Brevi dal mondo
Nigeria, camion fa 55 vittime LAGOS – Un camion che trasportava cemento è uscito fuori di strada in Nigeria e ha ucciso 55 persone. L'incidente è avvenuto sabato a Dekian, nello Stato di Kogi. Il camionista ha perso il controllo del veicolo ed è finito su una fila di persone che camminavano ai bordi della strada. Secondo altre fonti i morti nell’incidente, tra cui donne e bambini, sono almeno 90.
Scomparsa baby velista BRUXELLES – A soli 14 anni voleva fare il giro del mondo in solitaria e diventare la velista da record più giovane della storia, ma un Tribunale le ha impedito l'impresa e lei ora è scappata di casa, forse per inseguire il suo sogno aggirando gli ostacoli della legge: è mistero sulla scomparsa di Laura Dekker, la ragazza olandese nata su una barca e disposta a tutto per entrare nel Guinness dei primati.
Yemen, raid saudita: 54 morti DUBAI – Un bombardamento saudita al confine con lo Yemen è costato la vita a decine di civili. Secondo le autorità yemenite il raid dell’aviazione di Riad contro la città di AlNadheer, nel distretto di Razeh, è costato la vita a 54 persone.
Lunedì 21 dicembre 2009
Napoli, ragazza Trovate altre dieci foto di materiale compromettente nel pc del giovane di Garlasco accoltellata dall’ex fidanzato
Pedopornografia, Stasi ancora nei guai
NAPOLI – Una ragazza di 24 anni è stata ferita a coltellate a Napoli dall’ex fidanzato. La giovane donna è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale «Loreto Mare». Sull'accaduto indaga la polizia. Emiliana, questo il nome della ragazza ferita, ha raccontato lei stessa prima di essere accompagnata in sala operatoria che ad accoltellarla è stato il suo ex fidanzato. La 24enne abita in via Cosenza, nella zona dell’ospedale, ed era a piedi vicino casa quando è stata aggredita.
L’ex imputato per la morte di Chiara Poggi potrebbe essere rinviato a giudizio
Alberto Stasi
VIGEVANO (PAVIA) – «Proveremo che le accuse di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico contestate ad Alberto Stasi sono pura fantasia». L’avvocato Giulio Colli, legale del giovane (ex imputato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, assolto giovedì pomeriggio dal Tribunale di Vigevano) assieme al fratello Giuseppe e al professor Angelo Giarda, l’ha sempre detto con convinzione: «Quelle foto e quei filmati sono finiti sul computer di Alberto per errore, come può capitare a tanti navigatori
della rete». L’udienza in cui il giudice Stefano Vitelli, lo stesso gup che tre giorni fa ha assolto il giovane dall’accusa di omicidio, dovrà decidere se rinviare a giudizio oppure prosciogliere Alberto per il secondo capo d’imputazione. Il doppio reato di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico si riferisce al materiale (13 fotografie e quattro filmati che ritraevano bambini in atteggiamenti inequivocabili con adulti) che, nel dicembre di due anni fa, venne scoperto dai carabinieri del Ris di
Parma durante le indagini sull'omicidio di Chiara, assassinata nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Ieri, a quei file, si sono aggiunte dieci immagini nuove dello stesso tipo. Immagini, che risultavano cancellate dal computer di Stasi, e che sono state scoperte per la prima volta nella memoria del pc dai periti informatici nominati dal giudice Vitelli, l’ingegner Roberto Porta e il dottor Daniele Occhetti, durante una riunione peritale che si è tenuta venerdì scorso a Torino. Antonio Carbone
Problemi per la circolazione. Le Fs sopprimono il 10% dei treni
L’Italia nel gelo, tre i morti Termometri in picchiata, al Nord è arrivato a -29° nel Vicentino ROMA – Italia ancora nella morsa del gelo, meno disagi tuttavia nei trasporti dopo la giornata nera di sabato. Il freddo polare ha provocato due morti per incidenti con stufe ed uno assiderato dopo essere caduto in una scarpata. Per oggi di nuovo neve al Nord ed al Centro, mentre al Sud sono previsti venti forti e mareggiate. TERMOMETRI IN PICCHIATA – Dopo le intense nevicate di sabato, ieri è stata una giornata 'artica' su gran parte della penisola. A Piana di Marcesina, nel vicentino, la minima ha toccato i -29 gradi. Non va meglio nelle località montane del Veneto: ad Asiago -22, a Sappada e Arabba -18, a Cortina -16. Notte ghiacciata anche
in Emilia Romagna: a Mezzolara, nella pianura bolognese, la lancetta si è fermata a -16 gradi. A Bologna 'solo' -6 gradi. In Piemonte -17 gradi in pianura. Scendendo verso la Toscana, temperature a -20 nel Mugello (Firenze). In Umbria termometri a -14 a Città di Castello (Perugia), mentre sul massiccio del Gran Sasso si sono toccati i 25 gradi sotto lo zero. NEVE A MILANO, OGGI SCONSIGLIATE AUTO – Per oggi pomeriggio è prevista una forte nevicata a Milano ed il vicesindaco, Riccardo De Corato, ha invitato cittadini e pendolari a lasciare l’auto in garage. «Spostarsi in auto - spiega de Corato – significherebbe trasformare il rientro
a casa in un’odissea: meno macchine private ci sono sulle strade, più è facile per i mezzi pubblici, gli spalaneve e i mezzi spargisale circolare». In città, intanto, è assalto ai ricoveri per i senza tetto. I 1.400 posti letto messi a disposizione dal piano antifreddo del Comune sono stati quasi tutti occupati. DUE MORTI PER STUFE DIFETTOSE, UNO ASSIDERATO – Col freddo pungente, stufe al massimo in tante case ed in Liguria si sono registrati due incidenti mortali. A Savona un uomo di 76 anni, è stato trovato senza vita nella sua casa, probabilmente soffocato dalle esalazioni di una stufa. A Genova, una donna di
86 anni è invece morta asfissiata stamani all’alba nella propria abitazione per un incendio che sarebbe stato provocato dal corto circuito di una stufa. Ad Arcevia (Ancona), un uomo di 61 anni è stato trovato morto per assideramento nei pressi del campo sportivo della cittadina: l’uomo è precipitato in un dirupo, rompendosi il femore e non è riuscito a risalire la scarpata. SOPPRESSI 10% TRENI –La Fs informano che nei prossimi giorni verranno cancellati il 10% dei treni e che proseguiranno le riprogrammazioni dell’orario e le riduzioni della velocità. Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Usa, legge sulla Sanità verso il sì
I due italiani rapiti. Alexia Cicala lancia un appello a Frattini e Berlusconi
Mauritania, la figlia: «Aiutatemi a trovare papà» CARINI (PALERMO) – La villetta di Carini, vicino Palermo, in cui Sergio Cicala, 65 anni, abita con la sua seconda moglie, l’africana naturalizzata italiana Philomen Kabouree, e la figlia Alexia, avuta dal primo matrimonio con una insegnante di lettere di Caltanissetta, è vuota e sbarrata. Alexia, 30 anni, è andata a cercare conforto dalla madre e dai familiari. È straziata dal dolore: è molto legata a suo padre. Chiede in continuazione di avere notizie, che per ora, mentre la Farnesina tesse la tela per ritrovare i due italiani, non ci sono. La giovane rinnova l’appello «al ministro Frattini e al premier Ber-
lusconi» affinchè «venga fatto il possibile per riportare a casa sana e salva la coppia». Alexia non ha notizie del padre da mercoledì scorso e chiede di sapere al più presto come sta il genitore. «Erano partiti – dice – per trascorrere il Natale col figlio dodicenne della moglie di mio padre in Burkina Faso». A Carini Cicala è conosciuto per la sua passione per i viaggi in Africa e perchè è un grande esperto di modifiche degli automezzi che utilizza per i suoi tour. «Andavo in palestra con lui – racconta un amico – è sempre stato un tipo sportivo e avventuroso. Amava viaggiare. Era innamorato dell’Africa e dei
luoghi esotici. Spero che questa storia si risolva nel migliore dei modi». «Da alcuni anni Cicala vive più in Burkina Faso che a Carini» dice il sindaco del comune marinaro, Gaetano La Fata. Gli amici di Alexia, che fa l’operatrice in un centro di accoglienza per richiedenti asilo nel trapanese, le esprimono solidarietà scrivendo messaggi di augurio per una veloce liberazione dei sequestrati sulla bacheca di Facebook. Scrive Cesare: «Ho appena appreso... Stai tranquilla, andrà tutto bene. Per qualsiasi cosa, sappi che sono a tua disposizione». Giuseppe scrive: «Ti sono vicino in questo brutto momento, sperando che la
La villetta di Sergio Cicala
Farnesina si attivi per risolvere la vicenda positivamente e nel più breve tempo possibile». E Ivana posta: «Ciao Ale che rabbia, che bastardi. Ma sono fiduciosa, riabbraccerai presto papà. Un fortissimo abbraccio». Ruggero Farkas
Un religioso legato all’opposizione che ora si prepara a una nuova sfida
NEW YORK – Con la benedizione postuma di Ted Kennedy (attraverso la vedova Vicky) e un monito del vice-presidente Joe Biden («è un momento storico, o adesso o mai più»), il Senato si avvia a portare alla meta la riforma della sanità: «Una legge molto solida», ha detto alla Cnn il consigliere della Casa Bianca David Axelrod dopo l’ultimo compromesso strappato dal leader della maggioranza Harry Reid, che apre la strada al 'si' dell’aula la vigilia di Natale. Si è cominciato a votare domenica notte e Axelrod non si è nascosto le difficoltà.
Con Teheran tensione calata
Iraq, sabotato un oleodotto Morto il grande ayatollah artefice della rivoluzione del ’79 sospeso export
Iran, addio a Montazeri TEHERAN – Il grande ayatollah Hossein Ali Montazeri, uno degli artefici della rivoluzione islamica nel 1979, colui che avrebbe dovuto essere il successore dell’ayatollah Ruhollah Khomeini alla guida dell’Iran ed era diventato un feroce critico dell’attuale leadership schierandosi con i contestatori della rielezione a presidente di Mahmud Ahmadinejad, è morto nella sua casa della città santa di Qom, dove viveva da molti anni quasi segregato. Aveva 87 anni. I funerali si terranno oggi e i leader dell’opposizione Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karrubi hanno proclamato una giornata di lutto nazionale, chiamando i loro sostenitori a raccolta, affinchè partecipino compatti alla cerimonia funebre. «Noi ci saremo», hanno fatto sapere attraverso vari siti Internet. La notizia del decesso, avvenuto sabato sera, si è diffusa ieri mattina in tutto il Paese, provocando commozione tra gli ancora molti seguaci religiosi del grande ayatollah e tra le file dell’opposizione. Dalle prime ore della mattinata migliaia di persone hanno cominciato a muovere da Teheran e altre città verso Qom, 130 chilometri a sud della capitale, dove oggi sono in programma i funerali. Anche i leader dell’opposizione, Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karrubi, hanno annunciato che saranno presenti alle esequie. Contemporaneamente, i siti riformisti hanno dato notizia di concentramenti di reparti antisommossa nella città santa, in previsione di possibili nuove manifestazioni di protesta. Il sito Jaras ha riferito che un reli-
Il corpo di Montazeri vegliato da familiari e amici nella camera ardente allestita nella città santa di Qom
gioso sciita riformista, già studente di Montazeri, Ahmad Qabel, è stato arrestato mentre dalla città di Mashhad si dirigeva a Qom per prendere parte ai funerali. Le stesse fonti hanno segnalato raduni di sostenitori di Montazeri svoltisi ieri nella sua città natale, Najafabad, nella regione centrale dell’Iran, dove il bazar è rimasto chiuso in segno di lutto. Tra gli slogan scanditi dai dimostranti, anche questo: «Oppresso Montazeri, seguiremo la tua strada». Notizie di manifestazioni giungono anche da alcune università di Teheran. La famiglia del grande ayatollah ha detto che la morte è avvenuta nel sonno a causa di un at-
tacco cardiaco. Montazeri era stato più volte ricoverato in ospedale per problemi di questa natura negli ultimi anni. I mezzi d’informazione ufficiali hanno dato solo notizie stringate sul decesso. Ma in serata la guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, ha espresso le sue condoglianze, riconoscendo che Montazeri «ha trascorso un lungo periodo della sua vita al servizio del fondatore della rivoluzione islamica, facendo grandi sforzi e sopportando grandi avversità per il successo di questa causa». Escluso dalla successione a Khomeini nel 1989 per le sue critiche alle politiche del regime (come le esecuzioni di massa di
oppositori già appartenenti ai Mujaheddin del Popolo), Montazeri ha scontato cinque anni di arresti domiciliari a partire dal 1997 per le sue critiche allo stesso Khamenei, colui che ha preso effettivamente il posto dell’'Imam'. In uno dei numerosi messaggi con i quali negli ultimi mesi ha preso posizione contro la repressione delle proteste post-elettorali, Montazeri ha chiamato le massime autorità religiose a «non rimanere in silenzio di fronte alla tirannia e allo scempio dei diritti» e ha denunciato apertamente una «crisi di legittimità» della Repubblica islamica. Alberto Zanconato
Orvieto prepara la sua Opera Fumetto GULP , wow, gnam", scandiscono all'unisono i manifestanti. Sono più di un migliaio, tutti rigorosamente in bianco e nero e guanti gialli, e marciano compatti al ritmo di rap per le vie della città. Non siamo a Topolinia ma in uno dei borghi storici più belli d'Italia, quello di Orvieto, che il prossimo 8 maggio si trasformerà in un grande palcoscenico per la messa in scena di Opera Fumetto, un happening di massa concepito dal compositore Arturo Annecchino come celebrazione della creatività di Homo sapiens. Presentato nei giorni scorsi a Orvieto, il progetto promosso dall'associazione Rane22 coinvol-
Alberghi di ghiaccio solo per i “duri e puri”
Eurostar, il caso Schiffer geràunaventina discuoledi ogni ordine e grado, dalle elementari, tra le cui fila sono stati già "scritturati" 350 bambini, alle superiori. En plein di adesioni anche da scuole di musica e di danza, circoli culturali e gruppi organizzati di ogni genere, compresi la banda cittadina.
BEIRUT/BAGHDAD – E' allarme in Iraq: le esportazioni di greggio sono state bloccate ieri per il sabotaggio di un oleodotto a nord di Baghdad. L’attacco per mano di ignoti ha subito raffreddato il sollievo per l’annuncio del parziale ritiro di un manipolo di truppe iraniane da un pozzo petrolifero conteso al confine sudorientale del paese occupato tre giorni fa. Gli episodi si sono verificati a solo una settimana dalla seconda asta di giacimenti di greggio indetta, in pochi mesi, dal governo di Nuri al Maliki a compagnie straniere. L’Iraq è il terzo Paese al mondo per riserve petrolifere, e se attualmente esporta due milioni di barili al giorno, dopo l'attribuzione di sette campi petroliferi a un consorzio internazionale e la messa all’asta di altri tre nel giugno scorso, in cinque anni il Paese dovrebbe essere in grado di sestuplicare la produzione. Il sabotaggio è avvenuto ad un oleodotto, 325 km a nord di Baghdad, che conduce al terminale turco di Ceyhan. «L'attacco ha causato gravi danni e la fuoriuscita di un grande quantitativo di petrolio», ha detto un portavoce del ministero del petrolio, che anche invocato l’intervento delle truppe americane, a protezione delle strutture petrolifere. Altre fonti governative hanno confermato il ritiro, parziale, del manipolo di soldati iraniani che giovedì scorso - stando alla versione di Baghdad – aveva effettuato un’incursione in territorio iracheno all’interno del modesto campo petrolifero di Fakka (con una produzione di 10.000 barili al giorno), nella provincia sud-orientale frontaliera di Maysan, dove avevano issato una bandiera iraniana, sembra per ora aver disinnescato la tensione tra i due paesi. Il giacimento è da anni in disuso, ma lo scorso giugno, Baghdad lo aveva comunque incluso nella lista dei siti messi all’asta a società straniere. Su Fakka e su altri campi non era però stato trovato l’accordo tra acquirenti e autorità locali. Sull'incursione, dopo silenzi e smentite, da Teheran era arrivata sabato la conferma della presenza di propri soldati a Fakka, che l’Iran considera però sul proprio territorio. Il governo iracheno, che sin dall’inizio della crisi ha invocato una soluzione diplomatica, aveva poi ammesso che si tratta di una zona contesa. Lorenzo Trombetta
TRA le mille polemiche che caratterizzano il dibattito sul giorno nero del Tunnel della Manica, con i cinque Eurostar bloccati dal freddo all'interno della galleria e le duemila persone rimaste intrappolate nei treni per tutta la notte, c'è anche quella che riguarda una
passeggera "illustre", la top model Claudia Schiffer, alla quale secondo alcuni testimoni sarebbe stato riservato un trattamento di favore. Secondo alcun i passeggeri, la Schiffer, sarebbe stata fatta scendere a Folkestone per essere poi portata in auto a Londra.
LAPPONIA , Quebec, ma anche Giappone e Svizzera. Qui gli amanti dell'inverno "duri e puri" possono trovare alberghi e villaggi turistici-igloo, dove si abita, si vive e si dorme attorniati da solo ghiaccio. Vengono costruiti all'inizio della stagione fredda e, global warming permettendo, resistono in alcuni casi fino a primavera inoltrata. A Kiruna, nella Lapponia svedese, e nel Quebec, sono ormai tradizione, e vengono progettati, anno dopo anno con forme diverse, da architetti di prim'ordine. L’abitabilità è garantita dal fatto che all’interno la temperatura è di zero gra-
di, molto più calada rispetto a quella esterna. Naturalmente è necessario essere ben coperti, indossare pigiami adeguati durante la notte e abiti caldi durante il giorno. Qualche problema per la doccia. Controindicata la vasca da bagno.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 21 dicembre 2009
4 Primo piano
Lunedì 21 dicembre 2009
Primo piano 5
Lunedì 21 dicembre 2009
Sacconi annuncia un disegno di legge
I nodi della politica
Ammortizzatori e lavoro, si cambia dopo le Regionali
Il premier invita ad abbassare i toni «Non odiare i nemici, ma rispettarli»
«Andrò avanti per il Paese» Primo intervento di Berlusconi dopo l’attentato «Il clima d’odio ha influenzato le menti labili» di FEDERICO GARIMBERTI
Tartaglia dal carcere «Ho sbagliato Vivrò senza televisione» Massimo Tartaglia dopo l’attentato
Il Cavaliere sceglie di far sentire di nuovo la sua voce nel corso di una manifestazione di solidarietà nei suoi confronti organizzata a piazza Brà ad una settimana esatta dal ferimento per mano di Tartaglia. La voce è quella di sempre, anche se il presidente del Consiglio appare affaticato, sofferente. Parla piano e sembra sforzarsi, forse a causa delle medicazioni, ma riesce comunque ad articolare bene le parole. «Manifestazioni come questa», dice al cellulare del sottosegretario Aldo Brancher promotore dell’iniziativa, «mi danno un’ulteriore spinta ad andare avanti e a sostenere il nostro impegno per il bene del Paese». Il capo del governo si dice «commosso» per i tanti sostenitori che «sfidando il freddo» si sono comunque riuniti per esprimergli solidarietà: «In questi giorni ho avuto davvero il segno del
Il Pdl apre all’opposizione, D’Alema accetta la sfida. Altolà dell’Idv
Prove di dialogo sulle riforme di CORRADO SESSA ROMA - Dopo la cena di Arcore tra Berlusconi Tremonti, Bossi e Calderoli la maggioranza apre all’opposizione e chiede un impegno per «riforme condivise». Massimo D’Alema raccoglie l’invito e chiede alla sinistra di «mettersi in gioco», mentre Renato Schifani sottolinea come dall’opposizione arrivino «segnali incoraggianti». È stato il ministro dell’Economia Tremonti, con una intervista sul Corsera, a proporre all’opposizione riforme «da fare in Parlamento o con una Bicamerale», facendo capire come dietro a questo invito ci sia il benestare di Berlusconi che aveva approvato i contenuti dell’intervista. «Un impegno costituente comune avrebbeun effettonaturale dipacificazione e riprendere la bozza Violante sarebbe il modo migliore per continuare il cammino», precisa Tremonti.
Un segnale chiaro accompagnato dalla disponibilità a mettere mano a riforme condivise in campo sociale per alleviare i morsi della crisi per gli italiani, come aveva chiesto Bersani. Un segnale subito colto da Massimo D’Alema che dai microfoni del Tg2 rilancia: «Il Paese ha bisogno di riforme in tanti campi, la maggioranza non è in grado di farle e l’opposizione ha il dovere di mettersi in gioco». D’Alema, rivolgendosi ai critici che ha anche nel suo partito, respinge le accuse di «voglia di inciucio». «E' una mistificazione deliberata, non ho mai esaltato l’inciucio, una brutta parola che non mi piace», protesta D’Alema che puntualizza: «ciò che viene chiamato inciucio a volte, invece, è un compromesso che può essere utile per il Paese». D’Alema, comunque, ribadisce il suo no a leggi ad personam. Il presidente del Senato Renato Schifani vede «significativi spiragli di apertura alconfronto» sulle rifor-
me e parla di «segnali incoraggianti anche dall’opposizione» che vanno «sostenuti e portati avanti». Anche il segretario dell’Udc LorenzoCesacoglie questa possibile accelerazione e invita a «passare dalle parole ai fatti» e ricorda la proposta caldeggiata da Casini di una commissione Costituente. Gli risponde il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ritiene piùutile far discutere di riforme «le commissioni parlamentari competenti delle Camere». Ma un altolà viene dal leader dell’Idv Antonio Di Pietro che ritiene ci sia una sola riforma da fare «utile al Paese», «liberarsi del governo Berlusconi che toglie ai poveri per dare ai ricchi». Problemi, comunque, ci sono anche sul fronte della maggioranza visto che il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, a differenza di Tremonti, non si accontenta della bozza Violante per avviare ilconfronto e chiede di«andare oltre, attuando il presidenzialismo».
Prime dichiarazioni pubbliche di Silvio Berlusconi dopo l’aggressione di piazza Duomo
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RIFORME Epifani dice no alla bicamerale: «Coinvolgere il Parlamento» ROMA - È necessario che le riforme le faccia il Parlamento. Lo ha affermato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, nel corso della trasmissione In mezz'ora aggiungendo di essere contrario all’ipotesi di una bicamerale. «Non è tempo di bicamerale – ha sottolineato il segretario generale -, le riforme le deve fare il Parlamento che è la sede più appropriata e dove tutto è più trasparente». Parlando in particolare della riforma della giustizia, Epifani ha evidenziato che è innegabile che «ci siano dei problemi, ma non si possono fare leggi ad personam». Secondo il leader della Cgil infine,lLa riforma fiscale a cui sta lavorando il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti va nella giusta direzione anche se ci vorrebbe maggiore condivisione e bisognerebbe agire subito.
Rutelli lascia la presidenza del Copasir
Vendola alla guida di Sinistra Ecologia e Libertà
CAMBIO al vertice del Copasir: Francesco Rutelli lascia la presidenza; Massimo D’Alema è in pole position per la sua successione. L’elezione del nuovo presidente avverrà nella prossima seduta del Comitato, in programma a gennaio. Rutelli ha trasmesso venerdì scorso la sua lettera di «dimissioni irrevocabili» agli altri membri del Copasir, sottolineando che la decisione «non è un atto dovuto», anzi, «si tratta di un caso unico di dimissioni per autonoma scelta politica dalla presidenza di una commissione parlamentare». Una decisione maturata in seguito al suo abbandono del Pd per fondare l’Alleanza per l’Italia (Api), «perchè il Copasir possa proseguire il suo operato con linearità, senza incontrare alcun ostacolo di carattere politico». Il presidente riferisce di averinformato delsuoatto ipresidenti dei gruppi del Partito Democratico al Senato e alla Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, «perchè promuovano le intese per la proposta del nuovo presidente». La legge prevede che la poltrona di presidente dell’organismo parlamentare conil compitodivigilare suiservizi segreti spetti all’opposizione. E il Pd, trattandosi dell’incarico di maggior prestigio tra quelli assegnati alla minoranza, ha reclamato la presidenza, con D’Alema in pole position.
ROMA - Nichi Vendola è il coordinatore nazionale di Sinistra ecologia e libertà. Il presidente della Regione Puglia è stato eletto alla guida della formazione politica al termine dei lavori della costituente che si sono svolti a Roma. La costituente di Sinistra ecologia e libertà ha eletto anche il coordinamento nazionale che è composto da trentadue membri. Tra i componenti del coordinamento del nuovo partito della sinistra c’è anche Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza. «Sono orgogliosa e felice di far parte di coordinamento che è popolato da molti volti di donne - ha commentato Eva Catizone -. Oggi è una giornata importante perchè diamo corpo ad un progetto che è quello della nuova sinistra italiana». Una soddisfazione, quella per la nascita di Sinistra ecologia e libertà, condivisa dallo stesso Vendola che non si è sottratto alle domande sulle imminenti elezioni regionali in Puglia. «Vedo che si cerca di arruolare i due più autorevoli leader del Partito democratico in una confusa schermaglia polemica contro di me - ha detto -. Io invece penso che Bersani e D’Alema siano seriamente impegnati a chiudere in modo positivo la vicenda elettorale pugliese».
Guglielmo Epifani
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VERONA - La «mente labile» di Massimo Tartaglia è stata influenzata da chi ha accusato il presidente del Consiglio di essere uno «stragista» o un «tiranno». Silvio Berlusconi, nel suo primo intervento dopo l’aggressione subita a Milano, torna su quanto avvenuto a piazza del Duomo e invita la politica ad abbassare i toni, a non considerare gli avversari «nemici da odiare» ma persone da «rispettare e difendere». Io, assicura il premier parlando al telefono con alcune centinaia di sostenitori riuniti a Verona, «andrò avanti per il bene del Paese» e «continuerò a lavorare più di prima nell’interesse di tutti».
fatto che molti italiani sono vicini a noi e anche gli ultimi sondaggi dicono che due italiani su tre sono schierati con noi». Il premier torna poi a contrapporre l’Italia che «ama» a quella che «odia», sostenendo che «l'amore vince sempre sull'invidia». Slogan che sembra essere il nuovo cavallo di battaglia su cui il Cavaliere intende puntare nell’imminente campagna elettorale per le regionali del 2010. «Questo – dice infatti il premier – è il messaggio che intendiamo portare in giro per tutta l'Italia». Che la testa sia già al voto lo si capisce quando Berlusconi lancia quella che definisce una idea «birichina», invitando i suoi sostenitori a far trovare «sotto l’albero di Natale una tessera del Pdl». Ma il premier, prima di chiudere il collegamento, torna su quanto successo una settimana fa a Milano: «Credo che a tutti sia chiaro che se di un presidente del Consiglio si dice che è un corruttore di minorenni, un corruttore di testimoni, uno che uccide la libertà di stampa, che è un mafioso o addirittura uno stragista e un tiranno, è chiaro che in qualche mente labile, e purtroppo ce ne sono in giro parecchie, possa sorgere il convincimento che essere tirannicidi e diventarlo vuol dire essere degli eroi nazionali e fare il bene della propria patria». Quanto avvenuto, sottolinea, «deve avvisarci del fatto di come sia davvero pericoloso guardare agli altri» come a dei «nemici» e non «persone da rispettare». Il premier chiude rivendicando la linea del Pdl: «Noi lo facciamo con gli altri e ci piacerebbe che lo facessero gli altri nei nostri confronti». Intanto, dal carcere Tartaglia ha detto di essere dispiaciuto per quanto successo in piazza Duomo e ha aggiunto: «D'ora in poi voglio vivere senza guardare la televisione». Lo ha riferito l'eurodeputato del Pdl Mario Mauro che è andato a trovarlo a San Vittore. «Mi ha detto che quando uscirà dal carcere vuole una vita senza tv», ha detto Mauro. «Non abbiamo fatto nessun accenno all'aggressione. Tartaglia comunque si è detto dispiaciuto per l'accaduto in quanto ha capito che Berlusconi in questo momento rappresenta l'istituzione votata dagli italiani. Sarà la magistratura ad accertare se debba restare in carcere».
BOLOGNA - Una riforma per delineare lo statuto dei lavori, che dovrà contenere anche le nuove norme per gli ammortizzatori sociali. Arriverà attraverso un disegno di legge delega che verrà presentato al Parlamento dopo le elezioni regionali di marzo. Ad annunciarla è il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che ha scelto l’inaugurazione a Bologna del circolo intitolato a Marco Biagi per anticipare le linee fondamentali di un provvedimento che sarà «un atto di sintesi di una legislazione più moderna», «orientata – tiene a sottolineare il ministro - al disegno che Marco ci ha lasciato». Ad ascoltare Sacconi, dopo il taglio del nastro, nella saletta affollata del circolo ci sono la vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, Marina, la sorella Francesca, diversi parlamentari del Pdl (Mazzuca, Garagnani, Raisi, Cazzola), il sindaco di Bologna Flavio Delbono (Pd), il presidente degli industriali bolognesi Maurizio Marchesini. Il ministro spiega che la riforma avrà due pilastri: il primo sarà una «fondamentale indennità di disoccupazione» su base generalizzata»; il secondo invece riguarderà la cassa integrazione, «che già c'è e che può essere estesa», cioè uno «strumento integrativo rivolto soprattutto a conservare il rapporto di lavoro quando può ridursi il volume della produzione o anche le ore lavorate». Sacconi annuncia che si metterà mano anche alla for- Maurizio Sacconi mazione, superando il pregiudizio esistito finora secondo il quale essa doveva essere separata dall’impresa. «Le parti sono pronte - spiega – a realizzare un’altra intuizione di Marco», cioè che la formazione fosse regolata dalle stesse parti sociali. Entro gennaio usciranno dalla conferenza Stato-Regioni-Parti sociali le linee guida «all’insegna di una forte sussidiarietà delle parti stesse». Il Ministro è convinto che il momento favorevole per la riforma ci sarà dopo le regionali «in un quadro di stabilità democratica», con l’opportunità di avere davanti tre anni senza elezioni in calendario. «Una stagione costituente sotto vari profili» la definisce il ministro, alludendo anche alle riforme istituzionali di cui si parla nel mondo politico. «L'Italia può ritrovare se stessa. Ci sono le condizioni - conclude –per isolare i fomentatori di odio e ritrovare lo spirito di civile convivenza che era di Marco».
Lunedì 21 dicembre 2009
La segretaria confederale della Cgil: «C’è chi pensa di avere un futuro lasciando indietro il Mezzogiorno»
«Il sud ancora figliastro d’Italia» Susanna Camusso nel Materano. «Combattiamo l’impresa dell’emigrazione» MATERA - C'è un Italia ancora divisa in due, nella quale il sud è ancora figlio unico. Ne è convinta Susanna Camusso, segretaria confederale della Cgil che ieri ha visitato la Basilicata e il Materano in occasione delle celebrazioni dei 60 anni delle lotte contadine. Un anniversario, quello lucano, che precede quello dell' Unità d'Italia in una fase storica molto particolare. Che Italia si vede nel 2009? « Questo Paese rischia di essere molto simile a quello che lottava 60 anni fa. Siamo un Paese diviso, in cui divario fra il nord e il Mezzogiorno si va allargando non solo per ragioni economiche e sociali ma anche per un diverso modo di pensare. Si sta riaprendo il dibattito sulla questione meridionale che ne ha cambiato molto i contenuti politici ma ripropone il tema di un'Italia a due velocità in cui una parte del Paese è convinta che si possa avere un futuro per il Paese lasciando indietro le diseguaglianze con il Mezzogiorno. Il tema di questa era non sono più le lotte contadine ma il progetto che si pensa di avere per l'Italia e come si tiene unito. Il nostro Paese si appresta a celebrare l'Unità d'Italia in una condizione di grande divisione». Non esistono ricette, ma un percorso per avviare una inversione di tendenza è ancora possibile? «Ci sono tre momenti fondamentali che possono segnare un meccanismo di
A sinistra Susanna Camusso, segretaria confederale Cgil e a destra operai al lavoro. Il Paese, secondo la sindacalista, è ancora divisa
questo tipo. Innanzitutto un'idea dello sviluppo che non sia ripetizione del passato. Il secondo momento serve a dare una prospetti-
va ai giovani. Bisogna fermare l'impresa dell'emigrazione dalle regioni del sud a quelle nord, che è un'ìdea di impoverimento e
assenza di futuro. Il terzo elemento è la garanzia della rete dei diritti, una grande capacità di pensare che il diritto dei cit-
tadini è pieno e non può essere differenziato per regioni». La Basilicata e Matera, in particolare, dimostrano
LE PROPOSTE DELLA CISL
Dalla Regione «Provvedimenti mirati sulle famiglie» POTENZA - Il lavoro è davvero l’emergenza dell’anno e i sindacati provano a dare le loro risposte. A Ferrandina, durante la manifestazione regionale dei delegati di Basilicata, ci ha provato anche la Cisl. «La crisi attuale che si protrae da diversi mesi ormai - ha detto Amatulli - ha ampliato il quadro già precario della nostra economia, con il risultato che le famigliesonosempre piùpovere».Sulla stessa scia, la relazione di Giuseppe Camardo. «Il tasso di disoccupazione quasi l’11 per cento è tra i più alti del Paese, quello della disoccupazione giovanile è anch’esso tra i più alti d’Italia. Poi vi è
una povertà relativa che si avvicina al 30 per cento, per cui una famiglia su tre vive questo stato di indigenza». Poi le conclusioni del segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. «Se l'unica classifica in cui primeggia la Basilicata ha esordito - è quella poco onorevole della povertà, allora si può ben parlare di vera e propria emergenza sociale». Così si è tornato a sollecitare con urgenza al governo regionale «un patto sociale per rafforzare il welfare al fine di contrastare la povertà e la disoccupazione che sta coinvolgendo fasce sempre più larghe della popolazione lucana. Il Centro studi
della Cisl - ha continuato - stima per l’anno 2009 oltre 5mila esuberi». Emergenza che per la Cisl va affrontata prima di tutto sul terreno delle politiche per lo sviluppo ed il rilancio delle attività produttive. «Niente liste della spesa - ha precisato il segretario della Cisl lucana - ma una serie di provvedimenti mirati a combattere gli effetti della crisi sulle famiglie ed a rilanciare lo sviluppo, a partire da una misura programmatica, concertata con tutte le forze sociali, a sostegno delle produzioni, degli incentivi localizzativi, della logistica, delle politiche attive del lavoro e della formazione».
da dati pubblicati in queste ore, che il livello di sicurezza è tra i migliori d'Italia. Si attesta, invece, tra i peggiori per il tenore di vita. Su cosa bisogna investire per cambiare lo stato delle cose? «Bisogna pensare a un'industria che possa funzionare, che si innovi e colleghi al territorio che utilizzi le potenzialità che arrivano da un incremento della cultura, dell'istruzione, della scolarità dei giovani». Un altro dei problemi è quello del ricorso agli ammortizzatori sociali che scadranno fra pochi mesi, aumentando le fila dei disoccupati in un territorio in cui la crisi si è già abbattuta seriamente. Quali meccanismi possono emergere per evitare il crollo definitivo? «Innanzitutto garantire le risorse per gli ammortizzatori, che ci sono, e l'allargamento a tutte le figure insieme alla prosecuzione dell'indennità di disoccupazione. Il governo continua a sostenere che i famosi 8 miliardi + 1, ci sono ma non li rende disponibili alla Regioni. C'è poi un tema che va affrontato rapidamente, come ha sostenuto anche la Banca d'Italia nei giorni scorsi: riformare gli ammortizzatori sociali per garantirli come un diritto di tutti. Bisogna interrompere un sistema: quello dei cittadini che anziché con diritti ci siano cittadini che devono chiedere di poter sopravvivere». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
A Tursi la presentazione del libro incontra ostacoli L’operaio era stato licenziato per un volantino
Partecipa Belisario e si Rigettato il ricorso Fiat nega la sala a Nello Rega La vittoria di Ferrentino SATRIANO - «Senza un paese, non posso considerarmi un uomo». Nello Rega ha la forza diun cronistain “Diversi e divisi. Diario di una convivenza con l'Islam”, ma prima ancora ha la forza di un uomo che non cede alle intimidazioni. Non cede a un susseguirsi di minacce dei fondamentalisti islamici. Ma “Diversi e Divisi” è un viaggio iniziato due mesi fa e che continuerà oggi pomeriggio a Tolve (sala convegni dell'ex Convento dell'Annunciata alle 18) e domani a Muro (Società operaia alle 17.30). Così tra “punti di vista e opinioni a confronto”il viaggio di Rega continua. Intanto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario «trova assurda la decisionedel commissarioprefettizio di Tursi di revocare allo scrittore Nello Rega la sala comunale per la recensione del suo libro - si legge in una nota appena è stata resa nota la mia presenza all'iniziativa. A parte l'ingiustificata discri-
minazione nei miei confronti quello che trovo particolarmente grave è che Rega è attualmente vittima di numerose e pesanti minacce da parte di integralisti islamici proprio per i contenuti del libro che presenta oggi (ieri, ndr) a Tursi e che proprio per questo è doveroso dimostrare da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e periferiche, solidarietà istituzionale nei suoi confronti». Il senatore Belisario ha annunciato che presenterà un'interrogazione e continuerà a seguire da vicino la richiesta per l'assegnazione di una scorta efficiente a Nello Rega. Sabato mattina “Diversi e Divisi” è stato presentato invece a Satriano di Lucania alla presenza del sindaco Michele Miglionico, dell'assessore alle Politiche sociali Rocco Cavallo, della consigliera alle Pari Opportunità Rosetta Perrone e del parroco Don Antonio Petrone. Da Gallicchio è partita una raccolta di firme da inviare al
ministro Maroni per chiedere maggiori misure di sicurezza e una scorta per Nello Rega. “Diversi e divisi non è un giudizio - ha detto Rega - ma solo una constatazione di essere davvero differenti dal mondo musulmano». Per Rega «dobbiamo riappropriarci della nostra cultura. Il contatto tra il mondo cristiano-occidentale e quello islamico-meridiorientale non può avvenire». «Rega è un osservatore critico. L'auspicio è che Diversi e divisi - ha detto Miglionico - si trasformi ben presto in Diversi ma uniti». «Il punto di incontro tra le due culture - ha detto Don Antonio - risiede nella ragione». Per Perrone «emerge l'impossibilità di dialogare davvero alla pari. È una storia di diversità che erige steccati culturali». «E' opportuno mettere in campo iniziative per una migliore comprensione tra culture e popoli - ha detto Cavallo - per valorizzare le diversità». Angela Scelzo
MELFI - Una nuova vittoria per Francesco Ferrentino, delegato rsu della FlmUniti-Cub licenziato a ottobre 2007 per essere stato accusato di avere distribuito un volantino di calunnia nei confronti di un capo. Il collegio di giudici del Tribunale di Melfi, infatti, ha rigettato il ricorso presentato dalla Fiat Sata. A darne notizia la segreteria della FlmUniti-Cub. In concomitanza con il licenziamento del delegato rsu, per aver avuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta su presunte associazioni terroristiche erano stati licenziati anche altri tre operai. I tre operai estranei ai fatti, Donato Auria, Passannante Michele e Vincenzo Miranda, in via d'urgenza e in attesa della sentenza di merito sono stati reintegrati sul posto di lavoro. Per Michele Passannante anche la sentenza di merito gli ha dato ragione. Analoga cosa era avvenuta per Ferrentino, che reintegrato in fabbrica dal Giudice era stato licenziato una seconda volta dalla Fiat Sata per motivi inerenti al primo licenziamento. Impugnato il secondo licenziamento, Ferrentino era stato nuovamente reintegrato. Dopo avere ottenuto di nuovo il rientro in fabbrica, contro l'ordinanza di reintegro del 6 agosto 2009 la Fiat-SATA aveva proposto ricorso. Ma ora il collegio di Giudici del Tribunale di Melfi ha respinto il ricorso e ha sentenziato: «che il reclamo proposto dalla Fiat Sata non è fondato e deve essere rigettato». La Fiat, inoltre, è stata
condannata al pagamento delle spese di giudizio in favore del reclamato, per onorari, diritti, oltre agli oneri accessori previsti per legge. Sulla Fiat, inoltre, si deve registrare l’intervento di Giuseppe Giordano, della segreteria regionale Ugl Basilicata Metalmeccanici. Giordano ricorda che domani si riunirà, alle 10, l’assemblea nazionale dei delegati Rsu Ugl del Gruppo Fiata Roma, in vista dell’incontro con il gruppo e il governo previsto nel pomeriggio. «Abbiamo deciso di riunire - spiega il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Giovanni Centrella - prima dello svolgimento dell’incontro a Palazzo Chigi, i delegati Rsu del Gruppo per discutere il futuro delle fabbriche Fiat in Italia. L’Ugl chiederà a Fiat garanzie precise sulla salvaguardia di tutti gli stabilimenti, a partire da Termini Imerese, e indicazioni chiare sulle strategie industriali e di sviluppo per consolidare e incrementare la produzione di auto nel nostro Paese. Tutto il centro sud rischia di essere fortemente penalizzato, a partire da Pomigliano d’Arco, dove il malessere dei lavoratori è evidente, a Pratola Serra e la Fiat SATA di Melfi. Se in Italia si licenzia mentre negli altri stabilimenti del mondo si produce e si assume l’amministratore delegatodi Fiat non potràfare a menodi dare precise spiegazioni, confutando tutti i legittimi sospetti con un vero piano industriale».
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24 ore in Basilicata
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Lunedì 21 dicembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il coordinamento chiede l’apertura delle procedure concorsuali per il personale tecnico
Unibas, ultima carta per i precari «Sarebbe scandaloso perdere quest’occasione per favorire i soliti baroni» «ABBIAMO contribuito per anni allo sviluppo dell’Ateneo, ora è il momento di risolvere una volta per tutte la nostra situazione». A dar voce alle paure e alle richieste di molti lavoratori dell’Università degli studi della Basilicata è il Coordinamento precari del personale tecnico amministrativo. Nei giorni scorsi, infatti, il rettore Mauro Fiorentino ha incontrato a Roma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Un incontro che il Coordinamento giudica «significativo e fondamentale» per il giudizio positivo espresso dal ministro «circa la stretta collaborazione istituzionale avviata tra Regione e Università e circa la legge regionale di sostegno all'Ateneo». Ma, al tempo stesso, «il via libera del ministero sulla possibilità di considerare i fondi erogati dalla Regione Basilicata come fondi strutturali da parte dell'Ateneo è un passo fondamentale per procedere verso una possibile risoluzione del problema precari all'interno dell'Università. Compito dell'Ateneo scrive il Coordinamento - è ora aprire procedure concorsuali che diano concreta possibilità ai precari che ormai da tempo attendono di veder valorizzate le competenze e le professionalità acquisite in anni di lavoro». Domani il consiglio di amministrazione dovrà esprimersi sulla programmazione del personale tecnico-amministrativo, già approvata dal Senato Accademico, e quindi decidere definitivamente come utilizzare i punti organici disponibili e quali procedure concorsuali attivare. «E' dunque, il momento opportuno - continua la nota - e forse l'ultima possibilità per dare concreta attuazione a tale volontà, soprattutto in virtù del fatto che i vincoli ministeriali, principale ostacolo ad una risoluzione del problema, sembrano ormai superati. Il coordinamento, pertanto, si augura che le decisione prese nel prossimo Cda siano volte a dare una risposta doverosa a persone che hanno contribuito allo sviluppo dell'Ateneo e che adesso, paradossalmente, dopo aver vissuto anni di precariato si ritrovano a vivere una situazione di stabile disoccupazione. Sarebbe scandaloso - concludono perdere quest'ultima possibilità per favorire, ancora una volta, i soliti baroni o bandire concorsi soltanto per ricercatori, dimenticando, i precari del personale tecnico-amministrativo».
Il Natale raccontato dai piccoli Al Teatro Stabile l’esibizione degli alunni della scuola “Il Pinguino” “LA MAGIA dell'albero di Natale”: è stato questo il titolo del recital proposto ieri mattina al Teatro Francesco Stabile dagli alunni della scuola per l'Infanzia “Il Pinguino” di via di Giura a Potenza. Cinquanta bambini, di età compresa fra i tre e i cinque anni hanno preso parte allo spettacolo guidati dalla docente Maria Damiani e coordinati da Marisa Tramutoli, direttrice della Scuola di danza Giselle di Potenza. Brillante davvero la recitazione che ha scandito i passi salienti del Natale. I piccoli attori hanno letteral-
mente deliziato la platea, esibendosi in una commedia apprezzata dal folto pubblico presente, composto in prevalenza dai genitori. Per preparare la commedia andata in scena ieri i bimbi hanno lavorato congiuntamente con insegnanti e genitori dal mese di novembre. Ottima la lettura delle poesie che ha creato le premesse per una singolare esibizione. La genuinità al servizio dello spettacolo, quella proposta ieri dagli alunni della scuola dell'Infanzia Il Pinguino che ha inteso far emergere il senso del Natale. Una bella
manifestazione, condita da magia, colori e suoni davvero intensi, vissuti per sessanta minuti dai docenti e dai genitori. Non sono mancate ovviamente le battute ad effetto, che hanno messo tanto pepe nel canovaccio allegro e spensierato che “La magia dell'albero di Natale”ha saputo proporre. Alla fine applausi e tanti baci per tutti i bambini da parte dei genitori e dei docenti. Baci meritati, visto il lavoro e la recitazione proposta dai cinquanta bambini. Francesco Menonna
Oltre 150 i figuranti in costume ottocentesco Premi e giuramento
A contrada Cavalieri ritorna il presepe AL VIA ieri la ventiduesima edizione del presepe vivente di contrada Cavalieri. L’iniziativa, organizzata dall’associazione G. La Pira, con il patrocinio del Comune di Potenza, si inserisce tra i principali eventi culturali del capoluogo di regione. Ambientazione incentrata tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Preziosa, in questo senso, la collaborazione offerta dall’associazione Imago Historiae, che ha messo a disposizione i costumi utilizzati nella rappresentazione ‘La storia Bandita’ della Grancia. I militari, i nobili e anche i re
magi hanno dunque una connotazione ottocentesca. All’interno delle scene trova spazio la civiltà contadina con i mestieri, i costumi e le attrezzature dell’epoca, oltre a un unico esercito. La natività, ovviamente, rimane l’unico elemento di discontinuità rispetto al contesto, dando così ancor maggior risalto al messaggio universale che racchiude. Oltre 150 i figuranti coinvolti nella suggestiva cornice di masseria Cavalieri e tantissimi - come ogni anno - quelli accorsi nella contrada per assistere alla manifestazione.
Vita da medico
Nelle foto di Mattiacci due dei premiati ei relatori
IN BREVE
Nuovo consiglio
Camera di commercio IL PRESIDENTE di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello, parteciperà all'atto di insediamento del nuovo Consiglio camerale, in programma stamattina alle 11 nella sede storica dell'Ente, in Corso XVIII Agosto, 34, alla presenza del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che ha emanato il decreto relativo alla nomina dei 27 nuovi consiglieri. Si farà un bilancio.
Villa d’Agri
Campagna amica PARTE oggi a Villa d’Agri il “Mercato di campagna Amica”. In mattinata, dalle 9 alle 14 in piazza Bernacchi - Zippari sarà possibile acquistare prodotti agricoli di qualità per confezionare cesti di natali all’insegna della qualità. Acquistando direttamente dal produttore, i consumatori potranno beneficiare di uno sconto del 30% sui prezzi rilevati dal servizio ministeriale sms consumatori. Tra i regali più gettonati alimentari e vini.
Angilla Vecchia
La Polisportiva Moliterno augura ai suoi sostenitori, tifosi e simpatizzanti Buon Natale e felice anno nuovo
UNA giornata importante per chi inizia e per chi di strada ne ha fatta tanta. Nella mattinata di ieri, nella sede dell’Ordine dei medici di Potenza, hanno pronunciato il giuramento di Ippocrate 46 nuovi medici. Un appuntamento simbolico, ma non solo. Con il giuramento di Ippocrate, infatti, il giovane medico si mette a disposizione del paziente, perseguendo un ideale del medico come filantropo al servizio di tutta l'umanità e al di sopra di qualsiasi divisione tra gli uomini. Oltre al giuramento dei nuovi professionisti, nella giornata di ieri sono stati insigniti di una medaglia d’oro anche i medici che possono vantare ben 50 anni di attività. A ritirare il premio i dottori Calabrese, Lavieri e Rinadi. A presiedere la cerimonia il presidente dell’Ordine dei medici, Enrico Mazzeo Cicchetti.
Palestra creatività OGGI alle 18.00 ultimo workshop della Palestra della creatività e dell’innovazione. Con l’intervento “L'intelligenza creativa: usare e sviluppare una risorsa personale”, parteciperà anche Ferruccio Cavallin, psicologo dell'organizzazione, docente di Teorie e tecniche del pensiero creativo presso la Scuola Internazionale di Scienze della Formazione di Venezia (Istituto universitario aggregato all'Università Pontificia Salesiana).
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Potenza
Lunedì 21 dicembre 2009
Da oggi si inizia a discutere in Regione
L’annuncio dei sindacati ai 350 operai riuniti nel Centro sociale
Ginestra-Barile: la Finanziaria deciderà la sua sorte
Forestazione in Val d’Agri si passa da 151 a 175 giornate
Uno degli incidenti sulla Ginestra-Barile
GINESTRA - Della strada Ginestra-Barile, conosciuta come “strada di nessuno”, importante arteria di collegamento dell'area nord del Vulture, per raggiungere la superstrada Potenza-Melfi, transitata di più di mille mezzi al giorno, si continuerà a parlare ancora per qualche mese. Si pensava, dopo gli incontri istituzionali e tecnici svoltisi a Ginestra (2 marzo 2009) a Potenza (16 settembre 2009), che i problemi di viabilità venissero almeno finanziati. Invece, sembra che venga rinviato il tutto all'anno nuovo. A rassicurare tutti sull'interessamento per questa strada è il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo che contattato telefonicamente lo scorso 18 dicembre ha riferito: «come sta avvenendo negli ultimi anni, la Regione Basilicata sta mettendo a disposizione di Province e Comuni fondi per opere infrastrutturali. Nella prossima finanziaria regionale che sarà discussa dal 21 al 23 dicembre, ci sarà il finanziamento per la strada Barile-Ginestra, dopodiché si procederà alla delibera di Giunta, che è la procedura necessaria per avviare l'iter di finanziamento per questa strada senza proprietario ancora per poco». Sui tempi di attuazione di questa delibera di giunta, il presidente De Filippo non ha saputo dare una scadenza, per cui gli utenti di questa strada devono ancora pazientare. Nello scorso inverno, si sono verificati una serie di
incidenti, uno a settimana, a causa della pericolosità di questa strada, fondo stradale usurato dal tempo, mancanza di guard-rail su tutto il tratto che misura poco più di cinque chilometri, e, soprattutto, assenza di cunette, per cui quando piove è un disastro, l'acqua “cammina” di pari passo con i mezzi e quando si arriva al ponte dell'Arcidiaconata ( che divide i confini dei due Comuni) sembra di attraversare sopra un fiume in piena. Anche il sindaco di Ginestra, lo scorso 17 settembre, ha chiamato alla Regione Basilicata, al dipartimento Infrastrutture, ricevendo notizie poco rassicuranti: «per fine mese non si prevede alcun finanziamento per questa strada». Cosa farà adesso? La chiuderà al transito, nel territorio di sua competenza, visto che non sono stati rispettati i tempi (la Provincia in un convegno sulla Viabilità, lo scorso 21 novembre a Venosa aveva comunicato che nella prima decade di dicembre, la Regione Basilicata avrebbe finanziato, alla stessa Provincia, il progetto di miglioramento della BarileGinestra per un importo di 700 mila euro) e, soprattutto, con l'arrivo dell'inverno, mancando i requisiti di sicurezza per questa strada, gli automobilisti rischiano molto ogni volta che transitano. Per gli automobilisti della Barile-Ginestra si prevede un altro inverno infernale. Lorenzo Zolfo
TRIBUNALE DI LAGONEGRO Cancelleria esec.ni immobiliari R.Es. 106/95 Cron. n.______________ Il G.E.: letti gli atti della procedura esecutiva immobiliare promossa da Banca Commerciale Italiana S.p.A. Avv. M. Castronuovo; con interventi in atti; visto il verbale di udienza del 17/09/2009 ORDINA procedersi alla vendita dei beni sotto indicati secondo le seguenti modalità e condizioni: LOTTO UNICO: Abitazione sita in Senise alla via Roma n. 65, piano terra, cat. A/4, cl. 4, vani 2, distinto in catasto al foglio 43 p.lla 124 sub. 1; ==== prezzo base € 40.019,20 (così ridotto di 1/5); offerte in aumento non inferiori al 10% del prezzo base; ogni offerente dovrà depositare in cancelleria, entro le ore 12,00 del giorno precedente l’incanto, € 8.004,00 a titolo di spese e € 4.002,00 a titolo di cauzione; La vendita sarà tenuta, all’incanto, il giorno 4/2/2010 alle ore 11,30 nella sala delle pubbliche udienze del Tribunale di Lagonegro. Il prezzo di aggiudicazione (costituito dal prezzo base + l’offerta in aumento e dedotta la cauzione già prestata) dovrà essere versato su libretto di deposito giudiziario, intestato al debitore e vincolato al G.E. entro gg. 20 dalla data di definitività dell’aggiudicazione. Del presente provvedimento sarà data pubblica notizia mediante affissione all’Albo del Tribunale e a mezzo di inserzione, per estratto, su un quotidiano locale a scelta del creditore procedente; tra la data delle formalità di pubblicità e la data di vendita devono decorrere 20 giorni liberi. Manda alla cancelleria per le comunicazioni e gli adempimenti di rito ed al creditore procedente di depositare in cancelleria, almeno sette giorni prima dell’incanto il quotidiano recante l’inserzione. Lagonegro, 17/09/2009 IL GIUDICE DELL’ESECUZIONE Dott.sa Paola BOEMIO
VILLA D'AGRI - L'anno della svolta per la forestazione in Val D'Agri: raggiunte le 175 giornate rispetto alle 151 standardizzate. Si è tenuta nei giorni scorsi presso il centro sociale del paese, l'assemblea sindacale di tutti i lavoratori forestali che fanno capo presso la Comunità Montana Alto Agri, organizzata dalla Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila - Uil . Assemblea che ha visto la partecipazione di 350 operai. Nell'apertura dei lavori il responsabile della Fai, Pietro Paladino ha rilevato come «il 2009 è stato un anno straordinario rispetto agli altri anni. Infatti in quest'anno - ha detto -gli operai andranno a fare 175 giornate rispetto alle 151 che ormai erano standardizzate dal 2001 ad oggi. Un traguardo che nessuno si aspettava e che comunque bisogna consolidare nel prossimo futuro». Risultato raggiunto - ha ricordato alla platea la rappresentante della Flai, Carmela Salvia grazie all'impegno dei responsabili sindacali zonali con il supporto dei segretari regionali. Siamo riusciti - ha spiegato La Salvia - a incontrare l'assessore regionale Santochirico e a ottenere un impegno in più per la Forestazione nella Valle, in virtù dell'estrazione del petrolio e dei fondi Eni che la Regione Basilicata ottiene proprio in questo territorio e quindi un atto dovuto». A ribadire, invece il fattore dell'unità sindacale della zona, Angelo Foresio della Uila sostenendo che tale «fattore ha portato a casa un grande risultato per tutti gli operai e che bisogna riuscire a mantenere come obiettivo per gli anni avvenire, in considerazione di tanti interrogativi che ci aspettano,in primis la riforma degli enti locali». A prendere la parola anche alcuni operai che oltre al fatto di prendere atto del lavoro svolto dai sindacati, hanno chiesto, proprio partendo dall'esperienza 2009, di saper mediare nei confronti della Regione una nuova organizzazione del lavoro nel settore forestale. Creare una filiera produttiva nel territorio, da traino anche per le altre Comunità Montane della Regione. Concentrare altri sforzi nella formazione professionale per creare nuove risorse umane. Nell'assemblea oltre al saluto del Sindaco di Marsicovetere, Claudio Cantiani, è intervenuto il commissario della Comunità Locale Val d'Agri, Antonio Imperatriche dove ha spiegato che la «concentrazione tra l'Ente e i
Il Volturino innevato per la gioia degli sportivi
Impianti sciistici aperti MARSICOVETERE - Grazie alla recente nevicata aprono gli impianti sciistici della montagna Volturino. Una domenica sulla neve. Infatti, la prima e unica pista, aperta ieri mattina è stata quella del Volturino, con una buona presenza di turisti. A riferirlo l'assessore comunale al turismo, Giovanni Vita che tramite una nota stampa afferma «la pista è stata aperta per l'intera giornata di domenica con una buona presenza di turisti, nonostante - dichiara sempre l'assessore - l'annuncio sia stato boicottato dal mezzo televisivo regionale, al quale era stato inviato l'annuncio il giorno prima della riapertura. Una danno - ha riferito l'assessore - all'immagine del Comune, alla società che con tanti sacrifici gestisce l'impianto e a molti che non sapevano dell'apertura. Nonostante l'avviso sia stato fatto sia dal Corpo della Polizia Municipale che dal Comune stesso». L'impianto di seggiovia del Volturino è lungo circa 1200 metri e può portare fino a 500 persone per ora. La pista che ha inizio dalla vetta del monte Volturino, si snoda lungo
rappresentanti sindacali zonali crea sinergie positive a favore degli operai della Valle. Non solo, Imperatrice ha comunicato anche che prima di Natale sarà pagata la mensilità di ottobre e ha informato che ha candidato alla Regione, un progetto “Reti”(i proventi dall'estrazione del gas in Val d'Agri), dove ci sarebbe già stata l'approvazione da parte del presidente della giunta regionale, per il reclutamento di 250 - 300 nuovi operai da integrare nei cantieri di Forestazione per i prossimi anni. Difatti il turn - over regionale per gli addetti al settore forestale ha fortemente penalizzato il territorio valligiano, in considerazione dal fatto che in 10 anni
Il Volturino
le pendici della montagna sino a raggiungere il traguardo posto a 450 metri più in basso, per un totale di circa 2600 metri. La pista è stata riconosciuta dalla Fisi come pista rossa ed è sede di gare invernali. Lo skilift ha una lunghezza di circa 300 metri ed è idoneo per i principianti. an. pe.
si è passati da 676 operai a 345 nel 2009, con una perdita netta di 331. Alla fine dell'assemblea, tutti i lavoratori ad unanimità hanno confermato la piena fiducia nei confronti dei rappresentanti sindacali zonali, dando pieno mandato affinchè chiedono un incontro nel prossimo mese di gennaio 2010 all'assessore regionale Santochirico ed ai segretari regionali sindacali per «trovare le giuste strategie per una programmazione nel prossimo futuro, capace di essere efficiente, produttiva e professionalizzata, al fine di rendere il settore, volano di sviluppo per il territorio valdagrino». Angela Pepe
Moltissimi visitatori per l’iniziativa dell’associazione “La lente su Venosa”
Presepe vivente con sorpresa L’asinello si rifiuta di partire e nella capanna resta solo il bue VENOSA - Indossato il vestito della festa, accese le luci multicolori, addobbati alberi e vetrine, da qualche giorno nella cittadina oraziana si respira la magica atmosfera di Natale. Ogni sera si susseguono giochi, attrazioni e iniziative varie. Il programma di preparazione alla santa ricorrenza è entrato nel vivo con la realizzazione della seconda edizione del “Presepe Vivente”, organizzato dall' associazione culturale “La lente su Venosa”, in collaborazione con la Pro Loco Venusia. Per due sere il cuore del centro storico si è trasformato in un affascinante palcoscenico sul quale è stato raccontato dal vivo il mistero della nascita di un bambino venuto al mondo per riscattare l'umanità. La chiesa di San Martino, chiusa tutto l'anno, è stata riaperta per essere trasformata in grotta e dare ospitalità a Maria, Giuseppe, Gesù bambino, angeli, pastorelli e, infine, re magi. Il vicino Largo Rocco Di Nardo è stato trasformato nell'antica Betlemme, dando vita a scene di vita romana,
con la corte del re Erode. Insomma i visitatori hanno avuto la possibilità di fare un viaggio all'indietro nel tempo e di ritrovarsi all'interno di un racconto che conserva tutto il suo fascino sia per le forti emozioni che suscita che per il messaggio di fratellanza e di pace che lancia. E tutto il centro storico è stato percorso da un fiume in piena di curiosi, estasiati e incantati : bambini, giovani, adulti, uomini e donne che guardavano e osservavano, acquistando al mercatino e gustando anche prodotti tipici locali. Il racconto del Presepe vivente ha coinvolto anche altre zone di Venosa. Dalla Fontana Angioina è partito il corteo di pellegrini, che per raggiungere Betlemme (in Largo Rocco Di Nardo) e la grotta della natività (nella chiesa di S.Martino) ha attraversato Piazza Castello, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Orazio. «Vogliamo valorizzare le nostre tradizioni popolari - ci ha detto il presidente Giuseppe Malizia l'entusiasmo che abbiamo registrato tra i visitatori dimostra ancora una volta il
pieno gradimento del programma che abbiamo predisposto per queste festività». Come cronisti dobbiamo, però, registrare una inaspettata e originale forma di contestazione, che ha creato ritardi nello svolgimento del programma. A destare stupore è il fatto che a contestare gli organizzatori della manifestazione è stato il più mansueto degli attori. Appena partito dalla Fontana Angioina, il corteo si è dovuto fermare. L' asinello che trasportava Maria ha puntato le zampe per terra e si è rifiutato di proseguire. L'asinello non ha voluto riprendere a camminare né con le buone né con le cattive. E' rimasto bloccato anche quando la Madonna è scesa dal suo dorso e si è avviata a piedi verso Betlemme. E, così, nel Presepe vivente quest'anno c'era solo il bue a riscaldare il Bambinello Gesù! Tra i principali collaboratrori del presidente Malizia, Paolo Sivilia (segretario), Rocco D'Argenzio, Emilio Fruini, Vincenzo e Giuseppe Spada, Saverio Malizia. Giuseppe Orlando
PALAZZO S. G. Mercato di Natale OGGI in corso Manfredi a Palazzo San Gervasio, dalle 17 alle 22 si potrà passeggiare nel Mercatino di Natale organizzato dalla Pro-Loco “Manfredi”, in collaborazione con il comune di Palazzo San Gervasio, la Confcommercio di Potenza e con il patrocinio della Regione Basilicata e dell’Apt Basilicata. Un modo questo, anche per augurare un Buon Natale e un felice anno nuovo dagli organizzatori. Sul far della sera, nella suggestiva cornice dell’Androne della Biblioteca e Pinacoteca “Camillo d’Errico” e lungo Corso Manfredi, quindi, molti artisti e commercianti, esporranno presepi, addobbi e ninnoli natalizi, per la gioia degli appassionati, dei bambini e di quanti dovranno completare gli ultimi acquisti natalizi. Per l’occasione, tutti gli esercizi commerciali avranno facoltà di prolungare l’orario di apertura fino alle ore 22. Un’opportunità per quanti sono arrivati all’ultimo momento e hanno ancora bisogno di fare i loro regali di Natale.
