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Brevi dal mondo

Terremoto a Taiwan Dieci feriti lievi HA CAUSATO 10 feriti lievi, intossicati da una fuga di gas, il sisma di magnitudo 6,4 che ha colpito ieriTaiwan. I danni agli edifici sono di ridotta entità, sottolineano le autorità. L'epicentro del sisma, di magnitudo 6,4 Richter è stato localizzato dall'istituto geofisico americano (Usgs) in mare, a 44,6 km di profondità, a soli 12 km a sud-sudest della città costiera di Hua-lien. La scossa, durata circa 30 secondi, è stata avvertita anche a Taipei, dove molti palazzi hanno vacillato, così come nella città di Taichung. La scossa ha causato fughe di gas ed alcuni incendi a Taipei, dove dieci persone che si trovavano in un hotel sono state medicate per i sintomi di intossicazione. Registrati anche problemi alla circolazione, per la chiusura di alcune strade e l'interruzione, per ragioni di sicurezza, di alcune linee ferroviarie.

Monumento distrutto due morti in Georgia UNA DONNA e la figlia di 8 anni sono morte a Kutaisi, in Georgia, mentre assistevano alla demolizione di un monumento ai caduti. Altri due spettatori dell'evento sono rimasti feriti dall'esplosione. Secondo i primi accertamenti, sarebbero state violate le norme di sicurezza. Le autorità hanno cominciato la demolizione del monumento giorni fa per costruire il nuovo parlamento, voluto a Kutaisi dal presidente Saakashvili.

Domenica 20 dicembre 2009

Critiche all’intesa non vincolante che chiude la conferenza Onu a Copenaghen

Clima, delusione per il miniaccordo COPENAGHEN - Il clima aspettava la svolta e invece è delusione. E la salute del pianeta sembra essere rimandata a data da destinarsi anche se per la prima volta c'è l' impegno americano e i leader del mondo si sono stretti intorno alla questione del riscaldamento globale. E' una fine con più ombre che luci questa della 15esima Conferenza delle Parti della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici (Cop15) a Copenaghen. Un nome difficile per dire summit Onu sul clima. Il risultato di un lavoro mastodontico e di una partecipazione mai vista a queste Conferenze è un accordo minimo, in 12 punti, non vincolante nè a livello politico nè legale.

Niente target di riduzione delle emissioni ma un punto qualificante c'è e sono le risorse per i paesi in via di sviluppo. Il presidente Usa, Barack Obama torna alla Casa Bianca con un magro successo, la Cina invece esulta. L’Europa mastica amaro ma dice sì al testo. Ong e ambientalisti sono arrabbiati. Sotto accusa finisce l’Onu: dal Parlamento europeo si chiede di «riformare il metodo di lavoro dell’Onu con urgenza». Ma i soldi, questa l’unica nota positiva, restano come impegno concreto e anche immediato. Le risorse “fast” prevedono un fondo da 30 miliardi di dollari per il triennio 20102012 mentre entro il 2020 il fondo è da 100 miliardi di dollari l’anno.

L'importante, dicono gli osservatori, è che questi fondi non si “distraggano” dalla lotta alla povertà. Sul tappeto restano tante questioni aperte e nel 2010 si dovrà arrivare a un accordo vincolante. In ogni caso, dopo quasi 14 ore di fila la sessione Plenaria della Conferenza «prende nota» dell’Accordo di Copenaghen. Si tratta di un documento che non viene votato con il consenso e quindi riguarda solo alcuni paesi, primi su tutti gli Usa che stringono un patto con Cina, India, Sudafrica e Brasile. Si aggrega a malincuore l’Europa ma per il presidente francese, Nicolas Sarkozy si tratta «del migliore accordo possibile oggi».

Barack Obama e Wen Jiabao

Dal canto suo il presidente americano, Barack Obama, aveva detto: «Accordo significativo ma non basta», rimanendo fermo sugli impegni Usa -17% di Co2 al 2020 rispetto ai livelli del 2005. Elisabetta Guidobaldi

Stesso provvedimento, a sorpresa, per Pio XII. Accuse dal mondo ebraico

Wojtyla sarà presto beato Il Papa firma il decreto che ne riconosce le “virtù eroiche” CITTA’ DEL VATICANO - Si avvicina la beatificazione di Giovanni Paolo II e, a sorpresa, anche di Pio XII, la cui navigazione verso gli onori degli altari si era incagliata nelle polemiche e negli interrogativi storici su un suo presunto silenzio di fronte alla Shoa. In un atto decisivo, Benedetto XVI ieri mattina ha firmato per entrambi il decreto che ne riconosce le «virtù eroiche». Pacelli (1939-1958), il papa che ha attraversato la Seconda Guerra Mondiale, l’Olocausto, e la prima parte della Guerra Fredda, e Wojtyla (19782005), il papa che ha contribuito in modo determinante al crollo dell’impero sovietico, sono adesso “venerabili”.

Per entrambi deve essere accertato un miracolo, prima di procedere alla cerimonia di beatificazione. Qui cominciano le differenze. Per «Karol il grande», la guarigione prodigiosa di una suora francese, colpita dal Parkinson (la stessa malattia del papa polacco), è già al vaglio degli esperti. Qualora non superasse lo scrutinio di una commissione teologica e di una commissione medica, sono pronte altre centinaia di segnalazioni e di «grazie ricevute». Al momento, per Pio XII nonè statoancoraindividuato unpreciso evento prodigioso e scientificamente inspiegabile da attribuire alla sua intercessione. Se il popolo di Wojtyla può, dunque,

cominciare afesteggiare il suo eroee a prepararsi ad una cerimonia di beatificazione che, realisticamente, potrebbe avvenire a Roma entro il 2010, più lunghi appaiono i tempi per Pacelli. La decisione su Pio XII,presa ieri da papa Ratzinger, scioglie ogni dubbio della Chiesa sulla sua santità e sulla sua eroicità spirituale. Non elimina tuttavia le perplessità e le critiche sulla figura di Pacelli espresse da gran parte del mondo ebraico e ribadite anche ieri. Secondo David Rosen, consulente per il dialogo interreligioso del Gran rabbinato di Israele, «la decisione di firmare il decreto delle "eroiche virtù" di Pio XII non mostra grande sensibilità nei confronti delle preoccupazioni

della comunità ebraica». La Santa Sede ha più volte replicato che i presunti silenzi di Pacelli coprivano in realtà una grande opera della Chiesa cattolica per salvare e proteggere egli ebrei in tutta Europa. Oltre che di Pacelli e di Wojtyla, il papa ha firmato ieri mattina altre 19 decreti di virtù eroiche. In corsa verso la santità vi è, tra gli altri, padre Jerzy Popieluzsko, prete polacco vicino a Solidarnosc, rapito ed ucciso nel 1984 per ordine del Kgb. trattandosi di un martirio, lui non ha bisogno di miracoli per salire agli onori degli altari. La sua cerimonia di beatificazione dovrebbe avvenite a giugno a Varsavia. Elisa Pinna

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2 In Italia e nel Mondo


Furto ad Auschwitz Promessa una ricompensa

Mastella chiede risarcimento De Magistris attacca

Violenza su due ragazze Arrestati quattro minorenni

CONTROLLI serrati del sistema di sicurezza all'interno del campo di concentramento di Auschwitzdove èstatarubata la scritta "Arbeit macht frei" (Il lavoro rende liberi) dall'ingresso principale. La polizia locale sta continuando le indagini per scoprire chi ha commesso il furto: ha interrogato intanto i quattro guardiani che erano in servizio la notte in cui la scritta è stata trafugata, stabilendo inoltre un premio di 115 mila zloty (28mila euro) a chi darà un contributo a scoprire l'identità dei ladri e far luce sull'intera faccenda.

ROMA - Clemente Mastella conferma di aver dato mandato ai suoi legali di agire in tutte le sedi giudiziarie, nazionali ed europee, sia in sede civile sia penale, per il risarcimento «dei gravissimi danni subiti» in ragione dell’operato dell’ex Pm di Catanzaro Luigi de Magistris a seguito dell’inchiesta giudiziaria Why Not. La richiesta risarcitoria è di dieci milioni dieuro dadestinare in beneficenza. Lapidario De Magistris: «Mastella è sempre comico. Comunque, non intendo commentare la sua richiesta perchè appanna la mia immagine»

Brindisi, gli adolescenti avrebbero costretto le coetanee a rapporti orali per cinque mesi

Nel campo di concentramento rubata la scritta “Il lavoro rende liberi”

SEQUESTRO IN MAURITANIA

La scritta trafugata

Gli arresti operati dalla Polizia

BRINDISI - Per quattro mesi, tra febbraio e giugno scorsi, avrebbero intimidito due ragazzine, una delle quali minore di 14 anni, costringendole a rapporti sessuali orali in una stradina del popolare rione Paradiso di Brindisi. I protagonisti sono quattro ragazzi tra i 15 e i 17 anni, che ieri sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi con l’accusa, in concorso tra loro, di violenza sessuale aggravata ai danni di minorenni. Violentatori e vittime abitano tutti nello stesso quartiere.

Clochard ucciso per un giaciglio Due in manette ROMA - Lo hanno ucciso a colpi di bottiglia sulla faccia perché volevano dormire nel "suo" posto: un'auto utilizzata come giaciglio. E' morto così un clochard russo, massacrato da due romeni di 39 e 18 anni la notte del 13 dicembre a Roma, in un parcheggio a pochi metri dalla stazione Termini. I due assassini, Pavel Daniel Nicolae e Tofaleanu Alexander, sono stati fermati dagli agenti della polizia ferroviaria del Lazio, che li hanno rintracciati grazie alla testimonianza di due senzatetto che avevano assistito all'aggressione.

Da venerdì niente notizie di un 65enne e della moglie

Rapita coppia di italiani C’è l’ombra di Al Qaeda non ha una rappresentanza diplomatica in Mauritania. «Si stanno svolgendo – si legge in una nota del ministero degli Esteri – le opportune verifiche per appurare gli elementi che siano utili» ad accertare gli eventi. Compito non facile in quanto la zona, compresa tra la Mauritania orientale, il Mali settentrionale e l’Algeria meridionale, è in gran parte desertica e scarsamente controllata dalle autorità: qui sono inoltre attivi vari gruppi armati tra i quali alcuni hanno collegamenticonlarete localedialQaida, l’Aqmi (al Qaida nel Maghreb islamico). Finora nessuna fonte ufficiale in Mauritania ha ammesso il se-

NOUAKCHOTT - I miliziani di al Qaida sono tornati in azione contro viaggiatori stranieri in Mauritania. Da venerdì sera non si hanno più notizie di una coppia di italiani, Sergio Cicala di 65 anni e la moglie Filomen Kabouree, originaria del Burkina Faso di 39, che erano in viaggio nella Mauritania sudorientale: il loro minibus è stato trovato abbandonato, la carrozzeria e le gomme crivellate di proiettili, a pochi chilometri di distanza dal confine con il Mali occidentale. I due vivono a Carini, in provincia di Palermo. La figlia Alexia, ai microfonidelTg2, hadettodiaver avuto conferma del rapimento dall’Unità di crisi della Farnesina «dopo numerose insistenze» ed ha rivolto un toccante appello al ministro degli esteri Franco Frattini perchè «avvii urgentemente i contatti con i sequestratori» e per avere «notizie sulle condizioni di salute – ha detto – di mio padre e di sua moglie». Quindici anni fa, il 3 gennaio 1994, Sergio Cicala era stato ferito in modo lieve dall’esplosione di una mina mentre, a bordo di una jeep e con altri turisti, era in viaggio tra il Ciad e il Niger. In quell'occasione era morta una turista finlandese. Secondo fonti della sicurezza mauritane che hanno voluto restare anonime, è più che probabile che venerdì sera i due «siamo stati sequestrati» da un gruppo armato collegato ad al Qaida. La Farnesina sta verificando la dinamica della vicenda in stretto contatto con l’ambasciata italiana a Dakar (Senegal), dato che l’Italia

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

78 63 84 56 6 1 68 3 32 66 53

50 62 83 29 10 48 3 74 73 85 44

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NOUAKCHOTT - Un’indipendenza segnata dell’integralismo islamico e dai colpi di Stato, quella della della Mauritania che, da quando nel 1960 si è liberata definitivamente dello status di colonia francese, in numerose occasioni ha visto cambiare i suoi vertici politici per mano dei golpisti, il più delle volte militari. E che, negli ultimi anni, ha subito le frequenti incursioni del gruppo estremista di AlQaida del Maghreb islamico. Repubblica islamica dell’Africa occidentale in gran parte attraversata dal deserto del Sahara, la Mauritania è più di tre vol-

3 67 81 61 45 36 88 37 79 83 64

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

1 - 3 - 4 - 6 - 20 - 25 - 26 - 32 - 39 - 43 50 - 56 - 62 - 63 - 66 - 68 - 72 - 78 - 80 - 84

ilSuperEnalotto

Il sobborgo di Gazra in Mauritania

to a una ventina di chilometri dal confine con il Mali, nel dipartimento mauritano di Kobenni, a pochi chilometri dalla località di N'Eissira. In tutta l’area le forze di sicurezza della Mauritania sono state messe in stato di massima allerta. Secondo alcuni osservatori lo-

Un Paese tra integralismo e colpi di stato

estrazione del 19 dicembre 2009

72 1 1 80 43 39 26 25 4 20 73

questro. Main via ufficiosadue diplomatici lo hanno confermato. «Una coppia di viaggiatori italiani che si stavano recano nel Burkina Faso a bordo di un minibus immatricolato in Italia sono dispersi da venerdì sera e probabilmente sono stati rapiti da un gruppo armato», ha detto un membro dei servizi di sicurezza. Un’altra fonte mauritana, un diplomatico, ha aggiunto pochi particolari. «Il loro automezzo, le loro cose e alcuni oggetti di valore sono stati trovati sul posto», ha detto. Abitanti della zona hanno parlato di spari e di uomini armati. Il minibus era sul ciglio della strada che collega Aioun (Mauritania) a Kayes (Mali), abbandona-

Conc. n° 152

Montepremi 4.990.814,16 euro

jolly

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punti 6jackpot 105.146.525,34 punti 4 331,24 16,09 punti 5+1 - punti 3 punti 5 57.586,32 Num. Superstar 15

te grande l’Italia (circa un milione di chilometri quadrati) ma ha una popolazione inferiore a quella di Roma (2,7 milioni di persone circa, delle quali 800.000 vivono nella capitale Nouakchott). Nel 1920 è diventata una colonia della Francia, da cui ha ottenuto l’indipendenza solo nel 1960, quando è stata proclamata Repubblica islamica, con Moktar Ould Daddah come primo presidente. Lunghi mandati presidenziali – le prime elezioni si sono svolte nel 1986 – e una permanente instabilità interna hanno segnato la storia della

Il telescopio fotografa la nascita della stelle ROMA - E' una vera e propria nursery delle stelle, quella fotografata dal telescopio spaziale europeo Herschel: le immagini, giudicate tra le più belle mai giunte dallo spazio, mostrano un grande numero di stelle neonate e sono state elaborate dal progetto Hi-Gal (the Herschel infrared Galactic Plane Survey), l'unico programma a guida italiana tra i 20 progetti osservativi selezionati dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e al quale ha partecipato l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Le immagini sono state una sorpresa per gli stessi ricercatori: «Si tratta di una area della Via Lattea nella costellazione dell'Aquila che si svela una riserva inaspettatamente ricca

di polvere fredda (circa 260 gradi sotto lo zero) che evidentemente si trova in stato di grande agitazione», spiega Sergio Molinari, ricercatore dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e responsabile del progetto HiGAL.

neonata Repubblica, governata per 21 anni (1984-2005) dal controverso colonnello Maaouya Ould Sid Ahmed Taya, che ha portato il Paese ad isolarsi dal resto del mondo. Anche l’attuale capo di Stato, il generale Mohammed Ould Abdel Aziz, sebbene confermato con elezioni rinosciute come democratiche lo scorso 19 luglio, è stato a sua volta autore di un colpo di Stato militare nell’estate del 2008, quando ha rovesciato il potere di Sidi Mohamed Ould Cheikh Abdallahi, primo presidente eletto democraticamente nella storia della Mauritania.

cali, si tratta senza dubbio di un sequestro compiuto da uomini dell’organizzazione al Qaida nel Maghreb islamico. Gli stessi, si pensa, che il mese scorso hanno rivendicato il rapimento di tre cooperanti spagnoli, presi in ostaggio in Mauritania ed ora prigionieri in Mali, insieme a un francese che era stato sequestrato a fine novembre nella città di Menaka, nel nord del Mali. Al Qaeda nel Maghreb Islamico infatti ha catturato il 25 novembre scorso il francese Pierre Camatte (61) e quattro giorni più tardi tre cooperanti catalani (Roque Pascual, 50, Albert Vilalta, 35, e Alicia Gamez, 35). Per liberare i quattro, sono già stati avviati contatti: almeno tre intermediari starebbero già cercando di ottenere la libertà dei quattro ostaggi, rapiti in una regione desertica al confine tra Mali e l’Algeria. Entrambi i sequestri sono stati rivendicati l’8 dicembre da al-Qaeda nel Maghreb Islamico. Una fonte ben informata ha rivelato che tutti e quattro gli europei sono in mano dell’ala oltransista di alQaeda, il gruppo guidato da Abu Zeid, che a giugno giustiziò un turista britannico.

Al telefonino in metro Cade l’ultimo muro ROMA - Parlare al cellulare viaggiando in metropolitana. Presto si potrà fare anche a Roma, per la gioia dei maniaci del telefonino e lo sconforto di chi sperava di mantenere una delle ultime isole 'felici' al riparo da squilli e suonerie. Ad annunciarlo è Andrea Casini, vicepresidente di Andrew, la multinazionale americana che fornirà le tecnologie necessarie per la copertura. "Porteremo il segnale dentro la metropolitana di Roma per i quattro operatori (Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3Italia, ndr)", ha affermato Casini, aggiungendo che i lavori partiranno all'inizio del 2010 e che "l'obiettivo è il com-

pletamento della copertura delle due linee A e B entro tre anni". La prima fase del piano si dovrebbe concludere, secondo quanto si apprende, nel febbraio 2011, quando verrà coperta l'intera linea A con l'eccezione di alcune stazioni in corso di ristrutturazione.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Il fatto del giorno: Vertice sul clima: Usa, Cina, India e Sudafrica siglano un mini accordo Errori da non ripetere

Una disfatta della logica

Gattopardi d’Europa

dall’editoriale di Franco Venturini

dall’analisi di Antonio Cianciullo

dall’editoriale di Enzo Bettiza

Il vertice di Copenaghen non poteva fallire e trascinare così nel discredito i suoi prestigiosi protagonisti. E' purtroppo per questo, e non per salvare il nostro pianeta minacciato dal riscaldamento atmosferico, che molti capi di stato e di governo si sono accontentati ieri notte di una formula che salva loro la faccia, esalta i pochi progressi della conferenza danese e ne maschera a fatica i molti fallimenti. L'aria che tirava a Copenaghen, del resto, la si è vista sin dal mattino. Obama è finalmente arrivato, ma senza doni natalizi. Invece il presidente Usa si è dedicato a una serie incontri - scontri con il premier cinese Wen Jiabao, e alla fine i due sono riusciti a sbloccare un modesto compromesso con l'apporto anche dell'India, del Brasile e del Sudafrica. [...].

E'comeseavesseropropostodi scalarel'Everestintutaescarpe da ginnastica. Tra l'obiettivo dichiarato, mantenere l'aumento di temperatura sotto i 2 gradi a fine secolo, e gli strumenti messi a disposizione per tentare l'impresa c'è un abisso. La conferenza di Copenaghen si è conclusa con una disfatta della logica. Almeno da vent'anni gli scienziati spiegano in modo diffuso che il continuo aumento della concentrazione diCO2 in atmosfera rischia di produrre un global warming inconciliabile con la presenza di diversi miliardi di esseri umani sul pianeta. In assenza di adeguate contromisure si profila uno scenario agghiacciante e i primi segnali sono già visibili: aumento delle alluvioni e degli uragani, avanzata delle aree desertificate [...].

Ha perfettamente ragione il presidente Napolitano quando dice, come ha detto due giorni fa, che l'Europa in quanto tale «è destinata all’irrilevanza e al declino se non riesce ad operare come soggetto unitario nello scenario internazionale». Egli certamente non si riferiva soltanto ai crampi di violenza che nelle ultime settimane hanno sconvolto l’Italia e la Grecia, matrici millenarie della civiltà europea e oggi traballanti pilastri mediterranei dell’Unione continentale. Si riferiva, indubbiamente, anche ai disordini di Copenhagen che hanno fatto da sfondo all’irrilevanza del «soggetto Europa» nella grande e confusa conferenza mondiale sul clima [...].

La migliore di oggi

Stretta in extremis

Intesa al ribasso

dall’articolo di P. M. A lfieri

dall’articolo di John Voice

Sono stati necessari i tempi supplementari al vertice sul clima di Copenaghen. Dopo 12 giorni di discussioni e trattative infinite, la chiusura del summit, prevista per le 18 di ieri, è stata posticipata per la difficoltà di trovare un accordo globale tra i capi di Stato e di governo. Si è andati così avanti a oltranza, nel tentativo di ricucire gli strappi tra Cina e Stati Uniti. Ma quando sembrava che le distanze fossero incolmabili, e il vertice destinato a una fine ingloriosa, c’è stato l’inaspettato balzo in avanti. Il presidente americano, Barack Obama, ha infatti raggiunto un’intesa con il premier cinese [...].

Obama è arrivato a Copenaghen ed è riuscito a trovare un accordo. Anche imperfetto, ma almeno un'intesa condivisa. Stati Uniti, India, Cina e Sudafrica hanno trovato la mediazione con un impegno che prevede di limitare il riscaldamento globale a due gradi centigradi. Il delegato Usa ha definito l'intesa «significativa» anche se, ha aggiunto «nessun paeseè interamente soddisfatto dell'intero impianto che è comunque una base per fare ulteriori progressi». «Non è sufficiente - ha detto - per combattere la minaccia del surriscaldamento del pianeta, ma è un importante primo passo». Un accordo comunque minimo. L'asse

Interessi elettorali dall’intervista di F. Pierantozzi

Usa-Cina mette il sigillo sul vertice Onu sul clima, il 15/o, che vede schierati al capezzale del grande malato 193 paesi. Arriva il presidente americano, Barack Obama: «Siamo qui non per parlare ma per agire» e chiama il mondo a un accordo anche «se imperfetto». Intanto l'Unione Europea si mette china sui banchi, studia e organizza un vertice informale e ristrettotra i leader, una trentina, il cosiddetto extra-vertice, al quale partecipa anche Obama, e scrive. Prima 13 poi 12 punti di un documento che solo nella seconda tranche dell'extra-vertice diventa l' «Accordo di Copenaghen» e per la prima volta appare su un documento ufficiale la parola magica: «accordo». [...].

Un vertice nel caos

Giannelli sul Corriere

Un accordo piccolo piccolo

dall’articolo di Marco Magrini

dal commento di Daniele Pernigotti

L'accordo raggiunto ieri notte al vertice climatico di Copenhagen fra Stati Uniti, Cina, India, Brasile e Sudafrica, è già un accordo a metà. Dopo che Barack Obama è salito sull'Air Force One alla volta dell'America, l'assemblea plenaria dei 192 paesi è stata convocata stanotte alle 3 per approvarlo. Siccome era necessario il voto unanime, l'opposizione di alcuni (come Sudan, Venezuela e Tuvalu) è stata scavalcata soltanto stamani alle 10:30, con un trucchetto diplomatico: invece di approvare il «Copenhagen Accord» raggiunto "privatamente" fra cinque paesi, il consesso planetario ha semplicemente «preso atto» dell'intesa. Un'intesa dimezzata e tutt'altro che ambiziosa. Nonostante il disappunto, l'Europa e il Giappone hanno deciso di appoggiarla, considerandola comunque un passo avanti rispetto al fallimento che si andava prospettando. [...].

“Il nostro futuro non è in vendita!” Ancora una volta tocca a Ian Fry, rappresentante delle piccole Isole Tuvalu, guidare le sorti della conferenza del clima. Un gigante, rispetto ad un Manuel Barroso che, in evidente difficoltà, arriva a sostenere come “un cattivo accordo sia meglio di un mancato accordo”. Curioso modo per cercare di mascherare il palese fallimento di Copenhagen. Il documento finale concordato da Usa, India, Cina e Sudafrica elimina tutti gli elementi qualificanti che la Ue aveva proposto nelle versioni precedenti, perdendo ogni significato politico. Al-

Taglio basso

Profanata Auschwitz Le colonne d’Ercole del ‘900 dal commento di Adriano Prosperi

Nelle prime ore della mattina di venerdì 18 dicembre qualcuno ha strappato via la targa di metallo con la scritta "Arbeit macht frei", che sovrastava l'ingresso del lager di Auschwitz. È stato un gesto deliberato, preparato accuratamente: solo questo è quel che sappiamo per ora. Non conosciamo gli autori: ma sappiamo perché l'hanno fatto e come si chiama il loro delitto. Si tratta del furto non di un pezzo di metallo, ma di un simbolo sacro alla memoria dell'umanità. È dunque un reato di lesa memoria umana quello che è stato consumato. Qualcuno forse si chiederà perché quel simbolo non fosse sorvegliato, perché non ci fosse una polizia speciale a impedire l'azione criminale. Ebbene, noi non crediamo che si debba proteggere a forza quel simbolo: è l'umanità intera che deve sapere quale soglia altissima di rispetto e di tutela debba alzarsi nella mente di tutti davanti a quel pezzo di metallo. È da lì che deve emanare una forza capace di tenere lontana ogni vo-

«Sono contento, ho incontrato tanti attivisti, tanti militanti, tanta gente che lavora per l’ambiente. E’ da qui, da loro, dal basso, che arriverà la soluzione, non dai nostri leader». Yann ArthusBertrand è a Copenaghen fin dall’inizio del vertice, e ammette: «A Parigi mi sembrava tutto più chiaro, qui diventa molto più difficile capire». Questo Al Gore francese, ambasciatore dell’Onu per l’ambiente, fotografo, regista e soprattutto ecologista, presidente della fondazione “Goodplanet”, si batte da anni per «salvare la terra, la nostra terra». Si è costruito una casa su un albero [...].

lontà aggressiva. Come la biblica Arca dell'Alleanza, che si tutelava da sola folgorando l'incauto che allungava la mano per sostenerla, la scritta di Auschwitz deve bruciare gli infami che hanno consumato il sacrilegio. La scritta "Arbeit mach frei" significa Auschwitz, Auschwitz significa la Shoah: e queste sono le colonne d'Ercole oltre le quali l'umanità intera è entrata in una nuova storia, ha scoperto il paesaggio devastato del mondo nuovo, ha saputo che Dio era morto. A chi voleva continuare a vivere in un mondo dove si respirava un'aria densa delle ceneri di milioni di morti, si impose un solo comandamento: ricordare. Uno solo: ma non fu facile accettarlo. Nell'opera della ricostruzione, tra le macerie della guerra, i pochi testimoni sopravvissuti alla Shoah incontrarono enormi difficoltà a farsi ascoltare. Il processo lungo e difficile attraverso il quale quella storia è stata non spiegata, non compresa - impossibile comprendere, impossibile spiegare - ma almeno raccontata [...]. da La Repubblica

la richiesta degli scienziati di raggiungere il picco delle emissioni entro il 2015-2020, l’ipotetico accordo propone la soluzione “prima possibile”. A quella di avere obiettivi di riduzione delle emissioni per i paesi sviluppati del 25-40% entro il 2020, risponde dando spazio alla libera iniziativa. C’è da tagliare le emissioni mondiali del 50% entro il 2050? Basta non parlarne. L’unica cosa che va davvero in porto è il finanziamento rapido per il triennio 2010-2012, anche se non raggiunge i 10 miliardi all’anno richiesti da Yvo de Boer per l’insufficiente supporto da parte degli Usa. Soldi che finiscono per assomigliare troppo al tentativo di

comprare il consenso dei paesi più poveri. Che però non ci stanno. Dopo quattro ore dall’annuncio in pompa magna da parte di Barack Obama, arriva la rivolta dei paesi in via di sviluppo. “Non accettiamo 30 denari per tradire il nostro popolo” riprende Ian Fry, denunciando la bozza costruita nelle stanze chiuse dai potenti del mondo e la negoziazione tramite i media, come irrispettosa dell’intero Unfccc. Il Venezuela arriva addirittura ad intravedere in questo percorso un colpo di stato alla carta dell’Onu. Alle 3 di notte crolla l’impalcatura di un possibile accordo costruito in modo troppo artificiale e fatto cadere dall’alto. [...].

La fotografia Villa San Giovanni, Manifestazione contro il Ponte di Messina (Ansa)

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Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’ Carceri affollate sotto la lente

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Dicembre

Il carcere di Potenza

POTENZA - Sovraffolamento, struttura vecchia e sottodimensionamento del personale della polizia penitenziaria. Sono questi i punti critici sottolineati dai deputati del Pd, Salvatore Margiotta e Antonio Luongo, dopo la visita al carcere di Potenza di domenica. I parlamentari sono stati accompagnati all’interno della casa circondariale dal Direttore, Michele Ferrandina, e dal Dirigente della Polizia Penitenziaria di Potenza, Commissario Grippo. Al termine della visita hanno inoltre incontrato il responsabile dell'Ugl, Vito Messina. «Abbiamo apprezzato - affermano Margiotta e Luongo - la professionalità del Direttore e del personale del carcere, così come del Commissario e degli agenti di Polizia Penitenziaria: ciascuno di essi opera con competenza ed efficienza».

MARTEDI’

15

Dicembre

Il premier aggredito

GIOVEDI’

17

Dicembre

Il palazzo della Regione

Precari ostaggio delle urne POTENZA - Quindici giorni appesi a un filo. I precari della Regione Basilicata - dovrebbero essere 166 non sanno se i loro contratti, tutti in scadenza il 31 dicembre prossimo, potranno festeggiare l'anno nuovo con un rinnovo. I sindacati si muovono su due fronti: assistere i precari che a breve potrebbero perdere il proprio reddito ed evitare che nel futuro si formino ancora sacche di precarietà, con le aspettative e i disagi che comportano. Il tentativo di rivoluzione che il sindacato vuole mettere in campo ha un nemico: le prossime elezioni regionali. E il nemico è alle porte: la fine di marzo del 2010. Con la presenza continua nella vita pubblica che la politica impone, praticamente dodopomani.

Trascorrere il Natale sul Pollino

Solidarietà lucana a Berlusconi POTENZA - L’aggressione subita domenica dal premier Berlusconi non poteva non destare scalpore anche nel mondo politico lucano soprattutto se si considera che l’aggressore, Massimo Tartaglia, è originario di Melfi. Tanti i messaggi di condanna dell’atto da parte degli esponenti politici di centrodestra ma non sono mancati neanche quelli degli esponenti di centrosinistra. Il vice presidentedel Parlamentoeuropeo, il lucano Gianni Pittella ha definito l'aggressione al Primo ministro italiano «inqualificabile, inaccettabile e ingiustificabile». Rivendicando per il suo gruppo politico il ruolo di "fieri avversari" del Presidente del Consiglio, ha però precisato di essere «avversari politici» e che né il Premier né nessun altro avversario «è un nemico.

MERCOLEDI’

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Il ponte attrezzato

VENERDI’

18

Dicembre

Lo stadio Viviani

Calcio Connection Interrogato Ginefra POTENZA - «E' capitato che in occasione di una seduta del consiglio qualche rappresentante politico, tra cui il consigliere regionale Luigi Scaglione, mi abbia sollecitato in maniera amichevole a “dare una mano” al Potenza calcio, individuando l'area per la costruzione del nuovo campo sportivo». “Dare una mano” resta tra virgolette anche nel corpo del verbale con le firme del capitano Antonio Milone, due sottufficiali dell'Arma, e l'assessore alle Attività produttive e il commercio del Comune di Potenza, già assessore allo sport dal 2005, grande appassionato di basket, nonchè esponente del Pd. L'interrogatorio di Peppino Ginefra è dello scorso 4 dicembre, pochi minuti prima di quello dell'avvocato Alessandro Singetta, ex assessore all'urbanistica del Comune.

Ad Avigliano in mostra “l’Arti Granato”

Potenza, fine anno col ponte attrezzato

Dicembre

POTENZA - La notizia era arrivata durante la conferenza stampa che raccontava dell’iniziativa destinata ad alleggerire le ristrettezze economiche della città, ingessata, per le casse non ricche, proprio sulla spesa corrente, sulla manutenzione quotidiana, trasporto pubblico compreso. Era stato l’assessore al Bilancio del comune, Federico Pace, a lasciarsi sfuggire, quell’imminente apertura del ponte attrezzato, il collegamento meccanizzato che porta dal centro storico fino alla periferia e viceversa. Poche ore dopo però, l’annuncio del sindaco Santarsiero si fa più prudente: troppo presto forse, annunciare con certezza che per il 29 dicembre la struttura sarà pronta al taglio del nastro. L’inaugurazione rimane prossima, ma non sicura, non ancora.

SABATO

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Dicembre

I soccorsi

Schianto fatale sulla Potenza - Melfi POTENZA - Erano praticamente arrivati nella loro casa di campagna: i coniugi Domenico Santoro, 69 anni, e Antonietta Mancinelli, 67 anni, entrambi residenti a Potenza, sono morti ieri in un incidente stradale sulla strada statale 658 “Potenza-Melfi”. Nell’incidente ha perso la vita anche Roberto Cotella, 20 anni, di Mercogliano (Avellino). I tre sono morti nello scontro fra tre veicoli avvenuto ieri intorno alle 13 sulla strada a scorrimento veloce Potenza-Melfi, nei pressi dello svincolo di Lagopesole di Avigliano (Potenza). Sull'incidente è stata aperta un’inchiesta dal sostituto procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Basentini.

Elettrocuzione rapaci... non stop!

da naturalmentepollino.com

da http://100basilicata.blogspot.com/

damateranatura.blogspot.com/

Usciamo stasera? Ecco alcune manifestazioni che si svolgeranno nel Parco Nazionale del Pollino e… dintorni. 1. Castronuovo il paese dei presepi – Castronuovo di Sant’Andrea (PZ) dal 15 dicembre 2009 al 06 gennaio 2010 – Centro Storico, orario 18-24. Esposizione di Presepi di artisti di fama nazionale ed internazionale, appositamente realizzati, esposti in 15 grotte del centro storico. 2. Mostra concorso lucano di arte presepiale – Maratea (PZ) dal 16 dicembre 2009 al 09 gennaio 2010 – Centro Storico. Esposizione di Presepi di artisti ella tradizione lucana, campana, siciliana, calabrese, pugliese e romana. La rassegna prevede tre sezioni: il concorso Lucano, il concorso itinerante e il concorso scuole. [...].

Ad Avigliano (Pz) è stata inaugurata la “Mostra D’Arti Granato “che si tiene nei locali del Convento di S. Maria degli Angeli. Alla mostra, voluta dall’Assessorato al Commercio del Comune di Avigliano insieme all’Apofil di Potenza, nel suggestivo scenario del Convento francescano risalente ai primi del 600, partecipano una nutrita rappresentanza degli “artigiani“della provincia di Potenza. La manifestazione, oltre a voler rilanciare un settore in grave difficoltà, ha il duplice obbiettivo di valorizzare la storia e le tradizioni di una comunità, nella consapevolezza che un glorioso passato possa divenire parte integrante del proprio futuro. [...].

Ancora una volta si registra il ritrovamento interritorio diSenise (Pz), nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino, di un giovane Nibbio reale colpito da una forte scossa elettrica dopo essersi posato su uno dei tanti tralicci presenti sul territorio. Il Nibbio reale è una specie prioritaria e di massima importanza per la biodiversità italiana. Purtroppo si deve registrare anche l'assoluta mancanza di qualsiasi iniziativa finalizzata a ridurre i rischi di elettrocuzione per centinaia di rapaci nella nostra regione ed in particolare nelle aree protette. La tutela della biodiversitàe la salvaguardia della naturasonoconcetti piuttostoastrattiepoco aderentiallareale situazione in cui tante specie vengono a trovarsi [...].

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Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Italia al gelo

Arriva il freddo e manda in tilt il Centro-Nord Paralizzati treni, aerei e circolazione autostradale

Bloccati dal maltempo Per la neve rinviate partite di serie A. Scuole chiuse e allerta fino a domani ROMA - Arriva il freddo e scatta l’emergenza. Neve e ghiaccio hanno bloccato il CentroNord dell'Italia, dalle scuole alle autostrade, dalle partite di calcio ai trasporti aerei. In poco più di 24 ore, circa il 40 per cento del paese è stato ricoperto da una coltre bianca, in quella che gli esperti hanno definito la più estesa nevicata di dicembre degli ultimi dieci anni. Il freddo e il maltempo sono alla base anche di due tragedie: una nel Cuneese, dove un uomo è morto a causa dell'esplosione di una stufa a legna, l'altra in Sardegna, dove un treno è deragliato dopo aver colpito un masso caduto per una frana. Diversi gli incidenti su strade e autostrade, con tratti che sono rimasti chiusi per ore a causa della neve. Il maltempo si è fatto sentire anche in Europa e all'estero, soprattutto nella costa orientale degli Stati Uniti. Nevicata da record. In appena 24 ore sono state ricoperte di neve Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Umbria, ovvero il 40 per cento della superficie del paese. Nevicate fino a quote molto basse sono avvenute anche in altre regioni del centro, soprattutto nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo. Secondo Mario Giuliacci, meteorologodel Centro Epson Meteo, si è trattato della nevicata più estesa mai avvenuta a dicembre negli ultimi dieci anni. L'episodio, rassicural'esperto, «staperesaurirsi nel Nord, mentre domani (oggi per chi legge, ndr) vi sarà ancora qualche nevicata sui rilievi del Sud». Freddo e gelo, però, continueranno fino a domani con temperature minime che sfioreranno i -10 gradi in località come Aosta, Cuneo, Torino, Bolzano, Trento, Bologna, Piacenza e Udine. Ilmaltempo hafattosentire i suoi effetti anche sul trasporto aereo: diversi aeroporti, infatti, sono rimasti chiusi per ore e molti voli sono stati cancellati. A chiudere i battenti nella mattinata di ieri sono stati gli scali di Venezia, Firenze, Bologna, Treviso, Trieste e Parma. Gravi ritardi e annullamenti anche in altri aeroporti, a cominciare da Roma Fiumicino,dove sonostati depennati circa cinquanta voli. Operativi invece gli scali milanesi di Linate e Malpensa, grazie a una task force di 800 persone e 350 mezzi che hanno spazzato la neve e tolto il ghiaccio da piste e aerei. Sulla rete ferroviaria in mattinata si sono registrati ritardi medi intorno ad un'ora, «a causa - hanno comunicato le Ferrovie dello Stato - delle abbondanti nevicate che hanno imposto, per ragioni di sicurezza, un abbassamento delle velocità». Le nevicate hanno interessato anche ben 1.300 chilometri della rete Autostrade per l'Italia, dove hanno operato 850 mezzi sgombraneve, 450 macchine spargisale e circa 2.000 persone. Per la sicurezza delle autostrade e delle principali strade extraurbane nelle regioni del Centro-Nord sono state impiegate oltre 500 pattuglie della Polizia stradale con 1.200 agenti. In previsione delle gelate notturne arrivano inviti alla prudenza per chi si mette in viaggio. Nella lotta contro la neve, so-

no stati mobilitati anche gli agricoltori della Coldiretti, con trattori utilizzati come spazzaneve e spandi-concime adattati per la distribuzione del sale. Per molti studenti italiani si è trattato di un sabato di vacanza forzata. A Modena, Parma, Ravenna, La Spezia e in diversi comuni della Toscana le porte degli edifici scolastici sono rimaste chiuse. L'inusuale nevicata che ha colpito la città di Firenze ha anche portato alla chiusura di alcuni musei, come il Bargello ed il Giardino di Boboli. Anche il programma del calcio è stato completamente stravolto per il maltempo di questi giorni. Tre partite di serie A (Udinese-Cagliari, Bologna-Atalanta e FiorentinaMilan) sono state rimandate a data da definirsi, così come quattro incontri di serie B, sei di Lega Pro e trentuno di serie D.

Neve a Bologna

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A BERGAMO

L’INCIDENTE

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Spazzaneve travolge auto, grave 13enne

Masso sui binari, muore macchinista

BERGAMO – – E' una ragazzina di 13 anni la ferita più grave di un incidente avvenuto ieri mattina alle 8.30 sull'Autostrada A4 tra i caselli di Dalmine e Bergamo. La Passat su cui viaggiava una famiglia di nazionalità francese ma originaria della ex Jugoslavia (padre di 39 anni, madre di 33, e figli di 9 e di 13) stava viaggiando in direzione di Brescia quando l’uomo al volante ha perso il controllo della vettura, che è finita contro uno spazzaneve, infilandosi sotto il mezzo pesante e venendo poi trascinata per qualche metro contro il guard rail. Ad avere la peggio è stata la tredicenne, che si trovava sdraiata tra i sedili posteriori e quelli anteriori, con la testa sulle gambe della mamma. La giovane è stata estratta dalle lamiere della vettura in stato di incoscienza, intubata e portata agli Ospedali riuniti di Bergamo. Ferite lievi sono state riscontrate nei componenti del resto della famiglia.

Frana contro un treno in Sardegna, per colpa della pioggia SASSARI – Un treno delle Ferrovie dello Stato in servizio in Sardegna sulla linea Sassari-Chilivani è deragliato ieri, intorno alle 6.20, doL’incidente po essere finito contro un masso ferroviario precipitato sui binari dalla sommia Sassari tà di un costone calcareo. Nell’im-

patto è morto il macchinista Giuseppe Solinas, 49 anni, di Ploaghe (Sassari). La motrice e le due carrozze del treno sono deragliate. A bordo, oltre alla vittima, un secondo macchinista, una bigliettaia e quattro passeggeri. Tutti sotto choc, ma solo due - la ferroviera e un viaggiatore – hanno riportato contusioni ed escoriazioni, giudicate comunque di lieve entità. All’origine dell’incidente ci sarebbe il maltempo. La frana, dovuta probabilmente alle piogge abbondanti degli ultimi giorni, ha invaso i binari con pietre, detriti e un grosso masso di oltre 10 metri cubi: le barriere poste a fondavalle, a protezione della linea ferroviaria, sono state abbattute in più punti. La direzione regionale delle Ferrovie dello Stato ha disposto un servizio sostitutivo di autobus sul tratto tra Sassari e lo snodo di Chilivani, che resterà bloccato per due giorni, fino alla rimozione dell’automotrice e la messa in sicurezza della rete ferroviaria. Il tratto interessato dalla frana, all’uscita di una galle-

ria in località Scala di Giocca, è particolarmente scosceso e angusto. Sull'episodio la magistratura di Sassari ha aperto un’inchiesta – le indagini affidate alla polizia sono coordinate dal sostituto procuratore Gianni Caria -, ma anche le Fs svolgeranno i propri accertamenti. Si parla già di una commissione d’inchiesta e la Regione ha fatto sapere che vorrà farvi parte con un funzionario dell’assessorato dei Trasporti. Nel frattempo è stata fissata per domani mattina, nell’istituto di medicina legale di Sassari, l’autopsia sul corpo di Solinas. Il macchinista sarebbe morto a causa di un trauma toracico e conseguenti lesioni interne. Cordoglio ai famigliari della vittima è stato espresso dal governatore Cappellacci, dal sindaco di Sassari Ganauedalla presidentedellaProvincia Giudici. «Prima di parlare di treni veloci –ha detto in particolare Alessandra Giudici – mettiamo al primo posto la sicurezza su una linea totalmente inadeguata e fuori dal tempo».

A causa del freddo si fermano cinque convogli che collegano Parigi e Londra sotto il canale della Manica

Duemila persone bloccate nell’Eurotunnel LONDRA – Il maltempo ha iniziato a colpire anche nel resto d’Europa. Tanti i disagi alla circolazione in Francia e Gran Bretagna. Il picco dei disagi si è raggiunto ieri quando oltre duemila persone hanno passato la notte intrappolate sotto il tunnel della Manica dopo che cinque treni Eurostar della tratta che collega Parigi a Londra sono rimasti bloccati per il freddo intenso e le avverse condizioni meteo. Il traffico degli Eurostar è rimasto sospeso per tutta la giornata di ieri, fino a oggi, ha annunciato Nicolas Petrovic, vice direttore generale della società ferroviaria. È stata una notte drammatica per i passeggeri che transitavano sotto l’Eurotunnel diretti verso la capitale britannica. I convogli provenienti da Bruxelles e Parigi, infatti, a quanto ha spiegato la compagnia di gestione, sono andati in panne subendo guasti elettrici nel passare dal freddo gelido

L’inverno inizia a colpire anche in Europa Gravi disagi per la circolazione inglese e francese del nord della Francia alla temperatura più calda all’interno della galleria. A quel punto, nel giro di qualche ora alcuni passeggeri hanno potuto essere evacuati a bordo di treni navetta, ma molti altri sono rimasti praticamente tutta la notte dentro i treni bloccati, senza elettricità e al freddo, prima di essere a loro volta trasbordati fuori dal tunnel. Al momento quattro dei cinque treni bloccati sono stati rimossi, mentre uno è ancora nella galleria ma senza più passeggeri a bordo. John Keefe, dirigente della società Eurotunnel, ha detto alla Bbc che la situazione è stata «assolutamente straordinaria e senza precedenti». «Non è mai avvenuta – ha aggiunto – un’evacuazione di un treno Eurostar

Passeggeri a Londra

nei15annida quandoiltunnelèstato aperto». E mentre centinaia di passeggeri che dovevano prendere i treni per Londra (questo è un periodo di grande traffico vista l'imminenza delle festività natalizie) si accalcavano stamane alla Gare du Nord di Parigi nell’impossibilità di partire, gli altri che avevano passato la notte intrappolati nella galleria venivano accolti dagli applausi di parentie amici che li avevano attesiper lungheore allastazione St.Pancras di Londra. Molti hanno descritto le ore passate al buio e al freddo, senza nè acqua nè cibo, pur sentendosi ormai sollevati per la disavventura finita. La vicenda degli Eurostar si aggiunge ai gravi disagi già causati ai trasporti nel sud dell’Inghilterra dalle nevicate degli ultimi giorni, mentre dopo una breve tregua (ieri a Londra splendeva il sole) altre nevicate si preannunciano per le prossime ore.

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6 Primo piano


I nodi della politica

Il leader centrista concorda con D’Alema: «Oggi il compromesso è utile»

Casini dice sì agli “inciuci” L’Udc è pronta a trattare su legittimo impedimento e processo breve | IL RETROSCENA |

ROMA – Tutto rinviato a gennaio, quando ci saranno «regali per alcuni e carbone per altri». All’assemblea nazionale delle Regioni dell’Udc, Pier Ferdinando Casininon scioglieil nododelle alleanze per le regionali di marzo ma rilancia la proposta di «una commissione costituente» per le riforme istituzionali, e si schiera con Massimo D’Alema sulla opportunità degli “inciuci” in GIUSTIZIA politica. Intesi come «compromesL’Anm vuole si».INCIUCI? NO, UTILI COMPROMESSI L’ex informare presidente della Camera si riferisce, la Corte Ue in particolare, al tema della giustizia. ROMA - Il ministro «Il Parlamento non degli Esteri Frattini è la sede dello sconha ribadito l’intentro tra magistrati e zione di informare i avvocati di Berlusuoi colleghi eurosconi – spiega – ma pei sullo stato della è una sede politica, giustizia in Italia e sui «comportamenti e in politica, ha ragione D’Alema, a anomali» della mavolte bisogna andagistratura italiana. E re a qualche com«anche l’Anm, merpromesso». coledì scorso - riIl riferimento è corda una nota delall’appoggio al lola giunta dell’Assodo sul legittimo imciazione nazionale magistrati – ha deci- pedimento, in cambio del quale l’Udc so di raccogliere e rendere pubblico un chiede al Pdl di ritirare il «processo dossier sulla situabreve». Nessun zione della giustizia «fuoco d’artificio», in Italia, documenquindi, sulle altando tutte quelle riforme che negli anni leanze perchè - rihanno reso, in parti- pete il leader centrista – «non ci arruocolare, il processo penale un “percorso liamo in due eserciti che vogliamo ad ostacoli” di durasconfiggere». «In ta non prevedibile e molte realtà andreirragionevole». «Tale dossier, se mo da soli, mentre necessario – affer- in altre faremo alma ancora l’Anm - leanze con patti alla sarà portato a cono- luce del sole con i scenza anche degli candidati». Casini organismi europei indica il cammino che si occupano dei dell’Udc per il «dopo Berlusconi che è sistemi giudiziari». già iniziato» e invia un messaggio a Pdl e Pd: «O grandi riforme – spiega – o un grande galleggiamento che porterà il suo bagaglio di rancori». Un avvertimento alla maggioranza: «Se Berlusconi pensa di trascinare il Paese sulla strada delle elezioni anticipate – ribadisce – dall’Udc avrà le risposte che si merita». Ma «non progettiamo spallate – chiarisce -. Non bisogna avere fretta. Le scorciatoie

Il premier a cena con Umberto Bossi di MILENA DI MAURO

Pier Ferdinando Casini

non servono». E’ soprattutto la Lega il bersaglio delle critiche dell’ Udc. «Non svenderemo il Nord», scandisce il leader centrista che critica «la decapitazione di Galan e del prefetto di Venezia» in Veneto e conferma l’intenzione di appoggiare una eventuale lista del governatore uscente. D’ALEMA SPACCA IL PD Intanto il “passo dell’alpino”, con il quale Pier Luigi Bersani pensa di costruire l’alternativa a Berlusconi, rischia di essere rallentato. E non dalla maggioranza ma dagli scontri interni. Contro l’ «inciucio», evocato da D’Alema, si compatta la minoranza, capitanata da Dario Franceschini e Walter Veltroni. E, come già avvenuto sul legittimo impedimento, tocca al segretario sgombrare il campo dagli equivoci: «Il Pd è contro ogni legge ad personam e favorevole alle riforme per i cittadini», chiarisce Bersani. La battuta di D’Alema su «inciuci che servirebbero al paese» viene derubricata, tra i fedelissimi del segretario, come «un evidente paradosso». Ma tanto basta a scatenare l’affondo del leader

Idv Antonio Di Pietro: «Mettere sullo stesso piano l'accordo Stato-Chiesa e il salvacondotto giudiziario che Berlusconi pretende è un oltraggio alla Costituzione», attacca l'ex pm. E il tema è uno dei piatti forti della prima assemblea di Area Democratica. Franceschini tiene a direche l’area«non èall’opposizione nel Pd ma al servizio del partito», però le critiche sono dure. Walter Veltroni, allibito dal fatto che il dalemiano Nicola Latorre sostenga cheBerlusconi deve governare per tutta la legislatura, si lascia andare ad uno sconsolato: «Purtroppo se ne vedono di tutti i colori...». E si becca la smentita immediata del vicecapogruppo al Senato: «Mai detto quella frase, Veltroni ascolti il sonoro». La linea dei democratici per Bersani resta «chiarae inequivocabile» ed è quella condivisa da tutto il partito: il Pd è pronto a confrontarsi in Parlamento per riforme vere, a partire da quelle sulla crisi economica, ma non è disposto a qualsiasi tipo di legge mirataarisolvere iproblemigiudiziari del premier.

Il Pd si spacca Dissenso di Veltroni e Franceschini

dovrà venire al pettine. Il Pd ha già detto con chiarezza che dal peROMA – Umberto Bossi, Roberto rimetro delle riforme (inclusa Calderoli, Roberto Cota e Giulio quella della giustizia) devono reTremonti ieri erano attesi da Sil- stare escluse le leggi ad persovio Berlusconi ad Arcore, per una nam. Ma Italo Bocchino, vicecacena che avrà anche avuto lo sco- pogruppo del Pdl al Senato, nel ripo dello scambio di auguri natali- lanciare la bozza Violante come zi, ma anche come piatto forte i te- base di partenza, mette in chiaro: mi politici delle regionali e del «Ovviamente, l’opposizione non “patto democratico” benedetto può porre come precondizione dal premier e proposto dal Pdl per l’abbandono dell’iter delle leggi una nuova “stagione costituen- sulla giustizia, che servono al Paese e a sottrarre il Presidente te”. Berlusconi alla perseDiscuterne sta a cuzione giudiziaria di cuore non solo a Bercui è vittima». «Basta lusconi, che avrebbe parlare di inciuci, batutto l’interesse ad insta demonizzare», testarsi il merito di ririncara il Pdl Mauriforme non unilaterali zio Lupi, vicepresinell’interesse del Paedente della Camera, se, ma anche al minidopo le significative stro Bossi, che poaperture di Massimo trebbe così blindare D’Alema e Pier Ferdicostituzionalmente il nando Casini Intanto federalismo. Calderoli ieri ad ArcoIn tal senso, la Lega re ha sostenuto con il cavalca di buon grado premier l’idea di una la fase “buonista” del convenzione costipremier, ed il minituente, una sorta di stro della SemplificaBicamerale composta zione Calderoli rilanda una sessantina di ciava non a caso ieri persone, incaricata di l’idea di una costi- Umberto Bossi sottoporre alle Cametuente per le riforme allargata agli enti locali. Un’Ara- re un testo condiviso di riforma ba Fenice pronta a rinascere sulle costituzionale. Ma il presidente ceneri delle fallite bicamerali dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri già lo stoppa: «Una CostiBozzi, De Mita-Iotti e D’Alema. Prima della “remise en forme” tuente per le riforme? Non lo nel Ticino – dove si dice il premier escludiamo a priori, ma proviaabbia in mente di riprendersi fisi- mo prima a farle in Parlamento, camente e psicologicamente do- che ne ha il potere e gli strumenpo l’aggressione di una settima- ti». Ed è sempre Gasparri a chiedena fa a Milano - Berlusconi nei prossimi giorni vedrà di nuovo re al Capo dello Stato Giorgio NaGianfranco Fini. Ma in attesa di politano di intervenire contro il un chiarimento politico (e non segretario del Prc, Paolo Ferrero, più solo umano) con il co-fondato- per il quale «l'idea di fare le riforre del Pdl , certo ieri ha discusso me costituzionali con Berlusconi con lo stato maggiore leghista è come quella di dare un asilo nido delle riforme per l'ammoderna- in gestione al cosiddetto mostro mento del paese: del Parlamento e di Marcinelle: lui è interessato del Senato delle Regioni, della soltanto alla propria impunità. forma di governo e della giusti- Perciò è inverosimile qualunque zia. E' proprio questo il nodo che sincera ipotesi di riforma».

Ma il Pdl locale difende Galan e si profila un durissimo scontro interno

Per conquistare il Veneto la Lega sceglie Zaia Se vincesse, sarebbe il primo governatore regionale del Carroccio. Il ministro: «Grande onore e responsabilità» VENEZIA – Alla fine la partita in casa Lega peril candidatoalla presidenzadel Venetosièchiusa conunvotoall’unanimità a favore del ministro Luca Zaia. A proporre il suo nome è stato Flavio Tosi, sindaco di Verona e presidente del consiglio nazionale del Carroccio veneto, da mesi indicato da più parti come uno dei possibili concorrenti alla candidatura. Riuscisse a conquistare la poltrona che per 15 anni è stata di Giancarlo Galan, Zaia diverrebbe il primo presidente leghista del Veneto. Un primato politico e personale da aggiungere a quello conquistato nel 1998 quando con la nomina a presidente della Provincia di Treviso è risultato essere il più giovane presidente di Provincia in Italia. «Sono profondamente emozionato per questa candidatura che mi infonde

un grande senso di responsabilità, consapevole – haaffermato Zaia, ringraziando Umberto Bossi a tutti i militanti - come lo sono del significato storico che ha per i leghisti in particolare e della prospettiva che assume per tutti i cittadini del Veneto». Zaia ha quindi detto di essere stato lieto del fatto che «a comunicarmi la notizia sia stato l’amico fraterno Flavio Tosi a conferma di un solido legame intessuto in anni di amicizia e stima reciproca». Un modo forse per ricordare che in casa leghista non esistono conflittualità interne. Lo stesso sindaco veronese, poco dopo la chiusura dei lavori del consiglio a Padova, ai giornalisti, ha ricordato che «La Lega ha dimostrato anche in questa occasione di essere una forza politica unita che sa prendere le proprie decisioni in

maniera unitaria, senza frammentazioni che si vedono in questi giorni in altri settori politici». Il riferimento implicito era probabilmente rivolto al Pdl, dove resta l’incognita di cosa deciderà di fare Galan. «Zaia è pronto a correre, rimane da capire cosa decideranno i vertici del Pdl», ha ben sintetizzato il segretario leghista di Padova Maurizio Conte. «Se decidessero in Veneto di contrapporre un loro candidato al nostro – ha aggiunto – questo ci spingerebbe a essere ancora più determinati nel fare una campagna elettorale casa per casa in maniera da affermare con ancora maggiore forza il primato a livello regionale della Lega come primo partito del Veneto». In casa Pdl pende la decisione di ieri dei veneti di chiedere allo stesso premier Berlusconi un chiarimento sulle scelte fatte dagli organi centrali che avevano “liquidato” il presidente uscente. A commentare, nell’immediatezza, la designazione di Zaia, il sindaco di Venezia

Massimo Cacciari, per il quale «sarà molto difficile per loro trovare un modus vivendi dopo un allontanamento così secco di Galan: voglio sperare che i comportamenti istituzionali di Zaia non saranno dettati da pregiudizi partitici». I Radicali Italiani, nel frattempo, lanciano la proposta di un «patto con gli elettori della Pdl per sconfiggere il populismo e il protezionismo della Lega».

