune aziende agricole della zona che, poiché isolate, sono spesso ritenute, a torto, “facili obbiettivi” dai malintenzionati. L'ultimo furto è stato tentato ai danni di un'azienda agricola in località Basentello: questa volta ad essere preso dimira èstato ungrosso mezzo di movimentazione terra di recente costruzione, del valore di 200.000 euro, quindi sicuramente “appetibile” sul mercato nero, dove, dopo il furto, sarebbe stato facilmente smerciato. I carabinieri del posto, insospettiti
Solo spavento per l’11enne caduto in classe
Torna la banda dell’Audi Guardia alta dell’Arma da alcuni strani movimenti notati in lontananza nei pressi dell’azienda agricola, si sono immediatamente avvicinati insieme alle gazzelle del Comando Compagnia Carabinieri di Tricarico, impegnate nelle stesse ore a pattugliare la zona. I malfattori, vistisi scoperti e praticamentecircondati, sonofuggiti,ancora una voltaa bordo di unaAudi A6 di colore nero con targa illeggibile, immettendosi nella notte fra le vie secondarie della zona, innumerevoli, e riuscendo purtroppo a sfuggire alle maglie del dispositivo di controllo disposto sul territorio. L'immediato sopralluogo nell'azienda agricola ha fatto emergere che i delinquenti avevano già forzato la cabina di guida del mezzo, chiusa a chiave e che, quindi, provvidenziale e fulmineo è risultato l'intervento dei carabinieri, che hanno così scongiurato il furto.
Sul posto sono stati disposti immediati rilievi al fine di ricostruire qualsiasi traccia utile al prosieguo delle indagini e, in tal senso, continueranno serrati i controlli per scongiurare e scoraggiare qualsivoglia ulteriore intenzione criminale. Il 14 ottobre dello scorso anno, in quattro, a bordo di un'Audi A 4 nera (anche in quel caso, come per l'Audi A 6, si trattava di un'auto rubata) la banda entrò in azione alle porte di Matera. I malviventi (uno a bordo di un autocarro Iveco appena rubato da Ginosa, gli altri su un'Audi di colore nero) furono intercettati dai militari sulla S.P. 236. Alla vista dei militari e di fronte all'intimidazione dell'alt, l'autocarro fu abbandonato. I quattro, a bordo dell'auto, tentarono di investire il capoequipaggio che solo grazie alla prontezza di riflessi riuscì ad evitare l'impatto. Ne scaturì una rocambolesca fuga in direzione Santeramo
durante la quale furono esplosi dai malviventi, per fortuna invano, alcuni colpi di arma da fuoco. Il 7 aprile di quest'anno è finito in manette il pregiudicato andriese Francesco Sgarra, considerato uno dei partecipanti al conflitto a fuoco con i carabinieri: per l'identificazione e l'arresto del quarantaduenne è stato determinante un sacchetto di plastica di un caseificio di Andria, con alcuni scontrini fiscali. Adesso, il cerchio si sta stringendo per assicurare alla giustizia anche gli altri componenti della banda. r.montemurro@luedi.it
ACCETTURA - Due giorni di prognosi per il bimbo di undici anni che ieri mattina ha battuto la testa dopo essere caduto, per cause accidentali, nella scuola media di Accettura. Per il piccolo, originario di Oliveto Lucano, nel pomeriggio di ieri si è temuto il peggio. Tornato a casa, infatti, ha avvertito nausea e vomito. Accompagnato presso la guardia medica, su richiesta del 118 è stato trasportato con eliambulanza all'ospedale San Carlo di Potenza. Dai primi accertamenti sono escluse per il bambino conseguenze serie. Come da protocollo, però, dovrà rimanere per 24 ore in osservazione. provinciamt@luedi.it
Grottole Il sindaco: «Faremo quello che è possibile anche modificando la pianta organica»
«In presidio anche a Natale» I sette lavoratori socialmente utili del Comune attendono risposte concrete sul futuro GROTTOLE - Sono disposti a trascorrere anche il Natale in assemblea permanente, nel Comune di Grottole, i sette lavoratori socialmente utili se non avranno garanzie sul loro futuro. Sono operai che si occupano di servizi essenziali per la comunità (smaltimento di rifiuti, raccolta di rifiuti e pulizia del centro abitato manutenzione del verde pubblico e delle scuole), hanno un'età media di 55 anni e sono tutti con famiglia a carico. «Con questa attività portiamo avanti le nostre famiglie, abbiamo mariti e figli disoccupati spiega Chiara Tedeschi - Alla nostra età, e c'è anche una persona di 62 anni, perdere il lavoro significa trovarsi in mezzo ad una strada. Viviamo nell'incertezza da quindici anni, in una situazione che non ci permette di affrontare una vita serena». Un percorso lavorativo, quello dei sette operai, che ha sempre coinciso con il precariato: «Lavoratori socialmente utili dal 1995 al 2001, siamo stati stabilizzati con un co.co.co fino a dicembre 2007. Poi abbiamo avuto un contratto a tempo determinato della durata di tre anni. C'è una legge regionale, la numero 27 del 7 agosto 2009, che assegna un contributo di 9200 euro per ogni lavoratore che verrà stabilizzato a tempo indeterminato, anche part time, come nel nostro caso. - continua Tedeschi, attualmente impiegata nell'Ufficio tecnico del Comune - Noi chiediamo che, in virtù di questa legge, si proceda con la stabilizzazione. Adesso c'è questa grande opportunità e dovremmo approfittarne entro il 31 dicembre: non sappiamo, infatti, se a gennaio ci saranno i limiti della nuova Finanziaria o eventuali vincoli imposti dalla legge Brunetta. Chiediamo la concretizzazione di un atto deliberativo da parte dell'amministrazione che possa porre fine al precariato. La volontà politica dell’Ente c'è - prosegue Tedeschi - ma sono gli impedimenti burocratici che la ostacolano. Siamo disposti a passare il Natale qui in mancanza di un atto concreto”. Solidale con i lavoratori il sindaco di Grottole Angelo De Vito: «Gli operai hanno ragione, sono in una situazione precaria da anni e rischiano di perdere il posto. ha affermato il primo cittadino di
A destra alcuni manifesti affissi nel Comune di Grottole per la protesta; a destra i sette lsu e i lavoratori stabilizzati lo scorso anno, solidali con i colleghi
Grottole - E' necessario un intervento da parte della Regione, dello Stato per salvaguardarli. Non possiamo consentire che perdano il lavoro. Cercheremo di fare quello che è possibile, in primis una serie di atti che modifichino la pianta organica affinché possano restare». Il sindaco De Vito ha aggiunto che in queste ore sono in corso in-
contri con esperti e funzionari del Comune proprio per modificare la pianta organica e consentire che gli operai occupino eventuali posti vacanti. Nel pomeriggio di oggi, i lavoratori (in assemblea permanente da martedì pomeriggio) incontreranno i sindacati per analizzare la situazione. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
“Un sorriso per la salute” rivolto ai partecipanti del programma “Cittadinanza solidale”
Furto di cavalli in un’azienda di Grottole
nella serata di presentazione, ci si possa soffermare con con l'autore su alcune riflessioni. Per molti dei beneficiari, partecipare alla presentazione di un libro è è un'esperienza del tutto nuova. Questa fase del programma di cittadinanza solidale che si concluderà tra pochi giorni è stata estremamente intensa; il “laboratorio formativo” com'è definito nel programma è un progetto di 200 ore in cui sono state realizzate delle attività condivise tra associazioni, beneficiario ed Ageforma, agenzia provinciale deputata a seguire il programma di Cittadinanza Solidale. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
GROTTOLE - Un autocarro, quattro cavalli e tre asini. E’ il “bottino” del colpo messo a segno nelle prime ore di ieri mattina, a Grottole, in un’azienda agricola. Ignoti, dopo essere entrati in una stalla all’interni dell’azienda agricola della zona, si impossessavano dell’automezzo e degli equini. I ladri si sono immediatamente allontanati facendo perdere ogni traccia. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri del posto che hanno avviato le indagini del caso. provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE - “Un sorriso per la salute” di Francesco Paolo Calciano è il libro che sarà presentato sabato prossimo, presso il salone comunale di San Mauro Forte. La straordinarietà dell'evento è racchiusa nel fatto che la presentazione è rivolta, principalmente, ai 19 beneficiari del posto che partecipano, da circa due anni, al “Programma di Promozione della Cittadinanza Solidale”. Ad avere l'idea di inserire un momento culturale nel progetto, Mariella Annecca, orientatrice dell'Ageforma che ha seguito i beneficiari nella fase di accompagnamento all'uscita dal programma di cittadinanza solidale prevista dalla Regione Basilicata. A patrocinare la serata, oltre al
comune, anche le associazioni di volontariato del posto che in questi mesi hanno “ospitato” i beneficiari affidando loro incarichi di vario genere nelle loro sedi associative. Dal 15 giugno, infatti, 5 sono i soggetti affidati alla Pro loco, 5 affidati alla Società di Mutuo Soccorso, 7 alla Parrocchia di Santa Maria Assunta e 2 all'associazione VOL.A. In questi mesi la dottoressa Annecca, ha coinvolto i beneficiari in altre attività culturali quali la lettura dei quotidiani o la visione di film con temi attinenti al sociale. Sabato sarà la volta della presentazione del libro “Un sorriso per la salute” di cui Annecca ha già iniziato a far conoscere, tanto per incuriosire e per fare in modo che
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Bernalda Iniziativa del Comitato sulla struttura di Tinchi
Tursi Raccolta fondi per i bisognosi
Esposto dei Cittadini Attivi contro la chiusura dell’ospedale
Una giornata all’insegna della solidarietà
BERNALDA – Contro il ridimensionamento o l’eventuale chiusura dell’ospedale di Tinchi, i “Cittadini attivi” di Bernalda hanno presentato ieri un esposto denuncia indirizzato alla Procura della Repubblica di Matera, alla Procura Generale della Corte dei Conti, al Ministro del Welfare, al Ministro degli Interni, alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, e, per conoscenza della Repubblica, Giorgio Napolitano. «E’ in atto l’ipotesi – si legge nell’atto - che in questi ultimi frangenti sta assumendo una sempre più marcata consistenza, di ridimensionare o addirittura chiudere definitivamente la struttura ospedaliera di Tinchi di Pisticci, malgrado l’indiscussa sua utilità dimostrata in 28 anni di eccellente attività sanitario-ospedaliera. Questa è stata esercitata su tutto il comprensorio metapontino ad elevato bacino di utenza (circa 50.000 abitanti che d’estate quadruplicano), e avallata da un notevole numero di prestazioni di emergenza/urgenza effettuate, oltre ai ricoveri per il trattamento di numerose affezioni medi-
L’ospedale di Tinchi
co/chirurgiche avvenuti in tutto questo lasso di tempo. E’ stata fatta una recente raccolta già effettuata di più di 12.000 (dodicimila) firme di cittadini fortemente allarmati e contrari a tali ipotesi di ridimensionamento/chiusura, e recentemente sono stati realizzati interventi di ristrutturazione che hanno riguardato, oltre alle sale operatorie, diversi altri reparti con una gran mole di
investimenti pubblici già spesi e, a questo punto, sperperati. Sono ritenute dubbie e pretestuose, o quanto meno del tutto insufficienti – hanno continuato - le motivazioni addotte a più riprese dal Direttore Sanitario dell’ASM (Azienda Sanitaria del Materano), Vito Gaudiano, relative ad un’imminente azione soppressoria in toto dell’attività ospedaliera pubblica dell’Ospedale
di Tinchi, in quanto priva di un adeguato servizio di rianimazione. Sono considerate inoltre fortemente inquietanti le affermazioni dello stesso Vito Gaudiano che nel contempo si è dichiarato favorevole nel destinare l’intera struttura pubblica nosocomiale di Tinchi alla fondazione privata per la ricerca in Neuropsichiatria Infantile “Stella Maris” di Pisa». Per tali ragioni i Cittadini Attivi di Bernalda hanno denunciato la «decisione arbitraria della Direzione Generale ASM, con relativo sperpero di denaro pubblico». Ed ancora: «Denunciamo inoltre un clima di pesanti intimidazioni nei confronti di medici e operatori sanitari dell’ospedale di Tinchi contrari a tale ridimensionamento, effettuati in maniera subdola o diretta da dirigenti sanitari e politici ignoti, che li avrebbero minacciati di licenziamento o trasferimento inagevole. Di tali azioni criminali – hanno concluso - sono pervenute diverse segnalazioni anonime allo scrivente Comitato». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
TURSI - SI è svolta nella città di Pierro la giornata della donazione. Da una parte la Pro Loco tursitana, che si è incaricata di raccogliere fondi per Telethon e dall'altra la Caritas parrocchiale che ha avviato la “Raccolta di generi alimentari a lunga conservazione” per i bisognosi della parrocchia. Cominciamo da Telethon. In piazza davanti al presidio turistico gestito appunto dalla Pro Loco, i soci Franco Ottomano, Pasquale D'Affuso e Salvatore Martire, hanno allestito un banchetto con le sciarpe rosse, i cappellini bianchi e gli ombrellini colorati. Sono stati distribuiti anche tantissimi palloncini che hanno fatto la gioia dei bambini, co affollati davanti al banchetto Telethon. Dal ventennale della sua fondazione è la prima volta, che questa particolare raccolta fondi si effettua nel paese. Contemporaneamente la gente tursitana, sensibile all'appello dei parroci don Battista Di Santo e don Giovanni Lo Pinto, hanno portato in
al Presidente
Lo stand di Telethon
chiesa scatoli di cartone pieni di generi alimentari. «La risposta del popolo tursitano è stata generosa” ha dichiarato Carmelo Morisco», uno dei referenti della Caritas parrocchiale. Poi le vettovaglie sono state portate nei locali parrocchiali, che si trovano in via Roma. In questi giorni si sta provvedendo alla distribuzione alle famiglie bisognose. provinciamt@luedi.it
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Montalbano Svuotati gli estintori, ieri l’attività didattica è stata sospesa
Atti vandalici alla media Lomonaco MONTALBANO - Sospese le attività didattiche, ieri mattina, alla scuola media statale “Francesco Lomonaco”di Montalbano Jonico, a causa di nuovi atti vandalicichehanno resoimpraticabilelastruttura. La scuola, in questi mesi è cantierizzata in un'ala, in quanto interessata da lavori di adeguamento e ristrutturazione, nonché di messa in sicurezza di tutto l'edificio.Gli artefici,moltoprobabilmente, sono gli stessi alunni della scuola, magari fra i più grandi che hanno fatto ricorso alla “bravata”, sicuramente solo per anticipare le vacanze natalizie. In pratica in tutta l'area praticabile è stata riversata la polvere degli estintori, tanta, quanto è servito a precludere le attività; la sorpresa è stata riservata al personale ATA della scuola che subito ha al-
lertato i Dirigenti e il Comando dei Carabinieri. Già lo scorso anno, la scuola media “Lomonaco” per più volte è stata obiettivo di vandali che, pur di saltare le lezioni o di recare danno alla scuola e al Comune si sono intrufolati nella struttura versando in terra la solita polvere degli estintori, questo sino a quando non furono beccati dai carabinieri guidati dal Comandante Domenico Laviola. Molto probabilmente gli artefici si sono intrufolati dal cantiere, utilizzandone anche una delle scale per l'accesso alla finestra; due, in realtà, i tentativi di ingresso, favoriti anche dal particolare freddo e dalla insistente pioggia che martedì pomeriggio, dopo il rientro scolastico sino alle ore 18, ha tenuto dentro casa le perso-
ne, lasciando indisturbati i giovanissimi autori, nel compiere l'ignobile gesto. «Non è possibile- hanno commentato alcuni genitori-che inquesta scuolasi ripeta sempre la stessa storia. Ne parlammo già abbondantemente lo scorso anno, ma perché non si mettono delle telecamere che facciano da deterrente? Non andremmo a risparmiare? Inoltre il Comune- ha aggiunto una mamma- dovrebbe provvedere ad illuminare meglio tutto l'edificio, perché in realtà l'area è troppo buia». Intanto sarà una ditta di pulizia che dovrà impegnarsi a ripulire la tossica polvere azzurra spegni fuoco, e pertanto ancora non è dato sapere, se oggi le attività didattiche riprenderanno. Anna Carone
L’esterno della scuola media Lomonaco
Policoro «Non credo sia attendibile, probabilmente è la bravata di un imbecille»
Minacce al sindaco Lopatriello Telefonata intimidatoria giunta a una emittente radiofonica locale POLICORO - «Non credo sia attendibile, credo invece che si sia trattato della bravata di un imbecille. Quando ci si incontra a livello politico le cose ce le diciamo in faccia. E' ovvio che un pizzico di attenzione in più, però, con i tempi che corrono bisogna averla». Commenta così il sindaco Nicola Lopatriello la telefonata anonima di minacce e intimidazioni nei suoi confronti giunta ad una nota emittente radiofonica locale martedì scorso intorno alle 21,30. «Diciamo che qualcuno si è dilettato. - ha aggiunto il primo cittadino - Il direttore dell'emittente, su mio invito, ha sporto denuncia. Il clima imbarbarito, la spirale di odio e violenza politica può anche far ammattire qualcuno. In ogni caso è da vigliacchi attaccare una persona senza firmarsi. Se c'è qualcuno che ha dire qualcosa uscisse allo scoperto apertamente in un confronto civile e democratico e senza
Il Municipio; a sinistra il sindaco Lopatriello
paura. Chi continua ad alimentare la spirale di odio e violenza politica a livello nazionale trova emulatori a livello locale, nel tentativo di condizionarmi, intimidirmi e limitarmi nella costante e continua azione a favore della comunità che mi onoro di
amministrare. Le ultime vicende che riguardano il dissequestro di Marinagri, le azioni amministrative avviate e da avviare danno sicuramente molto fastidio a chi non ha a cuore le sorti della città. Già nel 2006 è successo qualcosa di simile
durante la campagna elettorale, ma alla fine ha vinto la pulizia e la trasparenza che contraddistinguono la mia azione politico-amministrativa e della mia Amministrazione dettata solo da amore e passione per la comunità, ora come allora non ho nien-
te da temere. A questo punto devo pensare ad azioni violente e pericolose tanto su di me che sulla mia famiglia, dato che il livore sociale e l'odio personale, di chi sa di essere perdente e scaduto o di soggetti in altre funzioni pubbliche sul territorio na-
zionale, non ha limiti e questo si dimostra con l'accanimento persecutorio, nel tentativo di danneggiare non l'avversario ma il 'nemico', e di una strana regia che ogni tanto come una piovra riappare. Ma forte del consenso popolare e dell'appoggio di chi con me è stato democraticamente eletto, della compattezza dei partiti della mia coalizione, della serenità famigliare e dai tanti amici, non sono soggetto condizionabile o intimidibile. Spero che si faccia presto luce sulla vicenda. Nel frattempo vado avanti per la mia strada consapevole che azioni e comportamenti di questo tipo non fanno altro che irrobustirmi moralmente e politicamente. L'amore vince sempre sull'odio ed i criminali di ogni specie ed in ogni ruolo perdono sempre. Mi auguro che si abbassino i toni dello scontro e si torni al sereno confronto nelle sedi opportune e che ognuno faccia per bene il proprio dovere».
«Porcilotti, i residenti hanno apprezzato il lavoro del Comune»
Stigliani: «Difficoltà a Scanzano dovute all’ex primo cittadino»
POLICORO - L’ l'assessore ai Lavori pubblici del Comune Cosimo Ierone risponde al consigliere Antonio Di Sanza in merito alla situazione del quartiere Porcilotti: «Una certa opposizione in Consiglio comunale continua a mistificare la realtà dei fatti forse perché tra qualche mese ci saranno le elezioni regionali. Vorrei ricordare al consigliere Antonio Di Sanza e alle sue due uniche informatrici del quartiere Porcilotti com'era solo un anno fa subito dopo il nostro insediamento quell'area con strade che sembravano mulattiere. Oggi tutti gli abitanti di quella zona hanno apprezzato il lavoro fatto dall'Amministrazione comunale, e se c'è qualcuno che si è fatto abbindolare dietro chissà quale promessa si è prestato ad un gioco scorretto e indegno del lavoro fatto dalle imprese e tecnici, tra cui anche qualcuno vicino politicamente al consigliere Antonio Di Sanza. Quello di 'Porcilotti' è uno dei nuovi comparti già completati per un buon 90%, mancando solo del collaudo e volture dei contatori elettrici e il colletta-
SCANZANO JONICO - «La notizia ufficiale appresa attraverso la delibera della Commissione presso il Ministero delle Finanze sulla cancellazione di Tributi Italia dall'albo ministeriale dei soggetti abilitati alla riscossione all'accertamento dei tributi locali presso il Dipartimento delle Finanze, pone fondatezza a quanto sempre denunciato, dalla precedente opposizione di “Scanzano Libera e democratica” e dal gruppo consiliare “Democrazia partecipata”, sulla scellerata gestione amministrativa e tributaria dell'Amministrazione comunale guidata dall'ex sindaco Mario Altieri». Lo afferma Pasquale Stigliani, capogruppo di Democrazia partecipata che aggiunge: «Proprio per quella disastrosa gestione, tutti i cittadini e il bilancio comunale di Scanzano Jonico vivono notevoli difficoltà che potevano essere affrontate in modo celere e prioritario dalla attuale amministrazione comunale, che seppur in ritardo ha cercato di intraprendere una azione verso la risoluzione dei rapporti con l'ente riscossore e Tributi Italia. In tale situazione non facile, ci auguriamo che venga istituito al più presto il tavolo tecnico proposto dall'Anci per garantire un futuro occupazionale ai suoi dipendenti e risarcire i comuni coinvolti, compreso quello di Scanzano Jonico che potrebbe essere messo in difficoltà economiche con conseguenze disastrose».