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Raccomandazioni e false promesse che rasentano il reato di voto di scambio e il malaffare
E’ finita l’era dei politici-Pinocchio Il Circolo Giugni dell’Italia dei Valori illustra i risultati di un questionario anonimo “UN voto per un piatto di pasta e fagioli”: radiografia della politica lucana ad opera del circolo Gino Giugni. Nella sala mediateca della Provincia, nella fredda mattinata di ieri la componente del partito di Di Pietro ha presentato la provocatoria proposta alla cittadinanza con tanto di distribuzione di pasta fagioli, caldi. «Con questa iniziativa abbiamo voluto richiamare la politica sulla necessità della coerenza, ma anche sulla necessaria onestà che ogni politico deve preservare nel rapporto con gli elettori - ha spiegato Francesco Filippetti, Presidente del Circolo Gino Giugni di IdV, promotore dell'iniziativa. Presente il consigliere comunale uscente Mimmo Genchi, che ha mostrato anche una serie di promesse mancate, che gli stessi elettori, sentitisi raggirati, hanno messo per iscritto; pur nell'anonimato, le tante promesse raccolte sono sembrate indicative di un diffuso malcostume anche cittadino, dove, leggendo le schede riposte nel segreto dell'urna voluta dai dipietristi, si viene a sapere di prossime, quanto irrealizzate, assunzioni presso l'Ater o l'Acquedotto; imminenti condoni o appalti da ricevere, naturalmente, dopo aver apposto l'ambita
TEATRO E SOCIETA’ Dal Cip al palco
I componenti del circolo “Gino Giugni”
croce sul nome del politicoPinocchio. «Spesso lo stesso posto di lavoro risulta che sia stato offerto a più soggetti e per un numero assai superiore alle stesse disponibilità occupazionali dei vari enti o aziende - ha dichiarato Filippetti; un comportamento che rasenta il voto di scambio politico-mafioso, punito anche dalla normativa vigente». Per il futuro il giovane circolo dipietrista auspica
maggiore coerenza e soprattutto l'applicazione dell'etica pubblica alle scelte della politica. «Alle regionali, come alle amministrative cercheremo di influire in maniera virtuosa, all'interno del centrosinistra; faremo quanto ci è possibile - ha proseguito Filippetti - per far passare programmi realmente rivolti alle istanze della gente». Enzo Scalcione matera@luedi.it
Giovanni Angelino: «Il Comune di Matera non tiene conto della riforma»
Nomine dei dirigenti comunali il consigliere rilancia: «Sono illegittime» «IL Comune di Matera continua a non tenere conto della riforma voluta dal Parlamento». Lo sostiene il consigliere Giovanni Angelino che, in una nota, torna sulla polemica che riguarda le nomine dei dirigenti e ricorda che «La legge detta uno stop definitivo a quei Comuni, come quello di Matera, che interpretando la norma in modo assolutamente illegittimo, hanno preferito nominare dirigenti di fiducia invece di fare i concorsi pubblici». Alle osservazioni del consigliere aveva risposto il commissario prefettizio Sandro Calvosa: «Questa Amministrazione con delibera di Commissario Prefettizio adottata con i poteri della Giunta Comunale n.546 del 17.11.2009, esecutiva, ha individuato le posizioni organizzative dell'Ente stabilendone le relative “pesature” in applicazione del regolamento di determinazione dei criteri generali per l'istituzione dell'area delle posizioni organizzative, approvato con delibera di Giunta Comunale n°408 del 26.10.2005». Nella nota si leggeva,inoltre: «la individuazione delle posizioni organizzative costituisce atto rientrante nell'autonomo
potere di organizzazione, non soggetto a procedura di confronto sindacale. Tale individuazione,inoltre, èstata effettuata nel pieno rispetto delle norme regolamentari che disciplinano, appunto, i criteri generali per l'istituzione dell'area delle posizioni organizzative, adottato con delibera di G.M. n.408 del 26.10.2005». Una posizione, quella del commissario prefettizio che il consigliere Angelino definisce ostinata perchè «Persegue una strada assolutamente illegittima e portatrice di danni erariali per il Comune, quando sarebbe possibile rimodulare lo schema organizzativo ed attribuire ai quattro funzionari incarica invece dell’incarico dirigenziale l’incarico diposizioneorganizzativa, perfettamente legittimo». Angelino, infine, fa riferimento al confronto in atto tra il Comune e i sindacati per stabilire i criteri di identificazione e attribuzione delle posizioni organizzative. Una situazione che avrebbe mosso critiche da parte de rappresentanti dei lavoratori per le procedure messe in atto dal Commissario. matera@luedi.it
DAL grigiore della depressione, fatta di solitudine, ansie e paure, ai colori policromi sostenuti dai buoni auspici della Primavera. Sono i temi dello spettacolo ''Arrivederci Primavera'', in programma oggi alle 20.30 al teatro "Duni''. L'iniziativa, presentata dall'Associazione culturale '' Cinefabbrica'', e' stata promossa dal Dipartimento di Salute Mentale Centro Integrato Polivalente (C.I.P) di Serra Rifusa dell'Azienda sanitaria di Matera e dalla cooperativa sociale Progetto Popolare. Lo spettacolo, che coinvolge gli utenti del C.I.P, e' diretto da Andrea Santantonio che si è avvalso per la regia di Nadia Casamassima, Aurelia Lupo e Donatella Tummillo. Protagonisti di ''Arrivederci Primavera'' sono gli attori impegnati nella rappresentazione: Girolamo Lacertosa, Tina Masciandaro, Gino Masciullo, Alessandra Campagna, Alfonzo D'Ambrosio, Franco Di Lena, Luciana Disogra, Carlo Falotico, Gabriella Intelligente, Maria Mastromattei, Pasquale Perniola e Antonella Viscardi. «Il lavoro teatrale -ha detto Edoardo De Ruggieri, responsabile del Centro di Serra Rifusa- conferma che la riabilitazione è un processo che si attua liberando le potenzialità creativa individuali e di gruppo»
Autisti del servizio 118 la Cgil sollecita contratti e rispetto SUI contratti agli autisti del servizio 118, interviene in una nota il segretario del comparto sanitàdella Cgil,GiovanniLiccese chechiede: «alla Direzione Generale dell'Asm il rispetto dell'impegno assunto, ossia di inviare entro il 31.12.2009 i telegrammi di sottoscrizione degli impegni contrattuali con gli autisti del 118 per le assunzioni da effettuarsi entro il febbraio 2010, evitando un processo di mera strumentalizzazione politica. Si richiede inoltre alla Direzione Generale dell'Asm - prosegue Liccese - la dovuta sensibilità vigilando sui lavoratori ancora in service affinché non siano più sfruttati e anche non retribuiti nelle loro spettanze. Sembrerebbe che non percepiscono alcun salario da tre mesi. Se il Natale ha ancora un senso ed è una opportunità per tutti, la Direzione Generale dell'Asm vorrà attivarsi dando la possibilità alla platea degli auto-soccorritori, che hanno garantito interventi di urgenza in condizioni di precariato, di trascorrere un fine anno tranquillo e di avere più fiducia nelle Istituzioni. Questa Organizzazione Sindacale - conclude - in questo momento di crisi e di forti cambiamenti crede che bisogna creare le giuste sinergie istituzionali per dare alla nostra gente la fiducia in questa terra e un futuro migliore». matera@luedi.it
Alleanza per l’Italia e il nuovo ordine politico FASE avanzata in vista delle zione” oggi vera preoccupaelezioni per Alleanza per l'I- zione tra gli attori uscenti talia che ha fattotappa a Ma- della politica regionale». Il dibattito ha visto la partera dove Vilma Mazzocco, portavoce del coordinamen- tecipazione di sindaci, conto regionale, Carmine Ni- siglieri comunali e provingro e Roberto Falotico han- ciali, imprenditori e espono incontrato sindaci, am- nenti della società civile che, ministratori, professioni- nei loro interventi, hanno sti, rappresentanti del terzo sottolineato l'importanza settore e cittadini del mate- che il progetto di Alleanza rano. L’incontro è servito ad per l'Italia può rivestire, sia illustrare il perché di Al- a livello nazionale che regioleanza per l'Italia e le moti- nale per la novità della sua vazioni che li hanno spinti a azione politica caratterizzata dalla introvarsi nello clusione e stesso progetdal protagoto. nismo dei «Un partito territori. Ri- si legge nella proposta annota - che si poche l'esigenne come obietza di tornare tivo primario a fare politiquello della ca nelle sedi partecipaziodi un partito ne democrativero con reca di quanti gole e modelvogliono ofli organizzafrire il proprio tivi condiviimpegno per si. la costruzione Vilma di un nuovo Mazzocco, a progetto di Falotico e Nigro cui sono stasviluppo sote affidate le ciale ed econoconclusioni dei lavori, ha mico per la Basilicata. Carmine Nigro ha aperto i evidenziato l'improcrastilavori evidenziando la ne- nabilità di un progetto policessità di adoperarsi per la tico che abbia il coraggio di costruzione di un centro de- pensare e progettare il futumocratico, moderato e rifor- ro della Basilicata. «Purmista che sappia guardare troppo - sostiene la Mazzocla realtà. Alleanza per l'Ita- co - la nostra è una regione lia - ha proseguito - si pone caratterizzata da una politiquale “laboratorio” per ca corta con tempi lunghi quelle forze moderate che perchè (forse) si gestisce intendano lavorare insieme qualche emergenza con lenalla costruzione della pro- tezza, mentre servirebbe posta politica, progetto che una politica lunga in tempi consenta alla nostra Regio- cortiovvero unapoliticache ne di guardare al futuro con non risolva solo il quotidiameno incertezze e meno ti- no ma getti le fondamenta strutturali di una Basilicata mori. Roberto Falotico ha ripro- moderna, che sappia creare posto il tema delle alleanze lavoro e qualità della vita per future rimarcando come Al- tutti i cittadini. Dalla volonleanza per l'Italia non si tà specifica e determinata di muoverà in percorsi o pro- dare inizio ad un nuovo ordigetti preconfezionati tesi a ne - ha proseguito Vilma garantire postazioni, ma Mazzocco - parte il cammino sentendo la responsabilità di Alleanza per l'Italia come di agire e lavorare per il be- nucleo promotore di enernessere della nostra Regio- gie nuove e catalizzatore di ne, svincolati da personali- energie politiche competensmi ed individualismi. «La ti, di movimenti e associanovità parte dalle rinunce - zioni che vogliano riconoha sostenuto Falotico - invi- scersi in una cultura polititando tutti ad una riflessio- ca che si fa progetto di camne profonda sul tema “del- biamento e buongoverno l'attaccamento alla posta- per la Basilicata».
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Matera
Lunedì 21 dicembre 2009
A Marconia è sceso in piazza il comitato di difesa del Distretto sanitario
A Tinchi solo un contenitore vuoto MARCONIA - Questa volta si è levata da Marconia la voce del Comitato di Difesa dell'Ospedale di Tinchi che sabato ha manifestato per ribadire il proprio no al ridimensionamento del presidio ospedaliero di Tinchi, per il quale è stato chiesto un ruolo specialistico, in sintonia con quanto già indicato dal consiglio comunale di Pisticci e contenuto nel Psr. L'organizzazione, pertanto, è scesa in piazza insieme ad altre associazioni, anche se, va detto, la manifestazione non ha fatto registrare i numeri che ci si attendeva, nonostante questa giornata fosse stata annunciata con largo anticipo e pubblicizza-
ta adeguatamente. Un po' di delusione, in tal senso, è stata riferita anche in alcuni interventi nel corso della mattinata. La comunità più rappresentata, dopo quella pisticcese, era quella di Bernalda, con i suoi Cittadini Attivi, che stanno dando un grande contributo a questa battaglia. Nel corso degli interventi è stato chiesto ai vertici politici dituttii livelliedairesponsabili dell'Asm di fornire chirarimentisul progettodieccessiva spoliazione di funzioni dall'ospedale di Tinchi. E' mancata l'interlocuzione con la gente e soprattutto sono state portate avanti delle operazioni che si ha difficoltà
a comprendere. Il terzo piano dell'Ospedale è stato ristrutturato, per poi essere dichiarato inagibile, salvo poi tornare ad essere idoneo per accogliere il trasferimento del distretto sanitario di Pisticci centro. E' stata costruita una piscina terapeutica con inizio e chiusura lavori benedetti dal presidente De Filippo, salvo poi sentirsi dire che il polo riabilitativo è a Tricarico. E di fatto la piscina non è mai entrata in funzione. Intanto a Policoro si inaugurano nuove sale operatorie, chiuse a Tinchi da cui, proprio mentre si manifestava, venivano portate vie altre attrezzature. Il Comitato, insomma, denuncia un inter-
vento calato dall'alto, che penalizza eccessivamente il territorio metapontino e che risulta illegittimo ed incostituzionale, perché invece di decentrare, si sta provvedendo ad accentrare funzioni e servizi, ai danni delle popolazioni. Nel corso della manifestazione, inoltre, sonostati ribaditi i termini della denuncia operata dai Cittadini Attivi di Bernalda che, tra l'altro, faceva riferimento a presunte minacce ai danni dei medici che avessero deciso di sostenere la protesta. Si è ribadito anche il valore delle 12 mila firme raccolte di recente dal Comitato per chiedere di “riconoscere alla struttura di Tinchi lo status di Ospedale
L’ospedale di Tinchi
Specialistico ed invitati gli organi regionali ad aprire quanto prima un tavolo di discussione per trovare una soluzione adeguata e condivisa,nelrispetto delladignitàe delle esigenze del territorio. A questopunto sarebbeopportuno che i destinatari del messaggio lanciato da Marconia si preoccupassero di
dare una risposta alle popolazioni evitando di rinunciare al confronto e valutando bene le scelte che si stanno andando a fare riguardo all'ospedale di Tinchi, che rischia di essere svuotato anche delle funzioni che si credeva poter mantenere dopo la riforma del Piano Sanitario del 1999. provinciamt@luedi.it
Pisticci Il sindaco analizza pro e contro dell’operazione che rischia di gravare sulle casse
Lsu verso la stabilizzazione Ampio dibattito in consiglio comunale. Passa l’atto di indirizzo alla giunta PISTICCI - La palla passa alla Giunta. Il Consiglio comunale, che si è appositamente riunito sabato mattina a Marconia, ha chiesto all'esecutivo di procedere alla stabilizzazione dei 26 lavoratori socialmente utili del Comune di Pisticci. Per anticipare la discussione in Consiglio avevano firmato sei consiglieri: Mastronardi, Caramuscio, Grieco e Dimo per l'opposizione, Scazzariello e Gallo per la maggioranza. Per tutti ha preso la parola in apertura il consigliere Mastronardi (Pd) che ha chiesto di votare un atto di indirizzo per la giunta per procedere alla stabilizzazione degli Lsu, in considerazione di una legge regionale che garantisce un contributo pro capite annuo di 9.200 euro, e di un decreto del Ministro Brunetta che indica al 31 dicembre la data ultima per stabilizzarli. L'operazione richiederebbe un incremento di spesa in bilancio di soli 15 mila euro annui. Dalla discussione consiliare è emersa unasostanziale condivisione della richiesta, tenuto conto, però, dei rischiche questa operazione comporta per le casse comunali. A spiegare le difficoltà dell'Ente a procedere in questo senso, ha provveduto il Sindaco Leone sulla base di “elementi tecnici, politici ed etici”. «Le aspettative dei lavoratori ha spiegato il Sindaco - sono comprensibili e giuste, ma bisogna tener conto di diversi fattori che possono creare difficoltà per il Comune e rendere questa operazione molto rischiosa». Diverse le argomentazioni addotte da Leone e basate sui pareri negativi degli uffici competenti. Innanzitutto non è possibile, nonostante il placet di alcuni Lsu, assumere tutti con la medesima tipologia contrattuale, perché ci si espone a vertenze sindacali e ricorsi. Pertanto bisognerebbe fare delle stabilizzazione differenziate e la spesa annua, in tal caso, passerebbe da 15 mila e 40 mila euro, dando sempre per scontato che il contributo garantito dalla Regione sia confermato anche per gli anni a venire, aspetto tutt'altro che chiaro dopo una lettura della normativa regionale. Venendo meno questo contributo, l'esposizione del Comu-
Centrale a biomasse pronti a marciare su Potenza
La seduta del consiglio comunale che ha analizzato il caso degli Lsu
ne aumenterebbe sensibilmente. Già allostato attuale,inoltre, ilrapporto dipendenti/abitanti (1 al 156) non è rispettato e nuove assunzioni farebbero aumentare gli esuberi. Passando al part time, inoltre, non sarebbe più possibile, come si fa adesso, ricorrere agli straordinari e, pertanto, il Comune si troverebbe a dover sopperire alle numerose ore, non più coperte, ricorrendo ancora ad altre assunzioni. La spesa per il personale, poi, non dovrebbe superare il 50% del bilancio, ma attualmente sfiora già il 49%, mentre il rapporto tra entrate e spesa per il personale dovrebbe essere al 39%, ma è già al 45%. Sarebbe necessario, dunque, aumentare le entrate e si rischia di dover ricorrere all'aumento delle tasse. La Corte dei Conti, infine, ha recentemente invitato il Comune a ridurre la spesa per il personale, essendo stati sforati i parametri previsti per il 2009. Il quadro, insomma, non è dei migliori. Da diversi interventi della maggioranza è stato espresso apprezzamento e comprensione per le preoccupazioni manifestate dal sindaco, ma alla fine le indicazioni sono state tutte favorevoli alla richiesta iniziale, ovvero a procedere alla stabi-
lizzazione degli Lsu. Il consigliere Iannuzziello, nel contributo della Regione, ha visto una opportunità da sfruttare, mentre i soldi necessari si possono recuperare riducendo le posizioni organizzative dei dirigenti comunali. Giannasio ha parlato della necessità di esprimere un voto non ragionato, di comodo. Grieco ha invitato le istituzioni a correre dei rischi. Nicola Panetta ha suggerito dei percorsi alternativi per racimolare le entrate necessarie a far fronte a queste nuove assunzioni. Giannone ha formulato l'invito all'esecutivo a rivedere la materia. Il presidente del Consiglio, D'Onofrio, ha spiegato come l'operazione vada fatta con i crismi giusti, tenendo conto delle indicazioni del sindaco e degli uffici. Alla fine il consiglio ha espresso voto favorevole alla delibera d'indirizzo nei confronti della Giunta, invitata a procedere alla regolarizzazione degli Lsu. Il Sindaco Leone, invece, coerentemente con le perplessità espresse di ordine contabile e normativo si è astenuto, pur spiegando che si tratta di una scelta sofferta e mostrando tutta la sua comprensione per le esigenze dei lavoratori. provinciamt@luedi.it
TRICARICO - «Andiamo tutti a Potenza il 21, per manifestare davanti al palazzo della Regione». Questo l'appello di coloro i quali sono intervenuti all'incontro tenutosi sabato nella sala consiliare del Comune di Tricarico. Ad aprire i lavori Antonio Spano il quale ha sottolineato che l'obiettivo dell'incontro è quello di informare la cittadinanza con senso civico e responsabilità civile. Spano ha anche detto che il comitato non è un'occasione politica o un'occasione per fare campagna elettorale; ha riferito del progetto esecutivo, nel quale la centrale a biomasse viene chiamata termovalorizzatore, con tutto ciò che esso comporta. Infine Spano ha invitato tutti a partecipare alla manifestazione del 21 dicembre a dicembre, dove non si discuterà del piano energetico regionale e della centrale di Tricarico ma dove sarà comunque importante esserci per chiedere maggiore attenzione verso il territorio e le realtà agricole della regione. La parola è passata a Silvio Mestice il quale dopo aver riesaminato il percorso legislativo e amministrativo che ha portato alla concessione unica della giunta regionale, è passato ad elencare i punti deboli e del progetto e delle autorizzazioni. Mestice ha fatto riferimento alla convenzione di Aarhus, che garantisce il diritto di accesso alle informazioni e alla partecipazione in talune decisioni di carattere ambientali, alla potenza termica della centrale, che sarebbe superiore ai 35 mw termici il che imporrebbe uno screening, e alla sua ubicazione rispetto alle zone di approvvigionamento, che prevederebbe un raggio inferiore ai 70 km. Infine Mestice ha toccato temi prettamente medici. Ha quindi parlato delle emissioni risultanti dalla combustione di legname vergine, richiamandosi anche a studi fatti nei primi anni del millennio. Ha parlato soprattutto del particolato,
e dei danni che arrecherebbe alla salute, della diossina e dei suoi effetti sull'uomo, e delle ceneri e della tossicità che le caratterizza. E' toccato al dottor Martoccia ribadire gli aspetti medici toccati precedentemente da Mestice. Martoccia si è anche rifatto a studi del dr Valerio, di Genova, e di come alcuni enti hanno fatto riferimento allo stesso prima di assumere decisioni riguardanti l'installazioni di centrali simili a quella che si vorrebbe installare a Tricarico. Presente anche Angelo Cotugno, della segreteria provinciale della Cgil. Cotugno ha ribadito il no del suo sindacato a tutte le centrali che si vorrebbero costruire in regione e in zone limitrofe affrontando anche il discorso dei certificati verdi, vero business del momento, dell'obbligo della regione di dotarsi di un piano energetico, della necessità di fornirsi di energia veramente alternativa e della scarsa volontà degli amministratori, di tutti i livelli, di assumersi le responsabilità del caso. Prima del dibattito finale ha parlato Nicola Sardone. Lo stesso ha ricordato l'impegno che il comitato ha profuso dal 7 ottobre in poi. Successivamente Sardone è passato all'attacco chiedendo la revoca della concessione in autotutela perché per il comitato ci sono elementi che potrebbero interessare la magistratura ordinaria, amministrativa e della pubblica amministrazione che favoribbero tale decisione. Sardone ha ribadito la necessità di recarsi a Potenza per dire basta ad un politica che non si assume responsabilità; basta perché le responsabilità che non si è assunto il consiglio comunale di Tricarico nell'ultima seduta consigliare e le responsabilità che ha sfuggito l'ente regionale fin ora, vengano finalmente assunte nella seduta del Consiglio regionale di gennaio. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
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10 Matera e provincia
STORIE DI FURTI DI CARAMELLE ED ALTRO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di VINCENZO FOLINO*
Giornata decisamente positiva per i vostri affari, ma un po' di prudenza non guasta. Momenti indimenticabili sul piano affettivo.
segue dalla prima E con una richiesta preliminare: per favore, smettiamola con questa storia dell'isola felice che, se mai è esistita (mi è già capitato un'altra volta di scriverlo su queste pagine), di sicuro è stata già messa in soffitta in epoche lontane, come gli osservatori attenti delle cose lucane sanno fin troppo bene. E quindi: che senso ha annunciare ancora che “l'isola felice non c'è più”? Lo sapevamo già all'inizio degli anni '90 e francamente ripeterlo ancora oggi diventa stucchevole. A meno che con questa espressione non si voglia indicare un'altra cosa, e cioè che la fase di crescita intervenuta a cavallo fra la seconda parte degli anni '90 e i primi del nuovo secolo, in cui la Basilicata fu unanimemente riconosciuta come una regione modello per le sue performance economiche e per i grandi negoziati sull'uso delle risorse naturali, si è conclusa. E allora il discorso esce dai luoghi comuni, e diventa serio. Ma su questo tornerò fra poco. Prima non voglio sfuggire alle riflessioni di Leporace, che parte dall'episodio di cronaca di Irsina (il furto di caramelle) per evidenziare questioni di grande rilevanza sociale, che una classe dirigente degna di questo nome deve saper affrontare innanzitutto per rispetto dei drammi reali che esse descrivono. Io sono nato in un piccolo Paese, e ricordo perfettamente le strade fangose e non asfaltate di una volta. Ricordo anche gli animali stipati nelle stalle, sotto le case dei nostri centri. E ricordo che per molti ragazzini la Befana (e non Babbo Natale, che non esisteva proprio) era soltanto l'occasione per raggranellare fichi secchi, mandarini e qualche bambola di pezza. Ricordo cioè la povertà “classica” che abbiamo vissuto. Per fortuna in questi anni, in Italia ed in parte anche in Basilicata, abbiamo poi conosciuto stagioni migliori. Ma oggi, di fronte alla devastante crisi finanziaria (prima) e produttiva (poi) dell'occidente, indotta dall'affermarsi sugli scenari mondiali di nuovi soggetti, di nuovi popoli e di nuovi interessi, in Italia ed anche in Basilicata torniamo a fare i conti con le difficoltà economiche, con una povertà nuova, con la perdita di posti di lavoro che si manifesta in maniera sempre più drammatica (altro che fine della crisi). Ed anch'io ritengo che le parole dette a riguardo da Mons. Superbo siano particolarmente importanti, perché oltre a indicare la necessità di “educare i giovani”, esprimono una critica del consumismo ed un richiamo all'austerità dei comportamenti che in una fase come questa dovrebbero far riflettere tutti sul mondo che verrà. Un mondo in cui bisognerà consumare di meno e inquinare di meno. Ora però, con tutto il rispetto che si deve agli studiosi che hanno alimentato il dibattito del “Quotidiano della Basilicata”, mi domando se sia giusto buttare, come si dice, il bambino con l'acqua sporca. Se cioè non sia il caso di ricordare anche quanto di importante in questa regione è stato fatto sia in tempi lontani (quando la Dc di Colombo seppe guidare la modernizzazione della regione) che negli ultimi quindici anni, proprio sul piano sociale: dall'alfabetizzazione informatica delle famiglie, agli screening oncologici, allo sconto sul gas alle famiglie (voluto con ostinazione dal presidente De Filippo, e che oggi lo stesso Governo nazionale, seppure in maniera più blanda, sta riproponendo), solo per citare alcuni significativi provvedimenti. E soprattutto se non sia il caso di ricordare che, proprio negli anni della crescita, la Regione cercò di affrontare il tema dell'inclusione sociale degli ultimi, delle persone più emarginate, varando un programma di cittadi-
TORO 21/4 - 20/5
Nella professione si impone un radicale cambiamento di indirizzo: riflettete bene. In amore le avventure non vi soddisfano più.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Siete pieni di risorse mentali e pertanto gli imprevisti nella professione non vi spaventano. Arrendetevi all'amore
CANCRO 22/6 - 22/7
Con la vostra determinazione nulla potrà ostacolare la vostra attività o compromettere gli obiettivi. Incontro intrigante in serata.
LEONE 23/7 - 23/8
nanza solidale che può essere criticato e migliorato quanto si vuole, ma che rimane un'azione non caritatevole, rivolta a dare sostegno a famiglie in difficoltà ed a creare qualche posto di lavoro. Un programma che si aggiunge al prezioso lavoro svolto in Basilicata dal volontariato e dalla Caritas in primo luogo. Poi, naturalmente, le condizioni cambiano. E ciò che era stato immaginato, in un periodo diverso, come programma di accompagnamento dei ceti più deboli in una Basilicata che cresceva, può risultare oggi insufficiente e finanziariamente insostenibile di fronte alla devastante crisi del sistema produttivo ed alla perdita di alcune migliaia di posti di lavoro. Ma anche qui, è bene ricordare che nella Basilicata che fu oggetto un anno fa degli sproloqui di “Repubblica”, le istituzioni, insieme ai sindacati ed ai lavoratori, hanno cercato di affrontare la crisi a viso aperto, mettendo in campo norme, strumenti e risorse per favorire percorsi di reindustrializzazione dei siti dismessi e riportare nel ciclo produttivo quanti avevano perso il lavoro, per accompagnare i processi di riconversione, per supportare l'innovazione tecnologica, giungendo recentemente all'emanazione dei bandi ed al varo del fondo di garanzia. Realizzazioni di cui bisogna dare atto al Governo regionale per l'impegno profuso nell'ultimo anno. Ciò non significa che non vi siano problemi, che non sia necessario fare di più e meglio, come io stesso ho più volte sottolineato, accelerando sull'attuazione dei programmi comunitari, focalizzando l'impiego dei fondi Fas (al netto degli scherzi che il Governo continua a fare sottraendo risorse al Sud), promuovendo l'artigianato e il turismo, affrontando con forza la gravissima crisi del settore agricolo. Come pure, sul piano più propriamente politico, occorre superare le difficoltà del centrosinistra (l'elezione di Speranza alla guida del Pd è un bel segnale), rilanciando il suo profilo riformatore. I problemi, a partire da quello della povertà, sono molti. E non intendevo certamente nascondere la realtà quando l'anno scorso ho contestato con forza i contenuti di un articolo dell'inviato di Repubblica Visetti, che a mio parere conteneva “valutazioni superficiali, errate e strumentali” (ripeto le cose dette il 5 dicembre dell'anno scorso, che chiunque può andarsi a rileggere sul sito internet del Pd) ed “è stato un vero e proprio invito a non investire in Basilicata, oltre che un'azione te-
sa a paralizzare la classe dirigente di questa regione”. “E sia chiaro - aggiungevo allora, e penso ancora oggi - non ho parlato di complotti negli anni precedenti, né da parte della magistratura, né da parte della stampa, e non credo si possa parlare di complotti nemmeno in questa vicenda. Penso piuttosto che anche l'articolo di Repubblica è ascrivibile ad un comune sentire, non credo disinteressato, di circuiti economici, politici, giornalistici e intellettuali, o a questi afferenti”. Cosa intendevo dire? Facciamo un passo indietro. Leporace non c'era in Basilicata nella metà degli anni '90, quando prese vita il centrosinistra. Ma forse ricorderà che erano gli anni in cui la Fondazione Agnelli teorizzava le macroregioni, e in cui parecchi osservatori pronosticavano la scomparsa di questa piccola regione. Con il senno di poi, si potrebbe dire che forse in alcune di quelle analisi, oltre a tante osservazioni certamente interessanti sulle dinamiche di sviluppo e sul peso demografico troppo debole della Basilicata, c'era anche qualcosa di “interessato”. Erano gli anni in cui, insieme alle ingenti risorse idriche, venivano alla luce grazie alla moderne tecnologie e diventavano finalmente utilizzabili le straordinarie risorse petrolifere del nostro sottosuolo. E fu in quegli anni che, grazie al governo Prodi ed all'allora ministro Bersani, ma soprattutto grazie alla classe dirigente di questa regione, la Basilicata si distinse nel panorama meridionale perché riuscì (ben prima della riforma del Titolo Quinto, e quindi, come dicono gli esperti, “a Costituzione invariata”) a proporre concretamente un modello di federalismo solidale, con il quale si è riusciti a tutelare il territorio attraverso un'inedita idea di compensazione ambientale, a sostenere lo sviluppo, a governare cioè “a testa alta” e in maniera trasparente, con le altre istituzioni e con le compagnie petrolifere, la questione dell'uso delle risorse naturali della Basilicata, sui cui, in precedenza, la Regione aveva avuto poco spazio. E poi, anche sulla base dell'autorevolezza conquistata sul campo, in diversi contesti la Basilicata ha saputo governare conflitti difficili, riuscendo a battere il governo Berlusconi sulla vicenda Scanzano grazie alla sua capacità di dialogare con gli altri, di raccogliere la solidarietà delle altre regioni, di dire cose chiare e giuste per difendere la propria terra. Ora, è del tutto evidente che quella Basilicata (le sue istituzioni, i suoi sindacati, le sue associa-
zioni professionali e culturali, i suoi cittadini) aveva alzato troppo la testa. Basta andare a rileggersi gli articoli di qualche illustre editorialista di un grande quotidiano nazionale. Ed è per questo che successivamente si concentrano finalità ed azioni diverse dei servizi, di pezzi dello Stato e della magistratura, e scattano i “fronti di fuoco” da destra e da sinistra, della Basilicata infine si occupano i grandi gruppi editoriali (Corriere e Repubblica in primis), con posizioni ed amplificazioni di cui a volte non se ne comprendono le ragioni. Non c'è bisogno quindi di immaginare complotti, o di citare interessi specifici che taluni gruppi hanno in varie parti d'Italia per valutare ciò che è stato scritto in questo o in quell'articolo. Anche perché oggi non in Basilicata ma in Italia la politica appare sempre più confusa, stordita e inconcludente proprio per effetto di quel corto circuito fra politica e media, che porta lo scontro politico non a basarsi sulla contrapposizione di interessi sociali, economici e territoriali (che anzi vengono mascherati), bensì sugli interessi economici e talvolta squisitamente editoriali di questi gruppi. Ed io penso che in questa situazione, se Berlusconi e il centrodestra, nonostante tutti i danni che arrecano al Paese, mantengono il proprio consenso, è anche perché nell'altro campo politico si muove un aggregato pericoloso, una sorta di partito trasversale che coinvolge esponenti politici, gruppi editoriali e giornalisti, pezzi della magistratura. La Basilicata e la sua classe dirigente, pur avendo fatto molti errori (e le mie opinioni a riguardo sono note), si è trovata forse anche per circostanze occasionali al centro di questo pericolosissimo incrocio. In questo contesto nasce, si sviluppa e provoca gravi danni alla Basilicata l'inchiesta denominata “Toghe Lucane”, i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti. Ma questa è un'altra storia, che potrà essere analizzata solo più in là, nei tempi giusti. * consigliere Pd
Ringrazio Vincenzo Folino per il contributo di idee non scontate che offre al dibattito del nostro giornale. Le sue riflessioni non possono essere banalizzate con una pletorica risposta del direttore ma meritano un approfondimento giornalistico che non mancheremo di svolgere prima possibile. Ovviamente il dibattito resta aperto. p. l.
Nel lavoro avete rischiato e perso, ma non per questo dovete rinunciare a porvi obiettivi ambiziosi. Sentimenti confusi
VERGINE 24/8 - 22/9
Nel lavoro non è il caso di andare allo sbaraglio: fate progetti concreti e dettagliati. Il cuore vi gioca brutti scherzi.
BILANCIA 23/9 - 22/10
È arrivato il momento di rivedere con occhio più critico i piani di lavoro elaborati da poco. Voglia di tenerezza insoddisfatta.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Per fare nuovi progetti di lavoro dovete essere concreti e magari consultare un esperto. Siate più affettuosi con chi vi ama.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro la situazione è ancora in evoluzione: è prematura ogni decisione. Migliora la qualità della vostra vita affettiva.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La vostra legittima ambizione vi consentirà di raggiungere le alte mete che vi siete prefissi nel lavoro. In amore guai in vista
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Con le vostre qualità nel lavoro non potete accontentarvi dei risultati raggiunti finora. Battetevi per amore, ne vale la pena
PESCI 20/2 - 20/3
Cercate di controllare il malumore: diversamente rischiate di non essere sereni nelle valutazioni professionali. Tutto bene in amore.
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Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI I. GARZONE - IRSINA
Pensioni, da gennaio mini-aumenti Gli assegni cresceranno dello 0,7, inflazione ferma e scala mobile più lenta di SERGIO D’ONOFRIO Roma (AGA) - L'inflazione scende e la scala mobile rallenta per 18 milioni di pensionati. Da gennaio, per effetto della cosiddetta perequazione automatica, i trattamenti saliranno appena dello 0,7%. Come ogni anno per pagare puntualmente gli importi gli enti previdenziali calcolano l'aumento in via provvisoria sull'indice Istat di settembre, salvo poi pareggiare i conti con il dato definitivo del mese di dicembre. Lo stesso meccanismo ha determinato per il 2009 un conguaglio dello 0,1% a debito dei pensionati, visto che gli aumenti sono stati attribuiti con una percentuale (3,3 %) superiore a quella spettante in base all'inflazione effettiva (3,2%) risultante alla fine del 2008. TRATTAMENTI MINIMI Con una rivalutazione dell'0,7%, i trattamenti minimi aumenteranno di 2,77 euro passando da 458,20 a 460,97 euro al mese. Questo è l'importo che si può definire di base . I meno abbienti potranno contare nel 2010 su 597,85 euro al mese. Si tratta della maggiorazione fino 516,46 euro (il famoso milione al mese) che è stata portata a 580 euro dalla legge 127/2007 con la quale è stata introdotta per determinate fasce di pensionati la quattordicesima mensilità. È bene chiarire che l'aumento dello 0,7% viene calcolato solo sul trattamento minimo, in quanto la maggiorazione vera e propria resta di 136,44 euro. I pensionati hanno diritto alla maggiorazione se hanno determinati requisiti di età e di reddito. Sono richiesti almeno 70 anni che si possono ridurre fino a 65, in ragione di un anno per ogni cinque di contributi versati. Per gli invalidi totali l'età minima è di 60 anni. Per quanto riguarda il reddito, quello personale non deve essere superiore a 7.766,33 euro mentre per i coniugati quello della coppia non deve andare oltre 13.115,96 euro. Si considerano i redditi di qualsiasi natura,
Finestra d’uscita
Sono un pò perplesso su una problematica che mi riguarda in prima persona. A dicembre 2009 raggiungerò la quota 95, tra età ed anni di contribuzione, così come prevede la riforma pensionistica del governo Prodi. Pertanto, la mia finestra d'uscita si colloca al 1° luglio 2010. Potrei lavorare fino a dicembre 2010, al fine di raggiungere una maggiore contribuzione ed andare in pensione col 1° gennaio 2011? G. ARMIENTO - POTENZA La risposta non può che essere positiva. Come abbiamo avuto modo di chiarire in altre circostanze, la cosiddetta “finestra d'uscita” rappresenta soltanto la data a partire dalla quale è consentito chiedere la pensione di anzianità. Non va pertanto considerata come una data fissa. Dal momento della sua apertura, il diritto è esercitabile a discrezione dell'interessato.
Calcolo della pensione
Tra i giovani (entrati nel mondo del lavoro dopo il 1995) esiste una certa apprensione per il calcolo della loro futura pensione, che avverrà, salvo ulteriori riforme,
Avvocati,in arrivo pensioni meno ricche In futuro gli avvocati dovranno fare i conti con requisiti più severi per acquisire il diritto a pensione. Lo stabilisce il nuovo regolamento della Cassa forense che entrerà in vigore il 1° gennaio del 2010. Sul versante dei contributi e delle prestazioni le nuove regole sono finalizzate a garantire la sostenibilità finanziaria della gestione previdenziale per i prossimi 30 anni. PIU' CONTRIBUTI Il contributo di base (soggettivo) passerà dal 12 al 13% con un' integrazione dell'1% per finanziare una quota aggiuntiva di pensione. Raddoppia inoltre, passando dal 2 al 4% dei compensi, il contributo integrativo che i professionisti addebitano al cliente sulla parcella. Con la riforma diventano più ampie anche le agevolazioni per i giovani sotto i 35 anni. È previsto che per i primi cinque anni di iscrizione alla Cassa forense potranno usufruire di una riduzione del 50% del contributo soggettivo. SALE L'ETA' MINIMA Dal 2011 parte un progressivo innalzamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Si inizia con il richiedere 66 anni di età e 31 di versamenti per arrivare a regime nel 2021 quando ci vorranno 70 anni di età e 35 di contributi. Condizioni meno favorevoli sono previste anche per l'accesso alla pensione di anzianità. Saranno richiesti 58 anni di età e 36 di contributi ma entrambi i requisiti saranno gradualmente elevati fino a raggiungere nel 2020 rispettivamente 62 anni di età e 40 di contributi. Chi chiede la pensione di anzianità deve rinunciare all'esercizio della professione, in quanto esiste un'incompatibilità assoluta con l'iscrizione agli albi di avvocato, compreso quello speciale per il patrocinio in cassazione e presso le altre giurisdizioni superiori. CALCOLO MENO FAVOREVOLE Con la riforma cambiano anche le regole per il calcolo della pensione. È stato confermato il metodo retributivo ma con criteri che comportano una riduzione dei trattamenti, dovuta al periodo più lungo (da 25 a 30 anni) in cui si vanno a pescare i redditi pensionabili e alla riduzione da 4 a 2 dei coefficienti di rendimento, vale a dire le quote annuali spettanti sulle diverse fasce di reddito pensionabile. Il primo (1,50%) si applicherà all'importo fino al tetto reddituale, mentre il secondo (1,20%) sarà attribuito sulla parte restante. Per i più giovani la minore copertura sarà compensata da una pensione aggiuntiva, alimentata da una doppia contribuzione: obbligatoria in misura fissa (1%) e volontaria, fino al 9% sul reddito professionale.
compresi quelli esenti, con la sola esclusione della casa di abitazione, delle pensioni di guerra, degli assegni familiari e delle indennità di accompagnamento. ASSEGNI E PENSIONI SOCIALI Con la stessa percentuale dello 0,7% verrà aggiornato anche l'importo dell'assegno sociale che salirà da 409,05a 411,51 euro al mese. Mentre le vecchie pensioni sociali, di cui beneficiano gli ultrasessantacinquenni che hanno raggiunto l'età prima del dicembre '95, aumenteranno da 337,11 a 339,14
col sistema di calcolo contributivo. Ma, in effetti, come avviene questo calcolo? D. MANZI - LAURENZANA Il sistema contributivo prevede il calcolo della pensione effettuato sull'insieme dei contributi versati durante l'intera vita assicurativa. Al termine di essa, i contributi versati vengono sommati per dare luogo alla base contributiva complessiva - il cosiddetto montante individuale - su cui si calcola la pensione. I contributi vengono rivalutati ogni anno in base al prodotto interno lordo (Pil) per consentire il recupero del potere di acquisto del denaro. Il montante viene moltiplicato per il coefficiente di trasformazione stabilito dalla legge in base all'età del lavoratore, ottenendo così la misura della pensione lorda annua.
euro al mese. SUPERIORI AL MINIMO Per le pensioni di importo superiore al minimo l'aliquota di incremento si applica a scalare per fasce di importo. La legge 127/2007 ha stabilito che per il triennio 2008-2010 è garantita una copertura dall'inflazione del 100% sulle quote di pensione fino a cinque volte il trattamento minimo dell'Inps. Mentre sulla quota eccedente la copertura sarà limitata, al 75% dell'indice Istat. Tradotto in cifre questo significa che l'aumento pieno nella misura dello
Riscatto pratica legale
Nell'interesse di mia figlia (26 anni), vorrei sapere se oltre agli anni di laurea in giurisprudenza potrà riscattare anche i due anni di pratica legale (considerato che durante questo periodo non si può accedere a nessun lavoro). V. VALENTE - MATERA
0,7% spetterà sulla fascia di pensione mensile fino a 2.288,80 euro e dello 0,525% sull'importo eccedente. Per i titolari di più pensioni l'aumento di perequazione automatica si calcola sull'importo complessivo e non sui singoli trattamenti. Ciò comporta l'applicazione di una copertura più bassa (75% dell' indice Istat) sulla fascia di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo dell'Inps.
stica e può, quindi, essere ricondotto alla nozione di “sussidio”. Pertanto, non è assoggettabile all'IRPEF, come ha anche riconosciuto il Ministero delle Finanze, con una sua risoluzione del 1985.
I requisiti della pensione
Assegno sociale e Irpef
L' assegno sociale può essere assoggettato, in alcuni casi, all'IRPEF? D. MANNIELLO - OPPIDO LUCANO
Mia madre è una lavoratrice autonoma, titolare di una lavanderia. E' nata il 1° giugno 1950 e versa con puntualità i contributi INPS da 36 anni. Si tratta di un'attività molto pesante e non vediamo l'ora che si pensioni. Quando maturerà, con la nuova legge, i requisiti? Quale sarà la prima finestra utile? A.D. - FERRANDINA
L'assegno sociale non deriva da posizioni assicurative degli interessati. Esso ha finalità prevalentemente solidari-
Sua madre ha già raggiunto i requisiti richiesti per la pensione di anzianità a giugno 2009, quando ha abbinato al-
La risposta, purtroppo, è negativa.
meno 59 anni di età con non meno di 35 di contributi. La finestra di uscita, però, si aprirà non prima di luglio 2010. La sua rendita sarà interamente calcolata con il sistema retributivo. Tutto ciò avviene perchè i requisiti richiesti agli autonomi sono più rigidi rispetto a quelli in vigore per i lavoratori dipendenti.
Parasubordinato e laurea
Mio figlio ha fatto piccolissimi lavori tra il 1999 ed il 2000 ed è stato iscritto come parasubordinato. Ha versato, quindi, contributi irrisori. Attualmente sta facendo una specializzazione e posso dire che, sostanzialmente, non ha mai lavorato. Vorrei riscattare la sua laurea di cinque anni. Mi è stato detto che non è possibile . E' vero ? E cosa si può fare?
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Il riscatto della laurea è possibile anche se non si ha ancora un'attività, né fissa, né precaria. Il costo viene calcolato, per ogni anno di studi, applicando il 33% del reddito imponibile dei lavoratori autonomi, che, per il 2009, è di 14.240 euro. Vale a dire, ogni anno riscattato costa 4.700 euro. Con 5 anni, quindi, si spenderebbero 23.500 euro. Il costo del riscatto (in rate mensili fino a 10 anni, senza interessi) può essere detratto dai genitori con aliquota del 19%, atteso che il laureato non ha un reddito.
Supplemento di pensione
Sono titolare di una pensione Inps di anzianità, erogatami dopo aver raggiunto i 40 anni di contribuzione. Dopo il pensionamento ho continuato a lavorare per altri 3 anni con diverse aziende, come co.co.co. (usando la vecchia terminologia). Avrei diritto ad un supplemento di pensione? G. PERRONE - SATRIANO Ha diritto ad una pensione supplementare a carico della Gestione Separata prevista dall'art. 2 comma 26, della legge 335 del 1995. Tale diritto scatta anche qualora si è titolari di altra pensione a carico dell'assicurazione generale INPS, o dell'INPDAP, ecc. oppure delle gestioni dei lavoratori autonomi o dei liberi professionisti.
Pensione di reversibilità
Ho un fratello di 60 anni, invalido civile al 100%, come da riconoscimento sanitario del 1990, il quale percepisce una pensione di inabilità civile. Inoltre, è a carico di mio padre, pensionato statale ultranovantenne. Un domani, quando verrà a mancare mio padre e mio fratello avrà la quota spettantegli di pensione di reversibilità, c'è il rischio che perda la pensione di inabilità civile? Grazie. L.T. - TEANA Potrebbe anche non perderla e cumulare, così, le due pensioni, a condizione che il suo reddito (escludendo quello dell'invalidità civile) non superi i limiti previsti dal legislatore, che per l'anno 2009 sono di 14.886,28 euro.
Pensione di inabilità civile
Ho un fratello di 60 anni, invalido civile al 100%, come da riconoscimento sanitario del 1990, il quale percepisce una pensione di inabilità civile. Inoltre, è a carico di mio padre, pensionato statale ultranovantenne. Un domani, quando verrà a mancare mio padre e mio fratello avrà la quota spettantegli di pensione di reversibilità, c'è il rischio che perda la pensione di inabilità civile? Grazie. L.T. - TEANA Potrebbe anche non perderla e cumulare, così, le due pensioni, a condizione che il suo reddito (escludendo quello dell'invalidità civile) non superi i limiti previsti dal legislatore, che per l'anno 2009 sono di 14.886,28 euro.
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12 Previdenza
IL FREDDO VA VIA MA A NATALE PIOVERA' Oggi e domani bel tempo e temperature in aumento per venti meridionali. Nubi sul Tirreno mercoledì e giovedì ma senza pioggia. Clima mite e asciutto . Piogge sparse tra il pomeriggio di Natale e Santo Stefano con grado in meno. Sul clima a Copenaghen è stato raggiunto un accordo senza numeri. Resta solo l'obiettivo di limitare il riscaldamento a 2 gradi e il fondo da 30 miliardi di dollari come risorse immediate (2010-2012) e da 100 miliardi di dollari l'anno entro il 2020. Scompare l'obiettivo 2016 di 1,5 gradi che accontentava le piccole isole, e appare il 2015 come data utile per completare il processo e implementare l'accordo. A pagare saranno sempre i Paesi sotto il Protocollo di Kyoto che dovranno aumentare la loro quota di riduzione delle emissioni. Per tutti i Paesi ricchi invece, azioni individuali o collettive di riduzione al 2020. Per quelli in via di sviluppo bisognerà attuare azioni di mitigazione in base alle loro specifiche caratteristiche nazionali e ogni due anni dovranno poi fare rapporto sui risultati degli interventi. Il documento contiene anche le griglie dove ogni Stato deve mettere i target ma anche delle tabelle che riguardano gli impegni approvati o dichiarati da ciascuno di loro. Al tirar delle somme, dopo tanta attesa è venuto fuori un accordo decisamente al ribasso… Settimana decisamente movimentata quella appena trascorsa. Tra lunedì e mercoledì una serie di depressioni con minimo sul Golfo di Taranto hanno dispensato piogge abbondanti su tutta la Basilicata, in particolare sull'area jonica. Qui, infatti, nei tre giorni sono stati registrati accumuli prossimi o superiori ai 50mm. Nella seconda metà della settimana poi, anche la Basilicata (seppur marginalmente) è stata interessata dalla confluenza tra l'aria fredda di origine Russa e quella più mite proveniente dal Mediterraneo; risultato diversi centimetri di neve in Appennino già dai 600 metri in su. Ieri, con il passaggio definitivo del fronte, il cielo si progressivamente sgombrato dalle nubi dando così inizio ad una fase di tempo stabile che si protrarrà fino al giorno di Natale. La settimana sarà caratterizzata da un brusco cambio di circolazione. Le correnti fredde provenienti dalla Russia e dall'Est Europeo verranno già da oggi sostituite da aria decisamente più mite proveniente dal Nord Africa. Il tutto a causa dell'approfondimento della bassa pressione da giorni presente tra la Francia e la Penisola Iberica. Fino a giovedì, quindi, sulla Basilicata avremo forti correnti di Libeccio che addosseranno qualche nube solo lungo la costa tirrenica ed il Lagonegrese, ma con scarsi fenomeni. Altrove prevarranno le schiarite e le temperature raggiungeranno valori autunnali. Una perturbazione transiterà proprio tra Natale e Santo Stefano, con piogge in trasferimento dal Tirreno al resto del territorio. Farà anche un po' più freddo. Lunedì: Molto freddo nelle primissime ore del mattino con valori quasi ovunque inferiori allo zero. Con il trascorrere delle ore, grazie al costante soleggiamento e all'insorgenza di correnti meridionali sempre più sostenute, le temperature raggiungeranno valori decisamente più miti. Come detto, cielo poco nuvoloso per l'intera giornata, con qualche velatura in arrivo dalla sera sul Lagonegrese. Martedì: Cielo poco nuvoloso per l'intera giornata per nubi perlopiù stratiformi. Qualche addensamento più compatto solo sulla costa tirrenica e l'area jonica, con isolati e brevi piovaschi. Qualche nebbia comparirà in serata nelle vallate e sul Metapontino. Temperature in sensibile aumento, in particolare le minime; venti moderati di Libeccio, mari da mossi a molto mossi. Mercoledì: Giornata simile alla precedente. Le nubi saranno presenti in modo sparso e non compatto solo sul Lagonegrese dove comunque non si esclude qualche breve ed isolato piovasco. Altrove prevarranno le schiarite e gli spazi soleggiati. Temperature decisamente miti, con punte anche di 16-18 gradi sul Materano e Senisese. Venti sostenuti da Sud/Sudovest e mari mossi. Giovedì: Tempo discreto il giorno della Vigilia sulla Basilicata. Continuerà a soffiare un forte vento di Libeccio che addosserà qualche nube solo lungo la costa Marateota ed il Lagonegrese con qualche sporadico e breve piovasco in serata. Sul resto della regione cielo poco nuvoloso. Temperature stazionarie su valori decisamente gradevoli; mosso lo Jonio, molto mosso il Tirreno. Venerdì: Ancora qualche schiarita in mattinata sul Metapontino, il Pollino e l'area jonica. Nubi in progressivo aumento altrove con piogge sparse in trasferimento nel pomeriggio dal Lagonegrese al resto del territorio. Rovesci diffusi in serata. Temperature in diminuzione nella seconda parte della giornata, venti in rotazione da Ovest/Nordovest di intensità moderata, mari perlopiù mossi. Sabato: Nuvoloso per gran parte del giorno. In mattinata saranno presenti delle precipitazioni sparse sul Vulture/Melfese, Appennino, Bradano, Metapontino. I fenomeni assumeranno carattere nevoso oltre i 1200 metri. Dal pomeriggio si andrà verso un graduale miglioramento a partire dal settore tirrenico. Temperature in moderata diminuzione, venti sostenuti settentrionali, mari mossi. Domenica: In mattinata sulla Basilicata prevarranno le schiarite. Con il trascorrere delle ore però si avrà un graduale aumento della nuvolosità a partire dal Lagonegrese ma, almeno inizialmente, non si avranno precipitazioni. In serata nubi sparse ma con fenomeni deboli e a carattere isolato solo sull'area tirrenica. Temperature in lieve aumento, venti moderati da Occidente, mari mossi. Giuseppe Pomarico
ENERGIA: AL VIA IL BONUS GAS Dopo lo sconto sulla bolletta elettrica arriva il bonus sul gas, per le famiglie numerose o bisognose: una riduzione annua del 15% circa sulla bolletta del metano che può arrivare fino a 230 per le famiglie con più di tre figli. Il bonus ha effetto retroattivo al 1° gennaio 2009 se si presenta domanda entro il 30 aprile 2010. Dopo il 30 aprile, si perderà il diritto al bonus retroattivo ma si potrà comunque fare la richiesta dell'incentivo per i dodici mesi successivi alla presentazione della domanda. Il bonus può essere richiesto per il gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o il GPL), per i consumi nell'abitazione di residenza. Per poter usufruire del contributo, occorre essere titolari di un contratto diretto di fornitura del gas e di un indicatore ISEE (indicatore di Situazione Economica Equivalente), non superiore a 7.500 euro; nel caso di famiglia numerosa, con più di tre figli a carico, l'ISEE non dovrà superare i 20.000 euro.
Il bonus può essere richiesto anche da coloro che utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale, se in presenza dei requisiti sopraelencati. Il valore del contributo sarà differenziato: -tipologia di utilizzo del gas; -per numero di persone residenti nella stessa abitazione; -per zona climatica di residenza, tenendo conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località. Per richiedere il bonus è prevista un'apposita modulistica, da consegnare al proprio Comune di residenza o presso altro istituto designato dallo stesso Comune (ad esempio i centri di assistenza fiscale CAF). La modulistica è reperibile sui siti ww.autorità.energia.it o www.sviluppoeconomico.gov.it <http://www.sviluppoeconomico.gov.it> , dove è anche disponibile un apposito motore di ricerca che consente di calcolare il bonus in riferimento alle diverse zone climatiche di residenza.
CONTROLLO GRATUITO PER 500 MILA FIAT PUNTO 1 L'automobile è finita nel bollettino del Rapex, il sistema di allertal rapido dell'Unione Europea per i prodotti pericolosi. Difetto di fabbricazione nel piantone dello sterzo; questa la problematica che, secondo il rapex, presentano le autovetture Fiat Grande Punto e che potrebbe provocare la rottura dell'albero con conseguente perdita del controllo direzionale ad alta probabilità, quindi, di incidente stradale. A seguito di questo sospetto difetto di fabbricazione, la Fiat sta invitando i consumatori a rivolgersi all'azienda per un controllo gratuito in modo da verificare e, dove ce ne fosse bisogno, ripristinare all'azienda per un controllo gratuito in modo da verificare e, dove ce ne fosse bisogno, ripristinare la totale sicurezza dell'automobile. I proprietari della Fiat Grande Punto saranno raggiunti a casa da una lettera nella quale sarà esposta la situazione e saranno indicate le procedure da seguire per l'esecuzione del controllo in questione. Il quadro complessivo potrebbe essere preoccupante se davvero questo difetto si presentasse in tutte le autovetture controllate anche perchè la metà delle auto di questo modello sono state vendute all'estero.
ALIMENTAZIONE: FARE LUCE SUL CARO PASTA LIBERA CONCORRENZA DEL PANE Una class-action contro i pastai per il rimborso del maggior costo pagato dai consumatori di pasta dal 2006 al 2008 è quanto potrebbe accadere se, dopo l'accertamento del cartello anticoncorrenziale, fossero anche stabilite responsabilità penali a carico delle industrie del settore. E' quanto può accadere dopo l'inchiesta in cui sono finite nel mirino della Guardia di Finanza le cinque più grandi aziende italiane produttrici di pasta. Al centro delle indagini l'aumento ingiustificato del prezzo della pasta cresciuto dal 2007 ad oggi del 50% (pesando per più di cento euro per ogni famiglia): l'ipotesi di reato alla quale lavora la Procura di Roma sarebbe l'articolo 501 bis del codice penale, vale a dire la manovra speculativa sul prezzo delle merci. Ci auguriamo che l'industria della pasta, messa ancora con le spalle al muro dalla nuova indagine, collabori a pieno con gli inquirenti ed interrompa la strenua difesa dell'indifendibile: in questi ultimi mesi hanno davvero fatto una brutta figura accampando ogni genere di giustificazione,
giungendo ad accusare il Presidente Antonio Catricalà di protagonismo, minacciando, più o meno velatamente, il rischio di dover ridurre i posti di lavoro. Molto meglio farebbero i pastai a ridurre i prezzi di vendita del prodotto, prendendo atto di essere stati colti con le mani nel sacco(di farina). Per quanto riguarda la libera concorrenza del pane, va sottolineato che non c'è stato un accordo tra i panificatori per aumentare il prezzo del pane due anni fa. Lo ha deciso l'Autorità antitrust a chiusura di un 'indagine presentata da alcune associazioni di consumatori. Erano state avanzate accuse tese a stabilire accordi per aumenti minimi del prezzo del pane. A chiusura dell'indagine l'Autorità ha stabilito che non c'è stata alcuna intesa nella Federpanificatori e ha archiviato l'indagine riconoscendo che "non sia opportuno, allo stato, effettuare ulteriori accertamenti sui fatti precedentemente denunciati, avendo considerato "dettagliato e soddisfacente " il resoconto dell'attività divulgativa svolta dai rappresentanti delle associazioni".