Il ministro leghista Luca Zaia

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Il Prc rilancia “l’alternativa” coinvolgendo sigle e movimenti

Politica lucana

Rete a Sinistra del Pd

L’associazione lucana si presenta con provocazione: «Importare politici bravi»

«Non ci sono diverse questioni morali. Il tema è unico» di SARA LORUSSO

Tra pessimismo e proposte Alla presentazione dei “Pinguini lucani” messa al palo il modello di sviluppo tradizionale zione all’associazione. In sala per gli ospiti ci sono, tra gli altri, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il capogruppo del Pdl alla Regione, Nicola Pagliuca, il leader dell’opposizione alla Provincia di Potenza, Aurelio Pace, il consigliere regionale e leader della Federazione di centro Franco Mollica e la coordinatrice regionale di Alleanza per l’Italia (il movimento fondato da Rutelli) Vilma Mazzocco. La domanda è per il promotore dell’associazione Pietro De Sarlo. Come mai il nome pinguini lucani? La risposta di De Sarlo: «Pinguini lucani perchè il nome prende spunto dal libro di John Cotter che è studioso del cambiamento e quindi narra di una colonia di pinguini che scopre che l’iceberg su cui vivono si sta sciogliendo e quindi l’idea della nostra associazione è una sorta di metafora; una Basilicata che si sta sciogliendo. E quindi o cambia-

mo il nostro modo e il nostro approccio ai problemi e allo sviluppo oppure è un “bel” disastro». E quindi il leit motiv della serata è una critica (seppur propositiva e con idee e proposte) al modo in cui finora è stata gestita la Basilicata e le sue potenzialità. Non sono mancate le provocazioni. Come quella del sindaco di Calvello (tra i promotori dell’associazione) Mario Domenico Gallicchio che oltre ad auspicare l’arrivo in Basilicata di alte competenze e professionalità dall’esterno ha aggiunto: «Bisognerebbe importare anche la classe politica, dato che quelli che ci sono hanno dimostrato di saper affrontare sole le urgenze e il quotidiano ma non di sapere programmare uno sviluppo reale». E benchè la relazione di De Sarlo sia stata improntata alla necessità di superare la condizione di sottosviluppo con la proposizione di idee

improntate all’apertura della Regione ai fattori esterni, non sono mancati i momenti di polemica. Come quando dal palco è intervenuta Vilma Mazzocco che è stata interrotta dal pubblico che chiedeva proposte di sviluppo più concrete. In particolare Mazzocco ha parlato della necessità di immaginare nuove forme di impenditorialità sulla linea delle cooperative. Come buon esempio di nuove aziende operanti in Basilicata, la coordinatrice rutelliana ha citato la Orogel nel Metapontino. E’ intervenuto anche il consigliere Mollica che in particolare si è soffermato sulla necessità di potenziare le infrastrutture in Basilicata ma invitando tutti a tenere conto delle difficoltà realizzative sia sul piano dell’utilizzo corretto dei fondi europei e sia delle limitazioni imposte dalle numerose riserve naturalistiche presenti sul territorio lucano.

Prosegue il viaggio in Basilicata del nuovo movimento politico di Francesco Rutelli

«Siamo i promotori di una nuova idea» Alleanza per l'Italia continua il suo percorso in Basilicata con un'importante tappa a Matera. Vilma Mazzocco, portavoce del coordinamento regionale, Carmine Nigro e Roberto Falotico hanno incontrato sindaci, amministratori, professionisti, rappresentanti del terzo settore e cittadini del materano per illustrare il perché di Alleanza per l'Italia e le motivazioni che li hanno spinti a trovarsi nello stesso progetto. «Un partito che si pone come obiettivo primario - si legge nella nota ufficiale di Allenza per l’Italia -quello della partecipazione democratica di quanti vogliono offrire il proprio impegno per la costruzione di un nuovo progetto di sviluppo sociale ed economico per la Basilicata». Nel corso dell’incontro. Carmine Nigro ha aperto i lavori «evidenziando la necessità di adoperarsi per la costruzione di un centro democratico, moderato e riformista che sappia guardare la realtà, analizzarla e predisporre azioni concrete per superare l'attuale situazione di crisi, con investimenti che rallentano ed una crescente disoccupazione». «Pertanto - secondo Nigro - Alleanza per l'Italia si pone quale “laboratorio” per quelle forze moderate che intendano lavorare insieme alla costruzione della proposta politica, progetto che consenta alla nostra Regione di guardare al futuro con meno incertezze e meno timori».

Rutelli e Mazzocco alla presentazione di Alleanza per l’Italia a Potenza

Roberto Falotico da parte sua «ha riproposto il tema delle alleanze future rimarcando come Alleanza per l'Italia non si muoverà in percorsi o progetti preconfezionati tesi a garantire postazioni, ma sentendo la responsabilità di agire e lavorare per il benessere della nostra Regione, svincolati da personalismi ed individualismi». «La novità parte dalle rinunce - ha poi sottolineato Falotico - invitando tutti a una riflessione profonda sul tema “dell'attaccamento alla postazione” oggi vera preoccupazione tra gli attori uscenti della politica regionale. Non una scelta conveniente, non una alleanza con chi è dato vincente dai sondaggi, ma una alleanza con chi esprimerà una condivisione

di idee e obiettivi». Nel corso del dibattito a cui hanno partecipato amministratori e sindaci è stata rilanciata l'esigenza di tornare a fare politica nelle sedi di un partito vero con regole e modelli organizzativi condivisi». Vilma Mazzocco, a cui sono state affidate le conclusioni dei lavori, ha evidenziato «l'improcrastinabilità di un progetto politico che abbia il coraggio di pensare e progettare il futuro della Basilicata». «Purtroppo - ha sottolineato la referente regionale del movimento di Francesco Rutelli, Vilma Mazzocco la nostra è una regione caratterizzata da una politica corta con tempi lunghi perchè si gestisce qualche emergenza con lentezza, mentre servirebbe una politica lunga in tempi corti ovvero una politica che non risolva solo il quotidiano ma getti le fondamenta strutturali di una Basilicata moderna, che sappia creare lavoro e qualità della vita per tutti i cittadini». «Dalla volontà specifica e determinata di dare inizio ad un nuovo ordine - ha proseguito Vilma Mazzocco - parte il cammino di Alleanza per l'Italia come nucleo promotore di energie nuove e catalizzatore di energie politiche competenti, di movimenti e associazioni che vogliano riconoscersi in una cultura politica che si fa progetto di cambiamento e buongoverno per la Basilicata».

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FONDI E SUD

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LEGGE ELETTORALE

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In un incontro con i parlamentari del Pdl

La replica agli emendamenti di minoranza

Così il Mezzogiorno «è tornato con forza nell’agenda del Governo»

Nardiello (Pdci): «Abolire il listino è la sfida democratica» Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in consiglio regionale

Latronico, Viceconte e Taddei in un appuntamento pubblico

«Il governo Berlusconi, del Sud ha fatto una priorità nonostante la crisi finanziaria e le altre emergenze, come quella dei rifiuti a Napoli e del terremoto in Abruzzo». I parlamentari lucani del Popolo delle libertà, rimarcano ancora una volta quella che ritengono una linea - del governo centrale - che certo non risponde agli attacchi che vengono mossi dal centrosinistra sul “dazio”e la dimenticanza eccessiva dimostrata nei confronti del Mezzogiorno. Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e Vincenzo Taddei nel corso di un incontro organizzato ieri a Pisticci sul tema “Il Pdl e l’impegno del governo per il Mezzogiorno”, alla presenza del sindaco, Michele Leone, dei coordinatori comunali del Pdl, Nicola Panetta e Domenico Lazazzera, del presidente del consiglio comunale, Giovanni D’Onofrio, e di numerosi assessori e consiglieri comunali hanno spiegato che «il Sud è ritornato nell’agenda del governo con lo sblocco dei fondi Fas regionali, con il cofi-

nanziamento dei programmi europei che mobiliteranno nei prossimi anni non meno di 30 miliardi di euro. A questo proposito è stata di rilievo anche l’azione di coordinamento per garantire una efficacia dei diversi piani regionali. Come pure lo stesso progetto della Banca del Sud varata va nella direzione di investire sul protagonismo e sulla creatività dei soggetti sociali ed economici - hanno aggiunto - Non va dimenticato poi l’annunciato piano decennale su infrastrutture, turismo ed innovazione per il Sud, insieme ad una politica di vantaggio fiscale, da negoziare con l’Europa, che di sicuro saprà fornire gli ingredienti necessari per una nuova rinascita del Mezzogiorno e delle sue risorse creative». Nel corso della serata è stato annunciato, nel quadro di un programma di opere del ministero delle infrastrutture, il finanziamento per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri di Pisticci per tre milioni di euro. L’opera dovrà essere cantierata entro giugno del 2010.

«LA proposta di modifica della legge elettorale regionale presentata dal Pdl è strumentale e demagogica ed ha come unica conseguenza quella di bloccare l’iter, già a buon punto, relativo all’abolizione del listino maggioritario». Così, Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in consiglio regionale risponde a distanza alla presentazione, venerdì, in conferenza stampa, degli emendamenti alla proposta di riforma della legge elettorale lucana, che i consiglieri di centrodestra hanno depositato. «I consiglieri regionali del Pdl - aggiunge lNardiello - invece di riempirsi la bocca di democrazia dovrebbero spiegarci la manovra approvata in Parlamento dove, blindando la Finanziaria, hanno fatto passare un grave provvedimento che riduce fortemente la democrazia rappresentativa». Il riferimento è anche alla «riduzione di consiglieri provinciali e comunali che è soltanto una riduzione della possibilità

dei cittadini di eleggere propri rappresentati. Quanto all’alibi dell’abbattimento delle spese continua Nardiello - i dirigenti del Pdl dovrebbero sapere che oggi un consigliere comunale di un piccolo comune non prende più di 25 euro quale gettone di partecipazione al consiglio comunale che non mi sembra si riunisca troppe volte l’anno e pertanto non si può parlare di contenimento di spesa». «Dopo la proposta di legge approvata in prima commissione per l’abolizione del listino che è questo sì uno strumento antidemocratico da superare - conclude Nardiello - ci batteremo perché sia approvato subito in consiglio e per snidare il Pdl dalla sua posizione, smascherando la manovra politico-demagogica». Non resta, allora, anche in vista dell’imminente riunione di consiglio, lanciare un appello. «Il centrosinistra è chiamato a una prova politica importante per non prestare il fianco all’opposizione».

Italo Di Sabato e Francesco Cirigliano

fosse solo indirizzato alle elezioni regionali»), ma diventa qualcosa di più quando assume anche il ruolo di “collante” della “grande” Sinistra («federativa, però, non si parli di soggetto unico»). Dentro, Cirigliano, ci mette sia Sinistra e libertà che il Partito comunista dei lavoratori, «tanto per richiamare due “estremi”». Perchè, è vero, sigle come Sinistra e libertà sono parte del governo (contestato) di molti enti governati dal centrosinistra, «ma non hanno mai negato l'esistenza di un questione morale, o di una questione del lavoro o ambientale. Anzi, proprio quel movimento ha in sé l’anima “ecologia”». Eccole, allora, «le ragioni per superare le divisioni a sinistra, da ricostruire in una rete di forze che hanno sempre parlato di un modello alternativo di società.

Non esistono, cioè, tante o diverse questioni morali». Da qui la «sfida alla classe dirigente lucana», anche da soli, «purchè come alternativa». Certo, è presto per andare sul concreto, ma in vista di regionali, «l’idea della rete è l’unica ipotesi sui cui adesso ci stiamo spendendo». Ma tanto per essere chiari, se realizzata, «lì, chiunque conterà uno». Come a dire, il Prc fa «un passo indietro», né avanza primogeniture. Ma le scadenze all'orizzonte sono anche altre. In settimana è atteso il voto, a viale Verrastro, sulla finanziaria regionale (in aula il Prc è rappresentato dalla consigliera Emilia Simonetti, nel passato accusata di essere troppo “morbida” nei confronti del governo De Filippo). «Oggi c'è un giudizio estremamente negativo sul governo di centrosinistra

della Basilicata. Un esempio su tutti, la politica attuata nel caso di vertenza dell'indotto, tra Fiat e Lasme, con accordi che di certo non erano a tutela dei lavoratori - aggiunge Italo Di Sabato, segretario regionale del Prc Noi lavoriamo per creare un’alternativa, ma questo non vuol dire che non si possa anche proporre, che poi è il compito dei partiti. Nel caso della finanziaria, così com'è, il giudizio del Prc non potrà che essere negativo, anche in aula. Noi, però, presenteremo degli emendamenti a partire da quello sull’acqua, il cui intero ciclo, dalla captazione alla diffusione nei rubinetti domestici, deve rimanere pubblico, senza escamotage o soluzioni intermedie». Questo uno dei temi della «battaglia istituzionale». Che può solo essere di matrice «sociale».

IL DOPO COPENAGHEN

VERSO LA FINANZIARIA

«L’Europa motore del negoziato»

Di Sanza a sostegno del Metapontino

«Meglio poco che nulla, ma il mezzo fallimento del negoziato di Copenaghen evidenzia che il sistema Onu non basta più e che l’Unione europea, con tutti i suoi limiti, ha dato fra tutti la prova migliore, dimostrando di essere l’organizzazione politica che riesce a esprimere la maggiore compattezza e le posizioni più avanzate su temi cruciali come l'emergenza ambientale». Così, il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, commenta il parziale accordo sul clima. «Serve una governance mondiale vera - sottolinea l’eurodeputato del Pd - Meglio poco che nulla - prosegue Pittella - ma adesso l’Unione europea deve divenire il motore del futuro negoziato per far diventare vincolanti gli impegni delineati nella bozza di accordo non ancora sottoscritta, fare in modo che gli Stati facciano pervenire per iscritto quanto intendono tagliare le emissioni di Co2 entro il 2020 e 2050 e per fissare immediatamente una data per un nuovo summit entro il 2010».

Ancora dibattito sugli emendamenti che, è prevedibile, saranno oggetto di un lungo scontro in aula quando il consiglio regionale, già a partire dalle prossime ore, dovrà confrontarsi sulla manovra finanziaria. Dopo gli emendamenti presentati dal capogruppo del Pd, Erminio Restaino, per riconoscere alcuni fondi al capoluogo per le spese sopportate in virtù del ruolo istituzionale, e dal consigliere del Pdl, Pasquale Di Lorenzo, con analoga proposta per il ruolo turistico ricoperto da Matera, anche Antonio Di Sanza (Pd) lancia una proposta (sempre sotto forma di testo aggiuntivo). Così, ha presentato un emendamento alla legge Finanziaria Regionale 2010 con cui si prevede la concessione di un contributo pari a 3 milioni di euro ai Comuni dell’area del metapontino al fine di promuovere l’economia turistica ed agricola di quel territorio. «Abbiamo letto in questi giorni – dichiara Di Sanza – le legittime richieste di alcuni colleghi consiglieri tese ad assegnare contributi economici “extra” in favore dei due capoluoghi di provincia da inserire in finanziaria regionale. Le motivazioni addotte sono tutte valide - aggiunge spiegando, così, che non si tratta di una contesa territoriale Come è sostenibile il mio emendamento teso a promuovere l’economia turistica ed agricola del Metapontino. Sono certo – conclude – che l’intera assise regionale sia convinta, come me, che se si aiutano il turismo e l’agricoltura di quel territorio, si contribuisce ad incrementare la ricchezza dell’intera comunità regionale ed a migliorarne i servizi».

MPA E FDC

L’analisi della situazione lucana SI terrà domani, a Potenza, alle 10.30 della sala A del consiglio regionale, la conferenza stampa convocata dai gruppi politici della Federazione di centro (Fdc) e del Movimento per le autonomie (Mpa) per analizzare la situazione economica, sociale e politica della regione

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POTENZA - C’è interesse per i “Pinguini lucani” del manager lucano Pietro De Sarlo. Ieri l’associazione politica e culturale è stata presentata ufficialmente a Potenza nella sala convegni del Principe di Piemonte a Potenza. Molti i volti noti della politica di Basilicata che hanno ascoltato le proposte di quello che per dichiarazione degli stessi promotori «non vuole essere un nuovo soggetto politico ma un contenitore di nuove proposte e idee per il rilancio dell’economia lucana». A tal proposito sono state mostrate alla platea delle diapositive sulla situazione economica e sociale della Basilicata. L’approccio però è critico. «In Basilicata c’è il petrolio, l’acqua, il vento, un paesaggio naturalistico notevole, una gastronomia dio qualità», ma non la ricchezza dei cittadini. E’ il messaggio che si legge sul manifesto all’ingresso del convegno che invita alla sottoscri-

Tra gli ospiti della presentazione dei Pinguini lucani anche Mazzocco e Pagliuca. Nel riquadro in alto a sinistra il promotore Pietro De Sarlo

POTENZA - «L’idea di poter creare un’alternativa dall’interno del centrosinistra si è rivelata un fallimento. Basta vedere i risultati degli ultimi anni di governo e di coalizione in Basilicata». E loro, di Rifondazione, guardano ancora all’«alternativa». La “chiamata” si rinnova, è stata rinnovata ancora una volta anche venerdì pomeriggio, a Potenza, in un’assemblea aperta alle associazioni e ai movimenti, ma è solo «la prima tappa di un percorso complesso», inutile negarlo. E’ chiaro, non sfugge a nessuno, che all’orizzonte, anche a sinistra, ci sia da fare i conti con la futura rappresentanza (non solo in tema di imminenti regionali), con annessi eventuali ulteriori sbarramenti «liberticidi». Partono sempre da lì, dalla Sinistra, fronte comune, «alla sinistra del Pd, che tenga dentro anche sigle sindacali, associazioni, movimenti». Francesco Cirigliano, segretario provinciale del Prc richiama l'orizzonte largo della riflessione che poi è quello contemporaneo «all’interno di una crisi prodotta dal modello neoliberista che produce nuove povertà, ma che vorrebbero risolvere applicando le stesse dinamiche del modello causa del fallimento». Ora, a questo scenario «si innesta - aggiunge quello di una crisi di democrazia che un po’ ovunque oggi si chiama “bipolarismo”, in cui resta tagliato fuori - ecco che torna il tema di rappresentanza e sbarramenti elettorali - chiunque si opponga a quel modello». Partono da tre spunti che all’assembla sono stati sottolineati più volte. «Questione morale, questione ambientale, questione del lavoro». Il mini decalogo è sì la piattaforma su cui confrontarsi a sinistra («guai il percorso


Domenica 20 dicembre 2009

Reindustrializzazione Accuse di imprenditori e sindacato: «Agevolazione poche competenze»

Bandi: «Giochi e complicità» Il Tar blocca la riconversione ex Mondial Piston. Troiano: «Era speculazione edilizia» POTENZA - L’ordinanza del Tar che ha impresso un nuovo corso al caso Mahle, ex Mondial Piston, ha finito per scoperchiare il pentolone dei malumori sui bandi di reindustrializzazione dei siti inattivi della Regione Basilicata. Nel giorno che segue al pronunciamento del tribunale amministrativo, sono gravi le accuse dell’imprenditore che ha presentato ricorso, dopo essersi classificato secondo nella graduatoria stilata dalla Regione sulla base delle proposte di manifestazione d’interesse. Perché, se è vero che oggetto di contestazione è stata la modalità di apertura delle buste, le critiche mosse alla Regione da parte degli amministratori di Tecnologie Galvaniche, vanno ben oltre. Paolo Patrone e Michele Mongiello parlano di «favoreggiamenti», «bandi pilotati», caratterizzati da «scarsa evidenza pubblica», e di «mancanza di competenze» degli organi regionali preposti alla valutazione dei progetti, come la task force per l’Occupazione. E non sono gli unici. Anche il segretario della Fim Cisl, Salvatore Troiano, non usa mezzi termini: «Il caso Mahle non è altro che il risultato dei “giochi elettronici”della Regione». Il sindacalista mette da parte i toni diplomatici: «Chiamiamole complicità. Insomma, la verità è che quei mille metri quadri dello stabilimento Mahle dovevano servire a speculazioni edilizie. Non certo a un progetto serio e credibile di reindustrializzazione. Oggi l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, dice che il progetto della Revoind (l’azienda che si è classificata prima ndr) - ordinanza del Tar a parte - molto probabilmente non sarebbe andato

«Abbiamo ridotto tempi, agevolato l’accesso al credito, favorito la diversificazione»

Straziuso respinge gli attacchi «Le procedure sono sempre le stesse: trasparenti»

Il palazzo della giunta regionale

comunque in porto. Eppure, è da luglio che gli abbiamo chiesto di procedere con i piedi di piombo, che il progetto non poteva essere credibile. Ebbene, nessuno ci ha ascoltato». Altra vertenza, stesso stallo. Tecnologie Galvaniche di Tito Scalo, infatti, ha partecipato anche al bando per la reindustrializzazione della ex Filatura di Vitalba. Anche in questo caso si è classificata seconda. E anche in questo caso è stata presentata una diffida. «Sia ben chiaro - precisano Patrone e Mongiello non perché non siamo arrivati primi. Bensì perché anche per questo bando si registrano “strano anomalie”». Prima in graduatoria, infatti, si classifica la Adler. Fa parte dello stesso gruppo Basind che, nel frattempo, annuncia la chiusura del sito produttivo di Pisticci, mentre si candida a ricevere ingenti fondi dalla Regione per

“salvare” lo stabilimento di Atella. Ma se per la Regione il progetto va bene, lo stesso non può dirsi per le banche che non forniscono le necessarie “pezze” di appoggio bancario. La Regione, dunque, allo scadere del termine massimo, annuncia a novembre l’intenzione di scorrere la graduatoria e si dice pronta ad aprire la fase interlocutoria con gli amministratori di Tecnologie Galvaniche. Ma potrebbe essere tardi, perché gli imprenditori di Tito, nel frattempo ,si sono guardati intorno, e hanno iniziato le trattative per investire in Polonia. «Un imprenditore che voglia dirsi tale non può attendere ai tempi della politica», commentano a muso duro. Risultato: questa potrebbe essere una doppia occasione mancata, non solo per l’impresa ma anche per il territorio. Mariateresa Labanca

XI rapporto Uil: cala la cig Vaccaro: «Ma la crisi c’è ancora» POTENZA - Diminuisce in Basilicata nel mese di ottobre il ricorso alla cassa integrazione, ma resta elevata la preoccupazione. Le ore autorizzate di cigo, cigs e cigs in deroga sono i calo del 30 per cento rispetto al precedente mese di ottobre. Il totale complessivo di ore erogate è comunque elevato: intorno alle 500.000 di cui 300.000 ordinaria e 200.000 straordinaria e in deroga. I lavoratori lucani interessati, a novembre, sono 2.677, di cui 1.568 per l’ordinaria e 1.109 per la straordinaria, e la cigs in deroga. E' quanto emerge dall'XI Rapporto Uil sulla cassa integrazione elaborato dal servizio Politiche del lavoro e della formazione su dati Inps. «Entro la fine dell’anno – commenta il segretario generale regionale della Uil lucana, Carmine Vaccaro – sfonderemo il tetto dei 4 milioni 200 mila ore complessive per la ordinaria e 2 milioni 200 mila per gli altri interventi (cigs e cigs in deroga). I dati confermano, anche per novembre, che l'impatto della crisi è ancora rilevante, che non c'è stata ancora un'inversione di tendenza e che, in parte, si sta modificando la platea delle imprese e dei lavoratori interessati.Rimane untema grandissimo: come tutelare tutte le persone che non hanno questo strumento e che vanno ad alimentare il bacino dei senza lavoro e sul qua-

le si deve intervenire rapidamente». Le novità che la Finanziaria si appresta ad introdurre, attraverso il cosiddetto “pacchetto welfare”, «rispondono solo parzialmente alla carenza di interventi strutturali di cui il nostro mercato del lavoro ha bisogno». La frammentarietà degli interventi e l’ampiezza della platea di lavoratori esclusi – aggiunge Vaccaro - richiama ancora una volta alla necessità di portare a sistema l’intera materia attraverso una sua organica riforma, che è condizione necessaria per introdurre in maniera regolata la flessibilità nel nostro Paese. «La riforma degli ammortizzatori, e più in generale del sistema di tutele, dovrà però essere accompagnata da interventi che tendano a ridurre il bacino di precarietà e di lavoro atipico, favorendo la creazione di buona occupazione, definendo in maniera netta il confine tra lavoro subordinato ed autonomo ed eliminando tutte quelle forme spurie di lavoro non riconducibili alle tipologie “standard”. Fino al mese di novembre, secondo le stime Uil, risultano spesi solo 1,1 miliardi di euro. La conoscenza dei conti insieme a una velocità di spesa e di erogazione dei sussidi, rimangono, per la Uil, elementi indispensabili per dare certezza e tempestività al sostegno al reddito per quei lavoratori coinvolti dalla crisi».

POTENZA - L’assessore Straziuso non ci a 60 giorni. Abbiamo sensibilmente facilista. Lui che ha preso in mano le redini tato, inoltre, l’accesso al credito». E, rispetdell’assessorato regionale alle Attività to a questo aspetto, l’assessore ha anche produttive in uno dei momenti più difficili aggiunto che, la Regione, oltre a modificaper il locale tessuto economico, mette un re la finalità e l’accesso al fondo di garanargine alle accuse che arrivano ai bandi di zia, lo ha anche integrato con 15 milioni di reindustrializzazione. «Agevolazioni? euro, portandolo a ben 35 milioni di euro. «Inoltre - prosegue Scarsa pubblicità? Criper allargare le possitiche che respingo sebilità di investimento veramente. Abbiamo abbiamo anche elimisempre garantito il nato il vincolo del setmassimo della pubblitore nei bandi di reincità istituzionale Per dustrializzazione». alcuni bandi, come In pratica, chi si canquello della Vicenzi di dida a rivitalizzare un Atella, ex Mister day, sito inattivo ora può ho telefonato persopensare anche di farnalmente a Confindulo, diversificando il tistria per chiedere il po di attività produtcoinvolgimento di tiva. Nel frattempo si grandi gruppi del setè anche completato il tore, come Barilla e percorso di cessione Ferrero. Facciamo il che ha interessato il massimo per dare visisoggetto gestore dei bilità e pari opportunibandi che è Sviluppo tà di accesso ai bandi di Italia Basilicata. reindustrializzazio«Con questi nuovi ne». parametri - aggiunge E se c’è qualcosa che Straziuso - siamo cernon va nello strumenti di poter aprire una to messo a disposizionuova fase per i bandi ne dalla legge regiona- L’assessore Gennaro Straziuso di reindustrializzale numero 29 del 2007, zione, che dovrebbe che prevede un ingente sostegno economico da parte della Re- anche coincidere con una decelerazione gione, per metà dell’investimento totale, della crisi». E per stare al caso specifico del bando delall’imprenditore che propone un piano di salvataggio per i siti inattivi, e per almeno la Mahle, l’assessore aggiunge: «Sia ben la metà più uno degli occupati, per l’asses- chiaro: le modalità di apertura delle buste sore Straziuso, molto è da addebitare al sono state sempre le stesse. Questo è il banparticolare momento di crisi del tessuto do tipo che la Regione ha prodotto in altre occasioni. Il Tar ha voluto dare questa ineconomico regionale. «E’ vero - dice - Qualcosa andava rivisto e terpretazione, ma non passiil concetto che l’abbiamo fatto». La giunta regionale - ha in qualche modo ci sia stato il tentativo di spiegato l’assessore - ha lavorato in tre di- privilegiare qualcuno. Sarebbe un torto rezioni: «Abbiamo tagliato i tempi, ridu- per tutti». cendoilperiodo dell’attività negoziale, che ma.la. segue all’accordo di base: da 120 si è passati m.labanca@luedi.it

La proposta

MAHLE: RIPARTIAMO DAI RIFIUTI RECITA l’adagio che “piove sul bagnato” e così alla pioggia di sabato dicembrino si aggiunge la sentenza del Tar che boccia l’assegnazione dei fondi per la re-industrializzazione del sito Mahle di Potenza alla società Revoind. Ci chiediamo a nome dei lavoratori quali siano state allora le prassi seguite per l’assegnazione del bando. Senza entrare nel merito delle sussurrate cordate politiche di riferimento delle ditte locali, ci chiediamo oggi, se non sia il caso di rimodulare quella legge ed i suoi criteri in un ripensamento globale sul ciclo integrato dei rifiuti in Basilicata. Argomenti questi che stiamo organizzando in un vero e proprio piano regionale dei rifiuti alternativo ai rispettivi piani delle province di Potenza a Matera. Prima di addentrarci in questo ragio-

namento è da chiarirsi però che un comma dell’articolo della legge in questione prevede tra altre l’impossibilità di destinare i siti ad operazioni di stoccaggio e trattamento di rifiuti solidi urbani. Una “alchimia” legislativa a cui un Consiglio Regionale accorto potrebbe da subito dedicarsi al posto di baloccarsi con riforme e sbarramenti elettorali di fine legislatura, facendo così apparire la possibilità concreta che, sulla scorta proprio di quelle idee di raccolta differenziata spinta di materie prime seconde che speriamo presto poter mettere sul piatto dei “fatti” politici, che l’ex sito Mahle diventi una stazione regionale di selezione merceologica del differenziato secco ed una stazione di compostaggio dell’umido per l’intero comprensorio del potentino, che

ben altri piani vorrebbero serviti da una riapertura di certo anti-economica ed ambientalmente disastrosa dell’inceneritore di Potenza. La posta finanziaria messa in campo dalla regione Basilicata per la re-industrializzaione del sito ex-Mahle assomma a 13 milioni euro, cifra bastante alla trasformazione del plesso in stazione ecologica multifunzione gestita possibilmente un consorzio dei comuni interessati ed alla riassunzione dei 104 ex operai Mahle “mobilitati” e dei 26 “precari” dell’inceneritore in questione, aggiungendo forza lavoro agli attuali organici municipali delegati al servizio ecologico e liberando così capacità reddituali da reimmettere nel ciclo economico Miko Somma coordinatore regionale di Comunità Lucana Movimento No Oil.

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24 ore in Basilicata

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Operazione Full card Martedì l’interrogatorio di garanzia della lucana

Cirigliano davanti al gip Truffe on line e furti di identità tra Calabria e Basilicata LAGONEGRO - Si sono conclusi gli interrogatori di garanzia per gli indagati della vicenda giudiziaria relativa alle truffe on line “Full card” , ad eccezione dell’indagata lucana. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Salvatore Carpino, si sono svolti gli interrogatori degli indagati Vincenzo Parrilla, 43 anni maresciallo capo della guardia di finanza, già sospeso dal servizio per una precedente vicenda, assistito dall’avvocato Nicola Guerrera, del foro di Paola. Il sottufficiale si è avvalso della facoltà di non

rispondere. Stessa risposta davanti al giudice per Giusy e Luigi Catucci, rispettivamente convivente e cognato del maresciallo indagato. Anche Domenica Cirigliano, 45 anni, di Nemoli sarà ascoltata per rogatoria nel Tribunale lucano dal Gip di Lagonegro, Lucia Iodice. Il difensore di fiducia della donna, l'avvocato Antonio Boccia, del foro di Lagonegro nel confermare che l’interrogatorio per la propria assistita, Cirigliano, si terrà martedì 22, chiede discrezione in attesa che la stessa fornisca elementi utili a chiarire la propria posizione

innanzi al Gip. Inoltre, il legale, è rimasto meravigliato che un quotidiano calabrese nella giornata di venerdì mettesse in risalto che Domenica Cirigliano 45 anni di Nemoli «ha scelto di non dire nulla sui fatti contestati. La donna è stata sentita per rogatoria nel tribunale lucano». Ma per la donna l’interrogatorio ancora non si è tenuto . L’avvocato Antonio Boccia conclude asserendo che «la mia assistita martedì fornirà tutti gli elementi utili a chiarire la propria posizione». Emilia Manco

Il Tribunale di Lagonegro

A Montescaglioso il presidente dell’associazione Fai, Tano Grasso per la “giornata della legalià”

Racket: «Mai abbassare la guardia» «Non abbiate paura e rivolgetevi sempre alle istituzioni contro i soprusi» MONTESCAGLIOSO- L’associazione antiracket “Giovanni Falcone Paolo Borsellino”di Montescaglioso, aderente al Fai (federazione nazionale associazioni antiracket e antiusura) e a Libera - contro le mafie, ha organizzato la “giornata per la legalità”, svoltasi presso la sala del Capitolodell'Abbaziadi SanMicheleArcangelo. La manifestazione - alla quale hanno presenziato il questore di Matera Carmelo Gugliotta, il capitano Michele Basilio e il luogotenente Vicenti dell'Arma dei Carabinieri, il Luogotenente della Guardia di Finanza Maragno, alcune classi della scuola elementare e media di Montescaglioso - è stata aperta dal saluto del presidente dell'associazione montese, Paolo Gallipoli, il quale, dopo aver ricordato alcune disposizioni di legge in favore delle vittime del racket, ha dato il benvenuto al presidente onorario Fai, Tano Grasso, per la prima volta a Montescaglioso, ringraziandolo per il continuo stimolo ai promotori dell'associazione. Il sindaco della città, Mario Venezia, ha ricordato il decennio (1985 - 1995) nel quale Montescaglioso ha vissuto un periodo molto difficile, al quale ha saputo ribellarsi e risollevarsi, grazie alloStato edalle istituzioni.Ha poiricordato un suo intervento svolto alla Camera dei Deputati nel periodo in cui era parlamentare (1994 - 1996), quando aveva denunciato l’abbandono nel quale erastata lasciata la Basilicata. Ha quindi invitato a non abbassare mai la guardia, a non avere mai paura e rivolgersi alle competenti autorità per denunciare soprusi e torti subiti. Il professor Angelo Bianchi, nella sua relazione, ha parlato di

PARLAMENTARI PDL Sud: priorità del governo

Un momento dell’incontro a Montescagliso

educazione alla cittadinanza, alla partecipazione e alla legalità, citando dati forniti dal Governatore della Banca d'Italia Draghi, di fronte ai quali si deve necessariamente riflettere: del Pil è di provenienza illegale, 300 sono i miliardi di Euro di evasione fiscale; corruzione e concussione nella Pubblica Amministrazione, elevato livello didisoccupazione e povertà, tassi alti nel sistema bancario sono tutti fattori ai quali si deve rispondere potenziando il senso civico ed il patriottismo costituzionale. Ha poi individuato nella scuola il primo agente formativo della società. E' stato poi presentato il calendario antiracket 2010 dell'associazione “Falcone- Borsellino”, con l'importante testimonianza delle persone presenti

su di esso, come Nella Russo (S.Maria Capua Vetere, Caserta); Rocco Mangiardi (Lamezia Terme); Vincenzo Ponticello (Palermo) e Franco La Rosa (Montescaglioso). I fondi che saranno ricavati saranno devoluti al frate montese Antonio Triggiante, missionario in Mozambico. Il presidente onorario del F.A.I., l'on.le Tano Grasso, gestore commerciale, negli anni Ottanta,a Capod'Orlando (Messina), ha evidenziato i tanti punti comuni tra Montescaglioso e la sua città d'origine, sottolineando come la mafia sia forte quando riesce a propagare la paura. La manifestazione è stata chiusa dagli interventi della Presidente del Movimento Diritti del Cittadino Michela Bitondo e da Cesare Artuso, vittima del racket.

«Il governo Berlusconi del Sud ha fatto una priorità nonostante la crisi finanziaria e le altre emergenze, come quella dei rifiuti a Napoli e del terremoto in Abruzzo». Lo hanno dichiarato i parlamentari del Pdl, Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e Vincenzo Taddei nel corso di un incontro organizzato ieri a Pisticci sul tema “Il Pdl e l’impegno del governo per il Mezzogiorno”, alla presenza del sindaco, Michele Leone, dei coordinatori comunali del Pdl, Nicola Panetta e Domenico Lazazzera, del presidente del consiglio comunale, Giovanni D'Onofrio, e di numerosi assessori e consiglieri comunali. «Il Sud è ritornato nell’agenda del governo - hanno dichiarato i parlamentari del Pdl con lo sblocco dei fondi Fas regionali, con il cofinanziamento dei programmi europei che mobiliteranno nei prossimi anni non meno di 30 md di euro. A questo proposito è stata di rilievo anche l’azione di coordinamento per garantire una efficacia dei diversi piani regionali. Come pure lo stesso progetto della Banca del Sud varata va nella direzione di investire sul protagonismo e sulla creatività dei soggetti sociali ed economici. Non va dimenticato poi l’annunciato piano decennale su infrastrutture, turismo ed innovazione per il Sud, insieme ad una politica di vantaggio fiscale, da negoziare con l’Europa, che di sicuro sapra’ fornire gli ingredienti necessari per una nuova rinascita del Mezzogiorno e delle sue risorse creative».

BREVI LOTTE CONTADINE

Oggi le ultime celebrazioni MONTESCAGLIOSO Con una visita guidata ai luoghi della memoria delle lotte contadine del dopoguerra, si aprirà oggi la giornata conclusiva delle manifestazioni organizzate dalla Regione Basilicata, dal Consiglio regionale e dalla Commissione regionale dei lucani all’estero per celebrare il 60° anniversario delle lotte contadine del 1949. Ciro Candido, autentico protagonista di quella fase storica, accompagnerà le scolaresche ed i cittadini interessati alla scoperta di “Tre Confini”, luogo dell’occupazione delle terre del 1949. Nel pomeriggio (ore18.00 - Sala Capitolare dell’Abbazia di Montescaglioso) si svolgerà inoltre la manifestazione conclusiva di commemorazione del bracciante Giuseppe Novello, ucciso a Montescaglioso nella notte fra il 14 e il 15 dicembre del 1949.

CONSIGLIO REGIONALE FAI CISL

L’appello di Lapadula. Il segretario Falotico chiede di rivedere il sistema del fisco

Enti agricoli: «Completare la riforma» POTENZA - È necessario imprimere una forte accelerazione alla riforma degli enti agricoli regionali. Così il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, ieri mattina ha aperto i lavori del consiglio generale in corso al Park Hotel di Potenza. Per il leader regionale della Fai «il riordino degli enti al servizio dell'agricoltura, in particolare dei consorzi di bonifica, deve tornare nell’agenda delle priorità della giunta e del consiglio regionale prima della fine della legislatura. Il rischio – ha detto ancora Lapadula – è che senza una riforma profonda si possa affidare alla riforma Calderoli, una riforma che noi giudichiamo dannosa, il compito di mettere ordine nella governance del territorio». Lapadula ha anche sottolineato i «buoni risultati conseguiti nel settore della forestazione, con l'approvazione del nuovo piano triennale, che rappresenta il disegno organico di un settore che vuole coltivare l'ambi-

zione di diventare moderno e produttivo», ma si è detto «preoccupato per la situazione occupazionale in agricoltura, dove si registra la maggiore perdita di posti di lavoro nell'ultimo trimestre». «Il nuovo modello contrattuale ci consente di difendere meglio il potere di acquisto dei salari, ma ora occorre chiudere il cerchio con la riforma del fisco»: è quanto ha aggiunto il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. «Il settore alimentare ha fatto da apripista all'applicazione della riforma della contrattazione e la Fai è stata brava a forzare il cartello dei grandi gruppi alimentari che non volevano il rinnovo del contratto». Secondo Falotico «adesso la priorità è agire anche sul lato delle uscite con una riforma del fisco che favorisca salari e pensioni e faccia decollare la contrattazione di secondo livello con la leva della detassazione dei premi di risultato».

Falotico ha detto inoltre che «il governo nazionale ha agito bene sugli ammortizzatori sociali», ma ha chiesto che «le nuove risorse in finanziaria siano destinate per allargare la platea dei beneficiari, come i lavoratori atipici», sottolineando che «la priorità è difendere la base occupazionale in vista della ripresa». Il leader della Cisl lucana ha infine criticato il governo regionale per «la mancata approvazione di un testo unico contro le crisi industriali», parlando di «classe politica con la testa già alle prossime scadenze primaverili, piuttosto che ai bisogni concreti delle persone».

L’intervento del leader nazionale, Augusto Cianfoni

Riforma Calderoli «Populismo demagogico» POTENZA «La riforma Calderoli è l’espressione tipica di un certo populismo demagogico che fa di ogni erba un fascio». Lo ha detto il segretario generale nazionale della Fai Cisl, Augusto Cianfoni, arrivando stamane a Potenza, al Park Hotel, dove è in corso il consiglio generale della Fai Cisl regionale. «Il ddl del ministro Calderoli rappresenta il peggio di una politica superficiale e demagogica che individua negli enti locali la causa unica di tanti sprechi aggregando in un unico giu-

dizio negativo piccoli comuni e grandi città, comunità montane e province. Nei piccoli comuni, specie montani, il problema più importante non è il risparmio, ma la rappresentanza politica. Noi non siamo contrari ad una riforma della governance locale, ma per promuovere una seria, urgente riforma occorre una cultura istituzionale, una trasparente etica democratica e una non equivoca sensibilità verso il valore della partecipazione». Parlando del recente rinnovo del contratto nazionale nel settore alimentare, Cianfoni ha esaltato le novità contenute nel nuovo contratto. «Abbiamo fatto un buon contratto, estendendo il ricorso alla bilateralità e assicurando la coperta della contrattazione di secondo livello».

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A Venosa un incontro voluto dal circolo locale per ripercorrere le tappe della sua costituzione

Il Pd sollecita l’enoteca regionale «La sfida è associare al vino, storia e tradizioni di questa ricca terra» VENOSA - A Venosa, sede dell’enoteca regionale, per parlare di vitivinicoltura, tra realtà e prospettive. Il convegno, organizzato dal circolo del Pd presso l’hotel “Il Guiscardo”, è stato coordinato da Eugenio Tropeano, esperto del settore. Dopo i saluti di Carmela Sinisi, coordinatrice del circolo e di Tommaso Gammone, consigliere provinciale, è toccato a Filippo Corbo, funzionario regionale, spiegare le tappe che hanno portato alla costituzione dell’enoteca, istituita con legge regionale nel 2008. Dopo quarant’anni l’Aglianico del Vulture sta per avere il riconoscimento docg (denominazione di origine controllata garantita), grazie anche all’impegno del Consorzio di tutela. Così, l’Aglianico del Vulture, tra i primi cento vini del mondo, con la docg entrerebbe nel gruppo ristretto delle poche produzioni di qualità. «Dopo il parere favorevole della commissione tecnica –ha detto Corbo –i passi successivi saranno le analisi chimiche e una seduta di pubblica audizione in cui i produttori voteranno il disciplinare. A fronte di una crisi di mercato globale, di sovrapproduzioni di produzioni, la strada da seguire è far valere la qualità. Docg ed enoteca potrebbero rafforzare l’immagine del vino di qualità e della Basilicata». Tempi previsti, entro fine gennaio. «Il vino non si vende più da solo – ha continuato Corbo - La sfida è associare al prodotto una storia e una tradizione». Pensata come una struttura che dovrebbe mettere a sistema le varie sinergie ed essere da supporto ai produttori, l’enoteca sarà un soggetto a connotazione pubblica privata con la partecipazione di produttori, consorzi, sindaci, Apt. Previste anche vetrine espositive periferiche, collocate a Matera, in Val d’Agri, ma anche a Maratea. Per la fase di start up, a disposizione 100 milioni di euro. L’enoteca, concepita come spazio polifunzionale con sala espositiva, degustazioni e convegni, prevede il protagonismo dei produttori che esporranno le etichette migliori selezionate da una commissione. Il vino, ambasciatore del territorio, potrebbe rappresentare così una locomotiva, mentre gli altri prodotti dell’agroalimentare farebbero da vagoni. «La scommessa – ha detto Teodoro Palermo, presidente del consorzio di tutela – è fare l’imbottigliamento in zona. Questa è una delle modifiche previste nel disciplinare doc che stiamo elaborando». L’enoteca per ora è uno strumento da riempire di contenuti, programmi ed iniziative. Si aspetta, ancora, come ha ricordato Franco Mollica, presidente della Terza Commissione consiliare, la delibera di Giunta che decreti ufficialmente la sede di Venosa. «Il vino è un vettore di sviluppo, evocatore di atmosfere e può rappresentare la carta vincente – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti L’enoteca è il luogo nel quale si programma il percorso virtuoso tra prodotto e territorio. Le risorse sono già stanziate nel bilancio regionale e come Regione ci siamo candidati a partecipare ai fondi nazionali messi a disposizione dalla finanziaria per la rete delle enoteche». Una sintesi dei problemi dell’agricoltura è stata esposta congiuntamente dai rappresentanti delle organizzazioni agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura). A concludere i lavori, il presidente regionale, De Filippo che ha sottolineato la crescita di un comparto innovativo, ma la sfida è continuare sulla strada del protagonismo e cercare di «suggestionare e immettere nel vino e nelle etichette la storia di un territorio». L’invito rivolto ai produttori è di continuare a lavorare su questa strada, organizzandosi anche in vista del Vinitaly. Iranna De Meo

VERSO LA DOCG

Aglianico: da re a imperatore Dopo il parere favorevole della commissione ministeriale al marchio di qualità si pensa a percorsi di enoturismo QUARANT’ANNI di storia, di tradizione, di racconti “divini”. Era il 1971 quando sua maestà l’Aglianico del Vulture ottenne la doc. Quindici i paesi dell’area del Vulture melfese che producono il nettare di Bacco. E ora, invece, come bel pacco regalo natalizio, arriva l’ok della commissione tecnica ministeriale che ha espresso parere favorevole per il marchio di qualità. Si chiamerà “Aglia-

nico del Vulture superiore” e dalla vendemmia 2010 sarà possibile assaggiare un prodotto di alta gamma. «E’ un riconoscimento molto importante – ha detto Teodoro Palermo, presidente del Consorzio di tutela - Non è stato facile avere l’80% dei consensi tra produttori e imbottigliatori. È una strada che abbiamo iniziato a intraprendere sei anni fa con l’Op di Venosa, con il supporto della Re-

gione,delleorganizzazioni dicategoria,della Camera di commercio e dei Consorzi di tutela e quello di promozione. E’ un grande risultato che arriva in un momento molto particolare per il mercato del vino che soffre una crisi globale. La docg potrebbe essere un’opportunità che se supportata da una promozione del territorio, potrebbe creare occasioni di sviluppo. Con la docg oltre ad avere un prodotto di gran lunga superiore, è controllato e garantito dal territorio di produzione. La Basilicata, inoltre, era l’unica regione italiana a non fregiarsi di questa menzione». Si attende entro la metà di gennaio la seduta di degustazione pubblica con 10 sommelier dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e l’audizione in cui i produttori voteranno il disciplinare di produzione. Previsti requisiti più restrittivi per i produttori: non oltre 3500 ceppi per ettaro e non oltre 80 q di uva per ettaro, mentre occorreranno non meno di 24 mesi per l’invecchiamento (12 in affinamento in botte e 12 in bottiglia) e 5 anni per la riserva (24 mesi di affinamento in botte e 24 in bottiglia), con grado alcolico non inferiore di 13° per garantire un grande prodotto. Anche il disciplinare della doc subirà delle modifiche. «La grande novità –ha detto Palermo - è che l’imbottigliamento deve essere fatto in zona». Quali le aspettative? «Promuovere il prodotto e il territorio – ha detto Palermo. L’enoturismo potrebbe essere una carta vincente perché il consumatore vuole conoscere la zona di produzione, vedere la faccia del produttore. Insomma, quello che c’è dietro un’etichetta. Ci vuole una promozione seria del territorio. Bisogna ripensare a un nuovo modello di promozione che prevedastrategiecomunie cheabbiauncoordinamento tra gli enti». Una potenziale occasione di sviluppo per attrarre un turismo di settore e d’interesse intorno al mondo del vino. ir.de.me. Il municipio di Siderno

L’iniziativa di Coldiretti: si parte domani da Villa d’Agri

Enogastronomia sotto l’albero Arrivano i regali a chilometro zero VILLA D’AGRI - Regali enogatronomici da mettere sotto l’albero. Arriva lunedì 21 dicembre a Villa d’Agri il “Mercato di campagna Amica”. In mattinata, dalle 9,00 alle 14,00 in piazza Bernacchi – Zippari sarà possibile acquistare prodotti agricoli di qualità per confezionare cesti di natali all’insegna della qualità. «C’è molta attenzione – ha detto Saverio D’Alessandro, vice presidente Coldiretti Potenza – ad acquistare prodotti del territorio e utili. Acquistando direttamente dal produttore, i consumatori potranno beneficiare di uno sconto del 30% sui prezzi rilevati dal servizio ministeriale Sms consumatori». Tra i regali più gettonati alimentari e vini. «Quello gastronomico è infatti – secondo l’organizzazione di categoria - tra i regali preferiti dagli italiani, con il minor tasso di “riciclo”, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Tengono bene in particolare gli acquisti dei prodotti simbolo del Natale, dall’albero vero allo spumante, dal cotechino alle stelle di Natale». Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati degli agricoltori di Cam-

Pisticci

Fienile distrutto da un incendio Fiamme domate in dieci ore

PISTICCI - Ci sono volute circa 10 ore per spegnere l’incendio che ha distrutto un fienile in contrada Serricchio. A indagare sulle cause dell’incendio i Carabinieri. Nel fienile, costituito da una struttura in lamiera, sono state distrutte circa tremila balle di paglia e fieno. I Vigili del fuoco del presidio di Ferrandina hanno impiegato circa dieci ore per spegnere l’incendio. L’allarme era stato l’altra notte, intorno alle 4, dal proprietario del fienile. Regali enogastronimici sotto l’albero

pagna Amica poiché garantiscono genuinità, convenienza ed una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali. Sul sito www.campagnamica.it è possibile trovare aziende e mercati dove fare acquisti direttamente dal produttore che garantisce l’origine e il miglior rapporto qualità prezzo. Diversi i prodotti agricoli in vendita diretta, soprattutto orto-

PRECISAZIONE frutticoli, che si potranno acquistare e degustare, ma anche formaggi, prodotti da forno, vino, olio, salumi, miele, marmellate e sott’oli. Prodotti distintivi e tipici del territorio lucano in vista di cenoni e cesti natalizi. Regali a km 0 convenienti per le tasche e che aiutano l’ambiente evitando l'emissione di gas ad effetto serra. Un comportamento eco sostenibile e uno stile di vita alimentare più genuino.

Incidente Potenza-Melfi Per un errore non dovuto alla nostra volontà nell’articolo apparso nell’edizione di ieri a pagina 13 dal titolo “schianto fatale”, è stato riportato che Domenico Santoro - una delle tre vittime del terribile incidente avvenuto sulla Potenza-Melfi - era fratello del professore Mario Santoro. In realtà la vittima è un cugino e non il fratello, come erroneamente riportato. Ce ne scusiamo con i lettori e gli interessati.

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auricolare

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SALVERÀ

Culto e tecnologia Le nuove frontiere della fede

L confine tra fede, credenza popolare e fanatismo è alla base della ricerca di studiosi e teologi. La sintesi diventa di volta in volta fede, integralismo spirituale o modello di educazione di popolazioni sottomesse in nome di un codice di regole spiritual-religiose. Nascono così anche quelle “deviazioni”contemporanee che si considerano erroneamente figlie di un’evoluzione del costume e della società ma che sono soltanto prodotto di un’imprenditoria vorace per la quale spiritualità e religione rappresentano una “cassaforte” da assaltare. Il turismo religioso e l’immenso indotto che ne deriva, è soltanto uno degli esempi più eclatanti che rischia di essere surclassato dal più innovativo ricorso alla tecnologia applicata alla religione. Costasolo 24euro,infatti,il “Rosario elettronico”, dispositivo presentato come un souvenir religioso che, attraverso una voce-guida pre registrata consente di accedere al conforto religioso con estrema autonomia. In auto, in viaggio, o anche nella sala d’attesa del medico, in coda nel traffico. La tecnologia al servizio dello spirito non ci lascia soli e, grazie ad una memory card intercambiabile può aiutarci a recitare il Rosario

Un

I

di ANTONELLA CIERVO anche inglese, francese e spagnolo. Ha più senso, dunque, coltivare quello straordinario rapporto cui le chiese e i luoghi di culto di qualsiasi credo ci invitano? Per i credenti pigri, i guru della comunicazione hanno creato un altro servizio a domicilio: i santini. Scaricabili da sito Santiprotettori, consentono di rivolgersi al proprio santo preferito grazie all’anonimato con cui si scelgono, di solito, le suonerie più divertenti. Al costo di 3,50 euro, la preghiera è assicurata. Il catalogo comprende la Madonna, Gesù, Papa Giovanni Paolo II, Papa Ratzinger, Santa Lucia, e un santo diverso ogni settimana, 10 mila in totale. Ilimiti impostidai differenticredo sono superati da un kit riservato agli islamici, agli induisti, agli ebrei. In un piccolo box di cartone sono contenuti, infatti, gli oggetti-simbolo da portare sempre con se’, per la religione last-minute. “Plug’n pray”, ovvero “connetti e prega” garantisce piccoli box d’emergenza riservati anche a chi preferisce votarsi ad un solo essere: nasce così “Build your idol”, “costruisci il tuo idolo”, bricolage da credenti o fanatici dell’ultim’ora. Fare della propria spiritualità occasione di condivisione, di comune acce-

zione della fede, diventa dunque un inutile spreco, facilmente sostituibile con un telecomando che ci aiuta nelle preghiere, nella solitudine delle nostre esistenze quotidiane? E’questo, dunque, il futuro della religione cristiana fra crisi delle vocazioni e assenteismo liturgico? Da Concorezzo, piccolo ma laborioso comune del Milanese parte il futuro dei cristiani praticanti. Il gadget, così definito dai costruttori nell’accattivante materiale on line che si può comodamente consultare, è presentatocome strumentoinnovativoperchè di piccole dimensioni. Del Rosario da sgranare, di quello straordinario ticchettìo che segnava ogni piccolo elemento superato con le preghiere, non resta più nulla. O meglio, anche qui, resta il folclore di un oggetto che presto diverrà complemento d’arredo, personalizzato da designer, venduto all’asta su e-bay e ricordato come quel misterioso strumento che aiutava i nostri nonni a ripetere litanie a memoria. Un accessorio, insomma,che saràgià statosostituito dal gadget elettronico, accompagnato da un sottofondo musicale che potremo scaricare gratuitamen-

te. Nella tristezza dei credenti e nella solitudine dei praticanti si fa strada, giàoggi, l’ipermercato della spiritualità affidato a chi ci raggiunge sull’Ipod con la voce di san pio o ci vende i suoi messaggidi buongiorno,buonanotte, ci dà consiglio spirituali. La religione surgelata, pre-confezionata, da scaldare nel microonde prende il posto del sacerdote, diun essere umano in persona. E il culto dei santi, degli uomini speciali tra gli umani diviene iconografia blasfema da far passare come devozione oltre la vita. Sul concetto di fede, e in particolare di quella religiosa, esiste un dibattito tuttora aperto. Dal razionalismo al fideismo, avere fede vuol dire passare anche attraverso il concetto di riconoscere o meno un determinato concetto, un credo al quale affidare i principi della propria spiritualità. E’un camminoancorain corsoche, però,rischia dirimaneresospeso frai chip di un meccanismo elettronico a cui si rischia di affidare una riflessione di straordinaria profondità. Francois Collange scriveva: «La fede nasce sempre da un incontro e ad esso conduce». A meno che non si incontri prima un i-pod religioso.

