Domenica 27 dicembre 2009
Brevi dal mondo
Lecce. In carcere una coppia (lui 70 anni, lei 65) che violentava minorenni
Scorre sangue nella corsa all’oro
Pedofilia, abusi al doposcuola: 2 arresti
PARAMARIBO (SURINAME) – Una donna incinta è morta uccisa a colpi di machete, e altre 80 persone sono rimaste ferite, alcune gravemente, in scontri tra cercatori d’oro clandestini brasiliani e la comunità dei 'maroon', i discendenti degli schiavi africani in Suriname.
LECCE–Sarà interrogata domani in carcere dal gip del Tribunale di Lecce Ercole Aprile la coppia di conviventi arrestata dai carabinieri la vigilia di Natale in un piccolo centro del Salento con l’accusa di aver abusato di alcuni minorenni, sia maschietti che femminucce, di scuole elementari e medie ai quali impartiva lezioni private. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm della Procura della Repubblica di Lecce Angela Rotondano, le vittime sarebbero state una decina e gli episodi si sarebbero verificati nell’istituto, comunque estraneo alla vicenda, concesso alla coppia per le lezioni. L’uomo, settantenne, che avrebbe dovuto fare da bidello e in passato era
Fuoco a bordo morti 5 marinai CARACAS – Tragedia a Natale su un mercantile greco in navigazione al largo del Venezuela: nove marinai sono morti e cinque sono rimasti ustionati in un incendio scoppiato nella sala macchine. Le vittime sono sei filippini e tre greci. La Aegean Wind, che si trovava nei pressi dell’isola Margherita con 24 uomini di equipaggio a bordo, è stata assistita dalla marina venezuelana.
Crolla ponte 45 dispersi KOTA (INDIA) – Tragedia in India dove 45 operai risultano disperse per il crollo di un ponte in costruzione alle porte della città di Kota, nel Rajastan. Decine di operai sono finiti in acqua quando la struttura in costruzione sul fiume Chambal ha ceduto. I due ingegneri responsabili sono stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo. Per recuperare i corpi degli annegati sono stati mobilitati i sommozzatori.
finito sotto inchiesta per episodi analoghiquando lavoravainSicilia, avrebbe violentato i minorenni o in altri casi li avrebbe palpeggiati o costretti a denudarsi. La donna, maestra in pensione di 65 anni, avrebbe assistito al tutto senza far nulla per impedire le violenze. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno sentito non solo le presunte vittime ma anche gli altri studenti che frequentavano il doposcuola privato. Le audizioni sono state fatte nel Centro di prevenzione abuso e maltrattamento minori (Cepam) della Asl di Lecce; i ragazzi avrebbero confermato gli abusi. Per questo motivo già da diverse settimane i genitori dei piccoli studenti
avevano ritirato i loro figli dal doposcuola, mentre le famiglie erano state supportate da assistenti sociali e psicologi per far superare ai piccoli la terribile esperienza. L’inchiesta della Procura è stata avviata a fine agosto scorso, quando è giunta la prima denuncia da parte dei genitori di un bambino. Questi, ascoltando in casa un Tg televisivo e sentendo parlare di abusi sessuali nei confronti di altri bambini, aveva confessato alla sorella maggiore che qualcosa di simile accadeva anche a lui. Così l’inchiesta si è allargata e alla fine si è scoperto che le vittime degli abusi sarebbero state una decina. Nel piccolo centro salentino le voci su qualcosa di strano e terribile che accadeva in
Abusi, una piaga difficile da estirpare
quell'istituto durante le lezioni di doposcuola privato si sono diffuse in breve tempo. Ai primi di dicembre si era saputo che la coppia di conviventi era iscritta nel registro degli indagati della Procura di Lecce. Paolo Melchiorre
Il Pontefice sta bene dopo l’aggressione della Maiolo che dice: «Volevo toccarlo»
Il Papa: «Serve clima d’intesa» Appello di Benedetto XVI alla comprensione e alla riconciliazione ROMA- Ha lanciato un nuovo appello alla comprensione e alla riconciliazione nelle famiglie, ha osservato che all'Italia serve «un clima d'intesa», soprattutto ha spalancato sorrisi rassicuranti non rinunciando ai suoi intensi impegni natalizi e mostrandosi ai fedeli in piena forma. L'aggressione al Papa la notte di Natale alla basilica di San Pietro non è affatto dimenticata e continua a suscitare stupore, reazione e molte polemiche (soprattutto sulla macchina della sicurezza) ma Benedetto XVI ancora una volta non sfiora neanche l'argomento. Fa intendere che sulla vicenda non tornerà, preferendo usare un profilo basso senza dare troppo peso
a quanto accaduto e puntando invece l'attenzione nel giorno di Santo Stefano sulle sue parole e sulla «civiltà dell'amore» sempre da coltivare di fronte al male e alla violenza. «Il Pontefice sta bene e il giorno di Natale ha trascorso un'ottima giornata» ha subito precisato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Padre Federico Lombardi, rincuorando se ancora ce ne fosse bisogno, i fedeli, rimasti choccati dall'incursione della ragazza italo-svizzera Susanna Maiolo, da tempo in cura psichiatrica presso una struttura elvetica, che saltando la balaustra ha trascinato a terra il Pontefice creando attimi di panico. Nel parapiglia se-
guito al tentativo della Maiolo di avvicnarsi a Benedetto XVI è caduto il cardinale Roger Etchegaray, operato oggi al Policlinico Gemelli per frattura del collo del femore destro. La donna che aveva regolare biglietto d'ingresso anche se non nominativo rilasciato presso la Prefettura Pontificia, ha dichiarato alla gendarmeria vaticana (che avrà piena competenza sulla vicenda) di non avere avuto cattive intenzioni («Volevo solo toccarlo») ma il suo blitz ha in qualche modo evidenziato alcune crepe nel servizio di sicurezza del Pontefice e nei controlli. A partire proprio dal biglietto d'invito, concessole nonostante la donna avesse in altre circo-
stanze cercato di avvicinarsi al Papa. «Non è possibile schedare tutti i fedeli ma tutti passano dal metal detector» ha ribadito ancora una volta padre Lombardi. Sta di fatto che la donna con problemi psichici, alla quale la Digos ha ieri perquisito la stanza del residence in via Morgagni dove alloggiava, proprio il 25 dicembre del 2008 alla fine della messa natalizia in San Pietro, mentre Benedetto XVI si avvicinava all'uscita, tentò di scavalcare la transenna venendo però bloccata da un agente della Gendarmeria vaticana. Ora la storia si è ripetuta ma stavolta è riuscita ad afferrare il pallio del Papa caduto così a terra. Luca Masotto
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