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Lunedì 21 dicembre 2009
di DANIELA NAVI ROMA–Considerata un tempo la vacanza per antonomasia delle elite di viaggiatori, oggi la crociera, anche in tempo di crisi, pare incontrare sempre più i favori dei turisti nostrani. Il tutto grazie a formule ad hoc che hanno facilitato anche tante partenze di nonni e nipotini, con somma gioia dei genitori. Ma il panorama italiano del turismo rivela anche altri piccoli quanto significativi cambiamenti, come ad esempio nelle motivazioni di tanti nostri vacanzieri, che sembrano aver scoperto la voglia di viaggiare non per una destinazione precisa quanto invece per la soddisfazione di assistere ad un evento particolare, come può esserlo ad esempio una mostra, la visita a un museo o lo shopping. In un periodo caratterizzato da una forte contrazione delle spese, racconta Roberto Corbella, presidente dell’Associazione confindustriale dei tour operator, «quest’anno una bella novità è venuta dal settore crocieristico, che è riuscito a mettere insieme agevolazioni e formule di viaggio che hanno incoraggiato tanti nonni e nipotini ad intraprendere viaggi mettendo a disposizione strutture per il relax (soprattutto Spa e centri benessere) e veri e propri parchi divertimento. Tra l'altro – aggiunge – le navi di più recente costruzione delle compagnie italiane, capaci di ospitare anche 3 mila persone, offrono anche una disposizione delle cabine che favoriscono la vicinanza alle strutture preferite dai viaggiatori». Il tutto con un’ampia scelta di itinerari, che comprendono, durante tutto l'anno, molto altro oltre al classico Mediterraneo. Ma i turisti italiani hanno rafforzato quest’anno anche una tendenza già evidenziata negli anni scorsi: «in queste vacanze natalizie – rileva ancora il presidente dell’Astoi –
Lunedì 21 dicembre 2009
E negli Usa Natale senza regali
Nonni e nipoti in crociera con “motivazione”
La Oasis of the Sea può ospitare 8.360 persone
sono tanti i nostri connazionali che hanno scelto di partire tenendo conto non di una destinazione quanto invece di una 'motivazione'. Si tratta per lo più di viaggi in capitali europee e non solo, prenotati per andare a visitare mostre d’arte, musei importanti, o anche solo per shopping. In quest’ultimo caso la meta più visitata è New York, nella quale, complice anche il cambio favorevole euro-dollaro, molti turisti italiani si recano per comprare gadget elettronici, ma anche abbigliamento firmato nei tanti outlet nella Grande Mela». Queste nuove tendenze, conclude, «si spera possano essere utili, anche se nel medio-lungo termine, a portarefuori dalle secche il nostro turismo». E proprio dagli Stati Uniti arrivano parecchie novità. Bando quest’anno ai regali di Natale: in un libretto della misura di un’iPhone un economista Ivy League ha chiesto agli americanidi astenersi quest’anno dal rituale scambio di doni sotto l’albero. Secondo Joel Waldefogel, professore alla Wharton Business Schooldell’Università di Pennsylvania e autore di “Scroogenomics: perchè non devi comprare regali di Natale”, ogni anno gli americani buttano miliardi di dollari offrendo a un parente o a un amico l’ennesimo oggetto inutile o addirittura sgradito. I doni sono il più delle volte mal azzeccati con le preferenze del destinatario, spiega l’economista di Wharton nel pamphlet pubblicato dalla Princeton University Press che nel titolo evoca Ebenezer Scrooge, l’avaro protagonista di Christmas Carol di Charles Dickens. Calcolando la differenza tra il consumo di oggetti legati alle feste in dicembre rispetto a novembre e gennaio, Waldefogel ha stimato che nel2007 gli americani hanno speso 66 miliardi di dollari in regali e prodotto 12 miliardi in meno di soddisfazione.
Dagli stilisti più quotati accessori, un po’ fastidiosi, ornati dai pennuti
Un inverno di piume, la moda torna retrò di PATRIZIA VACALEBRI ROMA – L'inverno 2009 è leggero ed elegante come una piuma. Di pavone, di struzzo, di volatili pregiatie non, le piume sono infatti l’ultima tendenza in fatto di moda. Ma non tutte le amano come ornamento degli abiti, a causa di noiose allergie che spesso procurano nel muoversi dentro un capo ornato da piume, allora ecco che queste si depositano con tutta la loro carica di seduzione e leggerezza sugli accessori: borse e cappelli. Anna Molinari per Blumarine sembra aver interpretato la tendenze con una romanticissima borsa corredata di piume e frange color cipria, impreziositada unfermagliodipietre eperle.Burberry ha proposto una pochette decora-
ta da uno strato di piume, fatte di pelle granulata accuratamente conciata che sembrano piume vere. Christian Louboutin ha deciso di interpretare il trend delle piume, con la Cancan Feather Clutch, davvero degna di uno spettacolo del Moulin Rouge. Atmosfere retrò anche per Emporio Armani, che già aveva precedentemente proposto alcuni modelli piumati, come la borsa che sembra quasi dotata di ali di piume. Una delle regine del genere è la Pheasant Feather Clutch di Ferragamo, un trionfo di piume multicolori indossata da Sarah Jessica Parker sul set di Sex and the City – The Movie. Si passa ai cappelli piumatiche vedono un granderitorno. C'èperfino ilcasco-prototipo rivestito di piume: quello della de-
signer Gabriela Ligenza, ricoperto di vere piume iridescenti, dedicato a chi non vuole passare inosservato. L’Antica Manifattura Cappelli propone cloche in feltro o in lana decorate con piogge di rose di tessuto o piume sulle falde laterali; baschi arricchiti da lunghe penne di volatili; colbacchi di piume di struzzo; modelli borsalino con falde più o meno larghe; deliziose calottine piumate. Infine, le curiosità. Sono in molti a credere che le piume, soprattutto quelle di pavone, portino sfortuna. Ma qualcuno la pensa in modo diverso, se in Cina è stato creato quest’anno perfino un abito da sposa in un insolito colore verde e blu, utilizzando 2009 piume di pavone, per un’esposizione dedicata agli sposi.
IL CASO
La parete dello Yad Vashem, il museo dell’Olocausto
Pio XII, un Papa che gli ebrei non hanno perdonato di CLAUDIA GRECO GERUSALEMME - Il riconoscimento di «virtù eroiche» a papa Pacelli giunto sabato da papa Benedetto XVI non sembra aver finora acceso le passioni degli israeliani. Il dibattito storico sulla figura di Pio XII e sul suo comportamento di fronte agli orrori della Shoah era stato approfondito durante la recente visita in Israele di papa Benedetto XII. Da allora le posizioni israeliane non sembrano essere sostanzialmente mutate. La questione del processo di canonizzazione di Pio XII «è un affare interno della Chiesa cattolica» ed Israele non intende interferirvi, ha ribadito ieri il portavoce del ministero degli esteri Ygal Palmor. «Riguardo al ruolo di papa Pio XII durante l’Olocausto –ha aggiunto -, crediamo che gli storici debbano essere in grado di determinare e valutare il significato della sua azione nel contesto dei tempi. E per questo riteniamo di vitale importanza per il Vaticano consentire l’accesso agli archivi». Analoghi i sentimenti raccolti ieri nel Museo dell’Olocausto Yad VaShem. I suoi storici affermano che il Vaticano fu informato di uccisioni sistematiche di ebrei verso la fine del 1941 e che nel marzo 1942 il papa non agì in alcun modo per im-
pedire la deportazione ad Auschwitz degli ebrei della Slovacchia. Papa Pio XII rileva una pubblicazione di Yad Va Shem curata dal suo direttore Avner Shalev denunciò «in maniera laconica» gli orrori della guerra in corso, ma non condannò la Germania nazista. Mesi fa la figura di Pio XII era stata oggetto di un seminario-confronto di esperti di Yad Va Shem e dello Studium Theologicum Salesianum. In quella sede era stata evocata la possibilità della declassificazione degli archivi vaticani relativi al suo operato entro alcuni anni. «A volte anche un solo documento nuovo può illuminare differentemente eventi o personalità «aveva spiegato allora la professoressa Yael Nidam Orvieto, senior researcher dell’Istituto internazionale di studi dello Yad Va Shem. Anche da qui nasce l’odierno senso di delusione. «Mentre il processo di beatificazione è una questione interna della Chiesa» ha detto la portavoce di Yad Va Shem Iris Rosenberg, «noi avevamo inteso che in questa occasione la Chiesa si sarebbe astenuta dal compiere passi ulteriori fino alla apertura degli archivi vaticani connessi, consentendo così agli studiosi di chiarire questo controverso periodo nella storia della Chiesa e le posizioni di Pio XII durante l’Olocausto».
MANIE
Stacca-attacca, il nuovo cult dei piccoli In principio erano le figurine, oggi sono tutti pazzi per gli stickers di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – In principio erano le figurine Panini ma ora, messe da parte facce, faccette e scarpini di personaggi famosi, i bambini preferiscono gli stickers, ovvero qualsiasi forma purchè si appiccichi. Anzi purchè si attacchi e stacchi da appositi album o anche dal vecchio, riciclatissimo, raccoglitore a fogli trasparenti di foto. Tanto le foto stampate oramai non si fanno più e al loro posto, grazie alle macchinette digitali, per vederle si fa click sul computer o si vedono scorrere nelle cornici digitali. Insomma riciclato il vecchio album di foto, ma quello con i foglietti trasparenti che regalavano i fotografi per intenderci, i piccoletti di casa cercano ossessivamente ogni tipo di
adesivo, anzi sticker, che si trovi in cartoleria o anche dal giornalaio. Certo all’inizio è proprio nelle edicole che sono comparsi i primi album stacca-attacca, quelli che hanno le pagine plastificate e un certo numero di adesivi che i bambini possono liberamente incollare e poi spostare, su un’ambientazione legata al personaggio più o meno famoso di turno. Tanto per vestire e spogliare con abitidiversi, ofar viaggiareda unposto all’altroauto emoto. Cene sonodella Disney con Topolino and co, ma anche delle Winx, di Barbie, di Hello Kitty. Non mancano quelli di Babbo Natale, visto il clima ma è negli ultimi giorni è comparso persino Michael Jackson nelle sue classiche pose. Poi scolla qui, scolla qua, i bambini hanno iniziato a fare a cambio di
stickers e la cosa è diventata una vera e propria moda, anzi una mania. Ora fuori della scuola piuttosto che arrivare col pacco delle figurine, ovviamente dei doppioni, legate con l’elastico per il classico scambio i più piccoli portano appunto il vecchio raccoglitore di foto. La differenza da allora è che non importa chi, o cosa, è ritratto nell’adesivo. Non si inseguono volti o personaggi noti, non ci sono miti calcistici o dello spettacolo da emulare, non si cercano collezioni da completare con un numero preciso. Nè pubblicità a cui dare seguito. È un gioco spontaneo e libero, e anche un pò più ecologico, e la bellezza degli stickers è che, nati come decorazioni, possono rappresentare qualunque cosa: fiori, animali, vestiti, dinosauri, mobili o stanzette intere.
La stickersmania ha contagiato anche gli adulti un po’ stravaganti
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14 Idee e società
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18
Lunedì 21 dicembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Il gran CUORE del Potenza Seconda Divisione
Melfi travolto anche a Brindisi Subiti tre gol nel primo tempo Rodolfi non cerca scuse a pagina 29 e 30
Serie D
Del Prete fa sognare il Francavilla Matera ritrova il sorriso con l’Ischia Per il Pisticci c’è un nuovo stop da pagina 44 a pagina 49
Calcio regionale
Fortis Murgia indenne a Viggiano e si laurea campione d’inverno Moliterno primo in Promozione da pagina 50 a pagina 57
Basket A Dilettanti
La Bawer Matera dopo l’over-time si aggiudica il super-derby contro la Publisys Potenza alle pagine 58 e 59
Basket B Dilettanti
Tonfo interno della Corporelle Traballa la panchina di Schiavi Bbc Bernalda ko nel gelo di Pozzuoli a pagina 61
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Sport
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Atalanta
rinv.
Fiorentina-Milan
rinv.
Genoa-Bari
rinv.
Inter-Lazio
1-0
Juventus-Catania
1-2
14’ pt Etòo
23’ pt Martinez (rig), 21’ st Salihamidzic 42’ st Izco
Livorno-Sampdoria
15’ pt Cassano, 39’ pt Rivas 2’ st Danilevicius, 48’ st Danilevicius
3-1
Napoli-Chievo
2-0
Palermo-Siena
1-0
7’ pt Hamsik (rig), 42’ st Quagliarella 40’ pt Cavani
Roma-Parma
2-0
3’ st Burdisso, 46’ st Brighi
Udinese-Cagliari
Prossimo turno
rinv.
18ª giornata 06/01/2010 ore 15
Atalanta-Napoli Bari-Udinese Cagliari-Roma Catania-Bologna Chievo-Inter (ore 12,30) Lazio-Livorno Milan-Genoa (ore 20,45) Parma-Juventus Sampdoria-Palermo Siena-Fiorentina
17ª
giornata
Marcatori INTER MILAN JUVENTUS ROMA PARMA NAPOLI PALERMO SAMPDORIA BARI FIORENTINA GENOA CHIEVO CAGLIARI UDINESE LIVORNO LAZIO BOLOGNA ATALANTA CATANIA SIENA
39 31 30 28 28 27 26 25 24 24 24 24 23 18 18 16 16 13 12 12
17 12 3
2 36 14 9
7
2
0 18 8
8
5
1
2 18 6 22 +4
16 9
4
3 23 17 8
5
1
2 12 10 8
4
3
1 11 7
6
-1
17 9
3
5 30 21 9
5
2
2 16 9
8
4
1
3 14 12 9
-5
17 8
4
5 27 22 8
6
0
2 14 8
9
2
4
3 13 14 5
-5
17 8
4
5 22 22 8
6
1
1 11 5
9
2
3
4 11 17 0
-5
17 7
6
4 26 24 8
5
3
0 14 7
9
2
3
4 12 17 2
-6
17 7
5
5 22 20 9
5
4
0 13 7
8
2
1
5
9 13 2
-9
17 7
4
6 21 25 8
5
3
0 15 5
9
2
1
6
6 20 -4 -8
16 6
6
4 19 15 8
5
2
1 12 4
8
1
4
3
7 11 4
-8
16 7
3
6 18 15 8
5
1
2 11 5
8
2
2
4
7 10 3
-8
16 7
3
6 28 27 8
5
2
1 20 15 8
2
1
5
8 12 1
-8
17 7
3
7 20 19 8
3
2
3 11 10 9
4
1
4
9
9
1
-9
16 7
2
7 25 21 8
4
1
3 16 12 8
3
1
4
9
9
4
-9
16 5
3
8 19 21 8
5
1
2 14 9
8
0
2
6
5 12 -2 -14
17 5
3
9 10 19 9
3
2
4
7
9
8
2
1
5
3 10 -9 -17
17 3
7
7 10 16 9
2
3
4
6
9
8
1
4
3
4
16 4
4
8 17 24 8
4
1
3 12 12 8
0
3
5
5 12 -7 -16
16 3
4
9 15 25 8
1
3
4
8 12 8
2
1
5
7 13 -10 -19
17 2
6
9 16 26 8
1
3
4
6 10 9
1
3
5 10 16 -10 -21
17 3
3 11 17 28 9
2
3
4
8 11 8
1
0
7
7
-6 -19
9 17 -11 -23
11 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 10 RETI: Milito (2 rig) (Inter) 9 RETI: Totti (3 rig) (Roma) 8 RETI: Matri (1 rig) (Cagliari); Etòo (2 rig) (Inter); Hamsik (1 rig) (Napoli); Pazzini(Sampdoria) 7 RETI: Gilardino (Fiorentina); Trezeguet (Juventus); Pato (Milan) 6 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Martinez (1 rig) (Catania); Quagliarella (Napoli); Miccoli (1 rig) (Palermo) 5 RETI: Adailton (Bologna); Mannini (Sampdoria); Maccarone (Siena); Floro Flores (Udinese) 4 RETI: Barreto (1 rig) (Bari); Di Vaio (2 rig) (Bologna); Jeda (2 rig) (Cagliari); Mascara (3 rig) (Catania); Marcolini (1 rig), Pellissier (Chievo); Crespo, Floccari (2 rig), Mesto, Palladino (1 rig) (Genoa); Balotelli (Inter); Amauri (Juventus); Danilevicius (Livorno); Borriello (Milan); Cavani (Palermo); Amoruso (2 rig), Bojinov, Paloschi (Parma); Calaiò (Siena) 3 RETI: Valdes (1 rig) (Atalanta); Osvaldo, Zalayeta (Bologna); Morimoto (Catania); Pinzi (Chievo); Jovetic (1 rig), Marchionni, Vargas (Fiorentina); Maicon, Stankovic (Inter); Camoranesi, Diego, Iaquinta (Juventus); Cruz (1 rig)(Lazio); Ronaldinho (2 rig), Seedorf (Milan); Lavezzi, Maggio (Napoli); Budan (Palermo); De Rossi, Vucinic (Roma)
Vittorie salutari per la Roma e il Napoli INTER LAZIO
Eto’o festeggiato da Stankovic e Maicon
ROMA PARMA
2 0
ROMA (4-4-2): Julio Sergio 6; Cassetti 6, Juan 6.5, Burdisso 7, Riise 6; Brighi 7, De Rossi 6.5, Taddei 6 (32'st Motta 6), Pizarro 6.5; Totti 6.5 (22'st Okaka 6; 37'st Baptista 6), Vucinic 7. In panchina: Lobont, Andreolli, Faty, Menez. Allenatore: Ranieri 6.5. PARMA (3-5-2): Mirante 6; Paci 6, Panucci 6.5, Lucarelli 5.5; Zaccardo 5.5, Dzemaili 6 (13'st Lanzafame 5.5), Morrone 6, Galloppa 6, Castellini 5; Amoruso 5.5 (20'st Antonelli 5.5), Bojinov 6. In panchina: Pavarini, Lunardini, Dellafiore, Zenoni, Budel. Allenatore: Guidolin 5.5. ARBITRO: Tagliavento di
Terni 6. RETI: 3'st Burdisso, 46'st Brighi. NOTE: pomeriggio gelido ma sereno, terreno in discrete condizioni, spettatori 50.000. Ammoniti: Lucarelli, Juan, Totti, Paci, Panucci, De Rossi. Espulso al 42'st Paci per doppia ammonizione. Angoli: 13-5 per la Roma. Recupero: 1', 5'. ROMA - Battendo il Parma per 2-0 con le reti, tutte nella ripresa, di Burdisso e Brighi, i giallorossi agganciano proprio gli emiliani al quarto posto. La partita si decide nella ripresa. Al 3’ Amoruso respinge un cross basso verso l’ex interista che segna. Nel recupero Brighi tutto solo batte Mirante e consente ai giallorossi di trascorrere un bel Natale.
NAPOLI CHIEVO
1 0
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 6, Cordoba 6.5, Muntari 5.5 (26' st Vieira 5.5); Zanetti 6, Cambiasso 6, Thiago Motta 5.5; Stankovic 6; Etòo 6.5 (41' st Balotelli sv), Milito 6 (44' st Materazzi sv). In panchina: Toldo, Krhin, Suazo, Donati. Allenatore: Mourinho 6 LAZIO (3-4-2-1): Muslera 6; Siviglia 6, Stendardo 6.5, Radu 7; Lichtsteiner 6, Baronio 6, Kolarov 6.5, Del Nero 6 (35' st Firmani sv); Meghni 6 (13' st Cruz 5), Mauri 6; Rocchi 6 (35' st Makinwa sv). In panchina: Berni, Cribari, Scaloni, Diakitè. Allenatore: Ballardini
LIVORNO SAMPDORIA
3 1
LIVORNO (3-5-1-1): De Lucia 6.5; Perticone 6, Rivas 6.5 (36'st Knezevic sv), Miglionico 6; A. Filippini 6 (33'st Marchini sv), Mozart 6, Bergvold 6, Raimondi 6, Pieri 6.5; Candreva 5.5 (20'st Pulzetti 6); Danilevicius 7 In panchina: Benussi, Diniz, Dionisi, Cellerino. Allenatore: Cosmi 6.5 SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6.5; Stankevicius 4.5, Gastaldello 5.5, Accardi 5.5, Rossi 6 (25'st Zauri 5.5); Semioli 5.5 (9'st Bellucci 6), Palombo 6, Tissone 5.5 (9'st Ziegler 5.5), Mannini 5; Cassano 5.5, Pazzini 5. In panchina: Fiorillo, Cacciatore, Franceschini, Pozzi. Allenatore: Del Neri 5.5 ARBITRO: Celi di Campo-
2 0
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6 (44' st Rinaudo sv), Cannavaro 5.5, Aronica 5.5; Maggio 5.5, Gargano 6, Pazienza 5.5, Zuniga 5 (1' st Contini 6); Hamsik 6.5; Denis 6.5 (22' st Bogliacino 6), Quagliarella 6. In panchina: Iezzo, Cigarini, Datolo, Pià. Allenatore: Mazzarri 6. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 5.5, Morero 5.5, Yepes 5.5, Mantovani 6; Luciano 6.5, Rigoni
6 ARBITRO: Russo di Nola 6 RETI: 14’ pt Eto’o NOTE: Serata gelida, terreno pesante e ghiacciato. Spettatori: 45.000 circa. Angoli: 5-2 per l’Inter. Ammoniti: Thiago Motta, Baronio, Stendardo, Del Nero, Stankovic, Radu. Recupero: 2'; 3'. MILANO – Natale...in fuga. I nerazzurri battono 1-0 la Lazio nel posticipo della 17ª giornata e si portano a +8 sul Milan (che ha una partita da recuperare) e a +9 sulla Juve. Decide il gol siglato da Etòo al 14’ del primo tempo. Fa un gran freddo a Milano (-7), ma si gioca e tutto sommato il campo è in condizioni accettabili.
JUVENTUS CATANIA
1 2
JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger 6; Caceres 6.5, Cannavaro 5.5, Legrottaglie 5.5, Grosso 5.5; Tiago 5 (21' st Giovinco 5.5), Felipe Melo 5 (33' pt Salihamidzic 7.5), Marchisio 6; Diego 5.5; Amauri 5 (25' st Del Piero 5), Trezeguet 5. In panchina: Chimenti, Grygera, De Ceglie, Molinaro. Allenatore: Ferrara 5. CATANIA (4-3-2-1): Andujar 6.5; Alvarez 6.5, Silvestre 6, Spolli 6.5, Capuano 6; Carboni 6, Ledesma 6.5 (15' st Izco 7), Biagianti 6.5; Llama 6.5 (33' st Bellusci sv), Martinez 7; Morimoto 6 (24' st Plasmati 6.5). In panchina: Campagnolo, Moretti, Au-
gustyn, Ricchiuti. Allenatore: Mihajlovic 7. ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6.5 RETI: 23' pt Martinez (rig), 21' st Salihamidzic, 42' st Izco NOTE: Pomeriggio freddo, terreno ghiacciato. Spettatori: 12.000 circa. Angoli: 60 per la Juventus. Ammoniti: Tiago, Morimoto, Diego, Cannavaro, Marchisio. Recupero: 2'; 6'. TORINO – Dal 1963 il Catania non vinceva a Torino sul campo della Juventus. Sotto nel primo tempo dopo il rigore trasformato da Martinez, i bianconeri trovano il pari con Salihamidzic nella ripresa ma nel finale arriva Izco che in contropiede regala la prima vittoria a Mihajlovic.
basso 6.5 RETI: 15' pt Cassano, 39'pt Rivas, 2'st Danilevicius, 48'st Danilevicius NOTE: Pomeriggio soleggiato e freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Espulso al 28'st Santevicius per doppia ammonizione. Ammoniti: Raimondi, Rivas, Miglionico, Zauri. Angoli: 11-3 per la Sampdoria. Recupero: 1'; 4'. LIVORNO - Il Livorno piega la Sampdoria (sesta sconfitta stagionale). Al 15' Cassano con un preciso tocco di punta infilava De Lucia. Al 39' i toscani pareggiavano con Rivas che segnava di testa. Nella ripresa, al 2', assist di Raimondi per Danilevicius che da due passi firmava il raddoppio. L’attaccante si ripeteva al 93’ e firmava il 3-1.
5.5, Marcolini 6.5 (36' st Ariatti sv); Pinzi 6 (19' st Bentivoglio 6); Pellissier 6, Abbruscato 5 (19' st Granoche 5.5). In panchina: Squizzi, Malagò, Mandelli, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 6. ARBITRO: Bergonzi di Genova 6.5. RETI: 7' pt Hamsik (rig), 42' st Quagliarella. NOTE: cielo sereno, terreno di gioco in cattive condizioni. Angoli: 4-0 per il Chievo. Ammoniti: Aronica, Quagliarella, Campagnaro, Cannavaro, Contini, Sorrentino, Rigoni e Ariatti. Recupero: 1'; 4'.
L’esultanza di Danilevicius e Raimondi dopo il gol del 2-1
PALERMO SIENA
1 0
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 7.5; Cassani 6.5, Kjaer 6, Bovo 6, Balzaretti 6.5; Nocerino 6, Liverani 7, Bresciano 7; Simplicio 6.5 (18' st Pastore 6); Cavani 6.5 (32' st Budan sv), Miccoli 6 (14' st Migliaccio). In panchina: Rubinho, Goian, Bertolo, Succi. Allenatore: Rossi 6.5. SIENA (4-3-3): Curci 6.5; Rosi 6.5 (34' st Rossi sv), Terzi 6, Brandao
6.5, Del Grosso 6; Jarolim 6 (23' st Fini 6), Codrea 6, Ekdal 6; Maccarone 6.5, Calaiò 6 (12' st Paolucci 6), Ghezzal 6. In panchina: Pegolo, Garofalo, Genevier, Jajalo. Allenatore: Malesani 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6. RETI: 40' pt Cavani NOTE: Giornata di pioggia, terreno scivoloso. Spettatori: 19.221 per un incasso di 252.417,00 euro. Angoli: 9-7 per il Siena. Ammoniti: Codrea, Bresciano, Fini, Terzi, Kjaer, Bovo. Recupero: 1'; 4'.
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Sport 19
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Risultati e classifica Cavese-Pescina
2-1
Cosenza-Spal
3-1
Foggia-Verona
0-1
Potenza-Giulianova
2-1
pt 21' e 31' Bernardo (C); st 19' Cipolla (P)
pt 8’ Fanucci (C), 23’ Cipriani (S), 29’ Bernardi (C); st 26’ Fiore (C)
18ª giornata Marcatori
VERONA
33
18 8
8
4
3
1 14 5 10 4
6
0
7
0 16 -1
TERNANA
31
18 10 1
7 23 17 9
6
0
3 15 9
9
4
1
4
8
8
6
-5
46’ pt Lolaico (P), 13’ st Lucenti (P), 21’ st Migliore (G)
PESCARA
30
18 7
9
2 20 13 9
6
3
0 11 3
9
1
6
2
9 10 7
-6
R. Marcianise-Taranto
REGGIANA
29
18 8
5
5 29 20 9
6
1
2 18 10 9
2
4
3 11 10 9
-7
RAVENNA
27
17 8
3
6 22 15 8
5
2
1 16 7
9
3
1
5
7
-6
PORTOGRUARO
27
17 8
3
6 21 17 9
4
3
2
6
8
4
0
4 12 11 4
-8
COSENZA
27
18 7
6
5 25 22 9
5
4
0 15 6
9
2
2
5 10 16 3
-9
RIMINI
27
18 8
3
7 17 20 10 6
3
1 13 6
8
2
0
6
pt 29’ Colombo
3-3
pt 21’ Alfano (RM), 25’ Bolzan (T), 41’ Corona (T), 44’ (r) Galizia (RM); st 26’ Romano (RM), 30’ Corona (T)
Ravenna-Portogruaro
Rinv.
9
1 21 5
9
6
8
Rimini-Pescara
0-0
Ternana-Andria
2-1
pt 46' Anaclerio (A); st 26' (r) e 40' Tozzi Borsoi (T)
TARANTO
24
18 5
9
4 18 16 9
4
4
1
8
9
1
5
3 10 11 2 -12
V. Lanciano-Reggiana
1-5
V. LANCIANO
24
18 5
9
4 17 22 9
2
3
4
8 17 9
3
6
0
9
PESCINA
20
18 5
5
8 17 24 9
3
3
3
9 10 9
2
2
5
8 14 -7 -16
R. MARCIANISE
19
18 5
4
9 21 24 9
2
3
4 11 12 9
3
1
5 10 12 -3 -17
GIULIANOVA
19
18 3 10 5 16 20 9
2
6
1
9
1
4
4
8 13 -4 -17
POTENZA
19
18 5
4
9 17 25 9
4
2
3 10 11 9
1
2
6
7 14 -8 -17
SPAL
18
18 3
9
6 17 19 9
1
4
4
9
2
5
2 11 10 -2 -18
CAVESE
18
18 3
9
6 11 15 9
3
4
2 10 10 9
0
5
4
1
FOGGIA
18
18 4
7
7 15 23 9
2
4
3
8
8
9
2
3
4
7 15 -8 -17
ANDRIA
17
18 4
5
9 15 25 9
4
3
2
7
5
9
0
2
7
8 20 -10 -19
pt 17’ Rossi (R), 45’ (r) Saverino (R); st 7’ Rossi (R), 16’ Nardini (R), 23’ Masini (VL), 37’ (r) Stefani (R)
Prossimo turno
19ª giornata 10/01/10 ore 14.30
Andria-Potenza Giulianova-Foggia Pescara-Cavese Pescina-Cosenza Portogruaro-R. Marcianise Reggiana-Rimini Spal-Ravenna Taranto-Ternana Verona-V. Lanciano
8
6
5
7
9
4 14 -3 -11
5
5
-5 -12
-4 -18
8 RETI: Piovaccari (Ravenna); Stefani (6) (Reggiana) 7 RETI: Biancolino (Cosenza); Rossi (1) (Reggiana) 6 RETI: Altinier (Portogruaro); Corona (1) (Taranto) 5 RETI: Salgado (2) (Foggia); Noviello e Tozzi Borsoi (3) (Ternana); Selva (Verona) 4 RETI: Improta (3) (Lanciano); Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Tedesco (Real Marcianise); Tulli (1) (Rimini); Concas (Ternana); Ceccarelli (Verona) 3 RETI: Bernardo E Varriale (Cavese); Bernardi, Danti, Fiore e Scotto (Cosenza); Mancino (Foggia); Campagnacci (2) (Giulianova); Sansone e Turchi (Lanciano); Artistico (1), Ganci (1) (Pescara); Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon e Cunico (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer e Scappini (Ravenna); Manco, Poziello e Romano (R.Marcianise); Nardini e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani, Cipriani e Schiavon (Spal); Correa (Taranto); Berrettoni (Verona) 2 RETI: Mastrolilli, Ottobre, Sibillano e Sy (Andria); Maggiolini (Cosenza); Trezzi (Foggia); Carbonaro, Croce, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Masini (Lanciano); Bonanni (1) e Sansovini (Pescara); Bettini (Pescina); Marchi e Scozzarella (Portogruaro); Ciuffetelli e Gerbino Polo (Ravenna); Alfano e D’Ambrosio (R.Marcianise); Alessi, Anderson e Ingari (Reggiana); Docente e Longobardi (Rimini); Arma e Bracaletti (1) (Spal); Innocenti, Quadri (Taranto); Lacheheb e Perna (Ternana); Colombo, Pensalfini e Rantier (Verona)
Gli scaligeri di Remondina si impongono con grande personalità allo Zaccheria di Foggia
Verona col passo della leader Una scivolata di Colombo consolida il primato in classifica. Gara dominata FOGGIA VERONA
0 1
FOGGIA (4-4-1-1): Bindi 7; Carbone 5, Burzigotti 5,5, Goretti 5, Micco 5,5; Di Roberto 6, Velardi 6, D’Amico 5,5, Colomba sv (18’ pt Quadrini 5 e dal 14’ st Caraccio 5); Mancino 5,5; Ferrari 5. A disp.: Milan, Torta, Sgambato, Tarantino, Cuomo. All.: Porta 5. VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Cangi 6,5, Ceccarelli 6,5, Anselmi 6, Pugliese 6; Russo 6,5, Esposito 6,5, Pensalfini 6,5; Farias 6,5 (20’ st Ciotola 6,5), Colombo 6,5 (27’ st Gomez 6), Berrettoni 7 (35’ st Garzon sv). A disp.: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Rantier. All.: Remondina 6,5. RETE: pt 29’ Colombo. ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6. NOTE: spettatori 2500 circa (623 paganti, 1815 abbonati) per un incasso di 22.528 euro. Ammoniti: Carbone, Gomez. Angoli 54 per il Foggia. Recupero. pt 2’; st 3’. L’esultanza dei giocatori del Verona al novantesimo
FOGGIA- Sosta dolce per il Verona, che si impone con autorevolezza allo Zaccheria e rafforza il primato in classifica. Decisamente amara per il Foggia, ancora più insabbiato nei bassifondi della classifica. Il verdetto del testa-coda conferma il trend dell’intero campionato, nell’ultima recita del 2009: la truppa di Remondina allunga tiene a distanza la Ternana e aumenta il vantaggio sul Pescara, mentre quella del tandem tecnico Porta-Pecchia rimane invischiata in piena zona playout. Troppo evidente il divario tra le due squadre, non a caso sistemate ai poli opposti della classifica. Il Fog-
gia non stende tappeti rossi alla capolista, ma non dà mai compiutamente l’impressione di poter risistemare la partita. La differenza è tutta qui: quando vuole, quando accelera, il Verona dimostra di saper fare male e, per il resto, gestisce l’incontro lasciando ai dauni solo qualche tentativo dalla distanza. Paradossalmente, il brivido maggiore per Rafael proviene da un equivoco con Anselmi (17’) che quasi lo beffa con un retropassaggio di testa: il portierone brasiliano, inizialmente superato dal pallone, rimedia a un metro dalla linea fatidica sull’accorrere vano di
Ferrari. E’ questo l’episodio che chiude l’avvio di partita, in cui il Foggia prova a fare la voce grossa e si affaccia con Mancino e Di Roberto. Poi, un po’ alla volta ma inesorabilmente, prende quota il Verona, sostenuto da organizzazione e superiorità tecnica. Gli ospiti guadagnano campo e iniziano ad affacciarsi in area Al 19’ Pensalfini manda in curva un pallone invitante dal limite, poi al 26’ il portiere Bindi si oppone trevolte-tre alla doppia conclusioni di Colombo intervallata dal tentativo di Farias. Passano 30” e Berrettoni spedisce sul fondo con un
Colombo sommerso dall’abbraccio dei suoi compagni
diagonale velenoso. Sono le prove generali del gol, che giunge puntuale al 29’: Berrettoni pennella un cross delizioso per Colombo, che ruba il tempo al diretto avversario e a Bindi e, in scivolata, infila l’angolino basso. Il finale di tempo fa registrare qualche opportunità su entrambi i fronti: Rafael deve respingere con difficoltà le bordate dalla distanza di Mancino al 35’ e al 42’, Pensalfini manda ancora alto e, soprattutto, lo scoordinato Quadrini spreca a tu per tu sull’unico pallone ben lavorato da Ferrari. Nella ripresa, in pratica, si assiste a un monologo
del Verona, che potrebbe arrotondare il risultato a più riprese e a piacimento. Solo le parate di Bindi e gli errori di misura degli attaccanti scaligeri tengono in piedi la gara fino al novantesimo. Ma la galleria delle opportunità è ricca e variegata: Pensalfini (6’), Colombo (12’), Berrettoni (17’) e due volte Ciotola (22’ e 23’) esaltano le virtù dell’estremo rossonero e attirano le ire del tecnico Remondina, che gradirebbe chiudere il conto in anticipo. Non accade e il Verona, che in qualche momento abbassa un po’ troppo il ritmo, rischia persino di mettere in discussione il suc-
cesso: il Foggia va vicino al pari due volte con Micco (29’, tiro sull’esterno della rete) e, soprattutto, con Ferrari che al 32’ chiama Rafael alla deviazione volante in angolo e infine con Di Roberto (40’, fiammata sul fondo). Non succede più nulla fino al termine: il Verona gestisce il risultato e porta a casa tre punti preziosi, che chiudono la minicrisi (quattro pareggi e un k.o. nelle cinque gare precedenti) e consegnano il primato a Remondina nella lunga sosta. Per il Foggia, precipitato di nuovo all’ultimo posto, è un Natale veramente da dimenticare. Claudio Matrone
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20 Sport
La grinta di Capuano. A destra la palla in rete dopo il gol di Lolaico
Lolaico, Lucenti, ma anche Langella per un successo fondamentale
Cuore e professionalità Cade il Giulianova, il Potenza risale in classifica anche col gioco POTENZA GIULIANOVA
2 1
POTENZA (3-5-2): Tesoniero 7,5; Porcaro 6,5 Lolaico 7 Barbato 6; Frezza 6 Lucenti 6,5 De Simone 6 (30’ st Profeta sv) Berardi 6 (40’ pt Langella 6,5) Vanacore 6; Catania 6 De Cesare 6. A disp. Muro, D’Aguanno, Chiavaro, Bacio, Smith. All. Capuano GIULIANOVA (3-5-2): Dazzi 6 (1’ st Gasparri 6); Sosi 5,5 Vinetot 7 Garaffoni 6; Lieti 6 Dezi 5,5 (8’ st Di Matteo 6) Carratta 6 Croce 5,5 Migliore 6,5; Schneider 6 (30’ st Del Grande sv) Carbonaro 6,5. A disp. Gasparri, Faragalli, Rinaldi, Giovannetti, Iachini. All.Bitetto ARBITRO: Coccia di San Benedetto del tronto Guardalinee: Pancrazi e Cannistrà RETI: 46’ pt Lolaico (P), 13’ st Lucenti (P), 21’ st Migliore (G) NOTE: spettatori 1500 circa. Angoli 3-3, Recuperi 2’pt 5’st Ammoniti: Carratta (G), Lolaico (P) SERVIVA UNA battaglia e la battaglia c’è stata. Serviva vincere e il successo è arrivato. Serviva capire se questa squadra può giocarsela e anche questo messaggio è giunto a destinazione. Indipendentemente dalla qualità della squadra e di chi dovrà arrivare, questo è un gruppo che, come il suo allenatore “ha le palle ottagonali”. E ha pure cuore e professionalità. Battere il Giulianova, con tante defezioni, poteva sembrare alla vigilia un’impresa. Lo è diventata solo sul finale, per gestire l’esiguo vantaggio, ma fino al 2-0 sfidiamo chiunque a dire che questo Potenza sembrava una squadra di bassa classifica. Il gran cuore sta nella rabbia di Peppe Lolaico, che aveva il fuoco dentro. Carico come una molla, fa quasi a pugni con Carbonaro, si incarta con Barbato lanciando a rete l’avversario (e lo salva uno strepitoso Tesoniero), poi si va a inventare la corsa e il gol del vantaggio. Lì, sotto la curva, dove mai gli era capitato, in un momento della partita in cui il Giulianova non poteva reagire. Era finito il primo tempo. Proprio un potentino a suonare la carica
Il capitano De Cesare abbraccia il suo vice Lolaico dopo la rete del vantaggio. Sotto Lucenti combatte con Leti (Foto Andrea Mattiacci)
Capuano azzecca la mossa risolutiva avanzando il potentino che gli regala la rete del vantaggio a scadenza di tempo Provvidenziali anche le parate di Tesoniero Ora sono quattro le squadre alle spalle e a ribadire con forza che questa squadra non ha nessuna voglia di mollare. La grande abnegazione e professionalità sta nelle prestazioni di Lucenti e Langella. Entrambi sanno già di andare via, eppure l’uno segna la rete del 2-0, dopo una ripartenza da manuale del calcio e una corsa di 80 metri, l’altro tappa le falle della difesa senza perdere un pallone, senza sbagliare un intervento. Questa è stata la mossa risolutiva del match: perchè se Capuano perde Berardi, che si stira per un eccesso di amore per il Potenza, “l’ultimo samurai” si inventa Lolaico
centrocampista e mette Langella, l’epurato, dietro. E proprio Peppe lo ringrazia con un gol bello e fondamentale per cambiare il trend della partita. In effetti era stata proprio la squadra di Bitetto a sfiorare in maniera più concreta il vantaggio nel primo tempo, con due buoni palloni scodellati in area, sui quali è bravo prima Tesoniero ad anticipare Campagnaro, poi Vinetot (4’) che però svirgola a pochi passi dal portiere. La replica è affidata a una percussione ripetuta del Potenza, che fallisce il cross decisivo prima da sinistra con Vanacore e poi
dal versante opposto con Frezza (14’). Con il passare dei minuti la partita cresce in intensità e anche i padroni di casa cominciano a prendere coraggio. Gara maschia con il signor Coccia che lascia correre molto anche tra le proteste dei padroni di casa che beneficiano del primo calcio di punizione a favore addirittura al minuto 26. Barbato e Lolaico, a testimonianza di una difesa imbarazzante, si scontrano e consentono a Carbonaro una facile battuta a rete, ma sul pallonetto dell’attaccante abruzzese il prodigio di Tesoniero è fondamentale per in-
Incasso di 3600 euro, ma spese ingenti in arrivo
Cacciate a pranzo e petardi si va a passo di gambero OGGETTIVAMENTEha ragione Galigani quando dice: “Va bene il tifo, ma così non ci aiuta nessuno”. Il riferimento è chiaro:quel petardoche scoppiaal 21’pt estordisce ilportiere avversario costerà non meno di 3000 euro di multa. «Poi ci mettiamo anche la quota degli steward, i pompieri, la percentuale agli avversari e il quadro è completo». Ossia, in termini numerici 3600 euro di incasso e il Potenza ci viene anche a perdere. Forse è meglio giocare fuori. Così non si aiuta la squadra, nello stesso modo in cui non è concepibile che un ristorante di Potenza (Gambero Rosso) disdica un contratto di scambio pubblicità per i servizi resi solo perchè “tira un ventonon buono”. Galigani precisa: “C’è stataunarisoluzione del contratto col Gambero Rosso, non ci ha cacciato nessuno. Abbiamo provveduto a cambiare ristorante e devo ringraziare don Vito (La Tettoia, ndr)”. Precisazione raccolta, ma resta la circostanza che non c’è nessuno che evita di scappare quando invece sarebbe il caso di dare una mano. Ma di questo il Potenza può solo prendere atto e procedere alla risoluzione di ogni singola problematica che viene fuori. “Il nostro compito è quello di portare in salvo la squadra e la società al 30 giugno e di far quadrare i conti”, ha detto Galigani. Un po’ come dire che se c’è qualcuno che vuole dare una mano, ben venga, altrimenti il Potenza procede cercando di evitare ogni intoppo. Pure le multe e le risoluzioni di contratti. a.p.
chiodare il risultato sullo 0-0 (31’). Berardi chiede il cambio e Capuano azzecca la mossa: alla prima percussione il potentino doc vince un rimpallo e infila Dazzi in uscita con un diagonale chirurgico (46’). Gol di un’importanza scientifica, arrivato proprio sul fischio finale di un tempo in cui per posseso palla e determinazione si era fatto preferire il Potenza, ma l’occasione migliore era stata comunque appannaggio degli ospiti, con la grande risposta di Tesoniero. Ad avvio di ripresa, Bitetto deve sostituire il portiere Dazzi con Gasparri per gli effetti dell’esplosione di un petardo che, nella prima frazione di gioco al 24’, aveva frastornato l’estremo difensore ospite. E il primo intervento del portierino è preciso (tiro di Frezza al 6’). Bitetrto cambia l’atteggiamento tattico inserendo l’attaccante Di Matteo per il centrocampista Dezi e passando al 3-4-3, ma l’errore di Migliore è fatale per le ambizioni giuliesi. Manovra articolata del Potenza, taglio di Vanacore per Lucenti, ma è difettoso il retropassaggio del difensore che age-
vola il tocco vincente dell’ex del Frosinone. 2-0 e partita in ghiacciaia (13’). Giulianova intirizzito dal freddo e bloccato nelle idee dalla veemenza dei giocatori di Capuano, sbloccati psicologicamente dal doppio vantaggio. Ma la disattenzione del Potenza al 21’ rimette in gioco il Giulianova. Bello il tacco di Schneider e efficace il tocco di Migliore a pochi passi da Tesoniero. Gli abruzzesi ci credono, ma quando il Potenza gioca con la palla a terra rischia di diventare pericoloso sull’asse Catania-De Cesare (rimpallato al momento del tiro al 28’). Il Giulianova tenta l’assalto finale, ma prima Di Matteo (39’) non calcia da buona posizione, poi Tesoniero mette i pugni su un colpo di testa di Lieti. Potenza in pieno terrore, stretto nella sua area, ma su una ripartenza tre contro uno è clamoroso l’errore degli attaccanti potentini che si fanno pescare in fuorigioco (45’). Il fischio finale è provvidenziale per i rossoblù: la vittoria è pesantissima e aiuta a vivere il Natale e il prossimo futuro con un pizzico di serenità in più. Alfonso Pecoraro
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Sport 21
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Le pagelle Il portiere e Lolaico sugli scudi. Attacco sotto tono
Tesoniero salva tutto TESONIERO (7,5) - prontissimo nel primo tempo a salvare la porta su un insidioso lob di Carbonaro. L’ex palermitano lo insidia ancora quando nel finale colpisce di testa da pochi passi. Lui spazza l’area piccola con sicurezza assoluta. Incolpevole sul gol subito, si consacra definitivamente ai livelli più alti della categoria.
to perchè il suo ingaggio stonerebbe con l’austerity del nuovo corso. Lascia un buonissimo ricordo.
PORCARO (6,5) - la miglior partita dell’anno, non sbaglia un anticipo né un disimpegno. La maturazione di questo ragazzo ormai si può pesare ad occhio nudo.
PROFETA (SV) - escluso a sorpresa dall’undici di partenza.
DE SIMONE (6) - ordinaria amministrazione. Bravo a tamponare, meno quando si ritrova lanciato in contropiede
BERARDI (6) - inatteso il suo inserimento dal primo minuto, che si rivela un azzardo. I problemi muscolari non lo fanno durare nemmeno un tempo, costringendo Capuano a sprecare subito il primo cambio.
LOLAICO (7) - non aveva mai segnato al Viviani, il gol gli mancava dal sabato di Pasqua del 2007: Val di Sangro - Potenza. Per essere il vero capitano di questa squadra non gli serve la fascia. Scende in campo con il fuoco sacro addosso, pare nervoso, poi scarica la tensione in un’azione da copertina. Grintoso come non mai nelle inedite vesti di centrale difensivo e di mediano.
LANGELLA (6,5) - gli viene richiesto uno sforzo di professionalità, buttato nella mischia dopo essere stato esplicitamente ripudiato. C’è da stringergli la mano.
BARBATO (6) - onestissimo portatore d’acqua di un reparto improvvisato. A volte balla, rimedia con l’ardore agonistico e la fame di chi non aveva mai assaggiato questi palcoscenici. E vuole tenerseli stretti.
VANACORE (6) - piuttosto timido a sinistra, innesca comunque il cross per il raddoppio. Sulla sua innocua parabola Migliore si emoziona e fa i danni.
FREZZA (6) - avvio sprint sulla de- Una strepitosa parata di Tesoniero su un tentativo a rete del Giulianova stra, arriva due volte sul fondo sbagliando però la misura del cross. Dopo l’intervallo tenta il tiro convergendo verso il centro. Abbondano i passaggi sbagliati, ma ha la voglia di un ragazzino.
CATANIA (6) - giornata storta, che nobilita con una partita di grande sacrificio e abnegazione. Sbaglia qualche passaggio di troppo ma non lesina nella pressione sugli avversari.
LUCENTI (6,5) - a disagio da interno di centrocampo, il pressing asfissiante dei mediani abruzzesi lo annebbia fin quando inventa il suo terzo gol in campionato. Forse è stata l’ultima apparizione in rossoblu, verrà sacrifica-
Porcaro mai così bene Per Lucenti terzo gol ma potrebbe andar via Cresce anche Barbato
De Cesare bravo di sponda Da elogiare Langella di nuovo sceso in campo dopo l’epurazione
DE CESARE (6) - il passo non ce l’ha più per saltare due colossi come Garaffoni e Vinetot. Ma combatte e produce sponde sempre efficacissime. Pietro Scognamiglio
IL PUNTO SUL MERCATO
Galigani guarda al futuro Ecco Rana e Marzocchi
Un tentativo a rete di un Lolaico onnipresente. In basso a sinistra Catania contro Migliore, e Frezza in azione
“NON SAPPIAMO quello che succederà, ma l’impegno mio e del dottor Arcieri è rendere il Potenza iscrivibile al prossimo campionato”. Vittorio Galigani si è assegnato una missione, i tanti “chi te la fa fare?” gli scivolano addosso. In settimana il dg ci ha raccontato difficoltà attuali e prospettive alle quali il clima di depressione non indurrebbe a pensare. “Dobbiamo portare il bilancio a pareggio entro il 30 giugno, il mercato che sta per iniziare è decisivo in tal senso”. Aria di tagli, quelli ampiamente previsti. Ma può andar via anche Lucenti, il match winner: “purtroppo il suo ingaggio da giocatore di grande qualità non si addice ai nostri standard gestionali - spiega il dirigente - da qualche parte bisogna pur risparmiare, gli proporremo una netta riduzione degli emolumenti, se dovesse accettare rimarrà tra noi, altrimenti non gli si potrà dire nulla se non un grazie per il contributo fin’ora offerto”. Galigani ha anche preannunciato per una serata ancora da definire (tra 27 e 28 dicembre) lo svolgimento della tradizionale cena degli auguri alla presenza di società, atleti e staff tecnico. Un intelligente segnale di normalità, valido anche come biglietto da visita per le trattative in corso d’opera. SUL MERCATO Un abile lavoro diplomatico con i procuratori consentirà di trovare una sistemazione agli elementi in esubero dalla rosa rossoblu, soprattutto ai loro pesantissimi ingaggi. Raffaele Gragnaniello è ad un passo dalla Nocerina, che cerca un portiere titolare. La stessa società sta corteggiando anche Cardinale, che preferirebbe in ogni mo-
Galigani sullo sfondo cerca di trattenere un Capuano scatenato
Polani e Langella verso Pagani da dove arrivano i 2 do rimanere in Prima Divisione. Pronta ad offrirgli un’opportunità la Paganese, società con la quale Capuano (nelle vesti anche di direttore sportivo) sta tessendo un’interessante trama. In rossoblu arriveranno il centrocampista Marzocchi e l’attaccante Rana, percorso inverso per Enrico Polani e uno tra Cardinale e Langella. Continua a piacere molto l’esterno destro del Taranto (proprietà Catania) Imparato, mentre il vice di Tesoniero sarà Groppioni. L’esperto centrale difensivo Taccola, in attesa di svincolo dal Messina, ha già l’accordo con il Potenza. p.s.
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22 Sport
Dà la carica a tutti con un sms sul cellulare di Lolaico, simbolo di Poetnza
Ezio, l’ultimo dei samurai «Io ci sarò fino alla fine. Galigani è indispensabile e va ringraziato» Mister Bitetto
Episodi sfavorevoli ma c’è stata reazione TUTTI gli atleti del Giulianova raggiungono alla spicciolata il pullman parcheggiato al di fuori delle mura dello Stadio “Viviani”. Mister Bitetto, invece, davanti agli spogliatoi, esamina la sconfitta di misura patita contro il Potenza. Una battuta d' arresto che, comunque, lascia spirali di ottimismo nel tecnico pugliese, pronto ad elogiare la prova di questa giovane squadra, composta addirittura da dieci under. “Una buona gara - dichiara - quella disputata dal Giulianova. Forse abbiamo pagato a caro prezzo il gol del vantaggio del Potenza, giunto al termine del primo tempo. Fino alla marcatura di Lolaico, infatti, la mia squadra ha sciorinato buone trame di gioco rendendosi più volte pericolosa nell' area avversaria. Ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla. Con maggior fortuna si poteva anche pareggiare l' incontro”. Quanto parla di fortuna, Bitetto si riferisce all' occasione capitata sui piedi di Vinetot, fallita di poco e ad una parata effettuata da un grande Tesoniero, ancora una volta fra i migliori in casa Potenza. “Vinetot ha fallito un gol che poteva cambiare l' esito del match. Eravamo sullo zero a zero. Poi Tesoniero ha dimostrato tutta la sua bravura sulla conclusione a pallonetto di Carbonaro. Credo che questo ragazzo farà molta strada. Quanto alla gara, dico che a Potenza si può anche perdere. Non ci fasciamo la testa per questa sconfitta. D'altro cantoil nostrocampionato è improntato al raggiungimento della salvezza. Nessuno ciregalerà niente.Bisognerà costruire il nostro traguardo assemblando una serie di tasselli importanti. Certo, qualcosa faremo anche nell' immediato calcio mercato”. Ed a proposito di calcio mercato è chiaro che il Giulianova continuerà a sposare il progetto dei giovani. Bitetto, a tal proposito, lo ribadisce senza ombra di dubbio. “La filosofia dei giovani conclude - continuerà a caratterizzare la politica attuale del Giulianova. Cercheremodi inserireinquesto telaio già molto giovane, elementi in grado di assicurarci qualcosa in più, senza commettere follie particolari. Soltanto operando in questo modo, si può pensare di durare nel tempo. Comunque sono convinto che l' attuale Giulianovaha giàadisposizione buone cartucce da sparare. Lo ripeto anche a Potenza, nonostante la sconfitta, ho potuto intravedere segnali incoraggianti per il nostro immediato futuro. Chiunque affronterà il Giulianova, sappia che troverà uncomplesso deciso a conquistare, evitando la lotteria dei playout, la permanenza”. Lorenzo Corrado
E ADESSO chiamatelo Eziolino Katsumoto. Come l’Ultimo Samurai, quello che sfida Tom Cruise nel kolossal americano del 2003. Nella pellicola l’impero giapponese siamo a fine ‘800 - chiama un mercenario capitano americano per addestrare il suo esercito. L’obiettivo è sconfiggere i samurai ribelli, che in nome di storici valori combattono e rallentano la corsa sfrenata del paese verso la modernità. Per farla breve Katsumoto sarà, appunto, l’ultimo a resistere al capitano Algren, fino a morire tra le sue braccia. Il nemico a stelle e strisce, in segno di stima, sceglierà però di venerarne la spada consegnandola all’imperatore. Da qui la leggenda. Quella che dopo un sabato notte di tormenti ha spinto Capuano a cercare seguaci. Di citazione in citazione, Eziolino voleva circondarsi di chi “non avesse paura di morir con lui”. E l’ha trovato in Lolaico, capitano (quello vero, senza nulla togliere) di questa squadra. Sul telefonino di Peppe è arrivato in mattinata un sms, che lui stesso ha tenuto a mostrare in sala stampa. Capuano si conferma sempre più l’antidepressivo del Potenza. Conosce le difficoltà ma le affronta di petto. Tiene alto il morale dei suoi, vuole scacciare un equivoco. Suona uno spartito che non appartiene all’orchestra del Titanic, quella che continuava imperterrita nonostante la morte ad un passo. A chi gli chiede adesso cosa succederà, il tecnico risponde: “non so chi vorrà rimanere, ma io ci sarò, fino alla fine”. Lo sguardo è rivolto al futuro, è di chi
Non ha onore e dignità l’imprenditoria che ci vuole portare al cimitero
alla vita (calcistica) ha un’infinita voglia di rimanere aggrappato. “Penso solo a salvare il calcio a Potenza - continua - e, perchè no, ad aprire un ciclo in questa città”. Occhio ad una dedica, tutta particolare: “se tutto si regge in piedi in questo momento va fatto un grande ringraziamento a Vittorio Galigani, in passato non ho condiviso alcune sue scelte ma il suo lavoro sta risultando indispensabile per la sopravvivenza del Potenza”. Sarà il Natale, forse solo il buon senso. E’ un riavvicinamento significativo, in ogni caso, rimembrando i recenti inviti a frequentare manicomi criminali. Capuano sta conducendo il mercato in prima persona, questo si sapeva. Ma il ruolo che si è cucito su misura va ben oltre le competenze tecniche dimostrate. “Voglio rivolgermi all’imprenditoria cittadina - attacca - perchè non mostrerebbe onore e dignità aspettando la morte del Potenza per accompagnarlo al cimitero e poi sperare di riesumarlo. Chi vuole davvero bene a questa squadra la venisse a prendere ora che siamo in sala rianimazione, ma ancora vivi”. I ringraziamenti non sono finiti: “merita un elogio Pellegrino - continua Capuano - perchè non è scappato alle prime difficoltà, a differenza di altri”. Entra il preparatore atletico Santarsiero e preannuncia: “dal 27 ci si allena come i marines”. Eziolino aggiunge: “domani (oggi,ndr) e martedi, mentre gli altri bevono champagne, noi siamo al Viviani con l’acqua del pozzo”. Chi vuole venire a Potenza, sotto ogni punto di vista, sa cosa lo aspetta. Pietro Scognamiglio
Oggi lavoriamo gli altri bevono champagne noi acqua del pozzo
Braccia alzate verso la Curva Ovest. E’ la gioia di Ezio Capuano a fine partita
Il grande protagonista della vittoria di ieri
Lolaico col fuoco dentro Questa la forza del gruppo UN BALZO IN AVANTI per l' undici di Ezio Capuano che, problemi extracalcistici a parte, dimostra tutta la sua vitalità ed un innegabile spirito di gruppo. Doti queste che fanno ben sperare per la ripresa del torneo fissata per il prossimo 10 di Gennaio. Ma, prima di concentrarsi su quello che sarà il Potenza del 2010, sicuramente ridisegnato in molti dei suoi protagonisti, corre l' obbligo dedicare la pagina d' apertura ad un potentino doc: e cioè Peppe Lolaico, protagonista importante nella gara vinta contro gli abruzzesi. Suo il gol che ha consentito al Potenza di sbloccareil risultato al termine della prima frazione di gioco. Una marcatura che, in un certo senso, ha reso la vita più facile ai padroni di casa un po' in difficoltà nelle fasi iniziali del match. Lolaico mostra tutta la suasoddisfazione, a livello personale ed anche per il successo importante colto dal Potenza. “Abbiamo disputato
una buona gara - esordisce - su un campo pesante e contro un avversario che ci ha dato filo da torcere sino al novantesimo. Credo, comunque, che l' analisi del match mette in evidenza un Potenza tosto, compatto e voglioso ampiamente meritevole del successo. Dopo il mio gol, siamo stati bravi a raddoppiare con Lucenti. Poi, forse, un momento di flessione a livello mentale ha consentito al Giulianova di rientrare in partita con il gol del due ad uno. Abbiamo sofferto in qualche occasione. Bravo ancheTesoniero a dire no agli avanti abruzzesi ma sta qui la forza del nostro gruppo. Darsi una mano avicenda”. La vittoria, in effetti, non fa una grinza anche se un po' di sofferenza era anche nella logica delle previsioni in una gara etichettata come da vincere assolutamente per questo Potenza. “ Vi dico - continua Lolaico - che prima della gara il mister mi ha inviato un sms sul telefonino: combatterò co-
me l' ultimo dei Samurai in onore del pubblico di Potenza. Io gli ho risposto: vinciamo e lo vado a dire in sala stampa. Poi addirittura ho anche segnatoe' operasiècompletata. Miglior Natale non poteva esserci per il sottoscritto e per una squadra che, tra tante difficoltà, continua a mostrare il suo attaccamento alla maglia. Giocando in questa maniera e, indipendentemente da chi fra pochi giorni indosserà questa casacca, credo che il traguardo della salvezza non possa essere precluso al Potenza. Basta crederci”. Ha ragione Lolaico. Con questa mentalità e con un gladiatore in panchina che risponde al nome di Ezio Capuano è chiaro che qualcosa di buono potrà venir fuori già dal mese di gennaio. E' quanto del resto si augura ilpopolo rossoblùche, dopo tante delusioni, speradi prendersi qualche piccola gioia sul rettangolo verde. Lorenzo Corrado
Un intervento di testa di Barbato
La gioia di Barbato TRA I NUOVI protagonisti del nuovo corso messo in atto da Ezio Capuano, spicca nel Potenza la figura di Barbato. Sempre si è fatto trovare prontoquando Eziolino l' ha chiamato ad occupare una delle caselle del reparto difensivo. “Sono particolarmente soddisfatto per la mia gara - afferma. Disputare questo torneo è particolarmente stimolante per un giocatore. Oggi abbiamovinto, sopperendo anche a moltissime assenze. Il Giulianova si è mostrato complesso giovane e di valore. Siamo andati in difficoltà all' inizio, Poi, dopo aver preso le misure all' avversario, abbiamo messo in campo quanto a disposizione per conquistare i tre punti. Pur soffrendo nel finale, il risultato non fa una piega”.
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Sport 23
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Il prossimo avversario del Potenza Pugliesi sconfitti in rimonta
L’Andria fa harakiri Errori indescrivibili vanificano il vantaggio di Anaclerio TERNANA ANDRIA BAT
2 1
TERNANA (4-2-3-1): Visi 6,5; Del Grosso 6, Borghetti 6, Tedeschi 5,5, Bertoli 6; Costantini 6,5 (42' st Di Dio sv), Confalone 5;Concas 5,5, Noviello 5,5 (30' st Perna 6,5), Lacheheb 5,5 (13' st Piccioni 6); Tozzi Borsoi 7,5. A disp.: Cunzi, Ricca, Bizzarri, Alessandro. All.: Domenicali 7. ANDRIA BAT (4-4-2): Mennella 4,5; Goisis 6, Di Simone 5,5, Pomante 6, Sibilano 6; Ottobre 5 (31' st Mastrolilli 5,5), Iennaco 6, Paolucci 6, Doumbia 6,5; Giorgetti 6 (15' st Sy 5,5), Anaclerio 7 (20' st Ceppitelli 5). A disp.: Sansonna, Milella, Nicolao, Rizzi. All.: Papagni 5,5. ARBITRO: Bolano di Livorno 6,5 RETI: pt 46' Anaclerio (A); st 26' rig. Tozzi Borsoi (T), 40' Tozzi Borsoi. NOTE: spettatori 4500 circa. Ammoniti: Tozzi Borsoi, Perna, Ceppitelli. Espulso Mennella per doppia ammonizione al 40' st. Espulso il tecnico della Ternana, Domenicali, al 46' st. Angoli 5-3 per l'Andria. Recupero: 2' pt; 5' st. TERNI L'Andria di mister Papagni fa “harakiri” e si lascia superare dalla Ternana, al termine di una gara contraddistinta da rigori, espulsioni ed errori sotto porta. E pensare che la
Il secondo rigore di Perna, respinto, ma sugli sviluppi Tozzi Borsoi segnerà il 2-1
partita, per gran parte del tempo, si è trascinata stancamente. La gara non offre particolari spunti. I padroni di casa e gli ospiti si studiano a vicenda per interminabili minuti, poi mister Papagni scombina le carte in campo e manda in tilt i padroni di casa. Al pirotecnico 4-2-3-1 di Domenicali, Papagni oppone il più classico dei 4-51 con ben cinque centrocampisti in linea. E la Ter-
nana fatica anche soltanto nel gestire il possesso di palla. L'Andria ha ordini ben precisi: vietato scoprirsi. La caratura del reparto avanzato umbro, però, con il trascorrere dei minuti fa sempre meno paura. Basti considerare che i padroni di casa si fanno vivi nella prima mezzora con due conclusioni, entrambe fuori misura. Mennella rimane inoperoso fino al 32', quando il suo intervento in extremis sul ti-
ro di Tozzi Borsoi è del tutto inefficace: ci pensa però il direttore di gara a graziare la squadra di Papagni, annullando il gol per posizione irregolare dello stesso Tozzi Borsoi. L'attaccante dei padroni di casa prova a farsi perdonare con un assist splendido per Confalone al 45' che si lascia ipnotizzare da Mennella. Sul rovesciamento di fronte, l'Andria non perdona: Doumbia lascia partire un bel cross sul quale Ana-
clerio si avventa e supera Visi in uscita. Il primo tempo si chiude con i ragazzi di Papagni in vantaggio: la condizione migliore per affrontare la ripresa. Il secondo tempo si apre sulla falsariga della prima frazione: Ternana in difficoltà nell'imbastire una qualsivoglia forma di manovra offensiva, Andria che bada a non scoprire i fianchi e tenta sporadiche ripartenze in contropiede.