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Tradizioni Rioni e quartieri addobbati a festa

Ci furono i presepi di don Pasquale Tropeano a S.Gerardo di padre Anastasio a S. Michele e di don Mimì Sabia

Mosto CALDO della

di LUCIO TUFANO

terminato. I magi vengono per le vie diverse, da altre religioni, altre visioni. Dai vangeli apocrifi e dalle leggende orali, i costruttori di presepi popolari - dal settecento in poi - hanno inserito nelle scenografie della Natività espressioni e vicende molteplici. San Francesco d'Assisi nel 1223 allestì con personaggi veri la grotta e la natività e San Gaetano da Tiene, in seguito ad una visione in Santa Maria Maggiore, si adoperò nel 1517 a costruire con le sue mani, casette e pupi di legno e di terracotta, dando così il via a quei presepi che a Genova e soprattutto a Napoli avrebbero sbalordito per bellezza e validità artistica. L'importanza e lo splendore dei presepi napoletani ispirarono Sant'Alfonso de' Liguori che nel 1753

I muli cacciavano il muso attraverso le porte

compose la pastorale “tu scendi dalle stelle …”. Ci furono i presepi delle nostre confraternite, delle parrocchie, negli angoli semibui e nel trionfo del freddo e degli incensi con le disperate ed ancorate note degli organi, pittoreschi ed impressionanti nel silenzio delle chiese, o negli spaziosi corridoi dei monasteri e nelle celle dei conventi, quelli di don Pasquale Tropeano a San Gerardo, di padre Anastasio a San Michele, di don Mimì Sabia alla Trinità, quelli allestiti nelle più ricche dimore della nostra città. I bambini della borghesia, quelli poveri e gli orfanelli. Ammiravano compiaciuti i rigagnoli d'acqua ed i mulini, le osterie disseminate sulle colline, il vasto firmamento sulle pareti, la donna che porta

il pane, quella che lava i panni, il ciabattino, sotto la montagna lontano dai castelli, i suoi deboli riverberi tra le enormi colonne e le altissime navate. E tra i curiosi dei vicoli e dei sottani, divertiti dalle facce dei “pupi”, dagli abiti strani a toppe e dalla grottesca analogia di quel teatro, continuava l'itinerario innocente degli sguardi attenti alla scoperta dei “pupi” ritratti nel più solenne raccoglimento, scolpiti nella terracotta, al passaggio della cometa. Giungeva attorno ai portoni e davanti alle cantine il suono dei pifferi. Era la nota pattuglia di Mancusiedd per la raccolta di pochi spiccioli, di mostaccioli e di biscotti. Dalle contrade innevate dell'Arioso, anche i nostri pastori, girovaghi della “Novena”, con berretti strani, mantelle e zam-

Il ciambellone bianco è “u’ piccidatt”

pitt, suonavano per le strade e nei vicoli della città, ombre in preda alle nebbie della tormenta e del fumo sprigionate dalle case contadine. Il nevischio era il segnale di una festa dal freddo intenso e dal quasi sicuro appagamento del bisogno primario di mangiare meglio degli altri giorni. L'agrifoglio ed il vischio con le sue perle adornavano le tavole imbandite della vigilia. Il frenetico operare di forni e di cucine ed il profumo delle prime arance avvincevano in una gioia indefinibile, sicuramente collegata ai suggestivi sintomi provati nell'infanzia. Nei vicoli aggrediti dal “pulvino” ed in poveri stambugi abitavano i contadini che vivevano, anch'essi, un'atmosfera di strana euforia per l'accadimento e per il vino apposita-

mente spillato dalla botte. Avevano negli angusti sottani le tavole grigie, dal colore della cenere e gli stracci nel vicolo sventolavano o si irrigidivano come scheletri di ghiaccio. Da questi ambienti veniva l'acuto odore degli sterpi al fuoco, il chiasso dei bambini ed il forte sentore del Natale contadino. Alle poche luci si intravedevano misere stalle. I muli cacciavano il muso e la frogia attraverso le spranghe delle sgangherate porte da cui il lezzo di stallatico e di muffa soffiava sui passanti infreddoliti ed intabarrati. Qualche pattuglia di pastori, andava allietando l'uggiosa aria di gelo e di foschia con le zampogne a canne. Dalle case un alito di pettole fritte e la fragranza di pane appena cotto, assalivano l'a-

Ogni famiglia aveva in tavola le “ruccule”

ria festosa fruendo di gusti ed attenzioni particolari. Un rito antico esaltava questo essenziale alimento perciò il pane, il Natale e l'inverno sono ancora un connubio sacro dei Cristiani. Presso le diocesi sin dai primi secoli si santificava il pane, tant'è che venivano scambiati grossi pani tondi e se ne distribuivano, in grande quantità, ai poveri di ciascuna parrocchia. Attorno al focolare, nella santità e serenità della famiglia contadina. Ma è tutto l'occidente che a Natale attribuisce al pane aspetti, ruoli e funzioni diverse. Pane di fantasia, pane a biscottini, pani di ogni forma e figura, un'idolatria ed un misticismo intramontabili. Il pandolce, i pangialli, i panettoni, i pandori, il panforte, il pandispagna, il panotto, il pane azzimo, ed

il panpepato … sono i simboli venerati della spiritualità e della ricorrenza. Su tutte le mense regna infatti il panettone di Milano. In Piemonte il pranzo si chiude con il “Galup”, un dolce del Pinerolo, mentre in Liguria vi è il pandolce ed in Emilia il “pan speziale”, di origine antica fatto di farina, miele, mandorle, nocciole, uva sultanina, cioccolato, pinoli, frutta candita. In Toscana vige il panforte di Siena. In Umbria si usano i maccheroni con le noci e le tagliatelle fatte in casa, bollite e condite con lo zucchero, cannella, noci tritate. A Roma il pranzo viene coronato dall'originale “pangiallo”, fatto di farina, zibibbo, mandorle, pinoli e spezie. Nei pressi di Rieti e di Viterbo la “nociata”, al miele, chiara di uova e pepe. A Napoli è sempre la pastiera a corredare la tavola. La Puglia ci viene incontro con le “cartellate”, nastri di sfoglia sottile a corona, fritti nell'olio ed affogati nel miele. La “pignolata” di Calabria, con i confettuzzi variopinti non ha nulla da invidiare alle magnifiche cassate ed ai cannoli o alla “pignolata” siciliana, metà bianca di glassa zuccherina e metà cioccolato. Ma uno sguardo all'Europa ci dice come sia gustoso il “marzapane” di Spagna, la torta di San Basilio in Grecia. In Germania i Protestanti mangiano il “Christollen”, panettone tipico e sulla tavola i Tedeschi dispongono di pani speciali a ferro di cavallo, decorati con fregi diversi ad indicare i mesi dell'anno. La torta di mele al papavero in Polonia ed i pani al comino della Danimarca sono sin dai tempi dell'infelice Amleto, dolce alla portata di tutte le mense, fatti di farina, latte, zucchero, succhi di frutta. In Svezia pani e biscotti con frutta candita non sono da meno del budino di riso, latte e mandorle portafortuna. A Vienna, sin dai tempi di Strass e del “Danubio Blu”. Dietro alla cattedrale di Santo Stefano, si distribuiscono colombe, uccelli e scoiattoli di pane, da appendere ai fili d'oro dell'albero. Un tassello della tavola Europea è anche il nostro pane, quello della nostra tradizione casareccia “u' piccilatiedd” su cui si impegnava l'attenzione delle donne per la rumorosa ed esilarante festa del freddo. Ogni famiglia - scrive Raffaele Riviello - arricchiva il proprio desco di “ruccule” fatto con “cigoli” di maiale, fritture di “scruppedd”, “strufuli” e “chiènile”, paste di farina lattiginosa ed indurita con tuorli di uova e miele. A Matera l'infornata del pane era preceduta da focacce bianche, senza condimento, denominate “a pitta”, a ruota piena. Una specie di ciambellone bianco “u' piccidatt”, con la “strazzara”, la focaccia a “mufflete pi' frittole”, condita con sugna, cigoli di maiale, peperone macinato, formaggio e sale, e la “vruscata”, focaccia condita con pomodoro, origano, sale ed olio, rivelano la ricchezza e, ad un tempo, la sobrietà contadina, il culto del grano come elemento religioso di ogni cosa, importante componente dell'inverno, la stagione della quale Pietro Aretino tesseva gli elogi. “Certo - scriveva - il verno mi pare un abate che galleggi al sommo nel comodo degli agi, a cui fa però il mangiare, il dormire e il farlo saporitamente. Il giugno e il luglio non vogliono un boccone di quel pane unto che si mangia intorno al fuoco, il dicembre e il gennaio, tracannando alcune tazze piene di mosto, mentre nel volgersi dell'arrosto, si spicca un pochetto di carbonata (carne di maiale) senza dar cura della bocca e delle dita che nel rubarlo si cuociono. La notte poi entri dove per te ha militato lo scaldaletto, onde raccolto in te stesso, tutto sotto i panni, ti conforti nel giusto grado del caldo; ed il piovere, il tonare e il furiare della tramontana ti aiuta a non destarti fino al dì”. È così che nel connubio di climi e di popoli, incontro di meridiane, pace negli inferi, nord e sud, oriente ed occidente, hanno offerto il loro pane, i loro sapori e la loro cultura all'evento, punto cruciale della civiltà.

Il suono dei pifferi giungeva a portoni e cantine

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Dalle latitudini del gelo torna il Natale che ha radici profonde dentro l'infanzia e la memoria. Dal regno delle fiabe, col vischio e l'agrifoglio, dalle cupe foreste di abeti, querce e larici, dalle nevi bavaresi e dalla tundra, dalla Lapponia finlandese, dal nord delle regioni artiche, scandinave ed anglosassoni, viene, nel solstizio d'inverno, quando il sole, dopo la più lunga delle notti, torna a (ri)sorgere. Viene dalle rigide sponde di borea col luccicore dei rami e le candeline accese, nel folto stormire dei boschi e reca il soffio delle tramontane, il respiro dei ginepri. Lontanissimo culto iperboreo: vi furono epoche in cui si ebbero le foreste illuminate a giorno nelle notti più tenebrose. Rami o alberi erano davanti agli ingressi, ed un ramo (strenna) appendevano i Romani nell'atrio delle loro case all'inizio di ogni anno. Gli alberi furono i templi degli dei e Roma arcaica ed imperiale ravvisò in essi l'antico albero della vita, l'albero cosmico. Fu alla corte di Strasburgo, nel 1605, che si intravide il primo albero di Natale e nella Bassa Slesia. Nel 1611 la duchessa di Brieg attaccò all'albero del suo cortile lumi e doni per i bambini dei vassalli. In Inghilterra nel 1840, ad opera del principe Alberto e della regina Vittoria e poi in Austria ed in Francia, furono adottati alberi di Natale, non come esaltazione mistica dei fatti naturali, ma l'adozione di questi simboli di ordine spirituale. Il Natalis solis invicti, rappresenta il ridestarsi della divinità solare e l'inizio del nuovo anno. Quando la “luce” è sembrata spegnersi, nelle terre desolate, tra i ghiacci, nelle acque e nelle boscaglie, ecco che si rialza e risplende di nuovo chiarore. Così l'albero, profumo di resina, pieno di multicolori, di fili d'argento e di oro, di nastri e gemme, di neve e stalattiti è giunto fino a noi. Introdotto dalla cultura anglo-americana nel dopoguerra, si è sempre più diffuso fino a renderci festosamente partecipi del Cristhmas. Ora gli alberi di Natale sono nelle vetrine, davanti ai supermercati, nei grandi magazzini, attorno ai punti vendita, nelle piazze, nelle grandi e piccole città, nei paesi, in ogni casa signorile o modesta. Sono punti luminosi, segnaletica di pace e di prosperità, contro ogni perversa volontà di violenza, contro quell'oscura notte che sempre ci sovrasta. Sono stati collocati nella piazza principale della nostra città, un segno, una metafora dei sindaci meridionali che subiscono il fascino e la suggestione dell'immenso Nord. Quest'anno infatti, ci sono anche grandi slitte trainate dalle renne luminose ed abbaglianti come nelle più antiche fiabe del nord e della tundra. Ecco che piazza e strade costituiscono quel “nucleo genetico” essenziale del tracciato urbano, con l'incedere ed il sostare del cittadino, la stasi ed il movimento, e dove confluisce la traiettoria di via Pretoria e dove quell'indugiare a circolo eleva la piazza a ventricolo essenziale del centro storico. “Corte” di un edificio virtuale, la piazza confluisce nell'immagine del teatro e del potere, cosa che gli urbanisti ed i politici conoscono. In queste piazze, i palazzi del Potere sono illuminati da centinaia di luci, a significare una ricorrenza “imperiale”, che ci riporta alla storia madre dei trionfi. Da altre meridiane, dal sud misterioso, dal coro dei messaggeri biblici, dei salmi, dalle comete descritte nei sacri libri, dai testamenti dei padri, dalle corrose mura di Gerico, da ogni depressione medio-orientale, dalle terre dei prodigi, dai climi temperati di mare e di dune, dagli scirocchi mediterranei, da dove si levano i favonii ed i libecci, dalle sabbie e dai palmizi della Palestina, torna il presepe suggestione perenne, regia e topografia del mondo, vengono i suoni, i pastori, gli zampognari, i mitici re magi … Hormidz, sovrano di Persia, Kazdegerd, principe di Saba e Peroz, re di Seba, attraverso il deserto, dalle oasi e dai minareti, nei pressi delle moschee. Oriente notturno, immaginario ed inde-

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Il libro “E’ arrivato l’ultimo tram” di Giancarlo Tramutoli

POETA che odia la poesia Il

ella nuova raccolta poetica di Giancarlo Tramutoli “E’ arrivato l’ultimo tram”(ed. Manni) affiorano due tipi di suggestioni. Tutte e due giocose e leggere. Quella italiana dei Vito Riviello, Toti Scialoja, Gianni Rodari, Totò. E quella americana dei Carl Sandburg, Frank O'Hara, E.E. Cummings. Più un'estetica visionaria e comica che è delle strisce dei Peanuts o di certi cartoni animati della Warner Bros che son stati assai importanti nella mia formazione poetica. «Trovo illeggibile - spiega l’autore - gran parte della poesia contemporanea, noiosa e sussiegosa. Se la poesia è questa solita, prevedibile accademia, insomma, l'implacabile poesia dei professori, beh, posso tranquillamente dichiarare che io la poesia la odio. Che il genere è degenerato. Che per restituirle un po' di vitalità, occorre sporcarla col linguaggio quotidiano, contaminarla con quello che ogni giorno vediamo, ascoltiamo, diciamo. Che serve sempre più invenzione, gioco, feroce autoironia». Sebastiano Vassalli ha definito Tramutoli sul “Corriere della Sera”: uno dei rari poeti giocosi che ci siano oggi in Italia (Paese, come tutti sanno, con la più alta concentrazione di poeti seri e seriosi del mondo e, forse, dell'universo). Giancarlo Tramutoli è nato nel 1956 a Potenza dove vive e lavora in una banca. Ha pubblicato poesie dal tono ludico, epigrammatico, ironico, fin dal 1979 nell'ambito del Primo Festival Internazionale di Castelporziano. In volume le raccolte Lapsus, Onde per cui si muove il mare (Primo premio di letteratura umoristica Marcello Marchesi 1996), Lampadine, I Canti di Onan (Premio Theidos 2000), Temporali, Versi pure, grazie. Su Comix, il Dizionario dei luoghi Ameni. E due romanzi, La vasca da bagno (Fernandel 2001), Uno che conta (Manni 2007). Ha pubblicato su “Il Corriere della Sera”. È presente invarie antologie.Collabora al“Quotidiano della Satira” e scrive tutti i giorni una Lampadina sul “Quotidiano della Basilicata”.

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«Se è questa solita, prevedibile accademia, l'implacabile poesia dei professori, beh, posso tranquillamente dichiarare che io la poesia la odio»

Le poesie Alla maniera di Nazim Hikmet

Le più belle tra tutte le tette son quelle che non sfiorammo. La più sexy tra tutte le fighe è quella che non scopammo. La più riuscita tra tutte le fughe fu quella che non tentammo.

Utilitarismo alcolico

Il bicchiere mi serve per la verve. La bottiglia per dimenticare che per bere mi tocca lavorare.

Spiritual

Le cose dello spirito le cerco in enoteca. È un lusso e un rito come andare in pinacoteca.

Se Cristo si è fermato a Eboli Se Cristo si è fermato a Eboli dove si fermeranno i più deboli? Sdraiati nel giardino di Boboli o travolti da mandrie di bufali. A dormire nella casa delle bambole o saltando col gas delle bombole. A giocare con la tombola di Natale. A bollire nella pentola dei cannibali. O ballando a Bali l'hula-hoop soli soli. . Cantando Vola, colomba bianca vola davanti a uno spago alla Stanlio & Ollio. Dove si fermeranno i più deboli? Tra tempeste ormonali pensando in un lampo: siamo uomini o temporali? Restando immobili e solitari ma con improvvisi scatti umorali. Dove si fermeranno allora i più deboli? All'ultimo stadio a fare la Ola. O nel letto tra lenzuola viola frignando: Mamma, non voglio andare a scuola! Davanti alla porta dei venditori di spazzole nella tristezza concava delle pantofole restando attoniti e senza parole nel limbo buio del cuore che duole. Ma se Cristo non si fosse fermato a Eboli poteva magari passeggiare tra il dire e il fare in alto mare. Sarebbe stato molto più facile anche per me facendo il morto riuscire a galleggiare. (Inedita)

a lato la copertina del libro di Giancarlo Tramutoli. In pagina le foto del poeta

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Solstizio d’Inverno Dalla Basilicata con amore

Inno per

l’UMANITÀ

L solstizio invernale e i suoi profondi valori simbolici divengono legame con la Luce e inno alla vita per l’Umanità nell’ambito del programma umanitario Amore/Philos. L’incanto dell’Aurora Antelucana ispirano gli aforismi di un codice etico ideale con installazioni scenografiche dell’itinerario di Luci, suoni e immagini realizzate con Ospitalità nei Borghi, primo progetto di re-looking urbano basato su un nuovo-Umanesimo che rigenera preziosità del patrimonio culturale, ridà vita ai luoghi, puntando al cuore della gente. Si diventa così, protagonisti del proprio tempo e artefici della propria vita. L'iniziativa che ha registrato moltissime presenze e notevole entusiasmo, ha visto importanti adesioni da parte di personalità insigni che sono già stati nominati, o in procinto di esserlo, Ambasciatori di AMORE/PHILOS, (come Agostino Superbo, Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata e Vescovo di Potenza, Claudio Nardocci, Presidente dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia, Marisa Baroni presidente dell' Ente Turistico Sociale Italiano, Norberto Tonini Presidente del BITS (Bureau. International du Tourisme Social), Giorgio Albertazzi, Simona Atzori, Lello Arena, Enzo Avitabile, Pippo Baudo, Peppe Barra, Carlo Bergonzi, Andrea Bocelli, Paolo Briguglia, Sergio Caputo, Centro di Drammaturgia Europeo, Ida Collu, Daklen Difato, Davide Garattini, Alessandro Gassman, Max Gazzè, Raina Kabaivanska, Sabino Lenoci, Paride Leporace, Denny Mendez, Vittoria Mezzogiorno, Giancarlo Minardi, Franco Oppini, Carles Padrissa&La Fura dels Baus, Immacolata Pannone, Rocco Papaleo, Michele Placido, Daniele Piombi, Giuseppe Sabbatini, Luciana Savignano, Grazia Scuccimarra, Marco Vratogna, François-Joël Thiollier, Stefano Zecchi) e anche da parte di associazioni, enti, come l'Arcidiocesi di Potenza Muro L. e Marsiconuovo, Direzione Scolastica Regionale, Pro Loco Regionali e Unpli, Bureau. International du Tourisme Social, Circolo Culturale La Scaletta, Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, Associazione Ciechi Ipovedenti, Centro di Drammaturgia Europeo, Ente Nazionale Sordi, Inner Weel, Ambasciata Italiana della Repubblica d'Ungheria, che in questi giorni ha conferito proprio alla prof.sa Immacolata Pannone, prima Ambasciatrice istituzionale di Amore/Philos, l'alta onorificenza della Croce d'oro, Associazione Mediterraneo, Ufficio Regionale della Consigliera di Parità. «Per la prima volta - come sostiene Gennaro Straziuso, Assessore alle Attività Produttive - la Regione Basilicata, direttamente con il proprio personale ha ideato, progettato e realizzato, con la collaborazione attiva delle Amministrazioni e degli Uffici dei Comuni interessati, interventi urbani di valorizzazione scenografica che attraverso tecnologie avanzate, a forte risparmio energetico, generano delicati giochi di luce capaci di risvegliare i nostri borghi, e illumi-

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alla vita

narne di luce poetica i preziosi tesori: le piazze, le chiese, i giardini, le fontane, le rocce, il mare, gli alberi e anche quella che ne costituisce l'anima più vitale, ovvero, la Gente». Tra le altre iniziative tese alla valorizzazione e alla promozione della conoscenza delle tradizioni e dell'umanità della Gens Lucana si segnalano, inoltre, un evento primaverile per il lancio internazionale di Amore/Philos e la realizzazione di un Passaporto d'Amore, una card che sarà inviata a chiunque manderà un messaggio di adesione, inserito, successivamente in una banca dati per l'eternità e conservato nella Stele dell’Umanità a conferma che come afferma il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo «Sono progetti come Ospitalità nei Borghi e Amore/Philos, che, coniugando tradizione e innovazione e nutrendo anche i sogni dell'anima con il linguaggio delle Emozioni, esprimono, oggi più che mai, la voce di riscatto che si lega ai principi universali che scuotono ancora il mondo e perfino la nostra vita, spronandoci a lavorare per un tempo migliore, a cui sarebbe davvero colpevole non cedere la parte più ampia del nostro cuore. I Lucani lo sapranno fare, soprattutto con grandezza d'Amore e infinita Umanità» Si può aderire all’iniziativa per dare voce, tutti insieme all’Inno alla Vita per L’Umanità richiedendo il “Passaporto D’amore Per la vita”, all’indirizzo mail: codice@basilicatanet.it o chiamando il numero telefonico: 0971.668610.

TOMANGELO CAPPELLI E' scoccata l'ora Antelucana!!! Dalla Basilicata con Amore: Un inno e(ti)cosostenibile alla vita per l’umanità. Nella lingua italiana esiste il termine 'antelucano ahimè, sconosciuto ai più, ma che potrebbe diventare davvero speciale per l'intero genere umano e, in particolare, per i Lucani, perché ne rappresenta un moto dell'anima, l'identità più profonda e il modus vivendi, accarezzato dai principi universali e ritmato sul ritmo autentico della Natura, espressione poetica dell'Arte di Vivere con Amore e della Gioia di Vivere, joie de Vivre. II significato di 'antelucano' intimamente connesso al carattere primordiale e ancestrale della Basilicata che, non dimentichiamolo, è conosciuta anche come Lucania, Terra della Luce identifica quel momento magico in cui all'oscurità della notte subentrano i bagliori dell'aurora che preannunciano l'alba: un momento miracoloso, di rarefatta interiorità in cui la Luce, divina, in arabescate filigrane di colori, trionfa e libera tutta la potenza e la struggente bellezza dell'energia vitale che, svelando il significato profondo dell'esistenza, invita ad un maggior rispetto per le Persone, la Natura e l’Ambiente, ridesta l'attenzione per i Diritti Umani, risvegliando, così, le coscienze per innalzare, in tutto il mondo, un Inno e(ti)cosostenibile alla Vita per l'Umanità. E proprio l'incanto di questi bagliori antelucani ha ispirato, diventandone modello archetipale, gli aforismi quintessenziali di un ideale Codice Etico e le installazioni scenografiche dell'Itinerario e(ti)cosostenibile di Luci, Suoni e Immagini, realizzate con Ospitalità nei Borghi, primo provetto al mondo di Re looking Urbano improntato su un Nuovo Umanesimo, che mira a sviluppare empatia, rigenerare la preziosità del Patrimonio Culturale, ridare vita ai luoghi e a chi li abita e li visita per renderli protagonisti del proprio tempo e artefici della propria esistenza. Come dardi di Eros le sensuali Emozioni dAMORE delle Vioni Antelucane puntano dritto al cuore delle Gente per accendere la scintilla dell'Amore per la Vita, nella consapevolezza che è proprio la Vita, l'Opera d'Arte più grande che ognuno può realizzare.

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Il reportage Il dramma del Darfur tra guerre interne e violazione dei diritti

Il

MONDO non

che

esiste

l Natale è alle porte. Venti di pace spirano nelle nostre anime, spesso disagiate ed inquiete, ma tempeste di guerre si abbattono sul mondo, lontano da noi, fuori dai nostri cuori, distante dal nostro sentire. La globalizzazione, il benessere, rendono ciechi e sordi. Le uniche guerre che ci ricorda il Natale sono fatte di gare di illuminazioni ed opulenta ostentazione dell'avere. Di fronte alla esplosione della bomba di Hiroshima, Gandhi si domandò e domandò come era possibile continuare ad avere fede: fede nell'uomo, nell'amore come anima del mondo, nella non-violenza come forza spirituale che abita tutti gli esseri umani. Le stesse domande scuotono oggi le nostre coscienze o quantomeno rendono inquieti i nostri dormiveglia. Alle soglie del Santo Natale, il Mistero della Natività deve spingerci a riflettere sul non-vivere. Una riflessione che non può non partire da una considerazione che, culturalmente, va spesa circa i meccanismi distorsivi e contorti della imperante globalizzazione che globalizza sempre più ricchezze, prosperità e civiltà, marginalizzando sempre più povertà, depressione ed arretratezza. Ciò che separa e divide i Paesi più sviluppati da quelli meno sviluppati o i Paesi Occidentali da quelli non Occidentali - per utilizzare una definizione dicotomica tanto in voga nelle agende politiche internazionali - non è soltanto un deficit strutturale ma anche un gap di democrazia, di civiltà, di legittimità politica ed istituzionale. Non basterebbe, dunque, implementare politiche di sviluppo economico, incentivare i mercati in linea orizzontale (cioè Sud-Sud) tra economie simili, in modo tale da renderle maggiormente competitive e concorrenziali all'esterno, irrobustendole e fortificandole all'interno. Bisognerebbe adottare politiche volte al raggiungimento non solo della crescita e della prosperità materiali ma anche della prosperità morale, impiantando i semi della sana democrazia, favorendo il decentramento del potere, per ridare credibilità e rinvigorimento alle istituzioni locali, costruendo una stabile e duratura base di uguaglianza, promuovendo il pluralismo culturale e politico, attuando politiche di protezione dei più elementari diritti umani delle popolazioni civili. In termini di diritti umani, è da definire apocalittica e devastante l'emergenza umanitaria che ha investito la regione del Darfur in seguito ad un conflitto dalle proporzioni terrificanti. Le origini del conflitto in Darfur vanno ricercate nel quadro delle tradizionali tensioni interetniche tra le tribù africane dei Fur, Zaghawa e Masalit, a carattere stanziale e agropastorale, e le tribù di nomadi cammellieri d'origine araba, in un ambito di risorse profondamente scarse. Tali fattori storici e tradizionali si inseriscono nel contesto scaturito dal processo di pace tra nord arabo e sud africano, dopo circa 40 anni di guerra civile, con un riassetto e riequilibrio di poteri da cui il Darfur è rimasto sostanzialmente escluso. In tale scenario, nel febbraio 2003, tre gruppi, a base etnica africana, hanno costituito due diverse formazioni militari, il Sudan Liberation Movement/Army (SLM/A) e il Justice and Equality Movement (JEM), per contestare l'esclusione dai negoziati di pace tra nord e sud, le scarse risorse destinate dal gover-

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no centrale al Darfur, lo stato di marginalizzazione politico-economica della regione e la mancata protezione dei villaggi africani dalle razzie delle tribù nomadi. Il governo ha risposto armando e sostenendo militarmente le milizie Janjaweed, bande di cammellieri d'origine araba, contro le tribù di etnia africana. La guerra civile che ne è scaturita ha prodotto la più grave crisi umanitaria nel Paese dal 1998, caratterizzata da una persistente violazione dei diritti umani delle popolazioni civili. Le stime delle vittime del conflitto variano a seconda delle fonti, anche se la maggior parte delle Ong reputa credibile la cifra di 400.000 morti fornita dalla Coalition for International Justice nell'aprile del 2005 e da allora sempre citata dalle Nazioni Unite. I mass media hanno utilizzato, per definire il conflitto, sia il termine di “pulizia etnica” sia quello di “genocidio”. Il governo degli Stati Uniti ha fatto proprio il termine genocidio, non così le Nazioni Unite. Sono state finora approvate diverse Risoluzioni dal Consiglio di Sicurezza, inviata sul posto una missione dell' Unione Africana (AMIS) e discusso il caso presso la Corte Penale Internazionale dell'Aia, trovata una parvenza di accordo. Ad oltre tre anni dalla firma dell'Accordo di pace per il Darfur, siglato nel maggio 2006 dal Governo di Khartoum e dai ribelli del Sudan Liberation Army (SLA), però, le speranze d pace hanno lasciato il posto ad un crescente stato di insicurezza. Divisioni e contrasti interni ai gruppi ribelli - parte del SLA ha respinto l'accordo, rigettato anche dal Justice and Equality Movement (JEM), l'altro principale gruppo ribelle in Darfur e il proposito del Governo di risolvere militarmente il conflitto, nonostante l'accordo di pace, hanno prodotto una situazione caotica di scontri e violenze continue, di cui vittime principali restano le popolazioni civili. Soprattutto, la sospensione da parte del Governo di Khartoum delle operazioni di 16 Ong partner dell'Unicef in Nord Sudan - in risposta al mandato di cattura per crimini di guerra e contro l'umanità emesso dalla Corte Penale Internazionale contro il Presidente Al-Bashir lo scorso 4 marzo - pone difficoltà enormi per l'assistenza umanitaria alle popolazioni colpite dalla guerra in Darfur. Sebbene gli Uffici Unicef in Darfur siano operativi, il venir meno di organizzazioni partner che svolgono un ruolo chiave nella fornitura di aiuti e assistenza pregiudica gravemente la possibilità d'assistere le popolazioni in bisogno del Nord Sudan in generale e del Darfur in particolare. Un totale di circa 7.700 operatori umanitari sono stati colpiti dal bando delle 16 Ong - 13 internazionali e 3 sudanesi - dagli Stati del Nord Sudan, di cui 6.919 in Darfur. Parte delle scorte e attrezzature gestite dalle 16 Ong bandite sono state confiscate dal Governo. L'Onu ha chiesto al Governo sudanese di ritirare una decisione le cui conseguenze umanitarie sono potenzialmente gravissime: l'impossibilità di fornire assistenza medica a 1,5 milioni di persone e garantire accesso ad acqua e servizi igienici a circa 1,16 milioni, di cui 1 milione in Darfur; il rischio di interrompere il trattamento di 7.279 bambini malnutriti; l'impossibilità di fornire accesso all'istruzione a 296.000 bambini. La risposta del Governo di Khartoum è stata negativa, acconsentendo unicamente a missioni congiunte tra i vari mi-

Donne e bambini sono l'obiettivo predestinato di violenze sessuali sistematiche da parte dei gruppi armati

Immagini dalla tragedia del Darfour che vede donne e bambine vittime predestinate di una battaglia sempre più dura

nisteri e le agenzie Onu competenti per verificare i bisogni umanitari nelle aree prima coperte dalle Ong partner. L'Unicef sta collaborando con le controparti dei ministeri competenti per sanità, acqua, protezione ed istruzione e potenziando gli interventi con le Ong partner ancora presenti in Darfur per coprire il vuoto lasciato dalle Ong colpite dalla revoca della licenza d'operare in Nord Sudan. Già prima della decisione del Governo, peraltro, l'inizio del 2009 ed il 2008 erano stati caratterizzati in tutto il Darfur da ondate successive di combattimenti tra esercito e ribelli, con lo scenario bellico che risulta di fatto immutato ormai dalla fine del 2006: il Governo continua a inviare truppe in Darfur, dove proseguono sia i bombardamenti delle postazioni ribelli sia gli attacchi delle milizie arabe Janjaweed agli sfollati, con massacri di civili inermi e distruzioni di interi villaggi. Per altro verso, gruppi e fazioni ribelli sono ormai in guerra non solo con il Governo e i Janjaweed, ma di fatto anche

tra loro, per il controllo di singole aree e territori, che passano all'una o all'atra forza in base all'esito di scontri contingenti e a carattere localizzato. Nel complesso, la situazione umanitaria si presenta in costante deterioramento ormai dalla seconda metà del 2006, mentre il conflitto assume sempre più un carattere regionale, con scontri, violenze e flussi di profughi che continuano a riversarsi in Ciad orientale e nella Repubblica Centrafricana. Il risultato è un continuo rivolgimento di fronti e un'imprevedibile escalation di violenze, con una violazione continua dei più elementari diritti umani, un maggiore isolamento delle popolazioni civili e nuove ondate progressive di sfollati. Donne e bambini sono l'obiettivo predestinato di violenze sessuali sistematiche da parte dei gruppi armati, mentre le popolazioni civili restano sottoposte a bombardamenti e massacri generalizzati. Se si considerano i 3 stati del Darfur, più di 4,7 milioni di persone - circa 2/3 della popolazione del Darfur -

subiscono direttamente le conseguenze del conflitto: di queste, 2,7 milioni vivono in più di 165 campi sfollati e altre 2 milioni risiedono nelle comunità locali che danno loro accoglienza e che necessitano ugualmente assistenza umanitaria. I bambini colpiti dalla guerra sono circa 2,35 milioni, di cui la metà sono sfollati. Paradossalmente, questa è la popolazione con le maggiori opportunità di sopravvivenza, poiché in qualche modo raggiungibile dagli aiuti umanitari: altre 2,5 milioni di persone - di cui oltre 1,25 milioni sono bambini risultano invece tagliate fuori da ogni assistenza, isolate in aree rurali controllate dal Governo o dai ribelli, ma egualmente inaccessibili alle agenzie umanitarie. Infine, oltre 250.000 persone - di cui circa la metà bambini - sono fuggite in Ciad orientale, accolte in campi profughi allestiti oltre il confine, dove si registra un crescendo di tensione per gli sconfinamenti sempre più frequenti dei Janjaweed e le tensioni legate al conflitto in Darfur, che hanno contribuito allo sfollamento di ulteriori 180.000 abitanti del Ciad orientale. Nell'insieme, nel 2008 e nei primi mesi del 2009 la situazione umanitaria ha denotato un complessivo deterioramento per una serie di fattori concomitanti, che si sommano allo sfollamento di popolazioni a causa della guerra e alla riduzione dell'accesso umanitario per l'insicurezza dei trasporti. In particolare, i cattivi raccolti, soprattutto nel Sud Darfur, combinati con l'aumento globale dei prezzi alimentari e dei costi di trasporto, ha contribuito ad un aggravamento dello stato nutrizionale della popolazione, in particolare di quella sfollata. A causa del conflitto, l'economia del Darfur è in costante declino con un peggioramento delle condizioni di vita dei bambini anche quando non appartenenti a comunità direttamente colpite dalla guerra. Soprattutto, il Darfur è stato ridotto ad una sorta di “ghetto”, dove i 3 gruppi in cui la popolazione è stata suddivisa dal conflitto - sfollati, comunità d'accoglienza, popolazioni rurali tagliate fuori dagli aiuti non hanno libertà di movimento al di fuori delle rispettive aree d'insediamento, con gravi ripercussioni di natura economicosociale. La maggior parte degli sfollati appartiene a tribù africane che vivono di agricoltura, ora private dei loro mezzi di sussistenza; nell'ultimo periodo, però, la diffusa insicurezza ha anche bloccato le rotte tradizionali delle tribù nomadi dedite al commercio di bestiame, provocando il collasso economico di tali comunità, cui è perfino più difficile fornire assistenza in ragione del loro carattere non stanziale. I risultati di 4 indagini su nutrizione e mortalità infantile condotte ad Agosto 2008 indicano un aumento dei tassi di malnutrizione infantile che, per quanto riguarda la Malnutrizione globale acuta, sono al di sopra della soglia di emergenza del 15% e che per la Malnutrizione acuta grave si attestano tra l'1,2 e il 4,4%. Infanzie rubate, vite spezzate, libertà negate, bambini schiavi, bambini soldati. “E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano” recita un verso di una poesia di Madre Teresa di Calcutta. E' Natale ogni volta che il Mistero della Natività ci suggerisce di “ascoltare” i lamenti del Mondo.

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di NUARIO FORTUNATO


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La cucina

La cucina

La tavola delle feste La cena della Vigilia e il pranzo di Natale sono il momento delle feste in cui tutta la famiglia si riunisce intorno alla stessa tavola, per degustare i piatti della tradizione, buon appetito e Buone Feste a tutti, anche a tavola!!! BACCALA' “ARRAGANATO” CON NOCI, UVA PASSITA, OLIVE AL FORNO

Baccalà al pomodoro Ingredienti: 1 kg di baccalà 500 g di pomodori freschi 1 dl olio extravergine d'oliva 150 g di olive 30 g di capperi un pizzico di origano prezzemolo tritato q.b. sale e pepe q.b. Preparazione: Sciacquate il baccalà. Sminuzzatelo a pezzi di circa 6 cm. Passatelo nella farina. Fatelo friggere. Passatelo su carta da cucina in modo da levare l'olio in eccesso. Adagiatelo in una pirofila da forno. Preparate in un tegame un soffritto di aglio. Levate lo spicchio non appena avrà preso colore. Unite i pomodori e insaporite con una parte del prezzemolo. Aggiungeteci le olive prive del nocciolo e i capperi. Cucinate la salsa per 20 min. circa. Stendetela sul baccalà. Passate in forno non troppo caldo per un quarto d'ora. Velate con il restante prezzemolo un attimo prima di portarlo in tavola.

VIGILIA

Lacane della sera delle vigilia di Natale ingredienti 300 gr di lacane (tagliatelle) 50 gr di mollica di pane raffermo 30 gr di gherigli di noci 10 gr di pinoli 10 gr di mandorle sbucciate e tritate 30 gr di olio extra vergine 200 gr di baccalà dissalato 200 gr di pomodorini 1 cipolla piccola (meglio se quella con la coda) 10 gr di uva sultanina 1 fico secco 20 gr di olio extra vergine preparazione preparare il sugo di baccalà. in una padella capiente versare 20 gr di olio extra vergine, mondare e tagliare a fette la cipolla, farla appassire, aggiungere i pomodorini a pezzetti, far cuocere

1 kg di vongole 200 gr di olio d'oliva 2 spicchi d'aglio prezzemolo tritato sale e pepe Preparazione Far aprire i frutti di mare, dopo averli ben lavati, in una pentola coperta con uno spicchio d'aglio, un filo d'olio e un pizzico di pepe. Sgusciarli e tenerli da parte in una scodella coperti dal proprio liquido di cottura filtrato (conservarne qualcuno intero per guarnizione). In una capiente padella imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio d'oliva, eliminarlo e aggiungere le vongole sgusciate con il loro brodo, farle insaporire per qualche minuto e aromatizzare con pepe e prezzemolo tritato. In questa salsa condire gli spaghetti cotti molto al dente, mescolandoli accuratamente nella padella a fuoco moderato. Passarli in un piatto da portata e guarnire con altro prezzemolo tritato e i frutti di mare con il guscio.

per circa 5 minuti e aggiungere il baccalà, un bicchier d'acqua e far cuocere per altri 8/10 minuti, quindi versare l'uva sultanina, continuare la cottura per altri 5 minuti. Chiudere il fuoco e aggiungere al sugo il fico intero Aggiustare di sale. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Tritare finemente i gherigli di noci, le mandorle e i pinoli In una padella antiaderente versare 10 gr di olio e tostare la mollica di pane a fuoco alto, quindi aggiungere il tri-

tato di mandorle, noci e pinoli. scolare al pasta e versare nella padella con la mollica di pane e la frutta secca. versare nei piatti di portata e condire con il sugo di baccalàSpaghetti alle vongole in bianco Ingredienti 500 gr di spaghetti

il pranzo di NATALE

Tranci di salmone Ingredienti 6 tranci di salmone olio extravergine d'oliva 3 rametti di rosmarino 1 limone tagliato a fettine sale e pepe Preparazione Ungete una teglia da forno con pochissimo olio extravergine d'oliva. Disponetevi i tranci di salmone e i rametti di rosmarino. Coprite con l'alluminio e informate a 180° per 20 min. Scoprite, eliminate il rosmarino, salate e pepate. Cuocete ancora per 10 min. Ponete con delicatezza i tranci su un piatto da portata precedentemente riscaldato, irrorate con un filo d'olio extravergine, decorate il piatto con le fettine del limone, e servite caldo. Capitone alla scapece Ingredienti 1 kg di capitone 3 dl di aceto 3 spicchi d'aglio una punta di cucchiaino di origano qualche foglia di menta farina sale pepe olio d'oliva Procedimento Dopo averlo lavato e sventrato, tagliate il capitone a tronchetti. Passate i pezzi ben asciutti nella farina e friggeteli in olio bollente. Poi in una terrina mettete il capitone con l'origano, la menta, l'aglio tritato, il pepe il sale. Da parte mettete a scaldare l'aceto e fatelo evaporare fino ad ottenerne due decilitri, aggiungetevi due cucchiai dell'olio di frittura e versatelo sul capitone. Tenete nella marinata almeno 24 ore. Potrete conservarlo alcuni giorni tenendolo in frigorifero.

Zuppa di vongole Ingredienti 1,200 kg di vongole piuttosto grosse 300 g pomodori freschi da sugo 100 g olio extravergine di oliva 30 g prezzemolo 2 spicchi di aglio pane affettato sale, pepe Preparazione Lavare le vongole in abbondante acqua e lasciarle sotto l'acqua corrente per eliminare ogni residuo di sabbia. Mondare il prezzemolo, lavarlo e tritarlo finemente. Mettere in un mortaio mezzo spicchio d'aglio e la metà del prezzemolo tritato. Pestare il tutto. Porre sul fuoco una larga padella con l'olio ed il restante aglio. Far rosolare. Non appena l'aglio sarà colorito toglierlo e versare nella padella gli ingredienti pestati precedentemente nel mortaio. Mescolare e unire i pomodori pelati e spezzettati, mezzo bicchiere d'acqua, poco sale e abbondante pepe. Cuocere per circa 15 minuti, poi aggiungere le vongole, mescolare e coprire la padella con il coperchio. Scuoterla di tanto in tanto, senza togliere il coperchio. Quando le vongole saranno tutte aperte togliere dal fuoco. Servire la zuppa con fette di pane casereccio tostato in forno.

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

Struffoli Ingredienti: per la pasta: 500 gr di farina 5 uova 2 cucchiai di zucchero 25 gr di burro buccia grattugiata di limone e arancia sale brandy Per condire: 250 gr di miele 100 gr di zucchero 60 gr di scorzetta d'arancia candita 60 gr di cedro candito limone e arancia confettini colorati Preparazione: Impastare la farina, disposta a fontana sul tavolo, con tutti gli altri ingredienti. Lavorare bene l'impasto, poi lasciarlo riposare coperto per una mezz'ora. Tagliare l'impasto a piccole porzioni e, sul tavolo infarinato, con le palme delle mani formare dei bastoncini da tagliare a pezzetti di un centimetro circa ciascuno. Friggerli pochi per volta in olio caldo finché saranno dorati e passarli su carta assorbente. Liquefare il miele in una casseruola con lo zucchero e qualche cucchiaio d'acqua, far prendere l'ebollizione a calore moderato. Quando scompare la schiuma, versare la metà dei canditi tagliati t pezzettini, la buccia sottilissima del limone e dell'arancia a filettini e gli struffoli; mescolare delicatamente in modo che gli struffoli si rivestano uniformemente di miele e lo assorbano completamente. Versarli su un piatto rotondo e con le mani bagnate dare loro la forma di una ciambella col buco al centro. Spargere confettini colorati e decorare con gli altri canditi tagliati in striscioline.

2 mozzarelle 1 cipolla 1 gambo di sedano 1 carota 1 aglio 1/2 bicchiere di vino rosso latte burro noce moscata parmigiano q.b olio extra vergine d'oliva q.b sale q.b Procedimento Preparate la sfoglia. Pulite bene tutte le verdure e tritatele. In un tegame aggiungete l'olio e il trito di verdure: faterosolare perqualcheminutoe aggiungetelasalsiccia che nel frattempo avrete spellato. Fate rosolare per un minuto e aggiungete il macinato di manzo. Fate colorire il tutto ed aggiungete il vino che farete evaporare a fiamma alta: infine aggiungete la salsa di pomodoro, aggiustate di sale e fate bollire a fiamma bassa per circa 1 ora a pentola coperta. Non fate restringere molto il sugo che dovrà risultare abbastanza liquido. Nel frattempo preparate la besciamella Tagliate a piccoli pezzi la mozzarella: ungete con dell'olio una teglia da forno e mettevi sul fondo, qualche cucchiaio di sugo e di besciamella; amalgamate i due composti con un cucchiaio di legno. Iniziate a disporre un primo strato di lasagne e condite con la mozzarella e una spolverata di parmigiano: fate un nuovo strato di pasta e distribuitevi sopra il sugo e la besciamella. Continuate l'operazione fino ad esaurimento degli ingrediente, finendo con il sugo e la besciamella. Per finire spolverate di parmigiano e distribuitevi sopra dei fiocchetti di burro. Mettete in forno caldo a 180° per 30/40 minuti, sfornate e servite le lasagne al forno calde. Crostini al tartufo lucano Ingredienti: 8 fette di pane casereccio 50 gr di burro di manteca 30 gr di pecorino Canestrato grattugiato 15 gr di tartufo nero 1 cucchiaio di cipolla tritata sale pepe Preparazione: Fate fondere la metà del burro in un tegamino e poi unite il pecorino e la cipolla tritata.Lavorate a crema il burro rimasto con un pizzico di sale e pepe. Arrostite le fette di pane nel forno e spalmate sopra la salsina di burro fuso e formaggio. Lasciatele raffreddare e quindi cospargetele con scaglia di tartufo. Carpaccio di polpo ingredienti 1 polpo da un kg 1 cipolla 2 foglie d'alloro 1 stacca di sedano 1 bicchiere di vino bianco succo di 1 limone olio extravergine d'oliva 2 limoni per decorazione sale e pepe in grani q.b procedimento Pulite bene il polpo asportando gli occhi e il rostro. Ripulite le viscere all'interno della testa e sciacquate il tutto accuratamente. Portate a bollore una pentola d'acqua a cui avrete aggiunto la cipolla divisa a metà, la carota pulita e tagliata in due, le foglie d'alloro, il sedano, aggiungete inoltre il vino bianco. Fate bollire fin quando non è cotto (ci vorrà circa

1 ora comunque verificate la cottura con la forchetta; le punte devono penetrare facilmente nella carne). Una volta cotto, scolate bene il polpo e mettetelo in un sacchetto di plastica da freezer, comprimetelo bene e avvolgetelo con della carta trasparente, come un salame: ponetelo in frigorifero per 14 ore. Trascorso il tempo, togliete il polpo dal frigorifero, togliete la carta e il sacchetto e tagliatelo a fette molto sottili. Disponete le fette su di un piatto da portata e condite con olio, pepe in grani, e limoni. Finite il piatto decorando con delle fettine di limone e servite in tavola il carpaccio di polpo. Filetti di Triglia ingredienti 12 filetti di triglia pasta d'acciuga 1 ciuffo di prezzemolo 40 gr di pinoli 1 bicchiere di vino bianco 5 cucchiai d'olio sale q.b. procedimento Mondate, lavate e asciugate il prezzemolo. Tostate i pinoli in una padella, fateli raffreddare e tritateli finemente insieme al prezzemolo. Mettete i filetti di triglia sul piano di lavoro; spalmateli con uno strato di pasta d'acciughe e cospargeteli con il trito che avete precedentemente preparato. Arrotolateli e legateli delicatamente con dello spago da cucina. Poneteli su di una teglia da forno, salateli, irrorateli d'olio e metteteli in forno prescaldato a 190° per circa 5 minuti. Lasagne al Forno ingredienti sfoglia base di lasagne polpa di manzo tritata 150 gr salsa di pomodoro 300 gr 2 salsicce

Calamari al forno ingredienti 2 calamari da 500 gr l'uno 1 cipolla di media grandezza 1 bel rametto di prezzemolo 2 pomodori da sugo 4 cucchiai olio extravergine 250 gr di tonno sott'olio 2 fette di mollica di pane raffermo macinata fine 1 uovo 1/2 spicchio d'aglio 1 peperoncino rosso 1/2 bicchiere di latte 1 bicchiere di vino bianco sale q.b. procedimento Pulite bene i calamari. In un frullatore mettetevi le granfie e la testa, che precedentemente avrete privato del dente centrale e degli occhi. Mettete nel frullatori a pezzi non molto grandi per facilitare l'operazione di trito. Mondate e tritate il prezzemolo; pulite la cipolla e tagliate a pezzettini molto piccoli l'aglio. In una scodella abbastanza ampia, mettetevi il trito di calamaro, l'uovo, metà del prezzemolo tritato, l'aglio e il peperoncino. Aggiungete il tonno ben scolato. Unitela mollicadipane alcomposto;aggiungete unpizzico di sale. Mescolate bene il tutto. se il composto è troppo lento potete aggiungere 2 cucchiai di pan grattato. Aiutandovi con un cucchiaio riempite i calamari, conservando circa due cucchiai di composto e chiudete l'estremità aperta con ago e filo; in alternativa potete anche chiudere i calamari con dei stuzzicadenti. In una padella mettete l'olio, il prezzemolo rimasto e la cipolla che nel frattempo avrete tagliato molto finemente; aggiungete i pomodori tagliati a pezzi e aggiustate di sale. Fate rosolare per circa 5 minuti e aggiungete il composto rimasto; dopo 2 minuti unitevi i calamari. Fate un pò

asciugare versate il bicchiere di vino. Fate cuocere per 30/35 minuti a fuoco basso stando attenti a non far troppo asciugare; nel caso aggiungete acqua. Appena cotto tagliate i calamari a fette. Adagiate le fette su un piatto versandovi sopra la salsa. Filetto di manzo in crosta 1 kg di filetto di manzo 1 rametto di rosmarino 4 foglie di salvia 1 rametto di timo 20 gr di burro 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 bicchiere di vino rosso 1 melograno 1 cucchiaio di farina sale e pepe q.b Legate con dello spago da cucina il filetto. Tritate finemente tutte le erbe e passateci sopra la carne in modo che le erbe si attacchino bene. In una casseruola fate fondere il burro con l'olio e rosolatevi la carne in modo da farla ben dorare. Bagnate con il vino e fate evaporare. A questo punto spremete il melograno e bagnate con il suo succo il filetto; salate e pepate, coprite e fate cuocere a fuoco lento e per circa 30 minuti. A carne cotta, togliete lo spago e tagliate a fette il filetto ponendolo su di un vassoio; filtrate il fondo di cottura e aggiungetevi la farina unita ad un po' d'acqua calda; addensare il fondo di cottura e servite in tavola il filetto di manzo in crosta accompagnato dal sugo. Nel caso non disponete del melograno, potete sempre cucinare tale piatto in modo più semplice; i questo caso dovrete accompagnare la cottura del filetto con del brodo di carne TORTA Crema pasticcera 350 gr di farina 00 150 gr di zucchero 180 gr di burro 3 tuorli d'uovo Scorza di 1 limone intera scorza di 1 limone grattugiata 1 tazzina da caffè di latte 1 bustina di pinoli (25 gr) 1 bustina di lievito da dolci zucchero a velo q.b Togliete il burro dal frigo almeno un paio d'ore prima di iniziate a fare il dolce. Preparate la crema pasticcera, aggiungendo nel latte la scorza di limone. Disponete la farina a fontana, aggiungete il lievito, le uova e lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Iniziate ad impastare e aggiungete il burro a piccoli pezzi, lavorandolo con le mani. Impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo e fatene una palla. Procuratevi una teglia circolare di 40 cm di diametro; mettete la carta forno e con i 2/3 dell'impasto preparate il fondo della torta modellando con le mani in modo da occupare tutta la superficie della teglia. A questo punto prendete la crema e mettetevi metà dei pinoli; mescolate bene: ponete la crema sopra il fondo di torta; con la rimanente pasta coprite la crema: potete eseguire la copertura facendo diversi pezzi un po' alla volta, in modo da coprire tutto. Infornate a 180° a forno preriscaldato per 30 minuti (ricordate sempre di verificare con uno stecchino la cottura; lo stecchino infilato, se il dolce è cotto dovrà uscire asciutto). Fate freddare, togliete dalla teglia, eliminate la carta, cospargete la torta della nonna con lo zucchero a velo e con i pinoli rimanenti.

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1 kg di baccala' bagnato 20 gherigli di noci 30 gr di uva sultanina 50 gr di mollica di pane raffermo 30 gr di pecorino grattugiato 15 olive nere 1 cucchiaio di salsa di pomodoro un cucchiaino di origano un bicchiere d'acqua due cucchiai di olio extra vergine Scolare il baccala', spinarlo e farlo a pezzi. Mettere il baccalà in una teglia da forno facendo attenzione a che la pellicina vada sul fondo. Versare a pioggia sul baccala' il pecorino, il pane grattugiato, l'uva sultanina, i gherigli di noci tritati,le olive nere, l'origano,il pomodoro,l'olio e il bicchiere d'acqua. mettere in forno caldo per circa 20 minuti, aggiungere dell'altra acqua se necessario. servire con il fondo di cottura.

il cenone della

di FEDERICO VALICENTI


Domenica 20 dicembre 2009

UNA CONQUISTA SPIRITUALE

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di ALDO VIVIANO QUALE Natale? Se l’annuale ricorrenza diviene oggetto di riflessione cosciente, si pone il problema di sapere quale sia la vera etica di comportamento. Il perché consiste, sta nel corrispondere al significato ed alla dignità umana. La festa cristiana può sciogliere il nodo esistenziale partendo dal presupposto che Dio e l’Altro, con la A maiuscola, e che l’uomo è sua creatura, figlio di Dio, ma intriso di peccato. A causa di tale dissidio interiore i rapporti sono deteriorati. Il natale del Signore supera la lontananza dalla fonte, dà inizio a vita nuova plasmata dalla fede. Questa è l’opposto della solitudine, dell’egoismo, dell’isolamento, della riflessione dell’uomo su se stesso e della sua autoaffermazione. Il dono di natale del Verbo incarnato libera dalla falsità di impostazione di vita che vorrebbe avere valore proprio. Il natale orienta sulla struttura dell’amore. Credere significa vivere dell’amore di Dio ed incontrare il prossimo sulla stessa portata d’onda. Fede e amore sono un continuo inizio nella nuova vita, diventata tale con il perdono dell’errore, illuminata dalla speranza nel futuro migliore. La fede cristiana è il dono di un incontro, in cui si diventa liberi, liberi di ascoltare la voce angelica: gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini d buona volontà, in modo da confidare, nonostante ogni contrarietà, una volta per tutte, totalmente ed esclusivamente, nel messaggio proveniente da Betlemme. L’evento illumina la ragione, per mezzo della quale si diventa liberi di vivere nella verità di Gesù Cristo, si acquista coscienza del significato di vivere e dello scopo della storia cosmica. Il Natale diventa in tal modo anniversario di conquista spirituale, di pubblica responsabilità, non solo nelle espressioni di forme proprie della liturgia che lo scandisce, ma nelle manifestazioni secolari di qualsiasi stampo interpretativo. Risplende cioè più che delle luci fatue di spettacoli visivi dagli effetti magico-invernali, soprattutto della nostra fiducia nell’unico salvatore mandato da Dio a curare la malattia della infedeltà alla chiamata della comparsa sulla scena di questo mondo. Attraverso la conoscenza della verità portata dal Redentore, incubata nell’umiltà della grotta diventata culla di riscatto universale, nel freddo silenzio della natura sotto il cielo riconciliato con la terra e diventato stella polare per chi intende orientare cristianamente la vita. Le buone opere sono il silenzio che l’uomo rende a Dio, l’obbedienza al decalogo, un modo di cooperare al mantenimento dell’ordine della creazione per farne comprendere il significato. In tutto ciò che si fa, bisogna ringraziare e lodare Dio, servirlo ed essergli obbedienti.

RICORDATA FINIGUERRA di ARMANDO LOSTAGLIO* BENE ha fatto l'Associazione La Cetra e la Lyra di Rionero a ricordare, nel Palazzo Fortunato, Assunta Finiguerra, poetessa di San Fele, a poco più di tre mesi dalla sua scomparsa. La poetessa è nota negli ambienti letterari, a partire dal gruppo dei poeti La Vallisa di Bari, di cui faceva parte fin dai suoi esordi poetici. Il mondo letterario lucano ha così perduto con Assunta Finiguerra una figura di elevata valenza, una voce eretica quasi, e di immensa spontaneità linguistica, sanguigna e forte come la sua terra, l'Appennino lucano che sovrasta la sua casa. A leggere alcune sue liriche in lingua sanfelese, nella serata rionerese, è Anna Rosa, docente presso il liceo di Rionero, e originaria proprio di San Fele. E dal suo paese, la poesia di Assunta ha irradiato di nuova luce il panorama letterario italiano. Lo scrittore e critico Franco Loi scrisse un'appassionata recensione delle poesie di Assunta, pubblicata sulle pagine culturali del Sole24 oredipochi annifa.Al sensodelsacrificio, aldolore (che ha accompagnato una parte della sua vita) è dedicata una consistente parte della sua produzione poetica. “Se avrò il coraggio del sole”(1995), “Puozze arrabbià” (1999 ) “Rescidde” (2001 ), “Solije” (2003), contengono versi autentici, immensi: è per questo che Assunta fa parte dell'antologia Nuovi Poeti Italiani a cura di Franco Loi (edito da Einaudi). Assunta ci lascia la sua grande energia fortemente radicata ad una visione antropologica della comunità lucana. Un suo ultimo lavoro che rilegge Pinocchio in lingua sanfelese, forse racchiude più di ogni altro la forza e l'inquietudine della poetessa che cerca di uscire dai margini entro i quali una tradizione stantia tende a relegare gli impulsi culturali ed innovativi. Da “Puozze arrabbià”allo “Scricciolo” si racchiude, nel contempo, il meglio della sua visione poetica che fa della lingua madre lo strumento vitale per trasmettere i contenuti più profondi e reconditi con maggior efficacia. Ora la Lucania non ha più Assunta, maconservaintattala suamiracolosapoesia,drammatica einnocente perla suaradice popolare.Di quellache sarebbe piaciuta a Pier Paolo Pasolini. Al fianco della poetessa un intellettuale di antico lignaggio, Saul suo marito, che ci confidava di lei “è la mia luce…”. Di Assunta si ricorderà sempre quella sua inquietudine, malcelata e istintiva, degna di una figura che lascia un segno (davvero) indelebile nella cultura non soltanto lucana. * CineClub V. De Sica - Cinit

Ottime prospettive di guadagno, a patto però che vi dedichiate anima e corpo ad un incarico delicato. Date fiducia a chi vi ama.

TORO 21/4 - 20/5

Dovrete prendere una decisione coraggiosa nel lavoro: siete perfettamente in grado di farlo. È tempo d'amare.

GEMELLI 21/5 - 21/6

I vostri affari in questi giorni segnano il passo, ma non è il caso di allarmarsi. La sfera sentimentale promette bene.