A sinistra l’assessore Ierone; a destra il quartiere Porcilotti
mento della fogna di competenza di Acquedotto lucano, che noi stiamo sollecitando a completare. Per cui non capisco a cosa si riferisce il consigliere Di Sanza quando afferma che qualcuno deve rispondere ai cittadini. La risposta è già stata data ampiamente con i fatti, e tutti i residenti della zona hanno apprezzato i nostri sforzi. Se poi solo due persone continuano a polemizzare, significa che sono in malafede distorcendo la realtà dei fatti. Per quel che concerne i nuovi comparti, il problema delle
opere di urbanizzazione primaria noi lo abbiamo ereditato dalla passata Amministrazione di centro-sinistra, che a sua volta lo ha ereditato dal 1998, anno in cui alla guida della città c'era il consigliere Antonio Di Sanza. Se in dieci anni poco è stato fatto, non si poteva pensare di risolvere il problema in meno di due anni di Governo cittadino, durante i quali proprio nei giorni scorsi abbiamo chiuso una convenzione con tre imprese per il completamento delle opere di urbanizzazione primaria nella zona C1/8
e un'altra è prossima per la C2/3. Sul piano d'Ambito anche qui mi ripeto che i tecnici sono al lavoro alacremente; sul Regolamento urbanistico ci sono incontri settimanali tra i tecnici per adeguarlo alla evoluzione normativa e attualizzarlo; il bando per la Rsu è in fase di pubblicazione; alcuni bandi per il Contratto di quartiere 2 già espletati. Cosa si poteva fare di più? Nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno quando Di Sanza è stato sindaco, e pertanto sfido chiunque a dimostrare il contrario».
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La crisi della Vecchia Signora Incontro nella sede sociale di Torino Spetterà al Cda approvare il reintegro Qualcuno vorrebbe però un repulisti generale
La Juventus ripensa a Bettega Appare sempre più probabile il ritorno dell’ex dirigente bianconero di TULLIO PARISI
COPPA ITALIA
TORINO – Roberto Bettega è sempre più vicino alla Juventus. O meglio, al ritorno alla Juventus, che sta pensando a lui come uomo filtro tra la squadra e la dirigenza. Nelle prossime ore si deciderà il suo futuro e, soprattutto, quando inizierà a operare, se subito oppure dopo la sosta natalizia. La società cerca così di correre ai ripari e di mettere una pezza urgente a una situazione che rischia di precipitare. Regalerebbe al tecnico, per aiutarlo soprattutto nella gestione ambientale dello spogliatoio, un supporto forte di una autorevolezza che deriva dallo spessore del campione, bandiera della Juventus per quasi 15 anni, ma soprattutto componente di quella Triade che, prima di scivolare su Calciopoli, aveva riempito la bacheca bianconera di trofei. Bettega, prima era stato allontanato «prudenzialmente» anche da consulente (lo è stato per un anno) e adesso viene ripreso in considerazione anche perchè completamente prosciolto nel recente processo torinese per falso in bilancio e plusvalenze, e mai sfiorato dal ciclone sportivo e giudiziario di Calciopoli. Le parti si sono incontrate ieri in sede per un colloquio esplorativo e la scelta vera e propria sarà decisa e ufficializzata lunedì prossimo dal Cda bianconero, in cui non c'è unanimità in proposito. Non che Bettega non sia considerato all’altezza, ma chi è contrario sposa la tesi di un cambio radicale nella dirigenza sportiva, con un nuovo direttore generale (Marotta o Baldini) e un nuovo allenatore. L’ipotesi Bettega, invece, lascia pensare a un anticipo della Juventus di Marcello Lippi, che assumerebbe il ruolo di direttore tecnico, con la conferma di Ferrara allenatore. In quel caso, Bettega manterrebbe il ruolo di uomo di collegamento tra squadra e dirigenza e l’attuale ds, Alessio Secco, gestirebbe il mercato insieme con Lippi, rispondendo direttamente al presidente Blanc. Ma nel frattempo, preme l’urgenza del campo: Ferrara si trova in condizioni
Magia di Sneijder L’Inter batte il Livorno e vola ai quarti di finale INTER LIVORNO
Bettega ai tempi in cui furoreggiava con la maglia della Juventus
a dir poco drammatiche, in senso sportivo, perchè gli manca mezza squadra ed è la mezza più buona, da Buffon a Chiellini, a Sissoko, a Iaquinta, a Camoranesi, allo stesso Poulsen squalificato. Gli uomini sono super contati e Tiago, cioè uno dei tanti oggetti misteriosi, è una soluzione obbligata, con la sola alternativa Salihamidzic, che ha passato praticamente tutta la stagione in infermeria. In simili condizioni, spaventa anche il Catania e Del Piero, forse intuendo tutto ciò, sceglie di non parlare della situazione e lancia solo un messaggio eloquente: zitti e pedalare. Vale naturalmente anche per i
brasiliani, che domenica hanno l’occasione per fare la differenza e 'salvarè la Juventus, in particolare Felipe Melo, che per motivi contingenti avrà le chiavi del centrocampo: per lui potrebbe essere davvero l'ultima chiamata per una doppia riconferma, prima come titolare, nella seconda parte della stagione, poi come acquisto che può avere un futuro con la maglia bianconera. Per la squadra bianconera è necessaria una vittoria per chiudere bene la stagione e avviarsi verso il 2010 con la voglia matta di risalire la china e dunque sognare lo scudetto in rimonta.
Europa League. Doppietta di Cerci e gol di Scardina: primo posto nel girone
La Roma strapazza il Cska di Sofia e capitan Totti firma fino al 2014 CSKA SOFIA ROMA
0 3
CSKA SOFIA (4-3-3): Chavdarov 6; Minev 5, Po-
pov 5 (29'st Rui Miguel sv), Vidanov 5, Stoyanov 6; Yanchev 5.5, Petrov 5.5, Yanev 5; Delev 6 (35'st Todorov sv), Michel 4.5, Timonov 5 (15'st Manchev 5) In panchina: I.Petrov, Branekov, Zehirov, Baez. Allenatore: Penev 5 ROMA (4-2-3-1): Lobont 6.5; Motta 6, Andreolli 6, Burdisso 6, Riise 6; De Rossi 6.5, Pizarro 6 (1'st Brighi 6); Cerci 7 (29'st Pettinari 6), Julio Baptista 5, Perrotta 6; Okaka 5.5 (36'st Scardina 6.5) In panchina: Artur, Cassetti, Juan, Guberti Allenatore: Ranieri 6.5 ARBITRO: Stavrev (Macedonia) 6.5 RETI: 46'pt e 7'st Cerci,
44'st Scardina NOTE: serata freddissima, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000 circa. Angoli: 6-5 per il Cska. Ammoniti: Petrov, Okaka, Cerci, Stoyanov. Recupero: 1'; 3'+1'. SOFIA – Una dop- Claudio Ranieri della Roma pietta di Alessio Cerci e il sigillo del baby Scar- ri per i sedicesimi di finadina nel finale regalano al- le. Francesco Totti, intanto, la Roma la vittoria sul campo del Cska Sofia e il ha rinnovato il contratto primo posto nel gruppo E con la società giallorossa di Europa League, posizio- fino al 2014. Guadagnerà ne che permetterà ai gial- 8,9 milioni per la stagione lorossi un sorteggio «co- sportiva in corso, e 8,6 mimodo» venerdì quando si lioni per ciascuna delle conosceranno gli avversa- quattro successive.
1 0
INTER (4-3-1-2): Toldo 6; Donati 6 (38'st Maicon sv), Lucio 6.5, Chivu 6, Muntari 6; Stankovic 7, Vieira 6, Thiago Motta 6; Sneijder 7.5; Balotelli 6, Suazo 5.5 (31'st Milito 5) In panchina: Julio Cesar, Cambiasso, Khrin, Stevanovic, Etòo. Allenatore: Mourinho 6 LIVORNO (3-5-2): Benussi 6.5; Perticone 6, Rivas 6.5, Knezevic 6 (1'st Diniz 5.5); Marchini 5, Bergvold 6 (27'st Pulzetti 6), Mozart 6, Candreva 5.5, Pieri 5.5; Danilevicius 5 (18'st Dionisi 6), Lucarelli 5.5 In panchina: De Lucia, A.Filippini, Raimondi, Simeoni. Allenatore: Cosmi 6 ARBITRO: Peruzzo di Schio 5.5 RETE: 15’ st Sneijder NOTE: serata gelida, terreno in discrete condizioni. Angoli: 5-2 per il Livorno. Ammoniti: Stankovic, Diniz, Marchini. Recupero: 1'; 3'. MILANO – Wesley Sneijder sempre più faro dell’Inter. In una squadra infarcita di grandi campioni, è ancora una volta il talismano olandese (con lui in campo i nerazzurri sono imbattuti) l’uomo in grado di dare una marcia in più, a cambiare i ritmi, a inventare la giocata che spesso decide. Un copione già visto in altre occasioni e che si è ripetuto pure in Tim Cup, dove l’Inter approda ai quarti proprio grazie a una magia dell’ex Real Madrid, che riscatta l’ingenua espulsione di Bergamo trasformando in maniera magistrale una punizione (in realtà inesistente, Rivas non tocca con la mano) al 15’ della ripresa. Prima e dopo il gol di Sneijder, l’Inter ha creato e anche sprecato (soprattutto con Suazo e Milito) parecchio: ma dietro Toldo non è stato mai impegnato da Lucarelli e compagni. Pronti-via e trema la porta di Benussi: destro di Stankovic e palo pieno. Anche il Livorno si affaccia dalle parti di Toldo,
Wesley Sneijder
all’esordio stagionale. Niente di preoccupante per il numero 1 nerazzurro, eccezion fatta per un tiro di Lucarelli che sfila di non molto a lato. I ritmi sono buoni, i toscani, schierati da Cosmi secondo il 35-2, rischiano sulla punizione di Sneijder (altro palo, complice la deviazione di Benussi) e sulla combinazione tra l’olandese e Stankovic conclusa alta dal serbo. Nella ripresa Marchini, dopo aver scartato Muntari, avrebbe anche una buona opportunità ma scarica il cross decisivo sul corpo di Vieira. L’Inter insiste per vie centrali: Stankovic, sempre lui, trova Suazo, bravissimo Perticone in extremis. Da un fallo di mano di Rivas (inesistente) nasce il gol del vantaggio nerazzurro. Lo firma Sneijder (15’), con una punizione magistrale che lascia immobile Benussi. L’Inter ha l'occasione del ko subito dopo, ma Suazo sembra confondersi davanti a Benussi e si fa fermare dal portiere livornese. Al 22’il solito Stankovic trova Balotelli: Benussi c’è; e poi c'è Sneijder, altra palla filtrante per Suazo, che stavolta “spara” di prima trovando l’ottima risposta di Benussi. Toldo pronto sul sinistro del neoentrato Dionisi, poi Milito fallisce un’opportunità clamorosa.
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Sport
Giovedì 17 dicembre 2009
Calcio Connection Il Riesame rigetta l’istanza dell’avvocato per uno dei personaggi chiave dalla vicenda
Luca Evangelisti resta agli arresti domiciliari “IL mio assistito non ha nomi da fare o fatti da svelare su partite o scommesse. Non c'e' nessuno da accusare falsamente. Dopo un confronto chiaro e positivo con il procuratore della Repubblica di Potenza stiamo valutando altre strade da percorrere.'' Luca Evangelisti resta agli arresti domiciliari. Nel pomeriggio di ieri il Tribunale del riesame ha respinto l'istanza di annullamento dell'ordinanza di misure cautelari avanzata dall'avvocato Libera D'Amelio per il dirigente della Pro Vasto coinvolto nell'inchiesta sulla calcio connection lucana. Per le motivazioni bisognerà aspettare qualche giorno, ma il collegio presieduto da Lucia Gesummaria avrebbe confermato in pieno gli elementi indiziari raccolti dalla procura.
Evangelisti è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva assieme al presidente del Potenza calcio, Giuseppe Postiglione, il suo braccio destro, Pasquale Giuzio, due dirigenti del settore giovanile dei rossoblu allontanati dalla società nell'estate del 2008, e altri soggetti “non ancora identificati”. Secondo i militari ai comandi del capitano Antonio Milone avrebbe consegnato 150mila euro al patron dei rossoblu per la combine con la Salernitana del 20 aprile del 2008, ma avrebbe agito per conto di un “sistema” in grado di falsare in un brevissimo arco di tempo almeno dieci partite fino alla massima serie. In questo senso agli atti dell'inchiesta ci sono alcune intercettazioni considerate signifi-
cative tra Postiglione e Danilo Pagni, consulente di mercato del Vigor Lamezia, già ds di Sorrento, Taranto, e Gallipoli. Tantopiù che il nome di Evangelisti porta dritto all'ombra di un'eminenza già avvistata dalle parti del Viviani durante lo scoppiettante calciomercato dei rossoblu sull'asse con la Toscana proprio in quei mesi dell'estate del 2008 (vedi puntate precedenti sul Quotidiano). Su tutto questo l'avvocato cerca di fare chiarezza: il suo cliente non parlerà. Ma in questo modo gli arresti durerebbero fino ai sei mesi, mentre basterebbe solo un elemento nuovo per avere l'opportunità di riproporre la questione al Tribunale. l.a.
Luca Evangelisti
Prima Per lo spareggio Potenza-Giulianova assenze pressocchè certe
Berardi e Chiavaro out Intanto Visentin non arriva nel capoluogo: aveva la febbre Taranto
Cejas molto vicino al ritorno NATALE SI avvicina e con esso la voglia di regali. Nel calcio prima gli auguri, poi i botti di capodanno e infine quelli di mercato che, come si sa, vengono impacchettati già qualche settimana prima e consegnati qualche giorno dopo. E chissà se in tasca Max Cejas, presente allo ´Iacovone´ per Taranto-Cosenza, un fiocchetto pronto pronto da legarsi in testa già non ce l´abbia. Di rosso vestito e incappucciato, proprio come il simpatico Santa Claus, il centrocampista argentino in forza al Benevento, ed ex Taranto, si godeva la partita al freddo e alla pioggia dell´impianto della Salinella. Piacere personale, pura coincidenza o tanta nostalgia? Sorridente Cejas lascia lo stadio al termine della gara. La sua ´ex´ squadra ha vinto e lui è felice perchè è Natale e a Natale ci si scambiano i regali.
Paganese
Monticciolo rescinde LA PAGANESE comunica di aver consensualmente risolto il contratto con il calciatore Alessandro Monticciolo. La società ringrazia Alessandro per l'impegno profuso e l'attaccamento dimostrato, augurandogli un futuro professionale ricco di successi e di soddisfazioni.
Virtus Lanciano
Di Gennaro o Dionisi OCCHI PUNTATI sul mercato di riparazione in casa della Virtus Lanciano. Due i nomi ricorrenti per rinforzare il reparto avanzato dei rossoneri: la società sta corteggiando l’ex Francesco Di Gennaro, che ha già dato il suo assenso di massima al ritorno in Abruzzo, ma per il quale sono da superare le richieste del Gallipoli e Federico Dionisi, classe 1987 di proprietà del Livorno, che la Virtus aveva già inseguito in estate.
Juve Stabia
Ametrano lancia le Vespe RAFFAELE Ametrano, stabiese doc, nell’analizzare l’intero girone di andata disputato dalle vespe, pone l’accento su quanto di buono è emerso ed invita però a rimanere con i piedi per terra: “E’ innegabile che tutta la squadra si è ben comportata - così esordisce l’esperto centrocampista - chiunque è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto. Non è facile far bene quando si parte, sulla carta, con i favori dei pronostici. Però posso tranquillamente affermare che siamo un gruppo forte ed unito che ha dimostrato di valere. Ovviamente non dobbiamo dimenticare che la strada da percorrere, per raggiungere l’obiettivo prefissato, è ancora lunga”. Circa l’’apporto personale dato alla causa: “Il mio intento è quello di dare una mano allenandomi bene e contribuendo in tutti i sensi. Per il momento va bene così, sono contento e mi piacerebbe chiudere in bellezza, vincendo un campionato con la Juve Stabia, alla luce della delusione dell’anno scorso”. Inevitabilmente si passa poi a parlare della capolista Catanzaro : “I numeri dicono che i calabresi stanno facendo meglio di noi, meritando di occupare il primo posto in classifica. Da parte mia mi sento solo di aggiungere che siamo a metà dell’opera ed i giochi sono ancora aperti. Sicuramente anche il Catanzaro avverte la stessa tensione che proviamo noi, nel senso che nemmeno loro possono commettere passi falsi visto che noi non molliamo. Lo scontro diretto sarà importante anche se è prematuro parlare di tale match, atteso che manca ancora tanto tempo. L’importante è conquistare il primo posto all’ultima giornata. I risultati intermedi valgono per le statistiche”. In vista del match contro il Gela : “ Domenica ci sarà da soffrire, sappiamo che è un campo difficile. Noi stiamo bene e sicuramente andremo in Sicilia per fare la nostra partita e per portare a casa un risultato positivo”.
SOLO un miracolo dell’ultimissimo momento potrebbe restituire al Potenza la disponibilità di Agatino Chiavaro e Simone Berardi. Due dei pilastri della squadra rossoblù, infatti, appaiono non recuperabili per la fondamentale sfida in programma domenica al Viviani contro il Giulianova. Capuano sta già lavorando in tale direzione, ossia quella di non poter schierare la migliore formazione possibile in quello che si annuncia come un vero e proprio crocevia per il futuro potentino. Partendo dal difensore, problemi al ginocchio, per la torsione subita ad Avezzano, non ce ne sono, ma la caviglia appare molto gonfia ed essendo già arrivati a metà settimana senza aver potuto lavorare sull’arto, nè tantomeno sulla preparazione fisica non depone a favore di un suo recupero. Stessa circostanza di Berardi, che solo in giornata riceverà l’esito dell’ecografia alla quale si è sottoposto ieri sera. A questo punto i due saranno fuori dalla sfida a meno di un clamoroso recupero che potrebbe però riguardare più Chiavaro che quest’ultimo. Oggi pomeriggio, tempo permettendo, il Potenza si trasferirà a Vietri per sostenere un’amichevole con la squadra locale che guida il suo girone nel campionato di Seconda Categoria. Si effettuerà qualche prova, anche se è certo che la partita si svolgerà senza i due succitati, mentre potrebbe essere curioso cercare di capire se e quali variazioni tattiche Capuano avrà in mente per sorprender il Giulianova. Certamente il tecnico non modificherà
Berardi
lo schieramento a tre in difesa, con il quale però già ad Avezzano il Potenza ha manifestato parecchie incertezze. Porcaro, Barbato e Lolaico, infatti, hanno evidenziato limiti notevoli. Però, il Potenza potrebbe impostare una gara di attacco e provare uno schieramento differente dall’ultimo visto all’opera e che potrebbe comprendere anche un inserimento dall’inizio di Smith con De Cesare e una posizione leggermente più arretrata per Catania. Evidentemente, però, il test di oggi non sarà definitivo, perchè per altri due giorni Capuano tenterà quantomeno di schierare un undici assolutamente imprevedibile.