Domenicali cerca di smuovere i suoi: fuori Lacheheb, dentro Piccioni. Mister Papagni risponde con l'innesto del francesino Sy, in luogo di Giorgetti. Il risultato non cambia. E nemmeno lo spettacolo in campo. La partita a scacchi fra le due panchine, intanto, continua: fuori l'uomopartita Anaclerio, dentro Ceppitelli con il chiaro obiettivo di rinfoltire il reparto difensivo e blindare la porta di Mennella. I padroni di casa si affidano alle sfuriate offensive dei singoli e la tattica paga, perchè Ceppitelli mette giù Costantini in piena area di rigore e spinge il direttore di gara a concedere la massima punizione. Dal dischetto, Tozzi Borsoi ripristina la parità. A questo punto i padroni di casa ci credono: dentro anche Perna, in luogo di Noviello. Al 39' succede l'imprevedibile: Mennella compie un'uscita inutile e fallosa su Perna, che gli costa la seconda ammonizione ed il secondo rigore contro. Dal dischetto Perna sbaglia, ma sulla ribattuta Tozzi Borsoi non perdona. Nel finale, l'Andria ridotta in 10, non trova spazi né forze per tentare la via del pareggio, riservandosi soltanto una mischia, proprio all'ultimo tuffo, al termine della quale risulta decisiva un'uscita di Stefano Visi. Matteo Lattanzi
Il punto sulla Lega Pro Si riprende il 10 gennaio
Novara sempre più su In Seconda bene il Legnano IL PRIMO TURNO del girone di ritorno precede la sosta natalizia nei campionati di Lega Pro. A farla da padrone è stato il maltempo con ben 13 partite rinviate. Nel girone A di 1^ divisione giocano le prime della classe e i campioni d’inverno del Novara allungano il proprio vantaggio: I piemontesi di Attilio Tesser superano il Figline grazie a un gol di Rubino e salgono a +5 approfittando del contemporaneo pareggio della Cremonese in quel di Viareggio. I grigiorossi con un gol di Viali replicano a Fiale che aveva portato in vantaggio i toscani, già galvanizzati dal buon pareggio della scorsa settimana a Benevento. E proprio la formazione guidata da Camplone dopo l'esonero di Acori ritrova la vittoria contro il Foligno grazie ai due attaccanti Clemente ed Evacuo; prima soddisfazione per il neo tecnico giallorosso. Buon passo avanti dell’Alessandria che si riscatta dopo il pesante ko di Arezzo della scorsa settimana e supera per 2-1 il Sorrento grazie a una doppietta di Artico, che firma il gol vittoria nei minuti di recupero. In coda importante successo della Paganese sul Lecco (1-0), anche se la squadra di Palumbo resta fanalino di coda del girone. Rinviate: Arezzo-Lumezzane, Como-Monza, Pergocrema-Pro Patria e Perugia-Varese. In seconda divisione nel
Rubino del Novara
girone A il Legnano, fresco di titolo d’inverno, viene fermato dalla Villacidrese (2-0), che aveva fatto bottino pieno già nella gara di andata. E a dimostrazione della grande bagarre di questo raggruppamento la squadra di Scienza viene raggiunta a quota 30 punti da Sudtirol, Rodengo Saiano e Spezia. L’Alto Adige vince l'unico scontro diretto della giornata contro l’Alghero (2-0) grazie a una doppietta di Albanese. Il Rodengo Saiano batte il Carpenedolo con lo stesso risultato e lo Spezia era passato nell’anticipo sul campo del fanalino di coda Pro Sesto.
Successo esterno del Mezzocorona sul campo dell’Olbia (3-2). Quattro le partite non disputate: Canavese-Feralpisalò, PaviaValenzana, Pro BelvedereCrociati Noceto e Sambonifacese-Pro Vercelli. Nel girone B la capolista Lucchese viene fermata dal maltempo e non gioca il testa cosa di Poggibonsi. Anche qui sono 4 le partite non disputate: ColligianaFano, Giacomense-Nocerina e San Marino-Prato, che era anche il big match di giornata tra la terza e la seconda. Solo un pareggio a reti bianche per il Gubbio nel match casalingo contro l’Itala San Marco.
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24 Sport
Poco concrete Rimini e Pescara, ma il pareggio accontenta tutti
Un punto buono per due Traversa di Artistico, ma nel finale sbaglia Docente RIMINI PESCARA
0 0
Un contrasto tra Coletti del Pescara e Cardinale del Rimini
RIMINI (4-4-2): Tornaghi 6,5; Catacchini 6, Rinaldi 6, Lebran 7, Regonesi 6; Nolé 6,5 (46’ st Christensen sv), Cardinale 6,5, D’Antoni 6,5, Tulli 5,5; Matteini 6 (10’ st Docente 5,5), Di Piazza 5 (17’st Longobardi 5,5). A disp.: Migani, Baccin, A. Marchi, Giacomini. All.: Melotti 6. PESCARA (4-1-4-1): Pinna 6; Zanon 6,5, Olivi 6,5, Mengoni 6,5, Petterini 6; Coletti 6; Gessa 5,5 (29’ st Ganci sv), Dettori 6, Zappacosta 6,5, Carboni 5 (19’ st Sansovini 6); Artistico 6. A disp.: Prisco, Romito, Sembroni, Vitale, Berardocco. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO: Liotta di Lucca 5,5. NOTE: spettatori 2449 per un incasso di 25908 euro. Ammoniti: Catacchini, Lebran, Mengoni, Gessa, Zappacosta. Angoli 3-3. Recupero: pt 2’; st 4’ RIMINI. Finisce 0-0 tra Pescara e Rimini e alla fine a festeggiare sono entrambe le squadre, poco attive in zona gol pur se impegnatisi davvero tanto su un terreno di gioco poco presentabile. Rare le conclusioni a rete ed equilibrio notevole. Le occasioni? Il Rimini ha il cruccio di un Docente che aveva nel piede la
stoccata decisiva a fine secondo tempo, il Pescara rimane col rammarico della traversa di Artistico nella prima frazione.
Gli schieramenti. Il Rimini ha Pugliesi out, non recupera Vitiello e manda Docente solo in panchina: per il resto il tecnico Mauro Melotti
conferma il 4-4-2 con ali Nolè e Tulli che tanto bene aveva impressionato contro il Giulianova la domenica precedente. Cuccureddu continua ovviamente con la linea difensiva a quattro ma davanti ci mette come perno Coletti e manda Artistico a scontrarsi con i centrali della squadra di casa. La neve, caduta copiosa in settimana ma non nella notte tra sabato e domenica, non ha comportato il rinvio della partita ma reso il terreno di gioco del Romeo Neri un vero campo di patate. Difficile giocarci con trame veloci e palla a terra, dunque le due squadre hanno iniziato con parecchi problemi nella costruzione del gioco e si sono affidate a lanci lunghi e calci piazzati per arrivare nei pressi dell’area di rigore avversaria. Al quarto d’ora la punizione di Regonesi da posizione centrale sorvola di un metro la traversa pescarese, al 26’ sul cross di Gessa interviene d’anticipo Catacchini e al 37’ su un traversone dello stesso Catacchini è Nolè a provare l’incornata ma la conclusione è alta. In mezzo molto poco, con i due undici molto corti a fronteggiarsi a centrocampo e pochissimi spazi, peraltro attaccati senza la brillantezza necessaria. Al 40’ il Pescara ha la più grossa occasione per passare a condurre,
ma il colpo di testa di Artistico su palla messa in mezzo da Zanon dalla destra colpisce in pieno la traversa. Pericolo scampato per il Rimini, che torna dall’intervallo più convinto e con una propensione offensiva diversa, con le ali Nolè e Tulli che stanno molto più alte a formare quasi un 4-2-4. Dopo otto minuti il Pescara ci prova con Zappacosta, che fa partire un sinistro teso a mezza altezza: peccato per i biancazzurri che la conclusione finisca un metro distante dal palo della porta di Tornaghi. Al 13’ bella combinazione Petterini (cross dalla sinistra)-Dettori (mette in mezzo di piatto dal lato destro dell’area di rigore)-Gessa, con quest’ultimo che indirizza la volée sotto la traversa: gran gesto atletico di Tornaghi e palla smanacciata in angolo. Ci prova anche Artistico (destro a lato al 20’) poi il Rimini passa a condurre le operazioni. A metà secondo tempo la punizione di Regonesi gira bene e Rinaldi in area di rigore colpisce di testa mandando la sfera fuori di poco, al 37’ Nolé si fa venti metri e poi spara da fuori area ma mette a lato. Al 44’ l’ultima opportunità è nel piede di Docente (gran assist di Nolé), che però la tocca troppo piano su Pinna in uscita e Mengoni salva sulla linea. Finisce 0-0, giusto così. Loriano Zannoni
Due gol di Corona, ma buon Marcianise tradito dalla difesa
Il grande cuore del Taranto Un pirotecnico punto in rimonta MARCIANISE TARANTO
3 3
REAL MARCIANISE (4-33): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Porpora 5,5, Murolo 6, Tomi 6,5; Alfano 6, D’Ambrosio 5,5 (17’ st Romano 6), Della Ventura 6; Poziello 6 (36’ st Manco 6), Tedesco 5,5, Galizia 6. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Filosa, D’Apice, Di Napoli. All.: Boccolini 6. TARANTO (4-4-2): Bremec 5,5; Calori 6, Viviani 6, Prosperi 5,5, Bolzan 6,5; Scarpa 6,5, Giorgino 5,5 (40’ st Mezavilla sv), Quadri 6, Felci 5,5 (26’ st Strambelli 5,5); Corona 6,5, Falconieri 5,5 (36’ st Lolli 5,5). A disp.: Barasso, Imparato, Berretti, Nocentini. All.: Brucato 6. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 5.5 RETI: pt 21’ Alfano, 25’ Bolzan, 41’ Corona, 44’ rig. Galizia; st 26’ Romano, 30’ Corona. NOTE: spettatori 800 circa di cui 50 ospiti. Ammoniti: Galizia, Bremec, Prosperi, Felci. Angoli 5-2 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st 3’. MARCIANISE. Cuore Taranto. Contro il Real Marcianise,
dopo aver recuperato lo svantaggio iniziale e capovolto il risultato grazie alle reti di Bolzan e di Corona nel primo tempo, i pugliesi subiscono l'uno-due gialloverde, prima con Galizia su rigore, e poi con Romano che mette avanti i suoi nella prima parte della ripresa. Ma l'ultimo assalto porta Corona a battere Fumagalli per la seconda volta e regala ai rossoblu un punto d'oro che li trascina a ridosso della zona playoff. Brucato sceglie per la sua squadra un assetto offensivo con Corona (in dubbio fino alla vigilia per qualche linea di febbre) e Falconieri in attacco, supportati da Scarpa sulla corsia destra. Fuori rosa, come annunciato in settimana, Lucas Correa dato in partenza, mentre scende regolarmente in campo il terzino Calori, recuperato dall'infortunio. Il tecnico del Real Boccolini lascia, invece, in panchina Manco e Romano e, in attacco, lancia Poziello in tandem con Tedesco e con Galizia a sinistra. A centrocampo tengono Alfano e D'Ambrosio, mentre Murolo prende il posto di Filosa al centro della difesa. Il Taranto parte bene, con Quadri (11') che ispira con un passaggio
filtrante Scarpa. L'attaccante viene anticipato di un soffio dal difensore gialloverde Porpora. Un minuto dopo, invece, i rossoblu rischiano grosso a causa di un bolide dal limite di Tedesco, imbeccato da Poziello. Il bomber casertano, però, spara alle stelle. Al 17' ci prova anche lui dalla distanza Calori, ma la palla finisce sul fondo. Il Marcianise, tuttavia, continua a spingere e al 21' arriva il vantaggio: su punizione di D'Ambrosio, la palla, respinta dalla difesa, finisce sul piede di Alfano che, magistralmente, insacca all'incrocio. Il Taranto, però, non ci sta e, nemmeno tre minuti dopo, agguanta il pareggio grazie a una potente punizione dai trenta metri di Bolzan, che rimbalza davanti alla porta e beffa Fumagalli. Dopo una conclusione per parte di Falconieri (33') e Tedesco (39'), facilmente bloccate dai rispettivi portieri, è il Taranto a passare in vantaggio, sfruttando un evidente indecisione della difesa ospite. Al 41', infatti, Scarpa supera Piscitelli lungo la linea di fondo e mette in mezzo per Corona che, di piatto, non fallisce. Ma c'è
poco tempo per esultare e, solo due minuti dopo, l'arbitro assegna ai padroni di casa un rigore per un presunto atterramento di Tedesco da parte di Bremec. Galizia trasforma, rimettendo di nuovo il risultato in parità. Nella ripresa è ancora il Taranto a comandare le operazioni, caricato dalla possibilità di strappare al Progreditur una vittoria importantissima. Brucato, infatti, inserisce Strambelli al posto di uno spento Felci, stando attento, però, a mantenere gli equilibri difensivi con l'inserimento di Lolli. Anche Boccolini punta al risultato pieno ed inserisce prima Romano, e poi Manco, per ravvivare il settore offensivo. Al 6', però, sono i tifosi tarantini presenti in curva a trattenere il fiato in gola quando la palla, su stacco di testa di Viviani, sbatte sotto la traversa e poi schizza fuori. Sul capovolgimento di fronte è il gialloverde Tomi, su calcio di punizione, a costringere Bremec alla respinta coi pugni. Al 21', poi, è ancora il bomber Corona ad approfitta-
Corona segna il gol del definitivo 3-3
re di un'indecisione del centrale Murolo con un tiro dal limite, ma Fumagalli è attento e blocca. Caparbio, il Marcianise, ci prova ancora con Tedesco (24') che sfiora il palo con uno stacco di testa su cross di Poziello e, due minuti dopo, ritorna in vantaggio grazie a una splendida azione corale che vede prima Tomi avanzare velocemente sulla corsia sinistra e scambiare, sul lato opposto, con Poziello. Il bomber marcianisano imbecca, quindi, Romano che con un potente tiro dal limite trafig-
ge Bremec. Ma ancora una volta il Taranto non ci sta e si propone caparbiamente in avanti prima con Scarpa (27'), su cui Piscitelli salva sulla linea, e poi con Corona (30') che, approfittando ancora della infelice giornata della difesa gialloverde, riporta il risultato in parità, ma è ancora il Marcianise al 45' ad avere sul destro di Manco, la palla buona per conquistare i tre punti. Il rapido esterno gialloverde, però, spara a lato, decretando, di fatto, la fine delle ostilità. Enzo Restivo
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione – GIRONE A – 18^ GIORNATA
Seconda Divisione – GIRONE A – 18^ GIORNATA
Seconda Divisione – GIRONE B – 18^ GIORNATA
Alessandria-Sorrento 2-1 Arezzo-Lumezzane rinviata Benevento-Foligno 2-0 Como-Monza rinviata Novara-Figline 1-0 Paganese-Lecco 10 Pergocrema-Pro Patria rinviata Perugia-Varese rinviata ViareggioCremonese 1-1
Canavese-Feralpi Salò rinviata Olbia-Mezzocorona 2-3 Pavia-Valenzana rinviata P.B.Vercelli-Crociati Noceto rinviata Pro Sesto-Spezia 12 (ieri) Rodengo Saiano-Carpenedolo 2-0 Sambonifacese-Pro Vercelli rinviata Sud Tirol-Alghero 2-0 Villacidrese-Legnano 2-0 CLASSIFICA: Spezia, Sud Tirol, Rodengo Saiano e Legnano 30 punti; Alghero 28; Canavese, Pavia e Mezzocorona 27; Sambonifacese 26; Feralpi Salò 24; Pro Vercelli e Crociati Noceto 23; Carpenedolo 21; Valenzana, Villacidrese e Olbia 18; Pro Belvedere Vercelli 9; Pro Sesto 8. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. Canavese, Crociati Noceto, Feralpi Salò, Pavia, Pro Belvedere Vercelli, Pro Vercelli, Sambonifacese e Valenzana una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 10 GENNAIO): Alghero-Olbia Carpenedolo-Sambonifacese Crociati Noceto-Pro Sesto Feralpi Salò-Rodengo Saiano Legnano-Pro Belvedere Vercelli Mezzocorona-Pavia Pro Vercelli-Sud Tirol Spezia-Villacidrese Valenzana-Canavese
Celano-Carrarese 2-1 Colligiana-Fano rinviata Giacomense-Nocerina rinviata Gubbio-Itala San Marco 0-0 Poggibonsi-Lucchese rinviata Pro Vasto-Bellaria 0-0 San Marino-Prato rinviata Sangiovannese-Bassano 2-2 Sangiustese-Sacilese 1-1
CLASSIFICA: Novara 42 punti; Cremonese 37; Varese 33; Arezzo 31; Benevento 30; Perugia 28; Alessandria 26; Lumezzane 25, Monza e Foligno 20; Lecco 19; Como, Figline e Sorrento 18; Pro Patria e Viareggio 17; Pergocrema 16; Paganese 14. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. Arezzo, Como, Lumezzane, Monza, Pergocrema, Perugia, Pro Patria e Varese, una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 10 GENNAIO 2010): CremonesePaganese Figline-Perugia Foligno-Pergocrema Lecco-Benevento Lumezzane-Viareggio Monza-Arezzo Pro Patria-Alessandria SorrentoNovara Varese-Como
CLASSIFICA: Lucchese 36 punti; Prato 31; San Marino 29; Gubbio 27; Fano e Itala San Marco 26; Sangiovannese 25; Celano 24; Bellaria, Bassano e Sangiustese 22; Sacilese 21; Pro Vasto 20; Carrarese 18; Nocerina 17; Giacomense, Poggibonsi e Colligiana 15. Colligiana penalizzata di 1 punto. Colligiana, Fano, Giacomense, Lucchese, Nocerina, Poggibonsi, Prato e San Marino una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 10 GENNAIO 2010): BassanoPoggibonsi Bellaria Igea-Gubbio Carrarese-San Marino Fano-Sangiustese Itala San Marco-Sangiovannese Lucchese-Giacomense Nocerina-Colligiana Prato-Celano Sacilese-Pro Vasto
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Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
La Reggiana gioca la partita perfetta e umilia a domicilio l’avversario
Lanciano, che crollo Doppietta per Rossi, poi Saverino, Nardini e Stefani VIRTUS LANCIANO 1 REGGIANA 5 VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini 5; Colombaretti 4,5, Moi 4, Antonioli 4,5, Mammarella 5; Perfetti 4,5 (35’ pt Improta 5), Di Cecco 4,5, Sacilotto 5,5, Sansone 5 (40’ st Marfisi sv); Morante 4,5 (45’ pt Aridità 5), Masini 5,5. A disp.: Coppini, De Fabritiis, Di Michele, Colussi. All.: Pagliari 4. REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig 6,5; D’Alessandro 7, Stefani 7, Zini 6,5, Anderson 7; Nardini 8 (42’ st D’Amico sv), Saverino 7,5, Maschio 6,5, Viapiana 7,5; Alessi 7,5 (21’ st Romizi sv); Rossi 7,5 (39’ st Ferrari sv). A disp.: Manfredini, Girelli, Eusepi, Temelin. All.: Dominissini 8. ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso 6,5 RETI: pt 17’ Rossi (R), 45’ Saverino rig. (R); st 7’ Rossi (R), 16’ Nardini (R), 23’ Masini (VL), 37’ Stefani rig. (R). NOTE: spettatori 900 circa, settore ospiti chiuso per decisione del Prefetto di Chieti. Ammoniti: Improta, Sacilotto. Espulso al 45’ pt Chiodini per fallo da ultimo uomo. Angoli 9-0 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 0’; st 2’. L’ultimo rigore della Reggiana a firma di Stefani
LANCIANO – Se esiste una partita perfetta nel calcio, deve avere qualcosa in comune con quella che la Reggiana ha vinto sul campo della Virtus Lanciano. Non solo per il risultato - 5 a 1 con a segno Rossi (doppietta per lui), Saverino e Stefani entrambi su rigore e Nardini – ma per come la partita è stata prima preparata e poi giocata. Per questo il migliore della Reggiana non è un giocatore, per una volta. Il migliore dei granata è Loris Dominissini, capace di stravincere a Lanciano contro una Virtus reduce da 5 risultati utili consecutivi dopo aver espugnato Terni. La seconda vittoria esterna permette alla Reggiana di passare
delle buone vacanze natalizie, al terzo posto in classifica e a 4 punti dalla vetta occupata dal Verona. Non tutto però si spiega con i numeri, anche se la Reggiana conferma di essere la squadra che segna di più nel suo girone (29 gol fatti). I 5 gol del Biondi sono frutto di una superiorità tattica e tecnica che a centrocampo ha schiantato il forte reparto dei rossoneri, seppur privi dell’uomo più in forma degli ultimi tempi, Manuel Turchi. Dominissini presenta un 4-4-1-1 con predilezione per la giocata verticale sull’asse Saverino-Alessi-Rossi che fa saltare gli schemi del mister dei ros-
soneri, Pagliari. L’allenatore frentano ha gli uomini contati, è vero: fuori (oltre a Turchi) Amenta, Vastola, Zeytulaev e Oshadogan. Proprio quest’ultimo firmò la vittoria dei rossoneri nella prima giornata di andata a Reggio, per uno a zero. Gli undici di Dominissini si rifanno con gli interessi, approfittando in maniera intelligente anche delle assenze degli avversari. Proprio sulla fascia destra, occupata da un giocatore fuori ruolo come Perfetti per l’occasione, la Reggiana concretizza la propria abilità di palleggio. Colombaretti vede granata ovunque – anche se la Reggiana gioca con la divisa bianca – mal
supportato da Perfetti in fase di contenimento. Così al 17’ del primo tempo arriva il gol di Rossi, imbeccato da Alessi con un traversone millimetrico a scavalcare i centrali rossoneri. Uno a zero e il gelo cala su un Guido Biondi imbiancato dalla nevicata della sera precedente. La Virtus Lanciano era pure partita bene, pressando la Reggiana nella sua metà campo alla ricerca di sbocchi sulle fasce che però il solo Sansone riusciva ad assicurare. Il gol di Rossi, perfetto nel suo tiro al volo di destro, ha come scoperchiato le difficoltà di una Virtus monca nel suo gioco preferito, quello sulle fasce. L’ordine di
Pescina sprecone. Prima vittoria per Stringara
E’ Bernardo show CAVESE PESCINA VG
2 1
CAVESE (4-4-2): Russo 6,5; Bacchiocchi 5,5, Cipriani 6, D'Orsi 5,5, Carbonaro 6 (14' st Bacchi 6); Schetter 6,5 (21' st Rapino 6), Scartozzi 6, Maiorano 6, Favasuli 6; Turienzo 6,5, Bernardo 7,5 (41' st Tarantino sv). A disp.: Pane, Pozza, Siano, Varriale. All.: Stringara 6. PESCINA VG (4-4-2): Bifulco 6,5; Birindelli 6, Molinari 5,5, Blanchard 5,5, Cesar 5; Locatelli 5,5 (17' st Berra 6), Bettega 6, De Angelis 6,5, Rebecchi 5,5 (26' st Laboragine 5,5); Bettini 4 (6' pt Franciel 5), Cipolla 7. A disp.: Merletti, Pomponi, Di Berardino, Cruciani. All.: Bonetti 6. ARBITRO: Zanichelli di Genova 6,5. RETI: pt 21' e 31' Bernardo (C); st 19' Cipolla (P) NOTE: spettatori paganti 1276 per un incasso di 12584 euro. Ammoniti: D'Orsi, Locatelli, Birindelli, Scartozzi. Angoli 7-6 per il Pescina. Recupero: pt 2'; st 4'. CAVA DE' TIRRENI. La saga dello spreco e del rammarico. Il Pescina costruisce, a tratti domina, butta
via un'infinità di occasioni. E la Cavese, tutta pratica e polmoni, si prende l'intera posta in palio appoggiandosi sui guizzi di Bernardo, sulle sportellate di Turienzo, su una mediana che ha solo muscoli e poche idee. LA PARTITA. De Angelis organizza la regia, Bettega si lancia subito all'avanscoperta, Rebecchi e Cipolla dialogano di fino dietro l'unica punta autentica Bettini. Ed il Pescina in un amen conquista campo e supremazia agevolato pure dai limiti psicologici della Cavese e dalla confusione tattica partorita da Stringara (costretto a rinunciare a Farina, Nocerino e pure a Sorrentino, infortunatosi nel riscaldamento). Bacchiocchi è un mediano e sulla linea dei difensori fa una fatica tremenda (pure perché su quel fronte battono il ferro Rebecchi, Cesar e Cipolla) e lo sbarbatello D'Orsi (diciotto anni, seconda presenza in campionato) resta sempre un passo indietro lasciando saltare i meccanismi di fuorigioco. Come al 2' quando Bettini, illuminato da Bettega, si ritrova all'altezza del dischetto libero di calciare, ma spara incredibilmente su Russo. La ricerca della profondità è sistematica e l'asse di prefe-
renza è sempre quello mancino. Altri due minuti ed i biancoverdi devastano ancora sull'out sinistro: Cipolla s'infila dietro Cipriani, prende il tempo a D'Orsi e viene atterrato, ma dal dischetto Bettini colpisce la base del palo. Altro che Cobra: non c'è veleno nella sua partita e nemmeno forza. Tant'è che dopo il penalty fallito lascia il campo per infortunio. Entra Franciel, ma la Cavese scossa dal doppio pericolo e risollevata nel morale ha il merito di trovare contromisure più efficaci abbassando il raggio d'azione di Maiorano per annacquare i difetti di D'Orsi. L'iniziativa resta biancoverde ed al 19' si grida alle strege: Cesar con un coast to coast manda in tilt l'intero impianto difensivo locale e serve Locatelli che all'interno dell'area piccola spara su Carbonaro. A furia di sbagliare la formazione di Bonetti si ritrova sotto senza nemmeno capire come: Turienzo recupera palla a destra e serve sul secondo palo Favasuli, Bifulco s'oppone al colpo di testa ravvicinato, s'immola pure sul primo tap-in di Bernardo, ma non può nulla sul terzo e decisivo tocco dell'attaccante siciliano. Scherzi del calcio che si tra-
sformano in incubi nel giro di pochissimi minuti: Bifulco salva miracolosamente su spaccata di Turienzo (25'), ma capitola ancora al 31' quando Blanchard e Cesar si dimenticano di Bernardo che solo soletto può capitalizzare di testa il cross velenoso di Carbonaro. Neanche il doppio svantaggio frena l'ardore offensivo del Pescina che allo scadere si divora un'altra occasione colossale: Rebecchi dalla bandierina pesca De Angelis che conclude a colpo sicuro, ma Favasuli salva sulla linea di porta. Il Pescina continua a batter forte pure nella ripresa che Bonetti rinvigorisce con l'ingresso di Berra. L'argentino entra e subito serve Cipolla (19') che silura sul secondo palo, riapre la partita e mette paura a Stringara (fuori Schetter, dentro Rapino per un catenacciaro 5-4-1). Lo spirito garibaldino apre buchi spaventosi tra difesa e attacco (Turienzo sciupa due comodi contropiedi, Bernardo sfiora l'hat-trick con un siluro da fuori) ma è il prezzo da pagare per inseguire la rimonta che non si concretizza per mancanza di precisione nell'ultimo passaggio. Filippo Zenna
Bernardo della Cavese
Dominissini è chiaro: giocare in verticale e velocemente. Arriva così anche il secondo gol, quello che taglia le gambe alla squadra di casa, nonostante l’ingresso del più offensivo Improta sulla fascia destra per l’infortunato Perfetti. Sacilotto perde palla a centrocampo, la Reggiana riparte immediatamente, Rossi si beve Moi e serve Saverino abile a inserirsi nello spazio lasciato vuoto dal centrale rossonero. Chiodini in disperata uscita bassa compie fallo da ultimo uomo: rigore e cartellino rosso per l’estremo frentano. Lo stesso Saverino trasforma (46’) qualche secondo prima che l’arbitro mandi tutti negli spogliatoi. Al rientro la Virtus non può che partire con il piede sull’acceleratore, con Sansone e Improta più vicini a Masini in posizione di centravanti. Inevitabilmente lasciano praterie sulle fasce, dove Nardini e Viapiana spadroneggiano. E’ proprio Nardini al 9’ a servire un assist al bacio per Rossi che deve solo spingere in rete per la doppietta personale. L’esterno destro segna anche il gol che al quarto d’or chiude la partita, con un’azione spettacolare: stop, dribbling secco su Mammarella e tiro sul primo palo di Aridità. Prima del fischio finale però, c’è tempo per il gol della bandiera della Virtus, con Masini lesto a spingere in rete un colpo di testa di Colombaretti sugli sviluppi di un calcio d’angolo (23’st) e per la quinta rete della Reggiana. La cinquina arriva ancora su rigore: Viapiana va via con una serpentina a Moi, che lo stende. Sacrosanto il fischio dell’arbitro che consegna a Stefani la possibilità di aumentare a 8 reti il bottino personale. Il difensore goleador non si fa pregare due volte e spiazza Aridità (37’). La partita perfetta, l’allenatore perfetto: con tali premesse sognare la serie B non è un azzardo, ma un obbligo. Pier Paolo Di Nenno
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26 Sport
1ª Divisione. Spal a segno con Cipriani, ma lenta e prevedibile. Lupi al quinto posto
Il solito Cosenza al San Vito Vittoria netta e meritata con i gol di Fanucci, Bernardi e Stefano Fiore COSENZA SPAL
3 1
COSENZA (3-4-1-2): Pinzan; Fanucci, Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini; Fiore ( 36' st Virga); Danti (43 st De Pascalis), Scotto (27’ st Mortelliti). A disp: Ameltonis, Musca, Giardina, Caccavallo. SPAL (4-4-2): Capecchi, Quintavalla, Licata (39 pt Bortel), Schiavon, Zamboni, Ghetti, Cazzamalli, Migliorini (22 st Valtulina), Bazzani, Centi, Cipriani. A disp: Ioime, Lorenzi, Bedin, Marongiu, Rossi. ARBITRO: Bagalini di Fermo MARCATORI: 10 pt Fanucci, 23 pt Cipriani, 29 pt Bernardi, 26 st Fiore NOTE: Spettatori 4000 circa. Terreno di gioco allentato per la pioggia, cielo nuvoloso, freddo pungente e pioggia nel finale. Si è giocato sotto la luce dei riflettori. Ammoniti: Centi, Ghetti, Quintavalla, Cipriani; Fiore, De Rose. Angoli 6-0. Recupero : 2'pt -5'st di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Lupi in formato casalingo, praticamente infallibili. Con l’esito della gara senza diritto di replica per gli avversari, nonostante le premesse grigie della vigilia con i dubbi relativi alla formazione e alle precarie condizioni di Fiore, Maggiolini e Bernardi. Senza dimenticare l’assenza di Raffaele Biancolino. E invece, finale del 2009 con i fiocchi, zona play off centrata (in attesa del recupero RavennaPortogruaro) e attesa per il mercato di riparazione che potrà dare qualcosa in più al 2010 che va ad iniziare. Il freddo pungente non ha intimidito per niente i rossoblù che hanno vinto con merito sulle giocate dei calciatori che dovevano essere in dubbio e invece si sono rivelati l’armai in più nella vittoria contro la Spal. Toscano ha cambiato qualcosa, mettendo in campo un 3-4-3 mascherato, diventato in diverse circostanze un 34-1-2 con Fiore dietro le due punte Scotto e Danti. L’esito è stato positivo, e il Cosenza non ha risentito dell’assenza di Biancolino, diventando più imprevedibile nella tre quarti di campo avversaria. Spal discreta nel primo tempo, quasi invisibile nella ripresa, per la bella prova dei Lupi, con una difesa alta e decisa, negativa solo in occasione dell’incomprensione tra Di Bari e il portiere Pinzan che ha innescato il lob vincente di Cipriani. CRONACA - La gara inizia a ritmi blandi, con i biancocelesti di Notaristefano che provano a menare le danze, ma alla prima occasione sale in cattedra Stefano Fiore che serve Bernardi. Calcio di punizione, sulla susseguente battuta arriva un corner. Maggiolini disegna una parabola allungata dagli scugnizzi Scotto prima e Danti poi, sulla quale interviene Fanucci di giustezza per il gol del vantaggio. La Spal non ci sta e sale alla ricerca del gol del pareggio. Per qualche minuto sembra che il Cosenza subisca le giocate e la forza fisica di Bazzani e Cipriani. Al 13’ è Bazzani a liberare al tiro Schiavon che calcia alto sulla traversa. Due minuti do-
PAGELLE COSENZA PINZAN (6) - Incerto in occasione di un’uscita, poi, col fiato sul collo, mantiene con sufficienza la zona difensiva. FANUCCI (7) - La migliore prova stagionale e non solo per il gol del vantaggio. Difende con acume e scende in avanti come si chiede ai difensori che partecipano alla fase di proposizione. PORCHIA (6.5) - Capitano. Ci mette grinta, cuore e voglia, fa sentire il peso della voglia di vittoria sugli avanti avversari. DI BARI (5.5) - Errore in occasione del pareggio della Spal. Non ha brillato, pur giocando con un certo impegno BERNARDI (7.5) - Non è una sorpresa e riesce sempre rendere difficile il compito dei difensori e degli attaccanti estensi che gli capitano a tiro. Gol e qualità alla “Tardelli del San Vito”. DE ROSE (6.5) - Buona prestazione in mediana, frutto di una quantità e di una abnegazione classica per lui. ROSELLI (6.5) - Stesso discorso fatto per De Rose. Lotta e corre nella zona di campo a lui assegnata. Riparte come una lepre. MAGGIOLINI (7) - Non doveva giocare, eppure è stato tra i migliori. Ripaga per l’errore di Taranto.
Il difensore rossoblù Fanucci mette in rete la palla dell’1-0 dopo il tocco di Danti
po è ancora Fiore protagonista: pennellata per Danti sulla destra. Il furetto prova l’uno due che non gli riesce per poco. Un minuto dopo è Cazzamalli di testa a mettere i brividi al San Vito e al 18’ Bazzani, in mischia, non approfitta di un disimpegno poco efficace di Pinzan. Lo stesso pipelet si rimette in riga salvando a valanga su Cipriani. Il Cosenza soffre un po e prova a risalire al 22’ quando, Maggiolini, di sinistro calcia sulla rete esterna. Siamo al prologo
del pareggio che è frutto di un errore di Di Bari che passa palla indietro al portiere, senza vedere Cipriani che, con un lob velenoso, gela il San Vito. Pari e patta e si ricomincia da capo. Sei minuti e ancora Cosenza in gol. Maggiolini ci crede e va in percussione sulla sinistra. Supera un avversario e calibra un lob perfetto smanacciato dal portiere, la palla diventa un assist per Bernardi che segna di precisione. Ci sarebbe anche l’occasione per fare 3 a 1 ma Danti
sbaglia. Ripresa con la Spal senza mordente. Il Cosenza difende alto e bene e riparte. E chiude la partita sull’asse Scotto-Fiore con il fuoriclasse rossoblù che manda in delirio il San Vito insaccando di controbalzo nel sette. Finale ancora da Lupi con Danti che entra in area di potenza e sfiora il 4-1. Cosenza concreto e vincente, con tanta qualità dalla cintola in sù; se giocasse fuori casa come al San Vito, toccherebbe il cielo con un dito.
FIORE (7.5) - Fuoriclasse, illumina e concretizza la scena rossoblù. Delizioso e cecchino infallibile. Festa doppia per lui. (Dal 36' st VIRGA (SV); DANTI (7) - Pressing asfissiante che incide molto sulla gara. Accelerazioni e un quasi gol. Marchio di fabbrica rossoblù. (Dal 43' st DE PASCALIS (SV); SCOTTO (7) - Come per Danti. Nel motore del pressing cosentino che mette a disagio le retroguardie avversarie. Cerca l’uno-due e offre a Fiore la palla del 3-1 (Dal 27' st MORTELLITI (6) - Impegnato nella fase finale che serve a far scorre il cronometro verso i tre punti). al. ru.
Fiore: «Sento l’affetto della gente e per questo ho stretto i denti e sono sceso in campo»
Petrocco in pole per la porta dei Lupi Carnevale e Chianello aprono al mercato. Mirabelli però prima deve vendere COSENZA - Sala stampa col vestito di festa, una sfilata di sorrisi e ottimismo. La bella prova dei Lupi ha reso tutti felici in vista del Natale. E dopo i volti tirati del dopo Taranto, anche il presidente Giuseppe Carnevale arriva in sala stampa per gli auguri di rito e un tappeto di prospettive per il 2010. «La nostra è una squadra che può fare bene e lottare per qualcosa di importante. La sconfitta di Taranto brucia ancora perché potevamo essere davvero in alto, ma è arrivato il momento di pensare al futuro. Tra Natale e Capodanno ci saranno delle novità e dunque torniamo sul mercato, con movimenti in entrata e in uscita. Qualcuno ad inizio stagione parlava di salvezza ma non possiamonasconderci. Se riusciamo ad ovviare a questi problemi di natura mentale sono convinto che tutti dovranno fare i conti con noi». Gli fa eco l'Ad Pino Chianello. «La squadra ha fatto davvero una bella gara. Siamo contenti e stiamo qui a valutare cosa dobbiamo fare ancora per il futuro. Noi siamo aperti a tutti, ma al di là delle attestazioni di stima, in pochi si sono fatti avanti. Di gesti concreti non ne abbiamo ancora registrati. Il mercato? Siamo attenti a quello che succederà. Qualcosa faremo». Apertura ai movimenti di mercato. Prima di comprare, però, il Cosenza dovrà vendere, lo sa bene l’artefice e costruttore del team rossoblù, Massimiliano Mirabelli.Il dg avràil suoda fare per realizzare movimenti in uscita, ma ha in mente le soluzioni giuste. Sul piede di partenza ci sono sicuramente i difensori Amico, Nastasi e Ungaro. Acentrocampo difficileche restiMarsili che pare orientato verso il Taranto. Resterà in rossoblù Mario La Canna. Con le valigie in mano Olivieri. In avanti Fabio Ceccarelli è pronto a di-
Petrocco, il portiere che potrebbe arrivare al Cosenza; segue Maggiolini al cross
re ciao al Cosenza (lo vuole la Nocerina e forse la Cisco Roma), poche chance di restare per Francesco Mortelliti. Capitolo a parte per Raffaele Biancolino che potrebbe restare. Non reggono al momento le voci di uno scambio con Fava. Si vedrà. Se partissero alcuni attaccanti, una chance si aprirebbe anche per Manolo Mosciaro, ora al Catanzaro, cosentino doc. Abbiamo lasciato in coda la questione del portiere. Pinzan, professionista serio, non ha convinto fino in fondo e rischia il
posto. Si parla di uno scambio (difficile) con Fumagalli del Marcianise (ma i campani non vogliono privarsi del loro portiere). La vera pista del numero 1 è quella che porta a Brindisi, dove Giancarlo Petrocco 32, anni, pupillo del dg, non aspetta altro che trasferirsi in rossoblù. E Pinzan sarebbe destinato a fare la strada inversa. Non bisogna dimenticare che, dopo le feste, tornerà disponibile Gabrieli, un portiere sul quale lo stesso Mirabelli punta molto. In difesa la situazione è fluida.
Si è detto più volte di Aniello Parisiche sarebbe felicissimo di tornare ma dalle ultime notizie, non ci saranno ritorni di calciatori della scorsa stagione. Compreso Stefano Ambrosi, che la Cisco non lascia libero. I colpi di mercato in ingresso ci saranno, ma solo dopo le cessioni. Non resta che attendere. TOSCANO E FIORE - Vittoria meritata lo sostiene anche il tecnico Mimmo Toscano, la maschera della soddisfazione. «La partita l’abbiamo fatta sempre noi. Devo dire che i ragazzi hanno risposto alla grande in tutti i reparti. Solo una disattenzione, direi forse una incomprensione, in occasione del loro pareggio. Poi tutto bene. Fiore è stata superlativo, a cosa servono le parole, basta vedere cosa ha fatto oggi in campo e con quale facilità. Il mercato? Di queste cose non so nulla, parlatene con la società...». Arriva Alessandro Bernardi. «Felici e contenti di aver cancellato la brutta esibizione di Taranto. Abbiamo giocato con attenzione e siamo sicuri di potercela giocare con chiunque. Sogno una terza promozione di fila, sarebbe bellissimo poterlo fare qui, dove oramai sono di casa». Sipario con la stella rossoblù Stefano Fiore. «Sento l’affetto della gente e anche per questo sono sceso in campo nonostante qualche problema che ho avuto nel finale della settimana. La classifica è buona, bisogna crederci e se il processo di crescita continua si può guardare in alto». Fiore ha giocato da campione e da operaio, rischiando qualcosa per un fallo di reazione e per la gioia incontenibile di poter mostrare la maglia con dedica alla figlioletta Cloe in occasione dell’eurogol finale. al. ru.
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Sport 27
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Risultati e classifica Aversa-Isola Liri
2-0
Barletta-Igea V.
4-2
st 7' Chietti, 34' st Prisco
pt 7'Agostinelli (I), 11' Carozza (B); st 7' Mottola (I), 16', 29' e 45' Infantino (B)
18ª giornata Marcatori
CATANZARO
38
17 13 2
2 37 13 9
9
0
0 22 4
8
4
2
2 15 9 24 +6
Brindisi-Melfi
3-0
JUVE STABIA
38
18 11 5
2 35 17 9
6
3
0 18 5
9
5
2
2 17 12 18 +2
Cassino-Manfredonia
1-0
CISCO ROMA
33
17 9
6
2 22 9
8
7
1
0 13 1
9
2
5
2
9
8 13 0
GELA
31
18 9
4
5 23 13 9
6
0
3 14 8
9
3
4
2
9
5 10 -5
SIRACUSA
31
18 9
4
5 21 13 9
6
2
1 13 3
9
3
2
4
8 10 8
-5
BRINDISI
29
18 8
5
5 27 21 9
7
2
0 16 5
9
1
3
5 11 16 6
-7
pt 10' Fiore, 16' e 46' Da Silva st 13' (r) Giannone
Cisco Roma-Catanzaro Post. Stasera, ore 20:45
Gela-Juve Stabia
0-2
Monopoli-Vico Eq.
3-0
CASSINO
28
18 8
4
6 24 22 9
4
2
3 12 12 9
4
2
3 12 10 2
-8
Scafatese-Vibonese
2-2
BARLETTA
27
18 7
7
4 19 19 9
5
3
1 12 8
9
2
4
3
-8
pt 11’ Sifonetti (S); st 12’ e 31’ (r) Di Mauro (V), 35’ (r) Sifonetti (S)
MONOPOLI
23
18 6
5
7 21 22 9
3
3
3 10 9
9
3
2
4 11 13 -1 -13
Siracusa-Noicattaro
AVERSA
22
18 5
7
6 21 21 9
3
5
1 11 8
9
2
2
5 10 13 0 -14
SCAFATESE
21
18 4
9
5 19 23 9
3
5
1 13 11 9
1
4
4
6 12 -4 -15
MANFREDONIA
21
18 5
6
7 15 20 9
4
2
3 12 11 9
1
4
4
3
MELFI
19
18 5
4
9 24 26 9
4
3
2 17 10 9
1
1
7
7 16 -2 -17
ISOLA LIRI
16
18 4
4 10 13 29 9
3
3
3
9 11 9
1
1
7
4 18 -16 -20
VIBONESE
15
18 3
7
8 11 21 9
2
3
4
4
8
9
1
4
4
7 13 -10 -20
VICO EQ.
14
18 2
8
8 10 19 9
1
6
2
7
7
9
1
2
6
3 12 -9 -22
NOICATTARO
13
18 2
7
9 19 33 9
2
3
4 13 18 9
0
4
5
6 15 -14 -23
8
18 1
6 11 13 33 9
1
4
4
0
2
7
6 21 -20 -27
st 10' Vicentin, 39' Peluso
pt 16' Vincenti; st 33' Volpe, 42' Loseto
pt 15' Nigro; st 8' Nigro
Prossimo turno
2-0
19ª giornata 10/01/10 ore 14.30
Catanzaro-Cassino Igea V.-Gela Isola Liri-Siracusa Juve Stabia-Monopoli Manfredonia-Scafatese Melfi-Barletta Noicattaro-Brindisi Vibonese-Cisco Roma Vico Eq.-Aversa
IGEA V.
7 12 9
7 11 0
9
-5 -15
11 Reti: Ciofani (4) (C.Roma) 9 Reti: Da Silva (Brindisi); Longoni, Mosciaro (2) (Catanzaro); Vicentin (J.Stabia); Chiaria (Melfi) 7 Reti: Perna (Aversa); Infantino (Barletta); Lacarra (Monopoli) 6 Reti: Mezgour (Cassino); Caputo (1) (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Agostinelli (Igea V.); Capparella (2), De Angelis (J.Stabia); Arcamone (Melfi); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore, Moscelli (Brindisi); Giannone (1) (Cassino); Montella (Catanzaro); Cammarota (2) (Gela); Peluso (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Corsale, Pignatta (1) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Di Maio (Catanzaro); Cunzi (Gela); Raffaello (1) (Isola L.); Balistreri (1) (Monopoli); Giampaolo (Noicattaro); Sifonetti (3) (Scafatese) 3 Reti: Sarli (Aversa); Fanasca (Barletta); Croce (Cassino); Criniti (Gela); Angotti (Igea V.); Federici (1) (Isola L.); Amore (J.Stabia); Luppi, Nossa (Manfredonia); La Porta, Lo Iacono (Melfi); Lisi (Monopoli); Lorusso Be. (Noicattaro) 2 Reti: Chietti (Aversa); Simoncelli (Barletta); Albadoro (Brindisi); Bardeggia, Martinelli, Scappaticci (Cassino); Ciano (Catanzaro); Manca, Pasca (1) (Gela); Grillo (1) (Igea V.); Bianchini (Isola L.); Vianello (J.Stabia); Caccavale, Loseto (Monopoli); Colluto, Doria, Ladogana, Piano, Zotti (Noicattaro); Bigatti (1), De Angelis, Nigro, Pagani (Siracusa); Camilucci, Di Mauro (1), Omolade, Riccobono (Vibonese); Trapani (Vico E.)
Juve Stabia irresistibile nella delicata trasferta siciliana
Balzo dei campani
Vicentin e Peluso per il colpaccio a Gela
Ad Aversa si ferma la corsa dell’Isola
GELA JUVE STABIA
0 2
GELA (4-3-3): Nordi 6,5; Rosamilia 6, D'Aiello 4, Di Muro 6, Scopelliti 6; Schiavon 6,5, Cammarota 6, Zaminga 6 (32' Lordi 6); Vianello 5,5 (30' st Criniti 5), Pasca 4,5, Vigna 5 (30' st Manca 5,5). A disp.: Ferla, Viviano, Carraro, Rabbeni. All.: Provenza 5,5. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6 (1' st Panico 7,5); D'Ambrosio 6, Fabbro 6, Maury 6, Moretti 6,5; Capparella 6, Ruscio 6, Acoglanis 6 (17' st Marano 6), Peluso 7,5; De Angelis 6,5, Vicentin 6,5 (37' st Dall'Acqua). A disp.: Gritti, Ametrano, Mineo, Gomes. All.: Rastelli 6,5. ARBITRO: D'Alesio di Forlì 5. RETI: st 10' Vicentin, 39' Peluso. NOTE: Spettatori 1.500 circa, un centinaio provenienti da Castellammare. Ammoniti: Peluso, Cammarota, Mauri, Rosamilia e Marano. Espulso al 19' pt D'Aiello (G) per fallo violento. Angoli 6-4 per la Juve Stabia. Recuperi: pt 4'; st 3'. GELA. Sotto l'albero la Juve Stabia trova due doni, ben confezionati dal pessimo direttore di gara e da un Gela ancora una volta ingenuo. In attesa del posticipo tra Cisco Roma e Catanzaro, le vespe si godono il primo posto. Il Gela gioca, la Juve Stabia vince. Giocando 70 minuti con l'uomo in più. Sono le individualità a fare la differenza. Vicentin segna nell'unica occasione, Pasca la spreca sparando su Panico. Sul piano del gioco, gli ospiti sono stati messi sot-
to dal Gela. Bravi soltanto nella fase finale della ripresa, quando, con i biancazzurri in avanti hanno sfruttato le ripartenze. La cronaca. Gela vicinissimo al gol dopo quattro minuti. Dall'angolo di Schiavon il liberissimo Vigna batte a colpo sicuro ma una gamba gialloblù evita che il pallone finisca in porta. L'inizio dei giocatori di Provenza è aggressivo. Zaminga e Schiavon vanno in pressing sui possessori di palla avversari, non consentendo di ragionare. Da una conclusione di Vianello il secondo pericolo per la porta di Soviero. Svolta della partita al 19'. Pasca viene colpito al volto e rimane a terra a centrocampo, Peluso prosegue l'azione e va alla conclusione. D'Aiello cerca di fermarlo fallosamente e viene espulso, mentre Peluso se la cava con un giallo. Gela in dieci (quarta espulsione consecutiva nelle ultime quattro gare) e arbitro nel pallone totale. Ci si attende una Juve Stabia spavalda ma sono Cammarota e compagni a comandare. Clamoroso l'errore di Vianello al 27'. In vantaggio su Ruscio, sbaglia l'anticipo e consente al centrocampista napoletano di andare alla conclusione da posizione defilata: Nordi si salva in due tempi. Pur con l'uomo in più è sempre il Gela a dettare i tempi. La Juve Stabia non si vede mai dalle parti di Nordi se non con tiri da lontano. Provenza riequilibra la difesa, togliendo l'ottimo Zaminga e inserendo Lordi. Si passa dunque al 4-4-1, con Pasca che prova a destreggiarsi tra due-tre avversari senza costrutto.
Chietti e Prisco in rete AVERSA ISOLALIRI
Panico della Juve Stabia, gran protagonista a Gela
Il Gela ci riprova al 34' con la bomba di Cammarota dai sedici metri dopo una bella combinazione con Vianello. Occasione sprecata in contropiede da Peluso, che buca sulla sinistra ma trova il piede di Di Muro sul cross basso e teso. Capparella si vede per la prima volta al 40' con un bolide che sorvola di pochissimo la traversa: Nordi era ben posizionato. Non c'è Soviero al rientro dagli spogliatoi. Al suo posto uno dei tre ex, Panico, che si rivelerà decisivo. Conclusione debole di Peluso dopo 9 minuti, parata in due tempi di Nordi. Juve Stabia più aggressiva. Al 10' potrebbe passare in vantaggio, ma il diagonale di Peluso viene deviato in angolo d uno splendido Nordi.
Sugli sviluppi del corner Vicentin in torsione trova il varco giusto per andare al gol e la Juve Stabia passa. Al 19', Capparella manca il colpo del ko sull'ennesima incursione dalla sinistra di Peluso. Impossibile il gol sbagliato da Pasca al 20'. Per una volta sfugge al suo diretto avversario ma solo davanti a Panico si fa ipnotizzare. Sulla respinta Cammarota non trova il tap in vincente. Rosamilia al 25' ci prova dai venti metri ma Panico non fa rimpiangere Soviero. In contropiede Peluso trova la rete del 2-0 scartando anche il portiere. La partita ovviamente finisce in quel momento. I tre punti vanno alla Juve Stabia, cui basta poco, pochissimo per vincere senza grandi meriti la partita. Fabrizio Parisi
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AVERSA (4-3-3): Pettinari 6,5; Ciminari 6,5 (22' st Bertoncini 6), Parisi 6 (29' pt Campanella 6,5), Di Girolamo 6,5, Pistillo 6,5; Arini 7, Massimo 6,5, Mariniello 6,5; Chietti 7 (44' st Salve sv), Prisco 6,5, Tovalieri 7. A disp.: Cavaliere, Prisco V., Cozzolino, Longo. All.: Sergio 7. ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo 5; Mallardi 5, Mucciarelli 5, Paolacci 5,5 (34' pt Matrisciano 5), La Rocca 5; Raffaello 6, Gennari 5, Falco 5 (22' st Carboni 5); Simonetta 5 (30' st Bussi sv), Federici 5, D'Alessandro 5. A disp,: Fiorini, Costanzo, La Cava, Cirelli. All.: Grossi 5. ARBITRO: Quartarone di Messina 6. RETI: st 7' Chietti, 34' st Prisco. NOTE: spettatori 500, 30 circa provenienti da Isola Liri. Espulso al 9' st Mallardi. Ammoniti: Mallardi, Parisi. Angoli 8-2 per l'Aversa Normanna. Recupero: pt 3'; st 4'. AVERSA. L'Aversa Normanna supera l'Isola Liri con il più classico dei risultati e si assicura un felice Natale. Al “Bisceglia” si è giocata una delicata sfida salvezza tra due compagini a caccia di punti pesanti. La partita è stata vinta dalla squadra di casa, che ha superato i laziali nel secondo tempo. Entrambi i tecnici puntavano su un offensivo 4-3-3 con l'Aversa, però, costretta a fare a meno del bomber Perna out per infortunio. Al fischio d'inizio è subito Isola Liri con un tiro di Raffaello dopo 52'' che non mette paura a Pettinari il quale interviene e blocca.
Nei primi minuti l'Aversa mantiene il pallino del gioco, ma si fa vedere solo al 10' con Tovalieri che sfrutta male una punizione di Massimo e calcia alto. Sul fronte opposto è Simonetta, al 13', a sbagliare un tiro ravvicinato che praticamente diventa un passaggio a Pettinari. Il match non regala particolari emozioni e risulta piuttosto spento, fatta eccezione per un'azione di Tovalieri al 23' che, però, non sortisce particolari effetti. L'Aversa Normanna si fa rivedere al 37' con Arini: quest'ultimo scaglia una sassata dalla distanza che finisce di non molto alta sopra la traversa della porta difesa da Mangiapelo. E' praticamente l'ultima azione del primo tempo che finisce così com'era iniziato. Dopo l'intervallo sia Grossi che Sergio non effettuano sostituzioni e le formazioni si ripresentano in campo con lo stesso schieramento e gli stessi effettivi del primo tempo. Al 6' sono i padroni di casa a farsi vedere ancora con Tovalieri il cui tiro, però, è alto. L'azione è solo preambolo al gol di Chietti che arriva un un minuto dopo con un diagonale del centrocampista che fulmina Mangiapelo. L'Aversa, dopo il gol, si trasforma e cerca il raddoppio che al 13' non arriva poiché un tiro di Prisco termina di poco a lato. Dopo aver subito la rete, i biancorossi di Grossi restano anche in dieci per l'espulsione di Mallardi e soccombono all'Aversa Normanna che ci prova costantemente come al 28' con un tiro a giro di Pistillo che finisce di poco sul fondo. E' il 34': la testa di Prisco salta ancora una volta più alta di tutti e trafigge per la seconda volta l'estremo difensore dell'Isola Liri.
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28 Sport
I gialloverdi compromettono il risultato già alla fine del primo tempo
Da Silva scioglie il Melfi Doppietta del brasiliano. Rodolfi cambia nella ripresa, senza effetti BRINDISI MELFI
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BRINDISI (4-3-3): Petrocco 6; Panarelli 6,5, Idda 6, Taurino 6, Pasqualini 6,5; Fiore 7,5 (42' st Caravaglio sv), Minopoli 6, Battisti 7; Moscelli 6,5, Da Silva 7,5 (36' st Albadoro sv), Siclari 7 (23' st Suriano 6). A disp.: Ferrante, Maulella, Piccinni, Alessandrì. All.: Silva 7. MELFI (4-5-1): Careri 5,5; Rogato 6,5, Sicignano 5,5, Vignati 5,5, Naglieri 5,5; Lo Iacono 6,5, El Kamch 6,5, Bulla 6 (2' st Viola 6), Mitra 6, D'Andria 5 (1' st Pellecchia 6); La Porta 5. A disp.: Scarzanella, Arvia, Marino, Del Fonso, Arcamone. All.: Rodolfi 6. ARBITRO: Massa di Imperia 6. RETI: pt 10' Fiore, 16' e 46' Da Silva. NOTE: spettatori 1500 circa con rappresentanza da Melfi. Ammonito: Vignati. Angoli 7-1 per il Brindisi. Recupero: pt 1'; st 2'. BRINDISI - Il Melfi chiude l'anno con una pesante sconfitta patita sul campo del Brindisi. Emblematico il 3-0, tra l'altro maturato nel corso di un primo tempo dominato dalla formazione di casa. La squadra di mister Rodolfi deve fare a meno di diverse pedine, fra cui Chiaria e Arcamone, anche se riesce a recuperare Naglieri e El Kamch. Di contro, il Brindisi di mister Silva è reduce da una settimana tesa, con il mercato che incombe e con lo sciopero dei tifosi in curva per il cammino in campionato. Il Melfi scende in campo con un 4-51 molto prudente, con Bulla fra i reparti e con l'isolato La Porta in
avanti, mentre i pugliesi rispolverano il 4-3-3, con l'inserimento a sorpresa di Siclari dall'inizio. Dopo 4 minuti, il Brindisi sfiora già il vantaggio con un azione nata dalla sinistra, con Da Silva prima e Siclari poi, che non riescono a trovare lo specchio della porta. Al 10', la gara del Melfi si fa subito in salita: con una bella azione manovrata i giocatori locali liberano Fiore che, dal limite, con un sinistro preciso sul secondo palo sblocca il punteggio. La risposta dei gialloverdi è affidata, al 14', ad un destro di Lo Iacono, che si spegne però sul fondo. Due minuti più tardi, Moscelli difende il pallone e appoggia indietro per Battisti che vede sulla sinistra la sovrapposizione di Pasqualini, il quale mette in mezzo un insidioso cross, su cui Da Silva è pronto ad arrivare di testa per il gol del 2-0. Il ritmo si abbassa con la squadra di mister Rodolfi incapace di costruire gioco nella metà campo avversaria ed è ancora il Brindisi a rendersi pericoloso. Al 35', Moscelli si esibisce in una discesa centrale, partendo dal cerchio di centrocampo fino in area dove riesce a guadagnare un corner. Sugli sviluppi dello stesso, il pallone finisce sui piedi di Battisti che è abile nel trovare lo spazio per il sinistro, che si spegne sull'esterno della rete. Al 38', il Melfi beneficia di una punizione interessante dai 25 metri: sul punto di battuta si presenta La Porta che riesce a superare la barriera ma il suo tiro, seppur preciso, è debole e viene neutralizzato dal portiere avversario. Al 40' è ancora Melfi, questa volta con Lo Iacono che, dalla de-
stra, prova a incrociare sul secondo palo, ma il tiro si spegne a lato. Un minuto più tardi, El Kamch, da oltre 30 metri, prova a sorprendere la difesa biancoazzurra ma il potente tiro si infrange sulla traversa e sulla ribattuta non c'è nessuno pronto a ribattere. Al 43' è ancora Battisti a provarci, questa volta di testa, sugli sviluppi del corner. Sul finire di tempo, ecco il terzo gol del Brindisi: dal limite ci prova Da Silva, che sfruttando una deviazione beffa l'incolpevole Careri. Dopo l'intervallo, mister Rodolfi prova a cambiare qualcosa inserendo Pellecchia e Viola rispettivamente per D'Andria e Bulla ma la gara non cambierà e la ripresa regalerà poche occasioni. Il primo tiro infatti arriva soltanto al 25', con Viola da fuori a cui fa seguito, tre minuti più tardi, il tentativo di testa di Vignati, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 31', con un Brindisi impegnato a controllare il punteggio, concedendo anche del riposo Fiore e Da Silva, è ancora Melfi: La Porta, dalla destra, servito sul filo del fuorigioco, raggiunge il fondo ma il suo cross teso e insidioso viene controllato da Petrocco. Al 33', Mitra allora ci prova su punizione, da oltre 25 metri, con un tiro teso ma di poco alto sopra la traversa. Sarà di Suriano invece il primo tiro della ripresa dei padroni di casa con un sinistro che termina di poco fuori. Al 44' è nuovamente legno per il Melfi, questa volta con il giovane Pellecchia, che si libera bene dal limite ma colpisce in pieno l'incrocio dei pali. Mino Pica
La gioia di Da Silva dopo il primo gol. Sotto Naglieri impegnato in difesa. Le foto sono tratte da www.footballbrindisi.it/
Le pagelle Gara sotto tono da parte di tutti
Rogato il migliore CARERI (5,5) - Subisce tre gol nonostante abbia poche responsabilità. Il tiro di Fiore così come il primo gol di Da Silva sono imparabili mentre sul terzo la deviazione fortuita rende impossibile ogni suo intervento. ROGATO (6,5) - Paga, insieme al reparto, la forza degli avversari; nella ripresa si fa vedere spesso in avanti dando maggiore spinta sulla destra. SICIGNANO (5,5) - Da Silva, con il modulo brindisino, a volte è isolato tuttavia riesce a firmare due gol. VIGNATI (5,5) - L'unico ammonito della gara offre una prestazione insufficiente per evitare gli attacchi pugliesi; nella ripresa spesso, sui calci piazzati va in avanti e al 28' sfiora anche il gol. Il portiere Petrocco impegnato da Lo Iacono. In basso il colpo di testa del centravanti brasiliano
NAGLIERI (5,5) - Raramente nell'azione del gioco, prova nella ripresa ad accentrarsi e guadagnare metri ma è una gara da dimenticare per l'intero reparto. LO IACONO (6,5) - E' fra i più pericolosi dei suoi. Firma il primo tiro al 14', ci prova anche nel finale del primo tempo e della ripresa, cerca spazi e nel finale cerca di dare maggior peso al reparto avanzato. EL KAMCH (6,5) - Il suo peso in mezzo al campo si fa sentire, spettacolare il suo tiro da 30 metri che però si infrange sulla traversa. BULLA (6) - Ha il ruolo di accorciare i reparti e fare da regista nel gioco ma dopo il gol subito non è facile tenere le distanze e la gara diventa subito più impegnativa. MITRA (6) - Il capitano lotta e corre sino al 90' ma non basta, a pochi minuti dalla fine una sua punizione illude i tifosi gialloverdi, il tiro è insidioso ma termina di poco alto. D'ANDRIA (5) - Assente dal gioco, tocca pochi palloni e non a caso esce subito dopo il primo tempo. LA PORTA (5) - Chiamato ad un ruolo difficile, è troppo isolato in avanti, corre, si impegna ma le difficoltà oggettive della gara influiscono sulla sua valutazione. VIOLA (6) - Entra ad inizio ripresa per dare maggiore lucidità, il Brindisi controlla ma la sua prova è comunque positiva. PELLECCHIA (6) - Ha voglia e nel finale dimostra il suo valore con una splendida conclusione che però colpisce l'incrocio dei pali. MISTER RODOLFI (6) - Disegna una squadra quadrata contro un Brindisi che in casa si è sempre espresso ad alti livelli. Il primo tiro nello specchio subito coincide però con lo svantaggio. Le assenze e il valore dell'avversario equivalgono ad una sconfitta meritata.