PRESEPE E ALBERO VIAGGIO NELLA STORIA di ANGELO LUCANO LAROTONDA

CANCRO 22/6 - 22/7

Non perdete altro tempo e puntate agli obiettivi professionali prioritari. Mettete più impegno e convinzione nei rapporti d'amore.

LEONE 23/7 - 23/8

segue dalla prima tagliato. Amato o non amato, viene sempre questo giorno che chiamiamo Natale. A mezzanotte si andrà a messa. Nel mondo cristiano succede dal 450, quando papa Leone I Magno allestì nella basilica di Santa Maria Maggiore un primo presepe a forma di altare e alle 24 celebrò la messa “In Nativitate Domini”. Ad essa dovevano seguirne altre due. San Tommaso, nel 1250, diede un significato teologico a tali messe: quella di mezzanotte era per la venuta del Verbo. La seconda, da celebrare all'alba, per la nascita di Gesù-uomo. La terza, nella mattinata, per la rinascita dei cuori dei fedeli. In Basilicata fino agli anni Cinquanta molte contadine se le ascoltavano tutte e tre. In chiesa si ammira il Presepe. Si crede che sia un'invenzione di san Francesco del 1223. Egli ha compiuto invece due operazioni: lo ha reso popolare e ha enfatizzato l'aspetto umano della Natività. La prima idea di presepe era venuta a quel Leone I di cui sopra. L'iniziativa ebbe fortuna non tanto nelle chiese e nelle famiglie bensì nel teatro medievale, che concepì numerose sacre rappresentazioni ricche di personaggi presi in paese. Presepi “viventi”, dunque, su testi evangelici. Esso entra nella case, ma dei nobili, a partire della seconda metà del Seicento. Re Carlo IV di Napoli ne allestisce uno di 1200 pezzi, bellissimo e ancora visitabile. Nel Settecento comincia ad entrare anche nelle famiglie della borghesia. Soltanto nel 1967 arriva alla Casa Bianca ed è allestito con statuine napoletane. Due delle figure centrali sono il bue e l'asinello. Papa Leone identifica nel primo gli Ebrei, nel secondo i Cristiani. Francesco modifica il significato e così il bue diventa simbolo della servitù paziente e della forza pacifica, l'asino la quintessenza dell'umiltà e della mitezza. Al presepe venne contrapposto l'albero di Natale. Successe agli inizi del Cinquecento per iniziativa di Lutero. Egli ritiene il presepe espressione di “idolatria”. Per sostituirlo con l'albero, si rifà ad un episodio avvenuto nel 720. Il missionario san Bonifacio, nel convertire i tedeschi, abbatté l'albero di Thor ed indicò un giovane pino come nuovo simbolo al quale guardare anche d'inverno, essendo sempre verde. Thor, figlio di Odino, era il dio del tuono ed era permanentemente in lotta contro il male. Lutero con la sua scelta riconferma il si-

gnificato cristiano fondato da Bonifacio: il pino è il simbolo di Cristo che vince il male, sempre, come sempre è il verde dell'albero. I cattolici non accettarono tale versione e per loro l'albero di Natale rinviava all'albero del Giardino dell'Eden, rappresentato fin dal Medioevo nel popolare “Dramma del Paradiso”. E mentre in Lettonia dal 1441 si prese l'abitudine di portarlo in processione per poi bruciarlo sulla piazza, in quanto veniva caricato di tutto il male della comunità, gli abitanti di un sobborgo di Londra furono i primi ad “erigerlo nel mezzo del lastricato [della piazza], fissato al suolo, pieno zeppo di agrifoglio e di edera, per il divertimento della gente di Natale”. Avveniva ciò nel 1534, l'anno dopo la rottura di Enrico VIII con la Chiesa di Roma. Tuttavia la diffusione nelle case inglesi avvenne soltanto un secolo successivo, e per iniziativa reale gli alberi natalizi furono caricati di giocattoli per i bambini poveri. Nel 1740 coloni moravi lo portarono in USA e posero sotto l'albero i Re Magi con doni per i bambini di famiglia. Un altro simbolo molto popolare, soprattutto presso i contadini d'Europa, è il ceppo natalizio. In passato era un segno per ricordare il sole in fuga durante l'inverno. Un primo documento in tal senso viene dal sud-Germania (1184) e parla dell'accensione del ceppo e della recita delle preghiere per invocare il sole. Successivamente gli si attribuiscono poteri miracolosi. L'uso si diffuse subito nel paesi del nord Europa e nei Balcani. Attraversò l'Atlantico sul finire del Seicento, assieme ai coloni inglesi, e divenne “presenza fondamentale” in USA e Canadà. In Basilicata si usò a lungo e con un significato particolare. Il giovane contadino metteva un ceppo adornato di nastri sul davanzale della casa della ragazza per chiederla in sposa. Se i genitori di lei lo portavano in casa, la richiesta era accolta. Quel ceppo poi veniva bruciato nella nuova casa degli sposi il giorno del Natale successivo purché la sposa fosse già incinta. Rituale e significato molto belli! Nessuno poi si preoccupava se ella partoriva la notte della Vigilia perché allora suo figlio avrebbe avuto il potere di vedere gli spiriti e di parlare con loro. E questo era un privilegio concesso da Gesù Bambino! (III continua)

Dovrete presto prendere atto che non tutto è fattibile, almeno in questo periodo, nel lavoro. Serata stimolante…

VERGINE 24/8 - 22/9

Avete in mano ottime carte, ma nel lavoro dovrete giocarvele con astuzia e lungimiranza. In amore navigate in acque pericolose..

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro non avete ancora raggiunto la meta ma non è il caso di mollare proprio ora che ci siete vicini. L'amore vi tormenta.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Coltivate di più le amicizie: sulla distanza potrebbero dimostrarsi importanti per il vostro lavoro. Serata allegra con il partner

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Evitate gli azzardi economici, le iniziative professionali rischiose: il momento non è buono. Un amore stenta ad andare avanti: prendete una decisione.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Tenete a freno la smania di agire: in questo momento nel lavoro vi conviene riflettere. Non illudete qualcuno che vi ama e non lo merita.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete capaci di lavorare accanitamente, ma dovete agire soltanto seguendo un piano preciso. L'amore bussa alla vostra porta.

PESCI 20/2 - 20/3

Evitate di correre inutili rischi nel lavoro proprio ora che siete alla vigilia di grandi eventi. In amore dovete battervi con coraggio.

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Domenica 20 dicembre 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Chiudono locali nel centro storico: «Lavorare solo durante le festività non aiuta»

La crisi si abbatte sul Natale Pochi scontrini al giorno mentre i costi di gestione continuano ad aumentare “VENDESI attività”. “LiIL RICORDO quida tutto”. “L'esercizio si è trasferito”. Non bastano le luci e gli alberi addobbati in piazza a trasformare il centro storico del capoluogo lucano in salotto della città. Così, può capitare che proprio durante la festa più consumistica dell'anno, SI sono svolti ieri mattina qualche commerciante denella chiesa di San Giovanni cida di chiudere la propria Bosco i funerali dell'avvocaattività. to Rocco Michele CimadoE’il caso del negozio di ogmo, tra i più stimati profesgettistica e articoli da regasionisti del foro potentino, lo Welcome, in via Due Torinsignito di recente dall'Orri. Le vetrine sono quasi dine della “Toga d'oro” all'evuote. All'esterno, un manisperienza. Cimadomo lascia festo ringrazia tutti i clienti due figli che hanno scelto di augurando buone feste. Soseguire le sue orme, e uno no passati 16 anni dall'aperstudio di tradizione in via IV tura. Sedici anni di soddiNovembre, appena fuori le sfazioni e sacrifici. Poi, il mura del centro storico citmomento di cedere le armi. tadino. Commosso il ricor«E’ un Natale con il magodo di quanti giostrano ogni E' diventato cassazionista ne - dice triste Mariassunta giorno nel Palazzo di giusti- nel '76, e ha lavorato fino alMontecalvo (che gestisce zia, che non hanno dimenti- la fine, restando sempre l’attività insieme al fratello cato quello sguardo curio- molto legato al suo paese naGiovanni) nel locale mezzo A sinistra il manifesto affisso sulla vetrina di Welcome. Accanto l’interno del negozio so, ilsuo amoreper lavita, le tale. Di ideali profondamenvuoto - e non solo perché sigarette sottili, la sua ele- te garantisti, per un periodo chiudo il negozio. La gente l'auto nel parcheggio di rio- una sempre maggiore ridu- tentini abbiano preferito la ganza antica, e la disponibi- si è impegnato anche in poliviene e mi dice: niente ad- ne Mancusi. Indipendente- zione delle vendite. Come seconda opzione. Alcuni lità soprattutto verso i colle- tica, ed è stato eletto consiresistono dobbi, quest'anno non fac- mente dai costi, il passaggio l'intimo, che insieme ai pro- commercianti ghi più giovani, per cui si è gliere provinciale per il Parcio nemmeno l'albero; solo dal parcheggio all'ingresso dotti per la cura del corpo è «spinti dall'amore per il lasempre mostrato prodigo tito liberale italiano. Ha sadelle scale mobili di via Er- un settore poco sofferente. voro - commenta Mariasqualcosa per l'ingresso». dei migliori consigli in pun- puto dedicare attenzione ai «Quest'anno - dice una com- sunta - per la città e per il Sono i segni della crisi. mellini, è buio e isolato». to di diritto. Nato a Oppido problemi della gente, senza Il malcontento è generale. messa - abbiamo venduto centro storico». Altri ancora Che c'è e si fa sentire. Questo Lucano nel 1930, Cimado- negarsi alla sua famiglia. Natale più di quello passa- Si parla di un natale sottoto- anche solo slip, mentre l'an- cambiano attività. Qualcumo ha iniziato la carriera a Resta nel pensiero di chi l'ha to. La crisi, però, si avverte no. Anche chi registra in- no scorso ancora si regalava no si trasferisce. Qualcun trentuno anni, quando il conosciuto il sorriso aperto, anche il resto dell'anno. cassi superiori alla media - il completino intimo». “O è altro chiude. E se lo fa sotto Tribunale diPotenza veniva e la vivificante autoironia, «Lavorare solo durante le che è molto bassa, ci sono ne- Natale tutti i giorni o non è Natale, quando ci si imbatte ancora ospitato nei locali a splendido ritratto dell'intelfestività - continua - non gozi che, al 18 dicembre, in Natale mai”, recita una nota in buste dorate e fiocchi rosfianco del Palazzo del gover- ligenza dell'uomo. aiuta ad ammortizzare le una giornata hanno emesso canzone natalizia. Nell'in- si, qualcosa non va. no, in Piazza Mario Pagano. Leo Amato spese per l'acquisto della solo 8 scontrini - lamenta decisione, sembra che i poAnna Martino merce, i cui costi sono aumentati e per tutte le altre spese che un negozio comporta». E’ il colpo di grazia per i commercianti del centro storico potentino, che già arrancano a causa della politica di decentramento che trasferisce il cuore commerciale della città in via del TREDICI concerti, nella prestigiosa concerto “Vi assicuro, mio signore Gallitello. Le responsabili- cornice dell'Auditorium del Conser- che zio Ludwig…” e, fuori abbonatà, ancora una volta, all'am- vatorio “Gesualdo da Venosa” a Po- mento l'operetta Cincillà e La Travia- La ministrazione comunale. tenza, e una serie di appuntamenti ta, eseguita dall'Orchestra Sinfonica presenta«Non ci sono sufficienti in- musicali sul territorio (Melfi e Tito), Lucana e dal Coro lirico della Provin- zione centivi e garanzie - dice - per grazie alla rinnovata partnership con cia di Potenza, diretto dal maestro Pa- dell’iniziacui diventa difficile mante- la Provincia di Potenza. Sono i numeri squale Menchise e realtà riconosciuta tiva nere l'attività ma anche della XXIII stagione concertistica a livello nazionale. Il calendario vedrà (Mattiacci) aprirne una nuova». C'è la 2010 e del Circuito della Grande Musi- poi la presenza di artisti di grandissiquestione degli scarsi par- ca in Basilicata, promossi dall'Ateneo mo valore, tutti premiati nelle più precheggi. Il problema, inol- Musica Basilicata, associazione che stigiose competizioni: dal violinista Un'idea sposata a pieno dal Presiden- evitare lo spreco di risorse. In tale ditre, andrebbe al di là della opera dal 1987, e presentati ieri matti- Jiafeng Chen, primo premio al con- te della Provincia di Potenza Piero La- rezione si inseriscono due idee guida: chiusura della zona al traf- na, nella sala Giunta di Piazza Mario corso Sibelius, ai pianisti Roberto corazza che, nel lanciare la proposta individuare location simboliche per fico che, secondo Marias- Pagano nel capoluogo. La stagione, Cappello, vincitore del Busoni, Myia di un patto sulla cultura da stringere ospitare gli eventi e strutturare sunta, potrebbe anche fun- che al Conservatorio si svilupperà fra Kazaoka, premio Talbergh e France- con i territori e con il capoluogo, ha un'orchestra della Provincia di Pozionare. Il nocciolo della il 1° Gennaioe il 28 marzo2010, per la sco Nicolosi, premiato al concorso di sottolineato la necessità di rinnovare tenza, per dare un'opportunità lavoquestione è la scarsa cultu- qualificata presenza di artisti. Tra le Ginevra. A caratterizzare la stagione le politica culturale dell'Ente, valoriz- rativa al grande patrimonio di musira del potentino a usufruire novità di rilievo il concerto di Capo- 2010 saranno infine una serie di si- zando la stagione concertistica e tea- cisti espressi dal territorio. Alla condei mezzi pubblici. «Nulla è danno, “Gran ballo viennese” dell'Ea- nergie con altre prestigiose istituzio- trale, grazie anche al contributo del ferenza stampa ha partecipato anche cambiato - sostiene - da st European Philarmonic Orchestra, ni musicali, tra cui “I Solisti Aquilani” Centro di Drammaturgia Europeo, il neo assessore provinciale alla Culmettendo a sistema i film festival e re- tura Francesco Pietrantuono che ha quando hanno aperto le sca- che vedrà la partecipazione del Corpo che si esibiranno il 28 marzo. le mobili di via Due Torri. di ballo “Les Musettes” e due eventi, il Nel presentare la rassegna, che at- cuperando la straordinaria risorsa espresso l'intenzione di lavorare per Sia perché i potentini sono 21 febbraio e il 21 marzo, dedicati al bi- traversa tutti i secoli e i linguaggi mu- dell'archivio provinciale, un eccezio- fare sempre di più sui temi che riguarpigri e poco abituati alla mo- centenario della nascita di Chopin e sicali, Giovanna D'Amato presidente nale strumento di lettura della comu- dano la cultura. Il programma combilità, sia perché non ci sono Schumann. Per il genio polacco sarà di Ateneo Musica Basilicata, ha sotto- nità lucana. Lontano dall'idea di cul- pleto della manifestazione e il costo di dei collegamenti opportu- addirittura proposto un concerto sul lineato l'importanza della promozio- tura, come vetrina per i politici, Laco- abbonamenti e biglietti è reperibile ni. Per esempio, per usu- suo strumento, un pianoforte Pleyel ne e divulgazione della musica e dei razza ha infine messo in evidenza sul sito www.ateneomusicabasilicafruire di queste scale mobi- dalui stessosuonato.Vièinoltre, il31 beni immateriali in genere, come mo- l'importanza di sistematizzare l'offer- ta.it. li, bisognerebbe lasciare gennaio, un inedito Beethoven con il tore di sviluppo e crescita economica. ta turistica culturale della regione e di Roberta Senese

Addio all’avvocato Michele Cimadomo

Presentati i concerti dell’Ateneo Musica Basilicata

Una stagione di alto spessore

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza


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Una delegazione di cittadini di Macchia Romana incontra l’amministrazione

Sulla viabilità «serve attenzione» UN GRUPPO di cittadini di Macchia Romana ha incontrato venerdì sera presso la sala dell’Arco del comune di Potenza il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. La delegazione rionale, guidata dal presidente Carmine Rocco Misuriello ha avuto un colloquio franco e cordiale con il primo cittadino di Potenza e alcuni componenti della giunta. Misuriello ha portato in visione al sindaco il programma d’interventi mirato al miglioramento della condizione sociale e strutturale dell’area. In sostanza la cittadinanza ha elaborato di comune accordo proposte legate all’apertura dell’ufficio Postale, della farmacia, di strutture scolastiche e di un circolo ricreativo rivolto agli anziani. Nel documento è stato elaborato un progetto relativo alla viabilità e ai trasporti che prevede il potenziamento del tra-

sporto pubblico che prevede una migliore funzionalità degli orari e dei collegamenti tra le vie del rione e quelle cittadine. La viabilità stando al documento presentato da Misuriello deve essere ottenuta attraverso l’installazione di regolatori del traffico in alcune vie cittadine e attraverso l’allargamento di via Giovanni XXIII. Per quanto riguarda il verde pubblico gli abitanti hanno chiesto il miglioramento della manutenzione del verde rionale al fine di una maggiore e accurata pulizia delle strade rionali, e il potenziamento degli spazi adibiti al verde pubblico, ad esempio con la realizzazione delle aiuole, fontane e panchine, il monitoraggio relativo alla realizzazione del parco rionale, elaborando proposte affinchè lo stesso possa essere utilizzato nel modo migliore e a vantaggio

dell’intera comunità. Ma le richieste presentate dagli abitanti di Macchia Romana si estendono anche alle attività per i ragazzi, che, sempre negli intenti dei residenti dovrebbero vedere la ristrutturazione del campo di calcetto e la realizzazione di un campo di volley in via Oscar Romero, l’istituzione di un campo di calcetto in via Ondina Valla e una possibile convenzione con la struttura del campo scuola al fine di programmare ed incentivare le iniziative sportive nel rione, la costruzione di strutture per i più piccoli da prevedere nel costruendo parco rionale e il coordinamento e collaborazione con gli altri comitati di quartiere e con il parroco della chiesa in costruzione al fine di programmare iniziative sportive per la città. Soddisfazione è stata espressa

L’incontro tra il comitato di Macchia romana e la giunta Santarsiero (f.M.)

al termine dell’incontro da Carmine Rocco Misuriello che ha dichiarato: «Il summit è stato positivo, il comune di Potenza ha dato risposte esaurienti alle nostre richieste». Vito Santarsiero dal canto

suo ha evidenziato che «l’incontro è stato proficuo per la comunità di Macchia Romana, puntiamo alla risoluzione delle istanze legate alla viabilità e ai trasporti». f.menonna@luedi.it

Nel capoluogo il primo incontro di presentazione del documento della Cei sulla sfida educativa

Chiesa, scuola e famiglia in rete Il ruolo dei formatori senza «fughe di responsabilità», tra scelte e strategie PRONTI ad affrontare la sfida «dell’emergenza educativa». Con tanto di piano, pastorale ovviamente, che guiderà le azioni della Chiesa italiana per i prossimi dieci anni. E’ il rapporto “La sfida educativa”, pubblicato dal comitato per il progetto culturale della Cei, ad illustrare le linee guida per la controffensiva. Erano in tanti ieri quelli che, sfidando le preannunciate perturbazioni, dalle diocesi di Potenza e provincia, hanno partecipato alla presentazione del rapporto, organizzata dalla Cei di Basilicata e dalla commissione regionale per il laicato, nella sala del teatro Don Bosco. «Un’occasione per fare rete tra chiesa, scuola e famiglia» ha definito l’appuntamento di ieri il vescovo Agostino Superbo, «un’alleanza educativa da mettere in piedi per combattere questa battaglia». Un’ impresa epocale, a sentire il vescovo e vice presidente della Cei, perché in ballo ci sarebbe «la stessa sopravvivenza di singoli e comunità costantemente minacciata da quel confine che si fa sempre più labile tra rischio e devianza». Di qui la necessità di ripensare in maniera costruttiva l’educazione e il valore degli educatori stessi «senza fughe dalle responsabilità» come spiegato da Giancarlo Grano della commissione regionale per il laicato. «E’ una sfida rivolta a noi stessi ed a tutto il paese – ha poi continuato Grano – il testo stesso, propone un raccordo tra la fede cristiana e la cultura italiana. Il lavoro dell’educatore è sostanzialmente quello di prendere per mano e aiutare a comprendere il senso della realtà. E’ un lavoro di semina che non può essere appaltato a social network, mass media o gruppo dei pari che, molto spesso, finisce per trasformarsi un branco». Educare è soprattutto questione di metodo; di scelte e strategie che devono essere ripensate e messe in atto dagli stessi attori che operano sul campo. «Educare è creare una relazione tra soggetti diversi che devono imparare a scambiarsi frammenti di vissuto – ha spiegato don Riccardo Tonelli, sacerdote salesiano e docente di pastorale giovanile presso l’Ups di Roma – in questa prospettiva l’educatore deve essere capace di accompagnare ed aiutare a recuperare quella capacità e responsabilità di essere protagonisti della pro-

pria ed altrui storia». Il percorso per la preparazione della battaglia è appena cominciato; «dopo questo incontro ne organizzeremo altri in tutte le diocesi della regione e commissioni pastorali – ha spiegato Giancarlo Grano – lo scopo è quello di tirare fuori un protocollo avvalendoci anche della collaborazione dei responsabili del mondo della scuola, dei mezzi di comunicazione e di tutti gli altri attori educativi presenti sul territorio». Anna Musacchio

La presentazione del documento (foto Andrea Mattiacci)

Indirizzi che tracciano la strada

LO SPETTACOLO

Giovani ambasciatori di integrazione e pace Si è tenuto ieri sera, nell’auditorium della scuola media “Leopardi”, la manifestazione “la favola della pace”. In pieno clima natalizio, il messaggio diffuso dall’evento invita a non lasciarsi sfuggire la festività come occasione di confronto. La manifestazione, organizzata dalla Caritas diocesana sezione Bucaletto e dall’assessorato ai Servizi sociali del comune di Potenza rappresentato dall’assessore Donato Pace era intitolata “Sulle ali di Peter Pan” (l’iniziativa è giunta al terzo anno di programmazione). Protagonisti assoluti dell’iniziativa, i

bambini e i ragazzi che frequentano il centro di aggregazione Caritas, presente ormai già da circa tre anni nel quartiere di Bucaletto, in cui porta avanti una costante azione di aggregazione e sollievo al disagio delle famiglie della Cittadella. I ragazzi, durante lo spettacolo (foto Mattiacci), si sono resi “ambasciatori di pace”. Ai presenti hanno consegnato un messaggio: «Se addirittura bambini e ragazzi di differente cultura, religione e colore riescono a cooperare e convivere nella pace e farsi promotori di questa, perché mai non può riuscire in un simile intento la società civile?».

Premiate le compagnie del cartellone Leon d’Oro Dal teatro in dialetto, il ritorno di storia e cultura

Premiazione delle compagnie teatrali

PRESSO la sala dell’Arco del comune di Potenza si è svolta venerdì pomeriggio la cerimonia di premiazione della rassegna teatrale “Leon d’Oro” svoltasi nei mesi scorsi presso il

teatro Francesco Stabile di Potenza. A salutare i premiati il sindaco Santarsiero. Presenti Dino Bavusi, promotore della rassegna e Raffaele Pace, mente della manifestazione. La manifestazione fu ideata nel 1970 da Tonino Larocca noto attore e regista dialettale potentino e nel 1973 fu assegnato il Leon d’Oro alla Compagnia dialettale potentina. La novità di rilievo di questa stagione è stata la presenza di compagnie provenienti da varie parti della regione. Diciassette le compagine premiate, in un clima reso allegro dalla presenza del gruppo dei Totarella, di Terranova del Pollino, che ha suonato la zampogna. Le compagnie premiate sono state il Gruppo Teatrale Giocasogni, il Centro di Cultura Ske-

nè, la Popolare di Don Egidio Guerriero, gli Sprdus, gli Scacciapensieri, gli Amici dell’Ant di Anzi, l’associazione teatrale Lo Specchio, l’Elios Comic, Il Sipario di Pignola, Li Cumediandi, l’Avis Teatro di Pomarico, i Cozzari, la Macchietta Romana, la Cuntana, il Gruppo Teatrale Acheruntino, il Laboratorio Teatrale ‘95 di Picerno e la Compagnia Dialettale Potentina. La rassegna sarà riproposta anche negli anni venturi, vista una delibera istituzionalizzata dal Comune di Potenza. Santarsiero ha rimarcato la bontà dell’iniziativa affermando che «si è trattato di un’iniziativa lodevole che si propone di raggiungere molteplici obiettivi, tutti degni di nota. Necessaria la promozione del-

la conoscenza delle compagnie teatrali mediante la valorizzazione e il recupero delle origini e la riscoperta dell’uso del vernacolo. Arte, storia e cultura si fondano insieme nel tentativo di fornire al pubblico uno spettacolo completo e interessante sotto tutti i punti di vista. La cultura è un fattore di sviluppo sostenibile». Raffaele Pace ha invece sottolineato altri aspetti: «In questa stagione il premio raffigura Porta Salza, nelle prossime kermesse la statuetta sarà dedicata alle altre porte cittadine». Anche Dino Bavusi ha sostenuto la manifestazione: «Abbiamo compiuto tanti sacrifici per dare vita alla scorsa edizione». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Agenda

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Gli alunni della Rodari cantano a Bucaletto

Alla parrocchia di Cocuzzo si aspetta “L’Atteso”

Al via oggi il presepe vivente di contrada Cavalieri

Chiude domani all’Efab la manifestazione Idea regalo

GLI alunni e gli insegnanti della scuola “Rodari” saranno nuovamente in scena a Bucaletto, domani alle 16, per “cantare” il Natale. Animati dal desiderio di far rivivere lo spirito natalizio agli abitanti della “Cittadella” gli alunni e gli insegnanti della “Rodari” intendono trasmettere il vero valore della scuola intesa come centro e veicolo di quei valori culturali e cristiani che sono il fondamento della nostra società. In un quartiere come Bucaletto la presenza degli alunni e degli insegnanti vuole sottolineare l’urgenza di un immediato ritorno della comunità educante.

SI intitola “L'Atteso”, il musical, scritto da Daniele Ricci, e organizzato dalla parrocchia “Maria santissima Immacolata” di Rione Cocuzzo che andrà in scena il prossimo 22 dicembre alle 20 nel “Teatro Nuovo” del Cde in via del Seminario maggiore. Si tratta di un musical il cui timbro natalizio narra della storia d'amore tra Giuseppe e Maria, le loro vicissitudini dal fidanzamento alla nascita di Gesù. Parteciperanno all'evento un centinaio di figuranti tra cui un nutrito numero di animatori della comunità stessa, assieme a tanti bambini, frequentanti del catechismo.

AL via oggi la XXII edizione del Presepe vivente di contrada Cavalieri. A partire dalle 18 fino alle 21 al via l’iniziativa, organizzata dall’associazione G. La Pira, con il patrocinio del Comune di Potenza, che si inserisce tra i principali eventi culturali del capoluogo di regione. Quest’anno, in particolare, lo sforzo degli organizzatori si è indirizzato verso il completamento dell’area destinata alla rappresentazione e alla ricerca di una contestualizzazione storica nei costumi dei figuranti. Ambientazione incentrata tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del ‘900. Ha collaborato anche l’associazione Imago Historiae.

SI CHIUDE domani all'Efab di Tito Scalo, Idea regalo la tradizionale vetrina del regalo natalizio che, in un'atmosfera dai toni e dai colori tipicamente di festa, offre la possibilità di trovare tanti oggetti utili e divertenti da regalare e da mettere sotto l'albero. Una “full immersion” nei colori e profumi del Natale a 360 gradi: dagli addobbi natalizi ai giocattoli, dall'artigianato artistico ai prodotti tipici “Naturalmente Lucano”, moda e cura della persona con il Fashion Hair Style. Tanti prodotti appositamente pensati per un target di tutte le età e in particolare per la famiglia.

LA RECENSIONE

INIZIATIVA EDITORIALE

Vota Antonio, un libro pescato dal mar della rete Il libro di Giampiero D'Ecclesiis “Vota Antonio”

I GIOVANI. Quelli della “generazione x”, quelli del disincanto. È proprio da questi giovani, per di più lucani, che arriva una nuova proposta nel settore della comunicazione locale. Sotto la spinta di una squadra di giovani del potentino, capitanata dal direttore di Scai comunicazione, Michele Fanzese, nasce la società cooperativa editoriale “I luoghi”. «I luoghi - ha affermato il presidente della società Angelo Ciano, durante la presentazione dell'iniziativa presso la Sala dell'Arco del Comune di Potenza - in contrapposizione ai non luoghi della sub modernità, dove ci si incrocia senza mai incontrarsi, dove le persone smettono di essere persone e diventano identità anonime». Di contro,“I luoghi”, si propone di creare spazi in cui potersi esprimere liberamente «attraverso - ha detto Ciano parole azzardate, frutto di ragionamenti autonomi che sollecitino l'animo di tutti». La parola: cuore del progetto. È tempo di riprendersela. Di questo si discuterà nel primo numero della rivista “Territorio”, prodotta dalla neo casa editrice lucana. Non si tratta del primo prodotto editoriale. Ad inaugurare l'attività, la realizzazione di una agenda i cui proventi derivanti dalla vendita, saranno devoluti a Telethon. In uscita, probabilmente, a gennaio, Territorio nasce da una constatazione: la caduta del dibattito. «Di quello spazio - ha spiegato il direttore della rivista, Ugo Tassinari - pubblico di riflessione, di quello spazio politico caduto a favore della logica del nemico assoluto. L'intento è di ricostruire il discorso pubblico, basato sul pluralismo e aperto al conflitto, che è fattore di ricchezza democratica». Ecco come si presenterà la rivista ai suoi lettori. Il formato quadrato,

Ugo Maria Tassinari, il direttore della nuova rivista (Mattiacci)

per esaltare gli aspetti grafici rispetto a quelli testuali e la suddivisione in tre parti. Abbiamo“agorà”, aperta al dibattito e alle domande di chi chiede. “Argomentare”, una sorta di parte monografica in cui si sceglie un tema da sviluppare. “Parole in libertà”, la così

detta rubrica, autogestita da chi ritiene di avere qualcosa da dire su un argomento per il quale mostra una certa sensibilità. Non competenza, ma sensibilità ed emozione sono i criteri di scelta dei componenti della squadra. Ciò significa che l'esperto di sanità, tanto per fare un esempio,

Una risata per raggiungere il Paradiso

si dedicherà all'arte e al cinema. L'idea di fondo, è quella di contribuire allo sviluppo locale passando attraverso le maglie dell'informazione, non nel senso di fare informazione ma di produrla. «Il problema - ha affermato il presidente dell'associazione Aislo Stefano Mollica, presente alla conferenza - è che non ci sono luoghi in cui parlare, ma solo ascoltare. Territorio, invece, si fonda sulla responsabilità dell'aggregazione». Territorio, infatti, è soprattutto responsabilità. Intesa, riprendendo le parole di Paolo Albano, mecenate dell'iniziativa, come promessa di un nuovo modo di abitare. Abitare i territori, promotori dello sviluppo locale. an. mart.

La presentazione del volume (Mattiacci)

Un calendario molto speciale LO SCOPO era duplice. Un calendario da presentaree il taglio del nastro per la prima vera sede dell’associazione. Così “Dopo dinoi”si apre a una nuova stagione e nella serata di festa (ieri allietata dalla musicadel duoAngelo e Gerry e dalla compagnia teatrale Scacciapensieri) ha potuto, con i suoli volontari, le famiglie e i ragazzi disabili per il cui futuro si preoccupa, richiamare l’attenzione sul progetto della realizzazione di case-famiglia domotiche in cui sistemare quei figli speciali che dovranno poter vivere in autonomia anche “dopo di noi”. Così nella sede di piazza don Uva (l’associazione ha ricevuto il sostegno organizzativo dell’Avis regionale), la torta e il brindisi di buon augurio (eranopresenti ilvice-

Ci hai cullato e coccolato, ci hai stretto e controllato, ci hai rimproverato e tanto amato. Tanti Auguri Mamma Teresa. I tuoi figli

La presentazione del calendario a scopo benefico nella nuova sede dell’associazione “Dopo di noi” (f.M.)

sindaco Molinari, l’assessore Pace e, per la benedizione, don Mimmo Florio) quel calendario è la testimonianza concreta di un costante im-

Storie di carcere e di pallone

pegno (faranno compagnia per l’anno in arrivo i dipinti realizzati dai ragazzi anche nell’atelier di Luigi Sinisgalli).

L'ESPERIENZA del carcere milanese di Opera vissuta con la lente d'ingrandimento dello sport. Francesco Ceniti, giornalista della Gazzetta dello sport, parte proprio da quella esperienza per scrivere “Un carcere nel pallone”, libro presentato ieri mattina presso la Sala dell'Arco del Comune di Potenza alla presenza del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, del presidente dell'Aics (Associazione italiana cultura e sport ) Francesco Cafarelli, dell'assessore allo Sport della Provincia di Potenza, Nicola Figliuolo, del presidente provinciale Coni di Potenza, Antonio Pesarini, del presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Oreste Lopomo e dell'ex arbitro internazionale di calcio Paolo Casarin. L'esperienza del carcere di Opera a Milano, struttura moderna che ospita una squadra di terza categoria, regolarmente affiliata alla Figc rappresenta il punto di partenza per la produzione del testo. Francesco Ceniti ha inteso raccontare la sua singolare esperienza, figlia del disagio e della mancanza di punti di riferimento. Una sfida sportiva ma al tempo stesso un vero e proprio punto di partenza per tutti gli appassionati di sport. “Un carcere nel pallone” è al tempo stesso un volume veloce e leggero, ma anche di grande impegno. Isolamento, solitudine e mancanza di aggregazione possono essere combattute solo con lo sport, vero fenomeno d'aggregazione sociale. Dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo ad oggi molti passi avanti sono stati fatti, ma tanto lavoro va svolto per dare linfa alle politiche d'integrazione carceraria. Le società sportive lucane hanno spesso visitato i detenuti, organizzando partite di calcio. Un momento di riflessione, quello giunto dalla presentazione del volume di ieri che serve a creare le premesse per un coinvolgimento dei detenuti all'interno delle strutture carcerarie, ovviamente facendo dell'inclusione sociale il vero e proprio punto di riferimento. Un carcere nel pallone è giunto al terzo posto nel premio Bancarella Sport 2009 e vede nella presentazione di Candido Cannavò compianto direttore della Gazzetta dello Sport il suo punto più alto e prestigioso. Un viaggio sportivo tutto da leggere e consultare. Così si presenta agli occhi del curioso il volume di Francesco Ceniti. f.menonna@luedi.it

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Natale a Beverly Hills 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Cado dalle nubi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 3 La principessa e il ranocchio 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 4 L’uomo nero 17.40 - 20 - 22.20 Sala 5 Io e Marilyn 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 6 A Christmas carol in 3D 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 Astro boy 17 - 19 -21 DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 A Christmas Carol in 3D 17 Natale a Beverly Hills 19 - 21 DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Io e Marilyn 19 - 21

Natale a Beverly Hills DOPO diciassette anni Cristina incontra, per un caso fortuito a Los Angeles, Carlo, il mascalzone che l'aveva abbandonata incinta di sette mesi e che oggi, cinquantenne, vive ancora come un gigolo insieme a una donna molto più vecchia di lui. Cristina non si lascia sfuggire l'occasione di affrontarlo e gli comunica che il figlio Lele ora ha un padre putativo, Aliprando, che si è preso cura di lei e del ragazzo.

La principessa e il ranocchio SULLO sfondo della magica New Orleans, tra gli sfarzosi viali del quartiere francese e gruppi di musicisti jazz lungo le strade, nasce una storia indimenticabile che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana, un principe trasformato in ranocchio che vuole disperatamente tornare umano e un bacio

NUMERI UTILI Inps

Farmacie di turno TURNO FESTIVO 20 DICEMBRE Mallamo via Toti, 9/13 Caiazza via Tirreno 3/11 TURNO NOTTURNO Mallamo via Toti 9/13

Antincendio boschivo

0971/473447 0971/53430

0971/473447

Numeri utili Carabinieri Polizia Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia

112 113 115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546

0971 335111 1515

0971 34444

Federconsumatori

0971411144

Adoconsum Adoc Basilicata

0971 46393

Italgas Guasti

800 900999

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Acta

0971 55616

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Enel

Acqua

0971 331111

813294

Enel

800.900 800

Telefono Azzurro

0971 19696

Protezione civile

0971 469274

Telefono Donna

0971 55551

Acquedotto Lucano

0971 53685

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Esercito

0971 444819

Avis

0971 442991

Emergenza sanitaria

0971 45090

Ospedale San Carlo

Aias Difensore civico reg.

0971 415150

Pronto soccorso

Pronto Soccorso

118 611111 0971 612562

Consultorio Asp

0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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“È una bella sensazione dire chiaramente quello che si pensa, lasciare alle spalle il timore del potente e di poterlo irritare, sfidarlo con la forza del proprio pensiero, della propria cultura e dare battaglia.” Trovate in questi giorni, nelle migliori librerie, l'agevole libello dal quale ho tratto la frase qui sopra e che Giampiero D'Ecclesiis ha confezionato per i tipi dell'Arduino Sacco Editore. Il titolo del volume “odeporico” è “Vota Antonio”e racconta, in metafora marinaresca, di un viaggio della mente e del fisico, quello compiuto dallo scrittorestesso che, dalmar della rete(Facebook, per l'appunto), decidedi dare unsenso allasua indignazione e alla sua passione politica mettendosi in gioco fino in fondo. L'autore è geologo di professione, scrittore e politico per passione. Perché comprare proprio questo volume? Perché la lettura è piacevolissima, le 116 pagine che lo compongono si fanno divorare in due ore appena. Come suggeriva un amico: sarebbe un ottimo regalo per il presidente Schifani e per chi, come lui, pensa ancora che il web sia da demonizzare per la sua pericolosità. Questa esperienza discrittura altro non èche la raccoltadi unaserie di“post”pubblicatidallo scrittorepotentino sulla piattaforma di comunicazione “feisbuchiana”, infarcita di piacevolissime note che hanno il merito di rendere decifrabile la lettura in ogni suo passo e di dare modo a tutti i lettori di far affezionare al protagonista, all'uomo, prima che allo scrittore. Si mette in gioco fino in fondo, Giampiero, con l'onestà di chi evidentemente ha sempre detto quello che pensa e ha sempre fatto della coerenza e dell'onestà una sua bandiera. Ma questo è un libro fatto di tante cose. Di fatica, di sorrisi, dilacrimeesofferenza. Lasensazionecherimanedopo averlo letto è quella di aver parlato con un amico che si conosceafondo.Una lungaepiacevole“chiacchierata” che porta questo marinaio della politica e della letteratura a visitare molte locandedi mare e spiagge deserte, ma che regala la speranza che il suo vascello poserà il suo unico e coraggioso passeggero in un lido confortevole e giusto, dove potrà continuare a portare avanti le sue battaglie per il bene di tutti. Ce ne fossero molti in Italia di questi scrittori e di questi politici! Comunque la possano pensare e di qualunque colore decidano di vestire le proprie idee, leggeremmo libri più belli e vivremmo tutti un po' meglio. Giulio Laurenzi

Uno spazio aperto per i giovani

LA PRESENTAZIONE

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


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Tito Ammonta a circa 40.000 euro il bottino del furto ai danni della Popolare di Bari

Ignoti asportano un bancomat Quello dell’altra notte è il secondo caso nel giro di poche settimane TITO - Quello della Banca popolare di Bari è il secondo bancomat, nel giro di poche settimane, che è stato smontato e portato via da ignoti. Dopo il furto perpetrato ai danni della banca Carime, l’altra notte è toccato all’istituto di credito di via San Vito. Tutto è avvenuto intorno alle 5 del mattino. Ignoti hanno agito indisturbati nella strada in cui si trova la sede della Baca popolare di Bari. Una zona periferica della cittadina anche se l’istituto di credito si trova al piano terra di una palazzina. Nessuno degli inquilini ha sentito il benché minimo rumore. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i dipendenti dell’istituto di credito che prima di entrare in banca hanno visto che mancava il bancomat. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando sull’accaduto. Si stima che all’interno del bancomat ci fossero circa 40.000 euro.

Bella All’Istituto comprensivo in gara ottanta alunni delle classi terza e quarta

“Torneo di lettura” alle eliminatorie BELLA - In gara per imparare 10 scuole in rete delle provincie di Potenza e Matera. Si è giunti all'eliminatorie del “Torneo di lettura” all'Istituto comprensivo di Bella. A renderlo noto è il dirigente scolastico, Mario Coviello. In gara le scuole di Bella, Baragiano, Tito, Avigliano Primo Circolo, San Fele, Rionero, Ruoti, il Liceo Scientifico che si scontra con l'Istituto Tecnico per geometri di Potenza “F.S. Nitti” di Stigliano. Ha vinto il torneo per la scuola elementare la quarta A di Bella, guidata dall' insegnante Grieco Carmelina, e per la scuola media la classe III B, guidata dalla professoressa di lettere Ferrone Licia. «I ragazzi del nostro tempo hanno bisogno di un approccio alla conoscenza che si colleghi al mondo virtuale di internauti in cui sono immersi. Il nuovo mondo - ha detto il dirigente Coviello - sollecita nella formazione nuove strategie, di conseguenza, la scuola deve comprendere come il giovane sente e conosce oggi. Leggere è instaurare un circolo virtuoso i cui effetti non si esauriscono nell'atto singolo ma costituiscono

Alcuni dei bimbi del Comprensivo

un'educazione di lunga prospettiva che porterà l'alunno nel contatto profondo e significativo con i testi, anche i più lontani. I docenti appassionati delle scuole in rete per la promozione della lettura e i loro dirigenti credono che attraverso la lettura si arricchisce il sapere del mondo. Credono che insegnare ad interpretare, a porre domande al testo, a se stessi, a ricostruire ciò che si è letto , cercare un significato , sono modi di conoscere e di interpretare». Il torneo di lettura è un'iniziativa promossa dall'Istituto comprensivo

di Bella con lo scopo di promuovere la lettura di qualità. I circa 80 alunni delle terze e quarte di Bella, Sant' Antonio Casalini e San Cataldo hanno risposto alle domande preparate dal responsabile della biblioteca e del torneo, Mario Priore, sul libro di Vago “Kiroi e la grande migrazione”, edito da Piemme. I centosedici ragazzi delle tre classi della scuola media hanno letto, invece, il libro di Francesco D'Adamo, edito da De Agostini “Storia di Ismael che doveva e che ha attraversato il mare”. «Le storie hanno appassionato i giovani lettori che hanno conosciuto realtà dolorose così vicine alla nostra realtà - ha concluso Coviello - si sono ritrovati nelle gioie, nelle ansie, nelle scoperte e nelle paure dei protagonisti. E' necessario educare nelle giovani generazioni un atteggiamento attivo, creativo verso gli innumerevoli e contradditori messaggi da cui siamo invasi nell'attuale società della conoscenza e la lettura consapevole e partecipata può formare in questa direzione». Angela Scelzo

Pietragalla Rifatta la scalinata PIETRAGALLA - Tra gli interventi che hanno interessato l'edificio che ospita la sede municipale vi sono stati anche dei lavori che sono stati effettuati sulla scalinata adiacente al fabbricato che mette in diretto collegamento via Cadorna con rione Giardino. Essa è costituita da quattro rampe di scalini. E’ stato ripulito il muretto e gli scalini sono stati resi più sicuri. In prospettiva futtura gli amministratori comunali intendono prevenire e difendere la scalinata avendo l'intenzione concreta di installare dei sistemi di video sorveglianza in modo tale individuare tutti coloro che tendono a creare dei danni all'opera per cui a breve verrà presa una decisione definitiva. Antonio Bevilacqua

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Villa d’Agri Presentato il progetto “L’orto che curo” attivato dall’Alsia

L’agricoltura che unisce Soggetti svantaggiati si sono misurati con il lavoro nei campi VILLA D'AGRI - “Un immagine dice più di mille parole”. Ed è così che è stato guardando il dvd realizzato sul progetto di inclusione sociale dal nome “L'orto che curo”. Un progetto di agricoltura sociale attivato in forma sperimentale dall'Alsia Bosco Galdo di Villa d'Agri, che ha coinvolto le due associazioni di volontariato valligiane: “Verso la luce” di Grumento Nova e la casa alloggio “Demetra”. Un lavoro che ha visto protagonista loro i soggetti svantaggiati in un cammino dove lo spazio, l'aria aperta, l'agricoltura, i campi sono diventati un luogo naturale di «inclusione sociale». Da una breve formazione alla pratica di piccoli lavori agricoli in cui sono stati realizzati dei veri e propri laboratori della trasformazione dei prodotti del campo e dei derivati dell'allevamento animale. Attività

Un momento della presentazione del progetto

espletate sia presso l'Aasd Bosco Galdo, che presso aziende agricole private già coinvolte nel progetto di “Fattorie didattiche”. “«Un

progetto di inclusione sociale - ha detto il responsabile dell'Alsia Val d'Agri, Antonio Imperatrice - in cui l'obiettivo primario è stato: av-

Muro Lucano Uno scambio culturale

Vietri

Studenti del Fermi ospiti a Londra da loro coetanei

Un presepe allestito all’ospedale vecchio

MURO LUCANO - L'interscambio culturale, preludio per una integrazione reale e non propagandata a parole, viene definito da progetti pianificati all'interno degli istituti scolastici, che si interfacciano con altre realtà, per educare le future generazioni. Una scommessa che il liceo scientifico “E. Fermi” di Muro Lucano ha accettato. Una sfida, a quanto pare, intensa e soddisfacente sia dal punto di vista squisitamente didattico, sia per quanto concerne il valore umano ed il bagaglio di esperienze acquisite. Il progetto, finanziato dalla Regione Basilicata e intitolato “Turism cultur cross-Cultur” rientra a pieno titolo nell'ambito del “Rafforzamento e qualificazione dell'offerta formativa scolastica”. Gli studenti del quarto superiore, nei giorni scorsi sono stati ospitati in Inghilterra presso l'istituto superiore londinese: “The Ellen Wilkinson school for girls” e nella struttura scolastica hanno vissuto per circa due settimane la realtà studentesca londinese, constatando personalmente le differenze tra il sistema scolastico italiano e quello inglese. Inoltre, con i loro coetanei d'oltre manica, sono stati protagonisti di esperimenti didattici interessanti. I ragazzi, tra l'altro, hanno portato in un dvd la loro Lucania, con tutte le bellezze artistiche, paesaggistiche e storiche della Basilicata. In questi giorni sono le diciassette ragazze londinesi della “The Ellen Wilkinson school for girls” a visitare Muro Lucano, Potenza, Melfi e Venosa, oltre agli intramontabili Scavi di Pompei e ad immergersi nella quotidianità di un piccolo paese del Sud Italia.

La professoressa Faulkner Acrise, docente di Lingue e il professore Byrne Jhon, insegnante di Storia ed Economia politica, si sono mostrati molto soddisfatti per l'accoglienza ricevuta. Inoltre, la formazione di classi poliedriche per diversi aspetti, ha portato a formulare inediti modi di fare lezione. Si è passati dalla traduzione di testi latini all'Inglese e in seguito all'Italiano, ad esperimenti di chimica, cercando di trovare quel linguaggio universale, che attraverso la cultura si amplifica e unisce, anziché separare. Le diciassette ragazze londinesi, ma di origine irakena, libanese, indiana, somala, iraniana e in gran parte di fede musulmana, ritraggono l'archetipo di una società multirazziale, dove il diverso viene tradotto in risorsa e trova una collocazione nella comunità. I nostri liceali, a Londra hanno visitato il British Museum e le innumerevoli bellezze della terra della Regina Elisabetta. Le ragazze inglesi hanno respirato l'aria nostrana densa di storia, passando per il castello federiciano di Melfi, osservando la patria di Quinto Orazio Flacco, passeggiando sul ponte nittiano murese e assaggiando le nostre prelibatezze culinarie, oltre a dilettarsi nel dipingere murales. Grazie al professor Izzi, alla professoressa Coppola e alla Professoressa Perretta, con il sostegno dell'amministrazione comunale di Muro Lucano, il liceo di Muro Lucano ha declinato pienamente il significato di integrazione, in un periodo in cui sembra più facile chiudersi nel proprio guscio e guardare con diffidenza l'altro. Giovanni Petilli

VIETRI DI POTENZA - Sarà aperto nella serata della vigilia di Natale, il presepe natalizio a Vietri di Potenza, preparato ed organizzato dai giovani del “Gruppo Parrocchiale” di Vietri di Potenza. Il presepe è stato allestito presso l'ex ospedale vecchio, in via Grassi Belli, e resterà aperto fino al sei gennaio. “Dalla grotta al deserto, dai paesaggi alla cascata per rivivere l'avvenimento più emozionante della storia riguardante la nascita di Gesù Bambino”: lo hanno sottolineato i giovani organizzatori sulle locandine del presepe. Il presepe potrà essere visitato dalla notte della vigilia. Infatti, il presepe in Via Grassi Belli sarà aperto dopo la Santa Messa che si terrà in chiesa madre, per circa mezz'ora. Il giorno venticinque dicembre ed il giorno di Capodanno, il presepe resterà aperto solo di sera, dalle diciotto alle venti. Per il resto, tutti i giorni dal venticinque dicembre al sei febbraio, il presepe potrà essere visitato di mattina dalle dieci e mezza alle dodici e mezza, e in serata dalle diciassette e trenta alle venti. Claudio Buono

vicinare due mondi che hanno arricchito le due cooperative e, soprattutto, noi». «Iniziativa che - ha affermato nei saluti il sindaco di Marsico-

vetere, Claudio Cantiani guarda al sociale, verso una forma di sviluppo», aggiungendo, «il mio impegno verso queste attività sarà forte e costante nel tempo». «Un bravo ai ragazzi» è venuto dal commissario dell'Alsia Paolo Galante che nel suo intervento ha asserito che prima di chiudere l'anno assumerà unanuova deliberaper chiedere a tutte le aziende di fare progetti di inclusione sociale perché «quello che è stato fatto è stato ben fatto». «Mettere a sistema una serie di interventi per far si che queste iniziative possono andare avanti» è stato il monito lanciato dall'assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio. Non solo l'assessore ha spiegato anche come la «Regione sta mettendo in atto un bando per la scuola con l'ampliamento dell'offerta formativa, includendo anche pro-

getti di inclusione sociale. Un investimento di 2 milioni di euro». Un augurio, invece, di un apertura maggiore verso i disabili, è venuto dalla responsabile, Anna Magaldi. Mentre ad accentuare il tema sull'integrazione è stata la coordinatrice dell'altra associazione “Verso la luce”, Annamaria D'Andretta, sostenendo che l'arma vincente per chi ha delle limitazione è il lavoro in gruppo. «Esiste integrazione - ha detto - se esiste il concetto di noi». Coinvolto nel progetto anche l'Istituto tecnico agrario di Villa d'Agri per avvicinare gli studenti, futuri tecnici agricoli, al mondo reale del disagio sociale e consentire un prezioso scambio solidale. A testimoniare il lavoro svolto, l'intervento del dirigente scolastico, Rocco Guerriero e la professoressa Rita D'Ottavio. Angela Pepe

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Senise Dopo due anni il Comune ha avuto la meglio

Grumento

Gestione delle entrate L’Arit deve rinunciare

Per ricordare quelle “Toghe rosso sangue”

SENISE - Sembra definitivamente chiusa la controversia tra il Comune di Senise, rappresentato dall'amministrazione comunale in carica e la società di riscossione Arit. Due provvedimenti legali, infatti, inchiodano la società privata che non voleva rinunciare alla gestione delle entrate. Come si ricorderà, circa due anni orsono, gennaio 2008, l'amministrazione comunale decise di rescindere il contratto con l'Arit, portando a giustificazione il mancato versamento di due rate consecutive delle somme versate dai contribuenti (al netto degli oneri spettanti alla società di riscossione) per tasse varie( Ici, Tarsu, multe). In realtà non c'era sintonia ed anzi si riteneva eccessivamente oneroso per le casse comunali, a parere del sindaco Giuseppe Castronuovo e dell'intera maggioranza, un servizio che poteva tranquillamente essere ripreso dagli uffici interni così com'era avvenuto fino a tre anni prima. E si erano presentati i presupposti per la rescissione ma l'Arit che in realtà risulta una promanazione di altre società, si oppose ed anzi, in questo frattempo di corsi e ricorsi fino al Lo-

SANT’ARCANGELO Santuario di Santa Maria dell’Orsoleo Oggi la benedizione delle nuove campane SANT'ARCANGELO Si terrà oggi la cerimonia di inaugurazione e benedizione delle nuove campane del Santuario di Santa Maria d'Orsoleo alle ore 10.30, organizzata dal Comune di Sant'Arcangelo e le Parrocchie di San Nicola di Bari e di San Giuseppe Operaio che invitano i cittadini santarcangiolesi a partecipare. E' prevista la presenza di autorità religiose, politiche e militari. Il programma inizia con la Celebrazione Eucaristica delle 10.30 presieduta da monsignore Francesco Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi - Lagonegro. Seguirà alle ore 11.30 il saluto delle autorità. Infine, a mezzogiorno, avverrà il momento più importante: la benedizione e il suono delle campane. Valeria Gennaro

do di questi giorni, ha chiesto ed incassato da parte dei cittadini ,nonostante le diffide e gli inviti a non recarsi più negli uffici di codesta società. La querelle è durata giusto questo lasso di tempo durante il quale ci sono state alcune sentenze che però non avevan o chiuso la partita. Ora però, a chiudere la delicata vicenda, sono arrivati due provvedimenti: il primo è il Lodo arbitrale del foro del tribunale di Lagonegro, da par-

te del collegio composto dagli avvocati Pieluigi Ferrara (presidente), da Michele Aldinio e Michele Romano, che ha ritenuto valide le ragioni addotte dagli avvocati Antonio Appella e Rocco Lista per il Comune e che pertanto l'Arit non ha più diritto di incassare alcuna somma per nome e per conto del comune di Senise, ma anzi dovrà pagare non solo le spese processuali, le spese per la Ctu, le spese per i componenti il Lodo, ma

anche circa duecentomila euro al comune di Senise come rimborso oneri necessari per riavviare una banca dati i(che l'Arit non aveva voluto restituire) necessaria a rimettere in piedi il sistema di riscossione. Per l'Arit dunque un danno complessivo di oltre trecentocinquanta mila euro che non è il solo. La commissione nazionale per la tenuta dell'albo dei soggetti privati abilitati ad effettuare le attività di liquidazione e di accertamento dei tributi dei comuni e delle province, istituita presso il ministero delle Finanze e dell'economia, con circolare, ha disposto d'ufficio la cancellazione della società di riscossione “Tributi Spa” con sede in via Veneto a Roma, perché sono state ritenute sussistenti le ragioni dell’articolo 11 comma 2 del decreto ministeriale del settembre del 2000, secondo il quale si procede alla cancellazione d'ufficio in caso di mancato versamento delle somme dovute agli enti affidanti il servizio alle prescitte scadenze. La suddetta società in realtà è quella di riferimento legale di altre come l'Arit appunto. Gianni Costantino

GRUMENTO - Presentato nella sala consiliare del comune il libro di Paride Leporace “Toghe rosso sangue”. Ovvero “La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”. All'iniziativa, curata dalla civica amministrazione, oltre all'autore sono intervenuti il giornalista Mimmo Mastrangelo e don Marcello Cozzi. Introduzione affidata a Mastrangelo che, per meglio far comprendere il contenuto del libro, si è soffermato sull'attività giornalistica di Leporace. Nel libro per la prima volta sono raccontati gli omicidi di ben 27 magistrati avvenuti per opera della criminalità organizzata e del terrorismo nell'arco di venticinque anni, dal 1969 al 1994. «Un libro facile da leggere e da comprendere - ha detto Mastrangelo - che pur parlando di magistrati mostra sullo sfondo la vita quotidiana e con tutti i capitoli che finiscono per incontrarsi in un silenzio dove, purtroppo, non c'è soluzione». Don Cozzi, invece, ha parlato di un lavoro quanto mai attuale nella situazio-

ne corrente del paese. «E' un lavoro che offre un importante tributo alla memoria, considerata la tendenza ad archiviare episodi del passato». Don Marcello ha poi ribadito come «l'impegno contro mafia e terrorismo non debba essere delegato alle sole forze militari, il cui impegno finisce per essere mitizzato, ma deve vederci tutti accomunati in un fronte comune». Leporace, dal canto suo, premesso che «non si sceglie di essere eroi», ha parlato della sua esperienza giovanile e del contesto temporale da cui è poi nato “Toghe rosso sangue”. Un libro di storie da restituire al paese raccontando quello che realmente era accaduto. Storie dell'Italia attraverso il racconto della vita e della morte dei magistrati. «Un libro - ha precisato - che non ha verità, ma racconta storie e cerca di dare conoscenze». Un libro da cui viene fuori la storia dell'Italia migliore, quella normale, che vive giorno per giorno, che non si rassegna e non si riconosce nel peggio che viene propinato. Gerardo Tempone

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Domenica 20 dicembre 2009


31 Rionero Il presidente Michele Sonnessa accusato di avere alterato le gare dei Pois e dei Piot

Comunità montana, è polemica Tutte le accuse rispedite al mittente. «Fino a oggi non è stato espletato nulla» RIONERO - Con una lettera di denuncia arrivata alla redazione de “il Quotidiano” scoppia la polemica attorno alla comunità montana del Vulture. Nella missiva il commissario dell’ente, Michele Sonnessa, viene accusato di aver alterato le gare dei Pois e Piot e di aver commesso degli «illeciti», si legge, «con la società Adv comunicazioni» di Ravenna. «E’ grave - prosegue il testo - che in un periodo di crisi economica alla stessa società siano stati affidati 150 mila euro per un lavoro sul turismo con una gara a trattativa privata truccata». Alla luce di queste pesanti accuse il commissario della comunità montana, contattato dalla cronista, ha risposto punto per punto a quanto affermato nella lettera. «Rispondo solo perché ritengo giusto che ci sia la massima trasparenza nell’attività amministrativa - esordisce Sonnessa - mi sarebbe piaciuto rispondere di persona, bisogna prendersi la responsabilità di quello che si dice. L’anonimato andrebbe soffocato». Per quanto riguarda le accuse mosse sull’ utilizzo dei Pois e Piot dice: «la circostanza denunciata non esiste in quanto con i fondi Pois e Piot attualmente non è stato fatto nulla». Sui Pois i piani di offerta integrata di servizi approvati con delibera regionale, da finanziare nell’ambito dell’asse sei volti alla promozione dell’inclusione sociale, spiega: «è stata costituita la partnership tra i 18 comuni dell’area, l’Asp, il Crob e la provincia di Potenza, partnership che vede la comunità montana ente capofila. Nonostante l’ente sia alla fine ci stiamo prodigando per essere un riferimento sul territorio». «L’unica attività riferita ai

A Lavello si punta alla raccolta porta a porta

Michele Sonnessa, primo da sinistra

Pois in cui la Comunità montana ha avuto un ruolo è stato il coinvolgimento dei comuni vista la scadenza per la presentazione delle proposte al 31 dicembre». I fondi stanziati per i Pois ammontano a 80 milioni di euro, da ripartire tra le diverse zone. Alla zona del Vulture spettano 12 milioni da dividere tra i 18 comuni, l’Asp, il Crob e la provincia. «Durante l’ultima riunione del 9 dicembre abbiamo raccolto le schede presentate dai sindaci per ognuna delle tre misure» persona, comunità e patrimonio scolastico, «entro il 31 presenteremo una proposta unica per tutto il Vulture, un’occasione straordinaria per il territorio». Sul versante dei fondi Piot, obiettivo IV valorizzazione dei beni culturali e naturali, la situazione è diversa. «Ad oggi non esiste una partnership pubblica costituita. L’unico incontro con i sindaci si è tenuto il 17 novembre in cui abbiamo discusso per accelerare i tempi vista la scadenza del 22 gen-

naio». «Il prossimo 28 dicembre si terrà una riunione con i sindaci affinché anche questa opportunità della programmazione 2007/2013 venga colta». Dunque in risposta alla lettera «nessuna gara è stata fatta relativamente ai Pois e i Piot. Tutto quello che si farà sarà oggetto di discussione nelle partnership istituzionali». Ma la lettera fa riferimento alla società Adv comunicazioni e ad un lavoro sul turismo con gara a trattativa privata. Chiediamo al commissario se si potrebbe trattare dei residui dei fondi Por con cui è stato effettivamente svolto un lavoro di promozione turistica con la società Adv. «Se si dovesse trattare di questo - ha risposto - era un progetto già in itinere, quando mi sono insediato gli obiettivi erano già stati identificati». Tre obiettivi e tre schede: agriturismo, aglianico, territorio. «Mi sono preoccupato di evitare che questi fondi andassero perduti, chiedendo anche al-

Ginestra Donato Martino spiega la scelta

Dopo 20 anni a Roma torna in paese e apre una pizzeria GINESTRA - Lo scorso 17 dicembre nel piccolo centro arbereshe di poco più di settecento abitanti è stata inaugurata con la benedizione del parroco del paese, don Gilberto Cignarale ed aperta al pubblico una nuova pizzeria. Il locale è di Donato Martino, un ripacandidese, che dopo aver gestito per circa 20 anni una pizzeria a Roma, spinto dalla nostalgia, è ritornato in Basilicata per investire in questa attività. La pizzeria si trova in via Costantinopoli con accesso anche sulla strada GinestraBarile, prossima a divenire provinciale. Tanta gente era presente all'inaugurazione di questa nuova attività, anche della vicina Ripacandida, paese di origine del proprietario. Avvicinato Donato Martino, che ha lasciato Roma per ritornare nella sua terra di origine, ha riferito: «a Roma ho iniziato l'attività di pizzaiolo nel lontano 1988, gestivo una avviata pizzeria nella zona Monte Mario. Ritornato a Ripacandida nel 2006 ho lavorato nella pizzeria di un amico, c'era troppa concorrenza, tre pizzeria in un centro di poco più di millecinquecento abitanti erano troppe ed ho deciso di investire a Ginestra, convinto che vuoi per il posto strategico (la pizzeria è situata sulla strada che collega la superstrada Potenza-Melfi e

Venosa), ma soprattutto per dimostrare che la buona pizza la sanno fare anche i lucani. Sono ottimista sulla riuscita di questa attività che mi serve per “sfamare” i tre figli». Vedere tanta gente, dopo l'inaugurazione di questa pizzeria, ordinare tante pizze, è un buon viatico. Donato Martino ha tenuto a precisare che la sua specialità è nel preparare la pizza con gamberetti e salsa rosa. Per portare avanti questa attività, Martino Si avvale della collaborazione di due ragazze, Noemi Maltempo del posto e della nipote Lucia, quest'ultima ha riferito: «questa è l'unica attività che mi tiene occupata, anche se per il futuro preferisco fare altro». Avvicinato Pasquale Ambrosino, un napoletano trapiantato da tanti anni a Ginestra sull'apertura di questa pizzeria ha detto: «questa attività è utile per far crescere il paese, nel passato per mangiare una pizza eravamo costretti a raggiungere Rionero o Venosa. La pizza è buona e si avvicina a quella napoletana. Donato è una persona che lavora per passione e sono convinto che riuscirà ad attrarre non solo clienti, ma anche vantaggi economici». Lorenzo Zolfo

la Regione una proroga di un mese». «Abbiamo indetto gare ad evidenza pubblica e l’aggiudicazione è stata al maggior ribasso. Condizione per la partecipazione, visti i tempi ridotti, era la certificazione di riuscire a concludere il progetto nei tempi stabiliti e di aver già lavorato sul territorio del Vulture. L’unica società ad aver sottoscritto è stata la Adv comunicazioni che si era proposta per la scheda sugli agriturismi. Le altre società, per le altre schede, ci hanno notificato la loro impossibilità ad agire nei tempi». La società di comunicazione di Ravenna già in passato aveva lavorato con la comunità montana. Per quanto riguarda i 150 mila euro afferma: «a nessuna società sono mai stati dati 150 mila euro». «Penso che questa denuncia anonima sia il frutto di una mente contorta o di un perfetto imbecille», conclude secco Sonnessa. Lucia Nardiello

Melfi

La filosofia nei pub fa tappa all’Hollywood MELFI - SI terrà domani alle 19.30, all’Holliwood caffé di Melfi, il secondo appuntamento dell’inziativa “Filosofia nei pub”. Il tema della serata sarà “L’amore da Platone ed oltre”: il sentimento amoroso verrà trattato nelle sue sfaccettature, come voglia di completamento, come philia, come amicizia, come amore verso un ideale, l' amore figlio di povertà ed acquisto che regge il mondo attraverso la suaforza cosmica. La relazione verrà presentata da alcune studentesse del liceo: Fabrizia Galgano, Michela Pontolillo, Enrica Zambella e Grazia Zambella, coordinate dalla professoressa Marilena Buonadonna.L’incontro verrà poi intermezzato dalla proiezione di alcuni elaborati multimediali. Prevista la partecipazione dell’assessore provinciale Pietrantuono.