VISENTIN Come accaduto ultimamente, s’è sgonfiato prima di gonfiarsi, l’avvento di Luca Visentin a Potenza. Sembra che l’imprenditore friulano non abbia potuto onorare il suo intento di essere nel capoluogo nella giornata di mercoledì per un violento attacco febbrile. Anche Raffaele Bruno e Gerardo Passarella, che erano fiduciosi su un suo avvento, sono rimasti delusi anche per non essere riusciti a contattarlo. A differenza del passato, però, questa volta la venuta di Visentin a Potenza non era stata ampiamente pubblicizzata come nelle recenti occasioni, tanto da far ritenere che il suo arrivo potesse essere interpretato come un “giro d’orizzonte” in città per capire l’aria che si respira in questo momento attorno al Potenza. Un punto di partenza per fissare la strategia operativa e chidere un incontro ufficiale alla società e agli attuali rappresentanti del club. Comunque sia, niente di tutto questo perchè Visentin non è arrivato a Potenza. In questa circostanza, visto che qualcuno era comunque al corrente di una sua venuta, sarebbe opportuno un chiarimento definitivo sulle sue effettive e reali intenzioni: lo vuole ancora il Potenza o no? Nel secondo caso, ciascuno di quelli che gli ha dato fiducia e lo ha incoraggiato il giorno della sua venuta a Potenza, non si stupirebbe più di tanto. Ma saperlo con certezza farebbe mettere l’animo in pace a quanti stanno cercando la migliore soluzione possibile al futuro del Potenza. Alfonso Pecoraro
Seconda Il difensore sta recuperando e si candida per Brindisi
Melfi, Naglieri può esserci La società comincia a sondare il mercato. Possibili uscite NELLA GIORNATA IN CUI il Melfi ha fatto visita al centro Aias portando doni e regali, arriva una buona notizia dall'infermeria. Il terzino Naglieri è sulla via del recupero ed appare ingrado direcuperare per la partita contro il Brindisi. Gli ulteriori esami radiografici a cui si è sottoposto il giocatore, non hanno evidenziato nulladi particolarmente rilevante. Si tratta di un forte trauma contusivo che è ormai in via di assorbimento. Naglieri nell'ambito della consueta doppia seduta, svolta al Valerio, ha praticamente lavorato con i compagni, correndo e dimostrando di essere sulla via del recupero. Oggi pomeriggio il test decisivo, quando calceràil pallone e verificherà lo stato del dolore a contatto con la sfera. Anche con l'eventuale recupero di Naglieri, il Melfi che si recherà a Brindisi, resta in emergenza. Chiaria squalificato per due turni, ed Arcamone ancora alle prese con noie muscolari, non saranno del match, azzerando di fatto la
Naglieri in azione
coppia titolare di attaccanti. Una situazione che mai si era verificata in passato e che evidenzia lanecessità diintervenire in sede di mercato per irrobustire un organico che al momento non è in grado di affrontare le emergenze. Accanto a Laporta, attaccante di ruolo, anche se principalmente seconda punta, è assai probabile che a Brindisi domenica, Rodolfi sia costretto a
schierare il giovanissimo Saverio Pellecchia, esterno di centrocampo, quest'anno alle prese con la sua prima vera esperienza tra i professionisti. Un adattarsi che può rappresentare un eccezione, specie nell'ambito del girone di ritorno in cui inevitabilmente i punti in palio saranno più pesanti assumendomaggior valore. Per questa ragione la so-
cietà sta già sondando il mercato, alla ricerca dei puntelli giusti per sistemare la rosa. Il Melfi ha bisogno di peso, centimetri, potenza e fisicità. Praticamente in tutti i reparti, visto che si ha intenzione di prendere due terzini, un centrocampista esterno ed una punta di riserva alla coppia titolare. Occorrerà anche lavorare bene in uscita, perché è inevitabile che a fronte di quattro entrate previste, il responsabile del mercato gialloverde, dovrà risultare abile nel vendere. D'altronde la bravura di un responsabile di questo settore, la si individua nel vendere più che nell'acquistare. Richieste non mancano per alcuni giocatori, che devono trovare solamente l'accordo economico. L'auspicio dei tifosi gialloverdi è quello che dopo la sessione di mercato invernale, il Melfi sappia ripartire come l'anno scorso e disputare una seconda parte di torneo esaltante. Prima però c'è da pensare al Brindisi, cliente scomodo e difficile da affrontare. Emilio Fidanzio
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38 Sport
Il difensore Omar D’Amanzo si accasa a Grottaglie, pure Milzi con la valigia
Matera, è fumata grigia Atteso per oggi l’elenco ufficiale dei partenti. Pure un over in arrivo Bocche cucite in casa biancazzurra in merito alle novità di mercato. «Inutile dare dei nomi se non abbiamo in mano il tesseramento, cosa che potrebbe avvenire a qualsiasi momento. Stiamo raccogliendo, dopo aver seminato». Questa la versione della società per bocca del direttore generale Giuseppe Fragasso. Ma qualcosa si muove in uscita, perchè la decisione di affidare i pali ad un portiere del 1991 porta a naturali ragionamenti di calciatori che d’ora innanzi non proverebbero tanto spazio. Parliamo dei 1991. Dovrebbero lasciare il sodalizio biancazzurro Milzi e D’Amanzo. Ilprimo hamercato ineccellenza pugliese, mentre il secondo in merito a quanto apparso sul sito internet di Grottaglie dovrebbe approdare alla corte di Enzo Maiuri. La società ha annunciato che ufficialmente renderà pubbliche le proprie decisioni dopo le 19 di oggi quando chiuderà ufficialmente il mercato e le liste di svincolo. Ovvero, sarà inviato un elenco firmato dal presidente Perniola all’ufficio tesseramenti per comunicare chi è stato svincolato e che potrà accasarsi altrove tra i dilettanti. Gli obietti-
Giudice Genchi ai box per due giornate
Ferrentino rimedia tre turni più uno per i gialli
Omar D’Amanzo ed a fianco Vincenzo Milzi, entrambi tra i partenti
vi di mercato sono un attaccante over (vista l’indisponibilità di Genchi per squalifica, elemento però dato da fonti non ufficiali in discussione) un esterno sinistro e uno destro under. Mentre per il centrocampista e il difensore si tentenna, ma alla fine qualcosa arriverà. Chiaro il disegno della società, prima di annunciare qualsiasi partenza vuole accaparrarsi il sostituto e bilanciare. Dopo due sconfitte di seguito e qualche voce (non infondata) in merito a qualche partenza eccellente, c’è chi è pronto a giurare che il progetto
è ridimensionato. «Questo credo che sia da escludere-afferma Fragasso- ma è chiaro che in questi momenti abbiamo altro a cui pensare. I conti si fanno alla fine». Da fonti di operatori di mercato il Matera è una delle società più attive, ma c’è da dire che di calciatori interessanti e appetibili ce ne sono davvero pochi e che taglia qualcuno di importante lo fa per ragioni extrasportive. L’aria che tira sembra quella che precedono gli annunci importanti, ma è normale che ci sia scetticismo traitifosi chesiattendevanori-
Ai sinnici 500 euro come pure ai biancazzurri
voluzioni che però non pagano come dimostrato l’anno scorso. Inserire, oltre a un altro portiere del 1991, già a Matera da tempo ma che sarà tesserato a gennaio, un’altra punta sembrano le urgenze più impellenti. Perchè di difensori che farebbero al caso del Matera ce ne sono a iosa, per il centrocampista c’è una frenata visto che Martone sta dando grossi risultati e si attende Mazzoleni che non ha ancora dimostrato il suo valore che c’è, perchè è indiscutibile come atleta e uomo. Renato Carpentieri
Serie D: questi i provvedimenti del Giudice Sportivo in merito al girone H. Società: 1.000 euro Bacoli Sibillaflegrea, 800 euro Fasano, 700 euro Neapolis, 500 euro Francavilla PZ, 500 euro Matera (Per avere al termine della gara propri dirigenti e collaboratori non identificati, indebitamente presenti nello spazio antistante gli spogliatoi, determinato un principio di rissa con "spintoni e manate" con i dirigenti ed i collaboratori della società avversaria, che veniva sedata solo per il tempestivo intervento delle Forze dell'Ordine e di altri propri dirigenti della società.). Allenatori: Una giornata: Carlo Di Bari (Matera) Calciatori: tre gare Massimo Ferrentino (Pisticci), due gare Francesco Modesto (Fasano), Giuseppe Genchi (Matera) (Per avere protestato in modo plateale e con espressioni offensive ed irriguardose nei confronti di un Assistente Arbitrale). Una gara: Giuseppe Costagliola (Bacoli S.), Nicola Armento (Bitonto), Luigi Bencardino (Casertana), Massimo Ferrentino (C. Pisticci), Domenico Lavecchia (C. Pisticci), Vincenzo Monti (Iscia Isolaverde), Francesco Vitale (Turris). sport@luedi.it
Il dirigente: «Scelte scomode ma necesarie»
Il derby finisce in parità Pisticci, Albano spiega solo per le multe rimediate le ragioni delle epurazioni FRANCAVILLA – Rossoblu che hanno ripreso le sedute di allenamento che si dividono tra lo stadio “Nunzio Fittipaldi”e il “Gian Battista Rossi” della vicina Senise. La squadra agli ordini dello staff tecnico, sta smaltendo le tossine post derby. Ranko Lazic e il suo vice Salvatore Marino, si dividono nel lavoro da svolgere sul campo, con il vice Marino impegnato nella preparazione dei portieri. Dopo la buona prova offerta dalla squadra nell’ultimo turno di campionato contro il Matera, dove i sinnici hanno confermato di avere cuore e personalità, la squadra suda sul campo di allenamento. Al tirar delle somme, i tre punti guadagnati, sono stati la giusta ricompensa. In precedenti circostanze la fortuna aveva voltato le spalle. Al di là del saggio di tenacia sfoderato con i biancazzurri materani, però, il bilancio del girone di andata, fino ad ora del Francavilla, può ritenersi più che positivo. In attesa anche, del responso del giudice sportivo in merito alla gara interna contro il Fasano, che salvo capovolgimenti di fronte, dovrebbero consegnare ai sinnici due punti, che darebbero al Francavilla, la quarta posizione in classifica. Zona play off, che renderebbe alla formazione del patron Cupparo, la consacrazione dopo tanti sacrifici fatti. Società che ha investito tanto in questi anni, dando dimostrazione di grande capacità gestionale, con degli acquisti fatti con razionalità e no tanto per comprare. Forse adesso in questa campagna acquisti di riparazione, potrebbero esserci dei piccoli aggiusti alla rosa, viste le partenze di Manco, Bacio Ter-
Genchi fermato nel derby (foto fc matera.it)
racino, Cesareo e Simeone. Ma può darsi anche che ancora una volta il direttore sportivo Nicolino Nicolao, opti per qualche soluzione interna, magari con degli elementi da pescare nella primavera. Staremo a vedere. Fatto sta che fino ad ora il Francavilla, ha ottimizzato al massimo gli investimenti fatti in questa stagione. Adesso però, bisogna tenere alta la concentrazione della squadra, che sta viaggiando a buoni ritmi, cercando di non montarsi la testa, come ha dichiarato il giorno successivo al successo nel derby, lo stesso presidente dei rossoblu Cupparo. Domenica la trasferta di Bacoli, ci dirà ancor di più cosa questo Francavilla ha intenzione di fare. La posizione di alta classifica, fino ad ora è ampiamente meritata, con una difesa solida, che ha incassato soltanto tredici reti, Del Prete e compagni potranno recitare la cenerentola del campionato. Questo è quello che in molti sperano sul-
lo sponde del Sinni. Ma per continuare a sognare, bisogna aspettare, ma soprattutto, fare ritorno dalla cittadina campana, con l’intera posta in palio. Intanto, il giudice sportivo non si è ancora pronunciato in merito alla gara con il Fasano, mentre per il derby ha comminato una sanzione di 500 euro così motivata: «Per avere al termine della gara propri dirigenti e collaboratori non identificati, indebitamente presenti nello spazio antistante gli spogliatoi, determinato un principio di rissa con "spintoni e manate" con i dirigenti ed i collaboratori della società avversaria, che veniva sedata solo per il tempestivo intervento delle Forze dell'Ordine e di altri propri dirigenti della società». Motivazioni in copia con quelle del Matera. Almeno in questo il derby è finito pari, mentre dal punto dio vista del risultato i punti sono andati al Francavilla. Claudio Sole
Dopo che il Pisticci ha attuato la scelta drastica di mandare a casa ben otto giocatori, prende la parola il vice presidente, Domenico Albano, vice presidente del Comprensorio Pisticci, per spiegare il senso di una operazione così risoluta al fine di evitare interpretazioni sbagliate. “La società - puntualizza subito Albano - è fermamente intenzionata a cercare la salvezza e per farlo ha adottato scelte difficili, ma necessarie. Visti i risultati poco confortevoli che questo gruppo di giocatori ha ottenuto Domenico Albano finora, e considerate le scadenze di mercato per quanto riguarda gli svincoli, abbiamo deciso di operare scelte radicali, mandando a casa numerosi atleti. Non è stato semplice, perché si tratta di bravi ragazzi e validi calciatori che, tuttavia, nel complesso, erano privi dell'esperienza necessaria per competere in questa categoria. Ringraziamo tutti per il contributo offerto, in particolar modo Grieco, che è stato grande protagonista nella passata stagione e si era ambientato benissimo nella realtà pisticcese. Auguriamo a lui, come a tutti gli altri, le migliori fortune sportive nella speranza che un giorno le nostre strade possano nuovamente incrociarsi”. Il problema, adesso, riguarda la consistenza di Massimo Ferrentino un organico che domenica prossima dovrà affron- ca. Ma per ricostruire un tare un delicato scontro diretto. “Purtroppo - pro- organico, com'è nelle nosegue Albano - le scadenze stre intenzioni, serve il di mercato sono andate a tempo necessario in coincidere con la partita quanto non conviene agicontro il Pomigliano e re con scelte affrettate e pertanto era inevitabile con l'acqua alla gola. Vogliamo scegliere beagire con questa tempisti-
Degli arrivi ci saranno
ne i nuovi giocatori ed individuare ciò che veramente ci serve, perché bisogna muoversi nel pieno rispetto delle forze economiche a nostra disposizione che non sono certo illimitate. Meglio, dunque, attendere anche qualche giorno in più, se sarà necessario, in quanto dopo la gara di domenica avremo un mese di tempo per riorganizzarci”. Difficile, pertanto, attendersi grosse novità nel mercato in entrata in vista di domenica. “Con il Pomigliano - aggiunge Albano - giocheremo una gara difficilissima ed in condizioni non ottimali. Andrà in campo chi è rimasto. Avremo grossi problemi soprattutto in attacco. Se riusciremo a perfezionare già a breve alcune operazioni potremo disporre di qualche calciatore in più già per domenica, ma, ripeto, non vogliamo farci condizionare dalla fretta”. Il vice presidente chiude pertanto con un preciso invito alla comprensione rivolto al pubblico ed alla tifoseria. “Faccio una preghiera a tutti coloro che ci sostengono affinché capiscano il senso delle nostre scelte e pazienza se domenica toccherà, probabilmente, assistere ancora ad una gara di sofferenza. Non partiamo certo battuti, ma siamo consapevoli dei nostri limiti attuali. Roma, tuttavia, non si può ricostruire in un giorno”. Intanto la squadra è al lavoro per preparare la partita contro il Pomigliano del neo allenatore Luigi Corino ex Matera che ha sostituito Nastri sulla panchina granata. Roberto D’Alessandro
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Sport 39
Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
Coppa Italia La Fortis fa 0-0 a Oppido e passa grazie all’1-0 dell’andata
Il Murgia va in finale L’appuntamento decisivo il 6 gennaio contro il Real Tolve OPPIDO F. MURGIA
0 0
OPPIDO: Vaccaro R., Giganti, Manniello D., Leone A. (47'st Colangelo), Santagata, Volturno, Leone G., Vaccaro M. (38'st D'Amico), Ronca, Ciardiello (1'st Grieco), Santopietro; A disp. Brancale, Manniello V., Provenzale C., Smaldone; All. Manniello. FORTIS MURGIA: D'Elia, Chessa, Di Girolamo, Maurelli, Cannillo, Grassani F., Grassani D., Sardella, Andriotti (49'st Pastore), Martimucci (44'st Vitale), Petruzzella; A disp. Napolitano, Di Vito, Delle Foglie, Daddario, Lorusso; All. Squicciarini. ARBITRO: Albano di Potenza. NOTE: Temperatura fredda. Ammoniti Vaccaro R. (A.C.) e Grassani D. (F.M.). Espulso Manniello D. (A.C.) al 47'st per fallo da ultimo uomo. Angoli sette a due per la Fortis Murgia. Un’esultanza della Fortis Murgia in campionato
OPPIDO LUCANO - La Fortis Murgia di mister Squicciarini approda in finale di Coppa Italia Regionale raggiungendo il Real Tolve. Lo zero a zero conquistato ieri sul sintetico di Oppido Lucano contro l'Angelo Cristofaro porta i materani alla prima finale
di coppa della loro breve storia. Non basta il cuore ai bianco verdi per ribaltare lo zero a uno dell'andata in quel di Matera. Non basta neanche il rientro a Oppido del centrale difensivo Peppe Santagata e l'esordio di
Grieco per regalare a mister Manniello la finale regionale. Ai rosa nero materani bastava il pareggio e così è stato. L'A.C. Oppido ha provato a pressare, a costruire azioni pericolose e mettere in difficoltà gli ospiti ma mi-
Eccellenza Filadelfia: «Troppe disattenzioni sulle palle ferme»
ster Squicciarini ha messo in campo una squadra solida in difesa che non ha mai lasciato spazio ai padroni di casa. Dopo appena 5' dal fischio d'inizio la prima azione degna di nota è di marca ospite direttamente da calcio d'angolo ma Vaccaro R. è pronto e neutralizza di piede. L'A.C. Oppido prova a prendere le misure ma Ciardiello fatica moltissimo a trovare la posizione giusta e sembra fuori dagli schemi della squadra. I padroni di casa non trovano sbocchi e la Fortis Murgia prova a colpire in contropiede al 19' quando Martimucci, con un passaggio filtrante, viene messo a tu per tu con Vaccaro R. che di piede salva e mette in angolo. La prima frazione di gioco continua senza troppi sussulti e le azioni più pericolose nascono solo da calci piazzati. Al 44' è ancora un riflesso felino di Vaccaro R. ad evitare la rete di Andriotti abile ad anticipare tutti. Il ritorno in campo inizia sulla falsa riga del primo tempo e dopo 2' di gioco Grassani F. recupera palla nella trequarti avversaria e prova la conclusione, ma il tiro non è preciso e si spegne sul fondo. La Fortis Murgia difende con tutti i suoi effettivi e l'A.C. Oppido non riesce mai a trovare gli
spazi giusti per poter rendersi pericolosa. Al 32' Petruzzella parte palla al piede e semina il panico tra la difesa locale ma Giganti è bravissimo ad anticipare l'attaccante ospite un attimo prima della conclusione verso la porta. La partita si scalda. L'A.C. Oppido si sbilancia pericolosamente nella metà campo avversaria e al 35' rischia di capitolare ma, l'incornata di testa Cannillo non è precisa e, Vaccaro R. si salva. Un minuto dopo è Santagata ad avere l'occasione per portare i padroni di casa in vantaggio ma la sua conclusione è da dimenticare con la sfera che va altissima sopra la traversa. Al 39' l'A.C. Oppido è tutta riversata nell'area avversaria, Manniello D. prova a trovare l'angolo alla sinistra di D'Elia ma la sfera termina di pochissimo sul fondo. La gara si incattivisce e al 48' lo stesso Manniello D. viene espulso per fallo da ultimo uomo. Sugli sviluppi del calcio piazzato Petruzzella centra la parte alta delle traversa. É l'ultima azione da segnalare. Tra Angelo Cristofaro Oppido e Fortis Murgia finisce zero a zero. Fortis Murgia in finale e A.C. Oppido con la testa ormai solo al campionato. Rocco De Rosa
Promozione Classifica precaria
Avigliano, momento no Lagopesole in crisi Fondamentale la trasferta di domenica a Genzano AVIGLIANO – Errare è umano. Perseverare diabolico. Ovvero, in questo caso: la saggezza popolare applicata al calcio. Commettere errori, quando una squadra è costruita su un gruppo giovane e con poca esperienza, è eventualità da mettere in conto. Il problema nasce se degli errori commessi non si riesce a far tesoro per capire come evitare di ricascarci. Peggio, se le stesse amnesie si ripropongono, uguali, a brevissima distanza. Prendiamo il caso di AviglianoAtella Monticchio. Di nuovo, contro una squadra della fascia alta della classifica l'Avigliano riesce a tirar fuori il meglio di sé. Va in vantaggio, si fa raggiungere su azione nata da calcio da fermo, poi torna avanti ed allunga, favorita dal rigore benignamente concesso sulla caduta in area di Tornillo dall'arbitro Salerno, evidentemente ancora roso dai sensi di colpaper avernegatoun altrorigore, e quello sì che c'era, nel primo tempo a Di Pietro. Sul 3-1, a dieci minuti dalla fine, bisognerebbe semplicemente fare un po' di attenzione.
E invece, trasformato il penalty, la difesa granata lascia Libutti libero di andare a riaprire una gara che sembrava chiusa. Dalla ripresa del gioco non sono passati nemmeno trenta secondi. Come a Matera contro il Fortis Murgia: gol segnato, rilassamento, distrazione, gol subito. Sequenza che si ripete in fotocopia, e se nel caso di Matera, considerati da un lato l'avversario, dall'altro le condizioni di una squadra ridotta ai minimi termini da infortuni e squalifiche, si può anche pensare che sarebbe stato difficile recuperare il risultato (ma la controprova evidentemente manca), contro l'Atella ripetere quell'errore ha significato spalancare il morale degli uomini di D'Urso alla speranza di una rimonta. Che, puntualmente, è arrivata. Sulla terza azione nata da palla inattiva (una rimessa laterale), consentendo ad un difensore di arrivare libero al tiro in una area di rigore intasata ma evidentemente non ben controllata, e all'ultimo secondo di gioco. Come, appena sette giorni prima, contro il Picer-
no: anche lì gol preso a cronometro praticamente azzerato. Risultato: complessivamente tre punti buttati via, in due partite casalinghe consecutive. Nella beffa, l'allenatore granata Bartolo Filadelfia riesce a trovare motivi cui guardare con ottimismo: “Il mio giudizio è sicuramente positivo, perché abbiamo interpretato la partita per come l'avevamopreparata insettimana. Peccato per il calo di concentrazione subito dopo il gol del 3-1, e soprattutto, per le disattenzioni sulle situazioni di gioco a palla ferma, che ci stanno costando caro”. Tanto caro da rendere sempre più delicata la classifica, considerando anche il ritorno del Ferrandina,che rendeoggi menoipotetica la possibilità dei playout. Diventa fondamentale, perciò, la trasferta di domenica a Genzano, contro la squadra che oggi occupa il primo posto utile ad evitare i playout. Un risultato positivo significherebbe davvero tanto, anche per il morale, al momento del giro di boa di metà stagione. Giancarlo Tedeschi
dopo sei ko di fila
OTTO SU OTTO. Un en plein del quale si sarebbe fatto volentieria meno. L'intero girone di andata costellato di sconfitte lontano da casa. Un rendimento con il quale le possibilità di salvezza si fanno davvero risicate. Ma quel che è peggio è che la classifica continua a non sbloccarsi. Un mese e mezzo senza far punti. L'ultima volta è un ricordo che nella memoria tende a farsi sempre più sbiadito. Era il primo giorno di Novembre, avversario l'Atletico Scanzano di allora, ben diverso da quello di oggi, capace di due consecutivi pareggi che ne rilanciano le speranze di approdare ai playout. Da allora, per il Lagopesole, solo sconfitte. Due in casa, quattro lontano. Quota nove che non si sblocca, mentre le più dirette avversarie danno concreti segni di vita. Combinato disposto di una serie di circostanze che rende il futuro della squadra di Alfano ricco di incognite. Bella, forse, l'occasione che più di altre ha evidenziato le difficoltà dei federiciani. Era uno scontro diretto, nella giornata in cui, curiosamente, il calendario metteva di fronte le ultime sei di una classifica della cui parte bassa poteva ridisegnare il volto. Una partita
già difficile in sé, da affrontare senza Sabato, cioè l'elemento che più avrebbe potuto rendersi pericoloso potendo sfruttare gli spazi per il contropiede. Basta, per giustificare una sconfitta così netta? Sicuramente no. Così come non basta l'aver dovuto giocare una parte di gara con l'inferiorità numerica determinata dall'espulsione di Donato Mecca, l'uomo d'ordine del centrocampo. Non basta, perché troppo netta è stata la differenza di valori espressa dal campo. E al Lagopesole può rimanere solamente la recriminazione sulbuon quartod'ora iniziale.Al di làdel risultato e delpesante passivo, quelloche piùpreoccupa, inprospettiva, è come il Lagopesole, trovatosi in svantaggio, abbia smarrito le sue energie morali. Brutto segnale, alla vigilia di una partita come quella di domenica prossima, nella quale il Lagopesole dovrà tirar fuori tutto il suo carattere per invertire la tendenza negativa. Chiudere il girone di andata con una vittoria sarebbe un buon modo per ridare fiducia a tutto l'ambiente e per approcciare su basi diverse la fase decisiva della stagione. g.t.