Mitra a centrocampo. Sotto Moscelli in azione
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Sport 29
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Spogliatoio «Un ko meritato. Nella ripresa qualcosa di buono»
Rodolfi senza scuse LA SODDISFAZIONE PUGLIESE "BUONA LA prestazione della squadra. Sono molto contento per i ragazzi, per la bella gara disputata, per i tre punti conquistati che ci consentono di chiudere sereni l'anno". Massimo Silva si presenta in sala stampa con un bel sorriso. Una bella prestazione scaccia le amarezze. "Ora dobbiamo invertire la tendenza in trasferta - aggiunge il tecnico della squadra biancazzurra -. Già a cominciare dalla prossima gara di Noicattaro. Siamo a due punti dalla zona play off e si tempo per recuperare il terreno perduto ne abbiamo a disposizione, sempreché si inverta la rotta in trasferta". Silva spiega l'utilizzo di Siclari e il ritorno al 4-3-3. "In settimana - dice il tecnico - ho
BARLETTA IGEAVIRTUS
avuto indicazioni in questo senso dall'andamento degli allenamenti. Siclari mi è parso nella condizione giusta per utilizzare questo modulo". "Continua ad andarmi tutto bene - dice William Barbosa Da Silva -, non potete immaginare quanto sia contento per i due gol segnati. Ovviamente ringrazio i miei compagni perché è anche grazie a loro che noi attaccanti mettiamo la palla nella rete avversaria". Da Silva si augura che dopo le festività natalizie la squadra possa invertire la tendenza in trasferta. "Credo che ci riusciremo - aggiunge l'attaccante -, la squadra ha le potenzialità per giocare con la stessa intensità anche lontano da Brindisi".
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BARLETTA (4-3-3): Di Masi 6; Cutrupi 7,5, Marchetti 6 Sportillo 6,5 Legittimo 6; Rescio 5,5 (12' st Khoris) Muwana6,5, Menicozzo 6,5; Carozza7, Fanasca 6,5 (39' st Romeo sv), Infantino 8 (47' st Stefanini). A disp.: Bersellini, Lanotte, Manganaro, Bendjemia. All. Sciannimanico IGEA VIRTUS (4-4-1-1): Cilli 6,5 (47' st Rocco sv); Stelitano 5, Mottola 5, Magnanesi 4,5, Lo Verde 5; Benloukilia 4,5, Procopio 7, Lucio 5,5, Stella 5,5 (12' st Infimo 5); Grillo 6; Agostinelli 6,5 (33' st Angotti sv). A disp.: Genovese, Calarco. All. Zampollini ARBITRO: Borriello di Mantova RETI: pt 7'Agostinelli (I), 11' Carozza (B); st 7' Mottola (I), 16' Infantino (B), 29' Infantino (B), 45' Infantino (B). NOTE: ammoniti Menicozzo (B), Infantino (B), Agostinelli (I); calcio d'angolo 7 a 2 per il Barletta. Recupero: pt 2'; st 3' BARLETTA. Lello Sciannimanico era stato chiaro: guai a sottovalutare l'Igea Virtus. Ed i biancorossi, in effetti, devono sudare le famigerate sette camice prima di aver la meglio sui siciliani di Mauro Zampollini, capaci di andare per due volte in vantaggio nel corso del match ma letteralmente frastornati dal sontuoso ritorno dei padroni di casa. Pronti - via ed il Barletta sfiora il vantaggio: Rescio s'invola a tu per tu con Cilli, che gli smorza il rasoterra in calcio d'angolo. La doccia fredda per i padroni di casa giunge al 7': Procopio imbecca pregevolmente Agostinelli in area di rigore, ed il navigato bomber di orgini romagnole trova la girata vincente che lascia impietrito Di Masi e gela il “Puttilli”.
BRINDISI. Nessun alibi per il Melfi di mister Rodolfi. La partita è divenuta subito difficile per i gialloverdi, che dopo soli 16 minuti si sono ritrovati sotto di due gol nonostante il tecnico abbia voluto affrontare la gara con una squadra compatta, con la classica linea a 4 e con Bulla in mezzo ai reparti. Non sono mancate le occasioni in realtà ma solo quando il punteggio era abbondantemente nelle mani dei pugliesi. “E' stata una sconfitta meritata - ha analizzato senza fronzoli Paolo Rodolfi - perché il Brindisi ha avuto una migliore corsa, uno strapotere fisico e non solo. Siamo stati certamente sfortunati a prendere il gol al primo tiro nello specchio della porta subito, ma la partita, è evidente, ha raccontato di un Brindisi superiore nel corso dei 90 minuti”. Dopo i due gol subiti nella prima parte di gara, il Melfi, negli ultimi minuti del primo tempo ,si è reso pericoloso in un paio di circostanze, su tutte con la traversa colpita al 41'. “Si, certamente - ha confermato Rodolfi - si era però sotto 2-0, con un Brindisi chiamato ovviamente a gestire. Poi, il gol nel primo minuto di recupero del 3-0, ovviamente ha chiuso la gara”. Dopo l'intervallo, Rodolfi ha provato a cambiare il volto della sfida, con i due cambi che lo hanno portato ad abbandonare il 4-5-1 iniziale, per passare ad un 44-2, pensato soprattutto per offrire maggiori appoggi ad un La Porta apparso molto isolato in avanti. “E' chiaro che quando si è sotto - ha proseguito il tecnico - si deve per forza cambiare qualcosa. Noi ci abbiamo provato ma in questa
Il Melfi prova a mettere in difficoltà la difesa del Brindisi. Le foto sono tratte da www.footballbrindisi.it/
gara, vi posso assicurare, non era davvero facile trovare spazi e continuità nella metà campo avversaria”. La gara del Melfi è stata peraltro condizionata anche da assenze importanti, come quella dello squalificato Chiaria e diArcamone, il quale, anche se presente in panchina, era infortunato, pertanto è stato portato in panchina soltanto per fare numero.. “C'erano delle assenze ma è chiaro che si deve vedere chi scende in campo ed il valore espresso sul terreno di gioco. Purtroppo chiudiamo l'anno con una sconfitta ma dobbiamo andare avanti con tranquillità. Il nostro obiettivo è la salvezza e se il campionato dovesse fermarsi oggi noi avremmo rag-
giunto l'obiettivo”. Il Melfi rimane così a quota 19 e continua il digiuno di vittorie, che dura dal primo novembre. Da allora, il Melfi ha raccolto soli 2 punti nelle successive 7 partite. Il cammino fuori casa, inoltre, si è confermato difficoltoso, con sappena 4 punti conquistati in 9 trasferte. “Pensando ovviamente a sei giornate fa - ha concluso Rodolfi - ci trovavamo in tutt'altra zona, ma dobbiamo semplicemente lavorare ed andare avanti”. Dopo la pausa per le festività natalizie, si ritornerà in campo il 10 gennaio prossimo con il Melfi che ospiterà il Barletta cercando di riscattare la sconfitta del girone di andata. Mino Pica
Il prossimo avversario del Melfi: il Barletta
Infantino, che tris Il lucano Infantino ha segnato una tripletta con la maglia del Barletta all’Igea Virtus
La reazione barlettana non tarda ad arrivare. Trascorrono appena tre giri di lancette e Zinfollino conquista il secondo penalty consecutivo dopo quello di domenica scorsa contro il Siracusa. Dopo il beffardo, quanto pesante, errore di sette giorni prima, dal dischetto si ripresenta il fantasista Carozza: questa volta,
l'esito è più felice, il punteggio torna in parità. Il Barletta sale in cattedra; la corsia di destra è terreno fertile per le continue scorribande del terzino Cutrupi, che al 17' impegna Cilli abile nel chiudere sul primo palo rifugiandosi in angolo. A cavallo tra il 19' ed il 23' doppia
opportunità sui piedi di Infantino, ma in entrambi i casi il bomber barlettano si lascia ipnotizzare dall'estremo ospite. Il monologo biancorosso prosegue inesorabile: tre minuti più tardi la coordinazione di Menicozzo, ben imbeccato da Fanasca, è di quelle precarie, la sfera si perde sul fondo.
L'ultimo sussulto della frazione lo regala Infantino, la cui incornata sull'ennesimo traversone del devastante Cutrupi è imprecisa e sorvola la trasversale. Esattamente come nel primo tempo, nella ripresa bastano appena 7 minuti all'Igea Virtus per ammutolire il popolo barlettano. Sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, la retroguardia di casa si dimentica di Mottola, il cui stacco aereo vale il nuovo vantaggio giallorosso. Il Barletta è vivo e la conferma giunge al quarto d'ora, quando il volo prodigioso di Cilli nega la gioia del gol Fanasca. Per il pari è comunque questione di attimi: Infantino taglia in due la retroguardia siciliana e con il sinistro trova il diagonale vincente per il 2-2, La vittoria sembra stregata per l'undici di Sciannimanico: dapprima Carozza prova l'effetto sorpresa con questa conclusione dalla lunga distanza che sibila il montante alto della porta avversaria, quindi il pallonetto di Fanasca è salvato dal provvidenziale intervento di Procopio, appostato sulla linea di porta. Al 29', invece, la storia del match cambia incredibilmente: Cilli, portiere barlettano verace in forza all'Igea Virtus e fin qui migliore in campo, respinge a fatica il tiro di Carozza, offrendo ad Infantino il più comodo dei tapin per il sorpasso. L'Igea è frastornato, Khrois non è assistito dalla dea bendata quando il suo tentativo coglie il doppio palo, mentre allo scadere anche Di Masi mette le mani sul successo respingendo coi pugni il tiro crosso di capitan Procopio. Sugli sviluppi della stessa azione, Infantino suggella la propria straordinaria prestazione con la tripletta personale, siglando il definitivo 4-2 che, con il Natale alle porte, è per il Barletta il regalo più atteso e gradito. Salvatore Petrarolo
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Ma come nasce il natale? Forse non servono parole, basta solo rileggere il Vangelo: “Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l'angelo Gabriele a Nàzaret, un villaggio della Galilea.L'angelo andò da una fanciulla che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendentedelreDavide.Lafanciulla si chiamava Maria. L'angelo entrò incasa ele disse:«Tisaluto, Maria!Il Signore è con te: egliti ha colmata di grazia».Maria fu molto impressionatadaqueste paroleesidomandava che significato poteva avere quel saluto. Ma l'angelo ledisse: «Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli saràgrande eDio, l'onnipotente, lochiamerà suoFiglio. IlSignore no farà re, lo porràsul trono di Davide, suo padre, ed egli regnerà per sempresulpopolod'Israele.Ilsuoregno non finirà mai». AlloraMariadisseall'angelo:«Come è possibile questo, dal momento che io sono vergine?».L'angelo rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te,el'onnipotente Dio,comeunanube, ti avvolgerà. Per questo il tuo bambino sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppureè giàal sestomese. Nulla è impossibile a Dio!». AlloraMariadisse:«Eccomi,sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto». Poi l'angelo la lasciò. In quel tempo l'imperatore Augusto con un decreto ordinò il censimento di tutti gli abitanti dell'impero romano. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatoredella Siria.Tutti andavanoa farscrivereil loronome nei registri, e ciascuno nel proprio luogo d'origine. Anche Giuseppe andò: partì da Nàzaret, in Galilea, e salì a Betlemme, la città del re Davide, in Giudea. Essendo un lontano discendente del re Davide, egli con Maria, sua sposa, che era incinta, doveva farsi scrivere là. Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire; ed essa diedeallaluceunfiglio,ilsuoprimogenito. Lo avvolsein fasce e lomise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto. In quella stessa regione c'erano anche dei pastori.Essi passavano la notte all'apertoper farela guardiaal loro gregge.Un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signoreliavvolsedi luce,cosìcheessi ebbero una grande paura. L'angelo disse: «Non temete! Io vi porto una bella notizia, che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi, nellacittà di Davide, ènato il vostroSalvatore,ilCristo,ilSignore. Lo riconoscerete così: troverete un bambinoavvoltoinfascechegiacein una mangiatoia».
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Lunedì 21 dicembre 2009
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IL PRESEPE VIVENTE IL NUOVO COLLANTE
Puglia e Basilicata
Uniti dalla tradizione Dal presepe classico a quello vivente, quello capace di pulsare vita, di mostrarsi in tutta la sua bellezza ai visitatori curiosi e affascinati. Punto cruciale, l'ambientazione scenica ma anche l'attenzione ai particolari, agli abiti di scena, ai personaggi, alle loro capacità espressive, un lavoro immenso, nella maggior parte dei casi svolto da volontari, da coloro che amanti della tradizione e di una festività così particolare e magica, quale quella del Natale, rinunciano ad una parte del loro tempo libero per dedicarsi alla realizzazione del presepe vivente. Una tradizione diffusa nei piccoli comuni lucani e pugliesi che naturalmente per conformazione urbanistica si prestano ad una scenografia particolare, attività di solito messa in piedi dai centri parrocchiali, dalle pro-loco o dalle associazioni, tradizione spesso incapace di mantenere la costanza annuale ma non mancano esempibrillantiquali quellidiRionero in Vulture e Tursi. La tradizione diviene così occasione per una promozione del territorio, un modo per farlo apprezzare anche in periodi lontani dall'estate, e dato che l'unione fa la forzaper laprima volta,il PresepeVivente di Rignano Garganico, provincia di Foggia, diventa interregionale e si gemella con altre 7 realtà pugliesi e lucane: Bisceglie (Bat), Alberobello (Ba), Cisternino (Br), Crispiano (Ta), Tricase (Le), Rionero in Vulture (Pz) e Tursi (Mt), tutte realtà affermatesi da tempo nella riproposizione della nascita di Cristo, ma anche degli antichi e mai dimenticati mestieri del Sud.
Prime edizioni nei lontani anni 70-80
Il presepe di Tursi: piccoli passi Da sempre presente nella piccola cittadina materana, da tutti conosciuta per il rione rabatana, la cultura del presepe si potrebbe quasi definire parte integrante della realtà. Una tradizione che non si è limitata alla presenza della scena della natività nelle scuole e nelle case dei cittadini, come da sempre accade in tutte le località, ma che ha voluto osare, andare oltre. Siamo tra gli anni 7080 quando per la prima volta i tursitani vanno oltre con una rappresentazione del presepe vivente e relativa fiaccolata, un modo inconsueto ma, allo stesso tempo, carino per ricordare la nascita del Signore. Eppure gli anni non sono ancora maturi e i primi esperimenti non avranno proseliti, fino all'anno 2000, con il risveglio del nuovo millennio, quella tradizione viva ma assopita dagli anni, trova la forza di rinascere e di affermarsi come appuntamento fisso delle festività natalizie. Uno sforzo che potremmo definire tra il folcloristico e il devozionale, di animazione religiosa tradizionale, eppure laicamente significativa, quello congiunto di Giuseppe Cavallo, il giovane architetto presidente della Pro Loco, e Francesco Ottomano, referente operativo della stessa associazione, con i presbiteri della parrocchia Cattedrale di Tursi. Il presepe vivente, animato nel centro storico, generalmente prende il via dalla centrale piazza di Maria Ss. di Anglona, per poi incamminarsi lungo un simbolico e reale percorso ascensionale fino allasommità collinare del primo rione tursitano. Alla presenza dei Re Magi a cavallo si salirà nei rioni San Filippo e San Michele, prima di affrontare la vertiginosa "pitrizza" e la tipicità strutturale rabatenese, per finire non a caso nella millenaria chiesa di
santa Maria Maggiore, dove è collocato uno dei più interessanti presepi in pietra del meridione, attribuito ad Altobello Persio. Oltre cinquanta figuranti e attori di varie età coinvolti, gran parte dell'intera cittadinanza immersa in un percorso che si snoderà tra stradinee viuzze,salite egrotte, case e palazzi nobiliari. Tutto con l'intento di rievocare il mondo passato della egemone cultura contadina, con i ricchi mestieri, le superate abitudini e sfaccettate credenze, in un viaggio anche psicologico, emotivo ed esistenziale a ritroso, per ritrovarsi nell'aperta e comune matrice culturale e antropologica del cattolicesimo, dunque della civiltà occidentale. Un percorso particolare che unisce alla rappresentazione umana quella creata dall'abilità di Altobello Persio, autore del presepe che il paese custodisce gelosamente nella cripta della chiesa della Rabatana. Destinazione ultima della fiaccolata che ripercorre le vie del borgo antico e del resto del paese, la chiesa sarà il culmine della manifestazione, dove al termine della santa messa si visita la cripta e il museo in pietra del XVI secolo che essa conserva. Appartenente alla chiesa di Santa Maria Maggiore della Rabatana del secolo VII-VIII, la cripta presenta un altare dedicato a Santa Maria Maddalena e un sarcofago in pietra con lo stemma di San Giorgio, appartenente alla famiglia De Giorgiis e passato poi alla famiglia Doria. Ed è proprio la cappella che introduce il visitatore al bellissimo presepe di pietra, incorniciandolo sotto un basso e largo arco riccamente affrescato sempre dal Sabatino. Mentre gli affreschi accolgono gli ospiti, avvolgendoli in un'atmosfera storica, di fronte si apre lo scenario.
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Il presepe a Napoli
UNA PASSIONE VIVA « "Ma a te...te piace 'o presepe??" "No. Nun me piace. Voglio 'a zuppa 'e latte!" », così Peppino De Filippo ripeteva in “Natale in casa Cupiello”, celebre commedia che ritrae uno dei momenti più importanti per la realtà napoletana, il natale. Basta solo pronunciare la parola presepio perché la mente corra inevitabilmente a Napoli, al luogo dove, di anno in anno, la tradizione si rinnova con l'abilità degli artigiani, capaci di creare nuovi personaggi, in riferimento anche agli avvenimenti che si sono avvicendati negli ultimi 12 mesi. Siamo solo ai principi di novembre quando in San Gregorio Armeno le botteghe iniziano a mostrare i nuovi presepi, c'è chi lavora alle nuove creazioni che poi venderà, c'è chi sfoggia le nuove statue, basta una semplice passeggiata per respirare già l'aria natalizia e desiderare un nuovo presepio. Ma quando nasce questa tradizione a Napoli? Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025, nel 1340 la regina
Sancia d'Aragona (moglie di Roberto d'Angiò) regalò alle Clarisse un presepe per la loro nuova chiesa, di cui oggi è rimasta la statua della Madonna nel museo di San Martino. L'arte è in crescita e trova i suoi momenti d'oro tra il 600' e il 700' allargando lo scenario. Siamo nel 600', infatti, quando non viene più rappresentata la sola grotta della natività, ma anche il mondo profano esterno: in puro gusto barocco, si diffusero le rappresentazioni delle taverne con ben esposte le carni fresche e i cesti di frutta e verdura e le scene divennero sfarzose e particolareggiate mentre i personaggi si fecero più piccoli: manichini in legno o in cartapesta saranno preferiti anche nel Settecento. Il secolo d'oro del presepe napoletano è il Settecento, sotto il regno di Carlo III di Borbone, quando con la fioritura artistica e culturale del periodo anche i pastori cambiarono le loro sembianze, i committenti non erano più solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e i nobili. La
Dalla tradizione alla novità
Sand Nativity: il presepe di sabbia Chiudete gli occhi e immaginate il presepe, tante piccole casette, la neve, un paesaggio pressoché invernale?Eh si, la tradizione ci ha abituati a questo tipo di immagine, ma le località di mare non potevano rimanere in disparte in un periodo magico come quello natalizio e c'è chi continua ad affermarsi con un'idea originale e che forse dipinge il natale anche di altre fotografie. Siamo a Jesolo, dove il 6 dicembre è stata inaugurata l'ottava edizione del Sand Nativity, o meglio il presepe di sabbia che sta conquistando un posto riguardevole nel complesso dei presepi natalizi. Con la collaborazione del giornalista e critico d'arte Philippe Daverio che ha proposto alcuni famosi dipinti legati alla natività, che gli scultori della sabbia utilizzeranno come soggetti artistici all'interno del presepe, la manifestazione si arricchisce di nuovi elementi. Un presepe capace di andare al di là dei confini geografici e territoriali, perché il progetto, nato nel 2002 con i festeggiamenti del capodanno, riunisce i migliori scultori si sabbia del mondo che si ritrovano nella città balneare per realizzare un presepe di sabbia monumentale. Ed è così che Sand Nativity, di anno in anno, continua a crescere come numeri di visitatori e si afferma come uno dei presepi più conosciuti d'Italia. Un presepe che vuole anche
guardare al prossimo perché dal 2004, il Sand Nativity si associa anche ad un progetto benefico, ogni anno la generosità dei visitatori permette di raccogliere risorse che saranno devolute ad associazioni con fini umanitari, per una cifra ad oggi pari ad oltre 300.000 euro. Diversi i propositi per la nuova edizione che potrà sostenere, con i nuovi fondi raccolti, il completamento di una scuola primaria a Kinshasa in Congo dell'Istituto Cavanis - congregazione delle scuole di Carità. La mostra è arricchita, inoltre, da una scultura dedicata ai portatori di pace, personalità che si sono distinte universalmente per aver diffuso la pacificazione tra i popoli. Da Papa Giovanni Paolo II a Mahatma Gandhi e ancora Madre Teresa di Calcutta, questi i personaggi che sono stati già raffigurati, e il 2009 vuole rivolgere questa sezione alla figura di Papa Giovanni XXIII, meglio conosciuto come il Papa buono.
tradizione continua a crescere anche nei secoli successivi e ancora ai giorni d'oggi un presepe viene allestito in quasi tutte le chiese del napoletano e in molte case private. E i personaggi? Tanta la simbologia che si lega ai personaggi del presepe. Certamente non può mancare Benito, il pastore dormiente a cui l'angelo annuncia la nascita di Cristo, e i due compari, zi' Vicienzo e zi' Pascale, la personificazione del carnevale e della morte. E ancora Stefania, una giovane vergine che, quando nacque il Redentore, si incamminò verso la Natività per adorarlo. Bloccata dagli angeli che vietavano alle donne non sposate di visitare la Madonna, Stefania prese una pietra, l'avvolse nelle fasce, si finse madre e, ingannando gli angeli, riuscì ad arrivare al cospetto di Gesù il giorno successivo. Alla presenza di Maria, si compì un miracoloso prodigio: la pietra starnutì e divenne bambino, Santo Stefano, il cui compleanno si festeggia il 26 dicembre.
Greccio: il primo presepe vivente UNA STORIA CHE RINASCE DI ANNO IN ANNO ERA il 1223 quando San Francesco giunse a Greccio dove mise in scena con l'aiuto della popolazione locali e di Giovanni Velita, signore del posto, un presepe vivente con l'intento di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlemme. Un modo per vedere con i propri occhi Gesù nascere, rinascere per tutti gli uomini e mostrarsi a loro, tutto fu approntato e, con l'autorizzazione di Papa Onorio III, in quella notte si realizzò il primo presepio vivente nel mondo. Da qui trae origine la tradizione che ancora oggi ritorna in vita in diverse località italiane e nello stesso Gubbio, quello di essere con il proprio corpo parte integrante della nascita di Cristo e della sua venuta sulla terra. In questi luoghi nacque e si sviluppò il santuario del Presepe di Greccio, ove dal 1973 ogni anno, come da tradizione, viene rievocato fedelmente l'evento. Un'idea di P.Valerio Casponi che oggi coinvolge cento persone tra figuranti e struttura tecnica, impegnati nella rappresentazione che si svolge a Greccio il 24, il 26 dicembre e il 6 gennaio. Quattro le scene principali, la prima "San Francesco alla Cappelletta" si narra dell'arrivo del Santo sui monti di Greccio dove si costruirà un rifugio, quello appunto chiamato "Cappelletta", nella seconda invece si può vedere il Santo che, giunto nell'abitato di Greccio, sollecitato dalla popolazione locale, decide di stabilire la sua dimora nel luogo dove andrà a cadere un tizzo ardente lanciato da un fanciullo, luogo dove sorge l'attuale Santuario Francescano. A queste si affianca la terza scena dove si assiste all'incontro del Signore di Greccio e di San Francesco, durante il quale il santo esprime il desiderio di rivivere a Greccio la scena della Natività e ne sollecita l'aiuto e infine la quarta dove si rivive l'atmosfera di quella notte santa del 1223 con la nascita del Bambinello mostrato al popolo da San Francesco.
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SI RINNOVA la tradizione
dell'albero Dalle decorazioni trendy al fai da te Un puntale, una stella di natale o un fiore argentato? E' inutile, questa è solo una delle tante cose da scegliere per l'albero di natale, un segno di gioia e allegria ma anche un modo per distinguersi. Ed è così che fin dalla metà di novembre, coloro che non vogliono riproporre lo stesso albero dello scorso anno, partono alla caccia della decorazione più bella e anche più particolare. C'è chi inizia dalla materia prima: l'albero, soprattutto se bisogna acquistarne uno vero. Allora non bisogna perdere tempo, perché i più belli saranno i primi ad essere venduti, così bando alla pigrizia e si inizia a girare per i vivai in cerca dell'abete alto e snello, oppure basso ma con rami folti, ce ne sono per tutti i gusti, l'importante è arrivare per primi. E per le decorazioni? Beh qui la fantasia non ha confini. Innanzi tutto occorre avere le lucine adatte, da quelle intermittenti alle fisse, tante le proposte fino alle musicali, ben lontane dalle candele che in passato la facevano da padrone. C'è chi sceglie di fare un albero monocromatico e chi invece vuole ren-
derlo allegro e colorato, del resto il natale è la festa della gioia. Ma arriviamo finalmente alle decorazioni. Palline, angeli, salici piangenti, nastrini, in questo caso tutto è concesso, l'importante è che sia decorato con gusto. Classificare le palline sarebbe un'opera pressoché impossibile, da quelle realizzate in vetro soffiato a quelle di cristallo, o ancora a quelle di legno. E se il materiale può fare la differenza, quello che veramente è capace di rendere un albero qualcosa di particolare sono le forme che le decorazioni possono assumere. Angeli, babbi natale, slitte, pacchetti regalo in formato miniatura, campane, solo alcuni esempi per una fantasia che non ha confini. Da alcuni anni, infatti, riprendendo una vecchia tradizione si è affermata l'abitudine di costruire manualmente le proprie decorazioni. Il fai da te diviene il nuovo padrone, si assaltano i piccoli negozi di bricolage, ci si inventa nuove realizzazioni, nuovi colori. Certamente ce ne sarà qualcuna che non sarà perfetta, ma non importa perché quello che conta è che sia una nostra produzione, la
realizzazione della famiglia e se possibile dei bambini, i veri protagonisti della festa più bella. E non mancano le decorazioni meno comuni ma dotate di una certa tradizione, tra cui si possono ricordare: la frutta secca; certi tipi di frutta colorata come le arance; i biscotti allo zenzero; le decorazioni in pasta di sale o marzapane; piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via), o giocattoli. Evidentemente non vi è alcun limite alla creatività di chi addobba l'albero, che può quindi essere, pur nella tradizione, estremamente "personale". Non è inconsueto, per esempio, che oggetti dotati di un forte valore emotivo (per esempio donati da persone care) vengano collocati in particolari "posizioni d'onore" sull'albero, a prescindere da considerazioni strettamente estetiche. E per il colore? La tradizione resta forte, e seppure le tendenze annuali sul bianco e l'innevato fanno la loro scena, quello che si contraddistingue come il vero albero di natale si adorna di rosso, oro o blu.
L'albero di Natale dalle sue origini alla sua presenza oggi Non semplice comprendere quando nasce l'albero di natale, ma le fonti più accreditate fanno risalire le sue origini al medievale Albero del Paradiso che raccontava la storia della Creazione e l'espulsione di Adamo ed Eva dal Giardino dell'Eden. L'arredo scenico che rappresentava il Paradiso perduto era un albero, spesso un abete, a cui erano appese le mele e delle cialde rotonde ad imitazione dell'ostia consacrata. Anche quando i misteri caddero in disgrazia la gente tenne vivo il ricordo addobbando un albero del Paradiso nelle loro case il 24 dicembre, la festa dei santi Adamo ed Eva. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510). Siamo nel 1600 quando si hanno le prime testimonianze di un albero di Natale addobbato con rose di carta, mele, cialde, caramelle e zollette di zucchero, e nel 1660 ritroviamo il primo albero con le candele. Dalle regioni protestanti della Germania l'albero di Natale si diffuse lentamente in tutta Europa e nel Nord America, oggi la sua presenza in Italia è indiscusso come testimoniano gli alberi storici che non possono far registrare la loro assenza: o Roma: Alla destra del Presepe viene eretto l'albero di Natale, un abete donato al Papa di anno in anno da una diversa regione montana del-
l'Europa. Un insieme di festoni d'argento e lampade colorate ornano i rami dell'albero che all'imbrunire si illumina portando un tocco di vivacità al complesso monumentale della Piazza, della Basilica e del Palazzo Apostolico; sulla cima del grande abete brilla la stella luminosa, diffondendo a distanza il messaggio di pace e di speranza del Santo Natale. Quest'anno l'albero è stato regalato dalla Foresta delle Ardenne, nella Vallonia, una delle regioni più verdi del Belgio e di tutta l'Europa. L'abete ha circa 100 anni, un'altezza di 30 metri, un diametro di 7, e pesa circa 14 tonnellate. Fa parte di quegli alberi che devono essere abbattuti per ragioni di diradamento, per permettere la sopravvivenza delle piante vicine. Il legno dell'abete verrà riutilizzato per creare delle sculture che saranno vendute per raccogliere fondi a favore dei poveri. L'accensione dell'Albero di Natale è avvenuta il pomeriggio del 18 dicembre alla presenza del ministro dell'Economia della Regione Vallonia, Jean-Claude Marcourt, dell'ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, Franck de Coninck, e del vescovo di Liegi Aloys Jousten. o Napoli: Dal 1985 per tradizione un grande albero di Natale viene collocato nella Galleria Umberto I dove le persone possono appendere piccoli foglietti con i loro desideri per l'anno successivo. o Milano: Torna in Piazza Duomo a
Milano l'albero di Natale a favore dei bimbi malati di cancro. Anche quest'anno la sezione provinciale della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) accende le luci della solidarietà, con un abete vestito a festa e una raccolta fondi ad hoc. L'obiettivo 2009 e' finanziare il Servizio di reperibilità telefonica 24 ore su 24, con un esperto oncologo a disposizione sia delle famiglie dei baby-pazienti sia dei loro medici di base. Per supportare queste attività anche e soprattutto a Natale, dal 1980 la Lilt dedica ai bambini il suo albero in Piazza Duomo e scende in campo con il progetto “Natale due volte più buono”. o Perugia: L'Albero di Natale più grande del mondo che dalla vigilia dell'Immacolata, torna ad illuminare le pendici del Monte Ingino, a Gubbio, fino al 10 gennaio 2010. L'albero, acceso per il ventinovesimo anno consecutivo, è composto da circa 700 punti luce che ne delineano la sagoma e che sono distribuiti all'interno, collegati da 12 chilometri di cavi. I rami si allungano alla base per circa 300 metri mentre la cima dell'abete arriva all'altezza della Basilica di S. Ubaldo estendendosi per circa 650 metri. Alla sommità brilla una stella cometa a luci cangianti alta circa 28 metri e lunga 48, illuminata da oltre 200 plafoniere che è impiantata su una struttura di 1000 metri quadrati. L'albero, per le sue dimensioni, è entrato nell'edizione del 1991 del Guiness dei primati.
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IL NORD SI TINGE DI DOLCE
Dal Pandoro al panettone: una dura lotta Immancabile sulle tavole italiane un buon panettone, quello con i canditi o con la cioccolata, il pandoro o ricoperto, le varianti sono innumerevoli, i più buoni?Difficile a dirsi. Probabilmente quelli di pasticceria, in particolare quelli che vengono realizzati secondo la tradizione, quella del nord Italia, quella delle città madri del panettone e del pandoro, Milano e Verona. Ma facciamo qualche passo indietro e cerchiamo di comprendere quando per la prima volta i due dolci compaiono sulle tavole. Diverse sono le credenze circa la nascita del Pandoro, quel dolce leggero come la pasta brioche, dal sapore delicato e leggermente profumato di vaniglia. il nome descrive alla perfezione il colore della pasta, il giallo oro, conferitogli dalle uova. Qualcuno ne fa risalire la nascita nella Repubblica Veneta del '500, quando si servivano, nelle ricche tavole, dolci di forma conica, ricoperti da foglie d'oro, chiamati appunto "Pan de Oro". Secondo altri l'origine deriva da un antico dolce, a forma di stella, che i veronesi consumavano a Natale: il “nadalin”. Ma c'è chi va ancora indietro nel tempo perché la vicinanza del pandoro con la brioche francese fa pensare ad origini ben più lontane: la fonte più antica risale addirittura al primo secolo dopo Cristo, ai tempi di Plinio quando si cita un pane preparato con fiori di farina, burro e olio. Una versione che non si può dichiarare definitiva perché c'è chi lega l'origine del pandoro alla Casa Reale degli Asburgo, sicuramente fin dal '700-'800 erano note le due tecniche del croissant e del "Pane di Vienna" che sono rimaste alla base della preparazione del pandoro. Insomma una storia complicata, ma nell'incertezza della sua nascita siamo certi della sua bontà. E il cugino panet-
tone? Quando nasce? Speriamo di essere più fortunati in questo caso. Effettivamente le versioni riconducono quasi sempre ad una stessa origine. Si narra che alla vigilia di Natale, nella corte del Duca Ludovico il Moro, Signore di Milano, si tenne un gran pranzo e per quell'occasione il capo della cucina aveva predisposto un dolce particolare, degno di chiudere con successo il fastoso banchetto. Ma anche ai bravi cuochi qualche imprevisto può rovinare i piani: il dolce si era bruciato durante la cottura e il panico si impossessò dell'intera cucina. Per rimediare, uno sguattero della cucina, detto Toni, propose un dolce che aveva preparato per sé, usando degli ingredienti che aveva trovato a disposizione tra gli avanzi della precedente preparazione. Il capo cuoco, non avendo altro da scegliere, decise di rischiare il tutto per tutto, servendo l'unico dolce che aveva a disposizione. Un "pane dolce" inconsueto fu presentato agli invitati del Duca, profumato di frutta candita e burro, con una cupola ben brunita. Un tumulto di gioia, oggi capiremo bene quel piacere!!!Il panettone fu accolto da fragorosi applausi e, in un istante, andò a ruba. Un coro di lodi si levò unanime e gli ospiti chiesero al padrone di conoscere il nome e l'autore di questo straordinario pane dolce. Toni si fece avanti dicendo di non avergli ancora dato nessun nome. Il Duca allora lo battezzò con il nome del suo creatore e da quel momento tutti mangiano e festeggiano con il "pan del Toni", ossia il panettone, famoso ormai in tutto il mondo. Tante le storie similari che si associano al dolce milanese, difficile capire la più veritiera, certamente bisogna rendere grazie al servo Toni o a chi per lui abbia dato origine a tanta bontà.
IL SUD RISPONDE CON LE SPECIALITÀ LOCALI
Dalle pettole alle panzarott: un continuo piacere Meno conosciuti del pandoro e del panettone, ma segno indelebile del natale per ogni lucano che si rispetti, i calzoncelli di castagne sono solo uno dei tanti simboli della festa dicembrina. In una tradizione contadina, non potevano mancare le specialità locali, quelle che assumono sfaccettature leggermente diverse da paese a paese ma che trovano la stessa origine, quella della semplicità e degli ingredienti che la terra offriva alle popolazioni locali. In pole position i calzoncelli, c'è chi li chiama “panzarott”, ma la sostanza non cambia, sono piccoli ravioli che in principio venivano
riempiti con sola pasta di castagne o aggiungendovi pasta di ceci, sono fritti nell'olio d'oliva e coperti con zucchero a velo o miele. Da diversi anni la ricetta è più elaborata e in molti comuni della Basilicata, i calzoncelli sono preparati con castagne cotte e frollate, con l'aggiunta di cacao, cioccolata, noci e mandorle tostate e macinate. E le sorprese non sono ancora finite, ai piccoli ravioli si affiancano le crustole, delle paste frolle a liste dentellate, ripiegate a spirali pizzicandole con le dita, dall'aspetto simile a quello di una rosa. Sono preparate con farina, uova e pochissima acqua, fritte nell'olio
purissimo di oliva e asperse abbondantemente di miele, zucchero o vincotto. Ma non si dimenticano gli amanti del salato, per loro si affermano le “grispelle” o meglio delle zeppole di pasta salata fritte in olio bollente. Diverse le varianti sulla denominazione della specialità, ma un vero peccato non assaggiarla. E per chi volesse osare basta prendere parte alla "Pettolata", una manifestazione che la Pro Loco organizza il 23 dicembre di ogni anno per proporre al visitatore proprio le "pettole" le tipiche frittelle locali, di forma allungata o attorcigliata, che possono mangiarsi così come fritte o cosparse in superficie con lo zucchero. La manifestazione, solitamente organizzata in Piazza Giustino Fortunato, allestisce uno stand dove le "pettole" vengono fritte in enormi pentoloni ed in quantità industriale per poi essere offerte all'assaggio, del tutto gratuito, dei cittadini ed innaffiate dall'ottimo Vino Aglianico e contornate da squisiti dolcetti natalizi locali. Molto buone sono anche le pizzicannelle, biscotti lucani ottenuti da un impasto composto, tra l'altro, di farina, zucchero, uova, olio, cannella, cacao amaro e ammoniaca. Solitamente hanno l'aspetto romboidale, vengono cotte al forno e possono essere ricoperte con la glassa. A chiudere il cerchio, spesso per
le feste natalizie si prepara anche il calzone fatto con una sfoglia ottenuta impastando la farina con strutto di maiale o con olio d'oliva caldo e poco zuccherato e con acqua tiepida. Tra gli ingredienti del ripieno possiamo trovare fichi secchi, uva passa o sultanina, noci, nocciole e mandorle tostate, cioccolata fondente sminuzzata a schegge, cacao amaro, buccia d'arancia tostata e macinata, miele e zucchero. E non mancano le tradizioni sulla vigilia di Natale. Rigorosissime le regole sul cenone, o meglio quello che in passato era considerato il cenone. In alcuni centri della Basilicata, il pranzo doveva essere composto da nove cose, dal primo al dolce, rigorosamente non si mangiava carne, fondamentale la condivisione dello stesso con la famiglia, meglio se allargata. Ad oggi alcune tradizioni forse si sono perse ma molte continuano a tramandarsi, magari leggermente modificate dagli anni, ma pur sempre vive.
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Lunedì 21 dicembre 2009
Nell’anticipo del sabato Siracusa sempre più in alto
Nigro scatenato SIRACUSA NOICATTARO
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SIRACUSA (4-3-3): Cecere 5; Nigro 8, De Pascale 6, Strigari 6 (21' st Di Silvestro 6), Capocchiano 6,5; Giurdanella 6,5, Cardinale 5 (45' pt Berti 7), Lewandowski 7; Pagani 5, Dal Rio 5 (14' st Dalì 6), De Angelis 6. A disp.: Siringo, Bigatti, Calabrese, Bufalino. All.: Sonzogni 6. NOICATTARO (4-4-2): Petruzzelli 6; Perrone 6 (35' st Liberta sv), Fumai 5, Sassarini 6,5, Loseto 6; Coppola 6, Lorusso 6,5 (12' st Piano 6), Fiorentino 6, Zotti 7; Salvati 6, De Lorenzo 6 (35' st Colluto sv). A disp.: Ritorno, Aliperta, Lanera, Giampaolo. All.: Carella 6. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 5. RETI: pt 15' Nigro; st 8' Nigro. NOTE: spettatori paganti 2.365, abbonati compresi, per un incasso di 23.650 euro. Angoli 5-2 per il Noicattaro. Ammoniti: Dal Rio, De Lorenzo. Espulso al 48' st Cecere per doppia ammonizione. Recupero: pt 1'; 6'. SIRACUSA - Comoda vittoria del Siracusa che ha anche creato le condizioni per un'affermazione più rotonda, fallendole regolarmente per il non felice pomeriggio
La gioia del Siracusa. A destra Zotti del Noicattaro
dei suoi attaccanti. Precisi limiti anche per il Noicattaro soprattutto sulla linea difensiva apparsa molto vulnerabile. Incassato il gol di Nigro al quarto d'ora la formazione pugliese ha preso gradatamente campo, soprattutto nella seconda metà della prima parte di gioco, comandando in mezzo con Zotti che ha fatto davvero di tutto risultando alla fine uno dei mi-
gliori in campo. Ha tenuto in difesa il Siracusa, nonostante le pesanti assenze di Iodice e Perricone. Ci sono anche stati un paio di provvidenziali interventi di Cecere e il Noicattaro non è stato, di certo, fortunato quando ha colpito al 41' la traversa con conclusione di Lorusso dalla media distanza. Confronto deciso da due conclusioni di testa di Alessandro Nigro,
pronto a sfruttare due calci da fermo. Al 15' ha deviato di testa una punizione di Lewandowski dal fondo sinistra schiacciando a terra e prendendo in controtempo Petruzzelli. Al 53' sul primo angolo fruito dalla squadra di casa è intervenuto chiudendo dalla destra sull'esecuzione di Pagani con tocco di Loseto che non è riuscito a de-
viare il pallone sulla linea di porta. Sostituito Cardinale in chiusura di primo tempo in non perfetta condizioni fisiche il Siracusa nella ripresa è salito di tono a centrocampo con l'ingresso di Berti e, tuttavia, il Noicattaro non s'è dato per vinto cercando con insistenza il gol della bandiera senza riuscirci. Meglio nella prima parte di gioco il Noicattaro che nella ripresa ha concluso sempre fuori bersaglio. Ha chiuso in dieci il Siracusa con l'arbitro che ha appioppato il secondo cartellino giallo a Cecere al 93' per aver ritardato la rimessa in gioco con De Pascale fuori campo. Decisione fiscale di Pagano che ha allungato il confronto di altri tre minuti, giusto il tempo di raccogliere applausi per Lewandowski andato in porta e che in uscita ha catturato in presa aerea il pallone sul quinto angolo calciato da Zotti. Davvero troppe le occasioni non sfruttate dal Siracusa nell'ultima mezz'ora di gioco. Sempre sbagliato l'ultimo passaggio ma, in fondo, il Noicattaro non meritava un passivo più pesante. De Lorenzo all'80' è uscito dal campo claudicante per un contrasto con Pagani. Tanti i giovani messi in campo dal tecnico pugliese Angelo Carella. Franco Antonuccio
Piegato il Manfredonia con un calcio di rigore
Cassino, basta Giannone CASSINO 1 MANFREDONIA 0 CASSINO (4-5-1): Indiveri 6; Camorani 6, Merli Sala 6, Bianciardi 6,5, Martinelli 6; Mezgour 5,5, Conti 5 (1'st Sfanò 6,5), Giannone 6,5, Kone 7, Romanelli 5 (1'st Romeo 6,5); Croce 6 (30'st Agius sv). A disp.: Amadio, Poli, Frisenda, Bardeggia. All.: Pellegrino 6,5. MANFREDONIA (4-2-3-1): Marruocco 5,5; Dipasquale 4, Nossa 5 (32'st Marchano sv), Parisi 6, Sabatino 5,5; Vitiello 6, Pirrone 7; Luppi 6,5 (21'st Mignogna 6,5), Arcuri 6, Arigò 6,5; Giglio 5,5 (25'st Napoli 5,5). A disp.: Fortunato, Carrieri, Di Toro, Napolitano. All.: Bucaro 5,5. ARBITRO: Ronchi di Caltanissetta 4. RETE: st 13' Giannone rig. NOTE: Spettatori oltre 500, con rappresentanza ospite. Espulsi al 18'st Dipasquale e Mezgour, al 20' st Martinelli . Ammoniti: Indiveri, Mezgour, Vitiello; Nossa .Angoli 7-6 per il Cassino. Recupero: pt 2'; st 6'. CASSINO - Tre punti sotto l'Albero degli azzurri. Basta una rigore di Giannone al Cassino per ottenere la vittoria al cospetto di un mai domo Manfredonia. Una vittoria del cuore: in doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Mezgour e di Martinelli, i cassinati di Pellegrino sono riusciti a reggere con generosità negli ultimi venti minuti di fronte al continuo forcing oppostogli dagli ospiti. Gara dai due volti: totale apatia nel primo tempo, dove tutto lascia l'impressione di assistere ad un pareggio già scritto; emozionante in tutto la ripresa, caratterizzata anche da qualche eccesso di agonismo che porterà l'insufficiente Ronchi di Caltanissetta (male assistito
specialmente da Bisceglia di Crotone) ad estrarre per ben tre volte il cartellino rosso. La prima palla buona ce l'ha il Manfredonia: da un corner in favore del Cassino gli uomini di Bucaro ripartono veloci in contropiede; bello il cross di Arigò da sinistra per Dipasquale in proiezione offensiva, ma il terzino, dall'interno dell'area piccola, carica troppo ed il suo collo destro finisce in orbita. Giannone su calcio piazzato stuzzica i riflessi di Marruocco, che ci arriva con i piedi; Merli Sala incorna alto su nuovo tiro dalla bandierina battuto dal solito Giannone. Prima dell'agognato riposo arriva solo un tiraccio
dalla distanza del valido Pirrone, sul quale Indiveri deve tuffarsi in angolo. Il freddo punge e sembra condizionare i ventidue in campo.La ripresa è tutta un'altra musica: si apre ancora con Giannone che, sempre su punizione, testa Marruocco bravo a chiudere in corner. Quindi ecco il matchpoint: Giannone illumina Mezgour, che si lancia all'assalto della prateria dauna, danza all'interno dell'area di rigore davanti a Nossa e quando lo sta per saltare viene toccato dal centrale di Bucaro; Ronchi indica il dischetto ed ammonisce il difensore, quando da regolamento avrebbe dovuto espellerlo. Giannone spiaz-
za Marruocco, ma la gara tracima nell'agonismo più border-line. Dipasquale (provocato?) stende Sfanò con una testata degna di Zidane; Mezgour, per protestare, si fa prima ammonire e poi espellere; due minuti dopo è l'assistente a richiamare l'attenzione dell'arbitro su una presunta frase proibita pronunciata da capitan Martinelli, che spergiura di essere stato frainteso ma finisce sotto la doccia anzitempo. Pellegrino mette il quinto difensore e serra tutti i varchi: Arigò ha la palla buona ma non c'arriva; Marchano si avvita alla perfezione ma il suo colpo di testa termina fuori di un nulla. Alessandro Salveti
Giannone del Cassino
Vincenti, Volpe e Loseto vanno a segno per i pugliesi in una gara senza storia fin dall’inizio
Un super Monopoli, Vico senza scampo MONOPOLI VICO EQUENSE
3 0
MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino 7; Colella 5,5, Vincenti 7, Caccavale 5, Imburgia 6; Volpe 7 (24' st Tranchina 6), Lanzillotta 6, Bonfardino 5,5, Cortesi 6 (33' st Loseto 7), Lisi 6,5 (36' st Balistreri sv), Lacarra 6,5. A disp.: Corno, Ciminà, D'Angelo, Corsi. All.: Chiricallo 7 VICO EQUENSE (4-2-3-1): Munao 6,6; Chiarello 5,5 (1' st D'Esposito 5), Scognamiglio 5 (48' st Marciano), Gargiulo 5, Loreto 4,5; Burgos 5, Armellino 5,5; Donnarumma 6 (33' st Russo Rollo sv), Trapani 5,5, Morfù 5,5; Lupico 5. A disp.: Izzo, Caveglia, Tedesco, Amoroso. All.: Ferraro 5 ARBITRO: Fogliano di Perugia 6 RETI 16' Vincenti; st 33' Volpe, 42' Loseto NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Colella, Bonfardino, Volpe, Cortesi, Lisi, Burgos, Trapani. Espulso Loreto per doppia ammonizione. Angoli: 5-0- per il Monopoli. Recupero: pt 1'; st 4'. MONOPOLI. Sarà un Natale amaro quello che si trascorrerà in casa della Vico Equense. La formazione di mister Ferraro è uscita sconfitta con un pesante 3-0 dall'ultima gara del 2009 prima
della pausa per le festività natalizie. Inizia dunque con una battuta d'arresto il girone di ritorno per la compagine campana, superata dal Monopoli di mister Chiricallo che è tornato alla vittoria interna dopo oltre tre mesi di digiuno. Match a senso unico quello andato in scena ieri al Vito Simone Veneziani di Monopoli, con la squadra di casa sempre in costante pressione sugli ospiti, praticamente inesistenti in fase offensiva. Basti pensare, che le uniche due vere occasioni da rete della Vico Equense, sono giunte grazie a due svarioni difensivi della retroguardia pugliese, con un impacciato Lupico che non è riuscito a capitalizzare nulla. Il Monopoli scende in campo con un 4-4-2, con Volpe sulla destra più libero di accentrarsi e di giocare alle spalle delle due punte, mentre i campani rispondono con un 4-2-3-1 con Lupico unica punta. La cronaca del match: al 2' Lisi guadagna un calcio d'angolo e Volpe si occupa dell'esecuzione calciando direttamente in porta, ma sulla sua conclusione è attento Munao che devia la palla dall'incrocio dei pali. Al 5' Donnarumma tenta l'azione personale dalla destra ma la sua conclusione termina abbondantemente alla destra di Pellegrino. Al 9' Volpe ci riprova da calcio d'angolo ma Munao è sempre attento e para. Al 16' il Monopoli passa in vantaggio: Vincenti prende
palla dal limite dell'area di rigore, si accentra e sferra un potente sinistro che si insacca alle spalle di un incolpevole Munao, realizzando anche la sua prima rete stagionale. I bianco verdi spingono sulle ali dell'entusiasmo e sfiorano il raddoppio con Lisi al 20' che imbeccato da Lacarra vede il suo tiro spegnersi sull'esterno della rete. Al 43' è Lacarra a sfiorare il colpo del KO con una deviazione su cross di Lanzillotta che sfiora la traversa. Nella ripresa i campani rientrano in campo con D'Esposito al posto di Chiarello, passando così ad un più spregiudicato 3-52. Dopo 11' Lupico spreca la clamorosa palla che poteva riaprire il match, con Caccavale che sbaglia clamorosamente un retropassaggio che mette l'attaccante campano a tu per tu con Pellegrino, autore di un autentico miracolo salva risultato. Al 13' il Vico Equense resta in 10 uomini per l'espulsione di Loreto (fallo da ultimo uomo su Lisi e seconda ammonizione per lui). Al 20' il raddoppio dei locali: Volpe servito in profondità da Cortesi, supera Munao al limite dell'area di rigore ed insacca a porta sguarnita la palla del 2-0. Con i campani ormai abbandonati al propri destino, c'è spazio per la terza rete del neo entrato Loseto, che al 42' supera Munao in azione di contropiede con un preciso rasoterra. Antonello D'Alessandro
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42 Sport
2ª Divisione. Una doppietta di Di Mauro non basta a brindare al successo esterno
Vibonese, occasione mancata I rossoblù raggiunti dalla Scafatese quando sognavano la vittoria SCAFATESE VIBONESE
2 2
SCAFATESE (4-4-2):De Felice 6; Colella 6, Mastronicola 5,5, Del Sorbo 6, De Girolamo 6; Corsale 6, Basile 6,5, Matinella 6, Sifonetti 7,5; Ramaglia 5 (39’ st Avallone sv), Pignatta 5,5. A disp.: Sorriso, Pagano, Cerasuolo, Pepe, Pierantozzi, Ammirati. All.: Esposito 6. VIBONESE (4-2-3-1): Mengoni 6; Orefice 5, Bertini 6,5, Conti 6, Rugiero 6; Lopetrone 6,5, Pirrone 6; Biava sv (22’ pt Ficara 6,5), Di Mauro 7,5 (44’ st Scrugli sv), Sperandeo 6; Omolade 5,5. A disp. Senatore, Barbera, Camilluzzi, Milanetto, Gatto. All.: Galfano ARBITRO: Russo di Milano 6. RETI: pt 11’ Sifonetti (S); st 12’e 31’rig. Di Mauro, 35’rig. Sifonetti (S). NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Conti, Corsale, De Girolamo, Mengoni, Basile, De Felice, Del Sorbo, Rugiero. Angoli 4-2 per la Scafatese. Recupero: pt 2’; st 5’. di ANDREA BUONAIUTO SCAFATI. Festival del gol e della rimonta. La Vibonese accarezza il sogno dei tre punti ma deve arrendersi al rigore finale di Sifonetti. Di rigori ne beneficia due anche la squadra di Galfano ed il numero dieci non fallisce dagli undici metri. Un buon pari tutto sommato. Galfano cerca punti per la sua corsa alla salvezza. Orefice è basso a destra e, presto, si renderà conto di quanto complicata è la vita su quella corsia se di fronte hai uno come Sifonetti, calabrese di Rossano Calabro, Rugiero se la vede con Corsale, giocoliere dal sinistro caldo in questi ulitmi periodi. In mediana Lopretone e Pirrone cercano di riordinare la manovra. La Vibonese parte in modo gagliardo, sospinta sulla destra dalla freschezza atletica di Biava. Dopo appena pochi secondi, l’esterno va anche al tiro dopo una discesa palla al piede, conclusione che viene deviata in angolo dalla difesa. Ma la Scafatese è arrabbiata, la vittoria manca da qualche turno e non ha intenzione di sottomettersi anzi, se può cerca di infilare il passo giusto con Sifonetti che duella palla al piede con Orefice prima di servire assist dal fondo: Pignatta non ci arriva di un soffio sul primo spunto al 7’, Ramaglia lo emula gettando alle ortiche dopo una gran ser-
Di Mauro mette a segno la prima rete rossoblù
pentina palla al piede del numero dieci. La risposta della Vibonese? Sta in un sinistro di Rugiero poco convinto dopo una bella dicesa. Il vantaggio della Scafatese? Sta tutto nel destro di rabbia di Sifonetti, che scarica in rete sugli sviluppi di una giocata dalla destra di Colella. Dopo il vantaggio la Vibonese comincia a concedere qualcosa ai padroni di casa. In mediana Pirrone cerca di
dire la sua nel confronto con Basile, Di Mauro non riesce a trovari molti spazi sulla trequarti ed i guizzi di Omolade sono solo un dolce ricordo. In difesa però Conti non può lasciare un attimo Pignatta: al 34’ l’attaccante si lancia verso Mengoni su palla in verticale ma il suo sinistro di controbalzo viene respinto dalla precisa chiusura del difensore. Ed allora sì che si può prendere coraggio. La Vibonese
chiude infatti in attacco: dalla mediana giunge il corridoio giusto per Ficara sulla destra, il neoentrato si accentra verso la porta ed in beata solitudine coglie la traversa con un colpo sotto, sulla respinta Omolade prova il destro in mischia ma De Felice respinge. Lo svantaggio penalizza forse troppo la squadra di Galfano, perché anche ad inizio ripresa la Scafatese fa poco o nulla per alimentare la differenza in classifica. Allora ecco intervenire la buona sorte a benedirla: su palla in area Di Mauro va giù su intervento di Colella, l’arbitro è vicino e comanda il penalty. Generoso? Non se ne infischia lo stesso Di Mauro che infila di destro. Il gol del pari sveglia però la Scafatese che nel giro di pochi minuti colleziona due occasioni da gol sempre con Sifonetti: destro bloccato in area da Mengoni, servizio sempre dalla sinistra per uno sciupone Pignatta che non concretizza da due passi col sinistro. Ed ora che è in diffioltà la Vibonese può chiedere ancora appello alla dea bendata: su palla vagante in area Mastronicola la becca di mano e Di Mauro infila di nuovo dagli undici metri. Ma adesso la bilancia pende troppo a favore di Galfano e soci, ecco perché l’arbitro si sente troppo aguzzino con i padroni di casa e vede ancora un rigore generoso in area. Questa volta il tocco è di Sperandeo, a cadere è Basile: Sifonetti dagli undici metri sigla la sua personale doppietta.
PAGELLE VIBONESE MENGONI (6) - Non ha particolari colpe sulle reti della Scafatese. OREFICE (5) - Il Sifonetti del primo tempo è stato davvero imprendibile. Spesso infilato verso il fondo, non riesce proprio a mantenere il passo. Un po’ meglio nella ripresa quando aumenta la stanchezza e gli stringe la posizione. BERTINI (6,5) - Non fa molta fatica a tenere a bada Ramaglia. Gli concede praticamente pochissimo. Sempre sicuro negli interventi. CONTI (6) - Deve contenere Pignatta ed il duello appare subito interessante. Alla fine porta a compimento la questione limitando all’osso le occasioni per l’attaccante RUGIERO (6) - Partita senza troppi sussulti su giù per la corsia. Dalle sue parti si vede Corsale, uno tra i più in forma del campionato. Lui lo contiene senza scontare particolari grattacapi. LOPETRONE (6) - Un po’ meglio rispetto al collega della mediana. Tanta corsa ed anche qualche buona idea per la manovra. PIRRONE (6) - Partita ordinata in cabina di regia. Nel primo tempo soffre qualcosa in termini di lotta agonistica. BIAVA (SV) - Comincia bene ma esce anzitempo per infortunio dal 22’ pt FICARA (6,5) Entra e subito cerca di darsi da fare per la causa. Si fa vedere dalla destra e coglie anche una traversa sullo 0-1. DI MAURO (7) - Specialista dagli undici metri e si vede. Freddo ed ispirato. Uno dei protagonisti, abile a procurarsi il primo rigore. Sulla linea della trequarti è comunque uno dei punti di riferimento. Cerca palla, ordina le posizioni tentando la strava del gioco in verticale. SPERANDEO (6) - Gran movimento per l’intero fronte offensivo. Purtoppo manca di un po’ di lucidità da due passi. È complice nel rigore concesso per il due a due finale. Dal 44’ st SCRUGLI (sv) OMOLADE (5,5) - Meglio nel primo tempo, quando se non altro cerca almeno la conclusione verso la porta.