Una veduta di Lavello

LAVELLO - Buone nuove in materia di raccolta differenziata, da sempre croce e delizia dei comuni lucani. La cittadina dauna e l'azienda multiservizi Astea puntano alla raccolta differenziata porta a porta. E' di questi giorni la notizia che il progetto pilota regionale per l'incremento della raccolta differenziata nell'area vulture melfese è ormai alle battute finali e nelle more di definire l'assetto gestionale del servizio, con la costituzione di una associazione con gli altri comuni della zona, il comune di Lavello, tramite la sua società di servizi Astea Multiservizi srl, non intende rimandare la partenza dello stesso, con l'auspicio che allo stesso aderisca anche il comune di Venosa «In questi giorni - fa sapere Michele Di Ciommo amministratore unico dell'Astea - si stanno ottimizzando le postazioni della raccolta differenziata posizionando i nuovi contenitori acquistati con i fondi regionali ed inoltre sono stati affidati all'Astea anche i mezzi acquistati con i fondi del progetto, auto compattatori, piaggio porter, autogru e scarrabili, che potranno essere utilizzati sin da subito». «Ma la vera novità continua - fortemente voluta dal sindaco Antonio Annale, organizzata e progettata dall'assessore al ramo Antonello Catarinella è l'estensione della raccolta porta a porta in molte aree del territorio comunale. Infatti, visti i buoni risultati raggiunti con l'avvio del porta a porta nei rioni Bacino e Sant'Antonio, si vuole estendere tale sistema anche al centro

storico, ai rioni Cantone, Caruso, Madonnina e San Rocco. Saranno intraprese iniziative di informazione e sensibilizzazione, coinvolgendo le associazioni di volontariato, rivolte a tutti i cittadini sia a carattere generale che a livello rionale». «L'obiettivo - precisa l'amministratore - è quello di aumentare le percentuali di raccolta delle frazioni secche differenziate (vetro e lattine, plastica e carta) e nello stesso tempo risolvere anche il problema della frazione umida, parte preponderante dei nostri rifiuti, e del suo conferimento finale presso impianti di valorizzazione. A completare il percorso di miglioramento dei livelli di qualità dei servizi resi ai cittadini, l'amministratore della società Astea rende noto l'acquistato di una spazzatrice più potente e più adeguata ai bisogni della nostra cittadina, (acquisto effettuato senza ricorso ad alcuna forma di indebitamento ma utilizzando quanto risparmiato nell'esercizio 2009) Con questa nuova spazzatrice, si potrà migliorare il servizio di spazzamento meccanizzato con benefici evidenti sin da subito per l'igiene e la pulizia delle nostre strade». «Infine, giova ricordare sempre - conclude Di Ciommo - che presso l'autoparco comunale è a disposizione dei cittadini di Lavello, il centro comunale di raccolta rifiuti dove ognuno pùo conferire gratuitamente, i rifiuti domestici ingombranti (materassi, arredi, elettrodomestici, legno, metallo etc)». Daniele Masiello

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

In Camera di Commercio il libro di Paolo Albano diventa l’occasione per un ampio confronto

«La Basilicata sta andando avanti» E’ la conclusione del presidente della Regione sul modello lucano «LE ANALISI di un declinismo lucano sono fondate su approssimazione, ignoranza, superficialità, questa è una Regione che va avanti ma che deve fare i conti con un nuovo concetto di sviluppo. Proprio in virtù di questo cresce e va avanti». Vito De Filippo non si tira indietro e risponde chiaramente e senza mezzi termini alle illustrazioni sullo stato di salute della Regione che non lo hanno convinto. Lo fa nel dibattito-presentazione del libro di Paolo Albano su “Classe dirigente e sviluppo im-probabile” che è stato presentato ieri mattina presso la Camera di Commercio di Matera, moderato dal direttore de “Il Quotidiano della Basilicata” Paride Leporace. Dopo un lungo dibattito e diversi interventi appassionati sono giunte le conclusioni del Presidente della Regione. Alla fine dirà: «devo pensare poi, lo dico in maniera brutale, che ci siano motivi personali dietro determinate prese di posizione. Ma questa è una Regione che deve imparare a distinguere la cultura dalla competenza. Non sempre avere delle nozioni significa riuscire anche ad analizzare le prospettive, le realtà, le situazioni che rientrano in un’ottica più complessiva. La Basilicatasi stamuovendo in uno scenario globalizzato, subisce amaramente una serie di fenomeni esogeni che rientrano nell’ambito di una crisi che è al di fuori, per la gran parte, delle nostre disponibilità». Poi il presidente della Regione annuncia: «i difetti e i limiti della Regione sono così diventati maggiori. Le malattie sopportabili sono diventate malattie non curabili. Noi invece abbiamo bisogno di avere e di dare fiducia. Noi siamo una realtà che è la migliore chance per il Mezzogiorno d’Italia, possiamo dare fiducia, avere fiducia. Abbiamo indicatori che sono di un altro Sud. Basti vedere la tabella dei pagamenti del sistema sanitario. Noi siamo secondi, come tempi, solo alla Lombardia. Distantida tuttele altreregioni del Sud Italia». De Filippo nel suo intervento chiosando una serie di input e di ragionamenti e confermando e difendendo il lavoro svolto aggiunge più volte che «non ci si può lasciar prendere da analisi demagogiche o populiste. Bisogna approfondirle». Indica nella necessità di velocizzare la pubblica amministrazione regionale una necessità e propone: «un sistema sanzionatorio più netto

Il dibattito parte dalle parole di Albano

«Nuova idea di sviluppo che implica l’assunzione di alcuni rischi»

Il lungo dibattito presso la Camera di Commercio con Albano, Colangelo, De Filippo, Leporace, Viti, D’Andrea (foto Videouno)

«Le analisi sul declinismo lucano sono approssimative e superficiali» che va introdotto per evitare che provvedimenti politici non trovino i passaggi successivi necessari». Aggiunge che innovazione, ricerca, formazione sono le vie sulle quali la Regione sta investendoe spiega come «sono molte le famiglie lucane che scelgono l’Università di Basilicata per laureare i propri figli, è un segno di crescita, un segno positivo anche questo. Un segno che la Basilicata va avanti». Infine laquestione spopolamento dovuta «più a motivi naturali cioè ad una società, ad una famiglia diversa per cui le nascite sono di meno delle morti e non all’emigrazione, alla perdita di cervelli». Tutti motivi su cui De Filippo invita a riflettere ribadendo più volte il suo “no” ad analisi “superficiali” e confermando che la Basilicata “va avanti” anchesein unmondoglobale. Una verità. La sua verità. Piero Quarto

«Serve competenza A volte posizioni nascondono motivi personali»

LA CINE-FABRICA DEL SORRISO In scena “Arrivederci primavera” IN collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale ed il Centro integrato Polivalente di Serra Rifusa di Matera Cooperativa Progetto Popolare, il gruppo di Cinefabrica organizza domani, alle ore 20,30, presso il teatro Duni di Matera, lo spettacolo teatrale “Arrivederci Primavera”, con la regia di Andrea Santantonio e l'aiuto regia si Nadia Casamassima, Aurelia Lupo e Donatella Tummillo. Lo spettacolo, al suo debutto, è una riflessione sulla depressione e sulle sue diverse ed insidiose manifestazioni. «E' una rappresentazione - hanno reso noto gli organizzatori che prende spunto dalle nostre condizioni individuali e da esigenze espresse o intuite. Ogni volta che ci sentiamo inadeguati e ogni volta che pensiamo di non farcela ci auguriamo che torni la primavera». Da qui il nome di “Arrivederci primavera”, che è interpretato da Alessandra Campagna, Alfonzo D'Ambrosio, Franco Di Lena, Luciana Di Sogra, Carlo Falotico, Gabriella Intelligente, Girolamo Lacertosa, Tina Masciandaro, Gino Masciullo, Maria Mastromattei, Pasquale Perniola, Antonella Viscardi. Il costo del biglietto è di 5 euro, la prevendita è presso il teatro Duni, in via Roma. Info: www.cinefabrica.com; mail: info@cinefabrica.com; tel. 3355341270. Biagio Tarasco

UN SAGGIO di progettazione ed insieme una narrazione di forti sentimenti in cui l'elemento centrale è la relazione tra lo stato d'animo dell'autore e la realtà sociale circostante. E' questo il punto di forza e di grande successo del libro di Paolo Albano “Luoghi forzieri e fantasmi- La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile” che, dopo esser stato presentato con grande merito in altre città italiane, diventa oggetto di un importante dibattito svoltosi nella mattinata di ieri presso la Camera di Commercio di Matera. La discussione è stata presieduta da importanti rappresentanti della realtà economica, politica e sociale della regione ed è stata moderata dal direttore de “Il quotidiano della Basilicata” Paride Leporace. «Questo libro si caratterizza da una lettura molto complessa ma altrettanto interessante poiché suscita emozioni significative attraverso l'analisi di temi forti ed importantiesordisce Stefano Mollica, presidente Aislo -L'espressione degli stati d'animo e la ricerca di sé vengono magistralmente utilizzati per leggere l'economia» Il libro, dunque, si caratterizza da due chiavi di lettura una in cui l'autore parla di progettazione sociale e definisce le modalità con le quali affrontare il tema identificandone gli strumenti con un'accezione molto rigorosa, la seconda è relativa ad un percorso di lettura attraverso la passione dell'autore che utilizza come veicolo le emozioni che derivano da una profonda riflessione sulla progettazione sociale. «Il punto di partenza nell'analisi del nuovo quadro all'interno del quale ripartire per una nuova e più adeguata progettazione sociale è relativo al concetto di sviluppoesordisce l'autore Paolo

Albano - Lo sviluppo non è solo aumento del Pil, la Regione Basilicata non può esser solo rappresentata con le cifre, la sua immagine parte dalle passioni che suscita e dalle quali si realizza la rinascita del territorio ma anche dalla responsabilità di essere cittadini, un sentimento che ci appartiene ogni giorno e per il quale la politica deve esserne punto di riferimento. Per questo motivo- continua Albano - Non possiamo parlare solo di una questione meridionale ma dobbiamo riflettere sulla condizione meridionale e, il cambio di mentalità che si rende necessario verso i termini dello sviluppo implica l'assunzione di rischi» L'analisi di Albano, dunque,punta sul buon funzionamento della pubblica amministrazione che solo lavorando al meglio può garantire lo sviluppo in cui un ruolo cruciale dev'essere svolto anche dalle imprese. «L'impresa che deve funzionare meglio è quella della politica ma purtroppo, sempre di più, si va verso una classe dirigente senza “classe” - ha dichiarato Tito Di Maggio, presidente del Comitato distretto del mobile imbottito -Questo è un problema che però caratterizza tutto il paese ma si acuisce nel mezzogiorno e soprattutto nella nostra regione in cui si fatica per recuperare le proprie risorse. Di conseguenza le imprese non sono più in grado di assistere il sistema politico e per questo è necessario creare una buona burocrazia». In conclusione, il libro di Albano ha gettato un seme molto prolifico grazie ai dibattiti che ha generato e che hanno evidenziato la presenza di una buona governance alla quale però devono esser affiancati comportamenti adeguati, solo così si può portare avanti una buona progettazione sociale.

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Matera


Un convegno ha messo in evidenza l’evoluzione del problema e le ipotesi sanitarie

Competenze per curare meglio La disabilità intellettiva richiede un approccio di ulteriore conoscenza RICHIEDE competenze sempre più elevate, la disabilità intellettiva». Con questa frase, Giuseppe Montesano, direttore sanitario dell'Asm (azienda sanitaria Matera), ha aperto i lavori del convegno dedicato al tema, ieri mattina, presso l'auditorium “Moscati” dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera. «Abbiamo sempre più bisogno d'inclusione sociale del paziente. Le Asl devono rispondervi in maniera, sempre più adeguata ed al passo con i tempi. Due modalità si sono contese il campo negli anni: il modello sociale, dove il problema veniva spalmato sulla società, con dispersione di attenzioni sul degente; l'altro che calibrava sulla singola persona. Entrambi hanno svelato, adesso, i propri limiti, ed ora, il nuovo scenario è la bio-psico-sociale, che invece integra le

due cose, seguendo le direttive dell'Oms. Bisogna strutturare, a tal fine, un insieme di strutture sanitarie e sociosanitarie adatte a risolvere il problema e poi un sistema di rete. Ed il sistema sanitario deve essere promotore di una cultura di sistema curante. Questo approccio culturale deve connettere ogni singolo nodo della rete: dal gestionale all'organizzativo, in un continuum integrativo”. Ma qual è il ruolo dell'azienda materana? «L'azienda è particolarmente impegnata in questo versante, nel solco del già faticoso lavoro che ha visto la fusione di due aziende, ci ristruttureremo, secondo modelli organizzativi nuovi. Da segnalare, nell'ambito della neuropsichiatria infantile, già, la presenza di un'eccellenza come il Dinpee (dipartimento interaziendale di

L’ospedale Madonna delle Grazie

neuropsichiatria per l'età evolutiva) alla cui direzione c'è il Dott. Carlo Calzone . Altro progetto, ma ancora in cantiere, la Costituzione della fondazione “Stella ma-

ris mediterranea”, che dovrebbe diventare un riferimento di 3° livello, grazie al contributo di Asp e Asm, con funzioni di ricerca traslazionale (trasformazione

Completato il progetto dei Pof e presentata la nuova Aula verde

di scoperte fondamentali in applicazioni cliniche), integrazione tra sociale e sanitario; formazione culturale e professionale. Prevista la costituzione di un articola-

zione, a Chiaromonte, con specificità sulla condotta alimentare ed un distaccamento a Tinchi, non ben definita ancora nelle funzioni. In programma, nuovi posti letto, per il ricovero pazienti di neuropsichiatria infantile che unisce l ''aspetto “ricerca e formazione”, anche a ricadute logistiche. Auspichiamo la nascita, tra medici, di quel “metalinguaggio” condiviso, utile alla comprensione ed alla collaborazione sinergica, senza disperdere le proprie specificità. Sull'aspetto finanziario aspettiamo che la regione finanzi e segua la nostra progettualità. L'incontro ha visto anche l'intervento di associazioni e cooperative private, non lucane, che hanno esposto le loro buone pratiche. Francesco Giusto matera@luedi.it

Molinari dell’Api di Matera

Liceo artistico, nuove tecnologie «Edili al collasso nello studio dei beni culturali Governo fermo» PER GUARDARE al futuro in maniera consapevole; affinché allo studio dei beni culturali si applichino le nuove tecnologie: queste le finalità che hanno animato l'attività progettuale del Liceo artistico “Carlo Levi”, portata a termine in maniera brillante dagli studenti, i cui risultati sono stati presentati nella nuova “Aula verde” della scuola d'arte. Nel corso di un seminario divulgativo il Dirigente scolastico, professoressa Filomena Patrizia Cancellaro, ha difatti avuto modo di portare all'attenzione dei tanti convenuti i risultati dei progetti CS1 e CG1, riguardanti l'orientamento scolastico e le tecnologie applicate alla valorizzazione dei beni culturali. «Entrambe le attività realizzate hanno perseguito il miglioramento dell'offerta formativa della scuola e soprattutto - ha dichiarato la Preside Cancellaro - abbiamo pensato ai nostri ragazzi, e a percorsi che consentono di vivere il futuro in maniera più consapevole e con innovativi strumenti tecnici, come nel caso delle nuove tecnologie. Si tratta - ha proseguito il Dirigente - di settori che avranno ricadute continue, sia nella capacità di scegliere, sapendo identificarne le motivazioni, sia per quanto attiene oramai alla trasversalità delle nuove tecnologie, divenute strumenti fondamentali in

Filomena Cancellaro

ogni comparto educativo, e, con riferimento al settore di maggiore interesse per noi, i beni culturali». Con i progetti “La Scuola che orienta”, in cui è intervenuta la dottoressa Maria Rosaria Salvatore e le professoresse Angela Santoro e Rosa Tafuni, ed il percorso “Sviluppo competenze digitali nei beni culturali”, realizzato grazie all'impegno dei docenti

Longo Alberto, Antonio Sorrento e la consulenza del dottor Domenico Bennardi, il Liceo artistico ha mostrato di voler realizzare percorsi progettuali di estrema coerenza con gli obiettivi formativi dell'istituto; nel primo caso, con le classi 3°A e B; 4°A e B; 5°C e 5°D, è stato fornita ai ragazzi una consulenza nell'orientamento di tipo formativo e non informativo, al fine di giungere in maniera autonoma alle scelte che poi determineranno il progetto-vita di ognuno. Il percorso fatto con le nuove tecnologie, che ha riguardato la classe 3°C, ha portato invece allo studio delle modalità di lavoro introdotte nei processi produttivi dalle tecnologie digitali. Gli studenti hanno quindi realizzato un prodotto multimediale ed una rete “Conca delle Gravine”, immaginando un museo virtuale che unisca i reperti archeologici delle province di Taranto, Bari e Matera. Durante il seminario, celebrato all'interno del nuovo spazio scolastico per l'incontro, è intervenuto l'architetto Renato Lamacchia, che ha relazionato sulla “Storia e tecnologia nel nostro territorio”. «Abbiamo fatto - ha concluso il Dirigente scolastico Cancellaro - un salto nella dignità, valorizzando un patrimonio e pensando al futuro». Enzo Scalcione matera@luedi.it

La Provincia nel concorso fotografico di Comuni italiani

L’assessore Dalessandro

I 31 COMUNI della provincia di Matera tra i protagonisti del Concorso fotografico Nazionale 2009 di Comuni italiani. L'Ente di via Ridola, infatti, risulta tra gli Enti promotori dell'iniziativa, insieme al Ministero del Turismo, ad altre 37 Province e alla Canon Italia. Il concorso, targato web 2.0 (un prodotto open source che permette di condividere le informazioni sulle quali è stato creato internet e rende i dati più diffusi), consentirà ai partecipanti di pubblicare direttamente le proprie foto, discuterle, promuoverle e votarle. “Questo concorso fotografico - ha dichiarato l'assessore al Turismo provinciale Giuseppe Dalessan-

dro - permetterà ai nostri luoghi di raccontarsi sul web. Una vetrina promozionale dinamica e moderna che abbiamo individuato quale strumento ulteriore di promozione delle nostre eccellenze.” Il concorso, che prevede due categorie tematiche “Castelli/fortificazioni” e “panorami”, mette in palio oltre 20.000 euro di montepremi. Le foto candidate per la provincia di Matera vedono, oltre al capoluogo (con 340 foto tra le prime venti città italiane più fotografate), i comuni di Craco (37) e di Pisticci (26) tra i più rappresentati della provincia. Le prime due immagini, del territorio provinciale,

che risulteranno le più votate dallo scrutinio finale, riceveranno in regalo il volume “La Provincia di Matera fra Arte, Storia e Natura (Ed. L'Orbicolare). “A rendere questo concorso - ha sottolineato l’assessore Dalessandro - ulteriormente interessante, è la volontà di premiare il gioco di squadra. È previsto, infatti, il premio runner che verrà assegnato al team di fotografi che potrà contare sul maggior numero di comuni “scattati” e nel contempo sulla migliore qualità delle foto candidate. Una filosofia della solidarietà che qualifica un progetto di promozione anche sotto il profilo umano». matera@luedi.it

“Finora il Governo ha dato risposte assolutamente inadeguate alla profonda crisi che stiamo vivendo e la Legge Finanziaria per il 2010 non dà segnali concreti ad un settore ormai vicino al collasso”. IlPresidente dellaSezione Edili dell'API di Matera, aderente all'Aniem-Confapi, Michele Molinari, esprime le forti preoccupazioni della Categoria nel valutare l'impatto della Finanziaria sul settore delle costruzioni. “Nel corso degli Stati Generali delle Costruzioni dello scorso maggio l'ANIEMCONFAPI aveva sollecitato misure urgenti per sostenere imprese e lavoratori del settore ed arginare gli effetti di una crisi devastante: un piano di opere immediatamente cantierabili, un rafforzamento degli ammortizzatori sociali, la conferma ed il potenziamento di una politica fiscale a sostegno dell'adeguamento tecnologico ed energetico del nostro patrimonio immobiliare”. “Per tutta risposta - continua Molinari - la Legge Fi-

nanziaria in fasedi approvazione prevede un taglio di circa l'8% delle risorse infrastrutturali per il 2010, mentre nell'anno che sta per chiudersi registriamo una perdita di oltre 70.000 posti di lavoro. Il disimpegno della finanza pubblica sulle infrastrutture è ulteriormente testimoniato dal taglio del 20% nell'ultimo biennio di investimenti in opere pubbliche”. “Questa assoluta incoerenza ed assenza di strategie evidenzia una scarsa consapevolezza del ruolo economico ed occupazionale dell'edilizia ed una grave sottovalutazione del suo impatto”. “Il nostro settore - conclude il Presidente degli Edili dellAPI di Matera - è costituito, nella sua quasi totalità, da imprese di piccole e medie dimensioni che trovano nei lavori da realizzare l'unica fonte di rimuneratività in grado di garantire la “tenuta” del sistema. Al di là delle promesse e dei proclami, ci sembra il momento di sostenere il comparto delle costruzioni con atti concreti”.

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Domenica 20 dicembre 2009


Agenda

Domenica 20 dicembre 2009

Calendario Polizia 2010

"INBICIANATALE" organizzata da Uisp provinciale Matera e da associazioni sportive affiliate, in collaborazione con Avis Matera, Caritas e Gruppo Emergenza Aeop Matera, che si terrà Domenica 20 Dicembre 2009 in Piazza Vittorio Veneto, a Matera, con inizio alle ore 9,00. L’iniziativa si inserisce tra le numerose attività della Uisp in favore dei cittadini e della mobilità nelle grandi città che spesso rende difficoltosa la circolazione in bicicletta e impedisce la cultura dei mezzi alternativi e si tratta di un appuntamento che oggi cercherà di coinvolgere durante tutta la mattinata itanti appassionati di bici che ci sono nella città di Matera.

SARÀ presentato martedì alle ore 9:30 nella Sala Palatucci della Questura il nuovo calendario 2010 della Polizia di Stato. Alla presentazione sono stati invitati il Direttore Scolastico Provinciale ed una rappresentanza degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado a cui, per l'occasione, saranno date delle copie del calendario di modo che ogni scuola superiore della provincia ne abbia una. L'incontro è finalizzato ad avvicinare i giovani all'Istituzione e prosegue nel solco delle iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità, evidenziando i valori sui quali si fonda l'attività della Polizia di Stato.

APPUNTAMENTI

Natale in bicicletta

L’IDEA

CINEMA

I mille volti del Natale 2

Comunale Matera - 0835334116 Natale a Beverly Hills 17,30 - 19,30 - 21,40

Anna e Antonio

Kennedy Matera - 0835334116 La principessa e il ranocchio 17,30 - 19,30 - 21,40

Duni Matera - 0835331812

Che la strada che da oggi percorrerete insieme sia lastricata di serenità, pazienza e tanto tanto amore... Auguri per questo vostro intenso cammino.Auguri da tutta la redazione de “Il Quotidiano”

Io e Marylin 18 - 19,50 - 21,40

Patron Antonio Matera Cado dalle nubi 18 - 19,50 - 21,40

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Natale a Beverly Hills 17-00, 19,30 - 21,30

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Natale a Beverly Hills ore 19,00-21,30

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Francesco e Tina

Natale a Beverly Hills

Oggi festeggiano i 50 anni di matrimonio. Tanti cari auguri da tutti i parenti.

RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087 STANO CUCINA CASARECCIA 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

È PARTITA ieri la seconda edizione del concorso “I mille volti del Natale 2” indetto dal portale sassiland.com aperto a tutti, fotoamatori e professionisti. Dal 15 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010 sarà possibile inviare foto natalizie con mille ambientazioni diverse. Oggetto del concorso sarà il Natale con le sue atmosfere, il calore, i regali ed il clima che si respira in città. L'iniziativa, completamente gratuita, premierà la foto più “originale ed evocativa” tra quelle proposte dai partecipanti attraverso il sito Sassiland. Basterà registrarsi e caricare la propria immagine digitale a tema natalizio seguendo le istruzioni on line. Al vincitore, la cui immagine sarà selezionata da una giuria di fotografi professionisti, andrà una webcam USB da installare sul proprio computer. Lo scorso anno sono arrivate ben 122 foto da ogni parte del mondo garantendo ai partecipanti una grande visibilità dal momento che il portale SassiLand vanta circa 1600 iscritti che giornalmente consultano il sito di notizie, le webcam su Matera e la ricca sezione sugli eventi in città e su quanto accade quotidianamente. L'autore della foto dovrà trasmettere a chi la osserva, qualcosa che vada al di là del semplice ricordo del proprio Natale (o del periodo prima e dopo la festa) ma suggerire piuttosto un'atmosfera o uno scorcio particolarmente significativo per evocare la magia di questa festa. Non ci sono limiti alla creatività. Tra tutte le foto pervenute verrà scelta la foto vincitrice che sarà segnalata sul sito di sassiland dove saranno pubblicate, man mano che giungono, anche tutte le foto valide in gara. matera@luedi.it

DOPO molti anni a Los Angeles Cristina incontra Carlo, un mascalzone che l'aveva abbandonata incinta di sette mesi .

Principessa e ranocchio CHECCO Sullo sfondo della magica New Orleans, nasce la storia che ha per protagonisti la bella aspirante cuoca Tiana e un principe trasformato in ranocchio che vuole disperatamente tornare umano.

Io e Marylin GUALTIERO Marchesi è un “riparatore” di piscine col cuore spezzato e una figlia adolescente. La moglie gli ha preferito il circo e Pasquale. Una sera con una coppia di amici gay improvvisa una seduta spiritica ed evoca Marilyn Monroe.

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Il presidente Stella: «Per rilanciare l’area era indispensabile ridefinirne identità e mission»

Valbasento, al via la bonifica La giunta ha approvato lo schema di Accordo di Programma per gli interventi VALBASENTO - La bonifica della Valbasento è partita. La Giunta provinciale di Matera ha approvato lo schema di Accordo di Programma che definisce gli interventi per la messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda dell'area industriale della Valbasento. A renderlo noto l'assessore provinciale all'Ambiente Giovanni Bonelli che lunedì 21 dicembre, delegato dal presidente dell'Ente Franco Stella, sottoscriverà il suddetto Accordo. «Finalmente- hadichiarato l'assessore Bonelli - la crisi che da anni investe l'area industriale basentana è giunta al suo capolinea. Con l'approvazione dello schema di Accordo, la Giunta provinciale, grazie all'importantissimo contributo della Regione Basilicata, ha invertito la rotta che consentirà il rilancio produttivo e occupazione del primo sito industriale lucano. Grazie a questa intesa, infatti, tra il Ministero dell'Ambiente, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Ferrandina, il Comune di Grottole, il Comune

A sinistra il presidente Stella e la Valbasento

diMiglionico, ilComune diPisticci, il Comune di Pomarico e il Comune di Salandra tutta la Valbasento tornerà a essere oggetto di investimenti e quindi fonte di sviluppo imprenditoriale e occupazionale. Con una dotazione finanziaria di 4.545.454,00 euro, una metà a valere sui Fondi Por 2007-2013, messi a disposizione dalla Regione Basili-

Montesacaglioso Contributo prezioso

cata, e l'altra su Fondi statali (D.M. 28 novembre 2006, n. 308), avvieremo a partire da subito l'iter di bonifica del sito». Il sito della Valbasento occupa una superficie di circa 34 ettari ed è interessato da tre insediamenti industriali: Salandra al confine nord, Ferrandina nella zona centrale e Pisiticci a ridosso del confine

sud dell'area perimetrata. «Tre insediamenti industriali - ha precisato l'assessore Bonelli - a prevalente vocazione agricola. Ma è bene ricordare che sull'area in questione insistono anche numerose attività produttive di tipo chimico e aree dimesse che sono state in passato sede di produzione di manufatti in cemento, amianto e produzione di metanolo.

Infatti, la contaminazione dell'intera zona è dovuta, principalmente, alla presenza nei terreni e nelle acque di falda a metalli pesanti, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e solventi clorurati. Ebbene, questo Accordo di programma, definisce tutte le attività di bonifica che prevedono: progettazione e realizzazione degli interventi di messa in si-

curezza delle acque di falda e dei suoli delle aree pubbliche nonché di quelle agricole colpite da inquinamento indotto; . completamento caratterizzazione dei suoli e della falda delle aree agricole colpite da inquinamento indotto; 3. caratterizzazione e progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti dell'asta fluvialedel fiumeBasento». «L'area industriale basentana - ha concluso il presidente Stella -, l'ho sempre sostenuto con grande convinzione, rappresenta il cuore e il motore dello sviluppo di questo nostro territorio. Per poterla rilanciare, con efficacia, era indispensabile riprenderla in mano e ridefinirne identità e mission. Una conditio sine qua non che non poteva, però prescindere da una bonifica seria e responsabile che, tra le altre cose, rendesse giustizia alle nostre vittime dell'amianto. Oggi possiamo dire che un primo importante risultato per la reindustrializzazione della Valbasento è stato raggiunto». provinciamt@luedi.it

Ferrandina Uccio De Santis ospite della festa per i 25 anni dell’associazione

Santa Maria in Platea riaperta anche grazie alla famiglia Ciannella La Iannella è la prima donna a raggiungere le 40 donazioni

Avis, medaglia d’oro a Rosaria

MONTESCAGLIOSO - Nei giorni scorsi è stata riaperta ufficialmente al culto la chiesa di Santa Maria in Platea, conosciuta anche come Madonna delle Grazie, la più antica tra tutte quelle presenti a Montescaglioso, in virtù della sua attestazione al 1065 in un documento del vescovo di Matera, nel quale era confermata in possesso dell'Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo. I lavori che hanno riportato l'antico edificio, ubicato in prossimità dello stesso monastero, hanno visto sia l'impegno ed il sostegno della Regione Basilicata e della Sovrintendenza regionale ai Beni Architettonici e Paesaggistici, ma anche di privati cittadini. E' questo il caso di Maria Dolores Fontana Ciannella e del figlio Carmelo, da sempre tenaci promotori e sostenitori del restauro della Chiesa di Santa Maria in Platea. Con il loro continuo interessamento hanno voluto degnamente ricordare i propri cari che, da sempre,

hanno svolto un importante ruolo di benefattori dello stesso luogo sacro, «per fede cristiana e amore della storia e dell'arte, in auspicio del piccolo Antonio Rosario Ciannella», come tiene a sottolineare la stessa signora Maria Dolores. Proprio la famiglia Ciannella - Fontana è stata citata dall'ingegner Mario Maragno (Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata) nei ringraziamenti rivolti a tutti i privati cittadini, promotori e assidui sostenitori del restauro della Chiesa durato alcuni anni. Un valido esempio della presenza di tanti fedeli è relativa ai nuovi banchi fatti realizzare, che riportano il nome dei loro donatori. Insieme agli Enti competenti, nel tempo, hanno saputo validamente contribuire alla riapertura dell'antica Chiesa di stile romanico, con l'indiscutibile merito di portare avanti il progetto, sino alla riapertura al culto. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

FERRANDINA - Venticinque anni in salute. L'Avis di Ferrandina è arrivata al quarto di secolo in perfetta forma. Oltre 600 i soci del sodalizio intitolato a Mimì Larocca, 50 i nuovi “reclutati” soprattutto tra i giovanissimi. E, dato ancora più significativo di un'associazione viva e attiva sul territorio, tagliato il traguardo delle 700 donazioni nell'arco del 2009. Ottime ragioni per una festa di compleanno in grande stile. Ospite d'onore della serata Avis, presentata in maniera impeccabile da Rosanna Tota, l'anima dei Mudù Uccio De Santis. Oltre 450 tra soci e simpatizzanti hanno affollato la sala del Della Valle per assistere allo spettacolo. Ad aprire le “danze” le accattivanti coreografie del gruppo Dance Fitness. Poi la scena è stata tutta del cabarettista Dino Paradiso. Il giovane comico di Bernalda è riuscito a strappare applausi a scena aperta con esilaranti gag ispirate ai “metodi educativi” delle mamme nostrane e a incubi e ossessioni dell'infanzia. Ma c'è stato spazio anche per la consegna delle benemerenze statutarie. Si è cominciato con gli attestati consegnati dal presidente Giuseppe Selvaggi e dai componenti del direttivo Luigi Palestina e Nicola Schiavone ai soci che hanno raggiunto quota 8 donazione. E si è proseguito con le benemerenze di rame (16 donazioni), d'argento (24), in

attesa delle tre medaglie d'oro consegnate a conclusione di serata. Prima a intrattenere piacevolmente per oltre un'ora il numeroso pubblico lo spettacolo di Uccio De Santis. L'attore pugliese ha inanellato una serie di sketch tratti dalle varie edizioni televisive di “Mudù”, con esilaranti doppi sensi e, soprattutto, interagendo con il pubblico, parte integrante dello spettacolo. Poi, Uccio ha voluto personalmente consegnare gli attestati e le spille d'oro per i soci che nel corso della loro “vita Avis” hanno effettuato 40 donazioni di sangue. Il primo ad essere premiato è stato il sessantaseienne Domenico Lategana, donatore di lunga data. Lo ha seguito la giovanissima Arianna Savino che ha ritirato la spilla d'oro per il papà Luciano, assente per motivi di lavoro. Commozione e applausi, infine, per la premiazione di Rosaria Iannella. È la prima donna nella storia dell'Avis di Ferrandina a raggiungere le 40 donazioni di sangue. A conclusione di una serata ricca di emozioni gli interventi del presidente Giuseppe Selvaggi, dell'amministratore Antonio Zizzamia e del presidente dell' Avis Provinciale di Matera Vito Iannella che hanno esortato tutti i presenti a salvaguardare il prezioso patrimonio sociale che l'Avis rappresenta a Ferrandina e in tutta la Basilicata. Ma per Uccio De Santis la serata non è di certo finita qui. Ricevuta in dono da Gi-

La premiazione di Rosaria Iannella

no Porsenna una copia del suo romanzo “Basta con queste mensogne…..siamo stuffi”, l'attore si è concesso al pubblico, con gene-

rosità ed estrema affabilità, per gli autografi e le immancabili foto ricordo. Margherita Agata provinciamt@luedi.it

Festa del presepista MARCONIA - L'Associazione Presepistica Stella Cometa di Marconia ha organizzato per Natale la quinta edizione della Mostra del Presepio. La rassegna espositiva, organizzata in collaborazioneconla ParrocchiaSanGiovanniBosco, conilPatrocinio delComune diPisticci ed allestitanei localiparrocchiali, sarà inaugurata il 23 dicembre prossimo e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2010 dalle ore 17:30 alle 21:30. Nel corso della serata inaugurale, ad iniziare dalle ore 18:00, sarà possibile assisteread uno spettacoloitinerante del gruppodi musica etnica-popolare “Gli ……Asserenati”. Alla mostra parteciperanno, oltre ai presepisti locali, anche artisti dei paesi limitrofi. La sera del 6 gennaio 2010, a tutti i partecipanti, sarà consegnato un attestato di merito è un ricordo della manifestazione. La mostra è stata organizzata con il contributo economico di Radio Radiosa di Matera, Specialmix Miglionico di Altamura, Punto Arreda Tornese e Sapori di Campagna di Marconia. La rassegna espositiva avrà un suo prologo oggi ultima domenica del periodo d'avvento, con la terza Festa del Presepista.

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Il sindaco Raffaello Marsilio lo ha definito «Un membro della comunità cittadina»

Il sacerdote dei più deboli Ricordata a Tricarico la figura di Don Gnocchi a due mesi dalla beatificazione TRICARICO - «Un vero, uomo, un eroe, un santo». Con queste parole Mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi, ha definito Don Carlo Gnocchi. Le parole del Presidente della Fondazione Don Gnocchi nell'incontro tenutosi a Tricarico, a due mesi dalla beatificazione di Don Carlo, avvenuta il 25 ottobre presso il Duomo di Milano. L'incontro, moderato dal prof. Rocco Gentile, è stato introdotto dal canto, eseguito a cappella dalla Corale Diocesana diretta da Don Michele Pandolfi, Iubilate Deo. Il Sindaco di Tricarico Raffaello Marsilio ha detto che Don Gnocchi per la comunità tricaricese, da sconosciuto ne è diventato suo membro. Marsilio ha poi parlato della grande umanità di Don Carlo, umanità che è ora posta in essere da tutti coloro i quali fanno parte della sua fondazione. Infine il sindaco ha ribadito la bontà della scelta di accogliere la Fondazione Don Gnocchi a Tricarico. La parola è poi passata alla dottoressa Mosca responsabile a Tricarico e ad Aceranza. La dottoressa ha fatto presente ai tanti ospiti che questa è sola la prima di tante iniziative culturali che si susseguiranno per far conoscere

Don Gnocchi tra i suoi mutilatini

meglioai cittadinitricaricesi e del comprensorio la figura di don Gnocchi. «L'uomo che seppe la guerra e le lotte degli uomini, imparò dal fascino della notte il chiarore del giorno». Con questi versi di Scotellaro ha esordito il neo direttore generale della Fondazione, il dottor Martinelli il quale ha detto che i versi del poeta tricaricese sono un po' precursori dell'opera che la Don Gnocchi sta mettendo in pratica a Tricarico. La parola è passata al direttore generale dell'Asm di Ma-

tera Vito Gaudiano. Ha ricordato il lungo lavoro fatto per avere centri della Fondazione Don Gnocchi in Regione e ha fatto presente che il centro di Tricarico sta diventando sempre più fiore all'occhiello della riabilitazione. Molto più prolisso Mons. Bazzari il quale ha parlato della vita e delle opere di don Carlo Gnocchi. Mons. Bazzari ha parlato del sorriso e dello sguardo di don Carlo, capace di far sentire ad ogni persona il suo calore. Ma ha anche ricordatocome donCarlo sosteneva di cercare sempre

Dio, facendolo soprattutto attraverso il sorriso casto dei bambini e quello stanco e opaco dei vecchi. E proprio per questo la fondazione si occupa principalmente di queste categorie di uomini. Infine Mons. Bazzari ha parlato del lungo processo di beatificazione e dell'attesa della sua santità in quanto santo era già considerato in vita da tutti coloro i quali avevano avuto modo di conoscerlo. Infinelaparola èpassataal Vescovo della Diocesi di Tricarico Mons. Vincenzo Orofino. Ha dapprima ringraziato la Fondazione per la sua presenza a Tricarico, presenza che non significa solo assistenza sanitaria ma anche crescita culturale., esperienza ecclesiale, concezione di vita. L'assistenza sanitaria è conseguentemente di alto profilo perché tutto ciò impone un grande rispetto per la dignità di ogni singola persona. Mons. Orofino ha poi ricordato che il primo ospedale a Tricarico ha avuto sede presso l'episcopio, grazie ad un altro grande uomo qual era Mons. Raffaello delle Nocche. Infine il Vescovo ha ribadito la necessità del dialogo tra Asl, Fondazione, Amministrazione ed Episcopio. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it

San Mauro Forte Graffiti tracciati su due pareti disponibili a bordo strada

Il graffitaro innamorato Messaggi d’amore sulla strada Ferrandina San Mauro SAN MAURO FORTE - Si sa, l'amore non conosce confini nelle modalità in cui può essere manifestato e spesso ci si avvale dei rafforzamenti linguistici per esprimerlo al meglio. D'altronde la ricerca di «in quanti modi si può dire ti amo» è sempre in corso ed è stato ed è tra gli sport preferiti tra gli innamorati, accanto a quello del classico tormentato sfogliare della margherita. Ed è proprio in uno di questi teneri esercizi che sembra cimentarsi un anonimo ma perseverante “graffitaro” che da una mesatina a questa parte sta “postando” sulla strada provinciale Ferrandina-San Mauro Forte tutta una serie di originali messaggi destinati sicuramente ad una “Lei”. Ma potrebbe anche essere, magari, una “pasionaria” ad un Lui o, addirittura, una situazione più intrigante ancora. Insomma, è agli inizi di novembre, infatti, che agli assonnati pendolari abituali di questo tratto brullo e tortuoso della viabilità provinciale sono apparsi in una curva un primo grande lenzuolo bianco legato a mò di striscione con dei legacci di fortuna contenente una scritta amorosa. Poco più avanti attaccati ai muretti che fanno da spalliera al ponticello sul torrente “Salandrella” ecco lì altri due striscioni più piccoli ma colorati su cui campeggiavano altre scritte di analogo contenuto. Su uno c'era uno spagnoleggiante “Saludos Amor” e sull'altro un anglosassone“Love Greetings”. Alla loro vista per chi passava era d'obbligo un complimento divertito, qualche sorrisino e persino qualche foto volante con il telefonino a documentare la simpaticità e l'inusualità dell'accaduto. Ma evidentemente da allora o la “Lei” non ha ancora ceduto alle lusinghe e alla corte del nostro misterioso eroe, oppure la stessa ha preteso ulteriori prove d'amore da parte dell'impavido spasimante. E' quello che avranno pensato i divertiti

I graffiti presenti sulla strada provinciale FerrandinaSan Mauro Forte

fruitori di questa telenovela in salsa paesana nel vedere comparire da qualche giorno, sulla stessa strada e nello stesso tratto altri due messaggi dello stesso tenore. E sì perché è indubitabile che sia stata la stessa mano a “postare” anche questi due nuovi messaggi d'amore dello stesso tono e nelle stesse due lingue, seppure con qualche difficoltà emergente nello spagnolo. Questa volta il nostro impavido eroe si è limitato ai tradizionali graffiti tracciati su due pareti disponibili a bordo strada. Un clas-

sico “I love you”e un “Te quiero mucho” allungato con una “i” di troppo. Errore veniale per chi per la sua bella, immaginiamo di notte, si rechi lì ad esprimere il suo profondo sentimento per la sua bella affinché, immaginiamo, la mattina passando possa vederlo e magari commuoversi un po'. Ci auguriamo per davvero che il nostro eroe sia riuscito a conquistare il cuore della sua bella. Lo scopriremo, forse, dal susseguirsi o meno del suo impegno in quest'originale messaggistica extraurbana. Vito Bubbico

Intervengono Santochirico, Latronico e Di Lorenzo

«La Regione si opporrà contro il vincolo paesaggistico di Irsina» IRSINA - La Regione Basilicata «si opporrà in ogni modo contro il vincolo paesaggistico dell’intero territorio di Irsina così come è stato proposto». Lo ha annunciato, attraverso l’ufficio stampa, l'assessore regionale all’ambiente, Vincenzo Santochirico. «La proposta di vincolo paesaggistico – ha continuato l'assessore –è stata avanzata dalla direzione regionale dei Beni culturali, organo periferico del Ministero dei Beni culturali, guidato da Sandro Bondi. Ai fini di un parere assolutamente non vincolante, la proposta è stata notificata in pieno agosto, quando è noto che gli uffici non sono nel pieno della loro attività, senza preventiva interlocuzione con il Dipartimento e tanto come con l’assessore all’ambiente o con altro rappresentante del governo regionale e senza coinvolgimento del Comune». Per Santochirico, «la verità è che il vincolo viene immotivatamente esteso a tutto il territorio irsinese e la Regione Basilicata si è espressa un mese fa, attraverso la commissione tutela del paesaggio naturale, contro la proposta di vincolo. La verità è che la proposta è stata presentata da un organo del Governo nazionale. Per ritirarla basta che il Governo, ossia il ministro Bondi –ha conclusol’assessore – assuma questa decisione». In un'interrogazione al Ministro per iBeni culturali, il senatore Cosimo Latronico (Pdl) ha chiesto «se ritenga necessario intervenire per ridefinire la perimetrazione delle aree del comune di Irsina da assoggettare a tutela limitando il vincolo alle sole zone di reale emergenza paesaggistica». Il parlamentare ha sottolineato che «lo scorso 14 settembre, la Direzione regionale per i Beni culturali ha trasmesso al Comune di Irsina la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'intero territorio comunale. I requisiti prescritti dalla norma - ha proseguito Latronico - difficilmente possono trovare riscontro nelle aree costituenti ilterritorio diIrsina, aree incluse da anni in piani di industrializzazione e che a seguito delle notevoli trasformazioni subite, oggi non presentano peculiarità tali da renderle meritevoli di speciale tutela. Tutte le attività imprenditoriali, dall'industria all'artigianato, dal turismo al commercio, saranno, difatti, inevitabilmente condizionate alle prescrizioni contenute nelle linee guida allegate alla proposta di tutela paesaggistica». Secondo Latronico, «la stessa amministrazione comunale ritie-

Irsina

ne auspicabile una riduzione dell'estensione del territorio comunale da sottoporre a tutela» ed «è opportuno, quindi, laddove non vi siano le rilevanze paesaggistiche, ridefinire la perimetrazione dellearee daassoggettare a vincolo limitando - ha concluso - lo stesso alle zone di reale emergenza paesaggistica». Anche il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (An-Pdl), rileva che «l'incontro pubblico tenutosi ad Irsina e convocato dal commissario prefettizio per discutere del vincolo paesaggistico emanato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali allo scopo di aprire un dibattito ed ascoltare quindi le istanze provenienti dal mondo politico, sociale e dell'associazionismo al fine di definire le osservazioni a detto provvedimento, così come prevede la legge, non ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti del Parlamento e del Consiglio regionale». Di Lorenza esprime il proprio disappunto«per taleinconveniente che ci auguriamo sia stato dovuto ad una mera dimenticanza, perché la presenza dell'opposizione avrebbe fatto chiarezza su talune omissioni e responsabilità». «Come tutti sanno - aggiunge Di Lorenzo - la Regione Basilicata ha infatti avuto un ruolo determinante nella vicenda nel senso che si è addivenuti al provvedimento della Sovrintendenza di vincolo paesaggistico perché non è stato espresso nei termini consentiti dalla legge alcun parere né contrario e né positivo. Siamo certi che il Pdl di Irsina saprà denunciare all'opinione pubblica le responsabilità di chi, pur avendo la possibilità di evitare tale decisione che danneggia la comunità irsinese, non lo ha fatto salvo poi partecipare a dibattiti ed assemblee e senza interlocutori».