Seconda Categoria Già in apertura, dopo due minuti, la squadra di Torchia apre i conti con Romano
Cicchetti trascina l’Anzi nel poker al Marsico ANZI MARSICO
4 0
ANZI: Petruzzi R. ('89), Telesca (38' st Petruzzi A.), Petruzzi R. ('90), Tito, Cutro D. (20' st Petruzzi M.), Buchicchio, Romano A. (18' st Giorgio An.), Rubolino, Romano M., Cicchetti, Pecora. A disp.: Marino, Lauletta, Falce, Romano R. All.: Torchia. MARSICO: Di Taranto, Logiurato S., Azzato M. (22' st Vaccaro), Logiurato D. (35' pt Sanseviero), Larocca, Arlotto, Lomanto, Votta, Pisano, De Rosa (10' st Cirigliano), Sassano. A disp.: Azzato L., Cataletto, Conti. All.: Pasquariello. ARBITRO: Favale di Bernalda. RETI: 2' pt Romano A., 30' pt Romano M., 18' st, 40' st (rig.) Cicchetti. NOTE: giornata fredda. Ammoniti: Telesca, Buchicchio (A), Larocca, Arlotto (M). Spettatori: 40 circa. Cicchetti dell’Anzi
ANZI - L'Anzi di mister Gaetano Torchia ha gioca-
to a “poker” contro il Marsico, “maglia nera” del campionato. Con una roboante quaterna (due realizzazioni per tempo), il collettivo anzese ha imposto la sua netta superiorità tecnica e di gioco alla formazione della Val d'Agri, sempre sconfitta lontano da casa in questa stagione (cinque ko di seguito). L'Anzi, invece, ha dimenticato in fredda lo scivolone di misura di Albano (di dieci giorni fa) ed ha confermato di non conoscere mezze misure: o vince o perde. Il segno “X” è stato bandito dopo la prima giornata di campionato (gara poi persa “d'ufficio”). Anche la classifica comincia a sorridere a Petruzzi e company: il settimo posto è diventato più che una certezza. Inoltre, con il 4-0 rifilato al Marsico, si è mantenuta a debita distanza una concorrente pericolosa per la permanenza. La cronaca dell'incontro ha raccontato di un Anzi subito avanti che, però, ha rischiato di impattare la contesa, prima di allungare in maniera definitiva. Al 2' la zampata di Antonio Romano premia un'azione corale dell'intero pacchetto avanzato anzese. Lo svantaggio non demoralizza il Marsi-
co, che manca il pari, già al 10', con una parabola, di precisione chirurgica, di Pisano su calcio piazzato. La sfera si infrange all'incrocio dei pali. Scampato il pericolo, l'Anzi esce dal guscio e mette sotto pressione la formazione ospite. Al 13' il bomber Cicchetti manca clamorosamente il raddoppio, di fronte a Di Taranto. Non è da lui, si rifarà nella ripresa con la sua personalissima doppietta. Il Marsico risponde al quarto d'ora di gioco con una bella volèe di Pisano a fil di palo. Sull'altro versante, Pecora si fa chiudere lo specchio della porta dall'intervento decisivo di Di Taranto (27'). E' soltanto il preludio al bis anzese, che arriva puntuale alla mezzora con Michele Romano, abile a concretizzare a rete un'ottima triangolazione. Nella ripresa sale in cattedra l' “ariete” locale, Michele Cicchetti. Il goleador dell'Anzi è spietato contro il Marsico. Al 18' chiude definitivamente le sorti del match, firmando il tris, ed al 40' serve il poker dagli undici metri (per un atterramento in area di Michele Romano). Donato Pavese
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Fantacalcio A Il Chievo con il vento in poppa contro il Palermo
Frenata la scalata dell’Inter La Fiorentina rifila sei reti ai nerazzurri e balza al secondo posto MATERA - S'interrompe la rincorsa dell'Inter verso le prime posizioni della classifica. A tarpare le ali alla squadra neroazzurra è stata la Fiorentina che implacabilmente, nello scontro diretto, ha maramaldeggiato infliggendole sei reti e subendone soltanto tre. Dopo una prima fase di gioco abbastanza equilibrata, caratterizzata dal botta e risposta del viola Donato Cristalli e del meneghino Gerardo Mauriello, il primo allungo della fiorentina per merito di Daniele Duni al 15' minuto e ancora di Cristalli al 17'. Prima del fischio di fine primo tempo Antonio Albano riapriva le gara fissando il risultato sul tre a due. Nella ripresa, però, erano ancora i toscani ad allungare con Daniele Duni e Giovanni Di Pede, e quindi, nel finale, un'altra rete per parte ad opera di Albano e Di Pede.Chi invece non perde colpiè il Chievoche nell'ultima gara ha agevolmente superato il Palermo. Nove a tre il risultato definitivo in virtù della quaterna messa a segno da Gianfranco Bellacicco e delle reti di Luca Carlucci, Nicola Festa, Gianluca Lagalante, Angelo Santochirico ed Antonio Ambrosecchia; di Giuseppe Cuscianna, due centri per lui, e Alfonso Casillo le reti rosanero.Guadagna altri tre punti in classifica anche il Bari, a propria volta vittorioso sul Siena. Due le doppiette della gara siglate dal bianconero Antonio Sansone e dal biancorosso Daniele Conte, mentre hanno messo il proprio sigillo personale i pugliesi Luca Liccese, Fedele Manicone, Angelo Ambrosecchia, Daniele Fragasso e Daniele Conte, ed i Toscani Pasquale Rizzi e Giovanni D'Ercole. Bene anche il Milan che sotto un diluvio di acqua ha avuto ragione piuttosto nettamentedel Catania. Otto i palloni messi in fondo al sacco dai giocatori in casacca rossonera, quattro da Domenico Ventura, due da Giovanni Ruggieri ed uno da Luigi Annicchiarico e Giovanni Andrisani. Per i siciliani i gol di Vito Moramarco, Pietro Scalera ed Emanuele Tragni.Perde terreno, invece, il Cagliari, sconfitto da una imprevedibile Juventus. Sul finire della gara le due re-
Antonio Albano
ti di Luca Coronella e di Cosimo Vizziello hanno capovolto un risultato che vedeva i sardi prevalere grazie alla doppietta di Giovanni Marinaro e alla rete di Giuseppe Sanchirico. Per i bianconeri, invece, era andato a segno ancora due volte Cosimo Vizziello. Continua a scalare la classifi-
Bruno Barbafolta
ca l'Udinese. I bianconeri hanno infatti sbrigato la pratica Livorno imponendo ai labronici il risultato di sei a due. Ben cinque i centri di Bruno Barbafolta, l'altra rete è stata siglata da Nicola Di Pede, mentre per il Livorno la doppietta di Fabio Ramaglia. Al 50' minuto, con la rete di Giu-
Vito Rondinone
seppe Di Pede, il Genoa si è aggiudicato il derby della lanterna. In precedenza l'attaccante rossoblu era andato a segno altre tre volte mentre per la Sampdoria, che peraltro ha costantemente condotto la gara, la doppietta di Nicola Di Cuia e le reti di Pietro Cappiello e Vito Rondinone.
Nicola Di Pede
Tredicesima sconfitta, invece, per la Roma costretta all'ennesima capitolazione dall'Atalanta. La rete di Nunzio Ambrosecchia al 51' ha privato i giallorossi del secondo punto stagionale. Le altre marcature sono state messe a segno dai neroazzurri Emanuele Eletti, Giuseppe Papa-
pietro, autori di una doppietta, e Donato Tataranni, e dai capitolini Antonello Caserta, Michele Pisciotta, anch'essi autori di due gol ciascuno, e da Cosimo Rubino. A tavolino la Vittoria della Lazio sul Bologna, mentre è stata rinviata la gara tra Parma e Napoli. A.Sacco
Fantacalcio B Triestina tallonata dai gialloble
Frosinone e Modena ok Vince la sfida al vertice l'Empoli. La squadra toscana ha infatti superato la quarta forza del campionato Reggina rosicchiando ai calabresi tre punti e riducendo dalla stessa il distacco ad un solo punto. Bene, invece,il trio di testa composto da Triestina, Modena e Frosinone. Mantiene il passo anche il Grosseto che ottiene tre punti a tavolino a spese del Vicenza, mentre perde terreno il Sassuolo che dopo la sconfitta rimediata nel derby proprio contro il Modena, si vede superato dal Grosseto e dall'Empoli. Si accende, dunque, la lotta per la quinta posizione, l'ultima utile per assicurarsi la chances play off, mentre sembra perdere colpi anche il Torino mortificato dal Lecce. La Triestina che, dopo il mezzo passo falso impostole dal Torino, sfoga tutta la propria rabbia, dieci a uno il risulta-
CALCIO A 7 MATERA
to finale, sul malcapitato Brescia. Due le triplette, ad opera di Massimo Martulli e Rocco Montemurro, ed una doppietta messa a segno da Rocco Virelli. Tennistico, invece, il risultato che il Modena ha imposto al Sassuolo, sei a uno con una bella doppietta di Dario Pietracito, il Frosinone ha sbrigato la pratica Gallipoli. Interessanti, però, le doppiette messe a segno dalla coppia Raffaele Argiolas e Giuseppe Angelastri. Identico il risultato con cui l'Empoli ha superato la Reggina, mentre ben più netto il nove a due inflitto dal Lecce al Torino. Due le doppiette, quelle di Adriano Lamacchia e Cosimo Taccardi, e una tripletta siglata da Giovanni Pisciotta. Perde terreno il Cittadella sconfitto con il minimo scarto dall'Ascoli, mentre assapora il gusto dei tre punti l'Albinoleffe, vittorioso sul Cesena per
serie A
Rocco Virelli e Danilo Bochicchio
5-3 con le triplette di Daniele Vizziello e Domenico Paternoster. Salgono a quota cinque Mantova e Padova. I lombardi hanno infatti superato il Piacenza con un netto 9-4, doppiette di Agostino Adorisio per
CALCIO A 7 MATERA
gli emiliani e di Domenico Selvaggi, Nicola e Michele Di Tinco per il Mantova, mentre i padovani hanno inflitto un pesante 8-0 alla Salernitana a,s.
serie B
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Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
“Calcio in città” di Potenza C’è il primo segno X stagionale: Cagliari-Bari 4-4
La Samp perde lo scettro I blucerchiati confermano la media dei due gol subiti a partita POTENZA - Due notizie hanno fatto sicuramente clamore nel “Calcio in Città” di Potenza, giunto alla sesta settimana di campionato. La prima: nonostante abbia rispettato la sua media stagionale in termini di gol subiti (due a partita), la Sampdoria ha perso lo scettro di regina del torneo potentino di calcio a sette e la sua prima gara, dopo quattro sorrisi di seguito. La seconda: abbiamo atteso ben sei giornate di campionato per vedere, finalmente, il primo segno “X” della stagione agonistica. L'artefice di tutto questo è stato il team del Cagliari che, prima, ha fermato la Sampdoria, piegandola per 2-1 e, poi, ha impattato per 4-4 contro il Bari (primo pareggio stagionale). Inoltre, il sesto turno del “Calcio in Città” di Potenza ha regalato la vittoria numero sei (di fila) alla capolista Fiorentina, che segna gol a grappoli (ben quarantadue dall'inizio del campionato). I viola hanno decisamente allungato sulla seconda piazza della classifica, battendo il Catania, nello scontro-di-
retto d'alta quota. I “siciliani” sono capitolati per 7-4 di fronte alla corazzata Fiorentina, perdendo il loro secondo incontro stagionale. E' stato rinviato, invece, l'altro match-clou di giornata tra la Sampdoria ed il Napoli. Entrambe le squadre viaggiano, a braccetto, in
piazza d'onore e distano sei lunghezze dalla vetta. Passando agli altri incontri in calendario, la Roma si è proiettata a ridosso delle prime quattro big del torneo, annullando, con un passivo di otto reti (8-0), l'Udinese, fanalino di coda. Il Cagliari è salito a sette lunghezze, grazie alla vittoria sulla Sampdoria ed al
POTENZA - Le grandi del torneo potentino “Over 35” di calcio a sette hanno osservato un turno di stop forzato, in questa settima giornata di campionato. Non sono scese in campo (i loro incontri sono stati rinviati), la capolista Ceramica (contro l'Azzura Isomax) e la sua vice Studio Immagine (nel big-match con la Casa nel Bosco). Hanno giocato, invece, gli Amici Ritrovati, terza forza del torneo “Over 35”, ed hanno collezionato il loro secondo tonfo di fila contro il Comune di Potenza. La gara è terminata con il sorprendente risultato di 5-4 a favore dell'ex fanalino di coda del campionato. Probabilmente ha influito, sulla sconfitta, anche il precedente insuccesso contro lo Studio Immagine. In quarta posizione, troviamo l'imbattuta (e sempre vittoriosa) Casa nel Bosco. Nonostante i match da recuperare
pari (per 4-4) contro il Bari. Nella sfida tra “cenerentole”, il Palermo ha vinto la sua seconda gara della stagione, a spese del Bologna (6-5 il punteggio conclusivo). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città” di Potenza non ha comminato
nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentotto gol messi a segno in questa sesta giornata (268 marcature in totale in campionato), di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 13, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 succes-
Over 35 La Ceramica non gioca, ma resta in vetta
Tonfo degli Amici Ritrovati siano ancora tre, la Casa nel Bosco punta dritto al primato della graduatoria. Ne è l'esempio lampante, la convincente vittoria per 5-3 sugli All Blacks (nel primo recupero di una lunga serie). Bene il Bodisa 2 Potenza che ha piegato nel “derby” il Bodisa 73 con una cinquina (5-2). Ora, il Bodisa 2 Potenza si è collocato in sesta posizione, alle spalle dell'Accademia Calcio (il confronto con lo Sporting Lucana Service è stato posticipato). Seconda gioia stagionale per la formazione dell'Emilioenando, vittoriosa sul Polaris per 5-2. Gli All Blacks, invece, hanno dato
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un dispiacere al Benfica, battuto per 8-5. L'organizzazione del torneo “Over 35” di Potenza ha comunicato che fino al 19 dicembre prossimo potranno essere tesserati nuovi atleti e che, dopo questa data, non sarà più possibile aggiungere calciatori alle rose delle squadre, fino alla conclusione del campionato. Ecco, ora, i recuperi in programma in questo mese di dicembre: La Casa nel BoscoAzzurra Isomax sabato 19 dicembre, alle ore 15.30, La Casa nel Bosco-Studio Immagine lunedì 28 dicembre, alle ore 20. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in
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serie A
si interni, nessuna vittoria esterna ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (42 reti), il peggiore è quello dell'Udinese (14 reti). La migliore difesa è quella della Sampdoria (10 reti subite), mentre la peggiore è quella del Bologna (46 reti subite). Donato Pavese
base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del torneo “Over 35” di Potenza, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Trentasei gol messi a segno (431 marcature in totale) in questa settima giornata, di cui 13 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 23, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 0 successi interni, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (45 reti), il peggiore è quello del Polaris (19 reti). La migliore difesa è quella della Casa nel Bosco (12 reti subite), mentre è del Comune di Potenza la retroguardia più perforata (53 reti subite). do.pa.
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torneo OVER
CLASSIFICA
ERA la fine di novembre quando Don Paolo Di Nota, vecchia conoscenza della comunità armentese ed ora parroco di Guardia, invitò la parrocchia di Armento a partecipare, assieme a Guardia e Gorgoglione, al primo triangolare interparrocchiale di calcio a 5 per under 14. Tra la trepidazione dei giovani atleti armentesi e tra un allenamento e l'altro, il fatidico il 7 Dicembre arrivò. La squadra composta da Fabio Ambrosini (capitano), Giuseppe Curto, Giuseppe Marotta, Mattia Viola, Nicola Ierardi, Gianfranco Schinco e Vincenzo Pompeo, si avvia in una piccola nuova avventura. L'arrivo alla capetto di Guardia, gremito di spettatori, riempie di timore gli atleti, presentatisi all'incontro con grande umiltà e consapevolezza di poter far bene. Il calcio di inizio del torneo fu dato da Mons. Vescovo di Tricarico Vincenzo Orofino che, dopo aver dato mostranze di grande giocoliere, lascia il terreno di gioco fra gli applausi del pubblico. L
Battuto in finale il favorito Guardia. Ottima l’organizzazione di don Paolo
E’ l’Armento ad alzare la coppa a prima partita è tra Guardia e Gorgoglione, che vede i padroni di casa vincere 7-6, dopo una sofferta ma meritata rimonta. È ora il turno dell'Armento, allenata da Michele Canosa, incontrare il Gorgoglione. La partita è molto equilibrata ma dopo 10 minuti l'Armento va in vantaggio di due goals. Il Gorgoglione reagisce fino ad arrivare sul risultato di 3 a 2, quando Vincenzo Pompeo mette al sicuro il risultato sul 4 a 2: con una prodezza sigla la sua personale quatripletta. A questo punto l'incredulità del risultato lascia spazio alla grinta e alla voglia di giocarselafino in fondo contro un favorito Guardia. Siamo alla partita finale: chi vince si aggiudica il titolo. L'allenatore incita la sua squadra suggerendo di aggredire e di cercare di segnare già nei primi mi-
nuti di gioco. E guarda caso, i consigli furono subito messi in pratica: Giuseppe Marotta ruba palla sulla trequarti e si avventura in un'azione solitaria che lo vide di fronte al portiere locale: egli non si fece intimorire dalle urla del tifo contrario e siglò il vantaggio dell'Armento. Dopo due minuti su grande assist dell'impeccabile libero Giuseppe Curto, Vincenzo Pompeo raccoglie un lungo cross e sigla il 2 a 0 in favore dell'Armento. L'incredulità è tanta. Lo stadio è ammutolito. La cenerentola Armento si è trasformata in una macchina da goals. Prima il terzo, poi il quarto ed il quinto goal mettono in ginocchio il Guardia. Dopo di che non c'è più storia e grazie alle reti di Mattia, Giuseppe Curto, ma soprattutto di Vincenzo, le marcature arrivano a
9. Quando tutto sembra finito, ecco quello che non ti aspetti: lancio lungo sui piedi di Nicola Ierardi. Grande stop e controllo, dribbling ai danni di un avversario, tutto effettuato con estrema calma…, si trovava a tu per tu con il portiere del Guardia, ma la palla si infila inesorabilmente nell'angolino basso alla destra dell'estremo difensore. E sono 10 a 0, con esultanza alla Tardelli del piccolo bomber per caso, il quale per la prima volta nella sua storia di calciatore fa il giro del campo tra gli applausi del pubblico e dei propri compagni di squadra. Don Paolo è di tutti i colori per la rabbia sportiva… L'Armento è campione! Chi l'avrebbe mai detto? Il capitano Fabio Ambrosini si accinge a ricevere la coppa messa in Palio dalla Regione Basilicata e dalle Province di Potenza e Matera. La
premiazione viene condotta dall'Ass. Provinciale Vicino Rosaria, dal Cons. Provinciale di Matera Dott. Di Pierro Vincenzo, e le medaglie vengono distribuite dal Vice Sindaco di Guardia, Sig. Pasquale Montano, e dal Sindaco di Gorgoglione Sig. Giuseppe Filippo. Da ringraziare è anche il Dott. Giovanni Mastronardi che ha offerto la sua presenza e la sua professionalità a tutela dell'incolumità dei ragazzi in campo, intervenendo ove opportuno e in caso di necessità. Alla fine della premiazione tutte le squadre si sono ritrovate presso i saloni dell'oratorio di Guardia per degustare i manicaretti preparati per l'occasione da alcune collaboratrici del Parroco Di Nota. Grazie don Paolo per aver organizzato tale manifestazione alla quale hai tenuto tanto che Armento partecipasse. Ma grazie ragazzi per averci regalato un sogno e per aver portato il nome e la bandiera di Armento con onore e amore, ma soprattutto con la semplicità che solo i ragazzi di questa età sanno insegnare.