Il tecnico: «Adesso conto di recuperare Pascuccio per la difesa»
Galfano soddisfatto per la prestazione SCAFATI – Il volto di Galfano è un misto di soddisfazione, per il buon punto preso sul campo della Scafatese, e presa di coscienza sulle possibilità di squadra. La Vibonese è andata a un passo da una vittoria che poteva significare tanto. È andata sotto nel primo tempo, dopo un gran gol di Sifonetti, ha ripreso tutto nella ripresa con i due rigori di Di Mauro: «Sono soddisfatto della prestazione della squadra - afferma il tecnico Galfano - Siamo andati sotto nel primo tempo, poi c’è stata una grande reazione da parte della mia squadra. Abbiamo comunque giocato una buona partita, un buon punto che muove la classifica e contribuisce a fortificare il morale della squadra». Falsa partenza per la Vibone-
CATANZARO – Dopo un girone d’andata dominato, con un cammino condotto quasi sempre in testa (escluse le prime giornate spese ad inseguire il Gela di Provenza), il Catanzaro ha necessità di fare punti anche in casa della temibile Cisco Roma per finire da capolista anche l’anno solare. La vittoria ottenuta dalla Juve Stabia in casa proprio del Gela nella gara di ieri insidia infatti il primo posto solitario dei giallorossi e questo potrebbe risultare un richiamo ulteriore per Gimmelli e compagni nella sfida del Flaminio contro una squadra che, dal suo canto, farà di tutto per rendere latesta dellaclassifica una autentica bolgia con più squadre a contendersi la vittoria finale. Così, mettendo da parte tutte le tensioni accumulate nelle ultime giornate a causa delle voci fuoriuscite a proposito di stipendi non pagati e promesse non mantenute –in realtà la questione, particolarmente spinosa, farebbe specificatamente riferimento ad alcuni corrispettivi maturati ma non versati ad alcuni giocatori dello scorso anno –
se, il tecnico analizza così il primo tempo: «Non siamo partiti benissimo - continua Galfano - la Scafatese si è fatta sotto in un paio di circostranze ed è passata in vantaggio. Successivamente ci siamo fatti sotto noi, abbiamo collezionato diverse opportunità e abbiamo colto la traversa nel finale di primo tempo. I gol poi sono sopraggiunti nella ripresa. Rigori a mio avviso sacrosanti. Diciamo che la gara era aperta a qualsiasi risultato. Potevamo vincere, è arrivato il pari. Pazienza». Ma come vede il futuro il tecnico? Lui non si tira indietro e analizza la situazione societaria: «Certamente non mi voglio illudere che possa arrivare qualcuno a gennaio, tenuto conto delle
difficoltà della società. I guai di classifica? Confido nel recupero di Pascuccio in difesa, con lui in campo il reparto arretrato potrà contare su una pedina importante. Intanto mi godo il recupero importante di Omolade. Il suo apporto è fondamentale per noi. Anche oggi s’è visto quanto è stato importante per noi». Non se la passa meglio la Scafatese. Il tecnico Esposito era in tribuna perché scontava la prima delle due giornate di squalifica. L’allenatore in seconda, Giovavanni Nasta, parte dai rigori: «Rigori di manica larga a mio avviso - esordisce Nasta - Certamente hanno condizionato la gara. La squadra ha offerto una buona prestazione; di più non si poteva fare su un campo così pesante».
Omolade durante il match di Scafati
Il posticipo di questa sera (ore 20.45 diretta su Rai Sport Sat)
Luci al Flaminio: Cisco-Catanzaro gli uomini di Auteri sono chiamati a concentrare le loro energie sulla gara anche al fine di fare tacere voci di possibili disimpegni che solitamente viaggiano di pari passo con quelle riguardanti appunto la mancata corresponsione di alcuni corrispettivi. In questo senso arrivano a tacitare qualsiasi cattivo pensiero le rassicurazioni del DG Pitino: “Non ritengo ci sia il rischio che qualche giocatore possa, come si dice in gergo, tirare indietro la gamba a causa dei problemi economici riferiti. Andrebbe contro la loro professionalità fino a questo momento ampiamente dimostrata come attesta la classifica ed in ogni caso la situazione non è come è stata prospettata. Siamo perfettamente in linea con i pagamenti ai tesserati con la stragrande maggioranza delle
squadre di Prima e Seconda Divisione ed alcune voci che sono trapelate in questi giorni sono solo delle cattiverie gratuite che non fanno altro che alimentare un clima sfavorevole nei confronti di questa società che non ha mai nascosto le proprie difficoltà ma che con altrettanta decisione andrà avanti nel progetto di cercare di ridare dignità al calcio catanzarese”. FORMAZIONE: Auteri dovrebbe potere contare, per la gara in diretta Tv (inizio fissato per le ore 20.45), su tutti gli effettivi. La breve sgambatura tenuta ieri al Ceravolo prima della partenzaper la Capitale ha confermato la ritrovata disponibilità di Alesando Bruno che ha quasi del tutto recuperato dalla contusione al ginocchio sinistro. Ed, in ogni caso, l’importanza di avere il metronomo del centro-
campo catanzarese in campo è tale che, sia pure per il tramite di una infiltrazione antidolorifica, si farà davvero di tutto per averlo nell’undici iniziale. Per il resto rimane confermatissimo il resto dello schieramento iniziale con l’unica variazione tattica rappresentata dallo spostamento dei tre componenti il triangolo difensivo con Di Maio che prenderà il centro dello schieramento (anche per contrastare le temibili giocate aeree del capocannoniere Ciofani) con Gimmelli spostato sul centro destra e Ciano sul versante opposto. Con Di Cuonzo, Lodi e Corapi a completare, con Bruno (con Benincasa come alternativa), il reparto centrale, dovrebbe rimanere inalterato anche il reparto avanzato con Caputo (autore dell’unico gol della vittoria dell’andata), Moscia-
ro e Montella in campo e Longoni pronto a subentrare a partita in corso ove mai se ne ravvedesse la necessità. Infine, saranno trecento circa i tifosi giallorossi che coloreranno il Flaminio e che cercheranno, con il loro incitamento, di spingere il Catanzaro alla vittoria. QUI ROMA. Soltanto problemi di scelta per Giuseppe Incocciati, tecnico della Cisco Roma. Permangono le indisponibilità di Previti e Goretti; tuttavia, al recupero di Barrionuevo che ha giocato scampoli di gara con il Cassino, si è aggiunta la completa integrazione di Di Vicino (anche per lui pochi minuti contro i ciociari), l’ultimo arrivo in casa capitolina. All’inizio, questa è l’impressione, l’allenatore potrebbe affidarsi al 4-3-3 (come è tornato a fare nelle ultime tre gare). Davanti ai soliti quattro difensori (da destra verso sinistra Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti) agiranno Chiappara, Romondini e Mazzarani. Toccherà invece a Babù, Ciofani e Franchini comporre il trio d’attacco.
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Sport 43
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Risultati e classifica Angri-Ostuni
0-0
Bacoli-Francavilla Pz
0-1
18ª giornata Marcatori
st 48' Del Prete
F. e C. Bn-V. Casarano
1-0
27’ pt Salvati
Fasano-Turris
2-4
13’ pt, 23’ pt e 35’ st Longobardi (T), 25’ pt Jalo (F), 30’ pt Langiotti (F); 10’ st Russo (T)
Francavilla Br-Casertana 1-0 46’ st Paciullo
Matera-Ischia
5-0
22’ pt, 35’ pt e 18’ st De Vecchis; 32’ pt Logrieco; 39’ st Mazzoleni
Pianura-Neapolis
0-0
Pisticci-Pomigliano
0-1
16' pt Di Domenico
S. Antonio-Grottaglie
2-1
7’ pt (r) Sekkoum (S), 19’ pt Temponi (S); 37’ st Hurtado (G)
Riposa: Bitonto
Prossimo turno
19ª giornata 10/01/10 ore 14.30
Casertana-F. e C. Bn Francavilla Pz-Pianura Grottaglie-Bitonto Ischia-Bacoli Neapolis-S. Antonio Ostuni-Matera Pomigliano-Francavilla Br Turris-Angri V. Casarano-Fasano Riposa: Pisticci
NEAPOLIS
37
17 11 4
2 37 16 8
6
1
1 18 5
9
5
3
1 19 11 21 +4
S. ANTONIO
37
17 11 4
2 29 17 9
7
2
0 15 7
8
4
2
2 14 10 12 +2
PIANURA
34
17 10 4
3 33 18 9
6
1
2 21 10 8
4
3
1 12 8 15 -1
F. E C. BN
32
17 9
5
3 31 20 9
6
2
1 21 9
8
3
3
2 10 11 11 -3
FRANCAVILLA PZ
32
17 9
5
3 24 13 8
4
3
1 10 4
9
5
2
2 14 9 11 -1
CASERTANA
30
17 9
3
5 19 10 8
5
1
2 12 5
9
4
2
3
7
5
9
-3
V. CASARANO
29
17 8
5
4 23 15 8
4
2
2 14 10 9
4
3
2
9
5
8
-4
MATERA
26
17 7
5
5 28 27 9
2
4
3 14 17 8
5
1
2 14 10 1
-9
ANGRI
25
17 6
7
4 22 20 9
3
5
1
6
8
3
2
3 14 14 2 -10
GROTTAGLIE
23
17 6
5
6 23 22 8
3
3
2 11 8
9
3
2
4 12 14 1 -10
BITONTO
19
17 4
7
6 18 23 9
3
2
4 11 11 8
1
5
2
7 12 -5 -16
POMIGLIANO
19
17 4
7
6 18 24 8
1
5
2 10 11 9
3
2
4
8 13 -6 -14
TURRIS
19
17 5
4
8 22 30 8
3
2
3
9 12 9
2
2
5 13 18 -8 -14
ISCHIA
18
17 5
3
9 17 27 8
1
1
6
4 13 9
4
2
3 13 14 -10 -15
OSTUNI
16
17 4
4
9 16 26 8
2
3
3 11 14 9
2
1
6
5 12 -10 -17
FRANCAVILLA BR
15
17 3
6
8 11 19 9
2
2
5
6 12 8
1
4
3
5
BACOLI
13
17 3
4 10 11 24 9
2
2
5
7 13 8
1
2
5
4 11 -13 -22
PISTICCI
10
18 2
4 12 15 28 9
0
2
7
4 12 9
2
2
5 11 16 -13 -26
FASANO
6
17 0
6 11 8 26 9
0
3
6
5 15 8
0
3
5
8
7
-8 -20
3 11 -18 -29
11 Reti: Del Prete (1) (Francavilla); Russo (3) (Turris) 10 Reti: Albano (1) (Matera); Bonanno, Sergi (2) (Neapolis) 8 reti: Olcese (Casertana) 7 Reti: Mallardo (Forza e C.); Fontanella, Moxedano (Neapolis); Manzo (2) (Pianura); Maffucci (2) (S.A. Abate); Villa (2) (V.Casarano) 6 Reti: Sibilli (1) (Pianura); Temponi (S. A. Abate) 5 Reti: Incoronato (1) (Angri); Tortora (Forza e C.); D'Amblé (2), De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Pastore (Neapolis); De Palma (1), Malagnino (1) (Ostuni); Del Sorbo (Pianura); Siano (S. A. Abate); D'Anna (V.Casarano) 4 Reti: Galdi (Angri); Massaro (1) (Forza e C.); Chisena (Francavilla); De Vecchis (Matera); Ausiello (Pianura); Ferrentino (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano) 3 reti: De Sena (Angri); Di Domenico (1), Solimene, Zinno (Bacoli); Armento, De Santis (1), Konte, Marsico (2) (Bitonto); Bencardino (Casertana); Jalo (Fasano); Ferrari (1) (F.Fontana); De Falco, Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Genchi (Matera); Somma (Neapolis); Galdean, Mattera (Pianura); Lupacchio, Vallefuoco (Pisticci); Alizzi (Pomigliano); Tedesco (1) (S.A. Abate); Longobardi (Turris); Serao (V.Casarano)
Ischia baby ko con tripletta di De Vecchis, Logrieco su punizione e Mazzoleni
Matera, vittoria sul velluto MATERA ISCHIA
5 0
MATERA (4-3-1-2) D’Angelo 6; Conte 6, Bartoli 6, Mazzoleni 6,5, Scudieri 6; Carretta 6,5, Ostaku 6 (12’ st Leta 6), Martone 6 (28’ Selvaggi sv); Logrieco 6,5; Albano 6, De Vecchis 7,5 (33’ Branda sv). A disp.: Dimola, Campo, Cusimano, Martinelli. All. Giusto 6,5 ISCHIA( 4-4-2) Calò 6 (1’ st Aiace 6); Impagliazzo 6, Di Meglio 6; Buono 5,5, Accurso 6; Trofa 6, Fermo 5,5, Sogliuzzo 5,5, Pezzullo 5,5 (33’ st Fondicelli sv) ; Piro 5,5 (7’ st De Stefano 5,5), Merolla 5,5. A disp.: Pilato, D’Ambra, Leone, Lauro. All. Monti 5,5 ARBITRO: Di Stefano di Brindisi RETI: 22’ pt, 35’ pt e 18’ st De Vecchis; 32’ pt Logrieco; 39’ st Mazzoleni NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 600. Anmoniti: Ostaku e Martone del Matera; Di Meglio dell’Ischia. Angoli 4-3 per il Matera. Recupero: 1’ pt, 0’ st. MATERA-Ti aspetti Albano, invece è De Vecchis a vestire i panni del mattatore con una tripletta, la prima della sua carriera. Sotto gli occi di Giuseppe Genchi (svincolato oltre che squalificato) in tribuna, il Matera chiude la pratica-Ischia con estrema facilità. La squadra isolana si presenta a Matera con nove under in campo invece di cinque, quindi si presume che sia un avversario facile da abbordare e Pino Giusto “risparmia” capitan Martinelli e Campo, tenendoli in panchina e schiera anche lui un under in più del regolamento, assegnando a Mazzoleni il ruolo di difensore centrale, una deci-
A sinistra il gol di De Vecchis del 4-0, in alto la punizione di Logrieco del 2-0 e sotto Genchi ieri in tribuna (foto Videouno)
sione in via sperimentale per eventuali esigenze future. Non è certo una novità che i centrocampisti diventino con l’avanzare dell’età dei difensori centrali e per uno come Mazzoleni che di appendere le scarpette al chiodo proprio non vuol saperne è senza dubbi una soluzione più che cavalcabile, visto che se l’è cavata benino. Ma è chiaro che al Matera il difensore centrale serva, come pure l’attaccante e magari un altro centrocampista perchè i cinque gol all’Ischia non fanno testo e non risolvono certo i problemi. Certo, dopo tre sconfitte in altrettante stagioni rimediate contro gli isolani in casa vincere è senza dubbi una cosa importante dopo una settimana di polemiche per il caso-Genchi. Matera veniva da due sconfitte in campionato e in effetti si è visto palese dall’inizio incerto e
impacciato che mentalmente la squadra ha dei problemi. Magari degli innesti potranno dare verve e fiducia nel progetto. Perchè se il Matera rimane così some sta non andrà da nessuna parte. LA GARA- Apre De Vecchis che deposita il pallone in rete dopo una percussione sulla destra di Carretta chiusa con un traversone perfetto per il compagno piazzato davanti all’ex Calò. Raddoppio al 35’ pt di Logrieco su calcio di punizione dal limite per atterramento di Albano. Tre minuti dopo il tre a zero di De Vecchis, scattato in sospetta posizione di fuorigioco, che mette la palla alla sinistra dell’incolpevole Calò in uscita. Ripresa che vede il Matera subito attivo con Calò che compie due veri miracoli prima su Carretta e poi negando la doppietta a Logrie-
co. Ma il quarto gol è nell’aria perché Albano ci prova da tutte le parti. Un tiro dal limite del bomber materano impegna Calò che si allunga e para, ma De Vecchis è appostato bene e insacca. Quinta marcatura del Matera ad opera di Mazzoleni che di testa trasforma in gol un traversone di Scudieri. Al 42’ st Albano (deluso per non essere riuscito a far gol) esce per infortunio alla coscia e il Matera chiude in dieci avendo già effettuato i tre cambi conquistando la seconda vittoria interna stagionale. Ora c’è solo da rinforzarsi con un giocatore per reparto per giungere ad Ostuni con rinnovato entusiasmo. Anche se la presenza di Genchi in tribuna potrebbe anche far pensare ad un ripensamento da parte delle due fazioni in contrasto. Renato Carpentieri
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44 Sport
Spogliatoio Matera Monti: «Non capisco perché il Matera non sia più in alto»
Fragasso: «Altri 4 innesti» Un portiere, due difensori under a destra e sinistra e un attaccante IL MATERA torna a sorridere. Dopo due sconfitte consecutive, la formazione allenata da Pino Giusto ha messo in cassaforte tre punti importanti sconfiggendo, con un sonoro cinque a zero, l'Ischia che si è presentato a Matera con una formazione largamente rimaneggiata. Molti giocatori campani, infatti, hanno preferito andar via da Ischia a causa delle critiche condizioni economiche in cui versa il club campano. A fine gara, mister Monti ha commentato così la prestazione dei suoi uomini. “Ho schierato nove under al contrario di quanto si era previsto alla vigilia. Questo perchè sia Di Meglio che Accurso sono rimasti a Ischia sperando che dalla società arrivino delle buone notizie. Il Matera ha giocato una buona gara, ha meritato la vittoria anche se noi, in alcune occasioni, abbiamo commesso degli errori evitabili regalando ai padroni di casa la possibilità di segnare”. Il tecnico campano poi parla di mercato. “Servono assolutamente due centrocampisti, due attaccanti e tre under. Questi acquisti sono necessari se vogliamo lottare per restare in serie D. Di nomi se ne fanno tanti, poi alla fine bisogna comunque fare i conti con le disponibilità economiche”. Come giudica il Matera visto giocare contro la sua squadra? “L'Ischia non poteva fare di più di quanto ha fatto, basti pensare che per la maggior parte dei ragazzi, oggi (ieri, ndr) c'è stato l'esordio in serie D. Il Matera ha dimostrato di essere una buona squadra, alla pari con quelle che occupano le primissime posizioni in classifica. Proprio per questa ragione non riesco a capire come mai abbia attraversato un momento poco positivo. Per quanto riguarda noi, spero che la pausa natalizia possa tornare utile alla società per mettere a posto la difficile situazione economica in cui versa”. In casa materana è stato il direttore generale, Giuseppe Fragasso, a commentare la vittoria contro l'Ischia. “E' un risultato importantissimo. Dovevamo vincere per riscattare la sconfitta,
A destra la rete del cinque a zero messa a segno di testa da Achille Mazzoleni su cross dalla destra di Angelo Logrieco autore anche del due a zero (foto Videouno)
PAGELLE MATERA D’ANGELO (6) - Era all’esordio interno ed ha mostrato grande sicurezza. Il Matera ha il portiere ed è una notizia importante dopo tante gare in cui l’ansia non è certo mancata. CONTE (6) - Solo nel finale comincia a spingere sulla destra come dovrebbe fare un esterno basso, ma non è questione di capacità ma solo di una mentalità che deve mutare al più presto. BARTOLI (6) - Poco o nulla da fare, ma è chiaro che non è questa l’occasione per essere valutati.
A sinistra il bomber materano Albano lascia il campo e non sembra zoppicare più di tanto (foto in pagina di Videouno)
MAZZOLENI (6,5) - Gioca da centrale per l’assenza di Martinelli e l’esperimento non dispiace, anche se di prova non si può parlare visto che ha già ricoperto questo ruolo per più di metà stagione nella sua enorme carriera tra i professionisti. SCUDIERI (6) - Spinge poco e non è tranquillo come dovrebbe. CARRETTA (6,5) - Avrebbe meritato il gol, resta tra i migliori in campo anche se a volte eccede nel nervosismo e rischia un giallo che sul 4-0 sarebbe stato davvero da stupidi. OSTAKU (6) - Corre e lotta come si attende da lui il tecnico. Esce perchè ammonito e fa bene il mister a toglierlo.
ampiamente immeritata, della settimana scorsa contro il Francavilla sul Sinni. Una vittoria che galvanizza i ragazzi. Che torna utile per il morale del gruppo bisognoso di ritornare a conquistare i tre punti. L'Ischia ha trovato sul proprio cammino un Matera rabbioso che potrà dire la sua non solo in coppa Italia ma anche in campionato”. Il dirigente materano poi parla di mercato. “Dei movimenti in uscita ci sono stati, ma vorrei anche ricordare
che la società, nel corso del campionato, non è stata ferma; ha acquistato Selvaggi e Ostaku ed è quasi in dirittura d'arrivo per tesserare Alassani un giovane molto promettente e sul quale riponiamo molte aspettative. Siamo, inoltre, in trattativa per portare a Matera un altro portiere '91, un esterno sinistro basso, un esterno destro basso e una seconda punta. Molto dipenderà dalle intenzioni delle rispettive società d'appartenenza che dovranno decidere se svin-
colare o meno questi giocatori. Noi siamo in contatto”. Come mai Diego Albano è uscito anzitempo dal campo? “Ha avvertito un dolore alla coscia ed ha preferito non rischiare uscendo a quattro minuti dalla fine del match e quando, comunque, il risultato era ormai acquisito. Infine, vorrei augurare ai tifosi un buon Natale e un felice anno nuovo, sperando che il 2010 sia prosperoso e positivo per il Matera”. Lorenzo Tortorelli
(12' ST LETA (6) - Non eccelsa la sua prestazione, perchè non lancia con precisione in avanti ed è lecito attendersi di più da lui che ha piedi buoni). MARTONE (6) - Anche lui esce perchè ammonito, disputa un’ora con tranquillità e senza affanni. (28' SELVAGGI (SV) - Schierato per effettuare qualche cross per Albano non riesce a liberarsi quasi mai. Non è quel giocatore che due anni fa si fece rimpiangere e deve tornare ai suoi livelli acquisendo fiducia nei mezzi che ha). LOGRIECO (6,5) - Bene il primo tempo, ma si spegne ed ad Albano i palloni non arrivano più. Bella punizione, però può fare di più.
Francavilla, decide Paciullo nel recupero
ALBANO (6) - Esce per infortunio, ma conoscendolo la vena polemica non dovrebbe mancare. Di palloni utili ne ha davvero pochi ed alla fine ha ragione ad arrabbiarsi ma non di uscire, ammesso che l’abbia fatto.
Guadagnuolo (Mautone 83'). A disp. Bernardo, Simone, Moreno, D'Alterio. All. Feola ARBITRO:Caso di Verona (Petrone e Mariano di Potenza) RETE: Paciullo (F) 91' NOTE: Ammoniti: Di Lauro, Florindo (C)Espulso: Salvestroni (F) 92' per doppia ammonizione
DE VECCHIS (7,5) - Prima tripletta in serie D. Buone le prima e la terza, menntre la seconda leggermente viziata dal fuorigioco. Il ruolo di terza punta gli calza a pennello, ma con lui Albano vede meno palloni di quanti gliene serviva invece Genchi.
FRANCAVILLAFONTANA CASERTANA
1 0
FRANCAVILLA FONTANA: Di Punzio, Del Zotti, Schiavone, Salvestroni, Anglani, Paglialunga, Russo (S. Francioso 62'), D'Amario, Maraschio, Ferrari (A. Fumarola 77'), Schirinzi (Paciullo 83'). A disp. B. Fumarola, Kuoyo, Trovato, Novielli. All. C. Francioso CASERTANA: Schiavella, Guida, Criscuolo, Mastroianni, Florindo, Raucci (Monaco 68'), Di Lauro, Morra, Olcese, Pinto (Gilfone 76'),
AL 90' la Casertana si "concede" una dormita decisiva. Pallone che "ballonzola" in area di rigore rossoblù con Paciullo, appostato vicino al palo, deposita la palla in rete dei tre punti.
(33' BRANDA (SV) - Tanta la gioia perchè è restato e sarà utile al Matera). (ren.car.)
DAGLI ALTRI CAMPI FORZAECORAGGIO 1 CASARANO 0 FORZA E CORAGGIO (4-3-3): Di Matteo 7; Candrina 6, Troisi 6, Salvati 6.5, Clemente 6; Cantile 6.5 (27'st Scippa sv), Gasparini 6, Riccio 6.5; Caruso 6.5, Mallardo 6 (23'st Tortora), De Falco 6.5 (42'st El Ouazni sv). Allenatore: LeporeMauro. VIRTUS CASARANO (4-4-2): Leopizzi 5.5; Fazio 5.5, Niccolini 6, Serao 6.5, Palma 5 (1' st Cenciarelli 5.5); Salvadore 6.5, Caracciolo 6 (10' st Stendardo sv e 24' st Aragao 6), Bonaffini 5.5, Palazzo 6; Contino 5.5, D’Anna 5.5. Allenatore: Bianchetti. ARBITRO: Bottari di Messina RETE: 27'pt Salvati. NOTE: Spettatori 400 circa di cui 100 ospiti. Ammoniti Candrina e Caruso (Forza e Coraggio). Calci d’angolo 4-4. Rec. 1'pt, 4'st
ANGRI OSTUNI
0 0
ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 6.5, Cascella 5.5, Cacace 6.5, Biancardi 7; Lambiase 6.5, Vitagliano 6.5, Maruggi 6 (12' st Amarante sv, 18' st Fabbricatore 6.5), Galdi 6.5; De Sena 6.5, Carnicelli 6 (8' st Falcone 6). Allenatore: Criscuolo OSTUNI (4-4-2): Furone 5.5; Mazzitelli 6.5, Ciaramitaro 6, Melis 6.5, Orlando 6; Foschini 6.5, Di Capua 6 (14' st Incontrera 6), Scarongella 6.5 (40' st Catalucci sv), Salomone 7; Salzano 6.5 (35' st D’Elia 6), De Simone 6. Allenatore: Lombardo ARBITRO: Giovani di Grosseto NOTE: Al 17' st Salzano (O) ha fallito calcio di rigore.
FASANO TURRIS
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FASANO (4-4-2): Dell’Anna 5; Crastolla 5, Fiscina 5, Pistoia 5, Ciuffreda 5.5; D’Onghia 6 (26'st Seclì sv), Lentini 6, Tateo 6 (31'st Galiano sv), Langiotti 7; Sò Jalò 6, Piovan 5.5. Allenatore: Geretto. TURRIS (4-4-2): Prete 6.5; Melcarne 6, Noviello 6, De Carlo 6.5, Cuomo 6; D’Ambrosio 6.5 (5'st Celiento 6.5), Visciano 6, Coppola 6, Vivona 6.5 (31'st Giocondo sv); Russo 7, Longobardi 7.5 (43'st Leccese sv). Allenatore: Mandragora. ARBITRO: Petroni di Roma. RETI: 12'pt, 22'pt, 35'pt Longobardi (T), 24'pt So Jalò (F), 30'pt Langiotti (F), 8'st Russo (T, rig.). NOTE: terreno allentato; spettatori 200 circa, di cui una trentina da Torre del Greco; ammoniti Crastolla (F), Noviello (T), De Carlo (T), Tateo (F).
PIANURA NEAPOLIS
0 0
PIANURA (4-4-2): Despucches 5.5; Carbonaro 6, Mattera 7, Allocca 6, Letizia 7; Ventre 7, Galdean 6, Ausiello 6, Manzi 6.5 (28'st De Luca sv); Manzo 6, Del Sorbo 6. Allenatore: Gargiulo. NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6; D’Ascia 5, Bianchi 6, Esposito 6, Mannone 6; Bonanno 6, Barone 6 (16'st Pastore 6), Daleno 5, Moxedano 5.5; Sergi 5.5 (35'st Somma sv), Fontanella 5 (15'st Monticelli 6). Allenatore: Castellucci. ARBITRO: Casaluci di Lecce. NOTE: Ammoniti Ventre, Moxedano, Daleno, Bianchi, Esposito. Angoli 9 a 0 per il Pianura. Recuperi 2’pt 5’st. Spettatori 800 circa
SANT'ANTONIO GROTTAGLIE
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SANT'ANTONIO ABATE (4-31-2): Della Pietra 6.5; Nettuno 6, Coccorullo 7, D’Aniello 6.5 (1'st Itri 6.5) De Sio 6.5; Temponi 7, Sekkoum 6, Della Femmina 6; Tedesco 6.5 (31'st Iovene sv); Siano 7, Maffucci 6 (23'st Vitale 6). Allenatore: Di Nola GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5.5; De Giorgi 6, Cornacchia 6, Papasidero 6, D’Amanzo 6.5; D’Amble 6, Arcadio 5, Hurtado 6, Fraschini 5.5 (14'st De Angelis sv); Ancora 6.5 (14'st Pastano sv), Giacco 6.5. Allenatore: Maiuri ARBITRO: Pierantoni di Ancona RETI: 6'pt Sekkoum (rig.) (S), 18'pt Temponi (S), 37'st Hurtado (G).
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Sport 45
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
La pattuglia di baby si arrende ad un Pomigliano non irresistibile
Pisticci, tutto previsto PAGELLE PISTICCI MARINO (5,5) - prende un gol dalla distanza su tiro centrale, anche se la traiettoria diventa imprevedibile per il vento. Poi salva su Auricchio evitando il 2-0. DI MARIA (6) - il Pomigliano costruisce pochissimo e per la difesa pisticcese non arrivano grossi rischi. Sul gol non ci sono responsabilità particolari degli uomini di movimento. Lui gestisce senza affanni. MALAFRONTE (5,5) - gioca stringendo i denti dopo una botta rimediata a Caserta domenica scorsa e per il resto è evidente il suo ritardo di condizione. POLICHETTI (6) - entra nel secondo tempo al posto di Malafronte dopo un lungo stop, soprattutto per riprendere confidenza con il campo. Il peggio è alle spalle, ma oggi può far poco. DE BIASI (5,5) - commette due errori difensivi gratuiti. In una circostanza Auricchio sfrutta il suo assist involontario e per poco non segna il 2-0. BASILE (6,5)-lotta e ci crede. L'unico da cui arriva qualche spunto. GUARINO (5,5) - a volte troppo impreciso anche nei passaggi elementari. Ma in mezzo al campo è solo e lui non ha doti di uomo di costruzione. LOTTINO (5,5) - Giovane appena arrivato dall'eccellenza lucana e subito titolare. Rimedia due gialli e viene espulso. Per il resto fa quel che può in mezzo al campo. PIETRAFESA (5,5) - Altro giovane ingaggiato da poco e proveniente dall'eccellenza lucana. Le potenzialità sono da rivedere. DE NITTIS (5,5) - : gioca nei tre davanti, ovvero nel reparto maggiormente in emergenza, perché privo di calciatori di ruolo. Onora l'impegno e nulla più può. FARINOLA (5,5) - vale il discorso fatto per De Nittis. TRUGLIO (5,5) - un giovanissimo e poco impiegato centrocampista che deve fare la punta centrale. Non ne azzecca una, ma non è colpa sua. Forse era meglio schierare l'attaccante della juniores, almeno conosceva i movimenti.
PISTICCI POMIGLIANO
0 1
PISTICCI (3-4-3) Marino 5,5; Di Maria 6, Malafronte 5,5 (9' s.t. Polichetti 6), De Biasi 5,5; Basile 6,5, Guarino 5,5, Lottino 5,5, Pietrafesa 5,5; De Nittis 5,5 (36' s.t. Gambino s.v.), Truglio 5,5, Farinola 5,5.A disposizione: Maida, Santarcangelo, Genovese, Fortunato R., Masiello.All.: Arleo POMIGLIANO (4-4-2) Sorrentino s.v.; Lomasto 6, Rea 6, D'Arienzo 6, Iervolino 6; Giliberti 6 (45' s.t. Nicoletti s.v.), Di Domenico 6,5, Mollo 6, Guadagno 6 (28' s.t. De Marco); Auricchio, D'Avanzo (36' s.t. Lo Coco).A disposizione: Violante, Mauro, De Santo, Alizzi.All.: Corino ARBITRO: Lemma di Barletta RETE: Di Domenico 16' p.t.Ammoniti: Lottino, D'Avanzo. Espulsi: Lottino, Lomasto. Recuperi 1' e 8'. Angoli 0 7 per il Pomigliano. Spettatori 250 circa. Giornata fredda. Terreno in condizioni discrete. UN Pisticci imbottito di under e praticamente senza rosa perde solo per 1-0 lo scontro diretto con il Pomigliano. I campani approfittano della situazione interlocutoria dei gialloble che ad inizio settimana avevano smantellato la squadra con la prospettiva di puntare tutto sulla lunga pausa di metà stagione e ricostruire un organico in grado di cercare la salvezza a partire dal prossimo 17 gennaio. Impossibile chiedere di più, dunque, alla squadra di Arleo che manda in campo otto under ed in panchina porta la juniores (fatta eccezione per il rientrante Polichetti, il neo acquisto Gambino ed il secondo portiere Maida). Dei titolari giocano solo Di Maria, Malafronte (tra l'altro in pessima condizione e sostituito), Guarino, De Biasi ed il portiere Marino. Lupacchio e Cazzarò sono infortunati. Lavecchia è squa-
L’inizio della gara con il Pomigliano (le foto in pagina sono di www. gialloble.com)
lificato. Viste le premesse la sconfitta per 1-0 è più che onorevole, anzi, nella fase finale, il Pomigliano, che trova un gol episodico e fa pochissimo per chiudere la partita, va in apprensione e non rischia di subire il pareggio solo perché l'avversario è così inconsistente da non riuscire nemmeno a mettere insieme due passaggi sensati consecutivi. L'impressione, insomma, è che il Pomigliano potesse vincere soltanto contro questo Pisticci. E' forte, pertanto, il rimpianto per non essere riusciti a sistemare l'organico in funzione di questa gara. L'epurazione di inizio settimana, infatti, è sensata per quelle che sono le intenzioni della dirigenza, solo che forse andava fatta prima. Probabilmente l'esitazione conseguente alla gara di Torre del Greco, dove il Pisticci aveva perso senza sfigurare, non ha giovato. Mandare a casa otto giocatori con 15 giorni di anticipo rispetto alla data in cui il maxi
taglio è stato effettivamente operato avrebbe potuto creare le condizioni utili ad avere già ieri un gruppo più competitivo. Si è scelto di puntare tutto sul girone di ritorno, ma sarebbe stato più opportuno ragionare nell'ottica di farsi trovare pronti per lo scontro diretto con i campani, che sono apparsi squadra modesta, contro cui bisognava fare di tutto per prendere i tre punti. La gara è tutt'altro che bella. Si gioca nel gelo, per la temperatura anche al disotto dello zero, del “Michetti” e le occasioni arrivano con il contagocce. Al 14' Truglio, inventato attaccante, spara alto una punizione dalla distanza. Un minuto dopo, sempre su punizione, replica Auricchio, indirizzando la sfera all'incrocio dei pali, ma Marino ci arriva e devia in corner. Proprio sul conseguente tiro dalla bandierina, la difesa respinge corto e sulla sfera si avventa Di Domenico che scarica a rete: il tiro è centrale, ma prende forza accompagnato
dal vento, Marino non vede partire la sfera e si fa sorprendere incassando il gol partita. Al 41' Auricchio approfitta di un errore difensivo di De Biasi, sfugge in contropiede, ma trova Marino pronto a chiudere. Nella ripresa Auricchio ci prova di testa, ma spedisce a lato. Guarino replica dalla distanza, senza trovare la porta. Al 41' Lo Coco sfiora il palo a destra di Marino, poi allo scadere Truglio non sfrutta due buone occasioni. Per il tecnico Gigi Corino, ex Matera, c’è un esordio in panchina con una vittoria ma di certo non si può dire che il Pomigliano abbia fatto sfracelli. Curiosità: nella ripresa l'arbitro Lemma ha concesso un maxi recupero dopo che, nel primo tempo, era stato costretto a ricevere cure mediche per un taglio alla fronte, dovuto ad un impatto fortuito con un calciatore. La ferita ha richiesto cure anche nella ripresa. In entrambi i casi il match ha subito alcune interruzioni. Roberto D’Alessadro sport@luedi.it
Spogliatoio Corino: «Per noi è stato molto importante vincere questa sfida salvezza»
Arleo: «Tra un mese sarà un’altra cosa» “AVERE retto così bene contro una squadra che è già stata riorganizzata in funzione del girone di ritorno è un aspetto molto positivo e che ci fa ben sperare, perché noi dobbiamo ancora ricostruire la nostra rosa e se la caratura degli avversari in lotta per la salvezza è di questo tipo, vuol dire che potremo giocarci le nostre carte per la salvezza”. Il pensiero di mister Pasquale Arleo è più che corretto. Il Pomigliano sceso in campo al “Michetti” forse non avrebbe vinto nemmeno con il Pisticci visto fino ad una settimana fa. Ma ha avuto la fortuna di trovare una squadra priva di calciatori ed in pieno restyling. “Tra un mese - continua Arleo - ci sarà un Pisticci diverso, il Pisticci che voglio io. Senza nulla togliere a chi mi ha preceduto, l'organico a disposizione era troppo giovane ed i calciatori over, per lo più, avevano giocato al massimo in eccellenza”. La sconfitta con i campani, insomma, era da mettere in preventivo, perché la
scelta è stata drastica: smantellare, per riorganizzarsi a partire da oggi. “Quando sono arrivato spiega Arleo - la società mi ha detto di non pensare troppo alle tra partite che avremmo giocato a dicembre, perché l'intenzione è quella di ricostruire in vista del girone di ritorno. A margine di questa gara, pertanto, ci siamo ritrovati con una rosa rimaneggiatissima ed imbottita di under. Aver retto in questo modo è stato già soddisfacente, tanto più che siamo stati puniti solo da un episodio”. “Era molto importante vincere oggi - commenta soddisfatto mister Corino sia per tenere lontano il Pisticci che per prendere punti importantissimi in chiave salvezza. Noi venivamo da un brutto periodo e dobbiamo trovare ancora i nostri meccanismi. Nella ripresa abbiamo sofferto un po', anche a causa del vento contrario che non ci consentiva di giocare la palla. Abbiamo avuto comunque qualche occasione per
Infortunio all’arbitro e in alto il rito iniziale
chiudere la gara ed alla fine siamo usciti vincitori”. La sensazione, comunque, è che bisognerà lavorare ancora tanto, perché il test lucano non è molto attendibile, data la situazione del Pisticci.
“E' vero - aggiunge Corino - loro avevano in campo tanti under, ma erano di buona qualità e noi sapevamo che sarebbe comunque difficile fare risultato qui”. Da questa vittoria il Pomigliano può ripartire alla
ricerca dei suoi obiettivi stagionali. “Vogliamo una salvezza tranquilla - spiega Corino e lotteremo per questo obiettivo. La priorità, a questo punto, è quella di tirarsi fuori da questa situa-
zione ambigua, in cui ancora ci troviamo nonostante l'importante vittoria di oggi. Il campionato, però, è ancora lungo e noi non abbiamo fatto ancora nulla”. r.d.a.
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Se verranno dati i due punti ai sinnici balzeranno in uno storico terzo posto
Francavilla, acuto play off Del Prete all’ultimo assalto trova il gol partita e stende il Bacoli SIBILLABACOLI FRANCAVILLA
0 1
SIBILLA BACOLI (4-4-2): Iaccarino 6,5; Rainone 6,5, Castiglione 5,5, Zinno 5,5, Poziello C. 5,5; Izzo 5 (1' st Criscuolo sv; 11' st Punziano 5,5), Di Nolfo 6,5, Carannante 5,5, Poziello R. 6,5; Mariniello 6, Majella 6,5 (21' st Fummo sv). A disp.: Costagliola, Poziello G., Andreozzi, Esposito. All.: Carannante 5,5. FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 6; Gioia 6, Di Giorgio 6,5, De Santo 6,5, Tarantino 6,5; Di Senso 7, Verdesca 7, Manzillo 6,5, Bocconi 5,5 (22' st Fanelli 6,5); Del Prete 7,5, Chiesena 7 (49' st Pioggia sv). A disp.: Masi, Marziale, Cocina, Di Sansa, La Neve. All.: Lazic 6,5. ARBITRO: Fiore di Barletta 6. RETE: st 48' Del Prete. NOTE: spettatori circa 200. Ammonito Punziano. Angoli 8-3 per la Sibilla. Recupero: pt 1'; st 5'. BACOLI- I padroni di casa per dare una scossa alla classifica; gli ospiti per continuare ad abitare le zone nobili del tabellone. Con queste premesse si affrontano Sibilla Bacoli e Francavilla. I rossoblu, chiamati all'ultima trasferta del girone d'andata, mirano a chiudere in bellezza il 2009, inanellando un altro successo dopo la vittoria contro il Matera. Alla fine ci riusciranno proprio all'ultimo assalto con il solito Del Prete, che regala ai suoi un Natale sereno. Lazic si affida al classico 4-4-2. Davanti a Di Vincenzo, la linea di difesa è costituita da Gioia e Tarantino che presidiano gli esterni, con De Santo e Di Giorgio coppia centrale. In mediana, davanti c'è Man-
A sinistra la tifoseria sinnica che sta vivendo un momento magico grazie a Del Prete e compagni che stanno mettendo fieno in cascina per un campionato da protagonista in attesa dei due punti con il Fasano
zillo, affiancato dal giovane Verdesca; completano il reparto Di Senso a destra e Bocconi a sinistra. Davanti, Chisena fa reparto con Del Prete, eroe del derby con la sua doppietta. Medesimo schieramento anche per i flegrei, con Di Nolfo che, abbandonata la corsia destra di centrocampo, viene schierato in mezzo, a supportare il tandem formato da Majella e Mariniello. Primo tempo avaro di emozioni, con le due squadre che mirano più a coprirsi che a offendere. A rompere la noia del primo quarto d'ora, ci pensano i padroni di casa che si rendono pericolosi dapprima con Majella, che da calcio piazzato saggia i riflessi dell'estremo difensore sinnico, e poi con Raffaele Poziello, il quale, sugli sviluppi di calcio d'angolo, manca di poco la porta. Al 37' è il turno del Francavilla. Da manuale del calcio lo scambio in ve-
locità tra Di Senso e Del Prete, con conclusione di quest'ultimo che viene respinta a pugni chiusi da Iaccarino. È questa l'ultima emozione di una prima frazione che vede le due squadre guadagnare gli spogliatoi senza aver regalato particolari sussulti agli infreddoliti spettatori. Il copione della gara cambia nei secondi quarantacinque minuti. Già al 53' i sinnici si rendono pericolosi con Di Senso che, rubata palla alla retroguardia campana, calcia di prima intenzione senza però inquadrare la porta. La Sibilla risponde tono su tono, e al 59' sfiora il vantaggio. Cross in direzione di Di Nolfo, che mette di prima intenzione il pallone a centroarea, dove Mariniello, lasciato tutto solo dalla difesa avversaria, colpisce di testa senza però impensierire Di Vincenzo. Al 67' Lazic decide di far entrare il baby Fanelli al
posto di uno spento Bocconi. L'avvicendamento comporta un cambio di modulo nell'undici rossoblu, che passa a un più offensivo 4-3-3, con il nuovo entrato largo a destra, Chisena a sinistra e Del Prete punta centrale. Francavilla a trazione anteriore, che si rende pericoloso al 81'. Tarantino imbecca Chisena che, guadagnata palla sull'out sinistro, si accentra e lascia partire un poderoso destro, su cui è pronto Iaccarino ad abbrancare in presa. Un minuto dopo ci prova anche Del Prete che, servito magistralmente da un tocco vellutato di Fanelli, scocca un destro ad incrociare, che però conclude la sua corsa qualche centimetro sopra la traversa. La Sibilla, dal canto suo, ci prova con le ripartenze, ma l'attacco, orfan di Majella, uscito per noie muscolari, non riesce ad essere insidioso. Il Francavilla continua a macinare
gioco in velocità, e al terzo dei cinque minuti di recupero concessi dal signor Fiore trova la rete del vantaggio. Angolo dal versante destro dell'attacco lucano, serie di batti e ribatti nell'area piccola, e zampata vincente di Del Prete, ancora a segno dopo la doppietta di domenica scorsa. Null'altro da segnalare nei restanti due minuti di gioco; il Francavilla chiude con una vittoria il 2009 e vola a quota 33 punti, mentre in casa Sibilla inizia a scottare la panchina di Carannante, giunto alla settima sconfitta consecutiva. Se alla squadra lucana saranno dati i due punto con il Fasano (reo di un errore nbei cambi degli under) significherebbe agguantare il secondo posto. Come dire sorico per un piccolo centro di poco più di cinquemila anime come Francavilla in Sinni. Michele Mastrobuoni
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Sport 47
Lunedì 21 dicembre 2009
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Serie D Nel quartier generale del Francavilla si respira aria di soddisfazione e vertice
Lazic: «Siamo stati coraggiosi» Il tecnico:«Partita equilibrata, ma noi ci abbiamo creduto fino in fondo» BACOLI. Soddisfatto per il risultato, meno per il gioco. È questo, in sintesi, il pensiero del tecnico Lazic al termine dei novanta minuti del Chiovato. Novanta minuti che hanno visto il suo Francavilla continuare a vincere, guadagnandosi così la possibilità dimorare ancora in zona play off. “E' stata una partita molto equilibrata - esordisce siamo stati fortunati, perché la Sibilla vista non meritava di perdere. Ma siamo stati anche coraggiosi, perché ci abbiamo creduto fino alla fine. Devo dire che nel primo tempo abbiamo faticato molto - prosegue il tecnico sinnico - avevamo di fronte una squadra determinata ad uscire da questa situazione poco felice che sta vivendo. Inoltre, abbiamo impiegato molto ad abituarci a un terreno, quale quello in erba sintetica, a cui noi non siamo abituati; alcuni giocatori non erano entrati bene in partita, facendo sì che non riuscissimo a disimpegnarci come avremmo voluto. Nel secondo tempo le cose sono migliorate, anche se, ripeto, il match è stato equilibrato e noi non abbiamo disputato la nostra miglior partita. Però sicuramente sono soddisfatto, da quando sono qui non avevo mai concluso il girone d'andata con così tanti punti. Mi dispiace per la Sibilla, a cui auguro di rimettersi quanto prima in carreggiata.” Classifica che comincia a farsi interessante quella dei rossoblu, che festeggeranno il Natale come una delle squadre rivelazione del Girone H di Serie D. “Dopo il derby otteniamo
altri tre punti importanti che ci proiettano in alto. Ma noi siamo una squadra che deve vivere alla giornata; fa-
ziamo a pensare in grande rischiamo di perdere la giusta lucidità mentale. Mi considero un allenatore molto fortunato - continua Lazic perché questo è un gruppo fantastico; un gruppo giovane, costituito da tanti under che hanno voglia di imparare dai senatori dello spogliatoio, a loro volta disposti al sacrificio e al lavoro. Si respira un bel clima nel nostro quartier generale, e di questo voglio ringraziare pubblicamente la dirigenza, che ci è sempre vicina e non ci fa mai mancare nulla, sia a livello umano che professionale.” Francavilla che, dopo le festività, si troverà ad ospitare lo spumeggiante Pianura targato Gargiulo, chiudendo così col botto la prima fase del campionato. “Inutile negarlo, il Pianura è uno squadroIn alto gli ne - ammette il tecnico - creultras do che possa seriamente sinnici ed ambire al salto in Lega Pro, in basso insieme ad altre squadre del Genny Del calibro di Neapolis, CasaraPrete che no e Sant'Antonio Abate. ieri ha Noi ci faremo trovare pronmesso a ti, provando a rendere la visegno l’undicesimo ta difficile a questa corazzata.” In conclusione, Lazic ricentro serva una battuta sulla prepersonale stazione del giovane Fanelli, gettato nella mischia al 22' della ripresa. “Fanelli? Credo si sia disimpegnato molto bene. Nonostante la giovanissima età, ha giocato con convinzione, senza subire alcun timore reverenziale né risentendo dell'emozione. Posso dire che si tratta di un giocatore che farà strada, di cui si sentirà re voli pindarici non credo parlare. Per lui, originario sia il caso. Questo gruppo di Francavilla, giocare con deve mantenere alta la con- questa maglia ha un significentrazione, perché se ini- cato particolare.”
PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6)-primo tempo di ordinaria amministrazione. Nella seconda frazione si fa notare per alcune uscite che danno sicurezza al reparto. Ha il carisma necessario per disporre ottimamente la sua difesa. GIOIA (6) - ottima la sua prova in fase di contenimento. Annulla le sortite che gli avversari provano a generare dalle sue parti. Meno brillante in fase di spinta. DI GIORGIO (6.5)-una garanzia. Dalle sue parti non si passa; sia di testa che di piede è ottimo nell'anticipo. Sempre presente e attento, si fa apprezzare anche nei raddoppi di marcatura. DE SANTO (6.5) - si attacca come un francobollo a Majella, riuscendo a tenerne il passo senza fatica. Esce spesso palla al piede dalla sua area. TARANTINO (6.5) - vive un primo tempo da spettatore non pagante. Nella seconda frazione sale in cattedra e, in fase sostegno alla manovra d'attacco, spesso ispira le avanzate dei suoi compagni. A fine gara la corsia sinistra risulterà consumata dai suoi scarpini. DI SENSO (7) - velocità, tecnica, dribbling nell'uno contro uno. Al Chiovato, l'ala di Lazic sciorina tutto il suo repertorio. VERDESCA (7) - a vederlo non si direbbe, ma il ragazzo è appena maggiorenne. Cuce il gioco rossoblu, azzanna le caviglie, svaria su tutta la linea della trequarti. MANZILLO (6.5) - filtro davanti alla difesa, è bravo ad annullare le iniziative bacolesi. Da elogiare per uno spiccato senso della posizione. BOCCONI (5.5) - evanescente, non approfitta di dirimpettai, quali Izzo prima e Punziano poi, che non appaiono in giornata di grazia. (DAL 22' ST FANELLI (6.5) - entra in campo con il preciso compito di allargare la difesa campana. Missione compiuta e completata da qualche assist d'alta scuola). DEL PRETE (7.5) - esaltato dalla doppietta realizzata nel derby, il capitano entra subito in campo con la voglia di far bene. Firma con un gol di rapina una gara in cui è stato sempre presente nelle manovre d'attacco. CHIESENA (7)-spende tante energie correndo senza palla. Spina nel fianco della difesa bacolese, si mostra molto utile anche in fase di ripiegamento(Dal 49' st Pioggia sv.).
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Sport 49
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-Irsinese
15ª giornata Marcatori
8-0
pt 4' Colangelo, 7' Grieco, 10' e 32' D'Amico, 28' Santopietro, 38' Provenzale C.; st 19' Manniello V., 39' Stefanile
Atella M.-Az Picerno
3-0
F. MURGIA
34
15 10 4
1 32 10 7
5
2
0 16 4
8
5
2
1 16 6 22 +5
Ferrandina-R. Tolve
2-4
R. VALDIANO
31
15 10 1
4 28 12 7
6
1
0 11 3
8
4
0
4 17 9 16 +2
pt 20’ (r) Troiano (F), 21’ pt Virgilio (RT); st 5’ Troiano (F), 8’ Renna (RT), 10’ Montenegro (RT), 49’ Di Cecca (RT)
A. CRISTOFARO
29
15 9
2
4 33 12 8
7
0
1 25 5
7
2
2
3
GenzanoBanzi-Avigliano 0-1
VIGGIANO
27
15 7
6
2 30 12 8
4
4
0 17 4
7
3
2
2 13 8 18 -4
Murese-R. Valdiano
1-0
RICIGLIANO
27
15 7
6
2 21 8
8
4
3
1 11 3
7
3
3
1 10 5 13 -4
Policoro-Borussia P.
2-2
ATELLA M.
26
15 8
2
5 29 15 8
7
0
1 23 4
7
1
2
4
6 11 14 -5
pt 12’ Sfarzetta (P), 17’ Gialdino (BP), 27’ Manolio (BP); st 14’ Nuzzi (P)
VULTUR
24
15 7
3
5 26 15 7
6
0
1 20 4
8
1
3
4
6 11 11 -5
Ricigliano-Vultur
0-0
MURESE
23
15 6
5
4 24 13 8
5
2
1 14 5
7
1
3
3 10 8 11 -8
Viggiano-F. Murgia
0-0
R. TOLVE
21
15 6
3
6 23 16 7
1
2
4
9
8
5
1
2 19 7
7
-8
BORUSSIA P.
21
15 6
3
6 23 17 7
4
0
3 11 8
8
2
3
3 12 9
6
-8
AVIGLIANO
17
15 4
5
6 20 22 8
1
5
2
8 11 7
3
0
4 12 11 -2 -14
GENZANOBANZI
17
15 4
5
6 16 26 7
2
3
2
9
9
8
2
2
4
7 17 -10 -12
POLICORO
16
15 4
4
7 20 19 8
4
2
2 16 6
7
0
2
5
4 13 1 -15
AZ PICERNO
16
15 4
4
7 22 22 7
2
3
2 16 9
8
2
1
5
6 13 0 -13
IRSINESE
2
15 1
0 14 6 70 7
1
0
6
6 25 8
0
0
8
0 45 -64 -26
FERRANDINA
0
15 0
1 14 6 70 8
0
0
8
4 39 7
0
1
6
2 31 -64 -30
st 11’ Carriero, 34’ e 42’ Libutti
st 46’ Sileo
st 10’ Antohi
Prossimo turno
16ª giornata 03/01/10 ore 14.30
A. Cristofaro-R. Tolve Ferrandina-Atella M. GenzanoBanzi-R. Valdiano Murese-F. Murgia Policoro-Az Picerno Ricigliano-Borussia P. Viggiano-Avigliano Vultur-Irsinese
4
8
7 21 -2
14 Reti: Campisano (Viggiano) 10 Reti: Dutra (1) (Murese); Salamone (1) (Valdiano) 7 Reti: Margiotta (F.Murgia); Montenegro (R.Tolve); Petilli (Valdiano) 6 Reti: Rinaldi (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Schettino (2) (Borussia P.); Frazzica (F.Murgia) 5 Reti: D'Amico (A.C. Oppido); Giordano (AZ Picerno); Petruzzella (F. Murgia); Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Antohi (Murese); Gatti (Policoro); Daniele (Ricigliano) 4 Reti: Ciardiello, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); Libutti (Atella); Fringuello (AZ Picerno); Troiano (1) (Ferrandina); Cacace, Impagliazzo (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Avallone (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Sanchirico (4) (Viggiano); Di Francesco (Vultur) 3 Reti: Colangelo (A.C. Oppido); Carriero, D'Urso, Valente (Atella); Lorusso (1) (Avigliano); Castagno (AZ Picerno); Frabetti, Gialdino (Borussia P.); Nuzzi (Policoro); Maienza (1) (Ricigliano); Mainenti (1) (Valdiano); Chirichella (Viggiano); Barbaro, Brescia, Giuliani (1) (Vultur) 2 Reti: Anaclerio (2) (A.C. Oppido); Lamorte, Larotonda V., Telesca (Atella); Sabato Ma., Tornillo (1) (Avigliano); Massa, Passavanti, Sabia (AZ Picerno); Fratianni, Manolio (Borussia P.); Castoro R., Lorusso (F. Murgia); Arsale (Irsinese); Carlucci, Veglio (Murese); Faillace (Policoro); Benedetto, Pace (1), Santagata (R.Tolve); Trezza (Valdiano); Cicchelli V., Salera (Viggiano); Larotonda, Lanciano (Vultur)
Poche occasioni nel primo tempo. Ripresa più movimentata ma lo 0-0 non si sblocca
Fortis campione d’inverno Con il pareggio di Viggiano la squadra di Squicciarini consolida il primato VIGGIANO F. MURGIA
0 0
VIGGIANO: Perna, La Neve, Papaleo, B. Cicchelli, Sabia, V. Cicchelli, Spera, Piscopia, Campisano, Sanchirico. A disp.: Nigro, Gargaro, Stefani, Marchese, Marsicovetere, Salera, De Gregorio. Allenatore: Villani (squalificato, in panchina l’allenatore in seconda Giovanni Vita). FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa (32’ st F. Grassani), Di Girolamo, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Pastore (11’ st Lorusso), D. Grassani (11’ st Sardella), Margiotta, Castoro, Petruzzella. A disp.: D’Elia, Martimucci, Daddario, Andriotti. Allenatore: Squicciarini. ARBITRO: Passanante di Matera (Caivano – Martinese). NOTE: Giornata rigida. Terreno di gioco in discrete condizioni. Espulso: al 46’ st La Neve espulso per un fallo su Petruzzella. Ammoniti: Sanchirico, La Neve (V); D. Grassani (FM). Angoli: 4-1 per il Viggiano. Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori: circa 60 con una sparuta rappresentanza ospite. VIGGIANO – Il Fortis Murgia è campione d’inverno. Il pari conquistato a Viggiano e la contemporanea sconfitta del Ruggiero Valdiano a Muro Lucano la formazione appulo – lucana chiude il girone di andata da prima della classe. La squadra di Squicciarini consolida quindi la vetta e il suo undicesimo risultato utile di fila. Invece il Viggiano sfata un tabù e spezza un incantesimo allo stesso tempo. E’ stato importante pri-
Villani: «Prova super dei miei» Appena finita la partita, raggiungiamo subito il tecnico Peppe Villani del Viggiano, squalificato e costretto a guardare la sfida dagli spalti, che commenta così la gara:“E’un pareggio importante contro la prima della classe, a cui abbiamo concesso soltanto un unico tiro in porta. Io mi chiedo come mai perché ci è stato annullato un gol sacrosanto senza nessun motivo. L’arbitro è stato incertissimo alla fine. Ha cacciato La Neve senza motivazioni per un fallo normale – dice l’allenatore biancazzurro –. La squadra ha seguito alla lettera quello che gli avevo chiesto in settimana e ha risposto sul campo al lavoro svolto in settimana. Abbiamo giocato contro un’ottima squadra e sono contentissimo della prova dei ragazzi.” Dagli spalti arriviamo in campo dove troviamo Squicciarini del Fortis Murgia che ci accoglie dicendo: “E’ stata una partita molto difficile, impostata sulla corsa e sulle palle lunghe. Il Viggiano ha saputo aggredire tutti gli spazi possibili e il terreno di gioco non ci ha facilitato nei fraseggi per creare occasioni palla a terra. Nel secondo tempo abbiamo provato a vincere la gara, ma sostanzialmente il pari ci può stare. –continua il trainer rosanero –Il bilancio di questo girone di andata è positivo. La squadra è cresciuta, ha una sua identità, ha creato un suo gioco e attraverso questo ha trovato dei buoni risultati. Non sempre si può vincere e il pareggio contro la terza forza del torneo ci può stare”. b.b. La Fortis Murgia scesa in campo ieri. Sotto il Viggiano di Villani
ma di tutto di non perdere la prima gara interna della stagione con la prima della classe e quindi imbattibilità che sale a venticinque risultati utili consecutivi tra campionato, play – off e Coppa Italia. Poi se la tradizione non è stata favorevole, cioè di vincere con la gestione Villani (squalificato e sostituito da Giovanni Vita per la seconda volta, che porta fortuna, quattro punti conquistati tutti in casa) l’ultima partita dell’anno non è un dramma. C’era di fronte sempre la prima della classe che a centrocampo è stata bloccata brillantemente a centrocampo e aggredita in tutti gli spazi. I ventisette punti ottenuti nell’intero girone d’andata rappresentano un buon bottino per la salvezza. Gli ospiti nei primi minuti gio-
cano cercando le ripartenze e all’11’ Margiotta da fuori area calcia a lato. Al 24’ Petruzzella su una punizione indiretta sfiora il palo da distanza ragguardevole. I padroni di casa prendono le misure al Fortis Murgia e al 34’ l’unica fiammata viggianese è del solito Campisano che dai 35 metri con una sventola manda la palla di poco sopra la traversa. Nella ripresa il gioco è più movimentato. Le due squadre creano molte più occasioni. Al 2’ Pastore rischia l’autogol sul colpo di testa di Campisano deviando in angolo. Un minuto più tardi è lo stesso capocannoniere del campionato a mettere in rete il pallone dopo due corner consecutivi ma Papaleo aveva spinto Petruzzella secondo Passanante e gol annullato.
Al 5’ Papaleo diventa l’eroe di giornata evitando il vantaggio del Fortis Murgia con un salvataggio di piede sulla linea sul pallonetto di Margiotta. All’11’ Squicciarini effettua un doppio cambio con gli ingressi di Lorusso per Pa-
store e Sardella per D. Grassani rendendo la sua squadra più offensiva. Non cambia molto. Il Viggiano rimane sempre attento fino all’ultimo minuto di gioco. Al 29’ un siluro di Piscopia termina sul fondo.