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37 Bernalda L’associazione Viva organizza la manifestazione insieme al Comune e ad altri sodalizi

Arriva la magia del Natale Da oggi corso Umberto si illuminerà con tanti mercatini e degustazioni BERNALDA - Corso Umberto da cornice a “Bernalda in Piazza”. L'evento, che avevamo già annunciato qualche giorno fa durante la fase costitutiva dell'associazione Viva, vedrà la via centrale bernaldese trasformarsi oggi nello splendido scenario di un mondo che abbraccia i commercianti, gli artigiani, i mercatini di Natali, i sorrisi dei bambini, il Natale, la musica, la gastronomia e la tradizione. La manifestazione nasce appunto, come già anticipato da Michele Fuina, presidente dell'associazione “Viva” di Bernalda e Metaponto, per portare un vento nuovo sulla più bella galleria naturale della città qual è corso Umberto con i suoi oltre due chilometri di vetrine che qui si affacciano. E l'evento, targato 2009, il primo della storia dell'associazione , ha proprio questo intento, ovvero, dare la possibilità ai cittadini di vedere la propria città sotto un'altra veste. E proprio sulla scia di questo possiamo dire che il lavoro di Viva ha dato già i suoi primi frutti, anzi i suoi primi alberi di Natale che le attività commerciali hanno posto davanti alle loro vetrine ed addobbato in un'unica decora-

Corso Umberto vivrà la magia del Natale

zione che rende Corso Umberto, e le altre vie, caratteristiche e piacevoli da ammirare. Ritornando alla festa di oggi, questa prima, definita, “Grande festa di Natale” con “Bernalda in Piazza”, registrerà la partecipazione dei commercianti e degli artigiani i quali, dopo l'inaugurazione che è stata fissata alle ore 17, daranno il via all'evento con l'apertura dei mercatini di Natale. Alle ore 17,30 ci sarà l'esibizione della banda di Babbo Natale e per l'incredulità dei più piccini su cor-

so Umberto a regalare sorrisi sarà il calesse di Babbo Natale. Sempre in questa fascia d'orario a fare la loro apparizione saranno le Christmas Star e un ospite speciale che regalerà palloncini colorati e leccornie a tutti. Alle ore 19,30 spazio alla festa del disegno, infatti, i bambini che avranno portato un disegno sul tema del Natale potranno esporlo presso il Laboratorio d'arte lungo corso Umberto. Per i più grandi, alle ore 20, oltre ai mercatini, è stato pensato “Aspettando il Natale”, una

kermesse di tradizione e gastronomia. Si partirà con la “sagra del panzerotto”, a seguire, sulla scia dei profumi che richiamano l'arte delle nostre nonne, ecco la “pettolata” che sarà accompagnata, in veste di custode gelosa, da “un mondo di dolci”. Quindi tanti gli ingredienti di questa prima grande festa del Natale pensata e messa su dalla neoassociazione Viva che abbraccia i commercianti e gli artigiani di Bernalda e Metaponto. Un evento che richiamerà non solo i più piccini ma anche i più grandi; e proprio questo l'intento di Viva, ovvero, portare tra le vie della città i suoi cittadini. Partner di questo evento saranno, oltre al Comune di Bernalda, le Acli, l'associazione Beati gli Ultimi, l'associazione nazionale libera caccia, la New Sport Time, il primo circolo didattico di Bernalda, l'associazione la Coccinella, l'Avis di Bernalda, la Croce Rossa e l'associazione Oltre la Collina. Nomi del palcoscenico bernaldese, i quali, tutti insieme, daranno vita a questo evento che si presenta come unico nella storia della cittadina bernaldese. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Policoro L’assessore Lasaponara illustra le novità per il nuovo gestore

Rifiuti, pronto il bando Dopo 12 anni la città potrà contare su servizi più adeguati POLICORO - Come preannunciato in uno degli ultimi Consigli comunali della città di Policoro, il bando per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è ormai in dirittura d'arrivo: «Dopo 12 anni dall'ultima e ormai superata gara datata 1997, il nuovo bando pluriennale è quasi pronto per la pubblicazione. C'è voluto un po' -spiega l'assessore all'Ambiente Luisa Lasaponara- di tempo per recepire le normative nazionali ed europee in tema di tutela dell'ambiente, tra cui il decreto Ronchi, nonché l'entrata in vigore della raccolta differenziata prevista per legge nel 2011, con una previsione del 65% sul vasto territorio comunale. L'impresa che si aggiudicherà l'appalto di 1.700.000,00+Iva oltre alla normale raccolta e spazzamento si dovrà accollare anche gli oneri dei costi della discarica che solo lievitati a dismisura dal mese di febbraio del corrente anno per un'ordinanza dell'ex presidente della Provincia, Nigro, Ente compente in materia, di chiudere la discarica della vicina Colobraro per smaltire a Pomarico. Abbiamo come Comune di Policoro più volte sollecitato la Provincia e il suo nuovo presidente, Franco Stella, affinché riapra la discarica di Colobraro dando così ossigeno ai bilanci comunali che nel previsionale non avevano inserito questo imprevisto costo. Inoltre, dopo l'aggiudicazione del servizio per nove anni, partiremo con una campagna di sensibilizzazione che partirà dalle scuole, per educare i ragazzi alla raccolta differenziata, nelle aziende e nei nuclei familiari spiegando a tutti i cittadini che la differenziata aiuta a migliorare la qualità della vita e anche a risparmiare sulle relative spese pubbliche, coinvolgendo oltre all'impresa aggiudicatrice anche l'Ato rifiuti. Legata alla raccolta differenziata -continua Lasaponara- ci sono anche le isole ecologiche, che per la

grande superficie su cui si sviluppa Policoro si potrebbero dividere tra le più classiche campane nei punti più frequentati di Policoro ai contenitori per la raccolta del vetro-carta-plastica-umido nelle rispettive abitazioni civili, e comunque una mini sperimentazione c'è già stata durante l'estate al lido “La Duna” e sarà l'impresa aggiudicatrice a scegliere il criterio più logico. Inoltre vorrei ricordare che la raccolta differenziata non è obbligatoria fino al 2011, e fino a quella data facoltativa. Infine non è stato possibile creare una municipalizzata perché nello scorso luglio l'evoluzione normativa nazionale ha ridimensionato solo in casi particolari la creazione di società in house». provinciamt@luedi.it

Ieri saggio di danza al Palazzetto

Presepi e tradizione per celebrare le feste nel centro di Montalbano

Il centro di Montalbano

MONTALBANO - Sono nel pieno le attività natalizie a Montalbano Jonico, partite con l'inaugurazione della mostra dei presepi di Domenico Casalnuovo, lo scorso 5 dicembre, procedono con una serie di manifestazioni che confluiranno al 5 Gennaio con la rappresentazione del presepe Vivente a cura del Forum Giovanile Permanente con il patrocinio dell'Amministrazione comunale. Intanto, in Santa Maria dell'Episcopio, chiesa matrice di Montalbano Jonico, nell'ambito delle manifestazioni per “Montalbano Città” si è tenuto un incontro-conferenza sul monumentale Cappellone di San Maurizio, patrono della città, per svelarne la storia che vi riporta. Con l'Amministrazione e la Parrocchia, la sede comprensoriale di Policoro di “Archeoclub d'ItaliaSiritide” che ha concluso, così, il progetto annuale 2009 di ciclo di conferenze “Comunicare la storia”. A presentare la storia unica ed originale del Cappellone di San Maurizio il Sindaco di Montal-

bano, Leonardo Giordano, mentre l'introduzione è stata curata da Pietro Antonio Cirigliano, Presidente dell'Archeoclub “Siritide”. Ieri sera, invece, nel Palazzetto dello Sport, sempre a Montalbano, la scuola di danza “King's dance 2” di Michele Cantanna e Francesca Miccoli, presenta “Cabaret Show”, un saggio di danza natalizia della scuola di ballo. Il giorno 22, inoltre, fino a tarda sera negozi aperti per consentire ai cittadini di effettuare il tradizionale shopping natalizio con serata musicale e con una prima parte della manifestazione presepale con Maria e Giuseppe che girano per le vie del centro alla ricerca di un ostello. Inaugurate, inoltre, le mostre di presepi che hanno come sede le cappelle gentilizie della città jonica, allestiti su proposta della Pro Loco, dagli studenti delle scuole superiori. Un Natale ricco di iniziative, quindi. Anna Carone provinciamt@luedi.it

L’assessore Luisa Lasaponara

POLICORO Incontro di fine anno OGGI alle ore 10:00 presso il Palazzo di Città l'Amministrazione comunale incontra i cittadini nel consueto appuntamento di fine anno per tracciare un bilancio degli obiettivi raggiunti e quelli pianificati per l'avvenire. L’iniziativa rientra tra quelle previste a favore della comunità all’insegna della trasparenza.

Policoro, il sindaco ringrazia i dipendenti del Comune POLICORO - L'Amministrazione comunale ha incontrato nella mattinata di ieri presso il Palazzo di città, nel tradizionale appuntamento di fine anno, i dipendenti dell'Ente ringraziandoli per il lavoro svolto a favore dei cittadini-utenti e premiando con una pergamena quegli impiegati che a giorni andranno in quiescenza e alcuni già da mesi in pensione. Il sindaco, Nicola Lopatriello, ha augurato loro un buon anno 2010: «A nome di tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, affinché l'anno nuovo ormai alle porte possa essere prodigo di soddisfazioni per tutti noi e per questa città che merita tutto il bene possibile». Ha voluto anche ringraziare tutti coloro che gli hanno espresso solidarietà in

questi giorni dopo la telefonata minatoria ad un'emittente radiofonica locale: «Nella speranza che il colpevole sia quantomeno individuato. D' ora in poi mi confronterò con cittadini ed eletti solo su temi politici che riguardano la mia città, cercando di non cadere nei tranelli di una politica incentrata troppo sui personalismi. Credo che una città come Policoro, tra le più grandi realtà della Lucania, proprio perché città debba avere, così come ha, una classe politica degna della sua grandezza senza litigi degni di paesi; ma comportamenti più consoni alla crescita esponenziale che ha avuto in cinquant'anni di autonomia comunale e le cui prospettive sono ancora più imponenti». provinciamt@luedi.it

Il sindaco Nicola Lopatriello

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Domenica 20 dicembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Il maltempo blocca alcune gare dell’ultima giornata dell’anno Probabile recupero il 27 gennaio

In serie A stravince la neve Rinviati i due anticipi Bologna-Atalanta e Fiorentina-Milan, stop anche a Udine ROMA – La neve, caduta copiosa in molte aree del Centronord, sconvolge la 17/a giornata del campionato di calcio di serie A, costringendo al rinvio dei due anticipi in programma ieri– Bologna-Atalanta, prevista alle 18, e FiorentinaMilan, alle 20.45 – come pure di Udinese-Cagliari, che si sarebbe dovuta giocare oggi alle 15.00. Sempre che, ove perdurino le avverse condizioni meteorologiche, domani non se ne debbano rinviare altre. Le sei squadre finora interessate scenderanno dunque in campo nel 2010. La prima data utile per i recuperi sembra essere mercoledì 27 gennaio, ma si parla anche del 24 febbraio. «La Lega Calcio – afferma un comunicato ufficiale – preso atto del perdurare dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito le città di Bologna e Firenze, vista anche la comunicazione dei locali Gruppi Operativi di Sicurezza relativamente all’assenza delle condizioni minime di sicurezza per l’agibilità degli impianti e constatata l’impossibilità di fissare date alternative nei prossimi giorni a causa dell’inizio del periodo di riposo invernale obbligatorio dei calciatori, ha disposto il rinvio a data da destinarsi delle gare Bologna- Atalanta e Fiorentina-Milan». Nel capoluogo emiliano la fitta nevicata caduta nella notte ha reso impraticabile il Dall’Ara. Inizialmente l’incontro era stato rinviato alle 13 di domani. Verso le 14 l’arbitro Orsato di Schio aveva deciso che non era possibile giocare. A protestare per la decisione di “congelare” la partita erano stati anche i poliziotti, attraverso il loro sindacato: «Solo nel mondo del calcio – aveva denunciato il Siulp, prima della decisione della Lega – è possibile stabilire tre ore prima se un evento pubblico si svolgerà o meno». Scenario analogo a Firenze e, più

Mondiale ai catalani, è Grande Slam

Barça, come te nessuno mai

La neve al “Dall’Ara” sopra lo stadio di Firenze e quello di Brescia

tardi, a Udine. «Non si potevano correre rischi: sugli spalti, c'è troppo ghiaccio. Con il questore Tagliente non ce la siamo sentita di far disputare questa partita», ha commentato l’azionista di maggioranza della Fiorentina, Andrea Della Valle, al termine di un vertice allo stadio Franchi assieme anche al sindaco di Firenze, Matteo Renzi. «Dispiace per i tifosi, ma non si può rischiare. Sarebbe stato brutto

far giocare Fiorentina-Milan a porte chiuse, il rinvio quindi è stata la scelta migliore, condivisa e dettata dal buon senso», ha aggiunto. Soddisfatto anche il presidente dell’Associazione italiana calciatori: «Si tratta di una scelta di buon senso – ha detto Sergio Campana – che salvaguarda l’ incolumità fisica dei giocatori» e «dimostra grande rispetto per il pubblico».

DOPO 120’ di sofferenza, e di rischi più o meno calcolati, il Barcellona è salito per la prima volta sul tetto del mondo, chiudendo come meglio non avrebbe potuto fare un 2009 per certi versi irripetibile. Il club catalano, nella magica serata di Abu Dhabi, dopo avere conquistato il successo per 2-1 sull'Estudiantes La Plata, ha stabilito un record che – d’ora in avanti –potrà solo essere eguagliato: ha vinto, nell’arco di un solo anno solare, tutte le competizioni alle quali ha partecipato. Il Barça è partito dalla Liga, ha proseguito con la Coppa del Re, quindi con la Champions League, con la Supercoppa di Spagna, con la Supercoppa europea ed ha chiuso questa magnifica sestina con il Mondiale per club. Da questo momento in poi, i catalani non potranno essere più superati. Giustificate, quindi, le lacrime di Pep Guardiola al termine dell’impresa sull'Estudiantes La Plata, vincitore della Coppa Libertadores (la Champions League del Sudamerica), la squadra di Juan Sebastian Veron, che sognava di ricalcare le orme del padre, anche lui campione del mondo per club con l’Estudiantes, nel 1968, e l’anno dopo battuto dal Milan. Guardiola si è sciolto in lacrime di gioia non appena ha capito di avere ottenuto il massimo alla sua prima esperienza di allenatore. A solo 39 anni, l’ex cen-

trocampista cresciuto nella “cantera” del Barcellona potrà solo ripetersi, non migliorarsi. Il 2009 è stato l’anno del Barcellona, ma soprattutto l’anno di Lionel Messi: l’argentino, ai successi conquistati con la “camiseta” blaugrana (stasera, però, il Barca sfoggiava una sgargiante maglia rosso elettrico), ha aggiunto il Pallone d’Oro di France Football come miglior calciatore dell’anno. E, dulcis in fundo, il gol che ha deciso la finale di Abu Dhabi, con un tocco di petto a pochi passi dalla porta. Non poteva essere che lui, la “pulce” che già aveva segnato al Manchester Utd nella finale di Champions, il simbolo di questa partita così dura, difficile, tesa, nella quale il Barcellona si è confermato una corazzata invincibile nonostante l’Estudiantes abbia tentato in ogni modo (e con troppi falli) di non far giocare la squadra “blaugrana”. I catalani, infatti, erano andati sotto nel primo tempo, dopo che Boselli aveva sbloccato il punteggio con un colpo di testa ravvicinato. Il pareggio è arrivato grazie a Pedro, ancora una volta decisivo, a soli 2' dallo scadere del 90'. Al 5' del secondo tempo supplementare è poi arrivata l’acrobazia di Messi, che segnando con un colpo di petto (si era tuffato per colpire di testa) ha mandato il Barça in paradiso. Anzi, sul tetto del mondo.

L’ex allenatore di Inter e Lazio si siede sulla panchina del Manchester City

Mancini alla corte degli sceicchi MILANO - Roberto Mancini è il nuovo allenatore del Manchester City. Lo ha annunciato il club inglese sul proprio sito internet, precisando che l’ex tecnico dell’Inter, che prende il posto di Mark Hughes, sarà

affiancato da Brian Kidd. «Roberto è un manager di grande esperienza con una già provata serie di trofei e campionati vinti - ha detto il presidente Khaldoon Al Mubarak -. Esperienza e successi che parlano da soli. Ciò che è assolutamente chiaro è che Roberto crede nel potenziale del Manchester City e che farà di tutto affinchè la squadra raggiunga il più alto e importante livello. La mia speranza è che i nostri incredibili tifosi si uniscano a noi nel dare il benvenuto a Roberto nel club». Hughes è stato cacciato perchè «uno score di 11 vittorie in Premier (l'ultima oggi con il Sunderland, ndr) è chiaramente non in linea con gli obiettivi che ci

eravamo fissati – prosegue il presidente del City -. Lo scecco Mansour e la dirigenza intera hanno pensato che non ci fossero prove che la situazione sarebbe cambiata». Roberto Mancini torna in Premier League, con l'obiettivo di restarci a lungo. Troppo breve quell'esperienza al Leicester City: era il gennaio del 2001, il «Mancio» approdò in Inghilterra ma collezionò solo quattro presenze (e zero gol). Fu l'ultima avventura da calciatore prima di iniziare la carriera da allenatore: alla Fiorentina. A quasi nove anni di distanza, Mancini e l’Inghilterra tornano ad abbracciarsi: è il Manchester City

a dare una grande chance al tecnico jesino, uno dei tecnici italiani più vincenti nonostante la giovane età (45 anni da poco compiuti). A «Eastlands» Mancini eredita da Mark Hughes, esonerato nonostante la vittoria sul Sunderland (4-3), una squa- Roberto Mancini dra ricca di talento, ma incostante: le certez- vuole perchè lo sceicco ze sono i gol di Adebayor e Mansour, che ha già inveTevez, le parate di Given; le stito centinaia di milioni di incognite la «luna» di Robi- sterline dal suo arrivo nho e le frequenti amnesie (agosto 2008), non bada a spese pur di far grande i difensive. Il portafoglio però è aper- «Citizens», con la possibilito, a gennaio Mancini po- tà di firmare un progetto trà chiedere i rinforzi che importante.

MONDIALI 2010 Maldini: «Potevo andare in Sudafrica» Paolo Maldini poteva andare in Sudafrica: non da giocatore, ma addirittura da ct. È lo stesso ex capitano del Milan, ritiratosi dal calcio giocato lo scorso giugno, a rivelarlo in un’intervista a Sky Sport. «C'era l’idea di andare ad allenare una Nazionale che andrà ai Mondiali e che voleva me e un’altra persona come allenatore», dice, non precisando da chi sia arrivata l'offerta e ricordando inoltre la proposta di Carlo Ancelotti, che voleva portarlo con sè al Chelsea. E poi «con la Federazione ogni tanto ci sentiamo». «Ma – precisa – ho calmato anch’io gli animi e le proposte perchè volevo fare un anno al di fuori da questo mondo».

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Sport


Serie A. L’allenatore bianconero rischia il posto contro i siciliani che annunciano: «Noi senza paura»

Una sfida da ultima spiaggia La Juventus di Ferrara alla prova d’appello contro il Catania di Mihajlovic di TULLIO PARISI TORINO –Voglioso di riscatto immediato, ma per niente tranquillo. Ciro Ferrara si confessa così e spiega le ragioni per cui il Catania, derelitto e ultimo in classifica, può fare paura alla Juventus, che ha ben altre ambizioni. Non è tanto l’emergenza assoluta(fuori Buffon, Chiellini, Camoranesi, Sissoko, Iaquinta e Poulsen) a preoccupare Ferrara, quanto «il fatto che la vittoria sia quasi scontata, vista la differenza di puntiin classifica». Spiega ancora il tecnico: «Quest’anno abbiamo lasciato troppi punti con le avversarie meno blasonate e questo si paga, dunque serve il massimo della concentrazione». Non sono parole di facciata: Ferrara, che ammette di aver commesso anche lui qualche errore, non ha ancora adesso il polso esatto di una squadra anche misteriosa in certe metamorfosi, se si pensa che in due giorni è passata dal trionfo con l’Inter alla disfatta con il Bayern. «E' inutile negare che l'eliminazione pesa, ma a Bari ho detto che ci sono sconfitte e sconfitte: l’ultima non ha niente a che vedere con quella di Champions. Però meritiamo la classifica che abbiamo, come abbiamo meritato di uscire dalla Champions». «E' difficile capire le cause di una crisi –aggiunge –La rosa della Juventus è forte ma va

L’allenatore della Juventus Ciro Ferrara

stimolata tutti i giorni. Io sono molto determinato e credo che ci sia ancora uno zoccolo duro, ma dagli anziani pretendo ancora di più in fatto di stimoli. I campioni, però, non devono sentirsi addosso più responsabilità di altri, non sarebbe giusto. Hiddink? Non ero preoccupato nemmeno quando furono contattati anche altri allenatori prima di sceglie-

re il sottoscritto». Domani, centrocampo praticamente obbligato, con Melo, Tiago, Marchisio e Diego, Trezeguet in coppia con Del Piero (in ballottaggio con Amauri) e Legrottaglie ancora vice Chiellini, ma soprattutto Manninger vice-Buffon. «Ho piena fiducia in lui - dice Ferrara – già l’anno scorso ha dimostrato il suo valore».

CATANIA – Meglio la Juventus. Sinisa Mihajlovic va controcorrente. I bianconeri, come non mai bisognosi di una vittoria per lasciarsi alle spalle le brucianti sconfitte contro Bayern Monaco e Bari, non sembrano l’avversario ideale per il Catania, scivolato da solo in coda alla classifica ed in perenne ricerca di una svolta. Il tecnico serbo, però, la pensa diversamente: «Quando incontri una grande è più facile preparare la partita, perchè gli stimoli sono forti. Inoltre, visto che prima o poi bisogna affrontarla, meglio sfidare la Juventus adesso: se recentemente ha raccolto poco qualche problema deve averlo». «La squadra di Ferrara – continua Mihajlovic –sarà avvelenata dai recenti stop e farà di tutto per fare risultato pieno, ma noinon ce lapassiamo certo meglio e non saremo da meno. I bianconeri attaccano con molti uomini e quindi a volte concedono qualcosa in fase difensiva. Sappiamo come colpirli, ma non dobbiamo avere paura». Mihajlovic ha convocato 20 giocatori per la trasferta torinese. Spiccano le assenze dello squalificato Mascara e di Terlizzi, rimasto a casa in extremis. In difesa sarà uno tra Bellusci e Spolli a fare coppia al centro con Silvestre. Al posto di Mascara, invece, l’allenatore è intenzionato a dare spazio a un mediano in più (Izco o Ledesma) la-

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna

sciando a Llama e soprattutto a Martinez il compito di supportare il centravanti Morimoto. «Nonostante la classifica non sia felice – assicura Mihajlovic – siamo sulla strada giusta. Cosa ci manca? La giusta cattiveria in avanti. Le occasioni da gol le creiamo, dobbiamo essere più cinici nello sfruttarle. Non tiriamo mai in porta, da una settima-

na sto lavorando sulla fase offensiva per inculcare ai ragazzi la giusta mentalità. Faccio l’esempio di Martinez: Jorge è bravo nell’uno contro uno, ma contro il Livorno in almeno un paio di occasioni non ha tirato quando avrebbe potuto.È una questione di abitudine, bisogna cercare maggiormente la porta. Come diceva Boskov: «Chi tira, non sbaglia mai».

Il tecnico: «Penseremo al Chelsea a febbraio» Ranieri crede nelle possibilità della sua Roma

Mourinho carica l’Inter «Lavoriamo per meritarci «Mai due risultati negativi» il quarto posto Champions» MILANO – Quella contro il Chelsea «sarà una sfida come le altre». A sentire parlare Josè Mourinho, potrebbe esserci rimasto male Massimo Moratti, che dopo il sorteggio degli ottavi di Champions League si era detto sicuro che il portoghese avrebbe avuto motivazioni speciali contro la sua ex squadra. A ben vedere, però, Mourinho soppesa i commenti per non caricare la lunga attesa e indirizzare l’attenzione sull'ultimo impegno dell’anno per l’Inter, domani con la Lazio. «Ok, affronterò i miei ex giocatori, i miei ex tifosi, nel mio ex stadio. Ma – taglia corto – voglio che l'Inter si concentri sulla Lazio, sul ritiro in Arabia, poia gennaiosulla ripresa del campionato e quindi sulla Coppa Italia. Il Chelsea quando arriva, arriva». A Milano la squadra di Carlo Ancelotti arriverà il 24 febbraio, e quella sera Mourinho e la sua squadra si giocheranno tanto del loro futuro. Non è un’impresa affatto facile, ma società e tifosi si aspettano di vedere interrotto un trend che vede Zanetti e compagni non raggiungere la semifinale da sei anni e fermarsi agli ottavi da tre. In Italia, invece, le cose vanno decisamente meglio. «Non otteniamo mai due risultati negativi di fila», osserva Mourinho, che, dopo il pareggio di Bergamo, contro la Lazio vuole tre punti per mantenere, e se possibile consolidare, il vantaggio su Milan e Juventus prima della sosta natalizia. Mourinho non potrà contare su Sneijder, visto che l’olandese è squalificato. «Non è un problema, abbiamo già fatto a meno di lui e il nostro modulo è equilibrato», assicura l’allenatore nerazzurro, che

Il tecnico dei nerazzurri Josè Mourinho

al Meazza tornerà in panchina dopo un turno di squalifica. Ma, prima di concedersi un breve brindisi di fine anno con la stampa, il tecnico portoghese non nasconde i suoi dubbi sulle decisioni arbitrali subite da lui e dalla sua squadra nelle ultime settimane. «E' sempre il solito

problema, non ci sono lo stesso peso e la stessa misura per situazioni uguali – attacca Mourinho -: quando ho tempo, guardo la panchina avversaria e vedo fare cose che io non posso fare. Non può essere una scusa nè un alibi: se sappiamo che è così dobbiamo fare attenzione».

ROMA – Il Parma da temere, un quarto posto da meritare ed il mercato. Sono i temi trattati da Claudio Ranieri alla vigilia dell’ultima partita del 2009, in programma domani all’Olimpicocontro gliemiliani. Un ambiente favorevole, senza pressioni, una società seria: “Che non fa chiacchiere, ma che ha dei progetti concreti che sta portando avanti, il presidente Ghirardi e la sua famiglia sono innamorati del calcio». Tutte cose che rendono temibile l'avversario della Roma di domani. «Domani ci sarà da correre, da pressare, loro non ci daranno due secondi di tempo per giocare il pallone. Sarà una partita difficilissima, il Parma è una delle squadre più in forma del campionato, hanno un ottimo tecnico, ottimi giovani e giocatori d’esperienza, un buon mix. Bisogna avere grande rispetto, già qualche giorno fa ho detto ai ragazzi che, per certi versi, c'è da temere di più la partita di domani di quanto non temessimo la Samp». E la Roma vorrebbe chiudere l’anno solare con una vittoria, per prendersi il quarto posto. Un

Claudio Ranieri

primopasso deitanti che,sencondo l’allenatore, la squadra deve ancora compiere. «Siamo ancora in fase di risalita. Un bilancio? quello che ci siamo prefissati è di riportare la Roma in alto, abbiamo appena cominciato risalire la china, ma manca ancora tanto». Questa Roma merita il quarto posto?

QUI LAZIO

QUI PARMA

«Faremo di certo una buona partita»

Guidolin: «Siamo pronti ad affrontare una grande?»

BALLARDINI sa che l'esame di domani sera al “Meazza” è di quelli “tosti”, ma sa anche che la Lazio ha le potenzialità per fare bene, forte della vittoria ritrovata domenica scorsa con il Genoa e nonostante l’assenza dello squalificato Zarate. «Giochiamo contro la squadra più forte del cam- Davide Ballardini pionato e che è molto motivata perchè in campionato non fanno risultato pieno da due giornate», afferma il tecnico biancoceleste nella conferenza stampa pre-Inter, «li troveremo motivatissimi, ma siamo convinti di fare una buona partita».

«SPERO che la squadra sia pronta per affrontare un avversario difficile». Francesco Guidolin sa bene che per il suo Parma la sfida di oggi all’Olimpico contro la Roma sarà un bel banco di prova per capire le reali potenzialità degli emiliani. «Innanzitutto, noi dob- Francesco Guidolin biamo pensare a salvarci il più presto possibile – ha detto il tecnico dei gialloblù in conferenza stampa – Siamo poi consapevoli di affrontare una grande squadra, la cui qualità ha nulla da invidiare in Italia e all’estero».

«Se domani saremo così bravi da vincere si, altrimenti no. Io sono molto pragmatico, ognuno ha quello che si merita». Tante assenze per la sfida di domani, a partire da Perrotta squalificato, poi Mexes, Doni e Cicinho non in perfette condizioni (l'esterno «ha un problema al ginocchio – ha spiegato Ranieri – che credo sia più una questione ossea che legamentosa»), e poi non c'è Cerci reduce dalla trasferta di Sofia con dei punti sullo zigomo. «Mi dispiace che i medici non me lo abbiamo lasciato, ma c'è il rischio di una lacerazione maggiore. Mi dispiace, perchè dopo avere masticato amaro mercoledì ha giocato bene, ha segnato due gol ed era pieno di entusiasmo. Per la sua assenzail più dispiaciuto sono io». Per domani prevista una buona presenza di pubblico all’Olimpico, dopo una partenza difficile la squadraharitrovato ilfeelingconi tifosi, con la gioia di Ranieri.

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Sport 39

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Vanacore durante la partita di andata

Al Viviani uno spareggio per i rossoblù: c’è il Giulianova

Serve solo vincere UN SOLO risultato. Per dare senso al precario prosieguo di questa anomala stagione il Potenza può soltanto battere il Giulianova. Una squadra, quella abruzzese, definita dal dg Galigani “il modello a cui ispirarsi”. Tutti under tranne il capitano Garaffoni, scelta radicale dopo un campionato di Seconda Divisione - lo diciamo affettuosamente - vinto quasi per sbaglio grazie al capolavoro di un tecnico navigato come Dino Bitetto. La gara d’andata, parliamo di agosto, forni’i primi segnali di un campionato balordo. Potenza in dieci dopo pochi minuti per la doppia ammonizione di Giannusa, poi ad inizio ripresa la prima perla di Gragnaniello che si fa beffare lontano dai pali agevolando il vantaggio giallorosso. A completare l’opera, venne espulso anche Capuano. Per la prima volta il Potenza costruito in estate con presunte velleità da play-off inciampava nei suoi equivoci. E’passato un girone, ma sembra comunque passata una vita. Quella di oggi è una sfida già senza ritorno per i rossoblu, che se vogliono rimanere appesi al filo sottile che li lega a questa Prima Divisione necessariamente devono raccogliere i tre punti. E sperare. Perchè Capuano l’ha detto più volte: solo l’immagine di una squadra e di un ambiente che perseguono con determinazione la salvezza sul campo possono convincere qualche giovane di valore ad accet-

Langella e Catania a Giulianova

tare il trasferimento a Potenza nelle prossime settimane di mercato. Essere quint’ultimi e non sul fondo della classifica, per esemplificare, renderebbe più agevoli alcune trattative. Va dato atto in questo momento alla società - o a quel che ne rimane - di non guardare soltanto al quotidiano, provando anche a ipotizzare un futuro. Che resta incertissimo. Ma tutti gli sforzi che sta portando avanti il duo Galigani - Arcieri per chiudere il bilancio in pareggio, condizione essenziale per iscriversi al prossimo campionato, diventerebbero vani nel momento in cui non si do-

vesse riuscire a mantenere la categoria con i risultati. Significherebbe esporsi alle peggiori intemperie a livello di giustizia sportiva, correndo il rischio diperdere il posto tra i professionisti. Prima o Seconda Divisione che sia. Chi sta trovando le motivazioni per andare avanti, in questa tormenta, merita sostegno illimitato da parte di chi ha a cuore i colori rossoblu. Capuano in primis, che ha chiesto incessantemente durante la settimana il massimo coinvolgimento del pubblico. Il contributo che si chiede alla gente non è solo economico, vista la relativa incidenza degli incassi sulla gestione ordinaria. E’ un supporto di affetto e di calore, per spingere la palla in porta superando quelli che sono ad oggi i limiti fisiologici di una squadra rabberciata per infortuni ed esclusioni. Ma coloro che scenderanno in campo oggi, allenatore compreso, hanno scelto di sposare fino in fondo una causa scomoda. E vanno apprezzati. Bisogna vincere, questo è certo, senza frenesia ma con grande determinazione. Bisogna anche provare ad avere la meglio con due gol di scarto, perchè ribaltare l’esito dell’andata sarebbe un paracadute in caso di arrivo a pari punti in un’eventuale bagarre finale. Il freddo e la prevista neve non possono e non devono far paura. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Capuano: massimo rispetto ma perde pure il Real Madrid SE QUALCUNO soltanto dubitasse della verve di Capuano e delle grandi motivazioni che lo spingono a inseguire un’impresa a Potenza, le dichiarazioni della vigilia sgombrano il campo: «Massimo rispetto per il Giulianova e per i suoi risultati, ma oggi al Viviani perde anche il Real Madrid». Non sono parole di circostanza, ma fotografano la motivazione con la quale arriva a questa partita il Potenza, pieno di problemi. Non ultimo anche quello riguardante la cacciata da un ristorante per la truppa dei calciatori. Problema che, speriamo, sarà risolto al più presto da Galigani e Arcieri. «Siamo abbandonati e in una situazione complicata - dice l’allenatore - ma soltanto il risultato ci rimetterà in sesto». Quindi nessuna altra alternativa: il Potenza scenderà in campo per vincere e lo stesso atteggiamento tattico lo fa intuire. Il tema dominante della partita, che certamente sarà giocata su un terreno ai limiti della praticabilità, è abbastanza scontato e lo si intuisce dalla parole del responsabile tecnico della squadra: «Aggredire,

aggredire e attaccare, gli spazi e gli avversari. Ai limiti dello spasmo e con tutte le forze che disponiamo: non ci deve essere partita». Nessuna scusante, nessun alibi per le assenze, ma solo la convinzione che un successo contro il Giulianova potrebbe far tornare un pizzico di serenità in classifica e potrebbe aiutare a vivere questo periodo di pausa con maggiore entusiasmo. «Mi sono fatto un giro in città e ho potuto avere ancora conferma di quanto la gente di Potenza ami il Potenza e di quanta fiducia nutri nei confronti del sottoscritto. Già per la partita di oggi ho sentito che in giro c’è aria di battaglia sportiva. Dobbiamo onorare le aspettative dei nostri impagabili tifosi. Mi hanno chiesto di uscire fuori dai play out già oggi. Se siamo fortunati con la combinazione degli altri risultati, possiamo riuscirci, ma serve la spinta di tutti e l’attenzione dei ragazzi in campo. Ma siamo pronti, ci siamo allenati con scrupolo e siamo convinti che la nostra autostima solo con una vittoria crescerà». a.p.

La formazione Berardi va in panchina, ma solo per onor di firma. Langella reintegrato

ALL’ANDATA GIULIANOVA-POTENZA 1-0

Fiducia a Smith, accanto a De Cesare

GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi 6, Lieti 6,5, Sosi 6, 5, Vinetot 6,5, Garaffoni 7; Carratta 6,5, Carbonaro 6,5 (45' st Dezi n.g.), Croce 7,5; Melchiorri 6, Del Grande 7, Iachini 6 (43' st Rinaldi n.g.) A disp Gasparri, Faragalli, Amato, Panetta, Di Matteo. All.Bitetto 7 POTENZA (3-4-3) Gragnaniello 5.5; Chiavaro 6.5, Cardinale 6, Langella 6.5; Frezza 6.5 (36' st Nappello n.g.), Berardi 6, Giannusa 5, Vanacore 5.5 (1' st Lolaico 6), Catania 6, Aquino 6,5, De Cesare 5.5. (21' st Polani 5.5). A disp. Tesoniero, Porcaro, Barbato, Profeta. All. Capuano 5,5 ARBITRO: Colasanti di Siena 5. RETE: st 1' Croce NOTE:spettatori 2500 con 355 tifosi ospiti. Incasso non comunicato. Espulsi al 7' pt Giannusa, al 30' pt Capuano dalla panchina e al 37' st Del Grande. Ammoniti Giannusa, Chiavaro, Del Grande e Carratta Angoli 9-0 per il Potenza.

DICIANNOVE convocati, compresi Chiavaro (in ritiro con il gruppo, ma indisponibile per il noto problema al ginocchio), Berardi e Langella. Il centrocampista romano, che sta smaltendo un acciacco muscolare, andrà al massimo in panchina. Cosi’ come Langella, inserito gioco forza tra i diciotto nonostante sia stato nei fatti epurato. Sarà l’unico difensore in panchina, dove non ci sarà nessun attaccante per la febbre che ha colpito Umberto Nappello. Vedrà il campo solo in caso di Capuano sa che deve per forza vincere e lancia le due punte: Thomas Smith affiancherà De Cesare, con Lele Catania a supporto di una coppia ine-

dita dal primo minuto. Con la buona prestazione di Avezzano il giovane anglotoscano si è guadagnato una maglia da titolare, sorpassando proprio Nappello nella gerarchia degli under nel reparto offensivo. Sarà quindi 3-4-1-2, con la difesa a risentire maggiormente delle assenze. Davanti a Tesoniero il perno centrale sarà Lolaico, affiancato da Porcaro a destra e sul fronte opposto da Antonio Barbato. Per l’ex stopper del Trivento un attestato di stima da parte dell’allenatore, che nell’emergenza ha apprezzato lo spirito di sacrificio mostrato dal ragazzo - alla prima stagione tra i professionisti - durante gli allena-

menti settimanali. De Simone e Profeta presidieranno la mediana, dovequindi cisarà un uomo in meno rispetto all’assetto a cinque delle ultime uscite. Il ballottaggio sulle corsie esterne ha portato all’esclusione di Giorgio Lucenti, che siederà di fianco al tecnico. Probabile a questo punto sia lui a lasciare il Potenza a gennaio, nonostante Capuano l’avrebbe tenuto volentieri. La politica gestionale imposta dalle ristrettezze economiche non consentirà di protrarre anche dopo gennaio l’abbondanza in quel ruolo. Fiducia quindi a Frezza sulla destra e a Vanacore sulla corsia mancina. I PRECEDENTI Potenza e Giulianova tornano ad af-

frontarsi al Viviani in gare di campionato dopo venti anni. Il bilancio delle sei sfide a tutt'oggi disputate (3 in IVª Serie e 3 in Serie C2) è di tre vittorie rossoblu, un pareggio e due successi abruzzesi. Il primo confronto disputato al “Viviani” (il 13 febbraio 1955) fece registrare l'affermazione del Monticchio per 2-0, con le reti di Checchetti e Giovannelli. Dopo due affermazioni abruzzesi, il 23 ottobre 1988 si registrò un'altra vittoria dei rossoblu (allora guidati in panchina da Luigi Milan) per 2-1 grazie alle reti in rimonta realizzate nella ripresa da Antonio Petrella (al 47' ) e da Marcello Marrocco (al 54' ). p.s.

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40 Sport


TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Out Melchiorri e Campagnacci. Possibile una sola punta

Emergenza in attacco GIULIANOVA. Allarme attaccanti in casa Giulianova. Emergenza assoluta per l'allenatore Leonardo Bitetto, con l'infermeria che nei giorni scorsi si è nuovamente riempita. Soltanto domenica scorsa, per la prima volta dall'inizio della stagione, il tecnico ha potuto contare su tutto l'organico a sua disposizione. Nonostante i problemi di abbondanza, è arrivata una sconfitta sul campo del Rimini che ha interrotto una serie utile di sei partite. Problemi di abbondanza che sono durati soltanto pochi giorni. In vista della gara di questo pomeriggio a Potenza, infatti, sono out tutte le punte titolari, oltre agli infortunati Pucello, Donato e Panetta. Fermi ai box sia Campagnacci che Melchiorri. Il primo rientrava da un lungo infortunio e, dopo una botta subita domenica scorsa, si è nuovamente bloccato per un problema al polpaccio, nono-

Difesa a cinque e ballottaggio Carbonaro-Del Grande stante l'ecografia non abbia rilevato alcuna lesione particolare. Perprecauzione ilragazzo si è allenato a parte, e a questo punto appare improbabile che venga rischiato fin dal primo minuto. Problemi muscolari anche per Melchiorri, non convocato. Stringerà necessariamente i denti Carbonaro, nonostante non sia al top della condizione, che dovrebbe giocarsi un posto con Del Grande, a ridosso di Schineider, certo di giocare dall’inizio. Diverse novità anche negli altri reparti. A centrocampo, il giovane De-

zi dovrebbe affiancare il tandem composto da Croce e Carratta che dovrà fare filtro fra retroguardia e attacco. In difesa, davanti a Dazzi, linea a cinque composta da Lieti, Vinetot, Sosi, Garaffoni e Migliore. Bitetto sceglie così di coprirsi le spalle, in attesa che dal prossimo mercato di gennaio possa arrivare qualche innesto in grado di migliorare soprattutto la fase realizzativa della squadra, che riesce a creare tanto senza però finalizzare con facilità. Il direttore sportivo Pino Greco, ex giocatore del Po-

tenza nella stagione 86/87, è da tempo al lavoro, e sta seguendo diverse piste preservando, comunque, l'equilibrio di bilancio, un punto fermo per la filosofia della società abruzzese. Saranno pertantoscartate le ipotesi legate a quelle punte che, per vestire la maglia del Giulianova, “spareranno” un ingaggio alto. Intanto, lasocietà stacercando anche di risolvere il problema relativo al campo di gioco, considerato che per allenarsi la squadra è costretta a pellegrinare nella provincia teramana per preparare le partite. In settimana, i giallorossi hanno lavorato fra Controguerra e San Nicolò a Tordino. Fuori casa, il Giulianova ha vinto una sola volta, alla quarta giornata di campionato contro il Real Marcianise. Per il resto, lontano dal “Fadini”gli abruzzesi hanno raccolto quattro pareggi e tre sconfitte, segnando sette gol e subendone undici.

Vinetot è uno dei punti di forza del Giulianova

All’andata Croce piegò i rossoblù

Bitetto chiede ai suoi di essere più concreti

Dieci pareggi fino ad oggi

Faremo bella figura

Un’immagine della gara di andata

GIULIANOVA. L’incubo di Potenza. La notte scorre tranquilla per Capuano e soci, poi di soppiatto nel dolce dormire si intromette quel tiro da oltre trenta metri che tramuta il sonno in veglia. L’incubo peggiore del Potenza ha il volto di Marco Croce, fine dicitore del centrocampo del Giulianova. Correva il mese d’agosto, domenica 23. Di fronte Potenza e Giulianova, prima giornata di campionato. Il gran caldo portava in dote un pò di fastidio a muscoli e tenuta atletica, nulla a che vedere con il colpo che, in seguito, disturberà il sonno di tante notti. Capuano poteva aspettarsi tutto, meno quel colpo dalla distanza che gli avrebbe fatto saltare il primo banco di stagione. Una saetta da trenta metri dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa, partorita dall’estro di un giovanotto che possiede classe da vendere. Marco Croce, classe ’87, ideatore della manovra offensiva. Regista a tutto campo o trequartista, non muta la sostanza adibita da un calcio morbido e “sbarazzino”. Sempre presente (o quasi) finora, due reti. La prima nell’happening di Potenza, l’altra contro la Reggiana un mese fa. Due colpi, sei punti in classifica su un totale di 17. La media di Croce non fa sconti a nessuno e quando colpisce ri-

sulta letale. Ecco perché Capuano comincia a fare i conti con lo spettro; il talento è dietro l’angolo, occore una pattuglia di “acchiappafantasmi” che ne neutralizzi il flusso balistico. Sesto anno consecutivo nel Giulianova, praticamente non se mai mosso dall’ovile. Esordio in C1 a diciotto anni nel 2005: due presenze in chiusura di campionato e tante speranze per l’immediato futuro. Poi sempre un crescendo, due anni in C2 e poi di nuovo Prima divisone. Un nuovo salto di qualità è dietro l’angolo, soprattutto se continua a collezionare perle. PAREGGIO, CHE PASSIONE. La logica del passettino, a meno che non ci pensi Croce. Prendere punti un po’ qua e un po’ là, mai fare di un sol boccone dell’avversario la strategia vincente per evitare guai di classifica. Prima non prenderle, assicurarsi il piccolo passo che muove la classifica, infine provarla a vincere senza però concedersi qualche rischio di troppo per un’inopportuna sconfitta. Un cammino contraddistinto da un certo equilibrio sul filo del rasoio. Un cammino “benedetto” da dieci pareggi: come a dire, pari è bello e non pregiudica certo le sorti di squadra. Andrea Buonaiuto

PRECARIO (non nella posizione, ma perchè privo di certezze) eppure felice. Nemmeno un po’ preoccupato dal “misero” vantaggio sulla zona-incubo. Dino Bitetto, deus ex machina del sorprendente Giulianova, non ha un briciolo di paura: scruta il Potenza, valuta la forza impressionante delgirone, ma invitapure a non sottovalutare l’orgoglioso furore dei suoi ragazzi terribili. Che domenica scorsa soo stati feriti, ma non ridimensionati – “Il Rimini ha vinto con due prodezze, con gesti tecnici da categoria superiore” – tanto da nutrire una voglia matta di riscatto: “Honotato unaconcentrazione enorme e a sensazione dico che col Potenza faremo bella figura”. E per bella figura Bitetto intende la conquista di unrisultato positivo,“perché no anche una vittoria. In fondo – tiene a sottolineare l’allenatore giallorosso – scendiamo sempre in campo per ottenere il massimo al di là dei numeri e dei dieci pareggi conquistati nel girone d’andata. Bisogna approfondire il discorso perché molte ics sono arrivate in rimonta e contro le prime della classe e quasi sempre sono stati gli avversari ad arroccarsi per difendersi dai nostri assalti. Le statistiche a volte ingannano, soprattutto nel nostro caso. Se non avessimo avuto una mentalità autoritaria, addirittura spavalda non avremmo chiuso il girone d’andata in zona salvezza”.Certo, unpareggio al Viviani non sarebbe da buttare: “Il Potenza è forte, attraversa un periodo molto delicato ed ha la fortuna di avere uomini tenaci che tirano fuori il carattere nei momenti più duri. Ed anche un punticino ci andrebbe bene considerando le premesse”. Fin qui le note positive rese ancor più dolci dallo “spirito garibaldino”, ma qualche preoccupazione alberga nell’animo di Dino Bitetto perché il mercato incombe ed il girone di ritorno solitamente è un campionato nel campionato: “Tutte le squadre si muoveranno ed anche in maniera sostanziosa per nutrire organici già discreti. Penso alla Cavese, all’Andria,

«Il Potenza attraversa un momento delicato ma ha gli uomini per venirne fuori» alla Spal, a squadre partite con ben altri propositi e che adesso ci inseguono. Noi, di contro, procederemo come al solito coi piedi di piombo e semprenella stessadirezione cercando di indovinare qualche altro giovane di prospettiva. E questo chiaramente è un handicap perché quando anche un punto diventa vitale l’esperienza assume un valore enorme”. C’è pure un’altra considerazione che mette il malumore a Bitetto mentre rivisita la trasferta di Rimini

che è un po’la sintesi dell’intero girone d’andata: “A volte ci riescono cose impossibili, ma spesso sbagliamo quelle più semplici sciupando occasioni colossali perché troppo approssimativi e precipitosi. Su questo dobbiamo migliorare assolutamente a partire da Potenza. Sarà già difficile arrivare davanti al portiere contro una squadra tatticamente impeccabile e non possiamo concederci il lusso di fallire come capitato a Rimini”. Le battute d’arresto vanno mes-

se in preventivo – “soprattutto per una squadra come la nostra che alla vigilia veniva considerata la Cenerentola del girone” – ma gli errori possono essere cancellati. In maniera particolare quelli banali: “Anche questa settimana ho ribadito ai ragazzi che si può fare di più. E’ arrivata l’ora di essere più concreti”. Un pizzico di malizia in più e Bitetto, il precario per antonomasia, sarà ancor più felice. Filippo Zenna Bitetto

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Sport 41

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Il Marcianise ospita il rinato Taranto

La capolista a Foggia Big match a Rimini A Ravenna non si gioca per campo impraticabile Cavese

IL PRONOSTICO

1

Pescina

Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Posado-Campana CAVA DE' TIRRENI. La via dell'equilibrio. AVEZZANO. Venticinque i convocati di Stringara cambia per la quarta partita di fi- Bonetti per la trasferta di Cava. Fuori rela e sceglie la linearità del 4-4-2 alla ricerca stano solo Choutos e i giovani come Luzi e di un successo scacciacrisi e scacciapensie- Mateus. Si va verso la conferma dell'ormai ri. Fuori per squalifica capitan Nocerino, solito 4-4-2, da cui difficilmente si scosta in dubbio Farina (risentimenti al flessore), l'ex trainer della Dinamo Bucarest. Conferpronto il giovanissimo D'Orsi, titolare a mata in toto la difesa, con Birindelli, MoliFoggia. Esperimento Bacchiocchi sul ver- nari, Blanchard e Cesar davanti a Bifulco. I sante destro di difesa. Attacco inedito Sor- dubbi riguardano centrocampo e attacco. In mediana due i ballottaggi: Locatellirentino-Bernardo. CAVESE (4-4-2): Russo; Bacchiocchi, Cruciani e Bettega-Ferraresi. D'Orsi, Cipriani, Bacchi; Schetter, Scartoz- PESCINA (4-4-2) Bifulco; Birindelli, Molizi, Maiorano, Favasuli; Bernardo, Sorren- nari, Blanchard, Cesar; Locatelli, Bettega, tino. A disp.: Pane, Pozza, Carbonaro, Fari- De Angelis, Rebecchi; Berra, Bettini. A dina, Tarantino, Varriale, Turienzo. All.: sp.: Merletti, Petitto, Pomponi, Ferraresi, Cruciani, Cipolla, Franciel. All.: Bonetti. Stringara.

Foggia

IL PRONOSTICO

X

Verona

Arbitro: GALLO di Barcellona Assistenti: Parisse-Mascherano FOGGIA. Difficile impegno per il Foggia, a caccia di punti per la salvezza con la capolista Verona. I rossoneri sono pure privi del loro migliore goleador, il cileno Salgado, squalificato per due giornate: giocherà dal 1' Ferrari, supportato da Mancino. Per il resto, assente l'infortunato Trezzi, c'è il rientro a centrocampo di Velardi, in coppia con l'altro mediano D'Amico; sulle fasce, faranno da elastici Di Roberto e Colomba. FOGGIA (4-4-1-1): Bindi; Carbone, Burzigotti, Goretti, Micco; Di Roberto, Velardi, D'Amico, Colomba; Mancino; Ferrari. A disp.: Milan, Sgambato, Tarantino, Cuomo, Trezzi, Quadrini, Caraccio. All.: Porta.

Marcianise

VERONA. Organico pressoché al completo per Remondina: unico indisponibile in casa scaligera rimane Massoni. Probabile il ritorno al centro dell'attacco di Andy Selva, con Colombo dirottato in panchina. Conferma, nel tridente, per Diego Farias che si sta ben comportando. In difesa, Anselmi ancora una volta preferito a Comazzi, ormai dato in lista di partenza alla riapertura dle mercato invernale. VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Anselmi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Farias, Selva, Berrettoni. A disp.: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Garzon, Ciotola, Rantier, Colombo. All.: Remondina.

IL PRONOSTICO

1

Taranto

Arbitro: RUINI di Reggio Emilia Assistenti: Pavesi-Savelli MARCIANISE. Per la prima gara del girone di ritorno contro il Taranto, il tecnico del Real Gigi Boccolini si appresta a schierare una formazione a trazione anteriore, valorizzando tutto il potenziale offensivo disponibile. L'allenatore marchigiano potrebbe puntare su Poziello, al rientro dalla squalifica, al centrodel repartooffensivo, conManco eGalizia sulle corsie esterne. Sperimentato in settimana anche il tandem Poziello-Tedesco, supportato dai due esterni offensivi MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Porpora, Tomi; D'Ambrosio, Alfano, Della Ventura; Manco, Poziello, Galizia. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Murolo, Russo, Romano, Di Napoli, Montanari. All.: Boccolini.

Ternana

TARANTO. Corona sta meglio, ma è reduce da un giorno di febbre, Russo non sta bene e Innocenti è ancora infortunato. Risultato: attacco in emergenza, visto che Correa - oggetto ieri di una mattinata movimentata non è utilizzabile per decisione del presidente. Così Brucato dovrebbe far giocare Falconieri al fianco di Corona, che ancora una volta stringerà i denti. Confermata, per il resto, la formazione che ha rimontato il Cosenza nel secondo tempo del posticipo. TARANTO (4-4-2) Bremec; Calori, Viviani, Prosperi, Bolzan; Felci, Quadri, Giorgino, Scarpa; Falconieri, Corona. A disp.: Barasso, Lolli, Imparato, Iraci, Mezavilla, Berretti, Spinelli, Russo). All.: Brucato.

IL PRONOSTICO

1

Andria

Arbitro: BOLANO di Livorno Assistenti: Roccasalvo-Raparelli TERNI- “L'obiettivo è quello della promozio- ANDRIA. L' Andria a Terni dovrà rinunciane in serie B”: così si è presentato il nuovo tec- re a Pierotti squalificato sostituito da Ceppinico degli umbri, Domenicali. La “nuova” telli. A centrocampo tante conferme ma un Ternana potrebbe scendere in campo con un avvicendamento tra Iennaco ed Ottobre, inedito 4-2-3-1.A centrocampo,con Danucci nuovamente titolare dopo oltre un mese. In squalificato, ci saranno Confalone e Costan- attacco, invece, fiducia al tandem Anacletini. Alle spalle di Tozzi Borsoi agiranno Con- rio-Giorgetti con Sy in panchina. A disposicas, Noviello e Piccioni che avranno anche zione vi sarà anche l'ariete Mastrolilli per compiti dicopertura. Sonosalite lequotazio- un'emergenza in attacco che si avvia alla ni di Lacheheb, che potrebbe giocare a gara conclusione già prima delle festività nataliin corso. zie. TERNANA (4-2-3-1): Visi; Del Grosso, Tede- ANDRIA (4-4-2): Mennella; Ceppitelli, Sibischi, Borghetti, Bertoli; Confalone, Costan- lano, Pomante, Di Simone; Doumbia, Paotini; Concas, Noviello, Piccioni; Tozzi Borsoi. lucci, Ottobre, Rizzi; Anaclerio, Giorgetti. A A disp.: Cunzi, Perney, Di Dio, Lacheheb, Biz- disp.: Pazzagli, Sy, Goisis, Iennaco, Mastrozarri, Alessandro, Perna. All.: Domenicali. lilli, D'Allocco, Margarita. All.: Papagni.

Cosenza

IL PRONOSTICO

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Spal

Arbitro: BAGALINI di fermo Assistenti: Di Lascio-Argiento COSENZA. Toscano vorrebbe giocare con il FERRARA. L'ultima partita del 2009, con la 3-4-1-2 ma deve fare i conti con i problemi di Spal in astinenza di vittorie da ben cinque Maggiolini,Fiore eBernardi.La speranzaè turni, è a Cosenza per gli uomini di mister di recuperare tutti, diversamente il tecnico Notaristefano. Contro i lupi della Sila, duntornerebbe al 3-4-3: a centrocampo, sugli que, i biancazzurri cercano tre punti di fonesterni, al posto di Bernardi giocherebbe damentale importanza per mettere all'archiVirga mentre sull'out opposto ballottaggio vio una prima parte di stagione sin qui deluLa Canna - De Pascalis; coppia centrale for- dente. Il tecnico spallino dovrebbe ripresenmata da De Rose e Roselli con quest'ultimo tare l'undici visto con il Foggia domenica al rientro dalla squalifica. In avanti, Scotto scorsa, e, può contare sull'intera rosa a dipunta centrale con Caccavallo e Danti . sposizione. COSENZA (3-4-1-2): Pinzan; Fanucci, Por- SPAL (4-3-1-2): Capecchi; Quintavalla, chia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli, Zamboni,Ghetti, Licata; Schiavon, MiglioriMaggiolini; Fiore; Scotto, Danti. A disp.: ni, Cazzamalli; Centi; Bazzani, Cipriani. A diAmeltonis, Musca, Giardina, La Canna, sp.: Ioime, Lorenzi, Cabeccia, Rossi, Bedin, Virga, Caccavallo, Mortelliti. All.: Toscano. Marongiu, Valtulina. All.: Notaristefano.

Lanciano

IL PRONOSTICO

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Reggiana

Arbitro: SANTONOCITO di Abbiategrasso Assistenti: Di Carlo-Bevere LANCIANO. Pagliari si ritrova senza un esterno destro di centrocampo di ruolo: si sono infatti fermati sia Turchi che Amenta, non convocati al pari di Vastola e Zeytulaev. Rebus in mediana: il tecnico potrebbe spostare Sansone a destra, facendo salire Mammarella a sinistra. In alternativa l'utilizzo di Improta come esterno destro oppure un cambio di modulo: 4-3-1-2 con Sansone trequartista e Perfetti insieme a Sacilotto e Di Cecco. LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Coppini, Antonioli, Moi, Colombaretti; Sansone, Di Cecco, Sacilotto, Mammarella; Morante, Masini. A disp.: Aridità, De Fabritiis, Di Michele, Perfetti, Marfisi, Improta, Colussi. All.: Pagliari.

Rimini

REGGIO EMILIA. Fuori Mei per squalifica e dentro Stefani che invece il turno di squalifica l'ha già scontato. Dovrebbe essere questa l'unica novità nell'undici granata che domani affronterà il Lanciano. Per la verità il tecnico Dominissini deve ancora sciogliere il nodo legato alla presenza di Alessi. Il fantasista in settimana si è allenato a singhiozzo a causa di una lombalgia e la sua presenza non è affatto certa. Dovesse dare forfait è pronto Temelin a prendere il posto di fianco a Paolo Rossi. REGGIANA 4-4-2: Tomasig; D'Alessandro, Stefani, Zini, Anderson; Nardini, Saverino, Maschio, Viapiana; Alessi, Rossi. A disp.: Manfredini, Girelli, D'Amico, Ferrari, Romizi, Eusepi, Temelin. All.: Dominissini.

IL PRONOSTICO

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Pescara

Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Colongo-Lagrotteria RIMINI. L'infortunio di Ischia costringe Melotti a tentare di tutto per recuperare Vitiello, a sua volta acciaccato. Contro il Pescara mancheranno anche Frara e Pugliesi, per cui debutterà da titolare il giovane secondo portiere Tornaghi. Per il resto la squadra rimarrà immutata rispetto a quella che ha sconfitto il Giulianova, con Catacchini e Vitiello sulle fascein difesa,NolèeTulli larghiacentrocampo. In attacco tandem Matteini-Di Piazza. RIMINI (4-4-2): Tornaghi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Nolè, Cardinale, D'Antoni, Tulli; Matteini, Di Piazza. A disp.: Migani, Rinaldi, A. Marchi, Temperino, Christensen, Giacomini, Longobardi. All.: Melotti.

Ravenna

PESCARA. Scelte obbligate per Cuccureddu che comunque conferma per dieci undicesimi la formazione che ha battuto il Marcianise. 4-2-3-1 quindi con Artistico unica punta e Dettori trequartista. La novità è Zappacosta, dal 1' al posto di Tognozzi, che ha problemi muscolari e va in panchina. Torna Ganci, ma parte dalle riserve. Out Verratti, Sansovini, Bonanni, Zizzari e Medda. Convocati anche due ragazzi della Berretti, Berardocco e Marinelli. PESCARA (4-2-3-1): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Zappacosta, Coletti; Gessa, Dettori, Carboni; Artistico. A disp. Prisco, Romito, Sembroni, Vitale, Tognozzi, Berardocco, Ganci. All. Cuccureddu.

IL PRONOSTICO

RINV.

Portogruaro

RINVIATA PER IMPRATICABILITA’ DEL CAMPO ACCERTATA IERI RavennaPortogruaro è stata rinviata a data da destinarsi a causa dell’impraticabilità del terreno di gioco determinata dalla nevicata dell’ultima notte.