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Grappasonni, si decide all’ultimo SI CAPIRÀ solo all’ultimo secondo di domenica se Cristiano Grappasonni riuscirà ad essere disponibile per il derby con la Publisys Potenza. Il giocatore anche ieri è rimasto a riposo per i problemi al ginocchio. E’ stato sottoposto dallo staff medico materano a risonanza magnetica che «non ha evidenziato lesioni ma solo una meniscopatia con un lieve problema cartilagineo», ha spiegato il dottor Paolo Vizziello, medico sociale del Matera, «si tratta di problematiche di ordine degenerative con le quali il giocatore convive. Noi abbiamo concordato con tecnico e atleta di perseguire una terapia conservativa che possa permettere a Grappasonni di potersi riprendere avendo comunque la necessità di un’adeguata gestione sotto il profilo degli allenamenti personalizzati a cui dovrà sottoporsi. Il derby? Credo che potrà esserci anche se ovviamente non potrà essere al top». Niente infortuni gravi e nessuna urgenza nell’intervenire, Matera tiene sotto cura il giocatore e prova a recuperarlo per il prosieguo della stagione sperando di poter confidare anche in un pizzico di fortuna in più rispetto a quanto accaduto fino ad ora. p.quarto@luedi.it
Cristiano Grappasonni
Lo Russo in prestito al Campobasso ALLENAMENTO duro e intenso quello di ieri per la Publisys Potenza. La squadra ha lavorato sotto la guida tecnica di Cesare Ciocca. Gints Antrops e Luca Verone non si sono uniti al gruppo a causa di una leggera fascite plantare che ha colpito entrambi gli atleti. Entrambi però saranno al lavoro oggi in vista dell'atteso derby di domenica al Palasassi di Matera contro gli uomini dell'ex Ciccio Ponticiello. Per il resto nessun problema ha turbato la squadra potentina apparsa desideriosa di ben figurare e ottenere il blitz nella tana del quintetto materano. La voglia di uscire dalla crisi è evidente, solo i risultati possono cambiare le condizioni psicologiche del gruppo. Oggi nuova giornata di allenamento. Intanto si registra un movimento in uscita. L'atleta Danilo Lo Russo è stato ceduto in prestito al Campobasso. Ieri il cestista di proprietà della Publisys ha svolto il primo allenamento con i molisani. Lo Russo ha giocato due gare in questa stagione con la Publisys durante la gestione Paternoster. Il presidente della Publisys Potenza, Francesco Petrullo ha dato il placet al trasferimento in prestito. f.menonna@luedi.it
Danilo Lo Russo
A Dil. Longobardi: «Vogliamo svoltare, il derby è la nostra grande occasione»
L’esperienza dei veterani Capitan Rato non parla, ma il suo ruolo sarà fondamentale QUI PUBLISYS POTENZA
QUI BAWER MATERA «SE FINO AD ora abbiamo sempre dato il cento per cento, ora dovremo fare anche di più e dare il duecento per cento. Siamo alla vigilia di una gara importante come il derby. Non possiamo sbagliare». Le parole sono del capitano della Bawer Matera, Francesco Longobardi che disegna, con senso di responsabilità, l’umore all’interno dello spogliatoio dopo l’esonero di Corà: «c’è grande dispiacere per quello che è successo, con Corà abbiamo lavorato tanto e bene e però quando le cose vanno male è sempre l’allenatore a pagare. Noi ci sentiamo responsabili perchè sappiamo di essere noi ad andare in campo e se la società ha deciso di cambiare e di dare una scossa dovremo cercare di rispondere sul campo con i risultati». La voglia di reagire, di cambiare passo, di recepire il segnale arrivato dalla società non manca. Sono passate poco più di ventiquattro ore dall’arrivo a Matera di Ciccio Ponticiello, il nuovo allenatore della Bawer che sta cercando di dare le prime direttive ai suoi giocatori e di preparare al meglio la sfida di domenica con Potenza la Bawer comincia ad entrare nella nuova realtà ed a concentrarsi sul lavoro sul campo che viene fatto giorno per giorno. Longobardi spiega: «personalmente sto portando avanti un programma personalizzato che mi consente di curare adeguatamente la pubalgia, da domani (oggi per chi legge, ndr) tornerò a disposizione di Ponticiello e mi aggregherò ai compagni. Sono però ottimista perchè mi sembra che questo lavoro personalizzato sta dando i suoi frutti». Poi una battuta su quelle che sono i mali e le necessità di Matera: «noi purtroppo in queste settimane ci siamo trovati condizionati dai tanti infortuni che ancora ci sono.
Questo è un problema che oggi eredita anche il nuovo allenatore e che dovremo superare magari sfruttando anche la pausa. Prima però ci tocca battere il Potenza». Un derby che sembra, oggi più che mai, un derby tra poveri vista anche la classifica delle due squadre. «E’ un derby tra due squadre non premiate dalla classifica ma si tratta pur sempre di una partita strana, particolare. Ponticiello ci ha detto di pensare a questa partita come un’occasione ma senza accumulare tensione». Poco da dire sull’avversario che ha in Antrops e Ruggeri i suoi uomini più pericolosi: «su questo non c’è dubbio ma credo che noi dovremo soprattutto pensare a noi stessi e a fare il nostro gioco. Poi le scelte tattiche le vedremo più avanti con il nuovo alle-
natore». L’ultima battuta è sui tifosi e sul clima particolare del derby: «io mi auguro che i tifosi continuino ogni volta a seguirci, serve anche il loro aiuto per riuscire ad uscire da questo momento difficile. Spero che domenica il PalaSassi sia pieno». Parole chiare quelle di Longobardi che suggeriscono la necessità per Matera di trovare il clima giusto, dentro e fuori, per portare a casa una partita importante che oggi però vale molto di più che in altre occasioni. Matera non può permettersi un passo falso, Matera è chiamata sul campo a dare una scossa alla sua stagione. Il derby è l’occasione giusta. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
DOPO dieci anni di militanza nella Potenza 84 il capitano Antonino Rato è in silenzio stampa. Una decisione comprensibile, quella del giocatore reggino ma ormai potentino d'adozione. Il giocatore della Publisys Potenza sceglie la linea del silenzio per uscire dal brutto momento, una scelta che appare quasi una sfida contro il momento difficile del campionato della squadra potentina. Il capitano di tante battaglie con il silenzio stampa punta a dare una risposta concreta al momento negativo. Rato in questi anni ha dato tantissimo alla squadra potentina, diventando uomo simbolo di una società cresciuta anche grazie al suo contributo umano, tecnico e di personalità. Il carattere non gli è mancato durante il decennio vissuto in città. Ha lavorato per il bene della squadra, dando un significativo apporto in termini d'esperienza e passione. La sua presenza in seno al quintetto potentino è stata il simbolo di una dedizione alla causa davvero incredibile. Antonino Rato è uomo d'onore, giocatore dalla tempra forte e sempre consolidata, tali aspetti potrebbero ritornare utili alla squadra a partire dal delicatissimo derby di domenica. Una sfida quella con i cugini materani che spesso ha saputo decidere a favore della Potenza 84 con canestri da tre, sporcandosi i pantaloncini e sbucciandosi le ginocchia pur di catturare quei palloni spesso decisivi per il risultato finale. Il giocatore della Publisys Potenza ha tanta rabbia repressa in corpo e intende invertire il trend negativo. Dieci lunghi anni con la casacca della Potenza 84 e ora la decisione, democraticamente ineccepibile di attuare il silenzio stampa. Il silenzio in tante circostanze può contribuire a dare una svolta. La sfida contro il capita-
no della Bawer Matera, Francesco Longobardi potrebbe risultare decisiva ai fini del risultato. Con i mass media Rato ha sempre avuto un comportamento esemplare, questo va detto per amore della verità. Il capitano inossidabile, giocatore di tante battaglie e tante vittorie resta in silenzio. Un silenzio che potrebbe diventare fondamentale per lui e per l'intero roster. Alle tante parole, forse è preferibile scegliere la linea dei fatti. Forse è questa la linea migliore in un periodo di crisi profonda per la Publisys Potenza. L'uomo e il cestista hanno dato tanto alla causa bianconera. Tutti ne sono consapevoli nel clan potentino. La Potenza 84 ha tanto bisogno dei canestri e dell'esperien-
za del suo capitano, vera e propria colonna di una squadra ultima in classifica che punta a salvarsi in una stagione davvero complicata. La partita di domenica potrebbe diventare una svolta per tutti, figurarsi per un giocatore come Rato che ha tanta voglia di far risultato in quella che a ragion veduta è stata per gli ultimi campionati la sua partita. Il derby è gara atipica dove cuore, grinta e determinazione prevalgono spesso sugli aspetti tecnici. I tre aspetti sopra citati fanno parte del consolidato dna di Rato, vero combattente, ma anche giocatore capace di esprimere tutto il suo talento nei momenti difficili degli incontri. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Sport
Giovedì 17 dicembre 2009
Hockey A2 Vivilecchia: «Nella ripresa un calo, ma l’abbiamo spuntata lo stesso»
Raro, una gioia bissata Importante affermazione con la corazzata Roller Novara IL TANTO atteso bis di vittorie interno è arrivato, forse nel match più difficile. La Pattinomania Matera, infatti, sabato scorso è riuscita a battere la corazzata Roller Novara. Una vittoria importante per il team di mister Caricato che ha superato, al foto finish, il quintetto piemontese che aveva già ipotizzato di portare a casa l'intera posta in palio per come si erano messe le cose. I biancorossi, infatti,dopo esserepassatiin svantaggio nel primo tempo, sono riusciti a rimontare il divario di reti e a superare i materani mantenendo il vantaggio fino a pochi minuti dal suono della sirena. In questi minuti è esploso tutto il carattere di capitan Vivilecchia e compagni che hanno dimezzato lo svantaggio prima con la rete di Lezoche e poi con Luca Nicoletti, lesto e bravo a mettere a segno due punizioni di prima (che sono valse prima la rete del pari e poi quella della vittoria).Tre punti di platino per i materani che hanno fatto un passo in avanti in classifica e che ora sono più convinti nei propri mezzi e nellepossibilità di poter affrontare qualsiasi avversario in maniera positiva. “Il primo tempo del match contro il Novara è stato inten-
A sinistra Roberto Vivilecchia
so e ben giocato dalla Pattinomania - ha spiegato il capitano, Roberto Vivilecchia. Il ritmo è stato molto alto da parte nostra. Se il match fosse finito 4 a 1 per noi nessuno avrebbe potuto contestarci nulla. Al contrario il secondo tempo, soprattutto per i primi quindiciminuti, èstatoabbastanza deludente; siamo calati in concentrazione e gli avversari ci hanno punito in ogni occasione. Per fortuna, come è capitato in altre occasioni, lanostra grintaha permesso di rimettere a posto la partita e alla fine di vincerla perchè avevamo troppa fame dei tre punti. La gara contro il Roller Novara ha insegnato
Body Buildind Carriera doc
che dobbiamo imparare a gestire meglio le partite e sopratutto non dobbiamo andare sempre in affanno. A mio avviso la gara è cambiata dall'ingresso di Michele Xiloyannis che ha dato alla squadra maggior ritmo. Bravi anche Lezoche (sempre gran rapinatore d'area) e Luca Nicoletti con le sue punizioni di prima veramente eccezionali a livello tecnico”.Sabato i biancazzurri saranno di scena nella tana della capolista Prato, in un match che si annuncia di fuoco per la forza della formazione toscana che ambisce senza mezzi termini al salto di categoria. Lorenzo Tortorelli
Pallanuoto B Basilicata Nuoto
Atletica A Bitritto e Otranto
Il lucano Messina Silipo felice Altri due sorrisi va al mondiale per i progressi per la Podistica LA BASILICATA avrà il suo campione ai prossimi mondiali, europei e Giochi del Mediterraneo per il Body Building. Grazie ad un'ottima prestazione ed un grandissimo terzo posto alla più prestigiosa manifestazione italiana, Antonio Messina si è assicurato le partecipazioni agli eventi più importanti del prossimo anno. La competizione più importante della maggiormente accreditata federazione italiana di Body Building, la Ifbb Italia, ha visto l'atleta lucano sfoggiare una grandissima condizione, portandolo sul gradino più basso del podio, motivo di grande orgoglio e soddisfazione per tutto il suo staff e per lo stesso Messina, che ha espresso a parole la sua gioia. “C'è grande soddisfazione per il risultato ottenuto -ha dichiarato Messina dopo la gara svoltasi a Roma- che premia fatiche e sacrifici per arrivare ad un appuntamento così importante nella migliore condizione psicofisica. Ringrazio gli amici che seguono il mio percorso e l'equipe tecnica del mio staff per il grande sostegno morale. Ora mi concedo un meritato riposo, anche in concomitanza delle festività natalizie, non troppo lungo per poter presto riprendere il cammino. La buona condizione fisica è essenzialmente uno stile di vita”. Stile di vita che lo ha portato sul palcoscenico che chiunque, praticanti e appassionati di questo sport, sognano di calcare, quello del PalaVecchi della capitale dove ha avuto luogo il mitico Ludus Maximus, nome latino che richiama la magnificenza e le grandi dito fisiche dei gladiatori che lottavano per l'onore, per la vita e per la libertà tra le mura del magnifico Colosseo di Roma ai
tempi dell'Impero. Antonio Messina, dal 2008 anche Commissario regionale della Federazione Italiana Pesi e Cultura Fisica del Coni, porta sulle sue larghe spalle un palmares di tutto rispetto nella sua lunga e gratificante carriera di body builder, che lo ha portato, dal 1996 ad oggi, a gareggiare in oltre trenta appuntamenti, con molti podi raggiunti, tra i quali i terzi posti al Grand Prix Nazionale di Body Building Ifbb Italia, categoria medi, nel 2001, al Grand Prix dei Due Mari nel 2003 ed al Campionato Mondiale Ibfa nel 2009; i secondi posti al Grand Prix d'Oltremare del 1997, alla Selezione Europea del 1998, alle Selezioni Mondiali Vpf del 2005 ed al Ludus Maximus nel 2007; oltre alla prestigiosa vittoria del Grand Prix Sud Italia Ifbb della categoria medi nel 2001. tutti questi traguardi ed il suo costante impegno hanno portato il Comitato Provinciale di Potenza del Coni a premiare Antonio Messina con un importante riconoscimenti per meriti sportivi lo scorso 11 dicembre presso lo Show room della Concessionaria Fiat Ranieri di Potenza. Le prossime importantissime manifestazioni alle quali sarà chiamato a partecipare l'atleta lucano rappresentano l'eccellenza del panorama del Body Building mondiale, e certamente Messina farà il possibile per togliersi tante altre grosse soddisfazioni, dopo il meritato riposo natalizio, infatti, riprenderanno gli allenamenti e la preparazione perche la buona condizione fisica, come da lui ricordato, è uno stile di vita e la si raggiunge con costanti impegno e dedizione. Francesco Calia
Francesco Silipo
REDUCE dal successo conseguito nel corso dell'undicesima edizione del memorial Luciano Messina, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza continua la preparazione verso il campionato maschile di serie B di pallanuoto. Il successo colto domenica scorsa nel quadrangolare svoltosi alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale è un vero e proprio toccasana per i biancoverdi che hanno espresso grande compattezza e sicurezza durante i due confronti. La prova generale offerta da Armando Paulillo e compagni è stata davvero eccellente, la qualità del gioco fornita dai lucani è stata sicuramente positiva. Tutti hanno dato prova di grande affidabilità facendo leva su una concretezza sotto porta davvero invidiabile, considerato il periodo. Francesco Silipo potrà continuare a lavorare con una certa serenità confidando nella forza della sua formazione. I lucani saranno impegnati contro il Posillipo questa sera e sabato in amichevole sfideranno
l'Acquachiara Napoli. Due test, quelli in programma a Napoli che potrebbero dare ulteriori indicazioni al tecnico partenopeo sia sul piano squisitamente agonistico che tecnico. Il tecnico campano ha parlato del torneo Messina elogiando il comportamento dei suoi atleti: “E' stato sicuramente un buon test, la squadra ha dimostrato grande qualità, fa sempre piacere vincere i tornei pre campionato. Abbiamo dimostrato grande compattezza e unità d'intenti. L'atteggiamento della squadra è stato positivo, tatticamente ho visto un complesso equilibrato che lavora giorno dopo giorno con il chiaro intento di dare soddisfazioni alla società”. Parole chiare che lasciano ben intendere le reali intenzioni del settebello potentino, chiamato nella stagione ormai prossima all'avvio a dare risposte concrete e importanti sul piano della qualità e delle prospettive. Il memorial Messina ha dato utili indicazioni in tal senso. f.menonna@luedi.it
ULTIMI impegni dell'anno per l'Asd Podistica Ferrandina. La società aragonese, infatti, ha svolto l'ennesimo doppio “sforzo” inviando propri atleti a due manifestazioni nell'ultima domenica. Giuseppe Gallitelli e Tommaso Romano sono stati impegnati nell'undicesima edizione della Half Marathon della Grecia Salentina denominata anche StraCorigliano, disputatasi a Corigliano d'Otranto, in provincia di Lecce, mentre la seconda spedizione, composta da sei elementi, ha corso per le strade di Bitritto, in provincia di Bari, per la quarta edizione della CorriBitritto. La mezza maratona salentina ha raccolto oltre mille podisti, tra i quali è spiccato il nome di Francesco Coliandro dell'Atletica San Michele, che ha vinto la gara chiudendo il percorso di 21,097 chilometri in 1 ora 9'20”. I due podisti della società aragonese hanno tirato fuori delle eccellenti prestazioni, chiudendo in 1 ora 33'22” Gallitelli e dopo 1 ora 36'18” Romano. Soddisfazione a fine gara per entrambi i podisti lucani. Il bernaldese Gallitelli, infatti, ha ottenuto un ottimo riscontro cronometrico dopo un'annata caratterizzata da alcuni fastidiosi acciacchi muscolari, che ne hanno condizionato l'andamento; mentre il dottor Romano, di Scanzano Jonico, è arrivato ad ottenere nella gara salentina il suo primato personale sulla distanza della mezza maratona. Alla CorriBitritto, invece, hanno partecipato oltre ai sei esponenti dell'Asd Podistica Ferrandina, altri 150 atleti circa, che si sono
Pennuzzi della Podistica
confrontati su di un percorso a basso indice di difficoltà e molto veloce, che ha favorito l'ottimo Nicola Pennuzzi, ancora una volta il migliore tra i suoi e capace di entrare tra i primi venti classificati della corsa con il tempo di 3'07”. Anche Marco Saponara, Vincenzo Zaltini e Domenico Lacarpia si sono trovati a loro agio sul veloce percorso del centro barees, che ha permesso loro di trascinarsi dietro anche il nuovo arrivato in casa Podistica Ferrandina, Giandomenico Tudisco, e l'esperto Dino Recchia. Intanto, la società comunica di essere alla stretta finale per il rinnovo dei tesseramenti per la stagione agonistica 2010 e che, sabato 19 dicembre, tutto il sodalizio aragonese si incontrerà a Ferrandina per il pranzo sociale di fine anno, occasione per presentare tutte le new entry del prossimo anno e far entrare maggiormente in confidenza tra loro tutti gli atleti. fr.ca.
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44 Sport
Basket C Il Senise della meraviglie continua a stupire in campionato
Ctr nel gruppo che conta Il patron Totaro non nasconde le ambizioni di play off SENISE- Chiusura con botto per il Ctr La Cascina Senise, che supera in scioltezza il costiera Amalfitana in casa propria. La squadra del presidente Mario Totaro, in settimana aveva cambiato allenatore, pur senza clamori di alcun genere, visto che si era addivenuto ad una separazione che Michele Di Gioia ha dovuto accettare,visto che non c'era più la necessaria armonia interna allo spogliatoio. Il tutto nonostante le affermazioni e le soddisfazioni che pure arrivavano sia con i titolari che con le riserve. Grazie dunque al giovane tecnico del quale sicuramente si sentirà parlare, viste le potenzialità delle quali nessuno meno che mai la società senisese, ha mai dubitato. Con Enzo Maria dunque in panchina,i senisesi,riescono nella non facile impresa di violare il campo della Costiera Amalfitana,portando come oramai consuetudine in doppia cifra,ancora quattro giocatori: Durante ritornato al suo standard (26), Kreiber (23), Galindez (21) e Femminini (12), che
Durante è tornato sui suoi livelli abituali
insieme a Rocco Palazzo,costituiscono il quintetto delle meraviglie. La gara è stata dominata fin dall'inizio dai lucani con i parziali a dimostrare tutto
quanto: più due al primo quarto;sei al secondo.Poi un ritorno di Spinaccio e compagni che si portano a meno uno alla chiusura del terzo quarto ed infine un più dodi-
ci che mette le distenze giuste tra le due formazioni. Tra i giovani del Ctr da segnalare la ottima prova dio Rosario Sassano che ha segnato cinque punti,importanti. Con questa vittoria,ma anche senza,il Ctr La cascina,chiude la prima parte del torneo di serie C2 regionale con l'accesso conquistato alla seconda fase che è quella della poule qualificazione con il non celato intento di tentare di agganciare i play off. Un traguardo non assolutamente impossibile per questo gruppo che una volta ritrovata la forma e soprattutto la fortuna del recupero dei vari infortunati, ha dimostrato di poter competere con altre e più accreditate in questa prima fase del girone qualificazione. Per il presidente Mario Totaro infatti: “Siamo contenti e orgogliosi di aver centrato il primo obiettivo che era assolutamente importante per porre le basi alle speranze future che sono quelle di entrare nel gruppo che conta”. Gianni Costantino
Torneo interregionale Fssi
Silenziosi, ok a Pescara E’ FELICE la trasferta di Pescara per i Silenziosi Potenza (5-1). Il mister Nicola Scarpino ha mandato in campo una squadra rimaneggiata per la mancanza del capitano Nicola Forestieri. Sono scesi in campo il fuoriclasse Salvatore Bilgini, Francesco Scarpino Luigi Forestieri, Giuseppe Camassa e il portierie Luciano Ruggiero. Nel primo tempo la squadra è opaca e risente della mancanza del gioco collettivo. eppure le occasioni da rete sono fioccate e i potentini per oltre 15 minuti di gioco non sono riusciti a sbloccare la situazione anche per via delle eccezionali parate dell’estremo difensore pescarese, Vito Antonio Biasi, nativo di Pescopagano. Tocca a Giuseppe Perretta, appena entrato dalla panchina, sbloccare il match e diventare il protagonista della partita con una tripletta. Due gol li hanno segnati Mabaya e Fabio De Giorgi, mentre una rete l’ha segnata Nicola D’Onofrio. Prossimo impegno a Potenza, nel mese di febbraio contro il Bari. Pe ri ragazzi del presidente Barbuzzi ora c’è il meritato riposo e dopo le feste tutti ad allenarsi per cercare la qualificazione che resta ancora aperta.