Al 33’ Cannito manca il match – point di testa su punizione di Sardella. Infine nel primo minuto di recupero viene espulso La Neve che salterà la prima di ritorno in casa contro l’Avigliano. Biagio Bianculli
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50 Sport
La squadra di D’Urso supera un buon Picerno che resiste nel primo tempo
Tris servito dell’Atella I vulturini nel finale dilagano con la doppietta di Libutti ATELLAMONT. 3 AZ PICERNO 0 ATELLA: Sicuro, D’Annucci, Colangelo F., Larotonda V., Manfreda, Grieco (7’ st Caselle), Larotonda G., Lamorte (33’ st Strozza), Valente, Carriero (21’ st Libutti), Camelia. A disp.: Di Biase, Colangelo G., Rosiello, D’Urso M.. All. D’Urso P. AZ PICERNO: Lettieri, Cauzillo (26’ st Sabia), Santamaria, Passavanti R., Mazza, Naturale, Fringuello (37’ st Marchese), Pace, Caivano, Mastroberti, Laurino. A disp.: Mentari, Bernabei, Passavanti R., Albano. All. Caivano ARBITRO: Rubino di Moliterno (Rago-Martone) RETI: s.t. 11’ Carriero, 34’ e 42’ Libutti NOTE: temperatura rigida con leggero vento di tramontana. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti:Naturale, Passavanti, Santamaria, Mastroberti, Larotonda V., Lamorte, Caselle. Angoli: 7 a 6 per il Picerno. Recupero: p.t.+1’; s.t.+4’. ATELLA – L’Atella Monticchio di mister Pasquale D’Urso ha conquistato sul proprio terreno di gioco
D’Urso: «Continuiamo così» A fine gara il più che soddisfatto mister Pasquale D’Urso dell’Atella Monticchio ha detto: «Ci tenevamo tanto a chiudere in maniera positiva questo girone d’andata per dare consapevolezza al nostro campionato rispetto a quel che può essere, che deve essere il nostro futuro, cioè di una squadra che deve lottare sino alla fine contro ogni avversario per cercare di fare il massimo. Devo ammettere che ci stiamo riuscendo grazie agli sforzi della società, ma soprattutto a questo gruppo di ragazzi che sta cercando di tirare le fila e lo sta facendo egregiamente bene. Certo la partita di oggi nascondeva non poche difficoltà con un avversario, e si è visto subito, venuto per cercare di crearci qualche difficoltà, ciò nonostante abbiamo però gestito bene la partita sin dall’inizio e poi in tutta onestà diciamo che il risultato è piuttosto striminzito rispetto a quelle che sono state le occasioni anche clamorose del primo tempo, dove addirittura abbiamo fallito il calcio di rigore». m.r. Una formazione dell’Atella
una meritata vittoria a spese del volitivo Az Picerno, che, nonostante la pesante sconfitta, ha sempre tenuto sulla breccia i padroni di casa, i quali però nell’ultimo quarto d’ora hanno piegato la resistenza degli ospiti con la doppietta di Libutti, subentrato al 21’ della ripresa a Carriero, che a sua volta all’11’ della seconda frazione di gioco aveva portato in vantaggio la squadra locale con un preciso colpo di testa su
corner battuto da Lamorte. Il successo dei locali, maturato nel secondo tempo, poteva essere anche più vistoso senza la traversa colpita a botta sicura da Larotonda Giovanni al 5’ e senza l’errore dagli undici metri di Lamorte che ha mandato il pallone oltre la traversa al 37’ della prima parte della gara. Penalty concesso per atterramento in area di Larotonda G. ad opera di Santamaria. Al legno colpito dagli atellani ha subito ri-
sposto l’undici ospite che dopo una debole conclusione da buona posizione di Caivano ha costretto al 10’ il portiere Sicuro a respingere con un piede un velenoso rasoterra di Pace. Sul conseguente ribaltamento di fronte l’insidioso diagonale di Larotonda V. è finito di poco lontano dal palo. Al 14’ ripartenza ospite con Fringuello, il cui rasoterra è facile preda di Sicuro. Al 19’ Carriero non lontano dalla porta avversaria non
riesce ad agganciare e sfuma così una buona opportunità per portare in vantaggio i locali. Al 30’ il rasoterra di Valente su servizio di Carriero è finito di poco sul fondo. Al 37’ il rigore fallito dall’Atellamonticchio con Lamorte e poi nulla di rilevante sino allo scadere del primo tempo. Nella ripresa al 7’ esce per infortunio Grieco, sostituito da Caselle, e dopo 4’ arriva la rete di Carriero che porta in vantaggio i locali.
Insistono gli atellani che al 19’ con Larotonda G. costringono il portiere Lettieri a salvarsi in angolo. Al 32’ in una ripartenza Lamorte ha davanti una prateria per puntare a rete ma non doma a sufficienza il pallone e la retroguardia picernese recupera e sventa il grosso pericolo. Negli ultimi 15’ le due reti di Libutti propiziate dagli assist di Larotonda G. e di Valente. Michele Rizzo
La squadra di Lardo vince in inferiorità numerica A valanga sull’Irsinese. Manniello a -5 dalla vetta
Una Murese da 10 e lode Valdiano spreca e paga MURESE VALDIANO
1 0
MURESE: Cocina, Calogero, Cella, Nardiello, Farenga, Zaccardo, Antohi, Dutra, Cardillo F, D'Arca (38’ st Ruvo R). A Disp: Bezsmerty, Ruvo R, Ruvo G, Carlucci, Ponte, Cardillo R. All: Lardo RUGGERO VALDIANO: Serra Petilli A, Fiumarella, Di Falco, Malito, Colombo (17’ st Maineti), Petilli G, Pascuzzo, Salamone, Ferrante (1’ st Amoroso), Trezza(39’ st Canonico). A Disp: Larocca, De Luca, Canonico, Amoroso, D'Alto, Mainenti, Romano. All: Masullo RETI: 10’ st Antohi NOTE: Ammoniti: Pascuzzo, Iacullo, Cardillo F. Espulsi: Cardillo F. MURO LUCANO - La Murese fa valere le proprie ragioni e batte un Valdiano poco incisivo. La squadra di Lardo ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, giocando la partita in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. La cronaca del match racconta di un Valdiano entrato in campo per fare risultato e non mollare la vetta della classifica. Infatti, è il 4', quando Petilli A. viene atterrato in area da Cella. L'arbitro assegna il Penalty ed è Petilli G. ad andare sul dischetto. Purtroppo per il bomber del Valdiano, il palo gli nega la gioia del gol. Ma è la Murese a prendere in mano il gioco. Al 16', Anthoi, in grande giornata, serve Dutra, il quale spizzica la palla di testa per Cardillo F, che perde l'attimo vincente. Al 20', ancora una azione corale dei ragazzi di Lardo impensierisce la difesa ospite. Cella imbecca D'Arca che, di testa, trova Dutra, che di prima innesca Cardillo F. Il nu-
L’Oppido passeggia e balza al terzo posto
Lardo: «Ragazzi fantastici» Mister Lardo, al termine dell'incontro, ha rimarcato la tenacia con cui hanno giocato i suoi ragazzi che «hanno triplicato gli sforzi, pur in inferiorità numerica, per vincere una partita giocata benissimo». Lardo, sottolineando ancora lo stato a dir poco deplorevole del campo, ha dichiarato che «è stata una bellissima partita e la Murese ha meritato la vittoria, costruita grazie all'impegno dimostrato dai ragazzi durante gli allenamenti». Una Murese che vuole dire la sua in questo torneo, stando all'aria che si respira negli spogliatoi. Dall'altro lato della barricata, un Petilli dispiaciuto per il rigore sbagliato «proprio a Muro Lucano e in una partita particolarmente importante». Petilli ha detto che «il Valdiano è stato condizionato dall'episodio del gol,concretizzatosi incircostanzefortunose». Tuttavia,il bomber del Valdiano si è mostrato fiducioso per il futuro, ribadendo la assoluta convinzione «di essere una delle squadre più accreditate a vincere il campionato». g.p. mero dieci di casa sfodera un bolide, ma Serra, attento nella circostanza, respinge in corner. La Murese pigia ancora sull'acceleratore, con Cella che scodella in mezzo. Sul pallone Anthoi fa valere i suoi centimetri e appoggia per Cardillo F. Sulla battuta, Serra manda la sfera in angolo. Al 38' si rivede il Valdiano. Salamone innesca Petilli G. che con la coda dell'occhio osserva il movimento di Trezza e gli regala la possibilità di passare in vantaggio. Trezza non ne approfitta, anche grazie alla tempestività di Cocina. La Murese, nel contempo rimasta in dieci, non molla la presa. Dutra, presente in tutte le manovre offensive, inventa per Anthoi. Il Rumeno naturalizzato murese, viene atterrato in malo modo, ma per l'arbitro non è rigore. L' ultima azione della prima frazione di gioco è per il Valdiano. Salamone fa tutto da solo, ma Cocina, seppur con qualche problema, spedisce la palla in angolo. Il secondo tempo
inizia con una punizione terminata sopra la traversa di Dutra. Ma, al 55’, accade quello che non ti aspetti, almeno per la modalità con cui avviene. Azione confusa al limite dell'aria ospite. La palla arriva tra i piedi di Antohi, che imbastisce un rasoterra sul palo più lontano. Serra si distende, ma inspiegabilmente non trattiene, tra l'incredulità generale. Il Valdiano, risvegliato dallo svantaggio, tenta di riportare in parità il match. Al 60’ Salamone si invola sulla fascia e insidia Cocina. L'estremo non manca all'appuntamento. Intanto, Petilli A. sulla fascia diventa un treno in corsa, creando scompiglio nella retroguardia murese. Il Valdiano alza il baricentro del gioco e costringe i biancorossi ad arretrare. Nel finale, Salamone prova a sorprendere Cocina, ma la Maginot eretta da Nardiello e compagni regge, decretando, di fatto, la vittoria della Murese. Giovanni Petilli
Una formazione dell’Oppido
A.CRISTOFARO IRSINESE
8 0
ANGELO CRISTOFARO: Brancale, Manniello V., Santagata (34'pt Giganti A.), Manniello D., Leone A., Santopietro, Vaccaro (25'pt Smaldone), Provenzale C., Colangelo, D'Amico (1'st Stefanile), Grieco; All. Manniello Don. IRSINESE: Lamuraglia, Ferrante, Picerno, Carlucci, Pellicciari (17'pt De Rosa), Angiulli, Chiaradia, Nardiello, Parente, Loviglio, Gigante, ARBITRO: Blasi da Potenza (De Luca Gioia). RETI: 4'pt Colangelo, 7'pt Grieco, 10'pt e 32'pt D'Amico, 28'pt Santopietro, 38'pt Provenzale C., 19'st Manniello V., 39'st Stefanile. NOTE: Temperatura fredda. Gara corretta e senza nessun provvedimento disciplinare. Nessun episodio dubbio e risultato già acquisito dopo pochi minuti di gara. OPPIDO LUCANO - Come da pronostico tutto facile per gli oppidesi dell'Angelo Cristofaro che vincono per otto a zero contro l'Irsinese. Gara senza storia quella che è andata di scena ieri pomeriggio sul sintetico di Oppido Lucano. I padroni di casa bianco verdi conquistano i tre punti e si riavvicinano alla vetta della classifica (-5) grazie al pareggio della Fortis in quel di Viggiano. La gara: i padroni di casa partono col piede
sull'acceleratore sin dal primo minuto di gioco trovando il gol con Colangelo dopo 4' di gioco, con D'Amico (2), Grieco, Provenzale e Santopietro. In 35' di gioco l'A.C. Oppido congela la partita senza concedere niente agli avversari. I due gol della ripresa, invece, portano la firma di Manniello V. e del giovanissimo Stefanile lanciato nella mischia da mister Manniello ad inizio ripresa. Gara praticamente chiusa già dopo 10'; i bianco verdi di casa, già sopra di tre reti, allentano la presa giocando al piccolo trotto dando l'impressione di disputare un allenamento e non una gara di campionato. Ritmi blandi, freddo pungente e tanti gol che però hanno regalato poche emozioni ai pochi spettatori presenti sugli spalti. Una gara già scritta che lascia in fondo alla classifica l'Irsinese. Tutto secondo i piani, dunque, per il sodalizio del presidente Lancellotti che conclude questo girone di andata con ventinove punti all'attivo, con trentaquattro gol messi a segno e solo dodici subiti. Primo gol in maglia bianco verde per il nuovo acquisto Grieco e tanti locali, molti di cui under, schierati in campo dal mister: da Giganti A. a Provenzale C., da Stefanile a Colangelo, da Smaldone a Leone. Un A.C. Oppido alla settima vittoria consecutiva tra le mura amiche in campionato. Ora quindici giorni di riposo e poi una prima giornata di ritorno da vivere nel primo derby stagionale da giocare a Oppido che vedrà l'Angelo Cristofaro impegnata contro il Real Tolve. Rocco De Rosa
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Sport 51
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Festa di pubblico e gol al “Rocco Perriello”. Al 59’ è Nuzzi a fissare il 2-2
Un derby spettacolare Policoro e Borussia si equivalgono e il pareggio accontenta tutti Prezioso successo, ma il Ferrandina è vivo
Il Tolve va in rimonta FERRANDINA REALTOLVE
2 4
FERRANDINA: Conte; Melillo, D’Amato, Lo Schiavo, Loiodice (dal 15’st Di Matteo), Troiano, Salvemini, (dal 1’st Cioce) Orlino, Moramarco, Capogrosso, Marsigliano. A disp. Scaraggi, Russo, Caputo. All. Savoni REAL TOLVE: Tonello; Santorsa (Sarubbo), Santarsiero, Astudillo, Renna, Mazzacane, Virgilio, Caccavale, Montenefro, Di Cecca, Nicolosi (Zitoli). A disp. Serban, Ferrenti, Lottino A., Lardiello, Damiano G. All. Caprioli ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Delfino - Marchese) RETI: 20’pt (r) e 5’ st Troiano (F); 21’pt Virgilio, 8’st Renna, 10’st Montenegro, 49’st Di Cecca. NOTE: ammoniti Troiano (F), Loiodice (F), Cioce (F), Tonello, Astudillo, Virgilio, Caccavale, Montenegro, Nicolosi, Di Cecca. Spettatori 100 circa. GRASSANO - Continua a crescere il nuovo Ferrandina, che però non può nulla al cospetto della più rodata formazione di Caprioli che espugna il campo di Grassano. Eppure la formazione di Savoni era passata due volte in vantaggio grazie a Troiano, che prima dal dischetto (pari subito dopo di Virgilio, con l’aiuto del vento) e poi su azione, ad inizio ripresa, era riuscito a portare avanti i suoi. E’ Renna a siglare il pari tolvese (2-2) quando il secondo tempo era iniziato da soli otto minuti, dando cosi il via ad un percorso in discesa per i giallorossi ospiti. Montenegro al 10’st raccoglie una respinta corta del numero
POLICORO BORUSSIA P.
Frabetti (B).
2 2
POLICORO: Piarulli, Cirrottola, Degiorgio, Saccente, Nuzzi, Digiorgio (79' Panetta), Sfarzetta, Carlomagno, Russo, Savoia, Zizzamia (76' Ripa). A disp: Labriola, Affuso, Cecere, Miraglia, Durante. All: Labriola. BORUSSIA: Coretti, Simeone, Ripoli, Giannini, Pendinelli, Gialdino, Manolio, Robertazzo (68' Margiotta), Moliterni, Schettino, Cappiello (51' Frabetti). A disp: Derosa, Santoro, Buongiorno, Valicenti, Vito. All: Viola (in panchina D'Angoia). ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Pallotta - Autieri). RETI: 12' Sfarzetta (P), 19' Gialdino (B), 27' Manolio (B), 59' Nuzzi (P). NOTE: ammoniti Savoia e Zizzamia (P); Manolio, Schettino e
POLICORO - Si conclude con un pareggio l'attesissimo derby tra il Policoro 2000 e il Borussia Pleiade. Due a due il risultato finale di una gara equilibrata e corretta, vera festa dello sport per i tifosi policoresi. Infatti oltre cinquecento gli spettatori e spalti del “Rocco Perriello” quasi al completo. Prima del fischio d'inizio il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha consegnato ai due presidente una coppa, mentre i giocatori delle due squadre hanno lanciato rose ai tifosi dell'opposta fazione. Per il Policoro in campo il nuovo acquisto Digiorgio; Borussia ancora senza mister Viola per la squalifica rimediata a Viggiano. La gara si apre con le due squadre guardinghe, impegnate a studiarsi a centrocampo. La prima vera azione del match è del Policoro e si trasforma subito in
Viola: «Il risultato più giusto»
Montenegro
uno di casaConte, ribadendo in rete per il 2-3. Il Tolve da questo momento ha in mano la partita, che conduce in porto con Di Cecca che fissa il parziale sul 2-4 nei minuti di recupero. Per Per i padroni di casa, in ogni caso, vitalità che lascia ben sperare in vista del progetto salvezza. sport@luedi.it
Il pareggio finale soddisfa entrambe le squadre: un risultato equo per un match equilibrato e giocato molto a centrocampo. “L'esito della gara è più che giusto - ha commentato l'allenatore del Borussia, Pino Viola - è arrivato il punto che ci aspettavamo, anche perché i derby sono sempre partite apertissime e con molte incognite. Certo eravamo in vantaggio, abbiamo sprecato qualche occasione ma il risultato finale va comunque bene. La gara non è stata scorretta; all'inizio siamo partiti contratti e poi sono arrivate le due reti, entrambe su azione. Sui gol del Po-
licoro, entrambi su palle inattive, qualche errore di troppo, però il due a due ci sta tutto”. “E' stato un pareggio giustissimo ha detto Domenico Nuzzi, capitano del Policoro e autore del gol del due a due finale - il primo tempo ha avuto protagonista il Borussia, con noi quasi timorosi; il secondo tempo invece ci ha visti in avanti, abbiamo creato belle giocate, per una partita ricca di emozioni e di buon gioco”. Con il pareggio di ieri il Borussia raggiunge quota 21, Policoro terz'ultimo insieme al Picerno, a 16 punti. e.c.
gol: al 12' punizione di Savoia, palla in mezzo e confusione in area, Sfarzetta intercetta la sfera, si gira e trafigge Coretti. Pochi minuti dopo ed arriva la reazione del Borussia, per l'immediato pareggio: al 19' assist di Moliterni per Gialdino che, tutto solo, salta una difesa biancoazzurra distratta, tira centrale e non sbaglia. Tutto da rifare e il Policoro ci prova ancora con un tiro dalla distanza di Savoia, sopra la traversa. E' però il Borussia ad agguantare il momentaneo vantaggio al 27': Schettino in percussione supera la difesa avversaria, cross dal limite per Manolio che non si fa cogliere impreparato e insacca di testa. Quasi alla fine del primo tempo i biancorossi cercano il tris: Piarulli manca la presa, Cappiello lo supera e tira ma la palla finisce sulla rete. Nel secondo tempo il Policoro sembra prendere coraggio e crea maggiore gioco per riuscire ad agguantare il pareggio. Al 58' biancoazzurri pericolosissimi: cross di Savoia, Sfarzetta di testa e Coretti è costretto a mandare in angolo. E sarà proprio il corner a far nascere l'azione del 2 a 2: ancora Savoia dalla bandierina, palla per Nuzzi che con un potente destro tira e pareggia. I ragazzi di mister Labriola sono galvanizzati e, al 69' ci provano con la giocata Degiorgio - Savoia, bloccata dalla difesa del Borussia. Pochi minuti dopo ed è ancora il 10 del Policoro a impensierire gli ospiti ma lo stop sul passaggio di Russo è sbagliato. Quasi a conclusione della gara, come accaduto nel primo tempo, arriva un'altra occasionissima, questa volta per i biancoazzurri: punizione di Savoia, intercetta Sfarzetta, palla di poco fuori. Eleonora Cesareo
Beffa per i locali che reclamavano il rigore su Cacace Palo e traversa di Accardo, ma finisce senza gol
Sileo, urlo nel recupero Avigliano corsaro a Genzano GENZANOBANZI AVIGLIANO
Vultur indenne A Ricigliano un buon pareggio
0 1
Una formazione della Vultur Rionero
BANZI: Tedesco, Cannito, Rutigliano, Militello, Sansone, Ronzulli, Stolfa, Cacace, Vigliucci, (55'Bozzi) Porfido, Russo (35' Lucarelli). All. Terranova AVIGLIANO: Castaldo, Tornillo, De Mita, Sabia, Coviello, Volini, (85' Sileo) Fiorillo, Sabato, (78'Viggiano) Vaccaio, Di Pietro, Salbini. All. Filadelfia ARBITRO: Benevento di Potenza (Sapienza - Picerno) RETI: 91' Sileo NOTE: Spettatori 300. Terreno in perfette condizioni COLPO GROSSO dell'Avigliano, che espugna il comunale di Genzano al termine di un brutto match dove le due squadre nulla hanno fatto per riscaldare gli infreddoliti spettatori. Sin dalle prime battute e per tutta la durata della gara netta sarà la supremazia della formazione di casa, ma la manovra risulterà sempre lenta e prevedibile. Poche le occasioni degne di nota, Castaldo non risulterà mai impensierito dagli attacchi locali. La prima occasione degna di nota arriva la minuto 33 cross di Stolfa, Cacace di testa da pochi passi manda la sfera fuori. Minuto 40 tiro cross di Sansone palla sulla traversa sulla ribattuta Cacace in acrobazia da pochi passi manca il bersaglio. Stesso copione nella ripresa con il Banzi che si riversa tutto in avanti, 55' minuto Porfido dalla distanza palla fuori, 63' Cacace da pochi passi grande parata di Castaldo, minuto 70' Bozzi di te-
RICIGLIANO RIONERO
0 0
RICIGLIANO: Guerriero, Giordano, gaudiosi, Piegari R.,Pignata, Dente (1' st Lepore), Piegari V., Carleo, Accardo , Daniele, Grasso ( 30' st Veglio). All. Dente. RIONERO: Paratore, La Rotonda, DI Tolve, Chimenti, Lanciano, Rapolla (25' st Di Francesco), Barbaro, Zona, Messeri, Argenti, Brescia (36' st La Notte). All. Finamore. ARBITRO: Gaudenzi di Latina. Sileo
Tornillo
sta Castado si salva in angolo, 80' ancora Porfido di poco alto. 90' minuto spettacolare azione del GenzanoBanzi Cacace solo davanti a Castaldo viene platealmente atterrato per tutti è rigore, tranne che per il sig. Benevento, il comunale di Genzano esplode di rabbia, l'azione prosegue con un micidiale contropiede, palla
per Sileo che dal vertice destro con un perfetto diagonale batte Tedesco, per la grande beffa, amareggiato al termine della gara con il presidente Nei che dichiara: “Non abbiamo giocato un grande match, risultato condizionato da rigore non concesso, tutti hanno visto”. Giulio Carcuro
SI CONCLUDE in parità l'ultimo turno del girone di andata per il Ricigliano contro il Rionero. Gara disputata nelle prime frazioni di gioco per lo più a centrocampo, a far sperare la rete per i padroni di casa per un momento un tentativo su tiro a volo nel primo tempo della nuova punta Accardo ( acquistata dal Ricigliano lo scorso giovedì dal Serre) su cross di Daniele. Ancora Ac-
cardo si lascia vedere in area avversaria alla mezz'ora con un potente tiro che colpisce sfortunatamente il palo. Nella ripresa, non mancano di nuovo le occasioni per la squadra di casa di andare a segno: dopo il primo quarto d'ora, Piegari serve al centro palla per Accardo che lancia il pallone di nuovo sulla traversa. Locali vicini al gol ancora al 25': punizione battuta da Daniele che il portiere riesce a mandare in angolo. Ultime frazioni di gioco sulla stessa routine del primo tempo, senza grosse emozioni. La gara si conclude a reti inviolate ed entrambe le formazioni guadagnano un punto. Il Ricigliano attualmente è quarto in classifica con 27 punti a sei punti dalla prima (Fortis Murgia: 33 punti). Dopo la pausa natalizia, i ragazzi di mister Dente affronteranno in casa, nella prima del girone di ritorno prevista per il tre gennaio, il Borussia Pleiade.
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52 Sport
Risultati e classifica A. Scanzano-Grottole
15ª giornata Marcatori
0-1
38’ st (r) Bitetti
Lagopesole-L. Montescag.1-0 32’ st Coviello C.
Miglionico-Bln Pignola
MOLITERNO
35
15 10 5
0 28 11 7
5
2
0 15 7
8
5
3
0 13 4 17 +6
PIETRAGALLA
32
15 9
5
1 29 7
7
5
2
0 18 2
8
4
3
1 11 5 22 +3
MIGLIONICO
27
15 7
6
2 22 14 8
4
4
0 12 6
7
3
2
2 10 8
1-1
GROTTOLE
24
15 7
3
5 29 15 7
5
2
0 19 3
8
2
1
5 10 12 14 -5
0-2
BLN PIGNOLA
24
15 6
6
3 13 10 7
5
1
1
7
2
8
1
5
2
PESCOPAGANO
22
14 6
4
4 19 20 7
4
1
2
8
7
7
2
3
2 11 13 -1 -6
S. LAGONEGRO
21
15 6
3
6 24 23 8
4
3
1 16 8
7
2
0
5
8 15 1 -10
VARISIUS
20
15 5
5
5 23 18 8
3
2
3 14 11 7
2
3
2
9
SANTARCANG.
20
15 6
2
7 21 21 7
4
1
2 11 5
8
2
1
5 10 16 0
L. MONTESCAG.
20
15 5
5
5 20 25 8
2
4
2
9 13 7
3
1
3 11 12 -5 -11
R. IRSINA
19
15 4
7
4 16 16 8
3
5
0 12 7
7
1
2
4
4
9
0 -12
ROTONDELLA
15
15 3
6
6 14 20 8
2
3
3
9 11 7
1
3
3
5
9
-6 -16
BELLA
14
14 3
5
6 17 24 7
3
2
2 12 9
7
0
3
4
5 15 -7 -14
BALVANO
12
15 2
6
7 18 29 7
2
2
3 12 13 8
0
4
4
6 16 -11 -17
LAGOPESOLE
12
15 4
0 11 11 30 7
4
0
3
9
8
0
0
8
2 22 -19 -17
4
15 0
4 11 11 32 8
0
2
6
6 14 7
0
2
5
5 18 -21 -27
2-0
40' pt e 33' st Lambertini
Pescopagano-Bella
Rinv.
R. Irsina-Balvano 43’ pt Papangelo N. (I); 6’ st Falcone (B)
Rotondella-Pietragalla 2' pt Cammarota; 31' st Potenza T.
S.Lagonegro-Santarcan. 3-1 20’ pt Rocco (SL); 15’ st (r) Armentano (Sa), 20’ st Martino (SL), 38’ st Limongi (SL)
Varisius-Moliterno
0-1
30’ pt Albini
Prossimo turno
16ª giornata 03/01/10 ore 14.30
A. Scanzano-Pietragalla Bella-Moliterno Lagopesole-Santarcang. Miglionico-Rotondella Pescopagano-Grottole R. Irsina-L. Montescag. S. Lagonegro-Balvano Varisius-Bln Pignola
A. SCANZANO
8
6
8
7
8
-4
3
-5
5 -11 -9
11 Reti: Lambertini (Miglionico) 9 reti: Ricigliano Mau. (Bella) 7 Reti: Buono (Grottole); Pietragalla L. (Pietragalla); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 6 Reti: Genovese L., Molletta (3), Petrocelli (Moliterno); Alfonso (Pietragalla); Papangelo N. (R.Irsina); Petrillo (2) (Santarcangiolese); Martino (S.Lagonegro); Armaiuoli, Tragni (1) (Varisius) 5 Reti: Cilibrizzi (Balvano); Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Sabato (Lagopesole); Venezia (1) (L.Montescaglioso); Ripa (Rotondella); Volpe (Varisius) 4 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Falcone (Balvano); Parisi (Bella); Brancato (BLN Pignola); Armento (Grottole); Cifarelli S., Ditaranto (L.Montescaglioso); Savino (R.Irsina); Aurelio, Lemma (Santarcangiolese) 3 Reti: Turturiello P. (Balvano); Olita (BLN Pignola); Scarfone (1) (Grottole); Mangia (L.Montescaglioso); Andrulli, Tataranni (1) (Miglionico); Capasso, Nicastro (Pescopagano); Cammarota (Pietragalla) 2 Reti: Gualano, Laviola (1) (A.Scanzano); Zaccagnino (Lagopesole); Fratantuono, Lancellotti, Savone (Moliterno); Cantone (1), Lotano, Tavarone, Tummillo (Pescopagano); Gorga, Pietragalla M., Potenza, Vertone (Pietragalla); Gagliardi (R.Irsina); Fella, Guida (Rotondella); Verrone (Santarcangiolese); Rocco (S.Lagonegro); Assi, Bellomo (Varisius)
Semaforo rosso per il Bar La Notte Pignola che abbandona le speranze di sorpasso
Doppio guizzo di Lambertini Il Miglionico ritrova il successo grazie alla doppietta del suo bomber MIGLIONICO BLNPIGNOLA
2 0
MIGLIONICO: Capozzi, Battilomo, Lamacchia, Galeota, Menzella, Gallitelli, Salluce, Venezia, Lambertini (44' st Grande), Zaccaro (1' st Acito), Deceglie G. A disp.:Deceglie V, D'Aria, Tataranni, Cappiello, Scandiffio. All. Paterino. BLN PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G, Santarsiero, Sabia (28' st Romaniello), Tavassi, Santangelo, Galluzzi, Buonansegna A (1' st Brancato), Chiarazzo(15' st Palladino), Ragone, Cilibrizzi. A disp.: Conte, Olita, Marra, Sabia R. All. Tramutola. ARBITRO: Salvatore di Potenza (Grilli-Esposito). RETI: 40' pt e 33' st Lambertini. NOTE: Amm. Capozzi, Deceglie (M), Ragone (P). Recuperi: 1' pt, 3' st. MATERA - Sotto Natale, il cobra non perdona. Doppio Lambertini, con un gol per tempo, spegne ogni velleità al Bln Pignola che arrivava allo spareggio per il terzo posto, in serie positiva da sei giornate. Al 4' ci prova Lamacchia che impegna il portiere con un fendente su assist di Deceglie. La gara scorre su ritmi alti con le due squadre che lottano su ogni pallone. Al 16' è Ragone a incunearsi nella difesa e crossare. Il tiro di Cilibrizzi sorvola la traversa. Dopo pochi minuti ancora Ragone ma senza fortuna. Risposta precisa e decisa del Miglionico al 40. Da una punizione calciata da Gallitelli dalla destra, spizzico di testa di Deceglie per l'accorrente Lambertini da sinistra. Il cobra, dal limite dell'area piccola, con un diagonale silura Zaccagnino portando in vantaggio i locali. Nella ripresa subito pericoloso il Miglionico. Al 6', la prima occasione per chiudere la partita vede Galeota dalla sinistra
Luigi Lambertini autore di una doppietta (miglionicocalcio.it)
crossare per un colpo di testa di Lambertini su cui un difensore intercetta e devia in angolo. Sull'angolo è Lamacchia che manca di un nonnulla il tap-in vincente. Ancora pericolo per il Pignola al
10'. E' Galeota su assist di Venezia a trovarsi tutto solo davanti al portiere ma angola troppo il tiro che sfiora il palo alla destra di Zaccagnino. Il Pignola prova un forcing in avanti ma si ferma al limite
dell'area. Ancora Miglionico vicino alla segnatura al 30' con Venezia che lancia Deceglie ma il centrocampista locale è troppo altruista. Anziché tirare da facile posizione cerca il cross al centro. Al 33' arriva il raddoppio con il Pignola sbilanciato in avanti. Partenza rapida dai piedi di Deceglie che conquista palla e lancia Lambertini. Corsa dell'ariete materano da centrocampo che arriva solo davanti a Zaccagnino e gonfia per la seconda volta la rete. Sul 2 a 0 il Pignola non demorde rischiando di prenderne altri. Un fallo netto in area su Lambertini lanciato a rete al 37' non viene punito con il rigore ma per il Pignola sarebbe stato forse troppo. Antonio Centonze. sport@luedi.it
Bitetti segna, il tecnico dello Scanzano, Calone, protesta
Grottole, un rigore da tre punti SCANZANO GROTTOLE
0 1
ATLETICA SCANZANO: Pinelli, Dattoli, Gammino, Frabetti, Romano, Lanzara, Gualano (20’ st Capogrosso), Corleto, Laviola, Lavegas (35’ st De Vito), Valinoti. A disposizione: Marzano, Forcillo, Di Pinto, Salerno, Montemurro. Allenatore Calone. GROTTOLE: Lazzazzera, Paladino, Graniello, Buono, Prisco, Cocchiararo, Di Pede, Scalbi, Bitetti, Armento, Carbone. A disposizione: D’Alessandro, Giove, D’Aria, Iacovino, Lanzolla. Allenatore D’Ascanio. ARBITRO: Capolupo di Matera (Amati e Granieri). RETE: 38’ st Bitetti su rigore. NOTE: Espulsi: il tecnico dello Scanzano, Franco Calone, il presidente dello Scanzano e al 37’ st Capogrosso dello Scanzano. SCANZANO - Il Grottole passerà un Natale sereno grazie alla vittoria ottenuta ieri nella sfida contro l’Atletico Scanzano di mister Calone, grazie alla rete su rigore realizzata dal bomber Bitetti, che in pratica ha sbloccato e risolto la contesa tra le due squadre ma-
terane. Il tutto nasce da uno strattonamento in area di rigore dello Scanzano tra Capobianco e Cocchiararo. Il direttore di gara punisce il giocatore della formazione jonica assegnando il penalty tra le proteste della formazione di casa. Sul dischetto, come detto, si presenta Bitetti che non sbaglia, consegando la vittoria al Grottole. E dire che la gara l’ha fatta lo Scanzano, vedendosi annullare al decimo del primo tempo un gol di Corleto. Poi anche lo Scanzano ci mette anche del suo vanificando alcune occasioni per passare in vantaggio. «Sono tre partite - spiega Franco Calone che siamo puniti da un calcio di rigore contro. Quello di oggi - ieri per chi legge - è davvero assurdo. Una punizione del genere è davvero eccessiva. Anche sul gol annullato a Corleto c’è di che recriminare. Per il resto ci abbiamo messo anche del nostro, ma un gol annullato, tre espulsioni e un rigore contro sono un po’ troppo». Sulla sponda grottolese, invece, si afferma che il rigore c’era tutto perchè Cocchiararo e stato vittima di due “colpi proibiti”. Resta il fatto che i tre punti sono andati alla formazione di mister Pinuccio D’Ascanio.
Un buon Pietragalla annulla il Rotondella ROTONDELLA PIETRAGALLA
0 2
ROTONDELLA: Salerno, Toscano, Salerno A., Mundo, Sella, Rubolino, Santarcangelo, Agneta (12' st Erdogmus), Ripa (30' st Zuccarelli), Manolio, Tarantino; A disp. Castronuovo, Acciardi; All. Martino. PIETRAGALLA: Ciriello, Pappalardo, Pietragalla M., Summa, Di Bello, Di Tomaso (1' st Potenza T.) Gorga, Pietragalla L., Pallotta, Cammarota (1' st Carlucci), Piacenza (43' st D'Amico); A disp. Monetta, Alfonso, Lichinchi. All. Potenza ARBITRO: Di Noia di Potenza (Chiego - Alagia) RETI: 2' pt Cammarota e 31' st Potenza T.. ROTONDELLA - Il Pietragalla vince e convince anche in quel di Rotondella. Due a zero il risultato finale grazie alle marcature del giovane Potenza T. e dell'esperto Cammarota. Per il Rotondella si tratta del terzo ko interno di questa stagione dopo quelli rimediati nell'esordio stagionale (03) contro il Miglionico e alla nona di campionato (0-1) contro il Moliterno. Per il Pietragalla, invece, è la quarta vittoria esterna di questo campionato che porta i bradanici a 32 punti in classifica continuando così l'inseguimento ravvicinato al Moliterno. La gara: gli ospiti partono con tanta grinta e, nonostante le numerose assenze, riescono a passare in vantaggio già dopo due giri di orologio grazie al bomber Cammarota che batte Salerno e porta in vantag-
gio gli alto bradanici. Subito il gol i padroni di casa provano a reagire ma Ciriello chiude la saracinesca e neutralizza ogni attacco portato dai ragazzi messi in campo da mister Martino. Il Rotondella prova a riorganizzare le idee ma Pallotta e compagni sono bravi a far circolare la palla e non concedere praticamente niente agli avversari. Il primo tempo va in archivio con il Pietragalla meritatamente in vantaggio. La seconda frazione di gioco inizia con due sorprese tra le fila degli ospiti, infatti restano negli spogliatoi Cammarota e Di Tomaso ed entrano nel rettangolo di gioco Potenza T. e Carlucci. La gara continua con i padroni di casa che provano a riequilibrare il mach ma il Pietragalla amministra e gestisce il vantaggio provando in più circostanze a chiudere il mach. Al 34', infatti, Potenza T. mette il sigillo sulla partita siglato il due a zero e regalando di fatto i tre punti al Pietragalla. Per il Pietragalla tredici punti conquistati nelle ultime cinque apparizioni; quattro vittorie e un pareggio è un ruolino di marcia davvero convincente. Per gli ospiti era importante vincere ma soprattutto dimostrare di saper sopperire anche ad assenze pesanti. Al Rotondella, che naviga in acque un po' agitate in quintultima posizione, era una sconfitta forse da mettere in preventivo contro la seconda della classe. Rocco De Rosa sport@luedi.it
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Sport 53
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Battuto anche il Varisius che resta in nove con i “rossi” a De Bellis e Cristallo
Moliterno, titolo d’inverno Primo posto alla fine del girone di andata grazie ad Albini VARISIUS MOLITERNO
0 1
VARISIUS MATERA: Rondinone, Bongermino (1' st Bellomo), Cifarelli, Giordano (20' st Di Lena), Cristallo, Perrone, Galeota , De Bellis , Tragni, Festa, Armaiuoli (30' st Domenichiello). A disp: Stella, Persia, Ricciulli, Materamarcosano. All. Tucci MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli (1' st Troccoli), Cirigliano, Lasalvia, Savone, Mastrangelo, Albano, Albini, Genovese L., Fratantuono, Molletta ( Genovese A.). a disp: Rebecchi, Crisci, Cosentino, Sico, Zito. All. Vignati ARBITRO: Albano di Potenza (Ferrara e Bonavoglia) RETE: 30' pt Albini (M) NOTE: espulsi: De Bellis, e Cristallo; ammoniti Perrone, Bellomo, Tragni, Armaiuoli del Varisius, Lasalvia e Albini del Moliterno MATERA - Al Varisius non riesce l'impresa, quel-
Albini del Moliterno
la di battere la capolista che si conferma squadra tosta e concreta, tralasciando il bel gioco. Gara bruttina, giocata soprattutto a centrocampo con poche azioni belle e veloci, nei primi venti minuti meglio i nero verdi che in un paio di occasioni mettono in difficoltà l'avversario, ma senza arrivare al ti-
ro con pericolosità. Nel momento migliore del Varisius, il Moliterno inizia a crescere piano piano senza dare l'impressione di essere pericoloso, risponde con più concretezza agli assalti del Varisius. Al 20' Molletta in un'azione confusa in area piccola avversaria serve in mischia Albini che prova a superare Rondinone che è attento. Al 38' c'è il preludio al gol, incursione di Petrocelli servito al limite da Albini, tiro rasoterra al volo che sfiora il palo lontano di Rondinone. Passa un minuto ed il vantaggio si concretizza, Albini dal limite dopo aver avanzato senza che nessuno dei difensori lo contrastasse tira sul primo palo e sorprende il portiere e lo supera con un tiro a mezz'altezza. Il Varisius prova a scuotersi, ma senza rendersi pericoloso, anzi allo scdere subisce un micidiale contropiede di petrocelli che si fa tutto il campo fino al limite dove è fermato fallosamente da De Bellis che si
becca il rosso. Punizione dal limite di Cirigliano gran tiro ribattuto dalla barriera. Nella ripresa mister Tucci cerca di dare la scossa con l'inserimento di Bellomo, ma per la manovra del Varisius non c'è il giusto terminale d'attacco. Primi venti minuti della ripresa con il Moliterno che saggiamente fa sfogare l'avversario e controlla agevolmente. Al 20' con tutto il Varisius proteso alla ricerca del pari, Genovese si trova la palla per chiudere definitivamente la gara ma da ottima posizione spara alto. I locali rischiano un po' lasciando ampi spazi, ma la mira degli avanti potentini è errata. Al 31' il Moliterno va vicino al raddoppio con Lasalvia che colpisce un clamoroso palo. Gli ultimi minuti il Varisius resta addirittura in nove per l'espulsione di Cristallo per doppia ammonizione, ma l'impresa riuscita agli avversari sette giorni fa non arriva e il Varisius deve arrendersi alla capolista. p.l.
Illusoria la rete del vantaggio siglata nel primo tempo da Papangelo
Real Irsina riacciuffata L’acuto di Falcone del Balvano fissa il risultato di parità R. IRSINA BALVANO
1 1
R. IRSINA: Lolaico, Masiello R., Acito, Ventricelli, Gagliardi, Pacoriello A., Cataldo, Cataldi, Papangelo, Fiorino, Apruzzese. All. Rizzi BALVANO: Villani, Galante, Iacullo, Turturiello, Bochicchio, Simone, Matturro, Picerno, Iannone, Petraglia, Falcone. All. Turturiello ARBITRO: Capolupo E. di Matera (Franciosa e Fantini) RETI: 43' Papangelo N (I), 51' Falcone (B) IRSINA -Finisce in parità il matchsalvezza tra i padroni di casa del Real Irsina e il Balvano di mister Turturiello, che guadagna un punto prezioso in chiave salvezza contro una
Un rinvio per la neve a Pescopagano PESCOPAGAN. BELLA RINV. PESCOPAGANO - Il tanto atteso derby tra il Pescopagano 1926 e la compagine del Bella non si è disputato per l'impraticabilità dell'impianto di gioco di casa. Il Comunale “Pascone” di Pescopagano, infatti, si presentava completamente ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio e nevischio. Appuntamento rimandato ufficialmente a domenica 27 dicembre condizioni meteo permettendo. Un recupero tra le festività natalizie per chiudere in maniera completa il girone di andata delle due compagini. Gabriele Lotano sport@luedi.it
diretta concorrente. Tanta la delusione in casa Irsina. Si pensava ad una bella prestazione contro una diretta concorrente nella salvezza, ma così non è stato. Vuoi per la mancanza di concentrazione, vuoi per l'amalgama dei nuovi innesti, i tre punti non sono arrivati. E ad approfittarne è stato il Balvano che, in una partita alquanto scialba, ha trovato un prezioso pareggio. Così come domenica scorsa contro lo Scanzano, a riportare in parità il match ci ha pensato l'ottimo Falcone del Balvano su assist di mister Turturiello. La partita è terminata con una rete a testa per le due squadre, che si sono divise l'intera posta in palio. In campo per gli ospiti del Balvano l'attaccante che mister Turturiello aspetta-
va da tempo: il nuovo acquisto Iannone, ex Audax Salerno (che si aggiunge all'altro acquisto, Cozzi). Un tempo a testa per le due squadre: nel primo tempo meglio i padroni di casa con l'ottimo Papangelo N. che al 43', su assist da centrocampo di Pecoriello A. su una bella azione, corregge di testa in rete la sfera, per il vantaggio ospite. Ottima partenza nella seconda frazione di gioco per il Balvano: mister Turturiello libera il centrocampista Falcone al limite dell'area che, con un bel tiro, riporta in parità il match. Una partita scialba e noiosa che si è conclusa con l'amarezza dei padroni di casa, che non hanno trovato la vittoria che serviva per allontanare la zona calda. Claudio Buono sport@luedi.it
Tris alla Santarcangiolese
Il Lagonegro non fa sconti LAGONEGRO SANTARCANG.
3 1
SOCCER LAGONEGRO: Armando, Borreca, Messuti, La Corte, D'Agostino, Rocco, Consoli, Mastroianni, Mangariello, Martino, Limongi. A disp. Lauria Fittipaldi, Borreca, Falabella La Corte, Messuti, Picarella. SANTARCANGIOLESE: Annunziata, Gallo, Armentano, Verrone, Marra, Todaro, Aurelio, Cavallo, Di Luca, Cifarelli (35' s.t. Lavollo). A disp. Fanelli, Lozito, Malaspina, Loponte. ARBITRO: Manicone di Matera (Mungolo e Lasala) RETI: 20' p.t. Rocco, 15' p.t. Armentano, 20' p.t. Martino, 38' s.t. Limongi NOTE: espulso Marra al 18', LAGONEGRO - Buona fine di anno per la Soccer che mette a segno l'ultima vittoria del 2009, tranquillizzando gli animi della dirigenza lagonegrese che esulta per l'ottima lavoro svolto dagli uomini di Oliva. Partita caratterizzata da un inizio in sordina per entrambe le formazioni che si studiano e che soffrono in parte le temperature rigide che rendono pensante anche il manto verde del “G. Rossi” di Lagonegro. La situazione si sbocca per opera del capitano lagonegrese Rocco, che approfitta di una mischia in area per segnare. E così la Soccer si porta in vantaggio e dopo la pausa negli spogliatoi riprende a correre cercando il raddoppio che sfiora a due minuti dalla ripresa con Messuti, bravo a superare anche l'estremo difensore avversario ma poi la palla esce di poco. Ad un quarto d'ora del secondo tempo si fanno vedere anche gli ospiti davanti ad Armando, che però blocca le mire avversarie non permettendo il pareggio alla Santarcangiolese che poi tro-
Mister Oliva
va il pareggio con un penalty trasformato da Armentano. Episodio poi degno di noto è l'espulsione di Verrone della Santarcangiolese al 18' che resta in 10. Ne approfittano così gli uomini di Oliva che cercano più volte sia con Mastroianni che con Martino, il goal. È proprio quest'ultimo ad andare a segno recuperando di gran classe la palla e scavalcando anche il portiere mandando in rete il raddoppio della Soccer. A Chiudere definitivamente la partita ci pensa Limongi che mette il sigillo sui tre punti della formazione del Presidente Fortunato che esulta così un vittoria che lascia pensare agli impegni del 2010 con più tranquillità e posizionandosi un una zona tranquilla della classifica. “Sono soddisfatto dell'ottima prova dimostrata dai ragazzi - ha dichiarato mister Oliva a fine gara - nonostante le assenze e gli infortuni che abbiamo avuto in settimana la squadra ha reagito bene e mostrato una superiorità in campo confermata poi dal risultato finale”. Paola Vaiano
Contro il Montescaglioso risolve Carmine Coviello
Sussulto del Lagopesole LAGOPESOLE MONTESCAGLIOSO
1 0
LAGOPESOLE: Mariano, Coviello S., Colangelo, Pace G., Coviello C.; Dragonetti, Strammiello, Telesca; Lorusso (47' s.t. Lovallo), Zaccagnino (48' s.t. Pace R.), Sabato (44' s.t. Romaniello). All. Alfano. L. MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G., Franco; Simarano, Gollo, Ciracì Cr.; Santochirico, Raddi, Ciracì Cl., Casalingo, Tafuno (4' s.t. Cifarelli S., 15' s.t. Martinelli F.); Venezia. All. Cicorella. ARBITRO: Caprioli di Venosa (guardalinee Guida e Collocola). RETE: 32' s.t. Coviello C.. AVIGLIANO - Non veste di rosso, non ha la barba bianca, non viaggia sulla slitta trainata dalle renne, eppure porta in dono la strenna più attesa. Comincia a confezionarla facendo partire dal suo piede una sventola da oltre venti metri che incoccia la traversa. La recapita più tardi, infilando la punizione dal limite dell'area, in posizione appena spostata sulla sinistra, nell'angolo opposto, con Giovanni Ci-
farelli che può solo allungarsi, senza riuscire ad evitare che il pallone entri. Carmine Coviello regala al Lagopesole il sorriso che mancava da sei settimane e una vittoria preziosissima, che consente agli uomini di Alfano di raggiungere il Balvano e di recuperare quel morale che cominciava a scemare. Nella gara a chi ha meno uomini disponibili, fra squalifiche (3 a testa) e infortuni, la spunta il Lagopesole con l'ossatura della sua squadra juniores. Lascia al Montescaglioso, anch'esso costretto a mettere in campo una formazioni giovanissima, la superiorità nel tempo di possesso palla, ma poi, quando si fa vedere in avanti, sa rendersi pericoloso. Con il colpo di testa di Colangelo sul corner dalla sinistra su cui Cifarelli si è fatto trovare prontissimo alla respinta, poi con la traversa di Coviello, e ancora, due minuti prima del gol vittoria, con il sinistro al volo di Sabato, dopo la respinta corta di Simarano, finito alto. Non è stato a guardare, il Montescaglioso, che anzi avrebbe potuto cambiare la storia della gara se Claudio Ciracì, saltato un difensore e con la porta
Carmine Coviello
Dragonetti del Lagopesole
davanti, non avesse cercato Venezia, sbagliando la misura del passaggio; e se avesse sfruttato due situazioni in avvio di ripresa: ma in un caso Casalingo al limite dell'area piccola non ha impattato bene di testa il pallone, e poi Pace è stato bravissimo ad anticipare Venezia pronto alla battuta a colpo sicuro.
Più concreto, soprattutto più determinato rispetto alle ultime uscite, il Lagopesole è invece riuscito a far suoi quei 3 punti che gli servivano come il pane. E ora può guardare con più fiducia al girone di ritorno. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
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54 Sport
Risultati e classifica
13ª giornata
A.Potenza-Montemilone 6-1 Abriola-Possidente
1-1
Barrata-Vitalba
1-1
A. POTENZA
28
13 8
4
1 25 7
7
5
2
0 17 4
6
3
2
1
SAVOIA
28
13 8
4
1 27 12 7
5
2
0 14 5
6
3
2
1 13 7 15 +1
8
3 18 +1
Castelpant.-Cancellara
2-2
CANCELLARA
26
13 7
5
1 27 11 6
5
1
0 19 5
7
2
4
1
8
6 16 +1
Fst Rionero-Futura
1-0
VITALBA
23
13 7
2
4 25 8
6
6
0
0 17 0
7
1
2
4
8
8 17 -2
Ruvo-Castelgrande
1-4
ALBATROS
23
13 6
5
2 28 16 6
5
1
0 19 5
7
1
4
2
9 11 12 -2
S. Angelo-S. Chirico N.
1-1
FST RIONERO
21
13 6
3
4 14 16 7
4
2
1
5
6
2
1
3
7 11 -2 -6
R. MONTEMILONE
19
13 5
4
4 21 18 6
4
1
1 11 6
7
1
3
3 10 12 3
-6
CASTELPANTANO
18
13 4
6
3 25 19 7
2
3
2 12 11 6
2
3
1 13 8
6
-9
CASTELGRANDE
18
13 5
3
5 20 18 6
2
3
1
7
3
0
4 14 13 2
-7
S. ANGELO
16
13 4
4
5 18 23 7
3
2
2 11 13 6
1
2
3
7 10 -5 -11
FUTURA
16
13 4
4
5 19 26 6
2
2
2 12 11 7
2
2
3
7 15 -7 -9
ABRIOLA
15
13 4
3
6 17 18 7
3
3
1 14 9
6
1
0
5
3
BARRATA
13
13 3
4
6 10 16 7
2
4
1
5
6
1
0
5
5 12 -6 -14
POSSIDENTE
9
13 2
3
8 14 39 6
1
1
4
4 17 7
1
2
4 10 22 -25 -16
S. CHIRICO N.
7
13 1
4
8 13 30 6
1
1
4
7 13 7
0
3
4
6 17 -17 -18
RUVO
2
13 0
2 11 5 31 7
0
2
5
5 15 6
0
0
6
0 16 -26 -25
Savoia-Albatros
Prossimo turno
2-2
14ª giornata 03/01/10 ore 14.30
Abriola-Fst Rionero Albatros-Castelpantano Cancellara-S. Angelo Castelgrande-Barrata Futura-Savoia Possidente-Ruvo R. Montemilone-S. Chirico N. Vitalba-A. Potenza
7
6
5
4
9
-1 -12
A Punteggio tennistico
Primo set all’Atletico Potenza
Risultati e classifica
ATLETICO 6 MONTEMILONE 1 ATLETICO POTENZA: Scaldaferri, Damiano, Restaino D., Postiglione (Restaino C.) , Forgerato, Smaldore (Tolve), Mancusi, Gaddi, Santangelo (Dapoto), Diana, Starna. A disp: Uva, Albanese, Marsico, Galantucci. All: Telesca D. REAL MONTEMILONE: Caprioli, Vallario, Lavista (Piccolo), Carretta, Dinanni, Troia (Tursi), Tarricone, Catarinella, Di Matteo, D'Amelio, Covelli (Pinetti). A disp: Gerardi. All: Tarricone M. ARBITRO: Santoro Antonio di Rionero RETI: 34' e 62'Starna, 41' e 63'Santangelo, 49' Gaddi, 71' Dapoto (A). 45' D'Amelio (RM). NOTE: Ammoniti: Smaldore, Starna (A). Caprioli, Vallario, Dinanni, Di Matteo, Covelli (RM). Angoli 4 a 2 Atletico. Il presidente e i dirigenti dell'Atletico Potenza, hanno espresso il desiderio, di far giungere a tutte le squadre di questo girone, gli auguri di buone feste. POTENZA- Su un terreno reso viscido dalla pioggia le due compagini hanno giocato una gara ad alto livello sotto ogni profilo, dove alla fine delle ostilità ha prevalso l'Atletico che sale in classifica a 28 punti. L'inizio è favorevole al Montemilone portandosi sotto rete al 4' con una testata di Carretta finita al lato, ed al 6' con un magistrale tiro da fuori area di D'Amelio al quale Scaldaferri risponde altrettanto magistralmente librandosi in aria ferma il tiro, e lo blocca a terra. Si salva ancora l'Atletico al 14'. Su calcio d'angolo di D'Amelio, la girata di testa di Di Matteo trova Starna in copertura che salva Scaldaferri. Con il passare dei minuti l'Atletico s'impossessa del centrocampo con giocate geometriche rendendosi pericoloso al 30' e 32' con Gaddi e Mancusi ma Caprioli non si fa sorprendere. Al 34' Vallario viene ammonito per un
Bernalda-Grassano
3-0
F. Moliterno-Latronico
0-0
Pomarico-Satriano
3-1
I.F. VALSINNI
34
13 11 1
1 28 8
6
6
0
0 13 2
7
5
1
1 15 6 20 +9
BERNALDA
34
13 11 1
1 28 8
7
6
0
1 16 5
6
5
1
0 12 3 20 +7
POMARICO
26
13 8
2
3 31 16 7
6
1
0 21 4
6
2
1
3 10 12 15 -1
A. TURSI
26
13 8
2
3 26 14 6
3
2
1 10 3
7
5
0
2 16 11 12 +1
Roccanova-Metanauto
2-0
TRICARICO
21
13 6
3
4 20 10 6
4
0
2 17 6
7
2
3
2
3
4 10 -4
S. Lauria-I.F. Valsinni
0-1
SALANDRA
20
13 5
5
3 20 18 7
3
2
2 11 10 6
2
3
1
9
8
2
-7
SATRIANO
19
Salandra-A. Tursi
1-4
13 5
4
4 14 11 6
5
1
0 11 2
7
0
3
4
3
9
3
-6
ROCCANOVA
14
13 3
5
5
9 12 7
2
5
0
6
6
1
0
5
3
9
-3 -13
V. d Agri-Tricarico
0-0
R. GRUMENTO
13
13 3
4
6 14 20 7
2
2
3
7 11 6
1
2
3
7
9
-6 -14
F. MOLITERNO
13
13 3
4
6 15 22 7
3
2
2 12 11 6
0
2
4
3 11 -7 -14
LATRONICO
13
13 3
4
6
6 17 6
3
2
1
4
2
7
0
2
5
2 15 -11 -12
V. D AGRI
12
13 3
3
7 12 19 7
3
2
2
9
8
6
0
1
5
3 11 -7 -15
I. BURGENTIA
12
13 4
0
9 12 22 6
4
0
2
9
5
7
0
0
7
3 17 -10 -13
METANAUTO
12
12 4
0
8 10 22 5
3
0
2
8
6
7
1
0
6
2 16 -12 -10
S. LAURIA
10
13 2
4
7 17 26 7
2
2
3 12 10 6
0
2
4
5 16 -9 -17
9
12 3
0
9 13 30 6
3
0
3
0
0
6
4 18 -17 -15
GRASSANO
fallo su Starna. La punizione susseguente è raccolta fuori area dallo stesso Starna: calcia, indovina la diagonale, è porta in vantaggio i suoi, che raddoppiano al 41' con Santangelo, ai quali al 45' risponde per il Montemilone D'Amelio, con uno spettacolare tiro di collo pieno riduce le distanze. Nella ripresa si distingue Gaddi autentico trascinatore. Al 49' realizza chiudendo una triangolazione Starna-Postiglione depositando in rete la palla del terzo goal alla sinistra di Caprioli, successivamente al 62' e 63' in contropiede smarca prima Strana e poi lancia Santangelo che portano a cinque le marcature, manda in rete anche Restaino C, che non centra la porta. Gli ospiti cercano di riaversi con tiri di Piccolo e DiNanni calciati alle stelle, ma sempre in contropiede, il nuovo entrato Dapoto, solo davanti all'incolpevole Caprioli arrotonda il bottino per il definitivo 61. Leonardo Martino sport@luedi.it
13ª giornata
3
9 12 6
R. Grumento-I. Burgentia 3-2
Prossimo turno
14ª giornata 03/01/10 ore 14.30
A. Tursi-R. Grumento Grassano-Salandra I.F. Valsinni-F. Moliterno Latronico-Pomarico Metanauto-Bernalda S. Lauria-Roccanova Satriano-V. d Agri Tricarico-I. Burgentia
A Fa tutto il Barrata di mister D’Andrea nella sfida contro il Vitalba
Rinaldi rimedia all’autorete di Romano BARRATA VITALBA
1 1
BARRATA: Zoppi, Romano M., Potenza, Langone, Zaccagnino, Margiotta, Romano G., Beneduce, Rinaldi (Insabato), Di Pierri, Di Bello. A disp: Brienza, Bochicchio, Sibilani, Salvato. All: D'Andrea T. VITALBA: Tomasulo, Rinaldi, Pace, Mecca A., Maglie, Scavone (Colucci), Pannullo (Zaccagnino), Lotano, Gilio (Telesca A.), Gerardi, Mancusi. A disp: Mecca C.D., Sabato, Santoro, Telesca C. All: Romaniello L. ARBITRO: Vicino Giancarlo di Moliterno RETI: 9' Romano M. (autorete), 40' Rinaldi (B). NOTE: Ammoniti: Zoppi, Romano M. (B). Mecca A.
(V). Espulsi: Salvato (B). Angoli: 5 a 1 Vitalba. Spettatori: 30. POTENZA - Fa tutto il Barrata. Gioca alla grande contro un Vitalba sceso in campo con l'intendo di vincere la partita. Gli ospiti al 2' calciano una punizione con Gilio raccolta da Gerardi che manda alle stelle. E' Tomasulo a effettuare la prima parata al 6' su incursione di Rinaldi. Lo stesso al 9' avrebbe sbloccato il risultato ma la sua legnata dal limite dell'area, è deviata da Tomasulo sulla traversa; la sfera torna in campo raccolta dagli uomini del Vitalba che in contropiede vanno in vantaggio con un autorete del difensore Romano Maurizio. Sfortunato nel tentativo di liberare, mette
in rete alle spalle di Zoppi. Assorbito lo sbandamento iniziale il Barrata si riversa in avanti attaccando da tutte le posizioni con Di Bello, Di Pierri e Rinaldi supportati da Beneduce e Romano G. costringendo più volte all'uscita fuori area del n. 1. L'agonismo impresso alla gara è controllato dal sig. Vicino, costretto ad ammonire Mecca A. del Vitalba e a espellere dalla panchina Salvato del Barrata. L'incontro scivola fino al 40' quando il Barrata ottiene un calcio di punizione calciato da Langone. Perfetta la parabola indirizzata in area dove in elevazione Rinaldi di testa anticipa l'intervento di Tomasulo, riportando l'incontro in parità. Si riprende con il Vitalba intenzionato a vincere, ma la
giornata super di Di Bello in avanti, Margiotta in difesa (baluardo insormontabile) non consentono agli ospiti di rischiare con giocate estreme nonostante lo scontro avvenuto al 70' tra Romano G. e il centrale Colucci costretto ad abbandonare, sostituito da Colucci. L'entrata in campo di Zaccagnino ha movimentato le manovre offensive del Vitalba. Per poco non va a segno al 79' con un tiro terminato alto sulla traversa. Il Barrata con il nuovo entrato Insabato porta scompiglio nell'area avversaria, con Di Bello più volte al tiro. Il pareggio è giusto considerato che nei minuti di recupero Zoppi salva il risultato fermando Mancusi lanciato a rete. l.m.