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42 Sport


Il Melfi chiude l’anno con una trasferta difficile e in piena crisi di risultati

Ultima tappa a Brindisi La classifica impone una squadra battagliera. Rodolfi cambia modulo La formazione

Undici rimaneggiato

ALL’ANDATA FU 3-3

L’avversaria

O si vince o si cambia

MELFI (4-3-1-2): Careri 6, Arvia 6, Gabrieli 5, Rogato 5, Naglieri 6, Lo Iacono 7,5, El Kamch 7, Bulla 6,5, D'Andria 5,5, (dal 25’ st Viola), Chiaria 7, (dal 45’ st Pellecchia), Arcamone 7,5. A disposizione: Dell'Anna, Bizzarri, Sicignano, Torre. All. Rodolfi BRINDISI (4-3-1-2): Petrocco 5,5, Panarelli 6, Corazzini 5 (dal 13’ st Albadoro 7), Trinchera 5,5, Suriano 6, Idda 6, Battisti 5,5 (dal 20’ st Piccinni), Minopoli 6 (dal 40’ st Pasqualini), Alessandri 6,5, Galetti 6, Moscelli 7. A disp.: Ferrante, Taurino, Lenti, Siclari. Allenatore Silva. ARBITRO: Operato di Isernia ( Surano e Della Rocca) RETI: 9’ pt Moscelli, 39’ pt Chiaria, 8’ st Arcamone, 20’ st Albadoro, 30’ st Arcamone, 34’ st Albadoro Un’immagine della gara di andata (foto Valerio per melfilive.it)

Rodolfi con Nolè

Mister Silva

FORMAZIONE rimaneggiata ma non per questo già battuta in partenza. Rodolfi, complici le assenze di Arcamone e Chiaria, con l'argentino presente in panchina ma che non sarà della partita, onde evitare rischi inutili, manda in campo un Melfi da battaglia, più coperto e robusto a centrocampo. La novità è rappresentata da Nicola Bulla che si piazzerà davanti alla difesa a svolgere la mansione di flangiflutti, una diga che dovrà prioritariamente bloccare le azioni avversarie, ai limiti dell'area di rigore gialloverde. Un compito di rottura, da ruba palloni, che Bulla è in grado di svolgere con giudizio, dotato di corsa e temperamento. In linea mediana, al centro El Kamch e Mitra, mentre D' Andria agirà a sinistra. Fabio Vignati arriverà in mattinata a Brindisi, direttamente da Cagliari, dove è stato vicino alla moglie, che lo ha fatto diventare papà di una splendida femminuccia. Vignati si piazzerà al centro al fianco di Sicignano a formare una copia di centrali che dovrà lavorare molto per arginare il temibile attacco pugliese. Sugli esterni in difesa Rogato a destra ed il recuperato Naglieri a sinistra. Rodolfi non modifica l'assetto difensivo, nonostante la retroguardia ha subito due reti a partita, nelle ultime tre gare. Unico terminale offensivo Antonio Laporta che dovrà sostenere tutto il peso dell'attacco gialloverde. Il foggiano autore di tre gol finora in campionato è chiamato ad una prova importante che possa valergli la permanenza a Melfi, in veste di attccante di rilievo oltre Arcamone e Chiaria. Chi avrà un compito particolarmente sarà Lo Iacono, che dovrà accordare centrocampo ed attacco. Da un lato non dovrà far giocare in inferiorità la linea mediana, che dovrà contrastare il forte centrocampo brindisino, dall'altro, l'ex Lumezzane non dovrà lasciare solo La Porta, abbandonandolo a se stesso. Rodolfi ha pensato anche a Pellecchia, ma è probabile che lo sgusciante campano, parta dalla panchina per poi subentrare a partita in corso. e.f.

Diverse novità tattiche

FERMARE L'EMORRAGIA di sconfitte. Questo l'intento del Melfi che si reca al " Fanuzzi", per cercare di contrastare una delle formazioni più quotate dell'intero girone. Il Brindisi è squadra ambiziosa che punta ad un campionato di vertice. Il Melfi, reduce da tre stop consecutivi, deve cercare di ottenere punti preziosi in chiave play-out, ora distanti solamente tre lunghezze. Crisi di gioco e di risultati per i gialloverdi, che stanno attraversando un periodo davvero buio. L'aggravante è poi rappresentata dal fatto che Rodolfi è costretto a schierare un undici di emergenza, privo della coppia di attaccanti titolari. Chiaria ha subito una evitabile espulsione a Catanzaro, e sarà costretto a stare fermo due partite, saltando anche il match, previsto alla ripresa delle ostilità, il 10 gennaio contro il Barletta. Arcamone sta recuperando dall'infortunio alla coscia destra, andrà in panchina ma solamente per una questione di vicinanza al gruppo per il suo carisma e per la sua esperienza, aspetti sempre utili in momenti delicati. Per l'argentino preventivabile un rientro per la sfida ai biancorossi pugliesi. Ma ora contro il Brindisi, il tecnico parmense è obbligato a fare fronte alle assenze, puntando su una formazione

IN LEGA PRO ALTRI 5 RINVII PER NEVE 1/a Divisione Girone A 18ª giornata LE GARE: Alessandria – Sorrento Arezzo - Lumezzane (rinv.) Benevento – Foligno Como - Monza Novara - Figline Paganese Lecco Pergocrema - Pro Patria (rinv.) Perugia – Varese Viareggio – Cremonese LA CLASSIFICA: Novara 39 punti; Cremonese 36; Varese 33; Arezzo 31; Perugia* 28; Benevento 27; Lumezzane 25; Alessandria 23; Foligno, Monza 20; Lecco 19; Figline*, Sorrento, Como 18; Pro Patria 17; Viareggio, Pergocrema 16; Paganese 11. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione

2/a Divisione Girone A 18ª giornata LE GARE: Canavese-Feralpisalò Olbia-Mezzocorona Pavia – Valenzana (rinv.) P.B.Vercelli-Crociati Noceto (rinv.) Pro Sesto-Spezia 1-2 Rodengo-Carpenedolo Sambonifacese-Pro Vercelli (rinv.) Sudtirol-Alghero Villacidrese-Legnano LA CLASSIFICA: Spezia e Legnano 30 punti; Alghero 28; Sud Tirol, Canavese, Pavia e Rodengo Saiano 27 punti; Sambonifacese 26; Mezzocorona e Feralpi Salò 24; Pro Vercelli e Crociati Noceto 23; Carpenedolo 21; Valenzana e Olbia 18; Villacidrese 15; Pro Belvedere Vercelli 9; Pro Sesto 8. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto.

2/a Divisione Girone B 18ª giornata LE GARE: Celano-Carrarese Colligiana-Fano Giacomense-Nocerina Gubbio-Itala San Marco Poggibonsi-Lucchese Pro VastoBellaria Igea San Marino-Prato Sangiovannese-Bassano Sangiustese-Sacilese LA CLASSIFICA: Lucchese 36 punti; Prato 31; San Marino 29; Gubbio e Fano 26; Itala San Marco 25; Sangiovannese 24; Bellaria, Celano, Bassano e Sangiustese 21; Sacilese 20; Pro Vasto 19; Carrarese 18; Nocerina 17; Giacomense, Poggibonsi e Colligiana 15. Colligiana penalizzata di 1 punto.

più guardinga. Aldilà dello schieramento tattico, però, il Melfi è chia-

mato ad una partita maschia, grintosa, determinata. Lo stesso presidente Ma-

glione, in settimana, ha lanciato inviti ad una maggiore tempra, a sfoderare il coraggio e la sfrontatezza che erano stati armi importanti, patrimonio della squadra nella parte centrale del girone di andata. La classifica impone un Melfi battagliero, che necessariamente concede qualcosa al Brindisi da un punto di vista qualitativo. Quindi sarà essenziale essere animati da spirito combattivo nel tentativo di contrastare un avversario che andrà alla ricerca di un successo che lo terrebbe incollato ai piani alti della graduatoria. Il Melfi però deve rispondere in maniera convincente ed anche se il pronostico, lo vede nettamente sfavorito, deve cercare di far punti per rinsaldare anche un morale non propriamente brillante. A Brindisi si chiude l'anno solare e lo si dovrà archiviare nel miglior modo possibile, anche perché la società è pronta ad intervenire sul mercato. Sarà una pausa assai lavorativa per Antimo Grillo e per i vertici del club federiciano, chiamati a rinforzare un organico che presenta qualche falla ed è stato numericamente indebolito dalle partenze di Gabrieli, Di Maio, Bizzarri e Dentamaro. Nel mirino dei dirigenti gialloverdi, due terzini, un esterno a sinistra di centrocampo ed una punta di peso. Emilio Fidanzio

O SI VINCE O probabilmente si cambia approfittando della riapertura delle liste e di un mercato impazzito (il bomber Da Silva viene già dato in partenza da molti). Il Brindisi è appeso ad una solo risultato, la vittoria, dal quale dipenderà molto probabilmente il futuro del tecnico Massimo Silva. I play-off distano appena due lunghezze, ma è la discontinuità di rendimento ad inchiodare l’esperto tecnico della promozione. La sconfitta di Manfredonia ha aperto una settimana dura, difficile, piena zeppa di polemiche, contestazioni, indiscrezioni tutt’altro che confortanti. Tant’è che la Curva Sud ha già annunciato ufficialmente lo sciopero di tifo per protestare contro una squadra che non ha espresso le sue reali potenzialità. Il Melfi è una sorta di crocevia per il futuro dei pugliesi, chiamati a svoltare per non franare e ridimensionarsi negli obiettivi. Sul fronte tecnico tantissime le novità rispetto alla trasferta di Manfredonia. Silva ritrova due pedine fondamentali nello scacchiere tattico: il difensore Panarelli e lo sgusciante attaccante Moscelli, entrambi al rientro da squalifica. Ed inevitabilmente cambia rispedendo in naftalina il terzino destro Idda ed il giovanissimo centravanti Albadoro, che domenica scorsa ha fatto da partner a Da Silva. Non hanno convinto particolarmente gli esterni e per questo l’allenatore del Brindisicambia ancheasinistra rilanciando Suriano e sacrificando Pasqualini. Forzato, invece, l’avvicendamento al centro della retroguardia: Trinchera è infortunato e spetterà a Maulella il compito di affiancare Taurino. Pure il centrocampo, infine, subirà modifiche: Minopoli è di nuovo disponibile ed andrà a rafforzare la regia del gioco in tandem con Battisti. Sugli esterni Fiore e Piccinni, ma non va escluso l’utilizzo di Alessandrì per rendere ancor più offensivo il Brindisi. Chiamato a vincere ad ogni costo per restare aggrappato al sogno promozione.

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Sport 43

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Posticipo di lusso a Roma: arriva il Catanzaro

Il match clou si gioca al Presti di Gela Nell’anticipo il Siracusa batte il Noicattaro Aversa

IL PRONOSTICO

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Isola Liri

Arbitro: QUARTARONE di Messina Assistenti: Lobozzo-Abruzzese AVERSA - Dopo la sconfitta di Castellama- ISOLA LIRI - Punta a confermare il buon more di Stabia, l'Aversa Normanna cercherà mento positivo ed a scalare ancora posizione di ottenere necessariamente i tre punti nel- di classifica l'Isola impegnata ad Aversa. I lo scontro salvezza contro l'Isola Liri. Ser- biancorossi hanno solo problemi d'abbongio recupera tutti gli uomini a disposizio- danza e sole due indisposizioni, quella del ne, ma potrà contare su un Perna in non cronico Fofana e di La Rocca. Per il resto ancoperfette condizioni. In difesa potrebbe ra panchina per Matrisciano cui viene preferientrare Bertoncini dal primo minuto se rito Mucciarelli. A centrocampo Costanzo faBalestrieri non dovesse farcela. La media- rà il centrale con Raffaello e D'Alessandro ai na sarà come sempre guidata dal giovane lati. Perde il posto Gennari. Massimo. ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo; Mallardi, AVERSA (4-3-3): Pettinari; Balestrieri, Mucciarelli, Paolacci, Sperati; Raffaello, CoCampanella, Di Girolamo, Bertoncini; Ari- stanzo, D'Alessandro; Simonetta, Federici, ni, Massimo, Mariniello; Chietti, Prisco, La Cava. A disp.: Fiorini, Matrisciano, BasPerna. A disp.: Cavaliere, Pistillo, Parisi, soule, Gennari, Falco, Bussi, Bianchini. All.: Longo, Tovalieri, V. Prisco. All.: Sergio. Grossi

Cassino

IL PRONOSTICO

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Manfredonia

Arbitro: RONCHI di Caltanissetta Assistenti: Bisceglia-Palazzoni CASSINO - In attesa di interventi massicci sul mercato (con Indiveri e Camorani verso la Nocerina), il Cassino prova a chiudere con un risultato positivo l'anno solare. Contro il Manfredonia mancherà in difesa lo squalificato Biga Badan. Per rimpiazzarlo, Pellegrino sposterà capitan Martinelli a destra, mentre Sfanò giocherà a sinistra. Per il resto l'allenatore confermerà il solito 4-4-2. Torna in panchina Bardeggia, dopo dieci giorni di stop per problemi muscolari. CASSINO (4-4-2): Indiveri; Martinelli, Bianciardi,MerliSala, Sfanò;Camorani,Giannone, Konè, Romanelli; Croce, Mezgour. A disp.: Amadio, Agius, Poli, Conti, Romeo, Bardeggia, Frisenda. All.: Pellegrino.

Monopoli

MANFREDONIA - C'è fiducia per la difficile trasferta sul campo del Cassino. Per l'occasione, sul piano numerico Bucaro ha recuperato in difesa due pedine importanti come Marruocco e Carrieri. Il primo si riprenderà il posto di titolarein difesa dei pali;il secondo partirà dalla panchina, in campo ci va l'esperto Parisi. Per il resto, a parte il rientro da titolare dell'attaccante Arigò, non dovrebbero esserci novità di rilievo e potrebbero giocare gli stessi che hanno battuto il Brindisi. MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Dipasquale, Nossa, Parisi, Sabatino; Vitiello, Pirrone, Arcuri; Arigò, Marchano, Luppi. A disp.: Fortunato, Pisa, Moro, Napoli, Mignogna, Di Toro, Napolitano. All.: Bucaro

IL PRONOSTICO

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Vico Eq.

Arbitro: DI CIOMMO di Venosa Assistenti: Cua-Genovese MONOPOLI - Tutti a disposizione di Chiricallo: Il tecnico monopolitano, recupera il portiere Pellegrino che riprenderà il suo posto, e ritrova il difensore Vincenti. Ciminà torna dunque in panchina, così come l'ala destra Corsi dove dovrebbe esserci il più offensivo Lisi, con Lacarra e Balistreri a far coppia in attacco. Le chiavi del centrocampo, saranno ancora affidate al duo Lanzillotta-Cortesi, con Loseto a spingere sulla corsia di sinistra. MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino; Colella, Vincenti, Caccavale, Scrò; Lisi, Lanzillotta, Cortesi, Loseto; Lacarra, Balistreri. A disp.: Corno, Ciminà, Imburgia, Tranchina, Bonfardino, Volpe, Corsi. All.: Chiricallo.

Cisco R.

VICO EQUENSE - Prima di ritorno e uomini contati per il tecnico Ferraro. Nel mercato dei dilettanti è andato via Violante, mentre Cinque e Rapesta sono in attesa di una sistemazione. Donnarumma è tra i convocati e Ferraro spera di recuperarlo. Probabile una soluzione a una punta con Lupico supportato dal duo Trapani-Morfù. Burgos dovrebbe essere dirottato a destra con Marciano in mediana. VICO EQUENSE (3-4-2-1): Munao; Gargiulo, Scognamiglio, Chiariello; Burgos, Marciano, Armellino, Loreto; Trapani, Morfù; Lupico. A disp.: Izzo, Donnarumma, Gaveglia, D'Esposito, Tedesco, Amoruso, Russarollo. All.: Ferraro

IL POSTICIPO

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Catanzaro

Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Crispo-Costanzo ROMA - Solo problemi di scelta per Incocciati. CATANZARO - Si è allenato regolarmente Al recupero di Barrionuevo, che ha giocato con il gruppo Alessandro Bruno, la cui prescampoli di gara con il Cassino, si è aggiunta senza al Flaminio andrà valutata nel corso la completa integrazione di Di Vicino. En- della rifinitura di stamani. Nel caso non ce trambi, però, dovrebbero partire dalla pan- la faccia, spazio al suo posto per Benincasa. china. All'inizio Incocciati potrebbe affidarsi Settimana movimentata in casa giallorosal 4-3-3. Davanti ai difensori (Balzano, Dou- sa, dove ha tenuto banco il caso stipendi. dou, Di Fiordo, Angeletti), agiranno Chiap- Lasocietà ha dato ampie rassicurazioni, para, Romondini e Mazzarani. Babù, Ciofani promettendo in ogni caso anche movimene Franchini comporranno il trio d'attacco. ti sul mercato di gennaio. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, CATANZARO (3-4-3) Vono; Ciano, GimDoudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, melli, Di Maio; Di Cuonzo, Bruno, Lodi, CoRomondini, Mazzarani;Babù, Ciofani,Fran- rapi; Caputo, Mosciaro, Montella. A disp. chini. Adisp.: Baiocco,Padella, Amadio,Bar- :Mancinelli, De Franco, Benincasa, Girionuevo, Di Vicino, Bellè, Di Iorio. All.: In- gliotti, Basile, Forgione, Longoni. All. Aucocciati. teri

Barletta

IL PRONOSTICO

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Igea V.

Arbitro: BORRIELLO di Mantova Assistenti: Marinelli-Pentangelo BARLETTA. Quattro gli assenti per infor- BARCELLONA P.G. - L'ennesima rescistunio: oltre ai soliti Cavaliere e Shiba, nel sione di contratto, quella dell'esterno Di match con l'Igea non ci saranno anche Cag- Miceli, i problemi con Stella e Pisciotta in gianelli e Simoncelli. Sciannimanico recu- partenza, e con Deliperi out e indeciso sul pera da squalifica Muwana e non rinuncia da farsi per il futuro, rendono sempre più al rombo di centrocampo. L'unico ballottag- arduo il compito del tecnico dell'Igea Zamgio per una maglia da titolare è quello tra pollini che a Barletta, deve fare i salti morKhoris e Rescio, con quest'ultimo che parte tali per mettere in campo una squadra in vantaggio. Scelte obbligate in attacco: al competitiva. Grillo e Angotti non stanno fianco di Infantino ci sarà Fanasca. bene, Cocimano andrà probabilmente in BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi; Cutrupi, panchina ma non potrà giocare. Marchetti, Sportillo, Legittimo; Menicoz- IGEA V. (4-3-1-2): Cilli; Stelitano, Mottola, zo, Muwana, Rescio; Carozza; Fanasca, In- Vicentini, Lo Verde; Nabil, Nuccio, Procofantino. A disp.: Bersellini, Romeo, Lanot- pio; Grillo; Angotti, Agostinelli. A disp.: te, Manganaro, Bendjemia, Khoris. All.: Rocco, Calabrò, Calarco, Cocuzza, CocimaSciannimanico no, Stella, Infimo. All.: Zampollini

IL PRONOSTICO

Gela

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Juve S.

Arbitro: D’ALESIO di Forli’ Assistenti: Orlandi - Bruni GELA - Con una difesa in piena emergenza il Gela proverà a fermare le vespe stabiesi. Il tecnico Provenza deve rinunciare contemporaneamente agli squalificati Geraldi, Memè e Ambrosecchia. Sarà probabilmente l’ex potentino Rosamilia a ricoprire il ruolo di terzino destro, con Scopelliti a sinistra. In attacco confermata la coppia Pasca-Manca. L’obiettivo dei siciliano è arrivare a tre punti essenziali per guardare la vetta. GELA (4-4-2): Nordi; Rosamilia, D'Aiello, Di Muro, Scopelliti; Vianello, Schiavon, Cammarota, Vigna; Pasca, Manca. A disp. Ferla, Lordi, Italiano, Zaminga, Carraro, Criniti, Rabbeni. All. Provenza.

Scafatese

CASTELLAMMARE DI STABIA. “Cercheremo di vincere pur consapevoli del valore del Gela”. Massimo Rastelli lancia il guanto di sfida a Provenza consapevole della forza della sua Juve Stabia, in striscia positiva da dieci turni. Fabbro sarà ancora preferito a Gritti per la partnership difensiva con Maury. E Peluso giocherà di nuovo sulla linea dei centrocampisti per rendere ancor più elevato il potenziale offensivo. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Ambrosio, Fabbro, Maury, Moretti; Capparella, Ruscio, Acoglanis, Peluso; De Angelis, Vicentin. A disp.: Panico, Gritti, Ametrano, Marano, Gomes, Riccio, Dall'Acqua. All.: Rastelli.

IL PRONOSTICO

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Vibonese

Arbitro: RUSSO di Milano Assistenti: Delle Foglie-Scarano SCAFATI - Stop all'emergenza. A conti fatti fuori dalla mischiaresta il solo Miale.La nota positiva è il recupero di De Felice in porta. Il tecnico recupera Pagano che però andrà in panchina; a far coppia con Mastronicola per le vie centrali c'è Del Sorbo mentre sulle corsie agiranno Colella a destra e De Girolamo sul lato opposto. Mediana con Sifonetti e Corsale esterni. In attacco Ramaglia dovrebbe essere preferito a Martone. SCAFATESE (4-4-2): De Felice; Colella, Mastronicola, Del Sorbo, De Girolamo; Corsale, Basile, Martinella, Sifonetti; Ramaglia,Pignatta. A disp.: Sorriso, Pagano, Graziano, Pepe, Ammirati, Pierantozzi, Cerasuolo. All.: Esposito.

Siracusa

VIBO VALENTIA - Galfano dovrà fare a meno anche di Riccobono, oltre che dei lungodegenti Pascuccio e Perna. Il tecnico ha provato in settimana un assetto tattico conservativo, un 4-5-1 che vede in avanti il solo Omolade co una folta mediana a protezione della difesa. Innegabilmente interessa la continuità di risultati, anche un pareggio ai rossoblu calabresi starebbe più che bene. VIBONESE (4-5-1) Mengoni; Scrugli, Coti, Bertini, Orefice; Biava, Lopetrone, Pirrone, Di Mauro, Ruggiero; Omolade. A disp. Senatore, Barbera, Milanese, Gatto, Cammilluzzi, Sperandeo, Ficara. All. Galfano

L’ANTICIPO

2-0

SIRACUSA (4-3-3): Cecere 5; Nigro 8, De Pascale 6, Strigari 6 (21’ st Di Silvestro 6), Capocchiano 6,5; Giurdanella 6,5, Cardinale 5 (45’ pt Berti 7), Lewandowski 7; Pagani 5, Dal Rio 5 (14’ st Dalì 6), De Angelis 6. A disp.: Siringo, Bigatti, Calabrese, Bufalino. All.: Sonzogni 6. NOICATTARO (4-4-2): Petruzzelli 6; Perrone 6 (35’ st Liberta sv), Fumai 5, Sassarini 6,5, Loseto 6; Coppola 6, Lorusso 6,5 (12’ st Piano 6), Fiorentino 6, Zotti 7; Salvati 6, De Lorenzo 6 (35’ st Colluto sv). A disp.: Ritorno, Aliperta, Lanera, Giampaolo. All.: Carella 6. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 5.

Noicattaro

RETI: pt 15’ Nigro; st 8’ Nigro. NOTE: spettatori paganti 2.365, abbonati compresi, per un incasso di 23.650 euro. Angoli 5-2 per il Noicattaro. Ammoniti: Dal Rio, De Lorenzo. Espulso al 48’ st Cecere per doppia ammonizione. Recupero: pt 1’; 6’. SIRACUSA – Comoda vittoria del Siracusa. Incassato il gol di Nigro al quarto d’ora la formazione pugliese ha preso gradatamente campo, soprattutto nella seconda metà della prima parte di gioco, comandando in mezzo con Zotti che ha fatto davvero di tutto risultando alla fine uno dei migliori in campo.

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44 Sport


Diego Albano

Toccherà a De Vecchis far coppia con Albano, Logrieco alle loro spalle

Matera, serve solo vincere Campo non è al top e potrebbe andare inizialmente in panchina

Achille Mazzoleni

SOLO un over in panchina. Ce ne sono sette in organico, ma in campo possono andarci solo sei visto che gli altri cinque devono essere obbligatoriamente under. Tra i pali è scontata la presenza di D’Angelo, mentre in panchina andrà Dimola. Per il ruolo di portiere è in arrivo un altro 1991, ma si aggregherà ai compagni solo da martedì prossimo. Tutto è legato a chi affiancherà Albano in avanti. In sostanza il sostituto di Genchi che non avrebbe, comunque, potuto giocare perchè squalificato. In sostanza il suo addio non incide sulla gara di oggi dal punto di vista tecnico ma solo mentale. E da questo punto di vista non può esserci Genchi che tenga: è l’ultima chance per non vedere gli spettri e restare attaccati alla parte sinistra del tabellone. Tornando alla gara di oggi, dovrebbe toccare a Giovanni Campo andare in panchina in merito all’unico over a restare fuori. Perchè Campo ha lavorato a parte tutta la settimana, ma non è al cento per cento anche se andrà comunque in panchina. Come dire, da toccare se dovesse esserci necessità. Stando alle notizie che arrivano da Ischia, qualcosa si è mosso ma non in

termini eccezionali. Di certo l’Ischia finirà il campionato con dignità cercando di conquistare la salvezza. Intanto non può utilizzare Monti squalificato. Ha firmato anche il difensore De Franco, ma non sarà della gara perchè squalificato. Salvo innesti dell’ultim’ora dalla cintola in sù la squadra isolana dovrebbe essere composta di soli under. Perchè Gianluca Saurino non è disponibile, mentre Ciro Saurino, esterno sinistro d’attacco non ha rifirmato come hanno fatto buona parte dei calciatori che la società gialloble aveva svincolato. Dovrebbe essere un avversario abbordabile, ma è chiaro che il Matera è da inizio stagione che combatte con se stesso e non con altri nemici. Non è stata trovata ancora un’identità in difesa perchè manca ancora un esterno sinistro under del 1990. Ma è chiaro che a presciondere dall’avversario alla squadra di Pino Giusto non può che chiedere una vittoria che consenta di poter operare al meglio sul mercato ed inserire le due pedine che dovranno sostituire Catalano e Genchi. «Anche stavolta l’avversario del Matera resta se stesso. Come più volte ho detto-afferma il tecnico Carlo Di Barisiamo noi e non gli altri il problema.

Mirko Carretta in azione

Giochiamo in casa e c’è tanta rabbia in corpo dopo la sconfitta nel derby con il Francavilla dove non meritavamo certo di uscire sconfitti. Comunque c’è da affrontare questo match e nel calcio di scontato non c’è mai niente, quindi a prescindere da quale formazione avversaria vada in campo siamo sempre noi a dover giocare da Matera». Un mercato che non ha dceryo mosso tanti equilibri, perchè chi aveva i calciatori buoni non li ha certo svincolati. E guardando le liste delle altre squadre del girone da prendere c’è davvero poco o nulla per chi punta ad un campionato dio vertice. Comunque, la decisione di mandare via Genchi qualche muso torto l’ha creato. Perchè non erano tanto chiari i motivi del divorzio. Però, il pubblico si attende i degni sostituti e questa insieme ad una fila di vittorie potrà essere l’unica cosa che permetterà allo stadio di tornare pieno. Perchè è sempre la classifica a creare entusiasmo e al momento il Matera brancola in zona anonima, ma anche per giocare le due semifinali di Coppa Italia servono giocatori importanti. E il Matera ha solo sette over. Renato Carpentieri

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Sport 45

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

A Bacoli i sinnici vogliono chiudere l’anno in bellezza

Francavilla motivato FRANCAVILLA – Gara dalle mille emozioni in programma questo pomeriggio allo stadio comunale “Tony Chiovato”, tra il Bacoli Sibilla di mister Carannante ed il Francavilla di mister Ranko Lazic. Un match, dove vedrà le due formazioni intenzionate a conquistare l’intera posta in palio, per avanzare di posizioni in classifica. In casa Francavilla, in attesa della decisione del giudice sportivo per i due punti da consegnare, dopo l’accaduto con il Fasano, è chiaro l’intendo di vincere il confronto. Una vittoria, servirebbe a consolidare ancora di più la posizione in classifica nell’ultima gara dell’anno, per dare serenità a tutto l’ambiente. Per quanto riguarda i campani invece, un ruolino di marcia da cambiare, per smuovere la propria classifica, che li vede quart’ultimi con tredici punti. Mister Carannante, schiererà in campo dal primo minuto davanti a propri sostenitori, i nuovi acquisti, Iaccarino in porta, Criscuolo in difesa e Mariniello nel reparto di attacco. I tre hanno fatto l’esordio con la maglia biancazzurra domenica scorsa, nella trasferta persa per 2 reti 0 contro il Neapolis Mugnano. Si spera vada meglio quest’oggi. I sinnici naturalmente, non devono cadere nell’errore di sottovalutare l’avversario, anche perché i campani di certo non

Pioggia e sotto Del Prete

scenderanno sul terreno di gioco per fare regali. In campo quindi, ci vorrà il miglior Francavilla, per avere la meglio sul Bacoli. Nelle sedute di allenamento, sostenute in settimana dal Francavilla, si è capito che tutto il gruppo sta attraversando un buon periodo di forma, in campo

tutti sono apparsi determinati e concentrati a fare bene per questa trasferta impegnativa. E’ tanta la voglia di dare seguito ai risultati positivi di Angri e del derby casalingo con il Matera, con il sodalizio sinnico voglioso di chiudere in bellezza il 2009.

Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo oggi pomeriggio, mister Lazic, dovrebbe riconfermare gli stessi undici, di domenica scorsa. Tra i pali, Di Vincenzo, difesa schierata a quattro, con De Santo e Tarantino sulle corsie esterne, mentre al centro, coppia forma-

Nel Pomigliano c’è il debutto in panchina del tecnico Luigi Corino

Pisticci, solo tanti baby per Arleo alle prese con infortuni e svincoli Giocare una partita di serie D con 13 giocatori a disposizione di cui dieci under non è certo impresa facile. Tanto più quando dall'altra parte c'è una squadra motivata a far meglio di quanto sta facendo, perchè si ritiene che non abbia la classifica che merita, e perché nel frattempo sono arrivati altri rinforzi ed un nuovo tecnico determinato a dare una svolta. Sono queste le premesse della gara di oggi tra Pisticci e Pomigliano.I padroni di casa, che dovrebbero puntare molto su questo incontro con una squadra che, nonostante le aspettative, risulta essere una diretta concorrente per la salvezza, hanno dovuto smantellare buona parte della rosa in settimana, se è vero che sono partiti otto giocatori. Altri cinque, invece, sono infortunati e si tratta di pezzi importanti come il neo acquisto Cazzarò, l'attaccante Lupacchio l'esterno Lavecchia, uno degli under più promettenti come Polichetti ed il capitano Fortunato.La situazione è stata spiegata a chiare lettere dalla dirigenza che, in sintonia con il tecnico, ha fatto intendere come non ci fossero altre possibilità: bisognava voltare pagina e quindi liberare i giocatori prima della scadenza degli svincoli così da essere liberi da impegni ed avere un buon budget a disposizione per operare sul mercato e ricostruire l'organico. Si pun-

terà tutto sulla pausa di un mese che avrà inizio dopo la gara con il Pomigliano che purtroppo va a cadere proprio in questo momento e rischia di essere sostanzialmente gettata alle ortiche nonostante la necessità di prendere punti e provare sin da subito a risalire la china. Le prerogative della dirigenza jonica, nonostante fare mercato in questa fase sia tutt'altro che facile, sono comprensibili, visti i risultati ottenuti finora da una squadra che comunque aveva i suoi costi, ma probabilmente i tempi sono stati un tantino posticipati. Operando un taglio netto in coincidenza con l'arrivo del nuovo tecnico, tre settimane fa, forse oggi si sarebbe potuto già mandare in campo una formazione più competitiva. Ma le cose sono andate diversamente, anche perché in un primo momento l'idea sembrava quella di trattenere qualche giocatore in più della rosa allestita questa estate. Poi è arrivata la deludente prova di Caserta e si è deciso per una linea più drastica. Il resto lo hanno fatto gli infortuni e le squalifiche. Oggi, pertanto, Arleo ha gli uomini contatissimi. In panchina andranno diversi primavera ed in campo otto under, senza alcun attaccante di ruolo.In porta ci sarà Marino. Nel 4-4-2 d'emergenza Di Maria e De Biasi saranno i difensori centrali, Basile e

Gambino (o Pietrafesa) gli esterni. In mezzo al campo giocano Guarino e Malafronte, ai lati De Nittis e Lottino. In attacco il duo improvvisato, formato dai centrocampisti di ruolo Truglio

e Farinola. In panchina Maida ed uno tra Pietrafesa e Gambino, oltre ai ragazzini che bisognerà aggregare per non sfigurare ulteriormente. Roberto D’Alessandro

ta da Di Giorgio e Gioia. A centrocampo, Verdesca e Manzillo in mediana, con Di Senso e Cesareo, sulle fasce, che cercheranno di servire palloni interessanti, per il duo Del Prete-Chisena nel reparto di attacco. Fischio di inizio fissato per le ore 14.30. Claudio Sole

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46 Sport


C’è la capolista Murgia: è sfida tra attacchi mitraglia

Nel fortino di casa il Viggiano ci prova VIGGIANO – E’ la sfida clou della giornata. Una gara di quelle che non si può perdere. A confronto i migliori attacchi del campionato. Ed anche le squadre con meno sconfitte di tutte. Da un lato il Viggiano può contare con i suoi 30 gol segnati la coppia d’attacco più prolifica sia su azione (con Campisano con 14 centri capocannoniere del campionato) che dagli undici metri (con Sanchirico con 4 trasformazioni). Dall’altro la capolista Fortis Murgia che con i suoi 32 gol messi a segno è la squadra con il migliore attacco nel girone di andata potendo contare su un quadrumvirato offensivo formato da Margiotta – Frazzica – Petruzzella – Sardella.

FERRANDINA-REAL TOLVE

MURESE-VALDIANO

Un attacco che può mettere paura a chiunque. Ma sicuramente non al Viggiano che in casa non perde da 24 partite compreso campionato, play – off e Coppa Italia tra l’anno passato e questa stagione. L’ultima sconfitta è datata 21 settembre 2008 contro il Real Tolve (che vinse poi il passato campionato di Promozione) per 0-1 con rete di Beneduce. A proposito di sconfitte in casa da quando Villani guida il Viggiano è destino che i biancazzurri debbano subire il primo insuccesso proprio con la prima della classe. Era successo pure due stagioni fa quando il Pisticci si impose 2-1 al Coviello. In questo odierno pomeriggio questo tabù deve essere sfatato.

Ma però ci sono dei precedenti che fanno ben sperare. Sempre da quando c’è Villani la formazione valligiana l’ultima partita dell’anno l’ha giocata sempre in casa vincendo 1-0. Nella stagione 2007-08 contro il Latronico con gol di Ragone e nella passata stagione contro la Santarcangiolese con rete di Piscopia. Villani (squalificato per la sesta volta in tre anni) che crede nei numeri ed è uno scaramantico spera che si ripeta anche stavolta la tradizione favorevole. Per la gara odierna recuperato Chirichella dalla squalifica di due giornate e Salera dall’infortunio che però partirà dalla panchina. Biagio Bianculli sport@luedi.it

ATELLA-PICERNO

I rossoblù cercano la vittoria

Per i botti di fine anno

D’Urso pensa in grande

IL FERRANDINA ci riprova. Dopo aver mancato l’impresa di un soffio a Picerno, i rossoblu cercheranno di chiudere il girone di andata con il primo successo stagionale. Il primo punto conquistato domenica scorsa è servito a ritornare a quota zero. Ma adesso bisogna proseguire su quuesta strada. «Il campionato del Ferrandina calcio - ha detto con determinazione il presidente Capalbo - comincia adesso». Mister Savoni ha preso in mano la barca con un compito preciso: non lasciarla affondare. La via per la salvezza certo è irta di ostacoli, ma il gruppo messo su e le motivazioni sono quelle giuste per centrare l’obiettivo. Peccato che per poter seguire il “nuovo” Ferrandina gli sportivi dovranno anche per questa domenica andare fino a Grassano. I lavori di messa in sicurezza, seppure stanno procedendo piuttosto speditamente, purtroppo non sono ancora terminati e per poter tornare al Santa Maria bisognerà pazientare ancora qualche settimana. Ma il presidente Capalbo non ne fa una tragedia. «La cosa più importante era rinforzare l’organico e la società per riaccendere l’entusiasmo intorno alla squadra. Ancora una volta non mi sono tirato indietro, ho fatto la mia parte. L’unico cruccio è che non ci sia neanche un ferrandinese nello staff. Adesso che è stata fatta anche la necessaria pulizia all’interno della società, mi aspetto che tutti i ferrandinesi affezionati a questi colori si facciano avanti per dare una mano.» Margherita Agata m.agata@luedi.it

A MURO LUCANO basta dire il nome del Ruggiero Valdiano che i ricordi volano immediatamente a sabato sette febbraio 2009 alla finalissima della Coppa Italia giocata al Viviani di Potenza. Una partita che ha proiettato nella storia dell'espressione massima del calcio regionale la squadra di mister Lardo che per la prima volta ha scritto il suo nome nell'albo della Coppa che accomuna i campionati di Eccellenza e Promozione. Murese e Valdiano ora si ritrovano all'ultima giornata di andata del campionato, e anche ultima gara stagionale del 2009. Sono molti i punti che dividono, in classifica, i due sodalizi: ben 11. La Murese sembra aver trovato il suo habitat naturale nella parte centrale della classifica, mentre gli uomini di mister Masullo rappresentano attualmente la seconda forza del campionato. La squadra del presidente Pucillo non ha avuto un buon avvio di campionato perché è stato condizionato dai tantissimi infortuni, e ha dovuto rivedere gli ambiziosi piani di inizio campionato, mentre gli ospiti pian pianino sono usciti allo scoperto e si candidano seriamente per vincere il campionato. Oggi la Murese è rimaneggiata per i tanti infortunati, il Lauria vorrebbe vendicare l'onta della sconfitta nella finalissima di Coppa magari allontanandola ulteriormente dalla zona play off. Mister Lardo dovrà fare a meno degli squalificati Ferracane Fabio, Iacullo Giuseppe e Cardillo Fabio, oltre che degli infortunati Iacullo Vincenzo e Guerra Antonio. Mentre gli ospiti si presenteranno al gran completo con Chiacchio e Sanseviero diffidati, e Spinelli squalificato. Carmine Pepe

ATELLA - Dopo il pari acciuffato in trasferta in zona Cesarini, o meglio ancora in pieno recupero, otto giorni or sono contro l'Avigliano, l'Atella Monticchio questo pomeriggio per l'ultima gara del girone di andata ospita l'Az Picerno di mister Caivano, che domenica scorsa è stato fermato tra le mura amiche dal rigenerato Ferrandina. Per i ragazzi di mister Pasquale D'Urso una opportunità per chiudere in bellezza questa prima parte del campionato, che l'ha visto protagonista in più di una circostanza. Una occasione per i padroni di casa per allungare a sette la striscia delle vittorie interne. Infatti i locali sul proprio terreno di gioco hanno riportato sei successi, macchiati soltanto da una sconfittacon lacapolista FortisMurgia dell'exMargiotta. La casella dei pareggi, per quanto concerne le gare casalinghe, è ancora in bianco, segno questo che gli atellani sul proprio rettangolo di gioco non fanno sconti a nessuno e quindi in campo sono sempre scesi con il preciso intento di fare bottino pieno. Con lo stesso cipiglio capitan Manfreda e compagni affronteranno di certo il Picerno, proprio per conquistare l'intera posta in palio e provare ad agguantare le due squadre che la precedono in classifica in caso di un passo falso di Ricigliano e Angelo Cristofaro. Per gli atellani, che in classifica sovrastano di ben sette punti i picernesi, l'Az Picerno è alla loro portata e quindi non dovrebbero faticare più di tanto per avere ragione di un ospite sicuramente dal dente avvelenato dopo l'inatteso pareggio casalingo subito ad opera del Ferrandina, nuova edizione. Michele Rizzo

BORUSSIA-POLICORO

Un derby dopo 27 anni POLICORO - Torna, dopo ventisette anni al “Rocco Perriello”, il derby tra le due squadre di calcio di Policoro. E' dalla stagione agonistica 1981/82, campionato di Promozione (che allora corrispondeva all'attuale Eccellenza, poiché permetteva l'accesso diretto alla serie D) che il Policoro e il Borussia non si incontrano nel massimo torneo regionale. Allora il risultato fu equamente diviso fra le due compagini: all'andata vinse per 2 a 1 il Borussia, al ritorno stesso score ma per il Policoro, con i cugini biancorossi promossi nel campionato dilettanti. Oggi la quindicesima giornata d'Eccellenza, ultima del girone d'andata, darà ai tifosi policoresi e a tutti gli appassionati l'occasione di rivivere un grande evento sportivo. E sarà partita apertissima, con ogni risultato possibile, al di là di quanto accaduto finora nel cammino in campionato delle due squadre. Guardando la classifica, sono cinque i punti che dividono le due compagini policoresi. A metà del cammino troviamo il Borussia, quinto con 20 punti, capace di una grande impresa domenica scorsa contro l'Angelo Cristofaro. In zona play - out il Policoro: un quart'ultimo posto e 15 punti che tuttavia non rispecchiano il gioco offerto dai biancoazzurri in questo primo scorcio di campionato. Sicuramente oggi un ruolo importante avranno i nuovi acquisti: il ritorno della punta Russo nel Policoro; Moliterni, Cappiello, Robertazzo e Vito in casa biancorossa. Fischio d'inizio alle ore 15, come richiesto da entrambe le società data l'eccezionalità dell'evento. Eleonora Cesareo

OPPIDO-IRSINESE

RICIGLIANO-VULTUR

GENZANO-AVIGLIANO

Segno 1 scontato Bianconeri Voglia comune di contro i ragazzini trasferta serena evitare i play out OPPIDO LUCANO - Dopo l'eliminazione della Coppa Italia Regionale, l’Oppido ospita oggi pomeriggio sul sintetico del comunale l'ultima della classe, l'Irsinese. Gara che sembra avere già il suo verdetto visto l'andazzo del campionato dei materani che arrivano al comunale di Oppido praticamente senza velleità. Gli altro bradanici hanno bisogno dei tre punti per terminare il girone di andata più vicino possibile alla vetta, lontana però, già sette punti. Nella squadra di Manniello dovrebbero esordire in campionato l'ex Real Tolve, Santagata, e l'ex Pisticci, Grieco. Con tre under ai box per problemi muscolari (Provenzale R., Manniello F. e Maglione) l'undici in campo sembra abbastanza scontato con Brancale tra i pali e poi Manniello V., Santagata, Manniello D., Provenzale C., Vaccaro, Leone A., Santopietro, Colangelo, D'Amico e Grieco. Come al solito, gli ospiti dell'Irsinese si presenteranno in campo con gli undici Juniores e con la voglia di arginare il più possibile i bianco verdi. Sfida che vede l'A.C. Oppido sicura, o quasi, dei tre punti con l'unica incognita delle condizioni climatiche che in caso di neve potrebbero far slittare l'ultima partita di questo girone di andata. Nell'A.C. Oppido mancheranno Leone G. e Giganti espulsi domenica scorsa in quel di Policoro contro il Borussia Plelaide e Volturno, anch'esso squalificato dal Giudice Sportivo per somma di ammonizioni. Rocco De Rosa

RIONERO - I vulturini rinfrancati dal bel successo interno di domenica scorsa contro il Genzano Banzi, nel pomeriggio affrontano con serenità la trasferta in terra campana. Infatti i ragazzi di Finamore dovranno vedersela con il Ricigliano, che in questo finale del girone di andata ha lasciato il comando della classifica ad altri. Il Ricigliano, reduce dalla sconfitta in quel di Valdiano, in casa ha pareggiato due volte e lasciato i tre punti solo una volta ai ragazzi di mister D'Urso dell'Atella Monticchio. Questo vuol significare che i campani tra le mura amiche sono un ostacolo duro da superare e che i bianconeri rioneresi, che come sempre saranno seguiti ed incitati dai propri fans sempre presenti anche lontano dal Corona, dovranno affrontare questa partita con la massima concentrazione e determinazione se non vogliono tornare dalla pur impegnativa trasferta a mani vuote. E visto che il divario in classifica tra le due contendenti è soltanto di tre punti, laddove la Vultur è a quota 23 e il Ricigliano a 26, la partita Ricigliano-Vultur sarà sicuramente molto agonistica e determinata perché entrambe le formazioni vorranno chiudere prima del giro di boa con un risultato positivo. I numeri della classifica delle due squadre più o meno si equivalgono, ilche vuoldire che lestesse sonosul stesso piano tecnico-agonistico. Infatti se da una parte la Vultur ha messo a segno un maggior numero di reti rispetto all'avversario, dall'altra i campani possono vantare di avere una difesa più ermetica degli ospiti. m.r.

E’ FINITA AL CORONA di Rionero, per mano della Vultur, la striscia positiva del Genzano Banziche, a partire daquesto pomeriggio, vuole provare a ripartire. Sul terreno amico del comunale di Genzano arriva l’Avigliano: si tratta di una sfida particolarmente delicata tra due squadre che sono divise in classifica da appena tre punti. La formazione ospite, guidata da mister Filadelfia, che per la squalifica non potrà sedere in panchina, occupa il terzultimo posto della graduatoria, appunto, a tre sole lunghezze dai padroni di casa. Ottenere i tre punti nella sfida odierna, quindi, significa soprattutto allontanarsi dal limbo della zona playout. Nessun problema di formazione per la squadra di casa di mister Terranova che conta di sfruttare proprio il fattore interno per centrare l’obiettivo. Nella rifinitura sono state tante provate, ma quelle certe riguardano l’esordio in casa degli ultimi arrivati Porfido e Bozzi. Filadelfia dal cantoi suo potrebbe affidarsi alla stessa squadra che ha colto il rocambolesco 3-3 sette giorni fa contro l’Atella. Unico assente per gli ospiti sarà Muzzillo, appiedato dal giudice sportivo. Si chiude il girone di andata, per cui in casa bantina si possono tirare le prime somme. Lo fa per noi il segretario Daniele Potenza: «Siamo soddisfatti del lavoro fatto da mister terranova. La consacrazione dei giovani locali Mincarone e Di Stasi è la gioia più grande. Oggi in campo ci saranno tanti giovani e lo spettacolo è assiciurato. Noi vogliamo chiudere l’anno con una vittoria». Giulio Carcuro

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Sport 47

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

SCANZANO-GROTTOLE

MIGLIONICO-BLN PIGNOLA

ROTONDELLA-PIETRAGALLA

Derby tutto materano

Altro spareggio play off

Vice capolista da temere

SCANZANO JONICO - Dopo la mini serie positiva composta da due pareggi, entrambi per 2 a 2: in casa contro la capolista Moliterno ed in ultimo contro il Balvano, lo Scanzano allenato da mister Franco Calone nella gara odierna tenta di ottenere per la prima volta il bottino pieno. Dopo gli acquisti di quindici giorni fa dal Borussia Pleiade Policoro, il difensore Domenico Lanzara, il centrocampista Luca Frabetti e l'attaccante Giuseppe Laviola, la compagine jonica è più forte e maggiormente consapevole che ogni gara può essere vinta. Basta la concentrazione e mettere in soffitta la cosiddetta sindrome che si può ricondurre semplicisticamente alla paura di vincere. Il Grottole dal canto suo è una squadra ben attrezzata che presenta in campo il bomber, Daniele Montemurro, ex dello Scanzano dove l'anno scorso sfiorò la promozione nel campionato di Eccellenza lucano giungendo fino ai play off. Senza alibi e senza guardare la classifica, questa volta l'esperto tecnico scanzanese, Franco Calone, pretende la conquista dei tre punti. In attacco sarà schierata la coppia Valinoti-Laviola che bene ha fatto nell'ultimo periodo. A centrocampo oltre a Frabetti, giocherà Lavegas e Loscalzo. In difesa ancora in campo la coppia LeoneLanzara esperta e ben assortita. Il Grottole terzo in classifica non farà nemmeno l'errore di snobbare l'avversario poiché il punteggio a disposizione è funzionale ad una classifica che ognuna delle due squadre cercherà di rimpinguare al meglio Pierantonio Lutrelli

MATERA. Terzo spareggio per un posto play-off. Dopo aver affrontato fuori casa la capolista Moliterno, perdendo 2 a 1 e successivamente la vice-capolista Pietragalla, perdendo per 2 reti a 0, il Miglionico è scivolato in terza posizione a -8 dal primo posto e a -5 dal secondo. Questo pomeriggio a La Martella la squadra di mister Paterino che dovrà fare a meno del fantasista Andrulli, appiedato dal Gs, affronta nell'ultima di andata, la formazione del Bar La Notte di Pignola. Le due squadre sono appaiate in terza posizione con 24 punti. 6 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte per entrambe. 20 i gol realizzati e 14 quelli subiti dal Miglionico contro i 13 realizzati e solo 8 subiti dalla neopromossa formazione potentina che vanta una delle migliori difese del campionato. Diverso il trend di raggiungimento dei 24 punti. Miglionico in caduta libera dopo un avvio scoppiettante e con il freno a mano tirato. Nelle ultime 8 gare ben 5 pareggi, 1 sola vittoria e le 2 sconfitte di stagione. Bln Pignola invece con un trendpiu' costante ed in serie positivada 6 giornate con 4pareggi e 2 vittorie.Trend casalingo perla formazione potentina che fuori casa ha conquistato 5 pareggi, 1 sconfitta a Moliterno e 1 vittoria a Scanzano alla seconda giornata. Un Pignola, rinforzatosi con l'innesto di Ragone,ilfollettodelgol,girovago deicampilucaniechedomenica segnando il gol vittoria ha portato 3 punti preziosi per agganciare in classifica proprio il Miglionico. Nel Miglionico, alla ricerca di una vittoria che manca da un mese, potrebbe rientrare Venezia, ristabilitosi da un infortunio. Antonio Centonze.

ROTONDELLA - La partita con la seconda della classe non poteva arrivare in un momento peggiore per il Rotondella, che arriva da tre partite nelle quali ha racimolato appena un punto. Ma a parlare si fa presto. Avevamo fatto considerazioni simili anche qualche settimana fa, quando la squadra jonica arrivava da una sfilza di risultati non positivi e si preparava ad affrontare, in questo quadro cupo, una difficile trasferta in casa della Santarcangiolese. La sconfitta sembrava quasi scontata, e invece è finita con una bella e sorprendente vittoria corsara. Potrebbe succedere ancora, tanto più in una partita casalinga. La partita col Pietragalla, in apparenza proibitiva, ha perciò tutto il sapore del “bivio”. Può rappresentare un ulteriore tassello della discesa a picco delle ultime giornate, ma anche un occasione importante per il rilancio del morale e della classifica. Il Rotondella ha il dovere di provarci. Va dimenticato in fretta il deludente match perso domenica a Montescaglioso, nonostante un tempo giocato in superiorità numerica. Per il Pietragalla, naturalmente, la vittoria è un imperativo categorico. Non vincere, in questo momento, significherebbe offrire al Moliterno un assist troppo ghiotto per la fuga e qualche speranza in più alle inseguitrici Miglionico e Pignola, adesso a meno 5. Insomma, gli ingredienti per una partita ricca di emozioni ci sono tutti. Pino Suriano

Materani in salute, ma i valligiani rispondono a tono

Varisius, test probante con la capolista Moliterno MATERA-Ultima di campionato del girone di andata, gara importante e delicata al Gaetano Scirea di Matera, la capolista Moliterno affronta un buon Varisius, apparso in salute. I potentini hanno già conquistato il titolo di campione d'inverno, ma sicuramente vorranno mantenere l'imbattibilità stagionale. “Il Varisius sta bene in questo periodo, afferma mister Tucci, prima della gara contro il Grottole avremmo sicuramente fatto salti di gioia per un pareggio, ma alla luce dell'andamento della gara, c'è molto rammarico perdere due punti in quelle condizioni fa molto male. Per oggi c'è il dubbio Tragni alle prese con un problema fisico, per il resto tut-

LAGONEGRO-SANTARCANGIOLESE

REAL IRSINA-BALVANO

Mister Tucci

ta la compagnia è a disposizione, tutti sono pronti e in buona salute. Giocare con la capolista ha sempre un suo fascino particolare, basta solo il nome per dare i giusti stimoli ai ragazzi, oggi la mia squadra cercherà di impor-

PESCOPAGANO-BELLA

re il primo stop agli avversari”. Fin ora il Varisius sta disputando un buon campionato, sicuramente con una media punti più alta rispetto allo scorso anno, nonostante le partenze di Volpe e Di Pede, la squadra ha una sua buona identità e soprattutto la giusta personalità in campo. I tanti ragazzi presenti tra gli undici titolari ormai hanno pagato il loro scotto di inesperienza ad inizio campionato, ora sembrano tanti veterani ben integrati con il gruppo dei senior. In tanti incontri con la squadra di Moliterno, i nero verdi non sono mai riusciti a batterli, quindi questo è sicuramente uno stimolo in più a far bene nella gara di oggi pomeriggio. p.l.

LAGOPESOLE-MONTESCAGL.