La formazione dei Silenziosi Potentini
Qualificazione ottenuta
Lucos, bilancio in chiaroscuro
Il presidente del Montescaglioso Santarcangelo
MONTESCAGLIOSO. La Lucos Ingest Montescaglioso, nell'ultima giornata della regular season, non ha incontrato grosse difficoltà nel superare la Zeta Euro System Casavatore (Napoli) con il punteggio di 96 a 69, replicando al Palauditorium "Karol Wojtyla" la vittoria colta lo scorso 1° novembre in terra campana, quando i montesi si imposero per 58 a 55. Si è trattato della seconda vittoria (su sette gare) ottenuta in un girone di ritorno non troppo positivo per la formazione lucana. Gli atleti del roster montese, nella seconda parte della prima fase stagionale 2009 - 2010, avevano incamerato i due punti in palio solamente in occasione della gara esterna disputata contro il Centro Ester Barra, imponendosi per 79 a 70, mentre la vittoria interna mancava dal 25 ottobre scorso, giorno in cui i montesi hanno superato, per 75 a 65, l'AS Sporting Portici. La squadra montese ha iniziato la sua seconda av-
ventura in serie C con la guida tecnica di Pietro Scarano, il quale, dalla metà di novembre scorso, dopo nove gare, nelle quali aveva ottenuto 4 vittorie e cinque sconfitte, è stato sostituito dal coach Vito Rocco Torraco. Al termine delle prime quattordici gare giocate nell'attuale stagione, la squadra di Montescaglioso, complessivamente ha ottenuto sei vittorie e otto sconfitte; in entrambi i casi i risultati si sono equamente distribuiti tra le partite interne e quelle in trasferta. Con i due punti ottenuti i montesi sono saliti a quota dodici punti, con 1005 punti realizzati e 1008 subiti ed hanno acquisito la possibilità di disputare, dalla metà del prossimi mese di gennaio 2010, la poule Qualificazione, un risultato, questo, che premia gli sforzi e la capacità mostrata dal presidente della Lucos Ingest Montescaglioso Rocco Santarcangelo e dal suo staff di collaboratori. Michele Marchitelli
Basket B Donne La Basilia prepara la sfida al Bari
Karate L’elenco dei qualificati ai campionati nazionali esordienti
Per battere un tabù
Tutti i lucani che andranno ad Ariccia
È GIÀ entrata nel vivo la preparazione della Basilia, che si appresta ad ospitare il Bari per il dodicesimo e terzultimo turno di campionato. Con la qualificazione alla poule promozione praticamente in tasca, Aurigemma e compagne sabato sera al PalaPergola non vogliono proprio lasciarsi sfuggire l'occasione di ottenere due punti pesanti per il prosieguo della loro stagione. Al di là di una classifica che vede le potentine, al momento, condividere la testa con Campobasso e Brindisi (che però hanno una partita da recuperare). Un altro successo darebbe ulteriore soliditàalla posizionedelle rossoblù in vista della successiva fase a gironi. E poi con la Primadonna le ragazze di Scarano puntano a riscattare il ko dell'andata, oltre che a sfatare una tradizione che negli ultimi anni le ha sempre viste soffrire nelle sfide con le pugliesi. «In effetti il Bari è un po' la nostra bestia nera - ammette Marilia Sanza -, e spesso e volentieri abbiamo dovuto faticare contro di loro. La partita quindi si annuncia sicuramente tirata, ma siamo curiose e aspettiamo con fidu-
cia questo banco di prova per verificare a che punto siamo arrivate». I progressi dell'ultimo periodo del resto lasciano piuttosto tranquilla la pivot rossoblù. «Penso proprio che la squadra, da quando è arrivato Scarano, abbia cambiato volto. Voglio fare pubblicamente i complimenti al nostro allenatore, perché poche volte ho potuto vedere un'evoluzione così radicale in un gruppo in così poco tempo». Spiega Sanza: «La mano del nostro tecnico si vede un po' dappertutto, e speriamo che questo sia solo l'inizio di una crescita costante e che si possa consolidare nel tempo. Visto poi che abbiamo la possibilità di migliorare ancora dal punto di vista della condizione complessiva, dopo un periodo contrassegnato da qualche problema di troppo». Come quello alla mano, in via di guarigione, che l'ha tenuta lontana dal parquet per più di qualche gara. «In effetti sento ancora un po' di dolore, ma le cose stanno procedendo per il verso giusto. E il mio apporto alla squadra non verrà sicuramente meno». Luca Carlone sport@luedi.it
DOMENICA scorsa si sono svolti a Lavello presso il Palazzotto Comunale le qualificazioni ai campionati italiani di Karate per la classe esordienti A, rientrante nella fascia d'età compresa tra il 1996 e 1997, nelle specialità kumitè, combattimento e katà, forme. La risposta degli atleti lucani all'impegno di Lavello è stata molto positiva. La gara è stata il trampolino di lancio per gli atleti che si cimenteranno contro i pari grado delle regioni italiane nelle finali nazionalichesi terrannosabatoedomenica prossima ad Ariccia in provincia di Roma. I classificati che rappresenteranno la Basilicata nella gara di Ariccia sono i seguenti: Vincenzo Gresia della società Heian KarateDo Castelsaraceno di Potenza e Terryana D'Onofrio dell'C.M. D'Onofrio Santarcangelo Potenza nel katà femminile. Vincenzo Marzano della ASD Karate Dojo Calciano nella categoria 45 kg, di combattimento, Giovanni Scalcione del Centro Karate Zaccaro di Matera nella categoria 55 kg di combattimento, Claudio Tedesco del Centro Karate Zaccaro Matera nella cate-
D’ONOFRIO PREMIATO DA DE FILIPPO Il presidente della Regione, Vito De Filippoha premiato il giovane karateka Francesco D’Onofrio, che si è aggiudicato il bronzo nel Campionato mondiale di karate, categoria cadetti internazionali, tenutosi a novembre a Rabat in Marocco.
goria 68 kg di combattimento. Tutti gli atleti sopra citati accompagneranno ledue squadredi katà maschile e femminile del Centro Karate Zaccaro di Matera già qualificate alla finale nazionale del campionato nazionale giovanile che si terrà sempre ad Ariccia. Il presidente del Settore Karate del
Comitato Regionale FIJLKAM di Basilicata, Claudio Di Stefano ha affermato: “Sono soddisfatto per la manifestazione di Lavello, auguro ai nostri atleti le migliori fortune e un bottino di medaglie assai corposo dalla trasferta di Ariccia”. f.menonna@luedi.it
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Sport 45
Giovedì 17 dicembre 2009
LOTTO&CONCORSI SCACCHI
Giovedì 17 dicembre 2009
Centrati un ambo e un estratto con le nostre previsioni
Napoli, serie gemellare di GIOIA GASPARINI ROMA – L'estrazione di metà mese ha scoperto solamente ritardatari con un’anzianità inferiore ai 50 turni. L'assenza dei numeri più attesi ha favorito un nuovo allungo dei quattro centenari. A tirare il gruppetto c'è il 22 di Cagliari con 160 ritardi, al secondo posto l'88 di Firenze a quota 120, al terzo posto il 37 secondo della ruota sarda con 110 estrazioni negative e al quarto posto il 65 secondo della ruota toscana con 106 assenze continuative. I ritardatari usciti di scena sono il 44 nono della ruota Nazionale dopo 41 turni, il 14 decimo di Cagliari dopo 42 ritardi, l'87 settimo di Genova dopo 41 sorteggi negativi, il 71 e il 36 secondo e quinto di Palermo dopo 48 e 43 turni, il 52 sesto di Torino dopo 47 assenze. Due gli ambi a valenza doppia: 14-42 uscito a Cagliari e Palermo, 44-75 estratto a Napoli e Venezia. Nei raggruppamenti tradizionali segnaliamo il terno di cadenza 4 (44-54-74) sulla Nazionale, l'ambo vertibile 36-63 a Palermo e terno di controfigura 6 (17-72-44) a Venezia. NAZIONALE. Per ambo la cadenza dell'8 con la serie 28-38-58-68-88 e la figura del 5 con la serie 23-32-41-50-59. Previsione speciale 55-72 per estratto ed ambo. BARI. La cadenza del 9 è priva di riscontri da 92 turni, ancorate ambi e terni alla serie 29-39-59-79-89. Per ambo sono buoni anche i numeri della decina del 50 con la combinazione 5253-54-56-57. Previsione speciale 4150 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Vinto l'estratto con il 64 della previsione speciale.Estratto ed ambo secco 22-37. I numeri di finale 6 e quelli della decina del 20 reclamano il gioco per ambo; combinate qualche puntata nelle serie 26-36-56-66-86 e 21-23-25-27-28. Previsione speciale 238 per estratto ed ambo. FIRENZE. La controfigura dell'1 con la serie 12-23-34-45-56 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-14-34-44-64 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 65-88 per estratto ed ambo. GENOVA. Avevamo proposto la decina dell'80 ed è uscito l'ambo 81-87. La cadenza dell'1 con la serie 1-11-31-4151 e la cifra 6 pura con la serie 7-17-3775-79 reclamano il gioco per ambo e terno. Previsione speciale 11-46 per
87 50 22 88 51 12 24 43 83 10 52 estratto ed ambo. MILANO. Per ambo proponiamo la cadenza del 4 con la cinquina 4-14-24-4454 e la figura del 2 con la serie 29-4756-65-74. Previsione speciale 7-64 per estratto ed ambo. NAPOLI. La controfigura del 4 con la cinquina 26-48-59-70-81 e la serie gemellare 11-22-33-44-55-66-77-88 offrono spunti interessanti per ambo. Previsione speciale 3-17 per estratto ed ambo.
72 97 160 120 68 75 58 53 80 75 59
7 36 37 65 80 30 9 18 27 49 30
71 76 110 106 59 60 56 45 77 64 56
86 59 29 48 11 11 50 54 64 6 16
68 62 61 90 52 56 52 43 63 52 52
TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 2-22-57, 21-7380, 9-15-57, 58-71-72, 22-34-88.
Pronostico concorso n. 151 (del 17/12/2009) 11 16 30 37 43 57 62 86 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 77 85 55 63 90 80
PREVISIONI
Frequenza 127 120 119 118 118 117 116 116 113 112
Numero 46 7 2 79 14 18 89 80 68 60
Ritardo 71 61 50 49 45 44 38 37 32 31
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa
PALERMO. Per ambo la figura del 2 con la serie 11-29-38-56-65 e la cadenza dell'8 con la cinquina 18-28-48-6878. Previsione speciale 29-57 per estratto ed ambo.
ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 17 dicembre 2009 Roma e Tutte 57, 55, 79, 50, 59, 34
ROMA. Sulla ruota capitolina proponiamo per ambo e terno la cadenza del 4 con la serie 14-24-34-54-64. Interessante anche la serie 2-29-32-59-62-89 di somma 273. Previsione speciale 1853 estratto ed ambo.
Napoli, Firenze e Tutte 55, 53, 77, 48, 57, 32 ESTRAZIONE DI SABATO 19 dicembre 2009
TORINO. Per ambo la decina del 50 con la serie 51-52-56-57-58 e la cadenza 0 con la cinquina 10-20-40-70-80. Previsione speciale 10-56 per estratto ed ambo.
Roma e Tutte 59, 57, 81, 53, 61, 36 Napoli, Firenze e Tutte 57, 55, 79, 50, 59, 34
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
VENEZIA. Per ambo la figura del 6
UNIDICI RUOTE
A caccia di mosse killer con il libro di Charles Hertan ma il modo in cui vengono spiegati ed analizzati li rende allaportata anchedelcomune giocatore di circolo; concludendo che un accurato studio delle mossi forzanti riveste un'importanza fondamentale nella formazione di ogni giocatore. Prevedibilmente, quest'opera riscuoterà anche in Italia l'apprezzamento e l'en-
tusiasmo suscitati in altri paesi. La posizione raffigurata in diagramma, tratta dalla partita Levizky - Marshall giocata a Breslau nel 1912, presenta una di quelle mosse risolutive non abituali, cosiddette “killer”, che molto spesso sfuggono alla gran parte dei giocatori. Nero muove e vince
di MARIA D’AUTUNNO
La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera B Bocca 15-80 “ fresca 4 Boccale 70 Boccali 76-88 Boccia 2-20 Boia 1-4 Bollare 85 Bolletta 20 Bollo 88 Bollore 69 Bomba 48-79 Bordello 81 Borgo 60-69 Borsa 14 “ piena 13-19 “ vuota 14
Soluzione scacchi: 1…; Dg3!! e vince. Infatti se: 2. hxg3; Ce2 matto, se: 2.fxg3; Ce2+ 3.Rh1; Txf1 matto, se: 2.Dxg3; Ce2+ 3.Rh1;Cxg3+ con vantaggio decisivo.
spesso mosse forzanti che portano alla vittoria, così come fanno invece i computer che oggi superano facilmente l'uomo sul piano tattico scoprendo mosse killer con facilità invidiabile. La risposta è che ovviamente un ruolo importantelogiocano iltalentoe il duro lavoro; e fin qui era cosa ben nota, ma - e questa è la vera novità - Herton sottolinea come una responsabilità rilevante in questo aspetto la riveste anche la tendenza umana a scartare automaticamente certe opzioni. Se provassimo a neutralizzare questa tendenza, guardando alla posizione con gli occhi del computer, e ad analizzare prima di tutto le mosse forzanti, i nostri pregiudizi scomparirebbero e saremmo in grado di prendere in considerazione opzioni che magari ci permettono di identificare quelle sorprendenti combinazioni che spesso invece ignoriamo. Il GM Joel Benjamin fa notare come la bellezza del lavoro di Hertan sta non solo nella qualità delle posizioni presentate ma anche nelle relative analisi; e aggiunge, che i temi trattati sono di grande interesse per i più forti maestri,
14 79 33 39 46 62 81 41 76 80 15
con la serie 6-15-24-42-69 e la cadenza del 4 con la cinquina 14-24-34-44-54. Previsione speciale 13-61 per ambo e ambata.
di PASQUALE GRANDE
CHARLES Hertan è un maestro Fide americano che vive e lavora nel Massachusettes dove ha accumulato decine di anni d'esperienza come allenatore scacchistico. Da molti anni Hertan si è dedicato anche a ricercare, organizzare e codificare posizioni tattiche di ogni tipo, riuscendo ad accumularne una quantità notevole. Lo studio e l'analisi di tutte queste posizioni lo hanno portato ad una conclusione sorprendente quanto rivoluzionaria che lo ha spinto a scrivere il libro: Forcing chess moves: The key to better calculation, oggi tradotto in italiano col titolo “Mosse forzanti”che è una delle novità dell'ultimo catalogo Prisma Editori, la cui uscita è prevista per giugno 2010 (pagine 384, diagrammi 842, copertina plastificata a colori, prezzo 29,00). La conclusione cui è giunto Herton è che la incapacità di prendere in considerazione mosse chiavi è spesso dovuta al pregiudizio degli umani di scartare automaticamente tutto ciò che sembra illogico e che non rispetta i canoni posizionali abituali. L'autore si chiede quale sia il vero motivo che impedisce di trovare più
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Giovedì 17 dicembre 2009
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E al vernissage successo di presenze all’ “Aperitivo con l’artista”
CARNET
Doppia coppia alla Galleria 25
Voto in corso “In viaggio tra i presepi”
In esposizione fino a sabato le opere di Trombini e Fiorentino di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA - Rimarrà aperta fino a sabato 19 dicembre, presso la “Galleria 25 di Venosa, la doppia personale dedicata a due tra i più prestigiosi i pittori, rappresentanti del panorama artistico nazionale contemporaneo. Si tratta di Matteo Fiorentino e Giuliano Trombini. Presente al vernissage di inaugurazione il maestro Matteo Fiorentino, che ha partecipato all'“Aperitivo con l'artista”, offerto dai galleristi Barbara Martino e Pasquale Cappiello. Tra i tantissimi visitatori, spiccava la presenza del sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, e quella del vice sindaco, Pietro Visaggio. Tutti si sono intrattenuti volentieri con l'artista pugliese, instaurando con il gradito ospite un contatto diretto, che ha fatto emergere, socializzandole, sensazioni e ed emozioni stimolate dai dipinti esposti.Matteo Fiorentino, colpito dall'entusiasmo dimostrato nei suoi confronti, ha voluto raccontare il suo personale percorso artistico, che lo ha portato, nel corso degli anni, a discostarsi da un tipo di raffigurazione fedele e minuziosa della natura, che aveva caratterizzato i suoi esordi pittorici. Una continua ricerca lo ha spinto, al contrario, sempre più verso l'informale, a partire dalla rottura dei contorni dei soggetti dei suoi dipinti e dal maggiore spazio riservato al linguaggio dei colori, anche per mezzo di un gesto più intenso e della forza im-
pressa alla materia. E' così che, ad esempio, in molte opere domina l'azzurro, utilizzato - come ha spiegato l'autore - per equilibrare l'insieme cromatico del dipinto, oppure affiorano dei tocchi di rosso sparsi, lasciati sulla tela per attirare l'attenzione. Dando meno spazio alla mimesi della realtà a beneficio della manifestazione delle proprie emozioni, la pittura si è fatta per Fiorentino piacere dell'esecuzione, che suscita ogni volta gioia e felicità, ed è diventata così qualcosa di personale, che prescinde dagli eventuali futuri fruitori dell'opera che si crea. Mentre Matteo Fiorentino concentra la sua attenzione principalmente sul paesaggio, l'altro artista in mostra, Giuliano Trombini, originario della provincia di Ferrara, affronta nelle sue opere in modo costante una particolare tematica, legata ad un mondo fatto di giovani donne, ritratte in luoghi metropolitani come gli interni dei bar, le strade affollate di auto o le vie dello shopping. Trombini ci presenta questi personaggi femminili attraverso una poetica malinconica, che fa emergere un senso incombente di isolamento e di solitudine. Una condizione umana di inesorabile incomunicabilità, dunque, molto attuale, che viene rappresentata con una pittura spontanea e immediata. cultura@luedi.it
A sinistra Matteo Fiorentino al vernissage
A ROMA Cinque opere dell’artista in una Collettiva di Pentart
Tra le “Tavolozze” di Celano di GIANNI COSTANTINO SENISE - C'è anche il pittore Luca Celano tra quelli che espongono a Roma nella manifestazione intitolata “Tavolozze di Natale, Mostra mercato”. Si tratta di una esposizione unica riguardante quadri, fotografie, moda e sculture, tutte inerenti la festa della natività di Gesù. La kermesse che sarà inaugurata oggi, alle 18 e che durerà fino all'epifania, sarà presentata presso la Galleria Pentart in vicolo del Cinque, 14 con la collaborazione dello studio d'arte Morleni, il comitato Roma città Natale-una festa unica al mondo ed il comune di Roma. Esporranno insieme a Luca Celano: Ambrosio, Attingenti, Attisani, Auè, Baldieri, Boccagna, Bottaro, Bruziches, Calabrese, Casazza, Cati, Cenani, Cerritelli, Cianci, Cingola, Ambra, De Dominicis, De Floris, Di Rocco, Fiori, Flavoni, Gioja, Grassi, Ingrassia, Isopi, Lattanzi, Li Vigna, Mana, Mariotti, Mattoni, Morgante, Morleni C., Mor-
leni M., Muia, Novak, Olivetti, Parisi, Piacentini R., Polovynets, Pompei, Ruggeri, Santangelo, Santoro, Sesti, Sità, Sosa, Stortiglione, Tanga, Tubaro, Undari, Valentino, Valletta, Valier, Vanni, Valier e Xavier de Silva. L'artista lucano metterà in esposizione cinque opere con tecnica grafico-pittura che riguardano soggetti marini ma anche le figure ed i soggetti di matrone romane con richiami alla lucanità, appositamente realizzate. Nei giorni scorsi ha ricevuto un premio alla carriera dall'Enap di Roma ed aveva partecipato alla presentazione alla Sapienza di Roma di una ricerca del gruppo artistico della Uil, sezione italiana e sezione europea delle quali fa parte. Sarà possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle ore 17 alle 23 e nel periodo ore 15-19 nei soli giorni 24 e 31 dicembre, mentre è prevista la chiusura assoluta nei giorni 25 dicembre e 1 gennaio. cultura@luedi.it
A PESCOPAGANO di LUCIA NARDIELLO “NATALE in… mostra” a Pescopagano si è rivelato un vero e proprio successo. L'evento espositivo alla sua prima edizione “sperimentale” ha riscosso numerosi consensi. Si tratta di una tre giorni dedicata al Natale declinato in tutte le sue varianti. Il progetto parte dall'agenzia Lucania Network di Antonio Petrino, con il coordinamento di Luciana Pacella, ed è stato organizzato in esclusiva con il patrocinio e contributo dell'amministrazione comunale di Pescopagano. «Unico nel suo genere - dice Petrino -l'evento ha ottenuto ildiritto dipriorità eprelazione per gli anni a seguire e le previste prossime edizioni, con molti motivi di interesse e forme di intrattenimento capaci di coinvolgere i visitatori». Il presidente della Regione Vito De Filippo ha presenziato all'inaugurazione con il tradizionale taglio del nastro. L'expo ha dato spazio a varie forme artistiche sul tema natalizio: dagli immancabili presepi, alle creazioni artistiche, alle degustazioni, fino all'intrattenimento con talkshow, immagini e ricordi del passato. Tutto pensato per rendere la permanenza ai visitatori più allegra e divertente ma soprattutto per entrare decisamente nell'atmosfera magica della festa più bella e attesa dell'anno. Le attrazioni sono state continue
Tre giorni di musica e gioco per “Natale in... mostra”
Un momento di Natale in... mostra
e interattive, specie per i bambini, con le esibizioni delle danzatrici Iatrida, di Tiziano Cillis, di Giuseppe Tullio, di Diana Kazarova, di Magic Man e dei “Mitici”. Soddisfazione è stataespressaanche dalsindacodella cittadina Giuseppe Araneo. «Una buona e promettente occasione di visibilità per mettere in evidenza la nostra comunità, sfruttando in particolare modo la nuova e funzionale struttura del CentroBenessere adiacente alla Piscina Comunale- afferma Araneo - l'obiettivo è quello di creare premesse di sviluppo, movimento turistico e evoluzione, in un momento che si stanno gettando le basi per importanti opere e realizzazioni. L'occasione è stata propizia per evidenziare meriti e qualità degli espositori e valorizzare costumi, usanze e tradizioni per rispolverare il vero senso del Natale e come va preparato e anticipato». Fautore dell'iniziatival'assessore FrancescoGonnella, che ha voluto scommettere su un'iniziativa come l'expo per ingenerare un nuovo percorso di promozione, «innescare un meccanismo auto propulsivo per mettere al centro dell'attenzione la comunità che ospita la manifestazione, il tutto per iniziare a preparare il terreno per prossimi importanti eventi di portata interregionale e di carattere singolare ed esclusivo, oltre che originale e funzionale» - conclude Gonnella.