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Sport 55
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
B La capolista senza problemi con la “Cenerentola” Grassano
Tre squilli del Bernalda BERNALDA GRASSANO
3 0
BERNALDA: Distefano, Sarubbi (70' Santorsola), Chiruzzi, Pizzolla, Gioia, Caruso, Torraco (62' Panio), Gallitelli, Benedetto, Margarita, Alianelli (48' Calabrese). A disp. Colombo, Viggiano, Tataranno All. Margoleo GRASSANO: Ferri, Distefano (52' Dartizio), Matera Dileo, Guarino, Abate, Calciano, Calluso, Viggiano, Bolettieri, Daraio. A disp. Sigillino, Cascalzo, Rogo. All: Nicola. ARBITRO: Muscatiello di Venosa RETI: 27' Pizzolla, 34' Alianelli, 65' Calabrese. BERNALDA - La leggenda di Davide e Golia non si ripete sul campo del Bernalda. Tre gol e nessun regalo natalizio per il Grassano da parte degli uomini del presidente Nunzio Santorsola. L'F.C Bernalda, spinta dai suoi tifosi porta a casa l'ennesimo successo di questo 2009. Ora la pausa natalizia darà la possibilità a mister Margoleo di pianificare il percorso che vedrà la sua squadra nel mirino delle concorrenti per il 2010. Come anticipa-
I tifosi della capolista Bernalda
to prima, tra le principali notizie della giornata c'è il grande tifo che ancora una volta ha colorato gli spalti del Lorusso; applausi per questi ragazzi e tre urli per i gol di Pizzolla, Alianelli e il bomber Calabrese. Ancora novanta minuti per-
fetti che hanno sancito, per chi avesse ancora qualche dubbio, la supremazia degli uomini di mister Margoleo. Passa solo un minuto e già il Bernalda è pericoloso con Benedetto. Al 18' ci prova Sarubbi che il rovesciata riscalda il pubblico e le
mani di Ferri. Benedetto al 23' si vede respingere la palla dell'1 a 0 sulla linea di porta. Passano solo 4 minuti e il Bernalda passa in vantaggio. L'azione parte dal cross di Alianelli, la palla giunge sulla testa di Gallitelli che spizzica mettendo fuori
causa il portiere e qui per Pizzolla è un gioco da ragazzi appoggiare la palla in rete. Sulle ali dell'entusiasmo arriva la seconda rete con Alianelli che al 34' inventa un tiro da cineteca; dal limite dell'area fa partire un tiro che si va ad insaccare all'incrocio dei pali. Dopo 44 minuti si vede il Grassano con Bolettieri che in aria si gira bene ma conclude male. Dopo il riposo si riparte con il Bernalda avanti di due reti. Gli ospiti si affacciano dalle parti di Distefano al 55' con Daraio che crossa per Bolettieri il quale però spedisce alto. Dopo questo break targato Grassano, il Bernalda riprende in mano la partita e ritorna ad essere il regista di questo bel film visto già tante volte durante questo inizio di campionato. E al 65', a sancire la supremazia territoriale, arriva il gol del bomber Calabrese che raccoglie il perfetto cross del fantasista Margarita. Minuto 68', Gallitelli si vede respingere la palla del poker rossoblu. L'ultima azione degna di nota giunge dai piedi di Margarita che al 77' sfiora il palo. La gara, così come questo 2009, finisce con la vittoria e la vetta della classifica. Fabio Sirago sport@luedi.it
AIl Possidente riacciuffa l’Abriola che era passato in vantaggio
Il tecnico Gino Ramaglia e in basso una formazione dell’Abriola
Coviello replica a Di Dio ABRIOLA POSSIDENTE
1 1
ABRIOLA: Calzaretta, Bonavoglia, D'Elia, Larocca M., Sarli G. (43' st Palmieri), Luongo, Larocca V., Romano F., Petraglia, Romano G., Di Dio (39' st Sarli M.). A disp.: Videtta, Ramaglia. All.: Ramaglia. POSSIDENTE: Possidente V. ('74) (39' st Possidente Ant.), Possidente And., Mecca A., Lorusso A., Posca, Claps, Coviello, Possidente Da. (1' st Possidente V. ('76), Possidente Do., Masi, Gerardi (16' st Mecca R). A disp.: Possidente V. ('88), Mecca S., Lorusso G., Possidente C. All.: Possidente And. ARBITRO: De Fina di Moliterno. RETI: 9' st Di Dio (A), 35' st Coviello (P). NOTE: giornata freddissima. Espulsi: 44' st un dirigente del Possidente dalla panchina per proteste, 46' st Possidente V. ('76) (P) per doppia ammonizione. Ammoniti: Bonavoglia (A), Possidente Da., Mecca A., Claps, Possidente Do., Lorusso A., Possidente V. ('76) (P). Spettatori: 30 circa. Angoli: 5-4 per l'Abriola. Recupero: 1' pt, 4' st. ABRIOLA - Niente “botti” pre-natalizi per Abriola e Possidente, alla vigilia della prima sosta del campionato. La formazione di mister Ramaglia e la “famiglia allargata” dei Possidente (cognome diffusissimo nella squadra aviglianese) hanno trovato soltanto un punticino sotto l'albero di Natale, nell'ultimo confronto del 2009. Un 1-1 finale che non ha scontentato nessuno: l'Abriola ha racimolato un pari, dopo aver sorriso per ben due volte di fila tra le mura amiche, mentre il Possidente ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma e, soprattutto, di risultati (quattro punti conquistati negli ultimi due
confronti esterni). Il match stenta a decollare nei primi venti minuti di gioco. Al 18' Petraglia e Romano G. si ostacolano, a vicenda, nell'area del Possidente; successivamente parte un cross velenoso per l'accor-
rente Larocca V., che manca il bersaglio sul secondo palo. In difesa l'Abriola non è per nulla attento e rischia di capitolare. Al 27' una disattenzione della retroguardia di casa innesca il tiro di Masi, che spedisce fuori da otti-
ma posizione. L'undici di Ramaglia ci prova, poi, in rapida successione con Larocca M. (37') e Petraglia (38'), ma in entrambe le circostanze è bravo il portiere Possidente V. a smanacciare in angolo. In chiusura di
tempo, Possidente Do. spreca malamente solo soletto nell'area avversa (43'). In avvio di ripresa, gli abriolani devono affidarsi ad un super Calzaretta per contrastare il fendente del solito Possidente Do. (8'). Dopo il brivido, ecco il vantaggio locale: grandissima percussione del giovane Di Dio che, con un'azione solitaria, beffa dal limite l'estremo difensore ospite (9'). Il Possidente sbaglia l'impossibile davanti alla porta difesa da Calzaretta al minuto 23. Così si
arriva alla mezzora, quando Larocca V., in giornata no, manca il bis in area (salvataggio sulla linea della difesa avversaria). Al 35' giunge puntuale il gol ospite che riequilibra le sorti dell'incontro: lancio millimetrico per Coviello che brucia in velocità la statica retroguardia abriolana e batte Calzaretta. Nel finale di gara c'è soltanto il tempo per il rosso sventolato dall'arbitro all'indirizzo di Possidente V. ('76). Donato Pavese
B Successo interno per il Roccanova che vede il suo nuovo acquisto subito andare a segno
De Mare e Pioggia si sbarazzano del Metanauto ROCCANOVA METANAUTO
2 0
ROCCANOVA: Bellitto, Marrone, De Mare G, Malaspina L, De Risi, Bianculli, Malaspina V, Torresi, Esposito, Pesce, Malaspina M. METANAUTO: Salvia, Capece, Passananti, Caggiano, Careva, Mattino, Romano, Guercio, Guma, Qualglia, Lo Vittore. ARBITRO: Contini RETI: 10' st De Mare G., 25' st Pioggia.
Il nuovo acquisto del Roccanova, Carmine Pioggia, proveniente dalla Meco Potenza di serie B di calcio a cinque
ROCCANOVA - Dopo la sconfitta di misura subita a Grassano il Roccanova fa suoi i 3 punti e in attesa della probabile vittoria a tavolino per la gara di Tursi saluta i suoi tifosi per la pausa natalizia con una prestazione a dir poco convincente. La mancanza di gol accusata nelle partite scorse viene interrotta prima da De mare G su punizione e poi con Pioggia che pone fine alla siccità di gol in casa Roccanovese. Gli uomini di Infantino entrano motivati e decisi subito ad imporre il proprio gioco. Già dopo 7 minuti è Malaspina Luca che tira di poco a lato ed Esposito qualche minuto dopo ha sul piede la palla del vantaggio ma Salvia para senza proble-
mi. Al 26' dopo un'azione corale dei locali è Marrone a crossare per l'accorrente Torresi ma il pallone colpito di testa esce fuori di un niente. Il Metanauto sembra essere preda dei giocatori di casa e fa paura solo al 32' con un'ottima azione personale di Caggiano e al 40' con una punizione di Mattino parata dal sempre sicuro Bellitto. Prima del riposo è ancora Esposito che in area servito da Malaspina Luca non tira ma serve
Malaspina Valerio che non riesce ad arrivare sul pallone. Al rientro in campo è il Metanauto che dà l'impressione di avere il piglio giusto ma Bianculli e De risi evitano gli attachi degli ospiti e Bellitto su calcio d'angolo riesce a parare il colpo di testa di Capece. Proprio nel peggiore momento del Roccanova arriva il gol spezza equilibrio di De Mare G. La sua punizione al limite dell'area è perfetta e il pallone si insacca con precisione all'angolo sinistro, Salvia questa volta non può nulla. Infantino sostituisce Esposito con Pioggia ed è proprio quest'ultimo che mette subito in difficoltà la retroguardia del Metanauto e sigla il 2-0 dopo soli 6 minuti dal suo ingresso in campo. Il passaggio di Malaspina Mario è perfetto e Pioggia riesce a scappar via a 2 difensori e la cavalcata vincente termina col tiro vincente a scavalcare Salvia. Le incursioni del nuovo acquisto Pioggia fanno sempre male al Metanauto e dopo 10 minuti Pesce centra il palo e Torresi quasi segna il terzo gol. Termina cosi una partita bella e finalmente vincente in casa per il Roccanova che sembra aver trovato il suo smalto dopo lo splendido campionato scorso. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
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56 Sport
11ª
Risultati e classifica A. Genzano-S. Fele
Rinv.
F. Scalera-Ruoti
1-2
Foggiano-S. Vaglio
1-0
2
1 20 8
6
5
1
0 14 4
4
2
1
1
10 6
2
2 27 13 4
4
0
0 12 2
6
2
2
2 15 11 14 +2
6
4 12 +1
RUOTI
20
10 6
2
2 21 7
4
3
1
0 13 2
6
3
1
2
2-1
S. NICOLA
19
10 5
4
1 20 14 5
4
0
1 10 5
5
1
4
0 10 9
6
-1
S. Melfi-Palazzo
5-4
LAVELLO
19
10 6
1
3 21 16 6
4
0
2 12 7
4
2
1
1
9
5
-3
GINESTRAC.
18
10 6
0
4 20 15 4
3
0
1 10 7
6
3
0
3 10 8
5
0
F. SCALERA
14
10 4
2
4 15 13 6
2
2
2 10 7
4
2
0
2
5
6
2
-8
GARNET BELLA
11
10 3
2
5 16 18 6
2
1
3 10 10 4
1
1
2
6
8
-2 -11
RAPOLLA
10
10 3
1
6 10 16 4
2
1
1
5
4
6
1
0
5
5 12 -6 -8
S. VAGLIO
9
11 3
0
8 10 17 5
2
0
3
6
8
6
1
0
5
4
S. MELFI
9
10 2
3
5 21 32 6
2
3
1 16 16 4
0
0
4
5 16 -11 -13
A. GENZANO
9
10 3
0
7 16 31 5
3
0
2 12 12 5
0
0
5
4 19 -15 -11
S. FELE
4
9
1
7
1
1
2
0
0
5
5 18 -17 -13
12ª giornata 03/01/10 ore 14.30
1
9 26 4
4
8
5
8
9
5 14 +2
9
-7 -12
11ª giornata
Risultati e classifica
Prima vittoria interna del Sarconi
A. Albano-P.S.Cecilia
2-1
A. Balvano-Progetto Tito 6-2
3 1
SARCONI: Belisario, Lagrutta, Galante, Albano, F. Fortunato (Carlomagno), A. Fortunato, Pricolo, Schepisi, C. Ielpo (Lauria), Forastiero (Pizzuto), Petrone. A disp.: Ferrara, Cantisani, Sanseverino. NEMUS: Ricciardi, V. Cantisani (Cresci), R. Cantisani, Lattuga, D. Filardi (B. Filardi), Imperio, G. Ielpo, F. Filardi (Labanca), Agrello, Carrazzone, Dilascio. A disp.: Greco, Labadia, Alagia. ARBITRO: Maria Teresa Travascio di Moliterno RETI: 28' C. Ielpo, 47' Petrone, 71' Imperio, 89' Lauria. SARCONI - All'ultima di andata i padroni di casa conquistano la prima vittoria casalinga a danno di un Nemus alquanto modesto. Dopo una serie di continui capovolgimenti fronte al 28' padroni di casa in vantaggio. C. Ielpo è ben servito in area, giravolta e diagonale preciso sul palo più lontano. Il Sarconi insiste e dopo due minuti Petrone solo davanti al portiere, coglie la parte alta della traversa. La reazione ospite è tutta in un tiro senza pretese di Dilascio. Ad inizio ripresa i padroni di casa raddoppiano. Un lancio dalle retrovie mette in azione Petrone, partito in netta posizione di fuori gioco, che supera il portiere in uscita e mette in rete. Al 71' la rete ospite: Carrazzanone va via bene sulla sinistra e si presenta solo in area. Belisario respinge di piede e l'accorrente Imperio mette sotto la traversa. I padroni di casa non si scompongono, ma Petrone è ben murato sull'ennesimo contropiede (74'). All'ultimo giro di orologio i padroni di casa chiudono la gara con un gol di pregevole fattura. Pizzuto ha campo libero, supera un paio di difensori e giunge solo davanti al portiere. Invece di tirare serve il bay Lauria che di piatto bagna il suo esordio con il gol. Gerardo Tempone
10 7
20
Lavello-Ginestrac.
A. Genzano-Garnet Bella Ginestrac.-S. Nicola Palazzo-Foggiano Rapolla-S. Melfi Ruoti-Lavello S. Fele-F. Scalera Riposa: S. Vaglio
SARCONI NEMUS
23
PALAZZO 2-1
Riposa: S. Nicola
Steso il Nemus
FOGGIANO
Garnet Bella-Rapolla
Prossimo turno
giornata
VIETRI
25
10 8
1
1 24 6
5
4
1
0 10 2
5
4
0
1 14 4 18 +5
A. BALVANO
24
11 8
0
3 24 12 6
6
0
0 18 4
5
2
0
3
ACCETTURA GC
22
10 7
1
2 23 7
4
4
0
0 13 2
6
3
1
2 10 5 16 +4
P.S.CECILIA
19
10 6
1
3 15 9
4
3
1
0
6
3
0
3
6
1
6
9
8
18
10 6
0
4 14 18 5
4
0
1 10 8
5
2
0
3
4 10 -4 -2
S. ANGELO
14
10 4
2
4 19 12 6
4
0
2 16 7
4
0
2
2
3
5
7
-8
ANZI
13
10 4
2
4 15 13 5
3
1
1
8
4
5
1
1
3
7
9
2
-6
A. ALBANO
13
10 3
4
3 13 13 6
3
2
1
9
6
4
0
2
2
4
7
0
-9
STIGLIANO
11
10 3
2
5 15 23 5
2
1
2
8 10 5
1
1
3
7 13 -8 -9
PROGETTO TITO
7
10 1
5
4
8 17 4
1
2
1
5
4
6
0
3
3
3 13 -9 -10
MARSICO
7
10 2
1
7 12 22 5
2
1
2
6
5
5
0
0
5
6 17 -10 -13
S. PICERNO
7
11 2
1
8
6 26 6
2
1
3
6 14 5
0
0
5
0 12 -20 -16
PIETRAPERTOSA
5
10 1
2
7
5 15 5
1
1
3
4
0
1
4
1
5
8 -10 -15
Risultati e classifica Castelluccio-Rotunda M.
1-0
F.lli Cafaro-Castelsarac.
1-0
S.Chiaromonte-Episcopia 2-0 S.Francavilla-O.Maratea 2-1 S.M. d’Agri-Sanseverin.
3-2
Sarconi-Nemus
3-1
Prossimo turno
12ª giornata 17/01/10 ore 14.30
Castelluccio-Castelsarac. F.lli Cafaro-S. Francavilla Rotunda M.-Sanseverin. S. Chiaromonte-O.L. Maratea S.M. d Agri-Nemus Sarconi-V.R. Episcopia
2-0
S. Angelo-Accettura GC
1-2
S. Picerno-Laurenzana
0-2
Stigliano-Anzi
1-1
6 +1
LAURENZANA
7
Marsico-Pietrapertosa
8 12 +1
Riposa: Vietri
Prossimo turno
Accettura GC-A. Albano Anzi-A. Balvano P.S.Cecilia-Vietri Pietrapertosa-Stigliano Progetto Tito-Laurenzana S. Angelo-Marsico Riposa: S. Picerno
11ª
S. FRANCAVILLA
25
11 7
4
0 24 8
6
3
3
0 14 5
5
4
1
0 10 3 16 +2
S. CHIAROMONTE
25
11 7
4
0 28 14 6
4
2
0 18 10 5
3
2
0 10 4 14 +2
CASTELLUCCIO
23
11 7
2
2 30 17 6
5
1
0 22 8
5
2
1
2
F.LLI CAFARO
22
11 6
4
1 23 13 6
4
2
0 12 4
5
2
2
1 11 9 10 -1
V.R. EPISCOPIA
14
11 4
2
5 15 17 5
2
1
2
9
7
6
2
1
3
6 10 -2 -7
CASTELSARAC.
12
11 3
3
5 17 20 5
2
1
2
9
8
6
1
2
3
8 12 -3 -9
O.L. MARATEA
12
11 3
3
5 15 18 5
3
1
1 10 5
6
0
2
4
5 13 -3 -9
S.M. D AGRI
12
11 3
3
5 12 20 6
3
0
3
6
8
5
0
3
2
6 12 -8 -11
NEMUS
8
9 13 0
10
11 2
4
5 11 19 6
1
3
2
5
7
5
1
1
3
6 12 -8 -13
ROTUNDA M.
9
11 2
3
6 13 20 5
2
1
2
9
7
6
0
2
4
4 13 -7 -12
SARCONI
8
11 2
2
7 16 25 5
1
2
2 10 11 6
1
0
5
6 14 -9 -13
SANSEVERIN.
8
11 2
2
7 15 28 5
2
1
2
0
1
5
7 21 -13 -13
8
7
6
12ª giornata 03/01/10 ore 14.30
giornata
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 57
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
A Dilettanti Carrichiello, sfortunato, spreca la palla del blitz allo scadere
Matera, vittoria batticuore La Bawer trionfa nel derby all’over time, decide un libero di Gilardi BAWER PUBLISYS
66 65
Tifosi, giocatori e tecnico di Matera festeggiano insieme la vittoria nel derby, il migliore regalo per spezzare la crisi della Bawer (foto in pagina di Videouno)
BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 17, Gergati 9, Provenzano 18, Longobardi 13, Lovatti 3, Maestrello, Hassan, Grappasonni 6, Candido. All. Ponticiello PUBLISYS POTENZA: Fazio, Ruggeri 7, Rato 3, Labella 12, Antrops 10, Santamaria ne, Maioli 15, De Bartolo 6, Carrichiello 10, Vetrone. All. Ciocca ARBITRI: Colasanti di Firenze e Mazzoni di Grosseto PARZIALI: 21-8, 29-27, 4744, 57-57, 66-65 NOTE: Spettatori 1700 circa. Fallo tecnico nell’ultimo quarto a coach Ciocca. Antisportivo ad Antrops e tecnico a Longobardi nell’ultimo periodo. Uscito per 5 falli De Bartolo. Tiri liberi Matera 12/24, Potenza 18/26. POTENZA spreca e Matera sorride. La palla di Carrichiello gira beffarda attorno al ferro condannando Potenza all’extra time mentre Matera sfrutta il tiro libero di Gilardi per mettere la parola fine su una partita che sembrava più volte sul punto di vincere ma non ne ha mai avuto la forza. La sintesi del derby di Basilicata è tutta qui. Nella forza e nel cuore della Bawer e in quel pizzico di fortuna che ha fatto la differenza a favore dei padroni di casa, che si regalano un Natale più sereno e permettono al neo coach Ponticiello di poter lavorare nella maniera migliore. Potenza invece può continuare a contare sullo spirito giusto che coach Ciocca ha orgogliosamente rivendicato nel dopo match e che costituisce il punto da cui ripartire. Se poi la Publisys recupererà anche la brillantezza di uomini essenziali come Ruggeri ed
Il tripudio di gioia dei giocatori della Bawer allo scoccare della sirena, a lato Maioli il migliore della Publisys
Antrops ed allora si potrà veramente giocare le proprie chance di permanenza. Ieri di certo è stata costretta ad inseguire, ha stretto i denti, ha sofferto per lunghi tratti ma ha trovato le conclusioni di un ottimo Maioli e la grinta di
Carricchiello oltre che la volontà dei suoi giovani. Molto meno bene invece Rato, Antrops e Ruggeri. Matera, dal canto suo, ha iniziato a mille, sembrava poter fare un sol boccone dell’avversario. Ha cambiato qualcosa (Ponticiello ha riproposto in campo Gerga-
ti o Lovatti dandogli il comando della squadra) ma ha guidato le danze finchè Candido è stato padrone dell’area colorata. Poi ha avuto il solito surplus di sfortuna con l’infortunio che ha tolto sin dal primo quarto Maestrello dalla contesa ed in seguito ha
peccato di poca lucidità nelle scelte. Il cuore e i nervi più della tecnica e della precisione hanno avuto la meglio. In una gara tecnicamente brutta, con molti errori e poco godibile. Anche se la forza e il fascino del derby hanno prevalso sulla qualità (scadente) mostrata
in campo dalle due squadre. Andiamo in cronaca. L’avvio di Matera è travolgente dopo metà tempo di studio e di errori accelera e passa dal 7-5 del 4’ al 21-8 della prima sirena. Longobardi è in giornata di grazia, Gilardi e Provenzano lo aiutano mentre Maestrello si fa male e Candido è padrone dell’area colorata. Potenza soffre, arranca e insegue. Ma nel secondo quarto risponde, Matera va 25-11, poi si fa rimontare fino al 29-27 di metà gara con l’ottimo Maioli sugli scudi. Il terzo quarto è sulla stessa falsariga. Matera conduce e allunga fino al 43-32 di metà periodo, poi riemerge la Publisys con due triple del baby De Bartolo. E’ ancora 47-44. Potenza pare avere la forza di accelerare. Carrichiello sigla il pareggio al 35’ a quota 51. Qui la partita si scalda. Un antisportivo ad Antrops e poi un tecnico a Ciocca danno a Matera la chance per chiuderla ma la Bawer si fa prendere dalla paura. Sbaglia i liberi, non sfrutta i possessi ed è ancora 55-55 a cavallo dell’ultimo minuto. Poi un canestro di Grappasonni e la risposta di Labella. Carrichiello ha l’ultimo pallone, conclude da sotto ma viene beffato. L’over time è ancora più caldo Matera si tiene sù con le triple di Gergati e Provenzano e di un ottimo Grappasonni, Potenza con Labella riacciuffa la parità a 15 secondi dalla fine. Poi sono ancora i liberi di Gilardi e la difesa finale della Bawer a fare la differenza. Il PalaSassi esplode di gioia, il derby finisce in favore di Matera. Ponticiello mantiene la sua tradizione favorevole ed espugna ancora per un punto il PalaSassi. Potenza, soffre e mastica amaro. Piero Quarto
le PAGELLE
le PAGELLE
Pesa l’infortunio nel primo quarto di Maestrello
Labella si mostra in progresso, Antrops si perde
Grappasonni decisivo Maioli, migliore in campo Provenzano a sprazzi Giornata nera per Ruggeri AMADORI (NE) GILARDI (6,5)-Non ha la forza per chiudere il match malgrado le occasioni che gli capitano soprattutto nei tiri liberi. E’meno lucido di altre circostanze e non riesce a spegnere al momento giusto le velleità del Potenza. Ha comunque il merio di realizzare il canestro che fa la differenza e che vale due punti d’oro GERGATI (6)-Una partita a fasi alterne, a sprazzi. In questo senso è l’emblema di un Matera che cerca troppo il tiro da tre punti, non trova conclusioni più facili e non riesce a gestire vantaggi e punteggi. Lui torna in quintetto e in cabina di regia ma la squadra non trova ancora la guida che serve PROVENZANO (7)-Per molti versi è il migliore del Matera, il più preciso nelle conclusioni e quello che pare maggiormente in giornata. Anche lui però si lascia andare spesso a scelte estemporanee che lasciano spazio all’istinto ma che spesso non hanno una logica precisa. LONGOBARDI (6,5) - Lotta e combatte anche se la sua prova cala decisamente alla distanza. Non riesce a trovare la consistenza e la precisione di altre sfide e dei giorni migliori. Si lascia andare poi ad un errore imperdonabile per un uomo esperto come lui che cade nel tecnico che può costare carissimo alla Bawer.
LOVATTI (5,5) - Fa il compitino, con qualche iniziativa e molte esitazioni. Non appare ancora sicuro dei suoi mezzi anche se Ponticiello gli dà molta fiducia e molti minuti in campo
FAZIO (5) - Gioca solo nove minuti, fa ben poco per essere visto dagli spettatori. Non incide, subisce le bombe di Provenzano e Gergati e se ne va in panchina mesto.
MAESTRELLO (NG) - Pochi minuti in campo non gli permettono di poter garantire un contributo alla squadra. Esce per una contrattura al polpaccio
RUGGERI (4) - Nella prima parte di gara non da la scossa alla squadra, Ponticiello lo conosce e lo ingabbia con Grappasonni e Candido. Quando Candido comincia ad essere gravato di falli segna da fuori ma è troppo poco per uno come lui abituato a rendere fulgida ogni occasione.
HASSAN (5,5)-Anche per lui solo scampoli di partita ma non convince, rimane incerto ed insicuro. Da riprovare e da rivedere GRAPPASONNI (7) - Una prova giudiziosa e non eccessiva per lunghi tratti. Non emerge e non brilla, non entra nella partita. Poi improvvisamente quando il gioco si fa duro e i palloni scottano trova un canestro nell’ultimo minuto di gioco e una tripla nell’over time. CANDIDO (6) - Primo quarto a mille a l’ora. Comanda la difesa, domina i tabelloni e guida Matera al break più profondo. Poi però i falli lo condizionano e lui non riesce a riprendersi. PONTICIELLO (6,5) - Qualcosa si intravede, soprattutto in avvio di gara ed in qualche difesa tenuta fino allo scadere. Ma i vecchi difetti tecnici e mentali riemergono e Matera soffre fino all’ultimo riuscendo a spuntarla con i denti. Ora avrà il tempo per lavorare su un gruppo spesso insicuro e confuso. p.quarto@luedi.it
RATO (4.5) - Segna una bomba ma è troppo poco. Gioca quattordici minuti senza incidere più di tanto sul rendimento della squadra di Ciocca. Appare lento e confuso. LABELLA (5.5) - Va in doppia cifra ed è questa una buona notizia ma nel complesso non consente alla squadra di essere autoritaria. Nel finale è lucido nei possessi, segna un bel canestro da sotto. In difesa Provenzano e Gilardi gli sfuggono. Mostra piccoli progressi.
solo in alcune fasi non è preciso ma nel complesso è il giocatore che Petrullo ha acquistato in estate, quello preciso in attacco e combattivo in altre fasi del gioco. Subisce cinque falli, cattura sei rimbalzi, ha il 60% da due e l’83% ai liberi. Ritrovato. DE BARTOLO (5) - E’ discontinuo, questo aspetto rende il gioco della Publisys alterno e mai incisivo. Fa poco nel finale, uscendo anzi tempo per raggiunto limite di falli. CARRICHIELLO (6.5) - E’ pensare che la sua presenza è stata fortemente in dubbio fino all’ultimo. Gioca ventotto minuti, segna dieci punti, pur non avendo percentuali da urlo, tiene in linea di galleggiamento la Publisys. E’ preciso dalla lunetta. La schiena dolorante non gli consente di dare di più. VETRONE (4) - Non si vede e non si sente, sbaglia due tiri e se ne va in panchina a riflettere, gioca cinque minuti. Non entra più in campo.
ANTROPS (4.5) - Segna dieci punti ma con percentuali basse. Becca un fallo antisportivo piuttosto ingenuo e per sua fortuna la Bawer non approfitta di questo dono natalizio. Nell’ultima disperata rincorsa verso il successo consegna la sfera nelle mani di Longobardi.
CIOCCA (6) - Contro la muraglia della Bawer serve una squadra in forma. Questa volta non gli si può addebitare nulla. Unico neo il fallo tecnico, piuttosto ingenuo che becca nel finale di gara. Ottimizza i cambi, con i giocatori che ha a disposizione.
MAIOLI (7) - E’ motivato, sente l’aria del derby,
f.menonna@luedi.it
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ULTIM’ORA Sassi contro il vetro della Publisys UNO spiacevole e assurdo episodio ha rovinato quella che è stata una vera e propria festa di sport all’interno del Palasport. Al momento infatti della ripartenza alla volta di Potenza un vetro del pullman della Publisys è stato colpito ed infranto, pare da un solo sasso, mentre la vettura cercava di scendere nel senso unico viale delle Nazioni Unite per ritornare a Potenza. Poche e frammentarie le notizie che abbiamo recuperato: «sono arrivati dei sassi da sopra ad un muretto mentre il pullman andava via. C’è stata un’evidente paura», ha spiegato il presidente della Publisys, Francesco Petrullo, «io non sono nel pullman non posso dare ulteriori particolari. Purtroppo devo dire che i codardi ci sono dappertutto». A quanto abbiamo potuto appurare il pullman della Publisys è ripartito senza particolari problemi. A dare la notizia dell’accaduto con le relative scuse è stata proprio la Bawer Matera: «ci scusiamo con la Publisys per quanto avvenuto, un gesto sconsiderato».
La coreografia dei tifosi del PalaSassi, a lato Grappasonni e Provenzano protagonisti di Matera
Coach Ponticiello vede il bicchiere mezzo pieno: «Nessun crollo nervoso»
«E’ la vittoria dei nervi» Gilardi: «Ci siamo fatti un bel regalo di Natale, ritrovato il sorriso» Coach Cesare Ciocca: «Vincendo non avremmo rubato nulla» Ciccio Ponticiello all’esordio sulla panchina della Bawer ha portato a casa la vittoria nel derby così come aveva fatto nell’unico precedente
«BISOGNA guardare il bicchiere mezzo pieno, non abbiamo mai calato la nostra tensione. Abbiamo voluto fortemente questo risultato e l’abbiamo centrato». Ciccio Ponticiello è realista, non si aspettava miracoli dalla Bawer, tantomeno in una sfida complessa come il derby. Matera ha mostrato ancora una volta pregi e difetti che la contraddistinguono ed alla fine ha portato a casa un risultato che vale oro. «E’ stata un’autentica battaglia di nervi, abbiamo saputo lottare ma non abbiamo avuto quell’istinto killer che sarebbe servito in alcuni momenti». Ponticiello ha visto una buona Bawer nel primo quarto e poi una serie di difficoltà che si sono amplificate man mano che il risultato e la tensione crescevano. «Il primo quarto siamo riusciti ad alternare bene le conclusioni, abbiamo difeso ed attaccato con una certa efficacia. Poi abbiamo giocato, dal secondo quarto in poi, in modo ansioso. Quarantuno tiri da tre sono tantissimi ma siamo una squadra convalescente. Poco lucidi? Sì in alcuni momenti è emerso anche quello. Noi avremo tempo per lavorare sui dettagli tecnici. Io devo dire che se si riesce a vincere anche giocando male vuol dire che questa squadra ha voglia di lottare». Il copione era atteso dal tecnico napoletano che aggiunge: «è normale che i derby siano così, è una gara particolare e noi dopo quattro sconfitte, un cambio tecnico e la perdita anche di Maestrello potevamo pagare qualcosa. Non c’è stato però alcun crollo nervoso, abbiamo lottato, combattuto e vinto. Questo è il bicchiere mezzo pie-
no che credo vada tenuto in considerazione». Sul futuro aggiunge: «ci sarà tempo per fare meglio e lavorare sui dettagli. Ora contava arrivare a questo risultato». Infine una parola sul pubblico: «è arrivato il segnale che cercavamo dalla gente, è arrivata una grande carica emotiva, un PalaSassi pieno e partecipe che ci ha aiutato moltissimo al momento opportuno». Stanchissimo, acciaccato ma contento è alla fine anche Federico Gilardi autore del tiro libero decisivo: «ho preso una botta nel secondo quarto, ho continuato a giocare ma adesso da fermo comincio a risentirne». Poi sul match: «abbiamo giocato una buona partita, riusciamo spesso ad esprimerci bene all’inizio, siamo riusciti a portarci in vantaggio ma poi abbiamo sofferto a leggere le loro scelte e sono ritornati in gara». Un pizzico di fortuna nel finale: «ci vuole anche quello, finalmente è arrivata». Molti gli errori del Matera nei liberi: «non pensi mai di poter sbagliare quando sei in campo ma purtroppo qualche volta capita. Ora dovremo continuare e migliorare per diventare più lucidi e sicuri». Intanto la Bawer si può concedere una proficua pausa natalizia. Il regalo più bello, i due punti del derby, se lo è fatto ieri e permetterà di affrontare e lavorare con serenità a cavallo del vecchio e nuovo anno ed in vista della trasferta di Molfetta all’Epifania. Un altro scontro decisivo per la classifica e il futuro, in cui la Bawer dovrà mostrare di aver fatto un altro significativo passo in avanti. p.quarto@luedi.it
«C’è lo spirito giusto» Potenza non molla mai, la sconfitta sa di beffa PERDERE di un punto un derby fa male, uscire sconfitti dal Palasassi dopo aver rincorso per quaranta minuti la lepre Bawer rappresenta per la Publisys una mazzata davvero dura per il morale. La squadra di Cesare Ciocca si morde i gomiti per non colto il blitz in casa della Bawer. La partita è stata condizionata dalla paura di vincere o nel caso opposto dalla paura di perdere. Ne è uscita unagara a tratti confusae caotica nella quale le due formazioni sono state brave comunque a non disunirsi. La Publisys Potenza ha avuto il torto marcio di non aver messo il naso avanti, in questo modo la Bawer avrebbe avuto tanta paura e forse l’intensità di gioco del complesso di Ponticiello sarebbe venuta meno. Tremenda la beffa del Polisportivo di Viale delle Nazioni Unite, soprattutto in considerazione del tiro di Carrichiello che a due secondi dal termine dei tempi regolamentari ha fatto tremare i supporters di fede biancoazzurra. La squadra diversamente dalle altre partite ha lottato, nonostante una settimana d’inferno, passata più dal medico che nell’area dei tre secondi. Gli infortuni di Antrops, Vetrone e Carrichiello hanno avuto un peso enorme sulla sconfitta. Va detto però che proprio nelle battute d’arresto va trovato sempre qualcosa di buono, che in soldoni si chiama Stefano Maioli, apparso finalmente motivato e ben intenzionato a far vedere i sorci verdi ai materani. Proprio Maioli con un canestro delizioso ha propiziato il sogno overtime, poi cancellato dal libero segnato da Gilardi a nove secondi dal termine. L’amarezza in casa Publisys è tanta. La squadra di Cesare Ciocca ha perso l’occasione per staccare il Molfetta dall’ultimo posto in classifica. I potentini però hanno dimostrato carattere e determinazione. A fine gara è il coach Cesare Ciocca ad analizzare i quarantacinque intensi minuti di gioco: «E’ stato un peccato, l’ultimo tiro di Carrichiello è
Il tecnico Cesare Ciocca e in basso Massimo Ruggeri che non ha vissuto la sua miglior giornata ieri a Matera
stato davvero beffardo, qualora fosse andato dentro staremmo a parlare di una gara diversa. Noi non molliamo mai, si è visto contro una signora squadra, qual’è la Bawer». L’allenatore della Publisys Potenza parla della prestazione dei suoi atleti: «Siamo stati bravi a recuperare le situazioni difficili, in un ambiente caldo e infuocato. Sono contento della prova caratteriale dei miei giocatori”. Il tecnico bianconero parla della prestazione finalmente volitiva di Stefano Maioli: “Tutti hanno visto come ha giocato il nostro atleta. Ha lottato, dato
l’anima, si è messo a disposizione della squadra. Lo ripeto noi non molliamo mai. Ogni tanto facciamo vedere buone cose anche noi, peccato davvero per il risultato finale. La gara è stata ricca di errori, la posta in palio era davvero alta per tutte e due le squadre. Con un successo a Matera il nostro Santo Natale sarebbe stato diverso”. E’vero, più dolce e spensierato, non basteranno i panettoni e i pandori a rendere amara la pillola chiamata in soldoni ko nel derby. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Il basket torna alla Befana, Bernalda recupera il 3 a Martina. Il volley riprende il 9
Matera-Potenza: c’è il 2-0 Il week end dei derby sorride alla città dei Sassi: che doppietta! serie
A
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DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
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B
DILETTANTI
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U O M I N I g i ro n e C
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B2
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U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
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B Dilettanti Terzo boccone amaro di fila e ora c’è da guardarsi le spalle
Corporelle, il tonfo si sente Pesante sconfitta casalinga, a forte rischio la panchina di Schiavi CORPORELLE MASSAFRA
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INVICTA CORPORELLE: Saccoccio 3, Marino 8, Tombolini, Serino 19, Viggiano ne, Corvo 14, Ginefra 10, Blardone 5, Di Pierro , Nocini 5. All. Schiavi CISA MASSAFRA: Gullo 5, Chiarastella 22, Paparella 13, Cavallo 5, Padova 3, Di Viccaro 5, Magini, Gottini 13, Capitanelli 6, Birindelli 7. All. Ciani ARBITRI: Isimbaldi di Brioso(Mi) e Pansecchi di Pavia PARZIALI: 1q 12-20/ 2q 2848/ 3q 47-63/ Rf. 64-79 NOTE: Tiri da 3: Corporelle 4/21- Cisa Massafra 7/17 Tiri liberi: Corporelle 16/23 - Massafra 11/15. Spett. 400 con un centinaio di Massafra LA SCONFITTA, molto più netta di quanto dica il risultato finale, potrebbe costare il posto al coach Schiavi. Questo è l'intendimento da parte dei dirigenti della Corporelle emerso al termine della gara con la Cisa Massafra che ha letteralmente dominato i lucani in virtù di un roster davvero completo e che sotto la guida di Ciani ha trovato la sua vera identità tanto è vero che nelle ultime otto partite con il nuovo allenatore in panchina ha conquistato ben sette vittorie. Grazie a questo ruolino di marcia inarrestabile i pugliesi sono risaliti prepotentemente in classifica e si pongono adesso come i più ac-
Schiavi in bilico
creditati rivali del Siracusa per la conquista del primo posto. Per la Corporelle, al contrario, è arrivata la terza sconfitta consecutiva e adesso bisogna riporre sogni di gloria e guardarsi alle spalle. Che il Massafra fosse un ottimo complesso si sapeva, ma la partita di ieri sera ha mostrato una squadra davvero in salute che quando ha deciso di vincere la partita ha premuto sull'acceleratore e non ha lasciato scampo ai padroni di casa. E tutto questo è successo nei primi due quarti quando in campo c'è stata una sola squadra che ha fatto il bello e il cattivo tempo. E le avvisaglie che sarebbe stata una domenica trionfale per i pugliesi si sono avute già nei primi minuti di partita sotto il segno devastante degli ex della Levoni Chiarastella e Papa-
rella che hanno fatto capire come sarebbe stato lo sviluppo della gara. Grande intensità difensiva dei ragazzi di Ciani che hanno lasciato pochissime possibilità a Corvo e compagni e gara subito in discesa per il Massafra. La formazione di Schiavi ha in pratica fatta da spettatrice non riuscendo ad organizzare una valida difesa e sbagliando a più non posso in attacco. Tanto è vero che in 6 minuti non è riuscita a mettere il pallone nella retina e per gli ospiti è stato gioco facile chiudere il primo quarto con un già rassicurante più otto. Che non fosse una serata cominciata sotto i buoni auspici, è dimostrato dal fatto che Schiavi ha chiamato il primo time out della gara dopo nemmeno tre minuti giocati cominciando anche il turn over delle sostituzioni che però non cambiavano la falsariga della gara. Ma il vero capolavoro il Massafra lo compie nel secondo quarto quando inanella una serie impressionante di giocate offensive che fanno aumentare a dismisura il solco con i potentini. 48 a 28 e partita messa nel congelatore già al riposo. Il secondo tempo, complice anche un fisiologico rallentamento del Massafra, risulta più equilibrato con la Corporelle che cerca di finire con l'onore delle armi. E infatti riesce ad attenuare il peso della sconfitta con un po' più di grinta e di cuore. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Il tecnico:«Mi assumo le responsabilità del ko»
Brogialdi e De Angelis tra i probabili sostituti LA TERZA sconfitta consecutiva della Corporelle potrebbe comportare decisioni drastiche dei dirigenti in merito alla guida tecnica. Questa esigenzache eragià emersanel corso di un summit societario di lunedì scorso dovrebbe subire un rapida accelerata nelle prossime ore. Adesso la situazione di classifica si è fatta preoccupante e quindi è necessario guardarsi alle spalle. Ma quello che più non va giù ai dirigenti è il fatto che la squadra non riescapiùatrovare stimoliestadimostrando segnali di involuzione sia nel gioco che nel carattere. Quindi, è il pensiero della dirigenza, è necessario dare una scossa forte al gruppo. Nella giornata di oggi si dovrebbe procedere all'esonero dell'allenatore. Mentre la società si guarderà intorno per cercare il sostituto. E il direttore generale Torlo e il direttore sportivo Viggiano avranno l'incombenza di cominciare a sondare qualche tecnico. Nomi non ne sono usciti ma De Angelis e Brogialdi , attualmente liberi, potrebbero suscitare interesse. Per quanto riguarda il dopo gara, molto cruda e spietata l'analisi di Schiavi: «in questo momento il Massafra è troppo forte per noi. Per contrastarli e rimanere aggrappati
alla gara avremmo dovuto fare tutti una gara perfetta. E invece abbiamo completamente sbagliato l'approccio alla gara tanto è vero che sono stato costretto a chiamare il time out dopo soli tre minuti. La verità è che siamo stati inguardabili e siamo mancati completamente in difesa. Con il Massafra non è uno scandalo perdere,ma ierisera nonsiamo stati capaci di opporre una benché minima resistenza. Non ci sono attenuanti anche se avevamo Saccoccio e Serino non al meglio e Di Pierro che, infortunato nel primo quarto (in uno scontro o ha riportato la spaccatura del labbro inferiore ed è stato trasportato in ospedale dove gli sono stati applicati quattro punti di sutura, ndr) non ci ha potuto dare nessun contributo. Mi assumo la responsabilità per non essere riuscito a fare capire a questa squadra che contro il Massafra avremmo dovuto fare affidamento su un sistema difensivo ferreo per contrastare la loro tecnica elevatissima. Tutto ciò non e successo. La sosta per le festività ci può consentire di recuperare energie fisiche e mentali e recuperare quegli elementi che non stanno bene”. r.s.
B Dilettanti Pozzuoli amara per il Bernalda
Bbc ko nello scontro diretto POZZUOLI BERNALDA
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POZZUOLI: Marangoni 27, Porta 12, Scorrano 18, Innocente 4, Di Napoli 2, Barbieri ne., Regio ne., Velocci 3, Errico, Andrè. Allenatore: Pepe. BERNALDA: Basili 6, Marinelli 9, Salvatore 11, Dolic 7, Delli Carri 11, Favia Vito 4, Bonafede, Gaeta 9, Russo 2, Bennati 2. Allenatore: Vandoni ARBITRI: De Rosas e Satta di Sassari. PARZIALI 15-3, 30-22, 5241, 69-61. IL BERNALDA perde lo scontro salvezza a Pozzuoli. La formazione di coach Vandoni cede il passo con il punteggio di 69-61. Una sconfitta che ha le sue radici in un avvio di gara, che definire disastroso sarebbe un pallido eufemismo. Il primo quarto è stato dominato dai padroni di casa che sono andati al primo mini riposo in vantaggio per 15-3. I lucani sbagliano completamente l'approccio e subiscono di tutto in un avvio da incubo: Marangoni (27, mvp) e Innocente fanno ciò che vogliono. Sotto per 8-0 al 5', il Bernalda si desta dal torpore con una tripla di Gaeta. Sembra il segnale del risveglio, ma invece è nuovamente buio pesto. Nel secondo periodo Pozzuoli procede con lo stesso ritmo. Scorrano e Marangoni fanno la differenza, ma Delli Carri e Salvatore che limitano i danni risalendo sino al 26-20 al 17'. Ma gli uomini di Pepe vanno al riposo lungo sul 30-22. Alla ripresa delle ostilità il copione purtroppo non cambia. Ber-
nalda soffre troppo Marangoni, e neanche la zona 3-2 ordinata da Vandoni sembra ottenere risultati. I flegrei controllano con tranquillità sino a metà quarto quando raggiungono il nuovo massimo vantaggio (42-26) con una bomba proprio di Marangoni. Nel momento più difficile viene fuori l'esperienza di Delli Carri, che piazza 6 punti in fi-
la e con il contributo di Marinelli e Gaeta riporta i suoi in linea di galleggiamento (5241 al 30'). Il Bernalda si prepara a sferrare l'assalto finale. Favia e Salvatore riducono il gap sotto la doppia cifra (5345), prima del triplone di Delli Carri che vale il 53-48 al 35'. Pozzuoli ha paura e chiama timeout. Si sblocca Di Napoli, ma Bernalda è là e con un ca-
nestro di Salvatore si porta a 4 (58-54 al 38'). La giocata che decide la partita è di Scorrano che con due bombe in fila taglia le gambe alla rimonta dei lucani (65-54). Nel finale Dolic tenta l'ultimo disperato assalto, ma Pozzuoli gestisce e chiude 69-61. Una sconfitta pesante contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza per Delli Carri e soci.
Delli Carri al tiro
D, derby alla Corema Battuto il Salandra
Coach Vandoni: «Russo? Ha avuto un approccio negativo alla gara» NEL FREDDO artico del PalaErrico il dopopartita della BBC è meno gelido di quanto si potesse pensare dopo la prima frazione, e a coach Vandoni chiediamo quanto abbia inciso sull'esito finale un primo quarto disastroso con soli 3 punti all'attivo: “Il problema non è tanto l'aver realizzato solo 3 punti quanto aver sbagliato 11 conclusioni che non erano normali tentativi da due ma comodi appoggi da sotto in condizioni di tranquillità assoluta; forse siamo stati condizionati all'inizio dall'incredibile gelo polare che non abbiamo tenuto nel dovuto conto facendo forse un riscaldamento insufficiente per queste condizioni ambientali, infatti nel prosieguo del match, una volta riscaldati bene i muscoli, la squadra si è battuta bene e a tratti abbiamo giocato anche una buona pallacanestro, per cui c'è molto rammarico per il risultato conclusivo ma sapendo che tutto è nato da quella prima incredibile frazione”. Come mai Russo è
stato impiegato praticamente solo nel primo quarto?: “Lui ha avuto un approccio negativo alla gara perché gli arbitri hanno fischiato molto i passi in partenza, ad onor del vero lo hanno fatto su entrambi i fronti ma al nostro capitano, la cui presenza in campo è vitale, ne sono stati fischiati ben otto nei primi minuti, cosa che mi è sembrata quantomeno esagerata; ciò lo ha molto innervosito, e quando a 3 minuti dal termine sul -4 gli ho chiesto di rientrare per tentare una delle nostre carte vincenti era letteralmente ghiacciato e impossibilitato a giocare”. Sconfitta onorevole, comunque: “Perdere di 8 a Pozzuoli non è un dramma, e tra l'altro abbiamo contenuto la sconfitta entro termini che possono essere ribaltati al ritorno per la differenza canestri, facendo sì una buona difesa, sia ad uomo che a zona, ma peccando nell'essere stati più istintivi che chirurgici in diverse occasioni”. Giovanni Palmieri
LA VIRTUS COREMA si aggiudica il big-match della Palestra Lanera (81-72) e infligge al Salandra la prima sconfitta sul campo della stagione. Con un’ottima prestazione, nonostante la stanchezza dell’ultimo periodo, i ragazzi di Conterosito centrano la terza vittoria consecutiva e si inseriscono al secondo posto della graduatoria, a due sole lunghezze dalla capolista Pielle. E, dopo la pausa, Merletto e compagni avranno, nel derby stracittadino, l’occasione di poter agganciare la vetta. Nelle due gare potentine invece, larghe e prevedibili vittorie per le squadre di casa. Alla palestra Lepore la Fingap Invicta non ha avuto problemi a regolare la resistenza dell’Olimpia Melfi, con un rotondo +50 (10656), che ha consentito agli uomini di Luongo di riscat-
tare subito la sconfitta col Ciumnera della settimana scorsa e di mettere a segno la quarta vittoria stagionale. A seguire, con uno scarto leggermente minore nelle sue dimensioni, seconda vittoria in campionato per la Renudo , che nel derby tra “Vito Lepore”, ha battuto quella di Genzano 104-71, in una partita in cui, tuttavia, la squadra di Grasso è riuscita per la prima volta a superare quota settanta punti segnati, segnale di come, nonostante il campionato finora abbia riservato alla matricola genzanese solo sconfitte, siano evidenti i progressi di Ciola e compagni. Nell’unico match giocato ieri il Ciumnera di Montemurro ha vinto 76-59 in casa del Val d’Agri Ha riposato la Pielle capolista. Donatello Viggiano sport@luedi.it
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Sport 61
Lunedì 21 dicembre 2009
Lunedì 21 dicembre 2009
Hockey A2 Non bastano le reti di Nicoletti e Vivilecchia. Si torna in campo il 5 gennaio
Prato troppo forte per la Raro Matera PRATO MATERA
7 5
CONSIAG PRATO: Morechiato, Gianassi, Bianchi, Amato, Caciagli, Bertioldi, Matassa, Lorenzini, Ramirez, Giagnioni. All. Gianassi PATTINOMANIA MATERA: Mele, Xiloyannis G, Lezoche, Xiloyannis M, Gaudianio, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia. All. Caricato ARBITRO: Giannini RETI: 43'' pt Giagnioni, 6'3'' e 14'17'' pt Ramirez, 15'58'' Nicoletti, 17'01'' pt Vivilecchia, 24'33' pt Bertoldi, 3'13'' e 5'16'' st Bertoldi, 13'16'' st Nicoletti, 17'58'' e 22'35'' st Vivilecchia, 23'53'' st Caciagli.
IL THIENE espugna la pista di Pordenone. Bella vittoria dei vicentini che hanno superato in trasferta il Pordenone con il risultato finale di cinque a quattro grazie ai gol di Casarotto, Perdoncin, Fona, Fabris e Marchioretto. In casa friulana hanno risposto Frizzo con una tripletta e Marrone. Grazie a questa vittoria, il Thiene resta secondo a due punti dalla capolista Prato che sabato ha vinto contro la Pattinomania Matera. I toscani hanno superato per sette a cinque la formazione materana che è riuscita a dar filo da torcere ai toscani fino alla fine del match. Il Prato passavai in vantaggio con Giagnioni a soli
quarantatrè secondi dal fischio d'inizio. Il raddoppio arrivava ad opera di Ramirez che metteva poi a segno anche il tre a zero. La reazione dei materani arrivava con Nicoletti e con Vivilecchia che accorciavano ancora le distanze. Il Prato chiudeva il primo tempo sul quattro a due in virtù della rete di Bertoldi. Lo stesso giocatore locale si ripeteva due volte all'inizio del secondo tempo per il sei a due. Ancora una volta la Pattinomania mostrava tutto il suo carattere accorciando le distanze con un'altra rete di Nicoletti e poi con la doppietta di Vivilecchia.
Il pareggio sembrava cosa fatta ma alla fine arrivava l'ennesima beffa della stagione con la rete di Caciagli che fissava il risultato sul sette a cinque. E determinava la vittoria della capolista ed una nuova sconfitta esterna per la formazione di Caricato che non riusciva nella grande impresa proprio a ridosso delle festività natalizie e prima della pausa che porterà all’anno nuovo. L'undicesima giornata ha anche fatto registrare la netta vittoria del Follonica a discapito del Montebello. Sei a zero è terminata la partita a favore dei toscani che si portano così al quinto posto con 20 punti. E' tornato alla vittoria il
Vivilecchia della Raro Matera a segno
Roller 3000 che ha superato per due a zero l'Amatori Vercelli che resta così fermo all'ultimo posto con sei punti, raggiunto da il La Mela che sabato ha fatto suo il derby contro il Modena Hockey. La gara è terminata 4 - 2
a favore dei ragazzi di Montale. Infine, lo Scandiano ha vinto per quattro a tre la gara con il Sandrgio, prossimo avversario della Pattinomania. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B2 Donne Benefico e Alexandrova in attacco non perdonano
Livi, botti di fine anno La Materman si sbarazza dell’Altamura con un perentorio 3-0 MATERMAN ALTAMURA
3 0
25-18, 25-12, 25-22
MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile 1, Petrone 9, Golluscio 5, Alexandrova 8, Benefico 16, Barbaro 6, Restaino (L), Rasola 1, Stenta ne, Nobile ne, Cillis ne, Marchese ne, Blanca. All.: Licciardi. ALTAMURA VOLLEY: Ancora 2, Zicari 5, Giogli 10, Licata 18, Branco 4, Ferrulli, Simonetti (L). All.: Festa. ARBITRI: D'Avanzo e De Lucia. NOTE: Durata set: 21’, 20’ e 26’. Batt.vinc.: Livi 4, Altamura 4; b.s. Livi 7, Altamura 4. SI CHIUDE con un altro, convincente successo il 2009 della Materman Nusco Potenza. Pamela Petrone e compagne non si sono fatte irretire da un Altamura che per due set non c’è praticamente stato, ma che nell’ultima frazione avrebbe potuto inaspettatamente riaprire una gara che non pareva avere più molto da raccontare. Ai meriti delle baresi, che non hanno mollato fino in fondo, va aggiunta però una certa rilassatezza subentrata, dall’inizio della terza frazione, tra le file di una Livi che pensava forse di poter chiu-
La Alexandrova (foto Andrea Mattiacci)
dere la contesa senza spingere al massimo sull’acceleratore. Quello che invece aveva fatto, interpretando alla perfezione il match, fino a quel punto. A chiarire l’atteggiamento con cui le ragazze di coach Licciardi erano entrate in campo ci pensava il 7-0 iniziale. Benefico e Alexandrova picchiavano duro sulle incertezze di un Altamura che non riusciva proprio ad entrare in partita, e a cui le rossoblù potentine non ci pensavano proprio a dare una mano. La Materman la
volava sul 14-5 e poi ancora al 20-8 (con Barbaro e Golluscio sempre più cercate al centro da Mara Di Martile), e le ospiti dovevano accontentarsi di raccogliere le briciole. La seconda frazione pareva poter vivere su un equilibrio maggiore, almeno fino al 10-7 Livi. Bastava però un altro strattone deciso di Alexandrova e socie (gran muro di Ferrulli per lei) e le distanze erano subito ristabilite (16-7 per le padrone di casa). Le pugliesi a quel punto si disunivano ancor più che in
precedenza, e spianavano la strada a una Materman in cui faceva anche la sua ottima figura Ilaria Rasola, subentrata a Di Martile sul 179 e che guidava con grande tranquillità le operazioni nella sua metà campo nel finale di set. La giovane alzatrice potentina restava in campo anche nel gioco seguente, e la Livi sembrava poter chiudere agevolmente la pratica quando arrivava sul 7-3. Ma sul turno in battuta di Branco arrivava il 5-0 Altamura che rimetteva in discussione le sorti del parziale. Le rossoblù ci mettevano del loro, soffrendo di un calo di concentrazione giustificabile visto l’andamento a senso unico che aveva avuto il match. Le baresi cominciavano a crederci (avanti 15-12 e fino al 20-18), ma alla Materman era sufficiente rimettere in campo la giusta applicazione - dopo il rientro in cabina di regia di Mara Di Martile per chiudere set e partita. E ora, dopo i festeggiamenti per uno straordinario 2009 che se ne va - appuntamento stasera alla palestra Caizzo con tutta la squadra e lo staff dirigenziale -, è tempo delle meritate vacanze per una Materman che un turno dopo l’altro vede sempre più vicina la salvezza. Luca Carlone sport@luedi.it
Volley B2 Uomini I materani di Galtieri hanno superato per tre a zero il Link Calimera
Pallavolo Matera , quarto sigillo consecutivo LINK CALIMERA PALLAVOLO MATERA
0 3
22 -25, 19-25, 18-25
LINK CALIMERA: Sergio 7, Mattei E., Chiga 4, Martina 3, Calò 5, Cosi 11, Monticelli (L), Milanese n.e., Signore n.e., Mattei C. n.e. All. Margiotta PALLAVOLO MATERA: Albanese 2, Toma 16, Suglia 16, Anselmo 5, Lacalamita 7, Rinelli 8, Bisci (L), Andrulli n.e., Forcillo n.e., Chieco n.e., Riccardi n.e., Sabino n.e. All. Galtieri ARBITRI: La Gioia di Taranto, Stefanelli di Bari NOTE: Durata set: 24’, 22’, 23’. Battute vincenti Link Calimera 4, sbagliate 7; battute vincenti Pallavolo Matera 0, sbagliate 8 CARRARMATO Pallavolo Matera. Ancora una vittoria per la formazione del tecnico Galtieri che ieri ha sconfitto in trasferta il Link Calimera con un
Un attacco di Vittorio Suglia (Videouno)
secco tre a zero. Partita superlativa per capitan Suglia e compagni che hanno regolato senza eccessivi affanni, tranne nel primo set, il team salentino. Tre punti d’oro per i biancoblù lucani che hanno approfittato anche del contemporaneo ko della capolista Pal-
lavolo Martina a Bari (3-2). Leadership ora detenuta dall’Ugento, a quota 23, insieme all’Altamura, che hanno solamente due punti in più dei materani. Bella prestazione per i ragazzi del presidente Tulliani in tutti e tre i set. Un pò più tirato il primo, chiuso poi con il punteggio di venticinque a ventidue. Meno faticosi il secondo parziale, terminato 25 a 19 e il terzo 25 a 18. Con la vittoria di Calimera diventano quattro le affermazioni consecutive del sestetto materano che ora potrà approfittare della sosta natalizia per caricare a mille le batterie in vista del derbissimo di alta classifica che si giocherà il 9 gennaio al Pala Sassi di Matera quando i biancoblù ospiteranno proprio la prima della classe, Ugento. Un match da vincere assolutamente per poter ambire al primato. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B2 Uomini Reggio ko
La Nicodemo Lauria ritrova il successo
La Nicodemo Lauria in azione (www.polisportivalauria.com)
NICODEMO LAURIA CATONA
3 1
25-16, 25-18, 21-25, 25-18
TORNA AL successo la Nicodemo Lauria di coach Enzo Santomassimo. La formazione del presidente Chiarelli si è imposta con il punteggio di 3-1 sul Catona, muvendo così la classifica, toccando quota 13 punti in classifica, lasciando gli ospiti sempre all’ultimo posto con zero punti. Per i calabresi non c’è stato scampo con i lucani sempre a controllare il gioco, eccezion fatta per il terzo set, nel quale la Nicodemo Lauria ha avuto un black out che ha permesso agli ospiti di prendere il largo per poi chiudere il set a loro favore, allungando così a quattro parziali la contesa. Alla fine, però Mastroianni e compagni si sono ritrovati e senza più rischiare nulla hanno fatto loro l’intera posta in palio battendo i reggini. La cronaca della gara racconta di un primo set nel quale il Lauria è stato bravo a prendere sin da subito il largo, chiudendo in vantaggio tutti e due i timeout tecnici, prendendo un considerevole distacco in modo da chiudere il parziale un +9 finale sul pun-
teggio di 25-16 che non ha lasciato scampo alla “Cenerentola” del campionato. Il secondo tempo di gioco è stato più equilibrato con un andamento più costante. Le due squadre hanno lottato gomito a gomito, giocando con tenacia ogni pallone. Infatti si è andato avanti punto a punto, ma quando è arrivato il monento di chiudere il set, i ragazzi di Santomassimo non si sono fatti pregare, portando sul 2-0 il computo dei set, grazie al parziale vinto per 25-18. Poi è giunto il momento di appannamento per la formazione lauriota che ha mostrato il fianco al Catona. Una fase di appannamento che ha permesso alla compagine ospite di piazzare il break decisivo in modo da dimezzare il passivo. L’ultimo pallone è stato messo a terra con il punteggio di 2521 in favore del Catona. Santomassimo striglia i suoi che si riprendono alla grande, ricalcando quanto fatto nel primo set. Così la Nicodemo mette a terra palloni su palloni, non lasciando scampo agli avversari. Arriva così il successo, dopo aver chiuso il quarto e decisivo set sul 25-18, del Lauria che farà trascorrere all’intera truppa un Natale più sereno. a.mutasci@luedi.it
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62 Sport
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ATTUALITÀ
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RUBRICA
9.20
RUBRICA
QUIZ
18.50
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QUIZ
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Televisioni 63
Lunedì 21 dicembre 2009
Massimo D'Alema: Inciucio e presuntuoso
POLITICA
PRECARI
«Lavorerò più di prima per il Paese» Il ritorno sulla scena di Berlusconi E nel Pd polemiche sull’inciucio
Il Coordinamento all’Unibas: «Non perdiamo l’ultima occasione» A Pisticci Lsu verso la stabilizzazione
alle pagine 4 e 5
Anno 8 n.318€ 1.00
alle pagine 7 e 10
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 21 dicembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
SPORT
Seconda Divisione
Serie D
Volley
Melfi travolto in un tempo a Brindisi senza appello
Si rialza il Matera Lazic sogna Pisticci affoga
Acuto della Livi Ok Matera e Lauria
SVILUPPO LUCANO
Le ombre sull’occupazione
Un Mezzogiorno ancora «figliastro» Intervista a Susanna Camusso della Cgil: «Combattiamo l’impresa dell’emigrazione» Le ricette della Cisl passano dagli aiuti alle famiglie a pagina 6
IL DERBY INCORONA MATERA LICENZIAMENTO ALLA FIAT SATA
L’intervento
L’azienda condannata a pagare anche le spese legali
STORIE DI FURTI DI CARAMELLE
Rigettato il ricorso La vittoria di Ferrentino
di VINCENZO FOLINO Lo stabilimento Fiat Sata a San Nicola di Melfi
E' sempre un piacere interloquire con Paride Leporace, giornalista molto bravo ad aprire dibattiti, a cogliere l'attimo giusto per introdurre nuovi argomenti e a far vivere discussioni di cui abbiamo certamente bisogno per far crescere questa regione. E del resto il ruolo della stampa libera è anche questo. Rispondo quindi volentieri alla sua “provocazione”, nella speranza di poter aggiungere argomenti di qualche interesse. continua a pag. 11
a pagina 6
LA SATIRA in pausa
ARRIVATI al numero 70 i nostri vignettisti si prendono una pausa di riflessione. Un ultimo numero da non perdere. a pagina 15,16 e 17
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TORNA A RUGGIRE IL POTENZA