Oliva e soci al riscatto

La zona calda spaventa Rizzi

Settimo derby al “Pascone”

Tre squalificati per parte

DOPO lo stop ampiamente previsto contro la capolista nello scorso turno, la squadra del Presidente Fortunato ospita al “G. Rossi” la formazione di Santarcangelo che domenica scorsa ha battuto il forte Pescopagano. La formazione di Mister Oliva cerca subito un pronto riscatto anche se ancora una volta deve fare i conti con gli squalificati, Ielpo e Amiranda entrambi del reparto d'attacco e gli infortunati Martino e Mastroianni. La formazione del Capitan Rocco però darà l'anima per centrare l'obiettivo della vittoria e ritornare a navigare in acque tranquille, dopo la battuta d'arresto di domenica scorso che ha visto i lagonegresi sconfitti 3 a 1 a casa del Moliterno. Nessun nuovo acquisto per la Soccer ma da segnalare ma è degno di cronaca solo il rientro di Falabella che dopo due mesi di inattività a causa di un infortunio ritorna a giocare sul tappeto verde del comunale di Lagonegro . “Nonostante la formazione in parte rimaneggiata a causa degli infortuni e delle squalifiche- ha dichiarato alla vigilia del match di oggi, il Presidente della Soccer Mimmo Fortunato- sono sicuro che contro la formazione santarcangiolese i ragazzi daranno il meglio per riprendere a mettere a segno vittorie importanti per la classifica”. L'obiettivo è dunque centrare i tre punti e risollevare il morale dei lagonegresi che sperano di chiudere il 2009 con una bella vittoria tra le mura amiche e davanti il proprio pubblico. Paola Vaiano

IRSINA - Dopo la sconfitta rimediata col Bln Pignola, in trasferta, oggi il Real Irsina di mister Rizzi avrà di fronte la terz'ultima della classe, il Balvano di mister Turturiello, in piena bagarre salvezza. Un match-salvezza per entrambe le squadre. Due squadre che sono in piena lotta nella bagarre salvezza, con l'Irsina che sta molto meglio, in classifica dei balvanesi. Sono sette i punti che dividono Real Irsina (18) e Balvano (11). Gli ospiti vengono dal pareggio, seppur in extremis, contro l'ultima della classe, l'Atletico Scanzano, a Vietri di Potenza, mentre i padroni di casa devono riprendersi dopo la sconfitta di Pignola, per una rete a zero. Il Real Irsina in casa non ha ancora perso una partita, con tre vittorie e quattro pareggi, che si aggiungono ad una vittoria esterna e due pareggi. Mentre per il Balvano c'è ancora, alla quindicesima giornata, il tabù trasferta. Infatti, i ragazzi di mister Turturiello, fuori casa hanno raccolto solamente tre punti, che si aggiungono alle due vittorie interne ed altrettanti pareggi. Mister Rizzi punterà sulla vena realizzativa di Papangelo N., che ha siglato sino ad ora cinque reti. Mentre mister Turturiello potrà contare sul rientrante Iacullo e spera di ritrovare i gol di Bovino, ma anche di Petraglia, che domenica scorsa è apparso in forma. Due obiettivi importanti per entrambi le compagini: il Balvano, per respirare in classifica, cercherà la prima vittoria esterna della stagione, mentre il Real Irsina proverà a mantenere l'imbattibilità interna. Claudio Buono

PESCOPAGANO- Oggi pomeriggio alle ore 14:30 sul terreno di gioco dello storico comunale “Pascone”di Pescopagano andrà in scena il sentitissimo derby del MarmoPlatano tra il Pescopagano del trainer Pantuosco e la compagine del Bella guidata dal coach Del Pino. Si affronteranno due squadre dai differenti stati d'animo per via dei risultati ottenuti nel precedente turno di campionato. Gli uomini di Pantuosco hanno interrotto Domenica scorsa, sull'ostico campo della Santarcangiolese, una striscia di ben sette risultati utili consecutivi, che gli avevano consentito di racimolare 15 punti e di ottenere il quarto posto solitario in classifica generale. Il Bella, dal canto suo, è reduce dalla netta affermazione casalinga contro un remissivo Lagopesole. A preoccupare il Presidente rossoblu' Laurenziello sono le numerose assenze a cui Pantuosco dovrà porre rimedio vista la contemporanea indisponibilità di uomini cardinequali TavaroneePerillonel repartodifensivo e capitan Lanza e Tummillo nella zona nevralgica del campo. Probabilmente Pantuosco sarà costretto a schierare almeno quattro ragazzi della juniores. Gli avversari, invece, potranno contare sullo splendido stato di forma del bomber Ricigliano, che sta confermando anche quest'anno di essere attaccante di razza in grado di fare la differenza. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Rosa, Angiolillo, Cantone, Lanza V., De Mito, Bergamasco, Capasso, Lotano, Glorioso, Iacoviello, Nicastro. Gabriele Lotano

L'ULTIMA spiaggia? Forse è ancora presto perdefinirla tale.Per oraèsolo l'ultimadella prima parte del campionato. Dopo sei sconfitte consecutive,un'astinenza dallavittoria che dura da quarantanove giorni (l'ultimo successo, che è poi anche l'ultima volta che la classifica è stata rimpinguata, da una squadra che fino ad oggi non ha conosciuto mezze misure: o, in tre occasioni, ha vinto o ha perso, è datata 1 Novembre), con una classifica che si è fatta pericolosamente calda, il Lagopesole non ha alternative. Servono punti, meglio se tre, per non rischiare di vedere le luci posteriori di chi precedere diventare sempre più fioche. Passaporto per sperare che gli uomini di Alfano chiedono ad un Montescaglioso che viene dal successo sul Rotondella, che in trasferta è già andata a vincere sui campi di Scanzano, Balvano e Bella, che solamente Moliterno e Miglionico, prima e terza della classe, sono riuscite a superare quando ha giocato lontano da casa, che nei suoi viaggi ha messo insieme metà del suo bottino di punti. Formazione posizionata in una tranquilla posizione di metà classifica, ma che ha tutto l'interesse ad allontanarsi ulteriormente dalla zona playout. Gli squalificati, tre per parte: Tommaso Coviello, Nicola Colangelo e Donato Mecca (un difensore e due centrocampisti) fra i federiciani, che recuperano però Sabato; Mossuti, Emanuele Tafuno e Petruzzo (due difensori e una punta) nella squadra di Menzano. Chine soffriràdi più?La rispostaal campo. Giancarlo Tedeschi

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48 Sport


POTENZA IN TESTA, CANCELLARA PROTESTA Prima Categoria E’ una delle partite più importanti

Moliterno alla prova Latronico con un nuovo modulo di gioco

VALSINNI A LAURIA, BERNALDA IN CASA

MOLITERNO –Si cambia modulo. Questa la decisione di Canzoniero, tecnico della Fortitudo Moliterno, che oggi sicuramente resterà a latte per una faringite. A dirigere il comando delle operazioni saràMessuti conilpassaggio dall’assodato 3-4-3 al vecchio 4-4-2. Come al solito la squadra moliternese sarà rimaneggiata però. Salteranno la sfida Abate per squalifica, Di Pierri che è ancora alle prese con una contrattura alla caviglia, D’Andrea, Ianniello e Mimmo De Paola che ha ripreso ad allenarsi ma ne avrà ancora per molto prima di tornare a giocare. Ciò che tranquillizza Canzoniero è di avere De Mare, Rizzo e Forastiero in difesa e un Milano in più da quando è arrivato dalla Polisportiva Moliterno. Alla vigilia della gara contro il Latronico che il sapore di uno scontro diretto Canzoniero esprime le sue idee sul momento che sta vivendo la squadra: “La Fortitudo deve uscire dalla crisi per salvarsi e per farlo deve avere continuità. – spiega il tecnico valligiano – Eppur vero che però abbiamo avuto sfortuna e arbitraggi contro in questa prima parte di campionato, ma la gara contro i termali diventa fondamentale per il futuro e per chiudere l’anno senza problemi.” In seguito Canzoniero si dichiara in parte fortunato ad aver trovato proprio il Latronico in questa fase della stagione perché conosce bene al-

cuni giocatori. Infatti l’allenatore moliternese dice: “Il Latronico è un team che conosco perché alcuni giocatori che militano quest’anno li ho trovati da avversario quando facevano partedel RealAgromonte. Ad esempio Santoianni e Gaudioso. Inoltre gli scontri diretti di Grumento e Roccanova possono aiutarci a risalire verso il centro classifica sempre se dovessimo cogliere i tre punti.” Inoltre il trainer valdagrino si sofferma sulla scelta di aver cambiato modulo per questa gara: “Abate per noi è molto importante perché ci da profondità e la sua squalifica mi obbliga a passare al 4-4-2 che nella passata stagione ci fece vincere il campionato. Per questo incontro mi sarebbe stato utile Ferrari al suo posto, ma il suo trasferimento a Nemoli, mi costringe a questa scelta. – continua Canzoniero - Il modulo di gioco a cui siamo tornati però non è adattabile sempre perché abbiamo problemi nella fase avanzata, mentre nella passata stagione era facilmente gestibile. Probabilmente è il cambio di categoria che non ci permette di giocare come vorremmo. In ultimo vorrei concludere dicendo che Ciliento e Viceconte che sono gli unici due calciatori di fuori sono indispensabili alla causa e tante squadre si sono complimentate con noi per il loro rendimento.” Biagio Bianculli

Terza Categoria Real Anzi in gol di Giorgio. Quattro reti per il mattatore Polichiso

La Fiasca, è prima vittoria stagionale LAFIASCA REALANZI

5 1

LA FIASCA: Cimadomo, Palumbo, Cristofaro (1' st Colangelo), Giacinto, Lancellotti S. (28' st De Rosa), Agatiello (21' st La Rocca), Polichiso, De Felice A., Frisi (25' st De Felice Mi.), Manniello D., Iunnissi (1' st De Felice G.). REAL ANZI: Cilibrizzi P., Tortorelli, Pietrafesa, Cantisani, Motta (31' st Benedetto), Quagliano (1' st Passarella, 40' st Marino), Cilibrizzi A. (21' st Bochicchio), Sileo, Sarli, Giorgio, Libonati. All.: Sarli. ARBITRO: Dapoto di Potenza RETI: 12'pt, 30'st, 32'st e 40'st Polichiso; 45'pt Giorgio, 45'st De Felice A.. OPPIDO LUCANO - Prima vittoria stagionale tra le mura amiche per La Fiasca di Oppido Lucano che vince cinque a uno contro il malcapitato Real Anzi grazie al poker di Polichiso e al gol allo scadere di De Felice A.. La Fiasca, reduce dalla sconfitta contro l'Avis Sasso di Castalda (0-3), parte con il piede sull'acceleratore ma Frisi è in giornata no e in pochi minuti si divora due

ghiotte palle gol. Al 12', tuttavia, i padroni di casa trovano la rete del vantaggio con Polichiso bravo ad eludere la marcatura del suo avversario e dribblare Cilibrizzi P. prima di depositare la palla in rete. Trovato il gol, i padroni di casa abbassano pericolosamente il proprio baricentro. All 45' capitan Cristofaro si fa male e la difesa fiaschista si blocca lasciando Giorgio tutto solo che, a tu per tu con Cimadomo, non ha problemi a riportare il punteggio in parità.Il ritorno in campo vede La Fiasca agguerrita su ogni pallone e il Real Anzi non può che difendere con tutti gli effettivi. Dopo pochi minuti De Felice G., entrato al posto di Iunnissi, centra una traversa clamorosa dai venti metri. Iniziano le sostituzioni: ne La Fiasca entrano La Rocca, De Felice Mi. e De Rosa mentre nel Real Anzi Benedetto, Marino e Bochicchio. Al 30' De Rosa recupera palla nella propria trequarti e serve il liberissimo De Felice G. che con un colpo da biliardo pesca Polichiso tra le numerose maglie bianco nere; il n.7 oppidese semina tutti e batte Cilibrizzi P. di precisione. Ancora due minuti e ancora Polichiso serve il tris in favore degli ospiti.

Le emozioni non finiscono perché De Felice Mi. fa in tempo a divorarsi due ghiotte palle gol, una che si stampa sul palo dopo la deviazione di Cilibrizzi P. e una che si spegne sul fondo a termine di un'azione corale dei padroni di casa. Al 40' Polichiso festeggia il suo quarto gol di giornata e al 45' De Felice A. fa pokerissimo con un tiro dal limite che sorprende Cilibrizzi P.. r.d.r.

Una fase di gara

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Sport 49

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

Un momento del derby di Summer Cup a Policoro (foto Videouno)

A Dilettanti I segreti dei due coach: Ponticiello e Ciocca a confronto

Derby, due punti pesanti Non solo campanile, Bawer e Publisys si giocano un pezzo di salvezza QUI PUBLISYS

QUI BAWER IN QUATTRO giorni a Matera nessuno poteva pretendere miracoli. Ciccio Ponticiello però ha cercato di intervenire in un meccanismo che mostrava qualche difficoltà negli ingranaggi e che non è riuscito a centrare l’appuntamento con il risultato negli ultimi tempi. Si spiegano così le quattro sconfitte consecutive da cui è reduce Matera ed il conseguente cambio di allenatore. Ciccio Ponticiello

oggi ci crede e ci prova ma senza fare stravolgimenti, senza strafare. Introducendo poche e semplici indicazioni per il decisivo match odierno, il derby con Potenza alle 18 al PalaSassi. «In questo momento non vogliamo fare alcun tipo di stravolgimento, nessun macrointervento che non mi pare opportuno. Ho pensato in questi giorni a curare i particolari, i dettagli che sono quelli che ci possono consentire un passo avanti anche decisivo». Il clima incontrato nello spogliatoio è di quelli che hanno garantito, così assicura il coach, la massima collaborazione al neo allenatore della Bawer: «ho trovato una grande disponi-

il secondo, non al cento per cento. «Credo molto nella necessità di individualizzare gli allenamenti e le singole tipologie di intervento sui giocatori sia su quelli più giovani sia su quelli più esperti. Ma questo non vuol dire che avremo dei giocatori a mezzo servizio ma solo che faremo con ognuno un lavoro specifico». Insomma giocatori in campo e che sono chiamati a dare il massimo malgrado gli acciacchi. Potenza però non è avversario da sottovalutare, Ponticiello lo spiega chiaramente: «hanno una squadra che ha due punti di riferimento molto chiari in attacco come Antrops e Ruggeri, il primo un tiratore e il secondo è un lungo con attitudini perimetrali. Credo sarà opportuno riuscire il più pos-

bilità dai giocatori, c’è stata una grande consapevolezza della necessità di dover dare una svolta alla nostra stagione. Sulle potenzialità dei singoli giocatori poi ci sono pochi dubbi, basta vedere i giocatori negli occhi per capire la voglia che hanno dentro». Nessun dramma o preoccupazione neanche per acciacchi e difficoltà di alcuni uomini come Longobardi o Grappasonni che necessitano di cure specifiche e che oggi ci saranno anche se, soprattutto

sibile a rompere i loro equilibri in attacco e contemporaneamente a trovare le soluzioni che possono esserci più favorevoli e funzionali». Non parla di difesa, non accetta discorsi come uomo o zona: «credo siano schemi che ci servono nel momento in cui bisogna intervenire come squadra». Insomma Matera deve provare ed imparare a ragionare come gruppo, superando i limiti e le difficoltà in questa ottica. Sembra essere questo il messaggio di Ponticiello che poi aggiunge: «non è il momento delle rivoluzioni, ma di curare i dettagli e i particolari perchè questi sono quelli che ti fanno vincere le partite». E’ quello che la Bawer oggi dovrà fare per prendere due punti che valgono sei per il derby, la classifica, il morale e anche per farsi il miglior regalo di Natale possibile. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

FINALMENTE si gioca! Il derby tra la Bawer Matera e la Publisys Potenza è il piatto forte per il movimento cestistico lucano. La sfida del tredicesimo turno d'andata del campionato maschile di serie A Dilettanti scalda i cuori delle due squadre e le passioni delle tifoserie. Il confronto tra i quintetti di Ciccio Ponticiello e Cesare Ciocca sarà vissuto con la solita passione e il pathos dei giorni migliori da entrambi i quintetti. Le due formazioni hanno tanta birra in corpo e puntano a vincere la partita che di fatto chiude una prima parte di stagione estremamente tribolata per entrambe le compagini. Sicuramente entrambe avranno tanta paura di vincere, in questo senso potrebbe diventare importante la forza dei nervi, fattore questo sempre fondamentale nei derby. La Publisys Potenza anche in questa settimana ha dovuto fare i conti con gli infortuni. A preoccupare lo staff tecnico biancoverde sono state le condizioni fisiche di Ernesto Carrichiello, costretto anche ieri mattina, nel corso della seduta di allenamento che ha chiuso la settimana di lavoro, a svolgere lavoro differenziato, visti i dolori alla schiena. La presenza dell'ex Olimpia Melfi è in forte dubbio, mentre saranno in campo dal primo secondo Luca Vetrone e Gints Antrops alle prese con i postumi della fascite plantare. Ovviamente le condizioni generali del gruppo hanno costretto Ciocca a lavorare in maniera differente rispetto al solito. La gara di questo pomeriggio del Palasassi vale più della classifica e del campanile. I due punti potrebbero valerne quattro o molti di più. La Publisys Potenza ha l'intenzione di coinvolgere i cugini materani nei piani bassi della classifica. Le alchimie tattiche dei due coach potrebbero avere ripercussioni sull'esito del confronto. In casa Publisys Potenza è Cesare

Ciocca, coach dei bianconeri ad analizzare il derby di Basilicata: “Tutte le partite sono difficili, figurarsi un confronto del genere, abbiamo voglia di vincere la partita di Matera. La mia formazione è stata alle prese con tanti problemi in settimana, cercheremo di fare la nostra partita, al di là dei tanti problemi fisici dei miei atleti”. Il tecnico potentino si sofferma sulle differenze di gioco tra le due formazioni: “Il Matera è squadra di talento, la Bawer ha tanti punti nelle mani, gioco forza per noi sarà fondamentale difendere bene e attaccare con precisione. Le percentuali al tiro saranno un elemento caratterizzante

del confronto”. L'allenatore della Publisys guarda agli aspetti nervosi: “La forza dei nervi in queste partite è decisiva, bisogna vincere per rimettersi in corsa in chiave salvezza. In chiave difesa la sfida sarà davvero importante. Un successo nella tana della Bawer potrebbe valere doppio”. E allora non resta che giocarlo questo derby atipico e natalizio. Vincerlo significherebbe gustare con serenità il panettone e il pandoro. Francesco Menonna

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50 Sport


B Donne La squadra di Scarano vince di 32 punti

Basilia, tutto facile col Bari potentine hanno preso il largo sin dal primo quarto e per il Bari è stata notte fonda contro il quintetto potentino. I canestri di Petrazzuoli, Crovatto e Stamegna hanno fatto BASILIA POTENZA: Aurigemma 8, Tosca- immediatamente il break così come la no, Imperiale 6, Petrazzuoli 7, Marino 2, splendida prestazione in cabina di regia di Carluccio 10, De Luca 12, Sanza 2, Crovatto Marika Aurigemma. Il primo quarto vola via facile 22, Stamegna 9. All. Piero Scae si chiude con le lucane avanti rano. sul 29 a 2. Nel secondo si assiste PINK TIME SPORT BARI: ad una tenue reazione ospite. Mangione 7, Rossi 2, MataranBari comincia a segnare ma il gelo 2, Scaramuzzi 11, Schiavovantaggio accumulato nel prine 8, Pastore 2, Loiacono n.e. mo quarto consente alla Basilia Gomes 5, Caressa 6, Di Tommadi addomesticare la reazione del so 3. All. Roberto Valanzano. quintetto pugliese. ARBITRI: Ascenzi di Caserta e All'intervallo lungo si va sul Santoro di Casagiove. punteggio di 47 a 17. Nel terzo PARZIALI: Pt 29/2, St 47/17, parziale si assiste ad un vero e Tq 67/25, Tq 78/46. proprio tiro al bersaglio da parNOTE: Pochi intimi sugli spalte delle lucane che da tre con De ti. Uscita per cinque falli SchiaLuca e Imperiale fanno ammatvone. Falli tecnici alle due pantire il Bari, Potenza veleggia e chine. Sonia Crovatto non ha problemi contro l'inconsistente quintetto ospite, reso PARTITA senza storia al Pala Pergola di Potenza tra la Basilia Potenza e la innocuo in attacco e privo di nerbo sul piano tattico. Pink Time Sport Bari. Nel quarto parziale è solo accademia, la La compagine potentina vince nettamente al termine di una gara magistrale per in- Basilia prova gli schemi in funzione camtensità di gioco e superiorità tecnica. La pionato e sulla partita scorrono via i titoli di squadra di Piero Scarano ha giocato davve- coda. Vince la Basilia per 78 a 46 e passa un Natale in testa. ro bene riscattando il ko dell'andata. La sfida non è mai... cominciata, le atlete f.menonna@luedi.it

BASILIA POTENZA PINK TIME SPORT BARI

78 46

B Dilettanti Coach Schia avrà nuovamente a disposizione Davide Serino

Corporelle alla riscossa Dopo due sconfitte, Potenza cerca il riscatto con il Massafra POTENZA - Davide Serino, anche se non al meglio della condizione, sarà regolarmente i campo nella delicata sfida di questa sera al PalaPergola, ore 18, contro il Cisa Massafra. Il giocatore campano ha svolto senza problemi la seduta di rifinitura di ieri mattina senza accusare particolari fastidi alla schiena e quindi per coach Schiavi si tratta di un recupero molto importante per presentare il roster migliore contro Chiarastella e compagni. E' inutile dire che per la Corporelle la partita odierna rappresenta un crocevia molto importante per il futuro ed anche la migliore occasione per lasciarsi alle spalle questo momento decisamente negativo che la squadra sta attraversando e che è coinciso con le sconfitte di Bisceglie e di Bernalda. Una vittoria consentirebbe alla squadra potentina di chiudere nella maniera migliore il 2009 con la possibilità di sfruttare la lunga sosta per recuperare energie fisiche e mentali necessarie per affrontare nel migliore dei modi il girone di ritorno. Ancora una volta la dirigenza è stata molto vicina alla squadra e il presidente Colangelo ha di nuovo voluto incontrare tutta la squadra e con un breve discorso a tutto il gruppo , prima di cominciare la seduta di ieri mattina, ha reiterato l'invito il massimo impegno per superare questo momento negativo perché le possibilità ci sono e la squadra è sicuramente in grado di esprimersi meglio di quanto fatto fino a domenica scorsa. Ad ogni buon conto la squadra si presenta a quest' appuntamento con l'umore abbastanza buona come conferma coach Schiavi: “E' vero, veniamo da due sconfitte ed anche da una non buona prestazione nel derby. Ma il gruppo e molto compatto ed unito ed ha grande volontà di reagire. Sappiamo pure che incontriamo una squadra molto in forma e che dispone di un roster di prima qualità che vuole continuare a Potenza il suo momento magico. Importante è poter contare sul-

B Dilettanti Il capitano sarà oggi in campo col Pozzuoli per via del ricorso

Sulla Bbc la scure del giudice Due giornate di squalifica al campo e una a Russo

Davide Serino

le prestazioni di Serino che sta meglio di quanto ci aspettassimo e quindi ci potrà offrire il contributo di cui abbiamo bisogno. Sul piano dell'interpretazione della gara, non esprimo concetti nuovi se dico che le nostre possibilità di successo dipendono largamente dal saper attuare un sistema difensivo di grande attenzione e di notevole intensità per sterilizzare una squadra che ha nella tecnica la sua arma migliore. E che probabilmente qualche punto debole lo presenta quando subisce la fisicità degli avversari. Noi siamo molto fiduciosi e convinti di poter avere tutte le qualità per fare una grande prestazione e di conquistare u successo che sarebbe davvero importante per noi sotto ogni aspetto”. Un successo che, aggiungiamo noi, potrebbe avere anche l'effetto di rasserenare l'ambiente e di mettere a tacere quelle voci critiche di qualche dirigente che sono emerse nel corso del summit societario di lunedì scorso e che invocavano provvedimenti urgenti, anche di natura tecnica, per dare una scossa alla squadra. Rocco Sabatella sport@luedi.it

I tifosi del Bernalda e accanto il capitano Roberto Russo

BERNALDA - “E te pareva!”, direbbe un trasteverino di fronte alle ultime vicende in casa BBC; sì, perché, proprio quando il morale era discretamente alto e sembrava conclusa la lunga persecuzione di Madama Sfortuna nei confronti dei rossoblu sul versante infortuni, ecco che interviene la variabile “disciplina” a guastare l'atmosfera in casa ionica: a seguito delle intemperanze al termine del derby con la Corporelle sono state inflitte una giornata di squalifica a Russo (che nel dopopartita aveva avuto un acceso scambio verbale col potentino Corvo anche lui squalificato) e due giornate al PalaCampagna (“per invasione del campo di gioco commessa da più persone con intenti aggressivi nei confronti dei giocatori della squadra ospite”), per cui il team del presidente Troiano dovrebbe giocare le prossime due gare casalinghe a porte chiuse o in campo neutro. Diciamo “dovrebbe” perché in questi casi scatta il meccanismo dei ricorsi, così che Russo sarà in campo oggi a Pozzuoli pagando la penale prevista e la stessa cosa dovrebbe accadere per quantoriguardail campo.Rimanetut-

ta l'amarezza della società per un danno, economico e di immagine, causato dalla scelleratezza dei soliti pochi noti che scambiano un palazzetto per la peggiore curva del peggior stadio di calcio, senza alcuna scusante o attenuante (anche se non è successo nulla di grave) visto che ciò che hanno refertato gli arbitri è tutto sacrosantamente vero. Coach Vandoni, a proposito dei provvedimenti disciplinari e delle possibili conseguenze, afferma che “sono problemi che non competono all'area tecnica e ci penserà la dirigenza che sicuramente lavorerà al meglio; ma non dobbiamo cercare alibi, abbiamo giocato in condizioni disperate senza fasciarci la testa, quindi dobbiamo essere pronti a dare il meglio in qualunque situazione. Gli alibi sono tipici dei perdenti, e poi il campionato è la somma di tanti fattoricomelafortuna, labravura,lacasualità e, perché no!, anche gli infortuni e le squalifiche: dobbiamo essere bravi ad affrontate e superare ogni ostacolo”. Passando al match, non sarà facile venire a capo di un Pozzuoli così arrab-

biato per la situazione di classifica: “La squadra campana ha la caratteristica di avere come giocatori più esperti proprio quelli più rappresentativi, è una squadra che non ama molto correre ma che sul suo campo sa farsi rispettare, tant'è che al PalaErrico ci hanno lasciato le penne squadre attrezzate come Patti e Siracusa; l'esperienza dei puteolani metterà spesso i nostri di fronte a furbe invenzioni, ma noi dobbiamo essere intelligenti nel non innervosirci, perché se riusciamo ad essere ancora in partita alla fine del terzo periodo la gara è tutta da giocare. In questa fase noi siamo sereni, sappiamo di trovarci in un buon momento e con il morale accresciuto, per cui se il nostro entusiasmo sarà ben gestito e cavalcato con raziocinio potrebbe generare piacevoli sorprese”. Insomma si va a Pozzuoli con la convinzione di poter disputare una buona gara, se poi ci dovesse scappare altro nessuno si meraviglierà più di tanto: sarà stato semplicemente il frutto di una buona prestazione. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

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Sport 51

Domenica 20 dicembre 2009


Domenica 20 dicembre 2009

B1 Donne La Romanò trascina la Master Group in una gara molto intensa

Il derby è materano La Lore Lei Potenza esce a testa alta. Brava la Pierantoni MASTERGROUP AVISLORELEI

3 1

25-15. 16-25. 25-20. 25-18

MASTER GROUP MATERA: Russo ne, Cacciapaglia (L), Romano 8, Picerno, Piscopo 15, Romanò 19, Cianflone, Pontillo ne, Donà ne, Floridia 17, Marulli 11. All. D'Onghia PM LORELEI POTENZA: Masino 3, Composto 9, Rotondo 10, Ligrani (L), Pericolo 9, Pagano ne, Franco 12 Carbonara ne, Pierantoni 12, Draganova ne, Magherini ne. All. Gagliardi ARBITRI: Tartaglione e Bonafiglia di Caserta PARZIALI: 25-15 IN 21'; 16-25 IN 23'; 25-20 IN 30'; 25-18 IN 24' NOTE: battute vincenti Master Group 3, battute vincenti Lore Lei 5; battute sbagliate Master Group 7, battute sbagliate Lore Lei 6 MATERA - E' andato alla Master Group il derby lucano. Le ragazze allenate da coach D'Onghia hanno superato per tre set ad uno la Lore Lei Potenza in un derby giocato intensamente da entrambe le formazioni che non si sono assolutamente risparmiate in tutti e quattro i parziali. Brave le materane nel primo set (chiuso con il punteggio di 25 a 21), che sono riuscite a giocare una buona pallavolo con una super Floridia brava a mettere a segno cinque punti. Master Group sempre avanti, già al primo time out tecnico per la Lore Lei Potenza le materane conducevano di quattro lunghezze (8-4). Un vantaggio mantenuto fino alla fine nonostante le schiacciate pungenti delle potentine Pierantoni e Franco. Nel secondo set saliva in cattedra il team di coach Gagliardi che non risentiva

Nelle foto di Videouno le emozioni del derby del Palasassi, vinto dalla squadra di casa

dello svantaggio raccolto nel primo parziale raggiungendo il primo vantaggio (7 a 6) con il punto di una superlativa Pierantoni. Un vantaggio allungato da altri due punti della giocatrice

potentina che dava il largo alla Lore Lei che riusciva a conquistare la parità chiudendo il gioco con il punteggio di 25 a 16. La gara, nel terzo set, era caratterizzata da grande equilibrio; en-

B2 Donne La squadra di Telesca crolla dopo il primo set

trambe le formazioni rispondevano punto su punti ai rispettivi attacchi fino al sorpasso della Master Group (che conquistava un massimo vantaggio di sei punti), guidata da una pun-

gente Piscopo. Una Master Group più determinata che riusciva a portare a casa il nuovo vantaggio chiudendo il set sul 25 a 20. Stesso copione nell'ultimo parziale, caratterizzato da

un inizio alla pari e poi dal sorpasso delle materane che si portavano sul più otto (2012), parziale accorciato da due battute vincenti, consecutive, della Masino che sembravano riaccendere lo spirito combattivo delle potentine. Era, però, solo una piccola parentesi positiva perché la Master Group riusciva subito a riallungare le distanze fino al 25 a 18 finale. Obiettivo raggiunto, dunque, per le ragazze di coach D'Onghia che, con questa vittoria, hanno ottenuto il ventiduesimo punto in classifica superando proprio la Lore Lei Potenza che, come la Master Group, ha disputato una buona gara. Alla fine ha vinto il team materano che è stato più attento e concreto nei momenti opportuni. In casa Matera, buona la prestazione della Romanò (19 punti), Floridia (17) e Piscopo (15). Per la Lorre Lei sono andate in doppia cifra la Franco e la Pierantoni con dodici punti e la Rotondo con 10. Lorenzo Tortorelli

B2 Donne Alla palestra Caizzo arriva l’Altamura

Giocoleria, ko senza scuse La Livi va a caccia del poker CLEMENTE GIOCOLERIA

3 1

18-25, 25-16, 25-20, 25-18

CLEMENTE DIBENEDETTO ALTAMURA: Marchisio, Ragone E., Facendola, Abrescia, Caputo, Ragone N., Dibenedetto (L), Toscano, Canciotta, Chironna, Passaseo, Cucinelli, Faraone. All.: Marchisio. GIOCOLERIA POTENZA: Radkova, Nolè, Arras, Ghersetti, Avena, Taddei , Santangelo (L), Ridolfo, Di Lucchio, Di Camillo, Lancellotti, Prete, Caramuta. All.: Telesca. ARBITRI: Argese e Papa. NULLA da fare. Non si sblocca nemmeno sul campo di Altamura la Giocoleria Potenza, che incassa così dalla giovanissima Clemente Dibenedetto un altro pesante, bruttissimo schiaffo. Non è bastato alle ragazze di Massimo Telesca cominciare con il piede giusto una

Telesca

Il capitano Avena

gara che, dal secondo set in poi, ha visto l’Asci ricalcare le orme delle ultime, negative uscite. E incassare così il quarto stop consecutivo del suo campionato. Ora la classifi-

ca, manco a dirlo, non sorride ad Avena e compagne. Che dopo la sosta saranno chiamate a cambiare completamente registro per venir fuori dalla crisi. lu.ca.

RINVIGORITA, nel morale e nella classifica, dal terzo successo consecutivo in trasferta di questo scorcio di stagione, la Materman Nusco Potenza torna a esibirsi di fronte al pubblico amico per chiudere nel migliore dei modi il suo memorabile 2009. L'avversaria che questo pomeriggio Pamela Petrone e compagne si troveranno di fronte alla Caizzo, nel quattordicesimo e penultimo turno di andata, non andrà però presa sottogamba: il Volley Altamura, nonostante sia bloccato a quota otto punti praticamente da un mese, non sembra essersi rassegnato al suo destino. E potrebbe risultare pericoloso proprio per l'assoluta necessità che ha di fare risultato. Ci vorrà una prestazione ancor più cattiva (se possibile) Enza Licciardi del solito, per la Livi, per non concedere alcuna chance di entrare in partita alle baresi. E sommare così altri tre pesantissimi punti a un bottino che, per quanto soddisfacente, non le consente ancora di dormire sonni tranquilli: visto l'incredibile affollamento che sta caratterizzando la seconda metà della classifica. «Con l'Altamura l'imperativo è vincere.

Perché abbiamo intenzione di far fruttare al massimo il fattore campo, da qui a fine torneo, per allontanarci dalla bagarre-salvezza, e dato poi che vogliamo fare un bel regalo anticipato di Natale ai nostri tifosi». Coach Enza Licciardi chiede così alla sua squadra l'ennesima bella prestazione, e un altro successo pieno e convincente prima della sosta. «Il morale e lo stato di forma delle ragazze - prosegue ci fanno stare piuttosto tranquilli, ma resta il fatto che dobbiamo assolutamente ottenere questi tre punti. Per prepararci al meglio alla battaglia che ci attende nel girone di ritorno. Cogliendo magari, stasera, l'opportunità di aumentare il vantaggio sulla quintultima posizione». Il gruppo rossoblù d'altronde continua a dare, di giornata in giornata, ottimi segnali. «Dopo un inizio lento, abbiamo decisamente trovato il passo giusto», conferma l'allenatrice della Materman. «Anche perché i meccanismi, con l'arrivo in corsa di Mara Di Martile, avevano bisogno di un po' di tempo per essere rodati». Luca Carlone sport@luedi.it

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52 Sport


Ieri lo scambio di auguri di Natale con l’intera società

La Medical ha fatto festa obiettivo importante (il salto di POTENZA - Tantissimi invitacategoria, ndr) ed essere stata ti, amici e compagni di viaggio, una “rivelazione-matricola” in con i quali la Medical Center ha B1. «Siamo andati oltre l'obietvoluto scambiarsi gli auguri tivo che ci eravamo fissati ad per le feste natalizie 2009. E' aninizio stagione - affermano i data in scena ieri sera, la festa di giocatori della Medical Center Natale della società rossoblu. ovvero il raggiungimento della Particolarmente suggestiva la salvezza. Certo, dobbiamo conlocation perché il Palarossellitinuare a tenere i piedi per terno è stato addobbato dagli anira, ma siamo convinti che quematori di “Festidea” che hanno sta squadra qualche sorpresa coinvolto tutti gli atleti maschiancora può riservarla, rimali del volley: dai più piccoli, fino nendo nei “posti alti” della clasad arrivare alla prima squadra sifica». «Siamo riusciti a batteallenata da Giorgio Draganov re anche le squadre più forti di si sono divertiti a giocare sul noi sulla carta - continuano - e parquet, passando dal tiro alla abbiamo dimostrato che quanfuneaduna partitadipallavolo Giorgio Draganov do ci mettiamo cuore, grinta e con un pallone gigante, a percorsi motori. Alla fine, arriva una sorpresa. Il determinazione nonsiamo secondia nessuno. secondo allenatore Roberto Colato si è travesti- Siamo in continua crescita e, dopo una prima to da Babbo Natale e ha consegnato pandori e fase iniziale, adesso abbiamo trovato i giusti regalini vari a tutti i presenti. Palloncini in equilibri. Dobbiamo solocontinuare su questa aria, zucchero filato, una mascotte vestita da strada con sempre maggiore entusiasmo e leone, corse a perdifiato. E' stata una gran bella convinzione. Crediamo in questa squadra e in festa. Gli atleti della B1 avranno un lungo pe- questo gruppo. I risultati che stanno arrivanriodo di riposo. Il campionato, infatti, ripren- do ele prestazioni che stiamosfoderando standerà il 9 gennaio, quando la Medical Center no ripagando nel modo migliore tutti gli sforzi scenderà sul campo del Catania, ultima in clas- che la società ha fatto per cercare di non sfigusifica. Un bilancio positivo quello della squa- rare in una serie importante come la B1». dra di patron Mancino che, a fine 2009, può riAnna Maria Calabrese tenersi soddisfatta per aver raggiunto un sport@luedi.it

B2

serie

UOMINI Girone H CLASSIFICA

B2 Uomini L’esperto massaggiatore Pino Contini: «Io sono ottimista»

Matera a caccia di conferme In casa del Calimera può arrivare la vittoria della consacrazione MATERA - Nella decima giornata del campionato di serie B2 la Pallavolo Matera sarà impegnata in trasferta sul parquet del Link Calimera. Dopo gli ottimi risultati conseguiti dal sestetto materano nelle ultime gare di campionato, tre vittorie consecutive prima contro il Bari, poi Pulsano e l'ultima contro il Lucera, è ovvio aspettarsi da capitan Suglia e compagni un'altra vittoria. L'avversario che i biancazzurri incontreranno questo pomeriggio non si presenta insidioso come il Lucera incontrato sabato scorso al Pala Sassi. Nove sono, infatti, i punti conquistati dai leccesi che occupano il terzultimo posto in classifica. Una formazione che fino ad ora, dunque, non è riuscita ad esprimere il meglio di se stessa nonostante sia stata allestita ad inizio stagione per disputare un campionato di media classifica. Per la Pallavolo Matera sarà fondamentale non prendere sottogamba gli avversari che saranno avvantaggiati anche dal fatto di giocare in casa, quindi sostenuti dal caloroso pubblico leccese. Dando un'occhiata alla classifica, la Pallavolo Matera dista sempre tre punti dalla capolista Pallavolo Martina, ma dopo la vittoria di sabato ha fatto un ulteriore passo in avanti facendo suo il quarto posto in solitaria (prima invece diviso proprio con il sestetto foggiano). A Calimera, il fine unico che dovrà spingere Suglia e soci sarà quello di portare a casa i tre punti, utili per continuare la marcia nella zona che conta e per non perdere colpi contro le dirette avversarie. “Sarà una gara importante per la Pallavolo Matera che potrà contare su un gruppo che sta trovando la giusta intesa per fare bene in campionato - ha affermato l'espero massaggiatore Pino Contini-. Nell'ultimo periodo ho notato che i ragazzi hanno creato un ottimo gruppo, una caratteristica che in precedenza mancava e che

non permetteva loro di esprimersi al meglio. Per fortuna sia nelle ultime partite che in allenamento questa lacuna sembra essere stata colmata”. Mister Galtieri potrà schierare a Calimera tutti gli uomini a disposizione? “Si, il tecnico potrà contare sull'intera rosa che, se giocherà in maniera attenta come ha fatto nelle ultime gare, con la determinazione giusta potrà ottenere una nuova importante vittoria. Io sono ottimista”. Infine Contini ha voluto ringraziare Tulliani: “Un grazie va al presidente che mi ha dato questa opportunità dopo vari anni. E’ suo il merito se si è riaccesa in me la fiamma della passione per lo sport. A lui va un ringraziamento particolare”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

B2 Uomini

Sidel Lagonegro digiuno rotto SIDEL LAGRONEGRO SAVIO MESSINA

3 1

23-25, 25-23, 25-15, 29-27

Il massaggiatore della Pallavolo Matera, Pino Contini

B2 Uomini Al D’Amico di Lauria arriva il Catona

Nicodemo col dubbio Pesca LAURIA - Dopo gli impegni contro le “grandi” del campionato la formazione lauriota ritorna a giocare in casa contro una diretta avversaria per la salvezza. Sarà oggi pomeriggio di scena al Polifunzione D'Amico il Catona, fanalino di cosa della stagione in corso, che non ha ancora messo a segno una vittoria. Sulla carta dunque per la formazione di mister Santomassimo si tratta di un impegno facile e alla portata per poter far punti importanti in chiave salvezza. Sul fronte della formazione a disposizione di Santomassimo non sembra ancora certa la presenza di Pesca, che nelle ultime giornate non ha giocato a causa di problemi alla schiena, mentre per gli altri sembra che siamo tutti presenti per mettere a segno tre punti importanti che serviranno alla classifica dei laurioti, attualmente al settimo posto con 10 punti. Una classifica molto corta soprattutto guardando dalle posizioni centrali verso il basso, poiché in due punti ci sono ben 6 squadre che hanno tutte lo stesso obiettivo, la salvezza. E la Nicodemo soprattutto oggi vorrà giocarsi la sua salvezza, portando punti alla sua classifica. Si attende dunque oggi il pienone al Polifunzionale lauriota con un pubblico delle grandi occasioni che vorrà sostenere la propria squadra, così come ha fatto fin

Pesca della Nicodemo Lauria

ora. Ultima giornata del 2009 dunque per la Nicodemo che nel nuovo anno probabilmente potrà giocare presso la nuova struttura sportiva che il Comune sta completando. p.v.

SIDEL LAGONEGRO: Cimino 19, Ruggiero S. 7, Ruggiero F. 13, Lopis 22, Crusco, Ferro 5, Riccio, Luglio, Galante 6, Osnato, Manzolillo, Vaiana. All. Scaldaferri SAVIO MESSINA: Russo 2, Sottile, Trifiletti 14, Pino 9, Scilipoti 8, Derobertis 11, Galli, Scifilliti. All. ARBITRI: Tombolini e Montagna DURATA SET: 25', 22', 20', 35' FINALMENTE tre punti importanti per la Sidel, che ferma il digiuno da vittorie che ormai durava da più di un mese. Eppure l'inizio di set va di punto in punto con gli ospiti che mantengono un leggero vantaggio iniziale sia nel primo che nel secondo tempo tecnico,quando la Sidel accorcia le distanze sul 18-19. Di punto in punto senza nessuna particolare forzatura gli ospiti avanzano anche dopo e si portano in avanti sul primo set. Cambia la storia nel secondo set quando la SIdel tira fuori gli artigli e mette a terra palle importanti che portano i lagonegresi in avanti di 7 lunghezze. Trascina i compagni un Cimino ritrovato in questo set che sbaglia poco e permette ai suoi di pareggiare. Stesso copione anche nel terzo set quando la Sidel non lascia gli ospiti giocare e macina punti che portano i lagonegresi sul 2 a1. Nel quarto set la Sidel ha un iniziale calo che lascia i locali portarsi in vantaggio, ma il pareggio dei locali arriva sul 9-9 quando poi ci pensa Lopis ad incrementare il conteggio dei propri punti

Lopis

che portano acqua al mulino della Sidel sempre in avanti. La situazione si complica quando gli ospiti sfruttano un errore della Sidel sul 22 pari ed il gioco continua fino a quando arriva la sofferta vittoria sul 2927 dei lagonegresi. “Sapevamo che era una partita delicata- ha dichiarato il Mister Scaldaferri a fine gara- perché arrivavamo periodo non facile. Non siamo riusciti ad esprimere gioco lineare , soprattutto nell'ultimo set veramente cardiopalma. In generale- continua il tecnico lagonegrese- ho visto una buona prestazione da parte dei ragazzi sia per impegno mostrato che per la voglia di vincere dimostrata soprattutto sul finale”. Una vittoria ancor più importante poiché la settimana appena trascorsa non è stata delle migliori visto l'infortunio di Salvatore Ruggiero e le temperature gelide che non hanno permesso un buon allenamento. Tutto sommato la prova di ieri è ancor più positiva se si guardano i parziali dei punti di ciascuno , tra cui sicuramente le magistrali prove di Cimino con 19 punti e Lopis con 22. Una buona fine di 2009 dunque per la Sidel. p.v.

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Sport 53

Domenica 20 dicembre 2009


Calcio a 5

Domenica 20 dicembre 2009

B Girone D Tripletta per piegare il Venafro. In gol anche Santos. E’ quarto posto

Bng, gioia Cavalcante Primo tempo avaro di emozioni e chiuso a reti bianche BNG MATHERA 4 VENAFRO 2 NIGRO BNG MATERA: Appiio, Gammariello A., Gammariello N., Fasano, Onofrio, Miriello, Santos, Vivilecchia, Moia Barros Diego, Cavalcante, Panarella, Paolicelli. All. Eustachio Rondinone. SCARABEO VENAFRO: Tomei, Bosco, Di Cadua, Martellino, Esposito, Benincasa, Peluso, Natale, Boromeo, Terenzi, Palumpo, Placella. All. Adriano Cuzzi. MARCATORI: 2'29” st Bosco (S), 4'17” st Santos (M), 9'10” st Di Cadua (S), 16'50”st, 18'09”st e 19'52” Cavalcante (M). ARBITRI: Misino e Farinola di Molfetta. Cron. Perrucci di Matera. NOTE: ammoniti Miriello per il Mathera e Bosco, Di Cadua, Benincasa, Boromeo e Placella per lo Scarabeo. MATERA - Tre reti di Alex Cavalcante, autentica anima della BNG Ecobas Mathera, stendono lo Scarabeo Venafro. Ma hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie i materani per avere ragione di un avversario che ha rispettato in pieno le credenziali con cui si è presentato sulla pista della tensostruttura di viale dei Sanniti. Assume dunque ulteriore valore questa vittoria dei ragazzi di mister Eustachio Rondinone poiché ottenuta ai danni di una squadra davvero ben messa in campo e oltremodo difficile da superare. Ottimo anche l'esordio di Diego Moia Barros che, almeno sino a quando è rimasto in campo, e cioè prima che uno dei direttori di gara gli sventolasse il cartellino rosso sotto il naso, si è comportato molto bene servendo l'assist per il gol di Paolinho Santos. Un giocatore che sicuramente sarà molto utile nel prosieguo del campionato. Una nota di merito la merita anche il portiere molisamo Placella, autore di una serie di parate davvero

Santos e, a destra, Cavalcante, protagonisti ieri

spettacolari. Primo tempo alla camomilla, avarissimo di note di cronaca e concluso a reti inviolate. Il primo timido tiro è di Cavalcante dopo ben quattro minuti e mezzo di inutile e stucchevole fraseggio a centro campo: nell'occa-

sione era ben piazzato Miriello sul secondo palo. Al 6' e 36” il secondo tentativo ancora di Cavalcante ma, questa volta, a conclusione di una bella azione corale. Il primo tiro in porta da parte dei giocatori dello Scarabeo addirittura al 13' minuto, autore Boromeo:

bravo Paolicelli a respingere. Un minuto dopo ci riprovava Palumpo, sulla traiettoria il colpo di tacco di Benincasa a deviare la sfera, ma nell'occasione era fortunato l'estremo difensore materano a ritrovarsi la palla tra i piedi. Al 17'e 41” bella azione

personale di Cavalcante con assist per Onofrio che però è sorpreso dal passaggio e non intercetta il pallone. La ripresa si annunciava ben più vivace con il tiro violento di Bosco che scaldava le mani a Paolicelli. Un minuto dopo la rete del

vantaggio molisano: Benincasa è davvero bravo a liberarsi sulla destra di un avversario ed a servire sulla linea di porta Bosco per la deviazione vincente. Sotto di una rete pressavano i materani che ottenevano, al 4' e 17', il meritato pareggio con Paolinho Santos: davvero delizioso il colpo sotto la sfera a scavalcare il portiere. Al 9'e 40”, però, ospiti nuovamente in vantaggio con Di Cadua servito bene da Terenzi ancora sulla fascia destra. La reazione dei padroni di casa, questa volta, era furiosa e, dopo i ripetuti tiri di Miriello e Cavalcante, puntualmente respinti da Placella, arrivava il pareggio al 16'e50” per merito di Cavalcante che fiondava la sfera a fil di palo a mezza altezza da posizione centrale. Insistevano all'attacco i ragazzi di Rondinone che agguantavano la meritata vittoria grazie ad un calcio di rigore al 18' e 09” e ad un pallonetto dalla lunghissima distanza, autore, manco a dirlo, il solito Alex Cavalcante. Annibale Sacco

B girone F Battuta di misura a Polignano. In gol De Nido e Machado

La Meco Potenza cede con onore USPOLIGNANO MECOPOTENZA

3 2

US POLIGNANO: Biscaro, Liuzzi, Alessandrino, Salerno, Manfroi, Gumiero, Giuliani, Impedovo, Edu, Abbatepaolo, L'Abbate. All. Recupero. MECO POTENZA: Pereira, Galasso, Pace, Rossi, Cabezaolias, De Nido, De Bonis, Benevento G., Machado, Sabia, Del Giglio, Bortoletto. All. Napoli. ARBITRI: Manuela Di Fabbi di Sulmona e Leonardo Gaetani di Pescara RETI: Manfroi (P), Impedovo (P), De Nido (M), Manfroi (P), Machado (M). NIENTE REGALOdi Natale. La Meco si arrende sul campo del Polignano, interrompe la serie positiva di risultati e torna a casa a bocca asciutta. Cedono le armi i biancorossi allenati da

Roberto Napoli, ma con onore, al cospetto di un Polignano per nulla entusiasmante. Dopo i primi minuti di studio, De Nido si ritrova due volte solo davanti al portiere, ma non riesce a concretizzare. La Meco continua a spingersi in avanti e a macinare gioco. Troppo lenta, però, la manovra dei potentini e ancora scarso il feeling tra tutti i nuovi acquisti. I padroni di casa appaiono più strutturati e convinti dei propri mezzi. Dopo sei minuti, complice una disattenzione in difesa dei biancorossi, Manfroi trafigge il neo acquisto Pereira e gonfia la rete per l'1-0. Poche le occasioni nel primo tempo da parte di entrambe le formazioni e, a 3 minuti dalla fine, arriva il gol del raddoppio da parte di Impedovo che approfitta di un errore di impostazione degli ospiti. Nella ripresa, partono meglio i potentini che appaiono più organizzati e determi-

nati. Nessuna delle due squadre, però, riesce a concretizzare nei primi venti minuti. I ragazzi allenati da mister Recupero si limitano a difendere e a rendersi pericolosi nelle ripartenze. Il clima si riscalda a pochi minuti dalla fine, quando De Nido, su azione manovrata, non sbaglia e trafigge Biscaro. Si riaccendono le speranze dei potentini di portare a casa almeno un punto, ma dopo un minuto, Manfroi segna la sua personale doppietta. La Meco non si arrende e continua a fare gioco e a creare occasioni da gol. Passa ancora un minuto e Machado accorcia le distanze. L'arbitro, però, dice che non c'è più tempo e suggella il definitivo 3-2. La Meco rimane il “fanalino di coda” con 4 punti. Sono sei i nuovi arrivati e ci vorrà un po' di tempo per “oliare” tutti i meccanismi. L'ultimo, Marcel Cabezaolias, laterale difensivo classe '83, direttamente

Il tecnico Napoli

dalla serie A, è giunto appena due giorni fa alla corte di mister Napoli e proprio mentre giocava la sua prima partita con la maglia biancorossa, è diventato papà. A lui vanno gli auguri della Meco e de “Il Quotidiano”. Anna Maria Calabrese

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54 Sport


12.20

MUSICALE

PRIMA SERATA

Concerto di Natale

11.30

VARIETĂ€

21.30

ATTUALITĂ€

18.50

QUIZ

13.20

La stangata

ATTUALITĂ€

DOCUMENTI

21.35

Melaverde

7.00

Fiammetta Cicogna

ATTUALITĂ€

Mezzogiorno in famiglia

Michele Mirabella

Omnibus

06.00 -RubricaSettegiorni 06.30 -Rubrica UnoMattina WeekEnd 09.30 -RubricaMagica Italia 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Religione A sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -EVENTO Concerto di Natale - Musica 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.30 -Show Domenica In - 7 giorni 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.50 -Gioco L'EreditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.35 -NewsRai Tg Sport

06.15 -RubricaL'avvocato risponde 06.25 -RubricaCuore del paese: Ferrara 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager 10:31 - FilmWinnie the Pooh e gli efelanti - regia di Frank Nissen (USA) 2005 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -Show Quelli che...aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -Film Taron e la pentola magica - regia di Ted Berman, Richard Rich (USA) - 1985 20.30 -TelegiornaleTg 2

07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.20 -RubricaMamme in blog 07.30 -RubricaE' domenica papà 08.05 -PUPAZZI ANIMATI Pipi, Pupu e Rosmarina 08.20 -TelefilmL'albero magico 08.55 -ShowConc. della JuniOrchestra 09.40 -RubricaRai sport 10.40 -SportCoppa del Mondo - Sci 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.40 -SportCoppa del Mondo - Sci 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 ora 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash L.I.S. 15.05 -Rubrica Alle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -RubricaChe tempo che fa

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08:51 - Show Le frontiere dello spirito 09:42 - TelegiornaleTgcom 09.45 -News Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Reality ShowGrande fratello 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13.40 -Reality ShowGrande fratello 14.00 -Show Domenica cinque Remix 16.25 -Film Finalmente Natale con Gerry Scotti, Maria Amelia Monti, Paolo Villaggio - regia di Rossella Izzo (Italia) - 2007 18.15 -Reality ShowGrande fratello 18.50 -GiocoLa stangata 20.00 -TelegiornaleTg5 20:39 - NewsMeteo 5

07.10 -NewsSuper partes 08.55 -Sit ComNonno Felice 09.30 -ShowArtezip 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -ReligioneS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -Telegiornale 13.20 -RubricaLe ricette di Melaverde 13.30 -Telegiornale 13:54 - NewsMeteo 13:58 - TelegiornaleTg4 14:07 - Rubrica4.doc - Guerre d'italia 15.15 -FilmIl grande botto con Stan Laurel, Oliver Hardy, Doris Merrick, Arthur Space, Veda Ann Borg - regia di Malcolm St. Clair (USA) - 1944 16.45 -FilmJoyeux NoĂŤl - Una veritĂ dimenticata dalla storia con Bernard Lecoq, D. Guillaume, Diane Kruger, Benno FĂźrmann regia di Christian Carion (Francia, Germania, GB) - 2005 19:23 - TelegiornaleTg4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv

07.00 -NewsSuper partes 07.40 -CartoniI puffi 10.25 -CartoniTransformers 10.55 -MiniserieMalcolm 11.20 -ShowOltrefrontiera - Viaggio tra avventura e solidarieta' 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -RubricaGuida al campionato 13.50 -FilmWillow con Warwick Davis, Val Kilmer, Jean Marsh - regia di Ron Howard (USA) - 1988 16.25 -FilmBarbie e il canto di Natale - regia di William Lau (USA) 2008 18.00 -Sit ComCory alla casa bianca 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -FilmBah Humduck!: A Looney Tunes Christmas - regia di Charles Visser (USA) 2006

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Week-end 10.05 -RubricaMovie Flash 10.30 -Film2075: Il clima che verrĂ con Nancy Tate, Tantoo Cardinal, Vernon Dobtcheff - regia di Marion Milne (Francia, Canada) - 2008 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 13.00 -FilmLa vita privata di Henry Orient 14.00 -FilmJames Bond - Casino Royale 16.00 -FilmLa presidentessa 16.10 -DocumentarioDoc_Kirk Douglas 17.15 -RubricaMovie Flash 17.20 -Film20.000 leghe sotto i mari con Pietro Germi, Sylva Koscina, Saro UrzĂŹ - regia di Scott Heming (USA) - 2002 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -FilmUno sparo nel buio 20.00 -TelegiornaleTg La7 20.30 -RubricaReality Ambiente

20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Un caso di coscienza 4 23.25 -Rubrica Speciale TG1 00.30 -TelegiornaleTG 1

21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaRai Sport 22:36 - Rubrica La Domenica Sportiva

21.30 -Rubrica Elisir 23.15 -TelegiornaleTg 3 23.25 -Telegiornale Tg Regione 23.30 -Talk Show Tatami

20.40 -ShowStriscia la domenica 21.30 -FilmChe pasticcio, Bridget Jones! con RenĂŠe Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant - regia di Beeban Kidron (GB, Francia, Germania, Irlanda, USA) - 2004

20:02 - TelefilmColombo 21.30 -FilmHollywood Homicide con Harrison Ford, Josh Hartnett, Lena Olin, Bruce Greenwood, Lolita Davidovich, Martin Landau regia di Ron Shelton (USA) - 2003 22:39 - TelegiornaleTgcom

20.05 -Film Spirit - Cavallo selvaggio - regia di Kelly Asbury, Lorna Cook (USA) - 2002 21.35 -Documentario Wild - Oltrenatura 01.05 -EVENTO Raf in concerto - Musica

21.35 -Miniserie Burn Up 23.30 -Rubrica Effetto domino - Tutto fa Economia

00.55 -RubricaApplausi 01.55 -RubricaCosÏ è la mia vita ... 03.30 -FilmIl vichingo venuto dal Sud con L. Buzzanca, P. Tiffin, Renzo Marignano - regia di Steno (Italia) 1971

00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di Vita 01.50 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.55 -RubricaRainotte 01:56 - RubricaInconscio e Magia

00.30 -TelegiornaleTg 3 00.40 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose mai viste

23.30 -ShowZelig 00.40 -TelegiornaleTg5 notte 01.10 -ShowStriscia la domenica 01.40 -TelevenditaMedia shopping 01.55 -FilmUna figlia in carriera con Nick Nolte, Albert Brooks.

22:42 - NewsMeteo 23.45 -RubricaContro campo 01.15 -FilmDavide e Betsabea con Gregory Peck, Susan Hayward, Raymond Massey - regia di Henry King (USA) - 1951

02.25 -FilmOgni maledetta domenica con Al Pacino, Cameron Diaz, Dennis Quaid - regia di Oliver Stone (USA) - 1999 05.25 -TelefilmCollege

00.35 -NewsSport 7 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -FilmLe streghe con S. Mangano, F. Rabal, A. Sordi, C. Eastwood, Totò, A. Girardot

Idee

Natale Bilancia da cucina dietetica &RPSDWWD OHJJHUD H FRPRGD GD ULSRUUH XQD YROWD XWLOL]]DWD TXHVWD ELODQFLD GD FXFLQD KD XQD SLFFROD WDVWLHUD HVWUDL ELOH JUD]LH DOOD TXDOH SRWUDL PLVX UDUH GLYHUVL YDORUL QXWUL]LRQDOL FKLORFDORULH VRGLR SURWHLQH JUDVVL FDUERLGUDWL FROHVWHUROR H ILEUH GL EHQ DOLPHQWL LQ PHPRULD 1HOOH LVWUX]LRQL DOOHJDWH VRQR HOHQFDWL WXWWL JOL DOLPHQWL RJQXQR FRQ XQ FRGLFH GL ULIHULPHQWR EDVWHUj GLJLWDUQH XQR H GHSRUUH VXOOD ELODQFLD OÂśDOLPHQWR FRUULVSRQGHQWH SHU DYHUQH WXWWH OH LQIRUPD]LRQL 3HU OÂśDPLFD FKH YXROH ULPDQHUH LQ OLQHD q VHQ]D GXEELR LO UHJDOR SHUIHWWR

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Televisioni 55

Domenica 20 dicembre 2009


Per migliorare il clima occorre ridurre le emissioni. Anche quelle delle Agenzie " Ansia".

POLITICA

D’Alema e gli “inciuci” che spaccano il Pd Udc aperta al dialogo

Auricolari necessari per la preghiera

a pagina 7

Anno 8 n.317€ 1.00

Rioni addobbati a festa, ricordi del passato

Il dramma Darfur Una tragedia dimenticata

Tramutoli, il poeta che odia la poesia

Il cenone della vigilia e altre golosità

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 20 dicembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.

Sviluppo lucano tra dibattito e sentenze sfavorevoli

Gli imprenditori attaccano ma De Filippo rilancia

“Le analisi sul declinismo lucano sono superficiali e nascondono spesso motivi personali”

Al Palasassi secondo round sotto canestro per la sfida regionale La grande attesa nelle parole della vigilia dei due coach che si rispettano

Prima Al Viviani il Giulianova

A POTENZA

Secondo caso in 2 settimane

Nel centro

Ladri mattutini si portano via il bancomat

La crisi si abbatte sui commercianti Lo shopping di Natale non è sufficiente

Lo sportello della Popolare di Bari conteneva circa 40.000 euro Un lavoro “pulito”: nessuno si è accorto di nulla

Chiudono storici negozi «Pochi scontrini e spese in continua crescita» Accuse all’amministrazione

a pagina 28

D’Onghia vince la sfida a distanza con Gagliardi Gara molto intensa e che diverte

...a Matera-Potenza

Sui Bandi «giochi e complicità» Straziuso: «Le procedure sono state sempre trasparenti»

L’addio del negozio “Welcome” ai suoi clienti

La Master Group batte 3-1 una combattiva Lore Lei con super Romanò

L’assessore Gennaro Straziuso

alle pagina 10 e 32

A TITO

Da Matera-Potenza...

a pagina 23

di Angelo Lucano Larotonda

PRESEPE E ALBERO VIAGGIO NELLA STORIA UNA volta l'anno torna sempre questo giorno. Molti lo amano con gioia: sono i bambini. Altri lo amano perché sanno amare anche senza essere amati: sono i cuori semplici. Altri ancora dal cuore simile a foglia rimasta verde fino a novembre fanno finta di amarlo: sono quelli incuiogniamoreèstatobruciato. Ci sono quegli altri non amati più da nessuno: sono quelli che, insolitudine, lovivono con dentro la tristezza di un ulivo continua a pagina 22

Potenza, solo vincere Seconda Div.

Serie D

Melfi rimaneggiato a Brindisi

L’Ischia per rialzare il Matera

Calcio a 5

Basket B Dil.

La Bng Nigro supera il Venafro

Corporelle pronta al riscatto

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DOPO la sentenza del Tar che ha bloccato la riconversione dell’ex Mondial Piston, gli imprenditori e i sindacati passano all’attacco e accusano la Regione di «giochi e complicità», oltre che di «bandi pilotati e caratterizzati da scarsa evidenza pubblica». L’assessore Straziuso respinge gli addebiti, sottolineando il tentativo, al contrario, di ridurre i tempi e agevolare l’accesso al credito. A Matera, intanto, il governatore Vito De Filippo - rispondendo così anche al dibattito aperto da Il Quotidiano dopo la presentazione del libro di Nino D’Agostino - difende il modello di sviluppo lucano. «Le analisi di un declinismo lucano sono superficiali».

Il presidente della Regione Vito De Filippo

SPORT


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