POTENZA - E’ tempo di “votazioni” nelle scale mobili di Potenza, lungo il sottopassaggio di viale Dante. Nel via vai movimentato, in tanti grandi e piccoli - si soffermano ad ammirare le 33 creazioni artistiche in concorso per “In viaggio tra i Presepi”. E’ impossibilenon fermarelo sguardo e farsi catturare dalla magia dei presepi provenienti dall’intera regione, e non solo, osservandone i minuziosi dettagli e scoprendone le mille meraviglie. Varietà e originalità sono le parole chiave della terza edizione di “In viaggio tra i presepi” che, inaugurato lo scorso 8 dicembre, è organizzato da Key Service e Associazione Sintetika e si conferma uno tra i più attesi e apprezzati eventi natalizi promossi dal Comune di Potenza. I partecipanti (singoli e associazioni/scuole/parrocchie) sono si sono sbizzarriti nell’ideazione e realizzazione del proprio presepe, dando libero sfogo alla propria creatività e prova di apprezzabili abilità artigianali. Solo per citare qualche esempio, la mostra-concorso spazia dai presepi più tradizionali, sapientemente eminuziosamente realizzati con materiali poveri come sughero, cartone e cartapesta, ai presepi in terracotta e di più grandi dimensioni che vestono abiti tipici della tradizione lucana, ma anche in gesso dipinto e smaltato o semplicemente in legno lavorato. Poi, c’è chi li ha immersi in uno sfondo di foglie secche, muschioe rami;chili hacustoditi sotto vetro; chi ha fatto ricorso a pigne, bacche e ricci; chi ad ogni fantasia di pasta verniciata d’oro;chi, addirittura, ha fatto approdare Maria, Giuseppe, il Bambinello e i tre Re Magi direttamente sulla luna. Commenti e opinioni si rincorrono tra il pubblico dei visitatori che si soffermano e osservano attentamente i presepi in concorso. Ciascuno può votare il proprio presepepreferito acquistando (al costo di un euro) l’apposito coupon e contribuire, allo stesso tempo, alla costruzione di un pozzo in Africa grazie ad Amref, la più grande associazione benefica che da oltre cinquant’anni opera nelle aree più difficili del continente africano. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
di BERNARDO PANELLA I FUTURISTI si divertivano con demenziali trovate di questo tipo. Le mode passano, la poesia resta, intatta (o quasi, forse) nel suo fascinoso mistero al limite del niente metafisico: culto per pochi (nella pletorica ingombrante dei dilettanti) causa di noia per i profani. La sorte della poesia sembra veramente legata a un filo sottilissimo: la si vede volteggiare nell'aria, e il filo non si vede. L'altro ieri l'amico Giancarlo Tramutoli mi ha fatto avere, con gioia inaspettata, un altro dei suoi gustosi libri di poesia dal titolo allusivo (non saprei individuare il riferimento, che intanto traspare anche qui, com'è nelle titolazioni di Giancarlo): L'ultimo Tram (Manni editore, Lecce, ottobre 2009). nella dedica, un piccolo supplemento di spirito: "tram n.10". Conosco i libri di Giancarlo Tramutoli, il poeta potentino del 1956, che pratica l'esercizio della poesia dal 1979, come egli stesso ci informa. "L'ultimo Tram" non vorrà dire che questo potrà essere l'ultimo libro: non penso proprio, e perché mai? Proprio ora che a dargli una mano gli è arrivato un "cantautore" che promette bene già dal nome, Arturo. La poesia in genere si avvale di mezzi di fortuna; questa volta arriva in tram; e questo è un accesso confortevole alla modernità. La "vena" (si diceva così una volta, oggi passa per sberleffo) di questo poeta (non nasconde il suo status, anzi lo dichiara in copertina ben evidente: poesia) che scorre nell'agile volume di pagine 80, ben aerate, leggere e godibili, è di genere ludico, alla maniera dei Riviello, Scialoja; Rodari e perfino di Totò. L'autore confessa con orgoglio i suoi debiti formativi. I titoli, giocati sull'allusione criptica o sul calembour: Lapsus, Onde per cui
Tra i versi del poeta ludico Tramutoli
L’INIZIATIVA
Su “L’ultimo tram” dell’autoironia
“Wale” una biografia per non dimenticare Alessandra Bisceglia
Giancarlo Tramutoli
si muove il mare, Lampadine, I Canti di Onan, Temporali, Versi pure, grazie; e i due romanzi in qualche modo autobiografici: La vasca da bagno e Uno che conta. In un modo o nell'altro (verso o prosa) l'interesse di Tramutoli è sempre quello: la scrittura brillante che ruota intorno a un io "che muove il sole e l'altre stelle". Non per
Carmela Di Matteo nell’antologia del “Federiciano” ROTONDELLA - C’è anche Carmela Di Matteo nell’antologia il “Ferdericiano”. Ventisei anni, una laurea in Lingue presso l'Università del Salento, si è iscritta per gioco al concorso per giovani poeti di Rocca Imperiale, inviando alcune sue composizioni. Al concorso hanno partecipato 1200 persone, poeti dilettanti e non provenienti da ogni parted'Italia e d'Europa. Circa 4000 i componimenti in gara. Solo alcuni sono stati sceltied inseriti nel libro omonimo, redatto da Aletti Editore in collaborazione con la rivista culturale Orizzonti. «Con stupore e gratificazione - racconta al Quotidiano Carmela Di Matteo - ho accolto la notizia di essere stata fra i prescelti». Insieme ad alcuni dei partecipanti la giovane rotondellese è stata invitata a declamare i suoi versi in presenza del sindaco di Rocca Imperiale, del presidente della Provincia di Cosenza, dell’editore Giuseppe Aletti e dei componenti della giuria. La cerimonia si è conclusa con la presentazione del volume che raccoglie tutti i componimenti premiati e con la consegna, effettuata dall’editore Aletti in persona, di un attestato di partecipazione ai “poeti federiciani e primi partecipanti di un'esperienza culturale destinata a ripetersi nei prossimi anni”.
Giovedì 17 dicembre 2009
«Questa piccola vittoria è stato il commento di Carmela - mi riempie di orgoglio ma allo stesso tempo mi lascia perplessa davanti ad una realtà che a me ed altri giovani non offre alcuna possibilità di affermarsi. E' triste pensare che il nostro talento debba essere riconosciuto in mille campi senza però essere valorizzato: io come i miei coetanei mi trovo adesso a vivere nella rosa dei laureati disoccupati che pur di avere fiducia in se stessi e pur di vincere si spende e si mette in gioco. Chi dovrebbe valorizzarci non ci degna della minima attenzione: troppa forma, poca sostanza e così, anche il più grande successo viene svuotato della sua importanza». cultura@luedi.it
adularlo, si badi, anzi: nell'autoironia, spesso feroce, è il climax del divertimento. Una filosofia di vita, una poetica ermeneutica. Il lettore vedrà da sé quanto questo esercizio di flagellazione masochistica rende alla ragione del verso. Un poeta maledetto? Autori di riferimento per Giancarlo sono anche gli americani Carl
Sandburg, Frank O'Hara, E.E.Cummings. Entrano in questo gioco "visionario e comico", le strisce dei Peanuts e di certi cartoni animati della Warner Bros. Cito alla lettera queste dichiarazioni dell'autore non per atterrire l'incauto lettore; semmai per invogliarlo ad accostarsi al libro di Tramutoli: anzi ai libri. Contro la poesia dell'accademia e dei professori, del tutto prevedibile e priva di energia, il poeta ludico scaglia il suo odio esplicito. occorre rivitalizzare la poesia. Occorre più invenzione, gioco, feroce autoironia. Era necessario, io credo, postillarle queste dichiarazioni di poetica, per rendere un servizio alla verità del poeta che, poi và a vedere, non è un fatuo accalappiatore di farfalle. Mallarmé diceva che la poesia bisogna spruzzarla di ombre. Il gioco di Giancarlo Tramutoli è proprio in queste operazioni di cortocircuito dove si accendono scintille di piacere intellettuale, che è la fruizione del verso. Si veda a pag.18 Enel: "Si dice/ che Ungaretti/pagasse delle mostruose/bollette della luce". Con buona pace del celeberrimo "M'illumino d'immenso" che affascinò tanto la lirica del Novecento italiano, oggi il poeta ludico Giancarlo Tramutoli tira la barba al Senatore marmorizzato di Roma, come un "galletto" impertinente.
POTENZA - Doppio appuntamento, oggi, in memoria di Alessandra Bisceglia, la giovane giornalista lavellese prematuramente scomparsa nel 2008. Alle 19, al Carpe Diem in Via XX Settembre, verrà presentato illibro “WALE laforza di un sorriso”, scritto da autori varie curatoda Lorena Fiorini, dirigente Rai che insieme al presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Oreste Lopomo (alla presenza, tra gli altri, della cantante Tosca) illustrerà l'opera alla stampa e a quanti vorranno conoscere più da vicino quella che Fiorini descrive come «una giovane giornalista, una ragazza piena di vita e tanta voglia di riuscire. Un talento, un'autrice televisiva, una giovane donna affetta da una malattia rara chel'ha colpitafin dallanascita e che l'ha costretta su una sedia a rotelle. Non si lascerà abbattere, ribalterà una vita complicata a favore della sua realizzazione e dei suoi sogni, insegnandoci che non bisogna mai rinunciare e che è sempre possibile farcela nonostante tutto». La professionalità di Alessandra ha lasciato un'eredità preziosa (servizi giornalistici, pubblicazioni, articoli, progetti) e il suo sorriso ha incrociato volti noti e meno noti della tv, dello spettacolo, e tanti amici che nel libro “WALE la forza di un sorriso” hanno voluto testimoniare il loro affetto per una persona davvero speciale. La sua figura, minuta ma fortissima, ha insegnato a tutti
che le difficoltà ci sono per essere superate. Ecco perché, oltre a rimanere impressa nei ricordi più profonda ma anche nell'opera della Fondazione WALE ONLUS che vede in prima fila i genitori, i fratelli e gli amici, e che si dedicherà alla ricerca, all'aiuto, al sostegno di coloro che hanno problematiche legate alle malformazioni vascolari di tipo pediatrico. Una Fondazione che ha bisogno di fondi, di energie, per poter studiare la malattia, per riuscire un giorno a sconfiggerla, ma anche a superare barriere che non sono solo di tipo architettonico ma anche e soprattutto psicologiche e culturali. La vera magia di Alessandra è quella di unire tutti in un grande sogno. Lo ricorderà Tosca dal Palcoscenico del Due Torri, presentando il concerto “Anima Mundi” nell'ambito di una serata (inizio ore 21.00) i cui proventi verranno devoluti interamente alla Fondazione. Prima del concerto, che si tiene nell'ambito di Suoni nel Basento, Etnica & Oltre, XIV Rassegna Internazionale di musica e messaggi, il presidente della Pro Loco Potenza Giovanni De Marco presenterà l'iniziativa che l'Associazione metterà in campo nel 2010: “La notte dellestelle cadenti - dall'Arpa alla Zampogna verso Folklandia”, una maratona musicale di 6 ore che verrà collegata ad una nuova raccolta fondi per la fondazione WALE Onlus. cultura@luedi.it
IL LIBRO
La Lucania coi guantoni di Gentile POTENZA - C'è attesa, nell'ambiente sportivo e non solo, per la presentazione, nel pomeriggio, alle 17, nella Sala convegni del Museo Provinciale, via Ciccotti, al rione Santa Maria di Potenza, del libro di Pino Gentile “Altri pugni di speranza” - La boxe lucana dal 1983 al Game Over”. Giornalista appassionato in tutto quello che ha sempre trattato, dalla cronaca nera all' attualità, ha però sempre avuto una particolare predilezione per il giornalismo sportivo (di cui è stato praticante), soprattutto quando questo settore ha bisogno di divulgazione e di riflessione da parte della gente. Il nuovo impegno editoriale di Pino Gentile, per quanto riguarda il valore dello sport, rappresenta una “provocazione” a causa del difficile momento che attraversa lo Sport Lucano, segnatamente il Calcio, travolto da uno scandalo senza precedenti, che ha fatto il giro del mondo, per cui c'è bisogno di guardarsi nello specchio di miti che non tramontano, che piacciono alla gente. E' emozionante, pertanto, rivivere il passato ed il presente dello sport di casa nostra attraverso le circa 300 pagine di “Altri pugnidisperanza”, di Pino Gentile, che copre un vuoto non indifferente nella letteratura sportiva meridionale. Un ennesimo capitolo nell'opera di ricostruzione delle vicende sportive della Basilicata, «di una Regione - scrive Oreste Lo Pomo nella presentazione - che continua purtroppo ad avere poco spazio anche sui media nazionali decisamente inadeguato rispetto ai molti meriti che ha». “Altri pugni di speranza”, due libri in uno. Il primo dedicato a Roberto Cammarelle, ilsecondo a Rocco Mazzola, «due punti fermi in uno spirito di continui-
Il campione lucano Roberto Cammarelle
tà tra passato, presente e futuro. Mazzola, il “gigante buono” consacrato da Luchino Visconti nel suo film “Rocco e i suoi fratelli”e Cammarelle , il figlio di emigrati lucani, il campione olimpionico e mondiale lecui gesta riempiono di orgoglio tutto il Paese…» “Altri pugni di speranza” testimonia uno scatto di orgoglio della Basilicata, in margine alla nota indagine sulla povertà e l'abbandono della nostra terra, da parte dell'antropologo Ernesto De Martino, ma, soprattutto, per i riflessi negativi del libro”Cristo si è fermato a Eboli”di Carlo Levi. Il programma della manifestazione, infine. Presentata dalla giornalista Loredana Costanza, prevede i salu-
ti di Paride Leporace, direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”, Gennaro Straziuso, assessore Regionale Attività Produttive e Turismo, Fabrizio Baldantoni, presidente della società pugilistica Boxe Potenza. Seguiranno gli interventi di Oreste Lo Pomo, presidente Ordine Giornalisti di Basilicata, Eustachio Tortorelli, presidente comitato regionale Coni, Donato Donnoli, consigliere nazionale Federserd. La serata sarà allietata dagli artisti lucani: Michele Ascoli (lettore di brani poetici), Luca Fabrizio (alla chitarra). E' prevista la proiezione di un filmato riguardante Rocco Mazzola e Roberto Cammarelle. Sarà presente l'autore. cultura@luedi.it
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48 Cultura e Spettacoli
Con “Segreti di famiglia” sipario sul Cineclub
Lo Monaco da 13 anni “solo” di Pirandello
di MARIA ANNA FLUMERO
di MARIA ANNA FLUMERO
MATERA - “Segreti di famiglia”. Ecco la pellicola proposta per l'ultimo “Cineclub del giovedì “ materano targato 2009 dall' associazione di cultura cinematografica Cinergia. Il film drammatico di centoventisette minuti ha la regia e sceneggiatura di Francis Ford Coppola. Appuntamento presso il Cinema Comunale Piazza V. Veneto - nei tre seguenti orario: 17.15, 19.30, 21.45. costo del biglietto pari a 3,50 euro. Trama del film? L'ingenuo diciassettenne Bennie (Alden Ehrenreich) si reca a Buenos Aires per cercare il fratello maggiore scomparso da più di dieci anni . Il giovane proviene da una famiglia di emigranti italoargentini che a causa del lavoro del padre Carlo, acclamato direttore d'orchestra, si è trasferita a New York. Quando Bennie ritrova il fratello, brillante ma melanconico poeta Tetro (Vincent Gallo),scopre chel'uomo èmoltodiverso dacome si aspettava ma decide ugualmente di vivere con lui e con la sua fidanzata Miranda.
PROFESSIONALE, gioviale e concreto. Ecco alcuni tratti dell' artista siciliano, Sebastiano Lo Monaco che abbiamo raggiunto telefonicamente per i nostri lettori. Lo Monaco è l' attore italiano più accreditato nell' interpretare le opere di Luigi Pirandello ed ha solcato, dopo venti anni, per ben due giorni consecutivi, i palchi lucani di Potenza e poi Matera per la rappresentazione de “Il berretto a sonagli”. La serata è stata inserita nella Stagione teatrale “Teatri in rete-Voglia di Teatro” organizzata da “Cose di Teatro e Musica” di Potenza . Com' è nata l'idea di rappresentare “Il berretto a sonagli”? «L' idea è nata nel '92 quando ero davanti alla casa di Pirandello, al Festival della settimana pirandelliana. Forse lui avrà scelto me e mi ha portato fortuna. Sono circa
tredici anni che interpreto solo commedie di Pirandello anche all'estero. Insomma, Pirandello forever. E' un compagno di ogni giorno». Ad oggi, nella sua vita privata ci sono tratti in comune con il suo personaggio? «Il mio personaggio è stato sentimentalmente tradito, io sono stato attento, mi sono portato avanti e a 50 anni sono solo innamorato della vita e del mio lavoro». Consigli per i giovani attori innamorati del teatro? « E' un momento difficile, per le donne, trovando un buon chirurgo c'è speranza, per gli uomini no. Il mio cinismo e pessimismo è avvalorato dalla realtà. Il nostro Stato non vuole che si abbai una vita culturale importante. Il teatro è ritenuto inutile». Sotto l' albero di Natale 2009? «Serenità, gioia e pace per la mia piccola famiglia».
Lo Monaco è diplomato all'Accademia nazionale d'Arte drammatica prima di diventare "capocomico" e produttore dei suoi spettacoli, lavora in teatro anche con Enrico Maria Salerno, Salvo Randone, Adriana Asti, Annamaria Guarnieri. Con la propria compagnia produce spettacoli (nel quale è sempre protagonista) scritturando attrici come Paola Borboni e Alida Valli e registi come Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Guicciardini e Mauro Bolognini.
Al circolo Sankara la presentazione del saggio di Giacci dedicato al maestro
“Il nastro bianco” per la prima volta a Potenza
Tutto il cinema di Lizzani in una monografia di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Fin troppo inflazionato è nel cinema l'appellativo maestro. Ma nel caso di Calo Lizzani (lui sì un vero maestro) utilizzarlo non ci appare per niente un abuso. Un grande (e indiscusso) protagonista del cinema italiano è stato (e rimane) Lizzani e, nonostante, le ottantasette primavere (ben portate) continua ad incantierare progetti e storie per un cinema senza tempo. Ma ebbene non dimenticare che Lizzani in sessant'anni di attività non ha fatto solo il regista, tra i cinematografari passa per uno stimatissimo teorico e saggista. Come viene dimostrato nella monografia uscita nella classica collana della Castoro, curata dal critico cinematografico Vittorio Giacci e che viene presentata questa sera (ore 21.30) allo Spazio Sankara. Un testo quello di Giacci che non solo ricostruisce un percorso filmografico, ma è anche un bell'assaggio del Lizzani teorico che si svezzò giovanissimo alla critica e all'analisi estetica nelle palestre-riviste “Bianco e Nero” e “Cinema”, quest'ultima diretta dal figlio del duce, Vittorio Mussolini. Del suo cinema (come della sua mili-
tanza a sinistra) si sa tutto, dall'esordio di “Achtung banditi” (1951), che è un drammatico affresco sulla resistenza ligure, a “Cronache di poveri amanti” (1953), tratto dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini, da “Banditi a Milano” (1969) a “Mussolini ultimo atto” (1974), da “Caro Gorbaciov” (1988) a ”Celluloide” (1995), come si sa del suo eclettismo autoriale, messo all'opera in presa diretta sulle evoluzioni del costume e sulle patologie storiche e sociali del nostro Paese. Dalle stesse parole di Lizzani - che Vittorio Giacci riprende dall'autobiografia - si può comprendere come la sua vita non sia stata messa al servizio del cinema, piuttosto è stato lui a mettersi a disposizione del cinema per conoscere meglio la propria nazione e la sua storia, per «avvicinare e provare a comprendere culture lontane, spesso indecifrabili per chi non ha un contatto diretto con gli uomini e le donne che vivono nel quotidiano». «Ho usato il cinema come una finestra - specifica Lizzani per scoprire, vedere, documentare. Ora facendo cinema, un certo tipo di cinema, si entra tra le persone, dentro le persone, ci si confonde con loro fino a diventare , oserei dire invisibili». Ma per cono-
scere meglio l'immaginario e il pensiero visivo di Lizzani, Vittorio Giacci, a più riprese si è voluto rifare direttamente a testi e studi del regista romano, e tra questi non si può non lasciare in secondo piano “Il discorso delle immagini…” (1995), un saggio che mette a confronto cinema e televisione. Il grande schermo secondo il regista serve a sognare, invece lo schermo domestico interviene nella vita con la sua presenza tra le gente, nelle piazze, «modifica i comportamenti ed arriva a creare gli eventi». Carlo Lizzani - un maestro, la sua visione dalle ombre in movimento al mondo si apre a trecentosessanta gradi, infatti il lavoro di scrittura di Giacci si propone al lettore come la monografia di un autorepoliticizzato le cui riflessioni hanno sì avuto come input il cinema, ma che toccando altri settori ponessero puntualmente al centro l'uomo o il mondo. «Il mondo è diviso in diverse e grandi famiglie - dichiarava in un'intervista del 2002 - vanno creati ponti di comprensione, solo così si può pensare a una soluzione unificante. Ritengo sia l'unica chiave possibile, poiché ogni cultura ha in sé delle ricchezze straordinarie». cultura@luedi.it
POTENZA - Ultimo appuntamento, stasera, presso il cineteatro don Bosco di Potenza con la rassegna “Giovedì Cinema”. In proiezione alle ore 19 e alle ore 21 “Il nastro bianco” di Michael Haneke, film già vincitore della Palma d'oro a Cannes e che proprio nei giorni scorsi è stata nominato miglior film europeo alla 22° edizione degli European Film Awards dove ha ottenuto anche altri due prestigiosi riconoscimenti: per la miglior regia e per la migliore sceneggiatura. Eranelleprevisionidella vigiliailtrionfodi Haneke, che, nato a Monaco nel 1942 e cresciuto a Vienna, è considerato tra gli autori più rappresentativi della cinematografia di lingua tedesca e che l'Accademia europea aveva già premiato nel 2005 per Caché. “Il Nastro Bianco”, uscito nelle sale lo scorso mese di ottobre, va in programmazione per la prima volta a Potenza. Il film racconta la storia di un piccolo villaggio protestante nel nord della Germania. La prima guerra mondiale è alle porte, ma di questo non sono a conoscenza i bambini del coro della chiesa, il loro ingenuo insegnante, il severo barone padrone del raccolto, il gelido medico, il rigoroso pastore della chiesa. Haneke si mette lì, dentro e fuori dalle loro case, a spiare con la pazienza di un entomologo che l'orrore si sveli, dietro a quei precetti così assoluti di moralità ed etica e religiosità a cui tutta la comunità è chiamata costantemente a fare riferimento. Nel paese iniziano ad accadere strani incidenti, alcuni bambini vengono seviziati, il medico ha un grave incidente con il suo cavallo, una donna improvvisamente muore. Haneke continua lucidamente e implacabilmente la sua analisidelle relazioni tra gli esseri umani decidendo, in questa occasione, di incentrare la sua attenzione su un microcosmo che assurge a laboratorio del futuro della Germania.
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Cultura e Spettacoli 49
Giovedì 17 dicembre 2009
Giovedì 17 dicembre 2009
di ELISABETTA MALVAGNA
Prime indiscrezioni sul cast della sessantesima edizione
ROMA – Sarà un Sanremo all’insegna dei talent show, dei temi sociali e dei ritorni quello che dal 16 al 20 febbraio sarà di scena al teatro Ariston. I nomi dei 14 Big che si sfideranno sul palco dell’Ariston verranno annunciati domani, ma già trapelano voci e indiscrezioni sul cast della sessantesima edizione della manifestazione. Uno dei più attesi è Marco Mengoni, vincitore della terza edizione di X Factor. Classe 1988 e talento da vendere, con il suo 'Dove si vola’ha già venduto 70 mila copie superando in classifica Tiziano Ferro e Lady Gaga. Marco ha anticipato che a Sanremo forse porterà un suo pezzo, ma non è esclusauna collaborazioneconuna star internazionale. Si tratta di Mika che, partito da Beirut ha conquistato le classifiche mondiali (e il
Sanremo, tra talent show e temi sociali prossimo 21 aprile sarà in concerto in Italia) e che ha avuto modo di conoscere personalmente e apprezzare Marco in una delle puntate di X Factor. Da X Factor sembra che stavolta ce la faccia ad arrivare a Sanremo anche Giusy Ferreri, con una storia di tradimenti co-firmata con Mauro Giovanardi dei La Crus, e Noemi, vincitrice morale di X Factor 2. Da Amici, invece, dopo Marco Carta, trionfatore dell’edizione 2008 e vincitore dello scorso Sanremo, dovrebbero sbarcare anche Alessandra Amoroso, reginetta di Amici 2009 e reduce dal successo dello
Marco Mengoni
show di Raiuno con Gianni Morandi; ma anche Karima, che dopo l’exploit dell’anno scorso tra i Giovani con Come ogni ora, è stata presa sotto l’ala protettrice di Burt Bacharach, che l’ha portata a Los Angelesperregistrare cinquebrani.E non è detto che non ci sia anche un ritorno di Carta. Certo è che il cast messo a punto dal direttore artistico Gianmarco Mazzi punterà ad attirare i giovanissimi. Quasi sicure due artiste promosse quest’anno nella categoria Big: Arisa, che con Sincerità ha conquistato il podio nella sezione Giovani, e Malika Ayane (forsecon un brano scrittoda Pa-
cifico), che dopo il debutto sanremese nel 2009 si è imposta come una delle migliori voci femminili della scena musicale italiana. Ma in lizza ci sono anche alcuni idoli dei teenager come i Finley, i Sonhora e i Lost. Questi ultimi hanno presentato un brano firmato da Niccolò Agliardi, che firma insieme a Zucchero anche il pezzo di Mietta, 'D’Aria buonà, cheera statobocciato l’anno scorso. Tra le coppie in gara si parla di Luca Barbarossa e Neri Marcorè e di Irene Fornaciari (con una canzone scritta dal padre) con i Nomadi. Certa lapresenza diIrene Grandi,mentre dopo l’introduzione dei brani in dialetto, tra i papabili c'è Nino D’angelo, impegnato fino al 10 gennaio a Napoli al teatro Trianon nella sceneggiata 'Lacrime napulitanè con Maria Nazionale, uno dei volti femminili di Gomorra (e chissà che non li vedremo in coppia all’Ariston).
Anteprima del cinepanettone della Filmauro. Cast affiatato e di qualità
PERSONAGGI
Natale a Beverly Hills risate senza troppe volgarità
Pitt geloso della doccia hot
di FRANCESCO RENDE NUOVAMENTE divertente. “Natale a Beverly Hills”, ultima saga del cinepanettone della FilMauro della famiglia De Laurentiis presentato in anteprima alla stampa martedì sera a Napoli, è uno degli episodi più riusciti dei film natalizi degli ultimi anni. Dopo i passaggi a vuoto degli ultimi anni, l'episodio 2009 di un appuntamento natalizio che dura ormai da più di 25 anni è spassoso, divertente e ben interpretato. Rispetto agli anni passati, il film vive di una sceneggiatura più accurata (scritta da Neri Parenti, Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni) e di un maggior ritmo che elimina completamente i passaggi a vuoto degli ultimi anni, come ad esempio in “Natale a Rio”e“Natale in crociera”; se a questo aggiungiamo un cast certamente importante, con il ritorno della ritrovata coppia Alessandro GassmanGianmarco Tognazzi e con l'affiatamento dei confermatissimi Christian De Sica e Massimo Ghini, il prodotto ultimo è di conseguenza un film leggero e spensierato, che fa ridere senza cadere in volgarità eccessive(come forse successo in questi ultimi anni) puntando sulla verve e sulle interpretazioni mai eccessive dei personaggi del film. La sinossi, alla fine, è rimasta ancora una volta pressochè invariata: gli sceneggiatori ed il regista hanno però lavorato affinchè ogni scena
Michelle Hunziker in Natale a Beverly Hills
fosse ricca e satura di elementi, ogni battuta calibrata ed ogni ritmo soppesato per evitare di appesantire l'attenzione dello spettatore. Carlo (Christian De Sica) è il solito playboy spensierato che si ritrova all'appuntamento con il destino: all'aereoportoCristina (Sabrina Ferilli), che vive con Aliprando (Massimo Ghini) e con il figlio Lele (Emanuele Propizio), incontra Carlo, il vero padre di suo fi-
glio, che l'ha abbandonata incinta. L'altro episodio, invece, vive sul talento della coppia formata da Gassman e Tognazzi che, come loro stessi diranno in conferenza stampa, sono “tornati a lavorare insieme dopo dieci anni, ma è come se il tempo non fosse mai passato. Nonostante abbiamo portato avanti progetti diversi, è bellovedereche iritmicisono sempre, e che basta uno
sguardo per capirci”. Qui, il vero protagonista del film è Tognazzi, che interpreta benissimo il ruolo di Rocco, milanese brutto, sfigato ed in carriera con tanto di ciuffo al vento (anche qui un “coup de theatre”: il ciuffo, un parrucchino, si svelerà solo all'ultima scena del film, tra le risate della sala). “Spero vivamente - dice il presidente della FilMauro Aurelio De Laurentiis - che il
pubblico gradisca questo film: il film di Natale dura ormai da più di 25 anni, tanto da essere stato premiato dal Guinness dei Primati, e tutto questo perchè noi siamo prima di tutto una famiglia, non un'industria. A noi non importa la location, basta parlare con gli attori e chiedere: voi, l'anno prossimo, dove volete andare? Si decide tutti insieme e si parte”. Intanto, pare che la meta del prossimo anno, però, sia già decisa: il Natale del 2010 la FilMauro lo festeggerà probabilmente a Dubai, mentre per il 2011 De Laurentiis ha lanciato una sfida ai giornalisti: “Facciamo una cosa: organizziamo un sondaggio, e voi deciderete dove andremo”. Quella che da alcuni giornalisti in sala stampa è stata definita una “nazionale del cinema comico italiano”, da dietro il tavolo della conferenza, sorride: più timidi Michela Quattrociocche e Emanuele Propizio, mentre il tris De Sica-Ghini-Ferilli si scambia veloci battute sottovoce e ride. Chiudono Gassman e Tognazzi che,dopo essersipresi in giro per tutta la durata della conferenza stampa con buffetti e dispetti di vario genere, raccolgono l'invito di De Laurentiis, dicendosi “opzionabili per l'anno prossimo”, con un appunto: “Proprio per raccogliere l'invito di De Laurentiis a non parlare di calcio, confermo a tutti che il ginocchio di Tognazzi sta bene, e che tornerà nel suo ruolo di terzino destro a marzo”.
Angelina Jolie
NON l'ha neanche vista. Deve averla sognata, svegliandosi di soprassalto, sudato e agitatissimo. La scena di sesso bollentissimo sotto la doccia tra Angelina Jolie e Johnny Depp tormenta il sonno di Brad Pitt. E non solo il suo. Anche Vanessa Paradis, compagna dell'uomo più sexy del mondo, non riesce a mandarla giù. Il paradossoèche lascenainquestione non è ancora stata girata, alberga solo nella mente degli sceneggiatori del film The Tourist. È bastato cheil Daily Star qualche giorno fa ne anticipasse i contenuti (non ci vuole molta fantasia a immaginarselinudi e avvinghiati sotto il getto di una doccia) per mandare su tutte le furie i rispettivi consorti dei protagonisti.
Morais, foto senza ritocco
Camila Morais
LA NOVITÀ
Il nuovo corso televisivo di Murdoch E’ partito Cielo, il nuovo canale della tv digitale terrestre generalista ROMA – Con le news del tg di Sky Tg24 è partito ieri sera alle 19 Cielo, il nuovo canale free per il digitale terrestre di News Corp. Poi alle 21 il film The Beach di Danny Boyle con Leonardo DiCaprio. Per il canale, che doveva debuttare il primo dicembre ma che solo l’altro ieri ha avuto il via libera dal ministero per lo Sviluppo economico-Comunicazioni, le quattro edizioni del tg di Sky Tg24, alle 7, 12, 19 e 24 in simulcast con il canale all news di Sky sono il fiore all’occhiello per entrare nell’arena generalista della tv digitale terrestre, visibile dalle 12 milioni di famiglie dotate ora di decoder ddt,
in attesa poi di coprire l'intero territorio nazionale quando tutta l’Italia diventerà digitale. L’informazione, per il canale che si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni, sarà importante nella costruzione del palinsesto che ospiterà nel fine settimana gli approfondimenti dell’Intervista di Maria Latella, Io Reporter e Fad, altrettanti programmi di SkyTg24, una struttura che vanta un team di oltre 140 giornalisti. Il direttore del canale Gary Davey ha detto di voler puntare ad un punto di share, intercettando profili socio-economici alti. Il nuovo canale d i Sky, sfrutta il multiplex
ReteA-L'Espresso, posizionandosi al canale 10 del telecomando. Oltre alle news di Sky Tg24, la programmazione comprende ogni genere tv generalista. Due serate a settimana con i film e importanti fiction italiane e americane in prima tv in chiaro. A cominciare dall’italiana Boris, la dissacrante comicità sul dietro le quinte della tv italiana (con Pietro Sermonti e Francesco Pannofino) in onda il venerdì in prima serata. Il martedì sera c'è Life on mars con un cast d’eccezione in cui spicca Harvey Keitel, il giovedì Burn Notice, Duro a Morire con Jeffrey Donovan protagonista della serie tutta azione e un pò di ironia.
Nella stessa serata, ma alle 23, la serie Fox Sons of anarchy. Poi ancora Lipstick Jungle, X Files, 24 e Buffy. Italiani i programmi nel day time: il docu-reality Essere Valeria (alle 17), 4 episodi per scoprire tutto su Valeria Marini; la docu-soap Reparto Maternità (alle 15,30) ambientata in un grande ospedale per raccontare l’emozionante esperienza della nascita e poi i talent show Vuoi ballare con me? e Sei più bravo di un ragazzino di quinta. Prossimamente poi andranno in palinsesto La più bella della classe e Italiàs Next Top Model, sempre in prima tv in chiaro. Arriverà anche lo sport: il basket, il volley di serie A1 femminile e Mondo Gol sui campionati esteri di calcio. Insomma, la tv sta cambiando e dovremo abituarci molto presto a questi cambiamenti. r. c.
VUOLE essere apprezzata com'è, per i suoi pregi tanto quanto per i suoi difetti. E per mostrare a tutti i primi, sfidando chiunque a trovare i secondi, ha posato per un calendario pretendendo che le foto non venissero ritoccate al computer in post-produzione. L'impavida protagonista di questo coraggioso segnatempo è Camila Morais, brasiliana classe 1985, che regala ai suoi estimatori un 2010 in intimo. La "brasileira" dal fisico stauario - le sue misure sono 86-62-90, distribuite su 178 cm d'altezza e sorrette da un piede di misura 39 - ha fortemente voluto che il suo annuario fosse "al naturale": «Se devo piacere - ha detto - devo piacere per come sono fatta».
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50 Spettacoli e televisione
10.00
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
Verdetto Finale
8.05
VARIETÀ
12.45
ATTUALITÀ
21.10
MUSICALE
11.38
ATTUALITÀ
QUIZ
21.10
DOCUMENTI
Corrado Augias
Katia 40 anni di musica
06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmJulia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
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L’albero Azzurro
Prendere o Lasciare
Massimo Manfredi
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Televisioni 51
Giovedì 17 dicembre 2009
In Tv ospiti discutono sulla necessità di pacificarsi urlando all'unisono.
LO SCONTRO POLITICO IN ITALIA
AGRICOLTURA
Pacco bomba alla Bocconi: rivendicato da un gruppo di anarchici a Libero
Sviluppo rurale: 140 milioni dalla Regione Risorse anche per compensare le calamità
Berlusconi ancora in ospedale: oggi le dimissioni
L’annuncio di De Filippo e Viti per le filiere
alle pagine 2, 6 e 7
Anno 8 n.314€ 1.00
a pagina 18
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Giovedì 17 dicembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.
SEUNAMAMMA LUCANA RUBA CARAMELLE PERNATALE... di PARIDE LEPORACE
Monsignor Superbo «Trovare nuove vie per aiutare i giovani lucani» La sfida educativa della Chiesa: sabato un incontro sul documento della Cei a pagina 22
Precari: ostaggi delle urne La paura: le elezioni potrebbero condizionare la prossima selezione
POTENZA - QUINDICI giorni appesi a un filo. I precari della Regione Basilicata - dovrebbero essere 166 - non sanno se i loro contratti, tutti in scadenza il 31 dicembre prossimo, potranno festeggiare l'anno nuovo con un rinnovo. Ciò che i precari della Regione avvertono sulla pelle - e denunciano esplicitamente, sebbene chiedendo l'anonimato - è che l'appuntamento con le urne possa inquinare i meccanismi di selezione ancor più di quanto possa essere avvenuto in passato. a pagina 16
DOVE SONO
Avevano aperto un centro scommesse a Senise: 5 arresti
I DIFENSORI DI TOGHE LUCANE?
Truffa web alla Snai 500mila € in due mesi
di MAURIZIO BOLOGNETTI VORREI lanciare una piccola provocazione, chiedendomi e chiedendo: “dove sono tutti coloro che per mesi hanno versato fiumi d'inchiostro sull'inchiesta Toghe lucane e su Marinagri, riempiendo pagine di giornali e scrivendo libri? Dove sono quelli che scesero in piazza agisegue a pagina 12
A capo della gang un maresciallo della Finanza che chiedeva documenti dicendo che sarebbero serviti per ottenere posti di lavoro: ci sono altri tredici indagati a pagina 15
In ricordo delle lotte contadine di Montescaglioso 60 anni fa l’occupazione delle terre Una pagina epica del Mezzogiorno lucano
Il figlio di Novello legge il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica
Calcio connection
Evangelisti resta detenuto ai domiciliari E’ uno dei personaggi chiave dell’accusa il Riesame respinge il ricorso a pagina 38
alle pagine 10 e 11
Potenza Accelerazione della trasformazione dell’azienda di raccolta e smaltimento rifiuti
L’Acta diventa una spa: il 40% andrà ai privati POTENZA - Accelerazione del processo di trasformazione dell’Acta in base al decreto Ronchi. L’azienda di raccolta e smaltimento rifiuti diventerà entro fine mese una società per azioni con il 40 per cento che passa ai privati e il 60 per cento che resta sotto il controllo pubblia pagina 19
Matera dopo Potenza Di Lorenzo a Restaino «Tre milioni per la zona franca» a pagina 28
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IRSINA. Basilicata. Due settimane al Natale 2009. Una tabaccheria affollata di clienti. Entra una signora con i bambini. Fa alcune domande al proprietario e si allontana. Il proprietario dell'esercizio Raffaele Policarpo si accorge che da uno scaffale sono state sottratte delle calze natalizie piene di caramelle e dolciumi. Il tabaccaio esce in strada alla ricerca della ladra. Sul corso principale di Irsina va in scena un remake postrealista alla “Ladri di biciclette”. La signora nega, Policarpo chiede di vedere il contenuto della busta, la refurtiva passa al figlio maggiore ma il tabaccaio si fa consegnare la merce dal valore di cinquanta euro e al nostro corrispondente Mimmo Donvito che l'ha doviziosamente raccontata sul nostro giornale di ieri dichiara: “Se lei mi avesse chiesto qualcosa, come altre volte è capitato con persone bisognose, non avrei avuto problemi a dargliela”. Per la cronaca la signora è stata denunciata per furto ai carabinieri. segue a pagina 13
A fine mese scadono i contratti per quasi duecento dipendenti atipici regionali: tutti appesi a un filo